Posso scegliere la mia strada

di Merope Molly Lestrange
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il semplice inizio di ogni cosa ***
Capitolo 2: *** Cani,Troll e pietre magiche ***
Capitolo 3: *** Ci mancava solo questa ! ***
Capitolo 4: *** Chiarimenti ***
Capitolo 5: *** Anno da non ripetere ***
Capitolo 6: *** Novità ***
Capitolo 7: *** Nelle Serre ***
Capitolo 8: *** La locanda del fungo magico ***
Capitolo 9: *** Iniziano i problemi (almeno non per tutti) ***
Capitolo 10: *** Proposte e sofferenze ***
Capitolo 11: *** Finirà mai ? Quello che sta succedendo... ***
Capitolo 12: *** Missione quasi fallita ***
Capitolo 13: *** Qualcosa di inaspettato ***
Capitolo 14: *** Nel panico si perde la testa... ***
Capitolo 15: *** Riunione di famiglia ***
Capitolo 16: *** Terrore, lacrime, sangue, paura ***
Capitolo 17: *** Non si sarebbe sottratto ***
Capitolo 18: *** Nessuno può mettersi contro una madre ***
Capitolo 19: *** La vita è come gli scacchi ***
Capitolo 20: *** I Tassorosso non sono inutili ***
Capitolo 21: *** La battaglia di Hogwarts ***
Capitolo 22: *** AVVISO SERIE : NUOVA FANFICTION ***



Capitolo 1
*** Il semplice inizio di ogni cosa ***


Era la mattina del primo settembre 1991. La stazione di King’s Cross era gremita di gente. Si faceva largo tra la folla una famiglia interamente di teste bionde se non fosse stato per la ragazzina. Merope spingeva il suo carrello,da cui una civetta nera dalle sfumature azzurre,strideva allegra. Gli altri erano la Famiglia Malfoy,i suoi zii e i suo odioso cugino Draco. Erano arrivati al binario 9 e ¾ dove era appena passato un ragazzo dai capelli rossi.
< Buona fortuna,Draco,spero tu sia Serpeverde > disse Lucius sorridendo.
< Certo papà dove credi potrei finire?Tra quegli sfigati di Grifondoro?! >.
Suo padre fece un largo sorriso e si rivolse alla ragazza< Buona fortuna anche a te Merope,spero anche tu diventi serpeverde,del resto con la prestigiosa famiglia che hai,sarebbe un disonore,sai cosa intendo >.
Merope rispose:<< Si capisco cosa intendi >>disse con tono calmo e  freddo.<< Ma credo tu saprai che non sono io a decidere dove andare >>.
<< Si certo,ora andate il treno sta per partire >> e mentre i ragazzi salivano sul treno,i coniugi Malfoy li rivolsero un ultimo cenno di saluto con la mano.
                                                                   
 
Era in corridoio,le cabine erano tutte occupate,quella di Draco no,però non voleva passare il primo giorno di scuola con lui e i suoi nuovi amici. Percorse il corridoio finché non trovò una cabina con solo due ragazzi. Aprì la porta< Posso sedermi con voi ?Il treno è tutto occupato >
< Certo,accomodati pure >disse i ragazzo dai capelli rossi.
Merope chiuse la porta e si sedette di fronte al ragazzo con gli occhiali.< Ciao >la salutò lui< Come ti chiami? >.
< Merope,e voi? >  < Io sono Ron,Ron Weasley >rispose il rosso.< Io sono Harry,Harry Potter >si presentò il ragazzo con gli occhiali.
Merope conosceva il ragazzo di nome non di persona,come tutti i maghi de resto,ma non si meravigliò della cosa. Sorrise e chiese:< In quale casa vorreste essere ad Hogwarts ?Io grifondoro ,anche corvonero non sarebbe male >.
< Grifondoro come tutti i miei fratelli >rispose Ron.< Non so basta non sia serpeverde,però credo grifondoro sia la casa migliore >disse Harry.< Non ci hai ancora detto il tuo cognome,possiamo saperlo? >chiese Ron.
< Ecco … non ha importanza. Facciamo solo Merope,ok? >.
I due ragazzi non insistettero,primo o poi l’avrebbero saputo.
Avevano appena iniziato a parlare che entrò una ragazza dalla chioma cespugliosa e i denti d’avanti un po’ più grandi..
< Non abbiamo visto nulla,tu chi saresti? >chiese Ron.
< Hermione Granger,e voi >>
< Io sono Ron Weasley,lui è Harry Potter e lei è Merope >.
< Per tutte le cavallette,tu sei Harry Potter!!!Ho letto tutto su di te!! >
< Davvero?nei libri parlano di me? > Chiese incerto.
< Naturalmente,sei l’unico ad aver fatto una cosa del genere! >disse tutta eccitata.< Oh hai gli occhiali rotti?Lascia che te li aggiusti Oculus reparo.Ecco fatto > < Ora devo andare,Ciao a presto >. E se ne andò correndo dallo scompartimento.
Poco dopo arrivò Draco.< Ciao,Merope. Vedo ti sei fatta degli amichetti,un Weasley per lo più >Disse malevolo.< Sanno tutti a cosa sei destinata,non porterai avanti l’onore della tua famiglia,dovresti vergognarti a parlare anche con certe persone >continuò con un ghigno.
< Stai zitto!No sono affari tuoi chi frequento io!Non sono come te e la tua famiglia,io non voglio essere così!Ora sei pregato di andartene dallo scompartimento,SUBITO!!> >Scandì lentamente e con ferocia l’ultima parola ma Draco non si mosse,allora Merope si fece avanti e spinse di peso lui e i suoi scagnozzi fuori dallo scompartimento. Draco si rialzò e disse< Questa me la paghi cuginetta cara! >e se ne andò.
< Che sarebbe sta’ storia della cuginetta?Sei imparentata coi Malfoy?! >.
< Diciamo che sarebbe la mia famiglia adottiva,ok? Non c’entra nulla con me ok? >
< Allora tu non sei una Malfoy? > < No,non è il mio cognome >rispose.
 
La giornata trascorse tranquilla e la sera arrivarono ad Hogwarts.Dopo il solito discorso di Benvenuto,la Mc.Granitt li portò in Sala Grande per lo smistamento. Merope aveva paura,non voleva sapessero il suo cognome,immaginava le conseguenze. Almeno era abbastanza sicura di non finire in Serpeverde.Venne portato uno sgabello e un logoro cappello. La professoressa srotolò la pergamena e iniziò a chiamare. Dopo vari ragazzi fu chiamato Harry.< Harry Potter ! >.Nella sala si sparse un mormorio eccitato < è lui! > < è Harry Potter!! >.Dopo una breve pausa il cappello esclamò< Grifondoro! >Il tavolo dei grifi esultò. Poi toccò a Ron e Hermione,anche loro finirono a Grifondoro. Restava lei.
< Merope Lestrange! >chiamò la Mc.Granitt. Nella sala si diffuse scoppiò un mormorio agitato non come quello per Harry,questa volta era un tono spaventato.< Lestrange ha detto?! > < Che sia davvero la figlia > < Speriamo non si sieda accanto a me! >.Ecco,Merope lo immaginava sarebbe stato così,e le sue previsioni si rivelarono esatte.
Il cappello parlante le si posò sul capo e gli sussurrò< Mmm…sei di nobile casata,serpeverde da secoli,ma tu non sei come gli altri,non vuoi….vediamo…. ci sono…Grifondoro!! >.Nella sala regnò il silenzio rotto solo da qualche sussurro,si diresse verso il tavolo di grifondoro. La guardarono come se fosse un’alieno,si sedette accanto a Hermione.Anche Ron la guardava sconvolto della scoperta,Harry invece era tranquillo,non sapeva chi fossero i Lestrange. Neville le riservò un’occhiata carica di rabbia e di odio come se fosse sul punto di saltarle addosso,anche se lei non gli aveva mai fatto niente(non personalmente,il suo nome bastava). Per tutta la serata i ragazzi non smisero ti tirargli occhiate nervose e per lei fu un sollievo andarsene a letto,anche se appena arrivata al dormitorio le sue compagne a parte Hermione la squadrarono da capo a piedi.No seppe se quella notte avessero dormito per paura che lei potesse fargli qualcosa. La mattina quando si svegliò il dormitorio era vuoto,evidentemente non volevano essere in sua presenza.

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Capitolo 2
*** Cani,Troll e pietre magiche ***


Era una bellissima mattina soleggiata,Merope aveva deciso di aspettare prima di recarsi a colazione. Non voleva che i compagni gli riservassero di nuovo occhiatacce. Perché avevano paura di lei?Lei non aveva fatto del male a nessuno,non era colpa sua se sua madre aveva fatto cose orribili,e non trovava giusto di ricevere il disprezzo degli altri per questo. Diede un ultima occhiata al lago si alzò e si diresse verso la sala grande. Avrebbe dimostrato di non essere la persona che loro pensavano e l’avrebbe fatto capire soprattutto a Neville.Costi quel che costi,vederlo spaventato da lei la faceva sentire male.
Arrivò in Sala Grande,c’era un allegro chiacchiericcio che si tramutò in silenzio non appena la videro. Attraversò la sala(seguita ad occhio dagli altri) fino al tavolo dei Grifondoro e si sedette di fianco a Neville. Quest’ultimo finì la colazione in un attimo e scappò via,innervosito e spaventato.
<<  Perché non ce lo hai detto ? Sei proprio la figlia di Be…Bell….Bellatrix Lestrange !!??  >> chiese Ron con timore.
<  Si,ma che avete!! > Merope scattò in piedi.< Io non ho fatto niente,non è colpa mia,se vi faccio paura,bene!!!!Fatti vostri io ora vado > e si allontanò a grandi passi dalla sala. Tutti si voltarono a guardarla
 
Caso volle che arrivata in classe i posti erano tutti occupati eccetto quello accanto di Neville,era l’occasione giusta per convincerlo a fidarsi.
< < Ciao Neville,dispiace se mi siedo qui?Come vedi è tutto occupato  >>. Neville si guardò intorno terrorizzato. << Si va-va bene >>.
<<  Perché hai paura di me? >>Gli sussurrò all’ orecchio.<<  Io non sono cattiva  >>.
< <  Tu no,ma i tuoi si ! Non possiamo essere amici e io non ho paura di te. Ora smettila non voglio sentirti >>. Merope non ebbe il tempo di ribattere che arrivò il professor Piton. Fece l’appello e si soffermò solo sul nome Harry. <<  Harry Potter,la nostra nuova celebrità  >>  dal tono si capiva che il professore non provava molta simpatia per Harry.Dopo di che lo tempestò di domande a cui solo Hermione era in grado di rispondere. Arrivato al suo nome si soffermò solo per pochi secondi,appena percettibili,tanto che nessuno se ne accorse a parte lei.
Quando Merope uscì dalla classe,Neville era già sparito e non solo quella volta,per tutto il mese successivo Merope quasi non lo vide in giro. Ed in classe certo non si poteva parlare,ne durante le lezioni,né dopo visto che Neville sembrava aver imparato a smaterializzarsi.
Molto tempo dopo lo smistamento arrivò una lettera per Merope,dai Malfoy.Che diceva:

Cara Merope,
Ci dispiace molto che tu si finita in Grifondoro nonostante tu sia di nobile stirpe.
Speriamo dunque che le loro idee non ti influenzino,essendo dannose per te e per il nome che porti. Tua madre non ne sarebbe contenta,ma siccome è un cappello a scegliere,potrebbe essere uno sbaglio anche se dalle tue idee personali deduco che non lo sia. Ci raccomandiamo che tu che tu porti con onore il tuo nome. Vorremmo ricordarti che è un nostro fallimento nella tua educazione ad aver portato il cappello a questa decisione. I migliori auguri per l’anno scolastico
PS. Ci dispiace non aver potuto scriverti prima
                                                       Dai tuoi zii, Lucius e Narcissa Malfoy
 
Merope rise.<< Pensavo la mandassero presto  >> <<  Chissà forse avranno capito finalmente che sono un caso disperato e se la sono presi comoda... >>. Ron,Harry ed Hermione sorrisero. I rapporti con gli altri andavano meglio,almeno la maggior parte aveva degli studenti aveva smesso di cambiare strada alla sua vista. Il problema era che Neville era ancora tra quelli che la evitavano e facevano finta che non esistesse.
 
Era il 23 dicembre,mancava poco a Natale. Molti erano già partiti per le vacanze,il resto stava per andarsene. Merope,Harry e Ron sarebbero rimasti a scuola. Merope era felicissima,perché il pomeriggio prima di andarsene Neville l’aveva salutata augurandole Buon Natale,e questo era un grosso miglioramento. Da quando avevano incontrato Fuffy,sembrava cambiato. Che ci volesse un cane a tre teste per andare d’accordo ? In effetti anche mettere KO un troll di montagna ha i suoi vantaggi,dopo che Harry e Ron l’avevano salvata,Hermione era meno rigida sulle regole e a parere loro molto più sopportabile. Però ancora restava un mistero come il Troll fosse riuscito a scappare. Tutti sanno che non sono le creature più intelligenti di questo mondo e quindi qualcuno l’aveva liberato. Il dubbio era chi fosse stato,Harry e Ron avevano visto Piton recarsi al corridoio del terzo piano la sera di Halloween e fino ad ora l’unico sospetato era lui.
 
Passarono le vacanze,gli studenti tornarono,la neve continuava a scendere e non avevano ancora scoperto chi fosse Nicholas Flamel. Avevano solo questo nome come indizio,Hagrid non si era lasciato sfuggire più niente. La svolta arrivo una mattina di aprile quando Hermione scoprì su un libro che Flamel era l’unico ad aver creato la pietra filosofale. Perfetto,avevano scoperto chi era Flamel e cosa nascondeva Fuffy. Però c’era ancora un piccolo problema. Come dire a Silente che la pietra era in pericolo se loro neanche ne avrebbero dovuto sapere dell’esistenza?Di certo avrebbero scoperto che hagrid si era lasciato sfuggire qualcosa e se l’avessero licenziato?Non potevano correre il rischio.
Passarono i mesi era quasi fine anno. Silente non era a scuola. Per Piton era il momento giusto per rubare la pietra. Decisero di agire. Quella notte uscirono dal dormitorio e furtivamente si diressero verso il terzo piano. La porta era aperta,che fossero arrivati tardi? Merope iniziò a cantare,e il cane si addormentò. La  sua voce era così melodiosa che non serviva la musica. I tre si calarono nella botola. Rimase solo lei. Erano rimasti d’accordo che se non fossero tornati entro un’ora,Merope avrebbe mandato un gufo al preside. Il tempo passò,Herry,Ron ed Hermione ancora non tornavano,allora uscì dalla stanza e corse ad inviare un gufo.
Tutto andò per il meglio,i suoi amici se l’erano cavato con qualche graffio ed Harry aveva sconfitto di nuovo Voldemort che viveva come parassita dietro la testa del professor Raptor. L’ultima persona di cui avrebbero sospettato.
L’anno finì,ritornarono a casa. Merope ed Harry non ne erano molto contenti. Dopotutto non avevano una vera famiglia. Ognuno andò per la sua strada Neville e Merope si salutarono. <<  Ci vediamo l’anno prossimo Neville !!! Ci sentiamo via gufo,ok?  >> e sorridendo si allontanò lasciando Neville di sasso.
 
 
PS. Questi primi capitoli sono un introduzione alla storia vera e propria. Recensite in tanti !!!!! Mi fa piacere sapere le vostre opinioni !!!!!

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Capitolo 3
*** Ci mancava solo questa ! ***


Durante l’estate al Malfoy Manior si erano organizzate cose oscure,complotti innominabili. Merope era in camera sua all’oscuro di tutto,stava sistemando il suo baule,dove regnava il disordine. Ancora un mesetto e sarebbe tornata ad Hogwarts con i suoi amici e senza i Malfoy(a parte Draco). Harry non rispondeva alle lettere chissà come mai. Si erano promessi di scriversi tutte le settimane e lui neanche ricambiava gli auguri di compleanno,molto strano da parte sua. Perfino Neville gli aveva scritto di risposta un grazie e con lui quasi non ci parlava mai per quella questione di famiglie in contrasto.
 
Si sentì un piccolo POP e un Elfo domestico si smaterializzò nella stanza << Padroncina,la signora mi ha detto di avvisarla che il pranzo è pronto,signora >>disse tutto tremolante.
<< Si grazie Dobby,dille che arrivo. Ti vedo strano in questi giorni è successo qualcosa? >>.
L’Elfo tremò più violentemente << N-n-no signorina >>. << Ok Dobby,dopo pranzo vieni qui in camera mi servirebbe una mano per sistemare il baule,ti dispiace farmi questo favore? >>.
<<  Certo padroncina tutto quello che vuole,Dobby ci sarà !  >>. <<  Dobby,questo non era un ordine ma una richiesta e poi te l’ho detto mille volte di non chiamarmi “padroncina” o “Signorina”.Chiamami Merope la prossima volta. Allora ci vediamo dopo,ti chiamo io >>.E sorridendo uscì dalla porta recandosi a pranzo,lasciando l’elfo quasi in lacrime (come sempre) per essere stato trattato da pari. Ma la cosa che lei non sapeva era che appena uscita dalla stanza,Dobby si era punito per aver mentito alla sua padrona o meglio alla sua unica “amica”.
 
<<  Ciao,Merope >><< Hai visto Harry e Ron in giro,non li trovo da nessuna parte >>.
<< No Hermione,non li ho visti. Spero non si siano cacciati nei guai >> rispose.
<< Ok,male che vada li rivedremo ad Hogwarts >> e si sedette.
A cena di Harry e Ron non ce n’era neanche l’ombra e le due amiche si iniziarono a preoccupare. Si tranquillizzarono arrivate in Sala Comune,dove incontrarono Ron e Harry che gli raccontarono la loro esperienza con la macchina volante.
<<  Sta andando tutto male quest’anno!Prima un Elfo domestico si presenta a casa mia rischiando di farmi uccidere da mio zio e mi intercetta le lettere,poi perdiamo il treno!Qualcuno non mi vuole ad Hogwarts,questo è certo. Conoscete qualcuno che abbia un Elfo domestico che si chiama Dobby ? >>.
A Merope andò di traverso il succo di zucca << Do-Do-Dobby ?! Ma è il mio Elfo domestico!!! >>.
<< Cosa !!?? >> esclamarono all’unisono in tre. << Ma…tu non sapevi niente !? >>chiese Harry.
<< No di certo!Anche se l’avevo visto strano negli ultimi tempi. Oh Cielo!Ma che gli è saltato in mente !? >>.Era tardi e quindi decisero di parlarne il giorno dopo.
Era la prima partita di Quidditch della stagione,tutto lo stadio era in delirio,Grifondoro contro Serpeverde.La partita era a favore dei Serpeverde,e non era solo questo il problema. Un bolide stava cercando di disarcionare Harry dalla scopa e non lo lasciava neanche un secono.Una cosa molto strana visto che i bolidi non prendono mai di mira solo un giocatore,neanche Fred e George riuscivano a controllarlo. Il bolide riuscì a colpire Harry al braccio,e un  attimo dopo il cercatore aveva preso il boccino. Il Grifondoro aveva vinto!
Sarebbe andato tutto bene se non si fosse intromesso il professor Allock con la sua mania di esibizionista,che al posto di aggiustare il braccio rotto gli aveva fatto sparire le ossa. Quando arrivarono in Infermeria,Madama Chips lo mise a letto gli somministrò una bella dose di Ossofat e cacciò via i visitatori.
Harry uscì dall’infermeria solo il pomeriggio dopo. Dove raccontò agli amici di Dobby visto che della sorte di Colin già erano informati.
<<  Prima la gatta e poi Colin,chissà cosa sarà  >> disse sospirando Merope<< e il mio elfo che cerca di ammazzare Harry… >>.
Merope scorse i suoi compagni vicino alla bacheca,interessati a qualcosa. Si avvicinò e lesse:
Stasera si svolgerà in sala grande il Club dei duellanti,siete tutti invitati ad iscriversi dato i tempi che corrono.
I tre amici si iscrissero subito e tutta Hogwarts non vedeva l’ora che arrivasse la sera.
Arrivarono i Sala Grande,chissa chi era il loro insegnante. Non ebbero il tempo di formulare il pensiero che si presento sul palco(allestito per l’occasione al posto dei tavoli)l’ultima persona con le capacità adatte a insegnare qualcosa,Gilderoy Allock accompagnato poco di meno che da Piton.
<<  Sono qui per impararvi a duellare,il Professor Piton ha accettato cortesemente di unirsi a me per questa dimostrazione. >> sorrise e aggiunse << Non vi preoccupate,avrete ancora il vostro insegnante di pozioni quando avrò finito >>.
<< Il solito sbruffone >> sussurrò ad Harry,Ron ed Hermione,notando l’occhiata che Piton aveva riservato ad Allock. << Casomai credo che non avremo più un insegnante di Difesa,Piton purtroppo è troppo bravo per farsi battere da Allock >> continuò facendo ridere i compagni.
Come predetto da Merope,poco dopo Allock si ritrovò gambe all’aria grazie al primo minimo gesto di Piton. Dopo che Allock fece il suo discorso su come avesse lasciato di proposito vincere Piton,fece delle coppie.
Harry-Draco
Ron-Seamus
Hermione-Pansy
E con grande gioia di Merope lei finì con Neville.
Come al solito Neville era terrorizzato. Ma insomma pensò sono due anni che mi conosce!!!
Si avvicinò a lui e iniziarono a duellare. Merope cercò di fare il peggio che poteva ma per farsi battere da Neville non bastava. Stavano sparando lucette da un po’ quando  poco distante da lì successe qualcosa di strano.
Il suo stupido cugino aveva evocato un serpente che ora si  dirigeva verso Justin e all’unisono,spinti da un istinto sconosciuto,sia Harry che Merope urlarono <<  Lascialo stare !!! >> ed il serpente si immobilizzò come un tubo di gomma. Anche se i due amici cedettero di aver salvato Justin,al contario si ritrovarono con tutti gli occhi puntati addosso ,con sguardo spaventato. Solo dalle loro facce  Merope si accorse,di cosa avevano fatto lei ed Harry.Avevano parlato serventese,com’era possibile che anche Harry ne fosse capace. Merope aveva giurato a se stessa di non usare mai più quella lingua temuta ed ora l’aveva fatto e per di più davanti a quasi tutta Hogwarts.Solo allora la sua espressione si trasformò rivolse a Neville uno sguardo disperato e corse via dalla sala per poi essere raggiunta poco dopo da Ron,Hermione ed Harry.
 



PS. Spero questo capitolo vi piaccia,Buona lettura Recensite in tanti,sono interessata alle vostre opinioni!!!
Grazie a Love_Music &  Me_Emo per le recensioni e infine un grazie a “Annamarielurd” per aver fatto uscire Merope dalla mia testa e avermi spinto a scrivere questa storia…. 

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Capitolo 4
*** Chiarimenti ***


<<  Perché non ce lo avevate mai detto ?! >>
<<  Come fate a parlare serventese?! >>
<< Che volevate fare ?! >>
Merope era talmente confusa che non riuscì a capire chi tra i due formulasse le domande e guardando Harry lui era nella stessa condizione.
<<  Zitti ! >>scattò Merope.<< L’ho sempre saputo fare ok?!Mica ero tanto scema da dirvelo!Non è che migliorava la mia “perfetta” reputazione!Ma non uso il serpentese,avevo deciso di non farlo più una volta ad Hogwarts ma….date le circostanze sono stata costretta ! >>
Allora si rivolsero ad Harry << E tu ? >>
<< Io-io-io non lo sapevo una volta ho aizzato un Boa costrictor contro mio cugino allo zoo,ma un saccco di gente qui sa farlo,no?Anche Merope ! >>
Ron ed Hemione li fissavano allibiti << Ci manca solo che qualcuno di voi abbia un serpente domestico >>disse Ron sarcastico.
<<  Eccco..io ho Chicco a casa  >> sussurò a disagio Merope.
<<  Chicco ?! Un serpente?!Sei peggio di Hagrid !  >> ribattè il rosso.
<<  Ora non c’è tempo di pensare alle stupidaggini. Ora tutti penseranno che uno di  voi sia l’erede di salzar Serpeverde !  >>
Merope sospirò <<  Wow ! Che bella notizia Hermione ! Proprio una bella cosa da pensare di me!  >>
E così li lasciò nella sala comune e se ne andò nel dormitorio.
Si sedette sul letto con le ginocchia al petto e inizio a riflettere  per la prima volta quella sera.
Perché a me?Io non voglio essere cattiva,io non lo sono. Il cappello mi ha messo in Grifondoro non posso essere malvagia no?Oppure si?Questi dubbi la tennero sveglia tutta la notte tanto che il giorno aveva due occhiaie da paura cosa che non contribuì a migliorare il punto di vista dei compagni che avevano ripreso a evitarla per i corridoi.
Per le settimane seguenti non parlò molto con i suoi amici,non voleva nessuno che e dicesse che quella cosa non era vera,non sarebbe servito a nulla,quella era la verità. Non era da escludere che potesse essere una pro-pro-pro nipote o giù di lì,la sua famiglia era serpe verde da secoli !
Una cosa strana era che nel castello c’erano voci che solo Merope ed Harry sentivano,ma la cosa rimase segreta tanto che neanche Ron ed Hermione ne erano a conoscenza. Ogni volta che la si udiva  il mostro di serpeverde attaccava.
Fu il turno di Justin questa volta e come due fessi Harry e Merope si trovavano lì poco dopo per aver sentito la voce. E sarebbero anche riusciti ad andarsene se Pix non si fosse messo ad urlare.
Successe tutto talmente così in fretta che si resero conto della situazione solo quando furono nell’ufficio del preside.
<<  Io non penso siate stati voi  >> disse Silente.
I due lo guardarono allibiti.<< Pertanto c’è qualcosa che volevate dirmi? >>
Merope aveva tante cose da buttare fuori ma se il preside avesse cambiato idea?
<<  No,signore  >>fu la risposta dei ragazzi. Dopo di che li congedò.
Non si rivolsero la parola fino al giorno seguente quando la situazione,peggiorò.
Ormai non era più timore nei confronti di Harry e Merope. Era vero e proprio terrore,nei corridoi al loro passaggio tutti camminavano a blocchi.
Merope ci stava malissimo,non li succedeva dall’inizio del primo anno. Allora decise di fare quello su cui aveva riflettuto. Si prese coraggio e andò in cerca di Neville.Lo trovò nelle serre,era solo.
<<  Ciao,Neville  >>il vaso li cadde dalle mani e andò in frantumi.
<<  Oh,ti aiuto io  >>e con un gesto della bacchetta il vaso tornò come nuovo.
Quando alzò gli occhi l’espressione di Neville era più strana che mai era come se volesse scappare e rimanere allo stesso tempo.
 <<  Senti Neville,finiscila. Devo parlarti  >>.
<<  Non voglio ascoltarti,c’erano tutti dopo che hai assalito Justin,e hai messo di mezzo Harry,non è vero?!  >>
<<  No,Nevile  >> e lo incollò al muro <<  Io non sono cattiva,dopo due anni lo dovresti aver capito. Sei la persona più imbranata e paurosa che io abbia mai conosciuto. Ma mi sembra esagerato che tu abbia terrore di me. Pensi che io non soffra?!Pensi che a me piaccia essere evitata?! Puntata a dito,diffamata per qualcosa che non ho fatto?!Anche io Neville vorrei una famiglia,normale,ma non posso. Mia madre non ha rovinato solo la tua vita! Pensaci.. >>
E se ne andò,con gli occhi pieni di lacrime che non fece scendere prima di essere arrivata nel suo dormitorio.


PS.Scusate per la lunghezza,spero vi piaccia lo stesso :D

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Capitolo 5
*** Anno da non ripetere ***


Scusate tanto il ritardo. Scusate per il capitolo che seguirà, perché se mi direte che fa pena avete tutta la mia comprensione. Ma dopotutto non potevo far spuntare Merope da un giorno all’altro. Forse non narrerò il terzo anno ed incomincerò con la “vera” storia, quella principale che voglio assolutamente raccontare. Spero di non avervi annoiato con queste introduzioni (mi sono annoiata da sola). Ma vi assicuro che non ce ne dovrebbero essere ancora. Spero non giudichiate tutta la storia da questo capitolo. A Presto !!!!! Recensite per piacere !!!!
 

