Un cielo di fuoco e stelle

di Ria-chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: la luce si spegne ***
Capitolo 2: *** (giorno primo) - Una confessione inaspettata ***
Capitolo 3: *** (giorno primo) - Piano vendetta ***
Capitolo 4: *** (giorno secondo) - Il museo di Fairy Tail ***
Capitolo 5: *** (giorno secondo) - Eclissi solare ***
Capitolo 6: *** (giorno terzo) - Il giorno è giunto, finalmente! ***
Capitolo 7: *** Epilogo: Un cielo di fuoco e stelle ***



Capitolo 1
*** Prologo: la luce si spegne ***


  Ahhh finalmente ho trovato il coraggio anche io XD non pensavo sarei davvero riuscita a completare il primo capitolo! Nonostante nella mia mente sia ben chiara tutta la storia (che mi auguro di finire entro breve) non pensavo davvero che sarei riuscita a metterla su schermo cosi rapidamente e senza intoppi. Ovviamente è solo l'inizio e probabilmente essendo la mia prima fanfiction sarà anche un mezzo disastro XD ma sono abbastanza fiera di me per essere cmq riuscita ad imbarcarmi in questo progetto.
Sono ispirata da quando quella piccola guastafeste di Lisanna ha rimesso piede nella gilda XD (come deducibile non mi è molto simpatica XD) sono ispirata dal desiderio di farla sparire nuovamente ..in modo definitivo questa volta hahaha 
Volevo ristabilire bene i ruoli! Perchè, come è altrettanto deducibile, adoro Natsu e Lucy insieme. Li adoro per come Lucy picchia Natsu, e per come lui le sorride. Li adoro per come lei tenti di proteggerlo quando può e per come lui faccia di tutto per salvarla, sempre. Semplicemente li adoro, come si può adorare una coppia di fanstasia formata da una bionda stralunata e da un tonto dal fisico e dal sorriso stupendo.
Ho cercato il più possibile di attenermi al rapporto emerso fin'ora dal manga, senza calcare la mano, senza renderli completamente due persone diverse, cercando di mantenere un certo realismo (per quanto di realismo in una storia di fanstasia basata su un'ulteriore storia di fantasia XD si possa parlare).
Mi auguro quindi di avervi intrattenuto per qualche minuto e di avervi regalato la visione che ho io di questi due.
ah! ovviamente mi auguro....anzi pretendo!! che mi aiutiate a migliorare la forma, il contenuto e tutto il resto, insultandomi,commentando o mandandomi un ninja assassino XD qualunque modo vi aggrada di più è bene accetto U_U

Ora vi lascio al primo capitolo che, ricordate, non è altro che un'introduzione e, per quanto la scena è ovviamente gia vista nel manga XD mi serviva solo per dare l'imput alla storia vera e proprio.


PROLOGO: la luce si spegne



“hi hi hi….hhihihihihi…..uhahahahah!”
Con il dorso della mano sulle labbra e gli occhi al cielo Lucy era nascosta dietro un albero  e rideva. Rideva del suo piano geniale, di quello che avrebbe combinato, o semplicemente perché… beh forse era solo impazzita.
“Questa volta me la paghi! Nastu!” riuscì a biascicare tra le lacrime e le risatine perfide. “E’ giunta l’ora della vendetta! Me la pagherai! Me la pagherai, eccome!”

Ma, facciamo per ora un piccolo passo indietro e torniamo a quella mattina..

La finestra era aperta, le tendine scostate, ed un tiepido raggio di sole aveva iniziato ad accarazzarle il volto  puntando dritto agli occhi chiusi. Lucy sapeva di doversi svegliare presto quel giorno, poiché qualcosa di molto importante l’attendeva: Levy le voleva parlare prima di recarsi alla gilda e per lei, una delle sue più care amiche, si sarebbe mossa di casa perfino in piena notte se questa ne avesse avuto bisogno.
Come molti suo compagni di gilda, anche Lucy non aveva tardato a notare come il quel periodo Levi apparisse confusa e tremendamente giù di morale e questo l’aveva preoccupata e intristita quel tanto che basta per forzarla a dirle in che modo avesse potuto aiutarla e, per sua fortuna, Levi aveva presto capitolato, dicendole che l’indomani le avrebbe raccontato tutto. Avrebbe fatto tutto ciò che poteva per Levi, per aiutarla, per vederla sorridere come faceva sempre, l’avrebbe ascoltata anche per giorni interi se fosse servito a ridonarle un’espressione serena e, di questo non aveva alcun dubbio, ci sarebbe riuscita ad ogni costo, per quella che era stata la sua prima vera amica all’interno della gilda.
Questi pensieri le giravano intorno come avvolti in nuvolette di vapore senza forma poiché, nonostante si fosse sollevata a sedere sul letto senza fatica, la mente e i grandi occhi castani faticavano ancora a svegliarsi del tutto.

“ma che..!” Si era voltata leggermente alla sua sinistra per accorgersi, senza per altro un minimo di sorpresa, che la finestra era aperta ; eppure “devo essermi rimbambita” esclamò portandosi il palmo della mano aperto sulla fronte “ero certa di averla chiusa....mah, vabè, poco importa. A quanto pare comunque non deve fare così freddo fuori se, in pieno autunno, riesco a dormire ancora con la finestra aperta” aveva pensato distrattamente; ed aveva fatto per alzarsi voltando il corpo alla sua destra lentamente, allungando prima una gamba, poi un braccio….e qualcosa l’aveva colpita.

No, forse sarebbe più esatto dire che era stata a colpire lui, o lei, o qualunque cosa fosse.
Dette un’occhiata rapida in giro: l’appartamento era in ordine esattamente come la sera precedente, nulla sembrava essere cambiato, nulla mancava e nulla si era aggiunto.
Lo sguardo corse ancora lentamente lungo la stanza, lentamente abbastanza da lasciare che i suoi occhi si abituassero a quella luce che iniziava a farsi più insistente e intensa, e, fu allora che la vide.
Forse qualcosa in più c’era:  quella che sembrava una matassa bianca era riversa sul divano, bianca .. Lucy strizzo gli occhi per mettere meglio a fuoco l’oggetto che aveva temporaneamente attirato la sua attenzione.
…bianca.. Non era servito ripeterselo in mente più di due volte: con il volto rabbuiato, gli occhi illuminati da un guizzo di furia omicida e un sorriso sterminatore sul volto, aveva semplicemente scoperto con una mossa rapida il letto alla sua destra, tirando via la coperta pesante, e lentamente, con il tono più profondo e minaccioso che le era capace, aveva scandito:
“NNNNNN–AAAAAAA-TSUUUU!!!”
e continuando “maledetto scemo!!! Mi farai venire un infarto prima o poi!!!” e senza tante cerimonie lo aveva spinto giù con un calcio.
“Ah…chi..cos..eh??? Che sta succedendo?” aveva biascicato Natsu accarezzandosi la testa e la schiena che aveva urtato contro il pavimento.
“Succede che non ti puoi intrufolare nelle case degli altri nel mezzo della notte e ancor meno infilarti nei loro letti senza permesso! Lo capisci questo??” aveva sbraitato Lucy visibilmente furiosa.
“aaah, ok ok” aveva semplicemente risposto Natsu ancora intento a massaggiarsi la testa e sbadigliando vistosamente.
Dopodicchè era risalito sul letto, attraversandolo, e si era avvicinato alla finestra “buongiono anche a te Lucy” aveva detto mostrandole il suo splendido sorriso, e poi era semplicemente saltato giù.
Ok, ora Lucy era completamente sveglia, doveva proprio ammetterlo, quel sorriso l’avrebbe risvegliata anche sotto incantesimo o, forse, era quel sorriso stesso l’incantesimo che la faceva cadere in quello stato di trance in cui i suoi sogni prendevano il sopravvento.

Capitava ormai troppo spesso che Natsu si presentasse a casa sua senza preavviso (e, del resto, certo non si sarebbe mai aspettata da lui che l’avvisasse prima di presentarsi in casa sua o che bussasse alla porta per farle sapere che era li) e la sua reazione era sempre stata la stessa: lo avrebbe cacciato fuori a calci tutte le volte che si fosse presentato in casa sua causandole situazioni imbarazzanti.
Ebbene si, il problema non era tanto il fatto che lui le girasse per casa, e neanche che apparisse all’improvviso (anche se, e questo Lucy lo ammetteva senza problemi, vederselo comparire davanti, e sorriderle come solo lui sapeva fare, le avrebbe, un giorno non molto lontano, causato un infarto) quanto il fatto che era capace di trovarsi lì sempre nei momenti meno oppurtuni: le era capitato di trovarselo in vasca mentre si dirigeva verso doccia, o ancora di vederlo steso a terra a fare esercizi mentre lei tentava di cambiarsi di abito, e ancora, ritrovarselo nel letto nel cuore della notte era forse la cose peggiore…(per il suo povero cuore ovviamente!)
Nonostante le sue continue sfuriate e i tentativi di cacciarlo via ogni volta, lui le si ripresentava sempre, quasi la sfidasse e, sotto sotto, non poteva negare che la cosa non le facesse piacere.

La verità, finiva per l’ammettere con se stessa, era che stargli accanto tutto il giorno, in gilda o durante gli incarichi, la sfiniva già abbastanza, figurarsi poi averlo in giro anche per casa quando tutto ciò che desiderava era l’assoluto e ristorante riposo.
“maaah” aveva sospirato,
“che devo fare con quel matto?”
e poi, come una sciocca, si era ritrovata a sorridere leggermente ripensando a quel sorriso che era diventato quasi la sua casa.

In realtà, la verità, era da considerarsi un’altra ancora (ma questa volta forse Lucy avrebbe faticato di più ad ammetterlo) ed era sì che lui riusciva davvero a sfinirla, ma non era solo il suo comportamento a causarle questa pesante stanchezza che si trascinava dietro al ritorno da ogni incarico, era bensì ciò che doveva nascondere che l’affaticava davvero.
Sebbene non ne fosse ancora pienamente cosciente nascondeva dentro di sé quei sentimenti che, lenti e placidi come onde su una spiaggia tranquilla, le accarezzavano il cuore fino al giorno in cui, traboccante, sarebbe esploso e lei avrebbe, forse, lasciato fuoriuscire liberamente ciò che al momento si ostinava a tenere frenato e chiuso dentro di se.

Aveva aspettato ancora qualche minuto, dopo che Natsu era andato via, per alzarsi dal letto ed iniziare a preparasi: con lui non si poteva mai sapere…
”stai a vedere che torna indietro proprio mentre mi vesto” aveva detto a se stessa lasciandosi sfuggire una nuvoletta di vapore sospirando a testa bassa.
E poi finalmente aveva trovato il coraggio di alzarsi dal letto, quel letto cosi caldo..
”ecco  perchè non avevo freddo con tutta la finestra aperta..baka Natsu!”.
Quella mattina effettivamente sembrava che il freddo volesse concedere agli abitanti di Magnolia un po’ di tregua e contenta di ciò, indossò nuovamente una delle sue gonne corte che quell’autunno era stata costretta a mettere da parte fin troppo presto.

“chiavi, borsa, fiocco a posto..ok tutto pronto. Forza Lucy” si incitò “ andiamo”.
Chiuse la porta alle sue spalle e s’incamminò per strada avviandosi verso il luogo in cui avrebbe fatto colazione con Lavi e in cui avrebbe ascoltato le sue preoccupazione, sperando di poter liberare il suo cuore da ciò che l’opprimeva.
 Nonostante non facesse poi tanto freddo, Lucy si era ritrovata a passeggiare per una città semideserta e il motivo, non poteva essere altrimenti, era l’ora ancora non inoltrata del giorno
“sicuramente molti saranno ancora nei loro caldi letti” aveva piagnucolato piegando leggermente la testa di lato:
“ma io ho un buon motivo per non starmene a casa a oziare. Forza Lucy” si era incitata ancora.
Lo faceva spesso, e la cosa sembrava funzionare, ne traeva carica e rinvigorimento e grazie a questo piccolo incitamento era riuscita più volte a dimostrare a Natsu che non era solo un peso nel loro team, anzi poteva essergli d’aiuto e cosi le sembrava di essersi guadagnata quel posto al suo fianco, quel posto che sarebbe stato sempre suo…eppure ora non era più cosi sicura…

Lisanna era tornata.
Ne aveva sentito parlare una volta o due forse, quando aveva chiesto dove si recassero Mirajane e Elfman ogni mese, che ci fosse la pioggia, il sole cocente o la neve.
Le avevano raccontanto brevemente del rapporto che legava Natsu a Lisanna e, per un breve attimo, una fitta al cuore l’aveva scossa, non avrebbe saputo dire se era tristezza per ciò che i due avevano perso o gelosia per essere riuscita ad entrare cosi profondamente nel cuore di Natsu. Aveva scansato anzi, rigettato violentemente, il pensiero di aver provato gelosia verso un compagno di squadra, un caro amico, il migliore purtroppo..un amico importante e null’altro. Infondo quella povera ragazza era morta e le dispiaceva davvero che la sua vita si fosse spenta cosi presto, in modo cosi improvviso senza che quest’ultima potesse sapere se i sentimenti di Natsu erano ricambiati o meno.

