Il Diario di Kushina Uzumaki

di EuphieKai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** La festa di Mikoto ***
Capitolo 3: *** Il biglietto di Minato ***
Capitolo 4: *** -Sentimenti-1a parte ***
Capitolo 5: *** -Sentimenti 2a parte- ***
Capitolo 6: *** Un compleanno indimenticabile ***
Capitolo 7: *** Noel ***
Capitolo 8: *** Aspettando te ***
Capitolo 9: *** Incomprensioni ***
Capitolo 10: *** Partenza ***
Capitolo 11: *** Buoni Propositi!?! ***
Capitolo 12: *** Una pericolosa vacanza sulla neve ***
Capitolo 13: *** Un inatteso ritorno ***
Capitolo 14: *** Una notte di improbabili eventi ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Il Diario di Kushina Uzumaki  
 
Mikoto si incamminò verso il luogo dell’ appuntamento con Yoshino e ripensava alle parole di Kushina che le aveva detto qualche mese prima . 
“ Kushina ti piacerebbe costruire una scatola di ricordi?” le chiese Mikoto. 
“Questa mattina hai di nuovo scambiato la bottiglia del latte per quella del sakè?” rispose ironica Kushina. 
“No, si tratta di mettere dentro una scatola un oggetto che è legato ad un ricordo importante, dopo qualche anno si riapre la scatola e si vede se i nostri sentimenti e le situazioni sono cambiate in positivo o in negativo … dai è una cosa carina che ha fatto anche mia cugina” 
“D’accordo “ 
“ A proposito tu cosa ci metteresti?” 
“Questo” 
“Eh?Questo?E da quando ne avevi uno?” 
“Ce l’ ho da molto tempo, cosa c’è non va bene?”
“Si va bene ma perché proprio questo?” 
“Te lo spiegherò quando riapriremo la scatola” 
 
 Così le aveva detto Kushina quella volta. 
“Eccoti Mikoto finalmente sei arrivata, lo sai: io odio aspettare”disse Yoshino isterica come sempre. 
“Scusami sono andata a casa di Kushina a prendere una cosa” 
“Va bene sei perdonata questa volta … a proposito perché dobbiamo sotterrare la scatola proprio qui” 
“Girati e dimmi cosa vedi” 
“L’ accademia” 
“Esatto questo è il luogo dove ci siamo incontrate,  siamo diventate amiche e abbiamo conosciuto i nostri mariti” 
“Allora hai scelto proprio un bel posto” 
Le due donne aprirono la scatola e Yoshino ci mise una scatola di carte e raccontò a Mikoto che quando era giovane il suo sogno era quello di battere strategicamente il ragazzo più intelligente della scuola Shikaku, ma dato che era impossibile al 100% lei i truccava le carte e ogni volta che lo sfidava vinceva sempre e poi si divertiva a umiliarlo davanti ai suoi amici. 
“Per questo gioca sempre a shogi” 
“Si li non posso imbrogliare” 
Mikoto prese dei soldatini e la mise dentro la scatola e raccontò a Yoshino che una volta durante la sua festa di compleanno ricevette soltanto bambole, ma quando aprì il regalo di Fugaku vide i soldatini e lui subito si scusò dicendo di essersi imbrogliato prendendo il regalo di suo cugino. 
“E tu cosa gli hai detto Mikoto” 
Io gli domandai “cosa c’ era nel regalo destinato a me?” 
Lui” una bambola” 
“Dai la bambola a tuo cugino io mi tengo i soldatini”.
“Davvero gli hai detto questo?” 
“Certo, meglio i soldatini che un’ altra bambola”. 
Le due donne misero altri oggetti nella scatola e mentre Yoshino stava per chiudere la scatola Mikoto tirò fuori dalla tasca qualcosa. 
“No, aspetta dobbiamo metterci anche questo”
“Che cos’è ?” 
“Un diario … è di Kushina per lei era importante” 
“E perché?” 
“Non lo so, non me lo ha detto” 
“Magari per qualcosa che c’è scritto all’ interno … perché non lo apriamo e leggiamo qualche pagina?” 
“Non se ne parla … chissà cosa ci lancerebbe da lassù se lo vedesse” 
“Non ti piacerebbe sapere se ha scritto qualcosa su di te?” 
“No, cioè ci confidavamo tutto” 
“Proprio tutto?” 
“D’accordo ma ci daremo solo uno sguardo ok?” 
“Tutto chiaro” e incominciarono a leggere il diario di Kushina.
 
“Caro diario, anzi no cara Pai ( pazientissima amica immaginaria) sono la grandissima Kushina Uzumaki e ho 14 anni e voglio raccontarti di un tipo super affascinante ( che prima non avevo notato) che qualche giorno fa è venuto a salvarmi. Non mi confido con nessuno su queste cose perché nessuno crederebbe possibile che una ragazza ok come me possa rimanere imbambolata alla superbia visione di quel Minato Namikaze che mi teneva fra le braccia. 
Quindi cara Pai sarai l’ unica amica che sopporterà il mio lato sdolcinato e fantasioso da ragazza innamorata del mio principe azzurro, che è l’ unico che apprezza i miei capelli rosso fuoco, e se a volte non mi sopporterai … beh RASSEGNATI perché ti ho comprato apposta e tanto tu non parli … almeno non quanto me. 
Questa mattina, per la prima volta, mi sono guardata allo specchio prima di uscire per controllare che tutto fosse in ordine e poi mi sono diretta verso l’ accademia perché il Terzo Hokage doveva fare un annuncio importante. 
Mentre camminavo mi giravo da tutte le parti per vedere se era nei paraggi, ma niente … maledizione adesso che voglio incontrarlo lui non c’è, e pensare che quando non mi interessava me lo trovavo sempre davanti “perché la femminuccia mi sta seguendo?” oppure “non vorrà mica un appuntamento questo idiota?” erano queste le frasi più comuni che pensavo. 
“MA DOVE DIAVOLO SEI?!?” urlai improvvisamente mentre camminavo per le strade di Konoha. 
 “Habanero chi è lo sfortunato che stai pestando?” mi disse Keiji, il capobanda dei bulli che picchiai anni fa quando misi per la prima volta piede all’ accademia (per questo tutti mi conoscono come l’ Habanero rosso sangue). 
“Nessuno” risposi ( adesso lo pesto come l’altra volta). 
“Non volevi diventare la prima Hokage donna?” disse uno suo amico 
“Non dirmi che hai avuto paura, se Minato è riuscito da solo a trovarti e a salvarti vuol dire che i tuoi rapitori non erano così forti dopotutto,non è vero?” 
“Ti sbagli: Minato è riuscito a trovarmi grazie alla tracce che solo lui ha notato, e vuoi saperla proprio tutta? Mentre tu eri a casa con mammina, Minato da vero shinobi è venuto a salvare una povera fanciulla in difficoltà ed è molto più bravo di te come ninja …” risposi 
“Ma davvero?Scusami è chi sarebbe ‘la fanciulla in difficoltà’?Non posso crede che quel tizio biodo con i lineamenti da femminuccia sia diventato più bravo di me come ninja”disse Keiji 
“Non parlare di lui così!!!Oltre ad essere più bravo e anche più affascinante di te!“risposi.
“ Ti sei innamorata proprio del ragazzo che consideravi una femminuccia ed un imbranato? Se ti avesse lasciato lì adesso saremo tutti più contenti … e di certo avrebbe la mia più profonda STIMA” 
“La tua cosa?” cominciai, tutta rossa in viso, a picchiarlo più forte che potevo ( avrei smesso solo se avesse chiesto infinitamente pietà) e invece dovetti smettere perché passò Minato con un gruppo di ragazze (ma proprio adesso e chi sono quelle?). 
“Ciao Kushina, come stai?” mi domandò gentilmente Minato 
“Benissimo … e tu?” risposi tutta agitata 
“Bene, vieni oggi in accademia?” 
“Ci stavo proprio andando …” 
“Allora ci vediamo lì”  se ne andò con quelle ragazze e nel frattempo se la svignarono anche Keiji e gli altri, quando mi si avvicinò una ragazza: Mikoto che mi disinfettò e mi mise un cerotto al braccio. 
“Così non dovrebbe fare infezione” disse
“Grazie” risposi,e ci dirigemmo verso l’Accademia insieme.
“Prestate attenzione il Terzo deve dirci un cosa importante”disse un ninja e le sue parole azzittirono tutti. 
Il Terzo “Ieri grazie a coraggio di un giovane ninja siamo riusciti a salvare un abitante di Konoha,quindi vorrei che tutti i  ninja e soprattutto i più giovani prendano esempio da lui che è stato l’unico ninja ad accorgersi delle tracce che neanche i ninja più esperti non avevano notato …” 
“Non starà parlando mica di …” penso tra me 
“Ti ringrazio a nome di tutta Konoha Minato Namikaze” 
Tutti applaudirono a bocca aperta (soprattutto Keiji e i suoi amici tutti bendati come mummie), quando si avvicinò a Minato una bella ragazza che gli diede un bacio sulla guancia. 
“Non vorrà rubarmi il principe azzurro!” pensai tra me, ma ripensandoci bene Okuni è sempre stata interessata a Minato e se..stanno insieme segretamente…non adesso che mi piace… poi Minato non ha mai ricambiato le sue attenzioni … si saprebbe se fosse il contrario … Mi auto convinco . 
Durante la giornata sono riuscita a svignarmela dal controllo della mia insegnante Tsunade (grazie all’ aiuto di una bottiglia di sakè che le piace tanto ) e sono andata a sbirciare gli allenamenti di Minato.
“Chissà cosa prova per Okuni …” pensai e a causa di questo non mi accorgo che Minato non c’è più “Dove è andato era qui un minuto fa” 
“Hai perso qualcosa Kushina ?” 
Mi voltai piano cercando una buona scusa. 
“No, no … si invece mi è caduta la forcina e la sto cercando” risposi 
“Quella rossa che metti sempre?” mi disse Minato 
“Sì proprio quella …” 
“Guarda che ce l’ hai in testa” mi disse con aria stupita. 
“Che sbadata che sono …” d’accordo lo ammetto, con tutte le scuse questa era la peggiore che potessi trovare . 
“Kushina, Minato vi ho trovati finalmente!” è Mikoto 
“Volete venire alla mia festa sabato?” 
“Certo” rispondemmo entrambi. 
“Allora vi aspetto,ciao ci vediamo” rispose.
“Questa è la mia occasione” dissi. 
“Certo questa è l’ occasione giusta per darti un colpo” disse una voce 
“Hai ragione farò colpo … cosa darti un colpo?” risposi 
“Credevi di farla franca Kushina” era la voce terrificante di Tsunade.“Vieni con me”. Minato salvami … oh no è sparito di nuovo. Mentre mi trascinava per i capelli notai Keiji che mi guardava strano …
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** La festa di Mikoto ***


LA FESTA DI MIKOTO 
 
Da quando l’ho incontrato la mia vita è completamente cambiata, per la prima volta riesco ad essere felice dopo quegli anni così tristi. Vorrei dirti quello che provo per te ma ho paura che tu non mi ricambi … comunque quello che ti vorrei far sapere è che sei il ragazzo più gentile e splendido che io abbia mai conosciuto ti amo tanto Minato Namikaze … 
 
Cara Pai oggi il sole splende più degli altri giorni e fa molto caldo.Forse le parole che vedi scritte sopra hanno fatto si che oggi fosse un giorno tanto bello anche se per un momento ho visto tutto il mondo crollarmi addosso …. 
Era venerdì, mi svegliai molto tardi (a causa di un bel pugno in testa di Tsunade) ed ero molto eccitata perché il giorno dopo ci sarebbe stata la festa di Mikoto, ovvero sarei stata un po’ di tempo in più con Minato. 
Quella mattina sarebbe dovuta venire Delia, la donna delle pulizie, e per paura che potesse leggere il mio diario decisi di portarmelo con me all’ accademia dove c’era una lezione speciale a cui tutti i genin e i chunin dovevano assistere: la lezione di orientamento,in pratica dovevamo saperci orientare guardando le stelle, il sole ecc … .
 
 A me non interessava per niente quella lezione (tanto in caso di pericolo sarebbe venuto di nuovo Minato a salvarmi, ne ero certa), e proprio in quel momento vedo Minato entrare nella mia classe e, scusandosi del ritardo andò a cercarsi un posto dove sedersi. 
Nella mia mente speravo che venisse da me, ma andò a sedersi vicino a Okuni ignorandomi completamente. 
In quel momento, in cui mi sentivo tanto sola, estraggo il diario e cominciai a scrivere quelle frasi e pensavo che prima o poi si sarebbe girato a salutarmi ma niente. I miei pensieri andavano sempre a quel giorno in cui mi aveva salvata e cominciai a scrivere “Minato&Kushina” e “Kushina&Minato” e ci aggiunsi non so quanti centinaia di cuori. Intanto Keiji mi guardava con un aria alquanto strana … come se fosse di vendetta verso di me, ma  non mi interessava tanto perché si sapeva già che a pestare qualcuno non mi batteva nessuno … 
Dopo la lezioni andai in giardino ma mi accorsi di aver dimenticato le penne sotto al banco,  così ritornai in classe e vidi Keiji che parlava con Okuni. “Glielo prenderemo vedrai” riuscii a sentire. 
Mentre ritornavo a casa vidi di nuovo Keiji. 
“Ma che sta facendo?” pensai. 
“Ti sfido Minato” disse Keiji (adesso capisco perché era salito sul muro… per farsi notare …) pensai sbuffando. 
“D’ accordo come vuoi tu” rispose Minato. 
I due cominciarono ad affrontarsi,  in meno di un minuto Minato sconfisse Keiji e se ne andò senza neppure guardarmi … mi aspettavo almeno un piccolissimo “ciao”  da parte sua … 
Mentre ritornavo in camera mia vidi Okuni provenire dalla mia stanza. 
“Cosa ci fai qui?” le chiesi 
“Sono … venuta a cercarti” rispose quasi se non sapesse cosa dire. 
Okuni era una ragazza molto bella con dei lungi capelli viola e occhi blu, molto gentile e brava nelle arti illusorie … il mio opposto insomma e quindi non pensai che mi stesse mentendo. 
“Che cosa vuoi da me?” domandai 
“Ecco … io … ti va di diventare amiche?”
“Chi?Tu ed io?”
“Si … mi piacerebbe averti come amica infondo non siamo così diverse… tutte e due vogliamo molto bene a Minato …”
A quelle parole arrossii terribilmente:lei lo aveva capito, era così evidente? “Ne ero certa” mi disse Okuni “allora siamo amiche?”
“Certo” non potevo dirle di no e se fosse andata a dire a qualcuno quello che aveva scoperto?No, siamo AMICHE. “Ci vediamo” mi disse Okuni prima di andarsene con aria soddisfatta e andai subito a gettarmi nel mio letto perché ero tremendamente stanca. 
Sabato mattina mi svegliai molto contenta e uscii di corsa perché la festa di Mikoto era oggi e io non avevo ancora una regalo.
Guardai le vetrine dei negozi per ore senza trovare nulla che potesse piacerle, ma mentre mi rassegnavo vidi un braccialetto bellissimo e decisi di comprarglielo. 
Mi sentivo tranquilla sapendo che le avevo comprato quel braccialetto e il mio sesto senso mi disse che le sarebbe piaciuto moltissimo. 
In quel momento vedi proprio Mikoto che passeggiava dall’ altra parte della strada, la salutai e mi disse di raggiungerla.Nascosi il regalo e andai. Mi faceva mille domande: come erano andate le cose in questi giorni, se fossi andata alla festa , fino alla domanda critica: COSA TI METTI ? Non ci avevo pensato.
“Non vorrai dirmi che vieni alla mia festa vestita come sempre …” 
“Perché cosa hanno i miei vestiti ?” risposi arrabbiata 
“Nulla, ma mi piacerebbe vederti con qualcosa di più femminile per una volta … vuoi si o no che Minato ti guardi o preferisci che stia tutto il tempo con Okuni?” mi disse seriamente Mikoto. 
“Sì, hai ragione … ma si vede cosi tanto che lui mi piace?”
“Si, da come lo guardi”
“in che senso?”
“Lo guardi come io guardo Fugaku” 
Mi sentii sollevata, per la prima volta qualcuno si stava confidando con me su queste cose ed io ero contenta che ci fosse qualcuno che capisse i miei sentimenti . 
“Sarà il nostro segreto” disse Mikoto 
“Allora mi prometti che non dirai nulla?” chiesi
“Sì, se tu farai lo stesso, ma adesso andiamo a comprare due vestiti bellissimi, vedrai ci divertiremo” e così fu. 
Dopo aver comprato i vestiti mi propose di andare a pranzare a casa sua e io accettai. 
Dopo pranzo mi fece vedere la sua stanza, cominciò a parlarmi dei suoi sentimenti per Fugaku e io quelli per Minato ecc … intanto le ore passavano, decisi di darle il mio regalo che le piacque subito e decidemmo di vestirci. “Con un po’ di questo sei molto più carina! ”mi disse, per la prima volta mi truccai. 
Io ,vestita con un vestito rosso fuoco con una cintura nera, e Mikoto, con lo stesso vestito ma in azzurro,ci dirigemmo verso il locale dove Mikoto aveva organizzato la festa. 
Era tutto bellissimo: le luci, la musica, il palco … ma lui ancora non era  venuto. 
Arrivò Fugaku,a Mikoto le si illuminarono gli occhi quando lo vide e, dopo averla incoraggiata, la lasciai da sola con lui. 
Intanto cercavo con lo sguardo Minato e lo trovai: stava appena entrando e stava con Okuni. 
Non appena fu da solo andai da lui. 
“Ciao Minato … sono felice che tu sia venuto”gli dissi 
“Credevi che non sarei venuto?”
“Non è questo, e che ti cercavo da un po’ e  non ti vedevo” 
“Ti sei preoccupata per me?”
“No, per niente … e che questi giorni non sei venuto neanche una volta a parlare con me e mi chiedevo il perché” 
“Hai ragione, in questi giorni ho pensato solo ad allenarmi, scusami”
“Non fa niente”risposi tristemente 
“A proposito sei molto bella con questo vestito” 
Quelle parole mi fecero sentire in paradiso ma tutto fu interrotto da Keiji che salì sul palco con qualcosa in mano. 
“Scommetto che vi state divertendo e soprattutto qualcuno in particolare” disse Keiji e poi mi guardò 
“Adesso vi divertirete ancora di più perché sentirete una confessione d’ amore della nostra simpaticissima Kushina …” 
“Quello è il mio diario” dissi con le lacrime agli occhi “Se lo leggi sei morto …” gli intimai da lontano. 
“Faresti una cosa del genere davanti al ragazzo che ami?Chissà cosa penserebbe di te … vediamo un po’… DA QUANDO L’ HO INCONTRATO …” cominciò a leggere 
Mi sentivo male all’ idea che tutti lo sapessero, soprattutto che lui lo sapesse e decisi di scappare via da lì non volevo sentire la fine … perché alla fine c’era il suo nome. 
 
