La ragazza cattiva

di Diana924
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 parte ***
Capitolo 2: *** 2 parte ***
Capitolo 3: *** 3 parte ***
Capitolo 4: *** Conclusioni ***



Capitolo 1
*** 1 parte ***


Sto andando a morte, perché amo al persona sbagliata, e sono sposata con la persona sbagliata. Sbagliato, ho sbagliato tutto nella vita e ora è troppo tardi per pentirsene e provare a cambiare.

Io, Caterina Howard, sto per morire. Non è giusto, la mia unica colpa è quella di aver amato, sono troppo giovane, ho solo ventuno anni, non posso morire così, non io.

Ora nessuno mi guarda più con favore, ma gli sguardi di tutti loro sono adirati, sconvolti o disgustati, cos’ho mai fatto di così terribile per meritarmeli oltre ad amare

Io mi sono elevata dalla mia condizione di nobile di secondo rango fino ad essere regina, e ora devo morire come la donna più miserabile, non è giusto.

Nonostante fossi nata Howard mio padre non era ricco, né fece alcuno sforzo per elevarsi, tranne lamentarsi con lo zio il duca di Suffolk. Quando lui morì io venni mandata dalla vecchia duchessa di Suffolk, moglie di mio zio. La duchessa aveva allestito nella sua residenza una scuola per giovani povere come me e si pensava che avrei ricevuto un’educazione al riguardo. C’erano altre giovani e presto divenimmo amiche ma non è questa al cosa più importante.

Conobbi Henry Mannox, che aveva il compito d’insegnarmi la musica. Non che io abbia imparato tanto sulla musica, o su altre materie, ma so scrivere, e conosco l’amore e il desiderio. Il secondo me l’ha insegnato lo stesso Mannox, mettendo al mano sotto le mie gonne appena sei anni fa.

Dopo di lui ci fu il mio caro Francis Darham, che m’insegno la passione e mille trucchi per amare un uomo, trucchi di cui mi sono spesso servita. E io l’ho sposato, anche se dicono il contrario, io l’ho sposato e sono stata sua moglie per ben tre anni.

Sembra passato un secolo da quei giorni allegri e senza preoccupazioni ma sono appena pochi anni. Come eterno sembra a me questo percorso, l’ultimo mio percorso, che attraverso in questa giornata, diretta verso la morte.                                                                                

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Capitolo 2
*** 2 parte ***


Poi si disse che il re si sarebbe risposato e servivano damigelle per al corte della regina, così la duchessa mi propose, penso più per mandarmi via da quella casa che per altro.

La regina Anna di Cleves era tedesca, non parlava inglese e si vestiva con tante di quelle pellicce che non si vedeva bene il suo aspetto, ma era la regina. Al re non piacque ma la sposò ugualmente, regalandole delle pelli di visone che lei indosso, regalandone una parte a noi damigelle. A corte si occupavano di me lo zio Suffolk e Jane Bolena lady Rochford, anche se lo zio non c’era mai e lady Rochford si disinteressava a me.

Meglio così mi dissi, almeno era libera di flirtare con i giovani della corte. Ce n’era uno in particolare, Thomas Culpepper che era intimo del re ed era anche un bel ragazzo, forte, vigoroso e giovane. Cominciai a incontrarmi con lui ma non successe nulla perché mio zio aveva una missione da affidarmi. Dovevo sedurre il re, perché la regina Anna non era in grado di dargli figli ma io potevo. Così rimandai la questione Culpepper e iniziai sempre più a sorridere al re. Nel giro di sei mesi al regina Anna firmò il documento di annullamento, poi quello di divorzio dopo che tutte noi avevamo testimoniato che era una strega, che aveva lanciato il malocchio sul re ed era un’eretica. Non sapevo cosa significasse quel che stavo dicendo ma mio zio e lady Rochford volevano che dicessi quelle parole e io obbedì. Dopo la morte di Cranmer il re mi diede le sue terre, mi regalò tanti vestiti e bellissimi gioielli e infine mi sposò, rendendomi la sua quinta moglie.

Ero regina, ero regina, ero regina. Non che la mia vita fosse cambiata più di tanto, dovevo solo sorridere e accettare che si componessero poesie in mio onore, oltre a corteggiarmi perché ero al loro signora. Dovevo giacere con il re e questa era la parte più umiliante perché dovevo fingere, fingere di amarlo, fingere che mi piacesse, fingere che fosse ancora giovane. I primi tempi fu divertente, poi cominciai ad invidiare la regina Anna che era fuggita da tutto questo e viveva in pace. La ricompensa per essere la moglie di quel vecchio era che bastava chiedere e subito ottenevo gioielli e vestiti.

Ma non volevo quello, io volevo un uomo, uno giovane, qualcuno che mi amasse perché ero Caterina Howard e non la regina Caterina.

Lo zio e lady Rochford vigilavano ma io avevo invitato le mie amiche di Lambeth, al residenza della vecchia duchessa, che si affrettò ad obbedire alla sua regina. Poi accadde un fatto che mi rese molto felice, se solo avessi saputo che in quel modo mi sarei scavata la tomba da sola.

