Plot 01:
Ballo del Ceppo. Harry è disperato e si scontra con Malfoy per il corridoio. Da lì comincia
la catastrofe perchè Harry,
da buon Grifondoro, ha l'insana idea di
scherzare con Malfoy e Malfoy,
da perfetto Serpeverde non capisce l'ironia... o sì?
*** Da cosa nasce cosa: altre due situazioni after Ballo del Ceppo!
Plot 02:
I Grifondoro sono testardi incorreggibili,
soprattutto quando c'è di mezzo un Serpeverde
suscettibile...
Notes: Ed
eccomi di nuovo qui con il secondo cap della mia shot! ^^ Come avete notato il titolo è
cambiato come la shot si è trasformata in trilogy: qst significa che ci
rivedremo con il terzo ed ultimo cap della ficcy! ^^ (sempre se volete e in un probabile ri-sequel! Ma di qst, se volete, ne parleremo più avanti! XD)
Notes 02:
ricordo che qst ficcyna si
svolge al IV anno di Harry, durante il Torneo Tremaghi,
e che cercherò di rendere più veritiero possibile il passo (ai limiti possibili
e ovviamente con perdonata licenza, stilistica o meno XD).
Ricordo anche che è una slash,
una HxD per la precisione.
Buona
lettura!
Mrs Lay ^o^
.
Gryffindor's Obstinancy
.
- ... quindi che ne pensi? -
Harry
non degnò nemmeno di uno sguardo il migliore amico che gli aveva rivolto quella
domanda e si limitò a mugugnare il suo distratto assenso: - Hai ragione -
Tuttavia gli occhi verdi rimasero puntati insistemente
verso la porta d'ingresso alla Sala Grande come se
fosse alla ricerca di 'qualcuno'.
Ron
si sforzò di mantenere un tono di voce debitatamente
calmo: - Quindi sarebbe un'ottima idea se ballo la danza del ventre sulla
cattedra della McGranitt? -
- Sì,
direi di sì -
- Anche se mando Piton a bere un whiskey incendiario con l'Ungaro
Spinato? -
- Sì -
- Anche se do Krum in pasto alla
piovra gigante? -
-
Certamente -
- Anche se prendo il prestito il tuo ragazzo per ventiquattr'ore per fargli le peggiori cose? -
- Ovvio -
Ron
fissò intensamente Harry come Harry
fissava intensamente la porta della Sala Grande, in
attesa. Improvvisamente le gote di Harry si
colorarono di rosso fuoco, gli occhi verdi brillarono di rabbia e le mani
cercarono di afferrarlo: - Provaci Ron e avrai un
buon motivo per sobbalzare ogni volta che mi vedi - gli sibilò minaccioso.
Ron
sbuffò metà trionfante per quella vittoria morale metà
esasperato: - Allora mi stavi ascoltando, eh? -
La rabbia
di Harry sfumò in un secondo quando si accorse che
l'amico stava solamente cercando di scuoterlo dai suoi truci pensieri e non
intendeva davvero 'prendere in prestito' Draco. Tornò a fissare la porta della Sala Grande,
aspettando che la varcasse il suo ragazzo, Draco Malfoy.
Niente.
Ancora niente.
Sospirò,
concentrandosi a convincere la forchetta ad inforcare qualcosa nel piatto
intatto ma proprio non ci riusciva, no, era tutto un incubo.
E
dire che poche settimane prima si sentiva così felice, così protetto da una
qualsiasi forma di tristezza, così sicuro del suo amore che non temeva nemmeno
più il torneo.
E in
poco tutto era cambiato.
Non il
suo amore, quello rimaneva immutato come a Natale... ma il suo rapporto con il
SUO ragazzo.
Lui e Draco Malfoy - si, avete proprio
capito bene, Draco Malfoy -
si erano messi assieme al Ballo del Ceppo, un mese e mezzo fa
e avevano già litigato.
In realtà
la questione era più semplice di quanto sembrava e c'entrava l'argomento
soprannominato 'Lo strano caso del padrino modello Perfetto Grifondoro
Testardo Anti-Serpeverde e del Furetto Rimbalzante Serpeverde e dei suoi lunghi tentacoli (ammesso che i
serpenti abbiano tentacoli)' come lo aveva soprannominato Hermione
prendendolo dal titolo di un libro babbano, poi
modificato in questa allegra versione da Ron.
Bè la
questione era semplice: a Natale Harry, al Ballo del
Ceppo, si era presentato al braccio di Draco Malfoy e si erano confessati i reciproci sentimenti,
mettendosi assieme con stupore, orrore e curiosità di tutta la scuola.
Ovviamente
la notizia era trapelata subito e aveva capeggiato in prima pagina con un
articolo nuovo di zecca di Rita Skeeter che aveva
scatenato la rabbia di Draco.
E
ovviamente l'articolo aveva fatto il giro dell'intera comunità magica al che il
giorno dopo sembrava non ci fosse UNA sola persona che non sapesse della
relazione Malfoy- Potter.
E Sirius Black non faceva eccezione.
Harry
non sapeva come avesse fatto Sirius a rimediare la
notizia se doveva rimanere rinchiuso da qualche parte ma tre giorni dopo gli era arrivato un gufo con una lunghissima lettera piena
di improperi contro l'Infame Serpeverde,
raccomandazioni per l'Ingenuo Grifondoro, ordini,
tuoni e fulmini per il Figlioccio Ingenuo Grifondoro
Preso nel Sacco da un Cattivo Serpeverde.
La
lettera aveva suscitato lo stesso giorno un violento alterco tra Harry e Draco sull'intelligenza
presunta del padrino Black, non era stata una gran litigata ed infatti il giorno stesso i due si erano accordati per un
armistizio che si era infranto una settimana prima della prova di Harry.
All'arrivo
della seconda lettera di Sirius era scoppiata la
seconda lite che aveva portato i due a ignorarsi
vicendevolmente.
Inizio
Flashback
Si
respirava una strana tensione nella stanza, eppure nessuno dei due stava
mostrando segni di un qualsiasi inizio di ostilità. Draco era semplicemente andato a trovare Harry nel suo dormitorio, in quell'ora
deserto, e si era seduto sul davanzale della finestra, tutto concentrato a
sembrare interessato ai candidi fiocchi di neve che cadevano lievi dal cielo.
In realtà
non fissava la neve ma il vetro della finestra cui si rifletteva il suo
ragazzo, tutto preso nella lettura di una lettera seduto
sopra il suo letto.
Quando
finalmente Harry smise di leggere e piegò in quattro
parti la pergamena Draco potè
chiedere: - Allora? Buone notizie? - domanda ipocrita, sapeva chi era il
mittente della lettera e sapeva che cosa c'era scritto. Era scontato.
