Slayers - Le Ere del Caos

di Killkenny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Antefatto ***
Capitolo 2: *** Preludio ***
Capitolo 3: *** Cap. 1:Chaos’ Fragments. Ritorni e cambiamenti! ***
Capitolo 4: *** Cap. 1, part 2: Come si distruggono delle certezze! (1) ***
Capitolo 5: *** Cap. 1, part 3: Come si distruggono delle certezze! (2) ***
Capitolo 6: *** Cap. 1, part 3: Come si distruggono delle certezze! (3) ***
Capitolo 7: *** Cap. 2: La nascita di un Angelo! ***
Capitolo 8: *** Cap. 3: Rifacciamoci una casa! ***
Capitolo 9: *** Cap. 3; part 2: Novità tra gli umani! ***
Capitolo 10: *** Cap. 3; part 3: Imparando… ***
Capitolo 11: *** Interludio 1: Incontri romantici 1 ***
Capitolo 12: *** Cap. 4, part 1: Il Concilio ***
Capitolo 13: *** Cap. 4, part 2/1: Riunione ***
Capitolo 14: *** Cap. 4, part 2/2: Riunione ***
Capitolo 15: *** Interludio 2: Duello tra i ghiacci ***
Capitolo 16: *** Cap. 5, part 1 Festa in Paese! ***
Capitolo 17: *** Cap. 5, part 2 Conoscere il futuro! ***
Capitolo 18: *** Cap. 5, part 3 Divine Carnage! ***
Capitolo 19: *** Cap. 5, part 4 Ritorno alla vita ***
Capitolo 20: *** Interludio 3: Incontri romantici 2 ***
Capitolo 21: *** Cap. 6, part 1: In the Shadows ***
Capitolo 22: *** Cap. 6, part 2: Cosa combinano i Draghi? ***
Capitolo 23: *** Cap. 6, part 3: La Prova ***



Capitolo 1
*** Antefatto ***


Antefatto

Antefatto.

Una misteriosa “voce narrante” parlava, mentre sullo sfondo scorrevano immagini di mondi e mondi.

“LoN creò i suoi universi, e in essi stabilì delle regole. Regole ferree, che chiunque avrebbe dovuto rispettare.

Tuttavia, esistono, nella struttura della Creazione, dei ‘bug’, degli ‘errori’ che consentono ai viventi di aggirare tali regole.

Grazie a questi ‘errori’, Zelas Metallium ha potuto creare un singolo subordinato con i poteri dei General e dei Priest.

E per gli stessi motivi la coscienza di Ragadria, sotto forma di Claire Bible, potè mantenere la propria presenza tra i vivi.

Oppure le Armi di Luce di Dhabranigdo, Garv Chaos Dragon, i Demon Blood e altro ancora… ed oggi, a causa di ciò, avverrà qualcosa… che nessuno potrebbe immaginare.

 

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Capitolo 2
*** Preludio ***


The Slayers:

The Slayers:

LE ERE DEL CAOS

 

 

 

Preludio:

The Red Dragon and the Holy Moon.

Iniziano i problemi.

 

Mare del Caos…

 

Un ‘luogo’ in cui tempo e spazio erano una cosa molto, molto soggettiva.

Un’anima con grossi problemi esistenziali vagava per quella vuota immensità…

Chi era?

Non riusciva a ricordarlo.

Era consapevole di essere morto…

Ma come?

Tutto ciò che poteva ricordare della sua morte… era quella risata infantile… ed agghiacciante allo stesso tempo.

Non ricordava niente di se stesso.

Guardò l’aspetto della sua anima… il riflesso di quello che, un tempo, doveva essere il suo corpo…

Era piuttosto grande e robusto… “Un corpo da guerriero…” Pensò, domandandosi subito dopo “…come ca**o faccio a saperlo?”

Evidentemente, recuperava ricordi man mano che si esaminava.

Passò alle mani… a osservarle, ricordi di battaglie sanguinose e violente presero a scorrergli nella testa… ricordi che erano troppo lunghi per un essere umano…

Una nuova informazione su chi era: un demone…

Si rese conto che più si concentrava, più recuperava ricordi.

Ripensò a quella risata… Perché gli veniva in mente un moccioso coi capelli neri?

Come poteva un moccioso uccidere uno come lui?

“Perché neanche quel moccioso è umano…”

Uno strano schema gli balenò nella mente… e ricordò, in parte, chi era: Garv Chaos Dragon, Ma-ryu ou.

Dark Lord creato da Shabranigdo per la Kouma Sensou.

Esule e traditore della sua stessa razza.

Almeno, questo era ciò che dicevano di lui.

La sua morte… ricordava fin troppo bene, ora, la sua morte: ucciso a tradimento da Phibrizio, mentre combatteva con un gruppo di umani. Nessuno di loro, neanche con l’aiuto di quel cretino viola (Etchì! ndXellos) poteva batterlo… --…A parte il Cavaliere di Ceiphed, nessuno può sperare di battermi…-- Aveva detto sprezzante… --È impegnata con un lavoro part – time-- Aveva detto quella maga dai capelli rossi.

Terrore. Puro ed assoluto.

Perché aveva capito che il Cavaliere in questione era una loro comune conoscenza.

--- --- ---

 

Zefilia, tempo addietro.

 

Luna Inverse, cavaliere di Ceiphed, salutò la sorella partire con quella scriteriata di Naga con una non – visibile lacrima sul viso… non avrebbe mai ammasso che quella pazza della sorella le sarebbe mancata… ma così era.

Bè, non ci stette comunque a pensare troppo: aveva deciso di lasciar perdere le beghe con i demoni, e dedicarsi a qualcosa di tranquillo.

Si diresse al “Drago Verde”, il locale in cui avrebbe cominciato a lavorare come cameriera, pronta ad una vita tranquilla.

---

Ma si sa, il destino è SEMPRE beffardo.

 

Un uomo di grandi dimensioni, capelli rosso fuoco, impermeabile arancione… e una grossa attitudine a cacciarsi nei guai, stava entrando nella cittadina.

Chi era? Mi sembra chiaro, a questo punto.

Garv.

Aveva sentito parlare del Cavaliere di Ceiphed, e voleva sfidarlo.

Nessuna pietà in caso di sconfitta, ovviamente.

E se fosse stato lui lo sconfitto?

Improbabile. Comunque, si aspettava lo stesso destino che avrebbe riservato al suo avversario.

Si concentrò sui suoi sensi da mazoku, stando attento a non attirare l’attenzione dei suoi simili… cercando la particolare aura di un Ceiphed Knight.

Individuò una traccia, poco distante da dove si trovava, confusa da centinaia di aure umane.

Parecchie.

“E la ‘sensibilità’ non è mai stata il mio forte… pazienza, entro, mangio e poi spacco tutto.” Pensò dopo la ricerca.

GOCCIOLONE dei lettori.

Entrò in una locanda… “Il ‘Drago Verde’… nome interessante. Peccato per la fine che farà il locale.”

Decise di ordinare e mangiare. Sentiva l’aura del Cavaliere… ma non riusciva ad individuarla. Idem per Luna: quando Garv era entrato, Luna aveva ‘sentito’ qualcosa di anomalo… ma era sul lavoro, quindi, niente casini!

Garv ordinò porzioni da far invidia a quelle ingurgitate dai membri della famiglia Inverse… senza destar però stupore e/o altro.

Mentre consumava, il Destino decise di muovere un pò le sue fila…

Infatti, due gruppi di demoni di medio livello decisero, proprio durante il dolce, di fare irruzione nella taverna.

Lo scopo di ciascun gruppo era di attaccare il Cavaliere e Garv… ma nessuno dei due sapeva chi era l’altro.

Ovviamente, i cretini si lanciarono sui propri obbiettivi, gridando -PREPARATI A MORIRE GARV / CEIPHED KNIGHT!-

I clienti del locale decisero di filarsela… mentre il ‘rinnegato’ e la ‘cameriera’ facevano apparire le proprie armi e si lanciavano sui nemici, temporaneamente alleati.

L’unico modo per definire i risultati di quella… alleanza occasionale… è spezzatino di mazoku.

“E così il temutissimo Cavaliere di Ceiphed è… una donna? Carina, per di più! MA CHE CA**O VADO A PENSARE?!? -/////-”

“E così questo fustone è un Dark Lord? AAARGH! RIPRENDITI LUNA >/////< !”

(NdKK: ma come sono in sintonia… mi stà venendo da vomitare…)

-Senti, Cavaliere, sarei venuto per sfidarti… ma non qui: fuori città… così evito stragi inutili…- “Come mai tanta cortesia per un nemico?” Domandò una vocetta maligna / maliziosa nella testa di Garv.

-Ok, bestione, un luogo vale l’altro per affettarti, ma vorrei evitare… di far “…vedere a tutti che ti sei presa una cotta per questo qua?”- altra vocina maligna / maliziosa- … saltare il mio posto di lavoro.-

I due uscirono dalla città, entrando in un bosco… entrati in una radura (perché negli anime c’è SEMPRE una radura da duello, in mezzo ai boschi ndKK) si misero uno di fronte all’altra, armi in pugno.

-Hei, demone, cerca di durare più dell’ultimo che mi ha sfidato.-

-Certamente, madame.- Disse Garv, inchinandosi scherzosamente.

I due iniziarono ad affrontarsi, spada e teletrasporto l’uno, Arc Dragon ed energie sacre l’altra.

Garv schivò un fendente abbastanza facilmente… ma si preoccupò dei risultati su un albero dietro di lui: abbattuto in un istante… ed era stato SOLO sfiorato!

Contrattaccò con quello che aveva imparato in innumerevoli campi di battaglia…

Ciò lo aiutò a far durare molto il combattimento… si fosse trattato di un umano normale, l’avversario a quel punto si sarebbe ritrovato a carne trita già da un pezzo.

Se invece fosse stato un drago, anche di alto livello, cenere e polvere da un pò meno.

Non parliamo dei demoni, grazie.

Ma quella donna pareva infaticabile, e Garv era costretto spesso a chiudersi in difesa! Lui, che al fianco del Demone del Nord aveva causato la morte di un Re dei Draghi, era costretto a guardarsi dagli attacchi di una donna!

Ciò lo… attirava.

Un fendente tirato un pò troppo vicino al volto di lei gli permise di vedere gli occhi di lei [Descrizione degli occhi di Luna Inverse? Sorry! Non in QUESTA sede. ndKK].

“Stupendi” Pensò, sbalordendo sé stesso.

-Non dovresti nascondere degli occhi così belli.- Le disse ad un orecchio, mentre erano lama contro lama.

Lei prima arrossì violentemente, poi s’inc*azzo parecchio, e riprese l’offensiva, ancor più violentemente di prima.

Usando pure pugni e calci. (dote di famiglia ndKK + Altre vittime delle ‘manine’ di Lina)

Andarono avanti per un’altra mezzora… e la fatica, sia fisica che spirituale, si fece sentire.

“Un ultimo colpo… e lo secco!” Pensò lei.

“Con questo mi gioco tutto… e sarò io a vincere!” Pensò lui, caricando quello che restava delle sue energie nella spada. Idem per l’Arc Dragon del Cavaliere, che si stava caricando di energie positive.

Un assalto diretto… uno scontro di lame… l’ovvia esplosione seguente… Garv finì schienato contro un albero. Fece appena in tempo a riaprire gli occhi…

-RAAAAAHHHH!- Che si vide venir addosso Luna Inverse, lama ben alzata, in corsa verso di lui… chiuse gli occhi, pronto alla fine…

Tonf!

Solo per sentirsi un peso sul petto…

Lei aveva vinto… e perso contemporaneamente.

Come lui.

Avrebbe potuto ucciderla…

Decise di non farlo.

“Perché risparmi un nemico?” Ancora quella ‘vocina’. “Perché sì!” Risposta ancor più ovvia.

Altra fonte di preoccupazione: non sentiva il minimo bisogno di togliersela di dosso… nonostante qualcosa gli urlasse “SCHIODATELA DI LÌ, DEFICIENTE!!!” Neanche per sogno: come guidate da una forza esterna, le sue mani andarono ad appoggiarsi alla schiena di lei… e col cavolo che le avrebbe tolte di lì…

 

--- --- ---

 

Mare del Caos, ‘oggi’.

 

Scoperta la novità, Garv aveva combattuto come se niente fosse contro quel gruppetto, pensando nel frattempo ad un modo per tornare da lei senza poi venir disintegrato…

Ci aveva pensato Phibrizio a salvarlo dall’imbarazzo della scelta… uccidendolo.

E ora le mancava… e non sarebbe mai potuto tornare indietro… dal suo Cavaliere…

Da Luna Inverse… che aveva fatto breccia in quel pozzo di tenebre e violenza che era il suo cuore…

…………

Tempo finito per le riflessioni: come da copione, Phibrizio stava arrivando. Lì nel Mare del Caos, le loro rispettive anime avevano riacquistato i propri poteri… e da quando si erano ritrovati, erano riscoppiate le liti. Anche se la fine fatta dal mei – ou confermava l’opinione di Garv, secondo cui nessuno, né Demoni né Draghi, avrebbe mai potuto vincere la guerra, la faida tra i due era continuata. Dal loro punto di vista… erano ormai passati dei millenni.

E quegli scontri, che finivano SEMPRE, INEVITABILMENTE in parità, iniziavano ad annoiarli.

Ad un certo punto, Garv abbassò la sua spada… cosa che bloccò l’offensiva del Demone Superiore di fronte a lui.

-Cosa c’è, bestione, ti arrendi?- Disse Phibrizio, nella sua forma ‘adulta’: un umano di circa vent’anni, dai lunghi capelli neri e gli occhi color smeraldo, il cui viso angelico poteva ancora trarre in inganno molti.

-Col cavolo che lo faccio, piattola. Solo che sono stufo di questa situazione di eterna parità. Se proprio dobbiamo picchiarci, preferirei farlo in un luogo dove almeno si possa concludere la faccenda.- Rispose il demone dalla rossa chioma.

-E come pensi di farcela, genio? Ti ricordo che nessuno di noi due può lasciare questo posto.- Riprese Phibrizio.

-Da soli, no. Ma unendo le forze?- Disse Garv con un sorrisino sulla faccia che non prometteva nulla di buono.

Phibrizio, sorpreso da questa proposta di alleanza, ci pensò sopra un attimo, calcolando tutte le variabili… -Forse. Ma sarebbe comunque molto difficile. Anche noi due abbiamo dei limiti.-

-Ma in tre?- Obbiettò una voce alle loro spalle… una voce cavernosa ed animalesca. I due Demoni si voltarono… e videro alle loro spalle l’unica creatura che poteva impensierire un demone di alta classe, l’essere che era noto come Zanafer, il Mostro Invincibile.

Phibrizio, poco sorpreso della sua presenza lì, iniziò a sorridere maligno.

-Certo che sì. Ma tu cosa ci guadagni?- Domandò alla creatura.

-La possibilità di uscire di qui… e di trovare un’identità per me. Non avete idea… non potete immaginare cosa significhi non sapere COSA sei.- Disse la creatura, abbassando la testa al livello delle loro.

Garv si voltò verso il fratello, che annuì… -Ok, proviamoci… e speriamo che mammina ci lasci fare il tutto…- disse l’Hellmaster

-Io mi preoccuperei più delle conseguenze di ciò che faremo: cosa accadrà se riusciremo ad uscire dal Mare del Caos?-

-Una cosa alla volta, Garv. Una alla volta. Preoccupiamoci innanzitutto di uscire da qui… poi del resto.-

-Ok. Ma una volta fuori, non voglio più vedere la tua faccia per i prossimi secoli, è chiaro?- Ingiunse il Ma-ryu ou, consapevole, dentro di sé, che ciò che voleva era pura utopia: sarebbe stato inevitabile, una volta fuori, essere obbligati ad avere contatti.

-Stesso dicasi per te e per la TUA faccia.- Rispose il Re Nero, identicamente consapevole della realtà dei fatti. I due Grandi Demoni assunsero le loro forme Beast… iniziando a concentrare i loro poteri…

 

 

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Capitolo 3
*** Cap. 1:Chaos’ Fragments. Ritorni e cambiamenti! ***


Cap

Cap. 1: Chaos’ Fragments. Ritorni e cambiamenti!

 

Un qualche punto sotto la superficie della Penisola.

 

In una camera magmatica, inattiva da secoli, vi era unqualcosa’ di anomalo… si trattava di un fenomeno pressoché unico: un punto in cui le energie della Natura (aria, acqua, terra, fuoco, spirito), della Luce e delle Tenebre si congiungevano.

Questo incrocio di linee energetiche creava un indebolimento nella realtà…

E in quel giorno, il punto iniziò a contorcersi, gonfiarsi… e all’improvviso, agli occhi di un ipotetico osservatore, si sarebbe aperto uno squarcio, largo decine e decine di metri, proprio nel mezzo di quella grotta infernale.

Dallo squarcio emersero tre creature, le due forme beast dei Demoni Superiori e Zanafer.

Subito dopo, una gigantesca esplosione scoperchiava la volta della camera magmatica… e centinaia di frammenti color oro volavano in tutte le direzioni, spargendosi ai quattro angoli del globo.

Oltre a ciò, un’onda di energia, invisibile ma reale, si diffuse lungo le linee naturali della magia…

Con conseguenze che presto si sarebbero fatte sentire.

 

Da qualche parte sui Katart.

 

Lo spirito di Ragadria non poteva credere alle proprie sensazioni: quello era un frammento del potere della Madre! Ed era andato a finire proprio contro la barriera dimensionale che esisteva tra la Claire Bible e il mondo reale…

“Come posso usarlo? Potrei ricreare il mio corpo… potrei far rivivere Ceiphed – sama… o mille altre cose… come scegliere? Qual’è la scelta giusta da fare? … forse ho trovato… è rischioso, ma se riuscirò nell’intento, il Demone del Nord non potrà mai più minacciare nessuno…” L’essenza della SuiRyu – Ou (Re/regina dei Draghi d’Acqua) si concentrò sul frammento… cercando di dirigerne il potere…

 

Stessi istanti, qualche chilometro più in là.

 

Anche il Demone del Nord, nella sua prigione di ghiaccio, avvertì un frammento posarsi presso le pareti della sua cella. “Quel frammento… è Caos nella sua più pura essenza… il potere di LoN – sama… è l’occasione per poter avere mano libera… potrei infrangere le pareti della mia cella… … … no, i Re Draghi rimarrebbero comunque più potenti di me… allora come posso volgere a mio vantaggio questa fonte di potere assoluto? … … Sì… questo è il modo… finalmente potrò avere ciò che noi Demoni cerchiamo…” Colui che un tempo era Lei Magnus, il Gran Filosofo, e che adesso era solo una proiezione di Shabranigdo, protese quel poco di potere che poteva far fuoriuscire dal sigillo (come aveva a suo tempo scoperto Durus II) verso quella scheggia dorata…

 

Fu questione di pochi istanti.

Mentre Ragadria usava il potere che le era capitato sottomano per rafforzare il sigillo del Demone del Nord in una maniera tale che solo con l’appoggio di un altro Ma – ou completo si sarebbe potuto liberare, quest’ultimo usava lo stesso identico tipo di potere per richiamare dentro di sé gli altri quattro frammenti di sé che vagavano per il mondo… purtroppo due, distrutti da Lina Inverse, attendevano ancora di reincarnarsi…

L’effetto delle azioni dei due Grandi Esseri fu spettacolare: il Re Demone arrivò vicinissimo alla propria ricostruzione e liberazione… ma nello stesso istante, il sigillo venne potenziato.

Divenne così forte, che neppure lui, alla massima potenza, avrebbe potuto infrangere quel blocco…

L’urlo di rabbia del Grande Demone fu udibile nel raggio di intere nazioni… e tutti i Demoni di quell’universo poterono sentire la furia del proprio Re.

 

Ma anche Ragadria pagò per le proprie azioni.

Mentre riusciva a potenziare il sigillo, l’ondata di ritorno la contaminò… arricchendo la sua conoscenza… memorie e nozioni che appartenevano ad Umani, Demoni… parte della stessa memoria della Madre si fuse con lei…

Un urlo si propagò sulla Valle dei Draghi… Milgatia, capo della comunità, si precipitò nel naos della Claire Bible… scoprendo che l’ambiente era cambiato… e persino la rappresentazione della Ryu – ou era mutata: non più una vecchietta rugosa e sorridente… ora c’era una giovine, dai lunghi capelli nero-bluastri che, in termini draconici, non doveva avere più di cent’anni… in pratica una ragazzina.

-Il Caos… il Caos si stà diffondendo…- Riuscì a dire l’immagine spirituale, prima di svenire e crollare alsuolo’.

 

Mentre le schegge si diffondevano nei posti più disparati, l’ondata di energia contaminò la magia, Demoni, Draghi, Mortali… contaminò tutto e tutti.

 

Da qualche parte nei pressi dei confini di Elmekia, stava avvenendo uno spettacolo non insolito, ma di certo neanche normale: due massicci gruppi, composti l’uno gruppo di orchi e l’altro di troll si stavano scontrando sotto gli occhi di una banda di briganti… quando nel bel mezzo dello scontro uno dei frammenti dorati cadde tra loro, esplodendo… quando il bagliore si dissolse, una sessantina di creature si alzò in piedi… creature che degli Orchi avevano l’aspetto, la stazza dei Troll più grandi… e negli occhi, la furbizia e l’astuzia degli Umani.

Con un ruggito di gioia ferina, i Titan Ogre proclamarono al mondo la loro nuova esistenza…

 

Altopiano dei Draghi Ancestrali. Il Drago – mercenario noto come Razor stava sistemando, come da anni ed anni a quella parte, la tomba sotto cui giaceva Dawn Ancestral… il suo primo amore, la sua prima felicità… il suo più grande dolore.

“Come avrei voluto poter fare qualcosa… invece ho solo potuto porre fine alle tue sofferenze… e seppellire te e quelli che io consideravo come una vera famiglia…”

Poi, puntuale come sempre, giunse la sua più grande ossessione e nemico… Jegan, il Carnefice, colui che aveva torturato e abusato della sua ‘sorellina’…

-Pronto a morire, inferiore?- -Dopo di te, maledetto. Solo dopo che tu… SARAI MORTO!- Urlò lanciandosi contro di lui… lo scontro durò a lungo, quando, improvvisamente, uno dei Frammenti andò a schiantarsi contro il suolo presso di Razor…

L’High Blue Dragon si avvicinò cautamente… e poi lo prese in mano, avvertendone i poteri e le possibilità… -potrei…?- Sembrò domandare al vuoto… la risposta giunse nel suo cuore “Devi scegliere, figlio del deserto: o lei, o tutti gli altri…”

Razor guardò la tomba… come a cercar di sentire una risposta… e gli tornarono in mente le sue parole “Il bene di tutti… questo è ciò per cui viviamo” E allora Razor, membro adottivo del clan demoniaco Chaos Dragon, concentrò la propria anima sui ricordi di com’era la Valle prima di quel giorno maledetto, mentre un’ondata di energia immobilizzava il Drago Dorato davanti a lui, troppo stupito dagli eventi… il frammento si modellò a forma di lama… un fendente di luce dorata attraversò la valle… e dove prima vi erano solo rovine e tombe senza nome, ora rifioriva la valle un tempo abitata dalla più nobile e forte razza di Draghi.

–No… non è possibile…- Riuscì a dire l’assassino, mentre Razor faceva comparire presso di sé Death’s Revenge, l’arma maledetta che usava dal suo secondo Giorno Maledetto.

Gli Ancestrali, nel frattempo, si erano accorti della situazione di battaglia in corso.

Prima ancora che uno di questi potesse ingiungere un “Abbassate le armi!” o simili, Razor urlò –STATENE FUORI, ANCESTRALI! Questo è un affare tra me e Jegan.- Poi, alla sua nemesi personale –Ok assassino, questa è una battaglia del Ka. Qui non contano abilità, fortuna, astuzia o forza. Solo il Ka potrà decidere l’esito dello scontro…- -Umhf, tipiche superstizioni da inferiore. È per queste scempiaggini che vi trattiamo come le bestie idiote che siete.- Riprese il Dorato corrotto, strafottente come sempre. –Risparmia il fiato per combattere, vigliacco!- Disse l’altro, lanciandosi all’attacco.

Il suo avversario lo prese (come sempre) di sottogamba… peccato che stavolta il mercenario facesse sul serio.

Con il gigantesco boomerang fatto in ossa di drago e metallo in una mano, e la sua Zanmato nell’altra, l’High Blue Dragon si lanciò all’attacco, menando fendenti sempre più rapidi… con un moto di sorpresa (e un sacco di bestemmie censurate) Jegan cercò di usare i suoi trucchetto sporchi… o meglio, ci avrebbe provato… peccato che l’avversario non gli lasciasse il tempo di prepararli e metterli in atto!

Poi, con un moto di stizza, il Drago Azzurro colpì Jegan al braccio sinistro… quello su cui si trovava il bracciale donato all’assassino dall’Hellmaster, più di cinquecento anni prima… frantumando l’oggetto demoniaco. –E ora tocca a te!-

Disse poi, lanciandosi su di lui… Jegan si aspettava un attacco con le armi… invece Razor posò rapidissimo la katana, fece sparire l’arma maledetta e lo afferro per le braccia… -Sayonara, bello!- Disse, lanciandosi con l’avversario in aria, girandolo verso il suolo e schiantandolo con una mossa degna di un wrestler.

Poi, mentre il Dorato noto come Golden Ghost si rialzava, Razor riprese la katana… -Salutami il Mei - ou, nel Mare del Caos! RAAAAAGHHH!- E colpì!

Il primo fendente, segò il corpo di Jegan in due come un panino (Un vizio tipico del Clan nd KK Già ndXellos), e il secondo, lo decapitò.

La vendetta si era compiuta, giustizia era stata fatta…

 

 

Poco dopo, il millenario Drago correva a riabbracciare quei suoi amici Ancestrali che aveva perso molto tempo prima… saluti, lacrime… “credevo di non esser più capace di piangere” si stupì lui… e dopo, mentre chi aveva visto morire i propri cari andava a riabbracciarli, chi doveva decidere (il Consiglio) e chi era sopravvissuto (Razor) andavano a discorrere.

 

-E ora… cosa faremo? Il nostro compito era restare fuori dai conflitti… ma i Dorati ci hanno ucciso per quello… forse avremmo dovuto dargli la Galveila; così come ci avevano chiesto…- Disse uno dei più giovani.

-Non dire c*zzate! Dare l’Arco di Luce ai Dorati sarebbe stato come dare i poteri della Madre ad una quindicenne (Etchì ndLina e LoN). Se aveste esaudito le loro richieste, ora ci troveremmo tutti quanti a discorrere nel Mare del Caos.- Lo redarguì Razor.

-Cosa è successo… da quando siamo morti?- Chiese uno degli anziani.

-Allora… di eventi salienti… dopo la creazione della barriera, Lei Magnus ha dato vita ad un nuovo Dark Lord, Garv Chaos Dragon, che è un Demone con la forza dei Draghi. Poi Ragadria è morta sotto i colpi del Re Demone e del mio dhin… scusate, volevo dire Garv. I due sono stati sigillati, il primo nella terra dei Katart, il secondo in un corpo umano. A seguito di ciò, Garv ottenne un animo umano. Scoppiò una faida tra i clan Chaos Dragon ed Hellmaster, che si è conclusa diciassette anni fa con la morte di Garv, ucciso a tradimento dal Mei – ou.-

Disse Razor, con l’ara svagata, mentre i suoi ascoltatori avevano sempre più gli occhi a pizza.

-Urca…-riuscì a mormorare uno dei più seri.- qualche altra catastrofe no?- Riprese poco dopo.

-Umh… trentaquattro anni fa è nata Lina Inverse, una ragazzina che si è resa famosa come Dra-mata, da tanto è abile con la magia. Phibrizio cercò, dopo aver incenerito il mio ex-capo, di farle castare il Giga Slave per distruggere l’universo, cosa che a LoN non andò bene. Risultato: l’Hellmaster seguì Garv nel Mare del Caos. Con la sua morte la barriera crollò come un castello di carte.-

Le mascelle dei Draghi Ancestrali crollarono oltre i limiti consentiti dall’anatomia.

-E- esiste qualcuno in grado di usare QUELL’incantesimo?- disse uno degli sciamani, più pallido del normale.

-Certo. Ma è stato usato solo tre volte. Bè, due e mezza. La prima quando la Dra-mata, con l’uso della Gorn Nova, distrusse un altro settimo di Shabranigdo… - CRACK!

I Draghi si son pietrificati e son crollati al suolo -… Poi quando il Mei – ou ha fatto la sua brutta fine… e per finire poco prima che Dark Star, un Ma – ou di un’altra dimensione, giungesse nel nostro mondo. Poi hanno seccato quello schifo con l’uso delle cinque armi di luce e una combinazione di Luce e Tenebre… almeno così mi hanno detto.-

RI – CRACK! Nuovo crollo.

(Stà diventando qualcosa di monotono ndKK Sei tu che scrivi, demente! ndRazor Ah già! ndKK Cominciamo a preoccuparci seriamente… ndPersonaggi E fate bene! ndKK gioioso! SDONGGGG! Crollo al suolo dei personaggi)

-Emh… tralasciando le novità, ora cosa faremo? Rimanere qui…- Iniziò una delle donne del Consiglio.

-No, lo escludo. Il Consiglio dei Dorati potrebbe farsi venire la bella idea di ripetere un’altra volta il lavoretto di mille anni fa.- Ribattè subito Razor.

Non voleva rivedere quelle scene del suo Giorno Maledetto. –Piuttosto… conosco un posticino ideale. La gente che vi abita è più o meno ospitale… e soprattutto, anche a loro hanno cercato di fare il lavoretto…-

-Razor… se ho ben capito, ci stai proponendo di trasferirci nel Secondo Continente?- Disse Veltar, in passato (e ancora) capo del Consiglio.

-Esatto. Lì nessun dorato oserà venire a rompere le scatole… i mie consimili e gli altri clan sparano a vista su qualunque Drago di questo continente. Ormai, i clan della Gilead si sono apertamente ribellati… già da novecento anni, ormai.- Riprese l’Azzurro.

-Cosa ci puoi dire della Porta dei Draghi?- Disse Karen, una delle sorelle di Veltar, e membro del consiglio.

La Porta dei Draghi era un massiccio artefatto risalente all’Epoca d’Oro dei ryuzoku. Un portale in grado di condurre un suo eventuale utilizzatore ovunque questi desiderasse. E di consentire allo stesso di portare qualunque cosa INDIETRO con sé. I Dorati avevano cercato di ‘convincere’ i Clan del Secondo Continente che l’uso della Porta era indispensabile per poter riportare in vita la SuiRyuou.

Fatica sprecata, e gli emissari se ne erano tornati indietro pesti e feriti.

-È proprio la Porta il motivo della ribellione. Il Consiglio dei Dorati voleva usarla per i propri scopi… e potete immaginare la reazione dei miei simili.-

-Immaginiamo bene!- Dissero quelli in coro, con un gocciolone ciclopico in testa.

–Ora, dato il vostro ‘ritorno’, penso che…- Venne interrotto da una voce telepatica nella testa… eppure, in teoria, doveva esserci abituato a quel tono sparato a tutto volume.

*RAZOOOOOR!* Urlò una voce da invasata.

*Sì, Bael – sama?* Rispose Razor a quella che era, attualmente, il capo del Consiglio della Gilead.

*Che cavolo è successo dalle tue parti? Qua i nostri mistici hanno il più grosso mal di capo della loro esistenza.*

*…Meglio se viene lei a vederlo.*Disse’ il mercenario con un sospiro di rassegnazione: cominciava già ad avere il mal di capo… e nella sua testa balenava l’idea (suicida) di lanciarsi all’attacco del palazzo del KaRyu ou per fare una strage di Grandi Consiglieri.

Trattenuto solo dalla consapevolezza del dolore che avrebbe arrecato a Mirei ed ai suoi figli… no, meglio non dargli quel tipo di sofferenza.

Con una vibrazione nell’aria, arrivò Bael, capo del Consiglio della Gilead… una massiccia donna – guerriero dai capelli verde chiaro e gli occhi color miele. La sua espressione, al vedere gli Ancestrali di nuovo vivi e vegeti, pagava qualunque grana potesse dare.

E ripartirono le discussioni, le alleanze, i piani… tutto in una pseudo normalità.

 

 

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Capitolo 4
*** Cap. 1, part 2: Come si distruggono delle certezze! (1) ***


Cap

Cap. 1, part 2:

Come si distruggono delle certezze! (1)

(Le conseguenze per i Demoni)

 

 

Wolf Pack Island.

 

La Beastmaster stava aspettando il rapporto di Xellos su quell’interessante anomalia in corso… aveva percepito tanto il ritorno dei suo ‘fratellini’ quanto ciò che il Demone del Nord aveva cercato di fare… e ora attendeva le risposte ad alcune sue domande.

Risposte che sarebbero presto arrivate.

Il Priest noto come Dragon Slayer comparve davanti a lei, in mano un frammento dorato…

-Master…- esordì inchinandosi e posando di fronte al suo capo il frammento -… ecco uno dei frammenti che sono riuscito a recuperare… la maggior parte sembra svanire nel nulla dopo poco tempo…- Disse poi.

-Umh… anche gli altri subordinati ne hanno trovati?- Disse la Juu - ou al suo più fedele (e potente) sottoposto.

-Sì. Ho visto Sherra defilarsi con almeno un frammento in mano… alcuni sono spariti presso zone umane… poco consigliabili a dei demoni, come Saillone e Zefilia, di sicuro uno dei lacchè di Dolphin si è impadronito di almeno due pezzi di Potere… questo invece sembrerebbe essere uno dei più grandi.- Rispose Xellos con la sua calma imperturbabile.

-Bene… allora vediamo d’usarlo…- Disse Zelas prendendo in mano quella scheggia di potere della Madre e cercando di capire (o intuire) come poterlo usare… come espanse la sua volontà verso quella scheggia dorata, un’ondata di energia si riversò dentro di lei… e attraverso tutti i membri del Clan.

Identica scena si ripeteva nell’Eternal Ice Palace, nel North Pole; e al Deep Marin Castle, nelle profondità del Mare dei Demoni.

-Master?- Disse Xellos, appena ripresosi.

-Umhh… - gemette la Beastmaster…-Mai stata meglio… mi chiedo quali siano le nostre nuove potenzialità…- la demone dai capelli argentei espanse la propria aura… ma mentre faceva ciò, vide il suo riflesso in uno specchio… scoprendo che aveva sì ricevuto nuovi poteri, ma che aveva anche dovuto pagare un prezzo: infatti, sul suo capo erano comparse delle tenere, adorabiliiissiime orecchie da lupo… -Xellos?- -Sì Master?- -Ho per caso delle orecchie da lupo sulla testa?- -Emh… sì, Master…- Fu la pacata risposta del mazoku sorridente.

-O cazzo, penso che mammina abbia deciso di farci uno scherzetto…- Disse la Dark Lady, ragionevolmente controllata…

Almeno in apparenza.

Xellos, intuendo quanto stava per accadere, si mise quelle che noi lettori avremmo riconosciuto come cuffie da aeroporto, mentre tutta la fauna dell’isola, avvertita l’imminente catastrofe, corse ai ripari…

 

- MA PORC $!*(@R@ !*&%@! (*@!$!@^@!)* %@(!*)_@! !@^(@*@*!@)!(# $(*@^&# O@!(&#&%!_ ^(*%@)! (*@!(&^$ )_!&^@&^$ )_!@^(^$ @ (!@&@^(&IA !!!!-

(imprecazioni in lingua demoniaca comunque censurate ndKK)

-Arrabbiata?- Disse Xellos ironico, togliendosi le cuffie, mentre con un’occhiata disperata valutava i danni.

Dopo un pò, comprese che avrebbe dovuto fare il muratore per almeno una settimana… quando si dice la sfiga…

 

Eternal Ice Palace, stessi istanti.

 

Se Zelas si era sfogata imprecando come (e anche peggio di ) uno scaricatore di porto napoletano, Dynast si era semplicemente limitato a corrugar la fronte… al che Sherra se l’era filata dietro una colonna… subito dopo, si era scatenata una bufera di neve nella stanza, bufera che sembrava avere come epicentro il trono di Lord Dynast…

O meglio, la bufera ERA Dynast.

A quanto pareva, la scheggia aveva fatto si che, ogni volta che un demone del Clan Grausherr usava i suoi poteri al di sopra di un certo limite, questi si sarebbe trasformato in un vortice di neve e ghiaccio.

 

Cratere…

 

I due redivivi Dark Lords si erano appena ripresi dalla loro ‘resurrezione’, quando ripresero forma umana.

Phibrizio guardò stupito Garv: il suo corpo… non era più totalmente umano, ma si era semi – draconizzato.

Le ‘zampe’ erano artigliate, il corpo ricoperto di scaglie rosse, eccezion fatta per il viso, immutato.

Due ali scagliose e rosse come il sangue spuntavano dalle sue spalle…

Una coda (rossa) corazzata, ricoperta di spuntoni si agitava nervosamente al vento.

Il braccio destro sembrava l’arto di un Drago ridotto nelle dimensioni, mentre il sinistro sembrava come ricoperto da un guanto d’arme rosso, con artigli (di dimensioni più ridotte), e in mano stringeva la fidata Extreme Weapon, lo spadone che Garv usava dalla Kouma.

“Un effetto della nostra evasione dal Mare del Caos, evidentemente… e il mio corpo?”

Pensò il Re Nero, esaminandosi…

“No, per fortuna sono ‘normale’… almeno per ora.”

Garv, con gli occhi rossi dalla furia (evidentemente, una specie di frenesia demoniaca) si volse verso il cielo…

-Fa quello che vuoi, Phibrizio… ma io adesso vado a riprendere mio figlio! Zanafer! Rimani qui a guardia di questo luogo… sarà la mia nuova base…-

Infatti, lui e l’essere si erano accordati: Zanafer li aiutava, ed in cambio, oltre al ritorno in vita, Garv lo avrebbe preso con sé nel suo Clan.

Poi Garv spiegò le sue ali da Drago, spiccò il volo e sparì nel Piano Astrale.

Phibrizio sospirò sconsolato –Uguale a mille anni fa: sceglie sempre posti legati ai vulcani…- disse, mentre ripensava a come lui, Zelas e Dynast avevano demolito il vecchio Ma-ryu ou Castle, semplicemente risvegliando il vulcano su cui era costruito.

Poi prese a concentrarsi sulla sua dimora, sparendo da quel luogo…

 

Una qualche cittadina presso Elmekia.

 

(Nd A: Non conosco il nome della cittadina dove si va a stabilire Philia dopo Slayers Try. Pertanto INVENTO la località!)

 

Philia Ul Copht, ex vestale del KaRyu ou, quella sera era nervosa.

‘Sentiva’ che qualcosa stava arrivando.

Qualcosa di pericoloso.

Che veniva per il ‘suo’ Valgarv.

Ormai non più un cucciolo, ma un giovinetto in cui si poteva già scorgere l’ombra di ciò che era un tempo.

Un guerriero.

L’ultimo rappresentante di una stirpe cancellata per invidia, per paura… per disprezzo.

Ora dormiva… e lei avrebbe cercato di proteggerlo ancora una volta.

Non comprendeva appieno il perché, ma la sua crescita era stata molto rapida… a livello umano, pensava spesso.

 

Ormai, sia lei che Jiras e Gourabos avevano fatto il callo ad assalti di Demoni o di Draghi, entrambi intenzionati a distruggere “L’Abominio che stava per distruggere il Mondo”.

L’uomo – volpe aveva, oltre ad aver ‘perfezionato’ le sue armi da fuoco, acquisito una buona abilità nell’usare incantesimi di magia Astrale, come l’Elmekia Lance.

Quanto al lucertolone gigante… Philia aveva lanciato (a suo tempo, dopo un pò di studi) un incantesimo di benedizione su uno spadone che adesso il guerriero portava con sé…

“Ti proteggerò, qualunque cosa accada…” Pensò la giovane, erigendo un incantesimo / barriera che aveva trovato su un vecchio e consumato libro… una copia incompleta della Claire Bible che, per chissà quale miracolo, era sfuggita alla distruzione operata dai Mazoku.

Era una barriera molto, MOOLTO difficile da valicare.

“… chiunque sia, non ti avrà!” LUI dormiva, in quel momento… sperava che continuasse a farlo. Di solito, gli scocciatori (indipendentemente da razza o incarico) arrivavano, si prendevano la loro razione di botte e/o incantesimi e se la filavano… era andata così per tutti, tranne con quello vestito di nero e che odorava di drago… lui era semplicemente arrivato, aveva guardato… e se ne era andato. Senza dire niente e senza lottare…

Philia sperava che anche stavolta fosse così… ma qualcosa le diceva che sarebbe stato totalmente diverso.

Tuttavia, qualcos’altro la stava spingendo a lottare… senza neppure provare a ragionare.

-JIRAS! GOURABOS! Preparatevi!- I due inseparabili ‘colleghi’ arrivarono di corsa…

Jiras, armi alla mano, sorrisino sardonico, Gourabos, più pacato, iniziava già a sgranare rosari.

Pregava che Philia non perdesse la calma e passasse in forma draconica.

L’ultima volta, avevano dovuto lavorare per tre mesi come muratori e falegnami per ricostruire un gruppo di case abbattute…

Tutta colpa, ovviamente, di quel demone dal caschetto viola. (ETCHÌ! ndXellos)

Sembrava che ci provasse un qualche tipo di… sadico piacere nel far arrabbiare Philia.

 

Fu un attimo: in un vortice di fiamme, apparve Garv.

In condizioni NORMALI, avrebbe anche provato a discutere per riottenere il suo pupillo.

………

Ma in quel momento…

Non era totalmente sé stesso.

Non era quel demone dotato di anima e sentimenti umani che aveva sfidato i propri fratelli…

E non era l’avversario fortissimo, capace di onore e rispetto, affrontato da Lina Inverse e dai suoi compagni…

E neanche il demone ‘gentile’ amato da Luna Inverse.

No, quello era qualcosa di molto vicino al Demone Superiore che, a fianco del Demone del Nord, aveva ferito a morte Ragadria.

Una belva assetata di sangue, che non avrebbe guardato in faccia a nessuno pur di ottenere ciò che voleva.

-Dov’è lui?- Disse con una voce che rasentava l’animalesco.

-Non l’avrai, Demone. Come tutti gli altri che ti hanno preceduto.- Disse Philia, iniziando a castare un Chaotic Disintegration.

Alla massima potenza che poteva raggiungere.

Forse perché intuiva, a livello istintivo, che quello non era un demone come gli altri.

Garv, sempre più in preda ai suoi istinti demoniaci, sfoderò Extreme Weapon…

Lo spadone faceva una figura un pò magra, visto l’arto draconico a cui era affiancato… ma la sua pericolosità non veniva certo ridotta da quello, sia chiaro!

-Ho detto… DOVÈ ???- Urlò il Demone – Drago, lanciandosi sui suoi incauti avversari, e venendo bloccato da Gourabos.

BANG BANG BANG BANG!

I colpi di pistola di Jiras passarono da parte a parte la proiezione materiale di Garv senza fargli nulla.

-Perché non provi a superarci, prima?- Ribattè lo sfregiatino, in vena di suicidio, evidentemente.

Gocciolone su Gourabos, che si chiede se non sia il caso di fargli un discorsino (tirapugni alla mano) su quando stare zitti.

Infatti, meno di un secondo dopo Jiras andò a parlare con la Madonna, da tanto in alto lo fece arrivare l’uppercut di Garv.

-Lo ripeterò solo una volta… dov’è Valgarv???- Ripeté Garv, incrociando nuovamente l’arma con lo spadone dell’uomo-lucertola, mentre iniziava a scaldarsi.

(……… gocciolina dei lettori)

-Dove nessuno potrà fargli del male. CHAOTIC DISINTEGRATION!- L’incantesimo di magia divina colpì in pieno Garv… facendolo incazzare ancora di più!

-Un… Dorato?- E in quei momenti sembrava più il suo alleato/sicario Razor che sé stesso… -SPARITE!-

Un’ondata di potere demoniaco spazzò l’area intorno al Demone Superiore… poi, certo che nessuno gli stesse bloccando la strada (Gourabos era ancora steso, Jiras atterrava in quel momento nella fontana del paesino [Al che, una vecchina che passava di lì gli disse “Quanto hai fatto arrabbiare quella poveretta? Giovinastro!” ed un pazzoide iniziò a blaterare qualcosa su “Quattro quattro quattro…”…] e Philia era semi – svenuta) si avvicinò alla casa.

Andando a cozzare contro la barriera.

-GARV FLARE!- urlò, sparando il proprio potere contro quella parete di energia… che riuscì a reggere l’impatto. –GRAAAAAA!-

SDAAAAAANGGGGGG!

Con un sonorissimo urto, lo spadone del Demone – Drago si abbatté sulla barriera…

Ancor più inutilmente dell’incantesimo.

-È inutile… -riuscì a biascicare Philia…- quella barriera rimarrà lì finché io lo vorrò.-

Al che, Garv sogghignò pericolosamente. –Scommettiamo che tra cinque minuti tu la toglierai?- -Non… temo… le torture- Disse lei: aveva sopportato di peggio durante quella missione… in cui aveva scoperto tutto il marcio che la sua razza nascondeva…

-Ohhhh… niente torture! Qual è il tuo nome?- Riprese lui, con un sorrisino che ricordava PARECCHIO quello dell’Hellmaster quando non era in giornata…

-Philia. Philia Ul Copht.- Rispose lei, insospettita.

-Bene Philia…- Disse mentre le si avvicinava… poi, rapidissimo, la prese per i capelli, la alzò all’altezza del suo viso (ed è parecchio in alto! ndKK) –Benvenuta in famiglia…- Disse, piantandole in corpo lo spadone, carico del suo potere demoniaco.

-AAAAGHHHHHHHHHHHHH!- Urlò l’ex vestale, mentre il potere del demone-drago si fondeva alla sua energia vitale…

Trasformandola in una Demone – Drago Dorato del Clan Chaos Dragon.

In un istante, capì CHI aveva sfidato… ma ormai era troppo tardi per tornare indietro…

Garv la lasciò cadere al suolo, mentre sul suo volto comparivano quattro marchi rossi, simili a graffi, sulle guance (Tipo quelli di Valgarv, avete presente?) e tre simboli a forma d’occhio color rubino comparivano su fronte e mani.

Garv si mise in attesa che l’ormai demone-drago si svegliasse… nel frattempo, iniziò ad emanare le proprie “onde mentali” per contattare Valgarv… era un legame che lui aveva creato con il proprio figlio adottivo… e che neppure la morte avrebbe potuto spezzare…

*Val… Svegliati Valgarv!*

Dagli abissi della mente, iniziò a sentire una risposta, mentre, nel suo letto, il giovane Drago Ancestrale iniziò a dimenarsi nel sonno, tenendosi la testa…

*Chi… chi mi chiama?… Chi …sei tu?* Rispose, mentre sempre più ricordi iniziavano ad affollarsi nella sua mente.

 

2° Piano Astrale.

 

Una figura biancovestito e dai capelli verdi porconò in almeno 40 lingue (e rispettivi dialetti) quando percepì che il sigillo che aveva messo ai ricordi del Demone – Drago Ancestrale al momento di resuscitarlo si stava incrinando.

Al suo fianco, un tipo vestito di nero che sembrava il gemello furbo e maligno di Gourry le tese la mano a palmo in su, ridacchiando.

Senza neppure guardarlo, l’altra gonfiò le guance e gli mise in mano un lingotto d’oro con sopra lo stemma di LoN. –E strozzati, una buona volta!- Disse poi.

 

Torniamo a noi, va…

 

*Sono io, Valgarv… sono Garv Chaos Dragon…

Tuo master, amico… padre*

I ricordi ruppero il sigillo così come un fiume in piena spazza via un argine malfatto.

E in un istante Valgarv ricordò tutto… chi era, il suo passato…

I suoi affetti, le sue gioie…

I suoi dolori…

E le sue speranze…

Una delle quali giaceva al suolo in attesa di risvegliarsi.

*Padre… Maestro… sei tornato veramente… o è solo un’allucinazione? * Rispose Valgarv.

*Come riesco a buttare giù la barriera, vedrai se sono un’allucinazione! Ti darò tanti di quegli scappellotti da farti diventare lisci i capelli!* Riprese l’altro in tono da finto arrabbiato.

Gocciolone dell’autore e di Valgarv!

Orami il Demone dalla rossa chioma si era calmato… ed era tornato alla normalità.

Il ragazzo, felice come una pasqua perché sarebbe tornato con la sua famiglia, iniziò a radunare la sua roba… frenato all’istante da un pensiero: “E ora come lo spiego a Philia?” Pensò a voce alta…

*Emhh… Philia è per caso una femmina di Drago Dorato col viso d’angelo, capelli biondi lunghi fino a metà schiena e occhi azzurri?* Disse Garv, mentre gli compariva una gocciolina sulla fronte: e ora come spiegava LUI a Valgarv quello che aveva fatto?

…………

Descrivere il fiume di parolacce che piovve addosso a Garv quando Val seppe dell’accaduto e quando poi Philia si risvegliò è superfluo.

Diciamo solo che batterono tutti i record di turpiloquio.

A imprecazioni finite, Garv sospirò rumorosamente: cominciavano bene… ed era la sua PRIMA giornata da resuscitato…

 

COOOMMMEEEEENTIIIIIII!

 

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Capitolo 5
*** Cap. 1, part 3: Come si distruggono delle certezze! (2) ***


Cap

Cap. 1, part 3:

Come si distruggono delle certezze! (2)

(Le conseguenze per i Draghi)

 

Poco dopo il precedente capitolo… scusate n’attimo… *KK calza dei tappi per le orecchie modello extra – strong e riprende a narrare…* Dicevamo… ah sì, poco dopo il fiume di parolacce, dalla tranquilla cittadina presso Elmekia si levò un terribile suono…

-BWUAAAAAAAAAAAAH HHHHHHHHHHHHH HHHHHHHHH HAAAAAAAAAAAAAAHHH HH HHHHHHHHHH HHHHHHHHHHHH HHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! PERCHÉ MI HA TRASFORMATO PROPRIO IN UN ESSERE SIMILE AL NAMAGOMI??? PERCHEEEEEEEEEEEEEEEÉ???-

La scena aveva quantomeno del ridicolo: Philia in formato Ryu – mazoku piangeva disperatamente, aggrappata alla giacchetta dell’ancora sedicenne Valgarv, con due cascatelle che uscivano dagli occhi, creando un vero e proprio lago, su cui Jiras (recuperato dalla fontana) Gourabos (attrezzato con remi) e Garv navigavano comodamente, a bordo di un canotto etichettato ‘Titanic’…

-Ma succede spesso?- Chiese il Dark Lord (riuscito a tornare in forma totalmente umana per chissà quale miracolo) ai suoi due compagni di navigazione.

-SÌ!- Risposero i due in coro, con uno sguardo di rassegnazione totale in volto.

Ora che le energie che aveva assorbito si erano stabilizzate, anche i vestiti di lei erano cambiati.

Non più il solito completino, ma una combinazione camicetta / pantaloni dai colori tendenti al rosso e all’arancione (tipo i vestiti di Lina, per capirci).

Gli stivali bianchi c’erano ancora, solo che la suola si era rinforzata.

Sulle spalle, tenuto fermo da un fermaglio rosso, stava un mantello che esternamente era color rosso scuro, e internamente di un bianco candido.

La fida mazza ferrata giaceva alsuolo’, mentre una daga corta era appesa alla vita da una cintura di cuoio (ovviamente) rosso.

-Su su Philia – chan… cerca di calmarti… -disse Valgarv carezzandole la testa con le mani, nel tentativo di far finire l’afflusso alle cascate del Niagara che si erano appena create.-… e poi… -disse, alzandole il volto verso di sé e dandole un casto bacio a fior di labbra (per i baci più… profondi ci sarà tempo… ndKK)- Così sei anche più bella…-

A giudicare dal colore che assunsero in quel momento le guance di Philia, si poteva presumere che avesse raggiunto più o meno la temperatura di un Dragon Slave, come minimo.

-UMPH UMPHH! Scusate piccioncini…- Garv, ovvio… -Se avete finito…- disse, beccandosi delle occhiatacce omicide- dovremmo tornare a ‘casa’…-

-Garv, il Ma Ryu – ou Castle è andato distrutto secoli fa…- Disse Valgarv.

-Lo ricostruiremo. La faida con la piattola in nero (ETCHÌ! Nd Phibrizio) è finita, quindi possiamo ricostruire tranquillamente una base ove stare. Un posto l’ho individuato…-

-Ho capito, di nuovo a contato con lapilli e cenere vulcanica…- Gocciolone dei presenti.

-Ah ah… quindi bisogna solo radunare di nuovo il clan.- Finì Garv.

-La fai facile pà. Quel pazzoide di un High Blue Dragon li ha spediti tutti nel Secondo Continente, te lo sei dimenticato?- Disse Valgarv, che quel giorno era preda ad un attacco di pignoleria acuta.

-E con questo? Basta andarli a chiamare tramite quella sfera magica che installammo presso Black Horn Cape.- Disse Garv, avvicinandosi a Valgarv –E tanto per esser sicuri che nessuno venga a rompervi le palle, risveglio definitivamente i tuoi vecchi poteri. Così ci penseranno due volte prima di importunare te e la signorina.- Disse poi, mentre passava una carica di energia demoniaca a Valgarv,  che tornava a formato ‘adulto’, mentre sulla sua testa ricompariva il corno demoniaco, simbolo del suo legame con Garv.

Garv sparì poco dopo, portando con sé Jiras e Gourabos, mentre Valgarv portava con sé Philia, diretto al Black Horn Cape, nel Regno di Dils.

 

 

Nel frattempo, in poco tempo, gli Ancestrali avevano finito di raccogliere la propria roba, con l’aiuto dei Draghi del Secondo Continente.

In poco tempo, tutti, fossero stati indifesi o meno, avrebbero detto addio all’altopiano in cui erano sempre vissuti.

Ma tra il rischio di venir sterminati una seconda volta e una fuga verso una nuova casa… bè, il Consiglio scelse la seconda opzione.

Razor nel frattempo aveva chiuso in un sacco la testa di Jegan, con l’intento di spedirla (con molte scuse) al Consiglio dei Draghi di quel continente… quando si accorse (FINALMENTE!) che qualcosa era tornato in circolazione… qualcosa che conosceva bene.

Prese la sua arma maledetta… -Scusate, ma ho una cosa da fare… cercate di sopravvivere il più a lungo possibile!- Disse ai presenti, sparendo da quel luogo.

 

Cratere…

 

-Umh…. Come potremmo chiamare questo posto?- Con l’aiuto di Jiras, Gourabos e Zanafer (ora in una forma umana concessagli da Garv, che lo aveva convertito a Demone – drago ndKK) stava studiando dei ‘progetti’…

-Perché non lo chiamiamo Dragon Dungeon?- Disse una voce alle spalle dei quattro… che voltatisi videro un uomo molto spesso, dai capelli azzurro – nerastri e gli occhi color oro. –Come va, my dhin?- Disse il Drago mercenario al suo antico capo.

-Razor! Che coincidenza, un poco tempo fa ho parlato giusto di te con Valgarv.- Disse Garv, mollando una pacca gigantesca sulla spalla del Drago che dai tempi della Kouma Sensou lavorava per lui.

-Posso ben immaginare… devo considerarmi di nuovo assunto per triturare quei pochi Brass dell’Hellmaster – tet che possono essere sopravvissuti?- Disse al suo capo, iniziando a palleggiare con il sacco ed il suo macabro contenuto.

