Le sette vite di Minerva e l'inspiegabile fascino della Rossa

di Gra Gra 96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le sette vite di Minerva e l'inspiegabile fascino della Rossa ***
Capitolo 2: *** Il complotto della Gatta e della Rossa ***
Capitolo 3: *** Il giorno della vendetta contro la megera ***
Capitolo 4: *** Con un diavolo per capello! ***



Capitolo 1
*** Le sette vite di Minerva e l'inspiegabile fascino della Rossa ***


LE SETTE VITE DI MINERVA E L'INSPIEGABILE FASCINO DELLA ROSSA

Minerva McGranitt, donna anziana, vice preside di Hogwarts e direttrice della casa di Grifondoro, animagus registrato. Il suo migliore amico è Albus Silente per il quale nutre una profonda stima. Non prova, invece, grande simpatia per l’insegnante di pozioni, che, a suo parere, dovrebbe levarsi tutto quell’unto dai capelli. La donna insegna Trasfigurazioni e ama profondamente questa materia anche se – secondo lei - l’unica alunna che riesce in questo campo è quella smorfiosa della signorina Hermione Granger, nata babbana. Delle fonti certe ci hanno anche riferito che la professoressa McGranitt è un membro attivo dell’Ordine della Fenice, organizzazione segreta (ora non più) di Silente.
La domanda che noi oggi ci poniamo è la seguente: quale oscuro segreto avvolge il passato di Minerva? Lo scoprirete solamente leggendo il mio saggio “Le sette vite di Minerva”.

Detto questo Rita Skeeter posò la sua piuma incantata sulla scrivania e, sorridendo, guardò quell’articolo, da lei definito “un capolavoro del giornalismo moderno”.
Con quel saggio sarebbe riuscita ad incastrare quell’odiosa gattara che, insieme a Silente, le aveva messo i bastoni tra le ruote, durante il Torneo Tre Maghi.
Rita non riusciva a contenere la gioia, mentre spediva l’articolo alla Gazzetta del Profeta.
In realtà era un doppio articolo perché precedentemente aveva scritto qualcosa anche su Ginevra Weasley.
Il testo diceva così:

Ginevra Weasley, Grifondoro di quattordici anni, appartenente alla famiglia dei Traditori del loro Sangue. I suoi migliori amici risulterebbero essere “il ragazzo che è sopravvissuto”, il fratello Ronald, la nata babbana Granger e altri due ragazzi di cui non ricordo il nome…                                     Ultimamente, però, la ragazza è stata oggetto di molta attenzione, anche troppa,  da parte dei coetanei. Non riesco a capire il motivo di tanta popolarità visto l’aspetto della ragazzina, ovvero capelli rossi senza forma, occhi normali dal colore opaco, senza contare che sembra aver contratto una brutta forma di Spruzzellosi!
Volete sapere come incanta i suoi spasimanti?
Lo saprete solo leggendo un altro dei miei famosissimi saggi, intitolato “L’inspiegabile fascino della rossa”.
Andava parecchio fiera anche di questo articolo ed era certo che lo avrebbe apprezzato anche il suo capo.
                                              
Il giorno dopo al castello di Hogwarts c’era qualcuno che, invece, non stava apprezzando i due articoli. Erano le dirette interessate, Minerva e Ginny e i loro amici e colleghi.
 "Ma come si permette quella giornalista da quattro soldi!!", esclamò con enfasi l’insegnante di Trasfigurazione dopo aver concluso quella “piacevole” lettura.
Mentre, in un tavolo non molto distante, Ginny Weasley usava termini un po’ più coloriti per commentare la situazione.
Harry ed Hermione cercarono di calmarla.
"Non farci caso Ginny, aveva scritto le stesse cose su di me l’hanno scorso…  Ormai Rita è diventata piuttosto monotona, non credi?".
L’unica cosa a cui credeva Ginny in quel momento era il potere della vendetta.
E anche la direttrice della sua casa la pensava allo stesso modo.
D’istinto le due si voltarono l’una verso l’altra e, in quel momento, misero a fuoco che l’avrebbero fatta pagare cara alla Skeeter.
E l’avrebbero fatto insieme!