- Oh,
certo - risposta altrettanto ipocrita, Harry cercava
di cancellare la sua espressione delusa prima che Draco
potesse accorgersene.
Draco
si voltò verso di lui di scatto: - Avanti, Harry,
dillo che è Black che ti ha scritto! -
Harry
distolse lo sguardo e non rispose. Cercava il modo di dire a Draco il contenuto della lettera ma non ci riusciva.
Non perchè avesse paura della reazione di Draco
o perchè avesse paura nel dirglielo, semplicemente
voleva trovare la parole adatte.
A Draco mancava la pazienza. Si alzò
infatti e andò da Harry, di fronte a lui, in
piedi, mentre l'altro rimaneva seduto.
- Lo so
che ti ha scritto che non dovresti fidarti di me, che sono
un futuro mangiamorte e che il mio unico scopo è
venderti a Voldemort per essere il suo favorito! -
esclamò seccamente, cantilenando un po'. Come diavolo faceva Black ad essere
così stupido? - Che cosa vuole Black? Che tu mi lasci? Che mi consegni a
Silente? Che cosa, Harry? -
Harry
alzò gli occhi, irritato e offeso. Avevano già avuto precedentemente
un litigio simile ma la voce di Draco non aveva mai
raggiunto un tono così sferzante, come era stato per i quattro anni che si
conoscevano, quegli anni in cui fingevano di odiarsi.
In punto
era che li amava entrambi.
Amava Draco perchè era tutto per lui,
ma amava anche Sirius perchè
era come una figura così vicina a quella di un padre che non poteva farne a
meno.
- Non farei mai una cosa del genere, lo sai, Draco
- rispose duramente Harry. Draco
non poteva insultare Sirius e Sirius
la doveva smettere di insultare Draco.
Godric,
che complicato!
In quel
momento era arrabbiato con entrambi.
Pensava
che la cosa più difficile della sua relazione con Draco
fosse rivelarla ai suoi amici: si era sbagliato. Hermione
era scoppiata a ridere quando Harry, tutto
balbettante, glielo aveva detto e aveva ribattuto che per lei non c'era alcun
problema, basta che fosse felice. Ora lei e Draco parlavano senza insultarsi, in tono e di argomenti neutri.
Con Ron la cosa era stata un po' difficile all'inizio ma poi
aveva fatto a grandi capi lo stesso discorso di Hermione
e ora lui e Draco si ignoravano
e non si insultavano, cercando di non far soffrire Harry,
perchè lo avrebbe addolorato moltissimo che il suo
migliore amico e il suo ragazzo si insultassero pesantemente. Loro lo sapevano
e avevano firmato un armistizio silenzioso.
Perchè
con Sirius non era lo stesso?
La prima
lettera che gli aveva spedito era stata un'invettiva continua. Non gli aveva
chiesto nulla, aveva solo scritto un mucchio di insulti
e raccomandazioni.
Harry
aveva cercato di rimediare con la risposta ma a quanto pareva Sirius non aveva cambiato posizione, anzi, l'aveva
rafforzata.
Perchè
Sirius non capiva?
-
Davvero? - la replica di Draco si fece ancora più
sferzante - Avrei detto che tutto quello che diceva il sacco di pulci fosse
legge per te! -
Harry
era scattato in piedi: - Non chiamarlo sacco di pulci, Draco!
E comunque come puoi pensare che ti lasci alla prima
difficoltà? -
Era
incredulo e arrabbiato.
Draco
era tale e quale al bastardo Serpeverde che aveva
sempre pensato fosse: una vocina in fondo alla sua
coscienza - che assomigliava straordinariamente a Sirius
- gli bisbigliava malignamente 'Cosa credevi?' ma lui la ignorò.
Anche
Draco...
Draco
che aveva giurato di non insultare più i migliori amici di Harry,
Draco che conversava con Hermione
con piccole farsi coincise ma senza farle male, Draco
che ogni tanto litigava con Ron senza cattiveria... Draco che lo amava e non capiva
che Sirius era importante nella sua vita.
Perchè
Draco non capiva?
- Non
saprei - ribattè con voce strascicata Draco, gli occhi metallici così freddi... irati... - Ci
sarebbe da chiedersi se mi ami davvero -
- Non
mettere in dubbio il mio amore! - Harry ora era
veramente incredulo - Che cosa ho fatto per farti pensare ad una cosa così? -
era ferito ora. Tanto.
Draco
scrollò le spalle, gli faceva male. Tanto.
- Io ti
amo, capito? - gridò quasi Harry con violenza. Draco lo stava mettendo in dubbio... perchè?
Perchè? - O forse sei tu a
non amarmi! -
Le gote
di Draco si tinsero di rosso per la rabbia: - Non
capisci proprio niente, Potter - sibilò.
Aveva usato il suo cognome... aveva detto 'Potter'
invece di 'Harry'...
- Sei tu
che non capisci proprio niente, Draco! Lo sai che Sirius è molto importante per me! È il mio padrino! È uno
dei miei migliori amici! - gridò furibondo.
- Ma tu stai assieme a me, Potter! -
gridò anche Draco, le mani strette in pugni le cui
nocche erano bianchissime per lo sforzo e la violenza - Te lo
sei scordato? Nel tuo mondo non esistono solo la Granger,
Weasley e quel sacco di pulci di Black! Perchè non me lo dici chiaro in faccia che l'opinione di
Black è dieci volte più importante di quello che provo
io? -
- Non è
assolutamente vero! - continuò Harry - Smettila di
chiamare Sirius 'sacco di pulci'! - fece un profondo respiro, doveva calmarsi, non
doveva dire niente che lo avrebbe portato a gridare più forte di Draco - Ascolta, - mettere a punto
l'idea di Hermione... devo solo mettere a punto
l'idea di Hermione... non sarà contrario - perchè non lo incontriamo? Potremo parlarne assieme, così Sirius ti potrà conoscere meglio - aveva
paura per Sirius vero, ma Sirius
era così testardo! Probabilmente un giorno se lo sarebbe ritrovato dietro un
corridoio di Hogwarts, venuto da chissàdove
per redarguirlo - sono certo che se tu e Sirius vi conosciate meglio... -
Draco
scoppiò in una risata sarcastica: - Non dirai sul serio, Potter!
Io e quel criminale! Ma che razza di idee ti vengono? -
- Sirius non è un criminale! - gridò Harry
con tutto il fiato che aveva in corpo. Perchè? Perchè non capiva?
Lo stesso
Sirius nella sua lettera aveva detto, al tentativo di
Harry di farli incontrare, che 'non aveva la minima
intenzione di conoscere il figlio di quel bastardo mangiamorte
di Malfoy e che lo avrebbe incontrato solo per il
gusto di sistemarlo a dovere'.
Le stesse
parole, in formula diversa.
