Bloodlust

di sheaven
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** 1x02 - L'incontro ***
Capitolo 3: *** 1x03 - Problema risolto? ***
Capitolo 4: *** 1x04 - Winchester, di nuovo ***
Capitolo 5: *** 1x05 - Che sorpresa, Sam? ***
Capitolo 6: *** 1x06 - Buongiorno amore ***
Capitolo 7: *** 1x07 - Il chiarimento di Sam ***
Capitolo 8: *** 1x08 - Sensi di colpa ***
Capitolo 9: *** 1x09 - Il mio Dean ***
Capitolo 10: *** 1x10 - Il Rifugio ***
Capitolo 11: *** 1x11 - Complicazioni ***
Capitolo 12: *** 1x12 - Rabbia ***
Capitolo 13: *** 1x13 - Sam, Dinuovo ***
Capitolo 14: *** 1x14 - Addio Sam ***
Capitolo 15: *** 1x15 - Io e te per sempre 1° Parte ***
Capitolo 16: *** 1x16 - Io e te per sempre 2° Parte ***



Capitolo 1
*** 01. Un nuovo inizio ***


Dovevano essere circa le 12:30, ero ormai da ore nella mia auto, la mia adorata auto, ad ascoltare gli AC/DC, Highway to Hell era una delle canzoni che preferivo e mentre continuavo a cantarla sentii il cellulare squillare, vidi il nome che lampeggiava sul display, Bobby, inarcai un sopracciglio sorpresa, abbassai il volume della musica e risposi subito, curiosa di sapere quello che avrebbe detto
ehi Bobby, dimmi tuttogli dissi, sentivo più di una voce come sottofondo, doveva essere in qualche bar,
ehi, Meredith mi disse per poi prendere una pausa, scusami se ti disturbo, ma ho davvero bisogno del tuo aiuto, ricordi l'ultima volta ti dissi che stavo lavorando su come evitare che Dean Winchester, figlio di un caro amico mio e di tuo padre andasse all'inferno?, beh, alla fine non sono riuscito ad evitarlo aggiunse
Si, Bobby, lo ricordo..mi dispiace, ma davvero con questo non so come aiutarti gli risposi, lui mi fermò iniziando di nuovo a parlare..
il fatto è che è uscito dall'inferno, non so come, non so perché, ma voglio scoprirlo, mi rispose, trattenni una risata, pensavo che forse stava scherzando, ma ricordai che Bobby non era il tipo da fare ironia sul proprio lavoro e sui Winchester.
So cosa stai pensando mi disse ancora, è davvero lui, ho la piena certezza, vorrei tanto che tu mi aiutassi a capire, prendilo come un favore personale, sei una brava cacciatrice, e poi quattro menti ragionano meglio di tre, aggiunse ancora.
Rimasi per un pò in silenzio, non ero alquanto sicura di ciò che mi stava dicendo, l'uscita di un ragazzo dall'inferno, la sua chiamata dopo mesi che non ci sentivamo, l'ultima volta mi aveva mandato al diavolo ed era completamente ubriaco.
vuoi una prova che sono io, giusto? mi chiese
ovvio Bobby, è altamente impossibile che qualcuno possa uscire così dall'inferno, da un giorno all'altro, e poi scusami tanto ma l'ultima volta mi hai detto di non cercarti mai più gli risposi, lui iniziò di nuovo a parlare,
ti chiami Meredith Harris, agli altri dici di chiamarti Lily Williams, Lily è il nome di tua madre, mentre invece Williams lo usi perchè sei una fan di Robbie Williams, quel tipo un pò folle che si dichiara il re del pop,
risi beh Bobby, sono nelle vicinanze di casa tua, e poi mio padre mi diceva sempre che John Winchester era un suo caro amico, conta sul mio aiuto, arriverò al massimo tra un ora gli risposi
grazie davvero figliola..così avremo anche tempo per stare insieme e per raccontarmi cosa hai fatto in questi mesi, è da troppo tempo che non ci parliamo, io e te abbiamo un buon rapporto e voglio che rimanga così,
sorrisi anche se non mi poteva vedere, Bobby, ti considero come uno zio, mi conosci da bambina..e poi cosa vuoi che succeda di nuovo nella mia vita? Magari la scoperta di altri mostri, nient'altro gli risposi, lui rise e staccò la telefonata, poggiai il cellulare sul sedile accanto iniziando a cantare...“Sweet dreams are made of this Who am I to disagree? Travel the world and the seven seas Everybody's looking for something

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Capitolo 2
*** 1x02 - L'incontro ***


Dopo un'altra ora e mezza di viaggio arrivai a casa di Bobby, parcheggiai l'auto nel suo garage ed uscii ricomponendomi velocemente, quel lungo viaggio mi aveva provocato un leggero mal di testa. Entrai dalla porta principale senza nemmeno bussare..
Bobby, sono io, Meredith, sono arrivata gli dissi entrando, mi voltai verso il soggiorno e non lo vedi, mi recai in cucina, non era nemmeno li, andai per le altre camere e non lo trovai nemmeno, Bobby...Bobby..dove sei?, andiamo non farmi spaventare, sai che detesto questi stupidi scherzi urlai ripetutamente.
Mi sedetti sul divano, sperando che fosse semplicemente uscito e che non gli fosse accaduto niente, dopo un pò sentii alcune voci provenire all'esterno della casa, mi nascosi dietro la porta prendendo la pistola dalla tasca posteriore dei miei jeans, quando entrò la puntai diritto alla testa dell'uomo di fronte a me, il ragazzo inizialmente sobbalzò spaventato,
Dio, ma che diavolo sono appena uscito dall'inferno e già qualcuno vuole rimandarmici disse,
vidi Bobby venire verso di me sorridendo, abbassai subito l'arma,
scusami, ma non vedendo Bobby a casa credevo che gli fosse successo qualcosa gli risposi,
ero di la con loro, mi dispiace, non ti avevo sentita arrivare, poi ho visto la tua auto parcheggiata e sono corso subito mi disse, sorrisi,
sul serio Bobby, non preoccuparti, anzi scusami dissi al ragazzo toccandomi la fronte, ero in viaggio da più di tre ore senza fermarmi mai e la stanchezza iniziava a sentirsi.
Il ragazzo a cui avevo puntato la pistola mi porse la mano, io sono Dean, Dean Winchester mi disse,
ricambiai il suo gesto porgendogli la mia mano, Meredith Harris gli risposi. Lo guardai era davvero un ragazzo molto carino, capelli un po' biondini, due occhi verdi che appena li guardavi non potevi non rimanerci affascinata, il ragazzo dietro di lui si schiarii la voce porgendomi anche lui la mano,
io sono Sam invece mi disse, sorrisi facendo il suo stesso gesto,
di nuovo Meredith, fissai anche lui, era davvero altissimo, forse con un tacco venti centimetri potevo arrivare alla sua altezza pensai, Bobby ci fissò,
beh ragazzi ora che vi siete presentati possiamo iniziare a lavorare..anzi, prima facciamoci una bella dormita, è notte, Meredith ha fatto parecchie ore di viaggio ed è giusto che riposi, come d'altronde anche voi avete bisogno di riposo ci disse, annuì, iniziò a camminare, lo seguivo con lo sguardo,
Meredith dormirà nella camera degli ospiti, io nella mia ovviamente e voi due vi dividerete il divano, i due fratelli si guardarono negli occhi, ovviamente non erano d'accordo con ciò che Bobby aveva appena detto, il maggiore, Dean, iniziò a parlare,
andiamo Bobby in quella camera ci sono due letti singoli, perche' far dormire la bella principessa dai capelli biondi in quella grande camera, quando invece potrebbe dormire lei comodamente sul divano? gli rispose con un tono leggermente irritato,
Bobby gli rispose dicendogli ehi, la principessa, Meredith, è qui per aiutare te, come noi, quindi lasciala dormire sul letto gli rispose,
poggiai una mano sulla spalla di Bobby, andiamo Bobby lascia dormire il principino appena uscito dall'inferno e suo fratello sui loro letti, io a differenza sua non sono viziata, quindi mi accontento del divano..buonanotte gli dissi dandogli un'occhiataccia,
sentivo suo fratello borbottare qualcosa, forse non era d'accordo su quello che avevo detto, forse la pensava come Bobby, ma il fratello lo fece zittire subito.
Li vidi andare in camera e guardai Bobby, vado a prendere il borsone con le mie cose, buonanotte Bobby gli dissi mentre uscivo,
buonanotte Meredith mi rispose,
uscii e mi avvicinai alla mia auto prendendo ciò che mi serviva, entrai di nuovo, in casa, sospirai, regnava la pace, nessun rumore, mi spogliai mettendo dei pantaloncini e una maglia a mezze maniche colorata, mi coprì con il lenzuolo sul divano per poi addormentarmi dopo pochi attimi beatamente

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Capitolo 3
*** 1x03 - Problema risolto? ***


Aprii gli occhi, era già giorno, mi voltai a destra e a sinistra per vedere se qualcuno fosse sveglio, ma non vidi nessuno, mi alzai sgranchendomi le ossa, quel divano era davvero scomodo, legai i capelli con un codino e mi recai in bagno convinta che non ci fosse nessuno, spalancai gli occhi quando vidi Sam e Dean in bagno a lavarsi i denti, i loro sguardi si posarono subito su di me, li guardai, erano totalmente opposti, ma entrambi molto attraenti, le loro maglie erano talmente attillate che si intravedevano i loro fisici scolpiti perfettamente.
Si accorsero della mia presenza, così distolsi lo sguardo da loro, quando avete finito chiamatemi dissi uscendo subito schiaffeggiandomi la testa andiamo M, sta calma, sei a casa di Bobby, sono solo due ragazzi attraenti, stop, non fare nessun pensieri perverso su di loro dicevo tra me e me.
Andai in cucina e vidi Bobby, buongiorno Meredith, vuoi che ti prepari qualcosa? Mi chiese, scossi la testa,
no, grazie Bobby, andrò a fare colazione fuori..se quei due decidono di lasciarmi il bagno gli risposi, Bobby annuì ritornando a cucinare delle frittelle.
Vidi Sam e Dean, il più alto dei due si avvicinò, il bagno è libero, puoi andare mi disse andando, poi ritornò indietro, ah, quasi dimenticavo, buongiorno aggiunse,
sorrisi, a quanto pare i cacciatori conoscevano ancora le buone maniere, grazie anche a te. Non li conoscevo ancora molto bene, quindi non riuscivo a capirli, presi i vestiti nuovi e andai in bagno facendo una doccia veloce, mi vestii e mi truccai, uscii fuori prendendo la borsa e il cellulare, ci vediamo tra poco allora li dissi recandomi al bar più vicino, avevo bisogno di stare un po' da sola, ero abituata a stare da sola, ed ora trovarmi con Bobby e due ragazzi mi faceva sentire di troppo, ordinai del caffè, non avevo molta fame questa mattina, poi decisi di ritornare a casa di Bobby, entrai e li vidi all'opera a controllare dei libri, qualsiasi cosa che poteva esserli d'aiuto. Dean distolse lo sguardo dal suo libro e mi guardò, lo guardai anch'io per poi sedermi e prendere un libro...continuavo a cercare, avevo letto più di quattro libri ormai e niente parlava di cosa potesse essere stato, poi trovai qualcosa, “l'unica cosa che potrebbe tirar fuori un'anima dall'inferno è un angelo”, rimasi perplessa su quelle parole, non avevo mai visto un angelo in vita mia e nemmeno Bobby, ma infondo se esisteva il male poteva esistere anche il bene, alzai lo sguardo,
qui dice che l'unica cosa che potrebbe tirar fuori una persona dall'inferno è un angelo, li dissi, vidi le loro facce fare strane smorfie,
andiamo, gli angeli non esistono disse Dean convinto,
figliolo, fin ora non esisteva nemmeno nessuno che fosse uscito dall'inferno gli rispse schiettamente Bobby, Sam dava ragione a Bobby,
li guardai, beh, qualsiasi cosa possa essere stata, dovrà pure farsi avanti li dissi,
Sam annuìì e gli rispose dicendogli già, forse l'unica cosa giusta da fare è aspettare che si faccia avanti, andiamo Dean sei uscito, questo è l'importante, sei di nuovo qui, possiamo iniziare da dove avevamo smesso, cacciare, insieme, come sempre, ascoltai con interesse le parole di Sam, doveva essere molto legato al fratello e avrà sofferto molto la sua mancanza, in fondo potevo capirlo, anch'io avevo sofferto molto per la mancanza di mio padre, mi sentivo vuota, senza una guida, sola.
e va bene disse Dean, voglio vivere di nuovo la mia vita, datemi un caso, fatemi uccidere quanti più demoni figli di puttana aggiunse ancora.
Mi alzai, guardai Bobby, ammetto che è stato più facile di quanto pensassi, vi lascio alle vostre vite e al vostro lavoro..io vivrò la mia.
Bobby mi guardò, quasi dispiaciuto e mi abbracciò, ti lascio andare, grazie ancora...fatti sentire ogni tanto, e se ti serve aiuto chiama
certo Bobby lo farò gli risposi.
Il buio calò in quella lunga giornata passata tra libri, pensieri perversi sui Winchester e l'affetto di Bobby, posai la mia roba nel bagagliaio dell'auto e ripartii, sapevo che non sarebbe stata l'ultima volta che avrei incontrato i Winchester, probabilmente qualche volta me li sarei trovati tra i piedi in qualche caso..

