Love Game di Leslie_burke (/viewuser.php?uid=99318)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo lavoro! ***
Capitolo 2: *** Paparazzi ***
Capitolo 3: *** Reazione a catena ***
Capitolo 1 *** Un nuovo lavoro! ***
Kodocha 02
Ciao a tutti ^^ Questa
è la mia seconda fan-fiction su Kodocha, e questa volta
seguirà la story-line dell'anime (sebbene io preferisca il
manga), e sarà uno scontro all'ultimo flash tra Akito e
Naozumi!
Sana alzò il viso per osservare l'immenso edificio della
Soul Corporetion, un'agenzia che
ingaggiava solo gli attori più dotati. Era stata invitata
per
prendere parte a un film, col ruolo di protagonista! Sul momento si era
sentita ovviamente entusiasta e felice per quella proposta, ma adesso
le preoccupazioni stavano venendo a galla.
« Su, avanti, non entri? » le chiese Rei,
raggiungendola.
La ragazza sorrise, e con passo
deciso varcò l'ingresso.
« Wow! Si vede che
qua non hanno problemi di soldi! » esclamò vedendo
il lusso e l'eleganza dell'ambiente.
Poco dopo vennero guidati fino a una nuova stanza, dove parecchie
persone erano già sedute attorno a un tavolo, tra cui...
« Naozumi?!
» disse meravigliata, notando l'amico. Lui le sorrise,
gentile e
cordiale come al solito. La ragazza ricambiò, imbarazzata:
non
sapeva che alle riprese avrebbe preso parte anche lui.
« Allora,
adesso che ci siamo tutti direi che possiamo anche iniziare.
»
iniziò un uomo vestito di scuro con aria solenne.
Vuol dire che noi
eravamo gli ultimi?! Eppure mancano ancora 5 minuti all'ora stabilita
per l'incontro! Pensò,
sentendo il cuore accelerare di battiti. Anche Rei, che si era
accomodato di fianco a lei sembrava agitato adesso.
« Come sono
certo saprete, il film gira attorno a un triangolo d'amore: Kurata
sarà la protagonista, di cui si innamorano due ragazzi,
interpretati da Kamura e da... » sbuffò «
qualcuno che dobbiamo ancora trovare! Ma per fortuna nelle scene
iniziali non compare, quindi non sarà un eccessivo problema.
».
Bene... sembravano tanto
organizzati
e poi manca ancora un attore fondamentale?! La storia del triangolo non
piace, spero che Nao non si faccia venire strane idee... commentò
mentalmente Sana, anche se si pentì subito di quel pensiero:
in
fondo era anche grazie a lui se ora lei e Akito erano fidanzati.
« Qualcuno ha delle domande?
» chiese l'uomo.
« Dove verranno
girate le scene? » chiesero in contemporanea i due
protagonisti, facendo scoppiare tutti a ridere.
« Allora...
l'80% delle riprese si svolgono in America, nel centro della
città di New York. » i due si guardarono,
increduli, e
Sana si sentì di nuovo in imbarazzo.
L'assemblea finì così, senza nuovi colpi di
scena. Non ho avuto il
coraggio di chiedere quanto dovremo stare negli States...
però di sicuro saranno almeno un paio di mesi!
« Qualcosa non va?
» s'informò premuroso Naozumi, notando
l'espressione dell'amica.
« E me lo chiedi?
Dobbiamo andare lontanissimo, e probabilmente per molto! » E quando Akito saprà
che noi saremo i protagonisti love-love la tragedia sarà
completa. completò mentalmente, senza aver
però il coraggio di esprimerlo ad alta voce; la risposta in
sé era già stata abbastanza brusca, considerando
che lui si stava solo preoccupando per lei.
« Sì, ma
questo sarà il film dell'anno! La nostra fama
raggiungerà le stelle, senza considerare che entreremo in
contatto con altri grandissimi attori, e il regista è il
top! » la guardò con affetto
« anche se scommetto che per te queste cose non sono poi
così importanti. » finì ridendo.
L'altra si finse offesa.
« Ah, quindi pensi
che non prenda seriamente il mio lavoro e il mio futuro eh? Vedrai
quando i riflettori saranno puntati solo ed esclusivamente su di me, e
tu rimarrai in un angolino all'ombra! »
« Allora facciamo una
sfida: dopo l'uscita del cinema, vedremo il pubblico chi apprezza
maggiormente... e magari parteciperà anche il misterioso
terzo attore! » propose di slancio.
« Cosa?! Ma tu hai
orde di bimbeminkia che ti sostengono! Loro non dovrebbero aver diritto
al voto! » protestò.
« Sono curioso di
vedere come farai a impedir loro di votare! Adesso però devo
proprio andare. » si scusò. Poi, dopo un attimo di
esitazione, aggiunse, a voce bassa:
« Sarà bello lavorare di nuovo insieme, Sana.
