I saw an angel with light blue eyes...

di ZackTheDreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi se lo aspettava...? ***
Capitolo 2: *** Una visita poco gradita ***
Capitolo 3: *** Tra foto e ricordi ***



Capitolo 1
*** Chi se lo aspettava...? ***


- E’ passato di moda salutare ? Ehi piccoletta, sto parlando con te!
Mi girai sbuffando mentre i miei lunghi capelli neri si scostavano dalle mie spalle.
Spalancai gli occhi trattenendo il fiato; era un ragazzo alto, dai capelli neri e gli occhi azzurri come il cielo.
Non potevo crederci …
- Z-zack …
Rimasi a guardarlo per pochi secondi e poi corsi verso di lui buttandomi tra le sue braccia; sentivo gli occhi bruciare e avevo una gran voglia di piangere dalla gioia ma non potevo farmi vedere così dal resto dei clienti.
Lavoravo in un bar di mia proprietà: “Seventh Heaven”, situato nella piccola cittadina in cui abitavo.
- Come stai …? E’ tanto che non ci si vede … Credevo fossi … morto …
Abbassai la testa a quest’ultima parola.
Sentì delle mani afferrarmi il viso, alzarmelo e vidi le sue labbra appoggiarsi sulle mie; erano morbide, proprio come le ricordavo.
Le sue dita così calde tenevano saldamente il mio viso per non farmi staccare; riaprì gli occhi azzurri che io amavo tanto e mi sorrise dolcemente.
Dopo alcuni minuti di silenzio passati a scambiarci sguardi intensi, decise di spiegarmi:
- Il lifestream mi ha riportato in vita ed ho deciso di passare da te … cioè no, non ho deciso è che … passavo di qui per sbaglio e …
Cominciò a guardarsi intorno nervosamente mentre arrossiva e si grattava il retro della testa.
Scoppiai a ridere davanti alla sua faccia e sorrisi dolcemente a mia volta;
- Grazie Zack …
Quel nome mi riempiva il cuore di felicità; era tornato per me, per farmi felice, per costruirsi una bella vita.
Ehi Tifa, frena un attimo, ma che stai dicendo?
Non ti sembra di fantasticare troppo?
In fondo una piccola storiella di 4 mesi non poteva significare molto per lui; io non ero la sua Aerith.
Non avevo lunghi capelli castani chiari e occhi smeraldini.
Come potevo anche solo pensare di poter competere con lei?
Io ero solo una ragazza dagli occhi cremisi e con una passione innata per le arti marziali.
Scossi la testa richiamando la sua attenzione su di me; mi guardava incuriosito dalle mie azioni e si avvicinava lentamente.
Afferrò le mie mani velocemente, mi guardò negli occhi serio e un po’ spaventato; era agitato e non riuscivo a capire che cosa volesse.
Poi i suoi occhi cominciarono a fissare i miei ed automaticamente lui mi strinse a se e avvicinandosi al mio orecchio sussurrò:
- Tifa …
Il cuore batteva all’impazzata ma io dovevo rispondere.
- S-si …?
Mi guardò negli occhi e …
- Puzzi Tifa!
- Zaaaaaaaack!
Gli tirai un pugno scaraventandolo contro il muro e richiamando l’attenzione di tutti i presenti.
Sospirai.
Non è certo il ritorno che tutti si aspettano.

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Capitolo 2
*** Una visita poco gradita ***


Mi avvicinai tendendogli la mano dopo aver scosso disperatamente la testa; forse la mia reazione era stata esagerata per un piccolo scherzo del genere.
Ero decisa a farmi perdonare: lo aiutai a rialzarsi e lo baciai dolcemente dopo avergli cinto la vita con le braccia.
Stava lì immobile davanti a me, con i suoi lunghi capelli corvini e quegli occhi che per due anni e mezzo avevano accompagnato tutte le mie giornate.
 
