No, non ho la più pallida idea di cosa tu intenda, J.K.

di malandrina4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** Tra Bava ed Efelidi ***
Capitolo 3: *** Di Mary Sue e Love Story copiate ***
Capitolo 4: *** La Bella Addormentata ed il Principe Insonne ***
Capitolo 5: *** Moony, Padfoot, Prongs e GARY ***
Capitolo 6: *** JamesxBoccino: Still a Better Love Story than Jily ***
Capitolo 7: *** Di Amicizie Dolorose e Maltrattamenti sull'Autrice ***
Capitolo 8: *** I Consigli di Fata Remus e lo Spirito del Natale Futuro ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***




NO, NON HO LA PIU' PALLIDA IDEA DI COSA TU INTENDA, J.K.



PROLOGO


 


- EVAAAAAAAANS!

Lily EVAAAAAANS si chiede come mai sia opinione diffusa che lei non conosca il suo nome.

E non parla del fatto che Potter lo sta gridando per l’ennesima volta in mezzo al corridoio, evento dovuto solo all’idiozia e alla disperata ricerca d’attenzione dell’altrettanto disperato soggetto.

No, quello che lascia Lily EVAAAAAAANS perplessa è come mai ogni singola James/Lily debba iniziare così. Anche le sue orecchie sono perplesse.

- Lilliiinaaa...

Lillina sospira, continuando a camminare con lo sguardo puntato davanti a sé, ignorando Potter.

- Lilucciaaa...

A dire il vero Liluccia non vorrebbe ignorare l’irritante presenza alle sue spalle. È da sette anni che ha a che fare con Potter, sa che ignorarlo è inutile.

- Lilinettaaa...

 La cosa migliore da fare per Lilinetta sarebbe fermarlo subito e risparmiarsi qualche minuto e qualche delizioso nomignolo che le farà vomitare la colazione.

- Lilinucciaaa...

Lilinuccia sa che sarebbe la cosa migliore, ma non può attuarla. Deve aspettare. Questa è una scena importante per la storia, perché mostra l’insistenza di Potter, argomento che non verrà più trattato nel corso della James/Lily. A parte forse una ventina di volte.

- Gigliooo...

Ecco, questo è il segnale.

Quando si giunge a Giglio, significa che né all’Autrice né a Potter vengono in mente altri modi di storpiare il suo nome ed è quindi il suo turno.

Cosa deve fare?

Davvero non sapete qual è il compito principale di Lily Evans in una James/Lily?

- POTTER!

Ma gridare, ovviamente.

Urlare, strillare, stramazzare, strepitare, ululare, sbraitare, come preferite.

Il succo non cambia: al termine di ogni Lily/James, la prefettina si ritroverà senza voce. Mentre Potter sarà completamente sordo.

Comunicare naturalmente a quel punto diverrà alquanto complicato per i due futuri sposini e le tragiche conseguenze di ciò sono ben note a tutti:


Lily Evans spalancò gli occhi per l’orrore, notando un dettaglio di importanza fondamentale, e sforzò le sue corde vocali al massimo per gridare a suo marito un’unica frase. Ma non un suono uscì dalla sua gola, e se anche fosse uscito, le orecchie provate di James non lo avrebbero colto.

Se nella loro storia ci fossero state meno grida, forse, quella fatidica notte del 31 Ottobre Lily sarebbe riuscita a far notare a James che si era dimenticato la bacchetta sul divano.


Ma, come dice sempre la voce narrante dei Pokemon, questa è un’altra storia.

Noi non siamo qui per parlare di questo: ciò che voglio raccontarvi è la storia di come Lily Evans odiasse James Potter e di come improvvisamente, grazie ad una serie difortuite coincidenze, come il fatto di essere rimasti gli unici due abitanti del pianeta terra, ella abbia di colpo iniziato ad amarlo follemente e diabeticamente.

Perché?

Già, perché?

Senza dubbio la risposta si trova da qualche parte, ma non mi è dato sapere dove sia.

Non qui comunque: non in una Lily/James.  

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Tra Bava ed Efelidi ***


 


CAPITOLO 1: TRA BAVA ED EFELIDI


 


Mary Evans-no, scusate: Lily Sue-no, nemmeno. Lily Evans, ecco!

Dicevo: Lily Evans è seduta ad un tavolo della Biblioteca, chinata su enorme tomo di Trasfigurazione ed il suo angelico viso è illuminato da...ehy, Paciock! spostati subito da lì!

*Frank viene fatto spostare a forza di Cruciatus da davanti alla finestra *

...sì, dicevamo: il suo angelico viso è illuminato da un caldo raggio di sole, che mette in luce la sua pelle candida e la spruzzata di deliziose efelidi che le coprono il naso e le guance. I lunghi capelli rosso fuoco, lisci come seta e profumati di fiori primaverili, sono mossi da una leggere brezza e le ricadono ai lati del viso. Le labbra rosee e carnose della bella Grifoncina sono leggermente imbronciate, mentre i suoi sconvolgenti occhi verde smeraldo si perdono tra le fitte righe d’inchiostro di “Trasfigurazione Oggi”.  La cravatta rossa e oro perfettamente allacciata le sfiora il seno, coperto da una camicetta che non riesce a celare tutte le curve –naturalmente al posto giusto- della Prefettina.

