Fuoco e fiamme

di Elektra_Vampire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



Lunedì.
Odio il lunedì.
Non esiste giorno peggiore; tutto da qui ricomincia, la scuola, il lavoro, il traffico, la gente in movimento per la grande metropoli..il casino...
Ecco! odio il casino, la confusione...anche se io per prima ne creo una marea.
Ma che importa.
Ciò che succede fuori non mi riguarda, io vivo solo per me stessa e per nessun altro..bhè...forse c'è qualcun altro nella mia vita, l'unica che mi dà immense soddisfazioni...
..che avete capito?..parlo solo di lei....la lotta!
Svegliarsi la mattina, anche se è lunedì, uscire per strada, attaccar briga per qualunque stronzata succeda, tornare a casa distrutti,feriti, a pezzi..ma soddisfatti.
No. Non oggi, non posso..
Ho un lavoro, devo pur guadagnarmi da vivere; ma dopo gli ultimi tre giorni di assenza sono sicura che oggi il capo mi licenzierà, perciò che senso ha farsi tutti quei chilometri...per farsi sbattere una porta in faccia?
In fondo è solo un lavoro, ne troverò un altro..oppure potrei veramente guadagnarmi da vivere lottando.
L'idea mi ha sfiorato più volte, ma il mio buonsenso (se ancora ne ho) mi dice che è troppo pericoloso.
Perciò lascio perdere, dedicherò questo giorno a me stessa..me ne andrò a giro per la città..per riflettere..per scappare..anche se non ne ho mai il coraggio e finisco sempre con il tornare.
Che dire..non tutti hanno il coraggio di portare le cose a termine.
Io ne non so ancora cosa fare della mia vita, ho appena ventun'anni e vivo allo sbando più completo;fra lotte, risse varie, piccoli furti (ma niente di importante..mi adeguo solo alle necessità) e devo ammetterlo...anche droga..ma ormai posso dichiararmene fuori. br>E' stata dura, in quei giorni ero veramente molto irritabile e considerando che lo sono normalmente, potete immaginare in che razza di casini mi sono messa.
Ma fa parte del passato..
Oggi è un giorno nuovo e non ho nessuna intenzione di sprecarlo..se è vero che basta un attimo per cambiarti la vita..io ho un intera giornata a disposizione.
Indosso una maglietta nera, i miei jeans pieni di strappi sulle ginocchia, un bel bracciale borchiato..cuffie..la mia musica..e sono pronta per affrontare la città.
Manca qualcosa...
Ma si! Non ho assolutamente voglia di uscire in moto, troppa benzina sprecata e visto che non so dove andare...metterò i miei pattini in linea, costati una cifra!
E’ da troppo tempo che se ne stanno a prendere la polvere..
..Ed esco.

"When the working day is done..girls just wanna have fun..
that's all they really want..
girls just wanna have fun"

Esatto! Così recitava una vecchia canzone..ed è proprio ciò che oggi desidero fare io..
Divertirmi.
Una pura e semplice azione, ma dipende dai punti di vista; dipende da cosa la gente intende per divertimento..ci sono molti modi per divertirsi..e i miei sono alquanto strani e pericolosi.
Perchè? Perchè qualunque cosa pensi finisco sempre col credere che mi metterò nei guai?
Forse perchè è così che va sempre a finire..
Ma non posso essere così pessimista..
Potrei cercare i miei amici, se mai me ne sono rimasti.
Ma non hanno del tempo da dedicarmi, ormai sono troppo impegnati nei loro loschi affari, non voglio più spartire niente con loro.

Sono molti minuti che vado avanti con questi pensieri..non riesco ad avere la mente libera..e neanche mi sono accorta di essere giunta vicino al vecchio magazzino sul molo, dove un tempo ero solita allenarmi con i ragazzi della mia squadra, in attesa di qualche concorso di lotta a cui partecipare.
Inconsciamente sono arrivata qui..vorrei tornare indietro..ma ormai ci sono.
Entrerò dentro, magari una rinfrescata alla memoria di quei giorni felici mi farà bene.
Sfioro la strada con i miei pattini dandomi una spinta per raggiungere l'entrata quando..
..cosa?
Una moto.
Una bella moto anche.
Che ci sia qualcuno nel capannone?
Bella, perfetta, lucida, di un favoloso colore scuro..sembra nuova..così ben tenuta...ma le ruote la tradiscono.. sono consumate fino allo sfinimento..è una moto vissuta..ne ha viste di strade e ora che ci faccio caso la fiancata destra è pure un pò ammaccata.
Ho una strana sensazione di dejavou..questa moto mi è familiare..direi di conoscerla..ma la sensazione che provo pensandoci è fastidiosa..magari non è un bel ricordo.
Non so..è solo una sensazione..io non sono neanche sicura di averla vista sul serio..in fondo ce ne sono tante di moto simili in giro..ho partecipato a così tanti raduni..che ne avrò viste centinaia eppure non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Mi abbasso le cuffie sul collo, spengo la musica.
Sfioro la sella nera in pelle e ho una specie di brivido..la solita sensazione..io l'ho già vista..si! Ma non ricordo quando..
Bhè non importa..non sono qui per questo..il mio obiettivo era un altro..
Mi avvicino all'entrata di quel vecchio magazzino..o capannone..che sia..
Entro.
Le tapparelle dei grandi finestroni sono abbassate...c'è pochissima luce..non riesco a vedere molto bene..ma direi che non è cambiato niente..
Grandi casse di legno e plastica sparse ovunque, vecchi materassi rotti ammassati alle pareti per lasciare spazio.
Chissà, probabilmente ci vengono i barboni a dormire la notte e sicuramente qualche traffico di droga qua dentro ci viene fatto.
Ma non mi interessa.
Sento dei rumori..provengono dal fondo.
Mi spingo in avanti, dannazione! I miei pattini fanno rumore..mi scopriranno..
Mi fermo di colpo..ma vedo una figura laggiù, si..è un ragazzo.
Lo sento..sta...combattendo..?
No..mi sembra da solo...si starà allenando.
Proprio qui? Dove un tempo mi allenavo io con i miei ragazzi?
Che sia uno di loro?
Con questa idea mi avvicino, sarebbe bello fosse qualcuno di loro..
No. Mi sono sbagliata.
Ma..io lo conosco, l'ho già visto.
Sta calciando in maniera spettacolare. Conosco questa tecnica.
Accidenti..si è accorto di me..
"Chi c'è?"
Si. Conosco questa voce.
Ormai mi ha sentita, tanto vale uscire allo scoperto...se mi attacca peggio per lui..non doveva incontrarmi di lunedì.
Mi spingo fino a pochi passi di distanza da lui..ecco..da qui si vede tutto...c'è più luce..siamo al centro della stanza.
Lo guardo..ho la mente offuscata..ma..
"Tu??"
Sono sorpresa almeno quanto lui. Mi ha riconosciuta.
"Ciao Rosso.."
E detto questo con una spinta mi muovo, faccio un giro completo attorno a lui..e mi posiziono nuovamente davanti ai suoi occhi color nocciola. Lo guardo.
Lui sorride...
..No..maledetto bastardo..quello non è un sorriso..è il suo solito ghigno beffardo..che tanto mi fa incazzare..
Io questo tizio lo odio..strano..tanto ormai odio più della metà della gente che conosco..ma lui in modo particolare..
E questo perché sa tenermi testa.. e io non lo accetto.
Forse ci assomigliamo un po’, l'ho pensato tante volte, ma non voglio assolutamente crederci.
"Ciao Rossa.." fa lui maliziosamente, con un tono che è tutto un mistero e sempre con quel ghigno stampato sulle labbra.
E poi..rossa? A me?
Il mio è un semplice color rame...il suo...è proprio osceno..inguardabile.
E mentre sono occupata con questi pensieri, ecco che sono distratta, lui fa due passi in avanti, ci troviamo faccia a faccia, alzo leggermente la testa per guardarlo (guarda sempre il tuo nemico negli occhi..anche se ti sovrasta, fagli capire chi è che comanda....o almeno così mi hanno insegnato..).
Dannazione! Lui è più alto di me, non mi piace stare così..faccio per allontanarmi..vengo bloccata.
"Ma che caz.."
La sua mano..la sua mano stampata sul mio fondoschiena..
"Maledetto bastardo!!"
Preparo uno di quei ceffoni da spaccargli tutti i denti..mi sferro su di lui per colpirlo...ma ecco che quei suoi buoni riflessi del cazzo mi bloccano..bastardo..questa me la paga.
Mi tiene bloccato il polso..ma mi lascia subito andare.
Istintivamente mi allontano qualche passo..massaggiandomi il polso.
"Vedo che non sei cambiato affatto..il solito porco maniaco.." gli faccio io in tono di sfida misto a profonda irritazione..sarà bene si prepari..perchè questa non me la doveva proprio fare..
"E tu, la solita violenta..a quanto vedo nemmeno tu sei cambiata di una virgola" sbotta lui semplicemente.
Ma come si permette? Che diavolo ne sa di me, di come sono io? Come se mi conoscesse questo pervertito!
"Vaffanculo"
E’ tutto ciò che riesco a dire..
Mi fiondo su di lui, si para, non sembra affatto impressionato dal fatto di combattere contro una ragazza...forse è questo che mi piaceva di lui...a differenza degli altri..ma che dico? A me di lui non piace proprio nulla!
Ok, non riserva nessun tipo di trattamento alle ragazze (se escludiamo la sonora palpata che mi sono presa) ed è perfetto così..voglio proprio fargli male.
Non si trattiene neanche dall'attaccare, mi ha colpito con uno dei suoi stramaledetti calci nello stomaco...che male..non li ricordavo così dolorosi..anzi non li ricordavo affatto..ma adesso ha abbassato la guardia..ed ecco che sta per prendersi un calcio mio..in piena faccia...e con l'aggiunta di pesanti pattini a rotelle...spero di farti male.
Centro.
Ti ho preso stronzo.
Adesso prova a rialzarti..che non hai visto niente.
In meno di trenta secondi sei di nuovo davanti a me..
...con un labbro spaccato..
Ecco! Sono soddisfatta.. ma devi smetterla di guardarmi così..perciò un altro pugno te lo meriti..
Cazzo!cazzo!cazzo!
Mi hai bloccato di nuovo, non un polso ma tutti e due..la tua presa è ben stretta, mi fai male..ma dalla mia bocca non sentirai nessuna implorazione.
Inizio a scalciare contro il tuo stomaco.
E tu, impegnato a tenere i miei polsi, incassi tutti i colpi.
Riesco a farti uscire una smorfia di dolore, ma il tuo ghigno non accenna ad andarsene, mi lasci, arretri poggiando le mani dove ti ho colpito..spero tu ti stia piegando in due dal dolore.
Ma poco dopo ti ricomponi e sei di nuovo pronto ad attaccarmi.
"Cazzo come sei diventato forte"
lo penso e te lo dico...sono una persona sincera.
"Grazie..non sei male neanche tu" è tutto quello che riesce a dirmi massaggiandosi gli addominali indolenziti.
Ti guardo.. mi chiedo cosa mai una come me abbia a che fare con te..ed improvvisamente..

