My Crazy Christmas Holidays

di Anya_BlackAngel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Thinking Of Her ***
Capitolo 3: *** Yogurt, Beach And Laughter! ***
Capitolo 4: *** A Normally Night! ***
Capitolo 5: *** I Am Ready To Go ***
Capitolo 6: *** I Misjudge You ***
Capitolo 7: *** Threats ***
Capitolo 8: *** Listen To Your Breathe... ***
Capitolo 9: *** Rolling And Falling! ***
Capitolo 10: *** A Sweet Unicorn! ***
Capitolo 11: *** Birthdays And Kisses... ***
Capitolo 12: *** Jealus Effect ***
Capitolo 13: *** Faults ***
Capitolo 14: *** Peace ***
Capitolo 15: *** A Magic Party... ***
Capitolo 16: *** Donuts And Revenge! ***
Capitolo 17: *** Storm ***
Capitolo 18: *** Worry ***
Capitolo 19: *** Trapped ***
Capitolo 20: *** The Cave ***
Capitolo 21: *** Rescue ***
Capitolo 22: *** I Want To Break Free! ***
Capitolo 23: *** 1...2...3... BOOOM!! ***
Capitolo 24: *** waiting for new year ***
Capitolo 25: *** Oh Oh... ***
Capitolo 26: *** Want you play? Then play! ***
Capitolo 27: *** Revenge ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


My Crazy Christmas Holidays

1.Prologo

 

20 Dicembre 2011...

Un timido sole scompare dalla nostra vista sotto la linea dell'orizzonte.

Gli ultimi raggi colorano di rosso le onde del mare per poi scomparire e

farle tornare azzurre e bianche.

Seduta sulla sabbia fredda e bagnata scrivo il mio nome, lo cancello e lo

scrivo nuovamente. Accanto a me Chiara e Vittoria disegnano i Glyphics

con un bastoncino. 

Le loro risate sovrastano la musica del mio Ipod.

No Warning Sign, No Alibi...

Quante volte ho ascoltato e ascoltato questa canzone consapevole della 

marea di ricordi che ogni volta mi sommerge. 

Porto sempre con me il plettro di Tomo e il disegno del tramonto fatto con

Shannon, al sicuro nella mia borsa. Quando nella notte mi sveglio pensando

che tutto quello che è successo in quella lontana settimana di Giugno non sia

mai accaduto, vedere quei due oggetti sul mio comodino mi risolleva.

- A cosa pensi Reb? 

Vittoria è seduta di fronte a me.

- Ai soliti.

- Uuuh.

Ancora non ho capito chi mi manca di più. Tomo, capace di tranquillizzarmi sempre,

Shannon così sensibile e dolce o Jared, sempre a cercare di farmi sorridere e a 

coccolarmi.

Sicuramente mi mancano da morire tutti e tre.

Ti prometto che tornerò a prenderti...

Ancora non è tornato nessuno e dubito che ormai i Mars si rifaranno vivi.

Li ho abbandonati consapevole che non li avrei mai più rivisti.


- Ciao mamma ci vediamo domani a scuola. Ultimo giorno!

- A domani!

Chiara mi scarica in cima alla stradina di casa mia.

Con la musica a tutto volume nelle orecchie procedo lentamente verso casa.

Concentrata sui miei passi e immersa nei miei pensieri sbatto contro uno dei vicini.

- Scusa - borbotto.

Alzo lo sguardo e noto che l'uomo che ho colpito è incappucciato.

Un brivido di paura mi percorre la schiena.

- Non importa - mormora lui. 

Ha una voce calda e sensuale, molto familiare.

Lo sconosciuto lancia uno sguardo dietro le mie spalle poi torna a fissarmi. Anche io 

mi volto e noto altre due figure incappucciate avvicinarsi. 

Impaurita cerco di dileguarmi.

- Io...io devo andare.

Oltrepasso lo sconosciuto ma lui mi blocca.

- Aspetta.

- Lasciami! - dico quasi urlando.

Lui per tutta risposta avvicina il suo volto al mio in modo che possa guardarmi negli 

occhi.

Il cuore smette di battere, il sangue non scorre più nelle vene, io smetto di respirare.

La borsa mi cade di mano.

Due occhi di ghiaccio mi fissano da sotto il cappuccio.

- Non ci credo - sussurro.

- Avevo promesso che sarei tornato. Eccomi.

Non riesco a trattenermi. Scoppio a piangere abbracciandolo.

Dietro di me Tomo e Shannon si tolgono il cappuccio per un istante, per farsi riconoscere.

- Oh ragazzi. Pensavo che mi aveste dimenticata!

Jared mi stringe più forte.

- Non abbiamo mai smesso di pensare a te.

- Davvero?

Shannon mi scioglie dall'abbraccio con il fratello per potermi avere tutta per sè.

- Davvero davvero - mormora.

- Non sto sognando, vero?

- Assolutamente no.

Sorridendo abbraccio anche Tomo.

- Mofo!

- Faccino triste!

A quell'esclamazione soffoco una risata nella sua felpa.

- Te lo ricordi?

- Tutti ce lo ricordiamo.

- Perchè quella faccia? - domando a Jared.

Lui mi guarda un pò triste.

- Non sei venuta ad altri nostri concerti.

Anche Shannon si adombra.

- Speravamo di rivederti in qualche altra data.

Quella piccola dichiarazione fa scendere altre lacrime.

- Ragazzi, non immaginate neanche quanto ho desiderato raggiungervi di nuovo. Ma

non ce l'ho fatta.

- Non importa - borbotta Jared - ora sei pronta?

Lo guardo confusa.

- Per cosa?

- Come per cosa?! Per le vacanze è ovvio. Ti rapiamo una settimana.

Scioccata, senza parole, quasi svengo.

- Ovvio! - urlo.

Shannon sorride.

- Ah un ultima cosa - dice il batterista - potresti portate anche le tue amiche? Quella Vittoria

era proprio simpatica!

 

 

Rieccomi qui con una nuova avventura dei Mars e di Rebecca!

Li vedremo alle prese con la neve e la "selvaggia" montagna. Se

la caveranno?

Mah, vediamo xD

Alla prossima!

Reb 



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Capitolo 2
*** Thinking Of Her ***


My Crazy Christmas Holidays

o2. Thinking Of Her

 

20 Dicembre 2011, Pov Jared...

Ho aspettato per mesi questo momento. 

Rivederla oggi è stato fantastico. Rivedere quel suo sorriso angelico 

e magnetico è stato ancora più bello che mai. 

Non la ricordavo così bella.

E' stato difficile resistere all'impulso di baciarla e di stringerla forte 

senza più lasciarla andare, di passare le mie dita tra i suoi riccioli castani

o lungo l'incavo della sua schiena. 

E' stato difficile non crollare quando le lacrime hanno cominciato a riempirle

i suoi bellissimi occhi marroni e a scendere lungo le sue guance rosee.

Quel breve incontro ha riportato alla luce una marea di sensazioni e di ricordi

che mi hanno riempito di nostalgia.

- Che hai fratellino? 

La voce di Shannon mi riscuote dai miei pensieri.

- Niente, sono solo stanco.

Lui si siede accanto a me sul divano e mi posa una mano sulla spalla.

- Conosco quello sguardo. Stai pensando a Lei?

Annuisco in silenzio.

- Anche io spesso mi ritrovo a pensare a quella settimana di Giugno. 

- Ora ci aspetta solo un'altra settimana. Non so se riuscirò vederla tornare a casa

nuovamente senza fare niente per impedirlo.

Shannon sospira.

- Sei troppo negativo. Le vacanze ancora non sono cominciate. 

Anche io sospiro e lo guardo. Dai suoi occhi trapela un pò della mia stessa negatività.

- Il tempo da passare insieme è poco. 

- Sei tu che hai deciso di fare solo una Settimana Bianca.

Già, e per questo mi odio. Sono stato uno scemo.

Ero così preso dall'idea di rivederla che non ho pensato al tempo e ho subito organizzato

il tutto per una settimana. 

Per solo sette stupidi giorni.

E dopo l'incontro di oggi la consapevolezza che il tempo che trascorreremo insieme non è

molto è arrivata come una doccia d'acqua gelata. Mi ha riscosso subito.

- Dai andiamo a dormire che domani ci aspetta una bella giornata.

Lo guardo confuso e probabilmente sfodero uno dei miei soliti sguardi strani perchè lui

sorride divertito.

- Dato che si parte il 22 io e Rebecca abbiamo pensato di passare la giornata di domani

tutti e quattro insieme, una piccola rimpatriata. 

- Ottima idea.

- Per te tutto quello che comprende passare del tempo con Lei è ottimo! Ora però a dormire, forza!

- Ma io non sono stanco - mormoro sbadigliando.

Shannon mi guarda storto.

- Ok, d'accordo. Arrivo.

Mio fratello si alza e se ne va di sopra.

Anche io mi alzo e mi guardo intorno.

Poi me ne vado a letto con un solo pensiero nella testa.

Lei è di nuovo mia.


__________________________________________________

Non uccidetemi per il capitolo così corto ( scusate ) ma era un esperimento u.u

In questa storia infatti non racconterà solo Rebecca ma anche gli altri diranno la 

loro. Questo però solo se vi piace l'idea. Se preferite a parlare sarà solo Rebecca.

Dite la vostra non mi offendo se non vi piace u.u

Prima di lasciarvi c'è un ultima cosa da dire...ovvero un sincerissimo "SIETE FANTASTICHE"

a Viyanga&Naami che hanno già recensito la mia storia e che spero di non deludere con

questo capitolo e con quelli che seguiranno!

Un bacio, Reb 

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Capitolo 3
*** Yogurt, Beach And Laughter! ***


My Crazy Christmas Holidays

03. Yogurt, Beach And Laughter!

 

21 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

- Buono questo yogurt!

Shannon guarda la sua coppetta estasiato.

Poi comincia a divorare il suo yogurt. All'inizio era un pò restio ad assaggiarlo

ma dopo un paio di bocconi si è ricreduto.

- Cosa ci hai fatto mettere sopra? - biascica.

- Sul tuo c'è cioccolato fondente, nutella, scaglie di cocco, granella alle nocciole

e smarties. Una vera bomba calorica!

Shannon annuisce con la bocca piena.

Jared e Tomo lo guardano scioccati.

Noi tre infatti stiamo mangiando i nostri yogurt senza sembrare delle bestie voraci.

Il batterista si accorge del silenzio che è appena calato e dei nostri occhi puntati su 

di sè.

Con le labbra mezze cioccolatose alza lo sguardo su di noi.

- Che c'è? - domanda.

- No, niente bestiolina - ridacchia Jared.

Shannon lancia un'occhiata omicida al fratello.

Come mi sono mancati!

- Io proporrei di fare una bella passeggiata sul mare, dove un capitolo vecchio è finito

e uno nuovo sta per cominciare - mormora Tomo.

Euforica batto le mani.

- Ottima idea Mofo! 

Una volta finito lo yogurt Jared si offre di pagare poi tutti e quattro ci incamminiamo verso 

la spiaggia.

Evitiamo il pontile, troppo affollato per i nostri gusti.

Chiacchieriamo allegramente mentre camminiamo con i piedi immersi nell'acqua fredda.

Tomo mi racconta di come Vicky ogni volta che la band si sposta, lo chiami e lo interroghi.

Per colpa della soffiata di Shannon sulle ragazze di Tallinn è costretto a raccontare per filo

e per segno le sue giornate specificando con chi è stato e cosa ha fatto. Poverino!

Jared invece parla del tour e di come è stato stupendo trovare ad ogni data così tanti Echelon

urlanti e scalpitanti. L'emozione gli rompe la voce mentre mi dice di come è contento della 

sua grande famiglia. Mi racconta anche della piccolta scappatella a Luglio in Italia, a Siena, 

dove sperava di incontrarmi. Lo brontolo perchè non aveva annunciato il suo arrivo così da 

potermi trovare sicuramente lì.

Shannon dietro di noi raccoglie conchiglie e bastoncini che poi mette da parte nel suo marsupio.

Il furbo batterista approfitta di un mio momento di distrazione e urlando mi viene addosso

trascinandomi nell'acqua gelida.

- Ma sei scemo?! - urlo sconvolta.

Lui mi guarda con quei suoi occhioni verdi e scoppia a ridere.

Anche io dopo un istante di rabbia scoppio a ridere e comincio a schizzarlo.

- Sei fortunato che mi è caduta la borsa quando mi hai investita! - gli dico fingendomi arrabbiata -

se mi fulminavi cellulare i Ipod eri morto!

Shannon alza gli occhi al cielo e sparisce sott'acqua.

Dopo due secondi mi sento afferrare le gambe e trascinare giù.

Colta alla sprovvista quasi annego così mollo uno spintone a Shan e riemergo tossendo.

Anche lui riaffiora e mi guarda preoccupato.

- Tutto ok?

Annuisco tossicchiando ancora un pò.

- Usciamo. Ho freddo - borbotto.

Battendo i denti esco dall'acqua seguita da Shannon.

Jared mi porge il suo giacchetto e fulmina il fratello con lo sguardo.

Tomo invece ride come un pazzo.

- Bel colpo Shan - gli dice - a momenti la affoghi! Sei proprio un genio.

Il batterista si getta sull'amico e dopo averlo atterrato lo afferra per una gamba e lo trascina

in acqua.

Poi soddisfatto si avvicina a me.

- Scusa piccola.

- Non importa, sono viva no? - gli sorrido.

Lui subito si tranquillizza e mi sorride.

Jared ancora guarda il fratello un pò incazzato.

Protettivo mi prende la mano e mi tira a sè, allontanadomi dal mio quasi "assassino".

- Stasera si va a mangiare fuori? - propongo.

- Per me va bene, basta stare lontani dall'acqua - biascica Tomo scuotendo i capelli.

- Tranquillo - gli dico ridendo.

Dimenticandoci della mia quasi morte continuiamo la passeggiata allegri come sempre.


_______________________________________________

Olè! Another Chapter U.U

Ladies&Gentlemen ecco un annuncio. Dal prossimo capitolo non sarò l'unica autrice di 

questa storia. Ogni volta che vedrete POV VITTORIA sappiate che a scrivere sarà la nostra

Jst_Dreamer!!! Un applauso gente!

Questa storia sta tirando fuori una marea di sorprese ...

MUAHAHAHAHAH!!!

Bene, vi saluto.

Baci, Reb

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Capitolo 4
*** A Normally Night! ***


My Crazy Christmas Holidays

04. A Normally Night!

 

 

21 Dicembre 2011, Pov Vittoria...

La catena scorre dentro al rocchetto della bici, mentre le lunghe ombre degli alberi

scorrono sull'asfalto.

Le luci filtrate da ricche chiome verdi mi finiscono nel viso.

Respiro a pieni polmoni: adoro la pineta di Viareggio, è così fresca e silenziosa in

inverno che mi aiuta a riflettere.

La bicicletta prosegue silenziosa per la sua strada.

Dopo un po' di minuti arrivo a destinazione, chiudo il lucchetto e appoggio la mia socia

al muraglione del molo e vi salgo sopra. Quassù tutto accoglie un senso, i nuvoloni sovrastano

la pianura e tingono il mare mosso di grigio. Mi lecco le labbra che sanno di sale e slego i capelli lasciandoli

volare e siedo su uno scoglio a picco sulla superficie setosa.

È il momento più bello, secondo me, per fuggire dalla propria vita per qualche minuto.

Sono passati 5 mesi e non riesco a farmene una ragione.

Chissà dove sono e se manterranno la promessa...Rebecca ci tiene molto e probabilmente anch'io.

A proposito di Rebecca, chissà dov'è? È da 2 giorni che non la sento, il che è grave...

“... What if I wanted to break

Laugh it all off in your face

What would you do? (Oh, oh) ...”

Oh il telefono!

- Pronto?

- Vittoria! Come stai?

- Chiara! Tutto ok te?

- Mah tutto bene! Hai più avuto notizie di Rebecca?

- No guarda te lo stavo per chiedere... perché?

- Sai avevo intenzione di passare una delle nostre serate a film o musica.

- Non so Rebecca, ma per me va bene anche perchè vi devo dare i reg... scusa ho una chiamata sotto!

- Attendo!

Premo di nuovo il pulsante verde e metto in attesa Chiara.

 

- Pronto?

- Bibi! Come va?

- Ehi! Ma vi siete messe d'accordo per non farmi rilassare? Comunque tutto bene via tu? Come mai

scomparsa così dal niente Bebè?

- Non mi chiamare così! Comunque avevo delle faccendine da sbrigare, ma adesso che ho finito tutto

pensavo di passare un po di tempo con voi, magari di organizzare una serata sai andiamo a mangiare

fuori... poi ci scambiamo i regali...

- Si me lo stava dicendo Chiara prima... per me va bene e va bene sempre, anche stasera, a te? E comunque

non ho capito perchè non ti dovrei chiamare Bebè se te mi chiami Bibi!

-  Si anche per me va bene stasera, allora ci troviamo da... Adone alle... 20? Comunque io ti chiamo Bibi perchè

ti chiamano tutte così io mi chiamo Rebecca, ti posso concedere Rebè!

- Mmm ok! Avverto io Chiara a dopo BEBE'!

E chiudo la chiamata: adoro farla arrabbiare!

- Chiara? Ci sei?

- Si Scusa stavo... dandomi lo smalto!

- Chiara?? Che stavi facendo??

- Lo smalto!

- Avanti! Sai che non mi inganni!

- Ok ok... stavo giocando a freccette con la foto di Vicky!

- Ahahah tu sei matta! Ma va beh si sapeva! Dunque era Bebè al telefono, voleva sapere cosa facciamo stasera

e se andavamo con lei a mangiare fuori, alle 20 da Adone... ci stai?

- Certo che ci sto! Con voi sempre e comunque! Ah non chiamarla così, sai che non lo sopporta!

- Ma è un'ingiustizia: perché voi potete chiamarmi Bibi e io non posso darvi soprannomi?!

- Perché tu sei bella e buona, quindi ci vediamo stasera Bibi!

E attacca.

Lo sapevo che tanto ci rimanevo fregata, altro che Bella e Buona, io sono bella e Bischera!

E mi sdraio in balia del vento con un pacifico sorriso dipinto sulle labbra..

 

Le 20 arrivano presto io e Chiara siamo puntuali e come sempre Rebecca no!

- Chiara? Secondo te quanto altro dobbiamo aspettare?”

- Conoscendola direi 30 minuti almeno...

- E' un danno quella ragazza!

40 minuti dopo.

- Chià? Io entrerei ad ordinare!

- No aspetta! Eccola la!

- Ah si eccola! Ma chi sono i tre tizi incappucciati dietro di lei?

- Non ne ho la men che minima idea anche se dalle varie altezze mi vengono in mente delle...possibilità.

dice indicando la sagoma più bassa.

Solo un nome... Shannon.

Sono emozionata, hanno mantenuto la promessa, ma decido ugualmente di fare la gnorri... per darmi un

contegno... dopo tutto sono una ragazza sera IO.

Chiara inizia a saltellare urlando - Sono tornati! Sono tornati! - e si attacca subito al braccio della sagome più alta.

Io e Rebecca ci guardiamo e ci sbattiamo una mano in fronte, disperate.

Cosa dobbiamo fare con quella lì?

- Bebè! - inizio a sogghignare

- Bibi! - dice rivolgendomi uno sguardo malvagio.

- Allora sono tornati.

- Si - sorride, finalmente.

Ci salutiamo tutti, di nuovo e Shannon lascia un bacino sulla mia guancia destra, come l'ultima volta.

Si ricorda persino il mio nome.

Prendiamo tutti da mangiare e ce ne andiamo in passeggiata.

All'improvviso Rebecca ed io ci guardiamo sadiche e giriamo lo sguardo verso Chiara ancora avvinghiata

al povero Tomo.

Lei inizia a guardarci preoccupata: Il palaghiaccio.

Dopo aver pagato il nostro bel panino, ci dirigiamo verso la pista di pattinaggio ed obblighiamo tutti a salire

con la nostra arte incantatrice e la serata passa tra tonfi, risate e molta, ma molta acqua.

Appena usciti io mi dirigo verso la gelateria urlando - Occhio al Frappè! 

- Mi unisco! - dicono in coro Shannon, Rebecca, Chiara e Tomo.

- Che bello! Ci voleva proprio! - sospiro massaggiandomi la pancia.

- Eh già!

- Via s'è fatto tardi! E vi dobbiamo raccontare un paio di cose - dice Rebecca.

- Allora abbiamo organizzato una settimana bianca insieme e volevamo che ci foste anche voi...” inizia

- Veramente... ho pensato a più di una settimana - interviene Jared - partiremo con il vecchio Tour-bus

e andremmo in Trentino, ci state?

Io e Chiara ci guardiamo, mentre Rebecca è saltata addosso a Jay, felice per la notiza del prolungamento delle vacanze.

Siamo davvero entusiaste.

- Ci stiamo! - diciamo in coro.

Inutile dire che ci sarà da divertirsi.

 

_________________________________

Eccoci qua!!! Un applauso per il primo capitolo della nostra Jst_Dreamer! *.*

E uno anche per voi che mi recensite sempre splendidamente!!! Vi adoro. 

Ora vi lascio e vado a scrivere un altro capitolo! 

Un bacio, Reb (e Vittoria u.u)

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Capitolo 5
*** I Am Ready To Go ***


My Crazy Christmas Holidays

05. I Am Ready To Go

 

21 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

Quando ho pensato di andare a mangiare fuori tutti insieme di certo

non pensavo che la serata sarebbe stata così fantastica!

Portare i ragazzi a pattinare poi è stata proprio una bella trovata.

Tomo non faceva che scappare da Chiara, che lo inseguiva con un'espressione

davvero inquietante dipinta sul volto. Il non saper pattinare purtroppo ha 

giocato a sfavore per il povero chitarrista che ad ogni inciampo cadeva e 

veniva raggiunto dalla mia amica. 

Shannon non faceva che ridere e dato che anche lui non sa pattinare si teneva

stretto Vittoria. Quei due formano una bella coppietta e sono contenta di vedere

Shannon raggiante. 

Jared invece se ne stava avvinghiato a me, perennemente in precario equilibrio.

Ogni caduta era una risata.

Ogni risata era un bagliore negli occhi in ciascuno di noi.

Ogni volta che vedevo quel bagliore il cuore mi si riempiva di gioia e subito pensavo

al viaggio che ci aspetta.






21 Dicembre 2011, Pov Jared...

- Mi fa paura quella Chiara - borbotta Tomo dal suo letto.

Sorrido.

- Ti adora, non sei contento?

- Da morire - commenta sarcarstico.

Mio fratello pianta i gomiti sul materasso e guarda Tomo - Piccioncini - gli sussurra.

