Solo un'occhiatina

di CottonBatu
(/viewuser.php?uid=4663)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** OMG! ***
Capitolo 2: *** In famiglia ***
Capitolo 3: *** La cosa più importante ***
Capitolo 4: *** Tutto come prima? ***
Capitolo 5: *** Effetti collaterali ***
Capitolo 6: *** Imprevisti ***
Capitolo 7: *** Litigi ***
Capitolo 8: *** Aiuto! ***
Capitolo 9: *** Capire ***
Capitolo 10: *** Tradimenti ***
Capitolo 11: *** Giusto un aiutino... ***
Capitolo 12: *** Lezioni ***
Capitolo 13: *** Un grande insegnamento ***
Capitolo 14: *** Vivendo ***



Capitolo 1
*** OMG! ***


SOLO UN’OCCHIATINA

SOLO UN’OCCHIATINA

CAP. 1 OMG!

riveduta e corretta il 24.01.2009

 

 

“Ronald! Smettila subito di parlarmi in questo modo!” urlò una ragazza dai lunghi capelli scuri e ricci.

 

“Io non ti sto parlando in nessun modo! Smettila tu, piuttosto, di trattarmi come un bambino!” aveva risposto un ragazzo dagli occhi azzurrissimi e i capelli rosso fuoco.

 

“Io non ti tratto come un bambino! Tu sei un bambino! Uno stupido bambino maleducato!” rispose lei aumentando ancora di più il tono di voce e attirando l’attenzione dell’intera Sala Comune.

 

“Ah, io sarei un bambino?! E tu cosa saresti allora?”

 

Ron e Hermione stavano litigando di nuovo, con immenso giubilo dei timpani dei loro compagni di Casa.

Nell’ultimo periodo la cosa sembrava addirittura peggiorata.

Litigavano prima di colazione, dopo colazione, a colazione, tra una lezione e l’altra, prima o dopo pranzo, appena terminati gli allenamenti di Quidditch, qualche frecciatina a cena e un ultimo significativo bisticcio subito prima di andare a dormire, per concludere con ottimismo la dura giornata scolastica.

Seamus e Dean guardarono il volto innaturalmente arrossato di Ron ridendo, Calì e Lavanda  quasi urlavano per sovrastare le grida dei due pur di poter parlare delle loro avventure amorose con due aitanti Corvonero dell’ultimo anno. Colin Canon, tentato per un secondo di immortalare la scena con una foto, desistette dal suo intento raggelato dallo sguardo che Hermione gli rivolse.

Neville, sbuffò, scambiandosi uno sguardo colmo di significati con Oscar.

 

“Sempre la solita storia” borbottò Ginny a Harry, incrociando le braccia al petto con un gesto stizzito. “Non si può continuare così, oggi è la quinta volta” squittì lei, digrignando i denti dall’irritazione.

Harry, accanto a lei, si passò una mano trai capelli, sospirando pesantemente. La situazione era diventata davvero insostenibile, lei aveva ragione.

Ginny diceva che era perché si piacevano talmente tanto da non riuscire più ad essere soddisfatti da amici. E Harry, un po’ perché non sapeva più dove andare a sbattere la testa, un po’ perché era improbabilmente seccato da quella situazione paradossale, le aveva dato ragione.

Ron amava Hermione e Hermione amava Ron, punto.

Loro ci erano arrivati, così come il resto di Hogwarts. Ma i diretti interessati?

Harry aveva veramente qualche dubbio. E anche Ginny aveva qualche dubbio. Persino Oscar aveva qualche dubbio.

Certo era, che non si poteva andare avanti in questo modo.

 

Adesso basta!” aveva urlato Harry sovrastando le voci di entrambi con la sua, facendo sobbalzare Ginny. Ora tutta l’attenzione dei presenti era rivolta a lui, e anche Ron e Hermione si erano zittiti all’istante dopo che il loro amico aveva gridato.

 

“Non capite che non vi sopporta più nessuno? Volete essere grandi? Bene, allora iniziate a non rimbeccarvi ogni cinque minuti e a non urlarvi contro a vicenda” aveva sbottato lui, mentre sorpassava il buco del ritratto e lasciava un’Hermione sull’orlo delle lacrime e un Ron decisamente shockato.

Ora nella Sala Comune regnava un’atmosfera tesa, gelida e innaturale, e nessuno dei due litiganti sembrava avere intenzione di guardare l’altro.

La prima a muoversi fu Hermione, che con un flebile ‘Buonanotte’ era corsa velocemente nel dormitorio, seguita a ruota da Ginny che non mancò di lanciare un’occhiata sdegnata al fratello prima di scomparire su per le scale del dormitorio dietro alla sua migliore amica.

Ron serrò i pugni, conficcandosi le unghie nei palmi. Alzò lo sguardo e incontrò quelli incuriositi dei suoi compagni di Casa.

 

“Beh?!” urlò, ancora furioso. Dean e Seamus abbassarono immediatamente i loro sguardi ridenti, Lavanda e Calì gli lanciarono un’occhiata in tralice prima di proseguire con il loro discorso e Neville sussultò, mentre Oscar cadeva miseramente dal bracciolo della poltrona.

Ron sospirò, e si lasciò cadere sulla poltrona di fronte al camino, i suoi occhi fissi e vitrei sulle braci.

La odiava.

Odiava tutto di lei.

Il suo modo di fare, il suo tono saccente, il suo sguardo deluso e risentito quando lo guardava fallire  in qualche cosa, la maniera in cui lo faceva sentire inferiore.

Chi si credeva di essere?!

Non era migliore di lui solo perché sapeva più cose.

Non era migliore di lui solo perché a conti fatti aveva sempre ragione lei.

Non era migliore di lui solo perché era eccezionale.

Non era migliore di lui, e questo era quanto.

Ron abbassò lo sguardo sul tappeto, serrando le mascelle.

Invece sì.

 

 

Un’ora dopo il litigio, Ron era ancora seduto sulla poltrona dove si era accasciato poco dopo che Hermione era andata via.

Stava fissando le braci nel camino, assente, immobile, inconsapevole che la Sala Comune si era velocemente svuotata intorno a lui poco dopo che lei era andata via.

Avrebbe voluto a tutti i costi aspettare Harry per parlargli, per chiedergli scusa, per fargli sapere quanto avesse ragione a dire che ormai la situazione stava diventando insostenibile. Si sentiva in errore, inadeguato molto più di quanto non si fosse mai sentito e aveva bisogno di riappacificarsi almeno con uno dei suoi migliori amici.

I suoi occhi però si fecero pesanti, il suo corpo affondò maggiormente tra i cuscini del divano e il suo respiro divenne improvvisamente pesante; avrebbe voluto aspettare Harry, avrebbe voluto dirgli tante cose, avrebbe voluto sparlare di Hermione se lui glielo avesse permesso.

Ma si addormentò.

 

 

 

*

 

 

 

Era mattina presto quando Ron e Hermione riaprirono gli occhi.

Solo che niente era come l’avevano lasciato la sera prima.

E’ probabile che lo shock più grande sia stato quello di ritrovarsi nello stesso letto. Insomma…Ron e Hermione. Nello stesso letto! Un letto grande, comodo che implicava le loro vicinanza nell’incoscienza, che implicava un toccarsi, uno sfiorarsi, un’avvicinarsi che in quel momento sarebbe stato inconcepibile da svegli. Non era credibile, insomma.

Non ci avrebbe creduto Harry.

Non ci avrebbe creduto Ginny.

E non ci credé nemmeno Ron quando si era ritrovato con Hermione addormentata affianco, in un letto che non ricordava neanche di aver raggiunto la sera prima.

Era seduto sul letto ora, e aveva iniziato  a fissare quasi inconsciamente il viso addormentato della donna accanto a lui, che sembrava Hermione, solo un pochino più grande.

Ma non era possibile vero?

Cioè, stava sognando giusto?

Quella donna non poteva essere Hermione!

Eppure quei capelli solo un pochino più lunghi del solito, quel nasino regolare e quelle labbra così rosse e piene sembravano proprio della sua Hermione.

Arrossì al pensiero che aveva appena formulato.

Avvicinò piano il suo viso a quello della ragazza e per poco non gettò uno strillo quando lei aprì inaspettatamente gli occhi e iniziò a urlare, spingendolo giù dal letto.

 

“Hermione! Hermione…calmati! Calmati, sono io!”, ma lei non si calmava e continuava a urlare in preda al panico.

Dopo svariati minuti, in cui lui aveva cercato in tutti i modi di avvicinarla e lei aveva attentato senza remora ai suoi gioielli di famiglia, Ron era riuscito finalmente a bloccarla per le spalle.

 

“Hermione, miseriaccia, guardami! Sono io! Ron!” aveva sbottato lui, guardandola dritto negli occhi e allentando subito la presa notando la sua espressione spaventata.

 

“Ron…” aveva sussurrato lei mentre allargava gli occhi sorpresa. “…cosa…cosa ti è successo? Sembri più vecchio…” aveva detto lei massaggiandosi il braccio che Ron le aveva afferrato e ignorando l’occhiataccia del rosso.

 

“Se sono invecchiato io, allora lo sei anche tu” borbottò lui, stizzito.

 

“Non essere ridicolo, Ronald!” rise lei, “Come avrei fatto ad invecchiare in una sola notte?!

 

“E allora io?! E poi se non ci credi, vatti a guardare allo specchio!” e Hermione non se l’era fatto ripetere due volte. Si era alzata ed era andata spedita verso lo specchio dalla parte opposta della camera, pronta a confutare la tesi del suo inconsuetamente barbuto amico.

 

“Oddio!” strillò, mettendosi le mani sul petto per coprire ciò che la sua camiciola da notte non nascondeva come avrebbe dovuto, “Ron! Guardami!…Ron, ma che…cosa diavolo ci è successo?!” aveva detto lei dopo aver studiato velocemente il riflesso di una donna sui venticinque anni e con le forme decisamente più generose delle sue.

Arrossì al solo pensiero, afferrando una vestaglia pastello abbandonata su una sedia poco lontano.

 

“Non ne ho la minima idea…magari siamo finiti in qualche-” si era bloccato subito una volta che aveva raggiunto Hermione allo specchio e aveva visto il riflesso di un ragazzo decisamente bello, molto muscoloso e con i lineamenti induriti dalla barba incolta sul viso.

 

“Hermione! Ma mi hai visto?! Sembro un barbone! E poi guarda qui…” ma lei non lo ascoltava più. L’attenzione della ragazza era caduta su una foto poggiata sul cassettone della biancheria. Con gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta dallo stupore, si era avvicinata al mobile e aveva preso la foto accuratamente incorniciata.

 

“Ron…”

 

“-…Guarda, guarda! Cioè, ma come mi sono ridotto?! Poi guarda qui, ho le maniglie dell’amore!

 

“Ron…”

 

“Merlino, sono grasso! Come ho fatto a ingrassare?”

 

“RON!” finalmente il ragazzo aveva spostato la sua attenzione dai suoi addominali, che lui aveva stupidamente scambiato per ciccetta, a Hermione, o più precisamente alla foto che lei gli stava mostrando.

Quella foto.

Erano loro.

Erano loro il giorno del loro matrimonio.

Cazzo.

 

“Noi…noi siamo sposati…” aveva sussurrato lei, arrossendo violentemente e rispondendo alla muta domanda di Ron, che aveva le sopracciglia talmente inarcate che se avessero potuto gli sarebbero arrivate dietro la nuca.

 

Sp-sposati…” aveva balbettato lui, mentre fissava con gli occhi fuori dalle orbite la fede all’anulare sinistro e le sue orecchie assumevano inevitabilmente una tonalità molto accesa.

Ci fu un lungo silenzio imbarazzato tra i due, entrambi troppo sconvolti e agitati per avere il coraggio di guardarsi in faccia.

Il silenzio quasi religioso che si era formato, venne però rotto da un rumore di passi fuori dalla camera da letto.

Sia Ron che Hermione si girarono di scatto verso l’entrata, quando questa venne aperta da una bimba sui quattro anni dagli enormi occhi azzurri e lunghi boccoli color rame che adesso saltellava tutta contenta verso di loro.

 

“Mamma! Papà! Vi siete svegliati finalmente!”

Ron emise un suono strozzato.

 

M-mamma?!...” la voce di Hermione aveva una forte flessione isterica. Fissò la bimba con gli occhi sgranati, mentre lei abbracciava le ginocchia delpadre’ tutta sorridente e apparentemente non badando allo sguardo atterrito che Ron le rivolse.

 

“O Santa Morgana…” queste furono le uniche parole che uscirono dalla bocca del ragazzo appena la bambina si fu staccata dalle sue gambe ed ebbe l’occasione di guardarla bene.

Era esattamente uguale a lui.

 

Cosa era successo? Come erano arrivati lì?

Ron e Hermione si guardarono per un secondo, il loro sguardo indecifrabile.

Quella sarebbe stata sicuramente una giornata interessante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solo una prova, per una nuova FF che sarà lunga non più di quattro o cinque capitoli…come vi sembra? Piaciuta?!

Aspetto commenti, mi raccomando!

Baciotti :D

Gaia :3

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** In famiglia ***


SOLO UN’OCCHIATINA

SOLO UN’OCCHIATINA

CAP. 2   IN FAMIGLIA

 

 

Erano passati circa dieci minuti da quando la bella bambina, che sosteneva di essere la figlia di Ron e Hermione, aveva cominciato a trotterellare qua e là per la stanza ricordando in maniera agghiacciante la signora Weasley, ed erano passati circa dieci minuti da quando i suoi presunti genitori si erano accasciati sul letto a fissarla con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta dallo stupore.

E per quanto stessero cercando una spiegazione plausibile a quello che era successo, per quanto ci stessero pensando così intensamente che le tempie gli pulsavano, per quando si stessero sforzando così tanto che le loro sopracciglia era talmente aggrottate da fare male, non riuscivano a trovare una  teoria meno assurda di quella di Ron, che sosteneva che gli alieni erano venuti sulla Terra, li avevano presi e li avevano spostati in una dimensione parallela, giusto perché non avevano niente da fare.

Nel frattempo, la bimba, un pochino allarmata dal comportamento di mammina e papino, si stava avvicinando pianino, pianino a Hermione, che la guardò con aria stralunata.

 

“Mammina…” aveva detto la bimba stropicciandosi un occhio, “…ho fame” Hermione spalancò ulteriormente gli occhi nocciola, mentre la bimba prendeva con una mano la sua vestaglia, con l’altra la mano di Ron, e li conduceva tranquillamente in cucina.

E loro continuavano a guardarla, e guardarla, e a guardarla e avevano continuato a farlo anche quando lei li aveva fatti sedere e con non poche difficoltà aveva preso una bellissima torta al cioccolato dentro al forno.

 

“Ne voglio un pezzo grande, grande, grande così” aveva detto lei spalancando le braccia più che poteva e guardando con lo stesso bel sorriso di Hermione, un Ron indeciso se tagliare la torta o scappare dalla porta principale.

Alla fine optò per la torta.

In fondo cominciava ad essere affamato e quel dolce aveva un aspetto davvero invitante.

Tagliò tre pezzi ugualmente enormi e li sistemò con apparente tranquillità nei tre piattini che erano già disposti sul tavolo. Nel momento in cui anche l’ultima fetta di torta venne poggiata sull’apposito piattino, sia Ron sia la bambina si lanciarono voraci sulla loro fetta, mentre Hermione li guardava, atterrita dalla mostruosa somiglianza dei due.

Fu la bimba la prima a finire e, facendo un sorrisone allegro e soddisfatto, prese a dondolarsi in maniera adorabile sulla sedia, mentre si succhiava un dito sporco di cioccolata.

 

“Papà?...”

Ron non poté fare a meno di alzare lo sguardo, gesto che fece arrossire violentemente sia  lui, sia Hermione. Ma la bimba, non sembrando preoccuparsi dello strano comportamento che i suoi genitori avevano quella mattina, proseguì come se nulla fosse. “…Quando arriva il fratellino che mi avevi promesso?”

Il pezzo di torta che Ron stava masticando attentò alla sua incolumità bloccandosi a metà trachea; a Hermione andò di traverso il succo di frutta che stava bevendo.

 

N-non credo che arriverà tanto presto, piccolina…” aveva detto lei con una risatina nervosa. La bambina udendo quelle parole si era improvvisamente rabbuiata, incrociando le braccine morbide al petto.

 

“Ma come?! Mi avevate detto che avrei avuto il fratellino presto, presto!” mormorò lei con una vocina tremolante, alzandosi e andando a poggiare la testolina fulva sulla pancia di Hermione.

Lei rimase per un lungo momento interdetta, poi capì e arrossì furiosamente.

Ron, invece, troppo preso dall’arduo tentativo di sopravvivere, non sembrò badare allo sguardo di Hermione e alla strana posizione in cui si trovava la bambina.

 

“Che hai?” chiese poi lui notando il rossore di Hermione.

 

Cr-credo…credo di essere incinta…” e la torta attentò nuovamente alla vita di Ron.

 

 

*

 

 

 

Era passata mezz’ora dalla sconvolgente rivelazione di Hermione, e ora si trovavano nel salotto della loro casa a sparare congetture a caso su come fossero mai finiti lì.

Ron, in piena crisi di panico, parlava a vanvera, gettandosi in teorie che includevano navicelle spaziali, vascelli pirata e arcaiche maledizioni, mentre Hermione si era ritirata in un meditabondo silenzio che ad uno sguardo attento avrebbe potuto preannunciare un epico esaurimento nervoso.

 

“…Insomma ci dev’essere un motivo! Magari siamo stati ibernati e ci siamo risvegliati nel futuro!” questa fu la centesima proposta di Ron che si zittì subito dopo, con una sola occhiataccia della ragazza.

 

“E come avresti fatto a mettermi incinta due volte, mentre eravamo ibernati, eh?!” le parole le morirono in gola, mentre si chiudeva ulteriormente la vestaglia, in imbarazzo.

Ron distolse lo sguardo da lei, le orecchie caldissime.

 

“…Era solo un’idea…” borbottò poi lui sulla difensiva, cominciando ad andare avanti e indietro per la stanza.

 

“Secondo me dovremmo chiamare qualcuno” propose Hermione, risoluta, appoggiandosi allo schienale del divano. 

 

“E chi? Il Ministero, magari?!” chiese lui sarcastico.

 

“No, scemo, Harry…o Ginny” azzardò lei, ignorando lo sguardo corrucciato del ragazzo.

 

“Si potrebbe provare…Però non sappiamo dove ci troviamo, e non abbiamo mezzi per scoprirlo purtroppo” disse lui lasciandosi cadere stancamente sul divano, vicino a Hermione. Lei pensò per un po’ alle sue ultime parole, poi si  illuminò.

 

“Non è vero, che non ci sono mezzi!” disse lei alzandosi e dirigendosi in cucina, dove la bambina stava giocando con una bambola di pezza.

 

“Tesoro, ti va di fare un gioco?” chiese Hermione rivolgendosi alla bambina con un tono di voce affettuoso. Talmente affettuoso che Ron non poté non arrossire al pensiero che quella che aveva davanti era la sua famiglia.

In quel mondo almeno.

Hermione sembrava essersi quasi abituata all’idea di avere una famiglia con lui, ma Ron? No, lui era troppo sconvolto, e contento e agitato, per pensare che una cosa del genere sarebbe mai potuta accadere per davvero in qualunque  mondo o dimensione.

Che lei avrebbe potuto scegliere lui, proprio lui, tra tutti quanti. Proprio lui e nessun altro.

Ci aveva fantasticato così tanto su, che gli era sembrato stranissimo ritrovarsi in una realtà in cui i suoi desideri erano realtà.

In cui Hermione era…sua?

Poteva dire così?

Ron si chiese anche se avrebbe potuto pensarlo.

