Iridi

di ShesMarty__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Unexpected rebellion. ***
Capitolo 2: *** Revenage & promises ***
Capitolo 3: *** HI, I'm Nancy. ***
Capitolo 4: *** New Family. ***



Capitolo 1
*** Unexpected rebellion. ***


 1. Unexpected Rebellion.



SMETTILA-
 lo fulminò con lo sguardo la ragazza seduta di fronte, a cui stava lanciando delle palline di carta avvolte nel nastro adesivo con una cerbottana fai-da-te.

Era incredibile che se ne fosse accorta.. stava sempre con quelle maledette cuffie e con la musica a palla durante tutte le lezioni.. era come se non esistesse.
 Incredibile come si ostinasse a non far parte del mondo, se non nelle occasioni in cui era strettamente necessario.
Evidentemente delle palline di carta e scotch nei suoi capelli erano riuscite ad attirarne l’attenzione e a farle rivolgere la parola al ragazzo riccioluto, 
anche se non esattamente nel modo in cui Nicholas avrebbe desiderato.

La singola parola che Nancy pronunciò seccamente, era impregnata di disprezzo e di rabbia. 
Lei era stanca, molto stanca. Aveva fatto gli straordinari a lavoro e quelle lezioni l’avevano annoiata a morte. 
Ora ci si mettevano anche i due ragazzi dei banchi dietro al suo. 
Il ragazzo piastrato si girava intorno come se nulla avesse fatto e l’altro guardava in basso un po’ imbarazzato di essere stato colto in flagrante. 

La ragazza si tolse le cuffie appena in tempo :

-          Signorina  Wilson, cosa sta succedendo? Si giri subito avanti e mi dica di cosa stiamo parlando.

-          Certo. Gli assiri hanno da sempre avuto una brutta fama. Chi cadeva nelle loro mani, veniva innanzitutto torturato, poi ucciso. 
Ciò è testimoniato da alcuni racconti biblici e da ciò che gli stessi Assiri ci hanno lasciato di sé. 
Ma bisogna tener conto di tre fatti: il primo è che la brutalità era tipica delle guerre del tempo; la seconda è che .. -

-          Può bastare così. Ora mi spiega cosa sta succedendo lì dietro? Jonas, Brown!   Centrate voi, vero? Certo che si. 
Brown parli subito o chiamo il preside. Sono sicura che non sarà tanto contento di rivederla per la terza volta in una settimana! –
il ragazzo tentò di inventare qualche scusa sul momento ma dalla sua bocca uscirono solo –Hmmmmm -  seguito da qualche –allora le dicevo che.. –

-          Professoressa, nulla di preoccupante. Paul stava semplicemente ripetendo la lezione che ci ha assegnato per oggi, 
dicendola a Nicholas che lo ascoltava e lo correggeva ogni tanto. 
Penso che non voglia trovarsi impreparato in caso lo interrogasse. 
Visto che ciò non mi faceva seguire la sua lezione gli ho chiesto di abbassare il tono della voce. –

-          Viva la sincerità Nancy. Per questa volta nessuno riceverà una punizione. 
Brown, Jonas , sono contenta che questa volta non farete scena muta durante l’interrogazione.Alla cattedra. SUBITO.
I ragazzi vennero colti alla sprovvista. Quella ragazza gli aveva tolti da dei guai davvero grossi, ma gli aveva immersi fino al collo in altri.

-          Ma come!?!? Aveva detto che oggi avrebbe solo spiegato!!

Ma lo sguardo perentorio della professoressa Minerva non ammetteva  repliche.
Ciò che restava del resto dell’ora passò veloce e Nancy si immerse nuovamente nel suo mondo di note.





 ⇔—⇔
Angolo Autrice 

è il primo capitolo della mia prima esperienza con questo sito. Cosa dirvi?
Spero con tutto il
cuore che vi sia piaciuto anche se posso immaginare che ancora non sia un granchè.
I primi capitoli sono sempre un pò noiosi in fondo no?
Ci terrei se continuaste a seguire la storia.. dandomi magari qualche
consiglio! =)

Al prossimo capitolo,
Vostra Marti.