Il nostro chitarrista gli tira un cuscino in faccia.

- Smettila! 

- Bellini voi due. Tutti attaccati, stretti stretti - continua imperterrito Shannon.

- E te e Vittoria allora? Mano nella mano a pattinare e a ridacchiare. 

Adesso è mio fratello che gli tira il cuscino.

- Fatela finita voi due - sbotto io - avete rotto.

I due si affacciano dai rispettivi letti e cominciano a farmi i versacci. Bambini, penso.

Spengo la luce e mi sistemo sotto le coperte.

In poco tempo la stanza si riempe di grugniti e sospiri. Shannon russa come una 

motosega disturbandomi.

Mi fa venire in mente la prima serata che Rebecca ha dormito con noi. Nemmeno io

le ho dato pace, troppo agitato ed emozionato per poter dormire.

Lei mi ha sopportato pazientemente anche se dalla sua voce sembrava che volesse 

uccidermi. Ed è proprio ciò che voglio fare io a mio fratello in questo momento.

Mentre attendo l'arrivo del sonno penso.

Penso alla bellissima serata appena trascorsa.

Rebecca non faceva che sorridere e starmi abbracciata. Ho adorato ogni singolo minuto

in cui il suo corpo era stretto al mio, le sue braccia intorno alla mia vita, la sua testa 

appoggiata sulla mia spalla. 

Era bellissima, come non mai.

Vestita con dei semplici jeans neri e una camicetta bianca lunga. Truccata solo l'essenziale,

era splendida. Un angelo.

Non riesco a smettere di pensare alle nostre mani intrecciate mentre si pattinava come non

riesco a smettere di pensare alle vacanze che ci aspettano e al tempo che passeremo insieme.

Le ragazze hanno accolto felicemente la notizia del prolungamento della Settimana 

Bianca. Ancora non so di preciso quanto tempo staremo in montagna ma dato che ho

affittato lo chalet anche per il mese di Gennaio possiamo stare quanto vogliamo.

Sarà uno spasso vedere mio fratello alle prese con gli sci, incapace com'è.

E sarà ancora più divertente vedere Tomo scappare dalle grinfie di quella pazza di Chiara.

Penso che in queste vacanze ne accadranno di tutti i colori. 

Dopotutto noi tre pazzi Mars insieme a tre pazze Echelon formano proprio una bella banda

di matti.

Matti capaci di fare di tutto e di più.


__________________________________________

Capitolo corto. Chiedo venia. Spero di compensare con la velocità con cui posto u.u

Allora? Piaciuto l'esperimento delle due autrici?

La mia cara Viyanga sembra apprezzare e ne sono davvero felice <3 

Ogni volta che posto un capitolo aspetto con ansia le tue recensioni che ormai fanno 

parte della storia!

Detto questo, vi lascio.

Alla prossima, Reb

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Capitolo 6
*** I Misjudge You ***


My Crazy Christmas Holidays

o6. I Misjudge You

 


22 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

Sono stanca, molto stanca.

Sono le quattro del mattino, è buio e io me ne sto seduta su un marciapede con la 

valigia accanto come una scema.

Tutta colpa di Jared. Ieri sera siamo rientrati all'una ma nonostante ciò il 

cantante ha voluto lasciare la partenza a quest'ora oscena! 

Quando fa così mi viene voglia di ammazzarlo.

Mentre penso a quale tortura infliggergli il loro pullman sbuca dall'oscurità, si avvicina e si ferma

davanti a me.

Shannon scende e prende la mia valigia.

- Ci aspetti da tanto? - domanda preoccupato.

- No, non ti preoccupare. Sono arrivata un minuto fa.

Lui mi sorride sollevato.

Dentro il pullman c'è già Chiara ad aspettarmi. 

Jared mi dice ridacchiando che da quando è salita da l'assillo a Tomo, che alla fine

per farla tranquillizzare si è messo a insegnarle a suonare.

Ora infatti la mia amica è troppo concentrata a suonare bene per fare bella figura 

con il suo amato. E a quanto pare ci riesce benissimo.

Tomo la osserva stupefatto, colpito da come apprende velocemente e da come mette

subito in pratica i suoi insegnamenti.

Contenta mi siedo sul divano accanto a Jared, o meglio, mi sdraio letteralmente su 

di lui e mi lascio avvolgere dalle sue braccia.

- Sei stanca? 

- Un pò - biascico assonnata. 

- Allora dormi - sussurra accarezzandomi i capelli.

- Non ci riesco, sono troppo agitata.

Jared mi bacia la fronte e comincia a cantare piano piano "100 Suns".

Cullata dalle sue parole mi addormento avvinghiata a lui.



22 Dicembre 2011, Pov Tomo...

Venti minuti prima...

- Hey ragazzi! 

Eccola, è lei. 

Dalle scale proviene la sua voce, la sua risata, il tonfo della sua valigia sul

pavimento.

- Dov'è Tomo? - la sento domandare.

Oh no. Io non ci sono, vorrei urlare.

- Di sopra - le risponde Shannon. Più tardi lo strangolerò nel sonno.

Chiara lo ringrazia dell'informazione e si precipita di sopra. 

Meno due scalini, meno uno, la porta si sta aprendo...

- Ciao Mofo! - esclama euforica con il suo solito sguardo maniaco.

Mi inquieta quando mi guarda così!

- Ciao Chiara - borbotto io dall'alto del letto di Jared.

- Divertito ieri sera?

- Si molto.

Lei sorride. 

- Sono contenta.

Io non dico niente. Lei continua a guardarmi come se volesse saltarmi addosso da

un momento all'altro. Spaventato mi avvicino al muro. 

- Che ci fai lassù?

- Cerco di riposarmi - rispondo secco.

- Ah - un espressione delusa emerge sul suo volto e mi fa sentire terribilmente in 

colpa.

Sospirando scendo dal letto.

- Senti...io ci provo ma non riesco a dormire quindi pensavo di mettermi a suonare. Ti va se ti 

insegno?

I suoi occhi si illuminano.

- Ovvio! - urla avvinghiandosi al mio braccio.

- Se non mi lasci non posso prendere la chitarra - le dico ridacchiando.

Lei subito mi molla scusandosi.

Dopo aver preso la mia fedelissima Gibson trascino Chiara di sotto, dove ci sediamo 

sul divano.

Comincio spiegandole come impugnare al meglio la chitarra, a quali note corrispondono le

corde e facendole suonare qualche accordo.

La prima cosa che ho pensato appena Chiara, in preda all'emozione, ha quasi fatto cadere

la mia chitarra è stato "Perchè a me?". Ora però la guardo vermente colpito. 

E' come una piccola spugna che assorbe tutto ciò che le dico e senza problemi lo mette in 

pratica. Per essere la prima volta che suona è davvero brava. 

Si ricorda perfettamente tutto ciò che le dico, non sbaglia gli accordi e suona in maniera fluida.

- Senti un pò - mi dice tutta contenta.

Dopo un attimo di esitazione comincia a suonare Smoke On The Water.

La guardo sorpreso.

- Me l'ha insegnata una mia amica. Per ora so fare solo l'inizio.

- Sei bravissima!

Alla mia esclamazione le si avvampano le guance e imbarazzata Chiara sposta il suo sguardo sul

pavimento.

- Dai continua. 

Sempre più rossa in viso riprende a suonare Closer To The Edge come le ho insegnato. Agitatissima

ad un certo punto sbaglia.

- Ho sbagliato. Sono un disastro.

Le sorrido apprensivo. Com'è dolce.

Forse ho sbagliato a scappare da lei per via della sua fissazione. Sono stato molto cattivo. 

Ora che la osservo meglio non è poi così male. E' simpatica, dolce, sa suonare e mi adora.

Pensare che l'ho scansata per tutto questo tempo mi fa sentire un idiota.

- A cosa stai pensando Tomo? 

Chiara mi guarda curiosa.

- A niente. Ero solo preso dalla musica.

- Ma se suono malissimo!

- Sei matta! - le dico dandole una spinta.

Lei ride e mi restituisce la spinta. Che bella risata, penso.

Tomo che ti succede? Tu hai la tua Vicky che ti aspetta a casa.

Prima che altri strani pensieri mi assalgano il pullman si ferma ed entra Rebecca, raggiante

come sempre.

Subito io e Chiara abbandoniamo il divano per lasciarlo agli altri e ci spostiamo di sopra per suonare. 

Prima di sparire Rebecca mi fa un "ok" con la mano probabilmente contenta del mio nuovo 

atteggiamento con la sua amica.

Quel piccolo gesto mi fa sentire, non so...realizzato!


_______________________________________

Primo Pov di Tomo. Un disastro scusate ç_____ç

Via corro a rimediare con un altro capitolo. Ah una cosa, per chi non lo sapesse MISJUDGE vuol dire "giudicare male".

Un bacio, Reb



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Capitolo 7
*** Threats ***


My Crazy Christmas Holidays

o7. Threats

 


22 Dicembre 2011, Pov Jared...

C'è silenzio. I battiti del mio cuore unito a quello di Rebecca sono l'unico

suono udibile. Insieme formano una melodia meravigliosa.

La ascolto per un attimo incantato. 

Con le dita scorro lungo i lineamenti del suo viso. Mi soffermo sulle

sue labbra carnose e sensuali. Poi le accarezzo le guance e il morbido collo.

Quant'è bella...

Le bacio la fronte e lei a quel contatto si sveglia.

Mi guarda sorridendo e mi bacia dolcemente.

- Sei sveglio da tanto? - mi domanda ancora un pò assonnata.

- No, non ti preoccupare.

- Bugiardo - mormora stiracchiandosi - gli altri dove sono?

- Sono tutti di sopra a dormire.

Sbadigliando si gira sul fianco e appoggia la testa sulla mia spalla.

- Perchè non mi hai svegliata prima invece di guardarmi dormire?

- Adoro guardarti dormire. 

Lei sorride. 

- Si certo. Deve essere davvero bello sentirmi russare.

- Non russi - le dico.

- Forse hai beccato la serata buona. A volte sono peggio di Shannon.

- Ma smettila.

Fingendosi risentita perchè non le credo incrocia le braccia e si siede in fondo al

divano, dandomi le spalle.

Anche se cerca di non guardarmi per fare la sostenuta, ogni tanto inclina il viso quanto

basta per potermi controllare con la coda dell'occhio.

Ridacchiando mi avvicino a lei e la abbraccio. 

- Hai finito di fare la scema?

Lei sospira sorridendo.

- Se mi dici così continuo all'infinito.

- Non resisteresti. 

Rebecca si volta verso di me e fissa i suoi occhi nei miei.

- Scommettiamo? - sussurra. 

- Ci sto.

Lei subito si alza e si avvia di sopra.

- Guarda che non vale andare a rifugiarsi da mio fratello.

Indispettita si blocca e mi guarda fulminandomi con un'occhiata assassina.

- E chi ha detto che stavo andando da lui?

- Allora dove stavi andando?

Lei apre la bocca per parlare ma non dice niente.

- Sto aspettando una risposta - la punzecchio.

- Stavo andando da Tomo.

La guardo incredulo.

- Se... - borbotto.

- E' il mio confidente. Qualcosa in contrario?

- No niente fai pure. Ma penso che se lo svegli a quest'ora, per quanto lui ami la

sua chitarra, penso che la prenderà e te la romperà in testa - commento ridendo.

Scazzata si siede in un angolino per terra e si mette ad ascoltare il suo Ipod.

Convinto che non reggerà a lungo mi sdraio comodamente sul divano e comincio

a canticchiare per ammazzare il tempo.

Quasi senza accorgermene gli occhi cominciano a chiudersi lentamente e in poco mi

addormento.



Un rumore improvviso mi sveglia. Mi guardo intorno e vedo Rebecca seduta nel solito

angolino con la testa inclinata di lato. Sta dormendo.

Le cuffie si sono staccate dall'Ipod per un suo movimento e ora la musica risuona nella

stanza. Ecco cosa mi ha svegliato.

In punta di piedi mi avvicino a lei e spengo l'Ipod. Con cura avvolgo le cuffie e le metto

nella sua borsa.

Poi, cercando di non svegliarla, la prendo e la porto sul divano dove sicuramente se ne starà

più comoda. Non appena appoggio la sua testa sul cuscino lei apre gli occhi.

- Che fai? 

- Non ci credo. Ti ho svegliata per la seconda volta. Sono incredibile.

Lei mi sorride.

- Eh già. Sei proprio un disastro. Dai vieni qua - mi dice facendomi spazio.

- Non eri arrabbiata con me? - le domando sdraiandomi accanto a lei.

- Grazie per avermelo ricordato. Via vattene. Dormi sul pavimento.

Mi spintona via ridendo.

Ridendo a mia volta le blocco le mani.

- Ora basta - mormoro fissandola.

Mi guarda con quei suoi bellissimi occhi marroni e sorride, di nuovo.

Poi mi bacia. E' dolce, sensuale, travolgente.

Le mie mani corrono sui suoi fianchi, passano sotto la sua maglia e le accarezzano

la schiena liscia e morbida.

- Questo era il bacio della buona notte - sussurra staccandosi - adesso, se mi svegli un'altra

volta penso che non metterò freno ai miei istinti omici e ti strangolerò.

Ridacchio a quella minaccia.

Quanto la adoro!


__________________________________________

Viyanga e Napi_xx: sono contenta che vi sia piaciuto il Pov di Tomo. Pensavo di averlo fatto

schifoso >.< Mi detesto perchè non riesco a concepire dei capitoli più lunghi. Stupida Rebecca!!!

Basta vado a sotterrarmi >.>

Notte, Reb!


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Capitolo 8
*** Listen To Your Breathe... ***


My Crazy Christmas Holidays

08. Listen To Your Breathe...

 


22 Dicembre 2011, Pov Vittoria

Dopo quella che è stata una bellissima serata eccomi qui, uscita dal letto dopo appena

4 ore di sonno, perchè sì: sono le 4 di mattina ed io sto aspettando sul marciapiede l'arrivo del bus.

Un bus che ci porterà verso una marea di guai ed avventure.

Per svegliarmi ho deciso di mettere le cuffie a volume massimo.

Passa un minuto e già sono stanca, mi siedo sulla valigia vicino a me ed aspetto.

Dopo neanche un paio di minuti sono andata, addormentata, quasi svenuta dalla stanchezza.

Tic toc,tic toc, tic toc.

Chi cazzo è che rompe a quest'ora della notte con una cazzo di sveglia???

Apro gli occhi lentamente e mi ritrovo nella penombra alla mia destra c'è un letto, e vedo due sagome

appiccicate, e alla mia sinistra ce n'è una tremendamente familiare ed esageratamente vicina: Shannon.

Non ci posso credere: mi hanno raccolto mentre dormivo sulla strada!!! Sono un danno e adesso cosa

penseranno di me?

Sento i respiri di Shan sul mio collo... mi si può sapere chi ha avuto la stragrande idea di farci dormire nello

stesso letto?!?! Io sono una bambina pudica e stupidissima!!!

Accidenti alla mia pudicizia!

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso il salottino, non quello privato di Jared, quello generale, più piccolo.

C'è una tapparella che alzo e lascio entrare dei raggi di sole che illuminano la stanza, prendo un frappè

dalla mia valigia messa sul ripiano accanto al frigo e riempio quest'ultimo dei barattoli di carta.

Adoro i frappè!!

Poi mi siedo al tavolincino vicino alla finestra che ho aperto e rimango li, in contemplazione.

Il bus scorre silenzioso sull'asfalto e la striscia bianca sembra non aver mai fine.

L'unico rumore che si sente è il liquido che passa nella mia cannuccia..

Man a mano che il mezzo va avanti il paesaggio cambia e si arricchisce di nuovi e stupendi particolari:

prati verdissimi e boschi fitti con alberi dalle punte innevate.

La neve, che bellezza...

Slittini, sci, pattini...cascate, animali selvatici, boschetti rigogliosi e fiumiciattoli simpatici stiamo arrivando!*

senza accorgermene un sorriso mi si dipinge sul volto, rendendo tutto quanto più radioso.

- Cos'hai da sorridere Bibì?

Non mi giro neanche, tanto riconoscere quella voce anche se fossi sorda.

- Mi fai ridere tu da quanto russi, Shan!

- Non è vero! - ribatte l'omone con lo sguardo da bambino

Sento aprire e chiudere lo sportello del frigo e vedo il suo riflesso raggiungermi alla mia postazione.

- No, infatti! Pensavo a quanto è bello il posto in cui stiamo andando; ma dimmi, perchè sei sveglio? Sono stata io?

- Mmm... non mi piace dormire da solo! A cos'è il tuo? - indica il frappè.

- Nocciola, il tuo?

- Cioccolato

- Goloso!

- Senti da che pulpito

- Beccata

Scoppiamo a ridere.

Dopo qualche secondo, il silenzio riprende a dominare nella stanza.

- Bello eh? - chiede lui, indicando fuori.

- Incantevole!

- Come te - sussurra.

- Come? - credo di non aver capito bene.

- Io? Non ho detto niente!

- NO, ora me lo dici!

- Ma io non ho detto niente

Lo guardo stizzita - Solletico?

- È una minaccia?

Annuisco sempre col sorriso sghembo sul volto.

- Che paura!

- Signor Leto si sta prendendo gioco di me? - rido iniziando a fargli il solletico.

Ma lui non molla e continua a dire che non ha detto niente di che.

Dopo qualche minuto mi arrendo, vedendo che non mollava.

- Senti, non hai dormito niente, non sarebbe meglio tornare di sopra? - dice dopo essersi ripreso.

- Come fai a sapere che non ho dormito? E poi tanto non ci riuscirei!

- Non stavi un attimo ferma...e poi hai due occhiaie!! Fidati di me, adesso dormirai - si alza e mi tende una mano.

Mano che afferro senza esitazione.

Mi conduce nella camera adiacente e mi distende sul letto, poi lo fa lui e mi abbraccia.

- Shhh, ascolta il tuo respiro...

Dopo poco lui si addormenta ed io lo seguo cullata dal movimento del suo petto e dal suo dolce profumo di cioccolata.

 

 _____________________________________________________

*sembro una naturalista incallita xDD

 

Ok scusate per questo momento di romanticismo acuto ma mi piaceva troppo, dopo tutto a chi non piacerebbe?

Ma va beh... alla prossima BiBì

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Capitolo 9
*** Rolling And Falling! ***


My Crazy Christmas Holidays

09. Rolling And Falling!

 

23 Dicembre 2011, Pov Tomo...

Fa freddo. Un freddo cane!

Dall'alto del cielo azzurro il sole ci deride perchè non sta soffrendo come noi,

o meglio come me. Jared e Rebecca non fanno altro che stare abbracciati per

scaldarsi e anche ora che hanno già finito la pista sono insieme; Vittoria sta 

insegnando a Shannon alcune basi dello sci per farlo arrivare intero in fondo

alla pista.

Io invece me ne sto qua, in piedi, tremante. E aspetto che quei due siano pronti

a partire.

Forse non ho specificato che io NON so sciare e che la discesa impervia che mi

attende mi spaventa a morte.

Forse non ho specificato che i cinque matti con cui sono venuto in vacanza hanno

scelto una pista difficile perchè quelle da dilettanti sono troppo facili.

Con il mio ottimismo mi sono ritrovato ad immaginarmi sfracellato contro un albero

o meglio, spiaccicato in fondo ad un burrone.

Chiara mi guarda con la sua solita faccia, con la bavetta che cola da un lato e gli occhi

fuori dalle orbite. In questo momento la detesto come non mai. Invece di aiutarmi

come fa Vittoria con Shannon mi guarda. 

Sospiro e gli sventolo una mano davanti al viso.

- C'è nessuno? - domando.

- No, hai bruciato tutti i miei neuroni facendomi suonare con te ieri.

- Simpatica. 

Lei sorride e si avvicina.

- Mi fai paura. Smettila di guardarmi in quel modo.

- In quale modo?

- Questo - le dico indicandole il volto.

Ridendo mi da un buffetto sulla guancia.

- Come sei spiritoso - mormora.

- Dico sul serio. Sei inquietante. Comunque...come si scia?

Chiara mi guarda poi scoppia a ridere.

- Questa era buona! Come si scia? Andiamo Tomo...è la decima volta che

me lo chiedi.

- Ed è anche la decima volta che mi rispondi che io so sicuramente sciare.

Ma non è così! - urlo esasperato.

Lei mi lancia un'occhiata carica di disappunto poi si allontana.

Mi lascia qui, come un idiota, solo soletto e presto anche morto.

In poco tempo anche gli altri due piccioncini sono pronti.

- Allora andiamo - urla Vittoria.

- Per forza?

- Mofo smettila di fare lo scemo! - ridacchia Chiara. 

Se non la finisce la uccido! Io NON so sciare!

Deglutendo mi avvicino alla discesa e guardo gli altri.

Shannon si sistema gli occhiali da sci sul volto e mi fa un ok con la mano. 

Io sorrido come se fosse veramente tutto OK ma non lo è!

Maledetta montagna.

Vittoria ci fa cenno di partire e noi...partiamo!


23 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

- Quanto ci mettono a scendere?

- Bè, è la prima volta per Shannon e Tomo. Probabilmente si staranno facendo

spiegare come si scia da quelle due pazze delle tue amiche.

- Già - borbotto - ma io mi annoio!

Jared ridacchia. 

Seduti sulla neve da ben venti minuti aspettiamo che i nostri quattro amici ci

raggiungano.

I nostri sci sono appoggiati contro il tronco di un albero insieme ai bastoncini. La

pista era davvero impegnativa e ancora mi chiedo se i due Mars ne usciranno indenni

o se si schianteranno da qualche parte.

- Allora Miss Annoiata...cosa vuoi fare?

- Vuoi essere umiliato ancora? - dico ironicamente - dopo la mia schiacciante vittoria 

a pallate pensavo di concederti una tregua.

Jared mi guarda offeso.

- Quale vittoria?

- Quella di dieci minuti fa. Quella in cui ti ho riempito la faccia di neve.

- No no no. Sono io che ti ho bombardata di palline fino a riempirti di neve. Chiariamoci.

Risentita gli tiro una manciata di neve in faccia.

- Come dici?

Lui si pilusce il viso.

- Simpatica.

- Molto.

Un urlo ci interrompe. Confusi ci voltiamo e vediamo Vittoria salutarci urlando.

Subito dietro di lei arrivano tranquilli come non mai Chiara e Shannon. Jared guarda stupefatto 

il fratello che scia davvero bene per essere la prima volta.

Raggianti ci raggiungono e si tolgono gli occhiali.

- Dov'è Tomo? - domanda il cantante.

 Prima che qualcuno gli risponda una palla gigante di neve arriva rotolando per la pista.

Tomo non fa che urlare e rotolare e rotolare e rotolare...

