Future Sugar Sugar, il vero finale (Dieci anni dopo)

di Remedios la Bella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte1 - La lettera di invito / Parte 2: l'arrivo da Vanilla. ***
Capitolo 2: *** Parte 3, l'amara verità/ Parte 4- L'amuleto ***
Capitolo 3: *** Parte 5 - il potere dell'Amuleto/ Parte 6 - Una prova ... ***
Capitolo 4: *** Parte 7 - La stanza degli specchi/ Parte 8 - il campo ***
Capitolo 5: *** Parte 9 - L'ultima prova ... quale scelta?/ Parte10 - L'aracnide ***
Capitolo 6: *** Parte 11 - La lotta/ Parte 12 - Occhi di ghiaccio ***
Capitolo 7: *** Parte 13 - Battaglia di luci/ Parte 14 - Soccorso gradito ***
Capitolo 8: *** Parte 15 - Vittoria/ Parte 16 - Ritorno a palazzo ***
Capitolo 9: *** Parte 17- Ginger/ Parte 18 - L'incoronazione tanto attesa ***
Capitolo 10: *** Parte 19 - Un bocciolo di novità/ Parte 20 - Per sempre insieme ***
Capitolo 11: *** Parte 21 - il bocciolo si è schiuso/ Parte 22 - finale e immaginazione ***



Capitolo 1
*** Parte1 - La lettera di invito / Parte 2: l'arrivo da Vanilla. ***


Salve a tutti! Questa è una delle fanfiction che postai su di un Forum proprio su Sugar Sugar Rune, e lì ebbe successo ... spero lo abbia anche qui <3 vi invito a leggere, e se anche la scrittura fosse troppo piccola, non preoccupatevi, il testo è abbastanza scorrevole .... accetto critiche e commenti, quindi dateci dentro! e ora leggete e buon divertimento <3
Remedios la Bella *

Parte 1.
Chocola sedeva davanti alla sua cioccolata, in salotto. Ormai lei e Pierre avevano acquistato una piccola villetta in montagna, e lì trascorrevano i giorni tranquilli, mentre la neve fioccava fuori, e l’inverno si faceva sentire. Erano felicemente fidanzati, e durante l’adolescenza erano sempre rimasti insieme.
Vanilla era rimasta in città presso Robin, anche se Chocola aveva insistito tantissimo che lei venisse ad abitare con loro, tanto non avrebbe affatto disturbato, e in fondo era la sua migliore amica. Ma Vanilla preferì restare lì, sia per continuare gli studi di medicina nel mondo reale, sia per poter scrivere il suo romanzo di una giovane donna disposta a tutto pur di incontrare il suo amore. La trama era commovente, e Chocola adorava leggere ogni capitolo, con passione e complimentandosi con Vanilla per la gran riuscita. Comunque era sempre dell’idea che sarebbe dovuta venire con lei, almeno per poter godere di aria fresca .. niente, Vanilla non si smosse. “Strano” Pensava Chocola “E dire che sono io quella cocciuta ” sorrise a quel pensiero. Dalla cucina un buonissimo odore di zenzero aleggiava e si diffondeva nell’aria, e il calore del caminetto riscaldava tutto. Nel mentre, Chocola beveva la sua tazza di cioccolata, e ripassava il manuale di Stregoneria e Arti Magiche che la regina Candy le aveva donato. Doveva memorizzarlo tutto, affinché quando sarebbe salita al trono, non avrebbe avuto bisogno di libri o nozioni. Si annoiava un po’ a fare certe cose, ma si sa, regina si diventa, non si nasce :P . Era immersa nella lettura, quando la porta si aprì, Pierre entrò tutto infreddolito, si tolse gli abiti pesanti, e sbatté bene gli stivali sullo zerbino della porta. I suoi occhi azzurri si illuminarono. Chocola lo guardò curiosamente: “Cos’hai? Perché sei così entusiasta?”
“Ma non hai controllato la posta stamattina?” Pierre tirò fuori dalla tasca delle lettere. Chocola corse subito a prenderle, felicemente. Pierre spiegò: “Questa” E le porse una busta rosa confetto: “è di Vanilla … E quest’altra …” Stavolta la carta da lettere era rosso porpora con orli dorati: “Viene da Extramondo. È camuffata: Osserva!” E ci soffiò sopra. La lettera cambiò colore, e iniziò a volteggiare, inoltre la carta cambiò motivo, trasformandosi in un magnifico cielo stellato, il cielo di Extramondo. Chocola rimase sbalordita da quella magnifica lettera, ma prima di tutto lesse quella di Vanilla. Era un invito a passare il weekend a casa sua in città, in occasione della venuta di sua madre sulla terra.
“La regina Candy viene sulla Terra? Fantastico! Ma perché non mi ha avvisato?” Chocola rimase dubbiosa. Pierre allora prese la lettera volteggiante e la aprì,  e ne uscì un foglio. Il foglio si spiegò, e una lieve luce inondò la stanza. La dolce voce della regina si propagò nell’aria: “ Chocola, dolce regina, ti volevo avvisare del mio arrivo sulla Terra, sia per visita a mia figlia Vanilla, sia per spiegarti i meccanismi di regno prima dell’incoronazione ufficiale. Starò da mia figlia durante il weekend. Vi aspetto, tu e il principe Pierre. Non mancate, ci vediamo lì. Cordialmente,  Regina Candy.” La lettera finì di risplendere e si appoggiò delicatamente sul tavolo, per magia. Chocola era ancora abbagliata e stupefatta della splendida notizia datale, e felice abbracciò Pierre: “Oh, finalmente! Dopo tanto tempo rivedrò sia Vanilla che la Regina! Sono così felice. “
“Anch’io ” Pierre sorrise dolcemente e strinse Chocola a sé, in un tenero abbraccio. I due prepararono subito le valigie, Chocola prese con sé anche i libri di testo e il manuale che stava leggendo. All’idea di rivedere la sua Vanilla, gioiva come una Pasqua. Pierre guardava divertito la sua amata, e non faceva a meno di prenderla un po’ in giro, affettuosamente. Lei metteva un po’ il broncio, ma rispondeva per le rime, e dopo ridevano insieme come bambini.
Dopo la gustosa cena cucinata da Pierre, andarono a letto. Dormivano insieme, anche se non erano ancora sposati, Ma per poco. Infatti,quando furono sotto le coperte, parlarono un po’.
“Piccola, oggi la giornata si è riempita di buone notizie, vero?” Pierre accarezzò dolcemente il viso di Chocola.
“ Già .. non vedo l’ora di rivedere Vanilla … “ Chocola ricambiò la carezza.
“ E a proposito di buone notizie … Chocola … “
“Si? Dimmi … “ Chocola rimase ammaliata dal tono voce che Pierre aveva assunto: dolce e suadente. Lui proseguì: “Manca poco alla tua incoronazione, e avevo pensato … Che appena diventerai regina noi due ci sposeremo … che ne dici?”
“S – Sposarci?” Chocola rimase alquanto sorpresa da quella bellissima proposta. Le scesero le lacrime dagli occhi, e rispose: “ Ma che domande fai? … Certo che lo voglio!” e si buttò su di lui. Lui ricambio calorosamente l’abbraccio, e la baciò dolcemente: “ ero sicuro che avresti accettato, streghetta mia. Volevo dirtelo prima ma eri così entusiasta che non ho trovato il modo di dirtelo … “
“Per questo eri così felice stamattina?”
“Si, perché volevo dirtelo e basta … ora mi sento meglio.”
Si baciarono di nuovo, e si sussurrarono parole d’amore. Poi Chocola si addormentò tra le braccia di Pierre, e lui le diede un profondo bacio sulla fronte. Dormirono corpo a corpo, attendendo l’alba del giorno dopo, felici e senza preoccupazioni.
 


Parte 2
La mattina seguente,all’alba, Pierre caricò i bagagli in macchina. Chocola stava ripassando ancora un po’ il manuale. Pierre la chiamò per dirle che erano pronti per partire. Misero in moto l’auto e presero il sentiero conducente alla strada principale. Salutarono, man mano che passavano, tutti i paesani, felici di incontrarli e con il quale avevano stretto una splendida amicizia. La villetta era a poca distanza da un piccolo paesetto di montagna di appena 1000 abitanti. Quindi luogo perfetto per chi vuol stare in perfetta solitudine.
La strada principale conduceva dritta in città. Chocola salutò i monti che le avevano fatto da rifugio tutti quei giorni, i grandi boschi di pini che circondavano i sentieri, e il cielo terso. E si preparò ad accogliere le grandi mura dei grattacieli cittadini, il caos frenetico della mattinata e … Vanilla.
“ Wow! Mi mancava un po’ la città …” disse Chocola appoggiando il viso al finestrino, ancora insonnolita dopotutto.
“ Già, un po’ mancava anche a me … ma la montagna ti piace ancora?” Pierre guardò Chocola con aria interrogatrice ma divertita.
“Ma che domande fai? Come non potrebbe piacermi! È casa nostra!”
“Sai, appena ci sposeremo, compreremo una villa al mare … che ne dici?”
“Mmh … preferisco la montagna, ma anche il mare farebbe al caso nostro …” Chocola ci pensò su.
“Ma non avevi detto che la montagna è casa nostra? Lunatica eh?” Pierre rise di gusto. Chocola urlò: “Oh! Sei sempre il solito burlone! Io non volevo dire questo …”
“Però lo hai pensato!”
“E che male c’è?” Chocola mise il broncio. Pierre rallentò un po’ la corsa, e strinse la mano a Chocola. Lei arrossì, come le prime volte in cui si erano conosciuti: “L’importante per me, è stare con te, amore <3”
“Oh Pierre … dopo ricordami di baciarti XD” avrebbe voluto baciarlo adesso, ma in mezzo alla strada sarebbe stato rischioso.
“Certo , cioccolatino <3”
“Non chiamarmi cioccolatino … <3” Chocola rise a quel nomignolo,anche se Pierre la chiamava così a volte e a lei dava fastidio.
“Si … Cioccolatino … “Sussurrò Pierre.
Scherzando e ridendo, erano già arrivati a destinazione. Presero i bagagli, e bussarono all’uscio di casa.
Nessuno rispose subito. Chocola pensò che la sua amica fosse uscita, poi improvvisamente la porta si aprì, e Robin le saltò addosso giulivo, facendola cadere a terra.
“Ehi, ma che fai? Robin!” Chocola si lamentò del saluto azzardato del suo ex tutore. Lui si rinvenne dalla felicità, e l’aiutò ad alzarsi.
“Stupendo bocciolo sono felice di rivederti.” Fece le sue smanie da seduttore, contraddittorie al suo comportamento di prima.
“Ma se prima mi hai salutato saltandomi addosso come Duke .. A proposito! Dov’è il mio famiglio? Non lo vedo da tantissimo!”
“Sono qui!!” si sentì una voce da dentro la valigia di Pierre. Lui l’aprì spaventato, e il simpatico Ranocchio saltellò sulla spalla del principe: “Piacere, Chocola!”
“E tu da dove sei saltato fuori?” Urlarono all’unisono tutti quanti. Lui si schiarì la voce, e disse: “Magia, mia cara,magia!”
“E dovevi finire proprio dentro la mia valigia?” Disse Pierre deridendolo un po’.
“Beh .. possono sbagliare tutti … errore di incantesimo di teletrasporto.“ Arrossì di colpo, sotto l’influsso delle risate degli altri.
Entrarono dentro. Tutto era esattamente come Chocola se lo ricordava. Le poltrone in velluto, la tendina di perle in cucina, persino la sua stanza era come sempre. Una pioggia di ricordi la inondò e subito esplorò la casa. Pierre si sedette tranquillo, mentre con la magia i suoi bagagli e quelli di Chocola venivano sistemati nella stanza.
Si potevano notare i grandi libri sparsi sul tavolo, carte, penne e evidenziatori: materiali di studio di Vanilla. Chocola li prese delicatamente e curiosò anche lì.
Poi andò fuori, in terrazza, seguita stavolta da Pierre: “Ehi, non ti dovevo ricordare qualcosa?”
“Oh, che sbadata … Il bacio! Vieni. E si baciarono delicatamente. Momento carino, a parte il fatto che un guastafeste si mise tra di loro: Ehi! Le smancerie a dopo!” Disse Duke guardandoli con occhi sgranati.
“Ranocchio impertinente!” Chocola lo spedì in orbita, sotto lo sguardo divertito di Pierre.
Ma Duke non era stato il solo a vederli.
Una voce dolcissima accolse i nuovi arrivati: “Oh, Chocola! Sei venuta!”
“Vanilla!!” Chocola corse dalla sua amica e l’abbraccio stretta stretta. Piansero di gioia tutt’e due: “Mi sei mancata tantissimo …” Disse Chocola tra le lacrime.
“Oh! Anche tu!” Si ripresero dalle lacrime e si parlarono normalmente: “Allora, com’è andato il viaggio?”
“Benissimo! E tu?  Gli studi e il libro?”
“A gonfie vele, sono a un buon punto, e all’Università sto andando alla grande. Ma meglio parlarne davanti a una tazza di the.”
I tre (Chocola, Pierre e Vanilla) Entrarono dentro, e davanti a una tazza di the si raccontarono tutte le cose che la loro mente aveva accumulato nel giro di quei mesi.
 
Spero vi piaccia <3 pubblicherò due capitoli alla volta poichè sono cortini <3

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Capitolo 2
*** Parte 3, l'amara verità/ Parte 4- L'amuleto ***


 Parte 3
Vanilla era sempre carinissima: I suoi corti ma lucenti capelli biondi erano raccolti in un grazioso fiocchetto lilla, indossava un leggero abitino elegante e portava dei raffinati occhiali ovali, viola. Sembrava una vera donna di classe. Il the era stato preparato da lei in persona, e sapeva di buonissimi frutti di bosco con un puntino di limone. Il palato degli ospiti lo gradì parecchio. La regina non era ancora arrivata, ma non avrebbe tardato a farlo.
“ Allora, come vanno i tuoi studi di medicina? Ti vedo molto cambiata sai?”
Vanilla sorseggiò, e rispose: “ Gli studi vanno benissimo, e anche il libro, sono quasi alla fine del romanzo e dopo te ne farò leggere il resto se vorrai …”
“Non desidero altro!” Disse Chocola contenta <3
“ Mi fa piacere! E tu e Pierre? A quanto vedo fate una bellissima coppia!”
“ Che si sposerà a breve!” Aggiunse Pierre di sorpresa.
Tutti ebbero un’insolita reazione: Vanilla per poco non cacciò un urlo di gioia, Duke (Sì! Era tornato dallo spazio xD) Sputò il the, e per poco a Robin non andò di traverso. Tutti però commentarono felicemente la buona novella: “Sul serio? E quando è previsto?”
“Appena dopo che verrò incoronata regina di Extramondo …” Rispose felicemente Chocola. Pierre la strinse a sé.
“ La mia protetta si sposa … Sigh!” Duke scoppiò in pianto dirotto, seguito a ruota da Robin! Tutti e due erano entusiasti in fondo: “ Chocola … sei diventata una donna splendida … sono sicuro … che come regina e moglie … sarai fantastica!!” riuscì a dire Robin, prima di inondare la stanza di lacrime di commozione.
“ Eh! Che entusiasmo! Adesso calmatevi! Non sono ancora sull’altare!” Rispose ironicamente Chocola, cercando di consolare Duke. E poi si rivolse a Vanilla: “ Ehi!! E tu? Hai già trovato qualcuno che … ti ha rubato il cuore?”
Vanilla fu presa un po’ alla sprovvista, ma rispose: “ Io? Per ora no … sono presa dalla scrittura e dagli studi e non penso ai ragazzi …”
“ Anche se loro pensano a lei! Dovresti vedere la pila di cristalli del cuore che conquista ogni giorno!! Pi pirulì pirulì!!” Quella risatina! Chocola la riconobbe immediatamente. La dispettosa ma dolce topina comparve da dietro le spalle della padrona.
“ Blanca! Dai! Non dire certe cose!” Vanilla si coprì la faccia, un po’ imbarazzata. La topina continuò ad elogiarla: “ Non posso non dire la verità, mia cara! I suoi compagni di scuola stravedono per lei, e ogni giorno migliaia di cuori rosa vengono conquistati! Al contrario di te Chocola!”
“Ma sentila la saputella!! Ih!! Non costringermi a spedirti in orbita!!” Chocola divenne un po’ nervosa, ma Pierre riuscì a placarla in tempo: “ Calma, amore. In fondo hai me … e stai per sposarmi, quindi …”
“ Vero … va bene, stavolta ti sei risparmiata il viaggio verso Marte!!” La streghetta si rimise a sedere, accanto a Pierre.
“ Beh .. manca poco ormai alla mia incoronazione … chissà quando arriverà la regina …” Pensò Chocola. Improvvisamente però, una luce improvvisa abbagliò gli ospiti, e dalla luce sbucarono … Houx e Saule! Ma non avevano affatto una faccia felice …
 Houx, trafelato e con un viso preoccupato, Spiegò la situazione: “ La regina … è stata rapita!!”
Lo sconcerto degli altri fu evidente: “ Cosa? Oh no!” Vanilla si mise le mani nei capelli. Chocola si alzò preoccupata, insieme al resto. Robin chiese, preoccupatissimo: “Chi è stato?”
Stavolta parlò Saule: “ Un … Malefico …”
Come era possibile?? Non erano stati sconfitti durante la battaglia contro Ice?? Era … Impossibile!!
“ Presto! Dobbiamo subito andare su Extramondo! Non c’è tempo da perdere!!” Esclamò Chocola, visibilmente agitata. Tutti si avvicinarono allo specchio magico di Robin. Quello si svegliò, e saputa la terribile notizia, non esitò ad aprire il passaggio: “Buona fortuna, ragazzi …” Disse.
“ Grazie .. faremo tutti del nostro meglio …” Proferì infine Chocola. A uno a uno tutti oltrepassarono il passaggio, e in un batter d’occhio si ritrovarono volando nel cielo di Extramondo. Stavolta però non era un semplice ritorno a casa. Dovevano scoprire cosa fosse successo e perché i malefici fossero ritornati …
“ E dire che doveva essere un weekend tranquillo!” Esclamò Pierre che volava a fianco di Chocola.
“ Già … speriamo solo che la regina stia bene ..” Esclamò lei, non senza nascondere l’evidente preoccupazione.
“ Ce la faremo, stai tranquilla …” Le prese la mano, e si sorrisero debolmente. Vanilla era cento volte più preoccupata di loro, ma non dava a vederlo. Intanto, ci pensavano i gemelli a consolarla. Anche Robin era ansioso.
Per prima cosa si diressero a palazzo reale.
 


Parte 4
Questa parte verrà divisa in due parti, sia per raccontare la situazione a palazzo, sia per narrare cosa stesse succedendo nel mentre alla regina.
 
