Toy Love Story

di SailorDisney
(/viewuser.php?uid=133239)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I miei sentimenti per lei... ***
Capitolo 2: *** Non abbastanza.. ***
Capitolo 3: *** Gelosia in agguato.. ***
Capitolo 4: *** Prova d'amore.. ***
Capitolo 5: *** Uno Spaceranger e una cowgirl.. ***



Capitolo 1
*** I miei sentimenti per lei... ***


1.
Buzz era a terra. Occhi sbarrati. Non muoveva un muscolo. Attese qualche secondo, poi la porta della stanza di Bonnie si chiuse.

Era la normale prassi, adesso che tutti si erano ritrovati a giocare come un tempo! Si giocava, e non appena la dolce bambina andava all’asilo , ognuno di loro riprendeva la sua vita. Bonnie non li lasciava un attimo, si era affezionata ad ognuno di loro, proprio come le aveva raccomandato di fare Andy.

La stanza si ripopolò, cominciò a prendere colore, tutti i giocattoli ne approfittavano per interagire tra loro finchè non arrivava il momento di rigiocare! Buzz si rialzò, chiuse le sue ali premendo il bottone rosso sulla sua divisa da Space Ranger e cominciò a guardarsi intorno, aveva perso di vista gli altri.

Improvvisamente sentì una voce che lo chiamava..

-Buzz!! Heyyy Buzz!! Vieni! Ci serve il tuo aiuto!-

Lo space ranger si voltò, anche se aveva già capito benissimo chi lo stava chiamando a gran voce. Jessie gli correva incontro e Buzz rimaneva ammaliato, come sempre. Non si abituava mai alla sua bellezza, rimaneva estasiato a contemplare i suoi occhioni verdi e i suoi lunghi capelli rossi raccolti in una treccia.

-Buzz! Ti senti bene? Ci sei?- disse Jessie con le mani sui fianchi.

-Eehm.. si certo, che succede?- rispose Buzz.

-Devi venire subito, Rex è rimasto aggrovigliato tra i cavi del computer e non riusciamo a liberarlo.. prima che arrivi Bonnie deve uscire da lì!-

-Certo! Andiamo!- rispose Buzz.

I due cominciarono a correre verso la scrivania, mentre Jessie procedeva con lo sguardo concentrato, Buzz non riusciva a distogliere lo sguardo da lei…
Arrivati dagli altri, videro Woody indaffarato a  sciogliere i nodi intorno alla zampa, mentre gli altri lo incitavano.

Mr.Potato: -Non così Woody! Stai sbagliando tutto!-

Mrs.Potato : -Oh caro, forse dovresti aiutarlo anche tu!-

Mr.Potato : -Ma patatina mia lo sai che ho lasciato le braccia muscolose a casa.. non posso proprio!-

Woody alzò lo sguardo e vide che erano arrivati Buzz e Jessie.

Woody: -Hey ragazzi! Datemi una mano, su! Non ne posso più di questi cavi..Rex ma mi spieghi come hai fatto??-

Rex: -Aiuuuuuuto!!! Liberatemi!! Mi sta venendo una crisi isterica!!!!-

Buzz cominciò a infiltrarsi in quella giungla di fili elettrici cercando dei pertugi per passare e spianando la strada a Jessie. Poi si voltò verso di lei.

-Ehm signorina, forse è meglio che lei aspetti lì- disse Buzz indicando il posto vicino ai coniugi Potato.

-Ti sembro un tipo da “aspettare lì ?? yeeeee-ah!” Jessie cominciò a correre dentro il groviglio di cavi.

Buzz sorrise. Era proprio quello che gli piaceva di lei. Quello spirito di avventura, il non tirarsi indietro di fronte a nulla soprattutto se era per aiutare un amico in difficoltà. La raggiunse e finalmente arrivarono al punto cruciale: la coda di Rex era annodata al cavo di internet.
-Dobbiamo staccare questo!- esclamò Buzz.