Evidentemente lo zio doveva essersi accorto di come Thomas Culpepper mi guardava perché incaricò lady Rochford di farci stare sempre assieme. Pensavo che entrambi avessero come obbiettivo la mia felicità perché io ero al loro regina ma pensano esclusivamente al loro tornaconto e a quello della famiglia. Lady Rochford mi fece incontrare con Thomas diverse volte, non ricordo quante ma lui era con me quando mio marito decise di recarsi al Nord.

Fu un viaggio noioso, molto noioso, l’unica piacevolezza era la compagnia di Thomas. Fu al ritorno che tutti si preoccupavano, fin dal momento in cui avevo voluto accanto a me Francis. Poi volli anche Henry ma sembrava che non importasse a nessuno e io avevo sempre cariche e onore per gli Howard e per i miei amici.

Ma Thomas non si curava di nulla e io dovevo rimanere incinta, che fosse mio marito o lui il padre non era importante, così mi diceva lady Rochford quando le confidavo i miei dubbi e le mie perplessità. Povera Jane, ora è diventata pazza per questo lei non sarà giustiziata mentre io, sana di mente, dovrò morire.

x Lizzi_92: ti ringrazio. caterina Howard non è la moglie di Enricone che preferisco ma la sua storia è affascinante. Gli altri capitoli, 2 a dirla tutta, sono in elaborazione XD

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Capitolo 3
*** 3 parte ***


Fu il vescovo Cranmer il primo a sospettare di me perché diceva che noi Howard eravamo arrivati troppo in alo, e per la seconda volta.

Prima arrestarono Francis e Thomas, colpevoli di avermi amato, infine anch’io fui arrestata. A Guidare l’interrogatorio fu il vescovo Cranmer, quell’uomo odioso che mi odiava. Li ha già fatti uccidere, lo so perché ho visto le loro teste mentre venivo condotta qui a Londra   Mi rendo conto che la sentenza era già pronta e che non potevo cambiarla solo ora, mentre salgo sul patibolo. C’è tanta gente a vedermi morire, e so che fra poco porteranno qui lady Rochford, che sta spergiurando di essere pazza e che quindi non può morire.

Dall’abbazia di Syon mi portarono alla Torre e ormai la sentenza era decisa: morte, con l’accusa di adulterio e alto tradimento. Ecco, ora potrei parlare alla folla, e voglio farlo << Merito mille volte la morte per aver ucciso il re, ma avrei preferito essere moglie di Culpepper che regina d’Inghilterra >> dico con le mie ultime forze, prima di inginocchiarmi sul ceppo e attendere il boia.

x Lizzy_96: ti ringrazio ancora, questa storia è quasi finita, ma resta ancora una moglie :D

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Capitolo 4
*** Conclusioni ***


Caterina Howard, quinta moglie di Enrico VIII e regina d’Inghilterra fu decapitata alla Torre di Londra il 13 febbraio 1542; l’accusa era alto tradimento e adulterio. 

Di tutte le mogli di Enrico VIII Caterina appare come la più giovane e la più ingenua, quasi stupida nelle sue azioni. A differenza di quanto affermarono le voci non riuscì a dire alcunché quando la condussero al patibolo, dove morì come la cugina Anna Bolena.

A differenza di Caterina d’Aragona, che Enrico conosceva fin dall’infanzia, di Anna Bolena di cui era noto l’acume, di Jane Seymour che gli diede un figlio e persino di Anna di Cleves che portava in dote un’alleanza, Caterina Howard offriva soltanto la sua giovinezza e la sua presunta innocenza. Non riuscendo ad avere figli fu indotta da Jane Bolena, lady Rochford, ad intraprendere una relazione extra-coniugale con Thomas Culpepper, che aveva come vantaggi giovinezza e vigore. Jane avrebbe dovuto ricordare che bastò il sospetto di adulterio per mandare sua cognata Anna al patibolo ma evidentemente lei e gli Howard erano molto sicuri delle loro possibilità di vittoria.

Fu Cranmer, intenzionato a distruggere la nuova regina,  che indagando scoprì la tresca.

Enrico VIII che fino a quel giorno aveva protetto sua moglie, la chiamava la mia rosa senza spine, fu implacabile. Ordinò infatti delle indagini che in breve tempo svelarono al condotta di Caterina, compresa la promessa di matrimonio di Francis Darham.  Caterina fu sottoposta a un processo alla cui fine ammise l’adulterio e il tradimento. Stessa sorte tocco a Jane Bolena, per aver favorito la relazione. In prigione questa si finse pazza, o lo divenne veramente, sperando di avere salva la vita ma Enrico VIII fece cambiare quella legge e lei morì lo stesso giorno di Caterina Howard, giustiziata subito dopo la regina che aveva così servito.

Thomas Culpepper e Francis Darham furono invece giustiziati il 10 dicembre 1541, il primo decapitato mentre il secondo impiccato, squartato, decapitato e fatto a pezzi, pena per i colpevoli di alto tradimento.

Bibliografia

Carolly Erickson: Enrico VIII

Carolly Erickson: Maria la Sanguinaria

Carlolly Erickson: Elisabetta I

Antonia Fraser: Le sei mogli di Enrico VIII

Philippa Gregory: L’eredità della regina

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