Love Game

di Leslie_burke
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo lavoro! ***
Capitolo 2: *** Paparazzi ***
Capitolo 3: *** Reazione a catena ***



Capitolo 1
*** Un nuovo lavoro! ***


Kodocha 02 Ciao a tutti ^^ Questa è la mia seconda fan-fiction su Kodocha, e questa volta seguirà la story-line dell'anime (sebbene io preferisca il manga), e sarà uno scontro all'ultimo flash tra Akito e Naozumi!

Sana alzò il viso per osservare l'immenso edificio della Soul Corporetion, un'agenzia che ingaggiava solo gli attori più dotati. Era stata invitata per prendere parte a un film, col ruolo di protagonista! Sul momento si era sentita ovviamente entusiasta e felice per quella proposta, ma adesso le preoccupazioni stavano venendo a galla.
« Su, avanti, non entri? » le chiese Rei, raggiungendola.
La ragazza sorrise, e con passo deciso varcò l'ingresso.
« Wow! Si vede che qua non hanno problemi di soldi! » esclamò vedendo il lusso e l'eleganza dell'ambiente.
Poco dopo vennero guidati fino a una nuova stanza, dove parecchie persone erano già sedute attorno a un tavolo, tra cui...
« Naozumi?! » disse meravigliata, notando l'amico. Lui le sorrise, gentile e cordiale come al solito. La ragazza ricambiò, imbarazzata: non sapeva che alle riprese avrebbe preso parte anche lui.
« Allora, adesso che ci siamo tutti direi che possiamo anche iniziare. » iniziò un uomo vestito di scuro con aria solenne.
Vuol dire che noi eravamo gli ultimi?! Eppure mancano ancora 5 minuti all'ora stabilita per l'incontro! Pensò, sentendo il cuore accelerare di battiti. Anche Rei, che si era accomodato di fianco a lei sembrava agitato adesso.
« Come sono certo saprete, il film gira attorno a un triangolo d'amore: Kurata sarà la protagonista, di cui si innamorano due ragazzi, interpretati da Kamura e da... » sbuffò « qualcuno che dobbiamo ancora trovare! Ma per fortuna nelle scene iniziali non compare, quindi non sarà un eccessivo problema. ».
Bene... sembravano tanto organizzati e poi manca ancora un attore fondamentale?! La storia del triangolo non piace, spero che Nao non si faccia venire strane idee... commentò mentalmente Sana, anche se si pentì subito di quel pensiero: in fondo era anche grazie a lui se ora lei e Akito erano fidanzati.
« Qualcuno ha delle domande? » chiese l'uomo.
« Dove verranno girate le scene? » chiesero in contemporanea i due protagonisti, facendo scoppiare tutti a ridere.
« Allora... l'80% delle riprese si svolgono in America, nel centro della città di New York. » i due si guardarono, increduli, e Sana si sentì di nuovo in imbarazzo.
L'assemblea finì così, senza nuovi colpi di scena. Non ho avuto il coraggio di chiedere quanto dovremo stare negli States... però di sicuro saranno almeno un paio di mesi!
« Qualcosa non va? » s'informò premuroso Naozumi, notando l'espressione dell'amica.
« E me lo chiedi? Dobbiamo andare lontanissimo, e probabilmente per molto! » E quando Akito saprà che noi saremo i protagonisti love-love la tragedia sarà completa. completò mentalmente, senza aver però il coraggio di esprimerlo ad alta voce; la risposta in sé era già stata abbastanza brusca, considerando che lui si stava solo preoccupando per lei.
« Sì, ma questo sarà il film dell'anno! La nostra fama raggiungerà le stelle, senza considerare che entreremo in contatto con altri grandissimi attori, e il regista è il top! » la guardò con affetto « anche se scommetto che per te queste cose non sono poi così importanti. » finì ridendo. L'altra si finse offesa.
« Ah, quindi pensi che non prenda seriamente il mio lavoro e il mio futuro eh? Vedrai quando i riflettori saranno puntati solo ed esclusivamente su di me, e tu rimarrai in un angolino all'ombra! »
« Allora facciamo una sfida: dopo l'uscita del cinema, vedremo il pubblico chi apprezza maggiormente... e magari parteciperà anche il misterioso terzo attore!  » propose di slancio.
« Cosa?! Ma tu hai orde di bimbeminkia che ti sostengono! Loro non dovrebbero aver diritto al voto! » protestò.
« Sono curioso di vedere come farai a impedir loro di votare! Adesso però devo proprio andare. » si scusò. Poi, dopo un attimo di esitazione, aggiunse, a voce bassa: « Sarà bello lavorare di nuovo insieme, Sana. » senza aspettare risposta girò le spalle e uscì dalla sala, estraendo il cellulare.
Lo sapevo... è a posto come amico, ma... amo Akito. Se una volta avevo dei dubbi adesso ne sono certa! Spero davvero che riesca a prendere bene tutta questa storia...