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Capitolo 2
*** Revenage & promises ***


2. Revenage & Promises.




 - .... per questo motivo solo alcuni di voi potranno partecipare alle gare. Andate a cambiarvi e fate alla svelta! Hop hop!-

Nancy aspettò che tutte le passassero davanti e per ultima si avviò verso il bagno delle ragazze. Come suo solito si fermò vicino al lavandino. Sarebbe stata l’ultima a cambiarsi.

La ragazza più alta del gruppo che ancora doveva entrare nei bagni, la guardò. Quella ragazza era appartata e silenziosa. Un pizzico di mistero l’avvolgeva. L’ammirava per il suo carattere forte e la sua tendenza a essere isolata, come se non le importasse di niente.

-          Ehi Anne, chiediamo a Nancy di venire con noi a cambiarsi? Non ci sono altri bagni vuoti e mi dispiace che lei debba rimanere da s… –

-          La Strana? Preferisco evitare, Elisabeth! Perché dovremmo? –
Anne scosse la testa e s’infilò nel primo bagno vuoto con la borsa del cambio. Le altre due ragazze la seguirono.

“Finalmente” sospirò. Nancy era rimasta sola nella stanzetta prima dei bagni.
Si appoggiò al lavandino, si guardò allo specchio.
Prima osservò la sua semplice maglietta nera. Era la sua preferita. Le lasciava una spalla scoperta e le maniche arrivavano a coprire il gomito.
Poi alzò di scatto lo sguardo e analizzò il suo aspetto.
Capelli lisci e lunghi le arrivavano al seno e incorniciavano un viso pallido, profondi solchi scuri sotto gli occhi celesti,  le guance leggermente rosate spiccavano sul volto.
Si guardò più intensamente gli occhi celesti. Diventarono verdi, poi ritornarono al colore originario. E la ragazza si avviò verso l’uscita.

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Visto che i ragazzi erano già pronti ma le altre ragazze erano ancora in bagno a cambiarsi, si avviò verso la porta della palestra e si sedette a terra, ancora con le cuffie nelle orecchie.

Il gruppo dei ragazzi iniziò ad avvicinarsi ma si fermò a qualche metro da lei.

- Ehi!! Ehi!!! Mi senti??? Ehi … Nick ma come si chiama che mi sono dimenticato? Ehi! Nick??

- Eh?

- La ragazza che ci ha messo nei casini con quella stronza di storia.. come cazzo si chiama?? Nick cazzo! Eh si, quella stai guardando da quando è arrivata. NICK????

- Eh?

- Ma sei un idiota!

I due ragazzi iniziarono ad avvicinarsi quatti quatti a Nancy che non si accorse di nulla finché all’improvviso un dito le puntò il naso.
Era cosi vicino che per osservarlo sembrò quasi strabica.

-          Tutto bene?Nessun peso sulla coscienza?  Per colpa tua ci siamo beccati un altro 5 in storia! GRAZIE DEL PENSIERO!- sbottò Paul.

-          Se aveste studiato non sarebbe andata in questo modo, non ti pare?

-          Senti tu,..-

-         Quello che Paul voleva dire, è che ci dispiace per le palline di scotch. Ecco tutto.. –
interruppe Nicholas.

-         Bene.

-         Potevi fare a meno di quello “scherzetto”!! Ma ti pare? Sei qui da quattro giorni e già manchi di rispetto ai tuoi nuovi compagni di classe!!! –
la vena sulla tempia di Paul iniziò a pulsare violentemente.
Cattivo segno.
Nick intervenne prontamente:
-         Ok ora basta. Paul smettila e andiamo dagli altri. La questione è CHIUSA. –
disse in tono perentorio.

-         Fallo un’altra volta e te ne pentirai signorina, hai capito?!?!??!? –
continuò Paul mentre Nick lo trascinava lontano.

