Sette meravigliose paia di lentiggini

di Gra Gra 96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bill - L'esperienza più bella che tu possa avere. ***
Capitolo 2: *** Charlie - Un sogno da realizzare ***
Capitolo 3: *** Percy - Le soddisfazioni della vita! ***
Capitolo 4: *** Fred e George - Non si scampa al gufo! ***
Capitolo 5: *** Ron - Arrossisci fino alla punta delle orecchie! ***
Capitolo 6: *** Ginny - Quelle splendide bolle magiche! ***



Capitolo 1
*** Bill - L'esperienza più bella che tu possa avere. ***


Bill – L’esperienza più bella che tu possa avere.

Ricordo ancora oggi come fosse ieri l’emozione per la nascita del mio primo fratellino.

Avevo trascorso i primi due anni della mia vita da solo, coccolato dai miei genitori e libero di condurre le giornate come più mi andava. Il miglior passatempo della mamma era quello di giocare con me, dedicandomi tutte le attenzioni possibili ed immaginabili.

Papà, invece, passava la maggior parte della giornata al lavoro, ma la sera, appena tornato dal Ministero, veniva subito nella mia stanza a leggermi una delle fiabe di Beda il Bardo. Ed io mi addormentavo sereno e tranquillo, cullato dalle sue melodiose parole.

Quello era il nostro momento speciale ed ero certo che niente e nessuno sarebbe mai riuscito ad eliminarlo. Allora non potevo neanche immaginare quanto fossero poco vere quelle piccole certezze su cui si basava la mia vita di bambino.

Pensavo che tutto sarebbe rimasto così per sempre, che niente avesse potuto cambiare quella situazione perfetta che era la mia vita. Poi arrivò quella notizia e mi resi conto che c’erano numerose novità e cambiamenti in arrivo.

“Bill, io e la mamma dobbiamo dirti una cosa molto importante: tra qualche mese avrai un fratellino! Sei contento?”.
Queste furono le parole di mio padre che, a distanza di anni, ricordo ancora perfettamente.

Ed è vivido anche il ricordo della mia espressione sgomenta e stranita all’udire quella notizia che mai mi sarei aspettato di apprendere. Nonostante sapessi già parlare, in quell’occasione non spiccicai una parola; le lacrime ebbero il sopravvento su qualsiasi sillaba. E furono lacrime di tristezza, di delusione, di rabbia, di paura, paura di non essere più amato e voluto bene come un tempo.

Inoltre non riuscivo a spiegarmi come avessi potuto non accorgermi di nulla; ora che ci facevo caso, potevo notare benissimo quel rigonfiamento sul ventre della mamma.

“Mamma, papà, non mi volete più bene, vero? E’ per questo che volete un altro bambino.” sussurrai dopo qualche minuto di amare riflessioni.

I miei genitori mi rivolsero un’occhiata di grande tenerezza e, stringendomi in un dolcissimo abbraccio, mi spiegarono che il loro affetto per me era immutato e lo sarebbe rimasto per sempre.

“Ho voluto un altro bambino per darti la possibilità di crescere con un fratello, che è una delle esperienze più belle che tu possa avere.” mi spiegò la mamma con poche e semplici parole, dettate dal suo grande cuore.

A quel punto tutto mi fu più chiaro ed iniziai a vedere la, ormai vicina, nascita del mio fratellino come qualcosa di positivo che avrebbe cambiato in meglio la mia vita.

Mio fratello sarebbe stato il mio compagno di giochi, il mio confidente, il mio amico, il mio compagno di avventure, il mio alleato.

Furono questi i miei pensieri, quel giorno di Maggio, quando sentii papà urlare gioiosamente a gran voce: “E’ nato: si chiamerà Charlie!”.


Spazio autrice
Era da tanto che avevo in programma di iniziare a pubblicare questa raccolta di flashfic,ma fino ad'ora non ne avevo avuto il tempo. Spero vivamente che questo primo capitolo vi sia piaciuto! =)
Ho voluto immedesimarmi in Bill, cercando di capire quali fossero le sue emozioni ed i suoi pensieri in merito alla nascita del suo primo fratellino.
La prossima flashfic vedrà come protagonista Charlie ed il suo sogno proibito...ma non voglio anticiparvi nulla! ^^
Ricevere qualche recensione mi farebbe davvero piacere.
Bacioni
Gra Gra 96

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Capitolo 2
*** Charlie - Un sogno da realizzare ***


Charlie – Un sogno da realizzare!