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Capitolo 2
*** Il complotto della Gatta e della Rossa ***


IL COMPLOTTO DELLA GATTA E DELLA ROSSA

"Professoressa quando entreremo in azione?", chiese Ginny determinata.
Minerva la guardò sorridendo: in lei aveva trovato una preziosa alleata.
"Cara Ginevra Weasley, laveremo presto l’onta che ci è stata fatta da quella megera, dovessi sputare palle di pelo a vita se non ci riuscissimo!".
Si scambiarono un altro sguardo d’intesa; Minerva congedò la ragazza che tornò nel suo Dormitorio.
"Ciao Ginny!", la salutò Hermione sorridente.
L’altra ricambiò il sorriso e raccontò all’amica che lei e la McGranitt stavano progettando di vendicarsi della Skeeter, anche se ancora non sapevano bene in che modo.
"Rinchiudere quella cimice in un barattolo sarebbe poco originale, vero?", chiese Hermione.
"Direi di si e poi deve essere qualcosa di veramente terribile contro quella giornalista da quattro soldi che sta avventando alla nostra reputazione!".
"Si, hai ragione. Ci penserò su e ti farò sapere!".
Detto questo corse fuori dal Dormitorio, diretta verso la sua maggiore fonte d’ispirazione, la biblioteca!
                                                                   
Quello stesso giorno, una donna dai capelli biondi e ricci, stava bevendo un tè nel suo ufficio, nel centro di Londra.
Era molto compiaciuta di se stessa per il successo che avevano ottenuto i sue due articoli; lo stesso era stato anche per i saggi che approfondivano gli argomenti, trattati solo superficialmente sulla “Gazzetta del Profeta”.
All’inizio, dopo la pubblicazione aveva temuto delle rappresaglie da parte delle dirette interessate, ma ormai erano passati diversi giorni ed era certa di poter dormire su due guanciali. Inoltre cos’avrebbero potuto fare una ragazzina e una gatta, a una grande giornalista come lei? Niente, assolutamente niente!
Purtroppo non sapeva di sbagliarsi e pure di grosso!
Ad Hogwarts, infatti, Hermione frugando in Biblioteca, aveva trovato una pozione veramente interessante da somministrare alla strega.
"Questo vi permetterà di compiere una vendetta davvero spietata!", aveva detto la Granger alla sua amica rossa.
"E’ fantastico! Grazie Hermione! Vado subito a dirlo alla McGranitt, ne sarà davvero felice!".
Anche la professoressa di Trasfigurazione reagì molto bene alla notizia, datale dalla sua alunna del quarto anno.
Per realizzare il loro piano, l’indomani sarebbero andate a Londra, nella zona dove si trovava l’ufficio della Skeeter.
Minerva aveva già chiesto un permesso speciale al preside, raccontandogli di dover mostrare alla signorina Weasley il luogo in cui pensava di trovare lavoro, finita la scuola.
"Come scusa non fa una piega!", aveva commentato Ginny sorpresa dalla bravura della sua insegnante nel raccontare frottole.
"Ovviamente nessuno verrà a sapere tutto questo, eccetto la signorina Granger, che ci è stata molto utile a trovare una giusta vendetta contro quella….".
Si trattenne dal dire cosa ne pensava della Skeeter: dopotutto era sempre una strega di un certo livello!
Il professor Silente diede il permesso alla McGranitt, ma qualcosa nel suo sguardo le fece capire che non si era bevuto la storia.
"Albus è davvero troppo furbo!", pensò quasi scocciata da questa sua qualità, che non permetteva a nessuno di mentirgli.
Sia Minerva che Ginevra quella sera andarono a letto molto presto per essere al meglio delle forze l’indomani.
Prima di addormentarsi Ginny pensò che sarebbe stata una giornata molto intensa!
 