Mi viene il mal di testa a guardarlo!

A tutta velocita ci sfreccia di fianco e si inoltra nel fitto del fuoripista, diretto a valle.

- TOMO! - gridiamo in coro e ci gettiamo sugli sci per riprenderlo.

La palla di neve sembra volerci seminare e dopo aver schivato pericolosamente un paio di alberi

aumenta la velocità di rotolata.

Il chitarrista continua a urlare terrorizzato.

- Cosa è successo? - domando a Chiara.

Lei schiva un albero e alza le spalle - Non lo so! Pensavo sapesse sciare!

- Che cosa?! Non glielo hai chiesto?

- Si ma...non gli credevo. Pensavo che stesse facendo il modesto.

Prima di commettere qualcosa di stupido e illegale mi allontano da Chiara furibonda.

Mannaggia a lei! Quando è in compagnia di Tomo non ragiona.

Jared, essendo il più bravo di tutti, si posiziona in cima al gruppo e raggiunge la palla di neve gigante.

In preda al tipico Momento del Coglione si getta su Tomo per cercare di fermarlo con lo splendido

risultato di...finire anche lui a rotolare e rotolare e rotolare come una palla!

Scuotendo la testa cerco di avvicinarmi a quei due imbranati.

Una volta raggiunti una domanda mi pietrifica facendomi quasi cadere. Come li fermo?

Probabilmente qualcuno lassù nell'alto mi ha sentita mentre mi domandavo come fermare la corsa della

palla perchè dopo poco minuti quest'ultima si scontra con un albero. 

Preoccupata raggiungo Jared e Tomo che si massaggiano la testa.

- Tutto bene?

Insieme annuiscono ed è in quel momento che scoppio a ridere.

Rido e con me ridono anche Vittoria e Shannon. Chiara invece si scusa con Tomo e gli mette un pò di neve

sulla fronte.

- Scusa - mormora.

- Non fa niente - le dice lui baciandole il naso. Che teneri!

Jared mi guarda furioso perchè io non sto facendo come Chiara.

- Hey! Uomo ferito necessita di aiuto! 

Trattengo a stento un altra risata.

- Uomo ferito arrangiati. Avevi a non fare la scemata di prima!

Uno sguardo assassino mi trafigge.

- Spiritosa.

- Lo so, grazie - dico sedendomi accanto a lui.

Gli bacio la fronte.

- Ora va meglio?

- Molto.

Sorrido e lo bacio.

- Vedi di non fare altre scemate.

- Le vacanze sono lunghe. Chi lo sa cosa succederà? 


______________________________________________

Nuovo capitolo! Le vacanze cominciano al meglio XD

Spero vi piaccia ^.^

Notte, Reb

 

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Capitolo 10
*** A Sweet Unicorn! ***


My Crazy Christmas Holidays

10. A Sweet Unicorn!

 

 

24 Dicembre 2011, Pov Jared...

La testa mi fa male, anzi, malissimo. Dopo la botta di ieri contro quello stupido albero

la fronte non fa che pulsarmi come se volesse esplodere da un momento all'altro.

E tanto per rendere più piacevole la mia convalescenza, Rebecca non fa che ridere ogni

volta che mi passa davanti. Mi chiama Il Suo Unicorno! Infatti un bernoccolo enorme si

trova proprio in mezzo alla mia fronte.

Tomo è uscito dallo scontro quasi illeso. Ha riportato soltanto un lieve gonfiore e un minuscolo

livido. Lo detesto.

Se non mi fossi buttato su di lui stupidamente per cercare di fermarlo a quest'ora sarei insieme

agli altri sulle piste. E invece no! Me ne sto qui, nello chalet, da solo a parlare con me stesso. 

Che palle.

Delle risate interrompono i miei pensieri da emo.

Ridendo come delle matte entrano Rebecca e Vittoria con delle buste in mano. Dal profumo che

proviene da esse intuisco che hanno comprato le lasagne per cena. 

Shannon compare dietro di loro con gli sci in spalla. Mi fa l'occhiolino.

- Fratellino! Ti sei perso una gran bella giornata. Come ti sta il corno?

Lo guardo cercando di trasmettergli più odio possibile.

- Meglio, grazie del pensiero.

Dopo di lui sopraggiungono Chiara e Tomo, con una borsa del ghiaccio sul fianco.

- Che hai fatto? - gli domando preoccupato.

- Non ho visto un sasso. Ci sono atterrato.

Chiara lo guarda apprensiva. 

- Fortuna che avevo con me questa dolce infermiera - mormora Tomo fissandola.

Che teneri! 

- Vicky! - tossisce Shannon passandogli davanti.

Il chitarrista segue mio fratello con gli occhi tentando di disintegrarlo.

- Unicorno! 

Rebecca si avvicina sorridendo.

- Come stai?

- Meglio - borbotto.

- Ti fa ancora male la testa?

- Il corno vorrai dire - tossisce Shannon.

Che rompipalle!

- Abbastanza.

- Piccino - mormora Rebecca pizzicandomi le guance.

Simpatica, penso.

Ignorando i miei pensieri fa un cenno a Tomo che le lancia il ghiaccio. Subito me lo

posa sulla fronte. Aaaah! 

Che sollievo.

 - Ora va molto meglio - sospiro.

Prima che Rebecca possa dirmi che sono stato un idiota a non mettercelo prima, Vittoria si affaccia

dalla cucina. La cena è servita!



24 Dicembre 2011, Pov Shannon...

E' buio. Sdraiato sul grande letto matrimoniale cerco di dormire. Tomo è di sotto che fa il cretino

con Chiara invece di venire a letto. Bah! Domani sarà così stanco che sbatterà contro un altro

albero, me lo sento.

Qualcuno bussa, qualcuno rompe.

- Disturbo? 

Vittoria si affaccia timidamente dalla porta.

- No no, tranquilla. Tanto non stavo dormendo.

Silenziosa si siede sull'altro lato del letto e mi fissa. Che splendidi occhi!

- Dimmi! 

Lei fa le spallucce.

- Non mi riesce dormire. Jared e Rebecca sono già a letto e di sotto nessuno mi considera.

- Vieni qui - le dico indicando lo spazio accanto a me.

Sorridendo lei si sistema sotto le coperte, al mio fianco.

- Domani verrà anche tuo fratello con noi?

- Quella specie di Unicorno? Bo, non lo so. Se non gli fa male la testa vuota che si ritrova penso di si.

Vittoria scoppia a ridere. Che bella risata.

- Povero Jared.

- Macchè povero Jared! Una persona intelligente non si sarebbe mai buttata su Palla Tomo!

- Hey! Simpatico, eh! - urla Tomo dalla porta. Che tempismo.

- Vedo che sei occupato - continua lui - io vado a dormire con Chiara, ok? Ciao.

E se ne va.

Vittoria sbadiglia.

- Stanca? 

- Chi, io? No no.

- E quello cos'era allora?

Lei fa le spallucce di nuovo. 

- Un imitazione di un ippopotamo.

- Shhh...silenzio imitatrice - le dico avvolgendola con le braccia.

Anche lei mi stringe forte in un abbraccio e appoggia la testa sul mio petto.

Il mio cuore batte all'impazzata.

Che ti succede Shan?


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Capitolo scritto tardi e in fretta perchè da brava bambina per sbaglio l'ho cancellato mentre lo 

scrivevo decentemente -.- Pardon!

Scappo, notte a tutti!

Reb


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Capitolo 11
*** Birthdays And Kisses... ***


My Crazy Christmas Holidays 

11. Birthdays And Kisses...

 

25 Dicembre 2011, Pov Shannon...

Mi sveglio.

Il silenzio domina la mia stanza e dalla fessura della porta fuoriesce una luce pallida.

Le scene della sera prima si accavallano nella mente e la prima cosa che noto è che Vittoria

se n’è andata, la sua sagoma sul cuscino è ancora calda e formata, quindi deduco che non

dev’essere andata via da molto, forse è per questo che mi sono svegliato: non mi è mai piaciuto

dormire da solo.

Mi alzo lentamente dal letto, cercando le ciabatte che scopro essere perfettamente davanti al letto.

Cammino come uno zombie fino alla porta della cucina e mi acceco aprendola.

Lo spettacolo che mi si para davanti è splendido: Vittoria con il suo pigiama (una mia maglia, dato

che se l’era scordato) bianco con la scritta nera Chanel N 5, ed un grembiulino da cuoca apre il forno

per levare dal suo interno le brioches.

Sul tavolo ci sono due tovagliette una di fronte all’altra e un fiore a separarle.

Su una tovaglietta c’è un succo di frutta in un bicchiere ed una tazza, nell’altro solo una tazza.

Mi avvicino all’oggetto dei miei desideri, aspetto che si giri, la incastro tra il mio corpo ed il tavolo

e le sussurro all’orecchio un “Buongiorno”.

Lei sussulta e abbassa la fronte arrossendo e ,come fa tutte le volte, inizia a torturarsi le labbra con i denti.

Quelle labbra carnose… mi avvicino senza accorgermene.

Cogliendo il mio movimento lei alza il viso e mi guarda negli occhi, continuando ad arrossire e mordicchiare

quelle labbra stupende. Allora decido di farla smettere raggiungendole con un mio dito e carezzandole.

Intanto continuo ad avvicinarmi.

- Buongiorno! - esclama Rebecca piombando nella stanza.

Non facciamo in tempo a scansarci e lei ci vede, rimanendo di sasso.

- S-s-s-scusatemi io torno ne-nella mia…

- Buongiorno - entra Jared urlando in cucina - Come va questa mattina soffici raggi di sole? Io sono più

sveglio e pimpante che mai! Oh Vittoria hai fatto le brioches e hai preparato il succo e tutto per me??

Grazie non dovevi!

Mio fratello addenta la brioche, prende il succo e se ne va, sotto gli occhi sbalorditi di noi tre.

Rebecca raggiunge Jared di corsa, ancora sbalordita, mentre io e Vittoria ci giriamo e dopo esserci guardati

negli occhi cominciamo a ridere come dei pazzi.

Per fortuna ne aveva fatti più di due di cornetti, così ci sediamo e ci godiamo la colazione in silenzio e pace.

- Che giorno è oggi? - mi chiede lei che ha perso la cognizione del tempo.

- Mmm… oggi è il 25!

- E' Natale!

- Già… ed il 26, cioè domani, Jared avrà 40 anni, una cosa da ricordare…

- Io ho compiuto gli anni il 14, ma nessuno se n’è ricordato, a parte i miei con cui ho festeggiato…

che bella cosa! - dice ironica.

- Ma come! Non ci credo! Neanche le tue amiche?

- No… ma è comprensibile, a mala pena ricordano il loro… che fortuna ha Jared ad avere un fratello come te!

- Come bello?

- No stupido! Hai capito benissimo cosa intendevo dire!”

- Beccato! Va beh ora devo andare un attimo di la” dico inviando un messaggio a Rebecca, Chiara e Tomo

con scritto "Riunione in camera di Tomo, adesso!"

E mi avvio nel medesimo posto.

- Ma perché le riunioni si fanno sempre nella mia camera?” chiede Tomo appena entro e lo trovo che armeggia

qualche cosa con Chiara.

- Buongiorno ragazzi! Perché sei l’unico che non c’entra mai niente!

- Uffa! Non è giusto!

- Quoto Tomo! - si intromette Chiara.

- Ehi! Silenzio è importante e tu è ovvio che sei d’accordo con Tomo… quando mai non lo sei?

Il silenzio cala nella stanza.

Entra Rebecca, ancora sconvolta per poco fa e si mette a sedere sulla sedia davanti a me, mentre gli altri due sono

ai lati opposti.

- Allora ragazzi, tema di oggi: Compleanni!

I ragazzi annuiscono all’unisono.

- Dunque, tutti sappiamo che tra poco è il compleanno di Jared, ma non tutti - marco quest’ultima parte della frase

- sappiamo che il 14 è stato il compleanno di Vittoria.

  Chiara e Rebecca sbiancano visibilmente in volto

- Non avete scusanti quindi silenzio! pensavo di organizzare una festa questa sera per festeggiare entrambi…

Tutti annuiscono dicendo che sono d’accordo.

Ed iniziamo ad organizzare.

 

25 Dicembre 2011,Pov Vittoria...

Cos’è successo poco fa? Non capisco eravamo così vicini e lui così bello ed io così… imbranata!

Non potevo darmi una mossa? No, la signorina doveva aspettare il principe azzurro, che per informazione

dopo la colazione è fuggito a gambe levate! Brava Vittoria, Bella mossa!

Sparecchio borbottando e auto insultandomi, quando sento delle voci da dentro la camera di Tomo… Mah!

Torno nella mia stanza e inizio a farmi una doccia calda, perfetta per levarmi il sonno di dosso.

Esco ed indosso leggins neri, una magliona lunga, bianca, con una spalla cadente, una cinta nera in vita e un

paio di Adidas alte.

Che faccio adesso? La casa sembra deserta e di sciare da sola mi sembra stupido… ho trovato!

Corro verso la mia valigia ed estraggo delle penne e la mia agenda ed continuo a scrivere una delle tante storie

che la mia fantasia si trova a creare..

Scrivo di amori fantastici e viaggi magici, scrivo leggende e aneddoti inventati su fotografie.

Passa il tempo e passano le ore e senza rendermene conto arriva l’ora di pranzo.

Mi metto a frugare in frigo e preparo da mangiare.

Oggi nel menù c’è sformato di verdure, bistecca e patate arrosto.

Sono di buon umore.

Scrivere mi mette di buon umore.

Dopo poco arriva jared.

- Ciao cara, che hai preparato?

- Mah un po di cose… ma dimmi tu la mangi la bistecca di soia vero? Perché l’ho presa apposta…

- Si, tranquilla! Ma che brava te ne sei ricordata… hai bisogno d’aiuto per apparecchiare? - dice giocando

con i miei orecchini tondi.

- Va bene - rispondo ridendo.

Apparecchiamo facendo gli stupidi ed ogni tanto, Shannon e Rebecca, che intanto aveva finito la riunione

“segreta” con Tomo e Chiara, si affacciano a controllarci.

Ma dimmi te che vita! Neanche fossi la sua ragazza! E Rebecca? Non sa chi mi piace?

A volte veramente rimango di sasso.

Chiamo il pranzo e per tutto il tempo di questo Jared continua a giocare con i miei orecchini.

Tra una risata e l’altra il tempo trascorre troppo velocemente e rieccomi a non sapere che fare.

 

25 Dicembre 2011, Pov Shannon...

Ok, Jared è veramente una piattola: povera Vittoria!

Sei geloso.

Chi io?

No, mio zio! Sei solo geloso perché lei sta passando più tempo con lui che con te!

Non è vero, poi a Vittoria piaccio io!

Ne sei sicuro? Te l’ha mai detto?

No però adesso te ne vai e mi lasci in pace!

Va bene, va bene, però non tornare da a piangere da me dopo!

Accidenti ci mancava anche la coscienza! Vittoria vuole me e basta! Non mi importa di quel che dice la gente.

Adesso è la sul divano e devo trovare un pretesto per distrarla mentre Chiara e Tomo conceranno la stanza.

Rebecca ne ha già trovato uno… tutte a lui le fortune!

- Ehi Shan, manca la legna! - dice Tomo buttando dalla finestra un sacco pegno di ceppi nuovi.

- Ma che cazz… ah! Vittoria? Devo andare a raccogliere la legna, ti va di venire?

Lei si rianima completamente.

- Ok! Aspetta un secondo che mi vado a vestire pesantemente che se no schianto la fuori!

- Ok, tanto anche io devo vestirmi!

Dieci minuti e siamo fuori, tutti e due imbottiti al massimo.

Lei col giacchetto viola da sci ed io col piumino nero imbottito al massimo.

Nonostante sia imbottita, si riesce a notare il suo fisico atletico e snello.

È bellissima, è una ragazza acqua e sapone ed adoro tutto di lei.

Non avrei mai pensato di dirlo.

- Hai levato gli orecchini - dico simulando la voce da bambino deluso.

- Scusa ma non sopportavo più tuo fratello!

- E se avessi voluto giocarci io?

- Geloso?

1-0 palla al centro!

Zitto!

- Io? Geloso di un paio d’orecchini e mio fratello? Puah!

Lei mi guarda e trattiene a stento le risate.

- Non ridere! - esclamo, mentre lei si piega a prendere un ramoscello a terra.

La sento che ride dentro di se.

- Finiscila! - grido andandole addosso e trasportandola giù con me.

Non avevo però contato il fatto che ci fosse una discesa piuttosto ripida e così adesso, ci ritroviamo

a rotolare, l’uno sopra l’altra verso il basso, ridendo come dei matti ci fermiamo alla fine.

La neve si era impigliata nei suoi capelli e ne aveva un po sulla bocca.

Notando la direzione del mio sguardo, arrossisce, di nuovo, dolce.

Stavolta nessuno mi impedisce di farlo e dopo poco che la guardavo negli occhi la bacio.

Un bacio così caldo da far sciogliere la neve.

 

___________________________________________________________

Ok ci ho messo un po’ per scriverlo… scusate xP

Spero vi piaccia un bacio bibì

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Capitolo 12
*** Jealus Effect ***


My Crazy Christmas Holidays

12. Jealus Effect

 

25 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

Non capisco. Proprio non capisco.

Perchè cavolo stavo controllando Jared mentre se stava in cucina prima?

Da dove viene tutta questa gelosia?

Dopotutto non stavano facendo niente di male, lui e Vittoria. Sono io che ho pensato subito male.

Eppure, anche ora che me ne sto sdraiata sul nostro letto con lui accanto che dorme, la gelosia continua

a torturarmi e a divorarmi.

Mi volto e lo osservo.

Dorme tranquillo, rilassato, con la mia mano ancora racchiusa nella sua. Guardandolo mi rendo conto di

quanto sono stata stupida a pensare male di lui e Vittoria. Una vera stupida.

 

Agitata per la festa che ci sarà questa sera girovago per la casa in cerca di qualcosa da fare. Shannon, Tomo

e Chiara stanno finendo di sistemare la sala ma Jared e Vittoria dove sono?

Cercando di non pensarci mi dirigo verso la cucina con la pancia che brontola.

Una volta vicina alla porta delle risate attirano la mia attenzione.

Mi affaccio leggermente per poter dare un occhiata.

Jared e Vittoria stanno bevendo del succo appoggiati al bancone della cucina. Chiacchierano e ridono

allegramente.

Sento le guance avvampare mentre li osservo.

Che rabbia!

Sono così teneri, così carini insieme, così...assassinabili, anche se non credo che questa parola esista.

Ecco, sto delirando, e tutto per colpa di quei due che amoreggiano in cucina.

Lo sapevo. Sono stata stupida a credere che Jared fosse realmente innamorato di me.

Con le lacrime agli occhi scappo dall'unica persona che in questo momento può capirmi.

 

25 Dicembre 2011, Pov Shannon...

- Shan...puoi venire un attimo?

Rebecca mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.

Cosa sarà successo?

Mio fratello avrà fatto il cretino come sempre?

- Certo - le dico sorridendole.

Inutilmente.

Lei tristemente mi prende la mano e mi trascina di sopra, in camera sua.

La guardo mentre si siede sconsolata sul letto.

- Jay ha fatto qualcosa?

Non risponde.

La raggiungo e mi siedo.

Lei appoggia la testa sulla mia spalla e mi abbraccia.

- Sono stata una sciocca. Credevo di essere l'unica ragazza che esiste per tuo fratello.

Le sue parole mi confondono.

A parte Chiara e Vittoria non ci sono altre ragazze con noi. Un sospetto mi balza in mente.

- Che ha fatto? - domando mezzo preoccupato.

Rebecca fa le spallucce.

- Sta solo flirtando con Vittoria in cucina. Niente di che.

Scioccato mi pietrifico.

- Con Vittoria? Sei sicura?

- Sicurissima. Se vuoi puoi andare ad assistere allo spettacolo. Sono così carini mentre ridacchiano

appiccicati.

Stringo i pugni furioso. Allora quel bacio di prima non è significato niente per Vittoria?

Quello che gli piace è Jared, non io.

Avrei dovuto immaginarlo. Mio fratello è perfetto e io non sono certo alla sua altezza.

Stringo a me Rebecca e le accarezzo la schiena.

- Ci hanno fregati entrambi - le mormoro.

Lei alza le spalle.

- Sai che c'è? Che se ne frega. Non abbiamo bisogno di loro.

Mi abbraccia più forte e, in quel momento, entra Jared tutto raggiante.

Il suo sorriso si spegne subito.

Furioso sbatte la porta e se ne va.

 

25 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

Non è giusto!

Non è giusto che faccia l'incazzato quando è stato il primo a fare il cretino con un altra!

- Andiamocene giù, dai - propone Shannon.

Lo seguo di sotto arrabbiata più che mai.

Jared e Vittoria sono di nuovo in cucina, mentre dalla camera di Tomo provengono delle risatine.

Chiara se la sta spassando. I due per ora hanno messo solo gli addobbi di Natale e i regali sotto l'albero

che apriremo stasera durante la festa per i compleanni. Gli striscioni di Buon Compleanno li appenderemo

stasera per sicurezza.

Con le braccia incrociate mi avvio verso la cucina seguita dal batterista. Una volta nella stanza comincio

ad applaudire.

Jared e Vittoria parlottano seduti al tavolo.

- Ma bravi! - esclamo.

Loro neanche si voltano. Mi ignorano.

Shannon prende un po' di succo dal frigo e li guarda cupo.

Vittoria gli restituisce un'occhiataccia cupa quanto la sua.

- Che vuoi? - mormora Jared.

- Solo congratularmi con voi due. Siete proprio una bella coppietta, felice e scherzosa.

- Proprio carini - aggiunge Shannon.

Jared fulmina il fratello con lo sguardo poi si volta verso di me.

- E te e Shan allora? Accoccolati di sopra? Molto bellini, si.

La mia rabbia sale al massimo.

- Scusa sai se avevo bisogno di essere consolata dopo aver visto te e lei tutti appiccicati a ridacchiare e prima

ancora te giocare con i suoi orecchini.

Il cantante apre la bocca ma non dice niente.

- Allora? Cosa hai da dire a tua discolpa?

 

_______________________________________________

Sono cattiva U.U Anzi, siamo cattive io e la nostra cara Jst_Dreamer. Abbiamo spezzato un po'

la monotonia delle giornate (troppo sdolcinate) ma la domanda è...tornerà tutto come prima?

Bo XD

Un bacio, la vostra Reb


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Capitolo 13
*** Faults ***


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My Crazy Christmas Holidays 

13. Faults


25 dicembre 2011 Pov Vittoria...

- Cos'hai da dire in tua discolpa?

Le parole di Shannon rimbombano all'interno della stanza, scuotendomi dal torpore di

un iniziale tristezza.