A quel pensiero si sentì scossa, un sorriso triste le attraversò per un attimo il viso, un debole sorriso che nessuno avrebbe visto, un dolore impercettibile che, in quel mattino fresco, in quella città ancora sopita, nessuno avrebbe colto:
“probabilmente lo sapeva eccome…”
Lo aveva visto. Aveva visto il volto di Natsu illuminarsi, un sorriso che non aveva mai rivolto a nessuno…no, neanche a lei. Quel sorriso era stato accuratamente conservato per Lisanna, per lei, e per lei soltanto.
Il cuore di Lucy si era spento in quell’attimo.  
Aveva sempre immaginato che il rumore di un cuore spezzato sarebbe stato tanto forte da essere udito perfino da coloro che ti erano vicino, un rumore forte eppure fragile, quasi musicale, come quello di un cristallo che si frantuma cadendo al suolo.
Eppure cosi non era stato, il suo cuore si era semplicemente spento, non spezzato: nel breve istante che impiega un fiocco di neve per toccare il suolo, con la stessa delicatezza, la fiamma che aveva avvolto il suo cuore da quando era accanto a Natsu, si era affievolita e poi spenta.

Non avrebbe mai creduto di poter essere tanto matura, perfino lei che non ne faceva una giusta, che agli occhi di tutti poteva sembrare spesso un po’ oca e che quasi si era abituata a quella parte, lei che non sapeva neanche accettare i suoi più profondi sentimenti, l’aveva semplicemente accettato.
Che altro poteva fare?  Era tutto così dannatamente palese. Così dannatamente giusto.
Si erano ritrovati dopo 2 anni e nessuno aveva il diritto di spezzare ancora la loro felicità, lei tantomeno.
L’aveva accompagnata insieme agli altri, sotto la pioggia battente, da suo fratello e sua sorella che non sapevano di attenderla; si era commossa a quell’abbraccio che i tre si erano scambiati tra le lacrime e, silenziosa, era tornata a casa, per smaltire la tristezza, la gioia sincera per una vita che era risbocciata e il buio e la solitudine che avevano avvolto il suo cuore.
“forse dovrei considerare seriamente l’idea di unirmi a un nuovo team” si era detta a bassa voce continuando a camminare,
“credo che ora Natsu farà squadra con Happy e Lisanna come ai bei vecchi tempi….bei..” sorrise mestamente sollevando i granchi occhi nocciola al cielo.
“su su Lucy!” si costrinse a darsi un contegno e strinse un pugno all’altezza della spalla
“non è il momento questo! Priorità a Levy per ora, il resto si vedrà dopo. Ora un bel sorriso…” e si sforzo di sorridere, un sorriso largo e luminoso ma che nascondeva dentro se la più buia delle notti.

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Capitolo 2
*** (giorno primo) - Una confessione inaspettata ***


Bene bene, riesccomi qui :D
Questo che vi presento è il secondo capitolo: ebbene si! sono perfino riuscita a terminare un secondo capitolo! roba da nn credere.
Questa volta ho deciso di inserire un'accenno Lavi-Gajil poichè trovo che anche questa coppia sia davvero molto tenera, ma essendo la storia basata su Natsu e Lucy l'ho usata solo come pretesto per....ebbene si lo ammetto...allungare un po il brodo! 
Effettivamente le parole di Lavy e il suo spirito mi sono serviti per tirare su piccola Lucy depressa ma nn voglio svelarvi altro XD
spero possiate divertirvi a leggere sebbene non sia un capolavoro della narrativa XD



CAPITOLO 2: (giorno primo) - Una confessione inaspettata


“Ahhhh scu..scusa Levi”
“di nulla Lucy-chan” aveva risposto sorridendo appena Levi.

Completamente persa tra i suoi pensieri e i suoi guai Lucy non aveva minimamente badato all’ora e si era ritrovava ad essere in ritardo, per fortuna non in netto ritardo, ma pur sempre in ritardo.
“un piccolo ritardo, Levi mi scuserà senz’altro”
e per non aggravare la situazione aveva iniziato a correre in direzione del piccolo cafè in cui avevano appuntamento le due ragazze.
Era arrivata ansimando, ma il ritardo era stato perfettamente contenuto, e doveva ringraziare quella breve corsa e il campanile della piazza che, per sua fortuna, l’aveva svegliata dai suoi pensieri con il rintocco cadenzato delle sue campane.

“Scusami Levi è che mi sono ritrovata Natsu in casa come al solito, tu sai com’è fatto ho dovuto cacciarlo a calci e mi ha fatto perdere un sacco di tempo! Maledizione quello scemo non impara mai! E poi sempre nei momenti meno opportuni devo trovarmelo tra i piedi e non basta vederlo ogni giorno in gilda o in missione pure a casa dove vorrei avere un attimo di pace..” aveva detto tutto d’un fiato e Levi aveva semplicemente sorriso.
“eh eh” aveva riso di risposta Lucy stranamente nervosa, grattandosi la guancia con l’indice, gli occhi in basso,
“scusa ho parlato troppo veloce, è che non volevo pensassi che mi ero dimenticata di quanto importante fosse il nostro appuntamento” aveva detto un con il viso leggermente arrossato.
“ma no Lucy –chan! Tranquilla non è successo nulla” ed aveva continuato a sorriderle appena: un sorriso davvero triste, che si era rabbuiato ancora di più quando
“siete proprio carini insieme Lucy –chan” aveva detto abbassando leggermente lo sguardo, ed a Lucy quello era sembrato il sorriso piu triste che avesse mai attraversato il volto di Levi.
“ma-ma-ma che dici???” era riuscita a biascicare visibilmente rossa in viso.
Si era messa entrambe lei mani sul viso e velocemente ruotava il busto a destra e sinistra come a rimarcare un “no ovvio che no!”, eppure quell’ovvio gesto era la conferma che Lavi ci aveva preso in pieno e un sorriso divertito le aveva finalmente riempito il volto.
Benchè fosse poco era riuscita in qualche modo a farla sorridere di cuore e questo le aveva illuminato un po’ quella giornata che sembrava coperta dalle nuvole dei suoi pensieri.

Tolte le mani dal viso, aveva sorriso anche lei e si era lasciata scappare una risata divertita insieme all’amica, aveva poi appoggiato un gomito sul tavolino senza staccare gli occhi da quelli di Levi, il mento nella mano e aveva confermato sorridendo:
“siamo solo compagni di team” e un piccolo sospiro fu nascosto al mondo, ma non alle orecchie di Levi.

“Allora Levi dimmi tutto! Voglio sapere cosa ti preoccupa e non ce ne andremo di qui finchè non sarà stata trovata una soluzione” aveva esclamato Lucy in tono serio sollevando un dito indice all’altezza del volto, e poi, prima di ritornare a poggiarsi sul gomito, le aveva strizzato un dolce occhiolino, attendendo che Levi cominciasse a parlare.
“vedi Lucy” aveva cominciato seria quella “penso di essermi persa”
“persa? Che intendi con persa?”
“non riesco più a capire chi sono, dove voglio andare, e perché sono qui”
“perché questa è casa tua, perché sei una maga di Fairy Tail e perché non c’è nessun altro posto al mondo in cui dovresti stare” aveva semplicemente ribattuto Lucy tentando di convincerla.
“non è così semplice Lucy –chan”  aveva sorriso piano Levi
“io non sono come forte come te, ne ho mai svolto incarichi molto importanti, non credo neanche di meritare l’occasione che il master mi ha dato di svolgere l’esame per diventare mago di classe S..cioè perche io? Che non ho forza fisica né una magia potente..e poi..c’è lui..che vuole aiutarmi ma io non voglio…ho paura..e se…”
“AAAAAAAAALT” il palmo sollevato a pochi centimetri dal naso di Lavi
“frena un po! Cos’è sta storia? Lui chi? E paura di che?” la testa piegato di lato, con i lunghi e dorati capelli a ricaderle sul viso, le avevano confermato la perplessità di Lucy.
“ok ok, ma hai ascoltato il resto Lucy-chan?” aveva riso Lavi “o ti ha colpito solo la parte dei pettegolezzi?” l’aveva ammonita Levi.
“mhhhihihi” aveva riso perfida Lucy confermando l’ultima opzione.
E poi, semplicemente, entrambe erano scoppiate a ridere. Era la seconda volta che le riusciva e si sentiva bene per questo.

Lo sguardo tornò serio, e le parole le uscirono semplici dalle labbra “Levi, tu sei una maga straordinaria, hai dei poteri incredibili che ti permettono di sciogliere anche il più incomprensibile e strano degli incantesimi, hai aiutato la gilda ogni volta che questa ne ha avuto bisogno e non è solo una mia opinione, tutti nella gilda ti vedono allo stesso modo, tutti ti vogliono bene e non lascerebbero mai che tu te ne vada” fece una pausa “perché Fairy Tail sarà sempre la tua casa. Noi, siamo la tua casa. E non importa se per ora ti senti ancora debole, hai pieno diritto di partecipare a quell’esame e se anche non dovessi farcela, avrai comunque incrementato il tuo potere e ne uscirai più forte e sicura.” Un’altra pausa seguì il discorso che, senza staccarle per un attimo gli occhi di dosso, Lucy aveva proferito con il cuore in mano, e che l’aveva davvero profondamente colpita.
Ringraziava Dio, gli dei, o qualcunque cosa fosse, che le aveva permesso di incontrare un’amica così, degli amici che la sostenevano e proteggevano e una gilda che era ormai diventata la sua casa.

La pausa fu rotta. Un’espressione maliziosa e a parere di Lavi quasi spaventosa, si era dipinta sul volto di Lucy, si era sporta sul tavolino avvicinandosi al volto di Lavi
“ne ne, ora mi dici chi è questo lui????”
Non era riuscita proprio a trattenersi..quell’espressione e quel tono di voce…era letteralmente scoppiata a ridere, prima però aveva avuto la prontezza di prendere il libro che aveva portato con se, poggiato sul tavolino, e colpire affettuosamente Lucy sulla testa:
“hahahaha Lucy-chan sei unica!” e asciugandosi una lacrimuccia che faceva capolino al lato dell’occhio
“Forse può sembrare strano…cioè so che mi ha attaccata in passato..ma..”
Gli occhi di Lucy erano sbarrati, increduli
“no-no-non starai mica parlando di Gajil????? Vero Levi-chan??”
Il risultato fu un evidente e dolcissimo rossore che avvolse il volte di quest’ultima “beh ecco, non è così cattivo, mi ha aiutata con Luxus, e si è offerto di starmi accanto durante l’esame…io ehm lo…lo trovo carino in qualche modo”.
Aveva detto quelle parole tutte d’un fiato e ad occhi strizzati cercando di trattenere il più possibile il crescente imbarazzo.
Lucy non rispondeva; semplicemente non riusciva a capire come una fragile e tenera ragazzina come Lavi potesse trovare Gajil…
“carino….carino ha detto..” pensò, “carino?” questa volta a voce alta, e scoppiò a ridere.
“Luuuuucy-chan” si lamentò Levi “sei cattiva!” disse gonfiando le guance
“io ti apro il mio cuore e tu ridi cosi….ahhh” fece per simulare un pianto,
“ok ok ti ascolto..haha” si calmò Lucy tornando a prestarle attenzione
“cos’è che troveresti di carino in quell’essere?” e ricominciò a ridere.
Lo sguardo di Lavi si addolcì improvvisamente, congelando le lacrime che avevano iniziato a rigare il volto di Lucy per le troppe risate,
“ieri mi ha detto, benchè a parole sue, le stesse cose che mi hai detto tu oggi, e che se volevo passare l’esame dovevo avere fiducia in lui. Ho scoperto in quell’istante che mi ero fidata di lui da sempre, che lo avevo perdonato per quello che mi aveva fatto ancor prima che voi tutti poteste perdonalo per ciò che aveva fatto alla gilda.”
Trasse un respiro profondo “so bene che è rude e che ancora non riuscite ad accettarlo del tutto ma ti assicuro che lui ce la sta mettendo tutta…”
“si Levi lo so” la interruppe Lucy, ripensando a cosa era stato in grado di fare per salvare la gilda su Edoras, sorridendo; “ormai è dei nostri, un mago di Fairy Tail…e sinceramente non capisco cosa ti spaventi” aveva sbuffato amichevolmente,
“si vede lontano un miglio che vuole farsi perdonare da te..” aveva concluso con quella sua aria maliziosa , la mano davanti alle labbra e lo sguardo alto.
“Lu-lu-lu-lu-Luuucy!!” balbettò Lavi con il viso in fiamme. La risata che era scoppiata poco dopo l’aveva aiutata a calmarsi e a riprendere un colorito meno…acceso.
“Infondo, ciò che è ha fatto non lo si può cambiare ma ormai è passato e…”concluse sorridendo
“il passato è passato, le cose cambiano…e le persone anche…” aveva rivolto i suoi occhi in quelli di Lucy:
“vero, Lucy-chan?”
 
