Make-up

“Le donne sono dotate di due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente

[236 parole]

« Sasuke-kun, come mi trovi? »

Ti volti verso di me con aria maliziosa e il tuo sbattere accanitamente quelle ciglia falsamente allungate mi stizza quasi.

« Sembro più grande, vero? »

Tornì ad ammirarti con soddisfazione allo specchio e mi lanci quella che dev’essere la confezione di quella diavoleria che ti sei scioccamente imbrattata sul viso.

… Regala non soltanto ciglia estremamente volumizzate, ma ne stimola anche la crescita, per ciglia più folte e dall’aspetto più sano. E’ ciò che c’è scritto; lo leggo con disprezzo e svilimento: quante cavolate.

« Toglila. »

« Cosa? »

« Quella roba. »

« Quale roba? »

« Quella che hai sul viso. »

Ti fai condizionare troppo dalla Yamanaka, Sakura. Mi fissi, finalmente hai smesso di battere le ciglia in quel modo irritante.

« Perché? »

« Stai male. »

« Dici… davvero? »

« No... »  Te lo dico con assoluto menefreghismo, rendendomi conto solo dopo della mia contraddizione e mi affretto a trovare una giustificazione a quel ridicolo monosillabo uscito dalle mie labbra. « … Ma stai meglio senza. »

E ci risiamo. Cosa diavolo ho detto questa volta? Credo di averti fatto un complimento, in fondo. Chi ti capirà mai. I tuoi occhi si stanno inumidendo e tra non molto quella diavoleria scivolerà via dal tuo viso. Una cosa è certa, però: non stai mica meglio ora che si è sbavato tutto. E’ solo per un attimo, ma forse è per questo che percepisco qualcosa sulle mie labbra incurvarsi all’insù.

« Te l’avevo detto di toglierla. »

No vabbè, in questo periodo sto sclerando di SasuSaku, sto riempiendo la sezione di tante cavolate che potevo benissimo tenere per me xD. Ma va bien, sarà bello condividere tanta pazzia in questa raccolta *___*

Spero apprezziate questo piccolo delirio ^^’

A voi l’ardua sentenza :D

Yami_Yume

Presa in contropiede

“Chi arrossisce è già colpevole, la vera innocenza non ha vergogna di nulla.”

-Jean-Jacques Rousseau-

[365 parole]

Sebbene fosse pienamente consapevole del fatto che alla sua età si trattasse di qualcosa di altamente sconvolgente e quasi facilmente paragonabile alla visione di esseri sovrannaturali, Sakura non poté non ammettere di essere stata particolarmente legata a quell’essere sin dalla propria nascita. Aveva amato ogni volta di più percepire quel calore che le si infondeva in tutto il corpo tutte le volte che lo aveva abbracciato. Lui aveva sempre rappresentato un’enorme fonte inesauribile di consolazione in grado di ridestarle quella sicurezza che in qualche modo le era venuta a mancare. Lei aveva pianto tante volte, avvinghiata alla sua stoffa sintetica dal pelo lungo, in cerca di quella dose necessaria di calma, lucidità ed autocontrollo che solo lui, in tutta la sua immobilità e staticità e col suo sorriso onnipresente, aveva saputo donarle. Quante volte si era persino confidata con lui, rivelando la propria angoscia nell’incapacità di fare qualcosa, qualsiasi cosa per riuscire ad avvicinare il proprio, amato compagno di squadra. Ma mai, mai come in quel momento, avrebbe voluto incenerirlo sul posto con un’occhiata furente. Proprio lì, dov’era allora: disteso con la testa pelosa poggiata comodamente sul cuscino in lattice del proprio futon, con quell’assurdo sorriso che avrebbe voluto cancellare una volta per tutte da quella stupida e ridicola faccia da animale. Quando il ragazzo per il quale  da bambina aveva versato tutte quelle lacrime notò quell’ammasso di pelo incondizionato sul futon di Sakura, lei detestò profondamente quel calore che sentiva proliferarsi lungo tutto il viso, fino alla radice delle sue ciocche confettate, provocandole un bruciore tremendamente fastidioso e pungente e frenando di colpo il battito accelerato di quel dannato organo interno. E, fortunatamente, Sasuke non aveva proferito parola a riguardo; non una sola domanda, non un piccolo dubbio. E si ritrovò per l’ennesima volta a ringraziarlo mentalmente per questo. Ma non le era sfuggito. A Sakura non era sfuggito quel lieve ingrandimento dei suoi occhi color pece e quella faccia per un lungo momento allibita, quando su un comodino accanto aveva notato quello che doveva essere uno stupido scatto che ritraeva lei che posava le labbra sul pelo di quell’animale che con compiacimento stringeva tra le sue braccia.

Ebbene sì. Anche Sakura Haruno, come tutti almeno una volta nella vita, era stata sul punto di giurare la morte sul rogo alla prima occasione per il suo piccolo Teddy.

Sto per nascondermi. Questa non ho proprio idea da dove sia uscita .-. ma tanto sappiamo tutti che qui su EFP rendiamo pubblica qualsiasi assurdità ci frulli per la testa, quindi ^^’’

Diciamo che volevo semplicemente strappare un piccolo sorriso. Ma va beh ^^’’

Ringrazio vivamente coloro che hanno lasciato un’opinione alla precedente flashfic, sperando naturalmente di non aver deluso nessuno con questa .-.

Marti_chan: Eh si riconosce la grandezza di Marilyn ^_^ Ti ringrazio per la recensione. C’è da dire che, se nella scorsa flashfic Sakura cercava di sembrare più grande agli occhi di Sasuke, qui avviene l’esatto opposto xD. Un bacio

ladyvampire90: Sì, scriviamo perché comunque ci piace ^^ almeno per me è così. Anche se ogni volta che sono sul punto di pubblicare una SasuSaku ho paura perché su di loro è già stato scritto praticamente di tutto .-. Ti ringrazio e sono lieta che ti sia piaciuta la scorsa flashfic. Un bacio

jennybrava: Ti comunico che ti sto adorando. E colgo anche l’occasione per ringraziarti davvero di cuore per le recensioni alle altre mie storie. Sono rimasta colpita che ti sia piaciuta tanto “Paura del futuro”; in realtà, tenevo molto a quella fanfiction ^^. Grazie davvero… e spero di non averti delusa con questa piccola flashfic .-. Un bacio

Alhia: Eh sì, il SasuSaku è LA coppia. Purtroppo è stato scritto praticamente di tutto su di loro che è sempre difficile trovare qualcosa di nuovo e che non dia l’idea di “già visto”. Io stessa provo sempre titubanza prima di pubblicare :S. Grazie mille per il commento. Un bacio

Alla prossima

Yami_Yume