E potremmo continuare.

Probabilmente lo faremmo, se fossimo in una vera James/Lily.

Ma considerando che questa è una parodia, non ce ne sarà bisogno: in fondo avete già capito tutti qual è il punto che è fondamentale chiarire: Lily Evans è una figa pazzesca.

È così figa che Silente diventerebbe etero per lei, è così figa che Lumacorno si farebbe licenziare pur di averla, è così figa che ogni Serpeverde la brama, nonostante sia una Nata Babbana.

Lei è figa, punto.

E non è figa solo fisicamente, no.

Lei è figa anche caratterialmente.

Lei è umile, ma sicura di sé. Diligente, ma simpatica. Coraggiosa, ma prudente. Brillante ed ironica, estroversa e gentile. Lei reincarna tutti i migliori pregi di ogni Casa, senza lasciarsi toccare dai difetti. È leale come una Tassorosso, intelligente come una Corvonero, astuta come una Serpeverde ed intrepida come una Grifondoro. Lei è Dio. No, scusate, volevo dire: lei è perfetta. 

Ha un solo, unico difetto: è una Mary Sue.

Lei, effettivamente, è la Regina di tutte le Mary Sue.

Ha persino un passato travagliato che la rende ancora più figa, perché i suoi occhi colmi di lacrime color perla sono la cosa più bella che voi, poveri comuni mortali, avrete mai la fortuna di vedere.  

E di fronte a cotanta sconvolgente bellezza è perfettamente normale che James Potter resti a bocca apert...James? James, svegliati immediatamente!

- Oh, avete finito?

Sì, sì, ora tocca a te, muoviti!

James Potter si passa una mano tra i capelli, scompigliandoli come suo solito, e si schiarisce la voce, pronto a recitare la sua parte.

Poi schiude leggermente le labbra, punta lo sguardo più ebete che gli riesce su Evans ed inizia a sputacchiare per dare l’impressione di stare sbavando. Sempre fingendo di essere un ritardato mentale, il povero Malandrino inizia a contare le efelidi della rossa, perché tutte le lettrici di James/Lily danno per scontato, in barba alla sua miopia, che lui sappia con esattezza quante sono. Per fortuna non gli viene ancora richiesto di sapere quanti capell...quanti fili di fuoco ha la ragazza, ma un giorno è probabile che si arriverà anche a quei livelli.

Quando, alla lentiggine numero tredici, un filo di bava gli cola sulla felpa, James Potter inizia seriamente ad odiare le James/Lily.

Sono lontani i tempi in cui, nella James/Lily scritta dall’abile penna di J.K., poteva passare il tempo appendendo Mocciosus a testa in giù.

Ora è in mano alle fanwriters.

Ora è il tempo delle Lily-quanto-sono-figa-Evans/James-vivo-in-funzione-di-Lily Potter.

E si salvi chi può.

James non può.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Di Mary Sue e Love Story copiate ***


 


CAPITOLO 2: DY MARY SUE E LOVE-STORY COPIATE


 


James è nuovamente costretto a sbavare guardando Lily Evans. Solo che questa volta la situazione è più grave, dato che entrambi sono a pranzo. E non è il massimo sbavare nel proprio piatto.

Comunque. Accanto a quella divina visione di Lily Evans, c’è un’altra divina visione, che ha attirato l’attenzione di Sirius, seduto al fianco di James.

Chi è lei?

Spendiamo qualche parola sul suo carattere: Mary Sue.

Ed ora qualcuna sul suo aspetto fisico: Mary Sue.

Bene, ora che avete inquadrato il personaggio, chiariamo le sue relazioni con gli altri protagonisti della fic.

Essendo anche lei una figa, è ovviamente la migliore amica di Lily. Ed odia Sirius. Sirius che ovviamente è pazzo di lei, l’unica ragazza che sia mai riuscita a far breccia nel suo cuore di ghiaccio e cazzate varie. Naturalmente è anche l’unica che lo abbia respinto e che lo tratta a pesci in faccia, anche se nel corso della storia (storia...grossa parola) cederà e ammetterà di essere innamorata di lui, così diventeranno una diabetica coppiettina felice e...anche a voi tutto questo suona familiare?

Già: Lily e James la vendetta.

L’unica cosa che cambia da James/Lily a James/Lily è il nome di questa ragazza, che potremmo proprio chiamare Lily2lavendetta. O Mary Mary Sue, come preferite –perché un secondo nome lo deve avere.

Ma in fondo a noi non serve darle un nome: tra Azkaban ed i miliardi di Mary Mary Sue che si è dovuto sorbire, Sirius ha già sofferto abbastanza. Non lo tortureremo anche qui. *Dite no alla tortura sui cani!*

In fondo per leggere nei dettagli la storia tra Sirius e questa seconda Lily bionda o bruna, a seconda del colore dei capelli dell’autrice, basta che leggiate lo svolgimento di quella tra Lily e James. Perché sono esattamente identiche.

Quindi, almeno qui, Lily non avrà nessuna migliore amica con cui sparlare di James.

Evanesco.