 

La bambina annuì forte con la testa, agitando una cascata di boccoli rossicci.

Prese la mano di Hermione e la condusse sul divano.

 

“A che giochiamo?” chiese la piccina. Hermione fece finta di pensarci un po’ su, mentre Ron le raggiungeva sul sofà e la bimba gli si gettava sulle gambe.

 

“Facciamo così: adesso io ti faccio delle domande, prima facili e poi sempre più difficili, e se rispondi bene, ti facciamo un bel regalo!” disse Hermione risoluta. La bambina ci pensò un po’ su e poi finalmente annuì con la testolina riccioluta. “Allora, prima domanda: come ti chiami?”

Ron rivolse a Hermione uno sguardo ammirato per il colpo di genio che aveva avuto.

 

“Facile! Ellie Weasley!”

 

Ellie?!” disse Ron corrucciato, mentre Hermione lo guardava torva.

 

“Sì, Ellie!...cioè Eleanor…” disse la piccola correggendosi.

 

“E in che città siamo?”

La bimba parve pensarci un po’ prima di rispondere.

 

“Londra? Cioè, non Londra Londra…siamo vicino però, vero?” chiese Ellie preoccupata di sbagliare.

 

“Non ti preoccupare, va benissimo, così” la rassicurò Ron guadagnandosi un sorriso di Hermione.

 

“E vediamo…per caso…dove sono zia Ginny e Harry?” chiese ancora lei. Ellie sembrò corrucciarsi in un primo momento, ma poi guardò fuori dalla finestra e si illuminò.

 

“Sono qui!” strillò lei scendendo dalle gambe di Ron e correndo verso la porta per accogliere i due ragazzi.

Ron e Hermione si alzarono e seguirono Ellie all’ingresso, vedendo all’entrata le due persone che sarebbero dovute essere Harry e Ginny cresciuti.

Davanti a loro c’era un ragazzone alto con bellissimi occhi verdi e un’inconfondibile cicatrice sulla fronte che teneva la mano ad una ragazza dai lunghi capelli rossi, qualche lentiggine ancora sparsa sul viso e…incinta. Sì, Ginny Weasley, o propriamente, la Signora Ginny Potter, era incinta del salvatore del mondo magico da circa sette mesi e mezzo.

E pare che a Ron, questo piccolo particolare non era sfuggito.

Guardava la sorella, come se stesse guardando una bomba ad orologeria, con uno sguardo terrificato sul volto.

A riportarlo alla realtà fu una gomitata ben assestata di Hermione, che guardava con le sopracciglia inarcate il ventre rigonfio della sua migliore amica.

 

Ginny e Harry…?” aveva sussurrato la ragazza in tono quasi interrogativo, cosa che non sfuggì agli altri due.

 

“Sì, perché chi ti aspettavi?” disse Harry ridacchiando, mentre Ginny notava che i suoi amici erano ancora in tenuta notturna.

 

“Harry, tesoro…forse siamo capitati in un brutto momento…” disse lei indicando con la testa lo stato di Ron e Hermione.

Harry guardò per un attimo i due, i vestiti stropicciati e lo sguardo sperduto. Notò come lei continuasse a chiudersi spasmodicamente la vestaglia, le sue guance rosse, i suoi capelli anche più spettinati del normale; vide come lui si passava nervosamente una mano tra i capelli, la sua maglietta sgualcita, la sua aria spossata.

 

“Oh…” disse lui, improvvisamente in imbarazzo. “-Oh, cielo ragazzi, scusate! Dovevamo avvertire, avete ragione...Noi-noi adesso andiamo eh?” Harry fece per tornare sui suoi passi, mentre Ginny schioccava un bacio a Ellie.

Ron e Hermione si lanciarono uno sguardo in tralice, arrossendo come raramente era capitato loro di fare.

 

“NO!” gridò lei, mentre Ginny e Ellie le lanciavano uno sguardo corrucciato. “Non è come credete!” fece una risatina e Ron aveva lo sguardo vacuo di chi immagina cose che non dovrebbe immaginare. “Non ve ne andate… dobbiamo parlarvi” aveva mormorato la ragazza ancora rossissima, cercando di guardare il meno possibile dalla parte di Ron. 

Harry e Ginny si guardarono, ora allarmati.

 

 

*

 

 

 

“Quindi voi ci state dicendo che non siete i Ron e Hermione che conosciamo noi, ma che venite dal passato o da qualche altra dimensione parallela alla nostra, e che lì avete diciassette anni?” aveva ricapitolato Harry una volta che Ron e Hermione gli avevano spiegato al situazione.

Più Hermione che Ron, in effetti, perché lui era troppo occupato a fissare il ventre di Ginny con uno sguardo psicotico e a lanciare occhiate omicide a Harry, che non sembrava particolarmente a suo agio in quella situazione.

 

“Secondo voi cosa può essere successo?” chiese Hermione una volta terminato il racconto; Ginny  ci pensò un attimo, accarezzandosi inconsciamente la pancia.

 

Bhè…c’è da dire che in via teorica, tutta questa storia non dovrebbe centrare con qualcosa di oscuro, essendo Voldemort stato ucciso nell’estate tra il sesto e il settimo anno ad Hogwarts, quindi magari è una cosa che avete provocato voi…” propose lei non del tutto convinta.

 

“E come avremmo fatto secondo te?” chiese Ron irritato.

 

“Cosa vuoi che ne sappia io! Fatto sta che se vi ritrovate qui, un motivo di sicuro c’è!” detto questo, tutti e quattro si ritirarono in un religioso silenzio, tutti troppo persi nei propri pensieri per parlare.

 

“…Magari dovete imparare qualcosa” era stato Harry a parlare per primo e ora tutti lo stavano guardando, in attesa di una spiegazione più esauriente. “….Dico solo che magari dovete capire qualcosa, una lezione di vita, o che so io, e poi tornerete da soli nella vostra realtà” azzardò lui, mentre Hermione adottava la sua caratteristica espressione riflessiva.

 

“Quindi tu stai dicendo che finché non capiamo quello che dobbiamo capire, resteremo in questa realtà?” chiese lei dopo qualche minuto di riflessione.

 

“Potrebbe essere…ora però il problema sorge spontaneo: cosa miseriaccia dobbiamo capire?!” intervenne Ron sempre più innervosito. Harry sembrò pensare attentamente alla risposta da dargli, ma poi si limitò a stringere le spalle.

 

“Non so…cosa è successo prima di ritrovarvi qui?”

Ron e Hermione si guardarono un attimo, imbarazzati.

 

“Abbiamo litigato…” esalò Hermione con lo sguardo rivolto al tavolo.  

 

Mpf, sai che novità! Voi litigate sempre, perché questa litigata sarebbe stata diversa?!” disse Ginny ora un pochino spazientita da quella situazione paradossale. Harry fece un sospiro, poi si stiracchiò sulla sedia.

 

“Non saprei.” il suo sguardo si perse per un lungo momento nel vuoto, nel tentativo di dare una risposta meno inutile. Poi si riscosse e lanciò un’occhiata a Ginny. “Beh ragazzi, forse ora è meglio lasciarvi. Andiamo Gin” disse improvvisamente lui alzandosi dalla sedia.

Ron, Hermione e Ginny si guardarono per un attimo, interdetti.

 

“Come sarebbe a dire ‘andiamo Gin?! Ve ne andate? Non ci aiutate a risolvere questa situazione?” disse Ron allarmato, mentre la sorella raggiungeva il marito.

 

“Beh, noi più di tanto non possiamo fare, Ron. Voi avete combinato questo pasticcio e voi dovete cavarvene fuori. Spetta a voi capire cosa possa essere successo di tanto grave da portarvi fin qui e per quale motivo!” disse Harry subito prima di scomparire con Ginny fuori dalla porta.

Ron si alzò dalla sedia, iroso.

 

“Grandioso! Grazie mille. Grandi amici, che abbiamo” borbottò Ron una volta rimasto solo con Hermione.

 

“Avrebbero potuto darci una mano in più, in effetti” convenne lei andando nell’altra stanza da Ellie che per tutto il tempo era stata nella sua cameretta a giocare con la puffola pigmea che le avevano portato Harry e Ginny e che lei decise di chiamare Bob.

Dopo qualche minuto anche Ron la raggiunse e guardando Hermione giocare con Ellie e Bob, sentì qualcosa dentro, che lo rendeva felice e nervoso allo stesso tempo.

Forse cominciava a capire…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ta-daaaaaaa! Avete visto che l’ho continuata?

Spero abbiate apprezzato C:! Dunque, questo è un capitolo un pochino di transizione, ma vedrete che sarà importante ai fini della storia. Ordunque, è tempo di passare ai ringraziamenti! Ringrazio enormementissimamente  Ginny_Potter, commentatrice, Judeau, cornelia84, Naife, vania, Lady Fiamma Lestrange, Romen Evans, Merylin, Elly (oh, come il nome della bimba^^), Ronny92, call, eagle88, Clo87, ramona55, Lily, SiJay, Lollo, funkia, Hermionina e k_eliza, che hanno commentato!

Grazie, grazie, grazie!

I vostri commenti mi hanno resa felicissima! Ovviamente ringrazio anche tutte le persone che hanno solo letto :D...Però un commentino potreste anche lasciarlo u_u *tzè*

:DD Baciottosss

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La cosa più importante ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.3  LA COSA Più IMPORTANTE

 

Ron era rimasto per un po’ a fissarle, come ipnotizzato. Adorava guardare Hermione quando studiava e adesso che la vedeva giocare con la loro ipotetica bambina, non ne poteva  proprio fare a meno. Si sentiva così strano, gli mancava il respiro notando quanto Elly fosse la loro sintesi perfetta.

Hermione rivolse lo sguardo verso di lui e picchiettò la mano sul tappeto, per dargli segno di raggiungerla. E Ron non se lo fece ripetere. Le raggiunse e giocarono per tanto tempo, in una serenità mai provata. Giocavano tutti e tre insieme, e ridevano e si divertivano, come una vera famiglia. Ad un certo punto la bimba aveva abbracciato Ron e gli aveva dato un bacino sul naso

 

“Sulla guancia pizzica” aveva spiegato lei subito prima di cominciare a sbaciucchiare Hermione. Trascorsero un pochino di tempo a scambiarsi coccole con Elly, che non mancava di includere il suo futuro fratellino, dando tanti bacini alla pancia della ragazza. Poi la bimba si era alzata, tra le risate generali, e si era limitata a dire

 

“Devo andare al bagno” subito prima di scomparire dietro la porta, lasciando Ron e Hermione da soli. Loro si guardarono per un po’, troppo confusi e imbarazzati per parlare.

 

“Tu come credi che ne usciremo?” aveva chiesto Hermione rompendo il silenzio. Ron la guardò negli occhi e si limitò ad alzare le spalle

 

“Non so…se Harry ha ragione, dovremmo capire qualcosa per riuscire a tornare nel nostro mondo…”

 

“Tu…credi che sia un'altra dimensione?” aveva detto lei, facendo arrossire entrambi

 

“Tu…tu credi che…sì, insomma…che questo sia…il futuro?” aveva sussurrato lui arrossendo ancora di più

 

“Come ti sentiresti se lo fosse?” aveva chiesto la ragazza in maniera appena udibile abbassando lo sguardo. Ron si era dovuto avvicinare per riuscire a sentirla

 

“Io…non saprei…” ma era stato interrotto da un gesto della mano di Hermione che ora aveva cominciato a gesticolare e a ridere imbarazzata

 

“Oh non fa niente!...scusa…era una domanda stupida…Non ti preoccupare! Io…” ma non finì mai la frase perché Ron le aveva messo un dito sulle labbra per zittirla

 

“Non era una domanda stupida…” disse lui avvicinandosi ancora un pochino e togliendo il dito dalle labbra rosee della ragazza. Hermione aveva alzato appena lo sguardo, e si era ritrovata Ron talmente vicino, da sfiorargli la guancia con la sua.

 

“Elly ha ragione…pizzichi” aveva sussurrato lei sorridendo, mentre Ron si avvicinava sempre di più. Le loro labbra erano talmente vicine che sarebbe bastato un minimo movimento di uno dei due per far sì che si toccassero. Hermione poteva sentire il respiro di Ron, e lui avvertiva l’odore di vaniglia della ragazza penetrargli nelle viscere. Sarebbe bastato un minuscolo movimento e poi…

 

“Mamma! È finita la carta igienica!”  la voce di Elly aveva risuonato per tutta la casa e facendo sussultare Ron e Hermione. Lei si era allontanata bruscamente ed aveva trasalito prima di rispondere

 

A-arrivo…” aveva detto alzandosi e lasciando il ragazzo solo sul tappeto

 

I-io…devo andare…”

 

“Non preoccuparti…” aveva detto lui subito prima di vederla scomparire oltre la porta, tutta rossa in faccia.

 

 

*

 

Ron e Hermione trascorsero la giornata nel più completo imbarazzo. Non si parlavano, non si toccavano e non si guardavano. Si ignoravano semplicemente. Avevano mangiato sullo stesso tavolo, avevano fatto ricerche nella stessa camera, avevano giocato con Elly allo stesso gioco, ma tutto era cambiato da quella mattina. La bambina aveva cercato, di rallegrare la situazione, scrivendo una filastrocca imparata all’asilo, sul muro, ma non fece altro che peggiorare la situazione perché poi Hermione aveva dovuto pulire tutto. Ron non si ricordava di nessuno che sapesse scrivere alla tenera età di quattro anni. Anche se dopotutto era la figlia di Hermione, quindi c’era quasi da aspettarselo…Fatto sta che anche Elly, che fino a quel momento non aveva dato segni di stupore per il loro comportamento, si era intristita, fino a che, verso le nove di sera, aveva dato semplicemente la buona notte ed era andata nella sua cameretta. Aveva dato un bacino sulla guancia a entrambi (Ron si era fatto la barba nel pomeriggio) e se n’era andata, lasciandoli nuovamente nell’imbarazzo più totale. Dopo dieci minuti anche Hermione si era alzata e con un appena udibile ‘buona notte’ si era diretta in camera, lasciando Ron solo e triste. Lui avrebbe voluto dirle qualcosa, fermarla, spiegarsi, ma quando aveva incrociato il suo sguardo, le parole gli erano morte in gola. Si alzò anche lui, per dirigersi in bagno, quando in corridoio udì dei singhiozzi provenienti dalla cameretta di Elly. Quei piccoli singulti facevano lo stesso effetto di pugnalate per Ron, e senza pensarci aprì la porta della stanza e vi entrò, senza preoccuparsi neanche di richiuderla dietro le sue spalle.

 

Hey piccola…cosa è successo? Hai fatto un brutto sogno?” aveva chiesto lui mentre si sedeva sul letto della bimba. Lei continuava a singhiozzare piano e aveva scosso la testa mentre un lacrimone le usciva dagli occhi color cielo

 

“No?...Allora perché piangi?” aveva chiesto mettendole un ciuffo ribelle dietro l’orecchio. Senza il minimo preavviso, Elly si era alzata e lo aveva abbracciato, piangendo sempre più forte. Lui rimase sorpreso dal comportamento della bambina, ma si riprese quasi subito, iniziando ad accarezzarle la testolina cespugliosa e a massaggiarle la schiena con fare protettivo. Dopo qualche minuto, i singhiozzi cessarono e la bimba si staccò da Ron stropicciandosi un occhio

 

“Meglio?” aveva chiesto lui, mentre Elly annuiva in risposta


“Ora, però mi vuoi dire perché stavi piangendo?” provò ancora lui. Elly lo guardò negli occhi in una maniera che lo fece rabbrividire, mentre un altro singulto le faceva tremare l’esile corpicino

 

“…Tu e la mamma…” un altro singulto

 

“…avete bisticciato, vero? “ disse la bimba guardando il piumone

 

“Oh, no piccola! Non ti preoccupare, io e la mamma non abbiamo litigato…”  l’aveva rassicurata lui, abbracciandola di nuovo

 

“…era per questo che piangevi? Perché credevi che io e la mamma avessimo litigato?” le aveva chiesto dopo un po’, baciandole i capelli

 

“Sì…”

 

Bhè, non ti preoccupare, io e la mamma non abbiamo litigato”

 

“Allora perché, non vi siete parlati per tutto il giorno?” aveva detto Elly, mentre ricominciava pian piano a piangere. Ron sembrò pesare bene le parole prima di risponderle

 

“è complicato…”

 

“è perché volevi che la mamma ti desse un bacino e non l’ha fatto?” aveva chiesto lei innocentemente, non sapendo che in effetti aveva indovinato. Il ragazzo era arrossito di botto dopo la domanda della bambina, e cercò in tutti i modi di non sembrare un perfetto imbecille nel risponderle

 

“Non è proprio così piccolina…” aveva detto lui uscendosene con una risata nervosa e grattandosi la nuca. Elly a quel punto si era messa in ginocchio sul letto e aveva assunto la caratteristica espressione da maestrina di Hermione

 

“Sai, secondo me se la mamma ti piace dovresti dirglielo…” disse lei risoluta, mentre Ron allargava gli occhi sorpreso

 

C-come scusa?”

 

“Sì! Secondo me la mamma non ti vuole dare il bacino perchè tu non le dici che ti piace tanto, ma se glielo dici, allora il bacino te lo dà!” aveva detto la bimba orgogliosa del suo ragionamento. Ron la guardava imbarazzato, mentre si massaggiava nervosamente la nuca

 

“Temo che non sia così facile, Elly…” a quel punto la bambina aveva alzato gli occhi al cielo e aveva sbuffato

 

“Uffa! Ma tu sei innamorato della mamma sì o no?!” aveva urlato lei mentre Ron cercava in tutti i modi di tapparle la bocca per farla star zitta

 

Shshsh! Insomma! Vuoi farlo sapere a tutto il vicinato?! E poi non sono cose che ti riguardano!”

 

“Invece sì che mi riguardano! Allora, visto che sono io la bimba della casa e non tu, rispondimi! Sei innamorato della mamma?” aveva chiesto Elly in un tono che non ammetteva repliche. Ron non sapeva veramente come uscirne. Rimase per diverso tempo in silenzio finché, arresosi, abbassò lo sguardo e sussurrò

 

“Sì” arrossendo vistosamente. La bimba soddisfatta di quella risposta, fece un gran sorriso e diede un bacio a Ron, per poi rimettersi sotto le coperte. Il ragazzo, per un attimo rimasto spiazzato dal comportamento di Elly, le rimboccò le coperte e le baciò la fronte

 

“Buona notte”

 

“Buona notte papone!”

Ron uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, notando che la porta di fronte a quella di Elly, quella della loro camera da letto, era semiaperta. Cercò in tutti i modi convincere se stesso che Hermione stesse già dormendo e che quindi non aveva sentito quello che aveva detto, ma la voce della ragazza che lo chiamava non gli rendeva le cose facili. Entrò nella stanza, dove c’era Hermione seduta al bordo del letto tutta rossa in faccia, che si mordicchiava nervosamente il labbro inferiore.

 

“Ciao”

 

“Ciao…” silenzio.

 

“…volevi…volevi qualcosa?”  le chiese Ron, non sapendo cos’altro dire. Hermione tentò varie volte di parlare, aprì tre o quattro volte la bocca, ma non vi uscì alcun suono. Solo dopo un po’ ci riuscì

 

“Ho sentito che parlavi con Elly…” disse lei arrossendo, mentre Ron la guardava imbarazzatissimo

 

“…io…io volevo solo chiederti se…”

 

“Sì” la interruppe lui, suscitandole non poca sorpresa.