Come
poteva far capire a Draco e Sirius
che per lui erano importantissimi e che si sentiva
salire le lacrime agli occhi all'odio che provavano l'uno per l'altro?
'È il
figlio di Malfoy! È il protetto di Piton! È Malfoy, maledizione, Harry come puoi non capire? Stai facendo il loro gioco!'
'È un
sacco di pulci, Black! È uno stramaledetto criminale!'
Era come
se entrambi gli stessero chiedendo di scegliere: o me
o lui.
E Harry non voleva scegliere.
Gli occhi
gli cominciarono a bruciare: era furioso, offeso, ferito, era teso per la prova
che tra poco avrebbe dovuto superare e che non riusciva a capire come, era teso
perchè stavano avvenendo una marea di disgrazie
proprio sotto il suo naso, era furioso perchè non
riusciva a gestire la situazione...
Gli
stavano chiedendo di scegliere...
Draco
e Sirius.
No...
- Draco, come puoi non capire? - continuò a gridare Harry - Per me siete importanti entrambi,
per me è indispensabile avervi entrambi con me! Non chiedermi di
scegliere! -
Draco
indietreggiò di un passo, lo sguardo rimase furioso, offeso anche: - No, non te
lo chiederò - una scintilla di tristezza nei suoi occhi grigi - so che non
vincerei - e uscì senza nemmeno una parola, chiudendosi la porta alle spalle
seccamente.
Harry
rimase lì, senza avere la forza di dire nulla, di fermarlo, di gridare ancora.
Si accasciò trovando il morbido del letto soffice.
Si
sentiva svuotato da tutto.
Prese un
cuscino e se lo premette sul volto per reprimere i singhiozzi.
.Fine
flashback
E da
quel giorno nessuno dei due aveva rivolto parola all'altro.
Draco
nemmeno non lo degnava di uno sguardo ma lo guardava da lontano solo quando - a
detta di Ron ed Hermione -
era certo che non lo avrebbe colto in fragrante.
E
così da quasi un mese.
Ora era
il 22 febbraio, era la vigilia della seconda prova e nonostante tutto Harry non riusciva a concentrarsi: aveva raccolto il consiglio
di Cedric sull'uovo, quello di Mirtilla, Ron ed Hermione gli erano molto
vicini nelle interminabili ore in biblioteca, Moody
sembrava volerlo indirizzare da qualche parte ma Harry
non capiva dove.
Insomma
era ormai alla vigilia della seconda prova e non sapeva nè
come affrontarla nè come affrontare quella nuova
situazione: non rivolgeva la parola a Draco da quasi
un mese, Sirius continuava a mandare lettere
furibonde ma Harry non aveva davvero la forza di
rispondervi, se non alla prima.
Stava
male per quella situazione: scegliere... come poter scegliere tra il proprio
padrino e il proprio ragazzo? Li amava. Li voleva accanto
entrambi. Era chiedere troppo?
Harry
sospirò.
Ron
si morse la lingua, soffocando un'osservazione piuttosto
cattiva su Malfoy, no, Harry
sembrava veramente troppo giù. Diavolo, era Harry
ad avere ragione! Perchè non era Malfoy
a soffrire?
- Andiamo
in biblioteca, Harry? - Hermione
era già lì ancora china sui libri alla ricerca di un aiuto per l'amico ma aveva
convinto Ron a far cenare almeno Harry.
Non aveva comunque mangiato granchè
ma Ron considerò di aver fatto del suo meglio e
comunque era preferibile che Harry non fosse in Sala
quando Malfoy sarebbe sceso a cena.
Prese
l'amico per il braccio e se lo trascinò dietro: - Su, sono certo che Hermione avrà trovato qualcosa! - Harry
sorrise meccanicamente di rimando.
*
- COSA DEVO FARE? -
Il grido
poderoso di Harry, alto almeno un'ottava, fece
svegliare di soprassalto Ron, che cadde all'indietro
con la sedia dallo spavento. Si era addormentato solo alle tre di notte su uno
dei tanti volumi polverosi della biblioteca che aveva sotto naso ed era ancora
scombussolato quando si ritrovò a fissare il soffitto della stanza - che non è
la mia camera da letto, aveva dedotto argutamente - mentre sentiva due voci
discutere - e mi sono entrambi famigliari..., dedusse
ancora una volta Ron, ancora semiaddormentato -.
Harry
non si rese nemmeno conto che il suo migliore amico si era svegliato e era a terra, ma anzi, sembrava tutto preso a fissare
sconvolto l'elfo domestico che lo stava tirando per la manica del maglione.
-
Dobbiamo sbrigarci, Harry Potter
signore! - esclamava nel frattempo Dobby,
agitatissimo - Deve mangiarla, signore! È Algabranchia!
-
Harry
non ne fu per niente rassicurato.
Certo,
sapeva che Dobby era assolutamente e in modo
indiscutibile in buona fede - lo sapeva perfettamente che Dobby
ADORAVA martirizzarsi per 'il nobile e coraggioso Harry Potter signore'
- ma in genere i suoi metodi di salvataggio si rivelarono poco ortodossi, molto
pericolosi e a volte estremi.
Per colpa
di Dobby Harry aveva
ricevuto un richiamo ufficiale dal Ministero della Magia, era stato segregato
in una stanzetta per giorni dai suoi zii, aveva dovuto guidare una Ford Aglia con Ron per raggiungere Hogwarts e
rischiando la sospensione poiché Dobby aveva
'nobilmente cercando di salvargli la vita' bloccando il passaggio al binario 9 e ¾, per non parlare del fatto che
Harry aveva perso tutte le ossa del suo braccio per
colpa di un bolide che serviva a 'ferirlo non gravemente'.
Va bene, Dobby è un elfo domestico di tutto rispetto ma sarebbe stato meglio se avesse avuto un certo 'stile' nei
salvataggi e Harry fosse stato sicuro ad affidargli
la propria incolumità e vita.
Per questo Harry non si fidava molto
di Dobby.
E il
fatto che Dobby gli porgeva una strana pallottola di
quelli che sembravano tentacoli di polpo o peggio code di ratto.
Apprezzava
certamente il gesto ma...
- Dobby, sei sicuro che funzionerà? - cercò di rassicurarsi Harry, prendendo la strana pallottola in mano a malavoglia
e notando che da vicino era meno rassicurante che lontana.
Ron
nel frattempo si era alzato a sedere, sfregandosi gli occhi e cercando di capire
che ci facesse in biblioteca alle -
consultò l'orologio da polso - alle nove e un quarto del mattino con Harry che gridava come un ossesso contro Dobby.
- Sì, Harry Potter signore! La
professoressa McGranitt e il professor Moody ne parlavano in sala professori! - spiegò Dobby, continuando a tirare la manica del ragazzo.