 

Quel ragazzo aveva seri problemi.
Paul ovviamente, non Nicholas.. lui sembrava un po’ … diverso…  e carino…

Venne la bella professoressa di educazione fisica, dopo aver finito di flirtare con il ragazzo che riempiva le macchinette di bibite e porcherie varie.
Tacchi alti, vestito cortissimo, scollatura vertiginosa, rossetto rosso acceso.

-          Ragazzi iniziate il riscaldamento mentre aspettiamo che le ragazzine si cambino. –
disse annoiata lei e il branco di ragazzi, che le pendeva dalle labbra, entrò in palestra e iniziò a correre
–Ehi tu alzati. Se non sbaglio sei quella nuova, bene. E a quanto vedo sei veloce a cambiarti. Un punto a tuo favore! Ora inizia a correre anche tu, forza! HOP HOP!-

Nancy iniziò a correre e a correre e a correre dietro gli altri ragazzi e i minuti passarono lenti finché le ragazze non entrarono in palestra in fila indiana.
La prof. Samantha permise alla classe di giocare a pallavolo invece di fare salto in lungo.

Nancy finì nella prima squadra tra i cui membri vi erano il ricciolino, Elisabeth e Anne.
Nella seconda squadra avversaria capitò Paul che iniziò ad accanirsi con La Strana.
Le palle arrivavano solo su di lei e alla fine una le andò a finire dritta dritta in faccia e, perdendo l’equilibrio, cadde a terra sulla gamba lanciando un urlo di dolore.

Si toccò il naso e quando si guardò la mano la vide piena del liquido rosso.
-          Qualcuno la porti in infermeria! Non voglio guai io! JONAS VAI TU E MUOVETEVI! 
- strillò infuriata la professoressa.

Nicholas le si avvicinò e tentò di prenderla in braccio per portarla in infermeria ma la ragazza non glielo permise:
-          Grazie, ma ce la faccio da sola.. ma se puoi accompagnarmi perché comunque non so dov’è.. mi faresti un favore.. -
Il ricciolino annuì e le portò un fazzoletto per tamponarsi il naso dopo averla aiutata ad alzarsi.
Si incamminarono verso l’infermeria.

 

Ma guardalo.. sta rincoglionendo per la ragazza nuova.
Paul osservava l’amico sorreggerla con un braccio, che carino che era il suo compagno!
Osservò torvo la scena mentre si sorbiva il rimprovero della professoressa.
Aveva deciso. Doveva riportare sulla buona strada Nick.

 

 

 

 ⇔—⇔
Angolo Autrice 

Siamo al secondo capitolo.. Vi è piaciuto? AHHAHA no ok è un pò moscetta ancora come storia =)
Presto vi prometto che vi divertirete :)
Al prossimo capitolo,
Vostra Marti.

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Capitolo 3
*** HI, I'm Nancy. ***


3.Hi, I’m Nancy. 

 



-          Ha detto che non è niente, tranquilla –

-          E sono solo al quarto giorno. Non oso immaginare che “bellissime” esperienze potrei vivere per i prossimi 4 anni. –
disse sarcastica Nancy. Il naso faceva ancora male e pulsava violentemente.

-          Coraggio, andrà meglio te l’assicuro-
sorrise.

Non c’è che dire, era proprio un bel ragazzo, Nicholas.
Certo non che si potesse dire che fosse il più bello del mondo, in fondo cambiando scuola un giorno si e due no all’incirca, ne aveva visti di ragazzi strafighi.
Comunque sia una cosa era certa: si trovava bene con lui.

Si chiusero la porta dell’infermeria alle spalle e si avviarono verso la palestra. Girarono per un lungo corridoio, e poi per un altro ancora. Il silenzio fu rotto dal suono di una chitarra e da una voce:
 
<Mandy always laughs when I act stupid, I am unaware that I'm a nuisance. With her it's never wasted time..
>
 
-          Fratellone ti rendi conto di dove siamo, vero? Questa si chiama SCUOLA e quello su cui sei in piedi ora non si chiama PALCO, ma BANCO. –
affacciato su un’aula, Nick scandì le parole una ad una con lentezza assurda.