 Prima frazione: Situazione a Palazzo.
La cittadina era in completo scompiglio per il rapimento di sua Maestà la regina Candy. Tutti i maghi di grande prestigio erano corsi a palazzo reale, mezzo distrutto dall’evidente attacco dei malvagi. Le guardie reali avevano iniziato assidue ricerche della regina, completamente sparita.
Appena Chocola e il resto del gruppo arrivarono a palazzo, il nonno di Chocola e Cinnamon vennero loro incontro. Per primo, Chocola riabbracciò sua madre: “ Madre … sono felice di rivederti!”
Cinnamon non era cambiata per niente durante tutti quegli anni, e l’affetto per sua figlia era sempre lo stesso: “Oh, Chocola … menomale che sei qui … solo tu puoi aiutarci …”
Il nonno le si avvicinò e le spiegò la situazione: “ Un malefico alleato di Ice ha fatto irruzione nel palazzo, è andato nella sala del trono e ha minacciato la regina di distruggere l’intero regno se lei non le avesse ceduto i poteri. Lei naturalmente ha combattuto con tutte le sue forze, e noi le abbiamo dato una mano, ma quell’essere era troppo forte. È riuscito a tramortirla, e avvolgendola in una nube verdognola, l’ha fatta sparire ed è scomparso anche lui … Non abbiamo potuto fare niente, la sua magia era troppo potente e oscura per le nostre capacità. Neanche Cinnamon ci è riuscita …”
“ Purtroppo non sono riuscita a salvare la mia amica … non ne ho avuto la forza!” Si mise a piangere disperatamente. Sua figlia la consolò amorevolmente: “Non preoccuparti … salveremo la regina e sconfiggeremo quel mostro, ti do la mia parola d’onore …”
“ Anche noi daremo un aiuto concreto, sia perché è la regina, sia perché è mia madre … non permetterò che le facciano del male.” Vanilla promise col cuore quel giuramento. Anche gli altri fecero lo stesso.
Robin andò dal corpo delle guardie del castello per chiedere informazioni su dove potesse nascondersi quel malvivente, ma non ottenne altro che alzate di spalle, e sempre la stessa risposta: Potrebbe essere dovunque.
Chocola allora chiese: “ C’è un modo per poter scoprire dove si possa trovare?”
Allora la Guardia Maggiore le si avvicinò, e con fare serio disse: “ C’è, e per questo ci serve un grande potere di purificazione, che solo tu puoi avere Chocola …”
Vero, Chocola era una di quelle streghe dai poteri purificatrici, che riusciva ciò a rendere un cuore nero in un cuore bianco, senza impurità. Nel volto di tutti quelli del gruppo si dipinse la speranza.
“ Nelle profondità del castello … c’è una stanza … dove è custodito l’Amuleto della Luce …”
Il nonno di Chocola e Cinnamon impallidirono: “ Io ho sempre pensato che quella fosse una leggenda di palazzo!!” Disse Robin, probabilmente anche lui a conoscenza di quella storia.
“ In effetti alla regina e ai  Saggi è Proibito parlarne ad altri, perché è uno degli oggetti magici più preziosi di Extramondo. In questo caso lo useremo come cerca tracce, e quando sarà il momento, Chocola lo userà contro Il malefico.”
“ Io? Mi ritenete davvero così capace?” Chocola era leggermente preoccupata.
“ Si, Chocola Meilleur … tu sei la sola in grado di usufruire di quei poteri illimitati … Dopotutto sarai incoronata ufficialmente, quindi ne hai tutte le capacità.”
“ Tutta questa gente si fida di me … si! Non devo deluderli, salverò Candy anche a costo delle mia vita.” Pensò Chocola, più decisa che mai: “ Andiamo a vedere questo magnifico amuleto allora!”
E tutti si addentrarono nei sotterranei del palazzo reale, verso la stanza che custodiva quell’immenso tesoro.
 
Seconda Frazione: Condizioni della regina.
Candy aprì finalmente gli occhi. La nube che l’aveva avvolta durante il combattimento contro il suo nemico era velenosa, e l’aveva fatta addormentare. Appena fu mezzo cosciente, si accorse di essere legata a una sedia. I polsi, le caviglie e il suo busto erano legati a quella scomoda seggiola con una sorta di ragnatela, resistente ma viscida e verdognola. Faceva ribrezzo.
“ Ma cosa … sta succedendo qui?” Pensò. Cercò di divincolarsi come poté, ma quei fili erano durissimi, e per di più stringevano dolorosamente. L’ambiente che la circondava era orribile: Una luce violastra soffusa risaltava in modo inquietante ragnatele sparse ovunque, anche se il buio regnava sovrano, insieme a un silenzio alquanto inquietante. Solo in lontananza si sentivano orribili grida di terrore, miste a stridii spacca timpani. La regina era esausta ma riuscì a gridare: “Chiunque mi abbia legata, mi lasci subito andare! Non darò mai a nessuno i miei poteri! Questo è poco ma sicuro!”
“ Uh … vedo che ti sei svegliata …” Una roca voce spuntò dalle tenebre,  insieme a una figura incappucciata, la stessa che l’aveva affrontata poche ore fa. Il cencio che lo avvolgeva era logoro, e quell’omino emanava un potente odore di zolfo. Era nauseante, e Candy ritrasse la testa: “ Tu! Liberami subito! Dimmi subito chi sei!”
“ Si calmi maestà! Prima mi ceda i poteri, poi le restituirò la libertà … e forse le dirò anche chi cono …” Poi rise acidamente. La regina disse di non voler assolutamente dare a quella creatura la sua magia: “ Non permetterò che uno come te mi dia ordini! Liberami!”
“ Vedi di abbassare la voce! Tu non sai ancora con chi hai a che fare! Dammi i poteri, o per loro sarà la fine …” Prese da un tavolo lì vicino uno specchio argentato e lo mostrò a Candy. Dentro, c’erano riflessi … Vanilla e il gruppo che si addentravano nei sotterranei: “Non vorrai mica che a tua figlia succeda qualcosa …” E ghignò maleficamente.
La regina iniziò a piangere: “ Oh no! Vanilla …” E nel mentre quella  bestia rise di gusto.
“ Ti prego Chocola, solo tu potrai aiutarmi …” Pensò la povera donna, in preda alla disperazione. 
Eccoci arrivati! Ho creato un'atmosfera suspence, per rendere le cose più movimentate <3 come vi è sembrato?

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Capitolo 3
*** Parte 5 - il potere dell'Amuleto/ Parte 6 - Una prova ... ***


 Parte 5
I sotterranei del palazzo erano illuminati qua e là da torce magiche, che non finivano mai di bruciare e non consumavano ossigeno. Al gruppo dei nostri eroi si erano aggiunti alcuni saggi del Consiglio e altri maghi, curiosi di sapere quel grande potere dell’amuleto della Luce. A capo della fila stava la Guardia Maggiore. I sotterranei erano rimasti illesi dall’attacco massiccio del resto del castello. Infatti, il Malefico non aveva agito da solo, ma si era portato a presso un bel po’ di compagnucci, demoni, streghe oscure, e bestie degli inferi, in modo tale da poter agire indisturbato e creare più confusione possibile.
Giunsero finalmente in un vicolo cieco. Ma non era altro che un’illusione, dietro a quel muro si nascondeva una porta magica.
“ Lasciate fare a me …” Disse Cinnamon. Prese il suo scettro, e pronunziando le parole: “ Porta magica, rivela il tuo aspetto aureo e permettici di varcare la tua soglia!” , il muro tremò, e a poco a poco apparve la porta incantata. Era completamente rivestita d’oro, enorme e nei suoi intarsi erano disegnate creature fantastiche, tra cui L’unicorno della Montagna. Cinnamon afferrò la maniglia ad anello, sotto gli occhi sbalorditi dei presenti, e aprì la porta. Una luce improvvisa irradiò tutti, e dentro a quella stanza si ritrovarono immersi in una libreria maestosa: scaffali su scaffali, colmi di libri e pergamene, e un tavolo centrale, rotondo ed enorme, sorretto da statue raffiguranti i creatori di Extramondo, compreso il mago Ice.
La stanza era circolare, e delle lampade fluttuanti illuminavano fiocamente quel bellissimo posto.
“ Benvenuti nella Stanza della Quiete.” Disse Cinnamon. Chocola andò da sua madre a chiederle come facesse lei a sapere di quel posto. Lei sorrise e rispose: “ Appena mi incoronarono regina, prima che Candy prendesse il mio posto, mi rivelarono l’esistenza di questa biblioteca. Ecco perché ne sono a conoscenza. Vedi! Non lo sanno neanche i Saggi!” E si mise a ridere. In effetti, anche ai Saggi era proibito parlarne, ma a loro non veniva concessa la spiegazione di dove si trovasse questa stanza. “La Guardia Maggiore lo sapeva per sentito dire.” Aggiunse Cinnamon, intuendo la domanda successiva di Chocola.
Houx passò subito al sodo: “ Dove si trova l’amuleto?”
“ Venite … da questa parte …” Cinnamon si avvicinò al lato destro dell’immensa libreria, e mosse il Libro Della Vita degli Unicorni. La libreria allora si mosse, e venne alla luce un piccolo cantuccio segreto, dove si trovava uno scrigno incastonato di perle. Cinnamon lo prese, e lo poggiò sul tavolo circolare.
“ Questo scrigno contiene il famoso Amuleto della Luce, e solo un cuore puro può agire sul lucchetto e sbloccarlo. Chocola … è il tuo momento.”
Tutti si voltarono verso la futura regina. Lei si avvicinò determinata.
“ Dolce Dolce Magia! Magia di Chocola! Scettro!” Evocò il suo scettro magico, e pronunciò la formula magica: “ Lucchetto fatato, rivelami il contenuto del tuo scrigno!” la magia di purificazione fece il suo lavoro.
Si sprigionò una luce intensa, e si sentì lo scricchiolio del lucchetto, Si era aperto!
Tutti rimasero sbalorditi, e appena la luce finì di inondare la stanza, Chocola, esausta dall’incantesimo potentissimo, aprì lo scrigno.
Dentro, però, non trovarono tutto ciò che volevano: L’ amuleto … era spezzato a metà! E per di più l’altro pezzo era scomparso! I saggi non vollero credere ai loro occhi, e il gruppo rimase un po’ attonito.
“ Oh mio dio! L’amuleto è spezzato! Come è possibile?” Cinnamon si cacciò le mani nei capelli e cadde inginocchiata. I gemelli la soccorsero, non meno basiti.
L’Amuleto, che secondo la leggenda doveva avere la forma di una stella a otto punte, incastonate di diamanti rosa, apparve ai loro occhi come un semicerchio a quattro punte, proprio tagliato a metà.
“ Chocola …” Pierre sorreggeva Chocola, veramente stanca. La  strega cercò di avvicinarsi all’amuleto e di toccarlo,ma qualcosa come un campo di forza la bloccò. Improvvisamente svenne tra le braccia del suo amato. Urlarono tutti e le corsero attorno.
“ Chocola!” Urlò Vanilla disperatamente. Pierre sentì il cuore di Chocola perdere poteri. Da quando se li erano scambiati, potevano sentire a vicenda le loro forze vitali. Si accorse che qualcosa stava attanagliando il cuore della giovane. Si preoccupò.
“  Il suo cuore .. non lo sento! Chocola! Svegliati ti prego!” Ma lei non dava segno di risveglio. Anche sua madre tentò di risvegliarla, ma invano.
Era morta investita dal potere dell’Amuleto? Pierre solo poteva scoprirlo.
“ Devo sapere se è viva o morta … portiamola di sopra! Ho un piano!”
Tutti insieme andarono nella stanza da letto della regina, e misero Chocola sul letto. Pierre volle rimanere solo.
“ Vi prego … non voglio avere distrazioni …”
 Tutti a malincuore se ne andarono dalla stanza. Pierre si coricò accanto a lei. Le prese le mani: “ Ti prego .. risvegliati, amore mio …” E la baciò. Una luce si sprigionò dai loro petti, e subito dopo Pierre si addormentò accanto a lei. Era entrato nel cuore di Chocola.
 
Parte6
Prima frazione: situazione Chocola.
Chocola aprì gli occhi. Non era più a palazzo, ma in un luogo irriconoscibile: era come immersa in un fluido color pesca e levitava in aria.
“Dove sono? Non ricordo …” Si chiese. Poi ricordò: Aveva perduto i sensi quando aveva toccato l’amuleto della Luce, poi buio e in lontananza le voci degli altri … la voce di Pierre, lontana e quasi impalpabile, e una piacevole sensazione … Infine quel suo risveglio.
Cercò di muoversi in quell’atmosfera misteriosa, e avanzò nel nulla totale. Non sapeva dove stesse andando, quindi invocò aiuto: “ Ehi! C’è qualcuno qui? Rispondete!” Ma niente. Un silenzio tombale, e l’eco della sua voce erano l’unico rumore in quella dimensione.
“ Forse sto sognando …” Pensò. Chiuse gli occhi e lì aprì di scatto, ma niente. Non si svegliò. Quella non era la sua dimensione onirica delle cose.
Continuò ad avanzare, volteggiando in quello spazio, finché … non vide una luce. Una luce brillante, proprio davanti ai suoi occhi.
“ Forse è l’uscita!” Si rallegrò. Con tutte le sue forze raggiunse il punto dove quella luce era veramente forte. Non era l’uscita, ma un tempio di cristallo, anzi … più che altro le sue poderose rovine. Lì la levitazione sparì e Chocola riuscì a poggiare i piedi al suolo, diventato di vetro.
Entrò nel tempio lucente, deserto. Il rimbombo dei suoi passi sul vetro era secco. Anche lì chiamò aiuto, ma senza esito positivo. Camminò a lungo, finché giunse all’estremità del tempio.
Rimase a bocca aperta: Un enorme dipinto decorava quella parete. Raffigurava … proprio l’amuleto della Luce.
Il famoso amuleto era stretto in mano da una donna, con lunghi capelli rossi e bellissima. La luce di quell’amuleto irradiava il paesaggio oscuro, e faceva risplendere la natura, donando vita a tutti gli esseri viventi. Era bellissimo.
“ Quella donna … mi somiglia …” Si rese conto infatti che quella strega era identica proprio a lei. Si chiese se non fosse proprio lei quella strega.
Ottenne la risposta da una voce amica. O quasi, lo avrebbe scoperto a breve.
“ Chocola … benvenuta nel mio palazzo …” Chocola si voltò ed emise un sospiro di sollievo. Era l’unicorno della Montagna.
Chocola lo accolse con gioia.
“ Oh … sono felice di rivederti … sai per caso dove ci troviamo?”
“ Siamo nella Dimensione Eterea … casa mia …”
Incredibile! Chocola non era a conoscenza di quel posto.
“ Vedi, grande strega, l’Amuleto vuole metterti alla prova … e ti ha mandato da me per la sfida che ti vuole proporre … sei pronta?”
Chocola era stata un po’ presa alla sprovvista, ma accettò: “ Adoro le sfide …” Aggiunse determinata.
“ Bene … seguimi allora …” E con una magia potente attraversò il dipinto. Chocola non esitò e lo segui nella dimensione oltre il muro.
 
Situazione Pierre:
Pierre era dentro al cuore di Chocola. Era diverso dal suo: Qui un intenso odore di cioccolato inebriava le sue narici e una luce soffusa rosa illuminava l’ambiente, mentre la sua anima odorava di pino silvestre ed era bluastra. Prese il sentiero che conduceva al letto dove riposavano le anime delle streghe, e la vide. L’anima di Chocola era sdraiata sul quel letto, con mani incrociate sul petto e un viso tranquillo. I suoi capelli erano sparsi e indossava una vestaglia candidissima. Bellissima, ma era avvolta da uno strano alone blu … che la circondava tutta. Pierre si avvicinò e cercò di toccarla, ma una forza misteriosa glielo impedì.
“ Ma cosa diavolo è stato?” pensò. All’improvviso apparve dal nulla una luce spettrale, che iniziò a girare intorno a Pierre. Pierre non fece resistenza, e ascoltò quello che disse quella luce: “ Ascoltami … Chocola sta affrontando una prova molto importante …”
“ Una prova? Perché?”
“ L’amuleto la sta mettendo alla prova, vuol capire se è lei la più adatta al compito …”
“ Intendi salvare la regina?” quelle sue domande ingenue erano date dalla sua evidente preoccupazione per la vita della strega.
“ Anche … ma soprattutto, dimostrare che il suo cuore è veramente capace di poter assorbire un enorme potere. Non è da tutti aprire lo scrigno di perle. Capisci?”
“ Capisco …” Pierre la guardò pensieroso. L’anima della strega continuava a dormire beatamente. Più che altro il suo pensiero era rivolto al suo amore per lei.
“ Non posso neanche .. stringerle la mano?” Chiese.
“ Mmh ..” lo spirito rimase confuso da questa richiesta, e rispose: “ d’accordo, ma non dovrai interferire con la prova, o sarà peggio per lei.”
La barriera alone che la proteggeva si dileguò un po’, e Pierre poté così prenderle la mano. Si sedette accanto a lei, e le donò coraggio attraverso quel dolce contatto. L’anima di lei sorrise. 
le cose iniziano a farsi interessanti vero? Al prossimo capitolo per scoprire che cosa dovrà affrontare Chocola!