Perché? Perchè tutto deve accogliere un senso diverso da ciò che in realtà è?

Voglio dire un uomo ed una donna non possono nemmeno più essere amici?

Io e Jared abbiamo passato queste ore insieme e ci siamo accorti di avere molte cose in

comune e ci siamo divertiti insieme dato che, per qualche motivo a noi estraneo siamo rimasti

soli entrambi.

Ma la gente non ci pensa, non pensa mai che possa esserci qualcosa sotto.

- Lo sapevo... grazie fratello, stavolta pensavo di aver trovato una persona... diversa.

Questa parola echeggia mille ed altrettante mille volte nella mia mente

- ... ma a quanto pare mi sbagliavo, sono un illuso e io mi vergognerei al posto tuo!

Lascia un'espressione dura al fratello e poi guarda me con delusione.

Una delusione che non capisco.

Una delusione che mi fa perdere il controllo.

Mi alzo in piedi, disprezzando Jared che non ha saputo difendersi, solo perchè avrebbe potuto farlo

lui al posto mio, io... sono troppo debole, ma qualcuno deve farlo.

- Fermi! Nessuno si muoverà da questa stanza adesso - la mia voce supera ogni mia disperazione e

comincia a parlare da se. È come se cantassi le canzoni che scrivo da una vita.

- Io non penso che questo sia il modo di comportarsi con noi, se ci pensate bene uno di voi ha visto che

un bacio? Un abbraccio? No - scuoto la testa - no, la vostra fantasia è partita per la tangente quando ci

avete visto chiacchierare, così. Ma sapete cosa stavamo facendo? Chiacchieravamo di noi, di voi e di tutto

ciò che sta accadendo.

Nessuno immaginava che piega del cazzo avrebbe preso la nostra vita, tu Rebecca avresti mai immaginato

che saresti finita così? E tu Shannon? Io no di sicuro, so solo che quando ti ho visto, per la prima volta seduto

dietro a quella batteria ti ho desiderato nel profondo.

Io voglio solo te e Jared vuole solo Rebecca. Fidati amica mia se ti dico che sei fortunata ad avere una persona

del genere al tuo fianco, si fida ciecamente di te e farebbe qualsiasi cosa per averti al suo fianco - una lacrima mi

riga il volto ed inizio a singhiozzare - Ma a quanto pare per voi non è lo stesso, vero? Bravi a venirci a fare la predica

a noi, facile! Se tra noi non è successo niente allora perchè voi eravate a baciarvi sul letto di Shannon? Avanti

ditemi... sono curiosa.

Silenzio.

La mia voce ha richiamato l'attenzione di Chiara e Tomo che guardano la scena scioccati.

- Anzi no! Non voglio sentire niente, non voglio altre scuse: sono stufa.

E corro in camera mia.

Pensavi davvero che sarebbe stato così bello? Pensavi davvero che sarebbe stato così facile... no era ovvio che

doveva esserci qualcosa di intralcio, ma mai, mai e poi mai avrei pensato che quest'ultimo sarebbe stato rappresentato

da una delle mie migliori amiche.

Arrivata in camera mi butto sul letto e strappo il piumone e le lenzuola che profumano di lui e le butto in un angolo,

seguite poi dalla mia maglia.

Rifaccio il letto e mi infilo nuda sotto le coperte.

Voglio svegliarmi e sentire che infondo tutto questo è solo un incubo.

Mi viene da vomitare solo al pensiero che prima Shannon tirandomi su dalla neve mi abbia sorriso, baciata di nuovo

e stretto la mano fino al ritorno a casa.

Cos'è stato quello che sembrava così reale?

Cos'è stato quella scintilla d'amore che ho intravisto nei suoi occhi?

Un'illusione.

Questa parola mi fa sussultare, mi colpisce allo stomaco e mi fa tornare un altro conato di vomito, che trattengo.

Respiro affannosamente, le coperte mi soffocano, ma è così che voglio stare, protetta.

Gli occhi si appannano, chiudo gli occhi ed il buio mi consola.

Ho sempre amato il buio, ma non ho mai capito il perché.

Forse perché ti fa sentire compresa o forse perchè così hai l'impressione che qualcuno soffra sicuramente più di te.

Però sono sicura che al buio puoi piangere, sorridere, sospirare, urlare, disperarti e gioire e nessuno ti dirà niente.

Per cui piango, piango confortata dal buio e dal silenzio della stanza.

Silenzio interrotto dal cigolio della porta che si apre.

Buio interrotto da due occhi che si posano sulla mia testa, li sento su di me, come due fari.

- Esci di qui, vattene!

Non dice niente, mette una mano sulla mia guancia asciugando la lacrima.

- Non mi toccare! - grido spostandola malamente.

Continua a tacere.

Sento dei fruscii, il piumone aprirsi ed un corpo caldo vicino al mio.

- Perchè? Perchè mi stai facendo questo? - la mia voce è flebile ed impastata dal pianto che ancora mi annebbia la vista.



25 dicembre 2011 Pov Shannon...

Nessuno immaginava che piega del cazzo avrebbe preso la nostra vita, tu Rebecca avresti mai immaginato che

saresti finita così? E tu Shannon? Io no di sicuro, so solo che quando ti ho visto, per la prima volta seduto dietro

a quella batteria ti ho desiderato nel profondo.

Io voglio solo te e Jared vuole solo Rebecca, fidati amica mia se ti dico che sei fortunata ad avere una persona del

genere al tuo fianco, si fida ciecamente di te e farebbe qualsiasi cosa per averti al suo fianco...

Non immaginavo che sarebbe successo prima o poi, ma lo speravo.

Speravo che un giorno avrei trovato la persona che mi avrebbe fatto perdere la testa ed è li, quella ragazza forte,

che sta parlando, gridando così forte da farmi tremare il cuore.

È così forte eppure piccola che avrei voglia di stringerla tra le braccia.

Davvero è andata così? Davvero stavano parlando di noi? Perchè non mi sono fidato? Sono sato così cieco...

- Ma a quanto pare per voi non è lo stesso, vero? Bravi a venirci a fare la predica a noi, facile! Se tra noi non è successo

niente allora perchè voi eravate a baciarvi sul letto di Shannon? Avanti ditemi... sono curiosa.


No, no, no!

Non ci stavamo baciando, la stavo solo consolando, ma niente di più... io... noi non... perchè non riesco a parlarle?

A dirglielo? Cosa mi impedisce di tapparle la bocca, levarle quei capelli corti e castani dagli occhi e dirle che... che cosa?


- Anzi no! Non voglio sentire niente, non voglio altre scuse: sono stufa.

E corre verso la sua stanza.


Istintivamente le corro dietro ma una mano mi afferra, mi sento tirare indietro ed infine un pugno sul viso mi scaraventa

a terra.

Che dovrei dirle? Che l'amo.

Jared si avventa su di me, mentre Rebecca cerca di placare l'ira di quest'ultimo prendendolo per le braccia.

Non ricordavo che mio fratello fosse così forte.

Sta per sferrare un altro colpo quando gli afferro il braccio, ma quando cercando di liberarsi prende Rebecca il suo volto

muta completamente e va verso lei, stesa a terra, con il sangue che le sgorga dal naso.

Ho via libera adesso.

Non mi preoccupo di Rebecca: so che è in buone mani e corro da lei adesso.

Non so cosa le dirò, ne tanto meno cosa farò.

Adesso voglio solo sapere che le cose torneranno come prima e che potrò abbracciarla e portarla su una spalla, come

oggi pomeriggio e lei rideva, con quella sua risata contagiosa e... belllissima.

Apro la porta lentamente, come se attaccata alla porta ci fosse una bomba ed entro silenzioso, sedendomi sul letto

- Esci di qui, vattene!

Le carezzo la guancia, come sembra piccola ed indifesa sotto a quel piumone.

- Non mi toccare! - grida spostando la mia mano. A quel punto non penso più, mi spoglio e mi infilo sotto alle coperte

a petto nudo.

- Perchè? Perchè mi stai facendo questo? - grida prendendomi a pugni il petto.

Mi avvicino e la fermo, schiacciando le sue braccia tra il mio petto ed il suo.

- Io... volevo dirti che... che non è successo niente tra me e Rebecca, è mio fratello che ha visto male: la stavo consolando

perché era rimasta male a vedervi assieme e... stava malissimo.

Mi guarda con un'espressione sorpresa. La riconosco anche al buio, tanto siamo vicini.

- Cos'hai fatto all'occhio? - chiede carezzandomi la pelle intorno all'occhio destro.

- Niente - rispondo con un sussurro mentre le nostre labbra si cercano ed infine si trovano in un abbraccio infinito che

confluisce in una danza antica come il mondo.

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Capitolo 14
*** Peace ***


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My Crazy Christmas Holidays

14. Peace


25 Dicembre 2011, Pov Tomo...

Eccola lì, sdraiata sul mio letto.

Così piccola e indifesa.

Una piccola goccia rossa le scende sulle labbra. Gliel'asciugo con il cotone poi premo 

un altro batuffolo sul suo naso.

Rebecca respira un pò faticosamente per via della botta ma per fortuna non ha nulla di

rotto. Jared è andato letteralmente nel panico quando l'ha vista a terra.

E' sbiancato e ha cominciato a chiedere aiuto a me e Chiara.

Meno male che la mia piccola infermiera era lì! 

E' stata lei a prendere il cotone, a proporre di portarla nella sua stanza e a calmare Jared.

La mia genietta! La adoro nonostante mi sia quasi ucciso per colpa sua l'altro giorno.

Continua a fare progressi con la chitarra. La sera le insegno le nostre canzoni.

Ed è stupendo vederla sorridere imbarazzata quando sbaglia e diventare tutta rossa. 

A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non le avessi dato una possibilità, se avessi 

continuato a scansarla. E tutte le volte giungo alla conclusione che non voglio pensarci.

Rebecca tossisce facendo cadere il cotone. Subito ne metto dell'altro per evitare che si sporchi

con il sangue.

Prendermi cura di lei mi fa ripensare a quando quest'estate veniva sempre da me in cerca di aiuto.

Anche ora la sto aiutando e per questo sono felice.

Per un momento siamo tornati ai vecchi tempi.

Di nuovo tossice e comincia a divincolarsi.

Finalmente si sveglia.



25 Dicembre 2011, Pove Rebecca...

- Hey, piccola. Tutto ok?

Una voce risuona nella mia testa lontana.

Apro gli occhi lentamente e metto a fuoco il viso di Tomo chino su di me.

- Mi fa male la faccia - biascico.

Lui ridacchia.

- Shannon è potente, eh?

Annuisco.

Tomo prende un pò di cotone e me lo preme sul naso.

- Sanguini ancora. Sei proprio una fontana! - dice per ironizzare.

- Già - sorrido.

Velocemente lancio un'occhiata alla stanza. Non sono più in cucina ma in camera mia.

Non c'è nessuno a parte Mofo, che si prende affettuosamente cura di me.

Una fitta di dolore mi invade il viso.

Sono sempre stata molto delicata io, e soprattutto molto sensibile al dolore.

Inoltre basta un minuscolo graffietto per farmi sanguinare per ore.

Ammettiamolo, sono proprio fortunata!

Tomo mi porge dell'altro cotone e butta via quello vecchio, ormai rosso.

- Mi fai paura. Hai più sangue te che qualsiasi essere umano.

- Esagerato - rispondo con voce nasale.

Lui mi imita parlando tappandosi il naso.

Gli tiro un cuscino.

Qulacuno bussa timidamente alla porta.

Jared entra silenzioso e si siede accanto a Tomo.

- Come va? - mormora.

- Sto bene - rispondo secca.

Il chitarrista ci guarda imbarazzato. Sposta velocemente lo sguardo da me a Jay.

- Io vi lascio soli - borbotta infine.

Dopo avermi dato dell'altro cotone torna dalla sua Chiara che lo attende di sotto.

Jared mi prende una mano e la bacia dolcemente.

- Mi dispiace - sussurra.

Gli poso le dita sulle labbra per farlo tacere.

- Shh...è colpa mia, lo sai. Ho frainteso e ho esagerato. Scusa.

Lui sorride e avvicina il suo volto al mio. Mi bacia con passione e mi sfiora il naso facendomi

male.

Lo allontano da me e mi premo il cotone.

- Che male.

- Scusa, scusa..non volevo.

- Hey, calmo. Non è successo niente. Shannon e Vittoria dove sono?

- Nella loro stanza. Hanno fatto pace. Tranquilla dopo lo ucciderò.

Sorrido e gli tiro un cuscino in faccia.

- Ma smettila, finto cavaliere!


_______________________________________________

Scusate il ritardo e il capitolo corto ma sono davvero a corto di tempo.

Fortunatamente la nostra Jst_Dreamer rimedierà ^.^

Baci, Reb

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Capitolo 15
*** A Magic Party... ***


My Crazy Christmas Holidays

15. A Magic Party...

 

25 Dicembre 2011, Pov Vittoria...

La luce dispettosa del lampione dietro la casa, è filtrata dalle persiane chiuse della mia stanza.

Respiro a pieni polmoni e sento il suo odore, vicino più che mai.

Mio più che mai.

E' la cosa più bella che mi sia capitata da tempo immemore e Dio, lui non riesce nemmeno ad

immaginare come mi possa sentire adesso.

Come sempre mi mordo le labbra e sorrido.

Quant’è buono il profumo della sua pelle.

Cioccolato, lui sa di cioccolato.

Ho già detto che sono golosa? Peggio per lui!

Allungo un braccio per capire se ci sia o meno vicino a me, ma non lo trovo, al suo posto c’è un

bigliettino:

Ci vediamo giù, fatti una doccia e vestiti a festa che è Natale.

È Natale, wow, e lui è il mio regalo.

Mi appunto mentalmente di mandare una lettera a Babbo Natale con tanto di assegno.

Faccio la doccia mio malgrado: volevo ancora il suo profumo sulla mia pelle...

Uscita cerco degli indumenti decenti ed opto per un vestito di velluto rosso stretto sotto il seno e

poi tutto largo fin sotto le ginocchia, un paio di ballerine (mi rifiuto di mettere i tacchi in casa) nere,

un filo di trucco, la catenella con un brillante che mi regalò mio padre ed una giacchettina nera, nel

caso uscissimo.

Quando scendo incontro Jared, anche lui vestito a festa.

Ci guardiamo un po imbarazzati

- Senti… - cominciamo insieme.

- Vai tu - dico io.

- Nono fai tu.

- Ok… io ti volevo chiedere scusa se prima sono stata così debole ecco… non volevo mostrare quella

parte di me, solo che all’idea che Shannon avesse baciato Rebecca ecco… mi ha fatta andare fuori di testa.

- No, non sei tu che devi chiedere scusa, sono io che ho frainteso quel che stava succedendo in camera di

Shannon e poi non dovevo dirtelo così, prima dovevo parlarne con Rebecca e mio fratello e non ho ragionato.

Mi dispiace veramente…

- Ok allora pace?

- Pace!

Ci guardiamo e cominciamo a ridere, la tensione se n’è andata ed insieme a lei anche il cattivo umore.

Siamo pronti per entrare e passare un bellissimo natale.

Spalanco le porte della sala, inspiegabilmente chiuse e ciò che ci troviamo davanti ci fa rimanere di sasso.

La sala è concepita attorno ad un lungo tavolo imbandito di cibi deliziosi ed le pareti sono piene di cartelloni

con scritto Auguri Vittoria e Auguri Jared e fotografie.

Queste ultime ritraggono noi in questo ultimo periodo e tutti gli altri nella gita prima (Nda: Into the wilde).

Senza accorgermene gli occhi diventano lucidi e ci vengono ad abbracciare tutti quanti.

Le ragazze saltano addosso a me e urlano quanto siano dispiaciute per essersi scordate del mio compleanno,

mentre Jared riesce a stento a stare in piedi con Tomo agganciato alla schiena che gli gratta la testa e Shannon

abbarbicato alla sua gamba che urla - Il mio fratellino sta crescendo!!!

A questa scena io e le ragazze ci guardiamo sconvolte e poi scoppiamo a ridere, seguite dai tre pazzoidi.

Anche le altre sono vestite a festa: Chiara indossa un bellissimo tubino verde che le mette in risalto gli occhi con

un paio di decolleté nere , mentre Rebecca indossa un mini vestitino dorato sopra un paio di leggins neri tutti strappati

e dei tronchetti borchiati (da quando in qua si è rocchettarizzata? Probabilmente è colpa di Jared ).

Sono bellissime.

Ed anche i ragazzi.

Tomo ha giacca, pantaloni e scarpe nere ed una maglia verde come il vestito di Chiara (pure in sintonia adesso?),

Jared è in smoking, Shannon… beh Shannon diciamo che… cavolo!!!

Ha jeans scuri, maglia bianca e giacca nera…

Mi avvicino a lui e gli sussurro all’orecchio - Ehi uomo! Come siamo sexy stasera…

La mia voce diventa calda e suadente.

Lui si gira mi guarda e mi bacia.

- Sei mia… mia! - mi soffia sul collo, il quale poi inizia a sfiorare con e labbra.

Io sghignazzo.

- Ehi! Poi chi era il possessivo? Tuo fratello ti fa un baffo.

Lui fa la faccia offesa così io mi avvicino ancora - Ma a me piaci così…

- Ehi piccioncini! Non vorrei distruggervi il momento ma se non ci accomodiamo subito a tavola, giuro che vi

mangio vivi! - grida Jared da capotavola.

Io mi metto all’altro capo della tavola e lascio Shannon accanto a suo fratello, come Rebecca è accanto a me, solo

Tomo e Chiara sono l’uno davanti all’altra che si scambiano paroline dolci.

Senza distogliere da loro lo sguardo mi avvicino all’orecchio di rebecca - E chi sarebbe la piattola?

Lei guarda nella mia direzione e si mette a ridere.

- Ehi! Che hai fatto all’occhio? Sei tutta gonfia! - chiedo.

- Beh… quando te ne sei andata Shannon è stato attaccato da Jared poi Shannon ha bloccato un pugno di Jared

che ha colpito me che gli ero andata vicino...con la fortuna che non ho mi ha preso naso e occhio...mi è uscito

molto sangue.

- Beh Bebè a te esce sangue solo a guardarti tra un po'.

Mi guarda in cagnesco e se ne esce con un semplice - Non chiamarmi così e comunque tze!

- Che vuol dire tze?

- Non lo so, ma quello che volevo dire era: “non è colpa mia se sono delicata.” 

- E non facevi prima a dirlo?

- Tze!

- Ecco che riattacca! - dico spiaccicandomi una mano in fronte.

La cena passa velocemente, non senza tante risate.

Soprattutto per Shannon che si è messo a piangere quando suo fratello a spento le candeline.

È stata una serata molto bella e divertente.

Soprattutto adesso che la casa è diventata improvvisamente silenziosa.

Molto silenziosa.

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Capitolo 16
*** Donuts And Revenge! ***


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16. Donuts And Revenge!

 

26 Dicembre 2011, Pov Jared...

E' mattina.

Tutto tace.

Accanto a me Rebecca dorme profondamente con un sorriso sul volto. Tutto è tornato alla

normalità.

Mi stiracchio sbadigliando e mi alzo. In punta di piedi me ne vado a fare una bella doccia

calda.

Quando torno in camera lei è già sveglia.

Mi guarda assonnata.

- Buon compleanno vecchietto!

- Ma non mi avevi già fatto la festa ieri?

- Si ma il tuo compleanno è oggi no? Quindi auguri.

- Grazie, però ora smettila con gli auguri. Sennò mi sento sempre più vecchio.

Lei ridacchia con il volto seminascosto dal cuscino.

Mi avvicino avvolto nell'asciugamano e le bacio la fronte.

Dal mio viso scendono veloci alcune gocce che le bagnano i capelli.

- Mi stai bagnando! Pussa via!

Per tutta risposta mi sdraio e la abbraccio facendola aderire a me.

- Stai inzuppando tutto - ride - sei proprio scemo.

- Non sono scemo - sussurro - sono solo pazzo di te.

Veloce si volta verso di me e mi fissa con due occhi bramosi.

- Allora facciamo pazzie - mormora con un sorrisetto.

 

Dalla cucina proviene un odore delizioso.

Attirato da esso mi finisco di vestire in fretta e scappo di sotto.

Rebecca mi sorpassa sulle scale correndo e urlando - Lumaca!

Quando arriva in cucina ci sono già tutti. Ridendo chiude la porta prima che io possa

raggiungerli. Sento la chiave girare.

Mi avvicino lentamente al vetro della porta. Dall'altro lato lei mi guarda sorridente.

- Apri!

- Vittoria ha appena fatto le ciambelle con la nutella - dice voltandosi e prendendone

una. La morde davanti a me e un pò di nutella le cola sulla mano.

Soffro a quella vista.

- Fammi entrare.

Anche Shannon si affaccia al vetro della porta con una ciambella in bocca e una tazza di

caffè in mano.

Mi saluta con la mano libera poi torna a sedersi.

Rebecca intanto finisce di divorare avidamente la sua colazione.

Sento il mio stomaco gorgogliare.

- Apritemi!

Delle risate riecheggiano nella cucina. Maledetti!

Mi vendicherò.

Dopo aver finito la sua ciambella finalmente Rebecca mi apre.

- Era ora.

Lei ridacchia e mi indica un vassoio sul tavolo.

Vuoto.

Shannon si pulisce la bocca nutellosa facendo il nescio mentre Tomo si mangia due

ciambelle ignorandomi. Anche Chiara e Vittoria ne hanno una in mano.

A me non ne hanno lasciata neanche una.

La Mia se l'è mangiata Tomo.

Prima del tramonto avrò la mia vendetta, può starne certo.

- Cereali o biscotti? - mi dice Rebecca scoppiando a ridere.

 

26 Dicembre 2011, Pov Tomo...

- Mi fa paura.

Chiara mi guarda confusa.

- Chi?

- Jared. Ha una strana luce negli occhi quando mi guarda.

- Ma smettila - mi dice lei spintonandomi.

Inceve di restituirle la spinta come sempre rimango immobile a guardare Jared.

- Sei veramente così preoccupato? - borbotta lei.

Annuisco tenendo gli occhi fissi sul cantante che ora sta prendendo un pò di neve.

- Allora andrò a sentire cosa ha in mente.

Saltellando Chiara si avvicina al mio nemico. La vedo parlargli e indicarmi, ridacchiando alle

sue risposte.

Ciò mi fa preoccupare ancora di più.

Teso comincio a giocherellare con gli occhiali da sci. Li lancio in aria e li riprendo, poi li

rilancio.

Dopo pochi minuti la mia dolce Chiara mi raggiunge.

- Allora?

- Come te lo dico...ti vuole uccidere, triturare, sbrindellare. Parole sue.

