Digimon Zero

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Arrivo a DigiWorld ***
Capitolo 3: *** La missione dei Digiprescelti ***
Capitolo 4: *** La prima digievoluzione ***
Capitolo 5: *** Il pungiglione di Flymon ***
Capitolo 6: *** L'arrivo di Felipe ***
Capitolo 7: *** Grizzmon, artiglio della giustizia ***
Capitolo 8: *** Strane alleanze ***
Capitolo 9: *** Verso Crimson Heart ***
Capitolo 10: *** Amicizia? ***
Capitolo 11: *** Scontro di samurai ***
Capitolo 12: *** Gennai ***
Capitolo 13: *** Duello nel cuore della montagna ***
Capitolo 14: *** Vero coraggio ***
Capitolo 15: *** Un attimo di riposo ***
Capitolo 16: *** Pasticcio di... incantesimi? ***
Capitolo 17: *** I Digivice rubati ***
Capitolo 18: *** Verso i monti del terrore ***
Capitolo 19: *** Fortran Heights ***
Capitolo 20: *** Il potere della Speranza ***
Capitolo 21: *** Nella dimora di MetalPhantomon ***
Capitolo 22: *** La battaglia di Yurika ***
Capitolo 23: *** Nel labirinto della confusione ***
Capitolo 24: *** Il ritrovo ***
Capitolo 25: *** La resistenza ***
Capitolo 26: *** L'addestramento speciale di LoaderLeomon ***
Capitolo 27: *** L'inizio della grande battaglia ***
Capitolo 28: *** Di fronte a Watchmon ***
Capitolo 29: *** Jolene e BlackGatomon ***
Capitolo 30: *** Battaglia decisiva nella piramide ***
Capitolo 31: *** Il misterioso passato di DigiWorld ***
Capitolo 32: *** Ritorno nel Mondo Reale ***
Capitolo 33: *** Lotta sul tatami ***
Capitolo 34: *** L'inizio del caos ***
Capitolo 35: *** Ultimi preparativi ***
Capitolo 36: *** Assedio dal Mondo Digitale ***
Capitolo 37: *** Il contrattacco dell'umanità ***
Capitolo 38: *** Il momento della veritá? ***
Capitolo 39: *** Mosse strategiche ***
Capitolo 40: *** La mossa decisiva di WaruNezumimon ***
Capitolo 41: *** Rovescio di fortuna ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ***


Digimon Zero-01

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

(Scenario vuoto. L'autore entra in scena lentamente e con tutta calma, da lato, indossando un elegante smoking con pantaloni lunghi e scarpe nere. Si ferma a metà, si schiarisce la gola, e inizia a parlare.)

Justice: Ah-ehm... Gentile pubblico, amici lettori... se state leggendo queste righe significa che molto probabilmente vi state apprestando ad immergervi in quello che io ho immaginato essere il prequel alla prima serie di Digimon e a tutte le storie che io ho scritto su questo anime. Ebbene sì, signore e signori: quella che state per leggere è la storia dei primi cinque Digiprescelti, coloro che hanno aperto la strada ai personaggi che noi tanto conosciamo e amiamo: Taichi, Sora, Yamato, Takeru, Daisuke... e perchè no, anche ai Tamers e ai Guerrieri Leggendari di Digimon Frontier! Molti di noi si sono chiesti chi fossero i predecessori dei nostri eroi preferiti, ma non c'è mai stata una risposta ufficiale... e la Rai si è inventata che i cinque Digiprescelti originali fossero Takuya e i suoi amici (ma loro erano in sei - non dimentichiamoci di Kouichi!). Ma ora, almeno nella mia versione degli eventi, questa eterna domanda troverà una risposta. Perciò, preparatevi a immergervi di nuovo nelle atmosfere della prima, indimenticabile serie! Vi aspettano colpi di scena, avventure e scontri indimenticabili... ma ora bando alle ciance, e iniziamo la nuova avventura! Oh, e prima di dimenticarmene... i personaggi di Sho Kusanagi, Yurika Kagura, Kevin Nicholson, Jolene Spencer e Felipe Ortega sono stati creati da me, appositamente per questa storia, così come alcuni Digimon quali: Dimetromon, Watchmon, Battamon... e altri che presenterò man mano che la storia andrà avanti! Perciò, se avete intenzione di usarli nelle vostre storie, potete farlo, ma ricordatevi di dire che sono miei! Dettop questo, signore e signori, siamo pronti alla nuova avventura? Sì? E allora non ho altro da dire se non...

(Fa un inchino al pubblico)

Justice: ...LADIES AND GENTLEMEN, IT'S SHOWTIME!

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"Questo è ancora niente. Ma è così che inizia sempre ogni cosa: dal molto piccolo."

-- dal film "Grosso guaio a Chinatown"

Prologo - L'inizio di tutto

L'Universo. Il termine con cui identifichiamo la totalità di ciò che ci circonda, dalle stelle più grandi alle particelle più elementari. Un termine che ci trasmette automaticamente una sensazione di immensità, di qualcosa di infinito e senza confine. Sembra impossibile pensare che una simile meraviglia possa essere nata da una particella subatomica. Eppure, stando a teorie scientifiche molto accreditate, è andata proprio così: miliardi di anni fa, il cosiddetto 'Big Bang' ha dato origine a tutto ciò che ci circonda, permettendo la nascita e lo sviluppo delle stelle, dei pianeti, delle lune... e dando inizio al lento processo che è culminato nell'origine della vita, degli animali, e di noi esseri umani.

Ma... se il nostro Universo non fosse l'unico? Se quella grande espansione, avvenuta innumerevoli ere fa, non avesse dato origine soltanto alla realtà che conosciamo noi? Se, mentre noi stiamo continuando con la nostra vita, su altre 'lunghezze d'onda' ci fosse qualcun altro come noi, o anche completamente diverso, che continua con la propria vita? Alcuni pensano infatti che la nostra realtà, la 'linea temporale' nella quale ci stiamo muovendo, non sia altro che una delle tante possibili, e che esistano altri Universi che si sono sviluppati in maniera diversa, nei quali alcuni dei fatti storici che conosciamo, o anche tutti, non si sono verificati... Universi nei quali le regole stesse che governano la nostra realtà non valgono più... oppure Universi che potranno anche assomigliare al nostro, almeno superficialmente, ma nei quali le differenze ci sono comunque, anche se sono più sottili e riguardano meno persone. Le variabili in gioco, e dunque anche i risultati delle loro combinazioni, sono infinite... e per questo motivo, forse sarebbe più giusto riferirci all'insieme delle varie possibilità dell'esistenza con un altro nome: il Multiverso.

Ad ogni modo, dall'origine del Multiverso fino ad oggi, non c'è mai stato alcun contatto tra due linee temporali diverse, e coloro che abitano una delle realtà parallele non hanno mai avuto modo di interagire con le altre, e nella maggior parte dei casi, non hanno mai nemmeno avuto idea dell'esistenza di altre dimensioni oltre alla loro.

Almeno, non fino ad ora...

Ora, infatti, questa regola sta per essere infranta: due mondi paralleli, nell'infinità del creato, stanno per entrare in contatto. E le conseguenze saranno tali, che le vite di tutti gli abitanti di quelle due realtà non saranno mai più le stesse...

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Tokyo, Giappone. Quartiere residenziale di Nerima. 21 Marzo 1995.

Era un fresco pomeriggio di inizio primavera, e il sole cominciava ad adagiarsi verso l'orizzonte, illuminando la città di luce calda e soffusa. Il quartiere era abbastanza silenzioso e tranquillo, per fare parte della grande capitale del Giappone, e l'atmosfera era ulteriormente addolcita da una fresca brezza che soffiava lungo le strade, portando con sè il profumo di fiori ed erba tagliata, e anche qualche primo petalo di ciliegio rosa. La quiete della cittadina era interrotta brevemente soltanto da qualche macchina solitaria che percorreva lentamente le strade, o da qualche gatto che rovistava tra i bidoni di spazzatura e gli avanzi lasciati negli angoli. Nerima era un quartiere molto diverso da quello che ci si sarebbe potuti aspettare, considerata la città a cui apparteneva: niente grattacieli, niente strade enormi, poco traffico e pochissimi ponti pedonali, mentre le case e i negozi erano al piano terreno, o al massimo su due piani, in stile tradizionale giapponese. Si trattava di un quartiere confortevole, un pò all'antica, ma non senza i suoi agi, e completo di tutto ciò che poteva servire ad una piccola città, compresi minimarket, cinema, scuole e un piccolo ospedale: insomma, pur non raggiungendo le vette di alta tecnologia e di comodità di altri quartieri, come Shinjuku, Shibuya, o anche il vicino Odaiba, era comunque un posto carino.

Erano appena scoccate le cinque del pomeriggio, e quel giorno la campanella di fine lezioni era appena suonata per i numerosi studenti della Hirohito Middle School, la scuola media del quartiere, e numerosi ragazzi e ragazze stavano marciando allegramente fuori dai cancelli del complesso con gli zaini in spalla, ansiosi di tornare a casa a rilassarsi dopo un'intera giornata di studio. Le loro voci allegre risuonavano ovunque nei dintorni della scuola, assieme ai saluti dei genitori di alcuni di essi, che erano venuti a prendere i loro figli. Gruppi di bambine chiacchieravano tra loro mentre si avviavano lungo il marciapiede, mentre alcuni ragazzi si fermavano qua e là, nel cortile o davanti ai cancelli, a scambiarsi appunti, giocattoli, fotografie e quant'altro potesse loro interessare.

Riempiendosi i polmoni dell'aria fresca di primavera, il dodicenne Sho Kusanagi oltrepassò il cancello e uscì dal complesso scolastico, fermandosi proprio addosso al muro e sfilandosi dalla schiena il pesante zaino, una variopinta borsa di marca Invicta decorata con screziature rosse, viola e gialle. Era stata una giornata faticosa, soprattutto perchè la sua classe si era dovuta sorbire due ore di fila della sua materia odiata: matematica!

"Uff... finalmente, credevo che questa giornata non finisse mai... ragazzi, quanto odio l'algebra!" mormorò tra sè, con voce squillante e sicura di sè nonostante l'esaustione. Era un ragazzino un pò basso per la sua età, e ad alcuni sembrava essere di un anno più giovane, ma la sua mancanza di statura era compensata dalla sua grande vivacità e dal suo carattere avventuroso: la sua pelle era un pò scura per un giapponese, i suoi capelli erano neri e a caschetto, con riflessi bluetti, e pettinati in una buffa frangetta ribelle sulla fronte, mentre i suoi occhi erano di un castano talmente scuro da sembrare anch'esso nero. Indossava una maglietta blu a maniche corte, con disegnati sopra un pallone da calcio, e la scritta 'Soccer Company', oltre ad un paio di pantaloncini corti arancioni e scarpe da ginnastica bianche e rosse su calzini bianchi. Le sue ginocchia e i suoi gomiti erano leggermente sbucciati e macchiati di rosso grazie alle attività sportive che praticava quasi ogni giorno, e delle quali non era difficile intuire quale fosse la sua preferita. Ma la sua caratteristica più distintiva erano un paio di occhialoni da aviatore, dalle spesse lenti sfumate, che portava legati sulla testa, a mò di cerchietto per contribuire a tenere in ordine i suoi capelli. Era conosciuto da tutti come un gran trascinatore di gruppo, e sapeva sempre dare la giusta spinta ai compagni in difficoltà o giù di morale. Per questi motivi, oltre che per la sua abilità negli sport, si era fatto molti amici tra i vari ragazzi della scuola... ma pochi amici veramente intimi: in effetti, non era uno che amava le smancerie e la retorica, e non amava esprimere troppo apertamente sentimenti come paura, affetto o tristezza... sentiva che questi sentimenti lo avrebbero fatto sembrare uno sciocco e un debole sentimentalone. Proprio per questo alcuni lo consideravano, erroneamente, superficiale ed insensibile.

"La prima cosa che faccio, una volta tornato a casa, è fiondarmi di fronte al computer. E poi, a letto presto, stasera!" mormorò tra sè, guardandosi attorno e poi rimettendosi la cartella sulle spalle. "A proposito, dov'è finita quella ritardataria? Devo sempre aspettarla, ogni benedetto venerdì..."

Le sue riflessioni furono interrotte da una familiare voce di ragazza, una voce acuta e allegra nella quale si poteva sentire ancora un lieve residuo di accento del nord. "Hey, Sho-kun! Eccomi qui, finalmente ho finito!"

"Finalmente... alla buon ora, Yurika-chan! Hai rischiato che mi incamminassi senza di te!" rispose il ragazzino, voltandosi nella direzione della voce. Una graziosa ragazzina della sua stessa età, proveniente da un'altra parte del complesso scolastico, stava correndo verso di lui, staccando un gruppetto di un'altra decina di studenti. Si accigliò leggermente al sentire la risposta del suo amico. "Beh, e cosa ti aspetti? Lo sai che il venerdì pomeriggio ho gli allenamenti di judo, e mi ci vuole un pò di tempo per rimettermi in ordine!"

"Va bene, va bene... almeno ringraziami, però, visto che ti faccio sempre la cortesia di restare qui ad aspettarti!" rispose scherzosamente Sho, muovendo una mano davanti a sè. Inutile insistere, non riusciva mai a restare arrabbiato a lungo con la sua vicina di casa e amica d'infanzia, Yurika Kagura: abbastanza alta per la sua età - tanto da sovrastare Sho di qualche centimetro, cosa di cui si faceva vanto - e dal fisico atletico, era una tipetta dai capelli di un allegro colore blu che sembravano quasi scintillare mentre lei camminava, portati di solito in una morbida coda ma in quel momento sciolti e leggermente umidi per il sudore degli allenamenti. I suoi occhi erano dello stesso colore. Il suo abbigliamento consisteva di una t-shirt bianca decorata con un disegno di Doraemon, il famoso gatto dell'animazione giapponese, all'altezza del cuore, un paio di jeans corti che le arrivavano fin quasi alle ginocchia, e scarpette bianche senza calze. Portava inoltre una catenina argentata al collo, un braccialetto di perle variopinte al polso sinistro, e un grosso zaino blu, nel quale stavano i suoi libri, quaderni e attrezzature da palestra, sulle spalle. Fin da piccola, era stata una bambina dinamica e sempre in cerca di attività movimentate... qualcuno avrebbe potuto definirla un maschiaccio, e non sarebbe stata una definizione del tutto sbagliata. Era una ragazza semplice, priva di frivolezze, e che sapeva cosa voleva dalla vita... ma aveva il difetto di essere una gran testarda, alla quale era difficile far cambiare idea una volta che si metteva in testa qualcosa. Come Sho, amava molto lo sport, in particolare il judo (di cui frequentava i corsi pomeridiani una volta alla settimana, e di cui poteva già vantare una cintura gialla), il softball e il calcio. Lei e Sho si erano conosciuti sei anni prima, quando la famiglia Kagura, composta da padre, madre e due figlie, aveva traslocato a Nerima da Hokkaido, l'isola più settentrionale dell'arcipelago giapponese, e avevano preso residenza proprio vicino alla casa dei Kusanagi: all'inizio Sho, convinto dai suoi genitori a fare amicizia con la nuova arrivata, era piuttosto riluttante a giocare con una 'femmina', ma col tempo si rese conto di aver giudicato troppo frettolosamente la nuova arrivata: era una ragazza divertente e piacevole, con cui poteva parlare di ogni cosa, giocare a qualunque cosa... e in generale, una con cui aveva molto in comune e con cui gli faceva piacere stare. Nei sei anni successivi al suo arrivo a Nerima, tra loro si era formato un legame di profonda amicizia e complicità.

Yurika si avvicinò al suo amico, sogghignando furbescamente, e gli diede un pugnetto giocoso sulla spalla. "E perchè dovrei ringraziarti, fessacchiotto? E' dovere di voi uomini essere galanti con i membri del gentil sesso!" gli rispose con tono volutamente drammatico, alzando il naso in aria. Poi, con una risata, si tolse una frangia di capelli dagli occhi. "Va bene... scherzi a parte, ti ringrazio per avermi aspettato. Ci incamminiamo? Non vedo l'ora di tornare a casa e riposarmi un pò!"

"A chi lo dici... andiamo subito!" rispose Sho, indicando la strada con un gesto del braccio. Guardò dietro Yurika, vedendo un gruppo dei suoi amici maschi che stava uscendo dai cancelli della scuola, e li chiamò con un fischio. "Hey, ragazzi! Reiji! Kentaro! Daichi! Io e Yurika-chan torniamo a casa! Buon weekend!"

"Ci vediamo, Sho! Ciao, Yurika! Buon weekend anche a voi!" risposero gli altri ragazzi, voltandosi verso i due amici e salutandoli con la mano. Si trattava di un gruppetto variamente assortito, composto da un ragazzino alto e magro con i capelli castani pettinati verso l'alto, un altro piuttosto piccolo, con qualche brufolo sul viso e i capelli neri leggermente ricci, e un terzo grassoccio, biondo e con gli occhiali. Dopo aver salutato, presero la direzione opposta a quella che Sho aveva indicato prima, continuando a chiacchierare tra loro; Sho e Yurika li accompagnarono con lo sguardo per un breve tratto, poi si incamminarono verso casa, facendosi strada tra la massa ancora consistente di bambini e genitori, sotto il bagliore soffuso del sole di marzo.

Mentre i due amici percorrevano il marciapiedi della strada principale di Nerima, circondati dai colori della primavera e dai gradevoli profumi della natura, non poterono fare a meno di notare la tranquillità e la bellezza di ciò che li circondava: il vento di inizio primavera portava con sè qualche petalo di ciliegio e qualche foglia di gingko, sparpagliandoli per le strade. Lo stesso stile delle abitazioni e degli edifici, più tradizionale rispetto ai grandi grattacieli del centro città, dava un che di rilassato al panorama. Yurika prese un profondo respiro, riempiendosi i polmoni di aria profumata, e poi espirandola con evidente gioia.

"Aaah, quanto adoro la primavera! Mi dà un senso di libertà indescrivibile! E poi tutti i suoi colori, i suoi profumi... Non sei d'accordo anche tu, Sho-kun?" chiese, facendo un occhiolino al suo migliore amico, che alzò gli occhi al cielo.

"Ecco, come volevasi dimostrare... adesso comincia con i suoi discorsoni su quanto è bella la stagione! Cavolo, e chi la ferma più?" pensò tra sè Sho. Era perfettamente d'accordo con Yurika, ma non se la sentiva di abbandonarsi alla sua vena poetica in quel momento... non sarebbe stato da lui! Si limitò a schiarirsi la gola e a rispondere, con tono più neutrale possibile. "Ehm, sì... l'ho notato! Davvero bella, non c'è che dire!" disse, cercando di nascondere un certo imbarazzo.

La ragazzina dai capelli blu rise tra sè. Tipico di Sho, liquidare certi discorsi a suo parere troppo sentimentali con un rapido commento.

Dopo un altro tratto di strada percorso ora in silenzio, ora scambiandosi qualche battuta, Yurika prese di nuovo la parola. Si mise a posto lo zaino sulle spalle e si volse verso il suo amico, schiarendosi la gola. "Ehm... senti, Sho-kun, domani mattina hai qualcosa da fare, per caso?"

"Qualcosa da...?" ripetè il ragazzino, sbattendo gli occhi. "Ehm... no, sono libero, a parte i compiti per lunedì... ma quelli li posso fare nel pomeriggio. Perchè me lo chiedi?"

"Oh, niente di particolare..." rispose Yurika, alzando le spalle. "Volevo solo chiederti se potevi venire a casa mia... ho un problemino con il mio computer, e visto che tu te ne intendi più di me, ho pensato che potresti darmi una mano..."

"Nessun problema." rispose Sho. "Domani mattina alle nove e mezza ti va bene?"

"Sì, è perfetto... è un problema un pò, come dire... particolare... oh, ma guarda un pò, senza neanche accorgercene siamo arrivati a casa!"

La ragazzina dai capelli blu si fermò davanti al cancello di ingresso di una piccola casa a due piani, costruita in stile tradizionale, con tanto di porte scorrevoli, pavimento in tatami e tetto spiovente, e dal cui interno provenivano delle luci soffuse. Un sentierino di sassi dava accesso all'abitazione, attraversando un piccolo giardino corredato di un alberello di gingko e di un laghetto nel quale sguazzavano alcune carpe variopinte. Un paio di piccole scarpette era stato lasciato davanti alla porta d'entrata, segno che la sorellina di Yurika era già tornata a casa.

"Vedo che Mieko-chan è già arrivata... vabbè, vado ad assicurarmi che non faccia danni! Allora, ci vediamo domattina, Sho-kun... va bene?" chiese Yurika, facendo un passo in direzione della porta di casa sua. Sho rispose alzando la mano in segno di saluto e facendole l'occhiolino.

"D'accordo, Yurika-chan! Sarò da te all'ora stabilita, e vediamo se riesco a risolvere il tuo problema! Ci vediamo domani!" la salutò. La sua amica ricambiò il saluto, e saltellò allegramente fino alla porta di casa. Sho rimase ad osservarla mentre raggiuneva l'entrata, si slacciava le scarpe e faceva scorrere di lato la porta d'entrata, rivolgendo un saluto alla sorellina. "Hey, Mieko-chaaaan! La tua sorellona è a casa!"

"Yurika-aneki! Bentornata!" rispose la vocina acuta di Mieko, mentre Yurika si toglieva le scarpe, lasciandole cadere accanto a quelle della sorella, entrava in casa e rivolgeva un ultimo saluto a Sho prima di richiudere la porta. "Ciao, Sho-kun! A domani!"

"A domani! Ciao!" rispose lui, avviandosi poi verso la sua casa.

L'abitazione della famiglia Kusanagi aveva un aspetto più moderno di quella dei Kagura, ma anch'essa, come tutti gli edifici del quartiere di Nerima, aveva parecchio da invidiare ai palazzi di Shinjuku, o ai condimini della vicina Odaiba. Era una piccola casa a due piani in muratura bianca, con le finestre al piano terra abbellite da alcune piante da vaso in piena fioritura, e altre piante ornamentali crescevano nelle aiuole ai lati della porta d'ingresso. Canticchiando un motivetto tra sè, Sho si tolse una chiave di tasca e aprì la porta, fiondandosi poi dentro casa, togliendosi le scarpe, e abbandonando il pesante zaino vicino al portaombrelli. Con un sospiro che bene esprimeva la sua soddisfazione per la fine di quella lunga giornata, Sho si diresse in soggiorno e si accasciò sul divano di fronte al televisore, abbandonandosi alla piacevole sensazione di avere qualcosa di morbido dietro la schiena. I suoi genitori sarebbero tornati non prima delle sei e mezza, quindi per un pò aveva la casa per sè. Dopo essersi rilassato qualche minuto, si accorse di avere caldo, e che la sua fronte era sudata, quindi vi passò una mano sopra per asciugarsela e si alzò dal divano con un rapido colpo di reni. Quella sera, una bella doccia non gliela toglieva nessuno...

"Ma intanto, perchè non farci una partita al computer? Ho una giornata di scuola da sfogare, dopotutto..." si disse, sorridendo furbescamente mentre saliva le scale che portavano in camera sua. Raggiunto il primo piano, si diresse verso una porta posta in fondo ad uno stretto corridoio, e la aprì con un ampio, melodrammatico gesto del braccio.

"Aaaaah! Finalmente! Ecco il mio regno!" esclamò Sho, facendo un ampio passo ed entrando in camera sua...

...e per poco non inciampò su una maglietta sporca che era stata lasciata davanti alla porta chissà da quanto. Sho incespicò in avanti, afferrandosi al muro per non perdere l'equilibrio, strinse i denti e spalancò gli occhi, rimproverandosi per il disordine e la pessima figura che stava per fare. Cadere così miseramente, inciampando sui suoi stessi vestiti, avrebbe gravemente danneggiato il suo orgoglio maschile, dopotutto...

"Cavolo... giuro che domattina mi ricordo di mettere in ordine..." mormorò infastidito, dando un'occhiata al caos primordiale che regnava incontrastato sul pavimento e sui ripiani della sua stanza: magliette, pantaloni e mutande sporche di vari colori erano sparsi qua e là sulla moquette bianca. Giocattoli ed action figures di vari anime e videogiochi (in particolare Gundam, Dragon Ball e chissà cos'altro), e persino un pallone da calcio sporco di fango, stipavano la scrivania sulla quale si trovava il suo computer, il suo letto, i suoi comodini e la cima del suo armadietto. Una massiccia quantità di libri era impilata in qualche modo ad un angolo della scrivania, o per fretta o per pigrizia, e il risultato era una specie di Torre di Pisa in miniatura. Sho 'ammirò' la confusione imperante e scosse la testa. In un modo o nell'altro, era sempre riuscito a rimandare il repulisti totale della sua stanza, o trovando qualche scusa, o semplicemente dimenticandosene. Ed ora la camera da letto straripava...

"Che diamine, non ci posso fare niente se sono un disordinato... questa stanza sarà un macello, ma so dove si trovano le mie cose... almeno spero..." disse tra sè il ragazzino dai capelli neri, eseguendo un breve slalom tra la chincaglieria sparsa per terra e raggiungendo la sua scrivania. Dopo essersi accomodato sulla sua sedia (non prima di aver spostato una certa quantità di cartine e cartacce), Sho appoggiò il dito sul pulsante di accensione del suo PC e lo premette, mettendosi poi in paziente attesa che il computer terminasse con i caricamenti. Mentre sullo schermo appariva il logo di presentazione di Windows '95, e una scritta in kanji e katakana che molto probabilmente voleva dire 'Caricamento in corso', Sho iniziò a rovistare tra i suoi CD, alla ricerca di un videogioco che gli interessasse. Diversi titoli apparvero sotto i suoi occhi: 'Indiana Jones and the Fate of Atlantis', 'Monkey Island', 'Mortal Kombat'...

Finalmente, il suo sguardo si posò su un titolo: 'Exile 2: Crystal Souls'. Dopo averci pensato su un pò, Sho decise per quello, prese la custodia e la aprì proprio nel momento in cui il desktop appariva sullo schermo e diventava operativo. Impaziente di iniziare a giocare, Sho si sporse verso il suo computer, e stava per aprire il CD Player per inserire il disco...

...quando qualcosa di strano sul desktop attirò la sua attenzione. Nel bel mezzo dello schermo, ben in evidenza sullo sfondo verde-azzurrino, era apparsa un'icona che il ragazzino appassionato di sport e videogiochi non si ricordava di aver mai visto: era denominata DigiWorld, e aveva l'aspetto di un piccolo televisore quadrato con i bordi azzurrini. La strana icona fece immediatamente 'drizzare le antenne' a Sho, che riappoggiò il CD sulla scrivania e avvicinò gli occhi allo schermo per guardare meglio di cosa si trattava. Era davvero una cosa strana. Non ricordava di aver mai installato un programma con quel nome nell'hard disk del suo computer... anzi, non ricordava neanche di aver mai sentito parlare di un programma con quel nome! Che razza di trucco era mai quello?

Per qualche secondo, Sho continuò a fissare l'icona DigiWorld, cercando di raccappezzarsi su come diavolo fosse finita sul suo desktop. I suoi genitori non lavoravano nel campo dell'informatica, quindi non potevano aver installato loro quel programma. Ed era sicuro che nessuno dei suoi amici gli avesse mai prestato un programma come quello. Proprio non capiva...

"Che sia questo il problema di cui mi parlava Yurika-chan? Mah, a questo punto, direi che non c'è che una cosa da fare..." si disse il ragazzino, afferrando il mouse e muovendolo sopra la nuova icona. Esitò un istante prima di premere. E se si fosse trattato di qualche nuovo virus, che una volta attivato gli avrebbe sballato l'intero computer? Per qualche secondo, il ragazzino rimase incerto sul da farsi... doveva attivarla o no? Rischiare o non rischiare? Se avesse danneggiato il computer, avrebbe perso un bel pò di dati (per il suo lavoro scolastico aveva le copie di back-up, ma i salvataggi dei suoi giochi non potevano essere rimpiazzati così facilmente...), e si sarebbe sorbito una bella ramanzina dai suoi non appena lo avessero scoperto... ma sentiva che se non avesse provato a vedere di cosa si trattava, lo avrebbe rimpianto amaramente. Sentiva che se non l'avesse fatto, si sarebbe perso qualcosa di grandioso... qualcosa che forse avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Il suo istinto gli diceva di premere quell'icona... e lui si era sempre fidato del suo istinto.

Alla fine, la curiosità ebbe la meglio sulla prudenza.

"E va bene, correrò il rischio..." bisbigliò Sho. Prese un bel respiro, osservò l'icona per l'ultima volta... e, dopo quella che era sembrata un'eternità, ma in realtà era stata solo una frazione di secondo, fece doppio clic sull'icona.

Quello che accadde dopo lo fece quasi pentire di averlo fatto.

Non appena il computer ebbe registrato il secondo clic, lo schermo emise un lieve rumore di caricamento, e si illuminò di un bianco scintillante che invase tutta la stanza, filtrando oltre la porta e la finestra ed inviando raggi di luce tutt'attorno. Reprimendo a stento un'esclamazione di sorpresa e di disappunto, Sho balzò via dalla sua sedia e si allontanò di due passi, quasi inciampando su un giocattolo che urtò il suo tallone. Le sue braccia si alzarono quasi per riflesso, andando a riparare gli occhi e il volto dalla luce accecante che lo schermo gli stava sparando addosso. Si sentiva gli occhi bruciare come se avesse guardato direttamente il sole, e non vedeva altro che rosso, e qualche macchia di viola, verde e giallo. Alle sue orecchie arrivavano dei suoni sibilanti, poi uno stridio acuto e fastidioso simile a quello del gesso sulla lavagna... e il suono di qualcosa che cadeva sulla sua scrivania, giungendo da chissà dove. Per un attimo, il panico lo travolse.

"Oh no, maledizione! E adesso che diamine ho combinato..."

Ma, rapidamente come era venuta, la luce accecante si spense, e i coloro febbrili smisero di danzare davanti agli occhi di Sho, consentendogli di scostare le mani dal volto e guardare di nuovo. Ancora qualche macchiolina di colore rosso, risultato della sovraeccitazione della sua retina, gli ostruiva la visuale, ma non durò molto prima che scomparissero, e il ragazzino potesse tornare a vedere normalmente. Sbattè le palpebre un paio di volte e si guardò attorno preoccupato... quel lampo di luce abbagliante era durato solo pochi secondi, ma per qualche motivo Sho non si sentiva tranquillo... sentiva che era successo qualcosa in quel breve periodo di tempo...

Si recò subito a controllare lo schermo del suo computer, e passò in rassegna tutte le icone, per assicurarsi che non mancasse nulla, o che non ci fosse qualcosa in più. Una scrupolosa occhiata e qualche clic di prova dopo, tirò un sospiro di sollievo vedendo che tutte le funzioni del suo PC erano rimaste intatte, e l'unica icona mancante era quella sospetta icona chiamata 'DigiWorld'. Alzò le spalle, pensando allo scherzo di qualche buontempone: in fondo ne esisteva, di gente che si divertiva a creare virus informatici dagli effetti appariscenti, ma tutto sommato innocui... stava per guardare altrove, quando notò qualcosa di strano appena sotto lo schermo del suo computer: incuriosito, allungò la mano e lo prese, esaminandolo attentamente. A prima vista, assomigliava ad un videogioco portatile, essendo un piccolo schermo a cristalli liquidi circondato da una 'cornice' azzurra di plastica liscia. Tuttavia, era così piccolo che difficilmente si sarebbe potuto vedere qualcosa senza avvicinarsi moltissimo... e inoltre non c'erano bottoni di avviamento, controlli, e nemmeno un vano portabatterie. Sho provò a premere con un dito sull'unica caratteristica visibile dello strano oggetto, talmente piccolo da stargli comodamente nella mano: lo schermo a cristalli liquidi. Ma il dispositivo non ebbe la benchè minima reazione, e l'unico effetto del gesto di Sho fu quello di provocare qualche guizzo di colore rosso e verde. Sempre più perplesso, il ragazzino alzò lo strumento e lo guardò attentamente, ma anche così non riuscì a vedere nulla che potesse assomigliare a qualche controllo, o ad un qualsiasi modo per interagire con lo strano oggetto.

"Ma che cos'è questa cosa? E poi, ora che ci penso... da dove è venuta?" si chiese Sho, continuando a guardare il 'videogioco portatile' prima da un lato, poi dall'altro. "Sono sicuro di non aver mai avuto una cosa del genere..."

La realizzazione lo colpì come un fulmine a ciel sereno, facendolo sobbalzare sulla sedia. "Un momento! Mi... mi volete forse dire che questo affare è venuto... è venuto... dal mio PC? Da quell'icona 'DigiWorld' che non so neanche cosa sia? Ma... ma non diciamo assurdità, per favore! Non è possibile che un... un... aggeggio... esca dallo schermo di un computer... vero?" disse ad alta voce, con tono per metà arrabbiato e per metà impaurito. Lo schermo del suo PC, ora andato in protezione, non gli offrì come risposta nient'altro che il logo 'Windows 95', con tanto di relativo simbolo, stampato su uno sfondo nero, che lo guardava in maniera quasi inquietante. Sho deglutì incosciamente, rigirandosi lo strano oggettino elettronico tra le dita. La sua mente razionale SAPEVA che non poteva essere venuto dal suo computer... e voleva crederlo con tutte le sue forze... ma allo stesso tempo sapeva che... che... quella cosa non poteva essere venuta da nessun'altra parte! E una volta che si comincia a credere che l'impossibile può accadere... beh, le possibilità sono tante... fin troppe per i gusti di Sho!

"Che sta succedendo? In... in che razza di guaio mi sono cacciato?" si chiese nervosamente, continuando a fissare sbalordito la muta schermata di protezione, che continuava a fluttuare in maniera quasi canzonatoria davanti ai suoi occhi...

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Da un'altra parte, in un posto molto lontano dai due piccoli amici, e allo stesso tempo ad essi infinitamente vicino, qualcuno alzò gli occhi al cielo, sorridendo con aria quasi commossa. Un piccolo dinosauro simile ad un Tyrannosaurus Rex grande la metà di un bambino umano, con la pelle coperta di squame bianche come la neve e grandi occhi azzurri che risplendevano come ghiaccio, alzò lo sguardo verso il sole che si stava gentilmente posando sull'orizzonte. Una strana emozione, profonda, dolcissima, e al tempo stesso indescrivibile, si agitava nel profondo del suo piccolo cuore. Non sapeva esattamente come definirla... era una sensazione che partiva dal suo animo e pervadeva ogni centimetro del suo corpo, dandogli conforto e calore. Ora, in qualche modo, sapeva che il suo momento stava per giungere: molto presto, i due mondi si sarebbero incontrati per la prima volta... come sarebbe andata, non lo sapeva... eppure sentiva che l'indomani sarebbe stato un giorno felice sia per l'umanità che per la sua razza...

"Allora, SnowAgumon, tutto bene? Hai percepito anche tu il tuo Digivice che arrivava a destinazione?"

Una vocetta acuta e ronzante distolse il piccolo dinosauro bianco dalla sua contemplazione. Al suo fianco stava arrivando, agitando le zampette e inarcando il corpo segmentato come se stesse misurando i passi che faceva, un bruco giallo a righe nere delle dimensioni dell'avambraccio di un adulto, con lunghe antenne a frusta che gli sormontavano la testa e un aguzzo pungiglione nero sulla punta della coda. Il piccolo dinosauro bianco di nome SnowAgumon annuì, aspettando che il bruco gli arrivasse a fianco prima di rispondergli.

"Sì, Kunemon... e non vedo l'ora di conoscere il mio partner!" disse SnowAgumon, con una voce chiara e cristallina che suonava un pò strana, uscita dalla bocca di un rettile. "Finalmente, ciò che era stato annunciato fin dall'alba di DigiWorld, diventerà realtà..."

Kunemon annuì seriamente, piazzandosi al fianco di SnowAgumon e alzando anche lui la testa verso il cielo. Il bruco giallo, che non sembrava avere occhi, mosse lievemente le lunghe antenne, lasciando che la brezza le facesse ondeggiare. Un breve sospiro ansioso lasciò le sue mandibole a forma di becco.

"Già... speriamo che vada tutto bene... la salvezza di questo mondo, e forse di tutto il creato, dipendono dai cinque prescelti della profezia..."

CONTINUA...

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Note dell'autore: Con questo capitolo, inizia il mio ipotetico prequel di Digimon Adventure. Questa è la prima volta che mi cimento con personaggi originali, quindi spero di fare un buon lavoro. Intanto, come primo capitolo e come introduzione, trovo soddisfacente quanto ho appena terminato di scrivere... ma voi sappiatemi dire, eh?

Questo prequel sarebbe stato pubblicato anche prima, se non fosse per il fatto che, come scrittore, ho due grandi nemici che mi tormentano a periodi alterni: il primo è rappresentato dagli esami universitari... e il secondo dai videogiochi della serie Megaman Battle Network e da Digimon World 3! Chiedo scusa, ma sono incredibilmente intrippanti... ad ogni modo, adesso sono gli esami a farla da padroni: prometto che dopo il 27 di questo mese passerò più tempo con la mia saga di Digimon, e continuerò alcune storie rimaste in sospeso da troppo tempo! Cavolo, avrò un bel pò di lavoro per le mani...

Questo è tutto, per adesso! Spero che le vicende di Sho, Yurika e dei loro amici vi entusiasmino... e mi raccomando, recensite! Ciao! ^_^

Justice Gundam

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Capitolo 2
*** Arrivo a DigiWorld ***


Digimon Zero-02

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 2 - Arrivo a DigiWorld

Quella mattina, Sho Kusanagi si era alzato insolitamente presto: il sole aveva appena iniziato a far filtrare i suoi primi raggi oltre l'orizzonte, e l'orologio digitale appoggiato sulla credenza vicino al suo letto non segnava ancora le sette del mattino. Con un sospiro preoccupato, il ragazzino si era messo seduto sul suo letto, scostando le coperte e il copriletto azzurro decorato con stelle e pianeti. Si stiracchiò pigramente, detestando l'idea di non riuscire a dormire ancora come era sua abitudine nei weekend, e si stropicciò gli occhi con una mano, in modo da scacciare il torpore che ancora appesantiva il suo corpo. Poi, scostò di poco le tende della finestra sotto alla quale stava il suo letto. Un raggio di sole filtrò dal vetro, illuminando il letto disfatto e il suo occupante, vestito di un pigiama grigio a maniche lunghe.

Gli occhi di Sho si strinsero, non ancora riabituati alla luce, e il ragazzino si mise una mano davanti alla bocca per trattenere uno sbadiglio che minacciava di uscirgli dalla gola. Finalmente, quando la vista gli fu tornata normale, Sho si mise seduto a gambe incrociate sul materasso, gli occhi semichiusi che guardavano verso il comodino, concentrati sulle cifre in rosso splendente sul quadrante del suo orologio, e su quel piccolo dispositivo con lo schermo a cristalli liquidi...

"Già... quello..." mormorò Sho, ripensando con fastidio alla sera prima, al momento in cui lo schermo del suo computer veva iniziato ad emettere tutte quelle strane lucine, e quell'aggeggio era saltato fuori. "Ma che cosa diamine sarà, poi? Da dove è venuto? Io me ne intendo un pò di computer... ma una cosa del genere non l'avevo vista mai!"

Sho non aveva parlato ai suoi genitori di quanto era accaduto quella sera. Dopotutto, era sicuro che non lo avrebbero mai creduto. Aveva cercato di comportarsi come tutte le sere, restando a tavola con i suoi genitori, parlando del più e del meno... e tuttavia, ne era convinto, non era riuscito a nascondere ai suoi genitori il fatto che ci fosse qualcosa che non andava. Si era accorto di parlare meno del solito, di sembrare distratto... e, soprattutto, che i suoi genitori si erano resi conto del suo disagio. Prima che lui ritornasse in camera, sua madre gli aveva chiesto se c'era qualche problema che lo turbasse, e Sho l'aveva rassicurata dicendole che era stanco per la lunga giornata di scuola, e che non aveva bisogno d'altro che un pò di riposo. Detto ciò, aveva salutato i suoi genitori, e aveva loro augurato la buona notte, ritirandosi poi nella sua camera, infilandosi il pigiama, e fiondandosi a letto.

Il sonno, però, non era stato per niente facile. Quel piccolo aggeggio uscito dallo schermo del suo PC, qualunque cosa esso fosse, continuava a rimanere nei suoi pensieri, e Sho ci aveva messo un'ora buona per piombare finalmente nel mondo dei sogni. Sogni che, purtroppo per lui, continuavano a riportargli alla mente quella strana cosa. In sogno, Sho aveva visto sè stesso, Yurika, e altri tre bambini camminare assieme lungo quella che sembrava essere una strada di campagna: tutti avevano in mano dei dispositivi elettronici assolutamente identici al suo, e portavano al collo, come delle medagliette, degli oggetti non meglio identificati che brillavano di luce dorata. Ma la cosa forse più peculiare era che ognuno di loro era accompagnato da una strana creatura, ognuna di un tipo che Sho non aveva mai visto prima: un tirannosauro in miniatura dalle squame bianche, una grossa larva gialla striata di nero, un orsacchiotto con il berretto da baseball, un gatto nero che si reggeva sulle zampe posteriori, e uno strano uccello simile ad un incrocio tra un falchetto ed un gufo. Sembrava una scena tanto calma ed idilliaca, ma c'era qualcosa che non andava... per esempio, perchè il cielo era di un cupo colore blu oltremare, e solcato da una malata aurora boreale verde e gialla, che gettava una luce innaturale sull'intero paesaggio? E perchè ad un certo punto sembrava che la strada scomparisse nel nulla, finendo in un immenso, apparentemente infinito, buco nero?

Ma non era stato quello l'unico sogno strano della nottata: subito dopo ne era venuto un altro, decisamente meno tranquillo: Sho, Yurika, e gli altri tre ragazzi stavano assistendo, sbracciandosi e facendo il tifo, al duello che altre cinque strane creature (un drago alato, una gigantesca vespa meccanica, un uomo-leone cibernetico, una demonessa vestita di nero, e un corvo gigante) stavano sostenendo contro un'orrenda aberrazione dal corpo sferico e privo di arti, costellato di tentacoli che terminavano ciascuno con un occhio lucente e maligno. I cinque ragazzini avevano tutti in mano i famosi oggettini simili a videogiochi tascabili... e dallo schermo di ognuno di quegli strani aggeggi partivano dei raggi di luce che irradiavano i corpi del drago, dell'insetto robot, e degli altri mostri che affrontavano la bestia dai tanti occhi...

Poi, un cavaliere dai tratti draconici e dall'armatura azzurra che duellava con un demone umanoide vestito di una tunica e un cappuccio rossi...

Infine, nell'ultima visione, Sho aveva assistito al terrificante spettacolo di un colossale mostro dall'aspetto demoniaco, il cui corpo fuoriusciva da una struttura viola a forma di poliedro sospesa nel vuoto dello spazio. Numerosi artigli di metallo fuoriuscivano da svariati bocchettoni dorati sparsi qua e là... e due di essi erano diretti, con chiari e raggelanti intenti distruttivi, verso la Terra... e verso uno strano pianeta ad essa molto simile, ma i cui mari si trovavano là dove sul nostro c'erano i continenti, e viceversa!

A quel punto, il sogno era finito, e Sho si era alzato con uno scatto improvviso, respirando affannosamente in preda ad un terribile attacco di ansia. Gli ci erano voluti alcuni minuti per calmarsi, guardarsi attorno, e rendersi conto di essere ancora nella sua camera, nel suo letto dalle lenzuola bagnate di sudore. Un rapido sguardo verso l'orologio digitale gli fece notare che erano appena suonate le cinque del mattino... la notte era volata via senza che il ragazzino neanche se ne accorgesse!

Sho imprecò silenziosamente contro quegli strani sogni che avevano fatto volare via una notte di meritato riposo, e si alzò finalmente dal suo letto, infilando i piedi in un paio di pantofole blu lasciate lì vicino. Mormorando ancora qualcosa tra sè, si alzò in piedi e si stiracchiò di nuovo, voltandosi poi verso la finestra per aprirla completamente e permettere ai raggi ancora pallidi del sole di rivelare la sua disordinatissima stanza. Sho aprì la finestra e prese una boccata dell'aria del mattino, e questo ebbe l'effetto di svegliarlo completamente e scacciare le ultime vestigia di sonno.

"Allora, vediamo un pò..." si disse, andando verso la sua scrivania e consultando un piccolo calendario che teneva attaccato al muro vicino al suo PC. Vide che non aveva segnato niente sulla data attuale, il che gli parve un pò strano. "Niente... eppure mi sembrava di dover fare qualcosa oggi, ma non mi ricordo esattamente che cosa..." disse tra sè, sforzandosi di pensare a cosa potesse aver dimenticato. Dopo qualche minuto, finalmente gli si riaccese la lampadina.

"Oh, diavolo, è vero... stamattina ho appuntamento con Yurika a casa sua!" esclamò Sho, sobbalzando e alzando involontariamente la voce. Ricordandosi poi che i suoi genitori stavano ancora dormendo, si premette entrambe le mani sulla bocca, rimproverandosi per la sua sbadataggine. Non c'era niente da fare, da quando quella stupida sottospecie di inutile giochetto elettronico senza comandi gli era arrivata tra le mani, era finito nel pallone...

Dopo aver atteso in silenzio qualche istante, le orecchie tese pronte a cogliere qualsiasi suono potesse provenire dalla camera dei suoi genitori, Sho si tolse le mani dalla bocca e tirò un sospiro di sollievo. Meno male che mamma e papà avevano il sonno pesante, soprattutto durante il weekend... nemmeno la sua esclamazione ad alta voce li aveva smossi!

"Okay, è ufficiale... la giornata non è cominciata col piede giusto..." riflettè Sho, facendo per dirigersi verso l'uscita. Senza accorgersi di un modellino rimasto per terra, finì per dargli un calcio con il tallone destro, e un forte dolore gli esplose nel calcagno, facendolo sobbalzare e quasi strappandogli una colorita imprecazione.

"AHIOOO... cavolo, altro che... non è giornata, punto e basta!" sibilò a denti stretti, chinandosi verso il piede dolorante e massaggiandoselo nel tentativo di far cessare la fitta. Irritato, il ragazzino rivolse poi tutta la sua attenzione verso il giocattolo rimasto a terra, in mezzo a magliette, figurine ed altre amenità. Senza tante sottigliezze, Sho fece un mucchio di tutta la roba che stava lì vicino e la gettò in un angolo della stanza, dove non avrebbe più potuto dargli fastidio.

"Hmph. Se la giornata va avanti così, stiamo freschi..." si disse, raccogliendo dalla scrivania i suoi occhiali da aviatore e mettendoseli sulla testa per trattenere i suoi capelli blu-neri che schizzavano da tutte le parti, ulteriore prova della notte agitata che il loro proprietario aveva passato. Per qualche motivo, il gesto lo fece sentire meglio. Quegli occhialoni erano un pò il suo portafortuna. Non sapeva neanche lui come fossero capitati nelle sue mani, ma sapeva che li aveva avuti fin da prima che Yurika si trasferisse a Nerima, e che fin da quando era molto piccolo, ci era sempre stato affezionato. Alcuni dei suoi amici trovavano strana la sua abitudine di tenersi sempre gli occhialoni in testa, ma ormai facevano parte del suo look, e sembrava impensabile vedere Sho senza di essi...

Prima di andarsene, il ragazzino gettò un'occhiataccia verso il suo comodino, e più esattamente verso il malefico aggeggio che aveva tormentato i suoi sogni e lo aveva fatto svegliare in un bagno di sudore. Ora, lo schermo a cristalli liquidi sembrava restituirgli lo sguardo, quasi a prenderlo in giro per la situazione in cui si trovava. Sapendo di fare una cosa molto stupida, ma non riuscendo comunque a trattenersi, Sho 'rispose a tono' al congegno elettronico.

"Per la cronaca, la colpa di tutto questo la dò a te!"

Poi, si diresse verso la porta e uscì dalla camera. Provare a dormire ancora sarebbe stato inutile, quindi tanto valeva prepararsi un pò di colazione...

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Se non altro, la colazione era stata buona: qualche fetta di pane imburrato e un tè verde bollente avevano fatto tornare il buonumore a Sho dopo quell'inizio mattinata decisamente incerto. Il ragazzino era poi passato in bagno per farsi una rapida doccia e lavarsi i denti, e alla sua uscita aveva visto che anche i suoi genitori si erano alzati ed iniziavano a prepararsi per la giornata: la porta della loro camera era aperta, e i signori Kusanagi, con addosso le vestaglie e le pantofole, erano impegnati a rimettere a posto il loro letto. Sho, con addosso un accappatoio bianco e con i capelli ancora umidi, si affacciò alla loro porta e alzò una mano per salutarli.

"Oh, buongiorno, Sho!" lo salutò di rimando sua madre, la signora Kyoko Kusanagi, una donna dai corti capelli neri a caschetto, vestita di un elegante kimono azzurro decorato con motivi floreali e con un obi rosso dietro la schiena, che si stava avvicinando alla quarantina d'anni, ma aveva ancora un aspetto abbastanza giovanile, per quanto poco appariscente. Aspetto che bene si spostava con il suo animo tranquillo e riservato, da donna giapponese tradizionale. "Che sorpresa, vedo che ti stai già preparando!"

"Già... di solito il sabato mattina ci vogliono le cannonate per svegliarti!" replicò con un sorriso bonario suo padre Hideo, raccogliendo gli occhiali dal suo comodino e mettendoseli. Aveva uno o al massimo due anni più di sua moglie, ed era un signore dall'aspetto abbastanza anonimo, non robusto ma neanche gracile, con corti capelli castani e un'aria sempre allegra e cordiale che rifletteva il suo carattere: era un uomo saggio, divertente e gentile, sempre pronto a dispensare qualche buon consiglio a chi gli stava attorno... pur avendo il difetto di prendere le cose un pò alla lontana e di disperdersi, di tanto in tanto, nei ricordi del passato. Indossava in quel momento un kimono grigio chiaro, legato in vita con una cintura dello stesso colore.

Tenendo gli occhi chiusi, il signor Kusanagi rivolse un sorrisetto arguto al figlio. "Non sarà per il fatto che oggi ti vedi con la tua amica, Yurika? Questo ha contribuito a svegliarti prima?"

Sho, colto alla sprovvista dalla domanda di suo padre, spalancò gli occhi, e il suo viso assunse un interessante colorito rosato. "Che... che cosa stai cercando di dire, papà? Ma cosa ti salta in mente, tutt'a un tratto? Io e Yurika siamo soltanto amici, e sto andando a casa sua per aiutarla a risolvere un problema con il computer! Tutto qui, davvero!" esclamò in fretta e furia.

La risposta strappò una breve risata ai due coniugi. Avevano già sentito quei discorsi diverse volte prima di allora...

"Sai, figliolo, io e la tua mamma dicevamo esattamente le stesse cose quando avevamo la tua età." spiegò, avvicinandosi a sua moglie e mettendole un braccio attorno alle spalle. "Ci siamo conosciuti che avevamo sette od otto anni, e siamo diventati amici in breve tempo... e in seguito... beh, i risultati sono evidenti a tutt'oggi, non è vero, tesoro?"

La signora Kusanagi arrossì timidamente quando il marito la strinse leggermente a sè, e dei cuoricini rosa iniziarono a fluttuare comicamente attorno alla coppia, assieme a delle stelline di luce che illuminavano la camera da letto tutt'attorno a loro.

"Già, caro, hai ragione... la nostra storia ha resistito all'erosione dei decenni, ed è sopravvissuta intatta fino al giorno d'oggi... e sono sicura che anche per i nostri ragazzi sarà così..." commentò Kyoko, appoggiando la testa alla spalla di Hideo. Sho scosse la testa, mentre una grossa libellula nera stilizzata gli passava dietro la nuca in segno di disappunto. Ancora una volta, si erano persi nel loro mondo, e chi ce li toglieva più?

"Sigh... sì, conosco la storia... anche se l'ho sentita soltanto un centinaio di volte..." mormorò Sho con sarcasmo, rimettendosi a posto l'accappatoio e facendo per tornare in camera sua. "Va bene, lasciamo perdere... comunque, devo vedermi con Yurika soltanto per quella faccenda del computer, giusto perchè non vi facciate strane idee! Tornerò per pranzo!"

"Certamente... oh, e come la mettiamo con i compiti, signorino?" gli arrivò la voce della madre, ancora allegra, ma questa volta velatamente imperiosa. "Non credere che, solo perchè è sabato, mi riserverò di tormentarti con il tuo lavoro scolastico! Hehehee..."

Mormorando qualcosa riguardo il sadismo di certi genitori, Sho si sbattè una mano sulla fronte. E lui che sperava che, con la scusa di andare dalla sua amica, si sarebbe risparmiato i compiti, almeno per quel giorno! "Ah... Ehm... no, no, figurati, mamma, non me ne sono affatto dimenticato! Li faccio oggi pomeriggio, dopo essere tornato da casa di Yurika!"

La signora Kusanagi, uscendo dalla sua stanza, alzò una mano in segno di approvazione. "Bene, così mi piaci! Allora, per stamattina, divertitevi, voi due! Ah, già, e se vuoi un consiglio... mettiti un pò di profumo, alle ragazze piace!". Accompagnò l'ultimo consiglio con un occhiolino che fece scendere una goccia di sudore dalla fronte del ragazzino. Le gocce divennero due quando il padre, uscendo dalla stanza da letto e seguendo la moglie al piano terreno, gli rivolse un segno dell'ok e gli disse qualcosa come: "Buona fortuna, conquistatore!"

Imbarazzato, Sho rimase a guardare il suo espansivo papà e la sua gentile mamma che scendevano le scale e arrivavano alla cucina, iniziando a prepararsi la colazione. Proprio non riusciva a capirlo... come mai tutti pensavano che tra lui e Yurika le cose dovessero evolversi oltre l'amicizia? Lui e Yurika sarebbero rimasti amici per la vita, era tutto così semplice! Come mai tutti sembravano pensare ai due come ad una coppia romantica? Oddio, certo, gli faceva piacere stare con lei, e tutte queste cose, ma non lo aveva mai sfiorato l'idea che potessero diventare fidanzati in futuro... certo, non voleva dire che non ci fosse alcuna possibilità che le cose si sviluppassero in quel senso, ma insomma...

"Argh! Adesso mi vado anche ad incantare!" esclamò, sbattendosi una mano sulla fronte. Si era impegolato in una sfilza di pensieri e contropensieri, e aveva finito per rimanere impalato nel corrisoio, come uno spaventapasseri. Si riscosse rapidamente e si diresse in camera sua per vestirsi, trattenendo un sospiro esasperato, e borbottando ancora tra sè. "E con questo, la giornata prosegue nel migliore dei modi... Sono un uomo, non posso fermarmi a pensare a queste romanticherie! Al diavolo, ora mi vesto, vado da Yurika a vedere cos'ha il suo computer, e buona notte al secchio!"

Chiudendosi in camera sua, Sho andò a frugare nel suo guardaroba, alla ricerca di qualcosa di decente da mettersi per andare dalla sua amica: dopo aver pescato una maglietta rossa a maniche corte, un paio di pantaloncini corti neri, un paio di calzini bianchi e le sue scarpe da ginnastica rosse, si vestì in fretta e raccolse dal suo comodino lo strano 'videogioco portatile' che lo aveva tormentato quella notte, mettendoselo in tasca. Per qualche motivo, aveva la sensazione che c'entrasse qualcosa con il 'problema con il PC' di cui Yurika gli aveva parlato il pomeriggio prima... non sapeva esattamente perchè, ma lo sentiva, e lui si fidava delle sue impressioni.

"D'accordo, ora sì che sono pronto!" disse tra sè, guardandosi allo specchio e rimettendosi a posto la maglietta rossa con un gesto della mano. Raccolse le scarpe da ginnastica con la mano e, sentendosi già di umore migliore, uscì dalla sua camera, scese al piano terreno, e raggiunse la porta di casa, salutando i suoi genitori, intenti a prepararsi la colazione, mentre passava vicino al tavolo della cucina. I coniugi Kusanagi gli risposero alzando lo sguardo e salutandolo a loro volta.

"Mamma, papà, io esco! Se mi cercate, sapete che sono qui, a casa di Yurika!" esclamò Sho, sedendosi sul gradino d'uscita ed infilandosi le scarpe.

"E va bene... allora, buon divertimento, tesoro!" rispose Keiko, che stava preparando il tè. Suo marito, che stava mettendo alcuni piatti in tavola, proseguì la frase. "Mi raccomando, sii cortese... e salutaci tanto Yurika-chan... e anche i suoi, se per caso li vedi!"

"Senz'altro!" rispose il ragazzino, finendo di allacciarsi le scarpe, e alzando il pollice verso i suoi genitori. Dopodichè, varcò la porta di casa e la richiuse dietro di sè, godendosi la sensazione del tiepido sole e della brezza primaverile sul suo viso.

Iniziò ad fischiettare un motivetto mentre si incamminava verso la casa in stile tradizionale della famiglia Kagura, che si trovava lì a due passi. Una volta raggiunto il cancello d'entrata e suonato il campanello, si vide rispondere da una bambina sugli otto-nove anni, con i capelli castani chiari legati in due buffi codini ai lati della testa e con addosso una leggera tuta da casa di colore blu. Chiaramente, si trattava di Mieko, la sorellina di Yurika.

"Ciao, Mieko-chan!" esclamò il ragazzino, alzando una mano e salutando la ragazzina apparsa da dietro la porta scorrevole. "Tua sorella è in casa? Mi dovevo vedere con lei, stamattina..."

La piccola Mieko lo guardò per un secondo, prima di ricordarsi di chi si trattava. "Um... ah, sì, tu sei Sho Kusanagi, vero? Sì, Yurika è in casa... adesso dev'essere in camera sua, doveva mettere a posto due cose con il suo computer... te la chiamo, aspetta!"

Sho annuì, e la più piccola delle sorelle Kagura si voltò verso l'interno della casa. "Yurika! Sorellina, vieni, è arrivato Sho!"

"Sì, arrivo!" la voce di Yurika, proveniente da una delle stanze più interne, si sentì appena. Qualche secondo dopo, la vivace ragazzina dai capelli blu, in quel momento legati in una coda dietro la nuca, apparve sulla soglia di casa e sorrise agitando una mano verso Sho. "Ehilà, Sho-kun! Lieta di vederti, sei in perfetto orario! Entra pure!"

"Ciao, Yurika-chan!" rispose Sho, varcando il cancello e mettendo piede sul sentierino di rocce che portava all'abitazione. "I tuoi genitori sono in casa?"

"No, sono già andati al lavoro... sai com'è, loro hanno degli orari piuttosto proibitivi, visto che l'attività al centro commerciale inizia presto..." rispose Yurika storcendo il naso. Entrambi i suoi genitori lavoravano in un grande magazzino di Shinjuku, uno dei quartieri più popolosi e indaffarati di Tokyo: la madre come commessa in un negozio di abbigliamento, e il padre come Junsa-cho. Per questo motivo, si trovavano spesso a stare fuori casa tutta la giornata, e non avevano molto tempo per stare con le figlie. Per fortuna, sia Yurika che Mieko erano bambine abbastanza indipendenti, e la cosa non dava loro problemi... tuttavia, entrambe le figlie sentivano di tanto in tanto la mancanza dei genitori, e avrebbero voluto poter passare un pò più di tempo con loro.

Sho raggiunse la porta d'ingresso e si slacciò le scarpe, lasciandole vicino a quelle delle due ragazzine, a fianco della porta d'ingresso. "Ah, capisco... vabbè, quando li vedi, dì loro che io e i miei genitori gli mandiamo tanti saluti! Posso entrare?"

"Prego! Ti ho già detto che potevi entrare". Yurika scostò del tutto la porta scorrevole, permettendo all'amico di entrare in quella casa che ormai a lui era così familiare, una casetta accogliente e funzionale nella sua semplicità, pervasa da un'atmosfera di calore e cordialità: la sala d'ingresso era un'ampia sala da pranzo, con un basso tavolino di legno, sul quale la famiglia era solita consumare i pasti della sera, nel centro, e un piccolo televisore, posto su un mobiletto, nell'angolo più lontano. Appesi qua e là sui muri c'erano dei piccoli quadri ed incisioni che raffiguravano scene di vita del Giappone dell'era Meiji, in qualche modo in accordo con il sapore di passato che quella casetta dava. La casa era sempre tenuta meticolosamente pulita, il che riusciva sempre a mettere un pò a disagio il disordinato Sho, abituato com'era a sguazzare nel caos. Il ragazzino fece un passo dentro casa, dandosi un'occhiata intorno, poi, dopo aver cercato le parole per qualche attimo di imbarazzato silenzio, si rivolse alla sua amica, osservando per la prima volta in quella giornata come era vestita: Yurika indossava una magliettina verde senza maniche orlata di bianco, un paio di blue-jeans corti, e calzini bianchi che le arrivavano quasi al ginocchio, e portava al collo una catenina dorata con tanto di medaglietta con su inciso il primo kanji del suo nome.

"Allora, Yurika-chan, mi hai detto che avevi questo problema con il computer..." cominciò a parlare Sho rivolto alla sua amica, dopo qualche attimo di imbarazzato silenzio nel quale aveva cercato di scegliere le parole. "Puoi dirmi di cosa si tratta?"

"Ecco..." la ragazzina dai capelli blu iniziò a giocherellare con le dita delle mani. Sembrava che non fosse molto sicura di cosa dire. "Beh... come posso spiegartelo, è una cosa un pò complicata... senti, forse è meglio che andiamo in camera mia, così ti faccio vedere tutto..."

Sho corrugò la fronte: per qualche motivo, i suoi sospetti del giorno prima erano stati acuiti dal modo di fare piuttosto misterioso della sua amica. "Ehm... va bene, nessun problema... se mi mostri di cosa si tratta, magari capisco prima..."

Con un sospiro, Yurika cominciò a dirigersi verso le scale che portavano al primo piano, e fece cenno a Sho di venirle dietro. "D'accordo... seguimi, e vediamo se puoi darmi una mano... anche se temo di no..."

"Se è come penso io, allora ci ho capito quanto te... assolutamente nulla!" mormorò tra sè il ragazzino, seguendo la sua amica sulla rampa di scale. Mieko, trattenendo una risatina divertita, si fiondò dietro Sho, pedinando la sorella e il suo amico mentre questi si dirigevano verso le camere da letto.

Yurika alzò gli occhi al cielo, sospettando il motivo per cui la sorellina li stava seguendo così interessata. Dopotutto, era una cosa che faceva SEMPRE, quando lei e il suo amico si incontravano a casa sua... "Mieko-oneechan, guarda che bastiamo io e Sho per dare un'occhiata al mio computer! Non serve che tu ci stia appiccicata come una zecca!"

"Ma io vi devo tenere d'occhio!" rispose prontamente la più piccola delle due sorelle, con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro. "Lo sai che mamma e papà non vogliono che tu ti baci con qualche ragazzo prima del fidanzamento ufficiale!"

Una libellula morta, giunta da chissà dove, cascò in testa a Sho prima di spiaccicarsi per terra. Per qualche motivo, il ragazzino sentì un impellente bisogno di prendere a craniate il muro. Ma PERCHE' oggi tutti si sentivano obbligati ad insinuare che tra lui e la sua amica ci fosse qualcosa di più!? Loro erano amici, si trovavano bene assieme, punto e basta!

A giudicare dalla nube temporalesca che apparve all'improvviso sopra la testa di Yurika, la ragazzina dai capelli blu sembrava pensarla allo stesso modo.

"Mieko-chan..." ringhiò Yurika con tono minaccioso e i denti trasformati in zanne triangolari, stringendo i pugni mentre una venuzza pulsante le appariva sopra la testa. "...visto che sei la mia sorellina e ti voglio TANTO bene, ti do due secondi e mezzo per sparire prima che ti afferri e ti faccia fare bungee jumping senza elastico dal tetto di casa!"

"Ah, ahhh! Ho ragione io! Sho e Yurika si amano! Sho e Yurika si amano!" canticchiò la bambina mentre si fiondava giù per le scale, assicurandosi di usare la sua tonalità più stridula ed irritante. Sho la guardò esterrefatto scendere con un agile balzo dagli ultimi tre gradini, e scomparire nella sala da pranzo per salvarsi dalle ire della sorella maggiore, che dal canto suo era rimasta là, a guardare inferocita la porta dietro la quale Mieko si era rifugiata.

"Un giorno o l'altro mi farà impazzire..." mormorò la ragazzina dai capelli blu, sbattendosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa. "Non capisco perchè tutti, e dico tutti, attorno a noi si siano fatti questa strana idea che noi due ci fidanzeremo... voglio dire, è una cosa assurda, no?"

"Appunto! E' quello che dico sempre anch'io! Noi siamo amici... okay, grandi amici... e basta! Non è così?" rispose Sho, alzando le spalle. Ormai, i due amici erano arrivati alla camera di Yurika e Mieko. "Allora, Yurika-chan, qual è questo problema con il computer di cui mi volevi parlare?"

"Adesso ti faccio vedere..." rispose lei, aprendo la porta della sua camera e permettendo di vederne l'interno. Si trattava di una stanzetta confortevole e pulita, come anche il resto della casa, con due letti a castello nell'angolo più a destra, un armadio, peluche di vari tipi disposti ordinatamente su delle mensole attaccate al muro, e una scrivania sul lato opposto ai due letti, sulla quale spiccavano un PC acceso con lo schermo in protezione, alcuni libri scolastici, e una divisa da judo bianca, meticolosamente ripiegata, con una cintura gialla appoggiata sopra. Prima che Sho potesse chiederle qualcosa, Yurika si diresse verso la sua scrivania, allungò una mano dietro al computer, e prese qualcosa...

"Ecco, Sho-kun, guarda... il problema è questo!" esclamò Yurika, voltandosi verso il suo amico ed estendendo verso di lui la mano con la quale teneva il misterioso oggetto. Non appena gli diede un'occhiata, Sho spalancò gli occhi e sobbalzò, trattenendo il respiro in un rantolo di sorpresa: i suoi sospetti erano stati confermati! In mano alla sua amica del cuore stava un piccolo oggetto vagamente simile ad un videogioco portatile, con lo schermo a cristalli liquidi in quel momento spento, e nessun bottone o comando visibile sulla superficie: non c'erano dubbi, era lo stesso strano oggettino che era uscito dal PC di Sho la sera prima!

Un indistinto sentimento di paura cominciò ad impossessarsi di Sho: ora la faccenda cominciava a farsi in qualche modo inquietante! Un centinaio di domande si avvicendarono nello spazio di pochi secondi nella mente del ragazzino. Cosa erano, una volta per tutte, quegli strani aggeggi? A cosa servivano? Da dove venivano?

"Ora... so che dirai che probabilmente sono un pò schizzata, ma..." riprese Yurika, interrompendo il flusso di pensieri di Sho e costringendolo a concentrarsi sulla situazione presente. "Beh, se ti chiedi da dove venga questo... questo... coso... ti rispondo che l'altro giorno, mentre stavo riordinando alcuni file del mio computer, mi sono ritrovata sul desktop quest'icona con scritto: 'DigiWorld', ci ho cliccato sopra... e poi non so esattamente cosa sia successo! C'è stato un lampo di luce accecante, non ho capito più niente per un istante... e quando ho riaperto gli occhi mi sono ritrovata questo sulla scrivania, e l'icona DigiWorld era scomparsa! Questo affarino è saltato fuori dal mio computer, capisci? Puoi credermi o non credermi, Sho-kun, ma ti giuro che... in qualche modo è successo proprio così!" Verso la fine del discorso, il tono della ragazzina dai capelli blu si era fatto molto più concitato: evidentemente, anche lei, come Sho, era in apprensione per questo inspiegabile fenomeno.

Sho rimase in silenzio per qualche istante, come ad elaborare quanto la sua amica gli aveva appena detto. Tuttavia, Yurika scambiò il suo silenzio per incredulità, e scosse la testa con un sospiro rassegnato. "D'accordo, d'accordo... capisco che tu non mi creda, è una storia troppo assurda! E allora lasciamo pure perdere..." iniziò a dire, senza nascondere una certa irritazione. Ma prima che potesse proseguire, il suo amico alzò una mano, chiedendole di aspettare.

"Un... un momento, Yurika-chan! Io non ho mica detto che non ti credo!" esclamò, infilando l'altra mano in tasca ed iniziando a cercare. Yurika sbattè gli occhi, chiedendosi cosa il suo amico stesse cercando in quella tasca, poi quasi sobbalzò quando lo vide estrarre da essa un oggettino assolutamente identico al suo!

"Che... che cosa? Anche tu..."

"In effetti, la stessa cosa è successa anche a me, ieri sera, nello stesso modo in cui è successa a te!" riprese Sho, mostrando all'amica lo strano oggetto. "Anch'io mi sono ritrovato sullo schermo questa icona chiamata DigiWorld, ho provato ad attivarla... ed ecco i risultati! E non ho ancora capito a cosa diamine dovrebbe servire! Non ci sono bottoni, pulsanti, comandi, custodie per le batterie, assolutamente niente!"

BIP BIP... BIP BIP... BIP BIP...

Un suono acuto proveniente dai due misteriosi congegni raggiunse le orecchie dei due amici, e gli schermi a cristalli liquidi cominciarono ad emettere dei raggi di luce bianca. Sho e Yurika, sorpresi da quell'inaspettata reazione, si portarono nuovamente gli strani oggetti davanti agli occhi, guardandoli per qualche secondo nella speranza di capirci qualcosa di più. "Eh? E adesso cosa succede? Perchè si sono messi a brillare?" si chiese Sho.

"Forse si deve al fatto che li abbiamo tenuti vicini?" azzardò Yurika, allontanando la faccia dallo schermo risplendente dello strano oggetto. Non si accorse nemmeno del fatto che, dietro di lei, lo schermo di protezione del suo computer stava iniziando a distorcersi, e delle strane onde concentriche erano apparse sulla sua superficie, come se fosse stato fatto d'acqua e qualcuno ci avesse gettato dentro un grosso sasso. Un attimo dopo, la scritta 'Windows 95' che presidiava il monitor iniziò a sfarfallare, e un rumore di caricamento giunse alle orecchie dei due amici.

"Huh? E adesso cosa...?" si chiese Sho, guardando oltre la spalla di Yurika. Un forte rumore di risucchio e un potente colpo di vento, che soffiava da dietro le sue spalle, lo investirono, strappando sia a lui che all'amica un verso di disappunto. Il panico stava iniziando ad impadronirsi dei due: più si andava avanti con quella storia, più cose strane accadevano! E in quel momento, entrambi cominciavano ad averne abbastanza!

"E adesso che cosa... ARGH! E quello che cavolo è?" strillò Yurika, voltandosi di scatto verso il suo PC e rimanendo incredula di fronte allo spettacolo che occupava il monitor: lo schermo di protezione era ormai completamente sparito, e le onde concentriche avevano creato, al centro dello schermo, un mulinello di colori febbrili che iniziò improvvisamente ad aspirare, nel tentativo di risucchiare quanto stava nella stanzetta, come un aspirapolvere gigante. I lunghi capelli blu di Yurika iniziarono ad ondeggiare selvaggiamente nella corrente di risucchio, andandole sugli occhi e coprendole la visuale. Alcuni fogli svolazzarono per la stanza. I piccoli dispositivi, da parte loro, stavano emanando sempre più luce, e il loro bip bip si era fatto sempre più incalzante. Stringendo i denti e cercando di non mostrare paura per quanto stava accadendo, Sho si schermò gli occhi con una mano per proteggerli dal vento impetuoso che sbatteva contro di essi, raggiunse la tastiera del computer e, senza riflettere, premette contemporaneamente i pulsanti Ctrl, Alt e Delete, nel tentativo di fermare quanto stava accadendo. Sfortunatamente, il computer non sembrò sentire i comandi, e il vortice che si era formato sullo schermo continuò a risucchiare.

"AAAAAHH!" urlò Sho, stringendo a sè il suo 'videogioco portatile' per puro riflesso condizionato. "Non... non capisco... il computer... non risponde ai comandi... qui sta succedendo un macello..."

Con sommo orrore, Yurika notò che il suo amico stava per venire risucchiato dal mulinello apparso sullo schermo. "S... Sho! Attento! Ti sta attreando verso... KYAAAAAH!!!!"

La forza di risucchio si intensificò di colpo, facendo perdere a Yurika contatto con il pavimento di legno levigato. La ragazzina, sempre con in mano lo strano aggeggio che aveva dato inizio a quella strana storia, venne trascinata di peso verso il suo computer dalla fortissima corrente, e andò a sbattere contro l'amico, che era riuscito in qualche modo ad afferrarsi alla scrivania. Con un grugnito, Sho mollò il suo appiglio, e vide la luce proveniente dallo schermo del computer intensificarsi improvvisamente, fino a coprire completamente i suoi sensi. Sentì il pavimento venire improvvisamente a mancargli sotto i piedi, e il suo corpo venire brutalmente sollevato e risucchiato nel vortice. Un lieve suono elettrico raggiunse le sue orecchie, e in qualche modo il ragazzino riuscì a capire di essere stato inghiottito dallo schermo del PC. Poi, tutto ciò che vide fu un'accozzaglia di colori rossi, gialli, viola... che si avvicendavano in frazioni di secondo davanti ai suoi occhi, e il suo urlo di terrore mentre precipitava nel vuoto venne soffocato dagli assordanti rumori del gorgo di luce...

L'ultima cosa che Sho riuscì a vedere prima di perdere i sensi, sopraffatto dalla miriade di sensazioni che lo assalivano da tutte le parti, fu la figura di Yurika che lo seguiva all'interno del vortice; e il suo urlo terrorizzato fu l'ultima cosa che Sho sentì...

...poi, tutto divenne nero.

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Al piano di sotto, la piccola Mieko, seduta al tavolino della sala da pranzo con la mano sul telecomando, intenta a cercare qualche programma interessante, notò il lampo di luce proveniente dalle scale, e sentì un suono che alle sue orecchie suonava come lo squillo di una sveglia digitale. Convinta che la sorella maggiore e il suo amico stessero facendo qualcosa di strano con il computer, alzò gli occhi al cielo e si rimise in piedi, appoggiando il telecomando al proprio fianco.

"Yurika-oneechan! Cosa state facendo voi due, lassù? State provando un altro di quei videogiochi strani che piacciono soltanto a voi?" domandò. Non sentendo risposta al cessare degli strani giochi di luce, scosse la testa e si diresse verso le scale. "Ma tu guarda... mi tocca fare loro la guardia... Hey, gente, io salgo su!"

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Plic...

Qualcosa di freddo e umido sulla guancia. Questa fu la prima sensazione che Sho provò dopo quella che gli era sembrata un'eternità di nero e silenzio. Una goccia di freddo liquido andò a schiantarsi contro il suo zigomo, restituendo un briciolo di coscienza alla sua mente intorpidita.

Plic... plic...

Ancora una volta quella sensazione: questa volta sulla fronte, poi sul mento. Un leggero brivido percorse le membra del ragazzino dai capelli neri, la cui visuale passò dall'infinito, opprimente nero dell'incoscienza ad un rosso monotono, che ben presto divenne un bianco accecante allorchè Sho recuperò abbastanza presenza di spirito da aprire gli occhi, anche se soltanto di poco. Ora, il sole batteva sul suo volto, strappandogli un grugnito di fastidio, e l'aria fresca della primavera spirava nelle sue narici e sul suo corpo.

"Ugh... che razza di sogno..." mormorò, sollevando pigramente una mano e ponendosela davanti al volto in un tentativo di proteggersi gli occhi. "Accidenti a questo sole... è sabato e vorrei godermi un'oretta in più di riposo... e invece niente! Bah, ora mi vesto e vado giù a preparare la colazione..."

Si interruppe, fermandosi a riflettere su quanto aveva appena detto. Per qualche strano motivo, aveva avuto un deja-vu: gli era sembrato di avere appena fatto quelle stesse cose, di aver appena pensato quelle stesse cose... appena un'ora prima. In effetti, ora si ricordava vagamente di essersi già svegliato quella mattina... mah, probabilmente era solo un sogno...

Lasciò cadere il proprio braccio al proprio fianco, aspettandosi di appoggiarlo sul morbido materasso del suo letto. Per questo motivo, rimase sorpreso quando il dorso della sua mano andò a colpire qualcosa di rigido ricoperto da un morbido strato di fili inumiditi. Sentì un lieve dolore alle nocche della mano, nulla di serio, ma servì allo scopo di allertarlo e fargli sospettare che qualcosa non andava prima ancora che si fosse svegliato del tutto. Finalmente, riabituatosi alla luce, il ragazzino aprì gli occhi, aspettandosi di vedere il bianco del soffitto della sua camera...

Beh, il bianco c'era. Peccato solo che si muovesse e ricordasse molto un gregge di pecore che si muoveva lentamente su un campo azzurro, intervallato qua e là da alcune macchie di verde collegate a dei rami alti!

"Huh? Ma cosa..."

Sho sbattè gli occhi un paio di volte, concentrandosi su ciò che stava apparendo davanti a sè. Solo in quel momento si rese conto dell'aspetto lanuginoso di quello che fino ad un attimo prima gli era sembrato il soffitto, e che ora finalmente gli appariva per quello che era: un cielo pieno di maestose nuvole bianche! I suoi sensi si riattivarono tutt'a un tratto, permettendo al ragazzino di sentire qualcosa di morbido e umido sotto il proprio corpo e la propria nuca, di percepire i teneri e freddi fili che gli accarezzavano le mani... e che quello che indossava non era affatto il pigiama! Finalmente sveglio, Sho scattò in piedi, dandosi un'occhiata allarmata tutt'attorno: dovunque si trovasse, quella non era certamente nè casa sua, nè casa di Yurika!

Fissò sbalordito quel panorama da foresta tropicale, rendendosi finalmente conto di essere sdraiato su un tappeto di erba alta bagnata di rugiada del mattino: attorno a lui si elevavano alberi dalle grandi foglie alti diversi metri, le cui fronde occultavano parzialmente il cielo sopra di loro. Fiori colorati e profumati si aprivano e si chiudevano tra gli arbusti bassi e i rami spezzati, e i tronchi e le rocce erano ricoperti di muschio smeraldino e rampicanti che il ragazzino non aveva mai visto prima di allora. Ogni tanto, qualche grossa farfalla colorata, o qualche insetto dalla forma strana, si posava sui fiori gocciolanti di rugiada, succhiandone il nettare. Era uno spettacolo altamente suggestivo, certo, ma in quel momento ammirare il panorama era l'ultima cosa a cui Sho, sempre più confuso ed impaurito, stava pensando! Quella situazione era reale! Non sapeva bene come questo fosse possibile, ma un attimo prima stava parlando con Yurika in casa della sua amica, poi avevano tirato fuori quegli strani oggettini usciti fuori dai computer, era successo qualcosa... lui e Yurika erano stati risucchiati in quella specie di vortice... ed ora eccolo lì!

"Un... un momento! Yurika! Dov'è finita?" esclamò allarmato, scattando in piedi. Le sue gambe intorpidite ci misero un pochino di tempo a recuperare sensibilità, ma quando ciò avvenne, Sho si mise immediatamente alla ricerca della sua amica. Fu solo allora che si rese conto di una cosa strana: non aveva addosso gli stessi vestiti che indossava un attimo prima, prima di finire risucchiato dal vortice di colori. La sua maglietta rossa era stata sostituita da una t-shirt a maniche corte bianca sul petto e sulle spalle, ma decorata con delle fiamme rosse e dorate sull'addome. I suoi pantaloncini corti erano ancora lì, ma ora erano diventati magicamente più ampi e di colore kaki, e presentavano due tasche in più, tenute chiuse con un bottone, sulle gambe. Indossava ancora scarpe da ginnastica, ma queste erano più moderne, con la suola alta, e di colore bianco, decorate con motivetti blu e gialli.

Dimenticandosi per un attimo della strana situazione in cui si trovava, Sho si fermò nel bel mezzo della radura erbosa e diede un'occhiata ai propri abiti. Quand'è che gli erano apparsi addosso? Lui non si era mai cambiato, e anzi non li aveva neanche, vestiti come quelli! Certo, non che gli dispiacessero... a dirla tutta, quell'inaspettato cambio di vestiti era stata, fino a quel momento, la cosa più positiva della giornata: aveva sempre desiderato vestirsi così... ma il fatto che quei vestiti gli fossero semplicemente... apparsi addosso... non lo faceva sentire per niente più tranquillo!

"Ugh... ragazzi, che mal di testa..."

Le orecchie di Sho si drizzarono al sentire la familiare voce di Yurika provenire da un cespuglio vicino a lui. Sollevando un lieve fruscio di foglie e rami, la ragazzina dai capelli blu si alzò in piedi sfregandosi gli occhi. Anche lei, Sho notò subito, indossava dei vestiti diversi, anche se portava ancora al collo la catenina dorata di poco prima: una t-shirt bianca, decorata con dei grecali blu sulle maniche corte e una scritta 'Caribbean' sul torace, che teneva annodata sul davanti in modo da lasciarsi la pancia scoperta; un paio di pantaloncini corti neri che le arrivavano al ginocchio, i cui fianchi erano solcati da delle strisce verdi con sopra inciso il simbolo della Nike; e un paio di sandali Birkenstock di colore azzurro scuro, senza calze. Dopo essersi riscossa dallo stordimento, Yurika si voltò verso Sho, guardandolo stupita. "Uh? Hey, Sho, ci sei anche tu! A proposito, quei vestiti da dove vengono? Non ricordo di averteli mai visti addosso..."

"E' quello che potrei chiederti anch'io..." rispose Sho seccamente. "E comunque, in questo momento, i vestiti sono proprio l'ultima delle nostre preoccupazioni! Perchè non ti dai un'occhiata attorno?"

I grandi occhi azzurri della ragazzina sbatterono un paio di volte per esprimere la sua perplessità. Poi, Yurika abbassò lo sguardo, e la mascella le cascò all'istante nel vedere il suo nuovo abbagliamento. "EEEHHH? E questo cosa... Cosa ci fanno su di me questi vestiti? Io non mi sono mai cambiata, e..." La sua testa si girò da una parte e dall'altra, osservando la lussureggiante vegetazione che la circondava, in un mosaico di mille colori sgargianti. "E... e... e come caspita abbiamo fatto a finire in mezzo alla foresta amazzonica, qualcuno me lo spiegaaaaaaa!?".

Yurika concluse la frase alzando gli occhi al cielo e lanciando un urlo impaurito, mentre dei grossi goccioloni stilizzati di sudore le scendevano dalla testa e andavano a spiacciacarsi sul terreno umido. Prima che Yurika potesse continuare con il suo attacco di panico, e forse attirare l'attenzione di qualche elemento indesiderato, Sho le arrivò vicino e le tappò la bocca con la mano. Pessima decisione.

"Abbassa la voce, Yurika!" le ingiunse Sho, parlandole sottovoce all'orecchio. "Non vogliamo certo ritrovarci con... AHIO!"

L'ultima esclamazione di Sho fu dovuta al fatto che Yurika, non gradendo per niente che il suo amico cercasse di farla stare zitta in quel modo, gli aveva affondato gli incisivi nel palmo della mano, costringendolo a ritirare il braccio!

"Ow! Ma che fai, brutta stupida? Mi hai fatto male!" esclamò il ragazzino scuotendo la mano indolenziata, e gettando un sguardo inferocito alla sua amica. Yurika incrociò le braccia sul petto e alzò il naso in aria tenendo gli occhi chiusi. "Hmph! Così impari a mettermi le mani addosso! Se volevi che tacessi, bastava dirmelo con calma!"

"Tsk... va bene, va bene... dettagli secondari! Ora, quello che ci importa di più è sapere dove accidenti ci troviamo!" tagliò corto Sho, notando con sommo fastidio i segnetti orizzontali che i denti di Yurika gli avevano lasciato sul palmo. "Di sicuro, non siamo a Tokyo... nè in altra parte del Giappone, se è per quello!"

Yurika alzò gli occhi al cielo, sorridendo tra sè. "Sho-kun, sei sempre stato un maestro delle ovvietà, ma credo che questa le batta tutte! Scusa, dove ti aspettavi che fossimo? Questa è una foresta pluviale! Cose del genere si trovano solo all'Equatore!"

"Era per iniziare da qualche parte..." rispose l'infastidito Sho, rimettendosi a posto gli occhialoni da pilota sulla testa. "Se solo ora trovassi qualcosa che ci permettesse di capire in quale continente ci troviamo, allora saremmo a posto... più o meno... ma ancora non capisco come abbiamo fatto ad arrivare fin qui da casa tua!"

"Ma è tutto molto semplice... non siete più sulla Terra!"

Una voce cristallina e dal tono innocente raggiunse le orecchie dei due amici, che si girarono allarmati... ma dietro di loro, stranamente, non videro nessuno. Che strano... eppure erano convinti di aver sentito una voce...

"Ehm... non dietro di voi, ragazzi... abbassate un pò lo sguardo..."

Lo sguardo di Sho si volse immediatamente verso il terreno al suo fianco, e colui che aveva parlato apparve finalmente ai suoi occhi stupiti: era la creatura più strana, più buffa e allo stesso tempo più tenera che gli fosse mai capitato di vedere: si trattava di un piccolo dinosauro, simile come conformazione fisica al noto Tyrannosaurus Rex, essendo un bipede dalla lunga coda, con tre dita artigliate su ciascuna zampa e una testa relativamente grande, dal naso pronunciato, tagliata quasi in due da una larga bocca piena di denti acuminati. Tuttavia, questo esemplare non era alto nemmeno la metà del pur basso Sho, e le squame che ricoprivano il suo corpo erano completamente bianche, come la neve, e lo facevano spiccare subito tra il verde della vegetazione. Inoltre, il suo fisico non era robusto come quello del famigerato re dei dinosauri, essendo più squadrato e decisamente più panciuto. I suoi arti anteriori non erano inoltre atrofizzati come quelli del suo parente più grande, e scendevano fin quasi a terra, contribuendo a rendere il suo aspetto ancora più goffo. Il piccolo dinosauro bianco era appena uscito dalla vegetazione, e si stava avvicinando a Sho guardandolo con i suoi grandi occhi celesti pieni di vita.

Sho, da parte sua, era sbigottito al punto che non riusciva a spiccicare parola. Riuscì soltanto a guardare, come ipnotizzato, il piccolo dinosauro che gli si avvicinava e gli sorrideva dolcemente, riprendendo a parlare con quella voce melodiosa che pure suonava molto strana, abbinata a quella creaturina. "Ciao, Sho! Finalmente ci incontriamo... non sai quanto tempo ho aspettato la tua venuta!"

"Tu... tu... tu sai il mio nome?" balbettò il ragazzino con gli occhialoni, puntando un indice tremante verso il piccolo rettile. Non si accorse nemmeno che, nella sua tasca, quello strano congegno che gli aveva dato tanti problemi emanava una strana luce iridata... "E... e che cosa sei? Una... una specie... di esperimento genetico?"

Il piccolo dinosauro bianco chiuse gli occhi, e il suo sorriso si allargò. "Ma è naturale che sappia il tuo nome! Io sono il tuo partner... ehm, e a proposito, cos'è un esperimento genetico? E' buono da mangiare?"

Vedendo gli sguardi esterrefatti di Sho e Yurika, che lo guardavano come se gli volessero chiedere se stava scherzando, e notando lo sciame di libellule che stava svolazzando attorno ai due ragazzi, la strana creatura decise di lasciar cadere la domanda. "Ehm... comunque... no, io sono un Digimon! E il mio nome è... SnowAgumon!"

"Un... Digi... mon?" balbettò Yurika.

"Sta per 'Digital Monster', Mostro Digitale!" rispose la buffa creatura bianca, senza scomporsi. "Siamo creature nate da dati computerizzati, a cui è stata data forma, vita e pensiero dai sogni, dai pensieri e dallecredenze di voi esseri umani! Semplice, no? Nel mio caso, i dati si sono configurati, grazie ai pensieri di tutti, secondo determinati parametri... e il risultato è il qui presente SnowAgumon, che ora vedete davanti ai vostri occhi!"

"Non ci ho capito granchè..." commentò Sho.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: SnowAgumon

Anche chiamato: YukiAgumon

Tipo: Rettile

Attributo: Anti-Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Little Blizzard

Piccolo ma potente, SnowAgumon può resistere senza problemi anche al freddo più rigido. Il suo attacco, Little Blizzard, consiste di una raffica di palle di neve che stordisce l'avversario.

 

"Hehehee... beh, sì, in effetti forse avrei dovuto essere più chiaro..." rispose SnowAgumon, grattandosi la testa con una zampa per esprimere il suo imbarazzo. "Ma almeno per adesso questo non ha importanza! Benvenuti a DigiWorld, il Mondo Digitale!"

Yurika e Sho si guardarono stupiti. Ma certo! Era lo stesso nome dell'icona che entrambi loro si erano trovati sul desktop del loro computer, e che aveva 'regalato' loro quello strano oggetto simile ad un videogioco portatile! Quindi, c'era chiaramente una connessione molto importante tra quell'oggetto e quello strano mondo... La ragazzina immerse una mano nella tasca dei suoi pantaloncini, e sentì un certo sollievo quando le punte delle sue dita afferrarono il misterioso oggetto. Sho aveva fatto la stessa cosa, e stava mostrando lo strano oggetto al piccolo dinosauro. "DigiWorld... è la stessa parola che io e Yurika-chan abbiamo visto sugli schermi dei nostri computer quando abbiamo ricevuto questi cosi... e sono convinto al cento per cento che siano stati sempre questi ad attivare quello strano vortice che ci ha risucchiati qua dentro! Quindi, SnowAgumon, non è che potresti dirci di cosa si tratta esattamente? E qual è il legame di questi strani oggetti con questo posto? Perchè il legame c'è, giusto?"

Il piccolo dinosauro dalle squame bianche strinse gli occhi, mentre Sho si inginocchiava vicino a lui e gli mostrava il dispositivo. Annusò il 'videogioco portatile' un paio di volte, e il sorriso sornione sul suo volto rettiloide si allargò per la gioia. "Certo che il legame c'è! Quello che hai in mano, Sho, è un Digivice, ed è il dispositivo che vi identifica per quelo che siete: due Digiprescelti!"

Altri termini dei quali i due ragazzi non avevano la più pallida idea. Sho sentiva che la sua pazienza cominciava a venire meno, e che non avrebbe tollerato un attimo di più di rimanere senza risposte! "Scusa se sono brusco, SnowAgumon, ma da quando io e Yurika siamo arrivati, cioè neanche due minuti fa, tutto quello che abbiamo sentito sono stati termini strani e concetti che non riusciamo ad afferrare! Perciò, potresti PER FAVORE spiegarci in maniera più semplice e diretta cosa sarebbe un Digiprescelto, cosa dovrebbe fare... e perchè noi due siamo arrivati qui?" esclamò, alzando leggermente la voce per l'irritazione.

Anche davanti ai toni poco cortesi del ragazzino, SnowAgumon mantenne un tono calmo e controllato. "E' tutto molto semplice! Un Digiprescelto è un essere umano che ha avuto il raro privilegio di entrare in contatto con il Mondo Digitale, ricevere un Digivice come quelli che portate voi, e avere un Digimon come partner per vivere innumerevoli avventure! Oddio, in realtà voi siete i primi due Digiprescelti in assoluto... ma non preoccupatevi, ben presto si aggiungeranno altri!"

"Un Digimon partner?!" esclamò Sho. L'ennesima sorpresa nel giro di pochi minuti. "Se non sbaglio... un attimo fa mi avevi detto che tu eri il mio partner... quindi questo significa che... che..."

"Che adesso io e te siamo legati indissolubilmente!" rispose SnowAgumon, strizzando uno dei suoi occhi celesti. "Io sarò tuo amico, ti seguiro e ti proteggerò per tutta la durata del tuo 'soggiorno' nel Mondo Digitale! Ora siamo compagni, Sho Kusanagi!"

Con queste parole, il piccolo dinosauro bianco si gettò addosso a Sho, circondandogli i fianchi con un caloroso abbraccio di gioia ed entusiasmo. Il ragazzino rimase sbalordito per un istante... ma, un attimo dopo, si ritrovò a ricambiare l'abbraccio. Non sapeva perchè, ma il suo istinto gli diceva che quel piccolo, innocente Digimon era sincero, e voleva davvero fare amicizia con lui. Un lieve sorriso si dipinse sul volto di Sho: era come se l'incontro tra lui e SnowAgumon fosse stato in qualche modo predestinato... certo, Sho non era uno che credeva nel destino, ma quella gli sembrava l'unica logica spiegazione della cosa. Per un attimo, Sho mise da parte la preoccupazione di trovarsi in un luogo sconosciuto, tutti i suoi dubbi e le cose che non aveva ancora capito... e abbracciò il piccolo dinosauro, sentendosi già legato a lui come ad un membro della famiglia. "E va bene, allora... siamo compagni, SnowAgumon!"

Il momento fu interrotto da Yurika, che toccò un paio di volte con l'indice la spalla del suo amico, facendolo voltare. "Ehm... scusate? Non vorrei interrompere questo momento di fraternità ed amicizia, ma... io, in tutto questo, cosa c'entro? Sho ha già un partner... e io cosa devo fare? Stare a guardare? Non mi sembra una cosa molto eccitante, non siete d'accordo?" chiese con tono sarcastico.

Interrompendo il loro abbraccio, Sho e SnowAgumon si voltarono verso la ragazzina dai capelli blu. I loro occhi erano rivolti alla sua spalla destra, o meglio sopra di essa, e stavano osservando qualcosa che stava scendendo lentamente e con leggerezza verso di lei. "Yurika-chan... io non ne sarei tanto sicuro... perchè non provi a dare un'occhiata alla tua spalla? Se quello è un Digimon, si intende..."

"La mia... spalla?" ripetè Yurika, voltando la testa. Prima a sinistra, dove non vide nulla. E poi a destra, arrivando faccia a faccia con una buffa creatura che stava scendendo dal ramo di un albero sovrastante, appesa ad un filo di diafana seta bianca: era una buffa larva che ricordava per certi versi un bruco e per altri un millepiedi, lunga come l'avambraccio di un essere umano adulto e il cui esile corpo era diviso in numerosi segmenti e coperto da una corazza chitinosa gialla, decorata sul dorso da righe nere, spezzate alle due estremità, che assomigliavano a dei fulmini stilizzati. La testa, piuttosto grande rispetto al corpo, non aveva occhi, e presentava piuttosto un paio di antenne a forma di frusta sulla sommità del cranio, oltre ad un paio di mandibole verdi-azzurrine a forma di becco, oltre che altri due segni neri a forma di fulmine dove gli occhi avrebbero dovuto essere. Aveva sei paia di zampe, delle quali le prime tre erano dotate di piccoli artigli neri, e le ultime tre di ventose, e la sua coda terminava con un pungiglione nero lungo quanto un dito. La strana creaturina vermiforme si fermò a pochi centimetri dal volto di Yurika e, dopo averla 'guardata' negli occhi per qualche istante, aprì le mandibole e la salutò.

"Ciao, Yurika! Benvenuta a DigiWorld!" disse, semplicemente, con una vocetta acuta e nasale.

Per qualche secondo, Yurika restò ferma, a guardare con occhi sgranati il Digimon insetto che ondeggiava, in maniera francamente piuttosto inquietante, a pochi centimetri dal suo viso. Sho e SnowAgumon, seduti per terra pochi metri più in là, osservavano la scena, chiedendosi quale sarebbe stata la reazione di lei...

Alla fine, Yurika sorprese tutti: afferrò il Digimon simile ad un bruco, staccandolo dal suo filo di seta, e lo abbracciò stretto, come un orsacchiotto di peluche!

"Oh, santo cielo... QUANTO SEI CARINO!" strillò a squarciagola, dei cuoricini rosa stilizzati apparvero tutt'attorno a lei, mentre l'esterrefatto Digimon insetto passava dal giallo vivace ad un comico blu asfissia, e le sue antenne si drizzarono spasmodicamente sulla sua testa! Un grosso gocciolone di sudore scese lungo la fronte di Sho: la sua amica stava coccolando quello strano insetto vermiforme come un cucciolo o un gattino. E lui che si aspettava che si mettesse a urlare dallo schifo! SnowAgumon, dal canto suo, sembrava essere contento di come si fosse evoluta la situazione.

"Hey, Sho! Mi sembra che la tua amica sia molto entusiasta riguardo al suo partner!" disse, sorridendo da un orecchio all'altro.

"Già... anche troppo..." rispose il ragazzino, notando il povero Digimon insetto che zampettava per liberarsi dall'abbraccio di Yurika. Finalmente, la ragazzina dai capelli blu allentò la presa, permettendo al suo partner appena conosciuto di respirare, e lo tenne in braccio, grattandogli la nuca con una mano. "E così... tu sei il mio compagno Digimon? Non sai quanto sono contenta di conoscerti... Lo sai che ti trovo davvero simpatico? Sono sicura che diventeremo ottimi amici!"

"Beh... hanf... posso... immaginarlo comunque... hanf... quanto sei contenta... a momenti soffocavo!" mormorò il bruco giallo, riprendendo fiato dopo la stretta soffocante. Poi, si diede una rapida scrollata e si rimise a posto, scuotendo le lunghe antenne con aria vanitosa. "Oh... e hai detto che sono simpatico? Troppo gentile! Beh, che posso dire, modestamente sono uno che sa trattare con gli altri... oh, e il mio nome è Kunemon! Piacere di conoscerti, Yurika Kagura!"

"Piacere mio!" rispose lei, con un largo sorriso. "Kunemon, eh? Ti si addice, come nome!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Kunemon

Tipo: Larva

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Rolling Thread

La forma di base di buona parte dei Digimon insetto. Questa larva, piccola ma molto combattiva, può arrotolarsi a palla per andare a schiantarsi contro i suoi avversari. Essendo ancora ad uno stadio evolutivo basilare, tuttavia, non dispone di veleno.

 

"Ma ora che sono state fatte le dovute presentazioni..." riprese Sho, guardando negli occhi SnowAgumon. "...c'è un'altra domanda che vorrei fare: hai detto che noi due siamo Digiprescelti, giusto? Ma quello che non sappiamo è... che cosa dobbiamo fare qui? Come mai siamo stati catapultati in questo strano mondo, e vi abbiamo ricevuto come partner? E poi... siamo noi gli unici?"

"Beh, aspettavo che ci facessi questa domanda, Sho..." rispose SnowAgumon, abbassando un pò la testa. I due amici notarono subito che il suo tono festoso ed entusiasta si era un pò intristito, e si preoccuparono di non aver detto qualcosa di inopportuno. "Allora, innanzitutto devo dirvi che, no, voi non siete gli unici Digiprescelti: altri tre ragazzi, provenienti da altre parti del mondo, stanno per ricevere un Digivice e per entrare a DigiWorld... ma loro li conoscerete più avanti! Per quanto riguarda il motivo per cui siete stati chiamati qui, beh..." Il piccolo dinosauro prese un profondo respiro, preparandosi a comunicare la notizia più sgradevole ai suoi nuovi amici umani. "Il Mondo Digitale ha bisogno del vostro aiuto. Secondo la leggenda che si tramanda nel nostro mondo da quando esso è nato, i Digiprescelti, e i Digimon loro assegnati come partner, sono gli unici in grado di salvare DigiWorld in questo momento di grave pericolo."

Yurika sbattè gli occhi, confusa, e si guardò attorno. L'atmosfera era ancora calma e rilassata, i raggi del sole filtravano dolcemente tra le fronde degli alberi, illuminando il colorato sottobosco, e i soli suoni che si sentivano erano quelli dolci e rilassanti della foresta: il canto degli uccelli, la brezza tra i rami... "Come? Il Mondo Digitale starebbe attraversando un periodo di crisi? Eppure... questo posto è così calmo e tranquillo... non vedo nulla che non vada qui attorno!"

"Ma le apparenze possono ingannare, Yurika..." disse Kunemon, sospirando. "Questo posto può sembrarti tranquillo, ma anche qui, i Digimon malvagi si aggirano in cerca di preda..."

Il Digimon larva venne interrotto da un brusco fruscio proveniente da un cespuglio alla destra del gruppetto. Allarmati, tutti voltarono lo sguardo in quella direzione, giusto in tempo per vedere qualcosa che si muoveva tra la vegetazione, e due paia di occhi rossi e malevoli, appartenenti ad altrettante figure nascoste dalla vegetazione che si avvicinavano minacciosamente. Qualche secca risata gutturale provenne dalle creature nascoste dal fogliame, che avevano individuato i due Digimon e i loro amici umani, e già pregustavano una facile vittoria...

Sho scattò in piedi e si mise tra SnowAgumon e le due misteriose creature, pronto a difendere il suo nuovo amico con il suo stesso corpo. Al suo fianco, Yurika fece la stessa cosa per Kunemon, e si mise in guardia come era abituata a fare durante le sue lezioni di judo, spostando il proprio peso sulle gambe e cercando di stabilizzarsi. I due ragazzini deglutirono nervosamente, ma si costrinsero a mantenere la calma. Qualunque cosa fossero quei due loschi figuri, stavano minacciando i loro partner, e loro due non avevano nessuna intenzione di lasciarli fare! Obiettivamente, ragionando a freddo, sia Sho che Yurika trovavano un pò strano quello che stavano facendo... davvero si stavano esponendo personalmente per salvare due creature... due Digimon... di cui fino a pochi minuti prima non sospettavano neanche l'esistenza? Eppure, sentivano che era la cosa giusta da fare. Il tempo non contava, in quella situazione: avevano subito sentito affinità con quelle buffe creaturine, e già in quei pochi minuti erano riusciti a forgiare un legame di fiducia. Ora, era loro dovere proteggerli... anche se non avevano idea di come fare...

"E mi sa che questi Digimon malvagi di cui parlavate ci hanno trovato..." mormorò Sho, tenendo stretto il suo Digivice. Ma prima che i due ragazzini potessero tentare qualsiasi cosa, i loro amici digitali scivolarono in mezzo alle loro gambe, e si posero loro di fronte ai misteriosi assalitori, con grande sorpresa, e preoccupazione, di Sho e Yurika!

"SnowAgumon!" esclamò Sho, vedendo il piccolo dinosauro mettersi in guardia e prepararsi ad affrontare i due individui misteriosi.

"Kunemon! Cosa stai facendo? Non puoi farcela contro quelli!" fece eco Yurika. I due Digimon non sembrarono curarsi degi avvertimenti dei loro partner umani, ed indietreggiarono leggermente per vedere meglio che cosa stava uscendo dal sottobosco.

"Sho... Yurika... non preoccupatevi per noi! E' nostro compito proteggervi!" mormorò SnowAgumon, corrugando la fronte alla vista della piccola figura umanoide dagli occhi iniettati di sangue che stava uscendo dai cespugli.

"Ora avrete un piccolo assaggio delle forze oscure che minacciano la pace di DigiWorld..."

 

CONTINUA...

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Note dell'autore: E il Capitolo 2 è completato! Allora, che ve ne è sembrato dell'arrivo a DigiWorld dei primi due eroi? E' già il momento di combattere, ma contro cosa? E dove saranno gli altri tre ragazzi che dovranno affrontare questo viaggio assieme a Sho e a Yurika? Ogni risposta a suo tempo... intanto, nel prossimo capitolo, assisteremo al primo combattimento di SnowAgumon e Kunemon!

Mi rendo conto di aver scelto un Digimon un pò inusuale, per Yurika... che vi devo dire, Kunemon e le sue evoluzioni (che vedrete più avanti nella storia, anche se non rispetteranno in tutto e per tutto la linea evolutiva ufficiale...) mi sono sempre piaciute, nonostante io per gli insetti provi una repulsione e un terrore incredibili! E ho assegnato a lei questo partner digitale per sottolineare il fatto che (immagino l'avrete visto) non è esattamente la classica ragazzina silenziosa e tranquilla... Per Sho, che è un personaggio più stereotipato, ho preferito un Digimon più tradizionale, con una linea evolutiva (la vedrete in seguito) abbastanza prevedibile. A proposito, il nome Kunemon deriva da 'kune-kune', che è il verso onomatopeico con cui i giapponesi indicano i passi del bruco. Non mi risulta che i bruchi facciano molto rumore quando si muovono, ma tant'è...

Molto bene, ora tocca al capitolo 4 di Invasion! Restate sintonizzati... e commentate, mi raccomando!

 

Justice Gundam

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Capitolo 3
*** La missione dei Digiprescelti ***


Digimon Zero-03

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Amici e amiche fan di Digimon, ben ritrovati al consueto appuntamento con la mia storia! Vedo che i miei Digiprescelti originali sono stati accolti abbastanza favorevolmente dagli appassionati, e la cosa non può che farmi piacere! In questo capitolo, assisteremo alla prima battaglia tra Digimon del mio prequel, Sho e Yurika verranno a conoscenza della loro missione nel Mondo Digitale, e si metteranno a cercare i loro tre compagni, e... ma no, non è il caso di svelare altro! In fondo, abbiamo un bel capitolo che non aspetta altro che essere letto...

Sho: Ma prima, dobbiamo rispondere ad alcune recensioni, e partiamo subito con la prima persona che ha recensito questa storia, la nostra amica HikariKanna! Ugh... (diventa rosso) qui abbiamo qualcun altro che pensa che io e Yurika dovremmo... sigh... okay, lo dico una volta per tutte: io e Yurika siamo AMICI! AMICI! Avete capito? Tutto chiaro? Non c'è niente tra noi! Nulla di nulla! Amici e basta! >_<

Justice: Sai, anche Takato e Juri hanno iniziato come amici... ^_^

Sho: Ehm... okay, okay, non impegoliamoci su certi discorsi! Beh, che SnowAgumon ti ricordi qualcuno... era scontato, in effetti lo scopo era proprio quello! E per quanto riguarda il Digimon di Yurika... come hai detto tu e l'autore, è stato scelto quel tipo di Digimon per sottolineare la sua diversità caratteriale! Gli altri bambini prescelti si vedranno più avanti, e uno di loro entrerà in scena già nel prossimo capitolo... e se saremo un gruppo affiatato, lo si vedrà più avanti!