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Capitolo 3
*** Il giorno della vendetta contro la megera ***


IL GIORNO DELLA VENDETTA CONTRO LA MEGERA

Quella mattina Ginny si svegliò molto eccitata e all’inizio non riuscì a capire il  perché.
Poi, però, ricordò tutto: era il giorno della vendetta!
Anche la sua insegnate di Trasfigurazione lo era, forse anche più di lei.
Le due si incontrarono nei pressi della capanna di Hagrid, come stabilito, cercando di non dare nell’occhio.
Forse Minerva non aveva capito bene il significato di quelle ultime parole, perché si presentò vestita con un’impermeabile nero, che attirava molto l’attenzione.
"Sembro proprio una babbana, vero Ginevra?", chiese all’alunna, fiera di se stessa.
L’espressione della ragazza sembrava quella di qualcuno che aveva appena visto un alieno, ma la McGranitt non ci fece caso.
"Bene", continuò, "Ora utilizzeremo la materializzazione congiunta e arriveremo a Londra, attaccati al mio braccio!".
Ginny obbedì, nonostante fosse un po’ spaventata per la materializzazione congiunta, che non aveva mai provato in vita sua.
E difatti non fu un’esperienza molto piacevole, ma il malessere durò poco perché venne sostituito dall’eccitazione.
Davanti alle due streghe apparve, in tutta la sua imponenza, il grande palazzo nel quale Rita aveva il suo studio.
"Come pensa che riusciremo ad entrare, professoressa?", chiese Ginny confusa.
"Non dimenticare che siamo Streghe! Conosco degli incantesimi che ci faranno comodo!".
E furono davvero utili!
Con qualche Confundus Minerva riuscì a neutralizzare il portiere e con Ginny salì fino al sesto piano, dove si trovava l’ufficio della giornalista.
Minerva vi arrivò completamente stremata dalla fatica di salire le scale.
"Ma i babbani come fanno a vivere in questo modo?", disse ansimando.
"Credo che usino un aggeggio chiamato “ascensore” che li fa salire ai diversi piani, senza faticare. Ce ne ha parlato una volta papà!", spiegò la rossa.
La McGranitt annuì e poi lanciò un incantesimo per captare l’eventuale presenza di uomini: Homenum Revelio.
Questo le confermò che la Skeeter era fuori, probabilmente alla ricerca di qualche persona innocente a cui rovinare la reputazione.
Così grazie ad un Alohomora, le due entrarono.
L’appartamento era molto luminoso e colorato e formato da quattro grandi stanze: la cucina, lo studio, il bagno e la camera da letto.
A Ginny e Minerva interessava solo la prima: avevano intenzione di versare la pozione, incolore ed inodore, in una normale caraffa di succo di zucca.
Purtroppo, nonostante cercassero in ogni angolo della cucina, non ne trovarono neanche una.
"E’ molto strano non avere neanche una caraffa di succo di zucca!", commentò Minerva riflettendo sull’inconveniente che poteva mandare a monte il loro piano.
Poi una specie di grande armadio bianco attirò la sua attenzione e chiese a Ginny se sapeva di cosa si trattasse.
"Forse è un “frigo”!", ipotizzò la ragazza, "il luogo dove i babbani mettono le cose per farle stare al fresco".
La McGranitt le diede ragione e aprì il frigo, trovandovi proprio ciò che cercava.
"Ora non ci resta che versare la pozione!", disse.
E così fecero; qualche secondo dopo, però, sentirono dei rumori provenienti dalla porta d’ingresso e pensando che fosse la giornalista, si rifugiarono in terrazza.
"Ci smaterializzeremo da qui!", annunciò Minerva in fretta, preoccupata che la Skeeter le scoprisse.
Ginny acconsentì a malincuore: aveva scoperto di odiare la materializzazione congiunta!

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Capitolo 4
*** Con un diavolo per capello! ***


CON UN DIAVOLO PER CAPELLO!