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Capitolo 4
*** Parte 7 - La stanza degli specchi/ Parte 8 - il campo ***


Parte7
Davanti agli occhi di Chocola apparve una stanza, piena di specchi d’ogni forma: tondi, quadrati , piccoli e enormi, tutti bellissimi. In più la stanza era inondata da una sinfonia polifonica stupenda, una dolce ninnananna fatta da tanti strumenti. L’unicorno parlò: “ Vedi tutti questi specchi? Se hai un cuore veramente puro, dovrai riuscire, senza difficoltà al primo tentativo, a indovinare quale di questi specchi conduce a un altro passaggio … Non ti sarà difficile, basterà solo ascoltare bene … Basta ti ho già detto troppo … su vai …” Chocola spiccò il volo e iniziò la ricerca. In verità tutti quegli specchi non avevano  niente di particolare: sembravano normalissimi. A Parte il fatto che … l’immagine non veniva riflessa! Al suo posto, veniva riflessa una luce colorata, e ogni specchio aveva la sua luce personale: Rossa fiammante, rosa, arancione, blu e persino nera! Insomma, tutti i colori dell’arcobaleno. Ma non poteva giudicare gli specchi da questo.
Non aveva spunti per poter pensare a qualcosa, non riusciva ad orientarsi affatto tra tutti quei colori, stava avendo difficoltà.
“Ho la sensazione che questa prova non sia adatta a me ... ormai questi specchi mi sembrano tutti uguali, a parte i colori e questa musica che non riesco a togliermi dalla testa …”
Poi le venne il lampo: “ La musica … è formata da diversi strumenti … aspetta un attimo …”
Cercò di concentrarsi e di isolare la sua testa da tutto il resto. Con un po’ di fatica , riuscì finalmente a rilassarsi, e a ricordare ...
Partì il flashback: Lei, appena 6 anni, in casa di Vanilla, sola in libreria. Stava giocando a nascondino con la sua amica, ma Vanilla ci stava mettendo troppo. Così, per curiosità, sfilò un libro dagli scaffali. Un libro con una stupenda copertina rosso fuoco. Lo aprì … vide tante immagini di specchi colorati, uno spartito sotto … e degli strumenti … tra cui uno che non conosceva affatto … Poi il ricordo svanì …
“ Ci sono ..” Pensò finalmente:” Quel libro … devo ricordare le parole!”
La stanza degli Specchi è una camera parallela, esistente solo nella Dimensione Eterea. In questa stanza, sono racchiusi milioni di specchi, che raffigurano le emozioni più svariate del genere umano e del popolo di Extramondo … A Ogni specchio viene associato un colore, corrispondente a quello del cristallo del cuore che lo rappresenta, e uno strumento lo accompagna …
La stanza degli specchi …” Finalmente la sua mente si schiarì: “ Se ogni specchio rappresenta un emozione … La purezza …  I cristalli purificati sono bianchi, quindi dovrei trovare uno specchio bianco …”
 Partì alla ricerca di quel presunto specchio portale, e in effetti trovò lo specchio che cercava. Rifletteva una luce bianchissima, quasi accecante. Ma … Non si fidò: “ Troppo facile … di sicuro è una trappola …”
Non toccò lo specchio per paura di sbagliare, e rifletté: “ Ogni emozione è accompagnata da una melodia …”
Isolò di nuovo i suoi pensieri, e un dolce suono di violoncello le entrò in testa. Lo strumento era conosciutissimo da tutti … la purezza non poteva essere accompagnata da uno strumento simile, avrebbe dovuto avere qualcosa di unico … quindi riuscì a scartare quello specchio.
Si rimise al centro della stanza e provò a uno a uno, a isolare i vari rumori che sentiva. Riuscì a udire trombe per la gioia, flauti dolci per l’amore sincero, violini per amore appassionato, pianoforte per affetto, arpa per sorpresa. Tutti suoni e sinfonie che lei aveva sempre sentito, ma non riusciva a trovare quello giusto.
Si sforzò ancora di più .. doveva trovare qualcosa di cristallino, qualcosa che designasse quella trasparenza pura … E il sussurro del vento accompagnato dal suono della pioggia l’attirò.
“ La natura … anch’essa è una melodia ..” La natura non è altro che un miscuglio di varie armonie che combinate tra di loro creano un suono senza eguali, puro e selvaggio, trasparente e inimitabile. Lo strumento sconosciuto che aveva visto sul quel libro non era altro che un’invenzione, serviva solo ad illudere la gente che la natura avesse un unico strumento, mentre è l’insieme di più suoni. Seguì quel suono, e si ritrovò davanti a uno specchio … che non emetteva nessun tipo di luce, solo un debole alone lo avvolgeva. Sorrise, e il profumo dell’erba la convinse che quello era lo specchio che cercava. Tese la mano, e … ci  passò attraverso. L’unicorno la seguì, verso la seconda parte della sfida.
Come pensò, si ritrovò catapultata in mezzo a un campo fiorito, nel bel mezzo di una pioggia primaverile.
 


Parte8
Una lieve brezza le carezzava i capelli, e le piccole gocce di pioggia le carezzavano il volto.
“ Dove siamo?” Chiese Chocola.
“ Questa è la seconda parte della prova dell’Amuleto. Prima ti sei dovuta affidare ai ricordi e all’udito … qui baserai la tua ardua ricerca su ben altri sensi … sarai tu a scoprire quali utilizzare meglio …”
“ In cosa consiste la prova?”
“ Dovrai cercare anche stavolta …” e aggiunse: “ Ricorda: ascolta il tuo cuore e avrai la risposta. Qui, esplora questo immenso posto e orientati in esso … appena ci riuscirai troverai il vero motivo per cui sei qui. Vai e  buona fortuna.”
Chocola guardò l’unicorno compassionevolmente e iniziò quel suo viaggio in quel posto immenso. Il prato si stendeva enormemente. Tutti i fiori attraverso cui camminava emanavano un dolcissimo profumo di nettare. I loro petali erano illuminati dalla rugiada. Proprio tutti i fiori erano sbocciati e risplendevano. Chocola guardava estasiata quello spettacolo di colori. Era come nella stanza degli Specchi, tranne qui ad essere colorati, non erano migliaia di vetri riflettenti, ma boccioli di piante in mezzo alla pioggerellina. Continuava a camminare, e ogni tanto assisteva a un bellissimo spettacolo: i petali dei fiorellini di staccavano dal loro possessore e volavano danzando leggiadri in aria, così da creare un vento colorato di piacevoli carezze. In più quei petali si dissolvevano in scintille piccole ma veramente suggestive. Era un prato speciale. Quei fiori erano speciali in sé.
Ma oltre a quelle sensazioni che subiva, non riusciva a capire a pieno il significato di quel luogo. Era così presa dal pensiero di dover cercare qualcosa di speciale, che non si accorse nemmeno che la pioggerella che cadeva non bagnava affatto. Dava questa sensazione, ma alla fine le gocce si asciugavano e evaporavano magicamente. L’unica cosa che riuscivano a bagnare erano i petali dei fiori.
Se ne accorse, e pensò a come fosse possibile tutto ciò.
L’unicorno le aveva detto di affidarsi ad altri sensi, oltre alla memoria e all’udito … e di ascoltare il suo cuore. Lo fece. Chiuse gli occhi, e guardò dentro di sé. Vide improvvisamente come qualcosa di indefinito, una bozza, una luce soffusa, e delle parole … Di nuovo quel libro famoso, ma stavolta un prato fiorito, un grosso arbusto nel mezzo di quel prato, e una piccola gemma … Aprì gli occhi.
Quello era proprio il campo descritto da quel libro come il prato del Cuore. Quei fiori simboleggiavano gli amori sbocciati e continuati nel tempo, quella pioggia che non la bagnava nutriva quella terra ricca d’amore. I petali che danzavano nel vento erano i frutti di quei dolci sentimenti. Almeno così ricordò di aver letto.
Lei, il suo amore lo aveva trovato, quell’amore sincero, puro e cristallino verso Pierre. Pensò a lui in quel momento. Sentì improvvisamente come qualcosa in mano. La aprì, Dentro c’era un semino, tutto luccicante.
“ Come c’è finito questo qui? È successo dopo che ho pensato a Pierre … Aspetta …”
Subito andò in cerca di qualcosa, aveva trovato la risposta. Lo trovò. L’arbusto del prato. In verità vide un enorme pino silvestre davanti a sé, che con i suoi grossi rami appuntiti sovrastava la zona. Ai suoi piedi, una piccolissima montagnola di terra spuntava dalle sue radici. La piantina non era ancora sbucata dal terreno. Si avvicinò, prese il semino che aveva in mano e lo sotterrò accanto all’altro. Lo coprì attentamente e giunse le mani.
“ Piccolo seme, trova la forza di nascere dall’amore che nutro e cresci sano e forte … “
E come per magia, quel piccolo semino appena piantato, sbucò dal terreno. Quella fragile piantina crebbe in fretta, grazie al nutrimento delle radici del pino, e un dolce bocciolo bianco apparve. Insieme ad esso, sbocciò anche il semino interrato vicino, e da quello sbocciò in tutta la sua bellezza un fiore rosa. Chocola sorrise, aveva capito il messaggio di quel luogo e di quell’avvenimento. I due fiori simboleggiavano ciò che lei aveva di più a cuore.
“ L’amore per Pierre e il bene che sento per i miei sudditi daranno frutto e nutrimento a questi due fiori … Grazie, maestoso pino.” Sapeva benissimo che quel pino emanava lo stesso odore dell’anima di Pierre. Era l’arbusto che simboleggiava la forza e la protezione che lui le donava. Quel fiore sotterrato da tempo e ora fiorito era il loro amore, nato ma non ancora proclamato.
“ Quel bocciolo.” E guardò il piccolo fiore bianco, che non aveva ancora schiuso i suoi petali: “ è così fragile … fragile come il mio cuore, davanti a una scelta … bene …” Lo carezzò delicatamente: “ Spero che il mio amore ti nutra sempre, perché sarà immenso, verso tutti.”
E come d’incanto, il bocciolo si illuminò di una luce rischiarante, e Chocola ne venne abbagliata. Un calore la avvolse, e si addormentò.
Appena riuscì ad aprire gli occhi, vide davanti a sé non più il fiore e l’albero, ma il dipinto di prima. Era tornata al punto di partenza. Accanto a lei l’unicorno la guardava dall’alto.
“ Ma cosa … perché siamo tornati qui?”
“ Complimenti Chocola … sei riuscita ad aprire il tuo cuore, e hai capito cosa dovevi fare. Hai superato anche questa prova.”
“ Evviva!” Chocola si rizzò in piedi, euforica. Ma era ancora presto per cantar vittoria.
“ Ora .. ti attende l’ultima e difficilissima prova …”
“ Ancora?” Le passò subito la gioia.
“ Si, mia cara. Sali in groppa …”
Chocola non se lo fece ripetere due volte. Salì in groppa al destriero e volò insieme a lui.
Non poteva nemmeno immaginare a quale prova l’avrebbe sottoposta. 
le idee che ho avuto per le due prove hanno faticato a venire fuori, ma ne è valsa la pena in fondo <3 come vi è sembrato?

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Capitolo 5
*** Parte 9 - L'ultima prova ... quale scelta?/ Parte10 - L'aracnide ***


Parte9
In groppa a quel candido cavallo Chocola sentì una libertà mai provata prima. Ma appena vide il luogo della terza prova, notò qualcosa di strano.
Era come se fosse tornata indietro nel tempo. Il giorno dell’incoronazione, della scelta tra lei e Vanilla.Lei e Vanilla attendevano con trepidazione quel decisivo momento che le avrebbe segnate d’ora in poi. Chocola non sapeva il perché di questa sfida, tanto sapeva che cosa sarebbe successo. Guardò dubbiosa verso il cavallo, e ottenne uno sguardo che incoraggiava a continuare a guardare.
 L’unicorno (Scusate ma non ricordo il nome mai!) le fece scendere e assistere all’incoronazione. La regina Candy doveva ancora pronunciare il nome della fortunata.
“ La pretendente al trono vincitrice è ….”  E qui il tempo si fermò. Tutti i presenti rimasero nelle loro posizioni come statue. Solo Chocola e il cavallo potevano muoversi.
“ Ma cosa … perché il tempo si è fermato?”
“ Questa è la terza prova … Qui dovrai fare una scelta molto importante che darà finalmente all’Amuleto la risposta che cerca: se tu sei degna di poter portare quel manufatto magico.”
“ E cosa devo scegliere?” Chocola era piuttosto preoccupata.
“ Ecco il quesito: come tu sai, Vanilla è stata proclamata per prima regina, e poi ha ceduto la corona a te. Ma se la regina avesse scelto per prima te, tu cosa avresti fatto?”
Quella domanda la spiazzò completamente. Rimase perplessa da quell’enigma, e subito osservò la scena davanti ai suoi occhi, con un misto di vera angoscia.
Ci pensò su, e nella sua mente, diede vita a tutte le possibili opzioni che si propose, ma come pensò, nessuna di esse sbucava in qualcosa di positivo.
Pensò prima, che in quel caso, lei stessa avrebbe ceduto il titolo a Vanilla. Se lo immaginò: la regina pronunciava il suo nome, e lei, come aveva fatto la sua amica in realtà, cedeva la corona a Vanilla. All’inizio, appena vide la gioia sul viso dell’amica, sentì anche lei felicità nel cuore, anche se … un piccolo frammento di essa, desiderava a pieno quel titolo così importante. L’egoismo stava per avere la meglio sulla povera Chocola. Quindi scartò quell’ipotesi. Poi le venne in mente di voler far regnare anche Vanilla insieme a lei; appena ricevuto il titolo, lei aveva espresso il desiderio di condividere quei poteri con l’amica, e le sembrò la giusta via … ma come per magia, quella bella sensazione si trasformò in un terribile dubbio. Se avesse fatto così, tutti l’avrebbero considerata un’incapace, e per di più avrebbero pensato che avesse condiviso il potere non solo per incapacità, ma anche perché non era capace di darlo tutto a Vanilla, per puro egoismo. Si sentì così male a quel pensiero che scartò addirittura quella opzione. Non aveva altre idee.
L’unicorno la guardò sospettoso: “ Dimmi … hai difficoltà? Questa domanda ti sembra così complicata da non riuscire a rispondere ad essa?”
Chocola rimase in silenzio, ma poi ebbe l’illuminazione. Dopotutto era una prova di sincerità.
Guardò fissa il cavallo, e con fare sicuro disse: “ Questa domanda non avrà mai risposta, perché semplicemente non potrebbe accadere mai …”
“ Perché dici così?”
“ Sapevo benissimo che Vanilla sarebbe stata eletta regina di Extramondo, e grazie alla promessa, quel titolo non avrebbe destato alcun rancore in me. Ma non avevo la minima idea che poi me lo avrebbe ceduto. Ci sono rimasta un po’ così, ma poi ho accettato il fatto che me lo avesse ceduto. Vanilla è sempre un’ottima amica, e al contrario di me, perdona tutto.”
“ Quindi?”
“ Quindi so per certo che la mia elezione non sarebbe mai stata effettuata per volontà regale, ma a me può andare benissimo qualsiasi cosa, sia che io diventi regina, sia che non lo sia. Mi va bene così. Quindi so che la tua domanda avrà un’unica risposta: Nessuna, perché non potrà mai accadere, e il passato è passato.”
“ Chocola …” L’unicorno proferì quel nome con dolcezza … E una luce investì l’ambiente. La sala del trono sparì, e il giorno dell’incoronazione tornò ad essere un ricordo. Chocola si sentì staccare i piedi da terra,e non vide più il cavallo magico. Chiuse gli occhi in preda alla paura.
“ Cosa sta succedendo?? Aiuto!!” Urlò disperata. Finalmente aprì gli occhi. Vide davanti a sé un soffitto rosso, e sentì morbido attorno a sé. Era distesa su un letto, e la sua mano era avvinghiata ad un’altra. Quella di Pierre, che stava ancora dormendo e parlando nel sogno. Pronunciava parole di coraggio proprio verso Chocola. Lei lo guardò dolcemente, e lo scosse piano.
“ Ehi, Pierre .. svegliati …” Gli sussurrò all’orecchio. Lui aprì gli occhi lentamente, e appena vide Chocola accanto a sé, disse stupito: “ Chocola! Ce l’hai fatta!” E la strinse a sé commosso. Lei ricambiò quel dolce abbraccio: “ Avevo così tanta paura per te … la tua anima continuava a dormire, e sentivo che eri in difficoltà a volte … volevo aiutarti, ma non mi era concesso …” Pierre disse angosciosamente quello che sentiva nel cuore. Chocola lo abbracciò ancora più forte, e lo consolò: “ Va tutto bene adesso … le prove sono state dure, ma sono tornata qui …”
“ E hai superato tutte le prove con maestria …” Una voce proveniente dal nulla interruppe la conversazione. Dal cuore d’incanto di Chocola, scaturì una luce, e il ciondolo si aprì. Ne uscì fuori proprio l’altra metà dell’Amuleto della Luce.
“ Hai dimostrato di avere un cuore puro e sincero … e di essere proprio tu la ragazza tanto attesa … Complimenti ottimo lavoro …” La luce finì di brillare, e tra le mani di Chocola apparve quel pezzo mancante.
Lei gioì come non mai, insieme a Pierre.
Il resto del gruppo era rimasto fuori dalla stanza,e appena sentita quella voce, si precipitò dentro la camera. Li vide, seduti uno di fronte all’altro, con qualcosa in mano. E si avvidero che era quel che cercavano.
“ Chocola, hai dimostrato di essere adatta al titolo che ti spetta … il tuo cuore puro non ha limiti. Sono fiera di te.” Cinnamon abbracciò sua figlia, come del resto fecero gli altri.
Tutti si congratularono con lei, Vanilla non fece a meno di piangere sollevata al pensiero che la sua Chocola fosse ancora viva, e anche agli altri scappò qualche lacrima. Lei non mancava di consolarli allegramente, e di concludere che tutto sarebbe andato bene.
“ Ora niente ci fermerà … Domani, la regina sarà di nuovo  a palazzo, parola mia.” Giurò fieramente. Era ormai buio pesto, lei non se ne era accorta ma aveva passato un’intera giornata a svolgere quelle prove.
La sera, prima di addormentarsi, guardò il cielo stellato di Extramondo. Notò quanto fosse bello tutto quel ammasso di stelle luccicanti, e giurò a sé stessa, che :” Appena sarò regina, questo cielo sarà ancora più stellato, e lo renderò magnifico solo per i miei sudditi, e per le persone che amo.”
Rientrò dal balcone, e si coricò accanto a Pierre, nella stessa stanza dove era stata coricata da lui quel pomeriggio.
“ Sei stata magnifica … lo sei sempre …” Pierre le baciò la fronte, e lei rispose con un lieve sorriso.
Si addormentarono insieme, mano nella mano, nell’attesa del giorno della resa dei conti.
 

Parte10
Situazione a Palazzo.
Il mattino seguente, tutti si svegliarono di buon’ora: l’ansia era troppa e non erano riusciti granché a chiudere occhio. Ma tuttavia erano più decisi che mai a salvare la regina. Si avviarono nuovamente per la Stanza della Quiete, dove avevano lasciato il gioiello in mano a fedeli guardie. Era finalmente giunto il momento. Chocola si avvicinò allo scrigno sul tavolo, e stavolta riuscì a superare quella misteriosa barriera che l’aveva fatta svenire il giorno prima. Prese l’altra metà dell’amuleto, tolse dalla sua tasca quello che aveva ricevuto e li mise sul tavolo, uno vicino all’altro. Evocò lo scettro e pronunciò la sua formula magica: “ Dolce dolce magia, magia di Chocola! Che i pezzi di questo Amuleto siano tutt’uno!” Al richiamo di quell’incantesimo, i due frammenti si illuminarono e si attaccarono tra di loro. La luce fu abbagliante, e per un po’ nessuno riuscì a vedere niente. Ma quando la luce svanì, un bellissimo ciondolo a forma di stella a otto punte apparve in tutto il suo luccichio. Rimasero tutti meravigliati anche quando questo volò, e si infilò da solo a mò di ciondolo per Chocola. La sua magia l’aveva accettata, e ora erano veramente pronti per la battaglia.
“ Andiamo, non c’è un minuto da perdere!” Esclamò la streghetta coraggiosa. Tutti annuirono, e insieme ad alcune guardie, presero il volo per avviarsi verso il luogo di prigionia. Come facevano a saperlo? L’amuleto della Luce è collegato spiritualmente non solo ai cuori puri, ma anche alla luce dello Scettro Regale. Dunque, quel magico elemento indicava con una scia colorata qual era la via da seguire per arrivare alla regina Candy. Non potevano però avere dubbi su dove si potesse trovare: tutti avevano intuito che il nascondiglio fosse presso la Foresta dell’Oblio,un luogo ai confini più segreti di Extramondo, il cui cuore era difficilmente raggiungibile. Avrebbero dovuto sudare parecchio.
 