 

“Come sarebbe a dire ‘sì’?! Non sai neanche quello che ti devo chiedere!” aveva detto lei ancora più rossa, alzandosi

 

“Invece sì che lo so. Tu mi vuoi chiedere se è vero che sono innamorato di te” Hermione si limitò ad annuire abbassando la testa

 

Bhè, allora la risposta è sì”  Hermione aveva alzato di scatto la testa, e aveva smesso di mordersi il labbro. Rimaneva semplicemente lì, ferma, a guardarlo. Ron, con le orecchie di una favolosa tonalità di bordeaux, fece qualche passo avanti e le prese la mano

 

“Credo che sia questa la lezione che dobbiamo imparare, Hermione…perché è la cosa più importante di tutte” le aveva detto accarezzandole la guancia con il dorso della mano. Lei sorrideva piano, con gli occhi lucidi.

Non sapeva cosa dire.

Forse non c’era niente da dire in quel momento.

Niente di veramente adatto. Avvicinò piano le sue labbra a quelle di lui, finché non si sfiorarono. Un bacio piccolo e casto, ma che significava così tanto per loro. Si staccarono subito, non smettendo di sorridere. Hermione gli aveva preso la mano, sussurrandogli piano

 

“Rimani con me stanotte” e insieme si erano stesi sul letto, addormentandosi poco dopo abbracciati e innamorati ancora più di prima.

 

 

 

 

 

 

 

----------------------------------------------------------------------------------------------^O^-----------------------------------------------------------------------------------------

 

 

 

Ciao ciaooooooone! Allora come vi è sembrato?! Lo so, lo so è di una sdolcinatezza che fa quasi spavento, ma io sono fatta così, innamorata dell’amore! Anche se questo comporta farvi venire il diabete ogni volta che leggete le mie ficcy! Questo è penultimo chappy, il prossimo sarà la conclusione! ^O^

Ringraziamenti^^

Ronny92: grazieeee! Sono veramente contentissima che ti piaccia! Mi hanno fatto piacerissimissimissimo i tuoi complimenti! Grazie!! Baciotti^^

ruka88: hai visto? Ho aggiornato subitissimo! Spero che anche questo chappy ti piaccia come gli altri! Grazie mille per la recensione! Baciotti potti^O^

Clo87:ci saranno cose interessanti di sicuro! Ma infondo con Ron e Hermione non ci si annoia mai, soprattutto se ci sono autrici pazze come me in giro! Grazie mille per i complimenti! Bacini baciotti ^-^

SiJay :credo che la tua testolina abbia ragionato in maniera giusta, sai?!  Se vuoi il mio parere ha fatto veramente un buon lavoro, …^_-…un enorme GRAZIE per i complimenti!!!! Baciottissimi^^

MandyJJ: mi sa che ti tocca aspettare un altro pochino per la soluzione definitiva, ma credo che la tua vaga idea si avvicini molto alla mia vaga idea per la conclusione! Sono felicissima che la mia ficcy ti piaccia, grazie mille per i complimenti! Baciotti potti

Lady Fiamma Lestrange: Grazieeeee!!!! Bacini baciotti potti^^

Turin Turambar:Credimi mi dispiace tantissimo di non averti ringraziato, è solo che hai commentato in una One-shot, e di solito mi dimentico di ringraziare i lettori e i “commentatori”, nelle ff che pubblico dopo! Non lo faccio apposta, è che sono rimbambita di natura! Certe volte me ne ricordo, altre no! con questo non dico che sono giustificata, ma non l’ho fatto veramente apposta! Mi dispiace tantissimo di averti offeso, non era veramente mia intenzione. In ogni caso grazie mille per i complimenti e sono veramente lusingata che tu mi abbia dato il tuo indirizzo msn, solo che probabilmente sono l’unica persona al mondo che si incarta con msn, quindi temo che dovrai aspettare un pochino! C’è un mio amico che mi sta insegnando, però! Scusami veramente tanto, mi sento malissimo per non averti ringraziato a dovere! Scusa scusa scusa! Baci^^

princenton: Grazie! Sono contentissima che ti piaccia la mia idea! Anche io adoro Elly…è così pooooocia!!!!_____momento di pazzia momentanea (più o meno…)____Passato! Comunque grazie mille per i complimenti! Baciotti ^-^

eagle88: Grazieeeeee! Sono contenta che ti sia piaciuto anche questo chappy! Bacioni ^^

eva_elamela: Ricambio il saluto e ringrazio tantissimo per la recensione! Sono contentissima che la mia ficcy ti piaccia! Baciottini ^O^

call: Harry e Ginny, dici?! Mhmm…chi può dirlo…^__-…mi sa che devi aspettare il prossimo capitolo per saperlo! Bacioni ^^

funkia: Grazieeee! Sono veramente, veramente (ma veramente, veramente!) contentissima che ti piaccia! Baciottissimissimi^^

Lily: Sìììììì! Finalmente anche i nostri eroi (nonostante siano un po’ stupidotti^^) hanno capito!!! E chissà che Harry non abbia capito da così tanto tempo da non decidere di fare qualcosa per loro…Mmhmm…difficile da dire…si dovrebbe aspettare il prossimo chappy per saperlo, no? nel frattempo…Un bacino baciotto potto^o^

FedeHermy: No, non c’è bisogno di metterti in ginocchio! Ho aggiornato presto comunque!!...Notiziona, notiziona: Gilda ha partorito!!!! Sì, lei e Celestino ora si sono genitori!! E sono anche gemelli! A Celestino e Gilda sono piaciuti talmente tanto i nomi che la tua Filomena aveva consigliato che li hanno chiamati Gisellina, la femminuccia e Eberardo Teodorico il maschio! Teodorico di secondo nome, perché non riuscivano proprio a scegliere….Loro mi chiedono di ringraziare di cuore Filomena per aver consigliato i nomi e io ringrazio te per i complimenti, sperando che dopo questa mia uscita sui criceti, tu non chiami il manicomio e mi faccia rinchiudere…Speriamo bene…! Baciotti^^

Joannadellepraterie: Wow, doppia recensione, quindi doppi ringraziamenti! Sono contentissima che ti piaccia la mia ff! Un GRAZIE enorme e tanti baciotti potti^^

Lollo: Omiodio! Quando ho letto il nome della GRANDE Lollo tra le recensioni, mi stavo per commuovere!!!! In compenso ho cominciato a saltellare qua e là stile HaidiO_o…Sono contentissimissimissimissimissimissimissimissima che la mia ff ti piaccia! Grazie mille! Bacini baciotti potti ^O^

Judeau: No, non c’è nessuna stanza delle necessità o pozione invecchiante, ma bisogna ammettere che Harry e Ginny potrebbero centrare qualcosa…Mi complimento con te! hai una fantasia invidiabile! Quando ho letto il tuo commento non  mi aveva sfiorato neanche l’anticamera del cervello che ci potesse essere un’ipotesi del genere…^___^ Comunque grazie mille per i complimenti, sono veramente contenta che la mia storia ti piaccia! Baci^^

Hermionina: la tua teoria è interessante…però non posso dirti niente, altrimenti rovinerei la sorpresa! Un milione di grazie per i complimenti e un bacino baciotto potto ^^

Merylin: hai visto, l’ho continua prestissimo! Grazie mille per i complimenti! Baciotti^^

Vale82: Grazie mille!!!!! Baciottissimi pottissimi! ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Tutto come prima? ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.4  TUTTO COME PRIMA?

 

Ron fu svegliato da un raggio di sole mattutino puntato sul viso. Aspettò un po’ prima di aprire gli occhi, per assaporare la favolosa sensazione che stava provando in quel momento. Hermione era sua. Finalmente aggiungerei io. Ron si sentiva in pace con se stesso e con tutto quello che gli era intorno. Aprì piano, piano gli occhi, per la prima volta dopo tanto tempo felice di iniziare un nuovo giorno. Con Hermione e con la piccola Elly.

Quello che gli era comparso davanti, però, era la cosa che meno avrebbe voluto vedere in quel momento. Il camino della sala comune Grifondoro. Ron spalancò subito gli occhi e si guardò intorno sbigottito. Era stato tutto un sogno? No, Ron non voleva prendere neanche in considerazione questa possibilità. Anche se tutto gli diceva che lo era stato. Un magnifico, stupendo, strabiliante…sogno. Si alzò di scatto dalla poltroncina su cui era seduto e prese a camminare avanti e indietro pensando ad una spiegazione plausibile. Inutile dire che non la trovò. Tutta la felicità, la serenità e la sicurezza che aveva provato fino a qualche secondo prima erano svanite come neve al sole. Ora si sentiva stanco, triste e incompreso, e sentiva di essere stato strappato via con la forza da qualcosa che lui aspettava da tanto, tanto tempo. Hermione non era sua. Probabilmente non lo era mai stata. Era stato tutto un gran bel sogno. Un abbaglio.

Forse. Sì, perché nel momento in cui si mise la mano in tasca ed estrasse un piccolo bigliettino rosa e profumato, i suoi occhi si accesero di una nuova speranza. Aprì velocemente il bigliettino e sopra vi lesse con una calligrafia piccola e grossolana:

 

Hai visto che il bacino te lo ha dato alla fine?

                                                                                 Elly      

 

Il cuore di Ron perse un battito. Non aveva sognato. Era tutto vero. Si lasciò scappare un sorriso, mentre raccoglieva a sé tutto il coraggio che aveva in corpo, per andarsi a prendere quel che era suo. Quello per cui aveva lottato, e che quindi meritava. Basta nascondersi. Elly aveva ragione, non era più un bambino.

 

*

 

Guardò il pendolo che scandiva un ritmo lento e monotono, massaggiandosi nervosamente le mani. Le sette. Mai, in tutti quegli anni si era svegliato tanto presto. Nonostante l’ora, però, era più sveglio che mai. Stava per fare qualcosa che probabilmente avrebbe avuto conseguenze catastrofiche per la sua vita sociale. Ma non gli importava. Non gli importava di svegliare tutti i Grifondoro. Non gli importava che tutti i suoi amici lo avrebbero preso in giro per il resto della vita. Non gli importava delle risatine delle bambinette del primo e secondo anno che avrebbero cominciato a indicarlo e ad arrossire ogni volta che lui sarebbe passato per i corridoi.

Non gli importava di niente, se non di Hermione.

Così cominciò ad urlare.

Sì, avete capito, il nostro Ron ha cominciato a urlare alle sette di mattina di domenica, nella sala comune dei Grifondoro. Un’azione quasi kamikaze. Mai svegliare un Grifondoro che dorme. Soprattutto se di domenica e alle sette del mattino.

Ma a Ron questo non interessava, pur essendo conscio che se quello che stava facendo lui, lo avesse fatto qualcun altro, lo avrebbe preso a sassate seduta stante. Ma lui urlava comunque. Urlava il nome di Hermione per la precisione. E continuava, e continuava e non gli importava minimamente degli insulti provenienti dai piani superiori che già iniziavano a raggiungere le sue orecchie.

Nel giro di qualche minuto qualcuno aveva cominciato ad uscire dai dormitori. Ron intravide Seamus e Dean che avevano già cominciato a ridacchiare, e qualche ragazzetta che lo guardava come se fosse il nuovo principe azzurro delle favole. Il problema era che al principe si stava cominciando a seccare la gola e la sua principessa non si degnava di farsi vedere fuori dalla torre. Scorse Calì uscire dal dormitorio femminile del settimo anno, fissarlo, sorridere e rientrare istantaneamente nella stanza chiudendosi la porta alle spalle. Qualche secondo dopo la porticina si riaprì, ed finalmente Hermione venne fuori, in vestaglia, adorabilmente scarmigliata e con le guance tutte rosse. Nell’esatto momento in cui lei uscì dal dormitorio, tutte le risatine, i commenti e le colorite imprecazioni cessarono. Nella sala, così come hai piani superiori ogni rumore era terminato, e l’unico suono che squarciava il silenzio era il ticchettare cadenzato della pendola. Hermione e Ron si guardarono negli occhi per un periodo imprecisato di tempo, entrambi alquanto imbarazzati dalle circostanze, che erano già decisamente complicate di per sé, senza tutta la torre Grifondoro a fare da pubblico. Lei cominciò a scendere piano le scale a chiocciola, interrompendo così per qualche secondo il contatto visivo. Ormai arrivata in sala comune, l’atmosfera era assolutamente tesa. Ron le si avvicinò piano e la porse il bigliettino. Hermione lo prese, inizialmente corrucciata, lo lesse, e spalancò i suoi occhioni nocciola dalla meraviglia. Il rossore leggero che le colorava le guance fino a qualche secondo prima, si era ormai esteso a tutto il viso, divenendo anche più acceso.

 

“Ma…ma come?” Hermione non sapeva cosa dire. Una volta sveglia si era arresa anche lei all’idea che quello che avevano condiviso nelle ultime ore non era altro che un bel sogno, ma la prova tangibile che Elly aveva senza volerlo donato loro, dimostrava che tutte le emozioni provate, tutti i chiarimenti avuti, tutto il loro futuro, era vero. Vero. Mai una parola così breve aveva avuto un potere tale nelle anime di Ron e Hermione.

 

“Non lo so…so solo che quello che abbiamo vissuto era…era reale” disse lui arreso sotto lo sguardo indagatore, ma ugualmente imbarazzato della ragazza

 

“Reale…anche…anche Elly, vero? Non era solo un’allucinazione? Lei…lei esisteva veramente, vero?” 

 

“Sì, Mione, anche Elly era reale” disse lui arrossendo nel vedere il sorriso sinceramente felice di Hermione. Senza preavviso lei lo aveva abbracciato con tutta la forza che aveva e Ron, inizialmente stupido da quella reazione, aveva subito ricambiato l’abbraccio, stringendola il più possibile a sé. Gli studenti che stavano assistendo all’accaduto, erano tutti sconcertati da quello che stavano guardando e persino Seamus e Dean rimasero in un rispettoso silenzio per tutto il tempo. Solo nel momento in cui Ron poggiò le sue labbra su quelle di Hermione, la torre Grifondoro si sciolse in un caldo applauso, che parve ricordare i due ragazzi di non essere soli. Tutti, ma proprio tutti (sì, Lav-Lav compresa) stavano applaudendo. Dalle teste di cocomero dei loro amici, alle ragazzette sdolcinate che meditavano di prendersi una cotta per Ron, dopo la sua ‘dichiarazione’, a Harry e Ginny che per poco non innalzavano uno striscione, a Neville che stava già provvedendo ad andare ad avvertire gli studenti Corvonero e Tassorosso. Tutti erano uniti a favore del loro amore. E contro l’emicrania che li colpiva immancabilmente ogni volta che litigavano.

 

 

 

*

 

 

Harry e Ginny stavano camminando serenamente nel parco di Hogwarts. Il sole, che si stava ormai nascondendo dietro le montagne, era di un bel colore caldo e creava bellissimi giochi di luce sui lunghi capelli ramati della ragazza.

 

“Mi dici una cosa?” aveva chiesto Ginny rompendo il momentaneo silenzio che si era creato

 

“Certo”

 

“Come hai fatto?”

 

“A fare che?”

 

“Oh, andiamo, hai mandato Hermione e quel tontolone di mio fratello nel futuro, non puoi aver fatto tutto da solo!” Harry le sorrise piano

 

“Infatti…ho dovuto chiedere l’aiuto di metà dell’ordine per riuscire a fare una cosa del genere!” disse lui ridacchiando nel vedere l’espressione assolutamente stupida della ragazza

 

“Cosa?! Hai chiesto aiuto ai membri dell’Ordine della Fenice per far mettere insieme Ron e Hermione?! Non ti sembra un tantino esagerato?” aveva detto lei ancora stupita

 

“Tesoro? Stiamo parlando di Ron e Hermione, niente è esagerato!” disse Harry ridendo

 

“Ma siamo sicuri che non ci siano conseguenze vero?”  aveva chiesto Ginny dopo un po’

 

Bhè, Lupin mi ha detto che ci potevano essere degli effetti collaterali…” disse Harry abbassando la voce il più possibile, nella speranza che Ginny non sentisse l’ultima parte del discorso. Inutile dire che la ragazza la sentì e come…

 

“EFFETTI COLLATERALI???!”

 

“… ma non sono molto, molto rari!”  aggiunse lui spaventato dall’espressione che aveva Ginny, la quale decise, per questa volta di risparmiare la vita al ragazzo, espirando profondamente prima di ricominciare a parlare

 

Mhmm…in ogni caso si può almeno sapere cosa avrebbero visto di talmente sconvolgente da farli addirittura decidere?” aveva chiesto lei decisamente infastidita da tutti quei segreti

 

Mhmm…non saprei…” disse Harry sorridendole

 

“…hanno dato solo…solo un’occhiatina…”

 

 

 

 

 

FINE (?!)

 

 

 

 

Hey làààà?!!! Ci siete? Ciaooooooo ciaoooooooooone^^! Dunque, dunque, dunque, questo teoricamente dovrebbe essere l’ultimo capitolo. Dico teoricamente, perché alcuni di voi mi hanno chiesto di continuarla, senza contare che le mie amiche, mi hanno gentilmente chiesto di continuarla, minacciandomi con il righello di Winnie PoohO_oOrdunque questa è la mia domanda: la continuo sì o no?! Diciamo che se mi dite di sì, ho già qualche vaga ideuccia (ma molto, molto, mooooolto vaga!)  per continuarla…Ditemi voi! Intanto, Ringraziamenti^^

Bellatrix Malfoy: sono contentissima che ti piaccia^^ Baciotti potti! ^O^

Tinkerbell91: sono felicissima che la mia ficcy ti sia piaciuta, nonostante R\Hr non sia tra le tue coppie preferite! Lo apprezzo molto, davvero! Grazie mille! Baciotti^^

Ginny_Potter: Grazie mille per i complimenti! Per quanto riguarda il continuo, l’ho già detto sopra, le mie amiche mi hanno minacciato persino con un righello (di Winnie, per giunta!), quindi se ci sono varie risposte positive, la ficcy continuerà! Il problema è che questa ff inizialmente era nata come one-shot, poi l’ho allungata a quattro capitoli, quindi per la trama dovrei lavorarci un po’ su! In ogni caso grazie ancora per i complimenti! Baciottini^^

PaZzA WeNdY: allora, come ti è sembrato il mio finale ipotetico? Spero ti sia piaciuto anche questo chappy! Grazie mille per i complimenti! Baciottissimi ^-^

Lollo: Ooooooooooh! ^O^ adesso arrossisco!...^\\\\^ quanti complimenti! Grazie, grazie mille! Sono supercontentissima che ti piaccia! Anche se credo che tu l’abbia già capito dalla parola lunga un rigo dell’ultima volta XD, per quanto riguarda i complimenti, sono tutti veri, adoro le tue ficcy!!!!! Baciotti potti^^ 

Sery118: sono contentissimissima che ti piaccia!! L’idea mi è venuta all’improvviso non credevo sarebbe piaciuta tanto ^\\\\\^! Grazie mille per i complimenti! Baciotti^^

funkia: scusa! Quando ho letto il tuo commento avevo già scritto anche questo chappy, e non me la sono sentita di cambiarlo! Spero che ti sia piaciuto lo stesso! Se ti dispiace per Elly, se la ficcy continua, vedrai che si rifarà presto viva! Baciottissimi^O^

Lily: non ti preoccupare, ho capito quello che intendi! Sono felicissima che ti piaccia! Grazie mille! Baciottini ^-^

Romen Evans: sono tanto contenta che ti sia piaciuta!!! Un enormissimo GRAZIE per i complimenti! Bacioni^^

vale82: addirittura a piangere?! Wow! Adesso mi commuovo anch’io! Sono felice che la mia ff ti piaccia! Bacini baciotti potti ^O^

MandyJJ: credo proprio che tua sensazione fosse esatta! Grazie mille per i complimenti! Baciotti^^

Hermionina: hai visto che non ti sbagliavi su Harry e Ginny? Guarda un po’ cosa sono arrivati a fare per i loro amici! Ma infondo “sono Ron e Hermione, niente è esagerato!” come dice Harry! Un milione di grazie per i complimenti! Un bacino baciotto potto ^O^

FedeHermy: Nooo! Povera Filomena! Non la trattare male! Grazie mille per i complimenti! Spero che anche questo chappy ti sia piaciuto, ho cercato di farlo più dolce possibile! Baciottini^^

princenton: hai visto? Ho aggiornato prestissimo! Sì, è proprio il caso di dire FINALMENTE, perché veramente non se ne poteva più! Sono contenta che la mia ficcy ti piaccia! Bacini bacetti baciotti potti^^

Ronny92: Scusa!!!! Ho letto il tuo commento quando avevo già finito di scrivere il capitolo! Ops! Comunque grazie mille per i complimenti, sono felice che ti piaccia! Bacioni^^

SiJay: ebbene sì, avevi azzeccato! Sono contenta che la piccola Elly ti sia piaciuta, ha riscosso molto successo! Purtotroppo, però non l’ho potuta far comparire in questo chappy…Ma se la ficcy continua sta sicura che la rincontreremo! Baciottissimi^^

daisy05: Ciaoooo! Sono contentissimissima che ti piaccia! Grazie mille per i complimenti! Bacioni oni oni oni ^O^

eva_elamela: Sono contenta che Elly ti sia piaciuta! Un’altra creazione della mia mente deviata! Grazie mille per i complimenti! Baciotti potti^^

eagle88: felicissima che tu sia d’accordo con me! Grazie per il commento! Baciottoni oni oni oni! ^^

Judeau: sì, Elly è fantastica! Sono molto contenta che ti sia piaciuto anche questo chappy! Baci^-^

Turin Turambar: non ti devi scusare, è tutto apposto! Anche perché, poi io mi dovrei scusare per averti fatto sentire in colpa, e poi tu ti scuserai perché ti sentirai in colpa, di avermi fatto sentire in colpa per averti fatto sentire in colpa ( ci ho messo un quarto d’ora a scrivere questa frase!), e poi partirebbe un circolo da cui è difficile uscire! Comunque, un grazie grande, grande, grande per i complimenti! Baciotti^-^

FrancescaHermione: grazie! Sono molto contenta che ti piaccia! Bacioni^^

LalyBlackangel: Grazieeeeeeeeee! Bacini baciotti potti^O^

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Effetti collaterali ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.5 EFFETTI COLLATERALI

 

Era ormai passato un mese dal ritorno di Ron e Hermione e la loro vita sembrava essere ripresa normalmente. Almeno per quanto possa essere normale la vita a Hogwarts…Fatto sta, che i nostri eroi vivevano tranquilli e spensierati, e per la gioia dei cervelli, già di base compromessi, dei loro amici, continuavano a litigare nonostante si fossero finalmente messi insieme. Non che litigassero seriamente, ora più che altro si scambiavano frecciatine maliziose per poi “far pace” mangiandosi la faccia a vicenda, non badando minimante all’imbarazzo e al deciso disgusto di tutti i malcapitati che assistevano a quelle diabetiche effusioni.