-flashback-
Io, tre anni e mezzo fa ad un torneo in Corea, la tua terra natia se non sbaglio.
Io e la mia squadra. Li. Solo per il titolo.
Poi tu.
Cosa mai volevi dalla mia vita quel giorno?
Maniaco..
E' l'unico aggettivo che riesco a darti.. nel ricordo di quei giorni che ci siamo visti per il torneo.
Eri solo un ragazzino..bhè lo eravamo tutti.. ma era come vedere un bambino di tre anni nel corpo di uno di diciotto..o diciassette che fossero..
Ci hai provato spudoratamente con me..ma dovevi essere per forza pesante con una ragazza?
Mi chiedo allora come mai avrai fatto a trovarne una (se l'hai trovata..)
Se tutti gli uomini fossero come te..saremmo un mondo di single!
Romanticismo zero, gentilezza zero..mi hai trascinata di peso fuori dalla mia stanza d'albergo, mi hai fatta salire sulla tua splendida moto e mi hai portata in un locale offrendomi da bere.
Corrisponde forse alla tua idea di "primo appuntamento"?
In realtà per me corrisponde all'idea di "sequestro di persona".
Ma con te è tutta una questione di punti di vista.
Non mi sono mai piaciuti i ragazzi come te...con un ego stratosferico e con queste manie di protagonismo.
Soprattutto odio trovarmi d fronte a ragazzi che mi guardano come fai tu.
Quella sera però ammetto che mi divertii..oh..si..ci prendemmo una sbronza terrificante, e sotto l'effetto dell'alcool devo ammettere che mi stavi pure simpatico.
Che stupido..che stupidi, e pensare che il giorno dopo dovevamo combattere.
Io contro di te.
E tu nemmeno te lo ricordavi..appena te l'ho detto ti sei messo a ridere e mi hai sfidata.
Quanto ti ho odiato in quel momento.
"Se domani vinco hic, io hic, poi io e te facciamo ...hic.."
Non finisti nemmeno la frase che crollasti sul bancone del bar.
Ripensarci mi fa sorridere...forse è meglio che tu non abbia finito quella frase..perchè io davanti alle scommesse non mi tiro mai indietro..e mai lo avrei fatto con a un attacca-brighe come te.
Ma quella è stata la mia fortuna..perchè l'incontro lo vincesti tu.
Mi hai battuta..odio ammetterlo, ma eri più forte di me.
Hai pur sempre la massa muscolare che io non ho! (E’ il cervello che ti manca!)
Ho raccolto la mia roba e me ne sono andata..
Lo vincesti tu quel maledetto torneo regionale..stronzo.
Ma ora tu sei qui davanti ai miei occhi..a distanza di quasi quattro anni..e posso rifarmi della sconfitta.
Questa volta ti faccio nero...tanto odio la tua faccia che voglio vederla distrutta.
"Che hai da sorridere?"

La tua voce profonda mi fa tornare al presente, alla realtà..
"No, niente, pensavo al passato."
"Ah..capisco." fai tu maliziosamente.
"Rossino che è quel tono? Che vuoi dire?"
"..Bhè che io e te abbiamo un conticino in sospeso..se ti ricordi...quel torneo l'ho vinto io.."
Ecco che te ne esci con questa battutina superficiale..e mi fai proprio incazzare.
Ma che mi leggi nel pensiero? Abbiamo pensato tutti e due al torneo nello stesso istante.
"Non so di cosa tu stia parlando" mento io.
"Certo certo..come vuoi"
Ed ecco che all'improvviso mi ritrovo con la tua faccia da schiaffi a due centimetri dalla mia..distolgo lo sguardo..per la prima volta in vita mia di fronte a qualcuno..perchè tu scateni qualcosa in me..non riesco a sostenere il tuo sguardo, ma è per colpa di quel perenne ghigno beffardo..non ho nessuna voglia di guardarlo.
Potrei seriamente spaccarti la faccia.
Ma tu mi sollevi il mento con le dita, e mi costringi a specchiarmi nei tuoi occhi.
Perchè lo fai?
Cazzo! Questa situazione è insostenibile..mi sento a disagio, ma ti guardo.
"Forse tu non te lo ricordi..ma c'era una piccola scommessa tra di noi.." fai tu continuando a fissarmi con occhi penetranti ma dai quali non traspare nessuna intenzione se non quella di tenermi bloccate le braccia.
"L'unica cosa che mi ricordo è che...si, abbiamo un conto in sospeso..e adesso che sei qui è ora di portarlo a termine. Mi prendo ciò che mi spetta.
La mia rivincita.
Preparati."
E con tutta la forza che ho mi divincolo da lui e lo attacco..lo so i calci sono il suo forte..ma sarà bene non mi sottovaluti, perchè anche i miei non scherzano.
Cavolo..ora che ci penso..io oggi volevo solo divertirmi..guarda dove mi ritrovo.
Bhè non posso dire che non mi sto divertendo..perchè in effetti l'idea di combattere di nuovo contro questo tizio mi piace..ma non era proprio l'idea di divertimento con la quale sono partita da casa.
E poi questo...
..già.."Questo chi?"
Hwoarang si chiama.
Lo ricordo. Il nome dell'unico ragazzo che mi abbia mai battuta lo ricordo bene.
Ma "Rosso" è di egual effetto..tanto che importanza ha come lo chiamo...non lo devo chiamare..lo devo fare a pezzi.
E ancora una volta tornando alla realtà mi preparo al contrattacco.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Lei.
La ragazza di fronte a me.
Mi suscita dentro un non so che..bhè non è di certo amore di questo sono più che sicuro.
Ma mi fa un effetto molto diverso dalle altre che incontro.
Sarà che ci provo con tutte..
Ma che significa? Io ho il diritto di provarci con chi mi pare, solo che lei non è quel tipo di ragazza.
Non so..mi ispira..
Ecco!
Violenza!
Pura e semplice violenza.
Con lei ci trovo soddisfazione a combattere, ci trovo gusto a fare lo stronzo!
Sarà che reagisce così male alle mie frecciatine che mi fa morire dal ridere e da perfetto bastardo quale io sono..continuo.
Adoro farla incazzare.
E' bella quando s'incazza.
Del contrario non posso dire molto, perchè io credo di averla vista solo incazzata!
Poi non so perchè..ce l'ha con il mio sorriso da bastardo, il mio ghigno.
Che posso farci? Io adoro guardare la gente con questa espressione.
Sono fatto così. Devo sempre farmi notare.
Ma lei distoglie lo sguardo.
Che stronza.
Mai trovata una che mi tiene testa cosi..e non solo per il fatto che come me ha la risposta pronta..ma anche nel combattimento.
Eh si! lo devo ammettere, ho fatto bene a continuare ad allenarmi, perchè rispetto alla ragazzina che era quattro anni fa è notevolmente migliorata. Ha acquisito una rapidità e perfezione nei movimenti stupefacente.
Se quattro anni fa fosse stata così forte ammetto che mi avrebbe fatto il culo!
Ma ora non ha importanza.
E' pur sempre una ragazza. Non posso farmi battere, anche se non sarebbe così tragico perdere per mano di una bella lottatrice..come è diventata lei.
Ben inteso, basta che non lo sappia Kazama, altrimenti quello mi sfotte per tutta la vita.
E allora sarei veramente costretto ad ucciderlo.
Kazama..Kazama...sempre lui a infastidire i miei pensieri..
..Già..pure lui l'ha conosciuta.
Il torneo in Corea.
Lui era presente, l'ha vista.
Ma che ci faceva? Forse un'altro viaggio di lavoro per i loschi affari di suo nonno..e ovviamente da amante di lotta qual è, si è fermato per seguire il torneo.