Da piccolo ero assolutamente convinto di non essere capito dai miei genitori. Avevo la netta sensazione che a loro non importasse nulla di me, dei miei interessi e dei miei sentimenti. E mi sono portato dietro questa convinzione per anni e anni.

Tutto era iniziato un giorno di Aprile in cui papà mi aveva portato a vedere dei Draghi. Avevo sette anni ed ero rimasto semplicemente incantato da quelle meravigliose creature, così forti e pericolose, eppure anche intelligenti e scaltre. Li avevo visti volare liberi per il cielo, eleganti da far invidia alle più belle e altolocate donne del paese.

L’amico di papà mi aveva spiegato tutto di loro, cosa li caratterizzava e cosa li rendeva così utili ai Maghi.

Nonostante fossi ancora piccolo, avevo conservato tutte queste preziose informazioni nel mio cervello ed ero giunto alla conclusione che volevo possedere un drago. Niente e nessuno me l’avrebbe impedito!

“Mamma, voglio avere un drago tutto mio! Lo accudirò fin da dentro l’uovo, così quando sarà grande mi obbedirà e mi vorrà bene.” le comunicai il giorno dopo.

Ero certo che non avrebbe avuto niente da ribattere: la mia richiesta era semplice e lineare e la decisione caratterizzava i miei grandi occhi azzurri.

Tutt’al più mi sarei aspettato un rifiuto, un’obiezione, un dubbio, ma mai una sonora risata che mi ferì nel profondo del cuore. Lei, mia madre, la persona che avrebbe dovuto volermi più bene al mondo, aveva riso di una delle cose che mi stavano più a cuore al momento. Non aveva compreso il mio grande desiderio e neanche la serietà delle mie intenzioni.

Rimasi offeso per tutta la giornata e anche per quella seguente e per quella dopo ancora.

Fu solo a questo punto che la mamma capii che, in qualche modo, il suo comportamento mi aveva profondamente ferito; così mi raggiunse nella mia stanza e si sedette sul letto accanto a me. Io le rivolsi uno sguardo truce, ma lei non ci badò più di tanto.

“Piccolo mio, perché non mi parli più? Sei arrabbiato con me per la discussione di qualche giorno fa?” chiese, accarezzandomi lievemente il viso che, prontamente, ritrassi.

“Non dovevi ridere di me!” furono le uniche parole che riuscii a borbottare, scuro in volto.

A quelle parole delle lacrime iniziarono a scendere lentamente sul suo volto e, amorevolmente, mi strinse in un grande abbraccio che significava tante cose.

Voleva scusarsi per il modo poco delicato in cui si era comportata, promettermi che quell’episodio sarebbe stato analogo e non si sarebbe più ripetuto, incoraggiarmi a coltivare i miei sogni e a non perderli mai di vista.

“Da grande potresti diventare un addestratore di Draghi, non credi, Charlie?” esclamò, entusiasta da quell’idea che le era appena balzata in mente.

Io annuì felice, decidendo che, da quel momento, quello sarebbe stato il mio sogno.
L’avrei realizzato ad ogni costo!



Spazio autrice
Salve, cari lettori di questa raccolta!
Spero che anche il capitolo dedicato a Charlie vi sia piaciuto! ^^
Qui ho voluto immedesimarmi nel bambino che crede fortemente in qualcosa, ma viene successivamente deriso dai genitori, perché quella cosa è talmente impossibile da sembrare ridicola.
La prossima flashfic sarà incentrata su Percy Weasley e non vi nascondo che è stato molto difficile scrivere su di lui.
Grazie mille alle due ragazze che hanno recensito la storia. I vostri commenti sono sempre molto graditi! ^^
Grazie anche a chi ha inserito la storia tra le seguite, le ricordate e le preferite.
Baci
Gra Gra 96

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Capitolo 3
*** Percy - Le soddisfazioni della vita! ***


Percy – Le soddisfazioni della vita.

