Lo Scettro Magico di Giaffy

di telesette
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alla Ricerca dei Sette Frammenti ***
Capitolo 2: *** La Dimora dell'Armaiolo ***
Capitolo 3: *** Gli Eroi si Preparano ***



Capitolo 1
*** Alla Ricerca dei Sette Frammenti ***


Da un'idea di Andrea Nazzari, illustrazioni di Fabrizio Pellegrini...

 

Tanto e tanto tempo fa, quando gli adulti erano capaci di vedere con gli occhi dei bambini, un mago potente e generoso di nome Giaffy aveva deciso di regalare a tutti un grande e bellissimo sogno, che ognuno di noi tiene nel proprio cuore: il dono della fantasia!
Il buon Giaffy, forte di uno scettro dai grandi poteri magici, creò un intero mondo di risate e divertimento. Gli amici del mago, riconoscenti di ciò, si impegnarono ad aiutarlo nel proteggere e custodire questo mondo per tutti coloro che desideravano farne parte. Purtroppo la felicità non poteva durare in eterno…
Rintanati nelle profondità puzzolenti di una palude melmosa, infestata da serpenti e orribili creature striscianti, alcuni esseri spregevoli e disgustosi complottavano infatti per annullare l’incantesimo del buon Giaffy. Il crudele Marcomerdissima, uno stregone malvagio e senza scrupoli, radunò un esercito di mostri per raggiungere il suo perfido scopo. Così gli scagnozzi dello stregone: Stercodivacca, Cuordifetente, Bruttobastardo, Zozzoschifoso, Luridoverme, Infamecarogna e molti altri ancora, obbedirono ai suoi ordini e si riunirono in forze per attaccare la torre del mago. L’attacco colse di sorpresa persino il potente Giaffy, nemmeno lui poté sconfiggere da solo quei mostri disgustosi e lo scettro magico venne rubato senza che il mago potesse far nulla per impedirlo.
Tornati nella Palude degli Stronzoli, i mostri consegnarono lo scettro nelle mani del loro signore. Marcomerdissima recitò dunque la formula magica, in modo da annullare il potere dello scettro.

- Diritto Copyright Bastardi Figli en Trocchie Occhio Maluocchie Prezzemolo e Finuocchie!

Lo scettro di Giaffy si spezzò dunque in sette parti e ognuno dei frammenti venne nascosto in un luogo diverso e inaccessibile perché nessuno potesse trovarli e ricomporre così lo scettro.

- Ecco fatto - ghignò Marcomerdissima, con crudele soddisfazione. - Ora che Giaffy ha perso i suoi poteri, nessuno potrà difendere il mondo da lui creato, ho vinto io! Ahahahahahahahahahah !!!

Purtroppo tutto sembrava dare ragione a lui, tuttavia lo stregone non aveva fatto i conti con gli “amici” di Giaffy…
Una volta saputo che il buon mago era stato attaccato e derubato nella propria torre, sette coraggiosi eroi si offrirono di aiutarlo a recuperare il maltolto dalle grinfie di Marcomerdissima. I loro nomi erano: Andrea il Saggio, Daniele l’Intrepido, Dany la Dolce, Stefano il Prode, Valentina l’Ardita, Niki il Trasformista e Alex l’Invulnerabile. Non potendo restare indifferenti a osservare il loro fantastico mondo, distrutto dai mostri di Marcomerdissima, i sette guerrieri decisero di fare tutto quanto in loro potere per riprendere lo scettro.

- Non preoccuparti Giaffy - esclamò Daniele deciso. - Quello stregone da quattro soldi non la passerà liscia… io e gli altri gliela faremo pagare per ciò che ha fatto, lui e i suoi scagnozzi non avranno scampo!
- Giusto - fecero eco gli altri.
- Comunque non sarà facile - osservò Andrea dubbioso.

Subito gli occhi di tutti si posarono sul saggio guerriero.