Situazione Regina
La povera regina non era riuscita a riposarsi nemmeno un po’. Anche se quella misteriosa figura l’aveva stranamente trattata  bene, senza ferirla, continuava a tenerla prigioniera e a chiederle di cedergli i suoi poteri. Lei ovviamente rifiutava ogni volta, ma ormai era stanca di aspettare. Quel giorno, il mostro si avvicinò a lei, le prese il viso tra quelle sudice mani e gli chiese per l’ennesima volta: “ Consegnami i tuoi poteri e avrai salva la vita!”
Lei, tenacemente, rifiutò: “ Non darò mai a uno schifoso come te quello che mi appartiene … Vedrai cosa ti succederà appena riuscirò a liberarmi!”
“ Bene, vuoi metterla in questo modo?” gli lasciò il viso violentemente, graffiando le unghie sulla candida pelle della regina: “ Sai? Sento una forza che si avvicina sempre di più … e ho constatato che sono i tuoi impavidi sudditi … ho in mente qual cosina di veramente frizzante per loro … assisti con me alla loro rovina, mia cara!”
Schioccò le dita, e una fontanella piena di liquido celestino, sbucò da sottoterra. Insieme a questo, la poltrona (Per così dire, somigliava più a una sedia elettrica …) si mosse e si avvicinò a quella fontanella. Candy riuscì più o meno a capire quello che stava per succedere.
“ Non riuscirai nel tuo tentativo! Te lo impedirò!”
“ Troppo tardi …” Toccò con le dita quel fluido, e l’immagine dei ragazzi che si avvicinavano alla Foresta dell’Oblio apparve davanti ai loro occhi.
“ guarda adesso! Piccinooooooooo!!  Dai una lezione a quei ficcanaso!!” Degli occhi rosso fuoco sbucarono dalle tenebre di quella stanza, e un ringhio agghiacciante mosse i brividi alla regina. Con uno schiocco di dita, il padrone fece sparire il mostro, per farlo apparire dove sarebbe stato necessario per lui.
“ Assisti all’inferno con me …” ghignò maleficamente.
 
Situazione ragazzi.
La foresta dell’oblio apparve in poco tempo ai loro occhi in tutto il suo tenebrore. Grandi alberi spinosi non facevano filtrare in alcun modo la luce, e una nube tossica aleggiava nell’aria. I giovani eroi si dovettero coprire il viso con una magia depurante. Ma, neanche arrivati al limitare del bosco, che una specie di tarantola gigante sbarrò il loro passaggio. Faceva veramente ribrezzo: Nei suoi occhi rossi, si leggeva una sete di sangue insaziabile. Le sue grosse tenaglie pelose, ornavano una bocca colma di denti aguzzi e strappa carne. Tutto il suo corpo emanava un odore nauseabondo e velenoso se respirato a lungo. Le sue otto zampe enormi e super robuste facevano paura solo a guardarle. Emise un ruggito spacca timpani. Il gruppo rimase piuttosto spaventato dalla grossezza di quel aracnide troppo cresciuto.
“ Che bel ragnetto … direi una creatura piuttosto irascibile, a mio parere!” Chocola cercò di ironizzare la situazione, anche se di certo quello non era il momento adatto.
“ Non discutiamo … dobbiamo per forza combattere!” esclamò Saule in unisono a Houx. Tutti gli altri prepararono le loro armi, e si misero in posizione. La lotta si annunciava interessante. 
Ciao a tutti! Vi è piaciuto il capitolo 7? o vi è sembrato scontato? da questo moneto inizia il vero divertimento, per noi ma non per loro!

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Capitolo 6
*** Parte 11 - La lotta/ Parte 12 - Occhi di ghiaccio ***


Parte 11
 Situazione ragazzi
Il mostro non esitò ad attaccare: si scaglio in tutta la sua potenza contro il gruppo , che prontamente schivò quel primo attacco. La terra tremava ad ogni suo passo ed era quasi impossibile camminare senza inciampare.
“Accidenti! Dovremo combattere sospesi in aria .. restiamo uniti!” disse Saule. Per prima cosa cercarono di attaccare uno alla volta, ma ogni loro sforzo non aveva buon fine: Il mostro, oltre alle sue capacità fisiche, era anche protetto da un sottile strato di magia, impenetrabile. Dovevano cercare di abbassare quella difesa. Ma sembrava impossibile. Oltretutto, il grande mostro sputava dalle sue fauci un acido corrosivo veramente potente, che riusciva a sciogliere nel giro di pochi secondi un intero albero. E invece delle tele setose, vomitava una strana cosa appiccicosa, con la quale mirava a far cadere i nostri eroi. Loro per fortuna, riuscivano a schivare ogni attacco. A Chocola venne in mente: “ E se usassi l’amuleto?”
“ NO, Chocola!” Le rispose subito Cinnamon: “ Sarà anche fortissimo, ma non puoi usare un così grande potere per una simile creatura! Sarebbe uno spreco!”
Chocola non ci aveva pensato e rimase alquanto delusa.
“Quel mostro dovrà pur avere qualche punto debole!” esclamò Vanilla in preda al terrore. Il ragno attaccò Pierre sputandogli addosso quella vischiosa sostanza, e lui si accorse di qualcosa …
“ C’è mancato poco! Aspetta un momento …” Vide con i suoi occhi, che, appena il ragno sferrava i suoi attacchi, la barriera magica si abbassava per far passare l’attacco. Pensò subito a una strategia di attacco …
“ Ragazzi! Ho capito come sconfiggere questo mostro!” Disse Pierre sottovoce al resto del gruppo: “Appena sferra l’attacco, la sua barriera si abbassa! Dobbiamo approfittare per colpirlo solo in quel caso, o non avremo altra via d’uscita!” Tutti compresero al volo quello che dovevano fare.
Saule stuzzicò quel bestione: “ Ehi! Aracnide obeso, sono qui!!! Vieni a prendermi!” Il ragno reagì all’insulto e si voltò verso il ragazzo. Aprì le sue fauci, e si preparò a sputare l’acido, ma non gli riuscì … un dardo acuminato gli si era conficcato nel muso. Houx era riuscito da dietro a colpire quell’orrida bestia, appena vide la barriera abbassarsi. Il dardo si conficcò proprio nell’occhio del mostro, che gridò dal dolore e si capovolse, sgambettando con le sue enormi zampe. La barriera non gli faceva più da scudo, e ora tutti potevano attaccare quel mostro.
“ Attacchiamo tutti insieme!“Esclamò Cinnamon. Tutti sferrarono un attacco sincronizzato e lo puntarono al ventre del ragno. La magia pura potente riuscì a ferirlo, e il ragno si trasformò in polvere. Le ceneri vennero portate via dal vento.
Finalmente il gruppo poté posare i piedi per terra e riprendersi dalla fatica.
“ Oh! è stata una faticaccia …” Esclamò esausta Chocola. Tutto quello schivare e attaccare aveva forzato molto il loro animo.
“ è vero … però … è stato fin troppo facile …” pensò Vanilla. In effetti, il mostro era stato sconfitto un po’ troppo in fretta, e in più per ora non avevano incontrato nessun’altra creatura. Cosa li aspettava?
 
Situazione regina
L’uomo guardò sorpreso la sua opera d’arte svanire come polvere al vento e strinse i pugni dalla rabbia: No!! Non ci posso credere!! Come è possibile??!!” La regina, che aveva assistito alla lotta, gioì pienamente: “ I ragazzi ce l’hanno fatta!! Sono così felice!!” E guardò soddisfatta come L’uomo che la teneva prigioniera si stesse rodendo il fegato per la sconfitta subita. Ma quell’ essere malefico non si era perso d’animo: “ Riuscirò a sconfiggerli … questo lì disorienterà completamente …” Prese un sacchetto contenente una specie di polvere argentea, si avvicinò alla bacinella e versò un pugno di quella roba dentro il liquido, che da celeste si colorò di verdognolo. Sul viso oscuro di quell’essere si dipinse un ghigno malefico. La regina rimase alquanto preoccupata: “ Cos’è quella roba?”
“ Oh questa dici? È solo qualcosa che moltiplicherà i loro problemi …”
La regina notò nell’immagine della fontanella che si stava formando una strana nebbia dentro al bosco. Ne vide il colore … e soffocò un urlo.
“ Oh, maledizione! Sei un essere spregevole!”
Le corde che la tenevano stretta alla seggiola si strinsero ancora di più, provocandole più dolore del solito.
“ Zitta! Ecco di cosa è capace qualcuno la cui vendetta sarà piacevole …” Sogghignò maleficamente.
La regina stava quasi per mettersi a piangere. Con le sue ultime forze nel pensiero, inviò una richiesta d’aiuto all’unica persona che l’avrebbe potuta aiutare …
 
Situazione ragazzi.
Cinnamon sentì quella voce, quel grido di aiuto e di avviso del futuro pericolo. E rimase perplessa. Era da un po’ che avevano messo piede nella foresta. Gli alberi non lasciavano filtrare luce, e quell’olezzo aleggiava nella’ria misteriosamente. Era un posto così inquietante, che a tutti venne la pelle d’oca. Cinnamon notò per prima la strana nebbia dorata che avvolgeva i loro piedi … E appena le venne in mente il messaggio della regina, gridò: “ Siamo in trappola!Spicchiamo il volo!” Tentarono di farlo ma strani fili di seta li tennero aggrappati al suolo. L’unica che ci riuscì fu Chocola, che guardò preoccupata il resto della situazione. In verità non erano fili di seta a tenerli ancorati, ma … zampe pelose e formicolanti. Dei ragnetti, coppie spiccicate del ragno di prima, si stavano arrampicando per le loro gambe, diretti verso il loro cuore. Tutti urlarono di terrore. Non riuscivano a toglierseli di dosso, erano appiccicosi e numerosissimi. Chocola guardava la scena terrorizzata, ma sua madre la rassicurò: “ Chocola, tu sei l’unica che può proseguire di noi … vai avanti!”
“ Ma …” Chocola non voleva lasciarli in quelle condizioni: “ Non posso … non senza di voi!”
“ Chocola, l’amuleto ti ha scelto, e solo tu puoi compiere questa impresa!” le gridò Pierre.
“ Non preoccuparti per noi, ce la caveremo. Salva mia madre!” Vanilla, anche se in preda al panico, riuscì a darle coraggio. Altrettanto fece il resto del gruppo.
Chocola aveva le lacrime agli occhi. Non voleva abbandonare nessuno di loro. Ma solo lei aveva il potere per poter far tornare tutto alla normalità.
“ D’accordo ragazzi … Salverò la regina e vi prometto che tornerò a salvarvi!” Tutti le sorrisero, e appena lei voltò loro le spalle per dirigersi verso il covo. Tutti le gridarono: “ Forza, Chocola!” E nel mentre combatterono contro quei luridi ragnetti.
La nostra eroina si diresse verso la direzione indicatale dall’Amuleto della Luce. Le parole di coraggio l’avevano convinta a continuare. E giunse a destinazione. Un grande albero dal tronco immenso le si parò davanti, e improvvisamente si aprì un varco. Lei ci entrò, ma sapeva che l’accoglienza non sarebbe stata delle migliori.
 

Parte12
Chocola si avventurò nelle profondità del misterioso luogo. Era come se lo era immaginato: Un luogo immenso e senza luce, pieno di ragnatele e sporcizia. Un vero covo di malefici. A una strega in generale piacerebbe questo tipo di luoghi, ma a Chocola faceva decisamente venire i brividi. Avanzò sul pavimento di terra, che stranamente rimbombava a ogni suo passo. Solo l’amuleto le faceva da torcia, poiché era illuminato sempre, ma tuttavia Chocola sentiva che quel luogo nascondeva più trabocchetti di quanto si immaginasse.
Nel mentre, La regina e la misteriosa figura erano riusciti a sintonizzarsi sull’arrivo di Chocola al luogo di prigionia della regina.
“ Ma guarda guarda! La coraggiosa streghetta è riuscita ad arrivare!” Esclamò quasi sorpreso ma sarcasticamente quell’uomo. La regina era sollevata in fondo, ma sempre più agitata.
“ Candy! Vuoi vedere come voglio accogliere la tua impavida salvatrice? Ho riservato per questo momento qualcosa di veramente speciale!” Schioccò le dita.
Chocola, non sapeva di certo che …. Dietro a quei mostri che le erano spuntati davanti all’improvviso si nascondesse uno semplice schiocco di dita.
Rimase sorpresa dalla loro apparizione, ma si mise subito in posizione d’attacco: “ Uh! Non saranno di certo una dozzina di mostri a sconfiggermi, ci vuole ben altro!” Estrasse lo scettro, e combatté sferrando attacchi a quelle bestie. Non sapeva di preciso che cosa fossero, ma non avevano l’aria di essere amichevoli, affatto: Dalle loro bocche spuntavano zanne acuminate da cinghiale, e i loro occhi gialli e lucidi inquietavano chiunque li guardasse a lungo. Avevano artigli acuminati, e peli su tutto il corpo. Licantropi, forse, ma decisamente più brutti e feroci.
Quelle belve erano agilissime, e riuscivano a schivare qualsiasi attacco di Chocola.
“ Accidenti, non posso sprecare le mie energie con questi qua …. Magia di Chocola!” Sferrò l’attacco proprio prima di essere colpita da uno di essi, che stramazzò al suolo dolorante. Doveva fare in modo di seminarli. Non poteva usare l’amuleto, le sarebbe servito più avanti. Continuò a combattere, cercando almeno di ferirli, e per poco uno non gli si avventò contro. Fu allora che, stesa per terra, vide il varco sul soffitto. Le si accese la speranza.
“ Un passaggio!” Esclamò contenta. Si rialzò,si schiarì la voce e disse: “ Ehi, bei cagnolini! Venite a prendermi!” Quelli, al suo richiamo si girarono con la bava alla bocca, pronti a saltarle addosso. E fecero infatti così: Misero le gambe in posizione, e con un balzo saltarono tutti insieme … e si scontrarono tra di loro, poiché la furba streghetta era voltata al momento giusto.
“ Ci vediamoooo!! E fate i bravi cagnolini!!” E nel mentre scompariva dentro il condotto, sotto gli occhi sbalorditi del padrone di casa. Quello iniziava veramente a seccarsi, ma aveva mille assi nella manica. In fondo,anche se i suoi metodi erano alquanto scarsi, non era poi così tonto: “ Accidenti … dovrò escogitare qualcosa … ma prima …” Si avvicinò alla regina, gioiosa per la riuscita di Chocola, e con fare insolente: “ Mia cara ….”
“Non chiamarmi mia cara!”
“ E va bene … sua maestà! La tua salvatrice sta per venire proprio qui, in questa bella stanza …. Sai adesso cosa facciamo? Ora tu ti alzi e vieni con me …” Le stringhe che avvolgevano Candy, si sciolsero, e con la sua putrida mano l’uomo afferrò la regina.
“ No! Cosa vuoi fare?” Esclamò la regina spaventata, cercando di dimenarsi.
Quello non disse niente, e in poco scomparvero nel buio di quella stessa stanza ….
Nel mentre Chocola volava attraverso quel condotto che aveva visto poco fa, e dietro di lei sentiva ancora gli ululati di quei mostri. L’amuleto continuava a brillare, e a indicare davanti a sé, segno che stava andando nella direzione giusta. Però non poteva stare a lungo lì, l’aria iniziava a scarseggiare e il buio regnava, situazione quindi alquanto sgradevole.
Ma non si avvilì per molto, menomale. Una lieve luce violastra le apparve davanti agli occhi. Seguì quel bagliore, e si ritrovò in una sala sporca e umida: Era enorme, ma le ragnatele e la polvere regnavano sovrane. In più  urla disperate di persone accapponavano la pelle alla povera strega, e il tanfo era insopportabile.
I guai non erano finiti: Chocola infatti si accorse che la luce dell’Amuleto era diventata meno intensa, e si preoccupò … e di certo la voce profonda e quelle parole:” Bene, vedo che sei arrivata, Chocola … come stai?” che sentì, non le diedero coraggio. Tappandosi il naso per la puzza, vide la figura incappucciata avvicinarsi piano piano ed emergere dall’oscurità.
Qualcosa nella testa di Chocola si animò,e il terrore la pervase. L’uomo, però, cambiò improvvisamente voce, trasformandola in quella più familiare e molto meno amichevole di …..
Chocola non poteva credere ai suoi occhi … quella voce, non poteva essere davvero lui!
Urlò: “ Ma tu sei … oh mio dio! È impossibile!” E invece era proprio così. L’uomo si tolse il cappuccio, e il volto del principe Ice apparve davanti ai suoi occhi. Però era cambiato: Gli occhi non erano più del colore del ghiaccio, ma argentei, ed ancora più freddi. In più, dei strani segni sul suo viso ornavano quegli occhi così penetranti. E i capelli biondo ossigenato erano divenuti celesti striati di Argento. Era un mostro anche lui.
La strega rimase inorridita dallo spettacolo che vide, e subito sfoderò lo scettro: “ Tu! Come fai ad essere ancora vivo?”
“ La morte è l’ultima delle mie preoccupazioni … non sono di certo chissà quanti anni ad uccidermi  …”
“ Ma lo farò io!!” Chocola mise mano all’amuleto e puntò lo scettro su Ice, ma prima di sferrare quell’attacco, lui le fece stop con la mano e le indicò qualcosa …. Che a Chocola fece passare la voglia di attaccare.
La regina, addormentata, era rinchiusa in una teca di vetro precariamente sospesa sopra il vuoto. Dei topi continuavano a rosicchiare la corda che teneva legata la teca al soffitto.
“ Se mi attacchi, ordinerò ai miei bei topolini di rosicchiare tutta la corda, e la bella regina cadrà nel vuoto …. Sinceramente ti consiglio di arrenderti, se vuoi salva la vita del mio ostaggio!”
Chocola, non sapeva che fare, tremava e le gambe le si erano paralizzate. Non poteva fare mosse false, altrimenti la regina sarebbe precipitata verso la morte. E di arrendersi non se ne parlava nemmeno. Cosa poteva fare? Solo una battaglia fredda tra i suoi occhi e quelli del gelido principe. 
A volte mi ispiro a cose che ho visto da qualche parte, ma per la maggior parte delle volte le idee sono mie xD allora come vi sembra?