Scappai più veloce che potevo, andai nel bosco e cominciò a piovere. 
La pioggia diventò un violento temporale, ebbi paura e mi domandavo “non volevo che lo sapesse in quel modo … non volevo che lo sapessero tutti … e se non mi ama?Se è così non avrei la forza di neppure di guardarlo da lontano … e se mi amasse?Non è possibile i suoi allenamenti sono più importanti di me … non sono neppure bella e femminile, sono un maschiaccio … Okuni però a continuato a vederla anche durante gli allenamenti ne sono sicura“. Avevo paura . Faceva  freddo . Svenni.
Sentii un bel calore che mi face svegliare, sono tra le braccia di Minato e come vide che mi ero svegliata lui mi sorrise 
“Hai così tanta paura dei temporali?” mi chiese 
“No è solo che mi ricordano quel giorno quando vidi la mia nazione cadere a pezzi e i miei genitori morire … diluviava molto forte …” mi rintristii, sul mio viso cominciarono a scendere delle lacrime e Minato mi abbracciò forte.”Non piangere adesso con te ci sono io ” . 
Mi asciugò le lacrime e mi disse “Tieni questo è tuo, non è vero?Prima che finisse di leggerlo glielo tolto dalle mani e poi sono venuto a cercarti,sai, non mi sembrava giusto che tutti venissero a sapere dei tuoi sentimenti ” . 
Non mi sembrò vero che lo avesse fatto ed ora era qui, accanto a me e decisi di abbracciarlo. Rimanemmo abbracciati fino a quando non passò il temporale, volevo che non finisse mai … mi addormentai tra le sue braccia e una volta sveglia mi ritrovai nel mio letto. 
Sul comodino c’era un biglietto:era di Minato. “Lo sapevo che non era solo un sogno”urlai e cominciai a leggere il suo biglietto … .  
 
 
 

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Capitolo 3
*** Il biglietto di Minato ***


IL BIGLIETTO DI MINATO 
 
“Kushina spero tanto che dopo ieri notte tu non abbia più paura dei temporali, infondo sei una ragazza forte e speciale, 
soprattutto per me …  
Ti andrebbe se ci incontrassimo lunedì?Sai domandi, anche se è  domenica, devo allenarmi con il maestro Jiraya, sto mettendo appunto una nuova tecnica e voglio chiederti una cosa … 
Aspettami nel giardino dell’ accademia verso le nove, io sarò lì. 
Con affetto, Minato”
 
Cara Pai, questo è il biglietto che mi ha lasciato Minato quel giorno e ora ti racconto quello che è successo, allora vediamo … 
Quella mattina ero supermegarci felice, in pratica non stavo più nella pelle e speravo che le ore passassero così sarebbe venuta la domenica, precisamente le nove, quando sarei andata da Minato. Che cosa vorrà dirmi?vorrà un appuntamento?Mi ridirà che ero bellissima quando dormivo?Che gli è piaciuto tenermi tra le braccia? Mi dirà che ero pesante, e quindi che sono ingrassata?(infondo durante la festa avevo mangiato di tutto) oppure … cercherà di baciarmi? Insomma ho fantasticato tutto il giorno nella mia mente … fino a quando non squillò il telefono, risposi era Mikoto . 
“Pronto, Kushina?” disse lei 
“Sì, ci sono Mikoto … cosa vuoi?” dissi seccata 
“Dobbiamo vederci!” rispose tutta eccitata
 “E perché?” risposi io 
“Ma fai sempre tutte queste domande?” 
“Come vuoi tu, dove dobbiamo vederci?” 
“A casa mia, vestiti fa presto” e attaccò . 
Sarà successo qualcosa di grave? No, non penso e poi perché avrebbe chiamato me?Forse è successo qualcosa ieri sera … tra lei e Fugaku …
Mi diressi subito a casa sua e la vidi con aria sognante ( sì tra lei e Fugaku ieri è successo qualcosa …) . 
Mi faceva, non so, un po’ strano vederla così … Mikoto dall’ apparenza era una ragazza fredda e calma, ma da quando eravamo diventate amiche, con me era più aperta e sincera . Era la più brava del suo clan a saper usare lo Sharingan e la cosa che mi piaceva di più erano i suoi lunghi capelli neri, come i suoi occhi, che erano sempre così ordinati e perfetti al contrario dei miei … ma lasciamo stare … . 
Mi avvicinai così a Mikoto, chissà a cosa stava pensando.
“C’è qualcuno in questa  ragazza?”dissi dandole un colpo in testa
“Kushina ma che fa?Mi hai spaventata …” (si l’ avevo proprio impaurita con la mia entrata dal nulla) 
“Guarda che sei stata tu a chiamarmi, allora cosa è successo?” 
A quella domanda Mikoto arrossì. 
“Bada a non dirlo a nessuno altrimenti …” 
“Ma per chi mi hai peso?” le dissi 
“Allora ieri sera …” 
“Ieri sera cosa? Avanti parla lo voglio sapere!” 
“Ecco ieri sera io e Fugaku ci siamo baciati” 
“Baciati?” non ci potevo credere … 
“Si è  stato bellissimo … e tu cosa mi racconti?Mi è dispiaciuto per il tuo diario .. . ma poi ho visto Minato che glielo ha tolto di mano ed è fuggito a cercarti … vi siete baciati anche voi?” 
“No, purtroppo …” 
“Peccato, allora cosa avete fatto?” 
Cominciai a raccontarle dell’accaduto e del biglietto . 
“Dai, che è meglio di niente!” disse Mikoto
“Sì però …” le dissi tristemente
“Ti andrebbe di andare alla sorgente a farci un bagno?”
“Mi dispiace ma mi ricordo dove ho messo il costume”
“E chi ha detto che ce lo faremo in costume”
“Vuoi dire che …” dissi imbarazzata 
“Nessuno va da quelle parti di domenica, saremo solo noi TRE”
“Spera che sia così Mikoto, altrimenti … a proposito se noi siamo due chi è la terza?non mi dire che è Fugaku …”
“No, non ti preoccupare se solo prova ad avvicinarsi lo strangolo” disse una voce “I ragazzi mi danno sui nervi …” 
“Kushina, lei e Yoshino” (è un po’ nervosetta ma non è male …) mi disse Mikoto all’’orecchio (solo un po’?) risposi 
“Allora andiamo a farci questo maledetto bagno!!”disse Yoshino 
“Si … Yoshino lei è Kushina” 
“Si lo so … chi non conosce questa pazza”rispose Yoshino 
“Cosa hai detto?”risposi io 
“Dai Kushina,mettiamola così … è una tua fan … pesta come te …” disse Mikoto cercando di evitare la probabile rissa. 
Dopo che i nostri animi si calmarono andammo alla sorgente, ci spogliammo e mettemmo i nostri vestiti nella borsa di Mikoto . 
“Ma io mi vergogno …”dissi, ma Mikoto mi tolse la maglietta e mi gettò in acqua (questa me la paghi brutta …) pensai 
Mikoto poggiò la borsa con i vestiti vicino alla riva e si tuffò in acqua. 
Cominciammo a parlare del più e del meno, in fin dei conti Yoshino non era così male . 
Dopo qualche ora decidemmo di andarcene ma ci fu un problema: dove era la borsa con i nostri vestiti? 
“Ma io l’ ho messa qui!” diceva Mikoto 
“E allora perché non c’è!?!” disse Yoshino 
“E adesso come facciamo?” dissi quando sentii dei passi,era un’ombra di una persona che ci stava spiando e cominciai ad urlare: 
“ Come ti permetti di rubare la borsa con i nostri vestiti e di spiarci, razza di ladro pervertito!!!!”  gli lanciai la saponetta e lo colpii in fronte 
“Ragazze,c’è stato un malinteso, io ero qui perché vi ho sentito urlare” provò a scusarsi, un uomo alto e con lunghi capelli bianchi. 
Non ci potevamo credere: era il maestro Jiraya. 
“Già, come se non sapessimo il suo vizio di andare a spiare le donne mentre fanno il bagno” disse Yoshino 
“Ecco dove era andato maestro Jiraya …” era Minato 
“Kushina … maestro Jiraya non mi dica che è andato a spiare di nuovo le ragazze!” (il suo maestro è un pervertito?nooooooo) 
Cominciai a spiegare la situazione a Minato,lui ci giurò che non era stato il maestro Jiraya a prendere la nostra borsa, se ne andò e ci promise,anche se non sapeva come, di farci riavere la borsa .  
Intanto la nostra cara borsa era finita nelle mani di Fugaku e Shikaku che si trovavano a pescare. 
“E questa da dove esce fuori?” disse Shikaku 
“E io che ne so?Aspetta ho già visto questa borsa …” disse Fugaku 
“Non sapevo che ti piacesse il rosa !” 
“Non è mia brutto idiota”rispose arrabbiato Fugaku 
“Ciao ragazzi!” disse una voce
“La buon’anima di Minato ogni tanto si fa rivedere”disse Fugaku 
“Guarda che mi sto allenando a differenza di qualcuno … a proposito Kushina e le sue amiche sono andate a fare il bagno alla sorgente e adesso non trovano più la loro borsa con i vestiti …”spiegò Minato 
“Vuoi dire questa?”disse Shikaku 
“Sì,penso che sia la loro”disse Minato 
“Ecco dove l’ ho vista:è la borsa di Mikoto”esclamò Fugaku  
“Ma perché non sono andate loro a cercarla?”disse Shikaku 
“I loro vestiti sono nella borsa …”Disse Minato 
“Vuoi dire che sono senza vestiti?”disse Fugaku 
“Sì … perché non gliela ridate, sono sicuro che vi ringrazieranno”
“D’ accordo Minato,faremo come ci hai detto”rispose Fugaku 
“Vacci  da solo Fugaku, io rimango qui”disse Shikaku 
“Ed dai sono sicuro che vedremo qualcosa di interessante … su Shikaku fa il gentiluomo per una volta”rispose Fugaku 
“Certo come se non avessi capito cosa vuoi vedere …” 
“Ragazzi, non ve lo consiglio c’è anche Kushina se solo lo sospettasse non credo che uscirete vivi …”disse Minato 
“Staremo attenti ”disse Shikaku 
“Adesso devo andare ad allenarmi”li salutò Minato. 
“Che dio ce la mandi buona”dissero Fugaku e Shikaku e cominciarono ad incamminarsi verso la sorgente . 
“Secondo te come ricompensa potremo sbirciare?”domandò Fugaku 
“Ma sei impazzito!!” rispose Shikaku 
“E perché?Sono sicuro che Minato è il primo che ha sbirciato con la scusa di aiutarle … come si dice:tale maestro tale allievo!”
Intanto alla sorgente aspettavamo che ci fosse restituita la borsa,ormai era passata più di mezz’ora da quando se ne era andato Minato, e all’ improvviso sentimmo due persone che si gettano in acqua proprio dove eravamo noi:erano Fugaku e Shikaku. 
Yoshino “tecnica del controllo dell’ ombra!”che li immobilizzò 
Mikoto “tecnica della palla di fuoco suprema!”che li bruciò 
Io “tecnica del super pestaggio” che … beh … li pestai  proprio male,e alla fine il loro aspetto era simile a quando uccidi le zanzare in un colpo solo:erano stecchiti, disintegrati . 
“Ma cosa vi eravate messi in testa voi due!”urlai 
“Da quando Fugaku io e te siamo così intimi che ti sei gettato subito in acqua!!!!!!” il volto di Mikoto era diventato nero per la rabbia 
“Il tuo fidanzato e il suo amico sono due pervertiti!!”disse Yoshino 
“Ci arrendiamo, risparmiateci la vita, pietà”cominciarono ad implorare 
“Vi darei un bel calcio …”disse Mikoto
“No ti supplicò preferisco morire ad una vita infelice … Mikoto ti prego perdonami … guarda cosa abbiamo qui:la vostra borsa,l’abbiamo trovata mentre pescavamo e poi Minato ci ha raccontato del fatto e siamo venuti a riportarvela …”implorò Fugaku 
“la nostra borsa … i nostri vestiti!!”urlammo contentissime 
“Adesso giratevi”disse Yoshino 
Dopo che si girarono cominciammo a vestirci e ci facemmo raccontare tutto da Fugaku e Shikaku che si scusarono per il loro gesto pervertito offrendoci un piatto di ramen (e va bene  DUE!) e ce ne ritornammo a casa. 
Lunedì: mi svegliai,mi lavai,presi il vestito più bello che avevo e prima di uscire mi riguardai allo specchio. 
Oggi era il gran giorno: avrei finalmente saputo cosa doveva dirmi. 
Mentre passeggiavo mi feci le ipotesi più fantasiose possibili sulla sua domanda, arrivai nel giardino dell’ accademia e lo vidi. 
“Ciao Kushina”mi disse 
“Ciao Minato … allora cosa dovevi dirmi?”gli domandai
“Ecco … io … volevo sapere se ti andrebbe …” 
“Ti andrebbe di fare cosa Minato?Su dimmelo!”gli risposi e cominciai ad avvicinarmi a lui come se volessi baciarlo.
“Ti andrebbe di insegnarmi alcuni dei tuoi sigilli?” 
“Coooooosa tutto questo per chiedermi di impararti a fare dei sigilli!” 
“Ti dispiace così tanto?Non sei obbligata ad accettare”
“Uffa … e io che credevo che …”pensai.”Va bene ti imparerò alcuni dei miei sigilli”. “Ti ringrazio”rispose lui . 
Lui mi prese per mano …  
 

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Capitolo 4
*** -Sentimenti-1a parte ***


SENTIMENTI 1a PARTE

 
Cara Pai, è passato più di un mese da quando ti ho scritto l’ultima volta, e quindi cercherò di essere il più breve possibile. 
Quel giorno Minato mi prese per mano e mi portò nel bosco. 
“Qui non ci vedrà nessuno”mi disse 
“Posso sapere perché vuoi imparare alcuni dei miei sigilli?”domandai
“All’accademia mi sono accorto che sai fare numerosi sigilli e quindi ho pensato che mi avresti potuto aiutare”rispose (sì lo ammetto nessuno in tutta Konoha  è migliore di me a fare sigilli,dato che quelli del mio clan sono i più bravi in assoluto e poi sono le uniche cose che mi riescono bene) 
“Posso aiutarti a fare cosa?” chiesi incuriosita 
“Puoi aiutarmi a migliorare la mia nuova tecnica che è basata sulla velocità, ho pensato che potrei applicare dei sigilli su dei kunai artigianali a tre punte, o direttamente sui nemici per potermi teletrasportare mentre combatto”mi spiegò Minato 
“E una bella idea, ma perché non me lo hai detto subito?” 
“Sai,non ho parlato a nessuno della mia tecnica perché voglio fare una sorpresa a tutti, soprattutto al mio maestro e credevo che se te ne avessi parlato tu saresti andata a dirlo proprio a lui, rovinandomi la sorpresa” 
In quel momento mi sono sentita esplodere, credevo che avesse fiducia in me, invece come tutti pensa che io sia una chiacchierona, che non mi importa di niente e di nessuno, che mi piaccia picchiare e fare scherzi  agli altri per il gusto di vederli soffrire(un po’ sì ad esserne sincera) e soprattutto mi vede come una piccola teppista e non come una normale ragazza,anche se di normale ho poco . 
Se lui mi avesse detto di non dirlo,io non l’avrei fatto,e sarei stata contenta di sapere che si era confidato con me,ma non l’ha fatto.
“Non posso aiutarti, mi dispiace”dissi delusa 
“Perché ?Prima mi hai detto che mi avresti aiutato,ho detto per caso qualcosa di sbagliato?” 
“Sì è vero, ma adesso mi sono ricordata che devo allenarmi anche io e poi ho un mucchio di cose da fare,vai da Okuni anche lei ha imparato qualche sigillo dalla maestra Ina!!Sei uno stupido Minato!!!” mi voltai e cominciai ad andarmene più infuriata del solito.
“Allora anche tu sei come gli altri, credevo di essere speciale per te come avevi scritto nel biglietto, ma era tutto un metodo per far sì che io accettassi la tua proposta, una volta che ti imparerò a fare i sigilli ti dimenticherai di me e andrai tra le braccia di Okuni”pensai tra me 
“Kushina dove stai andando,ti prego perdonami se ho fatto o detto qualcosa di sbagliato”provò a scusarsi, ma io me ne andai,delle sue belle parole dolci,che credevo che fossero sincere,non me ne importava più nulla. 
“Sei un calcolatore Minato!”dissi ma ormai ero troppo lontana da lui 
“Sei un approfittatore,insensibile e sei cattivo!”urlai 
“A chi ti riferisci?”disse una voce 
“Okuni sei tu … niente è un modo per far uscire la rabbia”cercai di scusarmi con le lacrime agli occhi.
“Credevo che ti fosse successo qualcosa,mi hai fatto preoccupare”
“No, tranquilla sto bene” 
“Per caso hai visto Minato?”mi chiese 
“Sì, è nel bosco si sta allenando, lui pensa solo a quello,è da tanto che non lo vedi?”domandai,non riuscivo più a trattenere le lacrime
“No affatto, mentre si allenava mi ha chiesto di fargli compagnia,ci siamo allenati e siamo usciti insieme”disse con un tono un po’ strano 
“Usciti insieme?”domandai tristemente 
“Sì,stava andando tutto a meraviglia fino a quando un vecchietto non è venuto a disturbarci …” 
“Ha disturbato cosa?” 
“Certo, infondo siamo amiche;quel vecchietto è venuto proprio mentre ci stavamo per baciare,ah vedi questa collana me la regalata proprio lui quel giorno,ti piace?” 
“Carina, vi stavate baciando?State insieme?” 
“No, non ancora, però non dire a nessuno quello che ti ho raccontato è un segreto che si dice solo alle amiche più care” 
Mi sentivo malissimo,il mio cuore era in mille pezzi 
“Minato è un ragazzo dolcissimo e gentile non solo con me ma con tutti anche con chi gli sta antipatico, è perfetto come fidanzato,poi magari chissà come marito …”disse con un tono che non mi piaceva 
Non la lasciai finire che corsi via, in quel momento odiai Minato perché mi nascondeva troppe cose e soprattutto lui era la causa del mio dolore. Gli starò antipatica? Ama davvero Okuni?L’unica risposta che pensai era “sì”. 
Mi gettai sul letto e cominciai a piangere a dirotto. 
“Cosa ti è successo amica mia?”
Era la voce di Mikoto, mi faceva tanto piacere che lei fosse qui con me, lei ormai era una sorella e le raccontai tutto. 
“Non pensavo che fosse così …”mi disse 
“Neanche’io … “risposi asciugandomi le lacrime 
“Che cosa è successo Mikoto?”era la voce di Yoshino 
Mikoto spiegò la situazione a Yoshino. 
“E tu credi alle parole di Okuni?”mi domandò 
“Sai,se so che c’è una ragazza che è interessata al ragazzo che mi piace non le divento amica,e farei di tutto per portarglielo via” 
“Kushina, ha ragione Yoshino, non hai pensato che quella volta che Keiji ti ha rubato il diario lei non sia stata una sua complice?”mi domandò Mikoto”Sei stata tu a dirmi che ti era sembrata che uscisse dalla tua camera, e per dirti cosa?Vogliamo diventare amiche?” 
“Quella Okuni non mi è mai piaciuta …”disse Yoshino 
“Anche se mi sta mentendo,rimane il fatto che Minato è più legato a lei che ha me,infatti ,da come ho capito,non si fida di me”dissi io 
“Ma cosa stai dicendo?”cercò di consolarmi Mikoto 
“Ti basta ricordare il giorno della tua festa:Minato ha chiesto ad Okuni di accompagnarlo,adesso dimmi e sii sincera: perché non l’ha chiesto a me?”domandai  arrabbiata 
“Non lo so”rispose Mikoto 
“Questo vuol dire che Minato sta facendo il doppio gioco e chissà che cosa vorrà fare!”esclamò Yoshino 
“A cosa ti riferisci?”domandai 
“Magari,lui si sta solo divertendo con voi due e quando sarà il momento architetterà qualcosa che lo farà diventare più popolare agli occhi dei suoi amici”spiegò Yoshino 
“E quindi?”chiese Mikoto 
“Semplice dobbiamo fare in modo che non succeda” 
“E come?”chiesi 
“Prepareremo una bella vendetta che gli farà passare la voglia di imbrogliare,prima che tu diventi completamente cotta di lui. 
Ho già un piano ma mi servirà il tuo aiuto Kushina …”disse Yoshino 
“Non so se voglio fargli una cosa del genere …”dissi 
“E cosa vuoi?Scoppiare di nuovo in lacrime dopo che scoprirai il suo piano?E poi guarda come ti ha ridotta!” 
“Hai ragione Yoshino,allora cosa hai in mente di fare?”disse Mikoto 
“Kushina tu adesso va da lui,scusati per la scenata,imparagli quei maledetti sigilli e cerca di far in modo che lui sia attratto da te”spiegò Yoshino 
“Attratto da me?Ma mi hai vista!Dimmi almeno come potrei fare!”dissi 
“Semplice:vesti un po’ scollata,mettiti le minigonne e sii ammiccante” 
“Vuoi che Kushina si comporti e si vesta da prostituta, per fare cosa?Uno scherzo di cattivo gusto?”disse Mikoto 
“Non sarà uno scherzetto di cattivo gusto, ci riprenderemo una rivincita contro i ragazzi falsi come Minato!”urlò Yoshino 
“Non mi sembra giusto e se fosse tutto falso?Minato potrebbe amare Kushina,se fosse così gli spezzeremo il cuore”Mikoto era davvero preoccupata,invece io ero decisa su cosa fare. 
“Yoshino dimmi il tuo piano”dissi con tono convincente 
“Tu ti avvicinerai a lui mentre gli impari a fare i sigilli,sfruttando alcune erbe afrodisiache faremo sì che Minato faccia la figura del maniaco davanti a tutta la Foglia,tu non soffrirai e per noi ragazze tu diventerai l’idolo di tutte quelle che sono state prese in giro da ragazzi come il biondino che ti piace tanto” 
“Yoshino non pensi alle conseguenze?Se in balia delle erbe Minato farebbe qualcosa di grave, sarà cacciato dall’accademia, dopo tutto quello che fa per essere accettato dagli altri,Kushina dimmi che non sei d’accordo con questo piano” Mikoto era sempre più preoccupata
“Mikoto stai tranquilla,Yoshino ha perfettamente ragione!Dopo quello che mi ha fatto non mi importa se lui soffrirà a causa mia, poi se vorrà qualcuno con cui consolarsi c’è Okuni,quindi,prima che lui mi disintegri completamente il cuore, io mi riprenderò una rivincita”dissi io più malvagia che mai.
“Kushina … non puoi …”disse Mikoto,mentre io e Yoshino ci allontanavamo dalla mia stanza. 
In poco tempo arrivai nel punto dove mi aveva portato Minato quella mattina:lui era lì che si allenava
“Minato”lo chiamai 
“Kushina!”mi rispose 
“Minato scusami per prima … stavo già nervosa di mio e all’improvviso non c’è l’ho fatta più e sono esplosa”provai a scusarsi 
“No,non ti preoccupare … adesso stai bene?”mi disse con il suo solito modo sdolcinato 
“Sì,allora vuoi ancora imparare i miei sigilli?”gli domandai 
“Sì, ti ringrazio Kushina sono sicuro che ci divertiremo ad allenarci insieme” e mi sorrise 
“Certo ci divertiremo”gli risposi 
(soprattutto mi divertirò io a vederti soffrire razza di stupido,le tue intensioni sono state quelle di sfruttarmi dall’inizio,aspetta che questo noioso allenamento finisca e alla fina sarò io quella che si metterà a sorridere mentre tu verrai isolato da tutta Konoha… )