-Flashback-
Ero un rompiscatole, lo sono ancora.
Ma tu mi hai maltrattato per tre giorni di seguito dicendomi che non ti dovevo stressare con le mie idiozie.
Ma tesoro..io non mollo mai. E se voglio una donna, se voglio te..
Ti ottengo.
Il mio gesto fu riservato solo a te. Non ho mai fatto una cosa del genere per nessuno.
Ho bussato alla tua camera d’albergo, tu hai aperto..e ti sei ritrovata in mano un mazzo di fiori.
Fiori che ho comprato per te.
Certo..potevo dirti qualcosa, invitarti a cena come si deve..ma..Dio! Che schifo!
Quello non sono io!
Cavolo! Potevi apprezzarlo.
Trovalo Hwoarang che fa questa cosa un altra volta!
Non lo vedrai mai più.
Io che compro fiori a una donna?
Mai.
Ma volevo uscire con te.
Tu sulla porta della tua camera, con un espressione confusa e incredula..ma anche molto irritata.
Lo so che non sopportavi di vedermi di giorno, figuriamoci se ti sono venuto a rompere pure di sera.
Magari eri in stanza con una tua amica.
Ma volevo uscire con te.
O meglio..forse eri con il tuo ragazzo.
Ma volevo uscire con te.
Ti ho presa con la forza senza neanche ascoltare gli accidenti e le imprecazioni che mi mandavi mentre ti trascinavo giù per le scale.
Oddio! Ti sarò sembrato un perfetto idiota, un rapitore, ma ho continuato a trascinarti e ti ho portata fuori.
Credo che se tu avessi voluto, ti saresti liberata.
Non è certo la forza che ti manca.
E ancora una volta..una cosa che non farò mai più.
Ti puoi reputare fortunata.
Sei l'unica che è salita sulla mia moto, bhè in realtà ti ho sollevata e ti ci ho messo io..ma sono dettagli!
Non sembravi apprezzare nemmeno questo. Mi facevi veramente incazzare.
Sai cosa vuol dire per me avere qualcun'altro sulla mia bellissima moto? Una donna poi?
TU?!
Sei rimasta in silenzio aggrappata al mio giubbotto di pelle.
Non hai nemmeno osato cingermi la vita, nonostante aumentassi la velocità sempre di più, pur di spaventarti, pur di sentirti dire "rallenta che ho paura.."
Pur di sentire le tua mani su di me.
In un certo senso..le ho sentite.
Appena mi sono fermato sei scesa rapidamente e mi sei venuta davanti..mollandomi uno di quei ceffoni che ricorderò per tutta la vita!
Ma non hai detto una parola.
Cavolo! Io ho bisogno di parlare, il silenzio mi uccide.
Il tuo silenzio.
Forse è stato una della poche cose che in vita mia siano riuscite a mettermi in imbarazzo.
Ti ho guardata. Sono sceso dalla mia moto e prendendoti di nuovo per un braccio ti ho portata nel locale li vicino.
Non so cosa speravo di dimostrare quella sera..ho agito d'istinto. Come sempre del resto.
Volevo stare da solo con te.
E l'ho fatto.
Ci siamo seduti. Faccia a faccia.
Tu con i gomiti sul tavolo, le mani incrociate sotto il mento e un sorrisino delizioso..falso.
Io, molto finemente..con le braccia distese sul poggiatesta del divanetto.
"Allora?"
Mi hai spiazzato.
Allora?? Tutto qui il tuo commento? Dopo averti rapita e portata qua con me tu non chiedi spiegazioni, ma sei tranquilla e rilassata..e mi dici "allora??"
Come due vecchi amici che non si vedono da un pò.
Sono sbalordito..la mente mi si affolla di mille spiegazioni che potrei darti..ma le parole soffocano di fronte al tuo "allora?"
Mi hai colto di sorpresa, non so che dire.
E ripeto, questo non è da me.
Non scorgo niente sul tuo volto. Non un minimo di interessamento per quello che è appena successo.
Chiunque al tuo posto avrebbe iniziato ad urlare e a minacciare di denunciarmi.
Ma non tu.
Ti guardo nel solo modo che conosco per sembrare ancora me stesso..cioè con la mia espressione strafottente, ma sto in silenzio.
"Rossino ci sei? Allora? Ordiniamo?"
Cosa?Ordiniamo? Ma tu sei proprio pazza. Chissà quante cose potevi dirmi, quante offese potevi lanciarmi..no! Vuoi ordinare da bere..Ma chi l'ha mai vista una come te?
Non posso fare a meno di farmi scappare una risata..quanto sei fuori di testa..forse più di me..quasi quasi non mi dispiace più il fatto che sei stata sulla mia moto.
Mi do una spinta per staccarmi dal divanetto e appoggio i gomiti sul tavolo, continuo a guardarti ridendo..
"Due vodka-lemon" dico alzando due dita in aria, in direzione del barman che sta dietro il bancone vicino al nostro tavolino.
"Cosa ti fa pensare che a me piaccia la vodka-lemon?" fa lei iniziando a sfogliare il menù dei drink poggiato sul tavolino.
Ma guarda questa!
Io le offro da bere..e ha pure da ridire!
Sono qui che non so se risponderle che è una stronza o alzarmi e tirarle uno schiaffo.
Ma siccome le donne non si picchiano (almeno così dicono..io non condivido poi così tanto..) allora opto per la seconda.
"Ehi ma lo sai che sei proprio una stronza?"
"Felice di saperlo."
Ma guardala..non si scompone di un millimetro! Maledetta...