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Capitolo 7
*** Parte 13 - Battaglia di luci/ Parte 14 - Soccorso gradito ***


Parte 13
I loro occhi erano incrociati in una battaglia ardua e senza scampo. Chocola doveva fare una scelta: Arrendersi e salvare la regina, o combattere e rischiare di vederla precipitare nel vuoto? In tutti e due i casi ci avrebbe rimesso qualcuno di sicuro.
Non sapendo cosa fare, chiese a Ice (Forse non era neanche più il vero Ice, si era ridotto a un mostro): “ Perché? Perché hai rapito la regina? Che motivo hai?”
Lui sogghignò e scoppiò in una risata malefica: “ Muahahahahaahahah! Vedi, streghetta … non tutti sono buoni come te … diciamo che io per avere ciò che voglio devo ricorrere ad altri metodi  … ad esempio questo!” Estrasse magicamente il suo bastone argentato, e scagliò un lampo contro Chocola, che per fortuna, aveva i riflessi pronti e lo schivò. Lui, continuò a parlare: “ La regina è un’ottima fonte di energie magiche … e quindi ho pensato …” E qui rilanciò il lampo, che stavolta Chocola fece rimbalzare con il suo scettro: “ Perché non prendo i suoi poteri? Posso assicurarmi l’immortalità e il dominio su Extramondo! Così ho fatto una passeggiatina, ho bussato a palazzo e ho chiesto gentilmente alla regina di darmi i suoi poteri … e lei cosa ha fatto? Si è rifiutata! Naturalmente non ho perso animo e l’ho condotta in un luogo più accogliente … ed eccoci qui …”
“ E allora? Questo non ti dava certo il diritto di farle del male!” Chocola era furiosa.
“ Ma io non l’ho nemmeno sfiorata! È lei che è svenuta! Devo aver esagerato un po’ con le buona maniere da darle la nausea …” Rise di gusto di nuovo, e poi tutt’a un tratto si fece serissimo.
Si mise in posizione, insieme a Chocola, che puntava minacciosamente il suo scettro al petto del mago.
“ Giovane strega, arrenditi e consegnami i tuoi poteri, prima che io ti faccia a pezzi!”
“ Mai! Scettro!” Prontamente, Chocola lanciò un attacco a Ice, che rispose con un attacco anche lui. I loro raggi si  scontrarono, e solo la forza di resistenza dei due maghi poteva decretare chi avrebbe avuto la meglio in quello scontro. Chocola contava in tutte le sue forze per riuscire, e per un momento ebbe la meglio su Ice. Il suo colpo stava per sopprimere quello di Ice. Ma di certo quell’uomo non si sarebbe lasciato sconfiggere così facilmente. Schioccò le dita,e una nube di gas si sparse nell’aria. Chocola si era ormai tolta la protezione purificatrice, e avendo le mani occupate dall’attacco, dovette trattenere il respiro. Il suo attacco si stava indebolendo,e piano piano stava tornando indietro. Le mancavano le energie, e per di più il gas era velenoso. I suoi muscoli stavano per cedere, e ormai il potente raggio dello scettro era divenuto un filo di spago. Un altro po’ e Chocola sarebbe stata colpita gravemente, e allora niente avrebbe potuto fermare le manie di Ice.
La povera strega stava per perdere ogni speranza, quando l’amuleto brillò di luce propria, così da accecare Ice, che interruppe bruscamente l’incantesimo. Le grandi scintille si spensero,e il botto dell’interruzione fece volare di schiena i due contendenti. Chocola sbatté violentemente la schiena alla parete, mentre Ice batté la testa per terra.
 Tutti e  due erano esausti, ma per sua sfortuna Chocola lo era più di Ice. Lo stregone si  alzò, afferrò il suo bastone e si avvicinò alla povera strega affannata: “ Per te è finita, brutta ficcanaso!” E una scarica di luce uscì dal suo bastone. Chocola non volle nemmeno guardare ….
“ è davvero questa la mia fine?” Pensò, mentre invece, qualcosa l’aiutò a non morire.
Sentì l’urlo di Ice, e delle voci familiari … alzò la testa, e vide il resto del gruppo, con qualche graffio ma illeso e pimpante.
“ Chocola!” Pierre le si avvicinò e l’aiutò ad alzarsi. Si abbracciarono: “ Menomale che siete qui!” Chocola era provata ma felice che i soccorsi fossero arrivati. Anche gli altri si avvicinarono alla streghetta,e furono felici di vederla un po’ ammaccata ma viva.” Alla fine siete riusciti a sconfiggere quei mostri?”
“ Ci è voluto un po’, ma infine abbiamo vinto noi. Un po’ di insetticida e il gioco è fatto!” disse Robin, aggiustandosi la camicia tutta strappata. Risero di gusto, ma si fecero subito seri.
Ice era ancora a terra per il colpo che il nonno gli aveva appioppato. La regina dormiva ancora nella teca. Subito Vanilla cercò di rompere in qualche modo quella cosa, ma non riusciva granché a scalfirla.
Il resto si avvicinò al mago, minacciosamente.
“ Hai finito di fare il prepotente! Libera la regina!”
Ice si riprese, e invece di disperarsi, ghignò: “ Non cantate vittoria …”
Un grande rombo mosse le pareti, che crollarono. Malefici, mostri volanti e qualsiasi altra creatura erano radunati lì, pronti al combattimento.
“ Miei fedeli sudditi, uccideteli tutti!” E al quel comando, quelle creature andarono addosso ai nostri eroi, che iniziarono a combattere.
“ Che pizza! Prima i ragni, ora questi! Ma non hai originalità amico!” Dissero all’unisono Houx e Saule, mentre combattevano insieme.  Vanilla lasciò la teca di sua madre e aiutò gli altri,e anche Chocola si mise a lanciare attacchi a destra e a manca.
Il mago Ice, invece,  si coprì con una nube nera, e insieme a lui prese la teca della regina. Stava per sparire. Ma Chocola se ne accorse: Intenta a combattere, lasciò il suo avversario, e si lanciò nel bel mezzo della nube. Sentì una strana sensazione.  Quando la nube si dissolse, i due rivali erano scomparsi, sotto gli occhi sbalorditi degli altri combattenti.

 
Parte14
Quando riaprì gli occhi, Chocola si trovò in mezzo a delle rovine di un castello. Erano simili a quelle dove aveva combattuto dieci anni fa contro lo stesso Ice, ma stavolta avevano qualcosa di più inquietante: le colonne erano ricoperte di rovi spinosi e fiori morti, e l’aria era impregnata di umidità che penetrava nelle ossa come il freddo vento che soffiava pungente sulla faccia della strega. Si trovò vicino ad Ice, stanco per l’attacco improvviso sferratogli prima. E poco distante da lì, la teca che custodiva in qualche modo la regina si era spaccata, ma la regina dormiva ancora. Appena si riprese, il mago, guardò dov’era finito, e si voltò verso la strega: “ Tu! Come hai fatto a seguirmi?”
“ Non sono stupida come credi, mio caro!” Chocola era desiderosa ora più che mai a sconfiggerlo. Ma prima voleva sapere il motivo vero di tanta cattiveria.
Ma di certo Ice non sarebbe rimasto a raccontarle cosa lo avesse spinto a compiere l’assurda impresa di rapire Sua maestà. Appena vide la regina ancora addormentata, si avventò sul suo bastone poco distante da lì, e afferratolo, corse verso la regina, più arrabbiato che mai.
Chocola fu pronta a fermarlo: “ Fermo!” scagliò con il suo scettro un incantesimo, e il principe inciampò e perse il suo bastone. Chocola gli fu accanto, e lo aiutò ad alzarsi: “ Ora spiegami … cosa ti spinge a fare del male?”
“ Lasciami stare! Tu non capiresti …” Scostò violentemente la mano di Chocola. Ma la strega non perse la speranza.
“ Invece sì che ti capirei!” urlò la streghetta: “ ricordo ancora i giorni in cui Vanilla era passata dalla parte del male .. quando riuscì a prendere il suo cuore nero e liberarla così dal maleficio, vidi con i miei occhi, tutti i momenti che l’avevano condotta a fare quel drastico cambiamento: La solitudine,e l’impossibilità di giocare, la tristezza in fondo …. Quindi so cosa ci può essere nel tuo cuore. Lascia almeno che ti aiuti!”
Ice era rimasto sorpreso dal discorso commovente della strega. Si sedette, e con voce malinconica raccontò: “ Ero odiato da tutti, come tu sai, e di certo non avrei sopportato a lungo quella situazione … ma tornando qui,e prendendo i poteri alla regina,mi sarei potuto vendicare di qualsiasi angheria che avevo subito a causa di quelle sciocche delle mie mogli …”
“ Ma sono cose del passato! Dimentica tutto e perdona ciò che ti è stato fatto. Così non dovrai più soffrire …” Ice guardò Chocola, e vide in lei l’aspetto fiero di una vera regina, saggia e sincera. E rimase in silenzio.
Ma poi … : “ Hai ragione, Chocola … forse dovrei perdonare …” In quel momento parve proprio che Chocola lo avesse finalmente convinto a passare dalla parte del bene. Ma si può sempre sbagliare: “… o forse … futura regina!” Un ghigno malefico comparve sul suo volto, e Chocola, terrorizzata dagli occhi gelidi che la fissarono, sentì un dolore al ventre, e cadde bocconi. Il mago le aveva sferrato un pugno alla bocca dello stomaco: “ mai fidarsi del nemico! E visto che, se non sbaglio, sei la futura regina .. comincerò a prendere i tuoi poteri! Preparati a morire!” E un raggio venne scaturito dal bastone di Ice. Chocola urlò di dolore, e venne sollevata in aria: “ AAAAAAAAAAAAh!! Basta!” Sentiva mancare tutte le sue forze,e a poco a poco la sua vista si stava annebbiando. Sentiva freddo, e in quel momento critico, mentre sentiva la voce rimbombante di Ice che rideva come un matto, vide una figura nera, sfocata, e poi un tonfo a terra. Buio totale, e poi un calore nel suo petto l’aiutò a riaprire gli occhi. L’amuleto brillava e le stava ridonando le energie vitali a poco a poco.
“ Ma cosa è successo?” Prima di svegliarsi, qualcosa proveniente dal suo cuore l’aveva incoraggiata ad alzarsi, una voce che lei sapeva riconoscere tra tante: “ Chocola! Svegliati ti prego!” Era proprio la sua voce.
Con lo sguardo, cercò Il mago Ice,e  lo trovò. Era faccia a faccia contro un’altra persona … il cuore della strega balzò, e la speranza riaffiorò dentro. Era la persona che con la sua voce l’aveva risvegliata. E quel dolce profumo di pino silvestre … Si, era proprio Pierre. 


Grazie Mileyfan10 di aver seguito la storia fino ad ora <3 spero continuerai a farlo, ci tengo molto <3
é arrivato Pierre! Evviva e felicitazioni! Come andrà a finire!! andiamoa scoprirlo insieme! Nel mentre ditemi cosa ne pensate!

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Capitolo 8
*** Parte 15 - Vittoria/ Parte 16 - Ritorno a palazzo ***


Parte15
Pierre teneva ancorato a terra Ice con violenza, e non si accorse che Chocola si era ripresa.
“ Pierre!” Urlò Chocola felice. Il principe si voltò e vide che la sua dolce amata era ancora viva, per fortuna.
“ Chocola! Per fortuna stai bene … pensa alla regina! Io nel mentre mi occupo di questo qui!” E Si mise a combattere a calci e pugni contro Ice. Chocola era un po’ preoccupata per Pierre, comunque si alzò e andò subito dalla regina. Candy aveva la faccia rivoltata al terreno. Lo schianto le aveva provocato lievi ferite date dalle schegge del vetro. Chocola tentò di toglierle i pezzi di vetro, e con la magia curò le ferite più profonde, che sanguinavano da un bel po’. Ma la regina non riusciva a svegliarsi lo stesso.
“ La prego, regina! Si svegli!” Chocola implorava la povera regina svenuta a riaprire gli occhi, ma non c’era verso. In più il suo respiro era debole e il cuore batteva pianissimo.
“ Spero di non essere arrivata troppo tardi! Regina, si svegli la pregooooooooooo!!!” la scosse, ma niente. E si accorse che il respiro stava per esaurirsi. Se non avesse trovato una soluzione al più presto, la regina sarebbe sicuramente morta.
Iniziò a piangere, e le sue calde lacrime scendevano sul volto della regina che giaceva tra le sue braccia: “ Vi prego … non ci abbandonate così presto …” E una lacrima cadde sull’Amuleto della Luce. Quel magico oggetto si illuminò,  e il corpo della regina si illuminò. Chocola rimase un po’ perplessa, e anche gli altri due che combattevano con il sangue tra i denti rimasero sbalorditi dalla scena che si presentò ai loro occhi. Il corpo della regina si riscaldò, e dopo un po’, la luce svanì a poco a poco. Chocola sentì qualcosa: un battito nelle vene di Candy. Il petto della regina si alzò all’improvviso come se avesse ripreso fiato all’improvviso, e la dolce regina aprì i suoi grandi occhi. Vide Chocola, e rimase lievemente confusa: “ Chocola … cosa è successo?”
La strega era felicissima e si buttò al collo di Candy: “ Oh! sono così felice! È ancora viva!” Candy di certo non poteva ricordarsi cosa fosse successo, e ancora mezzo frastornata abbracciò Chocola: “ Pretendente al trono, sono felice di vederti … ma aspetta …” Appena si staccarono, la regina riuscì a vedere l’Amuleto della Luce: “ è l’amuleto della luce! Chocola come fai ad avercelo tu?”
“ L’amuleto ha visto dentro di me la purezza e mi ha accettato, tutto qui …” Sorrise e fece toccare alla regina lo splendido gioiello.
Ice era furibondo: “ Come cavolo fa ad essere ancora viva???? Non è possibile!!!” E , inseguito da Pierre si scaraventò sul piccolo gruppetto. Pierre gli sbarrò la strada, e insieme si schiantarono al suolo. Caddero fragorosamente,e si sollevò parecchia polvere.
Chocola e Candy erano riuscite a spostarsi per evitare lo schianto, e a quella vista urlarono terrorizzate: “Pierreeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Noooooooooooooooo!!”
Chocola si precipitò subito dal principe: “ Pierre! Stai bene?” la nube si era dissolta, e apparve solo Pierre, che le urlò contro: “ Non ti avvicinare! È una trappola!!”
Ice era sparito,e neanche troppo lontano. Chocola se ne accorse appena sentì delle mani che le stringevano il collo con forza. Ice era apparso dietro di lei,e ora la teneva sospesa per il collo.
“ Chocola! Brutto mostro lasciala!!” Pierre era disperato e subito tentò di trarla in salvo. Ma Ice lo fermò: “ Fermo! Se non vuoi che la uccida, arrenditi e cedimi i poteri!”
“ Certo che tu sei fissato con questa storia! Non ti eri forse affezionato a me??” La regina Candy era dietro di lui, e con lo scettro lo ferì alla schiena. Ice urlò dal dolore e lasciò bruscamente Chocola, che per fortuna venne afferrata al volo da Pierre. Quello strangolamento, l’aveva fatta svenire. Pierre tentò di farla svegliare,come quando era svenuta per il sogno dell’Amuleto. Ma stavolta, la stretta alla gola era stata troppo forte. La strega non riusciva a respirare bene, e guardò Pierre a occhi socchiusi e gonfi di lacrime: “ Non mi sento bene … ti prego aiutami …”
“ Chocola, resisti … io so che tu ce la puoi fare!”
“ Ma … sono debolissima …”
“ ti darò io la forza per continuare!” La afferrò la mano:” Ti ricordi quando mi hai salvato tu dall’oscurità? Bene, fai come quella volta, e riusciremo a sconfiggerlo!!”
“ Voi due! State bene?” Disse la regina, che stava combattendo contro Ice, più infuriato che mai.
“ Avanti, fai uno sforzo …” Pierre aiutò Chocola ad alzarsi. Appena la regina li vide sani e salvi, prima schivò l’attacco di Ice, e poi dettò la soluzione per sconfiggerlo: “ Usa l’Amuleto! Entra in contatto con lui e sconfiggilo!”
Chocola si ricordò del vero potere di quel magico gioiello, e guardò con occhi decisi Pierre, che capì le sue intenzioni. E anche Candy capì.
Ice aveva sentito l’avviso dato dalla regina,e subito si girò verso la strega, per impedirle l’uso del manufatto: “ Non riuscirai a farlo! Ti ucciderò prima!”
E la sua mano si allungò per strappare l’amuleto … e si fermò a a neanche un centimetro di distanza. A causa di Strane liane erbacee, che gli impedirono notevolmente di avanzare.
Ice si trovò intrappolato in quella tela: “ Ma che cos … liberatemi subito!”
“ Non credo proprio che riuscirai facilmente a liberarti da lì! Bel lavoro, fratellino!” La voce squillante di Houx si sovrappose a quella del gemello,che si diedero il cinque. Candy li aveva chiamati telepaticamente, e il resto degli eroi si era precipitato sul luogo dello scontro.
“ Sono arrivati i rinforzi!” Urlarono tutti all’unisono, e subito scagliarono incantesimi di paralisi su Ice, già bloccato dalle liane.
Vanilla volò verso sua madre, e le buttò le braccia al collo dalla felicità: “ Madre , stai bene!!” Anche Candy era felicissima. E Cinnamon andò da sua figlia: “ Ora, Chocola, sfrutta questa occasione d’oro!”
Di certo la futura regina non se lo fece ripetere due volte. Sfilò il ciondolo, e lo poggiò con forza sul petto dello stregone: “ è arrivata la tua ora! Amuleto! Mostra la tua forza e liberaci dalle forze del male!”
L’effetto fu immediato: Si scaturì una potente luce dall’Amuleto, e Ice urlò dal dolore. Lentamente iniziò a dissolversi nel nulla, e l’oscurità venne espulsa dal suo corpo. Tutti assistevano alla fine del mostro, che stava diventando parte del vento, trasformandosi in polvere. Non riuscì a dire niente, poiché in poco divenne solo un brutto ricordo, e al posto delle liane che lo avvolgevano, rimase solo … un cuore nero, che si spezzò nel mezzo,e diventò anch’esso polvere.
La battaglia era finita, la pace era tornata, finalmente.
“ Ce l’abbiamo fatta … menomale …” Chocola era finalmente tranquilla, e immerse il suo viso nel petto di Pierre, scoppiando a piangere. Il giovane la confortò abbracciandola forte: “ sfogati … l’incubo è terminato … ora saremo felici noi due …”
“ Tutti noi lo saremo ..” Anche gli altri si strinsero alla streghetta piangente, commovendosi a loro volta.
“ Si …” Chocola si riprese dal pianto di sfogo e si asciugò le lacrime: “ Basta piangere adesso! La guerra è finita e la regina è salva! Cosa vogliamo di meglio?”
“ Io voglio sposarti!” Aggiunse Scherzosamente Pierre. Tutti risero, e lui dolcemente le baciò la fronte.
“ Torniamo a palazzo …” E tutti, tranne la coppietta, si misero in volo verso il palazzo. Rimasero un po’ soli.
“ Finalmente … manca poco e non due saremo finalmente uniti per sempre …”
“ In verità, Pierre, lo siamo sempre stati …” si Guardarono dolcemente, e si baciarono appassionatamente. Si misero in volo  per raggiungere gli altri. Erano felici di essere insieme,e lo dimostra il fatto, che i loro cristalli fucsia, si colorarono di un rosso caldo e intenso. Non era pi semplice amore, ma vero e proprio sentimento di passione.