Ciao a tutti mi dispiace di aver aggiornato la storia adesso,ma in questi giorni sono stata molto impegnata con la scuola. 
Ho un piccolo favore da chiedervi: ho scritto altri capitoli di questa fic,ma adesso non sono molto sicura di farla continuare 
come avevo scritto,per questo, potreste lasciarmi un commento con qualche suggerimento per il continuo? 
Grazie in anticipo
Euphiekai

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Capitolo 5
*** -Sentimenti 2a parte- ***


 SENTIMENTI 2a parte 
 
… “Allora dimmi:cosa devo fare?”mi domandò Minato 
“Per prima cosa ti imparerò dei sigilli facili da fare,poi passeremo a quelli un po’ più complicati …”cominciai a spiegare 
“Va bene,faremo come vuoi tu !”mi rispose Minato 
Il sole cominciava a tramontare,e devo dire che Minato non se la cavava male per essere il suo primo giorno. Durante tutto il pomeriggio mi ero mostrata fredda nei suoi confronti perché ce l’avevo ancora con lui,pensavo alle parole di Okuni,al modo più vendicativo per fargliela pagare, dato che mi stava prendendo in giro;per questo la mia rabbia saliva tutte le volte che con tono gentile Minato si rivolgeva a me e mi sorrideva, ma poi mi ricordai che Yoshino mi aveva detto di essere più sexy che potevo,anche se non sapevo che cosa significasse.
Mentre ritornavo a casa incontrai proprio Yoshino che mi disse “Allora come è andata?Hai provato ad essere più ammiccante possibile?” 
“No,sono stata per tutto il tempo nervosa e lo guardavo male” 
“Cooooosa ti avevo detto di essere ammiccante non terrificante” 
“Dimmi come si diventa una ragazza sensuale,piuttosto che urlare!”risposi furiosa 
“Devi essere gentile,disponibile,sexy devi fargli gli occhi dolci …” 
“Devo fargli anche le fusa,per caso?” 
“Ma Kushina è possibile che non capisci mai una mazza!!”disse Yoshino,poi prese una borsa e me la diede 
“Domani all’allenamento mettiti questi,ci vediamo”e se ne andò.
La mattina successiva aprii la borsa:c’erano dei vestiti “e io dovrei mettermi queste cose,guarda cosa mi ha dato quella pazza!” 
Decisi comunque di metterli (anche se non erano nel mio stile e sinceramente mi ero stancata di sentirla sempre urlare) e andai da Minato.
“Ma come ti sei vestita?”mi domandò incuriosito 
“Perché non sto bene vestita così?” 
“Di solito tu non ti vesti così,e poi dato che ci dobbiamo allenare non credo che starai molto comoda …” 
“Io mi vesto come mi pare e piace”risposi altezzosa 
“Se lo dici tu, allora cominciamo?” 
“Sì cominciamo” 
Dopo una mezz’ora capii che Minato aveva ragione:quei tacchi erano scomodissimi e mi facevano male ai piedi. 
Quando la giornata stava per volgere al termine, io mi avevo i piedi completamente distrutti da quelle scarpe,le calze  avevano buchi enormi,mi faceva male la pancia perché la cintura della minigonna era strettissima e non si poteva guardare, il top scollato si era  rotto, mentre avevo provato a schivare un kunai di Minato, mi si vedeva anche il reggiseno e i capelli facevano uno strano rumore come se fossero di carta vetrata per tutta la lacca che avevo messo. 
“Andiamo Kushina prima che faccia buio”disse Minato 
“E’ una parola …”risposi con i piedi più doloranti che mai 
“Non ti senti bene?” 
“No per niente,ho i piedi che mi bruciano dal dolore. Se devi andare a casa vacci pure,non mi aspettare perché mi sa che io non arrivo nella mia stanza neanche per le nove!” 
“Allora ti aiuterò io”mi disse e cominciò a prendermi in braccio 
“MA COSA STAI FACENDO?METTIMI GIU’!!!”urlai invano, in un attimo mi riportò nella mia stanza e mi poggiò sul mio letto. 
Stava per andarsene,ma prima che potesse farlo lo chiamai:”Minato” 
“Che c’è?”rispose 
“Grazie” 
“Di nulla” 
Prima di andarsene mi sorrise,arrossii e il mio cuore cominciava a battermi sempre più forte.”Ma cosa mi prende adesso?Dopo l’allenamento devo vendicarmi per quello che mi hai fatto”pensai “ma è quello che voglio?”e mi addormentai.
Il giorno seguente (mi vestii normale),andai al solito posto e cominciammo ad allenarci. 
“Kushina su avanti domandaglielo!”disse una voce dentro di me “che cosa aspetti?dov’è tutta la tua spontaneità,di certo non è andata a farsi benedire” continuò”va bene,uno,due,tre …”mi convinsi . 
“Minato, posso farti una domanda un po’ personale?” 
“Sì,l’importante che non lo sia troppo” 
“… tu ed Okuni vi siete visti durante gli allenamenti?” 
“No”rispose senza pensarci due volte,mi sembrò abbastanza sincero e così continuai con le domande.
“Per caso siete usciti insieme e … vi stavate per baciare”in quel momento se mi avesse detto di sì,non sapevo quale sarebbe stata la mia reazione .
“No ma che stai dicendo?Chi ti ha detto questa bugia?”mi disse un po’ sconvolto 
“Me lo ha detto proprio lei” 
“Tu le hai creduto?” 
“… un po’ si,dato che stai sempre con lei” 
“Non ci posso credere,eppure ti ho detto che in questi giorni mi stavo allenando per tutta la giornata e lo sto facendo da solo perché non voglio che si rovini la sorpresa!”a quelle parole tirai un sospiro di sollievo,capii che Okuni voleva solo portarmelo via e Minato non si stava prendendo gioco di me,e per questo, non si meritava la vendetta che  aveva architettato Yoshino. 
“Grazie al cielo”pensai,questa volta a voce alta e Minato mi sentì 
“non mi dire che è per questo che in questi giorni mi trattavi con indifferenza” 
“Sì è così,mi ero arrabbiata perché non me lo avevi detto” 
“Ma perché non sei subito venuta da me?” 
“Non lo so,mi dispiace”abbassai lo sguardo per la vergogna 
“Non fare così,adesso almeno sai che era una bugia” con un dito mi alzò la testa e fui costretta a guardarlo negli occhi. 
Le settimane passavano e mi sentivo molto meglio sapere che era tutta una bugia di Okuni e abbandonai l’idea della vendetta. 
Minato imparò subito a fare alcuni dei miei sigilli,credevo in realtà che volesse impararli tutti,ma un pomeriggio mi disse che sarebbe dovuto andare in missione con il suo team e sarebbe tornato a settembre .
“E così domani te ne devi andare”dissi dispiaciuta 
“Sì,ma tornerò presto e magari sarò io ad impararti qualcosa di nuovo”
“Volevo che tu fossi qui … sai tra un po’ è il mio compleanno …”
“Mi dispiace,non posso . Vieni con me,voglio farti vedere una cosa”
Minato mi portò sui volti di pietra,precisamente su un albero che si trovava da quelle parti e cominciammo a guardare le stelle sdraiati su un ramo. 
“Guarda quella è la costellazione del Capricorno,quella di …”cominciò a spiegarmi 
“Basta Minato,tanto non ci capisco niente!”dissi, cominciammo a ridere . 
“Minato,quella stella non fa parte di nessuna costellazione?”gli indicai la stella con il dito.
“No,non mi sembra,però è molto bella” 
“Mi dispiace che se ne stia tutta sola,a nessuno piace stare soli …” 
“Hai ragione,forse qualcuno le ha mentito e adesso crede di essere stata lasciata sola,ma non è così …” 
“Ti stai riferendo per quello che ti ho detto prima?” 
“Sì”rispose Minato con tono triste 
“Hai ragione,quella stella mi somiglia proprio …”gli dissi con tono scherzoso con la speranza di risollevargli il morale. 
“Siete identiche,vorrà dire che quando sarò in missione la guarderò spesso mi ricorderò di te”
“Hai la memoria così corta?Se è così sei inguaiato ” 
“Può darsi che tu abbia ragione” 
“Io ho sempre ragione!Cerca di ricordartelo!” 
“Ci proverò!” mi disse e scoppiammo di nuovo a ridere.
“Che sonno!”dissi sbadigliando 
“Vuoi tornare a casa?” 
“No,preferisco stare qui con te” 
“Va bene,allora vieni qui” mi disse e mi abbracciò;poggiai la mia testa sul suo petto e mi addormentai. 
Quando mi svegliai ero nel mio letto e lui era già partito .  



Ringrazio moltissimo killer1xs che mi ha incoraggiato molto e ho deciso di pubblicare il continuo. 
Killer1xs questo capitolo lo dedico a te e mi auguro che ti piaccia <3 
Baci da Euphiekai

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Capitolo 6
*** Un compleanno indimenticabile ***



  Prima di passare alla storia voglio ringraziare molto Hikari93 che ha recensito tutti i capitoli come Oichi, 
Killer1xs che oltre ad aver recensito mi ha scritto un messaggio che mi ha rincuorato molto,ha aggiunto la storia tra i preferiti,e ha aggiunto me come autore 
ire000,Nana_Nobu,sharry,_Nacchan_ per aver messo la storia tra le preferite 
Gattino Bianco,IreneGreco,The_Decline per aver messo la storia tra le seguite. 
Ringrazio tutti moltissimo e spero che la storia continui a piacervi!!! <3 
Baci da Euphiekai










UN COMPLEANNO INDIMENTICABILE  
 
Cara Pai oggi è stata una giornata indimenticabile:il mio compleanno. 
Questa mattina mi ero svegliata con il solito umore,tanto mai nessuno qui a Konoha, mi ha dato gli auguri . 
Minato se ne era andato più da una settimana, non vedevo l’ora di rincontrarlo perché,da quando avevo saputo che Okuni mi aveva mentito su di lei e Minato,volevo stare sempre con lui. 
Mentre pensavo,che a causa di Okuni avrei fatto del male a Minato,la vedi passare davanti ai miei occhi e non riuscii a trattenere la rabbia che provavo per lei da giorni. 
“Ciao Okuni,dimmi prima che se ne andasse Minato ha provato a baciarti,non dirmi che vi hanno interrotto di nuovo”dissi per provocarla. 
“No, ma mi ha detto che sarò la persona che gli mancherà di più e per questo non vede l’ora di rivedermi”rispose con sicurezza 
“E quando te l’avrebbe detto?”domandai 
“Ieri sera” 
“Ieri sera?Non dirmi che avete passato la notte insieme!”le dissi con sarcasmo 
“Si ieri sera siamo andati a mangiare il ramen da Ichiraku” 
“Ma davvero?Ma lo sai che sei proprio bugiarda?”
“Non capisco a cosa ti riferisci” 
“Ieri sera io sono stata tutto il tempo con Minato,quindi non è possibile che sia stato con te”
“Sì invece,è stato prima con te e poi con me” 
“Non è possibile perché abbiamo guardato le stelle tutta la notte e poi mi sono addormentata tra le sue braccia” 
“E chi ti dice che non sei stata con una sua copia?” 
“Ci siamo allenati insieme tutto il pomeriggio e poi siamo andati a guardare le stelle,dimmi quando avrebbe fatto una copia?Può darsi che ci sia stata tu con la copia …”
“No,ti sbagli,comunque Minato non sceglierà mai di stare con una ragazza che si comporta come un maschiaccio ”mi disse per farmi arrabbiare,infatti mi arrabbiai. 
“Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio ”le dissi con il sangue al cervello,avrei voluto strangolarla in quel momento. 
“Certo che te lo ripeto:Minato non sceglierà mai di stare …” 
Non le diedi il tempo di finire che le saltai addosso e cominciai a picchiarla più forte che potevo:avevo perso il totale controllo di me stessa. 
“sei proprio un maschiaccio,sei la vergogna di noi ragazze”mi disse mentre la picchiavo,per questo si prese un bel pugno sul naso 
“il mio naso!”esclamò 
“Ben ti sta!”dissi 
“Non ti permetterò di portarmi via il mio futuro marito!”
“Cosa?”e la picchiai ancora più forte,e lei non era da meno
“Kushina,sei sempre la solita!”mi girai era Mikoto che stava passeggiando con Yoshino 
“E’ lei quella che mi ha provocata ”provando a giustificarmi 
“Dove stai andando Okuni,con te non ho ancora finito!”gridai mentre lei se ne andava.
“Un giorno mi vendicherò!”mi disse 
“Kushina,guardati come sei ridotta andiamo dalla maestra Tsunade,magari lei ha un buon disinfettante ”disse Yoshino 
“No,assolutamente no!Se viene a sapere che ho pestato di nuovo qualcuno mi ammazza!” 
“Va bene,ma devi farti visitare,che tu lo voglia o no!”urlò Mikoto 
“Possiamo andare da mio cugino,lui ha studiato le arti mediche,si trova in fondo a questa strada”Disse Yoshino 
“Andiamo”risposi,infatti quella strega di Okuni non si era messa a guardare mentre la picchiavo, mi ha dato dei calci allo stomaco che nemmeno ti immagini …. 
Dopo essermi medicata,io e le mie amiche passeggiammo lungo strada e pensavo se sapessero del mio compleanno. 
“Ragazze,che dite di andare da Ichiraku,sapete ho consumato molte energie mentre picchiavo Okuni e adesso sto morendo di fame!”proposi 
“No,ci dispiace Kushina abbiamo da fare!”rispose Mikoto 
“Cosa?”risposi incuriosita
“Fatti nostri!”disse Yoshino 
“Sei sempre la solita antipatica …”risposi 
“Kushina mi dispiace,ma vedo vedermi con Fugaku,mentre Yoshino deve fare delle cose che gli ha chiesto l’Hokage” 
“Non posso venire a farvi compagnia?”
“No,non puoi” 
“Va bene,mi sa che me ne ritorno a casa …” 
“No,a proposito … Choza voleva vederti” 
“Per cosa?”
“E noi che ne sappiamo?”disse Yoshino 
“Potrebbe essere qualcosa su Minato” 
“Perché non me lo avete detto prima?”dissi tutta contenta 
“Abbiamo detto POTREBBE” replicò Yoshino 
“E’ qualcosa su Minato,me lo sento”e fuggii verso il luogo dove lui e il suo team si allenavano. 
“hai visto Mikoto,sta filando tutto liscio come l’olio” 
“Non montarti la testa Yoshino,abbiamo un sacco di cose da preparare prima che arriva …” 
Una volta trovato Choza,che si stava allenando con Shikaku e Inoichi,mi avvicinai a lui. 
“Choza,le ragazze mi hanno detto che volevi vedermi … per caso,c’entra qualcosa Minato?”domandai 
“Sì,devo darti qualcosa da parte sua,sai non sapeva il tuo indirizzo così l’ha spedito a me e mi ha detto di dartelo”rispose
“Di cosa si tratta?”dissi,non stavo più nella pelle 
“E’ un regalo per te,ma devi aspettare che io finisca i miei allenamenti prima di dartelo”
“E quando finisci?” 
“Quando la nostra tecnica di coordinamento sarà perfetta”
“Cosa?Questo significa che devo stare qui a guardarti tutto il pomeriggio?” 
“Sì,è così” 
Aspettai che Choza finisse gli allenamenti,dopo andammo a casa sua e mi diede un pacchetto con scritto “PER KUSHINA”,ero contentissima.
“Sei molto felice che se lo sia ricordato,non è vero”mi domandò 
“Già,sai è l’unico che se l’ha ricordato … aspetta tu come fai a saper che oggi è il mio compleanno?” 
“Me lo ha detto un uccellino … a proposito auguri”
“Grazie,mi sa che lo apro a casa … allora ci vediamo”
“Ciao Kushina poi fammi sapere!”
“Farti sapere cosa?”me ne andai “forse vuole sapere cosa c’è nel pacchetto” pensai 
Finalmente stavo per arrivare nella mia camera,mi sarei gettata sul mio letto e avrei finalmente aperto il regalo di Minato. 
“Buon compleanno Kushina!”urlarono Yoshino e Mikoto,mi vennero  le lacrime agli occhi per la felicità. 
“Non me lo aspettavo,grazie ragazze!”urlai più di loro 
“Kushina,è solo una festa di compleanno!Dai non piangere,altrimenti le lacrime le fai scendere anche me!Apri il regalo piuttosto!”disse Mikoto . 
Un enorme pacco rosso con un fiocco giallo si trovava dall’altra parte del letto. 
“E’ per me?Non dovevate!”dissi 
“Guarda che non è il nostro!”disse Yoshino 
“E allora di chi è?” non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase che l’enorme pacco si aprì da solo e spuntò fuori una ragazza. 
“Auguri cuginetta!Da quanto tempo non ci vediamo!A proposito … ti ricordi di me,rossa combina guai?”mi chiese 
“Sì sei mia cugina … Noel” risposi (meno male che mi sono ricordata come si chiamava altrimenti dopo Okuni,sarebbe stata lei a picchiarmi) 
“Certo,lo sapevo che ti saresti ricordata di me, sono passati molti anni dopo la distruzione del villaggio del Vortice e,conoscendoti credevo che mi avessi dimenticata!”disse con fare scherzoso 
“Ma il nostro legame è sempre stato forte e lo sarà per sempre Noel”le risposi. 
Ero molto felice di rivederla,quando ero piccola lei era come una sorella per me e tutt’oggi lo è ancora. 
“Ragazze,grazie ma adesso festeggiamo, è pur sempre la mia festa;quindi basta piangere!Dov’è la torta?”
“Bhè diciamo che non è proprio una torta … “
“Cosa?E’ tutto per me?”
“Si,ma lascia qualcosa anche a noi della super porzione di ramen di Ichiraku”Disse Mikoto 
“Pancia mia fatti capanna!!”e cominciai a mangiare 
   