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Capitolo 4
*** 1x04 - Winchester, di nuovo ***


tre mesi dopo l'incontro con i Winchester e Bobby...

Ero appena uscita dal parrucchiere, mi voltai intorno, tadà, allora ti piace Sarah?
lei mi guardò turbata, beh, ti stanno bene, devo solo farci l'abitudine, vederti mora e non bionda mi rispose.
era da un po' che lavoravo con Sarah, ci eravamo incontrate due mesi fa durante una caccia e da allora eravamo diventate grandi amiche, lavoravamo insieme, il nostro passato aveva qualcosa in comune, mi trovavo davvero bene con lei
ora però pensiamo al caso mi disse
annuii, fin ora cosa abbiamo? le chiesi
abbiamo uno spirito vendicativo che infesta le docce di un centro benessere, una donna ha affermato che l'ha spinta per le scalinate, la guardai,
andiamo Sarah dici sul serio? Le chiesi, sembrava super convinta di ciò che stava dicendo, risi, ok, andiamo a controllare allora, aggiunsi
andiamo Dith mal che ci vada ci faremo un trattamento mi rispose come lei mi chiamava, Dith, soprannome alquanto bizzarro, ma simpatico, risi ancora annuendo ed entrammo in auto, i minuti passavano, ma sembravano non pesarmi più da quando c'era lei al mio fianco.

Arrivammo a Concrete, Washington, il così detto luogo del delitto, ci travestimmo come nostro solito da agenti FBI, entrammo nel centro benessere e mostrammo i tesserini falsi
agente Williams e agente James dissi al proprietario, lui mi guardò indicando due uomini alla nostra destra,
altri agenti dell'FBI? C'è ne sono proprio due lì mi rispose, guardammo subito i due uomini, da dietro sembrava riconoscerli ma non riuscivo a capire chi fossero, Sarah mi tirò per un braccio, la sua posizione era migliore della mia, da lì poteva vederli in volto,
certo che questi agenti dell'FBI sono davvero carini mi disse, andiamo a conoscerli aggiunse tirandomi verso loro prima che io dessi un segno di disapprovazione.
Li guardai bene, erano Dean e Sam Winchester, ma guarda chi si vede, Dean e Sam Winchester, come state ragazzi? Li chiesi, i ragazzi si guardarono tra loro,
Sam iniziò a parlare, scusami tanto, ma come conosci i nostri nomi? Non credo di conoscerti,
sbuffai, forse perché ero bionda..sono Meredith gli dissi, i ragazzi ora iniziarono a ricordare,
Sam si scusò, scusami davvero Meredith, è che non ci vediamo da mesi e poi hai cambiato colore ai capelli, stai bene così,
sorrisi quasi imbarazzata, Sarah porse subito la mano ai ragazzi, lei era molto più spinta con i ragazzi, si presentò e dopo decidemmo di andare in camera loro per parlare tutti e quattro del caso.

Allora così la signora ha detto che lo spirito non l'ha spinta, anzi l'ha aiutata ad alzarsi quando si è spaventata?..Dio è patetico dissi a Sam,
Dean mi rispose aggiundo, questo è solo una delle piccole assurdità successe in questa città, l'altro giorno abbiamo trovato un mega orso peluche depresso e la bambina dice che gli ha dato vita lei, che l'aveva desiderato, e anche che i suoi genitori avevano vinto un viaggio per le Hawaii tanto desiderato e sono partiti senza di lei.,
o mio Dio disse Sarah, è folle e a quanto pare abbiamo a che fare con una fonte dei desideri, annuii,
dobbiamo solo trovare la fonte, l'avete trovata? Gli chiesi,
Sam scosse la testa, purtroppo non ancora mi rispose,
mi voltai verso Sarah, le diedi un calcio non faceva altro che fissare Dean e fargli strani gesti facendogli capire che le piaceva e Dean sembrava ricambiare, la tirai a me, ragazzi, noi andiamo, ci vediamo li dissi,
Sam iniziò a parlare velocemente, ..ragazze perché non prendete una stanza qui?, possiamo lavorare insieme, annuìì uscendo fuori con Sarah, lei mi guardò,
ma sei impazzita?, scossi la testa,
andiamo è lavoro, dopo pensi a scoparti Dean le risposi, lei mi guardò ammiccando la testa da un lato,
non è che sei gelosa?..che ti piace? Mi chiese, la guardai,
fottiti le risposi. Prendemmo una camera, il caso volle che sia proprio quella affianco ai Winchester, ci vestimmo con qualcosa di comodo indosso mettendoci a letto.

Dopo un po' tra varie chiacchiere e una piccola lotta con i cuscini la sentì addormentarsi, mi alzai dal letto facendo attenzione a non svegliarla e misi dei jeans e una giacca ed uscii fuori, mi sedetti sulla ampia finestra del lungo corridoio del motel, iniziai a pensare, era da tempo che non pensavo, Sarah non mi lasciava il tempo di pensare, e da un lato ne ero molto felice, i miei pensieri erano sempre così oscuri, iniziai a canticchiare a voce molto bassa una canzone di Robbie Williams, “I was her she was me We were one we were free And if there's somebody calling me on She's the one” , all'improvviso sentii qualcuno sfiorarmi la spalla, mi voltai già pronta a colpirlo,
Sam mi fermò, ehi, ehi, sta calma sono io mi disse a bassa voce,
sospirai, scusami, ero sovrappensiero gli risposi, lui si sedette accanto a me, mi sorrise, il suo sorriso era così raggiante, ti prendeva dentro,
allora che ci fa una ragazza dolce e carina come te tutta sola a quest'ora? Sorrisi,
te l'ho detto ero sovrappensiero, ed invece tu?, visi il suo volto scurirsi, forse ero stava inopportuna a chiedergli questo, forse era con la sua ragazza o con qualcun'altra persona, scusami, non volevo essere invadente gli dissi,
lui mi sorrise ancora e iniziò ad avvicinarsi al mio viso, sentivo il cuore battermi forte in petto, poggiò una mano tra i miei capelli, sai, speravo tanto di incontrarti da sola e a quanto pare i miei desideri sono stati esauditi non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che trovai le sue labbra già poggiate sulle mie, il mio corpo non ci pensò due volte a ricambiare quel bacio e poggiare le mani sul suo viso...

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Capitolo 5
*** 1x05 - Che sorpresa, Sam? ***


Le sue labbra erano fisse sulle mie, sentivo il calore del suo corpo, il profumo che proveniva dal suo collo, il suo respiro sul mio..la sua mano si fece spazio sotto la mia maglia, cercai di spostarlo da me, di allontanarlo, ma sembrava non riuscirci o forse non lo volevo veramente, lo spostai bruscamente da me allontanandolo, Sam, che ti salta in mente? Gli dissi irritata, scusa, pensavo che lo volessi quanto me, ma mi sbagliavo mi rispose, mi alzai dalla finestra abbassandomi la maglia che la sua mano cercava di far salire, scusami, ma anche se sono una cacciatrice da quando sono nata, e so che quindi non è facile legarsi ad una persona, preferisco l'amore al sesso gli risposi allontanandomi e lasciandolo da solo. Entrai in camera scossa, Sam era un bel ragazzo, sembrava anche essere diverso dagli altri cacciatori, ma invece mi sbagliavo, anzi forse ero io che mi facevo troppi problemi, ma non potevo farci niente, potevo ammettere una scappatella ogni tanto con un ragazzo, ma quando sarebbe arrivato il momento dove sarebbe nato un noi e non un io e te anche per me, come le altre ragazze?quei pensieri iniziavano a tormentarmi ancora, sapevo che il mio lavoro non poteva permettermi una relazione stabile, ma ero sempre stata convinta che un giorno avessi trovato un ragazzo che sarebbe stato pronto a seguirmi con il mio lavoro. La mattina mi svegliai, dovevano essere all'incirca le undici, guardai verso l'altro letto, Sarah non c'era, accanto a me c'era un biglietto con su scritto, “Sono andata a fare colazione, quando ti svegli raggiungimi, così parliamo anche del caso”, sbuffai e andai a farmi una doccia, i pensieri bui della notte erano andati via proprio con la stessa velocità dell'acqua che mi veniva addosso, mi vestì indossando una camicia a maniche lunghe color verde pastello e dei jeans scuri, presi la giacca e uscì recandomi al bar. Entrai nel bar e sfortunatamente per me vidi Sarah stare nello stesso tavolo con i due Winchester, trattenni il respiro e iniziai a respirare, andiamo Meredith fai il tuo lavoro e basta mi dicevo tra me e me, mi avvicinai sorridendo falsamente, buongiorno ragazzi, hey mi risposero loro, Dean continuava a fissarmi mentre Sam aveva lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente doveva aver detto tutto a suo fratello, infondo i fratelli maggiori facevano anche da conforto o almeno così dicevano, Sarah iniziò a parlare, le persone che hanno usufruito di questa fonte sono parecchie ormai, dobbiamo trovare il primo e scoprire chi l'ha messa proprio in questa città, annuì, già e come scopriamo chi è stato il primo? Le chiesi, questo dobbiamo scoprirlo mi rispose Dean, avete scoperto dove si trova la fonte almeno? Li chiesi, Si, si trova proprio di fronte a questo bar mi rispose Sarah, mentre Sam sembrava essere ancora turbato dalla mia presenza, guardai Sarah, la trovavo strana e pensandoci questa notte non era nemmeno in camera quando ero tornata, i ragazzi si alzarono per andare a pagare il conto, la guardai, allora? che ti prende? Le chiesi stanotte sono stata con Dean, sai, ti stavo cercando, non trovandoti sono uscita e ho incontrato Dean, abbiamo parlato e poi.. e poi? le chiesi, ..beh, andiamo hai capito..siamo andati in camera sua, Sam non c'era mi rispose, annuì, ah..capisco, lei mi guardò, non è che Dean ti interessi per caso?, sai se è così io mi farò da parte..sei mia amica mi disse, scossi la testa, no, assolutamente, ma che ti salta in mente le risposi, i ragazzi ritornarono, li sorrisi, ragazze noi andiamo a vedere se scopriamo qualcosa, vi chiamo appena ci sono novità ci disse Sam, annuì. Dopo qualche ora scoprimmo parecchie cose, nella fonte dei desideri si nascondeva una strana moneta, che sembrava non staccarsi dalla sorgente, facendo ricerche scoprì che fosse una moneta babilonese maledetta creata da dei sacerdoti che praticavano magia nera per diffondere i semi del caos, la fonte iniziava così a esaudire tutti i desideri, ma i desideri si trasformavano, chiedevi un orso parlare e ti ritrovavi con un orso depresso, chiedevi un panino e ti ritrovavi attaccato al water del bagno con una malattia intestinale, l'unico che poteva fermare tutto questo era il primo che aveva esaudito un desiderio, in modo da annullare tutti gli altri, trovammo quell'uomo e lo costringemmo a togliere quella moneta, così tutti i desideri furono annullati e tutto ritornò a proprio posto. Ero in camera, tra poco sarei ripartita per un altro caso, quando sentì bussare alla porta, mi voltai era Sam, ascolta Meredith, mi dispiace davvero per quello che è successo, non ero in me, non voglio che tu pensi che io sia così, solo che la voglia di baciarti era forte, ti volevo e ora so che non avrò nessuna possibilità con te...volevo solo che sapessi che mi dispiace sul serio, gli sorrisi rispondendogli, Sam, scusami tu, non avrei dovuto reagire in quel modo, solo che io non ti conosco, tu non conosci me e non sono interessata a te..almeno per il momento.