 
Parte16
La dolce coppietta raggiunse il resto dei compagni.
“ Come avete fatto a trovarci così in fretta?” Chocola era ancora sorpresa che i suoi amici fossero riusciti a trovarla così presto.
“ La regina ci ha aiutato col pensiero … letteralmente …” Robin sorrise e continuò a volare.
“ Grazie, siete dei veri amici …”
“ In verità eravamo annoiati dopo la lotta contro gli scagnozzi di Ice e siamo venuti a cercarti, tutto qui!” Disse con aria di superiorità il nonno.
“ Si certo come no! Ammettilo, eri preoccupato!” Chocola lo stuzzicò un po’, ridendo.
“ Sei o non sei mia nipote, scusa? Tutti noi eravamo preoccupati! Ma ti ripeto, siamo venuti solo per noia …” La guardò maliziosamente,e le diede una pacca sulla spalla. Chocola fece a meno di lamentarsi, sapeva come fosse suo nonno e lasciò perdere.
Poi rivolse la stessa domanda a Pierre. Lui, cambiò risposta: “ Sentivo che eri in difficoltà, lo sentivo qui dentro …” E si mise una mano sul cuore: “ Così ho seguito la tua traccia e appena ti ho visto in evidente difficoltà, sono andato addosso ad Ice, non potevo permettergli di farti del male, come lo ha fatto a me tanti anni fa …” Strinse i denti e abbassò lo sguardo arrabbiato. Chocola lo guardò commossa e gli prese la mano: “ Ora tutto è finito, nessuno ci farà più soffrire.”
 Si guardarono affettuosamente.
“ Chocola!” la regina la chiamò vicino a sé: “ Siamo quasi a palazzo, e visto che siamo già su Extramondo … tra pochi giorni diverrai regina, questo lo sai vero?”
“ Certo, maestà!”
“ Rimanete qui per il resto dell’attesa o tornate sulla terra?” chiese la regina.
Chocola rimase un po’ indecisa. Era felicissima di essere tornata a casa sua, ma voleva anche tornare tra quelle amate montagne, nel suo nido. E in più …
“ Preferirei tornare sulla terra … dopotutto Vanilla non mi ha fatto ancora leggere il suo romanzo! Vero Vanilla?”
Vanilla le sorrise raggiante: “ Credo sarà la prima cosa che faremo appena tornati a casa!”
“ Anche se non credo sia necessario … sei bravissima a scrivere, che bisogno ci sarebbe?” Chocola ci scherzò su, e Vanilla le diede un abbraccio “ al volo” xD
“ Sempre la solita … grazie sei una vera amica …”
“ Per sempre tua, cara!” Rispose Chocola. E rimasero fianco a fianco, come da quando si erano conosciute.
Non ci rimisero molto a tornare a palazzo. L’edificio era ancora in parte distrutto, ma i maghi architetti stavano lavorando duramente per ricostruirlo in tutto il suo splendore.
Posati i piedi sulla terra ferma, le guardie rimaste a palazzo corsero incontro a Candy, e lei li accolse a braccia aperte. Presero in braccio la streghetta Chocola, e si congratularono tutti con lei. E tra di loro comparve l’unicorno, che andò verso di lei: “ Congratulazioni, giovane strega, l’amuleto ti ha accettata e ora hai salvato tutti noi. Fai del tuo meglio quando verrai a prendere posto sul trono della regina di Extramondo.” Detto questo, Chocola gli si buttò al collo, e dopo, lui divenne solo una montagna di piume candide come la neve e la sua scia magica tornò tra i ghiacci della montagna. Lo salutarono tutti con gesti, parole e lacrime. La saggia creatura nitrì riconoscente e il suo eco si diffuse nell’aria.
Erano tornati a palazzo, dopo tante peripezie. Ma non sarebbero rimasti a lungo lì. Motivo a spingerli a ritornare sulla terra? La fretta di Vanilla nel dover fare subito qualcosa che si era ricordata in quel momento: “ Oh mio dio! Me ne ero completamente dimenticata! Dobbiamo tornare indietro, subito!” Chocola rimase un po’ sorpresa dal suo comportamento, ma accettò la decisione di tornare. Lei, Pierre e Vanilla salutarono affettuosamente gli altri, promettendo loro che tanto sarebbero tornati lì per l’incoronazione.
“ Credo che domani io e Cinnamon verremo a farvi una visitina, dopotutto i piani erano quelli!” Disse Candy e lì salutò infine. Loro si misero in volo, sempre voltandosi indietro a risalutarli. Fino a quando divennero tutti puntini.
Durante il volo, Vanilla fu quella che volava più veloce. Non aveva detto agli altri ciò che doveva urgentemente fare, e il duetto rimanente faticò  restarle dietro. Infatti, così indietro da riuscire ad essere raggiunti da qualcuno. Era Robin.
“ Ehi! Ma tu non avevi deciso di rimanere qui?” Gli chiese Chocola, vedendolo un po’ affannato.
“ Mi sono appena ricordato che devo suonare domani ad un concerto, e devo pur prepararmi, per l’amor del cielo!”
“ Che impegno!” Pierre lo guardò maliziosamente,e Robin rimase pietrificato. Ma alla fine, si misero insieme e tentarono di raggiungere Vanilla, che ormai aveva già passato il varco. Dopo un po’ ce la fecero anche loro.
Sulle Terra il sole stava per tramontare e il cielo era screziato di arancio e rosa. Uno spettacolo veramente bellissimo. La casa era come l’avevano lasciata qualche giorno prima.
“ Finalmente tornati … per il momento!” Disse Pierre, che si buttò sul divano. Chocola si coricò vicino a lui: “ A chi lo dici! Ma … Vanilla dove sei?” Vanilla in effetti non si vedeva, ma la sua voce terribilmente preoccupata era ben udibile. Era in camera sua, a quanto pare, e da ciò che diceva le cose non stavano andando bene …
“ L’esame! Come ho potuto dimenticarmene?? Maledizione!” continuava ad urlare.
Chocola la raggiunse nella sua camera, e la vide intenta a pigliare libri di medicina da tutte le parti, con la faccia paonazza.
“ Non dirmi che …”
“ Si! Domani ho l’esame e mi sono dimenticata di studiare … e  … No! Ho anche quell’altra cosa!”
“ Quale altra cosa?”
“ Dovevo consegnare il capitolo del romanzo all’editore,e devo ancora finire! Dovrò restare tutta la notte sveglia!”
“ Ma che problema c’è? Sei intelligentissima e hai fantasia, sono sicura che ce la farai di sicuro!” Chocola le prese le mani e l’abbracciò per calmarla. Quel gesto ebbe il suo effetto.
“ hai ragione … menomale che ci sei tu …”
“ La promessa vale sempre, ricorda …” le sussurrò Chocola all’orecchio.
“ Sei meravigliosa .. ora puoi lasciarmi sola? Mi metto sui libri per domani e finisco il romanzo …”
“ Come vuoi.” La lasciò da sola, e tornò a sedersi accanto a Pierre.
“ Ceniamo?” Propose il principe.
“ D’accordo … Ti unisci a noi Robin?” Ma Robin pensò a rinchiudersi in camera sua a fare vocalizzi a tutto spiano per il concerto. E così furono loro due, come sempre in fondo.
Cenarono deliziosamente, e prima di andare a dormire, passarono la serata in veranda. Il cielo notturno era costellato di tantissimi puntini bianchi, e la luna giallo limone illuminava i loro volti. Ammirarono il cielo stellato per un po’, e poi stanchi morti andarono in camera loro, e si infilarono sotto le coperte.
“ Buonanotte, Pierre.”
“ Buonanotte, Chocola … ti voglio bene amore mio …”
“ E io ti amo … grazie di avermi salvato da Ice …”
“ Tutto per te … dormiamo ora.” Concluse Pierre e le baciò la fronte come sempre.
Vanilla restò sveglia tutta la notte a studiare e scrivere, ma non ci mise troppo. E nella quiete dei suoi sogni, Chocola sognò il suo abito da sposa, l’altare e l’unione con Pierre tanto desiderata. E a breve quel sogno sarebbe divenuto realtà. 

 spero che la battaglia con consecutiva vittoria non sia stata banale <3 lasciate pure i vostri commenti o critiche ....

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Capitolo 9
*** Parte 17- Ginger/ Parte 18 - L'incoronazione tanto attesa ***


Parte17
La mattina seguente, Vanilla corse fuori di casa prestissimo per correre all’università, e così fecero anche Pierre e Chocola. Robin rimase a dormire, in fondo erano ancora le sette del mattino, e lui non riusciva proprio a svegliarsi prima delle 9!
Chocola voleva assistere all’esame della sua amica, a tutti  i costi. Giunti all’università, Vanilla andò subito nell’aula per iniziare a dare il temutissimo esame di Anatomia. Chocola e Pierre non poterono entrare per darle coraggio, nonostante ciò aspettarono fuori dall’aula per ben due ore interminabili. Al contrario di Chocola che ancora sbadigliava un po’ insonnolita, Vanilla era più decisa che mai, e rispose con sicurezza a tutti i quesiti, finendo prima degli altri studenti, che la osservarono sia un po’ invidiosi che sorpresi.
Consegnò l’esame, un po’ titubante ma senza mostrare la minima insicurezza. Il professore la guardò di sottecchi, e poi guardò il suo esame, e spalancò gli occhi. A quella reazione gli occhi di  Vanilla si illuminarono di gioia.
“ è un buon segno!” Pensò tra sé, e uscì dall’aula. Chocola le venne incontro raggiante.
“ Allora, come è andata? Era difficile?” le chiese.
“ Non tanto, ma a giudicare dallo sguardo del prof direi che è andata piuttosto bene …” E rivolse uno sguardo furbo a Chocola, che capì che la sua amica aveva avuto successo.
“ Sono sicuro che sia andato a gonfie vele … ora devi aspettare molto per i risultati?” disse Pierre, che più che frettoloso era affamato ( Aveva i crampi, e questo Chocola lo aveva notato)
“ Eravamo in pochi … ma credo che fino a questo pomeriggio non sapremo niente … quindi torniamo per il momento a casa …” Pierre tirò un sospiro di sollievo, ma non lo diede a vedere. E insieme, Chocola con il braccio attorno alle spalle di Vanilla, tornarono verso casa. Robin stava facendo colazione, sempre insonnolito.
“ Bene, come è andata Vanilla?”
“Meravigliosamente, Robin, credo proprio di averlo superato, stiamo a vedere ora!” E tutti risero. Poi si sedettero a fare colazione.
Quella mattina, Vanilla porse gli ultimi capitoli della sua storia a Chocola, che li prese entusiasta e li lesse tutti d’un fiato. Come sempre, rimase estasiata dallo stile di scrittura di Vanilla: Semplice, ma coinvolgente e soprattutto ricco di magia. Una caratteristica essenziale in una dolce storia d’amore. Lesse tutto per filo e per segno, e quando una parte le piaceva in particolare, la ripeteva a voce alta davanti a tutti, facendo arrossire un po’ Vanilla. E appena ebbe letto le ultime righe, che chiudevano in modo stupendo la storia, si buttò su di lei: “ è … meraviglioso … sfonderai, questo è poco ma sicuro!”
Vanilla rimase euforica: “ Dici? E dire che è il lavoro di un’intera notte senza dormire. Pensavo di aver scritto qualcosa di sbagliato …”
“ E invece sei stata grande come al solito! Piantala di essere modesta!” E la strinse ancora di più.
Rimasero a lungo strette in quell’abbraccio, e si sorrisero l’un l’altra. Vanilla mise il capitolo nella busta per la consegna all’editore,e chiuse soddisfatta.
Era mezzogiorno ormai e quindi decisero di pranzare. Tra poche ore sarebbero dovute tornare all’Università per controllare i risultati. E fu quello che fecero circa alle tre. Tornarono a scuola. Una marea di studenti stava davanti ai cartelloni dove erano scritti i punteggi degli studenti, e appena videro Vanilla arrivare, alcuni mormorarono tra loro e loro. Vanilla di solito era abituata a quel comportamento, ma quella volta, era diverso. Sembrava più che altro un mormorio di sorpresa.
Vanilla guardò il suo nome. E si accorse che quel mormorio era dato da un semplice fatto …:
< Vanilla Aisu – Esame di anatomia – Superato – pt : 28>
“ Wow! 28 punti! Sei stata grandiosa, amica mia!” Esclamò Chocola entusiasta, e l’abbracciò. Ma non era quello il vero motivo … bensì, più sopra del suo nome, di un solo posto, stava quello di un ragazzo, che Vanilla conosceva abbastanza bene:
< Ginger Aizawa – esame di anatomia – Superato – pt: 30 e lode>
“ 30 e lode! Stavolta ti ho battuto, Vanilla!” Una voce maschile e vellutata spuntò tra il chiacchierio generale. Un ragazzo, corti capelli neri, occhi verdissimi, e fisico slanciato, si avvicinò. Veramente carino, e per giunta tutte le ragazze rimasero abbagliate.
“ Vedo, Ginger .. Complimenti vivi!” Vanilla non rimase scontenta di quella scoperta, anzi si congratulò con lui. Chocola vide che gli occhi dell’amica si illuminavano ogni volta che lo guardava. La portò in un angolo e le chiese: “ ma quel ragazzo … lo conosci per caso? È molto carino amica mia! E sembra particolarmente interessato a te, anche se è un umano …”
“ In realtà non è un umano … credo sia tuo cugino Ginger Meilleur …”
“ Io ho un cugino che si chiama così???” Chocola rimase sbalordita da quella scoperta. In effetti si somigliavano parecchio, ma non avrebbe mai pensato fino a quel punto!
Tornò vicino alla bacheca, e ormai la folla si era diradata. Erano rimasti solo Ginger e Pierre.
Chocola fissò negli occhi il suo presunto cugino, turbandolo non poco: “ E tu che vuoi? Ci conosciamo?”
“ Mi chiamo Chocola, sono la migliore amica di Vanilla. Il mio nome ti dice qualcosa?”
Ginger appena sentì quel nome sobbalzò: “ Non ci posso credere! Cuginetta! Quanto tempo!”
“ Già! Ma perché io non ho memoria per ricordarti? Non sapevo nemmeno che fossimo parenti!”
“ L’ultima volta che ti ho vista avevi appena due anni! Ci credo che non ti ricordi di me!”
“ ma precisamente, come fate ad essere cugini?” Chiese Pierre incuriosito da quel vivace personaggio.
“ Sua madre e mio padre sono fratello e sorella.” Rispose Ginger. Chocola rimase lo stesso perplessa, ma poi riuscì a ricordare lo stesso: quel mago che ogni tanto le tirava le guance quando era piccola come uno scricciolo. E un sorriso spuntò sul suo volto.
“ Ora ricordo! Tuo padre si chiamava Michael, se non sbaglio! Ma come mai non ci siamo più rivisti?”
Ginger abbassò lievemente lo sguardo, rattristato: “ Mia madre morì poco dopo che sono nato, e mio padre soffrì parecchio … Ci trasferimmo così sulla terra quando io avevo appena sei anni .. mi integrai con gli umani, e divenni quasi uno di loro. Ho seguito gli studi fino ad oggi,e Quando, venendo qui, ho visto Vanilla … penso di essermi …”
“ Innamorato?” Concluse Chocola, guardandolo divertita, e mettendolo in imbarazzo. Lui arrossì, ma ancora di più lo fece Vanilla.
“ Diciamo che … una via di mezzo c’è.” E si voltò verso Vanilla, che incrociò il suo sguardo. E tutti e due divennero peperoni dall’emozione.
“ Non immaginavo che tu …. Eppure sei sempre in competizione con me!” Disse Vanilla.
“ Beh, si … in fondo sei bravissima, e volevo fare meglio di te, così da poter riuscire a fare una cosa .. e oggi è giunto il momento … Vanilla, vorresti uscire con me?”
Pierre rimase sorpreso, e Chocola per poco non urlò. Vanilla lo guardò felicemente, e rispose quasi immediatamente: “ Ma certo! Mi farebbe molto piacere!”
 E poi lo salutò con un bacio sulla guancia. Per il momento si separarono: lei parlando con Chocola, e lui saltando dalla gioia come una rana.
Ma la giornata non era ancora finita: Vanilla doveva fare un’ultima cosa. Tornarono  a casa, Vanilla prese il pacco con il capitolo da consegnare, e tutti corsero infine dall’editore.
Quell’uomo baffuto con il sigaro alla bocca, e dallo sguardo buffo, prese tra le mani il capitolo, e lesse con gli occhi. Solo Vanilla entrò nell’ufficio, e come prima, Chocola e Pierre rimasero fuori ad aspettare. Stavano con le orecchie attaccate alla porta, in attesa di qualcosa che dicesse loro come fosse andata. E dopo circa una mezzoretta, Vanilla uscì senza dire niente. Occhi bassi e sguardo impassibile, ma non aveva il capitolo in mano. Chocola la guardò preoccupata: “ Come è andata? Perché quella faccia triste?”
“ Semplicemente perché non potrò esserci domani all’incoronazione … pubblicherà il mio romanzo e lo farà vedere a una scrittrice famosa!” E saltò dalla gioia , insieme agli altri. Il romanzo era andato alla grande!
E il direttore uscì entusiasta dall’ufficio: “ Il tuo romanzo è sorprendente! Tu diventerai una grande scrittrice mia cara!” E abbracciò Vanilla, contentissima dei grandi risultati che aveva raggiunto.
Tornarono finalmente a casa,e per quella sera ci sarebbero rimasti. Videro, appena arrivati, Robin in ghingheri, pronto per uscire per il concerto: “ A Dopo, mademoiselles!” E salutò seguito da una scia di petali di rosa, come sempre. Gli altri si rilassarono.
“ Vanilla! Non hai chiesto il numero a Ginger!” Disse Chocola, appena buttatasi sul divano.
“ Non preoccuparti! Sicuramente lo vedrò presto …” E arrossì, dopo averlo detto. Le due amiche si scambiarono uno sguardo complice.
“ Vedrai, molto più presto di quanto pensi …” Stavolta non erano state loro a parlare. Ma una voce esterna, seguita da una luce abbagliante e dall’apparizione di due figure snelle e femminili. Tutti le riconobbero.
“ Madre!” urlarono all’unisono le due streghette, e ognuna di loro corse verso la rispettiva madre. Candy si congratulò con sua figlia per gli enormi successi di quella giornata, e Cinnamon infuse coraggio a Chocola, per la giornata di domani.
Rimasero a dormire da loro quella notte, dopo aver cenato e discusso animatamente. E la mattina seguante si svegliarono presto. Si prepararono tutti, soprattutto Chocola, e si misero davanti allo specchio. L’alba di una nuova generazione era ormai giunta, e tutti ne erano consapevoli. Varcarono la soglia della luna di Extramondo, e si ritrovarono immersi nel clima di festa del giorno dell’incoronazione della regina.