 

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Capitolo 7
*** Noel ***


NOEL  
 
Mia cugina Noel è sempre stata una persona molto importante per me:al villaggio del Vortice era l’unica amica che avevo,l’ho sempre considerata una sorella. 
Un giorno,di tanti anni fa, mi fecero uno “scherzo” davvero orribile. 
Volevo tanto farmi degli amici e i pochi cugini che avevo mi tenevano a distanza perché dicevano che io ero troppo diversa da loro e che avevo un caratteraccio. 
Nonostante questo mi mettevo sempre in mezzo e parlavo anche se sapevo che a nessuno interessava la mia opinione. 
Un pomeriggio mi proposero di fare un gioco dove mi avrebbero bendato e avrei dovuto seguire delle indicazioni per ritrovare degli oggetti. 
Felicissima decisi di accettare,ignara del pericolo in cui mi avevano messa. 
Mi bendarono e seguii le indicazioni di uno dei bambini per ritrovare una bambola,che avevano nascosto. 
Questo gioco lo conoscevo perché lo avevo visto fare ad alcuni bambini davanti casa mia così,mi fidai e cominciai a seguire le indicazioni bendata. 
Mi sembrava che non finisse più:prima mi dicevano di andare a destra,poi a sinistra, sentivo delle strane risate e subito dopo delle onde:non era possibile il mare era lontano da casa mia. 
Mi dissero di fare un altro passo,caddi, mi tolsi la benda per paura:sotto di me c’erano tanti scogli appuntiti e l’acqua era molto alta. 
“Vi prego aiutatemi!”supplicai agli altri bambini 
“Non ti preoccupare adesso andiamo a chiamare qualcuno”mi risposero e se ne andarono 
Non avevo più forze,le mani mi bruciavano,capii che nessuno sarebbe venuto ad aiutarmi e che la mia vita sarebbe finita. 
Esausta mi lasciai cadere fino a quando non sentii qualcuno prendermi la mano:era Noel. 
“Ciao,stai bene?Io sono Noel tu dovresti essere mia cugina Kushina,dico bene?”mi domandò 
“Come fai a sapere il mio no… aspetta un attimo,cugine?” non potevo crederci 
“Si siamo cugine,sono arrivata adesso dal paese dell’Acqua,ti ho vista in pericolo e sono venuta ad aiutarti!”rispose. 
“Come facevi a sapere che ero io?” 
“I tuoi genitori mi avevano detto che eri uscita,quindi sono venuta a cercarti,quando ho sentito dei bambini che pronunciavano il tuo nome ho capito che eri tu” 
“Ti ringrazio per avermi salvata” 
Insieme ci dirigemmo al villaggio del Vortice e con il tempo diventammo inseparabili,fino a quel giorno. 
Quando scoppiò la guerra, il nostro villaggio fu distrutto,io fui portata a Konoha per diventare la nuovo forza portante,mentre lei andò in un orfanotrofio nel Paese del Vento,da allora non ci siamo più riviste. 
 
“Che ci fai qui Noel?”le domandai 
“Sono venuta per il tuo compleanno e … per imparare le arti mediche da un ninja che vive nel tuo villaggio” 
“Meno male,credevo che fossi scappata dall’orfanotrofio”e tirai un sospiro di sollievo 
“Guarda che io non mi chiamo Kushina Uzumaki!” 
“Mi stai offendendo?” 
“Sì,qual è il problema?” ci guardammo negli occhi per un secondo e poi scoppiammo a ridere. 
“Non sei cambiata neanche un po’ a quanto pare”disse 
“Anche tu sei come ti ricordavo”risposi 
Noel era diventata davvero bellissima:aveva i capelli rossi fino alle spalle,gli occhi blu e indossava un pantaloncino di jeans e una camicetta bianca. 
“A proposito chi è il ninja che deve insegnarti ad usare le arti mediche?”dissi mentre mi pettinavo 
“Una certa Tsunade,per caso la conosci?” 
Non ci potevo credere,mi avvicinai a lei e le presi le mani 
“Se ci tieni alla tua vita scappa è meglio che tu non la conosci,credimi lo dico per te”le dissi con tono convincente 
“Ma che dici?” 
“Faccio sul serio quando si arrabbia è peggio di me,i suoi colpi sono capaci di demolire montagne” 
“Oh mamma,alquanto pare tu la conosci bene”
“Sì,purtroppo è la mia maestra” 
“Ti credo:ma se non firma questo documento che dice che mi prende sotto la sua tutela io dovrò ritornarmene nell’orfanotrofio rinunciando all’occasione di trascorrere un po’ di tempo con te,è anche per questo che sono qui”
“Come hai fatto a trovarmi?” 
“Ho domandato un po’ in giro fino a quando non ho incontrato le tue amiche che hanno preparato la sorpresa” 
“Quelle due sono fantastiche!” 
“Allora qualcosa è cambiato,ti sei fatta delle amiche finalmente!” 
“Sì,hai ragione a proposito dove sono i regali che mi hanno portato ieri mi sono dimenticata di aprirli” 
“Qui,dentro la busta e c’è anche il mio”
“Non dovevi”
“Non preoccuparti,piuttosto aprili sono curiosa di vedere che cosa ti hanno regalato”
“Ok”e aprimmo i regali 
“Questo è di Mikoto vediamo … è un profumo,un po’ troppo femminile,ma mi piace.Questo,invece è di Yoshino è una collana” 
“Tieni adesso apri il mio”disse contenta Noel 
“Sì lo faccio subito … un orsetto di peluche?” 
“Non ti piace?” 
“No non è questo,è solo che ho la sensazione di averlo già visto”
“Hai ragione tanti anni fa ne comprammo due ma subito dopo la guerra tu lo dimenticasti in camera mia e da quel giorno l’ho conservato nella speranza di ridartelo” 
“Adesso mi ricordo:quando uscii di camera tua mi presero e mi dissero che dovevo andare a Konoha,non ebbi tempo di prenderlo” 
“Guarda Kushina: c’è un altro regalo per te, di chi è?” 
Guardai il pacchetto:era quello di Minato 
“E’ di Minato”le risposi 
“E chi sarebbe?” 
“Un amico”risposi arrossendo 
“Perché non me l’hai detto subito?”
“Cosa?”
“Che avevi un fidanzato!” 
“Non è il mio fidanzato!”urlai 
“Ma ti piace,e anche parecchio dal tuo colorito”
“Sì lui mi piace” 
“Spero che almeno sia una tipo simpatico perché per il tuo carattere ne dubito che ti vengano dietro i tipi affascinanti;poi chi se lo sarebbe aspettato da te che quando eravamo piccole dicevi che i maschi ti davano sui nervi e volevi che scomparissero tutti!” 
“Sono cambiata da allora,e poi Minato è un bel ragazzo”
“Se lo dici tu!Non è per caso che ti sei innamorata del tipo a cui vanno dietro tutte?”
“No,più o meno”
“Non fraintendermi lo dico perché non voglio che tu ti faccia strane illusioni e soffrire a causa sua”
“Non preoccuparti,lui è tanto dolce con me”
“Allora vuoi aprirlo?”
“Che cosa?”
“Il regalo,a quanto pare sei stracotta di questo Minato”
Aprii il regalo:all’interno c’era un carillon e un biglietto
“AUGURI DI BUON COMPLEANNO SPERO CHE IL REGALO TI PIACCIA,PER FALO FUNZIONARE DEVI PREMERE IL PULSANTE AL LATO. 
CI VEDIAMO PRESTO MINATO. 
Premetti il pulsante,il carillon si aprì e si illuminò:è un cielo stellato come quello che abbiamo visto la notte prima che se ne andasse.
Misi il carillon sul comodino e insieme a Noel andammo a cercare Tsunade .
“Ciao Kushina,vedo che ci sei anche tu Noel”ci salutarono Mikoto e Yoshino 
“Kushina dimmi come va il piano?”domandò Yoshino 
“Quale piano?” risposi 
“Quello su Minato”
“Non è vero niente,Okuni si è inventata tutto ne ho parlato con Minato e lui mi ha detto che non è successo niente,per fortuna” 
“Meno male che è finita così!”replicò Mikoto 
“Minato è troppo buono per fare una cosa del genere …” rispose Yoshino (ma sentila …) 
“Dove state andando?”domandò Mikoto 
“Stiamo cercando Tsunade,Noel deve imparare da lei le arti mediche”risposi 
“L’hai avvertita del percolo?” “Mi dispiacerebbe se le succedesse qualcosa è così giovane” mi sussurravano all’orecchio 
“Andrà tutto bene!”rispose Noel 
“Dato che ci hai sentite,sei proprio sicura di farti allenare da lei?Sai è un po’ permalosa …” 
“Non vi preoccupate,su Kushina andiamo”disse 
Arrivammo all’accademia dove trovammo Tsunade che picchiava il un jonin. 
“E’ lei la mia insegnante?”domandò preoccupata Noel 
“Sì,è lei”risposi 
“Salve signorina Tsunade,io sono Noel” 
“Ah,sì ti stavo giusto aspettando” 
“Le hanno detto che deve prendermi come sua allieva?”
“Sì l’Hokage mi ha detto tutto e accetto la tua richiesta”
“Sono contentissima,la ringrazio”
“Vieni con me Noel” 
Noel e la signorina Tsunade si stavano avviando,quando quest’ultima si girò e mi disse “Vieni anche tu Kushina!” 
“Dove?” 
“A imparare le arti mediche” 
“Che cosa?” 
“Dato che sono la tua maestra,non posso abbandonarti per seguirne un’altra che viene da un altro paese,quindi la tua amica ha avuto una brillante idea:quella di insegnare anche a te tutto quello che so sulla medicina” 
“Lei non può farmi questo,neanche tu Noel!”urlai furiosa 
“Se non accetti ti trascino con la forza!”riabbatté Tsunade 
“Sei cattiva Noel” 
“Se sei mia amica devi farmi compagnia!”rispose facendomi l’occhiolino,mentre Tsunade mi trascinava per i capelli .  
      
 

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Capitolo 8
*** Aspettando te ***


ASPETTANDO TE
 
Sono passati mesi da quella volta che Tsunade mi prese per i capelli e mi costrinse ad imparare le arti mediche. 
A dir la verità,non lo trovo molto noioso come credevo che fosse e mi sto anche divertendo. 
Siamo agli inizi di settembre,  e in tutto questo tempo, non ho avuto nessuna  notizia di Minato fino ad oggi … 
“Buongiorno dormigliona!”mi svegliò Noel,che dormiva nella mia stessa stanza. 
“B-buongiorno”risposi sbadigliando “Perché mi hai svegliata non abbiamo lezione fino a lunedì” 
“Sì,lo so,volevo uscire a fare due compere,mi accompagni?” 
“No” 
“Che significa NO?” 
“NO significa NO!Buonanotte!”risposi e mi misi con la testa sotto le coperte 
“ALZATI PIGRONA”mi urlò in un orecchio,il mio povero orecchio … 
“Hai perso per caso l’udito?”risposi arrabbiata 
“Guarda che lo faccio per te:non avevi detto che in questi giorni sarebbe tornato il tuo principe azzurro?!” 
“Non lo so,potrebbe arrivare anche alla fine del mese,dato che siamo all’inizio!” (in tutto questo tempo che siamo state sempre insieme gli ho raccontato tutto quello che mi è successo,di Mikoto e Yoshino e soprattutto di Minato).
“A quanto pare non sei stata informata?”
“Informata di cosa?” 
“Il team del tuo Minato ha avuto dei problemi durante la missione,e l’Hokage gli ha ordinato di ritornare a Konoha” 
“Che problemi?” 
“E io che so!Ho sentito solo questo quando sono andata dall’Hokage” 
“Che voleva da te?”
“Nulla,voleva sapere di come mi trovavo a Konoha,le solite cose…” 
“Quindi Minato torna oggi?” 
“Sì,volevo portarti a fare acquisti per questo,ma se non vuoi venire …” 
“Dammi cinque minuti e sono pronta!”risposi buttandomi di fretta giù dal letto 
“Ok ti aspetto di sotto” 
 
Io e Noel ci dirigemmo ai negozi a fare acquisti,quando vidi Yoshino che mi chiamava .
“Kushina vieni fai presto!”mi urlò da lontano 
“E’ successo per caso qualcosa?” 
“Sì,è tornato Minato, è dall’ Hokage” 
A quelle parole,feci volare tutte le buste con i vestiti che avevamo comprato lasciando la povera Noel di stucco: 
“Ma dove vai?Non vorrai mica lasciarmi da sola!” 
“Non ho tempo,se vuoi vieni con me!” 
“Meglio di no!”  
 
Corsi velocemente e subito mi ritrovai davanti alla porta della stanza dell’Hokage. 
Stavo per aprire la porta quando vidi da una piccola fessura Minato in lacrime. 
“Mi perdoni,Hokage la prossima volta sarò più attento”si scusò 
“Non fare così,lo so che non è colpa tua”rispose l’Hokage 
“Sì,ma se io non …” 
“Minato smettila,hai fatto tutto il possibile per salvarlo” 
“Non è solo colpa tua,siamo un team e io sono il vostro jonin la colpa maggiore è la mia,quindi smettila di tormentarti”rispose seriamente il maestro Jiraija 
“Che cosa è successo,perché Minato sta piangendo?”mi domandavo preoccupata e decisi di andarmene perché non mi sembrava il momento più adatto per salutarlo. 
 
“Allora Kushina hai visto Minato?”mi domandò Noel 
“No,purtroppo,stava piangendo nella stanza dell’Hokage e non mi è sembrato giusto entrare in quel momento”risposi 
“Perché stava piangendo?” 
“Non lo so,lui non faceva altro che scusarsi e anche il suo maestro” 
“Perché non vai da lui?” 
“Non mi sembra il caso,e poi se vorrebbe parlare con me mi verrebbe di sicuro a cercare” 
“Non credi che sia tu a doverlo cercare?Magari adesso ti sta aspettando …” 
“Prima che incominciassimo ad allenarci mi disse una frase che mi fece capire che non aveva così fiducia in me,preferirà di sicuro parlare con la sua famiglia,i suoi amici più stretti …” 
“… con Okuni” aggiunse seriamente Noel
 “Che stai dicendo?”
“Minato è sempre venuto a salvarti e a consolarti,perché questa volta non può essere il contrario … o preferisci che sia Okuni ad approfittarsi di questo momento per stare con lui?” 
“Non credo che si lascerebbe consolare da lei,dopo quello che gli ho detto” 
“Ne sei così sicura?Quando si vuole un po’ di conforto da qualcuno,non fa differenza chi sia …”l’espressione di Noel si fece all’improvviso molto triste. 
“Mi stai dicendo di andare da lui?E se non mi volesse vedere?” 
“Per saperlo devi solo provare” 
“D’accordo andrò da lui” 
 
Mi convinsi,ed andai a cercarlo come mi aveva detto Noel,ma ormai era troppo tardi. 
Quando lo trovai lui era tra le braccia di Okuni,e lei, quando mi vide, mi fece una smorfia e strinse più a sé Minato. 
Ero arrivata tardi  e non mi rimaneva altro che andarmene. 
Passeggiavo da ore lungo le sponde del fiume e pensavo di quanto fosse forte il legame tra Okuni e Minato, che mi ha sempre tormentata. 
Loro si conoscevano prima che io arrivassi a Konoha,sono sempre andati molto d’accordo e prima che io mi innamorassi di Minato, tutti non facevano altro che dire che insieme facevano una bellissima coppia. 
Non volevo pensarci nemmeno  così decisi di continuare a camminare. 
 