SnowAgumon: Ringraziamo anche TopoMouse per la sua recensione, e ci auguriamo che il resto della storia si rivelerà altrettanto interessante. Quell'ultimo Digimon non aveva bisogno di presentazioni, eh?

Justice: Grazie a KillKenny per le sue recensioni entusiastiche, che mi fa sempre piacere sentire! I genitori di Sho ti ricordano quelli di Umi Ryuzaki, la Guerriera dell'Acqua di RayEarth? Beh, in effetti, ora che me lo fai notare, è vero... In realtà mi sono stati ispirati dai genitori di Netto Hikari / Lan Hikari, il protagonista dei videogiochi della serie 'Megaman Battle Network', ma è un dettaglio... oh, hai ricevuto la mia e-mail, giusto? Mi spiace per le modifiche che farò alla tua idea, ma credo siano necessarie...

Yurika: Hey, Driger! Mi fa piacere che trovi bella questa storia! L'idea del 'cambio di vestiti' è venuta all'autore per mantenere un pò di coerenza con le serie venute dopo di noi, Kunemon... beh, che ci posso fare? L'ho trovato carino! E poi, l'autore ha pensato che una ragazza che avesse paura degli insetti fosse un pò troppo "clichè"... (legge il resto della review e arrossisce di colpo) E TRA ME E SHO NON C'E' ASSOLUTAMENTE NULLA! PUNTO!

Kunemon: Hehee... dite tutti così, voi protagonisti... ^_^

Yurika (voltandosi con un sogghigno malefico stile Yukino Miyazawa): Kunemon, lo sai che stai rischiando grosso, VERO? ^_^

Justice (sospirando): Sigh... me e le mie idee... non bastavano i personaggi ufficiali indisciplinati, ora mi ritrovo anche con quelli originali! E vabbè... ho voluto la bicicletta, e adesso pedalo! Ragazzi, rimandiamo a dopo le disquisizioni romantiche, e vediamo di darci da fare! Abbiamo uno scontro tra Digimon da sostenere!

Sho: Romantiche? Ma se ti dico che io e Yurika-chan siamo soltanto amici!

Justice: Hai usato '-chan', te ne sei accorto?

Sho (diventa ancora più rosso): Questo non significa NULLA!

Justice: Come preferite... ma ora facciamo spazio al terzo capitolo di Digimon Zero! Oh, e prima di lasciarvi alla lettura... vi informo che verranno menzionati in questo capitolo tre dei miei Digimon originali: Watchmon, WaruNezumimon, e Geryomon, i primi antagonisti principali del mio gruppetto di ragazzi prescelti! Buon divertimento!

SnowAgumon: Sho, cosa vuol dire '-chan'?

Sho: Anche tu, SnowAgumon? T_T

 

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Capitolo 3 - La missione dei Digiprescelti

Tutti, Digimon ed esseri umani, trattennero il fiato, nell'impaziente attesa di vedere cosa sarebbe uscito dai cespugli davanti a loro. Nessuno di loro osava emettere un fiato, per paura di far distrarre i due piccoli Digimon, e renderli facile bersaglio dei nemici misteriosi. SnowAgumon e Kunemon erano tesi al massimo, voltati verso le due paia di occhi malvagi che brillavano tra la vegetazione, e non si perdevano un solo movimento delle foglie. L'attacco poteva partire da un momento all'altro, e loro dovevano stare pronti... Ancora qualche istante carico di tensione, scandito dal fruscio delle foglie, e dalle sagome oscurate dei nemici che si muovevano nel sottobosco...

Poi, un rumore secco di rami spezzati ruppe l'innaturale coltre di silenzio, facendo fare un passo indietro per la sorpresa a tutti e quattro. Subito dopo, l'erba alta davanti ai ragazzi e ai loro partner si separò, spinta via da un paio di robuste mani verdi e artigliate, e una risatina gracchiante preannunciò l'arrivo di altri due Digimon, che si fecero avanti nella radura con aria minacciosa. Le ombre che occultavano il loro aspetto scomparvero sotto i raggi del sole che filtravano tra le cime degli alberi, permettendo a tutti di vederne l'aspetto.

"Hey, guarda un pò che strani quei due!" gracchiò il primo Digimon, indicando con lo sguardo Sho e Yurika. Si trattava di uno strano animale delle dimensioni di un cagnolino, dal corpo tarchiato e di forma ovale il cui dorso era ricoperto di una corta, ispida pelliccetta arancione interrotta qua e là da delle grosse creste nere uncinate che spuntavano dalla spina dorsale, percorrendola dalla base del cranio fin quasi al residuo di coda che si ritrovava. Il resto del corpo della creatura, compresi il muso, le zampe e il ventre, era giallo, e le sue robuste zampe erano palmate e dotate di artigli. La bocca della creatura le tagliava quasi in due il volto, e piccoli denti aguzzi fuoriuscivano dagli angoli delle quasi inesistenti labbra, in quel momento contorte in un sogghigno.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Gizamon

Tipo: Animale Acquatico

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Spiral Saw

Digimon anfibio dal carattere aggressivo e bellicoso. Di solito attacca in branchi, infilzando le vittime sulle creste acuminate che gli escono dalla spina dorsale. Si raccomanda cautela: è un Digimon molto imprevedibile.

 

"Non sono Digimon! Che cosa diamine saranno?" chiese Gizamon al complice che gli era in quel momento apparso al fianco: un umanoide verde dalle orecchie a punta e dallo sguardo feroce, grande a malapena quanto un bambino, dal corpo sgraziato malamente rivestito di una giacchetta marrone-beige senza maniche e un paio di pantaloni consunti dello stesso colore, legati in vita da una cintura. Aveva gli arti e la testa quasi troppo grandi per le sue dimensioni ridotte, con grandi mani e piedi dotati di lunghe unghie acuminate e posti alla fine di braccia e gambe muscolose, mentre i capelli rosso-arancioni erano pettinati selvaggiamente in una cresta che gli attraversava il cranio tagliandolo a metà e scendendo fin quasi alla nuca. Il Digimon verde sghignazzò a sua volta, mettendo in mostra due file di denti gialli e i canini inferiori ipersviluppati, e soppesò tra le proprie mani una grande clava di osso, avanzando minacciosamente verso Sho e Yurika.

"Heheheee... non importa! Ora ci divertiremo a farli correre un pò... loro e questi due nanerottoli che li accompagnano!" rispose il mostriciattolo verde, guardando obliquamente SnowAgumon e Kunemon che si paravano loro davanti.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Goblimon

Tipo: Orco

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Goblin Strike

Piccole creature maligne e codarde, probabile forma pre-evoluta di Ogremon, Fugamon, e altri Digimon di questo tipo. Sono deboli, ma molto feroci, e attaccheranno chiunque sembri loro più debole per puro divertimento.

 

Per niente impressionati dalle feroci creaturine che si avvicinavano a loro, SnowAgumon e Kunemon si misero in guardia, pronti ad accoglierli. Sho e Yurika, dietro i loro Digimon, osservavano come ipnotizzati la scena: si sentivano molto strani, ad essere difesi da esserini più piccoli di loro...

Finalmente, il silenzio fu rotto da Goblimon, che si avvicinò minaccioso a meno di un metro da SnowAgumon, e gli puntò contro la clava d'osso, continuando a sogghignare. "Tu togliti di mezzo, mezza cartuccia, se non vuoi che diamo una bella lezione anche a te e al tuo amico! Non avete nulla a che spartire con quelle strane creature, quindi vi conviene seguire il nostro consiglio!"

SnowAgumon corrugò la fronte, fissando dritto negli occhi il mostriciattolo verde che si avvicinava. Non aveva intenzione di farsi mettere i piedi in testa da quel prepotente, soprattutto se c'era in ballo la sicurezza del suo partner umano. "E se non volessimo seguirlo? Se avessimo qualcosa a che spartire con Sho e Yurika?Cosa avreste da dire voi?" lo sfidò.

"In questo caso..." ringhiò Goblimon, trattenendo un grugnito di disappunto davanti a qualcuno che non si faceva intimorire dalle sue minacce. "In questo caso credo che dovrò insegnarti come si deve rispondere a chi è più forte di te!"

Queste parole fecero perdere la pazienza a Yurika, che si fece avanti e puntò l'indice verso il goblin, parlandogli severamente. "Hey, piccoletto! Cos'è tutta questa prepotenza, eh? Credi di essere un tipo tosto? Uno che ci sa fare? Beh, non devi esserlo, visto che devi mostrare i muscoli per avere una parvenza di rispetto dagli altri!"

L'altro Digimon nemico, Gizamon, si voltò verso la ragazzina dai capelli blu, sghignazzando divertito mentre le punte ricurve e acuminate lungo la sua schiena scintillavano minacciosamente. "Oh, ma guarda... abbiamo un duro in gonnella qui! Stiamo già tremando dalla paura!"

"Guarda che non stiamo scherzando!" esclamò Sho, mettendosi a fianco della sua amica. Quei due mostriciattoli vigliacchi gli avevano dato sui nervi, e non poteva certo permettere che pensassero di avere di fronte dei rammolliti! "Voi mi sembrate i classici bulletti che si dano tante arie quando si trovano davanti qualcuno più debole. Ma contro chi è più forte di voi, come ve la cavereste, eh? Perchè non ce ne date una prova?" Con queste parole, il ragazzino si aggiustò gli occhialoni sulla testa e avanzò verso Goblimon, facendo schioccare le nocche delle mani. Il goblin verde lo guardò con gli occhi spalancati in un'espressione a metà tra l'incredulo e il divertito, evidentemente chiedendosi come mai quelli che ai suoi occhi apparivano come esserini ridicoli avevano il coraggio di sfidare lui e il suo complice. Ma prima che Sho e Yurika potessero continuare ad avanzare verso gli aggressori, SnowAgumon e Kunemon si misero di nuovo in mezzo, facendoli fermare di botto.

"Ma... SnowAgumon!" esclamò il ragazzino con gli occhialoni, facendo un passo indietro per la sorpresa. Il piccolo dinosauro bianco voltò leggermente la testa verso il suo nuovo amico e strizzò un occhio in segno di intesa.

"Lascia fare a me, Sho! Vedrai come le suoniamo a questi palloni gonfiati!" gli disse nella sua voce cristallina.

Goblimon gettò indietro la testa e scoppiò in una risataccia stridula prima di agitare la clava contro SnowAgumon, prendendo in giro il suo tentativo di resistenza. "Hahahaaa! Davvero? Voi le suonerete a noi? Voglio proprio vedere come..."

Improvvisamente, prima che il mostriciattolo potesse completare la frase, SnowAgumon gettò indietro la testa e prese fiato, poi spalancò le fauci puntandole contro Goblimon. Quello che accadde dopo lasciò Sho e Yurika a bocca aperta.

"Little Blizzard!" esclamò SnowAgumon, e dalla sua bocca uscirono, con la velocità e la potenza di dardi di balestra, tre solide palle di neve grosse come il pugno di un uomo, tutte dirette contro l'aggressore! Troppo impegnato a farsi beffe dei due ragazzi e dei loro Digimon, Goblimon non fece in tempo a schivare l'attacco, e le palle di neve si andarono a spiaccicare sul suo corpo, una in piena faccia, una sulla spalla e una sullo stomaco! Goblimon strillò per il disappunto e fece cadere la clava d'osso, poi indietreggiò barcollando e cercando di liberarsi il viso e gli occhi dalla neve con le mani artigliate, ma quel momento di incertezza fu più che sufficiente a SnowAgumon per attaccare ancora: il cucciolo di tirannosauro abbassò la testa e prese lo slancio, scagliandosi a tutta velocità contro Goblimon e centrandolo con una potente testata in pieno stomaco, che spezzò il contatto col terreno del mostriciattolo verde e lo fece volare, mandandolo a sbattere con la schiena contro un albero ad alcuni metri di distanza! Sho strinse un occhio quando il fragoroso schianto raggiunse le sue orecchie.

"Cavolo, SnowAgumon, ma tu sei parente di Gon?" chiese il ragazzino, osservando sbalordito Goblimon che si afflosciava a terra con gli occhi trasformati in spirali. "Mi fa sempre più piacere essere diventato tuo amico!"

SnowAgumon si limitò a spazzarsi la polvere di dosso con due brevi gesti della zampina anteriore, poi alzò lo sguardo verso il suo partner umano e strizzò un occhio in segno di intesa. "Ho fatto solo il mio dovere!"

Gizamon era rimasto a sua volta sbalordito davanti alla velocità e alla potenza inaspettata dell'attacco di SnowAgumon, e aveva impercettibilmente iniziato ad indietreggiare, fiutando che le cose si stavano mettendo male per lui. Ma il desiderio di rivincita ebbe presto il sopravvento su quello di scappare, e il mostriciattolo peloso riprese ad avanzare, digrignando i denti per la rabbia.

"Voi, mezze cartucce... come avete osato fare questo al mio compagno? Ora ve la vedrete con me!" ringhiò, acquattandosi e preparandosi ad attaccare con le lame dorsali. Ma prima che potesse fare una qualsiasi mossa, si ritrovò davanti il piccolo Kunemon, che gli balzò davanti agli occhi con il pungiglione sollevato come quello di uno scorpione.

"Fermo! Guarda che sono io il tuo avversario!" esclamò il bruco giallo con la sua voce ronzante. Le sue parole di sfida raggiunsero lo scopo di far perdere del tutto la calma a Gizamon, che si scagliò contro di lui ad una velocità insospettabile, eseguendo una semirovesciata a mezz'aria in modo da andare incontro a Kunemon con le punte sulla schiena. "Spiral Saw!"

"Oh, no! Attento, Kunemon! Spostati!" urlò Yurika, preoccupata per l'incolumità del suo nuovo amico. Senza scomporsi, il piccolo bruco eseguì un balzo all'indietro, contorcendo il proprio corpo in uno spettacolare avvitamento e togliendosi dalla traiettoria di Gizamon appena in tempo. Il mostriciattolo dal dorso affilato grugnì di rabbia quando le sue lame dorsali mancarono il bersaglio e si piantarono nel terreno umido, tracciando alcuni solchi. Poi, Gizamon atterrò sgraziatamente su un fianco, impiastrandosi di fango, e si dibattè rabbiosamente nel tentativo rimettersi in posizione e attaccare di nuovo, ma Kunemon non gli lasciò il tempo di farlo: il bruco, lanciandosi in avanti, eseguì una capriola, afferrò la propria coda con le mandibole e, trasformato in una ruota vivente, partì ad altissima velocità contro lo spiazzato Gizamon, alzando qualche schizzo di fango.

"Rolling Thread!" esclamò Kunemon mentre rotolava verso il suo bersaglio. Una frazione di secondo dopo, Gizamon venne colpito in pieno proprio mentre si stava rimettendo sulle quattro zampe! Un verso gracchiante di dolore e disappunto salì dalle larghe fauci del Rookie malefico, prima che Gizamon venisse scagliato rovinosamente a terra, mentre Kunemon rimbalzò sul suo bersaglio ed eseguì un altro paio di capriole a mezz'aria, per infine atterrare in piedi, sotto lo sguardo incredulo dei due ragazzi. Un battito di mani da parte di Yurika fece apparire un sorriso di soddisfazione sulle mandibole del bruco.

"Bravo, Kunemon! Gliel'hai fatta vedere, a quel buono a nulla!"esclamò la ragazzina, applaudendo entusiasta.

Sho fischiettò, esprimendo la sua ammirazione per l'inaspettata abilità di Kunemon. "Però... certo che anche il bruchino si difende bene!"

"Ugh... non... non penserete che finisca così, vero?" ringhiò Gizamon, scuotendo la testa per schiarirsela e alzandosi di nuovo sulle quattro zampe. Il perfido Digimon non era ancora disposto ad abbandonare, per quanto la battaglia stesse chiaramente volgendo a suo sfavore.

A rispondergli pensò Kunemon. "In realtà non lo penso... Rolling Thread!"

Ripetendo quasi allo stesso modo la mossa di prima, Kunemon si trasformò in una ruota e rotolò verso Gizamon che, ancora stordito dall'attacco di prima, non fece in tempo a difendersi, e venne raggiunto di nuovo, proprio in mezzo agli occhi! Questa volta, la bestiolina acquatica non resistette all'impatto e venne trascinata nel fango per alcuni metri, prima di fermarsi e scivolare al suolo priva di sensi. Con un'altra spettacolare acrobazia aerea, Kunemon atterrò nel punto da cui era partito e puntò una delle sue lunghe antenne verso l'avversario battuto, sorridendo con aria canzonatoria.

"...perchè pensavo che finisse così, e infatti avevo ragione!" commentò Kunemon, terminando la frase di prima.

Il duello era finito, e i due Digimon aggressori erano stati sconfitti.

"Ce l'avete fatta! Siete stati straordinari!" esclamò Sho, stringendo i pugni davanti a sè e correndo a festeggiare SnowAgumon per la sua vittoria. Il piccolo dinosauro bianco accettò con gioia l'abbraccio del ragazzino, mentre Yurika prendeva in braccio Kunemon e gli sorrideva con malcelato orgoglio.

"Hey, Kunemon, belle mosse! Quel sacco di pelo prepotente non ha visto neanche cosa lo ha colpito!" si congratulò la ragazzina dai capelli blu, tenendo il suo Digimon sollevato all'altezza del viso e dando un'occhiata sprezzante allo stordito Gizamon, che era disteso a terra vicino a Goblimon. Il bruco giallo sfoderò un altro, largo sorriso, e rispose alla sua partner. "Modestamente, me la cavo... e fargli abbassare le arie è stato un vero piacere!"

"Hehehee... Su questo siamo perfettamente d'accordo, Kunemon! Anch'io mi sono divertito a sistemare quel Goblimon!" cinguettò SnowAgumon dall'abbraccio nel quale Sho lo aveva afferrato. Poi il piccolo dinosauro, facendosi più serio, alzò lo sguardo verso il ragazzino con gli occhialoni e riprese il racconto che era stato interrotto dall'arrivo dei due aggressori.

"Ecco, Sho... Yurika... quelli che ci avete appena visto combattere erano soltanto un piccolo esempio di quanto sta accadendo nel Mondo Digitale, e soltanto due pedine delle forze malvagie che ne stanno minacciando l'equilibrio. DigiWorld era, fino a poco tempo fa, una terra di pace, dove noi Digimon convivevamo in armonia gli uni con gli altri, ma ora..." SnowAgumon abbassò tristemente lo sguardo verso il terreno. "...ora sempre più Digimon stanno diventando cattivi e violenti, e questo mondo sta precipitando sempre più nel caos con ogni giorno che passa. Quelli di noi che sono riusciti a salvarsi dalla pazzia dilagante hanno provato ad opporsi al potere malvagio che sta dietro a tutto questo... ma nessuno finora c'è riuscito: chi ci ha provato, o non è più stato rivisto... o è stato rivisto poco tempo dopo, tra le fila dei Digimon malvagi. Se continua così, molto presto il Mondo Digitale sarà al collasso."

Sho e Yurika avevano ascoltato attentamente il racconto del piccolo dinosauro, e sul volto della ragazzina era evidente l'apprensione che provava. Sho dava meno a vedere i suoi sentimenti, ma dentro di sè avvertiva lo stesso orrore ed incredulità della sua amica. A sentire le parole di SnowAgumon, il Mondo Digitale doveva essere un luogo meraviglioso prima del disastro che ora minacciava di distruggerlo... per quale motivo qualcuno avrebbe voluto distruggere un posto così bello? Che vantaggio ne poteva trarre? In ogni caso, era una cosa infame, che in qualche modo doveva essere fermata...

"Sì, ma come?" si chiese tra sè, facendo un lungo sospiro. "Io e Yurika-chan... siamo soltanto dei bambini umani che ora vedono questo 'Mondo Digitale' per la prima volta. Perchè allora siamo qui, e come possiamo salvare il Mondo Digitale dalla distruzione di cui parla SnowAgumon? Accidenti, la situazione è quantomeno brutta... non abbiamo la minima idea di quello che dobbiamo fare!"

La voce incredula e indignata di Yurika riportò Sho alla realtà. "Volete dire che questo mondo... e tutti gli esseri che lo abitano... stanno per essere distrutti? Ma... ma è una cosa folle! Solo un pazzo furioso vorrebbe distruggere un posto così bello..."

Kunemon annuì con aria mesta e arrabbiata al tempo stesso, e la sua voce, quando iniziò a parlare, era incrinata dal rancore. "Hai ragione, Yurika... E la colpa di tutto questo è soltanto sua!"

Sho sbattè gli occhi. "Sua? Scusa la pignoleria, Kunemon, ma... sua, di chi?"

"Uno degli esseri più crudeli e spregevoli che il Mondo Digitale abbia mai visto, il perfido Watchmon!" ringhiò SnowAgumon, anche lui con lo stesso cipiglio rabbioso del suo amico insetto. "E' colpa sua se i Digimon stanno impazzendo e stanno iniziando a comportarsi come animali feroci! Non sappiamo esattamente come abbia fatto o quale sia il suo obiettivo finale, ma ha già radunato presso di sè un nutrito esercito di Digimon malvagi, le cui fila si ingrossano ad ogni giorno che passa! Noi Digimon... abbiamo tentato in tutti i modi di fermarlo, ma è stato tutto inutile! Lui e i suoi servitori... sono troppi, e troppo forti!". Il piccolo dinosauro concluse la frase scuotendo desolatamente la testa, e una lacrima brillò per un istante nei suoi occhi celesti.

Quell'immagine, quel velo di disperata tristezza che aveva attraversato per un attimo lo sguardo del piccolo dinosauro fecero provare a Sho una sensazione terribile, quasi dolorosa, nel proprio petto. In quella singola lacrima, trattenuta con dignità dal piccolo rettile, era contenuta tutta l'angoscia che SnowAgumon provava per il suo mondo e per i suoi amici, ora in pericolo a causa di un pazzo criminale di nome Watchmon. Una parte di Sho voleva fare coraggio a SnowAgumon, dirgli qualcosa... qualsiasi cosa, non importa quanto scontata o banale... per consolarlo... ma un'altra parte, una piccola voce testarda all'interno della sua anima, gli impose di non lasciar trapelare i propri sentimenti. Sho Kusanagi non poteva fare il sentimentale, per rimediarci una figura da stupido!

"Tuttavia..." riprese Kunemon. "...resta comunque una possibilità per questo mondo. Fin da quando il Mondo Digitale è esistito, si tramanda una leggenda... secondo la quale, nei momenti di massimo pericolo per DigiWorld, alcuni ragazzi del vostro mondo riceveranno un Digivice, come quelli che avete voi adesso..." indicò con l'antenna i piccoli oggetti, simili a videogiochi elettronici, che i due ragazzini tenevano fissati ai pantaloncini. "...e riceveranno ognuno un Digimon come partner. Dice questa leggenda, che quando gli esseri umani e i Digimon loro assegnati uniscono le forze e lavorano assieme, in sintonia, possono dare vita ad un potere quale non si era mai visto prima, grazie al quale potranno sconfiggere le forze del male e riportare la pace nel Mondo Digitale. E voi, Sho e Yurika... voi fate parte di questo gruppo di prescelti, e noi siamo i Digimon a voi assegnati!"

Yurika si slacciò il Digivice dai pantaloncini e lo guardò assorta per qualche istante, prima di fare un'altra domanda ai due Digimon. "Io... sono anche disposta ad aiutarvi... a fermare le forze del male che vogliono distruggere DigiWorld, ma... c'è ancora qualcosa che mi è poco chiaro... voglio dire, perchè io e Sho-kun? Che cosa abbiamo noi di tanto eclatante? Noi siamo dei comunissimi bambini terrestri, come ce ne sono milioni sul nostro pianeta! Non poteva essere qualcun altro, più abile, più intelligente... più... qualsiasi cosa... di noi?"

"Non sottovalutate il vostro potenziale, ragazzi!" rispose SnowAgumon, alzando lo sguardo verso i due ragazzi. "Se i Digivice hanno scelto voi, un motivo c'è, anche se potrebbe non apparire chiaro fin da ora. Come abbiamo già detto, l'unione di un Digiprescelto con il Digimon a lui assegnato può generare un potere... praticamente illimitato! Ma per fare questo, è necessario che l'intesa tra i due sia salda... in quanto questo potere viene generato dai sentimenti e dalle qualità di ciascuno di noi! Se siete stati scelti voi, è perchè i Digivice... o chi per loro... sapevano che voi, e soltanto voi, potevate veramente raggiungere questo grado di amicizia e fiducia con ciascuno di noi Digimon. Altri non sarebbero riusciti a fare la stessa cosa!"

Sho si slacciò a sua volta il Digivice dalla cintola e lo tenne in mano, guardandolo da una parte e dall'altra. Un sorriso ironico increspò le sue labbra, al pensiero che fino a pochi minuti prima lo aveva considerato niente più che un inutile aggeggio elettronico... e ora, quel piccolo oggetto gli aveva aperto le porte verso una grande avventura! Senza bisogno di riflettere ulteriormente, Sho Kusanagi aveva preso la sua decisione: aveva incontrato un nuovo amico, e si era reso conto di quanto soffriva per quello che stava accadendo al suo mondo... aveva visto con i suoi occhi un esempio delle forze malvagie che stavano portando scompiglio in quella terra fantastica... non c'era bisogno di altri elementi. La sua decisione era presa.

"Quand'è così... SnowAgumon, conta pure su di me!" esclamò Sho, stringendo il pugno e guardando SnowAgumon dritto negli occhi, un'espressione di grande coraggio e determinazione stampata sul volto. "Se il mio compito è quello di affiancarti per salvare questo mondo dalla distruzione totale... allora lo accetto, senza condizioni!"

I grandi occhi celesti di SnowAgumon si spalancarono alla notizia, e il piccolo dinosauro si gettò nuovamente addosso al suo partner avvolgendolo in un energico abbraccio e facendogli quasi perdere l'equilibrio. "SIIIII'! Grazie, Sho, sapevo di poter contare su di te! Sono così felice che tu abbia accettato!"

"Argh! Attento, SnowAgumon, mi stai facendo cadere!" esclamò Sho, cercando in qualche modo di rimanere in piedi sotto il peso inaspettato del suo partner.

"Allora, Yurika, tu cosa dici?" chiese Kunemon, rivolto a Yurika che osservava assorta la coppia di amici. "Accetterai anche tu?"

La ragazzina dai capelli blu, sulle prime, sembrò non aver neanche sentito la domanda. Rimaneva là, con lo sguardo fisso sul suo amico e su SnowAgumon, e sembrava chiedersi se davvero sarebero stati all'altezza del compito che era piombato loro addosso. Sho e SnowAgumon sembravano così sicuri di sè, così spensierati... le sembrava quasi che non si preoccupassero delle difficoltà che il gruppetto avrebbe inevitabilmente incontrato lungo il cammino... si trovavano in un mondo alieno, lontano da ogni contatto con la civiltà, e co soltanto quel poco che avevano con sè per sopravvivere... come avrebbero fatto a procurarsi cibo, trovare dei ripari per la notte, trovare gli altri ragazzi che avevano ricevuto i Digivice? E tuttavia, una piccola voce dentro di lei la implorava di almeno tentare di aiutare quei piccoli Digimon che si erano presentati a loro: lei stessa, non aveva per caso espresso il suo orrore al pensiero che quella terra fantastica andasse distrutta? Stando a quanto dicevano SnowAgumon e Kunemon, lei e Sho erano due degli unici ragazzi in grado di salvarla e sconfiggere le forze del male... e quindi, lei non poteva tirarsi indietro. Era suo dovere accettare quella responsabilità, per quanto grossa essa potesse sembrarle.

Finalmente, la ragazzina si girò verso il piccolo Digimon bruco ed annuì energicamente. "Contaci, Kunemon! Sono dei vostri!"

"Evviva! Grazie, Yurika!" esclamò Kunemon, gettandosi sulla sua partner in uno slancio affettuoso e afferrandosi al collo della sua t-shirt con le zampette artigliate. "Assieme a voi, sconfiggeremo Watchmon senza problemi!"

"Hahahaaa! Hey, calma, Kunemon! Adesso non corriamo troppo!" esclamò Yurika, accarezzando il suo nuovo amico digitale. "Se quanto mi avete detto è vero... questo Watchmon è un cliente da non prendere alla leggera! Se vogliamo davero fermarlo, dobbiamo prima trovare gli altri ragazzi che sono stati chiamati a DigiWorld, e poi... e poi non possiamo mica andare così, allo sbaraglio, senza avvertire nessuno! Dobbiamo avvertire le nostre famiglie... far loro sapere che staremo via per... per... chissà quanto!"

SnowAgumon abbassò lo sguardo e prese fiato per dare la cattiva notizia. "Ecco... temo che questo non sarà possibile..."

Una morsa gelida attanagliò il petto dei due piccoli amici, e un'ombra di sconcerto calò sui loro volti alle parole del piccolo dinosauro. "C... Come?" esclamò Sho spalancando gli occhi. "Come sarebbe a dire... non possiamo contattare le nostre famiglie? E i nostri amici?"

"Purtroppo no... i Digivice che vi hanno condotto qui non sono in grado di aprire un passaggio dal Mondo Digitale al vostro, ovvero un Digiport, se non in determinate circostanze..." spiegò Kunemon, scuotendo la testa. "Ci dispiace, ma temo che finchè non troveremo un Digiport già funzionante, non avrete la possibilità di tornare indietro... credetemi, vorrei poterci fare qualcosa anch'io, ma noi non abbiamo il controllo su queste cose..."

"Non ti scusare, Kunemon... Non è colpa di nessuno, capiamo perfettamente..." mormorò Sho. I due ragazzi alzarono lo sguardo l'uno verso l'altra, guardandosi fissi per un istante... poi Yurika annuì con decisione.

"Un motivo in più per iniziare adesso, Sho-kun." disse. "Prima finiamo, prima salviamo questo mondo! E prima torniamo a casa!"

"Hai ragione. Mi sa che dovrò rassegnarmi... al fatto che i miei mi consegneranno almeno per un mese quando torneremo!" rispose lui con una breve risata ironica, per poi rivolgersi a SnowAgumon, che scese dalle sue ginocchia con un agile balzo. "Però... se dobbiamo sconfiggere questo Watchmon, abbiamo bisogno di sapere qualcosa di più su questo mondo... dove possiamo trovare da mangiare, o da ripararci la notte... e poi, dobbiamo rintracciare gli altri ragazzi che sono stati chiamati qui! Come facciamo a fare tutto questo?"

"Oh, per quello non ci saranno problemi! Ci penseremo noi a darvi le giuste direttive!" replicò il picolo dinosauro bianco, strizzando un occhio. "Innanzitutto, ora ci troviamo nella regione di Routine, situata nella zona sud-orientale di DigiWorld... anche gli altri ragazzi si dovrebbero trovare da queste parti, e la maniera per rintracciarli... ce l'avete in mano in questo momento!"

Yurika guardò il suo Digivice, e lo mostrò a SnowAgumon. "Questo, vuoi dire? Il Digivice?"

"Esatto, Yurika! Proprio quello!" rispose Kunemon, muovendo la testolina su e giù. "Ci hanno spiegato che, quando un nuovo Digivice viene rilevato entro un certo raggio d'azione, i Digivice emettono un segnale. Se lo seguite, vi condurrà dai vostri compagni d'avventura! Ma ora, credo che sia il caso di avviarsi! Gli scagnozzi di Watchmon potrebbero nascondersi ovunque, e dobbiamo trovare un luogo dove rifugiarci! Ricordatevi che quello lì ha occhi ovunque!"

"Kunemon ha ragione, meglio avviarci! Vi spiegheremo molte più cose strada facendo!" proseguì SnowAgumon.

Dopo essersi scambiati un cenno d'intesa, Sho e Yurika si alzarono da terra e si tolsero la polvere dai vestiti, preparandosi mentalmente a quello che si preannunciava un viaggio molto lungo e difficoltoso. Non sapevano cosa li aspettava, ma sapevano bene che non potevano tirarsi indietro: la sopravvivenza di DigiWorld era nelle mani loro e dei loro Digimon!

"D'accordo, SnowAgumon!" esclamò Sho, stringendo il pugno davanti a sè. "Allora, qual è la nostra prima destinazione?"

"Il Monte Logos, situato a qualche ora di cammino da qui!" esclamò allegramente SnowAgumon, indicando il sentiero davanti a sè con un cenno della testa prima di iniziare a percorrerlo. Kunemon si rivolse a Yurika, indicando con un'antenna la direzione nella quale il piccolo dinosauro bianco aveva iniziato a dirigersi. "Allora, ragazzi, si parte?"

"Certo che sì!" rispose Yurika, alzando il pollice e lasciando che Kunemon si accomodasse sulla sua spalla.

Sho sogghignò tra sè, eccitato all'idea dell'avventura che lo aspettava. "Aspettaci, Watchmon! Sta arrivando chi ti farà abbassare la cresta!"

Con queste parole, i due giovani amici mossero i loro primi passi verso la loro prima destinazione. L'avventura della loro vita, quella che li avrebbe cambiati per sempre, era lì, di fronte a loro, e pronta per essere vissuta!

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Da un'altra parte...

Un luogo misterioso, la cui semplice esistenza era nota soltanto alle menti più corrotte e malvagie di DigiWorld. Un luogo di perdizione ed oppressione, la cui gelida atmosfera era pervasa di crudeltà e odio per il Mondo Digitale. Lì, immersa nell'oscurità più profonda, sotto la flebile luce di un soffitto viola fosforescente, decorato da complesse rune, che gettava un macabro bagliore di morte sull'intera sala, la mente diabolica che teneva sotto scacco DigiWorld sghignazzò, divertita da quanto aveva appena visto...

"E così... i Digiprescelti sono arrivati..."

Una voce gracchiante e gelida risuonò nell'oscura sala principale della base operativa, riecheggiando sulle pareti di pietra come il suono di un diapason. Il suo possessore aprì lentamente gli occhi fissando le tenebre davanti a sè con espressione divertita.

"Ma con mia grande sorpresa... scopro che essi non sono altro che cinque bambini inetti e smidollati, facile preda dei miei feroci guerrieri..." ringhiò, incurvando le sue orrende fauci in un sogghigno diabolico. "Se davvero questi sono i prescelti che dovrebbero fermarmi, allora posso stare tranquillo... non riusciranno neanche ad avvicinarsi a me prima di essere spazzati via... e il mio piano proseguirà senza intoppi!"

"Io starei attento se fossi in te, Watchmon!"

Il Digimon malvagio conosciuto come Watchmon, lo spietato tiranno che stava terrorizzando l'intero Mondo Digitale, grugnì infastidito quando i suoi pensieri espressi ad alta voce furono interrotti da un'altra voce, se possibile ancora più aspra e sgradevole della sua: pareva lo squittio di un ratto amplificato diverse decine di volte, talmente acuto da sembrar penetrare nel cervello come un ago di ghiaccio, e grondante di crudeltà e intenti malvagi. Il tiranno di DigiWorld si rivolse con tono irritato al Digimon che aveva appena parlato, che appariva come niente più che una sagoma umanoide le cui fattezze erano celate dall'oscurità. "Cosa vorresti dire con questo, WaruNezumimon? Ti ricordo che finora, il piano è sempre proceduto secondo quanto previsto! E questi Digiprescelti non sono altro che degli innocui bambini, non vedo perchè dovremmo preoccuparcene tanto!"

"Quello che dice WaruNezumimon non è così sbagliato come credi..." mormorò un'altra voce, la roca voce di un uomo anziano. Quando Watchmon si voltò per ascoltare ciò che aveva da dirgli l'altro suo collega, tuttavia, quello che si riuscì a vedere fu una impressionante sagoma serpentina dotata di lunghe braccia artigliate e ali da pipistrello...

"Ti devo ricordare quanto conti il nostro signore sul successo della tua missione?" disse il mostro simile ad un serpente, con quella voce umana che creava un terrificante contrasto con le sue forme mostruose. "Non puoi permetterti di farti prendere la mano dalla tua sicurezza e sottovalutare quei mocciosi. Se sono arrivati qui a DigiWorld, è perchè hanno le carte in regola per diventare una seria minaccia. Se dovessero riuscire a mandare all'aria il tuo progetto, il supremo non te lo perdonerebbe, questo lo sai bene!"

Watchmon sospirò esasperato. "Sì, sì, lo so bene, Geryomon... in fondo, sono stato io ad insistere affinchè il comando dell'operazione fosse affidato a me, e se non ottenessi risultati, sarebbe la mia fine! Ma sono sicuro che non andrà così. Ho dalla mia parte alcuni dei migliori combattenti che si siamo mai visti nel Mondo Digitale, contro i quali quei mocciosi e i loro animaletti addomesticati non avranno nessuna possibilità!"

"Bene. Ce lo auguriamo per te, Watchmon. Allora, andremo a dire al supremo che la situazione è sotto controllo... ma attento a te! Tu sai quello che devi fare!" concluse WaruNezumimon. Un istante dopo, le sagome dei due Digimon malvagi sprofondarono nuovamente nell'oscurità e scomparvero, lasciandosi dietro soltanto un'acuta, irritante risatina di scherno proveniente dalla gola dell'umanoide dalla voce di ratto.

"Hmph! Dite quello che volete, alla fine l'ultima risata sarà la mia..." mormorò spocchiosamente Watchmon, gettando uno sguardo colmo di astio al punto dove WaruNezumimon e Geryomon erano scomparsi. "Alla fine, il supremo riconoscerà la validità della mia idea... e mi concederà di governare al suo fianco quando il Mondo Digitale sarà stato distrutto e riconfigurato..."

Il Digimon malvagio si concesse un sogghigno, pregustandosi la vittoria. "Alla fine, sarò io a vincere... Aspettate e vedrete... E voi, bambini prescelti... voi morirete per mano mia! Questa è una promessa!"

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"Accidenti, che camminata... credevo che questa foresta non finisse più!" si lamentò Sho, passandosi il dorso di una mano sulla fronte mentre lui e il suo gruppetto si lasciavano dietro gli ultimi alberi e i mille colori della foresta. Il paesaggio davanti a loro ora appariva più arido e meno lussureggiante man mano che avanzavano, e senza più le fronde ad ostruire la loro visibilità, i ragazzi e i Digimon riuscivano a vedere, ad alcune centinaia di metri da loro, le pareti scoscese di un'alta montagna di roccia grigia, sulle cui pendici si inerpicavano impervi sentieri di ciottoli e pietre. La sua cima raggiungeva le rade nuvole rimaste nel cielo, che stava iniziando ad oscurarsi. "E adesso... dove siamo arrivati? Spero che non dobbiamo arrampicarci fino in cima!"

SnowAgumon rise brevemente. "Hehee... no, non ti preoccupare, Sho! Siamo arrivati alla nostra destinazione, il Monte Logos! Visto che comincia a farsi buio, e sarebbe pericoloso proseguire, pensavo che ci potremmo fermare per la notte in una delle sue caverne. Voi cosa ne dite?"

"Che è un'ottima idea... credo di non aver mai fatto tanta strada in vita mia!" replico Yurika, scuotendo una gamba indolenzita.

Erano passate ormai diverse ore dal fatidico incontro tra i primi due bambini prescelti e i loro partner, e nel lungo tragitto che li aveva portati fuori dalla foresta, essi avevano avuto molto tempo per discutere e conoscersi meglio, per fortuna senza incappare in altri agguati o imprevisti. Entrambi i Digimon sembravano sempre più contenti dei partner umani a loro assegnati, sentimento ricambiato da Sho e Yurika, che trovavano i loro nuovi compagni molto simpatici e di gran compagnia. Un pò di timore per quello a cui stavano andando incontro c'era sempre, accompagnato dalla nostalgia e dalla preoccupazione che i ragazzi sentivano per le loro famiglie e i loro amici rimasti nel Mondo Reale. Almeno per il momento, comunque, erano riusciti a mettere da parte questo sentimento, grazie all'allegria dei loro compagni e all'eccitazione di trovarsi in un nuovo mondo...

"Allora... in una di quelle caverne, avete detto?" chiese Sho, indicando con lo sguardo delle ampie aperture nella parete rocciosa, facilmente raggiungibili da terra. "Va bene... speriamo solo che non sia già qualcun altro ad abitarle, non mi andrebbe di trovare qualche altro Digimon socievole come quei due sgorbi che hanno cercato di fare colazione con noi nella foresta..."

"Non vi preoccupate... se ci saranno problemi, pensiamo noi a difendervi!" disse Kunemon, comodamente appollaiato sulla spalla di Yurika. "Però prima... vi consiglierei di fare un pò di scorta di quelle mele che vedete là, sui rami di quegli alberi..." Indicò con un'antenna dei grossi alberi di mele che costeggiavano il sentiero, dai quali pendevano dei grossi e lucidi frutti rossi, gialli... e alcuni addirittura bianchi o marroni!

"Hmm... beh, in effetti non abbiamo mangiato da quando siamo arrivati a DigiWorld..." commentò Yurika, avvicinandosi ad un albero. "Ma quelle mele hanno un colore un pò strano... siamo sicuri che siano commestibili?"

SnowAgumon strizzò un occhio. "Perchè non fai una prova?"

Alzando le spalle, Yurika si alzò sulle punte dei piedi e afferrò una mela rossa che pendeva da uno dei rami più bassi. Era in procinto di staccarla, quando i polpastrelli delle sue dita, con sua enorme sorpresa, affondarono un pò nel frutto, che non aveva la consistenza solida che lei si era aspettata, ma sembrava invece carnoso!

"Hey... ma cosa... questa mela..." esclamò Yurika, staccando finalmente il frutto dal ramo e rigirandoselo tra le mani. "Questa mela... è fatta di carne o cosa?"

"Una... mela di carne?" fece eco Sho, raggiungendo la sua amica e toccando il frutto con la punta del dito. "Questa è senza ombra di dubbio la cosa più strana che io abbia mai visto in vita mia!"

Kunemon incurvò le mandibole a becco in un breve sorriso. "Esatto, queste sono mele di carne. Sono un pò rare a trovarsi... e sulle prime vi possono lasciare sconcertati, ma vi posso assicurare che sono buonissime ed estremamente nutrienti! L'ideale per chi viaggia!"

Ancora sbalordita, Yurika avvicinò lo strano frutto al proprio viso, e lo annusò. Immediatamente, un gradevole odore di pesce fresco le riempì le narici e le fece aumentare la produzione di saliva in bocca, al punto che la ragazzina non riuscì a resistere e prese un morso. "Wow! Ragazzi, ma è incredibile! Questa mela sa di sushi! E' buonissima!"

"E hai assaggiato questa? Una mela al cheeseburger!" esclamò Sho, tenendo in mano una mela marrone da cui aveva staccato una generosa porzione. "SnowAgumon, lascia che te lo dica: questo Mondo Digitale mi piace sempre di più!"

Il piccolo dinosauro bianco e il bruchino giallo risero divertiti davanti all'entusiasmo dei loro partner. "Eravamo sicuri che vi sarebbero piaciute! Raccogliamone qualcuna, così per stasera la cena è assicurata!" consigliò SnowAgumon, iniziando ad arrampicarsi sul ramo di un altro albero per scuotere i deliziosi frutti dai rami.

"Senz'altro!" rispose Sho, cercando di raggiungere i frutti sui rami più bassi e di afferrarli. La sua ridotta statura gli stava causando qualche problema. "Poi, però, dovremmo anche raccattare della legna e..."

BIP-BIP... BIP-BIP... BIP-BIP...

I Digivice apesi al pantaloncini di Sho e Yurika iniziarono improvvisamente ad emettere uno squillante segnale acustico, mentre il loro schermo si accendeva di una flebile luce bianca, attreando l'attenzione dei due piccoli amici, i cui sguardi interrogativi si posarono immediatamente sui congegni elettronici.

"E adesso cosa succede?" esclamò Sho, afferrando il Digivice e ponendoselo davanti al viso. "Il Digivice ha ricominciato a fare questi strani rumori..."

SnowAgumon spalancò gli occhi, e si afferrò alla gamba di Sho usandola come sostegno per sollevarsi. "Che cosa... Ah, quello? Non posso crederci, abbiamo già trovato uno degli altri ragazzi prescelti?"

"Un altro dei Digiprescelti?" fece eco Yurika, alzando gli occhi dal suo Digivice per parlare a SnowAgumon. "Ci avevate detto che quest aggeggi ci avrebbero avvertito della presenza di un altro della loro specie entro un certo raggio d'azione..."

Sho girò repentinamente lo sguardo verso le pareti di roccia, guardando di qua e di là intento a cogliere ogni segno di vita. La notizia che ci fosse un altro Digiprescelto nei paraggi gli aveva fatto molto piacere, e sembrava impaziente di incontrarlo. "Allora mettiamoci subito a cercarlo! Più siamo, meglio è, no? Andiamo, SnowAgumon, cerchiamolo assieme!"

"Ma, Sho-kun! Aspetta, non vorrai mica..." lo chiamò Yurika, allungando una mano verso di lui per trattenerlo, ma era troppo tardi: il suo amico si era già fiondato a passo di marcia verso... una direzione casuale che aveva deciso così, sul momento! La ragazzina dai capelli blu si sbattè una mano sulla fronte e scosse la testa desolata. "Inutile, quello non sta mai a sentire!"

"Hey, aspetta un momento, Sho! Dove vai? Non sai neanche dove cercare!" esclamò SnowAgumon, affrettandosi dietro al suo partner. Kunemon aveva assistito a tutta la scena dalla sua posizione sulla spalla di Yurika, con le mandibole spalancate e un grosso gocciolone di sudore che gli pendeva dalla nuca.

"Anche nel Mondo Reale fa così?" le chiese, puntando l'antenna verso i due partner che si stavano dileguando.

"Oh... da così a peggio. Ma non ti preoccupare, ci farete presto l'abitudine!" rispose lei con nonchalance, prima di prendere un altro morso dalla sua mela di carne.

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Giunto davanti ad una larga chiazza di erba alta, Sho si mise a scostare le fronde con una mano, tenendo nell'altra il Digivice il cui segnale si andava intensificando. Era talmente eccitato all'idea di incontrare un altro Digiprescelto, che si era completamente dimenticato della sua mela di carne sbocconcellata (al punto da mollarla per terra senza tanti complimenti)... e soprattutto, aveva gettato al vento ogni precauzione e ogni prudenza!

"Hey! Digiprescelto! Sei qui, da qualche parte, lo so!" chiamò il ragazzino, beatamente dimentico del fatto che qualche Digimon ostile potesse sentirlo. "Vieni fuori, noi siamo amici! Vogliamo soltanto conoscerti... Hey, SnowAgumon, ma che combini?" esclamò irritato quando il piccolo dinosauro bianco afferrò la gamba dei suoi pantaloncini e tirò verso di sè, minacciando di strapparglieli.

Per la prima volta da quando Sho lo aveva incontrato, SnowAgumon assunse un'espressione severa. "Insomma, Sho, possibile che non lo capisci da solo? Se continui a urlare come un ossesso, ti farai sentire da tutti i Digimon nelle vicinanze... compresi i servi di Watchmon! Non dirmi che non ci hai pensato! Ti ripeto quello che ho detto prima, quello ha occhi dappertutto, e la parola d'ordine in casi del genere è discrezione!"

Le parole di SnowAgumon ebbero l'effetto di ricondurre alla ragione lo scatenato ragazzino, facendogli ritrarre la mano dalle fronde spostate, che ritornarono al loro posto con un lieve fruscio. Si girò verso il suo compagno digitale e si mise una mano dietro la nuca, imbarazzato per la sua azione poco ponderata. "Ehm... sì, in effetti hai ragione tu... chiedo scusa, mi sono lasciato trasportare dall'entusiasmo... però il mio Digivice avverte chiaramente che ce n'è un altro nelle vicinanze..."

"Va bene, non importa..." disse SnowAgumon, il cui tono si era addolcito dopo la rapida lavata di testa che aveva dato al suo partner. "Solo, la prossima volta, cerca di essere più prudente quando..."

Improvvisamente, le stesse fronde che Sho aveva appena rimesso a posto si spostarono di nuovo, emettendo un lieve suono che allarmò Sho e SnowAgumon, facendoli voltare repentinamente verso la macchia di vegetazione. Sho maledisse a denti stretti la propria mancanza di attenzione, che probabilmente sarebbe loro valsa un combattimento imprevisto, e si girò verso la fonte del rumore, cercando di individuarla tra l'erba alta, mentre con la coda dell'occhio si accorgeva di Yurika e Kunemon che venivano a dare una mano.

"Sho-kun! Ma che diamine hai combinato adesso?" gli gridò dietro stizzita la ragazzina. Sho alzò gli occhi al cielo, inghiottendo una rispostaccia. Del resto, poteva aver combinato un guaio e attirato l'attenzione di qualche altro Digimon ostile... e ancora non aveva trovato l'altro Digiprescelto...

"Temo che lo scopriremo presto, Yurika-chan..." mormorò, mentre SnowAgumon, pronto ad ogni evenienza, si metteva in posizione...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ecco fatto! Il Capitolo 3 è completato! Devo scusarmi se è più breve degli altri e sembra un pò affrettato, ma mi sono ritrovato a doverlo completare entro un certo limite di tempo... per questioni di esami e quant'altro! Spero comunque che sia avvincente, e che il primo combattimento di SnowAgumon e Kunemon vi abbia soddisfatto abbastanza. E poi, non dimentichiamo l'entrata in scena di Watchmon e dei suoi compari... soprattutto il primo sarà un avversario di tutto rispetto per la nostra banda di Digiprescelti!

Nel prossimo episodio, vedremo chi è la misteriosa presenza mimetizzata nell'erba e, ve lo posso dire fin da ora, assisteremo alla prima Digievoluzione della serie! Con questo, vi auguro buona notte, e vi do appuntamento al Capitolo 5 di Invasion! Alla prossima!

Justice Gundam

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Capitolo 4
*** La prima digievoluzione ***


Digimon Zero-04

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Sho: Ehilà, salve a tutti! Per una volta sono io a fare l'introduzione, visto che l'autore è ancora preso dagli esami universitari! Beh, gli faccio i miei più grandi auguri, e lo ringrazio di essere ancora qui a scrivere le nostre avventure! Nello scorso episodio, io e Yurika, assieme ai nostri nuovi amici SnowAgumon e Kunemon, abbiamo iniziato il nostro viaggio, nel tentativo di porre fine ai piani del misterioso e malvagio Watchmon, il crudele Digimon che tiranneggia il Mondo Digitale. Ed ora, siamo di fronte a quello che potrebbe essere un nuovo amico o un avversario...

SnowAgumon: Dì pure che sei stato tu con la tua imprudenza a farcelo incontrare, Sho...

Sho: Ehm... beh, ecco... dettagli trascurabili! Quello che conta è che ora siamo in questa situazione... e non sappiamo come ne verremo fuori! Se volete sapere come faremo... e, detto tra noi, lo vorrei sapere anch'io... leggetevi questo capitolo, che contiene le risposte!

Yurika: Oh, e l'autore avverte... che in questo capitolo vedrete un suo Digimon originale, Dimetromon! Vi ricordo che Justice vi dà il permesso di usare tutte le sue creazioni, sempre che voi ricordiate di fare il suo nome e dire che li ha inventati lui! Per adesso, vi lasciamo ad un lungo capitolo che vedrà il nostro primo combattimento vero e proprio con le forze di Watchmon... ma prima, credo di dover rispondere ad alcune recensioni! TopoMouse ci dice che abbiamo avuto fortuna nel nostro primo scontro... beh, in effetti siamo lieti che il nostro primo avversario non fosse una specie di scarabeo mutante con le mascelle che tagliano la roccia... ma temo che la nostra fortuna non durerà, come vedrai in questo capitolo!

Kunemon: Nè HikariKanna, nè KillKenny credono alla tua storia del 'solamente amici', eh, Sho? Dovresti inventarne una più credibile!

Sho (arrossando vistosamente): Ehm... come ho già detto, sono dettagli! Ognuno creda quello che vuole! >_< #

Kunemon: Hehehee... e comunque, in questo capitolo faremo delle nuove conoscenze. A voi il piacere di scoprire chi! Per quanto riguarda Driger... sì, le mele di carne sono state introdotte da Digimon Frontier, ma visto che l'autore le ha ritenute utili allo scopo della sua storia, ha deciso di introdurle qui! E per quanto riguarda i nuovi Digiprescelti e le nuove evoluzioni... ti rimando a quanto detto prima! Ora, a voi il piacere di leggere questo capitolo! Ci vediamo!

Justice: Chiedo scusa per le risposte succinte, ma in questo momento ho il tempo un pò contato... -_- U

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Capitolo 4 - La prima Digievoluzione

Davanti alla macchia d'erba alta che Sho aveva imprudentemente smosso un attimo prima, i primi due Digiprescelti e i loro partner digitali erano in impaziente attesa che ciò che si nascondeva tra le fronde... di qualsiasi cosa si trattasse... uscisse allo scoperto. Non osavano quasi fiatare per paura di rovinare il momento. SnowAgumon, che si era posto in prima linea per affrontare l'eventuale pericolo, si acquattò sul terreno e alzò le zampe anteriori in una posizione di guardia, gli occhi celesti intenti a scrutare davanti a sè per non perdersi neanche il minimo movimento dei fili d'erba. L'unico rumore udibile, a parte il leggero soffio del vento che scompigliava le foglie degli alberi, era il segnale acustico che i Digivice di Sho e Yurika continuavano a mandare. Per quanto i due ragazzi li avessero nascosti nelle tasche, in modo da smorzare il rumore che altrimenti avrebbe potuto attirare compagnie poco desiderabili, esso continuava a giungere abbastanza chiaramente alle loro orecchie.

"Allora, chi sei? Fatti vedere, se hai coraggio!" ronzò Kunemon, strisciando al fianco di SnowAgumon con il pungiglione sulla coda alzato e pronto a colpire. L'avversario che si stava nascondendo nell'erba alta ci stava mettendo un pò troppo tempo a rivelarsi, per i suoi gusti... forse stava tramando qualche imboscata...

Le parole di sfida del piccolo bruco non caddero su orecchie sorde. Improvvisamente, le acute orecchie dei due Digimon colsero un frusciare sospetto nell'erba, e i loro occhi qualcosa di grigio e peloso che si faceva largo verso di loro, scostando le fronde con ampie falciate delle zampe: a giudicare da quel poco che si riusciva a vedere, era una creatura bipede, non molto più alta di SnowAgumon... ma questo non servì a rendere i due Digimon meno sospettosi: ricordavano ancora l'incontro con Goblimon e Gizamon alcune ore prima...

Finalmente, la piccola figura nascosta tra l'erba alta scattò in avanti, spezzando alcuni virgulti con il suo balzo improvviso, e le fronde davanti a Sho, Yurika e ai loro Digimon si aprirono: ragazzi e Digimon fecero un passo indietro per la sorpresa quando una palla di pelo grigia emerse dalla vegetazione e si scagliò contro SnowAgumon, la zampa sollevata e pronta a colpire. Soltanto la sua grande prontezza di riflessi salvò il piccolo dinosauro bianco da un tremendo scontro con il pugno serrato della creaturina: SnowAgumon balzò all'indietro, e il misterioso Digimon, scendendo giù come una cometa di pelo e rabbia, abbattè il proprio pugno esattamente sul posto dove il partner di Sho si trovava un attimo prima, sollevando un forte boato e una nuvola di terriccio, polvere e detriti al momento dell'impatto!

"SnowAgumon!" esclamò Sho, alzando le braccia davanti al viso per proteggersi gli occhi dalla pioggia di fango e terra. SnowAgumon e Kunemon erano riusciti a schivare il grosso del colpo, ma l'onda d'urto generata era stata sufficiente a farli ruzzolare per terra. Tuttavia, non ci rimasero a lungo: con un colpo di reni, SnowAgumon si rialzò e si rimise in posizione di guardia, mentre Kunemon eseguiva una spettacolare torsione del corpo per riportarsi con le zampe posteriori sul terreno, proprio mentre la nube di polvere si diridava, e la figura del misterioso assalitore si faceva più chiara agli occhi dei presenti...

Yurika fu la prima a vedere l'aspetto del loro avversario, e la cosa le fece spalancare gli occhi per la sorpresa, visto che si aspettava un altro mostriciattolo dall'aria poco amichevole, come Goblimon. Invece...

"Un... un orsacchiotto?" esclamò incredula la bambina dai capelli blu, puntando un indice verso il nuovo Digimon.

Anche Sho e i Digimon sembravano piuttosto interdetti. "Cosa? E... e io che mi aspettavo chissà cosa! Questo è una specie di peluche vivente!" disse il ragazzino con gli occhialoni, abbassandosi verso il loro assalitore come per assicurarsi che i suoi occhi non gli stessero facendo brutti scherzi. In effetti, il Digimon che avevano davanti agli occhi non sembrava nè più nè meno che un grosso orsacchiotto di peluche alto poco più di un bambino di tre anni! Era ricoperto da una corta e liscia pelliccia grigia che diventava bianca sulla pancia e sulla parte anteriore del muso, con grandi occhi blu scuro che in quel momento fissavano con decisione e aria di sfida il quartetto davanti a lui. Uno dei suoi piccoli canini fuoriusciva leggermente dalla bocca, e sulle sue guance erano disegnati dei segnetti orizzontali rossi simili a tatuaggi da guerra degli Indiani d'America, accentuando così il suo atteggiamento aggressivo. Sulla testa del Digimon orso, un paio di buffe orecchiette rotonde faceva capolino da un berretto da baseball viola con il frontino girato al contrario, e sul quale spiccava, in nero e a caratteri maiuscoli, la scritta 'BEARS', con una cinghia viola passante attorno alla spalla sinistra e all'anca destra, oltre a un paio di guanti da combattimento portati sulle zampe anteriori, a completare il suo abbagliamento, mentre le zampe stesse terminavano con mani e piedi a tre dita e dotati di corti artigli bianchi. Per finire, il nuovo arrivato aveva una piccola e corta codina grigia che sembrava niente più che un batuffolo di pelo. Insomma, non fosse stato che per il cipiglio minaccioso che ostentava (oltre che il piccolo buco che aveva aperto nel terreno con il suo pugno...), poteva sembrare un Digimon completamente inoffensivo!

"Peluche vivente? Ma sentitelo, ha parlato Mister DigiWorld!" sbottò irritato l'orsacchiotto, offeso per l'epiteto che si era sentito affibbiare da Sho. "Sarai anche un Digiprescelto, ma non mi sembri poi questa gran cosa... anzi, ora mi accorgo che sei anche bassino!" aggiunse, osservando Yurika e notando che era un pò più alta di lui.

Una grossa vena pulsante apparve sulla fronte di Sho, e i suoi denti si trasformarono in zanne triangolari al sentire quell'odiata osservazione sulla sua altezza ridotta. "CHE COSA? A chi è che dai del super-ultra-mega-nano, palla di pelo?" ringhiò facendo per lanciarsi addosso al Digimon orsacchiotto, con Yurika che cercava in qualche modo di trattenerlo cingendogli le spalle, e SnowAgumon e Kunemon che osservavano imbarazzati la scena. "Guarda che non ci metto niente a farti ingoiare quel tuo berrettino da baseball, sottospecie di piumino..."

"Calmati, Sho-kun! Calmati!" urlò Yurika, puntando i piedi a terra nel tentativo di tenere a freno le ire del suo amico d'infanzia. "Guarda che quello è un Digimon..."

SnowAgumon scosse la testa, poi guardò negli occhi il nuovo arrivato, che si era rialzato dalla sua posizione. "Ehm... chiediamo umilmente scusa, temevamo che fossi uno scagnozzo di Watchmon... ne abbiamo già incontrati due, oggi, e non è stato piacevole..."

"Però anche tu potevi presentarti come un Digimon normale, invece che saltarci addosso..." mormorò Kunemon, guadagnandosi una leggera gomitata dal compagno.

L'espressione offesa non svanì dal volto dell'orsacchiotto digitale. Anzi, in quel momento pareva davvero oltraggiato! "IO? Io servire quello sgorbio strabico con manie di onnipotenza? Ma non scherziamo!" esclamò, accennando con la testa a Sho e Yurika, i cui Digivice erano ancora attivi e funzionanti. "Nel caso non ve ne siate accorti, i Digivice dei vostri partner stanno andando all'impazzata, il che significa che c'è un altro Digiprescelto nelle vicinanze, giusto? Beh, per vostra informazione... il partner di quel Digiprescelto è proprio il sottoscritto!"

La notizia fece immediatamente calmare i bollenti spiriti di Sho, che con grande sollievo di Yurika e dei Digimon smise di agitarsi come un idiota, e si fermò di botto, estraendo il suo Digivice dalla tasca e guardando il Digimon orsacchiotto con espressione interrogativa. "Huh? Ho sentito bene? Tu sei... il partner di un Digiprescelto? Allora non ci sbagliavamo... questo segnale era proprio quello del Digi...COSO di un nostro compagno!"

"Digivice, Sho!" lo corresse SnowAgumon. Sho scosse la testa. "Quello che è."

Il Digimon orso incrociò le braccia sul petto, sorridendo con un certo compiacimento. "Bingo! Il mio nome è Bearmon, e il mio compagno dovrebbe essere da queste parti... hey, e adesso dov'è finito? Kevin? Kevin!" Esclamò, dandosi un'occhiata alle spalle... e non vedendo più nessuno! "Oh, cavolo, per la foga di lanciarmi all'attacco non mi ero accorto di essermelo lasciato dietro! Hey, Kevin! Kevin, mi senti? Dove sei finito?"

Bearmon, distogliendo completamente la sua attenzione da Sho e compagni, si voltò verso la macchia di erba alta dietro di lui, agitando freneticamente le braccia e chiamando il suo compagno. La buffa scenetta fece cadere un gocciolone di sudore dalla nuca di Sho e Yurika.

"Certo che per esserci venuto incontro con tanta foga, ha rimediato una figura da fesso non da poco..." mormorò la bambina dai capelli blu, scuotendo la testa. "Speriamo che il partner sia un attimo più ragionevole..."

Come a rispondere alla frase di Yurika, la vocetta acuta di un bambino più piccolo si levò dalla selva di erba alta. "Bearmon! Bearmon, dove sei? Accidenti, la prossima volta dimmi cosa c'è, invece di piantarmi in asso così! Lo sai che io in questo strano mondo non mi oriento!"

L'orsacchiotto tirò un sospiro di sollievo. "Di qua, Kevin! Buone notizie, ho trovato degli altri bambini prescelti! Vieni, presto!". Sho, Yurika e i loro Digimon sentirono degli altri fruscii, più chiari e distinti, e videro una piccola figura vestita di colori sgargianti che si faceva largo tra l'erba, e un attimo dopo, il terzo Digiprescelto apparve davanti ai loro occhi, col fiato corto e la fronte bagnata da un pò di sudore. Per raggiungere il suo indisciplinato compagno Digimon, aveva fatto una bella corsetta...

"Uff... uff... eccomi qui, finalmente... Bearmon, santo cielo! Per un attimo ho temuto che tu mi avessi abbandonato!" esclamò, uscendo dalla selva di erbacce: si trattava di un bambino di colore dall'aspetto sveglio e vivace, che sembrava avere due o tre anni meno di Sho e Yurika, e con addosso dei vestiti sportivi dai colori squillanti; una leggera maglietta di un giallo intenso come il grano maturo, inumidita da un pò di sudore e decorata sul petto da una cucitura circolare a forma di palla da baseball affiancata dalla sigla 'YANKEES', era indossata a contatto con la pelle nuda, accompagnata da un paio di corti pantaloncini scarlatti, che a malapena toccavano le ginocchia schiarite da qualche sbucciatura, calzini bianchi alti fino al polpaccio e scarpe da ginnastica bianche con rifinimenti rossi e il simbolo della Nike disegnato sui lati. Si stava facendo aria con un berrettino da baseball simile a quello di Bearmon, solo che quello del ragazzino era bianco con il frontino rosso, e sulla fronte spiccava la stessa scritta incisa sulla sua maglietta. I capelli del ragazzino, rimasti in quel momento scoperti, erano molto corti e arricciati, alla maniera classica degli afro-americani, e tutto considerato dava l'impressione di un tipetto acuto e dinamico, nonostante il fiatone che lo aveva preso in quel momento. Dopo aver ripreso fiato, il ragazzino di colore si riavvicinò a Bearmon ed estrasse dalla tasca dei pantaloncini ciò che confermò la sua identità di Digiprescelto: un piccolo Digivice molto simile a quelli di Sho e Yurika, e anch'esso illuminato e squillante per la vicinanza degli altri due bambini prescelti: con l'unica differenza che era rosso anzichè azzurrino-acquamarina come quelli dei due giapponesi...

"Scusa, Kevin, è stata l'eccitazione!" si scusò Bearmon, massaggiandosi la nuca con una mano. "Ho avuto paura che ci fosse qualche scagnozzo di Watchmon nelle vicinanze, che il rumore del Digivice avrebbe potuto attirare..."

"Già, ce ne siamo accorti!" replicò Kunemon, puntandogli contro il pungiglione con tono accusatorio. "A momenti ci facevi secchi, tu e le tue paranoie..."

Il Digimon orsacchiotto rise nervosamente, imbarazzato dal suo errore. "Beh, sì... riconosco di essere stato troppo frettoloso... ma in fondo non è successo niente, quindi perchè prendersela? Eheheh..."

Sho soffocò una risatina di derisione. "Già, come no... meno male che non è successo niente! Pensa se accdeva qualcosa!" mormorò con sarcasmo, prima di rivolgere la sua attenzione al Digiprescelto appena arrivato, il ragazzino di colore che sembrava fare di nome Kevin. "Beh, immagino che dobbiamo presentarci... tu sei il terzo bambino prescelto giusto a DigiWorld, dico bene? Il mio nome è Sho Kusanagi, sono giapponese e ho dodici anni. Il qui presente SnowAgumon..." indicò con un cenno il piccolo tirannosauro bianco, che agitò una zampina per salutare. "...è il mio compagno! Piacere di conoscerti!"

"Piacere! Benvenuto a DigiWorld!" proseguì SnowAgumon, guadagnandosi un sorriso e un segno dell'okay dal nuovo arrivato.

"Io sono Yurika Kagura... e lui è il mio partner, Kunemon!" proseguì la ragazzina, chinandosi per permettere al suo Digimon di salirle sulla spalla. "Anch'io ho dodici anni e vengo dal Giappone! E tu... ti chiami Kevin, se non ho sentito male..."

Il ragazzino di colore alzò la testa verso Yurika e rispose con un cenno affermativo, sfoggiando un sorriso entusiasta. "Certamente! Io sono Kevin Nicholson, e vengo dagli Stati Uniti d'America, per l'esattezza da Los Angeles! Ho nove anni, e il mio Digimon partner... beh, immagino l'abbiate già ampiamente conosciuto! Perdonate la sua foga, è che Bearmon a volte non riesce a contenere il suo entusiasmo!"

"Lo considererò come un complimento!" rispose allegramente l'orsacchiotto, togliendosi il berretto e usandolo per salutare. "Io sono Bearmon, incantato!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Bearmon

Tipo: Mammifero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Bear Roll, Bear Punch

Digimon mammifero dotato di grande forza fisica ed esperto di arti marziali. Il suo aspetto carino e inoffensivo nasconde un potenziale enorme!

 

"Beh, il piacere è tutto nostro!" rispose Yurika, ricambiando il sorriso di Kevin. "Siamo contenti di incontrare un altro Digiprescelto come noi... tu sei appena arrivato, immagino..."

Kevin storse il naso. "Beh, sì... non più di due ore fa: mi ricordo che ero davanti al mio computer, e stavo finendo una piccola relazione di storia... quando all'improvviso mi è apparsa un'icona sul desktop che diceva 'DigiWorld'. Insomma, per farla breve, ci clicco su, vedo tutto uno strano gioco di luci... e quando riapro gli occhi mi ritrovo con questo appoggiato sul tavolo della mia camera!" A queste parole, Kevin tenne in alto il Digivice, che proprio in quel momento aveva smesso di suonare e di emettere luce, ed era ritornato allo stato normale come quelli dei due ragazzi giapponesi. "A questo punto, io cerco di capirci qualcosa, no? E allora lo prendo su, ci armeggio un pò... e lo schermo del mio computer fa degli strani rumori... e mi risucchia come niente fosse!"

"Più o meno la stessa cosa che è successa a noi..." rispose Sho, guardando assorto il suo Digivice ora silenzioso. "Ci siamo trovati a casa di Yurika, un pò di ore fa, per vedere cosa potevano essere quegli strani oggetti... ed eccoci qui!"

Kevin annuì, poi proseguì il racconto. "Come mi sono svegliato da tutto quello sballottamento, mi sono ritrovato disteso su una brughiera erbosa, con addosso questi vestiti che... sì, mi piacevano molto, ma non ricordavo di essermi mai messo... e al mio fianco, a scuotermi nel tentativo di svegliarmi, mi sono ritrovato lui..." spiegò, accarezzando Bearmon sulla testa. "All'inizio, lo devo ammettere, ho preso paura..."

"Comunque, è stato soltanto un attimo..." proseguì Bearmon. "Io mi sono presentato a Kevin-chan, gli ho spiegato come era finito qui e per quale motivo... e lui ha accettato di buon grado di aiutarci a sconfiggere quel maledetto Watchmon! Ci siamo messi subito in viaggio... ma non ci aspettavamo di incontrare così presto altri Digiprescelti! E' per questo che, all'inizio, ho pensato che fosse una trappola di quel buffone dai tanti occhi!"

Sho alzò le spalle. "Bah, figuriamoci! Se Kevin-chan è appena arrivato a DigiWorld, come farebbe Watchmon a sapere già della sua presenza?"

"Non sottovalutarlo, Sho..." lo avvertì Kunemon. "Come abbiamo già detto, Watchmon ha occhi ovunque... in tutti i sensi della parola! Non sappiamo come, ma è sempre al corrente di tutto ciò che accade in tutti i settori da lui controllati! E' per questo che vi abbiamo consigliato di non restare tanto a lungo nello stesso posto!"

"Ma anche così non siamo del tutto al sicuro..." proseguì SnowAgumon, guardando verso il terreno. "Sono pronto a scommettere che quel despota ha già un'idea di dove siamo, e forse è addirittura al corrente del fatto che abbiamo trovato il terzo bambino prescelto... se dobbiamo trovare un riparo per la notte, dobbiamo scegliere un posto in cui le sue spie non possano trovarci, o saremo presto attaccati di nuovo dai suoi scagnozzi! E quelle cavità nella fiancata del Monte Logos, secondo me, sono il nascondiglio ideale! Di solito gli scagnozzi di Watchmon non si avventurano fin lì."

"Sì, è una buona idea..." concordò Bearmon. "Però ci servirà un pò di legna per il fuoco, e qualcosa da mettere sotto i denti... noi Digimon saremo fatti di dati informatici, ma non possiamo certo combattere a stomaco vuoto!"

Yurika indicò con lo sguardo il mucchietto di mele di carne che aveva tra le braccia. "Per le provviste, ci abbiamo già pensato... ma sinceramente non mi era passato neanche per la testa della legna, dal momento che non mi sembra abbiamo nulla con cui accenderla..." disse, ricordandosi solo allora di quel particolare, non meno importante degli altri. Si accorse poi dello sguardo stupito che Kevin stava rivolgendo agli strani frutti. "Ehm, queste mele sono un pò diverse da quelle che siamo abituati a vedere sulla Terra... ma sono convinta che ti piaceranno, basta farci un pò l'abitudine!"

Ritornando al discorso legna, Bearmon indicò con un cenno del capo i rami più bassi di alcuni alberi rinsecchiti che stavano lì vicino. "Beh, non preoccupatevi per il fuoco... vi assicuro che i mezzi per accenderlo ce li abbiamo! Piuttosto, andiamo a raccattare una scorta di legna! Vi do una mano io!"

"Hmm... D'accordo, se lo dici tu..." assentì Sho, rivolgendosi poi ai suoi compagni di avventura. "Kevin-chan, Yurika-chan, vi restate qui e date un'occhiata alle nostre provviste! Io vado a raccattare un pò di legna da quegli alberi e torno!"

"D'accordo! Allora ti aiuto anch'io, Sho!" si offrì SnowAgumon.

Bearmon si fece avanti a sua volta. "Sì, anch'io. Sono stato io a proporre, dopo tutto..."

Yurika sbattè gli occhi sorpresa quando Kunemon, che fino ad allora era rimasto buono sulla sua spalla, saltò giù e si aggregò a Sho e agli altri due Digimon. "Hey, non dimenticatevi del sottoscritto! Non pensate che dovrei anch'io fare la mia parte e aiutarvi con il fuoco?" chiese, cercando di imitare un tono irritato.

Sho lo guardò con una certa incredulità, e attese qualche secondo prima di rispondergli. "Ah... ehm, no, certo che no, Kunemon... ma tu non mi sembri abbastanza forte da spezzare i rami degli alberi e trasportarli, senza offesa..."

"Lo so benissimo." rispose il bruco dalle lunghe antenne. "Ma... Sho, mi sembra che voi non sappiate molto di come si accende un fuoco nella maniera pù efficiente. Guarda che i rami secchi non bastano. Perchè la fiamma abbia migliori possibilità di attecchire, è utile raccogliere una certa quantità di foglie, meglio se secche, e disporle sotto la legna da ardere. Io vi aiuterò a raccattarle, che ne dite? Così, ci dividiamo i ruoli, e ognuno si rende utile!"

"Ah, ma guarda... non mi era venuto in mente, grazie per avermi fatto notare questa cosa..." lo ringraziò Sho. Si aggiustò poi gli occhialoni sulla testa e si schiarì la gola prima di dare istruzioni ai membri del gruppetto. "Okay, allora io, SnowAgumon e Bearmon prendiamo su un pò di rami, Kunemon pensa alle foglie... e voi due, Kevin e Yurika, tenete d'occhio le nostre provviste! Se avvertite qualche pericolo, non esitate a urlare, e noi arriveremo subito!"

"Sissignore!" rispose allegramente Yurika, facendo un saluto militare. "Il suo ordine sarà eseguito!" Le faceva piacere vedere che Sho, anche in quelle inusuali circostanze, stava già cercando di prendere in mano la situazione e assumerne quanto più controllo possibile. Il suo carisma e la sua capacità di leadership, già evidenti quando lui giocava a qualche sport di squadra, erano tornati in superficie con ancora più vigore.

"Nonostante ci troviamo in una situazione difficile e in un mondo che non conosciamo..." pensò tra sè la ragazzina dai capelli blu, mentre osservava l'amico e i Digimon allontanarsi e iniziare il lavoro. "...Sho non si è lasciato scoraggiare, e lo vedo già carico e pronto ad affrontare quello che ci aspetta. Se devo essere sincera, la cosa mi fa sentire molto sollevata... non so come me la caverei al suo posto, e non so se sarei stata altrettanto decisa se ora fossi qui, da sola..."

Scosse la testa con un pò di fastidio. Non era quello il momento di pensare a cosa sarebbe potuto accadere, dovevano concentrarsi sull'adesso, e sul sopravvivere a quelli che si preannunciavano come dei giorni molto duri. Lo sguardo di Yurika si posò sul piccolo Kevin, che stava osservando intento il Digiprescelto più grande e i tre Digimon. In quel momento, Sho si stava arrampicando su uno degli alberi rinsecchiti, con un'agilità che la diceva lunga sulla sua prestanza fisica, e aveva iniziato a rompere alcuni rami, ammucchiandoli ai piedi della pianta. Bearmon e SnowAgumon proseguivano il lavoro staccando i rametti più piccoli e mettendoli da una parte, in modo da creare due cataste separate, mentre Kunemon, arrampicato sul ramo di una pianta viva, staccava numerose foglie a morsi, stando attento a scegliere quelle più rinsecchite. Tutti e quattro si stavano dando da fare, suscitando l'ammirazione del ragazzino di colore...

"Kevin-chan? Va tutto bene?" gli chiese Yurika, riportandolo alla realtà e facendogli fare un breve sobbalzo di sorpresa. Il ragazzino americano si voltò rapidamente verso la sua nuova compagna giapponese, mettendosi una mano dietro la nuca in segno di imbarazzo. "Ah, ehm... scusa, mi ero distratto... Yurika, giusto?" Al cenno affermativo di Yurika, Kevin proseguì con la sua spiegazione. "E' che ho visto il tuo amico così indaffarato... sembra che non abbia nessuna paura di quello che ci attende, e col suo entusiasmo riesce a trascinare anche quei tre Digimon... è sempre stato così, anche quando eravate sulla Terra?"

La testa di Yurika si mosse rapidamente su e giù per dare la risposta affermativa. "Sì. Lo conosco da quando avevo sei anni, e ti posso dire che Sho è sempre stato così... è un pò spavaldo, lo riconosco, ma sa prendere le redini di ogni cosa e cerca sempre di gestirla in modo che si risolva nel migliore dei modi. E' sempre molto deciso, e io lo ammiro per questo. Io, pur ammettendo di essere piuttosto testarda in certi casi, non ho la sua stessa sicurezza. E' anche vero che Sho non è uno che parla tanto di quello che prova... è un tipo un pò spiccio, ma soprattutto perchè si vergogna di mostrare sentimenti che lo fanno sentire in qualche modo debole o arrendevole..." spiegò la ragazzina, riavviandosi i lunghi capelli color cobalto con un elegante gesto della mano. "Ma forse, è anche questo che lo rende un leader così efficiente... non permette mai ai suoi problemi di gravare anche sugli altri."

"Capisco..." rispose Kevin, tornando a guardare Sho e i Digimon indaffarati attorno alla legna. Sembravano molto concentrati, e ogni segno di preoccupazione era scomparso dai loro occhi, grazie anche al lavoro che li teneva occupati. Kevin sorrise tra sè, notando come la loro situazione per certi versi gli ricordasse la sua.

"In fondo è giusto che facciano così... Se cominciamo a farci prendere dalla paura prima ancora di iniziare, non andiamo da nessuna parte... è un pò quello che mi diceva sempre la mia mamma, no?"

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"Uff... ragazzi, che mangiata! Avevi ragione, Yurika... Non immaginavo che queste 'mele di carne' fossero così deliziose..." disse Kevin, riprendendo fiato dopo quella che avrebbe ricordato come la cena più memorabile della sua vita: in una delle numerose spelonche naturali scavate nella fiancata del Monte Logos, i tre ragazzi e i loro Digimon erano seduti attorno al falò che avevano preparato con i rami e le foglie secche raccolte poco prima, e sul quale avevano cucinato i frutti carnosi. Numerosi torsoli giacevano qua e là attorno al fuoco, quasi del tutto privati dalla carne.

"Ho contato che te ne sei mangiate almeno sei, Kevin... quindi, sì, ci siamo accorti che ti piacciono!" rispose Bearmon, ridendo tra sè e massaggiandosi lo stomaco rigonfio dopo la mangiata. Kunemon, che era stato un pò meno vorace, girò la testa verso l'orsacchiotto e mosse le antenne, un pò contrariato. "Senti chi parla... lui che ne ha mandate giù nove! Bearmon, mi spieghi come farai a combattere gli scagnozzi di Watchmon, con tutto il peso che metterai su?"

"Ehi, che ci posso fare?" si scusò Bearmon, facendo un gesto noncurante con la zampina guantata. "Io ho bisogno di calorie per mantenermi al massimo della forma! Ho il metabolismo vivace, io, e tutto quello che mando giù lo brucio in un attimo!"

"Non faccio fatica a crederlo..." rispose Sho, dando un ultimo morso alla sua mela di carne arrostita. "Considerando il modo in cui sei riuscito ad accendere il fuoco..."

(FLASHBACK)

Alcuni minuti prima, dopo aver controllato che la caverna non fosse occupata da qualche Digimon ostile, Sho e i suoi compagni si erano finalmente concessi un pò di relax dopo la lunga camminata. Dopo aver appoggiato per terra le mele di carne e il necessario per accendere il fuoco, i ragazzi si erano subito messi all'opera per preparare la legna, formando un cerchio con delle pietre trovate qua e là nella grotta, e disponendo foglie e rami al suo interno. Dopo aver disposto le foglie all'esterno, i rametti piccoli nel mezzo, e i rami più grandi proprio al centro, Sho si era rivolto a Bearmon, che diceva di avere il sistema per accendere il fuoco.

"E va bene, Bearmon, adesso tocca a te..." aveva detto il ragazzino, indicandogli il mucchio di legna e foglie con un gesto della mano. "Ora mostraci qual è il tuo metodo di accendere, se davvero ne hai uno..."

Yurika aveva scosso la testa. "Per me è impossibile... non abbiamo accendini, fiammiferi... e chi noi saprebbe accendere un fuoco battendo le pietre o sfregando i legnetti? Chiamatemi disfattista, ma non so proprio come faremo..."

"Donna di poca fede..." aveva risposto Bearmon con un sogghigno sicuro. Il simpatico Digimon orsacchiotto si era fatto avanti, facendo rumore con le nocche per segnalare di essere pronto a mettersi al lavoro, poi, dopo aver scrutato la catasta come a valutarla, tirò indietro la mano destra stretta a pugno e prese accuratamente la mira...

"Bear Punch!" aveva esclamato, e subito un'aura di fiamme rosse aveva avvolto il pugno guantato dell'orsacchiotto, facendo sobbalzare Sho e gli altri e mandando lampi di luce scarlatta qua e là per la grotta. Con un rapido movimento del braccio, Bearmon aveva abbattuto il suo pugno incandescente sul falò, che subito aveva preso fuoco e aveva incominciato a bruciare e a diffondere luce e calore nella spelonca. I ragazzi, inutile dirlo, erano rimasti allibiti...

Con uno sghignazzo, Bearmon si era poi voltato verso i suoi compagni di squadra, sbattendosi le mani tra loro per spolverarle. "E allora? Che ve ne pare? Ve l'avevo detto che il modo per accendere il fuoco ce l'ho..."

Sho, ancora meravigliato e a bocca aperta, tardò qualche secondo a rispondere alla frase di Bearmon. "O... Okay, recepito... ora, se abbiamo un fuoco da accendere, sapremo a chi chiedere..." aveva detto.

"Bravo, adesso sì che si ragiona..." aveva concluso Bearmon, indirizzando poi uno sguardo famelico alla catasta di mele di carne che Yurika aveva appoggiato accanto a loro. "Ma ora, che ne dite di darci da fare con tutto quel ben di dio e riempirci qualche buco nello stomaco? Io avrei un certo languorino..."

"Mi hai letto nel pensiero, Bearmon!" aveva risposto Kevin, prendendo una mela di carne e infilzandola su un bastoncino per farla rosolare sul fuoco. "Noi cominciamo! Buon appetito, gente!"

(FINE FLASHBACK)

"Credo che lo dirò un sacco di volte prima che questa avventura sia finita, ma... voi Digimon non smetterete mai di stupirmi!" commentò Sho, dando una pacchetta amichevole sulla testa di SnowAgumon. Il piccolo dinosauro fece un sorrisetto sornione tenendo gli occhi chiusi, gradendo le attenzioni del suo partner umano, mentre Yurika si copriva la bocca con una mano e ridacchiava tra sè.

"Beh, le sorprese sono soltanto iniziate, Sho..." disse SnowAgumon, guardando verso il cielo ormai rabbuiato che si intravedeva dall'ingresso della spelonca. "Ma ora, penso che fareste meglio ad andare a dormire... domani ci aspetta una bella scarpinata..."

"Va bene..." disse Kevin, soffocando uno sbadiglio e smuovendo alcune braci con il bastoncino che aveva usato per mangiare le mele di carne. "Oh, a proposito, SnowAgumon... sai per caso qualcosa di dove andremo domani? Giusto per sapere cosa ci aspetta... lo avrei chiesto a Bearmon, ma al momento non mi sembra una fonte di informazioni molto affidabile..." Indicò con uno sguardo il simpatico orsacchiotto che, il ventre pieno di quei deliziosi frutti, si era addormentato come un sasso sul pavimento di roccia e aveva già incominciato a russare sonoramente.

SnowAgumon alzò gli occhi al cielo. "accidenti, ma proprio un divoratore di cibo ti doveva capitare come partner? Vabbè, passando alla tua domanda... la nostra prossima meta è la Dino Valley, una regione abitata principalmente da Digimon dinosauro. Si trova a non più di un'ora di cammino da qui."

Un breve lampo di timore attraversò gli occhi celesti di Yurika. "Digimon... dinosauro?"

"Non c'è bisogno di avere paura, Yurika..." fu Kunemon a prendere la parola, rassicurando la sua partner. "I Digimon dinosauro di solito non sono cattivi, e quella regione è stata, fino adesso, risparmiata dall'ondata di pazzia che ha sconvolto gran parte del Mondo Digitale. E poi, c'è una buona possibilità che i rimanenti Digiprescelti si trovino in quella regione... e c'è una persona che vorrebbe conoscervi, che potremo incontrare da quelle parti... e che potrà spiegare in maggior dettaglio, sia a voi che a noi, la missione che dobbiamo intraprendere a DigiWorld! Che ve ne pare, vi piace l'idea?"

Sho si alzò in piedi e si tolse la polvere dai pantaloncini. "Certamente, e grazie per le informazioni! Ma ora, credo sia proprio meglio andare a nanna! Yurika-chan, Kevin-chan, SnowAgumon, Kunemon... voi andate pure a dormire, io farò il primo turno di guardia!" disse, facendo per dirigersi verso l'ingresso della grotta. Ma la ragazzina dai capelli blu, scuotendo la testa, gli si mise davanti e lo trattenne con la mano sinistra. Il ragazzino si fermò prima di poter fare anche solo un passo, e girò la testa verso la sua amica guardandola con aria stranita.

"Aspetta un momento, Sho." gli disse lei, calma ma ferma. "Non credi che dovresti riposarti un pò, tu? Sei tu quello che si sta dando da fare più di tutti, ed è giusto che anch'io faccia la mia parte, no? Quindi, il primo turno lo faccio io!"

"Yurika-chan, ne sei sicura? Guarda che fare il turno di guardia non è esattamente una passeggiata..." la avvertì lui, sbattendo gli occhi. "Guarda che per me non è affatto un sacrificio fare il primo turno... se a te va meglio così!"

La ragazzina dai capelli blu gli fece un sorrisetto. "Non ti preoccupare per me, Sho... tu, Kevin e i Digimon riposatevi e preparatevi a domani... io faccio un pò la guardia e poi ti do il cambio, okay?"

"Diciamo pure che la facciamo noi la guardia, Yurika..." cinguettò Kunemon, strisciando vicino alla gamba della sua partner. "Nel caso succeda qualcosa, io ti posso dare una mano, mentre tu svegli gli altri!"

Sho, convinto dalla richiesta della sua amica, le fece un cenno affermativo con la testa e iniziò a dirigersi verso l'interno della spelonca, dove Kevin lo stava aspettando seduto vicino al falò. "E va bene, Yurika-chan... allora, auguriamo buon lavoro sia a te che a Kunemon! Buona notte!"

"Buona notte, Sho..." dissero in coro Digiprescelta e partner, tenendo lo sguardo fisso sui loro compagni che si allontanavano e ritornavano al falò.

"Buona notte, Yurika... e fai fare a me il prossimo turno, okay?" si raccomandò Kevin. Dopo che Sho e SnowAgumon ebbero raggiunto di nuovo Kevin e Bearmon, e che i due ragazzini si furono scambiati alcune parole e distesi sul pavimento di dura pietra calcarea, Yurika sospirò, e si diresse verso l'ingresso della caverna, sedendosi poi con la schiena appoggiata al muro.

"E va bene... buona notte, ragazzi, e riposatevi..." mormorò la ragazzina, con una certa malinconia al vederli distesi sulla roccia. Non osava immaginare quanto scomoda potesse essere quella posizione, ma del resto l'unica possibilità era quella di abituarsi... chissà quante altre notti avrebbero trascorso in quel modo prima che tutto questo fosse finito... I pensieri della bambina andarono immediatamente alla sua famiglia, e a quelle di Sho e Kevin. Chi lo sa, si chiese con angoscia, che cosa stavano facendo in quel momento. Probabilmente quella notte non avrebbero dormito, preoccupati per quello che stava succedendo ai loro figli, sperduti chissà dove. "Mamma... papà... mi dispiace di farvi preoccupare così... vi prometto che tornerò... il prima possibile... e con me ci saranno anche gli altri, garantito!"

Kunemon, percependo un pò di sconforto da parte della sua partner umana, le si accoccolò su una gamba, cercando di farle sentire la sua vicinanza e che avrebbe potuto contare su di lui. Sentire la testolina calda del piccolo bruco sulla sua pelle sembrò tirare un pò su di morale la ragazzina, che allungò una mano e gli diede una carezza sulla testa, spiegazzandogli le antenne. "Grazie, Kunemon."

"Di niente." disse il Digimon insetto, accomodandosi nel grembo della sua amica. "Mi sembravi triste, e allora... va tutto bene?"

"Sì, sì..." disse Yurika, alzando gli occhi al cielo terso, punteggiato da milioni di stelle. La volta celeste era di un magico colore blu, talmente intenso che sembrava quasi di vedere negli infiniti meandri dello spazio, e tutte quelle stelle brillanti contribuivano a conferire alla vista quell'aria di pace e calma maestosità che contrastava spiccatamente con la paura e l'odio che il dominio di Watchmon stava diffondendo nel Mondo Digitale. Guardando fuori dalla spelonca, Yurika riuscì a vedere, in lontananza, le fronde degli alberi che lei e Sho si erano lasciati dietro quel pomeriggio, mosse da una gentile brezza notturna.

La ragazzina sorrise dolcemente. Quanto tempo era passato, si chiese, dall'ultima volta che aveva visto un simile paesaggio? Ricordava qualcosa del cielo della sua isola nativa, Hokkaido... ma erano passati quasi tre anni dall'ultima volta che c'era stata...

"Dimmi, Kunemon..." ricominciò, accarezzando il piccolo bruco che le stava in grembo. "E' sempre così limpido, il cielo del Mondo Digitale?"

Kunemon drizzò le antenne e alzò la testa verso la sua amica umana, assumendo un'espressione perplessa. Non capiva come mai la ragazzina dai capelli blu gli facesse una simile domanda in quel momento... "Ehm... beh, in certi settori sì, in altri un pò meno... ma come mai me lo chiedi?"

"Nella città di Tokyo, da dove vengo io..." spiegò Yurika. "...è raro vedere un cielo così bello. Ci sono troppe luci che impediscono di vedere le stelle, e troppo caos, anche di notte, per potersi godere la tranquillità di una notte così. Nell'isola di Hokkaido, dove sono nata, si può vedere più facilmente uno spettacolo come questo, ma anche lì... la civiltà sta un pò rovinando la bellezza della natura. Per carità, vivere a Tokyo mi piace, e anche le comodità della città... ma a volte mi manca questo stupendo cielo... vederlo dopo tanto tempo mi ha fatto piacere..."

"Capisco..." rispose Kunemon, puntando a sua volta le antenne verso la volta celeste e lasciando che il vento gli facesse ondeggiare le antenne. Passò un lungo minuto di silenzio, in cui i due amici rimasero fermi a guardare le stelle, incantati dalla loro bellezza, prima che Yurika parlasse di nuovo.

"Sai, Kunemon... una volta di più mi rendo conto di quanto sia stupendo DigiWorld..." disse la ragazzina. "E questo rinnova la mia volontà di proteggerlo da quel Watchmon..."

"Grazie, Yurika..." rispose il Digimon larva. "Sappiamo di poter contare su di voi..."

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La mattina dopo...

Svegliatisi di buon ora (con un forte mal di schiena grazie alla dormitina sulla roccia, ma altrimenti ben ritemprati), i tre Digiprescelti e i loro Digimon stavano camminando lungo un sentiero sterrato costeggiato da alberi dalle grandi foglie e felci preistoriche, sotto un sole cocente che sembrava bruciare sulla pelle e li obbligava di quando in quando a fermarsi a riposare sotto le piante per tirare il fiato. Ma nonostante il caldo opprimente, il paesaggio era costellato di piante esotiche e fiori di vari colori, simili a quelli che si sarebbero potuti trovare ai tropici sulla Terra, l'erba che ricopriva il terreno era fresca e smeraldina, e dei grossi insetti variopinti, in gran parte farfalle, scarabei e libellule, svolazzavano tutto attorno a loro, riempiendo l'aria con il loro frinire e il ronzio delle loro ali. Stando alle indicazioni di SnowAgumon, i ragazzi erano appena entrati nella Dino Valley, e il loro prossimo obiettivo era un vulcano spento chiamato Nexus Peak, ad alcuni giorni di cammino dal luogo dove si trovavano loro. Era lì, infatti, che avrebbero incontrato la misteriosa persona di cui aveva parlato Kunemon la sera prima, colui che avrebbe dato ai bambini prescelti tutti i dovuti chiarimenti sulla loro missione...

"Sulla sommità di Nexus Peak abita un Digimon saggio e benevolo di nome Volcdramon," stava spiegando in quel momento Bearmon. "Lui conosce da molto tempo la persona che dovrà parlare con voi... come del resto la conoscono bene quasi tutti i Digimon che abitano questo mondo... e sarà lieto di darvi una mano." Per parlare, il gruppetto di era fermato all'ombra rinfrescante di una grossa palma e si era seduto sul terreno, dopo essersi assicurato che non ci fossero Digimon ostili nelle vicinanze. Finora avevano avuto fortuna, ma erano tutti sicuri che non sarebbe durato a lungo.

"E... questo signore di cui parlate tanto... immagino lo conosciate anche voi, no?" aveva chiesto Kevin, facendosi aria con il berretto e ricavandone un pò di sollievo dall'afa. "Non è che potreste dirci qualcosa di più? Giusto per curiosità, non perchè non ci fidiamo..."

Yurika annuì, d'accordo con il Digiprescelto più piccolo. "Sì, anche io sarei curiosa di saperne qualcosa... per esempio, come si chiama?"

"Il suo nome è Gennai, e ormai da tempo immemorabile fa da custode del Mondo Digitale dell'Est." rispose SnowAgumon. "Purtroppo, però, altro non sapremmo dirvi. E' lui quello che meglio di tutti conosce lo scopo della nostra missione... quali saranno gli ostacoli da superare, e quali i mezzi con cui potremo riuscire nel nostro intento. Noi, molto semplicemente, siamo stati scelti tra tutte le decine di miliardi di Digimon per essere i vostri partner, e anche noi, come voi, avremmo compreso tutto strada facendo."

Sho annuì. "Sì, capisco... ma, scusa se te lo chiedo, SnowAgumon, ma come mai, per riferirti a DigiWorld, hai detto Mondo Digitale dell'Est? Vuoi dire che esistono altri Mondi Digitali, oltre a quello in cui ci troviamo adesso?" chiese, incuriosito dalle parole del suo partner.

"Beh, in effetti sì..." rispose SnowAgumon, rimettendosi in piedi. "Sappiamo che esistono altri quattro Mondi Digitali oltre a questo, ognuno corrispondente ad uno dei punti cardinali, oppure al Centro, e ognuno di questi dovrebbe essere governato da un Guardiano Digitale dotato di poteri inimmaginabili... ma le informazioni che abbiamo a proposito sono poche e frammentarie, quindi su questo non possiamo esservi molto d'aiuto... Sappiamo solo che ormai da moltissimo tempo i Guardiani non si manifestano più nei vari Mondi Digitali. Forse c'è qualcosa che impedisce loro di intervenire direttamente... ed è per questo che, nonostante tutto il suo potere, il Guardiano dell'Est non è stato in grado di fermare Watchmon..."

Kunemon proseguì, scuotendo la testa. "In effetti, non sappiamo neppure come facciamo a sapere queste cose. E' come se un giorno le fossimo venute a sapere dal nulla..."

Sho emise un sospiro, liberandosi i polmoni da un pò di aria calda e si rinfrescò afferrando un lembo della sua maglietta e sbattendolo, poi rispose ai due Digimon con tono apologetico. "Vabbè, perdonate la mia curiosità... era una semplice domanda che non ha molta attinenza con la situazione attuale... almeno credo." Con queste parole, il ragazzino si alzò a sua volta e si spolverò i pantaloncini con il dorso della mano. "E va bene, ragazzi... che ne dite, proseguiamo? Più tardi farà ancora più caldo, e credo sia meglio coprire quanta più strada possibile prima di essere costretti a fermarci."

"Hai ragione, Sho... senti, Kunemon, voi per caso sapete dove si trova un ruscello, o un laghetto, da queste parti? Sarebbe il luogo ideale dove fermarci in attesa che il sole cominci ad andare giù." chiese Yurika al suo partner, alzandosi a sua volta e togliendosi di dosso i fili d'erba prima di aiutare il piccolo Kevin a fare lo stesso. Il piccolo bruco annuì, indicando con il pungiglione sulla coda una piccola foresta visibile all'orizzonte. "Sì, credo sia una buona idea, Yurika... siamo già stati abbastanza spesso da queste parti, e se la memoria non mi inganna, in quel boschetto potremmo trovare un piccolo lago dove toglierci la sete e rilassarci un pò."

La conversazione fu interrotta all'improvviso da una breve quanto improvvisa scossa tellurica che mosse loro il terreno sotto i piedi, facendo perdere per un attimo l'equilibrio a Bearmon, e mozzò loro il fiato in gola. Il fulmineo terremoto era stato accompagnato da un rombo cupo, simile a quello di un tuono lontano, e da un verso inconfondibile: il ruggito di qualche grosso animale che sembrava arrabbiato e pronto alla lotta!

"Accidenti! Mi sa tanto che la nostra fortuna finisce qui..." esclamò Sho, appoggiandosi con la schiena alla corteccia del loro luogo di riposo. Allarmati, i ragazzi si girarono di scatto verso il luogo da dove provenivano i rumori, avendo cura di restare sempre nascosti dietro la palma e di trattenere il respiro, in modo da non emettere il minimo rumore che avrebbe potuto tradirli. Videro le fronde di alcuni grandi alberi vicini a loro muoversi selvaggiamente, come agitate da qualcuno, e sentirono altri poderosi passi che si avvicinavano sempre di più, assieme a dei ruggiti di rabbia e ostilità che crescevano sempre più...

Sho guardò verso i suoi compagni: la paura era chiaramente leggibile negli occhi del piccolo Kevin, mentre Yurika manteneva un'espressione più fredda e controllata... ma le gocce di sudore freddo che le imperlavano la fronte erano chiaramente visibili da quella breve distanza. Entrambi stavano cercando di mostrarsi forti, ma era evidente il loro spavento. Per quanto i loro compagni li avessero assicurati che i Digimon dinosauro erano in buona parte pacifici, in una situazione del genere era difficile crederlo... e poi, potevano essersi imbattuti in una delle classiche eccezioni che confermano la regola!

"Accidenti, questa era una cosa che dovevamo calcolare..." pensò tra sè il Digiprescelto giapponese, cercando di ignorare il gelido brivido di paura che gli percorreva la spina dorsale. "Contro Goblimon e Gizamon ce la siamo cavati perchè SnowAgumon e Kunemon ci hanno aiutati... ma ora che dobbiamo affrontare qualcosa che molto probabilmente è parecchio più forte... non abbiamo fatto i conti con la nostra paura! E' chiaro che Kevin-chan e Yurika-chan sono terrorizzati... e anch'io... No! No, non posso mostrare paura! Non davanti a loro! Loro si fidano di me, e io non posso essere debole in questa situazione! Devo dare loro coraggio e fiducia! Se vedessero che anch'io ho paura, si dispererebbero del tutto!"

Spronato a proteggere i suoi due amici, Sho afferrò stretto il suo Digivice, e la sensazione di quel piccolo oggetto tra le mani riuscì a calmare almeno un pò la paura che minacciava di impossessarsi di lui. "Non preoccupatevi, ragazzi... se qualche servitore di Watchmon ci trova, ci pensiamo io e SnowAgumon..." momorò ai suoi compagni di squadra, la voce alta solo quel tanto che bastava a farsi sentire oltre i ruggiti furenti che riempivano l'aria. Stava assumendo un tono rassicurante, cercando di infondere fiducia ai suoi compagni nonostante la situazione avversa.

Kevin strinse la mano destra su un pezzo di corteccia sporgente e guardò il ragazzo più grande con aria di gratitudine. Yurika, da parte sua, non tradì alcun sentimento, ma un lampo di sollievo attraversò i suoi occhi celesti. Se l'obiettivo di Sho era quello di rassicurarli, ci stava riuscendo... spronati ulteriormente da un paio di cenno d'intesa dei loro Digimon, i due amici di Sho afferrarono i loro Digivice e li tennero sollevati all'altezza del cuore, cercando di chiamare a raccolta tutto il loro coraggio man mano che i passi e i ruggiti si avvicinavano...

Il muso dalle fredde squame bianche di SnowAgumon toccò la gamba di Sho, riportando la sua attenzione sulla situazione attuale. I rimbombi si erano moltiplicati di intensità, e ora i timpani delle loro orecchie facevano un pò male a causa dei ruggiti sempre più vicini. Col fiato sospeso, ma ora decisamente più risoluti, i ragazzi rimasero ad osservare dal loro nascondiglio...

CRRRRAAAAAAAASSSSHHHH!!!!

Finalmente, quello che stava causando tutta quella confusione emerse dal boschetto, facendo fare un sobbalzo ai ragazzi e ai Digimonche pure si stavano preparando ad ogni evenienza: con un fragore agghiacciante, alcuni alberi si inclinarono e caddero al suolo spezzati, mentre due enormi rettili bipedi, due giganteschi ammassi di muscoli, squame e furia, apparvero improvvisamente da dietro le piante divelte, ruggendo fragorosamente!

"Eccoli!" esclamò Sho, stringendo il suo Digivice finchè le nocche non gli diventarono bianche. "Guardate che roba, sembrano davvero due Tyrannosaurus Rex!"

In effetti, i due enormi rettili che erano apparsi davanti a loro avevano un aspetto quasi identico a quello del famoso re dei dinosauri: entrambi erano bipedi, molto alti e muscolosi, con arti anteriori relativamente piccoli rispetto al corpo, potenti zampe posteriori, una grande coda che bilanciava il peso del corpo, e una testa allungata con le fauci piene di minacciosi denti ricurvi. Tuttavia, le differenze tra i due sarebbero state evidenti subito anche all'osservatore più distratto: uno dei due rettili carnivori sembrava un pò più grande dell'altro, e quasi tutto il suo corpo era ricoperto di squame rosse, che diventavano bianche solamente sul ventre. L'unica altra concessione ad un colore diverso erano le creste ossee romboidali che, a partire dalla base del cranio, percorrevano la spina dorsale dell'enorme rettile, fermandosi solo a poca distanza dalla punta della robusta coda. Gli occhi del dinosauro erano celesti, ma in quel momento erano accesi di rabbia e animosità verso l'altro Digimon...

L'altro dinosauro sembrava un pò più slanciato ed agile, la sua coda era molto più grande e robusta, al punto da sembrare quasi sproporzionata rispetto al resto del corpo, e la sua robusta pellaccia era più variopinta di quella del suo rivale: le sue squame azzurre e blu erano intervallate da strisce di rosso intenso, soprattutto sulle zampe posteriori, sulla testa e sulla coda, e come ulteriore decorazione presentava delle lunghe piume rosse e bianche, simili a quelle di un pellerossa, sulla testa. Sul suo petto stavano una sorta di bandoliera, decorata con un grecale bianco e rosso, e tre medaglioni dorati di forma circolare, che contribuivano anch'essi a rendere il suo aspetto più esotico rispetto all'avversario. Entrambi i contendenti, comunque, presentavano grandi artigli ricurvi sulle dita delle zampe, sia anteriori che posteriori, e delle lingue di fuoco rosse guizzavano dalle loro narici e dalle loro fauci, contribuendo ad aumentare la sensazione di ostilità che correva tra i due... La buona notizia era che i due Digimon dinosauro sembravano troppo presi dalla loro disputa per potersi accorgere di Sho e del suo gruppetto...

"Hai ragione, Sho..." mormorò Yurika, sporgendosi quel tanto che bastava per guardare senza essere vista. "Però sono molto diversi tra loro... uno è sicuramente un Tyrannosaurus Rex, ma l'altro non ho proprio idea..."

Fu Kevin a chiarire i dubbi dei ragazzi giapponesi. Il ragazzino di colore si sporse a sua volta, osservando meravigliato i due giganti preistorici che si fissavano in cagnesco. "Quello dev'essere un Allosauro... a casa ho un intero libro sui dinosauri, e li conosco bene! Quella coda così grossa gli serve per bilanciarsi quando corre, visto che il corpo tenderebbe ad andare in avanti..."

"Per l'esattezza, quelli sarebbero, rispettivamente, un Tyrannomon e un Allomon..." spiegò Kunemon, tirando un sospiro di sollievo alla consapevolezza che i due rettili giganti non ce l'avevano con loro. "Queste due tipologie di Digimon sono perennemente in contrasto tra loro... uff, meno male, per un attimo ho davvero temuto che volessero mangiarci a colazione..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Tyrannomon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Fire Blast

Uno dei più tipici Digimon dinosauro del Mondo Digitale, e altra possibile digievoluzione di Agumon. Solitario e dal carattere impulsivo, ma sorprendentemente pacifico se non provocato, questo potente rettile attacca con il suo soffio infuocato, e può correre a velocità superiori ai 60 chilometri all'ora nonostante la mole.

 

Nome: Allomon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Dati

Livello: Champion / Armor

Attacchi: Dino Burst, Dynamite Head

Gli acerrimi rivali dei Tyrannomon, che competono con essi per il titolo di miglior predatore. Sono dotati di poteri simili, ma in aggiunta ad essi hanno una potente testata con la quale stordiscono l'avversario prima di finirlo. Si dice che un Hawkmon armor-digievoluto con il Digimental del Coraggio diventi proprio un Allomon...