- Per una ciambella? - le domando sconvolto.

- No, per la Sua ciambella calda e nutellosa - puntualizza.

Sospiro e guardo Jared che maligno mi fissa.

 

La giornata è trascorsa serena tra una pista e l'altra.

Mi aspettavo un attacco in qualsiasi momento ma non è arrivato. Felice mi tolgo le scarpe,

la tuta poi mi butto sul letto.

Sempre più felice tiro un sospiro di sollievo.

Sono ancora vivo, penso.

- Si cazzo! - urlo.

- Ti senti bene? - Jared mi guarda dalla porta.

Oh no.

- Si..si...tutto ok.

- Bene - dice lui sedendosi accanto a me - Una cosa. Hai presente la ciambella di stamani?

Quella che Mi hai mangiato?

- Si - mormoro deglutendo.

- Dimenticatela! Ormai non me ne frega più.

Ricomincio a respirare sollevato. Jared volte sa essere molto vendicativo.

- O-ok.

- Tieni, ti lascio una frittella appena fatta da Vittoria.

Sorridendo Jay se ne va lasciandomi solo.

Tutto contento mi avvicino al piatto lasciato sul comodino.

Guardo la frittella calda e...mi sento svenire.

Un ragno mi guarda beffardo seduto comodo comodo sul mio cibo.

La vendetta alla fine è arrivata.

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Capitolo 17
*** Storm ***


My Crazy Christmas Holidays

17. Storm

 

- Mio dio povero Jared! - grido mentre guardo Rebecca che chiude la porta davanti a lui

e inizia a mangiargli la ciambella davanti.

- Eddai! Mica lo sta uccidendo! Semplicemente gli fa un po di gola ecco! dice Chiara

mentre guarda la scena ridendo.

Rebecca si pulisce la macchiolina di Nutella colatale sul mento.

Non ha la minima idea di quanto possa essere sensuale e lo si capisce da come arrossisce

ogni volta che qualcuno la guarda in modo strano.

Come Jared, adesso.

- Almeno una lasciatela poverino! No? - sussurro sconvolta.

Troppo tardi.

Vedo Tomo che addenta una ciambella alla nutella di troppo e gli occhi di Jared, farsi piccoli

piccoli e vendicativi.

Io avrei paura.

Il povero Jay trascorre, silenzioso ed abbattuto,il tempo della colazione mangiando i biscotti

e un succo di frutta.

Finita la colazione sparecchiamo io e Shan.

- Ehi Bignè... ti va di andare al cinema stasera? Devo ancora darti il mio regalo e volevo farlo in

privato - sussurra al mio orecchio abbracciandomi mentre sciacquo le tazze.

Alla parola regalo lascio la tazza e mi giro verso di lui, guardandolo per la prima volta negli occhi

senza arrossire.

Almeno visibilmente.

Innanzi tutto... Bignè?! Da dove ti è uscito fuori? Secondo... Shan che regalo? Ci eravamo ripromessi

di non farci regali...

lo guardo con gli occhi dolci come a dire - però se me lo hai fatto dammelo lo stesso.

- Bignè non fare la sostenuta sappiamo tutti e due quanto ti piacciano le sorprese... ed io stasera te ne

voglio fare una ok?

- Mmm ok... anche se la sorpresa migliore che io abbia mai ricevuto sei tu!

Ehi! Di dove mi è uscita questa? Mi ci mancava una carie di più.

Sorride vedendo la mia faccia dopo che ho detto quelle parole e mi schiocca un bacio sulle labbra.

- Quando hai finito con le tue lotte interiori dammi una risposta ok?

- Ok!


***


Vediamo oggi pomeriggio è prevista una bufera, ma fuori il tempo è limpido e non ho voglia di non fare niente tutto il giorno.

- Shaaan! - grido dalla mia stanza alla sala.

- Arrivo bignè!

Ma perchè insiste a chiamarmi bignè?

- Eccomi, dimmi!

- Non hai intenzione di rimanere in casa tutto il giorno vero?

- Da bufera al meteo...

- Il meteo sbaglia: guarda fuori! -  esclamo indicando il cielo limpido fuori dalla finestra.

- Ehm... effettivamente... ma gli altri vogliono rimanere in casa...

- Non è vero...sono già sulle piste.

Lui abbassa lo sguardo. Non ha scuse ora.

- E dai! Mi accompagni a fare un giro? Conosco questo posto e ti posso portare in tanti bei luoghi

da fotografare... - colpito e affondato.

- OK! Mi vesto, prendo la mia Reflex e andiamo, ok?

- Perfetto!

Dieci minuti dopo siamo già fuori.

Io ho panta-jeans da sci (Nda. Esistono, tant'è che li ho!), un giacchetto verde, abbastanza aderente

sempre da sci e stivaletti imbottiti neri.

Lui pantaloni neri, giacchetto grigio da sci, aperto e scarponcelli.

- Non hai freddo? - dico alquanto perplessa sul suo abbigliamento.

- Donna sai con chi stai parlando?

- Il re della foresta? - mi guarda in cagnesco e io scoppio a ridere.

- Donna! Mi ferisci nel profondo! Io sono Shannon Christopher Leto! E Shannon Christopher Leto non

ha MAI freddo!

- Si andiamo Shannon Christopher Leto dei miei stivali!

Lo chalet in cui viviamo è in mezzo al bosco, un bosco che conosco molto bene e attraverso il quale si possono

raggiungere dei posti davvero bellissimi.

Nei dintorni c'è una piccola cascata che finisce in un laghetto, il tutto adesso dovrebbe essere completamente

ghiacciato e appare ancor più bello.

Ho deciso di portarlo lì.

- Dove mi stai portando di bello? - chiede curioso, non riconoscendo più l'iniziale vegetazione.

È stupendo: riesce a sorprendersi per pochissimo e scatta foto a tutto quanto, riuscendo anche a catturarne lo spirito.

- Ti piacerà, vedrai.

- Dimmi almeno quanto manca!

- Ci siamo quaaaaasi... eccolo la!

Lui si gira, curioso a guardare.

- Mah... io non vedo niente...

Sorrido, per la sua mala fede e lo sorpasso, aprendo una tendina di frasche con l'aiuto del braccio e gli faccio cenno

di entrare.

Lui entra e resta immobile davanti a tanta bellezza.

Entro anche io e gli vado accanto, passandogli un braccio intorno alla vita sussurro al suo orecchio

- Ne è valsa la pena?

Lui non risponde e rimane in ammirazione verso quel paesaggio che ispira pace, gioia e a me molti, ma molti ricordi.

È qui che io, Chiara e Rebecca abbiamo sigillato la nostra amicizia.

Ci siamo conosciute a Viareggio, durante le medie e siamo venuti in settimana bianca in Trentino.

Un giorno, sciando, Chiara si fece male e cercammo un posto dove poterci riparare dalla tempesta che stava infuriando.

Questo fu IL posto.

Dietro le cascate trovammo una caverna e ci rifugiammo lì, in attesa che la tempesta finisse.

Inutile dire che durò davvero tanto e che quando ci trovarono ci fecero passare le pene dell'inferno.

Ma intanto avevamo trovato un'amicizia che sospettavamo sarebbe durata una vita.

E così è stato.

Sorrido ripensando che forse nella caverna ci sono ancora i nostri nomi segnati, ed anche il testamento di Rebecca

che si stava disperando perché non voleva morire.

Shannon mi tira fuori dai miei pensieri accostandomi ad una parete rocciosa e baciandomi dolcemente.

Sento che non ne avrò mai abbastanza del suo odore di cioccolato.

- Bignè è un posto stupendo... - scoppio a ridere.

- Riesci sempre a rovinare i momenti più belli con questo soprannome!

- Ti chiamo bignè perché sei dolce e oggi profumi di crema....

- In che senso oggi? - dico guardandolo storto.

- Ieri profumavi di Mirtilli ed il giorno prima di Cocco... oggi di crema... e mi piace il bignè alla crema...

- Tu sei tutto matto cioccolato... - mi guarda interrogativo.

- Beh profumi di cioccolato... - scoppiamo a ridere dopo uno sguardo fin troppo esaustivo.

Risata che viene interrotta dal rumore del vento ed uno scroscio d'acqua che presto si trasforma in neve.

Prendo subito il mio uomo e lo porto nella caverna.

Preoccupata lancio un'occhiata al cielo. E' scuro.

E' quasi sera. Possibile che sia davvero passato così tanto tempo? Che sia già così tardi?

Gli altri saranno preoccupati per noi.

Ma soprattutto...

Quanto durerà questa tempesta?

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Capitolo 18
*** Worry ***


My Crazy Christmas Holidays

18.Worry

 

26 Dicembre 2011, Pov Tomo...

- Ma dove cavolo sono finiti quei due? - biascica Rebecca guardando l'orologio

per la centesima volta.

Sono due ore che non fa che camminare avanti e indietro per la sala, lanciando di

tanto in tanto delle occhiate alla porta. Shannon e Vittoria non sono ancora rientrati

dalla loro passeggiata e fuori c'è una bufera. Siamo tutti molto preoccupati ma

Rebecca...non fa che insistere su una possibile spedizione di ricerca per salvarli.

- Forse dovremmo andare a cercarli.

Eccola che ricomincia.

- Ma la smetti! - borbotto esasperato – Sono sicuro che quei due se la stiano spassando.

Lei si volta verso di me furiosa.

- Ah certo. Fuori c'è una bufera che fa paura e loro se la staranno sicuramente spassando!

Ma che ti passa per la mente Tomo!

Sospirando mi alzo dal divano e la raggiungo.

- Quello che intendevo è che sicuramente staranno benone. Molto probabilmente avranno

trovato un posto in cui rifugiarsi. Vedrai che il motivo del loro ritardo è proprio la bufera.

Non appena sarà finita torneranno.

In silenzio Rebecca guarda fuori dalla finestra. Il vento ulula trasportando la neve sul

davanzale.

- Voglio andare a cercarli!

- E va bene! Fai come ti pare allora.

Infuriato le lancio il suo giacchetto imbottito.

- Sei una testona! Arrangiati!

Lei afferra il giubbotto sbigottita e se ne va sbattendo la porta.

 

 

26 Dicembre 2011, Pov Jared...

- Io ho provato a dirle che era un'impresa folle ma niente!

Che rabbia!

Tomo dal divano non fa che piagnucolare delle stupide scuse. Però tanto lui è tranquillo,

ha Chiara con sé. Io invece non so proprio dove possa essere Rebecca in questo momento.

Che idiota!

- Mi dispiace Jay...

- Tomo – lo interrompo seccato dal suo blaterare – se provi ad aprire di nuovo bocca, ti

strappo le labbra.

Lui subito abbassa lo sguardo e tace.

Finalmente.

Ora oltre che mio fratello disperso, c'è anche la mia ragazza.

- Prima che ti uccida puoi provare a renderti utile – mormoro al nostro chitarrista.

Lui mi guarda confuso – Come?

- Semplice. Alza il culo, prendi il giacchetto e vieni con me a cercare i tre spersi.

- Ma...

- Non osare ribattere. Sono al limite della pazienza, della calma e...di tutto! Prova a dire

di no e...non lo so...non risponderò più delle mie azioni. Sei avvertito.

Tomo, sbigottito, afferra il suo giubbotto senza aprir bocca.

So essere molto cattivo quando voglio e lui lo sa bene.

Chiara irrompe nella stanza preoccupata. I suoi occhi straboccano di ansia e alla vista di

Mofo con il giacchetto quasi scoppia a piangere.

- Cosa volete fare? Già tre di noi sono là fuori chissà dove...volete perdervi anche voi?

Mi avvicino a lei e le poggio le mani sulle spalle.

- Tranquilla. Noi avremo con noi telefono e gps. Andremo a cercari gli altri e nel caso

non li trovassimo tra due...tre ore al massimo saremo di ritorno.

- Promesso?

Sorridendo la abbraccio.

- Promesso. Ti riporterò il tuo uomo, non ti preoccupare.

Dopo averla salutata Tomo prende anche il cappello e mi segue fuori.

 

Il vento soffia furioso contro di noi. Fa un freddo cane e non si vede niente.

La neve è alta, ci si affonda fino alle cosce e ciò non ci facilita le ricerche. È già un'ora

che cerchiamo invano, che urliamo i nomi dei nostri amici sperando che ci sentano ma

niente. Di loro non c'è traccia.

Questa stupida bufera intanto continua a peggiorare...

- Hai sentito anche tu? - Tomo si blocca e comincia a guardarsi intorno.

- Cosa?

- Un lamento...qualcosa di simile...eccolo di nuovo. Viene da là!

Convinto corre verso un albero.

Lo sento chiamarmi agitato.

Subito lo raggiungo e capisco la sua preoccupazione.

Seduta sulla neve con la testa appoggiata al tronco dell'albero, Rebecca sta letteralmente

congelando.

- Rebecca! Come ti senti?

Non risponde. Mi guarda solamente, con gli occhi socchiusi.

- Dobbiamo portarla a casa – urlo a Tomo cercando di sovrastare l'ululare del vento.

Lui annuisce e prende il gps.

Io invece prendo in braccio Rebecca che sta perdendo conoscenza per colpa del freddo.

Il più in fretta possibile ci mettiamo in marcia per raggiungere lo chalet.

 

__________________________________________________________ 

Aaaaahhh perdonatemi! Ultimamente ho pochissimo tempo per stare al pc e quindi per

scrivere ç____ç

I'm sorry!

Reb

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Capitolo 19
*** Trapped ***


My Crazy Christmas Holidays

19. Trapped

 

La tempesta fuori sta infuriando e Vittoria dorme mentre la stringo a me per trasferirle un

po' di calore.

Fa freddo, molto freddo.

Si sente in colpa, lo so perchè prima di addormentarsi era un moto perpetuo, girava per la caverna,

senza posa, e quando mi guardava, lo faceva con due occhi così tristi che mi ci faceva sentire anche me.

Non si deve sentire in colpa, dopotutto se siamo qui è anche colpa mia: non dovevo assecondarla, sappiamo

che il tempo in montagna cambia in fretta.

Poco fa ho provato ad uscire per prendere della legna e scaldare l'ambiente, ma non ho ottenuto nessun

risultato dato che la legna era bagnata.

Così abbiamo deciso di spogliarci il più possibile e scaldarci con le temperature dei nostri corpi.

Il suo respiro si fa affannoso, le ciglia si muovono e alza il volto, con uno sguardo stanco teso a guardarmi.

- Ehi vì.

- Allora non era un incubo!

- No, non lo è...

- Chissà come saranno preoccupati gli altri... è tutta colpa mia, io... non dovevo trascinarti qua, mi dispiace...

- Shhh! Non dire così piccola - dico stringendola ancora di più, se possibile - Non è colpa tua, stai calma... e non

piangere avanti! Vedrai che andrà tutto bene, tra un po' sarà finita e rimarrà solo un brutto ricordo nelle nostre

menti - sussurro al suo orecchio.

- Ti amo Shan! - dice ficcando il suo sguardo nei miei occhi.

Le do un bacio e la guardo negli occhi.

- Lo so.

Lo so? Non ti veniva in mente altro da dire?! Lo so?!

Perchè non riesco a confessarle che l'amo, che se fosse falso capirei, ma non lo è!

È delusa, glielo leggo negli occhi, eppure c'è qualcosa che mi spinge a non dirglielo.

Prematuro?

No!

Scontato?

No!

Paura?

Paura...?

- Non possiamo restare qui, almeno proviamo a trovare una stanza più riparata della caverna!

Dice con fermezza.

- Mh, hai ragione, ma qualcuno deve restare qui in caso arrivino i soccorsi o finisca la tormenta... vado io, tu

resta qua che non stai nemmeno bene!

Annuisce, dopo un attimo di esitazione.

Le lascio il suo cellulare (senza linea), la macchina fotografica ed il marsupio con i soldi e tutto il resto.

La caverna è grande, ma freddissima.

La luce dell'accendino e quella del cellulare scorrono sulle pareti rocciose e grezze della caverna e non riesco a

trovare l'uscita.

Cammino per una mezz'ora, poi, in un certo punto della caverna trovo delle scritte.

Il primo è un testo lungo, sembrerebbe una sorta di testamento di una bambina.

 

Allora dichiaro, avendo ancora abbastanza lucidità, di voler donare la mia collanina d'oro e tutti i miei gioielli a

mia madre, mentre a mio padre lascio la mia palla rossa, l'aquilone e la canna da pesca.

Alla mia amica Chiara (se sarà ancor viva) vorrei che fosse donato il mio braccialetto dell'amicizia celeste.

A Vittoria (sempre se viva) invece, il mio anello di metallo con su scritto Rebecca.

Grazie per l'attenzione.

Vi prego di prestare ascolto alle mie ultime volontà,

cordiali saluti Rebecca.

 

Ahahah.

Aspetta un secondo, quindi Vittoria, Chiara e Rebecca erano in questo punto!

Sposto il telefono che va ad illuminare un'altra scritta, sempre con un pennarellone indelebile nero.

 

Chiara,

Rebecca,

Vittoria.

Friend[S] forever.

 

Dovevano anche essere molto piccole a giudicare da certi errori di grammatica.

Stavolta faccio un passo indietro ed illumino un'intera parete piena di scritte.

Una attira la mia attenzione.

 

“... ti amo perché se non ti amassi il cielo non sarebbe il cielo e la terra non sarebbe la terra, ti amo perché se non

ti amassi tu non saresti tu ed io non sarei più io - JST_dreamer”

 

Che bella... è semplice eppure... esauriente e romantica.

Mi piace, ma chi delle tre l'avrà mai scritta?

Chiara?

No! Non è tipo!

Rebecca?

No! Non è esattamente un tipo romantico...

Vittoria?

Lei odia essere dolce e le dolcezze, ma è l'unica che scrive delle tre.

Beh potrebbe essere qualcun altro, chissà.

Senza accorgermene il tempo passa e quando guardo l'orologio mi accorgo che è passata un'ora e mezza, così decido di

tornare da Vittoria, a mani vuote, ma quando mi giro il soffitto di roccia comincia a scricchiolare e questo continua a

disfarsi fino a che non cade e mi ricopre.

Vedo Vittoria correre verso di me e l'ultimo cosa che sento è il rumore della mia gamba che si spezza e la mia donna che grida.

Si la mia donna.

 

 

__________________________________________

Fa pena ed è pure corto... mi dispiace comunque ho pensato di continuare a fare la crudele muahahah., ma non durerà a lungo.

Jst_Dreamer

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Capitolo 20
*** The Cave ***


My Crazy Christmas Holidays

20. The Cave

 

26 Dicembre 2011, Pov Jared...

- Quanto manca? - urlo a Tomo preoccupato.

- Poco. Dovremmo essere arrivati.

Mi guardo intorno ma non vedo altro che alberi e neve.

Speriamo di non esserci persi.

Avanzo un pò e raggiungo il mio amico che controlla lo schermo del gps.

Lo lascio lì e proseguo di poco.

- Ci siamo Tomo! - gli urlo - Vedo le luci dello chalet.

Sollevati ci incamminiamo verso quei fiochi bagliori e in breve siamo di nuovo

a casa.

Una volta dentro deposito Rebecca sul divano e corro a prendere delle coperte.

Chiara invece scompare in cucina per fare della cioccolata calda.

Mmm, buona.

No.

Concentrati Jared!

In camera trovo un piumone. Lo afferro e torno di sotto, dove Tomo ha già tolto

il giubbetto pieno di neve a Rebecca e ha acceso un fuocherello nel camino.

Le getto la coperta sul corpo infreddolito poi sposto il divano vicino al caminetto.

Chiara arriva con due cioccolate fumanti in mano e me ne porge una.

- Grazie - mormoro.

- Di niente. Vatti a riposare Jay. Quando si sveglia ti chiamiamo.

Annuisco e mi avvio verso le scale.

Aspettare, non devo fare altro.

 

Uno scricchiolio mi fa sobbalzare.

Sospiro nell'oscurità della camera e mi tiro la coperta sopra la testa.

Che stanchezza.

Sento dei passi ma sono troppo fiacco per girarmi e vedere chi è.

Il misterioso intruso alza lentamente il lenzuolo e si sdraia alle mie spalle.

Poi mi bacia sulla guancia e mi avvolge con le braccia.

- Sei un dormiglione - sussurra Rebecca.

- E tu una pazza sconsiderata.

Mi volto verso di lei.

È ancora un pò pallida in volto e le sue mani sono fredde.

- Mi hai fatto quasi morire di infarto.

- Scusa.

- Non fa niente piccola mia.

 

 

26 Dicembre 2011, Pov Tomo...

Il vento mi schiaffeggia il volto.

Cammino affondando nella neve fino al ginocchio ad ogni passo.

Dietro di me Jared e Rebecca avanzano arrancando.

Il mio piccolo gps continua a guidarci nell'oscurità.

Per poco non sbatto contro un albero.

Un boato echeggia nel bosco.

Rebecca mi sorpassa correndo nella direzione del frastuono.

Confuso la osservo mentre scompare tra gli alberi.

Jared mi raggiunge.

- È la seconda volta che te la lasci scappare oggi!

- Parla quello.

Uno sguardo omicida mi rafigge.

- Potevi fermarla - sibila.

- Ma che ne so io che ha in mente!

- Cosa?

- Che ne so io che va a fare!

Jared sbuffa.

- E che te ne frega! Mica ti serve una richiesta scritta per bloccare una

persona, munita di motivazioni e altro?!

- Invece si.

Esasperato se ne va nella stessa direzione in cui è corsa la sua ragazza.

Povero me!

Sospirando lo seguo.

Dopo poco ci troviamo davanti ad una magnifica cascata che si getta in un

laghetto ghiacciato. Noto Rebecca che si arrampica su una roccia e scopare

dietro la cascata. La indico a Jared e insieme corriamo verso di lei.

Faticosamente ci arrampichiamo e la raggiungiamo in una specie di caverna.

Una volta dentro scopriamo cosa ha provocato il boato di prima.

Sassi, ovunque.

Il soffitto della caverna ha ceduto e si è frantumato in tanti massi giganti che

ora ci impediscono di passare.

Rebecca si getta su quei massi e comincia a spostare quelli più piccoli.

Jared la ferma.

- Che stai facendo?

- Sono lì, ne sono sicura. Devo trovarli - urla con la voce rotta dal pianto.

- Li troveremo, ma non così. Capito?

Lei annuisce e lo abbraccia.

Questi sono i momenti in cui mi sento solo.

Mi guardo intorno imbarazzato e noto un cellulare per terra.

- Guardate!

I due mi accorrono subito.

- Il cellulare di Vittoria! - esclama Rebecca.

- Sono stati qui - mormoro - è già qualcosa saperlo.

Le mie parole non servono a niente.