 *Mary Mary Sue scompare e Sirius inizia a correre per tutta Hogwarts gridando di gioia*

Torna qua, Pad! Devi ascoltare James che parla di Lily, delle mani di Lily, della voce di Lily, dei capelli di Lily, degli occhi di Lily, delle caccole di Lily...ehy, chi è quello che si è appena lanciato dalla Torre di Astronomia?!...Sirius! Qualcuno lo prenda, presto! Ci serve!

*La pancia di Hagrid viene usata come tappeto elastico e Sirius rimbalza*

- Ehy Pad, dov’eri finito? - chiede James, senza naturalmente distogliere gli occhi dalla bella (non so se avevo già specificato questo punto) rossa.

- Ho appena cercato di uccidermi, - mormora ancora provato il povero Sirius, lasciandosi cadere sulla sedia accanto a James.

- Ah sì? Ehy ma...quelli sono per caso due occhi? Sai chi altri ha due occhi? Lily! E ha anche due gambe, e che gambe!, due braccia, e che braccia, due occhi, e che occhi!, due chiappe, e che chiappe! Allontana la bacchetta dalla tua tempia, Pad. Nemmeno a me piace tutto questo, ma dobbiamo pur arrivare a fine mese, no?

Non si guadagna tanto come potreste pensare facendo il giocatore di Quidditch professionista. Per la gioia delle fanwriter.

Perché così James è costretto ad arrotondare recitando nelle migliaia di James/Lily di EFP.

E James/Lily vuol dire solo una cosa per lui: Mary Sue, Mary Sue, Mary Sue.

 

 

 

 


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Capitolo 4
*** La Bella Addormentata ed il Principe Insonne ***


 


CAPITOLO 3: LA BELLA ADDORMENTATA E IL PRINCIPE INSONNE


 


È stata una bella giornata per James: l’Autrice si è persa nella minuziosa descrizione dei preparativi mattutini di Lily Evans, perché chiaramente è uno degli obiettivi principali di una Lily/James far capire ai lettori con quanta grazia Lily si alza dal letto e si infila le pantofole, con quanta sensualità si avvolge in uno striminzito asciugamano appena uscita dalla doccia, quanto meravigliosi sono i suoi capelli appena asciugati, con ancora le punte bagnate, quanto...insomma tra la descrizione di un’efelide e l’altra si è fatta sera.

E James, felice per aver potuto passare un’intera giornata lontano dall’occhio di fuoco di Sauron...dagli occhi della fanwriter, torna saltellando verso la Sala Comune dei Grifondoro, rallegrandosi di tutti i rapporti che è riuscito a riallacciare in quelle ore in cui finalmente non è stato costretto a fingere che non esista altro all’infuori di Lily Evans.

Ma la contentezza di James è destinata a svanire ben presto, per la precisione non appena il ritratto della Signora Grassa si sposta, rivelando agli occhi impreparati del ragazzo la visione di una dea dai capelli rossi dolcemente abbandonata su uno dei divanetti.

- Ma porca putt... - Questo è il commento di James Potter quando si rende conto che Lily Evans sta dormendo.

‘Può sempre svegliarla, no? Cosa c’è di tanto grave?’ vi chiederete voi.

Ebbene, se lo state facendo, è chiaro che non avete mai letto una vera James/Lily. Perché in ogni James/Lily che si rispetti, quando la bellissima(perché lei è bellissima, non lo sapevate?) rossa si addormenta, è una catastrofe.

Insomma, davvero non vi ricordate di esservi mai dovuti sorbire pagine e pagine di descrizioni sull’eterea bellezza dell’addormentata? Su come tutto il resto del mondo scompaia dinnanzi a quest’immagine divina? Su quanto James debba fare violenza su se stesso per non baciarla? Su come le lunghe ciglia scure sfiorino le guance rosee della ragazza e i capelli siano sparsi come fiamme attorno alla sua testa e blablabla?

Davvero non lo ricordate?

Beh, James sì. E vi invidia profondamente, perché lui non può dimenticarlo.

No, no, non scappate!

Tranquilli, non dovete temere: questa fortunatamente è solo una parodia, quindi non descriverò davvero la bellezza sconvolgente della Grifoncina. Anche perché tutte le parole di tutte le lingue del mondo non basterebbero a renderle giustizia. Ma bastano per frantumarci i coglioni.

Sì, James, tranquillo. Niente pappardelle Mary Suesche qui: possiamo andare avanti.

Se vi aspettate che ora James la lasci dormire sul divano e se ne vada tranquillamente al suo dormitorio...ma no, suvvia, non potete davvero pensarlo!

È ovvio che James non la lascerebbe mai lì!

Insomma, pensate a cosa potrebbe succederle, comodamente stesa sul morbido divanetto della Sala Comune, a poca distanza da un camino che riscalda la stanza e con tutti i suoi compagni a pochi metri da lei!

James deve per forza salvarla da questa grave situazione di pericolo.

E quindi cosa può fare?

Svegliarla così che lei vada nel suo Dormitorio?

Ma non diciamo eresie!

Svegliare la principessina?

Non sia mai!

L’unica cosa che può fare James, da bravo Principe Azzurro, è prenderla in braccio. Con le sue forti e muscolose braccia.