Terribilmente smielati e maliziosi. Ecco cos’erano diventati.

I loro amici venivano colpiti da una nausea continua, quando li vedevano appolipati l’uno all’altra a scambiarsi zuccherose sdolicinatezze. Ma in fondo cosa avremmo fatto noi al loro posto, se avessimo passato la maggior parte del tempo a soffrire a causa dell’altro senza accorgerci di amarci a vicenda come due emeriti imbecilli?! Non possiamo biasimarli, poveri stupidotti!

Comunque, in uno dei rarissimi momenti (e credetemi, erano veramente molto, molto rari!) in cui non si visitavano le trachee vicendevolmente, avevano anche parlato della loro avventura con Harry e Ginny, i quali avevano accuratamente evitato di dir loro, di essere stati gli artefici di tutto. Si divertivano a sentirli, mentre sparavano congetture a caso su come fossero mai riusciti ad arrivare lì, e si limitavano ad ascoltare, rimanendo visibilmente sorpresi dai dettagliati racconti di Hermione e decisamente turbati dalle non poi tanto velate minacce di Ron.

 

“Ma che carina che è Elly!” aveva esclamato Ginny dopo che Hermione  aveva lungamente cantato le lodi della sua bella bambina, scatenando le battutine più idiote di Harry e l’imbarazzo più totale di Ron.

 

“Oh, sì Ginny! Era veramente adorabile! Sono sicura che l’avresti adorata!” aveva detto la ragazza tentando di reprimere la punta di amarezza che si stava insinuando nella sua voce. Ron parve accorgersene e la strinse forte a sé, baciandole la guancia.

 

“E che ci dite di noi, invece?!” aveva chiesto Harry abbracciando gentilmente Ginny e troncando sul nascere certe particolari idee che stavano venendo in mente a Ron. Hermione parve pensarci un attimo prima di rispondere, poi aveva scambiato un’occhiata divertita con il rosso

 

Mmm…diciamo che avrete anche voi un bel po’ da fare…” Ginny spalancò gli occhi, arrossendo vistosamente, mentre Harry non sembrava aver afferrato più di tanto il significato della frase di Hermione

 

C-cioè v-vuoi dire c-che anche noi…” aveva cercato di chiedere una Ginny assolutamente shockata e subito interrotta dal segno affermativo di Hermione.

 

“Porca puffola…” fu l’unica cosa che riuscì a dire Ginny, subito prima di cadere in uno stato di coma semivigile.

Qualche tempo dopo, anche Harry aveva finalmente compreso e realizzato (capitelo, poverino, è un po’ stupido^^) le parole di Hermione, raggiungendo anche lui quasi istantaneamente lo stato comatoso della sua ragazza, la quale nel frattempo era già passata alla fase ‘ridiamoci-su’, uscendosene con una risatina isterica e due occhi a palla da fare invidia a Luna…

 

 

*

 

Ron camminava velocemente in corridoio durante il cambio dell’ora, non preoccupandosi minimamente di andare a sbattere contro qualche bambinetta adorante che gli si era parata davanti in cerca di attenzioni. Hermione non si era vista a lezione quella mattina e il ragazzo era preoccupatissimo che le potesse essere successo qualcosa. La sera prima, dopo aver gentilmente trainato Ginny e Harry, ancora sotto shock, nei rispettivi dormitori, la ragazza aveva passato tre ore sul compito di Vitious e  Ron sapeva bene quanto ci tenesse in modo particolare a consegnarlo. Gli risultò, quindi, alquanto strano non vederla a lezione di Incantesimi…Conoscendo Hermione sarebbe andata a consegnare un compito anche affetta da peste bubbonica…Di conseguenza doveva essere accaduto qualcosa di veramente grave. E Ron era assolutamente agitato.

Arrivato in sala comune, senza pensarci più di tanto, cominciò ad urlare il nome di Hermione, suscitando non poca apprensione negli studenti che si trovavano nella stanza e che avevano l’ora buca, i quali temevano il bis del mese scorso. Dopo qualche urlo ben piazzato, finalmente Hermione uscì. Ron rimase non poco sorpreso quando la vide sbucare dal dormitorio dei ragazzi, ancora in vestaglia, con un’espressione molto agitata e nervosa stampata sul viso, e con gli occhi cerchiati da profonde occhiaie. La vide scendere velocemente le scale a chiocciola e prenderlo subito per un braccio una volta essere arrivata nella sala.

 

“Abbiamo un problema” aveva detto lei, trascinandolo in dormitorio con lei e lasciando perplessi gli studenti presenti e lo stesso Ron. Hermione camminava velocemente e più di una volta il ragazzo aveva rischiato di cadere per seguire il passo di lei, che continuava a stringergli la mano, quasi convulsamente. Arrivati davanti alla porta del dormitorio maschile, Hermione si bloccò improvvisamente e il ragazzo potè notare l’indecisione e la preoccupazione nei suoi occhi. Dopo un pochino, la ragazza si decise finalmente ad aprire la porta, inspirando profondamente. E mai…mai Ron si sarebbe potuto preparare a quello che avrebbe visto…

 

 

 

“Elly?!”

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi quiiiiiiiii! Avete visto che l’ho continuata alla fine?! Scusate se il capitolo è così corto, ma mi serviva per ricapitolare un po’ la situazione e per dare un’idea del seguito…come vi sembra?! Quest’oggi purtroppo non ho tempo per fare i ringraziamenti i individuali, ma in ogni caso ringrazio tantissimo funkia, Merylin, SiJay, Ginny_Potter, Elly (x2!^^), Judeau, lenne88, MandyJJ, eagle88, Jenna, vale82, princenton, Hermionina, Lily, Siria Black, ciccio 89, Spirit, Ginny Potter, georgina weasley, Ronny92, Joanne POTTY, Cocaloca, Lollo, daisy05 (^O^), ciccina90, puffetta-Manola, puffola pigmea92, Raf91, Hermy Weasley, Turin Turambar, acetina, Will92, Pitty-potty, per tutti i complimenti, i consigli e le minacce di morte tramite righelli di Winnie Pooh, Titti e Silvestro, lupo Alberto, Yoghi e Bubu, uniti al set scuola di Winnie di Lollo (*____*!!!!!) e a Leo, il cane di Raf91!

Bacini Baciotti potti a tutti (anche a chi a solo letto la ficcy ovviamente!) e ci vediamo alla prossima (spero!)!!!!

Ciao ciaooooone! ^O^

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Imprevisti ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP. 6 IMPREVISTI

 

Ron rimase lì, fermo, a guardare quella bimba, così piccina, avvolta nel suo pigiamone con gli orsetti e seduta sul suo letto. Elly aveva un’aria timorosa e preoccupata, come quella dei bimbi che combinano una marachella e hanno paura della punizione dei genitori una volta essere stati scoperti. Stringeva forte forte la sua bambola di pezza e guardava Ron come se lo stesse studiando

 

P-papà?” aveva chiesto timorosa la piccina

 

“Elly…” la bimba tutta sorridente e contenta di aver ritrovato i suoi genitori, andò ad  abbracciare suo padre, mentre Hermione se ne stava rintanata in un angolo ancora sconvolta. Quando Elly aveva abbracciato Ron, si era sentito nuovamente a casa e in pace, sensazione che aveva provato solo quando era nel futuro con Elly e la sua Hermione. La sensazione di essere stato privato di una parte di lui era finalmente scomparsa, ora era semplicemente…semplicemente felice.

 

“Papà! Papà, ho avuto tanta paura e…e credevo che avevo fatto qualcosa di brutto, ma non è stata colpa mia, lo giuro! Io stavo dormendo tra te e la mamma stanotte e poi…e poi mi sono risvegliata mentre la mamma urlava e mi sono spaventata e…ma sei più bello papy?” Elly parlava in modo sconnesso e sia Ron che Hermione facevano fatica a capirla, nel suo tentativo di discolparsi. Però, nonostante la situazione tragica in cui si trovavano, l’ultimo commento strappò un sorriso ai due ragazzi

 

“Sì, hai visto Elly?! Papà è più bello!” aveva detto Hermione, mentre, vagamente ripresa dallo shock, si era avvicinata a Elly e Ron

 

“E perché è più bello? Anche tu sei più bella!...perchè sei più bella?!” aveva chiesto la bimba visibilmente confusa abbracciando Hermione. La ragazza ci pensò un po’ prima di risponderle, poi disse

 

Mmmm…diciamo che io e Ron non siamo proprio i tuoi genitori…cioè siamo loro, ma noi siamo i tuoi genitori più giovani! Mamma e papà erano così, quando andavano ancora a scuola…” Elly era ancora più confusa di prima

 

“Eh…e perché siete più giovani adesso? Mica ho fatto qualcosa di brutto vero?”

 

“Oh no Elly! È solo che ora sei…nel passato…”aveva detto Ron cercando inutilmente di fare il disinvolto. La bimba aveva spalancato gli occhioni e si era messa le manine davanti alla bocca, in segno di sorpresa

 

“Nel passato?! Wow!...E adesso che facciamo? Andiamo a mangiare?” Ron e Hermione si fissarono stupiti.

 

“Elly? Hai sentito quello che ti ha detto papà? Sei nel passato e non sappiamo come farti tornare indietro!...” Hermione stava cercando di farla ragionare, ma Elly era irremovibile

 

“Sì, ho capito, ma io ho fame…” inutile, Elly era proprio figlia di suo padre…

 

In effetti anche io ho un certo languorino…” aveva detto Ron massaggiandosi lo stomaco e provocando un principio di esaurimento nervoso a Hermione. Il ragazzo vide che stava per dire qualcosa di assolutamente offensivo nei suoi confronti, ma venne interrotta da un agitatissimo Seamus che era appena entrato nel dormitorio

 

“Finalmente! Ecco dove eravate finiti! Harry ha detto che dovete raggiungerlo il prima possibile nella stanza delle Necessità, ha detto che è importante” aveva detto lui osservando gli sguardi corrucciati di Ron e Hermione. Elly nel frattempo si era messa davanti a Seamus ignorando apertamente i tentativi di sua madre di nasconderla.

 

“Ciao!” Seamus la guardò stupido prima di chinarsi, per guardala meglio

 

“E tu chi sei?”

 

“Sono Elly! Elly Weasley!”  aveva detto innocentemente la bambina. Seamus guardò corrucciato Ron e Hermione

 

Hey Ron, non sapevo che avessi un’altra sorella! Credevo che Ginny fosse l’ultima! E poi che ci fa qui? Non avrà più di tre o quattro anni!”

 

“Io non sono la sorellina, sono la fi…” Elly non finì mai la frase, perché Hermione ebbe il buon senso di tapparle la bocca con la mano

 

“Cugina! Elly è la cugina di Ron!” si era affrettata a dire la ragazza mentre Elly la guardava male

 

Bhè…grazie Seamus, noi adesso andiamo da Harry! Ciao!” e tutti e tre scomparvero dietro la porta del dormitorio, lasciando Seamus decisamente sorpreso.

Arrivarono velocemente in sala comune, ignorando gli sguardi stupiti dei presenti e stavano quasi per attraversare il ritratto quando Hermione si fermò

 

“Non posso andare in giro per Hogwarts in questo stato!” aveva spiegato lei indicandosi

 

“Voi aspettatemi qui, farò in attimo” e così dicendo, corse verso il dormitorio femminile lasciando Ron e Elly un po’ (tanto) interdetti.

 

 

*

 

Erano dieci minuti che aspettavano e Elly era visibilmente scocciata.

 

“Ma si può sapere quanto ci mette, eh papà?” aveva detto la bimba suscitando non poca sorpresa nei pochi studenti presenti nella stanza. Ron si catapultò sulla poltrona vicina a quella su cui era seduta Elly e le sussurrò

 

“Elly, qui non mi puoi chiamare papà!”

 

Perché no?” aveva sussurrato a sua volta la bimba

 

“Perché qui nessuno sa che sono tuo padre e deve continuare ad essere così!” Elly parve pensarci un attimo, non del tutto convinta della spiegazione di Ron

 

“Va bene…allora ti chiamo papy!”

 

“No!”

 

Papino?”

 

“No”

 

Papone?”

 

“No!”

 

Papotto potto?”

 

“NO! Elly, mi devi chiamare Ron…Solo Ron ok?”

 

Uff…va bene, va bene…”

Dopo qualche minuto Hermione li raggiunse e tutti e tre si avviarono verso la stanza delle Necessità. Non trovarono particolari difficoltà nell’arrivarci, essendo tutti a lezione e nel giro di qualche minuto si ritrovarono al settimo piano. Quando entrarono rimasero molto sorpresi dallo stato di Harry: assolutamente sconvolto e schizzato.

 

“Finalmente! Ma dico dovevo mandare delle squadre di soccorso per trovarvi?” disse lui nervoso

 

“Calmati, anche noi abbiamo avuto dei problemi…” disse Ron indicando Elly  che si era nascosta, spaventata dal comportamento di Harry, dietro Hermione.

 

Le-lei chi è?” Aveva detto il bambino-sopravvissuto allargando ancora di più gli occhi

 

“Lei è Elly…”

 

“Elly? Elly, la figlia del futuro?”

 

“Sì…”

 

“Oh Merlino…”

 

“Cosa è successo? Perché sei in questo stato, eh?” provò a chiedere Hermione, ma da Harry non ricevette risposta

 

“Per me” Ginny, finora accucciata in angolino, si era fatta finalmente vedere. Era incinta. E Ron raggiunse quasi istantaneamente lo stato di Harry, mentre Hermione la guardava stupita

 

“Ma come…?” ora Ginny aveva gli occhi lucidi

 

“Io non lo so!!! Ero a lezione e…e mi sono gonfiata!” Hermione spalancò ancora di più gli occhi e si fece cadere sulla poltroncina più vicina

 

“Allora…Elly è qui…Ginny è molto, molto incinta come nel futuro…allora sono incinta anch’io…” Ron sbiancò, mentre Hermione arrossì.

 

“Ma…ma come può essere successo?” chiese il rosso dopo una decina di minuti. Ginny che nel mentre si fissava il pancione in uno specchio parve illuminarsi

 

“Gli effetti collaterali…” Harry si girò di scatto verso Ginny in preda al panico

 

“Effetti collaterali di cosa?” chiese Hermione incuriosita e uscendo dallo stato catatonico in cui era caduta. Harry si rigirò lentamente verso Ron e Hermione

 

“Oh, merda…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ta-daaaaaa! Ragazzi, nonostante abbia un mal di pancia da far spavento, sono riuscita a finire anche questo chappy! Spero abbiate apprezzato perché sto veramente soffrendo come un cane! Ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia ficcy e in particolar modo lenne88, Elena Olsen, Clo87, daisy05 (^^), princenton, Settelune, SiJay, Merylin, Ronny92, funkia, Lily, MandyJJ (penso di continuarla semplicemente, quello che ho pensato per il seguito si riallaccia bene con il titolo e la trama!), Judeau, vale82, Elly, Romen Evans, Lady Fiamma Lestrange (x3!!!), eagle88,  Hermionina, Ginny_Potter e Lollo che hanno recensito!!! Adesso mi vado a mettere a letto con la speranza di vedere quando mi sento meglio tanti commentoni!!! Baciottissimi^^  

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Litigi ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.7  LITIGI

 

Ron e Hermione guardarono Harry ancora più interdetti di prima

 

“Cosa?...Che è successo? Gli effetti collaterali di cosa?” Hermione si stava spazientendo ed era sempre più agitata nel notare le espressioni preoccupate di Ginny e Harry

 

“Ecco…” cominciò la rossa, ma venne subito interrotta da un piccolo rumore proveniente da un angolo della camera. Tutti e quattro si guardarono inizialmente un po’ intorno, non riuscendo a capire da dove provenisse quel rumore, che alle orecchie di Hermione pareva tanto un singulto. Dopo qualche minuto Ron notò una piccola testolina rossa e cespugliosa che tremava accucciata in un angolo. Il ragazzo si catapultò vicino alla piccola figura e la prese dolcemente tra le braccia

 

“Elly…Elly piccola, che ti è successo eh? Ti sei spaventata perché Harry si è messo a urlare? È questo?...Elly rispondimi…” la bimba scosse violentemente la testa e continuò a singhiozzare contro il petto di Ron. Provò varie volte a parlare, ma i singhiozzi erano talmente forti da non premetterle di dire niente. Ron le accarezzò dolcemente la testolina, mentre vide Hermione avvicinarsi piano, piano a loro, preoccupata per la sua bimba. Incrociò il suo sguardo con quello di lui e si sedette vicino a loro, circondando in un abbraccio sia Elly che Ron. Harry e Ginny si lanciarono un’occhiata indecifrabile. Era sorpresi di vederli…così…come una vera famiglia, quando fino al mese prima si prendevano a parolacce davanti a mezza Hogwarts. Ron potè vedere Harry avvicinarsi lentamente a Ginny e accarezzarle in modo un po’ impacciato il pancione. Non sembrava lo stesso ragazzo di qualche minuto prima, pensò Ron. In quel momento vedeva Harry serio e maturo come mai lo aveva visto.