Arrivano i nostri drinks. Lei ringrazia il cameriere.
E' pure gentile quando vuole.
Non mi piace come si sono guardati.
Ti porto nel "mio" locale e tu subito fai colpo su un cameriere?
Lascio perdere questi pensieri che..riflettendoci attentamente..non hanno senso e mi concentro di nuovo su di te sorseggiando la mia vodka.
Tu prendi il bicchiere e lo svuoti tutto di un fiato.
Sbatti il bicchiere sul tavolo chiudendo gli occhi, aprendo leggermente la bocca e accennando una smorfia, forse data dalla gradazione alcolica della vodka, forse dal fatto che il drink era gelato..o forse un pò per tutte e due.
"A quanto vedo..tu non hai proprio niente contro la vodka-lemon..te la sei bevuta tutta in un sorso!" ti faccio io..seguendoti a ruota..anche se odio fare le cose per secondo.
"Che dire..sei un mago..perchè hai azzeccato il mio cocktail preferito!" mi dice lei con un espressione del tipo "ti abbono mezzo punto..solo perchè hai indovinato una cosa che mi piace!"
Sa essere stronza anche quando apprezza le cose!
Ma io questa non la capisco proprio..che ci fa qui con me..quando sono già tre giorni che ci conosciamo e da tre giorni non fa altro che ripetermi che sono un fottuto rompiscatole..e non può più vedermi??!!
Bhè..che ci fa qui con me è chiaro...ce l'ho portata con la forza..non aveva molta scelta.
Ma a parte questo, dice di odiarmi, che non mi sopporta, eppure è qui con me.
Basta mi sto facendo troppi problemi..
Dio! Io sto pensando!
E questo non è assolutamente normale!!
Siamo qui. Punto.
Io e lei.
..E il cameriere..che se non smette di guardarla dal bancone del bar..vado lì e lo stendo!
Ordiniamo un altro drink. Questa volta lascio scegliere a lei, tanto per me non c'è differenza..basta sia alcolico!
Mi fa bere un intruglio che spacca lo stomaco, ci sa fare la ragazza!
Sono uscito forse con un'assidua frequentatrice di locali notturni?
Con un'alcolizzata?
Non ha importanza, comincio a sentire l'effetto del mix di alcolici che mi ha fatto bere.
Mi accorgo che sono quasi due ore che siamo qui e non ci siamo detti molto, anche perchè il 90% delle nostre conversazioni finisce con un insulto o con promesse che una volta fuori di qui ci spaccheremo la testa a vicenda..
"Sempre se ce la faremo a reggerci in piedi uscendo "...dico io, ormai completamente fuori di testa.
"Si Rosso. Mi sa che devo darti ragione. Dovremo farci passare questa sbronza prima di tornare in albergo..perchè se credi che io venga in moto con te..con la sbronza che ti ritrovi..ti sbagli di grosso."
Cavolo! E' la frase più lunga che le sento pronunciare da quando la conosco.
E proprio ubriaca..
Ma non ha tutti i torti..già sono di mio un pericolo pubblico, adesso che ho bevuto non oso immaginare cosa potrebbe succedere.
Bene. Vorrà dire che dovremo passare qui più tempo del previsto.
Ci vedo quasi doppio, devo uscire da questo posto.
Mi alzo, vado a pagare.
Cazzo! Sono quasi al verde, abbiamo bevuto per dieci persone e tocca pagare a me.
Chi l'avrà inventata questa stronzata che sempre l'uomo deve pagare..per far piacere alla sua donna!
E chi la vuole una come lei per fidanzata!? E poi..oltretutto..posso pagarle ciò che vuole, ma resta il fatto che quella non mi può vedere lo stesso! Quante volte me l'ha ripetuto stasera!
Allora se ne approfitta?!!
Vabbè. Mi rifarò con il soldi del torneo! Perchè sarò io a vincere!
Non mi ricordavo minimamente che domani dobbiamo scontrarci io e lei. Sarà un divertimento! Non vedo l'ora di farla nera..e poi le ho già detto che se vinco..io e lei...si, si..è tutto un programma..
Anche se a pensarci bene, non sono sicuro che mi abbia risposto..anzi non sono neanche sicuro di aver terminato la frase; ad un certo punto mi si è offuscata la vista!
Vedremo domani come andrà, adesso devo uscire non ce la faccio più! Soffoco qua dentro!
Torno barcollando al tavolo, prendo la mia giacca, esco e la trovo appoggiata alla mia moto che sta fumando.
"Rossino voglio tornare all'albergo. Domani abbiamo un incontro. Devo riposare." fa lei molto tranquillamente.
"Tesoro..lo fai a tuo rischio e pericolo"
sbotto io sorridendo.
"Allora vorrà dire che guiderò io, che fra i due sono quella che sta un pò meglio."
Aspetta un attimo..credo di non aver capito bene!!
La mia moto??
Vuole guidare la mia moto?
Questa è fuori di testa..io sarò anche ubriaco..ma nemmeno sotto tortura permetterò a qualcuno di guidarla. E questo sia chiaro.
"Non ti azzardare nemmeno a pensarci! Tu la mia moto non la tocchi. Piuttosto ti lascio a piedi."
"Allora devo aspettare che sia passata la sbronza al signorino -ho-bevuto-troppo-non-mi-reggo-in-piedi per poter tornare a casa????" fa lei alquanto alterata.
"Si tesoro. E se non ti va bene..vattene pure a piedi." le rispondo io a tono.
"Benissimo..fottiti."
E con questo mi lascia di nuovo spiazzato e s'incammina velocemente dalla parte opposta rispetto a quella in cui siamo arrivati. Cazzo! Saranno dieci chilometri! Questa è scema..o solo molto ubriaca!
Allora la raggiungo.
"Ehi ehi..non dire stronzate..è notte fonda, vuoi veramente tornare in albergo a piedi..con tutta la brutta gente che gira a quest'ora." le dico io per cercare di farle cambiare idea.
"Bhè..sono con te..ho toccato il fondo..peggio di così.." mi risponde lei strafottente.
Ah si?! La prendo per un braccio, la girò verso di me..voglio guardarla negli occhi mentre mi dice una cosa del genere, ma i miei riflessi in questo stato sono uno schifo e senza accorgermene lei mi molla un pugno in pieno stomaco! Bastarda! Mi piego in due..
Ok, ok..ho capito..non sta scherzando. Mi riprendo, e torno a camminare a fianco a lei.
"Che fai?Mi segui?" mi dice senza neanche guardarmi.
"E se anche fosse?" le faccio io.
"Bhè mi dà fastidio. Guarda che non mi serve la scorta!" risponde sprezzante.
"E' un problema tuo!" le dico io con altrettanto sprezzo.
Adoro provocarla, anche se so poi come va a finire. Mi preparo a parare quello che sicuramente sarà un pugno-spacca-stomaco. Ma lei non attacca. Si ferma. Si gira e mi guarda.
"Rossino lo sai che sei veramente insistente? Più rompiscatole di te chi mi poteva capitare?" mi fa lei con un'espressione sul volto diversa..si..lei..sorride.
"Ehi..mica ti starai innamorando del Blood Talon??" dico io sarcastico. Che stupido! Non so neanche cogliere le occasioni per fare un discorso serio..il momento giusto era questo!
Poco male, posso usare la scusa..che sono ubriaco.
"Io..innamorata..di..di chi?? Blood Talon??Saresti tu? Ma fammi il piacere..." dice lei soffocando le risate.
"Ehi...come ti permetti? Non ti azzardare mai più a prendermi per il culo in questo modo..altrimenti.." non termino la frase che..
"Altrimenti cosa?? Mi fai la mossa....dell'ubriaco??!" esplode lei..iniziando a ridere.
E scoppio pure io.
Cazzo! Siamo in una via sperduta di un'altrettanto sperduta città, che ridiamo di gusto appoggiati ad un muretto.
Non ci posso credere, stiamo sinceramente ridendo tutti e due. Insieme. Devo essere veramente ubriaco..chi l'avrebbe mai detto.
Continuiamo così la nostra passeggiata notturna e neanche me ne accorgo che passano le ore, insieme alla mia sbronza.
Vorrei chiederle qualcosa per conoscerla, ma so già come mi risponderebbe, ormai ne ho avuto un largo esempio per tutta la sera.
Allora preso da non so quale forza interiore agisco.
Le metto un braccio attorno alla spalla.
Lei guarda la mia mano sulla propria spalla, si gira verso di me e mi osserva senza cambiare la sua espressione.
Mossa sbagliata. Mi arriva la gomitata nello stomaco.
"Ok, ok..scusa. Cercavo solo di appoggiarmi per tenermi in piedi" mento io. Ma a chi la racconto?? Questa mi ammazza.
"Ok. Allora se la metti così.." Prende il mio braccio destro e lo mette sulla propria spalla, come stesse sorreggendomi.
No! L'ha bevuta? Non credo. Ma è stata così..gentile. Comunque la mia non è stata una vera e propria bugia..sinceramente non ce la faccio più a camminare.
Ma vedo delle luci in lontananza. Oh no! Abbiamo camminato così tanto che siamo arrivati all'hotel.
Mi stacco da lei, voltandomi indietro come per accertarmi di essere ancora fuori dal locale..li..con la mia moto. Ma mi rendo conto che ci siamo veramente fatti quei dieci chilometri a piedi.
Ormai ci siamo..tornerò domani a prendere la moto. Cazzo questa ragazza è riuscita a farmi separare da lei..ma anche questa volta darò la colpa al fatto che sono ubriaco.
Cerco un ultimo argomento di conversazione prima di arrivare all'hotel.
"Ehi..ho visto che occhiatine vi scambiavate tu e quel cameriere..ti piace?" faccio io.
"Eh? Geloso Rosso??" mi dice lei sbuffando.
"Scherzi? Non sei certo al centro dei miei pensieri." le dico io da vero stronzo, ma aggiungo subito "Perchè? Sei per caso fidanzata?"
"Ah..ma sentilo..fa pure l'impertinente.. comunque no. Anche se.." non termina la frase.
"Anche se cosa?" le chiedo io ormai incuriosito.
"Vedo che il-farsi-i-cazzi-propri non è il tuo forte.." mi attacca lei.
"Ormai hai cominciato la frase..ora la finisci." sentenzio io deciso.
"..Anche se..ho visto uno..che non è niente male." termina lei.
"Oddio! Mica è il cameriere?" faccio io incredulo.
"Oh! Ma tu ce l'hai con questo cameriere eh?" fa lei scocciata.
"Bhè..poco male..se non è lui..sono io." le dico con l'enorme faccia tosta che mi ritrovo.
"La modestia in persona.." sbuffa lei rassegnata al fatto che è uscita con un perfetto imbecille..e forse ha pure ragione..ma non mollo..voglio saperne di più.
Siamo entrati nella hall dell'albergo e giunti alle scale iniziamo a salirle, perchè lei non vuole stare in posto chiuso e stretto-alias ascensore-con un tipo come me..che stronza.
"E sentiamo..chi sarebbe il tipetto in questione?" chiedo io quasi in maniera indifferente, come fosse solo curiosità..ma sento che c'è qualcosa di più.
"Bhè.." inizia lei quando ormai siamo giunti alla porta della sua stanza.."è un moretto che ho visto ieri al torneo. Bello, atletico, dallo sguardo profondo e seducente..un lottatore sicuramente..cos'è vuoi anche i particolari..così lo vai a uccidere??" fa lei scherzosamente aprendo la porta ed entrando in camera, e voltandosi subito dopo verso di me.
"No tranquilla, non uccido nessuno per ora" la tranquillizzo io..anche se mi ha dato un ottima idea..e un pensiero alquanto fastidioso si insinua nella mia mente dopo quella descrizione.
"Benissimo. Allora ti saluto Rosso. Ci vediamo sul ring!" fa lei con aria di sfida.
Istintivamente..preso da qualcosa..mi fiondo su di lei..per baciarla.
Cazzo!! Cazzo! Che male!
Mi ha sbattuto la porta in faccia! Mi sanguina pure il naso. Bastarda..queste domani le sconta tutte.
E' finita anche la serata, che fare? Dovrei andarmene a letto, riposarmi in attesa del gran giorno, domani.
Anzi ad essere sinceri..ormai mancano poche ore e sono stanco morto. Ma so che non riuscirei a dormire, ormai due pensieri ruotano incessabili nella mia testa.
Cazzo! La mia moto!In quella via. Cazzo!
E....
...Maledetto Kazama!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Accidenti! Sono interminabili minuti che si è messo a fissarmi!
Non vorrei attaccarlo, ma sembra in trance..che avrà da guardarmi a quel modo?
Sono qua, in questo enorme magazzino, appoggiata di schiena a una delle quattro altrettanto enormi pareti che cingono l'edificio, in compagnia di questo individuo, di questo strano ragazzo che non avrei mai immaginato di incontrare di nuovo..e lui di fronte a me..che mi fissa.
"Ehi..Ros..ehmm..Hwoarang?"
Ha spalancato gli occhi..
"Cosaaa?!"
"Come cosa??"
Questo ragazzo io non lo capisco.
"Ehi ti sei accorta di avermi chiamato per nome?" mi dice lui sorpreso.
"Bhè si..e allora? Non ti chiami più Hwoarang per caso??"
"E' solo che non lo avevi mai fatto. Cos'è? Adesso per caso ti sto abbastanza simpatico da potermi chiamare per nome?"
Oddio ma che sono tutte queste complicazioni? Questo ragazzo sta male..
"Non direi proprio..se tu sei simpatico io sono Miss Universo!" sbotto io cercando di osservare la sua reazione.
Ma..silenzio.
Perchè non reagisce? Che si sia offeso?
No..ci vuole ben altro per offendere questo testacalda.
"Ma che hai?" gli faccio io impaziente di sentire la risposta.
"Pensavo.." risponde lui..
"Cos'è questa? La giornata dei pensieri..o della nostra resa dei conti??" chiedo io iniziando ad arrabbiarmi.
"Bhè..siccome non ci vediamo da un bel po, direi che è la giornata dei ricordi!" fa lui scherzosamente, ma io non ho nessuna voglia di scherzare.
Ho avuto la straordinaria fortuna (o forse non lo è?) di trovarti casualmente e ora che posso regolare i nostri conti in sospeso, tu ti metti a scherzare e a ricordare i tempi passati? E' l'occasione che aspettavo da anni per prendermi la rivincita contro di te..e tu sembri non avere la minima voglia di batterti con me.
Ma ti droghi???
Basta..calma..
Se questo non vuole combattere..che cazzo ci faccio ancora qui? Io me ne vado..
"Ehi..toglimi una curiosità.." dice lui bloccando i miei pensieri di fuga.
"Sentiamo.." faccio io alquanto scocciata....come dire muoviti-che-non-sono-qui-per-parlare.
"Ma..poi.....che fine ha fatto il moretto?" chiede lui avvicinandosi e passandosi una mano fra quei suoi splendidi (splendidi??oddio mi sono bevuta il cervello!) capelli rossi, sembrerebbe quasi imbarazzato.
"Eh? Moretto? Ma di che cavolo parli?" chiedo io; non riesco a connettere la domanda al cervello, anzi..non riesco proprio a connettere niente stamattina.
Ma di che moretto sta parlando?
Si, si..questo ragazzo si droga!Ora ne ho le prove!
"Il moretto del torneo in Corea. Sbaglio o avevi un debole per lui?" mi chiede..ma dove vuole arrivare con questo?
"AH! Lui! Ci sono uscita, ma non capisco questo cosa c'entri con.."
"Tu hai fatto cosa??Aspetta che non ho capito bene.." attacca lui senza nemmeno farmi riuscire a terminare la frase.
"Eh! Ci sono uscita..e.." ancora una volta mi blocca.
"No,no,no! Non voglio sapere altro!" sentenzia lui.
Ma che gli prende?
"Che sei geloso??" dico io scherzando,cercando di allentare questa terribile tensione che si è creata.
In una frazione di secondo me lo trovo a due millimetri di distanza, e mi ha afferrato il collo con una mano..è diventato improvvisamente violento..ma che fa? Così mi soffoca.
"Hwo..Hwoarang...che f..fai? Non respiro!" sibilo io con un filo di voce mentre lui mi tiene sollevata di pochi centimetri da terra.
Con un improvviso gesto violento scatta e mi sbatte al muro alle mie spalle, sempre tenedomi serrata la gola con una mano. Il suo braccio è teso, cerco di aggrappami a quello, di sollevarmi.
Comincio ad essere spaventata, non aveva mai assunto questo atteggiamento nei miei confronti.
"Mai più.."
E' veramente furioso..il suo tono è diverso. Cazzo! Cos'è questo mix di sensazioni che provo?
Paura, confusione, dolore, ma anche l'irresistibile voglia di guardarlo.
"Mai più..Non ti azzardare mai più a dire che sono geloso di quell'essere!"
Oddio! Ma sta delirando! Io scherzavo e lui si è offeso sul serio.
"Hwoarang..basta! Mi stai facendo male.."
"Io geloso..di JIN KAZAMA? Mai!" urla guardandomi con due occhi quasi indemoniati, che potrebbero tranquillamente assumere il colore dei suoi capelli.
E immediatamente molla la presa, cado in ginocchio davanti a lui, iniziando tossire massaggiandomi la gola. Respiro profondamente come per accertarmi di immagazzinare sufficiente aria nel caso dovesse rifare il gesto che ha appena compiuto. E inorridisco all'idea.
Ho paura.
Mai successo.
Ma ho paura.
Di lui!
Non riesco neanche ad alzarmi. Ho paura di incontrare di nuovo il suo sguardo. Non riuscirò ad attaccarlo. Vorrei fuggire. Sto veramente male.
Cerco di rimettermi in piedi e subito sento due mani afferrarmi le braccia e tirarmi su.
Ancora una volta l'uno di fronte all'altra.
Ancora una volta io con le spalle al muro, le sue mani sulle mia braccia.
Ma la sua presa se pur stretta non è dolorosa.
Il mio sguardo da terra si solleva lentamente sul suo volto.
Non è più uno sguardo sicuro, come quello che ho sempre riservato al Rossino, adesso sento che sono terrorizzata..e i miei occhi si comporteranno di conseguenza.
E' un attimo.
Il mio respiro affannato è soffocato dalle sue labbra..che in un secondo si sono serrate con violenza sulle mie.
Che sta succedendo? Non riesco a comprendere la situazione, ho la mente annebbiata da mille pensieri, mille domande..non capisco più niente..e cosa che è peggiore..
..non riesco a reagire.
Pochi secondi e tutto è finito.
Un bacio? Mi ha baciata?
Non so cosa pensare. Sono sorpresa..e fin troppo terrorizzata per ricordarmi di aver provato qualcosa. Un completo black-out.
Ecco cosa è stato.
Si è staccato da me così velocemente che non ho nemmeno avuto il tempo di realizzare la situazione..e poi che situazione!
Mi ha lasciato libere la braccia, si è voltato e si è allontanato di qualche passo da me, come anche lui volesse evitare di avere qualunque tipo di contatto, come volesse evitare di guardarmi negli occhi. Mi chiedo cosa gli stia passando per la testa..visto che nemmeno io so cosa pensare..sono ancora troppo scioccata dalla sua manifestazione di violenza per pensare.
Certa che lui non possa vedermi, mi sfioro le labbra con le dita, il mio cuore sta battendo all'impazzata..e ancora una volta sono convinta sia per la paura, per la sorpresa.
Ma lui..lui..è così tranquillo adesso.
O almeno esteriormente..perchè io sto tremando come una foglia.
Vorrei dire qualcosa, ma le parole soffocano in gola.
Mi stacco dalla parete e vado verso di lui..quando..
"E ora.." inizia lui..con un tono che mi sorprende..infatti è ancora molto arrabbiato.
Ascolto attentamente l'inizio di questa frase, ormai rapita dalle sue parole.
"Vattene!"
termina lui, voltandosi di scatto e fulminandomi con lo sguardo. Mi blocco improvviasamente..come se una forza mi impedisse di fare un altro passo verso di lui.
Sono confusa..ma che è successo? Com'è che siamo arrivati a questo punto?
Non avrei mai immaginato che un idiota del genere potesse spaventarmi in questo modo.
Perchè gli ho detto che è geloso di questo Jin..mi fa una sfuriata del genere.. e poi..come fa a conoscerlo?
Ma il suo sguardo parla chiaro, non devo ribattere..
"Vattene!" mi dice di nuovo.
E con questo mi dò la spinta più forte che posso verso l'uscita..solo il rumore dei miei pattini si staglia fra il nostro reciproco silenzio.
Non so più se mi merita sfidarlo. Oggi mi ha dimostrato di essere una persona completamente diversa, una persona nuova..che è in grado di farmi tremare dalla paura.
Che i miei propositi di vendetta vadano a farsi fottere!
Non voglio più avere niente a che fare con questo tizio.
Ma che sto facendo? Sto forse scappando?
Codarda! Torna indietro..
Me lo dico da sola..ma non ci riesco..le mie gambe si muovono indipendentemente da me..verso l'uscita da questo posto..
Sono fuori..mi sento immensamente meglio..anche se..è tanta la voglia, o il desiderio che ho di tornare la dentro.
Ma perchè? Mi chiedo. Perchè?
Mi volto e chiudo l'enorme porta scorrevole con un gesto secco, deciso, potente.
Mi allontano..guaradandomi indietro un' ultima volta..come..sperassi di vederlo comparire fuori dal magazzino..ma che sciocchezze..torno a guardare la strada e me ne vado..mentre una lacrima che non riesco a controllare..riga le mie guance arrossate.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