Lucy non sapeva bene a cosa Lavi si riferisse, forse ne sospettava un significato, ma non si sentiva ancora certa di poterlo confermare.
“il passato è passato…e le persone cambiano…” aveva detto Lavi e si era trovata a pensare che, forse, se passato e persone cambiano…anche i sentimenti avrebbero potuto farlo.
Quell’effimera speranza bastò a restituirle un po’ di sorriso e di luce.



Bene e con questo termina anche il capitolo 2! So bene che ora come ora è davvero difficile dare un giudizio complessivo, soprattutto considerando che di NaLu neanche l'ombra XD ma abbiate pazienza e fiducia :D nel prossimo capitolo cominceranno a sbocciare i semi dell'amore, gelosia, confusione, un po di tutto insomma...chi più ne ha più ne metta XD
Non voglio anticipare nulla se non ribadire che.."e si...Natsu è proprio tonto.." mio malgrado mi tocca ammetterlo T_T 
capirete il perchè :D

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Capitolo 3
*** (giorno primo) - Piano vendetta ***


 Buona sera a tutti :D
Eccomi di ritorno con il 3° capitolo. Questa volta il capitolo sarà leggermente più breve ma la storia comincia ad entrare nel vivo per cui non me ne vogliate se ho un po accorciato la lunghezza T_T
In realtà, dal momento che la storia entra piano piano nel vivo, ho pensato che sarebbe stato più d'effetto lasciarvi per ora preda della curiosità....ha funzionato? ahaha ok ok se mi ritrovero la casa sommersa da ninja assassini saprò che la cosa non ha avuto l'effetto sperato haha XD
ho deciso che questa volta non vi anticiperò nulla poichè, come promesso, sto cercando di completare questo piccolo racconto nel minor tempo possibile e poichè, viso la lunghezza del capitolo sarebbe davvero inutile sprecare altre parole :D
Prometto però che a fine lettura vi anticiperò qualcosina sul capitolo 4.. devo pur essere buona ogni tanto! U_U


CAPITOLO 3 : (giorno primo) - Piano Vendetta


L’appuntamento con Levi si era concluso in tarda mattinata
“grazie di tutto Lucy-chan” l’aveva affettuosamente salutata Levi gettandole le braccia al collo
“grazie davvero di avermi ascoltata e tirata su di morale” si era fermata un attimo, le braccia fisse intorno al collo di Lucy
“dobbiamo farlo più spesso…spettegolare un po’ tra noi” e nel pronunciare queste parole si era staccata dall’abbraccio e le aveva strizzato un malizioso occhiolino.
Lucy non aveva neanche avuto modo o tempo di ribattere che quella gia si stava allontanando a passo svelto
“sei la migliore Lucy-chan” le aveva urlato agitando vistosamente un braccio in segno di saluto; e poi era corsa via.
“Bene…sembrava felice” aveva sorriso candidamente Lucy dentro di sé.
Forse quella giornata non era iniziata poi tanto male se era riuscita a rendere qualcuno felice.
Poco importava se quel qualcuno al momento non era lei.

Immaginando che Levi si fosse diretta alla grande biblioteca in centro aveva deciso invece che lei avrebbe fatto un salto alla gilda come ogni giorno per vedere se c’erano novità, per stare in compagnia e per vedere…
“aahhh Lucyyy!!!!Sei impazzita????? Ma cosa vai pensando???” le mani in testa e le gambe legnose.
Si trascinava per strada rigida come fosse un burattino, le gambe come di legno, prima una a tempo con il braccio adiacente e poi a seguire l’altra accoppiata.
“non me ne frega nulla di quell’idiota!” aveva urlato. 
Peccato però che non era stato un urlo mentale…e no, tutta la gente in torno la fissava come allibita e lei non era riuscita a far altro che sorridere come un’ebete e correre via a gambe levate.
“baka Natsuuuu!!!” aveva continuato a urlare mentre correva.

Finalmente era giunta davanti al cancello  su troneggiava la splendida scritta “Fairy Tail”.
Trasse un profondo respiro, il volto rassegnato a ciò che l’attendeva, ed entrò.
“aaaah! Mai che cia sia pace qui dentro!” sospirò dinuovo.
“Possibile che qui debbano sempre picchiarsi senza sosta?? E tu come fai ad essere sempre così tranquilla, na Mirajane?”
Come sempre Lucy si era diretta rapida al bancone dietro cui serviva le bibite la bellissima Mirajane e sperava che almeno lì, nessuno l’avrebbe disturbata o che almeno…non le arrivasse addosso un tavolo o una sedia o addirittura qualcuno.
“haha” aveva candidamente sorriso Mirajane
“ormai dovresti essere abituata Lucy, e poi, senza tutto questo non sarebbe neanche Fairy Tail”
“maaah, forse hai ragione, infondo la specialità di Fairy Tail è distruggere ogni cosa” aveva sospirato rassegnata.
“su su “ l’aveva dolcemente consolata Mirajane “prendi questo”
vedendola così afflita, stesa con le braccia sul tavolo e la testa poggiata di lato, le aveva premurosamente offerto una limonata e l’aveva guardata con un’ifinita tenerezza intuendo benissimo che c’era qualcosa che la turbava.

Mirajane aveva sviluppato un vero e proprio sesto senso verso gli umori degli altri o almeno era quello che tutti credevano quando quest’ultima riusciva sempre a indovinare cosa li turbasse o li rendesse felici.
La verità era infinitamente più semplice, lei semplicemente ascoltava e, osservava. Stare dietro il bancone ed occuparsi costantemente della gilda insieme al master le avevano fornito un’occasione per studiare tutti i componenti della gilda. Chiacchierava con loro quando questi si accomodavano vicino al bancone, li osservava nei loro cambiamenti di umore, o quando questi parlavano tra di loro, aveva imparato a conoscere il carattere e il vero e profondo essere di ogni suo compagno e tutto ciò aveva aumentato a dismisura l’affetto già profondo che nutriva verso di loro.
Aveva capito al primo sguardo che qualcosa preoccupava Lucy e credeva, anzi ne era più sicura, di averne intuito anche il motivo ma non l’avrebbe mai forzata a parlare perché  sapeva che non era questa la cosa giusta da fare; no, con Lucy questa tecnica non funzionava ma….Mirajane aveva i suoi metodi … davvero efficaci.

“Non sei venuta con Natsu oggi?”
“ehh??” Mirajane cercava forse di farla affogare?? Aveva sputacchiato il suo succo di qua e di là ed ora la guardava con gli occhi sbarrati
“Na-na-na-tsu? Perché dovrebbe essere con me? Cioè mica viviamo insieme e poi chissenefrega di cosa fa quell’idiota può fare quello che vuoi per quanto mi rigua-anzi guarda neanche mi interessa dove si trova, quello stupido!!” aveva sputato t’utto d’un fiato.
“ok ok Lucy” aveva sorriso Mirajane portando i palmi aperti davanti a sè spingendoli in fuori
“su su non serve che ti agiti tanto” aveva aggiunto poi quando il suo sorriso era diventato più malizioso.
“Ora che ci penso” aveva continuato portandosi il pollice sotto il mento, l’indice inarcato sotto le labbra e lo sguardo alto
“si, ieri Natsu mi aveva detto che oggi sarebbe passato a salutare e poi sarebbe tornato a casa”.
Le orecchie di Lucy si appizzarono ed una espressione spaventosamente malefica si dipinse sul suo volto
“ a casa sua hai detto? He he he” aveva sghignazzato perfidamente
“ee—ehm s-si, a casa sua” aveva risposto Mirajane con il suo solito sorriso, questa volta decisamente intimorita.

“BENE!” aveva scandito Lucy con quella maschera spaventosa sul volto; e per tutta la mattinata se n’era stata così: seduta sullo sgabello, con le mani nelle mani, sul volto l’espressione malefica e tra le labbra una strana cantilena interrotta solo da un “ ah ah ah” durante il quale sollevava la testa al cielo come posseduta.
Se gli altri non avessero conosciuto a fondo Lucy avrebbero giurato che uno spirito maligno si era impossessato di lei, forse durante il sonno, o forse nel preciso istante in cui aveva sentito nominare la parola “casa”. Evidentemente era davvero esausta delle continue incursioni, negli orari più strani del giorno, da parte di Natsu, Gray ed Erza e, adducendo questa come possibile causa per quel suo folle cambiamento, avevano deciso, con un tacito accordo, che non potevano di certo biasimarla.

Natsu si fece finalmente vedere nella gilda verso ora di pranzo, salutò velocemente i componenti della gilda, si ritagliò un po’ di tempo per litigare con Gray, poi annunciò che sarebbe tornato a casa, avrebbe fatto lo zaino e avrebbe trascorso la serata e l’indomani fuori città per andare ad allenarsi un po’ con Happy in vista dell’esame.
Lucy non si era lasciata sfuggire una sola parola, aveva semplicemente sorriso, e con le mani intrecciate dietro la schiena e il suo sorriso più luminoso
“Ciaaaao Natsu. Ciaaaao Happy.” aveva detto loro.

E fu chiaro a tutti, ovviamente meno che a Natsu.

“ciao a tutti ragazzi io torno a casa” si era voltata verso l’interno della gilda e quella spaventosa maschera di pura perfidia che le era apparsa durante il giorno sul volto era magicamente ricomparsa, facendo indietreggiare tutti di un passo.

E allora fu ancora più chiaro a tutti.

Nel frattempo, Natsu aveva appena varcato il grande cancello della gilda e si era avviato verso casa, Lucy si era affrettata a inseguirlo e Mirajane aveva sorriso: aveva vinto ancora, i suoi metodi erano davvero infallibili.
 


Rieccosi qui! Anche questo capitolo si conlcude ma il prossimo sarà sicuramente più ricco e intenso. 
MMM perchè tanto perfida la nostra Lucy-chan?? Avrò forse deciso di attaccare il bel Natsu alle spalle? o quando è solo nella sua casuccia??
Beh io lo farei U_U
Volete saperlo eh??? 
Siete curiosi eh??? *faccia diabolica*
beh lo scoprirete solo nel prossimo capitolo!
E ricordate che attendo ogni genere di commento, minaccia o anche messaggi via piccioni viaggiatori. Vi prego solo di risparmirmi la frutta marcia e le uova T_T 

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Capitolo 4
*** (giorno secondo) - Il museo di Fairy Tail ***



 Chiedo venia XD questa volta ci ho messo più tempo del previsto -.-' questo capitolo mi ha davvero succhiato l'anima XD in compenso però mi faccio perdonare per la lunghezza U_U Spero possiate divertirvi leggendolo :) 



CAPITOLO 4 : (giorno secondo) - Il museo di Fairy Tail



“Ma quanto ci vuole? Siamo sicuri che si ricorda dove deve andare?” aveva pensato Lucy tra sé e sé,
“aaah ah, infondo da Natsu posso spettarmi di tutto” aveva piagnucolato a voce bassa lasciando cadere la testa in avanti.

Non poco tempo prima Lucy aveva lasciato Fairy Tail, casulamente, subito dopo Nastu; no, sarebbe stato più corretto dire che lo aveva letteralmente pedinato.

“devo essere completamente impazzita” si era detta urlando dentro di sé e, grattandosi furiosamente la testa; quel pensiero però era subito svanito quando
“mmmh sarà divertente però”, era tornata a sghignazzare.
“cavolo cosi mi rischio di farmi scorprire!”
Prontamente una mano si era levata davanti alla bocca, il respiro si era bloccato e gli occhi chiusi, sperando così di poter diventare un tutt’uno con l’albero che la stava nascondendo, e pregò che Natsu non si fosse accorto di nulla.

Dopo qualche istante, constatato che nulla era successo, aveva riaperto gli occhi e lasciato andare un lungo sospiro…

“Heylà Lucy! Che ci fai dietro l’albero?” La mano alzata all'altezza del volto e il suo solto sorriso.
“Na-na-na-na-na-NATSU!”
“ahh? Che hai da spaventarti tanto?”
Natsu aveva sollevato un sopracciglio e si era poggiato una mano sul fianco e Happy gli era svolazzato accanto
“Lucy è scema” aveva sghignazzato Happy con la zampina sulla bocca.
“E tu che vuoi gattaccio blu?” aveva urlato Lucy facendogli un pernacchio, e con le entrambe le mani piegate a pugno sui fianchi si era allontata sbuffando vistosamente.
“ah? Ma che aveva?” si era rivolto Natsu a Happy
“ le piiiiiaci” aveva risposto Happy, con il suo adorabile modo di attorcigliare la lingua, senza che lui potesse sentiro.