-No, al faida è finita. Per ora sono in pace con il mio ‘fratellino’.- Disse Garv.

-Oh noooo! Addio alla mia mancia extra!- Disse Razor con un tono finto drammatico.

Gocciolone dei presenti. –Capo, e questo grezzone qui chi è? Un nuovo acquisto del Clan?-

-Pressappoco.- Rispose Garv –Razor, ti presento Zanafer Chaos Dragon, nuovo ‘Guardian’ del Clan.-

SDOOOONGGGG!

Stavolta era stata la mascella di Razor a schiantarsi al suolo.

La forma umana di Zanafer era veramente impressionante: un massiccio afro – americano alto circa 2,30 m e largo più o meno 90 cm (un armadio a tre ante, per capirci), dagli occhi color smeraldo, il cui petto era fasciato da metri e metri di catene di un colore bianco splendente.

La testa rasata e le orecchie a punta e le pupille verticali non facevano che aggiungere cupezza (e capacità d’intimorire) al suo aspetto già poco rassicurante.

Dalla vita in giù, indossava pantaloni di un qualche tessuto color verde… piedi nudi (artigliati), altre catene… anche due avvolte intorno alle braccia, che sembravano collegate a quelle che avvolgevano il petto… da quella a sinistra penzolavano le palle chiodate tipiche di un mazzafrusto, mentre dall’altra la punta di un arpione (ridotta nelle dimensioni…).

In parole povere: un tipo da NON incontrarsi in un vicolo buio…

-Ah… salve…- Disse Razor con un filino di preoccupazione…

-… Tsk!- Rispose Zanafer… evidentemente, era un tipo molto chiuso, adesso.

Con una gocciolina sulla fronte, Razor si mise, insieme al suo capo ed i nuovi colleghi, un possibile progetto per la nuova base del Clan Chaos Dragon. Sarebbe stata un’opera incredibile, senza alcun dubbio

-Ah capo…- Disse ad un certo punto Zanafer.

-Cosa c’è?- Rispose lui.

-Delricordino’ della nostra evasione…- Disse additando lo squarcio, che si era stabilizzato in una sfera color oro del diametro di circa quattro metri…- cosa ne facciamo?-

-Lo decideremo poi io e gli altri Dark Lords.- Riprese il rosso, esaminando altre carte…

 

Black Horn Cape, Regno di Dils.

 

Black Horn Cape era un posto come tenti altri.

Niente di speciale… almeno in apparenza.

Per chi sapeva cosa cercare, vi era una grotta molto ben nascosta… la cui particolarità era che, durante l’epoca della Barriera, parte della stessa si trovasse FUORI dalla Barriera eretta dai quattro Dark Lords.

Philia e Valgarv erano appena apparsi nella metà che, un tempo, era all’interno dei confini della barriera. In essa, vi era un gran numero di mappe, attrezzi, soldi, armi, armi ed ancora armi.

-Quando i Dark Lords fecero saltare in aria il vecchio Ma ryu ou Castle, ci trovammo tutti di fronte ad una decisione: ricostruire una base/fortezza o rimanere all’aria aperta? Per fortuna quel pazzoide di Razor, oltre che essere fissato con la vendetta…- Disse Valgarv, mentre, aiutato da Philia, spostava alcuni attrezzi- …è anche un esperto di guerriglia. Se siamo sopravvissuti per mille anni a Phibrizio lo dobbiamo a lui.-

-In che modo vi avrebbe aiutati?- Domandò Philia al suo amore, esaminando incuriosita una vecchia mappa di 600 anni prima, una vera opera d’arte cartografica.

-Lui disse che, se volevamo sopravvivere con il Clan lontano, nel Secondo Continente, avremmo dovuto rinunciare ad una base ‘fissa’ come una Fortezza e creare invece piccoli rifugi/magazzini come questo… -riprese lui, mentre tirava fuori da un sacco una strana sfera nerastra- in cui tenere tutto quello che poteva servire…- poi, notando l’espressione incupita della ragazza, le si avvicinò- Philia… cosa ti turba?-

Lei gli si avvicinò… e poi, con l’aria più seria e intristita possibile, gli espose i suoi problemi. –E se mi succedesse quello che è accaduto a te? Se impazzissi… a causa dell’inevitabile conflitto tra la mia vecchia natura di Drago e quella di Demone?- Disse all’Ancestrale, sull’orlo di una crisi di pianto.

-Sssh! Non preoccuparti… io impazzii soprattutto a causa della morte di Garv… -Disse abbracciandola- E poi… ci sono io con te… non ti accadrà nulla di male…- Stretta in quell’abbraccio dolce ed al tempo stesso forte, Philia si calmò ben bene… “Quanto vorrei restare qui così per l’eternità…”

-Ahhhh… che teneri!- Disse una voce di ragazzina dalle tenebre della grotta.

-CHI È LÀ???- Urlarono i due, scariche di energie pronte… Val preoccupato da morire: non si era accorto della presenza dell’intrusa… i casi quindi erano due: o era un Demone abilissimo nel nascondersi… oppure…

-State calmi, piccioncini… ora esco, ma non sparate, va bene?- Disse l’intrusa, uscendo allo scoperto… era una ragazza, dai capelli azzurrini, raccolti in una coda che arrivava fino alle gambe; gli occhi color giada e le orecchie a punta. –Il mio nome è Alanna. Sono il contato del Clan Chaos Dragon con i Draghi della Gilead.- Disse la nuova arrivata.

-Ci avrei scommesso: solo i Draghi addestrati alla Gilead possono occultare in maniera così completa la loro presenza- Disse Valgarv facendo sparire l’onda di energia che aveva caricato. Idem per Philia, che replicò –Però pensavo che fosse solo una leggenda…-

-Naaa. È che mamma mi ha insegnato bene. Voi dovete essere Valgarv, giusto? I miei ‘contati’ mi hanno parlato spesso di voi…- Disse la ragazza, piuttosto allegra. Come se vedesse del vivo un qualcosa di cui aveva sentito parlare solo per “sentito dire”.

-Comunque… non avevo ancora attivato la sfera di segnalazione. Come mai sei arrivata subito?- Disse Valgarv, comunque sul chi vive.

-Semplice: i membri del Clan mi hanno detto che questo era il punto di chiamata… e dovendo conferire con il Master del Clan, sono venuta qui per chiamare… è successo qualcosa agli Anziani… e mi hanno chiesto di venire a cercare informazioni.- -Di cosa si tratta?- Disse Valgarv, che aveva contattato Garv per fargli ascoltare le informazioni. Philia nel frattempo ‘esaminava’ l’aura della giovane… aveva qualcosa di anomalo ed al tempo stesso familiare…

-Semplice. Poche ore fa, la maggior parte degli Anziani dei vari Clan ha iniziato a trasformarsi: da Draghi… a un… qualcosa che è una via di mezzo con degli Elementali. Secondo i nostri mistici, la causa è da ricercarsi in un’anomalia magica che ha avuto origine in questo continente.-

*Garv, hai sentito?*Disse’ il giovane a Garv tramite collegamento mentale. *Penso che sia un problemino legato al mio ‘ritorno’ non autorizzato…* *Posso informarla?* *Certo. La sua gente ha spesso aiutato i nostri ‘ragazzi’.* *Va bene*

-Dev’essere una conseguenza del ritorno in vita di Garv e del Mei – ou.- Disse Valgarv alla ragazza.

-Probabile… sempre da voi arrivano i problemi…- iniziò a dire la ragazza, con aria saputa… interrotta ad un certo punto dalla ex – vestale.

-Potresti insultare di meno? In fondo, anche tu hai dei legami con questo continente, Alanna Chaos Dragon.- Disse Philia alla giovane.

Valgarv si girò stupito verso la sua compagna, pensando che avesse bisogno di una cura… poi si voltò verso Alanna, cha aveva uno sguardo corrucciato…

-Uffa, mi spiega come cavolo ha fatto? Non ci riescono neppure i Draghi Verdi sensitivi a beccare la mia aura demoniaca…-disse rilasciando la medesima, sotto gli occhi a puntino di Valgarv…- Mi tolga una curiosità miss?- -Philia. Sono un nuovo acquisto del Clan.- -Philia… come ci è riuscita?- -Prima di entrare nel Clan… ero una ex vestale del KaRyu ou. Mi dai la stessa ‘sensazione’ che mi dava Valgarv la prima volta che l’ho incontrato.- Spiegò Philia alla giovane, sotto gli occhi sempre più pallati di Valgarv.

-Emhhh… c’è qualcos’altro da dire o no?- Disse con un gocciolone sulla testa e un tic al sopracciglio.

-Umhhhh… ah sì! I Clan di Draghi del Secondo Continente mi hanno incaricata di dirvi, assieme al Consiglio degli Ancestrali, che siamo pronti a sostenere Garv – sama.- Disse con noncuranza Alanna.

-Ah ben… OO Gli Ancestrali??? Non è possibile! La mia gente…-

-È stata sterminata, si lo so… ma oggi un mio ‘cugino’, sai Razor, li ha resuscitati. Ora si stanno trasferendo nel Secondo Continente.- Fu troppo per il giovane Demone Drago.

Semplicemente, svenne.

Prontamente sorretto da Philia, che sfoggiava un gocciolone di proporzioni bibliche.

-Un pò più di tatto no, eh?- -Ehehehhehehehe… ops!-

*Garv – sama, Val –chan è svenuto.*Disse’ Philia a Garv con il contatto mentale che esisteva tra subordinati e Master.

*Che cosa è successo?* Rispose Garv con una leggera apprensione sul volto.

*Gli hanno ‘solo’ detto che gli Ancestrali son stati riportati in vita da Razor*

Garv si girò scioccato verso il suo sicario, riferendogli le notizie e chiedendogli conferme.

-Ooops! ECCO cosa mi son dimenticato di dire!- Disse il sicario, grattandosi nervosamente la testa.

Crollo al suolo di Garv e, in parallelo, di Philia nella grotta, che perse il contatto a causa della sorpresa.

-E COME HAI FATTO A DIMENTICARTI DI UNA COSA COSÌ IMPORTANTEEEEEE?- Urlò il Dark Lord al suo sottoposto.

-Ero occupato a pensare come spedire questa cosa… -disse mostrando ai presenti la testa di Jegan nel sacco- al Consiglio dei Dorati. Come posso fare?- Riprese subito dopo.

-Urgh… mandiamola a Dynast perché la tenga in fresco fino a che non avremo bisogno di terrorizzare i vecchiacci.- Fece Zanafer in vena di scherzi, mettendosi a fare il giocoliere con il macabro trofeo.

-Può essere… ma si fa prima COSÌ!- Disse Garv emanando un’ondata di freddo e ibernando la testa. Occhi a pizza e mascelle al suolo per i presenti.

-Capo… ma come cazzo hai fatto?- Disse Razor ricomponendosi.

-Penso che sia un altro effetto collaterale della mia ‘evasione’. Ah, state attenti finché non abbiamo costruito la nuova fortezza: domani devo uscire e andare in un certo posto… e non voglio problemi di alcun tipo.- Disse il demone dalla rossa chioma, con uno sguardo che avrebbe fatto cagliare un’intera succhiellata di latte.

-Sì capo!- Urlarono i presenti in coro.

 

Deep Marin Castle.

 

I ‘lacchè’ di Dolphin avevano fatto un buon lavoro… come le avevano mostrato tempo prima le sue visioni, L’Era del Caos era cominciata…

Ora, grazie al potere della Madre, poteva discernere chiaramente le trame del Tempo…

Anche se, come Zelas, Dynast, Garv e, sospettava, anche Phibrizio, aveva dovuto pagare un pesante prezzo per questo suo aumento di potere: tutti i suoi Lesser e Brass Demons di livello più basso o con aspetto non-umano si erano ritrovati in forme molto più marine… squali, piovre, delfini e simili…

E per quei demoni con forme umane… li poteva percepire, con le loro forme materiali costrette in corpi di sirene e tritoni.

*Master* *Sì Akula?* Rispose la Dark Lady ad uno dei suoi subordinati più affidabili.

Non era un general o un priest… no, loro erano morti nella Kouma…

Ma se la cavava egregiamente.

*Sono uscito dal mare, come Voi mi avevate ordinato… e le conseguenze si sono fatte vedere.* *È successo quello che avevo predetto?* *Sì Master. Ho ripreso forma pienamente umana… ma la mia forza è calata drasticamente, ed ogni passo era per me una sofferenza atroce.* Il rapporto del Demone Squalo non faceva altro che confermare quella che Dolphin sapeva essere una realtà di fatto… nessun demone del suo Clan avremmo mai più potuto lasciare i mari… non senza perdere ogni traccia di potere demoniaco, rimanendo deboli… indifesi… anche più degli umani.

Tutto era ormai cambiato, e per sempre!

 

Un grazie ad Ilune Willowleaf ed Eternal Fantasy, che a Rimini hanno sopportato i deliri da cui è nata questa storia.

Ringrazio pure i colleghi del Forum (Fibrizio, Belial the MadHatter e Lena) e LightAngel, maron-chan92 e Luana80 per i loro commenti.

Infine, tutti coloro che leggono, pur senza commentare.

 

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Capitolo 6
*** Cap. 1, part 3: Come si distruggono delle certezze! (3) ***


Cap

WARNING! Il presente capitolo contiene scene abbastanza… osé.

Niente NC17, ma siete avvertiti.

COSÌ è narrazione esterna alla FF.

 

Cap. 1, part 3:

Come si distruggono delle certezze! (3)

(Le conseguenze per i Mortali)

 

 

Torniamo un attimo indietro, sì?

Al momento dell’evasione di Garv e Phibrizio dal Mare del Caos.

Se avessimo potuto avere una visione ‘aerea’, avremmo nuovamente assistito alla pioggia di frammenti dorati…

Se li avessimo seguiti, avremmo visto uno di essi schiantarsi sulla barriera di magia bianca di Saillone, ed un altro su Zefilia.

Avremmo visto molti di essi scomparire, almeno apparentemente, nel nulla; presso zone abitate da esseri umani.

 

Zefilia.

 

Sorse il sole sulla cittadina capitale dell’Impero, patria di molti abili guerrieri e maghi, famosa soprattutto per aver dato i natali al peggior incubo per qualsiasi banda di banditi…

Lettore Idiota: L’Ispettore Gadget?

SCLANG! *KK colpisce con un padellone il lettore idiota*

………

Stavo parlando di Lina Inverse, cretino!

Dicevamo? Ah sì, e per aver visto all’interno dei suoi confini il consolidarsi di una coppia fuori dal normale…

Lettore Idiota: Albano e Romina?

……

*KK guarda MALISSIMO il deficiente, al che gli altri lettori si scansano, inizia a castare un certo incantesimo… poi ci pensa su…*

BANG! BANG! BANG!

* KK ha freddato a colpi di fucile il lettore idiota e ha ripreso a narrare come se niente fosse successo*

… ovvero la relazione tra il più noto e temuto Cavaliere di Ceiphed, Luna Inverse, e il più rissoso e anomalo dei Dark Lords, Chaos Dragon Garv.

In quel momento, una Luna Inverse un pò imbronciata guardava da sotto la sua frangettona il cielo…

“Garv… perché ho dovuto perderti così?” Ripensò a quel giorno ormai lontano…

 

(Nd KK: Occhio al diabete, cari lettori…)

 

***FLASHBACK!***

20 anni prima.

 

Il duello tra Luna e Garv si era appena concluso con un pareggio… e ora la giovane Ceiphed Knight giaceva svenuta tra le braccia del suo ‘nemico’.

Garv conosceva molto bene i sentimenti umani… ma non avrebbe mai pensato di… innamorarsi… ecco, l’aveva ammesso… di un Sacro Cavaliere di Ceiphed.

Di una manifestazione del più mortale nemico della sua ‘razza’.

Dal canto suo, Luna aveva iniziato a riprendersi… rendendosi a malapena conto di cosa era successo.

“Umhhh… si stà così bene qui…” Pensò subito dopo.

Garv ‘perlustrò’ mentalmente la zona… trovando una capanna abbandonata poco lontano.

Non era di certo il massimo, ma poteva andare come luogo di primo soccorso.

Un rapido pensiero, e i due erano spariti dal luogo…

Purtroppo, a causa delle energie usate da Garv, la giovane svenne nuovamente.

 

Poco dopo…

 

Luna Inverse iniziò a svegliarsi sentendo una pezza bagnata sulla fronte…

-Ti sei svegliata, finalmente…- Disse una voce che conosceva bene…

Iniziò ad aprire gli occhi (cosa non percepibile normalmente) e, dopo un attimo di confusione, riuscì a riordinare le idee.

-Che è successo? E dove ci troviamo?- Chiese al Dark Lord, con un filino di preoccupazione in corpo.

-È successo che lo scontro è finito in parità. Quanto al dove siamo… ci troviamo in un capanno che ho trovato presso la radura in cui ci siamo affrontati. Sospetto che il demanio di Zefilia ci bestemmierà dietro per i prossimi vent’anni, come minimo.-

-…perché non mi hai dato il colpo di grazia?- Chiese insospettita lei.

-E uccidere una splendida ragazza come te? Dovrei essere impazzito per farlo.- Disse d’impulso il Demone, arrossendo come i suoi capelli subito dopo.

Luna arrossì un poco al complimento… poi cercò di alzarsi…

Bloccata per le braccia da Garv.

“Ancora quella sensazione di benessere…” Pensò subito dopo…

-No, non ti sei ancora ripresa… dobbiamo poi concludere lo scontro, ricordi?- Le disse facendole l’occhiolino.

-Nfh… certamente.- Rispose lei sorridendo.

Non certo il ghigno malefico che Lina aveva imparato a temere in gioventù, no di certo…

Quello era invece un sorriso molto più dolce…

 

MOLTO tempo dopo…

 

I due avevano continuato a vedersi… e a fare stragi di mazoku intenzionati ad uccidere l’uno o l’altra in coppia, ovvio.

Anche i duelli tra i due amici/nemici avevano continuato a finire in parità…

Ma stavolta Garv era deciso a vincere… si avvicinò a lei e le disse…

-Senti, per rendere più… interessante lo scontro, vorrei proporti un patto.- -Di che genere?- Disse lei.

-Semplice: se vinci tu, puoi farmi quello che vuoi.-

“Umhhh…. Quello che voglio…” Luna scosse poi la testa mentre un’immagine a base di cuoio e fruste le passava nella mente… -“NONONONONO! CAL-MA-TI LUNA!” E se vinci tu?- Chiese cercando di dissimulare il rossore…

-Bè… prima mi farai riveder i tuoi splendidi occhi… e poi…- le si avvicinò, bisbigliandole qualcosa all’orecchio. A giudicare dal rossore che comparve sul volto della giovane Cavaliere, doveva essere roba PESANTE.

“E mò come glielo dico che non ci sarebbe bisogno di sconfiggermi per questo? No, non devo ridurmi così! Un pò di orgoglio Luna!” Pensato ciò, gli allungò uno schiaffo urlando –HENTAI!– come un’aquila.

Data la delicata forza di Luna, Garv avrebbe fatto almeno due giri prima di fermarsi contro una povera quercia secolare…

(NOOOOOOoooooooooo nd Quercia & Demanio di Zefilia)

… riuscendo poi però a fermarsi a metà strada.

(Fiuuuuu! nd Quercia & Demanio di Zefilia)

-Arrabbiata?… OO! Sì, sei arrabbiata.- Disse massaggiandosi la faccia, e sfoderando subito dopo la spada… Luna, infatti, per ribadire gentilmente il concetto, si stava lanciando contro di lui ad Arc Dragon sguainato, e con un’impressionante aura dorata intorno… sembrava Zelas quando, immedesimandosi un pò troppo nella sua forma umana, entrava in quei giorni.

Sarebbe potuta finire ancora una volta in parità… ma Luna combatteva più sospinta dall’ira che da altro.

Scoprendosi all’offensiva del ben più calmo demone di fronte a lei.

Tuttavia… anche se, dopo pochi fendenti riuscì a disarmarla, lei prese a combattere con calci e pugni… molto pesanti.

“Cavolo se ci va pesante!” Pensò lui cercando di evitare un pugno… “OUCHHHHH!”

Pensò poco dopo, mentre la faccia gli si contraeva, gli venivano le lacrime agli occhi e crollava al suolo, tenendo le mani al basso ventre.

-Maschi. Il punto debole è SEMPRE quello!- Disse Luna, andando a recuperare la sua arma: infatti, Garv era stato colpito in un punto delicato.

Ma mai sottovalutare un Dark Lord (specie se è Garv).

Infatti, più che deciso a vincere ALMENO STAVOLTA il duello, aveva richiamato a sé la spada… rialzandosi e lanciandosi contro Luna.

Spada contro lama, Tenebre contro Luce…

L’esplosione che seguì fu visibile fin dalla capitale.

 

Poco dopo…

 

Luna si svegliò con il più grosso mal di testa della sua vita…

Aprì gli occhi… e scoprì di non esser più nella radura… ma in una stanza di un posto che non aveva mai visto.

Un piccolo brivido… non indossava più la tenuta da ‘combattimento’… ma un abitino di velo rosso.

“*blush* E mò chi mi ha cambiato?” –Ben svegliata Luna.- Disse una voce alle sue spalle, mentre due forti braccia abbronzate la abbracciavano da dietro…

- G- garv…- bisbigliò lei.

-Ricordi la scommessa?- Disse lui con fare da finto seduttore. Non l’avrebbe mai costretta a fare nulla contro la sua volontà… ma voleva godersi la situazione.

Altro rossore. Di fronte a quell’espressione stupita, ed anche un pò agitata, Garv sorrise e le disse –Tuttavia… se non vuoi… non voglio costringerti a niente- Disse lui calmissimo (anche se, in quella posizione, doveva fare degli sforzi erculei per non farsela all’istante).

-Guarda…- gli disse lei baciandolo -…che non c’è bisogno… -altro bacio- di costringermi…-

Lui, letteralmente invitato, la girò verso di sé, prendendola a baciarla più profondamente, mentre le braccia di lei andavano a stringersi intorno alla sua vita.

-Scusa un momento… -disse ad un certo punto Garv, puntando una mano in una direzione a caso…- GARV FLARE!-

 

La fiammata di potere del Dark Lord centra KK, il narratore, le loro ENORMI scorte di pop-corn e gli occhialetti 3D che indossano.

Garv: FUORI DI QUIIIIII!

KK: Va bene, ma non t’arrabbiare… che modi!

KK e il narratore si defilano. Per il resto della scena, fate pure lavorare la vostra mente perversa!*

 

-Dove eravamo? Ah si… -disse sdraiandosi con lei sul letto…- Ti amo.- Le disse all’orecchio. –Anch’io.- Rispose lei, mentre finivano entrambi sotto le coperte.

 

*KK:Fa un pò caldo, non trovate? Intervento censura.

Questa non è un’Hentai – fic, maniaci!

Se volete immaginare, fate pure… dico solo che, a fine lavoro, sono entrambi molto stanchi*

 

Qualche mese più tardi…

 

I due avevano continuato a vedersi, fare stragi di sicari mandati ad uccidere l’uno o l’altra in coppia e a consolidare la loro unione.

Garv era stato poi richiamato dai suoi impegni derivanti dalla faida…

Gli aveva lasciato però una sfera magica con cui contattare il suo killer di fiducia per i casi di emergenza, l’High Blue Dragon noto come Razor.

Erano ormai due mesi che lei non vedeva il ‘suo’ demone prediletto… si era accorta da poco di un certo avvenimento… e voleva fargli una sorpresa… “Spero che tu possa tornar presto da me… e…”

Peccato che, in quello stesso momento, si udì un grido…

In quegli stessi istanti, Garv Chaos Dragon moriva per mano di Phibrizio…

Per Luna fu come se una parte della sua anima le venisse strappata…

E contrariamente a quello che si può pensare, comprese subito chi era il responsabile.

Prese la sfera e contattò Razor… |Lady Luna?| Disse il Drago con l’aria molto provata…

-L’hai percepito anche tu? Allora saprai anche cosa voglio fare.- Disse Luna Inverse a quello che era uno dei più pericolosi mercenari in circolazione.

|Milady… c’è qui un membro del Clan Deep Sea… e mi ha portato la brutta notizia ieri. Sembra che la Kai Ou abbia già visto questi eventi… mi rassicura che la vittoria di Phibrizio non sarà lunga…|

-NON ME NE IMPORTA NULLA! IO VOGLIO VENDETTA!- Urlò lei, con le lacrime agli occhi.

|Inverse – san… nessuno di noi può affrontare Phibrizio, ora come ora. Neppure lei. Soprattutto lei, viste le sue condizioni… particolari. Vorrei anch’io atomizzare la piattola, ma DEVO restare calmo.| Rispose il mercenario, con uno sguardo serissimo in volto.

Lei dovette chinare il capo, riconoscendo che aveva ragione…

Quando poi la barriera crollò per la morte di Phibrizio, lei fece i salti di gioia… una gioia amara… anche se il Mei – ou era morto, niente le avrebbe potuto ridare Garv.

 

***END FLASHBACK!***

 

D’improvviso, si udirono una voce, piuttosto giovane, nel sottoscala… -Mamma, sono tornato!- Esordì il giovane, entrando nella stanza… -Bentornato Mikael! Come è andata oggi?- disse lei. –Niente di nuovo. Solo qualche gruppo di idioti che giocano a fare i banditi. Niente di preoccupante.- Rispose lui alla madre, abbracciandola.

Mikael Inverse, 17 anni… e nuovo terrore di banditi o altri deficienti che osassero passargli davanti.

Era un ragazzone alto già quanto la madre; vestito con un completo da guerriero tendente al rosso e nero (tipo il vestito di Gourry, solo che l’armatura è nera ed il vestito rosso scuro); e che aveva ereditato la rossa chioma del padre. “Se penso a quanto è stato difficile crescerti…”

 

Flashback, 15 anni prima.

 

Quando i Draghi avevano saputo che un Cavaliere di Ceiphed era rimasta incinta di un Demone, subito avevano inviato due sacerdoti per farla abortire, convinti che si fosse trattato di un caso di violenza…

Lei aveva preso gli ‘attrezzi’ dei Sacerdoti, glieli aveva ficcati per il c*lo e li aveva rispediti al mittente con la minaccia di andarci giù ancora più pesante…

Tre anni dopo… i sacerdoti erano tornati… scortati da un nutrito gruppo di guardie di palazzo.

Nel frattempo, Mikael era nato, ed era diventato un bimbetto tutto pepe, dai capelli ed occhi rossi come rubini, che in quel momento si stringeva impaurito dietro le gambe della madre.

Si fece avanti il drago con l’aria più ‘malvagia’…

-Miss Inverse…- Già, non più Cavaliere Inverse… -…ci consegni quel bambino… impuro. È impossibile che un Sacro Frammento di Ceiphed dimori in una creatura dell’oscurità. Pertanto, le chiediamo di consegnarci quell’essere, per poterlo purificare.-

Tipiche parole da Drago dorato.

-Fottetevi! Dopo quello che ho saputo sui vostri affari di mille anni fa, dubito che possiate ispirarmi timore o altro. Non avrete mai mio figlio!- Aveva risposto a loro.

-Tu, misera umana… non potrai impedirci un bel niente! Addosso!- Aveva ordinato quello…

Si erano preparati ad assalirla… quando un gigantesco boomerang gli era passato davanti, bloccandoli.

-La signora e il bambino non sembrano gradire la vostra presenza… pertanto, vi chiederei di andarvene. Soprattutto te, Jegan.- Disse un figuro nerovestito, uscendo da dietro la casa, e con in mano una katana… e nell’altra il boomerang che aveva precedentemente lanciato.

-Razor… piccolo inferiore, non ti ha mai insegnato nessuno a farti da parte? Noi rappresentiamo la LEGGE. L’unica che valga: quella dei Draghi.- Ringhiò il Dorato.

-Tsè! Detto da uno che si è fatto corrompere dall’Hellmaster… mi fai vomitare! E le tue stronzate su leggi e purezza ficcatele da dove ti sono uscite: può darsi che ti piaccia. Adesso filate, prima che mi dimentichi che c’è un bambino in zona.- Riprese l’Azzurro dopo averli squadrati ben bene.

-Vorresti farci fuggire? Tu e quale esercito?- Ghignò Jegan, prima di venir centrato alla schiena da una Fireball molto potente.

-Nessun esercito: bastano quei due- Disse il mercenario, additano una maga dai capelli rossi ed uno spadaccino biondo che erano dietro di loro.

La maga sembrava giocherellare con una sfera rossastra… un Dragon Slave in piena regola.

-Ve ne andate o devo mostrarvi le mie doti di invincibile maga?- Disse Lina Inverse con un ghigno molto poco rassicurante in faccia.

Alla vista della Dra mata il 60% dei membri del gruppo (Jegan in testa) si era dileguato via teletrasporto, urlando –NOOOOOO! LINA INVERSE NOOOOOO!-

Uno dei sacerdoti, alla vista del suo seguito che si era volatilizzato per l’intervento di quegli scocciatori, puntò rapidissimo un dito contro Luna, mettendosi ad urlare.

-E va bene, tenete pure il vostro abominio! Io dichiaro quell’essere Itan, e lo condanno ad avere il marchio che si meritano quelli come lui!- Una piccola esplosione dorata investì Mikael e la madre, che si era posta a difesa del figlio.

Il drago pagò caro il suo gesto: infatti, pochi secondi dopo aver pronunciato quelle parole, Death’s Revenge lo tranciava in due, riducendo il suo corpo a carne trita di Drago.

- Nee – san! Tutto bene?- Disse Lina precipitandosi dalla sorella… lei stava bene, e anche il bimbo… che però, quando alzò lo sguardo… lo fece con due occhi dorati.

-Tipico di quegli idioti… ciò che esula dalle loro ‘regole’, lo marchiano.- Disse Razor, ripensando alla storia della sua famiglia.

 

Il tempo passò, il bimbo crebbe… e adesso Mikael era l’orgoglio di mamma…

 

End Flashback

 

-Va tutto bene Mikael… pensavo solo…- Disse Luna malinconica.

-Pensavi a papà, vero?- Disse lui, diretto come sempre…

-Sì…- -Tranquilla mamma… qualcosa mi dice che oggi ci saranno delle sorprese…- Disse il ragazzo per tranquillizzarla.

E questo fu un bene.

Non le disse, però, della scheggia dorata che aveva trovato mentre, la sera prima, dormiva all’aperto.

E questo fu un male.

TOC TOC!

Qualcuno bussò alla porta…

-Chi può essere?- Disse Luna, mentre il figlio impallidiva… sentiva qualcosa che gli era familiare… lo sentiva nel sangue.

In una metà del suo sangue, per essere precisi.

Scesero di sotto… e Luna cacciò un grido e svenne, prontamente sorretta da un figuro in impermeabile arancione di nostra conoscenza.

-Hei Luna, torno dal Mare del Caos e mi fai questi scherzi?- Disse lui, sorreggendo la sua amata… poi il suo sguardo si posò sul ragazzo… appoggiò Luna ad una sedia gli si avvicinò per guardarlo meglio, mentre lui bisbigliava –Papà…?- con un filo di voce.

Garv fece l’unica cosa che gli veniva in mante in quel momento: abbracciò quel figlio che non aveva mai potuto conoscere…

 

Altrove…

 

Il Consiglio delle Gilde dei Maghi non era famoso per la frequenza delle sue riunioni…

A dire il vero, non era famoso e basta.

La riservatezza e la segretezza erano due regole basilari di quel conclave.

Infatti, nessuno dei suoi componenti voleva che Demoni o Draghi sapessero che gli umani usufruitori di magia si riunivano.

Di recente (MOLTO di recente) alcuni Demoni (quelli di livello abbastanza alto da fregarsene se dei miseri umani utilizzatori di magia si riunissero o meno) ed i maghi appartenenti a razze non – umane erano stati messi a parte dell’esistenza del Consiglio.

 

TONK TONKKK!

-Dichiaro aperta la 1370° riunione di questo consiglio.- Disse un vecchio mago che doveva aver dato addio alla sua gioventù da un bel pezzo. –In esame, l’anomalia magica rilevata ieri, e la contemporanea riattivazione di incantesimi di magia nera scomparsi quindici anni fa.-

Dopo le ovvie formalità, iniziarono le discussioni.

Alcuni maghi però dicevano che era tutto un effetto collaterale della morte della Dark Star, altri parlavano del crollo della barriera, i più cialtroni blateravano assurde teorie sulla fine del mondo…

Dieci secondi dopo, venivano alla luce piccole rivalità, screzi giovanili, torti fatti molto in passato…

Dagli insulti si passò alle parolacce…

Dalle parolacce alle minacce…

E dalle minacce alle manacce.

Ovvero, una rissa globale tra maghi, in cui il più giovane doveva avere quaranta anni.

E per fortuna che nella Sala la magia (tranne quella bianca) non funzionava, altrimenti…

Il capo del consiglio (quello che aveva aperto la seduta) si passò una mano sul volto, esasperato…

“Che branco di idioti!” Pensò, mentre meditava di richiamarli all’ordine…

Questo prima di venire raggiunto alla fronte da un formaggino Mio.

Dopodichè, in barba a regole o altro, prese da sotto il suo bancone dei guanti da pugile e si lanciò, armato di martelletto, nella mischia.

 

*Stendiamo un velo MOLTO pietoso*

 

Tre ore dopo, ed un’infinità di Recovery dopo.

 

A rissa finita, il Consiglio aveva stabilito (e questo solo dopo che un Demone dal caschetto viola di nostra conoscenza si era ricordato di dire le novità) che le cause dell’anomalia era da ricercarsi nel ritorno in vita dei Dark Lords -_-…

Una sottocommissione avrebbe dovuto poi stabilire quali erano state le conseguenze della medesima sulla magia.

-La seduta è tolta!-

CRACK ! AAAAAARGGHHH!

Disse il capo, coprendosi l’occhio pesto con una bistecca cruda, dopo aver battuto il suo martelletto sulla mano di un collega idiota che lo aveva offeso durante la rissa.

Gocciolina dell’autore.

 

Saillone. Giorno successivo.

 

Una gran massa di orchi, troll e mostroidi vari, capeggiati da alcuni Brass Demons in cerca di suicidio si erano ammassati poco lontano dalla Capitale della Magia Bianca.

Dalla cima della cinta muraria, Zelgadiss Greywords, Philionel El Saillone e la figlia Amelia GREYWORDS osservavano l’armata raffazzonata che si era radunata…

-E ora come facciamo… sono decisamente troppi… e poi ci sono quegli schifosi Demoni tra loro…- Sbottò una guardia che era di poco più spessa di Philionel, un grezzone noto fra i suoi colleghi per la scarsa disciplina e per l’ancor più grande abilità con l’ascia.

L’uomo, dai corti capelli neri e dagli occhi grigi, non avrebbe MAI potuto vincere un concorso di bellezza, certo…

Nonostante ciò, era la guardia personale del Re (ormai il vecchio ha abdicato nd Soldato).

Khostan Bothari aveva visto e fatto molte cose nella vita… ma non gli era mai capitato di vedere un simile ammassamento di mostri.

E la presenza dei Demoni rendeva nervosi lui e la sua aberrante personalità ausiliaria.

Oh sisisisisì, son tantiii… ci divertiremo sì a ucciderli…- Disse il suo altro ‘io’, con quella voce inquietante.

Tutti si scostarono dal folle, per evitare che quella mente assassina decidesse di fare sushi con le loro carni.

-Passando sopra questo… escursus… ci puoi dire se ci sono altri mazoku oltre quelli che vediamo, old my?- Chiese Philionel al suo miglior amico.

-No… se ne stanno tutti ben visibili… tracotanti come al solito… io direi che ci stanno aspettando. Sì sì, aspettano noi… aspettano noi per uccidere sì, per fare del male a tutti… ma noi gliene faremo di più!- Disse la guardia del corpo del sovrano.

Amelia guardò preoccupata quello che era stato il suo insegnante di lotta… in quel periodo le sue personalità si cambiavano di posto senza soluzione di continuità… ciò poteva significare che la sua pazzia stava aggravandosi… oppure che la sua mente, al contrario, stava guarendo…

-Bothari ha ragione. Stando qui non facciamo altro che fare il gioco dei mazoku… la paura ed il nervosismo dei soldati e l’eccitazione dei mostri devono essere per loro una vera delizia… se non agiamo, perderemo l’iniziativa.- Disse Zelgadiss, valutando la situazione.

-Hai ragione Zel… ma buttarci allo sbaraglio…- Disse Amelia al marito, preoccupata… -Voglio dire… da soli contro quel piccolo esercito?-

-No… noi quattro potremmo occuparci dei Demoni, mentre i soldati si occuperanno dei mostri ‘normali’. Una volta eliminati i mazoku, lo scontro dovrebbe farsi più semplice.- Replicò lui con il suo solito fare calmo.

Anche se dentro di sé era agitatissimo: nella reggia c’erano i suoi figli… e voleva proteggerli dal pericolo che quell’armata malfatta poteva procurare: non che i mazoku potessero penetrare a Saillone… ma ad orchi, troll e gobelin la magia bianca faceva ben poco.

Già: qualche anno dopo la distruzione della Dark Star si era deciso ad ammettere i propri sentimenti verso Amelia… e le aveva chiesto di sposarlo.

E la ‘sua’ principessina aveva accettato.

Con grande gioia di Philionel, e con grande scorno dei suoi ministri.

Bothari… ecco, lui non aveva detto nulla! Si era limitato a grugnire qualcosa come ‘auguri’ e basta.

Il che, da quello che diceva Amelia, equivaleva quasi ad una benedizione.

-Ok, se abbiamo finito… scendiamo e massacriamoli. Sisisì, massacro, strage!- Disse l’armadio ambulante, tirando fuori la sua ascia preferita.

Vestiva con una variante nera dell’armatura “di gala” di Philionel (le malelingue dicevano che il costume da vendicatore di Phil fosse ispirata all’uniforme di Bothari) che riusciva ad incutere molto timore.

 

Pochi secondi dopo, l’esercito Sailuniano si scontrava con l’accozzaglia di mostri.

I mostri ‘normali’ erano roba ‘facilmente’ gestibile dai soldati… ma i Brass Demons, quelli erano un altro paio di maniche.

O meglio, lo sarebbero stati senza la presenza di quel quartetto di spaccatutto.

-PACIFIST CRUSH!- Urlarono contemporaneamente Phil e Bothari, spaccando il muso ad un paio di Lesser e spedendoli come minimo in orbita.

-Rah Tilt!- invece, l’incantesimo preferito della chimera e della principessina vaporizzò tre Brass che non avevano fatto in tempo a scansarsi.

La giovane principessina, tuttavia, da un pò di tempo si sentiva… strana.

E non dipendeva dall’essere in quei giorni.

Forse era una cosa legata alla magia: i suoi incantesimi di magia Bianca ed Astrale si facevano sempre più potenti, mentre gli altri perdevano leggermente potenza.

-Ghghghghghg… sì, venite, e il nostro acciaio si prenderà sì le vostre vite!- Disse Bothari mentre con l’ascia si divertiva ad affettare qualunque cosa gli capitasse sotto tiro.

-Dug Haut!- Urlò Zelgadiss, mentre una decina di spuntoni di terra trafiggevano un gruppo di troll.

-Martello di Saillone!- Il colpo di Phil spedì un Brass talmente lontano da farlo arrivare sui Katart. Poi il demone tornò sul campo di battaglia, spedito lì da un ‘diretto’ spirituale del Demone del Nord.

Tra un’esplosione di potere e l’altra, tra un pugno e l’altro, un osservatore non impegnato nella battaglia avrebbe potuto vedere un massiccio alone blu comparire attorno alla giovane Amelia.

Ma ahimè, NESSUNO avrebbe potuto intuire quello che stava per accadere… e cosa avrebbe significato per tutti.

 

Eternal Ice Palace.

 

-CHE COSA HAI DETOOOOO????- Urlò il Re Supremo, mentre l’ormai consueta bufera di neve prendeva il suo posto nella stanza.

-Quello che ho detto, Sire. Io fino a stamane ero un umano… e quando per difendermi da un troll impazzito ha castato un Dynast Breath mi sono trasformato in un Demone subordinato a Voi.- Rispose una figura nerovestita davanti a lui, chiaramente un mago.

-Da…- Riprese il Dark Lord…- da quanto usi la magia nera?- -Da sempre, Milord.- -Allora… deve essere un altro regalino di L-sama… Non oso immaginare le conseguenze per chi usa altri tipi di magia... mi chiedo se ammazzando nuovamente Phibrizio e Garv non si possa tornare alla normalità…- Disse l’Ha – ou, con un filo di speranza in corpo… in quel momento, una stalattite gli cadde in testa… e sulla medesima c’era scritto “SCORDATELO!”…

Gocciolone cosmico dell’autore.

 

COMMENTIIIII!

 

Un grazie ad Eternal ed Ilune, di cui (se me lo consentirete) userò alcune idee…

A Sabu _ chan, a cui dedicherò un personaggio…

E a tutti coloro che leggeranno questo capitolo

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Capitolo 7
*** Cap. 2: La nascita di un Angelo! ***


Cap

Cap. 2:

 

La nascita di un Angelo!

 

(Un cambiamento inaspettato; spiegazioni a go – go, casini assortiti…)

 

Piana presso Saillone.

 

La battaglia stava andando avanti da un bel pò…

E ognuno combatteva a modo suo.

Philionel tirava botte da orbi a qualunque mostro gli capitasse a tiro, con il risultato di spedire i medesimi in orbita o a trovare la Madonna (a voi la scelta).

Zelgadiss alternava fendenti di spada ad incantesimi, con i risultati ben noti a tutti.

Bothari, per quanto parlasse come un folle e colpisse apparentemente a casaccio, era una macchina per uccidere che riduceva ad affettato tutti i mostroidi che gli arrivavano a tiro.

Ed Amelia?

Lei continuava a sparare incantesimi a raffica su tutti i nemici che vedeva muoversi.

Improvvisamente…

BLAMMM!

Un’esplosione generata da un mazoku di livello un pelino più alto sbatté la giovane principessa al suolo…

Anche se Amelia quasi non si accorse di nulla…

“Che mi succede… mi sento… bruciare…”

-Hehehehehe… è orrra di morrrirrre!- Disse il Demone con una voce gracchiante…

-Non… oggi!- Riuscì a dire Amelia, sparando in bocca all’impudente un Rah Tilt da far paura.

Poi, improvvisamente, l’aura azzurrina intorno ad Amelia sembrò contrarsi…

-Cosa?- Bisbigliò Bothari quando si avvide della cosa -…ma che stà succedendo?-

-Hnnn… no… NOOO!-

Quello che si vide quel giorno fu qualcosa d’incredibile: un’esplosione di luce falciò via i Demoni, riducendoli in polvere al solo tocco, mentre Orchi, Troll e simili iniziavano a contorcersi dal dolore… in mezzo a tutto ciò, i presenti poterono vedere Amelia circondata da quella luce, mentre un paio di candide ali piumate comparivano sulla sua schiena.

 

(NDKK: ecco l’immy che mi ha ispirato: http://www.furinkan.net/acadia/fanart/hao_19991222.jpg )

 

-Miracolo!- Urlarono i più ‘sempliciotti’.

Zelgadiss, dall’alto della sua esperienza, non riuscì a capirci nulla.

Comunque sentì qualcosa al petto… come se un grosso peso gli fosse stato levato dal cuore… in seguito, avrebbe compreso che il suo inconscio lo aveva avvertito di un dettaglio. _Non rischierai più di perderla a causa della tua natura. Il tempo non vi separerà più_ Ecco quello che l’inconscio della chimera cercava di dire alla testaccia dura che comandava il corpo.

-Pensiamo prima a seccare i mostri, poi cercheremo di capire cosa è successo alla Principessina. Oh sì, uccidiamo uccidiamo i mostri! Poi pensiamo alla giovane angioletta.- Pratico e diretto come sempre, Bothari riuscì a scuotere dalla contemplazione estatica i presenti.

Comunque, gli avversari dei soldati non erano più un gran problema: storditi ed indeboliti dalla luce emanata da Amelia, terrorizzati dalla sua nuova natura da loro percepita, e demoralizzati dalla distruzione dei loro alleati demoniaci e dalla precedente decimazione compiuta dagli eroi e dai soldati; ad un certo punto presero a fuggire a gambe levate.

Per pura pietà, i soldati evitarono di fargli le pernacchie alle loro spalle.

In quel momento, le ali di Amelia svanirono, e la neo – angioletta svenne, prontamente sorretta dal marito.

 

Hellmaster Manor, Deserto della Distruzione.

 

Phibrizio Hellmaster aveva osservato il combattimento tramite una polla magica di sua invenzione. E ciò che aveva visto non gli era piaciuto.

“Dunque… Dynast ha appena scoperto che chi usa la magia nera rischia di diventare un demone… bisogna controllare i dettagli… e dato quello che è successo a Saillone… chi usa la magia bianca rischia la trasformazione in tenshi (trad: Angelo.)… dovrò controllare ben bene le cose, ma per ora devo pensare a qualcos’altro. Ricostruire il mio Clan, per esempio.”

Così pensando, il Mei – ou raccolse le sue energie per iniziare a materializzare dei Brass…

L’energia prese a fluire nella stanza… quando all’improvviso una scarica dorata investì il Re Nero, bloccando il procedimento.

-Milord?- Chiese una voce spettrale dall’ombra, subito seguita dal proprietario.

Ryu, Cavaliere della Morte.

Se anche aveva avuto un nome vero, era ormai stato dimenticato da tempo.

In passato, era un nobile (di nome e di fatto) cavaliere appartenente ad un ordine sacro (alcuni dicevano che fosse addirittura un Sacro Cavaliere di Ceiphed).

Ma la brama di forza e potere lo spinsero a vendere il proprio corpo alle tenebre, diventando così un potentissimo non – morto al servizio dell’Hellmaster.

Ormai, l’antica armatura che indossava era il suo corpo.

Un manufatto bianco, per l’orichalcos che vi era contenuto…

Ma attraversata da centinaia di rune rosso sangue.

Sul pettorale un tempo splendeva il simbolo di un qualche ordine…

Simbolo cancellato da graffi profondi.

Due luci color ametista brillavano da sotto l’elmo…

Le uniche testimonianze che qualcosa fosse lì dentro.

-Aaarggghhhh… ma che cazzo… è stato peggio di quando sono morto, maledizione!…- Disse il Demone, cercando di recuperare il controllo di sé.-…e poi… mi sembra di sentire qualcosa…-

Anche Ryu dovette concordare con il suo padrone: nell’aria risuonava una risatina… una voce di donna.

-MOSTRATI! Chi sei, che osi deridere il mio signore?- Urlò il non – morto, estraendo la spada dal fodero e preparandosi a versare MOLTO sangue.

-Ahahaahahaha… sempre fedele al tuo padrone, Ryu? Si può dire che sia il tuo unico pregio, Cavaliere della Morte.- Disse l’intrusa, uscendo da dietro una colonna di quell’oscura sala del trono…

Alla sua vista, Phibrizio impallidì visibilmente, mentre Ryu iniziava già a sgranare rosari alla velocità della luce, preparandosi alla morte…

-M… madre…- Disse Phibrizio, riconoscendo LoN.

-Piaciuto lo scherzetto, Phibi – chan? Pensavi davvero che avrei permesso a te e a quegli altri due di fuggire impuniti?- Disse la manifestazione dell’entità creatrice dell’Universo –Tuttavia… non sono qui per prendermi le vostre vite o non – vite.- ‘sospiro’ di sollievo di Ryu- Sono qui unicamente per comunicarvi quali sono gli effetti collaterali della tua fuga. Così non tornerai tanto presto a rompermi le balle.-

Gocciolone dei presenti.

-Emh… quali sarebbero, Madre?- Disse Phibrizio, auto – censurando le bestemmie che avrebbe volentieri tirato.

-Bè… come prima cosa, ti è impossibile creare nuovi mazoku a partire dal tuo potere: dovrai SEMPRE, INEVITABILMENTE ricorrere a basi materiali. Più sarà complessa la base, più sarà potente il mazoku…- Iniziò la Madre, mentre un velo di depressione ed un macigno con su scritto “Punizione Divina” si abbattevano su Phibrizio…- poi… ah sì, questo vale per tutti i mazoku, non solo per te, quindi avverti anche i tuoi fratellini… d’ora in poi i Demoni avranno un’anima vera e propria, non uno pseudo – spirito demoniaco.-

-C’è altro o devo suicidarmi?- Domandò il Dark Lord affossato al suolo: questa era la volta buona che i suoi fratelli lo uccidevano in maniera MOLTO dolorosa.

-No, loro non ti ammazzano. Comunque solo il fatto che, da ora in poi, qualunque vivente potrà percepire la presenza di un membro del tuo Clan. È tutto figliolo, vedi di restare vivo, perché se osi farti ammazzare stavolta di butto fuori io a calci… IN UN CORPO UMANO, CHIARO???-

-Cristallino mamma.- Disse lui, sprofondato di qualche metro nel pavimento, mentre Ryu gli legava intorno un paranco per sollevarlo.

 

Tre ore dopo, quaranta bicchieri di vodka e quattrocento tonnellate di bestemmioni demoniaci dopo…

 

-Allora… dopo aver sentito le novità dei miei fratellini, ora devo decidere come ricostruire tutto il mio Clan…- Disse mentre discorreva con Ryu.- Potrebbe essere una buona occasione per vendicarsi di certe persone… però devo selezionare…- disse, mentre nella polla apparivano di volta in volta delle persone a noi conosciute

-Che ne dite della principessa di Zoana? In fondo, anche a lei hanno dato il merito della vostra sconfitta…- -No, Martina era un buon serbatoio di emozioni negative, ma come subordinato farebbe schifo. Idem per quel fissato di suo marito. Passiamo oltre.- -E di inimicarsi la famiglia reale di Saillone non se ne parla neanche, visto quello che è successo oggi.- -Soprattutto per quel motivo lì. Non si può convertire un Tenshi in un Mazoku, al massimo si può farlo decadere in Akuma (Diavolo ndKK), ma con un Angelo a base umana? Tutta fatica sprecata.- -La chimera?- -No, quando lo uccisi mi resi conto che la sua parte mazoku è legata a Ruby – eye, e se si ‘destasse’ arriverebbe al livello di un Dark Lord. Forse quella rossa che cercai di usare…-

BROOOOOOMMMMMMMM! Un rombo di tuono comunicò la evidente disapprovazione di LoN

Gocciolone di Ryu e Phibrizio.

-Evidentemente, LoN sama ha altri progetti per la Dra – mata.- Disse Ryu.

-E quindi anche lo spadaccino di cui assunsi il controllo è da escludersi. Rimane solo una certa persona… -ghigno malefico- a volte penso che l’autore abbia preso lezioni da LoN – sama, quanto a cattiveria.- Gocciolina dell’autore.

-My lord… c’è solo un piccolo problema: il livello d’aura di quella è spaventosamente vicino a quello della Principessa Amelia. Che succede se…?- Obbiettò Ryu.

-Nessun problema: basta esser RAPIDI. Ora… spandi un messaggio nei sotterranei. Voglio i non – umani più forti che dimorano nelle viscere dell’Hellmaster Manor subito qui. Mammina ha detto che devo usare basi materiali… quindi è ora di dare un posto tra i Mazoku ai miei alleati…- Disse il Mei – ou mentre Ryu eseguiva l’ordine.

In capo a pochi minuti, il sottosuolo del Deserto della Distruzione fremeva d’attività.

Uno dei segreti della fortezza del Principe degli Inferi era che la costruzione nera che emergeva al centro del Deserto non era altro che la minima parte della Fortezza vera e propria.

Così come un iceberg mostra di sé soltanto la punta, così l’Hellmaster Manor faceva emergere di sé soltanto una minima parte della propria struttura.

La VERA Fortezza era un intrico di gallerie e caverne di roccia incantata che attraversavano tutto il Deserto.

Circolava una voce, tra i Clan Demoniaci: “Se Entri nell’Hellmaster Manor… -dicevano i ‘liberi’- tieniti lontano dai sotterranei: la morte ti sembrerebbe una benedizione, in confronto”.

E dentro quelle caverne mai toccate dal sole…

Dentro quei corridoi stretti come le budella di un animale… dimoravano non – morti di alto livello, quali spettri e vampiri; Oni liberati dalle prigioni infernali che li rinchiudevano; creature frutto di esperimenti tanto orrendi quanto innominabili; esseri che erano stati trasformati dalle torture del Clan Hellmaster in patetiche caricature di ciò che erano in passato… ma anche scheletri, zombie, mostri di basso livello…

E adesso che Phibrizio aveva lanciato quell’annuncio, i ‘capi’ dei sotterranei si diressero alle sale del trono, per mettersi ancora una volta al servizio del Re Nero.

Erano in cinque… ma la forza di uno solo di loro sarebbe bastata per piegare centinaia e centinaia di mortali…

Ad aprire la fila era un grosso Oni, vestito di pelli di un qualche tipo di animale, con al collo una collana di teschi di chissà quali creature… e nelle mani, una gigantesca clava di metallo chiodata.

Lo seguiva un vampiro di bell’aspetto, capelli biondi e occhi blu, vestito da nobile, che avrebbe potuto apparire umano… non fosse stato per il pallore cadaverico e per i canini appuntiti…

Dopo di loro, veniva un minotauro dal pelo nero, coperto da un’armatura altrettanto nera e armato di uno spadone.

Poi veniva la figura evanescente di uno spettro… che in vita doveva essere un mago, vedendo le sue vesti.

E per finire quello che poteva passare per un umano… certo, bisognava ignorare le ali da pipistrello, la coda puntuta e le corna ritorte, ma nel complesso poteva anche sembrare un bel ragazzo vestito da biker. I corti capelli neri e gli occhi scuri si accompagnavano ad una pelle abbronzata… e le mani da violinista ad un set di attrezzi da tortura da far invidia al più sadico degli scienziati pazzi.

Un Akuma, in parole povere.

Entrarono nella sala del trono e si inginocchiarono di fronte al rinato Dark Lord.

-Siamo ai suoi comandi- Dissero in coro.

-Benissimo. Verrò subito al punto: dopo la mia resurrezione, mammina mi ha privato della capacità di creare mazoku a partire dalla mia essenza astrale. Pertanto, prima di passare agli umani ho deciso di dare a voi un posto di rilievo nelle mie fila.-

-Che poteri riceveremo?- Fece la voce roca e gutturale dell’Oni.

-Conserverete i vostri vecchi poteri, pur avendo un corpo da mazoku.-

-Sire…- fece la voce calma e melodica dell’Akuma…-Potrei sapere perché proprio noi? Non poteva incaricare Ryu di questo… compito?- Chiese, avendo intuito che sarebbe spettato a loro il compito di ricostruire le fila del Clan.

-È semplice, Saber. Ryu non può allontanarsi dal Castello, visto che è uno dei Guardiani… l’unico, a causa di certi idioti…- l’ultima frase era stata detta con un’occhiataccia irritata verso il Diavolo, che deglutì dal timore…- altre domande stupide o possiamo cominciare a ricreare il Clan?- Disse, ricontrollando la propria aura e i propri istinti omicidi verso il suo servitore.

-Solo una.- Flemmatico come sempre, Viktor il Vampiro aveva alzato la propria testa -… a chi toccheranno i posti di General e Priest?- Domandò, mentre un fremito di eccitazione correva tra i quattro: Saber sapeva benissimo di averne combinate troppe per ottenere un simile onore.