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto... se avete voglia, ricordate che leggere i vostri commenti mi fa sempre molto piacere! Ne approfitto anche per ringraziare le persone che hanno recensito l'altra mia fan fiction :-)

Leslie

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Capitolo 2
*** Paparazzi ***


LG02b Ecco a voi il secondo episodio di questa fan-fiction... devo ammettere che non sono molto soddisfatta, troppe sequenze dialogiche! Però dovevo metterle per forza... il prossimo capitolo sarà scritto meglio, promesso, inoltre entrerà in scena Akito...

Sana guardò Naozumi uscire. Riusciva a capire come mai avesse tante fans, e non solo bimbeminkie... aveva un bel fisico, e il viso, leggermente da straniero, gli dava un'aria affascinante. Ma Akito era Akito. 
« Aspetta Nao, vengo anch'io! » esclamò seguendolo. Mentre si avviavano all'uscita, Naozumi sospirò. « Sai una cosa? Neanch'io sono poi così convinto di questo lavoro... dicono che il regista sia terribile! » mormorò abbassando la voce. Lei scoppiò a ridere. « E poi sarei io quella che non ci tiene al lavoro? Insomma, dimostra di essere un uomo! » protestò, allungandosi da dietro e mettendogli un braccio attorno al collo. Si mise a ridere anche lui. Poi, i flash li colpirono senza alcun preavviso, accecandoli. Sana ci mise un attimo a capire cos'era successo. « N-no... » si allontanò in fretta dall'amico, ma ormai la tragedia era iniziata. « Allora vi siete rimessi insieme! Avete chiesto voi al regista di assumere entrambi? » « Wow! Prenderete questo viaggio come occasione per passare del tempo insieme? » « Quand'è che vi siete rifidanzati? Chi è stato a fare la prima mossa? » Le domande travolsero i due attori come una valanga. I continui flash le impedivano di ragionare, e rispondere a tono. « Mi dispiace, ma Naozumi non è il mio fidanzato! » ribatté comunque, infastidita, rendendosi conto troppo tardi dell'ambiguità della frase. Per un momento, scese il silenzio. Poi, peggio di prima. « Naozumi, a quanto pare lei è ancora innamorata di te... come mai non ricambi? Troppo orgoglioso? » lui scoppiò a ridere. « Vi assicuro, sono sorpreso anch'io... ma sono convinto Sana si sia espressa male. Nonostante a reciproca stima, tra noi adesso c'è un rapporto strettamente lavorativo. ». Poi, puntuale come al solito, Rei arrivò sgommando, mettendo quasi sotto i paparazzi. Sana salì immediatamente, e, nel farlo, commise la terza mossa avventata nel giro di pochi minuti: prese per mano il collega, e se lo tirò dietro sul sedile posteriore.

« Sana? » chiese Naozumi appena si furono allontanati. « Non parlarmi. Sono morta! Ti immagini che articolo tireranno fuori?! » gridò, disperata. « Stai mangiando il copione. » le fece notare « e poi... dato che mi hai "sequestrato" in questo modo, ne deduco mi inviterai a pranzo! ». Lei lo guardò negli occhi. « Per favore, non ti ci mettere anche tu! Devo parlare con Akito, assolutamente prima che legga da qualche parte questa notizia. Dove posso lasciarti? » chiese, chiudendo gli occhi e appoggiandosi al sedile, stanca da quell'ultimo ostacolo alla sua vita sentimentale. « Va bene qui! Maeda ci sta seguendo! » ridacchiò, guardando attraverso il vetro posteriore. Rei accostò, e lui ne approffitò per scendere. Prima però, lanciò un'occhiata al ragazza al suo fianco, assonata.
« Sai, non ti ho mai vista dormire. Mi piacerebbe, un giorno. » E, senza lasciarle il tempo di replicare, chiuse la portiera.

