Kisara e Mana stavano camminando sul bagnasciuga in costume da bagno, quando due ragazzi si avvicinarono loro con un sorriso da marpioni dipinto in volto.
«Oh, che fisico da pin-up!», esclamò uno del duo. «Che ne direste di uscire con noi, ragazze?». 
Kisara fece per rispondere in maniera pacata e cordiale, ma Mana fu più veloce di lei: si avvicinò da dietro e le posò le mani sul seno, sollevandoglielo.
«Spiacente, ma queste sono solo mie!», ridacchiò, facendo diventare paonazza l’amata.
«Mana!», esclamò l'albina, prima di essere presa per il polso e portata lontano, tra le risa della ragazza bionda.

«Mana! Mana!», esclamò Kisara, svegliando l’amata che dormiva stravaccata nel loro letto matrimoniale.
La ragazza albina era stranamente euforica.
«Eh, cosa?», biascicò la bella addormentata, stropicciandosi un occhio e sbadigliando sonoramente. «Kiss, sono le tre di notte... Che ci fai ancora sveglia?».
«Mana, svegliati! È uscito il nuovo episodio della Abridged Series!», esclamò Kisara, prendendola per il polso e portandola fino allo studio come una banderuola.
Non importava che impossibile ora della notte fosse: per Kisara, il nuovo episodio di YGOTAS non poteva attendere, e naturalmente voleva condividere la sua parodia preferita con la persona che più amava al mondo.

Note: La "Yu-gi-oh: The Abridged Series" (accorciato: YGOTAS) è la parodia fandub di YGO! *-*
Le Abridged sono serie nate sul web: si prende un anime, e un gruppo di deliziosi ed ironici doppiatori lo doppiano e poi lo taglia-cuci-incollano in versione accorciata (e demenziale!XD).

Il tenue fruscio delle lenzuola fresche si amalgamava armoniosamente con quello dei corpi accaldati delle due innamorate che, distese nude sul loro letto, assaporavano quel proibito frutto della passione dal gusto dolce e delicato, chiedendosi come molte persone potessero assimilarlo all’amaro peccato.
I morbidi corpi di Mana e Kisara si incastravano perfettamente, come le loro labbra, mentre le mani vagavano alla ricerca di quei punti che riuscivano a far perdere loro la testa e a farle gemere soavemente. Per le due ragazze, però, non era lussuria ma un puro gesto d’amore: quello di offrire il proprio corpo alla persona amata.

Laggiù.
In una landa che dava sul mare, c’era un regno incantato nel quale dominava una bella giovane dalla carnagione pallida.
Questa ragazza si chiamava Kisara, e quel regno si chiamava Cucina.
«Ma io voglio solo aiutarti», guaì Mana, guardando la compagna con le lacrime agli occhi, tenendosi la testa colpita dalla padella.
«Grazie, ma mi aiuteresti di più stando sul divano a guardare Lupin: non sono ancora riuscita a togliere le tracce di polenta dal soffitto del tuo ultimo aiuto», rispose Kisara, gentile ma decisa.
Anche Mana e Kisara, per quanto si amassero, avevano i loro piccoli problemi quotidiani. 

Mana non ne poteva realmente più delle lezioni di Mahad, così aveva deciso di bigiare, preferendo andare in giro a guardare le bancarelle colorate piene di cianfrusaglie e paccottiglie.
Fu proprio durante quella giornata di mercato che avvenne il loro fugace incontro.
Il giorno, infatti, Kisara era appena arrivata in città e, come la giovane apprendista, anche lei girava per le strade, senza meta, nascondendo la pelle algida agli ustionanti raggi del sole con uno straccio.
Fu solo un attimo, ma quando i loro sguardi si incrociarono rimasero subito ammaliate l’una dal’altra, perdendosi nei gorghi abissali dei loro occhi chiari.