-Nessuno di voi. Per quei posti ho intenzione di seguire l’esempio della mia ‘sorellina’.- Disse ghignando Phibrizio –E ora…- disse, mentre tentacoli di energia nerastra avvolgevano i cinque, convertendoli a mazoku- sorgete, o nuovi membri del mio Clan. Rinascete, e riportate agli antichi fasti la mia armata!-

Dopo la ‘conversione’, i cinque avevano un aspetto decisamente più umano (o normale, dipende dai casi).

N’gort, l’Oni, ora appariva come un medio – massimo dalla pelle pallida, occhi e capelli scuri, vestito in maniera simile ad un boscaiolo.

Viktor aveva un colorito decisamente più sano, e i denti normali.

Thorgal il Minotauro aveva deciso, contrariamente a tutti, di mantenere il suo vecchio aspetto.

Sograny (il fantasma) aveva di nuovo il suo corpo, giovane come quando aveva vent’anni, capelli color del grano e pallidi occhi grigi.

Saber aveva ‘perso’ le sue caratteristiche da Akuma…

Insomma, un quintetto che poteva tanto spaventare come ingannare.

Dopo aver nuovamente giurato fedeltà all’Hellmaster, i cinque tornarono nel sottosuolo per reclutare dei loro simili… o meglio, tre di loro.

Saber e Viktor infatti, avevano ricevuto degli ordini diversi.

Il primo si teleportò subito nel Piano Astrale per passare un messaggio a tutti i Liberi: tenersi lontani da Neo Sailarg, pena una vacanza MOOOLTO lunga nei sotterranei dell’Hellmaster Manor.

Viktor invece iniziò a girellare per le campagne dei Regni della Penisola, cercando vittime da ‘contaminare’ con la sua natura e spedendole poi verso Neo Sailarg.

Colpì soprattutto troll e bestie di vario genere.

E come una marea oscura, lenta ed inesorabile, le sue vittime si diressero sull’obbiettivo.

I piani del Re Nero iniziavano a compiersi.

-Master…- Saber, con un tono sospettosamente servile, si rivolse all’Hellmaster -… se la vostra… preda è un’utilizzatrice di magia bianca, non credete che sia imprudente mandarle contro delle creature d’oscurità? Non c’è il rischio che divenga un angelo?-

-No. Sto facendo tutto ciò per far sì che, quando sarà il momento, potrò avere un subordinato d’eccezione. E potrò avere una certa qual soddisfazione personale.- Disse il Re Nero, zittendo con un’occhiata l’ex Akuma di fronte a lui.- E se non facessi così, c’è il rischio che divenga una Dark Lady. Quella sa usare il Dragon Slave, e quell’incantesimo prende forza da Ruby – eye sama.- -E a causa della contaminazione del Caos in questo mondo, chi usa la magia nera rischia di diventare un demone sottoposto al mazoku più potente che riesce ad invocare… quindi c’è il rischio che diventi potente quanto e forse più di voi…-

C’era un dubbio che in questi ragionamenti giungeva all’attenzione dei Demoni… ma a causa dell’interferenza di LoN se lo dimenticavano subito.

E comunque in quel momento Phibrizio era più interessato a portare avanti i suoi piani…

Le considerazioni si potevano fare in seguito.

Comunque Saber pagò il suo commento: un martello con su scritto 1000 T piombò sulla sua zucca, spiaccicandolo al suolo.

 

Passarono i mesi…

Il Consiglio dei maghi lanciò l’allarme sui rischi della magia, e tutti seppero cosa rischiavano ad usare incantesimi potenti.

Purtroppo, non comunicarono anche la notizia basilare, ovvero il ritorno in vita dei Dark Lords.

Chi aveva abbastanza cervello o conoscenze sui Demoni aveva compreso cosa era realmente successo… ma gli altri, lasciati alla loro ignoranza… sarebbero stati nei guai fino al collo.

A Neo Sailarg, i mostri ‘vampirizzati’ da Viktor erano arrivati a gruppi di tre / quattro…

E a causa della loro debolezza (voluta) venivano facilmente eliminati da una sacerdotessa di nostra conoscenza.

Sì, si trattava di Sylpheel Nevis Rada.

Sapeva benissimo i rischi che correva ad affrontare quei mostri…

Ma non si sarebbe tirata indietro.

Mai più avrebbe visto la sua città cadere.

Il Flaagon, rinato per l’ennesima volta dopo la morte di Phibrizio, proteggeva la cittadina…

Ma troppo forte era il ricordo della prima distruzione operata da Copy Rezo.

E forse, erano anche i sensi di colpa a spingere la sacerdotessa a impegnarsi nell’aiutare gli altri… forse più del dovuto.

 

Deserto della Distruzione, Hellmaster Manor.

 

Nella sala del trono, i cinque Grandi Demoni al servizio dell’Hellmaster erano inginocchiati di fronte al trono… il sorriso ferino del loro Signore non lasciava presagire nulla di buono

-Ok, è ora di entrare in scena. N’gort, Viktor, Sograny e Thorgal… voi dovrete creare una barriera attorno a Neo Sailarg, simile a quella che io e i Dark Lords creammo durante la Kouma. Saber, tu verrai con me all’interno della stessa.-

-Yes Master!- Urlarono i cinque.

Poco dopo, nella sala non vi era più nessuno, a parte gli spiriti – servitori che di solito infestavano il castello.

 

Neo Sailarg.

 

Sylpheel si rese subito conto che qualcosa non andava… e quando una cupola verdastra si innalzò sopra il villaggio, comprese che erano tutti in pericolo.

La piazza in cui si trovava si svuotò all’improvviso, mentre tutti gli abitanti fuggivano in preda al panico.

-Salve Syl – chan! Da quanto tempo non ci si vede? … Direi circa diciassette anni, giusto?- Disse alle spalle di Sylpheel una voce che la sacerdotessa sentiva, ogni tanto, nei suoi incubi.

Si voltò, vedendo alle sue spalle il Re Nero, tornato momentaneamente alle sue sembianze bambinesche.

-P…Phibrizio…- Riuscì a bisbigliare lei, in preda al panico.

-Brava! 10 e lode per la memoria!- Disse lui con il suo fare ironico, riprendendo il suo aspetto adulto, e facendo comparire in mano una falce.

-C- che volete?- Disse lei, cercando di non svenire dalla paura.

-Oh, è molto semplice. Da quando sono tornato in vita, mi è venuta voglia di rifarmi di certa gente che i draghi indicano come miei assassini. Purtroppo, impegni col mio Clan mi impongono di ricostruire le mie fila prima di fare qualunque altra cosa…-disse Phibrizio segnando qualcosa su un’agendina -… ricordarsi di comprare una nuova agenda… -gocciolone del pubblico- …e tra l’altro avrei bisogno di personale qualificato. Quindi che c’è di meglio che andare a cercare certe persone di mia conoscenza?-

-Master, è meglio se tagliate corto: mi sa che i Draghi si stanno accorgendo della barriere.- Disse Saber al suo capo.

-Che vengano pure. Allora Sylpheel, vorrei proporti un patto. Una semplice sfida. Io combatterò a livello umano, tu potrai ricorrere ai tuoi incantesimi. Se vinci, io non mi avvicinerò mai più a questa cittadina… o ad altre dove vivono quelle persone che tu sai. Se perdi… verrai con me.- Disse il Mei – ou con fare maligno.

-E se mi rifiutassi?- Disse lei, iniziando a richiamare alla memoria il Dragon Slave.

-Oh… vedi quella barrierina?- disse il Principe degli Inferi con fare ironico- Se ti rifiuti, si trasformerà in una pioggia di colpi simile al Dragon Slave. Oppure, se non ti piacciono i botti… il qui presente Saber inizierà a giocare con i tuoi concittadini. Sai, come subordinato non è molto potente o capace… ma è un vero maestro nella tortura. Può andare aventi per mesi con un umano… senza ucciderlo.-

Il Dark Lord aveva colpito nel punto giusto: la paura di quello che avrebbero potuto fare ai suoi concittadini paralizzò Sylpheel… che presa tra paura e doveri autoimposti, scelse questi ultimi.

-Ho la tua parola… che alla gente della mia città non succederà nulla?- Chiese lei.

-È un Patto quello che ti ho proposto. E se c’è una cosa che noi Demoni abbiamo di… ‘sacro’… sono i Patti.- Disse lui con aria seria.

-Bene, cominciamo!- Riprese subito dopo, lanciandosi contro di lei, falce bene alzata.

Bloccato subito da una barriera eretta dalla sacerdotessa.

Si stupì della rapidità della donna: contava di sorprenderla e finire subito quell’inutile sfida… ma evidentemente l’aveva sottovalutata.

Benissimo: avrebbe giocato fino a che non fosse giunto il momento.

Sorrise ferino, spingendo la lama contro la barriera, e facendovi scorrere dentro una frazione infinitesimale del suo potere.

Quanto bastava per incrinarla.

Syl s’accigliò: pensava di riuscire a non dover utilizzare troppi incantesimi.

Era stata informata anche lei di ciò che era successo ad Amelia e perché.

Non voleva perdere la propria umanità.

I due continuarono, Phibrizio iniziando ad usare anche un pò di teletrasporto, Sylpheel alzando il tiro dei suoi incantesimi di magia bianca.

D’improvviso, lui le comparì alle spalle e le disse, facendo passare una mano tra i suoi capelli –Quando finirò con te, sarai la migliore dei mie subordinati… probabilmente la cosa più bella che i miei nemici vedranno prima di morire…- Lei sbiancò, reagì cercando di mollargli un calcio nelle zone basse e urlando –MAI!-

Tuttavia… Phibrizio aveva calcolato fin troppo bene i tempi.

Ai suoi occhi, l’aura di Sylpheel si stava pericolosamente avvicinando al punto di rottura.

“Proprio quello che voglio.” Pensò, fintando e colpendo ancora.

Stava solo giocando, e Sylpheel lo intuiva.

Non capiva però il motivo della sceneggiata: poteva benissimo arrivare, prenderla e basta.

Perché fare tutto quello?

Perché giocare agli ostaggi e alle “sfide leali”?

“Maledizione… dovrò usare il Dragon Slave, se continua così!” Pensò ad un certo punto, erigendo la barriera più forte che riusciva ad evocare, ed iniziando nel contempo a castare il Dragon Slave.

-È più oscuro del crepuscolo… è più rosso dello stesso sangue… è sepolto… sotto… “Che mi succede… oh no, NO! Devo… riuscire a continuare…” la marea… del tempo… nel tuo… grande…-

Improvvisamente, Sylpheel crollò al suolo, mentre l’aura azzurrina compariva d’improvviso intorno alla sacerdotessa.

“Bene, tempismo perfetto” Pensò il Dark Lord, mentre la barriera crollava a causa dello shock.

-Dì addio alla tua vita… -disse lui, avvicinandosi a lei-… e benvenuta tra noi, Syl.- Disse, piantandole in corpo la falce, mentre le energie demoniache iniziavano a scorrere nel corpo di lei, in contemporanea alle energie sacre.

 

Nella sua mente, Syl osservò inorridita come la Luce e le Tenebre che stavano scorrendo dentro di lei, mentre cambiavano il suo corpo, cancellavano anche i suoi ricordi.

“No… non voglio dimenticare… non voglio… papà… Gourry – sama… NOOOOOO!”

Cercando di opporsi a quelle forze…

Invano.

“…pietà… non voglio…”

Mano a mano, tutto svaniva…

Tutto.

Quella che un tempo era Sylpheel Nevis Rada, ora era una creatura a metà tra i Mazoku e i Tenshi… un Dark Angel.

 

Le energie che Phibrizio aveva inserito nel corpo della ex – sacerdotessa e quelle sacre derivanti dall’Effetto del Caos si erano stabilizzate, trovando un equilibrio.

Sogghignando, ordinò ai suoi quattro di togliere la barriera.

Un Patto era un Patto, in fondo in fondo.

La prese in braccio… non aveva voglia di attendere ore per un risveglio…

Non con quelle lucertolacce decrepite dei Draghi che stavano per venire a curiosare.

Nella sua semi – incoscienza, Syl sentì la presa del Dark Lord…

“Chi è?… non lo so… so solo che sto bene…” Pensò lei, mentre le sue braccia, istintivamente, si aggrappavano al petto del Re Nero, che inarcò un sopracciglio, data la situazione.

Pochi secondi dopo, la piazza dove i due avevano combattuto era sgombra da tutto…

Nessuno aveva visto le ultima fasi del duello…

Nessuno… tranne una figura avvolta in un mantello bianco, che aveva visto tutto, nascosto tra le fronde del Flaagon.

Avrebbe riferito a chi di dovere degli eventi a cui aveva assistito.

 

Voio dei commentiiiiii!

 

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Capitolo 8
*** Cap. 3: Rifacciamoci una casa! ***


Cap

Cap. 3:

 

Rifacciamoci una casa!

(Come si ricostruisce un covo! Il ritorno di un vecchio amico…)

 

 

Dragon Dungeon

 

Torniamo indietro di un paio di mesi, sì?

Garv non era dotato di buon gusto nel fatto di costruire o gestire una Fortezza.

In passato, tale onere ricadeva su Ralkart e Rashart.

Successivamente, si era aggiunto Valgarv agli ‘aiuti’.

Oggi… oggi la Fortezza stava venendo ricostruita sia dai membri del Clan, tornati dall’“esilio” nel Secondo Continente, sia da quei Draghi ‘locali’ che volevano sostenere Garv e la sua politica di estraneità al conflitto bene – male.

Un frammento del Caos aveva permesso ad un High Red Dragon di far rivivere il vulcano, con gran gioia del capo (e gran scorno di chi ricordava come Phibrizio avesse fatto saltare in aria il Maryu ou Castle); e di creare almeno una gran parte della Fortezza.

Come era stato distrutto il Maryu ou Castle?

Risvegliando l’attività del vulcano semi spento su cui era costruito.

-La faida è finita… -Ripeteva Garv- … quindi non ci sono problemi allo stare su un vulcano.- Poi, a chi protestava, aveva rifilato un paio di bestemmie e li aveva re – indirizzati ai lavori pesanti.

Philia aveva imparato rapidamente il lavoro di priest, sia per poter stare sempre vicino a Valgarv, sia per poter avere l’occasione di poter picchiare meglio Xellos.

Aveva inoltre fatto la conoscenza di altri Draghi che la pensavano come lei…

Infatti parecchi gruppi di Draghi si erano trasferiti nel Dragon Dungeon: in testa a tutti gli Azzurri, sempre pronti a cercar battaglie, risse o simili, che avevano fatto dell’alleanza col Clan Chaos Dragon un motivo di vanto…

I Rossi, che trovavano confortevole il vivere in un vulcano, e che volevano apprendere di più sul quel clan demoniaco anomalo…

E perfino qualche Ancestrale.

Valgarv era riuscito, anche se con parecchie difficoltà, a incontrare di nuovo quelli che in passato furono i suoi genitori… anche se ormai considerava Garv come un vero padre.

Valinor non fece storie: orami Val era adulto e vaccinato, e quindi liberissimo di fare le sue scelte… (gocciolone dell’autore).

Vi erano poi dei vecchi (5.000 e passa anni d’età) High Black Dragon, che si erano trasferiti lì con la scusa “Il caldo è un toccasana per la nostra artrite.”

Quanto a Luna, era ormai quasi un’abitudine vederla in giro per il castello.

Un castello in parte costruito DENTRO al vulcano, le cui sale (tutti i materiali tendevano al rosso, ricordatevelo ndKK) sembravano bruciare…

C’erano stanze d’armi, sale riunioni, e così via…

E poi, nel ‘cono’ vi era la ‘Fonte’, cioè quanto rimaneva dello squarcio da cui Garv, Phibrizio e Zanafer avevano effettuato le loro evasione dal Mare del Caos.

 

Torniamo ad ‘oggi’…

 

-CAAAAAAAAAPOOOOOO!- L’urlo di Razor costrinse tutti a tapparsi le orecchie… e a preoccuparsi: di solito Razor non urlava MAI!

-Cosa c’è?- Disse il Dark Lord teleportandosi dal suo sicario.

-Guardi chi c’è.- Gli disse allungandogli un binocolo.

 

Lettore Idiota: ma così abbiamo un cannocchiale doppio!

KK: BAAASTAAA! DRAGONSLAVE!

*BRAAAAAM!*

 

Garv guardò… e sogghignò pericolosamente. Infatti, a poche miglia dalla Fortezza, stava in piedi quello che passava per un umano di media stazza, avvolto in un mantello bianco… i lunghi capelli biondi, raccolti in una coda semplice, venivano agitati dal vento, mentre gli occhi verdi sembravano esaminare ben bene il panorama.

-Ma guarda, Gabriel ha deciso di farsi vivo… da quant’è che non lo vediamo?- Chiese Garv al Drago al suo fianco.

-Io l’ho incontrato poco dopo il crollo della barriera… ogni 2 mesi andavamo a ballare sulle rovine di Sailarg e a sputare sul punto in cui era morto Phibrizio. Poi hanno ricostruito la città e abbiamo dovuto smettere.- Disse Razor.

Gocciolone su Garv. A Gabriel iniziarono a fischiare le orecchie.

-E va bene… facciamolo entrare. Tanto, tra draghi e altro…- Disse il rosso, mettendosi in comunicazione con Valgarv *VAL! Riunione nella sala centrale. È tornato un vecchio amico.* *Amico in che senso? Spero non quello “bisogna fare ad un vecchio avversario il culo quadrato”…* *VAL!* Urlo sulla linea telepatica di Philia.

Gocciolone dei due.

Pochi minuti dopo, nella sala del trono (una cosa assurda, costruita come una piattaforma sospesa sopra una delle camere magmatiche del vulcano) il Clan era completamente riunito.

E in mezzo alla sala, stava Gabriel.

-Allora… signori, vi presento un vero rompiscatole, Gabriel.- Disse scherzosamente il Dark Lord. Al che l’altro rispose con un chiaro gesto della mano, che consiste nell’alzare il dito medio tenendo il resto della mano chiuso a pugno.

-O certo, come se tu non fossi meglio di me.- Rispose l’altro, rimettendosi in spalla il mantello e mostrando un’armatura completa color celeste – bianco, e un paio di ali bianche.

Al fianco, una spada di fattura pregiata, dalla lama bianca.

-Ora le presentazioni serie: Gabriel Archangel, questo è il mio Clan. Spero che tu possa trovarti bene.- -Confido che possa esser così, anche se sono latore di brutte notizie.-

Un mormorio d’agitazione si sparse per il Clan: i più prudenti si passavano pettegolezzi sui possibili guai, e i più rissaioli prendevano a lustrare le armi.

-Di che si tratta? La piattola ci ha forse ripensato e stà venendo qui a friggerci?- Disse Razor.

-No, anche se c’entra. Ha ‘solo’ sguinzagliato i suoi Cinque Generali…- al che alcuni si toccarono la balle per fare gli scongiuri-… e da quello che ho visto si è fatto una nuova subordinata.- Disse Gabriel.

-Fantastico. Proprio quello che ci voleva: nuovi bersagli.- -Razor, la faida è finita.- -Scusa Garv, ma è la forza dell’abitudine.-

Gocciolone dei presenti.

Altro dettaglio: a parte quelli che, come Alanna, erano nati come semi – mazoku, tutti gli altri demoni – drago del Clan avevano iniziato a manifestare caratteristiche non – umane (come coda e/o orecchie da drago, artigli, ecc.).

Ciò aveva fatto capire a Garv che nessun membro del suo Clan avrebbe mai potuto avere un aspetto totalmente umano.

Certo, concentrandosi potevano recuperare il loro aspetto umano… ma durava relativamente poco: lui che era il Maryu – ou poteva restare ‘umano’ per circa 15 ore… e poi si decresceva.

Zanafer, Valgarv e Philia per ora avevano aspetto umano al 100%, ma forse era una questione di tempo…

-Quindi… avremo delle facce nuove alla prossima riunione…- Disse il Re Demone – Drago.

-Chi parteciperà?- Chiese uno dei Rossi più grossi (e forti).

-Tappati la bocca, R’mart, che di certo non toccherà a te!- Urlò uno degli Azzurri.

-Piantatela! Oltre a General e Priest, verranno Zanafer in qualità di Guardian, Razor in quanto sicario e rappresentante di voi Draghi e Gabriel.- Disse Garv per sedare la rissa… -E non fate storie, sono stato chiaro?-

-Sì capo!- Risposero tutti in coro.

-Gabriel… cosa puoi dirmi del nuovo acquisto di Phibrizio?- Chiese Garv all’angelo esiliato.

-Solo che è tremendamente pericoloso… forse più di Xellos.- Rispose serafico l’altro, sotto gli sguardi sconvolti di chi (Philia, Alanna, Zanafer, per esempio) non lo conosceva.

-Allora forse è la volta buona che lo spiaccicano, quel maledetto namagomi…- Inutile dire di chi era questo commento…

Garv sciolse la riunione, chiedendo di restare da solo: da quando erano tornati dal Mare del Caos, aveva iniziato a ricordare altre cose… e aveva iniziato ad esaminare la REALE portata dei suoi poteri, vecchi e nuovi…

 

Hellmaster Manor

 

Il sestetto di demoni ricomparve nella sala del trono, mentre Phibrizio finiva di controllare che la sua nuova subordinata non recasse traccia della sua precedente identità nella memoria.

Fatica inutile, ma era meglio non rischiare.

La mise poi al suolo, osservandola.

I vestiti di lei erano cambiati, come da regola…

 

(ND KK: Ecco l’immy di Syl [made in Ilune] in versione Dark Angel, finalmente a colori! Commento mio: beeeellaaaaa....

 

… tendendo ad avere colori sul nero ed argento. Gli spallacci avevan assunto forma di teschi (colore? Argento! Ma bravi, state imparando! ndKK), sui guanti apparivano ora dei simboli a forma di pentacolo rosso con al centro il marchio di Ruby Eye. A proteggere il petto, un corpetto leggero. Dalla schiena spuntavano ora due ali color nero, simili a quelle degli Ancestrali.

Con un mugugnio, la Dark Angel prese a svegliarsi.

Phibrizio aveva già dato istruzioni ai suoi sottoposti, in particolar modo Saber.

Questi era arrivato in ritardo, poiché doveva simulare sul luogo del duello un’esplosione simile a quella di un Dragon Slave.

-Ok. E guai a chi osa anche solo contestare le mie azioni, o lo sbatto a fare da ambasciatore presso Garv. E sapete bene che Razor ha una particolare propensione alla carne di Demone, soprattutto se il Demone appartiene al nostro Clan.- Disse ai cinque.

Che terrorizzati dalla prospettiva di farsi una gita nella pancia dell’High Blue Dragon e di vedere le tre B che si portava dentro, preferirono annuire in coro.

Il nuovo acquisto del clan Hellmaster si svegliò un pò intontita…

-Dove… sono? Chi sono?… Io…-

-Bentornata tra i vivi, Nemesis.- Disse Phibrizio alla sua nuova subordinata.

Nuovi ricordi ‘istintivi’ invasero la mante della neo – demone (o quasi). Capì chi era il suo interlocutore e cosa bisognava fare… anche se continuava a sentire un gigantesco vuoto dentro di sé.

-Master…- Disse lei incerta, inchinandosi.

-Bene. Ora che sei di nuovo cosciente… bisogna occuparsi del tuo addestramento. Non essendoci in giro altri come te… dovrò occuparmene io.- Disse il Re Nero con l’aria più normale del mondo.

-Ne sono onorata, Master.-

I cinque che sapevano, invece, sbiancarono all’istante.

*Cazzo! Fa sul serio! Non l’aveva fatto neppure con i suoi predecessori!* Bisbigliò telepaticamente Saber ai suoi colleghi.

*Certo, e si son visti i risultati: Death’s Revenge, la general, distrutta e il suo spirito imprigionato nell’omonima arma di Razor; e Cerberus, il priest, fatto a fettine da dei Draghi / lattanti.* Rispose Viktor, sconvolto pure lui.

*Non parliamo poi degli altri ‘subordinati’: quelli più potenti così scemi da farsi affettare dai ‘figlioli’ di Garv, quelli più deboli così cretini da farsi mettere in trappola da Razor e Gabriel.* Aggiunse Sograny.

-Avete finito di scambiarvi pettegolezzi?- Disse Phibrizio lugubre.

-YES MASTER!- Dissero quelli scattando sull’attenti.

Gocciolina…

-Ok Nemesis, cominciamo… ah, giusto un’altra cosa… quando agirai fuori dall’Hellmaster Manor o sarai in presenza di non – appartenenti al Clan, dovrai indossare questa maschera.- Disse, porgendole una maschera in argento / mithril, raffigurante un volto femminile sulla cui superficie si poteva vedere come una scia rossastra che attraversava il volto, passando però sopra l’occhio sinistro.

-Yes, Master.- -Bene… cominciamo!-

I terribili cinque se la filarono prima dello scoppiare dell’apocalisse, ognuno diretto ai propri posti di lavoro.

“Qua è meglio se faccio una piiiccola cosa…” pensò ad un certo punto Saber, lanciando un messaggio telepatico ai suoi colleghi.

 

Laboratorio di Saber.

 

[La visione del laboratorio è censurata: possono assistere solo i novantenni accompagnati dai genitori]

 

Il laboratorio di Saber era qualcosa di allucinante.

Parti di esseri di varia natura, scheletri, attrezzi di tortura insanguinati… e provette, alambicchi e simili.

Viktor e gli altri arrivarono in quel mattatoio stile lager mentre Saber finiva di riempire delle siringone con uno strano fluido rivestito da un’aura nerastra.

-Cos’è?- Chiese Sograny con l’istinto da mago sollecitato.

-Semplice. Dato che conosciamo le origini della novellina e, visto il gran segreto richiesto dal capo su di lei, ho pensato che sarebbe stato meglio cancellarsi la memoria per evitare problemi.- Disse Saber finendo di riempire l’ultima siringona.

-E pensi che accetteremo di usare quella roba?- Chiese Thorgal.

-Fate quello che volete, ma io di andare a trovare LoN perché mi son fatto scappare una parola di troppo…- disse prendendo una delle ‘dosi’ …-non ne ho voglia!- E dicendo ciò, si conficcò la medesima in testa, iniettando nella propria essenza astrale la formula.

I quattro presenti non fecero né ai né bai, anche se un sopracciglio di Sograny scattò verso l’alto.

-Penso che abbia ragione… meglio imitarlo.- Disse Viktor, prendendo anche lui una siringona.

Tempo pochi secondi, e tutti e cinque si erano fatti l’auto – lavaggio del cervello: il segreto delle origini di Nemesis Hellmaster ora era custodito solo da Phibrizio stesso.

 

Sala ‘centrale’.

 

Ryu guardava abbastanza interessato il ‘combattimento’ in corso… e dovette riconoscere che la novellina se la cavava.

Lo scontro andava avanti da circa… *KK e Ryu controllano un orologio* …tre ore e sembrava che dovesse durare ancora a lungo.

Poi, ad un certo punto, Phibrizio si fermò.

-Ok, per la parte da General te la cavi… ora bisogna pensare a quella da Priest.- Disse alla Dark Angel di fronte a lui.

-Sì, Master.- Rispose quella con una freddezza incredibile.

“Acc… peggio che parlar con Dynast quando Dolphin gli dà picche!” Pensò scocciato il Re Nero.

|Ma davvero?| Phibrizio imprecò mentalmente a tutto spiano: e ora come ci era arrivato Garv nella sua testa?

|Risparmia le parolacce, fratellino. Si tratta solo di un altro regalino di mamma.| Riprese la voce di Garv.

“Ne parliamo dopo, testa rossa! Ora ho da fare…” Si rivolse alla subordinata che lo guardava interrogativa… -Seguimi…- Un attimo di teletrasporto… si ritrovarono nella biblioteca… -Ok, ora devi leggere e memorizzare questi libri…- disse poi, evidenziano con l’aura alcune sezioni- …Dopodichè, per metter in pratica ciò che avrai imparato, potrai chiedere consiglio ai tuoi colleghi dei piani bassi. Cerca di prendere poi confidenza con gli ambienti del palazzo. Buon lavoro!- Disse poi sparendo da lì.

Nemesis si mise al lavoro, con un’impassibilità da record in volto.

 

Phibrizio ricomparve nella sua sala del trono, chiudendo gli occhi e ‘concentrandosi’ sulla voce del fratello. “Come cavolo fai?” Chiese alla presenza mentale che sentiva.

|Penso che c’entrino le mie origini… mi riferisco al modo in cui mi avete creato all’epoca della Kouma Sensou.| Rispose Garv.

“O cazzo, hai ricordato?” ‘Disse’ Phibrizio sbiancando.

|Tutto quanto. E dati quegli eventi, e l’amplificazione dei miei poteri data dall’Effetto del Caos, ora posso comunicare con voialtri Lords in ‘diretta’. Ah, non dirò a nessuno del segretuccio riguardante la piccola Priest che hai creato. Non credevo che riuscissi a giocare al gatto col topo in maniera così convincente!| Riprese l’altro, mentre il suo corpo al Dragon Dungeon ghignava.

“… sta bene. Ma piantala di andare in giro per la mia memoria.” |Hai tuoi ordini, fratellino!| Gocciolone su Phibrizio.

Garv aveva chiuso il contatto… con una delle sue solite battutacce.

 

Dragon Dungeon.

Garv si ‘disconnesse’ dal collegamento con Phibrizio ghignando…

Si prospettava un periodo mooolto interessante.

-Capo, è successo un casino!- Disse R’mart entrando di corsa.

-Qual è il problema?- -Semplice: qualcuno ha fatto della avance a miss Philia, e adesso sai Valgarv e sai Jiras lo stanno usando come test per gli esplosivi.-

-E allora?- -E allora li faccia smettere, che le urla di quell’idiota stanno disturbando il riposino pomeridiano dei Neri… e se quelli s’incazzano sono pasticci!-

*Gocciolone di Garv, che s’avvia con l’aria schifata a bloccare la tortura*

 

COOMMMENTIIII!

 

 

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Capitolo 9
*** Cap. 3; part 2: Novità tra gli umani! ***


Cap

Cap. 3; part 2:

 

Novità tra gli umani!

(Incontriamo una nuova generazione di eroi)

 

 

 

Da qualche parte presso Elmekia

 

Due ragazzi stavano viaggiando nel bosco, verso avventure mai viste…

 

Il più giovane, un quindicenne dai capelli rossi tenuti corti e dagli occhi azzurri come quelli del padre, si chiamava Lucas Gabriev; era un giovanotto con una vera passione per la magia (di qualunque genere, anche se se la cavava meglio con l’uso della magia astrale) e per i misteri, che aveva ereditato dalla madre un’attitudine a cacciarsi nei guai.

Sua sorella minore, Estel, tredici anni d’età, era un peperino biondo sempre in cerca di risse, botte, scazzottate e casini vari, più interessata ad imparare le arti di combattimento e di scherma che all’apprendere l’uso della magia (anche se le piaceva combinare incantesimi alla spada, ovvio).

Andavano abbastanza spediti, anche se spesso volgevano la testa indietro, come per controllare di non esser seguiti.

-È tutta colpa tua!- Sbottò ad un certo punto Estel, rivolta al fratello maggiore.

-Ah sì? E chi ha trovato quel vecchio incantesimo tra gli appunti di mamma?- Ribattè il rosso.

-Oh certo, diamo tutta la colpa a me! Ma non sono stata io a voler vendere le immagini di mamma sotto la doccia a tutti gli allupati del vicinato!- Rispose la biondina, con la lunga treccia bionda che le si rizzava in testa.

-Certo, ma non sono stato IO a cercar di portare i soldi in banca!- Di nuovo Lucas. -Tralasciando il problema ‘mamma’, ora cosa facciamo? Se ci piglia facciamo la fine del drago…- -Io proporrei di andare a Zefilia da Mikael – sama!- Disse la biondina, che aveva una vera adorazione per il cugino.

-Sì, e pensi davvero che Zia Luna bloccherà mamma? Da quel che ho capito, è per via dell’incantesimo che abbiamo usato che mamma è dovuta scappar di casa.- -Intanto corriamo, poi penseremo al da farsi.- Riprese la biondina, accelerando.

-Uffa!- Disse il ragazzo, scocciato, accelerando per poter restare in pari con la sorella.

 

Più in dietro, su un albero…

 

Lina Inverse, la Maga Genio, abbassò il cannocchiale con cui aveva tenuto d’occhio quegli scavezzacollo dei suoi figli.

Gourry, da sotto, le chiese… -Allora?-

-Stanno filando che è una meraviglia… e mi va benissimo.- Disse scendendo. -In fondo, era ora che uscissero dalla nostra ombra.- -Dovevi proprio arrabbiarti così?- -Cercavo solo una scusa per cacciarli… e il fatto che abbiano osato usare il MIO corpo per arricchirsi mia ha dato la scusa che cercavo!- Disse la maga del Dragonslave con i canini appuntiti e gli occhi a fessura.

Al che, Gourry si scansò per evitare una scottatura.

-Emh… non sarebbe meglio tornare indietro?- Chiese lo spadaccino alla moglie.

-Un attimo solo… FIREBALL!- Urlò la maga, scagliando il suo incantesimo preferito nella direzione in cui erano fuggiti i due giovani.

 

BRAAAAAAAAAMMMMM!

 

L’esplosione dell’incantesimo fu ben udibile, e convinse Lucas ed Estel ad accelerare il passo, per evitare, magari, di ritrovarsi cotti a puntino dalla più pericolosa maga della penisola.

-E adesso… andiamo in una locanda: ho un certo languorino.- Disse Lina al marito.

-Sì, in effetti…- Rispose il biondo, mentre il suo stomaco iniziava a tuonare.

Seguito, pochi secondi dopo, da quello della moglie, in controcanto.

Gocciolone di Lina.

I due, ridendo e scherzando come ai vecchi tempi, si avviarono verso il paesino più vicino, per svuotare le dispense di una locanda a caso.

 

Nel frattempo, i due giovani continuavano a correre, verso nuove avventure… verso un destino molto simile a quello dei genitori.

 

Campagne Sailloniane, stessi istanti.

 

Due ragazzi stavano spingendo al galoppo due poveri cavalli.

Il primo, alto e con i capelli neri, portava al fianco una spada corta, vestiva in grigio – verde, si copriva con un mantello color terra.

La seconda, capelli lunghi color rosso scuro, vestiva di bianco, e sembrava piuttosto agitata.

Quella situazione non era per niente nuova: Mark El Saillone – Greywords (15 anni) e sua sorella Arianne Greywords (stessa età) stavano (come al solito ndKK) cercando di sfuggire alla pressante sorveglianza del loro padre, Zelgadiss Greywords, e delle guardie del corpo preposte alla loro sorveglianza.

-Ci troveranno!- Urlò Arianne al fratello… -Ci troveranno, e Bothari ci obbligherà a mangiare il suo stufato per punizione!- Aggiunse, mentre lei ed il fratello assumevano un colorito verdastro al pensiero.

Infatti, Bothari, pur con tutte le sue buone qualità, aveva un UNICO difetto: non sapeva cucinare.

E la cosa che gli riusciva PEGGIO era sempre, inesorabilmente lo stufato.

Puntualmente usato per le punizioni al castello.

-No, sorellina! Piuttosto che lo stufato io EMIGRO! Me ne filo a Zoa… emh Zefilia.- Disse il giovane.

-Tanto lo so che pensavi a quella megera.- -NON È UNA MEGERA!- -Oh, toccato un tasto dolente?-

E nonostante il battibecco, i due continuavano a filare come razzi.

 

*KK: Ok, facciamo entrare in scena un nuovo personaggio, o questi non la pantano più!

Dietro il ‘palcoscemico’ (non è un errore di battitura) si inizia a preparare la new entry per il capitolo

Ragazza: ma… perché proprio io? Perché non l’altra?

KK: Perché sì. E ora fila sul palco!*

 

D’improvviso, con uno “SKRIEEEEK!” abbastanza udibile, un falchetto bianco scese verso i due.

-Oh! Miranda dev’essere qui!- Disse Mark.

-E cosa c’entra il pennuto?- -Semplice: White non si separa mai da Mira – chan, e sia lui…- disse, mentre il rapace si posava sulla sua mano tesa -… sia Mira – chan hanno un terrore folle di Bothari.- -E chi non ne ha?- Ribattè la sorella, disgustata dall’espressione 110% romantica di suo fratello.

-Sssst! White, dov’è Mira? Vai!- Disse Mark, incitando il rapace a condurli dalla padrona…

 

Poco dopo, i due trovarono sotto un albero una giovane, più o meno della loro età, che vestiva con semplici abiti da avventuriera, e avvolta in un mantello bianco – verdino.

I suoi lunghi capelli neri incorniciavano un viso gentile e due profondi occhi blu.

-MIRA-CHAN! Sei arrivata!- Urlò Mark, lanciandosi verso la giovane, abbracciandosela tutta.

Abbraccio ricambiato dalla giovane, mentre Arianne guardava il fratello con una leggera invidia: anche lei avrebbe voluto aver qualcuno che la abbracciasse così, ma con il padre iper protettivo che si ritrovava… faceva prima a sperare in un intervento divino.

 

KK: Si vuoi ti organizzo qualcosa…

Arianne: SCORDATELO!

KK: allora non ti lamentare…

 

Nel frattempo, White si era posato su un ramo di un albero, lisciandosi le penne.

-Ah – emh, se avete finito…- -Invidiosa?- -… dovremmo filare a rotta di collo: dubito che il nonno o papà ci abbiano sguinzagliato dietro qualcosa di meno di Bothari.- Disse Arianne ai due, che impallidirono visibilmente.

-Già, meglio filare. Piuttosto Mira…- -Sì Mark?- -… Come hai fatto a sfuggire a quei due pazzi dei tuoi genitori?- -Ho chiesto un favore a mia sorella.- Disse lei con l’aria più normale del mondo.

-A quell’altra pazza? OH NOOOOOO!- Urlarono i due fratelli in coro.

Al che, impietosita, la moretta si affrettò a rassicurarli… -Scherzo, ho solo chiesto al mio fratellone di coprirmi mentre me la filavo.- -Fiuuuuu!- Ribatterono i due.

-Sentite, perché non ce ne andiamo da qualche parte in cerca di avventure? I nostri genitori lo facevano, in passato…- Disse ad un certo punto Arianne.

-Umhhh… interessante… ma dove?- -Intanto pensiamo ad andare il più lontano possibile da Bothari, e poi penseremo a cosa fare!- Disse Miranda, con i nervi a fior di pelle.

-OK!- Dissero i due fratelli in coro, mentre Mark aiutava Miranda (ridente per via delle attenzioni) a risalire sulla sua cavalcatura, e poco dopo i tre ripartirono al galoppo.

 

Qualche paesino più in là, qualche ora dopo.

 

Un massiccio guerriero in armatura rosso / arancione stava bevendo, piuttosto incazzato, un BICCHIERONE di grappa… il sedicesimo, per la precisione.

(Gocciolone di KK, che si chiede che limite etilico abbiano quelli come l’avventore)

“Uffa, il Capo mi ha ordinato di farmi le ossa qui nella Penisola con un gruppo qualsiasi di avventurieri… ma dove ne trovo di abbastanza pazzi da accogliermi?”

Pensò il guerriero, che altri non era che R’mart dei Draghi Rossi.

“Voglio dire…” Continuando a pensare “…chi sarebbe così disperato da aver bisogno dell’aiuto di un Drago? E poi, non può pretendere miracoli… solo perché ho ‘solo’ 190 anni, non vuol dire che non sia meno bravo di Mr. Spaccademoni.” (ETCHÌ ndRazor)

Mentre il Rosso si perdeva nei sui pensieri (aiutato dall’alcool ingerito), entrarono nella locanda i tre ragazzi di cui sopra.

Incagnati e spaventati come non mai: White iniziava ad agitarsi… ergo, Bothari era in zona.

-Maledizione, io NON VOGLIO mangiare lo stufato di Bothari! L’ultima volta ho passato la notte in bagno!- Urlò Mark ad Arianne.

-Cosa credi, che io lo regga meglio? No, ma non stò frignando come una donnetta. Quindi CALMATI!- Disse Arianne al fratello.

-Su, calmatevi entrambi.- Disse Miranda, cercando di arginare la crisi di panico (propria) e le crisi di nervosismo.

-La fai facile tu! Come cavolo facciamo a levarci di torno Bothari?- -Assumiamo qualcuno.- -E SECONDO TE ESISTE QUALCUNO COSÌ PAZZO DA METTERSI CONTRO DI LUI?- Urlò la rossina, certa che un simile evento fosse un miracolo.

Nel frattempo R’mart, li aveva osservati, cercando di capire che tipi fossero.

Lo incuriosiva un dettaglio: quando aveva guardato il falchetto… gli era sembrato che quello avesse compreso chi era veramente.

“Strano…” ascoltando i discorsi, aveva capito una cosa: poteva offrirsi di aiutarli… e magari avrebbe potuto farsi un pò d’esperienza.

Razor gli aveva detto “Lo feci anch’io, una volta… e mi cacciai in un delirio allucinante” (NDKK: ogni riferimento al GDR, adesso o più avanti, è quasi casuale. Prendo inoltre a prestito un gruppuscolo comparso nella sessione “Zoana”).

Improvvisamente, un vecchietto entrò urlando frasi concitate.

-ALLARMEE! Mi fan male le ossa!-

Al che, i clienti abituali si misero sotto i tavoli, piazzati a mò di barriera, consci di cosa significava l’annuncio del vecchio: GUAI APOCALITTICI!

I quattro novellini (cinque se si conta il falchetto) si guardarono intorno, confusi, quando…

Quando, all’improvviso, la porta d’ingresso ESPLOSE!

Appena il fumo si fu diradato, sulla porta apparve un mago!

Non c’era altro modo di descriverlo: anziano, smilzo, barba bianca lunga, bastone legnoso in mano, mantello scuro, tunicone policromo e classico cappellaccio a punta modello "Mago Merlino".

La cosa preoccupante è che alle sue spalle sembravano essercene almeno un’altra mezza dozzina… tutti in barbone (alcuni visibilmente finto), tunicone e cappello.

-SIAMO LA CONFRATERNITA DELLA BARBA E DEL CAPPELLO!- esclamò lo sfondaporte (ovviamente senza che nessuno glielo chiedesse…) puntando verso di loro una specie di grosso medaglione sul quale erano impresse le effigi dei due accessori magheschi (evidentemente il loro stemma).

-ARRENDETEVI SUBITO, O PREPARATEVI A COMBATTERE!-

E detto questo, senza evidentemente dare nessuna possibilità di parlamentare o di ragionare …

 

KK: Vogliamo provare?

R’mart: Meglio di no. Con ‘stì pazzoidi è meglio picchiare e basta.

Cenni d’assenso da parte degli altri…

 

… il capofila ed i due maghi più vicini assunsero una posa di combattimento, mentre quelli dietro si piazzarono in maniera assurda in perfetto stile power rangers…

Gocciolone dei presenti…

-Sentite…- Disse R’mart prendendosi la testa tra le mani… -Non so cosa cavolo vogliate… ma se non ve ne andate PRIMA DI SUBITO mi arrabbierò… e allora per voi vecchiacci saranno guai.-

-Siamo qui per la signorina Miranda Lin Zoana Navratilova. Toglietevi di mezzo, o vi puniremo… NEL NOME DELL’ORDINE!- Altra posa plastica.

-*nerv*nerv* ok, sentite vecchietti, sono qui… tornate pure da mia madre e ditele che non mi hanno rapita.- Disse Miranda con una mano sulla fronte e parecchie venuzza pulsanti in testa. -Principessa…- Iniziò a dire il capo, quando…

-Oh no, altro dolore alle ossa… RIPARATEVI!- Ri – urlò il vecchietto di prima, mentre gli avventori ed il proprietario calzavano degli elmetti…

Altro botto, stavolta provocato dalla porta del retro che saltava.

E dal fumo della porta, emersero dei briganti in vena di rapina.

-QUESTA È UNA RAPINA! MANI IN ALTO E FUORI I SOLDI!- Urlò il capo.

*gocciolone biblico degli avventori, di Miranda, Mark ed Arianne. Neretto pulsante di R’mart*

-Signorina…- Disse sottovoce ad Arianne -…noto che siete nei guai… potrei darvi una mano a risolvere questo casino prima che capiti qualcos’altro?- Disse con un incipiente mal di testa.

-E cosa pensa di fare lei? Picchiare tutti i presenti? Far saltare la locanda?- -*evilgrin* Esatto! Se sapete castare una barriera… mettetevici sotto… tra poco farà mooolto caldo.- Disse il rosso con un ghigno molto poco rassicurante in faccia…

-Windy Shield!- Urlò Arianne, circondando sé stessa, il fratello e la loro compagna con una barriera.

-Ah, devon esser loro i rapitori della principessa! Compagni, colpiamo senza esitar i vili felloni!-

-Ma piantatela, idioti!- R’mart fu avvolto da un’aura infuocata… mise le mani di fronte a sé, concentrandosi…

-Hi – Ten – Ryu Houdan!- Disse il drago, scatenando il suo potere e creando un’esplosione potente quanto una decina di Fireball.

 

BRAAAAAAAAMMMMMMM!

 

La locanda venne ridotta in cenere, e maghi e banditi si ritrovarono cotti a puntino.

I tre disperati uscirono da sotto le macerie, mentre R’mart osservava il frutto del suo lavoro, compiaciuto…

-Però… non male per la prima volta.- -PRIMA VOLTA???- Urlarono i tre in coro.

-Sì, la prima volta che provavo questa tecnica. Non male vero?- Disse con un sorrisino a trentadue denti.

SBRANGGGG!

Senza dire né ai né bai, i tre gli avevano tirato in testa il pezzo più grosso delle rovine.

-Grazie tante… ora come usciamo dai casini che voi avete creato?- Disse Mark.

-Uno… datemi del tu. Secondo, mi chiamo R’mart, e sono un avventuriero in cerca di un gruppo in cui stare.-

-E cosa ti fa pensare che ti prenderemo con noi?- Chiese Mark.

-Le vostre espressioni d’angoscia mentre pensavate alla fuga.- Rispose quello senza batter ciglio.

-Effettivamente…- disse Arianne -… non ha tutti i torti… va bene. Ma vedi di non causarci problemi.- -Sissignora!-

-E come risolviamo adesso questo casino, signor incendiario?- Disse Miranda con fare ironico.

-Semplice. State a vedere.- Disse il rosso.

In poco tempo R’mart (e con un chilometro di corda tirato fuori da sotto l’armatura) legò banditi, maghi da strapazzo e li mise presso il proprietario, ancora svenuto.

Lo tirò su, lo scosse per svegliarlo, e gli disse… -Capo? Il conto. Ai cretini svenuti, per favore.- …Mollando poi il poveraccio sulle ceneri del suo ex – locale… -Possiamo andare…- Disse ai suoi nuovi compagni, avviandosi verso la ‘periferia’ del paese.

-Emhhh… sì… certo.- Dissero quelli in coro, seguendolo.

 

Esterno del paese.

 

Come dice il proverbio?

Ah sì “Le disgrazie non vengono mai da sole”.

Infatti, davanti ai fuggitivi, si parò davanti un incubo fatto realtà…

Bothari incazzato nero.

Era talmente arrabbiato, che persino la sua personalità secondaria se ne stava zitta.

Mano sull’ascia, denti digrignati…

Insomma, una visione da terrorizzare anche una massa di trolls.

Peccato che non un troll né un orco fosse quello che accompagnava i tre terrorizzati neo – avventurieri.

-Grrr… dove… grrr… pensavate di andare?- Ruggì il pazzoide.

-Emh… volevamo solo esser liberi dalla vostra pressante protezione, zio Bothari.- Disse timidamente Arianne, nascosta dietro la schiena del fratello.

Spaventato quanto e più di lei.

-Grrr… non fate storie e venite. Voi non capite i pericoli che correte…- -Certo, perché mamma poteva alla nostra età, vero?- Si lasciò sfuggire Arianne.

Lo sguardo da super – incazzoso di Bothari le fece capire di dover stare zitta.

-Scusate…- Disse R’mart passando -…è questo il tipo che vi spaventa? No problem, ci penso io…- poi, alla guardia del corpo -… Hei grezzo, facci passare senza fare storie o ti rovino.- Disse strafottente.

-Zitto non – umano, o ti farò a fettine.- Urlò quello, estraendo l’ascia e lanciandosi su di lui.

“Non umano? E come lo ha capito?” Pensò il rosso, schivando un fendente mooolto rapido. “Comunque… diamoci dentro!”.

Così pensando materializzò presso di sé la sua arma personale, un’alabarda dalla lama gigantesca… -Vediamo come te la cavi contro un esperto!- Disse, rispondendo fendente su fendente ai colpi dell’umano.

Lo scontro andò avanti per due / tre minuti circa… poi, stufo, R’mart fintò… e con uno scatto rapido diede una capocciata fortissima a Bothari, facendolo svenire.

 

Poco dopo, nella boscaglia…

 

-Allora, ci devi delle spiegazioni. Bothari, che possiede la reishi, ha detto che sei un non – umano. Sai gestire grossi poteri, e t’intendi di armi e combattimenti a sufficienza da poter stordire uno dei migliori tra le guardie di Saillone. Insomma, cosa sei?- Disse Miranda ad un tranquillo R’mart.

-Oh, niente di eccezionale. Sono solo un Drago Rosso vecchio più di 100 anni che deve farsi le ossa. Perché, c’è qualche problema?-

Gocciolone dei presenti.

-N…no…- Disse Mark, preoccupato delle conseguenze del viaggiar con un drago… sua madre ricordava ancora a che disastri portasse una simile compagnia… iniziò poi ad esporre a bassa voce i suoi dubbi alle sue compagne di viaggio -…Specie se viene a scoprire che siamo in parte demoni… mamma diceva che quella Philia ha quasi raso al suolo un paese a causa di uno scherzetto di un demone…-

Nel frattempo, R’mart li aveva ascoltati, per via dell’udito che aveva…

-Sentite… vi devo dire alcune cose: primo, se volete nascondermi qualcosa, scrivete. Con l’udito che ho, vi sento benissimo. (gocciolina e depressione dei tre ndKK) e secondo… non ho problemi a viaggiar con dei sangue – misto: convivo a tempo quasi pieno con demoni…- -Che?- Disse Arianne.

-Sì, è la verità!- Rispose quello.

Per tutta risposta, i tre lo guardarono come se fosse pazzo.

-*gocciolone* Comunque sia… in marcia! Verso una qualche avventura!- -Andiamo bene… forse era meglio lo stufato…-

Gocciolone cosmico dell’autore.

 

 

COOOMMMENNNNTIIIIIIIII!

 

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Capitolo 10
*** Cap. 3; part 3: Imparando… ***


Cap

 

*Fuori scena*

Xellos: Hei autore demente, a che ti serve quel metro?

KK: Prendo le misure per il capitolo Concilio. Non lo sai?

Xellos: Cosa?

KK: Semplice: se non ti segano in due come un panino almeno una volta a serie, l’audience cala.

Xellos (ormai rassegnato al suo destino, prendendo grosse quantità di bende e cerotti): E a chi tocca farmi nero? Al bestione rosso? All’abominevole demone delle nevi? O alla pazza con la mazza?

KK: Nessuno dei tre. E ora TUTTI AI POOOSTIIIIII!

*In scena*

 

 

Cap. 3; part 3:

 

Imparando…

(Come addestrare un Dark Angel)

 

Hellmaster Manor.

 

La bella Dark Angel, nuovo e prossimo orgoglio del Clan… aveva appena finito di leggere (e memorizzare) la caterva di libri sul lavoro da Priest.

Ora rimanevano i dettagli.

E i dubbi.

Lesse uno dei libri, alla voce “Sentimenti”

‘… i mortali provano diversi tipi di emozioni (dette anche Sentimenti), molte delle quali fungono da nutrimento per i Mazoku, mentre altre sono dannose. Esempi di emozioni nutritive possono essere odio, rabbia, paura (vedi paragrafi omonimi); mentre emozioni debilitanti (o dannose) possono essere amore, bontà o semplici affetti (vedi paragrafi).

Normalmente, i Mazoku non provano emozioni come i mortali, e non in maniera completa. Fanno eccezione i Mazoku tratti da base materiale (vedi: Tipologie di Mazoku)…’

Le parole lette dalla mazoku la incuriosivano… qualcosa in esse la incuriosiva… la attiravano…

Forse perché quelle parole richiamavano alla sua anima l’ombra di ciò che un tempo era.

Ma a chi poteva domandare consiglio?

Il Master?

No… qualcosa le diceva non le avrebbe mai potuto rispondere adeguatamente.

Uno dei Cinque?

Sì, uno di loro avrebbe potuto aiutarla.

Forse… Saber, che aveva quell’aura così simile alla sua…

Pensato ciò, si teleportò nel laboratorio dell’ex Akuma.

Facendogli prendere come minimo un accidente.

 

KK: Coda di paglia?

Saber: Provaci te a esser responsabile della morte di una bella fetta di subordinati di Phibrizio e a restar calmo!

 

-Saber – san…-

-Sì Nemesis?-

-Avrei bisogno di alcuni consigli… riguardo ad una cosa che ho letto…- Disse la Priest, con il suo tono di voce sempre uguale.

Mai debole od indeciso, certo… ma sempre identico a sé.

-Di cosa si tratta?-

-Ho letto su alcuni libri qualcosa sui ‘sentimenti’… e volevo chiedere consiglio a lei.-

-Hrrrhmh… meglio sederci e prendercela comoda… che ce vorrà un bel pò…- Disse il Diavolo facendo comparire nelle sue mani un paio di occhiali da insegnante ed il librone incriminato.

-Allora… i sentimenti sono qualcosa che, teoricamente, sarebbe di competenza di mortali ed, eventualmente, pure dei Draghi, anche se alcuni dicono il contrario…- Disse il moro, prendendo a spiegare come un insegnante -… Tuttavia, cosa che il libro non può riportare, in tempi recenti pure noi Mazoku abbiamo avuto accesso a piene emozioni e simili, dato che adesso portiamo dentro un’anima completa.-

-Questo lo capisco… ma che emozioni potrei provare? Su un libro ho trovato la descrizione dei Tenshi (Angeli ndKK)… ma non capisco come la mai ‘natura’… possa interferire in tal senso. Perché un’interferenza c’è. La posso sentire anche adesso.- Disse Nemesis.

-Questo perché la maggior parte dei Tenshi sono dei bacchettoni antiemozionisti pari ai Draghi. E per loro, accessi d’ira, odio o simili causano una discesa spirituale che li trasforma in Akuma (Diavoli ndKK).- Rispose il Diavolo con un sorrisino saputo.

-…… Ma io?- La paura segreta che le parole del Diavolo aveva risvegliato era il cambiamento.

Gli Akuma, al pari degli Oni, obbedivano ad una sola legge: quella del più forte… senza vincoli, senza legami… e lei , inconsciamente, aveva paura di perdere il suo legame con l’Hellmaster.

Saber a questa domanda pescò nei ricordi… si era ‘memorizzato’ la storia di copertura… quindi doveva pesare bene le parole.

-Tu sei stata creata a partire da una mezz’angelo, quindi non corri alcun rischio. Ora…- disse poi, facendo tornare il libro in biblioteca e togliendosi gli occhialini -… hai bisogno di qualcos’altro?-

-Potrebbe spiegarmi come utilizzare i miei poteri da Tenshi? Visto che lei era un Akuma…-

-Sighhh… ok, iniziamo dalle cose più importanti.- Detto ciò, si alzò a fece comparire le sue ali. –Ok, ‘materializza’ le tue ali e cominciamo.- Come la Dark Angel di fronte a lui fece come gli aveva detto, iniziò a spiegare… -Dato che sai già teleportarti, non c’è bisogno che mi dilunghi più di tanto… il teletrasporto di Akuma e Tenshi non è molto diverso da quello dei Mazoku. La cosa più complessa è lo spostamento planare. In pratica, è la capacità di passare a un diverso piano di esistenza in tempi rapidissimi. Si fa…- Disse, avvicinandosi a lei…- così!- Disse, usando il suo potere da Akuma e cambiando piano di realtà.