Non posso dire di aver trascorso un’infanzia serena e spensierata come tutti i miei fratelli.

Non posso negare di essermi sentito molto spesso solo e di aver pensato di non essere amato da nessuno, neanche dai miei stessi genitori.

E tutto questo a causa del mio carattere, né migliore né peggiore a quello degli altri sei, semplicemente diverso.

Preferivo la lettura ai giochi in giardino, e allora?

Amavo riflettere e pormi domande su ogni cosa, e allora?

Ero timido, un po’ saputello e molto permaloso, e allora?

Non si può essere tutti uguali e la diversità non deve essere vista sempre come qualcosa di negativo, ma questo messaggio, purtroppo, non l’ha mai recepito nessuno dei miei cari.

“Percy, caro, perché non vai a giocare con i gemelli?” mi chiedeva la mamma quando, all’età di nove anni, mi appartavo nella mia stanza a leggere una meravigliosa edizione di “Storia di Hogwarts”. Non riusciva a capire che per me era importante che gli altri si sforzassero di entrare nel mio piccolo mondo. E negli anni non ho visto mai nessuno farvi capolino, anche solo per qualche minuto.

Eppure mi sbaglio: almeno una volta durante la mia infanzia mi sono sentito apprezzato e stimato da tutti, o quasi.

E’ stato il giorno in cui ho mostrato i primi segni di magia e ricordo ancora tutto perfettamente, come se fosse stato ieri.

Era inverno, una splendida mattina di Gennaio; la Tana era ricoperta interamente di neve, ma il sole splendeva alto nel cielo, illuminando tutta la vallata.

Bill e Charlie erano subito corsi fuori casa, desiderosi di dare inizio ad una bella battaglia di palle di neve. Io, invece, avevo preferito restare al calduccio, seduto proprio accanto al camino, che scoppiettava allegramente, riscaldando la stanza.

In quel momento fecero il loro ingresso quei pestiferi dei gemelli di appena sei anni. Già a quel tempo amavano fare scherzi alle persone ed io ero il loro bersaglio preferito. Così, dopo essersi riempiti le mani di neve, me la tirarono addosso, bagnandomi e facendomi tremare convulsamente. Erano del tutto consapevoli del mio odio verso il freddo!

“Ehi, George, qualcuno sembra non aver gradito il nostro dolce pensiero invernale!” disse Fred al gemello, senza fare neanche lo sforzo di trattenere una fragorosa risata.

“In effetti, Fred, il nostro caro fratello maggiore non sembra molto felice! Forse ha bisogno di ripetere l’esperienza per goderla meglio?” rispose l’altro, sogghignando.

La rabbia iniziò ad impossessarsi di me come non mai; non riuscivo più a sopportarli e sentivo di dover fare assolutamente qualcosa. Per pura coincidenza una grande caraffa di succo di zucca si trovava su un tavolino, posto perfettamente dietro ai gemelli.

Volevo versaglielo addosso, questo era il mio più grande desiderio; mi concentrai con tutte le mie forze e, ad un tratto, come per magia, il contenuto dell’oggetto si riversò sui due bambini che, spaventati, iniziarono ad urlare.

La mamma accorse subito, ma, invece di rimproverarmi, si complimentò con me per l’ottima magia. L’avevo fatta a Fred e George Weasley.

Queste sono le soddisfazioni della vita!



Spazio autrice
Buon pomeriggio, cari lettori!
Come promesso, ecco qui il capitolo incentrato su - niente poco di meno che - Percy Weasley!
Ho cercato di immedesimarmi in lui, narrando la prima ed ultima volta in cui è riuscito a farla ad i suoi pestiferi fratellini minori.
Spero che vi sia piaciuto! ^^
La prossima falshfic vedrà come protagonisti Fred e George!
Grazie mille alle tre ragazze che hanno recensito i precedenti capitoli e grazie anche a chi ha inserito la storia tra le seguite, ricordate o preferite.
Ricordo che i vostri commenti sono sempre graditi.
Baci
Gra Gra 96

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Capitolo 4
*** Fred e George - Non si scampa al gufo! ***


Fred e George – Non si scampa al gufo!