- Che intendi dire ?
- Marcomerdissima è un essere subdolo e ipocrita, ma non è uno sciocco, avrà certamente in serbo qualcosa per chiunque proverà a recuperare i frammenti dello scettro!
- E’ vero, purtroppo - confermò Giaffy, chinando gravemente la testa. - Da quello che ho potuto vedere, lo stregone ha calcolato tutto nei minimi dettagli…

Così dicendo, Giaffy condusse gli eroi davanti a un grande teleschermo di cristallo.

- Che bello - esclamò Niki. - Ci sono i cartoni animati...
- Zitto, sciocco - lo rimproverò Valentina.

Il povero trasformista, pieno di vergogna, assunse la forma di un piccolo cucciolo indifeso e si nascose timidamente dietro le gambe di Dany.

- Andiamo, Valentina - mormorò la Dolce con un sorriso. - Non essere troppo severa con lui…
- E’ sempre il solito - intervenne Stefano, aggrottando le sopracciglia. - Non imparerà mai a comportarsi come si deve!

Niki guaì rattristato, allorché Dany si inginocchiò ad accarezzarlo affettuosamente.

- Su su, i cuccioli coraggiosi non piangono!

Così dicendo, la fanciulla gli stampò un bacetto sulla fronte e il cucciolo riprese le sembianze originali, sorridendo beatamente. Giaffy si accostò al teleschermo gigante e, dopo aver armeggiato con un globo luccicante posto su un piedistallo, sulla superficie del cristallo comparvero le immagini di sette luoghi dall’aspetto assai poco raccomandabile.

- Quelli che vedete sullo schermo sono i luoghi dove Marcomerdissima ha nascosto i frammenti dello scettro - spiegò Giaffy preoccupato. - La “Roccaforte delle Violazioni”, il “Palazzo dei Diritti d’Immagine”, “l’Isola degli Avvocati”, la dimora della “Strega Censuratrice”, il castello del “Drago Bannatore”, “l’Arcipelago delle Segnalazioni” e la “Caverna dei Sogni Distrutti”…
- Alla faccia - esclamò Alex l’Invulnerabile. - Quel che si dice una passeggiata in compagnia… Ce la faremo ad uscirne vivi ?
- Dobbiamo riuscirci - tagliò corto Daniele. - Altrimenti, senza lo scettro, il mondo di Giaffy è destinato a soccombere!
- Purtroppo, amici miei - esclamò Giaffy preoccupato. - Non posso accompagnarvi in questa impresa, dovrò impegnare tutte le forze che mi sono rimaste per riorganizzare le difese contro Marcomerdissima e i suoi seguaci, e anche così dubito di poter resistere per molto…
- Non preoccuparti - lo tranquillizzò Stefano. - Se combatteremo insieme nessuno potrà fermarci, troveremo i frammenti e ricostruiremo lo scettro in tempo per arrostire le chiappe maleodoranti di quello stregone fetentone!
- Giusto - risposero gli altri in coro.

Giaffy sorrise.

- Spero proprio che ce la facciate, amici miei, lo spero davvero… Prima di mettervi in viaggio però, lasciate che vi dia un consiglio!
- Certo Giaffy, dì pure!
- A due giorni di cammino dalla mia torre, vive un esperto armaiolo di nome Fabrizio; un tempo faceva parte di una confraternita di pellegrini dediti a costruire armi di ogni genere; se glielo chiedete, può darsi che accetterà di procurarvi il necessario per la missione!
- Mi sembra una buona idea - fece Andrea. - Non sappiamo a che genere di pericoli andremo incontro, ci servirà tutto l’aiuto possibile!
- D’accordo allora - concluse Daniele. - Per prima cosa cercheremo il Pellegrino Armaiolo e poi andremo alla ricerca dei frammenti dello scettro!

Gli altri annuirono e, sollevando i pugni verso il cielo, lanciarono un grido di incitamento.

- Per Giaffy e per il nostro mondo, ip ip…
- URRA’ !!!