 

 
Era una tiepida mattina di Maggio. Merope si stava recando a vedere l’ultima partita della stagione. Il corridoio era deserto. Senti quella voce. Era nei pressi della biblioteca quando vide qualcosa a terra. Si avvicino.
<< Ahhhhh >> fu un urlo agghiacciante,spaventato. Subito accorse la professoressa McGranitt.
<< Che succede,Signorina Lestrange >>domando agitata la professoressa.
<>rispose sotto sciock la ragazza.
La McGranitt sembrava fosse stata pietrificata anche lei.
<< Signorina,Lestrange mi segua >>
Merope la segui,con lo sguardo vacuo. E se avessero dato a lei la colpa di quello che era appena successo?!
Mentre Hermione veniva portata in infermeria dagli elfi domestici,Merope veniva condotta all’ufficio del preside.
Arrivarono davanti ad un Gargoyle di pietra << Sorbetto al limone >> disse la professoressa,e subito la statua si fece da parte rivelando una lunga scala a chiocciola.
Bussarono alla porta che si spalancò ed entarono.
Dietro la scrivania era seduto Albus Silente.
<< Albus ! Un'altra studentessa è stata pietrificata !La situazione sta degenerando! Bisogna fare qualcosa!La signorina Lestrange l’ha trovata vicino la biblioteca. Bisogna far rientrare gli studenti nelle proprie case! >>.
<< Certo Minerva,vada subito ad avvisare i professori delle nuove misure di sicurezza. Ho bisogno di parlare con la signorina Merope. Ci lasci soli >>.La McGranitt uscì dalla porta e così lei e il preside rimasero soli.
<< Professore,io non c’entro niente con gli attentati,non avrei mai fatto nulla ad Hermione!So parlare serpentese,questo non vuol dire che io sia stata a fa-fa-fare questo >> era terrorizzata all’idea di essere espulsa,tanto che tremava visibilmente.
<< Stia calma,signorina Lestrange,non credo sia stata lei ma come saprà è possibile che la scuola venga chiusa. Ora vada a riposarsi >>e così la congedò.
<< Professore….posso andare da Hermione? >>
<< Certo,avviserò io la professoressa McGranitt >>.
 
Quando arrivò in infermeria vi trovò Ron ed Harry che guardavano orripilanti il corpo di Hermione.
Com’era possibile fare una cosa del genere ad una ragazza come lei?pensavano quando si ritrovarono alle spalle Merope.
<< Ciao >>disse con tono lucubre.<< Come sta? >>.
<< Non lo sappiamo,è stata pietrificata come Colin e Justin e finchè le mandragore non saranno pronte non si può far niente >> rispose Harry.
Merope percorreva con lo sguardo il corpo di Hermione,sperando di trovarne una parte viva,si soffermò sulla mano dell’amica.
<< Ragazzi >> sussurrò. Qui c’è qualcosa,e così iniziò ad estrarre dalla mano di Hermione un foglio.
Era tutto accartocciato,lo aprì.
Era una pagina di libro strappata,di un vecchio volume della biblioteca probabilmente.
 
Dei molti spaventosi animali e mostri che popolano la nostra terra,nessuno è più insolito e micidiale del basilisco,noto anche come  Re dei serpenti. Questo  serpente,che può raggiungere dimensioni gigantesche e che vive molte centinaia di anni,nasce da un uovo di gallina covato da un rospo. Esso uccide in modo portentoso: oltre alle zanne,che contengono un potente veleno,anche lo sguardo del basilisco provoca morte istantanea. I ragni fuggono davanti al basilisco,perché è loro nemico mortale e il Basilisco fugge solo quando ode il  canto del gallo,che gli è fatale.
Una volta letto l’articolo non ci volle molto a fare due più due. Allora il mostro era un Basilisco. Ma come mai nessuno era morto? Improvvisamente Merope parlò << Ragazzi qui c’è scritto tubazioni quindi è logico nessuno l’abbia visto. Come mai  non sono morti tutti ? >>.
<< Forse perché nessuno l’ha visto negli occhi >> rispose Harry.
<< Si giusto,l’altra volta che la camera venne aperta è morta una ragazza,in un bagno. Come vi ha detto Aragorn (A quel nome Ron rabbrividì). Quindi perché non potrebbe essere ancora lì ? >>.
<< Mirtilla ! >> esclamò Ron. << Andiamo che aspettiamo?! >>.
<< Dobbiamo parlare con la McGranitt ! O con Silentee ! Loro potranno fare qualcosa ! Forse la camera dei segreti è nel bagno delle ragazze >> esclamò Merope.
Non indugiarono un attimo di più e corserò fino alla sala professori. Entrò la McGranitt.
<< Ragazzi cosa… >> non ebbe il tempo di finire la frase che gli spiegarono tutto appena in tempo che arrivassero gli altri professori. La professoressa era scioccata.
 << Credo proprio che la scuola verrà chiusa ! >> annunciò a tutti i presenti << è successa una disgrazia ! Una studentessa è stata portata nella Camera ! Gli studenti devono tornare a  casa domani stesso >>.
<< Professoressa…Chi è la ragazza ? >> chiese Ron.
La McGranitt lo guardò con tristezza e disse << Ginny Weasley  >>.
Ron stava per avere un infarto,Harry era sconvolto e Merope stava per rimettersi ad urlare quando arrivò la persona meno appropriata in quel momento,Gilderot Allock.
<< Mi sono perso qualcosa? >> domandò tutto allegro.
<< Si >> rispose fredda la prof. << Una ragazza è stata rapita dal mostro ora tocca a lei salvarla,Gilderoy.Non ha sempre detto di sapere come uccidere il mostro? >>.
Allock perse tutto il colore che aveva. << Certo vado a prepararmi >> e corse via.
Tutti sapevano che era solo un modo per tenerlo occupato e liberarsi di lui.
<< Ragazzi andate al vostro dormitorio…e rimaneteci io devo avvisare gli studenti >> e se ne andò.
Arrivammo alla sala comune e ci sedemmo sul divanetto.
<< Allora che ne dite andiamo ? >> domandò Merope.
<< Si,andiamo da Mirtilla >> rispose Harry.
Uscirono dal buco del ritratto e con indosso il mantello arrivarono al bagno.
Dentro era tutto bagnato come al solito,Mirtilla stava piangendo.
<< Mirtilla ! Possiamo parlare con te ? >> domandò Merope.
<< Che cosa volete ! Volete tirarmi qualche libro che vi siete dimenticati la scorsa volta ?! >>.
Ecco,infatti qualche mese prima qualcuno aveva tirato addosso a Mirtilla un diario che ora era sparito.
<< No no ! Volevamo chiederti solo come sei morta >> disse Harry.
Lei ne parve lusingata e iniziò a raccontare…
<< Ero proprio in quel bagno,stavo piangendo perché una compagna mi aveva preso in giro per via degli occhiali. Ho sentito una voce di ragazzo,diceva cose senza senso una lingua strana. Sono uscita dal cubicolo per urlargli di andarsene e  sono morta >>.
<< Come così ?! All’improvviso ?! >> disse Harry.
<< Ricordo solo due grandi occhi gialli uscire da quel rubinetto >>.
Si avvicinarono al punto indicato da Mirtilla c’era inciso un serpente. La soluzione le venne così spontanea che forse l’aveva sempre saputa.
Sibilò una parola e si aprì un passaggio.
<< Andiamo a chiamare Allock … diciamogli quello che sappiamo >> disse Merope.
<< Vado io >> e scappò.
Poco dopo Ron entrò nel bagno con la bacchetta contro Allock.
<< Allora prof. Và prima lei >> disse Merope.
Lui deglutì << Ragazzi miei,andiamo… possiamo arrivare a un accordo.. >>
<< Si muova ! >> urlò la ragazza e lo spinse giù.
Lo seguirono e si ritrovarono sopra ossa e melma.
<< Che schifo >> fu il commento di Ron.
Avanzarono per un po’ fino a che non trovarono una grossa pelle di serpente…
L’attimo di distrazione diede il tempo ad Allock di prendere la bacchetta a Ron e lanciarci contro un incantesimo.
Peccato per lui che la bacchetta fosse rotta e si ritrovò contro la parete del tunnel.
Spostarono Allock(ormai incosciente)dall’altro lato del tunnel. All’improvviso tutto tremò e tutto fu buio.
Merope si guardò intorno,c’era solo Harry con lui,Ron era dall’altro lato della parete di pietre,formatasi dal crollo.
<< Ron ! Ron ! >> urlò Harry. Una voce rispose << Sono qui ! Voi andate avanti a salvare mia sorella io cerco di aprire un passaggio ! >>.
<< OK. Torneremo al più presto possibile ! >> urlò di rimando Merope e se ne andò via trascinando Harry.
Arrivarono in un ampia sala,degna di un serpe verde,circondata da serpenti di pietra viva. Un luogo inquietante,dove il silenzio era assoluto.
Dal nulla una voce parlò << Benvenuti,vi stavo aspettando >>.
Solo allora mentre si avvicinavano distinsero una sagoma sul pavimento,Ginny.
Merope ed Harry corsero incontro  alla ragazza ma quel qualcuno parlò di nuovo facendoli bloccare.
<< Ciao,Harry Potter…so tutto di te,io sono Tom Riddle il proprietario del diario. Sto per tornare su questa terra dove né tu ne la tua amica ne farete parte.. >> alle ultime parole sorrise maligno.
Fu solo un attimo,si alzarono e indietreggiarono.
<< Non vi preoccupate sarò veloce con voi,il mio Basilisco non vede l’ora di vedervi ma prima… devo parlare con te Harry Potter… e tu >> qui guardò Merope << non c’entri >>.
Sibilò “vieni amico mio” in serpentese e dalla bocca della grande statua di Salazar serpe verde uscì qualcosa di pesante,il Basilisco. Si lanciò contro di noi,tentarono di scappare ma Riddle non  le diede il tempo,un boato,un esplosione e tutto per la ragazza fu buio.
 
Era mattina a giudicare dalla luce,aprì subito gli occhi.
Merope era stesa sul letto dell’infermeria,seduta accanto a lei addormentata c’era Hermione.
<< Hermione ! >>.
La ragazza dai capelli castani sussultò << Merope ! Finalmente ! Pensavao non ti svegliassi più ! >> e l’abbracciò.
<< Ma da quanto ti hanno svegliata dal tuo stato pietrificato ?! >>.
<< Ieri poco dopo che sei arrivata tu… stasera c’è la cena di fine anno ! Come ti senti ? >>
<< Benissimo,ho solo un po’ di mal di testa. Stasera se Madama Chips acconsente riesco a venire… >>
Poco dopo  arrivò l’infermiera che controllò il suo stato dicendole che sarebbe stata dimessa il pomeriggio stesso.
La serata trascorse benissimo,soprattutto dalla faccia di Malfoy. Grifondoro vinse la coppa delle case,tutti coloro che erano stati pietrificati si svegliarono.
Era alla stazione quando Neville le si avvicinò.
<<  Senti Merope,scusami per come ti ho trattata,non volevo. Spero l’anno prossimo potremo essere amici. Che ne dici di lasciare tutto alle spalle  e ricominciare? >>.
Merope gli saltò al collo e lo abbracciò.
<< Certo è quello che provo a farti fare da due anni! Ci sentiamo presto ! Ora devo andare i Malfoy mi stanno chiamando  >> e sorridendo andò incontro alla famiglia di teste bionde

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Capitolo 6
*** Novità ***


Spero questo capitolo sia migliore del precedente....in quanto l'altro lo so non è stato un granchè. Grazie a Love_Music per le recensioni e a coloro che sono arrivati vivi a questo sesto capitolo e non sono morti di noia. Bhe non so più che dirvi BUONA LETTURA E RECENSITE IN TANTI !!!!!


Era quasi sera. Il campo di Quidditch gremito di gente aspettava il ritorno di uno dei quattro campioni del torneo tre maghi. Quell’anno Harry era stato coinvolto nel torneo e non aveva avuto modo di ritirarsi dalle pericolose prove. Merope guardava con ansia il labirinto,sperando di veder uscire il suo amico. Neville lì di fianco aveva la sua stessa identica espressione. Ron ed Hermione erano più preoccupati che mai.
Merope si voltò verso Neville
<< Neville,e se non dovesse uscire,non voglio che muoia nell’ultima prova. E’ arrivato fin qui… >>.
Il ragazzo la guardò aprì la bocca e la richiuse,poi si decise a parlare
<< Merope,stai tranquilla, Harry è uno in gamba. Ce la farà >>
La ragazza sperò con tutto il cuore che le parole dell’amico fossero vere.
Ricordava ancora i primi anni quando non si parlavano per “motivi di famiglia” ed ora erano amici per la pelle.
Non sapeva cosa avrebbe fatto se lui non le avesse mai parlato. Stava riflettendo su questi pensieri quando una figura si materializzò nel campo. Era Harry,e sorreggeva un altro ragazzo,Cedric.
La coppa si era appena spenta nella sua mano. Ci furono urli di gioia. Merope si accorse subito che qualcosa non andava.
Il ragazzo con gli occhiali aveva le lacrime agli occhi e ad un trattò alzò la voce in modo che Silente lo sentisse << Voldemort è tornato >>.
La notizia non creò subito panico poiché la gente non si rese conto subito dell’accaduto. Cedric Diggory era inerte tra le braccia di Harry,era pallido,non era semplicemente svenuto,era morto.
Amos Diggory accorse incontro al figlio per complimentarsi ma si accorse che “il suo ragazzo” non avrebbe mai ricevuto quei complimenti e urlò di dolore.
La folla iniziò ad agitarsi, Merope si buttò tra la miriade di persone presenti cercando di arrivare ad Harry. Non fece in tempo,era stato portato via dal professor Moody.
Il campo venne sgomberato,i grifondoro si recarono nella sala comune. Merope,Neville,Ron ed Hermione non ce la facevano a stare lì senza far nulla e si precipitarono in infermieria.
Harry era molto scosso,li guardò con sguardo assente,butto giù una pozione soporifera e si addormentò osservando il viso dei suoi amici.
L’ultimo giorno di scuola fu celebrata una “festa” in onore d Cedric. La Sala Grande non era decorata con i colori della casa vincitrice,ma di un nero funebre.
Il giorno dopo i ragazzi presero il treno in silenzio,la stazione era assente del solito brusio allegro.
Trovarono uno scompartimento vuoto,Merope,Harry,Ron,Hermione e Neville avevano da discutere cose importanti. La prima a cominciare fu Merope.
<< Ascoltate ragazzi,ora che Voldemort è tornato dove si nasconderà?! In passato Villa Malfoy era il suo quartier generale e se dovesse diventarlo di nuovo?! Io non sopporterei un individuo del genere che gironzola per la casa…Non che mi faccia paura ma… non è che io sia Silente e mi ritroverei avadakedrizzata in cinque secondi…>> era spaventata.
<< Non credo… >> incominciò Neville << è un posto troppo banale. Gli Auror lo scoprirebbero subito,non può correre questo rischio… >>.
La ragazza trovò conforto nelle sue parole.
<< Noi non dobbiamo arrenderci,lui vuole prendere possesso del mondo magico,glielo impediremo. Non può tornare a seminare terrore come l’ultima volta… Ma non possiamo impedire che acquisti potere durante l’estate… Spero di arrivare vivo al prossimo anno >> disse Harry.
<< No ! >> esultarono all’unisono << Non ti lasceremo solo Harry ! >> completò Hermione.
<< Adesso non pensiamoci più,per adesso non tornerà,deve radunare i suoi mangia morte,come hai detto tu Harry,quelli che si sono presentati al cimitero erano davvero pochi. Oh,Cielo ! Mio zio mica cercherà di uccidermi ?! Dopotutto è un grande sostenitore di Voldemort… >> rimase pensierosa,prese una ciocco rana dal sedile e la scartò.
Parlarono tutto il pomeriggio,fino a che non furono arrivati alla stazione di King’s Cross. Come sospettava,suo zio non era di buon umore e qualcosa le diceva che arrivata a casa avrebbe dovuto subirsi una bella ramanzina…
Arrivati a casa Malfoy le sue previsioni si avverarono. Che fosse diventata un genio di occlumanzia? Non proprio,conosceva troppo bene i Malfoy.
Dopo essersi rinfrescata,Merope venne convocata in salotto.
Appena entrata nella stanza non diede neanche il tempo a suo zio di parlare << So che eri al cimitero,non mi raccontate frottole… Lui è tornato e tu ti sei riunito a lui… questa storia la so,hai altro da dirmi? >>.
Malfoy senior la fissò allibito,quella ragazza era tra le poche persone che riuscivano a mettere sul suo volto un espressione del genere.
L’uomo si compose subito << Merope hai superato ogni limite ! Non puoi restare delle tue idee ora che l’Oscuro Signore è tornato ! E’ pericoloso per te ! Vuoi farci diventare lo zimbello del mondo magico?! >>
<< Come se non lo foste già  ! >> replicò sarcastica la ragazza.
Suo zio non parve approvare il suo sarcasmo << Ora >> scandì,stava quasi per scoppiare << vai in camera tua e restaci ! Faremo i conti un'altra volta ! >> e con un dito indicò la porta.
Merope fu lieta di potersene andare,non sarebbe restata ad ascoltare le stupidaggini di Lucius Malfoy per molto anche se non l’avesse cacciata.
Arrivata in camera sua si buttò sul letto,e rifletté ad un'altra conseguenza del ritorno di Voldemort.
Sua madre sarebbe stata liberata,e Merope non era proprio contenta della cosa.
I mesi seguenti passarono nella noia totale,i Malfoy non la degnavano di uno sguardo(non che la cosa le desse fastidio). L’unica luce in quei giorni bui erano le lettere che si scambiava con i suoi amici. Fu suo zio a portare,una sera a cena, la novità dell’estate.
<< Sai Merope credo che avrai un amico in meno ad Hogwarts l’anno prossimo >> incominciò con una palpabile nota di allegria.
<< Che vuol dire ? >> chiese sospettosa Merope,già la cosa non le piaceva dal modo in cui l’aveva detto lo zio.
<< Il tuo amico Potter poco fa ha eseguito magia fuori dalla scuola in presenza di un babbano e per questo è stato espulso. L’aspetta un udienza disciplinare il 12 agosto >>
<< Qualcosa mi dice che tu c’entri qualcosa >>
<< No questa volta no,anche se farò in modo che non venga riammesso a scuola >>
Non ricevette una risposta ma solo uno sguardo di odio da parte della ragazza che si alzò e lasciò la sala e corse in camera sua.


Caro Harry,
Cosa è successo?! Ho appena saputo,mio zio ne era molto contento. Perché hai fatto magie fuori dalla scuola ! E’ tutta l’estate che il ministero cerca di screditarti per la storia che Voldemort sia tornato.
Non dovevi dargli un pretesto per espellerti da scuola!!
Fammi avere presto tue notizie
                                                                                                        Merope


 

Spedì la lettera e si andò a sedere sul letto. Questa proprio non ci voleva,non restava che sperare in un eque e giusto giudizio del Wizengamot cosa alquanto improbabile sia di suo sia se ci si metteva Lucius Malfoy.
 
Merope era sola nello scompartimento quando la raggiunse una ragazza bionda dallo sguardo sognante.
<<  Posso sedermi qui ? >> domandò gentilmente.
<<  Certo >>
<< Io sono Luna Lovegood e tu come ti chiami ? >>
<< Mi chiamo Merope Lestrange in che casa sei? >>
<< Si ho sentito parlare di te,non mi sembri spaventosa. La gente si mette in testa di tutto. Badano solo alle apparenze. Io sono a Corvonero e tu a Grifondoro se non sbaglio >>
<< Si,ehm anche tu leggi il Cavillo ? >> chiese vedendo la rivista che aveva in mano la ragazza.
<< Si mio padre è il direttore del giornale.. >> stava dicendo Luna quando entrò nello scompartimento Neville.
<< Ciao,disturbo ? >> e si sedette << vi piace la mia nuova pianta ? E’ una mimbulus mimbletonia , me l’ha regalata mio zio ! >> disse tutto eccitato << Ha un grande senso della difesa guardate >>
Prese un pezzo di legno e lo appoggiò sulla pianta/cactus/coso organico ecc…(qualunque cosa fosse)  e quella spruzzò qualcosa di giallo che inondò tutto lo scompartimento e non risparmiò neanche Harry,Ron ed Hermione appena entrati.
<< Neville ! Ma dico io piante più innocue no ?! Che schifo sono tutta piena di quella robaccia ! >> esclamò Merope e con la magia si affretto a ripulire i vestiti.
Neville ricevette ramanzine da tutti i presenti dello scompartimento a parte Luna che non sembrava disturbata dalla cosa e si stava ripulendo tranquillamente.
Il viaggiò andò meglio del previsto e arrivarono puntuali ad Hogsmeade.
<< Cosa sono quelli >> esclamò Harry indicando le carrozze.
<< Quelli cosa ? >> chiese Merope.
<< Non so ci sono dei cavalli scheletrici dagli occhi bianchi.. >>
<< I Testral ? Li vedo anche io >> rispose Luna.
<< Anche io >> disse Neville.
<< Oh bene >>disse Harry e salirono tutti in carrozza tra gli sguardi stupiti di Ron ed Hermione.
<< Benvenuti ! Abbiamo avuto due avvicendamenti nel corpo insegnanti quest’anno. Siamo molto felici di salutare di nuovo la professoressa Caporal,che terrà le lezioni di Cura delle Creature Magiche;siamo anche lieti di presentare la professoressa Umbridge,nostra nuova insegnante di difesa contro le arti oscure >> ci furono applausi sparsi senza allegria.
Silente stava continuando con gli avvisi  quando una voce lo interruppe << Hem Hem,grazie preside per le gentili parole di benvenuto >> iniziò per finire in un noiosissimo discorso pro ministero ecc.. che fece dormire tutti in 3 secondi a parte Hermione che lo trovò illuminante affermazione che non trovò appoggio da parte degli altri togliendo Merope.
<< Quella donna non mi piace,come ha detto Harry lavora per Caramell e non credo sia qui solo per insegnare difesa contro le arti oscure,a quanto sembra >> confermò Merope.
<< Si,il ministero si intromette negli affari di Hogwarts e non è buon segno >> concluse Hermione prima di andare a letto.
<< Cosa abbiamo oggi? >> chiese un assonnato Ron il giorno dopo a colazione.
<< Difesa contro le Arti oscure, Cura delle Creature magiche e storia della magia. Beh almeno  sapremo subito che tipo di insegnante è la Umbridge >> rispose Merope.
Si recarono a lezione e presero posto. Poco dopo arrivò la Umbridge.
<< Buon giorno cari,come saprete sono la vostra insegnante di difesa contro le arti oscure >> iniziò con la sua vocetta da bambina << Iniziamo con gli obbiettivi del corso,aprite il libro a pagina 4 e via le bacchette ! >> così facendo si sedette alla cattedra e aspettò che gli alunni finissero di leggere.
<< Non useremo incantesimi di difesa ? >> chiese Merope.
<<  Cara a cosa servirebbe? Chi potrebbe fare mai del male a dei poveri teneri ragazzi come voi? >>
<< Non so forse Lord Voldemort ? >> chiese Harry.
<< Allora mettiamo in chiaro una cosa. Nessun mago oscuro è  tornato non ci sono pericoli ! >>
<< Voldemort è tornato ! Io l’ho visto l’ho combattuto ! >>
<< Punizione signor Potter,stasera alle 8 nel mio ufficio >>
<< Ma professoressa non può dare una punizione ad Harry solo perché ha detto la verità ?! Perché lei e il ministero non fate altro che screditarlo?! Solo perché non volete affrontare guai come non ne passate da 13 anni ! Siete solo dei codardi ! >> la aggredì Merope.
<< Vedo che il signor Potter sta infettando le menti di altri ragazzi. Su cara sono solo sciocchezze. E’ chiaro che non è in lei ?Il Ministero non si tira mai indietro,sa sempre cosa fare e non pretendo che una ragazza di 15 anni possa capire come funziona il ministero e su quali criteri si basano le sue scelte >> rispose con un leggero cambio di tono.
<< Oh si certo i criteri che gli fanno comodo. Non mi dica che il ministero non sia corrotto che non le crederei mai ! Ora che ha messo in punizione Harry se dice di essere giusta dovrà farlo anche con me ! >>.
<< Si signorina Lestrange,alla stessa ora di Potter nel mio ufficio >> e sorridendo si sedette di nuovo
<< Su ragazzi,leggete a pagina 4 >> e sorrise.
<< Perfetto,in punizione il primo giorno di scuola ! Siamo proprio alunni modello >> scherzò Merope mentre andavano a scontare la punizione.
<< Si come no,ma non dovevi farti mettere in punizione anche tu ! >> la rimbeccò Harry.
<< Perché no?Ti faccio un po’ di compagnia e poi hai solo detto la verità. Conosco certa gente del ministero,non va appoggiata ed io vivo con Lucius Malfoy,vuoi che non ne sappia qualcosa? Pi volevo metterla alla prova se fosse equa e non credo lo sia,ieri è stata costretta non hai visto che  non voleva mettermi in punizione? >>
<< Si certo,ora shh bussi tu ? >>
TOK TOK
<< Avanti >> rispose una vocina odiosamente smielata << Vi stavo aspettando >>.
L’ufficio della Umbridge era tutto rosa pieno di pizzi,velluti e ai muri inquietanti gattini raffiugurati su dei piatti. Sembrava di essere in una casa di Barbie solo più inquietante.
I due non parlarono,sapendo che non avrebbe fatto differenza.
<< Sedetevi cari,stasera trascriverete delle frasi per me >>
Due sedie erano già pronte come se li stessero aspettando da secoli.
Consegnò loro dei fogli e una piuma.
<< Scrivete non devo dire bugie >>
<< Professoressa non ci ha dato l’inchiostro.. >> incominciò Harry.
<< Oh non ne avrete bisogno >> disse in tono allegro e per loro non era buon segno.
<< Quante volte? >> domandò Merope.
<< Finche il messaggio penetri >> tra una parola  e l’altra faceva una pausa e scandì l’ultima parola.
La ragazza posò la piuma sul foglio e iniziò a scrivere.
Non fece in tempo a finire la frase che si sentì bruciare sul dorso della mano. Stavano scrivendo con il proprio sangue. E qualcosa le diceva che quella era solo la più mite delle punizioni e che quella donna non si sarebbe fermata davanti a nulla.
Pensò a Neville senza un motivo. Negli ultimi tempi quando lo guardava si sentiva strana ma non aveva ancora scoperto il motivo o forse si?

