Autore: May_Z

Titolo: Alone in the dark

Capitolo: 1: Vetro > Bellatrix Lestrange

Rating: Giallo

Genere: Angst, Dark, Generale

Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta

Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Vetro

La stanza era immersa in una cupa penombra rischiarata solamente dalla timorosa fiammella di un'esausta candela. Qualcosa risplendeva, qualcosa che emetteva degli strani bagliori sul viso intriso di follia della donna dai bruni capelli trascurati.
Una scaglia di vetro pericolosamente acuminata scivolava sulla pelle dell'avambraccio, avanti e indietro, attraverso la maglia brutalmente lacerata.
Impronte incandescenti di ferite da poco rimarginate spiccavano sul polso incredibilmente pallido dando risalto al serpente marchiato a fuoco sulla carne.
Poi un guizzo e il vetro affondò violentemente nelle membra, intagliando il braccio scarno da cui ora fuoriusciva una goccia di sangue carminio.
Bellatrix posò le labbra sul sangue che colava e sorrise, soddisfatta.

[108 parole]

N0te dell’autrice
Il Rating è giallo semplicemente perché qui si parla di autolesionismo; lo so, è un po' insolito, forse anche cruda come immagine, ma è sempre così che ho immaginato Bellatrix.
Spero questa Raccolta vi abbia incuriosito e che continuerete a seguirmi!
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 2: Polvere > Peter Minus
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Polvere

Il rumore soffocato delle dure setole rimbomba nella stanza buia, incurante dell'eco della sporcizia che urta impavido le pareti di pietra alla disperata ricerca di un inesistente spiraglio di libertà.
I miserabili pensieri, il soffocante senso di colpa e la sudicia coscienza ormai frantumata aleggiano nella stanza, ma il sordo stridio della scopa che sfrega sulla pietra trascina con sé qualsiasi altra presenza mischiandosi al fetore che, instancabile, artiglia i polmoni ormai stremati.
Peter Minus procede incessantemente con la sua opera, consapevole della completa inutilità di quell'occupazione. Non è sufficiente una scopa per lavare lo sporco che macchia indelebile l'anima: il penetrante odore di polvere è sempre più opprimente.

[109 parole]

Note dell'autrice

In questa drabble mi sono divertita a giocare continuamente con il significato delle parole sporcizia e polvere, intese sia nel loro significato reale, sia in quello metaforico, viste, in entrambi in casi, come una presenza palpabile.
Inizialmente questo capitolo doveva rappresentare Severus Piton, però ho scoperto che è un personaggio che mi risulta difficile da trattare; quindi, visto che non è mia intenzione rovinare questa Raccolta a cui tengo in particolare, pubblicherò qualcosa su Piton non appena riuscirò a scrivere qualcosa di decente.
Altre precisazioni non mi sembra ci siano... Quindi niente, spero sia stata di vostro gradimento e spero continuiate a seguirmi!
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 3: Carte > Severus Piton
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Carte

La luce verdastra di cui era impregnata l’umidità della stanza dimessa nel retro della Testa di Porco enfatizzava quel volto scheletrico dalla pelle di un insano color giallognolo.
I gomiti erano poggiati sul tavolo di legno consunto, cinque carte disposte a ventaglio ottenebravano flebilmente gli occhi color del petrolio, i capelli neri seminascosti dal cappuccio di un unto mantello ricadevano sulla fronte aggrottata.
Severus Piton osservò i volti indecifrabili dei quattro uomini seduti al tavolo; un ghigno deformava le sue labbra già contratte: un abile Legilimens, una naturale predisposizione per l'Occlumanzia, avrebbe potuto ottenere la vittoria ad occhi chiusi.

Il ghigno si tramutò in una smorfia, amaro era il sapore che gli seccava la gola: aveva bluffato tutta una vita, ora non sapeva più chi fosse davvero.