-Nooooooo!- urlò una voce dall’alto della scrivania. Era Trixie, la graziosa dinosaurina. -Io e Rex stiamo scaricando un gioco da 2 giorni!! Non puoi staccare il cavo di internet!-

-Si Buzz, Trixie ha ragione! Non ci sarebbe un altro modo??- disse la voce di Rex totalmente avvolto dai fili.

Buzz cominciò a ragionare sulla situazione. Improvvisamente vide che Jessie era carponi accanto l’attacco della spina.
-Jessie, cosa stai facendo?? Non toccare, potrebbe essere pericol…-

BZZZZZZZZZZZ.  Jessie venne sbalzata via dalla corrente elettrica, arrivando a terra esanime.

-JESSIE!!!- Gridò Buzz.

Buzz corse subito verso di lei, la cow-girl era priva di conoscenza a terra. Buzz le si avvicinò e si mise accanto a lei.

-Jess! Jess! Mi senti?- continuò a gridare Buzz.

Jessie non rispondeva. Lui la prese in braccio, proprio come aveva fatto nel camion della spazzatura quando erano scappati dal Sunnyside (anche se lui non se ne ricordava! Ma il suo amico Woody glielo aveva raccontato più di una volta), e la portò fuori da quell’intreccio di spine elettriche.

 Woody cominciò a correre verso gli amici , e così anche tutti gli altri ,preoccupati, si diressero verso il centro della  stanza. Bullseye prese al galoppo Woody per farlo arrivare più in fretta.

Buzz lasciò la cowgirl sul parquet della stanza tenendole forte la mano. La guardava disperato chiedendosi perché avesse fatto una cosa del genere. Ma sapeva già la risposta, era coraggiosa, intraprendente e impulsiva. Dannatamente impulsiva.

-Jessie…Jessie.. ti prego..abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te.- Sussurrò Buzz.

Jessie cominciò a muovere le palpebre. Poi le dita nella mano che ancora Buzz stringeva così forte. Abbozzò un mezzo sorriso e poi svenne nuovamente.

Buzz sorrise. Tutti esultarono. Jessie stava bene.
-Ok gente, fate silenzio, Jessie deve riposare adesso, è stato un brutto colpo ma si riprenderà!- disse Woody. Anche lui si avvicinò all’amica e diede una pacca sulla spalla a Buzz.

-Forza, portiamola dentro la cassa dei giocattoli, Buzz- disse Woody.

Fischiò con le dita e prontamente Bullseye arrivò e trasportò sul suo dorso la cowgirl senza forze.
Woody guardò Buzz.

-Ti eri preso un bello spavento..eh, space ranger?- e gli sorrise.

-Io? Ehm, no no io sapevo benissimo che..che.. andava tutto bene.- Abbozzò Buzz come risposta.

Woody sorrise tra sé, essendo benissimo a conoscenza dei sentimenti dell’amico per la cowgirl. Anche se non gliene aveva mai parlato, lo avevano capito tutti. Forse tutti tranne proprio Jessie.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Non abbastanza.. ***


2.
Jessie aprì gli occhi. La luce filtrava dallo spiraglio della cassa, si guardò intorno.

-Jessie! Come ti senti?!- esclamò l’amico cowboy.

-oh..Woody..dove sono?che è successo?oh..dovevo staccare la spina..e poi..oh! che stupida che sono!-

-Stai tranquilla Je, riposati adesso. Per fortuna ora è tutto a posto, ed anche grazie a Buzz.-

-Buzz?Buzz! dov’è Buzz??-

-Tranquilla Jess, sta giocando con Bonnie, è stato qui tutta la notte sveglio accanto a te ad accertarsi che tu stessi bene-

-Non..non avrebbe dovuto. Non deve preoccuparsi per me! Me la cavo benissimo da sola!-

-..hai dimostrato di essere solo un’incosciente a dir la verità! Attenta Jess, sono in tanti a volerti un gran bene, in particolare una persona, non mettere così a repentaglio la tua vita!- disse duramente Woody.

-Cosa intendi dire Woody?- disse Jessie con la faccia interrogativa.

-Ma davvero non ti sei accorta di nulla…? Bah…lascia perdere!- il cowboy si alzò. -adesso riposati dai, io vado fuori che Bonnie mi starà cercando!- Disse il cowboy allontanandosi.