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Capitolo 7
*** Nelle Serre ***


<< Merope…Merope…Merope ! >>
<< Eh… >> la ragazza sussultò,erano al lago
<< Dobbiamo finire i compiti di erbologia >>
<< Si certo >>
Il fatto era che Merope aveva tutt’altro per la testa. Stava pensando a quella megera della Umbridge. Le punizioni con lei erano finite da poco e la scritta sulla mano non si era ancora rimarginata del tutto.
<< Senti Nev,se ti dico una cosa non ti agiti ? >>
<<  Cosa Merope ? >> chiese sospettoso il ragazzo. Tra di loro non c’erano segreti e a quanto pareva quelle che stava per dargli non erano buone notizie .
<< Ecco…la Umbridge come sai ci ha fatto scrivere delle frasi. Il fatto è che non abbiamo usato l’inchiostro ma il nostro sangue >> e mostrò la mano.
Neville rimase immobile a fissare la scritta. Come si permetteva quella megera di far del male alla sua amica! Negli ultimi tempi era più protettivo del solito con lei anche se sapeva che era lei a proteggere lui.
Se fosse stata in pericolo se la sarebbe cavata benissimo da sola ma l’idea di non poter far nulla per salvarla lo faceva stare male.
<< Cosa?! Come si permette ?! Ti fa male ?! Perché non me lo hai detto prima ?! Ti preparo l’essenza di purvincolo. Silente deve saperlo ! Fammi vedere ! E’ una ferita permanente ?! E se non… >> iniziò un ansioso Neville.
<< Neville Paciock ! Calmati ! Non mi fa più male solo i primi giorni…Non te l’ho detto prima perché ti saresti agitato troppo ! E non l’ho detto a Silente,credo già lo sappia e poi non passerà molto che la Umbridge infligga la punizione ad altri ragazzi... >>
Neville l’abbracciò forte. Una sensazione bellissima di sicurezza,come se niente e nessuno potesse farle del male,come se il mondo fosse un’altra cosa e esistessero solo loro due.
Il ragazzo sciolse l’abbraccio,era arrossito e Merope con molto tatto fece finta di non vederlo. Dopotutto era solo un abbraccio tra amici.
<< Ma l’essenza di purvicolo te la preparo lo stesso ! >> raccolse i libri e la trascinò di peso nelle serre prima che potesse ribattere.
<< Questo dovrebbe aiutare la ferita a guarire più velocemente… >>
<< Nev,è inutile. Finirò presto di nuovo in punizione,credi che mi starò zitta e lascerò correre? >>
<< Si lo so ti conosco troppo bene. Ma stai attenta con la Umbridge,è malvagia può farti del male… >>
Neville la guardò negli occhi. Come per tentare di avere una promessa da lei.
<< Ci proverò ma se mi conosci tanto bene sai che non manterrò la promessa… Dai Malfoy ho imparato a mie spese che non devo farmi mettere i piedi in testa da nessuno e tantomeno da certa gente come la Umbridge >>
<< Si,ma se quella megera è qui c’è un motivo e non credo buono. Il ministero non è molto chiaro negli ultimi tempi. Ho paura che prenderà il controllo della scuola… >>
<< No se noi glielo impediremo… >>
I loro occhi nocciola si incontrarono. L’imbarazzo si fece palpabile,nella serra non c’era nessuno. Fu allora che Merope fece la cosa più folle che potesse fare in quel momento. Diede un bacio a fior di labbra a Neville. Lui capì e la baciò a sua volta,restarono così per quel che parve un eternità. Era la prima volta che Neville prendeva un iniziativa.
Quando si distaccarono Neville sembrava essere stato baciato da un dissennatore. Possibile che facesse questo effetto sui ragazzi ? Quello era il primo bacio per entrambi.
<< Nev…Nev…Nev ! >>
<< Oh si,un attimo >> le diede un ultimo sguardo ,sembrò riprendersi. Impacciato si allontanò rovesciando tre vasi per la sua goffaggine.
Raccolse un fiore azzurro con i petali con i petali striati di blu e ritornò da lei.
Si inginocchiò mise il fiore davanti a lei in modo che si potesse vederlo.
<< Merope è da tanto che volevo dirtelo…io Ti voglio bene ma….ma…non pensavo che tu mi volessi….insomma…vuoi essere la mia fidanzata ? >> concluse in un sospiro l’ultima frase.
Merope gli regalò un sorriso pieno di felicità. Com’era carino !
<< Si >> non riuscì ad aggiungere altro.
Prese il fiore che Neville le porgeva e con suo stupore si avvinghio al suo dito formando un anello.
Rimase a fissare il fiore e poi Neville.
<< Celsius bijouxes >> iniziò a spiegare ibarazzato << Un fiore francese,ha questa caratteristica.. >>
Non finì la sua spiegazione che Merope si abbassò e l’abbracciò.
Solo allora Neville si ricordò di alzarsi.
E senza parlare mano nella mano lasciarono la serra. Come se fossero stati insieme da sempre. Da tempo non era più semplice amicizia.
 
Arrivarono nella sala comune quasi deserta se non fosse stato per Hermione sul divano intenta a leggere e Ron ed Harry impegnati in una partita a scacchi.
Quando li videro entrare mano nella mano non parvero stupiti al contrario sorrisero.
<< Ciao ragazzi,vi dobbiamo dire una cosa… io e Nev  ci siamo fidanzati>> annunciò Merope.
<< Finalmente ! >> esclamò Hermione << Da quando ?! >>
<< Da neanche 10 minuti,calmati era così evidente ? >>
<< Si,se ne erano accorti tutti che eravate cotti l’uno per l’altra >>
Neville non parlò era piuttosto imbarazzato e si vedeva lontano un miglio che faticava per trattenere un sorriso e mettersi a urlare che si era fidanzato per tutta Hogwarts.
Il pomeriggio trascorse tranquillo ,solo la sera Hermione propose un idea che non sapevano ma avrebbe cambiato il corso della storia della magia.
<< Dobbiamo fare qualcosa contro la Umbridge >>
<< E cosa ? >> chiese Harry << ormai il posto c’e l’ha e garantisce Caramell >>
<< No dico…visto che non ci insegna nulla alle lezioni di difesa contro le arti oscure ho pensate che forse sia ora di fare da soli >>
<< Da soli cosa?Non sto afferrando Herm >> disse Ron.
<< Ma logico no ?! Hermione dice di fare da soli,imparare da soli difesa contro le arti oscure ! Così se il ministero crede che noi siamo l’esercito di silente bhe gli daremo un buon motivo per pensarlo ! >> esclamò Merope.
I suoi occhi si riempirono di gioia.
<< Si si  d’accordo,possiamo prendere dalla biblioteca i libri di incantesimi ma abbiamo bisogno di un maestro >> rispose il rosso.
Tutti si voltarono a guardare Harry.
<< Che succede, perché guardate tutti me ? >> chiese allarmato Harry.
<< Tu Harry !Tu puoi fare il nostro insegnante di difesa!Sei l’unico tra di noi che ha affrontato Voldemort  >>
<< Si ma… ci devo pensare io non ne sarei in grado.. >>
<< Harry ! Ti prego >> dissero all’unisono i ragazzi.
<< Ci devo pensare.. >> si alzò e li lasciò lì.
<< Non vedo l’ora ma…dove ci alleniamo ? >> fu Neville a porre il vero problema.
<< Non lo so >> rispose per la prima volta Hermione  << vedremo, non credo che la Umbridge  approverebbe >>
<< E’ per questo che lo facciamo >> ribadì Merope e tutti scoppiarono a ridere.
Ognuno si diresse ai propri dormitori,i due neo fidanzatini si salutarono con un bacio e si separarono per la prima volta da quel pomeriggio ma i pensieri di uno furono rivolti all’altro per tutta la notte. Quel giorno neanche i sonno li separò.



Ciao a tutti sono tornata ! Scusate ma ho dovuto riscrivere tutto il capitolo perchè il mio computer aveva cancellato il file (ha cancellato tutto non solo il capitolo)....Spero vi piaccia lo stesso recensite in tanti !!!!! Vi chiedo solo una piccola recensione anche di 5 secondi....
Spero a Presto !!!!

Credo che stavolta sia un po' troppo sdolcinato,non è decisamente nel mio stile ma mi sono dovuta sacrificare XD
Ringrazio infine Love_Music per essere l' unico recensore di questa storia. <3 Thank you (Mi ci metto pure con i cuoricini ! Scusate ma sono più strana del solito oggi)(PS.Non mi sono innamorata sono soltanto troppo presa dalla mia storia)

<


Merope Molly Lestrange


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Capitolo 8
*** La locanda del fungo magico ***


<< Carino come posto >> commentò sarcastica Merope all’entrata di uno squallido locale.

<< E’ l’unico posto meno affollato >> si scusò Hermione osservando anche lei i centimetri di polvere sul pavimento e le ragnatele sul soffitto.

<< Quanta gente deve venire ? >> chiese Harry

<< Solo un paio >> rispose Hermione << Neville li sta accompagnando qui >>

Harry guardò sospettoso l’amica e si andò a sedere seguito da Hermione,Ron e Merope.

Tutt’a un tratto entrò nel locale un non proprio discreto numero di ragazzi guidati da Neville ed i gemelli.

<< Solo poche persone ?! >> esclamo Harry e il barista doveva aver pensato al stessa cosa dallo sguardo scioccato che aveva alla vista di tanta gente

<< Bhe quelli che sono voluti venire…Sai Harry da soli non potremmo farcela >> rispose Hermione.

Tutti presero posto fissando Harry,aspettando dicesse qualcosa ma fu Hermione a parlare.

<< Allora…vi ho chiamati per esporvi una nostra idea. La Umbridge come sapete non vuole farci usare la magia. Ma noi dobbiamo fare qualcosa perché Vol-demort è tornato ! >>

Al sentire quel nome c’è chi cadde perfino dalla sedia.

<< E chi ci dice che sia tornato davvero ?! E’ solo lui a dirlo ! >> intervenne un tassorosso.

<< Anche Silente lo dice… >> ma venne interrotta da Harry.

<< Ascoltate ! Non sapete cosa vuol dire !  Non è come a scuola ! La gente muore davanti ai tuoi occhi e non puoi fare nulla ! >>

<< Se solo potessi dirci qualcosa di più su come sia morto Cedric >> ribattè il tasso identificato come Zacharia Smith.

<< Sentite ! Se siete venuti per sapere cosa succede se Voldemort uccide qualcuno non posso aiutarvi ! Quindi siete liberi di andare se è quello che volete ! >>

Nessuno si mosse. Tutti rimasero immobili nel silenzio di quella sperduta locanda.

Fu Merope a rompere il silenzio

<< Allora ascoltate,Voldemort è tornato e non si farà problemi ad uccidere dei ragazzi. Dobbiamo saper difenderci con tutte le nostre forze. La Umbridge non ci permette di usare la magia. Bene faremo da soli. Harry è l’unico che ha affrontato il mondo reale non la scuola. E’ lui che ha salvato la pietra filosofale al primo anno e che ha affrontato Voldemort la prima volta. Lui che ha ucciso il basilisco nella camera dei segreti ! L’unico che sa evocare un Patronus Corporeo e che ha sconfitto cento dissennatori in una volta ! Lui che è uscito vivo dal torneo tre maghi e che ha visto Voldemort risorgere ! E’ l’unico che abbia esperienza che vi piaccia o no quindi o vi mettete in testa che Voldemort è tornato o siete liberi di andare vene ! Nessuno vi obbliga ad aderire ! >>

Gli occhi della ragazza fissarono tutti i presenti e le venne un ansia pazzesca perche tutti la guardavano.

Neville le rivolse un sorriso di approvazione.

Fortunatamente Harry si decise a parlare

<< Io sono stato aiutato Merope,c’era sempre un aiuto non ho fatto tutto da solo. Io non…. >>

<< Harry per piacere ancora con questa storia ! >> intervenne Hermione ed Harry si zittì.

<< Allora tutti d’accordo ? >> chiese incerta Merope.

Tutti annuirono.

<< Bene credo che dovreste firmare qui così sapremo chi c’era oggi >>

Dopo che la pergamena fu piena di nomi il piccolo Colin parlò

<< Dove ci alleniamo ? >>

<< Non si sa vedremo,troveremo un posto sicuro >> lo rassicurò Neville.

Dopo di che tutti lasciarono il pub  e si affrettarono a  raggiungere i negozi.

<< Io e Nev andiamo via un attimo dispiace ? >>

<< No no fate pure noi andiamo ai tre manici di scopa raggiungeteci lì >> salutò Harry.

<< Dove andiamo ? >>

<< Tranquillo Nev,non lo so comunque. Anzi si ! Mai sentito parlare di quella locanda alla periferia di Hogsmeade che hanno appena aperto ? Il Fungo magico? >>

<< No…ma che posto è ? >> domandò incerto.

<< Niente di sdolcinato spero se no lasciamo subito il locale >>

<< Si si andiamo >>

Camminarono lungo la strada dei negozi e svoltarono in qualche vicolo buio prima di arrivare a quella che a prima vista sembrò un’amanita muscaria troppo cresciuta ma che poi si rivelò essere la locanda.

<< Merope ,sicura che quello che offrano non sia velenoso come il tipo di fungo che vediamo ? >>

<< Speriamo di no….be’ non ci resta che entrare >> e aprì la porta.

La visuale che le si parò davanti fu davvero bizzarra. Sembrava davvero fossero entrati in un fungo gigante con tavoli e sedie.

Li raggiunse una ragazza sui vent’anni che dalla divisa rossa a pois doveva essere la locandiera.             

<< Benvenuti ragazzi ! Io sono Amanita Verna la proprietaria del locale. Non badate al mio nome non sono velenosa ! Un tavolo per due ? Seguitemi di sopra >>

Seguirono Anita su per le scale,anche queste a forma di fungo rosso,fino ad arrivare al terzo piano.

<< Ecco quel posto è libero fate pure,la cameriera verrà a prendere le vostre ordinazioni >> e scappò via ad accogliere altri clienti.

Si sedettero su un tavolo anch’esso a forma di fungo come tutto il resto dell’arredamento.

Le pareti erano bianche,sembravano di marzapane. Come posto era intimo ed anche strano.

<< Nev,è una mia allucinazione o siamo finiti nel mondo dei puffi ? >>

<< Credo sia la realtà,chissà cosa c’è sul menù >> prese il deplian  fungoso.

SPECIALITA’

-Frullato di radiogorda

- Frullato di ortiche dolci di svezia

- Ciambella ai funghi

- Panino al porcino

BASE

- Burrobirra

- Wishy incendiario

E tutte le bevande magiche…

<< Ma ? Che roba è ?! Frullato di radiogorda ? Me lo ha fatto bere Luna una volta…te lo sconsiglio vivamente…..frullato di ortiche ? Senti andiamo sul sicuro meglio una burro birra e tu? >>

<< Anche io prefersco non rischiare >>

Arrivò la cameriera anch’essa in divisa a pois.

<< Ciao sono Martina cosa volete ? >>

<< Due burro birre grazie >>

La cameriera annuì ed arrivò poco dopo con due burrobirre fumanti.

<< Carino come posto non trovi ? >> disse Merope osservando le lanterne alias Clathrus cancellatus (Clatro Rosso).

<< Si,comunque i Malfoy sanno che…che sei la mia ragazza? >>

<< Certo che no e non credo di dirglielo >>

<< E se glielo dice Draco ? >>

<< Non so,non credo sappia sia una cosa ufficiale no ? >> e finì con ultimo sorso la sua burro birra.

Aspettò che anche Neville finisse la sua , si alzarono pagarono e uscirono dalla locanda.

<< Dove andiamo ? >> chiese Neville

<< Non so meglio che raggiungiamo gli altri ci staranno aspettando >>

Proseguirono per il piccolo viottolo fino alla grande strada.

Su tutte le vetrine erano apparsi dei manifesti e la gente spingeva per vederli.

Si avvicinarono ad una vetrina con meno folla era una avviso del ministero.

C’era stata un evasione di massa da Askaban,decine di ex mangia morte.

Stava scorrendo i nomi e le foto quando le venne un colpo alla stomaco osservandone l’ ultima.

Una donna dall’aria folle,un tempo forse era stata una bellissima, ma gli anni sembravano aver consumato quella bellezza,era fiera di cosa poi?

Merope iniziò a tremare, Seamus e Dean iniziarono a guardarla intensamente.

Non poteva essere. Bellatrix Lestrange non poteva essere evasa.

Sua madre.

La donna che aveva cercato di far dimenticare per avere una vita migliore.

Rimase in silenzio fissando la foto poi sussurrò un No appena percettibile.

Neville parve capire e la portò via da lì, anche lui aveva bisogno di stare da solo lontano dalla gente.

 

 

 

PS. L’amanita muscaria è quel fungo rosso a pois che si vede spesso nei cartoni animati ed è altamente velenoso.
 

PS. Il Clathrus cancellatus (Clatro Rosso) è un fungo che assomiglia ad una rete più o meno…un cestino.... non so spiagarvi ed è rosso.


Spero vi sia piaciuto ! Grazie a tutti coloro che hanno seguito e recensito la storia !Recensite,please !!!! A presto spero !

 

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Capitolo 9
*** Iniziano i problemi (almeno non per tutti) ***


Ciao a tutti ! Sono tornata ! Scusate per il ritardo !Spero di farmi perdonare con quest capitolo più lungo del solito :)


Il corridoio era pieno di ragazzi.
Le sembrava di essere ritornata ai suoi primi anni ad Hogwarts.
Se incontrava uno sguardo era di sospetto ed anche nel profondo degli occhi di Neville si rispecchiava preoccupazione.
Era una mattinata fredda.
La tempesta infuriava al di fuori di Hogwarts.
Ormai era così da quel pomeriggio di novembre quando i manifesti erano apparsi.
Le decorazioni natalizie splendevano per il castello ma non trasmisero a Merope l’allegria del natale.
Più che ad una festa le sembrava essere ad un funerale dove i presenti chiacchieravano allegramente.
Mancava poco alle vacanze e l’ultimo incontro dell’ES si sarebbe svolto quella sera.
Tutti facevano enormi progressi,perfino Neville era riuscito a disarmarla qualche giorno prima.
Era persa nei suoi pensieri quando si sentì chiamare per nome.
Si voltò,era Draco.
<< Che c’è ? >> rispose brusca.
<< Niente ti devo parlare,vieni >>
Con riluttanza lo seguì e Neville le venne dietro ma Malfoy lo fermò
<< In privato >> e Neville rimase indietro.
Raggiunsero un’aula vuota.
Draco la spinse dentro e chiuse la porta.
Merope rimase a guardarlo in attesa che parlasse.
<< Ascolta come stai ? >>  Draco pronunciò timidamente queste parole.
Merope sembrava  avesse visto un fantasma
<< Tu Draco Malfoy che mi chiedi come sto? Scusa Dra mi preoccupo anche io per te e sono in obbligo di chiedere se tu non abbia la febbre >>
<< Tranquilla non ho la febbre ma tu ? Ora che zia Bellatrix è evasa… >>
<< Sto bene. Spero solo di non incontrarla >>
<< Perchè? >>
<< Draco sei proprio stupido allora ! Sarà pure mia madre ma per me no. Dopo tutto quello che ha fatto,lo sai quante famiglie ha distrutto ?!  E credi che ora che Voldemort sia tornato non continuerà ? >> buttò tutto fuori e fece un sospiro.
<< Va bene,neanche io sono molto contento dell’idea comunque…Che ne dici se domani vieni a prendere con me una burro birra?  >>
La faccia che fece Merope fu indescrivibile. Sembrava sul punto di scivolare dal banco a cui era appoggiata.
<< Draco cosa succede? Mi fai preoccupare…. >>
<< Mi dispiace per te ! Ecco l’ho detto ma non ti fare strane idee… >>
La ragazza scoppiò a ridere.
<< Si Certo Dra,comunqe domani dici ? Non so va bene a che ora..proviamo a non ucciderci…almeno >>
<< Ok solo io e te non portare quello sfigato con te >>
<< Hey ! >>
<< Si vabbè per me è uno sfigato….dobbiamo parlare di una cosa importante….alle 6 e mezza al cortile d’ingresso >>
<< Va bene  ma la cosa mi sembra strana non mi convinci>> salutò ed uscì dalla stanza.
 
Il giorno dopo arrivò e i due cugini si ritrovarono nella locanda del fungo magico(o mondo dei puffi) che al momento era il posto dove era meno probabile che gli altri venissero a curiosare.
Draco osservava orripilato il locale <<  Che gusti che hai cugina mia  >>
<< Lascia perdere. Piuttosto cosa dovevi dirmi ? >>Il viso di Draco si fece d’un tratto serio.
<< Riguarda l’Oscuro Signore. Mio padre vuole inserirmi nei Mangiamorte….e io credo sia un onore ma non so è la cosa giusta ?  >>
<< Dra..io…non lo so..per me non è la cosa giusta,non c’era bisogno di chiedermelo. Tu non sai cosa vuol dire essere una seguace di Voldemort. Pensaci bene >>
Draco rimase in silenzio con lo sguardo fisso sul tavolo poi alzò il capo
<< Io lo trovo un onore, se mai quando sarò più grande mi vorrà tra le sue file ci sarò >>
<< Fatti tuoi .Cosa vuoi tu ? Io prendo una burobirra >> disse frettolosamente, cosa che non nascose il suo desiderio di cambiar discorso.
<< Ok. Anche io >> concordò Draco notando il tono della cugina.
Le bevande arrivarono poco dopo e i due ragazzi le consumarono in silenzio senza guardarsi.
Si rivolsero la parola solo fuori dalla locanda
<< Verrai a casa per natale ? >>
<< No,come non ci sono venuta per tutto questo tempo >>
<< Perché non vuoi ? Potresti venire per una volta no ? >>
<< Non se ne parla,come se non sapessi chi potrei ritrovare alla villa >>
<< Bhè è un motivo in più per venire >>
<< No è un motivo in più per non farlo >>
<< Niente io pensavo.. >> iniziò Draco ma fu interrotto da lei
<< Ti ha mandato zia Cissy ? >> chiese sospettosa.
<< No,certo che no >>
<< Vabbè Draco come se non ti conoscessi,ora vado se non l’hai notato è tardi e poi tu dovresti fare le valige >>
<< Si giusto,andiamo >>
Si separarono poco prima di arrivare al castello. Non volevano che la gente pensasse male.
Merope oltrepassò il buco del ritratto trovando Neville ad aspettarla
<< Che è successo con tuo cugino ? >> chiese timidamente.
<< Oh niente di che,mia zia l’aveva mandato a convincermi a passare il natale a casa >>
<<  Certo…io domani parto e volevo…volevo chiederti se volevi passare il natale con me e mia nonna. Così ti conosce. Lei non sa che siamo fidanzati sa solo che sei una mia carissima amica e credo che gli starai simpatica è in gamba mia nonna >>
Merope fece un sorriso che subito si spense
<< Non so Nev,non è che io non voglia ma non voglio disturbare e poi tua nonna lo sa chi è mia madre ? >>
<< Ma non disturbi affatto ! Mia nonna sarà più che felice siamo solo noi due ! E…ehm lei non sa chi è tua madre….ma non ci farà neanche caso tranquilla >>
<< Se lo dici tu..va bene.. >> e si seddette sulla poltrona con la testa poggiata sulla spalla di Neville.
<< Nev,io non voglio incontrarla. Non posso perdonarle nulla. Lo sai benissimo cosa ha fatto,ne sei rimasto vittima anche tu.. e..e…io…ho paura di lei Nev… >>
<< Merope tranquilla...io ti capisco… >> la sua voce si ruppe. Anche lui aveva una paura tremenda si Bellatrix Lestrange e non è che fosse felice dell’idea di avere una suocera del genere.
All’inizio aveva paura di Merope per colpa di sua madre ma ora che la conosceva sapeva che non era neanche minimamente una pazza psicopatica ed era una grande amica.
L’unica forse che lo accettava per come era e non aveva mai provato a cambiare niente di lui.
Merope fissavo con occhi vuoti il fuco,immersa nei suoi pensieri quando saltò in aria
<< Nev devo preparare la valigia ! Non potevi avvisarmi prima ! >>
E senza neanche dare il tempo di rispondere Merope era già su nei dormitori.
                                                                           *****
 
Il treno era appena arrivato a King’s Cross e i ragazzi stavano scendendo per andare incontro alle loro famiglie.
Bhè non tutti,sapete di chi parlo.
<< Mi pareva che dovessi rimanere ad Hogwarts >> le fece notare Draco.
<< Cambio di programma,se non mi vedono a i tuoi non dire niente >> rispose la cugina.
I Malfoy erano poco distanti che aspettavano il figlio e appena lo videro lo presero con se diretti verso l’uscita.
Dall’altro lato del binario c’era una signora con un grande cappello ornato di un avvoltoio impagliato.
Aveva il viso tondo,uguale a Neville e l’espressione dolce e amabile.
<< Quella è mia nonna >> disse Neville indicando la signora dall’abito verde.
Si avvicinarono.
<< Ciao nonna…lei è Merope la mia…la mia >> parve in difficoltà << la mia fidanzata >> concluse in un soffio.
La signora Paciock mi guardò allegramente << Oh Neville ! Perché non mi avevo detto che era la tua fidanzatina ! Come sono contenta ! E’ una ragazza così carina ! Piacere io sono Augusta Paciock >> e la baciò sulle guance <<  Ora venite su ! Prenderemo l’autobus  per arrivare a casa>>
Seguirono la signora Paciock  fino ad un vicolo deserto dove lei mise fuori la bacchetta,.
D’improvviso un grande boato e si materializzò davanti a loro una autobus a tre piani viola.
Scese il bigliettaio anch’esso della divisa dello stesso colore dell’autobus.
<< Picere,sono Stan Picchetto e sono il bigliettaio del Nottetempo. Tre persone ? Dove volete andare ? >>
<< A Godric’s Hallow per piacere >> rispose Augusta e tutti e tre salirono e si sedettero al primo piano.
Il Nottetempo era molto spazioso,all’interno erano sistemate un centinaio di sedie blu.
Presero posto sulle prime file.
Un forte boato e l’autobus partì con tanta forza che Merope e gli altri caddero a terra.
Lei essendo vissuta con i Malfoy non aveva mai preso il nottetempo e per questo ne era grata.
Dopo una decina di cadute e tante imprecazioni, il mezzo arrivò a destinazione.
<< Godric’s Hallow ! >> annunciò Stan e i tre scesero nella piazzetta. L’autobus partì com’era arrivato.
Godric era un piccolo villaggio.
Non era molto movimentato ,non succedeva mai nulla in quel posto da 14 anni.
Al centro della piazza c’era un monumento ai caduti risalente alla seconda guerra mondiale,gli passarono accanto e quello cambiò forma.
Ora non era più una lapide con inciso dei nomi ma una statua raffigurante tre persone: Una donna e un uomo che tenevano in braccio un bambino.
Merope rimase a fissare quella scena insieme a Neville.
<< Sono i Potter e quello è Harry ? >>
Lui annuì. Il piccolo Harry le faceva tenerezza,così piccolo e felice ed ora…
Dopo un ultimo sguardo alla statua si allontanarono seguendo Augusta fino ad una casa identica alle altre.
Aprì l’uscio di casa,accese la luce e li invitò ad entrare
<< Questa è casa nostra cara,se serve qualcosa basta che tu chieda non preoccuparti non disturbi ! >>
Li condusse fino al primo piano in una cameretta
<< Questa sarà la tua stanza.Ora metti pure a posto la tua roba io e Neville andiamo a preparare la cena >>
<< Merope,lascia perdere mia nonna è un po’….eccitata all’idea…pensa sia solo un bambino… >>
<< Nev tranquillo è simpatica non ti preoccupare. Le nonne sono tutte uguali io non lo so…non li ho mai conosciuti i miei nonni e non che la cosa mi turbi sia chiaro… >>
<< Ok ti lascio tra un po’ vieni giù che la cena è quasi pronta >> e se ne andò.
Si cambiò d’abito e andò in giro per la stanza.
La camera era dipinta rosa confetto  con i mobili color noce.
Sulla spalliera del letto erano incisi due nomi: Alice e Frank.
La malinconia la pervase. Erano i genitori di Neville.
Dovevano averlo scritto quando erano fidanzati ed ora non avrebbero ricordato di quel segno e pertanto neanche di Neville.
Decise di scendere per la cena,almeno non avrebbe pensato a quello.
Arrivata in cucina la signora Paciock la fece sedere a tavola e le mise davanti un piatto di spaghetti.
Dopo di che presero posto anche loro.
Merope imbarazzata com’era non mangiò molto e la cena fortunatamente trascorse tranquilla fu solo al dolce che arrivò la domanda che lei temeva.
<< Merope tesoro non ci hai detto il tuo cognome >> disse amabilmente la donna
La tensione si fece palpabile e lei guardò Neville in cerca di aiuto.
Lui annuì e lei pensò che dire il suo cognome fosse la cosa più difficile del mondo.
<< Lestrange >> rispose piuttosto imbarazzata.
La signora Paciock rimase col bicchiere a mezz’aria.
<< Oh ma sari imparentata con altri Lestrange forse…non mi sembra.. >>
<< Nonna >> intervenne Neville << Lei è la figlia di quei Lestrange >>
La donna guardò il nipote.
<< Va bene era solo per curiosità >> ma il suo tono diceva il contrario.
Merope non finì il dolce aveva lo stomaco chiuso.
Non parlarono quasi per niente per il resto della cena.
Andarono nella camera di fronte alla sua.
<<  Questa è la mia stanza >>
Una camera uguale alla sua fatta eccezione per i colori e gli stendardi del Grifondoro sui muri.
Entrarono e si sedettero sul letto.
<< Scusa per mia nonna sa com’è anche io all’inizio….ma tranquilla non ci farà molto caso..almeno spero…ha visto che non sei pericolosa come loro >>
<< Speriamo,io non ce la faccio più >>
<< Domani è la vigilia di Natale e come tutti gli anni andiamo al San Mungo a trovare i miei. Vuoi venire ? >>
Il modo in cui lo chiese le fece capire che Neville sapeva il suo stato d’animo.
<< Oh certo >>
                                                              *****
 