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Capitolo 6
*** 1x06 - Buongiorno amore ***


i punti in corsivo e tra i ** indicano un vecchio ricordo, premessa Mery è come Sam chiama Meredith, quindi non preoccupatevi XD ditemi come vi sembra questo capitolo a fine lettura


3 mesi dopo...

era appena mattina, mi svegliai nel letto di un solito motel, buongiorno amore dissi al ragazzo stupendo che dormiva accanto a me, lui si svegliò e mi baciò, ricambiai dolcemente il suo bacio, buongiorno bellezza mi rispose lui mostrando uno dei suoi sorrisi migliori, mi alzai dal letto...tesoro dovresti chiamare tuo fratello, è nell'altra camera...mi dispiace farlo dormire da solo gli dissi, lui si alzò e mi abbracciò da dietro accarezzandomi la pancia, lo chiameremo dopo..godiamoci prima questi minuti in pace...soli io e te mi rispose iniziando a baciarmi il collo come faceva di solito, impazzivo ai suoi gesti, sapeva corrompermi per bene, iniziò a scendere fino alla mia spalla facendomi voltare e spingendomi verso il letto, sorrisi, dai Dean ora non mi va, sono stanca e poi non ti è bastata la lezione di erotismo fatta questa notte? gli chiesi..lui continuava ancora, Dean Winchester ti ordino di fermarti...non vorrai mica che mi arrabbi? aggiunsi, lui sbuffò e mi lasciò andare, ti detesto quando mi fermi Meredith, non posso farci niente se ho tra le mani la cacciatrice più sexy e perfetta di questo mondo mi rispose, sorrisi dolcemente, Dean sapeva essere un vero angelo anche se aveva tutti i suoi difetti.... **** tutto accadde due mesi fa... era il mio compleanno e nello stesso giorno era anche l'anniversario di morte di mia madre, la donna che non conobbi mai, e come ogni anno ero triste per questo... Visto che non c'era molto lavoro da fare decisi di riempire il vuoto dentro me con l'alcol e mi avviai con la mi auto in un bar, entrai e ordinai un whisky...poi ancora del rum...del gin...fino ad essere completamente ubriaca, un ragazzo, il solito imbecille che c'era in ogni bar si avvicinò a me iniziando a corteggiarmi, senti amico non ho proprio voglia di sopportarmi le smancerie di un imbecille come te, quindi smamma gli dissi, vidi il ragazzo prendere in mano una bottiglia e poi mi ritrovai svenuta... Mi svegliai dopo circa 4 ore, ero in una camera di motel..fortunatamente ancora vestita e senza nessun segno di violenza, mi alzai di scatto, la testa mi girava, vidi un uomo prendermi da dietro..mi voltai pensando che fosse quel tizio, lo guardai in volto...occhi verdi, sorriso da cattivo ragazzo, giacca di pelle...Dean! dissi sorridendo, che diavolo mi è successo?, che ci faccio qui? gli chiesi, lui mi sorrise facendomi sedere sul letto...ascolta, calmati e riposa sopratutto mi rispose, iniziò a raccontare cosa fosse successo, ecco, ricordi quando quel tizio ti ha dato una bottiglia sulla testa?, bene..fortunatamente per te io e Sam eravamo nelle zone, siamo entrati nel bar e ti ho vista, ho visto il ragazzo trascinarti fuori...eh..beh, il resto puoi immaginarlo, c'è stata una rissa tra me e quel ragazzo...e ti ho portata in camera nostra e ti ho adagiata sul letto...e niente...stai bene?, sorrisi ascoltandolo, grazie Dean, sul serio se non ci fossi stato tu ora sarei chissà dove con quel tizio gli risposi, lui mi chiese cosa mi fosse successo realmente prima di quello come mai ero in quello squallido bar ubriaca, iniziai a raccontargli tutto, stranamente sentivo che lui mi capiva meglio di chiunque altro al mondo, capiva il mio dolore, il fatto che mi sentissi sola a questo mondo...dopo un po' ritrovai le sue labbra poggiate sulle mie..poggiai le mani sul suo viso contribuendo a quel bacio stupendo...il nostro primo bacio, la prima volta che sentii il suo corpo avvicinarsi al mio, la prima volta che assaggiai il suo sapore, la prima volta che un uomo mi fece sentire sicura. Sfortunatamente per noi entrò Sam, vidi il suo viso scurirsi quando vide cosa stavamo facendo, scusate ragazzi ritorno tra un altro momento....scusate ancora disse indietreggiando per uscire di nuovo, Dean lo fermò, no Sammy, non preoccuparti..infondo abbiamo tutto il tempo per fare questo, tanto Meredith resterà con noi, almeno fin quando vorrà, guardai ancora una volta Sam, il suo volto si scurì ancora di più..ricordai quando mesi fa cercò di corteggiarmi e quando mi baciò... **** ora Sam si era abituato a noi, alla nostra storia e ci accettava..almeno così sembrava, sentii la porta bussare, aprii, era Sam con la colazione in mano...sorrisi guardandolo, Dean lo fece entrare, bravo Sammy ci voleva proprio una buona colazione a letto gli disse, Sam cacciò le cose fuori mostrando cosa ci fosse, allora abbiamo..torta per la principessa Dean, caffè...tanto caffè, brioche varie e un buon cornetto a nutella come piace alla nostra Mery sorrisi abbracciandolo, gli diedi un bacio sulla guancia, grazie Sammy sei il miglior cognato che io possa desiderare gli dissi felice, e così iniziammo la nostra magnifica mattinata, tra le solite chiacchiere e risate sul letto facendo colazione.

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Capitolo 7
*** 1x07 - Il chiarimento di Sam ***


Un'altra giornata iniziò, il sole sembrava splendere come non mai, ero decisamente di buon umore, Dean era ancora dall'altra parte del letto che dormiva beatamente, gli diedi un bacio sulla fronte e feci una doccia veloce, mi vestii ed uscii andando nel bar più vicino, oggi precedevo il mio caro cognato e portavo la colazione, presi delle ciambelle, a Dean piacevano e tanto caffè, Sam non riusciva a svegliarsi per bene se prima non prendeva un buon caffè; ritornai al motel sorridendo felicemente, passai per la camera di Sam, bussai, la porta era aperta stranamente, Sam era fissato e chiudeva sempre per bene la porta..entrai in camera chiamandolo, Sam...Sammy..ci sei? ma sembrava non rispondere nessuno, sentii dei rumori in bagno ed entrai subito senza pensarci due volte, sospirai, dio Sam, ma non potevi rispondere e dirmi che eri in bagno a farti una doccia? gli chiesi, lui mi sorrise con il suo sorriso che sapeva togliere il fiato ad ogni ragazza, con i suoi denti che avrebbero fatto invidia a molti divi di Hollywood, con solo l'asciugamano attorno alla sua vita, scusami Mery, non volevo spaventarti mi disse asciugandosi, beh, a quanto pare stamattina mi hai preceduto e hai preso la colazione, aspettami in camera che arrivo subito da te vestito aggiunse dandomi un leggero bacio sulla guancia e bagnandomi di poco, andai in camera come mi disse, con la colazione ancora in mano..dopo pochi minuti arrivò, bello, vestito e pronto, mi alzai dal letto, su, andiamo..Dean si sarà già svegliato ora gli dissi uscendo. Entrammo in camera, Dean era sveglio come immaginavo, era anche già vestito, sorrisi dandogli un bacio, buongiorno tesoro, lui ricambiò il mio bacio dicendomi buongiorno bellezza, facemmo colazione come tutte le mattine, Sam prese il giornale e iniziò a parlare, abbiamo un caso di nostra competenza ragazzi...leggete, un uomo è stato trovato morto nella sua casa, l'uomo era sposato da qualche anno, 3 anni per la precisione, e la moglie che era fuori per lavoro, l'ha trovato al suo ritorno e ha chiamato la polizia disse, non può essere un semplice caso di furto o altro del genere? gli chiese Dean, guardai il giornale, tesoro, non credo affatto, qui c'è scritto che il corpo non ha nessun segno di violenza, semplicemente il suo cuore si è spezzato come se l'avessero trafitto con un coltello, ma all'esterno non c'è nessuna traccia di ciò gli risposi, Dean ci guardò, ok, mi avete convinto...andiamo! ci disse. Arrivammo a Lake Charles – Louisiana Scendemmo dall'auto e ci recammo fuori casa della vittima, entrammo e iniziammo a parlare con la donna, la moglie della vittima, ci disse che il marito era un uomo normale, come dicevano tutte del resto, un uomo amato e rispettato dai vicini...il che era del tutto inutile per noi, non ci restava altro che dividerci, ragazzi voi due tornate in camera e cercate qualcosa, io andrò in ospedale a vedere il certificato di morte dell'uomo disse Dean, annuii e mi avviai con Sam in camera, ci mettemmo ai computer e iniziammo a cercare se ci fosse qualche leggenda o qualche morte avvenuta in passato che potesse centrare qualcosa con ciò che stava accadendo ora, guardai Sam...lo vedevo strano, spento, mi avvicinai a lui da dietro, ehi Sammy che hai? gli chiesi poggiando la testa sulla sua spalla, ti vedo strano, spento, di cattivo umore aggiunsi, lui scosse la testa voltandosi e allontanandosi di poco da me e mi rispose non è nulla Mery ho solo un piccolo mal di testa , ammiccai la testa da un lato, sapevo che mentiva, questo puoi dirlo a chi non ti conosce, andiamo Sam parlane, sfogarti con qualcuno ti fa bene gli risposi, lui iniziò a parlare, ..è che una donna mi ha spezzato il cuore, dopo tanto tempo riesco ad amare qualcuno…ma è la donna sbagliata…non è irraggiungibile, solo che non posso più provarci con lei, tempo fa ha detto di non volermi ed ora è impegnata con un altro, ed io non posso prendermi la ragazza di un’altro mi disse, mi scurii in volto, capivo che la ragazza di quelle parole ero appunto io, mi alzai dal letto Sam io….io amo Dean, tuo fratello, tu sei una persona adorabile, se non ci fossi non saprei cosa fare, mi sai far divertire, mi fai ridere quando sono triste, capisci sempre il mio vero stato d’animo, sei un amico perfetto, il cognato perfetto, un fratello gli risposi, lui annuii, già, lo so, è solo che sto dannatamente male, quella volta, al bar, quando ti è successo quello, sono stato io a riconoscerti e ad insistere Dean non voleva immischiarsi, sono stato io che mi sono beccato un occhio nero, quando ti sei svegliata ero uscito a prendere qualcosa per l’occhio che mi faceva male e tu invece hai pensato bene di sfogarti con lui, di ringraziarlo per quello che non ha fatto e quando sono entrato volevo morire, ti ho vista che baciavi lui…quel bacio potevo riceverlo anch’io mi rispose, lo guardai, non me l’aveva mai detto, ero sempre stata convinta che fosse stato lui, io amavo Dean per quello che era non perché mi aveva salvato, Sam si alzò avvicinandosi a me, ero talmente sovrappensiero che nemmeno me ne accorsi, mi prese le mani, ti prego Mery..amami mi disse, lo guardai con gli occhi lucidi…confusa e piena di lacrime…Sam io….