[127 parole]

Note dell'autrice
Lo so ho imbrogliato, non è una vera drabble; perlomeno ce l'ho fatta, sono riuscita (finalmente) a concludere il capitolo su Severus Piton. Che ne dite? Sono riuscita nell'intento o ho fallito miseramente?
Non mi sembra ci siano note particolari da aggiungere: ho voluto rappresentare, utilizzando la metafora del Poker, i pensieri di Piton al suo essere vissuto da “spia” (che brutta parola, ma in questo momento non riesco a trovare una definizione migliore: il mio cervello è esausto e surriscaldato!) per conto di Silente.
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 4: Lenzuola > Antonin Dolohov
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Lenzuola

Il rumore di una porta che sbatte risuona lievemente tra quelle squallide pareti, il debole sibilo del vento penetra dalla finestra socchiusa, le lenzuola sciupate, ancora intrise di calore, giacciono impotenti ai piedi del letto.
Un uomo dal pallido volto scarno si abbottona lentamente la camicia sgualcita, lo spirito perso nell'immensità di quel silenzio opprimente, quel silenzio che odora ancora di fumo stantio e delicato aroma di rosa.
Lei se n'è andata, in punta di piedi, parole non dette che ancora aleggiano nell'aria viziata, tacite complici della solitudine che incombe.
Antonin Dolohov posa lo sguardo sul marchio nitido sulla sua pelle: in fin dei conti, lui non è mai solo.

[110 parole]

Note dell'autrice
Eccomi qui con la quarta drabble: spero sia stata di vostro gradimento!
Non so che altro aggiungere... Quindi vi lascio, con la speranza che continuerete a seguirmi!
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 5: Alcool > Regulus Black
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Alcool

Bottiglie odoranti di muffa erano disposte ordinatamente sull'untume di quel tavolo martoriato; granelli di polvere ricoprivano il vetro opaco e si arrampicavano sino al tappo rosicchiato dalla tarme, umido custode di liquidi proibiti.
Le pallide mani di Regulus erano inflessibilmente premute sulle tempie, gli occhi serrati per respingere immagini che bussavano opprimenti.

Guarda la paura dipinta in quegli occhi, Regulus, osserva come il sangue sporco che pulsa indegnamente in quelle vene sembra ritrarsi, consapevole della sua inferiorità. Ora colpisci, ragazzo.
Ricorderai questo momento per la tua intera esistenza.

Regulus stappò voracemente una bottiglia: il liquore dorato si riversava ora insistentemente in gola, bruciando sprazzi di memoria che dovevano essere eliminati.

[110 parole]

Note dell'autrice
Dunque, che dire? Le parole scritte in corsivo sono frasi che ho immaginato siano state dette a Regulus da Voldemort nell'ordinargli di torturare/uccidere un altro uomo, fatto che ha costretto il giovane a ricredersi sullo “schieramento” scelto.
Basta, ho finito. Con la speranza che questa drabble sia stata di vostro gradimento, me ne vado.
Alla prossima!
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 6: Riflesso > Fenrir Greyback
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Riflesso

Le assi del parquet scricchiolarono sinistramente sotto i passi decisi dell'uomo che si avvicinava alla finestra appannata.
Fenrir esitò per un istante, fissando il riflesso della sua figura che si stagliava nitido sul vetro: il viso martoriato da inguaribili cicatrici, rimasugli di sangue rappreso agli angoli delle labbra livide, fango e sudiciume incrostati sotto le unghie brutalmente spezzate.
Improvvisamente un raggio di quella luna quasi piena squarciò le tenebre, colpendo il rosso che intaccava le pupille dilatate dell'uomo.

Tutti lo ritenevano un mostro, una creatura maledetta, ripudiata dalla natura stessa.
Ma andava bene così.
Loro non capivano.

La luna gli aveva concesso quel dono: era suo dovere farne uso.

[109 parole]

Note dell'autrice
Mi scuso immensamente con il ritardo con cui arriva questa nuova drabble: ho avuto un sacco da fare con l'Università e non sono riuscita a trovare il tempo per aggiornare la Raccolta.
Comunque ora eccomi qui, finalmente con un nuovo capitolo: so che Fenrir Greyback non è ufficialmente un Mangiamorte (non avendo il Marchio Nero), ma ho ugualmente deciso di dedicare una drabble al licantropo.
Che ne pensate?
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 7: Fotografie > Lucius Malfoy
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Fotografie

Le prime luci dell'alba si intromettevano prepotentemente attraverso le inferriate della gelida cella di Azkaban, illuminando il viso distorto di Lucius, le unghie incrostate di terra, i capelli privi della gloriosa lucentezza abituale.
Le dita tremanti erano rigidamente serrate su una vecchia fotografia, gli occhi erano fissi su volti di un'epoca passata, volti che portavano l'impronta di una serenità ormai sbiadita.
Lucius osservò il vigore dell'uomo che era stato, la fiera eleganza di Narcissa, i lineamenti appuntiti e raffinati di Draco.