Ron
stava fissando lo sguardo, senza capire, prima sull'orologio, poi sugli
scaffali che troneggiava su di lui, e infine su Harry. Ripetè quel processo visivo per almeno tre volte prima di soffermare lo
sguardo sull'orologio: nove e diciotto.
"La
prova!" capì alla fine.
- Ma dobbiamo
sbrigarci! - stava gridando Dobby.
Ron
scattò in piedi, lo sguardo completamente snebbiato dal sonno, la divisa in
disordine, i capelli scompigliati e il segno rosso delle pagine del librone
polveroso sul quale si era addormentato ancora sulla guancia e corse da Harry: - HARRY! OH MERLINO, HARRY, MA HAI VISTO L'ORA?!?
MANCANO DIECI MINUTI ALLA PROVA! -
Harry
non fece in tempo a dire alcunché perchè
finalmente Dobby riuscì a schiodarlo dalla sua posa
grazie all'aiuto di Ron che spingeva l'amico da
dietro, e lo trascinò per uscire dalla biblioteca, attraversare i corridoi, le
scale e il parco fino al limitare del lago, dov'erano state allestite le
tribune.
Inoltre Harry non stava per niente bene: aveva dormito due ore al
massimo e per la tensione sentiva le viscere formare un unico blocco pesante
alla base dello stomaco in vista della prova imminente.
Hermione,
che lo stava aiutando la sera prima in biblioteca, era stata chiamata dalla McGranitt e non aveva più fatto ritorno, con grande scorno
dei suoi due migliori amici, che contavano sul suo aiuto.
"Forse
era stanca" aveva sospirato Harry, sfregandosi
gli occhi dalla stanchezza.
"Forse
è andata a fare gli auguri a Krum" aveva
grugnito Ron di cattivo umore sfogliando una pagina
"O forse è andata ad aiutare LUI, piuttosto che noi"
Non
l'aveva ancora seriamente perdonata per il Ballo del Ceppo.
In
secondo luogo, Harry era depresso per una faccenda
che riguardava Draco Malfoy.
Era
quella la cosa che più lo abbatteva: nonostante il litigio, aveva sperato in
almeno un 'Buona Fortuna', o
magari un aiuto - ma forse era chiedere troppo - e non c'era nemmeno quel
mattino, e Harry aveva sperato che potessero fare
pace.
Quel
mattino in cui era trascinato da Dobby e Ron dopo essersi svegliato dieci minuti
prima dell'inizio della prova e non aver la minima idea di come
affrontare l'apnea se non accettare la poltiglia putrolenta
e viscida che a quanto pareva si chiamava 'Algagranchia'
o qualcosa di simile.
Accidenti,
adesso si pretendeva ANCHE che ricordasse certi particolari?
Erano
ormai quasi fuori dalla scuola quando Dobby interruppe la sua nenia: - Oh arriverà in ritardo, oh
arriverà in ritardo... - in favore di una raccomandazione - Deve mangiare l'Algabranchia... - "Ecco appunto..." - ... per
andare a prendere il cattivo padroncino dalle sirene! -
Per Harry era come ricevere un pugno allo stomaco tanto che si
fermò si botto e si chinò all'altezza dell'elfo
afferrando Dobby per le spalle: - Non stai mica
parlando di Draco, Dobby? -
la voce gli uscì stridula di preoccupazione.
Dobby
annuì: - Sì, signore! Deve portare via il cattivo padroncino dalle sirene! - in
realtà del suo 'cattivo padroncino' non gli importava
molto ma sapeva che al suo Harry Potter
interessava invece, inoltre non lo faceva per il suo 'cattivo padroncino' ma per far superare la prova a Harry Potter.
- COSA? - Harry si sentì mancare il
fiato - HANNO... HANNO PRESO DRACO? -
- Ciò che
mancherà a Harry Potter,
signore! - squittì Dobby - E tempo un'ora... -
- Harry dobbiamo sbrigarci! - esclamava intanto Ron.
- ... 'mala sorte avrà, ciò che fu preso mai ritornerà'
- recitò assente Harry per poi sbiancare dal terrore
subito dopo aver pronunciato quelle parole - Oh Merlino! Dobby
cosa devo fare? Cosa devo fare? Cosa
devo fare? -
- Deve
mangiare l'Algabranchia signore! - strillò Dobby come se fosse la prima volta che lo avesse detto e
non lo avesse strillato fino ad allora per tutti i
corridoi.
- Harry siamo in ritardo! - Ron lo
afferrò per il braccio mentre Dobby sparì con un 'pop' dopo aver augurato buona fortuna a Harry.
Ma questa
volta fu Ron a essere
trascinato da Harry, che aveva cominciato a correre a
perdifiato fino al lago.
Mai
toccare Draco.
"O divento una belva"
*
Raggiunse
il limitare del lago quasi crollando per il fiatone a terra: - Sono... qui... -
ansimò.
Ron
si era fermato poco prima e si era appoggiato al tronco, cercando di riprendere
fiato e lo fissava di lì, troppo spompato per raggiungere
le tribune e sedersi comodamente con gli altri compagni.
Harry
nel frattempo fu posizionato da Bagman
a leggera distanza da Krum, proprio in ultima
posizione.
- Tutto
bene, Harry? - gli sussurrò all'orecchio Bagman.
Ma Harry non lo sentì, era concentrato a non rimettere dalla
tensione che sentiva. Si era accorto degli sguardi di Madame Maxime e di Karkaroff, che evidentemente speravano in un suo ritardo, e
il fatto di essere in jeans e maglione, per contro ai costumi da bagno degli
altri tre campioni, lo metteva un po' a disagio…
Guardò in
lago scuro e per niente ospitale.
Doveva
andare a prendere Draco sottraendolo dalle sirene,
secondo quello che gli aveva suggerito Dobby e doveva
usare l'Algagranchia per poter respirare sott'acqua.
"Spero
che Dobby abbia ragione…" ma anche se non l'avesse avuta in quel momento Harry
non se ne curò molto,troppo preso dal pensiero di Draco
nelle profondità dell'acqua dolce gelata. Senza pensare altro si cacciò in
bocca l'Algagranchia e la masticò velocemente.
Non sentì
nulla e per un folle istante credette che Dobby si fosse sbagliato - come al
suo solito - poi si sentì mancare l'aria d'un colpo, anzi, non riuscire nemmeno
a inspirare aria da quanto vuoti erano i polmoni.
Sentì in lontananza la voce amplificata - anche se a lui non pareva
così - di Bagman avvertire i campioni di prendere
posizione, gli sembrò di sentire dare il via e gli spruzzi d'acqua di Krum
bagnargli il viso.