I due, semplicemente, svanirono da quel mondo…

 

Altro piano di esistenza (NON il Mare del Caos).

 

I due membri del clan Hellmaster comparvero in uno dei tanti ‘limbi’ tra i diversi tipi di piani di esistenza: né uno dei Makai (Regni Demoniaci) né uno dei Tenkai o Reikai (Regni Celesti o Regni Spirituali).

-Ok, siamo in un posto abbastanza tranquillo. A parte qualche viandante, qui non passa nessuno, e possiamo usare i nostri poteri senza eccessivi problemi.- Disse il Diavolo, guardandosi intorno, per controllare che, da quelle nebbie indistinte, non uscisse niente di troppo pericoloso.

-Perché, cosa potrebbe apparire?-

-Di tutto: esseri mostruosi, pericolosi, come non se ne sono mai visti.-

In quel momento, ‘sfrecciarono’ sotto i loro nasi una versione azzurrina di uno struzzo ed un coyote magrissimo che, dietro di sé, lasciavano una scia di polvere notevole.

In sottofondo, si udiva… -beep – beeep!-

-Emh…- GOCCIOLONE GIGANTE!

-Emhhh… iniziamo la lezione… allora…-

In quel mentre, apparve un umano, pelle abbronzata e capelli pallidi, che chiese: -Scusate, ma dove è l’uscita? Un super protagonista fichissimo come me non può permettersi di perdersi.- Disse l’esaltato.

-Grrrr… di là!- Disse Saber, mollando un calcio nei pais bas allo stregone più donnaiolo della storia dei manga, e rispedendolo al suo universo d’origine.

Non prima che questi facesse degli apprezzamenti sulle forme di Nemesis.

Gocciolina su Nemesis.

-Come… grrr… stavamo… grrr… dicendo…- Riprese l’Akuma -… bisogna che impari ad usare le tue energie… concentrati e cerca di creare una sfera di energia…-

Nemesis si concentrò… e pochi istanti dopo, una sfera di energia azzurrina comparve nelle sue mani.

-Ok, energie sacre… ora prova a mescolare alla sfera di energia il tuo ki da Mazoku. Vediamo cosa succede.-

-… non sono molto sicura…-

-Hei, se non ci provi non si può mai sapere…-

-…-

Un’ombra nerastra si aggiunse alla sfera d’energia, che iniziò a vibrare… d’istinto Nemesis la scagliò lontano, centrando un trio di sfigati (trio composto da una ragazza, un ragazzo e un gatto parlante).

L’esplosione li fece sparire all’orizzonte, mentre quelli urlavano “TEAM ROCKET RIPARTE ALLA VELOCITÀ DELLA LUCEEEEEEEEEE”; con effetto stellina…

GOCCIOLONE COSMICO DEI DUE.

-Emh…-

-C’è altro?- Chiese la Dark angel con un vistoso gocciolone in fronte.

-Allora… questo è un trucchetto che usiamo noi Diavoli… non molto spesso, perché ci fa passare per buoni samaritani…- Disse l’Akuma, ‘attirando’ lì delle anime vaganti.

Molto oscure, a dire il vero.

-… si tratta di assorbire da queste anime TUTTA l’oscurità che le permea… a causa del trattamento, noi otteniamo una grossa quantità di energia… ma l’anima ‘trattata’ va subito a reincarnarsi… e quindi sottratta a diavoli o simili.- Riprese Saber.

-Vediamo se ho capito come si fa…- disse Nemesis, afferrando quei globi oscuri e concentrandosi…

In pochi istanti, tutto ciò che quegli spiriti erano stati…

Tutta la loro malignità, le loro colpe…

Tutto fu assorbito dalla Dark Angel.

-… interessante.- Fu il suo laconico commento, mentre dentro di sé sentiva ancora la gioia che l’aveva pervasa mentre assorbiva quell’energia.

Si era divertita ad assaporare quell’oscurità…

-Ora cos’altro rimane da apprendere?- Chiese poi al Diavolo di fronte a lei…

-Umhh… non mi pare che ci sia altro…- Iniziò a dire Saber, subito interrotto da un giovanotto vestito in modo strano: pantaloni verde marcio, maglietta gialla, zaino da esploratore (con ombrello rosso) in spalla, bandana di leopardo in testa e canini leggermente appuntiti.

-Scusate… mi sarei perso. Potete dirmi la strada per il quartiere di Nerima?- Disse quello.

Gocciolone cosmico dell’autore.

--Nemesis, prendi nota: uso dei poteri di spostamento planare per aprire varchi tra mondi diversi. Prima…- Disse Saber esaminando l’aura del giovane -… si stabilisce il luogo. Poi si crea un varco…- disse ‘aprendo’ a mò di zip uno squarcio nella ‘realtà’ di quel piano e infine calciandoci dentro l’eterno disperso -… e se serve, lo si chiude.- Così dicendo richiuse il varco, mentre un fiume di parolacce passava dall’apertura.

Ignorando i tic ai sopraccigli, i due tornarono al proprio piano di realtà.

 

Hellmaster Manor, sala del trono.

 

Phibrizio osservava con aria incuriosita la persona di fronte a lui.

La corporatura massiccia, gli occhi color grigio, i capelli neri e le orecchie a punta lo classificavano come un High Black Dragon (Kokuryuzoku [ Razza dei Draghi neri] in Jap. ndKK). Ma…

Le rughe sul suo volto, sulle mani e la massiccia dose di grigio tra i suoi capelli ne tradivano l’età avanzata.

Ed era così: Kozhiad era il più anziano di TUTTI i draghi esistenti.

Girava per il mondo da più di settemila anni.

In gioventù era stato una vera spina nel fianco per le forze demoniache…

E dopo il suo ‘ritiro’, parecchi validi maghi, guerrieri e strateghi degli eserciti dei Draghi avevano potuto vantare di aver ricevuto i suoi insegnamenti.

-In sostanza, mi stai chiedendo di poter insegnare alla mia nuova subordinata? TU, un Drago; e non uno qualunque, ma uno dei più sfegatati eliminatori di Demoni; vuoi insegnare le tue arti ad una MIA subordinata. Sono impazzito io, Ryu, o c’è qualcosa di strano in tutto ciò?- Chiese sarcastico al Cavaliere della Morte al suo fianco.

-………- Ryu era ammutolito.

-Ormai per me… non hanno più importanza fazioni o simili. Ho più di seimila anni: in termini umani, è come se avessi passato il centinaio d’anni. Non mi rimane molto da vivere… e voglio che la mia esperienza passi a qualcuno che la meriti. E pochissimi dei miei simili posso affermare di esser degni di ciò.- Disse l’anziano drago.

-Umh… e a te, cosa ne viene?- Chiese Phibrizio al Drago.

-Me ne viene che la vostra Dark Angel potrà aiutarmi a morire come voglio.- Disse con un sorriso triste Kozhiad.

-… patto accettato, Kozhiad – san. Ryu, procura una stanza al nostro ospite. NON nei sotterranei.- Disse il Mei – ou al suo non – morto sottoposto.

-Sì capo.- Rispose quello, prendendo il fracco di valigie del Drago (con un sonoro sbuffo) e iniziando a portarle verso le ‘stanze’ più accoglienti.

Aiutato subito dopo da un gruppo di reclarcitanti spettri.

*Nemesis, vieni subito qui.* Al richiamo di Phibrizio, e avvertita la presenza del Drago, Nemesis comparve nella sala con la maschera sul viso.

-Sì Master?- Disse lei, chinandosi di fronte al suo signore.

La maschera distorceva la sua voce… e il tono (molto più deciso di prima ndKK) contribuiva a confondere molto le idee di qualcuno che avesse conosciuto la sua precedente vita.

-Costui è Kozhiad. È da considerarsi un membro ‘onorario’ del Clan. Ti insegnerà alcune delle cose che conosce… ti farà da sensei finché lo riterrà opportuno.-

-… è un Drago. Lo sapete Master?-

-Certo. Ha sorpreso persino me la sua proposta. Ma è… accettabile. Ti aiuterà a sviluppare ben bene i tuoi poteri. Soprattutto in vista del Concilio che sicuramente organizzeremo.- Disse l’Hellmaster ghignando.

-… Yes Master.- Disse lei, togliendosi la maschera.

-Bene ragazza. E ora… iniziamo i lavori.- Disse l’anziano Drago con la sua voce trascinata e calma…

-… sì…- ‘Avvertiva’ quali erano le reali intenzioni del Drago… e queste stavano toccando una parte della sua anima parecchio sensibile.

Sorrise, dolcemente, e si preparò ai duri allenamenti del Drago.

Phibrizio, di nascosto, ebbe una strana reazione.

Si sentì… strano.

Avvertiva uno strano impulso…

‘Sentiva’ che, per uno di quei sorrisi, avrebbe potuto andare a spaccare il muso anche ad un Dragon Lord.

Poi, scuotendo la testa si tolse dalla testa quei pensieri.

Lo distraevano.

Ci sarebbe stato tempo poi per cercar di capire.

 

COOOMENTIIIIIII!

 

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Capitolo 11
*** Interludio 1: Incontri romantici 1 ***


Cap

Interludio 1

 

Incontri romantici 1

(Solo… occhio alla carie)

 

 

Una grotta da qualche parte nel Regno dei Ghiacci Eterni.

 

Dynast Grausherr, Signore del Nord, si dirigeva verso un luogo che gli era molto caro.

In quel luogo…

 

*KK si ferma, notando la lama del Dark Lord alla sua gola*

KK: … ok, no spoiler.

 

-Vattene.- Sembrò dire al nulla.

*Master… il mio compito è proteggervi… dall’esterno e da voi stesso…*

-Non discutere. Ora vattene.- Ripeté il Re Bianco, glaciale come sempre.

Come un soffio di vento, l’armatura del Demone Superiore si staccò dal corpo, rivelandone la forma umana.

Andando poi a rimontarsi dietro al suo proprietario.

*Rimarrò comunque in zona… * Disse quello che, evidentemente, era un demone – armatura.

 

Poco più in sotto…

 

Quella particolare grotta di ghiaccio aveva un segreto: un passaggio comunicante col mare.

Il luogo era cambiato nel corso del tempo… dove prima vi era solo una ‘semplice’ grotta, ora vi era l’equivalente di un tempio…

Colonne di un qualche minerale azzurrino, rassomigliante ad un cielo stellato, decoravano i lati della caverna, ed una pavimentazione dello stesso materiale ricopriva il suolo.

Sulle ‘rive’ di quella polla d’acqua marina, una sirena dai lunghi capelli azzurri, la cui coda, le scaglie nere come la notte, dai riflessi blu scuro, si agitava nelle acque limpide.

Lento come la marea, si alzava il suo canto, ammaliante e letale come il Mare da cui Lei proveniva.

“Qui… sì, qui è dove ho scoperto cosa provavo veramente… qui… Dynast…” Pensò Deep Sea Dolphin, Kai – ou.

La demone aveva pagato caro il suo aumento di potere… ma a differenza dei suoi confratelli, aveva saputo in anticipo le conseguenze delle sue azioni.

I suoi poteri erano considerevolmente aumentati… ma…

Non avrebbe mai potuto lasciare il Mare.

Se Garv ed i suoi subordinati potevano riassumere aspetto pienamente umano concentrando la propria aura; e tanto era potente il Demone, tanto più a lungo poteva essere umano; lei ed il suo Clan potevano riassumere forma umana abbandonando il Mare…

Ma più era forte il Demone in mare, tanto più debole sarebbe stato FUORI dal Regno.

Lei… lei non poteva neanche uscire dall’acqua senza perdere quasi tutte le sue energie…

Senza rischiare di essere completamente indifesa.

Ora… in quella forma di sirena… cantava il suo dolore… la sua rabbia per ciò che le era stato sottratto…

Per quello che sapeva esser ormai irraggiungibile…

Normalmente, il canto di una sirena non avrebbe mai impensierito neppure il più sentimentale dei Demoni…

Ma il potere della Dark Lady degli abissi era tale da far effetto anche sugli altri Mazoku.

Per questo era sola… e per questo piangeva: aveva visto nel futuro cosa, di lì a poco, sarebbe accaduto.

Una vibrazione nell’aria… e Dynast Grausherr apparve lì.

-Sapevo che saresti venuta…- Disse lui con calma…

-Come sempre, Dynast. Dovresti saperlo…- Disse lei, nascondendo dentro di sé ciò che sapeva.

 

I due Dark Lords si incontravano lì da più di mille anni…

 

FLASHBACK!

 

Qualche tempo prima della Kouma Sensou…

 

Una giornata di tempesta…

Una tormenta abbastanza violenta da sconvolgere il Mar Glaciale con la sua potenza.

Dynast Grausherr stava dirigendo le sue truppe per un attacco ad una colonna di Dorati…

Quando uno di essi si diresse verso di lui: sopra il drago, stava un umano con una curiosa lancia in mano… un umano dall’aura estremamente potente.

-Bene… uno dei pezzi grossi… i Saggi avevano ragione…- Disse quello…

-Chi sei, umano?-

-Il nome non ha importanza, Demone. Sono qui solo per eliminare la feccia come te. E oggi il mio Arc Dragon berrà il tuo sangue!- Ribattè l’altro, lanciandosi sul Dark Lord.

Lo scontro durò a lungo… il Cavaliere di Ceiphed era forte… ma non abbastanza.

Caddero… lui al suolo, abbandonato dai Draghi, che per sfuggire all’ira dei Demoni dei Ghiacci si erano teleportati via da lì, ferito in modo abbastanza serio, cadde… e nell’urto col suolo perse la memoria.

Visse a lungo, si sposò…

E la sua discendenza, dopo mille anni, si re – impicciò degli affari demoniaci.

Il Dark Lord fu più fortunato… cadde in mare.

Indebolito, ferito… ma ancora vivo.

-E ora che si fa?- Chiese uno dei demoni ad un suo compagno.

-Io in acqua non ci entro: si ‘sente’ benissimo l’aura della Deep Sea… e io non ho voglia di far da mangiare agli squali.-

-Ma DOBBIAMO recuperare il Master!-

-Però…-

Mentre i Demoni, spaventati dalle conseguenze delle loro azioni se avessero osato entrare in Mare senza il permesso della Regina dei Mari, qualcun altro si occupava del loro Re.

La Dark Lady degli oceani aveva avvertito lo scontro in atto…

E presa da una sospetta ‘preoccupazione’ per il fratello, si era affrettata ad andare in suo soccorso.

Lo aveva portato in quella caverna in mezzo al confine tra i loro Regni…

E lì lo aveva curato, passandogli parte della sua energia, per permettergli di riprendersi in fretta…

 

Poi… entrambi, nel corso del tempo…

Sia con la faida tra Phibrizio e Garv…

Sia durante tutti i casini che erano successi

Si erano sempre ritrovati lì.

Erano lì quando la Dark Star venne sconfitta…

Erano lì quando Phibrizio venne ucciso da LoN…

Lì Dynast si rifugiò dopo la sua sconfitta ad opera di Lina Inverse…

Lì Dolphin si recò dopo aver perso le sue general e priest…

Avevano condiviso molto…

Senza riuscire ad ammettere a se stessi il perché.

 

END FLASHBACK!

 

Oggi…

I due, grazie all’Effetto del Caos, potevano capire cosa provavano…

Dolphin teneva lo sguardo lontano da Dynast…

Sapeva che, se lo avesse guardato negli occhi…

Sarebbe successo qualcosa di sgradevole…

-È questa dunque la punizione che LoN ti ha inflitto?- Disse il Signore dei ghiacci alla sua ‘sorella’.

-Sì… purtroppo sì…- Iniziò a lacrimare… sapeva quello che stava per succedere… “Ora si avvicinerà a me… mi guarderà negli occhi… e non potrà che amarmi… desiderarmi… perché la mia natura di sirena non gli permetterà di fare nient’altro… e io… lo ucciderò, così come fanno le sirene con le loro vittime… ma io non voglio perderti… non voglio…” Iniziò a contrarsi, come per fuggire di lì… per salvare Dynast da sé stessa…

Lui si avvicinò… la prese per le spalle…

“No… come avevo visto…”

E la abbracciò, passando le sue mani tra i capelli di lei… lentamente, con infinita dolcezza…

Cosa…? Come…?” La Dark Lady era stupita: la sua capacità di vedere nel tempo… aveva fallito?

-Ssst… non piangere… non ti si addicono le lacrime…-Disse il (normalmente) gelido Dark Lord.

Poi, delicatamente, la prese per la vita e la sollevò fuori dall’acqua… immediatamente, il corpo di Dolphin tornò ad assumere la forma umana…

“Strano…” pensò la Dark Lady “…dovrei sentirmi debole… invece…” Invece l’aura di Dynast la stava proteggendo dalla maledizione dell’Era del Caos…

Stretta in quell’abbraccio, Dolphin si sentì protetta… al sicuro… lì, niente poteva minacciarla… niente poteva farla star male…

Niente importava in quel momento: solo loro due.

Non due Dark Lord… no… solo due innamorati.

Poco dopo, Dynast la baciò… teneramente, con molto sentimento.

Quando i due si staccarono, lei sorrideva…

Come non faceva da più di mille anni…

Quando aveva creato Huraker e Riskfalto, Priest e General del suo clan… le uniche che per lei eran vere sorelle.

“LoN, quanto è bella quando sorride…” Pensò il Lord dei Ghiacci.

Non c’era più bisogno di parole… entrambi sapevano quello che provavano…

-Dolphin… un tempo, mi chiedesti di mostrarti il mio Regno… ora io ti chiedo… di mostrarmi i tuoi domini… non come Dark Lord… come tuo… compagno…- Disse lui…

Lei s’imporporò, percependo tutti i sottointesi… poi lo baciò di nuovo, dicendogli un semplice *Sì…*…

Poi entrambi si tuffarono in quelle acque mortali per chiunque… tranne che per loro…

Una coda nera guizzò un attimo sulla superficie della polla…

Poi più nulla…

 

*KK prova, protetto da uno scafandro, a seguire i due, ma viene inchiodato al muro da una trentina di Freeze Arrows e dalla lama del demone – armatura.

KK: Ho capito, stò buono…

Armatura: Bravo.*

 

Umph… come già detto prima, per evitare Alessandra Vietato ai Minori (AVM per l’anagrafe), dobbiamo chiudere qui… se gli hentai alla lettura vogliono immaginare, lo facciano, lasciando pure che la loro mente perversa si faccia i suoi viaggioni, e alla prossima.

 

COOOMMENTIIIIII!

PS: Ecco un’immy fatta da Ilune per il capitolo:

Non è da carie da eccessiva dolcezza pure questa?

 

Ringrazio Eternal Fantasy, Mistral, Ilune e Makari per aver fatto da beta agli ultimi due capitoli.

Per Ilune Willowleaf: Sì, R’mart è ispirato a I Dragonieri di Pern. Per motivi pratici e di rapidità, piglierò da lì i nomi della maggior parte dei Draghi che compariranno nella storia.

Quanto alla caratterizzazione… più che altro, è la versione Drago Rosso di Philia.

Ben più smaliziato, maschio ed in cerca di esperienza di combattimento.

Per tutti: sì, della genia di Zoana, sono quasi tutti sani: sono tre fratelli (uno maggiore e due gemelle), e solo una delle due è una pazza al pari della madre. Si tinge persino i capelli pur di assomigliarle.

 

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Capitolo 12
*** Cap. 4, part 1: Il Concilio ***


Cap

AVVERTENZE: Capitolo un pò pesante, con cui introduco due personaggi dedicati a Sabu – chan.

Continua a sostenere la causa yurista!

 

 

Cap. 4, part 1

 

Il Concilio

(Ceiphed Knights)

 

 

Si sa, quando succedono dei casini; le autorità si riuniscono per discutere.

Il Concilio dei Maghi, data la sua lentezza, avrebbe impiegato almeno tre vite prima di giungere ad una conclusione.

I Draghi Dorati avrebbero, come al solito, dato tutta la colpa ai Demoni.

I Demoni stavano per riunirsi…

Gli Umani… boh!

Rimanevano solo i Cavalieri di Ceiphed.

Andiamo a conoscerli e assistiamo alla loro riunione.

 

Sargas’ Palace, luogo ignoto.

 

Il massiccio palazzo in pietra grigia che da sempre era la capitale della nazione dei Minotauri era in subbuglio, a causa di un ospite molto particolare.

Un grande Drago Dorato (genia che i Minotauri consideravano con lo stesso affetto che un cane potrebbe provare per un gatto) era atterrato sulle guglie del maestoso edificio, riassumendo poi forma umana.

Sulla guglia…

Il massiccio Drago Dorato cercava (invano) di non abbassare lo sguardo di fronte al suo interlocutore.

Ma il massiccio Minotauro dal pelo grigio che dai tempi della Kouma regnava sulla nazione dei Minotauri non era certo un vigliacco né un estimatore del Consiglio dei Saggi.

-Senta, Kas, lei DEVE venire con me! È una questione della massima importanza.- Disse il Drago.

-Dì ai Saggi che i miei impegni con la mia gente mi impediscono di venire. Questo per le formalità. Ora vattene a ‘fanculo prima che mi arrabbi sul serio.-

-Tu… maledetto abominio… al pari di quegli altri… ti assicuro che un giorno riusciremo a togliervi quello che tenete ingiustamente.-

-Sparisci, prima che mi venga voglia di averti PER cena.- Disse il Minotauro, facendo comparire la sua arma personale: sembrava un tonfa (manganello ndKK) a cui un pazzoide aveva fuso uno spadone, prolungandone la lama fino a coprire l’intera lunghezza dell’arma originaria.

Spaventato dalla prospettiva di essere affettato dall’arma nota come Respiro della Notte, il Drago batté in ritirata, teletrasportandosi via da quel luogo.

-Uffa, diventano ogni volta più scassapalle… non trovi anche tu, Darius?- Disse il Cavaliere di Ceiphed al suo collega alle sue spalle.

-Cosa vuoi farci Kas? Quei bacchettoni rachitici non potranno mai accettare l’idea che non – umani e addirittura dei mezosangui possano avere in sé un frammento di Ceiphed…- disse il figuro, uscendo alla luce… i suoi capelli neri come l’ebano erano striati di un curioso color verde, la pelle abbronzata, e gli occhi rossi, dalla pupilla ferina, che lo classificavano come un semidemone -…piuttosto c’è una cosa che mi preoccupa… riguarda i miei poteri.-

-Sono aumentati anche i tuoi? C’entrerà forse quella colonna di luce dorata che abbiamo visto tempo fa?-

-Penso di sì, specie se i Draghi hanno cercato di ‘convincerci’ a collaborare con i Saggi.- Rispose colui che era noto come Dark Knight Darius.

-Pur sapendo che noi Cavalieri siamo al di fuori della loro ‘autorità’… sarà meglio indire una riunione.-

-Puoi ospitarla tu?-

-SIIIGHHHHH! Mi sa che mi toccherebbe comunque, maledetto scroccone.- Disse il minotauro scuotendo la testa.

-Ehehehe… chiamo gli altri…- Disse Darius, prendendo da sotto il suo pastrano (tipo quelli di Matrix ndKK) una sfera color giallo…

 

Da qualche parte nel Regno di Saillone.

 

Non era strano che un Ceiphed Knight scegliesse come sua dimora una foresta nel Regno della Magia Bianca.

che fosse il Cavaliere addetto alla riparazione delle armi dei suoi colleghi.

Era strano che il cavaliere in questione fosse Naria Sunlight, uno dei più antichi (e anomali) Santi Cavalieri di Ceiphed.

Era una mezz’elfa la cui nascita risaliva a prima della battaglia finale tra Flare Dragon e Ruby Eye.

Poi… negli istanti finali, Ceiphed aveva trasferito uno dei suoi frammenti nel suo corpo…

Condannandola ad essere una perenne quindicenne (età biologica ndKK).

Ciò aveva avuto pesanti conseguenze per la sua psiche: per circa 4.987 anni era stata un incubo vagante…

Stragi, associazione con mostroidi, e simili.

Non c’era crimine che non avesse commesso.

Da una ventina d’anni a quella parte, si era calmata, e parecchio.

Aveva preso a riparare (o riforgiare, se era necessario) le armi dei Cavalieri di Ceiphed.

La ragazzina (nuda) dai capelli biondi, il cui corpo era cosparso di tatuaggi tribali, guardò con i suoi occhi color cenere la figura nel suo letto… capelli color nero, coda e orecchie feline… le forme sinuose ed aggraziate… Maya Bluewind era una sanguemisto, figlia di una tigre mannara e di un umano… un Cavaliere di Ceiphed, per di più.

Si aggirava per la Penisola da più o meno cento anni.

Ed era anche il motivo per cui Naria si era calmata, in quell’ultimo ventennio.

-mhhh… - Mugugnò la mora, aprendo gli occhi… occhi color del miele…

La mezz’elfa prese a passarle le mani sulla schiena, ottenendo dei mugugnii di apprezzamento.

Poi si sdraiò al suo fianco, prendendo a baciarla…

Subito le mani della ‘collega’, affusolate come quelle di un musicista, ma dotate di artigli affilati come lame, la abbracciarono… ricambiano poi il bacio.

Le due rimasero così per un bel pò… poi una sferetta gialla sul comodino della mezz’elfa prese a squillare.

-A V)_!@^_)!@@&*!@)X *& Z@!P(@B X_!#)&ZJ+_!@*_@&)!-

(NdKK: imprecazioni in dialetto elfico comunque censurate)

Questa fu la fine reazione di Naria.

E la sua compagna?

Maya iniziò a ringhiare… se avesse avuto sottomano Darius (perché SOLO lui riusciva a chiamarle SEMPRE al momento sbagliato) lo avrebbe come minimo fatto a stringhe…

-Siiii?- Sibilò Naria nella sfera accesa.

-Oh Naria! Ci son stati dei piiiccoli problemi, e io e Kas abbiamo deciso di organizzare una riunione di noialtri Cavalieri… potresti avvertire anche Maya? Non riesco a contattarla…-

-È qui, genio! Quando arrivi?- Chiese la mezz’elfa.

Al Sargas’ Palace, Darius guardò storto Kas, gli allungò con aria seccata un sacchetto di monete; e mentre quello gongolava rispose alla sua interlocutrice.

-Il tempo di avvertire i due Inverse e arrivo da voi.- Infatti Darius si era accorta da tempo di un’anomalia: non tutto il frammento di Ceiphed di Luna Inverse era passato al figlio. Ergo, Luna Inverse era ancora un Cavaliere di Ceiphed (o almeno in parte).

Cosa che, ovviamente, i Draghi non accettavano.

-Kas, mobilita pure le cucine e tieni lontano dalla riunione i tuoi consiglieri che potrebbero dir qualcosa sulrapporto’ tra Naria e Maya.-

-Certo che lo faccio: quelle due l’ultima volta mi hanno demolito un’ala del palazzo.- Rispose sconsolato Kas, mentre ordinava ai cuochi di preparasi a fare un pasto con porzioni quadruple: data la presenza dei Ceiphed Knight, era il minimo.

-Ok, chiamo Mikael…- Disse Darius attivando la sfera…

 

Zefilia…

 

Mikael stava facendo al sua solita attività: mazzolare banditi e mostri vari.

Quando, d’improvviso, gli suonò la sferetta.

-Ma porc… scusa bello, potresti rispondere tu?- Disse ad un bandito a cui aveva rotto le gambe ed un braccio.

Quello, abituato alla scena (era la terza volta in un mese che rompeva le ossa alla loro banda ndKK) prese la sferetta e rispose.

-Salve, in questo momento il signor Mikael non può rispondere. Può richiamare quando avrà finito di massacrarci?-

GOCCIOLONE DI DARIUS!

-Emh… dica a Mikael che è importante…-

-Dì a Darius che se è per la somma che gli ho fregato a poker deve attendere.-

Ennesimo gocciolone.

-SENTI MIKAEL, È UNA COSA DANNATAMENTE IMPORTANTE!- Urlò Darius nella sferetta.

-Ma perché non l’hai detto subito…- disse, rompendo la faccia ad un altro bandito -… vengo subito! Spiacente belli, ma ho fretta!-

Al che, i banditi fecero segno ad un complice fuori dalla mischia di tirar fuori i kit anti ustione.

-Alla prossima. Nova Fire!- La tecnica speciale di Mikael, simile ad una Blast Bomb, esplose tra la banda, creando un cratere di qualche metro di diametro.

Poi raccolse il bottino (Buon sangue non mente! ndLina Purtroppo! Nd Banditi) dei poveracci e si teleportò via da quella radura, lasciando i banditi pesti, ustionati e contusi.

-Capo… ma chi ce la fa fare stà vitaccia? Non faremo prima a costituirci?-

-Già, Kunt ha ragione… meglio il carcere delle botte di quello là…- Dissero altri.

-Sì, così quello si fa arrestare e ci viene a smazzolare in carcere…- Disse il capo -… no, meglio essere smazzati qualche volta al mese che fare risse con il Terrore Rosso tutti i giorni.-

*briv*briv*

Di fronte a quella prospettiva, i banditi preferirono star zitti e ripresero a curarsi le ferite…

 

Sargas’ Palace

 

Mikael era appena apparso (con una sacca di denaro in spalla) con il suo solito sogghigno in faccia.

-Allora, cosa succede? Maya che non riesce a decidere lo smalto, Naria che ha qualche crisi psicotica o cosa?-

-Peggio: i Draghi, per un qualche motivo che Darius pensa esser collegato a quella colonna di luce dorata di qualche mese fa, si son messi in testa di prelevarci, e abbiamo indetto quindi questa riunione.- Disse Kas, mentre Darius, raccolto il suo coraggio, spariva per andare a prendere Maya e Naria.

-Ahhh… temo di sapere che cosa ha procurato la strizza a quelle lucertolacce incartapecorite ed ai loro capi in formaldeide.- Disse Mikael grattandosi nervosamente la testa.

Kas inarcò un sopracciglio a quell’affermazione, ma preferì non indagare.

-D’accordo… sai per caso dove sia tua madre? Vorremmo che partecipasse pure lei…-

-Emh… “E mo come glielo vado a dire che è da mio padre?” È impegnata… dubito che possa partecipare.-

Altro sopracciglio alzato.

-Va bene… ma dopo pranzo o parli o ti lascio nelle mani di Naria.-

-*briv* ok…-

 

Poco dopo, precedute da un sacco di smadonnamenti, apparirono Maya e Naria, accompagnate da un depresso Darius.

La mezz’elfa indossava un completo di cuoio e pizzo rossi mooolto attillato e… emh… trasparente.

La sua collega, invece, portava pantaloncini molto ridotti, stivali a mezza coscia, corpetto ridotto e bracciali scuri.

Colore dominante? Blu scuro.

-Ok, siamo tutti qui, ora andiamo a far pranzo e poi discutiamo di tutti stì casini, prima che quei vecchiacci decidano di mandar qui i loro idioti e il Carnefice.- Disse Maya, che con Jegan aveva avuto un bel pò di problemi.

-Sarà difficile, visto che il Blue Thunder l’ha decapitato giusto qualche mese fa.- Disse Mikael con noncuranza.

Mascelle al suolo e occhi a pizza per tutti.

-Ah… c’è qualche altra novità?-

-Dopo pranzo Maya, dopo pranzo!-

Parlare del pranzo è superfluo.

Darius e Mikael mangiavano per quattro (ciascuno), Maya e Naria si sbaciucchiavano di continuo, Kas (unico sano di mente) sospirava e si dedicava al vino…

Un manicomio, insomma.

Pranzo finito… *KK e Kas si tappano le orecchie con cuffie d’aeroporto*…

BUUUUUUURRRRRRRPPPPPPPPP!!!!!!!

…il rutto megagalattico vece vibrare tutto il palazzo (avete presente Fantozzi dopo aver bevuto troppa birra? Ecco, qualcosa del genere. ndKK), con le finestre e le pareti che gemevano di disperazione.

-Allora Darius, come va la tua cerca?- Domandò Mikael al suo sempai.

-Sono ad un punto morto. So che lei è viva… ma non so dove… cazzo, non so neppure se è in questo universo.-

-Ma sai che è viva, altrimenti non saresti qui a svuotarmi le dispense, maledetto scroccone demoniaco!- Sbottò Kas con un neretto pulsante sulla fronte.

-Calma cornino, o ti verrà un infarto…- Naria, appunto.

-E NON CHIAMARMI CORNINO!- Urlò Kas notevolmente incacchiato.

-Piantatela: siete come i postumi di una sbronza… o peggio.- Sbottò Maya infastidita.

-Passando ad altro…- L’intervento di Darius spense sul nascere la rissa imminente -… qualcuno qui ha una vaga idea del motivo per cui i vecchiacci fossilizzati volevano vederci?-

-Per me volevano solo farci la festa in nome della loro supposta “Purezza dei Cavalieri”. Le loro solite stronzate sul fatto che i Frammenti dovrebbero risiedere solo in razze da loro approvate.- Proruppe Maya seccata, accendendosi una sigaretta.

-Maya piantala di fumare, e poi penso che gli idioti abbiano solo la cagarella a causa dei fatti di 16 anni fa.- Disse invece Naria.

-Emh… per la verità il motivo è un altro…- Disse Mikael esitante.

-Allora parla. E già che ci sei, ci dici dove è andata ad imboscarsi tua madre?- Disse Darius.

-È andata a trovare papà.- Disse lui con un sorrisino a trentadue denti.

SDAAAANGGGGG!

-Scusa… ma tuo padre, il Dark Lord Garv, non è defunto da un bel pezzo?- Disse Kas con un filino di voce, dando vita al pensiero di tutti.

-Oh bè, la colonna di qualche mese fa derivava proprio dal ritorno in vita di papà e dell’Hellmaster.-

-CHE COOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA??????????????????????????- Urlarono i suoi colleghi, stupiti dalla sua calma.

 

Tre ore dopo, molta camomilla e parecchie bestemmie dopo.

 

-Ok…- Disse Kas con una borsa del ghiaccio sulla testa -…abbiamo appurato da cosa è stata scatenato l’attacco di panico dei Draghi. Ora che si fa?-

-Potremmo comportarci come sempre: facciamoci i cazzi nostri e rompiamo il culo a chiunque ci venga a rompere le scatole.-

-Grazie Maya, ci voleva proprio uno dei tuoi finissimi commenti…- Disse Darius attaccato ad un pezzo di ghiaccio creato con una Freeze Arrow.

-No, ormai non possiamo più mantenere la nostra politica del fancazzismo. Né possiamo continuare a rimanere isolati gli uni dagli altri…- Disse Mikael con l’aria pensierosa… e in quei momenti, ‘seguiva’ il suo istinto…

L’istinto che gli derivava dall’essere figlio di Garv.

L’istinto di un guerriero.

-E allora cosa dovremmo fare?- Disse Kas, che aveva anche lui parecchia esperienza militare.

-Semplice… tenere spesso i contatti tra noi… e trovare degli alleati che comprendano le nostre idee.-

-Hai già in mente qualcuno scommetto…- Disse Maya con un sogghigno.

-Certo. Si tratta di gente a posto, pericolosa… e molto refrattaria all’autorità dei Draghi Dorati. Uno di loro mi ha salvato dall’essere rapito e ‘purificato’ dagli idioti del Consiglio.- Ribattè con un sogghigno ancora maggiore il rosso.

-Parli dei Draghi del Secondo Continente, vero? Ma come possono aiutarci?- Disse Naria con aria dubbiosa.

-Hanno preso, alcuni dei loro guerrieri, ad abitare alla nuova fortezza di mio padre. Se gli chiediamo aiuto, ce lo daranno.-

-Umh… l’idea mi piace. Contate su di me.- Disse Darius facendo comparire la sua arma, Yaminade, davanti a sé. Si trattava di un guanto d’arme sul cui palmo si trovavano aculei vari, sul dorso tre artigli ricurvi e sulla parte interna delle dita altri aculei.

Il tutto pervaso da un’aura nera come l’inchiostro.

-Ci sono pure io. Quelle lucertolacce potrebbero decidere che è giunta l’ora di farmi sparire dalla circolazione… e la mia gente ci andrebbe di mezzo.- Disse il Re dei Minotauri, richiamando a sé Respiro della Notte.

-Tu che fai Naria?-

-Maya – chan, io non voglio più dover aver timore di quegli idioti… sono col gruppo.- Disse la mezz’elfa, evocando Sunstorm, un’arma composta da un martello da fabbro, un’asta e uno scalpello fusi insieme.

-E se Naria stà dalla vostra parte, io la seguo.- Detto ciò, Maya materializzò la sua arma, Golden Tiger’s Claw, una spada la cui forma ricordava un artiglio di tigre, composta di un materiale simile all’oro.

Mikael non parlò, ma nelle sua mani comparve Red Cross, l’arma che possedeva fin dalla nascita, uno spadone dalla lama lunga più di lui, la cui elsa era a forma di doppia croce.

-Ok. E che i Draghi Dorati inizino a farsela sotto.-

-YEAH!- Proruppero gli altri.

 

COMMENTIII!

Dedico Maya e Naria a Sabu – chan, yurista al 110% del Forum.

PS: Leggete BENE la descrizione di Darius. Se capite quale è la mia idea bacata, vi dedico un personaggio.

 

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Capitolo 13
*** Cap. 4, part 2/1: Riunione ***


Cap

Cap. 4, part 2/1:

 

Riunione

(Dark Lords)

 

 

Dragon Dungeon, un assolato pomeriggio.

 

-Muovetevi. Vino leggero per Dynast, tenete delle riserve di Sanguigno per quella spugna di Zelas e qualche dolce per Dolphin.- Sbraitando come un generale (o come un troll col mal di denti, fate voi) Garv dava disposizioni per il Concilio che si sarebbe tenuto di lì a poco.

La stanza delle riunioni, costruita in una delle torri della Fortezza, era una sala circolare, molto spaziosa, in cui vi era una costruzione atta ad accogliere i membri dei Clan.

Cinque ‘altari’ sorgevano attorno ad un pentacolo al cui centro vi era inciso un occhio coloro rubino.

Su ciascuna punta del pentacolo, vi era il marchio demoniaco del Dark Lord corrispondente.

Le linee del simbolo magico erano attraversate da rune molto complesse.

Rune collegate a quelle presenti sugli altari.

Il primo altare, di marmo bianco, decorato da rune azzurre, era quello di Dynast.

Il secondo (andando verso sinistra), di ossidiana nera come gli abissi, dalle rune blu, era destinato a Dolphin.

Il terzo, di marmo rosso acceso, rune argentate; recava il marchio di Zelas.

Il quarto, granito rosso cupo e rune nere; era il posto presso cui avrebbero seduto i membri del Clan Chaos Dragon.

L’ultimo, in giada, dalle rune rosso sangue; spettava a Phibrizio.

[NdA: niente di personale contro alcuno dei Lords, in realtà ho descritto gli altari nell’ordine che mi veniva meglio, ma non vi è nessun ‘posto privilegiato’.]

-E tenete lontano tutto ciò che può salare in aria, visto il carattere ‘esplosivo’ di Zelas!- Aggiungeva Razor, aiutando il suo Dhin ad organizzare il tutto.

 

Zelas’ Den

 

La Dark Lady stava pensando agli ultimi avvenimenti…

-Forse è meglio andare con i rinforzi. Tsume, a rapporto!- Disse Zelas, al che un demone apparve nella sala.

Capelli grigi e corti, due cicatrici incrociate sul petto, vestiva come un biker, ed i suoi occhi color grano sembravano sezionare l’anima degli avversari.

-Mi ha chiamato Milady?- Disse lui.

-Sì. Andrò al concilio che Garv ha indetto, ma mi servono rinforzi. Cerca tra i miei Elain qualcuno di abbastanza forte, insieme a te, da accompagnarmi.-

-C’è Azeri. Gli altri sarebbero solo una seccatura.- Rispose subito il demone alla sua padrona.

-D’accordo. Xellos, Tsume, andiamo.- Disse la Beastmaster, sparendo dalla sua residenza.

 

Deep Marin Castle.

 

Dolphin, in forma umana perché nella fortezza, dormiva… emh… teneramente abbracciata a Dynast.

E non pensava minimamente alla riunione.

“Mi basta restare qui…” Pensava la Kai – ou, persa nella beatitudine di quella situazione.

|……… Spiacente sorellina, ma devo darvi la SVEGLIAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAA!!! | La ‘dolce’ voce di Garv arrivò come un missile nelle teste dei due, costringendoli ad un brusco risveglio.

Censuriamo preventivamente i pensieri dei due Dark Lords… vi basti solo sapere che perfino Phibrizio e Saber (che non frequentavano di certo duchesse) si sarebbero indignati nel sentirli.

-Garv, quando la pianterai di fare queste stronzate?-

|Quando voi piccioncini vi deciderete ad arrivare in orario… Ah, complimenti ad entrambi. Spero che m’inviterete al matrimonio!| Tipiche battute di fine collegamento…

-Sarà meglio andare…- Disse Dynast.

-Sì… però la mia maledizione… e nelle mie ‘condizioni’…-

-Non c’è problema: avrei trovato una piccola soluzione…- Detto ciò, il Dark Lord materializzò presso di sé un’armatura leggera, la cui foggia era specificatamente femminile, dai colori azzurrini.

-Provala.- Disse lui.

Ad un comando mentale della Dark Lady, l’armatura si piazzò sopra i suoi vestiti… sentiva su di essa l’aura di Dynast… evidentemente, con quell’armatura indosso poteva proteggersi dall’Effetto del Caos.

-Grazie.- Disse lei abbracciandolo nuovamente.

 

(KK: ma come sono teeeneeeriii… mi stà venendo da vomitare! Qualcuno ha del peperoncino? Garv: Piantala o ti incenerisco. KK: Ecco, così va meglio!)

 

Hellmaster Manor.

 

Nemesis, in quei pochi mesi, aveva appreso tutto quello che Kozhiad poteva insegnarle.

“Non è una questione di potere, ma di tecnica” Soleva ripetere l’High Black Dragon alla sua allieva.

E lei aveva imparato molto in fretta.

Se le cose continuavano così… il progetto del vecchissimo Drago sarebbe andato in porto.

Quello che cercava da tempo…

Finalmente sarebbe stato suo.

-Sensei, Master ha detto che dovete venire con noi alla riunione…- Disse Nemesis mettendosi la maschera.

Il Drago sembrò annusarla un momentino, e poi…

-… ahh… beata gioventù…- Si limitò a sospirare.

Sotto la maschera, Nemesis arrossì come un pomodoro: d’accordo, lei ed il Master erano finiti a letto insieme la sera prima, ma erano entrambi ubriachi (Perché, checché si dica sulla resistenza dei demoni all’alcool, Phibrizio era completamente astemio. Idem per la nuova arrivata ndKK) fradici.

Tutta colpa di quell’idiota di Saber, che aveva insistito per festeggiare il futuro pestaggio del Dragon Slayer.

 

Anche se, a onor del vero…

Le sembrava che, ogni tanto, il Master sorridesse in maniera… dolce?… nel guardarla.

Scosse un attimo la testa per scacciare quel pensiero: non era il momento!

-Andiamo.- Disse al Drago con voce incolore, mentre si teleportata al Dragon Dungeon in compagnia del Master.

Con una risatina, il vecchio drago si coprì con un saio e seguì i due demoni.

 

Dragon Dungeon, Sala delle riunioni.

 

Zelas fu la prima ad apparire in quella sala, osservandone i particolari.

Dietro di lei, stavano Xellos, con il suo solito sorrisino sardonico; Tsume, indifferente al luogo, attento solo a scorgere eventuali minacce; e Azeri, un demone vestito di grigio, dai corti capelli biondi e gi occhi rossi come il fuoco.

-Ben arrivata Zelas…- Disse Garv alla sua ‘sorella’.

Teneva il suo aspetto semi – draconico, evidentemente per scoraggiare chiunque avesse avuto pessime intenzioni…

Al suo fianco, mano sulla Zanmato, stava Razor, che dal ghigno in faccia doveva aver, come minimo, affettato altri Dorati.

E poco dietro, ali ‘nascoste’ sul Piano Spirituale, stava Gabriel, che squadrava i nuovi arrivati.

Al che, Xellos si preoccupò un pochino: l’arcangelo era sempre stato un’incognita, sapeva per esperienza diretta che era potente quasi quanto la sua Master…o forse persino di più.

Tuttavia, il fatto che non avesse in mano Fiamma del Crepuscolo, la doppia lancia datagli da Garv quando i due combattevano assieme, gli fece capire che non sarebbe finito sul menù del giorno.

-Tra quanto arrivano Dynast e Phibrizio?- Chiese la Dark Lady al suo collega.

-Phibri – chan stà arrivano, e Dynast e Dolphin dovrebbero arrivare a momenti.- Disse Garv, causando il crollo al suolo delle mascelle dei Metallium di fronte a lui.

-Tsè, figurati se quella sogliola comatosa viene.- Disse Zelas, ricomponendosi.

SPACK!

Un harisen si abbatté implacabile sulla zucca della Demone superiore, mentre una vocetta allegra esclamava… -Ti sbagli, Nee chan!-

Zelas si voltò, vedendo una Dolphin allegra e sorridente come non mai.

Accanto a lei, con Sherra che lo tratteneva dal sopprimerla, vi era Dynast, visibilmente (!) incazzato.

-Cosa non fa un pò di sesso…- Bisbigliò Gabriel alle orecchie del Drago suo collega.

Il quale si limitò ad aumentare il numero di denti allo scoperto.

Era risaputo tra tutti quelli come lui, ‘mercenari’ vari, che tra i due Dark Lord isolazionisti c’era del tenero… ma nessuno si aspettava che Dynast, in presenza di lei, arrivasse addirittura a rinnovare la propria personalità.

-Ok, sapete se il mondo stà per finire?- Disse Zelas imbronciata.

-No, si rilassi Zelas – sama, tra poco cominciamo…- Disse Razor, interrotto dall’arrivo in sala di un altro mazoku, uno degli aiutanti di Dolphin.

Si trattava di un Libero che, per oscuri motivi personali, aveva preso a lavorare come spia per Dolphin.

Saio rosso, pelle scura, occhi azzurri e capelli bianchi caratterizzavano la proiezione materiale che Proteus utilizzava in quel momento.

Era un Demone mutaforma, in grado di assumere qualsiasi forma, aspetto… di tutto.

Una volta, per seccare dei draghi, si era trasformato in fumo e li aveva poi avvelenati dall’interno dei loro corpi.

-Milady, nessuna novità… per ora, sembra che gli idioti non vogliano tentare nulla.-

-Grazie Proteus, rimani qui alla riunione. Potrebbe servirmi al tua presenza.-

Poco dopo fece l’ingresso nella sala Valgarv, accompagnato da uno squadrone di Brass – cuochi, con le vivande per la riunione.

Vero, un Mazoku non aveva bisogno di mangiare, ma non tutti lì erano pienamente mazoku…

E poi era divertente vedere i tentativi dei cuochi di Garv (risaputamente incapaci di cucinare bene) di rinnovare i propri menù.

Peccato per un dettaglio: Philia ed alcune delle ‘signore’ dei Draghi avevano preso il controllo delle cucine già da tempo, con il risultato che neppure Razor (abituato a mangiar bene dalla moglie) si era mai lamentato.

Al sentire i profumino, parecchi stomaci (in particolare quello di Dolphin, date le sue ‘condizioni’) iniziarono a gorgogliare.

Proteus si avvicinò ai contenitori, sollevando un coperchio…

SBOOOONNNKKKK!

… solo per ritrovarsi incastrato nel pavimento da una mazzata di Philia.

-E non ci riprovare, sottospecie di spazzatura!- Disse la Priest, ‘rinfoderando’ la mazza sul piano astrale.

Poi guardò storto Xellos, ma decise di contenersi: meglio evitare casini… almeno per il momento.

Infine, con una vibrazione nell’aria (ed un’ondata di freddo che tutti, persino Dynast, percepirono) apparvero Phibrizio e Nemesis, seguiti subito dopo da Kozhiad.

-Siamo in ritardo o sono già iniziati i pestaggi?- Disse Phibrizio, consapevole che, se lui era assente da una riunione di Demoni, si andava inevitabilmente in rissa.

-No, tranquillo. Proteus si è solo beccato una mazzata per aver cercato di fare lo scroccone, ma niente di più.- Disse Garv, iniziando a scrocchiarsi le nocche.

-Emh… meglio iniziare questa riunione…- Disse Xellos, riportando una temporanea calma.

Tra chi provava a fregare la roba dagli altri (Proteus) e chi reagiva picchiando (Razor, Garv, Gabriel e Valgarv) oppure lanciando occhiatacce inceneritici / congelanti (Philia, Dynast), il pranzo andò avanti.

Ad un certo punto, venne posta la domanda fatale.

-Phibrizio, penso che quelli che son venuti con te siano i tuoi nuovi General e Priest. Non ce li presenti?- Disse Zelas al fratello.

Dolphin, che sapeva cosa stava per succedere, fece segno a Proteus di aprire le scommesse.

-No sorellina, l’incappucciato è solo un consulente. Vedi, quando ho dovuto riorganizzare le mia fila, mi son posto una domanda: perché non seguire l’esempio di Zelas? E così ho ‘creato’ Nemesis.- Al che, Garv e Gabriel, che sapevano, si misero a scommettere a favore di Nemesis.

-Pfiù! Scommetto che non vale un’unghia di Xellos.- Disse la Dark Lady, mentre Xellos guardava Nemesis.

Gli ricordava qualcuno, ma non sapeva chi.

-Se ne sei proprio convinta…

-Sì che lo sono!-

-… perché non proviamo a farli scontrare? Se perde Nemesis, io ti faccio da schiavo per un mese. Se a perdere è Xellos, tu e lui laverete, e senza usare i poteri, i pavimenti della mia fortezza. Ci state?- Disse l’Hellmaster, consapevole che i pavimenti dell’Hellmaster Manor non venivano lavati da circa quattrocento anni.

-… Va bene. Preparati a farmi da cameriere e a vestirti con un tutù rosa per il prossimo mese.-

-Ok gente, fate spazio per il match del mese. Xellos Metallium Vs. Nemesis Hellmaster.- Disse Proteus vestito come un presentatore di Wrestling.

Gocciolone dei presenti.

Poi partirono le reazioni:

Philia e Valgarv si presero i pop corn…

Dynast si sedette su una sedia (e Dolphin si sedette sulle sue ginocchia)…

Razor e Proteus raccolsero le scommesse…

Gabriel sogghignò pericolosamente…

Phibrizio gongolava da matti: sapeva bene di cosa era capace la sua Dark Angel.

Certo, se Xellos avesse vinto avrebbe pagato la scommessa, ma avrebbe contemporaneamente ridotto il Dragon Slayer ad un ammasso sanguinolento di carne demoniaca.

Gli altri si diedero a scommesse e/o vino.

-Dolphin – sama, voi non scommettete?- Chiese Razor alla Dark Lady degli abissi.

-No. Perché equivarrebbe a svelare a tutti il risultato dello scontro. Quindi passo la mano. *Proteus?*-

*Sì Milady?*

*Punto cento monete d’oro su Nemesis. E non alterare le quotazioni, chiaro?* ‘Disse’ Dolphin al mercenario che lavorava per lei.

*Cristallino!*

-Ok, potete cominciare…- Disse Garv, assumendo il ruolo di arbitro -… è consentito il teletrasporto, colpi bassi e tutto quello che volete, ma niente emanazioni di energia al di sopra di un certo livello. Non voglio rimetterci la sala.- Gocciolina dei presenti.

Nemesis fece un leggero inchino al suo avversario, che approfittando dell’apparente distrazione della priest sua nemica sparì per ricomparirle alle spalle…

Andando a cozzare contro una barriera.

Per dieci minuti i due andarono avanti, cercando di colpirsi…

Ma era Nemesis ad avere, la maggior parte delle volte, l’iniziativa…

“Maled… è quasi come combattere contro l’Hell…master…” In un istante, Xellos capì che Phibrizio aveva addestrato personalmente Nemesis.

“Ecco perché è così convinto che vinca… ma io ho parecchi assi nella manica, e questa novellina non può conoscere tutti i trucchi!” Pensato ciò, Xellos creò una lama di energia sulla punta del suo bastone, usandolo a mò di alabarda.

Con uno scatto rapidissimo, Nemesis penetrò la guardia dell’avversario, poggiando una mano sul suo fianco… e rilasciando un’onda d’urto che scaraventò Xellos contro una delle pareti, facendolo incastrare nel muro.

Irato per il colpo, il Dragon Slayer pensò di approfittare della sua apparente sconfitta: lasciò una copia di sé incastrata, e teleportò sé stesso sul fianco sinistro di Nemesis…

Che nel frattempo aveva creato una piccola lama nerastra di energia, non più grande di un pugnale… Xellos calò la propria lama…

Solo per vedersela rompere come niente da quella dell’avversaria.

Un attimo di sbalordimento, poi Xellos sentì un dolore lancinante: quella piccola lama lo aveva segato in due come un panino, facendolo cadere al suolo.

-Maledizione…- Ringhiò lui, steso al suolo, mentre le mascelle di parecchi presenti crollavano al suolo, e Philia, Garv e Valgarv esultavano -… Come… COME È POSSIBILE CHE TU POSSA ESSER COSÌ FORTE???-

Nemesis poggiò uno dei suoi piedi (scarpa col tacco ndKK) sulla sua testa, per poi sfregarlo come se stesse spegnendo una sigaretta.

Da sotto la maschera venne detto, mentre il dito indice si muoveva ad imitare un diniego, una semplice frase.

-Sore wa Himitsu desu, Xellos – san.- Al che Xellos partì con improperi pesantissimi.

Mai pesanti quanto quelli della Beastmaster, che realizzò COSA la attendeva.

 

Commenti please!

 

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Capitolo 14
*** Cap. 4, part 2/2: Riunione ***


Cap

Cap. 4, part 2/2:

 

Riunione

(Dark Lords)

 

Mentre Xellos cercava di ricomporsi, Zelas gli lanciava gli insulti più pesanti che conosceva.

Come risultato, persino Garv si stava tappando le orecchie (il che è tutto un dire ndKK)!

Per porre fine a quello sproloquio, Phibrizio si fece avanti verso la sorella.

-Zelas… per dar pace alle nostre orecchie… ho deciso di cambiar tipo di pegno: anziché pulirmi la Fortezza, dovrai farmi da cameriera, e decido io la tenuta.-

-…Ok, ora torniamo ai nostri affari- Disse la Dark Lady, riacquistando una certa calma.

Nel mentre il ‘figuro’ si era avvicinato a Nemesis e le aveva passato la mano sulla testa, manco la Dark Angel fosse stata un cucciolo.

-Complimenti ragazzina… ottimo lavoro- Proruppe il vocione forte ed antico del Drago da sotto il cappuccio.

Razor si era avvicinato alla neo – subordinata, prendendo a guardarla.

-I miei complimenti Nemesis – san. Non sa da quanto aspettavo una simile scena…- Disse il mercenario -…ma mi tolga una curiosità: lei è per caso in parte Drago? Perché quella tecnica la usano solo alcuni Draghi delle terre in cui sono nato.-

Al che Kozhiad lo squadrò…

-Ah, tu sei R’ker, il ragazzo di Khellendros, giusto?- Disse il Drago nero.