 

( continua )

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Capitolo 2
*** La Dimora dell'Armaiolo ***


La dimora del Pellegrino Armaiolo si trovava sulla cima di un colle, in un luogo conosciuto come la Valle della Speranza. Dopo circa due giorni di cammino, i sette eroi giunsero in vista della famosa valle e rimasero colpiti da ciò che videro: un gigantesco parco naturale, pieno di piante e fiori rigogliosi, dove le persone e gli animali vivevano sereni e in armonia; vista la pace e la quiete che regnava in questo luogo, sembrava impossibile pensare che di lì a poco tempo tutto questo sarebbe scomparso assieme al magico mondo di Giaffy.

- Vi rendete conto? - esclamò Dany incredula ai suoi compagni. - Se non recupereremo lo scettro, quello stregone fetentone distruggerà anche coloro che vivono qui...
- E' per questo che dobbiamo impedirlo - ribatté Daniele. - Non perdiamo tempo, dobbiamo subito trovare il Pellegrino Armaiolo!
- Uhm - fece Niki, fissando attentamente una pergamena appesa all'ingresso della valle. - Avete letto qui? E' davvero commovente...

Subito gli altri si avvicinarono a leggere il contenuto della pergamena, la quale riportava un bellissimo pensiero di uno scrittore anonimo:

- Dev'essere il motto della Valle - osservò Andrea. - "Sorridere e regalare sorrisi agli altri è il modo migliore per essere felici e in pace con sé stessi"...
- Accidenti Andre, che poeta che sei - lo schernì Alex con una smorfia.
- Spiritoso - grugnì l'altro offeso.
- Smettetela voi due - li rimproverò Valentina decisa. - Sorridere è importante ma dubito che potremo affrontare Marcomerdissima con il sorriso sulle labbra... Abbiamo bisogno di armi!
- Giusto - fece eco Stefano. - Andiamo a cercare questo armaiolo, muoviamoci!

Non lasciandosi distrarre dal profumo dei fiori o dalle risate di gioia dei bambini, i sette eroi proseguirono lungo la strada chiedendo informazioni. Alla loro domanda su dove fosse la dimora dell'armaiolo, gli abitanti rimasero per un attimo perplessi.

- Da... Davvero state cercando Weapons-Master Fabrizio ?!?
- Sì, certo - rispose Daniele. - Qualcosa non va, per caso?
- Come... eh, no no, ci mancherebbe!

Gli abitanti, prima di rispondere alla domanda, confabularono qualcosa tra loro; Daniele e gli altri riuscirono a cogliere parole del tipo: "strambo", "matto", "poveracci"... ecc. Alla fine, sforzandosi di mostrare un sorriso rassicurante, i valligiani indicarono una collinetta in fondo alla strada.

- Ecco - esclamarono. - Seguite la strada, fino a quella torre laggiù, non potete sbagliare!
- Grazie - rispose Daniele riconoscente.

Nel mentre che si allontanarono lungo la direzione indicata, gli eroi non poterono fare a meno di notare come gli abitanti sembravano temere il verificarsi di qualche evento terribile da un momento all'altro.

***

Poco dopo il gruppo raggiunse la torre dell'armaiolo. Daniele bussò energicamente alla porta ma, con un certo disappunto, sembrava proprio che non ci fosse nessuno.

- Sembra che non ci sia nessuno in casa - fece Niki, grattandosi la nuca.
- E ora che facciamo - si domandò Stefano.
- Beh...

Prima che Daniele o Andrea potessero suggerire il da farsi, qualcosa di incredibile avvenne proprio sotto i loro occhi. Un lampo di energia elettrica avvolse l'ingresso della torre, illuminando la porta come un'insegna psichedelica; un istante dopo il suono di una "micidiale" musica techno cominciò a rimbombare dall'interno della torre; dalle aiuole sbucarono all'improvviso enormi casse acustiche a pieno volume e, nello stesso momento, il padrone di casa fece la sua apparizione in grande stile...