 

"Già, però è strano..." mormorò Bearmon, infilandosi con il musetto sotto le gambe di Sho per assistere alla scena. "So che i Tyrannomon e gli Allomon sono rivali... ma di solito le loro lotte non raggiungono questi livelli di intensità! Le loro dispute di solito si risolvono in contese... tipo, chi riesce a prendere più prede... non si arriva allo scontro fisico, a meno che..."

"VOI!"

Dalle spalle del gruppetto ignaro e ancora intento ad osservare Tyrannomon e Allomon che si squadravano, arrivò un fragoroso ruggito che fece lanciare un urlo di spavento ad alcuni: Sho per poco non si morse la lingua nel tentativo di evitare di urlare, mentre Kevin, Kunemon e Bearmon fallirono miseramente nel tentativo di trattenersi. Di tutti, fu SnowAgumon il più rapido a reagire: come obbedendo ad un riflesso condizionato, senza dubbio dovuto alla necessità di stare in guardia contro i Digimon malvagi, il piccolo dinosauro si voltò di scatto verso la fonte del rumore.

"Ah! E adesso cosa..." esclamò SnowAgumon, preso dal panico di essere stato scoperto. Davanti agli occhi suoi e a quelli degli altri Digiprescelti, era apparso, apparentemente dal nulla (in realtà, rifletterono, era riuscito a strisciare alle loro spalle senza che nessuno di loro se ne accorgesse), un Digimon dinosauro quadrupede dall'aspetto che ricordava un pò quello di un coccodrillo, ma decisamente bizzarro: era piuttosto lungo, raggiungendo i cinque metri di lunghezza, ma le sue zampe artigliate fuoriuscivano dai lati del corpo muscoloso ad un angolo un pò strano, sviluppandosi di lato prima di scendere e appoggiarsi al suolo, in modo che le sue coppie di zampe ricordassero una bassa arcata rettangolare. Come risultato, il rettile camminava con il ventre che quasi strisciava sul terreno. Il suo corpo presentava dei colori molto vivaci, essendo ricoperto di squame smeraldine interrotte da motivi rossi e gialli che disegnavano complesse linee curve sui fianchi e sul cranio. Anche la testa ricordava un pò quella di un coccodrillo, con denti triangolari che fuoriuscivano dalle mandibole, ma era più corta e tozza. Tuttavia, la caratteristica più evidente era una enorme membrana simile ad una vela, coperta dalle stesse squame colorate che ornavano il corpo, che si sollevava sulla schiena del lucertolone, percorrendogli il dorso dal collo fino all'inizio della coda. Un paio di freddi occhi da rettile fissavano severamente i bambini prescelti e i loro partner.

"E... e quello che cos'è? Io non ho mai visto niente del genere sui miei libri!" esclamò Yurika, guardando meravigliata il nuovo arrivato. Ancora una volta, fu Kevin a rispondere alla domanda.

"Io sì... quello è un Dimetrodonte, uno dei primi rettili che abbiano mai camminato sulla Terra... o meglio, questo sarebbe il suo equivalente digitale, giusto, Bearmon?" chiese poi, rivolgendosi al suo partner.

"Esattamente..." rispose l'orsacchiotto, abbassando la guardia con un sospiro di sollievo. Sembrava che l'apparizione di quel minaccioso lucertolone, anzichè spaventare i Digimon, li avesse rassicurati. "Vi presento un Dimetromon... non abbiate paura, so che può sembrare minaccioso... ma è un Digimon buono!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Dimetromon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Solar Sail

Pur essendo un dinosauro carnivoro, Dimetromon ha un forte senso della giustizia. La grande vela sulla sua schiena gli serve per ricevere meglio i raggi del sole, al duplice scopo di scaldarsi meglio e di accumulare energia solare per eseguire il suo attacco Solar Sail. Può muoversi con velocità insospettabile, ma solo per periodi di tempo ristretti.

"Ehm... sì, ma la mia domanda è... se è dalla nostra parte, come mai ci sta fissando così minacciosamente?" chiese Sho, indietreggiando davanti allo sguardo implacabile di Dimetromon fino a ritrovarsi con le spalle contro la corteccia della palma. Più in là, si riaccendeva il fragore dello scontro tra Tyrannomon e Allomon, così presi dalla loro disputa da non badare per niente a quanto stava accadendo ad alcune decine di metri di distanza.

Il rettile avanzò di qualche passo verso i ragazzi, costringendoli ad indietreggiare... poi, all'improvviso, i suoi occhi si spalancarono, brillanti di una pericolosa luce scarlatta! Per la prima volta, Dimetromon aprì la bocca e grugnì, scandendo npoche, minacciose parole nella sua voce gutturale.

"Distruggere... i... bambini... prescelti..." ringhiò, continuando inesorabile la sua avanzata.

Tutti fecero un passo indietro, e i Digimon dei ragazzi trasalirono per l'orrore: avevano riconosciuto i sintomi!

"Oh, no! Questa proprio non ci voleva!" esclamò Kunemon. "Non è più in sè, come tanti altri Digimon prima di lui! Anche Dimetromon è stato reso schiavo da Watchmon e si è unito alle sue forze!"

"No! Questo significa che l'influenza di Watchmon si è spinta fin qui!" esclamò SnowAgumon. "Questa proprio non l'avevamo prevista... e adesso cosa possiamo fare?"

Lo sguardo di Sho si spostò rapidamente alla radura dietro di loro e ai due colossi carnivori in quel momento impegnati in una strenua lotta. Tyrannomon e Allomon si erano afferrati a vicenda con le corte zampe anteriori, e stavano cercando di costringersi in ginocchio l'un l'altro. Fatti i dovuti conti, a Sho sembrò preferibile affrontare un solo Digimon piuttosto che due, quindi si girò verso Dimetromon con espressione determinata. "In tal caso... non credo abbiamo molta scelta! Dobbiamo combattere e cercare di farlo tornare in sè! Sarà anche grosso, ma noi abbiamo il numero dalla nostra!"

"Sho ha ragione... a questo punto, tanto vale tentare!" ribattè Kunemon, che ad un cenno di assenso di Yurika si mise davanti alla sua partner e a metà tra lei e il rettile carnivoro in avvicinamento.

"Kevin!" esclamò Bearmon, alzando la testa verso il ragazzino di colore, che rispose a sua volta con un sì. "E va bene, Bearmon... ma state attenti!"

SnowAgumon si fece avanti anche lui, alzando le zampe anteriori e mettendosi in guardia. Dimetromon si fermò a pochi metri dal gruppetto di Digimon, guardandoli con aria quasi interrogativa: sembrava si stesse chiedendo come mai quelle bestioline avevano il coraggio di sfidarlo, pur sapendo che era più forte di loro...

SnowAgumon ruppe gli indugi e attaccò per primo, gettando indietro la testa per poi aprire la bocca e sparare una raffica di palle di neve contro Dimetromon. "Little Blizzard!". I proiettili percorsero un breve tratto, poi si schiantarono a tutta velocità contro il muso e la pinna dorsale del Champion schiavizzato, costringendolo ad indietreggiare di un passo. Ma l'effetto fu tutto lì. Scuotendo rapidamente la testa da una parte all'altra, Dimetromon si liberò della fredda neve che gli era entrata negli occhi, e proseguì l'avanzata.

"Accidenti... non ha funzionato minimamente!" esclamò il dinosauro bianco, indietreggiando di un passo mentre Kunemon e Bearmon si scagliavano contro Dimetromon nel tentativo di coglierlo alla sprovvista. Il bruco giallo si arrotolò a palla come aveva già fatto con Gizamon, afferrandosi il pungiglione con le mascelle e rotolando verso Dimetromon ad alta velocità, mentre il pugno destro di Bearmon si incendiava di fiamme rosse e si abbatteva sul muso del rettile carnivoro centrandolo in pieno sulla punta del naso.

"Rolling Thread!"

"Bear Fist!"

Kunemon rimbalzò sulle dure squame di Dimetromon e atterrò stordito ad alcuni metri di distanza, ma il colpo di Bearmon sembrò avere qualche effetto, dal momento che il variopinto rettile grugnì di dolore e fece due passi indietro, iniziando poi a leccarsi la punta del muso. L'orsacchiotto ghignò soddisfatto e si fece avanti per attaccare di nuovo, ma Dimetromon recuperò più velocemente di quanto lui avesse previsto ed eseguì un agile giro su sè stesso, portando in avanti la robusta coda che colpì al fianco Bearmon con uno schiocco agghiacciante!

"No! Bearmon!" esclamò Kevin, vedendo il suo Digimon che veniva scagliato rovinosamente a terra. Come una macchina da guerra spietatamente efficiente, Dimetromon si voltò rapidamente verso SnowAgumon e Kunemon, e la vela che gli ornava il dorso iniziò a risplendere di una strana luce dorata...

"Accidenti, questo lucertolone è più forte del previsto! E adesso... cosa vuole fare?" si chiese Sho, stringendo i pugni davanti a sè. Yurika scosse la testa. "Non lo so... ma non mi dice niente di buono, questo è poco ma sicuro!" I digimon, da parte loro, si erano acquattati sul terreno, pronti a saltare via quando Dimetromon avesse sferrato il suo attacco...

"Solar Sail!" ringhiò il rettile, e subito una raffica di abbaglianti raggi di luce gialla, simili a raggi di un sole in miniatura, partirono dalla sua vela dorsale, diretti verso i due Digimon che saltarono via proprio all'ultimo secondo! Ma riuscirono soltanto ad evitare il grosso del colpo: quando i raggi energetici di Dimetromon colpirono il terreno, provocarono delle esplosioni che scagliarono i due Digimon al tappeto, facendoli restare intontiti esattamente come Bearmon! Ora che erano tutti e tre fuori gioco, non c'era più nulla ad impedire a Dimetromon di concentrarsi sul suo obiettivo primario... i tre Digiprescelti di fronte a lui!

"SnowAgumon!" esclamò Sho, vedendo il suo partner disteso a terra con gli occhi trasformati in spirali.

Yurika si portò una mano davanti alla bocca. "Oh, no, Kunemon!"

"Cavolo..." mormorò SnowAgumon, cercando debolmente di rialzarsi. "E' troppo forte per noi..."

Ignorando completamente i tre Digimon Rookie a terra, Dimetromon proseguì la sua avanzata, puntando dritto contro i bambini prescelti, la vela dorsale che riprendeva a brillare carica di energia solare. I tre bambini indietreggiarono, guardandosi disperatamente attorno alla ricerca di qualcosa con cui potessero fermare il dinosauro carnivoro, ma non videro nulla che potesse essere loro d'aiuto. Scappare, poi, era fuori discussione: avrebbe significato abbandonare i loro Digimon al loro destino...

Sho strinse i denti, sopprimendo la paura che minacciava di fargli perdere la calma, e si chinò verso terra, raccogliendo la prima cosa che gli capitò in mano: per caso si trattava di un sasso dalla forma irregolare, che il ragazzino, dopo aver soppesato nella mano, scagliò con decisione contro Dimetromon, colpendolo sulla guancia sinistra, un pò sotto l'occhio. Il lucertolone strizzò l'occhio, infastidito dal lieve dolore, ma per il resto non ebbe nessuna reazione, e continuò ad avanzare, ringhiando di nuovo le parole che aveva detto all'inizio: "Distruggere... i bambini... prescelti..."

"Sho! Yurika! Che facciamo?" esclamò Kevin quasi in panico, guardando i due ragazzi più grandi come per vedere se loro avevano qualche idea. Niente da fare: entrambi tenevano lo sguard fisso sul dinosauro che si avvicinava, e la cui vela dorsale brillava sempre più abbagliante...

"Maledizione..." mormorò Sho. "Non può finire così... non adesso!"

"SHO!" esclamò SnowAgumon a squarciagola, raccogliendo tutte le sue forze e rialzandosi di scatto...

Improvvisamente, il Digivice di Sho, come a rispondere alle preghiere sia del prescelto che del Digimon, iniziò a vibrare nelle mani del ragazzino, e una flebile luce bianca si accese sul suo schermo a cristalli liquidi, attirando l'attenzione di tutti i presenti. Persino Dimetromon interruppe il caricamento della sua Solar Sail, e nei suoi occhi brucianti e vitrei al tempo stesso serpeggiò per una frazione di secondo un barlume di dubbio. Al suo lato, SnowAgumon iniziò ad emanare una debole luminescenza, e una misteriosa energia, che non ricordava di aver mai sentito in vita sua, lo percorse dalle zampe alla punta del muso, come una scarica benefica. Il piccolo dinosauro si sentiva forte, più forte di quanto non fosse mai stato, e carico di una nuova determinazione. Doveva proteggere il suo partner, questa era la sua priorità! E l'avrebbe fatto a qualunque costo! Sho, da parte sua, era come ipnotizzato da quella strana luce, e si sentiva come se essa lo stesse chiamando a sè con voce rassicurante, facendo svanire tutta la paura che fino a quel momento il ragazzino aveva soffocato dentro di sè... A malapena sentì la voce di Yurika che lo chiamava. "Sho! Sho, rispondimi! Che sta succedendo..."

"Non... lo so..." rispose il ragazzino, senza dare altro segno di essersi accorto di lei. "Ma... sono convinto che lo scopriremo... adesso!"

Quella che era iniziata come una lucetta sullo schermo esplose dallo schermo, trasformandosi in una grande colonna di luce che costrinse tutti i presenti a coprirsi gli occhi. Persino Tyrannomon e Allomon, finalmente accortisi di quanto stava accadendo, interruppero la loro battaglia e si voltarono verso il luogo dove si trovavano i ragazzi, emettendo dei corti grugniti di sorpresa. Dimetromon ruggì di rabbia, come se lo stesso Digivice lo avesse insultato pesantemente, e si allontanò a distanza di sicurezza, mentre SnowAgumon si sollevava in aria avvolto in un bozzolo di luce bianca e cominciava, sotto gli occhi entusiasti degli altri due Digimon appena rialzatisi, a trasformarsi!

"SnowAgumon shinka..."

Il corpo del piccolo dinosauro ingrandì e si fece più muscoloso e slanciato, raggiungendo il metro e mezzo di altezza. Il muso si allungò e si fece più affusolato, mentre un paio di affilate e diritte corna grigio acciaio con le punte a freccia gli uscivano dal cranio. Gli artigli delle zampe sia anteriori che posteriori si irrobustirono, e gli occhi da celesti che erano divennero rossi. Quando la trasformazione fu ultimata e la luce fu svanita del tutto, permettendo ai presenti di vederne il risultato, al posto di SnowAgumon si ergeva fieramente un robusto dragone dalla pelle azzurra, che diventava bianca sul torace (il quale era a sua volta decorato da un segno azzurro simile ad una V), sulla punta del muso e sugli avambracci. Aveva la testa che ricordava come forma un cuneo, che presentava, oltre alle corna dalle punte a freccia, un terzo corno, ricurvo e più piccolo, sulla punta del naso. Gli occhi erano rossi, con una cicatrice verticale che attraversava il destro e gli dava un'espressione più feroce, e il sogghigno sicuro che aveva dipinto in faccia era accentuato dalle zanne triangolari che spuntavano dalle labbra. Le braccia e le gambe erano molto più forti e muscolose della sua forma precedente, come del resto tutto il corpo in generale, con una robusta coda azzurra, due piccole cicatrici a forma di croce sulla punta del muso e sulla gamba sinistra, e una fila di creste dorsali triangolari a completare la descrizione del nuovo Digimon, che atterrò in piedi, sollevando un pò di polvere, e si mise in guardia, pronto ad affrontare Dimetromon!

"...VEEDRAMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Veedramon

Anche chiamato: V-dramon

Tipo: Animale Mitologico

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: V-Breath Arrow, Hammer Punch

Questo rarissimo Digimon drago è una possibile variazione di ExVeemon, caratterizzato da una potenza fisica maggiore che sacrifica parte dell'agilità della sua forma alternativa. Il suo attacco speciale, V-Breath Arrow, consiste di una freccia di energia incandescente che demolisce ogni ostacolo!

(Nota dell'Analizzatore: Pare che in una versione alternativa degli eventi, il partner del Digiprescelto Taichi Yagami fosse un Veedramon di nome Zero.)

 

Sho si sfregò gli occhi, incredulo di fronte alla radicale trasformazione del suo Digimon. Timidamente, si avvicinò a Veedramon, indicandolo con un cenno della mano. "Che... che cosa... è successo? Dove... dove è finito SnowAgumon? Sei... sei tu? Ma che cosa..." mormorò senza fiato. Veedramon rispose strizzando un occhio e facendo il segno dell'ok con la mano destra!

"Tranquillo, Sho! Sono sempre io, solo... in una forma diversa da quella in cui mi hai visto finora!" spiegò il drago azzurro, rivolgendosi agli stupiti Digiprescelti. "Questa è quella che in termini di DigiWorld viene chiamata... Digievoluzione!"

"Digi... evoluzione?" ripetè Yurika ad occhi spalancati. "Vuol... vuol dire... che voi Digimon... potete trasformarvi in creature più forti?"

Fu Bearmon a rispondere, scuotendo la testa per scacciare le ultime vertigini. "Esatto! Quella in cui ci trovavamo quando vi abbiamo incontrato era soltanto la forma Rookie. Veedramon, quello che è apparso davanti a voi, è invece una forma Champion, il livello immediatamente superiore! Ora sì che possiamo combattere ad armi pari con Dimetromon!"

Sho rimase in silenzio per qualche secondo, tremante per l'eccitazione, e osservò il suo Digivice, la cui luce era gradualmente svanita: ora lo schermo a cristalli liquidi era tornato al suo neutro colore verde chiaro. Il ragazzino non era molto sicuro di quello che era successo... ma sapeva per certo che quel piccolo oggetto si era attivato non appena lui si era ritrovato sotto il tiro dei raggi di Dimetromon, e in qualche modo aveva energizzato SnowAgumon fino a fargli raggiungere quella nuova forma!

Il ruggito furente di Dimetromon richiamò l'attenzione di tutti sul problema più impellente: con uno scatto fulmineo, Veedramon si voltò verso il lucertolone, e gli occhi scarlatti dei due Digimon si incrociarono in un silenzioso scambio di sfida. Con un unico gesto del braccio, il drago azzurro fece cenno a Sho e agli altri di stare indietro. "Di questo qui mi occupo io! Voi restate a distanza e non fatevi coinvolgere!"

"Va bene, Veedramon!" rispose Sho, indietreggiando con il Digivice in mano. "Ma ricordati che dopo me la devi spiegare questa storia della Digievoluzione!"

Il drago sogghignò e strizzò un occhio verso il suo partner. "Contaci!" gli rispose, prima di dedicare la sua attenzione incondizionata a Dimetromon: il variopinto rettile carnivoro si era rimesso in posizione sulle sue zampe sghembe, e stava accumulando altra energia solare nella propria vela per scaricarla su Veedramon... ma il drago azzurro non sembrava disposto a concedergli il privilegio della prima mossa!

Non appena percepì che l'energia di Dimetromon stava raggiungendo il livello critico, Veedramon prese lo slancio e si scagliò contro di lui ad una velocità insospettabile, spiccando un balzo altissimo che colse di sorpresa l'avversario, costringendolo ad alzare gli occhi! Raggiunto l'apice del salto, Veedramon unì le mani e prima che Dimetromon potesse bersagliarlo di nuovo, ridiscese, sferrando un colpo devastante con entrambe le braccia!

"Hammer Punch!" I pugni uniti centrarono il dinosauro proprio sulla testa con un boato incredibile, strappandogli un lungo grugnito di dolore e facendolo finire con la faccia nella polvere. Con un agile balzo, Veedramon si allontanò dallo stordito Dimetromon quel tanto che bastava a tenerlo sotto pressione restando a distanza di sicurezza, e si rimise in guardia mentre Dimetromon sollevava la testa e sputava un pò di polvere che gli era finita in bocca. Poi, infuriato, il rettile puntò di nuovo la sua vela dorsale contro Veedramon, e questa volta non aspettò di caricarsi!

"Attento, Veedramon!" lo esortò Sho, memore degli eventi di poco prima. "E' la stessa mossa di prima!"

"Solar Sail!" esclamò, sparando un'altra raffica di raggi di energia solare contro Veedramon. Ma un'altra volta, il drago azzurro si rivelò un avversario più scaltro: balzò via dalla sua posizione proprio un attimo prima che i colpi ad energia solare la raggiungessero, esplodendo al contatto col terreno. Poi, dandosi la spinta con un potente colpo d'anca, Veedramon eseguì una spettacolare manovra acrobatica che lo portò a saltare oltre il corpo di Dimetromon e ad atterrare alle sue spalle, proprio in prossimità della robusta coda! Non appena i suoi piedi artigliati sfiorarono il manto erboso, Veedramon fece scattare le braccia in avanti e richiuse le mani sulla coda di Dimetromon, tenendola ben stretta! Poi, con un movimento del corpo che la diceva lunga sulla sua forza fisica, il drago portò avanti le braccia, trascinandosi dietro l'avversario incredulo, e mollò la presa, sfruttando l'inerzia accumulata nel balzo per dare maggiore potenza al lancio! Lo stupefacente risultato fu che Dimetromon si ritrovò improvvisamente con le zampe che perdevano la presa sul terreno, e volò con un lungo ruggito di rabbia per alcuni metri prima di atterrare dolorosamente sul fianco, producendo un rombo assordante con la sua caduta e sollevando altra polvere!

"Ippon!" esclamò Yurika con entusiasmo, alzando un pugno in aria in segno di vittoria.

Kevin strinse i denti al sentire il botto della caduta. "Accidenti, che colpo! Ora sì che la vittoria è nelle nostre mani!"

"Dagliele sode, SnowAgumon... ehm, volevo dire Veedramon! Dagliele! DAGLIELE!" si stava intanto sbracciando Sho, affiancato nel suo tifo da Kunemon e Bearmon.

"Sei il nostro mito, SnowAgumon!" esclamò il piccolo bruco, agitando le antenne di qua e di là come fossero bandierine!

"Mostragli chi è che comanda, qui!" fece eco Bearmon, battendo i pugni tra loro per poi alzarli in aria in preda all'entusiasmo. Veedramon accolse gli incitamenti con un sorrisone a cinquantaquattro denti, poi si voltò verso Dimetromon, che ancora una volta si stava rialzando... anche se un pò più malfermo di prima.

"Siamo un pò testardi, eh? E va bene, adesso concludiamo!" commentò Veedramon, preparandosi a ricevere il successivo attacco di Dimetromon. Mentre il drago si acquattava di nuovo, in modo da essere pronto a spostarsi, il lucertolone abbassava leggermente la testa con dei grugniti irritati, prendendo accuratamente la mira... poi, quanto tutti meno se l'aspettavano, scattò verso Veedramon a testa bassa, caricando come un toro inferocito! Si muoveva ad una velocità incredibile, molto superiore a quella che la strana conformazione dei suoi arti avrebbe fatto credere e a quella che aveva dimostrato fino a quel momento, e Veedramon si rese conto che non avrebbe avuto il tempo di chivare. Così, portò avanti le braccia e, quando il dinosauro carnivoro fu giunto abbastanza vicino, afferrò al volo la sua testa, attutendo il terribile impatto, che però fu sufficiente a spingerlo indietro di qualche metro e a fargli dolere le ossa. Veedramon strinse identi e iniziò a spingere per opporsi alla potenza del colpo, ma le sue zampe posteriori scavarono comunque un paio di piccole trincee, lunghe alcuni metri, nel terreno, sotto la terrificante spinta di Dimetromon. Ma il trionfo del Digimon schiavizzato fu di breve durata: infatti, quando si fermò, si rese conto di essere intrappolato nella presa del suo avversario, che gli strinse le mani attorno alle tempie e lo trattenne come una gogna. Infuriato, Dimetromon si contorse nel disperato tentativo di liberarsi dalla presa, ma Veedramon non aveva intenzione di sprecare la posizione vantaggiosa in cui si trovava in quel momento!

"Prendi questo, lucertolone! V-Breath Arrow!" esclamò il drago azzurro, spalancando la bocca e sparando un grosso proiettile a forma di V, fatto di ardente energia azzurro-verde, contro il suo avversario. Ad una distanza così ravvicinata, non c'era modo di evitarlo, e Dimetromon venne colpito in pieno e sollevato in aria con un lungo ruggito dall'esplosione che seguì all'impatto, mentre un grido di vittoria si levava dai ragazzi e dagli altri Digimon che avevano assistito! Dopo un volo di alcuni metri, il dinosauro carnivoro dalle squame colorate atterrò con un tonfo sordo, rovesciato su un fianco e con gli occhi trasformati in spirali. Fece un altro tentativo di rialzarsi, poi scivolò di nuovo a terra, senza più forze, segnando così la vittoria di Veedramon! Sho, entusiasta per la spettacolare vittoria del suo Digimon, non riuscì più a contenersi e spiccò un balzo, agitando il pugno nell'aria e iniziando a correre verso il suo compagno digitale, seguito dai suoi amici!

"Veedramon! Ce l'hai fatta!"

All'improvviso, al corpo di Dimetromon successe qualcosa che fece fermare di botto i ragazzi: la malefica luce scarlatta che brillava negli occhi del rettile preistorico si spense, rivelando il vero colore dei suoi occhi: un bellissimo, scintillante verde smeraldo che esprimeva coraggio e buoni intenti, l'esatto contrario della ferocia senza criterio con cui si era comportato fino a quel momento. Dalla bocca semispalancata di Dimetromon uscì, minacciosa ed inquietante, una cosa incorporea e priva di forma che sembrava niente più che una nuvoletta di vapore nero, con un paio di occhi malefici e una bocca contorta in una smorfia di odio, rabbia e dolore. Sorpresi e impressionati da quell'apparizione, i ragazzi frenarono di botto, e i Digimon, Veedramon compreso, gettarono su di essa uno sguardo impaurito, prima che essa si dileguasse nell'aria, emettendo lunghi e cupi ululati simili al sibilo del vento tra gli alberi. In meno di cinque secondi, era sparita come se nulla fosse mai accaduto.

Tenendo lo sguardo fisso sul punto in cui la misteriosa creatura di nebbia era scomparsa, Sho si avvicinò a Veedramon con passo incerto. "SnowAgumon... ehm, no, volevo dire... Veedramon... che diamine era quella roba?" chiese, in qualche modo già aspettandosi la risposta.

Il drago azzurro strinse i denti, e la sua risposta confermò i sospetti del ragazzo. "Quello... è una di quelle cose che fanno impazzire i Digimon! Ecco perchè Dimetromon ci ha attaccati..." ringhiò rabbiosamente. Poi, un sospiro affaticato lasciò le sue labbra, e Veedramon iniziò a brillare e rimpicciolire sotto gli occhi dei suoi compagni, trasformandosi nuovamente in SnowAgumon e afferrandosi la testa con una mano come se avesse avuto le vertigini. Sho, preoccupato, si chinò accanto al suo Digimon per vedere se stava bene. "SnowAgumon! Tutto a posto?"

Il piccolo dinosauro bianco alzò lo sguardo verso il suo partner e annuì, sorridendogli lietamente. "Sì... tutto ok... è solo che è la prima volta che digievolvo... e non immaginavo che avrebbe prosciugato le mie energie fino a questo punto... comunque, grazie per l'interessamento!"

Sho arrossì imbarazzato, rendendosi conto di aver abbassato la guardia per un secondo e di aver mostrato un pò di quelle 'sdolcinatezze' dalle quali cercava sempre di tenersi lontano. "Beh... è ovvio, no? Quando vedo che qualcuno sembra stare male, mi accerto che non abbia bisogno di aiuto, no? Tutto qui! Normale amministrazione!" esclamò, alzandosi in piedi accigliato. Yurika, abituata a simili scenette, si coprì la bocca con la mano e sghignazzò, mentre Kevin e i Digimon lo guardavano leggermente meravigliati.

"Hey, Yurika..." mormorò Kunemon. "Ma che prende al tuo amico? Sembra vergognarsi di essere preoccupato per SnowAgumon..."

La ragazzina dai capelli blu alzò gli occhi al cielo. "Oh, lui è fatto così... dice di non avere tempo per fare il sentimentale e di non voler essere debole..." gli rispose. "Non so proprio perchè faccia così, ma tant'è, da quando l'ho conosciuto..."

"Mi sembra un pò sciocco da parte sua, se permettete..." commentò Bearmon. "Perchè, crede forse che sia un male far vedere di voler bene agli altri?"

Kevin alzò le spalle. "A volte voi giapponesi siete strani..."

Prima che la discussione potesse andare avanti, un lungo e basso grugnito provenne da lato: Dimetromon, in qualche modo rilasciato dallo stato di trance in cui si trovava, si era rialzato e stava scuotendo la testa per mandare via le ultime vertigini. "Ugh... che diamine... è successo... io... perchè mai sono qui... e ho questo feroce mal di testa?" ringhiò il dinosauro carnivoro, con voce rude ma bonaria. Sembrava non si ricordasse nulla di quanto aveva fatto poco prima...

"Dimetromon!" esclamò SnowAgumon, avvicinandosi al Champion. "Meno male, sei tornato in te!"

La vocetta acuta del Rookie attirò l'attenzione dello stordito Dimetromon, che guardò confuso il piccolo dinosauro bianco. "Snow... Agumon? Sono... tornato in me? Non ricordo molto bene cosa è successo... Ricordo solo che stavo prendendo il sole su un costone di roccia... e all'improvviso ho visto come una nebbiolina nera apparire attorno a me... ho provato una rabbia indescrivibile, anche se non sapevo il perchè... poi più nulla..." mormorò, la voce incrinata dal timore di aver fatto qualcosa di irreparabile mentre non era padrone di sè.

"Una nebbiolina nera?" parlò Sho, ricordandosi della misteriosa creatura eterea vista un attimo prima. "Oh, cavolo... non c'è dubbio, era quella specie di spettro di poco fa! Era quello che ti controllava!" proseguì, sbattendosi un pugno sul palmo della mano.

"Sì, probabilmente..." iniziò a rispondere Dimetromon... ma si interruppe non appena i suoi occhi smeraldini si posarono sul ragazzino di bassa statura, dai capelli blu-neri e dagli occhialoni da pilota che aveva appena parlato. Non appena vide il Digivice appeso alla vita di Sho, un'espressione scioccata apparve sul suo muso da rettile, e la mandibola inferiore cascò a terra per lo stupore. "Che... che cosa? Un... un essere umano? E ha... un Digivice? Ma... ma allora... voi siete..."

"I Digiprescelti? Certo che lo sono!" fu Bearmon a finire la frase per lui, mostrando i suoi compagni con un gesto della zampina guantata. "Ti presento Sho Kusanagi e SnowAgumon, Yurika Kagura e Kunemon, e Kevin Nicholson e... beh, il sottoscritto Bearmon!"

Kevin alzò una mano e fece un occhiolino a Dimetromon. "Alla grande, fratello!"

"Piacere!" si presentò il bruchino giallo, inchinandosi verso Dimetromon.

Una piccola goccia di sudore scese dalla tempia di Yurika. "Ehm... è la prima volta in vita mia che mi presento a uno che ha appena cercato di uccidermi..." mormorò nervosamente. "Comunque, piacere mio, Dimetromon!"

Dimetromon riuscì a richiudere la bocca, ma lo stupore gli impedì di spiccicare parola ancora per qualche istante. Finalmente, dopo aver recuperato abbastanza presenza di spirito, riuscì a rispondere. "Non posso crederci... allora la leggenda che si tramanda nel nostro mondo da secoli è vera... voi siete coloro che..."

Un altro ruggito tonante arrivò alle orecchie dei ragazzi e dei loro partner, ricordando loro nella maniera più brusca che c'era un particolare che, presi dall'entusiasmo del momento, avevano trascurato: Tyrannomon e Allomon, i due dinosauri che fino a poco prima si stavano combattendo... e che in quel momento, a quanto pareva, si erano completamente scordati della loro disputa e avevano rivolto l'attenzione a dei bersagli più facili!

"Oh, cavolo, è vero! Avevamo ancora quei due bestioni alle spalle!" esclamò Yurika, indicando i due dinosauri carnivori che si avvicinavano, scuotendo il terreno con ogni passo e ruggendo minacciosamente. Fu in quel momento che la ragazzina notò che gli occhi di Allomon brillavano della stessa luce scarlatta che aveva visto negli occhi di Dimetromon mentre questo era posseduto... ma Tyrannomon non sembrava controllato allo stesso modo, visto che i suoi occhi erano rimasti azzurri!

Rapidamente, i ragazzi e i Digimon si voltarono verso i due colossi preistorici, preparandosi a combattere di nuovo nonostante fossero già provati dallo scontro appena sostenuto con Dimetromon. Anche il rettile dalle squame colorate si schierò al loro fianco, sollevando la vela dorsale e caricandosi di energia solare...

"Cavolo, è un bel problema... SnowAgumon, riesci a digievolvere ancora?" chiese Sho al suo partner, che gli rispose scuotendo la testa desolato. "Mi dispiace, Sho... ma non ho abbastanza energia... prima di riprovare dovrei riposarmi un pò..."

"Allora ci proveremo noi!" rispose Bearmon, mettendosi in guardia. "Kunemon, tu sei pronto? Dobbiamo tentare il tutto per tutto!"

"Non l'ho mai fatto prima, ma tanto vale tentare..." disse Kunemon, cercando di mascherare la sua preoccupazione. Tyrannomon e Allomon erano ormai vicinissimi, e le espressioni di ferocia dipinte sui loro volti non lasciavano dubbi circa le loro preferenze alimentari.

Per nulla intimorito dagli altri due carnivori, molto più imponenti di lui, Dimetromon fece un passo in avanti, puntando loro contro la vela dorsale caricata di energia solare. "Guai a voi se vi avvicinate..." ringhiò rabbiosamente. "Andatevene subito, oppure io..."

"Volcanic Strike!"

La battaglia terminò prima ancora di iniziare, quando una raffica di sfere infuocate piovve improvvisamente su Tyrannomon e Allomon, esplodendo contro i loro corpi e scagliandoli a terra in un groviglio di muscoli, polvere, frastuono e ruggiti furenti. I Digimon dei ragazzi e Dimetromon, già mentalmente pronti all'attacco, trasalirono e indietreggiarono un pò, mentre i responsabili dell'attacco uscivano lentamente e con compostezza dalla stessa foresta dalla quale provenivano i due carnivori: i ragazzi, oltre la polvere provocata dalla caduta di Tyrannomon e Allomon, riuscirono a vedere un gruppetto di cinque o sei dinosauri quadrupedi grandi come autobus e simili a rinoceronti, dalla coriacea pelle grigio chiaro, quasi bianca, ulteriormente rafforzata da una corazza color del piombo che proteggeva la testa, il dorso, la lunga coda e la parte anteriore delle zampe decorate da corti artigli grigi. Sulle punte dei loro musi spiccavano delle lunghe corna ricurve, anch'esse grigio piombo, e un robusto 'collare' osseo si apriva dietro la testa di ciascuno dei nuovi arrivati, circondando il collo in modo da renderlo difficile da colpire. Gli occhi di questi Digimon erano verdi, molto grandi ed esprimevano una certa intelligenza nonostante l'aspetto animalesco dei loro proprietari.

"Quelli... quelli sono dei Monoclonius!" esclamò Yurika, ricordandosi di aver già visto creature simili sui suoi libri.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Monochromon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Volcanic Strike

Non esattamente, Yurika, ma ci siamo quasi! I Monochromon sono i Digimon dinosauro più comuni nel Mondo Digitale dell'Est, e pur essendo erbivori possono essere molto aggressivi se provocati. Spesso vivono in branchi, e si proteggono dai predatori scagliando palle di fuoco dalle fauci e caricando con le loro robuste corna.

 

"Okay, ho capito, la versione digitale dei Monoclonius... contento adesso?" mormorò Yurika stizzita, senza rivolgersi a nessuno in particolare. Poi, accorgendosi dell'aria confusa con cui Sho, Kevin e i Digimon la stavano guardando, aggiunse: "Beh, e ora che avete da fissarmi così?"

"Adesso basta!" ruggì un Monochromon più grande, portandosi in testa al branco e fissando minacciosamente Tyrannomon e Allomon. "Voi scagnozzi di Watchmon non fate altro che minacciare la pace a DigiWorld, con la vostra prepotenza e le vostre smanie di dominio! E ora invadete il nostro territorio e pensate di poterci fare quello che volete? Andatevene di qui, prima che vi facciamo sloggiare noi! Volcanic Strike!"

Con queste parole, il Monochromon più grande spalancò le fauci, creando in esse un'altra palla di fuoco che scagliò contro i due dinosauri carnivori, mancandoli volutamente di pochissimi metri e colpendo il terreno davanti a loro, nel quale si aprì un piccolo cratere fumante quando il proiettile energetico esplose. Contrariati, i due dinosauri carnivori ruggirono ed indietreggiarono di un pò, sempre tenendo lo sguardo fisso sul branco di indignati Monochromon. I dinosauri erbivori, da parte loro, stavano avanzando compatti e a passi lenti e cadenzati, grugnendo minacciosamente in modo da fare quanta più impressione possibile ai loro avversari. Approfittando del fatto che l'attenzione di Tyrannomon e Allomon era distratta dai Monochromon, i Digiprescelti e Dimetromon si allontanarono dalla zona, tenendo lo sguardo fisso sui gruppi rivali per assicurarsi che a nessuno dei due venisse la strana idea di seguirli...

"Scagnozzi di Watchmon? Ma se quel Tyrannomon mi era sembrato normalissimo! E poi, Tyrannomon e Allomon stavano combattendo tra loro, prima di scegliere noi come loro spuntino!" protestò Bearmon, indicando il carnivoro dalle squame rosse. "Ma insomma, cosa sta succedendo qui? E cos'era quella strana ombra che abbiamo visto?"

Dimetromon scosse la testa, osservando preoccupato i Monochromon che continuavano ad avvicinarsi a Tyrannomon e Allomon. "Non lo so, ma saranno grane se non ci togliamo di qui all'istante... ascoltatemi, ragazzi, io vi posso guidare fino ad un posto sicuro. C'è un laghetto, a circa mezz'ora di cammino da qui, che dovrebbe offrirvi, almeno per un pò, un rifugio tranquillo, e qualcosa da mangiare e da bere. Ma poi, temo di non potervi più essere utile..."

"Non importa, Dimetromon... grazie lo stesso, stai già facendo molto per noi!" lo rassicurò Kevin.

Il dinosauro variopinto alzò le spalle, come per dire che non c'era bisogno di ringraziamenti. "E' il minimo, dopo che vi ho aggredito e ho minacciato di uccidervi..." Ormai il gruppo si era portato ad una certa distanza dai contendenti, che dal canto loro continuavano a fissarsi con aria di sfida senza badare minimamente a loro. Era l'occasione ideale per tagliare la corda!

"Beh, noi ti diciamo grazie comunque!" esclamò Sho, indicando con la testa la direzione opposta a quella dove si trovava il luogo della battaglia. "Ora però, pensiamo ad andarcene di qui! Indicaci tu la strada, Dimetromon!"

"Certamente! Seguitemi!" ruggì Dimetromon, superando Sho e iniziando a correre alla massima velocità che gli era possibile verso un boschetto all'orizzonte, seguito a ruota dai bambini prescelti e dai loro compagni, che sembravano non sentire più l'implacabile sole che picchiava sulle loro spalle e sulle loro teste.

Dietro di loro, il terrificante frastuono che si levò, ruggiti misti ad esplosioni, esclamazioni di rabbia e vampate di fuoco, annunciò che la battaglia era iniziata...

----------

"Ma bene... quindi, a quanto pare, un pò di potere ce l'hanno..."

Immerso nell'oscurità della sua sala di controllo, Watchmon aveva appena assistito al duello tra Veedramon e Dimetromon, e l'aveva trovato uno scontro molto interessante. Non sembrava per nulla infastidito dal fatto che uno dei suoi schiavi fosse stato sconfitto e strappato alla sua influenza malefica.

"Il ragazzino più grande è riuscito a far evolvere il suo Digimon a livello Champion... non che questo sia preoccupante, in effetti... ma quei mocciosi mi faranno divertire un bel pò, ne sono sicuro..." sibilò tra sè e sè, fluttuando verso il centro della sua sala con uno sghignazzo crudele. I suoi numerosi occhi, freddi e malevoli, fissarono una grande colonna di luce verdognola e innaturale che scaturiva da un generatore al centro della stanza, inviando qualche bagliore qua e là che rivelò, pur di sfuggita, il suo corpo sferico e i suoi tentacoli che si contorcevano, frementi di eccitazione. La sua larga bocca si contorse in un sorriso diabolico alla vista di una grossa sfera il cui aspetto ricordava quello di una nebulosa, fatta di vorticosi vapori neri, che fluttuava al centro della colonna, inviando di tanto in tanto qualche scarica di energia rossa.

"Ho perso un Digi-Ghost... ma è soltanto una goccia nel mare che verrà sostituita molto presto!" mormorò Watchmon. "Il vostro incubo è appena iniziato, bambini prescelti!"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Cavolo, sono spompato! Lavorare col caldo è così stancante, e poi dovevo recuperare un pò il ritardo che avevo accumulato grazie ai miei esami e ad altri impegni... non sono del tutto soddisfatto dalla fine di questo capitolo, penso che avrei potuto farla più lunga e più particolareggiata... ma intanto ho introdotto il terzo bambino prescelto, il piccolo Kevin, e qualche nuovo Digimon, SnowAgumon ha raggiunto la sua forma Champion... e ho introdotto (anche se la loro funzione non è stata spiegata in dettaglio, immagino sia abbastanza chiara...) i Digi-Ghost, un'idea che è venuta al mio fedele lettore KillKenny a cui vanno tutti i miei ringraziamenti! E intanto, vediamo di sfuggita il cattivone Watchmon... cosa aspetta i nostri ragazzi? Riusciranno ad ottenere delle nuove evoluzioni e a trovare i rimanenti Digiprescelti? Per saperlo, non vi resta che aspettare il prossimo episodio! Ciao! Alla prossima!

 

Justice Gundam

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Capitolo 5
*** Il pungiglione di Flymon ***


Digimon Zero-05

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Sho: Buonasera a tutti, gentili lettori! Bentornati al consueto appuntamento con Digimon Zero, la fanfiction che racconta del viaggio mio e dei miei amici nel Mondo Digitale! Allora, nello scorso capitolo c'è stata un pò di azione, e abbiamo anche conosciuto i nostri nuovi compagni, il piccolo Kevin Nicholson e il suo Digimon Bearmon. Il mio partner SnowAgumon, poi, ha eseguito la sua prima Digievoluzione, passando al livello Champion e diventando Veedramon! Ma ora, siamo in fuga dagli scagnozzi di Watchmon, quel tizio misterioso che ci vuole morti, e al quale non vedo l'ora di dire la mia!

Yurika: Al tempo, Sho! Non gettarti a testa bassa come al solito! Prima dobbiamo trovare gli altri membri del gruppo, e poi non credo che possiamo batterlo con la forza che i nostri Digimon hanno in questo momento! Come pensi di risolvere questo problema?

Sho (serafico): In un modo o nell'altro ce la faremo!

Yurika (sarcastica): Risposta MOLTO esauriente...

Kevin: Sigh... ecco che quei due cominciano i loro botta e risposta da brava futura coppia di sposini... mah, intanto... io che vi posso dire? Che sono contento di essere finalmente entrato in scena, e che farò del mio meglio per aiutare Sho, Yurika e gli altri nella loro impresa! Spero di essere una buona aggiunta al gruppo!

Justice: Lo sarai senz'altro, Kevin-chan, me ne assicurerò personalmente! Dopotutto, sei il primo Digiprescelto di colore ad avere il ruolo di personaggio primario in una serie di Digimon, e devi fare una buona impressione, no? Passando alle review... Digimon, ve ne occupate voi questa volta?

Bearmon: Ma perchè dobbiamo farlo noi il suo lavoro, accidenti? Una volta tanto, potrebbe essere LUI a rispondere alle opinioni dei SUOI lettori!

Kunemon: Lui è l'autore, Bearmon... fattene una ragione, o potrebbe cancellarci dalla storia.

Bearmon: Sgrunt... okay, cominciamo con il nostro fedele lettore KillKenny, che ringraziamo per la recensione, positiva come al solito, e per l'idea dei Digi-Ghost che costituirà una parte importante della trama di questa fanfiction! Vedrai, l'autore ha in mente un bel pò di sorprese... anche se, ovviamente, si atterrà a tutto quello che tu hai specificato nella tua e-mail!

SnowAgumon: Ciao, HikariKanna! Meno male che tu vai in vacanza... l'autore e noi Digimon siamo ancora qui, sotto il caldo... lui a scrivere e a ripassare per gli esami di Settembre, e noi a cercare di salvare DigiWorld! Ci fa comunque piacere che tu abbia trovato simpatico Kevin... è un personaggio a cui l'autore è particolarmente affezionato... e, giusto per rispondere sia a te che a TopoMouse, no, la forma Champion ufficiale di Bearmon non è Monzaemon, anche se potrebbe sembrare logico... e l'autore si atterrà quanto più possibile alle evoluzioni ufficiali! Ah, già, e il Veedramon Zero... sì, lui appare in quel manga in cui il protagonista è solo Taichi e gli altri Digiprescelti non ci sono... ma ci sono altri personaggi che, se hai letto 'Invasion', forse conosci già: è proprio quello, il V-Tamers di cui l'autore parla così spesso...

Kunemon: Anche TopoMouse ha trovato subito simpatico Kevin... tra non molto, anche Bearmon dovrebbe ricevere la sua forma Champion, e allora il mistero sarà svelato! Per il resto... beh, sì, quella scena del 'tappo' è stata proprio ispirata a Full Metal Alchemist, che è uno degli anime preferiti dell'autore! E vedi giusto se ipotizzi un collegamento tra Veedramon e AlforceVeedramon! Ma ogni cosa sarà rivelata a tempo debito! Per il momento, godetevi questo nuovo capitolo! Oh, TopoMouse, se vuoi il sito dove vedere le puntate di Digimon Savers, è: www.youtube.com. Poi, puoi inserire 'digimon savers' nel motore di ricerca! Buona visione!

Sho: Siete già pronti? Vi sentite carichi? E allora... ANDIAMO!

Kunemon: E' il mio momento di gloria! ^_^

Yurika: E anche il mio! ^_^

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Capitolo 5 - Il pungiglione di Flymon

"Ho perso un Digi-Ghost, ma è soltanto una goccia nel mare... che sarà sostituita molto presto!" ringhiò soddisfatto Watchmon, osservando la sfera di denso ed inquietante vapore nero che fluttuava nel bel mezzo della colonna di luce. "Il vostro incubo è appena iniziato, mocciosi prescelti!"

Come a confermare le parole del dittatore di DigiWorld, alcuni puntini di luce rossa, giunti da chissà dove, apparvero nel bel mezzo della stanza, e fluttuarono come fuochi fatui verso il globo nebuloso, penetrando nella colonna di luce e perdendosi poi tra le nebbie turbinanti. La loro luce continuò a brillare per qualche istante, come se le scintille galleggianti cercassero disperatamente di liberarsi dall'influenza malefica di quella strana cosa... ma poi, quasi con un sospiro rassegnato, esse persero quota e si spensero sotto gli occhi luccicanti di soddisfazione di Watchmon, diventando tutt'uno con la massa di vapore nero. L'aberrante creatura si produsse in uno sghignazzo acuto e stridulo, avvicinandosi ancora di più alla colonna di luce in modo da venirne illuminato... e apparire finalmente il tutto il suo alieno, orribile splendore!

Watchmon, in effetti, era davvero una creatura orripilante: il suo corpo vagamente sferico (ma, in realtà, più allungato e smunto, in modo da risultare simile ad un teschio) e completamente privo di arti, del diametro di un essere umano, fluttuava nell'aria a pochi metri dal suolo come per magia, senza che il Digimon avesse bisogno di ali o altri organi di volo, ed era del tutto ricoperto da una pelle dura e squamosa, rossa come il sangue che quell'orrore amava spargere e far spargere. Questa pelle era tirata sulle ossa, in modo da rendere evidente molta della struttura ossea interna del mutante, e soprattutto la forma della calotta cranica e le mandibole ipersviluppate nella parte bassa del corpo. La sua enorme bocca, che quasi tagliava la 'faccia' da un orecchio all'altro, era munita su entrambe le arcate di doppie file di denti lunghi e aguzzi cresciuti irregolarmente, come file di spilli biancastri e gocciolanti di saliva nauseabonda. La creatura non aveva naso, e dove tale organo sarebbe dovuto essere non c'era assolutamente nulla - soltanto altra dura pellaccia corazzata. Ma era appena sopra la bocca, un pò più in alto rispetto al centro della sfera, che si trovava la caratteristica più notevole di Watchmon: un occhio scarlatto grande come un pallone da basket, lucente e maligno, che scrutava con intelligenza, arroganza e odio il mondo attorno a sè, protetto da un'ampia sporgenza ossea a forma di arco che lo sovrastava, emergendo dal 'cranio' di Watchmon. Sulla calotta cranica dell'osceno mostro si agitavano, come serpenti sul capo di una feroce gorgone, diversi viscidi tentacoli, ognuno dei quali terminava con un altro occhio, anche se più piccolo e decisamente meno espressivo dell'occhio principale. Il tutto, combinato con il contegno spocchioso e vanesio che Watchmon si dava, e con l'aura di energia sinistra che aleggiava attorno a lui, lo identificava subito come un Digimon che non valeva la pena di far arrabbiare... e come una minaccia ad ogni altra forma di vita!

"Come dicevo, non c'è voluto molto... appena cinque secondi, e ho già recuperato tutti i Digi-Ghost che mancavano... e molti di più!" mormorò Watchmon, agitando disgustosamente i tentacoli-occhio che si contorcevano sulla sommità del suo corpo sferico e repellente...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Watchmon

Tipo: Mutante

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Eye Beam Destroyer, Eye of Madness, Disruption Stare

Signore e signori, ecco a voi il primo grande nemico dei Digiprescelti! Watchmon è un essere spietato, arrogante e malvagio la cui semplice vista può far impazzire dal terrore gli altri Digimon! Grazie al suo controllo dei Digi-Ghost e ai suoi immensi poteri, ha schiavizzato migliaia di Digimon e ora mira ad estendere il suo dominio su tutto il Mondo Digitale! Guardatevi dal suo Eye Beam Destroyer e dalle sue illusioni!

 

Con un ghigno malefico, Watchmon sollevò uno dei suoi occhi tentacolari, la cui pupilla si illuminò di una luce bianca che non faceva presagire nulla di buono. Quasi subito, alcune evanescenti figure identiche a quella che Sho e i suoi compagni avevano visto levarsi dal corpo di Dimetromon appena alcuni minuti prima si separarono dal globo di vapore, i volti contorti dalla furia e dalla sofferenza, e vennero assorbiti dal repellente organo, risucchiati dalla pupilla luccicante come se questa fosse stata la bocca di un aspirapolvere. Subito dopo, l'occhio si chiuse da solo per un atto riflesso, e una scarica di energia viola e fosforescente percorse con un lieve crepitio, come quello di cavi elettrici tranciati, il corpo di Watchmon, che fremette di piacere per un secondo, poi svolazzò verso uno dei computer della sua sala controllo, sul cui schermo brillava un'approssimativa mappa di DigiWorld. "E questi nuovi Digi-Ghost hanno già trovato il loro impiego..." ringhiò soddisfatto, raggiungendo il mainframe e guardando verso un puntino rosso che svettava sulla mappa. "Già... credo che sia proprio il caso di rendere le cose un pò più difficili a quei mocciosi!"

"Cosa succede, Watchmon? Ti vedo molto contento, per quanto i bambini prescelti siano ancora vivi..." squittì la voce acida e stridula di una creatura umanoide alta e ricoperta di stracci che era apparsa in quel momento alla soglia di un ingresso, dietro le porte scorrevoli di acciaio grigio. I numerosi occhi-tentacolo di Watchmon si alzarono con irritazione verso il soffitto allorchè l'orribile mutante rispondeva al suo misterioso interlocutore.

"WaruNezumimon, sempre tu..." ringhiò, senza prendersi la briga di nascondere il suo fastidio. "Il mio piano non è cosa che ti riguardi, al momento... perchè non torni dal nostro signore a leccargli i piedi, visto che è la cosa che ti riesce meglio?"

"Temo di doverti contraddire, Watchmon... il tuo piano riguarda anche me e Geryomon, visto che il nostro signore ci ha espressamente ordinato di tenere d'occhio il suo andamento e fare rapporto a lui!" rispose WaruNezumimon con malcelata aria di superiorità. "Il compito di eliminare i bambini prescelti è stato invece dato a te... e lo sai che se LUI non fosse soddisfatto, la tua testa cadrebbe... certo, in senso relativo, visto che tu una testa non ce l'hai! Hihihihiiii!!!". Il Digimon umanoide rise istericamente della sua battuta, come se fosse stata la cosa più intelligente che mai fosse stata detta, poi si calmò, si schiarì la gola con un colpo di tosse e proseguì il suo discorso, sempre rimanendo nelle ombre che avvolgevano i margini della sala. "Quindi, vorrei sperare che tu abbia un'idea di come muoverti, e che tu provveda a toglierli di mezzo il prima possibile!"

Watchmon emise un grugnito di derisione. "Non lo sai, caro il mio WaruNezumimon, che la fretta è cattiva consigliera? Non c'è bisogno di affrettare troppo i tempi, per il momento mi basta osservarli mentre combattono contro i Digimon da me schiavizzati, e rendermi conto di cosa sono in grado di fare. Una volta che avrò a mia disposizione tutti i dati necessari, potrò inviare contro di loro un Digimon che sicuramente non saranno in grado di contrastare, e allora la sciocca leggenda dei Digiprescelti morirà prima ancora di nascere!"

Il muso allungato di WaruNezumimon, che apparve per un breve scorcio di tempo sotto il cappuccio puzzolente che portava sopra la testa, si mosse verso il basso e poi verso l'alto in un cenno affermativo. "Capisco... Sì, come idea potrebbe anche funzionare... ma la mia domanda è: hai a disposizione un Digimon che risponda a queste caratteristiche?"

L'aberrante Digimon sferico dai molti occhi sfoderò un ghigno compiaciuto. Era esattamente la domanda che si stava aspettando, e non vedeva l'ora di scoprire la reazione di WaruNezumimon alla risposta! "Certo che ce l'ho... e non dovrò nemmeno sacrificare uno dei miei preziosi combattenti! Ci penserà qualcun altro a far fuori quei mocciosi... WaruNezumimon, tu sai per caso chi è il Digimon che vive sulla sommità di Nexus Peak, il vulcano? Quello considerato il più forte della zona di Routine?" gli chiese, con il tono di una domanda retorica.

Il Digimon dalla voce stridula rimase in silenzio, colto di sorpresa dalla domanda... poi, dopo averci pensato su qualche secondo, sobbalzò per la sorpresa, e per quell'attimo di perdita di controllo si riuscì a vedere una lunga coda glabra simile ad una frusta che si agitava dietro il suo corpo. "Cosa? Vorresti dire che vuoi usare i Digi-Ghost per... prendere possesso di..."

"Esattamente!" concluse Watchmon, trionfante. "Certo, mi ci vorrà qualche Digi-Ghost in più, ma se il risultato sarà soddisfacente, immagino che il nostro signore non ci baderà più di tanto. Allora, vediamo un pò, dove ero rimasto... ah, sì, dovevo cercare Nexus Peak, che si trova... proprio... lì! Eccolo!" proseguì, girando volutamente le spalle al suo collega e riportando i suoi occhi disumani sullo schermo del mainframe. Sulla mappa, un puntino bianco individuava la zona che Watchmon aveva indicato, identificandola proprio come Nexus Peak, e il mutante puntò uno dei suoi tentacoli oculari, quello nel quale erano entrate poco prima le cinque figure nebulose, verso quella zona.

"Molto bene, miei Digi-Ghost... allora, voi sapete cosa fare! Ricordatevi, il Digimon più forte che abiti nella zona!" A queste parole, l'occhio peduncolato di Watchmon brillò di nuovo, e con un inquietante suono di risucchio, i cinque Digi-Ghost vennero proiettati fuori dalla pupilla inespressiva e volarono verso lo schermo, entrando in esso e scomparendo nello spazio di pochi decimi di secondo. Soddisfatto, Watchmon si voltò di nuovo, con una calma e una flemma che avevano dell'insulto calcolato, verso WaruNezumimon, fulminandolo con un mieloso sogghigno che mise in mostra i denti sottili e aguzzi del Digimon mutante. "Allora, se qui hai finito, esimio collega... puoi anche andare a dire al nostro signore che non ha di che preoccuparsi... i bambini prescelti verranno fatti fuori dai miei schiavi sparsi qua e là per il continente di Routine, oppure proprio da colui dal quale speravano di essere aiutati! C'è qualcos'altro che mi volevi chiedere, prima di riportare la tua pellaccia da lui?"

WaruNezumimon strinse i denti, sentendosi insultato. Come si permetteva quel... quel... pallone gonfiato di trattarlo come una specie di lacchè? E tuttavia, non poteva dire niente, dato che Watchmon godeva dei favori del loro signore... una parte di WaruNezumimon si augurava che la sua idea andasse all'aria, anche se questo avrebbe messo a rischio l'intero piano del suo signore...

"No. Per adesso ho finito..." squittì rassegnato. Voltò le spalle a Watchmon e imboccò nuovamente il corridoio da cui era venuto, tenendo la testa alta e il naso in aria per l'indignazione, prima che le porte automatiche si richiudessero dietro di lui e lasciassero Watchmon nuovamente da solo nella sua sala controllo. L'aberrazione sospirò, sollevata dal fatto di non doversi più rispondere al terzo grado di quel rompiscatole, e rivolse nuovamente la sua attenzione allo schermo, notando che il punto bianco intermittente che identificava Nexus Peak era diventato rosso, evidentemente segno che la contaminazione da Digi-Ghost era iniziata...

"Perfetto... spero che i mocciosi si godano questi ultimi momenti, perchè tra poco non ci sarà zona in tutto il continente di Routine dove potranno nascondersi..." ringhiò compiaciuto Watchmon. "E per quanto riguarda WaruNezumimon... non vedo l'ora di vedere la sua faccia stravolta dalla rabbia quando il mio piano darà i suoi frutti! E quando il mio signore diventerà il sovrano di entrambi i mondi..."

Una breve, crudele risata gutturale emerse dal varco nero che era la bocca sproporzionata di Watchmon. "...io governerò al suo fianco! Per sempre!"

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Mondo Digitale. Appena un'ora dopo la battaglia tra Veedramon e Dimetromon...

Nel cuore di un boschetto vergine che avrebbe ricordato la foresta amazzonica a qualsiasi osservatore, immerso nel verde e circondato da fiori e frutti dei più svariati colori, un gruppetto di ragazzi umani e Digimon si stava facendo largo, con cautela mista a una certa ansia, nel fitto fogliame e tra gli arbusti rigogliosi che bloccavano loro la strada, cercando meglio che potevano di stare dietro a quel Digimon che, fino ad appena un'ora prima, stava cercando di distruggerli, e che ora era stato liberato dall'influenza di Watchmon: Dimetromon, il variopinto dinosauro dall'aspetto di lucertola dal dorso crestato, aveva aiutato i bambini prescelti, Sho, Yurika e Kevin, e i loro partner SnowAgumon, Kunemon e Bearmon, a raggiungere la rigogliosa macchia di vegetazione, sottraendosi alla furia di un terribile scontro tra un Tyrannomon e un Allomon, entrambi condizionati dal tiranno di DigiWorld, e un gruppo di inferociti Monochromon. Tuttavia, la precipitosa fuga sotto il sole cocente, e per giunta dopo che SnowAgumon, evoluto per la prima volta in Veedramon, aveva sostenuto la battaglia con Dimetromon, aveva seriamente intaccato le forze dei ragazzi, che ora si trascinavano stancamente dietro il loro alleato, neanche lui al massimo della forma: i vestiti dei ragazzi erano macchiati di erba e fango e impregnati di sudore, e il loro respiro era rapido e affannoso, sia per la fatica che per la terrificante umidità che rendeva l'aria pesante. SnowAgumon, che mal sopportava il calore, si era ormai ridotto a doversi far trasportare sulle spalle di Sho, e questo non rendeva certo la 'passeggiata' più facile per il ragazzino!

"Hanf... hanf... quanto pesi, SnowAgumon... dovresti metterti a dieta..." mormorò Sho, schivando per un pelo un ramo di palma che minacciava di sbattergli sulla faccia. Il piccolo dinosauro dalle squame bianche rispose, prendendo fiato tra una parola e l'altra per la fatica. "Mi... mi dispiace, Sho... ho cercato di andare avanti da solo finchè ho potuto, ma alla fine mi è venuta una fame tremenda... e sono crollato!"

Sho alzò gli occhi al cielo, fingendo esasperazione. "Sigh... SnowAgumon, siamo in fuga da un branco di ammassi di carne inferociti che volevano invitarci a pranzo in una posizione a noi poco gradita, e tu non pensi ad altro che non sia mangiare?" disse, ridendo un pò tra sè per la spensieratezza del suo partner. Spensieratezza che Sho non poteva certo dire di condividere... dopo aver avuto un assaggio di quello che li aspettava nel Mondo Digitale, del resto, qualunque essere umano sarebbe stato molto scosso, e il pur coraggioso dodicenne non era un'eccezione: aveva visto con i suoi occhi creature capaci di stritolarlo come una formica, e aveva rischiato di fare quella fine appena un'ora prima, se non fosse stato per la provvidenziale evoluzione di SnowAgumon... si chiese se era davvero tagliato per essere un Digiprescelto, e se davvero aveva quello che serviva per salvare quel mondo da Watchmon e dalle forze del male... certo, quando lui e Yurika avevano incontrato SnowAgumon e Kunemon, la sua risposta era stata rapida, decisa e determinata, ma ora... ora non ne era più tanto sicuro. All'inizio gli era sembrata una sorta di avventurosa scampagnata in un mondo sconosciuto, come un gigantesco videogioco in cui i protagonisti erano loro. Ma la battaglia di poco prima era stata spaventosamente reale: Sho si era reso conto che lui e i suoi amici avrebbero potuto farsi male sul serio, o anche peggio... e non c'erano vite umane da vincere, in questo caso! Temeva per i suoi amici, temeva per SnowAgumon e gli altri Digimon... e temeva anche per sè stesso, anche se non lo avrebbe ammesso davanti a nessuno. Lui era il più grande del gruppo, e non poteva mostrare timore o esitazione... altrimenti, come l'avrebbero presa gli altri? Così, mentre i ragazzi si addentravano nella foresta pluviale, seguendo la pista tracciata da Dimetromon, Sho decise ancora una volta di relegare quel sentimento di paura, che ora si faceva sentire, più forte che mai, avvinghiato attorno al suo cuore, in fondo alla sua anima. Per qualche motivo, tuttavia, si accorgeva che questo ignorare i suoi sentimenti non stava affatto alleviando il peso della preoccupazione che si portava dentro... anzi, lo gravava ulteriormente di una strana, opprimente sensazione di solitudine...

"Hey, Dimetromon..." esclamò Kevin, arrancando faticosamente dietro ai due ragazzi più grandi, con Bearmon che lo aiutava a togliere di mezzo arbusti e rami man mano che si faceva strada. "Non per essere ingrato verso di te, anzi... ma pensi che ci vorrà ancora molto per arrivare a quel laghetto? Avevi detto mezz'ora di cammino, e invece..."

"Chiedo scusa, ma non immaginavo che la strada fosse così ostruita..." ringhiò il dinosauro carnivoro, usando gli artigli anteriori per strappare dell'erba alta che ostruiva il passaggio. "Ma ormai ci dovremmo essere... ah, ecco, guardate là, ragazzi! E' il laghetto di cui vi parlavo!"

"Finalmente..." sospirò Kunemon, zampettando verso lo spiazzo assieme a Bearmon e ai ragazzi. Giunto lì, sporse la testolina munita di antenne oltre i ciuffi di erba alta, e si vide apparire davanti una grande radura verdeggiante, immersa in una tranquilla e rilassante ombra spezzata qua e là dai raggi di sole che filtravano tra le fronde. Grandi fiori tropicali irradiavano i loro vivaci colori tutt'attorno, alcuni alberi da frutto, carichi delle loro appetitose mele di carne, crescevano qua e là... e al centro di essa si trovava uno stupendo laghetto di acqua cristallina, alimentato da una cascatella posta all'estremo opposto, punto di sbocco di un ruscelletto che mormorava tra le rocce e le piante. Non si vedevano Digimon nei paraggi, a parte qualche isolata creaturina, di livello non superiore all' In-Training, che si riposava tra le fronde o si dissetava al lago, oppure qualche uccellino svolazzante. L'intera zona era immersa in una grande calma e tranquillità, e come aveva detto SnowAgumon, era proprio il posto ideale per riposarsi e rilassarsi. Soprattutto dopo una battaglia come quella che avevano sostenuto!

Yurika si fece avanti per prima, scavalcando alcuni arbusti con un lungo passo e appoggiando finalmente i piedi nella radura, presa dall'entusiasmo per lo spettacolo che si trovava davanti. "Ma... ma è bellissimo!" esclamò. "Non ho mai visto un lago così bello in tutta la mia vita! Forza, ragazzi, che aspettate? Venite anche voi! Non volete togliervi un pò di sete?"

"A... aspetta un attimo, Yurika-chan!" esclamò Sho, alzando un braccio e facendo cenno all'amica di fermarsi. "Non sappiamo neanche se... oh, cavolo, mi arrendo!" Si interruppe quando vide che anche Kunemon, Kevin, Bearmon e persino Dimetromon sembravano aver gettato al vento la prudenza ed erano corsi nella radura, sdraiandosi poi sotto gli alberi con un grande sospiro di sollievo.

"Sei un pò troppo sul chi vive, Sho!" disse SnowAgumon con voce allegra, indovinando quali fossero i pensieri del suo partner. "Non eri tu quello più entusiasta di gettarti in quest'avventura e vedere il Mondo Digitale? Su, dai, raggiungiamo gli altri e riposiamoci assieme a loro! Io ho una fame che non ci vedo!"

Sho sospirò rassegnato. Forse era vero che si stava preoccupando un pò troppo (e, doveva riconoscerlo, aveva molta fame anche lui), ma il duello che SnowAgumon, in forma di Veedramon, aveva sostenuto poco prima... e soprattutto lo spavento provato nel rendersi conto che la vita sua e quella di tutti i suoi amici era stata in serio pericolo... erano ancora troppo freschi nella sua memoria. "E va bene, SnowAgumon... forse hai ragione tu e questa volta non c'è nulla da temere... però non mi sembra un buon motivo per abbassare la guardia! Lo avete detto voi stessi, che quel Watchmon ci tiene costantemente d'occhio..."

"Anche essere continuamente in tensione non servirà a molto... alla lunga ti esaurirà e ti toglierà le forze, non sei d'accordo?" rispose il piccolo dinosauro bianco, inclinando la testa da un lato, chiudendo gli occhi e sorridendo furbescamente. Questa volta, Sho non potè trattenere una breve risatina nasale, che servì ad alleviare un pò il peso che sentiva. Quel piccolo, innocente dinosauro dal soffio gelido e dal cuore caldo sembrava avere il dono di alleggerire la tensione da quella situazione...

"Hai ragione, SnowAgumon... approfittiamo di questo momento per riposarci un pò e toglierci un pò di fame!" rispose, entrando a sua volta nella radura e appoggiando i piedi calzati delle scarpe da ginnastica sul soffice tappeto erboso che copriva il terreno umido. Sorrise divertito alla vista dei suoi compagni che si erano già accomodati all'ombra degli alberi dalle ampie foglie: Bearmon e Kunemon si stavano servendo dei loro frutti carnosi, arrampicandosi sui rami e facendoli cadere con qualche deciso movimento delle zampe o con un colpo di mandibole. Yurika e Kevin erano chinati verso le cristalline acque del lago per dissetarsi e ripulirsi il viso dalla polvere... e, di tanto in tanto, non disdegnavano di schizzarsi un pò d'acqua sul viso a vicenda, iniziando una buffa gara di spruzzi. Dimetromon, più semplicemente, si era accontentato di restare un pò in disparte e di accovacciarsi a riposare all'ombra di una palma, guardando con un sorriso di soddisfazione il gruppetto di Digiprescelti e Digimon impegnati a divertirsi. Fatto qualche passo, Sho si piegò sulle ginocchia per consentire a SnowAgumon di scendere, e il piccolo dinosauro non perse tempo a stiracchiarsi e a lasciarsi cadere sull'erba smeraldina, godendosene la frescura sulla pelle squamosa.

"Aaaah..." sospirò, sentendosi d'un tratto molto più leggero, le zampe pervase da un piacevole torpore che ridava energie al suo corpo stanco. "Mi ci voleva proprio! Nulla di meglio di un bel riposo sull'erba alta per scacciare la fatica di una giornata!"

Sho sghignazzò tra sè, guardando il suo amico digitale che si rotolava vivacemente tra l'erba come un gattino giocherellone. "Hehehee... Beh, se devo essere sincero, io preferisco di gran lunga il mio materasso, nella mia cameretta... però immagino che a rigore anche questo vada bene! Aspettami, SnowAgumon, vado a prendere delle mele di carne e torno!"

SnowAgumon, disteso sull'erba con gli occhioni chiusi e le zampe divaricate, rispose alzando una zampetta artigliata per dire che aveva capito, e il ragazzino, una volta aggiustatisi gli occhiali sulla testa - era un punto d'onore per lui... secondo il suo peculiare gusto, non doveva mai farsi trovare con gli occhiali fuori posto! - si diresse verso l'albero dove Kunemon e Bearmon avevano già raccolto un bel pò di quelle deliziose mele, ed erano occupati ad abbuffarsene. Bearmon si era già lasciato dietro tre torsoli, e stava addentando voracemente il quarto frutto, masticando con la bocca semiaperta per la foga... mentre il più moderato Kunemon era appena arrivato alla metà del suo primo frutto - anche grazie alle sue mandibole a becco che non gli consentivano di fare grandi bocconi...

"Continuando ad ingozzarti così, Bearmon, finirai per diventare un maialino anzichè un orso..." aveva commentato la piccola larva. Al che il vorace orsacchiotto aveva alzato le spalle e aveva preso un altro morso dalla sua mela di carne. "Non preoccuparti per il mio peso! E' tutto nutrimento per il mio fine cervello!"

Alzando gli occhi al cielo con un sorriso un pò divertito, un pò esasperato, Sho si aggrappò strettamente al tronco dell'albero, spingendosi in alto quel tanto che bastava per afferrare lcuni dei frutti carnosi e farli cadere a terra. Quando fu sicuro di averne raccolti abbastanza sia per sè stesso che per SnowAgumon, mollò la presa e si lasciò ricadere sul tappeto erboso, piegando leggermente le ginocchia per attutire l'impatto, poi si chinò per raccogliere le mele, gettando uno sguardo verso il laghetto quando la risata argentina di Yurika, che Kevin aveva appena colpito in piena faccia con uno schizzo d'acqua, arrivò alle sue orecchie. La ragazzina dai capelli blu e il piccolo americano di colore erano inginocchiati vicino alla riva del lago, con le magliette e le facce grondanti di acqua fresca, e sembravano divertirsi un sacco a farsi i dispetti e a comportarsi come due buffoni, come se avessero dimenticato cosa avevano rischiato e cosa avrebbero continuato a rischiare rimanendo in quello strano mondo... la vista riportò un sorriso un pò malinconico sul volto di Sho. Beati loro... in quel momento, lui non era esattamente dell'umore giusto per mettersi a giocare così...

Kunemon e Bearmon, prendendo un pò di riposo dai loro esercizi gastronomici, stavano guardando a loro volta i loro compagni umani che si divertivano, e non sembravano condividere l'ansia del ragazzino con gli occhialoni... anzi, l'aver percepito questo sentimento in Sho li aveva lasciati perplessi. Come mai Sho era così distratto e assorto? Non sembrava molto felice, nonostante il suo SnowAgumon avesse fatto la sua prima Digievoluzione...

Con un altro sospiro, Sho fece per ritornare da SnowAgumon, quando la voce di Yurika lo chiamò, squillando con entusiasmo nella radura. "Hey, Sho-kun! Che fai, non ti unisci a noi? Vieni, che l'acqua è freschissima!" esclamò ridendo la ragazzina dai capelli blu.

"Yurika mi ha detto che sei un campione di spruzzi!" esclamò Kevin, togliendosi il berrettino grondante d'acqua e gettandolo sull'erba vicino a lui come avrebbe fatto con un freesbe con cui non aveva più voglia di giocare. Così facendo, rivelò i suoi capelli neri, tagliati molto corti alla maniera tipica degli afro-americani. "Perchè non ti unisci a noi, così ce lo dimostri... e ci divertiamo un pò assieme?"

"Grazie, ma per stavolta passo..." rispose Sho, inclinando la testa di lato e sorridendo - in maniera un pò forzata, notò Yurika. "Comunque, quando volete mangiare, ho raccolto delle mele di carne anche per voi! Non fate complimenti!"

"D'accordo..." rispose la ragazzina dai capelli blu con un'alzata di spalle, non troppo convinta dalla risposta dell'amico. Con tutto il tempo in cui erano stati amici, Yurika amava pensare di sapersi rendere conto di quando Sho non era al massimo della forma... e in quel momento, le sembrava che fosse quello il caso: c'era qualcosa in lui che non andava, aveva parlato poco durante tutto il tragitto dalla Dino Valley fino alla radura, e anche quelle rare volte che aveva aperto bocca, aveva parlato con una concisione e una sorta di... cupa decisione che avevano poco del ragazzo allegro e forse un pò superficiale che lei conosceva. Si chiese se per caso quell'esperienza con Dimetromon non avesse lasciato qualche strascico...

...ma i suoi pensieri furono interrotti da uno schizzo di acqua gelida in piena faccia! La ragazzina cercò di lanciare un breve urlo di sorpresa, ma riuscì soltanto ad emettere un gorgoglio indistinto allorchè il liquido cristallino le entrò in bocca, minacciando di andarle di traverso. Si ritirò di un paio di passi, cercando di asciugarsi la faccia con le braccia, anch'esse ormai grondanti come la sua t-shirt, e alle sue orecchie arrivò una risata canzonatoria da parte di Kevin!

"Agh... Uh... Tu... piccola peste! Così non vale! Mi hai attaccato mentre ero indifesa!" esclamò ridendo, la vista che le tornava rapidamente normale. Si voltò verso il Digiprescelto di colore, che era già pronto con un altro pò d'acqua nel cavo delle mani congiunte. "Heheheee! Colpa tua che ti distrai! Mai voltare le spalle all'avversario! Prendi!" esclamò Kevin, e gettò l'acqua verso Yurika, che però questa volta si scansò rapidamente ed evitò lo spruzzo.

"Ah, è cosi? Heheheee... E va bene, vediamo se sei davvero un duro come dici! Vieni qui, che ti sistemo io!"

"Non mi prendi, giapponesina!"

Lanciata la sfida, Yurika e Kevin presero a rincorrersi per le rive del laghetto, ridendo e prendendosi in giro come se si fossero conosciuti da una vita. La fuga del ragazzino americano durò poco, prima che la compagna più grande lo raggiungesse, circondandogli la testa con un braccio e trattenendolo in una specie di mossa di sottomissione! Ridendo tra sè, Sho tirò su da terra il raccolto, riprese il cammino, e in pochi istanti era tornato da SnowAgumon, appena in tempo per evitare che il piccolo dinosauro si appisolasse sull'erba soffice. Dimetromon, qualche metro più in là, sembrava essere già piombato nel sonno...

"SnowAgumon! Il pranzo è pronto!" disse il ragazzino, appoggiando per terra le mele di carne che aveva raccolto, facendo rotolare qua e là alcuni dei frutti. "Temo che non sarà una cena 'sontuosa' come l'altra sera... ma immagino che ci dovremmo accontentare!"

SnowAgumon si alzò e raccolse una mela rossa. "Ah, non fa niente... grazie infinite, Sho!" disse poi, iniziando a mangiare con gusto. Sho prese a sua volta una mela e diede un morso, e il sapore del sushi riempì di nuovo la sua bocca, deliziandolo.

"Uhm... beh, di niente... anzi, devo di nuovo ringraziare te, SnowAgumon! Se non fosse stato per te, la nostra avventura sarebbe finita prima ancora di iniziare!" disse poi, allungando una mano verso il suo partner e facendogli una carezza. SnowAgumon inclinò la testa di lato e chiuse gli occhi, come un gatto che veniva grattato in mezzo alle orecchie, e rispose. "Hehehee... E dai, smettila con questi continui ringraziamenti! Ho semplicemente fatto quello che era mio dovere fare! Non potevo lasciarti lì in balia del pericolo!"

Sho abbassò lo sguardo, trovando improvvisamente interessanti i lacci delle sue scarpe da ginnastica. "Va bene... a proposito, prima volevo chiedertelo, ma non c'era modo... quando Dimetromon ha cercato di attaccarmi, e tu ti sei trasformato in quel grosso drago azzurro... quella l'hai chiamata Digievoluzione, se non ricordo male... ma, più esattamente, di cosa si tratterebbe? E... come mai in quel momento, e non prima?"

SnowAgumon ingurgitò la mela che aveva tra le zampe e si leccò le labbra, poi si appoggiò la testa su una zampina, riflettendo sulla domanda che gli era stata posta. "Hmmm... domande a cui non è proprio immediato rispondere... ma vedrò di risponderti esaurientemente senza annoiarti..." iniziò. "Allora, vedi... noi Digimon abbiamo vari stadi di sviluppo... quello in cui mi trovo io, adesso, e in cui si trovano Kunemon e Bearmon, è il livello Rookie, che è un livello medio-basso sulla scala evolutiva. Prima di esso, ci sono il livello Baby ed In-Training, nei quali, in pratica, non abbiamo nessuna capacità combattiva..."

Sho annuì, facendogli cenno di andare avanti. "Capisco... e quel Veedramon nel quale ti sei trasformato era il livello successivo, giusto?"

Il dinosauro dalle squame bianche aprì la bocca per rispondere, ma una voce rude e bonaria al tempo stesso, proveniente da appena dietro le spalle di Sho, lo precedette.

"Sì... il livello Champion! Quello a cui mi trovo io!"

Sho, colto di sorpresa, fece un salto in aria, voltando di scatto la testa in direzione della voce! "Aaargh! Che... che cosa... Dimetromon! Non ti avevo neanche visto arrivare! Mi hai fatto prendere un colpo... Uff..." esclamò senza fiato, piazzandosi una mano sul cuore che gli stava battendo all'impazzata. "Pensavamo... che tu stessi dormendo..."

"Mi scuso..." rispose il variopinto dinosauro carnivoro. "Ma ho sentito la vostra conversazione e pensavo... beh, come ho detto, dopo il livello Rookie c'è il livello Champion, a cui molti Digimon riescono ad accedere con il tempo... oppure in certi casi particolari!"

Sho si rese conto che lo sguardo di Dimetromon si era spostato sul Digivice che portava appeso ai pantaloncini, e il ragazzino ricordò di come lo schermo del piccolo oggetto si fosse acceso nel momento in cui SnowAgumon era digievoluto. Aveva già fatto un collegamento tra il Digivice e l'evoluzione del suo compagno, tuttavia c'era ancora qualcosa che gli interessava sapere... "Capisco, Dimetromon... ma questi casi particolari in osa consisterebbero, più esattamente? Voglio dire, mi ricordo che SnowAgmon è evoluto quando... beh, quando mi ha visto in pericolo...". Aveva scelto saggiamente di non ricordare a Dimetromon di quando era controllato da quella... cosa nera e vaporosa che era uscita dal suo corpo al momento della sconfitta.

SnowAgumon non sembrava avere una risposta chiara neanche lui, dato il modo con cui si grattava la mascella inferiore e teneva lo sguardo fisso verso l'erba sotto i suoi piedi. "Mah... in realtà non so come sia successo... quando ho visto che tu, Yurika, e tutti i miei amici rischiavate la vita, ho provato un grandissimo desiderio di difendervi... volevo farlo, a qualsiasi costo... volevo la forza necessaria ad affrontare Dimetromon... e all'improvviso... PUFF! Ecco che mi trasformo in Veedramon! Dev'essere stata una reazione ai miei sentimenti... ora non so esattamente..."

"La Digievoluzione è legata anche ai sentimenti che si provano, nel caso di voi ragazzi prescelti." spiegò Dimetromon. "Almeno, questo è quanto so della leggenda che si tramanda qui a DigiWorld da generazioni. Per passare al livello Champion, quelli sono sufficienti... ma per andare più avanti, avrete bisogno di qualcosa di più... purtroppo, altro non vi so dire... quello che so si ferma qui."

Sho alzò una mano per ringraziarlo. "Non preoccuparti, Dimetromon... immagino che alcune cose le dovremo capire da noi, altrimenti che eroi saremmo?" ironizzò, sghignazzando tra sè alla definizione di 'eroi' che lui aveva affibbiato al suo gruppetto. "Vorrà dire che, col tempo, scopriremmo quello che ci servirà... non sei d'accordo anche tu, SnowAgumon?"

"Certo! Non ha senso preoccuparsi dei problemi prima che si verifichino..." rispose il piccolo dinosauro, voltandosi verso il laghetto, dal quale si stavano avvicinando le figure infradiciate di Yurika e Kevin. "Hey, guarda! Adesso stanno arrivando anche gli altri! Mangiamo assieme!"

Sho si voltò verso la sua amica e il ragazzino di colore, che ormai erano a pochi passi da loro. "Ehilà, Sho-kun! Non vi siete fatti fuori tutto il raccolto voi due, vero? Dopo quella gara di spruzzi, ci è venuta una fame..." esclamò allegramente Yurika, usando le mani per strizzarsi l'acqua che impregnava la sua t-shirt bianca. Il giovane Digiprescelto sorrise alla vista dei suoi amici, allegri e gocciolanti di acqua fredda, che si avvicinavano a lui con l'aria più spensierata che lui potesse immaginare. Sho era contento del fatto che loro non sembrassero troppo turbati... eppure, non avrebbe voluto ammetterlo a nessuno, ma la cosa gli faceva paura al tempo stesso. Non avevano visto in che razza di mondo si ritrovavano? Non avevano preso paura quando Dimetromon li aveva attaccati, o quando Tyrannomon e Allomon si erano azzuffati vicino a loro, rischiando di coinvolgerli? Eppure, lui se n'era reso conto bene, della situazione in cui erano... Nonostante il suo entusiasmo iniziale, aveva capito presto come funzionavano le cose lì! Erano in un mondo sconosciuto, non avevano alcun controllo su ciò che accadeva, ed erano circondati da strane creature che non avrebbero esitato un attimo ad ucciderli! Come facevano loro ad essere così tranquilli? Ancora una volta, cominciava a chiedersi se fossero davvero tagliati per quel compito che era stato loro affidato... e ancora una volta, la tentazione di confidarsi con i suoi amici fece capolino dai meandri della sua anima, subito ricacciata indietro dal pensiero che, se lui si fosse rivelato inaffidabile e indeciso, non ci sarebbe più stato nessuno in grado di dare loro fiducia...

"Oh, non vi preoccupate! Ne abbiamo lasciato un bel pò per voi!" esclamò Sho, agitando la mano verso Yurika. Mentre i suoi compagni si sedevano sull'erba, accanto a lui, SnowAgumon e Dimetromon, Sho li guardò con una certa ansia, ripromettendosi quello che già aveva giurato a sè stesso...

"Non devo mostrare paura... non di fronte a loro... Loro si fidano di me, e si sentirebbero persi se non mi dimostrassi in grado di prendere in mano la situazione... Non preoccupatevi, amici, vi proteggerò io!"

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In un'altra zona del Mondo Digitale dell'Est...

"Allora, sempre in questa direzione, Falcomon?" chiese, con il tono spiccio di una persona che non vuole perdere tempo in discussioni inutili, la voce di un ragazzo più o meno dell'età di Sho. Due figure, quella del ragazzo che aveva appena parlato, e una piccola creatura alata, si stavano facendo largo tra le canne di una palude, e i piedi del ragazzo sguazzavano nelle acque melmose che ostacolavano il cammino dei due compagni. Ai flebili raggi del sole che illuminavano qua e là l'ambiente oscuro della palude, il giovane apparve come un tipetto alto e longilineo dai corti capelli biondi scuri piuttosto spettinati e la pelle olivastra e leggermente abbronzata, con addosso una maglietta a maniche corte bianca percosa da strisce orizzontali blu, oltre che un paio di pantaloncini color cachi, larghi e con diverse tasche frontali, e un paio di scarpe da tennis azzurre su calze bianche, ora impregnate e gocciolanti dell'acqua della palude. Portava uno zainetto rosso firmato sulle spalle, e i suoi occhi castani, che guardavano verso il piccolo Digimon svolazzante al suo fianco, avevano un'espressione cupa e scontrosa, anche se in essa si poteva vedere un sospetto di malinconia e solitudine...

"Sì, Felipe, ne sono sicuro!" rispose il piccolo Digimon alato, con una vocetta acuta e leggermente gracchiante. "Ho sentito dire che gli altri tre Digiprescelti sono apparsi in qualche zona più a sud di qua, proprio dove ci stiamo dirigendo noi adesso! Speriamo che siano persone con cui potremo andare d'accordo..."

"Bah, a me non importa molto di come saranno... non ho una gran voglia di fare amicizia in un momento come questo." sbottò il ragazzo, guardando con un pò di astio un piccolo, familiare oggetto simile ad un videogioco portatile che era appeso ai suoi pantaloncini. "Speriamo almeno che non siano dei buffoni e sappiano come cavarsela."

Falcomon era un Digimon uccello che sembrava un buffo incrocio tra un gufo e uno sparviero, tutto coperto da un piumaggio marrone scuro che diventava verde smeraldino sul petto e sulle ali - e il dorso di queste ultime era ulteriormente decorato da cinque segnetti a forma di V posti verso la punta. Attorno al collo, le piume si aprivano leggermente, in modo da formare una sorta di collare che dava l'impressione che il suo corpo fosse leggermente più grande. Aveva un paio di grandi occhi celesti sormontati da un 'sopracciglio' consistente di una lunga piuma nera dalla punta rossa, il suo becco giallo era dotato di piccoli denti seghettati su entrambe le mascelle, e sia le zampe che le ali terminavano con tre artigli neri, uno dei quali opponibile agli altri in modo da formare delle primitive 'mani'; sentita quella frase appena pronunciata dal ragazzo biondo di nome Felipe, guardò con un certo dispiacere il suo compagno. Per quanto si trovasse in un nuovo mondo a lui sconosciuto, Felipe al momento sembrava non essere esattamente entusiasta di legare con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni di avventura e di viaggio. Sembrava contento di viaggiare per DigiWorld, ma non di incontrare altri Digiprescelti come lui... Falcomon si chiese cosa mai spingesse Felipe ad adottare quell'atteggiamento scostante e isolazionista, ma immaginava che chiederlo a lui direttamente saebbe stata, nella migliore delle ipotesi, una perdita di tempo... e nella peggiore, sarebbe stata presa come un'indelicata intrusione nei suoi sentimenti privati. Sperò con tutto il suo cuore che, col tempo, la conoscenza reciproca potesse aprire qualche breccia in quel muro di sfiducia che Felipe sembrava avere eretto attorno al suo animo.

Il piccolo Digimon si fermò di colpo quando anche Felipe si bloccò in mezzo all'acqua fangosa, tenendo le braccia incrociate e lo sguardo fisso verso il terreno viscido e disgustoso. Preoccupato, Falcomon si posò sulla spalla del ragazzo biondo e si sporse verso il suo viso. "Hey, Felipe? Come mai ti fermi tutt'a un tratto? Va tutto bene?"

Felipe annuì, rimanendo in silenzio alcuni secondi prima di rispondere al suo amico digitale. "Sì... Scusa, Falcomon, sono stato un pò duro." disse, con una voce che già sembrava un pò meno brusca di prima. "E' solo che... se dobbiamo salvare questo mondo da quel Watchmon, non vorrei mai ritrovarmi con dei ragazzini petulanti che pensano che questo sia un gioco..."

Le scuse inaspettate sorpresero Falcomon, ma lo fecero anche sorridere. Almeno di lui si fidava, pensò tra sè il Digimon alato, dando una pacca con l'ala sulla spalla del ragazzo biondo. "Oh, non ti preoccupare per questo! Sono convinto che se non saranno dei pesi morti, se sono riusciti a sopravvivere fino ad adesso nel Mondo Digitale!" esclamò, strizzando un occhio. "Ora, però, è meglio muoverci... ho perso il conto di quanti Digimon abbiano già cercato di ucciderci da quando siamo entrati in questa palude... non che siano stati un problema, però ci hanno rallentato..."

L'ombra di un sorriso danzò per un breve istante sulle labbra del ragazzo biondo, mentre quest'ultimo si voltava verso il suo Digimon. "Hai ragione, Falcomon, abbiamo già perso abbastanza tempo... muoviamoci a trovare gli altri!"

Con questo, i due compagni ripresero il loro viaggio in un silenzio diventato in qualche modo meno opprimente, lasciandosi alle spalle le nere profondità della palude e i loro mille pericoli...

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Due ore dopo un buon pasto, ritemprati da un pò di riposo al fresco della radura, Sho, SnowAgumon e i loro compagni si apprestavano a riprendere il cammino, non prima di ascoltare quanto aveva loro da dire Dimetromon riguardo a ciò che li attendeva lungo la strada che li avrebbe portati a Nexus Peak.

"Andando a nord dovreste uscire da questo settore, ma cercate di evitare le Bug Swamps. Si tratta di un posto piuttosto pericoloso, e non sarebbe prudente affrontarle senza che tutti i vostri Digimon possano raggiungere il livello Champion." stava spiegando il dinosauro carnivoro, indicando con una delle zampe anteriori un piccolo sentiero dissestato che si snodava tra gli alberi e l'oscurità del bosco. "Aggirando le Bug Swamps allungherete un pò la strada, ma credo che alla fine sia la cosa migliore..."

Dimetromon aspettò il cenno di assenso di Sho, Yurika, Kevin e degli altri Digimon per andare avanti. "Una volta superate le paludi, Nexus Peak dovrebbe trovarsi a circa un giorno di cammino. Lì, come immagino sappiate già, incontrerete Volcdramon, che potrà dirvi qualcosa di più della vostra missione e di ciò che vi apprestate ad affrontare. Non dovete avere paura, è un Digimon potente ma di indole buona."

"Sì, avevamo già sentito parlare di lui..." commentò Kunemon. "Molti Digimon lo stimano sia per la sua forza che per il suo buon cuore!"

Soddisfatto, Dimetromon annuì. "D'accordo. Allora, adesso sapete che strada prendere. Purtroppo, da qui in poi non potrò più esservi d'aiuto, se non augurandovi la migliore delle fortune..."

"E adesso che cosa farai, Dimetromon?" gli chiese Sho, un pò preoccupato per lui. "Ora che neanche questo settore è al sicuro da Watchmon, forse dovresti andare da un'altra parte, o quelle specie di fantasmi neri potrebbero impossessarsi di nuovo di te...".

Il dinosauro assunse un'espressione pensosa, colto un pò alla sprovvista dalla domanda. E tuttavia, sapeva che il ragazzino aveva ragione: ora che Watchmon stava iniziando a mietere vittime anche in quel settore, doveva trovare un modo di sfuggire a questo destino, e allo stesso tempo cercare di salvare quei Digimon che erano sotto il controllo del tiranno...

"Non lo so ancora." rispose infine, tenendo lo sguardo verso l'erba alta che ricopriva la radura. "Per un pò, credo che resterò nascosto e vedrò quanto l'influenza di Watchmon si sia diffusa. Nel frattempo, cercherò altri Digimon ancora liberi, e proverò a mettere assieme un gruppetto di resistenza. So che è un'idea un pò azzardata, ma al momento non me ne vengono in mente altre..."

"Beh, in tal caso, in bocca al lupo anche a te... spero che quelle cose nere, di qualunque cosa si trattasse, non siano ancora molto diffuse..." disse Yurika, rimettendosi a posto la t-shirt da poco asciugata e legandosela di nuovo sopra l'addome. "Noi... faremo tutto il possibile per arrvare da questo Volcdramon e mettere i bastoni tra le ruote a Watchmon."

"E speriamo, nel frattempo, di scoprire qualche altra Digievoluzione..." aggiunse Bearmon, guardandosi la zampetta guantata. "Ne avremo bisogno, se vogliamo riuscire a fare qualcosa di concreto... Va bene, allora ci salutiamo qui, Dimetromon."

"Grazie per l'aiuto che ci hai dato." concluse Kevin. Il variopinto rettile alzò le spalle con modestia. "Beh, era il minimo. Ora vi suggerisco di incamminarvi, prima che..."

"Aspettate!" esclamò Sho, drizzando le orecchie al suono di rami smossi che proveniva dal sentiero dietro di loro. Gli altri si girarono in quella direzione, facendo saettare gli occhi da una parte e dall'altra nel tentativo di intercettare ogni minimo indizio di pericolo. In effetti, i ragazzi e i Digimon riuscivano a sentire un distinto fruscio di foglie, lo schiocco dei rami che si spezzavano sotto i passi frettolosi di qualcuno... e, qualche secondo più tardi, mentre questi rumori si facevano sempre più forti, un respiro affannato che comunicava paura e disperazione, e in lontananza uno strano ronzio simile a quello di uno sciame di api... ma amplificato di diverse decine di volte! Le onde sonore che questo ronzio sollevava erano tali da scuotere le foglie e i fiori sugli alberi!

"C'è... qualcosa che non va!" cinguettò SnowAgumon, mettendosi in testa al gruppo e assumendo la posizione di guardia. "Non so bene che cosa, ma... mi sembra pericoloso! Teniamoci pronti!"

"Non c'è neanche bisogno di dirlo!" rispose Kunemon, affiancando il dinosauro bianco assieme a Bearmon. Anche Dimetromon decise di posticipare i saluti per combattere a fianco dei suoi nuovi amici contro qualunque cosa si stesse avvicinando, mentre i ragazzi indietreggiavano e gettavano un'occhiata ai loro Digivice: no, non si erano illuminati... quindi non c'era nessun Digiprescelto nei paraggi. Tutti quei rumori erano stati causati da qualche Digimon indipendente...

"Accidenti, questo ronzio non mi piace per niente..." mormorò Sho. "Sembra uno sciame di calabroni giganti..."

Non dovettero attendere a lungo, prima che i proprietari dei brevi e terrorizzati ansimi uscissero allo scoperto, emergendo dai cespugli con un forte fruscio e facendo quasi fare un salto ai quattro Digimon schierati in posizione di combattimento: si trattava di due strani, piccoli Digimon alti appena mezzo metro e simili a fiori umanoidi, con un corpo rotondo e un pò panciuto composto di materia vegetale verde, due corte gambe fatte da radici intrecciate strettamente tra loro, e le lunghe braccia che, anzichè con mani, terminavano con due grandi fiori lilla dal pistillo giallo, con petali affusolati disposti a mò di dita . Un caschetto rosso a forma di petalo gigante copriva la testolina dal muso leggermente allungato delle due creature, e avevano un 'collare' fatto di grandi petali rossi dalla base bianca, di forma simile ad un pentagono, che circondavano i loro colli. Le creaturine vegetali corsero trafelati fuori dal sottobosco, solo per frenare di botto e urlare di paura alla vista dei ragazzi e dei Digimon.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Floramon

Tipo: Vegetale

Attributo: Dati

Livello: Rookie

Attacchi: Rain Of Pollen, Stamen Rope

Digimon vegetale abbastanza comune nelle foreste, dal carattere pacifico e inoffensivo, che si nutre per fotosintesi. Se disturbato, può difendersi spruzzando l'avversario di polline irritante, ma è un attacco di efficacia limitata.

"Due Floramon..." mormorò tra sè Dimetromon, mentre il ronzio di prima si faceva sempre più assordante. "E da cosa stanno..."

"Aaaah! Per... per favore... non... non fateci del male!" strillò una delle due, perdendo l'equilibrio e cadendo a terra per lo spavento. L'alro Floramon era rimasto congelato e tremante accanto al suo compagno, e guardava il gruppo degli spiazzati Digiprescelti con grandi occhi verdi pieni di terrore.

Yurika prese in mano la situazione, alzando le mani per far vedere che non aveva cattive intenzioni e avanzando verso i Floramon. "A... Aspettate! Non abbiate paura! Non vogliamo farvi del male! Che... che cosa succede?" chiese, raggiungendo i Floramon e inginocchiandosi al loro livello per poi mettere le mani sulle loro piccole spalle. Il gesto sembrò rassicurare le creaturine vegetali, che si riscossero dal loro terrore e indicarono con le mani tremanti le fronde che sovrastavano il gruppo. Il ronzio si era fatto sempre più forte e opprimente, al punto che era stato necessario alzare la voce per farsi sentire.

"Ci... ci stanno inseguendo! Vogliono mangiarci!" balbettò uno dei due Floramon, osservando con crescente paura le foglie che si agitavano sempre più violentemente: chiunque fosse il responsabile, era chiaro che sarebbe venuto fuori presto...

Kunemon si fece avanti. "Vi stanno... inseguendo? E di chi..."

Il bruchino giallo non ebbe il tempo di finire il quesito: il soffitto di foglie venne violentemente sqarciato da qualcosa che si fece largo attraverso di esso con una forza immensa, e Yurika sbiancò in volto quando un'ombra nera apparve dal nulla sopra di lei... un'ombra nera appartenente a qualcosa di grosso e molto pesante!

"Attenta, Yurika!" esclamarono in coro Sho e Kevin, alzando gli sguardi verso la cosa che stava cadendo. Per sua fortuna, la ragazzina dai capelli blu dimostrò prontezza di riflessi: spinse via i due Floramon per allontanarli dalla zona dell'impatto, poi prese in braccio Kunemon e si allontanò con una capriola, evitando per un pelo l'enorme peso che si schiantò sul punto dove lei si trovava un attimo prima! La forza del colpo fu comunque abbastanza da farla finire ruzzoloni per terra, ma per fortuna riuscì a non mollare Kunemon.

"Yurika!" esclamò Sho, andando a vedere come stava la sua amica. "Come ti senti? Tutto bene?"

La ragazzina scosse la testa per schiarirsela. "Sì, Sho... più o meno... Kunemon! Kunemon, ti senti bene? Non sei ferito?" esclamò allarmata, rivolgendosi al suo compagno che le stava ancora tra le braccia. Con grande sollievo di entrambi i ragazzi, il bruco riuscì a rialzarsi senza problemi.

"Phew... a momenti ci restavamo secchi..." ronzò, lisciandosi le antenne. "Ottimo salvataggio, Yurika! Per un attimo ho temuto che avrei fatto un volo panoramico gratuito!"

"Beh, non ti preoccupare... sono una cintura di sicurezza garantita!" scherzò Yurika, strappand una risatina a Kunemon nonostante la situazione.

Kevin richiamò l'attenzione sulla situazione attuale, mentre i Floramon, ripresisi dallo spintone di Yurika, si aggrappavano terrorizzati a lui e a Bearmon. "Guardate! Quella sembrerebbe... una cavalletta gigante!" esclamò, puntando un indice verso la cosa che aveva appena rischiato di schiacciare Yurika.

Mentre il ronzio assordante di poco prima cessava di botto, e altre di quelle creature, quattro in tutto, atterravano nelle radura tra rumori di fronde e rami divelti, l'essere che era arrivato per primo si voltò verso il gruppo, girandosi sulle sue sei zampe da artropode: i cinque Digimon che inseguivano i due Floramon erano simili a locuste delle dimensioni di cavalli da tiro, con corpi lunghi e robusti ricoperti da chitina rossa talmente lucida che sembrava di potercisi specchiare. Le loro teste erano voluminose e arrotondate, avevano un paio di lunghe mandibole ricurve e seghettate, un paio di corte antenne che uscivano dalla calotta cranica, e i loro occhi dall'aspetto quasi umano erano accesi dello stesso rosso pieno di rabbia e odio che i ragazzi avevano visto negli occhi di Dimetromon poche ore prima, identificandoli immediatamente come servitori involontari di Watchmon! Un paio di occhi finti era disegnato sul dorso delle loro grandi ali rosse e gialle, percorse da venature, e collo e schiena erano coperti da una robusta corazza chitinosa, che pareva abbastanza spessa da resistere ad un colpo di pistola. Delle loro sei zampe, le prime quattro erano più piccole e uscivano dal torace, alzandosi per un pò verso l'alto prima di ridiscendere verso terra, mentre le due zampe posteriori erano ipersviluppate e molto robuste, chiaramente adattate al salto, ed erano screziate dello stesso spettacolare rosso e giallo delle ali.

Guardandosi attorno, SnowAgumon si accorse che i cinque insetti giganti non erano scesi giù in maniera casuale, ma in modo da circondarli e precludere loro ogni via di fuga! "Cavolo, ci hanno intrappolati! Ora non possiamo più evitare di combattere!" esclamò, mentre la prima delle locuste giganti cominciava la sua minacciosa avanzata...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Battamon

Anche chiamato: Inagomon

Tipo: Insetto

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Sonic Wave

Digimon insetti che vivono in sciami, dotati di notevoli capacità di volo e resistenza alla fatica. Possono produrre dei suoni acuti e stridenti, che usano per attaccare, con le zampe posteriori. Sono ghiotti di vegetali, ma di solito non mangiano i Digimon pianta...

Il Battamon più grande, quello che era atterrato per primo e sembrava essere il capogruppo, guardò famelicamente i due Floramon tremanti... prima di notare le figure umane, accompagnate dai rispettivi Digimon, che si trovavano accanto ad essi. Immediatamente, Sho, Yurika, Kevin e i loro compagni si ritrovarono ad essere l'oggetto dell'attenzione di tutte e cinque le locuste giganti, cosa che non li faceva sentire esattamente a loro agio!

Poi, il feroce insetto parlò, con voce ronzante e priva di emozioni. "Cammmmbio... di direttive... Distruggere... i... bammmmbini... prescelti..."

"Ricevuto..." risposero in coro i suoi subordinati, aprendo le grandi ali e puntando contro i ragazzi i minacciosi occhi finti disegnati su di esse. Soffocando la paura che minacciava di farsi sentire di nuovo, Sho afferrò stretto il suo Digivice, chinandosi verso SnowAgumon. "E va bene... allora combattiamo! SnowAgumon, riesci a Digievolvere di nuovo?" chiese al piccolo dinosauro, che rispose corrugando la fronte e piazzandosi, in posizione di guardia, proprio davanti al capo dei Battamon.

"Tranquillo, Sho! Ce la faccio di sicuro, dopo quella mangiata!" disse, guardando il Battamon negli occhi con aria di sfida. Sho si sentì un pò sollevato, ma guardando dietro di sè con la coda dell'occhio si accorse di Bearmon e Kunemon, a fianco di Kevin e Yurika e ancora a livello Rookie: non credeva sarebbero riusciti a fare qualcosa contro quelle cavallette inferocite, e avrebbe dovuto combattere anche per loro... cinque contro uno, una brutta situazione...

Tuttavia, Dimetromon non sembrava intenzionato ad abbandonare i bambini prescelti al loro destino: con un ruggito infuriato, si fece avanti pestando per terra con una zampa artigliata, e la vela sul suo dorso iniziò a splendere dell'energia solare che il dinosauro aveva immagazzinato nel suo corpo. Era pronto a scatenare un attacco contro i terribili insetti!

"Fatevi sotto, galoppini di Watchmon!" ringhiò con decisione, affrontando tre Battamon che stavano cercando di prendere il gruppo alle spalle. "Ho dei conti in sospeso con il vostro capo, e non intendo fare sconti!"

"Grazie, Dimetromon..." mormorò tra sè il ragazzino, contento che la disparità numerica non fosse poi così notevole. Nel frattempo, anche Bearmon e Kunemon si erano preparati per lo scontro ormai inevitabile, formando un muro vivente tra i due Floramon impauriti e le cavallette giganti. Anche Yurika e Kevin si erano messi davanti agli indifesi Digimon fiore, pronti ad aiutare nel limite delle loro capacità. Vedendo che tutti erano pronti, Sho disse di sì con la testa e si preparò mentalmente allo scontro: proprio mentre i Battamon si preparavano a fare la prima mossa, il Digivice di Sho iniziò a brillare come aveva fatto poche ore prima, e SnowAgumon venne pervaso dalla stessa energia che aveva sentito...

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON!"

Il corpo di SnowAgumon scomparve in una colonna di luce bianca, e venne subito rimpiazzato da quello più robusto e massiccio di Veedramon, che atterrò pesantemente sull'erba della radura e avanzò contro i due Battamon davanti a lui, un sogghigno di sfida sul muso allungato. "Okay, bestiacce! Se volete distruggere Sho e i miei amici, prima dovrete passare su di me! V-Breath Arrow!"

Con queste parole, Veedramon prese fiato, poi aprì la bocca e soffiò uno scintillante proiettile energetico a forma di V contro i due Battamon davanti a lui. Il più grande, nonostante le dimensioni maggiori, si rivelò più pronto di riflessi, e dopo aver piegato leggermente le zampe, scattò verso l'alto e fece un balzo altissimo che scavalcò l'intero gruppo sbalordito, atterrando dall'altra parte della radura come se fosse stata la cosa più naturale del mondo! Il colpo energetico di Veedramon proseguì la corsa, passando sotto il capo dei Battamon, e si schiantò sul torace dell'altro insetto, esplodendo sulla sua dura corazza e mandandolo a terra con uno stridio di rabbia. Tuttavia, grazie alla spessa corazza che proteggeva la creatura, i danni furono contenuti, e con grande disappunto di Sho e Veedramon, la locusta fu in grado di rialzarsi quasi subito. Veedramon strinse i denti, capendo che la situazione era più difficile di quanto avesse previsto...