A questo punto Lily potrebbe mormorare qualcosa nel sonno, con la sua voce angelica naturalmente, e accoccolarsi contro il petto scolpito dagli allenamenti di Quidditch di James. *Solo Harry resta una mezza sega nonostante anche lui giochi a Quidditch?*

A questo punto solitamente l’Autrice della James/Lily ringrazia con le lacrime agli occhi per la gioia i fondatori di Hogwarts, che hanno pensato bene di proibire ai ragazzi l’accesso ai Dormitori delle ragazze. Così a James non resta che portare Lily nella sua stanza.

Che buffa coincidenza, eh?

Del resto James non può proprio fare altro, così si avvia lentamente verso la camera dei Malandrini, con la bella addormentata tra le braccia e le palle che girano come bolidi.

Una volta entrato nella stanza buia –perché gli altri Malandrini sono stati legati nei loro letti ed imbavagliati, cosicché non rovinassero l’atmosfera –a James si pone il problema di dove far dormire Lily.

Nonostante sia riuscito a diventare un Animagus a soli quindici anni e quindi si presuppone che sia un portento in Trasfigurazione, ovviamente non è in grado di trasfigurare un qualsiasi oggetto in un letto, perciò Lily dovrà dormire nel suo letto con lui.

Già.

È il caso di dirlo di nuovo: che buffa coincidenza, eh?

Ora all’Autrice luccicano gli occhi, perché potrà descrivere, oltre alla solita bellezza sconvolgente di Lily, ogni minimo contatto tra il suo corpo e quello del Malandrino.

Anche a James luccicano gli occhi. Per le lacrime.

Perché ora, dopo una stancante giornata passata a contare le ciglia di Evans, i riflessi nei capelli di Evans ed i peli pubici di Evans, invece di dormire dovrà passare tutta la notte a farsi seghe mentali – e ripeto: mentali - su...esatto: Evans!

Tutto questo perché all’Autrice sembra impossibile che James possa chiudere gli occhi e dormire, privandosi così della sublime visione della dea al suo fianco e blablabla.

Potremmo perdere interi capitoli su questa scena, ma è meglio per tutti finirla qui.

Buonanotte.

Per James non lo sarà.

 

 

 

 

 


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Capitolo 5
*** Moony, Padfoot, Prongs e GARY ***


 


CAPITOLO 4: MOONY, PADFOOT, PRONGS E GARY


 


Non appena Lily Evans apre gli occhi, ritrovandosi a pochi centimetri il viso assonnato di James Potter, inizia a gridare.

Non perché sia effettivamente bizzarro svegliarsi nel letto del proprio peggior nemico, ma per pura abitudine: quando il tuo compito principale in una storia è quello di essere figa e di urlare, se al primo ci pensa l’Autrice, per il secondo devi iniziare ad esercitarti sin di prima mattina.

James grida a sua volta, sobbalzando e cadendo dal letto.

Anche Remus grida e cade dal letto.

E così anche Sirius e la ragazza che vive nel suo letto.

In una James/Lily persino Peter urla, cadendo ancora più in basso nel baratro di nulla e di non esistenza in cui è stato gettato dall’odio di milioni di Autrici.

In un’altra James/Lily, l’urlo di Peter arriva da lontano, precisamente da casa della sua povera e malata nonna che è stato costretto, letteralmente,ad andare a trovare. Nonna che, precisiamolo, si ammalerà altre quindici volte nel corso dell’anno, per permettere alle Autrici di levarsi il suo adorato nipotino dalle palle.

In un’altra James/Lily ancora sarà Gary ad urlare. Gary è il quarto Malandrino, nel caso non lo sapeste. È bello, biondo e dagli occhi verdi, corpo statuario, brillante e simpatico. Si trasforma in un animale figo, come un leone o una pantera ed è stato scelto dall’Autrice per sostituire Peter.

Perché nelle James/Lily non c’è spazio per Peter.

Era un Malandrino, è vero.

Era il migliore amico di James, insieme a Sirius e Remus.

Si è trasformato in un Animagus pur di fare compagnia a Moony durante le notti di Luna Piena.

Ha contribuito a disegnare la Mappa del Malandrino e James e Lily si fidavano di lui al punto da affidargli la loro stessa vita.

Eppure non può esistere in una James/Lily, perché la sua colpa è troppo grave. Imperdonabile.

Come può un’Autrice di James/Lily accettare nella sua storia un personaggio così abietto? Un personaggio...brutto?

Corpo flaccido, grassoccio. Niente addominali scolpiti dal Quidditch!  Viso infantile. Niente lineamenti perfetti e affascinanti! Occhi piccoli, liquidi. Nessuno sguardo profondo ed intrigante! 

Senza contare che si trasforma in un ratto.

Come può un’Autrice di James/Lily inserire tra i suoi fighissimi, perfettissimi ed invidiabilissimi personaggi un simile abominio?

Ah già, poi c’è anche il fatto che ha consegnato James e Lily a Voldemort facendo incolpare Sirius al suo posto e condannandolo a dodici anni di Azkaban, lasciando Remus solo e all’oscuro di tutto, per poi aiutare il Signore Oscuro a risorgere e riacquistare i suoi pieni poteri.