Il giorno a colazione la signora Paciock era strana e lei sapeva forse il motivo.
Dopo aver preso il Nottetempo arrivarono davanti ad una fabbrica di vestiti abbandonata.
Augusta parlò con il manichino e gli fece cenno di oltrepassare la vetrina.
Si ritrovarono in un ampia sala di attesa.
Si incamminarono fino al quarto piano e svoltarono alla seconda porta a destra.
<< Oh cara Alice come stai ? Tutto bene ? E tu Frank ? >>
I genitori di Neville erano molto diversi dalle persona nella foto dell’ordine della Fenice.
Erano molto più magri e stanchi.
Si avvicinarono a Merope le tesero la mano e lei gli augurò Buon Natale.
Non riconoscevano Neville…
Non poteva pensare che fosse tutta colpa di sua madre come poteva una donna sola rovinare così tante vite ?
La visita passo veloce e uscirono fuori dalle tende messe intorno a letto.
Stavano per uscire quando qualcuno li chiamò.
Erano Ron,Hermione, Harry e Ginny.
<< Ciao Nev. Ciao Merope! Cosa ci fate qui ? >> chiese Ron.
Intervenne Augusta << Come Neville non hai detto ai tuoi amichetti di mamma e papà dovresti esserne fiero. Sapete i genitori di Neville sono stati torturati anni fa ed  ora… >>
Neville si fece rosso e per sciogliere la tensione Merope intervenne
<< Cosa ci fate voi al San Mungo ? Non credo per venire a trovare il professor Allock >>
<< Vero tu non sai. Papà è stato morso dal serpente di Tu-sai-chi ed ora è qui. Se l’è cavata per un pelo fortuna che Harry l’abbia visto e abbia chiesto aiuto >> rispose Ron.
<< Cosa ?! Mi dispiace Ron ! Allora porta i miei saluti a tuo padre e alla tua famiglia ed anche gli auguri di Natale, io lo passo con Neville >>
<< Anche da parte nostra caro,ma ora dobbiamo andare arrivederci >> intervenne la signora Paciock.
Salutarono i compagni e ritornarono a casa a bordo del Nottetempo.
Merope sperò fosse il suo ultimo viaggio su quel coso.
                                                          *****
La mattina di natale i due ragazzi si svegliarono di buon ora e scesero di sotto.
<< Buongiorno cari ! I vostri regali sono lì ! >> li salutò Augusta indicando l’albero.
Merope li aveva messi di nascosto la sera prima.
<< Merope ci sono anche i tuoi qui >> disse Neville scartando il suo regalo.
<< Wow è fantastico ! Questo non ce l’avevo. Merope ti adoro ! >> esclamò guardando il manuale che aveva in mano : Piante Draconiane e i suoi usi.
La ragazza ricambiò imbarazzata << Di niente >>
<< Ora apri il mio su ! >>
Merope scartò un pacco con carta blu. Dentro c’era un ciondolo. Dietro c’era scritto “Mentre barcollo nel buio, vedo una lucina lontana che mi da la forza e il coraggio di andare avanti e di non mollare, quella lucina sei tu ”.
<< Oh Nev è bellissimo ! Grazie ! >> e lo abbracciò poi aggiunse << Signora Paciock questo è per lei >> e le porse il suo regalo.
La signora lo aprì era un Carrilon con dei ricami floreali dove sue bambole danzavano.
<< Oh tesoro è bellissimo ! Grazie davvero! Ecco qui il tuo >>
La ragazza aprì il pacco che si rivelò essere un fermaglio << Grazie !  >>
                                                           ******
IL resto delle vacanze passò serenamente. Lo stesso non si potè dire dell’anno scolastico che tra le punizioni della Umbridge e il resto Merope non aveva neanche un minuto libero.
Era la fine dell’anno Merope camminava per i corridoi quando si sentì una mano sulla bocca e fu trascinata via.
Riuscì a veder il suo aggressore,Draco. Continuò ad agitarsi tanto che il ragazzo fu costretto a lasciare la presa.
<< Ma sei pazzo ?! >>
<< No devi solo venire dalla Umbridge insieme ai tuoi amichetti. Sai Potter è stato beccato a contattare l’esterno. Ora tu vieni ! >> e senza neanche il tempo di ribattere Merope si ritrovò di nuovo con le braccia bloccate da quelle di Draco.
<< Eccola >> annunciò Draco alla Umbridge appena entrati nell’ufficio.
Dentro c’erano  gli altri compagni nonché membri dell’ES.
Harry era seduto sulla sedia con le braccia legate.
<< Ora signor Potter cosa voleva fare ? Stava parlando con Silente ? Non è così ?! >>
Arrivò Piton << Mi ha fatto chiamare ? >>
<< Si Severus ha portato il Veritaserum ? >>
<< Ha finito tutte le mie scorte per interrogare gli studenti e ci vuole un mese affinchè ne sia pronto dell’altro >>
<< Allora è inutile ora vada ! >> Piton fece per andarsene quando Harry gli urlò << Ha preso Felpato nel posto dov’è nascosto ! >>
Solo allora Merope capì la situazione,Harry aveva avuto una visione.
<< Chi è felpato ?! Cosa ?! Che posto ?! >> chiese isterica.
<< Non ne ho idea >> rispose Piton e se ne andò.
<< Molto bene,la maledizione Cruciatus le scioglierà la lingua >> affermò gelida la Umbridge.
Fece per puntare la bacchetta contro Harry quando hermione urlò << E’ illegale ! >>
<< Non per me >>
<< Diglielo Harry ! >>
<< Dirmi cosa ? >>
<< Dell’arma segreta di Albus Silente >>
La Umbridge aveva l’aria di chi avesse scoperto che il natale è arrivato in anticipo.
<< E’ nella foresta >> continuò Hermione.
<< Portatemi là >> ordinò a Hermione e Harry.
I due si allontanarono dalla stanza e gli altri restarono tra le grinfie dei serpe verde.
Ron prese dalla tasca un pacco di caramelle.
<< Che fai ?! >> chiesero minacciosi le serpi.
<< Niente ho fame >> rispose innocente Ron.
<< Fottiti daccele ! >> gliele presero di mano e non appena le misero in bocca iniziarono a vomitare.
Allora l’ES si liberò e corse in cerca di Harry ed Hermione.
Li trovarono appena fuori dalla foresta.
<< Dobbiamo correre a Londra >> disse Harry.
<< E come ci arriviamo ? >>chiese Merope.
<< Volando >> rispose Luna come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
<< Cosa ma.. >> iniziò Harry.
<< I testrhal >>
<< Luna sei un genio ! Andiamo presto ! >>
E in un attimo si ritrovarono nel cielo grigio su dei cavalli invisibili.
Appena atterrati corsero all’ingresso visitatori composero il codice e scesero al Ministero.
Tutto taceva.
Il Grande atrio era vuoto e i loro passi eccheggiavano tra le pareti.
Corsero fino all’Ufficio Misteri e con loro stupore al porta era aperta.
Appena se la chiusero alle spalle la stanza iniziò a vorticare.
<< E ora che facciamo ? >> chiese Neville allarmato.
<< Tranquilli >> rispose Hermione che prese la bacchetta e incise una croce rosso fiammante sulla prima porta che aprì. Dopo che la chiuse la stanza iniziò a roteare di nuovo ma la croce non scompare.
In un'altra stanza c’era un arco antico con un non so che di misterioso dovettero tirare harry che ne era rimasto incantato.
Varcarono un’altra porta << E’ questa ! >> confermò Harry.
Si chiusero la porta alle spalle e corsero verso la porta dal lato opposto.
Quella che gli si parò davanti fu una visione strabiliante.
Il posto era grande come una cattedrale con scaffali alti fino al soffitto.
Sopra di essi innumerevoli sfere azzurre.
Corsero per i corridoi fino ad arrivare alla fila vista da Harry. Non c’era nessuno.
<< Harry sicuro che sia il posto giusto ? >> chiese Merope
<< Si…era qui  >> rispose.
<< Harry qui c’è il tuo nome >> gli disse Ginny.
Harry prese in mano la sfera.
<< Signor Potter la stavamo aspettando >> una voce parlò nel buio e una attimo dopo furono circondati da uomini incappucciati e con le maschere.
I ragazzi si disposero a cerchio,non c’era via di scampo.
<< Dammi la profezia ripetè l’uomo >>
<< No >>
<< Su via. Te lo chiedo con le buone dammi la profezia >> Merope riconobbe la voce strascicata di suo zio.
Nessuno parlò.
<< Ragazzino lo sai contro chi ti stai mettendo >> disse una donna di cui Merope non conobbe la voce.
I mangia morte si tolsero la maschera.
Merope potè confermare che si trattasse di suo zio. La cosa non la stupì.
Fu la donna che aveva parlato prima a prenderla alla sprovvista.
I capelli neri che le ricadevano sulle spalle,il volto solcato dagli anni trascorsi ad Askaban e gli occhi neri come la pece.
L’aria fiera e minacciosa.
<< Ora fai il bravo e consegnaci la profezia >> disse con una stupida vocetta da bambina la donnna,alzando la bacchetta.
<<  Sai >> continuò Lucius << se ci dai quella profezia saprai perché Lord Voldemort non ti ha ucciso quella notte e tutto quello che ti accade di strano >>
<< Ho aspettao 14 anni >> rispose Harry.
<< Lo so >> rispose con finta comprensione Lucius.
<< Non dargliela Harry ! >> disse Neville.
Bellatrix lo guardò minacciosa << Neville Paciock vero ? Come vanno mamma e papà ? >> lo cantilenò.
<< Meglio >> alzò la bachetta << ora che stanno per essere vendicati ! >>
Merope ed Harry li fecero capire che non era il momento. Merope gli prese la mano.
<< Guarda Potter che dà ordini ai suoi marmocchi >> lo prese in giro Bellatrix.
Poi lo sguardo della donna si posò su Merope cosa che la ragazza sperò che non facesse.
<< Tu devi essere Merope. Quanto tempo ! Non vieni dalla mamma ? >> le chiese con voce da bambina.
Quelle parole diedero come risultato solo uno sguardo minaccioso da parte della ragazza e una bacchetta tesa più di prima.
Fortunatamente Harry intervenne << Ora ! >> e colpirono gli scaffali   che caddero sui magia morte.
Scapparono verso l’uscita ma la stanza iniziò a girare e non sapevano dove fosse l’uscita.
Le croci tracciate da Hermione erano scomparse.
Harry corse verso una delle porte e per fuggire gli altri furono costretti a separarsi.
Dopo aver combattuto riuscirono a intrappolare i magia morte e corsero verso una delle porte di fronte a loro. Erano nella stanza dell’arco.
I membri dell’Ordine erano appena arrivati e combattevano contro i Mangiamorte rimasti.
Bellatrix lestrange duellava contro Sirius e proprio mentre Merope si girò un lampo verde trafisse il petto di quest’ultimo.
L’aveva appena fatto di nuovo. Aveva appena tolto la vita ad una persona.
Aveva inflitto un altro colpo ad Harry che iniziò ad urlare e correre verso Sirius che cadde oltre il velo nell’arco e comparve.
Allora si liberò dalla presa di Lupine rincorse Bellatrix per vendicarsi.
Quando arrivarono nell’Atrium video Harry a terra e Silente intento a vedere come stava.
Gli auror guardavano la scena allibiti,avevano visto Voldemort.
Non c’era più traccia di lui ma le statue della fontana distrutte e i vetri  disintegrati facevano capire chi fosse passato di lì.







Forse è troppo lungo....scusate...

Spero vi sia piaciuto ! Recensite please !! Aspetto il vostro parere !
Ps. nel prossimo capitolo le cose si fanno serie....
Spero a presto ! Merope

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Capitolo 10
*** Proposte e sofferenze ***


Ho aggiornato prima del previsto !
Vorrei ringraziare coloro che seguono e recensiscono le mie storie ! Grazie di cuore spero che questo capitolo vi piaccia !




Merope sta calma si ripeté durante tutto il tragitto dalla stazione al Malfoy Manor.

Zia Cissy era rimasta a casa e lei e Draco stavano tornando a bordo di un Taxi.

Lucius Malfoy era ad Askaban e non poteva certo andare a prenderli.

Draco la guardava minaccioso ogni volta che i loro sguardi si incrociavano.

Poteva capirlo dopotutto era anche colpa sua se suo padre era ad Askaban.

Ma lei non se ne curò,sapeva che presto sarebbe evaso grazie a Voldemort.

Scesero nella città vicina, pagarono l’autista e si incamminarono fino al Manor.

La villa era invisibile ai babbani e quindi non potevano arrivarsi in Taxi.

Ad aprire la porta fu Narcissa,ma non aveva l’aria triste in effetti sembrava solo preoccupata per qualcosa.

Li lasciò passare senza fiatare chiamò un elfo e fece portare i loro bagagli di sopra.

Merope si avviò verso la sua stanza al piano superiore con una paura pazzesca ogni volta che girava un angolo quasi come se si aspettasse che sua madre apparisse così dal nulla.

Arrivò alla sua stanza e aprì la porta

La stanza non era vuota come sperava , dentro c’era lei.

Era di spalle e aveva in mano una foto di lei e di Neville,stava osservando attentamente le immagini quando si accorse della sua presenza si voltò e la fisso impassibile senza parlare.

Merope non si mosse,rimase lì con la mano ancora sulla maniglia

<< Che ci fai qui ? >> fortuna che la sua voce non tremò.

<< Perché non sei contenta di rivedere tua madre ? >> rispose calma e fiera al donna.

<< Direi di no >> scandì le parole e si chiuse la porta alle spalle.

Sapeva di aver fatto una pazzia,si era chiusa da sola con una mangiamorte nella stanza.

Bellatrix non si mosse.

I suoi occhi neri privi di dolcezza fissavano intensamente la ragazza.

Solo allora la donna appoggiò la foto sul mobiletto senza staccare gli occhi da lei.

Merope era terrorizzata ma non lo diede a vedere.

<< Ragazza mia >> stavolta il tono fu più duro << sono stata via più di quattordici anni,torno e tu mi volti le spalle mandando a monte i piani dell’Oscuro signore ! Pensavo che Cissy ti avesse educata bene >>

Prese fiato e la sua voce si infuriò << Sei un vero disonore ! Porti nelle vene il sangue di due rispettabili famiglie del mondo magico ! Dovresti vantartene ed invece frequenti feccia e ti comporti come loro ! >>

Qui si fermò lo sguardo folle verso Merope.

<< Appunto. Sei stata via troppo tempo e quindi non sei nella condizione di farmi la ramanzina su cosa è giusto e cosa è sbagliato,quello l’ho capito tempo fa. Decido io chi frequentare e non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare >> cercò di essere più dura possibile << ed ora se non ti dispiace esci dalla mia stanza >>

Bellatrix parve perfino indignata da quella risposta.

<< Tu,come osi parlarmi così ! Sei una sciocca ! Sei superiore a quella feccia ! Hai la possibilità di entrare nelle grazie dell’Oscuro signore e non te ne importa ! >>

Merope la interruppe << Hai capito bene non me ne importa >> disse avanzando lentamente per la stanza

<< E’ una cosa inutile il sangue “puro”. Non sono superiore a nessuno non ci tengo ad entrare nelle grazie di Vldemort … >>

<< Come osi pronunciare il suo nome ! >>

<< …Tu e lui meritate solo di morire ! Ora te lo ripeto l’ultima volta, esci-dalla-mia-stanza >> scandì ferocemente le ultime parole.

Le narici della donna si dilatarono

<< Non ho tempo da perdere con te ! Crucio ! >> il colpo fu improvviso.

Merope si trattenne da urlare non voleva darle quella soddisfazione. Il dolore cessò com’era cominciato.

<< Che questo ti sia di lezione. L’Oscuro Signore verrà qui tra poco più di un mese e ha chiesto espressamente di incontrarti. Vedi di non mancargli di rispetto >>  disse Bellatrix e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

<< Contaci  >> replicò Merope ma la donna aveva già chiuso la porta e non la sentì.

La ragazza era ancora a terra e respirava faticosamente.

L’incontro era andato meglio di quando sperasse.

Si alzò e con un sospiro si sedette sul letto.

Chissà perché Voldemort voleva vederla. Bellatrix aveva detto ” Hai la possibilità di entrare nelle grazie dell’Oscuro signore e non te ne importa “. Che la volesse tra i suoi mangiamorte ?

Impossibile e  anche se fosse lei non avrebbe mai accettato.

                                                                        *****

Merope stava infilando nella gabbia di Lily (il suo gufo) delle noci quando si senti bussare alla porta.

<< Merope aprì sono io Draco  ! >> rimase interdetta se aprirgli o no.

Scelse la prima opzione.

<< Che c’è ? >> disse brusca aprendo la porta.

Draco non rispose entrò in camera e chiuse la porta.

<< Sei ancora viva >> commentò.

<< Perché ne dubitavi ? >> chiese lei alzando un sopracciglio.

<< Conoscendovi tutte e due so che non mantenete la calma per molto e avevo qualche dubbio sulla conclusione del vostro colloquio >>

<< Che carino a preoccuparti. Spero non ti dispiaccia che io sia ancora viva >>

<< Dipende dai punti di vista. Non ero qui per questo comunque. Ti ha detto dell’incontro con  l’Oscuro Signore ? >> il suo tono si fece serio.

<< Si. Anche se forse lì devi preoccuparti se io sia ancora viva. Perché qualunque cosa voglia non accetterò.  Da quello che ha detto Bellatrix non è nulla di buono >>

<< Non so. Ma ti immagini potrei diventare magiamorte ! E tu proprio non ragioni ? Ti ucciderà se non fai quello che ti dice >>

<< Che intuito Draco…Lo so ma mi conosci >>

<< Si…E’ pronta la cena scendi giù  >>

<< Non vengo a cena stasera non ho fame >>

<< Dai su ! Così gli dai solo una soddisfazione ! Lei non si aspetta che tu venga ! Muoviti ! ><

E la tirò fuori dalla stanza fino alla fine delle scale.

<< Io tengo la bacchetta pronta. Non mi fido mi ha appena cruciata >>

<< Bhè fai come vuoi ma spero che non iniziate un duello in piena sala pranzo se no fate venire un infarto a mia madre e io me ne vado non ci tengo >>

<< Che coraggio che hai Draco >>

<< Hey io penso a me il coraggio è dei Grifondoro è una sciocchezza. Tutte quelle storie sulla bontà d’animo. A me non piace l’idea di finire polverizzato >>

<< Oh certo Dra,che pensi che non ti voglia bene ? >> disse Merope scherzando.

<< Ma certo cuginetta ora però zitta entriamo >>.

I due ragazzi entrarono in Sala. Bellatrix Lestrange e Narcissa erano già sedute e stavano parlando ma appena li video tacquero .

<< Oh eccovi finalmente. Sedetevi >> li invitò Narcissa.

Merope e Draco presero posto dall’altro capo del tavolo il più lontano possibile da Bellatrix.

Arrivò la prima portata e Bellatrix osservava incuriosita e altera Merope.

Quest’ultima ricambio alzando le ciglia con un espressione da sfida ,per prenderla in giro tipo “ E allora ?” che la mangia morte non accettò di buon proposito ma tacque.

Per il resto della cena Merope non mangiò molto e al dolce Bellatrix prese la parole.

<< Hai riflettuto su quello che ti ho detto prima ? >>

Ma perché le domande complicate arrivano sempre al dolce ?

<< Perché ? C’era da riflettere ? >>

<< Smettila ! L’Oscuro Signore non tollererebbe mai un simile comportamento da parte di una ragazzina ! >>

<< Che gli ha già messo i bastoni tra le ruote una volta >>

<< Sei impossibile  ! Cissy mi aspettavo che la crescessi meglio ! >>

<< L’ho fatto Bella ma come sai non c’è niente da fare, ti ricordi nostra sorella ? >>

<< Certo che mi ricordo di quella stupida traditrice ! Ma qui la questione è diversa lei è mia figlia ! >>

<< Se dovete stare tutta la serata a parlare male di zia Meda io mi dissocio >> disse Merope alzandosi.

<< Tu rimani qui ! >> disse furiosa Bellatrix . La ragazza si sedette ma non perché lei glielo aveva ordinato.

<< Ascoltami bene. A te e Draco è stata offerta un opportunità unica ! Perché non capite ! Mi disonori.. >>

<< Al massimo è il contario >>

<< Zitta non interrompermi ! Tu servirai il tuo padrone ! Altrimenti la morte ! >>

<< Scelgo la seconda opzione >>

<< Non fare la stupida,non scherzare!  Riderò io quando ti troverai dinanzi alla sua potenza e rifiuterai la sua proposta >>

<< Wow Bellatrix. Sono un ora che mi conosci e già ti metti a fare la predica ? Sei entrata subito nel ruolo. Bhè ridi pure io ora me ne vado >> e detto ciò si alzò e andò in camera sua.

                                                          

Rimase sul letto a pensare a quella sera. Avrebbe dovuto lasciare un testamento ? Perché se era vero che Voldemort la voleva tra i mangia morte lei avrebbe rifiutato e questo era ovvio.

                                                            ******

Mancavano pochi giorni all’incontro con Voldemort. Merope cercò di dimenticarsene ma la faccenda era complicata.

Per tutto quel mese quasi non si vide con sua togliendo i pochi minuti dei pasti.

Ma ogni volta che si incontravano nei corridoi Bellatrix le sorrideva sprezzante.

Draco era molto eccitato ma anche spaventato.

Lucius Malfoy era evaso e stava mettendo non poca pressione sul figlio.

<< Figlio mio l’Oscuro Signore sa quanto noi gli siamo fedeli e per questo che ha scelto te >> disse Lucius la sera prima del fatidico incontro.

<<  Certo padre. E’ un onore >>

<< Parlate per voi io non gli sono fedele per nulla >> intervenne Merope.

<< Zitta tu ! >> la ammonì Bellatrix << Ho perso la pazienza con te ! >>

<< Wow che scoperta non me ne ero accorta >>

<< Domani ci penserà lui a farti capire come ci si comporta ! >>

<< Si va bene…. perché tu non ne hai voglia ? >>

<< Preferisco farlo divertire per primo  >>

<< Come vuoi io ora me ne vado a letto. In caso dopo domani non ci vedessero addio >> e sparì fuori dal salotto.

Merope non dormì quella notte,non ci riusciva. Non era poi tanto coraggiosa, dopotutto affrontare Voldemort non era una cosa facile.

Bellatrix anche se una mangiamorte aveva un aspetto umano invece Voldemort era più un serpente umano.

Percorse la stanza così tante volte che si stupì di non aver consumato il pavimento.

La mattina dopo a colazione non parlò e zia Cissy la guardava come se fosse in punto di morte.

Bhè in realtà era vero avrebbe cessato di vivere da lì a quel pomeriggio.

Salì in camera sua scrisse su un foglio:

 

Se non mi vedi tornare ad Hogwarts preoccupati altrimenti ti faccio sapere io. Tranquillo non è nulla di grave solo una precauzione.

Ps. Mi hai chiesto come va con mia madre…Come prima e come sempre.

                                                                                                                                Merope

 

Diede la lettera per Neville a Lily e uscì nel parco.

Almeno se doveva morire voleva prima prendere un po’ d’aria.

Si sedette sulla riva del lago e solo allora che si rilassò si rese pienamente conto di quello che le sarebbe successo di lì a poche ore.

Stava quasi per mettersi a piangere ma riuscì ad auto controllarsi.

Qualcuno le tocco una spalla << Merope >> la sua voce era un sussurro.

<< Che c’è Dra ? Non ho voglia di parlare con nessuno >>

<< Lo so tranquilla non voglio disturbarti volevo solo dirti in caso oggi non…insomma ti voglio bene lo so che è strano detto da me ma te lo dico solo ora finchè posso >>

<< Draco sei un uccello del malaugurio,si sa che al 99% domani non ci vedremo più ma almeno sperate bene >>

<< Bhè si se in caso sopravvivi dimenticati quello che ho detto >>

<< OK come vuoi >>

<< Vieni è pronto il pranzo >> e la ragazza lo seguì. Forse quello sarebbe stato il su ultimo pasto ma non mangiò quasi nulla.

 

Il pomeriggio arrivò e i due ragazzi erano disposti nel grande salone ad aspettare.

Uno la gloria l’altra la morte.

Il cuore di Merope non batteva quasi strano  perché quando si ha paura pompa più forte.

<< Mi raccomando questo è un gran giorno per voi  ! >> disse tutta eccitata Bellatrix << Il più bello della vostra vita >>

<< Parla per te  > la rimbeccò Merope guadagnandosi un sorriso dalla strega.

Un rumore e il suono i una porta,la morte aveva bussato.

Merope fissava la porta quando questa si aprì e ne entrarono due figure.

Una era sua madre l’altra Lord Voldemort.

Gli occhi rossi e le narici serpentine facevano già intendere cosa succedeva a chi gli si metteva contro.

<< Buon pomeriggio ragazzi. Vi sarete chiesti perché vi ho convocati. Per proporvi di unirvi a me come mangiamorte >>

Silenzio accolse quell’annuncio. Merope non dava segni di paura ma dentro di lei tremava.

<< Ora ho bisogno solo che mi giuriate fedeltà. Tu Draco accetti la mia proposta ? >>

<< Certo mio signore >> disse il biondo inchinandosi.

<< Bene Draco hai fatto la scelta giusta dammi il braccio. Il ragazzo glielo tese .

L’uomo gli puntò la bacchetta sull’avambraccio << Mosmordre >> e dalla punta della bacchetta  si estese il marchio nero.

Draco non urlò e non si mosse ma la ragazza si accorse che stava soffrendo.

<< Bene Draco benvenuto tra le mie schiere >>

<< E ora tu Merope  accetti la proposta >>

Il cuore di Merope iniziò a battere all’impazzata,non era sicura che sarebbe riuscita a parlare ma alla fine due sillabe le uscirono dalla bocca.

<< No >>

Voldemort la guardò impassibile,Bellatrix non credeva alle sue orecchie. Sua figlia non scherzava quando aveva detto che avrebbe rifiutato. Draco non si mosse da dov’era aveva paura anche lui.

<< Forse non ho capito bene >> disse Voldemort << cos’hai detto >>

<< Ho detto no >> Merope non sapeva da dove venisse fuori quel coraggio o quella pazzia dipendeva dai punti di vista.

 Voldemort rise e Merope si convinse che tra pochi minuti avrebbe lasciato questa terra.

<< Dovevo immaginarlo. Sei tu che hai combattuto insieme a Potter al ministero vero ? Pensavo avessi voglia di portare alto l’onore di tua madre ma mi sbagliavo. Ma vedi è necessario che tu diventi mia mangiamorte. Devi aiutare Draco nella sua missione. Quindi stendi il braccio io sono paziente a volte non credo tu sia tanto sciocca da disubbidirmi di nuovo >>

Merope rimase a fissarlo immobile senza parlare.

<< Merope >> sussurrò Draco fu allora che Merope decise che se doveva morire almeno avrebbe salvato suo cugino per quanto a volte potesse essere antipatico.

Abbassò il capo, stese il braccio e si inginocchiò.

Un ombra di piacere si accese sul volto di Voldemort  << Brava, Mosmordre >>

Un dolore lancinante sul braccio, una macchia scusa allargarsi e prendere forma.

Merope rimase lì col capo abbassato e non si alzò si vergognava troppo.

