The Singer Princess

di ReiraIchinose99
(/viewuser.php?uid=139178)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-Riflessioni ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2-Takumi o...Shin? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-La lacrima di Takumi ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4-Dolce stella non tremare ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4-The Singer Princess ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-Riflessioni ***


Capitolo 1-Riflessioni

Il ticchettio della pioggia catturò lo sguardo malinconico della Principessa Cantante. Gli occhi erano impastati di lacrime salate brucianti che le scendevano sul viso perfetto e candido come quello di una bambola di porcellana. Reira però era stanca di fare la bambola di porcellana. Era stanca di fingersi felice,perfetta,educata sempre con chiunque. Perfetta sempre,comunque,dovunque. Doveva continuare però,altrimenti Takumi l'avrebbe abbandonata e lei avrebbe avuto tanto freddo,senza quelle poche attenzioni che le scaldavano il cuore e l'animo.
Reira non era forte. Aveva sempre voluto esserlo e invece era una bambina viziata e capricciosa. Quella bambina protetta dalla sua voce angelica che era capace di catturare chiunque,anche Takumi. Il suo Takumi,i cui lineamenti sembravano rilassarsi quando lei intonava dolcemente Winter sleep. Sorrideva impercettibilmente,sensibilmente con quel sorriso appena accenato,gentile e affettuoso.
Reira ne era vittima. Reira era una principessa intrappolata nella torre che il demone aveva costruito per lei.
Ma che cosa rappresentava Reira per Takumi?


Lui non le aveva mai risposto e ora che i rovi divoravano lentamente anche il cuore della principessa Cantante mentre le mura della torre si accartocciavano su di lei,era venuto a salvarla un principe bravo con le parole:Shin.
Shin l'aveva salvata da quel mondo che Takumi aveva costruito per lei. Quell'universo ovattato e dorato in cui l'aveva rinchiusa non permettendole di amare veramente qualcun altro che non fosse lui. Egoisticamente. Takumi era sempre stato egoista e lei lo sapeva. per questo non poteva più soffrire. Doveva mollare,ma lei non l'avrebbe mai fatto. Avrebbe fatto in modo che il buio la inghiottisse e l'inferno la accogliesse. Così finalmente Takumi l'avrebbe portata con sè e non avrebbe potuto scappare. Mentre gocce grosse e umide si abbattevano contro la finestra della sua camera d'albergo Reira rifletteva se ragionare seguendo il cuore l'avrebbe portata a felicità. Ma lei voleva davvero la felicità?
No...Lei voleva Takumi e basta.

Will you hold me now
Hold me now My frozen hearth
Kiss my lips and maybe you can take me to your world for now
I can't be alone right now
Will U hold me now
Hold me now My frozen heart
Please make it all go away
Am I ever gonna feel myself again?

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2-Takumi o...Shin? ***


Capitolo 2-Takumi o.....Shin?

Reira aveva appena chiuso la porta a Shin. Si sentiva vuota. Poteva sentire come Shin la guardava e la voleva sua. Come anche lei avrebbe voluto che il pensiero del demone la abbandonasse per sempre e fosse sostituito dal viso dolce e spensierato di quel principe così carino. Colui che avrebbe potuto renderla felice era ovvio che sarebbe stato il principe che avanzava fra i rovi per liberare la sua principessa.
E la torre però era chiusa a chiave e anche se il demone sapeva benissimo di sbagliare sapeva anche che più forte era il desiderio di lasciare la principessa rinchiusa affinchè nessuno potesse portargliela via.
Il principe la prese per mano e cercò di portarla via,ma Reira chiuse gli occhi per un attimo.
Vide il demone con lei,sulla spiaggia che impastava i loro piedi. lei cantava e i suoi capelli le cadevano dolcemente sulla schiena sospinti dal vento,come serpentelli impazziti. Il demone la guardò,chiuse per un attimo gli occhi e la guardò intensamente.
Cosa voleva Reira Serizawa???
Era sul punto di decidere. Tutto attorno a lei si fece strano e impastato dalla nebbia che ricopriva il suo mondo. Vide il principe,il demone e poi il buio che si richiudeva sopra il suo candido corpo del colore della porcellana.
Reira aveva scelto col cuore