Ma vabbè, questo sarebbe stato anche perdonabile, se solo fosse stato almeno un po’ figo. Sarebbe passato in secondo piano.

Ma, ahimè, la Rowling ha scelto di rendere Peter brutto, quindi all’Autrice non resta che farlo sparire dalla faccia della James/Lily.

Ma tornando alle cose veramente importanti -e con questo intendo veramente fighe...

- AAAAAAAAH!

- AAAAAAAAH!  

- AAAAAAAAH! 

- AAAAAAAAH! 

- AAAAAAAAH! 

- AAAAAAAAH! 

I personaggi continuano a guardarsi a vicenda e a gridare per un po’, perché l’Autrice è convinta che una scena in cui tutti gridano sia necessariamente esilarante. Quando poi Lily inizia a correre dietro a James, dandogli del maniaco e ignorando tutti i suoi tentativi di parlare, l’Autrice si batte il cinque da sola, autoproclamandosi genio della comicità. E dell’originalità, già.

Poi arriva un momento di serietà, perché in questo capitolo non ci si era ancora soffermati abbastanza sul corpo mozzafiato di Lily, quindi l’Autrice inizia a sorridere adorante, immaginando di essere al posto della rossa, e a descrivere con minuzia le curve della Grifoncina coperte a malapena dalla cortissima, leggerissima e trasparentissima camicia da notte. Quale studentessa di Hogwarts non si addormenta vestita come una pornodiva nel bel mezzo della Sala Comune, dopotutto?

Per il bene di tutti coloro che leggono questa parodia è meglio non entrare nei dettagli, perché questa scena, tanto è scontata e identica in ogniJames/Lily, potrebbe provocare nausea e giramenti di testa anche se parodiata.

Vi dirò solo che si conclude con il ritorno alla normalità, e per storie come questa la normalità è data, ovviamente, da una Lily che cammina leggiadra per Hogwarts,seguita da un corteo di usignoli e violini, e di un James Potter che segue il corteo, a sua volta seguito dalla sua abbondante striscia di bava, in cui galleggiano i poveri Malandrini. Remus, Sirius e Gary.

 

 

 

 

 

 


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Capitolo 6
*** JamesxBoccino: Still a Better Love Story than Jily ***


 


CAPITOLO 5: JAMESxBOCCINO; STILL A BETTER LOVE STORY THAN JILY


 


Il coprifuoco è passato da diverso tempo e la maggior parte degli studenti è al calduccio e al sicuro all’interno del proprio letto. Ovviamente con ‘al sicuro’ si intende ‘fuori dalle palle’ ed ancora più ovviamente i protagonisti di una fanfic non fanno mai parte di quell’informe e noiosa massa che è ‘la maggior parte degli studenti’.

Lily, essendo un Prefetto...pardon, una Prefettina, sta perlustrando uno degli innumerevoli corridoi di Hogwarts e James, essendo ogni James/Lily un’infinita sequela di assurde coincidenze, sta passeggiando allegramente nel medesimo corridoio.

Poco prima che i due si incontrino, Lily avverte un leggero dolore alla testa e si porta una mano dalle lunghe dita affusolate alla fronte, scoprendola un po’ calda.

Immediatamente ogni quadro di Hogwarts trattiene il respiro, Remus Lupin smette per un attimo di mangiare cioccolata e la Terra ferma la sua rotazione attorno al Sole, che a sua volta blocca per un attimo la sua rotazione attorno alla rossa: Lily ha la febbre.

‘E che sarà mai un po’ di febbre?’ direte voi. E sbaglierete.

Perché nelle James/Lily la febbre non è semplice febbre, di quella che ti fa male la testa, ti lamenti un po’ con tutti fino a quando non ti mandano a fanculo e finalmente vai a dormire smettendo di rompere agli altri. No, nemmeno per idea.

Nelle James/Lily se qualcuno -Lily- ha la febbre, è esattamente come se stesse per morire.

Ha una fronte così bollente che ci si possono cuocere le uova sopra (James era per dire, smetti immediatamente di farlo), è tutta rossa –in modo da apparire ancora più bella, chiaro-, delira cosicché possa chiamare ripetutamente il nome di James nonostante normalmente non lo caghi-, ma soprattutto non è in grado di camminare –in modo da permettere a James di prenderla virilmente in braccio e portarla eroicamente in Infermeria-.

Che bellezza.

Mi chiedo come si possa non amare una scena del genere.

Oh già, decenza, voglia di originalità, credibilità e altre anomalie di questo tipo. Roba da sfigati insomma.

Proprio mentre James gira l’angolo ritrovandosi a pochi passi dalla rossa, lei sente le forze abbandonarla e inizia a cadere lentamente, preparandosi mentalmente all’impatto con la dura pietra. Anche a me farebbe comodo cadere al rallentatore.

James sgrana gli occhi e spalancando la bocca in un muto grido inizia a correre verso la fonte dei suoi desideri, anche se correre con il rallenty inserito è più difficile di quanto possa sembrare. Proprio quando lei è ormai a pochi centimetri dal suolo, James spicca un salto da record, gettandosi a terra con le braccia tese in avanti, disposto a tutto pur di prenderla.