<< Alzati Merope >> gli ordinò Voldemort.

La ragazza dovette obbedire.

<< Ora vi spiegherò al vostra missione. Draco tu dovrai uccidere Albus Silente con l’aiuto di Merope. Tu ragazza devi aiutarlo non ammetto fallimenti  >> la sua voce non ammetteva repliche.

Vece per voltarsi e si diresse verso la porta quando si voltò << Ah e una altra cosa,nessuno oltre i presenti in questa stanza devono sapere del piano >> e così dicendo si congedò uscì dalla villa e sparì.

Merope iniziò a tremare attirando gli sguardi di tutti i presenti nella stanza.

Senza dire una parola andò in camera sua si buttò sul letto e pianse come non aveva mai fatto prima.




Ho cercato di rimanere IC il massimo possibile e spero di esserci riuscita. Come sapete bellatrix è un personaggio molto complicato non adatto a fare la madre....
Bhè fatemi sapere se snon riuscita a renderli almeno simili all'originale....quindi se potreste recensire mi afreste un enorme favore....
Mi son immedesimata talmente tanto che tremavo e avevo paura neanche avessi il signore oscuro davanti !

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Capitolo 11
*** Finirà mai ? Quello che sta succedendo... ***



Spero che il capitolo vi piaccia !!! Aspetto qualche recensione,mi farebbe piacere !!! Ora Buona Lettura!!



<< Mi raccomando, il Signore Oscuro non ammette fallimenti . Cercate di tenere alto l’Onore della famiglia >> disse Bellatrix fiera.
Merope era lì accanto a Draco e la fissava forse senza guardarla,stavano per partire.
I rapporti tra le due non erano migliorati.
Narcissa non parlò guardava suo figlio come se stesse per morire da un momento all’altro.
<< Andiamo ragazzi altrimenti perderete il treno >> disse dolcemente zia Cissy spingendoli fuori.
Merope ebbe il presentimento che l’avesse fatto per risparmiarli dalla predica di Bellatrix.
Appena fuori dal cancello un auto nera gli aspettava. Il ministero gli aveva mandato un autista per scortarli ad Hogwarts essendo tutti e due figli di mangia morte.
Draco era diventato molto taciturno negli ultimi tempi non parlava quasi per nulla e non sorrideva più.
<< Draco >> sussurrò la ragazza a metà strada per la stazione.
Lui si girò << Che c’è ? >> chiese annoiato.
<< Ho paura mi dai la mano ? >>
Draco sembrò risvegliarsi da una specie di trans e non parlò.
Avvicinò il braccio e le prese la mano,forse solo lui capiva come si sentisse in quel momento.
La ragazza appoggiò la testa sulla spalla e lui stranamente non si oppose ma le accarezzò il capo dolcemente.
<< Siamo arrivati >> annunciò l’autista.
I due scesero dall’auto presero un carrello e si diressero verso il binario 9 ¾ .
Erano le 11 meno cinque quando attraversarono la barriera.
Avevano appena finito di caricare i bauli nella carrozza bagagli quando Draco parlò
<< Vieni nel mio scompartimento ? >>
<< Con i Serpeverde ? >>
<< Tranquilla non ti faranno nulla,hai affrontato gente peggiore >>
<< Si in effetti >> rispose triste << va bene visto che non posso tornare con i miei amici >>
Erano appena saliti sul treno quando una voce la chiamò << Merope ! >>
La ragazza si voltò era Neville, i suoi occhi pieni di felicità, quelli della ragazza tristi e vuoti.
Lo fissò e gli diede le spalle continuando a camminare.
<< Merope aspetta ! >> gridò prendendole il braccio e quando i loro occhi si incontrarono il ragazzo capì subito che qualcosa non andava.
<< Merope che hai ? >> chiese.
<< Lasciami stare >> si liberò dalla presa e continuò a camminare per il corridoio dandogli le spalle ma Neville la richiamò di nuovo e la bloccò.
<< Merope che succede ? Non ti ho sentito tutta l’estate pensavo ti fosse successo qualcosa ! >>
<< Lasciami >> disse di nuovo la ragazza e si liberò di nuovo e lui provò ad afferrarla nuovamente ma intervenne Draco  bloccando il braccio di Neville << Ha detto di lasciarla stare ora vattene ! >>
<< Chi sei tu Malfoy per dirmelo ? Che le hai fatto ?  >>
<< Nulla,non ti vuole più vedere ora sparisci sfigato prima che finisca male >>
Neville incrociò per l’ultima volta gli occhi della ragazza ormai spenti.
Draco la prese e la portò con se nel suo scompartimento.
Per Neville quello era un colpo al cuore e  la perdita di una persona cara, per Merope la stessa cosa.
Una cosa aveva preso da sua madre la forza e fu questa che le impedì di mettersi a piangere.
Trovarono uno scompartimento vuoto chiusero la porta e presero posto accanto al finestrino uno di fronte all’altro.
Merope si accarezzava le trecce, se le faceva da tempo ormai tutti i giorni. Draco non l’aveva mai vista con i capelli sciolti nell’ultimo mese .
Forse si faceva le trecce perché si sentiva ancora una bambina ma non lo era più,aveva dovuto crescere in fretta. Ma quelle trecce significavano una cosa precisa : Lei voleva far capire di essere troppo piccola per affrontare quello che stava succedendo e questo Draco lo sapeva bene.
Nessuno parlò fino a che Merope non ruppe il silenzio sussurrando << Finirà mai ? >>
<< Cosa ? >>
<< Quello che sta succedendo >>
<< Siamo solo all’inizio >>
Qualcuno aprì la porta e si lanciò su Draco  << Tesoro ! Come mi sei mancato ! >>
Merope trattenne a stento una risata quella che non usciva da mesi.
<< Pansy ! Pansy ! Per piacere togliti di dosso !  >> esclamò Draco allontanandola.
Pansy acconsentì e si sedette lì di fianco ,notò Merope.
<< Tu che ci fai qui ! Non è posto per te ! Che ci facevi con Draco ?! >>
Merope non era per nulla turbata << Parkinston sei troppo invadete fattelo dire. E se tu ti ricordi Draco è mio cugino >>
<< Ha ragione, Pansy . Sei invadente >> intervenne Blaise che era appena entrato.
<< Si lo so che è tuo cugino ma come mai adesso andate d’accordo ? >> chiese Pansy .
<< Affari nostri Pansy ed ora stai un po’ zitta ! >> le  rispose Draco.
Pansy parve parecchio innervosita.
<< Draco non hai da fare la ronda ? Sei un prefetto >>
<< Si Merope vieni con me >> si alzarono e uscirono dallo scompartimento.
<< Che amiche che ti scegli Dra ! Pansy è insopportabile ! >>
<< Non lo dire a me ! Hai visto nello scompartimento cosa mi tocca sopportare >>
Camminarono per il corridoio non badando affatto ai ragazzi indisciplinati. Passarono per lo scompartimento di Harry e gli altri.
Li vide attraverso il vetro di sfuggita e dalle loro facce Neville doveva avergli detto l’accaduto e si stavano chiedendo se fosse sotto Imperius.
Ritornarono nello scompartimento,cacciarono Pansy e rimase solo Blaise.
<< Dra che succede ? Non ho nulla contro tua cugina ma…mi pare strano >>
<< Blaise è difficile da spiegare…Lui  mi ha scelto >> sussurrò.
<< Cosa ? >> Blaise per poco non cadde dal sedile << Che cosa devi fare ? Sei stato marchiato ? >>
<< Non posso dirti cosa Blaise ,si sono stato marchiato anche Merope  >> rispose il biondo.
<< Cosa ? Merope tu ? Ma non eri la Grifondoro che odiava la magia oscura ? >> chiese lui spiazzato.
<< Sono ancora la Grifondoro che odia la magia oscura, Zabini. Non è per mia scelta >> rispose Merope
<< Capisco >>
<< Bla devo parlarti un attimo >> disse Draco << Merope puoi uscire ?  >>
<< Va bene >> la ragazza si alzò e uscì fuori chiudendo la porta,le tendine erano abbassate.
                                                               ********
<< Che c’è Draco ?   >>
< Devo chiederti un favore amico >>
<< Dimmi pure Dra >>
<<< Devi tenere d’occhio mia cugina >>
<< Come mai ?  >>
<< Non per spiarla devi starle attento in caso io non ci sia nei paraggi,non so ma negli ultimi tempi non sta bene, potrebbe fare una pazzia >> disse preoccupato Draco.
<< Puoi contare su di me Dra>>
<< Ah ,guai a te se ci provi con mia cugina ! >>
                                                        ******
<< Merope ti prego parliamo. Voglio solo sapere cosa succede >> le chiese per la centesima volta Neville.
Era lungo il corridoio diretti ai sotterranei per l’ora d pozioni.
Merope fece come se il ragazzo fosse invisibile non degnandolo neanche di uno sguardo.
Solo arrivati in aula Neville tacque davanti al professor Piton.
<< Siete in ritardo >> disse gelido il professore.
<< Mi scusi >> rispose Merope abbassando il capo, le fece eco Neville.
<< 10 punti in meno per Grifondoro ora andate a sedere e girate al capitolo sulle pozioni  della memoria >>
I due ragazzi si sistemarono sullo stesso paiolo l’unico libero.
Merope iniziò a lavorare nel calderone girando il capo solo per leggere le istruzioni del libro.
<< Merope ti prego >> le sussurrò Neville.
Nessuna risposta da parte sua e Neville stava perdendo le speranze quando lei alzò il capo e lo fissò dritto negli occhi con aria sofferente.
Non serviva che lei parlasse per farglielo capire,lei stava soffrendo aveva paura e per qualche motivo stava lontana da lui ma una cosa rincuorò Neville quegli occhi dicevano chiaramente “ti voglio bene”.
La lezione passò nel più assoluto Silenzio durante la quale Merope non aveva sollevato gli occhi dal calderone dopo quello sguardo.
                                                                                  *******
La ragazza stava leggendo un libro all’Ombra di un albero quando si sentì stringere la mano.
<< Merope ascolta non so perché tu non voglia parlare con noi , posso sapere solo se c’è qualcosa che non va ? >> chiese Neville.
<< No ,Neville sta lontano da me >>
<< Merope ti prego ! Che cosa ti ha fatto Malfoy ? >>
<< Niente ti prego Nev vattene voglio stare da sola >>
Neville rimase lì a fissare i suoi occhi quando da dietro l’albero sbucò Draco.
<< Hey, Paciock che ti avevo detto ? Non capisci forse che la devi lasciar stare ? >>
<< Si ma che cosa succede ? >>
<< Nulla che ti riguardi ora sparisci >>
<< Tu Malfoy te la faccio pagare fosse l’ultima cosa che faccio >>
<< Neville >> lo interruppe Merope << lascia stare Draco per favore ora vattene  >>
Neville lanciò a Draco uno sguardo s’intesa e se ne andò.
Il biondo le si sedette accanto << Tutto bene ? >>
<< Secondo te ? >>
<< Dobbiamo incominciare col piano, a Natale ci sarà un'altra riunione e lui vorrà sapere come sta andando >>
La ragazza sospirò << Dra,io non so se ce la faccio >>
<< Devo fare tutto da solo ? Va bene ci proverò ma tu rimani con me >>
                                                                 ******** 
<< Draco, Katie Bell è finita in ospedale per una collana stregata,tu che c’entri ? >>
<< Cosa ? Io…doveva arrivare a Silente ! >>
<< Sei uno stupido avresti potuto ucciderla ora è in condizioni gravissime fortuna che l’ha solo sfiorata >>
<< Mi dispiace per lei io non volevo far del male a nessuno >> rispose Draco.
<< Devi stare attento potresti uccidere innocenti,poi credi davvero che Silente sarebbe stato così stupido ? >>
                                         
                                               ***********
 
Hermione era in lacrime diretta verso l’infermieria << Hermione ! >> la chiamò Merope.
La ragazza si voltò non parlava da mesi con lei.
<< Merope >>
<< Che è successo ? >>
<< Ron è stato avvelenato con dell’idromele ! Non so ora è in infermeria ,Harry l’ha salvato non so >>
Merope l’abbracciò << Andrà tutto bene,posso venire con te ? >>
<< Certo >>
Durante il tragitto le lacrime le si asciugarono e arrivate in infermeria trovarono Ron steso sul letto ed Harry che stava spiegando a Silente e la McGranitt l’accaduto.
Si avvicinarono al letto fortunatamente Neville non c’era.
Ginny parve parecchio stupita di vedere Merope << Ciao Ginny >>
<< Ciao Meorope…Ciao Herm…tranquille sta bene non ha nulla di grave si rimetterà fortuna che Harry gli abbia dato un bezoar >> rispose Ginny.
<< Dov’è il mio Ron Ron ! >> strillò lavanda entrando di corsa nell’infermeria << Cosa è successo > >
<< Niente di grave fortunatamente, signorina Brown >> rispose Silente.
<< Tu che ci fai lì ? >> chiese quando vide Hermione stringere la mano di Ron << non vi parlate da settimane ! >>
Ma fu interrotta da un movimeto di Ron ,tutti rimasero in silenzio << Hermione >> sussurrò.
Lavanda ebbe  un fremito è scappò fuori dall’infermieria.
                                                                            ********** 
 
<< Tu razza di idiota hai quasi ucciso Ron! Ma s può sapere ora la collana ora l’idromele ! Vuoi stare attento Silente sospetta di te probabilmente ! >>
Draco rimase lì immobile,non gli importava niente di Weasley ma le cose si stavano facendo più complicate.
                                                               ********
 
<< Hermione ti posso parlare ? >> chiese Merope.
<< Si >> e la seguì sotto gli occhi increduli di Neville.
Arrivarono al settimo piano << Nella stanza delle Necessità ? >> chiese Hermione mentre la porta si materializzava dinanzi ai loro occhi.
Entrarono e si sistemarono sul divanetto che si trovava lì
<< Ecco, credo tu ti sia accorta che io non parlo più con voi … >>
<< Si,cos’hai ? >>
<< Io….non so  come…. >> prese un respiro e si alzò la manica del braccio sinistro rivelando il marchio.
<< Cosa? Merope…. >> i suoi occhi si allargarono spaventati.
<< Sono stata costretta ! Hermione ho paura voglio che tutto finisca >>
<< Ora si capisce perché Draco ti difendeva… >>
<< Anche lui è spaventato,ho paura per lui anche se non l’avrei mai creduto possibile…. >>
<< Cosa vi ha chiesto si fare…? >> chiese piano Hermione.
<< Uccidere >>
<< Chi ? >> chiese in un sussurro appena percettibile la ragazza.
<< Non posso dirtelo, ma io non lo farò e forse non ce la farà neanche Draco >>
<< L’idromele avvelenato è colpa sua allora ? >>
<< Si anche la collana ma non sono arrivati alla persona giusta >> rispose Merope.
Nella stanza calò il silenzio totale.
<< Ti prego Hermione,quello che ti ho detto non deve saperlo nessuno. Neanche Neville,Ron o Harry >>
<< Certo capisco >>
<< A proposito hai incontrato tua..madre ? >>
<< Purtroppo si >>
<< Com’è ? >>
<< Una pazza psicopatica,meglio starle alla larga ,figurati che Draco dopo il nostro primo incontro è venuto a controllare se fossi ancora viva ! >>
<< Avete legato ? >>
<< Si come no ! Ci vogliamo tanto bene ! Ma Hermione che domande, certo che no ! E’ già molto se non ci siamo uccise a vicenda! Bhè ho cercato di non farla innervosire più del dovuto poteva essere pericoloso >>
Hermione sorrise e di conseguenza anche Merope,il primo sorriso dopo mesi e forse anche l’ultimo per altrettanto tempo.




Volevo mettere un disegno fatto da me ma....problemi tecnici.... se ci riesco al prossimo capitolo ci sarà....


Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e coloro che seguono.
Anche chi l'ha messa nei preferiti o ricordate naturalmente !!!!!
Spero a presto !!!!!

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Capitolo 12
*** Missione quasi fallita ***


Pochi giorni prima di Natale alla festa di Lumacorno.
Merope era in un angolo della sala giocherellando con i nastri del vestito e lanciando ogni tanto uno sguardo ad Hermione che tentava di seminare McClaggen o Harry che girovagava in giro ripreso da Lumacorno tra una chiacchierata  e l’altra.
Il suo vestito era azzurrò, dal ginocchio con qualche nastrò qua e là.
Quella festa non poteva essere più noiosa così si alzò e stava per andare via quando Gazza entrò tirando Draco per la manica.
<< Professore l’ho beccato nei corridoi dice di essere stato invitato alla sua festa >> sbraitò lui.
<< E va bene .. >> iniziò Draco.
<< E’ con me >> intervenne Merope.
<< Oh allora tutto bene ! Venga pure signor Malfoy è Natale ! >> rispose allegro Lumacorno.
<< Grazie signore >> disse per poi dirigersi verso Merope.
<< Che stavi facendo ? >> gli sussurrò a mezza voce.
<< Per la missione >>
Lei lo guardò con rimprovero << Andiamo è tardi >>
<< Professore noi andiamo sono un po’ stanca >> disse Merope sorridendo.
<< Oh ve ne andate già !  Va bene certo. Buon Natale ! >>
<< Anche a lei signore >> risposero e uscirono dalla sala camminando fino ad un’aula vuota dove si rifugiarono dentro.
<< Di nuovo con l’armadio ? Ti rendi conto che non devi creare sospetti ?! Cosa penserebbero a vederti così tardi in giro?! Sei un imbecille ! >>
<< Stai zitta so cosa faccio. Ci sto provando tu invece non stai facendo niente ! >>
<< Io non posso fare niente ! Non ce la farai e già lo sai ! Se ne sono accorti anche gli altri che sei strano quasi in depressione ! >>
<< Lui mi ha scelto ! >>
<< Allora non ragioni. Lui non ti ha scelto perché ti riteneva capace ! E’ una punizione per i tuoi genitori che ti vedranno fallire e pagare per questo. Draco abbiamo tutti e due una sentenza di morte >> il suo tono era serio e fermo.
<< Perché hai accettato se sapevi di morire ? >> chiese lui.
<< Perché da solo non ce l’avresti fatta. Il piano è rimandato a dopo Natale ne hai combinate troppe non vogliamo creare sospetti >>
<< Va bene piano sospeso che cosa diremo all’Oscuro signore quando lo vedremo? >>
<< Non lo so di certo non gli diremo di tutti i fallimenti >>
Draco aprì la porta e si diresse a passo veloce verso i soterranei,Merope verso il dormitorio di Grifondoro un lascrima le rigò il viso.
Lì nello stesso corridoio sotto il mantello dell’invisibilità Harry Potter aveva sentito tutto.
 

                                                                                         **************
 

L’antico e possente maniero era nel silenzio totale,non una mosca volava.
Due ragazzi aspettavano in salotto la tensione era palpabile.
Dei passi lungo l’ingresso li fecero sobbalzare,il cuore battere forte.
La porta si aprì e il Signore Oscuro entrò seguito da Bellatrix.
I due ragazzi si inginocchiarono.
<< Buonasera ragazzi. Esigo egli aggiornamenti sulla riuscita della vostra missione >>
Gli interpellati non risposero troppo spaventati per parlare.
<< Allora ? >> li incalzò il mago.
<< Sta procedendo tutto bene mio signore >> rispose Merope.
<< Spero sia così altrimenti….sapete cosa accadrà. Signorina Lestrange vedo che si è piegata alla mia volontà sua madre non lo credeva possibile >>
<< Non sapete io >>
<< Potete ripetere >> chiese Voldemort con un ghigno sul volto.
<< Nulla mio Signore mi perdoni >>
<< Non ci saranno altri incontri fino a quest’estate quindi sapete quale risultato dovete raggiungere >>
<< Certo mio signore >> risposero all’unisono.
<< Molto bene siete congedati >> uscì dalla sala lasciandoli  al loro destino.
 

                                                           **************


Erano sulla torre davanti ad un Silente senza forze i mangia morte erano nel castello.
<< Draco tu non vuoi questo vero ? >>
<< Io.. >>
Merope era lì in silenzio non poteva lasciarglielo fare, non poteva uccidere Silente ma così avrebbe ucciso suo cugino.
I mangia morte irruppero nella stanza tranquillamente.
<< Fallo Draco ! >> era Bellatrix.
Draco stava per abbassare la bacchetta e di questo se ne accorse anche il professor Piton
<< Avada Kedavra ! >> un lampo di luce verde e silente sparì oltre la torre precipitando in quell’abisso.
                                                             

                                                                          *****************

 
<< Perché non mi hai detto che eri una mangia morte ?! >>
Erano nella stanza delle necessità Neville le stava urlando contro.
<< Cosa ? Io… >>
<< Di la verità sei come tua madre non è così ?! Ma io ti conosco che ti hanno fatto ?! >>
<< Nev io non volevo >>
<< Perché non volevi farti vedere ? >>
<< Mi vergognavo. Ti ho lasciato prima che lo facessi tu. Era troppo pericoloso >>
<< Come faremo ora che Silente non c’è più ?! >>
<< Non lo so ti prego Nev perdonami sai che non l’avrei mai fatto ! >>
Lui rimase lì immobile poi parlò << Lo so non ce l’ho con te,inizia una guerra dobbiamo stare insieme >>
<< Davvero ? >> La ragazza gli saltò al collo e lo baciò con passione.
Lui sorrise << Non sai quanto mi sei mancata >> disse per poi baciarla di nuovo.
E tra un bacio e l’altro si fecero un po’ trascinare.



Spero che il capitolo vi sia piaciuto e scusate tantissimo per il ritardo !!!!!
So che è corto ma il prossimo sarà più lungo !!!
Vi lascio immaginare cosa sia successo tra Neville e Merope alla fine..... Non so mi è venuto così e forse è un po' troppo affrettato.
Dovrei aggiornare presto almeno non ci metterei tanto ! ( Spero di no !)
Le recensioni mi fanno molto piacere quiandi se volete recensire fate pure !!!
Alla prossima !!!
Il prossimo capitolo si chiamerà : Qualcosa di inaspettato.

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Capitolo 13
*** Qualcosa di inaspettato ***


Merope era in giardino ad osservare il Malfoy Manor.

Per quanto aveva odiato quel posto era strano pensare che di lì a qualche giorno l’avrebbe lasciato per sempre. Le restava un ultima riunione tra i Magiamorte ma le cose non sarebbero migliorate. Andare con Harry in cerca degli Horcrux significava lasciare da solo Neville ad Hogwarts ma era necessario.

Sapeva che non avrebbe rivisto Neville per molto tempo e sperava almeno di rivederlo vivo anche se il pensiero non la toccava. Era da lei non pensarci e aveva la strana convinzione ch ele cose sarebbero andate per il meglio anche se il più  delle volte non era stato così.

<< Merope ! >>

Bellatrix avanzava a passo veloce verso di lei << Che ho fatto stavolta ?! >>

<< Niente ma è tardi devi prepararti per la riunione di stasera >>

<< Che preparazione ?! Non sai quanto me ne importa cosa pensa di me ! >>

<< Smettila ! Non farmi perdere la calma ! >>

<< Quando mai la mantieni ? >>

<< Crucio ! >>

Merope schivò il colpo << Mi sa che dovresti esercitarti sulla mira >>

Bellatrix rimise la bacchetta al suo posto << Sai che esistono solo due magia morte donna ? Io e te ! Non pensavo prendessi così alla leggera la cosa. Non lo sai perché non ti ha ancora ucciso ?! >>

<< Non so cosa gli passi per la mente >>

<< Attenta presto morirai, non credo sopporti l’idea di avere una figlioccia del genere ! >>

<< Figlioccia? >> chiese Merope perplessa.

<< Si L’oscuro Signore è il tuo padrino. E’lui che ha scelto il tuo nome ! Dovresti esserne onorata, il nome di sua madre ! >>

Merope stava quasi per svenire. Tanto che nascose a stento le sue emozioni. Voldemort il suo padrino ?! Bellatrix aveva perso il senno ad Askaban possibile che stesse dicendo sul serio ?

<< Ora ho da fare non ho tempo da perdere >> e così se ne andò verso il maniero con aria soddisfatta era sempre sua madre non serviva essere un Legilimens per capire la propria figlia.

                                                              ***************

Erano latitanti da mesi Novembre era già da un po’ e le condizioni atmosferiche non migliorarono.

La tenda era confortevole ma l’aura di terrore gravava su di loro.

Negli ultimi tempi Merope non era stata per niente bene ogni mattina si alzava con la nausea e scappava fuori dalla tenda ed era soggetta a giramenti di testa.

La colpa di questo malore fu data ai funghi che mangiavano ultimamente e di cui forse Merope era intollerante.

Era l’ennesima pessima mattina quando Hermione raggiunse Merope fuori dalla tenda

<< Merope come stai ? >>

<< Secondo te ? Non molto bene non mi è mai successo di sentirmi così ! >>

<< Ehm..Merope a me è venuto un dubbio… >>

<< Cosa ? >>

<< Non è che tu sia incinta ? >>

Merope era stremata dall’ultimo conato e le venne quasi un colpo << Che ?! Impossibile ! >>

<< Bhè potrebbe anche essere se noti la pancia ti si è gonfiata un po’ >>

Merope si guardo la pancia,era vero.

Iniziò a tremare << Calma c’è un modo per scoprirlo >> disse Hermione tirando fuori la bacchetta.

<< Dammi la mano >> Merope gliela porse << Se il fumo è blu è positivo se è rosso negativo >>

La ragazza borbottò qualcosa e dalla bacchetta ne fuoriuscì del fumo prima bianco ma che piano pianò divento blu acceso.

Merope si sentì svenire.

<< Merope ecco…è positivo…Auguri…..Ehm…. il papà è Neville ? >>

<< Si >> rispose ancora sotto shock.

<< Andiamo dentro >> disse Hermione prendendola per un braccio.

Appena entrate nella tenda i due ragazzi si accorsero subito che qualcosa non andava.

<< Ragazze cosa succede ? >>

<< Ecco… >> iniziò Hermione lanciando un’occhiata a Merope << Merope aspetta un bambino >>

I due per poco ci rimasero secchi << Come ?...Auguri..ecco la nausea >> disse imbarazzato Ron seguito da Harry che semplicemente non sapeva cosa dire.

                                       

 

I giorni seguenti Harry,Ron ed Hermione al trattavano come se avesse chissà che malattia e avesse bisogno di cure.

<< Hey ! >> disse un giorno Merope dopo l’ennesima tazza di tè della giornata << Non ho bisogno di nulla ! Finitela , non dovete preoccuparvi ! >>

<< Scusa >> borbottò Hermione.

Peccato che continuarono come se Merope non avesse detto nulla.

La stessa sera sul suo letto si accarezzava la pancia leggermente gonfia.

Possibile che lì dentro ci fosse un bambino ?

Perché doveva nascere proprio ora ? Come avrebbe fatto a proteggerlo ? Sperava che prima della sua nascita la guerra fosse finita.

Neville non sapeva ancora nulla ed era troppo rischioso mandargli un gufo con i tempi che correvano ad Hogwarts. Con Piton preside le cose non potevano andare peggio e di questo ne erano certi.

Istintivamente sorrise …..Mamma…  ma non sapeva se qualcuno l’avrebbe mai chiamata così e se avrebbe mai visto crescere quell’esserino che ora dormiva sereno dentro di sé.

 

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Capitolo 14
*** Nel panico si perde la testa... ***


<< Oh >>
<< Che cosa è successo ?! >> chiesero all’unisono.
Come sempre alla minima esclamazione di Merope succedeva una tragedia.
<< Nulla >> rispose lei sorridendo << Il piccolo ha scalciato >>
<< Che carino ! Ma è una bambina secondo voi ? >> chiese Hermione.
<< Credo sia una bambina ma non posso ancora saperlo, pensa che nascerà tra un mese ! >> disse lei accarezzandosi la pancia ormai talmente grande che non si poteva più nascondere che aspettasse un bambino.