Non ci
badò, preso com'era a tentare di respirare e lanciò inconsapevolmente un'occhiata
nelle tribune, come alla ricerca del supporto di Draco,
che non c'era. Allora si ricordò di Draco
imprigionato dalle sirene e annaspò per gettarsi nel lago mentre un dolore
lancinante s'impossessava dei lati del collo e diventava sempre più acuto.
Si tuffò
in acqua con la testa che girava, vorticava, il dolore acuto e l'aria che
mancava.
Ma quando
fu immerso completamente in acqua accadde qualcosa di
straordinario: come quando Harry si era alzato con la
sua scopa contro il Drago alla prima prova, ora si sentiva rinato.
Intontito,
sentì le mani e i piedi modificarsi, gettò uno sguardo
ai piedi e li vide uniti in una pinna mentre le mani erano palmate, come quelle
di un anfibio.
Al lati
della gola non sentiva più dolore ma delle… branchie.
Si
accorse allora di riuscire a respirare sott'acqua e di muoversi come un pesce e
di non sentire freddo ma solo una sensazione di… giusto, come se fosse nel suo
ambiente naturale.
Gli occhi
non bruciavano ma al contrario ci vedeva benissimo.
"Perfetto…
e ora… devo cercare Draco" e si
immerse più in profondità.
I
pesciolini non furono spaventati dal suo passaggio ma lo guardarono al
contrario con tanto di occhi, chiedendosi forse che
razza di animale fosse quello… e forse rispondendosi che si trattava o un
tritone malriuscito o una nuova specie umana stregata.
Harry
si stupì perché non c'era traccia di nessuno degli altri campioni, di sirene, Avvincini, della piovra
gigante o di Draco - e su quest'ultimo
punto si era parecchio sconvolto.
"Ho
tempo un'ora, solo un'ora… un'ora…" si ripeteva facendo saettare gli occhi
a destra e sinistra "ma dov'è? Dov'è
Draco?"
Poi
qualcosa lo afferrò per la cav… cioè
la coda e lo trascinò in profondità. Erano Avvincini
e Harry estrasse subito la bacchetta cercando di
gridare qualcosa ma tutto ciò che uscì furono bolle incandescenti che però
liberarono il ragazzo dalla presa.
- Come
stai Harry? Ti vedo un po'
verdognolo - una voce umana fece voltare Harry e si
ritrovò a tre centimetri dal viso cereo di Mirtilla Malcontenta, che fluttuava
tranquillamente, divertita - Vai a cercare lì, quelle andavano lì
stamattina! - indicò con il dito il fondale - Io non vengo perché l'ultima
volta… -
Harry
le fece un cenno riconoscente ma non se la sentì proprio di ascoltare le
paturnie melanconiche di Mirtilla, così procedette velocemente e le vide.
Sirene.
Bè,
non erano proprio quelle affascinanti incantatrici che si aspettava: niente
capelli biondi, niente occhi languidi, niente coda da sogno… avevano invece
pelle grigiastra, capelli lunghi verdi, occhi e denti giallognoli e lo
fissavano malignamente.
Qualcuna
lo salutò, forse credendo che appartenesse a un
qualche ramo di famiglia magica che aveva ancora sangue sirenesco
nelle vene, vista la pinna e le mani di Harry.
Ma il
ragazzo non ci fece caso perché aveva visto una statua gigantesca di tritone
alla quale erano legati quattro persone.
Il
particolare che spiccava di più erano i capelli biondo-luna
di due persone e per un attimo il cuore di Harry
saltò un battito rendendosi conto che uno di loro doveva essere per forza Draco.
Ed infatti eccolo, Draco Malfoy addormentato, con la testa abbandonata sul petto e
le bollicine che uscivano dalla bocca.
Gli andò
vicino e gli accarezzò la guancia.
In quel
momento si accorse anche degli altri: c'era Hermione,
Cho Chang e una bambina di otto anni con i capelli quasi identici a Draco.
Harry
si guardò attorno, alla ricerca degli altri campioni, ma nessuno era in vista.
Era stato
il primo e, finora, l'unico ad arrivare.
Prese una
pietra dal fondale e alzò di nuovo lo sguardo alla ricerca di Cedric, Krum o Fleur ma loro ancora non si vedevano.
Intanto
libero prima Draco, tagliando le spesse corde l'alghe con la pietra che aveva in mano e lo afferrò
per il braccio, per un attimo, i tritoni e le sirene sorrisero di simpatia.
A quel
punto Harry brandì la pietra una seconda volta,
diretta a liberare anche Hermione ma alcuni tritoni
lo fermarono.
- Hai liberato il tuo ostaggio, ora vai - disse uno.
- Non
posso senza di loro! - altre bolle dalla bocca di Harry.
- Dovevi
salvare il tuo amico solo, non gli altri! -
- Anche loro sono miei amici! - Harry
tralasciò che non aveva idea di chi fosse la bambina dai capelli d'argento e il
fatto che non avesse molto rivolto la parola a Cho.
Strinse più forte il braccio del suo ragazzo, stringendolo a sé. Stava ancora
dormendo tranquillo e per un attimo Harry si sentì
sopraffatto dal sentimento profondo che provava per il biondo.
Si
ripromise di fare la pace con lui non appena avesse potuto.
Non vedeva l'ora di abbracciarlo e baciarlo sulle sue labbra morbide.
In quel
momento ci fu fermento e Cedric Diggory
scese a liberare Cho, Harry
gli suggerì di usare le pietre a terra e il primo campione salì in superficie
con il suo ostaggio.
Dieci secondi dopo ecco arrivare un uomo-squalo, Krum,
e dirigersi in salvataggio di Hermione, liberandola -
sempre seguendo il suggerimento di Harry - e portandola in
superficie.
Ma di
Fleur nessuna traccia.
All'improvviso
i tritoni si misero di fronte alla bambina e intimarono a Harry
di andarsene con il suo ostaggio.
Doveva
esser finito il tempo.
Harry
non ebbe esitazioni e nuotò a liberare la bambina, rilasciando detti d'acqua
calda dalla bacchetta e, stretti i due ostaggi, a salire in superficie.
Ma la
salita era difficoltosa e non gli era mai sembrata così lunga.
Sentì i
polmoni farsi pesanti e la vista appannarsi fino a che le pupille non
cominciarono a bruciare dal dolore e i lati del collo portarlo a gemere.
Non c'era
dubbio: gli effetti dell'Algagranchia stavano
finendo, forse ancora prima che Harry raggiungesse la
superficie.
Strinse
più il magro braccio della bambina e quello del suo ragazzo, facendo in modo
che passassero avanti a lui, e prese a spingerli dalla schiena verso la
superficie, divenuta così vicina e così irraggiungibile.
La pinna
scomparve e sentì tornare di nuovo i piedi, le mani non erano più palmate ma
bianche, trattenne il respiro quando si accorse della scomparsa delle branchie
e con uno sforzo immane continuò a spingere i due corpi in superficie.