 

“Cosa è successo Elly?” chiese Hermione, mentre la staccava dolcemente da Ron per prenderla in braccio. La bimba abbracciò la ragazza, nascondendo il bel visino paffuto e niveo tra i boccoli scuri di Hermione e tirò varie volte su con il naso prima di rispondere

 

“è colpa mia se è successo tutto questo, vero?!...Ma io non volevo! Lo giuro! È solo che…me lo avevate sempre detto che ve lo dovevo chiedere prima di venire a dormire nel lettone, ma…io non lo sapevo…se lo sapevo prima, non lo avrei mai fatto! Mi dispiace tanto, tanto, tanto!” Ron e Hermione si scambiarono uno sguardo interrogativo

 

“…Elly, tesoro, credi davvero che siamo in questa situazione perché sei venuta a dormire nel lettone con noi?” chiese Hermione non riuscendo a nascondere la nota di ilarità che aveva nella voce. Elly si scostò leggermente da lei per guardarla negli occhi. La ragazza si sentì mancare nel vedere quanto quegli occhi fossero simili a quelli di Ron.

 

“Sì…perché, non è per questo?” chiese la bimba tirando su con il naso

 

“Certo che no, piccolina…”

 

“Sei sicura?” chiese la bimba sussurrando

 

“Certo, tesoro…”

 

“Sicura, sicura?”

 

“Sì…”

 

“Sicura, sicura, sicura?!

 

“Sì!”     la bocca di Elly si allargò in un sorriso sollevato e tutta contenta si gettò tra le braccia di Hermione, la quale non riuscì a trattenere un sorriso. Incrociò per un attimo lo sguardo con quello di Ron e notò nei suoi occhi c’era un misto tra insicurezza e serenità…gli stessi stati d’animo che Ron potè vedere negli occhi profondi di lei.

 

“…Ma se non sono stata io a fare tutto questo, chi è stato?” chiese Elly ad un certo punto un po’ corrucciata in viso. In quel momento Harry si schiarì la voce

 

“Ehm…forse è meglio che vi sediate…c’è qualcosina che devo raccontarvi…”

 

 

*

 

 

“Ma sei scemo?!” chiese Ron una volta che Harry finì di dire che il viaggio nel futuro era opera sua e dell’ordine. Harry a quell’affermazione arrossì e si massaggiò nervosamente la nuca

 

“Oh insomma, Ron…capiscimi!”

 

“Capire cosa, Harry?! Ci hai mandato nel futuro senza dirci niente, né tanto meno darci un indizio su come tornare indietro! Saremmo potuti rimane lì per anni!” lo attaccò Ron alzando notevolmente la voce e facendo sobbalzare Elly, seduta sulle gambe di Hermione

 

Bhè, se adesso sei qui, vuol dire che il modo l’hai trovato, no? E poi da quello che mi hai riferito in dormitorio non mi sembrava ci stessi tanto male con Hermione formato donna in camicetta da notte, o sbaglio?!” questa volta fu il momento di Ron di arrossire. Hermione al sentire l’ultima frase si era irrigidita, corrucciandosi fortemente. Ron abbassò lo sguardo, evitando in tutti i modi di guardare la ragazza, che aveva già gli occhi lucidi

 

“Non è questo il punto…”

 

“Allora qual è? L’ho dovuto fare! Ron, ammettilo, la situazione era diventata insostenibile sia per voi che gli altri…” ora anche Harry aveva abbassato lo sguardo e Ginny e Hermione li fissavano un po’ intimorite, mentre un profondo silenzio carico di tensione calava nella stanza.

 

 

“Ho bisogno d’aria” disse Hermione improvvisamente, dando Elly a Ginny e correndo verso La porta della stanza delle Necessità. Ron la vide uscire senza riuscire a muovere un solo muscolo per fermarla. Sapeva che se l’avesse seguita l’avrebbe vista piangere. Di nuovo. E di nuovo a causa sua. Si sentì un verme, e sì sentì di odiare Harry, in quel momento, per aver detto quelle cose su di lei. O meglio, quelle cose di lui quando pensava a lei. Probabilmente si sarà sentita un oggetto in quel momento. Un oggetto da guardare e ammirare in tutta la sua perfezione. Magari avrà anche pensato che quando Ron le aveva rivelato i suoi sentimenti, il suo unico pensiero era il suo corpo. Ma se Hermione pensò questo, non sapeva come si sbagliava.

Harry sembrò riscuotersi una volta che Hermione fu uscita e cercò in qualche modo di rompere l’imbarazzo

 

“Ehm…forse è meglio che vada ad avvertire la McGranitt dell’accaduto…così ci dirà cosa fare…”

 

“E io? Cosa faccio io, mentre tu te ne vai a spasso?!” aveva detto Ginny, rimasta in silenzio fino a quel momento. Harry le si era avvicinata e si era chinato per darle un piccolo bacio sulle labbra

 

“è meglio che tu rimanga qui per un po’…ci sarà Elly a farti compagnia e io dirò che non ti sei sentita bene e che sei in dormitorio a riposare” le aveva detto accarezzandole le testa. Ginny sembrò pensarci un po’, ma poi si limitò ad annuire, sconsolata e consapevole che fosse la decisione più giusta. Harry le aveva sorriso dolcemente, aveva dato un buffetto a Elly ed era uscito. Ron era visibilmente agitato. Si strofinava convulsamente le mani e sembrava intenzionato a non guardare Elly negli occhi

 

“Vai” Ron si girò verso la sorella assai sorpreso

 

“Come, scusa?”

 

“Vai. Vai da lei Ron” il tono di voce di Ginny non sembrava ammettere repliche, così Ron si limitò ad annuire, rivolgendo un piccolo sorriso a Elly che lo salutava con la manina, mentre lo vedeva scomparire dietro la porta.

 

 

“Allora…che facciamo?” aveva chiesto Ginny alla bimba una volta rimaste sole. La piccina le aveva sorriso e aveva poggiato la testolina rossa sul pancione della ragazza

 

“…Non saprei…mangiamo?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciaoooooooooooooooooooo! Scusatemi tanto per il ritardo, ma ho avuto un piccolo blocco creativo sulla trama! ^-^’….mi sono ripresa però! Come vi è sembrato questo chappy? È solo di transizione, quindi noiosissimo, ma mi serviva! ^O^

Ringraziamenti ^^

Elly: sono felicissima di non averti deluso!!!!! Grazie mille^^ Baciotti

lenne88: ciao! Mi fa piacerissimo che ti piaccia la mia ficcy! Spero ti sia piaciuto anche questo chappy! Grazie mille per i complimenti! Bacini^-^

daisy05: tesora mia!!!! Non ci sono parole per ringraziarti, ti adorissimo! Sono contentissima che ti sia piaciuta e sono curiosissima di sapere cosa ne penserai di questo chappy! Ci sentiamo dopo! Bacini baciotti potti!!!! Ti adoroooooo! ^-^

Will92: sono guarita, grazie per l’interessamento!!!!^^ sono contenta che la mia ficcy ti piaccia, grazie mille per i complimenti!!! Baciottissimi^^

MandyJJ: Sono tanto contenta che ti sia piaciuto il chappy!!! Speriamo ti piaccia anche questo! Bacini baciotti^^

funkia: non ti ho fatto nessun incantesimo!!! ^O^ evidentemente siamo sulla stessa lunghezza d’onda^^! Baciottissimi

really: sono contentissima che ti sia piaciuta! Grazie mille per i complimenti!!!! Baciotti potti ^^

Merilyn: il mal di pancia è passato per fortuna! Grazie per l’interessamento! Sono tanto contenta che la mia ficcy ti piaccia^^ Baciottoni!

Grainne: Grazie mille per i complimenti! Sono contenta che il mio stile ti piaccia!!!!! ^O^ Per quanto riguarda il fatto che è un po’ surreale, hai ragione! Però alle note ho messo che la mia è una ficcy AU (Alternative universe), quindi è tutto in regola! Grazie mille per i complimenti! Baciotti^^

Lily: la frase è esattissima! “riusciranno i nostri eroi da togliersi dai casini?” (ß---- versione riveduta e corretta by me)…è un ottima domanda! Soprattutto se per riuscirci dovranno fare i conti con i loro sentimenti e Elly! Grazie per i complimenti! Baciotti potti^^

vale82: Grazie mille!!!! Sono felicissima che le mie idee ti piacciano!!!! Baciotti^^

Miss Trent: sono guarita, finalmente^^! Grazie mille per i complimenti, sono contentissimissimissimissima che ti piacciano le mie idee! Baciottissimi^O^

Hermionina: Hai visto? Ho aggiornato! Chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un blocco! Grazie per i complimenti! Baciotti^-^

SiJay: sono d’accordissimo con te…è veramente un casino…O_o…Sono contenta che nonostante tutto ti piaccia!!!!!!! Bacini baciottosi ^O^

Lollo: Sono riuscita a sorprenderti! Adesso mi commuovo! Guarda! Ho già gli occhi luccicosi…*__*….sono felice che io abbia mantenuto le tue aspettative, speriamo che il seguito continui a farlo!!!! Baciottoni ^§^

Eagle88: ma che carina che sei!!!! Sono veramente onorata che tu ti sia affaticata per me!!! Grazieeeee! Baciotti potti^^

Romen Evans: Sono supercontentissima che ti piaccia! Grazie mille! Baciotti (ovviamente potti)^^

Elena Olsen: Come ti è sembrata le reazione?! Sono contentissima che la mia ficcy ti piaccia!!! Baciotti^^

princenton: wow, ti ho lasciato veramente senza fiato, eh? Sono contenta che abbia avuto l’effetto desiderato! Baciottissimi^^

*Vero*: Sono veramente contenta che la mia ff ti piaccia! Hai visto? L’ho continuata (anche se un pochino in ritardo ^_^’)!!! Grazie mille per i complimenti!!! Baciottoni^^

Marauders (Padfoot): scusami se ti ho fatto aspettare! Spero che anche questo chappy ti sia piaciuto, nonostante fosse un tantino noiosuccio! Grazie mille per i complimenti! Baciotti potti a te e agli altri Marauders! Ciaooo!

Bhè, dunque, visto che sono qui, ne approfitto per ringraziare anche daisy05, LaDamaLuthien, linkin park, SiJay, Merilyn,  Ginny_Potter, domilla, Turin Turambar e Hermionina per aver recensito la mia shottina “La fatina e lo scimmione”! Grazieeeeeeee! Bene, con questo è tutto! Alla prossima! Baciotti baciottosi a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Aiuto! ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.8 AIUTO!

 

 

Nella stanza delle Necessità Ginny e Elly sembrava avessero legato subito. E come loro, anche Arnold e Bob, sembrava avessero trovato subito un’intesa. Ora le due fanciulle stavano mangiucchiando del gelato che Ginny aveva trasfigurato qualche minuto prima, parlando del più e del meno

 

“Allora…com’è lì da te? Sempre i soliti drammi tra Ron e Hermione?” chiese Ginny mentre guardava sconvolta la bimba affogarsi nel gelato alla nocciola. Qualche secondo dopo riemerse della coppetta con il gelato fin sopra al naso tentando di rispondere

 

“Sì…è sempre la solita storia…papy dice qualche scemmottata, la mamma si arrabbia, si mette a piangere, papy si dispiace, va dalla mamma, fanno pace e si danno tanti bacini!” a Ginny andò di traverso il gelato nel sentire l’ultima frase

 

“Come tanti bacini?!” chiese lei cominciando a ridacchiare

 

“Sì, sì…se ne danno sempre tantissimi di sera tardi…però non gli dire che te l’ho detto sennò mi mettono in punizione…” disse Elly non badando a Ginny che ormai rideva come un’imbecille

 

“Sì…non preoccuparti…non….dirò niente!” disse Ginny una volta essersi vagamente ripresa

 


“Ma dove miseriaccia sono finiti mamma e papà? Stai a vedere che l’ha fatta arrabbiare di nuovo…” disse Elly dopo un po’. Ginny la guardò per un attimo non potendo trattenere un sorriso

 

“Oh stai tranquilla tesoro…a quest’ora si staranno già dando i bacini…”

 

 

*

 

 

Hermione era chiusa nel bagno dei prefetti da quasi mezz’ora. Non si era mai sentita così strana in tutta la sua vita. L’aveva fatta arrabbiare sapere quello che Ron pensava di lei, ovviamente, ma lei sapeva anche che lui non provava solo attrazione fisica per lei. Anche perché, ad essere sinceri, c’era ben poco da cui essere attratti in quella realtà. Certo, sarebbe diventata una bellissima ragazza, ma per ora le sue forme potevano essere considerate in sciopero. Tuttavia, non riusciva proprio a smettere di piangere. Non ci riusciva proprio. E la cosa più assurda era che non riusciva a capire il motivo per cui stesse piangendo. Né tanto meno quello per cui avesse una voglia così smodata di torta di fragole. Avrebbe dato qualsiasi cosa in quel momento per avere tra le mani una fetta del favoloso dolce che faceva la signora Weasley quando erano alla Tana…

Persa nei pensieri riguardanti la torta si diede mentalmente della stupida. Si era dimenticata di essere incinta. Ma dico, come ci si può scordare di essere incinta?! È un’altra persona che ti cresce nella pancia, porca puffola! Eppure Hermione non ci aveva proprio pensato. Questione d’abitudine, suppongo. Fino a tre o quattro ore prima non aspettava un bambino, ora sì. Si alzò improvvisamente dal bordo della grande vasca e si diresse verso lo specchio che si trovava dalla parte opposta della stanza. Quando vi si trovò davanti, alzò leggermente la camicia quel tanto che bastava per scoprire la pancia. Sorrise vedendo quel lieve rigonfiamento del suo ventre, fino a qualche ora prima assolutamente piatto. Sorrise, sorrise tanto, perchè si sentiva felice, perché finalmente riusciva a sentire. Sentiva la vita scorrere febbrilmente in tutto il suo essere come se stesse correndo una folle corsa. Sentiva una nuova vita darle forza e vigore, pur facendola sentire fragile come mai era stata. Sentiva un altro piccolo cuore battere all’unisono con il suo. Era strano aspettare un figlio. Soprattutto se il figlio in questione non era mai stato materialmente generato. Hermione arrossì nel sorprendersi a pensare una cosa del genere. Lei non era il tipo di ragazza che pensava a certe cose…non lo era proprio! Soprattutto a certe cose fatte con Ron…Eppure non si era potuta vietare di fare un pensiero simile…porca miseria, sapeva come si facevano i bambini da quando aveva sei anni, e pur essendo nel mondo delle magia, essere incinta pur essendo assolutamente vergine, non stava né in cielo, né in terra!

I suoi pensieri furono interrotti dalla porta del bagno che si apriva. Davanti a lei, un Ron decisamente provato dalla folle corsa che aveva intrapreso per cercarla. Hermione pensò che fosse veramente adorabile quando si preoccupava per lei in questo modo. Ron era adorabile in qualsiasi occasione.

 

Mione…”  disse lui con il fiatone. Adorava quando la chiamava così

 

“…Mione, senti mi dispiace tanto…” ma Hermione non seppe mai per cosa si era dispiaciuto perché  ebbe la decenza di tappargli la bocca con un bacio. Un bacio che Ron, dopo un primo momento di smarrimento, ricambiò in tutto e per tutto. Dopo un po’, si staccarono e Ron aveva un’espressione assolutamente shockata. E di conseguenza comica.

 

“Scusa”

 

“Di cosa?!” la comicità aumenta…

 

“Di essere così idiota da farti stare in pena senza nessun valido motivo”

 

“Quindi…quindi non sei arrabbiata per quello che ha detto Harry?” Hermione scosse la testa in segno di diniego e Ron sorrise sollevato

 

“Scusa per averti fatto correre per tutta Hogwarts per niente…” disse lei poggiando la testa sul suo petto e abbracciandolo

 

Nah…non ti preoccupare…e poi mi fa bene correre…altrimenti mi vengono le maniglie dell’amore come nel futuro!”

 

Ron!”

 

 

 

*

 

 

Quando Ron e Hermione entrarono nella stanza delle Necessità, si ritrovarono davanti una scena assurda: Elly con le faccia completamente immersa nella coppetta di gelato e Ginny che le reggeva i capelli con due dita e la guardava agghiacciata.

 

“Elly!” la bimba all’urlo di Hermione riemerse dalla coppetta e si leccò le labbra

 

“Mamma! Papà! Siete tornati finalmente!” disse Elly correndo verso di loro con al seguito Ginny in seria difficoltà per via del pancione. Hermione la bloccò istantaneamente per le spalle, evitando così di far fare un bel capitombolo a Ginny e iniziando a pulire i viso della bambina, la quale non sembrava particolarmente d’accordo. Continuava a muoversi, sbuffare e strattonare Hermione, mentre Ron se la rideva alla grande.

 

Ron…ti…ti dispiacerebbe darmi una mano?!” chiese la ragazza spazientita, mentre riacchiappava Elly nel pieno di un tentativo di fuga

 

“Ma come?! Te la stai cavando benissimo così, tesoro!”  disse Ron ridendo più forte e ignorando l’occhiata omicida di lei.

Dopo qualche minuto di lotta, Hermione vs. Elly, la brava mammina ebbe la meglio riuscendo a pulire per bene il faccino della bimba. Ora si trovavano entrambi distese a terra distrutte dopo la battaglia. Ron aiutò la ragazza ad alzarsi e prese in braccio la bimba che si era subito apploffata sulla spalla di Ron in preda alla stanchezza. Lui le cominciò ad accarezzare la schiena mentre la bimba sbadigliava sempre più intensamente. In quel momento la porta della stanza delle Necessità di spalancò e fecero il loro ingresso Harry e la McGranitt che lo seguiva allarmata. Il ragazzo non preoccupandosi minimamente per la donna, raggiunse istantaneamente Ginny, la quale lo accolse con un gran sorriso, mentre la professoressa era rimasta impietrita ad osservare la scena. Alla sua sinistra poteva vedere Ron con in braccio Elly già semiaddormentata e Hermione che con una mano le accarezzava dolcemente la testolina e con l’altra abbracciava il ragazzo; alla sua destra c’era invece Harry che stava aiutando una Ginny molto, molto (ma moooolto) incinta ad alzarsi dal pouf su cui si era seduta. Per i ragazzi non fu difficile notare lo stupore della cara prof, probabilmente agevolati dal tic nervoso e dalla fantastica risatina con cui se ne uscì.

 

“Oh santo cielo…”  Elly alzò la testa infastidita dal tutta quella confusione e quando vide la McGranitt, Ron la sentì irrigidirsi e sussurrare

 

“Ma non mi avevi detto che la befana non esiste?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao! Buon San Valentino care fanciulle e fanciulli che leggete! Per festeggiare la festività che più odio in tutto l’anno *me povera zitella*…ç__ç…ho pensato di postare il nuovo chappy della mia ficcy! Piaciuta la sorpresina? Spero tanto di sì ^^! Wow, è stata una faticaccia postare questo chappy oggi! C’è stato un mezzo casino!...per fortuna si è risolto tutto! ^_^…

Ringraziamenti ^^

Holly Cleo, daisy05, DarthSteo, Hermionina, mariarosaria161, princenton, Elly, JemmaW., Lollo, *Vero*, MaryPotter92, vale82, eagle88, lenne88, AURIN, Lily, SiJay, really, tacchino, Merilyn, funkia Marauders (Padfoot), melbonfix, Romen Evans, Lady Fiamma Lestrange, FireAngel (no, il tuo pc non si droga ^^! Solo che quando ho postato l’ottavo questo pomeriggio, ho avuto dei problemi perché non si leggeva – anche le altre ff a capitoli ne hanno avuti- così l’ho cancellato e riprovato varie volte, ma niente!) …GRAZIEEEEEEE! Poi un grazie spaciale va a Ransie86, eagle88 e funkia, che mi hanno avvertito del momentaneo casino! Grazie ancora di più!!! Bene, ora vi lascio, considerando che la sintassi dei casi di latino mi attende speranzosa sul tavolino! Commentino?!...Vi adorooooo! Baciotti potti^O^

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capire ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.9  CAPIRE

 

 

La professoressa McGranitt camminava avanti e indietro da quasi mezz’ora. Dopo che Hermione le aveva esaurientemente spiegato la situazione, la donna si era ritirata in un meditabondo silenzio cominciando a camminare davanti a tutti quanti, seduti in fila su una poltrona.