                                                ****************



Un ragazzo correva per i corridoi di Hogwarts fuggendo da qualcuno,era il pomeriggio del 13  marzo.
<< Paciock vieni qui !! >>
<< Se riuscite a prendermi ! >> gli urlò lui di rimando.
Non poteva rifugiarsi nella stanza delle necessità finché i Carrow gli stavano alle calcagna e non sapeva dove andare.
Svoltò nei corridoi più improbabili di Hogwarts come un missile,stavolta li avrebbe seminati.
Ma le sue speranze si infransero non appena un filo d’argento si materializzò davanti ai suoi piedi e che lui a causa della velocità non riuscì a saltare così finendo legato dalla testa ai piedi.
<< Che dicevi Paciock ?! >> disse la donna col fiatone.
<< Portiamolo nei sotterranei così gli daremo una bella lezione >> annunciò il fratello << Crucio ! >>
Neville urlò e i Carrow ridevano al suo dolore.
Fu trascinato di peso nella sala punizioni,la stanza era insonorizzata e se avrebbe urlato nessuno l’avrebbe sentito. Lo sapeva,c’era già stato e stavolta la punizione non sarebbe stata più clemente delle precedenti.
Lui era un Grifondoro e non si sarebbe tirato indietro avrebbe combattuto fino alla fine e aveva il serio dubbio che non avrebbe visto il domani.
Per cosa poi? Solo perché aveva chiesto quanto sangue babbano avessero Alecto e suo fratello. Da quando Harry non c’era più era lui il capo dell’ES come vice Luna e Ginny.
I Carrow sapevano che c’era lui dietro i disordini e per questo avevano intenzione di farlo fuori.
<< Molto bene ragazzo ora preparati a subire le conseguenze della tua mancanza di rispetto >> annunciò Amycus << Crucio ! >>
Il dolore sembrò durare un’eternità, migliaia di pugnali incandescenti gli trapassavano il colpo,avebbe fatto la stessa fine dei suoi genitori?
<< Diffindo ! >> un dolore lancinante sopra l’occhio destro.
<< Guarda che non abbiamo ancora finito >> ghignò lui malefico.
<< Stupeficium !  >> non era la voce di un mangiamorte, una voce più soave e dolce. Si voltò era Luna seguita da Ginny e metà ES.
<< Come và Neville ? >> chiese Ginny dopo che ebbero messo KO i due professori.
<< Sono stato meglio >> disse lui sorridendo. Loro non l’avrebbero mai lasciato da solo.
 
Nello stesso istante in una tenda da qualche parte dell’Inghilterra….
 
<< Hermione ! Hermione ! >> un urlò acuto riempì l’aria.
<< Cosa succede ?! >> chiese Hermione appena entrata seguita da i due ragazzi.
<< Hermione ! >> incominciò lei facendosi aria con la mano << Mi si sono rotte le acque ! >>
<< Come ?! Ne sei sicura ?! >> chiese lei strillando.
<< SI !! >>
<< Che succede ?! >> chiese allarmato Harry che non aveva capito molto in tutta quella confusione.
<< Merope ! Il bambino ! Sta per nascere ! >> urlò Hermione, sembrava dovesse partorire lei.
<< Cosa, adesso ? >> esclamò Ron.
<< Uscite dalla tenda gli ordinò Hermione in preda al panico.
<< Da dove ?! >> chiesero all’unisono.
<< Da lì idioti ! >> urlò indicando l’entrata della tenda.
Capito che erano nel panico ma a dimenticarsi dove fosse l’uscita della tenda….
I due corsero subito fuori.
<< Hermione aiuto ! >>
<< Si si ! Come faccio a far nascere un bambino ! ? >>
<< Come ? Come faccio ?! Hermione sai a memoria tutti i libri di questo mondo e mi vieni a dire che non sai come far nascere un bambino ?! Sei la strega più brillante della tua età ! Insomma ! >>
<< Lo so lo so ! Vuoto di memoria siediti sul letto ! >>
Erano ufficialmente due isteriche.
 
 
Fuori dalla tenda Harry era seduto nervoso e Ron faceva avanti e indietro tra due alberi. Erano cinque minuti buoni che Merope ed Hermione erano lì dentro, ogni tanto Merope urlava e i due ragazzi diventavano sempre più nervosi.
<< Calmati Ron ! >> disse harry dopo che l’amico aveva scavato una fossa nel punto in cui stava camminando << Quando nascerà tuo figlio che farai ?! Non sta partorendo Hermione ! >>
 Ron rimase così spiazzato da quella affermazione che si fermò
<< Cosa Hermione ? >>
<< Me ne sono accorto sai ? >>
 
 
<< Ecco qui Merope,è una bambina >> disse Hermione porgendole la neonata in braccio.
Gli occhi della neo-mamma si riempirono di lacrime << E’ bellissima ! >> non aveva parole per descrivere quella piccola creatura  lì in braccio a lei.
Alzò il capo << Hermione vuoi essere la sua madrina ? >>
<< Io..ecco…non mi aspettavo…si certo ! >>
Merope sorrise << Non c’è madrina migliore, Neville sarà più che d’accordo >>
<< Come si chiama ? >>
<< Alice, come la madre di Neville e Jane come la sua madrina >> annunciò lei.
<< Alice Jane Paciock, suona bene no ? >>
<< Potete entrare ! >> urlò Merope per farsi sentire fuori dalla tenda.
I due entrarono correndo << Auguri  ! >> dissero all’unisono.
<< Grazie >> poi guardò la bimba << Alice,ti presento zio Harry e zio Ron >>
I due ragazzi non poterono che commuoversi davanti a quella scena tanto che trattennero a stento le lacrime.
Hermione invece piangeva da un pezzo.
Neanche la guerra avrebbe potuto rovinare quel momento,tutto quello che c’era fuori dalla tenda non li riguardava ma sapevano che la piccola avrebbe dovuto fare i conti molto presto con la triste e dura realtà
 
Neville seduto su un amaca nella stanza delle necessità mentre si curava le ferite sentì una fitta allo stomaco. Che fosse successo qualcosa a Merope? Ma sentiva che non era una cosa negativa….

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Capitolo 15
*** Riunione di famiglia ***


Alice dormiva tranquilla nella cesta di vimini accanto a sua madre che nel frattempo discuteva con gli altri sul da farsi.
<< Come faremo a tenere Alice ? >> chiese Merope << E’ troppo pericoloso ha poco più di un mese >>
<< Non lo sappiamo, forse potresti lasciarla ad Augusta >> propose Hermione.
<< Si è vero ma per quel che ne sappiamo sorvegliano tutti i membri dell’Ordine e come nasconderà una bambina ? Non posso avvisare neanche Neville,in effetti non sono cose che si dicono in una lettera … >>
<< E’ troppo piccola, non permetterò che tu muoia Merope, sei troppo imprudente vuoi che cresca senza sua madre ? >> disse d’un tratto Harry.
<< Lo so Harry, non sto sottovalutando la situazione, non fare l’eroe tragico so quello che faccio >>
<< No parlo sul serio, questa missione è troppo pericolosa vi avevo detto di non venire ! >>
<< Si e poi ora il mondo era già nelle mani di Volde…. >>
<< No ! >> urlò d’un tratto Ron << Non pronunciare quel nome ! E’ tabù ! >>
<< Ok ma dicevo che a quest’ora senza di noi tu eri già bell’ e morto ! >>
<< Si apprezzo quello che avete fatto per me ma … non sappiamo nulla sugli altri Horcrux ! Come facciamo ? >>
<< Infatti non sappiamo da dove … Ahi ! >>
<< Che succede ? >> chiese Hermione evidentemente preoccupata.
<< Il marchio nero, brucia ha convocato i suoi mangia morte. Dico io tanto non gli importa niente dei suoi seguaci potrebbe fare a meno di chiamarli così spesso ! >>
<< Si, sentito la radio è all’estero quindi sta ancora cercando la bacchetta, lo sapevo ! >>
<< Harry >>
<< Andiamo Hermione, perché non vuoi ammetterlo ? Vol … >>
<< Harry NO!  >>
<< … demort sta cercando la bacchetta di Sambuco ! >>
<< No, il suo nome è tabù ! >>  mugghiò Ron ma non fece in tempo a continuare che dei rumori  si udirono fuori dalla tenda
<< Venite fuori con le mani in alto ! >> urlò una voce stridula nel buio << Sappiamo che siete lì dentro e non ci importa chi colpiamo ! >>
Merope cercò di afferrare Alice ma delle mani la presero da dietro e la trascinarono fuori di peso.
Un uomo famigliare prese il cesto con la bambina e lo portò fuori << Lasciatela !! >> Urlò la madre.
<< Tranquilla, se non siete nella lista e non avete niente da nascondere non avete nulla da temere >> disse l’uomo con il cesto in mano, l’aveva riconosciuto era Scabior un seguace di Voldemort ma non era certa avesse il marchio. Lui l’avrebbe riconosciuta !
Colui che la teneva emanava un odore di sangue marcio misto a sudore, Greyback. Come dimenticare quell’essere disgustoso ?
<< Come ti chiami mostro ? >> chiese Scabior ad Harry che era stato colpito da una fattura pungente nel tempo in cui era girata.
<< Vernon Dudley >> rispose lui.
 Controllò la lista << Non c’è nessun Dudley qui sei fortunato a meno che tu non ci stia mentendo >>
<< Non sto mentendo >>
<< Vedremo >> poi si rivolse a Hermione << E tu bellezza ? >>
<< Lasciala stare ! >> urlò Ron, rimediando solo un pungo dello stomaco talmente forte che lo fece cadere a terra con il sangue in bocca.
<< Penelope Light, mezzosangue >> rispose lei.
<< E tu Rosso ? >>
<< Stan Picchetto >>
<< Si come no ! Lo conosciamo Stan ! Non raccontare frottole ! >>
<< Ronald Weaddley >> disse lui con il labbro gonfio.
<< Ah un Weasley ! E il tuo nome ? >> chiese rivolgendosi a Merope.
La ragazza tremò tenendo il capo chino con l’attenzione metà verso l’uomo metà verso Alice.
<< Whilemina Abbott >>
<< Mmm…. Sicura ? Ma io ti ho già vista mi pare … perché non alzi il viso e ci fai vedere che bel faccino che hai ? >>
Lei non alzò il capo e lui glielo prese con forza << Hey ! Ma tu sei la figlia di Madama Lestrange ! >>
<< NO >>
<< Un attimo la ragazza, Penelope giusto ? Sembra molto alla Granger, la sporca babbana nota per essere in viaggio con Harry Potter >> il suo sguardo si voltò verso Harry.
<< Cos’hai sulla fronte Vernon ? >> i suoi occhi si riempirono di felicità.
<< Questi non li portiamo al ministero >> annunciò << Ma prima voglio sapere chi è la bambina ? >>
Nessuno rispose << Ebbene ? Prima di darla a Greyback voglio sapere chi sia >>
<< Lasciatela ! >> disse Merope.
<< Oh Merope hai qualcosa da dire ? Suppongo la bambina sia legata a te >>
Merope rimase terrorizzata, non sapeva cosa fare.
Si smaterializzarono dinanzi al cancello di Villa Malfoy.
Merope aveva paura, una volta entrati lì non avrebbero avuto scampo, sua madre gli avrebbe riconosciuti.
Ma perché diavolo aveva messo in camera sua le foto ?!
Narcissa venne ad aprire la porta << Cosa volete ? >>
<< Abbiamo preso Harry Potter ! >> rispose Scabior.
La donna li fece subito entrare, il suo sguardo si posò sulla nipote che distolse lo sguardo.
Vennero portati nel salone dove li raggiunsero Bellatrix, Draco e Lucius.
<< Merope ! >> esclamò Bellatrix.
<< Allora ho indovinato che era sua figlia >> aggiunse Scabior.
<< Vergogna, sei diseredata ! Come vedo hai portato i tuoi amichetti,Draco ne abbiamo la certezza che sia Potter ma vieni a controllare >>
Il ragazzo si avvicinò più pallido che mai << Io non lo so, come si è ridotto così ? >>
Si tratteneva dal tremare, guardava sua cugina come per chiederle “ Aiuto “ ma come poteva aiutarlo ? stava peggio di lui. Draco lanciò un sguardo ad Alice poi a Merope e con un suo sguardo lui capì che non doveva tirare attenzioni sulla bimba.
<< Fattura pungente credo >> rispose Bellatrix << Bene possiamo chiamare il Signore Oscuro >> fece per alzarsi la manica ma si bloccò.
 Invasa da una furia ceca  fece scappare tutti i ghermidori dalla villa.
Si premette il marchio richiamò il suo signore e si rivolse ai famigliari.
 << Portateli di sotto, devo fare una chiaccheratina con mia figlia in privato >>
Tutti lasciarono la sala.
All’improvviso Alice si mise a piangere e solo allora Bellatrix si accorse della sua presenza.
<< Da dove è uscita ?! >>
Nessuna  risposta.
<< Ti ho chiesto chi è quella bambina ?! >>
Ancora silenzio e Bellatrix lo ruppe << CRUCIO ! Chi è ?! >>
Merope urlò con tutto il fiato che aveva, la maledizione era potente ma lei non parlò, sapea che Bellatrix poteva ridurla come i Paciock, non voleva che Alice crescesse così.
La tortura andò avanti per un po’, interrotta solo quando il Signore Oscuro irruppe nella stanza.
<< Vedo di essere capitato nel momento sbagliato >>
<< Assolutamente no mio signore, Potter è giù nella cella ! >>
<< Molto bene >> rispose, poi si rivolse alla ragazza che annaspava sul pavimento << Merope quanto tempo ! Di cosa parlavate ? >>
<< Mio Signore di quella bambina era con loro >>
<< Oh molto piccola come vedo, chi sarebbe ? >>
<< Non lo so mio Signore, non parla >>
<< Continua tu io aspetto qui voglio vedere come te la cavi con tua figlia >>
<< Dimmi chi è la bambina o le taglio la gola >> prese il suo coltello e lo posizionò sul collo della bimba che continuava a piangere.
<< Dimmelo ! >>
Il viso di Merope fu rigato dalle lacrime e iniziò a tremare
<< Non fatele del male vi prego ! >>
<< Invochi la nostra pietà ? Non la meriti sai ? >> la schernì Voldemort evidentemente divertito.
<< Lei non c’entra niente non fatele del male, tutta colpa mia, prendetevela con me >>
La maledizione Cruciatus l’aveva indebolita completamente, non riusciva più a reagire.
<< Ti ripeto per l’ultima volta, chi è ? >>
Merope sapeva che Bellatrix non si sarebbe fatta scrupoli nell’uccidere una bambina indifesa e per questo la vita di Alice era in bilico su un filo che dava su uno strapiombo. Stava a lei salvarla, in quel momento nessuno avrebbe potuto fare niente.
“ Mi dispiace piccola mia, un giorno forse ci rivedremo” anche se sapeva che quella speranza stava per spegnersi.
Prima che fosse troppo tardi, con tutto il coraggio che aveva pronunciò le sue ultime parole di salvezza, quelle che potevano salvare o condannare la bambina e che avrebbero deciso anche il suo destino.
<< E’ mia figlia >>
 

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Capitolo 16
*** Terrore, lacrime, sangue, paura ***


La risposta colse perfino Bellatrix di sorpresa << Tu menti >>

 

Merope piangeva e tremava e non le rispose, era troppo spaventata al pensiero di quello che sarebbe accaduto.

<< Tu menti >> ripeté piano Bellatrix.

Ancora nessuna risposta e il Signore Oscuro parlò << Non sta mentendo, io so riconoscere una bugia >>

La donna si voltò verso di lui << Ma mio signore è impossibile … >>

<< Non è impossibile visto che ce l’hai davanti, credo tu sia contenta di essere diventata nonna >>

<< No ! Assolutamente mio signore non voglio avere a che fare con lei e i suoi marmocchi >>

<< Come ben sai Bellatrix anche i propri figli deludono, l’unica cosa che si può fare e tagliare i tralci dannosi per mantenere la vite sana>>

<< Si mio Signore… >>

Un porta che si apriva con forza << Mio signore >> disse Narcissa inchinandosi dinanzi a Voldemort << i prigionieri sono scappati ! >> la paura nella sua voce era indescrivibile,che codardo Lucius Malfoy !

<< Cosa ?! Ancora una volta Potter ce l’ha fatta ! E’ tutta colpa vostra ! >> urlò in preda all’ira e Merope seppe cosa stava per succedere sperò almeno risparmiasse sua zia.

<< Mio…mio signore l’Elfo è stato ferito.. >>

<< Non mi importa di un insulso Elfo domestico ! Come avete potuto lasciarvelo sfuggire ! Io mi distraggo un attimo e voi fate scappare Harry Potter ! CRUCIO ! >>

Narcissa si contorceva urlando dinanzi ai suoi piedi ma la sua collera non si era ancora placata, il cruciatus stava superando il limite fisico, sua zia non sarebbe sopravvissuta.

<< Lasciala ! >>

Non sapeva tutto quel coraggio da dove uscisse e non era neanche sicura se fosse coraggio o pazzia.

Lord Voldemort bloccò l’incantesimo e lentamente si voltò verso la ragazza con una calma innaturale, Narcissa svenuta.

<< Che nobile Grifondoro ! Non credere che la scamperai, dopotutto stavo perdendo tempo con te >> disse avvicinandosi troppo lentamente come un serpente prima di attaccare la sua preda, alzò la bacchetta e la puntò verso di lei << Crucio ! >>

La maledizione che le era stata appena inflitta era di una potenza inaudita, neanche Bellatrix creava tanto dolore, la ragazza si contorceva sul pavimento urlando ma non invocò pietà.

Il dolore cessò, che avesse deciso di finirla subito con lei ?

<< Ti conosco, nessun dolore fisico ti sconfiggerà, ti ucciderò certo ma vedrai tua figlia morire davanti ai tuoi occhi >>

< No >> sussurrò lei.

<< Mi dispiace Bellatrix ma è necessario >> disse rivolgendosi alla suo lungotenente.

<<  Non deve dispiacersi mio signore se lo merita >>

Si incamminò verso la cesta prese la bambina e la posò ai suoi piedi poco distante da Merope.

<< No ti prego non farlo ! >> fece per avvicinarsi ma un incantesimo la bloccò dov’era.

<< NO ! Non ucciderla ! Non ha fatto niente ! Prenditela con me ! >> urlò in lacrime e con un dolore al cuore.

Voldemort rise << Non ascolterò le tue suppliche, non avrò pietà, prima che la uccida vorrei sapere il nome della bambina e chi è il padre >>

Gli occhi di Merope lasciavano intendere solo terrore << Alice >>

<< Alice ? Bellatrix ti ricorda qualcuno ? >>

<< Mio signore … Paciock >>

<< Esatto, strano vero ? >> disse senza mai staccare lo sguardo da Merope << Ora passiamo a cose serie, vuoi dire qualcosa alla piccola prima che muoia ? >>

<< Non puoi farlo, ti supplico ! >>

<< Io posso, io decido la vita e la morte credo che il concetto ti sia chiaro >>

<< NO ! >> non poteva muoversi << Ti prego no ! >>

La sua disperazione non fece altro che soddisfare Voldemort

<< Bellatrix puoi prestarmi il tuo pugnale ? >>

 << Certo mio signore >> disse la strega porgendogli il suo pugnale d’argento, il mago lo prese e lo esaminò

<< Bene, dille addio >> alzò il braccio pronto ad infliggere il colpo tra le urla della madree i pianti della piccola.

Merope si divincolò con tutte le sue forze e alla fine riuscì a muoversi e mentre il braccio si abbassava lei si lanciò sulla bambina.

Un dolore al braccio il pugnale l’aveva colpita.

<< Come hai fatto a  liberarti ? >> non sembrava arrabbiato solo annoiato.

Non sapeva la risposta, l’unica cosa che sapeva era che Alice  era ancora viva tra le sue braccia.

Qualcuno bussò alla porta << Mio signore >> era Draco evidentemente spaventato.                               

<< Entra ! >>

Draco entrò esitante nella stanza e si inginocchiò << Mio Signore … >>

<< Risparmia le smancerie, ne ho abbastanza porta questa traditrice nelle celle >> ordinò poi si rivolse a Bellatrix << Prendi la bambina poi deciderò il da farsi >> disse maligno.

Merope aveva ancora la testa china, Alice tra le braccia e il pugnale lì vicino,la ferita che sanguinava.

Bellatrix la spinse e le strappo la bimba tra le mani << No ! >>

<< Draco portala via >> disse Bellatrix.

Il ragazzo ubbidì prese bruscamente Merope e la fece alzare.

<< Io vado ho altro da fare che perdere tempo qui, ho lasciato una cosa in sospeso e non fatevi sfuggire anche lei ! Non credete che la mia collera si sia placata ! >> e così si smaterializzò.

 

   Draco la spinse fuori scossa dai singhiozzi e solo quando ebbe messo due piani tra loro e la strega  allentò la presa.

<< Mi dispiace, ti prego perdonami >> lei non rispose e lui continuò a parlare  << Chi è la bambina ? >>

<< Mia figlia …. ti prego Draco non possono ucciderla …. Proteggila ti prego ! >> disse guardando negli occhi era troppo debole, la ferita era profonda.

<< Farò tutto quello che posso, non morirà …. >> non sembrava molto convinto delle sue parole.

Aprì la porta della cella e la mise a sedere sulla brandina << Rimani qui … mi rifarò vedere >>

Chiuse la porta e salì di sopra dove trovò sua zia con la bambina in braccio, la toccava come qualcosa di disgustoso e non sapeva come tenerlo.

<< Draco tienila tu ! >> disse la strega gettandogli in braccio la bimba e andando a vedere sua sorella ancora priva di sensi.

<< Ehm … io … come si chiama ? >> chiese.

<< Alice a detta di quella traditrice, come ha potuto ?! >> rispose alzandosi dopo aver controllato che Narcissa stesse bene.

Neanche Draco sembrava molto pratico con Alice  << Sei diventata nonna allora … >>

Bellatrix lo guardò omicida e Draco si zittì << Porto tua madre nelle sue stanze >> così dicendo fece apparire una barella e dopo averci sistemato la sorella uscì dalla stanza chiudendo la porta.

Draco si sedette cullando la bambina che continuava a piangere << Alice non piangere più è tutto finito ci sono io >>

Come rassicurata da quelle parole la bimba cessò di piangere << Allora Merope è la tua mamma … che periodo brutto per nascere, hai una mamma grandiosa sai ? Credo di sapere chi sia il tuo papà … >>

La piccola lo guardava incuriosita << Tua nonna è così non prendertela forse si abituerà … >>

La piccola sorrise. Che cosa c’era da ridere ? pensò Draco poi si rese conto che forse la bambina non lo sapeva.

<< Le assomigli molto, sei così piccola come possono voler ucciderti >>

Draco sorrise e anche la piccola << Ora facciamo un gioco Ok? >> disse prendendola e portandola in alto, funzionò la piccola rideva, si divertiva >>

<< Io sono Draco ma se Merope accetta puoi chiamarmi zio >> disse creando sbuffi di fumo colorati con la bacchetta.

Alice li osservava felice e Draco rise  come non faceva da tempo tanto che i muscoli del volto gli facevano male.

<< Hai fame ? Sei piccola dovresti mangiare ma … cosa mangi ? >>

La bimba naturalmente non rispose e Draco chiamò a se Veddy, un elfo domestico.

<< Veddy, cosa mangiano i bambini oltre al latte ? >>

<< A quell’età solo quello padrone >>

<< Si, allora puoi portarmi un biberon ? >>

<< Si certo signore Viddy lo troverà ! >> e così sparì per ricomparire poco dopo con quanto richiesto

<< Grazie >> rispose << Di niente signore ! >> disse quasi commosso e ritornò nelle cucine.

Alice bevve tutto il latte, aveva molta fame e Draco provò a farla digerire, ci riuscì.

Stava giocando con la piccola quando dei passi in corridoio lo fecero sobbalzare, fece sparire il biberon e depose la piccola nella cesta.

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Capitolo 17
*** Non si sarebbe sottratto ***


La porta si aprì, Bellatrix era tornata.
<< Tua madre si riprenderà, è a letto ora >>
<< La bambina morirà ? >> sapeva di aver fatto una domanda azzardata.
<< Dipende da ciò che deciderà il Signore Oscuro. Non merita di vivere, se la sua vita fosse nelle mie mani avrebbe già cessato di vivere … >> rispose sprezzante.
<< Perché non merita di vivere ? … che colpa ha ? E’ sangue del tuo sangue dopotutto ... >>
<< Draco sei ancora troppo giovane per capire >> rispose impaziente avvicinandosi alla cesta << Sai chi è il padre ? >> chiese poi prendendo la bambina tra le mani facendola piangere.
<< Io n-no-non lo so >>
<< Sicuro Draco ? Io ad Hogwarts non c’ero e non posso saperlo, che sia Potter ? >>
<< Non è Potter sicuro  >>
<< Allora è rimasto solo Paciock il figlio degli auror … molto bene >> disse ghignando.
La piccola continuava a piangere, la strega la sollevò in alto come per esaminarla e Alice le tirò una ciocca di capelli.
Bellatrix la staccò subito << Ora basta come ti permetti ! >>
Prima che le cose si mettessero male Draco intervenne prendendo la piccola << E’ solo una bambina !  Come puoi pretendere che capisca ? >>
<< Draco sei più coraggioso del solito …  visto che ci tieni tanto ti occuperai tu della bambina, ma non ti ci affezionare >>
Il ragazzo parve parecchio agitato << Si, certo  >>
<< Ora vai da tua madre a vedere come sta >>
Draco stava per uscire dalla stanza portando con se Alice quando Bellatrix lo richiamò << Lasciala qui >>
Lui non si fidava proprio a lasciarla lì con quella pazza psicopatica di sua zia ma acconsentì, depose la piccola nel cesto e si incamminò  verso la porta che si chiuse alle spalle solo dopo aver scoccato a sua zia un occhiata che doveva sembrare intimidatoria ma che a Bellatrix parve tutt’altro.
La piccola intanto aveva smesso di piangere e Bellatrix le si aggirava intorno come un avvoltoio.
Appena al piccola vide la donna si rimise a piangere << Smettila ! >>
Alice cessò di piangere e rimase terrorizzata a guardare sua nonna << Ora ragioniamo >>
<< Allora tu saresti mia nipote … sei purosangue e questo è un pregio … ma sei anche figlia di una traditrice … Sei identica a Merope quando è nata, avrei preferito crescerla io, se fosse stato così tutto questo non sarebbe accaduto, lei sarebbe stata una purosangue modello, avrebbe tenuto alto l’onore della famiglia.
Avrebbe sposato un ragazzo di famiglia rispettabile … ma ora è troppo tardi per cambiare ha fatto la sua scelta e pagherà per questo. Non conoscerai mai tua madre, peccato … Qualcuno prenderà il suo posto ci sono madri migliori di lei, liberartene è la cosa migliore … >>
Alice la osservava attentamente e lei continuò << Ogni goccia di sangue magico è sprecato … potresti vivere se il Signore Oscuro ti farà vivere, e crescerai con noi … Draco si è già affezionato >>
La prese tra le braccia ma stavolta la bambina non piangeva, era quasi terrorizzata e sembrava una tartaruga che voleva rientrare nel suo guscio che non aveva più.
<< Sei una bella bambina dopotutto, potresti essere la figlia che non ho mai avuto >>
La piccola guardava negli occhi la strega e scoppiò a piangere, nello stesso momento entrò Draco.
<< Possibile che con te pianga sempre ? >>
<< Era stata zitta ! Ora ho da fare ! >> e così dicendo uscì dalla stanza.
<< Viddy ! >> chiamò Draco.
<< Si signore >> rispose l’elfo apparendo dal nulla.
<< Viddy prenditi cura della  piccola si chiama Alice, trattala bene è la figlia di Merope >>
<< Certo signore come potrebbe Viddy fare altrimenti ? >>
Li lasciò la bambina e si diresse verso i sotterranei, entrò nella cella di Merope.
<< Merope sono Draco come stai ? >>
<< Secondo te ? Dov’è Alice  ? >> chiese con ansia nella voce.
<< E’ con Viddy è salva per adesso ci penserò io a lei, fatti curare >>
Draco le sia avvicinò e iniziò a curarle le ferite, lei non si mosse.
<< Fatto, volevo portarti la piccola ma era troppo pericoloso avevo paura che si mettesse a piangere >>
<< Non fa niente, basta che stia bene … Bellatrx che ha fatto ? >>
<< Niente anche se ha detto espressamente che se fosse per lei era già morta ma non lo farà tranquilla >>
<< Dra Neville non sa niente della bambina … >>
<< Cosa ? Sospettavo fosse lui il padre ma dovrebbe saperlo.. >>
<< Non ho potuto avvisarlo e non lo fare … >>
<< Va bene >>
<< Ora vai sento dei rumori di sopra ti scopriranno >>
<< Si, tornerò stanotte >>
     
                                                            ************

La notte arrivò e Draco andò da Merope << Devi scappare >>
<< Cosa ? Io non posso lasciare qui Alice ! >>
<< Devi farlo salvati, a lei ci penserò io >>
<< Draco ti stai cacciando in guai più grossi di te ! >>
<< Lo so ora per piacere prima che ci scoprano ! >>
<< Dra no ! >>
Ma prima che potesse fare qualcosa Draco si era smaterializzato portandola con se in una radura.
<< Draco NO ! Alice !  >>
<< Starà bene me ne occuperò io ! Tu salvati ritrova Potter e nasconditi ! >>
<< Come faccio a ritrovarlo ?! >>
<< Non lo so ma la Tana è qui vicino >>
<< Grazie Draco >>
<< E’  il minimo, ora devo tornare al Manior altrimenti si accorgeranno >>
<< Come farai a spiegare la mia scomparsa ? >>
<< Troverò una scusa, ora và >>
<< In bocca al lupo Dra >>
<< Anche a te >> e in un vortice suo cugino sparì lasciandola sola al suo destino.
 