Lucy era riuscita ad allontanarsi abbastanza perché quei due non facessero più caso a lei e si era prontamente rinascosta in attesa che Natsu e Happy riprendessero il cammino.
Si era poggiata la mano sul cuore:
“che spavento” aveva ansimato “stavo per rimanerci secca. Fortuna che non mi hanno seguita per sapere perché me ne stavo lì nascosta….”
“ fortuna che Natsu era così ingenuo” aveva pensato.
E la mano era rimasta lì, sul petto, all’altezza del cuore; non avrebbe saputo dire per quanti secondi o minuti era rimasta cosi, ad ascoltare i battiti accelerati, il respiro affaticato; semplicemente non si era mossa, aveva anzi fatto una pressione maggiore con la mano, cercando di contenere quel cuore che sembrava volesse uscirle dal petto, che sembrava battere in modo cosi rumoroso solo perché il mondo potesse ascoltarlo.
Era riuscita però, poco dopo, non senza una certa fatica, a calmarsi e prima di ritornare all’attacco.

Questa volta si era premurata di non fare il minimo rumore, li aveva seguiti un po’ più da lontano e ora era finalmente giunta alla meta.
“hi hi hi….hhihihihihi…..uhahahahah!”
Con il dorso della mano sulle labbra e gli occhi al cielo Lucy era nascosta dietro un albero e rideva.
Rideva del suo piano geniale, di quello che avrebbe combinato, o semplicemente perché… beh forse era solo impazzita.
“Questa volta me la paghi! Nastu!” riuscì a biascicare tra le lacrime e le risatine perfide. “E’ giunta l’ora della vendetta! Me la pagherai! Me la pagherai, eccome!”

Davanti a lei una strana insegna a forma di testa di gatto, attaccata ad un paletto di legno, recava la scritta: Natsu & Happy.
“finalmente l’ho trovata!!!” aveva pensato con le lacrime agli occhi,
“aaah ah, cominciavo a credere che neanche ne avessero una” aveva riso con le lacrime agli occhi e la testa piegata di lato.
“finalmente posso vendicarmi! Mhihih veeeeediamooo come potrei vendicarmi?” aveva riso beata tra sé e sé
“beh ho tutta la notte per pensarci” il sorriso beato di trasformò in ghigno.

Era stata molto attenta durante il tragitto a fissare bene il percorso cosicchè l’indomani non avrebbe faticato a ritrovare facilmente la strada giusta.
“ahhh domani saranno fuori ad allenarsi…quando si tratta di combattere Natsu fa sempre sul serio..” aveva sorriso dolcemente guardando l’acqua dai riflessi arancioni del canale.
Il giorno era ormai quasi al tramonto e aveva deciso di avviarsi verso casa prima che cominciasse a fare buio; aveva passeggiato lungo il solito canale che portava verso il suo appartamento ed era stata attenta a tenersi in equilibrio sul bordo in pietra immersa nei suoi pensieri, rivolgendo un rapido cenno della mano alle due persone che, dalla piccola barchetta sul canale, le urlavano di fare attenzione.

Quella sera si sentiva tremendamente stanca: la giornata non era iniziata nel modo migliore: (benchè vedere il sorriso di Natsu era sicuramente il miglior “buongiorno” che potesse immaginare) era sprofondata in un mare scuro di pensieri che tentavano di trascinarla verso il fondo, levandole il respiro, ma tutto era proseguito poi con il sorriso felice di Lavi, la sua dolce confessione, le risate dei suoi compagni di gilda, e la scoperta della casa di Natsu.
“tutto sommato, cara mamma, non è stata poi una giornata così brutta” aveva scritto sorridendo sul diario.
Poi si era concessa un bagno veloce, una cena spicciola e si era infilata sotto le coperte.

“Yoshi!” aveva detto ad alta voce, alle prime luci del mattino, spingendo con i piedi via la coperta e mettendosi a sedere.
“mhihihi piano vendetta…sono pronta!” aveva urlato sollevano un pugno chiuso per poi farlo ricadere con il braccio piegato all'altezza del fianco.
Si era preparata velocemente, una colazione fugace, ed era scesa pimpante e finalmente carica di energie.
Non aveva avuto nessuna difficoltà a ritrovare la strada verso la casa di Natsu ed Happy ed in pochissimo tempo era già giunta davanti allo strano cartello.
“mmm strano che ci abbia messo così poco” aveva riflettuto guardandosi intorno
“ieri sembrava una strada infinita…maledetto Natsu!!....che si sia accorto che lo seguivo e l’abbia fatto apposta?” aveva detto ad alta voce sbarrando gli occhi e accendendosi lievemente di rosso sulle guance.
“naaaa, stai parlando di Natsu Lucy..” e scuotendo la testa con la braccia semi-aperte, i palmi all’altezza delle spalle rivolti verso l’alto..”figuriamoci!”
Per un attimo, guardinga, aveva cercato di ambientarsi in quel luogo e aveva teso l’orecchio per cogliere ogni minimo segnale della presenza di qualcuno.
“Sembra che non siano ancora tornati..” con fare disinvolto si era avvicinata lentamente
“allora vediamo….potrei..”
ed aveva immaginato di farsi ritrovare lì, quando loro sarebbero rientrati, seduta sulla poltrona al centro della stanza con l’asciugamano addosso; avrebbe alzato la mano “heeeeylàà” avrebbe esclamato sorridendo per poi vedere la loro faccia sconvolta!
E immaginando la faccia che Natsu avrebbe fatto, ridendo, l’eccitazione le era salita alle stelle e correndo con le braccia tese verso l’alto, si era fiondata verso la porta d’ingresso.
“eh?” aveva poggiato la mano sul pomello, “ la porta è aperta….muhahaha peggio per loro!!”
Continuava a ridere di gusto alle mille strane idee che le venivano in mente e a come sarebbe riuscita a ripagare Natsu con la sua stessa moneta per tutti i momenti terribilmente imbarazzanti che le aveva causato.
“hihi” si era pregustata quel momento aprendo lentamente la porta in legno e quando questa si era finalmente aperta del tutto…

aaahhhhhh???? ….Che schifo!!!
Non avrebbe saputo descrivere neanche volendolo l’orrore che si era trovata difronte.
ma-ma-ma vivono davvero in questo schifo??!” aveva detto a voce sostenuta sbarrando gli occhi e aprendo la bocca.
Un caos indescrivibile: un’amaca appesa vicino al muro, pesi a terra, fogli attaccati sulle pareti, rimasugli di cena sulla tavola, per terra, sui muri, un mobile con i cassettoni aperto lasciato riverso sul divano storto, vestiti per ogni dove, e….cos’era quella roba sul lampadario??????
E’ tutto sottosopra qui dentro!” aveva urlato tenendosi le mani nei capelli, “
Forse dovrei tornarmene a casa” aveva detto sospirando con la testa reclinata verso il basso.
Poi un qualcosa aveva attirato la sua attenzione: si era incamminata verso la parete e li aveva visti…
Istintivamente aveva sorriso, “ queste sono tutte le missioni che Natsu ha portato a termine!”
“che matto quel Natsu”….aveva conservato ed attaccato al muro tutti i fogli degli incarichi che aveva svolto e non solo!, poco più avanti aveva trovato anche moltissime altre cose..
La firma del falso Salamander attaccata al muro, dei rimasugli del soffitto raccolti in una retina del vecchio edificio di fairy tail, una collana presa durante la missione sull’isola di Galuna e poi c’era perfino il vestito da cameriera che Lucy aveva utilizzato quando avevano dovuto infiltrarsi nella villa per recuperare il libro Day Break.
Hanno davvero molta cura degli oggetti importanti per loro” si era detta guardando ammirata quella casa.

Ma, non era tutto.
Aveva scorso la parete riconoscendo gli incarichi svolti insieme e si era soffermata su quelli in cui lei non era stata presente e poi…e poi nulla, semplicemente lo aveva visto.
un piccolo bigliettino era appuntato sulla parete sul manifesto della missione per il recupero di Day Break:
il primo incarico svolto insieme a Lucy”.
Il volto di Lucy era repentinamente cambiato: aveva prima leggermente sgranato gli occhi e poi un sorriso, dolce e contemporaneamente triste, le aveva attraversato il volto.

Quel ragazzo sicuramente non immaginava neanche di quanto dolci e profondi potevano essere a volte i suoi gesti o le sue parole, ma Lucy lo sapeva bene ed era per questo che non aveva dubitato un solo istante prima di seguirlo correndo con lui, mano nella mano, dopo poche ore dall’averlo conosciuto.
Quel ragazzo le era sbattuto contro e l’aveva travolta come un uragano risvegliandola prima dall’incantesimo di quel mago da strapazzo e poi l’aveva salvata sempre dalle grinfie di quest’ultimo.
Non la conosceva neanche, poteva affermare, eppure si era fiondato in suo soccorso quando questa si era vista preda del pericolo.
Ed ancora, quel ragazzo, le aveva aperto le porte dei suoi sogni.
Stentava perfino a credere che, durante quello strano pranzo di ringraziamento, lui aveva ascoltato davvero le sue parole, quando lei gli aveva confidato che il suo sogno era quello di entrare nella più forte delle gilde: Fairy Tail.

Eppure adesso era lì, solo per merito suo, merito di quel ragazzo che l’aveva trascinata con se, le aveva promesso che le avrebbe fatto realizzare il suo sogno e che durante la corsa le aveva sorriso; il sorriso più bello che lei avesse mai visto.
Forse era stato in quel preciso istante che un sentimento nuovo era nato in lei: aveva visto quel sorriso, lo aveva ricambiato e dentro di lei, come un petalo di ciliegio che fluttua nell’aria per poi incontrare l’acqua sotto di sé, con la stessa delicatezza e poesia, era sbocciato qualcosa di nuovo, di magico, di semplice ma allo stesso tempo di sconvolgente.

Aveva creduto per molto tempo che si trattasse di un affetto profondo, radicato fin nel suo essere, un affetto quasi fraterno, familiare, come il calore di una casa e col tempo aveva scoperto che si, con lui si sentiva a casa, ma non allo stesso modo in cui sentiva quando era nella gilda; no, con lui si sentiva a casa anche quando, spersi da qualche parte nel mondo a svolgere un incarico, erano solo loro due.
Forse aver capito questo troppo tardi la infastidiva profondamente, soprattutto ora che…beh,
“ora che è tornata Lisanna…..”
“mah mah Lucy” si era detta a voce alta dandosi qualche schiaffetto sul volto.
“Bene!” aveva poi proclamato con le braccia stese e le mani incrociate dietro la schiena, “farò un po’ di pulizia prima di tornare a casa” ed aveva sorriso.

Le ci erano volute due ore prima che quella casa assumesse…beh... un aspetto da casa! Aveva pulito e sistemato tutto quanto più possibile facendo attenzione a non sconvolgere nulla, riponendo accuratamente gli oggetti per Natsu importanti come e dove li aveva trovati e poi si era seduta a terra, attendendo.
ancora non tornano? Ed io che pensavo di poterli sorprendere..” aveva sospirato con il broncio; “uffa uffa uffa ma che diavolo di fine hanno fatto?!” aveva continuato a ripetere rotolandosi a terra come una matta.
Quando finalmente si fu calmata, sentì di essere abbastanza stanca e che forse era davvero il caso di tornarsene a casa: “attendere che qualcuno torni a casa…fa sempre sentire così soli?” si era chiesta mentre chiudeva la porta alla sue spalle.
Si era avviata velocemente verso casa, desiderava solo farsi un bagno e pranzare per poi potersi concedere un po’ di meritato riposo.
“sono esausta!” Si trascinava i piedi, facendo ondeggiare le braccia molli lungo i fianchi;
“finalmennte a ca-….ma cosa???Allora erano nella mia stanza?????” aveva urlato non appena aveva aperto la porta.
Era davvero intenzionata a dirgliene quattro: lei aveva passato l’intera mattina a casa sua a sgobbare e lui se ne stava lì, steso a terra beato, a ronfare.
Gli si era avvicinata con l’intento di assestargli un bel calcio bel scuoterlo quando…
Lucy….dai, torna a casa…” lo aveva sentito biascicare nel sonno mentre si grattava la pancia.

E no; inutile dire che non aveva resistito, ed il sorriso che le era appena spuntato sul volto ne era la prova.
mah, credo che si possa fare ogni tanto tanto” aveva sospirato; con ancora quel tenero sorriso sulle labbra.
“forse è il caso che ora riposi un pò anche io” si era detta e, dopo aver delicatamente preso Happy tra le braccia per adagiarlo sul divanetto, si era seduta a terra accanto a Natsu e, con la testa poggiata sul letto aveva chiuso gli occhi.