Lei scoppia a piangere.

Jared le prende il viso tra le mani, anche lui con le lacrime agli occhi.

- Non fare così. Nè mio fratello nè la tua amica sono sotto quelle macerie. Non possono

esserci.

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Capitolo 21
*** Rescue ***


My Crazy Christmas Holidays

21. Rescue

 

26 Dicembre 2011, Pov Vittoria...

O mio dio! Il muro è crepato e Shannon, dov'è Shannon?

Senza pensarci neanche un secondo corro nella direzione che aveva preso

prima.

Corro, corro sembra passare un'eternità, invece lo faccio per quelli che sono

5 minuti.

La crepa che si era formata all'inizio della caverna corre alla mia stessa velocità.

Devo arrivare in tempo: salvarlo!

Ma è troppo tardi.

La scena si ripete a rallentatore nella mia testa: Shannon si volta verso di me,

con lo sguardo spaventato, ma lucidamente intimidatorio, come se mi avesse

pregato di starne fuori, e intanto il soffitto crolla sopra di lui, inesorabilmente.

Mollo a terra l'oggetto che ho in mano e corro più veloce che mai verso di lui che

invece tende le braccia per farmi stare lontano, però io lo prendo dalla vita e lo

sento cadere a pochi centimetri di distanza da me (con molto sforzo), ma abbastanza

lontano da essere sepolto per metà.

Provo ad alzarmi, ansante, per raggiungerlo, ma la mia gamba e la mia spalla creano

delle fitte tanto dolorose da farmi gridare.

Questa gita si è rivelata un inferno.

È troppo chiedere un giorno tranquillo?

Come se non bastasse si è creato un piccolo foro dal quale entra molta neve e ancor

più freddo.

Molto freddo.

Troppo.

- Shan? - non risponde.

- Shan? - chiamo con una voce ancor più fievole, ma non risponde.

Faccio leva con l'altra gamba e striscio verso di lui.

Un'enorme sforzo che mi fa perdere i sensi, vicino a lui.

 

[...Dopo un tempo indefinito...]

 

- Sono lì, ne sono sicura. Devo trovarli!

Sento una vocee femminile, lontana, forse urla e una maschile che risponde ma non distinguo bene le parole.

Tutto intorno a noi è diventato bianco.

E Shan è sempre svenuto.

- Aiuto! - cerco di urlare, ma non viene fuori molto.

Sento dei passi e allora forse per disperazione o adrenalina raccolgo tutte le forze che

ho in corpo e grido - Aiuto!!!

Passano dei secondi, sento lo scalpiccio di qualche scarpone e poi dei pugni alla parete rocciosa.

- Vittoria?! Sei tu?

- Si! Rebecca aiutateci! Shannon sta sotto le macerie, ho provato a chiamarlo ma non

riesce a riprendere i sensi! Aiutateci vi prego!

Guardo Shannon e mi avvicino a lui, per quanto possibile e raccolgo la sua testa ed il suo petto tra

le mie braccia.

- Shan? Rispondimi ti prego!

I suoi occhi, quei bellissimi occhi sono chiusi, la sua pelle rossa, congestionata.

Così prendo il mio giacchetto e stringo intorno a lui.

- Svegliati ti prego - e comincio a singhiozzare.

 

 

26 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

- Si! Rebecca aiutateci! Shannon sta sotto le macerie, ho provato a chiamarlo ma

non riesce a riprendere i sensi! Aiutateci vi prego!

Jared prende la rincorsa e inizia a dare addosso alla parete rocciosa.

Inizia a prenderla a pugni e gridare piangendo.

Urla il suo nome come se grazie a lui potesse risvegliarsi.

Non l'ho mai visto così.

Tomo lo prende da una parte e lo abbraccia, ma l'altro oppone resistenza e inizia a

prendere a pugni le sue spalle.

Per fortuna Tomo è Tomo e riesce a calmarlo.

Sento i suoi singhiozzi ma adesso non mi posso preoccupare di lui.

- Tu invece come stai? - grido a Vittoria.

- Niente di importante ho solo la gamba e la spalla destra immobili, ma preoccupatevi

di lui adesso!

- Proviamo a chiamare i soccorsi! Tu non farti prendere dal panico!

- OK!

Tomo mi da il suo telefono, ma la linea non prende, nè col mio, nè con quello di Jared.

- Allora! Sembra che qualcuno lassù ce l'abbia con noi, quindi dobbiamo iniziare a

levare delle macerie! Tu Vittoria, di la riesci ad alzarti e a levare delle rocce? Anche

quelle più piccole!

- Ci proverò!

- Ok! Perfetto! Iniziamo!

Jared è un forsennato, corre di qua e di la con tante pietre in mano, non resisterà a

lungo così, ma è inutile cercare di fermarlo.

Speriamo solo che qualche santo ci aiuti.

 

 

26 Dicembre 2011, Pov Shannon...

Sento dei rumori un po' ovattati.

Un dolore lancinante al ginocchio mi fa gemere e cos'è questo peso che sento sulle

gambe?

I ricordi di qualche ora prima mi fanno tornare alla triste realtà.

Apro gli occhi e l'immagine sfocata di Vittoria che, inginocchiata, toglie sassi intorno

al mio profilo mi sovrasta.

- Vi-Vittoria - la voce è flebile, un sussurro, non la riconosco più.

Lei si gira e mi guarda convinta di aver sognato.

Gli occhi le si accendono di speranza e si getta su di me piangendo.

- Oh Shan! Mi hai fatto stare così in pena! Gente! Shannon si è svegliato! - grida come

se al di là del muro ci fosse qualcuno.

- Fratellone! - la voce di Jared mi trafigge: ci hanno trovati!

- Jay! Tirateci fuori di qui! Non sento più le gambe! - le parole escono ancora troppo

basse perchè le possa sentire, per questo Vittoria gliele urla.

Com'è bella, è così...

Devo mandare un assegno a Dio per avermela mandata.

Arrossisce vedendo che la scruto, come può succederle anche in queste situazioni?

- Ehi piccola! Me lo schiocchi un bel bacino? Chissà forse riesci a far passare la bua!

- Shan sei sempre il solito coglione! - urla gridando Tomo.

- Non stavo parlando con te!

Ho recuperato il mio tono normale.

Vittoria si avvicina, mi batte forte il cuore, e mi bacia.

Per portare una mano sul mio petto grida di dolore.

- Cos'è successo? - le chiedo mentre impreca contro Tomo.

- Beh sai sei talmente leggero che per levarti di lì ho dovuto prendere una bella

rincorsa e l'impatto contro di te beh... diciamo che mi ha fatto parecchio male, ma

non importa, ora devo continuare a levare dei sassi, tu cerca di muoverti il meno

possibile.

Annuisco ammirando la sua tenacia.

 

 

26 Dicembre 2011, Pov Vittoria...

Quando finirà?

I massi sembrano infiniti, e adesso anche il braccio sinistro inizia a far male.

Shannon è già quasi libero, ma non riesce a muoversi.

Ormai è passata un'ora e ancora non siamo riusciti ad uscire.

Dall'altro lato della parete di sassi sento i ragazzi che cercano di aprire un varco.

Non si fermano mai, sono infaticabili e decisi a tirarci fuori di qui.

Li adoro per questo, ma spero che non facciano cavolate pur di riuscire a salvarci.

Lanciando di tanto in tanto delle occhiate a Shannon continuo a togliere i piccoli sassi

che ci stanno intorno.

- Ahia! Ma sei scemo per caso? - sento Tomo urlare.

Jared ride.

- Stavo solo scherzando.

- Mi verrà un bernoccolo!

Ridacchio tra me e me immaginandomi Jared che tira i sassi a Tomo per dispetto, poi mi

rimetto al lavoro.

Shannon mi osserva dal suo angolino.

Gli lancio un sassetto che schiva.

- Smettila di guardarmi così! Mi fai arrossire.

- Sei bellissima quando arrossisci.

- Grazie tesoro! - urla Tomo.

Rido nuovamente guardando Shannon.

- Cucù! - una voce dietro di me mi fa sussultare.

Mi volto e vedo la faccia di Jared sbucare da un varco nel muro. Per ora però è solo un

piccolo buco.

- Jay!

- Bibì! Come va? Sei riuscita a farti spazio?

- Si un pochino. Shannon è quasi libero ma non si muove.

- Fratellone veniamo a prenderti! Tranquillo.

Jared scompare e il rumore si massi che vengono lanciati lontani riprende.

Ormai manca poco.

Presto saremo salvi.

 

________________________________________________________________

Gente, diteci...siete contenti che tra poco quest'inferno finirà? E soprattutto ne siete

sicuri? XD Dopotutto c'è ancora la tempesta che infuria fuori dalla caverna MUAHAHAH.

Alla prossima,

Reb e Jst_Dreamer

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Capitolo 22
*** I Want To Break Free! ***


My Crazy Christmas Holidays

22. I Want to Break Free!

 

26 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

- Reb! Finalmente. Ormai avevo perso le speranze.

Vittoria mi guarda seduta per terra. E' piuttosto malconcia, pallida ma

sfoggia comunque un sorriso sfavillante.

Anche Shan, bloccato a terra, sorride.

Jared, con il volto rigato di lacrime, corre da suo fratello e a momenti gli

rompe qualcosa a forza di abbracciarlo. Che teneri.

Tomo si avvicina a Shannon e lo abbraccia più delicatamente.

- Mi sei mancato bellezza.

Io invece vado dalla mia amica e per poco non la stritolo.

- Eravamo così preoccupati - mormoro.

- Si - sbotta Tomo - questa qui è scappata come una pazza per cercarvi e c'è

mancato davvero poco che non morisse congelata.

Vittoria mi guarda con una lacrima che scende sulla guancia.

- Davvero?

- Davvero davvero. Sei la mia migliore amica. Non potrei mai abbandonarti.

Dopo un altro commovente abbraccio scruto la mia amica in cerca di possibili

"danni".

Noto qualche livido ma niente di più, però delle fitte atroci alla spalla destra

e alla gamba che prima aveva immobilizzate, trafiggono Vittoria.

Cautamente Tomo la prende in braccio e si prepara ad andare.

Io e Jared invece prendiamo Shannon che ha una gamba rotta.

Finalmente possiamo tornare a casa tutti insieme. Piano piano raggiungiamo Tomo

all'uscita della caverna. Lui si volta verso di noi e ci guarda disperato.

Fuori la tempesta infuria ancora.

 

26 Dicembre 2011, Pov Chiara...

Ma dove sono? Dove cavolo sono?

Non voglio perderli tutti e cinque. Soprattutto Tomo, il mio Tomo.

Rebecca poi, quella pazza sconsiderata, è uscita nonostante le sue condizioni non

fossero proprio gran che. Era pallida, infreddolita e debole. Ma dico io, si può

essere così fuori di testa?!

Calma Chiara. Una crisi non ti farebbe solo che male.

Anche se via si, sono perdonabile se do di matto. Dopotutto sono sola, con due

amici spersi chissà dove e in punto di morte e altri tre probabilmente spersi per

cercarli.

Ok, mi ci vuole una camomilla.

Esasperata me ne scappo in cucina a prepararmi il "tranquillante".

Proprio mentre bevo la mia bollente camomilla sento un tonfo alla porta.

Spaventata vado in salotto e fisso la porta. Un altro colpo.

Poi un altro.

Oddio, non sarà mica un ladro?

Adesso battono anche alla finestra.

Mi avvicino e scosto le tende.

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! - urlo lanciando via la

tazza che si sfracella sul pavimento.

Un uomo incapucciato e ricoperto di neve mi fissa dall'altra parte del vetro.

Ha in braccio una persona.

- Vuoi lasciarci morire di freddo, per caso?!

Riconosco quella voce, è...Tomo!

Euforica apro la porta ed entrano Jared e Rebecca con Shannon che, appoggiato a loro,

zoppica come un vecchietto.

- Perchè cavolo ci hai messo così tanto? - sbotta Jared.

- Mi avete spaventata.

- Ma scusa chi poteva essere oltre noi? L'Uomo Nero?

- Non si sa mai.

- Ma va là - sbotta lui aiutando suo fratello a sedersi sul divano.

Tomo invece irrompe portandosi dietro una marea di neve. Tra le sue braccia c'è

Vittoria.

- Bibi! - urlo.

- Su renditi utile. Vai a prendere delle coperte - mi ordina Jared.

Lo guardo stizzita però eseguo. Chiariamoci. Eseguo solo perchè i miei amici hanno

bisogno

delle coperte, sennò Mister Divah potrebbe fare benissimo da solo.

Torno di sotto carica di piumoni e cuscino. Dio solo sa come cavolo faccia a tenere

tutto in mano.

I ragazzi li prendono e li stendono sopra Shan e Vittoria.

Rebecca ha preparato altre cioccolate e pulito i resti della mia tazza. Purtroppo ora

sul tappeto c'è una macchia gialla.

- Sei un genio - sussurra Tomo indicandola.

- Ma sta zitto. Ti saresti spaventato anche tu, ammettilo.

- Tzè.

In silenzio lo abbraccio.

- Non abbandonarmi più.

- Mai più. Promesso.

- Piccioncini! Perchè non andate a preparare qualcosa da sgranocchiare?

Jared mi fissa impaziente.

Sorridendo furbetta prendo un cuscino e dopo averlo sprimacciato per bene glielo

tiro in faccia.

- La smetti di dare ordini adesso?

- Non credo proprio! Forza su, abbiamo fame qui!

- Oh si certo padrone. Tutto per il padrone. Dopotutto non è colpa mia se lui culo

moscio e non può alzarsi no?

Ridendo scappo in cucina prima che possa strangolarmi.

- Ci sarai tu culo moscio!

 

26 Dicembre 2011, Pov Vittoria...

Non posso credere di aver visto questa brutta avventura finita.

La mia spalla fa veramente malissimo ed il peggio è che non potremo chiamare i soccorsi

fino a fine tempesta.

Dopo aver mangiato Jared, Rebecca, Tomo e Chiara si sono addormentati vicino a noi, che siamo

accanto al camino.

Shan non trova posa un istante, lo vedo girarsi (per quanto possibile) da una parte e dall'altre.

- Ehi... cos'hai? - gli chiedo accennando ad un sorriso.

- Niente vorrei che tu fossi un po' più vicina...

- Perchè non ti piace dormire da solo! Lo so - rido divertita bloccando a metà la sua frase.

- No... perchè mi è mancata la tua vicinanza in questi 2 giorni.

- Aspetta mi avvicino io.

Inizio a strisciare cercando di non svegliare gli altri e finalmente sono faccia a faccia con lui, girati su un fianco,

rivolti verso la tenue luce sprigionata dal camino

- Anche tu mi sei mancato Naso! - dico facendo una vocina buffa e stampandogli un bacetto sul naso.

- Cosa vorresti dire con “Naso”?!

- Permaloso! Ammetti che hai un naso...

- Grosso?

- No!

- Buffo?

- No!

- Strano?

- Neanche!

- E allora?!

- E fammi pensare no!?

- ... - rido per la sua faccia interdetta.

- Ehm.... direi... Naso ecco! È un naso... un bellissimo e particolare naso.

- Particolare?

- Certo! Particolare perchè è il TUO naso e non lo scambierei mai con nessun altro naso... abbiamo finito di parlare

di nasi? - chiedo divertita ad uno Shannon fin troppo serio.

- Cosa...? - tutta questa serietà non preannuncia nulla di buono.

- Lo sai vero che ti amo?

Il mondo sembra non esserci più.

Mi sono persa nei suoi occhi e per la prima volta sento che qualcosa in lui è cambiato... nel suo modo di guardarmi

e nel suo modo di parlarmi.

Il tempo sembra essersi fermato.

Non ci sono più i sospiri regolari dei ragazzi dietro di noi, il vento che fischia attraverso i piccoli fori nella finestra.

Non c'è più il sonno ad appesantire lo sguardo, ne lo scoppiettare del fuoco nel camino.

Solo il mio cuore che batte all'impazzata all'interno del mio petto.

 


26 Dicembre 2011, Pov Shannon...

Non ci credo.

Le parole sono uscite da sole e non me lo sarei mai aspettato da me stesso.

Mi rendo conto solo adesso di quanto sia eccezionale questa cosa.

Insomma io non l'ho mai detto a nessuno e mai avrei pensato di dirlo, ma eccola qui la mia eccezione,

eccola qui la mia piccola donna, la mia novità.

- Ti amo perché se non ti amassi il cielo non sarebbe il cielo e la terra non sarebbe la terra...

- Ti amo perché se non ti amassi tu non saresti tu ed io non sarei più io - termina lei con sguardo sorpreso.

- Ma come fai a conoscerla? - chiede.

- L'ho trovata scritta nella caverna, prima che crollasse, era firmata jst_dreamer e immaginavo fosse tua.

- Non è mia, la trovai anch'io scritta in quella caverna e giurai che un giorno l'avrei detta a colui che avrei amato.

Sorrido e mi schiocca un bacio sulle labbra che decido di approfondire.

- Notte Vì!

- Notte Naso!

Dio! Come sono felice!

 

 ______________________________________________________________________________

Alla fine del capitolo ho deciso di donare un ultimo momento romantico a Shan e Vittoria... dopotutto sono

rimasti 2 giorni in una caverna e una questione era rimasta in sospeso.

Siamo alla fine dei conti anche con questa FF... spereremmo di poterla continuare con dei sequel vero Anya?

Un bacio,

jst_dreamer

_______________________________________________________________________________

Eh già tra un pò..puff! Via tutto. Però tranquilli stiamo già lavorando a dei sequel U___U

Piaciuti questi ultimi capitoli a due mani? Nuovo esperimento XD

E per ora ben riuscito direi.

Certo che questa cavolo di giornata, per la precisione il 26 Dicembre, è durata tanto! O.O

Era ora che finisse xD

Via mi dileguo,

Bacio Reb/Anya!!!

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Capitolo 23
*** 1...2...3... BOOOM!! ***


                                                   1...2...3... BOOM!



29 Dicembre 2011,
Pov Rebecca...


- Smettila!
Ridacchio stesa sul divano.
Shannon non fa che urlare a suo fratello di smetterla di prendere dei bastoni e di mimare le sue cadute di ieri con le stampelle. Dopo la decima il dottore ha convenuto che fosse meglio dargli la sedia a rotelle invece di quegli aggeggi infernali.
- Piantala Jared - lo ammonisco io dopo un pó. Adesso sta veramente esagerando. Shannon mi mormora un "grazie" silenzioso e la quiete torna nella stanza. Io sorrido tra me e me poi riprendo a leggere, immersa tra i cuscini rossi del divano.
- Perché sorridi?
Jared si siede accanto a me, curioso.
- Ripensavo a quello che è successo in questi giorni.
- Una bella avventura, eh?
- Già.
Lo guardo assorta. Ha proprio ragione. Un solo giorno, una sola bufera e la nostra vacanza si è trasformata in un missione di salvataggio.
Un avventura.
E anche dopo aver salvato i nostri amici i problemi non hanno accennato a sparire.
La tempesta é durata un altro intero ed interminabile giorno e i soccorsi sono potuti arrivare solo questa mattina. Mentre dei tecnici aggiustavano il tetto, che durante la nostra assenza si era un pó danneggiato, un dottore ci ha visitati tutti. Vittoria fortunatamente ha riportato solo delle lievi contusioni ma che le provocano delle fitte bestiali, perciò deve prendere degli antidolorifici. Shannon é ingessato fino al ginocchio e si aggira per casa con la sedia a rotelle.
Tomo e Jared stanno benissimo, Chiara ha avuto una mezza crisi isterica e io ho rischiato di morire congelata quindi sono ancora un pó debole. Complimenti Rebecca!
- Che leggi di bello? - la voce di Jared mi riscuote dai miei pensieri.
- La smetti di fare l'asfissiante! - sbotta Shannon.
- Zitto rotella.
Il batterista guarda il vocalist con aria di sfida, poi prende il suo bicchiere d'acqua e glielo svuota addosso.
- Ma dai!
Io e Shannon ridacchiamo.
- Che fai, piangi?
- Non sei spiritoso - borbotta Jared.
Dopo l'iniziale spavento i due fratelli sono tornati i soliti, sempre pronti a pungolarsi su tutto.
- La Ví dov'è? - domando per farli smettere.
Shannon si gratta il mento pensieroso.
- Prima era in cucina però mi sono addormentato e non ho visto se é andata da altre parti.
Sospirando mi alzo lasciandoli soli e vado a cercare la mia amica. In cucina non c'é.
Torno nella sala e proprio in quel momento entra con dei sacchetti in mano.
Subito le vado incontro e ne prendo un paio.
Lei prima saluta Shan con un bacio poi mi raggiunge.
Insieme mettiamo smistiamo tra il frigo e la dispensa il cibo appena comprato. Giusto il tempo di finire e Vittoria é già al lavoro ai fornelli.


POV Vittoria

“Che cucini di buono stasera?” chiede Rebecca arraffando una carota dal frigo e tirandone via un pezzo.
“Eh! Segreto spaziale!” mi guarda storta e scuote la testa con disapprovazione.
Apro il frigo e tiro fuori altre carote e pomodori molto rossi, mentre dal freezer escono delle scatole di pesce.
“Rebecca, vai a chiedere a Jared se per una volta può evitare di farsi troppi problemi per mangiare?”
“Sai già la risposta” risponde mentre comincio a pelare le carote.
Allora prendi quella bistecca di soia che sta in frigo, è nel secondo cassetto in basso, quello verso destra”.
Si avvicina e tira fuori due o tre bistecche.
“Grazie! Ora puoi andare di la a far compagnia ai bros' e controlla quel nanetto del mi omo!”
grido abbastanza forte da farmi sentire dal sovrascritto.
“Ehi! Guarda che ti ho sentita benissimo!”
Io e Rebecca ci guardiamo sghignazzando.
Apre e chiude la porta della cucina lasciandomi nel mio mondo magico.
Per colpa di quel rompiscatole di un vegano mi tocca non fare il pesce al forno; in compenso i cannelloni e la bistecca (tutto rigorosamente senza derivanti animali) risolveranno la situazione.
Speriamo gradiscano.


POV Shannon.