Il ragazzo che li guardava con aria di sufficienza scese dal banco con un salto e si diresse verso Nick e Nancy. Le sembrava un pallone gonfiato ma si trattenne dal fare commenti.

-          Sappiamo tutti che sei solo invidioso del mio talento, piccolo Nicky. E questa ragazzina? La tua nuova fidanzatina Nicky? –
il ragazzo aveva assunto quel tono con cui si parla ai bimbi piccoli, il che fece diventare il volto del fratello minore di una piacevole sfumatura rossa.
– Piacere, sono Joe, mia cara. – disse rivolgendosi a Nancy con una nuova luce negli occhi  – allora, non credo tu stia con mio fratello.
In queste cose lui non ci sa assolutamente fare e di certo tu non sei al suo livello. Che ne dici di venire a prendere una pizza da me oggi?.. Subito dopo la festa, a cui sei invitata ovviamente.-

-          TU …. –
Nick sembrò sul punto di scoppiare come un palloncino, in mille pezzi.

-          Piacere, Nancy. Accetto la proposta. A che ora?-
dissi facendo finta di non aver sentito Nicholas e stringendo la mano a Joe.

-          Facciamo che passo da te alle 8, andiamo alla festa e poi dopo l’esibizione, torniamo a casa mia. Che ne dici? –
disse poggiandosi con un braccio sulla porta.

Nancy estrasse un foglietto e una penna dalla tasca e vi scrisse il suo numero di telefono e l’indirizzo di casa.
Dopo si avvicinò a Joe guardandolo negli occhi,  sprofondandone e sembro abbracciarlo per un breve istante mettendogli  il pezzo di carta in una delle sue due tasche posteriori.
Nancy si beava di quel contatto fisico, uno dei pochi ricevuti durante la sua breve esistenza.
Joe la strinse a se ancora di più ma per lei il calore che emanava quel corpo era davvero troppo e si scostò all'instante per poi pentirsene pensando di essere stata troppo brusca.

-          È stato un piacere –
e Joe le sorrise.

-          A stasera, allora – l
ei gli sorrise di rimando.
 
-          Pronto? Dobbiamo tornare in palestra e sarebbe bello se ci sbrigassimo. Il bidello sta venendo verso di noi e non si prevede nulla di buono. –
Nicholas si rivolse cupo alla ragazza – muoviamoci- concluse stringendole con forza il braccio e trascinandola per il corridoio.
 


Passò così l’ultima ora di quel lungo giorno di scuola.


Nancy si avviò verso il negozio dove lavorava e lì rimase immersa tra i fiori.
Sistemò le piante prima di aprire il negozio, pranzò con dell’insalata e una pesca che si era portata da casa. Cacciò i libri e si mise a fare i compiti per il lunedì, distesa a pancia in giù sul bancone.
Alle 4 in punto, quando il proprietario del posto la raggiunse per controllarla, girò il cartello sulla porta da “chiuso” ad “aperto” e attese pazientemente  che i clienti iniziassero
a riempire il negozio sfogliando le pagine del suo libro di geografia.
 
La giornata proseguì tranquillamente, punteggiata da attimi di eccitazione per la serata che avrebbe passato.
 Lo sapeva perché si era comportata in quel modo.
Non le era mai capitato che qualcuno si interessasse a lei e mai era stata ad una sola delle feste che i suoi vecchi compagni organizzavano.

Si sarebbe divertita? Si, niente poteva andare storto.

 
 

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-          NANCY!!!! – sua madre la chiamò dall’ingresso – QUI C’è UN BEL GIOVANOTTO CHE TI CERCA PER ANDARE AD UNA FESTA! –

La ragazza scese le scale in fretta e furia rischiando di inciampare e rotolare giù, cercando di abbassarsi il vestito che la madre le aveva comprato.
 

Sua madre …  era appena una ventinovenne.
Era un’amica per la figlia, l’unica fino ad allora. L’aveva concepita giovanissima, a quindici anni.
Suo padre, il ragazzo che tanto aveva amato, l’aveva mollata quando gli aveva detto che era incinta. Nancy non l’aveva mai conosciuto.
Era annegata tra le lacrime per settimane intere quando la madre le aveva raccontato per filo e per segno di tutta la storia..
di quando suo padre l’aveva definita “un terribile errore”.
 