Come il Pellegrino Armaiolo comparve davanti a loro, i sette compagni sgranarono tanto d'occhi. Tutto si sarebbero aspettati meno che di vedere un ultraquarantenne vestito da giovincello, con la Febbre del Sabato Sera dappertutto. Fabrizio uscì fuori dalla porta, girando vorticosamente come una trottola, dopodiché si arrestò al termine di un assolo lunghissimo e sollevò la mano davanti a sé con un fascio di energia impressionante.

- Yeah !!!

Daniele e gli altri erano a dir poco scioccati. 

- Que... questo secondo te è l'armaiolo che stiamo cercando ? - domandò Valentina a Daniele, sottovoce per non farsi sentire.
- Beh, questo spiega il comportamento degli abitanti - disse Stefano, grattandosi la guancia col dito.

Da sotto la visiera del berretto, lo strano individuo scrutò attentamente gli ospiti che aveva davanti.

- Posso esservi utile ? - fece costui, schioccando le dita a tempo.
- Sì, beh - provò a dire Daniele sconcertato. - Il fatto è che stiamo cercando Weapons-Master Fabrizio e...
- ...E lo avete trovato infatti - lo interruppe l'altro, con un sorriso furbo e un vivido lampo negli occhi. - Io sono il Pellegrino Armaiolo della Valle della Speranza... Al vostro servizio!

 

 

( continua )

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Capitolo 3
*** Gli Eroi si Preparano ***


L'Armaiolo ascoltò attentamente il racconto dei sette eroi. Alla fine, incrociando le braccia sul petto e fremendo dal disappunto, cominciò ad imprecare contro lo stregone e le sue azioni nefande.

- Quell'uomo era un viscido rompiballe da piccolo... e non è migliorato crescendo, vedo!
- Ha rubato lo scettro per puro dispetto, minacciando l'equilibrio di tutto l'operato di Giaffy...
- Che merda - commentò il Pellegrino tra sé.
- ... E ha distrutto lo scettro in sette frammenti per impedirci di recuperarlo...
- Che merda - ripeté il Pellegrino.
- ... Ha creato un esercito di mostri e vive con loro in una palude disgustosa e puzzolente...
- Che merda - fece ancora il Pellegrino.
- E, come se non bastasse, ha pure parcheggiato l'automobile in Divieto di Sosta!
- Che MERDAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!

L'urlo stridulo del Pellegrino sembrava quasi una performance dei "Fichi d'India", tanto era acuto, tuttavia il suo volto rispecchiava perfettamente la gravità della situazione.

- Sappiamo già che è una merda - intervenne Daniele. - Quello che ci serve è lo sciacquone, ovvero il modo per eliminarlo e recuperare lo scettro!
- Potrei suggerirvi di usare il Gel per WC ma, trattandosi comunque di uno stregone, forse è il caso di fornirvi delle armi un po' più adeguate...

Così dicendo, l'Armaiolo condusse gli avventurieri dentro la sua fucina. Qui tutti rimasero sbalorditi da ciò cche videro, non si trattava della semplice bottega di un fabbro bensì di un gigantesco arsenale misto di epoche diverse: le rastrelliere alle pareti erano colme di lance, spade, mazze... ma anche fucili mitragliatori, lanciagranate, barre d'acciaio in tungsteno, doppiette da caccia, rivoltelle automatiche, pistole laser e quant'altro; i tavoli erano ingombri di scartoffie, tra cui progetti e disegni vari; vi erano inoltre decine di uniformi di vario tipo e foto "autografate" di prestigiosi eroi dei fumetti e della televisione.

- Non credo ai miei occhi - esclamò Niki, guardandosi intorno.

Per poco il trasformista non rischiò di inciampare contro una nera automobile fuoriserie col cofano alzato.

- Attento - lo rimproverò il Pellegrino. - Quella vettura deve tornare sul set di Supercar entro domani sera!