A sentire quella frase, Razor s’incupì da matti, e come reazione Valgarv andò a mettersi a protezione di Philia, Xellos si sbrigò a mettersi al riparo, Garv e Gabriel si portarono il più lontano possibile dal mercenario e uno dei Brass presenti in sala corse, evidentemente, ad avvertire l’infermeria…

-Si stà sbagliando…- Disse lui con voce incolore -…R’ker è morto circa mille anni fa… in quella mattanza dei Draghi Ancestrali… morì con loro… io mi chiamo Razor. E quanto al vecchio Khellendros… non dica più che io e quel *parolaccia draconica* abbiamo dei legami.- Mentre diceva ciò, scariche elettriche iniziarono vorticare intorno a lui… la catastrofe si avvicinava…

SBRANG!

… contrordine: catastrofe rimandata a data da destinarsi: Mirei, la moglie di Razor, era stata evidentemente allertata ed era intervenuta per sedare il marito… con una mazza ferrata ben più grande di quella di Philia.

Infatti ora il mercenario giaceva incastrato nel pavimento con un gigantesco bernoccolone sulla zucca (Inesorabilmente vuota! ndMirei) e gli occhi a spirale.

-Scusate se ve lo sequestro per un pò. E lei veda di non ricordare a questo cadavere deambulante il suo passato… fa già fatica ad ignorarlo da solo…- Concluse triste la donna appartenente alla razza dei Draghi Dimos, afferrando il marito per le gambe e trascinandolo fuori dalla sala.

Non era un mistero per nessuno di quelli che conoscevano Razor che i rapporti tra lui e suo nonno non fossero stati idilliaci… né che cercasse disperatamente di dimenticare il proprio passato…

Poco dopo, Garv a momenti uccideva Kozhiad…

 

*Koz: Impossibile.

KK: E perché dovrebbe essere impossibile?

Koz: il perché lo conosci meglio di me, lo sai.

KK:… comincio a capire Eternal quando dice che i suoi pg le mettono i piedi in testa… *

 

… a morsi, trattenuto a malapena da Valgarv e Gabriel.

-Ma brutto )(*@!^)(@*^!(@^!)(*@!(^ !!! Lo sanno anche i sassi che non si deve MAI ricordare il passato al Blue Thunder!- Urlava il rosso al Drago di fronte a lui, che aveva perso il cappuccio dallo spostamento d’aria -…cosa volevi ottenere, maledetta zuccaccia vuota di drago, fare una frittata di tutti noi?-

Al vedere CHI era il Drago, i tre Dark Lord anziani impallidirono (a parte Dynast per ovvi motivi) e evocarono la armi.

-TU!- Strepitò Zelas, puntando il suo fioretto, Royal Beast Fang, in direzione del Drago pluri millenario.

-Io.- Ribattè calmo il Drago Nero -…E vi sarei grato se abbassaste le armi: sono qui in veste di consulente del Mei – ou, anziché come Toryu (no) Shiken (Trad: Spada Mortale (del) Drago Guerriero ndKK)-

Mascelle al suolo dei presenti.

-Scusa Phibrizio… ma di norma, non dovrei esser io ad avere consulenti di razza draconica nel Clan?- Disse Garv.

-I tempi cambiano, fratello.- Rispose il Re Nero.

Altro crollo mascellare.

-Passando ad altro… come ci regoliamo per il futuro?- Fece Zelas guardando Dolphin.

-Ohhh… non chiedere a me: in questo periodo ho messo in stasi il mio dono. Mi ha già fatto una brutta sorpresa…- Disse lei, ghignando.

Un osservatore attento avrebbe potuto vedere, sopra la sua testa, un cartello luminoso (stile Las Vegas) con su scritto “VI STÒ PIGLIANDO PER IL CULO!”.

-Dobbiamo innanzitutto ricostruire le nostre fila in maniera completa: ho potenziato i miei Cinque, ma sarebbe meglio che tutti si trovassero dei collaboratori o ricreassero i propri subordinati.- Disse Phibrizio ai suoi confratelli.

-Io sono a posto così: tra i Draghi ed i mezzi - Draghi che mi aiutano ed il fatto che la Faida non mi ha raso al suolo il Clan…- Disse Garv.

-… io e Dolphin abbiamo bisogno di nuovi subordinati. E ci serve che siano dotati di una certa qual esperienza.- Disse invece Dynast.

-Umh… scusate un attimo… mi è venuta un’idea…- Poco dopo, Phibrizio sparì dalla sala, diretto all’Hellmaster Manor.

 

Hellmaster manor, laboratorio di Saber.

 

-SABER!- Urlò il Dark Lord al suo sottoposto, facendogliela fare addosso.

-Sì capo?- Disse quello ripulendosi vai magia.

-Portami qui quel mercante di anime che conosci…- Disse lui serio.

-Volo!-

 

3 minuti dopo…

 

Saber ed un pesto Diavolo riapparvero davanti al Mei – ou, che seccato dai ritardi prese il Diavolo, ringraziò Saber e poi tornò alla riunione.

 

Dragon Dungeon, Sala Riunioni.

 

-Ok, ecco qui la soluzione ai nostri problemi di personale.- Disse Phibrizio scaraventando il Diavolo al centro della sala.

Canuto, corna ritorte, zanne da cinghiale, zampe caprine e odor di zolfo… sì, il tipico Akuma stereotipato.

-E cosa dovrebbe fare?- Disse laconico Dynast, squadrando il diavolo così come un becchino prende le misure per la bara.

-Mostrarci la sua mercanzia. Subito.- Ribattè il Mei – ou al poveretto, che senza dire nulla teleportò i Lords nel suo spazio spirituale personale.

Lì il suo augoeides (forma beast di Angeli e Diavoli ndKK), un gigantesco ragno grigiastro dotato di ali di pipistrello, teneva tra le sue zampe centinaia di cristalli contenenti al proprio interno delle forme umanoidi.

-Bene sssignoriii… ecco la mia umile… ssst… mercanzia.- Disse l’essere con voce strascicata -…qui potrete… ssst… trovare cosssse interessanti… ssst-

In mano ai Lords comparvero dei cataloghi…

-Umh… questa è interessante… mi servirà come Priest…- disse Dynastmarcando’ il foglio -… come mai questo viene segnato in rosso?- Il mercante controllò e subito sbiancò.

-Nononono! Anche ssse ssso dove trovarlo non mi ci avvicino mano morto ssst! È TROPPO pericolossso, quel pazzoide con un’ala sssola!- Urlò pallido come un cencio.

-Dimmi come recuperarlo e falla finita.- Disse il Demone brandendo la spada.

-Và bene…ssst …ecco i dettagli…- Fece il porello, passando una pergamena all’Ha – ou.

-Io prendo questo…- Fece sorniona Dolphin, indicando un’altro nome segnato in rosso.

-Ohh nooo… ssst… lei lo fa a suo rischio e pericolo… ssst…- Riprese quello.

Phibrizio si era, nel frattempo, avvicinato ad un cristallo… al suo interno, stava una creatura che appariva come umana… ma gli occhi socchiusi, color sangue, tradivano una crudeltà ed un’astuzia al di fuori dell’umano.

I lunghi capelli neri fluttuavano nelfluido’ che riempiva il cristallo… conferendo all’essere un’aria ancor più minacciosa.

-Questo m’interessa…-

-Ssstia attento… e molto… ssst… infido…-

-Proprio il tuo tipo, allora.- Borbottò Garv ad alta voce.

-Taci o ti friggo. Mi servono ‘persone’ qualificate per ricostruire i Guardiani. Ed è a causa del tuo amico azzurro e dell’angioletto…-

-E anche di quell’imbecille di Saber… (ETCHÌ ndSaber)…-

-…grrrrazzie… che mi ritrovo a dover cercare sostituti a destra e a manca.- Terminò Phibrizio irritato.

Zelas si scelse una donna dalle orecchie a punta, capelli neri come le tenebre, e finirono la lista… al vedere un nome sottolineato in rosso, Phibrizio s’incuriosì.

-Chi è questo?-

-È una sssemideità ribelle… ssst… il luogo in cui è sssepolto è al di fuori …ssst …della normale realtà… ssst… ma i kami (Dei ndKK) sssorvegliano quel luogo… che è sssigillato…-

-Nessun problema per me…- Fece il Re Nero, riportando tutti i presenti (ed i ‘contenitori’ da loro scelti) nella sala riunioni -… ora fila prima che mi venga voglia di disintegrarti.-

Al che, il Diavolo si affrettò a levare le tende.

-Ok, la riunione è conclusa…- Fece Garv, impaziente come tutti di tornare ai sui affari.

Zelas recuperò i suoi sottoposti, Phibrizio se ne tornò al suo maniero, e Dolphin seguì Dynast: sapeva che per recuperare quell’essere avrebbe avuto bisogno d’aiuto.

Di MOLTO aiuto.

 

Eternal Ice Palace, sala evocativa.

 

I due Demoni superiori erano appena apparsi, seguiti da Proteus e Sherra.

-Per recuperare il nostro nuovo acquisto dovrò entrare in quelluogo’… mi servirà un aiuto per entrare. Per l’uscita… ci penserò da solo.- Disse il Lord dei Ghiacci.

-Master… stia attento…- Disse Sherra, preoccupata per colui che considerava come un padre…

Lui le passò una mano sui capelli, scompigliandoglieli paternamente.

Ad un suo cenno, Dolphin prese a far scorrere il proprio potere nel sigillo inciso nel pavimento…

Subito seguita dagli altri demoni presenti.

Uno strano varco iridescente iniziò a delinearsi… e poco dopo Dynast vi entrò, lasciando che quest’ultimo si richiudesse alle sue spalle.

 

Lifestream.

 

Stava vagando.

Da quanto?

Non lo sapeva.

Era giunto lì completamente pazzo e assetato di potere… e vendetta.

Vendetta contro chi gli aveva mentito sulle sue origini…

Potere per diventare un Dio…

Era stato sconfitto.

Ed esiliato lì.

‘Lì’ dove il tempo soggettivo aveva ben poco significato.

Si era aggirato in quei luoghi affettando con la sua spada le ‘creature’ che lo abitavano.

Poi quell’attività gli era venuta a noia: non c’era nessuno abbastanza forte da poterlo impegnare.

Dopo un pò, persino esser pazzo aveva finito con l’annoiarlo.

Si poteva dire che fosse rinsavito…

Anche se la noia di quel luogo minacciava di farlo impazzire. Di nuovo.

Aveva creato delle Materia ‘personalizzate’… le chiamava Universal.

Poiché riunivano il potere di tutte le Materia della loro ‘categorie’.

D’improvviso, una presenza… aliena a quei luoghi comparve poco lontano da lui…

Non era una creatura la cui essenza vitale fosse collegata all’energia Mako…

Ed era potente.

MOLTO potente.

Abbastanza da sfidarlo…

Chi sei, creatura? Vattene… Tu non appartieni a questo luogo… Iniziarono le entità che vivevano lì.

-Il mio nome è Dynast. Sono qui per l’angelo con un’ala sola.- Disse l’essere in armatura lì apparso.

-Sei qui per me? Che gentile… vedrò di ripagarti… eliminandoti- Disse Sephiroth, sfoderando la sua Masamune (nd KK: si tratta di una katana assurdamente lunga, con similare allo spadone di Gatsu per quanto riguarda la pericolosità) e attaccando il Dark Lord dei ghiacci.

Che rispose con la sua Hyomajin (trad: jin = lama; ma = demone; Hyo = ghiaccio; quindi Lama del demone dei ghiacci), la lama che possedeva da sempre.

Una lama costituita di ghiaccio demoniaco, attraversata dalle sue stesse energie.

Lo scontro durò a lungo…

Alle volte era in vantaggio l’ex Soldier…

Altre l’Ha – ou.

Ma nessuno dei due era in grado di prevalere sull’altro.

Ad un certo punto, dopo un fendente molto rapido, Dynast si trovò con un moncherino di spada in mano…

E la Masamune andò a ‘conficcarsi’ parecchi metri più indietro dei due contendenti.

-Ok, pausa e poi riprendiamo.- Disse Sephiroth, vedendo che la spada del suo avversario si stava rigenerando (a fatica).

-Sei proprio come mi aspettavo. Un vero guerriero. Non sono venuto qui solo per una sfida.-

-Ah no? E cosa vorresti?-

-Semplice: ti offro di diventare uno dei miei guerrieri. In cambio, avrai la libertà da questo luogo.- Disse Dynast.

-E cosa ti fa pensare che io accetti?-

-Oh semplice: puoi accettare, e venir convertito a Mazoku a me subordinato dopo che saremo usciti da qui; o puoi rifiutare… e continueremo a scontrarci e a finire in pareggio per l’eternità.- Disse il Lord, facendo trasparire dalla voce la noia che avrebbe portato ad una simile situazione.

Ciò provocò un leggero attacco di panico a Sephiroth.

-Se accetti…- riprese Dynast -… potrai, usciti da qui, cercare di sfidarmi per battermi… o scontrarti con guerrieri più forti di me.-

-Umh… stà bene. Come usciamo?-

-Per quello avrei bisogno del tuo aiuto: da solo non posso creare un varco.-

-*ghigno* Allora è meglio mettersi al lavoro.- Disse Sephiroth, rinfoderando la spada e iniziando ad evocare, tramite la sua Materia “Universal Magic”, l’incantesimo più devastante del suo arsenale: Ultima.

NO! Tu non scapperai!

L’urlo delle entità sorprese i due, che sfoderarono le armi per difendersi dall’assalto.

“Merda!” Pensò Dynast, riducendo a cubetti due ‘creature’ e schivando l’attacco di una terza: finché erano sotto attacco, non potevano collegare i poteri ed aprire un varco.

“Dolphin potrebbe aiutarci… ma come la posso avvertire… e poi… no, non potrebbe mai farcela da sola.

|Serve una mano, fratello?|Disse’ Garv nella mente del fratello.

“Nooo… sono solo bloccato qui a causa di entità psicopatiche… CERTO CHE HO BISOGNO DI AIUTO, IDIOTA ROSSO!”

|Calmo… Dolphin mi ha chiamato. Ora riapriamo il varco e ci spariamo dentro un pò di colpi. Fareste meglio a chiudervi in difesa…| Disse Garv al fratello.

-Stà attento.- Si limitò a dire Dynast, creando una barriera attorno a sé ed a Sephiroth.

Che, intuendo la situazione, sogghignò e riprese ad evocare Ultima.

 

Eternal Ice Palace.

 

Dolphin e Sherra si concentrarono, aiutate da Philia, sul varco… tre diverse energie scaturirono dalle demoni e corsero nel sigillo…

Azzurrina e rapida come una tempesta quella di Sherra…

Nera e calma come il mare quella di Dolphin…

Rossa ed impetuosa come le fiamme quella di Philia.

Il varco si riaprì… e Garv, Proteus, Zanafer e Valgarv vi fecero piovere dentro una valanga di raffiche di energia demoniaca.

 

Lifestream.

 

-ULTIMA!- Urlò Sephiroth, rilasciando il potere della sua Universal Materia sulle sventurate creature.

Ok, erano entità immateriali.

Ok, erano numerose…

Ma cazzo!

Un’Ultima lanciato a bruciapelo…

 

KK: Il che equivale grossomodo ad un Dragon Slave.

 

e le raffiche di potere di ben cinque demoni d’alta potenza?

Bastavano ed avanzavano per sterminare un esercito!

Subito dopo la ‘strage’ di creature Dynast e Sephiroth si affrettarono ad uscire da lì…

Tornando alla realtà.

Non la realtà che Sephiroth conosceva…

Ma pur sempre la realtà.

 

Eternal Ice Palace, ore dopo.

 

Sephiroth si svegliò con il peggior mal di testa della sua vita…

Il che era tutto un dire!

-Ben svegliato.- Disse una voce di donna alla sua sinistra… si voltò e vide una ragazzina con la treccia azzurra.

-Sei una delle aiutanti di Dynast, ragazzina?- Disse lui.

-Il mio nome è Sherra, e sono la tua futura collega. E quando parli di Master Dynast, parla con più rispetto.- Disse la General.

Poco più in là, Dolphin si stava occupando di Dynast, ancora leggermente stremato.

Sephiroth si limitò ad alzare un sopracciglio in maniera interrogativa.

-Immergersi nel Lifestream ha debilitato Dynast – sama, che adesso si stà riprendendo.-

-In pratica, lì dentro era più debole?-

-Esatto.-

-“E mi ha tenuto testa senza batter ciglio… sarà divertente lavorare per lui.” Forse posso aiutarlo…- Esaminò l’aura del Dark Lord… -“Sì, funzionerà. Si sposti…- Estrasse la sferetta verde che lo collegava alla sua antica magia. -…Energiga.- si limitò a dire, convogliando un grosso quantitativo di energia naturale sul Dark Lord, curandolo.

Essendo energia esterna sia alla Luce che alle Tenebre, il Demone non ne risentì, anzi, tornò in piena forma…

-Ora che vi siete ripreso, posso entrare nelle vostre fila?- Chiese poi il guerriero al Dark Lord.

-Certamente…- Ad un richiamo mentale, la spada demoniaca nota come Eternal Demon Sword apparve nelle mani di Dynast -…e benvenuto nel clan, Sephiroth Grausherr.- Disse piantandogli la spada in corpo.

Meno di 5 secondi dopo, l’One Wiged Angel apriva due occhi… la cui pupilla ferina diceva molto sulla sua nuova natura.

S’inchinò rispettosamente, mentre con la mente esaminava i suoi nuovi poteri…

-Se ti serve dell’allenamento, vai in questo luogo…- Disse Dynast, mostrandogli l’immagine mentale di un particolare luogo del suo Regno -… basta che tu non uccida nessuno dei tuoi avversari. Sono stato chiaro?-

-Certamente Master.- Disse lo spadaccino, sparendo da quel luogo…

 

White Dragons’ Plane

 

…E riapparendo nel pianoro abitato dagli High White Dragons, gli unici Draghi che osassero vivere nelle terre dell’Ha – ou.

Iniziando, subito dopo, una mega rissa con i villici.

*Gocciolone dell’autore…*

 

Dragon Dungeon.

 

Zanafer ghignava mentre ‘esaminava’ la rissa che Sephiroth stava facendo con i Draghi…

E siccome voleva mettere alla prova ilnovellino’, si teleportò sul luogo del pestaggio.

 

White Dragons’ Plane

 

Zanafer apparve mentre Sephiroth rompeva la mascella ad un giovane ed imbecille Drago Bianco nella sua forma naturale.

-Senti ghiacciolo…- Disse il Guardian al General -…non ti andrebbe di picchiarti con uno che sappia cosa vuol dire combattere? Contro questi novellini non mi sembra tu stia facendo granché…-

-…ok, se vuoi uno scontro, lo avrai.- Disse il neo – demone, estraendo la sua Masamune.

Zanafer prese l’iniziativa, lanciando la catena del braccio destro… e cercando di bloccare l’avversario con le bolas poste al suo termine.

Con un semplice scatto, Sephiroth evitò l’arma…

-Dovrai fare di meglio… cos…?- Infatti, con uno scatto impensabile le bolas erano tornate indietro e gli avevano avvolto il braccio.

-Notizia flash: posso comandare le mie catene e le mie armi con l’aura. Quindi non ti sarà facile evitarle… A LUNGO!- Disse Zanafer, lanciando col braccio sinistro non l’arpione… ma un’ancora!

L’attacco colse (giustamente ndKK) di sorpresa il Soldier, che si beccò l’arma impropria nello stomaco, volando qualche metro più in dietro, mentre le catene tornavano dal proprietario.

D’improvviso lo spadaccino sparì… e riapparve di fronte al suo avversario, iniziando una battaglia corpo a corpo molto intensa.

(inquadratura di KK, narratore e Draghi che si godono lo spettacolo con i pop corn alla mano. Gocciolone cosmico)

Sephiroth aveva dalla sua una maggior agilità e velocità, ma Zanafer lo superava in forza e resistenza.

Insomma, erano pari.

Poi giunse il momento temuto (E atteso dai Fan. Mettete in sottofondo One Wiged Angel per creare l’atmosfera. ndKK): Sephiroth estrasse nuovamente la Masamune.

Zanafer invece materializzo su una sua catena una palla chiodata (o kompeito per i fan di City Hunter ndKK) e sull’altra una rete composta da anelli di catena…

-Ok, vediamo chi sa far meglio…-

I due si lanciarono uno contro l’altro… Zanafer, con tutta la forza che aveva (ed era parecchia!) scagliò la sua arma contro l’avversario… solo per vedere poi Sephiroth usare la medesima come un appoggio per arrivare presso di lui…

L’armadio deambulante cercò di usare la rete per fermare lo spadaccino, ma un fendente della Masamune tranciò come niente le catene, e ‘regalò’ un grosso taglio al viso del Guardian.

Che, limitandosi a due / tre parolacce non riportabili in sede, fece sparire rete e palla chiodata.

-Okamico’, ora passiamo alle maniere forti…- disse il Demone, mentre un vortice di fiamme scure lo avvolgeva.

-… Sono d’accordo con te…- Un vortice bianco e gelido avvolse Sephiroth…

Poco dopo emerse la sua forma Beast: un grifone bianco.

Era dieci volte più grande di un grifone…

Gli artigli parevano acciaio, il becco era abbastanza duro da rompere una roccia al minimo contatto; le piume parevan neve, e gli occhi color smeraldo sembravan voler congelare la futura vittima del Demone dei Ghiacci.

E il suo avversario…

Zanafer era diventato una bestia enorme, ben più grande di un Drago…

Simile ad una tigre dal pelo grigio – nerastro, coperta da scaglie ossee…

Ma dalla coda di drago, e le ali erano rosse e piumate.

-Ok, cominciamo!- Tuonò la voce animalesca di Zanafer, che si lanciò sul suo avversario…

Che gli sparì da sotto gli occhi.

Niente teletrasporto, si era solo mosso così velocemente da sfuggire alla sua vista.

Zanafer avvertì un istante di vuoto… e pochi secondi dopo crollava al suolo, coperto di ferite su zampe e petto, mentre poco distante Sephiroth (ancora in forma grifone) sembrava ghignare.

 

Ok, fine capitolo, la terza ed ultima parte (un interludio) a quando mi verranno altre idee…

PS: Se indovinate DI CHI PARLA il venditore in ultimo… avrete capito anche dove vado a parare…

 

COMMMENTIIII!

 

Un grazie a Sevichan, Eternal Fantasy, Ilune Willowleaf, Makari e Mistral per avermi fatto da beta.

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Capitolo 15
*** Interludio 2: Duello tra i ghiacci ***


Cap

 

Interludio 2:

 

Duello fra i ghiacci

 

 

I due demoni avevano da poco concluso il duello che aveva visto perdere il Guardian del Clan Chaos Dragon.

I guerrieri ripresero le loro forme umane… ma mentre Sephiroth era sempre lo stesso, Zanafer scoprì qual era il suo problemino derivante dall’Era del Caos.

Si era ‘solo’ trascinato dietro parte della sua forma Beast.

Adesso assomigliava ad un uomo – bestia, parte tigre e parte uomo, con una coda da drago e due ali piumate rosse.

Sotto le catene poteva sentire delle placche ossee…

Insomma, quadro non – umano al completo.

-Fantastico… proprio quello che ci voleva.- Disse con pesante sarcasmo Zanafer, mentre cercava di rigenerare le sue ferite.

Ed erano ferite abbastanza serie: profondi tagli su petto e arti, un’ala che stava su per miracolo, idem per il braccio destro… insomma, sembrava uscito da un tritacarne manovrato da uno psicopatico.

-Spero che tu non sia il più forte che possa trovare… altrimenti diserto e me ne torno nel Lifestream.- Disse Sephiroth lucidando la lama.

-No. Non lo è.- Disse una voce alle sue spalle, facendolo sobbalzare.

Dietro il General stava una figura coperta da una tunica nera, e sulla spalla della medesima spiccava il marchio di Garv.

-Razor. Potresti una volta o l’altra arrivare senza mascherare la tua presenza?- Disse Zanafer.

-Sono qui da quando lui ha iniziato la rissa con i miei ‘cugini’. Qualcosa mi ha attirato qui… quando lui è entrato nel nostro mondo.- Fece Razor fissando il nuovo acquisto del Clan Grausherr.

-Il mio nome è Sephiroth, Mr. Razor.-

Lui non disse niente, si limitò solo a guardare Zanafer.

-Torna dal capo e fatti curare le ferite: non riuscirai mai a rigenerarti. Almeno, non da solo.- Disse poi il mercenario al Guardian suo collega.

Lui lo guardò stupito… e dopo aver compreso, sparì.

-…Complimenti… non è da tutti capire certe cose.-

-Risparmiati i complimenti. Non sono un novellino come quello che hai steso poco fa. Me ne sono accorto dei tuoi giochini…-

-Di che parli?- Fece lui con l’aria da finto ingenuo.

-Non fare il finto tonto con me. Prima, mentre assumevi la forma beast, hai lanciato su te stesso un qualche incantesimo per aumentare la tua velocità, poi un altro su Zanafer per ‘bloccare’ il suo tempo soggettivo e infine un terzo per maledire le sue ferite e far sì che la rigenerazione non funzionasse.- Disse Razor con voce incolore.

Dopo un istante di (sincero) stupore, Sephiroth applaudì un paio di volte.

-Complimenti. Allora, in questo mondo, qualche avversario valido forse lo trovo.-

-Sì, magari vieni rimesso in quadro. Un’altra domanda… quella è una Haken (Spada Suprema ndKK), vero?-

-Come lo sai?- Disse lui mettendosi in guardia.

-… Me l’ha detto questa…- Disse tirando fuori da sotto la tunica la katana nota come Zanmato, che in quel momento sembrava vibrare -… dato che una Haken cerca sempre le altre Haken… giusto?- Pronunciate queste parole, Razor si mise in guardia, estraendo la sua spada, e calando il cappuccio che celava le sue fattezze.

-… Drago, faresti meglio ad assumere la tua vera forma… o non vincerai.-

-Come ho già detto…- Razor sollevò davanti a sé la lama, in posizione orizzontale… -io non sono un pivello. Nella mia forma ‘naturale’ avrei parecchio svantaggio contro un avversario più piccolo e rapido di me… no, preferisco combattere così.-

Sephiroth era diviso tra due sentimenti: da un lato era felice di avere un degno avversario, dall’altro aveva un filino di preoccupazione: sapeva che quello sarebbe stato un osso veramente duro.

Si guardarono… ed iniziarono a camminare in circolo, ognuno cercando di non abbassare lo sguardo di fronte all’avversario… spade pronte allo scontro… diversi in tutto.

Uno Drago, l’altro Demone.

Uno massiccio e robusto…

L’altro apparentemente più esile (in confronto a Razor… ndKK)…

Anche le loro armi erano all’opposto.

Masamune, la katana di Sephiroth, era una lama affilatissima ed estremamente lunga, che nelle mani dell’ex Soldier, ora Demone, era in grado di tagliare in due un uomo, o di perforargli il cuore, senza che questi potesse accorgersene…

Zanmato invece era una katana più tozza, la cui lama era decorata da un motivo a forma di fiamme color sangue, di certo più corta della Masamune… ma molto più grande di una spada normale.

E molto più spessa della lama di Sephiroth.

Era fatta per colpi più lenti… e violenti.

I due iniziarono a far scontrare le lame, ma a velocità contenuta…

Cercavano entrambi un varco nella difesa avversaria.

Ma mentre Sephiroth mirava a ricorrere alla sua inumana velocità, Razor ricorreva alla sua millenaria esperienza sui campi di battaglia…

E nessuno dei due riusciva ad ottenere un minimo di vantaggio.

Ma che cazzo! Sono un Mazoku ora… perché dovrei dargli un minimo di vantaggio?” Pensò Sephiroth irritato mentre spariva nel Piano Astrale.

Ma quando ricomparve… il suo avversario sembrava anch’esso sparito.

“Ma dove c… CAZZO!” si ritrovò a pensare mentre schivava un fendente della Zanmato del suo avversario… PARECCHIO vicino al suo viso.

Ma non era un teletrasporto quello usato dal Drago… no, era solo un’abilità tipica dei Draghi della Gilead.

Le due spade s’incrociarono nuovamente, cariche stavolta delle energie dei due contendenti…

L’esplosione fu ben visibile dall’Eternal Ice Palace.

-Razor- Si limitò a dire Dynast, inarcando un sopracciglio.

 

………ore dopo…

 

I due contendenti se ne stavano schiena contro schiena, una quarantina di bottiglie di birra (Razor) al suolo e chili di mozziconi di sigaretta (Sephiroth), a ridere e a raccontarsi aneddoti (di guerra) vari.

Un pò pesti, ma interi.

(Gocciolone di KK)

-… Master mi ha appena accennato al fatto che non ami il tuo passato… ed in questo posso capirti…-

-No… dubito che qualcuno possa veramente capire…- Disse l’Azzurro incupendosi…

-Intanto inizia a spiegare, e forse gli altri capiscono…- Ribattè il General.

Forse perché i due, in fondo, erano simili, Razor prese un bel respiro e di accinse a parlare del suo stramaledetto passato.

-Tu… hai dei ricordi dei tuoi genitori?-

-Mai avuti.-

-Per me, più o meno, è stato lo stesso. Non ho molti ricordi dei miei… so che mia madre era per metà una White Dragon, di mio padre ancor meno… sono morti che ero piccolo in un attacco di demoni… niente di anormale in questo…- Gocciolina di Sephiroth -… sono poi stato cresciuto da quel *censored* di mio nonno Khellendros, che mi ha insegnato le arti del guerriero…-

-Perché tutto questo astio?-

-…Perché era bravo come maestro, ma quanto a famiglia… non ho potuto avere un’infanzia NORMALE, a causa sua… poi ha avuto la bella idea di farsi ammazzare dai sicari del Consiglio dei Dorati…-

-Quindi sei venuto qui per vendicarlo? Mi pare un controsenso.-

-No, sono venuto qui per farla pagare cara ai Draghi Dorati: me lo hanno ammazzato prima che potessi farlo fuori io, quei bastardi… quindi ho dovuto ‘fingere’ di dovermi vendicare…-

Altro gocciolone su Sephiroth

-… poi c’è stata la strage dei Draghi Ancestrali… quel giorno il Drago che ero è morto… al suo posto c’era Razor, detto anche Blue Thunder… lo sterminatore dei Dorati. Poi successe quel che doveva succedere: seppi della nascita di Garv… e chiesi di poter lavorare per lui. È passato del tempo… ma la mia vendetta deve ancora compiersi. E te, che segreti hai nel passato?-

-O bè… i miei genitori furono un gruppo di pazzi, che nel nome di due divinità artificiali note come ‘Profitto’ e ‘Scienza’ mischiarono cellule di una qualche creatura aliena ed umane, ‘arricchendole’ poi con energie sovrannaturali. Dopo un bel pò di tentativi,nacqui’ io. Divenni il loro soldato perfetto… esattamente come avevano progettato. Disgraziatamente per loro, unbel’ giorno venni a scoprire la verità… impazzii, feci varie stragi, cercai vendetta ed i mezzi per poter diventare un Dio… dopo un bel pò di casini, alcuni eroi del mio mondo mi sconfissero ed andai a finire nel Lifestream da cui Lord Dynast mi ha recuperato.- Fece il Soldier con aria vaga.

Stavolta il gocciolone comparve su Razor.

-Cazzo… non so chi sia stato peggio tra noi due…- Disse il Drago cercando di scacciare il gocciolone (ghiacciato) che aveva in testa.

Poi si rialzò: aveva dei doveri a cui tornare, e si era già preso abbastanza svago.

-Senti General… cerca di non farti ammazzare dai miei cugini Dorati: vorrei concludere la sfida di oggi… possibilmente NON con un altro pareggio.-

-Per me va bene, Killer. E cerca di fare lo stesso.- Disse il Demone dalla chioma argentata, recuperando la sua spada e ritornando all’Eternal Ice Palace.

Il drago si limitò a sorridere, a gettare un’occhiata d’indifferenza ai Bianchi lì presenti ed a sparire pure lui.

Uno di loro, un anziano, si rivolse a quello che era il capo, un guerriero dal volto coperto di cicatrici, alcune delle quali lo avevano privato di un occhio.

-Sire… cosa faremo adesso?- Disse quello laconico, dando voce ai dubbi ed ai pensieri di tutti.

-Quello che dovevamo fare da un bel pezzo…- Rispose quello, allontanandosi.

 

Eternal Ice palace.

 

Dynast aveva ascoltato il rapporto del suo neo – subordinato sullo scontro tra lui ed il Blue Thunder.

Certo, sapeva che il General da poco entrato nel suo Clan aveva usato un minimo dei suoi poteri… ma sapere che il Drago era stato in grado di contrastarlo, ed addirittura di prevenire alcune delle tattiche dell’ex Soldier lo impensieriva.

-Mancano solo i Priest per completare la ricostruzione del mio Clan…- Stava dicendo al suo nuovo sottoposto ed a Sherra, preparandosi per la resurrezione dell’altro suo acquisto…

Quando d’improvviso i tre si accigliarono: nel castello era appena entrato un intruso… un intruso che non era un Demone.

Ma cosa poteva penetrare in quel luogo dove persino le Koorhime rabbrividivano?

Solo i Demoni dei Ghiacci si trovavano a loro agio in quel luogo…

La ‘presenza’ entrò nella stanza… alto, capelli color nuvola, occhio di un azzurro così pallido da svanire nel bianco, orecchie a punta… un volto coperto di cicatrici…

-Frozen. Cosa ti porta nella mia dimora, Sovrano dei Draghi Bianchi?- Domandò l’Ha – ou, senza cambiare espressione.

-Semplice: vengo a darvi questa.- Disse l’altro, gettando al suolo una strana concrezione di metallo simile a cristallo, dal colore bianco – azzurrino, lunga e dritta come una lama.

-È… quello che penso?-

-Sì, il metallo che noi chiamiamo Oni goroshi (uccisore di Oni ndKK). E significa quel che deve significare: parlando a nome delle tribù di Hakuryuzoku [Ryuzoku (Razza dei Draghi) + Haku (Bianco) = razza dei Draghi Bianchi ndKK], Vi comunico la Nostra decisione di allearci al Vostro Clan.- Disse Frozen, inchinandosi.

Crollo mascellare di tutti i presenti.

-… Accettiamo la Vostra alleanza. Siete i benvenuti nelle nostre fila.- Disse Dynast raccogliendo il pezzo di metallo sovrannaturale che SOLO i Draghi Bianchi che vivevano nelle sue terre sapevano recuperare.

 

Poco dopo, a shock superato…

 

-Sherra, stai continuando a tenere d’occhio quei due?-

-Yes Master, anche se penso che se la siano data che sono una Mazoku.-

-Come hanno reagito?-

-Mi hanno solo detto: “Basta che non ti metti a sparire quando ci sono dei guai e puoi continuare a tampinarci”.- Disse Sherra imbarazzata.

GOCCIOLONE di Dynast, e alla Wolf Pack Island Xellos starnutì fragorosamente.

-Ah… interessante… degno di loro…- Disse Dynast con un tic al sopracciglio.

-Oggi alloggiavamo presso una locanda… devo andare, tra poco sorgerà il sole lì dove stanno quei due pazzi scatenati…-

-Vai pure Sherra… qui ce ne occuperemo noi…

Senza attendere oltre, la mazoku sparì dalla sala: già le novità della giornata erano da svenimento, figuriamoci poi il tenere sotto controllo i figli della Dra – mata.

 

 

Ok, commentate!

Glossario:

Gli incantesimi di cui parla Razor sono noti ai giocatori di Final Fantasy con i nomi di Haste e Stop.

Haken: una lama (comune o meno) che per motivi speciali acquisisce poteri al di fuori del normale, legandosi al portatore che l’ha risvegliata. Alla morte del proprietario ‘prescelto’, solo un utilizzatore ‘scelto’ dalla Haken può utilizzare la medesima.

Oni goroshi: un metallo sovrannaturale che si trova SOLO nelle terre degli Hakuryuzoku. Color del ghiaccio, leggero come il vento, duro come il diamante, è un catalizzatore magico ricercatissimo dalle creature sovrannaturali. I Draghi Bianchi del North Pole usano donare un frammento (più o meno grande) di questo metallo ai loro alleati.

 

 

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Capitolo 16
*** Cap. 5, part 1 Festa in Paese! ***


Cap

Ok gente, ringrazio i commentatori e i miei Beta – reader.

E dico grazie ad Eternal Fantasy, per avermi prestato il lugubre, sarcastico (e letale) Hiro Kurosuzaku no Shinigami; ed a Son – Lina – Chan per la gentile concessione di Van Goldgleam, Mago del Caos.

Spero che la presenza di Sua Eccellenza Sephiroth sia gradita anche ai lettori di Fan Fiction non su FFVII.

In questo capitolo, daremo l’arrivederci a due personaggi, mentre vedremo comporsi (finalmente!) il gruppo di ‘successori’.

 

Per chi se ne fosse dimenticato: Lucas ed Estel sono i giovani (e già scapestrati) figli di Lina e Gourry, che per evitare di esser fritti dalla madre (motivazione: hanno venduto le immagini della madre sotto la doccia agli allupati del paese in cui vivevano…) sono scappati di casa.

Miranda è la secondogenita di Martina e Zangluss, e al pari del fratello maggiore Erik (che comparirà in questo capitolo) è una ragazza assennata.

Mark ed Arianne sono i due figli (gemelli, tra l’altro) di Zelgadiss ed Amelia.

R’mart è un Drago Rosso che si è aggregato alla tripletta Mark / Arianne / Miranda unicamente per far casino ed apprendere le arti dell’avventuriero.

Sherra è un personaggio ben conosciuto…

Ok, via al capitolo!

 

 

Cap5, Part 1:

 

Festa in Paese!

 

 

Da qualche parte nelle campagne di Zefilia…

 

Una tripletta di persone mai viste era appena giunta presso un paesino, seguendo una guida tenuta dal più adulto (in apparenza) dei tre.

Lui aveva circa quindici anni, capelli castano rossicci ed occhi azzurri profondi come il mare.

Indossava la tipica tenuta da mago (Veste Rossa, da Dragon Lance ndKK).

Le altre due avranno avuto al massimo tredici anni, e si assomigliavano parecchio nelle acconciature: una capelli biondi raccolti a treccia, occhi color rubino e vestiti tendenti al rosso, tipici di una guerriera; l’altra un’identica treccia, ma capelli azzurrini ed occhi verdi e freddi come smeraldi. Vestiti, ovviamente, tendenti al bianco ed azzurro. Ed una spada di strana foggia pendeva dal suo fianco.

Se non avete ancora capito chi erano, siete dei pirla fatti (strafatti) e finiti.

…………

Erano Lucas ed Estel Gabriev e Sherra, maledetti cretini!

Comunque, i tre avventurieri, seguendo una guida intitolata…

 

KK si sporge per leggere il titolo…

 

… emh… “Le migliori sagre della Penisola” di L. Inverse (gocciolone di KK), erano arrivati ad un paesino noto per le sagre a base di arrosti…

Trovando il medesimo in festa.

-Cos’è successo?- Chiese un perplesso Lucas ad un abitante.

-Semplice: una banda di mattoidi nota come “I cavalieri d’argento di Lemos”, giunta qui per chissà quale motivo, è stata spazzata via prima che potesse far danni. Così abbiamo deciso di far festa!- Disse quello che, a detta del cartello sopra di lui, era lo scemo del villaggio.

-No, è che è passato un Drago senza incenerire niente… così si fa la sagra in anticipo, per evitare che ci ripensi.- Disse uno più serio.

Gocciolone dei tre.

-Vabbè, pazzia per pazzia…- Disse Lucas, sentendo che il suo stomaco e quello della sorella stavano facendo sentire la propria opinione -… prendiamo la versione due.- aggiunse, mentre una freccetta bianca passava e ‘cliccava’ sul villeggiante serio.

Entrarono poi in paese, dirigendosi alla locanda.

 

Poco dopo…

 

-COME (*!^@()!^)@!&^O SAREBBE A DIRE “CI SONO SOLO CAMERE DOPPIE”???- La ‘dolce’ voce di Estel rimbombò per tutto il paese, svegliando, probabilmente, persino i morti.

-Sarebbe a dire quello che ho detto. Per via della fiera, ci sono solo camere doppie. Non siete mica i soli a seguire la guida “Le migliori sagre della penisola”.- Disse il locandiere, tranquillissimo e per niente sconvolto dalla furia omicida della bionda.

Sherra si guardava intorno innervosita: sentiva la presenza di un Drago, ma non riusciva a capire dove fosse…

-Vabbè, prendiamo una camera… tanto te, come sempre, te ne sparisci, giusto?- Chiese calmo Lucas a Sherra.

-Uh…? Ah sì, certo.- Fece la General, distratta.

Gocciolina dei presenti.

Lucas, ignorando la sensazione di guaio imminente che sentiva, pagò per una doppia, e insieme alla sorella ed alla demone si diressero alla fiera…

 

Ore dopo…

 

Da un’altra parte, Miranda di Zoana, Mark saillone – Greywords e sua sorella Arianne stavano assistendo ad una scena al tempo stesso patetica ed interessane: R’mart aveva sfidato ad una gara di bevute alcuni avventori… e se li avesse battuti, loro gli avrebbero pagato la cena.

Con gran sollievo dei portafogli dei tre, che erano ormai agli sgoccioli.

Orami erano a circa trenta bicchieri, ed erano i tre ‘campioni’ a mostrare segni di cedimento…

-Hic… ma quuantho… hic… riesci a bere?- Chiese uno dei tre.

-Più… di quello che potete… bere voi!- Disse il rosso, mandando giù un altro bicchiere -… Ah, cameriere? Altri 5 di questa…- Urlò poi, mentre i tre sbiancavano e crollavano sui tavoli, alzando cinque secondi dopo delle bandierine bianche.

-YU – HUUUUU!- Urlarono i tre compagni del rosso, felici della vittoria (e della cena che avrebbero pagato i tre sfigati che in quel momento giacevano al suolo).

Si era fatta sera, ed i loro stomaci gli stavano (rumorosamente) comunicando che anche se erano (almeno due di loro) semidemoni, DOVEVANO comunque mangiare.

Quindi si lanciarono nella fiera del paese, con R’mart che si reggeva benissimo in piedi.

Peccato che l’alcool ingerito avesse rotto certi freni inibitori del Drago… per la precisione, quelli relativi al “Non impicciarti dei sentimenti altrui”.

E vedendo che i due ‘principini’, Mark e Miranda, per esser precisi, non si aprivano abbastanza, decise di giocargli uno scherzetto…

Ed il caso lo aiutò, dato che Miranda gli si stava avvicinando.

-R’mart… scusa, ma come fai ad essere ANCORA sobrio dopo quello che hai bevuto?- Chiese la più normale delle principesse di Zoana, incuriosita dalla resistenza alcolica del suo compagno di viaggio.

-Oh bè, quello era niente in confronto a questo…- Disse tirando fuori un liquore che distillavano i Draghi Neri… roba così alcolica, ma così alcolica che SOLO l’odore bastava a far ubriacare un nano…

D: quali potevano essere gli effetti su una giovane, ASTEMIA ragazza di palazzo?

Semplice: crollò istantaneamente al suolo, prontamente sorretta dal Drago, che le versò addosso poche gocce di un liquido preso dal suo kit “Scherzi pesanti.com” (ennesimo gocciolone di KK).

-Maaarrk! La tua bella stà male!- Disse, facendo accorrere il moro, agitato come non mai.

-Ma che le è successo?-

-Ha odorato il mio fiaschetto… una robina che distillano i Draghi Neri delle mie terre natie…-

-PEZZO D’IDIOTAAAA!!!- Urlò Mark incazzato nero.

Dopo la sfuriata, il ragazzo recuperò l’amata, andando verso la locanda.

Non visto, il Drago sogghignò pericolosamente.

-Oh oh… cos’hai combinato adesso?- Chiese Arianne.

-Niente di cui debba pentirmi…- Disse quello, sparendo tra la folla.

Con un pesante tic al sopracciglio, la rossina seguì il grezzone, per dirgli due paroline e farsi dire COSA aveva combinato.

 

Poco dopo…

 

Arianne cacciò un’imprecazione non molto regale, dato che non riusciva a beccare R’mart.

Infatti, qualcosa le urlava che doveva sbrigarsi a trovarlo…

Peccato che fosse più facile a dirsi che a farsi.

Corri che ti corri, non si accorse di un altro rossino che avanzava nella sua direzione, anche lui con la testa momentaneamente altrove…

 

SBAAAAMMM!

 

… ed il risultato fu un gran mal di capa e due ragazzi a terra, entrambi a massaggiarsi la testa.

-Ahiahiahi… ma che cazz…- Disse Lucas, alzandosi e guardando chi l’aveva così indelicatamente sbalzato al suolo…

Venne ‘folgorato’ dalla visione di una ragazza, più o meno della sua età, lunghi capelli rossi, vestita con abiti bianchi semplici, ma di fattura sicuramente pregiata.

Quando quella aprì gli occhi, sentì che avrebbe potuto perdersi in quelle due pozze azzurre… azzurre come i suoi stessi occhi…

Poi scosse la testa, per cacciare quei pensieri in fondo alla zucca.

Quanto ad Arianne… bè, anche lei si era persa nel bell’aspetto del giovane mago.

-Hei, mi vuoi dare una mano o ti sei incantato?- Disse lei, ancora leggermente incazzata dal non aver beccato il Drago.

-Ah sì scusa… 0//////0…- Disse Lucas, aiutando la principessina ad alzarsi.

Peccato (o fortuna) volle che nel farlo, Lucas ci mise un pò troppo entusiasmo… in pratica, se la ritrovò tra le braccia.

Rossore da semaforo per entrambi.

Da dietro un angolo, Sherra, Estel e R’mart assistevano alla scenetta (R’mart aveva persino dei pop corn).

-Sentite…- Disse sottovoce quest’ultimo alle due -… lasciamo i due piccioncini qui e filiamo alla sagra… tanto, i polli che ho battuto alla gara di bevute pagano…- Disse poi, sorridente…

-E dire che voi Draghi dovrebbero essere degli esempi d’onestà…- Disse Sherra, ironica, mentre il terzetto si allontanava.

-Parli bene tu, demonietta! Di sicuro stai complottando qualcosa…-

-Zitto, moccioso! Me ne accorgo dall’aura, che hai a malapena passato il secolo!-

-Te invece, che pari n’a bimbetta di 15 anni, quanto saresti vecchia?-

-NON DARMI DELLA VECCHIA, LUCERTOLACCIA IDIOTA! Ho solo un millennio e qualche secolo di esistenza alle spalle, e che cazzo!-

-Allora sei una nonnetta!- Disse R’mart ghignate, mentre Estel ed i presenti partivano con le scommesse.

Sherra s’incazzò ben bene: già aveva un caratterino ‘focoso’, figuriamoci se le davano della vecchia…

-IO TI STROOONKOOO!- Urlò lanciandosi sul Drago, pronto alla rissa.

Si sollevò il classico polverone da rissa, mentre i due si picchiavano.

Cinque secondi dopo, il polverone si depositò, e R’mart aveva bloccato Sherra al suolo con una presa sulle ginocchia.

Con uno scatto, la demone si liberò e riprese la rissa…

 

KK: Ora ripetete la sequenza dieci volte, cambiando tipo di presa ed utilizzatore ogni volta, grazie.

 

-STOOOP! Ora possiamo andare alla fiera? Potrete riprendere i conflitti ‘dopo’.- Disse Estel per bloccarli.

Stavolta era R’mart in vantaggio: con una mano bloccava le gambe, con l’altra le braccia e teneva l’avversaria sopra la testa (presa ad arco, mi sembra che si dica… ndKK).

-Perché, c’è qualche problema?- Disse lui.

-Sì: se mio fratello ci becca, ci frigge tutti.-

-GLOM! Idem per la rossina che seguo, purtroppo…- Disse il Drago, lasciando la demone.

 

Da un’altra parte…

 

-Ahahaha… ma davvero viaggiate con un Drago? Non ha mai fatto saltare in aria nulla?- Chiese un ridente Lucas ad una divertita Arianne.

-Sì, una locanda quando ci siamo conosciuti.- Disse lei digrignando un attimo i denti.

Poi sorrise, in maniera dolce (cosa che fece arrossire un attimo il mago) e disse -… ma nonostante tutto ci è d’aiuto: senza di lui, sarei già stata ritrascinata dieci volte a casa…-

-Ah… io invece sono scappato di casa per evitare di essere incenerito da mamma…-

Gocciolina di Arianne.

Poi i due udirono una musica… una banda locale era partita con un ballo popolare…

-Perché non proviamo un giro di danze?- Chiese la principessina al rosso (di capelli, uniforme e faccia) mago.

-Uh… bhè…- Prendendo il balbettio come un sì, Arianne sollevò Lucas e lo trascinò in pista…

I due si divertirono… anche se Lucas dovette fare grossi sforzi per regolare i battiti del suo cuore… ed Arianne si dimenticò di fare il terzo grado a R’mart per estorcergli i dettagli delle sue cazzate quotidiane…

 

Poco prima…

 

Arianne aveva ragione a preoccuparsi: quello che R’mart aveva tirato si Miranda era un finto alcolico…

In realtà, era un ‘eccitante’ che faceva perdere i freni inibitori.

Mescolato all’odore di alcool, nessuno dei due (Miranda era partita, Mark cercava di non pensare al fatto che la stava portando in braccio ndKK) si accorse di quello che stava accadendo…

“mhhh… come stò bene…” Pensò Miranda, mentre ispirava a fondo l’odore del profumo di Mark… e lo scherzetto di R’mart.

I due arrivarono nella stanza che avevano comprato (R’mart dormiva all’adiaccio) e Mark cercò di far sdraiare Miranda…

Peccato che, a metà tragitto, lei lo abbracciò…

“Kami se è bella…” si ritrovò a pensare Mark, mentre lei iniziava a baciarlo… sempre più appassionatamente…

Tra lo ‘scherzetto’ di R’mart, l’odore di alcool e i baci, anche l’autocontrollo di Mark andò a farsi benedire, mentre le sue mani passavano sotto i vestiti di lei…

Rapidamente, sul pavimento andarono a finire i vestiti dei due, mentre rumorini soffocati iniziavano a sentirsi nella stanza…

 

KK: Ok, AVM ci stà premendo addosso n’altra volta. Lascio per l’ennesima volta il tutto alle menti bacate degli hentai alla lettura.

 

Fu una notte di divertimenti, di emozioni… di amori…

Ma anche di ritorni…

 

Da qualche parte presso Mipross.

 

Presso una delle colline dell’isola, vi era un cratere.

Un cratere dalle pareti vetrificate da un misterioso e letale potere, molto tempo addietro.

Lì, due amici, portati su fronti avversi dalle loro scelte, si erano affrontati in un duello mortale…

In quel luogo, Van Goldgleam, primo Cavaliere del Caos; e Rikard Gabriev, Spadaccino di Luce, si erano scontrati… e solo il portatore della Spada di Luce ne era uscito vivo.

Ma qualcosa del mago che per primo aveva scoperto e padroneggiato i poteri della Madre…

Una parte di lui, che era riuscito a raggiungere l’immortalità senza ricorrere a patti con i Demoni…

Era sopravvissuta.

E ad un certo punto, quel qualcosa avvertì la vicinanza di un potere ad esso simile…

Il potere di una Scheggia del Caos.

E quella scheggia ‘rispose’ ad un muto segnale…

Un’aura dorata si addensò sul cratere…

Fino a costruire una figura umana, vestito come Rezo, ma le cui vesti erano nere, con rune dorate ricamate sui bordi.

I lunghi capelli rossi e sembravano fluttuare, sospinti da un vento misterioso, mentre gli occhi verdi come smeraldi esaminavano il luogo.

-Io… vivo… - Disse Van Goldgleam, Mago del Caos, tornato in vita.

Ritorno percepito da qualunque Demone dotato di un minimo di sensibilità…

 

Eternal Ice Palace.

 

-Porc…!- Imprecò Dynast mentre esaminava il cristallo da cui stava per estrarre la sua nuova subordinata -… è tornato… spero che si sia calmato, in questi decenni…-

-Cazzo… ma come fa ad essere così potente? Io potevo ancora ancora essere accettabile… ma questo… è anche più potente di me…- Disse Sephiroth sbiancando.

-Ed è ancora al minimo delle forze… sembra che la Madre ci abbia voluto rimettere tutti in quadro…- Disse Dynast, riprendendo ad esaminare il cristallo.

Lì dentro, una bambina dai capelli bianchi sembrava dormire… un fiore (bianco anch’esso) decorava i suoi capelli, mentre la carnagione pallida poteva farla passare per una Koorhime.

-E adesso… torna in vita come mia Priest, Kanna, yasha del nulla!- Disse Dynast mentre la sua Eternal Demon Sword colpiva il cristallo, perforandolo…

Un lampo di energia biancastra…

“Fa resistenza? Perché?” Pensò Dynast.

Poi, d’improvviso, il cristallo iniziò a creparsi… e quando si ruppe, la nuova Priest di Dynast si era formata.

L’antico corpo della yasha era rimasto pressoché invariato… cambiava solo l’età, molto più adulta (circa diciotto anni), gli occhi di un blu pallido, ed il fiore era stato sostituito da un fermaglio a forma di stella (color blu).

Indossava uno yukata (kimono tradizionale giapponese ndKK) bianco, con motivi a forma di vento color azzurro.

Però la resurrezione era stata faticosa per la neo – demone…

Sarebbe caduta al suolo, se le braccia del General dai capelli d’argento non l’avessero afferrata in tempo…

-… dove la porto?- Chiese Sephiroth al suo capo.

-La stanza che c’è nell’ala est. Quella che appartenne a Grau.- Disse Dynast con una leggera nota di malinconia nella voce.

Ci sarebbe voluto un pò di tempo… ma alla fine, il suo Clan sarebbe tornato ai fasti di un tempo…

-Ah, una cosa…- Disse al suo General.

-Yes master?-

-Hai detto che Razor ti ha tenuto testa…- cenno d’assenso da Sephiroth -… questo significa che l’anima di Razor stà recuperando la propria integrità… e ciò lo rende molto più pericoloso di quanto era in passato…- Disse il Dark Lord, sparendo poi dalla sala…

 

Hellmaster Manor.

 

In contemporanea a Dynast, anche Phibrizio aveva resuscitato il suo acquisto… ma a causa del legame tra la yasha del nulla e l’hanyou noto come Naraku… bè, era stato quel dettaglio a creare problemi all’Ha – ou.

Che, se l’avesse saputo… bè, avrebbe scatenato l’Ice Age Commando sul castello di Phibrizio.

-Ora, Naraku… ti comunicherò alcuni dettaglinon ti ho resuscitato come mazoku… anche se ti sarebbe piaciuto.- Disse il Mei – ou al suo nuovo Guardiano.

-Potrei sapere il perché?- Chiese quello.

Avvertiva benissimo l’incredibile potere di chi l’aveva riportato in vita, così come percepiva la potenza dei suoi sottoposti… e lo seccava assai sapere di non poter avere anche lui quell’immenso potere.

-Semplice: per gli scopi per i quali ti ho destinato, mi serve che tu abbia il tuo antico corpo ed i tuoi vecchi poteri. Se tu diventassi un mazoku, allora non mi serviresti più a niente… al massimo, potrei utilizzarti come tiro al bersaglio…- Disse Phibrizio, sogghignando pericolosamente. Poi, dopo esser tornato serio -… invece i tuoi poteri ed il tuo status naturale di hanyou, possono esser molto utili alla mia causa. Ryu, fà portare quella scatola.-

Se Ryu avesse avuto una carnagione, sarebbe impallidito all’istante.