» senza aspettare risposta girò le spalle e
uscì dalla sala, estraendo il cellulare.
Lo sapevo...
è a posto come amico, ma... amo Akito. Se una volta avevo
dei dubbi adesso ne sono certa! Spero davvero che riesca a prendere
bene tutta questa storia...
Spero che il
primo capitolo vi sia piaciuto... se avete voglia, ricordate che
leggere i vostri commenti mi fa sempre molto piacere! Ne approfitto
anche per ringraziare le persone che hanno recensito l'altra mia fan
fiction :-)
Leslie
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Capitolo 2 *** Paparazzi ***
LG02b
Ecco a voi il secondo
episodio di questa fan-fiction... devo ammettere che non sono molto
soddisfatta, troppe sequenze dialogiche! Però dovevo
metterle per forza... il prossimo capitolo sarà scritto
meglio, promesso, inoltre entrerà in scena Akito...
Sana guardò Naozumi uscire. Riusciva a capire come mai
avesse tante fans, e non
solo bimbeminkie... aveva un bel fisico, e il viso, leggermente da
straniero, gli dava un'aria affascinante. Ma Akito era Akito. « Aspetta Nao, vengo
anch'io! » esclamò seguendolo. Mentre si avviavano
all'uscita, Naozumi sospirò. «
Sai una cosa? Neanch'io sono poi così convinto di questo
lavoro... dicono che il regista sia terribile! »
mormorò
abbassando la voce. Lei scoppiò a ridere. «
E poi sarei io quella che non ci tiene al lavoro? Insomma, dimostra di
essere un uomo! » protestò, allungandosi da dietro
e
mettendogli un braccio attorno al collo. Si mise a ridere anche lui.
Poi, i flash li colpirono senza alcun preavviso, accecandoli. Sana ci
mise un attimo a capire cos'era successo. « N-no... »
si allontanò in fretta dall'amico, ma ormai la tragedia era
iniziata. «
Allora vi siete rimessi insieme! Avete chiesto voi al regista di
assumere entrambi? » « Wow! Prenderete
questo viaggio come occasione per passare del tempo insieme?
» «
Quand'è che vi siete rifidanzati? Chi è stato a
fare la
prima mossa? » Le domande travolsero i due attori come una
valanga.
I continui flash le impedivano di ragionare, e rispondere a tono. «
Mi dispiace, ma Naozumi non è il mio fidanzato! »
ribatté comunque, infastidita, rendendosi conto troppo tardi
dell'ambiguità della frase. Per un momento, scese il
silenzio.
Poi, peggio di prima. «
Naozumi, a quanto pare lei è ancora innamorata di te... come
mai
non ricambi? Troppo orgoglioso? » lui scoppiò a
ridere. «
Vi assicuro, sono sorpreso anch'io... ma sono convinto Sana si sia
espressa male. Nonostante a reciproca stima, tra noi adesso
c'è un
rapporto strettamente lavorativo. ». Poi, puntuale come al
solito, Rei arrivò sgommando,
mettendo quasi sotto i paparazzi. Sana salì immediatamente,
e,
nel farlo, commise la terza mossa avventata nel giro di pochi minuti:
prese per mano il collega, e se lo
tirò dietro sul sedile posteriore.
«
Sana? » chiese Naozumi appena si furono allontanati. « Non parlarmi. Sono
morta! Ti immagini che articolo tireranno fuori?! »
gridò, disperata. « Stai mangiando il
copione. » le fece notare «
e poi... dato che mi hai "sequestrato" in questo modo, ne deduco mi
inviterai a pranzo! ». Lei lo guardò negli occhi. «
Per favore, non ti ci mettere anche tu! Devo parlare con Akito,
assolutamente prima che legga da qualche parte questa notizia. Dove
posso lasciarti? » chiese, chiudendo gli occhi e
appoggiandosi al
sedile, stanca da quell'ultimo ostacolo alla sua vita sentimentale. «
Va bene qui! Maeda ci sta seguendo! » ridacchiò,
guardando
attraverso il vetro posteriore. Rei accostò, e lui ne
approffitò per scendere. Prima però,
lanciò
un'occhiata al ragazza al suo fianco, assonata. «
Sai, non ti ho mai vista dormire. Mi piacerebbe, un giorno. »
E,
senza lasciarle il tempo di replicare, chiuse la portiera.
Spero vi sia piaciuto... e ricordate, una recensioncina, critica o
positiva, è sempre graditissima ;-)
Leslie
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Capitolo 3 *** Reazione a catena ***
Kodocha3a
Sana prese
in mano il cellulare, e rimase a fissarlo, nervosa. Non era molto
sicura di come l'avrebbe presa Akito: il rapporto tra lei e Noazumi era
sempre stato un punto dolente nella loro relazione, più del
necessario. Si concesse un lungo sospiro, poi selezionò il
numero dalla rubrica. Anzi, meglio scrivere un messaggio,
più semplice e diretto.