E nel momento esatto in cui Lily si spiaccica al suolo, sbattendo finalmente quel suo mento candido e perfetto e schizzando il pavimento di pietra con il suo MarySuesco sangue, le dita di James si chiudono attorno alle ali del Boccino d’Oro.

Un sorriso trionfante gli si apre sulle labbra, mentr...come? James/Lily dite?

Oh, giusto. In effetti devo scrivere una James/Lily, non una James/Boccino.

Ma siete proprio sicuri?

In fondo di James/Lily ce ne sono tante, non preferireste qualcosa di diverso una volta tanto? Dei deliziosi cereali cheerios ad esempio?

Senza lunghi capelli lisci come la seta ed incandescenti come le fiamme? Senza pietre di giada circondate da lunghissime ciglia color carbone? Senza pelle candida spruzzata da deliziose efelidi, contate e battezzate ad una ad una dal povero James? Senza gambe chilometriche, labbra rosse e carnose e mani da pianista?

Ah, già: nelle James/Lily tutti i personaggi hanno mani da pianista.

Come si riconoscono delle mani da pianista?

Bella domanda.

Dovreste chiederlo alle autrici di James/Lily.

Io non ne ho idea, fortunatamente.

 

 

 

 

 

 

 

 


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Capitolo 7
*** Di Amicizie Dolorose e Maltrattamenti sull'Autrice ***


 


CAPITOLO 6: DI AMICIZIE DOLOROSE E MALTRATTAMENTI SULL'AUTRICE


 


I Malandrini sono appostati su uno dei divanetti della Sala Comune e chiacchierano allegramente tra di loro, godendo della momentanea assenza della rossa per poter finalmente rivedere James. Anche se dormono in stanza insieme, era circa dal secondo capitolo che non si incontravano.

Non che James sia di molta compagnia, in una James/Lily: si passa le mani tra i capelli e gioca con il boccino, e basta.

In questo modo l’Autrice sente di aver saldato il suo debito con il canon e considera perfetta ed archiviata la caratterizzazione di James. Quando proprio vuole strafare e creare la reincarnazione stessa dell’IC gli fa appendere Piton a testa in giù ogni due o tre capitoli, ammesso che Piton esista in quella James/Lily.

Qualora esista il suo unico scopo è quello di rendere più travagliato il passato della bellissima Lily, elevandola ad un ulteriore grado di perfezione Mary Suesca. Senza contare che il contrasto tra i capelli unti di Mocciosus e quelli setosi e fiammanti della Grifoncina non fa che rendere ancora più evidente quanto lei sia generosa e incurante delle apparenze, dato che non si fa problemi ad avere un tale individuo come migliore amico. Ovviamente però al tempo della James/Lily c’è già stato il litigio. Perché Mocciosus non è abbastanza figo per essere amico di Lily. 

Questa è una costante: Lily è figa ed è circondata da gente figa, ma a lei non importa. Starebbe bene anche con gli sfigati. Però sta con i fighi, eh. Che nessuno osi insinuare il contrario.

Ma lasciando momentaneamente da parte l’indubbia coerenza di Lily, diamo un’occhiata ai Malandrini: sono proprio curiosa di scoprire cosa stanno combinando quei quattro.  Tre. Tre e mezzo.

Insomma, loro.

Ah, eccoli là: sono tutti riuniti attorno a James, che, udite udite, parla di Lily.

Questo sì che è un colpo di scena. O almeno lo sarebbe, se non fosse per il contratto fatto firmare a James dall’autrice, secondo cui al Malandrino è concesso parlare di un unico argomento: Lily.

Maledette clausole scritte con l’inchiostro simpatico!

I restanti Malandrini non hanno firmato nessun contratto che li obblighi ad ascoltare per ore ed ore i monologhi di James su Lily, ma nelle James/Lily c’è una visione distorta dell’amicizia, secondo la quale la reazione di un vero amico, in una situazione del genere, sarebbe indubbiamente di sopportare in silenzio ogni delirio su iridi smeraldine e capelli fiammeggianti.

Naturalmente sappiamo tutti che la vera reazione di un vero amico, nel momento in cui tu dovessi iniziare a elogiare ventiquattrore su ventiquattro ogni singola parte del corpo di un altro essere umano, sarebbe quella di afferrare la tua testa e sbatterla ripetutamente e con forza contro la macchinetta del caffè più vicina.

I poveri Malandrini hanno ordinato quella macchinetta da mesi, ma i mezzi Babbani sono indicibilmente lenti quando devono effettuare consegne passando tramite il binario 9 e ¾.