 -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
 
La fine della giornata arrivò abbastanza velocemente; stavo pulendo il tavolo mentre Zack era andato a mettere a posto la sua stanza quando si spalancò di botto la porta.
Di visite di certo non mi dispiaceva riceverne, ma proprio da lui no!
Un ragazzo alto, con i capelli a punta biondi e dagli occhi azzurri mi si prostrò davanti.
- Che vuoi Cloud …? – chiesi io bruscamente sorpresa dal mio stesso tono sgarbato.
- Dov’è finita la ragazzina garbata e dolce di sempre? I clienti ti hanno stressata a tal punto..? – ribatté lui divertito squadrandomi dalla testa ai piedi.
-  Perché non vai a rompere le palle a … - in quel preciso momento la porta si spalancò nuovamente e lasciò intravedere una ragazza dai lunghi capelli castani e dagli enormi occhi smeraldini.
- Aerith, che ci fai qui …? – chiese Cloud in tono irritato; Aerith, proprio lei doveva arrivare.
Mi girai di scatto e mi diressi verso le scale quando sentì una mano afferrarmi, rigirarmi dall’altra parte e una forte presa mi teneva salda al collo.
- Tu non andrai da nessun …
Si sentirono dei passi pesanti e veloci scendere dalle scale e una voce assai riconoscibile urlò al biondino.
- Mollala stupido Chocobo! Lascia andare la mia ragazza immediatamente. - era il mio Zack e stava fulminando il mio caro amico con gli occhi.
Sentì la presa allentarsi subito e caddi a terra con un sordo tonfo; vidi Cloud congelare e le gambe di Aerith cedere.
- Com’è possibile che tu sia vivo …?! Sei morto davanti ai miei occhi dannazione! No, non ci credo … Sei solamente un ologramma … Bella messa in scena Tifa, davvero mi devo complimentare! – Cloud era in panico, lo notai subito.
- Z-zack … S-sei davvero tu ? – ecco il suono di una voce a me molto sgradita; era lì che lo guardava e io sentivo il sangue ribollire.
- Ma guarda chi c’è anche … la traditrice! Come stai fioraia da quattro soldi? – nonostante mi sentissi consolata dalla reazione di Zack, dentro di me, in fondo, sentivo che trattarli in quel modo mi faceva male.
- Vedo che ora sei tornata ad essere felice, vero Tifa? – Cloud mi si avvicinò pericolosamente facendomi andare a sbattere al muro; sentivo i suoi occhi di ghiaccio scrutarmi dentro.
- Vattene Cloud, disturbi e fai casino … Cosa sei venuto a dirmi? – cercai di evitare il suo sguardo.
- T-Tifa io … Aspetto un bambino … - mi girai di scatto verso Aerith; cosa aveva detto?!
No, non volevo crederci: un bambino dal mio ex migliore amico …? Dal mio più vecchio e grande sogno …?
- Scherzi vero? – ero stata assalita da una crisi di panico e sapevo che non sarebbe durata poco.
La testa iniziò a girarmi paurosamente, le mani mi tremavano e il mio respiro si stava facendo pesante; mi sentì afferrare saldamente prima di toccare terra.
 
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Aprì leggermente gli occhi abbagliata dalla luce della lampada, mi guardai intorno e vidi Zack addormentato vicino al letto; era rimasto lì per tutto quel tempo?
Gli passai una mano tra i capelli corvini mentre questo dormiva ancora; mi ricordava sempre di più un angelo …
Fece una piccola smorfia per poi svegliarsi e stringere la stretta alla mia mano sinistra; era li che mi guardava e probabilmente era in attesa di qualcosa.
- Allora …? – mi chiese lui impaziente.
- Allora cosa Zack ?
- Come stai? Va meglio? Ti ho vista cedere davanti ai miei occhi e mi sono spaventato. Ho mandato via gli altri due rompiscatole. – continuò lui.
- Per quanto tempo …? – chiesi io imbarazzata.
- Tranquilla, solo 20 ore, a quanto pare ultimamente hai fatto le ore piccole a lavoro è? – scoppiò a ridere e mi baciò; - A quanto pare, mi sono preoccupato per niente … Sono felice tu sia sveglia. Sai, i tuoi peluche non sono di molta compagnia! – così dicendo indicò i miei pupazzi sparsi sulla sedia in camera mia.
Gli sorrisi e lo baciai a mia volta; quello mi afferrò, mi fece coricare nuovamente per poi sdraiarsi accanto a me.
L’ultima cosa che ricordo di quella sera è il profumo di Zack e la sua dolcezza; tutto il resto rimane a me ancora sconosciuto.
 
 
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Ok ok, avete tutto il mio PERMESSO di PICCHIARMI a sangue.
So di essere stata un po’ assente ( solo un po’ dici?! °-° ) e di non aver continuato la FF …
Ad ogni modo ecco a voi un nuovo capitolo, che tanto non leggerà nessuno perché questa storia fa altamente schifo 8D!
Se avete consigli, annotazioni o altro da fare, le accetterò ben volentieri.
Al prossimo capitolo!
Zack      <3
 

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Capitolo 3
*** Tra foto e ricordi ***