"Accidenti, non gli ho fatto granchè..." ringhiò Veedramon, mentre il Battamon apriva minacciosamente le ali e si preparava a lanciare il suo attacco. Il drago azzurro stava per scattare verso di lui, nel tentativo, di intercettarlo con un attacco diretto, quando sentì la voce urlata di Sho avvertirlo di un attacco in arrivo!

"Veedramon, attento! Dietro di te!" esclamò il ragazzino con gli occhialoni, girandosi di scatto e puntando un indice verso l'alto: un'ombra calò sui due compagni mentre il capo dei Battamon, già tornato all'attacco, saltava oltre loro e puntava le zampe posteriori verso Veedramon, scagliando contro di lui una potente onda sonora sotto forma di cerchi concentrici azzurri che vibravano ad altissima frequenza!

"Sonnnnic Wave!" esclamò la locusta gigante scagliando il suo attacco. Allarmato, Veedramon si girò appena in tempo per vedere arrivare il colpo, e riuscì ad evitarlo saltando di lato! Le onde sonore colpirono il terreno aprendovi un buco e sollevando una nube di polvere, ma quella disperata manovra evasiva aveva distratto l'attenzione del drago dal Battamon più piccolo...

"Sonnnnic Wave!" si sentì di nuovo, e questa volta l'attacco sonoro, scagliato dal Battamon che era stato colpito poco prima, raggiunse Veedramon alla schiena, strappandogli un grugnito e mandandolo dolorosamente a terra, mentre il Battamon più grande atterrava con uno schianto e si girava di nuovo verso Sho e il suo partner evoluto. Il ragazzino sentì un brivido gelido quando vide il suo compagno a terra, ma per fortuna Veedramon si alzò quasi subito e si girò di nuovo verso i Battamon, pensando alla mossa successiva...

"Veedramon! Tutto ok?" chiese Sho, raggiungendo il suo partner, che lo rassicurò con un cenno del capo. "Sì, Sho... ma sconfiggere questi tipi non sarà facile..."

Dimetromon, pochi metri dietro di lui, non se la stava cavando molto meglio: i raggi di energia solare scagliati dalla sua vela dorsale non erano riusciti a colpire neanche uno dei famelici insetti, che saltavano da una parte all'altra della radura con agilità incredibile; la mancanza di ali si stava rivelando un grave svantaggio contro quegli agilissimi saltatori, ma Dimetromon non era disposto a mollare così facilmente. Con un grugnito, caricò nuovamente la vela dorsale e attaccò di nuovo mentre i Battamon balzavano verso di lui e si raggruppavano per attaccarlo!

"Solar Sail!" esclamò, scagliando un altro raggio di energia dorata contro gli insetti, che questa volta vennero colti di sorpresa e non fecero in tempo a schivare del tutto l'attacco: il Battamon di testa venne colpito in pieno petto e scagliato contro il tronco di un grosso albero con uno stridio, mentre le altre due si scansaroo di lato, ma sentirono comunque il calore dell'attacco sulla punta delle loro code. Dimetromon ghignò soddisfatto quando vide che il Battamon colpito era scivolato per terra ed era rimasto immobile, con gli occhi trasformati in spirali, ma non ebbe il tempo di rallegrarsene troppo: gli altri due, infatti, eseguendo una manovra aerea che aveva dell'incredibile, aprirono le ali e si produssero in un attacco a tenaglia sui due lati, cercando di colpirlo con le loro teste corazzate. Accortosi del tentativo e sperando di ritorcerlo contro di esse, Dimetromon si velocizzò e corse per un breve tratto proprio mentre l'attacco combinato stava per raggiungerlo, sottraendosi ad esso... ma le locuste giganti non cozzarono l'una contro l'altra come aveva sperato: in qualche modo, riuscirono a fermarsi all'ultimo momento e a restare sospese in aria, agitando le grandi ali decorate, poi scagliarono un attacco Sonic Wave in contemporanea che si rivelò troppo veloce per il potente rettile e lo colpì in pieno, mandandolo a terra. Con un grugnito di rabbia e dolore, Dimetromon scattò in piedi e si rimise in guardia, ma sapeva di essere in svantaggio...

"Accidenti, così non può andare avanti..." esclamò Yurika, guardando Veedramon che si scagliava di nuovo contro i Battamon e cercava in qualche modo di tenere a bada i loro frenetici attacchi. Non avendo ali, tuttavia, il drago azzurro era costretto a terra mentre le due cavallette giganti restavano sospese sopra di lui, attaccandolo a calci e a morsi. Finalmente, Veedramon vide un'apertura nella difesa della locusta più piccola e ne approfittò, lanciandosi contro di lei in un agile balzo e colpendola con una devastante testata in un punto del torace non protetto dalla corazza. Il Battamon colpito non riuscì a mantenere l'equilibrio e si schiantò a terra, ma Veedramon non ebbe il tempo di proseguire l'attacco, in quanto l'insetto più grande, indignato per quanto il drago aveva fatto al suo subordinato, si scagliò contro di lui e scalciò ferocemente, facendo ruotare verso avanti le zampe posteriori munite di spine affilate. Veedramon venne colpito alla spalla destra e indietreggiò con un grugnito, afferrandosi la zona colpita nella quale le zampe dell'avversario avevano lasciato un profondo segno! Nel frattempo, Dimetromon cercava disperatamente di tenere a bada i due Battamon con i quali si stava confrontando, ma ormai era stato costretto ad indietreggiare fino a giungere con le spalle (o meglio dire la coda) al tronco di un albero. La ragazzina dai capelli blu si rendeva conto che gli avversari erano troppi e troppo forti perchè i suoi amici ce la potessero fare da soli...

"Yurika!" sentì la voce di Kevin che la chiamava, segnata dalla preoccupazione. I grandi occhi blu della ragazzina si spostarono sul Digiprescelto più piccolo, su Bearmon, e sui due Floramon che assistevano impauriti alla terribile battaglia tra i loro amici e i Battamon. Sapeva che doveva fare qualcosa... e al più presto, altrimenti i Battamon se la sarebbero presa con quelle creature indifese che le stavano davanti. E lei non lo avrebbe permesso, mai! Non le servì altro per prendere la sua decisione: già vedere i suoi amici terrorizzati aveva acceso in lei la determinazione a proteggerli e la rabbia verso quell'essere spregevole di Watchmon che stava causando tali sofferenze! Le sue dita, guidate dal suo istinto, si avvicinarono al suo Digivice, che già dava qualche segnale, e lo afferrarono!

Come leggendole nel pensiero, Kunemon fece un balzo e le salì sul braccio destro, ancorandosi ad esso con le zampette dotate di ventose. Digiprescelta e partner si scambiarono un cenno di assenso, poi rivolsero uno sguardo deciso a Kevin, Bearmon e ai Floramon.

L'orsacchiotto intuì quello che l'amica stava per fare. "Hey, Yurika! Kunemon! Avete intenzione di tentare..."

"Sicuro!" rispose il bruco giallo. "Se non altro, tre Champion sono meglio di due!"

Kevin stava per protestare, quando un altro tonfo sordo, causato dal corpo di Veedramon che veniva gettato a terra da una potente testata del Battamon grande, gli fece morire le parole in gola. Il drago azzurro si rialzò di nuovo, ma aveva il fiato corto, ed era chiaro che non sarebbe durato molto più a lungo. Se c'era qualcuno in grado di ribaltare la situazione, era proprio Yurika. Così, Kevin la guardò seriamente negli occhi per raccomandarle prudenza. "E va bene... ma state attenti!"

"Senz'altro!" rispose Yurika facendogli l'occhiolino e alzando il pollice. Poi, la ragazzina si chinò, raccogliendo un grosso sasso dal terreno umido, fece un mezzo giro su sè stessa e, con un secco movimento del braccio, lo scagliò verso il Battamon più grande, che era in procinto di scagliarsi di nuovo su Veedramon. La pietra centrò l'insetto gigante su un lato della testa, causandogli dolore e costringendolo ad interrompere l'attacco!

Sho, che fino a quel momento aveva assistito col fiato sospeso allo scontro tra Veedramon e i due Battamon, si volse stupito verso l'amica, che gli rispose con un cenno di intesa e poi parlò ai Battamon con tono di sfida. "E allora? Sapete prendervela solo con i più deboli, bestiacce? Perchè non provate con me? Sono sicura che io e Kunemon potremmo darvi una lezione coi fiocchi!"

"Giusto!" ronzò Kunemon, inarcando il corpo e alzando il pungiglione verso i due Digimon locusta, che guardavano lui e la sua partner con aria di sorpresa irritata - come mai, sembravano pensare, quell'esserino ridicolo aveva il coraggio di sfidarli? Minacciosamente, il capo dei Battamon aprì le ali e ripetè la stessa frase che aveva detto prima, senza il minimo cenno di emozione. "Distruggere... i... bammmmmbini... prescelti..."

"Attenta, Yurika-chan! Attento, Kunemon!" li avvertì Sho, aiutando Veedramon a rialzarsi. Il drago azzurro sentiva qualche capogiro, e aveva qualche segno sulle squame causato dai graffi dei Battamon, ma sembrava ancora in grado di sostenere lo scontro. "A livello Rookie, non potete competere con..."

Ad interromperlo, pensò un accecante lampo di luce bianca proveniente dal Digivice di Yurika, che irradiò l'intera radura costringendo i ragazzi e i Digimon a volgere lo sguardo altrove e a coprirsi gli occhi. Un sibilo provenne dal piccolo congegno elettronico, e il piccolo corpo vermiforme di Kunemon iniziò a brillare e a crepitare di energia, sollevandosi in aria dal braccio destro di Yurika, come mosso da una forza soprannaturale. I Battamon stridettero infuriati e arretrarono, mentre tutti gli altri presenti osservavano increduli il piccolo bruco che cresceva e si espandeva... fino a che l'energia non raggiunse il livello critico, permettendogli l'evoluzione!

"Kunemon shinka..."

Dopo qualche secondo di rumore e confusione, la forma Champion di Kunemon emerse in una pioggia di luci colorate: una grossa vespa di dimensioni umane, dal corpo lucido e aerodinamico decorato da una livrea a strisce verticali gialle e nere, con sei robuste zampe chitinose, le ultime due delle quali terminavano con piedi artigliati a tre dita, in contrasto con l'unico artiglio, nero e affilato, delle prime quattro. La testa era un pò piccola rispetto al resto del corpo e, come nella sua forma Rookie, non presentava occhi evidenti; manteneva le lunghe antenne a forma di frusta di Kunemon, le decorazioni nere zigzaganti, e le mandibole simili ad un becco che si aprivano verticalmente, ma ora la bocca era armata di un alto paio di mascelle uncinate, che sembravano abbastanza affilate da lacerare la corteccia di un albero, trasformando così la bocca del Digimon insetto in una sorta di mostruosa tagliola. Una corta 'criniera' rossa fatta di robusti peli allungati proteggeva il collo della vespa gigante, le cui quattro ali snelle ed esili, simili come forma ad una foglia, erano di color porpora, come il pungiglione che fuoriusciva dalla parte posteriore dell'addome, e presentavano delle decorazioni a forma di occhio simili a quelle dei Battamon. Con un ronzio inferocito, il nuovo Digimon si alzò in volo e si mise in guardia, esclamando il proprio nome!

"...FLYMON!"

Mentre Sho e Kevin guardavano stupefatti il nuovo Digimon che prendeva il volo davanti a loro, Yurika si volse verso il suo amico di infanzia e gli rivolse un sorriso da monella.

"E chi ha detto che volevamo affrontarli a livello Rookie, eh?" gli chiese retoricamente, strizzando un occhio con fare saccente. Poi, alzò la testa verso Flymon e agitò le braccia in aria, incitandolo con entusiasmo. "Vai, Flymon! Fagliela vedere, a quelle schifose locuste!"

Le mandibole di Flymon si mossero in quello che sembrava essere un sogghigno sicuro. "Nnnnnonnnn aspettavo altro che questo, Yurika!" rispose, con voce ronzante.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Flymon

Tipo: Insetto

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Brown Stinger, Poison Powder

Un Digimon insetto agile e velocissimo nel volo, conosciuto per la sua aggressività. Ha l'abitudine di attaccare la preda con una devastante picchiata, infilzandola sul suo pungiglione velenoso! Se questo non dovesse bastare, può spruzzare la vittima di polline paralizzante e lasciarla senza forze! Disturbare un Flymon NON è consigliato!

 

Dopo il primo attimo di sbalordimento, mentre i suoi subordinati indietreggiavano incerti, il capo dei Battamon riprese il volo, pronto ad affrontare Flymon che si era già voltato verso di lui e lo stava incitando a farsi sotto con un cenno di una zampa anteriore. La locusta gigante abbassò la testa, preparandosi alla carica, e ripetè, con la sua voce piatta e quasi robotica, quanto aveva detto all'inizio dello scontro. "Distruggere... i... bammmmbini... prescelti... Sonnnnnic Wave!"

Le ali del Battamon vibrarono ad altissima velocità, e un'altra scarica di onde sonore partì dal suo corpo e si diresse verso Flymon, che però si rivelò troppo agile per essere colpito da un attacco così lineare: con uno veloce scarto, Flymon si gettò di lato ed evitò le onde sonore, che proseguirono la loro strada fino a dissiparsi innocuamente nell'aria, poi, prima che il Battamon potesse riorganizzarsi e attaccare di nuovo, la vespa gigante prese l'iniziativa e si gettò a tutta velocità contro la cavalletta, che spalancò allarmata i suoi occhi compositi. Prima ancora che potesse iniziare a pensare a come difendersi, Flymon le fu addosso e la centrò in pieno al torace con un doppio calcio sferrato con l'ultimo paio di zampe, mandandola a terra con fragore! Il Digimon locusta si agitò rabbiosamente e cercò subito di rialzarsi e rimettersi in guardia, ma Flymon non gliene lasciò il tempo, e si gettò contro di lei puntandole contro il pungiglione purpureo!

"Tutto qui quello che Watchmonnnn fa dire ai suoi servvvvi!? Si sforzi di essere più originnnnale! Brownnnn Stinnnnger!" ronzò Flymon, e subito una raffica di pungiglioni affilati partì dall'addome della vespa gigante e bombardò il leader dei Battamon, ancora a terra disorganizzato! Il Battamon stridette per la rabbia e il dolore quando i proiettili del suo avversario si insinuarono tra le fessure nella sua corazza e trafissero il suo corpo, poi, davanti ai tre sbalorditi subordinati che gli erano rimasti, crollò a terra senza più forze, e il sinistro colore cremisi dei suoi occhi compositi lasciò il posto ad un più calmo e naturale castano, mentre una spettrale figura nera si levava dal suo corpo con un lungo ululato di odio e scompariva turbinando tra le fronde degli alberi!

"Guardate! E' la stessa cosa che abbiamo visto uscire da Dimetromon!" esclamò Kevin, puntando l'indice verso la cosa nebulosa che si allontanava. Flymon, nel frattempo, emetteva un sospiro di sollievo, orgoglioso della sua prima evoluzione e della sua prima vittoria... ma subito dopo, un attacco in carica da parte di uno ei tre Battamon rimasti, che lo mancò di pochissimo, lo costrinse a rivolgere nuovamente la sua attenzione alla battaglia in corso!

"Flymon! Non ti distrarre! Ce ne sono ancora tre!" gli ricordò Yurika, riavvicinandosi a Kevin, Bearmon e ai due Floramon, in modo da lasciare al suo Digimon lo spazio necessario a combattere senza doversi preoccupare della sua partner. Flymon e il Battamon più piccolo si erano scagliati nuovamente l'uno contro l'altro, e avevano iniziato uno spettacolare duello aereo, colpendosi a vicenda con le loro zampe artigliate e cercando di costringersi a terra l'un l'altro. Dopo aver evitato un calcio sferrato da una delle potenti zampe posteriori dell'avversario, che sfiorò le sue grandi ali minacciando di staccarne la punta, Flymon sferrò un potente calcio all'addome del Battamon e usò le sue lunghe antenne per frustargli il volto, occultandogli così la vista, e la cavalletta gigante fu costretta a scendere di quota ed avvicinarsi nuovamente al terreno... dove lo attendeva qualcun altro pronto a colpire!

"Hammer Punch!" ringhiò la voce di Veedramon. Il potente drago azzurro, ripresosi dalla maggior parte dei colpi che i Battamon gli avevano sferrato in precedenza, aveva spiccato un balzo enorme non appena il Digimon cavalletta più piccolo si era abbassato quel tanto che bastava, e in quel momento era sceso giù sul suo avversario, tenendo i pugni congiunti sopra la testa, per poi abbassarli violentemente sul Battamon nel momento stesso in cui gli atterrava addosso! Si sentì un boato tremendo quando il colpo di Veedramon centrò la locusta gigante in pieno dorso, e quest'ultima emise uno strillo acuto mentre si schiantava violentemente al suolo e le sue grandi ali membranose cessavano di muoversi, afflosciandosi ai suoi fianchi. Un secondo dopo, il rosso acceso scomparve anche dai suoi occhi, e come era accaduto prima, un altro di quegli strani fantasmi di fumo nero uscì dal suo corpo e fuggì in volo. Veedramon atterrò elegantemente sul terreno umido e si piegò su un ginocchio per darsi un contegno eroico, e gli applausi di Sho e Yurika, diretti sia a lui che a Flymon, scrosciarono attorno a lui!

"Veedramon, Flymon! Siete stati favolosi! Gliel'avete fatta vedere!" esclamò il ragazzino con gli occhialoni, correndo felicemente incontro ai due Digimon e a Yurika, che si stava avvicinando a sua volta battendo le mani.

"Una Digievoluzione perfetta, Flymon!" esclamò la ragazzina, mentre il suo Digimon appena evoluto si abbassava verso di lei e le si posava accanto, ricevendo una carezza sulla testa come premio per la spettacolare prestazione. "Sapevo che ne eri capace!"

La vespa gigante mosse le antenne e aprì le ali con fare vanitoso, incurvando le mandibole in un sorriso orgoglioso. "Beh, sì, Yurika... è stata una evoluzione provvvvvvidenziale... e anche spettacolare, se posso dire la mmmmia! Guarda che belle ali!"

Veedramon sghignazzò per la battuta della vespa gigante, poi si girò verso Dimetromon, che aveva ripreso a combattere contro i due Battamon rimasti. "Beh, guarderemo dopo le tue belle ali, Flymon! Ora credo che Dimetromon gradirà il nostro aiuto..."

"Solar Sail!"

La voce ruggente di Dimetromon interruppe la frase di Veedramon, accompagnata da un lampo di luce dorata causato dai raggi di energia solare che il dinosauro carnivoro aveva emesso dalla vela sul dorso, e che avevano impattato violentemente sui due Battamon rimasti, troppo sbalorditi dalla sconfitta dei loro compagni per accorgersi in tempo dell'attacco. Uno dei due si schiantò fragorosamente al suolo e rimase immobile, gli occhi che ritornavano al loro usuale colore castano, ma il secondo riuscì ad atterrare sulle zampe, minimizzando i danni. Stava per sollevare le ali e le zampe posteriori, in modo da scagliare un altro attacco Sonic Wave contro Dimetromon, quando...

"Bear Punch!" Prima che la locusta gigante potesse capire cosa stava accadendo, il pugno di Bearmon, avvolto da una fiammeggiante aura rossa, la colpì in pieno proprio in mezzo alle antenne, facendole strabuzzare comicamente fuori gli occhi: l'insetto gigante si afflosciò a terra privo di sensi un secondo dopo, rivelando Bearmon inginocchiato sulla sua schiena corazzata e con il pugno ancora piazzato sulla sua testa munita di antenne. L'orsacchiotto stava sogghigno con malcelato orgoglio per essere riuscito a buttare giù un avversario così grosso e potente. "Heh. Visto che anch'io sono stato utile, almeno un pò?" commentò Bearmon balzando giù dal dorso della cavalletta gigante e rivolgendo poi un segno di vittoria a Kevin, che stava venendo a prenderlo.

"Bearmon!" esclamò il Digiprescelto di colore, nella cui voce era discernibile una certa ansia. "Mamma mia, ma cosa ti è saltato in mente di attaccare quel Battamon? Se avesse reagito, saresti stato nei guai!"

L'orsacchiotto sogghignò nuovamente, indicando con il pollice il gigantesco insetto che giaceva a terra dietro di lui. "Ma non l'ha fatto, e alla fine quello che conta è che l'abbiamo steso, no? Ora, se solo fossi stato in grado di Digievolvere, avrei potuto essere più utile..." commentò, storcendo il naso verso la fine. Per quanto gli seccasse ammetterlo, il fatto che già due dei suoi compagni fossero in grado di digievolvere mentre lui non ne era capace gli dava un leggero fastidio... soprattutto dopo aver visto che la forma Champion di Kunemon era in grado di volare!

A rassicurare il piccolo Digimon orso ci pensò Kevin, che gli mise una mano sulla testa e lo accarezzò cordialmente. "Hey, non è un dramma, Bearmon! Vedrai che anche per te verrà il momento di evolvere! E sono convinto che la tua forma Champion sarà fortissima!" gli disse strizzando un occhio, già dimentico della paura che Bearmon gli aveva fatto prendere con la sua azione azzardata. L'orsacchiotto ringraziò con un sorriso. "Beh, grazie, Kevin... mi rivelerò all'altezza, vedrai!"

Terminato il combattimento, la calma era tornata a regnare nella radura, e i Digimon emisero un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo prima di brillare e ritornare (quelli che potevano) alle loro forme Rookie: ancora una volta, Veedramon lasciò il posto al piccolo SnowAgumon, e Flymon, atterrato sull'erba in piedi sull'ultimo paio di zampe, ritornò ad essere il simpatico bruco giallo dalle zampe a ventosa che i due amici giapponesi avevano conosciuto all'inizio del loro viaggio. Kunemon, sentendosi improvvisamente svuotato e privo di forze. SnowAgumon lo aveva avvertito che la Digievoluzione, la prima volta, gli sarebbe costata molta energia, ma non si aspettava di sentirsi così stanco da non reggersi più in piedi. Tuttavia, si sentì improvvisamente ritemprato quando Yurika lo raccolse delicatamente tra le mani stringendolo amorevolmente a sè.

"Sei stato fantastico... Kunemon, grazie infinite! Non so come ce la saremmo cavati senza di te!" mormorò dolcemente la ragazzina dai capelli blu, accarezzando il dorso del bruchino giallo con le dita di una mano. Kunemon, gradendo la dimostrazione di affetto di Yurika, si strofinò sul suo collo, facendole un pò di solletico, per esprimere il suo apprezzamento. "Il merito è tuo, Yurika... hai dimostrato un grande coraggio! Nel momento in cui sono evoluto, ho percepito la tua determinazione e la tua forza di volontà... era come se entrassero a far parte di me! E poi, prima che potessi rendermi conto di qualsiasi altra cosa... mi sono trasformato in Flymon!"

"Beh, complimenti, Yurika-chan! Mi hai sbalordito, lo devo ammettere!" esclamò Sho, battendo una mano sulla spalla della sua amica mentre i due Floramon appena salvati si avvicinavano festanti a lei e a Kunemon. Dopo aver ricambiato la pacca amichevole dell'amico, la ragazzina dai capelli blu si chinò verso i Floramon, permettendo loro di abbracciare lei e Kunemon, e Sho rimase là a guardarla con orgoglio... e sentendosi decisamente più sollevato di prima: ora sapeva di non dover combattere da solo, e questo gli dava un pò più di coraggio per le prove che sarebbero seguite...

"Oh, a proposito, Dimetromon, grazie anche a te dell'aiuto!" esclamò SnowAgumon, alzando la zampina verso il variopinto dinosauro che si stava avvicinando al gruppo. "Hai sistemato ben due di quei Battamon! Complimenti!"

Dimetromon alzò le spalle, schermendosi delle lodi del suo 'collega' più piccolo. "Oh, dovere di categoria! Voi siete i bambini prescelti, no? Piuttosto, perchè non spiegate un pò la situazione a quei Battamon che si stanno rialzando? Mi danno l'aria di non ricordare molto di quello che è successo..."

Kevin si guardò attorno, notando che i Battamon appena sconfitti si stavano tirando su a fatica e barcollanti, guardandosi attorno spaesati come se non capissero come avessero fatto ad arrivare in quel luogo. Il capo, il Battamon più grande scosse la testa, cercando di scacciare i capogiri che gli avevano fatto perdere il senso della distanza, poi alzò lo sguardo verso il gruppo e parlò, con voce decisamente meno piatta di prima. "Unnnngh... Ma dovvvve... che cosa è successo? Commmme mmmmai... siamo qui? E... chi siete vvvvoi tre esseri umani? Nnnnonnnn nnnne ho mmmmai vvvvisti finora..."

Uno dei Floramon si fece avanti, schiarendosi la gola e facendo cenno ai bambini prescelti di farlo parlare. "Ehm... forse è meglio che spieghi io la situazione..." Preso un bel respiro, fece un passo verso il capo dei Battamon, ancora stordito, e lo salutò alzando una delle sue mani-fiore. "Beh... come posso dire... ecco... salve, Battamon! Voi forse non ci crederete, ma... fino a qualche secondo fa, stavate cercando di mangiarci!"

La locusta gigante spalancò gli occhi e scattò in piedi incredula, ogni traccia di stordimento improvvisamente scomparsa. "Che... che cosa? Nnnnoi... avremmmmo cercato di... uccidere vvvvoi Floramonnnn? E... E perchè avvvvremmmmo vvvvoluto fare una cosa così terribile?" esclamò, le antenne sulla testa che si drizzavano come gli aculei di un istrice. Tutt'attorno, anche gli altri Battamon si stavano lentamente rialzando, cercando di scrollarsi di dosso i dolori dei colpi presi.

Il Floramon si grattò la testa imbarazzato, sotto gli sguardi sbalorditi degli altri presenti. "Ecco... è una faccenda un pò lunga, e riguarda anche questi esseri umani che vedete qui... forse è meglio sederci un attimo, e ne parliamo con più calma!"

"Certo che la diplomazia è proprio il punto di forza di questi Floramon, eh?" disse Sho con aria sarcastica, rivolgendosi a SnowAgumon con una grossa goccia di sudore che gli scendeva lungo la tempia. Il piccolo dinosauro si sbattè una mano sulla fronte e scosse la testa.

"Mi sa che ci vorrà un pò di tempo per la spiegazione..." mormorò.

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Da un'altra parte di DigiWorld, sulla vetta di Nexus Peak, un paio di occhi rossi si accesero nei meandri di una grande caverna naturale, brillanti di rabbia e odio, e una voce rombante, chiaramente appartenente al loro proprietario, squarciò il silenzio della grotta, rimbombando tra le pareti surriscaldate.

"Sì... grande Watchmon... distruggere... i... bambini... prescelti..."

Con un ruggito furente, quello che fino a pochi attimi prima era conosciuto dai Digimon della regione di Routine come Volcdramon, ma che ora era diventato qualcosa di completamente diverso, si alzò dal suo giaciglio di nere rocce magmatiche e soffiò una vampata di fuoco scarlatto fuori dalle narici, pronto ad eseguire gli ordini del suo padrone appena acquisito. Nel buio della grotta, non avrebbe mai potuto accorgersi dei cinque Digi-Ghost che, fluttuando senza peso nell'aria surriscaldata, erano entrati nel suo corpo oltrepassando la sua pelle corazzata...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Uff, capitolo cinque completato! Cavolo, non è facile giostrare due fanfiction di Digimon con gli impegni universitari e la tesi di laurea che (spero) darò ad ottobre... ma spero comunque che il capitolo sia venuto bene, nonostante un pò di ritardo nella pubblicazione! E così, abbiamo visto in faccia il cattivone Watchmon (ispirato al Beholder, uno dei mostri 'iconici' del gioco di ruolo Dungeons & Dragons), e Yurika ha ottenuto la sua prima Digievoluzione, con sua grande gioia e con grande sollievo di Sho! Tra non molto toccherà a Kevin... oh, e come avete visto ho introdotto anche il quarto Digiprescelto, lo spagnolo Felipe, che come avrete intuito sarà un pò il lupo solitario del gruppo. Hey, ce n'è sempre stato uno nelle varie saghe di Digimon... Yamato, Ken, Ruki, Kouji, Touma...

Mi raccomando, leggete e commentate! Non appena mi sarà possibile, tornerò a lavorare a questa storia... ma intanto ho il prossimo capitolo di Invasion da scrivere! Ciao!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 6
*** L'arrivo di Felipe ***


05-L'arrivo di Felipe

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Sho: Salve a tutti, gentili lettori, e ben ritrovati al consueto appuntamento con Digimon Zero! L'autore al momento è impegnato con l'università, e ha giusto un pò di tempo, la sera, per dedicarsi alla stesura di questa saga, quindi io, Yurika-chan, Kevin-chan e i nostri Digimon ci occuperemo, per questa volta, dell'angolo delle presentazioni e delle risposte ai lettori!

SnowAgumon: Comunque, vedo che questa storia sta procedendo bene! Con il combattimento tra il nostro gruppo e i Battamon, il nostro viaggio a DigiWorld è ufficialmente entrato nel vivo, e poi Watchmon ha finalmente fatto vedere la sua bruttissima faccia e si è impossessato della volontà di Volcdramon, proprio il Digimon da cui speravamo di avere una mano! Sento già la tensione salire!

Sho: Bene, vedi di scaricarla sui cattivi e siamo a posto! ^_^

Yurika: Quando avrai finito di dire stupidaggini, Sho-kun, qui ci sarebbero alcuni lettori che hanno commentato il capitolo 5 - quello in cui io e Kunemon-chan abbiamo fatto la parte dei leoni, tanto per intenderci... - e a cui dovremmo rispondere...

Kevin: E cominciamo dalla nostra amica HikariKanna! Che dire, speriamo che tu abbia fatto delle buone vacanze, e buon rientro! Ora immagino tu abbia capito come mai dicono sempre che Watchmon ha occhi dappertutto, eh? E non si limiterà a questo... ma vabbè, non anticipiamo troppo! La nostra gara di spruzzi è stata una delle parti più divertenti da scrivere, a detta dell'autore... e io posso confermare che è stato divertentissimo spruzzare Yurika!

Yurika (appoggia la punta dell'indice sulla punta del naso di Kevin): Ti sei divertito, eh, piccolo furfante? Ma aspetta che venga il momento della mia rivincita!

Kunemon: Ricordatemi di non stare loro vicino la prossima volta che troveranno uno specchio d'acqua... allora, qui abbiamo l'amico KillKenny, che si complimenta per il capitolo, e ci chiede se l'autore avrà mai intenzione di usare un Digimon modellato su una cosa chiamata Tarrasque, qualunque cosa sia... No, l'autore non ha questa intenzione, ma aspetta di vedere cosa ha disegnato la Toei stessa tra i suoi Digimon ufficiali... in 'Invasion', tra qualche capitolo, farà la sua entrata definitiva in scena proprio questo Digimon, ispirato a qualcosa di molto famoso e molto temuto...

Bearmon: Okay, basta così con gli indizi, Kunemon! A TopoMouse, grazie per la recensione e... beh, modestamente non me la sono cavata male per un Rookie! (si passa un indice sotto il naso) E aspetta di vedere cosa sono capace di fare quando evolvo, nel PROSSIMO capitolo!

Sho: Beh, Driger, Bearmon ha già risposto ad una delle tue domande: vedrai la sua forma evoluta nel prossimo capitolo, mentre in questo vedrai il quarto Digiprescelto, Felipe... con il quale credo che avrò qualche problema ad andare d'accordo... Sgrunt...

Felipe: Il sentimento è reciproco, giapponesino. Grazie tante.

Yurika: Sigh... e a me toccherà mediare tra questi due... che pazienza... ma tornando a noi, Driger, l'autore ti ringrazia anche per i complimenti sulla storia! Davvero gentile! Oh, e l'autore ti ringrazia anche per la poesia che gli hai inviato: davvero molto bella e significativa, l'ha fatto pensare... e lui l'ha inoltrata a quasi tutti i suoi contatti. Meritava davvero.

SnowAgumon: E Gennai... beh, l'autore non poteva certo esimersi dall'inserirlo! E' un personaggio indispensabile allo svolgimento delle vicende! Tuttavia, ci vorrà ancora un pò prima che entri in scena ufficialmente.

Sho: E giusto per concludere, Driger... l'autore ti ringrazia molto per la segnalazione che gli hai fatto via e-mail riguardo gli episodi di Digimon Frontier. Solo che adesso sono stati messi on-line su YouTube, e quindi non ha più bisogno di scaricarli... comunque, ancora grazie per l'aiuto che gli hai dato! Con questo, credo che non ci sia più altro da dire, se non... diamo ufficialmente il via al capitolo 6! Buona lettura!

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Capitolo 6 - L'arrivo di Felipe

"Poi, mennntre stavamo svolazzannndo per i fatti nnnostri, ho vvvisto che improvvvisamente le mmmie commmpagne si sono fermmmate, e i loro occhi si sono accesi di una strana luce rossastra... poi ho vvvisto una specie di nnnebiolina nnnera tutto attornnno a me, ho provvvato una sennnsazione di freddo, e una rabbia che nnnonnn ricordavo di avvver mmmai sentito... E questo è quannnnto, poi nnnonnn ricordo più nnnulla... nnnonnn appena mi sono rialzata, ho vvvisto vvvoi ragazzi, e i vvvostri Digimonnn, e mmmi sono chiesta cosa fosse successo..." Il Battamon a capo del piccolo sciame che i Digiprescelti e Dimetromon avevano sconfitto pochi minuti prima concluse la sua spiegazione, scuotendo la testa per il disappunto di non poter dire altro. Le cavallette più piccole, ancora un pò acciaccate dalla battaglia, si erano riunite dietro di lei, e ascoltavano in silenzio quanto diceva il loro leader.

Intorno al gruppo di Battamon, erano seduti Sho, Yurika, Kevin, SnowAgumon, Kunemon, Bearmon, i due Floramon che i ragazzi avevano appena salvato... e infine Dimetromon, che ascoltava con evidente interesse il racconto della cavalletta gigante: esattamente le stesse sensazioni che lui ricordava di aver provato prima di un totale vuoto di memoria!

"E' chiaro..." rispose Sho, annuendo lentamente. "Anche voi, come tanti altri Digimon, siete cadute sotto il controllo di Watchmon... poco fa, dopo che i nostri Digimon vi hanno battuto, abbiamo visto delle specie di fantasmi neri uscire dai vostri corpi e dileguarsi chissà dove, esattamente come è successo con Dimetromon... scusa, non volevo essere importuno..." L'ultima frase venne rivolta al dinosauro variopinto, che rispose scuotendo la testa per dire che non c'era alcun bisogno di scusarsi.

"Non sappiamo di cosa si tratti esattamente, nè come faccia Watchmon a procurarsele, ma sono proprio quelle strane ombre nere a far impazzire i Digimon e a trasformarli in schiavi..." spiegò SnowAgumon. "A volte, io e Kunemon abbiamo visto una di quelle cose aleggiare attorno ad un Digimon e venire assorbite dal suo corpo... di solito quello improvvisamente cambiava carattere, diventando più aggressivo e feroce, gli occhi si accendevano di una strana luce rossastra... e spesso arrivava anche a Digievolvere allo stadio successivo! In certi casi, poi, il Digimon riusciva a respingere quella strana cosa e a mantenere la propria volontà... ma questo non lo salvava del tutto: infatti, anche in quelle rare occasioni, la vittima sembrava impazzire e cominciava ad attaccare tutto quello che gli stava attorno, colpendo alla rinfusa e non distinguendo più gli amici dai nemici!"

"E' così, quindi, che Watchmon si procura nuove reclute per il suo esercito e semina il caos in tutto il Mondo Digitale..." mormorò Yurika, riflettendo ad alta voce. "Sfortunatamente, questo non ci è molto utile... nel senso, che non sappiamo ancora niente su questo tizio, su quali siano le sue motivazioni... e soprattutto sui suoi poteri! Prima o poi dovremo affrontarlo, e farlo senza sapere quest'ultima cosa mi sembra un pò un suicidio..."

Uno dei due Floramon scosse la testa desolato. "Sfortunatamente, non vi possiamo aiutare in questo senso. Watchmon sa di avere molti nemici, e sta bene attento a non allontanarsi mai troppo o per troppo tempo dal suo quartier generale. La maggior parte dei compiti li lascia ai Digimon che ha schiavizzato."

"In altre parole, è il tipo di cattivone che non sa fare nulla da solo..." commentò acidamente Bearmon..

"La sua base si trova molto pù a nord di qui, in un deserto arido e sconfinato nel quale ben pochi Digimon hanno mai avuto il coraggio di avventurarsi." continuò a spiegare il secondo Floramon. "E pare che lui e i suoi servitori, quando hanno bisogno di spostarsi, utilizzino un complesso sistema di gallerie sotterranee che può raggiungere praticamente qualunque luogo di DigiWorld... sfortunatamente, non abbiamo idea di dove si trovino gli sbocchi di questa rete."

"Beh, è già un'informazione utile." rispose Sho. "Se riuscissimo in qualche modo a trovare un ingresso a queste gallerie sotterranee, forse riusciremmo a raggiungere il quartier generale di Watchmon e a coglierlo di sorpresa... solo che non sapremmo quali strade prendere e cosa si nasconda in quei cunicoli..."

"E' comunque una buona idea, Sho, e credo che faremmo bene a tenerla a mente..." rispose Kunemon, accoccolato vicino alla sua partner umana, che gli grattò la testolina con l'indice. "Però, prima dobbiamo raggiungere Nexus Peak e parlare con Volcdramon e Gennai, gli unici che possano darci le giuste dritte su come affrontare il nostro nemico... e siamo ancora ad un pò di tempo di cammino da lì..."

"Nexus Peak si trova più a nord-ovest, verso il grande oceano di File..." specificò Dimetromon, indicando con la testa un sentiero che si diramava tra i grandi alberi e i fiori colorati della foresta vergine. "Ma attraversando la foresta, e poi le praterie che lo circondano, ci potrebbero volere diversi giorni per raggiungerlo..."

"Se volete, vi possiamo mostrare noi una scorciatoia!" esclamò uno dei Floramon, alzandosi di scatto con una mano sollevata. "Viviamo ormai da molto tempo in questa foresta, e ne conosciamo bene tutti i sentieri! E tra queste, ce n'è una che vi permetterà di raggiungere Nexus Peak risparmiando almeno mezza giornata!"

"Ci sembra il minimo, dopo che ci avete salvato!" riprese l'altro Floramon, con ritrovato entusiasmo. Inutile dirlo, la notizia fece molto piacere ai Digiprescelti.

"Davvero, conoscete una scorciatoia?" rispose Yurika. "Beh, allora... grazie infinite! Accettiamo più che volentieri il vostro aiuto! Ragazzi, a voi va bene, immagino..." disse poi, rivolta ai suoi due compagni.

"Per noi va benissimo!" rispose Bearmon dopo aver gettato uno sguardo a Kevin, che rispose con un cenno affermativo. Neanche Sho e SnowAgumon ebbero nulla da ridire, e ringraziarono i due piccoli Digimon vegetali con un breve inchino. "Anche a noi! Vi ringraziamo, ragazzi, e promettiamo di sistemare Watchmon anche da parte vostra! Oh, a proposito..." si ricordò in quel momento di Dimetromon e dei Battamon che partecipavano a quella 'seduta'. "...Dimetromon, tu hai detto che cercherai altri Digimon che si oppongono a Watchmon e organizzerai un gruppo di resistenza, giusto?". Sho concluse la frase gettando uno sguardo d'intesa al capo dei Battamon, che rispose drizzando le antenne per dire che aveva capito.

Il lucertolone annuì. "Sì, è così..."

"Innn tal caso..." iniziò il Battamon più grande, attirando l'attenzione di Dimetromon. "Credo che tu abbia trovato i suoi primi mmmemmmbri! Nnnoi abbiamo dei connnti da regolare connn Watchmon, e nnnonnn ci va di starcene fermmmi mmmennntre lui connntinnnua a rendere schiavi i nnnostri simili! Nnnonnn siete d'accordo anche vvvoi, ragazzi?" La locusta gigante rivolse questa domanda alle sue compagne, che sembravano altrettanto entusiaste dell'idea.

"Certamennnte, capo! Dimetromon, connnta pure sul nnnostro appoggio!" esclamò una di esse, facendo un saluto militare con una delle antenne!

Un'altra delle cavallette cercò di mettersi sull'attenti, sollevandosi sulle zampe anteriori quel tanto che le era possibile senza perdere l'equilibrio. Ma nonostante il tentativo di sembrare fiera, la povera locusta rossa riuscì soltanto ad assumere un'aria ancora più ridicola e a far scendere delle gocce di sudore dalle fronti di Sho, Yurika e Dimetromon.

"Battamon, a rapporto! La nnnostra missione: liberare il Mmmonnndo Digitale dal dominio di Watchmon! Accettata!" esclamò, cercando di darsi un contegno. Il Battamon più grande sospirò, scosse la testa desolato, poi sollevò una zampa anteriore, la chiuse a pugno e la suonò sulla testa corazzata della sua compagna!

"E piannntatela con queste pagliacciate mmmilitaresche! Nnnonnn siamo mmmica unnn esercito!" sbraitò rabbiosamente, cercando di ignorare la venuzza pulsante che le era apparsa dietro la testa. Dimetromon, sbalordito al punto da non riuscire a spiccicare parola, guardò incredulo la locusta colpita che si massaggiava la testa, sulla quale era apparso un grosso bernoccolo con tanto di cerotto, e quella più grande che si voltava verso le sue subordinate e le costringeva a 'rompere le righe' con una foga che non sarebbe stata fuori luogo in un istruttore militare!

"Ah... ehm... Battamon... ragazzi, apprezzo molto l'entusiasmo, ma... non è il caso di mettersi a litigare proprio adesso e per questioni così..." si interruppe di colpo quando notò che il Battamon più grande non l'aveva nemmeno ascoltato e continuava imperterrito a rimettere in riga i suoi compagni di sciame!

Una nuvoletta di vapore stilizzata uscì dalla bocca piena di zanne del dinosauro. "Peggio che mai..." brontolò, grattando il terreno con una zampa.

"Beh, non si può dire che non ci mettano entusiasmo... nè che manchi loro chi li faccia stare in riga!" commentò Yurika, incredula davanti alla scenetta della locusta gigante che le cantava di santa ragione alle sue 'subordinate'.

Sho annuì, in pieno accordo con la sua amica del cuore. "E a proposito, da quando in qua gli sciami di locuste hanno un capo? Prima volta che ne sento parlare da quando ho visto Zambot 3..."

"DigiWorld diventa sempre più strano man mano che lo conosco..." disse Kevin, mentre Dimetromon si metteva in mezzo a quella che rischiava di degenerare in una disputa verbale tra i Battamon. "Credo che mi ci vorrà un pò di tempo per abituarmi..."

"Già..." rispose Bearmon. "E non hai ancora visto nulla..."

Nessuno dei ragazzi o dei Digimon si era accorto della piccola creatura, non più grande di un pallone da football, che si era nascosta tra le larghe foglie della foresta, e i cui cinque occhi erano fissi su di loro, intenti a registrare ogni minimo movimento... compresi quelli della labbra. E anche se in qualche modo avessero potuto accorgersene, non avrebbero mai potuto sospettare che c'era qualcun altro che li osservava pur trovandosi a miglia di distanza...

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"Che ne dici, Felipe? Ci fermiamo qui per la notte? Dopo esserci assicurati che non ci siano rischi, si intende..." chiese Falcomon, svolazzando vicino al suo partner umano.

Il ragazzino dagli spettinati capelli biondi permise ad una rara espressione di sorpresa di apparire sul suo viso serio: quanto stava vedendo era la cosa più fuori posto che lui potesse immaginare! Un lungo treno della metropolitana, abbandonato e in disuso, con le fiancate decorate da alcuni graffiti colorati e alcune finestre sfondate, giaceva sulla spiaggia davanti a lui, senza che ci fossero binari sui quali sarebbe potuto arrivare, nè tracce di qualsiasi altro mezzo di trasporto che avrebbe potuto permettergli di arrivare. Era, molto semplicemente, lasciata lì in mezzo alla sabbia dorata, ora tinta di rosso dai riflessi del sole che tramontava. Gli unici abitanti parevano essere alcuni piccoli insetti che avevano preso dimora nella carrozza in disuso. E tuttavia, entrambi sapevano che non si era mai troppo prudenti.

Felipe e Falcomon si avvicinarono con circospezione al mezzo abbandonato, con gli occhi spalancati e le orecchie tese in modo da cogliere anche il minimo accenno di una presenza ostile. Ben presto, si trovarono davanti a una delle porte d'ingresso del vagone centrale, rimasta aperta da chissà quanto, e diedero una prudente sbirciata all'interno.

"Hmm... mi sembra che qui non ci siano pericoli..." disse Felipe, voltando rapidamente la testa da un estremo all'altro della carrozza. Le uniche cose presenti erano i sedili, ricoperti di una stoffa rossa ora sgualcita e piena di buchi, e qualche cartaccia sparsa ad aumentare l'aspetto desolato di quel rottame. "Non sarà una sistemazione da hotel a cinque stelle, ma è sempre meglio che dormire all'addiaccio..."

Il Digiprescelto e il suo partner, dopo essersi scambiati un'occhiata, entrarono con circospezione nel vagone abbandonato che avrebbe fatto loro da dimora per la notte che incombeva. Faceva un pò caldo, a causa dei raggi solari che per tutto il giorno avevano battuto attraverso i vetri del vagone, ma per il resto sembrava adatto a trascorrerci qualche ora di riposo. Dopo aver esalato un sospiro di sollievo, Felipe lasciò cadere il suo zaino rosso dalle spalle, facendolo atterrare sul pavimento con un tonfo sordo, poi si sedette e si asciugò con un gesto della mano un rivoletto di sudore che gli colava dalla tempia, riprendendo fiato e facendosi aria con la maglietta. La lunga camminata sotto il sole caldo aveva messo a dura prova la sua resistenza fisica, e sentendo una sgradevole sensazione di vuoto in fondo al suo stomaco, si ricordò che non si erano neanche fermati per mangiare...

Mentre Falcomon atterrava al suo fianco e ripiegava le ali in una posizione di riposo, il ragazzino biondo si chinò verso il suo zaino, lo aprì con un paio di gesti della mano, e ne tirò fuori alcune scatole di cibo assortite e un apriscatole. "Hey, Falcomon, immagino che avrai anche tu un pò di fame..." disse poi, rivolgendo al suo compagno mentre cominciava lentamente ad aprire una confezione. "Se vuoi servirti, qui puoi mangiare quello che vuoi..."

Il falchetto si girò verso il suo compagno e verso le scatole di cibo conservato che aveva appoggiato al proprio fianco... e subito i suoi occhi si illuminarono di gioia: finalmente qualcosa di diverso dai soliti vermi e insetti che era solito cacciare... ma si fermò quasi subito. "Ah... ehm, ti ringrazio, Felipe, ma credo che questo cibo servirà più a te che a me! Io... beh, posso sopravvivere cacciando, per me non è un problema...". Benchè queste fossero le sue parole, segretamente rimpiangeva di non poter mettere il becco su un pochino di quel cibo mai visto prima: Felipe aveva appena aperto la prima di quelle scatolette, e la vista acuta di Falcomon aveva adocchiato i succulenti pezzi di carne rossa e gelatinosa che vi erano contenuti...

Per sua fortuna, Felipe aveva intravisto l'espressione affamata e speranzosa del suo compagno, e dopo aver finito di aprire la scatoletta la passò a Falcomon, mettendogli la carne sotto il naso e facendogli aumentare la produzione di saliva a livelli industriali. "Non fare l'eroe e mangia. Avrai bisogno di energia per combattere ancora, e immagino che questa carne sia un pò più nutriente di quei bacherozzi di cui ti nutri di solito..." tagliò corto Felipe, voltando leggermente lo sguardo verso il suo partner. Pur dimostrandosi gentile, sembrava voler mantenere una certa distanza, e il falchetto rimase per un attimo perplesso dal suo atteggiamento. Si chiedeva, una volta di più, come mai il suo partner umano insistesse nel tenersi così stretti i propri sentimenti... poi, però, il profumino delizioso della carne inscatolata lo convinse a mettere da parte le sue domande e a gettarsi a capofitto nella cena che lo aspettava! Felipe fece un timido sorriso quando vide il piccolo rapace infilare la testa nella scatola aperta e iniziare a divorarne il contenuto senza eccessivo contegno, facendo cadere qualche pezzetto di gelatina sulla stoffa sdrucita dei sedili. Poi, dopo aver tirato fuori dal suo zaino un paio di posate da viaggio, iniziò a mangiare a sua volta, in calma e silenzio, stando bene attento a non sprecare neppure una briciola.

Dopo che i due amici ebbero finito di mangiare, Felipe pescò un'altra scatola dallo zaino e la offrì a Falcomon, che rifiutò garbatamente con un gesto dell'ala. "A proposito, Falcomon... la nostra destinazione, quel Nexus Peak di cui mi dicevi, è il luogo dove si dovrebbero dirigere anche gli altri quattro Digiprescelti, giusto?"

Il falchetto annuì con un energico gesto del becco. "Sì, è lì che noi due e gli altri ci dovremmo incontrare con il saggio Volcdramon e con il venerabile Gennai, la guida di DigiWorld..."

Felipe, che si stava aprendo l'altra scatola, corrugò leggermente la fronte al sentire quei due nomi, che gli giungevano nuovi. "Volcdramon e Gennai? E' la prima volta che ne sento parlare... di chi si tratta, esattamente?"

"Volcdramon è considerato il Digimon più potente della zona di Routine." rispose Falcomon, massaggiandosi lo stomaco, che aveva assunto ragguardevoli proporzioni dopo la mangiata. "Ma allo stesso tempo è un Digimon generoso e leale, che ci darà senz'altro una mano nella nostra ricerca. Vive sulla vetta di Nexus Peak, che in effetti più che una montagna è un vulcano spento, e sono pochi i Digimon che l'hanno visto direttamente. Gennai... beh, se devo essere sincero non so nemmeno io, in realtà, chi sia Gennai, nè che aspetto abbia... so solo che il suo nome è sulla bocca dei Digimon di questo mondo da tempo ormai immemorabile, e che è considerato il più grande saggio della storia di DigiWorld, e l'unico che conosca la vera natura della leggenda dei Digiprescelti. Sarà lui a darci quello che ci aiuterà a sconfiggere Watchmon e i suoi uomini."

"Beh, quindi in poche parole, abbiamo la strada spianata..." concluse neutralmente il ragazzo biondo, un filo di delusione nella voce. "Devo dire che mi aspettavo qualcosa di un attimo più impegnativo, se la situazione è questa..."

Falcomon scosse l'ala. "Temo di non essermi spiegato bene, Felipe... Gennai ci darà i mezzi con cui avremo la POSSIBILITA' di sconfiggere Watchmon, ma il come utilizzarli poi dipenderà da noi: saremo noi che dovremo trovare il modo di farne l'uso migliore, e sarete voi ragazzi a sbloccare le nostre forme evolutive superiori, con le quali potremo affrontare Watchmon ad armi pari... al momento, solo con la forma Champion, non potremo in alcun modo competere con lui, che dovrebbe essere un Ultimate!"

"Se le cose stanno così, allora il discorso cambia..." rispose Felipe, inghiottendo un altro pezzo di carne. "Ma allora, la Digievoluzione alle forme più alte dipende da noi ragazzi e da quello che facciamo...".

Falcomon rispose con un altro cenno di assenso. "Sì, ma non so secondo quali parametri... è quello che dovrà spiegarci Gennai, è per questo che dobbiamo dirigerci tutti a Nexus Peak per parlare con lui e Volcdramon."

"Capisco... beh, credo che per stasera abbiamo fatto e detto abbastanza." concluse Felipe, interrompendo il discorso e riportando la sua attenzione al cibo in scatola che stava nella sua mano. Con qualche altro lento e misurato boccone, finì il suo pasto, sentendosi finalmente sazio, e appoggiò la scatola vuota al suo fianco dove si trovavano anche le altre due. "Intanto, pensiamo a riposarci. Faccio io il primo turno di guardia, tu prenditi pure un pò di sonno, okay?"

"A me va bene, ma sei sicuro di non essere troppo stanco?" chiese il Digimon uccello. Il ragazzino biondo alzò le spalle, per nulla spaventato dalla prospettiva di restare sveglio qualche ora in più. "Oh, non ti preoccupare, Falcomon... lì a Madrid, da dove vengo io, sono abituato a stare sveglio fino a notte fonda. Non è uno sforzo per me." disse, con una voce che voleva sembrare fredda e indifferente, ma nella quale il Digimon piumato, con un certo rammarico, colse un leggero tremitio verso la fine: un cedimento quasi impercettibile per una persona, ma chiaro alle sue orecchie fini, che esprimeva una tristezza da molto tempo sepolta. Tuttavia, conoscendo il carattere riservato del Digiprescelto a lui assegnato, decise di non insistere.

"Va bene, Felipe... tieni sempre un occhio sul tuo Digivice, non si sa mai che gli altri Digiprescelti si facciano vivi..." si raccomandò il falchetto, appoggiando la schiena al sedile. Felipe, che già era avviato verso le porte scorrevoli semiaperte del vagone, si voltò verso il suo partner e alzò una mano per dirgli di aver capito, l'espressione del suo volto addolcita in uno dei suoi sorrisi appena accennati. Poi, scese dal vagone e si sedette sull'ultimo scalino, tenendo il Digivice in una mano e lo sguardo fisso sulla distesa di sabbia e sul grande oceano davanti a lui, in guardia contro ogni possibile pericolo.

Il piccolo Digimon rapace tenne ancora un pò i suoi grandi occhi fissi su di lui, assorto nei suoi pensieri. Chissà, forse incontrare gli altri bambini prescelti non sarebbe servito a Felipe soltanto a sopravvivere ai pericoli del Mondo Digitale e a fare fronte comune contro Watchmon. Chissà che conoscere gli altri ragazzi non potesse aiutare Felipe a vincere anche un'altra battaglia... una battaglia invisibile che non comportava violenza o Digievoluzioni, ma che per il giovane e solitario Digiprescelto non sarebbe stata meno importante...

"Chissà, Felipe..." disse tra sè. "Forse potrebbero aiutarti ad abbattere quel muro... quel muro che il tuo passato ha eretto attorno al tuo cuore..."

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"Hey, avete notato? Adesso la foresta si è fatta meno folta..." osservò Yurika, guardandosi attorno. Lei e i suoi compagni avevano seguito fino a quel punto le indicazioni che i loro nuovi amici, i due Floramon che loro avevano salvato dalla voracità dei Battamon posseduti, stavano dando loro per aiutarli ad uscire dalla foresta. E bisognava dire che si erano rivelate molto utili: le due creaturine vegetali li avevano guidato attraverso stretti sentieri che si snodavano tra rigogliosi arbusti e colorate piante da fiore, portandoli finalmente, dopo una lunga camminata, ad un largo sentiero di terra battuta ai lati del quale la vegetazione sembrava essere meno folta e meno variegata: ora, al posto dei mille colori del sottobosco, si vedeva l'uniforme ed elegante verde di un bosco sano, delle foglie e del muschio cresciuto sui tronchi degli alberi secolari, e anche l'aria sembrava più asciutta e meno umida.

"Già, lo abbiamo visto. Questo significa che siamo quasi fuori dalla foresta!" Fu SnowAgumon a proseguire. Uno dei Floramon annuì, poi indicò il sentiero con una delle sue mani a forma di fiore.

"Se proseguite lungo questo sentiero, entro un quarto d'ora di marcia dovreste arrivare alla costa. Lì troverete di sicuro qualche luogo dove mangiare e riposarvi per la notte, ma state molto attenti: non sappiamo se l'influenza di Watchmon si è spinta anche là, e nel dubbio è meglio che stiate attenti!" spiegò il Digimon vegetale. "Purtroppo, io e il mio amico non vi potremo accompagnare oltre... non conosciamo nulla del mondo oltre questa foresta, e finiremmo per esservi più d'intralcio che di aiuto..."

"Non importa, ci avete comunque aiutato più che a sufficienza!" rispose Kevin alzando una mano. "Piuttosto, cercate di stare attenti voi, adesso! Ora noi non potremo più aiutarvi a tenere a bada gli scagnozzi di Watchmon, anche se ci piacerebbe infinitamente..."

"Siete sicuri che ve la caverete?" chiese SnowAgumon, preoccupato per la sorte dei Floramon. Il Digimon fiore che non aveva ancora parlato sorrise allegramente, indicando con la testa l'angusto sentiero che i ragazzi avevano appena aperto tra la vegetazione.

"Di questo non vi dovete preoccupare!" rispose. "Noi due ce la siamo sempre cavata, finora, e quei Battamon ci avevano colto alla sprovvista: non ci aspettavamo che fossero posseduti da Watchmon e quindi ci siamo avvicinati... ma d'ora in avanti saremo più prudenti!"

L'altro Floramon assunse un'espressione pensosa. "Siete voi, piuttosto, a preoccupare noi... finora avete sempre avuto qualche guida che vi ha indicato la strada migliore da percorrere, e vi ha dato una mano ad affrontare le avversità di DigiWorld. Siete sicuri di poter proseguire da soli?"

"Beh, quando io e Yurika-chan siamo arrivati, non avevamo la più pallida idea di cosa fare e dove andare..." rispose Sho, inginocchiandosi vicino a SnowAgumon e piazzandogli un mano sulla testolina in un gesto di amicizia. "Sono stati i nostri Digimon ad indicarci la via e a dirci quello che ci serviva sapere! E poi, ad un certo punto dovremo pur imparare a fare da soli!"

"Non ci aspettiamo che qualcuno ci aiuti sempre ad uscire dai guai! Parte del nostro compito, in fondo, consisterà anche nel capire da soli come gestire i poteri che acquisiremo, e come affrontare situazioni impreviste! Non lo pensate anche voi?" proseguì il piccolo dinosauro dalle squame bianche, rivolgendo la domanda a Yurika, Kunemon, Kevin e Bearmon.

Gli altri due ragazzi e i loro partner si dissero d'accordo. "Sì, è vero... comunque, grazie ancora, amici! E mi raccomando, cercate di restare lontani dai guai!" li salutò Kunemon. "Ora vi dobbiamo proprio salutare, quindi... buona fortuna per il futuro!"

"E state tranquilli! Sconfiggeremo Watchmon e gli impediremo di fare altre vittime! Molto presto, tutti voi abitanti di DigiWorld potrete dormire sonni tranquilli!" proseguì Sho, alzandosi in piedi e stringendo un pugno davanti a sè con determinazione.

"Ben detto, Sho!" gli fece eco Yurika, notando con piacere che la luce di audacia e spavalderia che era abituata a vedere nei suoi occhi si era riaccesa, dopo quel momento di smarrimento successivo allo scontro con Dimetromon. Yurika non sapeva come mai il suo amico del cuore sembrasse così giù di corda, e non glielo aveva neanche chiesto, immaginando che Sho avrebbe liquidato il tutto dicendo che era stata una sua impressione... Ma ad ogni modo, Sho aveva recuperato il suo spirito entusiasta di trascinatore di gruppo, e questo non poteva che essere un bene. Uno Sho taciturno e pensoso, per qualche motivo, le sembrava terribilmente fuori posto...

"Allora addio! Buona fortuna, Digiprescelti!" salutarono in coro i due Floramon, agitando le loro mani-fiore verso i ragazzi e i loro partner mentre questi si incamminavano lungo la strada spianata, voltandosi verso di loro di tanto in tanto e agitando allegramente le mani.

"Arrivederci!"

"Stateci bene!"

"Ciao! Buona fortuna anche a voi!"

"Abbiate fiducia!"

Nel giro di pochi minuti, i Floramon erano scomparsi dal campo visivo dei Digiprescelti, che li salutarono tra sè rivolgendo loro un ultimo pensiero di auguri, poi riportarono la loro attenzione al sentiero sterrato che si estendeva davanti a loro, e agli alberi che si facevano più radi man mano che avanzavano. La foresta stava pian piano lasciando spazio ad una prateria di erbe alte e collinette sabbiose, e i ragazzi non poterono fare a meno di notare quanto inusuale fosse la geografia di DigiWorld, dove aree con diverse conformazioni geologiche si alternavano senza preavviso. Anche il clima era cambiato non poco da quando erano partiti e avevano iniziato ad attraversare la Dino Valley: dopo lo sfiancante calore di quel mattino, ad accoglierli nel nuovo settore trovarono una piacevole brezza marina, che assieme al fatto che il sole si stava abbassando nel cielo tinto di rosso, contribuiva a rendere l'aria respirabile. Ringraziando tra sè questo gradito cambio di temperatura, Sho inspirò profondamente, riempiendosi i polmoni di aria dal vago profumo di salsedine.

"Sentite anche voi, ragazzi? Ci stiamo avvicinando al mare, come avevano detto i Floramon!" fece notare Bearmon, il cui sensibile olfatto riusciva a percepire meglio di quello degli altri le particelle di iodio mischiate al vapore acqueo. Gli altri annuirono distrattamente. Non sembrava che la vicinanza del mare fosse la cosa che più li interessasse in quel momento, e se doveva essere sincero, anche Bearmon stava pensando a tutt'altra cosa...

"A proposito di Digimon..." iniziò Sho, rivolgendo un segno dell'ok a Yurika e a Kunemon. "Siete stati davvero impressionanti voi due, poco fa! Sinceramente, non mi aspettavo che sareste riusciti a fare la Digievoluzione così prontamente!"

"Se devo essere sincero, nemmeno io... Hehehee..." rispose Kunemon dalla spalla di Yurika, con una risatina imbarazzata. "Io... semplicemente mi sono sentito pronto, e non poi non volevo permettere ai Battamon di fare del male ai miei amici e a quei Floramon innocenti! Poi, il resto l'hanno fatto Yurika e il suo Digivice! Mi hanno trasmesso un'energia che non ricordavo di aver mai sentito prima, e in men che non si dica... Ta-daaan! Sono diventato Flymon!"

"Sai, Kunemon, anch'io in quel momento provavo gli stessi sentimenti..." rispose la bambina dai lunghi capelli blu, grattando sulla schiena il suo partner.

"E' successa più o meno la stessa cosa anche a me, quando siamo stati attaccati da Dimetromon..." spiegò SnowAgumon. "Quando ho visto che Sho era in pericolo, ho provato una gran paura, e un gran desiderio di proteggerlo... volevo combattere per farlo... e poi, il resto si è visto..."

Sho, pur senza darlo a vedere, era rimasto un pò sbalordito dal fatto che SnowAgumon avesse detto esplicitamente che aveva avuto paura per lui: il piccolo dinosauro bianco sembrava essere in grado di parlare dei suoi sentimenti molto più liberamente di lui, che data la sua posizione di leader non poteva permettersi di mostrare segni di tentennamento... o almeno, lui la pensava così...

Decidendo di ignorare la questione per il momento, e concentrarsi sulla situazione attuale (in fondo, in quel momento avevano problemi più urgenti...), tirò fuori il suo Digivice e ne guardò lo schermo. "Sì, è vero... quando meno me l'aspettavo, questo affarino si è attivato, e tu sei evoluto alla tua forma Champion..."

"Pensate che anche Bearmon potrà fare la Digievoluzione, prima o poi?" chiese Kevin, affiancandosi ai suoi compagni più grandi con il Digimon orsacchiotto al seguito. "Anche a noi piacerebbe renderci utili, in qualche modo... prima, contro Dimetromon e i Battamon abbiamo potuto fare poco... senza offesa, Bearmon, quell'ultimo colpo era fantastico!"

"Di niente!" rispose l'orsacchiotto, sfoderando un sorrisetto che mise un mostra uno dei suoi piccoli e acuti canini.

Fu Kunemon a rispondere alla domanda del Digiprescelto di colore. "Non vi preoccupate, il momento verrà anche per voi. Ci sarà bisogno di tutti per venire a capo di questa faccenda, quindi... prima o poi dovrà farla anche Bearmon, la Digievoluzione!"

"Ottimo!" commentò Bearmon. "Non vedo l'ora di scoprire la mia forma Champion! E tu che ne dici, eh, Kevin?"

"Che... fa molto piacere anche a me..." rispose semplicemente il ragazzino, aggiustando il frontino del suo berretto da baseball. Per quanto però la notizia gli fosse gradita, in quel momento anche lui, come Sho, stava pensando a tutt'altra cosa. Le parole che Kunemon aveva pronunciato prima, dicendo che ci sarebbe stato bisogno dell'aiuto di tutti per sconfiggere Watchmon, gli avevano fatto ricordare, con una certa malinconia, la sua casa e gli insegnamenti dei suoi genitori...

"Ricordatelo sempre, Kevin..." gli sembrò di risentire una voce femminile, dal tono deciso ma anche dolce e materno. "Ognuno di noi fa parte di un tutto, e ognuno di noi ha la sua parte da fare per assicurare il buon funzionamento di questa comunità. Sottrarsi a questa responsabilità, è un atto che alla fine si ritorce contro di te..."

Kevin sospirò, nel tentativo di alleviare quello strano e sgradevole peso al cuore che lo aveva preso in quel momento... chissà quanto tempo era pasato dall'ultima volta che aveva sentito quelle parole, e quanto ne sarebbe dovuto ancora passare prima di sentirle ancora... cercò di non darlo a vedere ai suoi compagni, ma Bearmon colse per un attimo l'ombra di malinconia che attraversò per un attimo il suo viso. Ma fu proprio una frazione di secondo. Dopo aver scosso la testa, ed essersi riportato alla realtà, il ragazzino puntò l'indice verso l'orizzonte, eccitato alla vista di un familiare luccichio...

"Hey, ragazzi, guardate là!" esclamò con entusiasmo, indicando una lunga e stretta distesa di sabbia dorata visibile dalla posizione sopraelevata in cui si trovava il gruppo. "Siamo arrivati sulla costa! Quello è il mare!"

Gli occhi di Sho, Yurika e dei Digimon brillarono di gioia alla familiare vista. "Fantastico! Proprio come avevano detto i Floramon..." cominciò a parlare Sho, poi si bloccò, sorpreso, quando notò qualcosa di insolito a pochi metri dal bagnasciuga: non era molto chiaro a causa della distanza, ma gli sembrava un lungo treno della metropolitana in condizioni di abbandono, con le fiancate consumate e decorate da graffiti variopinti... "E quello che cosa sarebbe? Non ditemi che è lì che i Floramon avevano detto che avremmo potuto passare la notte!"

"E poi, come c'è arrivato fin lì? Chi ce l'ha trasportato?" esclamò Yurika, altrettanto incredula. Kunemon, sulla spalla della sua partner, scosse la testa desolato, per dire che non ne sapeva niente.

"Non guardate noi." rispose Bearmon, aprendo le braccia e mostrando i palmi delle mani guantate. "Per quanto ne possiamo sapere, quel treno è stato lì fin da quando il Mondo Digitale dell'Est è esistito..."

Decidendo di rimandare a dopo le discussioni inutili, i Digiprescelti iniziarono a percorrere il tratto di strada che li separava dal veicolo abbandonato, tenendo sempre gli occhi fissi su quest'ultimo, per assicurarsi che non ci fosse nessun pericolo in agguato. Quando furono ormai a poche centinaia di metri da esso, l'acuto segnale di avviso dei loro Digivice si fece sentire, uguale a quello che avevano emesso la sera prima al momento di incontrare Kevin!

Sho sobbalzò, portando una mano al piccolo apparecchio, ora lampeggiante di luci rosse e bianche, aggianciato ai suoi pantaloncini. "Guarda, Sho!" esclamò SnowAgumon, dilatando gli occhi per la sorpresa e l'eccitazione. "Sembra che questa sia la nostra serata fortunata! Uno dei Digiprescelti ci ha preceduto!"

"Questa proprio non me l'aspettavo..." mormorò Kunemon, fissando il Digivice vibrante e illuminato di Yurika. La ragazzina dai capelli blu si era slacciata il Digivice dalla cintura, e stava guardando meravigliata le luci apparse sullo schermo. "No, nemmeno io..." mormorò in risposta, prima di incurvare le labbra in un sorriso. "Però è una buona notizia! Pare che il gruppo si sta pian piano riunendo!"

"Allora, forza! Andiamo a conoscere il quarto Digiprescelto!" esclamò Sho, rispecchiando l'entusiasmo dei suoi compagni. Ovviamente, tutti si dissero d'accordo e affrettarono il passo verso il treno della metropolitana abbandonato, con Sho e SnowAgumon in testa che già si immaginavano la gioia con cui il quarto membro del gruppo li avrebbe accolti e si sarebbe unito a loro...

"Hey, voi! Siete i tre Digiprescelti che sono arrivati qui prima di me, vero?"

Sho e i suoi compagni rallentarono il passo, i loro entusiasmi improvvisamente smorzati, quando sentirono una voce maschile dal tono spiccio e dal distinto accento spagnolo provenire dalla fiancata del treno che a loro non era visibile. Da dietro essa apparve, camminando con tutta calma, il proprietario della voce: un ragazzino dagli scompigliati capelli biondi scuri che pareva avere la stessa età di Sho, ma che sovrastava il piccolo giapponese di quasi una spanna, e la cui espressione seria e ligia non trasmetteva esattamente l'entusiasmo che quest'ultimo si era aspettato. Certo, non sembrava dispiaciuto di vederli... ma neanche particolarmente contento. Si stava avvicinando a loro per accoglierli con la calma, la formalità... e, forse, la freddezza... che Sho si sarebbe aspettato da un uomo d'affari che incontra un suo collega per la prima volta, per discutere di un contratto importante ma senza avere davvero interesse per l'altro dal punto di vista umano.

Dandogli un'occhiata più accurata, Sho vide che il nuovo arrivato indossava una t-shirt leggera simile a quella di Yurika, solo che quella del ragazzo biondo alternava al bianco delle striscie orizzontali azzurre. I suoi pantaloncini di colore beige scuro erano larghi e comodi, e presentavano quattro tasche sul davanti, due all'altezza della vita e due lungo le gambe; indossava inoltre un paio di scarpe da tennis azzurre con calze bianche, rispecchiando la successione di colori sulla sua maglietta. Aveva la pelle abbronzata, e dava l'impressione di uno che passava abbastanza tempo all'aria aperta e faceva molto esercizio, almeno a giudicare dal suo fisico robusto ma longilineo. Anche lui, come Sho e i suoi compagni, teneva in mano un Digivice, in quel momento funzionante.

Subito dietro di lui, svolazzava un Digimon simile ad un incrocio tra un falchetto e un gufo: delle stesse dimensioni dell'elegante rapace notturno, era corto e tozzo, con brevi zampette dotate di artigli ricurvi, ed era ricoperto da un morbido piumaggio bruno che diventava verde sul petto e sulle ali, queste ultime terminanti in tre affilati artigli grigi che facevano da dita delle mani sostitute per il piccolo volatile. Le ali erano ulteriormente decorate da cinque piccoli segni rossi simili a V rovesciate sparsi sul dorso in una formazione regolare. I grandi occhi azzurri del Digimon, chiaramente adattati a cogliere anche la luce più flebile, erano circondati da piume più corte e di colore più chiaro rispetto a quelle che ricoprivano il corpo, e due lunghe piume nere di forma romboidale, dalla punta rossa, facevano da sopracciglia, mentre il corto becco giallo, leggermente incurvato verso il basso, era dotato di piccoli denti triangolari. Al contrario del suo partner, il Digimon non si faceva problemi a dimostrare la sua contentezza nell'incontrare altri esseri umani e altri amici.

"Hey, ben arrivati!" esclamò, con una voce che sembrava lo stridio di un falco modulato in modo da formare parole comprensibili. "Ci stavamo giusto chiedendo quando sareste arrivati!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Falcomon

Tipo: Uccello

Attributo: Anti-Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Scratch Smash, Falco Rush

Un Digimon uccello che vive in pianura e in montagna. Abile sia sul terreno che in volo, può correre a velocità insospettabili per le sue piccole dimensioni, e si difende dai predatori usando la sua velocità superiore oltre che gli artigli sulle zampe e sulle ali.

 

"Ehilà, salve! Anche noi ci siamo a lungo chiesti quando vi sareste fatti vedere!" esclamò Bearmon, agitando la zampina guantata per salutare per primo il Digimon dall'aspetto di rapace. Mentre SnowAgumon e Bearmon correvano ad accogliere il nuovo membro del gruppo, e Yurika si chinava sulle ginocchia per far scendere Kunemon dalla sua spalla in modo che si unisse ai festeggiamenti, Falcomon discese al suolo con un frullo d'ali e si avvicinò agli altri tre Digimon con grandi balzi delle sue piccole zampe artigliate. Raggiuntisi, i vivaci Digimon non persero tempo ad accogliersi con abbracci amichevoli e risate gioviali: sembravano veramente felici del fatto di aver trovato il quarto membro del gruppo, e quest'ultimo di essere stato trovato da loro... ma, a giudicare da come aveva storto il naso davanti alla loro allegria, il ragazzo biondo dall'accento spagnolo non sembrava esattamente approvare... tuttavia, decise di lasciar perdere e si rivolse agli altri tre bambini prescelti, senza mai abbandonare quell'atteggiamento distante, quasi sospettoso, che agli altri tre ragazzi stava dando una certa soggezione...

"Così, anche voi siete Digiprescelti, come me... Beh, allora mi presento: mi chiamo Felipe Ortega, ho dodici anni, e vengo da Madrid, in Spagna. Quello che si sta perdendo in tante moine con i vostri Digimon è il mio partner, Falcomon. Piacere di conoscervi." disse infine, dopo aver dato una scrupolosa occhiata indagatrice a Sho, Yurika e Kevin. Tutti e tre, e il Digiprescelto di colore in particolare, si sentirono improvvisamente come tre sospetti che venivano controllati e perquisiti da un agente di polizia prima del terzo grado: pareva quasi che il Digiprescelto spagnolo li stesse esaminando per decidere se valesse o meno la pena di unirsi a loro...

"Ah, ehm..." Sho si ritrovò a non sapere bene cosa dire per presentarsi e rompere il ghiaccio. Il loro interlocutore, con i suoi modi distanti, stava già iniziando ad estraniarsi da loro... Dopo qualche istante di esitazione, il ragazzino si schiarì la gola e ricominciò a parlare. "Piacere... piacere nostro! Il mio nome è Sho Kusanagi, e vengo dal Giappone, da Tokyo per l'esattezza... ho dodici anni come te, frequento la seconda media, e sono un grande patito di calcio e di videogiochi... e il mio partner è SnowAgumon, il piccolo tirannosauro bianco che in questo momento si sta presentando al tuo Falcomon!" Fece una breve e gioviale risata, indicando con lo sguardo il suo partner e Falcomon che si stavano scuotendo le mani come meglio potevano.

SnowAGumon alzò lo sguardo verso Felipe e agitò una zampina artigliata. "Ehilà! Come va la vita?"

Poi, Sho fece un passo laterale e, con un gesto del braccio, introdusse Yurika e Kevin, in piedi dietro di lui. "Oh, e loro due sono i miei amici..."

"Yurika Kagura, presente!" esclamò la bambina dai capelli blu, alzando una mano in una sorta di saluto militare. "Dodici anni, giapponese di Tokyo, e sono la migliore amica di Sho-kun! Frequento la sua stessa scuola, anche se sono in una classe diversa... e i miei hobby preferiti sono il judo, il softball e, come Sho, i videogiochi! Il mio Digimon è quel carinissimo Kunemon che vedete lì, accanto agli altri!" concluse la presentazione chinandosi verso il piccolo bruco giallo e accarezzandolo sulla schiena.

Il carattere un pò narcisista del simpatico Digimon insetto tornò alla luce, stuzzicato dal complimento di Yurika. "Beh, sì, modestamente, devo dire di fare la mia figura! E non mi hai ancora visto quando divento Flymon! Sono ancora più bello! Comunque, molto piacere!" ronzò allegramente, alzando le antenne in aria.

"E, ultimo ma non ultimo, ci sono io, Kevin Nicholson!" Il piccolo Digiprescelto di colore si presentò afferrando il frontino del suo berretto da baseball e alzando la testa per darsi un certo contegno da duro. "Sono il più piccolo del gruppo, dato che ho nove anni... e vengo dagli Stati Uniti d'America, da Los Angeles! Come puoi vedere..." indicò con una mano la scritta 'YANKEES' e la cucitura a forma di palla da baseball che troneggiavano sul davanti dalla sua maglietta gialla. "...sono un fanatico di baseball, e mi piacciono molto anche i film d'azione! Il mio Digimon è, a questo punto si può andare per esclusione, Bearmon! Dai, Bearmon, saluta!"

"Certamente!" rispose l'orsacchiotto, alzando una mano. "Piacere, io sono Bearmon, e i miei pugni sono al servizio della giustizia! Ora e per sempre! Anche se non ho ancora imparato a fare la Digievoluzione, ma è il pensiero che conta, no?"

I tre ragazzi e gli altri due Digimon scoppiarono in una breve risata per la presentazione, poi Sho si rivolse a Felipe, sfoderando il suo sorriso più vivace (anche se, a suo modesto parere, era un pò forzato...). "Beh, ora ci siamo presentati tutti! Allora, Felipe, che te ne pare? Benvenuto nel nostro piccolo circolo di amici!". Concluse la frase tendendo la mano al biondino spagnolo, in un'offerta di amicizia che, secondo lui, sarebbe stata accettata all'istante. E invece...

"Guarda, giapponesino, io non sono venuto qui per cercare amici, nè credo di averne bisogno." rispose bruscamente Felipe, facendo morire il sorriso amichevole sulle labbra di Sho. "Mi fa piacere conoscervi, perchè avrò bisogno del vostro aiuto, e di quello del Digiprescelto ancora mancante, per sconfiggere Watchmon, ma questo non vuol dire che dobbiamo per forza essere come fratelli. Io non ho bisogno della vostra amicizia, solo della vostra collaborazione. Chiarito questo, credo che potremo andare d'accordo. Ora, se volete riposarvi e mangiare un pò, venite con me. L'interno di questo treno non è il massimo, ma è sempre meglio che niente." Detto questo, Felipe voltò di netto le spalle al gruppo e si incamminò nuovamente verso il treno della metropolitana abbandonato, seguito dagli sguardi sbalorditi di tre ragazzi e tre Digimon...

Quelle brusche parole fecero fare un crollo verticale al buonumore di Sho, che rimase là come paralizzato, con la mano ancora estesa, a stringere l'aria, verso colui che sperava potesse diventare un loro amico. Il ragazzino giapponese era stato completamente spiazzato - e, anche se non avrebbe voluto ammetterlo nemmeno a sè stesso, anche ferito - dall'atteggiamento di Felipe, e cercava inutilmente le parole per rispondergli... ma cosa poteva inventarsi, davanti ad un rifiuto così netto? La sua delusione si trasformò ben presto in rabbia, una venuzza stilizzata iniziò a pulsare dietro la sua nuca, e non appena Felipe fu scomparso dietro la fiancata del vagone, Sho serrò gli occhi e strinse una mano a pugno, urlandogli contro tutta la sua frustrazione!

"Grazie tante dell'accoglienza, Mister Personalità!" sbraitò con una voce decisamente più acuta e sgradevole del normale, agitando i pugni chiusi contro il poco socievole Digiprescelto biondo. "E scusa tanto se me n'è importato qualcosa di te! Pensavo di farti un piacere!"

La testa di Felipe fece nuovamente capolino dalla fiancata, rispondendo alla sfuriata di Sho con un'indifferenza che al piccolo giapponese (e, se era per quello, anche alla sua amica...) sapeva di condiscendenza. "Beh, non ti ho chiesto io di farmi favori. E poi, date le circostanze, diventare amici sarebbe una cosa inutile e dannosa: tanto, o moriremo qui a DigiWorld, o una volta sconfitto Watchmon torneremo sulla Terra e ognuno riprenderà la sua strada. Ora, se volete venire dentro a mangiare, ho messo da parte del cibo per voi."

SnowAgumon guardò rabbiosamente il Digiprescelto spagnolo che si allontanava. "Prego, razza di antipatico..." mormorò storcendo il naso. Con un sospiro, Falcomon scosse la testa: si era aspettato un comportamento simile da parte di Felipe, ma questo non gli impediva di sperare in qualcosa di diverso...

Le parole di Felipe, ad ogni modo, avevano fatto un certo effetto a Sho, che sentì improvvisamente uno sconfortante vuoto al centro del suo petto. Ragionandoci su a freddo... quello che aveva detto il Digiprescelto biondo non era sbagliato! Anche scartando l'eventualità, o forse era meglio dire il timore, che qualcuno di loro non riuscisse a tornare vivo da quella folle avventura - eventualità sulla quale Sho non voleva nemmeno fermarsi a pensare -, non aveva considerato il fatto che, a parte Yurika, tutti gli altri Digiprescelti che aveva incontrato fino a quel momento provenivano da paesi diversi, e che ad avventura finita ciascuno sarebbe tornato alla sua patria! E la lontananza gli uni dagli altri non era un fattore da sottovalutare, se si voleva tenere vivo il rapporto...

E tuttavia, il ragionamento disfattista di Felipe ripugnava a Sho: come faceva quel... quel... galletto presuntuoso a sapere che quella era la verità inconfutabile senza aver nemmeno provato ad avvicinarsi a loro? Cosa credeva, di avere già tutte le risposte? Ma prima che Sho potesse dare voce alle proprie obiezioni, ci pensò un infuriato Bearmon a farlo, avanzando a grandi passi verso il punto dove il biondino era scomparso.

"Hey, tu! Come ti permetti di parlare così a Kevin e ai miei amici, pallone gonfiato?" ringhiò, facendo per tirarsi su le maniche. Stava per partire all'inseguimento, quando Falcomon gli si parò davanti, alzando le ali in un invito alla calma.

"Ehm... A-aspetta, Bearmon! Non è come puoi pensare tu! Certo, non posso dire che l'accoglienza che il mio partner vi ha dato sia stata delle più accoglienti..." iniziò, pregando che non si vedesse la grossa goccia di sudore che gli stava scendendo lungo la nuca.

Yurika incrociò le braccia sul petto e grugnì per il fastidio. "Hmph! Non molto accogliente? Ci ha trattati come fossimo mercenari! Gente a pagamento da sopportare finchè non hanno finito il loro lavoro!"

Il falchetto si passò la mano dietro la nuca, ridendo nervosamente. "Heheheee... me ne sono accorto, e vi chiedo infinitamente scusa a nome suo! Ma, vedete, lui dice così ma... sono convinto che in realtà non lo pensi!" Mentre Falcomon parlava, gli altri sentivano che il suo tono si stava facendo progressivamente più serio. "Ecco... credo che in realtà Felipe... non so esattamente per quale motivo... ma voglia evitare di farsi amici, e sia soltanto per questo che si è comportato così con voi. Io... beh, volevo chiedervi di avere un pò di pazienza con lui! Forse... lui ha soltanto bisogno di conoscere qualcuno che infranga quel muro di diffidenza che lui si è creato. E credo che voi possiate essere quelle persone!". Falcomon concluse la frase rivolgendo uno sguardo speranzoso agli altri prescelti e strizzando un occhio.

Il discorsetto di Falcomon sembrava aver fatto un pò presa su Sho, SnowAgumon, Kevin e Bearmon, per quanto Yurika e Kunemon restassero in disparte, poco convinti delle sue parole. Dopo qualche istante di riflessione, il piccolo dinosauro bianco ricambiò lo sguardo del rapace e alzò un pollice verso l'alto per dire che aveva capito. "Beh, tu sei il partner di Felipe... e quindi noi ci fidiamo del tuo giudizio! Giusto, Sho?"

"Sì, immagino che tu abbia ragione..." rispose il ragazzino giapponese con fare un pò distratto, aggiustandosi gli occhialoni sulla testa. "E poi, visto che dobbiamo per forza essere tutti e cinque, tanto vale cercare di farcelo amico almeno un pò..."

"Tsk!" esclamò testardamente Yurika, voltando la testa dall'altra parte e alzando il naso in aria. "E' soltanto un buffone arrogante che si crede chissà chi. Se pensate che io possa farmi amico uno del genere, dovete farvi dare una regolata al cervello!"

"Per favore, Yurika-chan, non rendere le cose difficili..." la pregò Sho, alzando gli occhi al cielo: aveva riconosciuto i sintomi, e sapeva bene che quando Yurika si fissava su una sua decisione, smuoverla era un'impresa... "Non ha dato una buona prima impressione neanche a me, ma non affrettiamo troppo i giudizi, d'accordo? Magari Falcomon ha ragione, e tutto quello che serve a quel tipo è instaurare un rapporto di fiducia con le persone giuste!". Mentre parlava, il ragazzino pregava tra sè che le cose stessero proprio come aveva detto il piccolo Digimon uccello - altrimenti, si prospettava un viaggio molto lungo...

"Bah, io nutro poche speranze..." ronzò Kunemon, strisciando nuovamente verso la sua partner e salendole sul braccio quando questa si chinò a raccoglierlo.

Per fortuna, a sostegno della posizione di Sho arrivarono anche Kevin e Bearmon. Il bambino di colore, dopo essersi rimesso a posto il berrettino da baseball, si avvicinò a Yurika per tentare di indurla a posizioni meno estremiste. "Perchè no? Io sono disposto a fare un tentativo di avvicinarmi a quel Felipe!" disse, gettando un'occhiata verso il treno abbandonato. Bearmon, approvando l'idea del suo partner, decise di dire la sua. "Sì, anch'io... e se poi non dovesse funzionare, almeno ci avremo provato, no? Sono comunque convinto che funzionerà! Per quanto possa fare il duro, non credo che sia poi così senza cuore, quel ragazzo..."

"Uff, e va bene... vorrà dire che, visto che ci tenete tanto, ci proveremo anche noi..." sbuffò la ragazzina, facendo riaccomodare Kunemon sulla sua spalla. "Ma che sia chiaro, soltanto se ci proverà anche lui! Altrimenti, mi chiamo fuori! Contenti? Ora possiamo entrare in quel rottame prima che si faccia troppo buio per vedere ad un palmo dal nostro naso?"

Sho sorrise tra sè nonostante il tono brusco con cui la sua amica gli aveva risposto. Almeno una possibilità di instaurare un dialogo con il nuovo ragazzo c'era...

"Beh, Falcomon..." disse poi, rivolgendosi al piccolo rapace ancora appollaiato sul terreno sabbioso. "Benvenuti in squadra, sia te che il tuo partner! Spero che, nonostante questo inizio un pò incerto, possiamo diventare amici... o quanto meno, riuscire a rispettarci a vicenda!"

Falcomon si sollevò in aria con qualche battito d'ali, e il suo corto becco giallo si aprì in quello che, per un uccello, poteva essere l'equivalente di un sorriso. Chiaramente, era contento di sapere che c'era qualcuno disposto a guardare oltre certi risvolti poco gradevoli del carattere del suo partner... "Grazie, ragazzi! Non sapete quanto questo mi faccia piacere! Ora, come ha suggerito la tua amica... volete venire dentro? Troverete un giaciglio morbido e anche qualcosa da mangiare se avete fame!" esclamò, svolazzando per un breve tratto verso il treno in disuso e poi voltandosi per fare un cenno ai ragazzi. Sho, SnowAgumon, Kevin e Bearmon alzarono una mano e si incamminarono dietro di lui, seguiti dopo qualche secondo da Yurika e Kunemon, che pur poco convinti decisero di fare buon viso a cattivo gioco e seguirono i ragazzi e gli altri Digimon dietro la fiancata del treno e all'interno di una carrozza meno malridotta delle altre.

"Evvai! Finalmente si dorme su qualcosa di morbido!" esclamò Sho, stringendo a pugno la mano che teneva alzata. Yurika scosse la testa e sospirò: come faceva il suo amico ad essere ancora così entusiasta, sapendo che avrebbe dovuto sopportarsi quel teppista?

"Io a volte non vi capisco, voi ragazzi..." si fece scappare, rivolta a nessuno in particolare.

"Oh, eccovi qui... cominciavo a pensare che ve ne foste andati." disse con tono indifferente Felipe non appena vide i tre Digiprescelti entrare nel vagone assieme ai loro partner. Mentre Falcomon gli svolazzava incontro, atterrandogli delicatamente sulla spalla, indicò con un gesto della mano una piccola pila di scatole di cibo e un apriscatole che, dopo aver tirato fuori dal suo zaino, aveva disposto su un sedile lì vicino. "Beh, se volete servirvi, lì c'è da mangiare... per tutti e sei. Non vi preoccupate per me e Falcomon, abbiamo già mangiato."

Sho si schiarì la gola prima di rispondere al Digiprescelto spagnolo con un tono cordiale che sorprese lui stesso. "Beh, grazie dell'interessamento, anche se ci consideri soltanto dei colleghi... ma com'è che ti sei portato tutto quel cibo da casa? Non sai delle mele di carne?

"Io e i miei amici le abbiamo mangiate, sia ieri che oggi, e sono molto buone!" continuò Bearmon. "Falcomon, come mai non gliel'hai detto?"

Il falchetto rivolse uno sguardo, mezzo ironico e mezzo esasperato, al soffitto del vagone, dove lampeggiava ancora una lampada alogena danneggiata. "E' appunto quello che gli ho detto quando è arrivato! Ma lui mi ha detto che non si fidava di ciò che cresce a DigiWorld e preferiva portarsi un pò di scorte da casa, prima di ricorrere ad altro..."

"Beh, cosa ti aspetti?" ribattè Felipe, alzando un pochino la voce. "Se mi trovo all'improvviso in un mondo sconosciuto, io mica mi fido delle prime porcherie che trovo appese ad un albero, no?"

Falcomon rise tra sè. "Hehehee... più che giusto, ma... del mio consiglio non potevi fidarti? Io te l'avevo detto che a DigiWorld avresti trovato di che sfamarti, ma tu mi hai dato retta? Noooo..."

"E va bene, e va bene..." mormorò rassegnato il Digiprescelto biondo, ignorando la grossa libellula nera che svolazzava senza meta dietro di lui. Accidenti al suo carattere diffidente, stava pensando tra sè, grattando la stoffa già danneggiata che ricopriva il suo sedile. Se solo avesse dato retta a Falcomon, avrebbe evitato di portarsi tanto peso, e forse avrebbe mangiato meglio. Ma tanto era inutile recriminare in quel momento... ormai, avevano quelle scatole e avrebbero mangiato quelle...

Ma una fulminea idea di SnowAgumon provvide a mettere in forse il menu, e l'intero programma, della serata. "Beh, nulla che non si possa rimediare! Visto che non è ancora buio pesto, uno di noi potrebbe andare a raccogliere qualche mela di carne là fuori! Anzi, che ne dite, ne raccogliamo un bel pò, così facciamo una piccola festa in onore del nostro nuovo compagno di squadra?"

Mentre Felipe indietreggiava di un passo, esterrefatto dalla proposta del piccolo Digimon bianco, Sho, Kevin, Bearmon e Falcomon accolsero l'idea con entusiasmo. "Grandiosa idea, SnowAgumon!" esclamò il Digiprescelto giapponese. "Una piccola festa non ha mai fatto male a nessuno!"

Yurika e Kunemon fecero prestoa capire l'antifona, e non se la sentirono di discutere. "Uff... e va bene, abbiamo capito... andiamo io e Yurika a raccogliere un pò di mele di carne, e ve le portiamo qui. Contenti?" chiese il bruchino giallo, senza preoccuparsi di nascondere un pò di fastidio.

Felipe scattò in piedi, cercando di bloccare i suoi nuovi compagni. Una festa? Ma che razza di idee venivano in mente a quelli lì? Proprio quando lui aveva detto esplicitamente che non era interessato a farseli amici! "Ora, aspettate un momento, voi..."

Ma ogni suo tentativo di protesta venne stroncato sul nascere dal fatto che Sho e gli altri non sembravano prestarci la minima attenzione. Il giapponese afferrò la spalla della sua migliore amica e si fece avanti a sua volta, strizzando un occhio verso SnowAgumon in segno di intesa. "Eh, no, Kunemon! Non soltanto voi! E se ci fosse qualche Digimon male intenzionato nei paraggi? Veniamo anche io e SnowAgumon, vi facciamo da guardie del corpo!"

"Hey, ma chi vi ha detto che volevo una festa?" esclamò Felipe, con una venuzza pulsante di esasperazione sulla tempia. "Non avevamo detto che non ero venuto qui per farmi degli amici?"

"Noi vogliamo soltanto dare una festa per conto nostro, è una cosa un pò diversa!" replicò Bearmon, inclinando la testa da un lato come un passerotto e sorridendo furbescamente. "Hah! Niente male come metodo di aggirare la clausola, eh?"

Kevin sghignazzò tra sè e battè una mano sulla spalla del suo compagno. "Sempre il solito furbastro, eh, Bearmon?"

Mentre Felipe rimaneva fermo come un baccalà, ad osservare incredulo i due Digiprescelti giapponesi che uscivano (con tanto di breve saluto con la mano da parte di Sho...) e il Digiprescelto americano che condivideva una risata con il suo partner, Falcomon sorrise a sua volta e diede, usando l'ala, una gomitata di intesa al suo scontroso partner umano. "Se vuoi partecipare alla festa, però, non ti preoccupare... sono sicuro che ti inviteranno! Non è così, ragazzi?"

"Senz'altro!" esclamarono in coro Kevin e Bearmon, rivolgendo un segno dell'ok allo sbalordito Felipe che, dopo essersi lasciato scivolare una goccia di sudore lungo la fronte, si afferrò la testa come se avesse avuto l'emicrania ed emise un sospiro rassegnato.

"Okay, mi arrendo... fate un pò come vi pare..."

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"Mi spieghi qual è l'antifona, Sho?" chiese Kunemon dalla spalla di Yurika, mentre i due amici per la pelle si dirigevano verso una piccola macchia a qualche decina di metri dal rifugio improvvisato che avevano trovato per la notte. Il sole stava continuando la sua discesa oltre l'orizzonte, e il magnifico arancione-dorato nel quale il cielo era immerso poco prima stava gradualmente lasciando il posto all'intenso blu della notte, variegato da uno spettacolare intreccio di milioni di punti luminosi.

Sho e SnowAgumon, il cui umore sembrava essere tornato vispo, si voltarono verso il bruco giallo e la sua partner, sorridendo loro con aria innocente. "Perchè, Kunemon, che antifona ci dovrebbe essere? Abbiamo deciso di festeggiare l'arrivo del nostro nuovo compagno... e tutto qui! Perchè ci dovrebbe essere qualcosa dietro, scusa?" chiese il dinosauro del colore della neve.

"Lo sapete, voi due, di cosa stiamo parlando..." ribattè poco convinta Yurika. "Non sei tipo che si dà tanto da fare e mette su una festa... solo per accogliere qualcuno, Sho, quindi ho immaginato che ci fosse un ulteriore motivo. Allora, di che si tratta?"

Sho alzò gli occhi al cielo terso, sghignazzando bonariamente tra sè. "Non ti si può nascondere nulla, eh, Yurika-chan? E va bene..."

Dopo aver preso un respiro ed essersi organizzato il discorso, il ragazzino si schiarì la gola e iniziò a dare la sua spiegazione. "Ascolta, Yurika, dobbiamo pur instaurare un pò di rapporto con questo nuovo ragazzo, Felipe-kun, giusto? E abbiamo pensato, io e SnowAgumon, che... magari, un'occasione di divertirci un pò tutti assieme, senza grattacapi, senza pensieri... ecco, quello potrebbe iniziare a farlo avvicinare un pò a noi, a farlo aprire un pò... non ti sembra una buona idea?"

"Sinceramente, Sho-kun, quel Felipe non mi sembra affatto il tipo che ama i divertimenti rumorosi come te..." rispose la bambina, estendendo un braccio dietro la ua schiena per rimettere a posto la coda di capelli che fluiva tra le sue scapole come una cascatella eterea. "Sei sicuro di fare la cosa giusta? Con una trovata sbagliata al momento sbagliato, potresti finire per estraniarlo ancora di più... sempre se la cosa è umanamente possibile, data la calorosa accoglienza che ci ha riservato!"

"E dai, Yurika-chan, non essere così pessimista!" ribattè Sho. "Alla peggio, ci chiederà di smettere e noi smetteremo! Mi sembra così semplice! Ora forza, vediamo di procurarci la cena per stasera!"

I due ragazzi e i loro Digimon erano infatti arrivati a ridosso di alcuni alberi sui quali crescevano le ormai famose mele di carne, e si stavano sollevando sulle punte dei piedi per afferrare quelle più basse, mentre SnowAgumon e Kunemon si arrampicavano sul tronco di un'altra pianta per dare loro una mano a staccarne altre. Mentre afferrava una mela rossa da un ramo basso e la staccava dal suo supporto, Yurika pensò che a volte il suo amico la faceva troppo semplice. Quel Felipe non le aveva fatto una buona impressione, e sapeva bene che anche Kunemon condivideva la sua opinione...

Ma la sua linea di pensiero fu interrotta quando vide il suo Digimon irrigidirsi improvvisamente e drizzare le antenne, avvertendo un pericolo nelle vicinanze. Allo stesso tempo SnowAgumon, che in quel momento si stava dondolando da un ramo, aggrappato ad esso con le zampe anteriori, mollò la presa e atterrò in piedi sul terreno davanti a Sho, annusando sospettosamente l'aria e voltando la testa da una parte all'altra.

"Ragazzi!" esclamò il Digimon bruco. "Qualcosa si sta avvicinando... ed è molto pericoloso!"

"Accidenti! Abbiamo fatto bene ad uscire in due!" esclamò Sho, allungando la mano verso il suo Digivice mentre SnowAgumon si metteva in posizione di guardia, pronto ad accogliere qualsiasi cosa fosse venuta fuori dalla macchia. Un rombo sordo e qualche ruggito preannunciarono l'arrivo del nemico, assieme ad un ronzio acuto che gli ricordava quello dei Battamon di poco prima, e il ragazzino riuscì, con la coda dell'occhio, a vedere che anche Yurika e Kunemon si stavano preparando a ricevere l'avversario...

Dopo qualche istante di tensione, le orecchie dei ragazzi e dei loro compagni furono assalite da un secco, brusco rumore di legno spezzato e Sho vide alcuni degli alberi più piccoli inclinarsi e, come mossi al rallentatore, cadere in mezzo alle fronde di quelli più alti con un frastuono infernale, facendo cadere in giro dozzine di foglie e frutti, mentre i responsabili della distruzione si facevano strada tra i rami e si paravano davanti a Sho e Yurika! I due ragazzini trasalirono vedendo un enorme e muscoloso gorilla dalla corta pelliccia albina e dagli occhi rossi brucianti di furia farsi largo tra i tronchi e sbattere via gli alberi come fossero fuscelli! Era uno scimmione di almeno otto metri di altezza, e dalla pelle nera come il petrolio, chiaramente visibile in quei punti non coperti dal suo immacolato mantello di pelo bianco: la faccia, il braccio destro, la mano sinistra, i potenti muscoli del torace e dell'addome, e i grandi piedi a cinque dita vagamente simili a mani. Attorno alla coscia sinistra portava legate delle cinghie di cuoio nero che accentuavano il suo aspetto feroce. La sua testa e il suo muso, collegati al resto del corpo da uno spesso collo taurino, erano chiaramente animaleschi, con corte orecchie appuntite, un piccolo naso e la mascella inferiore leggermente sporgente in modo da scoprire i corti canini, ma avrebbero espresso una certa intelligenza se non fosse stato per l'odio che distorceva l'espressione facciale del loro proprietario, e i ruggiti inarticolati che lanciava nella sua devastante ira, e che esprimevano un insaziabile desiderio di distruzione! Il braccio destro terminava, anzichè con una mano, con un enorme cannone di metallo grigio, collegato all'arto da alcuni tubi segmentati e flessibili, e altri due di quei condotti uscivano dalla parte superiore del torace della scimmia antropomorfa ed entravano nella sua spalla destra. Tutto considerato, era un Digimon davvero impressionante.

Non che quello che svolazzava dietro di lui fosse da meno: si trattava di una mantide religiosa gigante dal corpo segmentato ricoperto da una corazza chitinosa del colore dell'erba, la cui testa larga e appiattita era decorata da incisioni rosse simili a fiamme, con corte antenne frastagliate dello stesso colore. La bocca era tuttavia molto dissimile da quella di un insetto, e ricordava più quella di un lupo o di un leone, ornata com'era di zanne lunghe e aguzze. A rendere ancora più formidabile l'arsenale della creatura provvedevano le grandi e luccicanti lame ricurve di acciaio grigio, simili a falci, con le quali terminava il primo paio di zampe, e che in quel momento l'insetto stava agitando minacciosamente verso Yurika, producendo un inquietante suono fendente ad ogni movimento. La mantide aveva altre tre paia di zampe, anzichè altre due come tutti gli altri insetti, ma il secondo paio era quasi inservibile per quanto erano corte. La zampe sulle ultime due paia, invece, erano robuste e tozze, terminanti con tre piccoli artigli ricurvi ciascuna, ed erano chiaramente state adattate per sorreggere e bilanciare il peso maggiore dell'insetto gigante. Oltre l'ultimo paio, l'addome si prolungava ancora per un tratto abbastanza lungo, ingrossandosi e interrompendosi poi bruscamente in una sorta di coda rudimentale. L'insetto gigante, che si teneva in aria grazie a quattro ampie ali trasparenti, girò la testa verso Kunemon e si leccò le labbra in maniera disgustosa, facendo cadere a terra qualche rivoletto di saliva.

"Aaaah!" ringhiò ferocemente, affilandosi le braccia-falci l'una sull'altra. "Carne fresca..."

Kunemon tirò indietro la testa, senza preoccuparsi di nascondere il suo ribrezzo per la gigantesca mantide. "Andiamo bene... Un Gorillamon e uno Snimon!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Gorillamon

Anche chiamato: Gorimon

Tipo: Animale

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Energy Cannon, Power Lifting

Digimon animale che vive nelle zone boscose di DigiWorld, dotato di grande velocità e potenza fisica. I suoi attacchi, sferrati con il braccio-cannone, sono estremamente rapidi, e i suoi riflessi fulminei! Ciò nonostante, è un Digimon pacifico... a meno che non sia controllato da un Digi-Ghost, si intende!

 

Nome: Snimon

Tipo: Insettoide

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Twin Sickles

Un crudele e brutale insetto cacciatore! Si mimetizza perfettamente con la vegetazione, e fa scattare le sue falci gemelle a velocità folle per catturare e fare a pezzi le sue vittime! Ama cacciare i Digimon di tipo Virus, senza fare distinzione tra buoni e malvagi.

 

"Li conosci già, Kunemon?" chiese Yurika, indietreggiando guardinga davanti allo Snimon che si avvicinava. La mantide religiosa gigante, che era alta almeno una volta e mezza la ragazzina, continuava a tenere gli occhi fissi sul piccolo bruco, e la sua espressione famelica non lasciava dubbi riguardo ciò che voleva fare di lui... Fu in quel momento che, per la prima volta, Yurika notò che gli occhi dello Snimon non brillavano della stessa luce rossa di quella dei Digimon sotto il controllo dei 'fantasmi neri' di Watchmon. Questo voleva dire che probabilmente non era controllato... ma era comunque ostile e pericoloso!

"Altro che, soprattutto quello Snimon..." replicò il bruco, abbassando la testa e guardando la mantide religiosa con disprezzo. "Quello è uno dei predatori più feroci del Mondo Digitale! E' di tipo Anti-Virus, ma non ne ho mai visto uno buono!"

"Ottima analisi, vermiciattolo..." ringhiò lo Snimon, senza mai staccare quello sguardo famelico dalla sua preda. "E tu hai tutta l'aria di essere un Virus particolarmente succulento... forza, ragazzina umana, fatti da parte e consegnami il tuo partner, altrimenti potrebbe venirmi voglia di assaggiare anche un pò di carne di bambina..."

"Sei disgustoso..." gli sibilò dietro Yurika. Conosceva quello Snimon da appena cinque secondi, e già condivideva i sentimenti del suo Kunemon... Un bel record!

E, a giudicare dal cipiglio indignato apparso sul volto di Sho, non era l'unica a detestare già quell'insetto malefico. "Hey, sottospecie di scarafaggio troppo cresciuto! Tieni giù le mani... le lame... o qualsiasi altra cosa tu abbia dai miei amici!" esclamò il ragazzino, premendo un pulsante sul suo Digivice e facendolo illuminare per la terza volta nel corso della giornata. Dietro di lui, Yurika stava facendo la stessa cosa, col risultato che SnowAgumon e Kunemon brillarono ancora una volta e si trasformarono nelle loro forme Champion!

"Forza, ragazzi! Mostrategli quanto valete!"

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON!"

"Kunemon shinka... FLYMON!"

Quando il muscoloso drago azzurro e la vespa gigante apparvero davanti ai due ragazzini, il Gorillamon interruppe di colpo la sua avanzata, emettendo qualche sordo grugnito di sorpresa, ma lo Snimon non sembrò particolarmente impressionato. Al contrario, la vista dell'imponente corpo di Flymon sembrò stuzzicare ulteriormente il suo appetito! "Fantastico! Quando si dice prendere due piccioni con una fava! Mi mangio un delizioso Flymon, e ricevo una promozione dal grande Watchmon per aver distrutto i bambini prescelti!" ringhiò la mantide religiosa, atterrando sul rado tappeto erboso sotto di lei.