                                                                      ***********
 
<< Portate qui la ragazza >> ordinò Voldemort dopo aver punito tutti i presenti.
<< Si mio signore >> disse Lucius che si alzò e andò nei sotterranei ma tornò poco dopo con  l‘espressione di un condannato a morte sul volto.
<< Mio Signore >>
<< Cosa c’è ? Dov’è la ragazza ? >>
<< Non c’è >> rispose lui con un groppo in gola.
<< Come ?! Ve la siete fatta scappare ?! Com’è possibile ? >> poi si voltò verso Draco.
<< Tu sei stato ? >>
<< No mio signore >> era segnato dalla sua punizione.
<< Vedo una menzogna … Crucio ! >>
Il ragazzo urlò contorcendosi sul pavimento.
<< Sciocco ! Da che parte stai ? >>
<< Dalla vostra mio signore … >>
<< Draco ho dei dubbi sulla tua fedeltà sai ? >>
Nessuna risposta e il mago continuò.
<< Ora Draco avrai quel che meriti >>
<< No ! >> Narcissa era corsa in aiuto del figlio.
<< Donna, osi contraddirmi ? >>
<< Mio Signore la prego … >>
<< Io sono misericordioso ma non posso tralasciare, avrei dovuto uccidere la ragazza quando potevo dov’è sua figlia ? Presto sua madre la raggiungerà >>
<< Con gli elfi domestici >> rispose Bellatrix << Mio Signore mi permetta … la bambina potrebbe restare in vita, la crescerò io … >>
<< Vuoi dirmi di voler prendere con te la bambina ? Si potrebbe fare … dopotutto hai avuto una così grande delusione con Merope … Così sia ma ad una condizione >>
<< Quale mio signore ? >>
<< Nessuno deve sapere chi è la madre eccetto i presenti in questa stanza >>
<< Certo mio Signore >> rispose Bellatrix servizievole.
<< Ora Draco vieni con me, devo decidere la tua punizione >>
Il ragazzo si alzò e seguì il suo padrone, se la sua morte avrebbe salvato Merope e Alice non si sarebbe sottratto.
 



I prossimi aggiornamenti potrebbero essere meno frequenti causa : Inizio anno scolastico

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Capitolo 18
*** Nessuno può mettersi contro una madre ***


<< Sciocco ragazzo cosa pensi otterrai proteggendo tua cugina e la mocciosa ? >> disse Voldemort dopo essersi materializzati in un bosco.
Draco non parlò e del resto come biasimarlo, ogni parola poteva cambiare il corso del destino
<< Io non perdono giovane Malfoy ma voglio avere clemenza e quindi stanotte non ti ucciderò fino a che non me lo avrai chiesto >>
Draco sapeva benissimo cosa voleva dire, l’avrebbe fatto soffrire fino a che non avrebbe chiesto di morire in modo da far cessare tutto. Aveva paura ma non si comportò da codardo, Merope per lui l’avrebbe fatto.
Si ricordò di quando era diventata mangiamorte, era  per aiutarlo e probabilmente era per lei che era ancora vivo.
Il ragazzo si inginocchiò pronto a ricevere la sua punizione
Il dolore arrivò improvviso togliendogli il respiro, non aveva la forza di urlare ma le sue urla squarciarono il silenzio della foresta.
Ogni parte del suo corpo bruciava e soffriva,e lui continuava a urlare e a contorcersi sul pavimento.
Lord Voldemort non era per nulla toccato da quel dolore, infliggerlo era per lui la gioia più grande il suo divertimento preferito.
Stava aspettando paziente che il ragazzo invocasse la sua morte e che lui da signore misericordioso l’avrebbe accontentato ma il ragazzo non cedeva ancora.
Draco non aveva la forza di respirare figurarsi chieder la sua morte,stava per perdere i sensi quando la maledizione si spezzò.
<< Ragazzo mio posso mettere fine a questo dolore, basta che tu me lo chieda >>
Draco annaspava e piangeva, le lacrime gli rigavano il viso, la maschera che aveva portato per tutti quegli anni si era infranta rivelando un ragazzo che aveva sofferto troppo per essere così giovane.
<< Piangi ? >> lo schernì Voldemort << Sei un mangia morte ragazzo non dovresti permetterti simili debolezze >>
Il ragazzo alzò il capo e con fatica rispose << Io … non … sono … un …. Mangiamorte. Io … non … sono … come … gli … altri >>
<< Nessun altro avrebbe avuto il coraggio di rispondermi così, io apprezzo il coraggio ma il tuo è un affronto >>  disse glaciale il mago  << Ti sei comportato come un nobile Grifondoro, peccato che i Grifondoro sono sciocchi e impulsivi >>
Un'altra maledizione e sarebbe morto lo sapeva, era troppo debole non aveva più la forza di reagire, stava tremando e si promise che se fosse sopravvissuto avrebbe fatto di tutto per distruggere il mostro che gli era davanti.
Con un semplice movimento della bacchetta Draco fu scaraventato contro un albero, cadde nel terreno e non si mosse più.
Non si danno le dimissioni al Signore Oscuro.
Il mago non si curò di controllare il petto del ragazzo non si muoveva più.
 
                                                                 ***********
 
 
Merope vagava per i campi in cerca di casa Weasley, a quanto le aveva detto Ron, abitavano appena fuori Otherry St caple ma di case non ne vedeva.
Aveva una paura terribile per quello che poteva accadere a Draco appena scoperto che era scappata, non doveva ascoltarlo così si era messo nei guai e la colpa era della sua disubbidiente cugina.
Arrivata a un muretto si sedette con la schiena contro la pietra, Draco le aveva ridato la bacchetta.
Dopo aver  pronunciato un incantesimo di protezione si addormentò con la testa piena di pensieri su Draco e Alice.
                                                        
                                                              
                                                              ************
 
 
Lord Voldemort si materializzò nel giardino di Villa Malfoy e bussò alla porta.
Andò ad aprire Narcissa evidentemente a disagio si accorse subito che Draco non c’era.
Lo fece entrare e si accomodò sul divano << Mi cara Narcissa devo darti una notizia, il ragazzo si è ribellato al mio volere ha disubbidito ho dovuto farlo >> annunciò tranquillamente.
La donna iniziò a tremare presa da  singhiozzi, Bellatrix e Lucius irruppero nella stanza.
<< Cosa succede mio signore ? >>
<< Nulla Bellatrix ho solo detto ciò che sapevate sarebbe successo, il ragazzo ha pagato per quello che ha fatto >>
<< Draco … è … morto ? >> chiese Lucius con un groppo in gola.
<< Si, io mi sarei vergognato ad avere un figlio del genere Lucius >>
L’uomo non rispose, sua moglie stava tremando gli occhi vitrei a fissare il vuoto.
<< Bellatrix, a tua figlia toccherà la sua stessa sorte quando la troverò >>
<< Certo mio signore, è solo una traditrice non merita nulla, non può neanche considerarsi mia figlia >>
<< Sono contento di avere il tuo appoggio, ora vado >> si alzò, uscì dalla villa e sparì.
Bellatrix non era per nulla turbata dalla notizia al contrario di Narcissa che cadde a terra scossa da singhiozzi silenziosi, consolata dal marito.
<< Su Cissy ! Se lo merita non farla così tragica >>
Quelle parole colpirono al cuore Narcissa che non rispose, non sembrava saper più parlare.
La donna si alzò e scappò fuori, corse via lontano dalla villa fino al cuore della foresta e dentro l’acqua del lago, si gettò dentro e urlò alla luna il nome di suo figlio “ Draco”.
Ormai i suoi abiti erano completamente bagnati ma non le importava, il suo bambino non c’era più.
Non le restava che piangere, niente avrebbe potuto riempire quel vuoto, niente poteva riportare indietro il suo Draco.
Si abbandonò e si stese sull’acqua ancora scossa dai singhiozzi, non desiderava altro che sprofondare e lasciarsi tutto alle spalle.
Mentre sprofondava sempre più giù, la superficie della luna le mostrava solo un volto, quello di Draco.
Sembrò passare un eternità e mentre l’ultima parte di lei fu sommersa qualcuno la afferrò e la riportò a riva.
<< Narcissa >> qualcuno pronunciò il suo nome dolcemente, era Lucius.
<< Voglio andare da Draco >>
<< No amore mio non posso perdere anche te >>
L’aveva chiamata amore mio, non lo faceva da quando erano fidanzati.
<< Il nostro Draco non c’è più io non ce la faccio ad andare avanti >>
<< Ce la faremo, il nostro Draco non sarà morto invano, non permetteremo che a un altro ragazzo succeda la stessa cosa >>
Narcissa era tra le braccia del marito e lo guardava negli occhi.
<< Cissy mi dispiace, è colpa mia solo mia se questo è accaduto, nostro figlio non meritava di morire, dovevo esserci io al tuo posto, sono solo un vigliacco non avresti mai dovuto sposarmi >>
<< Lucius >> sussurrò lei mettendolo a tacere con un dito sulle labbra << Non è stato un errore sposarti ognuno ha i suoi difetti e le sue debolezze. Non avrò pace finché l’uomo che  ha causato questo non avrà quel che merita,nessuno può mettersi contro una madre >>.
 

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Capitolo 19
*** La vita è come gli scacchi ***


Merope strizzò gli occhi accecata dal sole, aveva dormito troppo perché era già giorno.
Si alzò di scatto afferrò la bacchetta disattivò l’incantesimo e riprese la sua ricerca alla luce del sole, era pericoloso lo sapeva ma rimanere ferma lì lo era di più.
I campi erano immensi, grandi distese di grano d’oro si estendevano per la pianura mischiandosi al verde tipico dell’Inghilterra.
Il sole batteva forte, sarebbe stata una perfetta se non fosse stato che sua figlia era in mano di Bellatrix e che suo cugino forse era morto.
Stava rischiando grosso percorrendo tutto quello spazio aperto a piedi senza protezioni, ma che possibilità aveva ?
Si era fermata un attimo a vedere da che parte andare quando un incantesimo la mancò per un pelo, due uomini venivano contro di lei, non vedeva i loro volti a causa del sole abbagliante.
Incominciò a scappare parando e schivando i colpi e lanciando incantesimi a sua volta, non le davano tregua e non avrebbe resistito molto.
L’inseguimento continuò fino nel folto degli alberi di un bosco lì vicino, aveva paura questo era sottointeso, poi d’improvviso il silenzio.
Si fermò e si guardò intorno, non c’era nessuno forse avevano lasciato perdere ma era certa che fossero lì in agguato.
Trasse un profondo respiro per calmarsi ma due mani la afferrarono sa dietro stringendola in vita, il secondo uomo la disarmò.
Si divincolava con tutte le sue forze tanto che non aveva ancora visto i volti dei suoi aggressori, l’uomo che la teneva la gettò a terra e la tenne ferma con un piede << Chi sei ?! >> chiese con tono duro, un tono conosciuto ….
L’uomo le scostò i capelli e Merope alzò il capo << Merope ! >> esclamò lui
<< Fred >> disse lei in un sussurro.
<< Ma cosa ?! >> era George, l’altro uomo.
<< Dove sono gli altri cosa ci fai qui ? >> chiese Fred sempre tenendola con un piede bloccata a terra.
<< Non so dove siano gli altri, ti prego Fred potresti togliermi i piedi di dosso ? >> rispose supplichevole.
Dal suo tono i gemelli capirono che doveva essere successo qualcosa di grave << Non prima di aver controllato la  tua identità. Di cosa ha paura Ron e perché ? >> chiese Fred.
<< Ha paura dei ragni perché voi quando era piccolo gli avete trasformato il suo orsacchiotto in un aracnide >> rispose lei.
<< Non pensavo l’avesse detto a qualcuno >> disse George, Fred stava togliendo il piede quando il fratello lo fermò << Ma non è sufficiente … non si è mai troppo cauti.  Di chi fu l’idea dell’ES ? >>
<< Di Hermione … ora se mi fate respirare ! Ho mia figlia a Villa Malfoy, vostro fratello e company spariti ! >>
<< Tua figlia ?! >> chiesero all’unisono i due, Fred le tolse il piede di dosso e la fece alzare.
<< Se mi date un attimo vi spiego … >>
Si sedettero su un tronco e Merope gli raccontò della bambina, di Villa Malfoy e di come era scappata.
<< Aspetta forse hai battuto la tesa … Draco Malfoy ti ha fatto fuggire ? Quel Draco Lucius Malfoy ? >> chiese George.
<< Si lui ! Non è come sembra ! Ed ora potrebbe già essere morto ed è solo colpa mia ! >>
<< Si in effetti se ti ha aiutata …. Ma io sulla parte della bambina …. >>
<< George ! Si chiama Alice ed esiste ! Insomma sono sua madre ! >>
<< Ok calmati non ti scaldare ! >> disse George << Ora vieni, qui è pericoloso andiamo a casa >>
<< Però Neville si è dato da fare … >> aggiunse Fred beccandosi uno sguardo omicida da parte di Merope.
                      
                    

                                                                                                                 *******************

                                                                                          

Tutto sfocato, il ragazzo strizzò gli occhi era in una capanna di legno ? Cercò di rimettersi a sedere ma non ne aveva le forze gli faceva male tutto, ci riprovò, riuscì ad alzarsi e si guardò intorno, era in una piccola stanza di legno, povera ma accogliente .
I muri erano completamente spogli neanche un quadro.
Cercò di tirarsi più su ma non ce la faceva, d’un tratto la porta si aprì.
Entrò una ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi era bellissima,quando vide che il ragazzo si era svegliato arrossì e disse << Pensavo fossi morto, eri davvero in pessime condizioni >> disse lei avvicinandosi.
<< Chi sei ? Un angelo ? >> chiese lui, non riusciva ancora molto bene a mettere a fuoco ma la ragazza era di sicuro molto carina, più piccola di lui, forse di due o tre anni.
<< Non credo proprio, devi stare proprio male … No non sono un angelo ma se chiami così tutti quelli che ti fanno un favore … >>
<< Mi hai salvato la vita … >> rispose lui debolmente e lei sorrise, stava per perdere di nuovo i sensi.
<< Come ti chiami ? >>
<< Nellie Lovett >> fu l’ultima cosa che sentì poi solo il silenzio.


Si risvegliò la testa pesante ma molto più in forze di prima tanto che riuscì ad alzarsi in piedi tenendosi al letto.
Nellie dormiva lì accanto sulla sedia non si era accorta che si era alzato, fece per spostarsi e per non cadere si appoggiò al comodino lì accanto facendo aprire il tiretto il rumore bastò a far sobbalzare la ragazza
<< Che ci fai lì sei troppo debole ! Rimettiti a letto ! >>
Non gli diede neanche il tempo di rispondere che lo rigettò nel letto.
<< Hey ! >>
<< Bel ringraziamento ! >>
<< Scusa >>
<< Va bene … posso sapere il tuo nome ? >>
<< Mi chiamo Draco >>
<< Ok. Cosa è successo ? >>
<< Ehm storia lunga >> disse lui cercando qualcosa nella giacca
<< Cosa cerchi ? >>
<< Nulla solo una cosa … un bastoncino >>
Nellie si alzò andò sulla scrivania e prese la bacchetta di Draco << Cercavi questa ? >>
<< Ehm .. si Grazie me la ridai ? >>
Lei gliela lanciò scoppiando a ridere << Per essere un mangiamorte sei buffo ! >>
<< Cosa ?! >>
<< Credevi fossi babbana ? >>
<< Be’ si >>
<< Malfoy giusto ? >>
<< Si … come … ? >>
<< Ad Hogwarts c’ero anche io, poi uno sbruffone arrogante come te lo conoscono tutti ! >>
<< Ma che ?! .... Io …. >>
<< Ok lasciamo perdere … >>
<< In che casa eri ad Hogwarts ? >> chiese il ragazzo.
<< Tassorosso, dovrei fare il quinto anno adesso ma non è che stare al servizio dei mangia morte sia il mio sogno >>
<< Oh, piacere di conoscerti e so che non è da me dirlo ma, Grazie >> l’ultima parola fu solo un sussurro.
<< Non c’è di che ma mi spighi come mai ti sei ridotto così ? >>
<< Ho … ho … disubbidito a Voldemort, ho liberato mia cugina … >>
<< Un prigioniero in più, uno in meno che differenza fa ? Ha tutto l’Inghilterra sotto il suo controllo, siamo tutti suoi schiavi >>
<< Lei era diversa … lei … >>
<< Se non vuoi parlarne non fa niente ho capito il concetto >>
<< E’ complicato … >>
<< Non so se tu abbia la convinzione che tutti i Tassorosso siano degli stupidi ma ho capito : Tu non volevi fare il mangia morte, hai liberato tua cugina per salvarla, lui si è arrabbiato, sai com’è per la minima infrazione …. e ti ha quasi ucciso … >>
<< Be’ diciamo che hai preso in pieno … >> disse lui << Ma non c’è la tua famiglia ? >>
Si scurì in volto,Draco non l’aveva notato ma sembrava avesse passato molto dolore, il suo sguardo era malinconico e penetrante.
 << Non c’e l’ho più una famiglia … >>
<< Mi dispiace … >>
<< …. Mio padre è morto qualche mese fa per un incidente , mia madre invece è stata uccisa un mese fa dai magiamorte  >> qui inizio a tremare <<  Aspettava un bambino, era al sesto mese di gravidanza … si vedeva che era incinta non hanno avuto pietà. Lei non aveva fatto niente. Solo perché era babbana di nascita ! Odio tutti i mangia morte ! >>
<< Dovresti odiare anche me, perché mi hai salvato ? >>
<< Non lo so. Non sapevo fossi un mangia morte quando ti ho portato qui, solo dopo ho visto il marchio, speravo che tu non fossi come gli altri ….  Che avessi un anima un cuore. Tanto ormai non ho più molta voglia di vivere, morire sarebbe lo stesso >>
<< Forse ti sbagli io sono un mangia morte, cosa poteri essere ? Non ho un anima e il mio cuore batte solo per il dispetto di farlo … >>
<< Chi hai ucciso ? Non sembri un assassino >> strano ma non si era messa a piangere, doveva avere un carattere davvero forte, le ricordava Merope.
<< Ho ucciso me stesso >> rispose guardandola negli occhi.
<< Mi sai che sei ancora vivo visto che stai parlando >>
<< Non in quel senso ... >>
<< Lo so, nell’anima ma forse non è troppo tardi >>
<< Non credo  … ma come mai ci siamo appena conosciuti e ti sto dicendo i fatti miei ?! >>
<< Non lo so, forse perché ti ho salvato la vita ? >>
<< A parte quello mi sei simpatica … ma non sei troppo piccola ? Cioè mi fai tutti questi discorsi sull’anima … >>
<< Lo so ai primi incontri tendo ad essere filosofica …. >> rispose tranquillamente lei sorridendo.
Della ragazza che era arrossita a vederlo non ne era rimasta traccia.
      

                                                                                                         ***********************


Merope rimase per il resto del tempo alla Tana. Non poteva fare nulla per aiutare i suoi amici e questo le dava un enorme fastidio, fortuna che ci fossero i gemelli a tirarle su il morale !
Stava facendo una noiosa partita a scacchi con Fred quando il signor Weasley tornò a casa per la cena.
<< Devo darvi una notizia, non si sa ancora nulla al riguardo ma il figlio di Lucius Mlfoy è morto, forse ucciso da Voi-sapete-chi in persona >> il suo tono era cupo.
Merope rimase con la regina a mezz’aria a fissare il signor Weasley << Draco  >> sussurrò.
Fece cadere la pedina che a sua volta spostò un pedone che venne risparmiato ma Fred senza accorgersene mangiò la regina.
Draco non doveva aiutarla come quella regina non doveva aiutare il pedone.
La vita è come gli scacchi, si sacrifica sempre qualcosa, ecco perché odiava quel gioco perché le pedine non erano di pietra erano loro.


Con Draco credo di essere caduta nell' OOC scusate ma questa idea mi piaceva molto ....
Spero il capitolo sia di vostro gradimento, fatemi sapere !

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Capitolo 20
*** I Tassorosso non sono inutili ***


<< Ora basta ! Come mi è venuto in mente di tenere la mocciosa ?! E’ insopportabile ! >>

Bellatrix  dondolava su e giù la bambina per farla smettere di piangere ma la piccola continuava a strillare.

<< Certo che tu madre era più calma ! >> urlò Bellatrix.

Continuarono così per più di un ora si interruppero solo quando la porta si aprì.

<< Cissy ? >> sussurrò Bellatrix.

Narcissa era entrata nella stanza in condizioni pietose, gli occhi gonfi e arrossati i capelli disordinati, della donna di un tempo neanche l’ombra.

<< Che succede Cissy ? >>

<< State facendo un baccano tremendo, non devi urlargli contro altrimenti non si calmerà mai. E non la scuotere così forte ! I bambini si trattano dolcemente >> Narcissa scandì l’ultima parola, sapeva benissimo che dolcezza nel vocabolario di sua sorella non esisteva.

<< Dolcemente ?! La sto trattando benissimo ma non la finisce di piangere ! >>

<< Bella finiscila di urlare. Non sei fatta per fare la madre >>

<< Bene allora tienila tu ! >> mollò  Alice tra le braccia di Narcissa e uscì dalla stanza sbattendo la porta.

La donna da quando Draco era morto non aveva smesso di piangere, era stata rinchiusa nella sua stanza a sfogare il suo dolore.

<< Su su non piangere >> sussurrò lei dondolando la bambina che piano piano si calmò.

Era la prima volta che la prendeva in braccio, provò una forte emozione dopotutto era la sua nipotina.

D’improvviso si ricordò di Draco quando era piccolo e le lacrime iniziarono a scorrergli lungo il viso.

La piccola inizialmente osservò curiosa poi ricominciò a piangere.

Narcissa sobbalzò, smise di piangere e calmò la bambina.

<< Piccola … Mi ricordi tanto Draco e Merope, ora il mio bambino non c’è più e la tua mamma è sparita e se i tempi non cambiano morirà. Hai gli occhi di Draco … >> sospirò.

<< Tua nonna con te non ci sa proprio fare … lasciala stare è così. A volte mi chiedo se sia davvero la madre di Merope, sono così diverse … soprattutto interiormente. La tua mamma è una ragazza ribelle, l’ho sempre saputo che non sarebbe finita a Serpeverde e ho previsto che questo sarebbe accaduto … A lei non è mai importato niente di buona stirpe o altro, lei voleva essere libera. Bellatrix mi da la colpa di tutto questo, dice che è colpa mia, che ho cresciuto male sua figlia ma non si rende conto che è cresciuta meglio di Draco. Lui è stato sfortunato, ha avuto solo doveri da quando è nato e lui era così debole, non poteva ribellarsi. Io stessa ho fatto nascere Merope e quasi non ci credo sia già mamma, gli anni passano … >> girò il capo, Alice dormiva, sorrise e la posò nella culla poi silenziosamente lasciò la stanza.

Per al prima volta dalla morte di Draco, Narcissa si rese conto di stare meglio.

 

                                                                         **************

 

 

Erano passati due giorni da quando Nellie aveva trovato Draco.

Appena rientrata a casa tornò in camera sua ma non trovò nessuno nel letto, iniziò a cercare per la casa, nessuno.

Uscì in giardino, il ragazzo era lì con la schiena appoggiata alla staccionata immerso nei suoi pensieri.

<< Hey Malfoy ! >>

Lui alzò il capo << Cosa c’è ? >>

<< Niente non ti trovavo, sto preparando il pranzo tra poco è pronto >> rispose e se ne tornò il cucina.

Il ragazzo ritornò tra i suoi pensieri, pensava a sua madre a quanto avesse sofferto per la notizia della sua morte, doveva avvisarla ma sarebbe stato troppo pericoloso. Gli toccava rimanere in quella casa con Nellie, non che la cosa gli dispiacesse perché la ragazza gli stava simpatica, era di fingersi morto che non ne aveva molta voglia ma si rese conto che era meglio per tutti, almeno finché la guerra non fosse finita.

Ad Hogwarts era famoso per il suo fascino con le ragazze, a cui sembravano immuni solo la Granger, Merope e a quanto pareva Nellie, lui non credeva nell’amore, era una cosa superficiale inutile e in un guerra a cosa può servire ?

<< Malfoy ! Il pranzo è pronto ! >>

Il ragazzo si alzò e si recò in cucina dove Nellie si era già seduta, sul tavolo un pezzo di pane a persona, una caraffa d’acqua, formaggio e qualche frutto.

<< Come ti senti ? >> le chiese lei appena si fu seduto.

<< Meglio, grazie … >>

Fissò i suoi occhi verdi e si ritrovò a pensare per la prima volta in vita sua che i Tassorosso erano simpatici, adesso erano solo loro due non era una questione di provenienza, non avrebbe mai creduto che potesse apprezzare certa gente poi si rese conto che non era lui che non voleva socializzare con gli altri, era il suo stato di sangue.

<< Credo tu mangi molto meglio a casa tua ma è quello che sono riuscita a trovare, non devo farmi vedere >>

<< Non ti preoccupare va benissimo stai facendo già tanto >> rispose lui.

<< Oh niente … mi parli un po’ di te ? >>

<< Ehm … >> il ragazzo parve in difficoltà, nessuno gli aveva mai chiesto una cosa del genere e non sapeva cosa dire << … non so che dire … >>

<< Mmm … quando sei nato ? >>

<< Il 5 giugno, tu ? >>

<<  Il 2 maggio … allora so che i Malfoy non hanno altri figli … scusa la domanda ma come ti trovi con quella pazza psicopatica di tua zia ? >>

Draco trattenne a stento le risate << Non è proprio una bella compagnia … >>

<< Capisco … passiamo a cose  serie. Cosa intendi fare appena guarito ? >>

<< Non lo so mi nasconderò da qualche parte … >>

<< Se vuoi puoi restare qui non c’è problema >>

<< Va bene ma è troppo pericoloso potresti finire nei guai >>

<< Sai quanto me ne importa ! Si arrabbiano per un nonnulla, almeno avrebbero un motivo >>

<< Bhè si, ma tu sai che sei molto spericolata ? >>

<< Io ? No non farti ingannare dalle apparenze … bhè un po’ si ma non esageratamente. Hai mai provato le montagne russe sono grandiose ! >>

<< Non sono mai andato in Russia e poi cosa c’è di eccitante in una montagna ? >>

<< No le montagne ! Sono delle cose babbane … cioè è una pista tipo del treno però in aria e tu dentro queste carrozze vai a più di 100 Km/h e anche a testa in giù ! >>

<< Non ho capito nulla di quello che hai detto. Non mi piacciono le diavolerie babbane … >>

<< Lasciamo perdere và ! >>

Finirono il pranzo e la giornata trascorse abbastanza tranquilla e Draco constatò che ora che aveva preso più confidenza Nellie stava sempre a parlare. Sembrava strano ma a lui faceva piacere sentirla, dopotutto era stata sola per molto tempo senza parlare con nessuno, la si poteva capire e poi gli aveva salvato la vita e ascoltarla era il minimo per ripagarla. A volte si incantava anche a fissarla quando parlava.