Cominciò a piovere .Arrivai fino a quella casa abbandonata,dove Minato mi aveva portato quando scappai dalla festa di Mikoto,ricordai il calore di quelle braccia,di quanto mi avesse fatto piacere sapere che Minato mi aveva restituito il diario,e decisi di entrare. 
Aprii la porta e lo vidi,lui mi guardò ancora con le lacrime agli occhi. 
“Che ci fai qui?”gli chiesi 
“Volevo stare un po’ da solo,non mi veniva in mente nessun luogo tranquillo al villaggio,poi mi sono ricordato di questo posto e sono venuto”disse asciugandosi le lacrime 
“Vuoi che me ne vada?” 
“No,ti prego rimani con me” 
Arrossii e mi avvicinai a lui.
“Che cosa è successo?” 
“Tsumi è morto a causa mia,se fossi arrivato in tempo lui sarebbe ancora vivo!” 
“Tsumi è il ragazzo bruno del tuo team?” 
“Sì,lui. Io dovevo recarmi da lui perché era in difficoltà con dei nemici,ma mentre andavo ne ho incontrato degli altri e quando sono arrivato lui era già morto!” 
“Non è colpa tua!”dissi con tono convincente 
“E tu che ci fai da queste parti?Nessuno ti ha detto che ero tornato?”mi domandò 
“Passeggiavo,così per caso. Sapevo che eri tornato e che era successo qualcosa di spiacevole,e quando mi sono recata stamattina dall’Hokage per salutarti,ti avevo visto in lacrime” 
“Perché non sei venuta da me?” chiese guardandomi negli occhi 
“Quando sono arrivata,tu eri tra le braccia di Okuni e credevo che fossi ancora lì”risposi girando la testa dall’altra parte
“Sì è vero,ma me ne sono subito andato e sono venuto qui” 
“Perché?” 
“Beh,vedi … io stavo aspettando te” 
“Me?” 
“Sì,te” 
“Non me lo sarei mai immaginata dato che mi avevi detto che non ti fidavi di me” 
“Quando l’avrei detto?” 
“Prima di incominciare l’allenamento”
“Per questo eri così arrabbiata?” 
“Sì,dopo che Okuni mi raccontò che vi stavate per baciare diventai furiosa,all’inizio volevo vendicarmi di te perché credevo che mi stavi soltanto prendendo in giro” 
“Perché non lo hai fatto?”
“Perché tu mi dicesti che non era successo niente” 
“Se tu non me lo avessi chiesto ti saresti vendicata?” 
“No,avrei capito che non potevi farmi una cosa del genere” 
“Chi te lo assicura che non potrei farlo in futuro?” 
“Nessuno,poi tu non ne saresti capace …” 
“Sì,hai ragione non credo di esserne capace …” 
“E’ finito l’interrogatorio?” risposi per sdrammatizzare
“Quale interrogatorio sei stata tu a cominciare” 
“Adesso,posso fartela io una domanda?” 
“Sì,certo” 
Finalmente glielo chiesi,togliendomi questo dubbio una volta per tutte .
“Che cosa provi per Okuni?E per me?Sii sincero,ti prego”
“A Okuni voglio tanto bene,moltissimo,ci conosciamo da quando eravamo piccoli …” 
“Arriva al punto!Queste cose già le so,io voglio sapere se la ami oppure no!?Lo so che non sono fatti miei ma ho bisogno che tu mi dia una risposta …” 
“Le voglio molto bene,come una sorella,ma non la amo” 
“Davvero?E per me cosa provi?”dissi seriamente abbassando la testa 
“Per te?Io … non ti voglio bene come Okuni” 
Lo sapevo,mi odiava,avrei voluto non sentirla quella frase,Okuni è sempre stata più importante di me. 
“Ti ringrazio,per avermi risposto”adesso piangevo anch’io. 
Mi alzai per andarmene,mentre aprivo la porta mi sento tirare per un braccio:era Minato.
Richiuse la porta, mi mise contro il muro,mi guardò con i suoi occhi azzurri e profondi e mi disse: 
“Quando imparerai a lasciar finire gli altri di parlare,io non avevo finito”
“Non sono stupida,ho capito che mi odi e ti ho dato fastidio per tutto questo tempo,se tu me lo avessi detto prima io mi sarei allontanata da te”urlai 
“Non hai capito nulla,Kushina”
“Cosa?” 
“Non ti voglio bene come Okuni né ti odio … io ti amo”
   

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Capitolo 9
*** Incomprensioni ***


INCOMPRENSIONI
 
… “Tu mi ami?”risposi con un filo di voce e con le lacrime agli occhi. 
“S-sì, e tu?”mi domandò lui arrossendo e lo guardai negli occhi.
“I - io … beh … cioè … insomma …”mi tremavano le gambe e la voce,non riuscivo a fare una frase decente,avevo paura. 
Minato in quel momento cominciò ad accarezzarmi e mi sbottonò un bottone della mia camicetta:cominciai ad avere dei dubbi,soprattutto perché temevo che la sua confessione era dettata dai sentimenti di tristezza che provava in quel momento,e che quindi, non mi amasse sul serio.
Io la mitica Kushina Uzumaki,che non avevo paura di niente e di nessuno,ero terrorizzata,il cuore mi batteva all’impazzata e soprattutto non riuscivo a dire nulla. 
“Allora,non mi ami?E Perché tremi? Senti freddo?”mi disse abbassando lo sguardo e cominciò a spogliarsi. 
 Perché se mi ama si lascia coccolare tra le braccia di Okuni? Perché non ha subito rifiutato e non è venuto da me?Prima mi ha sbottonato la camicetta e adesso si sta spogliando,che cosa avrà mente?
“Tieni questa,è-è … molto calda … togliti la camicetta che è tutta bagnata” mi disse porgendomi la sua maglietta.
Lo guardai imbarazzata e tremavo ancora di più.  
“Potresti rispondermi?”mi domandò
“Io ti …” feci io 
  
La porta della casa si aprì,spaventati ci girammo a guardare chi fosse. 
“Finalmente ti ho trovato cuginetta!” 
“Lo sapevo che ti avrei trovata qui!Abbiamo, …  per caso, … interrotto qualcosa?”domandò Mikoto 
“Che cosa stai facendo Minato!Non ci credo: sei un pervertito come il tuo maestro!”questa volta fu la voce stridula di Yoshino. 
Mentre Yoshino fissava Minato in malo modo,Noel e Mikoto parlavano a bassa voce per la scena equivoca  che avevano davanti agli occhi:entrando avevano visto me in lacrime,terrorizzata,con la camicetta sbottonata,Minato mezzo nudo e chissà che pensieri sconci frullavano nella testa di quelle due. 
Uscii lasciando Minato senza una risposta e le ragazze mi seguirono. 
“Me la pagherai biondo di un Namikaze!” disse arrabbiata come sempre Yoshino.
 
Poco tempo più tardi arrivammo in camera mia,mi sedetti sul letto con l’aria di una che aveva sprecato la più grande occasione della sua vita, mentre le mie amiche si misero intorno a me e mi domandavano cosa fosse successo. 
“Allora cosa è successo tra te e Minato?”faceva Noel 
“Ti ha fatto del male?”domandava Mikoto 
“Ragazze,non c’è nulla domandare:la situazione che abbiamo visto è più che ovvia!Minato potrà anche avere il viso d’angelo,ma è un pervertito ed approfittatore come il suo maestro!Se mi avessi dato ascolto l’altra volta ….” 
“Non è come immaginate!Lui non mi ha fatto niente!”intervenni senza far finire Yoshino. 
“Calmati adesso,e raccontaci tutto dall’inizio”propose Mikoto. 
Dopo aver bevuto un po’ d’acqua,cominciai a raccontare tutto quello che era successo. 
“Sei proprio stupida Kushina!Finalmente hai sentito da lui le parole che hai sempre voluto sentire,e tu cosa fai?Fuggi come una stupida senza dargli un risposta?E perché eri così terrorizzata da lui?”mi rimproverava Noel. 
“Quando sono arrivata lì,l’ho visto disperato e ho pensato che mi stesse dicendo di amarmi solo perché voleva conforto,se mi amasse veramente perché è andato da Okuni?Successivamente ha cominciato a spogliarsi e ho avuto paura che mi facesse qualcosa di orribile”spiegai 
“Sì,può darsi che tu abbia ragione,ma scappando lui avrà inteso che la risposta alla sua domanda sia no”disse Mikoto. 
“Devi andare subito da lui a chiarire e dirgli che cosa provi”mi convinse Yoshino 
“Sinceramente,se fossi stata io al tuo posto,vedendo che Minato si spogliava,altro che alleviare il dolore che provava in quel momento,gliene avrei alleviato quello di una generazione!”disse per sdrammatizzare Noel. 
“Guarda che non che non sei d’aiuto se le dici così …”disse Mikoto 
“Stavo scherzando!Minato è un bel ragazzo chiunque vedendo in quello stato si sarebbe gettata tra le sue braccia!” 
“Adesso vuoi portarmelo via anche tu cuginetta?”le domandai con gli occhi lucidi. 
“Noel non vuole portartelo via,sta solo cercando di farti aprire gli occhi!”rispose Yoshino. 
“Farmi aprire gli occhi?”
“Se ti comporterai con lui ancora come hai fatto oggi,lo perderai sicuramente e quella strega di Okuni se ne approfitterà per farti soffrire,e una volta che le cosa saranno andate come lei aveva sperato piangerai ancora,ma non per il dolore,per il rimorso di esserti trattenuta quando non dovevi”spiegò Mikoto. 
“Avete ragione,non so che mi sia preso,ma di una cosa sono sicura:devo parlargli e dirgli quello che provo!”dissi convinta. 
 
Passai i due giorni seguenti a casa con la febbre,la camicetta che si era bagnata mi aveva fregato,ma grazie al chakra della volpe e alle cure di Noel,mi sono subito ristabilita. 
“Buongiorno Kushi!A quanto sembra stai meglio oggi!” 
“Sì,molto e grazie a te”
“Non mi ringraziare!A proposito oggi andrai da Minato?”
“Non lo so”
“Come non lo sai!?!Devi andarci,lui deve sapere che lo ami!”disse urlando 
“Lo so,ma perché urli così tanto?” 
“Io non sto urlando,sto solo pregando che tu non faccia il mio stesso errore!”
“Quale errore?” 
“Devi sapere che non sono venuta a Konoha solo per le arti mediche e per te,ma anche per dimenticare”
“Che cosa ti è successo?” 
“Come te mi sono innamorata di un bel ragazzo e non sono riuscita a confessargli i miei sentimenti. 
Dissi alle mie amiche di essermi innamorata di Julian,ma loro non si comportarono giustamente con me e andarono a dirlo non solo a Julian,che volevano portarmelo via ad ogni costo,ma a tutti i ragazzi;mi misero in una situazione dove anche le pareti sapevano quello che provavo. 
Io e Julian eravamo migliori amici e non gli confessai mai i miei sentimenti per paura di rovinare la nostra amicizia,ma ormai era troppo tardi:lo sapevano tutti e lui se la prese con me perché voleva che io glielo dicessi prima quello che provavo per lui e non che lo venisse a sapere da altri. 
Da quando giravano quelle voci su di me, non ebbi il coraggio di guardare in faccia Julian,mi sentivo come se lo avessi tradito e tutti mi prendevano in giro,sul perché una come me non abbia avuto il coraggio di dirglielo direttamente. 
Stanca di tutte queste voci urlai ai ragazzi che non mi piaceva Julian,dissi che lo odiai,ma fu la cosa più sbagliata che feci perché in quel momento lui era proprio dietro di me e aveva sentito tutto. 
Se ne andò,provai a chiamarlo ma lui non si voltò;per la vergogna di rivedere Julian e gli altri sono fuggita con la scusa delle arti mediche,se invece di fuggire gli avessi parlato non sarebbe finita così,la verità è che io mi sentivo tanto sola!”disse scoppiando a piangere. 
Non l’avevo mai vista in quello stato:anche lei come me,che sembrava tanto forte,era stata tanto debole e sola quando si è vista tutti contro;la abbracciai fortissimo e pregai che non mi succedesse mai una cosa simile. 
“Andrò da Minato,adesso.Mi dispiace per quello che ti è successo,ma grazie al tuo racconto mi hai fatto capire che non devo avere paura dei miei sentimenti e di cosa possa fare Minato”lei dissi consolandola. 
Mentre mi dirigevo verso la porta della mia stanza,sentii Noel che mi chiamò e mi disse: “Kushina ricordati che …” 
“Gli Uzumaki non sanno nemmeno che significa paura!”dicemmo insieme. 
 
 
Corsi verso il luogo dove il team di Minato si allenava e mi dissero che se ne erano andati da poco. 
Andai,allora nei corridoi dell’accademia,dove il maestro Jiraiya aveva una specie di studio e vidi se erano lì. 
Dalla fessura della porta vidi Minato e il suo maestro. 
“Mi fa molto piacere Minato che tu abbia accettato la mia proposta”diceva il maestro Jiraiya. 
“Io la ringrazio per avermi dato questa possibilità,farò in modo che episodi come quello di Tsumi non avvengano più!”disse Minato 
“Non c’è di che ma adesso scusami,ho un appuntamento con delle belle signorine e non mi va di farle aspettare molto!” 
“Il solito pervertito!”pensai e mi nascosi dietro una tenda prima che uscisse. 
“A domani maestro!”salutò Minato al suo maestro che stava uscendo. 
“E’il mio momento”dissi e entrai dentro la stanza di fretta,prima che Minato uscisse anche lui.
 
“Minato,posso parlarti?”domandai 
“Ku - Kushina,che cosa c’è?”mi disse sorpreso girandosi 
“Sono venuta qui,per dare una risposta alla tua domanda!”dissi con tutto il coraggio e la determinazione che avevo. 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Partenza ***


 PARTENZA

 
 
… “Volevo dirti che …”cominciai 
“Lascia perdere,non importa”mi disse,senza facendomi finire. 
“Che cosa?” gli domandai 
“Ti ho detto di lascar perdere,quella volta mi sono comportato in quel modo e ti ho detto quelle parole perché la morte di Tsumi mi aveva sconvolto,avevo bisogno di un po’ di conforto e quindi scusami,non volevo” 
“Non volevi?Anche quello che mi avevi detto era perché eri addolorato dalla morte di Tsumi?” 
“Sì,anche quello.Possiamo fare come se non fosse successo niente?” 
Lo sapevo,il mio presentimento quella volta era giusto,mi trattenni le lacrime.
“Io voglio dirti che io ti a …” 
“Cosa?” 
“Io ti apprezzo molto,non avrei mai pensato che mi facessi qualcosa di sbagliato” dissi abbassando lo sguardo sul pavimento. 
“Grazie,volevo dirti anche addio” 
“Come addio,dove te ne vai?” 
“Scherzavo!E’ solo che partirò per un viaggio per allenarmi con il maestro Jiraiya,e non so quando ritornerò” 
“Ah,capisco.Quando parti?” 
“Domani pomeriggio” 
“Va bene,adesso dovrei andare” 
“Ciao … verrai a salutarmi domani?” 
“Sì” 
“Non ce l’hai con me per l’altra volta,vero?La nostra amicizia è come prima,giusto?” 
“Sì,è rimasta uguale a prima” 
“Ah,che sollievo pensavo che mi odiassi!” 
“No,Minato io non potrei mai odiarti …”dissi chiudendo la porta e mi diressi da Noel. 
 
 
“Sono andate così le cose?” 
“Sì,dopo che mi ha detto così,non me la sono sentita di dirgli quello che provavo per lui:ho capito che non mi ama e vuole soltanto avermi come amica,si è preoccupato solo di questo alla fine” 
“Avresti dovuto dirglielo invece”mi disse tristemente Noel. 
 
Mangiai e mi feci una doccia,pensavo che forse avrei dovuto dirglielo lo stesso,ma come? 
Mi resi conto che a volte esprimere i propri sentimenti a parole è proprio difficile e soprattutto si ha una grande paura di non essere ricambiati,quando capisci che la persona che ami di più vuole solo averti come amica e niente di più. 
Mi asciugai,mi misi il pigiama e guardai il carillon che mi aveva regalato:era bellissimo come lui. 
 
Il giorno dopo io e Noel andammo da Tsunade,che voleva vederci con urgenza. 
“Cosa c’è maestra?” domandò Noel 
“Volevo dirvi che dobbiamo ricominciare ad allenarci, soprattutto negli antidoti” 
“E’ accaduto qualcosa?”domandai 
“Durante la mia missione,sono venuta a sapere il villaggio dell’erba ha delle ostilità un po’ con tutti i villaggi,ma un po’ di più con quelli della Foglia e della Roccia.Da quello che ho sentito potrebbe esserci un’altra guerra se non si troveranno delle soluzioni,per questo dobbiamo trovare degli antidoti contro questi veleni” 
“Maestra lei non è capace di farli?” 
“No,non è questo.Questi veleni sono nuovi e sono stati creati dai ninja dell’Erba per usarli contro i nemici,per questo dobbiamo studiarli prima che scoppi un’altra guerra” 
“Le promettiamo che ci impegneremo tantissimo”disse Noel  
“mi fa piacere sentirvelo dire,per questo comincerete subito a partire da adesso!” 
“Cooosa!?!ma lei ci ha dato dei giorni liberi!Non può farci cominciare subito!”dissi con un tono molto colorito 
“Come osi  disobbedirmi?Io sono la tua insegnante e voi le mie allieve,per questo mi obbedirete!”urlò Tsunade che diede un pugno vicino al muro facendolo in mille pezzi. 
“Se mi disubbidirete farete questa fine!” 
“Ai suoi ordini”rispondemmo. 
 
Quella megera di Tsunade ci tenne tutto il giorno a studiare quei maledetti veleni,fino al tramonto. 
“E con questo facciamo 52/108 veleni analizzati e catalogati!Il sole sta tramontando e noi siamo ancora qui a studiare uffa!”si lamentò. 
“Ci ha distrutto un pomeriggio!Cosa hai detto prima?” 
“Che abbiamo catalogato e an …” 
“Quello che hai detto alla fine!” 
“Uffa” 
“No!prima!” 
“Vediamo che ho detto prima … ah sì … il sole sta tramontando e …” 
“Minato!Parte oggi al tramonto e io sono ancora qui!Quanti altri veleni dobbiamo fare?” 
“Tsunade ci ha detto che ne dobbiamo fare almeno 60 per oggi” 
“Oh no!Così non posso nemmeno salutarlo prima che parta!” 
Dissi mettendomi le mani in testa. 
“Volevo tanto salutarlo …” 
“Su vai che aspetti,non vorrai mica farlo andare via!” 
“Ti ringrazio Noel!”la ringraziai e corsi via .  
 
Corsi verso le porte del villaggio il più veloce possibile, ero stanchissima dopo una giornata ad analizzare i veleni,ma ce la dovevo fare costi quel che costi!  
Finalmente ero arrivata vicino alle porte del villaggio,vidi i suoi amici che se ne andavano e pensai al peggio: “Se ne andato sono arrivata troppo tardi!”. 
Non ce l’avevo fatta,neanche stavolta. 
“Se ne andato,tornatene a casa!”mi disse una voce e mi girai alla mia destra. 
“Okuni!”esclamai 
“Se ne andato qualche minuto fa,lo sai ci siamo salutati affettuosamente e non si è proprio ricordato che mancavi” 
“Non ti credo,e poi che te l’ha detto?” 
“Non se ne sarebbe subito andato,ti avrebbe aspettato se si fosse ricordato di te,ma non lo ha fatto:infondo,lui non ha mai detto che tu sei importante per lui”mi diceva cercando di provocarmi 
“Non poteva fare tardi a causa mia,è normale che se ne sia andato”cercai di giustificarlo. 
“Sì,è perché non te ne torni anche tu a casa?Tanto Minato se ne andato e tu non sei riuscita a salutarlo”mi disse mentre se ne andava. 
Era già partito e io non potevo più farci nulla,così decisi di ritornare a casa. 
“Ehi,Kushina hai salutato Minato”mi domandò Choza 
“No,è già partito purtroppo …” 
“Non fare così:ti ha aspettato molto e anche quando se ne stava andando non faceva altro che girarsi all’indietro per vedere se arrivavi” 
“Davvero … mi ha aspettata?” 
“Sì,e adesso che mi ci fai pensare,lui non è ancora partito del tutto” 
“Dove è?” 
“Fuori dal villaggio c’è un piccolo paese,dove doveva recarsi il maestro Jiraiya perché doveva salutare una di quelle sue donne” 
“Grazie,Choza!”dissi contentissima. 
 
Corsi,corsi veloce:al fortuna mi aveva dato un’altra possibilità e io non potevo farmela sfuggire ancora. 
Quando vidi il piccolo paese,non sapevo dove cercare:forse era meglio che mi facessi dire Choza dove erano andati più precisamente. 
Poi cominciai a pensare: “Dove vanno i pervertiti?Ecco che la mia lampadina si accese:nei posti squallidi dove ci sono donne altrettanto squallide. 
“Ci sono posti squallidi in giro?”cominciai a domandare,ma tutti imbarazzati, dalla mia domanda, abbassavano il capo e mi dicevano di no,fino a quando non incontrai un tipo molto,ma molto ubriaco che mi indicò un posto. 
Arrivai e vidi il maestro Jiraiya in atteggiamenti strani con della donne (che scena rivoltante) e gli chiesi dove fosse Minato. 
 