Tutti lo guardarono stupiti.

- Stai lavorando alla macchina di David Hasselhoff ?!?
- Ma certo - rispose lui, con noncuranza. - Chi credete gliele abbia messe le sospensioni per il TURBO-BOOST ? Piuttosto, vediamo cosa posso fare per voi...

Mettendosi a rovistare tra un mucchio di cianfrusaglie ammucchiate in un angolo, l'Armaiolo tirò fuori una specie di cilindro metallico lungo una ventina di centimetri e cominciò a scuoterlo per verificare che non fosse rotto. Dal cilindro scaturì fuori una lama di luce fosforescente ma quest'ultima si affievolì quasi subito, fino a scomparire del tutto.

- Dannati Jedi - imprecò. - Mai una volta che riescano a trattare una spada-laser come si deve!
- Que... Quella è un'arma originale di Star Wars ?!? - domandò Daniele, sgranando tanto d'occhi.
- Complimenti, sei perspicace - rispose il Pellegrino con ironìa. - Dammi qualche minuto e te la rimetto a posto... intanto provati un po' una di quelle uniformi appese là in fondo, il capitano Kirk me le ha rimandate indietro la scorsa settimana perché erano troppe!

Daniele non riuscì a credere ai suoi occhi, non appena accarezzò il simbolo dell'astronave Enterprise sulla tuta che aveva in mano.
Intanto il Pellegrino, dopo aver trafficato un po' con i suoi strumenti e consegnato l'arma funzionante nelle mani del suo nuovo proprietario, si rivolse ad Andrea.

- Tu devi essere una specie di Gandalf, ho indovinato?
- Ma veramente...
- Tranquillo, sto scherzando, vieni con me piuttosto: ti faccio vedere una collezione di "bastoni magici" adatti a te!

Ad un semplice schiocco delle dita, una delle pareti ruotò di lato rivelando un vano pieno zeppo di fucili a ripetizione di tutte le forme e dimensioni.

- Questi sarebbero i tuoi "bastoni magici" ? - domandò il saggio perplesso.
- Prova ad usarne uno, vedrai che "incantesimi" ti spara a mezzo chilometro di distanza... buca un muro di cemento come se fosse carta velina!
- Ti credo sulla parola - fece l'altro, fischiando di ammirazione e cominciando ad esaminare l'arsenale.

Stefano e Alex stavano osservando incuriositi una collezione di costumi tratti dai supereroi della Marvel, incapaci di dire se fossero autentici o meno.

- Guarda questo - disse Alex al compagno, stringendo in mano una specie di guanto superaccessoriato.
- Bazzecole - rispose l'altro. - Piuttosto dimmi, come ti sembro ?

Da una teca sormontata da una gigantesca foto di Sean Connery, Stefano aveva tirato fuori uno sciccosissimo smocking e, ora che lo aveva indosso, si sentì fortemente gasato.

- "Il mio nome è Bond, Stefano Bond" - esclamò, sollevando le dita della mano destra a mo' di pistola.
- Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!

Sorpresi da quel rumore, i due si voltarono a guardare il Pellegrino che li fissava con una smorfia.

- Con la pernacchia viene meglio - sorrise questi, rivolgendosi a Stefano con un sogghigno. - Comunque, per la cronaca, il kit da agente segreto è sul secondo scaffale in alto!

Guardandolo di traverso, Stefano si accinse a cercare nel punto indicato. Alex invece si sentì battere un leggero colpetto sulla spalla.

- Se non sbaglio tu devi essere "l'Invulnerabile", giusto ?

Alex annuì.

- Allora ti basteranno giusto un paio di optional in più... vieni con me!

In men che non si dica, Alex si ritrovò a sfoggiare la mitica calzamaglia con la "S" impressa sul petto e l'addome scolpito a tartaruga, per non parlare poi dei bicipiti supergonfiati.