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Capitolo 8
*** 1x08 - Sensi di colpa ***


Dean sei sicuro?, andiamo è impossibile che quest’uomo è morto così, deve esserci una spiegazione gli dissi, eravamo nella nostra camera del motel , precisamente era la camera 69, e dopo aver passato più di venticinque minuti ad ascoltare Dean che faceva battutine e doppi sensi sul numero della stanza finalmente ritornammo a parlare del caso, tesoro, te l’ho detto, sono andato all’ospedale ho preso la sua scheda e hanno scritto semplicemente che l’unica spiegazione della morte di Jacob Shillfieng è che il suo cuore si è rotto, spezzato, inaspettatamente, senza tracce di violenze sul corpo…sembra stato spezzato dall’interno mi rispose lui ripetendole le stesse parole per la terza volta, annuii, bene, allora domani mattina ci rimetteremo a lavoro, io e Sam purtroppo non abbiamo trovato ancora nulla..ora sarà meglio dormire gli risposi dolcemente; e come potevamo lavorare dopo tutto quello che era successo tra noi?, dopo la sua inaspettata rivelazione?, dopo lo sbaglio enorme che avevo fatto e che non potevo dire a Dean?, Dean si avvicinò a me dolcemente camminando sul letto dove eravamo seduti, iniziò a sfilarmi la camicia sbottonando man mano tutti i bottoni sorridendo maliziosamente, lo guardai accarezzandogli dolcemente i capelli, amore, sul serio sono stanca…voglio dormire, domani la mia giornata ruoterà attorno a te e al lavoro gli dissi dolcemente, lui mi guardò, mise il broncio per scherzo inizialmente ma dopo si allontanò leggermente iniziando a spogliarsi, non importa, ma mi stai dando buca troppe volte, di questo passo dovrò trovarmi un’amante lo sai? mi rispose, mi avvicinai a lui veloce come un felino e lo puntai, non azzardarti nemmeno a pensarlo, ti ammazzo sai! gli risposi con un tono a dir poco geloso, lui sorrise, lo vidi mentre si sfilò la camicia per poi buttare ai piedi del letto la canotta color bianco sporco, il suo fisico ti spezzava il fiato, le sue spalle larghe, spaziose, mi accoglievano talmente bene quasi come se erano state modellate apposta per il mio corpo. Ci distendemmo sul letto, appoggiai la testa sul suo petto nudo e tra le tante carezze che gli facevo lo sentii addormentarsi beatamente mentre io mi sentivo dannatamente in colpa per ciò che era successo poche ore prima… **** quelle parole mi rimbombavano nella mente, ti prego Mery amami, le sentivo sempre più forti sempre più dolci, sembravano quasi le parole di una ninna nanna ascoltata milioni di volte durante l’infanzia, ed io ero lì immobile, davanti a lui, vedevo il suo sguardo, era preoccupato, sollevato per aver detto ciò che desiderava dire da molto a quanto sembrava, ma preoccupato per il fatto che io non parlassi, che me ne restassi li senza respirare nemmeno, lui mi si avvicinò ancora di più di quanto già non lo fosse e mi accarezzò, Mery…ti prego, ti renderò felice, dammi solo la possibilità di farlo, so che stai con Dean e che lui è mio fratello, sono felice che per una volta lui sia riuscito ad aprire il suo cuore ad una donna splendida come te, ma il desiderio di te è troppo forte e cresce ora dopo ora, attimo dopo attimo ed io non riesco più a tenerlo dentro, ho bisogno di te, per favore, rendimi tuo almeno per questa notte mi disse, a quelle parole non seppi rinunciare, sentivo un fuoco dentro me, forse era il semplice vantarsi di aver ai piedi non uno, ma bensì due uomini e la cosa eclatante era che erano addirittura fratelli, mi alzai sulle punte baciandolo, le sue labbra erano morbide, simili a quelle di Dean ma si muovevano in modo diverso sulle mie, più dolci e lente ma estremamente belle quanto le sue. Iniziammo ad indietreggiare fino ad arrotolarci sul letto sorridendo, lui era su di me, sentivo il mio viso tutt’un fuoco per l’eccitazione del momento, le mie mani vogliose iniziarono a spogliarlo sfilandogli inizialmente la maglia, avevo già visto il suo fisico scolpito perfettamente nei punti giusti, la mia bocca si poggiò su di esso iniziando a baciarlo dolcemente per poi dargli piccoli morsi innocui, sentivo le sue mani muoversi sul mio corpo, ci ritrovammo entrambi nudi tra quelle lenzuola, trattenni un grido quando dolcemente entrò in me, emettevamo piccoli gemiti dalle nostre labbra, sorridendo di tanto in tanto, mi piaceva, ci piaceva, i nostri corpi sembravano essere fatti apposta per unirsi in questa danza passionale, presi in mano la situazione muovendomi su di lui, sentivo che gli piaceva e ciò mi lusingava parecchio, desideravo dargli tutta me stessa quella notte. Un’ora dopo ci ritrovammo nudi tra le lenzuola, mille pensieri ci sfioravano la mente, i miei erano tutti sintonizzati su Dean, avevo sbagliato ad andare a letto con Sam, non dovevo farlo..Dean non se lo meritava, mi alzai dalle lenzuola e mi rivestii velocemente, dove vai? mi chiese Sam, mi voltai appena ebbi finito di vestirmi, da Dean, mi starà aspettando…mi dispiace Sam, ho ceduto e non sai quanto mi senta in colpa per questo, ma ora devo andare, ci vediamo domani mattina gli risposi dandogli un ultimo bacio sulle labbra ed uscendo dalla camera.

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Capitolo 9
*** 1x09 - Il mio Dean ***


Un’altra giornata iniziò, stavo ancora male per quello che era successo con Sam, non avevo chiuso occhio tutta la notte, avevo passato ore ed ore ad accarezzare i capelli di Dean mentre dormiva e a piangere maledicendomi, Dean finalmente si svegliò, gli sorrisi, ciao campione dissi sforzandomi di sorridere, mhhh rispose lui ancora assonnato poggiando la testa sul mio seno, risi, ecco il mio Winchester approfittatore dissi ridendo, non posso farci niente se il tuo seno è davvero un bel cuscino rispose lui ironicamente continuando, si distese su di me iniziando ad alzarmi la maglia, iniziò a baciarmi la pancia, lo guardai, Dean..Dean..andiamo tesoro non è il caso ora, dobbiamo lavorare dissi cercando una scusa, la verità era che dopo quello con Sam non ce la facevo a stare con lui in questo modo, lui si sedette sul letto, mi guardava, aveva un’espressione del tutto seria, ed era raro vederla in Dean Winchester, noi due dobbiamo parlare..che ti prende?, e non dirmi niente, tu non riesci più a fare l’amore con me, quasi ti faccio schifo disse e si sentiva che lo diceva soffrendo, Dean?, ma che diavolo stai dicendo?, tu sei il mio ragazzo, non mi fai affatto schifo gli risposi cercando di convincerlo con le parole più scontate del secolo, dimmi che mi ami Meredith..o forse devo chiamarti Mery? Visto che il mio caro fratellino ti chiama così..che cosa succede tra voi?, ultimamente stai più tempo con lui che con me, io sono il tuo ragazzo..IO, e se c’è qualcosa che non va vorrei saperlo, oppure devo andare da lui e chiedergli cosa sta succedendo alla mia ragazza? continuò nervoso, aveva tutte le ragioni del mondo per parlarmi così, Dean…io dissi, non sapevo nemmeno che dirgli di certo non potevo dire sai Dean sono andata a letto con tuo fratello, Meredith ti ho chiesto una sola cosa..tre parole che mi bastano disse con una calma che metteva i brividi, quando parlava così era decisamente più pericoloso di quando urlava nervoso, cercavo una risposta, qualcosa, ora non ero nemmeno più così sicura di amarlo, non riesco a dirtelo così, tu mi stai mettendo sotto pressione, mi stai quasi minacciando di dirtelo! dissi nervosa, sai che c’è ora? Vado a farmi una doccia e vado via aggiunsi chiudendomi in bagno, aprì l’acqua della doccia e mi immersi dentro, sentivo Dean da fuori parlarmi, tesoro andiamo scusami..davvero, sono solo geloso, lo so è patetico sono geloso del rapporto che hai con mio fratello, ma tu a Sam piacevi..ed io ho una tremenda paura di perderti diceva, ed io mi sentivo sempre più una stronza, mi sentivo sempre di più sprofondare, come avevo potuto fargli questo?, proprio io poi..io che volevo sempre che il mondo fosse grigio e non nero. Uscì dalla doccia dopo 20 minuti circa, Dean era seduto sul letto e appena mi vede si alzò subito di corsa e mi abbracciò, scusami..prometto che non lo farò più..sono stato pessimo scusami ancora disse stringendomi forte a lui, dovevo parlargli, dirgli i miei dubbi, i miei pensieri ed ora..prima che fosse stato troppo tardi, Dean..ascolta..innanzitutto siediti gli dissi e lui lo fece, mi rivestì e iniziammo a parlare, ho parlato con Sam..e mi ha detto una cosa, ricordi quella sera? Quando mi attaccarono?, Sam mi ha detto che chi aveva pensato bene di sferrare un pugno a quel tizio e salvarmi era stato lui e non tu, anzi che tu nemmeno volevi immischiarti, ha detto che tu mi hai portata in camera e lui era uscito per prendere qualcosa per la mano, mentre tu invece mi avevi detto il contrario, che avevi fatto tutto tu..solo tu e Sam non centrava nulla dissi guardandolo, lui abbassò lo sguardo, poi lo rialzò, prese fiato e iniziò a parlarmi, è vero..Sam era..ed è, perché so che è così e lo sai anche tu suppongo, talmente preso da te che appena ti ha vista in quello stato con quel tizio non ci ha visto più dalla rabbia..non l’ho mai visto così..e ammetto di averti mentita, quella notte credevo di non provare nulla per te, poi conoscendoti..sei diventata il mio chiodo fisso, la ragazza che è stata capace di farmi tornare presto la sera senza fermarmi nei bar e di smettere di andare con la prima bionda con la quarta di reggiseno..in questo hai ragione, devi perdonarmi, anche perché tu non stai messa male a seno disse aggiungendo molta ironia all’ultima frase che disse, sorrisi, aveva sempre il suo modo di fare d’altronde, l’unica cosa da fare era dimenticare la notte con Sam, Dean mi amava, Dean mi desiderava, Dean mi avrebbe dato il mondo se glie l’avrei chiesto, ed era anche lo stesso Dean che avrebbe potuto spezzarmi il cuore in un attimo se avesse voluto, Dean infondo era come una medaglia, da un lato era il fidanzato che ti riempiva di attenzioni sicuro, generoso, ironico, spiritoso, che ti avrebbe curato ogni minima ferita, dall’altra invece era il ragazzo chiuso, tenebroso, abituato a stare con più donne e a divertirsi, il ragazzo che quando si svegliava male ti mandava al diavolo senza pensarci per un attimo, quello che pur di farti stare meglio ti avrebbe allontanata da lui per sempre.

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Capitolo 10
*** 1x10 - Il Rifugio ***


2 mesi dopo l’ultimo capitolo…
Dopo ciò che avevo scoperto scappai subito via, preparai le mie valigie preparando un biglietto per i miei winchester cercando di scrivere qualche scusa plausibile per spiegare il mio abbandono, Cari Sam e Dean, quando leggerete questa lettera io sarò già andata via, vi ringrazio per i mesi passati insieme, mesi meravigliosi nel bene e nel male, ti ringrazio Dean per avermi aperto il tuo cuore e mi dispiace lasciarti, ma purtroppo devo fare, Sam, sei una persona fantastica, il migliore amico che avevo sempre sperato di conoscere..e quella notte è stata fantastica, ma non possiamo continuare così, non voglio mettervi contro…quindi addio, vi porterò per sempre nel mio cuore..Meredith scrissi con una calligrafia chiara e leggibile lasciando subito la camera.