“Fuori a fare un giro,dirgli che partiamo fra cinque minuti”mi disse. 
Lo cercai di fretta,fino a quando per la mia imbranataggine non inciampai su un sasso,ma prima di finire a terra sento qualcuno che mi prese. 
“Ti sei fatta male?”aprii gli occhi e lo vidi. 
“Minato!” 
“Che ci fai qui?” 
“Ero venuta a cercarti” 
“Ti è successo qualcosa?” 
“No volevo salutarti prima che tu partissi ma sono arrivata tardi” 
“Volevo aspettarti di più,ma il mio maestro aveva da fare” 
 
“Ehi Minato sbrigati dobbiamo andare!”era la voce del suo maestro 
“Sì,solo un attimo. Devi dirmi qualcosa?” 
“Sì,io ti …” 
“Minato facciamo tardi se non ti sbrighi!” 
“Tu cosa?”
“Io ti …” 
“Devo andare Kushina,sarà per la prossima volta …”mi disse e stava per andarsene, lo tirai verso di me fino a quando non lo baciai. 
“Io ti amo”gli dissi con le lacrime agli occhi e mi poggiai al suo petto. 
Lui rimasto imbambolato,mi tolse dalle sue braccia,mi guardò e baciò,stingendomi fra le sue braccia più forte che poteva. 
“Anche io ti amo,Kushina”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Buoni Propositi!?! ***


BUONI PROPOSITI !?!  
 
 
Cara Pai, ne è passato di tempo da quando ti ho scritto l’ultima volta ….  Sai in questo periodo mi sto impegnando molto nelle arti mediche, ma ovviamente, io e Noel combiniamo guai la per la maggior parte del tempo e dobbiamo sopportarci quella arpia di Tsunade che non fa altro che darci punizioni sempre più pesanti …. Mi chiedo: ma quando si troverà un uomo che se la porti sul suo cavallo bianco in un posto sperduto, il più sperduto possibile, e così saremmo tutti felici e contenti?Mai. 
Adesso, per la gioia infinita di Tsunade, mi trovo in ospedale con una gamba rotta mentre aspetto il pranzo, come me la sono rotta?Beh,diciamo che la colpa non è del tutto la mia, come il 99% delle volte, ma è di Okuni.Già quella strega di Okuni. 
Cosa è successo?Adesso te lo racconto … . 
 
Era la vigilia di capodanno,quella mattina ero uscita con Noel e Mikoto perché dovevamo comprare i vestiti per la festa di Capodanno, che si sarebbe tenuta quella stessa sera nel giardino principale di Konoha, alla quale erano invitati solo i ninja della Foglia.   
Dopo uno girovagare di ore tra quelle maledette vetrine,scegliemmo tre vestiti che a malapena ricordo,dato che ho lasciato fare tutto a Noel che è una patita per la moda. 
“Questo colore si portava l’anno scorso” diceva “Questo modello non ti sta bene” ecc … insomma, avrebbe scelto lei i miei vestiti e, per non sentirla urlare, facevo sì con la testa qualsiasi cosa che lei trovava favoloso.Che noia! 
 
Dopo aver fatto acquisti ritornai a casa con Noel, mentre Mikoto andò da Yoshino che era appena ritornata da una missione. 
“C’era davvero bisogno di perdere tutto questo tempo per dei vestiti?”dissi.  
“Certo,stasera andiamo ad una festa ed è l’ultimo dell’anno,quindi ci vuole qualcosa di super”ribatté lei incrociando le braccia. 
“Se lo dici tu!” 
“ Dovresti ringraziarmi … dimmi un po’: parleresti così anche se alla festa ci fosse Minato?” 
Mi bloccai di scatto,non sapevo che dire e cominciai a sentire un calore come se fosse Ferragosto;a quel punto si girò anche Noel,mi guardò e poi accennò un piccolo sorriso. 
“Lo sapevo!Sei così spavalda e diretta su tutto tranne quando si parla del tuo Minato … guarda che ho capito che è successo qualcosa tra te e il biondo prima che se ne andasse” 
“No!Non è successo niente di importante quando sono andata da lui!”urlai.
“Nemmeno un bacio?” 
Mi pietrificai. 
“Allora vi siete baciati!Perché non mi hai detto niente?” 
“Shhhh,la smetti! Non volevo farlo sapere, ma così lo sapranno tutti se non la smetti di farmi domande!” 
“Ok,scusa è solo che avevo voglia di esultare”si scusò Noel. 
 
 Quando venne la sera, cominciammo a prepararci per andare alla festa,il vestito celeste che mi aveva comprato Noel non era poi così male, non avevo l’abitudine di mettere dei vestiti femminili molte volte,per questo rimanevo perplessa ogni volta che ne indossavo uno e mi guardavo per ore nello specchio. 
“Dobbiamo sbrigarci Kushina!” disse Noel aprendo la porta del bagno mentre io continuavo a fissare il vestito. 
Lei era davvero molto carina con quel suo vestito fucsia,sembrava una caramella con quelle mollettine colorate e il trucco che aveva comprato quella stessa mattina. 
Certo che lei,al contrario di me,sapeva vestirsi e prepararsi, in poche parole ero solo io quella che non capiva mai niente di vestiti,trucco,ecc … . 
Uscimmo di corsa,io dovetti ritornare per un minuto indietro dato che mi ero dimenticata di mettere le scarpe facendo così,arrabbiare Noel che non voleva perdersi i fuochi d’artificio per  nulla al mondo. 
“Sei sempre la solita Kushina!”mi urlò non appena corsi di nuovo in camera a cercare le scarpe. 
 
Una volta raggiunto il giardino,dove si sarebbe tenuta la festa,vedemmo Mikoto che arrivò sotto il braccio di Fugaku,era una scena divertente perché Mikoto gli stringeva il braccio contenta e Fugaku era girato dall’altra parte con la testa,come se si vergognasse che qualcuno potesse cominciare a prenderli in giro;in quel momento,mi venne una delle mie battutine sarcastiche,ma non la feci per paura di far arrabbiare Mikoto e per non far imbarazzare Fugaku ancora di più. 
Dopo venne Yoshino con Shikaku, ben tutt’altra scena con loro due. 
Loro non stavano insieme (così dicevano) ma io e le altre li vedevamo già come una coppia sposata. 
Yoshino trascinava per la maglia Shikaku che le implorava di lasciarlo camminare con le sue gambe,non mi venne nessuna battuta su di loro,anche se il vestito di Yoshino non era il massimo della femminilità e chissà quale suo antenato glielo aveva donato,mi venne  solo una preghiera per il povero Shikaku che stava facendo la figura dell’idiota davanti a tutti senza rendersene conto. 
Il colore del mio viso cambiò non appena vidi che arrivava Okuni,avrei voluto puntarle un dito e dirle che avevo baciato Minato,così giusto per vederla diventare nera dalla rabbia e farla soffrire,anche se non sapevo fino a che punto mi avrebbe creduto. 
Indossava un vestito cortissimo,tanto che tutti i ragazzi si giravano a guardarla non appena passava,lei li salutava come se fosse una celebrità,ondeggiava nel passo con quel suo vestito appariscente, e non degnava di uno sguardo quelle due povere ragazze che erano con lei. 
Su consiglio di tutte,decisi di non farmi vedere e soprattutto di stare il più lontano da lei,tutte volevamo festeggiare l’ultimo dell’anno in santa pace, io accettai tanto avrei avuto a disposizione tutti i 365 giorni dell’anno nuovo per vantarmi della mia storia con Minato, per darle una lezione per tutto il dolore che mi aveva provocato e per essersi approfittata di me. 
No,l’altra volta non mi era bastata per picchiarla come si deve,mi ero ormai messa in testa che avrei dovuto massacrarla, volevo vederla strisciare davanti ai miei piedi chiedendomi di risparmiarla,già mi immaginavo la scena di me sul podio che abbracciavo Minato e lei stecchita sul pavimento che mi implorava pietà. 
Con quella mia fantasia seguii le altre e lasciai che le cose filassero tutto liscio,almeno l’ultimo dell’anno. 
La festa fu fantastica,anche se dovevo ripararmi dalle occhiatacce di quella vipera che mi mandava da lontano,prima di inaugurare il nuovo anno ci fu il conto alla rovescia,lo stappo delle bottiglie di champagne una delle quali mi fu versata addosso (questa me la paghi Noel),i fuochi di artificio e poi venne il momento di dire i buoni propositi per l’anno nuovo. 
E qui avvennero altri fuochi d’artificio,tra me ed Okuni. 
Ogni ninja doveva salire sul palco e dire al microfono i suoi propositi per l’anno nuovo davanti a tutti e al Terzo Hokage che aveva una faccia un po’ strana da quando erano entrate delle ballerine,a fianco a lui c’era Tsunade che dormiva ubriaca sul tavolo che, quando ha visto tutto quello champagne, i suoi occhi erano diventati a forma di cuoricino, e si era data alla pazza gioia non appena furono stappate le prime bottiglie. 
Diversi ninja salirono sul palco a dire i proprio propositi: chi voleva la pace tra i villaggi,chi voleva più fratellanza tra i ninja, le solite cose insomma tranne per Choza che disse che avrebbe voluto perdere qualche chilo in più, Fugaku disse qualcosa sul suo clan e Shikaku, più che proposito, pregò Yoshino di non maltrattarlo e, se proprio non ne poteva fare a meno, di non farlo in pubblico. Tutti risero e il colore del viso di Yoshino si fece sempre più vicino al nero mentre faceva con la mano il gesto che gli avrebbe tagliato la testa non appena fosse sceso. 
In quel momento non gli bastò più un proposito ma una benedizione, infatti prima di scendere e andare da Yoshino si fece il segno della croce e guardò il cielo “Salvami tu, Rikudou Sennin !” Quello che successe dopo ve lo lascio immaginare,anche perché,non lo so nemmeno io. 
Salì sul palco anche Okuni che disse: “Vedete,io non sono una ragazza che pretende tanto, dato che ho già molte qualità, a differenza di altre (capii che si riferiva a me anche dal modo in cui mi guardò); spero solo che quando la persona che mi piace ritornerà mi confessi i profondi sentimenti che nutre per me da tempo, che io ovviamente ricambio; mi auguro che non si lasci condizionare dall’uccello del malaugurio che è invidiosa del nostro profondo amore e cerca in tutti i modi di portarmelo via con i suoi trucchetti.  Spero che questo nostro amore duri per sempre e che possa così sposarlo. Pregherò affinché chi vuole portarmelo via finisca i propri giorni da vecchia e acida zitella, rimpiangendo di non essere nata con la bellezza e con le doti della sottoscritta.” 
Mentre tutti si asciugavano le lacrime per il suo discorso al quanto disgustoso e irreale,divenni rossa per la rabbia e, nonostante Mikoto cercò in tutti i modi di trattenermi,mi fiondai inferocita sul palco. 
Uccello del malaugurio? Vuole sposarsi il mio Minato?Io finire i miei giorni da zitella?Rimpiangere di non aver avuto le sue doti?Quali ‘sue doti’,forse si riferiva a quella da strega e di … termine a piacere per indicare un comportamento da donna frivola, che vi lascio immaginare? Come poteva avere il coraggio di dirmelo davanti a tutti? 
Non appena arrivai sul palco la guardai malissimo,lei sbiancò per la paura, ma poi disse rivolgendosi a tutti: “Kushina di anche tu che Minato è solo mio così mi assicurerò che il mio messaggio l’abbiamo sentito tutti” 
“Te lo puoi scordare” 
“Su,non crederai mica che Minato sia davvero interessato ad un maschiaccio come te?” 
Mi stava provocando. 
“Guardati,sei così poco femminile e aggraziata nei modi,su come ti vesti, perché dovrebbe venirti dietro un ragazzo affascinante come Minato che può avere di meglio?Al limite con te potrebbe solo voler giocare per poi buttarti via e venire tra le mie braccia,non credi?” continuò la sua provocazione. 
“STAI ZITTA BRUTTA STREGA,A DIFFERENZA DI TE CHE TE LO PUOI SOGNARE SOLO LA NOTTE, NOI CI SIAMO BACIATI E MI HA DETTO CHE MI AMA!”urlai davanti a tutti che rimasero col fiato sospeso, perfino Tsunade che stava dormendo si svegliò. 
E io che avevo voluto tenerlo nascosto!Adesso lo sapeva davvero tutta Konoha. 
Le mie parole fecero arrabbiare Okuni che cominciò a picchiarmi e io non mi trattenetti. La picchiai con tutta la forza che avevo, questa volta si che le feci proprio male,come desideravo. 
Stavo per darle il colpo di grazia quando Mikoto mi prese da dietro trattenendomi,mentre Okuni fu soccorsa dalle sue amiche. 
Fummo divise da altri ninja, Mikoto mi rimproverò per il mio comportamento mentre Noel era entusiasta di me. Per la confusione non mi accorsi di Okuni che si avvicinò a me silenziosamente e mi spinse dal palco.
Mi alzai con l'intento di trucidarla davanti a tutti,ma non appena cercai di alzarmi,mi venne un fortissimo dolore alla gamba che si era rotta.   
 

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Capitolo 12
*** Una pericolosa vacanza sulla neve ***


UNA PERICOLOSA VACANZA SULLA NEVE
 
Cara Pai oggi non puoi immaginare dove sono adesso! 
Siamo in montagna!E sì ha capito bene, in montagna!Più precisamente sulle montagne a nord del Paese della Neve in una baita. Che bello è la prima volta che vedo la neve e sono contentissima! 
Come mai mi trovo qui?Sono in vacanza, finalmente!Per mia fortuna non ci sono solo io ma anche altri ninja di Konoha e ovviamente le mie amiche!Invece,per mia sfortuna, c’è anche Okuni e sì la vacanza è anche per lei … ma non voglio pensarci, è una vacanza e per questo, devo solo divertirmi in santa pace. 
Ieri il Terzo ha fatto chiamare tutti i ninja della mia età e ci ha detto che potevamo prenderci una vacanza, più precisamente cinque giorni sulla neve, tranne i jounin. Non appena finì di parlare si sentì un grande grido di felicità, il mio ovviamente, che non mi risparmiò la faccia perplessa del Terzo che mi guardava con aria sconcertante, mentre tutti si girarono verso di me eccetto le mie amiche che si misero una mano sulla fronte e facevano no con la testa, come se volessero dire “no, questa pazza non è amica mia” oppure “quando la smetterà di farci fare queste figure?”, ma a me non me ne fregò più di tanto. 
“Almeno so che non vi dispiace la montagna” disse il terzo. 
Dopo la mia bella figura, le altre per paura che facessi qualche altra cosa, mi trascinarono fuori dalla stanza con destinazione centro commerciale: operazione vestiti invernali. 
Domandammo al commesso dei vestiti perfetti per la neve, e soprattutto dovevano essere più alla moda possibile su ORDINE di Noel, anche lì le persone dovevano sapere che lei era una che si vestiva alla moda e che non passava in osservato. 
Mi misurai vestiti e vestiti, per comprarne alla fine solo qualcuno  “giusto per i cinque giorni che rimaniamo lì”disse Mikoto, ma perché fammi provare tutti quei vestiti? “Per vedere quali ti stanno meglio”rispose Yoshino con quel tono seccato che la contraddistingue. 
Mi fu rifilato, tra i tanti vestiti, un giubbino rosa, non che il rosa non mi piacesse, ma non lo vedevo bene su di me, ma dato che mi rendeva fashionissima, come mi aveva detto Noel, lo tenni. 
“Come va la tua storia con Minato?”cominciò a dire Mikoto. 
“Quale storia?”risposi diventando rossa. 
“Ma non vi siete baciati?”disse Noel. 
“Sì …”il mio rossore aumentava “Spero che non si sia sbagliato come l’altra volta” 
“L’unica cosa che devi sperare e che quando ritornerà a Konoha si ricordi ancora di te e che vi siete baciati” 
“Noel!”la sgridarono Yoshino e Mikoto. 
“Scusatemi!Su via, stavo scherzando!Anche io credo che lui l’ami davvero ” 
“Credo anche io che lui mi ami, quando ritornerà sarà sicuramente  cambiato, spero che non lo siano i suoi sentimenti per me e soprattutto, che Okuni ci lasci in pace perché già so che quando ritornerà farà di tutto per dividerci …” conclusi tristemente fermandomi. 
“Non le permetteremo che ti faccia una cosa del genere”mi dissero abbracciandomi. 
“Certo che ho davvero delle belle amiche”pensai, per poi riprendere a camminare con le altre. 
 Dopo un po’ ci salutammo, cominciava a fare buio e l’indomani ci saremo dovute svegliate presto; così ritornai a casa con Noel.
Una volta tornata a casa, avevo l’intenzione di andare a dormire presto,già ne avevo l’intenzione.  Sono rimasta sveglia a causa di Noel che faceva le mia e le sua valigia, il problema non era questo è solo che, avendo comprato una miriade di vestiti, non ci entravano  e così ogni volta toglieva e rimetteva i vestiti nella speranza che entrassero. 
Prima di fare la sua valigia, selezionò i vestiti più alla moda, gettandomi addosso quelli che non le piacevano, poi cercò in tutte le maniere di farceli entrare tutti (cosa del tutto impossibile); mise la sua valigia piena di vestiti sul letto e cominciò a saltarci sopra perché voleva a tutti i costi infilarli tutti, e dopo vari tentativi giunse alla  conclusione che doveva stirarli. 
Già quella pazza ha stirato fino all’una di notte senza farmi chiudere occhi, e quando sembrava che tutto fosse in silenzio gridò così forte che mi fece svegliare di soprassalto “Kushina, si sono bruciati i miei vestiti!” 
“Non è meglio?Così la finisci con la tua indecisione su cosa portarti,adesso hai meno scelta!”risposi senza tener conto della sua espressione da  cucciolotto abbandonato.  
“Buonanotte, cuginetta!”le risposi girandomi dall’altra parte, quando sentii una stana puzza di bruciato 
“ …. Noel ma hai bruciato molti vestiti?” 
“No, due o tre al massimo … perché me lo chiedi?” 
“Sento una terribile puzza di bruciato” 
“Oh no! Mi sono dimenticata di spegnere il ferro da stiro!” 
Mi precipitai fuori dal letto e con Noel andai nella stanza dove c’erano i vestiti. 
Qualsiasi al primo impatto potrà dire “sono solo devi vestiti”, già era quello che mi dissi anche io, ma la scena cambiò quando era tutta la casa che stava prendendo fuoco. 
Il fuoco dei vestiti si era esteso anche sulle tende e rischiava di espandersi per tutta la casa, mentre Noel, armata di secchi pieni d’acqua, cercava di spegnere le fiamme, io corsi al telefono per chiedere una mano a qualcuna delle mie amiche. 
Tutti i telefoni erano spenti, mi vedevo persa, ma mi venne l’idea su chiamare Tsunade, era l’unica che mi rimaneva da chiamare. 