Che stupido!
Che stupido sono stato! Ma che mi è preso?
Come l'ho trattata..sono esploso..
No! No! No..
Cretino!!
Ma se l'è cercata..io geloso..di Kazama..NO mai!
Certo, questo non giustifica il mio comportamento..che ne sapeva lei del cattivo sangue che scorre fra noi? Lei non sa niente dei nostri contrasti..non dovevo trattarla così, l'ho spaventata. Ma mi sono sentito ribollire il sangue dalla rabbia sentendo le sue parole.
Stupido!Stupido!
Vai..chiedile scusa. No. Non ci riesco. Maledetto orgoglio! Non ho il diritto di entrare di nuovo nella sua vita. E neanche voglio! E' meglio se non la incontro più.
Certo! Come se il nostro incontro dipendesse da me! E' stato..il destino.
Ma io ci ho mai creduto veramente? Non lo so.
Basta! La mia reazione è stata veramente esagerata, lo ammetto. Ma ancora non riesco a capire perchè..l'ho baciata?!
Che mi è saltato in mente? Ero arrabbiato..che senso ha avuto baciarla?
Oddio! Non mi capisco più e questo è tragico!
Allora adesso che devo fare? La cerco e le chiedo scusa? Ma che diritto ne ho? No..basta. Non farò assolutamente niente. Sono qui. Punto.
Fra due giorni tanto lascerò questa maledetta città, perciò continuerò ad allenarmi e poi nel silenzio..me ne andrò.
Per sempre.
Ora che ci penso potrei veramente mettermi alla ricerca di quel bastardo di un Kazama, per regolare una volta per tutte i nostri conti in sospeso.
Ma chissà dove si sarà nascosto? Sarà dall'altra parte del mondo ad allenarsi per il prossimo Tekken.
Si! Ci scommetto la testa.
Perciò non ho tempo da perdere dietro a stupide questioni, devo seriamente riprendere i miei allenamenti..magari mettendo alla prova la mia abilità fra queste bande di strada.
Potrei risparmiare un sacco di lavoro alla polizia di questa città sbaragliando le bande di teppisti fra le vie più malfamate.
Ecco il solito modesto! Forse sono troppo sicuro di me?!
No! ma che dico? Io sono..imbattibile!
Sarà una passeggiata.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Maledetto Rosso!
Non riesco a togliermi quella scena dalla mente! E sono pure scappata!
Tornassi indietro! Bhè..allora fallo!
NO! Non lo voglio mai più vedere quello stronzo! Se lo incontro di nuovo lo ammazzo!
Come si è permesso di trattarmi in quel modo?
Eppure quando ero li davanti a lui, mi tremavano le gambe. Avevo paura. Cosa mi fa credere che rivedendolo avrei la forza di sfidarlo di nuovo? Basta ricordare il suo sguardo..non so come dire..omicida? Non so. Ma era uno sguardo intenso, carico d'odio..uno sguardo che non dimenticherò mai.
Uno sguardo bellissimo.
Ma che sto dicendo? Non è da me scappare, comportarmi così. Lo incontrerò di nuovo. Lo devo incontrare..e sfidarlo. Devo togliermi questa soddisfazione!
Ormai mi sono ripresa dallo spavento..in fondo è poco più di un ragazzino ancora! Lo so, ha la mia età..ma..accidenti è solo un ragazzo! Non posso farmi mettere i piedi in testa così...non per la SECONDA volta! Con lui ho perso..ora è giunto il momento di mostrargli con chi ha a che fare. Non mi sono mai tirata indietro di fronte a un combattimento..ma perchè con lui è così?
Che strano effetto ha su di me?
Mi sono sempre comportata in modo superiore perciò non posso di certo fallire miseramente solo perchè ha avuto uno scatto d'ira inaspettato.
Gli passerà. Non sono fatti miei. La sua vita non mi riguarda. Da lui voglio solo una cosa..la vittoria!
E non sono riuscita ad ottenere niente..se non..
un bacio?
Ma come si è permesso quel maniaco?
Certo che pure io non ho fatto molto per fermarlo..
bhè..ero spaventata, non mi sono resa conto di niente..
almeno credo.
Almeno spero.
..E poi diciamolo..mi sono messa a piangere come una mocciosa..
Sarà che mi ci ha fatto rimanere male quel pezzo di cretino. In fondo, sono pur sempre una ragazza, ho le mie debolezze anch'io.
..Seee, debolezze? Ma a chi la do a bere?? Non so, ripensandoci è stata un'azione del tutto involontaria..voglio dire..IO non avrei mai versato una lacrima di fronte ad un avversario.
Sicura che lui sia un tuo avversario?
Certo! Che mi metto a pensare? Lui è un avversario..anzi..è pure il peggiore!
Adesso basta con questi pensieri che mi portano solo all'esasperazione!
Non ce la faccio più! Esco di nuovo..può darsi che in strada un po di distrazione la trovo.
Chissà..magari incontro qualche amico per andare a bere qualcosa insieme.. o meglio..magari incontro qualche bel ragazzo disposto ad offrirmi da bere.
Si! E' proprio quello che mi ci vuole..un bel..e sottolineo BEL ragazzo con il quale uscire..svagarmi un po..e se tutto va bene..perchè no..magari potremo anche approfondire le conoscenze!!