Mentre Sho e Yurika arretravano di qualche passo per lasciare campo libero ai loro partner, e Veedramon e Gorillamon iniziavano a studiarsi a vicenda e a girare l'uno attorno all'altro nel tentativo di cogliere la più piccola apertura nella difesa dell'avversario, Flymon si levò in volo, squadrando furiosamente l'insetto verde. "Cosa? Tu lavori per Watchmonnn? Nnnoi credevamo che gli Snnnimonnn odiassero i Digimonnn di tipo Vvvirus! Come mmmai allora tu sei al suo servvvizio?"

La bocca mostruosa dello Snimon si contorse in un ghigno, e il Digimon insetto diede la sua risposta con una secca risata di disprezzo. "Per un motivo molto semplice... il supremo Watchmon possiede l'unica cosa che io rispetto, e cioè una forza superiore alla mia! Oppormi a lui sarebe stato inutile, e per salvare la pelle, sono più che disposto a rinnegare le mie idee! Non vi sembra una scelta intelligente e ragionevole? Ma ora, che parlino i nostri colpi! Twin Sickles!"

La mantide religiosa gigante sferrò un colpo micidiale, portando entrambe le braccia-falce davanti a sè e scagliando un grosso proiettile energetico a forma di X contro Flymon, che scansò con una rapida virata e rispose gettandosi a testa bassa contro il rivale, nel tentativo di colpirlo con tutto il suo peso. Snimon ringhiò, e si difese incrociando le braccia davanti a sè, riuscendo così a bloccare il grosso del colpo, ma indieteggiando di due passi per la violenza dell'impatto. Flymon, con un ronzio di disappunto, atterrò sgraziatamente sull'erba, ma si rialzò subito e riprese il volo, questa volta sfoderando il suo aguzzo pungiglione.

"Vuoi la guerra, virus?" ringhiò Snimon, quasi sputando fuori l'ultima parola. "E allora guerra avrai!"

Con queste parole, la mantide aprì di nuovo le ali e si scagliò contro la vespa gigante che gli stava arrivando addosso in picchiata e con l'aculeo velenifero puntato e pronto a colpire. Dall'altro lato del campo di battaglia, Gorillamon aveva infine deciso di rompere gli indugi e si era scagliato contro Veedramon agitando il suo enorme pugno! Ma il drago, ben preparato all'attacco frontale, lo aveva abilmente scansato e aveva approfittato del momento in cui Gorillamon era rimasto sbilanciato per avvicinarglisi e centrarlo in pieno addome con un pugno! Il gigantesco gorilla si piegò in due per il dolore e spalancò i suoi occhi iniettati di sangue, ma si riprese quasi subito e cercò di colpire il drago usando il suo braccio-cannone come arma contundente. Veedramon riuscì a malapena a bloccare il colpo con le zampe anteriori, prima di sbilanciare il Digimon scimmiesco con un abile trucco da lottatore: mettendoci tutta la sua forza e ritorcendo quella di Gorillamon contro il suo possessore, il partner di Sho eseguì una torsione con il corpo e fece cadere di lato il suo avversario, mandandolo a terra con un tremendo schianto! Il gorilla gigante ruggì per la frustrazione e liberò immediatamente il braccio-cannone dalla stretta di Veedramon, per poi rimettersi in piedi e puntare la terribile arma contro il drago. Agendo puramente d'istinto, Veedramon si gettò di lato, appena in tempo per evitare una enorme sfera di energia che venne sparata dal cannone di Gorillamon! Il proiettile fendette l'aria con un rombo assordante, passò a pochi metri da Sho, che fu costretto a gettarsi a terra con un grido per non essere sbalzato via, poi proseguì ed esplose diverse decine di metri più in là, sollevando una fitta coltre di polvere. Il ragazzino con gli occhialoni strinse i denti, togliendosi la polvere dai vestiti con un gesto della mano, mentre la battaglia tornava ad infuriare...

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"Maledizione! Sono stati attaccati!" strillò Falcomon, guardando fuori da un finestrino con gli occhi sgranati, affiancato dal suo partner Felipe e da Kevin e Bearmon. Il rumore del combattimento era giunto fin lì, attirando l'attenzione dei due Digiprescelti rimasti nella carrozza del treno. Senza perdere altro tempo, il Digiprescelto spagnolo afferrò il suo Digivice e corse verso la porta d'uscita, facendo cenno a Falcomon di seguirlo.

"Veniamo anche noi!" esclamò Bearmon, mentre Kevin si alzava di scatto dal sedile. Ma Felipe li fermò con un gesto della mano. "No, voi due restate qui dentro! Voi non avete ancora accesso alla Digievoluzione, e ci sareste unicamente d'intralcio! Restate dentro e non muovetevi!"

"Cosa?" esclamò Kevin, agitandosi per l'indignazione. "Neanche per idea, amico! Anche io e Bearmon partecipiamo alla battaglia! Altrimenti, che diavolo saremmo venuti a fare qui a DigiWorld?"

"E poi, scusa, prima di dirci una cosa del genere, sei in grado di far raggiungere il livello Champion al TUO Digimon, spaccone?" esclamò Bearmon.

"Sì, lo ha già fatto diverse volte. Ed ora fate come dice lui, e non discutete!" rispose Falcomon, volando fuori dalla portiera semiaperta proprio nel momento in cui i piedi di Felipe toccavano la sabbia bianca del litorale. Il biondino spagnolo stava per dare indicazioni al suo partner di dirigersi verso il luogo della battaglia, quando qualcosa emerse improvvisamente dai flutti davanti a loro, sollevando una enorme quantità d'acqua e spruzzandoli da capo a piedi prima di atterrare pesantemente sul bagnasciuga.

"Ah! E adesso cosa..." esclamò Falcomon, proteggendosi con le ali dalla pioggia di liquido salino, che penetrava nei suoi occhi irritandoli. Quando la visibilità fu tornata normale, i due ragazzi e i loro partner videro il responsabile dello spostamento d'acqua trascinarsi verso di loro su numerose paia di zampe segmentate: sia Kevin che Felipe corrugarono la fronte davanti all'aspetto insolito del Digimon, una sorta di bizzarro incrocio tra un drago e un astice: lungo quanto un autotreno e quasi altrettanto grosso, aveva un corpo allungato e protetto da una spessa corazza, rossa come quella di un gambero bollito, sotto la quale si intravedeva il ventre bianco-giallastro, e il primo paio di zampe era trasformato in due enormi e micidiali tenaglie dalle punte ricurve, una delle quali era resa ulteriormente mortale da grosse lame aguzze all'interno della pinza, mentre l'altra era più snella. La testa, però, era quella di un drago, con tanto di bocca piena di denti, e i bargigli che ornavano il suo muso erano lunghi ed esili come sferze, in modo da imitare le lunghe antenne di un gambero di mare. Un paio di occhi accesi di rosso, sintomo inconfondibile del controllo da parte di Watchmon, osservavano Felipe e Falcomon da due apposite aperture sulla corazza che proteggeva la testa, e la sua coda viola a ventaglio, modificata in modo da permettergli il nuoto, spazzava la sabbia dietro di sè mentre il Digimon acquatico avanzava.

"E' un Ebidramon!" esclamò Falcomon, riconoscendo la creatura.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Ebidramon

Tipo: Crostaceo

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Twin Neptune, Lobster Step

Digimon acquatico dalle robuste tenaglie, che usa per immobilizzare e stritolare la preda. Si muove velocemente sia fuori dall'acqua che al suo interno, grazie alla robusta coda e alle numerose zampe corazzate, e grazie alla sua armatura può resistere a ressioni che per qualsiasi altro Champion sarebbero letali!

 

"Un... Ebidramon?" ripetè Felipe, stringendo il Digivice in una mano e attivandolo con un gesto quasi invisibile del pollice. "Sono a DigiWorld già da un pò, e ne ho viste di cose strane... ma come questa, davvero mai!"

Il drago-gambero, come se avesse sentito i commenti del Digiprescelto spagnolo, sollevò la testa, e i suoi occhi iniziarono a brillare di un rosso ancora più terrificante, mentre la sua voce roca modulava la stessa, ossessionante litania che Dimetromon e i Battamon avevano ripetuto durante il loro periodo di servizio involontario nell'esercizio di Watchmon: "Distruggere... i... bambini... prescelti..." ringhiò, sollevando le chele in aria e schioccandole tra loro con un poco rassicurante rumore metallico. Kevin e Bearmon, che stavano per scendere dalla carrozza e andare a dare una mano nonostante il parere contrario del ragazzo più grande, si bloccarono sul gradino d'uscita, osservando con un misto di stupore e paura la strana creatura marina.

"Non c'è tempo per le disquisizioni, Felipe!" esclamò Falcomon, agitando le ali allarmato davanti all'avanzata di Ebidramon. "Fammi Digievolvere!"

Il ragazzino biondo, senza perdere altro tempo, puntò il suo Digivice contro il suo partner. "Senz'altro! Vai, Falcomon!"

L'ormai familiare luce bianca che Kevin era abituato a vedere illuminò lo schermo del piccolo congegno elettronico, trasformandosi in un raggio di pura energia che entrò nel piccolo corpo di Falcomon trasmettendogli nuova potenza! Il Digimon piumato spalancò le ali e aprì il becco, mentre il suo corpo iniziava ad aumentare di dimensioni, e il suo piumaggio si faceva più folto; un accecante lampo di luce abbagliò i presenti per una frazione di secondo, costringendo Ebidramon a coprirsi gli occhi con una chela e ad interrompere la sua avanzata. Poi...

"Falcomon shinka..."

Quando il gioco di luci fu finito, la forma Champion del Digimon di Felipe atterrò elegantemente sulla sabbia, piegandosi leggermente sulle lunghe zampe da uccello, e spalancando le ali: si trattava di un uccello inetto al volo vagamente simile ad uno struzzo, ma dall'aspetto molto più ferale, preistorico ed aggressivo, le cui piume cambiavano colore a seconda della zona del corpo sulla quale si trovavano: erano verdi e brillanti sull'addome e sulle zampe, ma diventavano giallo-marroni sul torace, all'interno delle ali e sul collo, per poi accendersi in un bel rosso scarlatto sulla coda e sul bordo delle sue magnifiche, ma inutilizzabili, ali. La parte inferiore delle zampe, ognuna delle quali terminava in quattro luccicanti artigli ricurvi simili a falci, sembrava fatta di bronzo, con numerosi speroni frastagliati a renderle ancora più impressionanti. La corazza bronzea proteggeva anche la parte superiore delle ali e il dorso della nuova creatura, risalendo fino alla base del cranio e congiungendosi con l'elmetto che copriva del tutto la terrificante testa del Digimon, più simile a quella di un rettile che a quella di un uccello: era allungata e minacciosa, con numerosi denti affilati all'interno della bocca e un paio di freddi, quasi serpentini, occhi azzurri dalla pupilla ellittica. Numerosi spuntoni di metallo si dipartivano dalla nuca dell'uccello preistorico, e dalla metà di ogni ala usciva un altro lungo artiglio grigio dalla punta uncinata. Il terrificante Digimon gettò indietro la testa ed esplose in uno stridio acuto, mettendosi poi in guardia e preparandosi ad affrontare Ebidramon!

"DIATRYMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Diatrymon

Tipo: Uccello

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Sonic Destroyer

Un furioso uccello da preda, capace di superare in corsa un'automobile e di affrontare anche i terreni più scoscesi! La sua corazza gli offre notevole protezione dagli attacchi nemici, ma allo stesso tempo lo appesantisce troppo per permettergli di volare. Il suo attacco speciale Sonic Destroyer consiste in un'onda d'urto sonora ad altissima frequenza!

 

Mentre Kevin e Bearmon osservavano sbalorditi il risultato della Digievoluzione di Falcomon, Felipe si concesse un breve sogghigno soddisfatto. Non era la prima volta che vedeva la forma Champion del suo partner, e sapeva bene che era più che bene equipaggiata per affrontare un qualsiasi schiavo di Watchmon. "Forza, Diatrymon! Ora sai cosa fare!"

L'uccello preistorico abbassò la testa e ghignò a sua volta, guardando l'inferocito Ebidramon dritto negli occhi per sfidarlo. "Certamente, Felipe! Fatti sotto, gamberetto troppo cresciuto! Vediamo di che pasta sei fatto!"

Il drago-gambero non se lo fece dire due volte: scattando in avanti ad una velocità insospettabile per una creatura così grossa e ingombrante, alzò una delle sue micidiali chele, puntandola dritta al collo di Diatrymon, che però era preparato ad un simile attacco e si piegò rapidamente sulle zampe. L'enorme tenaglia fendette l'aria, chiudendosi rumorosamente pochi centimetri sopra le orecchie del terribile uccello, che contrattaccò rapidamente con una testata che fece indietreggiare Ebidramon di un passo ed aprì una piccola crepa sulla corazza che proteggeva il suo cranio. Prima che il Digimon acquatico riprendesse l'offensiva, Diatrymon spalancò le sue grandi ali gialle e scarlatte e iniziò a sbatterle rapidamente, scatenando alcune folate di vento contro il suo avversario. Prima che Ebidramon potesse iniziare a chiedersi cosa Diatrymon sperasse di fare con questa mossa apparentemente insensata, il Digimon di Felipe gli diede risposta!

"Sonic Destroyer!" strillò Diatrymon, e subito alcune ondate di energia sonora, in forma di semicerchi rossi, partirono dalle sue ali e colpirono Ebidramon e il terreno tutt'attorno a lui, strappandogli un ruggito e costringendolo ad indietreggiare ancora, mentre un'enorme nube di sabbia, sollevata dall'esplosione delle scariche sonore di Diatrymon sulla spiaggia, minacciava di occultarne la figura. Incoraggiato dal vantaggio che si era preso, Diatrymon cercò di incalzare Ebidramon e lo seguì nella fitta coltre di sabbia, ma questa volta il drago-gambero reagì efficacemente, colpendolo in piena faccia con un manrovescio sferrato con una delle sue grandi chele e interrompendo la sua corsa! Diatrymon lanciò un acuto gracchio e minacciò di perdere l'equilibrio, ma si risollevò quasi subito ed evitò agilmente un altro colpo di pinza. Senza lasciare all'uccello preistorico il tempo di organizzare un contrattacco, Ebidramon, pur con la vista offuscata dalla sabbia, usò i suoi lunghi bargigli simili ad antenne per frustare il suo avversario e tenerlo sotto pressione, ma tutte le sue sferzate non sembravano avere effetto sulla corazza che proteggeva le ali di Diatrymon.

"Forza, Diatrymon! Non farti tenere troppo a distanza!" esclamò Felipe, stringendo i pugni davanti a sè mentre incoraggiava il suo Digimon. Nè lui nè Diatrymon si erano accorti, nella foga della battaglia, che a forza di inseguire Ebidramon nella sua ritirata si erano allontanati pericolosamente dal treno...

Kevin e Bearmon, intano, stavano assistendo al combattimento dalla porta d'ingresso del vagone, guardando meravigliati il modo in cui Diatrymon teneva a bada Ebidramon, evitando i suoi terribili colpi di chela e cercando di colpirlo nei momenti in cui questo si scopriva. La spessa corazza rossa dello schiavo di Watchmon non sembrava proteggerlo molto bene dai colpi del Digimon di Felipe, che si muoveva anche con maggiore agilità. Tuttavia, l'astice dalla testa di drago combatteva con molta tenacia, e non sembrava preoccuparsi molto dei colpi presi. Forse questo era anche dovuto al fatto che i Digimon controllati da Watchmon sembravano anteporre gli ordini del loro signore alla propria incolumità...

Assieme allo stupore, però, il ragazzino di colore e l'orsacchiotto provavano anche un pò di invidia per non essere stati ancora in grado di accedere alla Digievoluzione, e di rabbia per essere stati esclusi dalla battaglia. Loro erano gli unici del gruppo a non aver ancora fatto nulla di sostanziale per aiutare i loro compagni, e la cosa seccava loro non poco: soprattutto il piccolo Kevin, che teneva molto al gioco di squadra e al fare la sua parte... e tuttavia, guardando il combattimento tra Diatrymon ed Ebidramon, si rendevano conto che, senza la forma Champion di Bearmon, non si sarebbero potuti rendere granchè utili...

"Accidenti, e così siamo bloccati qui come due belle statuine..." mormorò tra sè Bearmon, stringendo un pugno per la frustrazione... ma non ebbe il tempo di dire altro prima che il terreno sotto i piedi suoi e del suo partner umano cominciasse a tremare e a scuotersi! Il ragazzino di colore lanciò un breve urlo di sorpresa impaurita e si afferrò al bracciolo di un sedile, mentre Bearmon apriva le braccia e cercava di spostare il suo peso da una parte nel tentativo di mantenere l'equilibrio!

"Aaaah! E adesso cosa succede..." gridò Kevin, interrompendosi di colpo quando la risposta alla sua domanda uscì con un rombo terrificante dal terreno davanti a lui, grondante di sabbia e terriccio: prima una grossa trivella di acciaio grigio, delle dimensioni del braccio di un uomo e pericolosamente attiva! Poi, il muso affusolato di una talpa gigante dalla bocca piena di denti aguzzi, tutta coperta di pelo violetto che diventava bianco sull'addome, emerse in superficie, i suoi occhi scarlatti accesi di furia e fissi sul piccolo Digiprescelto e sul suo partner, che urlarono di paura e incespicarono, andando a sedersi sul pavimento della carrozza. Il nuovo Digimon si sollevò dalla galleria che aveva scavato, trascinandosi su gigantesche zampe anteriori i cui artigli erano stati sostituiti da trivelle più piccole, e ruggì, puntando il suo micidiale strumento di escavazione contro l'indifeso Kevin, che la guardava tremante di paura.

"No! Kevin! Lascia stare il mio amico, palla di pelo gigante!" ringhiò Bearmon, piazzandosi davanti al ragazzino in un debole tentativo di fermare la talpa gigante, che abbassò lo sguardo, quasi oltraggiata per il fatto che un esserino così piccolo osasse sfidarla, verso di lui.

Sulla spiaggia, Felipe si voltò di scatto, colto di sorpresa dal rumore che il Digimon talpa aveva fatto emergendo dal terreno... e il sangue gli si congelò nelle vene quando vide che Kevin e Bearmon erano intrappolati nella carrozza, e che Diatrymon era troppo occupato con Ebidramon per dare loro una mano!

"No! Maledizione, ce n'era un altro!" esclamò, cercando allo stesso tempo di tenere d'occhio la battaglia del suo partner. Il suo primo istinto fu di correre di nuovo verso il vagone e cercare da solo di distrarre la talpa gigante... ma si rese subito conto che così avrebbe abbandonato Diatrymon, e non riusciva a decidersi a chi dei due dare priorità! C'era bisogno di tutti e cinque i bambini prescelti per affrontare Watchmon... ma al tempo stesso non poteva lasciare da solo il suo partner!

"Maledizione... e ora cosa faccio?" mormorò tra sè, lo sguardo che si spostava da Ebidramon, al Digimon talpa, e poi ancora ad Ebidramon. Il tempo stava stringendo, e doveva decidere in fretta...

 

CONTINUA...

 

Nota dell'autore: Okay, e questo capitolo lo concludo con un cliffhanger! Ora ci sono quattro nemici ad affrontare i nostri eroi, e tutti sono molto forti! Riusciranno il piccolo Kevin e il suo amico Bearmon a cavarsela in questa situazione difficile? Ad ogni modo, spero che l'entrata definitiva in scena di Felipe vi sia piaciuta. Mi rendo conto che potrebbe risultare un pò antipatico, ma i personaggi di questo tipo non sono mai stati troppo socievoli, almeno all'inizio! Mi basti citare Ruki, Kouji o Touma di Digimon Savers...

Eh, già, non tutti i Digimon Anti-Virus sono buoni... Lucemon era un Anti-Virus, e credo vi ricordiate che razza di individuo era! E poi, io ODIO gli Snimon! Tra l'Episodio 5 di Digimon Frontier, e il fatto che siano così difficili da sconfiggere in Digimon World 3, ho sviluppato un'antipatia viscerale per quelle bestiacce!

Hmmm... non sono sicuro se la forma Champion ufficiale di Falcomon sia proprio Diatrymon, oppure sia Peckmon, apparso nel manga Digimon Next. Per questa storia, comunque, ho deciso di usare il primo. Questo lo dico nel caso ci sia qualcuno che conosca la linea evolutiva di questo Digimon...

Con questo è tutto, almeno per questo capitolo! Restate sintonizzati, perchè non appena avrò un pò più di tempo inizierò a lavorare sul Capitolo 8 di Invasion! Grazie della vostra cortese attenzione, e a risentirci!

Justice Gundam

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Capitolo 7
*** Grizzmon, artiglio della giustizia ***


Digimon Zero-07

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice: Bentornati a tutti voi, amici e amiche fan di Digimon! Ora che finalmente i miei esami si sono conclusi - e con esito positivo, potrei aggiungere! - ho una bella settimana di tempo per proseguire con la stesura della mia storia! E ho anche il dovere di togliere i miei Digiprescelti originali dalla pessima situazione in cui li ho lasciati alla fine dello scorso capitolo!

Kevin: Non per essere polemico, ma vorrei sottolineare che quello che se la sta vedendo peggio sarei io! Mi hai lasciato là con quel Drimogemon impazzito!

Bearmon: E io non posso neanche evolvere! Che ti è saltato in mente, autore?

Justice: Hey, calma, calma! E' una situazione che potrebbe non durare a lungo, Bearmon... se capisci quello che voglio dire!

Bearmon (sbattendo gli occhi): Huh? Come? Vorresti dire che... in questo capitolo... finalmente...

Justice: Già, ed era ora, oserei dire! Preparatevi, lettori, perchè il nostro piccolo amico darà prova della sua forza! Oh, a proposito, visto che nello scorso capitolo sono entrati definitivamente in scena Felipe e Falcomon...

Sho: Penso io a dare questo annuncio! Guardando Digimon Savers, il nostro amico autore ha notato che l'aspetto di Falcomon in quella serie è un pò diversa da come lo aveva descritto lui... il fatto è che Justice aveva visto un'immagine ufficiale di Falcomon, la cui colorazione era parecchio diversa da quella usata in Savers... e anche la sua linea evolutiva dovrebbe essere diversa, in Savers...

Justice: Esatto! E' proprio questo che volevo dire! Quindi, chiunque abbia in qualche modo visto Savers fino a quel punto (Driger, forse tu sei arrivata fin lì...), ora sa come mai il Falcomon della mia storia ha un aspetto diverso.

Felipe: Molto bene, ora se avete finito di chiacchierare passiamo a rispondere alle recensioni.

Sho: Sempre un concentrato di allegria, eh? -_-

Felipe (ignorandolo): KillKenny, l'autore dovrebbe avere già risposto al tuo commento riguardante il Tarrasque nell'ultimo episodio di 'Invasion', la fanfiction che sta portando avanti in contemporanea a questa. Io e i due giapponesini saremmo precursori di Taichi, Yamato e Sora? Beh, diciamo che, come hai notato tu, ci sono parecchie somiglianze. Dovute più che altro al fatto che in molte serie e fanfiction di Digimon (almeno, quelle contenenti personaggi originali) viene usata questa formula.

Kunemon: Ciao, HikariKanna! Siamo contenti che la tua vacanza sia stata bella, e grazie di essere tornata a recensire la nostra storia! Ti vediamo molto contenta dell'entrata in scena di Felipe... e in effetti, è un Digiprescelto con il quale l'autore conta di fare un buon lavoro! Hmmm... beh, sai, quando ha fatto la sua vacanza-studio in Spagna, l'autore è stato ospitato da una famiglia che non era proprio così estroversa... come dici tu, le eccezioni ci sono sempre! Se l'autore ha intenzione di inserire un triangolo in quel senso? Mah, questo è da vedere...

Bearmon: Beh, Driger, come ha detto l'autore poco fa, in questo capitolo finalmente vedremo la mia prima evoluzione, che penso tu conosca già almeno un pò... Ovviamente, l'autore ha intenzione di approfondire man mano ogni personaggio, e Felipe non farà eccezione, quindi capiremo i motivi che portano a comportarsi così... e il quinto Digiprescelto, o meglio la quinta Digiprescelta, apparirà nel prossimo capitolo! Un pò di pazienza e la vedrai!

SnowAgumon: E infine, qui abbiamo la recensione di TopoMouse: non ti preoccupare, più avanti sarà approfondito anche Felipe... e poi, come dici tu, personaggi del genere, per quanto possano inizialmente sembrare antipatici, spesso si dimostrano interessanti! Con questo, abbiamo finito, credo...

Justice: Esatto! Quindi, passiamo al capitolo! Buona lettura!

Kevin: Forza, Bearmon! Mostriamo di cosa siamo fatti!

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Capitolo 7 - Grizzmon, artiglio della giustizia

Un tremendo rombo, proveniente dalle carrozze abbandonate nelle quali lui e i suoi amici avevano trovato rifugio per la notte, costrinse Sho a voltarsi, appena in tempo per vedere Diatrymon, la forma Champion di Falcomon, attaccare Ebidramon con una potente raffica di onde sonore e mandarlo a terra sulla sabbia del litorale. Ma, appena qualche istante dopo, vide un altro Digimon emergere dal terreno dietro Felipe, chiudendo il Digiprescelto spagnolo e il suo partner tra due fuochi, e dirigersi minaccioso verso uno dei vagoni. E, cosa che allarmò più di tutte il ragazzino con gli occhialoni, il piccolo Kevin non si vedeva da nessuna parte!

"Oh, accidenti!" esclamò Sho, distraendosi dal combattimento che Veedramon e Flymon stavano sostenendo contro Gorillamon e Snimon, e puntando un indice verso la spiaggia. "Felipe e Kevin-chan sono nei guai! Quei Digimon non aspettavano altro che noi ci allontanassimo da loro per attaccarli!"

"Che cosa?" ringhiò Veedramon, gettando a sua volta uno sguardo allarmato alla spiaggia. Così facendo, si distrasse quel tanto che bastò al Gorillamon ipnotizzato per recuperare lo svantaggio con cui era partito e sferrare un potente manrovescio con il suo braccio-cannone, usato come corpo contundente. Veedramon grugnì per il disappunto e il dolore quando la terribile arma lo raggiunse al fianco, scagliandolo via lateralmente e facendolo finire ruzzoloni sul terreno punteggiato di erba rada, ai piedi degli alberi di mele di carne.

"Veedramon! Attento!" esclamò Sho, sospirando di sollievo quando il drago azzurro, dopo essersi rotolato sulla schiena, si rialzò con un rapido colpo di reni e si passò una mano stretta a pugno sul labbro inferiore, togliendosi un filo di saliva. Un istante dopo, Veedramon si era rimesso in guardia e si stava preparando al successivo attacco di Gorillamon, ma il colpo appena preso e la sua preoccupazione per i suoi amici, che non poteva andare ad aiutare prima di aver sconfitto quei due servitori di Watchmon, aveva un pò scosso la sicurezza con cui aveva combattuto fino a quel momento. Gorillamon si accorse del suo tentennamento e cercò di approfittarne: l'enorme scimmia albina, dopo aver alzato ancora una volta il suo braccio-cannone, esplose un altro proiettile energetico contro Veedramon, che per fortuna fu più pronto di riflessi e si gettò di lato prima di essere raggiunto. Il colpo sparato dall'Energy Cannon di Gorillamon si schiantò contro il tronco di un albero, esplodendo su di esso e facendo cadere la pianta con un tremendo fragore di rami schiantati, mentre Veedramon atterrava elegantemente in piedi per poi scattare a testa bassa contro il suo avversario! Lo scimmione, ancora disorientato dal colpo andato a vuoto, non riuscì a veder arrivare in tempo quell'attacco e ricevette una testata in pieno stomaco che gli fece espellere l'aria che aveva nei polmoni con un grugnito di dolore, e lo costrinse ad indietreggiare di qualche passo. Tuttavia, si rimise rapidamente in posizione e ruggì fragorosamente, aprendo le braccia ed ergendosi in tutta la sua statura in un tentativo di intimorire il suo avversario. Sho e Veedramon, schierati davanti al gigantesco Gorillamon con il Digivice saldamente nelle mani del piccolo giapponese, sentirono il sudore iniziare ad imperlare le loro fronti allorchè ai ruggiti del loro avversario si aggiungevano quelli, più distanti ma altrettanto minacciosi, dei due Digimon con i quali Felipe e Kevin stavano avendo a che fare.

"Così non può andare avanti..." mormorò Sho. "Veedramon, cerca di finire questo combattimento il prima possibile! Felipe e Kevin-chan potrebbero avere bisogno del nostro aiuto!"

"Vedrò cosa posso fare, Sho..." rispose Veedramon, con tono piuttosto ansioso, mentre osservava il Gorillamon che avanzava battendosi un pugno sul torace muscoloso. "Ma temo che questo duello non sarà breve... questo bestione è parecchio testardo..."

Nel frattempo, il duello aereo tra Flymon e Snimon si era trasformato in una sorta di gara di agilità: i due insetti giganti ronzavano furiosamente uno attorno all'altro, sferrando stoccate e attacchi 'mordi-e-fuggi' con il pungiglione e gli artigli, nel tentativo di costringere il rivale a scoprirsi. Ma fino a quel momento, entrambi i contendenti si erano rivelati troppo abili per permettere al loro avversario di ingannarli così, e il clangore delle loro micidiali armi naturali che cozzavano l'una sull'altra scandiva il ritmo della battaglia, sempre più freneticamente.

Tuttavia, il perfido Snimon si era accorto che i colpi di Flymon cominciavano a perdere vigore e convinzione: la vespa gigante, così come Veedramon, non riusciva a concentrarsi sul combattimento, e anche lei e Yurika erano state distratte dall'inattesa apparizione di Ebidramon e dell'altro Digimon sulla spiaggia. Flymon si stava facendo prendere dalla fretta di concludere la battaglia, e le sue prestazioni ne stavano risentendo... laddove la mantide religiosa non sembrava avere lo stesso problema!

Yurika, nel tentativo di aiutare la sua partner, le gridò qualche consiglio da terra, alzando la voce il più possibile per farsi sentire oltre il frastuono della battaglia. "Flymon! Non farti prendere la mano, e concentrati! Quella bestiaccia non aspetta altro che tu abbassi la guardia! Rimani in difesa!"

"Farò del mmmio mmmeglio, Yurika!" ronzò Flymon, scartando un fendente da parte degli artigli ricurvi della mantide religiosa gigante. "Però temo che il qui presennnte Snnnimonnn nnnonnn sia mmmolto disposto a lasciarmmmelo fare!"

In effetti, gli attacchi di Snimon sembravano essere improvvisamente diventati più rapidi e più violenti, e la vespa gigante trovava sempre più difficile mantenere alta la guardia: presto o tardi, le forze le sarebbero venute meno, e sarebbe rimasta esposta all'attacco del suo avversario! Decisa a non lasciarle l'opportunità di approfittare della sua debolezza, Flymon evitò un altro fendente della mantide e, cercando di sfruttare appieno il suo istante di sbilanciamento, si scagliò a testa bassa contro di essa, puntando al torace nel tentativo di sferrarle un colpo devastante!

Ma aveva sottovalutato la prontezza di riflessi di Snimon: con un rapido movimento delle braccia, la mantide religiosa incrociò davanti a sè le sue terribili lame ricurve, e Flymon finì per sbattere con la testa su di essa, facendo risuonare una specie di gong che strappò a Yurika una smorfia di dolore per simpatia. Snimon venne scagliato indietro di qualche centimetro, ma riuscì a rimettersi in guardia quasi subito, mentre Flymon rimase sospeso in aria con le antenne spiegazzate e gli occhi compositi trasformati in spirali per la violenza del colpo.

"Flymon!" esclamò Yurika.

"Hah! Cosa c'è, siamo un pò fuori forma?" ringhiò Snimon, con una risataccia soffocata. "Allora permettimi di darti una bella svegliata! Twin Sickles!!"

La mantide religiosa scattò in avanti, tenendo le falci incrociate davanti a sè, e una volta raggiunto Flymon sferrò un potente colpo con entrambe le braccia, centrando in pieno l'indifeso Digimon insetto e mandandolo a schiantarsi a terra con un ronzio di disappunto. Rapidamente, Yurika raggiunse il suo partner disteso a terra per aiutarlo a rialzarsi.

"Flymon! Tutto bene?" chiese la ragazzina dai capelli blu, in ansia per il suo Digimon. Con suo grande sollievo, Flymon si riprese in pochi secondi, alzandosi in piedi sull'ultimo paio di zampe e annuendo alla domanda di Yurika.

"Sì, Yurika, nnnonnn è nnnulla di serio!" rispose Flymon spiegando nuovamente le sue grandi ali purpuree. "Però nnnonnn mi aspettavo che reagisse connn tale rapidità... questo Snnnimonnn è ben allenato!"

La mantide religiosa gigante sghignazzò, soddisfatta della lode che, pur a malincuore, il suo avversario le aveva fatto. "Heh, questo non dovrebbe sorprenderti! Non c'è posto per i deboli nell'esercito del supremo Watchmon... solo i Digimon più forti e spietati che popolino DigiWorld possono avere l'onore di servirlo!"

"Onore? Tu osi pronunciare quella parola?" gli rispose rabbiosamente Sho, distraendosi per un attimo dalla battaglia con Gorillamon. "Non vedo che 'onore' ci sia nel leccare i piedi ad un essere tirannico come Watchmon! Direi piuttosto che tu lo servi perchè ti fa comodo!"

"Nnnoi invvvece ci rifiutiamo di piegarci ai suoi deliri di onnnnipotenza!" proseguì Flymon, prendendo di nuovo il volo e piazzandosi di fronte a Snimon con la guardia alzata. "Innn questo se nnnonnn innn altro, siamo meglio di te, che preferisci risparmmmiarti la fatica di commmbattere per vvvivvvere come un parassita sotto la sua... 'ala protettrice'!"

"Hah!" sbottò Snimon, alzando di nuovo le sue falci gemelle. "Continuate pure con le vostre chiacchiere, finchè potete! Tra non molto, vi farò tacere per sempre e consegnerò le vostre teste al grande Watchmon, che mi ricompenserà come merito!"

"Hmph! Questo è quello che credi tu! Flymon, non farti intimorire! Dagliele sode a quel disgustoso scarafaggio volante!" esclamò Yurika, che sopportava sempre meno il modo di fare della mantide religiosa. Flymon si voltò per una frazione di secondo verso la sua partner e annuì. "Stai trannnquilla, Yurika! Nnnonnn gli permetterò di cogliermi di nnnuovo immmpreparato!"

"Anche se devo ammettere che non sarà facile..." aggiunse tra sè la vespa gigante, osservando preoccupata lo Snimon che si avvicinava minaccioso, le lunghe braccia-falci che scintillavano crudelmente alla fioca luce del sole al tramonto. "Questo verme è agile, e sa come contrattaccarmi... devo pensare ad una strategia, o non riuscirò a sconfiggerlo tanto facilmente..."

Veedramon e Flymon si rimisero in guardia e si prepararono, sotto gli occhi intenti dei loro partner umani, a sostenere un altro assalto di Gorillamon e Snimon, nel tentativo di concludere la battaglia il prima possibile e andare a dare una mano ai loro compgni, in quel momento impegnati con altri due Digimon sul litorale, ad alcune decine di metri di distanza...

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Kevin indietreggiò terrorizzato davanti all'enorme Digimon, ancora grondante di sabbia, che era improvvisamente sbucato dal terreno e si era parato davanti a lui e a Bearmon: una talpa grande come un rinoceronte, dai grandi occhi rossastri (come se volesse smentire il luogo comune secondo lui tali mammiferi sarebbero ciechi...) luccicanti di rabbia, e completamente coperta da una corta pelliccetta, bianca sul muso, sulle zampe e sulla pancia, e di un peculiare colore lilla sul dorso. Le sue zampe erano corte ma robuste, perfettamente adattate alla vita sotterranea, e ognuna di esse era dotata di quelli che ad una prima occhiata distratta potevano sembrare artigli... ma erano in realtà trivelle affilatissime! Un'altra trivella, ancora più grande e minacciosa, si trovava sulla punta del muso, e stava girando vorticosamente, proiettando pezzi di terra e granelli di sabbia in tutte le direzioni. Sotto questa mortale arma, il Digimon aveva delle corte vibrisse dalla forma zigzagante, tre per ogni lato del muso, e la sua coda consisteva di niente più che un piccolo ciuffo di pelo violetto posto alla base della spina dorsale. Con una facilità spventosa, il Digimon talpa vibrò un fendente con il suo naso-trivella, colpendo il robusto acciaio che ricopriva la carrozza nella quale Kevin e Bearmon si erano rifugiati e tagliandolo come un coltello rovente taglia il burro! Kevin, sempre più atterrito da una tale dimostrazione di forza, si portò le mani alle orecchie per resistere al terrificante rumore: in pochi secondi, l'aggressore aveva aperto nella fiancata un varco abbastanza grande da consentirgli l'ingresso, e potè mettere una delle sue pesanti zampe sul pavimento del vagone, facendolo tremare sotto la sua massa!

"Aiuto!" strillò Kevin in preda al panico, ritirandosi fino a ritrovarsi con le spalle al muro. Per quanto coraggioso e volitivo, era pur sempre un bambino di soli nove anni... il terribile suono della trivella dell'aggressore che riprendeva a girare lo disanimò completamente, e il ragazzino di colore strillò di nuovo, chiudendo stretti gli occhi e mettendosi le mani sulle orecchie. Oltre che la paura, provava anche una grande vergogna di sè stesso: a parole aveva detto che era pronto a fare la sua parte, e aveva detto di essere anche ansioso di farlo... ma al momento della verità, quando si era ritrovato da solo e senza difese davanti al pericolo, si era lasciato prendere dalla paura, ed ora eccolo lì, a tremare come una foglia! La realtà dei fatti l'aveva colto impreparato.

"M-mamma... se solo... tu mi potessi dire cosa devo fare... io... sono solo un bambino... non posso fare niente contro questi mostri... non sono forte come Sho, Yurika e Felipe... voglio tornare a casa! Non riuscirò mai ad essere un Digiprescelto come si deve!"

Bearmon si piazzò coraggiosamente tra il suo partner e la talpa gigante, mettendosi in guardia. "Kevin! Non mostrare paura! Anche se Sho, Yurika e Felipe non possono venire ad aiutarci, questo non significa che noi non possiamo dire la nostra contro questo bestione! Forza, Kevin, fatti coraggio! Combatterò io per te!" esclamò l'orsacchiotto, avvicinandosi guardingo alla talpa gigante e cercando di distrarla mantenendosi al contempo fuori dalla portata della sua micidiale trivella.

Kevin aprì timidamente gli occhi, e rimase stupito nel vedere il suo Digimon pronto alla lotta nonostante l'evidente differenza di forza tra lui e l'aggressore. "B-Bearmon?" mormorò, togliendosi le mani dalle orecchie.

L'orsacchiotto annuì con un gesto deciso della testa e sorrise, mostrando uno dei suoi canini. "Abbi fiducia in me, Kevin! Io sono il tuo Digimon, ed è mio dovere proteggerti!"

"M-ma... tu... tu non sei ancora in grado di evolvere!" cercò di obiettare il ragazzino di colore. "Se... se proverai ad affrontarlo, questo mostro..."

"E' un Drimogemon!" specificò Bearmon, indietreggiando di un passo quando la talpa gigante tentò una finta con la sua perforatrice. "E non pensare che io sia indifeso davanti a lui! Ne ho pure affrontati, di Digimon grossi come lui..."

"Anche se, almeno finora, nessuno di essi era sotto il controllo di Watchmon..." aggiunse tra sè. "E non posso neanche contare sull'appoggio di SnowAgumon e degli altri... beh, non importa, me la sono cavata in situazioni peggiori! Forza, Bearmon, resta concentrato... e datti da fare! Stai combattendo anche per Kevin!"

"Bearmon..." mormorò Kevin meravigliato, mentre l'orsacchiotto si faceva avanti e, approfittando di un momento di distrazione di Drimogemon, gli appioppava un pugno sulla guancia! Con un grugnito di fastidio, la talpa gigante indietreggiò di qualche centimetro e tentò di colpire Bearmon con una zampata, ma l'agile Digimon Rookie si era già ritirato fuori dalla sua portata, e il colpo non ebbe altro effetto che minacciare di far volare via il suo berrettino da baseball con lo spostamento d'aria.

"Tutto qui quello che sai fare? Andiamo, Drimogemon, puoi fare di più di così!" lo stuzzicò Bearmon, sferrando qualche pugno a vuoto per far stare il suo avversario sulla difensiva...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Drimogemon

Tipo: Mammifero

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Drill Spin, Crusher Bone

Digimon mammifero simile ad una talpa, dotato di una potente trivella che usa sia per scavare che come arma difensiva. A dispetto dell'animale da cui deriva, ha una buona vista, ma le sue percezioni sensoriali si basano soprattutto sull'olfatto e sulla ricezione delle vibrazioni del terreno.

 

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All'esterno, in prossimità della battigia, Felipe aveva osservato con orrore la talpa gigante aprirsi un varco nel vagone dove Kevin si era rifugiato e intrufolarsi in esso per inseguire il piccolo Digiprescelto americano. Diatrymon era ancora impegnato a tenere a bada Ebidramon, e i due potenti Digimon di livello Champion continuavano a scambiarsi raffiche di attacchi, tra chele affilate che fendevano l'aria e aprivano larghi solchi nella sabbia e colpi di becco che rimbalzavano sulla dura corazza del drago-gambero. La situazione tra i due sembrava di stallo, e nessuno dei Digimon pareva riuscire a superare la guardia dell'avversario.

"Accidenti, che cosa devo fare?" si chiese il Digiprescelto spagnolo. "Se non intervengo, quel sacco di lardo impellicciato potrebbe fare del male a quel bambino... ma non posso certo abbandonare Diatrymon e lasciarlo a combattere da solo..."

"Sì che puoi farlo!" gli giunse improvvisa la voce stridente di Diatrymon, facendolo sobbalzare. L'uccello preistorico era riuscito, dopo aver evitato un doppio colpo di tenaglia da parte di Ebidramon, ad allontanarsi dall'avversario quel tanto che bastava per parlare al suo partner umano senza esporsi a rischi eccessivi.

"Felipe, in questo momento è quel bambino ad avere più bisogno di te!" strillò Diatrymon. "Il suo Digimon non può ancora evolvere! Non ti preoccupare per me, io me la saprò cavare contro questo gamberetto troppo cresciuto!"

"Diatrymon! Ne sei sicuro?" chiese il biondino, la voce segnata da un accenno di incredulità. Il suo amico gli stava chiedendo di lasciarlo combattere da solo, e di andare ad aiutare un ragazzino che a malapena conosceva? Con che diritto Felipe si sarebbe potuto definire il partner di Falcomon, se avesse fatto una cosa del genere?

Diatrymon strinse i denti quando Ebidramon estrasse le sue pesanti chele dalla sabbia del litorale e le agitò furiosamente contro di lui, tagliando una piuma sulla punta dell'ala destra e minacciando di farlo cadere. "Non è il momento di discutere, Felipe! In qualche modo me la caverò, fidati di me! Dopotutto, noi due siamo amici, non ne sei convinto anche tu?"

"Su questo non si discute!" rispose lo spagnolo. "Ma è proprio per questo che non me la sento di lasciarti solo!"

"Invece, proprio perchè siamo amici, è a maggior ragione che devi farlo!" gli rispose l'uccello preistorico, cercando di tenere a bada Ebidramon con qualche colpo di becco, prontamente parato dalle chele del mostro acquatico. "Essere amico di qualcuno, tra le altre cose, significa avere fiducia nelle sue capacità e nelle sue abilità, non sei d'accordo anche tu? E io ho fiducia nelle tue... quindi perchè non dovrebbe valere anche il contrario?"

"Diatrymon..." mormorò Felipe. Le parole del Digimon avevano fatto scattare qualcosa nella sua mente, qualcosa che lo convinse a dargli retta. Un breve sorriso apparve sul suo volto, e il ragazzo spagnolo alzò un pollice in direzione del grande uccello preistorico. "E va bene, allora! Visto che la metti sul piano della fiducia... io mi fido delle tue capacità! Sistema quel gamberetto troppo cresciuto!"

Diatrymon strizzò un occhio in segno di intesa e si allontanò di qualche passo da Ebidramon, che dopo essere riuscito ad estrarre le proprie chele dal terreno, si stava lanciando di nuovo all'attacco. "Così mi piaci, Felipe! E per quanto riguarda te, bestiaccia, ho un messaggio da consegnare al tuo padrone! Sonic Destroyer!"

Con queste parole, Diatrymon aprì di nuovo le ali e le sbattè freneticamente, creando delle onde d'urto sonore che volarono verso il drago-gambero e lo colpirono in piena faccia e sulle chele. Ebidramon fu costretto a ritirarsi ruggendo infuriato, ma ancora una volta la sua robusta corazza aveva attutito l'impatto, e il Digimon corazzato si rimise rapidamente in piedi e sollevò di nuovo le chele, questa volta illuminate di una strana luce bianca. Diatrymon corrugò la fronte, riconoscendo subito il preludio dell'attacco speciale di Ebidramon, il Twin Neptune...

Poi, il gambero gigante attaccò, con una velocità che sarebbe stato difficile aspettarsi da una creatura dall'aspetto così goffo: Ebidramon fece un balzo in avanti, coprendo in un istante la distanza che lo separava da Diatrymon, e sferrò un poderoso colpo con la chela sinistra, sperando di intrappolare l'avversario nella sua morsa letale. Con uno stridio di disappunto, l'uccello preistorico si scansò, e la terribile pinza fendette l'aria a pochi centimetri dal suo collo... ma prima che Diatrymon potesse tirare un sospiro di sollievo, venne raggiunto tra un tremendo manrovescio sferrato dall'altra chela di Ebidramon! Diatrymon lanciò un acuto stridio e perse la presa sul terreno sabbioso, finendo a terra con un tonfo soffocato. Vedendo la sua preda in difficoltà, il drago-gambero si leccò le labbra e tentò di incalzarla, gettandosi su di essa a chele sollevate nel tentativo di finirla. Ma aveva fatto i conti senza la combattività del partner di Felipe: schivando la prima chela con un rapido movimento del corpo, Diatrymon sferrò un calcio al terreno con una delle sue potenti zampe armate di lame, sollevando una grossa quantità di sabbia che colpì in piena faccia Ebidramon! Questa volta, la sua armatura naturale non gli poteva essere di nessun aiuto, ed Ebidramon incespicò con un ruggito di dolore allorchè i granelli di sabbia gli penetrarono negli occhi, causandogli un bruciore terrificante. Con le chele, il Digimon acquatico iniziò a sfregarsi disperatamente gli occhi, nel tentativo di liberarseli dalla sabbia, e Diatrymon ebbe tutto il tempo di rialzarsi e rimettersi in posizione. Con la coda dell'occhio, vide Felipe che correva verso Drimogemon e il vagone della metropolitana nel quale Kevin e Bearmon erano intrappolati, voltandosi soltanto un attimo per vedere come se la cavava il suo Digimon.

"Ottimo... ora spero solo di riuscire a liberarmi di questo seccatore!" mormorò tra sè, tenendo lo sguardo fisso sul furioso Ebidramon che agitava le pinze alla cieca nel disperato tentativo di colpire il suo avversario...

Voltatosi una volta sola per tenere d'occhio il combattimento, e rassicurato dal fatto che Diatrymon sembrava riuscire a tenere testa ad Ebidramon, Felipe riprese a correre sulla sabbia e verso il gigantesco Drimogemon, il cui corpo era ormai inguaiato quasi per metà nel vagone squarciato. Nella sua mente risuonavano ancora le parole del suo Digimon, e il suo discorso sulla fiducia... qualcosa che il biondo spagnolo aveva ricevuto da pochi, nel pur breve corso della sua vita...

"Anche se sono ormai due giorni che io e Falcomon viaggiamo per il Mondo Digitale..." disse tra sè. "...non posso dire di averlo considerato, almeno inizialmente, molto più che un alleato che mi aiutasse a cavarsela in questo mondo ostile... e sinceramente credevo che anche lui la pensasse allo stesso modo, e io gli servissi soltanto per farlo diventare più forte e permettergli di sconfiggere Watchmon... beh, mi sbagliavo di grosso... a quanto pare, lui mi considera davvero suo amico... e allora, vedrò di non deluderlo! Kevin, Bearmon, resistete! Sto arrivando a darvi una mano!"

Chinandosi per raccogliere da terra un grosso sasso, da usare come arma improvvisata contro Drimogemon, Felipe riprese la sua corsa, iniziando a pensare ad un modo di distrarre il Digimon talpa e dare ai suoi nuovi compagni di viaggio il tempo di mettersi al riparo...

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Drimogemon ruggì in preda alla rabbia quando l'ennesimo fendente, sferrato con la sua enorme trivella, passò sopra la testa di Bearmon, aprendo uno squarcio nel suo berrettino ma senza infliggere alcun danno al Digimon orsacchiotto. I muri del vagone erano stati riempiti di ammaccature dalla micidiale arma della talpa gigante, ma il partner di Kevin era ancora vispo e pimpante, e non era stato raggiunto nemmeno da un colpo, mentre Drimogemon aveva preso qualche pugno. Bearmon sogghignò con malcelato orgoglio, fiero dell'abilità che aveva dimostrato nel tenere testa al Digimon di livello più alto... ma il suo sorriso si trasformò in una smorfia quando vide la perforatrice in acciaio sfrecciare verso di lui, ad una velocità sempre più elevata. Con un grugnito, Bearmon balzò all'indietro, facendo in modo che la punta rotante colpisse il pavimento del vagone e lo squarciasse con un terrificante stridio di metallo lacerato. Era chiaro che Drimogemon stava perdendo la calma, e stava accelerando il ritmo dei suoi attacchi, preso dalla frenesia di liberarsi di quel fastidioso avversario. Kevin, ancora accoccolato in un angolo del vagone, guardava con gli occhi spalancati e il battito cardiaco accelerato quell'impressionante battaglia tra Davide e Golia: certo Drimogemon era molto più grosso, ma lo spazio angusto nel quale era costretto a combattere e il peso della sua arma rendevano goffi i suoi movimenti. Bearmon, dal canto suo, era più agile, e riusciva facilmente a schivare i colpi e mettere a segno qualche pugno... ma Kevin sapeva che il suo Digimon non sarebbe riuscito a reggere per sempre: presto o tardi la stanchezza si sarebbe fatta sentire, e l'orsacchiotto sarebbe stato in balia della talpa gigante!

Kevin strinse i denti quando un altro affondo della perforatrice di Drimogemon mancò di pochissimo il torace di Bearmon e lo costrinse ad indietreggiare ancora di più. Ormai soltanto pochi metri separavano la talpa gigante dal Digiprescelto di colore, e ad ogni passo questa si avvicinava sempre di più... per riflesso, le dita del ragazzino si strinsero sul suo Digivice, e le sue labbra si mossero lentamente, scandando le parole di un aspro rimprovero.

"Kevin..." si disse, con una freddezza che sorprese lui stesso. "Che diavolo stai facendo? C'è il tuo Digimon, lì davanti a te che sta lottando per salvare te e sè stesso... sta rischiando la vita contro un mostro venti volte più grande di lui per proteggerti... e tu ti permetti di avere paura? Di nasconderti in un angolo e di metterti a tremare come un moccioso?" Fece un attimo di pausa, quasi volesse permettere alle proprie stesse parole di fossilizzarsi nella sua mente. Poi, proseguì, sentendo che la gelida morsa della paura che aveva attanagliato il suo cuore si stava allentando, lasciando posto ad un sentimento di audacia che bruciava nel suo petto come una fiamma. Si alzò in piei, Digivice alla mano, e iniziò a camminare con decisione e rabbia verso Drimogemon, senza quasi badare alle schegge di metallo rovente che la sua trivella faceva saltare da ogni parte.

"No, mai e poi mai! Ora vai lì, e mostri al tuo Bearmon che anche tu, a modo tuo, puoi combattere al suo fianco! Ora, se solo avessi un modo di distrarre quella palla di pelo gigante..." proseguì, guardandosi attorno alla ricerca di qualcosa con cui poter attaccare. Per caso, il suo sguardo si posò su una sezione di corrimano in acciaio che l'attacco precedente di Drimogemon aveva fatto cadere. Si chinò su di esso e lo afferrò rapidamente, reprimendo il brivido di freddo, causato dalla consapevolezza di aver imbracciato un'arma, che il fatto di toccare il gelido metallo gli fece provare.

"Ci sono anch'io, Bearmon!" mormorò tra sè, rialzandosi per andare ad aiutare il suo partner...

La trivella di Drimogemon saettò ancora una volta, a pochi centimetri dalla schiena di Bearmon, e lo spostamento d'aria da essa provocato fu più che sufficiente a far perdere l'equilibrio all'orsachiotto, mandandolo faccia a terra con un breve grugnito. Vedendo il suo avversario che già tirava di nuovo indietro la sua micidiale punta rotante per colpire di nuovo, Bearmon cercò di scattare in piedi, ma la stanchezza aveva rallentato i suoi riflessi, e con terrore si rese conto che non avrebbe mai potuto spostarsi in tempo! Drimogemon ringhiò di nuovo, questa volta di trionfo, mentre abbassava la sua arma sul piccolo Digimon, che si coprì gli occhi e pregò almeno di essere cancellato in un istante...

"Non... non ce l'ho fatta... mi dispiace, Kevin..."

Ma la fredda punta portatrice di morte non calò mai: proprio quando Drimogemon stava per colpire, l'orsacchiotto sentì il clangore del metallo che sbatteva contro il metallo, e il ruggito infuriato della talpa gigante subito seguito da un altro suono metallico. Sorpreso, Bearmon riaprì di scatto gli occhi giusto in tempo per vedere un piccolo pezzo di acciaio cilindrico, che riconobbe immediatamente come un pezzo degli appigli metallici per passeggeri, rimbalzare sul naso-trivella del Digimon scavatore e andare a cozzare contro il soffitto per poi ricadergli in testa. Stordito, Drimogemon fu costretto ad arretrare, e Bearmon ne approfittò per rimettersi in piedi e darsi un'occhiata dietro...

"Kevin!" esclamò l'orsacchiotto, vedendo il ragazzino di colore in piedi a pochi metri da lui, il braccio sinistro ancora bloccato nella posizione di lancio come quello di un asso del baseball. "Sei... sei venuto a darmi una mano!"

Il piccolo Digiprescelto si passò una mano sulla fronte sudata e si rimise a posto il berrettino, emettendo un sospiro di sollievo. "Uff... per un pelo! Certo che sono venuto a darti una mano, Bearmon! Cosa credi, sei il mio partner, ed era ora che anch'io facessi la mia parte!" Con un rapido gesto del braccio, Kevin alzò il suo Digivice, il cui schermo pulsava già di una luminescenza bianca che il Digiprescelto americano, fino a quel momento, aveva visto solo sui Digivice degli altri. Un sorriso graziò il suo visetto innocente, mentre puntava il congegno elettronico verso Bearmon. "Ed ora, Bearmon, è il momento di dimostrare quanto valiamo! Forza, amico mio, dai una lezione a questo sacco di lardo impellicciato!"

Dapprima sorpreso, Bearmon ricambiò il sorriso quando sentì una inebriante, e allo stesso tempo rassicurante, sensazione di potere attraversare il suo piccolo corpo. Il Digivice di Kevin iniziò a trasferirgli energia, facendolo sentire sempre più forte e sicuro.

"Kevin... grazie, piccolo amico mio!" mormorò con gratitudine l'orsacchiotto, riprendendo ad avanzare verso Drimogemon, che si era appena riavuto dalla sorpresa dell'attacco di Kevin. "Ora, saprò come ripagare il tuo coraggio..."

La luce proveniente dal Digivice di Kevin esplose in un abbagliante flash, che avvolse completamente Bearmon e irritò gli occhi scarlatti e furenti di Drimogemon, che incespicò goffamente e fu costretto ad estrarre la testa dal vagone, ringhiando ferocemente. Bearmon si sentì percorso da una scarica di energia che pervase ogni centimetro del suo corpo, accumulandosi in misura sempre maggiore... finchè non esplose, permettendo al simpatico Digimon di evolvere!

"Bearmon shinka..."

L'orsacchiotto scomparve in una colonna di luce, venendo riconfigurato come un gigantesco e muscoloso orso grizzly dalla folta pelliccia tinta di vivaci tonalità violette sul dorso, sulle zampe, sui fianchi e sulla parte superiore della testa, mentre il mantello sul ventre, la punta del muso, e su una zona circolare attorno al collo era bianco come la neve. La testa, ornata da un piccolo marchio a forma di falce di luna un pò sopra i suoi splendidi occhi ambrati, era un pò allungata, e assomigliava più a quella di un lupo che non a quella di un orso, con le sue orecchie appuntite e il naso che si muoveva quasi di sua volontà, fiutando l'aria attorno a sè. Il resto del corpo era più tarchiato e robusto, come ci si sarebbe potuti aspettare dal famoso plantigrado americano, e nonostante i muscoli fossero nascosti dal mantello lilla, li si riusciva comunque a vedere chiaramente, e davano un'idea più che adeguata della potenza fisica del nuovo Digimon. Le zampe anteriori, tuttavia, erano lunghe per un orso, ed erano ornate da un paio di gomitiere rosse, ulteriormente rafforzate da tre borchie di ferro circolari, e da un paio di guanti da combattimento rossi, con tre spuntoni acuminati sulle nocche, le cui dita erano dotate di corti artigli di metallo; le zampe posteriori invece erano corte e muscolose, adatte a mantenere l'andatura bipede dell'orso combattente. Con un sogghigno, la nuova creatura scivolò in una pratica posizione di guardia, come se fosse stato addestrato alle arti marziali, e gettò indietro la testa, esclamando il proprio nome con un ruggito potente!

"...GRIZZMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Grizzmon

Tipo: Mammifero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Maul Attack, Crescent Dawn

Robusto Digimon combattente dall'aspetto di orso, versato in arti marziali e lotta corpo a corpo. Vanta una forza fisica enorme per un semplice Champion, quasi pari a quella di un Ultimate medio... ma nonostante ciò è un Digimon pacifico e dal carattere passivo, a meno che non venga provocato!

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Felipe frenò di botto, allentando la presa sulla sua pietra, e si coprì gli occhi con una mano, abbagliato dalla luce bianca che aveva improvvisamente illuminato le finestre del vagone e tutta l'area circostante. Per un attimo, gli occhi irritati dall'improvviso bagliore, non riuscì a vedere nulla: poi, un tonfo sordo raggiunse le sue orecchie, e vide la massa imponente di Drimogemon che veniva scagliata fuori dalla carrozza semidistrutta con un ringhio di dolore. La talpa gigante atterrò pesantemente alcuni metri più in là, con un grosso livido sulla guancia destra, e subito iniziò a lottare per rimettersi in piedi, mentre il mittente del colpo usciva lentamente e con eleganza dai rottami del vagone: Felipe sussultò per la sorpresa quando si rese conti che questo qualcuno era Grizzmon, ancora con il pugno chiuso sollevato fieramente davanti al proprio muso, e affiancato da Kevin che teneva saldamente in mano il Digivice pulsante di luce.

"Kevin?" chiese Felipe, sbattendo gli occhi. "Questa non me l'aspettavo... Sei... sei riuscito..."

"A far Digievolvere il mio Bearmon?" concluse la domanda per lui il ragazzino di colore. "Ebbene sì, ce l'ho fatta anch'io! Ho avuto un pò di paura, all'inizio, quando mi sono reso conto di dovermela cavare da solo... ma poi mi sono ricordato che non ero solo, vero, Grizzmon?" Alla domanda retorica di Kevin seguì un occhiolino e un segno dell'ok da parte del muscoloso grizzly, ai quali il piccolo Digiprescelto rispose con un lieve sorriso.

"E poi... ci fa piacere vedere che, nonostante tutti i tuoi discorsi di prima, sei venuto a darci una mano quando ci hai visto in difficoltà!" disse Grizzmon, con una voce rude ma bonaria che contrastava spiccatamente con quella dolce della sua forma Rookie. "Allora forse era vero quello che diceva Falcomon, e che tu non sei poi così antipatico!"

Il ragazzo biondo alzò gli occhi al cielo, leggermente infastidito. "Sono venuto ad aiutarvi... per il semplice fatto che ci sarà bisogno di tutti quanti se vorremo sconfiggere Watchmon e tornare sulla Terra! Il mio era semplicemente spirito utilitaristico, e non vuol dire che abbia interesse a diventare tuo amico!" esclamò frettolosamente, come se avesse voluto nascondere qualcosa al suo interlocutore. Poi, si voltò verso Drimogemon, che si stava riprendendo dal colpo preso e si stava lentamente sollevando dal terreno sabbioso, ringhiando come un cane in procinto di attaccare. "E comunque, questi discorsi li rimandiamo a dopo! Il vostro avversario, non l'avete ancora messo fuori combattimento!"

"A questo si può rimediare subito!" grugnì Grizzmon, scendendo con un balzo dal vagone squarciato e schiacciando alcuni pezzi di metallo sotto le sue grandi zampe posteriori mentre si rimetteva in guardia. Drimogemon, ormai di nuovo in attività, scosse la testa per mandare via il fischio che gli riecheggiava nel cervello, poi puntò nuovamente contro Grizzmon e caricò come un toro infuriato, rimettendo in funzione la trivella sul muso con un acuto stridio metallico. Kevin e Felipe si ritirarono a distanza di sicurezza, senza staccare mai gli occhi dalla battaglia, mentre Bearmon si abbassava leggermente e apriva le zampe, per nulla intimorito dalla micidiale arma rotante che si avvicinava a velocità pazzesca. Sembrava anzi prepararsi a riceverla...

"Attento, Grizzmon! Schivalo!" esclamò Kevin, preoccupato.

Dal punto di vista dei due Digiprescelti, il tempo sembrò rallentare paurosamente: la distanza tra Grizzmon e Drimogemon si riduceva sempre più ad ogni frazione di secondo, e il possente grizzly sembrava essere destinato ad essere trafitto dalla sua perforatrice. Sia Kevin che Felipe sentirono il sudore scorrere lungo le loro fronti per la tensione, e quasi non sentirono, concentrati com'erano sulla battaglia, le vibrazioni che scuotevano il terreno sotto i loro piedi. Ormai Drimogemon era così vicino che sembrava che i due Digimon si fossero già scontrati... ancora un poco...

Improvvisamente, le zampe guantate di Grizzmon scattarono in avanti, ad una velocità tale che Drimogemon non riuscì a vederle, e i suoi artigli si chiusero sulla trivella, appena sotto la punta, quando questa era ormai a pochi centimetri dal suo cuore, e i due Digiprescelti si preparavano già a coprirsi gli occhi! Dimostrando una precisione incredibile oltre che una forza sovrumana, Grizzmon era riuscito a bloccare il marchingegno afferrandolo proprio in un punto tale da impedirgli di girare e allo stesso tempo evitare di ferirsi le mani! Incredulo, Drimogemon rimase imbambolato a guardare la sua micidiale arma che si bloccava, cigolando ancora un pò; poi iniziò a tirare verso di sè nel tentativo di divincolarsi dalla presa d'acciaio del Digimon orso, ma quest'ultimo, le zampe posteriori ben piantate per terra, continuò a fare forza e a tenere bloccato il suo avversario.

"Grizzmon!" esclamò Kevin. "Accidenti, mi hai fatto prendere un colpo!"

Felipe si asciugò un rivoletto di sudore dalla tempia, grugnendo infastidito. "Accidenti a lui... e io che ho persino avuto paura per un attimo!"

Lo stallo da Drimogemon e Grizzmon durò ancora qualche secondo, tra sguardi di fuoco che saettavano da un Digimon all'altro e il sinistro suono cigolante della trivella bloccata. La talpa gigante, tentando in qualche modo di liberarsi, stava provando a concentrare tutta la propria forza nella trivella, ma Grizzmon rispondeva serrando ancora di più le mani sul congegno meccanico e opponendosi ala spinta dell'avversario. Finalmente, Grizzmon si decise a porre fine alla lotta e, facendo appello a tutte le sue forze, iniziò a sollevare le braccia, sempre tenendo la perforatrice stretta tra le mani: Kevin e Felipe non riuscirono a trattenere un'esclamazione di incredulità quando la talpa gigante perse la presa sul terreno e venne sollevata brutalmente in aria per la punta del muso! Con una grazia e una potenza che avrebbero fatto invidia ad un atleta olimpionico, Grizzmon iniziò a roteare su sè stesso tenendo Drimogemon alzato... completando una rotazione... due... tre... alla fine del quarto giro, accumulato un momento a suo parere sufficiente, Grizzmon mollò la presa, e la talpa gigante spiccò il volo con un lungo urlo di rabbia e paura contemporaneamente, solcando per qualche secondo, come retto da qualche magia, il cielo notturno già punteggiato di stelle...

Poi, Drimogemon ricadde pesantemente al suolo a pancia in su, causando una breve scossa tellurica e sollevando una enorme nuvola di polvere e sabbia! Ma Grizzmon era deciso a non lasciargli il tempo di recuperare: mentre i due Digiprescelti rimanevano a bocca spalancata davanti alla sua dimostrazione di forza fisica, il Digimon orso spiccò un balzo altissimo e si diresse verso Drimogemon, disteso supino sulla spiaggia con le zampe che si agitavano per l'ira e la foga di rimettersi in piedi. Grizzmon lanciò un potente ruggito di battaglia mentre piombava sull'addome scoperto del Digimon talpa, tempestandolo di colpi con le zampe guantate chiuse a pugno!

"Maul Attack!" ringhiò Grizzmon, portando a segno il suo attacco speciale e facendo sobbalzare Drimogemon come se lo avesse colpito con una raffica di mitragliatrice. In pochi secondi, l'orso riuscì a colpire la talpa gigante decine di volte, prima di sferrare un ultimo, micidiale pugno in piena pancia che la fece irrigidire e piegare in due dal dolore, prima che si accasciasse senza forze al suolo. Con un elegante capriola, Grizzmon si staccò dal suo avversario e atterrò in piedi a pochi metri di distanza, alzando le zampe come un ginnasta che ha appena finito il suo esercizio, mentre un'ormai familiare massa di vapore nero usciva dalla bocca semiaperta del Drimogemon svenuto e si dileguava con un gemito spettrale, mimetizzandosi con il cielo notturno.

"E questo è tutto!" concluse Grizzmon. "Hey, ragazzi! Tutto bene, lì da voi? Allora, che ve ne è sembrato della mia performance? Purtroppo devo annunciarvi che Grizzmon non ripete!"

Kevin, ripresosi dal precedente stupore, si mise ad applaudire e a ridere per la gioia: pareva che assieme al suo Digimon, si fosse evoluto anche il lato vanitoso del suo carattere... "Sei stato grande, Grizzmon! E non ti preoccupare, non ci tengo a fare il bis e a farmi di nuovo inseguire da una talpa gigante affetta da manie omicide!" esclamò correndo incontro a Grizzmon e abbracciandolo stretto. Il Digimon rispose con una risata sommessa e una carezza sulla testa del suo partner.

"Hey, ometto, il merito non è stato tutto mio!" rispose, arruffandogli i capelli e spiegazzandogli il berrettino con la sua enorme zampa guantata. "Anche tu hai fatto la tua parte: sei riuscito a sopraffare la tua paura e ad agire nonostante essa! E' stata questa tua dimostrazione di coraggio a darmi la spinta giusta per digievolvere, quindi questa vittoria è anche tua!"

"Grazie, Grizzmon..." mormorò Kevin, commosso. Poi, il suo sguardo si spostò sul Drimogemon privo di sensi che giaceva sulla sabbia vicino a loro. "Ehm... ora però dovremo dare un pò di spiegazioni a quel Digimon... non so come la prenderà quando si sveglierà, e... hey, un momento! Felipe! E il tuo Digimon come...". Nella foga del momento, il ragazzino di colore era riuscito a dimenticarsi di Ebidramon, e con esso del Diatrymon di Felipe che lo stava affrontando!

In risposta alla sua domanda, prima che Felipe potesse dire qualsiasi cosa, arrivò un altro ruggito da una sezione di spiaggia alcune decine di metri dietro di loro, e i tre amici si voltarono rapidamente: il duello tra Diatrymon ed Ebidramon si era spostato sulla battigia lambita dalle onde, e sembrava ormai in fase di chiusura. Ebidramon, con le spalle all'acqua, si stava facendo strada a fatica a colpi di chele e frustando con le sue lunghe antenne facciali, ma l'uccello preistorico schivava i suoi attacchi con nonchalance, cercando un punto debole nella difesa del gambero gigante mentre si teneva sulla difensiva. Ad un certo punto, un fendente andato a vuoto di Ebidramon gli fece scoprire il fianco, e il velocissimo Diatrymon, sogghignando tra sè, ne approfittò subito: scattò, tenendosi basso sul terreno, fino a trovarsi direttamente di fronte al drago-gambero e, pima che questo potesse rendersi conto di cosa stava accadendo, infilò la testa corazzata sotto il suo corpo e si alzò di scatto, col risultato che Ebidramon venne sollevato da terra e scagliato in aria, esponendo il suo ventre privo di corazza! Diatrymon non era tipo da lasciarsi scappare un'occasione del genere: alzò lo sguardo verso Ebidramon e, ancora una volta, aprì le sue pesanti ali facendole sbattere freneticamente...

"Sonic Destroyer!" esclamò l'uccello preistorico, sparando un'ultima raffica di ondesonore verso il cielo, in direzione del gambero gigante. Nella posizione in cui si trovava, Ebidramon non aveva modo di difendersi, e venne raggiunto in pieno stomaco dall'onda d'urto, che esplose al contatto, gli fece sputare fuori l'aria dai polmoni e gli mozzò in gola il grido che stava per lanciare. Con un roco gemito, Ebidramon venne scagliato ancora più in alto in aria, poi ridiscese dopo un breve volo e cadde in mare con un tonfo fragoroso, sollevando un'enorme quantità di acqua salata. Diatrymon indietreggiò, per nulla desideroso di bagnarsi.

"Cavolo..." mormorò l'uccello preistorico, gli occhi irritati dalla salsedine. "Ho sempre odiato l'acqua di mare..."

Felipe, che osservava in duello da distanza di sicurezza assieme a Kevin e a Bearmon (ora ritornato alla sua forma Rookie) si concesse un sorriso. "Beh, direi che il risultato è evidente..." commentò con un certo orgoglio, osservando il punto in cui Ebidramon era caduto: l'acqua ribollì per qualche secondo prima che il gambero gigante riemergesse, gli occhi trasformati in spirali e le chele comicamente raccolte attorno al corpo, come se stesse facendo il morto. Ancora una volta, come i ragazzi si erano aspettati, il fantasma nero che l'aveva posseduto uscì dal corpo del Digimon acquatico e si dileguò con un lungo ululato tormentato, disperdendosi chissà dove.

"Diatrymon aveva ragione... avrei dovuto fidarmi di più delle sue capacità..." si ripetè Felipe, iniziando ad incamminarsi verso il suo Digimon. Diatrymon, dopo aver espulso con un sospiro l'aria dai polmoni e lo stress dal proprio corpo, brillò sommassamente e de-evolvette alla sua forma Rookie, Falcomon, tenendo le sue corte ali ripiegate lungo il corpo.

"Hey, Falcomon! Ottimo lavoro, come sempre!" si complimentò Felipe, ormai giunto accanto al falchetto. "Temevo che senza di me non ce l'avresti fatta, ma sono contento di vedere che mi sono sbagliato!"

Ripreso fiato dopo il lungo combattimento, Falcomon incurvò la sua bocca munita di becco in un sorrisetto astuto. "Hehee... Hey, Felipe, dove le hai messe tutte quelle arie da duro insensibile che ti sei dato prima, quando hai conosciuto Sho e gli altri? Adesso dici tu stesso di esserti preoccupato per me! E quando eri indeciso se aiutare me o Kevin, mi sembravi in ansia per la sorte di entrambi! Cosa c'è, ti sei finalmente stancato di recitare la parte?" gli chiese, strizzandogli un occhio come un piccolo saccente.

Lo spagnolo incurvò leggermente un sopracciglio, provando un certo fastidio per le parole del suo partner. "C... come? Hey, io mi sono preoccupato per te perchè... perchè..." si interruppe, cercando le parole giuste. "Beh, perchè se ti fosse successo qualcosa io non avrei più avuto nessuno che mi aiutasse a combattere i Digimon di Watchmon! E per quel moccioso vale la stessa cosa, senza di lui il gruppo non sarebbe stato completo, e non avremmo potuto compiere la nostra missione! Dico bene?" Appena terminata la frase, il biondino rivolse lo sguardo al suolo, maledicendosi silenziosamente per non aver avuto il coraggio di dire quello che veramente voleva...

"Accidenti, Felipe... cosa ti costava dire semplicemente 'perchè sei mio amico'?" pensò rabbiosamente, tirando un calcetto infastidito alla sabbia sotto i suoi piedi. Ancora una volta, aveva sentito di non poter dire cosa aveva provato veramente... in fondo, ne aveva ricevute fin troppe di delusioni, e non voleva esporsi per rischiare di riceverne un'altra... eppure questo suo modo di fare gli faceva provare un grande vuoto... una sorda sensazione di fastidio nel suo petto... Falcomon sembrava sincero, e ora che ci pensava, anche quello Sho Kusanagi e i suoi compagni...

"Al diavolo... sto diventando un immaturo sentimentale..." concluse tra sè Felipe. Falcomon, accorgendosi del conflitto interiore che il suo partner stava combattendo dentro di sè, sospirò malinconicamente: il suo partner aveva ancora un pò di strada da fare...

"Aspettate a rilassarvi! Non è ancora finita!" fu Bearmon a ricordare a tutti la situazione attuale, indicando con una zampetta in direzione della macchia, dalla quale provenivano rumori e lampi di luce facilmente associabili ad un combattimento!. "Sho, SnowAgumon, Yurika e Kunemon stanno ancora combattendo! Da quella parte, verso la foresta!"

"Cosa?" esclamò Kevin. "Oh, cavolo, è vero! Anche loro due hanno le loro brave gatte da pelare..."

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"Hammer Punch!" ringhiò Veedramon, spiccando un enorme balzo e calando un doppio pugno a mani unite su Gorillamon dopo essere riuscito ad evadere un proiettile sparato dal braccio-cannone del muscoloso primate. Quest'ultimo, emettendo una serie di grugniti rabbiosi, spostò la testa di lato per evitare di essere colpito, ma l'attacco del drago azzurro riuscì comunque a raggiungerlo alla spalla, facendogli appoggiare un ginocchio e una mano per terra. Mentre Gorillamon cercava di rimettersi in piedi, il Digimon draconico sferrò una rapidissima raffica di calci mentre ridiscendeva, impedendogli di muoversi e di contrattaccare.

"Bravo, Veedramon!" lo incitò Sho. "Continua così! Non farlo contrattaccare!"

"Era quella la mia idea, Sho! Vee Breath Arrow!" rispose Veedramon, atterrando elegantemente sul terreno a pochi metri da Gorillamon, la bocca spalancata da cui già usciva una familiare luce verde-azzurrina. Il drago sollevò repentinamente il capo, puntandolo contro il torace di Gorillamon, e dalle sue fauci scaturì un proiettile energetico a forma di V, che il gorilla albino fece appena in tempo a parare portando il braccio-cannone davanti a sè. Il colpo si infranse sull'acciaio dell'arma, ma Gorillamon non rimase del tutto illeso, a giudicare dal ringhio sommesso che emise e da come scosse l'arto subito dopo l'impatto, muovendolo come se fosse stato intorpidito. Comunque, Veedramon si aspettava di fargli più male, e non potè impedirsi di stringere i denti con disappunto quando vide il suo avversario rialzarsi ancora una volta, l'irritazione sempre più evidente in quegli occhi cremisi. Doveva cercare di colpirlo più duramente, o non sarebbe riuscito a liberare Gorillamon dall'influenza di Watchmon...

Tuttavia, ogni idea potesse venirgli in mente gli fu negata quando Gorillamon scattò verso di lui e sferrò un pugno micidiale dal quale Veedramon riuscì a malapena a difendersi incrociando le braccia davanti a sè. Anche così, la forza dell'impatto fu tale da sbalzarlo indietro di una decina di metri e farlo atterrare sulla schiena con tutte le ossa doloranti.

"Veedramon!" esclamò Sho, osservando con terrore il Gorillamon schiavizzato abbozzare un ghigno malvagio e puntare nuovamente il cannone verso di lui. Veedramon, riaprendo gli occhi e scuotendosi di dosso lo stordimento, sentì il sangue congelarsi nelle vene quando una piccola sfera di plasma apparve all'interno della bocca dell'arma, accompagnata da una poco rassicurante luce rossastra. L'avversario stava caricando il colpo, e Veedramon molto probabilmente non sarebbe riuscito a schivarlo! E ad una distanza così ravvicinata, questo avrebbe voluto dire...

"No! Veedramon! Non puoi morire così, amico mio!" pensò frenetico Sho, percorso da un brivido di terrore al pensiero di perdere il suo Digimon. "Maledizione... se solo potessi combattere anch'io... potessi fare qualcosa per aiutarti contro quella bestiaccia..." Il dodicenne si guardò disperatamente attorno alla ricerca di qualcosa... qualsiasi cosa... che gli permettesse di impedire l'offensiva del Digimon primate... quando lo sguardo gli cadde proprio sul cannone di quest'ultimo!

"Cosa?" pensò tra sè, lui stesso sorpreso dall'idea che gli era venuta. "Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?" Con un rapido movimento della testa, si girò verso il suo Digimon e, mettendosi le mani ai lati della bocca a mò di megafono...

"Veedramon! Presto, alza la testa! Spara il tuo V-Breath Arrow nel cannone! Presto, prima che spari!" urlò, pregando tra sè che il suo Digimon fosse abbastanza rapido di riflessi. Per fortuna, Veedramon sentì l'ordine.

"Cosa?" esclamò il drago azzurro. "E a cosa dovrebbe servire questa..." si fermò a metà domanda, rendendosi conto della risposta prima ancora di completare la domanda. Semplicemente guardare la sfera di plasma che diventava sempre più grande era stato sufficiente ad accendergli una lampadina in testa, e prima che Gorillamon potesse terminare l'accumulo di energia, aprì nuovamente la bocca, si concentrò e sparò un altro proiettile energetico, mirando alla bocca del cannone con la letale precisione di un chirurgo esperto!

"V-Breath Arrow!"

Gli occhi accesi dall'ira di Gorillamon si spalancarono esterrefatti quando l'attacco speciale lasciò le fauci di Veedramon e si infilò nell'imboccatura della sua arma proprio quando lui si apprestava a liberare l'energia tutta in una volta! Il colpo di Veedramon centrò in pieno la sfera di plasma, facendola conflagrare in una spaventosa esplosione che inghiottì il mostruoso gorilla in un globo di luce scarlatta, e lo fece volare a diversi metri di distanza con un lungo ringhio di dolore! Gorillamon terminò il suo tragitto sbattendo violentemente la schiena contro un albero secolare e rimase lì immobile e stordito, con il braccio-cannone tutto fumante e coperto di piccole bruciature. Ancora una volta, come ormai Sho e Veedramon erano abituati, dal suo corpo uscì l'apparizione nera ed incorporea che lo stava controllando, che rimase sospesa per qualche istante sopra la radura, ululando minacciosamente contro i due amici, prima di dileguarsi.

"Uff..." Sho si concesse un sospiro di sollievo. "Mamma mia, stavolta c'è davvero mancato un pelo! Veedramon, stai bene? Non sei ferito?"

Il drago si rimise in piedi con un colpo di reni e si diede una rapida controllata per sincerarsi delle proprie condizioni. "Uhmm... no, sto bene! Tutto a posto! A proposito, grazie per la tua splendida idea, Sho! Se non fosse stato per te e per il tuo suggerimento di sparare nel cannone, quel colosso mi avrebbe fritto e mangiato a colazione! Confesso che io non avevo pensato a questo stratagemma!"

"Oh, beh..." rispose Sho con un certo tono di falsa modestia, mettendosi una mano dietro la nuca e ridendo giovialmente. "E' stato un pò un caso... quando ho visto che l'energia si accumulava, mi è venuto in mente... ma ora andiamo a dare una mano a Yurika e a Flymon!"

"Ricevuto, Sho..." rispose Veedramon, voltandosi verso la ragazzina dai capelli blu e il suo Digimon. "Ma ho come l'impressione che non ci sarà un gran bisogno del nostro aiuto..."

Nel frattempo, il duello tra Flymon e Snimon era ripreso. Questa volta, la vespa gigante, memore della temporanea sconfitta subita in precedenza, sembrava concentrarsi sul movimento, volando in un elaborato schema, simile ad una danza aerea, attorno alla feroce mantide religiosa, che dal canto suo rimaneva ferma in sospensione e non faceva nulla per contrattaccare. Yurika, da terra, osservava in silenzio con le mani strette a pugno davanti a sè, tifando con tutta sè stessa per il suo Digimon.

"Accidenti, ma perchè Flymon non attacca?" pensò tra sè, vedendo che il suo Digimon continuava a ronzare attorno a Snimon ma non cercava mai di colpirlo. "Spero che sappia quello che sta facendo... hey, un momento, e quello cos'è?" La sua attenzione venne attratta da una fine polverina color lilla che era improvvisamente apparsa attorno ai due insetti, posandosi leggiadramente sul terreno e sulla corazza smeraldina di Snimon. Ad un'occhiata più attenta, Yurika si accorse che quella polverina veniva emanata dalle ali di Flymon, e si appiccicava al suo avversario ogni volta che la vespa gigante gli passava accanto! In quell'istante, la ragazzina capì che quell'apparentemente inutile danza aerea faceva parte di una strategia... e le sue labbra si incurvarono quando si rese conto che Snimon, nella sua eccessiva sicurezza in sè, sembrava non essersene accorto!

"Hah! E questo cosa vorrebbe essere, stupido virus?" ringhiò Snimon, con un ghigno sprezzante che Yurika gli avrebbe volentieri cancellato dalla faccia con un pugno. "Speri di confondermi volandomi attorno velocemente? Beh, mi dispiace deluderti, ma ti informo che io so fare la stessa identica cosa!"

Con queste parole, Snimon partì a tutta velocità contro Flymon, le terrificanti braccia armate di falci sollevate sopra la testa e pronte a colpire! Si muoveva ad una velocità quasi pari a quella di Flymon, e la vespa gigante fu costretta ad un improvvisa picchiata per evitare un fendente che minacciava di impalarla. Ridendo, la mantide religiosa proseguì l'attacco, stando dietro alla sua avversaria con notevole facilità e tempestandola di colpi; soltanto l'agilità e la prontezza di riflessi di Flymon le permisero di schivare, ma era chiaro che la partner di Yurika cominciava a stancarsi, e sapeva che doveva concludere il combattimento il prima possibile, o non avrebbe avuto scampo...

"A quanto pare, in velocità ci equivaliamo!" esclamò Snimon, per nulla frustrata dal fatto che nessuno dei suoi colpi fosse andato a segno. "Sfortunatamente per te, io sono molto più forte e resistente! Vedo che stai già cominciando a rallentare!"

Le mandibole di Flymon si sollevarono, in quella che per una vespa poteva essere l'imitazione di un sorriso. "Povera stupida illusa... Davvvvero pennnnsavi che stessi vvvolandoti attornnno soltannnto per connnfonnnderti? Dimmmmi unnna cosa, Snnnimonnn... nnnonnn ti semmmbra che le tue ali si siano appesannntite? E nnnonn hai sospettato nnnulla di quella polvvvere vvviola che ti ho spruzzato addosso?" le rispose, senza mostrare il minimo cenno di timore.

Questa domanda cancellò immediatamente il sogghigno trionfante dalla faccia di Snimon, rimpiazzandola all'istante con un'espressione confusa... nella quale si poteva cogliere un sospetto di paura! "Cosa?" sibilò Snimon, arretrando involontariamente di qualche centimetro. "Di cosa stai parlando? Io non vedo nessuna...". Colta da un improvviso, terribile sospetto, la mantide si ispezionò rapidamente, e dalla sua gola uscì un grido strozzato di disappunto quando vide che la sua corazza smeraldina era spruzzata, come aveva detto Flymon, di una finissima polvere viola scintillante, che aveva aderito saldamente al corpo del crudele insetto! Il panico colse Snimon quando gli effetti della polvere iniziarono a farsi sentire e le sue grandi ali rallentarono, facendogli perdere stabilità! Snimon provava una poco rassicurante sensazione di stanchezza, e gli oggetti davanti ai suoi occhi gli apparivano sfocati.

"Aaaargh! Che... che razza di trucco è questo, virus?" ringhiò Snimon, cercando in qualche modo di grattarsi via la polvere velenosa dalla corazza con le sue grandi falci. Ma i suoi sforzi si rivelarono inutili, dal momento che la pericolosa sostanza aveva già fatto presa sulla sua corazza.

"Nnnonnn dirmmmi che nnnonnn lo sapevi!" gli rispose Flymon, alzandosi di quota e sfoderando il suo grosso pungiglione purpureo. "Nnnoi Flymonnn possiamo scagliare polline vvvelenoso dalle nnnostre ali, unnn vvveleno che rallennnta i mmmovimennnti dell'avvvversario e lo rende più facile da colpire! Avevo capito che nnnel commmbattimennnto aereo tu mmmi eri superiore, perciò non ho cercato unnn mmmodo per rennndere il connfronnto più equo! Solo, nnnonnn pennnsavo che avvvrebbe funnnzionato così facilmmmennnte! Evvvidennntemennnte, tu eri troppo immmpegnato a vvvantarti e a pregustarti cena e promozione per chiederti cosa vvvolessi fare!"

Sentita la spiegazione e vedendo confermate le sue supposizioni, Yurika alzò le mani e applaudì fragorosamente. "Bravo, Flymon! Questa sì che è una lezione di strategia!" esclamò. "Ed ora forza, sistemalo una volta per tutte!"

"Con estremo piacere, Yurika!" rispose la vespa gigante, mirando dritta al torace di Snimon con il suo pungiglione. "Prennndi questo, Snnnimonnn! Questo è per tutti i Digimonnn innnocennti che hai tormmmennntato! Brownnn Stinnnger!"

Snimon spalancò gli occhi in preda al terrore quando il suo avversario sparò una raffica di pungiglioni affilati come lame dal suo addome, che gli piovvero addosso con la potenza di una raffica di mitragliatrice, sollevandolo in aria per un breve tratto prima di lasciarlo cadere, stordito e ammaccato, sul terreno sabbioso. Fece un debole tentativo di rialzarsi, poi si accasciò al suolo, respirando affannosamente. "M... maledizione... sono stato... battuto... da un volgare virus..."

"Hey, scarafaggio verde troppo cresciuto!" lo rimbeccò Yurika, mentre Flymon si adagiava al suo fianco e squadrava l'avversario battuto con orgoglio. "Lui è il mio Digimon e il mio amico, non un semplice virus! Farai meglio a tenerlo a mente, se vorrai evitarti un'altra batosta in futuro!". Detto questo, si voltò verso Flymon e gli fece una carezza sulla testa. "Bravo, Flymon, hai vinto! Gliel'hai fatta vedere, chi è che comanda qui!"

La vespa gigante aprì le ali e si mise le prime due paia di mani sulle anche, cercando di mettersi in una posa affascinante. "Sì, mmmodestamennnte mmme la sono cavata! Ed ora, caro il mmmio Snnnimonnn, ti connnsiglierei di riconnnsiderare la tua fedeltà a Watchmonnn. Questa vvvolta sarò generoso, e tra circa un'ora, quando il mmmio vvveleno avvvrà cessato di fare effetto, potrai rialzarti e annndartene connn le tue gammmbe... annnzi, connn le tue ali!" ingiunse, ricevendo dal suo rivale un grugnito di disprezzo. "Mmma prova anncora a mmminacciare mmme o i mmmiei amici... e sarò mmmolto più duro! Ci siamo innntesi?"

"Hey, Yurika-chan! Flymon! Abbiamo visto tutto, un bel combattimento!" esclamò Sho, raggiungendo la sua amica e il Digimon vespa accompagnato da Veedramon. La ragazzina dai capelli blu si girò verso di lui e fece un segno di vittoria mentre si riagganciava il Digivice alla cintura.

"Ne dubitavi, forse? Io e il mio Digimon formiamo una squadra imbattibile... hey, guarda un pò là! Quelli non sono Bearmon, Kevin-chan, Falcomon e Felipe?" esclamò, voltandosi verso il mare e notando le quattro figure che correvano verso di loro, agitando le braccia (o le ali, a seconda dei casi). Incuriositi, Veedramon e Flymon guardarono a loro volta in quella direzione e sorrisero riconoscendo i loro compagni di viaggio.

"Sì, sono proprio loro!" disse il drago azzurro. "Si sono liberati dei Digimon che li avevano aggrediti, a quanto vedo!"

Finalmente, il Digiprescelto americano, quello spagnolo, e i loro partner li raggiunsero, e proprio in quell'istante Veedramon e Flymon rimpiccolirono, tornando ad essere SnowAgumon e Kunemon. Il dinosauro dalle squame bianche si afflosciò sul terreno con il fiatone, mormorando qualcosa riguardo il fatto di aver dovuto evolvere così tante volte. "Uff... però, accidenti... digievolvere tre volte in una sola giornata... è davvero stancante..."

"Posso immaginarlo, SnowAgumon..." rispose Sho, inginocchiandosi vicino al suo partner e dandogli una carezza sulla testa. "Comunque, almeno per oggi, dovrebbe essere tutto finito... almeno spero... possimo prenderci il resto della serata per riposarci e recuperare le forze per domani."

"Sho! Yurika! State bene?" chiese Kevin, fermandosi a pochi metri dal duo di giapponesi.

"Hey, voi due! Abbiamo sentito che c'è stata una battaglia, da queste parti! Siete tutti interi?" chiese Felipe, il tono di voce che cercava di mantenere un certo distacco nonostante tutto. Diede una rapida ma scrupolosa occhiata ai suoi nuovi compagni, notando con un certo sollievo che, a parte il fatto che SnowAgumon e Kunemon erano molto stanchi, sembravano in piena salute.

"Sì... da noi tutto bene!" rispose Kunemon, arrampicandosi sul braccio di Yurika che si era inginocchiata per permettergli di salirle sulla spalla. "E voi, che ci dite? Siete stati aggrediti da qualche Digimon, mi sembra di aver visto..."

Bearmon annuì. "Sì, un Drimogemon ed un Ebidramon! Ma li abbiamo sconfitti, e indovina un pò chi è Digievoluto per sconfiggere uno dei due? Eh? Indovinate un pò!" disse, indicando il suo partner umano con un gesto del pollice. Kevin, un pò imbarazzato, si fece avanti, tenendo in una mano il Digivice e passandosi l'altra dietro la nuca, mentre Sho e i suoi compagni spalancavano gli occhi stupiti

"Sì, è la verità." disse Felipe con il suo classico tono neutrale. "E devo ammettere che mi ha sorpreso... non credevo che sarebbe stato in grado di far evolvere il suo Digimon così presto!"

Sho, Yurika, SnowAgumon e Kunemon rimasero in silenzio per qualche istante prima che il ragazzino con gli occhialoni sfoderasse il suo migliore sorriso a cinquantaquattro denti e sbattesse cordialmente una mano sulla spalla del suo piccolo amico, facendolo sobbalzare per la forza del colpo. "Beh, in questo caso... complimenti, Kevin! Questo significa che ora la Digievoluzione la possiamo fare tutti e quattro! Ma dimmi, come ci sei riuscito?"

"Beh..." iniziò Kevin, massaggiandosi la spalla e mormorando tra sè qualcosa rigurdo la delicatezza di Sho. "Diciamo che è stato grazie a Bearmon e a qualcun altro che ho trovato il coraggio di combattere... e poi, volevo mantenere il proposito che mi ero fatto - di fare sempre la mia parte, in qualsiasi situazione! Sapete, senza entrare nei particolari... è una cosa che ho promesso..." si interruppe, sorridendo leggermente e guardando verso il terreno, un'ombra di tristezza nei suoi grandi occhi marroni. Bearmon non mancò di notare il quasi impercettibile cambio di umore del suo partner, e anche Sho, che pure era entusiasta per il suo piccolo amico, lo sentì irrigidirsi un pò. Tuttavia, quell'istante malinconico cessò rapidamente come era venuto, e Kevin alzò nuovamente lo sguardo, il volto illuminato da un sorriso smagliante. "Ma raccontateci un pò voi come vi è andata! Allora, come avete sconfitto quel gorillone e quella mantide religiosa troppo cresciuta? Vogliamo i dettagli!" esclamò, indicando con lo sguardo Gorillamon e Snimon stesi a terra qualche metro più in là.

"Hey, hey, quanta foga!" rispose ridendo SnowAgumon. "Perchè adesso non ci prendiamo qualche bella mela di carne, non torniamo al rifugio, e non ne discutiamo attorno a un bel falò acceso?"

L'idea del suo partner fece scattare in piedi Sho. "SnowAgumon ha avuto un'idea favolosa! E non dimentichiamoci che abbiamo ancora quella festicciola da fare, per i nostri nuovi compagni di squadra... e ora anche per la Digievoluzione di Bearmon!" esclamò, riferendosi chiaramente a Felipe e a Falcomon...

"Sho-kun..." mormorò Yurika, alzando gli occhi al cielo con aria affettuosamente esasperata. "Non dirmi che è ancora quella tua idea stramba di poco fa!"

"Ma che male c'è, Yurika-chan?" si difese il ragazzino con gli occhialoni da pilota. "Dopo una giornata così lunga e faticosa, abbiamo diritto a un pò di svago!"

"Io sono con Sho! Forza, ragazzi, andiamo a raccattare qualche mela!" riprese Bearmon, fiondandosi verso gli alberi subito seguito da Kevin.

"Hey, aspetta, Bearmon! Ne raccolgo qualcuna anch'io!"

"Ah, con che gente che ci ritroviamo..." mormorò Kunemon scuotendo la testa.

Felipe e Falcomon avevano assistito alla simpatica scenetta con gli occhi sgranati e un grosso gocciolone di sudore sulle loro teste.

"Questa gente... è piuttosto vivace, non sei d'accordo, Felipe?" chiese il falchetto al suo partner, che rispose sospirando e scuotendo il capo.

"A me più che altro sembrano un branco di bambini immaturi..." commentò il biondino spagnolo, osservando con apparente distacco il gruppetto di amici, umani e digitali, che si aiutavano a vicenda nel tentativo di raggiungere i frutti carnosi appesi ai rami degli alberi. Come facevano ad essere così allegri, dopo che avevano sostenuto una battaglia nella quale avevano messo in gioco le loro vite? Eppure, eccoli lì a ridere, scherzare e prendersi in giro a vicenda come nulla fosse! Sembravano dei tali incoscenti... e nonostante ciò, Felipe provava una punta di invidia per il modo in cui quei ragazzi riuscivano a divertirsi e a restare ottimisti anche nella situazione in cui si trovavano...

Lentamente, un sorriso apparve sulle labbra dell'arcigno ragazzo spagnolo. Chissà, forse non sarebbe stato poi tanto male unirsi alla compagnia...

"Hey, voi!" esclamò Felipe, alzando una mano verso i ragazzi e richiamando la loro attenzione. "Aspettatemi un momento! Vi do una mano anch'io!"

"E pure io!" continuò Falcomon, riempito di gioia dalla decisione del suo partner: forse, unirsi ad un gruppo così affiatato sarebbe stato un toccasana per il suo partner...

Mentre si affrettavano dietro a Sho e compagni per unirsi ai loro festeggiamenti, non si accorsero del piccolo, lucente occhio scarlatto che li osservava dalle fronde di un albero lì vicino... un occhio scarlatto bruciante di odio e ferocia, attaccato ad una piccola e repellente creatura sferica, tramite il quale la mente malvagia che li perseguitava aveva assistito a tutte le loro battaglie...

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"Huhuhuhuuu... sì, festeggiate finchè potete, bambini prescelti... ormai mi sono fatto un'idea della vostra forza, e so bene che non avete nessuna possibilità di sconfiggere me, e neanche ciò che vi aspetta più avanti..."

Nella sala di controllo di Watchmon, in un luogo sconosciuto nei meandri del sottosuolo di DigiWorld, il mostro alieno dai numerosi occhi sghignazzò crudelmente, divertito dallo spettacolo dei Digiprescelti impegnati contro i suoi servitori: il fatto di aver perso altri Digi-Ghost non sembrava importargli più di tanto, e la dimostrazione di forza che i ragazzi e i loro partner avevano dato non lo aveva minimamente impressionato.

"Molto bene... vedo che le mie creaturine stanno facendo il loro dovere..." disse Watchmon, fluttuando sinistramente verso la colonna di luce azzurra che dominava la sala irradiando in essa un bagliore spettrale, e puntando diversi occhi tentacolati sulla sfera di vapore nero in essa fluttuante, alla quale altre forme nere e nebulose si stavano aggregando ad ogni secondo che passava.

"Immagino che a questo punto sia il caso di iniziare a fare sul serio, miei Digi-Ghost... li ho lasciati vincere anche troppo, quei mocciosi insolenti..." sghignazzò Watchmon, già pregustandosi la vittoria. "Quando... anzi, se... i marmocchi arrivaranno a Nexus Peak, mi aspetto che vi facciate un buon lavoro!"

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I corridoi dell'enorme tana scavata nella viscere del vulcano spento di Nexus Peak non erano esattamente un posto ospitale: più che di una tana, in effetti, era il caso di parlare di un colossale labirinto di cunicoli fiocamente illuminati da alcune fenditure nella roccia che offrivano qualche scorcio del cielo notturno, e pervasi da un'aria calda e solforosa che rendeva difficile respirare. I corridoi rocciosi dalle pareti frastagliate si intersecavano tra loro continuamente, trasformando la gigantesca dimora in un groviglio di condotti e passaggi che avrebbe fatto perdere la testa a qualsiasi avventuriero. Solo dei Digimon estremamente forti e resistenti a quella canicola infernale avrebbero potuto trattenersi a lungo in un simile angusto dedalo... eppure due Digimon chiamavano Nexus Peak la loro casa: uno era Volcdramon, il Digimon che sorvegliava la regione di Routine e le aree circostanti. E l'altro, stava in quel momento recandosi al cospetto del suo signore, per rispondere ad una sua convocazione.

Mentre si destreggiava con invidiabile nonchalance tra la miriade di passaggi del labirinto, Musyamon non poteva fare a meno di pensare agli eventi degli ultimi giorni: sembrava che l'influenza dell'essere malvagio chiamato Watchmon si fosse molto estesa, e si stesse pian piano avvicinando anche alla regione del suo signore. Poi, avevano cominciato a circolare voci secondo cui i leggendari Digiprescelti avrebbero fatto la loro apparizione nel Mondo Digitale, e stessero già iniziando a dare agli uomini di Watchmon del filo da torcere... se davvero quelle notizie erano vere, voleva dire che DigiWorld era veramente in pericolo, e che molto probabilmente anche Volcdramon si sarebbe dovuto adoperare per dare una mano a quei ragazzi... e chissà come si sarebbe evoluta poi la situazione... perchè dubitava fortemente che il problema fosse soltanto Watchmon...

Tuttavia, per un guerriero rotto ad ogni esperienza come Musyamon, rimuginare troppo sulle possibilità non era un comportamento molto professionale. Il suo codice d'onore, il bushido, specificava chiaramente che un guerriero doveva vivere nel presente, e affrontare le situazioni e i pericoli man mano che essi si presentavano, senza disperdere la propria concentrazione sull'incerto futuro. Perciò, Musyamon interruppe immediatamente la sua linea di pensiero, e fece un profondo respiro, per niente perturbato dall'aria puzzolente e surriscaldata, prima di girare un altro angolo e trovarsi finalmente di fronte ad una grande arcata decorata di rune e scavata nella roccia, che dava accesso ad un'immensa sala di pietra vulcanica nera nella quale entrava a malapena qualche sparuto raggio di luce. Il Digimon guerriero mosse qualche altro passo avanti ed entrò nella sala, mascherando abilmente quel sentimento di apprensione che provava ogni volta che varcava quella soglia... vuoi per il fatto che sapeva di trovarsi davanti al suo signore, vuoi per la soverchiante aura di energia che veniva emanata dal corpo di quest'ultimo, e alla quale Musyamon non si era mai abituato del tutto...

Quella notte, tuttavia, mentre si avvicinava alla gigantesca figura rettiloide, accovacciata su un enorme trono di rocce, al lato opposto della sala, Musyamon percepì indistintamente che c'era qualcosa di strano nel suo signore: l'energia che emanava era diversa dal solito, e non dava più quell'impressione di forza, e al tempo stesso regalità e saggezza, a cui il Digimon era abituato... piuttosto, Musyamon percepì qualcosa di oscuro nell' "aura" (così la chiamava lui) di Volcdramon - gli dava la sensazione di un silenzioso, e al tempo stesso furioso, torrente d'ira che il dragone con difficoltà riusciva a trattenere, un desiderio di distruzione a malapena frenato... decisamente, c'era qualcosa che non andava in lui... ma nonostante queste sue percezioni poco rassicuranti, Musyamon continuò ad avvicinarsi al suo signore, fermandosi ad una decina di metri da lui per inchinarsi e piegarsi su un ginocchio in atto di rispetto e sottomissione. Un paio di occhi scarlatti, attaccati ad una testa allungata e affusolata coperta di squame, si accesero nell'oscurità come braci ardenti, osservando con intensità il guerriero.

"Mi ha fatto chiamare, Volcdramon-sama." esordì Musyamon dopo qualche teso istante di silenzio, sempre rispettosamente chinato e con la testa abbassata. "In cosa la posso servire?"

"Musyamon." tuonò improvvisamente una voce potente che rimbombò nelle orecchie del Digimon e sembrò far vibrare le pareti della caverna. "Ho ricevuto la conferma che i Digiprescelti di cui le nostre leggende parlano da tempo immemore... sono apparsi in questo mondo. Cinque ragazzini provenienti dal Mondo Reale, ognuno con un Digivice e un Digimon ad essi abbinato."

Musyamon non disse nulla, tenendo per sè le sue emozioni. Allora era proprio vero quello che si diceva. I Digiprescelti erano davvero arrivati a DigiWorld. Tuttavia, il tono quasi minaccioso con cui Volcdramon aveva parlato, e quella strana sensazione angosciante che il guerriero provava in sua presenza non gli permettevano di gioire per quanto aveva sentito. Percepiva che c'era qualcosa che non andava nel suo signore... ma prima che potesse pensare oltre, il drago parlò di nuovo, dando proprio l'ordine che Musyamon sperava di non dover eseguire.

"Il tuo compito è individuare i Digiprescelti... e annientarli!"

Come temeva. Allora la sua impressione non era sbagliata... il suo signore era stato proprio posseduto dalla diabolica entità che terrorizzava il Mondo Digitale, e ora gli stava affidando il compito di distruggere l'unica speranza rimasta a DigiWorld... nonostante il suo autocontrollo e la sua esperienza come guerriero, Musyamon sentì il sangue congelarsi nelle vene al solo pensiero. Tuttavia, il suo codice d'onore non gli permetteva di mettere in dubbio gli ordini di Volcdramon, anche se sapeva che non era stato veramente lui a parlare...

"Allora, Musyamon? Non hai sentito? Il tuo compito è annientare i bambini prescelti! Eseguirai quest'ordine?" tuonò improvvisamente Volcdramon, irritato dal fatto che il suo fidato guardiano non avesse risposto subito. Un'ulteriore conferma che Volcdramon non era in sè, notò Musyamon - il drago non si era mai rivolto ad un qualsiasi altro Digimon con questo tono scorbutico... era sempre stato paziente e temperante anche con chi, a parere del Digimon guerriero, non se lo meritava...

Alzando lo sguardo verso il suo signore, Musyamon rispose, con rimpianto ma senza esitazione.

"Come lei comanda, Volcdramon-sama... così sarà fatto."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ora, tutti e quattro i membri del gruppo hanno ottenuto la Digievoluzione a livello Champion... ma questo potrebbe non essere necessariamente un vantaggio! Watchmon è sempre un passo avanti rispetto a loro, e ora ha intenzione di giocare sul serio! Se vorranno avere la meglio su questo crudele avversario, i nostri quattro amici e i loro fedeli compagni faranno bene ad avere mille occhi, proprio come lui...

...come dite? I Digiprescelti non dovrebbero essere cinque? Heheheee... e qui vi volevo! Infatti, il prossimo capitolo si concentrerà proprio sulla quinta dei miei Digiprescelti originali, la taciturna e introversa Jolene Spencer, e sul suo partner, che sarà... no, questo non ve lo voglio proprio svelare! Se volete vederli in azione, non perdetevi il prossimo capitolo di 'Digimon Zero'! Alla prossima, e auguratemi buon ritorno all'università! ^-^

Justice Gundam

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Capitolo 8
*** Strane alleanze ***


Digimon Zero-08

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Felipe (entra in scena con un copione in mano e si guarda attorno poco convinto): ...

Kevin (fuori scena): Felipe! Che aspetti, tocca a te introdurre il capitolo!

Falcomon (anche lui fuori scena): Su, fatti coraggio! Non essere timido, e fatti valere davanti ai lettori!

Felipe: Non è per essere timido, Falcomon... è che mi stavo chiedendo come diavolo siete riusciti a convincermi a fare una cosa del genere! >:(

SnowAgumon (pure lui fuori scena): Beh, ne abbiamo parlato con l'autore, e lui ha pensato di farti fare la presentazione per questo capitolo! Giusto per farti sciogliere un pò, visto che quando ti abbiamo conosciuto eri così rigido!

Felipe: Sigh... e va bene... allora togliamoci di mezzo questa seccatura. Bentornati a Digimon Zero. Speriamo che questo capitolo vi piaccia. Allora, va bene così?