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Tsunade rispose, e come se rispose. 
Peccato che fosse ubriaca fradicia e quando le ho chiesto aiuto lei mi ha risposto che aveva bevuto un ottimo sakè e, per questo, ne ordinava un altro. 
Cominciò a delirare, diceva strane cose su una lotteria e che aveva perso metà del suo stipendio e che si era giocata anche la pipa del Terzo Hokage … ma lasciamo stare, non voglio entrare in dettagli che non mi interessano. 
Dove eravamo?Ah sì, la mia casa che va in fiamme e io che cerco aiuto al telefono. 
Attaccai la cornetta del telefono ed andai ad aiutare Noel, infondo come dice il proverbio chi fa da sé fa per tre. 
Quando le fiamme furono spente, mettemmo tutto a posto. 
Erano sorti i primi raggi  del sole, così io e Noel ci gettammo stanche sui nostri letti, ma neanche un paio d’ore che suonò la sveglia. 
“Cinque minuti”dicemmo spegnendo la sveglia, ma non furono solo cinque, ma trenta. 
Ci svegliammo perché sentimmo le voci di Mikoto e Yoshino che ci chiamavano e ci dicevano di fare presto, perché l’autobus stava per partire e noi non eravamo pronte, anzi non eravamo neanche sveglie. 
Senza capire nulla, ci vestimmo come furie, afferrammo le valige, o almeno quello che rimaneva, saltammo sull’autobus, che stava per partire senza di noi. 
E’ inutile dirti che facemmo nell’autobus: dormimmo per tutto il tragitto, anche all’autogrill i miei occhi si chiudevano nonostante avessi davanti un piatto di ramen, senza poi contare le battute inzuppate di veleno che mi mandava Okuni sul mio aspetto. 
Avevo così sonno che non la sentivo nemmeno parlare … . 
Era pomeriggio quando arrivammo al paese della Neve, in una piccola baita molto suggestiva.  
Non appena scesi dal autobus, mi resi conto che non avevo mai visto un paesaggio così bello, neanche a Konoha, mi ricordava molto il mio villaggio, anche se li non c’era mai stata la neve.
Una signorina molto carina ci diede il benvenuto e ci disse di salire sopra dove c’erano le nostre stanze, nelle quali avremmo potuto lasciare le nostra valigie. 
La mia stanza, o meglio, la nostra stanza era la 110 che si trovava al secondo piano subito dopo le scale. Divisi la stanza oltre che con Noel, anche con Yoshino e Mikoto, fui l’ ultima a disfare la mia valigia, perché andai subito a farmi un bagno che puzzavo ancora di bruciato.  
Dopo essermi lavata, scesi giù, dove mi aspettavano le altre. 
 
 
Appena arrivata ho preso una palla di neve in faccia da Noel, che  andò subito a nascondersi; io non mi sono di certo tirata indietro e ho cominciato a rincorrerla dappertutto, fino a quando non sono scivolata sul ghiaccio sbattendo la testa contro un albero. “La solita Kushina” disse Yoshino trascinandomi per un bordo della maglietta nella baita, e sì ormai ci aveva preso gusto a trascinare la gente per un lato dei vestiti, meno male che la botta mi ha lasciato mezza stordita sulla neve altrimenti non mi sarei fatta trascinare da lei in quella maniera, ma lasciamo stare … . 
Nella baita mi misero subito del ghiaccio, intanto avevano acchiappato anche Noel che, vedendomi stecchita sul lettino con il ghiaccio che mi ricopriva la maggior parte della faccia, se la rideva.  
Mi tolsi il ghiaccio non appena mi fu ritornata un po’  di lucidità mentale e uscii di nuovo fuori per vedere che facevano gli altri. 
Tutti si divertivano,almeno così mi sembrava. 
Me ne andai un po’ in giro, vidi molti ninja che si lanciavano le palle di neve, altri facevano pupazzi di neve (orribili) e una folta schiera di ragazzi miopi, guardavano la strega che si esibiva con delle giravolte sul ghiaccio.Che scena rivoltante!
Tra i ninja però, non riuscivo a vedere Noel e le altre, fino a quando non mi chiamò da lontano Mikoto che agitava un braccio per farsi vedere da me: 
“Kushina!Abbiamo fittato uno slittino ti va di farti un giro?” 
“Ma che domande mi fai?Certo che vengo!”così le risposi e le andai incontro. 
Beh per le mie amiche, era meglio che avessi risposto un no, dato che ne ho combinata subito dopo un’altra delle mie. 
Raggiunsi Mikoto e gli altri sulla pista, avevano fittato un  grande slittino marrone e si lanciavano a grande velocità giù dalla montagna. Volli subito provare,così non prestai attenzione alla fila che dovevo fare per salirci e mi sedetti sopra con Mikoto e Noel. 
Frettolosamente, senza prestare la minima attenzione ai consigli di Inoichi, che sulla montagna era molto esperto, mi buttai giù velocemente. 
All’inizio mi sono divertita moltissimo, ma poi io e le altre abbiamo cominciato ad avere paura, perché la velocità a cui andava lo slittino diventò ingestibile per un certo senso, tentammo di fermarlo, ma l’unica conseguenza fu che cambiò direzione. 
“Avresti dovuto ascoltare quello che ti diceva Inoichi!”mi rimproverò Mikoto. 
“Scusami è che ero molto ansiosa di provare!”le risposi. 
Lo slittino finì per rompersi e io e le altre scivolammo sulla neve, tranne Mikoto che stava per cadere da un precipizio. Subito le allungai la mia mano e riuscii a prenderla, ma per la pendenza,  finimmo entrambe col cadere giù. 
“Va tutto bene ragazze?” urlò disperata Noel. 
“Sì più o meno … tu vai a chiamare qualcuno”rispose Mikoto. 
 
Aspettammo per ore, ma di Noel nemmeno l’ombra, la temperatura si stava abbassando e non potevamo muoverci perché non conoscevamo la zona . 
“Ma dove diavolo è finita tua cugina?” 
“E io che ne sono!” 
“Fa freddo … deve sbrigarsi, ho un dolore fortissimo al piede … spero che non aumenti” 
“Forse te lo sei rotto … comunque dobbiamo rimanere sveglie perché se ci addormentiamo potremo non farcela” 
“Credi che qui ci siano animali pericolosi?” 
“Può darsi … ehi Mikoto ti ho detto che non devi addormentarti ….” 
“Sono tanto stanca …”disse prima di addormentandosi. 
“Spero che qualcuno arrivi prima che mi addormenti anch’io …” 
Passarono altre ore, il cielo si faceva sempre più scuro e faceva sempre più freddo. 
“Devo rimanere sveglia!Sveglia!Sveglia!” mi ripetevo. 
Col passare del tempo si fece sempre più scuro e anche i miei occhi si chiusero …



Ciao a tutti miei cari lettori! 
Allora secondo voi che succederà nel prossimo capitolo? 
Ne succederanno delle belle e non vi preoccupate Mikoto e Kushina non sarann mangiate da nessun animale selevatico. 
Un grazie molto, ma molto speciale va ad Hikari e Oichi che commentano ogni capitolo, ma soprattutto a FuyuShounen che da poco ha cominciato a seguire la mia fic e ogni giorno mi commenta un capitolo, GRAZIE! 
Un ringraziamento speciale a chi ha aggiunto la fic tra le preferite e seguite. Siete fantastici! * vi applaude commossa* 
Che dirvi, spero che questo capitolo vi piaccia e di leggere le vostre opinioni. A presto <3
BUONA EPIFANIA A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 13
*** Un inatteso ritorno ***


Mi svegliai con un terribile mal di testa e non riuscivo a capire dove fossi. 
Ero al caldo sotto quelle coperte che profumavano di lavanda e sotto la testa avevo un cuscino morbidissimo, magari ce ne avessi uno uguale! 
Per questo mi tolsi dalla testa l’ipotesi di essere stata rapita, un nemico mi avrebbe fatta dormire sul pavimento non in un albergo a 5 stelle. 
Mi girai dall’altro lato e vidi Mikoto che dormiva beatamente, chissà se si era svegliata mentre dormivo e sapeva dove ci trovassimo. 
Spostai lo guardo sulla finestra: nevicava. 
Quella stanza mi sembrava quella che dividevo con le altre nella baita nel paese della Neve … ma questa è proprio la mia stanza! 
A questo punto mi alzai e notai che a un lato dalla parete c’erano le valigie di Noel, aperte, con i vestiti che uscivano da fuori. 
La porta si aprì, erano Yoshino e Noel con delle coperte azzurre. 
“Ti sei svegliata, finalmente!” disse Yoshino. 
“Finalmente?” chiesi. 
“Tu e Mikoto state dormendo da ieri sera e adesso sono le due del pomeriggio … certo che il freddo fa proprio brutti effetti …” disse Noel poggiando della coperte sul mio letto. 
“A proposito perché tutto quel tempo per arrivare?Non hai pensato che io e Mikoto saremmo potute morire congelate?Ma dove diavolo sei …” mi bloccai non appena Noel si girò e mi fece vedere un cerotto in mezzo alla testa. 
“Mi dispiace, ecco, vedi … la prima persona che ho incontrato, dopo avervi lasciate, è stata Okuni. Ero terribilmente spaventata così ho chiesto aiuto a lei e quando mi sono voltata lei mi ha …”
“Ti ha cosa?” 
“ … colpita” 
“Colpita?” 
“Sì, decisamente e anche parecchio forte da come puoi vedere” 
“MA SEI STUPIDA O COSA?TRA TANTA GENTE PROPRIO DA LEI VAI PER CERCARE AIUTO!QUELLA STREGA HA PERSINO TENTATO DI FARMI UCCIDERE!” risposi urlando. 
“Kushina, calmati, adesso stiamo bene” parlò Mikoto che si era svegliata, forse, per le mie urla. 
Io non volevo sentire giustificazioni al comportamento meschino della strega, così cominciammo un’allegra discussione. 
A Yoshino non interessò minimamente  la discussione e con la solita aria scocciata mise le coperte sui letti. 
Quando ebbe finito, prese un pacchetto di gomme della tasca, ne prese una e cominciò a masticare. 
“A nessuno interessa chi è stato a salvarvi?” la sua domanda non ebbe risposta, perché nessuna di noi la sentì dato che eravamo nell’anima della discussione. 
Lei rassegnata sospirò e continuò quello che stava facendo. 
Io, furiosa come non mai con Okuni che non pensavo che arrivasse a tanto per soffiarmi Minato, mi alzai dal letto, non curante delle parole delle mie amiche, e mi avviai verso la porta. 
Prima di uscire presi la vestaglia verde, che misi sopra il pigiama, e una volta fuori dalla stanza, scesi le scale. 
“Adesso gliela faccio vedere io” era l’unico pensiero che occupava la mia mente, infondo chi se lo sarebbe mai aspettata una cosa del genere da parte sua!Se fosse capitato a me non l’avrei lasciata morire nonostante la odi più di ogni altra cosa. 
Scesi le scale, mi guardavo intorno con la speranza di vederla per suonargliele di santa ragione. 
La porta della baita si aprì, la vidi entrare con quel suo falso sorrisetto, che ben le riesce, e una schiera di corteggiatori che le facevano domande di ogni tipo. 
Lei contenta del suo “pseudo successo” tra i ninja si vantava e si sentiva orgogliosa passandosi ogni tre secondi la mano fra i capelli. 
“Eccoti, brutta assassina!” urlai puntandole un dito contro. 
“So che mi odi ma chiamarmi assassina è un po’ troppo bella addormentata, non credi?” rispose lei sorridendo. 
“Come hai potuto colpire Noel che era andata a cercare aiuto per me e Mikoto?Ho sempre saputo che eri una strega, ma non ti facevo così!” 
“Certo che tu e tua cugina siete proprio delle tipe strane!Nessuno può provare quello che affermi giusto?E’ meglio che torni a dormire ” mi disse girandomi la spalle e continuando a camminare con la schiera di corteggiatori. 
Volevo tanto darle una lezione, ma come l’avrei spiegato agli altri il mio comportamento? Infondo non aveva tutti i torti: nessuno poteva provare quello che stavo dicendo, non c’era nessuno con Noel quando era successo. 
Tutti sanno di quanto la odi, quindi potrebbero pensare che abbia convinto mia cugina a dire una cosa del genere, d’altronde Okuni era vista dagli altri come una brava ragazza. 
Era la parola di Noel contro quella di Okuni, e sicuramente non avrebbero dato molta importanza alle parole di mia cugina. 
Rassegnata perché se c’è qualcosa che non mi piace è perdere, decisi di andarmene in camera a riposare ancora un po’ . 
Tornata di sopra le altre non stavano litigando, ma bisbigliavano sottovoce. 
“Che cos’è tutto questo bisbigliare?!  State per caso parlando di me?Beh sappiate che non ho toccato un capello ad Okuni…” 
“Come mai?Credevamo che gliela avresti fatta pagare a quella lì!” rispose Mikoto. 
“Non vale la pena di picchiarla, se mi domandassero la causa e io gliela dicessi, non mi crederebbe nessuno” risposi togliendomi la vestaglia per rimettermi nelle coperte. 
Detto fatto, mi misi dentro il letto e mi addormentai. 
Quando aprii gli occhi era solo per la fame e a differenza di prima in camera mia non c’era nessuno. 
Sentii, però, un gran fracasso che veniva dal basso, forse stavano facendo un festa. 
Ad una festa ci sono sempre cose buone da mangiare e quindi scesi con l’intento di riempirmi ben bene lo stomaco. 
Rimessa la vestaglia scesi, vidi degli addobbi colorati con scritto “buon compleanno” e mi domandavo di chi potesse essere la festa; mi diressi verso il primo tavolo che vidi e cominciai a mangiare tutto quello che trovavo. 
“Ma come sei elegante con la tua vestaglia, sei proprio sexy dovresti metterla più spesso Habanero” 
“Okuni” fu la mia risposta non appena la vidi.  
“Che ne pensi del mio vestito! Ah scusami una come te non può certo capirle queste cose!Deve essere proprio una brutta cosa … ” 
“In che senso?” 
Okuni rise malvagiamente, mi prese per un braccio e mi portò dove c’era il karaoke. 
“Lasciami strega!” dicevo cercando di togliermi da dosso il suo braccio, ma lei mi teneva ben stretta e io che non ero nel massimo delle mie forze, non riuscii a liberarmene. 
Una volta giunte ai microfoni mi lasciò, e afferrò un microfono. 
“Vi state divertendo alla festa che ho preparato per il nostro festeggiato?” disse sui presenti Okuni, tutti si girarono verso di lei, cominciarono a farle spazio per poi rispondere alla sua domanda con un lungo sì. 
“Mi fa molto piacere!” rispose facendo compiacere la platea che la stava sentendo. 
“Guardata chi abbiamo qui: la ragazza che si spaccia per la sua fidanzata!” 
“Cosa la festa è per …” pensai. 
“Guardate che vestito sexy indossa l’Habanero!” tutti in sala risero guardandomi. 
 “Non credevo che indossassi la vestaglia alle feste!A questo punto facciamo entrare il festeggiato così può vedere meglio che cosa indossa la sua ragazza!” 
Vidi Minato che entrava dalla porta che si trovava di frante a me, mi imbarazzai moltissimo, mi guardò e abbassai il capo. 
“Kushina” mi disse una volta che si fu avvicinato, lo guardai ma non feci nulla. 
“Avanti Kushina perché non dai il tuo regalo a Minato, è il tuo fidanzato no?Oh non mi dire: non gli hai portato nulla perché non  sapevi che oggi era il suo compleanno? Ma che razza di fidanzata sei?” 
In effetti non sapevo che oggi fosse il compleanno di Minato e comunque non gli avrei preso niente perché sapevo che era partito con il maestro Jiraiya. 
Chi se lo spettava di vederlo lì?Io non di certo. 
Non risposi alle domande di Okuni, sapevo che qualsiasi cosa avessi detto lei avrebbe continuato a prendermi in giro davanti a tutta la folla. 
Non avevo neanche tanta voglia di picchiarla, forse il freddo mi ha congelato la parte di cervello che si aziona quando qualcuno mi fa arrabbiare?Non credo.   
“Su Kushina è così che ringrazi colui che ti ha salvato dal congelamento?” 
“Cosa?Sei stato tu Minato a salvarmi?” risposi. 
“Sì, stavo venendo alla baita quando ho visto te e Mikoto svenute,così sono andato ad avvertire gli altri” rispose lui sorridendo “Mi fa piacere che tu stia bene”  
Okuni prese Minato sotto il braccio e  gli chiese: 
“Dato che manchi da molto tempo al villaggio, volevo informarti che durante la festa di Capodanno Kushina, forse ubriaca, ha urlato davanti a tutti che voi due vi siete baciati e che state insieme, è vero?” 
Minato arrossì come Okuni finì la frase, e mi guardò. 
“Su non fate i timidi tutti stanno aspettando questo momento!Kushina,dato che hai cominciato tu, perché non vieni qui e lo baci?Non vorrai fare mica la figura della bugiarda” 
Non mi mossi da dove ero, non avrei mai baciato Minato davanti a tutti solo per fare spettacolo, però non volevo neanche fare la figura della bugiarda.  
Tutti cominciarono a fischiarmi e voci di disapprovazione. 
“Perché sei ancora lì?Non vi vedete da tanto tempo, non provi il desiderio di abbracciarlo?Ci hai raccontato un bugia, non è vero?Un ragazzo come Minato non starebbe mai con una come te” 
La folla cominciò ad applaudire Okuni che sorrideva soddisfatta, mentre dai miei occhi scendevano solo lacrime. 
“Non è così, io amo Kushina ed è vero ci siamo baciati” disse Minato facendo zittire tutti. 
Okuni mi sembrò un po’ in difficoltà dalla sua espressione, ma poi riprese il controllo di sé. 
“Non c’è bisogno che tu copra le bugie di quella lì!” 
“Ti stai sbagliando lei non sta mentendo” 
Le parole di difesa di Minato mi fecero sentire per un po’ meglio, ma la folla cominciò a fischiare, non volendo creare altri problemi a me e soprattutto a Minato mi girai per andarmene. 
“Non te ne andare Kushina!” mi disse Minato. 
“Non mi interessa se tutti mi credono o no e adesso vorrei solo poter ritornare nella mia stanza; non sarei mai dovuta scendere maledizione!” risposi con gli occhi pieni di lacrime. 
Stavo per andarmene quando Minato mi prese per la mano e mi abbracciò. 
“Non voglio vederti piangere, e se devo rimanere qui senza di te preferisco andarmene via” 
Mi sussurrò queste parole dolcemente all’orecchio, poi con la mano mi sollevò la testa e mi guardò negli occhi. 
“Posso venire con te?” 
“Sì, se non ti dispiace …” 
Minato non mi fece neanche finire, mi baciò davanti a tutti che rimasero, compresa Okuni, con la bocca spalancata. 
Successivamente mi prese per mano e ce ne andammo. 
“Camera mia è da quella parte” gli indicai. 
“Lo so” 
“Come fai a saperlo?” 
“Ieri sera ti ho portato io in camera tua e sono rimasto con te tutta la notte” disse mentre apriva la porta. 
“A proposito, grazie. Scusami se mi sono dimenticata …” mi tappò la bocca con un dito non facendomi finire. 
“Shhh, l’unico regalo che ho avuto è quello di vedere che stai bene, mi basta questo” 
Mi sedetti con lui sul mio letto e cominciai a chiedergli perché anche lui si trovasse qui. 
“Il maestro Jiraiya è stato chiamato dal Terzo perché voleva il suo aiuto a Konoha, e mi ha lasciato qui perché l’Hokage gli ha detto che tutti voi vi trovavate nel Paese della Neve per una vacanza” 
“Cosa è successo a Konoha?” 
“Non ne ho idea, non credo che questa sia una vacanza per tutti noi, forse è soltanto un modo per nascondere quello che davvero sta succedendo”  
“Speriamo che non sia nulla di grave …” 
“Già” 
“E tu cosa mi dici del tuo allenamento?” 
“Beh diciamo che il maestro Jiraiya si è dedicato più al sua passatempo preferito che al nostro allenamento …”  
“Come al solito!” risposi scoppiando tutti e due a ridere. 
Ero così presa a ridere con Minato che non mi accorsi che le mie amiche erano entrate e ci stavano fissando. 
“Possiamo sapere anche noi questa barzelletta così ridiamo anche noi?”domandò Noel. 
“La festa è già finita?” chiesi. 
 “No, è che siamo stanche fisicamente e di sentire la strega che si proclama reginetta della serata” prese parola Yoshino. 
“Beh, se è così devo proprio andarmene” si alzò Minato . 
“Ci dispiace Kushina ma noi dobbiamo andare a dormire” 
Minato mi sorrise e prima che potesse uscire gli domandai: 
“Dov’è la tua stanza?” 
“E’ la 115, quella dopo il piccolo salotto bianco che affaccia sul paese” mi rispose così prima di chiudere definitivamente la porta. 
“E’ così cuginetta stai pensando di andarlo a trovare stanotte?” disse con tono sarcastico Noel. 
“Era solo per curiosità …” 
“Certo, come no” 
Tutte si misero il pigiamo, mentre la musica dal piano inferitore si faceva sempre più forte e non mi faceva azzeccare neanche un occhio. 
Noel aveva avuto l’idea di fare un pigiama party, ma Mikoto, non sapendo come facesse, russava come un ghiro. 
Yoshino, stufa di tutta quella musica sbatteva i piedi sul pavimento fino a quando non decise di intervenire personalmente provocando una strage. 
Grazie a lei, però, riuscimmo a convincerli ad abbassare il volume. 
In camera tutto era buoi e dormivano tranne io. 
Mi alzai e decisi di andare da Minato, chissà se lui era ancora sveglio e se aveva ancora voglia di parlare con me. 
Il corridoio era buoi, per questo sbattei la testa contro non so quante porte e pareti prima di trovare quella con scritto 115. 
Volevo stare con lui, quindi, senza pensarci due volte aprii la porta della sua stanza …
 