Noi non siamo semplicemente fratelli, noi siamo gemelli e vi possiamo assicurare che è una cosa completamente diversa. Siamo un duo, un duo vincente.

Siamo quasi sempre d’accordo, abbiamo una grande unanimità di vedute, comunichiamo con semplici sguardi, ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro, insieme siamo una forza, niente e nessuno potrà mai separarci…

Nessuno di noi può fare a meno dell’altro, siamo una sola mente.

Naturalmente un’altra cosa che ci accumuna è la grande passione nel fare scherzi a familiari e amici. Più che una passione noi la definiremmo uno stile di vita.

Dalle nostre menti non potrà mai svanire il ricordo della nostra prima burla; ovviamente la vittima fu il nostro piccolo ed indifeso fratellino Ronnino.

Il ricordo è ancora vivido e chiaro, d’altronde come scordare quella fantastica giornata?

Il bambino, di circa nove anni, stava giocando tranquillamente nella sua stanza con un piccolo e tenero orsacchiotto di peluche, chiamato Flaffy. Sembrava felice e spensierato (Ron, non il peluche!) e non sospettava minimamente cosa stessimo tramando alle sue spalle. In futuro avrebbe tremato al ricordo di quella giornata!

Sì, eravamo crudeli e spietati e vi posso assicurare che lo siamo ancora.

Ad ogni modo lasciammo che il bambino si godesse gli ultimi istanti sereni e tranquilli prima di passare all’azione.

Nonostante sapessimo perfettamente a cosa stavamo andando incontro, afferrammo le rispettive bacchette e ci preparammo a lanciare un incantesimo.

Con una semplice formula magica trasfigurammo l’orsetto in… qualcosa di mostruoso, precisamente in un enorme e peloso ragno.

Non dimenticheremmo mai la reazione del nostro fratellino.

“Aiuto! Una bestiaccia si è impossessata del mio Flaffy, soccorso! Mamma, papà, mi ucciderà! Addio mondo crudele…” sbraitò con tutto il fiato che aveva in gola, mentre il ragno gli saliva lentamente lungo il braccio, facendolo tremare di paura fino al midollo.

In quel momento, però, a rovinare il tutto fu la nostra cara mamma che, con grande abilità, fece evanescere la nostra creazione e si affrettò a consolare quel piagnucolone di Ronnino.

La sua prossima mossa sarebbe stata sicuramente una ripercussione nei nostri confronti, così decidemmo di filarcela nella nostra stanza, ovvero nel nostro piccolo rifugio.

“Fermi voi due!” esclamò la mamma, quasi come se ci stesse leggendo nel pensiero. “Non penserete di farla franca, vero?”

Noi, invece, lo pensavamo, eccome! Così, senza perdere tempo, iniziammo a correre verso il piano di sopra mentre lei ci rincorreva, furiosa, e armata di un mestolo che non prometteva nulla di buono. Fortunatamente riuscimmo a seminarla, ma il gufo riuscì a trovarci lo stesso.

Portava una malaugurata lettera che conteneva un’altrettanta cattiva notizia: alla prossima magia che avessimo compiuto in casa, saremmo stati espulsi da Hogwarts.  Non potevamo mica rischiare, no?



Spazio autrice
Salve, cari lettori! ^^
Ed ecco a voi anche il capitolo dedicato ai mitici gemelli Weasley!
Spero vivamente che l'abbiate gradito! **
Ho cercato d'immaginare il giorno in cui Fred e George hanno compiuto la loro prima magia fuori da Hogwarts, ricevendo di conseguenza il tanto spietato gufo.
Il prossimo capitolo sarà incentrato su mio marito, Ronald Weasley! *_____*
I vostri commenti sono sempre graditi.
Baci
Gra Gra 96

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Capitolo 5
*** Ron - Arrossisci fino alla punta delle orecchie! ***


Ron - Arrossisci fino alla punta delle orecchie!

Ho sempre pensato di non avere assolutamente niente di speciale, al contrario di tutti i miei fratelli. Insomma, Bill e Percy erano molto intelligenti, Charlie era fortissimo a Quidditch, i gemelli erano simpatici e divertenti e Ginny era la determinazione fatta persona. Io, invece, pensavo di essere un bambino del tutto normale; niente mi differenziava dagli altri, dalla massa. E, anche se non lo davo per niente a vedere, questa consapevolezza mi faceva soffrire terribilmente.