Kunemon (con un grosso gocciolone di sudore sulla nuca): Convinzione ed entusiasmo alle stelle, eh? -_- U

Justice (arriva da lato e sottrae il copione a Felipe): Sigh... meglio che me ne occupi io, guarda... Allora... ehm... buongiorno - o buonasera - a tutti! Sono lieto, dopo un periodo in cui non mi sono sentito al massimo della forma, di riprendere a lavorare a questa storia! In questo nuovo capitolo, incontreremo la quinta e ultima Digiprescelta, Jolene Spencer, che entro breve si unirà al gruppo principale. Che tipo sarà? E chi sarà il suo partner? Preparatevi, perchè state per scoprirlo!

Sho: Io sono il primo ad essere ansioso di scoprirlo! Speriamo che sia una valida aggiunta al gruppo!

Yurika: Finalmente non sarò più l'unica ragazza!

Bearmon: Beh, aspettiamo di incontrarla per avere le risposte che cerchi, Sho! Intanto, ci sono delle recensioni a cui rispondere... e sono lieto di rispondere a quella di TopoMouse, che a quanto vedo è un mio ammiratore... heheee... modestamente, me la sono cavata bene contro quel Drimogemon! Non so neanche io cosa abbia in mente Musyamon... questi guerrieri che parlano tanto di onore, a volte, sono così difficili da capire!

Yurika: Probabilmente, questo è quello che chiamano l'onore del samurai... KillKenny, io posso soltanto dirti che non ho ancora visto Watchmon, e già mi sta antipatico! Se poi presti a me il BFG9000 quanto tu hai finito di farci pratica, te ne sarò immensamente grata!

Kunemon: Yurika, ma tu sai cos'è un BFG9000?

Yurika (imperturbabile): No.

Sho: E meno male che ai videogames ci giochi anche tu... -_- U

SnowAgumon: Andiamo avanti che è meglio... ciao, HikariKanna, e grazie della recensione. Come abbiamo già detto, Jolene farà il suo ingresso in scena in questo capitolo, e l'autore si augura a sua volta di fare un buon lavoro pure con lei... adesso come adesso, è Kevin il personaggio a cui è più affezionato!

Falcomon: Infine, Driger... anch'io sono lieto che Felipe stia iniziando ad avvicinarsi ai suoi compagni di squadra. Non sarà qualcosa di rapido, ma intanto i primi passi li ha fatti! Anche tu avrai la possibilità di vedere Jolene e la sua partner in azione in questo capitolo, e speriamo che ti piaccia! L'autore ha intenzione di renderla un personaggio un pò contradditorio, per certi versi...

Justice: E con questa, le recensioni sono tutte! Buona lettura, e buona entrata in scena a Jolene e a...

SnowAgumon: Sho, a proposito, che cos'è un BFG9000? E' buono da mangiare?

Sho (alzando gli occhi al cielo): Quando te lo fanno mangiare, decisamente no!

Justice: Anche tu, SnowAgumon?

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Capitolo 8 - Strane alleanze

Sotto il cielo terso e stellato del Mondo Digitale, raccolti attorno al fuoco acceso vicino al vagone di un treno della metropolitana abbandonato su una spiaggia, stavano seduti quattro ragazzi umani assieme ai loro partner digitali, ad un buon numero di mele di carne poste a cucinare vicino al fuoco, e ad altri tre Digimon che, fino a poche ore prima, erano sotto il controllo di Watchmon: Gorillamon, Ebidramon e Drimogemon, ognuno con davanti un grosso mucchio di mele di carne da loro raccolto pochi minuti prima per cenare assieme ai ragazzi, stavano ascoltando increduli e indignati Sho e Felipe, impegnati a raccontare loro ciò che era successo e come mai sembrasse loro di non ricordare quello che era successo negli ultimi giorni...

"Così, quel dannato Watchmon avrebbe preso il controllo della nostra mente con quei 'fantasmi neri' di cui parlate?" ringhiò Ebidramon, agitando minacciosamente le affilate chele davanti a sè. "Diamine, questa non la passa liscia, nossignore! Voglio mettergli le pinze addosso! Si pentirà di avermi giocato questo scherzetto!"

"Un momento, Ebidramon! Frena i bollenti spiriti!" gli ingiunse Bearmon, alzando una mano per imporre la calma. "Tu e i tuoi compagni qui presenti non farete un bel niente contro di lui, direttamente! C'è bisogno che ti ricordi che è il Digimon più temuto di questa regione di DigiWorld? Se fosse così facile sconfiggerlo, penso che qualcuno lo avrebbe già fatto!"

"Sì, il Bearmon ha ragione..." assentì Drimogemon. "Se vogliamo davvero opporci a Watchmon, dobbiamo pensare ad un altro sistema, un attacco diretto equivarrebbe ad un suicidio!" Interrompendosi per un attimo, la talpa gigante volse lo sguardo a Bearmon e al piccolo Digiprescelto di colore vestito sportivo e con il berrettino da baseball rosso che era seduto al suo fianco. "Sapete, ancora sono stupito del fatto che devo la mia vita e la mia libertà ad un Digimon così piccolo e al suo partner... senza offesa, si intende!"

Bearmon alzò lo sguardo verso di lui e gli sorrise con fare spocchioso. "Beh, che vi posso dire? A volte i più piccoli sono i più grandi, come si dice sulla Terra! Giusto, Kevin?"

"Ma... Bearmon!" esclamò ridendo il piccolo Digiprescelto americano. "Posso capire che tu ti sente orgoglioso della tua vittoria, ma non mi sembra il caso di darsi tutte queste arie!"

"Sono perfettamente d'accordo con il tuo partner, Bearmon!" mormorò seccamente Kunemon. "Se devo essere sincero, sentire qualcuno che si vanta mi dà un pò fastidio..."

Yurika alzò gli occhi al cielo con finta aria di esasperazione. "Certo... perchè è quello che piace fare a te, non è vero, Kunemon?" gli chiese retoricamente. Il piccolo bruco giallo tossì imbarazzato per un paio di volte, poi si zittì.

"Touchè." commentò Sho, riprendendo poi il discorso con i tre Digimon appena liberati. "Sentite, voi non siete i primi Digimon che abbiamo liberato dall'influenza di Watchmon dal momento del nostro arrivo nel Mondo Digitale: prima di voi abbiamo dovuto affrontare un Dimetromon e un gruppo di Battamon, per non parlare di un Tyrannomon e un Allomon da cui abbiamo seriamente rischiato di farci mangiare..." Si fermò per un attimo, ripensando all'occasione in cui SnowAgumon era evoluto per la prima volta in Veedramon... in effetti, a rifletterci bene, c'era qualcosa che non tornava: normalmente, i Digimon schiavizzati da Watchmon avevano un bagliore rossastro nelle pupille e agivano come automi, incapaci di pensare. Quei due colossi preistorici, invece, agivano in maniera tutt'altro che robotica, e i loro occhi erano del loro normale colore... eppure quel branco di Monochromon li aveva lo stesso definiti scagnozzi di Watchmon. Sho si ricordava inoltre di quello che aveva detto SnowAgumon dopo lo scontro con i Battamon... che alcuni Digimon riuscivano ad evitare di essere posseduti da quelle figure nere, ma cambiavano comunque di carattere e diventavano feroi e aggressivi. Probabilmente era quello il nesso... però, senza sapere nulla di più su quelle spettrali apparizioni, potevano soltanto fare ipotesi...

Staccandosi da quella linea di pensiero, il ragazzino giapponese riprese il discorso. "Insomma, Dimetromon e i Battamon avevano deciso di formare un gruppo di resistenza, per cercare di rallentare quanto più possibile, e magari anche fermare, l'avanzata dell'esercito di Watchmon. Solo che al momento sono un pò a corto di componenti... penso che apprezzerebbero molto se vi uniste a loro e deste loro una mano!"

"Lo sai, piccolo? Credo anch'io che sia la cosa migliore!" grugnì Gorillamon, gettando poi un'occhiata ai suoi due compagni che gli risposero con dei cenni affermativi. "E anche Drimogemon ed Ebidramon, qui presenti, sembrano non avere nulla in contrario. E sia! Vorrà dire che cercheremo questo gruppo di resistenza e daremo anche noi il nostro contributo!"

"Sicuramente sarà apprezzato! Grazie infinite!" esclamò Falcomon, volgendosi poi al suo partner che stava seduto vicino al fuoco senza dire una parola, le ginocchia raccolte vicino al petto e i suoi profondi occhi nocciola fissavano intensamente le lingue di fiamme crepitanti del falò attorno al quale erano seduti, e vicino al quale si stava abbrustolendo una gran quantità di mele di carne infilzate su dei ramoscelli che facevano da spiedini. Sembrava pensieroso, e le dita delle sue mani tamburellavano distrattamente sulle sue ginocchia. Il falchetto aprì la bocca per chiedergli qualcosa, ma si fermò prima che la prima sillaba lasciasse il suo becco: ormai conosceva bene Felipe, e non pensava che gli avrebbe detto così, su due piedi, quello che pensava. Il biondino spagnolo era troppo abituato a starsene sulle sue per iniziare a comportarsi diversamente da un minuto all'altro...

Come se si fosse accorto dello sguardo che il suo partner gli stava rivolgendo, Felipe staccò lo sguardo dal falò quel tanto che bastava per parlargli. "Hey, Falcomon... volevi chiedermi qualcosa?" gli domandò, ancora mezzo concentrato sulle fiamme e sulle mele di carne che si cucinavano.

Il Digimon dall'aspetto di rapace sbattè gli occhi, temendo di aver in qualche modo ferito la sensibilità del suo compagno umano. "Uh... no, niente, Felipe... scusa se ti ho disturbato, ma mi sembravi un pò... svagato! Mi chiedevo se fosse tutto a posto..." disse, muovendo le ali davanti a sè per chiedere scusa nel caso il suo intervento fosse stato sgradito al poco socievole Digiprescelto spagnolo.

Tuttavia, la risposta di Felipe fu, sorprendentemente, piuttosto aperta e diretta. "Sì, per quanto riguarda me è tutto a posto. C'era solo una domanda che mi stavo facendo..."

"Una... domanda?" chiese Falcomon. Felipe annuì e riprese a parlare, questa volta rivolto ai suoi nuovi compagni di viaggio.

"Si era detto che i Digiprescelti erano cinque, giusto?" chiese, scambiandosi una rapida occhiata con Sho, poi con Yurika e infine con Kevin. Fu SnowAgumon a rispondere, muovendo la testa su e giù per dire di sì. "Sì, Felipe... esattamente cinque: ora siamo in quattro, quindi ne manca uno solo!"

"Bene... è proprio di questo quinto che mi stavo preoccupando..." proseguì il biondino spagnolo. "Dobbiamo metterci in tutti e cinque per sconfiggere Watchmon, e non abbiamo la più pallida idea di dove si trovi l'ultimo di noi. Io proporrei di interrompere, almeno per un pò, il nostro viaggio verso Nexus Peak, e metterci a cercarlo. Visto che dobbiamo esserci tutti, non vale la pena di raggiungere la nostra destinazione mentre il gruppo è ancora disunito, non vi sembra?"

"Beh, in effetti, non credo sia male come idea..." riflettè Yurika. "Il problema è che non saprei come fare a cercare l'ultimo Digiprescelto... a chi potremmo chiedere informazioni? E in che luoghi potrebbe essersi fermato? Dovrebbe trovarsi qui, nella regione sud-orientale... ma è un'indicazione un pò troppo vaga, e conosciamo troppo poco il Mondo Digitale per sapere bene come muoverci..."

Drimogemon alzò una delle sue grandi zampe artigliate e si pronunciò. "Forse io potrei aiutarvi in questo senso: ho sentito dire, poco prima che Watchmon si impossessasse di me, che una ragazza umana e un Digimon felino erano stati visti di sfuggita, appena ieri, nella regione di Crimson Heart, una piccola zona montuosa situata un pò più a nord-est rispetto a Nexus Peak." Indicò con uno dei suoi artigli-trivella alcune montagne che si intravedevano all'orizzonte, seminascoste dalle tenebre della notte. "Forse, se provaste ad andare in quella direzione... allunghereste un pò il cammino per la vostra destinazione, ma molto probabimente incontrereste anche questa ragazza, e il vostro gruppo sarebbe al completo!"

"E' una ragazza?" esclamò Yurika, vedendo di buon occhio l'idea di non essere più l'unico membro del gruppo di sesso femminile. "Buono a sapersi..."

Sho annuì, interessato. "Penso che in questo caso, arrivare a Nexus Peak con un pò di ritardo rispetto alla nostra tabella di marcia sarà più conveniente che affrettarsi pur essendo ancora sotto di uno... va bene, ragazzi, voi che ne dite?" chiese poi, rivolto agli altri due ragazzi e ai quattro Digimon. Nessuno di loro ebbe obiezioni, e il ragazzino con gli occhialoni si permise un sorriso soddisfatto. "E va bene, allora domani mattina, dopo aver fatto colazione, ci incammineremo verso Crimson Heart e andremo in cerca della quinta Digiprescelta! Drimogemon, non si sa per caso quale sia il suo nome, o chi sia il suo partner?"

La talpa gigante scosse la testa. "Purtroppo no... le voci che ho sentito erano piuttosto vaghe. Sono però sicuro che si tratti di un'umana, e non credo che sarebbe arrivata a DigiWorld se non fosse lei l'ultima Digiprescelta." rispose seriamente.

Sho annuì. "Capisco... beh, non importa, era soltanto una curiosità! Grazie infinite dell'informazione, Drimogemon, ci sei stato molto utile! Per adesso..." si interruppe per un attimo, come a voler fare una pausa d'effetto... poi si chinò verso le mele di carne ormai arrostite con gli occhi comicamente luccicanti di gioia e un rivoletto di saliva che gli colava giù dall'angolo della bocca! "...che ne dite se ci riempiamo un pò lo stomaco? Ci sono queste prelibatezze, qua davanti a me, che non aspettano altro che essere mangiate! E poi, non dimentichiamoci che dobbiamo festeggiare l'entrata in squadra del nostro nuovo compagno, il grande Felipe Ortega!"

Lo spagnolo grugnì e si sbattè una mano sulla fronte. "Cavolo, e io che speravo si fosse dimenticato di questa assurda idea..." mormorò tra sè, mentre le grida di festa di Kevin, di Yurika e dei Digimon riempivano le sue orecchie. SnowAgumon, dal canto suo, non se lo fece dire due volte: le sue zampine, come se non aspettassero altro che quel segnale, scattarono in avanti e afferrarono con destrezza una grossa mela rossa dall'invitante profumo di pollo, portandola poi davanti alla bocca. "Vedo che pensiamo sulla stessa lunghezza d'onda, Sho! Buon appetito... ed evviva Felipe e Falcomon! Benvenuti in squadra!" esclamò, prima di staccare un enorme pezzo di mela con un solo morso e ingurgitarlo quasi senza masticare! Prendendo esempio da lui, tutti gli altri Rookie si lanciarono sulle mele di carne e ne afferrarono una, mentre i tre Champion appena liberati cominciavano ad ingozzarsi con quelle che avevano raccolto loro!

Yurika e Kevin si sporsero in avanti e afferrarono un paio di bastoncini, portandosi poi le mele abbrustolite davanti al volto. "A Felipe e a Falcomon! Benvenuti anche da parte nostra!" esclamò la bambina dai capelli blu, le narici che le vibravano al cospetto del lieve, e allo stesso tempo irresistibile, odore di sushi che si levava dalla mela gialla che si apprestava a divorare!

Quando Sho si accorse di che tipo di mela la sua amica aveva raccattato, gli occhi gli uscirono dalle orbite per un istante, per poi tornarci all'istante! Si era scelta proprio la mela migliore, quell'approfittatrice! "Ma cos... Argh! Yurika-chan, quella mela l'avevo vista prima io!" si lamentò, attirandosi addosso gli sguardi meravigliati dei Digimon. "E' una al sushi! Quelle sono le mie preferite! Dammi, facciamo cambio!". Con quelle parole, Sho prese il primo bastoncino che gli capitò sotto mano e sporse il braccio libero in avanti per afferrare il bastoncino dalle mani di Yurika, cercando nel contempo di rifilarle una mela verde! La bambina dai capelli blu si ritirò davanti all'irruenza del suo amico.

"Cosa, cosa, cosa? Eh, no, mio caro Sho, se questo tipo di mele è il tuo preferito, potevi svegliarti e prendertela prima!" protestò, cercando di sottrarre la sua preda agli artigli dell'amico.

"Ehm... vabbè, la prossima volta, okay? Ora, per favore, facciamo cambio?"

"Scordatelo, testone!"

"Taccagna!"

"Pozzo senza fondo!"

"Che sei tu!"

Mentre Sho e Yurika continuavano le loro 'trattative', SnowAgumon proseguiva imperterrito i suoi esercizi gastronomici, il piccolo Kevin e Bearmon cercavano senza eccessivo successo di trattenere le risate, ed Ebidramon, Drimogemon e Gorillamon osservavano increduli la scena. Falcomon si sporse verso Kunemon e, dopo avergli fatto un occhiolino, gli diede una lieve gomitata con l'ala sinistra per richiamare la sua attenzione. "Hey, Kunemon... non so se te l'ho già detto, ma sono convinto che viaggiando con voi, io e Felipe non avremo il tempo di annoiarci!" ironizzò, il becco incurvato in un sorriso.

"Oh, quello no che non sarà un problema..." commentò seccamente il bruco giallo, guardando desolato la sua partner e il suo amico che, appoggiate le mele di carne vicino al fuoco, stavano cercando di allargarsi la bocca a vicenda con i pollici!

L'unico che non sembrava divertirsi per niente, in tutto questo, era proprio Felipe, che guardava con una certa condiscendenza i due amici giapponesi impegnati nella loro lite amichevole. Condiscendenza... ma anche, doveva ammetterlo, un frammento di invidia, che cercò immediatamente di nascondere a sè stesso.

"Che coppia di stupidi..." pensò, mordendo con fastidio la sua mela di carne. "Ma dovevo proprio capitare con un branco di mocciosetti che non sanno neanche quando è il momento di essere seri? Siamo qui, nel bel mezzo del nulla, circondati da mostri, e loro trovano il tempo di litigare e di ridere. Mi sorprende che siano arrivati così lontano... senza mai prendere sul serio la situazione in cui si trovano! Bah, affaracci loro... se credono davvero che nella vita potranno andare avanti così, ridendo e scherzando, sono destinati a sbattere la faccia contro un muro!"

Dopo aver ingoiato il pezzo di carne che aveva in bocca, con tale rapidità e così concentrato sui suoi pensieri da non sentirne quasi il pur delizioso sapore, Felipe si voltò verso la catena montuosa indicata da Drimogemon alcuni minuti prima e la fissò intensamente, sospirando per cercare di alleviare il peso che sentiva: nei suoi profondi, e allo stesso tempo freddi, occhi castani, brillava una tremula luce di malinconia, e allo stesso tempo di rabbia, come se si stesse vergognando di essere triste. "Se non altro, mi auguro che questa quinta Digiprescelta, di chiunque si tratti, se la sappia cavare meglio di questi tre..." proseguì il suo pensiero, cercando di non concentrarsi sulle voci di Sho e Yurika...

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Nello stesso momento...

In un piccolo villaggio di Digimon che sorgeva su un altipiano nella regione chiamata Crimson Heart, la vita stava procedendo secondo i ritmi normali... o almeno, quelli che erano i ritmi normali da quando Watchmon aveva preso il potere e le scorribande di Digimon predoni si erano fatte sempre più frequenti. Una moltitudine di piccoli Digimon, quasi tutti di livello In-Training con qualche occasione Rookie, si stava affrettando a tornare nelle proprie case sotto la tenue luce del sole al tramonto, gettando qualche ansiosa occhiata qua e là per assicurarsi che non ci fossero pericoli in avvicinamento. Nella piazzetta centrale del villaggio, un piccolo spiazzo di roccia battuta del diametro di non più di sette metri, dominato da una sorta di totem dalla faccia contorta in un'espressione minacciosa, si erano riuniti per salutarsi e scambiarsi le ultime novità quattro piccoli Digimon di forma sferica, che si fermarono sotto la flebile ombra proiettata dall'idolo e si guardarono attorno per un istante. Era chiaro che il clima di tensione e terrore che il crudele Watchmon aveva instaurato su DigiWorld aveva influenzato anche gli abitanti di quel pacifico insediamento...

Dopo che i quattro cuccioli di Digimon si furono assicurati, una volta di più, di non essere sotto attacco da parte di qualche scagnozzo del tiranno dai molti occhi, uno di loro, una palla rosa ricoperta da una fine peluria, con grandi occhi azzurri e lunghe orecchie da coniglio, parlò per primo, con una vocetta argentina e un pò stridente. "Anche oggi, per fortuna, non ci sono stati attacchi... a volte ringrazio il fatto che questo villaggio sia così remoto!"

"Già, per adesso nessuna banda di Digimon predoni ci ha preso di mira..." continuò il secondo, anche lui sferico ma dalla pelliccia più folta e di colore violetto, con una grossa coda simile a quella di un procione e con addosso un elmetto di metallo grigio con due punte affilate sulle tempie. "Spero solo che continui così, ancora per un pò..."

"A proposito, Kapurimon..." gli rispose un Digimon rosa dai grandi occhi azzurri e con un bellissimo fiore variopinto che gli cresceva sulla testa. "Hai sentito anche tu quella voce che circola? Sembra che l'altro giorno siano stati visti aggirarsi nei pressi della Dino Valley degli esseri umani, accompagnati da un Digimon ciascuno! Sapete cosa vuol dire questo?"

L'ultimo Digimon, che ricordava nulla più che un fantasmino rosa dagli occhi neri simili a chicci di caffè, annuì energicamente. "Certo che lo sappiamo, Yokomon! Vorrebbe dire che finalmente sono arrivati i Digiprescelti! Non pensate anche voi che sarebbe una bella cosa se quei ragazzi riuscissero a dare a Watchmon la lezione che merita?"

"Hah, io non credo a queste voci di corridoio, Motimon, e neppure a queste sciocche leggende!" rispose Kapurimon con tono irritato. "Non si sono mai visti esseri umani a DigiWorld prima d'ora, perchè dovrebbero arrivare adesso? E poi, scusate se lo dico, ma anche se fossero davvero arrivati... se persino quel Volcdramon di cui tutti tessono le lodi si nasconde perchè ha paura di Watchmon, come volete che cinque ragazzini umani riescano dove persino lui ha paura di fallire?"

Il primo Digimon, quello rosa con le orecchie da coniglio, si voltò verso il suo amico, contrariato dalle sue affermazioni. "Hey, attento a come parli, Kapurimon! Volcdramon-sama non si sta nascondendo, tutt'altro! Se lo conosco bene come credo, starà sicuramente cercando di farsi venire un'idea per impedire a Watchmon di controllare altri Digimon! Io ho fiducia in lui, e so che non ci ha abbandonato!"

Kapurimon guardò severamente il compagno negli occhi, ma Yokomon interruppe i due cuccioli prima che potessero iniziare a litigare, e indicò verso le mura del villaggio (che, in realtà, consistevano in niente più che dei paletti di legno, non più alti di un metro e mezzo, piantati nel terreno uno a fianco dell'altro) con il fiore posto sulla sua testa. "Hmm? Kapurimon, Koromon... se avete qualcosa di cui discutere è meglio che lo facciate dopo!" esclamò allarmata, notando una vedetta che, dalla cima di una rudimentale torretta di osservazione, faceva dei cenni verso i pochi Digimon rimasti fuori casa. "Guardate! La sentinella sta dando l'avviso che qualcosa si sta avvicinando!"

"Cosa? Oh, no, proprio quando pensavamo di essere al sicuro!" si lamentò Koromon, voltandosi nella direzione indicata dall'amica. La sentinella era un Gazimon, un Digimon somigliante ad un coniglio bipede dagli occhi rossicci e dal pelo grigio chiaro che diventava bianco sul ventre, con la differenza che aveva un paio di corti canini sulla mascella superiore e che, anzichè la cortissima e tozza coda dei conigli del Mondo Reale, aveva una lunga coda che terminava con tre ciuffetti di pelo, e attorno alla quale era avvolta qualche cinghia di pelle nera. In quel momento, stava agitando le lunghe braccia verso i Digimon presenti e si era messo a gridare ad alta voce per attirare la loro attenzione.

"Hey, voi, laggiù! C'è qualcuno che si sta avvicinando al villaggio!" esclamò Gazimon, indicando un punto all'orizzonte. "Non so di cosa si tratti, però! Voi tutti, rifugiatevi nelle vostre abitazioni e aspettate nuovi ordini!"

I Digimon presenti non se lo fecero dire due volte, e scattarono impauriti verso le loro case. In pochi secondi, nella piazza erano rimasto soltanto Koromon e i suoi tre compagni, che si avvicinarono ai piedi della torretta di guardia, e rivolsero una domanda alla sentinella. "Cosa? Cosa significa che non sai di cosa si tratti, Gazimon?" chiese Yokomon, il Digimon con il fiore sulla testa. "Non riesci a vedere che tipo di Digimon è?"

Il coniglio bipede, ritornato al compito di guardia, alzò brevemente gli occhi al cielo in segno di impazienza. Yokomon era sempre stata un pò troppo curiosa per i suoi gusti...

"Il fatto è, ragazzi, che a questo punto dubito anche del fatto che sia un Digimon! Voglio dire, a guardarlo da qui è alto poco meno delle nostre mura, ha due braccia, una testa e due gambe, e riesco a vedere che indossa dei vestiti mai visti prima, qui a DigiWorld!" esclamò con la sua voce nasale, strappando un'esclamazione di meraviglia ai cuccioli riuniti sotto di lui.

Il piccolo Motimon fu il primo a riaversi dallo stupore. "Indossa dei vestiti che... hey, aspettate, ma allora... non potrebbe trattarsi di uno di quei Digiprescelti di cui ho sentito?" cinguettò allegramente, soltanto per essere contraddetto, tanto per cambiare, dallo scettico Kapurimon.

"Ma non diciamo sciocchezze!" esclamò il Digimon simile ad un procione. "Sarà qualche Digimon di un tipo che non abbiamo mai visto prima, che è venuto qui a cercare di fare razzie! E poi, se davvero fosse un Digiprescelto, non dovrebbe avere un partner al suo seguito? Io consiglio di seguire l'esempio degli altri e nasconderci in casa, prima che ci veda..."

"Aspettate!" esclamò improvvisamente Gazimon, sporgendosi un pò oltre il bordo delle torre di guardia per vedere meglio. "Un momento, c'è qualcuno che lo accompagna! Prima non sono riuscito a vederlo!"

La notizia strappò un sorriso a Koromon e allo stesso tempo zittì all'istante Kapurimon. "Ehm... okay, ritiro quello che ho detto... sembra che un partner ce l'abbia!" brontolò il cucciolo con l'elmetto, muovendo la coda come un gatto innervosito. "Ma questo non significa che sia un Digiprescelto!"

"E invece io credo proprio di sì, piccolo!" lo contraddisse la sentinella, la cui voce aveva assunto da un momento all'altro un tono eccitato che nessun abitante del villaggio ricordava di aver più sentito da quando Watchmon aveva preso il potere. "Adesso si sta avvicinando... un momento che guardo meglio... sì, eccolo, ora riesco a metterli a fuoco..."

Mentre alcuni Digimon sporgevano timidamente il naso fuori dalle case, attirati dalla confusione che Gazimon e i quattro In-Training stavano facendo, Koromon e i suoi compagni rimasero in attesa, gli sguardi apprensivi fissi verso la piattaforma di guardia del coniglio di livello Rookie. Aspettavano, trattenendo il fiato per l'emozione, un qualsiasi segnale, una qualsiasi conferma che quello che la sentinella aveva visto non era un'illusione... I secondi passarono, lenti e inesorabili... e le due figure che Gazimon aveva visto, seminascoste dall'oscurità che iniziava ad avvolgere il mondo, continuavano ad avanzare, le loro caratteristiche sempre meglio visibili... finalmente, quando furono a una distanza sufficiente, Gazimon riuscì a vederne bene i particolari, e un sorriso di gioia si dipinse sul suo volto!

"Ci siamo, ragazzi! Li vedo!" esclamò il coniglio bipede. "E credo di avere buone notizie! Si tratta di un Digimon e di un essere umano!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Gazimon

Tipo: Mammifero

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Paralyze Breath

Ha un carattere un pò bizzarro e ama giocare scherzi agli altri Digimon. Nonostante ciò, alcuni Gazimon, come questa sentinella, sanno essere molto protettivi verso i più deboli. Altri, invece, fanno da scagnozzi di bassa risma a Digimon malvagi come Etemon o Myotismon...

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"Allora, Jolene? Ti sbrighi? La luna non aspetterà che tu faccia le tue soste e ti riposi prima di sorgere! E con essa, non aspetteranno neppure i Digimon selvatici!"

A rivolgere queste brusche parole alla sua partner umana era stato un gatto nero, i cui grandi occhi dorati dalle pupille dilatate rivelavano in quel momento irritazione e fastidio. Alto circa la metà di un bambino e dal fisico snello, adatto alla velocità, si reggeva in piedi sulle ovattate zampe posteriori e indossava su quelle anteriori un paio di guantini blu-viola decorati con qualche striscia rossa, dalle cui dita si dipartivano corti artigli neri. Sulle punte delle sue orecchie triangolari dall'interno rosato, che si muovevano a scatti intente a cogliere ogni suono dell'ambiente circostante, stavano tre ciuffetti di pelo dello stesso colore dei suoi guanti. Il muso a forma di cuneo, che esprimeva tutta la grazia, l'attenzione e il carattere tipici dei gatti, era dotato di quattro corte vibrisse. La sua coda era lunga e sottile, come un frustino, e anzichè essere del lucido e uniforme nero del resto del corpo, alternava strisce di pelo nero e blu dalla base fino alla punta. Altri tre ciuffetti di pelo blu segnavano la fine della coda. In quel momento, il Digimon felino si era fermato vicino ad una roccia per aspettare la sua partner, tenendo le zampe anteriori incrociate sul petto in segno di impazienza.

Qualche metro più indietro rispetto a lui, una ragazzina di non più di undici anni, dai corti capelli castani a caschetto e dal viso grazioso punteggiato qua e là da qualche lentiggine, si era seduta sul terreno roccioso, cercando di riprendere fiato. Aveva dei chiari lineamenti del Nord Europa, ed era vestita in maniera abbastanza elegante ma decisamente poco funzionale all'ambiente selvaggio in cui lei e il Digimon gatto si trovavano: portava quella che sembrava essere un'uniforme scolastica, composta da una camicetta bianca a maniche corte con sopra una leggera giacchetta nera, oltre che una gonna nera lunga quasi fino alle ginocchia, calze nere e scarpe marroni senza lacci: i suoi vestiti dovevano, almeno inizialmente, essere lindi e ben stirati, ma ora erano impolverati per la lunga camminata che la ragazzina aveva sostenuto lungo quegli impervi sentieri di montagna. Sulle spalle, portava uno zainetto di marca color porpora con dentro, molto probabilmente, quello che le poteva servire per il viaggio, e al quale era appeso un Digivice grigio. Dopo aver preso fiato un paio di volte, la bambina di nome Jolene alzò lo sguardo verso l'impaziente Digimon felino, e parlò con tono di scusa, la voce intrisa di un forte accento inglese.

"Huff... huff... mi dispiace, BlackGatomon... ma abbi un pò di pazienza!" ansimò. "Io non sono abituata a fare queste camminate di chilometri!"

"Va bene, va bene... ma ora non è il momento di mettersi seduti e rilassarsi!" rispose il Digimon di nome BlackGatomon, indicando con la testa il villaggio che ormai distava appena un centinaio di metri da loro. "Che ti avevo detto? Ecco il villaggio isolato di cui ti parlavo! Qui saremo al sicuro dai servi di Watchmon, almeno per un pò... e magari troveremo anche qualcosa da mangiare e un posto dove dormire!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: BlackGatomon

Tipo: Mammifero

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Lightning Paw, Cat's Eye Hypnotism

Versione virale di Gatomon, è un Digimon delle tenebre dai movimenti rapidi e silenziosi. Può vedere nell'oscurità della notte come un essere umano alla piena luce del sole, e colpisce i suoi nemici con artigliate fulminee e con i suoi poteri ipnotici.

 

Jolene alzò gli occhi verso il villaggio, il sollievo chiaramente visibile sul suo viso delicato. "Meno male... cominciavo a temere che avremmo dovuto trascorrere un'altra notte all'addiaccio..." mormorò, alzandosi dalla roccia su cui si era seduta e riprendendo il cammino. BlackGatomon, senza mai perdere quell'espressione infastidita, attese che la sua partner si riunisse a lei prima di riprendere in silenzio il tragitto verso il villaggio di Digimon. Vedendo che la sua Digimon non aveva neppure cambiato espressione alle sue parole, e anzi pareva non essere neppure interessata a risponderle, Jolene sospirò con rassegnazione e si riaggiustò lo zaino sulle spalle. Non sembrava che tra le due partner ci fosse molto affiatamento, visto che parevano cercare di evitare persino di guardarsi negli occhi...

"Ancora non riesco a credere che tutto questo sta succedendo a me..." pensò tra sè la ragazzina, gettando una rapida occhiata alla sua partner e ritirandosi subito non appena la gattina nera accennò a voltarsi verso di lei, una luce severa in quei suoi luminosi occhi dorati. "Sono qui a DigiWorld già da due giorni, e ancora non riesco a crederci... un attimo prima ero una comunissima studentessa di una scuola privata di Canterbury, e l'attimo dopo mi appare sullo schermo del PC questa icona chiamata 'DigiWorld'... io la clicco, così, per curiosità... mi arriva questo oggettino simile ad un videogioco tascabile... e quando provo ad usarlo, mi ritrovo di botto in questo strano mondo infestato da terribili mostri che lavorano per qualcuno di nome Watchmon... Ed è stato allora, per fortuna, che ho incontrato BlackGatomon... da sola, non sarei mai riuscita a cavarmela!"

Facendo una pausa per organizzare i suoi pensieri, Jolene si mise una mano sulla fronte e se la massaggiò, quasi avesse mal di testa. "BlackGatomon non è stata esattamente la guida più paziente o più comprensiva che potessi desiderare, ma almeno mi ha difeso dai mostri che pullulano in questo strano mondo... mi dice che io sono una Digiprescelta, un essere umano scelto per salvare il Mondo Digitale dalla tirannia di questo Watchmon, e che ci sono altri quattro ragazzi come me che si stanno dirigendo verso il vulcano di Nexus Peak per farsi dare consiglio da un certo Volcdramon e da un certo Gennai... e io che altro potevo fare se non accettare questa responsabilità? Anche se non credo proprio di esserne all'altezza..."

"Hey, Jolene, voglio che ti sia chiara una cosa, nell'ipotesi di non essere stata abbastanza esplicita!" disse improvvisamente BlackGatomon, senza neanche voltarsi a guardare la ragazzina inglese negli occhi. Jolene, colta di sorpresa, interruppe immediatamente il suo flusso di pensieri e abbassò lo sguardo verso la gattina nera, che proseguì freddamente il suo discorso. "Io ho accettato di farti da partner soltanto perchè mi consentirà di diventare più forte, ci siamo capiti? Non mi interessa nulla di Watchmon, nè dei suoi piani, nè di che fine farà DigiWorld, purchè io possa raggiungere questo mio obiettivo!"

Jolene annuì lentamente, sentendo un lieve dolore nel petto per queste parole brusche. Come poteva BlackGatomon pensare soltanto a diventare più forte in un momento come quello? Possibile che non le importasse davvero nulla di DigiWorld? E tuttavia... si rendeva conto che DigiWorld non era il suo mondo e che seguiva regole diverse, alle quali si sarebbe dovuta adattare almeno finchè non avesse potuto tornare a casa, una volta battuto Watchmon...

"Sì, BlackGatomon... lo so..." mormorò, quasi si volesse scusare dei suoi pensieri. La gattina nera emise un suono che esprime approvazione e spocchia al tempo stesso.

"Bene. Quindi, mi aspetto che tu faccia la tua parte. Non mi deludere." concluse. Jolene espirò il fiato che non si era accorta di aver trattenuto durante il discorso della sua partner, poi iniziò a guardare distrattamente il terreno, spostando un sassolino con un calcio. Non era molto convinta, ma avrebbe sicuramente cercato di fare la sua parte, come diceva BlackGatomon... ma il problema era che non sapeva esattamente quale fosse la sua parte, e cosa lei dovesse fare per renderla più forte...

"Un pò come quando ero sulla Terra, no?" pensò tra sè, amareggiata. "Non so mai quale sia il mio ruolo... il mio scopo...". Una parte di Jolene detestava sè stessa per il suo carattere indeciso, per il fatto di tenersi sempre in disparte e lasciar decidere tutto agli altri... anche ciò che la riguardava personalmente. Del resto, pensava anche che, almeno per il momento, poteva andare bene così...

Jolene Spencer, in effetti, tutto era tranne che una semplice ragazzina di periferia inglese: figlia unica di un grosso industriale, ma nonostante ciò dal carattere studioso e introverso, fin da molto piccola le era stato inculcato che lei avrebbe dovuto ereditare l'impresa dal padre, e per questo motivo era stata iscritta ad una prestigiosa scuola privata della contea di Canterbury, in modo che ricevesse una formazione intensiva volta a renderla una manager abile quanto suo padre: i suoi voti scolastici erano alti, e la sua famiglia era ricca... quindi, a conti fatti, non vedeva nulla di male in questa disposizione, anche se le era costata la libertà di scelta. Aveva sempre pensato che i suoi genitori sapessero decidere della sua vita meglio di lei, e momenti come quello, in cui non riusciva a rispondere alle parole brusche di qualcuno, non facevano che convincerla sempre più di questo...

"Ufff... lasciamo perdere, non è il caso di pensarci in questo momento... facciamo quello che dobbiamo, poi torniamo a casa." concluse tra sè la ragazzina, scuotendo la testa desolata mentre il villaggio si faceva sempre più vicino.

Mentre Jolene e BlackGatomon si avvicinavano al villaggio, alcune minacciose ombre spuntarono da un tunnel scavato in una parete di roccia dietro di loro, lo sguardo fisso verso le due che esprimeva intenti sinistri...

"Avete visto, ragazzi?" disse la voce aspra dell'ombra più grande, una figura alta e allampanata che ricordava parecchio un fungo gigante dal cappello piatto con esili braccia e gambe. "Ve l'avevo detto che seguire quella mocciosa e il suo Digimon ci sarebbe stato utile! Così ora, invece di sole due vittime, abbiamo un intero villaggio da depredare!"

Gli altri Digimon che lo accompagnavano erano sei o sette tozze Digimon dall'aspetto di funghi panciuti poco più alti di mezzo metro, che sghignazzarono soddisfatti mentre scivolavano fuori dalla fenditura nella roccia, apparendo visibili agli sparuti raggi di sole che ancora illuminavano la strada rocciosa: assomigliavano a porcini giganti con un paio di braccia e gambe, dal grosso cappello carnoso di colore viola e decorato da anelli dorati disposti irregolarmente sulla sua superficie. Il gambo era invece bianco sporco, con un paio di tondi occhietti neri e una bocca ghignante posto appena sotto il cappello. Le mani e i piedi erano coperti da guanti e stivali rosa con cinghie nere sui polsi e sulle caviglie, e il dorso di ogni mano era decorato con un teschio con le tibie incrociate, chiaro avvertimento di cosa sarebbe successo a chi avesse cercato di mangiarseli. Le creature fungoidi batterono i pugni tra loro, sempre guardando nella direzione in cui Jolene e BlackGatomon si erano dirette, e a giudicare dalle loro espressioni di trionfo, già pregustavano il divertimento che gli sarebbe venuto dal terrore che stavano per diffondere.

"Fantastico!" esclamò uno di loro. "Aveva ragione, capo! Questa è la nostra serata fortunata! Un intero villaggio in cui mangiare a sbafo per un pò!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Mushroomon

Anche chiamato: Mushmon

Tipo: Vegetale

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Mushroom Mash

Questi Digimon dall'aspetto di fungo vivono in colonie, di solito in alta montagna, o nelle foreste e nelle caverne umide. Sono molto permalosi, e tendono ad avere poco rispetto per le proprietà degli altri Digimon.

 

Il fungo più grande, ancora nascosto dalle tenebre della grotta, emise una breve, sgradevole risata che suonava come lo stridio del gesso su una lavagna. "Io ho sempre ragione, miei inetti sottoposti, ricordatevelo bene! Ed ora non perdiamo altro tempo! Se non vado errato, quella mocciosa è una Digiprescelta, e quando la consegneremo al grande Watchmon, lui ci premierà lautamente!" esclamò, totalmente sicuro di sè, prima di indicare il villaggio con un gesto del braccio. "Forza, ragazzi, seguitemi! E il momento di divertirci un pò!"

"EVVIVA!" gridarono i Mushroomon ad una sola voce, scattando fuori dal loro nascondiglio mentre il fungo più grande, raccolto il largo cappello attorno al corpo in modo da assomigliare ad un tronco di cono, iniziava a girare su sè stesso come una trivella, ruotando sempre più velocemente e affondando nel terreno roccioso con la facilità di un coltello nel pane. In breve tempo la roccia cedette, facendo affondare il Digimon fungoide nel buco da lui scavato; uno alla volta, i Mushroomon lo seguirono, mentre si dirigeva verso Jolene e la sua Digimon...

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Ormai, Jolene e BlackGatomon erano arrivate a non più di una ventina di metri dall'entrata del villaggio, un'arcata circolare in legno, scarsamente decorata da qualche ammasso di foglie sparso qua e là, di appena due metri di altezza all'apice, oltre il quale si potevano vedere torme di piccoli Digimon festanti che uscivano dalle loro case per accoglierle. Le loro grida acute, piene di gioia, si sentivano chiaramente da fuori il muro di cinta del piccolo insediamento, e le due partner furono colte di sorpresa da un comitato di benvenuto così entusiasta.

"Yuhuuu!" esclamò un Pagumon, una palla di pelo grigia senza arti e dalle lunghe orecchie da coniglio, con il muso permanentemente occupato da un ghigno astuto. "Finalmente sono arrivati i Digiprescelti!"

Un Tanemon, un Digimon sferico di colore verde chiaro con un piccolo germoglio che gli cresceva sulla testa, arrivò quasi ad uscire fuori dal villaggio per il trasporto del momento. "Evviva! Evviva! Benvenuti, Digiprescelti! Non sapete da quanto aspettavamo il vostro arrivo!"

"Il... nostro arrivo?" mormorò la morettina, puntando un indice verso sè stessa con fare interrogativo. "Voi... sapevate già di questa... 'leggenda' dei Digiprescelti?"

BlackGatomon sospirò irritata, scuotendo la testa. "Te l'ho già spiegato, no? Praticamente tutti gli abitanti di questo mondo conoscono questa storia! Si è tramandata praticamente da quando DigiWorld è nato!"

"Ah... capisco..." rispose Jolene, semplicemente. Tuttavia, le parole di BlackGatomon avevano risvegliato in lei una certa curiosità, e le aveva fatto sorgere delle domande. "Però... quello che mi chiedo è: come è nato un mondo come DigiWorld? Chi l'ha creato? BlackGatomon non mi ha detto niente a riguardo, forse perchè non le considerava cose importanti... però, se devo essere sincera, mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulla storia di DigiWorld. Dopotutto, è una terra così affascinante..."

"Quello che dice la tua partner è corretto!" si sentì la voce nasale di Gazimon, che, una volta chiesto spazio ai numerosi cuccioli riuniti davanti all'ingresso, si diresse verso la Digiprescelta e la sua partner, tendendo una mano in segno di saluto. "E tutti noi sapevamo che un giorno sarebbero arrivati questi ragazzi del Mondo Reale, per aiutarci a sconfiggere Watchmon e i Digimon malvagi! Perciò è per noi un grande onore conoscervi... e se voi due voleste fermarvi per la notte nel nostro villaggio, a riposarvi e a rifocillarvi, noi ne saremmo lieti! Potremmo anche mettere su una festicciola in vostro onore!"

Jolene, sentendosi sollevata all'idea che qualcuno mettesse su una festa per lei e per la sua amica digitale, sorrise timidamente e prese la zampa del Digimon simile ad un coniglio, scuotendola leggermente. "Beh... allora... piacere di conoscervi, piccoli amici! A noi due, in effetti, non dispiacerebbe affatto l'offerta... non è vero, BlackGatomon?" chiese poi alla gattina nera, sperando che la sua risposta non fosse qualche altra frase scorbutica. Tirò un breve sospiro quando BlackGatomon alzò le spalle e ricambiò lo sguardo di Gazimon, senza però degnarsi di tendergli la mano.

"Sì, per una volta ti do ragione, Jolene..." disse, annuendo un paio di volte. Poi, il suo sguardo si fece di nuovo duro, e fissò severamente Gazimon, che ritrasse la mano confuso. "Ma ci fermiamo qui soltanto per mangiare e riposare, chiaro? Non abbiamo tempo da perdere, noi, quindi come sorgerà il sole ci alzeremo e ce ne andremo! E' tutto chiaro?"

Gazimon, colto di sorpresa dalla freddezza del Digimon felino, rimase per qualche secondo in silenzio a cercare le parole adatte per rispondere. "Ah... ehm... va... va bene, come volete voi... non è certo nostra intenzione ostacolarvi..." disse poi, gettando un'occhiata attorno a sè e notando che anche il buon umore dei cuccioli si era un pò smorzato a causa del tono brusco di BlackGatomon. Anche Jolene, in cuor suo, non approvava il comportamento della sua partner, e questa volta non resistette all'impulso di dire la sua, pur in toni moderati.

"BlackGatomon, c'era proprio bisogno di rispondergli così male?" le chiese. L'unica risposta della gattina fu un 'Hmph!' indignato, che le attirò contro gli sguardi sfiduciati di molti cuccioli.

"Pensavo che i Digimon dei bambini prescelti fossero un attimo più amichevoli..." sussurrò Yokomon all'orecchio dei suoi compagni.

"Povera ragazza, non la invidio..." commentò Kapurimon. "Deve sopportarsi quell'antipatica di una BlackGatomon..."

Koromon sospirò. "D'altronde, cosa ci possiamo aspettare da un Virus? Però anche quella ragazza, potrebbe farsi sentire di più..."

Le parole del Digimon sferico non sfuggirono alle orecchie di Jolene, che sentì improvvisamente un lieve dolore al petto. A quanto pareva, lo stesso problema che aveva nel Mondo Reale si era ripresentato anche lì a DigiWorld... il problema di non riuscire ad esprimere la sua opinione con abbastanza decisione, e di adattarsi sempre supinamente alla situazione. Quanto detestava quella parte di sè...

"Salve, gente!" esclamò improvvisamente una voce aspra e dal tono maligno, facendo fare un salto in aria alla ragazzina. "Vedo che qui si sta per dare una festa! Quindi, ho pensato bene di vivacizzare un pò l'atmosfera! Io e i miei amichetti ci autoinvitiamo!"

BlackGatomon si voltò di scatto, sfoderando i suoi artigli, ma senza farsi scrupolo di trattenere un sogghigno soddisfatto. "Oh, eccoli, finalmente... mi chiedevo quanto tempo ci avrebbero messo a farsi vedere, quei rompiscatole..." pensò tra sè, mentre tutti i cuccioli presenti e Gazimon impallidivano alla vista del gruppetto di Digimon che sembrava essere apparso dal nulla alle spalle di Jolene e della sua partner, ad appena una decina di metri da loro!

"Oh, no..." mormorò il Digimon coniglio, stringendo un pugno. "Voi... voi siete... Digimon predoni, non è vero?"

Tanemon, poco più indietro, tentò senza eccessivo successo di ripararsi il visetto dietro la foglia che aveva sulla testa. "E'... è la nostra fine..." balbettò, tremando impaurita.

Quando Jolene e BlackGatomon si voltarono, ai loro occhi si presentarono, ancora grondanti di terra, i sette Mushroomon che le avevano seguite di nascosto, ben nascosti tra le rocce: erano accompagnati da un Digimon fungo molto più grande, che in quel momento circondavano come un piccolo esercito di guardie del corpo: alto un pò più di un essere umano comune, aveva un aspetto molto diverso dai Mushroomon pur essendo anch'esso un fungo: il suo gambo bianco come la neve era lungo e stretto, anzichè panciuto come quello dei suoi sottoposti, e a circa metà della propria altezza presentava un 'anello' fatto di una sottile pellicola vegetale, che lo circondava interamente. Aveva un cappello di forma conica molto appiattita, quasi un disco, di colore verde-olivastro abbastanza chiaro sulla superficie, e la parte interna solcata da numerose lamelle bianche, come una ruota di bicicletta con un numero esagerato di raggi. Appena al di sopra dell'anello sul gambo, spiccava il suo volto contorto in una smorfia di crudele divertimento, con un paio di luccicanti occhietti neri, un naso lungo e adunco simile a quello di una strega delle favole, e una bocca dalle labbra quasi inesistenti. Lunghe ed ossute braccia, con esili mani a quattro dita, uscivano da sotto l'anello, accompagnate da un paio di gambe altrettanto magre che lo reggevano in piedi, dipartendosi dalla base del gambo. Il Digimon fungo più grande emanava uno strano odore dolciastro e repellente, che Jolene non avrebbe certo associato ad un fungo. E tuttavia, nonostante qualche differenza dalla sua controparte terrestre, la ragazzina riconobbe subito quel terribile tipo di fungo per quello che veramente era...

"Un... un... un' Amanita Phalloides... formato Digimon?" mormorò, deglutendo nervosamente. A BlackGatomon, che le rivolse uno sguardo interrogativo, la ragazzina rispose prontamente. "Da... da dove vengo io... è il fungo più mortale in assoluto!"

Il Digimon fungo più grande scoppiò in una terribile risata, che fece indietreggiare i cuccioli ormai tremanti. "Hahahahahaaa! Ma guarda, abbiamo un topo di biblioteca qui! E comunque ti sei avvicinata abbastanza, mocciosa prescelta!" ringhiò, appoggiandosi poi una mano sul petto con aria di superiorità. "Ho l'onore e il privilegio di essere il grande Amanitamon, leader della banda più forte di questo settore di DigiWorld!"

"Lo avete sentito?" sghignazzò un Mushroomon, indicando con il pollice il suo capo che continuava a rimanere in posa. "E fareste meglio ad averne paura, tutti quanti!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Amanitamon

Tipo: Vegetale

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Poison Spore, Toadstool Mix

Possibile forma evoluta di Mushroomon (oltre a Woodmon), che spesso fa da leader a gruppi di questi Digimon, è un essere molto crudele che si diverte a spese delle sventure altrui. E' in grado di attraversare la terra e la roccia a grandi velocità, e il suo attacco principale consiste nell'emissione di una nube di spore, intrise di un veleno fulminante!

 

Jolene era incredula: come aveva fatto un gruppo così nutrito di Digimon ad arrivare loro alle spalle e a cogliere lei e BlackGatomon di sorpresa... senza che nessuno se ne accorgesse? Sembrava quasi che fossero spuntati fuori dal terreno... Attorno a lei, i cuccioli si ritiravano rapidamente all'interno delle mura, o rimanevano fermi sul posto, tremanti di terrore mentre Amanitamon e i suoi scagnozzi Mushroomon si avvicinavano, sghignazzando malvagiamente.

"Heheheee... allora, che ve ne è parso? Siete terrorizzati, vero? E avete ragione ad esserlo! La mia abilità negli attacchi furtivi non ha uguali, e nel mio vocabolario non c'è posto per la pietà... a meno che, ovviamente, voi non accettiate un paio di condizioni..." cominciò a dire Amanitamon. E avrebbe continuato per chissà quanto se non ci avesse pensato BlackGatomon a zittirlo...

"Ma finiscila di darti tante arie!" esclamò la gattina nera, incrociando le zampine anteriori sul petto. "So bene come avete fatto ad avvicinarvi senza essere visti! Vi siete nascosti sottoterra, vero? E' un vecchio trucco di voi Amanitamon! E non crediate di avermi colto di sorpresa, perchè vi ho sentito arrivare già cinque minuti fa!"

L'espressione trionfante sul viso di Amanitamon si trasformò all'istante in un cipiglio di disapprovazione. "Cosa? Non è possibile, stai bluffando! Il mio sistema di attacco a sorpresa è a prova di errore! Come avresti fatto ad individuarmi, eh? Me lo sapresti spiegare?"

"BlackGatomon..." esclamò Jolene, guardando stupita la sua partner. "Ma... ma allora tu... sapevi che..."

"Che questi buffoni ci seguivano?" proseguì il felino, guardando con una certa condiscendenza il gruppetto di increduli Mushroomon e indicando con una zampina una delle sue orecchie triangolari. "Certo che lo sapevo! Le vedete queste orecchie? Il mio udito è uno dei più sensibili in tutto DigiWorld, e le mie vibrisse mi permettono di percepire anche le più piccole vibrazioni nell'aria. Non crediate che la vostra opera di scavo sia stata tanto silenziosa... tanto più che avete scavato così velocemente! E poi, anche se non vi avessi sentito..."

La zampa anteriore di BlackGatomon, che prima indicava il suo orecchio, si spostò poi verso il terreno appena dietro alla banda di Digimon fungoidi. "...cosa sarebbe quella buca dietro di voi se non il vostro goffo tentativo di prenderci alla sprovvista, eh? Ti credevi tanto furbo, ammasso di cellulosa? Volevi impressionarci con le tue 'grandi' capacità di attacco 'furtivo'?" chiese retoricamente, fulminando Amanitamon con un sogghigno.

Voltandosi di scatto, il mortale fungo vivente osservò con fastidio il grosso buco che lui e i suoi sottoposti avevano lasciato scaando nella terra e riemergendo: e lui che pensava che nessuno si sarebbe accorto di loro finchè non fossero saltati fuori... invece quella BlackGatomon lo aveva sentito e percepito! Decisamente non se lo aspettava... ma non permise alla cosa di infastidirlo più di tanto, e quasi subito rivolse alla gattina nera e a Jolene un altro dei suoi odiosi sorrisi. "Heh... ma tu guarda, la secchiona e la ragazzaccia di strada! Formate proprio una bella accoppiata! Ma ora basta con le chiacchiere... siamo qui per farci offrire vitto e alloggio gratis da questo gradevole insediamento tra le montagne, con o senza il vostro consenso, e a far fuori la Digiprescelta e la sua compagna. Sapete com'è, il supremo Watchmon non vi ha preso molto in simpatia, e desidera che voi togliate il disturbo. Con le buone o con le cattive!". A queste parole seguì un altro coro di urla spaventate da parte dei cuccioli del villaggio, e Gazimon strinse i denti con rabbia, facendosi avanti per aiutare la Digiprescelta e BlackGatomon ad affrontare i crudeli Digimon fungo.

"W... Watchmon?" mormorò Jolene, afferrando stretto il suo Digivice. Gettando un rapido sguardo agli occhi delle creature fungoidi, notò che essi non brillavano della ormai familiare luce scarlatta che aveva visto negli occhi di tutti i Digimon che avevano attaccato lei e BlackGatomon in quegli ultimi due giorni... quel sinistro bagliore che era il segno distintivo dei Digimon controllati dal tiranno. Questi Digimon agivano di propria iniziativa! "Ma... ma Watchmon non vuole dominare il Mondo Digitale e ridurre tutti i Digimon in schiavitù? Allora... perchè voi lo state aiutando nel suo intento?"

Amanitamon le rise in faccia. "Hahahahahaaa! Ma l'avete sentita, la signorina? Ci chiede perchè dovremmo voler aiutare Watchmon a conquistare DigiWorld e a rendere tutti suoi schiavi!"

"Ma per poter governare al suo fianco, è ovvio!" rispose uno dei Mushroomon. "Quando saprà che noi abbiamo distrutto una dei leggendari Digiprescelti, ci ricompenserà senz'altro! E quando ci nominerà suoi luogotenenti, tutto DigiWorld saprà della nostra forza e della nostra abilità!"

"Esatto! Saremo temuti e rispettati ovunque!" concluse un altro Mushroomon, fregandosi le mani soddisfatto.

I funghi malvagi esplosero in una risata collettiva, piena di crudele allegria, che servì allo scopo di instillare ulteriore paura nei cuori degli abitanti del villaggio: alcuni cuccioli si abbracciarono e si misero a piangere, mentre altri fuggivano nuovamente nelle loro abitazioni e si rintanavano lì, tremanti e terrorizzati. Gazimon represse un moto di paura, dovuto al fatto che la banda di predoni era evidentemente più forte di lui, e si fece avanti, determinato ad affrontarli anche da solo...

"Beh, temo di dovervi rovinare la festa!" esclamò, cercando di mostrarsi deciso. "Non vi permetterò mai di depredare il villaggio, nè di fare del male ad un Digiprescelto! Se volete farlo, dovrete passare su di me!"

"Hah!" esclamò Amanitamon, guardando Gazimon dall'alto in basso. "Lo dici come se fosse difficile... forza, ragazzi, diamo una bella lezione a questo sgorbietto! Fatelo pentire di essere stato programmato!"

"Con piacere, capo!" risposero tutti assieme i Mushroomon, disponendosi in riga davanti ad Amanitamon e mettendosi in guaria, pronti ad accogliere il solitario difensore del villaggio, che rimase fermo ed immobile a pochi metri da loro, preparandosi mentalmente alla battaglia.

"Che razza di babbeo..." mormorò tra sè BlackGatomon, guardando con disapprovazione il Digimon coniglio e i piccoli In-Training sconvolti dalla paura. "Dovrebbe scappare, mentre ne ha ancora il tempo... lo sa bene che non può sconfiggere quell'Amanitamon, e vuole affrontare lui e i suoi Mushroomon lo stesso soltanto per proteggere quei frignoni? Che stupidaggine... sacrificarsi per gli altri! Che ognuno si faccia gli affari suoi, come faccio io!". Poi, osservò i Mushroomon e il loro capo con freddo occhio indagatore. "D'altro canto, anche se quei Mushroomon sono delle mezze cartucce... Amanitamon potrebbe rivelarsi una sfida adeguata per me! Forse aiutare questi stupidi mi tornerà utile per diventare più forte..."

Di ben altro parere era Jolene: inizialmente impaurita e spiazzata davanti alla protervia dei Digimon fungoidi, la ragazzina aveva in quel momento rivolto la sua attenzione ai piccoli Digimon impauriti, e al Gazimon solitario che si era fatto avanti per proteggere sia loro che lei nonostante la chiara superiorità dei suoi avversari: era una scena che lei aveva già visto altre volte, anche se in contesti completamente diversi... ed ogni volta, l'effetto che essa aveva su di lei era quello: una sorda, cupa sensazione di rabbia che la ragazzina cercava ogni volta di reprimere. Quel branco di prepotenti stava terrorizzando quei Digimon innocenti... come se per loro fosse un gioco divertente! Con quale coraggio osavano fare una cosa del genere? E per quale motivazione, poi? Per essere temuti e rispettati, aveva detto quel Mushroomon! Ma quale paura, ma quale rispetto, si stava chiedendo Jolene. Erano loro quelli che avevano paura e dovevano dimostrare di essere forti! E quello che si sarebbero guadagnati, anzichè rispetto, sarebbe stato solo odio e disprezzo! Jolene sapeva bene come lavorava la mente di quegli esseri spregevoli... lei li conosceva fin troppo bene... e non poteva permettere loro di lasciarli fare! Non questa volta!

Dopo aver preso un profondo respiro, Jolene strinse il Digivice nella mano destra e si fece avanti. Proprio in quel momento, BlackGatomon alzò lo sguardo, rivolgendole una domanda silenziosa con quei suoi freddi occhi dorati, nei quali la ragazzina credette di vedere, per il più breve degli istanti, oltre l'ostilità e l'interesse per sè stessa, una scintilla di saggezza... del tipo di saggezza che si guadagna con la brutale esperienza! Sembrava quasi che la gattina le stesse chiedendo se aveva davvero intenzione di farsi avanti... e Jolene fu ben lieta di risponderle!

"Andiamo, BlackGatomon!" disse. "Sistemiamo quei buffoni!"

Le labbra di BlackGatomon si incurvarono, e i suoi denti bianchi come l'avorio scintillarono alla pallida luce del tramonto. "Non aspettavo altro che tu lo dicessi..."

"Povero stupido, tu vorresti sfidarci?" sghignazzò un Mushroomon, avanzando minaccioso verso Gazimon. "Beh, vorrà dire semplicemente che tu sarai la nostra prima vittima! Preparati a..."

"Lightning Paw!"

BLAAAAAM!

"Aaaaargh!"

Prima che il fungo malefico avesse il tempo di iniziare a pensare ad un attacco, una zampina nera coperta da un guanto blu-violetto lo centrò in pieno con un potente pugno in faccia, spezzando il suo contatto con il terreno e facendolo volare con un grugnito di dolore, per poi lasciarlo cadere sul terreno roccioso alcuni metri più in là, stordito e senza forze. Le espressioni trionfanti dipinte sui volti dei Digimon fungo si spensero all'istante, subito sostituite da dei cipigli di disapprovazione, allorchè BlackGatomon, la zampa ancora protesa in avanti nella sua posizione d'attacco, si stagliò davanti a loro al posto del Mushroomon appena colpito, lo sguardo fieramente fisso negli occhi di Amanitamon. Tutt'attorno, si levarono le voci stupite degli abitanti del villaggio, increduli del fatto che lo scorbutico felino avesse deciso di dare loro una mano; Gazimon, poi, era rimasto totalmente interdetto: già rassegnato all'idea di dover combattere Amanitamon da solo, era stupito, e allo stesso tempo sollevato, di poter contare su un alleato...

"BlackGatomon?" mormorò il Digimon coniglio, quasi stentando a credere ai suoi occhi. Senza neppure voltarsi verso di lui, la gattina nera gli rispose. "Beh? E ora che hai da rimanere come un pesce lesso? Ti sto aiutando, in via del tutto eccezionale! Non ti fa piacere? Ora hai migliori possibilità di difendere il tuo villaggio!" gli disse, pulendosi le zampe dalla polvere. Quasi subito, Gazimon sogghignò e le rivolse un segno dell'okay, mentre Jolene, pochi metri dietro di loro, sorrideva lietamente con il Digivice ancora stretto tra le mani.

"Forse non lo hai fatto per generosità personale..." disse tra sè la bambina inglese. "Ma te ne sono comunque riconoscente, BlackGatomon..."

Scuotendosi di dosso l'incredulità per la rapida e poco onorevole sconfitta del loro compagno, i Mushroomon rimasti, sei in tutto, si voltarono rabbiosamente verso la gattina nera e il coniglio bipede. "Razza di... e va bene, te lo sei voluto, palla di pelo! Diamole una lezione che non scorderà più! Mushroom Mash!"

Una manciata di funghetti apparve nelle piccole mani del Mushroomon che aveva appena parlato, e lui le scagliò con violenza e precisione contro BlackGatomon, che sogghignò divertita e, con un'estrema nonchalance che la diceva lunga sulla sua superiorità, balzò via poco prima che i proiettili la raggiungessero. Altri Mushroomon, seguendo l'esempio del loro compagno, iniziarono a lanciare scariche di funghetti velenosi contro la loro avversaria che però, con la grazia e l'abilità acrobatica di un ninja, eseguì un elegante avvitamento in aria ed evitò ancor una volta gli attacchi! Poi, prima che i Mushroomon potessero fare un'altra mossa, ridiscese giù e colpì con un paio di calci in piena faccia, sferrati contemporaneamente e con entrambe le zampe posteriori, due dei Digimon fungo, facendoli afflosciare a terra con un breve grugnito. Senza farsi spaventare dalla fine dei suoi compagni, un quarto Mushroomon spronò i suoi rimanenti tre compagni all'attacco e si scagliò contro la gattina, tenendo il pugno destro minaciosamente alzato... ma BlackGatomon, ormai abituata a lotte di questo tipo, parò l'attacco alzando la zampetta e afferrando la mano guantata del Mushroomon mentre questa si avvicinava. La gattina indietreggiò di un passo per la violenza del colpo, ma cominciò subito, con un sogghigno quasi crudele, a spingere indietro il Mushroomon, che dal canto aveva iniziato a guardarsi attorno alla ricerca dei suoi tre compagni ritardatari...

Il motivo del loro ritardo gli apparve chiaro un attimo dopo, quando uno di loro solcò l'aria dopo aver preso un potente calcio da parte di Gazimon: la sentinella del piccolo villaggio, incoraggiata dal fatto che BlackGatomon stava combattendo al suo fianco, era balzata addosso ai tre Mushroomon rimasti e li stava impegnando in un intenso combattimento corpo a corpo. Nonostante la superiorità numerica, i perfidi funghetti velenosi erano chiaramente in svantaggio, a giudicare dall'abilità con cui il coniglio deviava i loro colpi e rispondeva: ormai, i Mushroomon si erano ridotti a stare sulla difensiva, ma anche così, Gazimon stava mantenendo un'offensiva troppo serrata perchè i tre (ora ridotti a due) potessero resistere...

Ancora per qualche istante, Gazimon continuò a trattenere i Mushroomon con brevi ma violente raffiche di pugni e calci, evitando i colpi che di tanto in tanto questi sferravano... poi, non appena vide che i Digimon fungo erano abbastanza stanchi, Gazimon balzò all'indietro eseguendo una spettacolare capriola in aria, e i pugni sferrati contemporaneamente dai Mushroomon solcarono l'aria proprio nel punto in cui lui si trovava fino ad un attimo prima. Poi, mentre atterrava, Gazimon prese fiato, spalancò la bocca, e soffiò fuori un getto di vapore grigio-azzurrino che si diresse verso i funghi viventi!

"Paralyze Breath!" esclamò Gazimon, esclamando il nome del suo attacco speciale. I Mushroomon, troppo stanchi e sorpresi per reagire in tempo, vennero investiti in pieni dal getto di vapore e si irrigidirono all'istante come un paio di statuette da giardino, sentendo i loro muscoli perdere improvvisamente di vigore! Un attimo dopo, entrambi loro si erano afflosciati a terra come tutti gli altri prima di loro, lasciando il Mushroomon impegnato con BlackGatomon completamente solo!

"Heh. E allora, cosa ti succede?" chiese BlackGatomon con tono canzonatorio. "Ora che non puoi più contare sui tuoi compagni non sei più tanto coraggioso, eh? Sono proprio i codardi senza fegato come voi che mi disgustano più di ogni altra cosa!"

Ad enfatizzare l'ultima affermazione della gattina pensò un potente pugno che BlackGatomon sferrò con la zampa sinistra, centrando il Mushroomon rimanente in piena faccia! Emettendo un gemito sommesso, l'ultimo scagnozzo di Amanitamon barcollò in direzione del suo capo e si accasciò a terra privo di sensi, sotto lo sguardo disgustato del capobanda. Ormai, tutti i Mushroomon erano stati sconfitti, e sarebbe toccato a lui, per quanto la cosa gli seccasse, occuparsi di quei guastafeste...

Mentre dietro al gruppetto di difensori, i piccoli Digimon, ripreso coraggio, esprimevano la loro felicità con grida di gioia ed energici salti, Jolene applaudì, con un sorriso di felicità sul viso. "Brava, BlackGatomon! Sei stata straordinaria! E anche tu, Gazimon!" esclamò, stringendo poi i pugni davanti a sè. "L'avete fatta vedere, a quei prepotenti!". In effetti, la ragazzina non poteva negare di aver provato un sottile piacere nel vedere quel branco di prepotenti umiliato a dovere: era una scena che le avrebbe fatto piacere vedere anche nella vita reale...

BlackGatomon si sbattè le zampine tra loro, mentre Gazimon si ripuliva la polvere dal corpo con un paio di gesti della mano. "Non è stata poi questa gran cosa... questi Mushroomon erano delle mezze cartucce!" spiegò la gattina con nonchalance. Un attimo dopo, alzò lo sguardo verso Amanitamon, piantandogli in faccia un paio di occhi dorati che brillavano per il desiderio di combattere. "Non sarà certo battendomi con i tuoi cagnolini da salotto che metterò a posto la questione! Allora, padrone dei cagnolini, cosa dici? Verrai ad affrontarmi?"

Amanitamon strinse i denti, irritato. "Piccola palla di pelo... tu osi prenderti gioco di me? E va bene, se è questo che vuoi..." rispose con un sibilo malefico, facendosi avanti con un largo passo e alzando le sue lunghe braccia in modo da assumere una posizione di guardia. BlackGatomon, con un sogghigno soddisfatto, rispose imitando il gesto e prendendo un respiro profondo, concentrandosi in vista di un combattimento che si preannunciava molto più impegnativo...

"Ottimo. Allora mostrami cosa sai fare..." iniziò a dire BlackGatomon, prima di scorgere Gazimon che si avvicinava, evidentemente intenzionato ad affiancarla durante il duello. "...e tu, Gazimon, non pensare nemmeno di aiutarmi! Per questo buffone, io basto e avanzo!"

Le lunghe orecchie del Digimon coniglio si drizzarono lievemente, e anche Jolene aggrottò le sopracciglia con evidente sorpresa davanti al rifiuto di BlackGatomon di farsi aiutare. "Cosa?" esclamò Gazimon. "Non dire sciocchezze, vorresti combattere da sola contro quell'Amanitamon?"

"Certo!" rispose BlackGatomon, senza esitazione, lo sguardo sempre fisso negli occhietti maligni di Amanitamon. "Il mio scopo è diventare forte, e non potrò certo farlo se mi faccio aiutare da te in una battaglia così facile! E poi, tu sei un Rookie! Cosa credi di poter fare contro un Champion? Andiamo, levati di mezzo e lascia combattere chi sa farlo veramente... e tu, Jolene, mi raccomando! Mi aspetto che anche tu faccia la tua parte, quindi tienti pronta con quel Digivice!"

Jolene storse leggermente il naso davanti all'ingiunzione di BlackGatomon: ancora una volta, era scoraggiata dall'idea che la sua Digimon la considerasse niente più che uno strumento per ottenere la forza da lei desiderata. Tuttavia, non disse nulla e si limitò ad ingoiare il rospo e a tenere il Digivice stretto nella mano destra, augurando buona fortuna alla sua Digimon con un cenno della testa. "Va... va bene, BlackGatomon... mi raccomando, stai attenta!"

Il duello di sguardi tra BlackGatomon e Amanitamon durò ancora qualche secondo, in una silenziosa atmosfera di tensione: i cuccioli di Digimon, che fino a qualche istante prima stavano festeggiando con grande clamore la sconfitta dei Mushroomon, si erano di nuovo chiuso in un mutismo intimorito, ritirandosi dietro le porte del loro villaggio per assistere al duello da una distanza di sicurezza. Senza mai staccare gli occhi dal suo bersaglio, di tanto più grande di lei, BlackGatomon alzò gli artigli e mosse un passo laterale, con l'apparente intenzione di prepararsi ad un attacco laterale. Amanitamon, non meno esperto di lei, si accorse di questo suo tentativo e si spostò di lato a sua volta. I due combattenti erano bloccati in una pericolosa guerra di nervi: impegnati nella loro pericolosa danza, lampi di sfida che, a partire dai loro occhi, balenavano da una parte e dall'altra, entrambi aspettavano che l'avversario facesse la prima mossa... e il primo errore!

Finalmente, Amanitamon non riuscì più a sostenere la tensione e scattò in avanti, alzando il suo esile braccio per abbatterlo su BlackGatomon, che però si aspettava quella mossa sconsiderata: con un sogghigno, la gattina si piegò sulle zampe posteriori e, quando il letale fungoide le stava ormai occludendo completamente il campo visivo, spiccò un enorme balzo ed evitò il pugno dell'avversario, che passò sotto di lei con un fischio minaccioso. Sbalordito per aver mancato il suo bersaglio, Amanitamon spalancò gli occhi e cercò di seguire i movimenti di BlackGatomon alzando la testa, ma fu troppo tardi per reagire - la gattina stava già scendendo in picchiata su di lui, la zampina destra stretta in un pugno e avvolta da una lucente aura multicolore!

"Lightning Paw!" esclamò BlackGatomon, sferrando un possente pugno che raggiunse Amanitamon in piena faccia, facendolo cadere all'indietro con un ringhio di rabbia. Il gigantesco fungo velenoso sollevò una nuvoletta di polvere e pietrisco quando il suo ingombrante corpo andò a sbattere contro la nuda roccia, ma si rialzò quasi subito, rotolando lateralmente per evitare di essere incalzato dalla gattina nera. Mentre BlackGatomon atterrava in piedi con un'elegante capriola, Amanitamon raccolse le braccia attorno al corpo e si caricò di energia per una frazione di secondo, poi aprì di scatto le braccia, e scagliò contro BlackGatomon una raffica velocissima di proiettili a forma di fungo, non molto dissimili da quelli usati dai Mushroomon poco prima!

"Toadstool Mix!" esclamò Amanitamon. BlackGatomon rimase ferma sul posto, attendendo con sguardo gelido la cascata di funghi variopinti che minacciava di travolgerla, e quando i proiettili furono a meno di un metro dal suo corpo, fece una cosa che fece mancare di un battito i cuori di Jolene e dei Digimon che assistevano alla battaglia: senza alcun apparente riguardo per la propria vita, infatti, BlackGatomon si scagliò contro Amanitamon, andando dritta contro il muro di proiettili! Prima che qualcuno potesse anche soltanto prendere fiato per lanciare un urlo, il felino dalla pelliccia nera iniziò a vibrare colpi con la velocità e la precisione di un maestro di arti marziali, intercettando ogni colpo a mezz'aria e facendolo rimbalzare via senza che questo potesse farle alcun danno. Quello che i presenti riuscirono a vedere fu soltanto un'indistinta sagoma nera che sfrecciava verso Amanitamon, poi una gragnuola di colpi, e numerosi funghi di varie forme e colori che saltavano da tutte le parti, avvitandosi e roteando a mezz'aria per poi abbattersi inutilmente sul terreno. Amanitamon, incredulo e spaventato, fece un passo indietro... giusto in tempo per vedersi arrivare contro BlackGatomon, le zampine sollevate e nuovamente pronte a colpire. Per sua fortuna, Amanitamon fu abbastanza veloce a mettersi in guardia, e riuscì a bloccare quasi tutti i colpi, tranne un paio che riuscirono ad aprirsi un varco nella sua difesa; ma ora il mortale fungo era irritato dall'imprevista resistenza opposta da BlackGatomon, e cercò di interrompere la sua offensiva bloccando un suo pugno con una mano e tenendola poi stretta, in modo da immobilizzarla e renderla un facile bersaglio per l'altro suo pugno. Il tentativo riuscì, e Amanitamon iniziò subito a stringere come se avesse voluto stritolare la zampina del Digimon felino, la cui espressione soddisfatta si trasformò in una smorfia infastidita.

"Attenta, BlackGatomon!" esclamò Jolene. Al suo fianco, Gazimon grugnì e scosse la testa. "L'avevo detto io, a quella, che era meglio combattere in due..."

Mentre BlackGatomon si dimenava nella presa di Amanitamon per cercare di liberarsi, il gigantesco fungo velenoso ghignò crudelmente e alzò il braccio libero per assestarle un colpo micidiale. "E allora? Non ridi più, gattina? E fai bene! Hai commesso un grave errore a sfidare il grande Amanitamon... e ora ne pagherai le conseguenze! Muori!"

E, con un rapido movimento del braccio libero, abbassò il pugno verso BlackGatomon, deciso a distruggerla una volta per tutte... e forse sarebbe andata proprio così se il Digimon fungoide non si fosse dimenticato dell'incredibile agilità della sua avversaria: poco prima che il tremendo colpo si abbattesse sul suo fragile corpo, BlackGatomon si sollevò in aria, eseguendo una spettacolare verticale sopra la mano con cui Amanitamon la stava trattenendo. Prima che lo sbalordito predone potesse capire cosa stava succedendo, il felino si era divincolato dalla sua presa, e si era scagliato contro di lui con un poderoso calcio volante che lo raggiunse in piena faccia, facendolo vacillare pericolosamente! Mentre il suo avversario indietreggiava, BlackGatomon atterrò, ma non esitò a lanciarsi di nuovo contro Amanitamon con una micidiale scarica di pugni, dai quali il crudele fungoide non ebbe alcun modo di difendersi! Dopo aver ricevuto una sequenza di colpi in rapida successione, il fungo gigante venne colpito in pieno viso da un pugno di BlackGatomon, sferrato con entrambe le zampe, e proiettato a diversi metri di distanza, abbattendosi poi a terra con un disgustoso rumore di materia vegetale spiaccicata. BlackGatomon atterrò un'altra volta ed esalò un sospiro di sollievo, mentre dietro di lei risuonavano nuovamente gli applausi di Jolene e le grida esultanti dei piccoli Digimon.

"Lo hai battuto, BlackGatomon!" esclamò la ragazzina inglese, riagganciandosi il Digivice allo zaino e iniziando poi a muovere qualche passo verso la sua amica digitale. Tuttavia, prima che potesse fare anche solo tre passi, BlackGatomon alzò una mano, come per farle cenno di restare indietro.

"Aspetta, Jolene! Non è ancora finita! Se conosco i predoni di questa risma bene come credo, non si arrenderà tanto facilmente!" spiegò la gattina nera. Come a confermare le sue parole, Amanitamon grugnì infastidito e cominciò lentamente ad alzarsi dal suo posto, massaggiandosi il cappello indolenzito sotto lo sguardo stupito della Digiprescelta.

"Accidenti, non posso crederci... tutti quei colpi ed è ancora in piedi!" mormorò.

"Beh, meglio così..." commentò BlackGatomon. "Non mi piacciono i sacchi d'allenamento che si rompono troppo facilmente!"

Lentamente ma con decisione, Amanitamon si erse di nuovo in piedi in tutta la sua statura e si pulì la bocca con un gesto della mano, gettando poi uno sguardo di animosità e disprezzo alla gattina nera. "Un sacco di allenamento, dici? Se è così che la pensi... beh, vuol dire che non hai molta esperienza con quelli come me! Perchè, vedi, io non ti ho ancora fatto vedere perchè tutti i Digimon che vivono da queste parti mi temono e mi rispettano!" spiegò, la voce apparentemente calma, ma che in realtà esprimeva una tremenda rabbia pronta ad esplodere.

BlackGatomon incrociò le braccia sul petto ed emise un verso di disprezzo. "Hmph! Tutte chiacchiere e niente sostanza! Perchè non mi fai vedere cosa ti rende tanto temibile, invece di vantarti tanto? Se voglio diventare forte, non mi serve sconfiggere le mezze cartucce! Solo dei Digimon che sappiano davvero mettemi in difficoltà!"

Jolene si mise un pugno chiuso davanti alla bocca, temendo che la sua Digimon stesse per fare il passo più lungo della gamba. "BlackGatomon, stai attenta..." mormorò tra sè, riprendendo in mano il Digivice e fissando di nuovo la sua attenzione sui due contendenti. Gazimon, dal canto suo, non aveva gradito molto le parole della gattina.

"Tsk. Ma chi si crede di essere, quella?" commentò il coniglio bipede. "Si pentirà di stuzzicare così quello spilungone!"

Amanitamon, divertito dalla sfida che BlackGatomon gli aveva lanciato, sghignazzò e aprì fino al limite il suo enorme cappello, le cui lamelle iniziarono a vibrare come mosse da una brezza invisibile. "Heheheheee... siamo un pò troppo sicuri di noi stessi, eh? Beh, avrai di che pentirtene! Poison Spore!"

L'espressione fiduciosa di BlackGatomon si contorse in una dubbiosa quando dalle lamelle sottostanti il cappello di Amanitamon si sollevò una strana polverina multicolore, che iniziò a fluttuare nella fresca aria del tramonto e a tingerla di riflessi verdi, gialli e purpurei mentre fluttuava lentamente verso il terreno. Non capendo cosa stava accadendo, ma con un brutto presentimento riguardo alla situazione, BlackGatomon si scostò di un passo, senza mai staccare la sua attenzione dalla polverina colorata...

Ad un unico cenno di Amanitamon, le spore fluttuanti si bloccarono a mezz'aria, poi piovvero addosso a BlackGatomon come sabbia del deserto durante una tormenta! La gattina, allarmata, riuscì appena in tempo a saltare via prima che la mortale polvere si posasse sulla roccia dove lei si trovava una frazione di secondo prima... e il fiato le mancò per qualche secondo quando il pavimento di roccia, contaminato dalle spore, iniziò a rinsecchire e a riempirsi di crepe, come un vecchio intonaco in procinto di sgretolarsi! Se non si fosse spostata in tempo... non osava pensare alla fine che avrebbe fatto!

"BlackGatomon!" esclamò Jolene, mentre Gazimon e i cuccioli guardavano increduli la roccia che si sbriciolava sotto l'effetto del veleno di Amanitamon, lasciando un piccolo buco dalle pareti annerite, grosso come una terrina per insalate, nel punto in cui la polvere letale era caduta!

Soddisfatto dei risultati ottenuti, Amanitamon gettò indietro la testa e rise. "Hahahahaaa! Allora, che te ne pare? Il veleno contenuto nelle mie spore è così potente da riuscire persino a corrodere la roccia! E dato che le mie pore sono fini come polvere, tu non hai nessuna possibilità di pararle! Poison Spore!"

Ancora una volta, le spore letali si sprigionarono dalle lamelle poste sotto il cappello del Digimon fungo, questa volta coprendo un'area molto più vasta e riempiendo l'aria di un suggestivo, ma pericoloso, mosaico di particelle scintillanti. BlackGatomon strinse i denti quando si rese conto di trovarsi proprio sotto la nube di spore! Se ci fosse rimasta presa dentro, sarebbe sicuramente morta in maniera poco invidiabile! Perciò, con un disperato scatto laterale, il Digimon felino si spostò, un attimo prima che le spore mortali si posassero sul terreno, facendolo appassire. Sfortunatamente, era proprio quello che Amanitamon voleva: mentre la sua avversaria correva per allontanarsi dall'area d'effetto del veleno, lui scattò in avanti come una mangusta e alzò il pugno destro, pronto a colpire! Troppo impegnata a schivare le spore, la gattina venne colpita in pieno dal durissimo attacco fisico e scagliata brutalmente sul terreno con un miagolio di dolore, per poi rimanere distesa a pancia in giù e intontita. Un collettivo gemito di raccapriccio si levò dai cuccioli di Digimon, mentre Jolene si copriva gli occhi con le mani.

"Hehehehee... Ho vinto! Poison Spore!" esclamò nuovamente Amanitamon, scagliando una terza emanazione di spore, che in breve tempo formò un velo scintillante proprio sopra la stordita BlackGatomon! Il Digimon felino riuscì a riprendere abbastanza contatto con la realtà da alzare la testa ed accorgersi del pericolo, ma il sangue le si congelò nelle vene quando si rese conto che, ancora sofferente per il colpo preso un attimo prima, non sarebbe mai riuscita a schivare in tempo!

"M... maledizione..." mormorò, stringendo i denti. "Io... non posso essere cancellata così... ho... ho ancora troppe cose da fare..."

"Paralyze Breath!"

Improvvisamente, lo stesso vapore grigiastro che Gazimon aveva usato poco prima contro i Mushroomon investì la nube di spore multicolori, e Amanitamon passò dalla soddisfazione alla rabbia incredula quando vide le sue micidiali armi venire disperse dalla potenza del soffio! In meno di un secondo, la coltre di spore letali venne distrutta, ridotta in innocue particelle scintillanti che il vento non ebbe alcuna difficoltà a spazzare via! BlackGatomon, incredula quasi quanto il suo avversario, rimase del tutto sbalordita quando vide la sua partner, normalmente così taciturna e sottomessa, correre verso di lei con in mano un piccolo ventilatore a batterie che aveva estratto dal suo zainetto, inginocchiarsi con fare protettivo davanti a lei, e attivare il piccolo dispositivo puntandolo verso le poche spore rimaste, creando così una piccola corrente d'aria che finì il lavoro iniziato dal Paralyze Breath di Gazimon!

"Jolene?" esclamò BlackGatomon, alzando gli occhi verso il volto della sua partner, sul quale era dipinto un cipiglio determinato e quasi minaccioso. La ragazzina inglese, senza mai distogliere la sua attenzione da Amanitamon nel caso questo avesse voluto tentare un altro attacco, si girò leggermente verso la sua partner e le fece un dolce sorriso.

"Sì, sono io, BlackGatomon... non ti preoccupare, non stai combattendo da sola!" la rassicurò, poi alzò di nuovo gli occhi verso il furente Amanitamon. "Non dirmi che non lo avevi previsto, tu! I funghi si riproducono disperdendo le loro spore, che poi vengono portate via e disseminate dal vento... quindi ho pensato che sarebbe bastata una corrente d'aria abbastanza forte a vanificare il tuo attacco! E in effetti avevo ragione!".

BlackGatomon mantenne per qualche istante la sua espressione meravigliata... poi storse il naso. "Beh... non avevo chiesto il tuo aiuto! Te l'ho detto che avrei combattuto da sola contro questo buffone!" esclamò. E tuttavia, anche se non avrebbe voluto ammetterlo nemmeno a sè stessa, la gattina in fondo provava un certo senso di gratitudine verso la sua partner umana...

"Heh. Certo, abbiamo visto come te la sei cavata!" arrivò la voce di Gazimon, che si mise a fianco della gattina e la guardò con aria astuta. "Come immagino tu abbia visto che anche noi 'deboli' possiamo combattere, non ti sembra?"

BlackGatomon scosse la testa. "Va bene, ci occuperemo dopo di questi dettagli. Per il momento, ho una gran voglia di dare una bella lezione a questo porcino troppo cresciuto!" esclamò, rialzandosi con un agile scatto e sfoderando di nuovo gli artigli mentre avanzava verso Amanitamon. Il fungo venefico, dal canto suo, aveva fiutato che le cose si stavano mettendo male: se avesse provato ad usare di nuovo la Poison Spore, Jolene e Gazimon gliel'avrebbero di nuovo soffiata via, e tutti gli altri suoi attacchi si erano rivelati inefficaci... qualcosa gli diceva che se alzava i tacchi e pedalava, era meglio per lui! Così, iniziò ad indietreggiare, guardando con aria nervosa la gattina nera e preparandosi a scattare nella direzione opposta... ma BlackGatomon aveva altre idee!

"Che succede, Amanitamon? Non sei più tanto baldanzoso, ora che non puoi più usare le tue spore?" gli chiese con tono canzonatorio. "Beh, tanto spiacente, ma io non sono una che permette ai miei ospiti di abbandonare il ballo tanto facilmente... Cat's Eye Hypnotism!"

Immediatamente, gli occhi dorati di BlackGatomon si accesero di una innaturale luce verde ed emisero un repentino flash, simile a quello di una macchina fotografica, illuminando la ripugnante faccia di Amanitamon, il cui corpo si irrigidì all'istante, contratto in un'espressione di terrore cieco! Le sue gambe e le sue braccia si appesantirono, e i suoi occhietti malefici divennero vitrei e fissi. Il Digimon fungoide era stato completamente paralizzato, e BlackGatomon si concesse un ghigno di superiorità.

"Adesso provi anche tu il terrore di essere indifeso... come lo hanno provato tutte le tue vittime davanti a te!" ringhiò la gattina, con cupa soddisfazione. Al suo fianco, Jolene si limitò ad osservare freddamente il Digimon fungo paralizzato... per poi voltarsi verso la sua compagna digitale e farle un cenno affermativo. BlackGatomon non aspettava altro: con un'agile scatto di cui soltanto un felino come lei sarebbe stato capace, si lanciò verso Amanitamon e sollevò il pugno destro, avvolto ancora una volta da un'aura di energia dorata. Dal Digivice di Jolene, che la Digiprescelta inglese teneva saldo in mano, si sprigionò una luce argentea che irradiò BlackGatomon, trasferendole ulteriore potenza e rendendola ancora più veloce! Terrorizzato, Amanitamon cercò di muoversi, ma i suoi arti non rispondevano ai comandi del suo cervello!

"No... no..." balbettò in preda al panico, riuscendo a malapena a muovere la bocca. "S-supremo Watchmon... l-la prego... mi salvi... non... voglio... essere... c-cancellato..."

"Lightning Paw!" esclamò nuovamente BlackGatomon, spiccando un balzo altissimo per poi atterrare sopra la testa di Amanitamon e abbattere il suo pugno esattamente al centro del suo largo cappello piatto. Il malefico fungo spalancò gli occhi e grugnì di dolore mentre cadeva in ginocchio, poi emise un roco grido di disperazione quando il suo corpo iniziò a svanire, sbriciolandosi in innumerevoli quadratini di luce multicolore. In pochi secondi, Amanitamon era scomparso, e al suo posto erano rimasti soltanto sparuti dati che vennero portati via dalla brezza serale, scomparendo davanti agli occhi degli spettatori mentre BlackGatomon atterrava su un ginocchio ed espirava profondamente per scaricare la tensione.

"Addio, Amanitamon..." mormorò BlackGatomon, senza neanche degnarsi di gettare uno sguardo al punto dove il suo nemico era caduto. "Se davvero pensavi che Watchmon ti avrebbe salvato, eri più stupido di quanto potessi credere!" Poi, incupendosi di colpo, proseguì. "A questo mondo, l'unico che può salvarti... sei te stesso. Nessuno lo farà per te."

Per qualche secondo, la zona venne avvolta da una coltre di silenzio sbalordito. Poi, a partire da Jolene e Gazimon, si levò un fragoroso applauso, e diversi dei cuccioli saltellarono incontro alla loro salvatrice per ringraziarla. In breve tempo, la malcapitata BlackGatomon si ritrovò seppellita da una massa di piccole e morbide sfere dai grandi occhioni languidi, che le si strusciavano addosso affettuosamente!

"Evviva! Evviva!"

"Grazie, BlackGatomon!"

"Ha sconfitto i Digimon cattivi!"

"Brava! Sei forte!"

"Argh!" esclamò la gattina, rischiando di perdere l'equilibrio sotto la spinta di quella ressa di cuccioli! "Calma! Calma! Toglietevi di dosso! Non l'ho fatto... urgh... per voi... mi state schiacciando... hey, Jolene, muoviti! Fammi uscire da qui!"

Alla vista della sua 'dura' partner messa in difficoltà da un gruppetto di cuccioli festanti, Jolene rimase sbalordita, e una grossa goccia di sudore le scivolò lungo la fronte, mentre una libellula nera le passava ronzando dietro la nuca! Poi, la ragazzina si mise una mano davanti alla bocca e rise divertita. "Huhuhuuu... beh, lasciatelo dire, BlackGatomon... potrai anche saper affrontare i Digimon più feroci di questo mondo, ma come baby-sitter sei una frana!"

"JOLENE!" esclamò la gattina facendosi strada tra la ressa di cuccioli, con una venuzza pulsante sulla fronte. "Quando esco di qui, giuro che uso le tue gambe per affilarmi le unghie... argh! E mollatemi!"

"Ah, che scenetta tenera ed edificante..." sghignazzò Gazimon, osservando con aria di rivincita la gattina nera che cercava di riemergere dalla massa di piccoli Digimon. "Sembra che la nostra dura abbia successo con i bambini! Hehehehee..." Poi, rivolto a Jolene che stava ancora cercando di trattenere le risate: "Beh, in ogni caso, vi devo ringraziare... se non fosse stato per voi, quei funghi malefici ci avrebbero razziato il villaggio. Avrebbero portato via il nostro cibo, distrutto le nostre case, o anche peggio! E penso che ospitarvi per la notte e offrirvi qualcosa con cui riempirvi lo stomaco sia davvero il minimo che noi possiamo fare per sdebitarci!"

"Grazie, Gazimon..." mormorò la ragazzina inglese, riappendendosi il Digivice allo zaino. "E noi accettiamo di buon cuore la vostra offerta!"

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Quella notte, sotto il cielo stellato, il piccolo villaggio che Jolene e BlackGatomon, anche con l'aiuto di Gazimon, avevano salvato da Amanitamon e dai suoi scagnozzi, era un'esplosione di festa e allegria! Alcuni piccoli Digimon danzavano allegramente davanti a un grande falò acceso nel centro della piazza principale, che proiettava vitali lampi scarlatti e un'occasione nube di fumo nel cielo notturno, mentre altri erano impegnati a parlare tra loro, a giocare (e a cercare di trascinare anche la poco socievole BlackGatomon nei loro giochi...) e in generale a scatenare la loro gioia per lo scampato pericolo. Gazimon, anche lui oggetto dei festeggiamenti, era seduto per terra, a gambe incrociate, vicino al totem che dominava tutto il villaggio, e accanto a lui avevano preso posto la Digiprescelta inglese e la sua partner: tutti e tre avevano tra le mani dei grossi piatti fondi di legno, e un cucchiaio dello stesso materiale, con il quale stavano raccogliendo grandi quantità di legumi dai loro piatti, infilandoseli poi in bocca.

Gazimon ingoiò il boccone che stava masticando e si leccò le labbra soddisfatto. "Aaah! Ci voleva proprio una festa e un pò di cibo! Allora, ragazze, che ve ne pare? Vi state divertendo?"

Jolene sorrise entusiasta. Per qualche motivo, guardare tutti quei piccoli Digimon danzare felici dopo averli salvati da quel branco di prepotenti, la riempiva di una gioia che raramente credeva di aver provato. "Sì, Gazimon... e vi siamo grate per il disturbo che vi state prendendo per noi! Siamo liete di esservi state d'aiuto! Non è vero, BlackGatomon?"

"Sì, sì..." rispose la gattina con tono annoiato, riempiendosi il cucchiaio di legumi secchi e ingoiandoli in un solo vorace boccone. Sinceramente, non capiva che senso aveva dare una festa in loro onore... loro si sarebbero fermate lì soltanto per quella notte, e poi gli abitanti del villaggio non avrebbero più sentito parlare di loro! E poi, perchè le erano così grati? Lei l'aveva fatto solo per interesse... anzi, era ancora un pò seccata che Gazimon e Jolene l'avessero aiutata. Se non faceva da sola, come poteva sperare di diventare forte come desiderava? E tuttavia... doveva ammettere di aver ammirato Jolene, quando lei l'aveva salvata esponendosi in prima persona al pericolo. Chi poteva aspettarselo da quella mocciosa taciturna e introversa che BlackGatomon considerava soltanto un tramite per ottenere il potere? Chissà, riflettè BlackGatomon, forse non sarebbe stata una cattiva idea averla come amica, oltre che come partner...

Con uno sbuffo rabbioso, la gattina nera interruppe la sua linea di pensiero. "No. Cosa vado a pensare? Io non ho bisogno di avere amici. Queste stupide fissazioni mi impedirebbero di diventare forte come voglio io... e io voglio diventare molto forte! La migliore! Non voglio essere una mediocre come Jolene!"

Mentre vicino a lei la festa continuava, BlackGatomon escluse tutti quei fastidiosi rumori di allegria e felicità, e alzò i suoi occhi dorati verso il cielo, fissando la luna piena con sguardo rabbioso e malinconico al tempo stesso.

"Aspettami, Watchmon... sarò io a sconfiggerti, ricordalo!"

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"Ah, mio povero Amanitamon... a quanto pare, stavolta hai sfidato qualcuno troppo forte per te..."

Queste parole, pronunciate con un tono falsamente dispiaciuto dalla voce roca di Watchmon, riecheggiarono inquietanti tra le pareti dell'angusta sala di controllo. Il tiranno di DigiWorld era sospeso in aria davanti alla grande colonna di luce azzurra che occupava il centro della stanza, e nella quale fluttuava la massa nebulosa dei suoi Digi-Ghost. La sua orribile bocca era contorta in un ghigno sardonico che mal celava le sue malvagie intenzioni. Il suo occhio centrale, rosso e luccicante come un tizzone ardente, scintillava sinistramente. I tentacoli sui quali si trovavano i suoi occhi più piccoli dondolavano sopra di lui come tanti cobra in procinto di attaccare. Pareva quasi che l'orribile mostro stesse aspettando con pazienza qualcuno... o qualcosa... il cui arrivo sarebbe stato per lui fonte di gioia.

Pochi secondi dopo, la colonna di luce che conteneva i Digi-Ghost si espanse, in maniera quasi impercettibile... e uno straziante ululato di disperazione fece vibrare l'aria, mentre una forma nera ed incorporea volava dritto verso la massa di vapore nero come attratta da una forza soprannaturale. Se qualcuno avesse potuto vedere quella strana cosa, avrebbe notato in essa un volto spettrale, contorto in un'espressione di estremo orrore, prima che il fantasma entrasse nella colonna di luce e scomparisse nella sfera di fumo nero. Un attimo dopo, come se si sentisse soddisfatta dell'aggiunta di un altro Digi-Ghost alla sua collezione, la colonna tornò normale, e il ghigno satanico di Watchmon si allargò ulteriormente.

"Heheheheee... Ma non preoccuparti... tu continuerai comunque ad essere utile a me e al mio signore. Anche da morto."

 

CONTINUA...

 

Nota dell'autore: Allora, che ve ne è parso del Capitolo 8 e della nuova Digiprescelta, Jolene Spencer? Per la prima volta, abbiamo una Digiprescelta che non è molto simpatica al suo Digimon! E' vero che anche Renamon, inizialmente, considerava la sua partnership con Ruki come un mezzo per diventare più forte... ma la nostra volpe ninja preferita era comunque affezionata alla sua Tamer... e anche Ruki, in fondo, pur non ammettendolo... Ma, secondo voi, come potrà svilupparsi questo insolito rapporto tra Digiprescelta e Digimon? Ah, le possibilità...

I Mushroomon sono Digimon ufficiali, ma Amanitamon è di mia proprietà! Se per qualche motivo lo volete usare per le vostre storie, fate pure, ma avvertite che l'ho creato io, okay? E a proposito di Amanitamon... cosa significherà mai quell'ultima scena nella tana di Watchmon? Mi sembra fin troppo chiaro...

Un ultimo avvertimento: ho deciso che, tra un pò, metterò in 'pausa' le mie fanfiction di Digimon per ricominciare a dedicarmi alle mie storie di Sonic X, Super Robot Wars e MegaMan Battle Network, che stanno accumulando fin troppa polvere. 'Digimon Zero', da adesso, verrà interrotta per un pò di tempo, mentre 'Invasion' proseguirà ancora per due capitoli prima di arrestarsi per un paio di mesi. Chiedo fin d'ora scusa ai miei lettori... ma è già quasi un anno e mezzo che lavoro alla mia saga di Digimon, e vorrei prendermi un periodo di pausa, prima di ritornare a scriverla! Giusto il tempo di riordinare le idee, organizzarle meglio, e cercare di approfondire un pò la caratterizzaione dei personaggi, sula quale sono ancora un pò carente. Ringrazio fin d'ora per il sostegno che mi avete dato e continuate a darmi... e mi raccomando, attendo recensioni!

Justice Gundam

P.S.: Vorrei dedicare questo capitolo a Michael Schumacher, che oggi ha corso la sua ultima, bellissima per quanto sfortunata, gara prima del ritiro. Lui ci ha fatto vedere la tempra di un vero campione, e i suoi fan, tra cui io, non dimenticheranno mai tutti i sogni e le emozioni che ci ha regalato! Grazie, Schumi, per noi tu sarai sempre in pole position!

 

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Capitolo 9
*** Verso Crimson Heart ***


10-Verso Crimson Heart

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Sho: Ehilà, gente! Siete contenti di rivedermi? Sono proprio io, Sho Kusanagi, il protagonsta di questa storia! Finalmente l'autore si è deciso a rimettere mano alle nostre vicende, ed era anche ora!

SnowAgumon: Siamo qua che mettiamo radici da due capitoli di Invasion, ormai! Temevo che Justice ci avesse dimenticato!

Sho (dandosi un sacco di arie): Insomma, capisco che la sua storia, Invasion, sia arrivata ad un punto cruciale, con il rapimento di Hikari, con Dragomon e tutto il resto... ma non poteva certo dimenticarsi di noi! Senza di noi, Taichi, Daisuke... e tutti gli altri... non avrebbero potuto vivere le loro avventure! Non avremmo le serie di Digimon che ci piacciono tanto! Sapete cosa significa questo? Che mondo sarebbe senza Digimon... Aaaaahioooo!

Yurika (tirando l'orecchio a Sho): Quando hai finito di fare il buffone, Sho... perchè non presentiamo questo nuovo capitolo in maniera DECENTE? >_< Oh, insomma, possibile che tu ti debba sempre far riconoscere?

Sho (massaggiandosi l'orecchio): Owww... uffa, Yurika-chan, volevo divertirmi un pò! Era da tanto tempo che non ne avevo l'occasione davanti ai lettori della nostra storia!

Kunemon: Va bene, va bene... ma ora cercate di non esagerare! Vantarmi è la MIA specialità, non la vostra!

Falcomon: Comunque, è vero... era un pò che non avevamo l'onore di presentare un nuovo capitolo di questa storia! L'autore è stato molto impegnato in questi ultimi tempi, e non sempre ha avuto modo di mettersi alla tastiera e scrivere. Oltre al fatto che, per un certo periodo, non aveva l'ispirazione di scrivere...

Yurika: Sgrunt... belle scuse per lasciarci a noi stessi e non far proseguire le nostre avventure!

Kevin: Ad ogni modo, adesso siamo qui, e siamo pronti a rispondere alle vostre recensioni! E cominciamo da HikariKanna: come vedi, non ti abbiamo lasciato per così tanto tempo... almeno, spero tu non sia stato tanto per te... e ti presentiamo un nuovo capitolo che, ci auguriamo, possa piacerti come e più del precedente! Ci fa piacere che i due nuovi personaggi ti siano piaciuti... e, sì, ora che lo fai notare, l'attore si è accorto che Jolene assomiglia abbastanza ad Hikari... Sho e Yurika? Beh, loro litigano come una coppietta di sposini...

Bearmon: Mi chiedo solo quanto manchi prima che quei due piccioncini si dichiarino...

Sho & Yurika: NOI NON SIAMO PICCIONCINI!

Bearmon: Sì. Perchè ci credo.

Falcomon: Sigh, eccoli che ricominciano... allora, KillKenny, ci fa piacere il fatto che tu trovi antieroistiche Jolene e BlackGatomon, perchè l'intenzione dell'autore era proprio quella! Come interagiranno con il gruppo dei nostri eroi? E' quello che scopriremo... dato che molto probabilmente sarà in questo capitolo che le incontreremo!

Felipe: Tocca a me. Grazie della recensione, TopoMouse... per adesso, BlackGatomon ha agito soltanto per interesse personale, perchè voleva diventare più forte... però sono convinto anch'io che abbia anche lei il suo lato sensibile...

Sho: Questo lo dice il ghiacciolo del gruppo, quindi... a buon intenditor...

Felipe: La tua ironia non mi tocca, giapponesino.

SnowAgumon: E per finire, abbiamo la nostra amica Driger! Grazie della recensione... e, sì, l'autore ha pensato anche lui che quella di un conflitto di fondo tra Digimon e partner umano fosse un'idea originale! Anch'io spero che in futuro le cose migliorino... oh, e Amanitamon? L'autore mi comunica che, sinceramente, l'idea gli è venuta così, su due piedi... ma ora è il momento di svegliarci e andare in cerca di risposte ai nostri quesiti! In questo capitolo, ci dirigeremo verso Crimson Heart per incontrare Jolene e BlackGatomon!

Kunemon: Avremo un altro Digiprescelto in squadra? E Watchmon ci manderà contro qualcun altro dei suoi leccapiedi? Leggete il capitolo e scopriamolo assieme.

Jolene (facendosi timidamente avanti): Buonasera, signori lettori... è... un onore per me partecipare a questa fanfiction... spero... che io e BlackGatomon... saremo delle gradite aggiunte al gruppo... e riusciamo a fare la nostra contro Watchmon...

BlackGatomon: Io voglio solo affrontare avversari forti. Non mi interessa se vi piaccio o meno.

Yurika: Beh, che devo dire... sono contenta che ci sia una nuova ragazza in squadra, ma non so se con quel Digimon riuscirò ad andare d'accordo...

Sho: Dai tempo al tempo, Yurika... io sono convinto che alla fine saremo felici di aver conosciuto entrambe!

Yurika: E cosa te lo fa pensare?

Sho: Il fatto che, in tutte le serie di Digimon, i protagonisti alla fine riescano sempre a trovare un accordo tra loro!

Yurika: In effetti...

 

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Capitolo 9 - Verso Crimson Heart

 

"Uhmm... che stanchezza... mamma, ancora cinque minuti... oggi non ho scuola..."

Queste furono le prime parole di Sho quando i primi raggi di luce solare, filtrando attraverso i vetri delle finestre, illuminarono il suo zigomo destro, facendogli provare una sgradita sensazione di caldo. Spostando leggermente la testa, e raccogliendo la coperta attorno alle spalle, il ragazzino cercò di evitare l'irritante raggio di luce e prendersi qualche altro minuto di meritato riposo, quando la sua guancia strisciò contro qualcosa di morbido e dalla superficie ruvida, che emanava un peculiare odore penetrante, e un leggero brivido attraversò il suo corpo quando i suoi piedi, coperti dalle sole calze, entrarono in contatto con un oggetto piccolo e freddo che, accucciato vicino alle sue gambe, russava sommessamente, emettendo di tanto in tanto un verso simile alle fusa di un gatto.

Il leggero colpo di freddo che lo investì ebbe l'effetto di velocizzare il risveglio del Digiprescelto giapponese, che ritirò le gambe e aprì di scatto gli occhi: le indistinte ombre nere e rosse che invasero la sua vista per qualche istante, dovute al fatto che il contatto con la realtà non era ancora stato ripristinato, divennero rapidamente più nitide, e i colori si solidificarono nell'immagine dello schienale consunto di un sedile da metropolitana, odorante di stoffa e metallo, proprio a pochi centimetri dalla sua faccia. Con aria stordita, Sho sbattè le palpebre un paio di volte, poi alzò una mano e, liberandosi il braccio dalle coperte che lo avvolgevano, si stropicciò gli occhi, richiamando alla mente tutto quello che era successo il giorno prima...