ore 21.06
Sono fuori da un' ora e dei miei vecchi amici neanche una traccia..che strano..ma che avranno di meglio da fare a quest'ora?
E comunque..neanche l'ombra di un bel ragazzo, ci sono solo i soliti maniaci che fanno apprezzamenti troppo pesanti mentre cammini in strada facendoti i fatti tuoi.
Ah quanto li odio questi! Li picchierei tutti a sangue..se non fosse che la polizia mi ha già schedata..e se mi riconoscono mentre sono impegnata in una rissa..non ci pensano nemmeno due volte a sbattermi dentro!
E così addio divertimento del sabato sera!
"Ehi bella..vieni con me a fare un giro?"
Ecco! uno dei soliti pervertiti che accostano la macchina al marciapiede. Ma cos'ho?La calamita-attira-sfigati?
"No. Grazie." Mi sforzo di essere il piu gentile possibile perchè questo poveretto,ubriaco fradicio mi fa una tale pena..
..ma spero lo stesso si schianti addosso a un muro.
"E daiii! Che ti costa?Hai per caso il coprifuoco?" fa lui sarcastico continuando a muoversi parallelo al marciapiede, lentamente con la sua auto e sporgendosi dal finestrino.
"Ho detto NO grazie." non ce la faccio più..sono al limite della sopportazione.
Improvvisamente spegne il motore, scende barcollando dalla sua auto di lusso e mi afferra violentemente per un polso, girandomi verso di se.
Questo è troppo. Se l'è cercata.
Scarico con tutta la forza che ho una serie di pugni nel suo stomaco e termino in bellezza con una potente ginocchiata.
Odio quando mi mettono le mani addosso. Di chiunque si tratti.
Il tizio si accascia contro lo sportello della macchina e impreca volgarità di ogni genere mentre a passo deciso me ne vado.
Eccomi qui. Di nuovo. Come ai vecchi tempi.
GoldFire Road.
Una strada che conosco alla perfezione.
Mi trascinavo sempre qui anche senza volerlo. Era la mia seconda casa.
Eppure non esiste posto peggiore di questo. Tra spacciatori, prostitute, barboni e delinquenti di ogni genere.
Eppure i veri amici me li sono fatti qui.
Strana la vita.
Chissà se le cose sono cambiate da queste parti? Qua ogni settimana qualche morto ce lo trovavano sempre.
L'idea di attraversare nuovamente questa via un pò mi intimorisce..ma sono spinta da una forte curiosità. Così inizio a camminare.
Niente da dire. E' tutto uguale. Identico.
Infatti ecco che è già scoppiata una rissa.
C'è un sacco di gente ammassata..l'uno sull'altro.
Eccoli lì..i soliti che si picchiano per un po di soldi, o una dose d'eroina.
Ci vuole poco qua per farsi ammazzare, anzi non te ne accorgi nemmeno.
Allora che ci faccio io qui? Ho così tanta voglia di morire?
Ma non riesco a fare a meno di avvicinarmi sempre di piu, queste cose nella mia vita un pò mi mancano.
Accidenti! Tre bestioni grossi come armadi hanno appena fatto un volo di un metro lontano da quella che a me sembra "una piramide umana".
Ma che sta succedendo? Devo saperlo.
"Ehi!" grido io cercando di attirare su di me l'attenzione. Infatti alcuni si girano con uno sguardo assassino.
Ed ecco che in mezzo a loro..
..No! non ci posso credere..è una maledizione.
"Di nuovo tu Rossina? Ma che sorpresa! Lo sapevo che non potevi stare troppo tempo lontana da me."
Lui.
Hwoarang.
Ma questo tizio mi perseguita!
E ha pure il coraggio di scherzare con me mentre quelli lo stanno massacrando? Se sotto quella piramide di gente c'era lui..non riesco a capire come possa ancora aver fiato per parlare..a quest'ora dovrebbe essere come minimo in coma!
Ma non lo è.
Tanto meglio..quello di mandarcelo sarà compito mio.
Accidenti a lui..non ho certo scordato quello che mi ha fatto!
"Scusa..non so se vedi che sono un tantino in svantaggio..non è che ti degneresti di aiutarmi?" fa lui, senza preoccupazione..con un bel sorrisetto stampato in faccia..mentre schiva i pugni dei delinquenti e assesta pesanti calci.
"Oh si..vedo che sei in svantaggio. E per me puoi restarci." è la mia risposta secca.
Accanto a me e dovunque mi giri vedo casse di legno, cartoni usati come "letti" da qualche senza-tetto, e ammassi di cianfrusaglie varie. Sono qui a circa cinque metri dalla rissa, appoggiata a un muro con le braccia incrociate al petto..che mi godo lo spettacolo.
Spero veramente gli facciano male..ma non mi diverto nell'osservarlo combattere..perchè..odio ammetterlo..ma dentro di me so che è perfettamente in grado di cavarsela da solo, e di uscirne solamente con qualche ammaccatura.
Non c’è che dire. La sua tecnica è pressochè perfetta e in pochi minuti li stende tutti, senza troppa fatica.
Temo di averlo sempre sottovalutato, anche se oggi mi ha dimostrato di essere qualcuno che non avevo mai visto prima. Ma questi sono solo pensieri che mi distraggono.
In questo momento è il gasato di sempre..quello che mi sta dannatamente sul culo!
Anche se devo ammettere che è davvero bravo...perchè uscire intero da una rissa otto-contro-uno non è da tutti. Magari io non ci riesco.
Steso l'ultimo con un pugno in faccia, si gira verso di me.
Alza i suoi occhiali da motociclista in testa, impedendo a quei ciuffi rossi, ribelli come lui, di cadergli sugli occhi..e mi guarda.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