Jessie rimane a pensare. Cosa voleva dire il suo amico?



 
Il giorno dopo Jessie era al pieno delle sue forze, la vita aveva ripreso tranquilla nella stanza di Bonnie.
Come ogni mattina la bimba andò all’asilo lasciando i suoi amici giocattoli continuare da soli la giornata.
Jessie era seduta vicino la finestra, il sorriso sul volto e guardava la bimba salire in macchina della mamma.

Buzz le si avvicinò.
-Ehm..ciao Jessie, come ti senti quest’oggi?-

-Buzz!!!! Ciao! Sto benissimo e mi hanno detto che tu mi hai tratta in salvo! Non so come ringraziarti davvero!- rispose Jessie e gli saltò al collo.

Lo space ranger divenne tutto rosso.
-Ehm.. si ma..eh..non ho fatto niente di speciale.. mi ero solo preoccupato ehm..per te, non è questo che fanno gli amici?- rispose.

-Certo, hai proprio ragione, infatti io e tu siamo grandi amici!- rispose Jessie.

-Amici..certo. amici. E.. se io  volessi, diciamo..dirti che vorrei essere più di un amico per te….?- Disse Buzz raccogliendo tutte le sue forze.

-Ma certo Buzz! Noi siamo più che amici..siamo grandi amici! Non vorrei mai perdere la tua amicizia, sono felice che possiamo fidarci l’uno dell’altra e non perderei questo legame per niente al mondo!- disse felice la cowgirl ignara del vero significato della parole dello space ranger.
Il cuore di Buzz si era fermato.. non sapeva che dire. Jessie non capiva proprio i suoi veri sentimenti e lui non sapeva come farglieli arrivare.
-Certo…- andò via con lo sguardo triste.

Jessie non capì cosa avesse detto di strano e lo guardò allontanarsi. Nella sua testa si disse :- Forse Buzz intendeva dire che…- diventò tutta rossa. -ma no…cosa vado a pensare, non può essere..- la ragazza sorrise e continuò a guardare fuori dalla finestra.


 
-Stupido stupido stupido!!!- cominciò a ripetere Buzz a se stesso. - ma cosa ti è saltato in mente?? Lei è così carina, così perfetta e io..io.. sono solo uno stupido! Mi sono illuso che anche lei potesse provare qualcosa per me ma invece…invece non è così.-

Woody vide il suo amico evidentemente agitato.

-Buzz…buzz?! Ma che succede?!- gli chiese Woody.

-Woody..ho fallito la mia missione. Non addestrano noi space ranger al comando stellare per queste tipo di situazioni! Ho provato a rivelare a Jessie ciò che provo per lei ma è tutto inutile.. tutto l’amore che ho nel cuore lo terrò custodito al sicuro ma purtroppo non riuscirò mai a farle capire quanto sia preziosa per me....-

Woody sorrise allo space ranger. Gli posò una mano sulla spalla e disse: -Non hai mai fallito una missione.. e questa potrebbe essere la più importante della tua vita, vedrai che prima o poi le cose si sistemeranno e non scordarti che..hai un amico in me!-

Buzz sorrise all’amico. I due si separarono e Buzz cominciò a pensare a lei, non sapendo che le cose stavano presto per cambiare.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Gelosia in agguato.. ***