"Ugh... ma certo, che stupido..." pensò, con un pizzico di malinconia. "Per un attimo, per forza di abitudine... mi è sembrato di essere ancora a casa mia, a Tokyo... e invece sono nel Mondo Digitale, assieme a Yurika, SnowAgumon, Kunemon... e ad altri due ragazzi con rispettivi Digimon abbinati! Mi devo ancora abituare a questa nuova realtà..."

Con un sospiro, Sho si mise a sedere e inarcò la schiena, stiracchiandosi e scacciando le ultime vestigia di sonno. Il suo sguardo si spostò su SnowAgumon, che era acciambellato come un gattino ai piedi del letto improvvisato che Sho si era ricavato dal sedile del vagone usato come dormitorio da lui e dai suoi compagni. Il piccolo dinosauro bianco aveva insistito di voler dormire lì, senza coperte che avrebbero potuto, a suo dire, fargli troppo caldo, e in quel momento era ancora appisolato, ed emetteva di tanto in tanto qualche sommesso verso simile alle fusa di un felino. Il suo partner umano, dopo essersi frugato nelle tasche ed essersi assicurato di avere ancora il Digivice, allungò una mano e gli accarezzò la testa, per poi rivolgere lo sguardo ai suoi compagni, distesi sui sedili del vagone più vicini a lui e ancora avvolti nelle coperte. Sul lato opposto rispetto al suo, si trovava Felipe, che dormiva supino e con le coperte che gli arrivavano al petto, i biondi capelli scompigliati sulla stoffa del sedile e le mani appoggiate sullo stomaco... e Falcomon, che era appollaiato sullo schienale e dormiva con la testa girata e il viso nascosto dietro una delle sue piccole ali, come un'anatra. Quasi senza volerlo, Sho rivolse un sorriso all'introverso Digiprescelto spagnolo: certo, la prima impressione che l'uno aveva avuto dell'altro non era stata delle più positive... ma, ne era convinto, le cose sarebbero cambiate col tempo. In fondo, Felipe era stato un grande aiuto nella battaglia del giorno prima con gli schiavi di Watchmon, e anche i festeggiamenti per il suo ingresso in squadra, subito dopo la conclusione della lotta, non lo avevano lasciato indifferente, anche se inizialmente aveva cercato di tenersi in disparte...

Mentre SnowAgumon si stiracchiava e cominciava a svegliarsi, Sho guardò i posti a sedere in coda al vagone, dove erano adagiati, anche loro immersi nel loro sonno del giusto, Kevin e Yurika assieme ai loro partner: il ragazzino di colore e Bearmon stavano riposando fianco a fianco, i loro berretini da baseball appesi allo schienale, e sembravano davvero un comune bambino terrestre con il suo orsacchiotto di peluche! Che differenza dall'altra sera, quando Kevin era stato terrorizzato dall'attacco di Drimogemon e Bearmon era digievoluto a Grizzmon per salvare la situazione! Sho non poteva nascondere di provare una certa ammirazione per la capacità dimostrata dal piccolo Digiprescelto americano di riprendersi da un tale shock in così poco tempo... aveva temuto, dato lo spavento che Kevin aveva preso in quel frangente, che quella notte non sarebbe riuscito a dormire, o che avrebbe avuto un incubo, e invece niente di tutto questo.

"Sì, quel ragazzino ha fegato..." approvò tra sè il giapponese. "Sarà piccolo, ma mi dà l'impressione di avere una grande forza di volontà. Sono convinto che Bearmon sia molto fiero di lui..."

E, naturalmente, distesa sui sedili davanti a Kevin, Sho vide la sua migliore amica, distesa su un fianco e raccolta su sè stessa come un gattino sotto le coperte, con Kunemon che dormiva beatamente tra le sue braccia. La ragazzina dai capelli blu lo teneva stretto a sè, come una mamma con il suo piccolo appena nato.

"Ed ecco là la mia amica... heh, chi l'avrebbe detto che fosse così carina sotto quei suoi modi da maschiaccio? Certo che vederla così..." riflettè Sho, mettendosi in ginocchio sul suo giaciglio e scostando le coperte, in modo che gli coprissero soltanto i piedi. Per qualche istante, il suo sguardo rimase sui lunghi capelli cobalto della sua amica e sul suo grazioso viso, a malapena visibili a causa delle calde coperte da cui era avvolta, per poi spostarsi un'altra volta su Kevin e Bearmon, e su Felipe e Falcomon: a guardarli così, addormentati e senza nessuna preoccupazione apparente, i corpi avvolti da coperte di colore neutro che si muovevano con ogni loro respiro, e le scarpe (i sandali nel caso di Yurika) distrattamente appoggiate sotto i loro letti improvvisati, sembravano davvero niente più che una compagnia di amici impegnati in un allegro campeggio all'aperto... gli unici particolari stonati erano il fatto che stavano dormendo nel vagone di un treno della metropolitana in abbandono, e ovviamente quei piccoli Digimon capaci di trasformarsi in inarrestabili combattenti ad un loro semplice cenno...

Sho scosse la testa e sospirò, godendosi la calda sensazione dei raggi del sole mattutino che battevano sulla sua schiena. "Già, sembriamo proprio il classico gruppetto di amici in gita... lo sportivo, il lupo solitario, la ragazza forte e dinamica... e la piccola mascotte del gruppo! Chi potrebbe mai dire che in realtà noi... siamo qui per salvare questo strano mondo? E chissà poi quando riusciremo a farlo..." pensò tra sè, mentre si voltava verso il sole. Il luminoso astro svettava dall'orizzonte, e sembrava che stesse uscendo direttamente dal mare, tingendo il cielo e l'acqua di suggestivi bagliori gialli e arancioni... ma per qualche motivo, lo sguardo di Sho non si posò su di esso, ma sul vetro scheggiato che spuntava minacciosamente dalla cornice del finestrino... quelle forme frastagliate sembravano essere state messe là apposta per ricordargli, qualora ce ne fosse bisogno, che dietro la calma apparente e la magnificenza dei suoi paesaggi, DigiWorld nascondeva molti pericoli mortali che non aspettavano che loro...

"Ancora una volta, mi viene questo terribile dubbio... saremo o no in grado di sconfiggere Watchmon e di tornare tutti a casa? Io, in questo momento... sono un pò il punto di riferimento di Yurika-chan e Kevin-chan... e spero di dimostrarmi all'altezza..." A quel pensiero, la consapevolezza delle responsabilità che lui, come membro più grande del gruppo, doveva assumersi, si riaffacciò alla sua mente, e un brivido di tristezza lo colse al pensiero dei suoi genitori e dei suoi amici rimasti nel Mondo Reale. "Mamma, papà... mi mancate... chissà quanto sarete preoccupati per me..."

"Hmmm..." si sentì una vocetta acuta proveniente dai piedi del giaciglio di Sho. Il ragazzino, distratto dai suoi pensieri, si strofinò gli occhi con una mano e cercò a tentoni i suoi occhiali da pilota, che aveva appoggiato vicino alla sua testa prima di addormentarsi. Dopo averli trovati, se li mise sulla testa come era ormai sua abitudine, e si rivolse al piccolo dinosauro bianco che si stava svegliando in quel momento. SnowAgumon, seduto accanto al suo partner con gli occhi semichiusi e il muso ancora contorto in una smorfia assonnata, spalancò la bocca come una fornace e sbadigliò fragorosamente, mettendosi una piccola mano artigliata davanti alle fauci, poi si stropicciò gli occhi a sua volta e rivolse un sorriso sornione al suo partner. "Ciao, Sho! Vedo che ti sei alzato prima di tutti! Siamo mattinieri, eh?" disse, tenendo la voce bassa per non disturbare gli altri ragazzi.

"Ciao, SnowAgumon..." gli rispose Sho, ricambiando il sorriso e accarezzandolo sulla testa. Le fredde squame della fronte di SnowAgumon contrastavano con il tepore del vagone-dormitorio, e contribuirono a liberare il ragazzino del torpore della notte. "Beh... in realtà no, non sono uno che si alza presto quando non c'è scuola, almeno non di solito... mi sembra di essere diventato più mattiniero, da quando sono arrivato a DigiWorld... heh, mi farebbe comodo per non arrivare tardi a scuola!"

SnowAgumon ridacchiò e si stiracchiò pigramente. "Heheee, ti capisco... allora, come hai dormito stanotte?" chiese al suo partner, che si era messo a sedere.

"Non male, per la mia prima nottata in un vagone... potrebbe anche iniziare a piacermi!" ironizzò Sho, usando una mano per rimettersi a posto i capelli scompigliati dalla nottata. Con un rapido movimento delle gambe, infilò i piedi nelle scarpe da ginnastica slacciate che aveva appoggiato sotto di sè. "E tu, come te la sei cavata?"

"Faceva un pò caldo, ma tutto sommato bene!" rispose SnowAgumon, ora completamente sveglio. "Sai, ancora mi sorprende che voi abbiate avuto bisogno di una coperta per ripararvi..."

"Noi non abbiamo il tuo... sistema di regolazione termica, SnowAgumon! Hey, guarda, anche gli altri cominciano a svegliarsi!" spiegò Sho, ridacchiando tra sè, mentre davanti a loro anche Felipe cominciava a svegliarsi: il ragazzino spagnolo dai capelli biondi stava incominciando a spostarsi sul suo divano, spiegazzando la coperta che teneva addosso. Quasi nello stesso momento, Yurika emise un mormorio assonnato e sporse un braccio fuori dalle coperte, afferrandone un lembo e scostandolo dal proprio corpo. I suoi grandi occhi celesti si aprirono un istante dopo, sbattendo ripetutamente nel tentativo di riabituarsi alla luce solare, e anche Kunemon, svegliato dai raggi di luce che filtravano attraverso i vetri, scosse la testolina, sbattendo le lunghe antenne di qua e di là, e si stiracchiò.

"Hey, Yurika! Kunemon! Buongiorno!" li salutò immediatamente SnowAgumon.

"Ben svegliata, Yurika-chan! Buongiorno, Kunemon... oh, e buongiorno anche a te, Felipe-kun!" li accolse a sua volta Sho, vedendo che anche Felipe aveva aperto gli occhi e si era messo a sedere sul suo giaciglio, dopo aver gettato la coperta di lato.

"Buenos dias, Sho, Yurika... c'è proprio bisogno di tutti quei suffissi onorifici?" mormorò, ancora un pò intontito dalla nottata.

Per nulla offeso dall'osservazione un pò irritata del biondino spagnolo, Sho si sgranchì le braccia con un movimento rotatorio e si passò una mano sulla faccia. "Questi... 'suffissi onorifici' di cui parli... sono parte integrante della lingua giapponese." spiegò. "Per noi è inconcepibile non usarli...". Non esattamente convinto, Felipe alzò le spalle e si mise le scarpe, mentre Falcomon, appollaiato sullo schienale, muoveva la testa qua e là, in procinto di svegliarsi.

Yurika alzò un braccio in aria, si coprì la bocca con l'altra mano, e sbadigliò sommessamente prima di rivolgere la parola ai due ragazzi. "Yaaawn... buongiorno, Sho-kun... buongiorno, Felipe-kun..." salutò, poi si rivolse a Kunemon, grattandogli la testa con l'indice. "Ciao, Kunemon-chan, dormito bene?"

"Hmm... Ottimamente..." rispose il bruchino giallo, controllando che le sue lunghe antenne fossero a posto. "Lo sai che si dorme molto bene accanto a te, Yurika? Sei così calda..."

Con un sorriso lusingato, la ragazzina dai capelli blu spostò le coperte e si infilò i sandali, allacciandoseli rapidamente. "Beh... grazie, Kunemon! Mi fa piacere sentirmelo dire..." rispose, sentendosi un pò imbarazzata per il complimento. Sentirselo fare aveva fatto provare, prima ancora che gioia, una strana sensazione di disagio, durata meno di un secondo. "Allora, ragazzi, a voi com'è andata? Non è stata male, come prima notte passata in treno, eh?"

In quel momento, anche Falcomon si era svegliato, e stava sbattendo le ali e la coda per riavviare la circolazione e svegliarsi del tutto. "Ciao, ragazzi..." disse il falchetto scrollando la testa. "Ciao, Felipe... mah, per quello siamo riusciti a dormire bene! Sapete, era un pò di tempo che non riuscivo a dormire così a lungo!"

"Da quando Watchmon ha preso il potere, eh?" rispose Felipe, grattando il suo partner dietro la nuca in una rara esternazione di affetto. "Posso capire..."

"Uh... cavolo, che luce..." mormorò Bearmon, facendosi scudo con una zampina guantata e riparandosi gli occhi da un raggio particolarmente luminoso che stava illuminando anche gli occhi del piccolo Kevin. Il piccolo Digiprescelto di colore e il suo compagno si stavano svegliando solo in quel momento, disturbati dalla vivida luce solare. "Accidenti, e io che speravo di dormire un altro pò..."

"Hmmm..." mormorò Kevin, aprendo stentatamente gli occhi. La prima cosa che gli apparve davanti fu il soffitto del vagone, con le sue luci alogene semi-funzionanti e alcuni cavi elettrici esposti, e per qualche secondo rimase là senza muoversi, fissando il vuoto. Poi, dopo aver soffocato uno sbadiglio, il ragazzino si alzò e si rivolse al suo partner, stropicciandosi gli occhi. "Uh... ciao, Bearmon... ciao, ragazzi... accidenti, oggi siete stati tutti più mattinieri di me..." mormorò, vedendo che i suoi compagni più grandi si stavano già alzando, e Sho e SnowAgumon stavano già ripiegando le loro coperte.

"Ciao, Kevin..." rispose l'orsacchiotto, alzandosi a sedere e vedendo a sua volta gli altri membri del gruppo già riattivati. "Salve, gente, come va? Adesso ci svegliamo anche noi..."

"Ciao, Kevin-chan! Ciao, Bearmon!" li accolse Yurika sorridendo cordialmente, mentre Sho, SnowAgumon e Falcomon li salutavano con un gesto amichevole della mano e Felipe annuiva semplicemente, cercando ancora una volta di mantenere una certa distanza dal gruppo. "Non preoccupatevi, non siete assolutamente in ritardo! Ci siamo appena alzati anche noi, dopotutto..."

"Buongiorno, Kevin-chan... Bearmon... Avete dormito bene anche voi?" chiese Sho, finendo di piegare la sua coperta. Il ragazzino di colore si alzò a sedere a sua volta mentre Bearmon scendeva dal sedile, poi si chinò verso le sue scarpe, le raccolse, e se le infilò ai piedi.

"Sì, abbiamo dormito bene... anche se mi è sembrato di essere un homeless nella metropolitana di New York!" rispose Kevin, raccogliendo i berrettini da baseball suo e di Bearmon. Passò al suo partner quello più piccolo, poi si mise in testa il suo tenendolo per il frontino, con un gesto elegante e sicuro del braccio destro. "Buongiorno, ragazzi... vedo che anche voi siete arzilli, stamattina... allora, qual è il programma per oggi?" chiese ai suoi compagni.

"Allora, come avevamo proposto ieri sera, ci dirigeremo verso la zona di Crimson Heart, e vedremo di incontrare il quinto Digiprescelto." rispose Sho. "Dopodichè, quando saremo tutti e cinque, raggiungeremo Nexus Peak, e incontreremo chi ci darà una mano nella nostra missione... cavolo, più tempo passo a DigiWorld, più mi sembra di essere all'interno di un RPG..."

"Che cos'è un RPG, Sho? E' una cosa che si mangia?" chiese SnowAgumon, incuriosito dal nuovo termine. Yurika e Kevin si misero una mano davanti alla bocca e sghignazzarono, mentre il partner del piccolo dinosauro bianco alzava gli occhi al cielo e scuoteva la testa.

"Sigh... no, SnowAgumon, è una cosa con cui si gioca..." rispose. "Anzi, un giorno, quando saremo tornati a casa, te ne farò vedere uno. Comunque, questo è il programma per oggi. Se siete tutti d'accordo..."

"Va bene. Nulla da eccepire." confermò Felipe alzando le spalle. "Cerca solo di non cacciarci nei guai con la tua impulsività..."

Sho gli rivolse un'occhiataccia. "Divertente... comunque, Felipe-kun, c'è una cosa che ti volevo chiedere, e ieri sera, tra una cosa e l'altra, me ne sono dimenticato..."

Lo spagnolo sbattè gli occhi un paio di volte. "Prego. Di che si tratta?"

"Di quello." rispose Sho, indicando con lo sguardo lo zaino che Felipe aveva appoggiato sul pavimento del vagone. "Io e Yurika-chan siamo arrivati a DigiWorld di punto in bianco, attraverso il PC di casa... con questo voglio dire che non abbiamo avuto il tempo di portarci nulla dietro, mentre tu hai un intero zaino con provviste, coperte e tutto il resto!"

"E' vero!" proseguì Kevin, allacciandosi le scarpe. "Anch'io mi sono improvvisamente ritrovato con questa icona sul desktop del mio computer, ci ho cliccato sopra un paio di volte, e mi è apparso il Digivice... poi, come l'ho puntato contro lo schermo, ho visto una grande luce... e sono finito a DigiWorld! Com'è che tu, Felipe, hai tutta quella roba con te?"

Felipe guardò i suoi compagni di viaggio come se avessero avuto le antenne sopra la testa. "Come? Non ditemi che avete cliccato direttamente sulle icone 'DigiWorld' non appena vi sono apparse!" esclamò, la voce normalmente fredda e distaccata incrinata da un pizzico di incredulità.

Yurika, che in quel momento si stava raccogliendo i capelli nella sua consueta coda, rispose per i suoi amici. "In realtà sì. Anzi, io credo di essere stata la prima... non appena mi sono vista apparire quella... strana cosa, ho mosso il cursore del mouse su di essa e ho fatto un bel doppio clic. E così, mi sono ritrovata il Digivice per le mani!"

Falcomon prese il volo dallo schienale su cui era appollaiato e svolazzò vicino al suo partner, rispondendo per lui alla domanda degli altri ragazzi. "Non ditemi che ve ne siete dimenticati!" esclamò. "Non vi ricordate della funzione del clic destro? Se spostate il mouse su un'icona del desktop e premete il pulsante destro, vi appaiono diverse opzioni... o almeno, questo è quello che so dei computer del Mondo Reale!"

"Cosa? Il clic destro..." rispose Sho, per poi sbattersi una mano sulla fronte per la frustrazione. "Ugh... ma certo! E noi ce ne siamo dimenticati! Yurika-chan, Kevin-chan... mi sa tanto che noi tre abbiamo commesso una leggera disattenzione..."

"Sì, ce ne siamo accorti..." mormorò sconsolata Yurika, mentre Kevin sospirava e scuoteva la testa. "Però, scusa, Felipe-kun, cosa c'entra questo con la roba che ti sei portato dietro?"

"Ci stavo arrivando." proseguì lo spagnolo, spostando la testa di lato quel tanto che bastava a permettere a Falcomon di appoggiarsi sulla sua spalla. "Quando ho fatto clic destro sull'icona DigiWorld del mio PC, mi è apparsa quella lista di opzioni di cui diceva Falcomon. Tra queste, c'era un file di testo che spiegava cosa sarebbe successo una volta che avessi attivato la nuova funzione... e spiegava che si trattava di un viaggio lunghetto! Perciò, prima di ricevere il mio Digivice ed entrare in questo strano mondo, ho deciso di raccogliere un pò di cose in preparazione. Tutto qui. Anzi, ringraziate che ho portato delle coperte di ricambio, altrimenti stanotte dormivate al fresco."

"Ah... capisco..." mormorò Kevin, rivolgendo lo sguardo alla stoffa sgualcita del sedile su cui aveva passato la notte. Le parole di Felipe, che gli aveva ricordato la lunghezza del viaggio, sembravano averlo improvvisamente rattristato, e Bearmon vide una luce malinconica brillare nei suoi profondi occhi scuri, in quel momento persi nel vuoto.

"Hey, Kevin... tutto bene?" chiese l'orsacchiotto. Dopo aver scosso la testa per riportarsi alla realtà, il ragazzino di colore si riaggiustò il berretto e fece l'occhiolino al suo partner, sfoderando un sorriso che a Bearmon sembrava leggermente forzato.

"Nulla che non si possa risolvere, Bearmon... Ora forza, diamoci da fare e sbaracchiamo!" rispose Kevin, iniziando a piegare le coperte con le quali aveva dormito. Decidendo che non era il caso di immischiarsi in faccende di cui magari Kevin non voleva parlare, Bearmon balzò giù a sua volta dai sedili e iniziò ad aiutare il suo partner a mettere a posto...

"Molto bene..." esclamò Felipe, finendo di ripiegare le coperte e impilandole a fianco del suo zaino, per poi tirare fuori da esso alcune merendine e distribuirle ai suoi compagni e ai Digimon. "Sentite, qui c'è qualcosa da mangiare se volete fare colazione. Poi, prendiamo su e ci incamminiamo verso questo Crimson Heart, siamo d'accordo? Prima troviamo questa quinta Digiprescelta, meglio è!"

"Su questo siamo perfettamente d'accordo..." replicò Sho, ricevendo uno snack incartato dalle mani dello spagnolo. Non era esattamente il suo tipo di colazione preferita, ma tanto valeva adattarsi... Prima che il discorso potesse andare avanti, si sentì qualcosa di grosso e pesante che bussava, con tutta la delicatezza che gli era possibile, alla porta scorrevole del vagone, che i ragazzi avevano chiuso per la notte. Yurika andò a rispondere e fece scorrere di lato la porta, trovandosi davanti il volto sorridente e gioviale di Ebidramon, uno dei tre Digimon che avevano liberato il giorno prima dal controllo di Watchmon!

"Ben svegliati, ragazzi!" li accolse Ebidramon, sollevando la chela che aveva usato per bussare.

"Ehilà, Ebidramon!" salutò Kunemon dalla spalla di Yurika, mentre la sua compagna umana alzava una mano e muoveva le dita per dare il buongiorno al drago-gambero. "Allora, vedo che anche a te è andato tutto bene, stanotte! Grazie per esserti offerto di fare la guardia!"

"Già... grazie anche da parte nostra!" proseguì Kevin. "Grazie a te, abbiamo potuto farci una notte di sonno tranquilla!"

Ebidramon alzò le spalle. "Oh, figuratevi, per così poco! Era il minimo che io e i miei compagni potessimo fare per ringraziarvi di averci liberato! Ve lo devo dire, essere manovrato da quello sgorbio di Watchmon non è stato per niente divertente..."

SnowAgumon si grattò la testa. "Già, immagino... ma dimmi, Ebidramon, voi com'è che siete finiti sotto il suo controllo? Ricordate qualcosa di cosa è successo prima? Non so... per esempio, delle spirali di fumo nero che apparivano davanti ai vostri occhi?"

"Mah... è stato un pò di tempo fa..." rispose Ebidramon, mentre i Digiprescelti e i loro compagni si riunivano attorno all'uscita con le merendine in mano. "Voi, ieri sera, avevate parlato di 'fantasmi neri' che Watchmon usa per prendere il controllo degli altri Digimon, eh? Beh, poco fa, riflettendoci su, mi è venuta in mente una cosa. L'ultima cosa che ricordo prima di risvegliarmi su questa spiaggia è... che stavo combattendo contro uno Snimon... forse lo stesso Snimon contro cui avete combattuto tu e la tua amica, Kunemon..." aggiunse, rivolgendosi a Yurika e al bruco giallo. "Quello Snimon mi si era avvicinato per propormi di unirmi all'esercito del suo signore... e io ovviamente ho rifiutato. Allora quello lì, seduta stante, mi ha attaccato per costringermi ad accettare..." Detto ciò, il gambero gigante si interruppe per qualche secondo, grattando la sabbia appena fuori dal vagone con una delle sue grandi chele.

Yurika annuì tra sè. Certo, lo Snimon che lei e Kunemon avevano sconfitto sembrava proprio il tipo capace di fare una cosa del genere... "E allora, Ebidramon... cosa è successo poi?" chiese, dopo un istante di esitazione.

Ebidramon sospirò e storse il naso, le lunghe antenne che si muovevano avanti e indietro come la gambe di una persona che attende impaziente seduta ad un tavolo. "Per farla breve, io e quello Snimon abbiamo iniziato a darcele... eravamo più o meno in parità, e nessuno di noi riusciva a prevalere... e quando poi credevo di iniziare a prendere un pò di vantaggio, ho visto una sorta di nebbiolina nera comparirmi davanti agli occhi e cominciare ad aleggiarmi attorno. Era una cosa che non avevo mai visto prima d'allora, e devo ammettere che era inquietante: faceva un freddo micidiale, e sembrava bloccarmi le giunture e intorpidire il mio cervello... un attimo dopo, ho cominciato a provare una rabbia terribile, che non ricordo di aver mai provato in vita mia... e prima che la mia coscienza se ne andasse, quel dannato Snimon mi ha riso in faccia e mi ha detto qualcosa che non ho capito molto bene... però ho capito un paio di parole che mi sono sembrate importanti..."

"Due parole..." ripetè Falcomon. "E... quali erano?"

Gli occhi di Ebidramon si strinsero, così come le sue chele, al ricordo di quel momento per lui così terribile. "Digi-Ghost... ha detto così, ne sono sicuro!"

Per qualche istante, i Digiprescelti rimasero in silenzio, come se volessero registrarsi quella parola nelle loro menti.

"Digi-Ghost, hai detto, eh?" disse infine Sho, dopo averci riflettuto su per qualche istante. "Ebidramon, quello che ci hai raccontato non è molto diverso da quello che ci ha raccontato ieri Dimetromon, il primo Digimon che abbiamo liberato dall'influsso di Watchmon. E così, questi fantasmi neri si chiamerebbero Digi-Ghost... Un nome appropriato, se posso dire la mia..."

"Watchmon usa questi... Digi-Ghost per controllare gli altri Digimon e trasformarli in macchine assassine." raccontò Falcomon. "E c'è di più: anche se il Digimon riesce a non farsi possedere completamente, accade spesso che passi al livello evolutivo successivo e che il suo carattere diventi comunque più violento. Mi sembra che anche SnowAgumon e gli altri possano testimoniare..."

"Sì, è vero!" rispose il dinosauro bianco. "Ieri mattina, durante il nostro viaggio, siamo incappati in un Tyrannomon e un Allomon che lottavano tra loro... finchè non è arrivato un branco di Monochromon a distrarli. Il capobranco ha detto che quei due erano servi di Watchmon, anche se non avevano gli occhi scarlatti come di solito avviene ai Digimon posseduti... hmmm, questo spiega molte cose... quelli erano stati attaccati dai Digi-Ghost, ma non ne erano stati controllati..."

"Nel caso ci fossero ancora dei dubbi, ora non ce ne sono più..." riflette Yurika ad alta voce, tenendo le braccia incrociate sul petto e guardando verso il terreno. "Quel Watchmon e le sue creazioni devono essere fermati il prima possibile, o il Mondo Digitale andrà in rovina. Se solo riuscissimo a sapere come quel tizio si procura questi... Digi-Ghost... forse potremmo trovare un modo per bloccarne la produzione, e allora il suo piano andrebbe all'aria."

"Purtroppo nessuno di noi ha la più pallida idea di come faccia..." rispose Ebidramon, scuotendo la testa. "Altrimenti, sarebbe più facile ostacolarlo... tanti Digimon hanno già cercato di scoprire il suo segreto, ma tutti sono stati cancellati o si sono uniti al suo esercito... ragazzi, è una cosa che odio ammettere, ma... noi da soli siamo impotenti contro questa calamità. Voi soltanto potete davvero fare qualcosa contro Watchmon, e togliere di mezzo i suoi Digi-Ghost."

Sho si fece avanti, afferrando il suo Digivice e premendoselo contro il petto. Il suo carattere volitivo aveva già preso il sopravvento sul breve istante di sconforto di qualche minuto prima, e la sua determinazione a salvare DigiWorld si era rinnovata asseme ad esso. "E lo faremo, Ebidramon! Di questo puoi stare sicuro!" dichiarò coraggiosamente. "Non ci fermeremo finchè la pace non sarà ripristinata a DigiWorld! Questa è una cosa che ho promesso a SnowAgumon, e io le mie promesse le mantengo!"

SnowAgumon e Yurika sorrisero tra sè vedendo un familiare bagliore accendersi negli occhi neri del ragazzino - quello stesso fuoco che la ragazzina dai capelli blu era abituata a vedere in essi quando Sho si era messo in testa di riuscire in qualche impresa, a qualsiasi costo. Loro due, meglio di chiunque altro, sapevano che Sho avrebbe fatto l'impossibile pur di mantenere la sua promessa...

"Sho..." mormorò tra sè SnowAgumon. "Più viaggio con te e più tu dai dimostrazione del tuo coraggio, anche se a volte, non so perchè, nascondi quello che provi... ad ogni modo, mi stupisci sempre più. Forse sarai tu il depositario della Crest del Coraggio..."

Anche Felipe, mentre guardava verso il leader del gruppetto, doveva riconoscere di provare una certa ammirazione per il suo disinteresse e il suo coraggio... e tuttavia, il suo carattere ancorato alla realtà gli impediva di essere troppo ottimista. Nei suoi soli dodici anni di vita, il Digiprescelto spagnolo aveva sperimentato sulla sua pelle un fatto fondamentale... e cioè, che non tutte le promesse potevano essere mantenute...

"Spero solo, Sho Kusanagi... che la tua non sia una di queste..." disse tra sè, iniziando a scartare la sua merendina.

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"Allora, Jolene? Vuoi darti una mossa o no? Guarda che io non ti aspetto più!" esclamò BlackGatomon con tono irritato, voltandosi verso la sua partner umana che si stava congedando dai piccoli Digimon del villaggio in cui le due avevano trovato rifugio per la notte. La gattina nera sembrava impaziente di allontanarsi da quel villaggio e riprendere la loro ricerca, mentre Jolene stava 'perdendo tempo' (a detta della Digimon) a salutare Gazimon e i cuccioli, accarezzandoli uno alla volta sulla testa e rivolgendo loro qualche parola di addio.

Finalmente, con grande sollievo di BlackGatomon, la ragazzina si fermò davanti a Gazimon e scambiò con lui una stretta di mano, salutandolo con un pizzico di malinconia. "Allora, signor Gazimon... vi ringraziamo per l'ospitalità e per la cena di ieri sera, era davvero ottima." disse la Digiprescelta inglese. "Speriamo di non avervi recato disturbo..."

"Figurati, per così poco..." replicò il Digimon simile ad un coniglio, ricambiando la stretta di mano. "Anzi, siamo noi piuttosto che dobbiamo ringraziare voi... ci avete salvato da Amanitamon e dai suoi scagnozzi! Se non fosse stato per voi, avrebbero razziato questo villaggio, rapito i cuccioli, e fatto chissà quali altre nefandezze..."

"E' vero!" replicò un Tanemon, scuotendo allegramente le foglie sulla sua testa. "Ci avete salvati, grazie mille!"

Con un sospiro che mal celava la sua irritazione, BlackGatomon tornò indietro e raggiunse di nuovo la sua partner, strattonandole il bordo della gonna con una zampina guantata. "Sì, va bene, va bene... ci ringraziate molto, e via discutendo... ora, possiamo tagliare i convenevoli e riprendere il nostro viaggio, Jolene? Prima raggiungiamo Nexus Peak e gli altri Digiprescelti, prima sistemiamo Watchmon!" esclamò, senza badare alle esclamazioni di adorazione dei cuccioli di Digimon attorno a lei.

Jolene si voltò e le rispose, con un pò di indecisione. "E dai, BlackGatomon... mi sono soltanto fermata un pò a salutare. Che male c'è? Questi Digimon sono stati così gentili con noi..."

BlackGatomon scosse la testa, sentendosi per qualche motivo ancora più infastidita di prima. Certo che erano stati gentili... erano tutti Digimon Baby ed In-Training con soltanto un Rookie a fare loro da baby-sitter e da improbabile sentinella! E si erano visti arrivare una ragazza umana molto più grande di loro e un Digimon di livello Champion! Ovvio che fossero gentili, era nel loro migliore interesse, se volevano evitare ripercussioni! E poi, lei li aveva salvati da Amanitamon e dalla sua banda, quindi era logica conseguenza che gli abitanti del villaggio volessero tenersele buone! Puro e semplice interesse personale, niente di più! La gattina nera si stava chiedendo come fosse posibile che quella ragazzina si comportasse in maniera così ingenua, fingendo di non rendersi conto (ma davvero fingeva, o davvero era così stupida?) che nessuno era disposto a fare nulla per nessuno e che al mondo l'unica legge che valeva era quella del più forte, del più furbo e del più prepotente? Questa era la lezione che vivere per tanti anni da sola, nelle terre più selvagge e prive di regole di DigiWorld, le aveva insegnato... e lei l'aveva imparata presto e bene, dopo aver visto tanti altri Digimon cadere vittime dei predatori e dei mostri al servizio di Watchmon. Il DigiWorld in cui si viveva era un mondo in cui contavano solo la forza e la brutalità, e quella sua insulsa partner umana, con i suoi modi remissivi e il suo carattere disponibile, non le sembrava altro che una debole incapace di cavarsela da sola.

"Senti, io non ho tempo da perdere con queste scemenze, okay?" sibilò BlackGatomon, senza preoccuparsi di addolcire la pillola. "Quindi, ora sbrigati a dire addio, e andiamocene di qua! Non sono venuta qui per diventare amica di questi mocciosi!"

Le parole brusche di BlackGatomon fecero stringere il cuore alla ragazzina inglese, che serrò i denti reprimendo un moto di rabbia. Avrebbe voluto rispondere a BlackGatomon, dirle di smetterla di essere così sgarbata e di comportarsi con maggior gratitudine verso coloro che avevano loro concesso ospitalità... ma ancora una volta, qualcosa la bloccò prima che lei potesse anche solo iniziare il suo discorso. Qualcosa con cui Jolene era fin troppo familiare... la sua riluttanza a dire la sua opinione, nella convinzione che quello che gli altri decidevano al suo posto fosse più giusto di quello che pensava lei... in fondo, lei si trovava in un mondo alieno e popolato da creature ostili che non aspettavano altro che un momento di loro distrazione per farle a pezzi... no, BlackGatomon aveva ragione, per quanto le dispiacesse doverlo ammettere... solo se fossero riuscite a trovare il gruppo degli altri bambini prescelti, ci sarebbero state delle concrete possibilità di sconfiggere Watchmon e tornare a casa... sicuramente una cosa che anche gli altri Digiprescelti desideravano, no?

Dopo essere rimasta in silenzio per qualche istante, rimuginando tra sè sulle parole della sua partner e ignorando alcuni commenti sussurrati che provenivano da Gazimon e da alcuni dei cuccioli, Jolene congiunse le mani in grembo e annuì lentamente, dando ragione a malincuore a BlackGatomon. "Sì... capisco, BlackGatomon... hai ragione, forse è meglio se ci muoviamo e raggiungiamo gli altri... sempre che abbiamo idea di dove cercarli..." mormorò, giocherellando nervosamente con le dita delle mani.

"Per quello non ti devi preoccupare." rispose seccamente la gattina nera, indicando con lo sguardo in direzione di un piccolo sentiero tortuoso che, a partire dall'uscita del villaggio, si snodava tra le rocce e scendeva in direzione della pianura. "Ho già sentito delle voci secondo cui un gruppetto di quattro ragazzi umani, ciascuno con un Digimon al suo seguito, sarebbe stato visto a qualche miglio di qui, a sud-ovest... se ci incamminiamo ora, con un pò di fortuna avremo la possibilità di incontrarli verso il primo pomeriggio."

"Capisco..." rispose Jolene, annuendo lentamente e con fare sommesso. Dopo aver tirato un sospiro, la ragazzina inglese parlò per l'ultima volta a Gazimon e ai cuccioli. "Allora, ci salutiamo qui, ragazzi... vi rinnovo i miei ringraziamenti, e spero che un giorno ci rivedremo..."

"Ciao a tutti." disse seccamente BlackGatomon, oltrepassando le porte del villaggio senza neanche voltarsi indietro, per quanto alcuni degli abitanti, per nulla alienati dal suo atteggiamento scostante, continuassero a salutarla e a farle gli auguri. Jolene la seguì, voltandosi di tanto in tanto per mandarle qualche ultimo saluto agli abitanti del villaggio. Qualche minuto dopo, la Digiprescelta inglese e la sua partner non erano niente più che puntini all'orizzonte, sui quali restava fisso lo sguardo dei piccoli Digimon... alcuni dubbiosi, altri malinconici... certo, il loro primo incontro con un Digiprescelto non era esattamente quello che si erano aspettati, soprattutto considerando quanto interessata e poco socievole si era rivelata BlackGatomon.

"Uff... e così, se ne sono andate anche loro..." commentò amareggiato Kapurimon. "Bah, non mi mancherà granchè quella gattaccia... e non invidio quella povera ragazza che se la deve sopportare..."

"Kapurimon ha ragione!" esclamò un Poromon, un Digimon simile ad una palla coperta di piume rosa e dotata di corte alucce. "Spero che gli altri Digimon dei bambini prescelti non siano così cattivi..."

Gazimon si fece avanti, appoggiando una mano sulla testolina di Poromon e arruffandogli un pò le piume. Un sogghigno saccente apparve sulle sue labbra, mentre rispondeva al cucciolo. "Sai, Poromon-chan... io ho combattuto al suo fianco, e sono convinto che quella BlackGatomon non sia poi tanto male come vuole far credere..."

Il pulcino rosa sbattè gli occhi confuso. "Davvero, Gazimon? E perchè mai?"

"Mah, diciamo che è una mia impressione..." rispose il coniglio, con una scrollata di spalle. "Ce ne sono tanti di Digimon come lei, di questi tempi... Digimon che vivono alla giornata, ingegnandosi di diventare più forti per sopravvivere in questo mondo ormai divenuto ostile... e che cercano di seppellire la loro solitudine e il loro desiderio di amicizia, credendo che siano loro soltanto di intralcio. Ma, se devo essere sincero, io non credo che abbiano del tutto dimenticato quello che erano... e quella BlackGatomon ha solo bisogno di qualcuno che li spinge a far riemergere il suo lato buono."

Alcuni cuccioli che si erano riuniti attorno alla loro sentinella, ascoltando affascinati il suo discorso, emisero una lieve esclamazione di stupore. "E... Gazimon, tu pensi... che quella ragazza, Jolene, sia davvero in grado di riportare alla luce la parte buona di BlackGatomon? Mi sembra una ragazza così docile e sottomessa, che BlackGatomon non avrà problemi ad imporre la sua volontà su di lei..."

"Hehee... chi può dirlo?" rispose Gazimon. "Quella ragazza... ha intrapreso un viaggio che la cambierà per sempre, in meglio o in peggio... e le esperienze che farà potranno rivelarsi un autentico toccasana per i suoi problemi personali. Chissà, magari è proprio perchè sono così diverse tra loro che la loro partnership funzionerà..."

"Hmm..." rispose Kapurimon, non troppo convinto. Altri cuccioli condividevano il suo scetticismo, mentre altri continuavano a guardare nella direzione in cui Jolene e BlackGatomon si erano allontanate, in un silenzioso augurio di buona fortuna.

"Beh, Jolene Spencer... d'ora in poi, sarai tu la sola a decidere che strada far prendere alla tua vita, anchese ancora non te ne rendi conto..." mormorò tra sè Gazimon, incrociando le braccia sul petto e seguendo a sua volta la ragazzina e BlackGatomon. "Da qui, incomincia davvero la tua avventura a DigiWorld, e sarai tu a scrivere il tuo destino... spero che tu ti trovi bene con i compagni che incontrerai, e che tu possa un giorno trovare una migliore intesa con la tua partner. Alla prossima, Jolene, e buona fortuna!"

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Jolene rallentò il passo per evitare di inciampare tra le rocce aguzze che costellavano lo stretto sentiero di montagna che lei e BlackGatomon stavano percorrendo, afferrandosi con le mani i lembi della gonna e sollevandoli un pò in modo da non sporcarsela troppo. La ragazzina si stava pentendo amaramente di non essersi messa qualcosa di più comodo per il suo viaggio a DigiWorld, e lo zainetto di marca che le pesava sulle spalle non le rendeva certo più agevole l'escursione. Più di una volta era stata costretta ad appoggiarsi alle rocce ai margini del sentiero per evitare di fare un ruzzolone. La gattina nera, invece, sembrava destreggiarsi tra i minacciosi spuntoni con grande agilità, e stava anzi cominciando a dare segni di insofferenza davanti alla goffaggine della sua compagna umana. Rendendosi conto delle occhiate che BlackGatomon le stava rivolgendo, Jolene si asciugò un rivoletto di sudore dalla fronte, con un gesto quasi noncurante della mano, e anticipò le sue proteste.

"Uff... scusami... se sono così lenta... BlackGatomon!" la pregò, riprendendo fiato. "Non riesco... a camminare... con la tua stessa velocità..."

La gattina nera alzò gli occhi al cielo e sbuffò irritata. Non c'era bisogno di darle due volte la stessa spiegazione! "Sì, sì, me l'hai già detto ieri... non sei abituata a fare queste scarpinate, non hai i vestiti adatti per fare escursioni, e hai problemi a starmi dietro! Ho bisogno di sentirle una volta sola, queste cose!" le rispose, riavviandosi la corta pelliccia colore delle tenebre con dei rapidi movimenti della zampa posteriore destra, come un vero gatto. Tuttavia, nonostante il fastidio che provava, si fermò e rimase ad aspettare Jolene prima di riprendere il cammino. Quel breve gesto di considerazione riuscì a far sorridere l'introversa ragazzina inglese, prima che un pesante silenzio tornasse a scendere tra le due, e la loro discesa riprendesse accompagnata soltanto dal lievissimo suono dei sassolini smossi e dal canto di qualche uccello o di qualche cicala.

"Ricordati del tuo Digivice, Jolene." disse ad un certo punto della discesa BlackGatomon, indicando il piccolo dispositivo elettrico di plastica grigia che la sua partner umana teneva attaccato allo zaino. "E' quello che ci dirà se ci stiamo avvicinando agli altri bambini prescelti, quindi tienilo sempre d'occhio. Intesi?"

Puntando i piedi per evitare di scivolare, Jolene guardò dietro di sè e vide il suo Digivice penzolante dalla cerniera lampo di una tasca del suo zainetto, fissato con un portachiavi. Dopo averlo preso e averne premuto un paio di bottoni, in modo da assicurarsi che il piccolo dispositivo funzionasse correttamente, Jolene annuì e lo rimise a suo posto. "Sì, BlackGatomon... il mio Digivice è a posto." la rassicurò, ricevendo in cambio un cenno affermativo. Giusto per spezzare un pò più a lungo quella coltre di silenzio che accompagnava le due, la ragazzina inglese decise di fare una domanda alla sua partner... una domanda così, giusto per fare conversazione, ma anche per tentare di accorciare le distanze tra loro. "A proposito, BlackGatomon... mi sembra che tu ci tenga molto ad incontrare gli altri ragazzi e i loro partner... o è soltanto una mia impressione?"

La gattina nera rispose una frazione di secondo dopo, senza neanche degnarsi di guardare in faccia la sua partner. "Ascoltami bene, Jolene... te lo ripeto nel caso non sia stata abbastanza chiara in precedenza... io non ti sto accompagnando per farmi degli amici, nè perchè mi sento in qualche modo obbligata nei tuoi confronti o in quelli del Mondo Digitale!" rispose seccamente, muovendo un paio di volte la coda come una frusta per dare enfasi alle sue affermazioni. "Se sono qui e ho accettato di diventare la tua partner, è soltanto perchè mi fa comodo, perchè avrò la possibilità di diventare più forte e sconfiggere Watchmon... tutto qui! E anche gli altri Digiprescelti e Digimon... farò lavoro di squadra con loro, perchè da sola non andrò da nessuna parte, ma il mio scopo ultimo è e rimane quello di diventare forte! Quindi non ti fare venire strane idee, e non credere di abbindolarmi con qualche domandina banale... noi non siamo amiche, e non fare finta che lo siamo, okay? Tu mi servi soltanto per farmi fare la Digievoluzione quando sarà il momento!"

La ragazzina inglese abbassò mitemente la testa. Si aspettava una risposta del genere dalla sua partner, ma sperava che avrebbe dato almeno una piccola dimostrazione di interesse nei suoi confronti... invece niente. "D'accordo, BlackGatomon... se non ti fa piacere, non ti chiederò più niente..." rispose a bassa voce, cercando di non far sentire quel tono ferito che avrebbe tradito la sua delusione. Soddisfatta della risposta, BlackGatomon alzò la testa con un verso sprezzante e continuò ad avanzare sotto il sole cocente, apparentemente insensibile al micidiale calore che stava faceno sudare la sua partner.

Certo, la risposta che BlackGatomon le aveva dato le aveva fatto un grande dispiacere... non era bello sentirsi rispondere con tanta noncuranza, dopo aver semplicemente cercato di fare amicizia, e di stabilire un rapporto un pò più cordiale. Eppure, stava riflettendo Jolene, ci doveva pur essere un motivo per cui la gattina nera si comportava così. Non poteva credere che l'unica motivazione di BlackGatomon fosse quella di diventare più forte, e che dietro non ci fosse niente. Tutti avevano un motivo per fare quello che facevano... e la sua partner non poteva essere un'eccezione!

"BlackGatomon... come mai ti comporti così con quelli che cercano la tua amicizia?" disse tra sè la ragazzina, tenendo la voce bassa in modo da non farsi sentire. "Che cosa nasconde il tuo passato, per farti comportare così? Io... spero un giorno di riuscire a diventare davvero tua amica..."

Senza che Jolene lo sapesse, la gattina nera aveva in realtà sentito ogni parola grazie al suo udito fine, ma aveva fatto finta di nulla. Aveva altro a cui pensare che le sciocchezze di un'umana viziata, e non poteva certo farsi distrarre dal suo obiettivo dai discorsi che lei faceva...

Nessuna delle due, tuttavia, si accorse di un Digimon ben nascosto ai lati della strada, che le osservava perfettamente mimetizzato tra i sassi. Quando le due partner furono passate, in assoluto e imbarazzante (per Jolene) silenzio, oltre una grossa roccia di forma conica, in prossimità di questa si aprì un grosso occhio rossastro, appartenente ad una creatura sferica grande come una palla da basket: si trattava di un mostriciattolo dall'aspetto repellente che assomigliava ad una versione rimpicciolita di Watchmon, con le scaglie di colore diverso. La forma ellissoidale e leggermente allungata in verticale richiamava alla perfezione quella del tiranno di DigiWorld, e come quest'ultimo, anche il Digimon spia aveva una larga bocca piena di piccoli denti triangolari che gli tagliava in due la faccia, sopra la quale brillava l'ormai inconfondibile occhio rossastro, in questo caso delle dimensioni di un pugno umano per adattarsi alle dimensioni ridotte del suo possessore. Ma la pelle era coperta da fini squame beige dure come cuoio, al posto di quelle larghe e rossastre di Watchmon. Inoltre, il Digimon spia aveva soltanto quattro tentacoli distribuiti uniformemente sui lati del corpo, anzichè i numerosi viticci che ornavano la sommità del mostruoso tiranno, e i suoi occhi non esprimevano la stessa sconfinata arroganza e ferocia: piuttosto, cieca obbedienza e mancanza di iniziativa. Muovendosi come in trance, come se non fosse niente più che una parte di un macchinario, la disgustosa creaturina sferica attese che Jolene e BlackGatomon fossero fuori dalla sua notevole portata visiva, per poi sollevarsi in aria fluttuando e puntare uno dei suoi tentacoli-occhio alla propria destra. Il suo volto, se tale lo si poteva considerare, si contorse in una smorfia mostruosa allorchè la pupilla di quell'occhio si accese di una strana luce azzurra...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: DemiWatchmon

Tipo: Mutante

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Freezing Daze

Watchmon ha disseminato questi piccoli orrori per tutto DigiWorld, in modo da trarre vantaggio dalla loro inusuale abilità telepatica: infatti, tutto quello che un DemiWatchmon vede, Watchmon lo sa subito. Privi di intelligenza e volontà propria, in combattimento sono deboli e inaffidabili.

 

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Sala di controllo di Watchmon, località sconosciuta.

Appena una frazione di secondo dopo, Watchmon aveva già ricevuto le informazioni che gli interessavano dalla sua 'telecamera di sorveglianza' vivente. Il fatto che la quinta Digiprescelta e la sua Digimon stessero cercando di riunirsi al gruppo principale non pareva avergli dato più di tanto fastidio: anche se quella BlackGatomon era decisamente forte - visto che era riuscita a distruggere Amanitamon, non poteva certo essere una qualsiasi - lui aveva a disposizione Digimon ben più potenti di lei... fino a quel momento, si era divertito a mandare contro quel gruppo di insolenti umani degli avversari con i quali i Digimon potevano competere senza problemi, in modo da valutare le loro capacità. Ora che se ne era fatto un'idea, poteva stare tranquillo: con quel livello di potenza, non sarebbero mai riusciti a sopraffare Volcdramon, per non parlare di lui stesso. Questo, sempre che nel viaggio verso Nexus Peak non fossero stati eliminati da qualche altro dei suoi schiavi...

Recenti rapporti da parte dei suoi DemiWatchmon avevano informato l'osservatore del fatto che Volcdramon, obbedendo agli ordini che lui stesso gli aveva dato tramite i suoi Digi-Ghost, aveva inviato la sua guardia del corpo, lo spadaccino Musyamon, in una missione di 'scova e distruggi'; inoltre, uno degli Snimon entrati a far parte del suo esercito era stato sconfitto dal Digimon partner di quella bambina dai capelli blu di nome Yurika Kagura... e, conoscendo il temperamento feroce degli Snimon, Watchmon dubitava fortemente che quella sconfitta sarebbe rimasta invendicata!

Sì, la situazione era tutta a suo favore, nonostante le recenti vittorie di quei mocciosi. Non c'era altro da fare che starsene tranquilli, e osservare il dispiegarsi degli eventi. Quando i Digiprescelti fossero stati eliminati, e i loro Digimon fossero stati trasformati in Digi-Ghost, avrebbe potuto vantarsene davanti a WaruNezumimon e a Geryomon... e sarebbe diventato senz'altro il favorito del suo signore, alla loro faccia!

"Incomincia una bella caccia al Digiprescelto..." mormorò tra sè Watchmon, la voce roca che riecheggiava tra i muri dell'oscura sala di controllo. "Si tratta solo di vedere chi arriverà per primo, e io sarò lì a godermi lo spettacolo e a sventolare la mia vittoria sotto il naso di quei due imbecilli!"

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Alcune ore dopo...

Lungo una stradina di terra battuta che si lasciava alle spalle la spiaggia e la grande foresta, sotto il caldo sole del pomeriggio, avanzava un ormai noto gruppo di bambini e Digimon, gli uni a fianco degli altri, in quell'atmosfera di allegria e cordialità che c'era stata tra Sho, Yurika e Kevin fin dal loro approdo nel Mondo Digitale, e dalla quale soltanto Felipe cercava di tenersi dissociato, nonostante gli incoraggiamenti di Falcomon. In fila indiana, con i rispettivi partner al loro fianco, i ragazzi procedevano a passo spedito lungo la stradina polverosa, senza quasi sentire la stanchezza. La prospettiva di incontrare la quinta Digiprescelta e poter finalmente raggiungere Nexus Peak bastava a dare loro la giusta carica per affrontare quell'impegnativo viaggio.

Kevin e Bearmon, che si erano messi a marciare davanti al gruppo nonostante la più giovane età del prescelto americano, si voltarono verso Sho, SnowAgumon, Yurika e Kunemon, appena dietro di loro. "Allora, avete capito la filastrocca? Non serve che ve la ripeta un'altra volta?" chiese con tono allegro il Digiprescelto di colore, aggiustandosi il berrettino come era solito fare. Per sopportare meglio la fatica di quella lunga camminata, Kevin si era messo ad insegnare ai suoi compagni di viaggio alcune filastrocche americane, che gli altri Digiprescelti avevano imparato con sorprendente rapidità.

"No, non sarà necessario, Kevin-chan!" rispose Sho, alzando un pollice. "Ormai, li conosciamo bene, questi motivetti!"

"Voi dateci il via, che noi siamo pronti quando volete!" proseguì SnowAgumon.

Bearmon e il suo partner umano annuirono soddisfatti. "Bene, allora... prendete fiato, e iniziamo! E uno... e due... e tre..."

Alle parole dell'orsacchiotto fece seguito un profondo respiro, preso in contemporanea da Sho, Yurika, Kevin, SnowAgumon, Kunemon e Bearmon... dopodichè le loro voci, come una sola, squillarono vivide nell'aria, riempiendola dei toni di un'allegra canzoncina...

"She'll be coming round the mountain when she comes...

she'll be coming round the mountain when she comes...

she'll be coming round the mountain, coming round the mountain,

coming round the mountain when she comeeeEEESss..."

L'esecuzione altrimenti perfetta venne rovinata proprio sull'ultima sillaba da una stecca pazzesca presa da Yurika, la cui voce salì improvvisamente alla fine della strofa, creando una fastidiosa stonatura che fece fare una lieve smorfia a tutti i membri del gruppetto. Kunemon, che stando sulla spalla di Yurika era il più vicino alla bocca, si irrigidì e le sue antenne presero ad andare a zig-zag per lo strazio. La ragazzina, rendendosi conto a sua volta del suo errore, si interruppe all'istante e si coprì la bocca con una mano, spalancando gli occhi imbarazzata, e un grosso gocciolone di sudore calò giù dalla sua nuca.

"Oops, cavolo... mi è successo di nuovo..." si scusò. "Vogliate perdonare... non sono mai stata un granchè come cantante!"

Sho ridacchiò nervosamente, strofinandosi un orecchio con una mano. La leggendaria scarsa attitudine di Yurika per il canto e la musica in generale aveva colpito ancora... "Ehm... di niente, Yurika-chan..." le rispose, ridacchiando per l'imbarazzo. "In fondo, è andata decisamente meglio dell'altra volta... di quando stavamo facendo le prove per la recita di Natale..."

"Hey, adesso non tirare fuori quell'argomento!" sbottò la ragazzina, puntando un indice contro il petto del suo amico più basso in tono falsamente offeso. "Non è mica colpa mia se il prof si è dimenticato quel microfono acceso, e io mi trovavo lì vicino al momento di cantare quella strofa di 'Jingle Bells'!"

"No, ma il risultato è stato un mal d'orecchie per tutta la classe..." rispose Sho con una risatina nervosa. Poi, vedendo che gli sguardi incuriositi di SnowAgumon, Kunemon, Kevin, Bearmon, Falcomon e anche di Felipe erano fermi su loro due, il ragazzino giapponese con gli occhialoni diede le dovute spiegazioni. "Ehm, dovete sapere, ragazzi, che la mia amica qui presente è una frana come cantante! Riesce a stonare persino su una canzoncina di Natale, giusto per farvi capire con chi avete a che fare!"

"Una... canzoncina di Natale?" ripetè Kevin, incredulo. "Eppure, 'She'll be coming round the mountain' è una filastrocca così semplice che mi sembra incredibile che qualcuno la possa sbagliare..."

Yurika, continuando a far finta di essere offesa (dopotutto, sapeva bene che i suoi compagni non lo facevano con cattiveria), alzò il naso in aria e chiuse gli occhi. "Hmph! Beh, le cose stanno così, riesco a prendere la stecca anche sulle canzoni più semplici! Hey, non guardatemi così! Non è mica colpa mia se la mia voce è fuori allenamento!"

"Fuori allenamento è un conto... ma quella volta ci hai assordato per cinque minuti buoni!" rispose Sho, coprendosi la bocca con una mano e facendo un goffo tentativo di frenare le risate che gli valse un pugnetto sulla spalla dalla sua amica d'infanzia.

"Hey, Yurika! Non te la sarai presa, vero? La verità è la verità!" rise Falcomon, svolazzando a fianco della ragazzina e guadagnandosi un'occhiataccia.

"Attento a te, piumino! Ne vuoi un pò anche tu?"

Anche l'austero Felipe non potè impedire ad un sorriso di apparire, appena abbozzato, sulle sue labbra così disabituate a quel semplice e naturale movimento. Doveva ammetterlo, le scenette di quei due giapponesini, pur nella loro stupidaggine, erano abbastanza divertenti, e quel piccolo e vispo ragazzino americano sapeva come rallegrare ogni situazione. Per non parlare poi dei loro Digimon, così simpatici e spontanei... l'ingenuo SnowAgumon, il vanitoso Kunemon, e il vivace Bearmon... per certi versi, li invidiava. Quei tre ragazzi erano stati capaci di stringere amicizia tra loro e con i loro partner così rapidamente, e sentiva che il loro legame era già saldo. Non si poteva certo dire lo stesso di lui, che aveva sempre cercato di mantenere una certa distanza da loro e da Falcomon. Un pò gli faceva male, vederli così uniti mentre lui stava in disparte, cercando di partecipare quanto meno possibile... Tuttavia, non era questo a fargli cambiare opinione: lui si era prefissato di non stringere rapporti troppo confidenziali con nessuno, considerando che presto o tardi li avrebbe dovuti lasciare...

No, un momento. Stringere rapporti con qualcuno? Fare amicizia? Ma che diamine gli stava passando per la testa, si ammonì severamente. Il sorriso svanì dal suo volto, e il suo pugno destro si strinse involontariamente al suo fianco. Come poteva pensare a quelle stupidaggini nel bel mezzo di una simile crisi? Si trovavano in un mondo alieno immerso in una guerra, a lottare per sopravvivere! C'era ben altro a cui pensare che fare amicizia con qualcuno, era molto più importante portare a casa la pelle... e Felipe era già sicuro che qualcuno di loro non ce l'avrebbe fatta... perchè le cose vanno così, no? La vita non premia in base ai meriti, e non guarda in faccia nessuno... se sei nel posto sbagliato al momento sbagliato, e non sei preparato ad affrontare la situazione, il danno è tuo... e poi, nessuno fa niente per gli altri, ognuno di noi è solo a badare a sè stesso! Era questa la verità, no? Lui lo sapeva bene...

"Hey, Felipe-kun! Che ci fai là dietro? Canta anche tu!" si sentì improvvisamente chiamare da Sho. Il biondino spagnolo alzò la testa, che aveva abbassato per guardare malinconicamente il terreno polveroso sotto di sè, e vide il ragazzino giapponese, SnowAgumon e Falcomon rallentare il passo, e riavvicinarsi a lui, esortandolo con lo sguardo ad unirsi al coretto improvvisato. Kevin, Yurika e i loro Digimon, pur restando davanti al gruppo, si erano voltati a loro volta, guardando il biondo spagnolo come un vecchio amico...

"Forza, Felipe! Non startene là in disparte! In quattro ci si diverte di più!" esclamò SnowAgumon, con tutto l'ingenuo entusiasmo che lo contraddistingueva. Distolto dalla sua cupa linea di pensiero da quell'invito affettuoso, nel quale, pur con tutto il suo pessimismo, non avrebbe potuto trovare alcun secondo fine, Felipe alzò gli occhi al cielo e sospirò, cercando di inventarsi una scusa per rifiutare educatamente.

"Ragazzi, è meglio se fate senza di me..." rispose, agitando la mano destra davanti a sè. "Non sono bravo a cantare."

Sho, ora a fianco del biondino spagnolo, gli rispose dandogli una leggera gomitata sul braccio destro che, nonostante l'intenzione di farlo ridere un pò, servì soltanto a farlo sentire a disagio. "Non sei bravo a cantare? Aaah, non fare il modesto, Felipe-kun, sono convinto che te la caverai comunque meglio di Yurika-chan! Dai, provaci anche tu! Solo poi potremo dire se sei davvero bravo o no!" lo esortò. Felipe cercò di allontanarsi un pò dal fin troppo cordiale giapponesino con gli occhialoni, improvvisamente infastidito dal trovarsi al centro dell'attenzione e dall'atteggiamento troppo espansivo dei suoi compagni. Possibile che cercassero in ogni modo di fargli fare gruppo, anche se non voleva?

"E andiamo, Sho..." cercò di protestare. "Ti ho detto che non mi va, sarei soltanto una voce in più..."

"E dai! Non farti pregare! E' troppo divertente!" insistette SnowAgumon, tirando per i pantaloni il ragazzo biondo, che pure continuava a farsi da parte. Falcomon, volando a fianco del suo partner, gli rivolse un sorriso incoraggiante... e per certi versi, notò Felipe, anche implorante. Come se il falchetto stesse cercando di convincere il suo ombroso partner ad abbassare le difese almeno per una volta...

SWIIIIIISH!

"Huh? E questo cos... Aaaagh!"

Come un fulmine a ciel sereno, un suono sibilante e la voce allarmata di Yurika interruppero il momento, e un globo fatto di qualcosa di incolore, setoso e appiccicoso partì dalle fronde di un albero vicino e andò a schiantarsi contro la ragazzina dai capelli blu, facendole perdere l'equilibrio! Il suo Digivice e Kunemon vennero sbalzati via dalle loro posizioni e caddero sul terreno a una certa distanza da lei, mentre Yurika si ritrovò improvvisamente bloccata a terra gambe e braccia da un ammasso di seta vischiosa, simile ad una gigantesca ragnatela!

"Yurika!" la chiamò Kunemon, alzatosi di scatto e scrollatosi di dosso la polvere.

"Yurika-chan!" esclamò Sho, allarmato. Prima che potesse fare qualcosa, un altro sibilo fendette l'aria, e un altro proiettile di seta bersagliò il gruppo, questa volta colpendo l'impreparato Kevin e costringendolo a terra! Anche il piccolo Digiprescelto americano si ritrovò invischiato e indifeso e, con un breve urlo di spavento, cercò immediatamente di liberarsi da quella sostanza... senza eccessivo successo.

"Kevin!" esclamò Bearmon, voltandosi poi verso la cima degli alberi. "Chi è stato? Proveniva da lì!"

La sua domanda trovò risposta quando, pochi secondi dopo, un enorme e disgustoso ragno peloso balzò fuori dalla fronda, con un tremendo rumore di rami spezzati e foglie smosse, e atterrò davanti al gruppo senza fare il minimo rumore. Subito dietro di lui, ne arrivarono altri due, aracnidi delle dimensioni di automobili, dall'addome ricoperto di una fine peluria nera e decorato da un teschio bianco con le tibie incrociate che la diceva lunga sulla pericolosità del loro morso. La loro testa era protetta da un elmetto di colore giallo sporco, con un paio di lunghe corna striate di nero ai lati del cranio e numerosi occhi verdi compositi che osservavano minacciosamente le loro prede. Una criniera di robusti peli rosso-arancioni robusti come filo di ferro circondava le loro teste. Le loro bocche, anzichè aprirsi lateralmente come era normale per un ragno, ricordavano molto quella di un uomo, ma i denti erano molto più lunghi e più aguzzi, e un altro paio di mandibole uncinate ornava i loro angoli. Avevano quattro paia di zampe come tutti i ragni, ma il primo paio era trasformato in un paio di corte e robuste braccia. Per finire, un corto e tozzo pungiglione scarlatto, gocciolante di veleno, fuoriusciva dall'addome pronto a colpire!

"Come temevo, dei Dokugumon..." esclamò Falcomon, mettendosi in guardia.

"Ugh... che schifo..." si lamentò Kevin, distraendosi per un attimo dalla sua lotta con la seta. "Io ho sempre odiato i ragni..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Dokugumon

Tipo: Insettoide

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Poison Cobweb

Questi terribili predatori vi daranno un motivo in più per soffrire di aracnofobia! I Dokugumon sono cacciatori pazienti, che usano la loro ragnatela per catturare le prede... facendovele cadere dentro oppure sparandola direttamente contro di loro!

 

Yurika, in un impeto di rabbia, cercò di rialzarsi e spezzare i robusti fili che la tenevano imprigionata, in modo da poter recuperare il suo Digivice, dibattendosi rabbiosamente; ma nonostante i suoi sforzi, la ragnatela resisteva terribilmente bene. "Urgh... accidenti... Kunemon, mi dispiace, ma non ho il Digivice... finchè... non mi sarò liberata di questa schifezza... non potrò darvi una mano!" mormorò, continuando nei suoi tentativi di spezzare i legacci. Vicino a lei, Kevin stava tentando senza grandi risultati di liberare le braccia e afferrare il suo Digivice.

"Cavolo... Yurika e Kevin non riescono ad usare i loro Digivice..." mormorò Bearmon, unendo le sue forze a quelle del suo partner per spaccare la ragnatela. Senza perdere tempo, Sho, Felipe, SnowAgumon e Falcomon oltrepassarono i loro amici in difficoltà e si interposero tra loro e i Dokugumon, costringendo i ragni giganti a fermarsi davanti ai due piccoli Digimon.

"Ferme dove siete, bestiacce!" intimò il ragazzino con gli occhialoni, tirando fuori il suo Digivice. "Se volete fare del male ai nostri amici, dovrete passare su di noi!"

Felipe imitò il gesto del suo compagno di squadra, osservando poco convinto i Digimon aracnidi e ripensando all'imboscata che avevano appena teso. C'era qualcosa nel modo in cui avevano attaccato che non gli piaceva...

E quello che accadde subito dopo confermò i suoi sospetti: il Dokugumon rimasto più indietro si voltò verso Sho e, con una precisione che non sarebbe stata fuori luogo in un film western, sparò il suo attacco Poison Cobweb contro la mano del giapponese, schizzando dalle fauci un globo di seta uguale a quelli che avevano invischiato Yurika e Kevin. Troppo sorpreso per reagire, Sho non riuscì a togliere la mano in tempo, e il proiettile di Dokugumon centrò in pieno il suo Digivice facendogli perdere la presa, e mandando il piccolo oggetto a diversi metri di distanza.

"No! Il mio Digivice!" esclamò Sho, stringendo le dita sull'aria.

SnowAgumon era allarmato allo stesso modo del suo partner. "Oh no! Senza il Digivice, la Digievoluzione non si può fare!"

"Come temevo..." mormorò Felipe. "Questi ragnacci sapevano già da prima che ci serviva il Digivice per far evolvere i nostri Digimon! Volevano impedirci di usarli... e ci sono riusciti ottimamente!". Essendo rimasto l'unico con ancora il Digivice tra le mani, il biondino spagnolo cercò di nascondere il suo Digivice dietro la schiena, impedendo ai Dokugumon di bersagliarlo. I ragni giganti sibilarono irritati, muovendosi rapidamente sulle loro corte zampe artigliate nel tentativo di aggirare il ragazzo e colpire il loro obiettivo. Per sua fortuna, SnowAgumon e Falcomon non avevano intenzione di lasciarli fare.

"Little Blizzard!" esclamò il dinosauro bianco, spalancando le fauci e scagliando una raffica di palle di neve contro i ragni giganti. I proiettili ghiacciati si schiantarono contro gli occhi delle bestiacce, annebbiando loro la vista e facendoli ritirare con un altro sibilo malefico. Prima che i Dokugumon potessero riorganizzarsi e ripartire all'attacco, Falcomon si fece avanti, raccogliendo le corte ali attorno al corpo e poi spalancandole di colpo... e dal nulla, dall'interno delle sue ali, si materializzarono degli shuriken, piccole armi di metallo grigio simili a stelle a quattro punte, usate dai ninja!

"Falco Rush!" esclamò Falcomon, scagliando una raffica di quelle lame turbinanti contro i Dokugumon e colpendoli un discreto numero di volte. Ma le sue armi erano troppo piccole per infliggere danni seri a quei mostruosi aracnidi, e infatti questi ultimi se li scrollarono di dosso pochi istanti dopo, ricevendo soltanto qualche taglio superficiale. Ancora una volta, i Dokugumon spararono le loro micidiali ragnatele contro i ragazzi e i loro partner, che furono costretti ad uno scarto laterale per evitare i fili vischiosi.

"Maledizione..." sibilò Yurika, riuscendo finalmente a liberarsi un braccio dalla ragnatela. "Se non facciamo qualcosa, non so quanto Sho-kun e Felipe-kun se la potranno cavare contro quelle bestiacce... Bearmon, riesci a raggiungere il mio Digivice? Ora credo di poterlo usare!"

"Sì, ci posso provare... ma Kevin..." protestò blandamente l'orsacchiotto, continuando a tirare i fili che tenevano prigioniero il suo partner. Il ragazzino americano, tuttavia, indicò con un cenno della testa il Digivice di Yurika, che giaceva inutilmente nella polvere a diversi passi di distanza.

"Non preoccuparti per me, Bearmon!" esclamò Kevin. "Preoccupati del Digivice! Se Yurika riuscisse a far evolvere Kunemon, Sho e gli altri sarebbero più avvantaggiati contro i Dokugumon!".

Per un istante, Bearmon guardò interrogativamente il suo partner, come se volesse chiedergli se fosse sicuro di quello che chiedeva. Poi, un acuto strillo di dolore da parte di Falcomon lo costrinse a rivolgere lo sguardo alla battaglia: i Dokugumon erano riusciti a farsi strada nella disperata linea di difesa che il falchetto e SnowAgumon cercavano di stabilire, e uno di loro aveva spiccato un salto enorme e aveva colpito Falcomon con una potente testata, facendogli perdere stabilità e mandandolo nella polvere!

"Falcomon!" esclamarono in coro Sho, Felipe e SnowAgumon. Il Digiprescelto spagnolo cercò di precipitarsi a fianco del suo partner per vedere se stava bene, ma uno dei Dokugumon si mise in mezzo, impedendogli di attuare il suo proposito. La situazione si stava aggravando velocemente, e se non avessero avuto qualche rinforzo, Sho, Felipe e i loro Digimon avrebbero ceduto rapidamente...

"Maledizione..." imprecò lo spagnolo, guardandosi attorno: i Dokugumon continuavano a tenere alcuni dei loro occhi puntati su di lui, preparandosi ad attaccarlo qualora avesse cercato di tirare fuori il Digivice e far evolvere Falcomon. "Se solo si distraessero un attimo, una possibilità ce l'avremmo..."

La gravità della situazione convinse Bearmon ad agire. Dopo aver risposto a Kevin con un cenno affermativo del capo ed essersi assicurato che i ragni giganti non lo avessero notato, l'orsacchiotto scattò rapidamente verso il Digivice di Yurika, nel tentativo di afferrarlo e lanciarlo alla ragazza. In pochi istanti, grazie alla sua velocità, aveva coperto quasi tutta la distanza che lo separava dal dispositivo...

"Twin Sickles!"

...quando, preceduti da un urlo aspro e sgradevole, un paio di archi di energia colpirono il lembo di terra tra Bearmon e il Digivice di Yurika, scatenando un polverone e costringendo il Digimon orso ad indietreggiare con un grido d'allarme. Bearmon incespicò e finì a terra con un grugnito, mentre Yurika e Kevin, anche loro sbalorditi da quell'attacco a sorpresa, alzavano lo sguardo nella direzione da cui era provenuto... e dalla quale era spuntato, emergendo dalle stesse fronde che avevano fatto da nascondiglio ai Dokugumon, un Digimon insetto che a Yurika e a Kunemon era fin troppo familiare...

"Oh, cavolo!" esclamò Kevin. "Ce n'era un altro nascosto!"

"TU!" esclamarono in contemporanea Yurika e Kunemon, fissando con rabbia il nuovo arrivato, che rispose con una secca risata di disprezzo.

SnowAgumon e Sho non trattennero un sospiro infastidito quando si resero conto di chi si trattava. "Di nuovo tu? Certo che sei insistente!"

"E ve ne stupite?" ringhiò Snimon, tenendosi in sospensione a diversi metri dal suolo e facendo mostra delle sue lucide, micidiali braccia-falce. "Dopo il modo in cui mi avete umiliato e deriso l'altro giorno, non potevo certo starmene zitto! Certo, non è stato il massimo dovermi alleare a dei rivoltanti virus per organizzarvi quest'imboscata, ma l'importante è che abbia funzionato! Senza l'uso dei vostri Digivice, i vostri ridicoli Digimon sono del tutto inermi di fronte a dei Champion come noi!"

"Razza di vigliacco!" lo insultò Sho. "Perchè non usi quei tuoi falcioni per liberare i nostri amici e non combatti ad armi pari, tu e i tuoi scagnozzi? Dimostraci di avere un pò di fegato!"

Snimon gettò indietro la testa e rise sguaiatamente, con voce roca e sgradevole. "HAHAHAHAAA! Ma l'avete sentito? Dovrei dimostrare di avere un pò di fegato, dici? Oh, beh, tanto spiacente, io preferisco dimostrare di avere cervello e prendermi un pò di vantaggio su di voi! Forza, Dokugumon! Attaccateli!"

"Con piacere, capo! Poison Cobweb!" ringhiò il Dokugumon che stava di fronte al gruppo, spalancando di nuovo le fauci. Ancora una volta, il filo di seta appiccicosa sfrecciò dalle sue mascelle, questa volta diretto contro Falcomon, che cercò di gettarsi di lato per evitare il colpo... ma il ragno gigante era troppo vicino per sbagliare completamente mira, e il falchetto si ritrovò con un grosso grumo di seta attaccato all'ala, che gli fece perdere stabilità e lo fece atterrare sgraziamente, indifeso ed esposto a qualsiasi attacco gli avversari volessero usare! Ovviamente, Snimon non era tipo da sprecare così una buona occasione, e iniziò subito a preparare il suo attacco Twin Sickles, incrociando davanti a sè le sue braccia-falce, che scintillarono crudelmente...

Ma Sho e SnowAgumon furono più veloci di lui! "Presto, SnowAgumon! Colpisci le sue ali, prima che attacchi!" esclamò il ragazzino, indicando il crudele insetto pronto all'attacco.

Capendo l'idea del suo partner, SnowAgumon inspirò profondamente e prese accuratamente la mira."Con piacere, Sho! Little Blizzard!" esclamò, sparando altre palle di neve dalla bocca e bersagliando la mantide religiosa, che fu costretta ad interrompere l'attacco e alzare la guardia. Anche così, non riuscì a difendersi da tutti i colpi, alcuni dei quali superarono la sua difesa schiantandosi sul suo corpo corazzato e sulle sue ali. Con un grugnito di rabbia, Snimon fu costretto ad abbassarsi e infine perse l'equilibrio, schiantandosi addosso ai tre Dokugumon in un groviglio furioso di zampe!

"Bravi!" esclamò Falcomon, scrollandosi finalmente di dosso la ragnatela che gli teneva l'ala incollata. "Avete fermato quei bestioni!"

SnowAgumon strizzò l'occhio con aria saccente. "Abbiamo semplicemente imparato da quelle bestiacce là davanti! E Snimon ha commesso l'errore di mettersi proprio sopra i suoi scagnozzi, in modo da finirci addosso!" replicò.

Sibilando infuriato, Snimon spintonò via i Dokugumon e si rialzò in piedi, cercando di liberarsi le ali dalla neve gelida. "Urgh... razza di mocciosi impudenti... questo è sleale! Avete imbrogliato!" ringhiò, sbattendo le ali qua e là mentre i Dokugumon si dibattevano nel tentativo di rimettersi in piedi.

"Ah, davvero?" gli urlò Sho di rimando. "E quando tu e i tuoi galoppini ci avete impedito di usare i Digivice, per prendervi un vantaggio su di voi? Non pensi che anche questo sia sleale, razza di buffone? Pretendi il rispetto delle regole soltanto quando ti fa comodo!"

"E ora, se voi scagnozzi di Watchmon permettete, io avrei un lavoretto da fare! Yurika, il tuo Digivice!" esclamò Bearmon, chinandosi e afferrando il Digivice della ragazza per poi lanciarlo verso di lei. Dalla sua posizione sdraiata per terra, Yurika alzò leggermente il braccio e afferrò al volo il prezioso oggetto, attivandolo un istante dopo e puntandolo contro Kunemon!

"Ce l'ho fatta!" esclamò. "Vai, Kunemon! Ora tocca a te!"

"No! Questo era proprio quello che volevamo evitare!" ringhiò un Dokugumon, mentre Kunemon iniziava ad evolvere...

"Kunemon shinka... FLYMON!"

Snimon non riuscì a trattenere un grugnito quando il Digimon vespa che l'aveva battuto e umiliato il giorno prima si alzò in volo davanti a lui e ai suoi Dokugumon. "Hmph... ci incontriamo di nuovo, spregevole virus... e, se devo essere sincero, non morivo dalla voglia!"

"Nnnemmmmmeno io, se devo essere sinnncero..." gli rispose prontamente Flymon, mettendosi in guardia e sguainando il suo pungiglione scarlatto. "Mmma nnnonnn ti preoccupare, se ti do tannnto fastidio nnnonnn sei obbligato a commmbattere connntro di me!"

Questa risposta colse di sorpresa sia Snimon che i suoi scagnozzi, che esitarono quell'istante che fece la differenza: con un'agile scarto, Flymon scese di quota e raggiunse il Digivice di Sho, ancora incollato a terra dalla ragnatela dei Dokugumon. Con un rapido colpo di pungiglione, la vespa gigante tagliò i fili di seta e afferrò il dispositivo elettronico tra le zampe, poi si alzò di nuovo in volo e lo scagliò verso il suo proprietario! "Forza, Sho! Al vvvolo!"

Con un sogghigno, il ragazzino tese un braccio in avanti e afferrò il suo Digivice, attivandolo istantaneamente. "Grande idea, Flymon! Forza, SnowAgumon, è il momento di evolvere!"

"E stavolta, non ci saranno quelle bestiacce ad impedircelo!" rispose il piccolo dinosauro, iniziando ad aumentare di dimensioni sotto gli occhi inferociti degli insetti malvagi. Nello stesso momento Felipe, notando che Snimon e i suoi scagnozzi si erano distratti, tirò fuori il Digivice da dietro la schiena e lo attivò a sua volta, permettendo anche a Falcomon di evolvere!

"Si dia inizio alle danze! SnowAgumon shinka... VEEDRAMON!"

"Falcomon shinka... DIATRYMON!"

Poco dopo, proprio nell'istante in cui Snimon e i Dokugumon riuscivano a rialzarsi e rimettersi in guardia, il dragone azzurro e l'uccello preistorico corazzato apparvero davanti a loro pronti alla lotta, affiancati da Sho e Felipe! Veedramon alzò un braccio verso di loro e, con la zampa artigliata, fece loro cenno di farsi sotto, con il cipiglio sicuro di un lottatore di kung-fu... ma i quattro Digimon insettoidi si ritrassero, fiutando che la situazione, dopo il loro vantaggio iniziale, stava volgendo a loro sfavore.

"Che succede, Snimon?" chiese retoricamente Felipe, guardando la mantide religiosa e i suoi tre scagnozzi con aria disapprovante. "Ora che tu e i tuoi leccapiedi siete in difficoltà, pensate bene di andarvene, eh?"

Diatrymon gettò indietro la testa e prese fiato, riprendendo la frase lasciata in sospeso dal suo partner prima di scagliare il suo attacco. "Beh, noi non ve lo lasceremo fare! Sonic Destroyer!"

"Ci sono anch'io! V-Breath Arrow!" ringhiò Veedramon, scagliando dalla bocca un proiettile scintillante a forma di V contro Snimon e i Dokugumon, che si andò ad aggiungere alle ondate di energia sonora che Diatrymon aveva appena emesso dal suo rostro uncinato. L'attacco combinato investì in pieno i crudeli Digimon insettoidi ed esplose su di loro, facendoli volare per qualche metro e atterrare pesantemente sul selciato, in disordine. Snimon grugnì quando la sua schiena corazzata, ancora sporca della neve sparata da SnowAgumon poco prima, andò a cozzare contro la dura corteccia dell'albero da cui aveva preparato l'imboscata. La mantide religiosa gigante scivolò a terra e scosse la testa per schiarirsela, poi si guardò in giro, vedendo i Dokugumon che si era portato dietro sparsi attorno a lui e storditi. Si rialzò rapidamente e riprese il volo, sollevandosi sul campo di battaglia per poi scagliare un altro, rapidissimo Twin Sickles che Diatrymon evitò balzando all'indietro e facendolo schiantare sul terreno senza danni. Prima che Snimon potesse riorganizzarsi e sferrare un altro attacco, o che i suoi Dokugumon potessero rialzarsi, Flymon gli fu addosso, centrandolo in pieno con una testata!

"Ottimo, Flymon!" lo esortò Yurika, che si era appena liberata le braccia dalla ragnatela. "Bel lavoro di squadra, ragazzi! Continuiamo così!"

"Ugh..." grugnì Snimon. "Maledetto virus... non crediate di aver vinto, mocciosi! Aspettate che i miei uomini si rialzino e vedrete... heh, ma guarda, sono già in piedi!". Infatti, i Dokugumon si erano appena ripresi dall'attacco combinato di Veedramon e Diatrymon, e si erano nuovamente schierati davanti ai Digimon dei prescelti, pronti a bombardarli di nuovo con le loro temibili ragnatele. Tuttavia, non sembrava che Veedramon, Flymon e Diatrymon fossero molto preoccupati della cosa... e il motivo divenne chiaro quando il bagliore di un quarto Digivice si accese dietro di loro!

"Bearmon shinka... GRIZZMON!"

Con un ruggito inferocito, il Digimon simile ad un orso che aveva sconfitto Drimogemon la sera prima si erse in tutta la sua ragguardevole statura e si mise in guardia, a fianco dei suoi compagni. Davanti a quella visione impressionante, i Dokugumon indietreggiarono impauriti, e anche gli altri prescelti sobbalzarono per la sorpresa...

"Grizzmon?" esclamò Sho. "Ma come ha fatto a..."

La vocetta vivace di Kevin chiamò il leader non ufficiale del gruppo. "Perchè non provi a dare un'occhiata dietro di te?"

Quando Sho, Yurika e Felipe si voltarono, videro Kevin semiseduto vicino a loro, con le braccia ora libere dalla seta che lo aveva invischiato e il Digivice illuminato ben stretto nella mano sinistra. Il Digiprescelto di colore strizzò un occhio ai suoi compagni. "Beh? Perchè mi guardate così? Non ditemi che volevate cominciare la festa senza di me! Non lo trovo carino, da parte vostra!"

L'espressione sorpresa sul viso di Sho lasciò il posto al suo usuale sguardo sicuro e incoraggiante. "Hai ragione, Kevin-chan! Avete tutto il diritto di divertirvi anche te e Grizzmon! Forza, ragazzi, fate strada!"

Veedramon sogghignò astutamente e fece un passo laterale. "Con immenso piacere, Sho! Tocca a te, Grizzmon!" esclamò, accennando con la testa ai tre Dokugumon e a Snimon, ormai completamente spiazzati. Diatrymon si spostò a sua volta, dal lato opposto rispetto al suo compagno, e Flymon prese un pò di quota, gongolando tra sè all'idea di vedere il suo compagno in azione contro l'odiato Snimon...

"VADO! Maul Attack!" ringhiò Grizzmon, prendendo lo slancio e scagliandosi a tutta velocità contro il gruppetto di insetti, ogni passo che rumoreggiava contro il terreno come un tuono lontano. Inbreve tempo, l'orso esperto di arti marziali aveva completamente occupato il campo visivo dei Dokugumon, che cercarono disperatamente di bloccare il suo impeto sparando contemporaneamente le loro ragnatele. Ma Grizzmon, che già si aspettava quella mossa, evitò i fili vischiosi gettandosi di lato e facendoli spiaccicare contro il terreno, senza mai interrompere la sua inesorabile avanzata... e quando, un istante dopo, giunse addosso ai Dokugumon, ripetè l'attacco della sera prima, sferrando una raffica di pugni davanti a sè, talmente veloce che tutto quello che Snimon e i Dokugumon videro fu una pioggia di scie rosse e violette che li martellavano con una potenza inaudita! Agitando disperatamente le braccia-falce, Snimon riuscì a deviare in qualche modo gli attacchi e ad indietreggiare, ma i Dokugumon non ebbero la stessa fortuna, e i pugni di Grizzmon continuarono ad atterrare violentemente sui loro corpi! Finalmente, Grizzmon si tirò indietro per una frazione di secondo... poi si gettò in avanti e colpì il primo Dokugumon con un sinistro micidiale sotto la mascella, facendogli spiccare un volo! Poi, si voltò verso gli altri due e li centrò in pieno con un manrovescio, spedendoli a loro volta al tappeto in un groviglio di zampe artigliate. In un ultimo impeto di rabbia, Snimon si scagliò contro il gruppetto di Digimon, deciso a colpirli con i suoi terribili artigli ricurvi, ma Flymon fu più veloce del suo rivale e riuscì ad intercettarlo!

"Brownnn Stinnnger!" esclamò, puntando contro la mantide religiosa gigante e sparandole addosso una raffica di pungiglioni ricurvi che la colpirono più volte, trafiggendo la sua robusta corazza smeraldina e svanendo un istante dopo. Snimon venne scagliato a terra con un verso di dolore e rimase stordito per un istante, poi si rialzò, voltò le spalle al gruppo e prese il volo sbattendo disordinatamente le ali. Prima di dileguarsi, Snimon si rivolse un'ultima volta ai Digiprescelti, minacciandoli inutilmente.

"Non cantate vittoria, mocciosi impudenti! Non finisce qui!" ringhiò infuriato. "Per stavolta ve la siete cavata... ma vi inseguirò e vi perseguiterò finchè non sarò riuscito a distruggervi! Questa è una promessa!"

Sho alzò la testa spocchiosamente mentre osservava Snimon che si allontanava in volo. "Scappa pure, razza di vigliacco! E' tutto quello che sai fare, a quanto vedo!" gli urlò dietro.

"E vai a dire al tuo capo, Watchmon, che saremo lieti di dare il benservito anche a lui!" proseguì Yurika, alzandosi da terra e spazzandosi di dosso gli ultimi fili di ragnatela, per poi andare ad aiutare Kevin a rialzarsi e rivolgergli un sorriso. "Bel colpo, Kevin-chan... Bearmon... siete stati fantastici, tutti quanti!"

"Hehee, modestamente..." rispose il ragazzino di colore togliendosi le ragnatele, mentre i Digimon e i suoi compagni di squadra si riunivano attorno a lui. "Quei buffoni credevano di poterci fermare con quei trucchetti da circo?"

"Ci vuole ben altro per fermare dei Digimon come noi!" esclamò Grizzmon, flettendo un bicipite come un culturista. Veedramon, Diatrymon e Flymon tornarono a loro volta dai loro partner, che si felicitavano tra loro per la vittoria... ma non si accorsero che uno dei Dokugumon che Grizzmon aveva steso poco prima si stava rialzando, pur a fatica, e stava tornando a puntare contro di loro...

"Siete stati grandiosi come sempre, ragazzi!" rispose Sho, battendo una mano sulla spalla di Veedramon. "Avete dato una lezione a quei..." Il ragazzino giapponese si interruppe all'improvviso, vedendo qualcosa muoversi dietro le spalle del suo Digimon... e al dragone non sfuggì il suo repentino cambio di espressione. Corrugando la fronte, Veedramon guardò negli occhi Sho e gli chiese. "Hey, Sho, che succede? C'è qualche... problema?"

"DIETRO DI TE! ATTENTO!" esclamò Sho, puntando l'indice verso un punto alle spalle del suo Digimon. Veedramon e gli altri si voltarono di scatto, proprio nell'istante in cui il Dokugumon si rialzava e prendeva la mira verso il dragone azzurro!

"Oh, cavolo!" esclamò Flymon. "Si è rialzato! Scannnsiamoci!". Pur colti di sorpresa, gli altri membri del gruppo non persero tempo e cercarono di disperdersi, per evitare di farsi nuovamente colpire dalla ragnatela del Digimon aracnide.

Il Dokugumon, tuttavia, non desistette. "Prendete questo! Poison Cobweb!" ringhiò, e ancora una volta sputò un globo della sua seta, prendendo di mira Sho e Veedramon. Il drago si pose davanti al suo partner, deciso a proteggerlo dal proiettile, e assunse una posizione di guardia, che però non riuscì ad impedirgli di ritrovarsi con le braccia invischiate quando la ragnatela si andò a schiantare su di lui. Grugnendo irritato, Veedramon iniziò a scuotere le braccia, nel tentativo di spezzare la ragnatela che le teneva legate tra loro.

"Veedramon!" esclamò Sho, preoccupato per il suo Digimon. Senza voltarsi, il drago puntò la bocca contro Dokugumon e iniziò ad accumulare altra energia per un nuovo V-Breath Arrow, mentre il ragno gigante indietreggiava per sottrarsi agli attacchi degli altri Digimon e cercava di ritirarsi sulla chioma dell'albero da cui era partito... Ma, sfortunatamente per lui, qualcuno era di parere opposto...

"Lightning Paw!"

Un fruscio provenne dalle fronde dell'albero accanto al quale il Dokugumon si era ritirato, e una frazione di secondo dopo, qualcosa di piccolo, nero e veloce come una scheggia piovve sulla bestiaccia, colpendola con un destro micidiale tra le due sezioni del corpo... con tale violenza che Sho e i suoi compagni sentirono chiaramente uno schianto simile a quelo di un'enciclopedia su un pavimento di parquet! Le orribili fauci di Dokugumon si spalancarono ulteriormente, emettendo un roco grido di dolore, e le sue otto zampe artigliate si agitarono spasmodicamente per una frazione di secondo... prima che i contorni della bestiaccia sfumassero, e il suo corpo si frantumasse letteralmente in centinaia, migliaia di piccoli quadratini luminosi rossi e neri. Impressionati, e per molti versi anche sconvolti, Sho, Yurika, Felipe e Kevin rimasero ad osservare ciò che rimaneva del ragno gigante dissolversi come fumo al vento, e in breve tempo, di Dokugumon non restò che il ricordo.

Per una manciata di secondi, nessuno del gruppo parlò. La vista di Dokugumon che si dissolveva così, dopo un solo micidiale colpo, li aveva sorpresi e spaventati al punto che non trovavano le parole. Poi, con esitazione, Felipe alzò un braccio e indicò il luogo in cui il Digimon ragno si era dissolto. Lo spagnolo cercava di mantenere un'espressione distaccata... ma ad un osservatore attento non sarebbe sfuggito il leggero tremolio del suo dito indice.

"Diatrymon..." chiese, dando voce alla domanda che tutti i ragazzi volevano porre. "Ma che... che cosa è successo? Quel Digimon..."

L'uccello corazzato rispose abbassando la testa e mettendosi in guardia contro un eventuale nuovo pericolo. "Questo che avete appena visto, ragazzi... è quello che succede quando un Digimon muore. La cancellazione. Come ormai credo sappiate, noi Digimon siamo fatti di dati... e quando la nostra forma fisica subisce un danno eccessivo, questi dati si disperdono, ponendo fine alla nostra vita. Cancellazione."

"C-cosa?" mormorò Kevin, sentendosi gelare il sangue nelle vene all'idea. "D-Diatrymon... vorresti dire che... non rimane nulla?". Anche i due giapponesi sembravano spaventati, ma non quanto il piccolo americano... la cui paura non fece che aumentare quando l'uccello preistorico mosse lentamente la testa su e giù.

Veedramon e gli altri Digimon si guardarono attorno, cercando di vedere chi avesse colpito a morte quel Dokugumon. Grizzmon, vedendo la paura del suo partner, si mise davanti a lui e ruggì con tutto il fiato che aveva in gola, nel tentativo di spaventare il misterioso assalitore. "Allora, dove sei? Fatti vedere, se hai un pò di fegato!" ringhiò il Digimon orso, la testa che si girava ora a destra, ora a sinistra. Ma, in tutto lo spiazzo davanti a loro, non c'era la minima traccia di...

Un fruscio!

Allarmato, Grizzmon alzò la testa verso le fronde degli alberi... e ancora una volta, il piccolo oggetto nero e peloso sfrecciò fuori dal suo nascondiglio, questa volta puntando direttamente verso di lui! Il partner di Kevin spalancò gli occhi in un istante di puro terrore, e per qualche istante gli sembrò di non capire più nulla... sentì a malapena le voci allarmate dei ragazzi e degli altri Digimon... poi, quando tutto finì, una frazione di secondo dopo, a pochi centimetri dai suoi occhi brillavano tre corti, ricurvi artigli scintillanti, attaccati alla zampetta guantata di una gattina nera dall'aria tenera e feroce al tempo stesso, in quel momento seduta comodamente sulla sua spalla destra, con un sogghigno quasi crudele sul volto che metteva in mostra i suoi corti canini superiori. Increduli, tutti si voltarono verso la nuova arrivata, che continuava a tenere la zampa pericolosamente vicina agli occhi di Grizzmon, e la osservarono ad occhi spalancati. Possibile che un Digimon così piccolo ed apparentemente inoffensivo... avesse potuto balzare giù da quell'albero e annientare quel Dokugumon con tale facilità?

"Hmph! Come sei lento, pachiderma!" disse la gattina nera, prendendo in giro Grizzmon. "Se solo avessi voluto... ora tu saresti già morto. E voi vorreste sconfiggere Watchmon? Ma per favore..."

Lo spavento di Grizzmon si tramutò in rabbia, e la sua zampa sinistra si chiuse a pugno al suo fianco. "Tu... razza di... SCENDI SUBITO DALLA MIA SPALLA!" ruggì infuriato, cercando di sferrare un pugno al Digimon felino. Ma quest'ultima, abituata ad affrontare avversari molto più grandi di lei, schivò il colpo facendo un acrobatico salto mortale giù dalla spalla di Grizzmon, e atterrando in piedi sul selciato polveroso, mettendosi poi in posizione di guardia con gli artigli sollevati e piazzati davanti al muso. In breve tempo, tutti i ragazzi e i Digimon, ora ripresisi dallo shock, si disposero davanti a lei, fissandola con astio.

"E allora? Che significa tutto questo?" strillò Kevin, che di tutti era quello che aveva preso più paura, e ora cercava di sfogare la tensione accumulata. "Che senso ha avuto uccidere quel Dokugumon e poi attaccare noi, specie di peluche?" Poi, calmandosi un attimo e rivolgendosi con un pò di imbarazzo al suo Digimon: "Senza offesa per te, okay, Grizzmon?"

"Di niente..." rispose l'orso.

"Sei uno dei servi di Watchmon, vero?" le chiese Sho con tono minaccioso. "Beh, se cerchi guai sei capitata nel posto giusto!"

BlackGatomon, perchè di lei si trattava, incrociò le zampine anteriori sul petto e alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa con espressione di sufficienza. "Aaah, ma certo, come no... sono unaservitrice di Watchmon, e spreco così stupidamente un'ottima occasione per far fuori uno di voi! Mi dovete aver scambiato per quello Snimon da quattro soldi..." rispose sarcastica. "No, in realtà volevo vedere quello che eravate capaci di fare contro i servi di quello sgorbio strabico. E, lasciate che ve lo dica, siete anche peggio di quello che mi aspettavo... Non finire un avversario quando ne avete la possibilità? Ma che razza di guerrieri siete?"

Yurika sbattè gli occhi meravigliata, e osservò con la coda dell'occhio i rimanenti due Dokugumon, ancora distesi e privi di sensi ai lati della strada. Come faceva un Digimon apparentemente così carino ed innocuo a parlare in maniera così spietata? Loro e i loro Digimon non avevano fatto fuori quei Dokugumon... perchè, sinceramente, non vedevano il motivo per cui avrebbero dovuto farlo! Sarebbe stato soltanto un atto di crudeltà inutile, visto che i ragni giganti erano già al tappeto. Certo, c'era stato quello che si era rialzato... ma anche quello, non sarebbe durato a lungo contro quattro Champion...

"Hey, aspetta unnn momennnto!" ronzò Flymon, il pungiglione ancora sguainato nel caso la gattina nera avesse voluto attaccare. "Che stai dicennndo? Perchè avvvremmmmo dovuto finirli? Ormai erano innnoffennnsivi!"

BlackGatomon alzò le spalle. "Heh. Certo, come no. Andatelo a dire a quello che ha imbrattato il vostro compagno!" esclamò, indicando con la testa Veedramon, che aveva appena finito di liberarsi le braccia dalle ragnatele con un pò di auto anche da parte di Sho. "Comunque, sono qui per tutt'altri motivi che discutere di queste stupidaggini. Voi siete i Digiprescelti di cui ho sentito tanto parlare, no?"

"E se lo fossimo? Questo cosa comporterebbe per te?" chiese Yurika, a denti stretti. Anche lei, come gli altri del resto, non provava una gran simpatia per quella violenta Digimon...

La gattina nera, con la sua solita spocchia, si mise le zampine dietro la nuca. "Oh, nulla di speciale... vorrebbe soltanto dire che la vostra ricerca del quinto Digiprescelto, se siete qui per questo, è terminata! Io sono la sua partner, BlackGatomon. Tanto piacere."

Questa frase fece trasalire un pò tutti, e i ragazzi si ritrovarono a spalancare gli occhi, osservando increduli prima BlackGatomon che se ne stava lì a limarsi gli artigli gli uni sugli altri con assoluta noncuranza, poi i loro Digivice inattivi. Felipe fu il primo a riaversi dalla sorpresa, e scosse la testa con tono scettico. "Tsk... e a chi vorresti darla a bere, stupida gattaccia? Se sei davvero la partner di un Digiprescelto, perchè i nostri Digivice non si sono illuminati? Questi cosetti si illuminano ed emettono degli strani rumori quando un Digiprescelto è nei paraggi, ma ora sono silenziosi come tombe! Come lo spieghi?" le domandò a bruciapelo.

"Oltre al fatto che non credo che un Digimon violento e rissoso come te possa essere la partner di un Digiprescelto..." cominciò a dire Sho, prima di essere interrotto da un deciso bip bip proveniente dal suo Digivice, che aveva scelto proprio quel momento per attivarsi. Come una reazione a catena, i Digivice di tutti gli altri si attivarono, e i loro schermi emisero le ormai familiari lucette colorate che i ragazzi erano abituati a vedere quando un loro compagno si avvicinava per la prima volta a loro...

Con gli occhi grandi come piattini e una grossa goccia di sudore sulla fronte, Yurika si portò il Digivice davanti agli occhi. "Ehm, Sho-kun... mi sa tanto che hai parlato troppo presto... Digiprescelto in arrivo a ore una!"

La gattina nera sogghignò boriosa. "Heh... anche se sinceramente speravo che mi fosse assegnata una partner umana più decente..."

Poco dopo, una piccola figura umana apparve sulla strada, da dietro una collinetta vicina. I Digiprescelti videro che si trattava di una ragazzina di non più di undici anni, piccola e dall'aria timida, con i capelli castani scuri un pò corti e qualche lentiggine sulle guance, vestita di un'uniforme scolastica simile a quelle indossate dagli alunni delle scuole private inglesi: camicia bianca e giacca nera, gonna e calze anch'esse nere, ed eleganti scarpe marroni senza lacci. Sulle spalle, portava uno zainetto rosa che pareva pesarle non poco, e dalla sua espressione affaticata e dal sudore che le bagnava la fronte, era abbastanza chiaro che aveva fatto una corsa per raggiungere la sua partner. Il suo Digivice, che stava emettendo suoni e colori vivaci come quello degli altri ragazzi, era appeso alla cerniera di una tasca del suo zaino. Conil fiato corto, la nuova arrivata raggiunse BlackGatomon e si fermò a riprendere fiato, appoggiandosi le mani sulle ginocchia. "Uff... uff... BlackGatomon... la prossima volta avvertimi! Lo sai che non corro veloce..." mormorò, interrompendosi quando vide i quattro ragazzi con rispettivi partner digitali schierati davanti a lei, che la guardavano con curiosità. Riprendendo rapidamente la propria compostezza, la ragazzina castana si spazzò la polvere dalla gonna con entrambe le mani, si diede una pettinata, poi si presentò con un inchino agli altri ragazzi. "Ah... ehm... scusatemi, sono piombata qui e non mi sono neanche presentata! Voi dovete essere gli altri Digiprescelti, vero? Io sono Jolene Spencer, undici anni, e vengo dall'Inghilterra... mentre lei è la mia partner BlackGatomon. Buongiorno a tutti voi..."

"Ehm... buongiorno... certo che la tua compagna ha un modo di 'salutare'..." rispose Sho, con una grossa gocciolona di sudore sulla fronte. "Allora... tu sei la quinta Digiprescelta, dico bene?"

"Che ovvietà. Non ne vedo molti, oltre a voi, di esseri umani su DigiWorld, giapponesino..." gli rispose BlackGatomon con strafottenza. Il ragazzino con gli occhialoni le rivolse un'occhiataccia, e una comica venuzza pulsante apparve sulla sua tempia, ma la cosa finì lì.

"Sgrunt... e va bene, allora..." riprese. "Immagino che ci dobbiamo presentare un pò tutti... allora, il mio nome è Sho Kusanagi, e il mio partner è SnowAgumon... che adesso vedi trasformato in Veedramon!". Accennò con la testa al dragone azzurro che stava al suo fianco, e che sollevò una zampa artigliata per salutare. "E poi, ci sono i miei amici... Yurika Kagura e Kunemon, ora Flymon... Kevin Nicholson e Bearmon-Grizzmon... e quello silenzioso è Felipe Ortega con Falcomon-Diatrymon. Piacere di conoscerti, Jolene-chan!"

La ragazzina inglese arrossì leggermente per l'emozione. Si era aspettata un'accoglienza più fredda e formale, e invece quel tipo, superata la sorpresa per l'incontro con BlackGatomon, la stava salutando come se si conoscessero da una vita...

"PIACERE!" risposero in coro Yurika, Kevin e i Digimon, mentre Felipe si limitava ad alzare una mano. Lusingata dall'accoglienza calorosa che le avevano riservato, Jolene si mise una mano dietro la testa e sorrise timidamente, sentendosi pervasa da una confortevole sensazione di calore e ospitalità. E il suo imbarazzo, assieme alla sua felicità, non potè che aumentare quando Yurika, la ragazzina dai capelli blu, le corse incontro e le diede una pacca amichevole sulla spalla.

"Molto bene, Jolene-chan... benvenuta in squadra! Ora che siamo tutti e cinque, sfido chiunque a tentare di fermarci!" esclamò con entusiasmo, per poi abbassare lo sguardo verso la gattina nera che se ne stava lì, ad osservare ora le due ragazze, ora il resto del gruppo, con aria indifferente. Lo sguardo di Yurika si fece più severo quando vide la strafottenza della partner di Jolene, come se quello che stava accadendo non la riguardasse minimamente. "E per quanto riguarda BlackGatomon, saremmo anche disposti ad accettarla, ma... deve garantirci che non tenterà più di attaccarci, e che non ucciderà altri Digimon, come ha fatto con quel Dokugumon di poco fa!"

"Pffft!" sibilò la gattina nera, guardando Yurika con sufficienza. "Quel Dokugumon vi stava attaccando, e voi avevate tutto il diritto di farlo fuori. E non preoccupatevi, perchè non ho nessuna intenzione di attaccarvi. Primo, perchè da quanto ho visto siete tutti troppo deboli per offrirmi una sfida adeguata; e secondo, perchè ho bisogno anche di voi se voglio diventare forte a sufficienza da sconfiggere Watchmon da sola!"

"Come hai detto, gattina?" la rimbeccò Grizzmon, de-evolvendo poi alla sua forma Rookie come tutti gli altri Digimon. "Non dirmi che vorresti affrontare quel pazzoide da sola... e magari anche illuderti di vincere! Non sai di chi stiamo parlando?"

BlackGatomon storse il naso quando vide i Champion trasformarsi di nuovo nelle loro forme evolutive inferiori. Non riusciva a crederci... non avevano neanche la forza di restare permanentemente in uno stadio evolutivo superiore? Ma con che razza di perdenti aveva a che fare?

"Oh, certo che lo so!" rispose BlackGatomon, guardando Bearmon direttamente negli occhi come per sfidarlo. "E vi posso dire fin da ora che voi non avete la più piccola chance di sconfiggerlo! Vi aiuterò per adesso, finchè Jolene non avrà trovato il modo di farmi raggiungere un livello evolutivo superiore... ma poi, dovrete lasciar fare a me. Voi non avete la stoffa per sfidarlo... troppo deboli e il cuore troppo tenero! E voi sareste i Digiprescelti? Bah, secondo me c'è stato un errore..."

Kevin corrugò la fronte irritato, e Felipe, pur non facendo trapelare nulla, sentì improvvisamente prudergli le mani. Come si permetteva quella gattaccia di parlare con quel tono arrogante? Aveva idea di quello che avevano passato? Di quello che erano capaci di fare? Accanto a loro, Sho e Yurika tenevano lo sguardo basso, ribollendo di rabbia, e Jolene si morse nervosamente il labbro inferiore. Il primo incontro stava già degenerando...

Completamente indifferente agli sguardi irritati dei suoi nuovi 'compagni di squadra', BlackGatomon indicò la strada con un cenno della testa e fece cenno di proseguire il cammino. "Ora che abbiamo stabilito le regole di convivenza, cosa aspettiamo ad andare? Non dovevamo arrivare a Nexus Peak, e lì ricevere tutte le informazioni che ci servivano per sconfiggere Watchmon? Allora forza, non perdiamo altro tempo! Seguitemi e facciamola finita il prima possibile!" Detto ciò, senza neanche stare ad ascoltare quello che gli altri avevano da dire, BlackGatomon superò i ragazzi e iniziò a percorrere a ritroso il sentiero che Sho e i suoi amici si erano appena lasciati dietro, senza neanche voltarsi per vedere se le stavano dietro...

"I-io..." mormorò costernata Jolene, dopo qualche secondo di teso silenzio. "...sono... sono costernata. Mi... mi dispiace che BlackGatomon si sia comportata così con voi e... credo che a questo punto non abbia più senso che io resti nella vostra squadra... creerei soltanto tensione, e questo non ci serve proprio..."