 

“…quindi mi state dicendo che tutto è successo all’improvviso e che voi non avete fatto nulla per provocarlo?” disse la professoressa ad un certo punto facendo quasi sobbalzare sia Ron che Elly

 

“Esattamente. Ieri sera sono andata a dormire come tutte le altre volte e questa mattina mi sono ritrovata Elly nel letto!” spiegò Hermione non nascondendo la vena di isterismo nella voce

 

“Ma non è possibile!”

 

“Come non è possibile?!

 

“Ascoltatemi bene, in nessun caso è possibile che gli effetti collaterali di uno spostamento temporale si possano estendere talmente tanto da trasportare addirittura tre esseri umani a spasso per il tempo, indipendentemente da quanto piccoli possano essere”

 

“Allora secondo lei cosa potrebbe essere successo?” chiese Harry un tantinello allarmato dal fatto che neanche la bef…ehm…la McGranitt sapesse con certezza il motivo dell’accaduto

 

“Vedete…per intraprendere un viaggio nel tempo non volontario, innanzi tutto dovrebbe essere accaduto un qualcosa di talmente grave o sconvolgente in una di queste due dimensioni da permettere che la magia si attivi automaticamente, per fare in modo che questo qualcosa venga cambiato. In ogni caso è una magia molto rara ed estremamente complessa e, gli episodi in cui si è verificata una cosa simile si contano sulle dita di una mano…” Elly e Ron non sembrava avessero capito…

 

“Io avevo letto che questi viaggi non volontari si attivano tramite un desiderio…”  intervenne Hermione, mentre Ron e Elly la guardavano con la stessa espressione comica stampata sul viso

 

Bhè, se lei ci pensa, Signorina Granger, è tutto basato su un desiderio. Magari questo desiderio è inespresso, ma in ogni caso è presente ed è molto, molto forte dentro di noi” spiegò la McGranitt

 

“E qualche volta è talmente potente da trasformarsi in pura magia” disse Ginny fino ad allora rimasta in silenzio

 

“Esattamente” convenne la professoressa, subito prima che un lungo e riflessivo silenzio si insinuasse nella stanza.

 

 

“Quindi noi cosa dovremmo fare ora?” chiese Ron ad un certo punto, rompendo il silenzio. La McGranitt sembrò pensare attentamente alla risposta da dargli

 

“Prima di ogni altra cosa si dovrebbe capire cosa è successo di tanto sconvolgente da far venire…ehm…come avete detto che si chiama?” aveva chiesto la professoressa un pochino a disagio, alludendo a Elly

 

“Lei è Elly” aveva detto Ron accarezzandole la testolina rossa, mentre la bimba annuiva e alzava la manina in segno di saluto. La McGranitt non riuscì a trattenere un sorriso

 

“Come dicevo…bisogna capire cosa è successo per far venire Elly e i due nascituri qui”

 

“Ma qui non è successo niente!” disse Ginny, mentre Elly decisamente annoiata dalla situazione aveva cominciato ad arrampicarsi su Ron

 

“Allora dev’essere successo qualcosa nel futuro” concluse la donna guardando stranita la bimba che ora aveva circondato con le gambe il collo del ragazzo e si trovava a testa ingiù con Hermione e Ron che avevano intrapreso una lotta senza precedenti per farla staccare ed evitare il soffocamento del ragazzo

 

“E noi come facciamo a sapere cosa è successo?!” chiese allora Harry indeciso se mettersi a ridere guardando la lotta di Ron, Hermione e Elly o svenire riguardando il pancione di Ginny. La risposta però non arrivò. La McGranitt si limitò a girarsi verso la bambina, imitati da Ginny e Harry

 

“Elly…”

 

 

 

*

 

 

Era quasi un’ora che Hermione era riuscita a staccare Elly dal collo di Ron, ed era quasi un’ora che tentavano invano di capire cosa potesse essere successo di tanto grave da far desiderare ad Elly di sistemare le cose

 

“Elly per favore, dicci cosa è successo!”

 

“No!” fu l’ennesima risposta di Elly che continuava a rimanere della sua posizione nonostante le varie preghiere e minacce. Persino la McGranitt si stava arrendendo e, nonostante avesse resistito più degli altri, anche lei alla fine era crollata su un pouf verde acido

 

“Elly per l’amor del cielo, cosa è successo, tesoro?” riprovò Hermione per l’ennesima volta. Ma Ron prima che Elly potesse uscirsene con un altro ‘non ve lo dico!’ intervenne

 

“Andiamo Herm, lasciala perdere…”

 

“Lasciala perdere?!? Ma si impazzito?” ora entrambi si erano alzati sotto gli occhi preoccupati di tutti i presenti

 

“No, è solo che chiunque dopo un’ora di interrogatorio sarebbe distrutto, figurati una bambina così piccola!”

 

Ron, capisco che possa essere stanca, ma abbiamo bisogno di quelle informazioni, altrimenti rimarrà qui per sempre!”

 

Hermione non dico di non chiederglielo più, ma di lasciarla riposare un pochino!”

 

Ron, non c’è tempo! Perché non lo capisci?!

 

“Come vuoi…tanto secondo te non capisco mai niente!”

 

“Non essere ridicolo! Lo sai bene che non lo penso!”

 

“Ah, oltre che scemo e pazzo, anche ridicolo!”

 

“Per l’amor del cielo Ron, ma…” Hermione venne interrotta da un forte singhiozzo. Tutti si girarono verso Elly che ormai piangeva a dirotto seduto su un piccolo pouf rosa e con Bob in grembo

 

“Basta…anche qui, no…per favore…” disse la piccina mentre Hermione e Ron si scambiavano sguardi colpevoli. La bimba si era alzata ancora singhiozzante e si era diretta di corsa verso il piccolo bagno, chiudendosi la porta alle spalle. Nella stanza era sceso un silenzio imbarazzato, rotto solamente dai piccoli singulti provenienti dal bagno.

 

“Certo che voi proprio non vi potete trattenere eh?” aveva detto Harry ad un certo punto, guardando male i due ragazzi

 

“In effetti…” intervenne la McGranitt in segno di rimprovero. Ron e Hermione si guardarono per un attimo imbarazzati

 

“Scusa Mione…”

 

“Scusa Ron…”  

 

 

“Dovremmo andare a parlare con Elly vero?” chiese Ron avvicinandosi alla sua ragazza, la quale annuì in risposta

 

“No” tutti si girarono vero Ginny ormai in piedi

 

“è meglio che vada io…ora non vi farebbe sicuramente entrare…” si spiegò lei dirigendosi verso la porta del piccolo bagno. Bussò piano alla porta e l’aprì leggermente

 

“Elly, tesoro, sono zia Ginny…posso entrare?” e Ginny scomparve dietro la porta, mentre sia Ron che Hermione si avvicinavano per origliare.

 

 

 

*

 

 

“Elly…?”  Ginny ci mise poco ad inquadrare la piccola figura accoccolata a terra scossa da piccoli singulti. Dopo un’ardua lotta contro la sua pancia, la ragazza riuscì finalmente a chinarsi davanti alla bambina

 

“Elly…” la chiamò ancora lei, mentre la bimba alzava finalmente gli occhioni azzurri piani di lacrime

 

“Perché litigano sempre?”  chiese lei tra i singhiozzi. Ginny rimase spiazzata da quella domanda.

 

“Ehm…non lo so…il fatto è che mamma e papà sono strani…litigano sempre, ma si vogliono tanto bene, lo sai…”  Elly la guardò poco convinta e Ginny s’incupì nel notare la sofferenza nei suoi occhioni color cielo

 

“Piccola…anche…anche nel futuro litigano sempre vero?” la bimba annuì e Ginny non potè fare a meno di esprimere a parole l’idea che piano piano si stava formando nella sua testa

 

“E…anche la sera prima che tu ti ritrovassi qui loro…hanno litigato?” Elly annuì ancora

 

“Non hanno solo litigato…”

 

“Cosa è successo?”  Elly la guardò in un modo che la fece quasi tremare

 

“Se adesso te lo racconto, mi prometti di non dirlo alla mamma e a papà?”

 

“Lo prometto”

 

“Allora ok…” 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so, lo so, adesso vi verrebbe voglia di prendermi a linciate, ma mica potevo dirvi tutto adesso! Non vi preoccupate, aggiornerò il prima possibile! Spero tanto vi sia piaciuto anche questo chappy, nonostante sia un pochino diverso dagli altri!

Ringraziamenti^^

Elly, vale82,  eagle88, Marauders (scusa il ritardo!^^), *Vero*, Lollo, JemmaW., DarthSteo, funkia, SiJay, lenne88, FireAngel, Merylin, mariarosaria161, Lily, Ronny92, daisy05 (^^), really, LalyBlackangel, princenton, tacchino (non ti preoccupare! L’idea di far partorire Ginny nel passato, non mi era passata neanche per la testa!), Miss Trent, Topomouse, Saty. MaryPotter92, Ginny_PotterGRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!! ^o^

Vorrei anche ringraziare tutti quelli che hanno letto la mia shottina “Come un fiore” e in particolare LaDamaLuthien, Merilyn, daisy05, Joannadellepraterie, Elly, Chloe88, Kurumi (per rispondere alla tua domanda, ho travato un tipo di violetta che è bianca, anche se molto molto rara!^^), ramona55, SiJay e Rik Bisini che hanno commentato! Questo è tutto! Baciottoniiiiiii! ^O^ 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Tradimenti ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.10   TRADIMENTI

 

Ginny uscì dopo dieci minuti dal piccolo bagno, assolutamente livida in volto. Non parlava, si limitava semplicemente a guardare in maniera furiosa Ron, il quale sembrava assai intimorito dalla sorella. Gli arrivò davanti in meno di un batter d’occhio, e mai al ragazzo, Ginny era sembrata così imponente come in quel momento. E non era di certo per colpa del pancione. Senza il minimo preavviso, la rossa diede uno schiaffo a mano aperta a suo fratello, con talmente tanta violenza da far sobbalzare tutti i presenti.

 

“Idiota”

 

“Ma cosa…?”

 

Il.tuo.ragazzo.è.un.idiota, Hermione

 

“Il mio ragazzo, è anche tuo fratello, Ginny! Che ti è preso?” disse Hermione andando subito vicino a Ron per controllare lo stato della sua povera guancia, che ormai aveva assunto una splendida tonalità di viola.

 

“Oh, no, Herm! Con me questo imbecille ha chiuso!”

 

Ginny cosa è successo lì dentro? Elly ti ha detto qualcosa?!” chiese la ragazza, ignorando l’ultimo commento della rossa. Ginny prese un profondo respiro, cercando in tutti i modi riprendere la calma e si limitò semplicemente ad annuire, mentre Harry l’accompagnava gentilmente alla poltroncina più vicina

 

“Allora…? Cos’ha ha detto?” chiese a quel punto la McGranitt, ancora turbata dal lilla acceso della guancia di Ron

 

“Mi ha dato solo la conferma che mio fratello è un coglione” disse lei sarcastica guadagnandosi le occhiatacce sia di Hermione che della professoressa.

 

“Mi ha detto cosa è successo…” aggiunse poi, tornando seria.

 

“Parla allora! Cosa è successo?”  Ginny ispirò profondamente e iniziò a parlare con la voce il più possibile tranquilla

 

“…Vedete…la sera prima, a quanto pare c’è stato…un litigio”

 

“Sai che novità!” la interruppe Harry sarcastico, subito fulminato dagli altri

 

“…Come dicevo…Abbiamo litigato…”

 

“Che vuol dire ‘abbiamo’? Tutti e quattro?”

 

“Sì…a quanto pare Ronbhè, a quanto pare Ron aveva trovato una foto…”

 

“Che foto?”

 

“Una foto…di Harry e di Hermione…abbracciati” Ginny lo sussurrò appena, abbassando lo sguardo, mentre Harry e Ron spalancavano le bocche e Hermione arrossiva

 

“Che vuol dire abbracciati?! Mi hai messo le corna?” scattò Ron una volta aver leggermente superato lo shock

 

“Non essere ridicolo, Ronald! Lo sai bene che non ti tradirei mai…ci dev’essere stato un malinteso…”

 

“Di sicuro!...” convenne Harry arrossendo leggermente

 

“Fatto sta, che il Ron del futuro, a quanto pare ancora più idiota di quello del presente, ha frainteso la situazione e ha dato inizio al finimondo…Elly ha detto di aver assistito a tutto il litigio nascosta dietro la porta e a quanto pare sono volate parole grosse…”

 

“Ma non capisco perché mai ora la bambina si trovi qui!” chiese la professoressa un tantino istericamente

 

Bhè…a quanto pare la foto in questione risale a questi anni…sospetto sia la foto che vi ho scattato l’altro giorno a Hogsmead…”

 

“Quale foto a Hogsmead?!

 

“A quella foto! Certo che sei proprio un idiota Ronnino caro…”

 

“Concordo pienamente con Harry…”

 

“Sì, sì anche io…comunque, è possibile che Elly si trovi qui perché vuole sapere se Hermione e Harry hanno realmente tradito me e l’essere che mi sta di fronte oppure no!”

 

“Potrebbe essere un’ipotesi plausibile…” convenne la McGranitt

 

Hey io ho un nome, sai?” disse ad un certo punto Ron, dopo essersi reso conto di essere stato offeso

 

“Ma davvero?!

 

“Sì!”

 

“Oh, scusami Mister Paranoia…”

 

“Io non sono paranoico!”

 

Ron, con te il termine ‘paranoico’ è un eufemismo…” intervenne Hermione con voce annoiata

 

“Ti ci metti anche tu adesso?!

 

Bhè, me lo devi considerando che mi hai accusata di averti tradito con il nostro migliore amico e che è per colpa tua se ci troviamo in questa situazione!”  Ron borbottò qualcosa di non ben decifrabile in risposta, ma l’attenzione principale fu attirata da una domanda stranamente intelligente di Harry

 

“E ora? Voglio dire…adesso sappiamo il motivo per cui Elly e i due cosi lì…”

 

“I due nascituri?” suggerì Hermione

 

“Sì, sì…e i due nascituri sono in quest’epoca…ma la domanda ora è: come li facciamo tornare?” tutti gli sguardi si rivolsero verso la McGranitt, la quale si prese un po’ di tempo prima di rispondere

 

Bhè…suppongo che il modo di tornare indietro sia il medesimo di quello per i viaggi volontari…volete che i bambini tornino nella loro realtà? Dimostrate ad Elly che la signorina Granger e il signor Potter non hanno occhi che per i loro rispettivi Weasley…” Hermione arrossì

 

“E…e cosa dovremmo fare?”

 

“Oh santo cielo, signorina Granger! Cosa vuole che ne sappia io! Sono stata adolescente agli inizi del secolo, i modi di dimostrare affetto sono assai cambiati da allora…” Ron era assai preso dal calcolare l’età della McGranitt quando la porticina del bagno si aprì

 

“Elly…”  Hermione corse verso la bimba e la abbracciò forte, forte

 

Mamy…che è successo?” chiese Elly accarezzando la testa di Hermione in una maniera paurosamente simile al modo in cui lo fa la ragazza

 

“Scusaci se io e Ron siamo sempre così stupidi…”

 

“Oh, io ci sono abituata! Però cercate di non litigare più…”

 

“Ci proveremo…” disse Ron avvicinandosi e sedendosi per terra vicino a Hermione e Elly

 

“Non dovete solo provarci…ci dovete riuscire! E poi siete molto più carini quando vi date i bacini…” sia Ron che Hermione assunsero una favolosa tonalità di rosso, mentre Harry, Ginny e persino la McGranitt cominciavano a ridacchiare

 

“Va bene…ci riusciremo…”

 

“Adesso però ve lo date un bacino?” la faccia di Hermione ormai era un tutt’uno con il bordeaux della cravatta della divisa

 

C-come scusa?”

 

Dai mamma, non fare la finta tonta! Tanto lo so che vuoi che papà ti da il bacino…” Hermione era arrivata ad una tonalità mattone e diventò pressoché marroncina, quando incrociò lo sguardo malizioso di Ron

 

“Ah…è così eh?!

 

Ron…certo che no! Cioè…non è che…è solo che…” ma Ron per la felicità di Elly ebbe il buon senso di baciare Hermione facendola finire in coma vegetativo, prima che potesse sparare qualche baggianata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ok, ok, non sapevo proprio come finire il capitolo, così mi sono lanciata sul comico!! ^_^’…Ringrazio tantissimo daisy05 per avermi aiutato con questo chappy!!!! Quindi mandate un baciotto anche a lei perché senza il suo aiuto probabilmente starei ancora a prendere a cocciate la tastiera!!!

Ora passiamo ai ringraziamenti^^

Turambar, Ginny_Potter, eagle88, true, Judeau, Chloe88, vale82, MitsukiAngel, daisy05 (santa ragazza!!!!!!), princenton, funkia, tacchino, Elly, MandyJJ, SiJay, Lily (grazie anche per la shottina^^ sono contentissima che ti sia piaciuta!), maxie, mariarosaria161, Merilyn, Chichita, Hermionina, LalyBlackangel, Joannadellepraterie, Padfoot, MaryPotter92 (sai che mi ha lasciato spiazzata la tua domanda?! Non so, veramente…O_O…), AURIN, k_eliza, Giuggy, Romen Evans, JemmaW.GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!! ^o^

Alla prossima, e mi raccomando…recensite!!!!!!

Baciottosi bacini baciotti potti^^

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Giusto un aiutino... ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.11  GIUSTO UN AIUTINO…

 

La McGranitt fortemente a disagio dal bacio di Ron e Hermione si guardava intorno imbarazzata, schiarendosi più volte la voce

 

Bhè, sarà meglio che torni a…a…a quello che stavo facendo prima…sì…non mi ricordo cos’è che stavo facendo però…comunque sono sicura che me ne ricorderò quando ricomincerò a farlo…sì…” e così dicendo scomparve oltre la porta ad una velocità talmente elevata che Harry e Ginny non poterono fare niente per fermarla.

 

“Ehm…ragazzi…” Harry cercò di richiamare l’attenzione dopo qualche minuto. Mi sembra inutile dire che però, non sortì l’effetto dovuto, considerando che Ron e Hermione non sembravano molto propensi ad interrompere il loro scambio…ehm…d’opinioni…

 

“Ma tu guarda che roba…” borbottò Ginny decisamente infastidita dalle circostanze

 

Dai tesoro…in fondo stanno solo dimostrando a Elly quanto si vogliono bene…e poi lo ha detto la McGranitt! E tu sai come Hermione si impegni anima e corpo ad eseguire a fondo gli ordini della McGranitt…” disse Harry ridacchiando

 

“…A quanto pare però sembra che anche Ron sia molto…assorbito dal compito…” disse Ginny non riuscendo neanche lei un sorrisino

 

“Già!”  troppo presi dal loro interessante scambio di battute, Harry e Ginny non si accorsero che Elly, un pochino annoiata dal bacino un po’ troppo prolungato dei suoi genitori si era parata loro davanti

 

“Ehm…zia Ginny?” disse lei mentre tirava la gonna della divisa della ragazza

 

“Che c’è tesoro?”