3.
Il giorno del compleanno di Bonnie finalmente arrivò! I giocattoli fremevano.. quanti ne avevano passati di compleanni, con il cuore in gola, in attesa di vedere i nuovi arrivati e con la paura di essere rimpiazzati.
Era proprio così che Woody e Buzz si erano conosciuti!
La festa della piccola si svolse in giardino, tutti i bambini giocavano divertiti correndo da una parte all’altra, i giocattoli dalla finestra scorsero anche Molly, la sorellina di Andy, che annoiata ascoltava la musica nel suo lettore mp3, dato che quei bambini erano troppo piccoli. I giocattoli provarono un fremito nel vederla, nelle loro teste si affollavano i ricordi di tanti anni passati a giocare nelle stanze di quei due bambini che amavano tanto. Ma adesso la loro vita era ricominciata, qui, con la dolce Bonnie alla quale anche loro si erano già tanto affezionati.
Alla fine della festa, Bonnie portò i nuovi regali nella sua stanzetta e li poggiò sul letto, si mise il pigiamino e sotto le coperte attese il bacio della sua mamma finchè le luci non si spensero e tutti andarono a dormire.
La mattina dopo, Bonnie corse all’asilo, promettendosi di giocare con i nuovi regali non appena fosse tornata. La porta si chiuse. I giocattoli pian piano uscirono dalla cassapanca, per conoscere i nuovi arrivati. Salendo sul letto videro un cagnolino di peluche che muoveva la coda e abbaiava, una piccola cucina in miniatura, un puzzle e una simpatica tartaruga di plastica! Ma dietro di loro comparve anche una folta chioma bionda, lunghe ciglia avvenenti e tacchi a spillo di inconfondibile manifattura. Era Barbie. E per la precisione Barbie: missione nello spazio.
 
Tutti quanti accolsero con gioia i nuovi arrivati, e levarono un respiro di sollievo notando con piacere che non vi erano giocattoli “ pericolosi” con cui li avrebbero potuti sostituire.

Barbie si presentò a tutti quanti, con quel suo sorriso fittizio stampato sul viso. Quando vide lo space ranger disse :-oh..ma tu sei Buzz Lightyear? Il famoso eroe dello spazio..  che muscoli..-

Buzz rispose disinteressato :- eh..?si, si sono io. Piacere mio.-

Barbie era sconvolta, nessuno le aveva mai potuto togliere gli occhi di dosso, lei era la bambola più bella e affascinante e nessuno la poteva trattare così!

Jessie si avvicinò e le tese la mano: -Ciao Barbie, io sono Jessie, spero ti troverai bene qui con noi!-

Barbie la guardò  dall’alto in basso. -Non credo proprio.. ma cercherò di sopportare la situazione. Ciao space ranger..- e si allontanò facendogli l’occhiolino.

Jessie rimase a bocca aperta, cosa le succedeva? Sentiva una rabbia che le saliva dal petto e le mani le cominciavano a tremare. Cos’era questo sentimento? Non lo aveva mai provato in vita sua. Riuscì solo a dire: -Ma..ma.. cos’ho detto di male? Quella è proprio una montata..come tutte le Barbie!-

Buzz guardò entrambe allontanarsi e percepì che forse, le cose stavano per cambiare.


 
I giorni passarono, Bonnie cominciò a giocare incessantemente con la sua nuova bambola, non abbandonando nessuno ma creando storie spaziali dove i protagonisti erano Buzz e Barbie.
Woody proteggeva il selvaggio west in compagnia di tutti gli altri amici, compresa Jessie. Le storie si univano, nella fantasia della piccola Bonnie ma Jessie, Jessie aveva capito che qualcosa era cambiato. Non riusciva a capire cosa, sentiva solo nuove sensazioni che le scorrevano in tutto il corpo e di cui non riusciva a liberarsi.

Per la cena Bonnie scese al piano di sotto a mangiare, i giocattoli si animarono, stanchi di una giornata passata a salvare il mondo dal malvagio dottor prosciutto.
Jessie si rialzò, spolverandosi e notando Barbie che si avvicinava con il suo passo ammaliante a Buzz.

-Hey space ranger.. ottima interpretazione oggi.. ti piace proprio salvare lo spazio con me..vero?-  disse Barbie sorridendogli e avvicinandosi a lui.

-In realtà, io svolgo solo il mio.. compito. Non credo che..-

-Ahah…certo!- lo interruppe Barbie senza nemmeno farlo finire. -sei proprio simpatico… che ne dici di farci un giro insieme stanot…-

Jessie si scaraventò irruenta tra loro due. -Scusate!- disse. -Barbie ciao, senti volevo parlarti che ne dici, mi concederti due minuti del tuo preziosissimo tempo?- sorrise Jessie falsamente.