Si avvicina. Non mi muovo di un centimetro. Ancora pochi passi...ecco è di fronte a me.
Situazione familiare.
Appoggia una mano al muro, quasi volesse impedirmi il passaggio.
Ancora ferma, immobile.
Ma sento il suo respiro affannato su di me.
"Certo che potevi anche darmi una mano..mi avresti risparmiato un bel po di fatica in più" sbotta lui senza staccare i suoi occhi dai miei.
"Ma io vedo che stai benissimo..purtroppo" me ne esco io squadrandolo con aria decisamente superiore..lo ammetto.. e subito aggiungo "perciò per quanto me ne frega..potevi anche rimanerci morto."
Mi accorgo che lo sto provocando. Ma non riesco a farne a meno..mi viene naturale.
Ormai sono qui..gioco fino alla fine. Anche perchè credo che se il "fato" ha voluto che ci incontrassimo due volte nello stesso giorno..vuol dire che i nostri conti sono destinati a regolarsi oggi.
E va benissimo. Odio aspettare.
"Certo che tu e le buone maniere siete proprio due cose separate eh?" mi dice lui facendo il finto offeso.
"Non sono certo qui per renderti conto delle mie buone maniere" rispondo io a tono.
"Eh si...infatti come ti ho detto prima..sei qui perchè non puoi fare a meno di me. Lo so..ti sono mancato." mi dice lui con quel tono altezzoso e quella faccia da schiaffi che si ritrova.
Adesso è lui che mi provoca. E la cosa è alquanto irritante.
"Si. Mi sei mancato..non aspettavo che rivederti per poterti finalmente spaccare quel faccino da bastardo!" dico io staccandomi velocemente dalla parete e sferrandogli un pugno in pieno volto, riuscendo a farlo indietreggiare di qualche passo.
Si massaggia la guancia e volta di nuovo la testa verso di me.
"Accidenti! Il tuo solo pugno è stato più doloroso di tutti quelli degli altri messi insieme".
Sorrido compiaciuta di questa specie di complimento.
"Ma non dovevi farlo" aggiunge seriamente, e il sorriso svanisce anche dalle mie labbra, che adesso assumono un espressione alquanto preoccupata.
Piega la testa una volta a destra una a sinistra. Sento le sue ossa schioccare e di colpo lo vedo avventarsi contro di me.
Lo sapevo. Me la sono cercata. E adesso devo pagarne le conseguenze.
Rapido come non lo avevo mai visto mi sferra un pugno che riesco fortunatamente a parare incrociando le braccia a protezione del volto.
Indietreggiamo entrambi ma subito lui riparte all'attacco, senza darmi neanche il tempo per respirare, mi afferra per il colletto della maglia, mi solleva senza sforzo e si gira, usando la propria schiena come leva, mi fa cadere a terra.
Fa qualche passo indietro per evitare di essere attaccato mentre mi rialzo con uno scatto.
Che male mi ha fatto!
Sono di nuovo in piedi, ma questa volta è la mia rapidità a coglierlo di sorpresa. Sferro una serie di calci perfetti, ma solo pochi vanno a segno. Sa difendersi molto bene il ragazzo.
Allora non mi resta che tentare con una finta. Continuo a scalciare senza dargli tempo per reagire e improvvisamente mi fermo scattando dietro di lui e serrandogli un braccio attorno al collo e l'altro a bloccare il suo dietro la schiena.
"Ne hai abbastanza Rossino?" gli sussurro io strafottente all'orecchio, sicura che comunque mi risponda non impiegherà molto a liberarsi dalla presa. E il triplo più muscoloso di me!
"Di te? No mai.." mi dice lui con voce falsamente suadente e come immaginavo gli basta una gomitata nello stomaco per liberarsi dalla mia stretta.
Spalanco gli occhi emettendo un gemito di dolore, lascio la presa indietreggiando, abbasso la testa tenendomi le mani sullo stomaco e lui approfittando della mia distrazione mi tira un calcio sotto il mento scaraventandomi a terra.
Di nuovo.
Mi alzo ancora una volta, ma guardandolo con disprezzo. Mi ha fatto veramente incazzare adesso.
Cammino verso di lui che sorpreso si mette in posizione di difesa, aspettandosi un rapido attacco da un momento all'altro. Ma non faccio niente, ancora.
Continuo a camminare a piccoli e lenti passi nella sua direzione, con un sorrisino beffardo..molto simile al suo, sul volto.
Hwoarang continua ad indietreggiare per tenersi a distanza di sicurezza. Mi preparo a scattare, se ne accorge e cerca di attaccare per primo.
Sferra un impressionante pugno destro che riesco però a scansare senza troppa fatica e..e adesso tocca a me! Afferro il braccio col quale ha cercato di colpirmi, tirandolo verso di me.
Il coreano spinto in avanti cerca di riprendere l'equilibrio attaccandomi con l'altro pugno che riesco ad evitare abbassandomi. E rialzandomi di colpo mollo una ginocchiata nel basso ventre. Funziona sempre.
Non contenta ancora dell'operato svolto, gli tiro tre potenti calci. Gambe, torace e nuca sono i punti colpiti dai miei rapidi calci..rapidi e potenti quanto i suoi; il coreano cade in ginocchio di fronte ai miei occhi, dolorante.
Bene. Sei a terra anche tu. Due a uno. Sorrido soddisfatta, ma per quanto ne so in questi momenti si tende sempre ad abbassare la guardia, perciò per evitare di commettere nuovamente lo stesso errore di prima, mi fiondo ancora su di te afferrandoti per le spalle e tirandoti su.
Barcolli leggermente per recuperare l'equilibrio, e non fai in tempo a difenderti che una serie di pugni in pieno volto ti costringono di nuovo a cadere per terra. Due a due.
Parità.
Ma non mi basta.
"Tutto qui quello che sai fare?" mi dici alzandoti appoggiando una mano sul ginocchio per darti la spinta.
Ti guardo sbalordita. Hai anche il coraggio di replicare dopo averti steso due volte in meno di trenta secondi?
Sbuffo divertita continuando a tenere lo sguardo fisso su di te, per evitare brutte sorprese. Un rivolo di sangue sgorga dal labbro inferiore. Certo, la ferita che ti ho fatto stamattina si è riaperta.
Fai scorrere delicatamente la lingua sul labbro ferito, mentre le dita scivolano sul mento per togliere il sangue colato.
Posi lo sguardo sui polpastrelli rossi come per accertarti che ciò che li colora è veramente sangue.
Passi la lingua sulle dita, assapori il sangue facendo una smorfia quasi disgustata.
Torni con lo sguardo su di me, che pietrificata mi ero incantata ad osservare il gesto che hai appena compiuto.
"Ehi ci sei?" mi fai tu agitando una mano all'altezza del volto.
Torno alla realtà, metto a fuoco le immagini, sussulto senza rendermi conto di ciò che era successo. "Mh?" è l'unico suono che esce dalle mie labbra.
"Guarda che non mi hai ancora risposto! Tutto qui quello che sai fare? Bhè mi deludi, da te mi aspettavo un po di più..ma visto che chi tace acconsente.."
"Piantala di dire stronzate se non vuoi pentirtene" ringhio io bloccando la sua frase.
"Eccoti finalmente! Meno male, mi stavo preoccupando. Sai odio le persone che si distraggono quando si trovano a combattere con me. Chi si distrae con me..è morto." dici tu incrociando le braccia al petto.
"Mamma mia quanto te la tiri!" ribatto io roteando gli occhi annoiata da i tuoi discorsi da gasato. Cazzo! I ragazzi come te, che si vantano da mattina a sera sono i peggiori elementi. Come li odio! Come TI odio!
Ma chi vi credete di essere? Il mondo non gira certo attorno a voi. Ok sei bravo, magari anche il miglior combattente con il quale ho avuto l'onore (o la sfiga) di scontrarmi finora..anche se non lo ammetterò mai davanti a te..ma adesso basta. A tutto c'è un limite.
"Lo sai che mi stai proprio sul culo?" mi dici tu, forse spiazzato da ciò che ti ho detto prima.
"La cosa è reciproca Rosso." dico io sorridendo maliziosamente. Vediamo se con quest'ultima provocazione ti decidi ad attaccare, perchè non ne posso più di stare a chiaccherare, non sono certo qui per questo.
Ma tu non sembri aver colto il messaggio, oppure lo fai apposta, bastardo.
Allora ormai spazientita parto io all'attacco, mi blocco davanti a te iniziando a tirare pugni con furia, ma tu riesci a bloccarli tutti. Allora mi giro velocemente di schiena provando con le mie infallibili gomitate nello stomaco. Incassi il colpo, ma non ti allontani, anzi con le braccia serri la mia vita, tenendomi bloccata e stretta a te.
Provo con una testata sperando di colpirti, ma tu gia ti aspettavi la mossa e tiri indietro la testa schivando il mio colpo.
Lasci rapido la presa alla vita per tenermi bloccati i gomiti dietro la schiena ed evitare cosi di essere attaccato.
Cerco allora di liberarmi come posso, scalciando indietro in direzione delle tue ginocchia, ma anche questo colpo va a vuoto, perchè tu rapido ti avvinghi alla mia gamba sinistra impedendomi ogni movimento.
Stiamo a malapena in piedi, nè io nè te possiamo muoverci se vogliamo restare in equilibrio.
"Lasciami bastardo" urlo io sprezzante voltando quanto posso la testa verso di lui.
"Cos'è? Non dirmi che adesso ti faccio improvvisamente paura!" ribatte stringendo ancora di più la presa sulle mie braccia, che stanno iniziando a fare male.
"No! Ma vuoi stare così tutta la notte per caso?Non è molto comodo..e in più mi impedisce di spaccarti la faccia!" faccio io cercando di divincolarmi.
"Bhè per me non è poi così scomodo..e considerando che stasera non ho di meglio da fare...si!Posso rimanere anche fermo così tutta la notte!" dice lui con una calma e una tranquillità impressionanti che mi fanno ribollire il sangue dalla rabbia!
"Ma io NO!" urlo sollevandomi su un piede e gettando il mio peso all'indietro per farlo cadere. E ci riesco. Perde l'equilibrio e sbatte per terra.
Almeno ho avuto un atterraggio comodo, sdraiata sopra di te.
"Stronzo" sussurro io alzandomi mentre massaggio le mie spalle, doloranti dopo esser stata bloccata dalla tua presa.
Pian piano mi accorgo che la stanchezza sta avendo la meglio..quanto tempo sarà trascorso da quando sono qui? Nel vicolo è già scesa la notte e la strada è illuminata debolmente solo dalle insegne dei locali. Mi appoggio al muro con le mani sui fianchi, mentre cerco di riprendere fiato senza però staccare lo sguardo da te, ancora disteso a terra.
Sono quasi del tutto esausta. Ma non intendo mollare.
Perchè anche tu ormai dovresti essere sfinito.
"Ripetilo se ne hai il coraggio" attacchi tu già nuovamente in piedi anche se col respiro un po più pesante del solito.
"Lo ripeto quante volte vuoi, se proprio ci tieni. Stronzo, stronzo, stronzo." ti provoco io allontanandomi dal muro e venendo verso di te.
Con uno scatto felino mi cogli di sorpresa spingendomi all'indietro e immobilizzandomi con le spalle al muro.
"Bene. Ripetilo ora." mi dici tu con un tono che non riesco a riconoscere, a metà fra l'arrogante e l'arrabbiato, guardandomi intensamente.
Credi di intimorirmi solo perchè mi tieni bloccata? Solo perchè mi stai facendo male?No caro. Ormai ci sono abituata e stai tranquillo che ci vuole ben altro.
"Stronzo" ti ripeto per l'ennesima volta, ma lentamente, sprezzante di qualunque pericolo tu possa rappresentare.
E immediatamente..stessa scena.
Le tue labbra calde e violente sulle mie..in un contatto che mi toglie il respiro.
Che stai facendo? Mi irrigidisco per lo spavento. Lo ammetto, ce l'hai fatta a spaventarmi, ma ora lasciami.
Ma tu non sembri voler mollare le mie labbra, anzi continui a premere con forza.
Con la forza che mi è rimasta mi stacco dall'enorme parete e cerco di allontanare anche te, ma le mie braccia sono serrate dalle tue mani, e in un secondo, con un colpo secco sono di nuovo scaraventata con la schiena al muro. E tu pericolosamente ti avvicini al mio volto.
Non riesco a muovermi. Respiro profondamente da quando ti sei staccato da me. Ti guardo senza riuscire più ad allontanarti. Sarà la stanchezza.
Sarà che non voglio.
Volto la testa, non oso guardarti. Non ti riconosco più. Ma in questa situazione non riesco a riconoscere nemmeno me stessa. Perchè sono qui immobile, quando potrei allontanarti da me senza troppa fatica?
La tua presa è ancora stretta, non sembri volermi lasciare, e adesso mi stai veramente facendo male. Poi ad un tratto, sempre tenendomi stretta, sollevi le mie braccia sopra la testa e mi afferri i polsi per impedirmi di reagire..cosa che comunque non riesco a fare, anche se volessi.
Come una furia ti fiondi nuovamente sulla mia bocca. Provo a resisterti un'ultima volta serrando le labbra e muovendo la testa in tutte le direzioni, pur di allontanarmi dal tuo volto.
Niente da fare. Sei troppo forte.
Mi rinchiudi in quello che è un bacio immenso, interminabile.
Non un briciolo di romanticismo in quello che stai facendo..ma solo violenza e..passione.
Pura passione. Desiderio.
Forse è questo ciò che ci lega.
Il desiderio.
Si.
..io ti desidero..