Eccola lì! Di nuovo ai fornelli con Rebecca che spelluzzica di qua e di la.
È una fogna quella ragazza!! *
“Ehi Bros! Dove sono Tomo e Chiara?”
“Ehm... non ne ho id...” non ho il tempo di finire la frase che questi ultimi spuntano dalla porta tutti infreddoliti, con tre buste piene di aggeggi colorati.
“Ehi! Piccioni! Dov'eravate finiti?” chiede Jay, curioso come sempre.
“In un bordello!” risponde Tomo, ricevendo per tutta risposta una gomitata nello stomaco da una Chiara alquanto stizzita.
Io e mio fratello ci guardiamo diveriti.
“Tomo!! In verità, dato che domani l'altro è la fine dell'anno, abbiamo deciso di festeggiare alla vecchia maniera e quindi abbiamo comprato... palloncini, girandole, stelle filanti, fischietti, cappellini, spumanti e tanti tanti petardi!” spiega Chiara tutta contenta saltellando per la felicità.
Tomo scuote la testa e riceve un'altra gomitata da Chiara.
Jared si avvicina alla busta per rubare un petardo.
Un ghigno malefico si dipinge sul suo volto.
“NO JAY, NO!” dico subito indovinando i suoi piani.
Intanto un grido proviene dalla cucina.
“... E controlla quel nanetto del mi Omo!”.
Tutto stizzito rispondo “Ehi! Guarda che ti ho sentito benissimo”, detto questo, arrabbiato per l'offesa fattami, lancio un'occhiata di alleanza a Jared che sparisce all'istante dietro la porta.
“Ehi Shan! Dov'è finito Jay? Ah ciao Chiah! Ciao Tomo!”
“Eheheh Jay è andato a fare uno scherzetto a Vittoria.”
Rebecca stava per chiedere che tipo di scherzetto quando intarvede un petardo fuoriuscire dalla busta.
Subito lei e Chiara si guardano con terrore e gridano “NO JAY!!! NO!!!” ma è troppo tardi.
Il rumore ha già riempito e lasciato la casa e quando andiamo in cucina troviamo una Vittoria in lacrime, con uno sguardo vitreo e scandalizzato, seduta sul pavimento con una teglia di cannelloni da infornare tutta sfatta.
Dal basso della mia sedia a rotelle guardo interrogative Chiara e Rebecca che corrono a soccorrere Vittoria.
Lei si scanza all'istante e corre via, saltandomi e piangendo, sentiamo la porta di camera sua chiudersi.
Poi arriva Jared “eheheh, piaciuto lo scherzetto?” chiede tutto compiaciuto del danno “Ehi! Ma dov'è Vittoria?!” domanda vedendo che la vittima manca all'appello.
“Si può sapere che ti è preso?!” si rivolge Rebecca a Jared.
“Niente era un semplice scherzetto... niente di grave!”
“Niente di grave?! E oltretutto ma tu l'hai lasciato fare?!” Chiara si rivolge a me.
“M-ma... cosa...?!”
“Voi non... non sapete?” chiede a questo punto Rebecca.
“Cosa dovremmo sapere?” Jared.
“Vittoria ha una rarissima fobia, si chiama luguirofobia e questo significa paura dei rumori forti ed improvvisi” Inizia la rossa.
“E... fin da piccola ha avuto scatti d'ira, attacchi di panico e roba simile solo per dei palloncini che scoppiavano o per un sacchetto di carta scoppiato dietro di se... e tutti le facevano degli scherzi.”
“Mio Dio! E adesso?! Perchè non me l'ha mai detto?” dico sconvolto.
“Beh capiscila... se ne vergogna, come se n'è sempre vergognata” Rebecca.
Adesso è tutto più chiaro.
Ecco perchè ogni volta che stappavo una bottiglia di spumante lei non c'era e se ne andava al bagno.
Ecco perchè tutti i suoi sacchetti di carta sono bucati, anche solo di poco.
“ E adesso cosa facciamo? Dobbiamo farla uscire di la” la voce di Jared è il senso di colpa in suono.


POV Vittoriaa.

Aaaah! Possibile che non l'abbia detto a Shannon? Potevamo evitare tutto questo casino...
“Apri Vittoria ti prego! Mi dispiace... Non lo sapevo... Chiara e Rebecca hanno provato a fermarmi, ma non hanno fatto in tempo, scusa!” le parole di Jared si spengono in una mia lacrima.
Possibile che debba essere così stupida?! Perchè a me questa paura del cazzo?!
Il cuore mi batte all'impazzata, sembra che voglia uscirmi dal petto e non riesco a placare il mio respiro.
Mi alzo dal mio rifugio, nell'angolino più lontano e passo davanti allo specchio: ho tutto il trucco colato.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHI!!! Che dolore!!!” Shannon? Che ha combinato stavolta?
“Più convincente avanti!” sussurra Jared.
Riesco a stento a trattenere un moto di risa.
“Vittoria che dolore!!! mi sono rotto l'altra gamba!! gli altri se ne sono andati e siamo solo noi!”
“Shannon, ma pensi che io sia così stupida? Sii più convincente avanti!!” grido.
Sento delle botte, probabilmente sta picchiando suo fratello per essersi fatto sentire.
Voglio uscire, ma non ci riesco, la mia mano raggiunge la maniglia, ma ha paura a girarla.
E se si divertissero anche loro a farmi scherzi stupidi?
Se appena apro c'è qualcuno che mi scoppia un palloncino davanti?!
No! non posso aprire.
“Vittoria! Corri! Rebecca si sta sentendo male! È svenuta per la fame!!”
“Jared se stavi più attento notavi che prima ha mangiato una carota e adesso, se non erro, questo è il rumore di una busta di patatine.”
Sento sbuffare.
Altri minuti di silenzio che mi fanno sentire ancora più stupida... ma non abbastanza per farmi uscire.
Stavolta è Chiara a parlare.
“O Santo Tomo!!! Ma quello è Hugh Jackman!!!”
Coooooooosa?”?!?
“Ehi!! anche se fosse vero lei non lo inseguirebbe perchè... perchè... perchè ha già me e le basto,
vero tesoro?!”
ritiro all'istante la mano sulla maniglia.
“Vero tesoro.”.
“Non mi prendere in giro, avevi piegato la maniglia!”
“Ma perchè... beh gli avrei sputato in faccia per dimostrarti quanto sei più importante te di Hugh Jackman”.
La mia voce è uscita un po' troppo poco convinta.
Dopo tutto è vero, con la mia bocca e parti della sua faccia qualcosa ci avrei fatto.
“Shannon? Perchè non rispondi?”
“è uscito risponde Tomo”
“Ah si?!”
“Si, è andato a fumarsi una sigaretta e pensare a cosa poter inventare per farti uscire... ma perchè non vuoi uscire?” chiede, disponibile come sempre.
“Non è che non voglio uscire... semplicemente ho paura che uscendo anche voi, come in passato, mi facciate degli scherzi, io vorrei uscire di qua, ma la mia mano si blocca sul più bello.”
“Non preoccuparti... non succederebbe niente e nessuno ti farebbe del male, in primis perchè se non cucini te, di sicuro non lo farà Jared o Chiara... ricordo ancora il sapore del suo tè”
“Eheheh si è abbastanza negata.”
“E poi... Sei la nostra Vittoria... perchè fare del male alla nostra... O CAZZO!!!”
“EH?” chiedo allarmata: se è una scusa è stato convincente.
“Shannon!!! inseguitelo!!”
Senza pensarci esco dalla stanza e mi catapulto in giardino, sotto lo sguardo sorpreso di Tomo.
Shannon sulla sedia a rotelle sta cadendo giù per il pendio, inseguito da tutti gli altri.
È uno spettacolo meraviglioso.
Inizio a correre e un po' l'adrenalina, un po' l'allenamento per la pallavolo, supero i ragazzi e raggiungo Shannon prima che finisca nel laghetto.
Peccato che alla fine quella che ci finisce sono io, che dopo aver dato un colpo alla sedia a rotelle, non sono riuscita a fermarmi e ho fatto un tuffo degno di nota, tra l'altro ripreso .
Tomo, infatti, ha pensato bene di prendere la videocamera e riprendere il tuffo di Shannon nel laghetto, alla fine è diventato il tuffo di Vittoria e tutti mi guardano ridendo, tranne Shannon che è evidentemente imbarazzato per essere stato salvato dalla sua donna.
Mi metto a ridere anche io, una risata liberatoria, per l'ansia accumulata e anche, per la faccia di Shan, lo ammetto.


POV Shannon.

Finalmente anche oggi è finita.
Il lato positivo della paura di Vittoria è che almeno avrò compagnia per l'ultimo dell'anno, il lato negativo è quello di non poter realizzare il mio sogno: la foto di un bacio davanti ai fuochi di artificio.
Ma va beh, guardala adesso, bagnata come un pulcino che starnutisce e tutto per salvare questo povero e basso vecchiaccio.
“Sono bella?” chiede riferendosi al fatto che la sto fissando.
“Mmm... ho visto di meglio!” mi fulmina con lo sguardo.
“Scherzo! Sei bellissima anche se puzzi di alghe” rido.
“La prossima volta ti lascio cadere.”
“No! No! NO! A proposito: bello scatto! Sport?”
“Ahahah grazie! Ma il mio allenatore dice sempre -Vittoria ha dei polmoni grandi come quelli di un uccellino- simpatico eh? In compenso la velocità è decente... si sport! Pallavolo, da quando avevo... 8 anni”
“Beh wow! Ci sono tante cose che non sappiamo l'uno dell'altra... dobbiamo imparare a conoscerci che dici?”
“Dico di si e dico anche che questa pizza si sta freddando!”
“Non ho il coraggio di assaggiarla... l'hanno fatta Chiara e mio fratello!”
Indica il camino e quando ci lancia una fetta, questa emana una fiammata che ci riempie di fuliggine.
“JAY!!!!!”
urliamo entrambi all'unisono.

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Capitolo 24
*** waiting for new year ***


    • My Crazy Christmas Holidays

      24. Waiting The New

      Year!

      30 Dicembre 2011, Pov Jared...
      - Per favore.
      - No!
      - Un pezzettino piccolo piccolo.
      - No.
      - E dai.
      - Dopo quello che hai fatto ieri? Scordatelo!
      Sconsolato mi allontano da Vittoria e la torta al cioccolato che sta preparando. Ovviamente io non ne avrò neanche una briciola. 
      Crudele!
      Sospiro e mi butto sul divano davanti allo sguardo sconcertato di mio fratello. Rebecca é a sciare con Chiara, Tomo sta pisolando di sopra e Vittoria cucina. A me tocca fare da balia a mio fratello dopo il suo quasi bagno, evitato per pura fortuna. Lo vedo ridacchiare sotto i baffi mentre mi osserva. Lo detesto. 
      Tanto per ammazzare il tempo passo in rassegna tutte le decorazioni che useremo domani. Ma neanche questo passatempo riesce a scacciare la noia.
      Che rabbia.
      Shannon afferra un giornale e comincia a fare le parole crociate. Perché cavolo non c'ho pensato io?
      - Mmm...animale di montagna con corna lunghe e strette.
      Capra, penso.
      - Jared sicuramente - urla mio fratello.
      - Spiritoso.
      Lui sorride e scrive.
      Anche io sorrido beffardo e dopo aver preso un oggetto dalla busta delle decorazioni chiudo la porta della cucina. Poi facendo finta di niente passo dietro Shan verso le scale e me vado di sopra. Dalla sala proviene un botto seguito da un urlo. 
      Grazie petardi.

      30 Dicembre 2011, Pov Rebecca...
      Azzurro.
      Da quanto non vedevo il cielo azzurro e limpido?
      Non molto anche se a me sembra passata un infinità di tempo.

       

        • Niente nuvole, niente nebbia, niente neve negli occhi.

          Chiara si guarda intorno contenta.

          Vittoria non é voluta venire con noi.
          Ha troppa paura che Jared faccia qualche

          scherzetto a Shannon ma penso che se.ne starà

          buono buono oggi.

          Sospiro felice creando una nuvoletta bianca con la

          bocca. Poi dopo un mio cenno io e Chiara si parte.

          Le piste sembrano non essere mai state alterate

          dalla bufera. Sono già battute e pronte per noi

          sciatori.

          Che bello.

          Sciare mi rilassa e inoltre mi da l'impressione di

          volare su un bellissimo cielo bianco.

          Anche a Chiara diverte tanto, peccato che non sia

          granché brava. Dopo un paio di curve infatti, la trovo

          spiattellata contro un albero.

          - Mamma mia che dolore - sbotta facendo un pó di

          smorfie.

          Io scoppio a ridere.

          - Tutto ok? - le domando tra una risata e l'altra.

          - Si, credo.

          - Perfetto.

          Aiuto la mia amica a recuperare i bastoncini e si

          riparte.

          30 Dicembre 2011, Pov Tomo...

          Un botto. Come uno sparo.

          Mi sveglio di soprassalto per colpa di quel botto.

          Preoccupato mi affaccia nel corridoio e vedo Jay

          che sghignazza.

          - Che hai combinato?

          Lui si volta sorpreso verso di me e tenta di tornare

          serio.

          - Bo. Sarà scoppiata una ruota a Shannon.

          E scappa.

          Si barrica in camera sua e ricomincia a ridere.

          Mah.

          Scendo di sotto per capire cosa succede e vedo

          Shannon avvolto da un piccolo fumo.

          Vittoria si precipita fuori dalla cucina spaventata e

          corre dal suo uomo.

          - Che hai fatto? - domando io.

          - Come stai amore? - lei.

          Il batterista ci guarda infuriato.

           

            • - Jay - sussurra a denti stretti.

              Ora capisco perché quello scemo se la rideva come

              un matto.

              - Don't worry amico, lo uccido io.

              Prima che lui possa replicare sussurro qualcosa a

              Vittoria che subito scoppia a ridere per poi

              scomparire in cucina.

              30 Dicembre 2011, Pov Jared...

              Ben gli sta a quel caprone.

              Chissà che faccia ha in questo momento.

              Spero solo che Vittoria non si sia spaventata troppo

              per il botto.

              - Jay.

              Tomo bussa. Che voglia suonarmele per conto di mio

              fratello?

              - Che vuoi? - domando titubante.

              - Apri.

              -Mai!

              Lo sento sbuffare.

              - Ok. Allora la torta che ho rubato a Vittoria la

              mangio io.

              Torta? E se fosse una trappola?

              - Aspetta...lasciala davanti alla porta e vattene.

              - D'accordo.

              I suoi passi si fanno lontani. Subito mi precipito alla

              porta, la apro, prendo il dolce in mano e...

              - Ah ah. Divertente - mormoro con dei pezzi di

              cioccolata sulla faccia.

              Maledetti petardi!

              “Buona Jared?!” gridano gli altri fuori dalla porta.

              Senza dargli un risposta esco, mostrando l'opera

              che avevano compiuto.

              “Mh! Peccato! Sembrava proprio buona... com'era

              Jay?”

              “Buona Vittoria, davvero tanto! Stavolta ti sei

              superata.” 

              digrigno i denti guardandoli in cagnesco.


              30 Dicembre 2011,

              POV Vittoria.


              “ahahaha ma avete visto che faccia!”

              “Grande Tomo!” sorride Shannon dal basso delle sue

              due ruote.

              Continuo a ridacchiare rivedendo la faccia di Jared

              passarmi davanti agli occhi.

              Lo ammetto: è stato proprio divertente.

              Intanto è scesa la notte ed entrano Chiara e

              Rebecca dalla porta.

              “Ciao ragazze! Come... ehi! Chiara che hai fatto alla

              testa?”

              “Niente, ha solo scordato di dirmi che non sapeva

              sciare molto bene e che forse sarebbe stato meglio

              evitare la pista rossa.” risponde Rebecca scuotendo

              la testa, contrariata.

              “Non è che non so sciare, solo che è da tanto che

              non lo faccio, punto.”

              “Sisi, inventatene un'altra.”.

              Chiara mette il broncio e noi ci mettiamo a ridere

              tutte insieme.

              Poi Chiara se ne va accompagnata da un Tomo

              alquanto preoccupato per quel gran bernoccolo che

              si ritrovava in testa.

              “Beh, allora io direi di andare a fare una doccia.”.

              Annuisco all'affermazione di Rebecca e le dico

              mentre se ne va: “Appunto vai che tra un po' è

              pronta cena.”.

              Rimaniamo solo io e Shannon.

              “Shan?”

              “dimmi”

              “Ti va di darmi una mano?”

              “Non so se... ma si dai!”.

              E ci mettiamo ai fornelli.

              Shannon è negato: non sa neanche sbattere un uovo,

              ma si è intestardito e così mi ha mandata ad

              apparecchiare dicendo: “Ci penso io qui.”.

              Sono rimasta un po' allibita dalla sua scelta, ma ho

              preferito non ferire dell'altro il suo orgoglio di

              maschio.

              Passano i minuti e gli altri ci raggiungono.

              Vedo Rebecca sogghignare accanto ad un Jared

              inviperito: deve averle raccontato.

              “Ehi! Dov'è Shan?” chiede Tomo sedendosi sul

              divano vicino a me.

              “In cucina”

              “A fare cosa? ” la sua faccia si è tinta di verde.

              “A-a cucinare” rispondo non troppo sorpresa dalla

              sua reazione.

              “E tu lo lasci fare?”

              “In realtà aspettavo voi per ordinare la pizza.”

              Si sentono i sospiri di sollievo di tutti.

              Prendiamo il telefono ordiniamo le 8 pizze (due in

              più per Shannon e Tomo) con tanto di Birra ed il

              dolce c'è già.

              Dopo qualche minuto ci raggiunge Shannon, a testa

              bassa su quella sua sedia a rotelle, tutta

              impiastricciata come lui.

              “Ordiniamo delle pizze?” chiede guardandoci negli

              occhi.

              Noi ci mettiamo a ridere all'istante.

              “Già fatto!”.

              Ed anche lui si unisce alle nostre risate.

              Aiuto Shan a fare la doccia e quando torniamo, le

              pizze sono arrivate e la tavola perfettamente

              imbandita.

              La cena, come sempre passa in fretta, ridendo e

              scherzando come sempre.

              Shannon stasera mi guarda più del normale, forse

              questa astinenza lo sta reprimendo un po'.

              Lo scopro a guardarmi di nuovo e e ricambio lo

              sguardo.

              Poi mi avvicino e lo bacio.

              Bacio che approfondisce.

              “Ragazzi? So che Shan bacia bene, ma potete

              evitare di farlo davanti a noi?” Rebecca.

              Subito mi scosto e arrossisco, per poi prendere atto

              delle sue parole.

              “In che senso sai che Shannon bacia bene?”.

              La tavola si è improvvisamente fatta silenziosa.

              “Rebecca?!”.

              Il suo sguardo è di puro terrore.

              “Shannon?!”

              sta fulminando Rebecca con gli occhi.

              Cos'è successo?

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Capitolo 25
*** Oh Oh... ***


My Crazy Christmas Holidays

25. Oh oh...

 

30 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

Un paio di occhi assetati di sangue si posano su di me.

- Rebecca?!

Dall'altra parte del tavolo i due occhi si spostano su qualcun'altro.

- Shannon?!

Il batterista continua a guardare me e Vittoria, soffermandosi con rabbia nella mia direzione.

- Dai Ví, lo sai che dicevo così...per dire, no?

Abbozzo un sorriso ma lei rimane seria.

Tomo e Jared bisbigliano tra loro.

- Non gliel'hanno detto?

- Lo sai che mio fratello é una testa dura.

- Si ma pensavo che almeno lei glielo avesse raccontato. Sono amiche. Bah.

Tutti guardiamo sconcertati quei due che si divertono a spettegolare su di noi.

- Cos'è questa storia? - domanda Vittoria.

- Ma niente...

- Ci siamo baciati - mi interrompe Shannon - però tanto tempo fa e soprattutto prima di conoscere te.

Vittoria fidati, non esiste persona al mondo che vorrei avere sempre accanto che non sia tu. Ti amo, e si

lo ammetto, ho provato qualcosa per Rebecca, ci siamo baciati ma ora é tutto passato.

Shannon si avvicina alla mia amica e le prende la mano. Lei lo guarda e rimane in silenzio.

- Voglio stare un attimo da sola - mormora.

E dopo avergli lasciato la mano se ne va in giardino.

La osserviamo tutti chiudersi la porta alle spalle.

- Mi dispiace Shan. Non volevo fare del casino.

Lui sospira.

- Tranquilla, é tutto ok.

- Io la conosco bene, so che é sensibile. Sono una scema. Avrei potuto evitare che accadesse - dico

buttandomi sul divano.

- E se rovinassi tutto tra voi due?

La mia voce si fa disperata. Jared si siede accanto a me mentre Shannon si avvicina.

- É stato solo un semplice errore. Non rovinerai niente.

Il batterista mi sorride.

- Rimedieró.

 

Vittoria é seduta sulla riva del laghetto in cui é caduta ieri. É calma ma seria.

Rimango per un pó alle sue spalle ad osservarla.

- Guarda che non ti mangio - borbotta.

- Non volevo disturbarti - le dico sedendomi sulla neve.

I suoi occhi sono velati ma neanche una lacrima ha il coraggio di fare capolino sulle sue guance.

É forte la mia Vittoria.

- Non volevo - comincio io dopo un pó.

- Avrei dovuto capire fin dall'inizio che c'era stato qualcosa tra voi due. Gli sguardi d'intesa, le battutine,

il litigio che tra Jared e Shan perché si pensava che vi foste baciati. Sono proprio stupida.

Sospirando scuote la testa.

- Queste sono solo delle tue illusioni.

Non risponde subito.

- Ora ho capito.

- Cosa? - domando confusa.

- Non può avere te quindi si accontenta di me.

Esasperata afferro la mia amica per le spalle e la guardo dritta negli occhi.

- Vittoria, Shannon é una delle persone più sincere e gentili che conosca. Se dice che ti ama é perché

realmente é così. Non lo fa perché non ha me o chissà chi. Ti ama perché tu sei una persona fantastica

e oggi nei suoi occhi, quando ho detto quella maledetta battuta, ho letto paura. La paura di perderti.

Senza dire altro la abbraccio.

- Grazie Reb - la sento mormorare.

 


30 Dicembre 2011, Pov Jared...

- Sei stato cattivo cattivo.

- Piantala Jared.

- Perché non glielo hai detto prima? Mi hai rovinato la cena.

Shannon si volta verso di me e afferra un coltello dalla tavola.

- Smettila.

- Non mi fai paura - dico prendendo a mia volta un coltello - anzi, ti sfido a duello!

- Jared non sei simpatico.

- E chi vuole fare il simpatico!

Sbotto conficcando la lama nel legno del tavolo. Possibile che mio fratello non riesca a capire?

Ricordare Rebecca con il volto sporco di vernice avvolta dalle sue braccia mi ha dato fastidio.

Mi fa venir voglia di picchiarlo. Ma lui come sempre pensa solo a sé stesso.

Stupido egoista!

Tomo mi guarda scioccato, avvolto in un abbraccio di Chiara.

- E allora che vuoi dimostrare comportandoti così?

- Niente. Proprio niente.

Shannon mi fissa con uno sguardo carico di disappunto.

Poi qualcosa, un idea o roba simile, gli fa mutare espressione. Si fa serio ma anche comprensivo.