Dean arrivò in camera e lesse il messaggio….
Ritornai in camera dopo aver fatto colazione con Sam, Meredith ultimamente si svegliava sempre tardi, dormiva molto rispetto al solito, le avevo portato i cornetti che tanto le piacevano alla nutella, bussai alla porta della nostra camera con Sam, ma quando la aprii rimasi di stucco, Meredith non c’era più, Meredith, tesoro sei in bagno? chiesi, ma nessuna risposta, Sam come me la chiamava, Mery…Mery..dove ti sei cacciata? diceva, poi sul letto trovai un biglietto, lo aprii, era la sua calligrafia, lessi il messaggio, guardai subito Sam, cosa significa quella notte Sammy? dissi nervoso sperando che non fosse quello che pensassi, Sam e Meredith, la mia ragazza a letto insieme, un tradimento vero e proprio, una cosa squallida fatta alle mie spalle, Sam iniziò ad indietreggiare, ascolta Dean..noi..una volta, io..non volevo, ero innamorato di lei, per favore Dean..sta calmo ora, è stato quando ha saputo che fui io a salvarla quella notte, ma poi è andata via, è andata da te, sul serio, per favore, credimi disse subito nervoso e balbettando quasi, mi avvicinai a lui e gli diedi un pugno forte sul viso, lui si asciugò il sangue che iniziò ad uscire dal suo labbro, soddisfatto Dean? mi chiese, ero nervoso, come aveva potuto farlo? Lui che era mio fratello, lui che sapeva quanto fosse difficile per me affezionarmi così tanto ad una donna, sei un fottuto bastardo, tu l’hai confusa Sam, per colpa tua è andata via, la mia ragazza mi ha lasciato ed io non so dove sia gli urlai nervoso, andiamo Dean..siamo cacciatori, conosciamo Mery la troveremo, te lo prometto, la troverò, ma ora sta calmo, so di aver sbagliato mi rispose, buttai la busta con i cornetti, uscii dalla stanza, dai, mettiamo subito a lavoro disse nervoso.

Intanto Meredith…
Ero nella mia vecchia auto, l’avevo recuperata da Bobby, fortunatamente lui non c’era, da quando iniziai a lavorare a stretto contatto con Sam e Dean avevamo deciso di non usare più la mia auto, e mi mancava tantissimo, misi subito il primo cd di Robbie Williams che trovai, il mio cantante preferito, pensavo a ciò che mi stava per succedere, non pensavo che sarebbe successo a me, ero spaventata, preoccupata, e soprattutto sapevo che sarebbe stato un casino dirlo a Sam e Dean e superare lo shock, stavo pensando a dove andare, dove rifugiarmi, sapevo che loro mi avrebbero trovata subito, dovevo pensare a qualcosa che non avevo mai detto a loro, poi ci pensai, non avevo mai accennato di casa mia, della casa dove ero nata, così partii subito per Philadelphia, nello stato in cui ero era meglio guidare con l’auto che prendere aerei.

Dopo essere usciti dall’hotel Sam…
Ero preoccupato e spaventato, non capivo il perché di questo abbandono da parte di Mery, sapevo che Dean nono mi avrebbe mai perdonato per quello che gli avevo fatto, ero stato un fottuto bastardo, il che non era da me, ma mi ero fottutamente innamorato della sua donna e non riuscivo a togliermela dalla testa, come potevo dimenticare i suoi occhi blu?, i suoi capelli castani splendenti? Il suo sorriso, il suo essere così romantica, intelligente, astuta e sorprendente nello stesso momento, non avevo mai dimenticato la nostra notte insieme, ma non pensavo che l’avrebbe scritto in una lettera che avrebbe letto anche Dean, ipotizzavo mille motivi per cui lei sarebbe potuta andare via, ma non trovavo nessun motivo, niente di talmente forte…Dean mi raggiunse in auto, non fiatava, sembrava quasi che non respirasse, ad un tratto mi rivolse la parola, hai per caso idea di dove possa essere? Voi due parlavate molto, io non ho la più pallida idea, ho chiamato Bobby, purtroppo lui non è a casa e non l’ha telefonato, sicuramente sarà passata li a prendere la sua auto conoscendola mi disse, lo guardai, allora perché non andiamo li? Magari si rifugia da Bobby aspettando il suo arrivo, sa che non andremmo ma li perché è troppo facile, magari ha fatto questo ragionamento gli risposi, lui annuii e iniziammo a partire per andare da Bobby

Sono arrivata, Philadelphia
Arrivai a casa mia, non ero abituata a questi spazi così grandi tutti per me, non li sapevo gestire e mi mettevano angoscia, c’era una puzza di polvere e di sporco terribile in giro, ricordavo che il bagno fosse di sopra così corsi subito fin li e vomitai, infondo che diavolo avevo da vomitare? Non avevo nemmeno mangiato..maledetta nausea, maledetto bambino.

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Capitolo 11
*** 1x11 - Complicazioni ***


Avevo passato la notte a lavare e pulire tutta la casa, tutto pur di non pensare a ciò che stavo facendo, a ciò che mi stava accadendo, chiamai due volte Bobby ma entrambe le volte c’era la segreteria telefonica, gli avevo lasciato dei messaggi dalla cabina telefonica, in modo da non farmi rintracciare, certo, avrebbe capito la città, ma non avrebbe mai capito dove abitassi, almeno speravo, uscii fuori per comprare qualcosa da mangiare, andai al supermarket, non avrei mai pensato che l’avrei fatto in vita mia, comprai di tutto, della pasta, della carne, patatine fritte e schifezze varie, fortuna che avevo ancora la carta di credito falsa. Successivamente andai a comprare altre cose, come lenzuola nuove, cuscini, tende, tutto ciò che mi serviva per riempire la mia casa, per renderla accogliente, per lui..o per lei..anzi anche loro forse, meglio non pensare a loro, sarebbe stato un casino crescere due bambini contemporaneamente. Chissà come mai ma lo shopping mi rendeva felice, ritornai a casa e poggiai le borse sulla tavola, finalmente sei ritornata disse una voce che conoscevo fin troppo bene, mi voltai, Dean! dissi sorpresa e leggermente spaventata, con lui c’era anche Sam, come diavolo avete fatto a rintracciarmi? chiesi, Sam mi guardò, con quel suo sguardo da cucciolo offeso, eravamo da Bobby, abbiamo sentito le tue chiamate e le abbiamo rintracciate, così abbiamo scoperto che eri a Philadelphia, poi, Bobby ci ha detto che tuo padre una volta parlò di una casa che sperava poter affidare a te, e così siamo arrivati qui e a quanto pare ti abbiamo trovata disse, abbassai lo sguardo, sicuramente ora volevano una risposta, un perché del mio abbandono, iniziai a posare le cose che avevo comprato nei cassetti, bene..ora visto che mi avete trovata, potete anche andare, avete letto la lettera, non torno sui miei passi dissi, infondo ero incinta di due mesi, la pancia già iniziava a formarsi di poco, Dean si avvicinò a me, mi tolse la tovaglia che avevo tra le mani, Meredith, per favore, torna con me, non importa, sono pronto a perdonarti del fatto che sei andata a letto con Sammy, sul serio, ma ritorna con noi, io ti amo! mi disse, lo guardai, era la prima volta che Dean mi diceva così esplicitamente che mi amava anche se sapevo che lo provava, Dean, non voglio più questa vita e non voglio più stare con voi, e mi dispiace se mi ami, ma io, ti ho lasciato, non voglio stare più con te gli risposi duramente, sapevo di volergli bene, sentii Dean deglutire, stava davvero male per la mia risposta, bene…. rispose semplicemente, Sam iniziò a parlare, Mery dicci almeno perché, il vero motivo, io ti conosco, e c’è sicuramente qualcos’altro sotto, ti prego, dicci cosa c’è che non va mi disse avvicinandosi, non potevo dirglielo, non potevo rovinare la vita ad entrambi, iniziai a camminare, non riuscivo a vederli così, non c’è niente sotto, io ho smesso con la caccia, voglio una vita normale, tutto qui gli risposi andando nel soggiorno, quasi mi veniva da piangere, stavo malissimo, non sapevo come comportarmi, avevo paura che come mia madre, anch’io sarei morta di parto e che il mio bambino sarebbe cresciuto da solo, visto che non aveva un padre, che magari sarebbe andato ad una famiglia pessima, che magari l’avrebbe anche maltrattato, non riuscivo a pensare positivo in questo momento, ad un tratto mi fermai, sentivo la camera girarsi, andare velocemente, era la mia testa, probabilmente un piccolo abbassamento di pressione, poi sentii il mio corpo distendersi per terra, come se mi fossi addormentata, sentivo dei passi avvicinarsi a me, Sam e Dean preoccupati, qualcuno mi poggiò subito la mano sulla fronte, doveva essere Dean, riconoscevo la sua mano ornata con degli anelli, Sam dobbiamo subito portarla in ospedale! disse subito, e lo sentii che mi prese e mi portò nella sua auto e mi distese dietro con lui mentre Sam guidava l’auto. Dopo qualche ora aprii gli occhi, ero in un letto di ospedale, c’era una infermiera accanto a me che mi sorrise, chiamo subito i suoi familiari, sono preoccupati, sono andati a ritirare il risultato delle sue analisi signora mi disse, signora?, analisi?, ora si che ero davvero preoccupata, non dovevano leggere i risultati e soprattutto l’infermiera forse lo sapeva? Sapeva che io ero incinta e probabilmente per questo motivo mi chiamava signora, iniziai ad alzarmi dal letto ma lei subito mi fece di nuovo distendere, non deve alzarsi, ha avuto un calo molto forte, signora o signorina, non so come preferisce che sia chiamata, sono nuova e per la sua giovane età direi signorina mi disse, le sorrisi, era simpatica dopo tutto e questo spiegava che sicuramente non sapeva della mia situazione, ad un tratto sentii la porta aprirsi, erano Sam e Dean con una cartellina in mano aperta, sospirai, l’avevano già letta, vi lascio da soli disse la ragazza trascinando se ed il cartello fuori dalla camera, vidi i loro sguardi, sicuramente volevano ammazzarmi ora, Sam si sedette sul mio letto, dovevi dircelo che sei rimasta incinta mi disse con una voce dolce, guardai Dean, sei arrabbiato Dean? gli chiesi subito, solo..frastornato e soprattutto vorrei sapere di chi è il bambino..sei andata a letto con Sam e quindi vorrei sapere se è mio, di Sam o di qualcun altro ancora? mi chiese, lo guardai aggrottando le sopracciglia, come poteva ora pensare che io fossi andata a letto con qualcun’altro ancora?, smettila di comportarti così, io non sono andata a letto con nessun’altro oltre te e Sam..e non so di chi è il bambino, non so nulla, ora che sai la verità puoi anche andare via, non mi interessa dissi duramente guardando fuori la finestra, Sam mi accarezzò, dai Mery non dire così, risolveremo la questione, ti staremo vicino, cresceremo il bambino e vi proteggeremo disse subito dolcemente, non riuscii nemmeno a rispondere che Dean iniziò a parlare con un tono del tutto scontroso, come pensi di crescerlo?, lo cresceremo tutti e tre insieme?!, oh sai che bel divertimento, avrà due padri e una madre, fantastico, tutto quello di cui ha bisogno è di un padre e di una madre che si amano, di una famiglia, di un bel luogo e di una buona situazione per crescere, ed io non penso di poterlo fare, non so nemmeno se è mio figlio disse nervoso uscendo fuori, lo guardai, Dean…per favore dissi iniziando a piangere, Sam mi strinse forte, dai Mery non dar retta a Dean, gli passerà vedrai, è solo sconvolto….sappi solo che se sarà mio figlio, o anche se non lo sarà e Dean non vorrà crescerlo, io ti starò vicino, perché io ti amo, perché io voglio starti sempre accanto disse accarezzandomi la pancia, lo strinsi fortemente, grazie Sammy…ti voglio bene dissi solamente

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Capitolo 12
*** 1x12 - Rabbia ***