Spero vi sia piaciuto... e ricordate, una recensioncina, critica o positiva, è sempre graditissima ;-)
Leslie

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Capitolo 3
*** Reazione a catena ***


Kodocha3a Sana prese in mano il cellulare, e rimase a fissarlo, nervosa. Non era molto sicura di come l'avrebbe presa Akito: il rapporto tra lei e Noazumi era sempre stato un punto dolente nella loro relazione, più del necessario. Si concesse un lungo sospiro, poi selezionò il numero dalla rubrica. Anzi, meglio scrivere un messaggio, più semplice e diretto.
Ciao, come va? Devo assolutamente parlarti di una casa prima di domani... vieni da me alle cinque? Tua, Sana.
Senza pensarci più, schiacciò il tasto di invio. Probabilmente si stava preoccupando per nulla, Hayama non era così infantile, avrebbe capito.
Si mise quindi a vedere vecchi episodi di Kodocha: com'era strano vedersi da piccola! Sembrava delicata, eppure lei stessa si sorprese della forza e determinazione che emanava durante quelle prime riprese. Nao... hai deciso di prendere una strada lunga e difficile come quella della recitazione grazie a me? Le sembrava strano. Era riuscita ad entrare tanto in profondo nell'anima del ragazzo attraverso un semplice schermo? Un brivido le corse lungo la schiena. Ricordava le intese riprese di Mizu No Yakata... forse, non era poi così assurdo. Il teatro e il cinema avevano un potere incredibile sui cuori degli uomini; Akito... recitai con tutta me stessa per migliorare la tua situazione... che anche la tua storia sia cambiata per il mio lavoro? Fingendo, sono stata in grado di cambiare il destino di due persone? L'ultimo pensiero la spaventò: se era così, allora aveva delle responsabilità su entrambi.
Benedisse lo squillo del campanello: non voleva far altro che buttarsi tra le braccia del suo ragazzo.
« Non pensavo fossimo arrivati già a questo livello, Sana! Potevi anche parlarmene prima! » disse Akito, entrando nella stanza. Lei ricambiò il suo sguardo, perplessa. Di cosa stava parlando? Fissò più attentamente i suoi occhi, di solito freddi e impenetrabili come il ghiaccio, e notò che erano stranamente accesi.
« Hey, parla adesso o taci per sempre. Devo spiegarti di... » cominciò in tono deciso.
« Una casa. Ha il giardino? Ci terrei molto, vorrei prendere un cane. Però, le bollette le paghi tu, visto che hai così tanta fretta! » la interruppe sorridendo. Presa da un dubbio, andò nei messaggi inviati.
« Sei uno stupido! » cominciò a prendere a martellate il suo fidanzato, che rideva come non mai. Poi, le afferrò delicatamente il polso, l'attirò a sé e si concesse un lungo bacio. Sana non si ribellò. Si sentiva così serena, sicura... ti amo un sacco.
« Akito... dopo, sul serio. » odiandosi, si sottrasse a quel contatto, prima il dovere poi il piacere.
Lui continuò a tenerla sulle ginocchia.
« Amore... oggi ho commesso una gaffe. » sussurrò, e gli raccontò tutto. L'altro, non sembrò mai particolarmente agitato, e nemmeno irritato. Gli accarezzò i capelli. Lo sapevo, mi stavo spaventando per niente! esultò dentro di sé.
« Dai, piccola, non vedo dove stia il problema! » rispose Hayama, tenendola ancora più stretta « Basta che chiami il regista, inventi una scusa e ti dimetti dall'incarico. » concluse.
Passarono alcuni secondi di silenzio, mentre Sana elaborava le sue parole. Doveva aver capito male, oppure stava scherzando. No, i suoi occhi erano tornati quelli di sempre: belli e maledetti. Si alzò di scatto.
« Me l'avevi promesso, non avresti interferito col mio lavoro. » le tremava la voce, sebbene stesse cercando di rimanere calma. Perché nella vita reale non riusciva a recitare bene quanto dopo aver letto il copione? Sarebbe stato molto più semplice.
« Non ho intenzione di lasciarti andare con quel tipo! Sei matta? Non capisce che ci prova? » sbottò, alzandosi in piedi pure lui. Adesso era l'uno di fronte all'altra.
« Certo che lo so! Si è dichiarato molto prima di te! » ribatté, con cattiveria, tanto da poter vedere una rara espressione di sorpresa sul suo viso.
« Cosa? Io ci avevo provato, ma tu ti rifiutavi di capire! » adesso, sembrava arrabbiato sul serio.
« Già, se Nao fosse stato zitto, e non ti avesse fatto da portavoce, adesso sarei ancora con lui! » esplose, buttandogli la verità dritta in faccia. Altri momenti di imbarazzata quiete. Come quella prima delle tempeste. Solo, che il ragazzo di fronte a lei aveva uno strano modo di ferire: lentamente, si girò, andò verso la porta, e sussurrò « O me o il lavoro con quello, Sana. » poi, prima che lei potesse fare alcunché, uscì dalla stanza correndo.

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