L'ho sempre detto io che ha un cervello che va a scatti!

- Dai gelosone...vai fuori ha dar manforte alla tua ragazza.

Scuoto la testa per fargli capire che così non si é fatto perdonare e vado fuori dalle due donne.

Le trovo sedute sulla riva del laghetto intente a chiacchierare. Rimango per un attimo ad osservarle

poi le raggiungo.

- Jay.

- Ví.

Sorride. Meno male.

Mi sarebbe dispiaciuto vederla in lacrime per colpa di quel coglione di mio fratello.

- Lo sai che stai con una rubacuori vero?

Ridacchio.

- Eh già.

- Come sarebbe a dire "eh già"?! - sbotta Rebecca, sicuramente fingendosi offesa.

- Reb lo sai come sono 'sti uomini! Quando c'è da fare un complimento si tirano indietro.

- Non é vero! - esclamo io.

Entrambe scoppiano a ridere e dopo un pó contagiano anche me. Contento mi siedo anche io e resto con

loro a fare battute per dimenticare l'accaduto.


30 Dicembre 2011, Pov Shannon...

Ok mi sento ufficialmente in colpa.

Non è che non gliel'ho detto perchè mi vergognassi o roba simile, ma perchè non mi è passato per la testa.

Chissà cosa pensa adesso.

Adesso mio fratello se n'è andato da Rebecca e Vittoria mentre Tomo e Chiara sono andati a

nannare (almeno così dicono).

Sono rimasto solo come un cane a rigirarmi nel mio brodo.

Sono un'emerita testa di cazzo e non me lo perdonerò mai se non saprà perdonarmi.

Io l'amo, l'amo con tutto me stesso.

Come pensavo che non avrei mai amato nessuno e non riesco mai a dimostrarglielo, ma a deluderla ogni

giorno di più.

Spingo la carrozzella verso la camera, spengo la luce della sala e (con molta fatica) mi infilo nel letto.

La porta si apre un po', permettendo alla luce di entrare.

Vittoria ha uno sguardo cupo, pensieroso.

Amore mio, torna a sorridere ti prego!

Pensa che dorma così non accende la luce, si mette il pigiama arrangiato e si infila nelle coperte.

Si gira verso di me e si mette a guardare la mia sagoma al buio.

- Tu non sai quanto mi abbia fatto male sentire quello che ho sentito stasera, non lo immagini neanche, è stata

come un pugno nello stomaco.

Sospira.

- Non sai molte cose di me, non sai che sei il primo ragazzo con cui io mi sia legata così a fondo, non sai che adesso

che respiro la tua aria, sento di aver trovato il mio posto nel mondo e non sai nemmeno quanta fatica faccia ogni giorno,

ogni minuto, secondo a vederti e crederti realmente mio.

Cos'è questa cosa che sta inumidendo la mia guancia?

Che sia una lacrima?

- Vorrei solo che tu potessi essere parte della mia realtà, oltre che di una pazzia.

- La pazzia migliore che avessi mai potuto fare - termino la sua frase, interrompendola.

È rimasta sorpresa, si aspettava che dormissi.

La abbraccio e lei ricambia.

- Grazie - sussurro.

Non fa domande, ha già capito tutto.

Sente le mie lacrime e mi da un bacio accogliendo una gocciolina salata tra le sue labbra.

- Anch'io sento di aver trovato il mio posto nel mondo: ed è tra i tuoi piedi freddi, tra le tue braccia

lisce e sulle tue morbide guance.

Ma soprattutto in quei due occhi, neri come la pece.

perdonami piccola Vì.

Rimaniamo così, incastrati perfettamente, fino alla mattina.


30 Dicembre 2011, Pov Rebecca...

L'oscurità della camera mi avvolge.

- Abbiamo scampato un disastro.

No, ci avvolge.

Jared si volta verso di me e sorride.

- Mi sarebbe dispiaciuto vedere mio fratello col cuore spezzato.

- É stata tutta colpa della mia stupida boccaccia.

Jared ridacchia.

- Sei buffa.

Mi fingo offesa a questo suo commento e mi volto dandogli le spalle.

- Torna a dormire antipatico.

- Se tu non mi avessi svegliato rigirandoti all'infinito nel letto starei ancora dormendo, no?

- No?

Gli faccio il verso irritandolo.

Per un momento rimane fermo e in silenzio poi mi salta addosso facendomi il solletico, la cosa che 

odio di più a questo mondo!

- Tregua! - urlo tra le risa.

- La smetti di fare l'antipatica? - ghigna.

Annuisco.

Mentre riprendo fiato lo vedo adombrarsi un pó. Si accorge quasi subito che lo sto guardando e torna sorridente.

- Che hai? - domando sedendomi sul letto.

Lui scuote la testa.

- Dai dimmelo. Sfogati.

Titubante si siede anche lui e mi guarda negli occhi.

- È per quello che ho detto prima?

Non risponde.

- Jared mi dispiace tanto. Io non volevo fare niente di male con quella battuta e...

Mi bacia, mettendo fine a quella specie di supplica che stava uscendo dalla mia bocca.

Mi bacia come se non avessi mai detto quelle poche parole tanto pericolose.

- Non devi scusarti di niente, capito? Io ti amo e tu mi ami. Questo è l'unica cosa che conta piccola mia.

Lo abbraccio non desiderando altro che rimanere così in eterno; con il suo fiato sul collo, i nostri corpi

uniti, le sue mani sulla mia schiena e le mie sulle sue spalle.

Rimaniamo abbracciati in silenzio per un pó, poi ci sdraiamo di nuovo, felici.

- Posso chiederti solo una cosa?

- Certo.

- Shannon bacia benissimo?! E io?

 

______________________

Punto primo. Sono tornata da due settimane di vacanze. Ecco spiegato il motivo dei capitoli lenti da postare.

Punto secondo. Un enorme APPLAUSO alla nostra Jst_Dreamer che si è presa l'incarico di pubblicare i capitoli

e di completarli perchè io con il cellulare potevo solo scrivere dei pezzetti (Tipo questo. La Pov Shannon è sua u.u)

Punto Terzo. Tra poco finirà tutto questo T.T 

Punto Quarto. Ma le altre storie vi fanno schifo?! Parlo di X.Mars (con Jst_Dreamer ) & Sun, Mountain And 30

Seconds To Mars! *Piango*

Vabbè, detto questo vi saluto. 

Bacio Reb!


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Capitolo 26
*** Want you play? Then play! ***


Want to play? Then Play!

31 dicembre 2011
Pov Rebecca...
L'odore dell'impasto al cioccolato in forno aleggia per tutta la stanza, accompagnato da un leggero aroma di cacao che fonde nel pentolino. Tiro fuori la marmellata dal frigo e al suo posto ci metto una teglia in cui ho appena messo il cacao fuso. Deve raffreddare per poi diventare la copertura della torta.
Dopo un pó Vittoria leva dal forno il dolce scuro, sperando che nessuno faccia rumore. Tutti sanno che mentre si sforna un dolce bisogna fare silenzio. Soddisfatta appoggia la teglia sul tavolo e...
TUMP!
- Io non ci posso credere! Non l'ha ancora mollata! Me lo aveva detto, no promesso! Promesso capite! Perché mi ha detto di si se poi é no, perché é si! E non no. E quindi mi ha detto una cazzata! Ma io...
Vittoria guarda con occhi terrorizzati la sua torta, ormai floscia.
Chiara invece continua a sbraitare incazzata camminando su e giù per la cucina.
Io mi godo la scena.
- Lo detesto quando fa così! Vicky vicky vicky! La ammazzo quella, giuro! E lui lo castro!
Scoppio a ridere come una matta.
- Che cosa hai detto?
- Hai capito benissimo - sbotta Chiara.
Continuo a ridere e non mi accorgo che Vittoria, con gli occhi assetati di sangue, sta girando intorno al tavolo e ora é alle spalle della nostra amica.
- Chiara?
Quando quest'ultima si gira si ritrova con della torta al cioccolato sulla faccia.
Indignata si toglie alcuni pezzi del dolce dagli occhi.
- Perché? Perché? Già la giornata é cominciata male. Ti metti anche tu Ví. E tu smettila di ridere! Oh!
Mi calmo un attimo per non farle venire una crisi, anche se ormai l'abbiamo persa.
Vittoria la guarda compiaciuta.
- Bene - sorride - ora che tutti siamo più tranquilli dicci che ti ha fatto quel pover'uomo!
Chiara si siede e si pulisce.
- Ci sta ancora.
- Con chi?
- Con quella...Vicky!
Lancio un occhiata sorpresa a Vittoria, anche lei alquanto incredula.
- É la sua fidanzata - le dico.
- Me ne frego. Ora é sta con me punto.
Ridacchio.
- Ma smettila.
- É così importante per te? - le chiede Vittoria.
- Si.
- Allora più tardi ci parleremo.
Le faccio cenno di no con la testa, non voglio cacciarmi nei guai, e sto per ribattere quando...
- Buon Capodanno!
Jared entra felicemente in cucina.
- Scemo é domani Capodanno. Pensa al nome - gli dico e lo bacio.
Lui si batte una mano sulla fronte.
- É vero, scusate. Che scemo.
Mi bacia di nuovo e prende una mela. Poi sparisce.
Dopo poco sopraggiunge Shannon, in maglia e boxer. Assonato abbraccia Vittoria e le dà un bacio.
L'unico che manca all'appello é Tomo.
- Mofo? - domando.
- É chiuso in camera - mi risponde Jared rientrando in cucina per prendere un succo.
Faccio un cenno a Vittoria e lei capisce subito.

Pov Tomo...
L'oscurità della stanza é opprimente.
Le coperte sono scalzate e a terra dal suo lato. La porta é chiusa.
- Sono un idiota.
- Eh già.
Sussulto.
Rebecca e Vittoria sono sedute sul letto.
- Ho combinato un casino.
Loro mi guardano apprensive.
- Don't worry Mofo - mormora Rebecca.
 
Che cosa hai detto a Chiara?
- Che l'avevo lasciata. La mia Vicky.
Vittoria scuote la testa.
- Tomo cerca di capire. Lei si é illusa di essere l'unica per te. Non immagini neanche quanto era felice perché l'avevi lasciata. Per lei te sei solo suo. E se l'avessi vista stamani quando é entrata in cucina...era sconvolta. Ha parlato a raffica per dieci minuti di fila.
- Sei stato un idiota ok - continua Rebecca - ma sei sempre in tempo per chiederle scusa e sistemare tutto.
- E soprattutto...molla Vicky.
Scuoto la testa.
Loro mi guardano sconcertate.
- Voi non capite - mormoro - Vicky. Io la sposeró. Quest'estate.

Pov Chiara... 
Un ora prima...
Una voce nel silenzio mi sveglia.
Piano piano apro gli occhi, sbadiglio e mi stiracchio.
Cerco il volto di Tomo sul cuscino ma non c'è.
Mi giro e lo vedo seduto sul bordo del letto. É al telefono.
Chissà con chi.
Mi avvicino in silenzio e gli avvolgo le spalle con le braccia.
Lui mi scansa. Non lo fa mai.
Mi avvicino di nuovo però al suo orecchio.
- Amore ho capito.
Amore?
Vicky, quell'arpia. Cosa vuole?
E perché lui le parla?
Hanno rotto, o sbaglio?
Offesa mi struscio sulla sua spalla.
- Ben svegliato.
Sento Vicky chiedergli chi c'è.
- Vuoi che ti porti qualcosa, amore? - enfatizzo l'ultima parola.
Sento la strega innervosirsi.
- Nessuno. Sono solo.
- Ma che dici!
Si arrabbia ancora di più, la sento.
- No, amore. É la ragazza di Jay che mi chiede cosa voglio per colazione.
Bugiardo.
Una lacrima mi scende lungo la guancia.
- Ti odio! - gli urlo uscendo.
Sono una scema.
Una scema!
Solo ora capisco il suo gioco. Vuole tenere i piedi in due staffe. Bene.
Se vuole giocare allora giochiamo!
---------------------------------------------------------------------------------
NDA

Volevo ringraziare tutti coloro che seguono e recensiscono e Chiaedere a Maryah perchè Vittoria le starebbe antipatica XD per curiosità u.u
Per il resto perdonate la brevità di questo capitolo, ma anche noi ci stiamo affezionando a questo che è partito come un esperimento... è difficile arrivare al termine e salutare una storia.
per cui godiamoci questi ultimi momenti insieme u.u
Un bacio le vostre Anya_BlackAngel e Jst_dreamer.

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Capitolo 27
*** Revenge ***


My Crazy Christmas Holidays

26. Revenge

 

31 Dicembre 2011, Pov Chiara...

“Chiara... ti dobbiamo parlare.” dice Rebecca entrando nella mia stanza seguita da Vittoria.

Quest'ultima ha un'espressione persa, un po' triste... assente.

Ho fatto una doccia, per far scorrere via le cosa brutte accadute stamani mattina e pensare alla

mia vendetta.

Una vendetta fumante, dolce e cremosa... come la nutella nel bombolone.

Mh... mi è venuta fame!

Mi alzo dal letto e le guardo sedersi, una sul morbido materasso, l'altra a terra.

Le guardo negli occhi come a spronarle ad andare avanti.

“Dunque... Sarò diretta e coincisa... Per quanto Tomo possa amarti o volerti bene, la storia tra lui e Vicky

non si può cancellare come la pioggia sulla neve, è difficile che finisca così, da un momento all'altro... e...

soprattutto se sono sul punto di promettersi amore eterno, perchè si Chiah... Tomo e Vicky, prima che tu

irrompessi nella sua vita, stavano pianificando il loro matrimonio.

Loro si devono sposare...” termina abbassando la testa Rebecca.

“Stretta e coincisa Reb! Un cerotto! ”

Vittoria sotto voce con sguardo truce.

Dalla mia espressione delusa fuoriesce un sorriso.

Le adoro, anche adesso che Rebecca le risponde con la linguaccia.

Istintivamente salto al collo di entrambe, cogliendole di sorpresa.

Ridono, ridiamo.

“Ragazze... sempre io quella nei casini!” esclamo.

Rebecca mi prende per le guanciotte e inizia a strizzarle.

“Ma non è vero! Non dire così! Tu sei quella de... dei casini”.

Vittoria le tira uno scappellotto nella testa.

“Non dovremmo farla sentire meglio?!” esclama subito dopo.

Ed io scoppio a ridere, rotolandomi a terra.

“Rebecca!!! dovevi ahahah vedere eheheh che faccia hai fatto!! ahahahah”.

Alla fine mi ricompongo “Voi mi fareste sentire meglio anche se iniziaste a riempirmi di botte...”.

I loro sguardi si affilano, mal celando un grande istinto omicida.

“Scherzavo!” riformulo, spaventata.

Passiamo la giornata a chiacchierare nella mia stanza mentre i guys preparano i festoni.

 

 

PoV Jared....

“Ehi Rotella! Mi passi il martello?”.

Mi fratello mi risponde alzando il dito medio, poi esaudisce la mia richiesta.

“Che fine ha fatto Tomo?” chiede dopo un attimo di silenzio.

“E' chiuso in camera per paura della vendetta di Chiara.”.

“O mio Dio! Non dirmi che si vuole vendicare davvero! Quella non la ferma più nessuno!”

“Lo so bro, lo so e sembra saperlo bene anche Tomo”.

“Ma dobbiamo convincerlo a venire fuori! Se no stasera che gusto c'è senza Tomino?!”

“Prova tu Rotella, tanto non mi sei utile in queste condizioni”.

Mi fulmina con lo sguardo e spalanca la porta della stanza di Tomo.

“Ehi Vampiro! Esci da quella bara e aiutaci a preparare i tendoni!”

“No!” sento urlare.

“E dai, Chiara è chiusa in camera sua con Vittoria e Rebecca!”

“E' uguale! Lei è ovunque!”

“Ed è per questo che l'ami, no? Andiamo! Appena la vedi le spieghi come stanno le cose e tutto

andrà per il verso giusto!”

“Ne sei convinto?” la voce di Tomo è timorosa.

“Convintissimo!”

A volte mi chiedo come mai mio fratello non abbia fatto molta strada nel cinema.

Dopo un paio di minuti li vedo arrivare entrambi.

O almeno, uno lo vedo, l'altro lo sento perchè è troppo basso perchè riesca a vederlo da sopra la scala.

Ahahah ma come sono simpatico!

“Bro! Lo sai che da quanto sei basso da quassù non riesco a vederti!?”

Mi aspetto le risate di tutti, invece sento solo quelle trattenute di Tomo.

Mi giro per vedere dove sia, ma non lo vedo veramente.

“Tomo dov'è... aaaaaaaaaaa!!!!”.

Mi ritrovo a terra schiacciato dalla scala.

“Adesso mi vedi? Se no posso farti accorgere della mia presenza in altro modo!”

Fulmino mio fratello e Tomo, ormai per terra dalle risate, quando arrivano le ragazze e quindi evito la marea di insulti

che mi son passati per la testa in questo momento.

“Jay! Si può sapere cosa hai fatto?!”

Rebecca si precipita subito sul mio corpo schiacciato dalla scala.

Com'è premurosa!

“AHIA!!!” inizio a lamentarmi “Che dolore! Shannon mi ha tirato giù dalla scala! Ahia!!”

La mia ragazza mi aiuta ad alzarmi poi si gira verso Shan e gli rifila un collino tra capo e collo.

Trattengo a stento le risate per la faccia sorpresa di mio fratello.

Poi prende la mia mano e se ne va.

Vittoria ride silenziosamente vicino a lui e Tomo... Tomo?! E Chiara... Chiara?!

Oh oh!


31 Dicembre 2011/ 1 Gennaio 2012...

Come previsto, appena mi vede inizia a seguirmi.

Vuole parlarmi, peccato che non sia reciproca la cosa.

Vado cucina per prendermi da bere.

“Chiara...” mi giro dall'altra parte mentre bevo un sorso di succo d'ace.

“Non fare la bambina adesso... ascoltami”

Inizio a tossicchiare.

“Io adesso farei la bambina? Sono io quella che non ha il coraggio di dire alla sua fidanzata che ama un'altra,

a meno che tu non mia ami veramente, però a quel punto saresti un bugiardo, perchè devo farti il verso, oppure

ricordi tutte le volte che me lo hai detto mentre facevamo l'amore? Io non ti avrei mai dato del bugiardo... ma forse

è arrivato il momento di farlo.”

Detto questo riempio il bicchiere ormai vuoto, poi gli passo accanto, mi alzo sulle punte fingendo di baciarlo, alzo il

braccio e lo riempio di succo, poi me ne vado sghignazzando.

Dio che soddisfazione!

“Cosa hai fatto?” chiede sospettosa Vittoria, quando li raggiungo in giardino.

“IO? NULLA!”

“Mmmm chissà perchè non mi convinci” si avvicina a me Rebecca con l'occhio semichiuso a mo di

investigatrice.

“Va bene... diciamo che Tomo adesso è sicuramente più dolce e... colorato”.

Si sbattono una mano sulla fronte contemporaneamente, mentre i fratelli più in la sghignazzano.

“E... mi ha fatto un discorso a cavolo ed io ho perso le staffe quindi... gli ho rovesciato in testa il

succo d'ace...”

lq miq faccia è un misto di divertimento e dolcezza.

“Ho sempre sognato di Farlo!” dice Shannon tra una risata e l'altra, mentre Jared cerca di non morire strozzato.

“Scusate, ma non c'era da finire di sistemare le cose per stasera?”

“Hai ragione Chiah! Andiamo ragazzi” mi risponde Rebecca.

Passiamo tutto il giorno tra tendoni e risate.

Vittoria e Rebecca stanno in cucina per cercare di fare una cena di fine anno decente.

Dopo un po' ci ritiriamo in camera per prepararci.

Io metto una maglia a collo lungo, pantaloncini sopra al ginocchio neri, i leggins sempre neri ed un poncho lungo e grigio.

Sono indecisa se mettere i tacchi o meno.

Ma si!

Indosso dei tronchetti grigi, borchiati.

Quando esco dalla mia stanza vedo che già tutti son fuori dalle loro stanze.

Jared in giacca, pantaloni e scarpe nere con camicia bianca sotto.

Shannon uguale solo che ha i jeans scuri ed una maglietta al posto della camicia.

Tomo jeans, maglietta grigia e giacca di pelle nera.

Vedo entrare Vittoria e Rebecca dal giardino, si sfilano i giubbotti e mostrano i loro vestiti.

La prima un vestitino bordeaux stretto a corpetto sul busto e a palloncino sotto.

Sorride imbarazzata.

Rebecca invece ha un vestitino molto più corto, a maniche lunghe, largo sul seno, ma accollato e stretto sui fianchi,

blu elettrico, con calze nere, e stivali lunghi fino sopra al ginocchio.

Ride divertita.

Si preannuncia una serata divertente.

Mangiamo le portate della sera e poi ci mettiamo a ballare.

Shannon viene tirato su in precario equilibrio e balla su di una gamba sola con Vittoria, una scena da ricordare.

Jared che balla è meglio invece non vederlo: è un pezzo di legno messo li, con Rebecca che ride come una pazza davanti.

Io sono a bere i miei bicchierini di vino, con un aria alquanto minacciosa, quindi Tomo, sta dal'altra parte della sala,

intimorito.

Manca un minuto a mezzanotte.

Comincia il conto alla rovescia.

Prendo in mano la bottiglia, la scuoto n attimo, prima di darla a Tomo, ignaro.

A me e Tomo spetta il compito di aprire le due bottiglie di spumante.

10.

9.

8.

7.

6.

5.

4.

3.

2.

1.

Le due coppiette si baciano, mentre noi stappiamo lo spumante.

Tomo viene ricoperto dal liquido della sua bottiglia mentre inaspettatamente parte il tappo della mia

e va a finirgli nell'occhio.

Penso di morire dalle risate.

“Chiara! Ma insomma!” dice Rebecca.

“Non l'ho fatto apposta!” cerco di difendermi.

Tutti mi guardano con un'espressione da “Raccontane un'altra”

"Giuro! Non era mia intenzione!"

Tomo mi guarda con un occhio nero e i capelli pieni di spumante.

Ridacchio un istante, poi cerco di tornare seria.

Lui si avvicina.

"Scusa" sussurra. E mi bacia confondendomi.

"Godiamoci questi ultimi giorni insieme, ti va?"

Annuisco sorridendo e lo abbraccio.



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Applauso a questo capitolo bellissimo e pieno di momenti comici MADE JST_DREAMER!!!!

Io ridevo da sola al pc mentre lo pubblicavo e poi devo ringraziarla perchè mi ha vestita davvero

sexy! (io sono Rebecca per chi non lo avesse capito, lei invece è Vittoria u.u)

Godetevi questi ultimi capitolo!

Baci Reb e Vì!


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