QUELLA scatola conteneva un artefatto estremamente pericoloso…

E soprattutto, letale per i mazoku.

Con un leggero tremore sull’armatura, il non – morto comandò un gruppo di zombie ed andò a prendere l’oggetto proibito.

Arrivò poi due minuti dopo, con gli zombies che tremavano e sudavano come maiali davanti ad un macellaio psicopatico.

 

*KK ed i personaggi calzano maschere antigas rinforzate*

 

Phibrizio (con voce strozzata dalla maschera antigas), si voltò verso i suoi defunti servi e urlò… -Ok, posate e filate, ci state ammazzando col vostro fetore!-

Lieti dell’ordine, i cadaveri semoventi filarono alle loro fosse, alzando delle lapidi con su scritto “Non resuscitare”…

 

Gocciolone di KK e dei presenti…

 

-Umph! Come stavo dicendo…- disse il Mei – ou cercando di recuperare un tono -… in questa scatole c’è un artefatto piuttosto pericoloso… ma in grado di darti un potere enorme.-

-E perché non l’avete usato voi?- Disse Naraku, sospettoso.

-Semplice: quell’oggettino contiene sì un grande potere, ma è lo stesso potere dei Re Demoni a me superiori. Non posso neppure sfiorare quell’oggetto: svanirei all’istante, riassorbito dal Loro potere. Invece tu, che sei un hanyou, e quindi non soggetto alla normale scala gerarchica dei Mazoku…-

-… posso benissimo farne uso.- Disse Naraku con un sogghigno in volto.

-Ora… la tua ‘prova’ per essere il Guardiano del Nono Cerchio è aprire la scatola e dominare l’oggetto… buona fortuna!- Disse il Re Nero, svanendo da quel luogo… doveva risvegliare l’unico Guardiano superstite… era il solo ad essere sopravvissuto alla faida, oltre a Ryu.

Ma era una decisione difficile da prendersi…

I Draghi Dorati avevano avuto la brutta idea di uccidere l’unico che lui considerasse come un fratello…

E da allora era diventato, se possibile, ancora più spietato.

Dopo la morte del Falco della Mezzanotte, persino lui aveva paura della Fenice Nera.

Ma adesso il momento era critico, non c’era altra soluzione…

Il guardiano del Settimo Cerchio DOVEVA esser risvegliato…

Perché se, no… QUANDO i Dorati si fossero resi conto dell’apparente inferiorità numerica dei loro eserciti…

Avrebbero tentato con ogni mezzo di distruggerli.

Iniziando una guerra totale che, semplicemente, le forze demoniache non erano ancora in grado di affrontare.

Accompagnato da questi foschi pensieri, il Re Nero entrò nella grotta… lì, un cerchio di pietra giaceva conficcato nel suolo… come un portale che qualcuno non apriva da tempo.

SOPRA il pavimento, uno spesso strato di ghiaccio incantato, attraversato da rune mistiche…

Sette strati, ognuno a rappresentare uno dei sette Elementi della Magia.

Sette sigilli, che da più di quattrocento anni non venivano aperti, a rappresentare ciascuno dei sette livelli delle gerarchie demoniache., da LoN ai mostri.

Erano roba complessa, che solo un esperto avrebbe potuto rompere, e con molta difficoltà…

Eppure…

Eppure bastò che la falce del Dark Lord sfiorasse quel materiale simile ai ghiacci perché i sigilli saltassero in aria, con un rumore di vetraccio rotto.

Poi, con voce ferma, il Re dell’Oltretomba invocò il Suo nome…

-KUROSUZAKU NO SHINIGAMI!- al suono, la pietra del portale iniziò a vibrare… la parte più interna si spaccò come fango secco, mentre sotto di essa si apriva un turbine nerastro…

Da cui uscì, come tenebra liquida, la forma beast del Demone Infernale che custodiva quella porta…

Nere ali di morte, artigli aguzzi bianchi come le ossa umane…

Due occhi di tenebra privi di ogni sentimento.

In un istante, Hiro riassunse la sua forma umana…

Non ci fu bisogno di parole: un gesto, un pensiero, e la Fenice della Morte aveva compreso il suo compito…

Iniziare a sfoltire le fila dei Draghi, senza che questi se ne accorgessero… come suo solito.

Un sospiro, e nella stanza era presente solo l’Hellmaster.

-… speriamo che non ci vada giù TROPPO pesante…- Gocciolina del narratore.

 

Di nuovo il paesino di prima… solo, la mattina successiva…

 

Un gruppetto di avventurieri stava lasciando quel luogo: in pole position, stavano un mago dalle vesti rosse, una ragazza biancovestita ed un’altra dalle vesti bianco – azzurrine… i primi due MOOLTO incazzati.

Seguivano due giovani un pò rossi in volto ma con l’aria di totale beatitudine sentimentale in volto, che camminavano manuzza manuzza.

In ultimo, un massiccio guerriero dai capelli rossi ed una ragazzina bionda, pesti come due sacchi da boxe stra – usati.

-Sentite, vi ho detto che l’ho fatto per loro…- tentò il rosso in ultima fila…

-TACI! Tu non hai idea delle conseguenze POLITICHE delle tue azioni!- Urlò Arianne con i capelli dritti dalla rabbia.

-Tanto la politica è solo un mucchio di stronzate…- riprese quello, anarchico fino al midollo.

Inutile descrivere la seconda razione di cazzotti che ricevette a seguito di questa affermazione…

-Ragazzi… non so come dirvelo… ma io e White siamo inquieti…- Disse ad un certo punto Miranda, collegata empaticamente al suo famiglio.

-Sarà di nuovo Zio Bothari. Lo può sistemare di nuovo R’mart, no?- Disse Arianne mentre finiva, con un calcio, di dare la razione quotidiana di mazzate al Drago.

-No… sentiamo che è qualcosa di peggio…- Disse Miranda pallida come un cencio…

Come a confermare le sue parole…

Craa cra!

Un corvo nero, delle dimensioni di un falco, andò a posarsi su un ramo di un albero.

Al che, i tre principini (Mark, Arianne e Miranda) iniziarono a tremare…

-Oh ops…- Disse Mark.

-Che c’è?- Chiese Sherra.

-Quello è Raven, il corvo di mio fratello Erik… e con lui non c’è da scherzare…- Disse Miranda in un soffio.

Girata una curva, quattro persone di nostra conoscenza ebbero un vago senso di dejà vu.

C’era Bothari nuovamente stra – incazzato, ed un ragazzo di media statura, massimo diciassette anni, capelli corti verdi, occhi scuri… e l’aria ancor più incazzata di Bothari.

Che, al vedere il gruppetto, li squadrò ben bene…

-Emh… ciao fratellone, come va?-

-Andrebbe meglio se TU non fossi stata a letto con QUELLO LÀ, e se non viaggiassi con gente poco raccomandabile… ma soprattutto, SE NON AVESTE CARBONIZZATO QUELLI CHE DOVEVANO CERCARVIIII!!!!- Urlò Erik con un nervetto pulsante sulla zucca.

L’eccessiva ira dello spadaccino erede al trono di Zoana fece sobbalzare tutti.

E fece venire un sospetto a Miranda.

-Oddio… non sei qui in veste ufficiale, vero?- Disse lei.

All’occhiataccia del fratello, cadde a terra dalle risate.

-E NON RIDERE! Credi che mi piaccia andare in giro con questo schifo ricamato addosso?- Urlò quello.

R’mart, non avendo inquadrato bene la situazione, fece apparire la sua alabarda e di preparò alla lotta.

-Ok, ora sistemo questi due e poi ripartiamo…- Disse il rosso, un pò strafottente.

-R’mart… guarda che…-

-Yaaaahhh!- Urlò il rosso lanciandosi sui due…

Bothari si limitò a scansarsi… ed Erik cacciò fuori una spada assurdamente lunga… e con pochi colpi, da esperto, disarmò R’mart.

-E fila, prima che ti faccia pagare lo scherzetto di ieri a mia sorella.- Disse poi, gelido, quello.

“E come cazzo fa questo a saperlo se è arrivato da poco?” Pensò R’mart.

-Lo so e basta, Drago.-

-O cazzo… leggi nella mente, vero?-

-Reishi con addestramento, prego. Non sono come lo psicopatico qui dietro.- Disse il giovane, sogghignando.

Poi alzò la spada, pronto a colpire…

-No Erik! Non affettarlo!- Urlò Miranda al fratello, che aveva l’arma pronta a colpire.

-Ma se… oh, ho capito. Allora fate meglio ad iniziare a tornare a Saillone. Lord Zelgadiss e Lady Amelia si stavano preoccupando.-

-Ci puoi scommettere! O si che lo puoi fare!- Fece la voce di Bothari.

-Emh… io posso rimanere con loro o no? Per favoreee!!!- Fece Arianne con il suo miglior sguardo kawaii…

-Ah, te puoi stare a divertirti e io devo invece tornare a casa?- Fece Mark.

-Ohhh… ma io non sono né la maggiore né l’erede, di noi due… e a meno che tu non schiatti sul momento, cosa improbabile; io sono libera come l’aria!- Rispose la sorella, con un ghigno poco promettente.

Non ci fu verso di far cambiare idea ad Erik e Bothari: con un velo di depressione in testa, Mark fu costretto ad incamminarsi verso Saillone, con Miranda al proprio fianco.

 

Qualche ora dopo…

 

-Ok, signorina, ci spieghi come cazzo faceva quello a leggerci nella capa?- Fece R’mart, ancora incazzato nero per la disfatta, ad Arianne.

-Bè… Erik, come Bothari, possiede la Reishi. Solo che lui è stato addestrato ad usarla. Questo gli consente, tra le altre cose, di leggere nelle menti altrui… quanto al resto, è un bravo spadaccino, dato che l’ha addestrato suo padre…- Disse quella, con un leggero tic al sopracciglio.

-Chi, quel fissato di Zangluss?- Fece Estel, memore dei racconti della madre sull’“eccentrico” Re di Zoana.

-Emh… sì… ma tu come fai a saperlo?- Fece la principessa un pò sorpresa…

-Bè, ce ne ha parlato nostro padre…- Disse Lucas un pò imbarazzato.

-Scusate… ma vostro padre non sarà mica…- Fece R’mart…

-Sì, Gourry Gabriev…- Fece Lucas, imbarazzato… ed adombrato: ora si partiva con le frasi di venerazione per i suoi genitori…

-Ah davvero? Allora mi piacerebbe sfidare uno di voi due un giorno…- Disse R’mart con l’aria più normale del mondo.

-Perché siamo loro figli, vero?-

-No, perché avete un’aura bella forte, e mi piacciono le sfide.- Disse il rosso, tranquillo come se niente fosse…

Con i dovuti goccioloni sul capo, il gruppo riprese il proprio cammino, inconsapevole delle avventure che li aspettavano.

 

Deep Marin Caste, tempo prima…

 

Dynast, dopo aver parlato con il suo General nerovestito, si era subito precipitato da Dolphin.

Sentiva che lei aveva bisogno di lui… immediatamente.

E immediatamente si era recato nella sua dimora…

La trovò in una pozza al centro di una sala particolare, in forma di sirena… sembrava in trance

D’improvviso, iniziò ad agitarsi, chiamandolo flebilmente…

In un respiro, fu presso di lei…

Afferrandola, perché non si facesse del male durante quello stramaledetto rituale…

Poco dopo, la Regina degli Oceani uscì dalla trance

-Dynast…- fece lei flebile… e con un’aria preoccupata in viso.

-Che cosa hai visto…?- Fece lui, stringendola a sé…

Lei ricambiò l’abbraccio, iniziando a parlare…

 

Ok, COMMENTATE!

 

 

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Capitolo 17
*** Cap. 5, part 2 Conoscere il futuro! ***


Cap

 

Continuo a ringraziare lettori e Beta – readers.

X Lord Martiya… no, lo stregone donnaiolo è Dark Shneider, dal fumetto Bastard!

Ringrazio Sabu – chan per alcune traduzioni…

Il (perennemente) allupato Lotus e il lugubre Hiro sono proprietà di Eternal Fantasy.

PS: Molti dei termini e della cultura dei Draghi del Secondo Continente derivano sia dalla cultura giapponese (in particolar modo i nomi dei colpi) e da una profonda lettura del ciclo della Torre Nera.

 

 

Cap5, Part 2:

 

Conoscere il futuro!

 

 

-Ho visto… ho visto due strade nel destino del nostro mondo…- Iniziò a dire Dolphin, ricordando le visioni avute nella Polla del Tempo…

-Verranno… verranno da un altro mondo degli esuli… due di essi saran collegati ai poteri del nostro mondo…-

-Cosa che ne importa di simili viandanti?-

-Parecchio Dynast. Se sceglieremo di aiutarli… vedremo un lungo periodo di guerre… guerre molto cruente, difficili, scatenate da deità capricciose…-

-E se non li aiuteremo?-

-Pace. Ma alla fine, i Draghi ci schiacceranno, saremo sterminati… i pochi sopravvissuti sigillati, i Draghi Dorati rideranno della loro vittoria, della restaurazione dell’Epoca d’Oro… per poco: anche dalla tomba, l’avremo vinta…-

-Il mondo finirà perché l’Equilibrio sarà rotto… e nel sentiero della Guerra?- Domandò il re Supremo alla sua compagna.

-Non avremo mai la pace totale… ma vivremo. Noi, i Mortali, i Draghi… mai conosceremo una pace totale, ma sopravvivremo.- Disse la Demone riprendendosi dalle visioni del suo dono precognitivo.

-Piuttosto…- Disse il Demone dei Ghiacci -… lui come stà?-

-Cresce… tra poco sarà tra noi… sai Dynast… spesso ho visto nostro figlio, nelle mie visioni… e posso dirti che Nikolaj Odin Grausherr sarà un figlio di cui esser fieri…- Disse sorniona la Lady dei mari, ad un arrossito Dynast.

-Piuttosto…- Disse il moro, cercando di dissimulare il parziale imbarazzo -… perché non hai scelto… di fare come Zelas?-

-Perché non voglio che venga fuori un pazzoide maniaco come Lotus, forse?- Disse ironica la Dark Lady, mentre un certo biondino alla Wolf Pack Island starnutiva…

-Semplice…- Riprese poco dopo -… è un figlio NOSTRO… mio e tuo… e voglio sentirlo crescere in me… voglio poter sentire la sua vita che si forma… come fanno le donne mortali…-

Poco dopo, le labbra dei due si incontravano per l’ennesima volta, da che i due avevano accettato i loro sentimenti…

Toctoctoc

Un bussare al tetto (trasparente) della sala li fece subito scostare… e metter mano alle armi.

Sopra di loro, infatti, stavano tre massicci Draghi Neri nelle loro forme naturali…

Subito dopo, uno di loro (il più grosso) mostrò ai due un cartello su cui era scritto “CHIEDO IL PERMESSO DI POTER ENTRARE”

 

Gocciolone di KK, del castello e dei due Dark Lords…

 

Pochi minuti dopo, il suddetto Drago e gli altri due suoi simili stavano nella sala del trono di Dolphin, nelle loro forme umane… dei sacerdoti, a giudicare dalle vesti, dai corti capelli neri e gli occhi grigi.

-Ditemi il motivo della vostra visita, rappresentanti degli Abyss Dragons.- Fece Dolphin solenne, con Dynast al suo fianco.

Sapeva benissimo il perché della visita, ma certe formalità andavano rispettate.

-Semplice…- Iniziò il capo del trio -… poche ora fa, i veggenti della nostra gente hanno visto quello che, probabilmente, avete visto pure Voi… le due strade che attendono il futuro del mondo…-

-Sì, ciò mi è noto…-

-Bene. A seguito di una sofferta discussione…- Tutti e tre avevano lividi e graffi da rissa, segno che la decisione del Consiglio dei Draghi Neri era stata difficile -…abbiamo deciso di darvi questi…- Disse poi Jed, capo dei Kokuryuzoku (Trad: Koku = Nero ; Ryuzoku = razza dei Draghi), mentre con i suoi due assistenti tiravano fuori quattro libri ciascuno…

Al che, Dolphin sgranò gli occhi: QUELLA sì che era una sorpresa!

L’aspetto ingannevolmente malridotto dei dodici volumi era indotto via incantesimo…

Si trattava dei dodici Libri dei Segreti Proibiti.

Quattro avevano la copertina dorata attraversata da rune rosse (Draghi del Fuoco), azzurre (Draghi dell’Acqua), verdi (Draghi della Terra…) e bianche (Draghi del Vento)…

Uno era verde smeraldo con rune dorate (Ancestrali)…

Uno rosso con rune arancio – dorate (Draghi Rossi)…

Un terzo verde chiaro con rune color smeraldo (Draghi Verdi)…

Un altro nero con rune blu – azzurrine (Draghi Neri)…

Uno dal colore azzurrino e con le rune color ocra (Draghi Azzurri)…

E l’ultimo bianco con le rune azzurre (Draghi Bianchi).

Più sgualciti erano invece i libri dei Draghi dei Cieli e dei Draghi dei Sogni, razze che erano scomparse nell’esplosione finale che aveva segnato la fine delle battaglie tra Ceiphed e Shabranigdo.

Osservano le facce stupite dei due Signori dei Demoni, Jed ebbe un moto di soddisfazione…

-Come potete ben intuire, Lady Dolphin, questa è una visita di alleanza. Noi Draghi neri desideriamo allearci al Vostro Clan, così come i nostri fratelli Azzurri a Garv e quelli Bianchi a Dynast.-

-Le notizie corrono…- Disse laconico il Re Supremo.

-Oh sì… corrono veloci, più dei venti del Vostro regno, Dynast – sama. Specie se riguardano i più isolazionisti ed anticonformisti tra i membri dei nostri folken…- Fece il Re dei Draghi Neri.

-Immagino che anche gli altri Clan seguiranno le vostre scelte…- Fece il Principe dei Demoni…

-Non c’è neanche bisogno di rispondervi…- Disse il moro, inarcando un sopracciglio.

La risposta era tragicamente scontata: se gli High Black Dragons (che dedicavano la loro esistenza unicamente allo studio della magia e all’osservazione del Tempo) e gli High White Dragons (isolazionisti e gelidi quanto il Clan di Dynast) si spingevano ad allearsi apertamente con i Demoni, allora la situazione era realmente critica.

Dolphin invece guardava i volumi…

Erano un vero tesoro, che tanto i Demoni quanto i Draghi Dorati cercavano da sempre di sottrarre ai Draghi del Secondo Continente.

Invano.

“Solo Ragadria – sama…” Erano soliti dire “… può ordinarci di consegnarvi i Libri Proibiti. Tornate quando LEI ci ordinerà di consegnarveli.”

E la Sui Ryu Ou non aveva mai acconsentito ad una simile follia.

Ed ora… ora quei ‘volumi’ di magia erano suoi…

Sapeva già come doveva utilizzarli…

Ora doveva attendere che gli eventi andassero avanti.

 

Tra i confini del Deserto della Distruzione e l’Impero di Elmekia…

 

Lì in quel luogo, dove non avrebbe dovuto esserci NULLA, vi era invece una foresta.

Nessuno osava entrarvi…

Troppa la paura, troppe le leggende…

E troppi i pericoli nascosti nel buio della foresta.

Al centro della medesima, uno spiazzo di terreno bruciato, su cui non cresceva nulla.

Nello spiazzo, qualcuno aveva innalzato una catasta di legname…

Davanti alla catasta, vi erano due figuri a noi noti: Gabriel, ali spiegate al vento, serio come non mai; e Razor, con la sua Death’s Revenge in mano.

Erano lì, per celebrare un rituale a loro ben noto…

SKRIEEEE!

Il lugubre canto della Fenice Nera annunciò ai due membri ‘onorari’ del clan Chaos Dragon l’arrivo di Hiro.

Che calò subito nello spiazzo, riassumendo forma umana.

-Ben arrivato, Messaggero della Morte.- Disse Gabriel, alzando la sua spada.

-Ti ringrazio, Figlio dei Cieli, per avermi avvisato… del Rituale.- Rispose il Demone Infernale.

In quello spiazzo lì… si era consumata, quattrocento anni prima, una tragedia.

Lì era morto Harold, il Falco della Mezzanotte.

 

FLASHBACK!

 

400 anni prima…

La Faida durava ormai da secoli…

E per sbloccare la situazione di apparente stallo tra i due clan, Saber aveva avuto un’idea tanto folle (e stupida) quanto utile.

Il maggior problema che avevano i sicari di Phibrizio all’epoca era rappresentato dal Drago mercenario Razor e dall’arcangelo in esilio Gabriel.

Costoro minavano il Clan falciando tutti i demoni di basso / medio livello che gli capitavano a tiro, e al tempo stesso erano una minaccia più o meno evidente per gli altri sottoposti di Phibrizio.

Così l’Akuma aveva trovato una soluzione: da solo lui non poteva certo competere con quei due spaccatutto (anche se, arruolando Jegan, Phibrizio aveva trovato il modo di impedire a Razor di farsi aiutare dalla sua famiglia… il Drago rimaneva comunque molto pericoloso)… e neanche un Guardiano.

Ma andando tutti insieme?

Li avrebbero certamente schiacciati.

Ovvio, solo lui, Hiro e Harold sarebbero sopravvissuti, poiché erano i più forti…

Ma gli altri Guardiani, più deboli, avrebbero sfiancato i due collaboratori di Garv.

Permettendo così a loro tre di uccidere i due impudenti.

Lo scontro era iniziato da poco, ma già si capiva che i due stavano scherzando…

Avevano intuito il piano dell’Akuma, ed avevano deciso di risparmiarsi per i “pezzi grossi”.

-Allora Saber, vi volete decidere a venire o dobbiamo prima rompere le ossicine ai vostri sette morituri colleghi?- Aveva detto ironico Razor.

-Grr… te la sei voluta, sottospecie di lucertolaccia traviata!- Aveva ribattuto Saber facendo fumo dalle orecchie, sotto lo sguardo esasperato di Hiro ed Harold.

I tre si erano lanciati nella mischia, per uccidere i due aiutanti del Clan Chaos Dragon quando…

Quando una serie di incantesimi gli erano piovuti addosso… al loro contatto, i Demoni Infernali cadevano al suolo…

Privati delle anime…

-“No… questo odore… queste sensazioni…” ATTENTI! È QUELL’INCANTESIMO!- Aveva urlato Razor…

Aveva riconosciuto al minaccia: un incantesimo vietato da Ceiphed in persona, in quanto esso non colpiva il piano fisico o quello astrale… ma distruggeva l’anima della vittima.

Nessuno, neppure LoN in persona…

Avrebbe mai potuto fare niente per quei mazoku.

Harold, con la sua solita vista, aveva notato uno di quei raggi puntare su Hiro…

E per salvare il suo unico fratello demoniaco, l’unico di cui gli importasse qualcosa…

Si era interposto tra l’incantesimo e lui…

Subendolo in pieno.

I superstiti della strage, ovvero Saber, Gabriel (che potevano difendersi sul lato spirituale) Razor (che non era stato minimamente cagato) e Hiro avevano udito una crudele risata nell’aria… e si erano voltati in direzione della stessa, vedendo alcuni Draghi Dorati fuggire via teletrasporto…

Alcuni ci erano riusciti…

Gli altri erano stati macellati senza ritegno da Hiro.

 

Poco dopo…

 

-Dobbiamo distruggere i loro corpi.- Questa era stata la cruda sentenza di Gabriel.

-…-

-Hiro, NEPPURE te, l’Akuma qui presente o l’Hellmaster potete ricostruire un’anima distrutta… e se lasciamo i loro… resti interi, i Draghi potrebbero manovrarli come marionette ed usarli contro di voi… o noi, sia inteso.- Disse Razor.

-Purtroppo hanno ragione.- Disse laconico Saber.

-……… Fatelo alla svelta.- Disse privo di alcuna emozione Hiro.

Fu cosa rapida: ammucchiati i ‘corpi’ in un unico punto, Razor assunse le sue sembianze di Drago, Gabriel concentrò le sue energie…

Fulmini e Luce colpirono, distruggendo i corpi dei Demoni Infernali…

Solo allora Hiro si lasciò andare ad un urlo di pura rabbia e dolore.

…………

-Siamo d’accordo…- Disse Gabriel

-… è meglio che Phibrizio attribuisca a voi e alla mia stupidità l’uccisione della maggior parte dei suoi Infernali…- Finì Saber.

I quattro si erano accordati per l’alibi da rifilare ai loro capi.

E un tacito segreto era stato mantenuto per quattrocento anni…

 

END FLASHBACK!

 

Ora avrebbero celebrato, almeno in parte, un funerale decente.

-Ne… avete trovati?-

-Solo alcuni…- Fece Gabriel, estraendo da una tasca sul Piano Astrale le teste di un sestetto di Draghi Dorati…

-Ma non abbiamo mai beccato quello che ha colpito Harold… non siamo mai riusciti a trovarlo…- Disse poi Razor, accatastando le teste dei draghi al centro della macchia di bruciato.

Razor e Hiro assunsero le loro forme naturali (Drago Azzurro e Fenice Nera) e Gabriel fece apparire le sue ali…

Una tripla raffica di potere incenerì le teste, ed il fumo della pira improvvisata salì al cielo, come tributo ai demoni che lì erano stati distrutti in maniera tanto vile.

-Non ha importanza dove si sia nascosto… lo troverò… e allora sarà peggio per lui…- Disse Hiro lugubre.

Mentre diceva ciò, i suoi capelli neri come la notte venivano agitati dall’innaturale vento creato dal rogo, e le fiamme si riflettevano in occhi neri come l’ossidiana, spenti di ogni emozione da quattrocento anni a quella parte…

Poi svanì, teleportandosi altrove: aveva del lavoro da svolgere…

Altre anime, quel giorno, avrebbero dato l’addio alla vita.

Gabriel, prima di svanire anch’egli, disse una frase di commiato ai defunti.

O meglio, ad uno in particolare.

-Addio Harold Midnight Hawk. Saresti stato un ottimo avversario…-

-… SE degli idioti a scaglie dorate non avessero deciso altrimenti. Sarai vendicato, Guerriero degli Inferi.- Concluse Razor.

Entrambi sentivano ancora nell’aria la presenza di Hiro… e quella frase voleva essere un patto: tutti e tre avrebbero concluso la caccia agli assassini dei Guardiani…

Per vendicare quei guerrieri, questo era lo scopo dell’Arcangelo…

Per ripicca verso chi gli aveva tolto degli avversari… tale era la motivazione di Razor…

Per portare infinite sofferenze a chi aveva ucciso la metà migliore della sua anima… lo scopo della Fenice Nera.

Pochi istanti dopo, nella foresta sorta dalle ceneri dei Demoni quattrocento anni prima, vi era di nuovo il silenzio…

Nulla disturbava più la quiete di quel luogo.

 

Hellmaster Manor.

 

Phibrizio sedeva nella sala del trono, pensieroso…

Sapeva già che sottrarre quell’anima ai kami che la sorvegliavano sarebbe stato difficile…

Certo, c’era una soluzione… ma gli era difficile accettarla.

Avrebbe dovuto “… no! Tutto tranne…”

|…Chiedermi aiuto?| Ecco, puntuale come la morte…

 

Hiro: Hei, c’è il copyright!

KK: È un modo di dire Hiro – sama! Mi lasci scrivere in pace!

 

…Garv e le sue battutine mentali!

“SCORDATELO! Piuttosto mi faccio frate!”

|‘Spetta che vengo lì… | Poco dopo, Garv appariva nella sala, in forma totalmente umana.

-Ho sentito dai tuoi pensieri che hai dei problemi…-

-Purtroppo è così. La vuoi piantare di andartene a spasso per la mia memoria?-

-No.- Rispose calmissimo il rosso.

Crollo al solo dei presenti.

-Allora… come facciamo a recuperare il tuo prossimo acquisto?-

-Prima richiamo Hiro, poi un’idiota a caso ci darà un passaggio fino a quel piano dimensionale e faremo una strage di kami. Poi tu lo resusciti come semidemone del tuo clan, e io ci aggiungo i miei poteri per farlo passare sotto i miei ordini. Ti va bene così o hai altre idee?-

-Il capo in questo lavoro sei tu. Ma non sperare che sia sempre così.- Disse il Maryu – ou.

Poco dopo, arrivarono anche Hiro, Ryu e Naraku.

L’hanyou aveva recuperato il suo aspetto pseudo demoniaco, e una curiosa sfera cremisi, ricoperta da un’aura nero – dorata era incastonata nella sua fronte.

-Questo gioiellino… ha un potere superiore persino alla Shikon no Tama, Phibrizio – sama.- Disse il nuovo Guardiano, inchinandosi di fronte al suo nuovo capo.

Ryu aveva nello ‘sguardo’ un luccichio divertito…

-Novità, Ryu?-

-Master… quando Voi siete tornato in vita, uno dei frammenti della Madre è caduto presso il castello… l’ho preso… ed usato. Ora posso allontanarmi dall’Hellmaster Manor senza perdere i poteri… posso esservi utile!- Disse il non – morto, felice per non dover più esser considerato come l’estrema difesa della Fortezza.

Phibrizio si limitò a sogghignare e ad annuire soddisfatto.

Mentre Nemesis entrava nella sala, però, un’intensa aura divina si abbatté come un maglio sulla Fortezza…

L’aura dell’Earth DragonLord Rangort.

 

Più su, circa 330 metri di quota, e PARECCHIO distante dalla fortezza…

 

Un grosso stormo di Draghi Dorati e Draghi Dimos stava volando a tutta velocità verso la dimora dell’Hellmaster.

Sapevano che sarebbe stato difficile, ma dato che il Dark Lord era resuscitato da (relativamente) poco, avrebbero potuto eliminarlo.

Inoltre, grazie all’incantesimo evocato dai sacerdoti Dimos, l’aura del ChiRyu Ou avrebbe impedito ai servi del Re Nero di agire…

-Ricordate! Grazie all’intervento di Rangort – sama, quelle bestiacce schifose …

 

Demoni: Senti chi parla!

ESW Writers: Ci associamo!

 

… non avranno neppure le capacità per TENTARE di resistere. La distruzione del ‘re’ sarà una semplice formalità.- Disse il capo dello stormo per rassicurare le ‘reclute’.

-Comandante! Ci stiamo avvicinando!-

-Benissimo! Alzo zero, inspirate e pronti a colpire…-

L’assalto, violento ed impetuoso come una tempesta, stava per essere lanciato, quando…

-MIDORI RYUOUSOU!- Una decina di lame d’energia verde passarono da pare a parte la formazione, affettando parecchi stupitissimi Draghi.

Davanti alla formazione, era appena apparsa l’autrice di quella strage…

Capelli verde chiaro, occhi color ambra, un fisico robusto, vesti verde e argento, una lancia dalla punta mostruosamente grande sulle spalle…

Bael, Regina dei Draghi Verdi, era appena entrata in scena, arrestando l’attacco delle forze del Consiglio.

-In nome dei Draghi del Secondo Continente… vi dichiaro morti!- Urlò la donna – guerriero, mentre una ventina di suoi simili apparivano (o meglio, svelavano la loro presenza) ai Draghi Dorati…

Poi fu l’inferno: i letali soffi di gas dei Draghi Verdi, incantesimi sigillanti, tecniche mistiche…

In pochi secondi, uno stormo che avrebbe dato problemi persino ad un General (od un Priest) era stato ridotto a carne trita che decorava le sabbie del Deserto della Distruzione.

Bael si volse verso i suoi guerrieri…

L’attacco era stato talmente rapido che non si poteva parlare di battaglia.

Massacro era il termine più adatto.

-Benissimo. Ora seppellite questo schifo e ri – occultatevi. Vado a conferire con il Mei – ou. Qualcuno vada ad avvertire i mistici dei Kokuryuzoku che c’è un sigillo da togliere.- Disse Bael ai suoi sottoposti.

-Yes Dhin!- Dissero quelli, scomparendo dalla vista…

Un rumore di vetraccio infranto le fece capire che qualcuno l’aveva preceduta… il sigillo che era stato costruito con il potere di Rangort era appena crollato come niente.

Poco dopo, anche Bael spariva, per riapparire presso la Fortezza.

 

Portale della Fortezza, subito dopo…

 

-Sono Bael, Regina dei Clan dei Midori Ryuzoku (trad: Razza dei Draghi Verdi ndKK). Chiedo di poter conferire con Phibrizio Hellmaster.- Urlò la donna ai fantasmi che sorvegliavano le massicce porte nere della Fortezza.

Questi non fecero nulla…

Ma le porte, lentamente, si aprirono, e Phibrizio, accompagnato da Nemesis, Kozhiad e Garv, andò incontro alla Signora dei Draghi.

-Ah, bene, iniziavo a chiedermi “Chi, a parte Jed ed i suoi accoliti, può rompere così facilmente un sigillo di tale portata?” ed ecco che appare un Abyss in tutto il suo fetore.-

-Senti, fogliolina, calmati e spiega a Mei – ou sama perché sei qui.- Disse irritato il Drago Nero alla sua interlocutrice.

-Ah già… Lord Phibrizio, a nome dei Clan degli High Green Dragon, sono qui per comunicarle la Nostra decisione di allearci a Voi.- Disse la guerriera al Re Nero.

Che, già informato da Dynast e Dolphin, aveva già fatto i suoi conti…

-Benissimo. La vostra proposta è accettata.- Disse alla donna di fronte a lui, che fece apparire uno strano bastone, lungo e nodoso.

-Per suggellare la Nostra alleanza, Vi consegno Yggdrasil, il Primo Albero.- Disse Bael.

Dentro di sé, Garv e Phibrizio sbiancarono: quell’artefatto poteva scatenare eruzioni vulcaniche, terremoti e simili…

Era un legame tra l’utilizzatore e l’aura vitale del mondo, poteva fare tanto miracoli quanto disastri…

E il capo dei Draghi Verdi lo aveva appena consegnato in mano a dei Demoni!

Sì, il mondo era davvero cambiato…

Anche se dovevano ancora capire QUANTO.

 

Poco dopo, limbo interdimensionale…

 

Un gruppetto di creature mai visto prima stazionava in quel ‘luogo’.

Due Dark Lords (Garv e Phibrizio), una Dark Angel (Nemesis), un Diavolo convertito a Demone (Saber), un hanyou tanto pericoloso quanto crudele (Naraku), un Cavaliere della Morte (Ryu), un Demone Infernale (Hiro)… ed un Drago Verde di alto livello (Bael) stavano cercando di ‘orizzontarsi’ in quella nebbia, per arrivare alla dimensione che interessava loro.

-Sicuro che non ci siano pericoli?- Domandò il Re Nero al suo sottoposto.

-Abbastanza sicuro, Master.- Rispose quello con voce ferma.

Peccato che l’abbastanza tradisse un certo nervosismo…

-Sentiamo, Saber, cosa potrebbe succedere?-

-Che passi qualcosa di pericoloso o di imprevedibile.-

Infatti, come a confermare le parole dell’ex diavolo, passarono sopra le teste dei presenti prima una macchina sportiva arancione e subito dietro una macchina banca e nera.

In sottofondo…

TARATA – TATATA – TATA!

GOCCIOLONE COSMICO DEI PRESENTI.

Poco dopo quell’ennesima dimostrazione di follia di quel non – luogo, il gruppo vide una strana struttura… con davanti un simpatico cartello:

ALT – DOGANA!

-Documenti!- Dichiarò uno dei due sorveglianti, vestito con una strana uniforme blu scuro con una striscia laterale rossa sui pantaloni.

Con un pesante tic al sopracciglio, Saber spiegò i motivi per cui dovevano passare…

-Va bene. Fanno 150 monete d’oro.-

-Va bene, esosi! Eccovi il danaro. Ora possiamo passare?-

-Andate pure.- Disse l’essere, facendo alzare la sbarra.

 

Togenkyo, torre Konran.

 

Nelle sale di quella costruzione, che avevano visto scontri micidiali tra un gruppo di cacciatori di youkai e dei kami rinnegati, un gruppo di creature non appartenenti a quel mondo apparve al piano terra della struttura.

-Ok, ora saliamo, recuperiamo TUTTE le anime che ci possono esser utili, facciamo strage dei kami che vorranno bloccarci e ce la filiamo. Domande?- Fece Phibrizio.

-Solo una: dobbiamo andarci piano o possiamo farli soffrire?- Chiesero Hiro e Saber, quest’ultimo con gli occhioni da cucciolo.

-No, niente torture. Dovete solo uccidere. E il più rapidamente possibile.- Ribattè il Re Nero.

Garv ghignò, passò alla sua forma semidraconica e fece apparire la sua Extreme Weapon.

Gli altri si prepararono, armi e poteri, ad una strage.

-Io mi fermo a questo piano… avverto le anime di una sessantina circa di youkai impazziti e manovrati in avvicinamento… e qualcuno dovrà dare loro un pò di riposo… eterno!- Disse Ryu, estraendo la spada.

Bael decise di fermarsi col non – morto: i suoi poteri servivano a poco contro creature divine… mentre avrebbero fatto faville con quei poveracci che stavano per arrivare.

 

Più su, e qualche minuto dopo…

 

-Master, rimaniamo io e il lugubre qui, a fermare quegli idioti… vedrete, ne parleranno persino tra dieci reincarnazioni di quello che gli faremo…- Disse Saber, mentre Hiro lucidava la falce…

-Oh sì… gli mostreremo un universo di dolore, a quei folli.- Disse Hiro, iniziando a giocare a morra cinese con il suo collega, per stabilire chi dovesse iniziare a torturare i (morituri) kami…

 

Gocciolina dei presenti…

 

Altro giro, altro piano…

 

-Umh… queste anime sembrano legate in maniera profonda al tipo che voglio assumere…-

-Prendiamo anche questi?-

-Massì, che così posso convincerlo più facilmente…-

-Master, io rimango qui… ho voglia di assorbire un pò di divinità…- Disse Naraku al suo capo… e il sogghigno in faccia lasciava intendere che, al suo confronto, quello che avrebbero fatto Hiro e Saber sarebbe stato NULLA.

- *REAL Evilgrin!* Fa un buon lavoro, Guardiano…- Disse Phibrizio, certo che il suo sottoposto avrebbe fatto cagare mattoni ai suoi avversari.

Se dalla paura o dal dolore, quello non lo sapeva neppure lui.

 

Ultimo piano…

 

In quel punto, vi era ancora il portale verso il mondo che il Toshin Taisho (trad: Principe Dio della Guerra) Homura aveva creato per poter morire libero dai vincoli del Tenkai in cui era nato.

Il massiccio portone, sigillato da un bonzo di quel mondo, era impossibile da aprirsi…

 

SBAAAAAAAMMMMMM!

 

… ok, quasi impossibile, dato che un certo Demone – Drago dalla chioma rossa aveva usato uno dei suoi delicati calci per sfondare il medesimo.

-Delicato come sempre, Garv?-

-Zitto, piattola, che mi stò iniziando a rompere le scatole.-

Nemesis si grattò incerta le testa, incuriosita da quello scambio di battute…

*Master, io rimango qui… voi andate…*

*……… Stà attenta.* Si limitò a rispondere il Principe degli Inferi, mentre con Garv varcava quel portale…

 

COOOMMMENTIIII!

 

Glossario:

Midori Ryuousou: Trad: Artigli Re Drago Verde. Tecnica speciale che possono usare i Maestri (Draghi di alto livello e di una certa anzianità) dei Draghi Verdi. Si concretizza in una decina di lame di energia verde che colpiscono gli avversari dell’utilizzatore.

 

 

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Capitolo 18
*** Cap. 5, part 3 Divine Carnage! ***


Cap

 

Gente, mi preoccupate! Cito i Dukes of Hazzard e nessuno capisce!

Topomouse, cosa intendi con “non rimane neppure un sassolino”?

Eternal, non c’era il 3 X 1, ma se Phibri non ha qualcosa con cui fare ricatti non è contento.

Lord Martiya… tra un capitolo saprai cosa riserva il futuro a Zelas…

 

 

Cap5, Part 3:

 

Divine Carnage!

(Ovvero, come si massacrano delle divinità idiote…)

 

 

Allora… cosa farebbe una creatura NORMALE, se stesse progettando di fregare ai rappresentanti del Tenkai più dispotico e razzista dell’Esistenza uno dei loro ‘prigionieri’?

Si caricherebbe di armi, facendo testamento…

Piazzerebbe trappole su trappole

Rinuncerebbe in partenza…

Ma non si metterebbe certo a giocare a poker con i suoi colleghi!

Perché era questo quello che stavano facendo Ryu, Saber, Hiro e Bael, per ingannare il tempo!

Naraku faceva pure da arbitro per evitare che qualcuno facesse il baro (peccato però che Hiro e Saber gli abbiano allungato una SPEESSA mazzetta… ndKK)…

Poco dopo, mentre Bael bestemmiava perché Saber le aveva fregato un bel pò di soldi con un full (falso come il parrucchino del Prof. K, tra l’altro ndKK), il portone del piano terra esplose con un sonoro botto.

-Ma p/*/&@*!%@!@!%@#(^! Proprio adesso che stavo vincendo!- Urlò Bael, alzandosi e tirando fuori la lancia, mentre Ryu sfoderava la sua spada.

In un battito di ciglia, gli altri membri della spedizione Anti – kami sparirono dalla sala.

-Voi, esseri oscuri, arrendetevi e vi sarà risparmiata la vita. Desistete dal vostro ignobile intento, e non vi sarà fatto del male.- Urlò uno dei kami.

-Ok, sentite, gli youkai rimangono qui. Voialtri potete salire e farvi ammazzare dai nostri colleghi di sopra, perché col cazzo che ci arrendiamo.- Disse Bael, mostrando il medio ai suoi interlocutori.

 

Gocciolina dei presenti.

 

Considerandoli pazzi, i kami si prepararono a caricare…

Peccato che, l’istante successivo, un incantesimo di teletrasporto forzato li spedì direttamente ai piani superiori…

Eran rimasto solo gli youkai…

-Stolti! Anche senza l’aiuto dei Kami, possiamo battervi. Tanto, abbiamo ricevuto l’immortalità.- Disse il loro capo, arrogante.

Ryu e Bael rimasero invece attratti dalla prospettiva…

-Avversari immortali? Ottimo! Così durate di più!- Disse con un ghigno poco rassicurante Bael.

-E poi, potreste perfino scoprire che non siete poi così … eterni.- Fece Ryu, scomparendo in un’ombra e riapparendo in quella di uno youkai e decapitandolo…

Ve ne erano circa settanta: trentacinque a testa…

Infatti, dopo pochi secondi, tra un fendente e l’altro, i due combattenti iniziarono a lasciare al suolo gli avversari.

-Già finito?- Fece Ryu, insospettito dalla mancanza di anime vaganti.

-Vi… abbiamo detto… che SIAMO IMMORTALI!- Fece uno di loro, rialzandosi… e mostrando al ferita che si richiudeva come niente.

-Davvero? Midori Muken!- Urlò Bael,lanciando’ un’ondata di energia verde sugli youkai… che iniziarono a squagliarsi come neve al sole…

Per poi ricomporsi subito dopo la fine del colpo di Bael.

-Posso provarci io?- Chiese Ryu, rinfoderando la spada.

-Accomodati!-

Ryu mosse velocemente le mani, tracciando in aria uno strano simbolo…

Ai suoi occhi, linee di energia si mossero verso gli youkai… trovando le LORO auree vitali, cercando i punti deboli delle loro anime…

-Morite.- Disse il Cavaliere della Morte, e subito dopo, quelle miserabili creature caddero al suolo… per mai più rialzarsi.

Bael fissò i cadaveri… e voltatasi verso il non – morto, si limitò a dire…

-Però! Ottimo lavoro!-

-Grazie!-

 

Più su…

 

Un gruppetto di Kami era apparso davanti a Hiro e Saber…

E dopo pochi minuti…

 

KK: Non voglio far cadere la FF nel rating VM90, quindi non andrò a descrivere TUTTE le torture fatte dai due sui Kami. Lasciate libere le vostre menti bacate, e che il vostro sadismo faccia il resto, grazie!

 

… parecchi di loro stavano implorando di esser uccisi.

Invano.

Quei due, quando gli giravano le balle, eran più crudeli dell’Hellmaster in persona…

E i discorsi spocchiosi e xenofobi di quelle deità imbecilli li avevan fatti incazzare assai.

-Che ne dici…- Disse Saber, dopo aver spellato per la decima volta un kami -… li accontentiamo?-

-……… no. Raugnut Rusyavuna!- Urlò Hiro, lanciando il più temuto incantesimo demoniaco.

Le povere (?) deità si contorsero un attimo dal dolore… e poco dopo, sei sferoidi di carne decoravano il pavimento della sala.

Da essi, presero ad uscire serpenti tratti dalla loro stessa sostanza, che presero a divorarli…

E le ferite da questi inflitte si sarebbero per sempre rigenerate.

Ondate di dolore presero a diffondersi nell’area, rinforzando i mazoku lì presenti…

-Ok, però mi sa che forse abbiamo esagerato.- Disse Hiro al suo collega.

-Tu dici?- I due si guardarono

-NAAAAA!- Dissero poi in coro.

 

Ancora più su…

 

Le deità scaraventate davanti a Naraku non se l’erano passata meglio: le illusioni dell’hanyou li avevano catapultati in un mondo in cui hanyou e itan (esseri eretici ndKK) non erano ‘marchiati’, un mondo in cui le loro idee razziste venivano prese per quello che erano: delle cazzate.

Poi, dalla tortura psicologica si era passati a quella fisica…

Mutilazioni, squartamenti, cavatura di denti e occhi, artigli arroventati…

Quando il Guardiano del Cocito ebbe finito di ‘divertirsi’, i poveracci non erano più in grado neppure di parlare.

-Maledetto… ibrido… l’Imperatore… vendicherà questo affronto…- Disse il più resistente di loro.

-Ma certo… e tu lo vedrai… ma come parte di me!- Disse il più fetente villain della storia degli Anime, ‘aprendo’ il suo corpo e divorando la deità.

Poi, utilizzando il potere della Maou No Tama (Sfera dei Re Demoni ndKK), rilasciò un’ondata di energia che vaporizzò i superstiti.

-Chissà come se la cava la mia collega qua sopra…- Disse poi a bassa voce, con il suo solito ghigno malefico in faccia.

 

Davanti al Portale…

 

E come da programma, Nemesis si era beccata i tre più forti del gruppo.

Conoscendo i programmi del suo capo, si era limitata a sbarrargli la strada con un campo di forza, per trattenerli lì.

-È inutile… non potrete mai oltrepassare la mia barriera…- Disse la mora agli dei…

“Quest’essere… com’è possibile che sia così forte? Dobbiamo riuscire ad impedire che il traditore venga resuscitato.” Pensò il capo…

-PRENDI QUESTO!- Disse uno di loro, mentre un rosario scarlatto riusciva (miracolosamente) a passare la barriera e a sfiorare Nemesis.

Subito la Dark Angel cadde al suolo, mentre la sua barriera crollava.

Nella sua mente, iniziarono ad agitarsi ricordi a lei sconosciuti…

 

Nemesis’ Mind…

 

Delle immagini che la Dark Angel non conosceva presero a scorrerle…

Una bambina… capelli nero ed occhi verdi come i suoi…

Un gigantesco albero a dominare una città…

Poi, una gigantesca esplosione che distruggeva tutto…

Poi, in mezzo alle fiamme, comparve un’altra se stessa, una donna identica a lei, ma dai vestiti completamente diversi…

-Chi… sei?- Chiese alla donna.

-Il mio nome è Sylpheel Nevis Rada. E sono te.- Disse la sacerdotessa.

-Menti.-

-Non ne ho motivo. Sono qui solo per ridarti la memoria di ciò che dobbiamo essere… la tua vera identità…- Iniziò a dire la donna…

-Non mi interessa.- La interruppe la priest del clan Hellmaster.

-Come?- Chiese l’altra, sinceramente stupita.

-Tutto quello che mi interessa è continuare ad essere al fianco di Phibrizio – sama. Tutto il resto…- disse, mentre puntava un braccio sul suo io passato -… non importa.- Concluse, mentre un’ondata di energia azzurro – nerastra piombava sull’immagine, vaporizzandola.

 

Piano reale.

 

Sotto gli occhi della stupitissima divinità che aveva cercato di bloccare la Dark Angel (NB: i suoi colleghi sono entrati nel Portale), Nemesis si rialzò, togliendosi la maschera…

-No… non è possibile… nessuno si è mai ripreso dal mio usoyume…- Biascicò lui…

-Forse perché non hai mai incontrato qualcuno come me… comunque ti ho fatto un dono: poter vedere il mio volto… e potertene vantare all’altro mondo…-

Prima che il kami potesse reagire, una decina di coltelli d’energia nera comparvero e si piantarono nel suo corpo, riducendolo subito dopo in cenere.

*Master, avete visite…* Comunicò poi al Mei – ou…

 

Dentro al portale, tempo prima…

 

I due Demoni Superiori erano giunti in quel luogo semi devastato dalla battaglia che lì si era combattuta.

Steso lì, con un sorrisino sul volto, vi era il corpo di Homura, Toshin Taisho.

Phibrizio scrutò quel luogo, in cerca dell’anima dell’itan…

Trovandola poco dopo.

-Homura… ho sentito spesso parlar di te.-

Come un’ombra, la figura del Principe Dio della Guerra comparve sopra il suo corpo…

-Chi… siete…? Cosa… volete?- Domandò forzatamente lo spirito.

-Offrirti un lavoro.- Disse Phibrizio…

-Mazoku… qui… io ho la mia pace… voi non potete costringermi… a lavorare per voi…-

-E se ti costringessi? Sai… ho casualmente trovato, mentre arrivavamo qui, alcune anime a te legate… queste qui, ad essere precisi…- Disse il Mei – ou, mostrando nella sua mano tre cristalli…

Cristalli che contenevano le anime di tre divinità: le anime dei guerrieri del Tenkai noto come Zenon e Shien… e quella dell’unica dea che aveva amato Homura: Rinrei.

-Cosa… vorresti fare?- L’ombra iniziò a prendere consistenza… come a voler proteggere i propri cari…

-Oh… solo un appassionante giro millenario nelle mie sale delle torture. Questo se rifiuti la mia proposta…-

-E se accettassi?- Chiese Homura.

-Semplice: mio fratello resusciterà te e il tuo collega con la benda come… semidemoni del suo Clan, mentre io penserò agli altri due… poi voi quattro prenderete a lavorare per me. Mi serve che tu divenga il Guardiano di una delle Porte Infernali.-

-Ne ho sentito parlare…-

-Appunto… e successivamente, per accontentare il tuo desiderio di vendetta… distruggendo il Tenkai che ti ha costretto a questo.-

L’anima non disse nulla. Si limitò a ghignare.

-Ne deduco che accetti…- Disse Phibrizio, mentre riceveva la comunicazione di Nemesis.

E dato il legame tra i due Lords, anche Garv fu informato degli arrivi…

-Ma non porterete mai a compimento una simile eresia!- Urlarono le due divinità entrando in quel luogo, e attaccando i due.

-Si, ceeeerto.- Disse Garv irritato dall’aria di superiorità che li circondava…

Detto fatto, si lanciò sui due… e mentre la prima (più fortunata) se ne volava a cento metri più indietro con il collo rotto, la seconda finiva presa al collo dalla coda del Re Demone Drago.

 

Dieci minuti e circa diecimila cazzotti dopo…

 

-Illusi… tra poco, i miei compagni finiranno di eliminare i vostri patetici servi, e per voi sarà la fine…- Disse quello, nonostante in bocca gli fossero rimasti ben pochi denti (Nd A: La traduzione viene effettuata in diretta), e senza aver perso la sua aria di superiorità.

-Ah, davvero?- Fece Phibrizio, mentre i suoi sottoposti entravano, in tutta calma, in quel luogo.

Questa la faccia del kami: 0.0

-Ma… come…?- Riuscì a biascicare.

-Come abbiamo fatto a battervi? Ci avete solo sottovalutato, megacoglione. E ora, te ne vai all’altro mondo con il mio Garv Flare!- Disse Garv, incenerendo l’idiota.

-Piuttosto Saber… no avevo detto niente torture?-

-Master, uno degli idioti ha avuto la bella idea di dire una frase che ha irritato Hiro… qualcosa del tipo “Siete solo dei lacché dei demoni”, e lui s’è incazzato ed ha cominciato con le torture.-

-Ah…-

 

Gocciolone dei presenti…

 

-Tornando a noi… accetti la mia proposta?- Chiese Phibrizio ad Homura, che spostò il proprio spirito davanti al Mazoku… e inchinandosi di fronte a lui…

 

 

Ok, chiudo qui.

 

COMMENTATEEEE!

 

 

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Capitolo 19
*** Cap. 5, part 4 Ritorno alla vita ***


Cap

 

Lord Martiya, in quanto alla tua domanda “È più forte Sephiroth o Xellos” ti risponderò (giga spoiler, ignorate pure) che i due sono sullo stesso livello.

Topomouse, non preoccuparti: non ci saranno disintegrazioni.

Eternal… è OVVIO che Phibrizio debba, almeno una volta a capitolo, fare il fetente.

 

 

Cap5, Part 4:

 

Ritorno alla vita!

 

 

Mondo ‘esterno’…

 

-Ok, se il cuginetto di Casper ha accettato, adesso io provvederei alle resurrezioni.- Disse Garv.

-Casper?- Fu la domanda ad una voce dei presenti.

Scacciando un gocciolone dalla fronte, Garv andò a piazzarsi davanti al cadavere del semidio, mentre l’anima rientrava (il più possibile) nel suo corpo.

-Solo un avvertimento: farà male… quindi, se senti il bisogno di urlare, fallo.- Disse il Demone – drago a Homura.

Al cenno d’assenso dello spirito, Garv estrasse Extreme Weapon… e la piantò nel corpo del Dio della Guerra.

Una fiammata di potere attraversò il cadavere, rievocandone le antiche energie e resuscitando l’itan.

Che, stoicamente, resistette.

Agli occhi di Garv, la forma astrale di Homura prese a gonfiarsi e a cambiare… formando una forma beast.

“Una tigre. Ecco la forma ideale per un guerriero come questo. Ci sarà da divertirsi.” Pensò il Maryu – ou, mentre anche la proiezione materiale del neo – demone si stabilizzava.

I capelli non erano cambiati, né il volto (anche se il chakra era scomparso).

I vestiti tendevano al nero, adesso, e la lama della sua spada sembrava composta di fiamme nere come le tenebre.

E quando aprì gli occhi, la pupilla era ferina come quella di tutti i demoni… ma le iridi erano entrambe azzurre!

-Umh. È incredibile… mi sento più potente che mai…- Disse il mazoku, esaminando i propri nuovi poteri, sentendo come essi stavano interagendo con le sue vecchie energie da divinità.

-Certo. Ora passo ai tuoi colleghi.- Disse Garv, mentre Phibrizio infondeva energia ad Homura e questi giurava fedeltà a lui… era sì un tipo indipendente, che mal accettava di avere padroni…

Ma la prospettiva di ridurre in cenere il suo Tenkai natio e gli idioti razzisti che lo abitavano era troppo allettante per lasciarsela sfuggire.

E il poterlo fare insieme ai suoi amici e alla donna che amava… bastava ed avanzava il fatto di esser sottoposto a qualcuno.

In un paio di fiammate di potere demoniaco, anche Zenon e Shien erano stati resuscitati.