- Eccellente - commentò il Pellegrino. - Il costume in sé non è che un'imbottitura per impressionare le ragazze; la superforza risiede nei sensori miniaturizzati dei guanti; nelle suole degli stivali invece ho inserito dei propulsori a reazione che ti consentiranno di volare fino alla velocità di mach 5...
- Ma è fantastico!
- Sì sì, solo ricorda di NON volare a stomaco vuoto, mi raccomando!
- Eh-ehm - tossì Valentina nervosamente per richiamare l'attenzione.

L'Armaiolo si fasciò mentalmente la fronte a mo' di scusa.

- Come sono imperdonabile - esclamò lui. - Fare aspettare così delle signore... come posso esservi utile, madame?
- Mostrando qualcosa anche a noi, per esempio!
- Agli ordini, prendiamo subito le misure anzi...

Come ebbe afferrato un metro da sarto, il pervertit... cioé, il Pellegrino prese nota di: altezza, lunghezza e "rotondità" delle fanciulle presenti. Dany era rossa per l'imbarazzo mentre Valentina era invece viola di rabbia, dato che costui sembrava indugiare particolarmente sulla sua scollatura.

- Hai finito? - scattò infine lei, minacciandolo col pugno.
- Più o meno - rispose l'altro tranquillo, mettendo via il metro. - Per la signorina suggerirei un modello Lady Oscar, unisex, leggero e resistente, con annesso uno stocco di acciaio temperato... ecco qua!

Vedendosi nello specchio con indosso l'uniforme francese in perfetto stile ottocentesco, Dany si sentì un po' ridicola; in compenso l'impugnatura della spada era perfetta per la sua mano.

- Non sarà un po' troppo sottile la lama ? - chiese Dany dubbiosa.
- Non ti preoccupare - la tranquillizzò l'Armaiolo. - E' acciaio inox, inossidabile, speciale per arrosti...
- "Arrosti" ?!?
- Beh, una volta finita l'impresa, può sempre tornare utile uno spiedo per il barbecue! Non sei d'accordo ?

Valentina cominciò a picchiettare col piede sul pavimento.

- Calma - disse subito l'Armaiolo, andando ad aprire un armadio odorante di naftalina. - Dovrebbe essere qui, da qualche parte... infatti, eccolo qua!

Gli occhi di Valentina divennero due palle da biliardo, nel vedere il costume che il Pellegrino teneva in mano.

- Cosa diavolo è quello?
- Avevo progettato questo costume per Wonder Woman che me lo ha rimandato indietro perché le andava un po' stretto di chiappa ma, a giudicare dalle misure che ho preso poco fa, dovrebbe andarti ben...
- PORCO !!!

Lo schiaffo di Valentina era di per sé micidiale anche senza superpoteri, tuttavia il Pellegrino si massaggiò il livido sulla guancia senza farci troppo caso.

- Dimenticavo: i poteri del costume sono gli stessi dell'originale, potrebbero farti comodo!

Valentina si morse il labbro con disappunto. Malgrado il commento sfacciato sulle sue misure, doveva ammettere che i poteri di Wonder Woman non erano poi da buttare via. Con un sospiro rassegnato, afferrò il costume dalle mani di quello sporcaccione e si ritirò a cambiarsi in un angolo della fucina tirandosi la tenda del divisorio dietro le spalle.

- "La donna è mobile-e-e... Qual piuma al ve-e-entooo" - canticchiò il Pellegrino con un sogghigno.

Poco dopo Valentina uscì fuori con indosso il suo nuovo costume, suscitando di verse occhiate di ammirazione da parte dei suoi colleghi... in particolare Stefano che, ancora intento a trafficare col suo arsenale da agente segreto, per lo stupore si lasciò esplodere in faccia uno dei fumogeni situato nel polsino della camicia.