 
Parte18
A palazzo, tutti erano in enorme fermento. Ghirlande si fiori rosa e bianchi erano appesi alle alte pareti della sala del trono, nell’aria galleggiavano grandi candele profumate, e un dolce profumo di cioccolata aleggiava nell’aria. In paese, il clima di festa si faceva sentire come non mai: I paesani avevano ornato le vie e le case di bandiere con lo stemma reale, e riempito i balconi di fiori, aperto negozi con articoli di festa e si erano tutti vestiti elegantemente. Non mancavano giovanissime streghette con graziosi fiocchettini nei capelli, e abitini merlati. Graziosissime, sin troppo. Quando tutti videro arrivare Chocola, si misero davanti al portone del palazzo, ormai completamente ricostruito, e l’accolsero come una star. La gente comune stava sotto e ammirava la streghetta, che salutava tutti cordialmente e con immensa gioia.
“ Vi adoro tutti quanti!” Diceva, mandando baci a tutti e salutando a braccia aperte il popolo in festa.
Pierre la trasse a sé: “ Non è il momento di pavoneggiarsi! Vieni devi prepararti per la cerimonia!” E la portò con sé dentro. Subito alcune serve la presero con sé, e la portarono nella stanza a cambiarsi. Vanilla fu l’unica che ebbe il permesso di restare con Chocola, tutti gli altri, compresa la regina andarono nelle loro stanze per cambiarsi e prepararsi.
“ Oh mio dio! Chocola il tuo abito è meraviglioso!” esclamò Vanilla, quando le mani fatate delle serve finirono di plasmare sul corpo lo sfarzoso abito reale. Era uno splendore:I lunghi capelli sciolti e luminosi di Chocola erano ornati di gemme fucsia, facendoli risplendere(Un po’ come la principessa Sissi), l’abito lunghissimo e con un enorme strascico, rigorosamente tutto rosa. Pizzi orlavano le maniche e la gonna, ornata di simpatiche roselline e di un velo rosa pallido .Un grosso nastro legato a fiocco fasciava l’addome, non aveva spalline ma maniche elastiche attaccate alle braccia. Come gioielli, una splendida collana tempestata di rubini, orecchini piccoli ma molto eleganti, e il diadema da principessa, con due grossi diamanti orsa incastonati nel mezzo. Chocola si guardò allo specchio, e poi disse quasi con meraviglia: “ Wow! Sembro quella bambola che tu avevi da piccola, Vanilla! Ti ricordi? La tua preferita!”
“ Ora che me lo fai notare, è proprio vero!” In effetti, somigliava alla bambola che Candy aveva regalato a Vanilla a cinque anni. La sua preferita in assoluto, la spazzolava la vestiva e ci giocava ore e ore. Adesso l’immagine di Chocola vestita come una vera regina le portò alla mente quel dolce ricordo: “ Bellissimo … Ma tu sei più bella!”
“ Oh, grazie ..” Disse con voce grossa Chocola, cercando di imitare scherzosamente il tono di un re. Vanilla rise. Anche lei era vestita graziosamente: Un fiocco lilla ornava i suoi riccioli biondi, portava un abitino viola e lilla, munito di spalline e decorato con fiocchetti sulla gonna. Portava pantacollant di un viola leggero,e graziose scarpette col tacco alto. Niente di speciale, ma addosso a lei diventavano capolavori di grazia e bellezza.
“ anche tu sei bellissima Vanilla …” esclamò Chocola, e abbracciò di impulso l’amica, che ricambiò leggermente presa alla sprovvista. Era giunto un giorno importante, e ci erano arrivate insieme.
A interromperle in questo momento tenero, ci pensò qualcuno che bussò lievemente alla porta,e entrò lo stesso: Pierre, più elegante che mai; completo nero come la notte,con maniche e orli lievemente glitterati, sotto camicia bianco che spuntava a fronzoli. Il tutto ornato da due occhi stupendi e un viso molto curato. Bellissimo, e Chocola ne rimase invaghita: “ Amore sei una meraviglia!”
“ Tu lo sei di più …” E la baciò teneramente:” Ma renditi più bella per il giorno che ci aspetta con ansia, ok? Voglio che tu sia solo mia!”
“ certo, cercherò di limitarmi il più possibile!” E risero felicemente. Tra poco, sarebbe stata chiamata nella sala del trono. L’accompagnarono verso la porta della sala reale, e poi entrarono lasciandola fuori.
Squillarono le trombe, e una voce intonò il suo nome: “ Chocola Meilleur!” Era la voce di sua madre. Entrò nella sala.
Tutta la corte di palazzo si girò verso di lei,e verso la fine, stava maestoso il trono regale, vuoto. Candy stava in piedi alla fine di quella fila di gente estasiata alla vista della futura regina, e Cinnamon accanto a lei. Davanti alle due ex pretendenti, stava un leggio, e messo aperto, il libro della Legge di Extramondo. Vanilla Era alla sinistra di sua madre, Pierre raggiunse Chocola, e lentamente attraversarono a braccetto la sala del trono, decorata più di tutte le altre stanze. Uno scrosciare di applausi irruppe nel sacro silenzio che era caduto all’entrata di Chocola. E gli applausi finirono appena la strega fu davanti al leggio.
“ Chocola Meilleur, oggi tu siederai ufficialmente sul trono di Extramondo, e adempierai a tutti i doveri di regina che ti spetteranno … sei consapevole di tutto ciò?” Sentenziò la regina a voce alta.
Chocola poggiò la mano sul libro e decisa disse: “ Si maestà!”
“ Bene, diamo inizio al giuramento e all’incoronazione …” Esclamò Cinnamon. Prese da un cuscino uno scrigno tutto dorato, lo aprì. Dentro di trovata lo scettro che Chocola avrebbe impugnato di lì a poco. Le chiese di poggiare l’altra mano sullo scettro stesso.
Candy iniziò:“ Chocola Meilleur, Giuri su questo scettro e su questa legge di rispettare le leggi, di governare con equità, e di rendere felici i tuoi sudditi?”
“ Lo giuro sul mio cuore.”
“ Giuri di rimanere a fianco di tutti, di non pensare mai a te stessa, e di sacrificarti per il bene di tutti?”
“ Lo giuro sul mio cuore.”
“ Quali sono i tuoi più chiari propositi per il regno?”
“ Governare come una vera regina, farmi amare ed amare i miei sudditi, e proteggere questo regno dal male che incomberà in futuro.”
“ Lo giuri sul tuo cuore?”
“ Lo giuro sul mio cuore.”
Il leggio sparì. E Chocola fece una genuflessione e si inchinò davanti a Candy, che prese la corona.
“ hai dimostrato coraggio, fedeltà e senso del dovere … ci hai salvato e l’Amuleto della luce ha dimostrato a tutti noi che hai un cuore puro e sincero … Sei degna pienamente di avere questo onore.”
Lentamente, pose la corona in testa a Chocola. Molti singhiozzi provenivano dalla folla,misti a pianti commossi. Anche Vanilla pianse dalla felicità. Si innalzò un canto glorioso.
“ Da questo momento, sei diventata sua Maestà la regina Chocola Meilleur, sovrana di Extramondo e del mondo magico. Congratulazioni.”
Chocola si alzò fiera e ringraziò la regina con tutto il suo cuore. Si voltò verso la folla, che aveva fatto scrosciare un mare di applausi. Sorrise felice, e esclamò: “ Prometto di non tradire mai il nome di questo incarico,e di rendere il popolo fiero di me. Grazie a tutti voi!” E poi andò verso il balcone, seguita dal resto dei sudditi. Il paese si era raccolto ai piedi del palazzo, e appena vide la regina incoronata, urlò: “ Viva la regina Chocola! Viva Extramondo!” Lei alzò la mano, e tutti gridarono dalla gioia. Vanilla le porse lo scettro, e solo alzando lo scettro, riuscì ad ammutolire la gente.
“ Miei cari …” Iniziò: “ Sono felice di condivider con tutti voi questo giorno, e prometto che da oggi inizierà una nuova era di sogni e speranze, soprattutto di pace e fratellanza. E …” Continuò e si voltò verso Pierre, che si avvicinò a lei e le prese la mano: “ Io e Il principe Pierre abbiamo deciso di unirci in matrimonio, tra pochi giorni. Siete tutti invitati per festeggiare questa unione!” E li un urlò immenso di gioia invase l’aria già festosa. Scoppiarono i fuochi d’artificio coloratissimi, e davanti a tutti, Pierre e Chocola si scambiarono un bacio, sotto il grido di : “ Viva Pierre e Chocola, viva i futuri Sposi!”. Chocola era regina ormai, e tutto il regno gioì in quel giorno clamoroso per l’intero mondo magico. Durante il resto della giornata musiche e balli decorarono l’atmosfera stellata. Chocola rivide con immenso piacere molti suoi amici che la accolsero come una vera regina. Stava sempre insieme a Pierre e Vanilla,e salutava tutti quanti ricevendo doni a destra e a manca. Li accettava con sorrisi, benedizioni e carezze ai più piccoli, e si mostrò sempre sorridente. Le pietanze servite furono gustosissime: Torte enormi al cioccolato e alla panna, pasticcini, croissant e tutte le leccornie più buone che si possano immaginare. E, mentre i tre prendevano qualcosa da mangiare, incontrarono il bel cugino Ginger, vestito molto elegantemente. Suo padre era corso a parlare con Cinnamon, lì vicino. Lui si avvicinò al gruppo,e s’inchinò davanti a Chocola: “ Maestà …”
“ Non preoccuparti Ginger …” Gli disse dolcemente. E poi parlò a Vanilla: “ Dolce Vanilla, mi concedi l’onore?” E le baciò la mano. Lei lo guardò affascinata: “ Ma certo …” E se ne andarono a spasso da soli. Sul volto di Ginger si vide dipinta la gioia più immensa: “ Quei due stanno bene insieme, non trovi?” Disse Chocola all’orecchio di Pierre.
“ Come noi due, del resto ..” E la fece arrossire. La strinse dolcemente a sé.
La giornata continuò allegramente, e la regina partecipò anche ai balli, guadagnandosi la stima dei sudditi.
La giornata si concluse con una pioggia di fuochi d’artificio, che illuminarono il cielo stellato e gli occhi della regina che li osservava dal balcone.
La notte si stese sul letto reale, accanto a Pierre. Il suo sogno si era realizzato, era riuscita a rendere orgogliosa sua madre.
Ora solo un altro la attendeva. Quella di un abito bianco e della vita unita per sempre con Pierre. La regina riposò tra le braccia del suo principe. 

Scusate la lunghezza di queste parti ma sono importanti <3 spero vi stia piacendo <3
Alla faccia di tutti quelli che credevano che Vanilla si sarebbe messa o con Saule o con Houx! Meglio cambiare le cose! Chocola è una regina molto amata a quanto vedete <3

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Capitolo 10
*** Parte 19 - Un bocciolo di novità/ Parte 20 - Per sempre insieme ***


Parte19
Chocola, per sposarsi, volle che passasse almeno una settimana dall’incoronazione; in fondo era stanchissima dalla battaglia dei giorni precedenti, e di certo l’incoronazione era stato un giorno movimentato per lei e per il suo fisico. Approfittò di quella settimana per mandare gli inviti per il matrimonio, e per aiutare Vanilla con Ginger, che le faceva decisamente il filo. Passeggiando insieme a lei, Per delle piccole stradine deserte poco distanti dal villaggio (Ora che era regina , a causa della sua fama non poteva girare tranquillamente per la strada senza essere puntata con il dito o avvicinata dai sudditi) chiedeva come stesse procedendo la storia con lui. Da quanto aveva saputo, Lei e Ginger si stavano frequentando come fidanzatini!
“ Il giorno dell’incoronazione mi ha portato davanti alla fontana in piazza, e mi ha confessato i suoi sentimenti …” Disse Vanilla.
“ Dici davvero? E tu cosa hai fatto?” Chocola era rimasta entusiasta dalla rivelazione.
“ Io .. l’ho baciato di colpo, e siamo rimasti così per un po’ di tempo … anzi per molto tempo …” Era diventata rossissima!
“ Il tuo primo bacio!! Wow è fantastico!” Chocola l’abbracciò entusiasta. E proprio in quel momento strano ma vero, passò proprio Ginger. Lui guardò Vanilla, e le baciò la mano, e si inchinò a Chocola.
“ Maestà …” Chocola lo pregò di alzarsi, con voce pacata (I modi di regina li aveva imparati alla perfezione) E poi lui parlò alla sua ragazza: “ Vanilla, vorrei parlare con te di una cosa importante …” Era leggermente arrossito. Vanilla e Chocola intuirono cosa stesse per dire. Si guardarono, e con una scusa, la regina si allontanò lasciandoli soli.
Vanilla, prima che Ginger proferisse parola, lo anticipò: “ Certo che voglio uscire con te, anche adesso se vuoi!”
Ginger rimase un po’ sorpreso: “ D – Davvero? Come facevi a ..”
“Intuito femminile!” Disse Vanilla, che lo prese sottobraccio. Quel giorno rimasero davvero insieme, si parlarono e furono felici come una vera coppietta. In fondo, su Extramondo, l’amore è qualcosa di speciale!
Intanto Chocola era tornata a palazzo, sotto la guida di alcune guardie personali, e trovò Pierre nella loro stanza, intento a guardare fuori dalla finestra … Aveva una faccia pensierosa. Sulla scrivania rilegata di mogano, delle penne d’uccello scrivevano da sole su dei bigliettini color confetto il testo per l’invito a nozze. Quelli già scritti venivano impacchettati da Duke. Chocola volle rimanere sola con Pierre, e gli si avvicinò. Lo guardò negli occhi, e gli chiese cosa avesse per la testa in quel momento. Lui le ricambiò lo sguardo: “ Sono solo felice … sento delle novità nell’aria …”
“ Che tipo di novità?” Chocola era ignara di ciò che Pierre sapeva più di lei … in fondo le loro anime erano collegate.
“ Sto per dirti qualcosa che ti lascerà senza parole .. riguarda proprio te …” Chocola continuava a non capire ciò che Pierre cercava di dirle. Così la portò in giardino. C’erano anche Cinnamon e Candy, che guardavano commosse qualcosa in un cespuglio di rose. I due si avvicinarono e Chocola capì cosa stavano guardando: Un bocciolo di rosa bianca che spuntava dai rovi nel cespuglio delle rose rosse.
Cinnamon si accorse della presenza della figlia, che non riusciva a comprendere ancora cosa volesse significare tutto ciò.
“ Madre, perché c’è un bocciolo bianco in mezzo alle rose rosse? Non capisco …”
“ Chocola, questa è una delle tante cose per cui si dovrebbe gioire nella vita … sai cosa simboleggia proprio questo cespuglio?” le chiese Cinnamon.
Chocola tentò di ricordare quello che aveva letto nel manuale, proprio sulle particolarità di ogni ambiente in palazzo, ma non ricordava niente che la collegasse a quel cespuglio: “ Mi dispiace, ma non mi viene in mente niente …”
Fu Candy a risponderle: “ Questo è un giardino magico, e ogni fiore qui rappresenta una abitante di Extramondo … I tulipani sono gli anziani del villaggio, le margherite le giovani streghette, e le orchidee rappresentano i saggi del consiglio … Infine, le rose rappresentano i reali di nobile famiglia, e questo in Particolare …” Indicò il cespuglio: “ Simboleggia la dinastia Meilleur.”
Ora si ricordava! Chocola lo aveva letto, ma non le era proprio venuto in mente. Ogni rosa rosa quindi simboleggiava ognuno di loro. Ma allora .. perché quella rosa bianca, per di più ancora bocciolo?
“ La rosa bianca .. è un fatto straordinario nel mondo della magia … Significa solo una cosa mia cara …” disse Cinnamon, e prese il viso di Chocola tra le mani: “ è al rosa di una nuova vita, che sta ancora per venire … significa semplicemente che aspetti un bambino.”
Chocola non seppe come reagire a quella improvvisa novità. Come aveva fatto a non accorgersene, mentre Pierre era riuscito a farlo. Le lacrime le bagnarono gli occhi: “ Non è possibile …”
“ E invece si …” La interruppe Pierre, che le buttò le braccia al collo: “ L’ho sentito nel mio cuore, ho sentito quel calore di una nuova vita, e quella scintilla la stavi producendo tu, mia cara …”
“ Oh mio dio …” Chocola si coprì gli occhi con le mani dalla felicità, ma non riusciva a capire una cosa: “ perché il bocciolo bianco è apparso sul cespuglio di rose rosse?”
“ Sta a significare che il figlio che verrà avrà poteri immensi, come del resto li hai tu …” Rispose sua madre: “ Sarà speciale, forte e gentile, un vero mago o strega se è femmina … è collegato al tuo cuore indissolubilmente ...” E poi aggiunse: “ Perché non hai sentito la sua presenza? Semplicemente la stanchezza non ti ha permesso di farlo … e poi è ancora presto …” E l’abbracciò.
Chocola era incinta. Una notizia che avrebbe fatto sicuramente il giro di tutto il regno. Ma i più felici per questa novità erano sicuramente Pierre e Chocola: “ Avremo un bambino … Ma tu come hai fatto a …”
“ L’ho visto stamattina …” E poi la strinse a sé. Quella sera, quando Vanilla tornò, Chocola le diede la lieta notizia. Subito la sua amica le saltò addosso dalla gioia. Non avrebbe mai pensato che Chocola avrebbe avuto un bambino, appena diventata regina. La madre le spiegò cosa sarebbe successo: “ Passeranno nove mesi, E nel mentre tuo figlio, o figlia crescerà dentro di te. Avrai qualche dolore all’inizio di tutto, ma poi non penserai ad altro che al tuo frutto. Dopo nove mesi, il bocciolo si schiuderà, e tu porterai tra le braccia tuo figlio. Vedrai che io e Candy ti daremo una mano. Ci siamo passate anche noi! Vero Candy?”
“ Certo Cinnamon … Chocola potrai contare sul nostro aiuto, parola di mamme!” E le sorrise.
Prima l’incoronazione, poi il matrimonio, e adesso la gravidanza! Una serie di eventi che Lasciò Chocola senza fiato quel giorno. Continuò a sfornare inviti, e a mandare messaggeri per spedirli, senza accennare a ciò che aveva in grembo.
Passò quella settimana a riposo, sotto ordine di Pierre, che non voleva che si stressasse oltre. Tra ore di preparativi e giorni, venne il giorno tanto atteso.
 