 

Il pomeriggio dopo si era stabilito del tutto e stava facendo qualche flessione in camera, quando stava male a casa faceva sempre così, era per riabituare il fisico.

Inoltre si doveva preparare a combattere perché sentiva che presto ce ne sarebbe stato bisogno. Aveva perso il conto di quanto tempo fosse passato da quando Voldemort aveva cercato di ucciderlo e quindi neanche che giorno fosse, dopo l’avrebbe chiesto a Nellie.

Non fece in tempo a pensarlo che qualcuno bussò alla porta, quella ragazza era incredibile bastava pensarla che appariva, se avevi bisogno di aiuto lei c’era questo era certo, era proprio un Tasso solo più … non sapeva spiegare come.

<< Entra >> disse continuando a fare flessioni.

Nellie entrò nella stanza << Che fai ? >>

<< Mi rimetto i forma. A proposito sai che giorno è oggi ? >>

<< Il primo maggio. Senti Malfoy ti va di aiutarmi con gli incantesimi protettivi ? Li sai fare vero ? >>

<< Certo >> disse lui alzandomi << Mi puoi chiamare Draco, te lo concedo e posso chiamarti Nellie ? >>

<< Ok va bene >>

La ragazza non poté che non notare il fisico di Malfoy, ma non era quello che lo rendeva carino e simpatico.

Lei non si era mai presa cotte per nessuno e non sapeva cosa si provava ma constatò che Malfoy era solo un ottima compagnia.

Draco si rimise la maglietta e seguì Nellie fino al giardino.

 << Tu non sai farli ? >> chiese dopo aver finito.

<< Certo che si ! Però sai non sono maggiorenne se faccio qualche incantesimo mi scoprono >>

<< Vuoi dire che hai fatto tutto a mano in questi giorni ? Anche curarmi, senza magia ? >>

<< Si, ho usato metodi babbani non avevo scelta >>

Lui non rispose ma rimase stupito da quanto la ragazza sapesse fare << Sei brava, davvero pensavo che i Tassorosso fossero dei buoni a nulla ma tu non sei così  >>

<< E’ un complimento ? >>

<< Si >> sussurrò.

<< Grazie >> rispose sorridendo << Sai anche io avevo qualche pregiudizio sui Serpeverde, non che non ne abbia ancora ma tu sei un eccezione >> il ragazzo sorrise.

<< La tua famiglia non si preoccupa ? >>

<< Sapranno che sono morto. Mi dispiace per mia madre, lei non so se lo sopporterebbe … >> si bloccò con un groppo in gola.

<< Mi dispiace, tra poco tutto finirà tranquillo >>

<< Come fai ad esserne sicura ? Niente è certo ormai >>

<< Non so me lo sento, non vuol dire che se finisce … finisce bene >> rispose cupa.

I suoi occhi brillanti parvero perdere luce, stava per metterle un braccio sulle spalle per consolarla che un gufo gli finì addosso a tutta velocità.

<< Draco ! >>

<< Tutto bene … >> disse  tossendo e spuntando piume << Stupido pennuto ! >>

<< Ha una lettera ! >> disse aprendola.

Dall’espressione non si deduceva nulla fu dal suo sguardo che Draco capì che qualcosa non andava.

<< Inizierà una battaglia ad Hogwarts, si combatte. Te l’ho detto che sarebbe finito tutto >> annunciò.

<< Cosa ?! Dobbiamo andare, adesso ? >>

<< Si io vado, voglio dare il contributo, tu che fai ? >>

<< Vengo con te >>

<< Ma non è pericoloso ? Dovresti essere morto ! >>

<< Lo so ma la notizia non si sarà ancora diffusa e poi tu sei la prima a fregartene delle conseguenze >>

<< Si ma … lasciamo perdere, allora andiamo sbrigati ! >>

<< Io sono pronto >>

<< Andiamo ! >>

<< Come ? Non vedo mezzi di trasporto >>

<< Non ci avevo pensato ! Tu sai smaterializzarti ? >>

<< Si, ti ci porto io aggrappati >>

La ragazza afferrò il braccio del biondo << Materializzati nel pub della testa di porco, è più sicuro >>

Il ragazzo annuì e in un vortice senz’aria i due scomparvero nella sera.

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Capitolo 21
*** La battaglia di Hogwarts ***


I due ragazzi si smaterializzarono nel pub della testa di porco facendo prendere un infarto ad Abeforth.

<< Chi … cosa ?! >>

<< Abeforth sono io ! >>

<< Nellie ! E’ il modo !? >>

<< Lo so ma te lo dovevi aspettare no ?! >>

<< Certo  >> rispose il vecchio prendendo fiato << Ma chi è il biondino ? >>

<< Biondino a chi ?! … >> iniziò Draco ma Nellie lo bloccò.

<< Una amico, puoi farci entrare nel castello ? Sta per incominciare una guerra si o no ? >>

<< Certo ! >> disse lui balzando in piedi con un agilità che non ti saresti mai aspettato.

Si diresse verso il ritratto di una ragazza << Sai cosa devi fare >> la giovane annuì e il quadro si aprì rivelando un tunnel.

<< Ho chiamato quelli dell’Ordine, saranno qui tra poco. Harry Potter è appena entrato >> annunciò.

<< Che aspettiamo, andiamo ! >> disse Nellie tirando Malfoy per la manica ed entrando nel tunnel, poi si girò verso Abeforth << Grazie di tutto ! >>

<< Non c’è di che >> rispose mentre il ritratto si chiudeva alle loro spalle.

Il tunnel era illuminato dalla fioca luce di piccole torce alle pareti rocciose.

Nellie iniziò a camminare col capo chino

<< Dove finisce questo tunnel ? >> chiede Draco in un sussurro.

<< Ad Hogwarts sicuramente ma non so in che punto preciso >>

La tremola luce delle candele illuminava il volto di Nellie e evidenziando i suoi tratti delicati.

I capelli raccolti in due trecce parevano immobili e i suoi occhi smeraldo si incrociavano ogni tanto con quelli di Draco.

<< Nellie, non si fideranno di me. Combatteremo contro il Signore Oscuro e … >> non finì la frase ma Nellie la completò per lui << … hai paura >> disse guardandolo negli occhi.

<< Si >> sussurrò.

<< Anche io ho paura, ma meglio combattere che nascondersi aspettando di venir sottomessi e uccisi >>

Lui non rispose ed era talmente assorto in se stesso a pensare che finì dritto con la testa contro la fine del tunnel << Ahi ! >>

Nellie rise, poi tastò il muro di fronte e spinse quella che parve un altro quadro.

La luce li inondò e dinanzi a loro si parò un enorme stanza piena di ragazzi.

Tutti ammutolirono alla loro vista << Nellie ? >> sussurrò qualcuno.

Lei uscì dal tunnel rivelando la presenza di Malfoy

<< Che ci fai qui ?! >> chiese Harry stesso.

<< Sempre allegro Potter … >> rispose lui.

Vennero circondati da tutti.

<< E’ con me >> annunciò Nellie.

<< Che ne sai che non ci volti le spalle ?! >> ringhiò Ron << E’ un mangia morte ! Ha lasciato persino sua cugina al suo destino >>

<< Ascolta Weasley smettila, al massimo siete voi che l’avete abbandonata … lo so che non vi fidate ma posso aiutarvi … >>

<< Malfoy ! >> fu interrotto da Neville che si  diresse verso il biondo con un misto di preoccupazione e rabbia repressa in una calma innaturale.

Si ritrovarono faccia a faccia e lui spinse da parte Nellie, i ragazzi si fecero indietro << Dov’è Merope ? Sei un codardo ! Come hai potuto lasciarla da sola ! Era pur sempre tua cugina ! Non può essere morta , dimmi che non è finita come i miei genitori ! >> la voce gli si incrinò.

Malfoy rimase a guardarlo in silenzio poi rispose in modo che solo lui lo sentisse << Prima cosa non dovevi neanche permetterti di avvicinarti a Merope, di toccarla … >>

<< Cosa vuoi insinuare ? >>

<< Hai capito bene invece, seconda cosa lei non è più prigioniera , l’ho aiutata a fuggire io stesso, dovresti essermene grato se ci tieni a lei >>

<< Sta bene ? >>

<< Non lo so >>

Neville fece un passo indietro << Spera che le tue parole siano vere altrimenti dovrai fare i conti con me >>

Malfoy abbassò il capo in un appena percettibile segno d’assenso.

<< Va bene Malfoy puoi restare, a patto che tu non faccia follie >> disse Harry piuttosto diffidente.

<< Per la prima volta Potter siamo dalla stessa parte a quanto pare >> rispose lui.

<< Spero sia così >> poi rivolse un ultimo sguardo e borbottò qualcosa agli altri ragazzi lì vicino.

Il ritratto cigolò e ne uscirono con un balzo i gemelli Weasly << Siamo venuti a dare una mano ! Quando si combatte ? >> disse George tutto allegro.

<< Ma cosa ci fate qui ?! >> chiese Harry.

<< Abeforth. Stanno vedendo gli altri dell’Ordine >> rispose Fred poi Geroge chiamo Neville << Neville ! Ehy ! Qui c’è qualcuno che ti piacerà rivedere ! >>

Dal buco del ritratto ne uscì battagliera Merope.

<< Merope ! >> la ragazza non fece in tempo a guardare chi l’avesse chiamata che si ritrovò addosso qualcuno.

Quando si staccò si accorse che era Neville << Neville ! Ci sono un sacco di cose che devo dirti ! >> strillò lei abbracciandolo a sua volta.

<< Un sacco ? A me pare solo una e di certo non di scarsa importanza … >> si intromise calmo Malfoy trattenendo la gioia di rivedere la cugina.

<< Draco ! >> Merope gli saltò letteralmente al collo << Ma eri morto ! >> disse stringendolo forte a sé.

Lui sorrise e la abbracciò a sua volta, questo gesto suscitò non poco stupore tra i presenti, Malfoy non rideva mai.

<< Anche io sono contento di vederti ancora viva, ma a quanto pare non sono morto >> rispose lui mentre l’ultimo membro dell’ordine entrava nella stanza.

Si staccò dal biondo << Neville non sarai mica geloso ? >> chiese lei ridendo al fidanzato che guardava Malfoy in modo strano.

<< Io … no ! >> rispose con indifferenza.  Merope sorrise e lo baciò << Sei ancora geloso ? >>

<< Ma io non sono geloso ! >>

 << Si certo ! >>

<< Ragazzi venite dobbiamo prepararci a combattere ! >> urlò Kingsley poco lontano.

<< Andiamo ! >> Merope corse verso gli altri lasciando  cugino e ragazzo da soli, Melfoy stava per allontanarsi quando Neville lo richiamò , Draco si voltò e attese

<< Grazie per aver salvato Merope, scusa per prima >>

<< Tutto a posto tranquillo >> rispose lui tendendo la mano e il moro gliela strinse poi si separarono .

<< Ah Paciock ! Preparati mia cugina deve dirti una cosa molto importante >> disse lui e se ne andò.

 

                                                                    ****************

 

Erano nel cuore della battaglia, Voldemort aveva dato tempo un ora ma Harry non si sarebbe consegnato o almeno  Merope lo sperava.

Correva a perdifiato per i corridoi ormai distrutti di Hogwarts, il tempo sembrava essersi fermato.

Era sola, Neville e Draco erano scomparsi nella battaglia e di loro non aveva notizie.

I vetri infranti venivano illuminati dalla luce degli incantesimi, ad ogni passo un frammento cadeva, la polvere e i detriti inondavano il pavimento.

I muri coperti di sangue, sangue prezioso, sangue sprecato, sangue che non si sarebbe mai dovuto posare su quelle pareti.

Hogwarts era diventata l’inferno,  o forse meglio all’inferno che essere lì e vedere i tuoi amici combattere e morire.

Il corridoio era deserto, dell’antico splendore del castello neanche l’ombra, svoltò l’angolo cautamente e lì le si gelò il sangue.

Colin era lì tra le macerie addormentato, si non poteva essere morto.

<< Colin ! Colin ! >> lo chiamò scuotendolo << Colin ! >> urlò  ma il ragazzo non si muoveva e non l’avrebbe più fatto. Aveva appena visto un suo compagno morto, era lì acanto a lui come poteva essere possibile?

Pensò improvvisamente ad Alice, che cosa era successo alla sua bambina ? Sarebbe vissuta ? L’avrebbero uccisa perché figlia di una traditrice ? Non riusciva a pensarci, si abbandonò contro il muro e per la prima volta per la morte di una persona cara, pianse.

 

                                                              ************

 

<< Nellie ! >> un  urlò squarciò l’aria mentre la ragazza veniva colpita da un incantesimo e sbalzata contro il muro, la bacchetta le cadde di mano e non poteva difendersi.

Greyback troneggiava sopra di lei con un ghigno che non prometteva nulla di buono << Ragazzina che ne dici ? La finiamo adesso o giochiamo un po’ ? Mi piace molto la carne fresca >>

<< Lasciala stare ! Bombarda Maxima !  >> urlò Draco e il muro crollò sul mangiamorte che venne sepolto tra le macerie.

<< Nellie stai bene ? >> chiese lui aiutandola ad alzarsi << Che ti ha fatto ? >>

<< Nulla solo uno schiantesimo non voleva finirmi subito, grazie >>

<< Non c’è di che, ora siamo pari >> disse lui porgendogli la bachetta.

<< Giusto >>  Nellie sorrise e Draco pensò fosse il sorriso più bello del mondo e di sicuro il più sincero.

 

                                                                    ***********

<< Ciao Merope >>

Merope scattò in piedi piuttosto spaventata.

<< Perché frigni ? Il tuo amichetto è morto ? >> nessuna risposta.

<< Credo che sia meglio finirla una volta per tutte con te >>

<< Dov’è mia figlia ? Che le hai fatto ? Se le è successo qualcosa giuro che … >>

<< Cosa cara ? Sono sua nonna ho tutti i diritti di vita e di morte >>

<< Sei un essere spregevole ! >>

<< Oh tesoro ! Quanto sei intelligente ! >> rispose Bellatrix per poi ridere di gusto.

<< Dov’è Alice ?! >> urlò Merope, la bacchetta puntata contro la madre.

<< Ti interessa davvero ? >> iniziò con voce da bambina << La mamma vuole la sua piccola ? E che ne sarà della mamma dopo che l’avrò uccisa ? >>

<< Non te lo permetterò, ha anche un padre ! >>

<< Ah si ? E posso sapere chi è ? Si dice in giro fossi la ragazza di Paciock. Ma lo sa di essere diventato papà ? >>

Merope prese un respiro tese la bacchetta e tentò di lanciare un incantesimo ma la mangiamorte fu più veloce << Crucio ! >>

La maledizione durò a lungo, ormai Merope non riusciva più a respirare lo sapeva, sua madre l’avrebbe uccisa lentamente infliggendole quanto più dolore possibile.

Era rimasta lì a sorridere ed ora che lei iniziava a cedere iniziò a parlarle << Tra poco te ne andrai, fa male  vero ? >> Merope non urlava più ormai non aveva fiato << Avresti potuto essere una buona figlia sai, saresti stata devota al signore Oscuro, saremmo stati una famiglia. Draco è stato a farti scappare vero ? Ha avuto quel che meritava >> di colpo la maledizione cessò lasciandola ad annaspare sul pavimento << Alice, che nome stupido ! Tanto il suo caro paparino morirà stanotte se non passa dalla nostra parte >>

<< Anche tu >>

<< Non ne sarei tanto sicura se fossi in te >> rispose lei chinandosi sul volto della figlia << Se chiedi perdono e ti sottometti a noi forse ti risparmierò un po’ di dolore … >>

<< Preferisco morire che passare dalla vostra parte >>

<< Ah davvero ? Bhè se è così addio, il tuo fidanzatino di raggiungerà presto >> sentenziò alzandosi e indietreggiando per prendere la mira e godersi lo spettacolo.

<< Avada Kedavra ! >> pronunciò la strega, ormai non c’era più scampo Merope lo sapeva, fece un ultimo tentativo per salvarsi, non poteva andare peggio ormai e senza pensare appena a metà incantesimo afferrò la bacchetta e bloccò  il lampo verde, non sapeva come aveva fatto ma sapeva solo che non avrebbe resistito a lungo poi il lampo verde sparì e Bellatrix era a terra.

<< Merope stai bene ? >> era Neville e aveva schiantato Bellatrix.

<< Non lo so. Nev aiutami >>

Il ragazzo la prese tra le braccia e proprio in quel momento la voce di Voldemort rimbombava nel castello, fino a mezzanotte aveva detto. Il castello diventò di una calma innaturale, la battaglia era sospesa.

<< Vieni Merope ti porto io >>

<< No prendi Colin >>

Neville si voltò versò il punto indicato e gli si gelò il sangue << Colin >> sussurrò << Non … >>

Non parlò più prese il ragazzo e si avviarono in sala grande, Merope si riuscì subito a riprendere ma era un po’ stordita .

Arrivati in sala Grande deposero Colin di fianco agli altri corpi e Merope iniziò a piangere silenziosamente.

Colin, Lavanda, Lupin, Tonks perché ?

Non riusciva a vedere si voltò e abbracciò Neville.

<< Nev ti devo dire una cosa vieni >> lo tirò per la mano nel corridoio vicino dov’e c’era anche Draco, Nellie curava i feriti in sala grande.

<< Merope  >> chiamò Draco avvicinandosi << Dra, ti prego dov’è Alice dov’è mia figlia ? >>

<< Io … non lo so era a villa Malfoy non le è successo niente … non … mia madre si sarà occupata di lei … >> non sapeva neanche lui cosa succedesse a casa sua.

<<  Tua figlia ? >> chiese Neville perplesso.

<< Ah, Neville non te l’ho detto >> disse abbassando il capo imbarazzata << si diventato papà >>

Un tonfo, Merope si voltò e Neville non era più al suo fianco << Nev ? >> era lì a terra svenuto.

<< Oh cielo ! Neville ! Sei vivo ?! >> non rispondeva ancora.

Draco si batté una mano sulla fronte e abbassò il capo della serie“ Non si può ?!”.

Neville aprì gli occhi << Merope che è successo ?! Tutto bene ? Devo aver sbattuto la testa non mi ricordo cosa hai detto, una cosa strana … >>

<< Ecco Nev non hai sbattuto la testa … >>

<< Non glielo dire se no sviene di nuovo ! >> intervenne Draco e Merope scoppiò a ridere.

<< Allora cioè tu sei diventata mamma ? Io papà ? Abbiamo una figlia da quando ?! >> chiese stralunato.

<< Da marzo, ora Nev, potresti rialzarti ? >>

<< Oh si >> disse balzando in piedi << Come si chiama ? >> chiese ansioso ed evidentemente sotto shock.

<< Alice come tua madre spero ti piaccia, poi come secondo nome Jean, ho nominato Hermione come sua madrina va bene ? >>

<< Oh è stupendo è un nome bellissimo ! Io non so … mi stai raccontando … no allora è vero ! Si Hermione è fantastica come madrina ! >> rispose mentre per poco sveniva di nuovo.

<< Ok ora prendi un respiro  profondo e …. >>

<< Harry Potter è morto >> era la voce serpentina di Voldemort << E’ stato ucciso mentre cercava di fuggire. Unitevi a me e sarete ricompensati. Ogni uomo donna o bambino che si opporrà a me verrà ucciso, inginocchiatevi davanti a me ogni goccia di sangue magico è sprecato, Lord Voldemrot sa apprezzare il coraggio. Stiamo venendo >> poi tutto silenzio.

<< No >> sussurrò Merope.

Corsero fuori nel cortile, la folla di mangia morte veniva verso di loro, con Hagrid che trasportava qualcosa, non poteva essere morto, decisamente no.

Tutta Hogwarts era corsa fuori e stava assistendo alla scena che gli si parava davanti.

<< Ecco il vostro eroe ! Morto mentre cercava di fuggire e di salvarsi mentre voi combattevate per lui ! Harry Potter è morto, una nuova era sta per nascere io apprezzo il coraggio e vi perdono, unitevi a me e sarete ricompensati, non lo fate ? Subirà le conseguenze, avanti Hagrid, posalo ai miei pidi dov’è giusto che stia>> Il gigante obbedì.

<< Harry ! >> Ginny urlò e cercò di raggiungere Harry ma suo padre la bloccò.

 << Chi si vuole unire a me ? >> chiese con un disgustoso sorriso sul volto.

Neville si fece avanti << Mi unirò a voi quando l’inferno gelerà ! >>

<< Chi è costui ? >>

<< Neville Paciock mio Signore, il figlio degli auror >> rispose Bellatrix.

<< Ah si. Pensaci saresti un buon mangia morte, sei purosangue ed ogni goccia di sangue magico è sprecata >>

<< Meglio  morire >>

<< Bene , hai fatto la tua scelta e io rispetto le scelte degli altri >> Alzò la bacchetta ma la abbassò appena un'altra figura uscì dalla folla.

<< Oh Merope che piacere rivederti ! Noi due abbiamo qualcosa in sospeso >>

<< Credo proprio di si >> disse mettendosi di fianco a Neville.

<< Bellatrix guarda un po’ tua figlia e il tuo futuro genero, che bella coppia, tranquilli ragazzi morirete insieme >> alzò la bacchetta e da una finestra del castello venne sparato fuori il cappello parlante , tra le mani di Voldemort.

<< Non ci saranno più smistamenti ad Hogwarts, solo una casa Serpeverde >>

 Merope all’improvviso non riuscì più a muoversi e neanche Neville su cui il cappello si posò e improvvisamente il ragazzo prese fuoco.

<< No!  >> urlò Merope ma ormai le fiamme lo circondavano.

Poi improvvisamente il cappello gli cadde e Neville fu di nuovo libero e tra le mani stringeva la spada di Grifondoro.

Si lanciò sul serpente, Nagini e li mozzò la testa << Nooooooo ! >>

L’urlo di Voldemort fu terribile e cercò di uccidere Nevilla ma Merope fu più veloce, una volta che Il Signore oscuro si fosse distratto e indebolito l’incantesimo riuscì a liberarsi e proteggere Neville.

<< Me la pagherete ! >>

Poi il finimondo, Hogwarts era corsa in loro aiuto combattendo contro i mangiamorte e ormai Voldemort per difendersi gli aveva persi di vista.

Si immersero nella folla e si unirono alla lotta,tra tutto quel caos il corpo di Harry doveva essere stato calpestato.

 

 

 

<< Nellie attenta !  >> urlò Draco parandosi alle sue spalle e bloccando un anatema.

<< Draco non ce la faremo sono troppi ! >> una decina di mangiamorte gli avevano circondati.

<< Non ti preoccupare ! Ci sono io … >>

<< Che sicurezza guarda ! Non sei messo molto meglio di me! >>

<< Spiritosa ma questo non è il momento ! >>

 

<< Mia figlia no, Cagna ! >> urlò Molly.

<< Oh che paura ? Che succederà quando la mamma sarà morta ? >> la cantilenò lei.

Iniziarono a combattere , poi un lampo verde oltrepassò il petto di Bellatrix e la strega non si mosse più.

Merope lì accanto assistette alla scena, sua madre era morta sapeva che era sempre sua madre ma non provò pietà per lei. Non era mai stata sua madre e non lo sarebbe mai stata.

 

Harry Potter era vivo stava lì faccia a faccia con Voldemort, ma com’era possibile ? Il silenzio calò nella sala mentre i due parlavano girando intorno.

Poi uno scoppio di luce, durò poco o forse molto poi Voldemort cadde, il prescelto aveva vinto, la guerra era finita.

I mangia morte ormai erano tutti KO e tutti corsero incontro ad Harry per abbracciarlo e per ammirarlo. La prima a raggiungerlo fu Ginny che lo baciò con passione poi tutti gli altri.

Un nuovo giorno stava nascendo, il sole iniziava a fare capolino da dietro le colline illuminando i vincitori.

<< Nellie ! >> la chiamò Draco accanto a lei.

<< Si ? >> rispose lei voltandosi con gli occhi  verdi che brillavano.

<< Buon Compleanno >> disse poi si avvicinò a lei e senza pensarci la baciò con foga, lei rispose al bacio , fu un attimo poi si distaccarono.

<< Tu .. Draco ti senti bene ? >> disse leggermente scioccata.

<< Mai stato meglio >> rispose con il sorriso più sincero della sua vita.

<< No dico mi hai appena dato un bacio … >>

<<  Era il tuo regalo di compleanno, ti ho mai detto che sei la ragazza più fantastica che io abbai conosciuto ? >> disse tirandola a sé.

<< Non mi pare … ma … >>

<< Niente ma , la guerra è finita ! >>

<< Draco ! >> Lucius e Narcissa correvano verso di loro.

<< Mamma ! Papà ! >>

<< Oh piccolo mio ! Pensavo fossi morto ! Ti voglio bene >> disse lei abbracciandolo forte tra le lacrime.

<< Anche io mamma, anche io >>

<< Draco … >> chiamò incerto Lucius.

<< Si ? >>

<< Mi dispiace, per tutto quello che ti ho fatto passare .. mi puoi perdonare ? >> disse abbassando il capo.

<< Padre, se mi chiedete perdono vuol dire che davvero sei migliore di quello che sembri >>

<< Grazie figliolo >> si abbracciarono << Il fatto che non dia una buona impressione non è molto rassicurante … >>

<< Zia Cissy ? >>

<< Merope ! >> la salutò abbracciandola << Pensavo ……. meno male state tutti bene ! >>

<< Dora è  morta >>

<< Mi dispiace tantissimo …. Io … Alice sta bene, ho pensato io a lei, tua madre non andava molto d’accordo, mi dispiace per lei era sempre mia sorella, tu stai bene ? >>

<< Mai stata meglio ! Grazie di tutto ! >>

<< Di niente, ti ridò la piccola a patto che tu passi più spesso a trovarci >> disse lei facendogli l’occhiolino.

<< Certo ! >> poi si voltò verso Draco.

<< Chi è la ragazza tesoro ? >> chiese Cissy.

<< Lei è Nellie mamma,diciamo la tua futura nuora >> rispose lanciando uno sguardo furtivo alla ragazza che arrossi notevolmente tanto da far scappare a tutti un sorriso.

 

 

 

Hey non è mica finita qui ! Eh si mi dovrete sopportare per un bel po’ ! Ho idee fino alla new generation !

Non ci credo di essere arrivata al 21° capitolo ! Non avrei mai pensato !

Ed è solo grazie a voi che la storia è arrivata fino a questo punto !

Un grazie infinite a tutti quello che seguono e recensiscono e a tutti quelli che in qualche modo sanno dell’esistenza della storia ! :D

So che non è dei migliori capitoli ma spero vi piaccia, sinceramente non so neanche come abbia fatto a scriverlo talmente tanti impegni !
 

Un grazie enorme va a    love_music   che ha avuto la pazienza e la pazzia di leggere e recesire dal primo capitolo e io mi chiedo ancora come abbia fatto ...



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Capitolo 22
*** AVVISO SERIE : NUOVA FANFICTION ***


Ciao a tutti !
Volevo avvisare che questa storia verrà chiusa.
Il capitolo 22 di questa fanfiction sarà il primo di una altra fanfiction " Nuove storie e verità".
Questo perchè poi sarebbe troppo lunga e anche perchè ho cambiato un po' genere di narrazione e insieme non vanno più bene.
Grazie per tutto ! Spero di vedervi alla continua :D Ecco il link del nuovo capitolo:



http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=833078&i=1

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