Un giorno d’estate, all’età di nove anni, decisi di fare una ricerca all’interno della mia famiglia: volevo sapere cosa pensasse di me ogni singolo membro.

Non ero del tutto sicuro di ricevere affermazioni positive, ma, come dice un vecchio proverbio babbano, tentare non nuoce.

Così, con molta insicurezza, mi diressi nella stanza di Bill e Charlie, che in quel momento stavano sfogliando annoiati dei libri di scuola.

“Ciao, ragazzi, volevo chiedervi una cosa a cui dovete rispondere con tutta sincerità. Cosa ne pensate di me?” chiesi timidamente, squadrandoli in attesa di una risposta.

Sui loro volti si dipinse un sorriso di pura tenerezza e, guardandomi con dolcezza, mi risposero: “Ron, tu sei il nostro caro fratellino minore e ti vogliamo davvero bene. Sei dolce, gentile, a volte un po’ impacciato e quando sei imbarazzato, arrossisci fino alla punta delle orecchie. Tutte queste piccole cose fanno di un normale bambino di nove anni, il nostro Ron.”

Non posso assolutamente negarlo, quelle parole mi commossero profondamente. Nessuno mi aveva mai detto nulla del genere e, sinceramente, non pensavo di essere così importante per i miei due fratelli maggiori.

“Grazie, Bill. Grazie, Charlie.” furono le uniche parole che riuscii a mormorare, prima di scappare via, imbarazzato e, come volevasi dimostrare, rosso fino alla punta delle orecchie. Dopo essermi calmato un po’, feci il mio ingresso nella camera di Percy.

“Da quando non si usa più bussare?” sbuffò lui, un tantino scocciato dal fatto che avessi violato la sua privacy.
“Scusa, Pers, ma volevo porti un interrogativo.” In sua presenza mi ritrovavo a parlare in modo più elegante e compito. “Cosa ne pensi di me?”

Per un attimo sembrò interdetto da quella domanda, che se la fosse posta anche lui anni orsono? Ma durò solo un attimo; poi mi concesse l’onore di ricevere la sua “illuminante” risposta: “Sei un Weasley a tutti gli effetti: hai le lentiggini, i capelli rossi e quando sei in imbarazzo, arrossisci fino alla punta delle orecchie.”

Miseriaccia, perché tutti accentuavano quel mio piccolo difetto?

Senza degnare il mio “filosofico” fratello di alcuna risposta, feci rotta verso la stanza dei gemelli. Non avevo aspettative positive nei confronti di quello che mi avrebbero risposto.

E non mi sbagliavo:
“Ronald Weasley, tu sei stupido, ottuso, troppo lentigginoso, ingordo, per niente sensibile, noioso, incapace, non attraente.” disse Fred, snocciolandomi uno dopo l’altro quei “complimenti” che non poterono che abbassare a dismisura la mia, già precaria, autostima.

“E quando ti senti in imbarazzo, hai anche la pessima abitudine di arrossire fino alla punta delle orecchie” aggiunse George, beccandosi una delle mie occhiate più truci.

Decisi che la mia indagine sarebbe finita lì: non volevo sentirmi ripetere anche dagli altri componenti della famiglia che, quando ero in imbarazzo, arrossivo fino alla punta delle orecchie!



Spazio autrice
Salve a tutti! ^^
Come promesso, ecco il qui il tanto atteso capitolo dedicato al Mio amore, Ronald Weasley!
Ho cercato di accentuare il lato timido e insicuro di Ron, aggiungendo anche un po' di comicità! =)
Spero vivamente che vi sia piaciuto! 
Il prossimo sarà incentrato sulla mitica Ginevra Molly Weasley che, dopo di Ron, è il mio personaggio preferito della saga di Harry Potter! *____*
I vostri commenti sono sempre graditi!
Un grazie speciale a coloro che hanno recensito o che hanno inserito la storia tra le preferite, ricordate o seguite.
Baci
Gra Gra 96

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Capitolo 6
*** Ginny - Quelle splendide bolle magiche! ***


Ginny – Quelle splendide bolle magiche!