Il
respiro cominciò a mancare e l'acqua gelida gli invase
gola e polmoni, la fatica lo stava bloccando e i piedi sembravano fatti di
piombo.
E poi
sentì l'aria quando emerse dalla superficie con un gran respiro. Tutto intorno
aveva le teste arruffate e verdi delle sirene e dei tritoni, sorridenti, che lo
avevano seguito fin dalla sua salita.
Draco
e la bambina avevano aperto gli occhi, il primo
confuso, l'altra spaventata.
0
- Harry… - sussurrò Draco notandolo
completamente spompato e sputacchiante, teneva ancora il braccio della bambina,
che gli si era aggrappata al collo e lo stringeva.
Draco
non fece domande ma aiutò il ragazzo con la bambina fino alla deriva,
trascinandolo anche un po'. Arrivati alla riva Harry
tirò subito la bambina e considerò l'idea di lasciarsi andare e riposarsi ma Draco e Silente lo tirarono su.
Le
ginocchia di Harry cedettero e si sarebbe
ritrovato a terra se Draco non l'avesse
sorretto, passandogli un braccio intorno alla vita.
- Stai
bene? - chiese ansante Harry. Gli uscì un sussurro
stentato.
- Eroe
fino alla fine, Harry? - ribatté l'altro, grondante -
Dovevi proprio salvare la bambina? - non lo chiese con cattiveria.
- Fleur… Fleur non si è vista… -
Draco
scosse la testa ma evitò di fare qualsiasi commento. Si chinò sul viso del
ragazzo e gli rubò un bacio a fior di labbra: - Lo sai che ti amo, vero? -
Stava per scoppiare. Ancora poco e si sarebbe fatto un incantesimo simile a
quello di Bagman e avrebbe gridato 'TI AMO HARRY' fin oltre la Foresta
Proibita, laggiù, oltre Hogsmeade, fin ovunque si
trovasse Sirius Black. La persona
che si contendeva il cuore del suo amore, la persona che aveva rifiutato di
conoscere e di capire.
E in quel
mese aveva capito una cosa: se prima credeva che se mai Harry
avesse fatto una scelta fra lui e Sirius avesse
scelto quest'ultimo, ora aveva capito che si sarebbe accontentato di
avere anche una piccola parte nel suo cuore, anche a restare nel margine,
guardare in silenzio Harry dare ragione a Black per
qualsiasi illazione.
No, il
suo posto era con Harry.
E se
anche Black lo superava Draco
avrebbe preferito qualsiasi cosa ma mai avrebbe rinunciato a Harry. Mai. Lo amava semplicemente troppo.
Harry
si sentì sorridere, sentiva non solo i polmoni leggeri ma ora anche il cuore: -
Ti amo anche io Draco e… - ma in quel momento Madama Chips piombò su di loro e avvolse il Grifondoro
in una coperta, facendolo trangugiare una pozione.
Si
ritrovò seduto a terra con Hermione che lo abbracciò di slancio strettamente, vicina a Krum,
Cedric e Cho, Fleur invece si era precipitata ad abbracciare la bambina,
gridando per il sollievo.
- Oh Harry! Cel'hai fatta! -
- Sì, ma Herm... -
Due dita
picchiarono sulla spalla di Hermione. Era Draco, avvolto anche lui in una calda coperta, i capelli
biondi tutti spettinati e arruffati e l'espressione infastidita sul viso: - Granger, gradirei che non abbracciassi così il MIO ragazzo
- Krum pareva dello stesso avviso e cercava invano di
attirare l'attenzione di 'Herr-Mioni'.
Hermione
si lasciò sfuggire una risatina e si staccò mentre Harry potè riprendere fiato: -
Oh, scusa, Malfoy - e si girò verso Krum.
Draco
le rivolse un ghigno e attirò a sé Harry, in un
abbraccio più stretto di quello di Hermione: -
Merlino, quanto mi sei mancato! - poi lo coinvolse in un bacio mozzafiato di
cui però Harry si dovette staccare quasi subito. Nonostante questo Draco lo tenne
stretto a sè senza lasciarlo andare via - Scusami Harry, sono un coglione. Mi sono
comportato veramente da egoista. Non volevo farti soffrire, davvero, avevo
paura che Black ti potesse far cambiare idea su di me perchè
gli vuoi così bene e... - s'interruppe, no, meglio non
parlare di quelle cose, di tutte quelle paure e ombre che lo avevano
continuamente sopraffatto in quell'ultimo periodo -
... so che per te conta molto Black. Quindi - prese
fiato - per me va bene se... insomma... lo faccio solo per te, ok? Se per te è così importante...
-
Harry
gli gettò le braccia al collo, soffocando quelle parole con un bacio, felice. Draco aveva capito!
- Non so
proprio come fai ad amarmi ancora dopo tutto quello
che ti ho fatto soffrire... - sussurrò Draco sulle
sue labbra, tenendolo ancora stretto, fronte contro fronte - Ma io ti amo, Harry, non smetterò mai di amarti, sappilo, farei qualunque
cosa pur di renderti felice -
Harry
sorrise annuendo, sentendo un groppo alla gola impedirgli di dire alcunchè, semplicemente rimase lì, tra le braccia del suo
amore fino a che Hermione non gli diede una gomitata,
sussurrandogli: - Harry! Stanno dando il tuo
punteggio! -
- ... il
signor Harry Potter... -
stava urlando Bagman.
- Se non
ti danno il risultato che meriti li affatturo -
promise Draco.
- ... ci è stato riferito dal Capitansirena
che è tornato per ultimo e ben oltre il tempo massimo per la sua decisione di
portare indietro tutti gli ostaggi - Harry arrossì
mentre tutti lo fissavano - nonostante sia arrivato per primo. Quasi tutti i
giudici affermano sia un segno di tempra morale e sostengono che gli venga assegnato un punteggio pieno... tuttavia il punteggio
del signor Potter è di quarantacinque punti -
Harry
rilasciò il respiro che tratteneva mentre gli altri applaudivano con
entusiasmo, anche la stessa Fleur. Draco sogghignò: - E bravo il nostro eroe... mi sa che ti
debba una ricompensa per avermi nobilmente salvato -
- Mi
basta che tu sia accanto a me, tutto qui -
*
- Sei
sicuro che abbia detto proprio qui? - Draco fece una
smorfia, stringendosi nel suo mantello per il freddo pungente.
- Ci
siamo quasi... - rispose Harry. Eccolo,
accanto alla staccionata un enorme cane nero, scuro come la notte, dagli
occhi che scintillavano, la bocca piena di giornali.
- Ciao Sirius - disse Harry, quando
furono vicini.