- Il primo che si azzarda a dire qualcosa lo strozzo - ammonì Valentina, stringendosi pudicamente nelle braccia con imbarazzo.
- Suvvìa, non hai motivo di vergognarti - intervenne Dany sorridente. - Ti sta benissimo, davvero!
- Meglio di Lynda Carter, oserei dire...

L'Armaiolo non fece in tempo a finire la frase che il pugno di Valentina lo spedì al suolo con uno schianto impressionante.

- Per te, è ancora vivo? - domandò sottovoce Daniele ad Andrea.
- Scommettiamo pure!  

Frattanto Niki aveva adocchiato una meravigliosa chitarra elettrica e un paio di occhiali scuri triangolari con lenti lucidate a specchio.

- Cavoli, che meraviglia - esclamò eccitato, prendendo in mano la chitarra e inforcando gli occhiali.
- No fermo, non la toccare - urlò l'Armaiolo disperato dopo che, una volta ripresi i sensi, fece appena in tempo a capire cosa stava succedendo.

Purtroppo l'avvertimento giunse tardi. Una volta afferrata la chitarra, Niki non poté fare a meno di vibrarci sopra un accordo alla Jimmy Hendrix... Logicamente però non poteva certo immaginare che quella chitarra era in realtà un nuovo tipo di arma sperimentale. Dopo aver vibrato l'accordo infatti, subito scattò un sofisticato meccanismo che impostò l'assetto da combettimento: la chitarra si aprì nel mezzo della cassa armonica, rivelando due piccoli cannoncini laser e un condensatore di energia nucleare al plasma; prima che Niki se ne rendesse conto, dalla chitarra partì un fascio di luce che incenerì completamente un berretto appoggiato su un tavolo.

- Nooooooooo - urlò il Pellegrino disperato, mettendosi le mani nei capelli. - Assassino, era il cappello autografato di Schumacher... Delinquente!
- Oh, come mi dispiace - fece Valentina sarcastica.

Niki divenne bianco in volto come un lenzuolo. Subito provò a sbarazzarsi del corpo del reato ma, con sua grande sorpresa, la chitarra sembrava "incollata" insieme con la tracolla cosicché non riuscì a togliersela. Sulle lenti degli occhiali invece comparve un display acceso che fece scorrere davanti ai suoi occhi una serie di dati e numeri incomprensibili, accompagnati dalla voce meccanica di una guida computerizzata.

- Modalità "Alfa & Y5" - esclamò la voce. - Impronta tattile registrata... controllo memoria vocale... identificarsi, prego!
- Mi venisse un colpo - mormorò Niki con un filo di voce. - Riconoscimento effettuato... monitoraggio in corso... Prototipo da Combattimento, modello AB25, della "Fabrizio Gun System"... Dotazione incorporata: TV Hi-Fi, impianto satellitare, cannone elettrico, sistema di accelerazione protonico a fissione nucleare istantanea, lanciagranate atomico con velocità regolabile, telefono cellulare, lettore CD, fucile a ripetizione da 500 colpi al secondo, disintegratori laser da nove pollici di lunghezza e timer di cottura per forno a microonde...
- Solo il timer - fece Niki perplesso. - E dov'è il forno ?
- Il prototipo è ancora sperimentale - spiegò la voce degli occhiali. - In questo momento state comunicando con un interfaccia del dispositivo, altrimenti detto Dotazione Autonoma Di Occorrenza, ma potete chiamarmi D.A.D.O.

- Che figata - esclamò Niki. Potrò guardarmi tutte le partite di calcio in digitale, tra una missione e l'altra!

In quella il Pellegrino fece per avventarglisi addosso ma sia Daniele che Andrea intervennero prontamente per afferrarlo.

- Trattenetemi, trattenetemi o lo ammazzo!

Davanti alle ceneri del cappello bruciato, una volta consumate la rabbia e la disperazione, Fabrizio sembrò essersi sufficientemente calmato. Daniele provò a ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto per loro ma inutilmente.

- Se non fosse che siete amici di Giaffy - gemette.
- Mi dispiace - provò a dire Niki a mo' di scusa.