Anche quel giorno Rita entrò in casa con un’espressione molto compiaciuta, grazie ai suoi saggi che stavano ottenendo un grande successo.
La giornalista, però, era anche molto stanca perché aveva trascorso una giornata abbastanza impegnativa, anche se piena di soddisfazioni.
"Mi andrebbe proprio un bicchiere di succo di zucca!", pensò entrando in cucina.
Così, ignara del grande complotto tramato alle sue spalle, aprì il frigorifero ed estrasse la caraffa.
Prima che potesse versarne il contenuto in un bicchiere, però, la sua attenzione fu catturata da un groviglio di peli che risaltava nel lindo pavimento bianco.
Qualche sospetto iniziò ad infiltrarsi nella sua mente, e decise di conseguire un’indagine su chi potesse essere entrato in casa sua.
Ovviamente solo dopo essersi rilassata con un bicchiere di fresco succo di zucca.
Quindi si apprestò a riempirsene un bicchiere e si andò a sedere sul divano color rosso acceso, posto di fronte ad una grande libreria.
Con un calcio si tolse le scarpe e portò il liquido alla bocca.
Lo mandò giù velocemente, poi chiuse gli occhi e si addormentò come una bambina indifesa.
                                                                
A molti chilometri di distanza Minerva e Ginny stavano cercando di immaginare la scena che avrebbe visto Rita come protagonista.
"Chissà che faccia farà l’arpia, professoressa!", esclamò la rossa, eccitata.
"Forse riusciremmo a vederne la reazione!", annunciò l’insegnante di Trasfigurazione, sorridendo maliziosa e facendo comparire un’espressione confusa sul volto dell’alunna.
"Dice sul serio? In che modo?", chiese, curiosa.
"Diciamo che ho comprato uno strumento babbano, che dovrebbe fare al caso nostro. Si chiama “telecamera”! E’ una specie di aggeggio che ho piazzato nella cucina della Skeeter e che è collegato a questo “televisore”. Mi ha spiegato tutto la signorina Granger ed è anche riuscita ad installarlo!".
Ginny fu entusiasta dell’idea della professoressa ed insieme accesero il “televisore”.
Subito apparve loro la scena della giornalista che dormiva beata sul suo divano; Ginevra e Minerva iniziarono a ridere del suo aspetto, mentre lei, ignara, continuava a ronfare.
"Al suo risveglio avrà una piacevolissima sorpresa!", commentò la rossa, asciugandosi le lacrime dagli occhi, provocate dalle troppe risa.
                                                                          
Erano le quattro del pomeriggio e la signora dai lunghi e ricci capelli biondi si svegliò dal profondo sonno in cui era piombata qualche ora prima.
"Ho dormito davvero tanto!", pensò, sbadigliando rumorosamente.
Si sentiva davvero bene dopo quel sonno; si era rilassata, anche se aveva fatto un sogno davvero strano.
Era leggera come una farfalla e non sentiva il peso del suo corpo.
"Curioso!", pensò, dirigendosi verso la stanza da letto, "E’ come se mi sentissi ancora come nel sogno: leggera!".
Poi fece l’errore di avvicinarsi ad uno specchio e fu come se per un attimo il cuore le si fosse fermato.
Non era più lei: era un mostro!
Il viso tondo non era più contornato da coloro che le davano la bellezza, ovvero i suoi splendidi, ricci e biondi capelli!
Era calva, pelata e con un diavolo per capello (nonostante non gliene restasse neanche uno).
La giornalista esplose in urlo di puro terrore, che i babbani interpretarono come principio di un fenomeno sismico di nono livello e, spaventati, fecero evacuare tutte le città della zona.


 
SPAZIO AUTRICE
Sinceramente non so da dove mi sia uscita fuori questa storia, davvero strana!
D'altronde cosa potevo scrivere per accumunare questi due personaggi, così diversi tra loro?
In ogni caso ci tengo a ringraziare coloro che hanno seguito la storia e che hanno recensito! ^_^
Baci
Gra Gra 96 

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