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***



Bella.
Stupenda.
Ma anche tanto bastarda.
Chi sei tu, che mi fai comportare così, da perfetto idiota?
Che mi risvegli un non so che di "animalesco"?
Che mi fai sembrare un maniaco, un depravato..ma non lo sono.
Bhè non saprei giustificarmi se me lo chiedessero, visto che i fatti parlano da soli; ti sto praticamente saltando addosso..ma non lo faccio con cattive intenzioni. Non sono un doppiogiochista, non ho secondi fini..due minuti fa stavamo combattendo e..
e..semplicemente adesso non riesco a staccarmi da te, e neanche voglio.
Sei mia.
Mia e di nessun altro.
Almeno per oggi.
Ammetto di non essere mai stato un ragazzo troppo dolce..ma qui si esagera, siamo ai limiti della sopportazione.
Questo non è un semplice bacio, è un contatto violento, una pressione forzata sulle labbra.
Eppure sono io che faccio tutto questo. Tu semplicemente subisci la mia..vorrei dire dolce tortura. Ma so già che non lo è affatto. Sento che cerchi di sottrarti a questo forse fastidioso gioco. Le tue labbra sono serrate.
Muovi la testa ovunque..ti sto forse spaventando?
Non mi importa.
Ed è per questo che la mia presa si non allenta? Mi accorgo che piu mi sfuggi, piu ti stringo..fino a farti male e non riesco a trattenermi, ma voglio tu ricambi con altrettanta passione, o violenza..decidi tu..il bacio che ti sto offrendo.
Un bacio che non scorderai mai piu.
Un bacio che non avrai mai piu.
Perchè il Blood Talon non dà il bis.
Almeno che non si tratti di combattere. Ma in fondo io e te stiamo combattendo giusto?
Allora ritiro tutto..perchè so che non manterrei la parola data. Ti bacerei fino allo sfinimento.
Eppure con mia grande scocciatura ti devo lasciare, mi hai morso un labbro. Stronza.
"Che cazzo fai?" impreco io toccandomi il labbro inferiore piuttosto sanguinante..respirando profondamente per compensare tutto il tempo in cui non potevo farlo.
"Cerco solo di difendermi da un pazzo maniaco!" sbotti tu, che come me sei impegnata in profondi respiri.
Bhè..probabilmente in una situazione qualunque ti sapresti difendere bene..la tua tecnica di tae-kwon-do è di ottimo livello, -mai come la mia s'intende- però te la cavi..
Ma questa non è una situazione qualunque.
Con me non hai possibilità.
Cercherai anche di difenderti, ma ti sei accorta che ti tengo ancora stretta con la schiena al muro?
Magari non è molto piacevole, me ne rendo conto, ma te la sei cercata.
"Allora cosa aspetti a lasciarmi?? Prima che faccia giorno!" dici tu guardandomi negli occhi, ma non ti muovi..devo aspettarmi qualche attacco a sorpresa? Forse si.. sto iniziando a conoscerti.
"Si..magari prima che faccia giorno ti lascio.." rispondo io con aria di sufficienza, sono troppo curioso di vedere come reagirai.
Male. Molto male.
Senza che me l'aspettassi mi tiri una testata e sono costretto a mollarti.
Adesso non è solo il labbro a sanguinare.
Che maledettissima stronza sei!
Ma vedo che anche la tua fronte sanguina.
Farsi male per far male a me..questa non me la potevo aspettare che da te!
Faccio un passo indietro liberandoti un piccolo passaggio, cosicchè puoi finalmente allontanarti..così come volevi.
Ma tu strusciando la schiena al muro scivoli seduta per terra.
Appoggi i gomiti sulle ginocchia e ti porti le mani al volto, coprendotelo.
Perchè? Che stai facendo?
Ripresomi leggermente dalla botta mi avvicino nuovamente.
"Ma che hai? Perchè non ti alzi?" ti chiedo io..e per la prima volta mi accorgo che nella mia voce c'è una punta di preoccupazione.
"Non azzardarti a fare un altro passo maledetto TestaRossa!"
"Ehi!" sbotto io non apprezzando il complimento e ti prendo un braccio, cercando di farti alzare.
"Ahhhhh! Non mi toccare! Faccio da sola!"
E con questo ti alzi nuovamente, mentre io continuo a non capire.
"Ma si puo sapere che cavolo c'hai in quella testa?? E' più dura del marmo!" Mi urli tu in faccia, con gli occhi leggermente lucidi di lacrime mentre ti massaggi la fronte.
Era per questo..chissà che pensavo avesse?
Non posso fare a meno di sorridere.
"Bhè..modestamente sono famoso per la mia testa dura..e non solo per quella.." ti dico io tirandomela alla grande.
Ma IO posso farlo.
"Ah,ah..che simpatico. Fa anche il sarcastico il ragazzino. Ma vedi di andartene a fanculo!!" mi rispondi tu arrabbiata e questa volta riesci a sfuggirmi per tornare al centro del vicolo.
"Basta Hwoarang! Abbiamo perso anche troppo tempo. Entro oggi esigo che il nostro combattimento sia terminato. Perciò smettila di fare il cretino e torna a metterti in guardia. Capito?" aggiungi tu decisa come voler dare ordini a un soldato..
..ma hai davanti a te un soldato disertore.
Ogni parola che hai detto mi è entrata da un orecchio e dall'altro è uscita. Solo una cosa è stata trattenuta nel mio cervello...il fatto che mi hai chiamato per nome. E questo mi basta.
Mi muovo verso di te sorridendo.
"Bene. Vedo che hai capito..allora possiamo cominc.." non ti lascio il tempo di terminare la frase che ti ho già sollevata per aria, neanche ti eri messa in guardia, e ti scaravento addosso a un ammasso di scatoloni di cartone e casse di legno.
Volevi combattere? Eccoti servita. Adesso facciamo le cose a modo mio.
Mi avvicino verso di te, mentre tu imprecando e mandandomi mille accidenti, ancora sdraiata sugli scatoloni piegati, cerchi di rialzarti con difficoltà.
Con un salto furtivo su quella montagna di roba, blocco ogni tuo tentativo di fuga.
Ma il cartone non regge il nostro peso e con un tonfo ci ritroviamo a terra tutti e due,io caduto in ginocchio a fianco a te, circondati da scatole rotte.
"Ma allora me lo fai apposta!?? Sei proprio stronzo!!" mi dici tu mentre sollevi il busto poggiandoti sugli avambracci.
Ancora sto sorridendo..perchè questa situazione è del tutto surreale, ma avvicino il mio volto al tuo orecchio semplicemente per poterti sussurrare.."Si.."
E impossessato da non so quale oscura forza, afferro le tue guance con decisione, e in meno di due secondi ti imprigiono in un altro bacio.
Deciso, forte.
Almeno quanto il precedente.
Con l'unica differenza che non ti tengo stretti i polsi, e che potresti andartene quando vuoi.
Ma non lo fai.
E io, poggiando le mani a terra mi dò una leggera spinta per mettermi seduto sopra di te, che ancora hai gli occhi spalancati per la sorpresa.
Poi finalmente li chiudi. Muovi quasi impercettibilmente la testa, la inclini..e....e vedi di stare attenta a quello che fai..perchè per me è un invito. La mia indole violenta come hai visto ha il sopravvento in queste situazioni.
Ma tu continui,anzi peggiori le cose, facendo scorrere la tua calda lingua sulle mie labbra, percorrendone i contorni, e fermandoti li dove tu stessa mi hai aperto più di una ferita oggi.
Basta. Mi stai facendo impazzire. L'hai voluta.
Ti prendo con decisione le braccia mentre tu mi percorri il busto con le mani, per avvinghiarti alla mia schiena. E finalmente riesco a farti schiudere le labbra, impossessandomi della tua lingua. Tu nuovamente apri gli occhi per un istante, forse colta di sorpresa dal mio gesto, ma subito li richiudi per lasciarti trascinare, e lo stesso faccio anch'io.
Non sono un romantico. Non lo sono mai stato. Non aspettarti timidi bacetti da liceali, perchè con me non si scherza. Tutto ciò che so darti è quello che vedi, quello che senti.
Pura forza, sfrenata passione.
Questo bacio, questa tortura intensa mi sta facendo perdere la testa. Spero proprio, anzi esigo che anche tu provi la stessa cosa.
Mi allontano dalla tua bocca, calda, bella, perfetta e mi fiondo sul quel collo delicato, iniziando a creare piccoli e strani disegni con la lingua. Slanci la testa all'indietro per lasciarmi libero accesso, e riempio il tuo collo di baci, di morsi, mentre sento le unghie avvinghiarsi alla schiena facendo pressione sulla maglietta.
Con una mano dietro la nuca, ti accarezzo i capelli, e ti spingo a sdraiarti a terra mentre continuo ad esplorare il tuo collo, come un abile vampiro, mentre le tue mani mi scivolano sul torace.

___________________________

Luce.
I miei occhi si aprono, infastiditi dai primi raggi del sole.
Impiego un po di tempo a realizzare cio che mi è successo nelle ultime ventiquattro ore.
E' come se mi risvegliassi dopo una clamorosa sbronza del sabato sera.
Infondo non è la prima volta che dormo per strada.
Ma questa volta non sono sbronzo. E sopratutto..non sono da solo.
Almeno ieri..non lo ero.
Che stupido! Sento ancora il suo profumo sulla mia pelle, sulle labbra, ricordo perfettamente ogni istante, le nostre mani intrecciate, i nostri corpi a contatto, in un intenso abbraccio..e molto, molto di più.
Ogni carezza, ogni bacio, ogni "Fottiti Rosso!!"..è tutto stampato a fuoco nella mia memoria.
Continuava a minacciare di massacrarmi..ma a quanto sembra non aveva molto chiaro in che senso..
Dopo ogni insulto i suoi baci si facevano sempre più profondi e coinvolgenti.
Sono il solito esagerato! Ma non ho saputo resisterle. E neanche lei si è tirata indietro.
Ma adesso..
Dov'è?
Ancora assonnato cerco di mettermi seduto. Mi giro in ogni direzione, ma di lei neanche l'ombra.
A questo punto arrivo anche a chiedermi se non sia stato tutto un sogno.
Ma vedo a terra la mia maglietta, i miei vestiti..
allora deve essere stato un sogno alquanto realistico!
Mi alzo, e inizio a vestirmi raccogliendo tutta la mia roba da terra.
Basta. Questa storia è nata e finita qui.
Non mi resta che uscire da questo maledetto posto,prendere la mia moto e tornarmene a casa.
Anzi..quale casa?
Come ho già detto me ne andrò semplicemente dalla città.
E' meglio non farsi più vedere da queste parti. Ho combinato anche troppi casini..e non parlo solo di risse..
chissà perchè ma mi salta in testa l'idea che lei...lei potrebbe venire con me, anche se io stesso non so dove andare..ma che m'importa?sento che la vorrei vicina, non posso lasciarla qui...
NO! ma che mi metto a pensare? lei non verrebbe mai via con me..e poi cosa sono tutti questi pensieri contrastanti?
Non è certo la prima volta che vado a letto con una ragazza!
Non è cambiato assolutamente niente! Una notte di fuoco e nulla di più.
Finisce qui!
..Eppure..il solo fatto di non averla trovata accanto a me mi sconvolge.
Solitamente sono le donne che la mattina non mi trovano nel loro letto, e dopo una notte non sanno più niente di me.
Si ricordano solo in mio nome..e certo! quello non se lo scorda nessuno!
Non c’è altra spiegazione, sono ancora mezzo addormentato..magari appena mi sarò completamente ripreso, questi cavolo di pensieri sdolcinati mi abbandoneranno e la smetterò pure di pensare a quella ragazzina violenta...
Inizio a incamminarmi per la stretta via, per uscire finalmente di qui, ma non riesco a togliermi dalla testa tutto ciò che è successo ieri.
Devo farla finita! Smetterla di pensarci!!
Ma è più forte di me..proprio non ce la faccio.
Ecco che finalmente vedo qualcosa che mi fa sentire sicuro.
La mia moto. Bella, stupenda, e sopratutto ferma lì dove l'ho lasciata.
E questo credo sia un miracolo! Non posso credere che ancora non me l'abbiano rubata.
Ma già da lontano noto qualcosa che non va..mi avvicino.
C'è qualcosa sulla fiancata destra..oltre a un bel graffio..che ho provocato io alla mia piccolina!!
Una strana macchia..non so.
Le giungo davanti, aguzzo la vista..
Altro che strana macchia..è una scritta! E per di più fatta col rossetto.
Non impiego molto tempo a farmi un idea di chi possa averla lasciata..
Ma non mi preoccupo di leggerla perchè i miei pensieri adesso sono tutti rivolti a infamare "chiunque" si sia permesso di sporcare la mia moto.
Ma non so perchè..sto sorridendo..non sono poi così incazzato come credevo..anche perchè il mio sguardo adesso cade sulle lettere lasciate nella scura vernice..
..e comprendendone il significato, non posso fare a meno di sorridere..
solo una frase, una semplice frase..ma per me è la risposta a tutto...
"fottiti Rosso!"

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