 

“Ho fame…” Ginny sbarrò gli occhi

 

“Tesoro…hai mangiato mezzo chilo di gelato meno di un’ora fa…”

 

“E allora? Io ho ancora fame…”  Ginny era sconcertata

 

“Ah...bhè io direi che è meglio chiedere alla mamma…” la ragazza non fece in tempo a finire la frase che Elly era già partita alla volta dell’angolino dove erano seduti i due sbaciucchioni

 

“Mamma…” Hermione non sembrava essersi neanche accorta della sua presenza

 

Mamy…” niente…

 

“Ah !...”

 

“…Staccatevi, miseriaccia!” urlò allora, e Ron e Hermione, un pochino sorpresi dalla versione innervosita di Elly si staccarono all’istante imbarazzatissimi

 

Cos-cosa c’è tesoro?” disse Hermione tentando inutilmente di fare la disinvolta

 

“Ho fame!” disse la bimba tornata la il tesorino dolce, dolce che era sempre stata. Anche Hermione assunse la stessa espressione di Ginny una volta sentite quelle parole

 

“Ma…ma piccola, hai mangiato prima…”

 

Uffi, io ho fame!!!

 

“Anche io!” intervenne Ron, guadagnandosi un sorrisone di Elly

 

“Allora andiamo a mangiare, papy?!” disse la bimba saltandogli addosso

 

“Certo! E ti dirò di più, ti faccio mangiare anche in riva al lago!” disse lui tutto contento mentre si alzava da terra e ignorava in tutto e per tutto l’espressione attonita di Hermione

 

“Ma dico, sei scemo?! E se qualcuno vi vedesse?!” disse allora la ragazza raggiungendoli davanti alla porta

 

“Andiamo Herm, non preoccuparti! Torniamo presto…Vuoi venire?”  Hermione parve pensarci un pochino prima di rispondere

 

“Meglio di no…non mi sento troppo bene…e poi voglio rimanere a fare compagnia a Ginny…”

 

“Per quello ci sono io!” disse Harry leggermente offeso dall’essere stato lasciato in disparte

 

“No Harry, tu ora vai un po’ in giro e fai spargere la voce che Ginny è stata colpita da qualche tipo assurdo di malattia…e poi devi avvisare i professori  che non ci sentiamo troppo bene”  disse la ragazza pazientemente. Harry parve contrariato, ma nonostante tutto dopo aver dato un bacio a Ginny uscì dalla stanza, borbottando qualcosa di non ben decifrabile


“Allora noi andiamo!” disse Ron una volta che Harry ebbe lasciato la stanza accarezzando la testa della sorella e baciando Hermione

 

“Andate…ma state attenti, mi raccomando!”

 

“Sì mamy…Però ora dammi un baciotto…” Hermione non se lo fece ripetere, e prese la bimba in braccio stringendola forte forte a

 

“Fai la brava con papà…” le sussurrò all’orecchio subito prima di darle un bacio sulla guanciotta morbida

 

“Non ti preoccupare, lo tengo d’occhio io!” disse Elly subito prima di raggiungere Ron sulla soglia e uscire con lui

 

 

*

 

Erano passati dieci minuti da quando Ron e Elly erano usciti dalla stanza delle Necessità e ora erano seduti all’ombra della grande quercia dove il Golden Trio passava i momenti di maggiore tranquillità. Il ragazzo aveva trasfigurato un po’ a fatica dei panini e ora osservava attento il modo di muoversi della bambina mangiucchiando svogliatamente il suo panino. Nel giro di dieci minuti Elly ne aveva già fatti fuori quattro. E persino Ron era rimasto attonito, il che è tutto dire…

 

“Come ti sei innamorato di mamma?” la domanda di Elly arrivò come un fulmine a ciel sereno per per Ron, rimasto assolutamente spiazzato

 

“Ehm…”

 

“è per i suoi begli occhioni vero?...”  continuò Elly apparentemente non notando il bordeaux acceso delle orecchie del ragazzo

 

“…La mamma è proprio bella!”

 

“Già…”

 

“E tu glielo dici mai che è bella?”  Ron si sentì un po’ colpevole e abbassò la testa imbarazzato

 

“No…”

 

“Ma certo che sei proprio stupidotto! Proprio non ti capisco sai…”

 

“Elly…è complicato…”

 

“No, che non lo è! La mamma ti piace tanto, ma non fai niente per conquistarla…”

 

“Sì invece!” disse Ron offeso

 

“E sentiamo quand’è stata l’ultima volta che le hai fatto un regalino?” chiese Elly in tono di sfida. Ron sprofondò dalla vergogna

 

“A Natale…”

 

“Siamo a giugno!”

 

“Lo so, cosa credi!” Elly sospirò e poggiò il suo sesto panino sul vassoietto

 

Bhè…Ti posso aiutare io!” Ron la guardò interrogativo

 

“A fare che?”  la bimba alzò gli occhi al cielo

 

“Ma come a fare che?! A conquistarla stupidotto che non sei altro!”

 

“Ah…”

 

“Sì, sì, sono brava sai…”

 

“E in cosa consisterebbe questo aiuto?”

 

“Giusto qualche semplice cosuccia per fare una bella figura e darmi la certezza che un giorno io nascerò per davvero…” Ron era scandalizzato, imbarazzassimo e color mattone

 

“Elly!”

 

Papy scherzo!…più o meno…e poi non è questo il punto…accetti il mio aiutino?”

 

O-ok…” ma Ron non sapeva in che guai si stesse cacciando…

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!! ^o^ Come vi è sembrato questo chappy?! Spero tanto che vi sia piaciuto!!!!

Ringraziamenti^^

MitsukiAngel, SiJay, daisy05 (^o^), Ginny_Potter, Merilyn, vale82, Judeau (quanti secoli?! Questo rimarrà sempre un mistero…O_O), ElizabethLovelace, Settelune, Joannadellepraterie, MandyJJ, Lollo, eagle88, funkia, Lily (pazienza, cara, pazienza…! ^^), Elly, MaryPotter92 (gemelli eh?!...Mmmm [ß---autrice seriamente tentata]…vedremo!), JemmaW., Turambar, Hermionina (tutte??? Oh…!!!! Grazie!!!! *.*…ora sono tutta gongolante!!!),  LalyBlackangel (scusa se non ti ho ancora risposto alla mail, ma ho pochissimo tempo! Ti prometto che ti risponderò il prima possibile!!!), Lady Fiamma Lestrange, Giuggy, Padfoot, tacchino, Topomouse, takky (la tua prima recensione??? Che onore! Giuro, sono commossa!!!!! *__*), Elena Olsen     GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE….E!

Ragazzi, ieri è stato il mio compleanno…me lo lasciate un commentino per regalo???? Per favoooooooooooore!!!!!!!

Vi adoro!!!!! Baciottosi bacini baciotti potti ^o^

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Lezioni ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.12 LEZIONI

 

Ron guardava Elly trotterellare qua e là per il parco da circa dieci minuti. Subito dopo l’assenso del ragazzo, la bimba si era subito alzata per andare a raccogliere dei fiorellini di campo. Ron proprio non la capiva. Vabè che Ron non capiva quasi mai niente, ma con Elly si sentiva sempre…strano. Provava un enorme senso di tranquillità quando l’aveva vicino, ma contemporaneamente aveva sempre paura si sbagliare qualcosa, di farla soffrire. Un po’ come gli succedeva con Hermione. C’era sempre un grandissimo caos nella sua testa e nel suo cuore quando era insieme a loro. Alle due persone che amava di più.

 

Papy?” Elly gli si era parata davanti con un piccolo mazzolino di fiori in mano e un sorriso soddisfatto dipinto sul visino paffuto

 

Mmm?”

 

“Lezione 1: porta sempre un regalino…Che ne pensi di questi per la mamma?” gli aveva detto lei, porgendogli i fiorellini legati da un fiocchetto che fino a qualche minuto prima era allacciato al suo polso.

 

“Fiori per Hermione?! Ma sei sicura?...voglio dire…sei sicura che a Hermione possano piacere? Da te, nel futuro le piacciono?” Elly lo guardò tra il preoccupato e il divertito, non riuscendo a trattenere una risatina

 

“Ma insomma, papy…non ti credevo così scemotto sai? A tutte le donne piacciono i fiori! La mamma per esempio adora le margheritine!”

 

“Davvero?!”

 

“Sì!”

 

“Oh…non lo sapevo proprio…” disse lui prendendo il mazzolino di margheritine appena colte dalla manina morbida della bimba

 

“Oh, non ti preoccupare…ci sono qui io ad aiutarti!” gli disse lei dandogli dei colpetti sulla spalla per consolarlo

 

“Che farei senza di te…”

 

“Probabilmente staresti litigando con Hermione!” la voce di Harry arrivò loro alle spalle, facendoli sussultare

 

“Zio Harry!” lo salutò Elly, saltandogli addosso una volta che lui li raggiunse

 

“Che facevate?”

 

“Elly mi stava facendo lezioni di corteggiamento…”

 

“Scherzi vero?!

 

“Certo che no!” s’intromise Elly


“…Papy ha veramente bisogno di un aiutino…”

 

“Sono d’accordissimo!” disse Harry mettendosi a ridere di gusto. Elly e Ron si sentirono per un attimo presi in giro. Poi Elly disse

 

“Sai…ora che ci penso anche tu avresti bisogno di qualche aiutino…”

 

“Eh?!Harry si era bloccato e ora la stava fissando con fare decisamente schizzato

 

“Sì…secondo me sei anche tu un vero stupidotto con la zia…” continuò lei vaga

 

“E questo te lo…te lo ha detto lei?” Harry ingoiò il vuoto attendendo la risposta. Elly sorrise dentro di sé, capendo di aver fatto centro

 

Mmmm….potrebbe essere…allora lo accetti anche tu l’aiutino?”

 

“Ehm…Quando si comincia?”  

 

 

*

 

 

Ginny e Hermione erano sedute sulla moquette rossa della stanza delle Necessità, parlando di tutto ciò che era successo nelle ultime ore

 

“Merlino…cioè Ginny, ti rendi conto di essere incinta del salvatore del mondo magico?! Tuo figlio sarà il figlio di un eroe!” aveva detto Hermione accarezzando il pancione della sua migliore amica

 

“Sì…e sarà anche nipote della strega più dotata di tutta la storia di Hogwarts…” completò Ginny facendola arrossire

 

“Allora, dimmi un po’, come ci si sente ad avere un figlio dal mio stupido fratello?” 

 

“Come vuoi che ci si senta Ginny?! É…è strano…”

 

Bhè, che è strano è ovvio…soprattutto pensando che per nostra grande fortuna ha preso il tuo cervello e non la segatura marcia presente nella scatola cranica del bradipo che mi ritrovo per fratello…però nonostante tutto non vi riesco proprio a capire…” Hermione non capì quello che intendeva dire

 

“In che senso non ci capisci?”

 

Bhè…voi vi amate, e su questo non ci sono dubbi in proposito…” Hermione arrossì ancora “…ma nonostante tutto, nonostante la consapevolezza che avrete un futuro insieme, che ci sarà Elly e ci sarà un altro bambino, se non più d’uno, siete ancora…ancora…”

 

“Ancora?!” la incitò lei

 

“Ancora sulla difensiva…” a Hermione colpirono molto le parole di Ginny. Solo ora si rendeva conto che sia lei che Ron avevano delle riserve a scambiarsi effusioni particolarmente prolungate o paroloni del tipo “Ti amo tantissimo, amore!!” oppure “Sei mia ragione di vita, non ti lascerò mai amore mio!” …no, non era decisamente il loro stile. Però fino a quel momento Hermione non si era mai resa conto di quante erano le parole non dette e le questioni rimaste in sospeso. Loro in fondo stavano insieme solo perché quell’imbecillone di Harry aveva avuto l’accortezza di metterli davanti al fatto compiuto, e mai perché uno di loro aveva cacciato i cosiddetti e aveva dato all’altro un bacio strappatonsille come tutti i loro fans si aspettavano. Vabè che il bacio strappatonsille alla fine c’è stato – e anche davanti a tutti i loro fans, che si sono goduti la scena dagli spalti – ma solo perché avendo visto che avrebbero formato una famiglia, persino Ron aveva capito (il che è tutto dire) che era inutile continuarsi a prendere per i fondelli in quel modo.

 

“Credi …credi che sia un male?” aveva sussurrato Hermione preoccupata. Ginny ora si sentiva in colpa per quello che aveva detto

 

“Oh, no tesoro…è solo che siete strani, tutto qui…” disse la rossa abbracciandola forte

 

Ginny?”

 

Mmm?”

 

“Secondo te lui…lui mi ama, anche se non lo dice mai?”

 

 

*

 

 

 

“Ma certo che sì!”

 

“E allora perché non glielo dici mai?! La lezione 2,“ricordare sempre alla mamma che sei pazzo di lei”, è una delle più importanti!!!” disse Elly furibonda. Ron si fece piccolo, piccolo

 

“Oh, insomma Elly! Io non sono il tipo che fa queste cose! “

 

“Neanche io!!” disse Harry indignato, mentre incartava a uno a uno i cioccolatini lavorati a mano che Elly aveva appena ordinato loro di trasfigurare. La bambina  lo fulminò con lo sguardo

 

“Zio…” Harry si spaventò. Elly era esattamente uguale a Hermione quando si arrabbiava. E se era come Hermione, di conseguenza diventava inquietante come Hermione. Non ci fu neanche bisogno che Elly completasse la minaccia che Harry aveva già capito

 

“Va, bene, va bene…per Ginny questo ed altro…” la bimba si illuminò

 

“Questo è lo spirito giusto! Capito papy? Prendi esempio dallo zio Harry!”

 

“Sì Ronnie, prendi esempio dal GRANDE zio Harry!”

 

“Tu zitto!” abbaiarono Elly e Ron contemporaneamente verso di lui. Harry si spaventò di nuovo.

 

 

*

 

 

Si stava quasi facendo buio e Ron, Harry e Elly non erano ancora tornati. E Ginny e Hermione per quanto cercassero di fare le disinvolte, non riuscivano a trattenere il loro nervosismo, potenziato alla massima potenza dalla gravidanza

 

“Ma dove miseriaccia sono finiti?!” disse ad un certo punto Hermione guardando per l’ennesima volta fuori dalla finestra.

 

“Da quand’è che adesso dici anche tu ‘miseriaccia’?!...Comunque non preoccuparti, probabilmente staranno svaligiando le cucine con Dobby, considerando l’inquietante appetito di Elly…”

 

“Non mi devo preoccupare?!...NON MI DEVO PREOCCUPARE?! Ginny, mia figlia è fuori da ore con quel bradipo di tuo fratello, e tu mi dici di non preoccuparmi?!”

 

Bhè, in via del tutto teorica, tua figlia è anche figlia del bradipo…” disse Ginny ragionevole 

 

“…e poi saranno sicuramente con Harry, quindi che problema c’è?” continuò tranquilla lei. Hermione non rispose, ma non riuscì trattenere un gemito terrorizzato e un tic nervoso all’occhio. Ginny, notandola, era sul punto di dire qualcosa in difesa del suo povero, piccolo, dolce puffolotto (alias Harry), quando venne interrotta dalla porta che si apriva. Davanti a loro la scena era pressoché inverosimile. C’erano Ron e Harry, entrambi puliti e profumati, pettinati come non lo erano da quando avevano più o meno otto mesi e con in mano un mazzolino di fiori uno, e una scatolina di cioccolatini l’altro. Elly era dietro di loro, che sussurrava qualcosa di non ben decifrabile ai due e che sorrideva trionfante nel vedere le espressioni basite di Ginny e Hermione

 

“Ciao amore…” dissero Ron e Harry all’unisono e visibilmente a disagio. Hermione per poco non collassò a terra dall’emozione, mentre Ginny già aveva le mani sul petto e gli occhi lucidi di commozione

 

Ginny…”

 

“Eh?”

 

“Non mi dovevo preoccupare eh?...”

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so che ora avete voglia di uccidermi perché non aggiorno da quasi una settimana, ma abbiate pazienza ho avuto un periodaccio!! ^-^’…In compenso il chappy è un pochino più lungo del solito, così (spero^^) siete più contenti! Un’ultima cosa: GRAZIE MILLE A TUTTI PER GLI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIII! ^o^! Sono ancora tutta gongolante per tutti gli auguri ricevuti!!!!! Grazie *-*

Ringraziamenti^^

daisy05 (che farei senza di te!!! *-* Ti lovo!!!!), MitsukiAngel, Judeau, MandyJJ, Lollo (allora ci fidiamo? ^-^), princenton, Lily, Elly, Merilyn, Romen Evans, SiJay, Turambar (scusa se non mi sono fatta sentire ultimamente, ma rimedierò prestissimo, prometto^^), vale82, tacchino, takky, funkia, lenne88, Ronny92 (litigare?! Non ti pare che litighino già abbastanza?! No, no niente litigi^^), MaryPotter92 ( 16 anni!! Per i fanciullini, porta pazienza!), Padfoot (scusa di nuova per il ritardo! ^-^’), Tabita, Calime, Hermionina, really, JemmaW. (addirittura??! *-* GRAZIE…*-*), Topomouse, Pikkyfan (non ti preoccupare per i termini inesistenti…io ne invento di nuovi ogni giorno!!)         

Grazie mille a tuttissimi (anche a tutti quelli che si limitano a leggere la ficcy senza esercitare le dita per fare un commentino^^)!!!!! A prestissimo – esaurimento nervoso permettendo!  Ciaooooooooooooooooooooooooooo!!!! ^o^

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Un grande insegnamento ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.13 UN GRANDE INSEGNAMENTO

 

Ginny e Hermione erano assolutamente shockate. Si sarebbero aspettate di più che Piton entrasse dalla porta accompagnato da tre musicisti cubani e che iniziasse a ballare la cucaracha, piuttosto che…questo. Hermione vide Ron rosso come non lo aveva mai visto in tutta la sua vita, e Ginny era sicura che Harry sarebbe svenuto nel giro di qualche secondo se non avesse fatto qualcosa

 

R-ron…?”  chiese Hermione come se non fosse del tutto sicura che quello che aveva davanti fosse il suo ragazzo

 

“Ciao Hermione…” disse lui piano, avvicinandosi lentamente alla ragazza, mentre Harry raggiungeva Ginny

 

“…Lo sai che stai proprio bene con i capelli così?”

 

“Non mentire, Herm, non sei mai stata brava!” la canzonò lui

 

“Ah!, e io che provavo a lodare i tuoi sforzi! La prossima volta mi sto zitta!” disse lei divertita

 

“Speriamo non ci sia tanto presto una prossima volta, perché credo che mi ci vorrà un mese di shampoo per togliermi tutto il gel che mi ha messo in testa tua figlia!”

 

“Adesso è solo figlia mia?! Ti devo ricordare di come si fanno i bambini?!” le ultime parole le morirono in gola, resasi conto troppo tardi di quello che aveva detto. Ron era andato in pallone almeno quanto lei

 

“Ah…eh…ehm…sì…ok, giusto…allora…ok!...Questi sono per te”  le disse porgendole il mazzolino di fiori che Elly aveva colto qualche ora prima, cercando in tutti i modi di spezzare l’imbarazzo. Hermione prese i fiori dalla manona di Ron e arrossì mentre li annusava timidamente

 

“Grazie…sono…sono bellissimi! Le margherite sono i miei fiori preferiti…” Ron sorrise compiaciuto e ringraziò mentalmente Elly per quello che aveva fatto per lui. Anzi, per loro, perché a parer suo, neanche Harry se la stava cavando poi tanto male…

 

Ginny…”

 

Harry…ma…ma cosa ti è successo?!” chiese lei ridacchiando e alludendo ai capelli di Harry che erano straordinariamente disciplinati (e decisamente spiaccicati…)

 

“Elly si è divertita con il gel…”

 

“Ah…”

 

“Eh, sì…”

 

“E…hai…sì, insomma…hai fatto tutto questo per me?” Harry le sorrise accarezzandole la guancia arrossata

 

“Secondo te per chi altro avrei dovuto farlo?!