Beeeeene eccoci qui alla conlcusione di un nuovo capitolo :D sempre che abbiate avuto la santa pazienza di leggerlo fino in fondo -.-'
Come avevo gia anticipato nella descrizione iniziale, mi sono fatta ispirare davvero molto da questo speciale da cui (in arancione) ho tratto anche alcuni parti del discorso.
La scusa potrà sembrare banale e fuori luogo, ma, nonostante questo capitolo potesse essere beatamente omesso all'interno della mia storiella (ah che ci tengo a dire consisterà in credo altri 2 o 3 capitoli al massimo :D ) ho voluto renderlo il centro della storia. Mi spiego meglio: la mia intenzione è quella di poter rendere la storia il più vrosimilmente credibile all'interno della trama originale per cui questo mi è servito, per prima cosa, spero a divertirvi XD e seconda a dare quel tocco di veridicità in più includendo gli avvenimenti che seguiranno.
Spero di non avervi annoiato abbastanza :D e con la solita rischiesta di minaccie insulte e perchè no, commenti e luinghe (che fanno bene anche quelli hahahaha) vi lascio ad attendere il nuovo capitolo.
Questa volta vi anticipo solo il titolo : CAPITOLO 5: (giorno secondo) - eclissi solare 

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Capitolo 5
*** (giorno secondo) - Eclissi solare ***


Riecchime!! Ohhh stavolta il capitolo è lunghissimo XD e, avendovi lasciato con quello precedente, pieni di aspettative XD non potevo far altro che ricompensare la vostra attesa e ringraziarvi, rendendo questo capitolo il più lungo e intenso possibile :D
Non sono davvero brava nelle presentazioni -.-' nè tanto meno nelle anticipazioni finali XD per cui la sola cosa che posso fare è lasciare che vi godiate quest'altro capitoletto nella speranza (sempre) che vi sia gradito e piacevole :)




CAPITOLO 5 : (giorno secondo) - Eclissi solare



“mmmh” aveva mugugnato Lucy nel dormiveglia,
“mi…mi manca l’ari…” aveva lentamente sollevato le palpebre ancora pesanti e...
“LEVATEVI DI DOSSO!!!!” aveva urlato sgranando gli occhi, sollevando di poco il capo dal pavimento e facendo rotolare sul pavimento Happy.

Aveva faticato un bel po’ prima di riuscire a liberarsi, non si spiegava proprio come fosse finita in quel modo: Happy steso a pancia in giù, le zampe posteriori penzoloni verso il pavimento e quelle anteriori allargate sulla fronte di Lucy, la bava che colava dalla sua bocca;
“..E non mi sbavare in faccia!!!”,
una gamba che pressava sul petto le rendeva difficile respirare e un braccio le pesava sulle gambe,
 “E-e-e tu levami sto braccio dalle gambe!!” aveva continuato a urlare mettendosi le mani nei capelli.
Come diavolo ci era finito Happy sulla sua faccia, se proprio lei lo aveva adagiato sul divano poco tempo prima?? E Natsu??? Perché stava steso a terra a imitare la posizione Happy, con la testa rivolta verso i suoi piedi?? E lei???? Come cavolo ci era finita a terra pure lei, schiacciata da quei due pazzi, quando ricordava benissimo di essersi poggiata al letto per non rovinare a terra????
“mahh, sti due non cambieranno mai! Sono davvero un caso perso” aveva sbuffato rassegnata con la testa piegata.

Non era stata poi tanto delicata a scrollarseli di dosso eppure non si capacitava di come i due non si fossero svegliati, avevano solo cambiato posizione, probabilmente a causa delle spinte e dei movimenti poco delicati di quest’ultima.
“mph” aveva sorriso dolcemente
“sono quasi teneri quando dormono così…si potrebbe perfino dimenticare di che casini sono capaci vederli così  indifesi”;
Happy si era lentamente sollevato da terra e, ancora stordito dal sonno, si era arrampicato fino alla pancia di Natsu per poi lasciarsi cadere sui suoi addominali riprendendo sonno; Natsu come si poteva dedurre dalla posizione di Happy era stato costretto, a causa degli spintoni di Lucy, a girarsi con la schiena sul pavimento per poter così spostare la gamba e il braccio dal corpo di Lucy.
Non le costava fatica ammetterlo:
“almeno così posso osservarlo più da vicino…” aveva sorriso Lucy piegando le gambe ed accovacciandosi vicino al volto di Natsu.
Le braccia erano rimaste attorno alla gambe, come a volere mantenere, o semplicemente per riuscire a tenere l’equilibrio, e per per un po’ era rimasta a fissare, il volto rilassato di Natsu;
“forse potrei…”
un pensiero le era balenato nella mente ed ancor prima di accorgersene aveva teso delicatamente un braccio: la mano pericolosamente vicino alla guancia di Natsu.
“non se ne accorgerà”
si era detta a bassa voce con un sorriso candido, e, proprio quando la mano stava per sfiorare la pelle del ragazzo, il braccio di quest’ultimo scattò come un fulmine e la sua mano le afferrò il polso.
Per un attimo Lucy rimase impietrita, avrebbe dovuto liberarsi? Che gli avrebbe detto se avesse aperto gli occhi?
“Lucy baka baka baka baka ..” si ripeteva senza sosta nella mente rimanendo però pietrificata “baka baka ba..”
“mgnnh ho faaaame…” aveva biascicato Natsu nel sonno lasciandole libero il polso e iniziando a sbavare con un’ebete col sorriso sul volto,
“m-m-mi ha preso per del cibo??!!!” scattò Lucy ridendo in modo agitato, la testa rivolta verso l’altro e gli occhi sgranati,
“ah ah ah” aveva continuato a ridacchiare, le lacrime agli occhi, le testa lasciata ricadere verso il basso…
“che mi aspettavo?”.

Ormai era pienamente sveglia ed aveva constatato che avevano dormito davvero un bel po’,
“ma quanto abbiamo dormito??” aveva esclamato vedendo che fuori era pomeriggio inoltrato,  
“abbiamo saltato anche il pranzo” si era detta frustrata “ sempre colpa di quei due!”
“Natsuuu! Natsu!!!”
La delicatezza non era certo il suo forte quando doveva rapportarsi a Natsu: lo stava strattonando per le spalle, portandolo a sedere,  sperando che in qualche modo questi reagisse e si decidesse ad aprire gli occhi; ma, ancora con l’espressione beata in viso, la bavetta alla bocca, e una cantilena in bocca
“cibo…cibo…”
Natsu non aveva dato segni di voler collaborare.
“E vabbene Natsu! Te la sei voluta.”

Si era staccata dalle sue spalle lasciando che questi ricadesse con la testa al suolo (e, per inciso, neanche questo lo aveva svegliato,) si era diretta verso il letto, si era seduta, aveva accavallato le gambe, un gomito poggiato sulla gamba, il mento nella mano e sbuffando aveva detto ad alta voce:
“Stupido fiammifero umano!  Non vali niente. Posso batterti come e quando voglio! Vieni fuori e ti faccio a pezzi! Bastardo!”
Non le era neanche servito imitare la voce di Gray quanto bastava ripetere a memoria le solite frasi che ormai erano di repertorio: a quelle parole Natsu era scattato a sedere,
“dannato ghiacciolo! Ti abbrustoli…Lucy! Mah…eh? Dov’è Gray?”
e mosse la testa rapidamente a destra e a sinistra per poi fermarla dritta verso Lucy: le braccia incrociate al petto, la testa che si muoveva lentamente su e giù,
“l’hai mangiato” aveva esclamato alla fine soddisfatto.
“Idiota!!!” aveva urlato Lucy colpendolo con un pugno alla testa,
“hayooooo Lucy” piagnucolava Natsu massaggiandosi il punto colpito “stavo scherzando”.

Nel mentre Lucy si era riseduta comodamente sul letto:
“non ti ricordi che ti sei addormentato a casa mia stamattina?”
“ah già!!” aveva esclamato Natsu battendo un pugno nel palmo dell’altra mano
“siamo tornati presto dall’allenamento e volevamo pranzare con te, ma quando siamo arrivato non c’eri e mentre aspettavamo…”
aveva abbassato il tono di voce, volgendo lo sguardo di lato, e grattandosi la nuca come per scusarsi aveva continuato
“…ci siamo addormentati”  e le aveva infine rivolto uno dei suoi soliti sorrisi.
Inutile dire che Lucy era rimasta muta, non avrebbe potuto, neanche volendolo, rimproverarlo per una cosi così dolce, soprattutto poi se questi le sorrideva in quel modo.
“ok ok siete perdonati” aveva proferito con aria di sufficienza,
“beh si è fatto tardi ed abbiamo tutti fame che ne dici di andare a cenare alla gilda con gli altri?” aveva poi proposto Lucy; ed il sorriso le era tornato.
“Ottima idea Lucy!” aveva confermato Natsu e, preso Happy tra le braccia, il quale ancora non accennava a volersi svegliare, erano usciti di casa.

“naaa Lucy? Come mai non eri a casa stamattina? Sei andata alla gilda?” aveva domandato curioso Natsu durante il tragitto verso Fairy Tail.
“sono andata in un posto..” aveva riposto lei evasiva,
“in un posto? E dove?”
“ma quante cose vuoi sapere???” aveva risposto lei sollevando di poco il tono della voce, piegandosi in avanti e sbuffando,
“come non detto” aveva ribattuto Natsu nel suo calmo tono di voce; eppure il fatto che per un attimo le avesse voltato le spalle, poggiandosi le braccia dietro il capo come a reggersi la testa, non poterono non strappare dalla mente di Lucy il pensiero che si fosse leggermente offeso.
“sono…sono andata a vedere casa tua..” si era arresa a quel suo assurdo pensiero e con la voce bassa, gli occhi rivolti al suolo aveva confessato
“ah?? A casa mia?? A fare che?” le aveva risposto Natsu girandosi nuovamente verso di lei e visibilmente curioso;
“beh…voi siete sempre a casa mia ma io non avevo mai visto la vostra…e cosi..”
ringraziava la luce del tramonto che avrebbe, o almeno sperava, attutito o nascosto il suo viso completamente rosso,
“ahahaha potevi dirmelo subito e ti avremmo invitata!!” aveva sorriso raggiante Natsu, e la vergogna era prontamente sparita, perché un sorriso luminoso invase anche il volto di Lucy.
“casa tua è un disasto lo sai?” aveva buttando sullo scherzo Lucy,
“probabile, ma per noi è pur sempre casa,” aveva commentato Natsu stringendo un pò più forte Happy
“e poi non c’ho voglia di metterla in ordine” aveva sbuffato visibilmente seccato.
Lucy aveva riso di gusto a quell’affermazione e a quell’espressione
“ecco perché l’ho fatto io!” aveva esclamato ancora tra le risa,
“ma tranquillo non ho buttato ne spostato nulla.. posso immaginare quanto tu sia affezionato a tutti quei “cimeli”.. hai perfino attaccato il bigliettino alla nostra prima missione”
e, senza neanche badare a cosa avesse appena detto aveva continuato a ridere.
Dal canto suo Natsu era…forse lo si potrebbe definire incredulo, confuso, forse anche divertito, eppure, quando Lucy lo guardò voltarsi di scarso, nella luce del tramonto, avrebbe giurato di averlo visto arrossire.

Non impiegarono molto tempo prima di raggiungere Fairy Tail e finalmente anche Happy, forse a causa dell’eccitazione che sembrava non spegnersi mai all’interno di quella gilda, si svegliò.
Come solito vi trovarono il caos più totale:
“ahhh ah” aveva sospirato Lucy
“un altro giorno di casino e risse” facendosi scendere una lacrimuccia; a testa china e ancora presa dalla rassegnazione si avviò dritta verso il bancone dietro cui serviva Mirajane:
questa l’accolse con il suo solito candido sorriso ed in modo altrettanto candido le disse:
“avete fatto tardi oggi ad arrivare Lucy-chan”, e Lucy non potè fare a meno di cogliere una punta di malizia nella sua voce.
Ormai anche Lucy stava cominciando a capire la vera Mirajene e decise che, sia per la stanchezza di quella mattinata, che per evitare di alimentare la discussione, avrebbe taciuto.