-Ma veramente io..stavo parlando con..- Jessie la tirò per un braccio -Su su! Andiamo! Sennò poi torna Bonnie e…- si allontanarono.

Buzz guardò tutta la scena ammutolito e poi quando si furono allontanate scoppiò a ridere.
 
 
Jessie e Barbie rimasero sole, in realtà quello di Jessie era solo un modo per farla allontanare da Buzz e non aveva niente da dirle. Ma perché? Perché lo aveva fatto? –si domandava tra se e se mentre Barbie si dimenava.

-E lasciami! Lasciami! Cosa vuoi insomma?!- disse Barbie.

-ehm..dunque.. io..- Jessie cercava di formulare una risposta. -io.. volevo dirti che.. abbiamo cominciato con il piede sbagliato, si! Proprio così! E ..volevo invitarti ad essere mia amica, a cercare di avere un rapporto pacifico!- Jessie sorrise non avendo trovato altro spunto di dialogo.

-hm..- Barbie riflettè. -Non credo che tu possa darmi qualcosa.. quindi non vedo il motivo di instaurare un rapporto. A meno che tu.. non mi faccia avvicinare allo space ranger..-

-Cosa?! ..che cosa?! E no.. tieni giù le zamp…ehm.. no cioè, che intendi dire?- domandò Jessie.

-Hai capito benissimo, ho puntato gli occhi su di lui.. e non me lo farò sfuggire.. nemmeno se una inutile cowgirl  si mette in mezzo…- disse Barbie guardandola negli occhi.

-..come? io non sono inutile! E poi .. - Jessie si zittì. Anche Barbie aveva capito quello che provava e che ancora nemmeno lei stessa era riuscita a comprendere.

-Ciao ciao bamboletta!-  disse Barbie andandosene.

Jessie era imbarazzata, sconvolta. “Che stupida che sono..” pensava. “Allora io..provo qualcosa per Buzz.. e.. sono gelosa di quella stupida, oca, prepotente, bellissima, fascinosa bambola da 4 soldi con il fisico mozzafiato. Oooh… non posso competere con lei.. non ho speranze. Sono stata rimpiazzata con una velocità tale che non me ne sono nemmeno accorta e adesso non so più che fare..”

Jessie tornò triste nella cassa dei giochi e non vi uscì per un bel pezzo. Il giorno dopo, cercò di non farsi trovare da Bonnie, non aveva nessuna voglia di giocare, ripensava a tutti i momenti passati con il suo Buzz senza aver mai capito quanto per lei fosse importante. E adesso lo aveva perso.. era arrivata una mega-bambola che le aveva preso il posto nel cuore della sua bambina e di Buzz.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Prova d'amore.. ***


4.
 
Il giorno dopo ancora, Buzz si avvicinò a Woody :-ehm.. sceriffo.. non vedo Jessie da ieri, sono preoccupato per lei.. credo che sia triste per qualche motivo, non l’ho vista più spensierata come un tempo.. ne sai qualcosa?-

Woody guardò l’amico sorridendogli. -Tutta questa situazione non ti ricorda nulla? Tranquillo ci penserò io..- e andò in cerca di Jessie.

Jessie era uscita dalla cassa e si era seduta sulla finestra, come sempre a guardare fuori, era il suo posto preferito. Woody le si sedette accanto.

-Allora..Jessie che succede?- disse il cowboy.

-Non ti si può nascondere proprio nulla, eh?- rispose prontamente Jessie.

-In realtà io non mi accorgo proprio di niente! È a Buzz che non puoi nascondere nulla…-

Jessie diventò rossa e si girò di nuovo verso la finestra con lo sguardo triste.

-Buzz…hai detto? ..Perché?- chiese Jessie.

-Jessie.. spiegami tu qual è il problema!-

-è..è..Che.. -  non riusciva proprio ad ammettere i suoi sentimenti nemmeno al suo migliore amico. -è..che proprio quella Barbie non la posso vedere! Ha preso il mio posto! Sono stata rimpiazzata e poi Bonnie si stancherà di me.. esattamente come ha fatto Emily…quella sta rubando tutte le cose a me più care..non posso sopportarlo!- Jessie scoppiò a piangere.