L'Armaiolo alzò la testa, guardandolo con occhi colmi di collera. Vedendo la sua espressione, Niki rabbrividì di colpo.

- Basandomi sui dati a disposizione - esclamò D.A.D.O. - Ritengo che le probabilità che le tue funzioni vitali cessino bruscamente sono del 97,3 %...

Malgrado fosse solo un congegno meccanico, D.A.D.O. sembrava dotato di un forte senso dell'umorismo. Per qualche assurdo motivo, Niki cominciò addirittura a pensare di essere stato "adottato" da una sorta di balia artificiale.

- Ti do un consiglio, ragazzo - disse il Pellegrino, puntando l'indice minaccioso contro Niki. - Se vuoi vivere il più a lungo possibile in questo mondo, dai ascolto a quella chitarra... e soprattutto non capitarmi più a tiro, se non vuoi essere scannato vivo!

Il trasformista cambiò velocemente aspetto in un piccolo quattrozampe e, con la chitarra a tracolla e gli occhiali sul muso, si nascose lesto dietro la protettiva Dany. Quest'ultima cercò dunque di prendere le sue difese con la solita diplomazia.

- La prego, cerchi di perdonarlo - esclamò lei, rivolgendosi all'Armaiolo. - E' un po' un discolo ma in fondo è un bravo ragazzo!

Davanti agli occhioni dolci di una bella e giovane fanciulla come Dany, nessuno poteva resistere...

- E sia - mormorò Fabrizio sottovoce. - Ma toglietemelo dai piedi, prima che cambi idea!
- Siete pronti, ragazzi ? - domandò Daniele ai compagni, sollevando la sua spada-laser. - Andiamo a recuperare i frammenti dello scettro!
- Un momento - intervenne Valentina. - Non stiamo dimenticando qualcosa ?

Daniele la guardò stupito.

- Che vuoi dire ?
- Voglio dire che i luoghi in cui lo stregone ha collocato i frammenti dello scettro distano molte centinaia di chilometri uno dall’altro… A meno di non avere le ali, occorreranno mesi per recuperarli tutti!
- Purtroppo Valentina ha ragione - osservò Andrea. - Ci occorrerà un mezzo di trasporto ultraveloce per recuperare i frammenti in tempo, prima che il mondo di Giaffy scompaia nel nulla!
- Ora che ci penso - esclamò Fabrizio. - Potreste provare a chiedere aiuto a Justin!

Tutti si voltarono a guardarlo con aria interrogativa.

- Justin, il Falco Gigante - insistette l’Armaiolo. - Vive sulla Montagna Virtuale da tempo immemore e ha anche aiutato Giaffy in passato… Se gli spiegate la situazione, potrebbe anche decidere di aiutarvi!
- Tentar non nuoce - fece notare Andrea.

Tutti si dissero d’accordo. Cavalcando i venti, sarebbe stato un gioco da ragazzi raggiungere le roccaforti dello stregone e recuperare lo scettro.

- D’accordo, allora - tagliò corto Daniele alla fine. - Per prima cosa andremo a cercare Justin, pregandolo di aiutarci, dopodiché cominceremo la nostra ricerca!

( continua )


 

P.S.
Un carissimo saluto e un abbraccio a Gianfranco "Giaffy" Bertiboni e a tutti i suoi amici: Andrea Nazzari, Danko Trekker, Stefano Ercolino, Alex Kal-El Baltieri, Valentina Cardamone, Dany Maila, Niki Bisterzo, Fabrizio Pellegrini... e molti altri ancora! Per chi fosse interessato a scoprire il VERO "Magico Mondo di Giaffy", invito a cercare i suoi link su Facebook o ad iscriversi direttamente alla sua pagina su JUSTIN-TV oppure semplicemente cercare i suoi canali su YouTube e immergervi nella fantasia e nei ricordi... come e più del sottoscritto!

 

^__^ Saluti

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