Quindi, almeno per il momento, Remus e Sirius (e Gary e Peter) devono ascoltare i piagnistei di James su quanto ami Lily e su quanto farebbe di tutto per avere una possibilità con lei e su quanto lei non sia come le altre e su quanto i suoi sentimenti verso di lei siano sinceri e su quanto non si sia mai sentito così e su quanto i suoi continui rifiuti lo abbat...ehy ehy, lasciatemi! No, la macchinetta no, vi preg...*Ci scusiamo per la momentanea interruzione, ma malandrina ha avuto un malore. Riprenderemo la parodia il prima possibile. Nel frattempo invitiamo i gentili spettatori a tornare ai loro posti, con la preghiera di non abbandonarli più durante lo spettacolo. Si ricorda inoltre che il maltrattamento di autrici è punibile per legge con un’occhiata di profonda disapprovazione. Grazie e buon proseguimento di serata.*

 

 

 

 

 

 

 


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Capitolo 8
*** I Consigli di Fata Remus e lo Spirito del Natale Futuro ***


 


CAPITOLO 6: I CONSIGLI DI FATA REMUS E LO SPIRITO DEL NATALE FUTURO


 



La Sala Comune dei Grifondoro è vuota, eccezion fatta per una solitaria figura appostata sulla poltroncina più vicina al fuoco. La Signora Grassa ha ricevuto chiare istruzioni: nessuno deve entrare per tutto il pomeriggio, non c’è parola d’ordine che tenga.

O meglio, quasi nessuno.

Remus alza gli occhi dalle pagine del suo libro nel momento in cui un James Potter più funereo che mai fa il suo ingresso in scena, visibilmente teso.

- Ehy, Prongs, – gli sorride appena, chiudendo il libro e posandoselo sulle ginocchia.

James risponde con un lieve cenno del capo, per poi prendere posto in una poltroncina poco distante da quella dell’amico, deglutendo.

Remus fa strisciare immediatamente la sua poltrona di qualche passo, fino a ritrovarsi esattamente di fronte a quella in cui è seduto James, a pochi centimetri di distanza. Prende un profondo respiro e poi allunga le mani, chiudendole su quelle di James.

- In questi anni ho avuto l’opportunità di conoscerti a fondo, Prongs, e trovo che tu sia veramente una persona meravigliosa. Sono stato fortunato ad incontrare qualcuno come te, credimi. Tuttavia ci sono troppi lati del tuo carattere che sono distanti dal mio e temo che non potrebbe mai funzionare. È per questa ragione che non puoi essere tu la mia scelta.

- Moony.

- È stata comunque un’esperienza meravigliosa per me e volevo cogliere l’occasione per...

- Moony.

-...ringraziare Maria e tutta la produzione.

- Moony! Hai sbagliato scena.

Remus resta interdetto per qualche secondo, per poi spalancare gli occhi e lasciare di colpo le mani di James.

- Oh Godric, hai ragione!

- Non fa niente. E, tra parentesi, è stato bello anche per me conoscerti.

- Devi perdonarmi, figliolo, ma la mia memoria non è più la stessa di un tempo. Ma ora iniziamo: dimmi i tuoi peccati.

I miei...Moony, credo che tu ti stia confondendo di nuovo.

- Giusto. Va bene, ci sono. Possiamo rifarla?    

James esce spazientito dalla Sala Comune, per poi rientrare dopo qualche secondo.

- Ehylà, Moony!

- Ciao, James. Volevi parlarmi di qualcosa?

- In effetti sì. Si tratta di Lily, – inizia James, come se ci fosse davvero bisogno di specificarlo, - Ti sarai accorto che non è una ragazza come le altre.

-Sì, certo, – annuisce Remus, comprensivo. - È una Mary Sue.

- Esattamente, – conferma James, sbrigativo. - Di conseguenza, io sono innamorato di lei. Anche Sirius, Peter e Gary lo sono, e persino tu segretamente hai una cotta per lei, come ogni altro essere di sesso maschile nelle vicinanze, ma ora non conta. Devi aiutarmi a conquistarla: è di vitale importanza. Le lettrici sono convinte che senza di Lily io non possa vivere, letteralmente. Non vorrei essere costretto ad accorciare ulteriormente la mia già breve vita, se capisci cosa intendo.

- Ma certo, James, capisco perfettamente, – Remus sorride, alzandosi dalla poltroncina ed estraendo la bacchetta. James la fissa stranito, chiedendosi da quando la bacchetta di Remus è così lunga, così decorata e soprattutto così azzurra. Ma prima che possa domandare alcunché, Remus l’ha già puntata su di sé ed ora il Malandrino indossa una lunga tunica celeste ed un cappello a punta dello stesso colore. Le labbra di James si socchiudono leggermente in una smorfia perplessa, ma solo per pochi secondi: non è come se potesse davvero prestare attenzione a qualcosa che non sia Lily per più di qualche minuto, anche se questo qualcosa è uno dei suoi migliori amici improvvisamente convintosi che assomigliare alla fata turchina sia ciò che James si aspetta da lui.

- Ti aiuterò a conquistarla, ma prima di iniziare, è fondamentale che tu porti qui la tua dignità.

- E come faccio a sapere dov’è finita? – esclama James, sgranando gli occhi, - È dal prologo che non la vedo, potrebbe essere ovunque!

- Errato: anche lei è innamorata di Lily, quindi sarà sicuramente nelle sue vicinanze, intenta a spiarla. Recuperala e portala qui. 

Il tono di Remus è così perentorio che James esegue gli ordini senza discutere. Una volta rimasto solo nella Sala, Remus si risiede sulla poltroncina, posandosi la bacchetta in grembo. Ha solo per un istante la sensazione che ci sia qualcosa di profondamente bizzarro in quella situazione, poi nota una piega sull’ampia gonna di velluto e la liscia via.