Lo
sguardo del cane si focalizzò sull'accompagnatore di Harry
e probabilmente rimpianse di non avere la bocca libera per ringhiare o meglio
per mordere Malfoy. Draco,
per contro, si limitò ad un'occhiata inceneritrice e
si rifiutò di salutarlo.
Harry
prese la mano di Draco e la strinse, lasciando che Sirius vedesse il loro intimo contatto e sussurrò: - Sirius...- il cane lo fissò ma poi si voltò e li spronò a
seguirlo.
Quando
furono in una strana caverna il cane ridivenne uomo e
per prima cosa gettò a terra i giornali che teneva in bocca per poter gridare
liberamente: - CHE DIAMINE CI FA LUI QUI? - indicò con il dito Draco e enfatizzò dispregiativa
mente 'Lui'.
- Sirius... - cominciò Harry.
Il
padrino non lo lasciò continuare: - COME PUOI CONTINUARE A CREDERGLI, HARRY? - tirò fuori la bacchetta, puntandola sul Serpeverde, che sfoderò subito la sua.
- NO! - Harry si interpose tra i due - Sirius smettila, vogliamo parlarti. Posa
la bacchetta, ti prego -
Sirius
fissò Harry e il figlioccio sostenne lo sguardo
dell'uomo senza battere ciglio, come se si trovasse di fronte a Fierobecco fino a che Sirius non
abbassò la bacchetta seguito da Draco,
mentre si fissavano guardinghi.
- Non
voglio parlare con quello - ribattè Sirius, scostandosi i lunghi e stopposi capelli neri dal
viso pallido - Ma solo con te -
- Draco può sentire tutto ciò che mi riguarda - replicò Harry con decisione.
Draco
gli mise una mano sul braccio - Sirius si preparò a
sfoderare la sua bacchetta - e glielo strinse, poi si voltò e si andò a sedere
su una pietra, in un angolo della caverna, guardando altrove.
Harry
si sentì stringere il cuore a quella dimostrazione di affetto:
Draco voleva che prima Harry
chiarisse con Sirius, poi, e solo poi, gli avrebbe
parlato. Prima era necessario che padrino e figlioccio si capissero.
Sirius
sembrava colpito ma distolse in fretta lo sguardo dal biondo rivolgendosi ad Harry: - Perchè?
-
- Perchè lo amo Sirius, e lui ama
me - rispose Harry - Semplicemente è così. Sei libero di non crederci ma è la verità: nessuna menzogna,
nessun sotterfugio. Draco non ha
mai voluto diventare un mangiamorte, ora l'ha
gridato al mondo intero -
- È un Serpeverde - sibilò astioso Sirius.
- Non
c'entra niente -
Passò
qualche secondo durante il quale Sirius fissò Harry nel profondo degli occhi. Vi lesse quello che aveva
sempre temuto di leggervi. Volse la testa verso Malfoy, lo stava fissando.
Una
guerra di sguardi.
E Sirius vi lesse quello che non si sarebbe mai aspettato di
leggervi: amore, fiducia, verità.
- Non hai
risposto alle mie lettere - disse Sirius in direzione
di Harry. Sembrava ferito. Forse
quanto lo era Harry nei giorni precedenti.
Harry
abbassò lo sguardo, fissando le pietre di quell'angusta
caverna: - Lo so -
- Perchè? -
- Perchè TU non volevi credermi? -
Sirius
si zittì. Il viso divenne una maschera.
- Perchè lo hai portato qui? -
- Volevo
che tu lo conoscessi come lo conosco io, che lo comprendessi.
Che capissi. Io vi amo
entrambi -
Sirius
sorrise tristemente: - Temo avessi paura. Credevo che Malfoy ti avrebbe mentito, raggirato, venduto a Voldemort e... -
- Sirius... - lo interruppe Harry.
- No,
lasciami finire - Sirius si passò una mano tra i
capelli per spostarli nuovamente dal viso - Corri molti pericoli Harry, qualcuno a Hogwarts ti
vuole uccidere e ora spunta fuori Draco Malfoy che dice di amarti... temevo fosse l'ennesima
menzogna, l'ennesimo nemico -
- Dovevi
solo credere in me... - borbottò Harry, ferito.
- Se vi
avessi veramente creduto, avrei avuto paura comunque.
Credo che avessi paura che lui mi potesse sostituire
e... -
- NO! -
gridò Harry - Non accadrà mai! Come puoi pensare una
cosa simile, Sirius? Vi voglio bene entrambi... per
me sei come un padre, non ci sarà mai nessuno che ti possa
sostituire! - Sirius sembrava commosso ma lasciò
finire Harry - È per questo che
volevo che tu capissi! La tua opinione conta moltissimo e non credere che Draco ti possa sostituire! Voglio entrambi al mio fianco, non... non voglio che vi odiate per delle stupidaggini, perchè lui è Serpeverde e ha un
padre mangiamorte e io sono Grifondoro
e ho una cicatrice di Voldemort! Sirius...
Sirius... non voglio
perdervi -
Sirius
lo strinse brevemente a sè: - Shhh,
non ci perderai. Mi sembra che Malfoy laggiù non ne abbia intenzione e per quanto mi riguarda... sono il tuo
padrino, non ti lascerò mai -
Harry
lo abbracciò. Forse era stupido ma stava quasi per scoppiare a piangere per la
felicità e il sollievo.
Aveva
chiarito con Draco e con Sirius,
lo avevano capito, per lui erano disposti a seppellire l'ascia di guerra. Si
sentiva veramente fortunato.
Quando Sirius e Draco si strinsero la
mano in segno di pace Harry
rivolse un gran sorriso ad entrambi con il risultato di far addolcire lo
sguardo di Sirius, che gli scompigliò affettuosamente
i capelli neri, e far abbassare per qualche secondo lo sguardo a Draco, le gote leggermente più rosate del solito.
I due si
guardarono.
Distolsero
lo sguardo subito.
Non era proprio pace la loro, forse era un armistizio.
Bè, a
Harry bastava.
- Ora
puoi anche sloggiare, Malfoy, che devo parlare a Harry in privato. La tua presenza non è indispensabile e la
tua compagnia non è gradita - sbottò Sirius, stringendo gli occhi.
-
Arrangiati, Black. Io di qui non mi smuovo - replicò
seccamente Draco, ricambiando tono per tono, occhiata
per occhiata.
- E chi ti dice che devi smuoverti di tua volontà? È più
divertente se ci penso io - Sirius ebbe u ghigno che
per un istante lo ritrasformò nel criminale che imperversava nelle foto magiche
segnaletiche di un anno prima - Fattura o morso? -
Harry
sospirò.
Bè,
forse era un armistizio armato.
.To be continued…. (decidetelo voi!