Buongiorno Sam dissi aprendo gli occhi, Sam aveva passato tutta la notte con me, nella mia camera dell’ospedale, aveva dormito con me..o meglio, con noi, lui si voltò subito e corse da me, buongiorno piccoli disse sorridendo, gli sorrisi, perché per lui era così facile? Io non riuscivo a non pensare alle parole di Dean, ero preoccupata, volevo sapere almeno dove fosse, se stava bene, cercai di alzarmi ma lui mi bloccò subito sul letto, sbuffai, andiamo Sam, sto bene, voglio uscire!, andare via di qui, non sopporto gli ospedali gli dissi nervosamente, lui mi accarezzò dolcemente e mi toccò la pancia, ehi piccola sta calma, chiameremo la dottoressa che si è presa cura di te e del piccolo e chiediamo se puoi uscire mi rispose, annuii, ok… gli dissi. Dopo un’ora entrò la dottoressa che mi visitò, ovviamente era una ginecologa, iniziò a visitarmi e ci mostrò il bambino, era così piccolo, così indifeso, ed io a stento sapevo prendermi cura di me stessa, figuriamoci di un bambino, Sam sembrava ammaliato, non capivo se era voglia di paternità, voglia di una vita normale, di crearsi una famiglia, oppure semplicemente gli facevo pena. La dottoressa disse che potevo andare, mi prescrisse delle vitamine e di stare a riposo. Uscimmo dall’ospedale e mi recai subito a casa mia dopo aver comprato quelle pillole che mi servivano, salii al piano di sopra e vidi Dean dormire, sorrisi, mi sedetti accanto a lui, lo conoscevo, era sicuramente del tutto ubriaco, lo scuotevo un po’, Dean…Dean..svegliati gli dissi e lui dopo un po’ aprii gli occhi, gli sorrisi, ben svegliato, la dottoressa mi ha detto che potevo uscire, mi ha prescritto però delle vitamine, il bambino sta bene gli dissi, lui si sedette sul letto, con quell’aria un po’ stanca e delusa e mi disse, oh..davvero?, sta bene?, a me non interessa niente di quel bambino, tu hai rovinato tutto, perché non ti sposi con Sam?, scommetto che sareste un’ottima famiglia per il bambino disse alzandosi e chiudendosi in bagno, lo guardai, iniziai a piangere, era stato davvero perfido, perché non capiva la questione dal mio punto di vista?, la sai una cosa?, io so di aver sbagliato ad andare a letto con tuo fratello Dean, ma tutto questo non sarebbe successo se tu fossi stato del tutto sincero con me, e poi lo so che molto probabilmente non sarò una buona madre, che gli darò una vita squallida, non ti ho chiesto di fare nulla infatti, ma almeno non giudicarmi, io sono incinta e forse è tuo figlio, tu non lo vuoi, bene, non ti chiederò di fargli da padre, anzi, gli dirò che suo padre è morto quando me lo chiederà! dissi urlando scendendo di sotto in lacrime, Sam subito si avvicinò e mi strinse a sé, lui c’era sempre quando ne avevo bisogno, lo strinsi fortemente piangendo con la testa stretta nel suo petto, è stato Dean, vero? mi chiese, non ascoltarlo dai Mery..cerca di stare bene, per il bambino, per me, tu devi stare calma e tranquilla, non strapazzarti inutilmente, troveremo una soluzione a tutto vedrai, ed io ci sarò anche se non mi ami mi disse accarezzandomi, mi asciugai gli occhi guardandolo, no Sam, io non voglio che tu rimani qui, io ti ho usato una volta, ho tradito il mio ragazzo, Dean, per venire a letto con te e forse sono incinta di te, forse è tuo figlio, ma Dean in una cosa ha ragione, questo bambino ha bisogno di una famiglia normale e noi non siamo normali, né tanto meno una famiglia, noi siamo macchiati, e non saremo mai più normali gli dissi, lui mi guardò, lo conoscevo fin troppo bene, non c’era bisogno che parlasse, mi dava ragione, io voglio solo proteggervi mi disse a bassa voce, tu sei già il suo eroe Sam Winchester dissi sorridendo poggiando una mano sulla sua pancia, intanto Dean uscii, oh..ma che bel quadretto, una famiglia perfetta, la mia ex ragazza che si porta a letto mio fratello, mio fratello che va a letto con la mia ragazza e un bambino, un bambino che per quanto ne so può essere mio o suo ! disse, lo guardai, Dean, per favore, è una brutta situazione, lo so, ma cercheremo di aggiustare il tutto..e so che niente potrà tornare come prima, ti chiedo solo di perdonarmi per la questione Sam, purtroppo ora io sono incinta, e non so ancora cosa fare, ma so che è una decisione che spetta a me dissi decisa, Sam mi guardò, no, non è giusto, dobbiamo decidere tutti insieme cosa è meglio per te, questo bambino nascerà, questo è poco ma sicuro. La giornata passò in fretta, Sam mi chiedeva ogni minimo secondo se stessi bene mentre Dean ci guardava male, quasi ci odiava, anzi forse ci odiava sicuramente, ed io ero confusa, sapevo di voler bene ad entrambi e sapevo di non poter prendere ora una decisione su chi fosse l’uomo con cui volevo passare il resto della mia vita, volevo solo prendermi cura del mio bambino, decidere cosa era meglio per lui, vedere ogni minima possibilità, l’aborto era da escludere, non solo perché non volevo, ma non potevo nemmeno ora, mi rimaneva crescerlo, nonostante fossi la persona più incapace del mondo a farlo, oppure a darlo in adozione, il che sarebbe stata la soluzione migliore, ma mi faceva soffrire già pensandoci un po’. Andai in cucina e sentii Dean seguirmi, mi voltai, i residui della sbornia erano già passati da ore ormai, si avvicinò a me, Meredith..ascolta, scusami, io ero arrabbiato, ed ora tu hai bisogno di aiuto, non mi sono mai visto come padre, ma io sono molto affezionato a te e sento che devo aiutarti, cioè, voglio farlo, quindi qualsiasi cosa farai io ti appoggerò, ma voglio sapere con chi intendi stare..insomma, me o Sammy…lui ti capisce sicuramente meglio di me, comprende ogni tuo minimo respiro, ed io no, non ci riesco, quindi probabilmente so che sceglierai lui, gli presi le mani, ero sorpresa da quelle parole, questo era il Dean che mi piaceva, Dean, io ti ringrazio, sul serio, ma per quanto riguarda per l’uomo della mia vita, non so dirti nulla, voglio bene sia a te che a Sam, siete diversi ma estremamente affascinanti entrambi, ed ora voglio concentrarmi su questo bambino, il risultato dei nostri casini gli dissi abbozzando mezzo sorriso.

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Capitolo 13
*** 1x13 - Sam, Dinuovo ***


9 mesi dopo Mi svegliai nel sonno,mhhh Dean, il bambino sta piangendo, non ce la faccio puoi prenderlo tu? gli chiesi assonnata stringendomi a lui, lui sorrise, amore dovresti spostarti, altrimenti non riesco ad alzarmi disse baciandomi la fronte, annuii sorridendo, lui si alzò e prese in braccio il bambino e lui subito si calmò, poi si distese sul letto, mi strinsi di nuovo a lui, lo baciai, buonanotte ancora amore, Sam mi strinse dolcemente, buonanotte piccola mia mi rispose dolcemente.
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Mi alzai subito dal letto affannata, era solo un incubo dissi respirando a fatica, anche i miei sogni ora erano confusi, Dean o Sam?, poggiai la testa sul cuscino cercando di riaddormentarmi. Il mattino seguente sentii Sam svegliarmi, ehi piccola Mery svegliati, ti ho portato la colazione e le vitamine per il piccolo disse dolcemente, aprii gli occhi e mi sedetti, grazie Sam dissi prendendo le vitamine, guardai il vassoio, c’era di tutto, caffè, latte, fette biscottate, nutella, marmellata, wow Tutta questa roba, è fantastico, grazie Sammy dissi abbracciandolo, Dean si affacciò alla porta della camera, gli sorrisi, si sedette anche lui sul letto, buongiorno piccola..giorno piccolo disse baciandomi, lo guardai sbalordita, sul serio mi aveva baciato sulle labbra e aveva salutato il piccolo? Stavo di nuovo sognando forse?, Sam lo guardò in cagnesco, oh..buongiorno anche a te Dean, Sam ha preparato la colazione, ce ne è abbastanza per tutti e 4, quindi mangiamo pure dissi iniziando a prendere del latte e delle fette biscottate con nutella. Dopo aver fatto colazione, mi feci una doccia e scesi di sotto, li sentivo discutere, andiamo Sam fino a prova contraria è la mia ragazza e la bacio quando voglio, e lei ha fatto più volte sesso con me che con te, quindi molto probabilmente il bambino è mio e tu non centri nulla, anzi sei solo un traditore e per lei non sei niente, quindi vai a risolvere tu questo caso, puoi benissimo farlo da solo disse nervoso, Non è più la tua ragazza e ti ha lasciato, e se continua a stare con te non renderai infelice solo lei ma anche il bambino, che potrebbe essere mio figlio, e a te non piacciono i bambini e soprattutto una vita normale, quindi sparisci e vai tu a risolvere il caso, io rimango con Mery e il bambino in casa gli rispose Sam ancora più nervoso, mi misi ridosso al muro ascoltandoli senza fare il minimo rumore, ok, allora risolviamolo alla vecchia maniera disse ancora Dean mettendo le mani a pugno, probabilmente come al solito la volevano gestire con carte forbici e sasso, Sam annuii e come al solito vinse, gli diede una pacca sulla spalla, bene..bravo fratellone, divertiti con i mostri, mentre io mi diverto con Mery disse con il tono di chi era soddisfatto di se stesso. Decisi che quindi era il momento giusto per uscire e uscii, li guardai, ci sono novità?, vi vedo strani dissi, c’è un caso da risolvere e uno dei due deve andare via, chi vuoi che rimanga? chiese Dean, ma che razza di… disse Sam ma io lo fermai, per me potete andare entrambi via, sul serio, noi ce la caveremo anche da soli, e poi anch’io sono una cacciatrice o l’avete dimenticato? dissi sorridendo, non volevo che litigassero, soprattutto per me, Sam e Dean si guardarono, Dean sbuffò , e va bene vado via io disse a malincuore, si avvicinò di nuovo e mi baciò, ci vediamo domani mattina piccoli disse accarezzando la mia pancia, gli sorrisi, sentivo il bisogno di non respingerlo, sentivo che glie lo dovevo dopo la storia con Sam, lo guardai andare via e Sam mi guardò, sapevo che stava male perché lo baciavo, ma infondo fino a poco tempo fa lui era il mio ragazzo, allora cosa ti va di fare? mi chiese, sollevai do poco le spalle, beh…non lo so, anzi, vorrei fare qualcosa di carino, voglio per un giorno non pensare ai miei casini e divertirmi nei miei limiti, quindi, stasera ordiniamo dei panini, poi noleggiamo un dvd e dopo due chiacchiere andiamo a nanna dissi sorridendo, lui sorrise con me, ok, mi sta benissimo mi rispose. La sera uscii per andare a noleggiare un dvd, noleggiamo trasformers, un film che come colonna sonora aveva una canzone dei Linkin Park, se non ricordavo male a Sam piacevano, arrivai a casa e rimasi sbalordita quando vidi cosa aveva fatto in poco tempo, aveva spento le luci e messo delle candele, un’atmosfera del tutto romantica, gli sorrisi, e questo cos’è? gli chiesi girandomi intorno, un po’ di vita normale semplicemente mi rispose come se fosse la cosa più normale del mondo, annuii, infondo cercava solo di farmi stare bene, mi sedetti sul divano e vidi i panini e delle patatine fritte, lui si sedette accanto a me, non era necessario che chiamassi tu, quindi ho prenotato io la cena, non voglio far morire di fame questo birbantello disse sorridendo, sorrisi, e se è una femmina invece? gli chiesi, beh, lo scopriremo verso il terzo mese, il libro sui neonati che leggi tu dice che si può vedere già dai tre mesi mi rispose, lui sapeva sempre spiazzarmi, sul serio hai letto e trovato il libro che ho comprato? gli chiesi, si che c’è?, non volevi?, andiamo Mery non c’è niente di male mi disse, annuii, misi il film e iniziammo a mangiare, non me ne accorsi nemmeno ed eravamo stretti applicati a vedere il film il suo braccio mi avvolse lasciandomi poggiare la testa sulla sua spalla mentre l’altro suo braccio era sulla mia pancia, delicata, ad un tratto si avvicinò e mi baciò dolcemente, lo spinsi leggermente, Sam…per favore, no gli dissi, lui si sedette sul divano guardandomi dispiaciuto e irritato, perché? A Dean non hai detto nulla e a me si?, lui non è più il tuo ragazzo, tu l’hai lasciato e hai detto che per ora vuoi restare così, single perché devi pensare al bambino, e da lui ti lasci baciare e da me no mi disse, Sam, andiamo, Dean era il mio ragazzo fino a poco tempo fa e mi dispiace dirgli di no, andiamo, tutto il casino con te, io l’ho ferito e mi dispiace gli risposi, allora ho capito cosa ti ferma, a te Dean fa solo pena, se non esistesse ora già staresti con me mi rispose, mi alzai subito nervosa puntandolo, a me Dean non fa pena, e hai ragione, se non sarebbe esistito io sarei stata la tua ragazza, ma Dean c’è ed è importante, e anche tu lo sei e appunto voglio rimanere single, quindi smettila pure di fare il dolce ora, perché io voglio e pretendo di rimanere single ora, devo concentrarmi su mio figlio gli urlai, lui si alzò, sembrava arrabbiato, iniziai ad indietreggiare, si avvicinò ancora, ormai ero con le spalle al muro, ti amo ancora di più quando ti arrabbi così, sei estremamente eccitante mi disse baciandomi il collo, poi salendo mordicchiandomi l’orecchio, non me ne accorsi nemmeno e la mia maglia cadde ai miei piedi, lo buttai sul divano distendendomi su di lui, ci spogliammo man mano e facemmo l’amore nel modo più passionale ed eccitante, più della prima volta, anche questa volta, alle spalle di Dean e sapendo che l’avrei ferito se l’avrebbe saputo.