 

“Era una domanda retorica scemo!”

 

“Scusa…comunque, nonostante io sia lo scemo, come dici tu, io ti avrei portato qualcosina…” Ginny si illuminò. Sin da quando era piccola ricevere regali era sempre stato il suo punto debole

 

“Davvero?! Checos’èchecos’èchecos’è????” chiese lei saltellando qua e là per quanto la pancia glielo permettesse. Quando Harry le fece vedere i cioccolatini tutti perfettamente posizionati e sistemati, Ginny non si potè trattenere dal fare un

 

“Wow!!” tutta contenta, subito seguito da un gridolino estasiato  

 

“Sono di cioccolato finissimo, trasfigurati da pochissim…” ma Harry non potè finire mai di decantare le lodi dei cioccolatini perché Ginny ebbe l’accortezza di baciarlo in maniera tale da rimbambirlo per almeno mezz’ora.

Nel frattempo Elly andava gironzolando in cerca di qualche pouf su cui far sedere le due dolci e imbarazzatissime coppiette, sbirciando di tanto in tanto la situazione. Vide con immensa felicità che Ron era riuscito senza troppe gaffe a dare il mazzolino di margherite a Hermione, la quale ora lo stava abbracciando, facendo diventare il ragazzo di un bel bordeaux a tinta con la tappezzeria. Elly sorrise apertamente al pensiero di quanto fosse tenerotto il suo papà da ragazzo. Non che fosse  cresciuto tanto da allora, è solo che Elly lì si sentiva molto più a suo agio nel vedere i suoi genitori così impacciati e imbarazzati di fronte a qualsiasi cosa. Nella sua epoca non aveva molte occasioni di vedere scenette tanto dolci, probabilmente perché i suoi genitori erano troppo presi dai problemi che la vita quotidiana comporta. Elly non sapeva, non si era mai resa conto di quanto fosse forte e potente quel sentimento che gli adulti e i personaggi dei cartoni animati Disney chiamavano amore. Solo in quel momento, guardando Harry con la testa appoggiata sul pancione di Ginny, entrambi semidistesi sulla poltrona a mangiucchiare cioccolatini, e Ron e Hermione che si scambiavano timide effusioni, si rese conto di essere stata decisamente stupida a pensare che il loro amore potesse avere una fine. La bambina vide Ron dirigersi verso di lei, mentre Hermione si era soffermata un attimo davanti alla libreria. Il ragazzo la prese in braccio facendole il solletico per un po’ e facendola ridere tantissimo

 

“Pensavi che ci fossimo dimenticati di te, eh angioletto?! Ah! E invece no!!!!” disse lui buttandosi insieme a Elly sul divano con una delicatezza che solo Ron e un rinoceronte tibetano potevano avere. Hermione li raggiunse poco dopo con in mano un libretto di favole che aveva visto quando era rimasta sola con Ginny. Ron la fece accomodare vicino a lui, abbracciandola, mentre Elly si era messa in braccio a Hermione che ora le stava accarezzando i capelli  

 

“Allora, che facciamo, mamma?” chiese Ron divertito

 

Mmm…pensavo di leggere qualche favola ai bambini…”

 

“Ma non ti sembra un po’ prematuro chiamare il nascituro…bambino? Voglio dire, va bene che essendo figlio tuo sarà sicuramente intelligentissimo, ma da qui a fargli ascoltare le favole…è pur sempre anche figlio mio…” Hermione e Elly si scambiarono un’occhiata per poi scoppiare a ridere

 

“Che c’è?...Che ho detto di così divertente?”

 

“Papino, papino…non capisci neanche quando la mamma di prende in giro! L’altro bimbo sei tu!” disse Elly non smettendo di ridacchiare. Ron incrociò le braccia fintamente offeso

 

“Ah è così eh?! Vi coalizzate contro di me?! Non mi sembra giusto, siete in maggioranza!!!Hermione e Elly si scambiarono un altro sguardo e sempre sorridendo schioccarono due bacini sulle guance di Ron che rimase molto soddisfatto da quel gesto

 

“Ah! Così va meglio!”

 

“Non ti ci abituare troppo però!” lo canzonò Hermione non smettendo di ridere.

Elly li guardò scherzare tra di loro spensierati come mai li aveva visti, e rivolgendo un piccolo sguardo verso Harry e Ginny, che nel frattempo si erano addormentati abbracciati sulla poltroncina, non potè fare a meno di sorridere, perché in quel giorno così diverso dagli altri, sapeva di aver capito la lezione più importante di tutte.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao ciaooooooooooooooneeeeeeeeeee!!!!! Chappy un pochino particolare, questo di oggi…confesso che non doveva uscire assolutamente così, ma oggi sono molto, molto rilassata e comodosa (^-^’…) e mi è uscito il chappy in questa atmosfera molto soft! Vi avverto che ormai siamo agli sgocciolissimi e tempo uno al MASSIMO due capitoli la ficcy finisce…Vi confesso che mi mancherà Elly ç_ç…!

Ringraziamenti^^

DarthSteo, vale82, funkia, AURIN (grazie!!!^^), Elly, Judeau, JemmaW., melbonfix, MitsukiAngel, Padfoot, daisy05 (^o^!), Pikkyfan, MandyJJ, Calime, really, tacchino, Lily, Merilyn, Tabita, MaryPotter92, SiJay, Lady Fiamma Lestrange, Turambar (temi per i nostri eroi?! Don’t worry!!! Tutto calcolato! ^___-!), Lollo, LalyBlackangel (io voglio aderire alla setta!!! Magari facciamo anche le magliette!!), Fairy Black

 

GRAZIEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!! ^o^!!!

Alla prossima, baciottonissimissimissimissimissi…mi!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Vivendo ***


SOLO UN’OCCHIATINA

CAP.14   VIVENDO

 

La luce mattutina raggiunse Hermione verso le nove. Cercò pigramente di aprire gli occhi, ma il sole puntato dritto sui suoi occhi color cioccolata glielo impedì. Si avvicinò ancora un po’ a Ron, mentre le sue forti braccia ancora strette attorno a lei dalla sera prima, le davano un calore mai provato prima, e il suo respiro regolare le donava una pace e una serenità uniche. All’improvviso però un urletto soffocato proveniente dalla poltrona vicina la destò dal suo dormiveglia.

 

“Dov’è la mia pancia?!” urlò Ginny in preda al panico. Hermione si alzò di scatto liberandosi dall’abbraccio di Ron, mentre anche i due ragazzi cominciavano a svegliarsi

 

Ginny!! Santo cielo…tu…tu”

 

“…Non sei più incinta…” completò Harry guardando deluso il ventre di nuovo piatto della ragazza

 

“Ragazzi…che…che succede?” chiese a quel punto Ron mentre cercava invano di alzarsi dal divano, ancora insonnolito

 

Ginny non è più incinta” ripetè di nuovo Harry abbassando lo sguardo. Ron rivolse lo sguardo verso Hermione, la quale aveva già gli occhi lucidi. Si alzò piano dal divanetto e raggiunse la ragazza cingendola in un abbraccio, mentre lei si scioglieva in lacrime amare

 

“…Anche…anche Elly non c’è più, vero?” chiese lui mentre accarezzava i capelli di Hermione e lei scuoteva la testa in segno di diniego contro il suo petto

 

MioneMione ti prego non fare così…Sapevi che sarebbe accaduto…”

 

“Sì, ma non così presto…”

 

“Lo so, ma sai bene che la rivedremo presto” Hermione a quella frase si calmò un pochino e Ron era sicuro che fosse arrossita a quella frase

 

“Hai ragione…” convenne lei dopo un pochino, tirando su con il naso. Ron fece un sorriso trionfante

 

“Sai che è una bella sensazione sentirselo dire da te?!Hermione si allontanò un pochino da lui, facendo un piccolo sorriso, mentre Ron le asciugava la guancia arrossata e bagnata di lacrime

 

“Ragazzi…noi…noi andiamo a fare quattro passi” disse Harry, mentre si dirigeva verso la porta, tenendo Ginny per la mano. Hermione e Ron si limitarono ad annuire, mentre Harry e Ginny scomparivano dietro la porta

 

“Sei strano…” disse Hermione ad un certo punto

 

“In che senso sono strano?”

 

“Insomma…sembravi quasi dispiaciuto quando hai visto che Ginny non era più incinta, eppure non si può dire che tu fossi così entusiasta di diventare zio…”

 

“Capiscimi Hermione per quanto io mi fidi di Harry è pur sempre mia sorella…non puoi chiedermi di essere contento che un ragazzo ingravidi la mia sorellina…”

 

“E allora perché non hai ucciso Harry quando hai visto che l’avrebbe messa incinta? Hai avuto diverse occasioni per farlo…” disse Hermione divertita. Ron alzò le spalle

 

“Sai, grazie a Elly ho imparato tante cose…Ginny è cresciuta ormai…” Hermione lo guardò colpita

 

 

 

*

 

 

Harry e Ginny erano seduti all’ombra della grande quercia, in silenzio. La ragazza guardava con sguardo perso il lago nero, mentre Harry la fissava preoccupato

 

“Gin…” la ragazza si girò verso di lui cercando inutilmente di sorridere

 

“Credo che mi mancherà il bambino…” disse lei, non riuscendo a sostenere il suo sguardo. Harry si avvicinò e l’abbraccio forte

 

“Anche a me Gin…adoravo poggiare la testa sul tuo pancione!”  l’ultima frase riuscì a strappare un piccolo sorriso alla ragazza, la quale ora si era stretta ancora di più a lui

 

“Sono sicura che sarebbe stato bello e coraggioso come il suo papà…”

 

“Lo sarà! E avrà anche i tuoi bei capelli rossi e sarà un campione di Quidditch!”

 

“Ovviamente!”

 

“Sì! E giocherà sempre con i figli di Ron e Hermione, sarà un vero asino a scuola, sarà un rubacuori con le ragazze, romperà sempre le scatole a zio Ron, farà esaurire nonna Molly come i gemelli, sarà un asso con gli scacchi, e…mi vuoi sposare?!”  Ginny ci mise un po’ per afferrare le sue ultime parole, ma una volta aver realizzato sbarrò gli occhi, assolutamente shockata. Di tutto si sarebbe aspettata tranne che Harry dicesse una cosa simile. Insomma, per quanto da piccola avesse fantasticato su quel momento, di certo era stata colta alla sprovvista. E in più Harry non indossava uno smoking costosissimo, non si trovavano sulla Torre Eiffel, lei non aveva indosso un abito firmato e non le stava dando un diamante grande come una biglia, come succedeva nelle sue fantasie di bambina undicenne. Senza contare che l’espressione pre-ictus e la faccia di un bordeaux da fare invidia alle orecchie di Ron, rendevano la scena ancora più inverosimile e decisamente comica.  

Assolutamente stupita, Ginny era troppo presa dai suoi contorti e decisamente assurdi patemi mentali per accorgersi che di fronte a lei c’era un Harry che stava lottando strenuamente con il collasso che stava avendo, in attesa che lei gli degnasse di una risposta.

 

“Senti…N-non fa niente…era solo un’idea che…che mi era venuta…s-se non ti va non ti preoccupare…è solo che…cioè, vedi…visto che avremo un bambino, h-ho solo pensato…vabè non ti preoccupare…” iniziò Harry fraintendendo il silenzio di Ginny per un principio di rifiuto. La ragazza se ne accorse e decise di intervenire per salvare Harry dall’esaurimento

 

Harry?”

 

“Che c’è?”

 

“Ma cosa diavolo stai dicendo?! “ Il ragazzo aprì e richiuse più volte la bocca subito prima di sfoderare una delle sue migliori espressioni da bradipo ritardato che avesse mai fatto

 

Harry…Sì” il bradipo ritardato ha avuto un attacco di cuore

 

C-come prego?”

 

“Sì. Ti voglio sposare” il bradipo ritardato e collassato si sciolse in un sorriso sollevato, ritornando ad un colorito quasi normale. Abbracciò Ginny e senza un apparentemente valido motivo iniziò a ridere 

 

Harry…è…è tutto ok?”

 

“Oh sì, sì! È solo che non mi aspettavo che accettassi!”

 

“Non…non sei contento che io l’abbia fatto?”

 

“Certo che sì, tesoro! È solo che…bhè, non ho nemmeno l’anello…” disse lui cercando di smettere di ridere

 

“Oh, non ti preoccupare…io so aspettare!”

 

“Tu sei la donna perfetta! E io mi sto per sposare con la donna perfetta!”

 

“Ora non ci allarghiamo troppo…”

 

“Per me sei perfetta!” – Ginny arrossì tanto – “...Merlino, ci sposiamo!!!!”

 

“Sì!”

 

“Tua madre si scioglierà in lacrime appena lo saprà!”

 

“Sì”

 

Ron mi ucciderà appena lo saprà…”

 

“Sì…”

 

“Speriamo che Hermione sia abbastanza brava da distrarlo dai suoi intenti omicidi…”

 

“Oh tesoro…lo sai che Hermione anche quando si sistema i capelli, riesce a mandare in pappa mio fratello, quindi non preoccuparti troppo!”

 

“Speriamo…”

 

 

 

*

 

Ron e Hermione erano nel dormitorio maschile del settimo anno. Ron era seduto sul suo letto, intento a osservare interessato i ghirigori del tappeto e a sentire lo scrosciare incessante dell’acqua calda della doccia. Hermione era nella doccia. Il ragazzo poteva ancora sentire le parole di lei risuonargli in testa “posso farmi la doccia da te? Lavanda e Calì sono sicuramente in dormitorio e non ho proprio voglia di inventare una scusa decente per giustificare la mia assenza così prolungata!”…come miseriaccia gli era venuto in mente di accettare?! Erano successe troppe cose nell’ultimo periodo per riuscire anche a sopravvivere all’idea che Hermione in quel momento era a farsi al doccia nella stanza accanto. Nuda, per giunta. Insomma già il fatto che era consapevole che sarebbe stata sua moglie, che sarebbe stata la madre dei suoi figli, che avrebbe passato il resto della sua vita con lei, che sarebbe stata sua senza condizioni era abbastanza shockante di per sé, ma se a questo ci si unisce anche che in quel momento Ron aveva la certezza che Hermione fosse nuda a più o meno cinque metri da lui, era una cosa decisamente sconcertante. Se qualcuno fosse andato da lui solo due mesi prima e gli avesse detto una cosa simile, lo avrebbe sicuramente fatto rinchiudere al San Mungo.

I pensieri di Ron furono interrotti dal rumore dell’acqua che cessava. Qualche minuto dopo la porticina del bagno si aprì e Ron si ritrovò davanti un’Hermione avvolta in un grande asciugamano e con i capelli ancora umidi che le ricadevano scomposti sulle spalle e lungo la schiena. Ron vide Hermione arrossire in maniera adorabile, evidentemente un po’ a disagio nel vedere lo sguardo incontrollabile del ragazzo che viaggiava qua e là senza che lui non potesse effettivamente fare niente per fermarlo.

 

“Ehm…non riesco a…a…” improvvisamente Hermione si sentì stupida. Era uscita per chiedere a Ron dove fosse il phon, senza neanche pensare che era assai improbabile che ce ne fosse uno e che poteva comodamente asciugare i capelli con la bacchetta

 

“Cosa?”  cercò di aiutarla Ron, il quale arrossiva ogni secondo di più

 

“Eh…ni-niente…”  disse lei rossissima in viso, facendo marcia indietro per tornare in bagno. Ron però senza un valido motivo la trattenne

 

“Aspetta...” Hermione si arrestò e si girò lentamente verso di lui, che nel mentre si era avvicinato

 

“Sì?”

 

“Io…è che…sei così bella così…” Hermione abbassò lo sguardo, sorridendo timidamente

 

“Oh, ma sono un orrore…tutta in disordine…” disse lei ridendo imbarazzata

 

“Non è vero…sei bellissima…” continuò lui serio arrossendo e  improvvisamente molto, molto interessato alle sue scarpe. Hermione sorrise ancora e senza pensarci gli diede un bacio. Poi un altro e un altro ancora. E sempre senza pensarci troppo lo spinse sul letto per fare l’amore.

Quello sarebbe stato un giorno speciale. Molto più speciale di quanto loro stessi si sarebbero mai potuti aspettare.

Perché? Perché fino a qualche tempo dopo non potevano immaginare che grazie a tutte quelle azioni compiute senza pensare troppo sarebbe tornato qualcuno che li aveva lasciati giusto a notte prima. Non potevano immaginare che nove mesi più tardi, una testolina rossa ed incredibilmente sveglia, sarebbe tornata a rallegrare le loro giornate.    

Non avrebbero potuto immaginare nulla di tutte le cose incredibili che sarebbero capitate a loro e a Harry e Ginny. Volete un esempio anche per loro? Bhè, il fatto che la prima volta che Ginny partorì – perché, vi assicuro, ce ne saranno diverse altre - Harry prese in braccio un bimbo e una bimba al posto di un solo neonato, vi basta? Credo che dovrà bastarvi per forza, perché questo è tutto quello che so, tutto quello che mi è concesso sapere.

Il resto si scoprirà solamente vivendo.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!! Questa è la fine di ‘Solo un’occhiatina’! Ringrazio tantissimo tutte le persone che hanno letto, recensito, pensato di leggere e clikkato perché non avevano niente da fare sulla mia ficcy!!^o^ Ora vorrei chiedervi qualcosa di importante

AVVISO IMPORTANTE, PER FAVORE LEGGETE!!!!: molti di voi, mi hanno chiesto e consigliato di continuare questa storia, o di far succedere ai personaggi alcune cose che non avuto la possibilità di inserire nella fiction. Ora, per rimediare – perché alcuni dei vostri suggerimenti, sarebbe un vero peccato sprecarli – avrei in mente in scrivere una specie di Spin-off formato interamente da Missing Moments, riguardanti la vita futura dei protagonisti nella loro vita quotidiana (per farvi un esempio, potrei scrivere un capitolo sul parto di Ginny o sul compleanno di Elly ^^), però ho bisogno che voi mi diciate cosa ne pensate, perché se credete che possa essere una perdita di tempo non inizio neanche!!!!

Grazie per l’attenzione! Ora RINGRAZIAMENTI^^

Merilyn (dunque, Mary-sue è il tipico personaggio femminile, creato dagli autori, che incarna la perfezione. Per intenderci è un personaggio bellissimo, gentilissimo, bravo in tutto, di una bontà unica e quindi assolutamente troppo perfetto per essere vero! Credo che ci sia anche un nome per le Mary-Sue al maschile, ma in questo momento, non ricordo ^-^’…! E in ogni caso è molto più raro delle Mary-Sue!! Spero di essere stata abbastanza chiara e soprattutto di aver azzeccato la definizione, perché confesso che fino a un paio di mesi fa non sapevo neanche io cosa fossero!!), vale82, daisy05 (tesoraaaaa!!!!*-*),  Lu, C.J., funkia (e io che speravo che non ve ne foste accorti, che era più breve! ^-^’…!),  Elly, MandyJJ (la tua ficcy merita tanto entusiasmo, sei bravissima, dico davvero!^^),  Lollo, Padfoot, Miss Trent, SiJay, AURIN (addirittura?! Grazie!!!! e salutami anche i vecchietti affetti da delirio iatrogeno!!!! ^-^!), Hermionina, MitsukiAngel, Calime, LalyBlackangel (le magliette sono già in stampa!!!^o^), really, Tabita, princenton, eagle88, MaryPotter92, TurambarGRAZISSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! ^O^!!!! 

Bhè, fanciulle e fanciulli, io ho finito, per cui Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!! Baciotti Potti^o^

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=68673