Ciao, come va? Devo
assolutamente parlarti di una casa prima di domani... vieni da me alle
cinque? Tua, Sana.
Senza pensarci
più, schiacciò il tasto di invio. Probabilmente
si stava preoccupando per nulla, Hayama non era così
infantile, avrebbe capito.
Si mise quindi a vedere vecchi episodi di Kodocha: com'era strano
vedersi da piccola! Sembrava delicata, eppure lei stessa si sorprese
della forza e determinazione che emanava durante quelle prime riprese. Nao... hai deciso di prendere
una strada lunga e difficile come quella della recitazione grazie a me?
Le sembrava strano. Era riuscita ad entrare tanto in
profondo nell'anima del ragazzo attraverso un semplice schermo? Un
brivido le corse lungo la schiena. Ricordava le intese riprese di Mizu
No Yakata... forse, non era poi così assurdo. Il teatro e il
cinema avevano un potere incredibile sui cuori degli uomini; Akito... recitai con tutta me
stessa per migliorare la tua situazione... che anche la tua storia sia
cambiata per il mio lavoro? Fingendo, sono stata in grado di cambiare
il destino di due persone? L'ultimo pensiero la
spaventò: se era così, allora aveva delle
responsabilità su entrambi.
Benedisse lo squillo del campanello: non voleva far altro che buttarsi
tra le braccia del suo ragazzo.
« Non pensavo fossimo arrivati già a questo
livello, Sana! Potevi anche parlarmene prima! » disse Akito,
entrando nella stanza. Lei ricambiò il suo sguardo,
perplessa. Di cosa stava parlando? Fissò più
attentamente i suoi occhi, di solito freddi e impenetrabili come il
ghiaccio, e notò che erano stranamente accesi.
« Hey, parla adesso o
taci per sempre. Devo spiegarti di... » cominciò
in tono deciso.
« Una casa. Ha il
giardino? Ci terrei molto, vorrei prendere un cane. Però, le
bollette le paghi tu, visto che hai così tanta fretta!
» la interruppe sorridendo. Presa da un dubbio,
andò nei messaggi inviati.
« Sei uno stupido!
» cominciò a prendere a martellate il suo
fidanzato, che rideva come non mai. Poi, le afferrò
delicatamente il polso, l'attirò a sé e si
concesse un lungo bacio. Sana non si ribellò. Si sentiva
così serena, sicura... ti
amo un sacco.
« Akito... dopo, sul
serio. » odiandosi, si sottrasse a quel contatto, prima il
dovere poi il piacere.
Lui continuò a tenerla sulle ginocchia.
« Amore... oggi ho
commesso una gaffe. » sussurrò, e gli
raccontò tutto. L'altro, non sembrò mai
particolarmente agitato, e nemmeno irritato. Gli accarezzò i
capelli. Lo sapevo, mi
stavo spaventando per niente! esultò dentro di
sé.
« Dai, piccola, non
vedo dove stia il problema! » rispose Hayama, tenendola
ancora più stretta « Basta che chiami il
regista, inventi una scusa e ti dimetti dall'incarico. »
concluse.
Passarono alcuni secondi di silenzio, mentre Sana elaborava le sue
parole. Doveva aver capito male, oppure stava scherzando. No, i suoi
occhi erano tornati quelli di sempre: belli e maledetti. Si
alzò di scatto.
« Me l'avevi
promesso, non avresti interferito col mio lavoro. » le
tremava la voce, sebbene stesse cercando di rimanere calma.
Perché nella vita reale non riusciva a recitare bene quanto
dopo aver letto il copione? Sarebbe stato molto più semplice.
« Non ho intenzione
di lasciarti andare con quel tipo! Sei matta? Non capisce che ci prova?
» sbottò, alzandosi in piedi pure lui. Adesso era
l'uno di fronte all'altra.
« Certo che lo so! Si
è dichiarato molto prima di te! »
ribatté, con cattiveria, tanto da poter vedere una rara
espressione di sorpresa sul suo viso.
« Cosa? Io ci avevo
provato, ma tu ti rifiutavi di capire! » adesso, sembrava
arrabbiato sul serio.
« Già, se
Nao fosse stato zitto, e non ti avesse fatto da portavoce, adesso sarei
ancora con lui! » esplose, buttandogli la verità
dritta in faccia. Altri momenti di imbarazzata quiete. Come quella
prima delle tempeste. Solo, che il ragazzo di fronte a lei aveva uno
strano modo di ferire: lentamente, si girò, andò
verso la porta, e sussurrò « O me o il lavoro
con quello, Sana. » poi, prima che lei potesse fare
alcunché, uscì dalla stanza correndo.
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