Persa nei suoi pensieri, arrivò nel salotto dove sentì le voci di Joe e di sua madre chiacchierare allegramente.
Non si erano accorti di lei.

Sua madre, Logan, era distesa con eleganza sul divano con in mano un bicchiere e guardava Joe, seduto sulla poltrona di fronte, con una certa curiosità.
Dal canto suo Joe non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
Come biasimarlo? Nonostante tutto ciò che aveva passato, sua madre era una donna affascinante, anche con il suo vecchio pigiama bianco.

-          E dove andrete?

-          In quel locale all’angolo della piazza centrale.. lo conosce?

-          Certo è ovvio. Economico, ma è un bel posto. E hai detto che ti esibirai li?

-          Si, è la prima volta che ci esibiamo, io  con la mia band.. insomma sono molto emozionato e  non vedo l’ora di salire su quel palco!

-          Verrei anche io, ma ho alcuni … impegni.. più tardi. Non credo di fare in tempo –
sorrise sua madre.

-          Mamma.. basta bere. Dà qui. – Nancy entrò nella stanza e prese il bicchiere di vetro dalle mani della madre – Joe.. andiamo? –

-          Si. È stato un piacere signora Winston! –

Logan ricambiò e mentre il giovane usciva da casa, fermò sua figlia.

-          Sweetie, il vestito non devi scenderlo così.. stai male! –
e così prese ad alzarglielo un po’, troppo per i gusti della figlia. Ma va bene, solo per quella serata – fatti valere.
Il ragazzo è apposto ed è un gran bonazzo. Lasciati andare un po’, eh?
E cerca di memorizzare ogni singolo istante perché quando tornerai dovrai raccontarmi tutto. –
le fece l’occhiolino e riprese in tono duro – TUTTO! E ora fila e non provare a tornare a casa prima di mezzanotte! Divertiti!-

-          Sissignora – rispose Nancy e si avviò verso la macchina nera parcheggiata di fronte a casa.











 ⇔—⇔
Angolo Autrice 

Terzo capitolo... la storia si è fatta più interessante?
Si accettano qualunque tipo di
recensioni! =P
Al prossimo capitolo,
Vostra Marti.

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Capitolo 4
*** New Family. ***


4. New family.

               


Caro papà,

   si divertiva a  terrorizzarmi, Joe. E forse dopo un po’ piacque anche a me. Guidava come un pazzo e non riusciva a smettere di ridere ai miei gridolini terrorizzati. 
Sapevo già che non sarebbe successo niente di grave. 
Lo sentivo. 
Ma in ogni caso, il cuore perdeva colpi autonomamente ogni volta che acceleravamo.


- Sai, non me la sono passata bene dopo che tu e il bamboccio ve n'eravate andati.. Il bidello è arrivato. 
E s'è messo a gridare come un pazzo. Povero vecchio! A quell'ora avevo lezione di astronomia e mi sono fatti i 3 piani di scale con quello
 che mi inseguiva! Ahahha ha rischiato anche di cadere ed è arrivato 10 minuti dopo in classe! è stato esilarante.
 Tutto sudato e affannato con il viso paonazzo! Non mi ha riconosciuto per fortuna... è stata una bella giornata eh? 
Poi quando sono tornato a casa durante le prove con la band, Nicholas non faceva altro che lanciarmi occhiatacce.. 
Sembrava mi volesse morto. Perche poi?  - rise - e poi dopo non la smetteva più di chiedermi che avremmo fatto stasera -
 si permise di distogliere lo sguardo dalla strada e posarlo avido su di me.

- .. Tu cosa avresti intenzione di fare? - 
gli chiesi mielosa, una voce che non mi apparteneva.

- Vedrai... Ci divertiremo- 
disse accarezzandomi la gamba scoperta con la mano libera. Un brivido mi percorse, come se l'energia provocata dal suo solo
  contatto con la mia pelle riuscisse a farla scorrere nelle mie vene.