Ma se il primo non era minimamente cambiato (e che credo, l’ha già un aspetto praticamente demoniaco! ndKK), il secondo aveva ora capelli neri come la notte (niente chakra, ovvio! ndKK) e vestiti parimenti neri.

Quanto alle forme beast…

Per il primo, Garv la modellò a forma di drago nero… poi ‘prese’ l’arma da fuoco che l’ex deità usava, la duplicò, ingrandì gli oggetti ottenuti e li fuse con il corpo dragonesco che era la nuova forma di Zenon.

E per Shien, decise per un qualcosa di più ironico… un enorme serpente dalla testa piumata.

I due si rimaterializzarono svenuti, crollando al suolo.

-Ok, ora tocca alla ragazza.- Disse Garv, interrotto da Phibrizio.

-Se non ti dispiace a lei penso io… sai, per avere delle garanzie.- Ribattè il Mei – ou.

Uno sguardo non proprio amichevole di Homura gli fece capire che era meglio non esagerare.

-Ci andrò piano…- Disse, mentre la sua energia si espandeva… non era una cosa semplice, specie con le limitazioni di LoN, ma ce la poteva fare.

Vide il corpo della dea riformarsi… era stata costretta a diventare umana, ad entrare nei cicli di morte e rinascita di quel mondo…

Ma il suo legame con Homura era stato più forte delle imposizioni dei Kami.

Infatti l’aveva trovata in quella torre, che cercava disperatamente, anche se solo come anima, di tornare da lui.

“Chissà se questa volta, se mi ricapitasse di morire, qualcuno penserebbe a me…” Pensò con un filo di malinconia il Re Nero, mentre Rinrei tornava in vita, quasi identica a come Homura l’aveva conosciuta.

Niente chakra (ovvio… mi stò scocciando di scriverlo ndKK), capelli resi nero – rossastri dal potere demoniaco di Phibrizio, le vesti scurite…

“E la forma beast… se Homura è una tigre, anche lei lo sarà. E i loro destini, ugualmente legati. La morte di uno sancirà la fine dell’altra… e viceversa.”

La giovane sarebbe caduta al suolo, se non fosse stato per la sicura presa di Homura.

-Homura… sei davvero… tu?- Riuscì a bisbigliare, stremata dalla resurrezione.

-Sì Rinrei. Sono davvero io.- Disse lui, cullandola tra le sue braccia.

 

*KK cerca di riprendersi dall’attacco di carie che gli è venuto a scrivere il pezzo.*

 

STINGGGGG!

 

Un’improvvisa sensazione di fastidio sembrò attirare l’attenzione di Nemesis e Saber.

Qualcuno era appena entrato nel nigenkai (Regno Umano ndKK) da cui erano appena arrivati loro.

-Master, a quanto pare i kami vogliono farcela pagare…- Disse Saber, evocando per la prima volta la sua arma personale.

*gocciolina di KK*

Si trattava di una chitarra elettrica, dai colori neri e grigi.

-Ok, let’s rock!- Disse poi il torturatore, pronto alla battaglia.

-Meglio prepararsi…- Disse Ryu, spada in mano, subito seguito dal resto del gruppo.

Una volta spiegata la situazione anche a Zenon e Shien, i due accettarono di unirsi al Clan di Phibrizio, come sottoposti di Homura.

-Tutti pronti? Bene, andiamo a inculare quegli idioti.- Disse Phibrizio mentre evocava Hells’ Gate, la falce dono di Shabranigdo.

 

Fuori di lì…

 

I kami avevano fatto le cose in grande: erano minimo una sessantina, accompagnati da un centinaio di youkai da loro plagiati.

Un campo di energia divina circondava la torre, bloccando qualsiasi forma di teletrasporto…

-Ok, aspettiamo che escano e li disintegriamo.- Disse il capo della spedizione punitiva ai suoi sottoposti.

Peccato che avessero anche loro sottovalutato i loro avversari: i nostri ‘eroi’ non avevano alcun bisogno di fuggire.

Con un gigantesco scoppio, che probabilmente perfino Nataku aveva avvertito, la torre esplose, mentre Garv (nella sua forma di drago rosso a tre teste), Bael (Drago Verde) Zenon (Drago nero / chimera armata) e Hiro (Fenice Nera) piombavano sugli stupitissimi coglioni.

Chi fu fortunato, in quel massacro, furono coloro che rimasero sotto le macerie o creparono SUBITO.

Degli altri… bè, pensate all’Eclisse (in Berserk ndKK) e avrete una vaga idea di quel che fecero mazoku e alleati a quei poveri Kami.

Dopo il massacro, si dovette decidere cosa fare dei cadaveri e dei superstiti (svenuti sotto le macerie della torre che fu il covo di Homura ndKK).

-Possiamo usarli come decorazioni nell’Hellmaster Manor…- Propose Saber, finendo di pulire la sua chitarra, sporcata dalla materia cerebrale di alcuni Kami.

-Io ho un’idea migliore…- Disse Garv, mettendosi a parlottare con il fratello.

Poi riassunse la propria forma beast, mentre Phibrizio richiudeva in una sfera di energia i porelli.

Poi decise di fare qualcosa di peggio.

-Aspetta… -disse, mentre si concentrava sulle anime lì presenti, resuscitando i kami da loro uccisi -…ora rimarrete vivi finché tutto il Tenkai non saprà come, quando, chi e perché vi ha ucciso. Né sbarre né catene vi potranno impedire di far sapere la verità, e né fiamme né lame vi potranno uccidere. E concluso il vostro compito, sarete eterni prigionieri delle segrete del mio maniero.- Concluse sotto gli occhi terrorizzati del kami e quelli compiaciuti dei suoi sottoposti.

-Puoi procedere Garv. Chi non è morto o non viene da un diverso piano dell’esistenza si tappi le orecchie. E se le tappi ORA!-

Garv (in forma Beast) materializzò tre cisterne (quelle da 200 litri ndKK) di acqua…

Si poteva leggere, sulle taniche, la seguente scritta: “ACQUA MINERALE CHIARELLA – LA PIÙ GASSATA DELL’UNIVERSO!

Tutti, intuendo il pericolo, corsero dietro al massiccio corpo di drago a tre teste di Garv…

-Hips… Hyper Air Attack…-

 

BUUUUUUUUUU UUUUUUU UUUUUUUUUUU UUU UUUUUU UUUU UUUUUUU UUU UUUUUUUU UUUU UUUUUU RPPPP PPPPPPP PPPHHH HHHHHHHHH HHHHH HHHHHH HHHHH!

 

Il rutto megagalattico di Garv spedì in cielo (letteralmente) la sfera con dentro i Kami, mentre un paio di montagne, abbastanza sfortunate da trovarsi sulla traiettoria del ‘colpo’ crollarono al suolo, sgonfiandosi come palloni bucati.

-Ops!- Fece Garv, mentre una delle sue teste si chinava imbarazzata, l’altra ridacchiava guardando altrove e la terza si grattava con una zampa.

Il tutto sotto sguardo sconvolto dei presenti, che avevano una trafila di goccioloni da un chilo l’uno sulle zucche.

-Bhè… sarà meglio tornare a casa…- Disse Phibrizio con dei pesanti tic al sopracciglio.

 

Cenni d’assenso da parte dei presenti…

 

Nulla interdimensionale, poco dopo…

 

Il gruppetto di viaggiatori aveva ripassato la dogana (sborsando più che all’andata ndKK), e si stava dirigendo all’uscita per il nigenkai che era la loro destinazione.

-E ricordate…- finì di dire Saber ai quattro nuovi arrivi -… questo posto ha quasi delle orecchie, e basta pensare qualcosa perché essa appaia.-

-Per esempio?- Fece Zenon, scazzato come suo solito.

Neanche il tempo di finire di accendersi la sigaretta, che sopra di loro passò quella che noi lettori del 3° Piano Astrale avremmo riconosciuto come una vecchia locomotiva a vapore, con coda di vagoni al seguito, e la cui motrice aveva una targa con il numero 999.

-Ti basta o dobbiamo vedere qualcos’altro?-

-No no… va benissimo così!- Fecero i quattro novellini, terrorizzati.

Peccato che quel ‘luogo’ li precedette: pochi secondi dopo, Phibrizio iniziò ad essere scosso da attacchi di panico…

Attacchi che potevano esser solo provocati da...

-FIBRIIIIIIII!- Urlarono un gruppo di pazze cosplayanti vari personaggi di Slayers, seguite da un tipaccio vestito da Garv ed un ragazzo vestito in modo assurdo e con uno scrigno di metallo scuro in spalla.

-Oh no, pure qui nooooooooooooo!- Urlò il Mei – ou, filando via alla velocità della luce…

Il tutto sotto lo sguardo sbalordito dei presenti, che si affrettarono a stordire (aiutate dal ragazzo – Garv, convinto con una mazzetta) le pazze, a recuperare il loro capo ed a uscire di lì.

 

Zelas’ Den, la stessa mattina.

 

La Dark lady osservò con aria tranquilla i cinque davanti a lei.

I vestiti ed i capelli rossi (oltre alle orecchie a punta) li identificavano come appartenenti ai clan degli High Red Dragon.

Uno, il capo, era tipo piuttosto inquietante, i cui capelli rosso fuoco e i modi violenti gli avevano meritato il nome di Phiros, ed era il capo dei Draghi Rossi.

Le altre quattro erano delle donne guerriere di quella razza così bellicosa… persino oltre gli standard dei Draghi Azzurri.

-Lady Zelas… in origine noi Draghi Rossi, nonostante gli esempi dei nostri cugini, non avevamo ancora deciso di allearci a Voi… solo…- Disse titubante Phiros.

-Cosa vi ha fatto cambiare idea?-

-Semplice: la Chiave di Efesto ha, giusto ieri, rotto i suoi sigilli… e vi ha designato come sua Portatrice. Ciò ci ha spronato a prendere la decisione finale…- Poi, ancora abbastanza scioccato per la situazione, estrasse da una tasca astrale un gioiello sferoidale, composto da sfere color rubino e argento.

Che subito si diresse verso le mani della Dark Lady, posandocisi…

Zelas avvertì le potenti energie del fuoco, incanalate dal gioiello, fondersi con la sua essenza astrale…

Tra l’effetto del Caos e la nuova fonte di potere, sentì la propria forma Beast cambiare…

“E l’ironia di mammina viaggia di pari passo con le canne che l’autore si fa.” Pensò poco dopo.

 

Gocciolone di KK.

 

-Quindi…- Riprese Phiros -… D’ora in poi, quando ne avrete bisogno, chiamate: i Clan degli Akaryuzoku (Razza dei Draghi Rossi ndKK) si alzeranno in volo per aiutarvi.- concluse, svanendo dalla sala.

Le quattro amazzoni, invece, si teleportarono da qualche parte nell’isola, per prendere a conoscere quei luoghi.

Zelas invece lanciò un silenzioso richiamo ai suoi migliori sottoposti.

*A rapporto. ORA!*

-Non c’era bisogno di urlare…- Fece Xellos entrando nella sala. Come sempre, aveva mascherato la sua presenza, ed era rimasto lì per poter proteggere la sua Master.

“Devo ancora riuscire a capire come cazzo fa a nascondere così bene la sua aura… neppure Phibrizio ci riesce così bene.”

Subito dopo, comparve nella sala Tsume, sempre scazzato…

-Novità?- Si limitò a dire…

 

Poco prima, da qualche parte SOPRA la Wolf Pack Island…

 

Kagura Metallium, nuova demone del Clan, si stava godendo le correnti d’aria che scorrevano sopra l’isola…

“Avevo giurato a me stessa che non sarei mai più stata la schiava di nessuno… bè, questo non si può certo definire schiavitù… in fondo, potevo scegliere” Si disse, pensando agli ultimi eventi “…potevo accettare o restare morta. Bè, sempre meglio lavorare per qualcuno (che, tra l’altro, accetta la tua sete di libertà) che rimanere tra i defunti…” Pensò quella che era la yasha del vento, udendo il richiamo di Zelas.

Il suo corpo, rispetto al passato, non era cambiato molto: facevano eccezione gli occhi (dalla pupilla ferina) e i capelli, la cui treccia ora arrivava fino alle caviglie.

Usando i suoi nuovi poteri, si teleportò nella sala del trono, inchinandosi di fronte alla sua Master.

E subito dopo entrò nella sala un ragazzo biondo dall’aria leggermente efebica.

Alla sua vista, ovviamente, tutti i presenti (Zelas a parte, narratore ed autore compresi) bestemmiarono e calzarono mutandoni in argento anti – stupro.

-Uffa, perché reagite sempre così?- Chiese Lotus, un pò seccato dalla vista degli apparati di protezione.

-Forse perché sei un maniaco allupato e bissessuale?- Fece Tsume senza ironia.

-Ohh lupetto… ma se dici così mi ferisci…-

-Se vuoi ti apro subito la gola, Re dei Lupi. Così ti ferisco ancor di più.- Fece l’altro, mano ad uno dei suoi coltelli preferiti.

-Voi due piantatela, che mi servite interi.- Fece Zelas seccata, espandendo di poco la sua aura.

-Yes Master!- -Sì mammina!- Fu la risposta quasi corale.

-Comunque sia… da oggi abbiamo i Draghi Rossi come alleati, quindi, d’ora in poi, se vedete dei ryuzoku in giro per l’isola, PRIMA di ucciderli chiedete di che clan sono.- Fece la Dark Lady.

-Master… dobbiamo mobilitare anche gli altri nostri alleati?-

-Sì Xellos. Quindi andate a svegliare sia gli Youkai che i lican (licantropi ndKK) che infestano l’isola.- Fece lei, ordinando così ai suoi sottoposti di lasciare la sala.

Che, velocemente, si affrettarono ad eseguire gli ordini: quando faceva così, era perché voleva immergersi nei ricordi… ricordi di un amore passato, ormai perso per sempre…

 

Dragon’s Peak, stesso pomeriggio.

 

Su quel promontorio flagellato dai monsoni, più di mille anni prima si era consumato un puro atto di vigliaccheria: i sicari del Consiglio dei Saggi avevano attaccato i rappresentanti del Consiglio del Secondo Continente (o Consiglio della Gilead).

Lì era morto, combattendo contro ben tre avversari, ferito mortalmente, Khellendros l’Azzurro, Capo del Consiglio della Gilead.

Al centro del cratere vetrificato dall’esplosione finale dei suoi poteri stavano ancora i suoi resti, conservati dalla roccia semifusa che li aveva ricoperti.

Un giovane Azzurro, uno studioso di storia, lo stesso maniaco che, qualche tempo prima, era stato usato come cavia per esplosivi da Valgarv e Jiras (motivo: avances a Philia) metteva su schizzo il panorama…

Quando si accorse di un luccichio sotto una pietra lì vicino.

Sollevata la medesima, D’rel degli Azzurri scoprì con sorpresa una gemma dorata… un Frammento del Caos.

Ricordandosi di quello che Razor aveva fatto con gli Ancestrali, cercò di trovare un buon uso per quell’inaspettato potere che aveva trovato.

“Come” Si chiese “come posso usare questo coso? In che modo potrei avvantaggiare la nostra causa?” Poi l’occhio gli cadde sul cratere…

“Perché no? E va bene, ridiamo alla nostra gente il migliore dei suoi Dhin!” Pensato ciò, cercò di concentrarsi sul frammento.

Scariche di fulmini presero a correre sulle sue mani, convergendo sul frammento…

Una gigantesca esplosione (udibile probabilmente persino al castello Phibrizio) abbagliò tutto ciò che possedeva la vista nel raggio di miglia e miglia.

 

Poco dopo…

 

D’rel sentì, nel bilico tra coscienza ed incoscienza, una massiccia presenza sopra di sé… aprendo gli occhi, gli si parò davanti il colossale corpo di Khellendros l’Azzurro, tornato in vita grazie all’Effetto del Caos.

L’enorme testa scagliosa del Drago si guardò attorno…

E poco dopo un fiume di parolacce abominevoli prese a scorrere, sconvolgendo probabilmente, persino LoN!

-Siete incazzato?- Domandò ironico D’rel, togliendosi le mani dalle orecchie.

-No…- Tuonò la voce di Khellendros, mentre questi riassumeva forma umana -… mi andava di imprecare!-

 

Crollo al suolo di D’rel.

 

-Comunque sia… cosa è successo mentre ero defunto?- Chiese il guerriero, rimettendosi in ordine i capelli.

Capelli azzurrini, ma striati di grigio a causa dell’età. I suoi occhi color del cielo sembravano impazienti di dedicarsi alla lotta, supportati da un fisico gigantesco, superiore persino a quello di Garv.

-Alloraaaa… sarà meglio mettersi comodi, Khellendros – sama, perché c’è PARECCHIO da dire…- E detto ciò, iniziò a raccontare quanto era successo in quel millennio che era trascorso dalla morte dell’Anziano fino alla sua resurrezione.

 

 

Ok, per ora chiudo qui il capitolo…

Ricordatevi di COMMENTAREEEEEEEE!

 

http://www.satyrnet.it/inu/ qui delle informazioni su Inu e Co…

http://www.satyrnet.it/saiyuki/ qui le info su Saiyuki…

http://lacavernadishootingstar.forumfree.net/?t=2559613 e qui sul tipino che litiga con Lotus.

 

 

 

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Capitolo 20
*** Interludio 3: Incontri romantici 2 ***


Cap

Mille grazie ai commentatori.

Si, D’rel farebbe meglio a trovarsi un rifugio antiatomico in cui nascondersi.

Ah, un piiiccolo sondaggio: in futuro i pg delle Ere del Caos incontreranno i Saint (sì, i Cavalieri dello Zodiaco, per voi scimmie che siete cresciute a pane ed adattamenti di AVM ndKK).

Comunicatemi via mail ( killkenny_ba@libero.it ), via mp (per i membri dell’Exa Slayers Word Forum) o tramite i commenti quali Saint volete che NON sopravvivano.

I personaggi di Dessran e Nerea sono © di Ilune Willowleaf, che ringrazio per il prestito.

Ringrazio anche Belial per un’idea presa a prestito da alcune sue Fan Fiction (Tales of Darkside e Avvolto in nubi oscure).

 

Interludio 3:

 

Incontri romantici 2

 

 

Eternal Ice Palace…

 

Camminava, con un passo talmente leggero da non essere udibile, per i corridoi ghiacciati del palazzo del Re Bianco.

Figura algida e impassibile, simile per aspetto alle Koorime (Dame dei Ghiacci ndKK), sembrava non aver alcuna emozione…

La Priest nota come Kanna Grausherr camminava, in quei corridoi perennemente avvolti nei ghiacci, senza una meta precisa.

Era stata resuscitata da Dynast, ma la cosa non la tangeva minimamente.

Così come, in passato, non le era importato di esser una serva di Naraku.

E, a pensarci bene, non ci sarebbe stato da stupirsi: lei era il Nulla.

E al Nulla niente importa.

Né della Vita, né della Morte.

Per lei, le vite che aveva spezzato, gli inganni che aveva aiutato a portare avanti… non importavano.

Non le importava neppure della SUA vita, figuriamoci di quella degli altri.

Però… adesso qualcosa era cambiato. Se lo sentiva dentro.

Il che era strano, vista la sua precedente natura… ma più che normale, vista quella attuale.

I Mazoku erano profondamente diversi dagli Youkai.

E questo si ripercuoteva sull’attuale personalità della Priest.

“Perché” Si chiese poi… “Perché continuo a pensare a quell’uomo?” … mentre le sensazioni che aveva provato al momento di tornare in vita si riversavano di nuovo in lei.

Si era sentita, mentre veniva portata nelle sue stanze…

Protetta.

E felice.

Cosa che, in vita sua, non aveva mai provato.

Come ‘guidata’ da qualcosa, raggiunse la cima del maniero di ghiaccio…

Rimanendo giustamente scioccata: va bene che adesso erano, sia lei che la persona lì fuori, dei Demoni dei Ghiacci… ma cazzo! Allenarsi con la spada A TORSO NUDO nella notte artica, in cima ad un castello di ghiaccio immenso, questo era decisamente fuori da ogni logica!

Tuttavia, dopo lo sconcerto iniziale, rimase imbambolata a fissare lo spadaccino dai capelli d’argento muovere se stesso e la propria spada in armonia con il vento che lì soffiava, ogni singolo fendente rapido come un fulmine e preciso come la morte.

Sembrava una danza di morte, a cui i venti che soffiavano sull’Eternal Ice Palace si univano docili, come per non scatenare le ire dell’ex Soldier.

E la Priest rimase lì per un pò ad osservare i suoi movimenti…

Poi, scuotendo un poco la testa, si riscosse da quei pensieri.

Non erano… salutari, visto il suo attuale lavoro.

-Come mai qui in cima?- Fece il General, rivolto alla Priestess sua collega.

-Passeggiavo.- Fece laconica lei, mentre Sephiroth rimaterializzava su di sé i propri vestiti, sdraiandosi sultetto’.

-Io invece sono venuto qui per allenarmi… e per guardare il cielo stellato.-

-Perché?-

-Io… non mi sono mai interessato molto di quello che mi accadeva intorno: troppo occupato ad essere il soldato perfetto che mio…padre’- Oh LoN, quanta acredine in quella semplice parola! -… voleva, per potermi accorgere di certi particolari della natura… e poi dopo, impegnato com’ero nel tentativo di distruggere il mondo…-

 

Gocciolone del castello, a Valgarv fischiano le orecchie.

 

-Io…- cominciò lei, sedendosi presso lo spadaccino, e volgendo anche lo sguardo al cielo -… “un cielo diverso da quello che conosco… ma posso dire di averlo mai veramente osservato?” penso di esser nella tua stessa situazione… non mi è mai importato nulla di quello che succedeva intorno a me… eseguivo solo gli ordini che il mio precedente padrone mi impartiva… (ETCHIÙ Nd Naraku)-

Detto ciò, chinò un attimo la testa, nascondendo il volto intristito con i lunghi capelli bianchi.

Il Grande Generale, come guidato da un impulso che neanche immaginava di avere (Forse solidarietà? Somiglianza di vite? O… qualcos’altro? ndKK) fece qualcosa d’inaspettato.

Con uno scatto si alzò rapido a sedere… e dopo aver abbracciato la sua collega, si rimise sdraiato, con la Priest dai nivei capelli ancora tra le braccia…

Dopo un istante di sorpresa, Kanna socchiuse gli occhi e si accoccolò addosso al collega.

“Come stò bene… qui.”

 

Deep Marin Castle, mattina successiva…

 

*KK mastica tabacco per riprendersi dall’attacco di carie che gli è venuto a scrivere il precedente pezzo, firma un paio di assicurazioni sulla vita, il testamento e indossa una corazzatura medievale.

DarkKK: Come mai tutte queste precauzioni?

KK: Te le immagini le reazioni dei fan di Sephiroth e Kanna a quel pezzo?

DarkKK:……… prendi anche delle armi…

KK: Bravo, vedo che hai centrato il problema!*

 

In una sala, sotto gli occhi del Mei – ou, Deep Sea Dolphin stava completando i preparativi per poter accedere al sapere dei Libri dei Segreti Proibiti.

Seguendo lo schema dei suoi pensieri, il corallo che componeva quella sala, scelta per l’operazione, prese a modellarsi, formando nella propria struttura una stella a dodici punte inscritta in un cerchio.

Poi, i libri si posizionarono ciascuno su una delle punte del cerchio… e con un comando, la Kai – ou ordinò a quegli artefatti di assumere il loro vero aspetto.

Dove prima c’erano dei libri, ora galleggiavano dodici sfere di cristallo, ciascuna con un suo colore ed una sua aura.

Nel corallo del pavimento si formarono altrettante nicchie, che accolsero le sfere, mentre rune mistiche si aggiungevano alle incisioni.

-Ed ora? Sai meglio di me che i Libri rimarranno sigillati finché non sarà il momento.-

-Oh no Phibrizio… vedi, poco dopo la Kouma, quando i Dorati cominciarono i pogrom contro di loro, i Draghi Oscuri vennero da me, consegnandomi il loro Libro dei Segreti Proibiti. Ecco perché adesso…- Disse Dolphin, mentre estraeva da una tasca sul Piano Astrale un libro nero con le rune rosse -… posso desigillare i Libri… ed accedere al Giardino della Memoria Ancestrale.-

-Parli della dimensione / biblioteca in cui le razze dei Draghi inscrissero la conoscenza dell’Epoca d’Oro? Gli umani la chiamavano anche Enciclopedia Verum… e adesso quel potere è tuo, sorellina… mi sa che dovrò stare attento, in futuro.-

-Preoccupati piuttosto che il tuo nuovo Guardiano del Cocito non decida di far saltare in aria il tuo palazzo.- Ribattè Dolphin a Phibrizio.

-Sorellina… già una volta hai fatto cilecca con questo tipo di previsione… ricordi Seigram?-

-Non rinfacciarmelo. Piuttosto, dopo mi servirebbe il tuo aiuto.-

Mentre parlava, Dolphin trasformò anche l’ultimo dei Libri, la cui sfera andò ad incastrarsi al centro del simbolo precedentemente intrecciato.

Un gigantesco tornado sembrò alzarsi dall’intricato simbolo, e Dolphin vi entrò…

 

Giardino della Memoria Ancestrale

 

La Dark Lady degli abissi osservò incuriosita il luogo in cui il vortice l’aveva trascinata.

Sembrava, come diceva il nome, un immenso giardino…

Decorato, però, da centinaia di monoliti grigi, recanti scritte arcane sulle proprie superfici.

Lei si avvicinò, pronta a ricevere la conoscenza lì iscritta…

-Ferma, Demone! Ferma la tua mano, o dovrò porre fine alla tua vita!- Urlò una possente voce…

Possente almeno quanto il corpo del proprietario.

Il gigantesco umanoide metallico noto come Asgard il Difensore proteggeva da più di cinquemila anni quel luogo… e NESSUNO avrebbe avuto accesso alle memorie da lui custodite.

-Custode, abbassa la tua arma. Io, Deep Sea Dolphin, possiedo le Chiavi del Giardino. Per il potere da esse conferitomi, POSSO accedere alla conoscenza a te affidata!- Ribattè la Dark Lady.

Al che, con un sonoro SDENG!, la mascella di Asgard crollò oltre qualsiasi limite anatomico.

-C – come?- Fece il golem, con gli ‘occhi’ a pizza e le pupille ridotte ad un puntino.

-Hai sentito bene, razza di bestione metallico. Quindi calmati e stà zitto.- Disse Dolphin, mentre iniziava a ‘memorizzare’ quello che le serviva.

Quando ebbe finito, si rivolse al costrutto.

-Asgard, dato che ormai le Chiavi di questo reame sono in mano mia, il tuo compito di Guardiano è finito… io ti offro la libertà… nelle mie fila, ovvio!-

Asgard non riuscì a replicare… se quello che la demone diceva era vero (e lo era, perché solo con tutti i Libri dei Segreti Proibiti si poteva accedere a quel luogo), lui non aveva più uno scopo…

Il compito che i suoi creatori gli avevano dato era molto semplice: proteggere quel luogo finché qualcuno degno non fosse giunto a reclamare la conoscenza da lui custodita.

Ed ora che quell’evento si era verificato… cosa ne sarebbe stato di lui?

-“In fondo… che motivi avrei per NON accettare?”… come desideri, Deep Sea Dolphin, Kai – ou.- Disse il gigantesco essere inchinandosi.

 

Deep Marin Castle, poco dopo.

 

Phibrizio non fu troppo stupito nel vedere Dolphin uscire dal vortice accompagnata dal custode del Giardino.

Con la confusione che aveva permeato la realtà, il fatto rientrava nella normalità più totale.

-Ok sorellina. Ora che hai il grezzone dalla tua, mi puoi dire a che ti serve il mio aiuto?-

-Semplice fratello. Mi serve che tu mi aiuti a recuperare (e resuscitare) un’anima su cui ho messo gli occhi.-

-Per me va bene… ma come ci arriviamo da quell’anima? Perché non ti saresti rivolta a me, se non si trovasse in un’altra realtà.-

-Uno pseudo – piano di realtà, a dirla tutta… inizia a concentrarti, che la strada per il Kage no Kai (Regno delle Ombre ndKK) è lunga.- Disse la Lady degli oceani.

 

Gocciolina dell’autore

 

Da qualche parte sulla costa del Continente Esterno, stessa mattina.

 

In una grotta nascosta agli occhi di tutti, avvenivano, da un paio di secoli a quella parte, degli incontri clandestini tra un paio di creature plurisecolari.

Un ragazzo, apparentemente umano (la sua natura demoniaca veniva tradita da un paio di cornini neri e da una coda frecciata che guizzava dietro di lui), lunghi capelli neri ed occhi color dell’ossidiana, stava TENERAMENTE abbracciato ad una sirena (!) dagli occhi azzurri ed i capelli nero – azzurrini.

La lunga coda di lei era immersa in acqua, e il fatto che non ne volesse uscire dovrebbe far capire a noi lettori che forse, tanto sirena non era…

 

*KK guarda un poco speranzoso i lettori…*

Lettori:……

*Speranze infrante come al solito.*

KK (gocc):Azzo, più tardi di Gourry quando si parla di magia…

*KK ignora i lettori idioti e riprende a narrare*

 

… si trattava, infatti, di una demone del clan Deep Sea, che andava SEMPRE a trovare il suo amante…

 

KK (con le armi dei due alla gola): o forse sarebbe meglio dire compagno…

 

 …emh cioè compagno.

-Ne – chan, io… mi spiace, ma ho paura che mi abbiano scoperto… temo che non… potrò più incontrarti…- Fece il giovane.

-Ma… potresti chiedere asilo a Lady Dolphin… lei ti proteggerebbe…-

-Neppure lei potrebbe fermare la furia del Re Nero…- Detto ciò, la abbracciò nuovamente…

Sarebbe stato doloroso separarsi da lei, ma era l’unico modo per metterla al sicuro dalla vendetta del suo ex padrone.

Con la morte nel cuore, si accinse a teletrasportarsi schermando il teletrasporto…

Quando si accorse che qualcosa stava bloccando il Piano Astrale.

“Maledizione! Qualcuno agli ordini di Phibrizio mi deve aver beccato!” Pensò il Demone, facendo comparire la sua falce, Lethal Moon, e preparandosi a vender cara la pelle.

Nerea s’incupì, percependo anche lei il blocco… evocata la sua arma, un arpione color azzurro cupo, si preparò anche lei a combattere, e al diavolo gli ordini.

Certo, per quel che il suo aiuto poteva valere… finché rimaneva in acqua, la maledizione di LoN al suo clan non si manifestava… ma una volta fuori, sarebbe stata completamente indifesa.

Una massiccia figura, ammantata in un mantello scuro, comparve nella caverna…

E senza dire nulla, si avventò sui due, cercando di colpire il moro con un braccio simile a quello di un Drago.

 

Lettori: Braccio da Drago? Ma…

KK: Sssst! No spoiler please!

 

Colpo parato subito dalla falce del Demone. Una raffica di potere emessa dalla sua corrispondente del Clan Deep Sea costrinse l’aggressore ad indietreggiare… o almeno ad allontanarsi dai bordi rocciosi dell’insenatura di quella grotta.

Poi l’ex Priest del clan Hellmaster si lanciò in un corpo a corpo con il suo avversario, in modo da dare il tempo a Nerea di fuggire di lì.

Dopo alcuni scambi di colpi, il misterioso tipo si mise a ridacchiare…

-Bene, a quanto pare non hai perso il tocco, Cerberus Hellmaster… o dovrei chiamarti con il tuo nome umano, Dessran?- Fece, scoprendo il proprio volto: davanti ai due sorpresissimi amanti vi era Garv Chaos Dragon, sogghignate e in forma semidraconica.

Istantaneamente, la pressione dei due crollò sottoterra.

-Ok. Quanti secondi ci restano da vivere?- Fece Dessran.

-Dipende da te. Io avrei bisogno di qualcuno di fidato che faccia da ambasciatore del mio Clan presso Dolphin. E, scoperto che eri vivo, ho voluto scoprire di persona se ti fossi arrugginito o meno.-

-E cosa ci guadagno?-

-Oltre all’evitare che il mio infernale fratellino rompiballe ti macelli in maniera truculenta? Bè, potrai farti vedere in giro senza dover stare attento ad eventuali sicari, potrai vedere tutto il tempo la tua bella sirena qui presente e sarai al riparo dagli scatti d’ira di Phibrizio.-

-GLOM! … mi sa che mi conviene accettare… sono al vostro servizio, Lord Garv.- Fece il Demone, inchinandosi. Meglio andar a lavorare per il Signore delle Guerra che finire i propri giorni sotto le cure di Phibrizio.

-*grin* Ottima scelta…-

Una rapida infusione di energia demoniaca, ed il moro passava sotto il clan Chaos Dragon.

-I tuoi impegni come ambasciatore cominciano da adesso. Quindi, dopo che tu e la tua fidanzatina avrete finito, fila al Deep Marin Castle.- Fece poi Garv, sparendo per tornare al suo maniero.

Se non si sbagliava… ci sarebbero stati dei casini ENORMI…

************* Qui inizia un cameo di Ilune Willowleaf ********

 

Garv se n'era appena andato.

Dessran e Nerea erano ancora, armi in mano, l'uno in piedi nella grotta, l'altra mezza in acqua.

Fecero sparire le armi, e il moro si sedette sul bordo dell'acqua.

-A quanto pare, oggi sono DANNATAMENTE fortunato...- sorrise, mentre Nerea, con un paio di colpi di coda, si accostava a lui, posandogli la testa in grembo. Dess si chinò per baciarla, dolcemente, sulle labbra.

-Lord Garv ha detto che sarai il suo ambasciatore presso lady Dolphin. Ambasciatore? E per cosa? Lord Garv è sempre stato in buoni rapporti con la mia signora...- mormorò Nerea, gli occhi socchiusi. Le dita di Dessran che le pettinavano i capelli erano delicate, e le trasmettevano sensazioni deliziose.

-Se devo essere sincero, meditavo già da tempo di mettermi al servizio di Lord Garv. Poi l'Hellmaster ha trovato il modo di ucciderlo, e quindi ho preferito continuare a tenermi nascosto. Ma con tutto questo macello che sta succedendo ultimamente, sapevo che non sarei potuto restare celato a lungo. - scivolò in acqua assieme alla sua compagna.

-Allora tutto sommato ti va bene, non essere più un libero...- chiese Nerea, slacciando la fibbia d'argento che tratteneva le due cinghie di pelle sul petto di lui. La fibbia un tempo aveva uno stemma, ma esso era stato raschiato via con cura. ora, sull'argento riluceva quello del Chaos Dragon.

-Essere un libero può essere bello: nessuno a cui ubbidire, nessuno a cui fare da fattorino... ma alla lunga, è stancante non avere un vero rifugio a cui tornare, un padrone che, se anche ti fa lavorare dannatamente tanto, ti garantirà un minimo di protezione... Insomma, ero abbastanza stufo. Specialmente perché dovevo stare sempre nascosto intanato, come un sorcio in una casa di gatti, con i demoni dell'Hellmaster in giro. Non era piacevole...-

La faccia contrita di Dess era talmente comica che Nerea rise.

-Come sei melodrammatico!-

-Spiritosa. Comunque, a parte l'infarto che avrei preso se avessi ancora un muscolo cardiaco che possa infartarsi quando lord Garv si è rivelato, beh, non posso lamentarmi. la cosa più bella, è che proprio per motivi di lavoro, potrò stare MOLTO a lungo con te...- terminò Dess, preferendo baciare la sua ragazza, piuttosto che perdersi in discussioni.

-Mmm... davvero fantastico, già...- fu l'ultimo commento di Nerea. Difficile capire se riferito alla notizia del lungo tempo da trascorrere assieme, o al bacio appena ricevuto.

 

Lascio ai lettori pervertiti il compito di immaginare cosa possono fare un paio di demoni con la passione per certe cose carnali con un'oretta a disposizione, anche per non far venire la carie e il diabete a KillKenny...

************* end cameo**********

 

Ok, commenti please!

 

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Capitolo 21
*** Cap. 6, part 1: In the Shadows ***


Qualcuno chiede quando si muoveranno le Forze del Bene… teoricamente si sono GIÀ mosse (vedi Cavalieri di Ceiphed e Draghi Cromatici), ma state tranquilli, vedremo i rappresentanti ‘ufficiali’ tra un capitolo.

 

 

Cap. 6; part 1

 

In the Shadows…

 

 

Dragon Dungeon, poco dopo

 

-Ok, cosa stà per succedere?- Chiese Garv alla sua Priest, che, a quanto pareva, possedeva un poco di dono precognitivo.

-Semplice: quegli idioti al soldo del Consiglio stanno per ripetere qui la loro performance dell’Hellmaster Manor. Compreso il finale.- Disse Philia al suo capo.

-Al solito, fantasia zero, vero?- Fece Valgarv scocciato.

-Bha, sarà per la merda che gli infasa il cervello…- Fece Zanafer.

-Era “La merda che gli INTASA il cervello”- Fece Valgarv

-Quello che è!-

-Piantatela. Tanto anche un mega – sigillo non ci farà nulla. Specie ai nostri alleati e a Gabriel.-

Come a confermare le parole del rosso, il sigillo mistico calò di nuovo… anche se, stavolta, erano le aure di Vrabazard e Valwin ad aver colpito il Dragon Dungeon…

-Come volevasi dimostrare.- Disse Razor scocciato da quella grana. -Piuttosto, Cerberus si nascondeva davvero in quella grotta?- Fece l’ex mercenario al suo capo.

-Certo. Mi spieghi come sapevi che era ancora vivo?-

-Semplice: Saber mi disse che non aveva beccato la sua anima tra i defunti. E adesso, dato che avevamo ragione, Phibrizio ci deve un fracco di soldi.-

-Come? Mi stai dicendo che il rompipalle sapeva che Dessran era ancora vivo?-

-No, lui affermava che era morto, e che, dato il buonismo di cui è affetto, la sua anima non si trovasse negli Inferi. Io e Saber sostenevamo il contrario: lui per l’assenza di tracce sui Piani Spirituali, io perché avevo beccato il suo odore…- Concluse il mercenario ghignando.

-Piuttosto…- Fece Valgarv ai presenti -… cose ne facciamo degli scocciatori in arrivo? E a cosa ci serve un ambasciatore? Noi e la Regina degli Oceani non siamo mai stati in pessimi rapporti, anzi!-

-Per i Draghi Idioti aspettiamo che arrivino più vicino e poi li friggiamo.- Disse Garv, ordinando ai membri del Clan (ed agli alleati) di prepararsi a compiere la loro strage quotidiana. -Quanto all’assumere un ambasciatore… in futuro, e lo so perché ho visto uno sprazzo delle visioni di Dolphin, lei ed il suo Clan affronteranno certi avversari, e avranno bisogno di qualcuno che sia immune alla maledizione di LoN. Solo il General (che si beccheranno tra poco) ed Asgard il Difensore? Non basterebbero, ed i loro alleati draconici non potrebbero di certo competere con Angeli e Deità. Ergo, mi serviva una scusa per far entrare un alleato abbastanza forte nelle loro fila.- Concluse il Demone, assumendo la sua forma semidraconica e iniziando a dirigersi verso le uscite.

 

Più distante (e parecchio più in su)…

 

Uno stormo piuttosto grande, ma non più di quello annientato da Bael e dai suoi sottoposti sopra le sabbie del Deserto della Distruzione, stava volando a tutta forza verso la fortezza di Garv.

-Ok, se riusciremo ad esser abbastanza rapidi i loro ‘rinforzi’ non potranno sorprenderci.- Disse il capo, tremante come il resto dello stormo.

-Sorpresa!- Fece un’ironica voce sopra di loro. Con un curioso colorito a righine blu, i Draghi Dorati alzarono le testa, solo per incontrare lo sguardo divertito del Dragonslayer Xellos Metallium.

-Ed ora… fate ciao ciao alla vita, idioti!- Disse il Prete Dispettoso, caricando un poco del suo potere sulla punta del suo dito, interrotto da una musichetta che iniziò a diffondersi nell’aria.

 

KK: Ok, mettetevi nelle cuffie la Cavalcata delle Valchirie, grazie!

 

Con dei tic alle sopracciglia, Draghi e Demone si voltarono verso la direzione da cui proveniva la musica…

Solo per vedere una massiccia figura azzurra, grande più delle montagne, bucare (letteralmente) le nubi, portandosi alla loro quota.

Khellendros l’Azzurro, Re dei Draghi Azzurri, entrava da campione sul campo di battaglia, mettendosi in coda alla formazione.

Sulla sua schiena, incatenati a ceppi di fulmini, stava un’orchestrina di demoni, che stava suonando freneticamente.

 

Gocciolone dei presenti.

 

-Sayonara idioti!- Fece il suo vocione, mentre scariche azzurrine si accumulavano nella sua bocca…

 

I presenti nel raggio di un paio di chilometri indossano occhialini neri di protezione

 

-Tenrai Shikiken!- Urlò Khellendros, rilasciando un torrente di fulmini azzurrini sullo stormo… o meglio, ex – stormo, visto che di circa duecento, ne erano rimasti tre (di cui due gravemente ustionati).

I rimasugli dello stormo, vista la piega che avevano preso gli eventi, si teleportarono via da quel luogo, prima che Xellos Metallium ponesse fine alle loro sofferenze (o le aumentasse in maniera esponenziale, decidete voi)…

Meglio i rimproveri dei propri superiori o persino la morte, che finire fatti a pezzettini dallo Sterminatore di Draghi o dal Guerriero Azzurro.

Neanche 5 secondi dopo la fuga dell’ex stormo di ‘suonatori’, trasformatosi in stormo di suonati, Garv apparve di fronte a Xellos e Khellendros (NB: l’orchestra di demonietti è stata lasciata libera di filarsela), dato che Gabriel ed un paio di Ancestrali avevano, in un impeto di noia, combinato le forze per spaccare il sigillo.

-Xellos, chi cazzo ti ha chiesto di intrometterti? Ci hai rovinato il divertimento!-

-Garv – sama, lei sa benissimo qual è la regola fondamentale per vincere una battaglia.-

-Certo: fare…-

-…QUELLO CHE IL NEMICO NON SI ASPETTA.- Proruppero praticamente tutti gli abitanti del Dragon Dungeon in coro, per riflesso condizionato.

 

*Gocciolina di Garv*

 

-Appunto. E chi si aspetterebbe mai che qualcuno venga ad aiutarvi?-

La domanda non necessitava di alcuna risposta.

NESSUNO si sarebbe mai azzardato a PENSARE di andare in aiuto ai guerrieri del clan Chaos Dragon: al massimo, erano i loro AVVERSARI ad aver bisogno di soccorso… o delle estreme unzioni, se erano fortunati.

-Ora che hai chiarito il motivo per cui hai voluto venire qui a far cagarsi sotto quei coglioni ingialliti, te ne andrai prima o dopo che ti avrò ficcato Extreme Weapon in culo?- Disse il rosso incavolato perché gli avevano tolto dei promettenti sacchi da pugile.

Intuendo che il Demone Superiore NON scherzava, Xellos si affrettò a tagliare la corda prima che Garv mettesse in atto le sue minacce.

Arrivati al suolo, Khellendros riassunse la sua forma umana… e si vide davanti un certo Killer di nostra conoscenza… un pelino incazzato.

-Oh, salve nipote. Passate le crisi isteriche?- Fece il gigantesco guerriero al più pericoloso drago mercenario della Penisola.

-Male, ma grazie vecchiaccio. Ora potrei sapere cosa cazzo ci fai di nuovo tra i vivi?- Disse quello con voce PERICOLOSAMENTE incolore.

-Oh bè, un bravo giovanotto ha pensato di farmi resuscitare…-

-Ok. Chi è il morituro coglione?-

-Mi pare si chiami D’rel…- Fece noncurante Khellendros, che non aveva mica capito che il nipote era appena diventato una macchina omicida ambulante.

E senza dare il tempo al suo capo di replicare, Razor Chaos Dragon, Killer del Clan, si teleportò seguendo l’aura di D’rel.

-Merda… VALGARV! Te e Mirei seguite il pazzoide ed impeditegli di ammazzare quell’idiota… quanto a voi, potrei sapere perché siete qui?-

-Semplice… mi è stato detto che il mio Clan si è alleato a voi. E siccome non mi garba tanto, voglio mettervi alla prova.- Fece il Guerriero Azzurro, evocando la sua ascia preferite, un incubo di acciaio grande come un uomo normale.

-Per me va bene… INIZAMO!- E senza perder tempo, il massiccio Demone dalla rossa chioma si lanciò sul suo gigantesco avversario.

Ora, va detta una cosa: Garv, quasi sempre, guardava i suoi interlocutori dall’alto verso il basso per il semplice motivo che la sua stazza era superiore a quella della maggior parte dei Mortali.

Ma nel caso di Khellendros era costretto a guardare in alto, dato che la forma umana del Drago era persino più grande di lui!

Dopo qualche minella (leggasi: sberle e/o botte da buttar giù un muro al primo colpo) da parte di entrambi, Khellendros capì che quello era un guerriero di tutto rispetto…

Pertanto, riassunse le sue sembianze da Drago e iniziò a ricaricare il suo colpo più potente…

 

*KK: Mettersi DI NUOVO gli occhialini scuri, please!*

 

-Tenrai Shikiken!- Urlò il gigantesco Drago, colpendo il punto in cui si trovava in quel momento Garv…

Per evitar di causare grossi danni a chi non c’entrava con quello scontro, lo aveva lanciato a potenza ridotta. E fu quello il suo errore.

Al diradarsi del polverone, Garv era un pò bruciacchiato, ma ancora intero, anche se ansimante.

-“Merda! Se me l’avesse tirato contro a piena potenza, come ha fatto con i coglioni dorati, ora sarei fritto! …Bè, adesso tocca a me stupirlo!” Ottimo colpo, ma vediamo come lo gestisci TU!- detto ciò, Garv assunse la sua forma Beast, e intorno alle sue bocche si raccolse un bel pò di energia… -Tenrai Shikiken!- Urlò la voce di Garv, sotto gli occhi stupitissimi di Khellendros, che si vide piombare addosso la versione demoniaca del suo stesso colpo letale!

Ridotto ad una quasi – crocchetta, Khellendros atterrò malamente al suolo, iniziando a riassumere forma umana e a curarsi con i suoi poteri.

-Ahahaha… incredibile, sei il primo a riuscire a stupirmi! Una curiosità… chi è l’idiota che ha trasmesso ad un Demone come te gli insegnamenti della Gilead?-

-Bè, mi hanno iniziato al vostro addestramento per il semplice fatto che sono un Demone – Drago. Il fatto poi che abbia spaccato la faccia ad una decina di cosiddetti validi guerrieri da solo ha contribuito a ridurre le proteste.- Fece Garv, ritornato alla sua forma umana e ghignante come suo solito.

Il Re Drago Azzurro era un valido avversario. Adesso capiva, dopo essersi pestato con lui, perché Razor, pur odiandolo come persona, lo stimava tutt’ora come guerriero.

Sarebbe stato divertente fare un combattimento SERIO con lui. E sarebbe stato ancor più esilarante assistere ad un suo scontro con un’altra torma di Dorati.

-Ah. Comprensibile… piuttosto, mi è stato detto che gli Ancestrali vennero sterminati… ora, conoscendo gli idioti che compongono il consiglio dei cosiddetti Saggi, mi pare QUASI plausibile…-

-È fin troppo vero, invece! Mio figlio (adottivo) Valgarv fu l’unico superstite di quella strage, e Razor uno dei testimoni diretti di quella carneficina.- Fece lugubre il Dark Lord.

E il Blue Dragon Lord di fronte a lui comprese al volo che non era uno scherzo.

Da D’rel, che in gioventù era stato suo allievo, se lo sarebbe anche potuto aspettare…

Ma da quel guerriero dalla rossa chioma che aveva di fronte?

“No. Questi non sono gli occhi di un bugiardo. Di un assassino, di un combattente… ma non di uno che inganna per mestiere. Pensò il guerriero, porgendo poi la mano a Garv.

-A quanto pare, saremo alleati. *evilgrin*-

-E che i Dorati possano farsela sotto al saperlo.- Rispose il rosso, stringendo in una morsa d’acciaio la mano del suo interlocutore… stretta subito ricambiata a pari intensità dall’altro, ovvio!

 

*KK inizia a vender biglietti per il Massacro del Consiglio dei ‘Saggi

KK: E passiamo a vedere cosa combinano Dolphin e Phibrizio*

 

Kage no Kai, tempo ignoto.

 

Ogni sotto – Piano di esistenza era diverso da tutti gli altri.

E il Regno delle Ombre (o Kage no kai) era uno dei più complicati di tutta l’Esistenza (o Multiverso).

In un primo strato (che agli occhi dei demoni appena arrivati e dei ‘residenti’ era come un cielo buio e senza stelle) dimoravano le anime di quei poveri sventurati spediti lì da particolari incantesimi / rituali.

Cosa comune a tutti gli ‘strati’, era il semplice fatto che le speranze ed i sentimenti più positivi sparissero con una rapidità incredibile.

Lo strato successivo era simile ad una città, sterminata ed oscura.

Improvvisamente, mentre invisibili scendevano nelle strade, Dolphin si portò una mano alla testa.

*Maledizione… il potere di questo posto stava quasi per colpirmi… *

*Calmati, e cerca di pensare in modo aggressivo.* Le rispose il fratello. *Anche se, con la tua aria da sirenetta innocente, non penso che tu possa riuscirci.*

*TI FACCIO VEDERE IO QUANTO POSSO ESSERE AGGRESSIVA!* Urlò telepaticamente lei al fratello, scassandogli i ‘timpani’.

*Ecco, continua così.* Finì il Re Nero, mentre si avviavano per quelle strade buie e sporche.

Grazie alla carica oscura che emanava il loro obbiettivo, non avrebbero avuto il minimo problema a trovarne le tracce…

Il problema era che dovevano scendere di uno ‘strato’ (simile a delle catacombe), e ancora non si trovava!

-Mò mi sono incazzato…- Fece Phibrizio, visibile e arrabbiato come non mai (al che conviene suicidarsi: si soffre meno e si fa prima), afferrando un abitante di quel luogo, simile ad uno zombie.

-Dimmi dove posso trovare questo tipetto, e alla svelta!- Disse alla creatura, mostrandogli un’immagine della sua ‘preda’.

I mugugnii terrorizzati della ‘cosa’ fecero capire al Mei – ou che l’essere aveva recepito il messaggio.

Seguendolo, i due Dark Lord (NB: anche Dolphin si era scocciata di esser invisibile) raggiunsero quello che sembrava un portale simile ad un pozzo.

-LÌ SOTTO?!?- Urlò stupito Phibrizio: il loro ‘bersaglio’ doveva esser bello rognoso, se avevano creato uno ‘strato’ apposta per lui!

Cenno d’assenso del porello.

-Bene. Lascia che ti… liberi dai tuoi problemi.- Concluse il moro, disintegrando la loro ‘guida’.

-Era proprio necessario?-

-No, ma mi andava di farlo.-

 

*Gocciolone dei lettori*

 

-Vabbè, scendiamo e recuperiamo quel pazzoide.- Fece Dolphin scacciando il gocciolone dalla sua testa.

All’interno del portale, si trovava uno spazio simile ad un deserto, spazzato da tempeste, in cui vi era un perenne crepuscolo…

Seguendo le onnipresenti tracce di aura maligna, arrivarono presso una duna…

-Qui sotto.- Fece Phibrizio, usando i suoi poteri per spazzar via la sabbia ed isolare la zona dal vento.

Dolphin vide sotto di sé uno sferoide di vetraccio opaco, al cui centro vi era una forma scura.

-Ed ecco un’altra grana… vediamo di sbrigarci!- Fece la Dark Lady, colpendo con il suo tridente lo sferoide…

Non l’avesse mai fatto: in pochi secondi, dalla crepa fuoriuscirono abbastanza bestemmie da sconvolgere perfino Phibrizio!

 

Dopo lo sfogo delprigioniero’…

 

-Credo di capire perché si è creato questo affare di vetro: a furia di provare odio e rabbia, quel tipo ha emanato abbastanza energia da fondere la sabbia intorno alla sua cella.- Fece Phibrizio dopo essersi sturato el orecchie.

-LoN – sama, non ho mai sentito tante parolacce! Neppure quando alla riunione di mille anni fa Zelas si è rotta un’unghia!- Disse Dolphin altrettanto stupita.

-Iniziamo a tirarlo fuori…- Detto ciò, il Mei – ou tirò fuori dalla prigione vetrata un massiccio sarcofago, ricoperto (letteralmente) di sigilli di varia natura.

Normalmente, si sarebbe concentrato, avrebbe focalizzato el sue arcane energie e avrebbe disintegrato i sigilli.

In quel momento, invece, seguendo il suo sadico senso dello humour, si limitò a piegarsi vero il sarcofago.

-Sigilli? Se non ve ne andate, vi faccio sentire il repertorio di barzellette di Garv.-

Al che i sigilli fremettero e con delle urla di terrore svanirono nel nulla.

 

Goccioloni multipli dei presenti.

 

-Ok, ora vediamo di tirar fuori questo piantagrane…- Fece Dolphin, ormai assuefatta a quelle scene, mollando un calcio al coperchio del sarcofago.

Che subito si aprì, facendo uscire uno spirito…

La pelle abbronzata, gli occhi color delle ametiste pervasi da una leggera traccia di follia, ed i capelli bianchi sparati in tutte le direzioni contribuivano a NON rendere rassicurante il suo aspetto.

-Yami Marik, presumo.- Fece Dolphin allo spirito.

E a voi cosa ve ne frega? Disse lo spirito, facendo seguire allo scatto altre duemila parolacce.

-*sweatdrop* Peggio che parlar con Garv quando gli girano…- Fece Phibrizio, prima di far provare allo spirito le gioie di una scarica da 10.000 Watt (o Maledizione Cruciatus per i fan di Harry Potter™ ndKK).

-Ora che mio fratello ha ristabilito una certa calma, potresti stare a sentire la mia proposta?-

*gocciolina* Ok, cosa volete?

-C’è che ho acquistato la tua anima. Ergo, adesso mio fratello ti resuscita e te ne vieni con me tra le mie fila senza rompere il cazzo.-

 

*Gocciolone dei lettori*

 

-Un pò più di tatto no, eh?- Fece Phibrizio, preoccupato. Poi, telepaticamente allo spirito *Fai meglio ad accettare: non bisogna MAI contraddire una donna in… stato interessante.* Detto questo, Phibrizio preparò la falce.

 

*Gocciolina dello spirito*

 

V- va bene…

-Benissmo. Ora stà fermo che ti resuscito… ah, se vuoi urlare, FALLO!-

E così la falce carica di potere demoniaco di Phibrizio colpì lo spettro, iniziando a resuscitarlo…

Il corpo si riformò rapidamente.

Con i dovuti cambiamenti post – rinascita. Certo, i vestiti (Jeans stinti, maglia scura, tonnellate di fascette metalliche ad un braccio, collo ed avambracci) ed i capelli (in un’acconciatura che contraddiceva le leggi della fisica) erano rimasti immutati, ma gli occhi color ametista ora avevano la tipica pupilla ferina, e la chioma antigravità arrivava ora fino alle gambe, mentre le fascette metalliche erano ora color nero attraversate da rune rossastre. -Umh… fantastico! Con questo potere, potrò vendicarmi del Faraone e di quegli idioti dei suoi amichetti!- Disse il neo – demone.

-Scordatelo.-

-COOOSAAAA?!?òó-

-Ripeto: scordatelo. Dimenticati quei tipi, perché faresti ogni volta la stessa, identica fine.-

-E se a dirlo è la mia cara sorellina, puoi star certo che ha ragione: ci azzecca il 99,99% delle volte…- Fece Phibrizio sconsolato.