Parte20
Chocola, si svegliò molto presto per prepararsi come più poteva. Certo, era un po’ ostacolata dai sensi di nausea per la gravidanza ma riusciva a reggersi in piedi. Pierre era già uscito. Non poteva vedere la sposa prima della salita all’altare cerimoniale.
Appena sveglia, si recò in bagno per guardarsi allo specchio: era leggermente disastrata, capelli scombinati e viso pallido per la nottata di continue corse la bagno. Ma dopotutto stava bene.
“ Speriamo vada tutto bene … bambino mio! Che fatica mi fai fare!” Pensò tra sé, mentre la spazzola magica iniziava a lisciarle delicatamente i capelli. Entrò nella doccia, e si lavò accuratamente. Mentre era sotto lo scroscio dell’acqua, qualcuno bussò alla porta della camera.
“ Avanti!” Disse ancora alle prese con il bagno. La persona entrò, e subito Chocola si accorse che era la sua amica Vanilla insieme a Cinnamon.
“ Chocola … siamo arrivate!” Urlò la sua amica. Chocola disse di aspettare un momento, uscì dalla doccia, si asciugò bene, e poi andò dalle due che l’aspettavano sedute sul letto.
“ Allora! Pronta per il grande passo?” le chiese sua madre, che teneva in mano una lunga busta, contenente sicuramente l’abito da sposa, scelto da Chocola qualche giorno prima.
“ Beh … l’ansia c’è … e le nausee non mi lasciano tregua!!” Ridacchiò nervosamente la regina.
“ Non preoccuparti, penseremo a rimetterti in sesto per l’altare! Vieni ti aiutiamo a metterti l’abito” disse infine Vanilla. Dopo essersi vestita con la biancheria, Chocola si prestò alle cure di sua madre e Vanilla. Mentre Vanilla le acconciava i capelli con soffici boccoli raccolti in un fermaglio di diamanti donato a Chocola da Candy, Cinnamon aggiustava il lungo e bellissimo abito da sposa che vestiva la regina. Tutto bianco, con nastri rosa confetto che cingevano in vita, una gonna orlata di seta bianchissima che toccava a terra, corpetto aderente senza maniche, ma in compenso un lungo velo attaccato alla parte di dietro, unito a polsini a mò di guanti senza dita. Insomma, come un abito da sacerdotessa, ma molto elegante. E su di lei era incantevole. La semplicità dell’acconciatura intonava col candore di quell’abito. Calzò delle scarpette bianche molto semplici, e come gioielli indossò una collier di diamanti donatole dal nonno, in occasione di quel giorno. Trucco leggero, che accentuò la grandezza dei suoi bellissimi occhi verde smeraldo.
Si guardò allo specchio, dopo le varie cure a cui si era sottoposta, e quasi pianse dalla commozione.
“ Trattieni le lacrime! O ti si disfa il trucco!” Le disse Vanilla.
“ Hai ragione, amica mia … grazie mille, è tutto così bello!” Rispose commossa Chocola.
Nel mentre,anche Pierre si preparava: Indossava un lungo smoking nero, cravatta a fronzoli (Come i principi del settecento) bianchissima e rosa rossa nella tasca dello smoking. Niente di particolare, anche se su di lui calzavano a pennello. Entrarono nella stanza Houx e Saule, testimoni al matrimonio. Avevano i capelli leggermente spazzolati in modo irriverente ma elegante, gilet scuri sopra camicie bianchissime, pantaloni di velluto nero e mocassini. Raffinati. Salutarono lo sposo prima dell’andata in chiesa: “ Allora come ti senti?”
Gli chiesero in coro. Pierre rispose pacatamente: “ Bene, a parte l’agitazione … Chissà come sta lei, stanotte ha avuto varie nausee …”
“ Vedrai che se la caverà!” Gli disse Houx tranquillamente: “ è forte e sa come reagire a certe situazioni … peccato che sia venuto questo giorno, e accanto a lei ci sei tu!” Disse con tono un po’ deluso.
“ Scusate se ve l’ho rubata!” Disse Scherzosamente Pierre. Risero tutti e tre.
“ Ci sono tante ragazze disposte a fidanzarsi con noi … vero Houx?” Disse Saule con aria spavalda.
“ Certo fratello! Ora noi andiamo, ti aspettiamo fuori, ok?” Disse Houx e poi uscirono da quella stanza.
Tutto era quasi pronto. In paese tutto era addobbato a festa: Fiori, piogge di petali e preparazioni per lo spettacolo pirotecnico di quella sera. La piccola Chiesa dove avevano deciso di sposarsi Pierre e Chocola, era stata decorata con fiori che sarebbero sbocciati appena i due fossero arrivati, e dentro tutto era adornato di brillanti e rose rosse. Una pioggia di petali incessante cadeva dal soffitto per magia. Il prete, un simpatico vecchietto, con un paio di occhiali a mezzaluna poggiati sul naso, ripassava la cerimonia, e spiegava a Duke e Robin quello che dovevano fare appena arrivata la sposa. Anche loro due erano vestiti molto elegantemente, Robin andava sull’eccentrico con un boa di piume viola al collo, camicia panna, e occhiali da sole. Duke portava un semplice papillon a righe.
La sposa e lo sposo (Ovviamente in momenti diversi della mattinata) Uscirono dal palazzo per recarsi con le carrozze in chiesa.
Appena arrivato in chiesa, Pierre aiutò ad allestire gli ultimi preparativi, mentre arrivavano gli invitati a fiotti. C’erano tutti: da Coconut, l’attrice, che per l’occasione indossava un abito rosso fuoco abbastanza elegante e portava i capelli raccolti in un chignon, alla dolce Waffle insieme alla sua balia, vestita per l’occasione con un completino rosa con maniche a palloncino, capelli a cipolla (Come sempre) Ornati di fiocchetti e ballerine. Prima cosa che fece la piccola? Cercare il suo Houx! Lo sfortunato si sentì avvinghiare da dietro dalla presa della bambina, e mentre la vocina di Waffle gli diceva: “ pasticcino! Anche noi due ci sposeremo un giorno, vero?” Houx piangeva in cuor suo, e malediva il giorno in cui l’aveva aiutata. Saule scoppiò a ridere a crepapelle e lo guardò mentre cercava di scrollarsi di dosso la piccola. Nel mentre anche la carrozza di Chocola era partita da palazzo. Insieme a lei c’erano Vanilla, Cinnamon e Candy. Tutte e tre entusiaste della regina. Durante il tragitto parlarono molto, e la incoraggiarono ancora di più. In breve furono in chiesa. La folla era seduta già sulla panche della piccola ma graziosa chiesetta in mezzo al paese. A farle da testimone, ci pensò Ginger, che lei stessa aveva invitato e voluto come testimone. Elegantissimo e sempre più affascinante, ammiccò a Vanilla che arrossì come un peperone.
“ Cuginetta! Sei pronta?”
“ Si … andiamo!” Disse Chocola.
I violini iniziarono a suonare la marcia. Con in testa Chocola affiancata a Ginger e ammirata da tutti gli ospiti, seguivano Vanilla e Candy che facevano da damigelle d’onore, e Cinnamon dietro di loro. Giunte all’altare, ognuno si mise al suo posto, la musica cessò e iniziò la cerimonia. Non staremo a descrivere per filo e per segno come fu la cerimonia, ci limiteremo a dire che fu caratterizzata da pianti di commozione e applausi, e dai dolci sguardi dei due sposi. Dopo i rispettabili “ Si, lo voglio …” Dei due innamorati, fu il momento delle fedi, portate da Waffle. Pierre infilò delicatamente la fede al dito di Chocola, mentre pronunciò la formula di giuramento. A Chocola, scappò una lacrima, che Pierre inaspettatamente asciugò con il dito consolandola. Poi fu il turno di Chocola, che fortunatamente riuscì a infilare la fede e a pronunciare le parole senza sbagli.
Le parole magiche del prete vennero così pronunciate: “ Io vi dichiaro Marito e Moglie … lo sposo ora può baciare la sposa!” E detto ciò i due si voltarono faccia a faccia commossi. Tutte le persone rimasero in attesa del loro splendido bacio. Pierre si avvicinò al viso dell’amato, e dopo averle sussurrato: “ Oggi sei bellissima … e mia per sempre!” Posò le sue labbra su quelle di Chocola. Il bacio divenne più profondo, e i due si abbracciarono nel bacio. Salì dalla folla un urlo di complimenti e la musica risuonò in tutto lo spazio circostante. Tutti uscirono dalla chiesa, e appena usciti, furono investiti da una pioggia di stelle e petali. Pierre teneva in braccio Chocola, che felicemente lanciò il suo bouquet di iris bianchi. Chi lo afferrò? La dolce Vanilla, che fu presa alla sprovvista da Ginger e baciata da questo. I due sposini se ne andarono sulla carrozza, sotto le urla gioiose di amici e invitati.
Quel pomeriggio passò velocemente e allegramente: tutti si congratularono con i due sposi, e portarono bellissimi doni. Tra balli, canti e piatti deliziosi, la festa fu bellissima. E Chocola non sentì nemmeno le nausee della gravidanza da quanto era occupata a divertirsi. Ricevette la benedizione di sua madre e Candy, e quella sera il cielo fu inondato di luce e fuochi d’artificio, uniti a piogge di petali (Sono fissata xD) e di stelle filanti.
Quella notte, prima di andare a dormire, Chocola e Pierre parlarono un po’ sul balcone del palazzo.
“ Ora siamo finalmente marito e moglie … sono felicissima, Pierre …”
“ Io ancora di più … e lo saremo ancora di più appena nascerà Cherry ..”
“ Cherry? Hai già dato un nome a nostro figlio! E per giunta femminile!” Ribatté Chocola, fronte a fronte con Pierre.
“ Me lo sento, sarà una femmina, e la chiameremo Cherry …”
“ E se è maschio?”
“ Allora … si, penso che lo chiameremo Bilberry …”
“ Bilberry …” Ripeté Chocola: “ Mi piace … strano ma carino! È deciso! Però ora andiamo a dormire, sono stanchissima!”
Pierre le prese il viso e la baciò alla sprovvista: “ TI amo”
“ Anch’io, amore mio” Rispose Chocola, e si baciarono ancora. Mentre nei loro petti il cuore batteva forte, i loro cristalli del cuore, scambiati sin dall’adolescenza, divennero luminosissimi e rosso fuco. Era nata un nuovo amore invincibile, e tutti lo avrebbero considerato il più grande fra tutti gli amori di Extramondo. I due si coricarono mano nella mano. Era finalmente uniti per sempre. 

Finalmente sposi!! Manca poco al finale <3 spero vi piaccia <3
Chocola incinta! E chi se lo sarebbe aspettato? Accetto insulti se ne avete xD Ma gli zeri mi spaventano un pò ...

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Capitolo 11
*** Parte 21 - il bocciolo si è schiuso/ Parte 22 - finale e immaginazione ***


ed eccoci arrivati all'ultimo capitolo <3 per tutti quelli che hanno letto o leggeranno e commenteranno un grosso grazie per avermi sopportato, e ora vi lascio alla lettura <3 Parte21
I giorni passarono e tra impegni di corte e serate con Pierre, la pancia di Chocola cresceva di giorno in giorno. I mesi passarono come niente, e venne il giorno in cui si sarebbe saputo se ci sarebbe stato una principessa o un principe. Gli ultimi giorni della gravidanza, Chocola li volle passare sulla Terra, nella sua casa in montagna. Così, per suo volere, nominò Vanilla vice Regina e tornò con Pierre per poter partorire. Una mattina, mentre la neve cadeva lievemente fuori, e il sole illuminava le montagne dormienti, Chocola avvertì un forte dolore al basso ventre. Sentì che stava arrivando. Svegliò Pierre di soprassalto:” Pierre! Il bambino … sento che sta per nascere!”
“ Come senti che sta per nascere? Oh santo dio! Presto!” L’aiutò ad alzarsi e la caricò subito in macchina. Non potevano tornare su Extramondo per la mancanza di tempo a disposizione, così dovettero accontentarsi di raggiungere, il piccolo ospedale fuori paese. Pierre corse più veloce possibile con l’auto, mentre Chocola quasi urlava di dolore.
“ Fa malissimo! Ti prego fa presto!”
“ Ci sto provando! Pistaaaaaaaaaa!!” Disse Pierre, e in men che non dica  tra sterzate e capitomboli e urla di paesani, arrivò al centro. Prese Chocola in braccio, e entrò dentro, chiamando a gran voce aiuto: “ Mia moglie sta per partorire!” Le infermiere si voltarono verso di lui, e lo soccorsero. Gli diedero una sedia a rotelle, con la quale accompagnarono la povera Chocola verso il reparto di Ostetrica. Il primario, un vecchietto piuttosto tranquillo, guardò Chocola con aria interrogativa, mentre lei avrebbe preferito dargli un bel calcio se non avesse fatto presto a far nascere il bambino.
“ Calma … ora sistemiamo tutto … andiamo in sala … respiri signora andrà tutto bene!” Disse con voce stranamente molto tranquilla. Chocola riuscì a dire: “ Morirò! Vi prego fatelo nascere!”
La sala parto venne occupata dalla streghetta, e con varie suppliche anche Pierre fu partecipe dell’evento. Riuscì a chiamare il resto dei ragazzi, Vanilla Houx Saule Cinnamon e Candy, anche il nonno Cornu, ma loro dovettero rimanere fuori, rodendosi per l’attesa.
Il travaglio fu duro: Chocola urlava di dolore e supplicava le infermiere di fare presto. Pierre le teneva la mano e le accarezzava i capelli per incoraggiamento: “ Dai, ce l’hai quasi fatta! Ancora un piccolo sforzo!”
“ Spinga signora spinga!!” le dissero tutti quanti. E lei fece quell’immane sforzo. Un pianto, e il dolore di Chocola fu come scomparso. Quella piccola creatura venne avvolta in un asciugamano rosa: “ Complimenti, è una femminuccia!” Disse il primario, che posò il fagottino accanto a Chocola. Finalmente … un nuovo membro era nato. Chocola guardò commossa la piccola, mentre ormai tra le braccia della madre aveva finito di piangere.  I suoi piccoli ciuffi di capelli biondo rame, e i suoi occhi verdi … era semplicemente meravigliosa. Pierre baciò la fronte a Chocola, e carezzò sua figlia, sotto lo sguardo assai commosso del resto dell’equipe.
“ Cherry, benvenuta tra di noi ..” Sussurrò Chocola, e baciò la piccola. Un dolce sorriso si pose sulla labbra della creatura neonata.
Era nata intorno a mezzogiorno, mentre la neve continuava a cadere, in un freddo giorno d’inverno. Tutto ciò contribuì a sciogliere il ghiaccio di quel posto.
Verso quel pomeriggio poterono vederla anche gli altri. Tutti estasiati alla vista della piccola, che li guardò a occhi socchiusi e curiosi insieme.
“ La mia bis nipotina!” Riuscì a dire Cornu prima di scoppiare in un pianto di felicità. Cinnamon si coprì gli occhi emozionata, quella era la sua nipotina. Gli altri guardarono al piccola con sguardi tenerissimi e facendo alcune smorfie per farla sorridere. Cosa che riuscì alla perfezione.
Andarono anche a vedere Chocola, sul letto, stanca ma contenta. Si parlarono, si abbracciarono,e si congratularono con lei e con Pierre. Tutti erano davvero felici quel giorno.
Dopo qualche giorno, sempre con costanti visite, Chocola e Cherry vennero dimesse dall’ospedale. La sera del ritorno a casa, tornarono su Extramondo. La gente aveva saputo della buonissima notizia e accolse gioiosa la piccola Cherry bagnando di folla i piedi del palazzo reale.
La piccola fu sommersa di regali e coccole da parte di tutti, e proprio tutti sottolinearono l’incredibile somiglianza della piccola ai suoi genitori, soprattutto a Chocola. E prima di andare a letto, Chocola volle andare a vedere una cosa. Che sua madre riuscì a intuire.
Infatti, Cinnamon la trovò a contemplare quella rosa bianchissima appena sbocciata sul famoso cespuglio di rose rosse. Baciò la figlia e la nipote, e infine le sussurrò: “ Abbi cura del tuo bocciolo, profuma di novità.”
“ Contaci.” Bisbigliò la regina. Baciò Cherry e poi tornò in camera sua, dove Pierre cullò per un momento Cherry. Un nuovo erede nella famiglia, ma altre novità li attendevano … la felicità non avrebbe tardato ad arrivare di nuovo.
 
Parte 22
Quale novità attendeva i giovani neogenitori se non quella che anche Vanilla era incinta e in procinto di sposarsi? Notizia che arrivò mesi dopo la nascita di Cherry. Quella del matrimonio! Perché quella della gravidanza arrivò proprio il giorno della nascita di Cherry!
“ Anch’io sono incinta ..” Aveva esclamato Vanilla durante la visita all’ospedale di Chocola. Non mancarono anche per lei congratulazioni e abbracci e la benedizione della stessa Chocola.
Per il matrimonio aspettò  qualche mesetto. Arrivò anche il giorno del suo matrimonio, e fu bello quanto quello di Chocola e Pierre.
Vanilla aveva indossato uno splendido abito lilla (Altro che bianco!) E Ginger un completo Bianco. Non sto a descrivere come fosse, sappiate solo che somigliavano a due angioletti infiocchettati.
“ Guarda Cherry! Vedi la zia Vanilla? Quanto è bella!” disse Pierre a sua figlia mentre la teneva in braccio. La piccola sembrava un batuffolo di cotone, con quel suo abitino verde acqua sbarazzino, che si intonava perfettamente agli occhi scintillanti color smeraldo, e al ciuffo di ricciolini lunghi color biondo rame. Sembrava un angioletto anche lei.
Il matrimonio si svolse nel migliore dei modi,e Chocola abbracciò più e più volte Vanilla. Eleganti ma gioiose, amiche e ora parenti; Ginger era pur sempre il cugino di Chocola! Dunque avevano ora anche un legame parentale, ma non stretto quanto la loro amicizia.
E anche Vanilla superò al sua gravidanza. Coincidenze? Credo di sì, nacque una splendida bambina dagli occhi color ametista e capelli bluastri. Un mix tra padre e madre, reso ancora più bello dalla dolcezza dello sguardo della piccola. La chiamarono Apple, in nome della madre di Ginger , defunta quando lui era ancora un bambino. Ginger ne rimase compiaciuto.
Le due piccole crebbero insieme, e si instaurò tra le due uno splendido rapporto d’amicizia. Divennero inseparabili, non c’era modo di staccarle quando le visite a casa loro dovevano finire. Come Vanilla e Chocola, anche Cherry e Apple divennero come gocce d’acqua.
Il resto? Ora elenco:
Houx e Saule trovarono anche loro delle fidanzatine, anche se continuarono la loro carriera di rubacuori. Duke partì per un viaggio intorno alla Terra, e ogni tanto tornava a portare regalini alle due piccole, Blanca aprì un negozio di bellezza su Extramondo, Robin continuò la sua carriera da Rockstar con successo.
Per quanto riguarda Cinnamon, Candy e Cornu, basti dire che rimasero insieme a Vanilla e Chocola, per aiutarle a crescere Cherry e Apple.
E come di consueto, al compiere di dieci anni, Cherry e Apple, ormai diventate delle bellissime streghette, dovettero affrontare come le loro madri la sfida delle Pretendenti al trono.
E mentre Chocola dava loro le istruzioni per compiere la loro missione, nei loro occhi simili a quelli delle loro madri si lesse quella determinazione che bruciava negli occhi di Chocola e Vanilla circa undici anni prima.
Questo il finale della storia infinita che coinvolse due streghette di dieci anni, che crebbero insieme, affrontarono ogni pericolo, e si ritrovarono lì in quella sala a vedere la figlie riaffrontare ciò che affrontarono loro.
Non rimase altro che augurare loro buona fortuna.
Dolce Dolce Magia! Chi sarebbe stata la prossima regina? Questo sta a voi deciderlo!
Bye! 

La soria si è conclusa, non vi resta altro che immaginare cosa succederà! Ringrazio che mi segue e chi eventualmente darà un parere alla mia storia <3 ne ho in cantiere una nuova, non su SSR ma su un altro anime particolare <3 spero di essere piaciuta! Grazie e alla prossima! leggete tutto e poi constatate! bacioni!
Remedios la Bella <3

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