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Capitolo 14
*** 1x14 - Addio Sam ***


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Dormivo beatamente abbracciata a Sam, avevo la testa poggiata sul suo petto scolpito nudo ed eravamo coperti fin quanto bastava, il momento era magico, speciale, unico, tutto finché Dean non entrò a casa, Sammy, Meredith sono a casa disse, mi svegliai subito, guardai il corpo di Sam nudo ed il mio e mi alzai subito, salii velocemente di sopra vestendomi sperando che non si accorgesse di qualcosa, scesi di sotto, avevo ancora i capelli fuori posto ma poco mi importava, si stava per avvicinare al divano ma lo presi per un braccio e lo condussi in cucina, ben tornato Dean, allora come va?, cosa hai ucciso di bello questa volta? gli chiesi velocemente sorridendo e alzando di poco la voce giusto per far capire a Sam che doveva assolutamente svegliarsi ed andarsene, come mai sei così euforica?, beh...comunque niente di particolare, un lupo mannaro, niente che non potessi gestire mi rispose, annuii tralasciando la sua domanda, che ne dici se andiamo a fare colazione fuori? gli chiesi, così avrei potuto dare tutto il tempo a Sam per rendersi conto della situazione, non volevo nemmeno pensare a cosa sarebbe successo se Dean ci avesse scoperti, gli si sarebbe spezzato il cuore e l’ultima cosa che volevo era ferirlo ancora una volta, certo, come no, andiamo mi rispose. Ci dirigemmo al bar più vicino a casa, ci sedemmo ad un tavolo ed iniziammo ad ordinare, Dean iniziò a parlare, ascolta Meredith..durante il viaggio ci ho pensato, io non voglio costringerti a scegliere me, a stare con me, io voglio lasciarti libera infondo hai tante cose a cui pensare ora, una vita che sta cambiando ed io e Sam dovremmo essere l’ultimo dei tuoi pensieri, ma volevo dirti che io ci tengo a te sul serio, io ti amo e niente e nessuno potrà cancellare questo e sono sicuro che quello lì dentro è il mio bambino, il nostro bambino e ti ho perdonata già per la storia di Sam, capisco perché tu l’abbia fatto e sappi che non ti mentirò mai più mi disse dolcemente, era uno dei pochi momenti che Dean era più dolce di un orsacchiotto di peluche, gli sorrisi dolcemente, ormai ne ero sicura, gli presi la mano e la strinsi contro la mia, Dean, io non ho bisogno ancora di pensare, io voglio te, voglio stare con te ed anch’io ti amo e devo chiederti scusa se sono andata a letto con Sam, se ultimamente ero fredda, ma ero preoccupata per noi, per il nostro rapporto, ma ora dopo questa crisi so che niente e nessuno potrà dividerci e che io voglio un gran bene a Sam, ma semplicemente come grande amico e cognato gli risposi, lui sorrise dolcemente, sorrise così tanto che quasi iniziai a preoccuparmi, poi si avvicinò dolcemente e mi attirò a sé con un dito sotto il mio metto e mi baciò, un bacio breve, dolce ma pieno di amore e tenerezza, ammetto che non volevo sentirmi dire altro da te, e sappi che ti starò per sempre accanto, fin quando tu lo vorrai mi disse ancora, allora preparati al peggio, perché ti vorrò per sempre gli risposi dolcemente stringendolo. Tornammo a casa, avevamo camminato stretti ed abbracciati durante il tragitto, chiusi la porta di casa e lo baciai dolcemente più volte, un bacio, due, tre, piccoli baci innocenti che però stavano causando un dolore atroce alla persona dietro di noi, Sam, mi voltai subito sentendo degli occhi che ci guardassero, Sam era li, aveva gli occhi pieni di lacrime, l’avevo deluso profondamente soprattutto dopo questa notte, guardai Dean, amore perché non vai un po’ a dormire?, hai guidato tutta la notte per arrivare prima qui da noi, riposati un po’ dai gli dissi dolcemente baciandolo, lui sorrise ancora, era il record dei sorrisi fatti in una giornata da Dean Winchester, va bene, ma sappi che se scapperai ti troverò ancora, anche se bisognerà prendere un aereo mi rispose e noi sapevamo quanto Dean avesse paura degli aerei. Aspettai che Dean andò a dormire per andare da Sam, era nella camera degli ospiti, la sua camera, aveva la testa poggiata sul cuscino e stringeva forte i pugni, lo chiamai dolcemente, Sam..Sammy dissi, lui non alzò nemmeno la testa dal cuscino e mi rispose rabbioso va via Mery, non ti voglio mai più sentire né vedere mi rispose, deglutii, stava davvero tanto male, ascolta Sam, non mi importa se ora non vuoi sentirmi, ma voglio spiegarti, stanotte è stato bellissimo, è stato perfetto, fantastico te lo giuro, mi sono sentita benissimo e tu sei stato dolcissimo, ma c’è Dean, ed io sono attratta da Dean, è più forte di me, non riesco a spiegartelo, lo adoro semplicemente e non posso farlo stare ancora male, e voglio stare con lui, perché so che lui può rendermi davvero felice, ed io spero sul serio che tu possa perdonarmi per averti fatto soffrire così, se vuoi dopo puoi anche schiaffeggiarmi, ma ti voglio bene, un bene immenso, sei il mio migliore amico, il mio cognato, ma sei secondo a Dean purtroppo, questa mattina mi sono resa conto vedendo Dean che non potevo, che io ho bisogno ancora di Dean nella mia vita gli dissi, lui alzò la testa dal cuscino, tu non ami Dean, tu hai solo pietà di Dean ma non te ne accorgi, Dean è secondo a me, io ti amo da impazzire e sarei pronto a vivere una vita normale per te, Dean non lo farebbe mai, andare a lavoro ogni giorno e rientrare la sera a casa stanco e riempirti di baci fino a che non mi dirai di smetterla…ma ora è tardi, hai fatto la tua scelta e quando te ne accorgerai sarà troppo tardi, perché io non voglio più stare con te, vedere Dean che ti bacia, tu che lo accarezzi e lo chiami amore, è troppo per me, quindi addio Mery e accontentati di questo amore, sappi solo che se capirai veramente che mi ami sarà troppo tardi, Sam Winchester da oggi scomparirà per sempre dalla tua vita mi rispose alzandosi dal letto e iniziando a fare il borsone, lo pregai di non andarsene, no Sam per favore, io ho bisogno anche di te, non andare via, Sammy, Sammy per favore dissi dolcemente, lui mi attirò a sé, proprio nello stesso modo in cui suo fratello l’aveva fatto poche ore prima nel bar, mi dispiace piccola, ma non posso, dimenticati di me e sii felice, spero tanto che sia sul serio come dici tu anche se non lo credo, e poi dovrai dire a Dean che sei andata una seconda volta a letto con me e che mi hai detto di amarmi mentre lo facevamo mi disse, lo guardai, non mi ricordavo del ti amo di stanotte, ma Sam forse ora voleva solo confondermi, infondo era comprensibile, addio Sam dissi solamente lasciandolo da solo a completare la valigia. Intanto arrivò la notte, Dean si svegliò, io ero distesa accanto a lui che lo guardavo dormire, ben svegliato principessa gli dissi ironicamente sorridendo, mhh..mi mancava questo risveglio disse ridendo, lo guardai, Dean..devo dirti una cosa…ho detto addio a Sam, gli ho spiegato di noi, e ha deciso di andare via, sapevo che tu volessi saperlo e salutarlo o convincerlo a rimanere gli dissi, lui si alzò subito velocemente e corse da Sam, lo seguii, lui si avvicinò a Sam e lo abbracciò dolcemente, scusami fratellino, ma ci siamo innamorati della stessa donna, teniamoci in contatto però, avrei tanto voluto vederti felice per una volta e vederti felice di me, che per una volta sono felice sul serio, ma è un casino, stanotte fa sosta da Bobby mi raccomando e non cacciarti in nessun guaio e soprattutto se avrai bisogno, chiamaci gli disse con gli occhi lucidi, sapevo quanto fosse difficile per Dean lasciar andare Sam, iniziai a piangere davanti a quella scena commovente, Sam lo strinse più forte ancora, non gli rispose e Dean sapeva bene che Sam non mi avrebbe mai dimenticata e che non l’avrebbe chiamato.
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Capitolo 15
*** 1x15 - Io e te per sempre 1° Parte ***