Mirajane non era certo il tipo da demordere così facilmente! del resto non era da accantonare il fatto che quando volesse fare sul serio in battaglia diventasse un vero e proprio demone…e quindi rincarò la dose:
“ho sentito che domani ci sarà un’eclissi solare, ed abbiamo già deciso che andremo a vederla tutti insieme sulla collina accanto al grande ciliegio” fece una pausa
“vi unirete a noi o…avete altri progetti?”
“rieccola all’attacco” non potè fare a meno di pensare Lucy sbuffando divertita ma, troppo presa dalla straordinarietà dell’evento,
“certo che veniamo! Non ne ho mai vista una da quando sono a Magnolia!” esclamò felice e sorridente
“bene ne sono felice” sorrise di risposta Mirajane
“e Natsu che dice?”
Senza neanche sospettare di essere sprofondata nella trappola della dell’amica, Lucy si girò sorridente
“Natsu…”
“eh??? Come dici mutandone???”
“a chi dai del mutandone fiammifero maledetto???”
“a te bastardo di un ghiacciolo!!!ahhh ah??? Vuoi che ti faccia alla griglia????”””
Fronte contro fronte, un ghigno sui volti, Natsu era troppo occupato per darle retta…
“ahh” si lamentò piagnucolando rassegnata,
“sempre la solita storia!”
I due si voltarono verso di lei:
“ah? Hai detto qualcosa Lucy” dissero in coro.
Non poteva credere davvero di avere attirato la loro attenzione,
“effettiva..”
“Ahhh?? Ora mi copi pure dannato nudista???”
“guarda che mi hai copiato tu brutto bastardo!!”
“lo sapevo!!” aveva piagnucolato di nuovo Lucy; ma per fortuna in suo soccorso era prontamente intervenuta Mirajane che, senza neanche modificare il suo leggero tono di voce, aveva detto rivolta ai due:
“Lucy voleva dirvi che domani ci sarà un evento importante e voleva che veniste anche voi”, si era poi rivolta verso la stessa Lucy e le aveva strizzato un leggero occhiolino.
I due sembrarono incuriositi dalla cosa e, anche se un po’ diffidenti, si era avvicinati al bancone ed avevano preso posto sugli sbabelli.
“beh? Cos’è che ci sarà domani” aveva domandato Gray sollevando un sopracciglio e sporgendosi verso Lucy,
“mettiti prima i vestiti idiota!!!” gli aveva urlato senza tanti complimenti Lucy in faccia e, alle sue spalle, Natsu rideva divertito.

Dopodicchè i tre si erano ricomposti ed avevano ascoltato attenti Lucy:
“domani ci sarà un’eclissi solare e abbiamo deciso che andremo a vederla tutti insieme, sarete dei nostri vero?”
ed aveva atteso la risposta; una riposta che da parte di Natsu non si era fatta di certo attendere..
“Sono tutto eccitato!!” aveva esclamato scattando in piedi e lasciando che il suo corpo si ricoprisse di fiamme e che queste avvampassero fino all’inverosimile.
A quella scena così familiare neanche Gray aveva potuto trattenere un sorriso al lato della bocca e, sospirando e poi rigettando l’aria fuori aveva confermato:
“certo che ci saremo”
e,  da dietro la colonna alla sua sinistra, Lluvia aveva gioito e si era infervorata all’udire quelle parole, "ohhhhh Gray-sama...".
“Ah Lucy,” le si era rivolta Mirajane “ti preoccupi tu di dirlo a Loki vero?” e le aveva sorriso;
“Certo!!” aveva risposto lei sorridendo luminosa a sua volta
“non appena torno a casa lo evoco e glielo dico” aveva concluso.

Molto probabilmente, anzi potrei giurare quasi sicuramente, non si accorse del fraintendimento di Gray e Natsu che adesso la fissavano: Gray si era lasciato scappare un sorrisino malizioso e Natsu, dal suo canto, nonostante non avesse saputo spiegarne il motivo, non aveva apprezzato quel sorriso così marcato,e  si era leggermente voltato infastidito.
Vide solo il voto di Natsu leggermente rabbuiato ma non seppe spiegarsene il motivo e concluse di essersi sbagliata.

Si era fatto abbastanza tardi perché tutti decidessero di rientrare, chi nelle proprie abitazioni, chi nei dormitori della gilda e così anche Lucy e Natsu si erano avviati verso casa approfittando della direzione comune avevano percorso un breve tratto di strada insieme.
“na Lucy?” era stato Nastu il primo a interrompere il silenzio “cos’è un’eclissi solare?”
“coooooooosa???? Ti sei eccitato così tanto e non sai neanche per cosa???....hahahaha” non aveva davvero potuto fare a meno di scoppiare a ridere
“sei proprio un caso disperato Natsu!!!”
Nel mentre lui la fissava interrogativo e leggermente offeso
“che c’è di male se non lo so?? Spiegamelo allora…tu sei che sai tutto” aveva ribattuto con un tono leggermente seccato.
“beh, è semplice, un’eclissi solare avviene quando la luna, passando davanti al sole, lo oscura; è una cosa che dura poco, ma è uno spettacolo davvero meraviglioso..”
“eehhh!” aveva sospirato Natsu come a conferma di aver capito
“quindi….il sole si spegne”
“no Natsu, si oscura…oscura.” aveva ribattuto Lucy
“è lo stesso” aveva fatto spallucce Natsu di rimando e poi, dopo una breve pausa aveva continuato
“che faresti se non si riaccendesse più?”
“ma cosa?”
“il sole scema!”
“mmmh” aveva mugugnato pensierosa e poi era scoppiata a ridere
“nn può succedere Natsu!”
“ma se succedesse! Tu. Che faresti?”
Era cosi serio che Lucy non se la sentì proprio di prenderlo ancora in giro, così vaglio attentamente quell’assurda possibilità e dopo un attimo di riflessione disse:
“mah…penso che cercherei di abituarmi all’oscurità come tutti credo anche se..” non ci pensò neanche, o forse furono le parole che premevano per uscirle dalle labbra
“anche se la cosa non mi preoccuperebbe affatto!” disse sorridendo,  da sola, in modo leggero.
Natsu parve confuso ma non ebbe il coraggio né avrebbe saputo davvero cosa risponderle ma, per sua fortuna, fu Lucy stessa a continuare
“vedi” riprese piano “se anche il sole dovesse spegnersi per sempre non mi importerebbe affatto” e scuoteva leggermente il capo, il sorriso flebile, ma ancora sul volto, gli occhi rivolti verso il cielo
“c’è qualcuno, accanto a me, che è altrettanto lumino da poterlo sostituire” sospirò
“e se anche il sole si dovesse spegnere, il mio sole continuerebbe a splendere”  ed aveva ridacchiato sorpresa delle sue parole.
Natsu dal canto suo, com’era più che prevedibile, non aveva afferrato "un’h" di quello che Lucy aveva detto eppure gli era rimasta una strana sensazione: di calore, di serenità, ma anche, da qualche parte, di rabbia e confusione.

Si era voltato di scatto ed arrivati al solito bivio:
“bene allora a domani Lucy!....andiamo Happy” e con passo svelto aveva imboccato la strada verso casa.
Lucy non seppe spiegarsi il perché di quel comportamento, pensò solo che Natsu fosse stanco e con passo svelto si avviò anch’ella verso casa, immaginando già la bella giornata che l’avrebbe attesa l’indomani.
Lucy si avviava a casa, dimentica di tutti i suoi problemi, di Lisanna, dell’affitto da pagare, dell’esame che si avvicinava, e felice per essere riuscita a proferire quelle parole che Natsu non avrebbe ( e qui ridacchiava al pensiero) mai compreso.

Lucy si avviava a casa abbandonandosi alla momentanea felicità.

Natsu si avviava a casa sopraffatto da uno strano sentimento di rabbia e confusione.


Questa volta mi è toccato calcare un po la mano forse T_T quindi chiedo perdono se in alcune parti i personaggi possono sembrare un pò fuori ....beh...personaggio appunto XD
Mi ero (e sono ancora XD) promessa di mantenere il più possibile un certo sfondo di veridicità ma, purtroppo, anche avendocela messa tutto, mi tocca constatare che non è affatto facile. T_T
Continuo a ringraziare calorosamente chi sta leggendo queste poche paginette *_* 
e continuo a ripetermi XD, ma che siano insulti apprezzamenti o altro (mi auguro solo nn sassi -.-' la lapidazione non è ancora contemplata nel mio imminete futuro...o almeno me lo auguro XD) ogni volta recensione è ben accetta :D
al prox capitolo gente!

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Capitolo 6
*** (giorno terzo) - Il giorno è giunto, finalmente! ***


 Questa volta me la sono presa un po più comoda lo ammett XD ma sono tornata ad annunciarvi che ormai siamo agli sgoccioli!! Quello che seguirà sarà l'ultimo capitolo (finalmente eh? XD) per cui senza induggiare vi presento il penultimo capitolo :)




CAPITOLO 6 : (giorno terzo) - il giorno è giunto, finalmente!




 
Non ci aveva impiegato molto a raggiungere il suo appartamento ed ora desiderava solo farsi un bel, rilassante e caldo, bagno.
Il comportamento di Natsu, di poco prima, l’aveva lasciata leggermente turbata ma, avendo concluso che forse la giornata era stata pesante anche per lui, aveva deciso di lasciar correre; se non altro così poteva conservare quello stato momentaneo di felicità che l’aveva avvolta.
“ahhh! Ci voleva proprio un po’ di tranquillità”
e una nuvoletta di vapore le era uscita dalle labbra al proferire quelle parole mentre scivolava un po’ più affonda nella vasca e adagiava la testa all’indietro sul bordo di questa.

Il bagno era davvero un toccasana per sciogliere i nervi e il calore tiepido dell’acqua aveva iniziato a cullarla e trasportarla nel suo “mondo mentale” dove cominciavano ad affacciarsi vaghi pensieri:
circa la giornata di domani, cosa avrebbe indossato, quanto si sarebbero divertiti, alla responsabilità che si era presa quando aveva promesso a Cana di farle da partner per l’esame: un esame che sarebbe avvenuto appena solo il giorno successivo all’eclissi.
Nonostante tutto era davvero riconoscente verso Mirajane; certo, non che fosse stata lei l’artefice di quel meraviglioso spettacolo naturale al quale avrebbe assistito, ma era di certo stata lei, assieme al master, ad aver organizzato l’appuntamento con tutti i membri della gilda.
Mirajane sapeva bene quanto potesse essere stressante l’esame per raggiungere il livello di mago S, dal momento che lei stessa lo aveva affrontato e superato, e per questo, Lucy ne era sicura, si era data da fare per offrire ai suoi amici un giorno di totale svago e relax.
Le era grata.
Le era grata davvero; per averle concesso un giorno di serenità, libera di non arrovellarsi il cervello su affitto, esami, Natsu, Lisanna….
Lisanna…
Lucy si era accorta che il pensiero e la preoccupazione per quest’ultima si erano notevolmente sbiaditi ed affievoliti da quando aveva constato che il comportamento affettuoso di Natsu, verso di lei, non era affatto mutato.
Certo, non poteva dire che quella situazione le stesse davvero bene: non sapere con precisione ciò che il ragazzo provasse per la “nuova” arrivata continuava a infastidirla e abbatterla ma, in fin dei conti, nulla sembrava cambiato, e per ora poteva accontentarsi.
Averlo sempre accanto le sarebbe bastato, almeno finchè fosse riuscita a trattenere i suoi sentimenti più profondi, e, riconfermava nella sua mente…
“per ora..” le poteva davvero stare bene.

Era uscita dalla vasca davvero rinvigorita ed aveva deciso che, anche se si trattava solo di un’altra giornata con i suoi compagni, avrebbe potuto concedersi, anzi VOLEVA concedersi un po di vanità.
Convocò cancer e si fece accorciare leggermente i capelli, scelse un completo che tirò accuratamente fuori da un cassettone: non era certo un mistero, almeno per gran parte della gilda, che Lucy fosse molto attenta al suo abbigliamento e al suo stile e, del resto, non era poi così strano considerando l’ambiente in cui era cresciuta; e poi, si ricordò che avrebbe dovuto avvisare anche Loki.
Poggiati gli abiti scelti sul divanetto, aveva convocato Loki, gli aveva spiegato la situazione ed aveva aggiunto che tutti alla gilda sarebbero stati entusiasti di rivederlo dal momento che questi, diventando uno dei suoi spiriti stellari, non aveva avuto più modo, o comunque non come in passato, di farsi vedere nella gilda.
Era certa che, vista la sua energia, indubbia, dal momento che era da considerarsi uno dei più forti tra gli spiriti stellari, non avrebbe avuto difficoltà a trascorrere la giornata con loro; e, com’era altrettanto indubbio, Loki aveva accettato di buon grado vista la presenza della sua amata “padrona”.
“…Brava Lucy!”
si era detta esultando in modo controllato ma energico quando aveva constatato che aveva finalmente completato tutti i preparativi per l’indomani: Loki era stato avvisato e, a parte le sue solite moine che l’avevano leggermente stancata ma sicuramente divertita, aveva accettato di buon grado, i vestiti erano stati scelti e i capelli spuntati; poteva finalmente concedersi al sonno.