Non penserete che, essendo l’unica femmina della famiglia Weasley e per altro l’ultima arrivata, abbia passato un’infanzia facile, coccolata e viziata da genitori e fratelli.

Ho dovuto tirare fuori le unghia per farmi rispettare da quei sei maschiacci e posso tranquillamente dire di esserci riuscita alla grande.

Non sono mai stata il bersaglio degli scherzi di Fred e George, non ho mai ricevuto prediche noiose e spossanti da parte di Percy, non sono mai stata tiranneggiata da Bill e Charlie, nonostante fossero molto più grandi di me.

E non ho mai permesso neanche a Ron di comportarsi da fratello maggiore iperprotettivo , quale si stava rivelando nel corso degli anni. Sono sempre stata forte, determinata, sicura, indipendente e ne vado assolutamente fiera.

Da piccola nessuno riusciva a farmi fare qualcosa che non mi andava, né con promesse né con minacce. Non avevo paura di niente, né ero tanto stupida da farmi comprare con qualcosa di sciocco e materiale.

Ripensandoci, però, c’era qualcosa che amavo alla follia e per la quale sarei stata disposta a fare la qualunque. Mi vergogno quasi a rivelarlo, ma avevo un’insana passione per uno stupido gioco babbano, fattoci conoscere da papà: le bolle di sapone.

Impazzivo letteralmente quando vedevo quelle magiche cose luccicanti brillare alla luce del sole, emettendo riflessi color arcobaleno. Potevo restare ore e ore a guardarle fluttuare nel cielo, fino a quando, stanche, non si adagiavano sul terreno, scomparendo senza lasciare alcuna traccia della loro inspiegabile magia.

“Ron, fai apparire le bolle magiche?”

Era a lui che rivolgevo questa dolce richiesta e non ricordo una volta che mio fratello mi abbia negato il piacere di osservare quella speciale danza di acqua saponata.

“Certo, Ginny. Andiamo sul prato e, solo per te, farò apparire quelle splendide bolle magiche, come le chiami tu.” rispondeva, prendendomi dolcemente per mano.

Un giorno di primavera, mentre stavamo compiendo quel nostro rituale segreto, fummo avvistati dai gemelli che, ovviamente, non persero l’occasione di prendere in giro Ron.

“Hai otto anni e ancora fai questi giochi da femminuccia?” gli aveva chiesto Fred, sogghignando divertito e facendo ribollire di rabbia mio fratello.

“Ronnino fa le bollicine, Fred! Non disturbiamolo sennò ci riempie di acqua saponata!” aveva aggiunto l’altro, ridacchiando come uno scemo.

A quel punto non ci avevo visto più dalla rabbia: come osavano insultare Ron, il mio Ron?

Lui mi stava solo facendo felice, accontentando, come sempre, quel mio dolce capriccio.

E, improvvisamente, le bolle che stavano fluttuando nell’aria s’ingrandirono sempre più, fino a diventare delle dimensioni di una nuvola. Poi si diressero verso i gemelli, intenzionate ad avvolgerli in quella massa di acqua saponata.

“Aiuto! Le bolle ci inseguono!” urlarono entrambi all’unisono, spaventati, iniziando a correre verso casa.

Io e Ron ridemmo di gusto, poi gli strinsi la mano e gli sussurrai piano: “Lo sai che sei il mio fratello preferito?”



Spazio autrice
Salve, cari lettori della mia raccolta. ^^
E con questo capitolo dedicato alla mia cara Ginevra, si conclude la raccolta.
Spero vivamente che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto scappare almeno un sorriso.
Avrei una domanda: qual è stata la flashfic che vi è piaciuta di più?
Un grazie speciale a coloro che hanno recensito i capitoli precedenti: Roby_Marauder97, Snidget95, mimmi1993, pandora_96, Faby96, principesa_tarya, missohara e Kiby.
Grazie anche alle diciassette persone che l'hanno inserita tra le seguite, alle cinque che l'hanno inserita tra le ricordate e alle due che l'hanno inserita tra le preferite.
Grazie mille anche ad Alyssia98, giudicia del contest in cui la raccolta si è classificata seconda.
Baci
Gra Gra 96

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