Passavano mesi, giorni, ore, minuti eppure in ogni momento mi sentivo sempre così spaventata, Dean passava maggior parte dei suoi giorni fuori casa, in giro per l’America a cacciare il male, quindi purtroppo per me mi toccava restare a casa, a guardare ogni giorno stupidi negozi e vedere la mia pancia crescere giorno dopo giorno, chissà come sarebbe stato poi la vita normale, sapevo che non era per me, non mi sentivo a mio agio a comportarmi come una comune donna eppure dovevo cambiare per amore di questo bambino, di questa anima innocente che verrà al mondo tra tre mesi esatti, mi chiedevo spesso Sam dove fosse, cosa stesse facendo e soprattutto se stesse bene dopo che l’avevo fatto soffrire in una maniera così assurda, mi chiedevo se Dean l’avesse mai sentito, ma sapevo di non poterglielo chiedere, sarebbe stato ancora di più una sofferenza per lui sentire uscire il suo nome dalla mia bocca e mentre pensavo a ripensavo arrivai all’ospedale, la dottoressa mi aveva detto che potevo scoprire se il bambino era di Dean con una analisi che non avrebbe recato nessun dolore al bambino, almeno per lui niente dolore, l’avevamo fatta giorni fa, sorrisi tra me e me ricordando la faccia buffa di Dean quando l’infermiere prese un po’ del suo sangue con una siringa, Dean mi aveva promesso che ci sarebbe stato, almeno oggi, ma non c’era, chiamarlo non sarebbe servito a nulla, mi avrebbe detto le solite parole, tesoro sto lavorando ad un caso, non ho più Sammy o te che mi aiutate nelle ricerche, per questo impiego più tempo a risolvere un caso, arriverò appena terminerò. Decisi di entrare anche senza Dean e presi le analisi, la curiosità era troppo forte e poi sapevo al 99,9% che il bambino era di Dean, non era possibile che per una sola volta che ero andata a letto con Sam potessi rimanere incinta di lui, aprii la busta e lessi il risultato, il test di paternità è negativo, guardai il foglio sbalordita, rilessi ancora mille volte, ed era così, la scritta non cambiava, non era la mia fantasia, Dean non era il padre del bambino, dovevo dirglielo assolutamente, sapevo che si sarebbe arrabbiato ma che dopo un po’ magari l’avrebbe accettato, ma dovevo anche dirlo a Sam, dirgli che aspettavo un suo bambino, lo chiamai al suo cellulare, ma rispose la segreteria telefonica, non era difficile per una cacciatrice come me capire dove potesse essere, andai a casa e mi attaccai al computer, rintracciai il GPRS del cellulare di Sam, era a Chicago nel Illinois, rientrai in auto e partii subito senza nemmeno pensarci due volte, tanto Dean questa notte non sarebbe tornato a casa, pensavo a cosa potergli dire, a come potevo dirglielo, a come l’avrebbe presa, per un attimo pensai addirittura di tornare indietro, ma umanamente sapevo che non era giusto, che io dovevo dire a Sam che aspettavo suo figlio anche se l’avrei fatto soffrire ancora. Passai tutta la notte e la mattinata in auto e la notte dopo arrivai a Chicago, il GPRS di Sam segnava un piccolo motel sulla strada appena entrati a Chicago, Joliet Illinois Motel, il nome era carino, speravo tanto che fosse li, chiesi alla ragazza della reception informazioni su Sam, descrivendolo fisicamente, se si poteva chiamare così poi, reception, quell’angolo con una piccola scrivania, un telefono e altre cose simili antiche e sporche, forse ho capito chi è, ha prenotato una camera con il nome di Edward Jacobson mi disse, annuii, era un cognome familiare, uno dei loro tanti falsi nominativi, si, grazie è lui, può dirmi in che camera si trova? le chiesi, lei annuii, sembrava alquanto stupida o forse il pancione la inteneriva, questa si che era violazione di privacy, certo signora è nella camera 47 mi rispose, grazie mille dell’informazione le risposi andando al piano di sopra in cerca della camera, vedevo i vari numeri delle camere 40…43…45…47, eccola dissi tra me e me, bussai piano, senza fare troppo rumore, a quest’ora sapevo che non stesse dormendo, una ragazza aprii la porta, una bionda alquanto svestita, aveva una bretella del reggiseno sfilata, la mini gonna del tutto stropicciata, e tu chi sei? mi chiese, deglutii, non era stata per nulla una buona idea venire qui, io?, niente nessuno..ho solo sbagliato camera le risposi correndo nella direzione opposta della camera, a quella dolce melodia della sua voce Sam che era in boxer si alzò subito dal letto dove pochi minuti prima aveva fatto del sesso con quella bionda sconosciuta e corse fuori dalla porta, la vide, con un pancione enorme ma sempre bella come se la ricordava, mise velocemente un paio di pantaloni e una canotta e la rincorse. Ad un certo punto mi sentii stringere il braccio, era Sam, mi voltai subito a quel tocco e lo guardai, in quel momento speravo di essere invisibile, volevo semplicemente tornare indietro a prima di fare questa scelta patetica di andare da lui, di dirgli che ero incinta di lui, che il bambino che avevo dentro era suo e che in realtà mi mancava tanto, che mi mancava il Sam che la mattina mi svegliava dolcemente con in mano la colazione calda appena presa dal bar più vicino, oppure il Sam che restava volentieri con me ore ed ore a fare ricerche su internet e ad ascoltare i miei problemi e a porgermi la sua spalla su cui potevo piangere quanto volevo, che ci fai qui Mery, dov’è Dean? mi chiese subito, Dean, Dean, lui era sempre nei nostri pensieri, era il nostro chiodo fisso e in quel momento mi accorsi che l’uomo che volevo era Sam, e non solo per il bambino, mi accorsi che quegli occhioni dolci e quel sorriso meraviglioso mi avevano fatto innamorare già dalla prima volta che incrociai il suo sguardo ma che non volevo ammetterlo perché avevo paura di innamorarmi e poi era arrivato Dean, il mio salvatore, l’uomo che credevo che mi avesse salvato e che avevo amato dalla notte del nostro primo bacio, l’uomo che era dannatamente simile a mio padre, un vero cacciatore, amante del rock puro come me, che indossava grandi giacche di pelle che mi ricordava la persona che avevo più amato nella mia vita, mio padre, probabilmente se mia madre sarebbe ancora viva mi direbbe di seguire il mio cuore, e il mio cuore finalmente dopo tanti mesi aveva deciso, Sam Winchester tu sei il mio unico amore, Sam…io…io..Dean sta inseguendo un caso ed io ho fatto un test e Dean non è il padre del bambino, e quindi sei tu..ed io volevo solo dirtelo, ma poi ti ho visto con quella e ho capito che non dovevo disturbarti ancora, che in tutti questi mesi ti ho dannatamente confuso, che tu sei sempre stato gentile con me e che non dovevi e soprattutto che sono una stronza per farti questo ancora gli risposi velocemente quasi balbettando, lui rise, che diavolo hai da ridere stupido winchester dissi nervosa, scusami..solo che non ci credo, tu hai fatto tutte queste ore di viaggio, lontana da Dean, senza dirglielo, perché scommetto che non sa, per dirmi che il bambino è mio? Io sono meravigliato, confuso, non so che dire, solo che sto per diventare padre e quasi non ci credo disse sorridendo, non si rendeva ancora conto della cosa, gli sorrisi, già..ma se non vuoi non preoccuparti, cioè, io me la posso cavare bene da sola e poi devo dirlo a Dean e tu dovresti continuare a divertirti con Pamela Anderson li dentro gli risposi indicandogli la sua camera, lui guardò in quella direzione, la ragazza doveva essere andata via sicuramente, io voglio solo quello che è meglio per te, tu devi crescere il bambino con una persona che ami, e quella persona è Dean, quindi io mi farò da parte e se Dean non vorrà più crescerlo ti aiuterò io, tenendo sempre le distanze ovviamente mi rispose ancora, abbassai lo sguardo imbarazzata, ecco..vedendoti con quella ragazza io ho capito una cosa, in questi mesi tu mi sei mancato tantissimo, da morire, ed io ora ho capito che non posso stare senza di te, che io amo te e non Dean, che Dean è solo il tipo di ragazzo che vorrei ma che purtroppo non amo perché il mio cuore è impegnato con te gli dissi alzando man mano lo sguardo in cerca del suo, lui mi prese le mani, sei sicura di quello che dici?, per una volta vorrei che tu prendessi una decisione definitiva, non ne posso più di questo trio, Dean Sam e Mery, vorrei che ci fosse un duo, un amore unico e un cognato accanto tranquillo mi disse dolcemente, io voglio stare con te e poi andrò a dirlo a Dean gli risposi, bene, ora entra, è tardi e voi due dovete riposare avete fatto un lungo viaggio e conoscendoti non avrai dormito nemmeno mi disse, sorrisi, mi conosceva davvero benissimo. Tornammo nella sua camera e lui mi adagiò dolcemente sul letto, avremo tanto tempo per coccolarci e fare l’amore, stanotte ti voglio solo accanto a me che dormi, anche perché ogni volta che vieni a letto con me il giorno dopo te ne penti scappando da Dean, la ragazza ha detto che scopo bene, quindi non credo che il problema sia questo disse diventando man mano ironico nella frase, risi, no..ci sai fare, buonanotte Sam gli risposi dolcemente poggiando la testa sul suo petto, ci svestimmo dei vestiti che non ci servivano per dormire e ci addormentammo dolcemente abbracciati.
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Capitolo 16
*** 1x16 - Io e te per sempre 2° Parte ***


La mattina dopo Il giorno dopo arrivò così velocemente, mi svegliai e Sam non c’era accanto a me, andai in bagno, magari stava facendo una doccia e nemmeno c’era, lo chiamai, Sam..Sammy non rispondeva, forse era uscito a prendere la colazione, andai a fare una doccia e mi vestii con qualcosa di carino, ero felice, finalmente felice dopo tutti questi mesi ed avevo capito la causa della mia felicità, Sam, amavo Sam ed ora che finalmente l’avevo capito e glie l’avevo detto ero la persona più felice dell’universo, ma dovevo fare una cosa, una cosa che non centrava nulla con Sam, ovvero centrava, ma non potevo farlo con Sam, Dean.. dire a Dean tutto ciò che era successo. Presi il cellulare e lo chiamai, lui mi rispose, ehi piccola come stai?, ieri non ti sei proprio fatta sentire, è successo qualcosa? mi chiese subito, non potevo dirgli tutto per telefono, non sarebbe stato giusto, scusami, sono a Chicago, non è che sei di strada e potresti venire?, dovrei dirti qualcosa di importante e non posso dirtelo per telefono gli risposi, lui si allarmò subito, come mai sei da Sam?, gli è successo qualcosa?, non dirmi che il demone a cui davamo la caccia l’ha preso prima che noi potessimo prenderlo? disse spaventato, l’ascoltai, non sapevo nulla di questa storia né tanto meno che lui e Sam si tenessero in contatto, no Dean, Sam credo che stia bene, io volevo solo parlarti di altro, possiamo incontrarci al bar dietro al motel dove alloggia Sam? gli chiesi, ok..ora mi stai facendo preoccupare, ci vediamo tra poco mi rispose staccando, sospirai, perché questi segreti? Chi era questo famoso demone a cui davano la caccia Sam e Dean? Era per questo che entrambi ora erano divisi da me?, chiamai Sam e ancora rispondeva la segreteria telefonica, sbuffai, mi recai al bar dove io e Dean avevamo appuntamento e dopo qualche minuto lui arrivò, lo vidi sorridente, raggiante, bello più che mai, sospirai, dovevo trovare il coraggio per dirglielo, lui si avvicinò e si sedette al mio tavolo, mi accarezzò dolcemente la pancia ormai cresciuta e si avvicinò per baciarmi, lo fermai poggiando un dito sulle sue labbra dolcemente, quasi come se le stessi accarezzando, lui mi guardò con uno sguardo cupo e spaventato, come se già avesse capito tutto, abbassai lo sguardo per qualche istante prendendo fiato poi rialzai lo sguardo e lo guardai, Dean, è vero, io sono qui per Sam…sai, ho avuto il risultato del test di paternità e il padre del bambino è Sam, quando l’ho saputo ho pensato che la cosa più giusta da fare era appunto quella di avvertirlo, durante il viaggio ho pensato tanto e quando ho visto Sam ho finalmente capito che l’uomo con cui voglio passare il resto della mia vita è Sam, tu sei stato un ragazzo fantastico, il fidanzato migliore che potessi trovare, soprattutto in questo periodo e ti ringrazio tanto per avermi mostrato come sei davvero, per averti messo a nudo e avermi mostrato tutto di te, anche la tua fragilità, quella che fatichi tanto a far vedere alle altre persone, gli dissi tutto d’un fiato, lo guardai in viso, sapevo che stava male, ma sapevo anche che nonostante tutto Dean sospettava una cosa del genere, aveva sempre avuto paura di ciò, di me e di Sam, lui mi guardò, mi sorrise in un modo così innaturale dicendomi, sapevo che un giorno di questo sarebbe capitato, il bambino non centra nulla, tu hai sempre e solo voluto Sam, solo che provavi qualcosa anche per me e non volevi farmi del male, ma infondo ti ringrazio di essermi stata accanto in questo periodo, e ti ringrazio per la tua sincerità, sei stata molto importante per me, ora so che devo dimenticarti, questa volta per sempre, non potrò più fingere che in realtà tu sia mia e che Sam non esista, che il tuo sentimento per lui non esisti, per una volta dobbiamo avere entrambi il coraggio di dirci che tra noi è tutto finito ed è giusto così, spero solo che voi siate felici, siete le persone più importanti della mia vita ora, a quelle parole gli occhi mi divennero lucidi, erano in questi momenti che vedevo l’incredibile uomo che si nascondeva dietro quella giacca di pelle e quel sorrisetto da furfante, grazie Dean, sappi solo che per qualsiasi cosa io ci sarò, sei la mia famiglia e ci sarò sempre per te gli risposi alzandomi dalla sedia, ora scusami, ma devo andare da Sam dissi uscendo dal locale, sapevo che qualcosa non quadrava, che nell’aria c’era qualcos’altro che stava per spezzarsi oltre all’amore di Dean per me, che entrambi mi nascondevano qualcosa, ma cosa?

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