XD)
.Notes:
Il ‘Obstinancy’ è riferito a
Sirius! XD
.Thanks to:
James_Prongs. Se nn c'è l'allegria al mondo sai che noia! XD sn felice di dare il mio contributo e una cosa è certa:
sarà sempre così, sn fatta così, trovo il lato positivo in tutto! XD
Bè,
gira che ti rigira alla fine è l'ispirazione che decide, no? Tu come voti? Bax! ^^
Kira.
Ma le stelline agli occhi ce le ho io! *_* Sei
veramente un tesoro! ^//^ Ho notato infatti la tua
tendenza a darmi SEMPRE via libera in TUTTE le mie shot…
chissà se poi ti si ritorcerà contro… -.- Spero vivamente di no ma se ciò
accadesse ti prego di avvertirmi!
Tesoro, i
tuoi complimenti bastano e avanzano per un regalino extra! XD
Chissà cosa… e chissà se ti piacerà… mah! ^^ Bax!
fairy81.
Lella! ^^ Ma ciao mia cara, grazie per la recens
lusinghiera! ^///^ Nn so che dire, qst cap forse è deludente forse
anche peggio, fammi sapere, ti prego, avanzo di continuare a scrivere tutti i
progetti su qst fic… ç_ç Qui nn c'è molto da ridere, o
almeno nn come nel primo cap…
e poi c'è Sirius che l'ho
reso malissimo… Rinnovo la mia richiesta: fammi sapere e… a presto, perché ti
ho appena spedito una mail! ^^ Bax!
Mimi88.
grazie tesoro! ^^ Bax!
Moony*.
L'odio che si prova per Ginny è contagioso: è una
malattia altamente contagiosa che provoca spasimi di
violenza acuta terminanti in istinti omicidi per qualsiasi piattola dai capelli
rossi lentiggini e attaccata come una cozza a Harry
(o Draco a prescindere! XD)…
l'analisi clinica nn lascia scampo purtroppo! ^^
Ebbene, a te il parere l'ho già chiesto, ma chissà che nn
cambi idea… per il resto grazie come al solito! Bax! ^^
manako.
Grazie, mia cara! ^^ Bax!
NamiTheNavigator. Grazie Namisan! Ogni recens è un elogio sperticato di complimenti che mi fanno
arrossire ^//////^ La situazione del Ballo del Ceppo in chiave slash mi ha sempre incuriosito e
ora che ne pensi? Bax! ^^
Stè_Wormy.
L'autrice più sadica e cattiva di tutto il web? Uhmm…
potrei offendermi sai? Ma non lo farò! XP Giusto perché il resto è stato un coacervo di
complimenti! ^///^ E scusa… ma quale faccenduola di Tom? . Tom è già bello che sistemato! Bax!
^^
mistica. Bè, ci vuole ogni tanto una pausa zuccherosa al retrogusto
amarognolo! ^^ Il mio problema è avere TROPPE idee per
la testa… che ne pensi di qst cap?
orribile? Inguardabile? Scontato? Dimmi! ^^ Bax! Tvtttb! ^^
p.s. Ho appena letto la tua mail: se nn riesco a risp oggi è
assicurato domani! ^^
baby.
Chissà… per ora di ecatombi
nucleari nn le ho create o sì? XP
A te la parola: che ne pensi? Bax!
..Dreamy.. Grazie tante! ^__^ Ho
letto anche la tua recens nell'altro sito! Bax! XD
__ROBY__.
Ma ciao! ^^ Spero che il sequel
sia perlomeno accettabile, che mi dici? Bax! ^^
Jackie
Hooker. Ecco, lo sapevo: mi sparisci come l'altra
volta! è__é Oh, ma qst volta
la mail è assicurata, cara Jackie! XD
Grazie,
mi fai arrossire come al solito! ^///^ Bè, sai, il mio odio per Ginny
supera tutte le mie fic quindi nn
ho potuto dispensare un accenno anche alla mia shot
natalizia! -.- (sospiro di beatidunide) Oh my, grazie ancora, sei gentilissima! Ora con qst cap spero di nn esser caduta nel 'poco originale' o nell'orribile ad oltranza… fammi sapere, mi
raccomando! ^.^ Harry e Draco
me li sn immaginati troppo in qst
vesti da 'case' diciamo… per ora siamo dalla parte dei Gryffindor
ma in futuro… chissà! XD Bax
bax! ^^
giulia.
Grazie tantissime! ^^ Mi onori troppo! Bax!
Michelle
Malfoy. Grazie tantissime! ^^ Ma ora che ne pensi? Bax! ^^
Elanor.
Elly! ^^ Buona vecchia sfacciataggine Gryffindor che
affiora quando meno ce lo aspettiamo! ^^ Papillon…
beh, nel film c'era il caro Radcliffe con un papillon e l'espressione spaesata quindi…
Hai ragione per l'errore, me ne sono accorta anche io nel rileggerla ma mi
dimentico sempre di correggerla e sinceramente la cosa è più complicata di quello
che sembra perché tra floppy autocancellanti,
bislacchi pc in funzione di autospengimento, doc svanitori fanno sembra l'Odissea un'allegra passeggiata per
i boschi! -.-
E ora
con qst cap che mi dici?
Scontato? Orribile? Patetico? Aspetto tuoi commenti ringraziandoti per la tua recens e per averla letta (se l'hai letta… XD) Bax! ^^
Metis.
E la tua recens è fantasgoricamente fantastica! ^^ Grazie tantissime e ora
che ne pensi? Fammi sapere! Bax! ^^
S0emme0S.
grazie tantissime! ^^ E ora che ne pensi? Fammi
sapere! Bax! ^^
Nadeshiko.
OH MY, NADE-CHAN! ^^ Ma che
sorpresa trovarti qui mia cara! ^.^ Eggià la cara
Miss scrive anche in Hp e sarà felicissima se la sua Nade-chan avrà la bontà (infinita!), la pazienza (mai
troppa!) e il sangue freddo (soprattutto quello!) di leggerle! Sai com'è, il
mio Neurone mi ha abbandonata (e nessuno se ne
stupisce… ndSeto_simpatico_come_al_solito) (gentile come al solito, eh? ndMiss)
(mai detto di essere gentile! ndSeto) (Seto,
attento perché le tue parole potrebbero rivoltartisi
contro . ndMiss) (è.é ndSeto) (Una parola: Hiram ^.^ ndMiss) (NOOOOOOO! NdSeto&Nade-chan) (^v^
ndMiss) e quello che esce
dalla mia fantasia malata… lasciamo stare! ^^ Grazie ancora e fammi sapere! Bax! ^^ p.s. Scusami, ma nella
tua fic (che ho recens! XD) ho immesso il commento nel primo cap!
nox.
Descrizione ad hoc direi! ^^ Ma cosa mi dici di qst cap? spero
di non aver deluso troppo… Bax e grazie! ^^
Thanks
anche a tutti coloro che hanno solo letto!
.ML.