Takumi bussò alla porta della camera. Era nervoso e i suoi occhi si posarono aggressivi sulla sua minuta figura che triste veniva ad aprirgli.
Reira disse seccata:-Che ci fai qui?-
Takumi replicò:-So tutto-
Lo disse in maniera risoluta mentre il sangue si congelò nelle vene di Reira. Un brivido le corse lungo la schiena e un vuoto diventato voragine le inghiottì lo stomaco. Reira si mangiò una lacrima e un nodo le si fermò all'altezza della gola.
-E allora?- farfugliò come un angelo al quale sono state spezzate le ali.
Takumi arrabbiato le andò contro:-E allora basta!!Ti rendi conto dello sbaglio che stai facendo!!!???In questo modo rovinerai quello che ho creato fino ad adesso!-
Reira lo guardò:-Non ti importa niente della mia felicità vero?-
Takumi la guardò a sua volta. Si sentiva così trasparente agli occhi di quella ragazza che così bene sapeva far emergere la parte più fragile del suo animo fino a corrodere i meandri di quel muro che lo proteggeva dalle sofferenze. Un muro che lo faceva apparire arrogante,materialista,egoista ed opportunista. E perchè?
Perchè Takumi non sapeva comprendere i suoi sentimenti e quelli degli altri.
Takumi rispose:-Non è vero.Anzi...COME PUOI DIRE UNA COSA DEL GENERE REIRA!!!-
Reira ribattè:-E allora non ti intromettere mai più nella mia vita privata hai capito?!-
Takumi rimase di sasso. Reira lo aveva ferito nel cuore e nell'animo. Come poteva dire che di lei non gli importava niente. Su cosa basava queste considerazioni?Non era forse per lei che aveva creato quell'abito che continuamente contribuiva a rendere più bello. Non era forse per lei che aveva ideato i Trapnest?
Reira prese coraggio e disse:-Takumi,tu hai fatto la tua scelta. Io la mia. Oramai è tardi per recuperare,è troppo tardi per rendersi conto di aver sbagliato. Adesso su di noi pesano i nostri errori e con essi dovremmo vivere finchè non ci impediranno di continuare a farlo...-
Takumi guardò vuotamente la figura della ragazza che a fatica cercava di cacciare dentro di sè le lacrime. Ora non era più una bambina. Forse era cambiata nel momento in cui sotto la neve,mentre i fiocchi le si posavano su viso aveva sussurrato:-Takumi che cosa sono io per te?-
Takumi quindi sussurrò:-Noi saremmo un errore quindi...-
Reira sbarrò gli occhi color nocciola e fece per replicare quando Takumi la precedette:-Reira...io...Non voglio più che tu sia infelice. Vedi?Anche semplicemente parlando riesco a provocare in te un'enorme tristezza. La cosa più importante è che tu sia felice e per farlo devi staccarti da me,come io da te e so che potrai farcela perchè tu non sei una bambina,Reira.-
Takumi pronunciò lentamente queste parole per potersi convincere ad ogni parola che dirle una frase del genere era la cosa giusta da fare. Così da convincere sè stesso che seguire la ragione piuttosto che il cuore era la cosa più giusta da fare perchè Takumi faceva sempre quello che era più giusto fare. Reira invece faceva solo quello che VOLEVA fare,ma quella volta non se la sentiva di replicare.
Takumi aveva lasciato la sua mano. Aveva fatto in modo che non venisse con lui in quel gorgo profondo che era l'inferno. Voleva che Shin la prendesse con lei e la portasse con gli angeli,dove avrebbe potuto finalmente essere felice,ma non sè stessa.
Reira riusciva a essere sè stessa solo con Takumi.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3-La lacrima di Takumi ***


Capitolo 3-La lacrima di Takumi

Reira prese Takumi per un braccio come aveva fatto giorni prima e lui aveva ceduto. Takumi si lasciò sfuggire un'espressione tanto triste che Reira si lasciò sfuggire una lacrima che le corse lungo il viso grossa e umida come la pioggia che si abbatte violentemente sull'asfalto delle strade di Tokyo.
Takumi comunque si aggiustò convulsamente il cappotto sgualcito e si affrettò ad uscire.
Reira rimase sola,mentre il buio si richiudeva su di lei ancora una volta,come pensava per sempre.

Takumi tornò da Hachi. Lei tutta contenta gli andò in contro
-Takumi!Come va? Tutto bene?-
Takumi la guardò in maniera spaurita con un espressione che Hachi forse non aveva mai visto. Lo abbracciò di istinto e lo sentì lontano,come se appartenesse ad un'altra galassia,sperduta nei meandri dei suoi pensieri così lontani da lei. Ciò non la turbò più di tanto ma un po' la fece preoccupare. Non amava Takumi,ma gli voleva bene e si preoccupava per lui. Ne era per così dire molto affascinata,ma questo ancora lei non lo sapeva o piuttosto lo ignorava. Comunque non lo amava a tal punto da non comportarsi egoisticamente con lui.