- Lo spero - 
tutto quello che riuscii a sussurrargli.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Arrivammo. 

Due ragazzi e una ragazza ci attendevano vicino alla porta che conduceva all'interno del locale.

- Inizia lo spettacolo.-
 Joe spense il motore, scese, fece il giro della macchina e mi aprì lo sportello. 
Mise il braccio intorno al mio collo e ci incamminammo verso le tre figure che si stagliavano nella luce proveniente dalla porta a vetri.

- Joseph... -

- Cara Mandy.. Come va?.... Tutto apposto dopo... Dopo tutto questo tempo?  - 
Joe era imbarazzato.
È stata la prima volta che ho sentito per intero il nome di Joe. Joseph..

- Vuoi dire dopo che mi hai lasciato circa un anno... -

- Un anno proprio oggi.-

- .... fa? Si sto benissimo come puoi vedere. Ma anche tu. Non perdi mai tempo, eh Joe? - disse la bionda  squadrandomi da capo a piedi. 
- Le ho solo chiesto di uscire. Non è un appuntamento. - ribatté seccato - comunque sia è ora delle presentazioni. Mandy, Nancy. Nancy, Mandy -
 e ci salutammo con una stretta di mano
- Kevin, Nancy. Nancy, Kev. - 
mi presentò un altro ragazzo.  
Mi chiesi chi era ora.  

Altra gente da conoscere, altri nomi da imparare. È sempre così. 
Quando dovrò ripartire, li lascerò tutti qui, sperando di dimenticarli per far posto ad altre persone. 
È sempre la stessa storia in un circolo senza fine. È questo il motivo per il quale cerco di non affezionarmi molto ad altri..
devo essere forte.

- Nancy? Sei tu la ragazza per cui il piccolo Nicky si è quasi azzuffato con lui? - 
mi disse sottovoce indicando prima Nicholas e poi Joseph.
Prima che potessi dire qualcosa, però, riprese a voce più alta - abbiamo una nuova entrata nella famiglia allora! -

- In famiglia? – 
mi sentii spaesata. Cosa blaterava quel ragazzo?

- Vedi, noi siamo tre fratelli. Nicky, Joe ed io. Lei, - fece cenno verso Mandy – è semplicemente una grande amica. 
Per questo è come se facesse parte della nostra famiglia. Dal momento in cui conosci uno di noi, ne entri a far parte. - 
disse Kevin con noncuranza e alzando le spalle. - Se vuoi ti faccio un disegnino! -

Una FAMIGLIA. In fondo, non posso dire di considerare me e mamma  una famiglia. Manca un padre, manchi tu. 
Siamo una sorta di amiche più che altro, qualcuno con cui confidarmi. Ma finisce tutto qui. 
Mi piace ora l'idea di poter riferirmi a loro come a  una specie di grande famiglia.

- ehm ehm.. Joe, hai dimenticato di presentare qualcuno.-

- Ma voi vi conoscete gia! – protestò Joseph.

- Che importanza ha? -

- Nicholas, Nancy. Tesoro, questo è il piccolo Nicky. -
 disse stancamente Joe.

- è un piacere conoscerti Nancy - mi trattò con freddezza, come se non mi conoscesse. - ascolta bene il secondo brano di oggi..
 Credo che QUALCUNO l'abbia scritto solo per TE. -

Si girò e se ne andò, dopo aver lanciato un'ultima occhiata alla mano stretta tra quella di Joseph. 



Non ci capii molto, del suo comportamento. 
Dopo lo seguimmo nel locale e lì mi sistemai su una poltroncina con Mandy. Intanto i 3 sparirono poco dopo.                   

Devo andare, ti scrivo appena torno dal negozio.

Ti voglio bene,
Il tuo più grande errore. 


⇔—⇔
Angolo Autrice 

Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto.
ciò che vorrei è sapere cosa ne
pensate, se avete consigli da darmi, QUALUNQUE cosa abbiate da dirmi, contattatemi o recensitemi.
Mi farebbe davvero piacere =)
Al prossimo capitolo,
Vostra Marti.

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