 
 

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Capitolo 14
*** Una notte di improbabili eventi ***


UNA NOTTE DI IMPROBABILI EVENTI
 
… “ Signorina, cosa ci fa qui?Quella non mi sembra la porta della sua stanza!”
Non fiatai, mi bloccai sapendo che mi avevano scoperto, avevo paura di voltarmi. Era la voce di una signora.
Non sapevo cosa fare, più precisamente, non sapevo cosa dire, era notte fonda e mi stavo dirigendo nella stanza di un ragazzo; dovevo sbrigarmi a trovare una scusa convincente.
Come per miracolo, mi si accese la lampadina.
Mi voltai tranquilla, la mia scusa avrebbe risolto quel piccolo malinteso.
“Cosa?Mi sta dicendo che questa non è la mia stanza?” dicevo come se non sapessi nulla.
“No signorina! Queste sono le stanze dei ragazzi, vuole dirmi perché è uscita dalla sua?” rispose con tono duro.
“Mi sono sbagliata, tutto qui! E’ proprio tardi, meglio che me ne ritorni in camera, notte!” dissi fuggendo nella mia stanza.
Aprii la porta e mi chiusi dentro.
Guardai dalla serratura della porta se quella signora se ne fosse andata.
Sinceramente, quella tizia non l’avevo mai vista: da quando ero arrivata non mi ero accorta di un tipo così duro che somiglia a quell’antipatica di Tsunade e nemmeno mi aspettavo che uscisse all’improvviso.
Con quel buoi non è che abbia visto molto del suo aspetto …
Se non l’avessi incontrata, adesso sarei già con Minato, a volte sono proprio sfortunata!
Sbirciai ancora dalla fessura della porta, sembrava che se ne fosse finalmente andata, già sembrava.
Uscii di nuovo e chiusi delicatamente la porta alle mie spalle, mi diressi di nuovo da lui.
Qualche passo ed ero davanti alla porta della sua stanza quando da dietro le mie spalle sento una presenza: di nuovo quella signora.
“Signorina!” mi richiamò con quella voce squillante.
“Sì?” risposi.
“Dove sta andando di nuovo?”
“Prima mi è caduta la mollettina, sono venuta per vedere se era qui”
“E’ bianca questa mollettina?”
“Sì, sì”
“Bene, ce l’ha in testa” rispose indicandomi la ciocca di capelli dove portavo la mollettina.
E’ mai possibile che quelle che parlano con lo stesso tono di voce di Tsunade abbiano anche il suo violento modo di fare?Come è possibile che abbia visto la mia mollettina se era tutto buio?
“Davvero!?! Non me ne sono accorta …”
“E’ molto distratta a quanto pare, ma la stanza 115 è sempre nei suoi pensieri”
“Ma quali pensieri!Mi sono sbagliata, con questo buio è facile confondersi!” risposi molto arrabbiata.
“Signorina, non si rivolga a me con questo tono, è chiaro?” 
“Notte!” le risposi voltandomi, odio le persone mi parlano con quel tono e non si fanno gli affaracci propri! Non avrei rinunciato a Minato per una vecchia strega!
Chiusi la porta, la sbattei rumorosamente, svegliando le mie amiche.
“Kushina, accidenti, stavamo dormendo!” esclamarono mezze addormentate.
“E io sono arrabbiata come non mai!” risposi sedendomi sul mio letto.
“Cosa è successo?” mi domandò Mikoto, cominciai a raccontarle l’accaduto.
“Volevi trascorrere la notte con il tuo amato biondino, ma la strega cattiva non l’ha permesso” commentò Noel sbadigliando.
“Cosa volevi fare nella sua stanza?” cominciò a domandarmi Mikoto.
“Secondo te?” rispose Yoshino, anche se la domanda era per me.
“Ma non sei un po’ troppo piccola per quello?”
“Io non volevo fare con Minato proprio un bel niente!Volevo solo stare un po’ con lui, tutto qui… non ci siamo visti per mesi …”  dissi abbassando gli occhi, le mie amiche finirono di scherzare.
Ci fu un minuto di silenzio dove ci furono soltanto sguardi complici.
Mikoto si alzò dal letto, si mise la vestaglia blu che aveva nell’armadio e si aggiustò i capelli.
Fece un cenno con la testa alle altre.
“Che seccatura!” rispose Yoshino mentre usciva dal letto.
Diversa fu la reazione di Noel.
Lei si girò come se Mikoto non avesse detto nulla, continuò a dormire, a Yoshino le si stizzirono  i nervi, nemmeno lei voleva alzarsi ma lo aveva fatto, e dato che Noel continuava a dormire, le tolse le coperte.
“Alzati, su fai presto!”
“Perché il calore del letto è così bello …” rispose mia cugina.
Il viso di Yoshino divenne rosso per la rabbia …
“Svegliati se non vuoi che ti butti giù dal letto!” urlò furiosa.
“Comandi padrona!” esclamò vedendola arrabbiata.
Noel  si tolse subito le coperte e andò nella direzione di Mikoto gattonando.
“Kushina ti aiuteremo noi ad andare nella stanza di Minato” mi disse Mikoto strizzando un occhio.
Ero felicissima, forse non era tutto perduto, ma come facevamo con la signora?
Grazie al cielo, Mikoto ideò un piano molto ingegnoso per distrarla.
Ci sedemmo tutte intorno a lei e cominciò a spiegarci quello che aveva in mente.
“Non ho capito” diceva ogni volta, sbadigliando, Noel.
Yoshino la prese per la maglietta e quando questa stava per proferire parola, Noel le tappò la bocca con una mano e fece si con la testa.
“Mi stai dando l’autorizzazione per ucciderti?” chiese Yoshino cupa.
“Yoshino!” la rimproverò Mikoto.
“Uccidermi?” Noel sbiancò “Il mio sì era per dirti che avevo capito” cercò di rimediare.
“Ok, cerca di stare più attenta!Anche io preferirei dormire a quest’ora, che ti credi?!?”
Mikoto elaborò proprio un bel piano perabbattere  distrarre la signora, a ognuna di noi diede un compito preciso.
 
 
Mikoto uscì dalla stanza, corse in modo tale da richiamare l’attenzione della signora.  
Questa si affacciò dal corridoio e afferrò Mikoto per un braccio, la strinse forte e dal tono con cui parlò si capì che era molto arrabbiata.
“Queste stupide ragazzine!E tu cosa vuoi adesso?Perchè non sei nella tua camera?”
“C’è un fantasma!Un fantasma!” urlò Mikoto, facendo finta di essere spaventata, certo che era brava a recitare, ci sarei cascata anche io se non sapevo che era tutta una finta.
“Un che?” esclamò la signora con il sorriso fra le labbra, in quel momento non sembrò crederle.
“Mi creda!Venga nella mia stanza!” continuò a recitare Mikoto.
La signora la guardò male, all’inizio non si mosse e fece no con la testa, ma le parole disperate di Mikoto la convinsero a seguirla.
Noi nel frattempo ci eravamo preparate e aspettavamo un segnale di Mikoto che ci avvertisse che si stava avvicinando con la nostra vittima.
Come arrivò ci fece un colpo di tosse, ma che razza di segnale è? Capimmo, insomma, che dovevamo stare pronte.
“Stia attenta signora, c’è un fantasma che potrebbe farle chissà cosa …” urlò Mikoto prima di aprire la porta.
“Sei proprio un stupida!Non ho paura dei fantasmi”
“Ne è proprio sicura?” disse aprendo la porta.
Aprii la porta, era tutto tranquillo.
“Non c’è nessun fantasma qui!” disse la signora.
Mikoto era preoccupata, non sapeva che dirle, il piano era che una volta aperta la porta sarebbe uscito “il fantasma”.
 
Si sentirono i fulmini, si aprì l’armadio.
Noel diede prova di quanto fosse squallida a recitare, forse era la parte del fantasma che non le piaceva, l’avevamo obbligata.
Quella camicia da notte le stava proprio bene…
Io e Yoshino, nascoste, ci guardavamo la scena e facevamo dei rumori per simulare l’atmosfera horror.
Utilizzò una tecnica, imparata per fregare Tsunade, dove facevano finta di avere del sangue dal naso, lei ci ha sempre creduta e anche la signora.
“Sono venuta a prenderti!” diceva Noel.
La signora era spaventata, perfetto.
Le cose si complicarono quando ritornò lucida e andò verso l’interruttore della stanza.
Se lo avesse acceso, la nostra commedia saltava, non potevamo permetterci questo.
Io e Yoshino, che eravamo ben nascoste, ci guardammo negli occhi: tutto questo non poteva finire così, dopo una notte insonne.
Unimmo le forze, i pugni in verità.
Come si girò per premere l’interruttore, io e Yoshino sbucammo fuori e la colpimmo dietro la testa.
Svenne, finalmente.
Non poteva darmi più fastidio…
“Kushina, allora che stai aspettando?” chiese Mikoto.
“Scusa?”
“Vai da Minato su, adesso la strada è libera”
“Grazie e buona notte!”
Corsi, corsi veloce, arrivata alla sua porta non sapevo che fare: potevo svegliarlo a quest’ora?
Ho fatto tutto questo solo per poterlo raggiungere qui, non potevo tirarmi indietro, le mie amiche avevano sacrificato il loro sonno per me.
Bussai, e aspettai che lui mi aprisse.
Niente, niente di niente.
La porta rimaneva sempre chiusa e non sentivo che Minato si stesse alzando per venire ad aprire.
La mia curiosità mi spinse a guardare dalla serratura, volevo vedere se stava dormendo.
Era tutto buio… non si vedeva praticamente nulla, tranne che per quel debole fascio di luce che emetteva la luna nella stanza di Minato.
Quella luce illuminava a mala pena il suo letto.
Guardai meglio, nel letto non c’era nessuno, era vuoto.
Ma dove sarà finito Minato? Mi domandai perplessa.
Misi l’orecchio vicino alla porta, quando questa all’improvviso si aprì.
Stavo per cadere a terra quando delle braccia mi presero, evitandomi la caduta: erano quelle di Minato.
Alzai la testa e lo guardai, arrossì nel vedere il suo viso.
“Minato…io stavo solo…” era la mia giornata sfortunata, non riuscivo a trovare scuse decenti per giustificare il mio assurdo comportamento.
“…sappi che non stavo origliando per vedere se tu eri dentro alla stanza oppure no, ho solo bussato po’ e dato che non rispondevi…” non sapevo cosa dirgli e così, per un certo senso, gli ho detto la verità.
“Vieni entra prima che la signora si riprenda” mi disse invitandomi ad entrare.
“Come fai a sapere di…”
“Ho aperto più volte la porta per… insomma…” cominciò ad arrossire anche lui.
“…non riuscivo a dormire e volevo vedere se tu eri sveglia”
Come se non avessi capito la sua intenzione, gli risposi che neanche io riuscivo a dormire e per il suo stesso motivo mi trovavo fuori la porta della sua stanza.
Mi sedetti sul letto, lui si sedette affianco a me.
Eravamo entrambi nervosi perché nessuno dei due sapeva cosa fare, nessuno parlava.
Volevo stare con Minato a tutti i costi e ora che era possibile non sapevo cosa fare.
Non so il perché ma mi vennero in mente le parole delle mie amiche… no, no Minato non si permetterebbe mai di farmi una cosa del genere, sono loro che hanno le menti perverse!
Senza che me ne accorsi, mi prese delicatamente la mano, la sua era così calda in confronto alla mia che era così fredda.
“Sono così contento di poter stare con te, credevo che dovessi aspettare la fine del mio allenamento per poterti rivedere”
“Anche io pensavo questo, ma adesso sei qui, e quando ritorneremo a Konoha…”
“Non ritornerò con te a Konoha, devo andare con il maestro Jiraiya ricordi?”
“Già, credevo che fossi ritornato per sempre” conclusi, ero molto triste perché il tempo con Minato si sarebbe esaurito in fretta e avrei dovuto aspettare la fine del suo allenamento per rivederlo.
“Non fare così Kushina” mi disse accarezzandomi i capelli.
“Io ti amo e per tutto il tempo che starò via voglio imparare altre tecniche per poterti salvare in futuro, se ce ne sarà bisogno… e per te che lo faccio, starei malissimo se ti succedesse qualcosa di orribile e io non sarei in grado di proteggerti”.
Le sue parole mi lasciarono molto sorpresa e, prima di potergli rispondere che non doveva preoccuparsi perché sapevo cavarmela da sola, mi baciò.
Non potei fare a meno di contraccambiare il suo bacio, la luce della luna illuminava i suoi lineamenti così perfetti che lo rendevano ancora più bello di quanto non lo fosse già.
Si staccò dalle mie labbra per primo, si stese sul letto e prendendomi le mani mi trascinò con sé.
Appoggiai la testa sul suo torace mentre lui mi scaldava le mani, il cuore mi batteva forte…
“Kushina vorresti…”
Quella frase mi fece agitare come non mai, cosa voleva fare? Le mie amiche avevano intuito qualcosa nei comportamenti di Minato e io no?
Quel pervertito del maestro Jiraiya stava contagiando anche Minato con le sue fantasie!
Mi tolsi immediatamente dal suo petto, non avrei fatto nulla di simile con lui.
“Mi dispiace non credo di sentirmi pronta per queste cose, è meglio che me ne ritorni in camera” gli dissi ad alta voce, lui capii a cosa mi riferivo e divenne tutto rosso.
“Aspetta Kushina ma cosa hai capito? Non voglio farti nulla del genere!”
“Ah sì? E la proposta di prima? Il maestro Jiraiya ti sta contagiando”
“No, non mi sta contagiando!Volevo solo chiederti se volevi dormire con me stanotte”
“Eh?Allora tu non…”
“No, non lo farei mai!”
Avevo fatto tutto quel baccano per un doppio senso che la mia mente aveva elaborato… che figuraccia, dopo la signora anche questo mi doveva capitare!Con la mia voce correvo il rischio che si riprendesse dal coma in cui l’abbiamo spedita io e Yoshino…
“Allora?” mi domandò lui.
“Va bene, se si tratta di dormire” gli risposi avvicinandomi.
Andai nel suo letto e mi rimisi nella posizione di prima, appoggiai di nuovo la testa sul suo torace, lui mi abbracciò.
“Buona notte” mi sussurrò dolcemente al mio orecchio, mi diede un bacio sulla fronte.
Mi addormentai tra le sue braccia calde e protettive, rimanemmo così fino al mattino seguente.
 
 
 Ciao a tutti! Spero che il continuo vi sia piaciuto! 
Ringrazio tanto chi continua ancora a leggere, a commentare e chi ha aggiunto la fic tra i preferiti, le ricordate e le seguite, VI RINGRAZIO TANTISSIMO. 
Voglio ringraziare chi ha letto e commentato l'altra mia minakushi e la raccolta sulla famiglia Uzumaki/Namikaze Un dolce San Valentino   e   Povero Minato! Naruto e il gelato
Spero che troviate divertente questo fantastico retroscena che ho scritto con la mia socia Leanan. 
A presto da Euphie
 
 
 
 
IL RETROSCENA
 
Euphie e Leanan, armate, aprirono la stanza da letto dove dormivano i due innamorati.
Euphie, imbranata più del solito, fece cadere la futura arma del delitto.
“Euphie, vuoi farci scoprire? Abbiamo fatto tanto per entrare!” la rimproverò Leanan.
“Scusami!”
Il rumore, però, sveglio Minato e Kushina che stavano dormendo.
“Chi è la?” disse Minato prendendo un kunai.
Le intruse si nascosero dietro all’armadio, con quel buio nemmeno un gatto ci avrebbe visto.
“Volete rapire Kushina, vero?Non vi permetterò di farlo” continuò Minato.
“Ma quale Kushina, biondino è te che vogliamo!” rispose ad alta voce quella sconsiderata di Euphie.
“Cosa il mio Minato!” subito ci fu la risposta di Kushina, si arrabbiò molto per parole di Euphie e per questo Leanan pensò di mettere in atto il piano due: neutralizzare la rossa a tutti i costi.
Euphie uscì allo scoperto, senza essere vista prese l’arma, una mazza da baseball e colpì violentemente Kushina, ma per lo stupore di entrambe non svenne.
“Vuoi svenire da persona normale?” domandò furiosa la Euphie.
“Kushina!” esclamò Minato voltandosi nella direzione della fidanzata, ma, prima che questa potesse rispondere, Leanan le tappò la bocca.
Dalla tasca tirò fuori: un tovagliolo per imbavarla, una corda, delle manette, delle catene…
Euphie la guardava stupita, la sua complice le rispose che i pantaloni li aveva scippati a Mary Poppins.
“Hai anche una limetta per le unghie?” domandò Euphie.
“Aiutami a legarla!”
Le due complici legarono e imbavagliarono Kushina e la rinchiusero nell’armadio, mentre Minato… beh, nel copione c’era scritto che non doveva fare niente… vabbè facciamo finta che stava cercando l’interruttore della luce, se a voi fa piacere.
Quando la missione sembrava andata per il meglio, Leanan afferrò il povero Minato.
“Dove avete messo Kushina?Ditemelo!”
“Sì, ma dovrai fare una cosa per noi”
“Cioè?”
Le due complici fecero gli occhi a cuoricino e risposero “Vogliamo uno spogliarello!”
“Eh?”
“La vuoi o no Kushina, bell’ ometto?”
“Sì ma non farò nessun spogliarello!”
Le due complici erano ancora più contente.
“Sììììì, lo spogliamo noi!”
Minato svenne.
“E’ svenuto…”
La porta si aprì bruscamente, era la signora.
“Cosa ci fate a quest’ora nella camera di un ragazzo! Siete anche delle intruse!” urlò furiosa.
“Ma che ha questa, la sfera magica?” domandò Euphie.
La signora afferrò le due intruse… erano spacciate.
Con un calcio le fece volare verso una metà sconosciuta…  

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