Più i giorni passavano, più mi rendevo conto di amare quel ragazzo; mi coccolava e mi trattava come una principessa.
Era sempre sorridente e allegro:  credo stesse cercando di infondermi energia positiva dopo l’ultimo incontro poco gradevole.
Mi sentivo protetta, coccolata, amata …
Non credo che avrei mai potuto chiedere ne desiderare di meglio: LUI era tutto ciò che volevo ardentemente.
Ricordo che alla notizia della sua morte, scoppiai a piangere e non parlai con nessuno per uno o due mesi.
Il dolore che provavo era troppo forte e intenso; poi, l’inaspettato ritorno che aveva riportato luce nella mia vita.
Si, lo devo ammettere; se avessi potuto paragonare Zack ad una creatura mitologica, lui sarebbe stato sicuramente un angelo.
Le foto in casa mia non mancavano di certo, ma raffiguravano tutte Denzel, Marlene e Cloud e in nessuna compariva il SOLDIER; così un giorno, afferrai la mia fidata macchina fotografica e mi precipitai giù dalle scale spaventando Zack intento alla lettura di un libro horror.
- Tifa ma che …? – si girò verso di me e mi squadrò con aria perplessa.
- Vediamo, ho una macchina fotografica: cosa potrei mai farci? – ridacchiai io.
- Bhe, un calendarietto per me potresti anche farlo no? – e ridacchiando, posò il libro sul divano e si diresse verso di me sorridendo.
- Oh si, certamente. Credici amore mio! – ribattei arrossendo.
- Eddai, andiamo! Solo qualche fotina! – si inginocchiò davanti a me facendomi gli occhioni dolci.
Evitai il suo sguardo e incrociai le braccia in tono di disapprovo; lo vidi alzarsi, avvicinarsi al vaso di fiori e prenderne uno per poi addentarlo e tornare alla sua postazione iniziale.
- Ti prego, guarda. Faccio anche il bravo cucciolo e ti regalo un fiore. – me lo porse ma la mia risposta non cambiò.
- Cambiando discorso, piccolo pervertito, - continuai io trattenendo le risate – oggi voglio fare delle foto insieme a te. Ne abbiamo una sola e risale a tanto tempo fa! – mi lamentai.
- D’accordo amore mio, - si alzò – anche perché tutte queste foto del chocobo mi rendono geloso! E’ troppo presente in questa casa. – e dicendo questo assunse un’ espressione imbronciata.
Gli scompigliai i capelli ridendo e lui mi tirò a se rubandomi la macchina fotografica dalle mani; mi cinse la vita con una mano, mi baciò e con la mano libera scattò una foto.
Io arrossìi di colpo:
- Non male come inizio. – si congratulò lui – guarda come siamo carini e coccolosi insieme. – concluse.
Lo presi per mano sorridendo, uscì dalla casa e mi avviai lungo un sentiero che ci avrebbe condotto ad un ruscello situato al centro di un piccolo boschetto.
Camminammo per una buona mezz’oretta senza parlarci; le nostre menti erano state rapite dalle mille fantasie nate grazie al paesaggio circostante.
Arrivammo a destinazione; stesi una coperta sul prato verde acceso mentre Zack continuava a scattare foto all’impazzata.
Ad un certo punto un flash mi stordì; ma che diavolo era successo …?
- Zack ma cosa combini …?
- Volevo coglierti di sorpresa, di solito sono quelle le foto migliori. – si sedette a terra e io di fianco a lui.
- Che cielo fantastico … Mi ricorda tanto i tuoi occhi … - così dicendo, mi coricai allungando una mano verso l’alto.
Nuovamente quel flash: iniziavo ad odiarlo!
- Come sei bella! – commentò lui – perché mi sono reso conto così tardi di quanto tu fossi fantastica? In fondo una ragazzina che ha paura del cielo e che indossa un ghiacchettino a maniche corte sopra un vestito smanicato, quanto bella può essere in confronto a una ragazza dolce e amante delle arti marziali come te? – riprese fiato dopo la lunga frase pronunciata con poche pause.
- Ad ogni modo Tifa … - mi prese , mi sollevò e mi tirò vicino alla sua bocca – ti amo … - mi sussurrò all’orecchio.
Possibile che avesse davvero pronunciato quelle parole?
Mi prese la mano destra delicatamente e mi infilò all’anulare, un anello con delle ali; perché le ali?
Era lui quello che le voleva intensamente, era lui che un tempo le aveva avute.
Perché quelle ali ora le aveva date anche a me …?
- Quelle Tifa, voglio che siano per te un simbolo del nostro amore. So che non è molto romantica come cosa ma, per me significano molto. – era nervoso, sembrava preoccupato per la mia reazione.
Gli accarezzai la guancia e gli sorrisi:
- Non potevo chiedere di meglio amore mio – così dicendo lo baciai.
Il restante tempo del pomeriggio lo passammo a scattare qualche foto e intorno alle 19:30 tornammo a casa stanchi e affamati.
Ci facemmo una doccia dopo la cena e ci buttammo sul letto.
A lui però una cosa non gliel’ho mai detto: quella foto del nostro bacio, la conservo ancora come un ricordo prezioso, nascosta sotto al cuscino.
 
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Ecco il terzo capitolo :’)
Io mi sciolgo scrivendo di Zack, è troppo dolce!
Ad ogni modo, non abituatevi troppo a questa pubblicazione veloce dei capitoli perché adesso sono in vacanza ma la scuola mi porterà via un mucchio di tempo.
Comunque, spero vivamente che possiate godervi questo capitolo.
Commentate, tiratemi dei nomi ( D: ) e fatemi sapere.
Alla prossima ! ^^
Zack <3
 

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