Non molto lontano dalla città, quasi all’ingresso del bosco, qualcun altro faticava invece a prendere sonno.
Sebbene non fosse particolarmente da lui farsi arrovellare il cervello da pensieri confusi , Natsu quella sera faticava davvero a ritrovare un briciolo di serenità tale da lasciarlo finalmente riposare.
Natsu non si era mai mostrato pensieroso, abbattuto o per fino stanco davanti ai suoi cari compagni ma questo non significasse che anche lui, a volte, cadeva vittima dell’incertezza e dell’abbattimento:
gli capitava spesso quando, seduto su una rupe non lontana da casa sua, pensava a Igneel, oppure quando, vicino all’aver quasi perso un suo compagno, si riprometteva di diventare più forte perché, e di questo nessuno ne avrebbe mai dubitato, avrebbe sempre protetto la sua Fairy Tail con tutte le sue forze.
Il fatto però, che quella sera non sapesse neanche spiegarsi il perchè di quello stato di agitazione e nervosismo, lo inquietava ancora di più: probabilmente, nonostante l’eccitazione iniziale per l’esame che avrebbe affrontato di lì a poco, da qualche parte dentro di  sé si sentiva insicuro e temeva di non potercela fare: questa era la spiegazione che aveva deciso di darsi.

Forzandosi in ogni modo possibile aveva finalmente raggiunto un certo stato di calma, almeno apparente, che gli stava permettendo di scivolare lentamente nel sonno quando le parole di Lucy, senza un perchè particolare gli tornarono alla mente..
“che strana quella Lucy! Cosa cercava di dire?”
Decise che comunque, anche sforzandosi, non l’avrebbe mai capito, almeno non finchè lei non gliel’avesse spiegato e si ritrovò a chiedersi come mai anche Lucy avrebbe preso parte all’esame..
“con Cana….che avranno in mente quelle due? Contro Erza, Gildartz e Mirajane non sarà certo una passeggiata…mah mah...non c’è da preoccuparsi! Sono pur sempre maghe di Fairy Tail! E poi, ci sarà anche Loki a darle una mano”
Un ghigno gli attraversò il viso : “ahhh, vorrei combattere anche con lui!!”
Il flusso, come solito abbastanza sconnesso dei suoi pensieri, riuscì a restituirgli l’energia necessaria e l’eccitazione di cuoi sembrava non liberarsi mai e riuscì cosi a lasciarsi scivolare finalmente nel sonno.
L’ultima cosa che vide prima di cadere nel sonno profondo furono Happy, il soffitto e Lucy, alle spalle di Loki, che la proteggeva con il suo Regulus.
Probabilmente Natsu non sapeva che Loki avrebbe fatto coppia con Gray all’esame, e, ancora più probabile, Natsu non sapeva che quell’ultimo pensiero avrebbe potuto chiarirgli le parole di Lucy…

Si svegliò rotolando giù dall’amaca, ancora un po’ agitato ma decisamente carico
“Sono tutto un fuoco!!”
aveva sclamato facendo bella mostra dei suoi canini in un accattivante sorriso al lato della bocca; aveva svegliato Happy che si era all’istante impossessato del centro dell’amaca e si era preparato a raggiungere la gilda.

“mmm”
I primi raggi del mattino le accarezzavano il volto e, a causa del loro tiepido calore, le stava risultando davvero difficile abbandonare quel comodo letto.
La sera prima si era addormentata con Plue accanto, per tenerle compagnia e, per fortuna, ora quest’ultimo stava tentando di svegliarla in ogni modo
“Puuu-pun”  
la tozzava sul viso con la zampina; ma non vi era reazione da parte di Lucy che continuava sommessamente a mugugnare senza dare segni di volersi alzare.
Passo così un po’ di tempo fin quando i raggi del sole cominciarono a scaldarsi e a infierire sugli occhi chiusi infastidendola non poco:
“mmmm ch-che ore sono”
aveva biascicato a voce bassa, sollevandosi lentamente a sedere, con gli occhi ancora chiusi e i capelli spettinati; aveva afferrato distrattamente la sveglia dal comodino
“è ancora presto..”
aveva continuato guardando l’orario distrattamente ed era ricrollata sul letto coprendosi fino ai capelli con la coperta.
“Cooooosa?????”
la coperta era stata finalmente scalciata via e Lucy era ora in piedi accanto al letto con la sveglia stretta tra entrambe le mani:
“e’ tardissimoooo!!! Devo sbrigarmi…baka baka baka Lucy!!!”
Aveva lanciato la sveglia sul letto, si era fiondata in bagno e dopo un’oretta buona, durante la quale Plue aveva atteso steso sul divanetto, ne era uscita vestita e acconciata di tutto punto.
“stavi per fare tardi” si era urlata con le mani nei capelli mentre percorreva la strada verso Fairy Tail
“che hai nel cervello Lucy??!!”

Per fortuna il suo appartamento non distava molto da Fairy Tail e quando finalmente raggiunse il cancello e ne varcò la soglia, si accorse con sollievo che erano già tutti al suo interno; a fare casino come al solito:
“ahh” aveva sospirato, questa volta sorridendo
“e io che pensavo si sarebbero accorti del mio ritardo” aveva riso nervosamente
“ma che vado a pensare” domandò retoricamente a se stessa chinando il capo in avanti in segno di rassegnazione.
“oh Lucy, sei arrivata anche tu” le aveva detto Mirajane sorridendole non appena questa si era avvicinata, come di consuetudine, al suo bancone:
“ohayo* Mira-san” le aveva risposto sedendosi al solito posto;
“sei più carina del solito oggi Lucy-chan…” ed aveva fatto una pausa per poi riprendere
“c’è un motivo particolare…?” ed aveva tirato fuori il suo miglior sorriso, ed anche tutta la sua malizia a detta di Lucy;
“n-no, è solo che vista l’occasione di passare un giorno fuori tutti insieme ho pensato di approfittarne un po’” e non potè fare a meno di arrossire .
“Ottima idea Lucy” le aveva risposto Mira stranamente energica, poi, con lentezza, si era sporta sul bancone, avvicinandosi a lei:
“potresti fare colpo…”
e, allontanandosi velocemente, per ritornare ad asciugare la caraffa che aveva in mano, le aveva strizzato un sorridente occhiolino.
Lucy non aveva neanche avuto modo di rispondere che alle sue spalle
“ ahhhh! I soliti idioti!” aveva sospirato a bassa voce,
avevano iniziato il loro teatrino di minacce e insulti:
“Ne vuoi anche oggi maledetto Gray???”
“quand’è che me le avresti date bastardo di un fiammifero???”
“ah ahh??? Vuoi che ti riduca in cenere???”
“avanti vediamo che sai fare!!”
“possibile che tutti i giorni sia cosi?” aveva sbuffato Lucy in direzione di Mirajane,
“dov’è Erza quando serve…” aveva continuato sperando che la rossa sbucasse in quel momento dal nulla per acquietare quelle due furie.
“Ah Lucy..”
“mmmh?”
Mirajane aveva catturato la sua attenzione ed ora le si stava rivolgendo dinuovo
“Ti sei ricordata di avvisare Loki vero? Siamo tutti curiosi di vedere come sta”
“certo! Era davvero entusiasta della proposta ieri quando gli ho spiegato tutto” aveva prontamente risposto Lucy.
Ancora quel sorriso…
Natsu ebbe appena il tempo di voltarsi che lo vide.
“si si Gray, hai vinto…”
liquidò il compagno sotto gli occhi attoniti di quest’ultimo con un gesto della mano e si avviò verso un tavolo vuoto, vi si appoggiò con un gomito, la testa nella mano e la sua attenzione fu diretta verso Lucy…
Nonostante fosse preso dal suo solito alterco con Gray le aveva sentite,
“che ha da sorridere tanto??”
si era ritrovato a sussurrarsi sbuffando e poi un ricordo, no, più correttamente un’immagine, gli erano tornati alla mente.
…il regulus…
e tutto sembrava aver trovato un significato.
Quella magia era tremendamente luminosa e travolgente e poi…Loki era una stella…
“maledetto…”
Si era ritrovato ad esclamare, meravigliandosi di se stesso, a voce alta battendo entrambi i palmi aperti sul tavolo e sollevandosi di scatto.
“Ohi Natsu???!!!” gli strillò Gray mentre questi si allontanava
“Natsu!!! Che diamine ti prende?!”
urlò più forte sperando di attirare la sua intenzione per poi ritrovarsi completamente ignorato.

La scena aveva ovviamente attirato su di sé gli occhi allibiti degli altri, ma la spiegazione “Natsu è fatto così” seguito da una scrollata di spalle da parte di tutti “avrà avuto qualche malsana di farsi pestare da Erza o Gildartz per far passare il tempo..” aveva chiuso qualla momentanea distrazione.

“Natsu!! Vuoi fermarti maledetto!!!??” Gray non si era arreso e, intuendo che qualcosa non andava, lo aveva seguito fino in strada per poi afferrarlo per una spalla e costringerlo a voltarsi: aveva visto quel viso, oscurato dalla rabbia, solo in battaglia e per giunta nelle peggiori situazioni, ma, era stato un’istante, e il volto del dragon slayer di era aperto in un sorriso radioso per tornare immediatamente il solito.
Era stato un cambio così veloce e repentino che Gray credette di essersi sbagliato e, dopo un momentaneo attimo di confusione, lo evava guardato:
“maledetto fiammifero non mi senti?? Ti sto urlando dietro da mezz’ora?? Se mi stai ignorando di proposito di congelo quegli ultimi 4 neuroni che ti sono rimasti” aveva sbraitato strattonandolo
“davvero? Non me ero accorto ”
aveva palesemente finto Natsu,
“stavo pensando a domani e mi sono eccitato!” aveva infine esclamato stringendo i pugni in basso, piegando lievemente i gomiti e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi;
“penso che andrò ad allenarmi ancora finchè non sarà ora di andare sulla collina” poi si era voltato e se n’era andato via seguito da Happy.
Gray faticò un attimo prima di uscire da quel momentaneo imbambolamento; quell’espressione rabbiosa, seppure per un attimo, era certo di averla vista ma..
“che se la cavi da solo quell’idiota” aveva sospirato facendo spallucce.

All’interno della gilda, dopo quel momentaneo attimo di confusione causato da Natsu, tutti erano di nuovo coinvolti in ciò che li occupava precedentemente ed anche Lucy non sembrò preoccupata dal comportamento di Natsu; infondo capitava spesso che Natsu scappasse dalla gilda correndo preso da qualcosa che solo lui sapeva, eccitato per qualche imminente battaglia, o semplicemente in cerca da qualcuno da sfidare.
Gray aveva comunque riferito: li avrebbe raggiunti alle 15, l’orario stabilito, sulla collina, il luogo stabilito.

La mattinata trascorse veloce, tra bevute di birra, zuffe, chiacchiere e quant’altro e giunse finalmente l’ora in cui tutti decisero di incamminarsi verso il luogo dal quale, a detta di tutti, si godeva di un’ottima visuale del cielo e di pace e comodità.
La collina scelta non era difatti molto distante dai margini della città per cui, oltre che essere facilemente raggiungibile, era frequentata quasi esclusivamente dai maghi di Fairy Tail i quali erano soliti organizzarci pic-nic e giochi magici durante i periodi primaverili ed estivi.
Arrivato il momento di avviarsi i maghi si erano radunati all’esterno della gilda, precisamente davanti al grande cancello ed avevano atteso di essere tutti presenti; Natsu li avrebbe raggiunti per cui, constato di esserci tutti, si erano finalmente incamminati.

“Cavoli!” esclamò puntando i piedi a terra Lucy affiancata da Levi,
“che succede Lucy –chan? Hai dimenticato qualcosa nella gilda?”
“baka baka baka baka…come ho potuto dimenticare le chiavi a casa???  (ovviamente si riferiva alle sue chiavi magiche ) devo correre a prenderle! Plue ci teneva tanto a vedere l’eclissi con noi”
aveva risposto piagnucolando Lucy e poi, unendo le mani a preghiera, sorridendo leggermente, si era rivolta a Levi strizzandole un leggero occhiolino
“corro a casa a prenderle puoi avvertire gli altri che vi raggiungerò alla collina più tardi Levi?”
“certo Lucy-chan” le aveva sorriso dolcemente di rimando Lucy “non preoccuparti, ci penso io”.

Come aveva potuto dimenticarsi le chiavi a casa?
“ma dove hai la testa????” si era rimproverata dandosi un leggero pugno sulla testa
“ho pure richiamato Loki stamattina, perché poi non le ho attaccate alla cintura?? Ahhhhh che disastro che sei Lucy!!”
e continuando a lamentarsi con se stessa si era diretta correndo verso casa.

Aveva fatto il più velocemente possibile e ancora con un pesante fiatone aveva raggiunto finalmente la collina, le ginocchia piegate, le mani aperte su quest’ultime:
“ce l’ho fatta!” aveva ansimato mentre gli altri si erano voltata a guardarla; poi, ancora ansimante, si era diretta verso Levi e le si era seduta accanto:
“non hai incontrato Natsu mentre venivi?”
“eh? Natsu? E perché avrei dovuto?” le chiese confusa mentre la fissava negli occhi
“ha detto che aveva una faccenda urgente da sbrigare e non poteva rimanere, e poi è corso via” a quelle parole la mente di Lucy si spense..
“cosi pensavo che venendo lo avessi incon…eh? Lucy?? Dove va-“
“ a riprendere Natsu” urlo Lucy già abbastanza lontana.
Non voleva.
Non voleva eppure lo aveva fatto.
Senza pensare.
Semplicemente: si era alzata ed era corsa via.