Draco.
Azkaban non era nulla in confronto alla punizione del Signore Oscuro.
Lacrime ardenti caddero sulla fotografia, bruciando il ricordo di una vita che mai sarebbe tornata.

[108 parole]

Note dell'autrice
Eccomi qui con la settima drabble.
Ho deciso di dedicarla a Lucius, uno dei miei personaggi preferiti: qui, come penso si sia capito, si tratta della reclusione ad Azkaban dopo gli avvenimenti al Ministero della Magia nel quinto episodio della serie. La punizione da parte di Voldemort a cui faccio riferimento è la “missione” di uccidere Silente da lui affidata a Draco.
Mi piace rappresentare Lucius in questo modo, sottolineando il suo aspetto più “umano”: se ne avete voglia passate a leggere la mia One-Shot Panta Rei~Tutto scorre. Persino tu., ambientata nel contesto in cui si incastra anche questa drabble. Sì, lo so: mi sono fatta un po' di pubblicità; ma in fondo questo è il mio “angolo”, dai.
Ok, vado. Se vi va, fatemi pensare che ne pensate di questa drabble!
M.

Autore: May_Z
Titolo: Alone in the dark
Capitolo: 8: Risata > Barty Crouch jr
Rating: Giallo
Genere: Angst, Dark, Generale
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta
Introduzione: I Mangiamorte, persone malvagie al servizio dell'Oscuro Signore, incaricate di torturare, uccidere. Ma nei momenti in cui sono soli, al buio di una stanza, chi sono i Mangiamorte? Che cosa fanno?

Risata

La gente parla, Barty l'ha sempre saputo: c'è chi diceva si fosse perso, altri sostenevano fosse un ingrato, altri ancora gli davano del pazzo, dell'assassino.
Dicevano fosse un rinnegato dal padre, un ragazzo pronto ad essere ingoiato dalle voraci fauci di Azkaban, un uomo abbandonato dalla donna che amava – amore? Barty non sapeva nemmeno cosa fosse.
Molti avrebbero semplicemente sostenuto che lui non aveva fatto altro che gettare all'aria la propria vita.
Poco importava: in quel momento, mentre osservava per l'ultima volta la casa dov'era cresciuto, Barty scoppiò a ridere.
Sì, perché Barty sapeva di essere tutto ciò di cui la gente lo accusava; eppure, non poteva importargliene di meno.

[110 parole]

Note dell'autrice
Vorrei giustificarmi in qualche modo per avere praticamente abbandonato la Raccolta, ma, onestamente, non saprei che dire: in questo periodo sono stata piuttosto impegnata e, come se non bastasse, è da un po' di tempo che non riesco a scrivere nulla di minimamente soddisfacente. E per questo vi chiedo scusa.
Mercoledì, però, appena svegliata e ancora a sdraiata a letto, ho acceso il PC ed ho iniziato a scrivere questa cosuccia: spero non sia una completa delusione, era da un po' che avevo questo desiderio di scrivere di Barty Crouch jr. Spero che la sua caratterizzazione appaia credibile: in fondo, io lo vedo proprio così e penso che la sua pazzia sia uno degli elementi fondamentali che lo rendono un personaggio tanto intrigante.
Una piccola nota sul contenuto del capitolo: quel “un uomo abbandonato dalla donna che amava” non è riferito a nessuno in particolare; la Flash, infatti, si basa su ciò che la gente pensa di lui: poco importa che quello che viene detto sia vero (anche se l'idea di una donna che sia riuscita ad amare Barty è interessante, ci penserò su!).
Vi ho annoiati abbastanza, quindi levo le tende.
A presto (spero)!
M.