Takumi le passò accanto scosso mentre di corsa si scavarentò sul letto matrimoniale. I piccoli occhi color cobalto vollero chiudersi,ma non ci riuscirono. Dagli occhi uscì una sola lacrima,solitaria,che si posò sulla pelle innaturalmente bianca e marmorea.
Hachi si preoccupò ancora di più. Rimase lontana da Takumi mentre la mente del ragazzo su letto si sperdeva nei meandri dei suoi vecchi ricordi. Reira,quei suoi ingenui sorrisi sulla spiaggia o quei ti amo sul muretto sotto la neve. Sempre però il volto di quella ragazzina perennemente sorridente e bellissima e i suoi codini biondi e sottili come fantasmi.
Hachiko sorrise debolmente e forzatamente e provò a sussurrare il nome del marito che però non la sentiva. Era preso da altro,da un'altra. Il punto era che l'intrusa era proprio Hachiko per Reira,che per tanto tempo lo aveva aspettato e adesso che lui era sposato con un'altra che era pure incinta cosa poteva fare se non mollare la presa e lasciare quel sogno e quella fantasia idealizzata che la legava così indissolubilmente a Takumi.
Il punto era che quella battaglia non poteva finire perchè non era mai iniziata. Reira non aveva più il coltello dalla parte del manico. I sentimenti in quel mondo sporco e corrotto dal quale Takumi aveva sempre cercato di salvarla e proteggerla,non contavano più. Reira col suo amore masochistico era ancora imprigionata in quella prigione dorata e ovattata e dalla quale non sarebbe uscita più. Takumi non l'avrebbe mai lasciata. Materialmente l'aveva già fatto ma il filo rosso del destino li avrebbe uniti sempre...

Trust in me
tatoe hodoketemo
kioku wa kizuna wo kesenai
Will you trust in me
yubisaki de tadoru hoshi mieru deshou



 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4-Dolce stella non tremare ***


Capitolo 4-Dolce Stella non tremare

Reira era ancora sola nella sua camera d'albergo e quella solitudine per una volta non le dispiaceva e il silenzio era riposante più di quanto sarebbero state le parole di Takumi in quel momento.
Era così difficile. Reira avrebbe voluto partire e abbandonare quel mondo che tanto l'aveva fatta soffrire e invece sapeva bene che non avrebbe potuto farlo.
Shin bussò flebilmente alla porta. Reira capì che era lui e aprì con un momento di esitazione.
Quanto avrebbe voluto potergli donare il suo cuore e strapparlo dal petto del demone che tanto prepotentemente glielo aveva rubato. Eh sì adesso la colpa era di Takumi che il cuore se lo voleva tenere stretto...
E lei non capiva perchè
Shin le sorrise forzatamente. Reira abbassò lo sguardo quasi come fosse colpevole di un reato. Shin la guardò tristemente e le chiese:
-Come stai?-
Reira rispose:-Potrei stare meglio...davvero..- e cadde in un pianto a dirotto..
La mano del principe era così vicina ma lei non riusciva ad afferarla. Le pene dell'inferno l'avevano avvolta e racchiusa in un bozzolo fatale.
La sua colpa?
Amare lui
Lui che l'avrebbe voluta lontana e felice,affinchè lui con lei potesse essere felice se lo era lei.
L'amore era sacrificio ma Reira questo sacrificio non lo concepiva.
Reira si ingoiò l'ultima lacrima mentre vedeva Shin andare via.
Reira cercò di avvicinarsi al ragazzo che la respinse con violenza:-PROPRIO NON CE LA FAI VERO?!ED IO COME UNO STUPIDO MI SONO INNAMORATO DI TE!-
Reira pianse con tutta la forza che ancora le rimaneva e urlò:-Ma ero sincera con te!Non è che io non ti abbia amato. Ma amo di più lui...-
Queste ultime parole erano veritiere e sudate.
Per una volta Reira era stata sincera con sè stessa e con Shin.
Il principe le lasciò la mano e la guardò andare via verso il suo destino che era quel cielo tempestoso,quel gorgo profondo,quell'inferno sudato e desiderato.
E lui?
Non l'avrebbe cacciata di nuovo vero?
Lei non l'avrebbe sopportato.