Woody le sorrise e le disse dolcemente :-Jessie, credimi non è niente di nuovo per le mie orecchie.. ci sono passato anche io con un giocattolo spaziale di nostra conoscenza.. e guarda! Adesso è il mio più grande amico! ..non piangere, Bonnie ti vuole bene e così  tutti gli altri, nessuno si stancherà di te..-

Jessie sorrise ma continuava la malinconia ad albergare nel suo cuore.

-Grazie Woody-  riuscì a dire. Ma il suo pensiero era sempre rivolto a quel giocattolo che le concedeva mille attenzioni che lei non era mai riuscita a percepire.


 
 
La mattina dopo Jessie uscì dalla cassa pensando che l’unico modo per stare bene era quello di riprendere la vita come tutti gli altri giorni. Bonnie era già andata all’asilo, Jessie si guardò nel suo piccolo specchio che le aveva regalato Bo Peep prima di essere regalata. Era una grande amica per lei ma purtroppo Molly l’aveva regalata ad una sua amica e si dovettero separare, ma più di tutti chi ne soffrì fu il suo amico Woody. Si ricordava sempre l’ultima cosa che la graziosa bambola le aveva detto :- Jessie, ricordati sempre che anche se lontane non smetteremo di volerci bene, non smettere mai di essere te stessa e non ti arrendere mai!-  Queste parole la caricarono, si sistemò i capelli nel suo bel fiocco giallo e uscì dalla cassa sorridendo.

Quando uscì incrociò subito lo sguardo di Buzz, arrossendo tutto d’un tratto, il cuore le batteva all’impazzata. Fu in quel momento che Jessie capì di non poter combattere i suoi sentimenti, lo salutò con la mano da lontano e gli sorrise. Buzz la guardò fissa e trasformò anche lui il suo viso in un grande sorriso. Cominciarono a camminare l’uno verso l’altra e…

Entrò Bonnie di corsa! Tutti si gettarono a terra tornando alle loro mansioni di giocattoli.

-Non esultare signorina, solo per oggi! Domani fili dritta all’asilo!-  gridò la mamma di Bonnie.

Bonnie canticchiava e cominciò ad afferrare i suoi amici per giocarci.

Bonnie posizionò Woody davanti la banca delle galassie insieme al fedele Slinky e l’inseparabile Bullseye, invece Jessie controllava che non entrassero le streghe delle stelle cadenti da dietro un albero. Ma il perfido Dottor prosciutto non intendeva farsi mettere i bastoni fra le ruote, voleva a tutti i costi rapinare quella ricca banca! Arrivarono in volo Buzz e Barbie, pronti a sventare la rapina. (Jessie pensava a quante volte aveva sventato i tentativi di rapina del suo amico Hamm e adesso quella svenevole astronauta aveva preso il suo posto..). Tuttò andò liscio, il malvagio suino fu rinchiuso in cella, quando Bonnie decise di sugellare il felice momento con un bacio degli eroi.. avvicinò Buzz e Barbie e fece scambiare loro un lungo bacio.

-NO!!!!-  gridò Jessie.

Non si rese nemmeno conto di quello che aveva fatto. Bonnie si girò di scatto.

-..Jessie?..hai parlato?....-

Il silenzio calò nella stanza. Bonnie prese in mano la bambola che era tornata al suo silenzio e alla sua staticità da giocattolo.

-..Jessie.. la mia bambola.. ha parlato…- sussurrò Bonnie. -Maaaaaaaaaaaaaaamma!!!!!!!! La mia bambola ha parlato!!!!!!!!!!!! Mamma!mamma!mamma!- Bonnie corse fuori dalla stanza chiamando la mamma a gran voce.

Tutti rimasero immobili. Woody alzò la testa. - Jess…. Che hai fatto?-

-Io..io non lo so..- rantolò la cowgirl.

Bonnie rientrò accompagnata dalla mamma.

-Allora signorinella, quante volte ti ho detto che non si dicono le bugie? Adesso sistema i giocattoli che ti porto dal dentista!-

-ma..mamma. te lo giuro. Ne sono sicura- borbottò Bonnie.