Yami Marik, a sentire che non avrebbe potuto vendicarsi, iniziò a rabbuiarsi…

-Anche se non ti potrai vendicare, io ti offro comunque un posto di rilievo nelle mie fila. E più potere di quanto avresti potuto immaginare nella tua precedente vita.- Aggiunse Dolphin per bloccare sul nascere una nuova scarica di bestemmie.

Alle parole della Dark Lady, una scritta al neon si accese (metaforicamente) negli occhi di Marik… e la scritta era POTERE ASSOLUTO.

-Dove devo firmare?-

 

GOCCIOLONE COSMICO dei presenti.

 

-… Inginocchiati davanti a me e giurami fedeltà.- Fece la Dark Lady, dopo aver infuso il neo – demone di energia demoniaca.

-Sono ai vostri ordini.- Fece quello, inchinandosi di fronte alla sua padrona.

Mentre diceva ciò, lo spazio intorno a loro tremolò come una candela consumata, svanendo e lasciando posto ad una camera dalla pareti in pietra, non dissimile dalle catacombe da cui erano arrivati.

-Questo posto stà andando in pezzi… ed è logico, dato che era stato creato per tenerti chiuso qui… meglio filarcela.- Fece Phibrizio, iniziando a risalire le scale.

Usciti dal Kage no kai, si diressero verso il loro piano di esistenza… verso la loro casa.

 

 

Glossario:

Tenrai Shikiken (Trad: Colpo d’Energia Letale del Fulmine Celeste): La tecnica più potente di Khellendros, che unisce l’arma a soffio dei Draghi con una quantità di energia spirituale di poco inferiore a quella emessa da un Dragon Slave. Dato il contraccolpo energetico di questo colpo, Khellendros lo usa solo nella sua forma di Drago. Garv lo ha appreso grazie agli insegnamenti della Gilead appresi durante la faida con Phibrizio, ma non si sa se lo possa usare anche mentre è in forma umana.

NdKK: Un anime fan che conosco ha detto che il colpo ricorda il cannone ad onde della Yamato… e gli ho risposto che la cosa è voluta!

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Capitolo 22
*** Cap. 6, part 2: Cosa combinano i Draghi? ***


Cap

Risposte ai commenti:

Reina, a causa della sua doppia natura (Demone e Angelo) Nemesis non ha una forma Beast, né ha l’Augoeides (l’equivalente della Beast Form presso gli Angeli). Tuttavia, l’energia che le deriverebbe dall’una e dall’altra la può impiegare direttamente, senza perder tempo ad evocare il suo “aspetto reale”.

Lord Martiya, i Draghi Elementali non si suicideranno: saranno SEMPRE convinti della loro superiorità (vedi presente capitolo)… tranquillo, all’altro mondo ce li spedisco poi io!

Topomouse, so benissimo che in D&D i Draghi Cromatici sono schierati con ilmale’, ma qui si parla di Slayers, dove i Draghi sono identificati (generalmente) come forze della Luce.

Grazie mille a Supremo Maestro Ramas per aver commentato… sì, la complicatezza è, molte volte, una delle mie carte vincenti. Lieto che l’apparizione di Yami Malik sia stata apprezzata da te e da Eternal Fantasy (a cui ricordo che il Dark Summoner, a differenza della versione letta come Beta reader), non è moro, ma sfoggia un’acconciatura più chilometrica (alla Sephiroth, per capirci).

Ancora grazie a Tsukino Chan per il tifo scatenato…

Dolente invece di deludere con un piccolo spoiler le aspettative di Sevichan: i Draghi Elementali non saranno soli. PURTROPPO!

Grande novità nel capitolo: Nikolaj farà il suo ingresso in scena. Dynast dovrà iniziare a preparare i pannolini.

E grazie alla beta reader Ilune Willowleaf, ecco una fan art su Nikolaj…

http://www.deviantart.com/view/29707623/

 

 

Cap. 6; Part 2:

 

Cosa combinano i Draghi?

(Riunione della Luce)

 

 

Palazzo del Ka Ryuou (riparato dopo gli incidentelli in Slayers Try).

 

Poco tempo (neanche due giorni) dopo la disfatta sopra il Dragon Dungeon, i Re Draghi Elementali avevano (finalmente) deciso di indire un Concilio tra di loro, i Saggi ed i Generali a loro sottoposti.

E dopo aver sommariamente descritto la situazione tattica (ovviamente travisata da una prospettiva fin troppo razzista) si arrivò ai punti salienti della discussione.

-E per quanto riguarda i sigilli atti all’eliminazione della magia oscura?- Fece Vrabazard ai sapienti lì riuniti.

-Sire, la situazione dei sigilli non è delle più rosee. Quelli nei territori da noi controllati sono saltati quando i Demoni hanno resuscitato i loro ‘signori’. Quelli che durante la Guerra vennero a trovarsi entro la Barriera vennero inceneriti, e dovranno essere re – incisi ex novo. Per quanto riguarda quelli nel Secondo Continente, dovremmo prima sopprimere i gruppi di ribelli che infestano quelle terre miserabili, prima di poter agire.- Fece un generale dei Draghi, con tante di quelle rughe in volto che solo per provare a contarle una persona normale avrebbe impiegato tre anni.

-Tuttavia c’è la possibilità che tanto i ribelli, quanto i Cavalieri di Ceiphed traditori si alleino ai Demoni.- Fece un sacerdote dei Dimos, stesso numero di rughe.

-Quelle bestiacce inferiori non sono un problema…- Fece Rangort dal suo scranno… -Tuttavia vorrei sapere per quale motivo non sono state ancora organizzate delle incursioni decenti contro l’assassino di nostra sorella Ragadria.- Disse cupo il Chi Ryuou.

-Emh… Vostre maestà, il contingente già inviato ha riferito delle notizie…-

-Certamente false, opera di un inganno dei Demoni. Il Guerriero Azzurro non può essere tornato in vita. Che siano ‘resuscitati’ degli esseri contronatura come due Demoni posso ancora accettarlo…- Fece Vrabazard lievemente infuriato…- Ma che un traditore della nostra gente, pari agli Ancestrali, distrugga uno stormo di Draghi Dorati, è impossibile.- Concluse Valwin. -Ah, avete trovato Jegan?- Disse poi quella scuotendo la chioma come un’oca giuliva, dato che (cosa che sapevano tutti) il sicario di quel consiglio era anche l’amante della Kaze Ryuou.

-Probabilmente Lord Jegan ha ripreso il suo ruolo di infiltrato presso l’Hellmaster. Il suo ultimo rapporto indicava di come volesse eliminare il Blue Thunder. Evidentemente, vi è riuscito, dato che quella bestia assetata di sangue non ha più compito incursioni nei nostri nidi.- Disse uno dei Draghi Argentati (Clan del Vento).

 

Fuori dalla sala, purtroppo per il Consiglio, stavano ben sei Draghi d’alto livello, ciascuno con pesanti motivi personali ed un’eccessiva (ma nooo) voglia di compiere un massacro. Massacro non ancora compiuto per puro sadismo: volevano PRIMA terrorizzare gli idioti, dichiarargli guerra (dato che bastavano ed avanzavano la metà dei discorsi detti in quella sala a scatenare almeno un paio di conflitti) e POI ammazzarli con atroci sofferenze in battaglia.

Quali erano i motivi, vi chiederete voi lettori?

Per Veltar il motivo era l’esser stato ammazzato (insieme alla sua gente) per pura invidia e xenofobia, oltre che per ottenere la Galveila (o Arco di Luce che dir si voglia)…

Idem per Khellendros, con l’aggiunta del fatto che il Consiglio dei Saggi aveva reso la vita di suo nipote Razor (a cui teneva parecchio, nonostante quello che gli aveva fatto passare nell’infanzia) un inferno di dolore e rabbia, mitigato solo dalla sua militanza nel Clan Chaos Dragon…

Phiros odiava il consiglio per aver ucciso sua sorella maggiore, che mille e cento anni prima (all’epoca della morte di Khellendros, per capirci) era stata tra le vittime dei sicari di quel Consiglio di cosiddetti ‘saggi’…

Idem per Frozen, che aveva perso il padre in quell’insensato evento…

Bael aveva in odio invece il comportamento misogino di quegli idioti incartapecoriti (che avevano disconosciuto la sua nomina a capo del Consiglio della Gilead)…

Jed invece non sopportava il comportamento tenuto dai Dorati nei confronti delle arti magiche / mistiche che Kozhiad, uno dei migliori maghi guerrieri della sua gente, aveva ideato con molta fatica (arti poi sviluppate dai Draghi Azzurri, ma si tratta di dettagli) e che erano trattate come spazzatura dai Draghi Elementali.

Ora, tutti più o meno incarogniti, stavano aspettando il momento giusto per entrare e fargli venire una serie di infarti. Tra l’altro il Re Drago Azzurro giocherellava con un sacco passatogli dal nipote (tornato al Dragon Dungeon legato come un salame, dato che aveva massacrato di botte D’rel).

 

-Se il Blue Thunder è stato ucciso, allora non dobbiamo più preoccuparci dei cosiddetti ‘mercenari’ che di solito spalleggiano i Chaos Dragon. La riunione è sciolta, potete andare…-

-A F!)^@*&!@(!, ECCO DOVE ANDRETE!- Fece un vocione a noi noto, mentre un gigante sui due metri e settanta sfondava il massiccio portone ed entrava a passo di carica. La già poca pazienza di Khellendros l’Azzurro si era esaurita, ed il Soryuou aveva mandato al diavolo la prudenza.

Una quarantina di guardie, in vena di suicidio, si lanciò su di lui, ignorando chi fosse

Solo per venir intercettata da una serie di fiammate lanciate da Phiros, entrato in quel momento nel salone, subito seguito dai suoi colleghi, che scostarono i loro mantelli, rilevando le loro uniformi ufficiali.

Il Re Drago Rosso indossava una tuta da combattimento che noi fan di Inuyasha avremmo riconosciuto come l’uniforme degli Sterminatori di Demoni. Il fatto che sul suo occhio destro si potesse notare un tatuaggio a forma di sfera infuocata lasciava presagire parecchi guai.

Jed, al contrario, sopra i suoi normali vestiti, indossava un pastrano nero con rune argentate ricamate sui bordi. E come per il collega dai capelli rossi, sulla sua fronte appariva un tatuaggio nero a forma d’occhio.

Tatuaggi vari erano assenti dai corpi dei loro tre colleghi…

Khellendros indossava una ‘semplice’ tenuta da guerriero, non dissimile da quella di Razor, ma con un marchio a forma di testa di drago (azzurro su sfondo nero) su entrambi gli spallacci.

Frozen invece portava un’armatura parziale che copriva la metà destra del corpo (ed anche il relativo braccio) su cui aveva ustioni da gelo di vario grado (causa: scontro con Dynast all’incirca mille e cento anni prima). L’unico occhio che gli rimaneva sembrava far scintille.

Quanto a Bael… bè, dire che parecchi dei vecchiacci fecero il classico laghetto di bava, oppure caddero all’indietro con un fiotto di sangue che gli usciva dal naso è scontato. La sua ‘uniforme’ era un’armaturina molto leggera che metteva ben in risalto le sue (ottime) forme. Il fatto che avesse persino tolto l’incantesimo con cui, di solito, celava la treccia extra – strong che erano i suoi capelli; e che gli occhi color ambra accesi dalla voglia di sfidare il mondo, più la sua carnagione ben più scura dei suoi cugini Dorati… aumentavano (e parecchio) il fattore distrazione (tanto è stranoto che noialtri uomini, quando si vede una bella donna, si ragiona tutti con il basso ventre ndKK).

Quanto a Veltar (la cui vista aveva fatto impallidire ben bene parecchi Anziani) indossava la sua tunica ufficiale (e qui , per le descrizioni, rimando alle FF di Ilune ed Eternal Fantasy, perché io a fantasia son molto limitato ndKK), e l’aura verde acqua che lo circondava, unitamente alla sua espressione omicida, contribuivano a metter un bel pò di fifa in corpo agli idioti razzisti che li circondavano.

-Ok, caaaari i miei ‘signori’… dato che state discutendo di argomenti che riguardano le nostre terre, ci è sembrato giusto intervenire per proporre soluzioni diplomatiche.- Fece Jed, mentre Veltar, Frozen e Phiros bloccavano Khellendros e (cercavano) di imbavagliarlo. Inutilmente, data la successiva sparata di un Drago Dorato.

-Ah, certo… sempre che voialtri… sempliciotti sappiate formulare qualcosa di più che delle male parola da osteria…- Tra il “barbari” o peggio “bestie inferiori” trattenuto tra i denti, l’insultare le loro capacità oratorie e quelle intellettive… bè, bastarono per far venire i cinque minuti persino a Frozen (che quanto a calma e freddezza competeva con Dynast).

I tre smisero subito di trattenere Khellendros, che con una pericolosa calma (non dissimile da quella di Razor quando entrava in modalità Serial Killer) si tolse il bavaglio e disse le poche parole che stupirono tutti.

-Semplice. Onorevoli membri del Consiglio dei Saggi, a nome dei Clan rappresentati da noi sei, dichiariamo formalmente guerra a questo consesso e alle forze ad esso alleate.- Fece compitissimo il gigante, sotto gli occhi a pizza dei presenti (colleghi esclusi).

-Tu… e i tuoi compari non lascerete vivi questa sala!- Urlò uno dei generali, mentre una sessantina di Draghi Dorati comparivano via teletrasporto e si lanciavano sui sei Signori dei Draghi ormai ufficialmente ribelli.

-Ve li lascio: se agisco io, ne secco cinquanta in un colpo…- Fece Veltar annoiato.

Rassicurazione inutile: l’ascia da battaglia di Khellendros, nota come Sky Avenger (un incubo di metallo alto quanto il proprietario, dalla lama spessa e larga quanto un uomo normale [circa 1,60 m]), aveva appena aperto un pauroso vuoto nelle fila nemiche, subito seguita dall’Eternity Ring di Bael (un gigantesco anello di metallo dai bordi affilati come una spada, raffigurante due serpenti che mordevano l’uno la coda dell’altro).

Jed, invece, prediligendo la magia alle botte, si era limitato a rilasciare il suo Dokukigiri in modalità Cloaca… asfissiando almeno una ventina di poveri dorati, che caddero al suolo con un curioso colorito verdastro, vomitando anche i pranzi dell’anno prima.

Ci pensò Phiros ad eliminare le loro sofferenze… e le loro vite, ovvio!

Quanto a Frozen, si limitava ad affettare (o mutilare) i poveri disgraziati che avevano al pessima idea di avvicinarsi a lui.

Tutto questo in meno di dieci secondi.

Poi Khellendros tirò il sacco sullo scranno di Valwin, facendole finire sotto gli occhi la testa (ancora surgelata) di Jegan.

-Quello è da parte di mio nipote Razor. Con molte scuse, tra l’altro… la prossima volta, non sottovalutateci.- Fece il guerriero, svanendo dalla sala al pari dei suoi colleghi.

-AAAAAAAAAAAHHHHHH!!!!!!- riuscì ad urlare Valwin, resasi conto dell’omicidio del suo amante.

 

Razor: Io parlerei di giusta esecuzione.

KK: Sì, lo so, ma io scrivevo il SUO punto di vista.

Razor: Sbagliato, ovviamente. Potrei mostrarle i ricordi che ho del Giorno Maledetto, ed ancora non capirebbe…

KK: Aspetta qualche capitolo, così ti faccio sfogare su qualche povero dorato.

Razor: ……… Stà bene.

 

-Grr… preparate un pogrom sul Secondo Continente…- Fece Vrabazard, mentre si concentrava… la punizione per i Chrome Dragon Lords sarebbe stata esemplare… e spietata.

Il Re dei Draghi di Fuoco focalizzò la sua concentrazione ed i suoi poteri su un preciso luogo al Nord… una delle più grosse colonie degli Hakuryuzoku.

Una massiccia colonna di fuoco, rappresentazione degli intenti omicidi dello shinzoku e del suo potere, si diresse sul luogo…

SBRAAAAAAAAMMMMMMMMMM!

Solo per impattare, inutilmente, su uno scudo di ghiaccio, interpostosi tra Vrabazard e le sue vittime.

“CHI? CHI OSA INTERFERIRE?”

La risposta scontata venne da un’aura fredda e controllata… oscura come le notti senza fine del North Pole. Dynast Grausherr, Re Bianco, aveva salvato i suoi ‘inquilini’.

*Nessuno interferisce con le vite degli abitanti del mio Regno. Neppure… anzi no, SPECIALMENTE tu, Vrabazard.* Disse la presenza mentale.

*Ne deduco che i traditori abbiano la tua protezione… ancora per poco!* Una seconda raffica, ben più potente della precedente, si diresse nuovamente al Nord.

Neppure il Dark Lord sarebbe potuto sopravvivere…

Se non fosse stato per una seconda interferenza, che DIVORÒ (in senso letterale) la raffica d’energia divina.

E subito dopo, una seconda presenza mentale si affacciò all’attenzione della mente del Fire Dragon Lord. Una presenza dall’aura infuocata come la sua, ma oscura, battagliera… e mortale.

Persino Vrabazard, colui che incarnava il coraggio di Ceiphed, aveva, negli angoli più nascosti della sua mente, una totale paura di quell’essere…

Perché era il solo Demone che fosse riuscito ad uccidere uno di loro…

Lui era Chaos Dragon Garv, Signore della Guerra.

*C… cosa vuoi… Garv?*

*Avvertirti di un semplice fatto: il tempo della Faida tra me ed i miei fratelli è finito. Se attacchi uno solo di loro, te la dovrai vedere anche con me. Prenditela con uno solo di noi, e dovrai combattere con tutte le Forze Demoniache.* Fece mortalmente calmo Garv.

*Anche se attacchiamo Phibrizio?*Disse’ ironico il Firelord.

*Tu provaci pure: quello che rischia la pelle poi sei tu. Sai, è da più di mille anni che non addento uno shinzoku… chissà se mi ricordo ancora che sapore avete…* Concluse Garv, chiudendo insieme al fratello incanale’ di comunicazione.

-Ormai… siamo in condizioni di grave inferiorità strategica. Ci rimane una sola soluzione: si tolgano i sigilli ai Libri dell’Alchimia Proibita.- Fece Vrabazard pallido come un cencio.

 

KK: E senza aver capito un tubo, tra l’altro… sono le forze del CONSIGLIO DEI SAGGI ad esser nei guai: dal punto di vista “Schieramenti” Luce e Tenebra sono in perfetta parità (anzi, la prima è persino in vantaggio! ndKK). Vabbè, ormai la stupidità draconica mi sembra pari solo a quella umana…

 

Norh Pole, subito dopo.

 

Oltre ai due Dark Lord, in quel piccolo pezzo di tundra artica in cui gli attacchi di Vrabazard erano stati bloccati, vi erano un centinaio circa di armature argentate.

Non erano, o lettore, delle vere e proprie armature, ma dei costrutti creati dai poteri di particolari spiriti elementali al servizio dell’Ha – ou Dynast.

L’Ice Age Commando, noto per la spietatezza e per la precisione con cui i suoi membri agivano, era un incubo anche per la maggior parte degli stessi eserciti demoniaci.

-Che coglioni. Ma davvero pensavano che te ne saresti stato a guardare mentre Vrabazard inceneriva l’unico Clan di draghi che si sia mai meritato il tuo rispetto?- Disse Garv al suo gelido fratello.

-Ormai i cosiddetti Re Draghi non son molto diversi dai loro sottoposti.-

-E quelli sarebbero gli eredi di Ceiphed? Ma se persino Phibrizio ha più senso dell’onore di loro!- Disse ghignante il rosso, mentre le armature, ad un cenno di Dynast, tornavano ad essere cristalli di neve, poiché gli spiriti elementali che le avevano create erano tornati alla loro caotica ed errabonda natura.

-Speriamo che quelle lucertolacce ci lascino almeno ancora un periodo di tregua.- Fece Dynast cupo, consapevole che era solo una tenue, effimera speranza. Sperava che suo figlio non dovesse nascere nel bel mezzo di una guerra…

Intuendo (o percependo) i pensieri del fratello, anche Garv s’incupì… e non potè non provare un moto d’invidia: Dynast almeno avrebbe potuto vederlo nascere e crescere, suo figlio… cosa che lui non aveva potuto fare.

Poi un qualcosa lo fece voltare all’improvviso verso Ovest… verso il Mare.

-Farai meglio a correre da Dolphin, fratellone: mi sa che stai per diventare papà.- L’ironica frase di Garv precedette di poco il richiamo telepatico della Kai – ou, a seguito del quale Dynast si affrettò a teleportarsi al Deep Marin Castle.

-E sarà meglio che gli faccia avere un aiuto… altrimenti non arriverò a farmi chiamare zio. *PHILIA!*-

 

Dragon Dungeon…

 

La giovane Demone Drago Dorato che ricopriva il ruolo di Priest se ne stava beatamente abbracciata alsuo’ Val – chan (nota per i maliziosi: entrambi sotto le coperte, nudi… chi vuol capire, capisca). Si stava godendo la calma paradisiaca che le procurava lo stare accoccolata al suo Grande Amore, quando…

*PHILIA!* L’urlo mentale del grezzone rosso che era il suo Master le fece battere tutti i record conosciuti di salto in alto da ferma.

Censurando le tonnellate di bestemmie che avrebbe voluto tirare al suo ‘Capo’, Philia si affrettò a rispondere.

*Cosa succede Master?* Fece lei, cercando di calmarsi… e facendo cenno a Valgarv di rimettersi sdraiato: tanto valeva riprendere le ‘attività’.

*Semplice: mi serve che tu faccia da taxi per Luna. Devi portarla il più presto possibile da Dolphin, visto che entro… dieci minuti Dynast dovrebbe vedere finalmente il suo pupetto.*

*E perché non fate voi il trasporto?*

*Tu pensi davvero che riuscirei a metter piede nella stanza in cui Dolphin cerca di partorire senza venir ridotto a cubetti di ghiaccio da Dynast? Te e Luna siete donne, non correte pericoli. Quindi staccati da Valgarv, riprenderete i ‘giochi’ un’altra volta, e FILA!* L’urlaccio era dannatamente convincente (come lo era l’immagine mentale dell’Extreme Weapon). Philia si sbrigò a rivestirsi, a dare un veloce bacio a fior di labbra a Valgarv (che subito dopo si vestì per andare a sfogarsi su un sacco da pugile a caso [Leggasi D’rel]) e a teleportarsi alla massima velocità a Zefilia.

 

Deep Marin Castle, poco dopo.

 

C’era voluto poco a convincere Dynast a far passare Luna Inverse, in quanto “Persona qualificata”… un colpo di Arc Dragon in testa, per la precisione.

Ora l’Ha – ou camminava in cerchio di fronte alla stanza in cui si trovava Dolphin, assistita dal Ceiphed Knight ribelle, creando un vero e proprio solco nel pavimento.

-Calmati fratello. La tua preoccupazione è dannatamente difficile da digerire.- Fece ironico Phibrizio, lì presente per godersi lo spettacolo.

Dynast che si rodeva dalla preoccupazione come un qualsiasi uomo mortale?

Il Demone dei Ghiacci per eccellenza talmente nervoso da aver consumato l’equivalente della scorta giornaliera di sigarette di Zelas in CINQUE MINUTI?

Bastava ed avanzava per farsi quattro grasse risate (di nascosto, onde evitare che il fratellone ghiacciato ed il fratellino rosso mi vengano a demolire il maniero ndPhibrizio).

|Piantala di ridere o puoi dire addio a quella sottospecie di obbrobrio che chiami casa.|

“Potresti una buona volta lasciare in pace la mia testa?”

|No.| Fece la ‘vocina’ di Garv, mentre la porta si apriva, e Luna Inverse ne usciva passandosi un fazzoletto sulla fronte.

-Ok. Il pupo è nato ed il padre può entrare. E SOLO lui.- Disse la donna, seria.

Senza farselo ripetere il moro entrò nella sala, in un attimo al fianco dell’amore della sua esistenza.

Non una parola, no, tra loro non erano più necessarie.

Sorridendo lei gli tese un piccolo fagotto… un fagotto da cui un neonato dai radi capelli neri lo fissava con due occhi color del mare, dalla pupilla tipicamente ferina.

-Nikolaj Odin Grausherr. Benvenuto a questo mondo.- Fece Dynast prendendo in braccio suo figlio e sedendosi sul letto, al fianco di Dolphin.

 

Fuori dalla sala da letto, a porte chiuse.

 

La situazione era al livello di caos che si potrebbe trovare in una casa umana in un evento simile…

 

DarkKK: Tralasciate l’ultima frase: il mio alter – ego si stà dividendo tra questo lavoro e la lettura di due FF, una su Yu – Gi – Oh e l’altra su Evangelion.

 

… *gocc* vabbè…

Allora…

-Luna Inverse conversava con il compagno, minacciandolo con l’Arc Dragon perché non andasse a spiare le menti dei due neo – genitori…

-Garv, con un vistoso tic al sopracciglio, obbediva alla ‘moglie’…

-Yami Marik e Asgard stavano facendo una discussione di archeologia…

-Phibrizio contava i soldi che doveva passare a Razor (aveva visto Dessran)…

E mi pare che l’elenco finisca qui.

-Ok, ora il nostro fratellone è diventato padre. Ora cosa dovrebbe succedere?- Chiese il Mei – ou a Jed, appena arrivato.

-Noi Draghi Neri non lo sappiamo di preciso. Comunque, in uno dei casini che dovrebbero capitare di qui a poco c’entra il mercante di anime da cui Dolphin – sama ha acquistato l’anima di questo pazzoide.- Fece lui, additando Yami Marik.

-HEI! Io NON SONO pazzo! Ero solo un criminale spietato e assetato di potere…-

-E seconda personalità di un ex custode di tombe vendicativo. Quindi taci e subisci.- Fece Garv, che aveva pescato dalla memoria del fratello i dettagli della vita passata del General della sorella.

 

Gocciolone ciclopico di Yami Marik, cenni di rassegnazione da Phibrizio e Luna

 

-Emh… qualcos’altro?-

-Niente che debba esser detto adesso.- Fece Jed, prendendo da una sua tasca un pezzo di tabacco da masticare… -Comunque avrete, finché non avremo completato l’epurazione delle forze della Luce da quegli elementi… sgradevoli, tutto il nostro appoggio, se questo vi può calmare.- Concluse il Black Dragon Lord, tornando alle proprie visioni mistiche.

 

Da qualche parte tra Zefilia ed Elmekia…

 

Il gruppetto di viaggiatori più improbabile che si potesse immaginare (una General; un Drago Rosso anarchico; un giovane studioso di magia ed una maga – guerriera imparentati con la Dra – mata; una principessa con la mania dei pestaggi) aveva appena fatto il brutto incontro n. 10 della giornata…

Ma stavolta sarebbe stato qualcosa di diverso.

Davanti a loro stava un figuro incappucciato, il cui saio recava, su una spalla, il marchio demoniaco di Chaos Dragon Garv.

-È il momento della Prova, R’mart.- Si limitò a dire Razor Chaos Dragon, estraendo la katana.

 

 

 

 

Glossario:

 

Dokukigiri (trad.: Nebbia Velenosa): Tecnica dei Draghi Neri consistente in un’emanazione di ki mescolato a gas evocati con i poteri draconici dell’utilizzatore.

Equivale, in termini umani, all’incantesimo Dark Mist (o alla mossa speciale nota ai fan di Sailor Moon come Shabon Spray); con l’aggiunta di un simpatico, lento avvelenamento delle vittime.

 

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Capitolo 23
*** Cap. 6, part 3: La Prova ***


Cap

Cap. 6; Part 3:

 

La Prova

 

Da qualche parte tra Elmekia e Zefilia…

 

-È il momento della Prova, R’mart.- Disse Razor Chaos Dragon, estraendo la sua katana e rivolgendosi a R’mart.

Il killer era apparso davanti a loro, aveva appoggiato a terra un lungo fagotto marroncino ed un altro più piccolo color nero.

-Come mai proprio adesso, Razor?-

-Semplice: i nostri comuni cugini placcati stanno iniziando ad essere piuttosto invadenti… ragion per cui non ci si può permettere debolezze.-

-Scusa pazzoide fulminato… potresti venire un’altra volta? Lo stavo smazzando io, il casinista…- Fece Sherra, che era stata interrotta dal 150° pestaggio quotidiano con R’mart proprio dal killer.

-No. E per assicurarmi che nessuno di voi vada a chiamare aiuti o interferisca… Thunder cage.- Alle parole di Razor, una cupola di fulmini avvolse l’area in cui si trovavano. Sherra si accorse con parecchia incazzatura che persino il Piano Astrale era stato bloccato…

Senza dire altro Razor si lanciò su R’mart a katana sguainata, mollando un fendente subito bloccato dal rosso con la sua lancia.

I due presero poi ad incrociare più volte le armi, cercando ognuno di ferire l’altro…

-Cosa facciamo?- Fece Lucas, preparando comunque un incantesimo.

-Portiamo fiducia nel nostro anarchico e aspettiamo.- Fece a sorpresa Sherra.

Tutti la guardarono con occhi pallati, increduli… per poi scuotere le teste e sedersi a godersi lo spettacolo, pop corn alla mano…

 

Gocciolone cosmico…

 

“Maledizione… adesso capisco come mai è sopravvissuto per quasi un millennio alla Faida tra Garv e Phibrizio… bene, vorrà dire che giocherò pesante!” Pensò il Drago Rosso, iniziando ad espandere la sua aura.

Come l’energia nel corpo dell’anarchico aumentò, sulla sua gola apparve un tatuaggio a forma di fiamma, la cui punta arrivava sotto il suo occhio sinistro.

I due contendenti presero a scambiarsi colpi sempre più forti, anche tecniche / incantesimi.

I due continuarono per un bel pò, anche se…

Molte volte, R’mart si bloccava all’improvviso, oppure non schivava colpi che avrebbe potuto benissimo evitare.

Sherra e Lucas, i due più analitici, ovviamente se ne accorsero… e compresero subito il motivo dell’atteggiamento del Drago Rosso: non voleva rischiare di colpirli o di farli colpire da Razor con colpi andati a vuoto.

Dopo un ennesimo colpo subito, Sherra non ci vide più (che strano neh?) e urlò…

-PIANTALA DI PREOCCUPARTI PER NOI, LUCERTOLACCIA ANARCHICA, E PENSA A COMBATTERE!-

La frase della General stupì più Razor che R’mart, che però continuò a comportarsi nello stesso identico modo.

Ad un certo punto…

SLINGGGGGG!

…R’mart si ritrovò a stringere un bastone e ad avere Zanmato puntata alla gola, mentre la punta della sua lancia volava in aria per andare a conficcarsi nel terreno davanti ai due.

-Hai perso… e al tempo stesso…- Fece Razor, mentre rinfoderava la katana -…hai superato la Prova.-

-COSAAAAA?!?- Urlarono i presenti mentre la Thunder cage svaniva.

-Anche mentre combattevamo, hai scelto di proteggere qualcosa… io non ci sono mai riuscito, a tua differenza. Sei ufficialmente un Guerriero della Gilead, congratulazioni.- Fece il killer sparendo nel nulla.

-*gratagrat* Mò mi sembra di esser stato preso per il culo… vabbè, vado a cambiarmi… non seguitemi… a meno che non vogliate vedere il mio fisicaccio, ovvio! *evilsmile*-

-FILA VIA PERVERTITO!- Urlarono Estel ed Arianne, mentre Sherra aveva un poco di sospetto rossore sulle guance e Lucas era stranamente… come dire… incavolato.

Ridacchiando come un rincretinito (forse Razor lo aveva picchiato in testa un pò troppo forte) R’mart si affrettò a rintanarsi dietro ad alcuni cespugli, portandosi dietro i pacchi portati da Razor.

Ne uscì poco dopo…

Indossava la tipica tenuta da combattimento dei Draghi Rossi (quella che noi fan di Inuyasha avremmo riconosciuto come la tenuta degli Sterminatori di Demoni, colori sul nero e rosso ndKK) e portava agganciata alla schiena (tramite fasce) una massiccia zanbato (Spada taglia cavalli ndKK).

-Non mi dire che dalle tue parti usate TUTTI degli affari di questo genere!- Urlò incredula Estel, dopo aver valutato ad occhio il peso di quell’incubo di ferro a forma di lama.

-No. Le Fiamme sono un’espressione del Caos da cui tutto proviene. E dato che noi Akaryuzoku incarniamo quest’elemento, non abbiamo un’arma “standar” per tutti. Ciascun Drago Rosso ha un’arma diversa da qualsiasi altro suo simile.- Spiegò R’mart un pò seccato.

-Ah.- Fecero gli umani del gruppo.

-Tsè! Anarchici in tutto, vero?-

-Ok. Scusate n’attimo…- Fece R’mart, posando la zanbato…

 

KK: Ok, spostiamoci avanti di mezz’ora (il tempo per i due di finire la rissa)…

 

-Chi era in vantaggio?- Fece Arianne, segnando qualche dato su un taccuino che aggiornava ad ogni rissa.

-Stavolta Sherra.- Le rispose Estel, mano alla mazza ferrata con cui aveva calmato i due litiganti.

-Ohi… un giorno o l’altro io quell’affare lo disintegro! Ma si può sapere come cavolo fa una cosina del genere a farmi male?- Tuonò Sherra massaggiandosi il bernoccolo.

-Me l’ha passata un’amica di famiglia: dice che è efficacissima sui mazoku, testata sul campo con quello che lei chiamava… ah sì, un mucchietto di spazzatura fresca.- Fece la biondina, pensando all’amica in questione… e a chi potesse essere il demone di cui parlava.

 

Dragon Dungeon…

 

-ETCHÌ!- Fece una certa Demone – Drago Dorato di nostra conoscenza, ovvero Philia.

 

Zelas’ Den…

 

-Ahi!- Si lamentò invece Xellos Metallium, le cui orecchie fischiavano a tutto spiano.

 

-Comunque sia… ora che si fa?- Fece Arianne, mentre Lucas tirava fuori la borraccia e beveva un sorso d’acqua insieme ad alcune pastiglie che la principessa gli aveva sempre visto prendere, da che lo conosceva.

-Vedo del fumo da comignoli. Direi di andarcene in quel paesino laggiù.- Disse Estel, rivolgendosi al gruppo.

-Andata. Andiamo, prima che il mio stomaco mi ricordi la fame.-

-Il tuo stomaco potrebbe far a gara con quello di un Nano a digiuno da tre giorni, R’mart.- Fece Lucas scocciato.

-E allora?- Ribattè il rosso, iniziando ad incamminarsi verso il paesino, seguito dai suoi compagni.

-E allora mi stai prosciugando il portafoglio, demente!- Urlò Lucas con un paio di venuzze pulsanti sulla fronte.

-E dov’è il problema fratellino? Basta riempire di sberle la prima banda di idioti che ci capita sotto tiro ed intascare le taglie.- Fece Estel con la sua solita schiettezza.

-La fai facile tu, ma da un pò di tempo non ne becchiamo più manco a pregar LoN!-

-E piantatela! Mi state demolendo le orecchie…- Implorò R’mart per porre fine alla discussione dei due…

 

Dopo pranzo…

 

Il gruppetto di avventurieri, dopo aver fatto (contemporaneamente) la disperazione (per le scorte) e la felicità (per i soldi) di un locandiere, i cinque desgraiti si rimisero in marcia…

 

Lettore idiota: Alla ricerca della Sfera dei Quattro Spiriti!

KK: -__-… à \_/ *** à GRAAAAAAAAAAAAAAAA!

|CENSORED! VM190 non accompagnati dai trisnonni! E solo Hiro e Phibrizio riescono ad assistere senza avere conati di vomito!|

KK:… Anf… anf… C’è qualcun altro che vuol fare lo spiritoso?

Lettori (annichiliti): NONONONONO OO”””!

KK: Benissimo…

 

… verso casini che neppure potevano immaginare.

Difatti, verso l’uscita del paese, un ragazzo sui 17 anni, avvolto in un mantello grigio, li stava aspettando con aria seccata.

-Tieni e strozzati!- Fece R’mart a Sherra, passandole i soldi della scommessa fatta durante il pranzo: 10:1 che appena usciti dal paese beccavano guai.

 

Gocciolina dei presenti…

 

-Ok: dicci cosa vuoi e cerchiamo di fare in fretta.- Fece Estel al ragazzo.

-Semplice: nel nome dell’Autorità Imperiale Zefiliana, sono qui per arrestarvi.-

-Oh, e cosa avremmo fatto? Di male, intendo.-

-Son due mesi che dove passate voi i cimiteri vengono dissacrati e svuotati dei cadaveri, mentre le bande di briganti svaniscono nel nulla, e a malapena se ne trovano i resti. Quindi adesso vi riempio di sberle e vi arresto.-

-Tu e quale esercito?- Fece R’mart impugnando la zanbato e lanciandosi all’attacco.

SCLAAAAANGGGG!

-Basto ed avanzo io.- Fece il giovane, che con una calma impressionante aveva parato il massiccio colpo con uno spadone di dimensioni assurde.

Ora che si era mosso per combattere, i presenti poterono vedere chiaramente, oltre ai suoi capelli nero – dorati e gli occhi azzurri, anche il braccio artificiale (il sinistro ndKK) e l’armatura completa color bianco che indossava…

E qui gli umani e Sherra rabbrividirono: si trattava dell’armatura dei Dragoni Imperiali di Zefilia, uno dei più potenti reparti speciali della Penisola. Lo stemma a forma di Drago indicava pure il suo reparto di appartenenza… quello dei Dragoni Rossi.

Che, ovviamente (dato che la sfiga ci vede fin troppo bene), erano quelli più pericolosi.

-O kami – sama… temo di averlo riconosciuto: si tratta di Brian Nightwalker… il più giovane membro dei Dragoni Rossi nella storia del Corpo!- Alitò Lucas, mentre Estel estraeva la spada e correva a dar manforte al Drago.

Anche Sherra e Arianne stavano per muoversi, quando percepirono qualcosa di anomalo.

Senza preavviso, il cielo si rannuvolò, mentre uno strano odore si diffondeva nell’aria…

-Bleah! Sembra l’odore che si sente presso l’Hellmaster Manor!- Fece Sherra tappandosi il naso

-Oppure il fetore dei cessi del Dragon Dungeon quando i Black Dragons hanno la diarrea!- Aggiunse R’mart imitando la demone.

Preceduti da un tanfo che persino un troll zombie avrebbe trovato vomitevole (il che è tutto un dire! ndKK), iniziarono ad udirsi dei passi pesanti…

E subito dopo, due massicce creature grigio – violastre arrivarono con passo pesante.

L’aspetto era vagamente umanoide, ma anche un osservatore disattento avrebbe notato le centinaia di teschi (ed altre ossa) che sporgevano su tutta la loro ‘pelle’.

Un figuro incappucciato, il manto nero con rune dorate, li guardava dall’alto della spalla di uno dei due colossi stringendo in una mano una nagitana.

-Oh, finalmente riesco a beccarvi! Son mesi che vi cerco, nutrendo i miei cucciolotti con quello che trovo nei cimiteri e con le bande di idioti che vi lasciate alle spalle.- Disse il figuro, balzando al suolo con l’aiuto di un Levitation.

-Ecco, un altro svitato che vuole farci la pelle. E nel contempo ci attira addosso pure una valanga di guai. Perché non me ne sono rimasta a casa?- Fece Estel con pesante ironia.

-Forse perché mamma voleva farci la pelle a causa del tuo trucchetto per far soldi?-

-Ti ricordo che tu non solo non hai fatto nulla per bloccarmi, ma mi hai pure aiutato. Ok, stendiamo questi cosi, così il rompiballe in armatura se ne va e noi potremo tornarcene ai nostri affari.- Disse Estel, sparando una Fireball sul bestione più vicino.

 

Gocciolone cosmico dei presenti (cosi compresi).

 

Mentre i colossi si lanciavano sugli avventurieri, il figuro, senza dire nulla, andò contro Brian, iniziando ad attaccarlo con la nagitana o usando incantesimi, di potenza considerevole tra l’altro.

-Non so cosa siano… ma andranno presto a far da mangiare ai vermi!- Urlò R’mart, colpendo con la sua arma, temporaneamente avvolta dalle fiamme grazie ai suoi poteri da Drago, la gamba di uno dei giganti.

Senza ottener altro che una marea di fetore nell’aria e nessuna reazione da parte del coso, che lento ma inesorabile continuava, al pari del collega, a cercar di colpire il gruppo.

“Ma porca… stallo totale: noi non riusciamo a danneggiare questi cosi, e loro non riescono a colpire noi. Ovvio, gli basta mettere a segno un solo colpo per stenderci tutti, ma son troppo lenti…” Pensò Lucas, caricando un Rah – Tilt e tirandolo sul gigante più vicino… facendolo barcollare per tre secondi, prima che quella massa di roba violacea riempisse di nuovo le ferite inflitte.

Le raffiche di gelo di Sherra, invece, ottenevano effetti limitati: gli esseri si screpolavano un poco, e subito dopo erano di nuovo in forma.

-Ho un’idea… mi sa che il nostro amico in nero ha attaccato il rompiscatole per impedirgli di agire… forse perché il suo spadone può danneggiare seriamente questi affari.- Fece Arianne mentre un Garv Flare da lei lanciato (insegnatole da Lucas) colpiva in faccia un gigante.

-Ok genio. Come facciamo a farlo intervenire?-

-Gli do il cambio io. BANZAIIIII!- Urlò R’mart passando all’assalto del mago oscuro.

Che, preso in contropiede, balzò all’indietro, usando un Ray Wing per proteggersi dal violento assalto.

-Hei, lo dovevo smazzare IO!-

-Tu và a dare una mano ai miei colleghi e sistema quegli affari viola, e poi venite qua a darmi una mano.-

-Hei, non darmi ordini, idiota rosso!-

-Taci e subisci!- Strepitò il Drago mollandogli un calcio sulla lama per sbalzarlo indietro.

-Grrr… usare la mia Soul Calibur per eliminare questi cosi… mi fa troppo schifo!- Disse il moro, alzando la lama e attivando un comando mentale, che fece cadere al suolo due pezzi di metallo: la spada si era aperta in due, rilevando una lama interna di colore azzurro, più piccola e sottile, ma comunque massiccia.

Sherra nel frattempo era passata a dare una mano a R’mart: creare quei due mega – zombie non era cosa da poco… ed era meglio non rischiare che il misterioso figuro interferisse.

-Piantala di fare lo schizzinoso e vedi di lavorare!- Urlò Estel, mentre un Dire Brand sparato da lei faceva crollare al suolo i due cosi.

-Chiryu Bakuken!- Urlò R’mart, mollando un pestone al suolo.

La tecnica appena usata dal Drago era terribilmente semplice (ed efficace): simulava gli effetti di un Mega Brand e di un Dug Haut contemporaneamente, costringendo il nemico o a barricarsi dietro ad uno scudo, oppure ad involarsi, pur di evitare di essere ridotto ad uno spiedino dagli spuntoni di roccia o ridotto a marmellata dalle vibrazioni sismiche ed esplosioni varie.

Il mago scelse la seconda soluzione, ignorando che si trattava di una tattica studiata a tavolino (e stracollaudata) dei suoi due avversari: mentre si alzava in volo, Sherra aveva caricato una raffica di energie fredde simili ad un Dynast Breath, bloccando il suo avversario in una morsa di ghiaccio caricato di energia astrale.

Nel frattempo, i quattro umani avevano scoperto che effettivamente l’arma sacra di Brian aveva particolare efficacia sugli zombi formato collina che stavano affrontando: ogni volta che la lama azzurrina sfiorava la pseudo carne di uno dei giganti, quest’ultima si riduceva a cenere e terriccio bruciato.

“La lama stà sentendo il male… vuole agire… e come al solito, si stà caricando eccessivamente.” Pensò il giovane Dragone Imperiale, avvertendo l’aumento di temperatura del suo spadone.

-“Bhè, tanto vale mettersi al lavoro…” Spostatevi. Holy Break!- Urlò Brian, menando un fendente al suolo. Subito dalla spunta della spada partì un fendente energetico che si muoveva rasoterra. Come la striscia azzurrina arrivò sotto la creatura, si originò un’esplosione azzurrina che ridusse a cenere ed ossa il primo zombie.

-Fuori uno! Che ne dici fratellone, te ne occupi tu del secondo?- Disse Estel al fratello.

-Penso che sei fuori allenamento e fuori di testa. Lo sia che i Draghi Dorati mi sparerebbero a vista per quello che so fare?-

-Tu fallo e basta! Tanto, al massimo diamo la colpa a mamma e a zia Philia!- Disse la bionda spadaccina al fratello.

-*gocc* Ok… Manaku Soromu Zanaku Sakurimu…- Iniziò a recitare Lucas, mentre una strana aura bianco – dorata si condensava nelle sue mani… -Addio, brutto coso nonmorto. Chaotic Disintegration!- Disse poi, mentre un cerchio dorato si formava attorno al mega – zombie superstite.

Cerchio da cui partirono sei stringhe di energia dorata, che travolsero la creatura, facendole fare la fine del suo collega.

-YAAARGHHHH!- Ecco, neanche il tempo di vantarsi per l’opera di pulizia che un urlo fece voltare i quattro… che videro, con sommo sgomento, Sherra crollare al suolo con un grosso squarcio nel petto, creato da una massiccia lama d’ombra impugnata dal mago che li aveva attaccati.

R’mart non era in condizioni migliori: uno strano incantesimo lo aveva chiuso a mò di polaretto dolphin in un blocco di ghiaccio dai colori dorati.

 

KK: Censuriamo preventivamente le bestemmie che il Drago Rosso sta tirando in questo momento, d’accordo?

 

-La… LAGUNA BLADE?!?! Ma come cazzo fa a conoscere uno degli incantesimi di mamma?-

-Pensiamo prima a bloccarlo prima che faccia fuori Sherra, oppure il suo capo ci ridurrà a granita!- Disse Lucas alla sorella, sparando un Rah – Tilt al figuro.

Non gli fece nulla, ma almeno lo aveva distratto dalla demone.

-Flare Bit!- Urlò Arianne, facendo ballare la tarantella al mago tramite le sfere di fuoco generate dal suo incantesimo.

Estel e Brian, invece, erano partiti con un assalto ravvicinato… lo scopo? Impedire al mago di castare un solo incantesimo, mentre Lucas preparava l’arma più potente del suo arsenale… il Dragon Slave. Accompagnandolo, tra l’altro, con una tecnica magica da lui inventata.

-Yin e Yang, principi primi dell’Universo…- Mentre diceva ciò, Lucas unì le sue mani, pungi chiusi, indice e medio distesi, mano destra rivolta verso il basso e sinistra verso l’alto -…che la vostra dualità scorra negli incantesimi da me evocati, per oltrepassare ogni limite umano… Double Spell!- Concluse, separando le mani e portandole ai lati del suo corpo, dita rivolte verso l’alto, mentre un alone argentato avvolgeva il suo corpo.

- E' più oscuro del crepuscolo…- La castazione dell’incantesimo era cominciata, ed il solito alone rosso aveva circondato il giovane, ma già esperto figlio maggiore di Lina Inverse e Gourry Gabriev -… è più rosso del sangue che scorre… è sepolto sotto la marea del tempo.- Nel frattempo, un Holy Break di Brian aveva costretto nuovamente il mago sulla difensiva.

O meglio, sembrava essere sulla difensiva: d’improvviso, un massiccio drago di roccia spuntò dal terreno sotto di lui, prendendo poi ad attaccare il gruppo.

-Vu raiwa? E senza castarlo?- Si stupì Estel, lanciando poi un Blade Haut per rallentare l’inatteso avversario.

-Nel tuo nome immenso, prometto me stesso all'oscurità… colui che stolto oserà opporvisi, sarà ineluttabilmente distrutto dal potere in tuo e in mio possesso. È pronto! DRAGON SLAVE!- Urlò Lucas, lanciando il temutissimo incantesimo, RADDOPPIATO dalla sua tecnica magica.

Il singolo incantesimo era più debole del normale… ma la potenza complessiva era superiore persino ai Dragon Slave di Lina!

Immediatamente tutti quelli in grado di muoversi agirono…

Estel e Brian si buttarono al suolo, Arianne castò un Ray Wing per proteggersi dal grosso dell’esplosione…

Invece il drago di roccia sollevò il proprio corpo verso il raggio, mentre il mago si riparava dietro ad suo servitore artificiale.

Il villaggio era stato sgombrato nel momento stesso in cui i due giganteschi non – morti avevano annunciato la loro metifica presenza, quindi non ci furono vittime.

 

Dopo l’esplosione…

 

-Dici che l’abbiamo seccato?- Domandò Estel ad una Sherra appena ripresasi ed un R’mart sbrinato dall’esplosione.

-Naaa. Tempo un paio di minuti e torna in scena facendo le solite scene da cattivo.- Rispose invece un’ironica Arianne.

-Oppure facendoci la festa con un incantesimo molto pericoloso, fate voi.- Aggiunse Sherra, che pensava di sapere chi fosse il tipo…

-Nessuna delle due.- Fece una voce calma e controllata alle loro spalle.

Gli avventurieri si girarono… e videro il mago alle loro spalle, cappuccio calato e sorrisino strafottente in volto.

Capelli rosso – arancioni, occhi verdi… ed un’aria ancora più irritante di Xellos (il che è tutto un dire)…

-Visto che siete riusciti a sorprendermi… cesso le ostilità. Tanto, i miei ordini erano di mettervi alla prova, tutti e sei.- Fece Van Goldgleam, Mago del Caos.

Al che, Sherra svenì di botto, avendo riconosciuto nel figuro l’unico essere umano in grado di far venire attacchi di panico a Phibrizio.

-T… TU! Ma non eri morto?- Alitò l’azzurrina, rinvenuta subito dopo.

-In questi tempi, penso che non sia poi tanto strano che qualcuno possa tornare dal regno dei morti… specie se quel qualcuno sono io, General.- Disse freddamente il mago.

-Scusa Sherra, tu lo conosci questo mattoide?- Fece Estel, additando il mago.

-Certo. Vi presento Van Goldgleam, Mago del Caos… ed imparentato con la vostra mammina. Ti sei insultata da sola, in pratica.- Fece la demone alla maga.

-*gocc* In pratica…-

-In pratica sarei il tuo bisnonno, signorina.- Fece quello con una ghigna terribilmente somigliante a quella di Lina (o peggio, Luna) quando si arrabbiava.

-Bis… bisnonno?- Fecero Lucas ed Estel con un forte tic alle sopracciglia.

-*sniff* in effetti ha un odore simile al vostro…- Fece R’mart, odorando…

-*gocc* Ok bello, non ho ben capito cosa succede, ma sei in arresto per crimini contro l’Impero Zefiliano.-

-Oh, vuoi arrestarmi? Non te lo consiglio: l’ultima volta ci hanno provato, tra membri del tuo corpo ed altri, in circa… circa quattrocento. E ne son tornati a casa dieci.- Fece Van con aria svagata.

-*sdeng!* NON HA LA MINIMA IMPORTANZA! HO RICEVUTO L’ORDINE DI ARRESTARE IL RESPONSABILE DI QUELLE SPARIZIONI, E LO FARÒ!-

-Da quando le autorità zefiliane si preoccupano se bande di stupratori, briganti, assassini e simili spariscono nel nulla? No, perché mi sembra un pò sospetto…- Domandò innocentemente Arianne. Con un sorriso sadico in faccia.

-E A TE COSA TE NE IMPORTA?!?- Urlò Brian con i capelli a forma di cornini da demone, da tanto era arrabbiato.

-Me ne importa: il signore è sotto la mia protezione, da questo istante.- Fece la rossa, sventolandogli in faccia il sigillo di Saillone.

Descrivere la faccia di Brian è quasi impossibile…

Vi dico solo che l’autore comparve lì per scattare una foto con la polaroid.

 

Dieci minuti dopo…

 

-Ok, la protezione diplomatica è accettata, ma dovrò seguirvi per controllare questo losco figuro. Tanto per rassicurare i miei superiori che non ci saranno problemi, o che non si metta a creare altri mega – zombie.- Disse Brian, dopo aver comunicato le novità ai suoi capi tramite una video – sfera di comunicazione.

-Parli dei cucciolotti che creo con il Necro Golem? Ma se è uno dei miei sortilegi più semplici!- Fece il mago del Caos, ridendo tra i baffi.

-Figuriamoci gli altri…- Fece Estel, che un’idea del carattere del suo redivivo ascendente se l’era fatta.

-Scusa ‘nipote’… chi è vostro padre? Così, tanto per sapere.-

-Si chiama Gabriev. Gourry Gabriev. Perché lo vuoi sapere, ‘nonno’?-

-Perché così quando torno nel Mare del Caos posso riscuotere la scommessa che avevo fatto con il mio amico Rikard… il vostro bisnonno per parte paterna. BWAHAH AHHAHAHA!-

 

Mare del Caos…

 

-*brrr* Mi sa che Van ha scoperto di aver vinto la scommessa…- Fece il fantasma di Rikard Gabriev, nonno di Gourry ed, in passato, uccisore di Van Goldgleam.

-E allora?- Gli chiese uno die suoi conoscenti.

-E allora la posta della scommessa era il pagare un pasto… e tutti sanno che…-

-… pagare un pasto ad un qualsiasi parente di Lina Inverse equivale ad una rovina per il portafoglio.- Concluse il secondo, rabbrividendo a sua volta.

 

Altro piano spirituale…

 

-Ma la pagherete ssssi… vi sssiete presssi la mia merce migliore sss… ma pagherete caro ssssi questo affronto!- Disse il diavolo da cui i Dark Lords avevano acquistato i loro nuovi sottoposti…

-Sss.. e grazie a te, Sssounga, la mia vendetta sssarà terribile… sss- Aggiunse poco dopo, mentre un cristallo contenente una strana spada ed un altro, in cui galleggiava un braccio di uno Youkai, apparivano di fronte a lui.

L’Akuma diresse un poco delle sue energie per individuare il posto adatto in cui far cadere i due oggetti… e poco dopo, i cristalli svanivano, per riapparire nel Piano Reale…

 

Ok, COMMENTIIIII!!!

 

Glossario:

 

Thunder Cage: incantesimo creato da Razor con i suoi poteri da Drago. Evoca una cupola / sigillo composta da Fulmini e Spirito, che blocca (materialmente ed astralmente) un’area limitata.

Chiryu Bakuken (Colpo Esplosivo del Drago Terrestre): Tecnica basata sull’elemento Terra, crea intorno al punto in cui l’utilizzatore colpisce un effetto simile ad un Dug Haut ed un Mega Brand. L’effetto è tanto più esteso tanto quanto l’utilizzatore è potente.

Necro Golem: Incantesimo di bassa magia caotica, evoca i poteri dello Spirito, della Terra e delle Tenebre (principalmente da demoni di basso  /medio rango del Clan Hellmaster) e li incanala in una massa di terra e cadaveri già predisposta. La creatura così animata può crescere divorando altra materia organica, è insensibile a quasi tutte le magie (anche se le magie di tipo Astrale come il Rah Tilt la debilitano), risulta vulnerabile ai poteri sacri e si rigenera finché rimane in contatto con il suolo o con fonti di energia negativa.

Holy Break: tecnica di medio livello della Soul Calibur di Brian. Si tratta di un fendente energetico che scorre a livello del suolo, e che crea un’esplosione sacra sul primo nemico con cui impatta. Innocua per le creature ‘normali’, ha effetto solo su ciò che è legato al male.

 

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