Takumi era ancora sdraiato sul letto che cacciava in dentro lacrime e stimoli di pianto incoerenti e fastidiosi e la confusione avvolgeva i meandri della sua anima,letteralmente unita a quella di Reira,che da lontanto pilotava il suo cuore.
Hachiko stava ai piedi del letto che lo chiamava inutilmente e gli implorava di rivolgerle la parola.
Niente.
Silenzio.
Cuori spezzati,che si infrangono contro la durezza della verità e degli errori fatti. Niente più costruire,ora si può solo raccogliere i cocci di affetti e raccimolare ricordi su quello che c'è stato e su quello che ci sarebbe potuto essere.
Ora bisogna solo salvare il futuro a quei figli,nati in quell'universo di materialismo che Hachi e Takumi avevano contribuito a rendere ancora più superficiale con il loro rapporto fatto di sesso e opportunismo.
Soldi e fama.
E Reira?
Vittima degli errori del suo demone che ora così lontano materialmente e vicino col cuore le diceva implicitamente :-scusami-


If I should stay
I would only be in your way.
So I'll go but I know.
I'll think of you every step of the way.

Chorus:

I will always love you.
I will always love you.

You, you, my darling you (mm).

Bittersweet Memories.
That is all I'm taking with me.
So goodbye please don't cry.
We both know I'm not what you.
You need.

I hope life treats you kind.
And I hope you have all you dreamed of.
And I wish to you joy and happiness.
But above all this, I wish to you love.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4-The Singer Princess ***


Capitolo 5- The Singer Princess

Reira non riusciva più a piangere. Le lacrime le si bloccavano in gola lasciandola in una situazione inerme come se stesse aspettando un richiamo. Un richiamo che avrebbe cambiato la sua vita.
Decise allora di andare alla spiaggia. Non era tardi. Forse riusciva ad arrivare al paesello in tempo per ammirare il tramonto.
Reira si mise un abito di lino leggero. Si rinchiuse nel capotto bordeux e si lanciò in strada come una pedina vittima delle luci accecanti della città che aveva avverato alcuni dei suoi sogni distruggendone altri,ahimè più importanti.

Arrivata a destinazione,Reira si fermò a fissare l'oceano. Desiderò con tutta sè stessa che il demone venisse a lei per chiamarla a scappare con lui verso l'inferno che le sarebbe apparso come un prato fiorito se solo lui l'avrebbe accompagnata.
Portata con sè,per sempre. Questo era il destino di Reira Serizawa,accanto a Takumi per sempre. Ora l'aveva capito e quella mano che lui lievemente aveva appoggiato sulla sua le aveva schiarito le idee e messo davanti agli occhi una verità crudele e dolce al tempo stesso.
Il naso di Reira si corrucciò al passaggio del vento che le scompigliò i capelli mossi che le si posarono sul viso togliendole per un attimo al visuale di quella distesa verdognola e affascinante.
Takumi aveva sempre detto che era stato proprio quel bellissimo oceano a fare in modo che Reira venisse a salvarlo,lei era l'icona di quel mondo ermetico e affascinante,e come esso doveva essere salvaguardato per fare in modo di non perdervicisi dentro.
Ma Reira non era l'oceano,non era un angelo o tantomento una dea,ma solo una donna innamorata che voleva scacciare la perfida idealizzazione che le incollava quell'uomo. Lui non lo faceva per offenderla,ma era così che la vedeva e anche se Reira non lo sapeva,era un bene.
Reira sentì dei passi che si avvicinavano a lei. Un suono e un rumore lieve ma al tempo stesso assordante. Simile al tono di voce con cui Takumi le impartiva dolcemente gli ordini e le diceva di cantare.
Reira si girò quasi convulsamente,di scatto e il guizzo delle sue mani fece intendere il suo nervosismo.
Quando vide la figura di Takumi,magra e sottile,ergersi di fronte a lei come una statua marmorea che le sorrideva senza parlare,lei si illuminò ed un sorriso ingenuo le colorò il viso.
Takumi cercò di avanzare verso di lei,ma lei lo precedette. Lo abbracciò subito ancor prima che lui potesse replicare.
Il punto è che stavolta non avrebbe replicato,gli bastava cogliere la magia di quel momento e vedere come tutto scompariva e tornava l'inferno alla fine di quell'abbraccio.
Per adesso c'era solo lei,che per anni era stato un cristallo puro nelle mani di un bambino che involontariamente aveva contaminato.
Ora però voleva che Reira tornasse a essere solo la Principessa Cantante,per sempre.

So lately, been wondering
Who will be there to take my place
When I'm gone you'll need love to light the shadows on your face
If a great wave shall fall and fall upon us all
Then between the sand and stone, could you make it on your own

If I could, then I would,
I'll go wherever you will go
Way up high or down low, I'll go wherever you will go

And maybe, I'll find out
A way to make it back someday
To watch you, to guide you, through the darkest of your days
If a great wave shall fall and fall upon us all
Then I hope there's someone out there
Who can bring me back to you


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=761894