-Basta! Adesso andiamo!- la prese in braccio mentre Bonnie continuava a fissare la sua Jessie.

-Aspetta mamma..- Bonnie prese in mano Jessie e le disse portandosela vicino alla bocca: -Scusa Jessie non lo faccio più.. ti voglio bene.-

La mamma sorrise, prese le bambina per mano e uscirono di casa.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Uno Spaceranger e una cowgirl.. ***


5.
I giocattoli ripresero vita. Barbie fu la prima a parlare: -Bella prova, cow-girl!- sorrise malignamente.

Tutti guardarono sconcertati Jessie che rimase seduta in totale imbarazzo.

-Io..scusatemi, non so cosa mi sia preso- mormorò Jessie.

-Te lo dico io cosa ti è preso.. sei una stupida e un’illusa! Pensavi davvero di importare qualcosa? La protagonista sono io e sarò sempre io. Io sono l’eroina, io salvo tutti dai cattivi, io mi prendo il bellone e me lo bacio.. lo dice anche Bonnie.- disse Barbie mortificandola.

Jessie si alzò con gli occhi pieni di lacrime e corse via.

Buzz si diresse a passo spedito verso Barbie. -Ascoltami bene, non ti permettere mai più di rivolgerti in questa maniera a Jessie, sei solo una Barbie come tutte le altre, ce ne sono milioni come te e se proprio dobbiamo dirla tutta, sei la peggiore della tua specie!- le urlò in faccia.

Woody rise.. e così tutti gli altri. Barbie si guardò intorno mentre tutti ridevano di lei e se ne andò indignata.

Buzz corse verso il letto, Jessie si era rifugiata sotto piangendo sommossamente.

-Senorita… posso entrare?- disse dolcemente Buzz.

-Lasciami in pace!- gridò Jessie con la testa sulle ginocchia.

-Non vuoi parlare con me?- le si sedette accanto.

Jessie non rispose. Alzò la testa e cominciò a parlare : -Buzz io.. non so cosa mi sia preso. Non avrei mai commesso un errore del genere.. io non so davvero, non credevo di stare parlando io..ho sentito una scossa nel corpo e poi..-

-Sssh…- fece Buzz.

Le prese il viso delicatamente e lo avvicinò al suo.

-Non devi darmi spiegazioni..i tuoi gesti parlano per te. E mi rendono immensamente felice..-

La guardò negli occhi e le diede un tenero bacio sulle labbra. Jessie rimase impietrita e finalmente capì che era proprio ciò che desiderava. Si lasciò andare e strinse le braccia intorno al collo del suo space ranger baciandolo dolcemente e con passione. Poi si staccarono, si guardarono e scoppiarono a ridere.

-Lo sai da quant’è che aspettavo questo momento bambolina mia?-  disse sorridendo Buzz.

-Avresti dovuto farlo prima..- sorrise maliziosa Jessie.

Buzz le prese la mano e la guardò. -Ho completato la mia missione..conquistare il tuo cuore.-

Jessie lo guardò torva: -Ero solo una missione?!- e rise.

Risero entrambi non lasciandosi mai la mano e con la consapevolezza che non si sarebbero mai separati.



 
 
EPILOGO

 I coniugi Potato guardano Buzz e Jessie seduti sulla finestra a guardare il tramonto.

-Ma quei due non si staccano mai??- disse Mr.Potato.

-Ma patatino lo sai che sono innamorati, anche noi eravamo così!- rispose Mrs.Potato.

-Io non mi ricordo di essere mai stato così sdolcinato- replicò.

Tutti risero, mentre nella confusione generale Barbie aveva rubato il cappello a Woody e cominciarono a rincorrersi. Slinky , guardandoli, disse a Bullseye: - che ne dici sta nascendo un nuovo amore?-

Bullseye nitrì con tutta la sua forza.

 
 
 
Fine :)

Spero che vi sia piaciuta la mia storia.. fatemi sapere, ogni giudizio per me è prezioso! Baci :** 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=724757