*buon giorno

Forse stavolta il povero Natsu è decisamente uscito fuori personaggio ma mi auguro mi perdoniate per questo @_@
del resto, come vi ho annunciato all'inizio della pagina con il prossimo capitolo saprete finalmente quale fine (scusate la ripetizione XD) ho scelto per i due protagonisti U_U
grazie mille per avermi seguito fin'ora e grazie mille a coloro che mi hanno lasciato un commentino :) sono stati degli enormi incentivi nella stesura e nella scrittura della storia 
al prox capitolo :D

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Capitolo 7
*** Epilogo: Un cielo di fuoco e stelle ***


 Siamo alla fine gente!!! Neanche io riesco a crederci XD devo ammettere la fatica non è stata poca XD ma sono abbastanza soddisfatta del risultato finale considerando che questo era il mio primo lavoro :)
Prima di tutto voglio scusarmi se dovessi deludere le vostre aspettative sul finale, non è di certo mia intenzione, spero quindi che possa piacervi così come è piaciuto a me scriverlo.
Seconda cosa voglio ringraziare 
 LucyChan26, Saralasse e Ayako83 per avermi spronata, grazie ai loro commenti sempre dolci e simpatici, a ultimare questo lavoro. Spero davvero e sinceramente che questo finale vi sia gradito, specialmente a voi 3 :D



EPILOGO: Un cielo di fuoco e stelle





“Na-Natsu” aveva ansimato Lucy

“che ci fai qui Lucy? Non dovresti essere qui…torna dagli altri”
 
 
 
 
Non ci aveva pensato un solo istante.
Si era alzata ed era corsa via.

“quell’idiota…cosa cavolo gli è preso???” sbraitò dentro di sé.
Stava correndo già da dieci minuti buoni e rischiava di perdersi lo spettacolo se solo non lo avesse trovato presto;
 “dove diavolo si sarà cacciato??”
ansimò fermandosi al centro di una strada vuota: tutti avevano deciso di trovare un posto adatto dal quale godersi lo spettacolo ed avevano di conseguenza abbandonato le strade rendendole deserte;
“....NATSUUUUUUUUUU!!!!????” aveva gridato più nella sua mente che con la voce.

Purtroppo era stata costretta a fermarsi, non sapeva dove avrebbe potuto cercarlo, non sapeva da dove cominciare, eppure non si sarebbe arresa almeno non finchè avesse avuto la possibilità di dirgliene quattro
“e questa volta lo uccido per davvero” aveva detto a bassa voce digrignando leggermente i denti  e stringendo un pugno all’altezza del viso.
Niente da fare, il tempo scorreva,  ma lei aveva continuato a vagare per le strade vuote senza una meta precisa, o almeno fino a quando…..fu un lampo, un’immagine, che le si accese in testa:
“…la rupe..”
Aveva sentito Happy parlare di quel posto, aveva sentito perfino Mirajane parlarne:
“Natsu andava spesso lì con Lisanna quando perdeva contro Gildartz, era un modo per lui per incassare la cosa e Lisanna cercava sempre di tirarlo su di morale…”, ed una volta ci era perfino stata per accompagnarvi Happy in cerca di Natsu.
Al pensiero delle parole di Mira non potè proprio trattenere un triste sorriso ma, costrettasi a non darci peso al momento, era corsa in direzione di quel luogo.

Aveva corso più veloce che poteva e, mentalmente, si era chiesta cosa avesse scatenato in Natsu una reazione così strana: non credeva affatto che quest’ultimo avesse effettivamente qualcosa di importante da fare, di cosi importante da tenerlo lontano quel giorno dai suoi amici, non dopo l’eccitazione e la curiosità che aveva mostrato verso quel fenomeno al quale non aveva mai assisitito.
Si era preparata perfino all’idea che lo avrebbe trovato lì, Lisanna seduta al suo fianco, come immaginava facevano da bambini…non aveva neanche notato se lei fosse presente, quando era corsa via dalla collina..
“non è il momento ora Lucy…” si era rimproverata arrabbiandosi perfino con sé stessa.
Non aveva smesso di correre un attimo quel giorno, non ne poteva davvero più ma per sua fortuna la meta non era ormai lontana: riusciva a vederla, e riusciva a scorgere una sagoma, una sola.

“Na-Natsu” aveva ansimato Lucy, le gambe piegate e le braccia a spingere sulle ginocchia, i capelli leggermente spettinati e il respiro visibilmente pesante.
“che ci fai qui Lucy? Non dovresti essere qui…torna dagli altri”
aveva risposto freddamente Natsu, il tono calmo, stranamente profondo, senza neanche voltarsi a guardarla.
Era seduto sul bordo della rupe, come Lucy immaginava facesse dai “racconti” di Happy e Mira:
“Perché non sei venuto con noi?” gli chiese senza avvicinanarsi.
Una lunga pausa aveva seguito quella semplice domanda e Lucy si era soffermata a chiedersi se fosse stata colpa sua…se aveva fatto qualcosa che lo aveva infastidito a tal punto…
Stava quasi per domandarlo,
“ho fatt…”
Ma le parole le morirono in gola quando vide che Natsu si stava alzando, lentamente, si era battuto le mani sui pantaloni come a scacciare la polvere e il terriccio e, sempre lentamente, si stava voltando verso di lei:
“Dovresti tornare alla collina, gli altri ti aspettano..Loki ti aspetta..”
e sentendosi infinitamente stupido aveva prontamente continuato
“infondo l’hai invitato tu, non puoi abbandonarlo cosi”
e, con la testa piegata di lato, il canino ben in vista, aveva sorriso, un sorriso che sembrava più una minaccia che un vero sorriso.
Lucy era davvero rimasta allibita; no, non c’era nulla da rispondere, o, perlomeno, nulla che le sembrasse adatto rispondere in quel momento; si era limitata ad abbassare il capo, a stringere i pugni lungo i fianchi e a scacciare il pensiero che il sorriso che aveva appena visto l’aveva quasi spaventata.

Nonostante l’aria svampita non si poteva certo negare che Lucy avesse un cervello, e di certo questo funzionava, o quantomeno lavorava, sicuramente più veloce di quello di Nastu.
Ripensò rapidamente agli avvenimenti di quella giornata e della sera precedente e, sebbene nulla le parve tanto strano o rilevante abbastanza da causare quel comportamento in Natsu, si accorse prontamente che quel comportamento insolito era iniziato quando lei aveva proferito quelle parole, quelle parole che era convinta Natsu non avrebbe mai compreso ….eppure forse…le aveva comprese in qualche modo…ed era rimasto deluso…forse lo aveva infastidito, avrebbe fatto meglio a tacere…
Poi un secondo lampo le aveva attraversato la mente…perché aveva dovuto specificare proprio Loki?
“che-che-che credesse che quelle parole si riferissero a Loki????” si era ritrovata a pensare per poi rigettare all’istante quell’assurda ipotesi.
Eppure…

Probabilmente in una situazione simile chiunque si sarebbe dimenticato del resto ed infatti, fu quello che accadde a loro, o almeno finchè…
Il cielo si oscurò lentamente, e, alle spalle di Natsu  il sole fu lentamente coperto dalla luna.
“Usa il tuo pugno di fuoco Natsu!”  aveva detto forte e con voce profonda Lucy,
Aveva deciso di tentare.
“Se non lo capisce da solo, non ho altra scelta” aveva confermato dentro di se.
“cosa? Andiamo Luc-“ si stava già lamentando Natsu,
“Fallo!” aveva risposto prontamente Lucy con un tono perentorio che non accettava repliche.
“fallo” aveva ripetuto ancora, stavolta lentamente, quasi fosse una supplica, stringendo un po’ più i pugni, stringendo un po’ più i denti, calando un po’ di più il capo.
E Natsu lo aveva fatto.
Non aveva capito il perché, ovviamente, ma lo aveva fatto.

Il pugno sinistro, avvolto dalle fiamme, era andato a colpire il palmo aperto della mano destra e, le fiamme avevano adesso avvolto anche le braccia, risplendendo intensamente in quel cielo momentaneamente buio.
Lucy aveva prontamente sollevato la testa, i pugni si erano sciolti ed i muscoli rilassati.
Il sole era ancora coperto alle spalle di Natsu eppure non potè nascondere il timido ma dolcissimo sorriso che era comparso sul volto di Lucy:
“il sole si è riacceso Natsu”
aveva leggermente detto, continuando a sorridere e inclinando dolcemente la testa di lato, per guardarlo meglio.
Natsu parve visibilmente confuso e, ancora con le braccia avvolte dalle fiamme, prese a girarsi intorno; dopo aver constatato che il cielo era ancora scuro e che, alle sue spalle, l’eclissi era ancora in atto, parve ancora più confuso.
Aveva notato il sorriso di Lucy e questo lo aveva inspiegabilmente agitato: voleva capire cosa stesse succedendo, cosa quelle parole significassero, e perché le stava rivolgendo a lui.
Fu forse lo sguardo di Lucy, caduto sulle fiamme dorate, a risvegliarlo dai suoi pensieri e portarlo, quasi magicamente, all’illuminazione.

La luna oltrepassò lentamente il sole.
Il cielo si colorò di nuovo.
Natsu era rimasto così: il pugno nella mano, le fiamme accese, e un velo di confusione negli occhi.
Lucy si era invece rassegnata all’idea che neanche questa volta il suo compagno avesse capito ciò che stesse tentando, con tanta fatica, di fargli capire.
Fu un attimo.
Un solo attimo.
Le fiamme si spensero, e Natsu iniziò a camminare verso di lei.
Le si fermò al lato, dopo averla leggermente superata.
Lucy non potè fare altro: rimase ferma, la testa tornò ad essere leggermente bassa; questa volta, forse, aveva davvero esagerato.
Rimase ferma, ed ascoltò:
“anche a me non importerebbe…Lucy.”
La testa si sollevò leggermente, quel tanto che bastava per permetterle di vedere l’espressione seria sul volto di Natsu, che dopo poco iniziò a vacillare:
si era portato un braccio dietro la nuca  come a grattarsi la testa, un vistoso rossore gli aveva coperto il volto:
“se sparisce la luna o le stelle si spengono…non me ne frega nulla..” aveva timidamente continuato,
“Ce le ho tutte accanto a me…le stelle”
Ed al proferire di quelle parole si era voltato completamente verso Lucy ed aveva sfoggiato il suo sorriso più bello.

Lo aveva già visto, oh si, lo aveva visto la prima volta che si erano incontrati, quel sorriso, e non lo aveva mai più dimenticato.
E proprio come al primo incontro, Natsu le aveva afferrato la mano e si era voltato verso di lei per sorriderle ancora e per poi lanciarsi insieme in una folle corsa.
Non poteva fare altro Lucy, che ricambiare quel sorriso che l’aveva ormai rapita, che le aveva regalato la magia più potente che potesse immaginare.

“Forza Lucy, ci stanno aspettando tutti” le aveva urlato Natsu durante la corsa, senza mai smettere di sorridere.
“mmh!” aveva annuito lei stringendogli un po’ più forte la mano, senza, anche lei, smettere di sorridere.

Ed erano corsi via, così, come fossero tornati indietro nel tempo, come se il tempo stesso li avesse riportati indietro in quell’istante.
Non sembra essere cambiato nulla: gli stessi sorrisi, la stessa corsa, la stessa stretta di mano; eppure tante cose erano invece cambiate: Lucy aveva finalmente accettato la verità, nulla avrebbe avuto più senso per lei se non avesse potuto vedere più quel magico sorriso, nulla sarebbe mai stato più importante di quella mano che stringeva caldamente la sua.
Ormai era certa dei suoi sentimenti e, in cuor suo, era sicura che non solo avessero finalmente raggiunto Natsu ma che, quest'ultimo li ricambiava con la stessa intensità.
Ed allora più nulla importava, gelosie, esami, nulla poteva più preoccuparla.

“Naaaaatsu!!!! Sono esausta ralleeeeeeenta!!”
“aahhh muoviti Lucyyy!! Devi mangiare di meno sei decisamente fuori forma!!!”
“coooooooooosa??? Stupida testa calda vieni che ti uccidoooo”
 
 
Che la luna scomparisse, o il sole e le stelle si spegnessero; no, a loro non sarebbe di certo importato.
Un ragazzo di fuoco ed una maga delle stelle potevano riempire da soli il proprio cielo.
E insieme, il cielo per loro non sarebbe mai stato buio.  



Mi ripeto per la centesima volta XD ma grazie a tutti per essere giunti fino alla fine :) 

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