- Eccola qua, – esordisce James, ricomparendo nella Sala con un sottile filamento rosso tra le mani. - È  un po’ piccola, ma è tutta quella che mi rimane.

- Perfetto. Ora sollevala di fronte a te, – Mentre James gli porge la propria dignità, Remus si raddrizza sulla poltroncina, impugnando la bacchetta. - Evanesco.

- Ehy!

- Vuoi conquistare Lily oppure no? – sbuffa Remus spiccio, - La dignità ti sarebbe stata solo d’impiccio. Ed ora iniziamo: se mi prometti la tua più totale obbedienza, io posso assicurarti che Lily Evans sarà tua.

- È impossibile far breccia nel suo cuore, – sospira James sconsolato, lasciando vagare malinconicamente lo sguardo lungo le montagne alle spalle del lago, ben visibili dalle finestre della Torre.

- Lo diceva anche Theoden di Rohan riguardo al fosso di Elm, - replica automaticamente Remus. – E guarda che fine ha fatto.

- Dannazione, Moony, lo vuoi capire che questo non è un cross-over?

- D’accordo, d’accordo. Ehy, voi, tornatevene nella terra di mezzo!

I due orchetti nell’angolo della Sala si dirigono seccati verso il buco del ritratto, non prima di essersi caricati in spalla due Grifondoro del primo anno.

-Ascolta, hai due modi per conquistare Lily.

- Dimmi quello più efficace.

- Non ce n’è uno più efficace: in entrambi i casi, dopo che avrai conquistato la sua fiducia, la perderai immediatamente a causa di una delle tante biondine che popolano Hogwarts e il cui unico scopo nella vita è gettarsi sulle tue labbra contro la tua volontà.

- Ok, allora dimmi quello meno umiliante.

- Non ce n’è uno meno umiliante.

- Immagino che non ce ne sia nemmeno uno che preveda il ripristino della mia dignità, giusto?

- Il ripristino della tua dignità, che sciocchezza. Ascolta, li testeremo entrambi, non è difficile. Devo solo... – Remus lascia cadere la bacchetta fatata ed inizia a contorcersi nel tentativo di sfilarsi il vestito. James per un attimo è tentato di chiudere gli occhi, perché il suo amico ultimamente si comporta in modo strano e lui non vuole restare in una stanza solo con lui completamente nudo, ma a quanto pare sotto l’abito azzurro Remus indossava già una pesante tuta arancione con il colletto bianco. - Tecnica dello sdoppiamento del corpo!

Una luce bianca invade la stanza, costringendo James a chiudere gli occhi. Quando li riapre, lo coglie il sospetto che Sirius abbia di nuovo scambiato il suo succo di zucca con del whiskey incendiario, perché di fronte a lui ora vede se stesso, intento a parlare fittamente con Remus. L’immagine tuttavia è sfumata e le voci giungono ovattate alle sue orecchie, come al di là di una barriera.

- Ma che diavolo...

Everige, - James sobbalza spaventato, scoprendo proprio di fianco a lui una figura incappucciata ammantata di nero. - Io sono lo spirito dei Natali Futuri e sono qui per...

- Remus? – James non è sicuro di che cosa stia combinando l’autrice della James/Lily, ma sa ancora riconoscere la voce del suo migliore amico quando la sente.

- Oh Godric, James, scusa, - La figura si cala il cappuccio, rivelando il viso desolato di Remus. – Mi dispiace, non so cosa mi prenda oggi: continuo a sbagliare personaggio. Credo che Sirius abbia infilato qualcosa nel mio succo di...

- Remus.

- Sì, certo, devo aiutarti, lo so. Fidati di me.

James ha smesso di fidarsi di Remus diversi minuti prima, ma non è come se avesse altra scelta.

- Dicevo, ora come ora hai solo due alternative per conquistare Lily, – riprende Remus sbrigativo, sembrando nuovamente padrone di sé. James lo guarda impaziente: il capitolo dovrebbe essere finito già diverse pagine prima e lui ha degli impegni per quella sera. – La prima possibilità è mostrare a Lily chi sei realmente.

- Chi sono realmente, – ripete James atono.

- Sì, toglierti la maschera, – annuisce Remus, incoraggiante. - Mostrarle il vero James Potter.

James sta ancora cercando di capire se il suo amico pensa che lui sia un impostore e abbia tenuto rinchiuso il vero James Potter in qualche sgabuzzino delle scope per tutti quegli anni, quando Remus senza preavviso gli afferra la mano ed inizia a trascinarlo verso i loro alterego a pochi metri da loro. Man mano che si avvicinano ogni particolare della scena si fa più nitido, comprese le loro voci, come se si fossero appena tuffati in un ricordo tramite un pensatoio.

- Grazie Remus, questo è sicuramente il consiglio migliore che potessi darmi! Dimostrerò a Lily chi sono davvero.

James fa appena in tempo a sentire le parole del James Potter di fronte a sé, prima che questo corra entusiasta fuori dalla Sala Comune.

- Andiamo? – lo incita il Remus al suo fianco, spingendolo verso il buco del ritratto. – Scopriamo come finirebbe se seguissi il mio primo consiglio.

James non ha un buon presentimento.

 

 

 

 

 

 


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