"E di cosa dovresti scusarti, Jolene-chan?" le rispose prontamente Yurika, dopo aver sospirato per dare un pò di sfogo alla rabbia che si era tenuta dentro. "Non sei stata certo tu a comportarti male con noi." Lo sguardo della giapponese era ancora fisso sul Digimon felino dal mantello nero, che continuava lentamente la sua strada senza curarsi di nient'altro.

"S-sì... lo so... però..." le rispose la Digiprescelta inglese. "...essendo io la sua partner... avrei dovuto dirle di non assumere quell'atteggiamento... io... vi prego di scusare BlackGatomon... è sempre stata così anche con me... non so per quale motivo..."

"In tal caso, i miei complimenti a te, se sei riuscita a sopportarla..." commentò SnowAgumon.

Sho annuì rabbiosamente. "Mi associo..."

Felipe, dal canto suo, continuava a guardare perplesso la Digimon nera che si allontanava, senza quasi neanche sentire i richiami che Falcomon gli stava lanciando. Più guardava BlackGatomon, più rifletteva sul suo comportamento... più si trovava a paragonarla a sè, e al suo atteggiamento distante. Anche lui diceva di non volere amici... e anche lui stava cercando di mantenere le distanze dal gruppo. Un pensiero inquietante attraversò il suo cervello: e se quella BlackGatomon altro non fosse... che quello che lui sarebbe potuto diventare? L'idea non gli faceva per niente piacere...

"Una cosa è comunque sicura... temo che d'ora in poi collaborare diventerà molto più difficile..." pensò con un sospiro esasperato. Poi, dopo essersi fermato per un attimo a liberare la sua mente da quelle cupe riflessioni, il biondino spagnolo si voltò verso Falcomon. "Ehm... scusami tanto, Falcomon... mi ero distratto e sono rimasto lì impalato come un idiota..."

"Oh, finalmente dai un segno di vita!" rispose il piccolo Digimon rapace. "C'è qualcosa che non va? Da quando abbiamo incontrato BlackGatomon, non hai fatto altr che starla a guardare come un'aliena.. sicuro di stare bene?"

Felipe annuì. "Sì... sì, tutto a posto... è solo che stavo pensando a qualcosa di personale... bah, non è il momento di pensarci adesso! Allora, ragazzi, che si fa? Vogliamo tornare sui nostri passi e riprendere la strada verso Nexus Peak?" rispose poi, voltandosi verso il resto del gruppo e la nuova arrivata e facendo loro cenno di seguire BlackGatomon.

Sho guardò il suo amico come se questo avesse appena detto che il giorno è buio e la notte è luminosa. "Come? Ma... ma che ti salta in mente, Felipe-kun?" esclamò incredulo. "Adesso ti metti a dare ragione a quella lì?"

"E che altro dovremmo fare?" rispose semplicemente Felipe, alzando le spalle con noncuranza. "Dobbiamo pur essere in cinque per affrontare Watchmon, no? Se per farlo, dobbiamo collaborare con lei... non vedo che altra scelta ci sia!". Poi, sorprendendo tutti, Felipe si girò del tutto verso i suoi compagni e fece loro un sorriso appena accennato... uno di quei sorrisi caldi e incoraggianti che Sho era solito fare, e che lo spagnolo stesso credeva di aver dimenticato. "E poi, Sho... se hai voluto fare amicizia con uno come me, perchè pensi che io possa ricambiare... perchè non vuoi dare anche a BlackGatomon una possibilità? Chi può dirlo, magari non è così cattiva come vuole farci credere!"

I ragazzi e i loro Digimon rimasero là in silenzio, a ponderare le parole del loro introverso compagno. In effetti, quello che diceva aveva senso... per battere Watchmon, dovevano essere tutti e cinque, e questo significava fare buon viso a cattivo gioco, anche qualora i nuovi compagni di squadra non fossero stati di loro gradimento...

Dopo un attimo di riflessione, Sho alzò lo sguardo e rispose al suo amico spagnolo con un cenno affermativo della testa. "La sai una cosa, Felipe-kun? Questa volta, ti devo dare pienamente ragione!"

Lo spagnolo dai capelli biondi si mise entrambe le mani dietro la nuca e sogghignò astutamente, guardando il piccolo giapponese con la coda dell'occhio. "Oh, finalmente lo ammetti! Questo significa che un pò di cervello ce l'hai, giapponesino!" esclamò con un tono canzonatorio che lui stesso non ricordava di usare da molto tempo. Pur senza darlo a vedere, Felipe si sentiva stranamente bene, come se avesse avuto una sete infernale e avesse appena bevuto un bicchiere di acqua fresca... era così che ci si sentiva a parlare con un amico, senza problemi e senza inibizioni? Era una sensazione che lo spaventava e lo affascinava al tempo stesso... nel mondo in preda al caos in cui erano, farsi degli amici poteva essere pericoloso...

Prima che Felipe potesse imbarcarsi di nuovo in qualche pensiero pessimistico, Sho e SnowAgumon si voltarono verso Yurika, Kunemon, Kevin, Bearmon e Jolene, che stavano guardando con aria dubbiosa i due amici. "Ascoltami, Jolene-chan... come bene ha detto il mio amico, dobbiamo essere uniti se vogliamo opporci a Watchmon e ai suoi scagnozzi, e anche BlackGatomon si rende conto che senza di noi non andrebbe da nessuna parte... anche se i suoi scopi non coincidono esattamente con i nostri..." disse, appoggiando una mano sulla spalla della ragazzina più piccola, che annuì seriamente. "Ascoltami, quello che voglio dire è... ci aiuterai a convincere BlackGatomon a collaborare, e a farsi dare anche lei una mano in questa nostra impresa? Il tuo aiuto sarà determinante!"

"Sì, senz'altro..." rispose la ragazzina inglese, con una sicurezza che non ricordava di aver mai avuto. "Temo che non sarà facile, però... prometto che ce la metterò tutta per farla collaborare!"

"Ottimo!" commentò SnowAgumon, strizzando un occhio alla ragazzina inglese. "Kevin, Yurika... e voi, Kunemon e Bearmon... cosa ci dite? Siete d'accordo anche voi?"

Yurika sospirò, rendendosi conto che non c'era molta scelta, ma non essendo comunque molto contenta della situazione. Sho e Felipe avevano ragione, non c'era altro da fare che lavorare in squadra con quella gattaccia egocentrica... ma che non si aspettassero che lei e Kunemon diventassero suoi amici! D'altro canto, Jolene sembrava essere una brava ragazza e una buona aggiunta alla squadra, quindi non le sarebbe dispiaciuto averla come amica...

"Beh, che altro possiamo dire? Non possiamo che essere d'accordo... e va bene, anche BlackGatomon è in squadra..." rispose Kunemon, scuotendo le antenne.

"E non ti preoccupare, Jolene-chan..." continuò Yurika, dando un'altra pacchetta sulle spalle alla sua nuova amica per rassicurarla. "Noi cercheremo di darti una mano, di farti ambientare, e di convincere BlackGatomon a collaborare. Non sei da sola, okay?"

Jolene le rivolse un timido sorriso. "Grazie, signorina Yurika. Saperlo mi dà coraggio."

"Hey, hey, adesso non c'è bisogno di tante formalità!" protestò Falcomon, raggiungendo il gruppo assieme a Felipe. "Niente signori, signorine, o altri titoli onorifici! Noi siamo una squadra, e siamo tutti uguali!"

Jolene fece una risatina. "D'accordo, Falcomon... cercherò di ricordarmene..."

Kevin e Bearmon, in disparte rispetto agli altri, stavano guardando la scena con poca convinzione. Loro più di tutti avevano avuto una cattiva impressione di BlackGatomon, per ovvi motivi, e anche se Jolene sembrava una tipa a posto, non riuscivano a scrollarsi di dosso l'idea che la sua partner li avrebbe presto o tardi messi in pericolo, con quei suoi modi presuntuosi. Sho, Yurika, Felipe e i loro Digimon sembravano disposti ad accettarla... ma lui non era così sicuro.

"Tu che cosa dici, Bearmon?" chiese infine il ragazzino di colore. "Faremmo bene a fidarci di quella tipa e della sua BlackGatomon?"

L'orsacchiotto alzò le spalle, sospirando. "Beh, che ti devo dire, Kevin... a questo punto tanto vale fare un tentativo, no? Magari funziona..."

"Lo spero proprio, Bearmon..." concluse Kevin. "Lo spero..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ciao, ragazzi! Finalmente, dopo un mese di interruzione, mi presento di nuovo su EFP con questo nuovo, e lungo, capitolo! Spero che vogliate perdonarmi l'assenza, ma sono stato molto impegnato con l'università... giovedì di questa settimana è il grande giorno, e vedremo se riuscirò a portarmi a casa la laurea triennale! Sono emozionato... :D

Con questo capitolo, tutti i Digiprescelti sono riuniti. Tuttavia, almeno per adesso, non c'è tutto questo affiatamento nel gruppo... soprattutto grazie all'atteggiamento di BlackGatomon! Riusciranno i nostri eroi ad imparare un pò di gioco di squadra e prevalere sui loro nemici e sui problemi che potrebbero nascere tra loro? E quell'irritante Snimon tenderà loro un altro agguato? Lo scopriremo presto, nel prossimo episodio di Digimon Zero! Intanto, lasciatemi un commento e aspettate il capitolo 12 di Invasion! Ora che i miei impegni si stanno per ridurre, potrò tornare a scrivere come prima! Siete contenti?

Alla prossima!

Justice Gundam

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Capitolo 10
*** Amicizia? ***


Digimon Zero-10

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

SnowAgumon: Bentornati a Digimon Zero, amici e amiche! E' passato un altro pò di tempo, e l'autore continua caparbiamente a presentarvi nuovi capitoli del suo prequel... di cui qualche personaggio, in versione adulta, è apparso in 'Invasion'! Allora, vi sono piaciuti i nostri cameo? Anche se non so esattamente cosa voglia dire cameo...

Bearmon: E allora, perchè usi una parola che non conosci?

SnowAgumon: Mah, appare nel copione...

Sho: Ci sarebbe una cosa chiamata vocabolario, che la gente consulta quando non sa cosa voglia dire una parola... non hai provato a darci un'occhiata?

SnowAgumon: Ah, allora era a questo che serviva... pensavo fosse una specie di dolce di Natale e ci ho dato un morso. Ora mi spiego perchè era così secco...

Sho: Ugh... dopo io e te dovremo fare un pò di conti... tornando a noi, ragazzi, come sono andate le vacanze di Natale e la festa di fine anno? Spero bene per tutti! Noi, nel Mondo Digitale, stiamo cercando a modo nostro di cavarcela. Abbiamo incontrato l'ultima Digiprescelta e la sua partner, ma l'impressione iniziale non è stata esattamente quello che ci aspettavamo... mi sa tanto che collaborare con quella BlackGatomon sarà difficile quanto combattere Watchmon!

BlackGatomon: Hmph. Come se io fossi interessata a collaborare con te, tappetto.

Sho (facendo la sua migliore imitazione di Edward Elric, con i denti trasformati in zanne e gli occhi fiammeggianti): Aaaaaargh! A chi dai del tappetto, faccia di pelliccia? Forza, vieni qui! Non aspetto altro che tu me lo dica in faccia! Allora?

Kevin (trattenendo Sho): Hey! Calma, calma, Sho! Non perdere la testa! Dobbiamo presentare il capitolo e rispondere ai lettori!

Sho: Lo faremo... Dopo che l'avrò trasformata in un tappetino da bagno! >_<

Felipe (va davanti a Sho con tutta calma e lo calma con un colpo di taglio sulla fronte, in stile Akito Hayama di Kodocha): Ecco. Va meglio così, giapponesino?

Sho: Ehm... okay, Felipe-kun... grazie mille, ne avevo bisogno.

Felipe: Figurati...

Jolene (dubbiosa): Ehm... scusa, Yurika, non per sembrarti indiscreta,ma... fanno sempre così quei due?

Yurika (annuisce lentamente): Sigh... il problema di Sho è che se la prende a morte quando qualcuno gli dà del tappo. E la tua BlackGatomon, scusa se sono brusca, non è esattamente una campionessa di diplomazia...

Jolene: No, nessuna offesa... ne sono qualcosa, della sua delicatezza...

Kunemon: Passando alle recensioni, credo di dover incominciare dall'amico KillKenny, che ci manda i soliti complimenti e ci dice che la convivenza con BlackGatomon si preannuncia difficile. Non faccio fatica a crederlo... sgrunt... ancora mi chiedo come ha fatto Felipe a convincerci...

Falcomon: TopoMouse (nickname che a me, personalmente, fa venire l'acquolina in bocca, chissà perchè...) ci dice che ha trovato interessante l'accenno alle Crest. In effetti, anche quelle appariranno, più avanti nella storia. E per il Gazimon 'filosofo', heheheee... beh, sai, a seconda del contesto, i Digimon possono avere caratterizzazioni diverse, anche se di solito mantengono certi aspetti della loro personalità. Per esempio, mi credi che in Digimon Savers vedremo un Leomon e un Gotsumon cattivi?

Felipe: E Amico Fuzio dice delle cose molto simili... l'autore ti ringrazia per i complimenti e dice di essere contento di essere diventato il tuo preferito. BlackGatomon, al momento, non sta riscuotendo le simpatie di molti, e detto sinceramente, è comprensibile. Tuttavia, visto che ci tocca lavorare in squadra... e poi, come dici tu, c'è sempre la possibilità che migliori...

Justice: Oh, e grazie per gli auguri di laurea! E' andata stupendamente, un quarto d'ora di discussione e via!

SnowAgumon: Anche HikariKanna si complimenta per il capitolo, e fa all'autore gli auguri per la laurea. Come hai potuto leggere, Justice ha conseguito la laurea triennale, e ha ottenuto un voto abbastanza alto da proseguire i suoi studi nell'università che frequenta!

Sho: Il che ci fa molto piacere... gli risparmierà un bel pò di seccature! Comunque, proseguiamo nelle nostre risposte, e passiamo alla nostra amica Driger... un'altra che non ha trovato molto simpatica BlackGatomon! Beh, che vuoi farci, l'autore ha voluto fare un personaggio alla Impmon... ma più avanti, spero, scopriremo le sue ragioni per comportarsi così.

Jolene (esitante): Dici che dovrei avere più grinta, Driger? Mah, io non so... ci proverò, ma non garantisco nulla... non ho mai avuto motivo di alzare la voce in vita mia... oh, e l'autore ti ringrazia per gli auguri di Buon Natale! Per quando questo capitolo sarà completato, l'anno 2007 sarà già iniziato, quindi... a tutti i lettori, auguri di Felice Anno Nuovo in ritardo!

Bearmon: Auguri da parte di tutti noi... e buon divertimento con il nuovo capitolo di Digimon Zero!

 

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Capitolo 10 - Amicizia?

 

"Molto bene. Mi sto avvicinando sempre di più." disse tra sè il guerriero in armatura, scostando un grosso ramo che gli ostruiva la vista. Il fruscio delle foglie mise in allarme alcuni piccoli Digimon che si trovavano nelle vicinanze, facendoli tornare in fretta alla sicurezza delle loro tane con alcuni versetti di paura, mentre la figura umanoide in armatura avanzava lentamente, la mano sempre pronta sull'elsa della grande spada ricurva che portava appesa al fianco. I suoi occhi attenti, da tempo abituati alla semi-oscurità del bosco, scrutarono con fredda professionalità i dintorni, cercando di non farsi sfuggire neanche il più piccolo movimento. A guardarlo così, quel misterioso Digimon in armatura avrebbe dato l'impressione di un vecchio ed esperto cacciatore sulle tracce di una preda particolarmente ambita... e quest'impressione non sarebbe stata per niente ingannevole.

Musyamon, il Digimon spadaccino che faceva da guardia del corpo a Volcdramon, guardiano di quella porzione di DigiWorld, stava seguendo da quasi una giornata intera la pista che il suo signore gli aveva indicato, raccogliendo informazioni e dicerie da alcuni Digimon che aveva incontrato e affidandosi al suo istinto e alle sue percezioni da samurai per stimare la posizione dei bambini prescelti. Vederlo uscire così allo scoperto aveva messo sul chi vive alcuni abitanti della zona di Nexus Peak, che per diversi giorni non avevano visto nè lui nè il dragone, e molti avevano paura che le forze di Watchmon stessero per sferrare un'offensiva contro le loro case, fino a quel momento sfuggite alla sete di potere del Digimon mutante. Tuttavia, quegli stessi Digimon si erano più o meno calmati pensando che, di qualunque cosa si trattasse, Musyamon stesse andando a risolverla per conto di Volcdramon. Certo non immaginavano quanto più agghiacciante fosse la verità, e che il nemico avesse già, a loro insaputa, preso il controllo del loro protettore... E Musyamon contava proprio sul fatto che gli altri Digimon si fidassero di lui per arrivare indisturbato davanti ai bambini prescelti. Non che la missione che Volcdramon gli aveva affidato gli piacesse, ma era un ordine del suo signore... e gli ordini andavano eseguiti, indipendentemente da quello che ne pensava lui.

Con un sospiro rassegnato, Musyamon riprese il suo cammino, scostando alcune delle foglie morte che ricoprivano il terreno e sollevando un altro fruscio che riecheggiò nell'altrimenti perfetto silenzio della foresta. Quasi involontariamente, la sua mano si strinse sull'elsa della sua katana, e un raggio di luce, filtrando tra le fronde degli alberi, ne andò a colpire la lama, rivelandone la perfetta affilatura e la magistrale cesellatura: un'arma di prima categoria, che nessuno si sarebbe voluto trovare di fronte... Gli occhi stoici del guerriero si ridussero a due fessure, mentre dentro di sè si preparava alla sfida che lo attendeva. Sapeva che i Digiprescelti non erano da sottovalutare, se erano sopravvissuti fino a quel momento... ma la domanda era, si sarebbero rivelati avversari degni di lui?

Scacciò quel pensiero dalla mente. Ancora una volta, si rimproverò di aver sprecato tempo a riflettere su incerte possibilità future... che gli stava succedendo? Non era da lui preoccuparsi così per certe cose. Evidentemente, il clima di tensione e allarme che regnava a DigiWorld fin da quando Watchmon aveva iniziato la sua invasione stava cominciando ad influenzare anche lui...

"Per adesso, l'unica cosa che conta è trovare quei ragazzi." riflettè, continuando sulla sua strada. "Presto vi raggiungerò, Digiprescelti. Non sperate di potermi sfuggire... se vorrete arrivare a Nexus Peak, dovrete prima vedervela con me, e non vi farò sconti."

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"Allora, frequenti una scuola privata, Jolene-san? Dicci, com'è? E i tuoi compagni? Gli insegnanti?" chiese Sho, rivolgendosi alla nuova arrivata del gruppo. I Digiprescelti, pur un pò dubbiosi dopo il modo in cui BlackGatomon si era 'presentata' e aveva fatto conoscenza con ognuno di loro, avevano proseguito di buona lena il cammino, e dopo diverse ore e qualche attacco di poco conto da parte di alcuni servitori di Watchmon, erano giunti in una zona pianeggiante che circondava la loro destinazione, il vulcano spento chiamato Nexus Peak. Mentre BlackGatomon, tenendo fede alla prima impressione che aveva dato, si era tenuta in disparte da tutti e aveva bellamente ignorato tutti i tentativi dei suoi 'compagni' di squadra di comunicare con lei, la Digiprescelta inglese aveva invece cercato, pur timidamente, di inserirsi e di fare un pò di discussione con gli altri. BlackGatomon non aveva avuto nulla in contrario, non importandole granchè di quello che la sua partner umana facesse, purchè non interferisse con la sua ricerca di potere. Tuttavia, la ragazzina inglese non aveva tenuto in conto l'entusiasmo (sconfinante nella mancanza di tatto) di Sho e SnowAgumon, che la stavano tempestando di domande.

"E la tua famiglia? La casa in cui abiti? E come si mangia in Inghilterra?"

Davanti a quell'interrogatorio serrato, e non abituata ad essere al centro dell'attenzione di così tante persone, Jolene cominciava a sentirsi sotto pressione, e il suo sguardo cominciava a vagare qua e là come se volesse leggere da qualche parte un suggerimento per una risposta rapida. Sho, quel ragazzino giapponese e il suo compagno dalle squame bianche, SnowAgumon, erano simpatici ma un pò invadenti... Vide di sfuggita Yurika, l'unica altra ragazza del gruppo, e Kunemon, il suo Digimon simile ad un bruco, alzare gli occhi al cielo e sospirare desolati, non approvando molto il fatto che Sho e SnowAgumon cercassero a tutti i costi di coinvolgerla...

"Sho-kun... non credi che dovresti concederle un pò più di respiro?" disse la ragazzina dai capelli blu, scuotendo la testa. "Jolene-chan è arrivata da poche ore, e tu già le stai facendo il terzo grado!"

"E dai, Yurika-chan, non fare la guastafeste come al solito!" rispose Sho con una risata divertita, aggiustandosi gli occhiali da pilota sulla testa. "Visto che al momento non possiamo mettere su una festicciola con le mele di carne come mi piacerebbe fare, cerchiamo almeno di coinvolgerla il più possibile e farla inserire nel nostro gruppo!"

"E' questo il tuo problema, mio caro Sho..." ronzò Kunemon, inclinando un pò le mandibole come se stesse storcendo il naso. "Mi sembra che tu pensi che la soluzione a tutto sia stare nel gruppo e parlare con gli amici..."

Il ragazzino giapponese sbattè gli occhi, mentre SnowAgumon inclinava la testa di lato, come un uccellino, e guardava confuso il suo 'collega' appollaiato sulla spalla di Yurika. "E perchè, scusa? Stare assieme agli amici è bello... non capisco perchè qualcuno non dovrebbe volerlo fare..." disse il piccolo tirannosauro con la sua voce cristallina, guardando di sottecchi e con disapprovazione BlackGatomon che avanzava impettita davanti al gruppo, con fare presuntuoso. Più le stava vicino, meno la partner di Jolene gli piaceva, con quel suo atteggiamento scontroso e i suoi modi di fare... sembrava che si sentisse superiore a lui, Kunemon, Falcomon e Bearmon per il semplice fatto che lei rimaneva sempre in forma Champion, senza bisogno di digievolvere o di tornare in forma Rookie...

Sentendo i ragionamenti di Sho e del suo compagno, Felipe alzò a sua volta gli occhi al cielo, non sapendo se essere divertito o irritato. Ancora una volta, quel ragazzo stava dando prova della sua ingenuità... certo, un'ingenuità che si spiegava con la troppa bontà, ma comunque... Come aveva fatto con lui la sera prima, quando aveva dato una festicciola di benvenuto nel tentativo di coinvolgerlo, Sho stava cercando a tutti i costi di far partecipare Jolene e di farla inserire nel gruppo, senza tenere in conto il fatto che forse i nuovi arrivati avrebbero voluto un pò più di tempo per ambientarsi... era persino riuscito a fargli dimenticare, almeno per un pò, il proposito di non farsi degli amici durante il soggiorno forzato a DigiWorld! Una parte di Felipe doveva ammettere che la cosa non gli era dispiaciuta, e che stare in compagnia di Sho, Yurika, Kevin e gli altri Digimon aveva i suoi lati positivi... erano divertenti, simpatici, e soprattutto sembravano gente leale che non aveva secondi fini o non stava con lui per compassione... al contrario di tutti quei falsi amici che lui e la sua famiglia si erano fatti sulla Terra... però, un'altra parte di lui non vedeva di buon occhio il fatto di avvicinarsi a quei tipi confusionari... e cosa sarebbe successo, all'inevitabile momento della separazione? Ne avrebbe sofferto, come aveva fatto in passato con tutti quelli che si erano detti suoi amici? Non era un'esperienza che voleva ripetere...

"Sentite, ragazzi..." disse infine Felipe, alzando gli occhi verso il sole che cominciava a calare dietro le montagne all'orizzonte. "Comincia a farsi buio, che ne dite se ci fermiamo per la notte? Questo posto mi sembra buono..."

"Hmmm... Sì, sembra anche a me una buona idea." rispose Kevin, che fino a quel momento era stato insolitamente taciturno. "Bearmon, che ne dici? Tu sei d'accordo? E voi, ragazzi?"

L'orsacchiotto si grattò il mento con una mano guantata, guardandosi attorno a riflettendoci su, poi annuì. "Va bene... speravo di fare un pò più di strada, ma sembra anche a me un buon posto..." rispose, indicando poi con un indice un piccolo specchio d'acqua che si trovava nelle vicinanze. "Cosa ne dite, piantiamo le tende vicino a quel laghetto? Così ne approfittiamo anche per fare scorta d'acqua."

Yurika annuì. "D'accordo, buona idea. Sho, SnowAgumon, Kunemon, voi siete tutti d'accordo?" chiese, volgendosi alla propria destra e ricevendo i cenni affermativi di tutti loro. "E tu, Jolene-chan? A te va bene se ci fermiamo qui?"

La ragazzina inglese si mise una mano davanti alla bocca, come se volesse schiarirsi la voce, e rispose con un pò di esitazione. "Beh... voi conoscete questo mondo meglio di me, quindi... quello che decidete voi a me va bene..." rispose, guadagnandosi un'occhiata poco convinta da parte dei due giapponesi e dei loro partner. Sembrava che Jolene volesse evitare a tutti i costi di dire quello che pensava... e Sho non poteva fare a meno di chiedersi come mai.

"Ma... scusa un secondo, Jolene-san!" disse, corrugando involontariamente la fronte. "Perchè quello che decidiamo noi deve per forza andare bene? Tu fai parte del nostro gruppo, no? Sei nostra amica, che tu sia arrivata da poco o da tanto tempo. Quindi la tua opinione conta come quella di chiunque altro. Se non sei d'accordo con quello che facciamo o diciamo, non farti scrupoli a dirlo!"

Quelle parole così dirette sbalordirono Jolene, che non si aspettava che Sho reagisse con tanta disapprovazione. Trattenendo il fiato, la nuova arrivata sbattè gli occhi un paio di volte e gli restituì uno sguardo confuso, simile a quello di un cerbiatto illuminato su una strada dai fanali di un'automobile. "Ah... Sho... ecco... il fatto è che io non credo... sì, insomma... di essere molto brava a prendere le decisioni... voi siete in questo mondo da più tempo, e lo conoscete meglio... quindi, non credo che il mio parere conti poi tanto." rispose, guardando il terreno sotto i suoi piedi come per scusarsi. Con un movimento delle spalle, si sistemò meglio lo zainetto sulla schiena e guardò verso BlackGatomon, che dal canto suo continuava a stare davanti al gruppo senza voltarsi indietro. Le labbra della ragazzina inglese si incurvano leggermente in un cupo sorriso di rassegnazione: BlackGatomon, pur avendo sicuramente sentito tutto, non sembrava interessata a venire in suo aiuto. "Allora è proprio così... capisco... le interesso soltanto perchè le permetterò di diventare più forte. Vabbè, d'altronde se questa è la realtà dei fatti, io cosa posso fare per cambiarla?"

Mentre il gruppo rallentava il passo man mano che si avvicinava alle sponde del laghetto, gli altri Digiprescelti e i loro Digimon si ritrovarono a gettare un'occhiata sorpresa, e forse anche un pò compassionevole, a Jolene. Oltre a Sho, Yurika, SnowAgumon e Kunemon, anche il piccolo Kevin e Bearmon non riuscivano a capire il perchè quella ragazza si comportasse così. Laddove BlackGatomon sembrava disprezzare gli altri membri del gruppo e voler prendersi per sè l'onore di sconfiggere Watchmon, Jolene aveva invece un atteggiamento introverso e arrendevole, e dava ragione ai suoi compagni senza neanche prendersi la briga di dar voce alle sue opinioni.

"Kevin..." sussurrò Bearmon all'orecchio del suo compagno umano. "Non mi avevi detto una volta che la forza di una squadra dipende dalla coesione dei suoi membri? Beh, mi sembra che queste due, una in un modo, una nell'altro, non abbiano mai sentito questo modo di dire..."

Il ragazzino di colore sospirò. "Sì, infatti... è una delle prime cose che mi ha insegnato il mio coach, nella squadra di baseball della scuola." rispose, aggiustandosi il berretto sulla testa. "Quel giorno, quando eravamo tutti riuniti sul campo pratica, ci ha parlato del concetto di 'squadra'... dicendoci che non basta fare tutti la stessa cosa, o seguire ciecamente le indicazioni di qualcuno per esserlo. Ci ha detto, piuttosto, che quando uno di noi ha un'opinione diversa da quella degli altri, non deve farsi scrupolo di dirlo, soltanto per timore di causare diverbi..."

"Sì, Sho mi ha raccontato anche lui una cosa del genere... sulla squadra e sulle opinioni diverse." disse SnowAgumon, affiancandosi al Digiprescelto americano e al suo Digimon simile ad un orsacchiotto, che gli rivolsero uno sguardo incuriosito. "Davvero? Anche lui la pensa in questo modo?" chiese Bearmon.

SnowAgumon rispose di sì con la testa. "Sì... lui gioca a calcio, sapete, ed è uno dei migliori attaccanti nel team della sua scuola... almeno, così mi ha raccontato il primo giorno che è venuto a DigiWorld, poco prima che vi incontrassimo. Comunque, mentre stavamo parlando degli altri tre Digiprescelti che si sarebbero uniti al gruppo, e del fatto che avremmo dovuto lavorare assieme per sconfiggere Watchmon, Sho mi ha detto che una squadra è composta da varie tipologie di persone, e di conseguenza da varie opinioni... e che soltanto se queste opinioni vengono discusse e confrontate si può aprire un dialogo e giungere ad una soluzione che accontenti tutti..."

"Sì... era più o meno questo il discorso del mio coach..." rispose Kevin, giocherellando un pò con il suo Digivice. "Nè Jolene nè quella *stupida* BlackGatomon sembrano aver chiaro questo concetto." Il ragazzino fece bene attenzione a porre enfasi sull'insulto alla gattina nera, che da parte sua gli rivolse uno sguardo indifferente e alzò le spalle. Bearmon, ancora arrabbiato per lo scherzetto di poco prima, la fulminò con un'occhiataccia, ma BlackGatomon lo ignorò completamente e si voltò di nuovo, con studiata strafottenza.

"Tsk, ma chi si credono di essere, quelli lì?" pensò tra sè la scontrosa Digimon dall'aspetto di gatto. "Cosa si mettono a parlare di lavoro di squadra e collaborazione? Che andassero a dirlo a tutte quelle 'squadre solidali' che hanno tentato di opporsi a Watchmon e hanno finito per lasciarci la pelle... il 'lavoro di gruppo' e tutti quei bei propositi di liberare DigiWorld dalla tirannia non li hanno certo aiutati, quando Watchmon li ha seppelliti." Un istante di profonda tristezza, mista ad una cupa rabbia senza nome per il fatto di non essersi ancora liberata di quel ricordo, attraversò il suo cuore, facendole provare per un istante un lieve dolore. "Come è successo a quelli del mio villaggio..."

"Questo mi sembra lo spiazzo ideale, ragazzi!" esclamò Felipe quando il gruppo si fermò a pochi metri dalla riva del laghetto, un tranquillo e cristallino specchio d'acqua nel quale si riflettevano le suggestive luci azzurrine, rosse e rosate del cielo al tramonto, e la cui superficie veniva di tanto in tanto increspata da degli anelli concentrici creati dai pesci che emergevano. "Piantiamo qui le tende per stanotte, e domattina, dopo esserci riposati, riprenderemo il nostro cammino verso Nexus Peak."

"Okay. Facendo qualche rapida stima, posso dire che dovremmo arrivarci domani sera, o la mattina del giorno dopo..." proseguì Falcomon "...ovviamente, nell'ipotesi che non ci siano troppe interruzioni."

"Ah, per quello, ce ne saranno senz'altro..." commentò Kunemon. "Non credo che i nostri progressi siano passati inosservati a Watchmon, e sono convinto che molto presto cominceremo ad incontrare gente molto più pericolosa di quello Snimon di oggi e di ieri..."

Yurika sospirò e alzò gli occhi al cielo, ricordandosi dei poco graditi incontri con la mantide religiosa gigante. "Per favore, Kunemon, non mi ricordare di quell'individuo... spero di non incontrarlo mai più! Ad ogni modo, adesso organizziamoci per la nottata. Ci serve un pò di legna per fare un falò che duri tutta la notte, un pò di cibo, e magari, se riusciamo a raccattare qualcosa per farci dei giacigli..."

"Yurika ha ragione, quindi... adesso vediamo di spartirci i compiti." disse Sho, tirando fuori ancora una volta la sua capacità di prendere in mano la situazione. "Vediamo un pò... per il cibo potremmo provare a pescare nel lago, giusto per spezzare un pò la monotonia delle mele di carne. Solo che non so se abbiamo il filo, o qualcosa di simile, per costruire le canne..."

Felipe alzò lentamente la mano. "Beh, se vuoi... io avrei un rotolo di spago nel mio zaino. Dovrebbe essere lungo abbastanza da poter fare due o tre lenze... ma poi, abbiamo qualcosa a cui agganciare l'esca... e abbiamo l'esca stessa?"

"Per l'esca possiamo sempre usare questi!" rispose Falcomon, con la voce soffocata da qualcosa che aveva in bocca. Quando Sho e Felipe si voltarono verso di lui, rimasero sbalorditi nel vedere che il falchetto teneva nel becco una massa di lombrichi ancora vivi, che si agitavano convulsamente e dai quali grondava ancora della terra. "Che ve ne pare? Freschi e succulenti! Ora però sbrigatevi a prenderli, altrimenti non resisto alla tentazione di mangiarli!"

Kunemon, le antenne drizzate in segno di allarme, si allontanò di qualche passetto dal suo collega pennuto. "Ooooookay, Falcomon... ora mi stai ufficialmente facendo paura!" ronzò nervosamente, con un gocciolone di sudore e delle righine blu di paura sopra la testa.

"Ehm... grazie della gentile offerta, Falcomon..." lo ringraziò Sho, ricevendo dal suo becco i lombrichi e storcendo il naso quando quelle masse viscide e sudicie cominciarono a strisciargli sul palmo. "Ora... bleah... si tratterà di farcele stare sulla lenza..."

Mentre Yurika, Kevin e gli altri Digimon non sembravano particolarmente schifati dalla scena - e anzi SnowAgumon continuava ad osservare i vermi che si agitavano con le bavette alla bocca, come se fossero stati un appetitoso boccone di spaghetti! -, Jolene impallidì leggermente, mettendosi una mano davanti alla bocca, e una libellula nera iniziò a svolazzarle comicamente attorno alla testa. "Ugh... ma come fate a maneggiare quei vermi con tanta disinvoltura? A me fanno uno schifo..."

"Non è il caso di essere schizzinosi in una situazione del genere, Jolene-chan..." la riprese bonariamente Yurika. "Qui siamo in una situazione di necessità, e ci dobbiamo adeguare a quello che il caso ci offre. A proposito, Sho, io e Jolene-chan dobbiamo fare qualcosa?"

"Beh, quanto meno questa volta ha detto quello che veramente pensava..." Yurika completò tra sè la frase, rivolgendo un breve sorriso di intesa e incoraggiamento alla sua nuova amica.

Il ragazzino con gli occhialoni da pilota indicò alcuni alberi poco distanti dal posto in cui si erano accampati. "Sì... voi due andate a raccogliere un pò di legna e foglie per il fuoco. Mi raccomando, assicuratevi che sia legna abbastanza secca, o non prenderà bene la fiamma. Oh, e ricordatevi di portare anche qualche bastoncino che sia un pò lungo e flessibile. Ci serve per fare le canne da pesca."

"Io e SnowAgumon ci offriamo volontari per spaccare la legna!" propose Bearmon, sgranchendosi le zampine guantate.

"Bene. Allora io e Falcomon pensiamo a sminuzzare i legnetti." disse Kunemon, rivolgendo uno sguardo al falchetto, che rispose con un cenno affermativo. "Per quanto riguarda BlackGatomon... hmm, vedo che lei si è già organizzata per conto suo..." Il bruchino giallo guardò con disapprovazione la gattina nera che si era messa in disparte rispetto ai suoi compagni, e stava appostata sulla riva del laghetto, pronta ad artigliare qualche pesce.

Jolene sospirò desolata. "Chiedo scusa a nome di BlackGatomon... immagino l'abbiate già visto da voi, ma la mia partner non è una che ama fare gioco di squadra..."

"Già... di questo ce n'eravamo già resi conto, più o meno..." mormorò Falcomon, guardando a sua volta storto la gattina nera, che continuava a pescare senza badare minimamente ai ragazzi e agli altri Digimon.

Bearmon alzò le spalle, disinteressato. "Bah, se vuole comportarsi così, faccia pure, per quanto mi riguarda. Mi basta che non ci dia ancora fastidio." commentò seccamente, distogliendo lo sguardo dall'asociale Digimon felino. L'orsacchiotto, più di qualunque altro Digimon del gruppo, stava evitando di fare mistero della sua antipatia per BlackGatomon...

Sho sospirò, provando un certo senso di irritazione. Neanche a lui era riuscita molto simpatica BlackGatomon, ma non pensava fosse molto carino dire cose del genere davanti alla sua partner umana. E poi, riflettè, questo senso di rivalità avrebbe potuto pregiudicare la loro capacità di lavorare in squadra... tuttavia, decise di lasciar cadere l'argomento, almeno per quella sera, e aspettare di vedere come si fossero evolute le cose. Chissà, magari le cose sarebbero migliorate da sole... e se così non fosse stato, avrebbe preso lui in mano la situazione...

Altri erano i sentimenti di SnowAgumon. Anche lui, all'inizio aveva trovato antipatica BlackGatomon. Eppure, in quel momento, mentre guardava la gattina nera starsene accovacciata in riva al laghetto con gli artigli pronti a scattare, tutta sola, provò improvvisamente uno strano, doloroso sentimento afferrargli il cuore... no, non era fame... quella era più che abituato a provarla, con lo stomaco senza fondo che si ritrovava! Era qualcosa di diverso... gli sembrava di provare la stessa solitudine della gattina, di percepire una tristezza di fondo che BlackGatomon pareva portarsi dietro... prima, con tutta la prepotenza e l'aggressività con cui la partner di Jolene si era presentata, non era riuscito a percepirla, ma in quel momento BlackGatomon sembrava aver allentato le difese, e gli appariva per la prima volta così malinconica...

Forse era una sua impressione, certo... ma si ripromise di parlare a BlackGatomon, più tardi. Era curioso di conoscerla meglio, e forse di capire cosa la spingesse a comportarsi così. E se lei lo avesse allontanato... pazienza, almeno poteva dire di averci provato.

"Okay, allora è tutto organizzato. Felipe, Kevin, mentre le ragazze vanno a fare legna, io e voi prepariamo i giacigli e raccogliamo due sassi per circoscrivere il fuoco, va bene? Poi costruiamo le canne da pesca e organizziamo i turni di guardia per stanotte..." propose Sho.

Nessuno degli altri due ragazzi ebbe nulla da ridire. "Va bene. Io vi posso dare una mano con le canne, ho fatto un corso di scout qualche anno fa e ci hanno insegnato..." disse Felipe, non mancando di lodare tra sè Sho per le capacità di leadership ed organizzazione che stava dimostrando. "Sto seriamente cominciando a ricredermi su questo Sho Kusanagi... non è lo stupido che pensavo inizialmente..."

"Perfetto!" concluse Yurika, rivolgendosi poi a Jolene. "Allora, Jolene, andiamo a procurarci un pò di legna? Qui ci pensano gli uomini a fare il resto!". Concluse la frase con una risatina ironica e un occhiolino a Sho, che alzò lo sguardo al cielo e soffocò le sue risate divertite.

"Se a voi va bene così..." rispose Jolene con un sorriso accomodante. "...allora andiamo pure!"

"Ma no, Jolene! Non si dice 'se va bene a noi'!" le rispose la bambina dai capelli blu, mantenendo un tono cordiale perchè Jolene capisse che stava scherzando. Le due Digiprescelte e Kunemon si allontanarono, con le due ragazzine che camminando affiancate, e sotto lo sguardo dei loro compagni maschi che ascoltavano da lontano la loro conversazione.

"Ehm... scusa, Yurika, mi è venuto spontaneo..."

"Oh, nessun problema!" ronzò Kunemon dalla spalla di Yurika. "Vedrai che stando con noi questo riflesso condizionato sparirà..."

"Sembra che si trovino molto bene assieme, quelle due..." commentò Felipe tenendo lo sguardo fisso sulle due bambine che si allontanavano. A Sho non sfuggì una velata ironia nelle parole del ragazzo spagnolo. "Sono andate d'accordo fin da quando si sono incontrate."

Kevin, non cogliendo lo stesso tono di sfiducia, si mise una mano dietro la nuca esorrise. "Già, almeno loro due... non trovate anche voi che sia una bella cosa il fatto che abbiamo fatto amicizia così rapidamente in mezzo a questo strano mondo? Se solo BlackGatomon volesse sciogliersi un pò, invece di fare l'antipatica..." disse candidamente, guadagnandosi un cenno d'approvazione, anche se un pò esitante, da parte di Sho.

"Beh, dalle tempo, Kevin-chan! Penso che anche lei, col tempo..." rispose il giapponese, cercando di non sbilanciarsi troppo. "Comunque, ne sono convinto anch'io... alla fine, sarà grazie al legame tra noi Digiprescelti e con i nostri Digimon che riusciremo a sconfiggere quell'odioso Watchmon! Ora forza, ragazzi, iniziamo a lavorare... altrimenti Yurika si mette a brontolare!"

"Hehehee, già... e conoscendola, non sarebbe un bello spettacolo!" rise SnowAgumon.

Anche Felipe sghignazzò brevemente, prima di mettersi al lavoro assieme ai suoi compagni d'avventura...

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Watchmon sospirò irritato, volgendo alcuni dei suoi occhi tentacolati alla massiccia figura serpentina nascosta dalle ombre che era strisciata silenziosamente nella sua sala di controllo, senza neanche prendersi la briga di annunciarsi. "Allora, Geryomon? Vediamo un pò se riesco ad indovinare... ti hanno mandato a controllare se il piano procede bene, e se non ci sono intoppi di sorta, giusto?" chiese retoricamente.

Dietro di lui, un'enorme creatura metà uomo e metà serpente dalle grandi ali da pipistrello, il cui aspetto era celato dalle ombre, strisciò verso il mutante dai numerosi occhi. La sua espressione era illeggibile, ma non stava sorridendo. Dopo qualche istante di silenzio, la creatura serpentina parlò, con una voce che sarebbe potuta tranquillamente essere scambiata per quella di un essere umano...

"Precisamente, Watchmon." disse il mostro serpentino di nome Geryomon. Il suo tono serio e professionale non tradiva alcuna emozione. "Tu hai assicurato che la tua idea avrebbe funzionato, e invece, i mocciosi prescelti sono ancora vivi e in buona salute. Ora, lui ti ha concesso carta bianca, ma a condizione che tu gli assicurassi il successo su tutti i fronti... e qui mi sembra che tu stia un pò tirando la corda! Ci stai mettendo troppo tempo per liberarti di loro... come se tu stessi giocando con loro prima di distruggerli. Cos'hai da dire in proposito?"

Senza una parola, Watchmon si voltò, indicando con uno dei suoi occhi tentacolati la massa di Digi-Ghost contenuti nella colonna di luce azzurrina al centro della sala. Proprio in quel momento, altri due fantasmi neri a malapena visibili entrarono ululando dal corridoio e si unirono al globo di fumo con un raggelante suono di risucchio. Come se avesse gradito il regalo, l'ammasso di Digi-Ghost pulsò un paio di volte, emanando alcune scariche elettriche scarlatte che spezzarono per qualche secondo la monotonia dell'oscurità... poi, tutto tornò come prima.

"Intanto, come puoi vedere, la riserva di Digi-Ghost aumenta ogni minuto che passa." rispose finalmente Watchmon, senza mai perdere quel lampo di arroganza che brillava nei suoi occhi scarlatti. "Quindi, la parte principale del mio compito la sto svolgendo. Per quando riguarda i bambini prescelti, i miei DemiWatchmon mi stanno tenendo aggiornato sulla situazione. Ora sono tutti assieme, e tutti i loro partner possono digievolvere a livello Champion, il che vuol dire che non rappresentano ancora una minaccia per noi. E poi, non sono uniti come a molti di loro farebbe piacere credere... Comunque, mentre stiamo parlando, ci sono sia Snimon che Musyamon sulle loro tracce. Il secondo, in particolare, si rivelerà un avversario di tutto rispetto per quei ragazzini insolenti. E nell'improbabile ipotesi che dovesse fallire... rimane pur sempre quel Volcdramon da cui sperano di ricevere aiuto!" A questa frase, la bocca munita di zanne del mostro dai tanti occhi si incurvò verso l'altro, rivelando un sogghigno satanico su quelle forme da incubo. "Non possono vincere contro un Ultimate senza le loro Crest, e anche se le avessero, non riuscirebbero comunque ad usarle, nelle condizioni in cui sono! Hehehee... le debolezze dei loro cuori impedirebbero loro di usarle!"

Geryomon annuì, senza che il suo volto severo cambiasse espressione in qualsiasi modo. "Bene, Watchmon. Sembra che tu abbia la situazione sotto controllo. Per il momento, mi congedo e vado a fare rapporto. Nel caso ci dovessero essere delle novità, non esitare a farci sapere. Stai svolgendo un buon lavoro, quindi vedi di continuare così."

"Dì pure a lui che può contarci." rispose Watchmon, vedendo Geryomon spiegare le sue grandi ali membranose e volare fuori dalla stanza. Quando fu sicuro che il Digimon serpentino avesse tolto il disturbo - ed era ora, pensò Watchmon tra sè -, il tiranno dai numerosi occhi si voltò un'altra volta verso lo schermo al quale stava lavorando, ed estese alcuni dei suoi occhi tentacolati per premere alcuni tasti sull'interfaccia di controllo. Dopo un breve periodo di caricamento, alcune mappe di DigiWorld apparirono sullo schermo del gigantesco computer, punteggiato da numerose lucette rosse intermittenti che spiccavano sul nero dello sfondo come una sorta di innaturali costellazioni... erano centinaia, forse migliaia... e altre ancora sembravano aggiungersi ad esse ogni secondo che passava, rendendo la mappa sempre più affollata. Con gioia crudele e sguardo quasi trasognato, Watchmon rimase ad osservare quegli strani segnali che intessevano indistinte trame scarlatte...

"Bravi, miei Digi-Ghost, continuate così... continuate ad infettare sempre più di quelle misere creature, e ingrossate sempre più il mio esercito... quando il momento del mio trionfo arriverà, potrò mostrare a quei due inetti i risultati del mio piano, e godermi le loro facce invidiose!" sghignazzò il mostro sferico. "E anche il mio signore dovrà riconoscere i miei meriti e nominarmi suo secondo in comando... heh, la situazione non potrebbe andare meglio!"

E infatti, cinque secondi dopo, andò peggio: una finestra di dialogo azzurra fece la sua trionfale apparizione sullo schermo, sovrapponendosi alla mappa, e su di essa apparve un avviso di comunicazione in arrivo. Perplesso, Watchmon indietreggiò di qualche centimetro e corrugò la fronte, spiegazzando le squame rosse dure come cuoio che la ricoprivano. Qualcuno si stava mettendo in contatto con lui? Era da un pò che non riceveva chiamate da parte dei suoi servitori...

Comunque, poteva trattarsi di qualcosa di importante. Tenendo a mente questa eventualità, Watchmon si spostò lateralmente e premette un altro pulsante, accettando la chiamata. Immediatamente, la finestra di dialogo scomparve dallo schermo, per essere rimpiazzata dall'immagine di un grosso insetto verde, simile ad una mantide religiosa con gli artigli metallici, che veniva inquadrato dalla vita in su. Riconoscendolo, Watchmon grugnì per il fastidio...

"Snimon." sibilò irritato, guardando la crudele mantide come se avesse voluto mangiarsela. "Per quale motivo mi disturbi? Pensavo di averti affidato il compito di stare attaccato ai Digiprescelti ed eliminarli quando ne avessi avuto l'occasione... cosa che già per due volte non sei riuscito a fare, da quanto mi hanno riferito i miei DemiWatchmon!"

Snimon strinse i denti e serrò le braccia-falce tra loro: le parole di Watchmon gli avevano fatto ricordare, nella maniera più sgradevole, i suoi attacchi falliti al gruppo dei bambini prescelti... e adesso l'insetto cacciatore temeva anche l'ira del suo signore. Troppi fallimenti avrebbero voluto dire cancellazione assicurata...

"Ecco..." cominciò Snimon, balbettando nel tentativo di farsi venire le parole. "I-io... volevo riferirle... che... che sono riuscito ad isolare nuovamente i bambini prescelti... sono appena usciti dalla regione di Crimson Heart e si stanno avvicinando a Nexus Peak... al momento, sono accampati nei pressi di un lago, a circa mezza giornata di cammino da..."

Snimon si interruppe di colpo, e la sua espressione già titubante si contorse in una smorfia di paura quando gli occhi scarlatti di Watchmon si accesero di una violenta rabbia. Il Digimon mutante fluttuò più vicino alla finestra di dialogo del suo subordinato, come a cercare di invadere il suo spazio e farlo sentire ancora più a disagio, poi iniziò a parlare, la voce ridotta a un ringhio malefico. "E tu mi disturbi per comunicarmi queste idiozie, Snimon? Dimentichi che i miei DemiWatchmon sono ovunque, e nel Mondo Digitale non c'è nulla che sfugga al mio controllo? Tutto quello che mi hai comunicato, io lo sapevo già da un pezzo! Allora, cos'era che mi volevi dire? Non voglio perdere altro tempo!" esclamò ferocemente.

"Ah... Ehm... io... quello che volevo dire era..." si mise a balbettare Snimon, colto di sorpresa dalla sfuriata del suo signore. "Era... che continuo a tenerli sott'occhio, e quando lei vuole sono pronto ad attaccare..."

Watchmon accolse le scuse del suo scagnozzo con un grugnito, che bene esprimeva la sua esasperazione per i continui fallimenti che Snimon aveva collezionato. "No. Ancora non attaccare, Snimon. Ho alcuni DemiWatchmon sul posto, e mi hanno comunicato che i bambini prescelti, anche se si stanno riposando, sono comunque in guardia: hanno fatto dei turni di guardia per la notte, e si aspettano un attacco. Non riusciresti a coglierli di sorpresa. Aspetta che si rimettano in viaggio, poi attaccali quando ti sembra che abbiano allentato la sorveglianza a sufficienza. E stavolta, vedi di non fallire... o andrai a tenere compagnia al tuo collega Amanitamon, in mezzo a tutti quei Digi-Ghost!"

"Ehm... s-sì... sì, mio signore... vedrà che non la deluderò... questa volta i Digiprescelti non avranno scampo, glielo assicuro!" rispose nervosamente Snimon, facendo un inchino ossequioso prima che la sua figura perdesse nitidezza e scomparisse dalla finestra di dialogo. Il computer tornò a mostrare la mappa del Mondo Digitale, con i numerosi puntini rossi ad indicare la diffusione dei Digi-Ghost, e Watchmon grugnì di nuovo, ringraziando tra sè il fatto che la conversazione fosse stata breve. Non lo sopportava proprio, quel subalterno inetto...

"Bah, non importa... Snimon, così come Amanitamon, mi è servito soltanto per avere ulteriori dati sulla forza di quei mocciosi e dei loro animaletti addomesticati. Sicuramente, come Digi-Ghost mi sarà molto più utile." disse tra sè il mutante, premendo altri pulsanti con i suoi occhi tentacolati. Sullo schermo del suo mainframe, la mappa di DigiWorld scomparve, e venne sostituita da alcuni incomprensibili diagrammi che probabilmente avevano significato soltanto per lui...

"Se Snimon verrà cancellato dai Digiprescelti, tanto di guadagnato per me e il mio signore..." continuò Watchmon, con un sorriso malefico sul volto che denunciava la sua malcelata soddisfazione. "Io conto su Musyamon, e soprattutto sul caro vecchio Volcdramon... mi raccomando, lucertolone, vedi di fare un buon lavoro quando gli ignari mocciosi si presenteranno a te per chiedere aiuto! Heheheheheheee..."

Watchmon gettò indietro la testa, e una risata roca e stridula riecheggiò per i corridoi vuoti del suo covo.

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Il gentile crepitio del falò era tutto ciò che raggiungeva le orecchie di Felipe, mentre sedeva a gambe incrociate vicino ad esso, ravvivandolo di tanto in tanto con qualche altro pezzetto di legno e guardandosi attorno, in cerca di potenziali pericoli. Accanto al Digiprescelto spagnolo, stava il fedele Falcomon, anche lui con gli occhi spalancati e le orecchie tese, e un pò più in là, avvolti dalle coperte e distesi su materassi fatti di foglie secche, dormivano Sho, Yurika, Kevin, Jolene, e i loro Digimon, tutti esausti per la lunga camminata, mentre vicino al fuoco erano accatastate tre rudimentali canne da pesca, che i ragazzi avevano usato per catturare diversi pesci dal laghetto presso il quale erano accampati. Dopo una cena in compagnia, nella quale le prede erano state divorate senza troppi complimenti, e Jolene aveva fatto i suoi primi timidi tentativi di avvicinarsi a Sho e agli altri, la squadra aveva stabilito i turni di guardia (a Felipe era toccato il primo) ed era andata a dormire dopo i dovuti auguri di buona notte. Non un suono spezzava la calma piatta della notte, illuminata da una falce di luna calante e da innumerevoli stelle che punteggiavano la volta celeste come brillanti, e solo una gentile brezza estiva increspava le placide acque del lago e l'erba alta che circondava il gruppo.

Felipe sospirò, godendosi la sensazione del vento tra i lunghi capelli biondi, e ripensando ad alcuni momenti del suo passato. Alcuni tra i suoi ricordi più cari attraversarono la sua mente, permettendo ad un sorriso gentile di formarsi sul suo volto normalmente così serio e scostante. Anche quando era nel Mondo Reale, quando aveva voglia di pensare, gli piaceva isolarsi e rifugiarsi in un angolo di parco, a sentire il vento sulla faccia... era sempre stata una sua abitudine, soprattutto dopo che la sua famiglia... Scosse la testa, improvvisamente infastidito. Non doveva ricominciare a tormentarsi per queste cose, soprattutto in quel momento...

Falcomon, guardando verso il suo partner umano, si rese conto dei suoi rapidi mutamenti di espressione, e il suo sesto senso gli disse che era il caso di parlare un pò con lui. Fin da quando era iniziato il loro turno di guardia, se ne erano rimasti là in perfetto silenzio, a guardare di qua e di là e a stare all'erta contro i mille pericoli che la notte di DigiWorld nascondeva. Per fortuna, nessuno scagnozzo di Watchmon o Digimon selvatico aveva attaccato... e non sembrava che la cosa dovesse accadere tanto presto, per cui il falchetto trovò che non ci sarebbe stato nulla di male nel parlare un pò con Felipe... Gli si avvicinò e gli tocco un paio di volte i pantaloni con la punta artigliata dell'ala, attirando immediatamente la sua attenzione.

"Sì, Falcomon?" chiese il biondino con voce sussurata per non disturbare i suoi compagni, guardando con curiosità il falchetto. "C'è qualche problema?"

Falcomon disse di no con la testa, concedendosi un lieve sorriso. Sempre sul chi vive, quel ragazzo, anche con persone che volevano essere sue amiche... "No, no, Felipe, non ti preoccupare... non ci sono pericoli!" rispose, abbassando a sua volta la voce quanto più poteva. "E' solo che... ti stavo guardando, mentre pensavi. Per qualche istante mi sei sembrato così felice..."

L'espressione del Digiprescelto biondo non cambiò, a parte un leggero aggrottamento delle sopracciglia. Ma dentro di sè, sentì uno strano tuffo al cuore, sentendo il suo partner parlare in modo così diretto e sincero. Il ragazzo era sbalordito di quanto profondo potesse essere il legame tra un Digiprescelto e il suo partner, e fino a che punto potesse arrivare l'empatia tra i due: gli sembrava a volte che Falcomon capisse quello che lui stava pensando soltanto guardandolo... era quello, si chiese il biondino, quello che succedeva quando si era davvero amici di qualcuno? Li si comprendeva al punto tale da sconfinare quasi nella telepatia? Era passato talmente tanto tempo, dall'ultima volta che aveva provato una cosa del genere verso qualcuno, che non se ne ricordava più, e l'idea che quella sensazione potesse tornare a farsi sentire lo affascinava, lo entusiasmava e lo impauriva al tempo stesso... Forse era quello il legame che univa Sho e Yurika, e ogni Digiprescelto al suo compagno... beh, a parte BlackGatomon... quella era una lampante eccezione alla regola...

"Sì, è vero, Falcomon..." rispose Felipe, volgendo lo sguardo alle acque terse del laghetto. "E' vero, stavo pensando al mio passato... a quei momenti in cui ero con la mia famiglia, nel Mondo Reale. Prima che... accadessero certe cose di cui non vorrei parlare adesso come adesso...". Quando Felipe concluse la frase, Falcomon fu sicuro di vedere ancora una volta un brillio malinconico nei suoi occhi, che durò per una frazione di secondo prima di spegnersi. Ancora una volta, si rese conto il Digimon piumato, il solitario Digiprescelto cercava di erigere un muro attorno al suo cuore, per paura di essere ferito... c'erano cose di cui non voleva parlare, e Falcomon capiva che non era suo diritto fare troppe domande. Doveva essere lui a voler parlare di queste cose... a volersi aprire... lui poteva solo cercare di aiutarlo...

"Senti, Falcomon..." riprese improvvisamente Felipe, al che il piccolo rapace alzò lo sguardo, chiedendogli con gli occhi cosa volesse dirgli e facendogli cenno di andare avanti. "...quando ci siamo incontrati per la prima volta... quando io sono arrivato a DigiWorld... qual è stata la prima cosa che hai pensato di me?"

Falcomon sbattè gli occhi un paio di volte. "Come... cos'ho pensato di te?" gli chiese, la confusione chiaramente impressa nella sua voce. "Beh, cosa posso dire... io aspettavo con gioia quel momento... sai, poco prima che tu arrivassi a DigiWorld, io ho provato una strana, indefinibile sensazione di pace e tranquillità nel momento in cui ti è arrivato il Digivice... ero eccitato all'idea di conoscere un abitante dell'altra dimensione, e di intraprendere questo viaggio assieme a lui... e soprattutto, ero felice di avere la possibilità di farmi un nuovo amico! Mi chiedevo: come sarà questo ragazzo? Sarà allegro, serio, loquace, taciturno? Alto, basso, magro, grasso? Cosa ne penserà di questo strano mondo? E della missione che avrebbe intrapreso assieme a me e agli altri? Che... distanza ci sarà tra me e lui? Saremmo riusciti ad andare d'accordo subito, oppure... Queste domande mi risuonavano continuamente nel cervello, tenendomi sveglio la notte! Mi sentivo... ansioso e al tempo stesso felice... mi spiego?"

Il ragazzo, capendo che il suo amico digitale aveva altro da dire, annuì. "Sì... io penso... di poter capire quello che dici. Prego, vai avanti." mormorò, cercando di soffocare quello strano sentimento di disagio che cresceva dentro di lui. Lui non era certo stato così entusiasta...

Dopo aver ripreso fiato e aver deglutito un pò di saliva per inumidirsi la gola, Falcomon proseguì. "Quando ci siamo incontrati... sulle prime non mi sei sembrato molto felice di conoscermi e, devo ammetterlo, anch'io mi aspettavo un pò più di vitalità da parte tua... Mi rendevo conto che eri meravigliato dal mondo che ti circondava... per te era qualcosa di strano, affascinante e insolito... ma quando mi sono presentato come tuo partner, tu mi sei sembrato piuttosto scostante. All'inizio mi consideravi niente più che un alleato e uno strumento per aiutarti a sopravvivere ai mille pericoli di DigiWorld, immagino... e non te ne posso neanche fare una colpa..." disse, senza mostrare il benchè minimo rancore verso il suo compagno umano. Riuscì a vedere Felipe stringere i denti dietro le labbra che teneva serrate, e si accorse di aver toccato un tasto falso, per cui si affrettò a scusarsi. "Con questo, spero di non averti offeso..."

Felipe scosse la testa. "No, no... non c'è bisogno che tu ti scusi, perchè è la pura verità. E anzi, tanto vale dirla tutta. Non avevo nessuna voglia di farmi degli amici in questo viaggio, e se devo essere sincero, continuo a non volermi avvicinare più di tanto a loro quattro... se sono venuto qui a DigiWorld, è solo perchè ho dato una letta a quel file di testo allegato al Digivice... al contrario degli altri, che non mi sembra l'abbiano fatto... e mi sono reso conto che questo viaggio era una cosa che dovevo... e volevo... fare." rispose semplicemente. Dopo aver fatto passare qualche secondo, per riorganizzare il discorso e vedere quali fossero le reazioni di Falcomon, il ragazzo riprese. "La verità, Falcomon, è che io non credo nell'amicizia. Le persone che ti stanno attorno lo fanno perchè pensano di avere qualcosa da guadagnarci, ma in realtà di te non gliene importa nulla... e quando capita qualcosa di meglio, gli amici... Puff! Scompaiono! Via! Ti piantano in asso! A me e alla mia famiglia è sempre successo così!" Verso la fine del periodo, Felipe stesso notò che la sua voce normalmente controllata cominciava ad essere incrinata dalla rabbia, e fu costretto ad imporsi la calma per evitare di farsi prendere ulteriormente.

Falcomon aveva ascoltato il discorso del suo partner umano senza perdersene una parola... e provando una gran pena per lui. Proprio come pensava... Felipe non voleva farsi amici perchè aveva paura di cosa fosse accaduto quando quel legame si fosse spezzato, e perchè era convinto che prima o poi lo avrebbero tradito. Era chiaro che aveva fatto un'esperienza del genere in passato, e se ne portava ancora nell'anima le cicatrici... E tuttavia, una parte di lui era contenta che Felipe stesse iniziando ad aprirsi...

"Immagino che tu abbia pensato che fossi una carogna senza cuore... giusto, Falcomon?" chiese infine Felipe, cogliendo di sorpresa il piccolo volatile, che scosse la testa frettolosamente. "A-assolutamente no, Felipe! Perchè ti viene in mente una cosa del genere?"

"Beh, quando tu offri la tua amicizia a qualcuno, e questo ti tratta con indifferenza, immagino che sia il minimo..." rispose Felipe con un'alzata di spalle. "Comunque, come stavo dicendo, inizialmente non ero interessato a fare amicizia neanche con te... nè con quei tre ragazzi che abbiamo incontrato, se è per questo. però, man mano che passavamo tempo assieme, e affrontavamo i servi di Watchmon... non so neanch'io come spiegarmi... sentivo che tra di noi si instaurava qualcosa di profondo. Un legame. Adesso non so esattamente quando sia iniziato, ma ho cominciato a fidarmi di più di te... per quando abbiamo incontrato Sho e gli altri, credo che già iniziassi a considerarti mio amico... anzi, no, volevo credere che noi due... per quanto la cosa un pò mi spaventasse... fossimo già diventati... oso dirlo?" Quando Falcomon gli sorrise e gli fece cenno affermativo, Felipe deglutì involontariamente, e completò la frase. "Amici!"

"E lo siamo, Felipe!" disse il piccolo rapace, spiegando le piccole ali. Quasi senza rendersene conto, aveva alzato pericolosamente la voce per la gioia, rischiando di svegliare i suoi compagni. Felipe strizzò un occhio e gli fece cenno con la mano di abbassare il volume. "Oops, chiedo scusa..." riprese Falcomon, mettendosi le ali davanti al becco.

"Di niente..." rispose Felipe, tornando a guardare verso il lago. "Però... quando ci penso bene, mi rendo conto che anche così... c'è qualcosa che non va."

Falcomon inclinò la testa da un lato. "Tipo cosa? Cosa ci può essere di tanto sbagliato nel fatto che noi due siamo diventati amici?"

Il ragazzino biondo abbassò la testa, e un sorriso amaro apparve sul suo viso. "Heh. Beata ingenuità..." rispose. "Falcomon, non dirmi che davvero non ci hai mai pensato... quando tutto questo sarà finito, quando finalmente avremo sconfitto Watchmon... davvero credi che potremo ancora stare assieme? Io tornerò nel mio mondo, tu resterai qui nel tuo... e alla fine, sarà stato tutto inutile. Noi due saremo di nuovo soli, e ne soffriremo. Come vedi, forse sarebbe stato meglio non diventare amici..."

Gli occhi del Digimon rapace si strinsero leggermente. Il suo partner si era fatto delle idee ben strane. Allora, solo perchè si aveva paura della solitudine o di essere delusi, bisognava evitare di farsi degli amici? Che razza di discorso era? "A... aspetta un momento, Felipe!" protestò Falcomon, la voce diventata improvvisamente più dura. "E' tutto qui il motivo per cui..."

"Sì, è questo. Hai indovinato." rispose prontamente il ragazzo, senza neanche voltarsi. "Ed è per questo che mi ha dato fastidio il fatto che Sho e gli altri due volessero a tutti i costi che io diventassi loro amico... quello Sho, poi, ragiona in termini un pò troppo semplicistici! Per lui, la risposta a tutto è l'amicizia! Il lavoro di squadra! Restare uniti! Crede che il suo modo di vedere le cose sia quello giusto, e mi sembra quasi che voglia impormelo, come oggi ha cercato di imporlo a Jolene! Chi gliene dà il diritto, mi domando io? Chi gli ha chiesto niente? Io sto bene come sono!"

Falcomon cominciava seriamente ad arrabbiarsi. Il suo partner stava facendo dei ragionamenti strani che, a suo parere, travisavano le intenzioni del piccolo giapponese. Certo, forse Sho era un pò ingenuo... a volte peccava di troppo entusiasmo... ma da lì a dire che voleva imporre agli altri il suo modo di pensare ne passava, e davvero tanto! Stava per rispondere al suo compagno umano, quando i suoi occhi acuti colsero un movimento provenire dal 'sacco a pelo' improvvisato nel quale dormiva Sho, e per un istante temette che il volume troppo alto della conversazione avesse svegliato il ragazzino. Si tranquillizzò un pò quando vide il corpo candido di SnowAgumon alzarsi e sfregarsi gli occhi per scacciare il sonno, poi mettersi in piedi e cominciare a camminare lentamente verso la riva del lago.

"Hmm? Ma cosa..." iniziò a dire Felipe, voltandosi a sua volta nella direzione in cui SnowAgumon stava andando. Il piccolo dinosauro sembrava volersi fare una passeggiata lungo le rive del laghetto, e stava andando proprio nel punto dove BlackGatomon si era sistemata, isolata dal resto del gruppo. "Falcomon, puoi andare a dare una controllata a quello sconsiderato? Non vorrei che cacciasse noi e sè stesso nei guai andando a stuzzicare qualche Digimon selvatico..."

Falcomon sospirò. "E va bene... però un giorno dovremo fare un discorsetto, noi due..." rispose, prima di mettersi a seguire SnowAgumon e lasciare Felipe solo con i suoi pensieri. Lo sguardo del ragazzino spagnolo seguì il falchetto per un pò, prima che il suo piumaggio bruno scomparisse nella notte dietro al bianco latte delle squame di SnowAgumon.

"Un discorso?" disse tra sè, guardando tristemente l'erba in mezzo alle sue gambe, e le lische di pesce spolpate che giacevano in mezzo alle ceneri del falò. Distrattamente, mosse le braci con un bastoncino, ravvivando un pò le fiamme, prima di concludere la frase. "Sinceramente, io non vedo cosa si potrebbe aggiungere a quanto ho già detto..."

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Nell'oscurità della notte, isolata dal resto di quel gruppo con cui voleva avere a che fare il meno possibile, BlackGatomon stava in piedi su una sponda, gli occhi dorati e crudeli fissi sull'acqua placida che le restituiva la sua immagine riflessa. Con indifferenza, la gattina nera restava là immobile, a fissare negli occhi il proprio riflesso, mimetizzata quasi alla perfezione con le tenebre, e solo il blu brillante dei suoi guanti e il luccichio dei suoi occhi tradivano la sua presenza...

Mentre continuava a specchiarsi nel lago, BlackGatomon non poteva nascondere di provare una certa malinconia. Le acque cristalline non le stavano restituendo altro che la sua figura circondata dall'oscurità, con appena qualche stella e la falce di luna a rischiarare un pò i dintorni... un'immagine che BlackGatomon trovò appropriata per rappresentare la sua vita. Lei era sempre stata una vagabonda solitaria, che viaggiava da un posto all'altro con il solo scopo di trovare Digimon forti con cui combattere e diventare sempre più potente... e quando trovava qualche 'compagno', o qualche 'amico', era sempre una cosa temporanea... un'instabile alleanza dettata dal suo interesse. Come la luna e le stelle sarebbero scomparse col levarsi del sole, così quelle amicizie venivano lasciate da parte non appena la loro utilità si esauriva, in nome della sua continua ricerca di potere. Jolene, in tutto questo, era solo l'ultima di tante alleanze destinate a finire così... e il fatto di essere la partner di una Digiprescelta, per lei non significava altro che un'occasione di Digievolvere rapidamente e diventare più forte in poco tempo. Ormai, percorreva quella strada solitaria e oscura da talmente tanto tempo, che non si ricordava più quando esattamente era iniziato tutto... quando il suo nido era stato distrutto... e quando le sole creature a cui lei potesse dire di aver mai voluto bene erano scomparse per sempre, per mano di qualche Digimon senza nome di cui lei non ricordava bene nemmeno l'aspetto...

I suoi pensieri furono interrotti da un fruscio quasi impercettibile dietro le sue spalle, che le fece drizzare le orecchie e distolse la sua attenzione dal suo riflesso. In un attimo, la letale gattina nera si era rimessa sull'attenti e aveva sfoderato gli artigli, guardandosi attorno con i suoi occhi acuti per individuare la fonte di pericolo...

"Hey, BlackGatomon!" la salutò SnowAgumon, apparendo da un cespuglio a qualche decina di metri da lui, e agitando una zampina in segno di saluto. Con un grugnito infastidito, BlackGatomon abbassò la guardia. E lei che si era allarmata, temendo che fosse qualche altro scagnozzo di Watchmon... ma che diavolo ci faceva lì quello sciocco Digimon senza fegato? Per quale motivo era venuto a parlare con lei?

"Come mai sei qui, tu? Dovresti averlo capito, che non desidero mescolarmi a voi!" esclamò, mantenendo un tono minaccioso e corrugando pericolosamente la fronte. Il piccolo dinosauro bianco notò un bagliore di rabbia attraversare gli occhi dorati della gattina nera... e questo, assieme alle brusche parole che lei gli aveva rivolto, gli fece capire subito che la sua presenza non era gradita... tuttavia, visto che era lì, non voleva andarsene senza aver fatto almeno un tentativo di comunicare...

Dopo aver preso un breve respiro ed essersi schiarito la gola, SnowAgumon iniziò a parlare, portandosi una zampina dietro la nuca. "Ecco... prima ti ho osservato un pò, mentre stavamo preparando il campo e costruendo le canne da pesca... e... come posso dirlo senza che tu ti offenda..." iniziò a dire, interrompendosi poi per cercare le parole.

BlackGatomon alzò gli occhi al cielo. Le lungaggini la infastidivano sempre... "Dì molto semplicemente quello che sei venuto a fare, no? Niente giri di parole, mi danno fastidio!" sbottò, incrociando le braccia sul petto.

"Ehm... giusto, hai ragione..." assentì SnowAgumon, un pò nervosamente. La conversazione non era iniziata nel migliore dei modi... "Allora, per farla breve, mi sembravi molto sola, e ho pensato che, una volta tanto, parlare con qualcuno non ti avrebbe fatto male... certo, sempre se tu sei d'accordo..."

BlackGatomon lo guardò torva. Stava per rispondergli male... ma un piccolo scrupolo di coscienza la convinse a tenere a freno la lingua e ad ascoltare quello che il piccolo dinosauro aveva da dire. Lei stessa non sapeva cosa la stesse spingendo ad agire così... forse soltanto un desiderio di darla vinta al suo interlocutore, più per noia che per altro... o forse quell'accento sincero che aveva sentito nella sua voce... no, che le veniva in mente? Anche lui, come tutti gli altri, era un alleato temporaneo, che sarebbe stato lasciato da parte al momento giusto... e poi, un guerriero di infima classe come lui non era certo degno della fiducia di una come lei...

"Uff... e va bene, ho capito..." sbuffò, tamburellandosi il gomito con le dita artigliate e tenendo gli occhi chiusi. Anche nel momento in cui aveva abbassato la guardia, dava prova di non prendere molto sul serio SnowAgumon. "Allora, chiedimi pure... cosa volevi sapere di me?"

"Beh... In realtà, niente di particolare..." rispose il piccolo T-Rex. "Sai, secondo me, tu sei prima di tutto la partner di Jolene, che è un'amica di Sho... e gli amici dei miei amici sono i miei amici! O almeno... io la penso così!"

Per la prima volta da quando SnowAgumon l'aveva incontrata, il volto freddo di BlackGatomon si tinse di una sfumatura di sorpresa, che sostituì per un istante quella sua onnipresente rabbia senza nome. Il modo di pensare di quel piccolo Digimon di infima classe la sbalordiva... e la affascinava nella sua apparente illogicità! E, soprattutto, contrastava marcatamente con il suo costante sospetto, che la faceva rimanere distante da chiunque lei incontrasse... persino da Jolene, che pure fino a quel momento si era dimostrata una compagna di viaggio leale... per quanto BlackGatomon la considerasse una smidollata priva di grinta ed ambizione, utile soltanto a farla Digievolvere quando fosse giunto il momento, quella ragazzina taciturna ed introversa aveva più volte dimostrato di non avere secondi fini, in quello che faceva... come quando, il giorno prima, si era esposta al pericolo per salvarla dalle letali spore di Amanitamon.

Dopo essere rimasta in silenzio qualche secondo, BlackGatomon rispose, tenendo lo sguardo basso e con un tono che a SnowAgumon sembrava già più tranquillo. "Senti... tu ragioni sempre in questo modo con quelli che incontri? Voglio dire, sei sempre disposto a concedere la tua amicizia così, alla leggera, senza neanche chiederti quali siano i fini delle persone che ti stanno accanto?" gli chiese.

"Beh..." fu la risposta, inizialmente un pò esitante. "Ecco... non saprei esattamente come spiegartelo, ma... sì, è sempre stato così per me, è una cosa che mi viene naturale... voglio dire, io penso che ognuno di noi, in fondo, desideri avere qualcuno con cui confidarsi, a cui raccontare tutto di sè... con cui sfogarsi quando si è tristi... una persona, insomma, con cui condividere i propri sentimenti e le esperienze della propria vita! Se... se non avessi al mio fianco gente come Kunemon, oppure Sho e Yurika... io non resisterei e cercherei subito di trovarla! Perchè io sono fatto così, BlackGatomon: non riesco a stare da solo, mi piace parlare e ascoltare gli altri... e mi piace porgere un orecchio amico agli altri! Se non avessi queste cose, mi sentirei... terribilmente depresso! Tu... non ti senti triste, qualche volta, a startene per conto tuo invece che giocare con la tua partner, scherzare con lei e con i suoi amici... o che so io?"

BlackGatomon sospirò di nuovo. Quello SnowAgumon era ancora più ingenuo di quanto lei pensasse...

"Allora, piccolo, mettiamo subito in chiaro una cosa!" disse con una certa severità. "Il mio unico scopo, nella vita, è diventare il più forte possibile... e al momento, io voglio diventare forte abbastanza da sconfiggere Watchmon! Per fare questo, non ho bisogno di amici. Queste sciocchezze non farebbero altro che distrarmi dal mio obiettivo... e poi, in tutta franchezza, perchè dovremmo preoccuparci di concedere la nostra amicizia a quegli esseri umani? Loro ci servono soltanto per Digievolvere e diventare più forti. Per il resto, sono creaturine deboli ed inutili, che non valgono tutti gli sforzi che voi fate per difenderli. Ma li hai visti? Non sanno neanche combattere! Sono proprio dei bambinetti inermi! Perchè mai dovremmo voler perdere tempo con esseri così patetici?"

Quando BlackGatomon ebbe finito di parlare, SnowAgumon rimase fermo per qualche secondo, non sapendo bene come reagire a quella risposta. Era la prima volta che incontrava un Digimon così gelido, e la sua mente semplice non riusciva a pensare a come ribattere senza reiterare quanto aveva detto prima... Poi, con un sospiro, il piccolo dinosauro bianco abbassò la testa e prese a fissare l'erba smeraldina sotto le loro zampe, malinconicamente. "Mi... mi dispiace che tu la pensi così, perchè non è vero. Io per Sho farei qualsiasi cosa, e sono convinto che lui farebbe altrettanto per me. Non penso a lui soltanto come ad un mezzo che mi consente di fare la Digievoluzione. E poi, scusa, ma quando Jolene ha ricevuto il suo Digivice... non hai provato anche tu uno strano sentimento di benessere? Come se avessi trovato una parte di te che mancava? Io lo so bene, perchè mi è successo... ed è stata una sensazione bellissima! Come puoi essertene già dimenticata?"

L'espressione di BlackGatomon si fece infastidita... tanto per quello che SnowAgumon stava dicendo, quanto per il fatto che aveva indovinato alla perfezione quello che le era successo quel giorno, quando Jolene era entrata a Digiworld! Cosa ne sapeva, quel Rookie da quattro soldi, di quello che aveva passato lei? Come si permetteva di credere di conoscere i suoi sentimenti, e di poterle dare lezioni? Lei aveva sempre seguito soltanto il proprio ego e la propria convenienza, e non intendeva smettere adesso che aveva un'occasione unica per diventare più potente!

"Senti, lucertolina, ma chi ti ha chiesto niente? Io non ho mai voluto che a voi importasse qualcosa di me, e non ho chiesto la tua compassione o la tua amicizia!" sibilò minacciosa, fulminando SnowAgumon con lo sguardo. "Cosa credi di sapere tu, di me, per giudicare quello che faccio o il mio modo di pensare? Io e voi rammolliti apparteniamo a due mondi diversi, e io sto bene così come sono! Quindi, non cercare di farmi cambiare idea, perchè non funzionerà, mi sono spiegata? Voi vi fate gli affari vostri, e io mi faccio i miei!"

SnowAgumon sospirò di nuovo, deluso dalla risposta di BlackGatomon. E sì che prima sembrava più disposta a parlare... "Va bene, BlackGatomon, come vuoi tu... però vorrei chiederti di riflettere bene su queste tue parole. Io non credo sia possibile vivere da soli, come tu insisti a voler fare... e non posso credere che tu sia rimasta indifferente all'arrivo della tua partner. Io, Kunemon, Bearmon e Falcomon possiamo garantirti che non è una sensazione che si può ignorare così, come niente fosse!" le rispose, voltandosi lentamente ma sempre tenendo lo sguardo fisso sull'asociale gattina nera, per vedere quale fosse la sua reazione. Con la coda dell'occhio, vide che BlackGatomon stava ferma al suo posto, apparentemente gelida ed indifferente come al solito... ma riuscì a vedere di sfuggita la sua zampina guantata che si stringeva a pugno, al suo fianco, e la sua bocca che si contorceva per un breve istante, e quasi impercettibilmente, in una smorfia che voleva sottointendere qualche sentimento. SnowAgumon non capiva se rabbia, fastidio... o forse - poteva osare ipotizzarlo? - rammarico?

"Ti prego di riflettere, BlackGatomon... nessuno di noi può vivere da solo, e la tua vita non può essere fatta solo di violenza e ricerca del potere!" la ammonì SnowAgumon, con un tono deciso che per certi versi assomigliava a quello della sua interlocutrice. Poi, lentamente, il piccolo dinosauro si allontanò, tornando verso il giaciglio di Sho, e non accorgendosi del paio di occhi indiscreti che avevano assistito ad ogni momento della conversazione, e il cui proprietario si era ben mimetizzato tra l'erba alta...

"Non può essere fatta solo di queste cose?" mormorò BlackGatomon. "Tsk... e chi l'ha detto?". Poi, riprese a fissare le acque del lago, provando una strana rabbia quando la sua immagine riflessa le restituì l'immagine del suo volto serioso e malinconico, con quegli occhi dorati che non volevano dare affetto a nessuno. Come se volesse liberarsi da quella visione, la gattina nera raccolse un sasso da terra e lo scagliò rabbiosamente contro il proprio riflesso, causando delle piccole perturbazioni sulla superficie del lago che distorsero temporaneamente quella visione, che le era diventata improvvisamente così odiosa... ma questo non bastò a farla sentire più tranquilla. Quello che SnowAgumon aveva detto, su quel piacevole sentimento che aveva provato nel momento in cui il suo partner aveva ricevuto il Digivice ontinuava a ronzarle in testa, impedendole di pensare lucidamente. Per quanto odiasse ammetterlo, era vero... anche lei, poco prima che Jolene entrasse nel Mondo Digitale, aveva provato quello strano calore... quell'indefinibile sensazione di benessere... ma si era imposta di ignorarla: dal suo punto di vista, fare amicizia con qualcuno, fosse anche il proprio partner, era una completa perdita di tempo.

"Stupido Rookie..." sibilò. "Io non ho bisogno di Jolene... non ho bisogno di nessuno, è chiaro? Io voglio solo sconfiggere Watchmon... e lo farò, costi quel che costi!"

Mentre SnowAgumon tornava al suo giaciglio, e BlackGatomon riprendeva indisturbata il suo isolamento, Falcomon volse lo sguardo da una parte e dall'altra, osservando con attenzione i due Digimon, e comparandoli tra sè: buffo, pensava tra sè il falchetto... bianco e nero... sembrava quasi che i loro colori riflettessero la concezione della vita che ognuno di essi si era fatto: l'ottimismo di SnowAgumon, e la sua continua ricerca di amici... doti che sembrava condividere con Sho... e l'idea di BlackGatomon secondo cui la forza era tutto, idea che l'aveva portata ad una vita solitaria e priva di calore. Non potè fare a meno di pensare al suo partner, Felipe, e a come lui sembrasse diviso tra il desiderio di avere qualcuno con cui parlare... scambiarsi opinioni... sfogarsi... e quello di non fare amicizia con nessuno per paura di cosa sarebbe successo in futuro.

"Lo ammetto, invidio un pò SnowAgumon..." disse tra sè, ragionando ad alta voce. "E anche Kunemon e Bearmon... loro hanno un rapporto così semplice con i loro partner... di apertura, fiducia... dialogo... invece Felipe ha paura di avvicinarsi a me, perchè teme di soffrire quando io non sarò più al suo fianco... e BlackGatomon crede che fare amicizia con la sua partner sia inutile..." Il piccolo rapace emise un sospiro, che si mischiò alla tiepida brezza notturna. "Per adesso, siamo meno uniti di quanto Sho vorrebbe credere... o forse, neanche lui crede che ci sia questa grande unità tra noi... io, però, non mi voglio rassegnare! Questa sua ostinazione a non volere amici sta facendo star male Felipe... non importa quanto lui cerchi di ignorare il suo dispiacere, prima o poi verrà fuori... e io voglio essere lì ad aiutarlo, quando questo accadrà!"

Dopo aver dato un'altra occhiata a BlackGatomon, mentre questa tornava a formare un tutt'uno con l'oscurità, Falcomon sospirò e si riavviò verso il falò, dove lo attendeva Felipe. Il loro viaggio era solo all'inizio, e ne avevano di strada da fare...

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Non appena sorse il sole, dopo aver preparato una veloce colazione, essersi sciacquati e aver raccolto tutto il loro scarso equipaggiamento, i Digiprescelti e i loro Digimon ripresero il cammino di buona lena, addentrandosi nella vasta foresta che circondava il vulcano spento di Nexus Peak. Ormai poco più di mezza giornata di cammino li separava dalla dimora di Volcdramon, dove avrebbero incontrato lui e Gennai e avrebbero ricevuto da essi un gradito aiuto. Mentre Sho, SnowAgumon, Kevin e Bearmon camminavano davanti al gruppo, parlando, scherzando tra loro e prendendosi in giro a vicenda, Jolene, Yurika e Kunemon occupavano la posizione di mezzo. La bambina dai capelli blu e la sua partner stavano cercando di essere di compagnia alla timida ragazzina inglese, che stava facendo qualche tentativo di vincere la sua diffidenza, e stava acquistando sempre più confidenza nei suoi nuovi amici, mancando la disponibilità di BlackGatomon... A chiudere la fila, stavano Felipe, Falcomon e BlackGatomon, il primo e l'ultima dei quali, come al solito, non sembravano desiderosi di socializzare con gli altri. Quel giorno, poi, in aperto contrasto con l'allegria e la loquacità degli altri ragazzi, il ragazzino spagnolo sembrava particolarmente pensieroso e taciturno, perso nei suoi pensieri. Falcomon, che era appollaiato sulla sua spalla, non aveva difficoltà a capire che il suo partner stava ancora pensando alla conversazione di quella notte, ed era ancora combattuto tra il suo desiderio di amicizia, e la sua paura di esserne deluso...

Tuttavia, non era stato Falcomon l'unico a capire che in Felipe c'era qualcosa che non andava. Sho e SnowAgumon, mentre parlottavano con Kevin e Bearmon, lanciavano di tanto in tanto delle occhiate dietro di sè, per vedere se gli altri membri del gruppo erano al passo, e si erano resi conto di quanto il ragazzino spagnolo restasse in disparte. Si stava comportando in maniera diversa dal giorno prima, in cui aveva almeno fatto qualche tentativo di avvicinarsi a lui e agli altri Digiprescelti... lui e Falcomon stavano in assoluto silenzio, gli occhi che vagavano da un punto all'altro della foresta come in cerca di qualcosa di misterioso e sfuggente... e attorno a loro, Sho sentiva come una strana atmosfera, densa di timore, o forse addirittura sospetto...

"Ma come mai oggi Felipe è così strano?" si chiese SnowAgumon ad alta voce, indicando il ragazzo biondo con un cenno della testa. "Da quando lo abbiamo lasciato a fare il primo turno di guardia, ieri notte... è tornato a chiudersi in sè stesso. A cosa starà pensando?"

Sho scosse la testa. "Non ne ho la più pallida idea... sentite, Kevin... Bearmon... vorrei andare un attimo a parlare con Felipe, temo che ci sia qualcosa che non va. Voi due, per favore, potreste spostarvi dietro Yurika-chan e Jolene? Così sarete meno vulnerabili nel caso qualche scagnozzo di Watchmon vi attacchi..."

Il ragazzino di colore e il Digimon simile ad un orsacchiotto rivolsero lo sguardo ai loro compagni, un pò dubbiosi. "Felipe?" chiese Bearmon, guardando dietro di sè e notando i tre 'chiudifila' che se ne stavano in silenzio. "Hmm, va bene... se pensate di poter parlare con quel ghiacciolo ambulante..." concluse, alzando le spalle e guadagnandosi un rimprovero da Kevin. "Ma, Bearmon! Non è molto educato dire queste cose alle sue spalle!"

"Guarda che io non avrei problemi a dirle anche quando lui mi fosse davanti..." rispose Bearmon, mettendosi le mani dietro la nuca. Sho e SnowAgumon alzarono gli occhi al cielo, sghignazzando tra sè, poi si mossero verso il loro compagno di squadra, decisi a parlargli una buona volta e capire cosa gli prendesse...

La cosa non sfuggì a Yurika, che fece cenno a Jolene di attendere prima di continuare la loro conversazione, e fermò il suo amico toccandogli un paio di volte la spalla con la mano. "Hey, Sho-kun... cosa stai facendo?" gli chiese, immaginando già la risposta.

"Vorremmo scambiare due chiacchiere con Felipe..." rispose SnowAgumon per lui. "Fin da quando ci siamo alzati stamattina, ci è sembrato strano... e vorremmo chiedergli cosa c'è che non va."

"Se potessimo essergli d'aiuto... che so, magari vuole parlare un pò con noi e scambiare due opinioni..." proseguì Sho, rimanendo sorpreso quando vide Yurika storcere il naso. Chiaro segno che non era d'accordo con lui...

"Sho-kun, il fatto che tu ti preoccupi tanto per i tuoi amici è ammirevole, dico sul serio..." disse, mantenendo un tono neutrale. "Però, mi sembra di averti già detto una volta che, se Felipe per il momento non se la sente, non devi forzarlo a stare con noi e ad essere per forza nostro amico... so che agisci con le migliori intenzioni nei suoi confronti, ma non credi che insistendo potresti finire con l'estraniarlo, anzichè col farlo avvicinare a noi?"

Appena dietro, Felipe riusciva a sentire ogni parola del loro discorso, ma aveva scelto di fare finta di nulla. Per il momento non sentiva il bisogno di intervenire. Se poi Sho avesse persistito nel suo intento, allora avrebbe detto la sua...

"Il fatto è che..." rispose Sho dopo un attimo di silenzio. "...mi era sembrato di vederlo in crisi... sia lui che Falcomon... e ho pensato che parlare con qualcuno gli avrebbe fatto bene. Dopotutto, ieri si è pure aperto un pò di più, no?"

Kunemon sospirò. A volte quel ragazzino era davvero ingenuo... "E non ti sorge il dubbio, Sho, che forse Felipe se ne stava così, in silenzio, perchè ha delle cose a cui pensare... dei problemi che deve risolvere da solo? In questo caso, potrebbe pensare che tu ti stai facendo gli affari suoi senza averne il diritto, e..."

"AAAAAAH!"

Un fruscio improvviso, il rumore di qualcosa di grosso e voluminoso che falciava le fronde degli alberi.

Un'ombra nera che scendeva sul gruppo.

Un assordante brusio che sembrava il vibrare delle ali di uno sciame di calabroni.

L'urlo di Jolene, che venne brutalmente afferrata per il colletto della divisa e trascinata via dal resto del gruppo.

Tutto accadde in una frazione di secondo, così velocemente che era già successo quando i ragazzi e i Digimon si resero conto che qualcosa non andava. Persino BlackGatomon, anche con i suoi sensi acutissimi, non era riuscita ad accorgersi dell'attaccante velocissimo ed invisibile che era sceso addosso a loro, cogliendoli di sorpresa. Per un attimo, i restanti Digiprescelti non capirono nulla, e si allontanarono frettolosamente dall'ombra che era scesa giù... ma solo per mettersi tutti in riga davanti ad essa, alzare la guardia e prepararsi ad affrontarla, qualunque cosa essa fosse... Poi, quando il breve istante di confusione fu cessato, si vide chiaramente Jolene, un'espressione scioccata e terrorizzata sul volto, trattenuta per il colletto e sollevata a qualche centimetro da terra da un artiglio metallico a forma di falce, con delle crudeli frastagliature sul bordo tagliente. Quello che la terrorizzava di più, però, era un altro artiglio uguale ad esso posto davanti a lei, la cui punta acuminata scintillava a pochi centimetri dalla sua gola: il Digimon che li aveva attaccati, chiunque egli fosse, la stava tenendo in ostaggio, usandola come scudo umano! Dietro di lei, si vedeva a malapena, ben mimetizzata con il resto della foresta, una figura insettoide verde e rossa dotata di ali trasparenti, fin troppo familiare al gruppetto...

"Sei tu, Snimon!" ronzò indignato Kunemon. "Sei venuto a darci fastidio un'altra volta?"

"Lascia andare Jolene! Subito!" gli urlò dietro Yurika, stringendo i pugni e mettendosi in posizione di combattimento. Non osava però fare un passo, vedendo bene che le affilate braccia-lame della crudele mantide erano pericolosamente vicine alla gola dell'amica.

Snimon rispose con una secca risata di derisione, sollevandosi ancora di qualche centimetro in aria e portando con sè Jolene, che restava appesa per il colletto all'altra falce, muta e tremante di terrore. "Hah! Lasciare andare la vostra amichetta? E permettervi così di attaccarmi senza remore? Potete scordarvelo! Se tenete tanto alla vita di questa inutile mocciosa, gettate a terra i vostri Digivice e allontanatevi! Vi do dieci secondi di tempo per decidere: la vita di questa mocciosa, o i Digivice! Avanti, scegliete!"

"R... ragazzi... Y-Yurika... vi... vi prego... non... fatelo..." mormorò Jolene con voce strozzata. Gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime di terrore, e le sue articolazioni sembravano pietrificate, tanto la paura le aveva appesantite.

Sho sentì il sangue ribollirgli nelle vene, e i suoi pugni si serrarono rabbiosamente ai suoi fianchi. "Non c'è che dire, Snimon, sei uno sporco vigliacco! Usare la nostra amica come ostaggio per costringerci a giocare secondo le tue regole!"

L'insetto cacciatore alzò le spalle, indifferente all'insulto. "Questione di punti di vista." tagliò corto.

Bearmon, anche lui disgustato dal modo di agire di Snimon, fece un passo avanti, incoraggiato nel vedere lo stesso sentimento di condanna negli occhi di tutti i suoi compagni di squadra. "Hai ragione, scarafaggio verde! E il MIO punto di vista è che tu sei un verme!"

"Heheheheee... continuate, continuate pure a parlare, se vi va... E intanto il tempo scorre... tic tac, tic tac..." riprese Snimon, avvicinando pericolosamente il braccio-falce al visetto di Jolene. La ragazzina non trattenne un gemito di terrore quando la punta acuminata le toccò la guancia, facendone uscire un piccolo rigagnolo di sangue.

"Ragazzi... e adesso cosa facciamo?" chiese Kevin, la mano che già avanzava a tentoni verso il suo Digivice. "Se non facciamo come dice lui, ucciderà Jolene... ma anche se lo facciamo, cosa ci garantisce che Jolene sarà salva?"

"Nulla, Kevin-chan..." riprese rabbiosamente Yurika. "Ma non abbiamo scelta..."

"C'è sempre una scelta. E ora io scelgo di fare a modo mio."

Gli sguardi di tutti puntarono su BlackGatomon non appena queste parole furono uscite dalla sua bocca. La gattina nera si mise davanti al gruppo, gli artigli sfoderati e pronti a colpire, e il corpo posizionato in una fluida posizione di guardia: sembrava avere tutte le intenzioni di attaccare Snimon, senza curarsi della sua partner!

"B... Black... Gatomon..." balbettò Jolene.

"BlackGatomon?" esclamò SnowAgumon. "Cosa stai facendo, sei impazzita?"

"Così farai uccidere la tua partner!" strillò Falcomon. "Possibile che ti importi così poco di lei?". Ma ogni parola sembrò cadere su orecchie sorde: la Digimon oscura non si degnò neanche di voltarsi verso di loro, e continuava ad inquadrare il suo bersaglio...

Snimon abbassò lievemente la testa, squadrando a sua volta BlackGatomon e chiedendosi cosa avesse in mente. "Allora, cosa vorresti fare, gattina?" ringhiò spavaldo. Nella sua voce risuonava il trionfio senso di superiorità di un debole che si sente forte perchè ha un ostaggio tra le mani. "Ti avverto, se fai un passo la tua padroncina è morta!"

BlackGatomon non rispose.

Niente frasi di sfida.

Niente enunciazioni di principio.

Solo uno sguardo sprezzante.

"Di cosa accada a quella ragazzina, non mi importa..." pensò tra sè. "Ma non posso permettere a quel formicone di ucciderla, o addio possibilità di Digievolvere! E poi, anche se mi secca ammetterlo, Jolene mi ha salvato da Amanitamon... e io non sono una a cui piace lasciare debiti aperti!"

Prima che Snimon si rendesse conto di cosa stava accadendo, la rapidissima gattina nera aveva spalancato gli occhi, e una strana luce smeraldina si era accesa nelle sue iridi, sostituendo il solito colore dorato! Jolene, capendo quello che stava per fare BlackGatomon, chiuse gli occhi...

"Cat's Eye Hypnotism!" esclamò BlackGatomon, e la luce verde si espanse, irradiando Snimon e facendone irrigidire il corpo! Le fauci della mantide religiosa gigante si spalancarono in una smorfia di orrore, e la presa che manteneva su Jolene si allentò, costringendolo a mollare l'ostaggio, che cadde in ginocchio sul terreno polveroso con un gemito.

"Ah, aaah! Evvai!" esclamò Sho, recuperando d'un tratto l'entusiasmo. "Ora ho capito il gioco di BlackGatomon!"

"Voleva ipnotizzare Snimon per fargli mollare Jolene!" proseguìSnowAgumon. "Ma allora lei ci tiene davvero alla sua partner! L'avevamo giudicata male!"

BlackGatomon guardò in modo strano il Digiprescelto giapponese e il piccolo tirannosauro bianco. "Sì, certo... come no... quei due hanno completamente frainteso, come sempre..." mormorò tra sè, prima di lanciare un avvertimento alla sua partner. "Hey, Jolene! Ora togliti di lì! Al resto ci pensiamo noi!"

La Digiprescelta inglese, ancora ammutolita per la paura e lo shock, si limitò ad annuire e a scattare in piedi sulle gambe non ben ferme, togliendosi di mezzo per tornare in mezzo al gruppo dei suoi amici. Non appena la strada fu sgombra, BlackGatomon sogghignò quasi sadicamente e inquadrò nuovamente Snimon, ancora sospeso a mezz'aria ed immobile per gli effetti dell'attacco ipnotico: decisa a non farsi scappare l'occasione, si lanciò verso di lui, raggiungendolo in una frazione di secondo e saltando per sferrargli un pugno in piena faccia!

"Ed ora... Lightning Paw!" esclamò, colpendo in pieno Snimon e facendolo volare contro il tronco di un albero. Il crudele insetto cacciatore sbattè la schiena contro la corteccia e, con un grugnito di dolore, scivolò al suolo stordito. Cercò di rialzarsi e passare al contrattacco, ma gli altri Digimon erano pronti ad accoglierlo!

"Little Blizzard!"

"Falco Rush!"

Nell'istante in cui Snimon si rialzò in piedi e sollevò le sue braccia-falce per sferrare il suo attacco Twin Sickles, venne investito in pieno da una raffica di palle di neve e shuriken di metallo grigio, provenienti ovviamente da SnowAgumon e Falcomon, che lo costrinsero di nuovo a terra! Quando la mantide religiosa gigante si accasciò nuovamente al suolo, venne centrata in pieno da Kunemon, che si era appallottolato e aveva rotolato ad alta velocità contro di lui, colpendolo al torace e mozzandogli il fiato in gola. "Rolling Thread!"

Mentre Kunemon rimbalzava indietro ed atterrava elegantemente sull'erba rada a pochi metri da Snimon, Bearmon scattò in avanti e serrò le mani a pugno, sferrando a sua volta un attacco contro la mantide religiosa gigante. "Bear Punch!" esclamò, abbattendo il pugno acceso di fiamme scarlatte contro l'avversario e colpendolo con un manrovescio alla guancia, facendolo volare per un breve tratto e atterrare rovinosamente sul terreno. Snimon grugnì di dolore e rimase a terra supino, respirando affannosamente per qualche istante... poi si rialzò faticosamente, usando le braccia-falci per sostenersi, e si trovò davanti il gruppo dei Digiprescelti, con i Digimon in posizione di combattimento e pronti a sostenere un altro assalto! Sho, Felipe e Kevin erano davanti al gruppo, con i Digivice in mano e pronti ad attivarli in caso di bisogno, mentre Yurika restava dietro a confortare Jolene, ancora sconvolta dall'aver visto la morte in faccia.

"Tutto bene, Jolene-chan? Quel verme non ti ha fatto del male, spero..." disse la ragazzina dai capelli blu, scrutando la sua amica da capo a piedi per assicurarsi che non avesse nulla. Jolene rispose con un cenno affermativo e si passò una mano sulla fronte, asciugandosi un pò di sudore.

"No... no, Yurika, sto bene, grazie al cielo..." rispose Jolene, ricevendo in cambio un segno dell'ok da parte dell'amica. Poi, rivolta a BlackGatomon e abbozzando un sorriso: "Ti... ti ringrazio, BlackGatomon... sarei stata persa senza di te..."

La gattina nera storse il naso, tenendo sempre d'ochio Snimon. "Hmph... non mi ringraziare, Jolene, l'ho fatto perchè mi conveniva! E poi, dovevo sdebitarmi per quella volta con Amanitamon!" sbottò, sperando che non si notasse quel'indefinibile luccichio che aveva negli occhi. Essere ringraziate per quello che si faceva, essere ringraziati così di cuore... era una cosa a cui non era ancora abituata...

"Okay, Snimon... allora qual è la tua decisione? Sei ancora in tempo ad andartene e ad evitarti un'altra umiliazione!" esclamò Sho, accompagnato dal sogghigno sicuro di SnowAgumon. Il piccolo dinosauro stava sostenendo lo sguardo pieno di odio della feroce mantide, le braccia allargate e le ginocchia leggermente piegate, pronto a saltarle addosso non appena la battaglia fosse ricominciata.

"Ma se vuoi il bis, non fare complimenti! Noi siamo pronti a dartelo!" continuò Yurika, facendo rumore con le nocche.

Snimon riprese la sua posa di combattimento, alzando di nuovo le sue micidiali falci gemelle che scintillavano crudelmente alla luce del sole. Ora che il suo attacco a sorpresa era stato vanificato e non aveva più uno scudo umano, molto del suo coraggio era venuto meno, e non era sicuro di poter affrontare tutti e cinque i Champion contemporaneamente. E tuttavia, non poteva certo presentarsi da Watchmon dopo aver collezionato un altro fallimento... e poi, chissà, magari se si fosse mosso abbastanza velocemente, avrebbe potuto eliminare uno o due di quei Rookie, prima che gli altri reagissero... era un'idea rischiosa, ma non più che presentarsi a mani vuote a Watchmon per l'ennesima volta...

"Hah! E così voi dite che dovrei arrendermi?" ringhiò Snimon. "Neanche per idea! Voi mi avete già umiliato abbastanza volte, mocciosi insolenti, ed è ora che io vi ripaghi per questo! Non mi fermerò finchè non avrò ottenuto la mia vendetta!"

La risposta alla frase di sfida di Watchmon non venne da nessuno dei Digiprescelti o dei Digimon... ma da una voce umana, seria e stentorea, che provenne da dietro le spalle della mantide religiosa.

"Non ci sarà nessuna vendetta per te, canaglia senza onore. Il tuo destino è segnato."

I Digiprescelti sobbalzarono per la sorpresa, e Snimon abbassò leggermente le falci... poi, il silenzio di tomba che era calato sulla radura venne infranto da un morbido swish, come un brevissimo soffio di vento, e agli occhi dei ragazzi giunse il lampo metallico di una lama che fendeva l'aria. Il tempo sembrò immobilizzarsi per un istante... poi, una sottile linea rossa luminosa attraversò trasversalmente l'addome di Snimon, e il volto della mantide religiosa si contorse in una smorfia di orrore... prima che le sue due metà si separassero, divise con un taglio netto! Snimon gettò indietro la testa e lanciò un ultimo ruggito di rabbia disperata, prima che i suoi dati si disperdessero sotto gli occhi scioccati dei Digiprescelti, e tutto ciò che rimase del servitore di Watchmon furono una miriade di quadratini luminosi verdi che si dispersero come coriandoli al vento. Snimon era stato cancellato.

"Che... che... che diavolo è successo?" mormorò Felipe, anche lui colto di sorpresa... e leggermente impaurito, doveva ammetterlo... da quanto era successo.

Da dietro il luogo in cui Snimon aveva incontrato la morte, i Digiprescelti videro arrivare la risposta alla domanda dello spagnolo: una figura umana, alta quasi due metri, con addosso un'armatura da samurai completa di elmo, ampie spalliere e schinieri, e una impressionante spada katana in una mano, si fece avanti seminascosta dalle ombre della foresta, che rendevano ancora più minacciosa la maschera che gli nascondeva il volto. Chiaramente, era colui che aveva ucciso Snimon...

"Di solito non amo colpire alle spalle." proseguì la figura, avanzando e rivelando qualche altro particolare di sè. "Va contro il mio codice del bushido. Ma con un essere meschino come quello, non sono obbligato a farmi scrupoli."

SnowAgumon spalancò la bocca per la sorpresa, puntando un dito artigliato verso la figura in armatura. "Che... che cosa? Non posso crederci..." esclamò, la vocetta acuta che sembrava quasi cristallo tagliato. "Tu... tu sei..."

"Finalmente ci incontriamo, bambini prescelti..." disse Musyamon, alzando la spada...

 

CONTINUA...

 

- NEL PROSSIMO EPISODIO... -

 

Musyamon: Io vi sfido, bambini prescelti. Dovrete sconfiggermi per andare avanti.

SnowAgumon: Cosa? Ma che fai, Musyamon, perchè ci attacchi?

Sho: Un... un momento! Cosa sta succedendo? Questo tizio... dovrebbe essere dalla parte di Volcdramon? Ovvero dalla nostra?

Yurika: Non so cosa gli prenda... ma vuole noi! E noi combatteremo!

Falcomon: Fatti sotto, Musyamon! Ti affronteremo assieme!

Musyamon: No. Uno solo di voi mi affronterà. E sceglierò io chi.

Bearmon: Qui si sta giocando ad un gioco molto strano...

Kunemon: E' successo qualcosa di grave a Volcdramon, lo sento...

Sho: Non perdetevi il prossimo episodio di 'Digimon Zero'...

Scontro di samurai

BlackGatomon: Interessante... ti affronterò io, Musyamon!

 

----------

 

Note dell'autore: E un altro capitolo di Digimon Zero è stato sfornato! Allora, che ve ne è parso? Mi sono concentrato molto su Felipe e BlackGatomon, e sui loro problemini personali... spero di essere riuscito ad approfondire bene i loro personaggi, è una cosa a cui tengo molto! ^_^

E finalmente ho tolto di mezzo Snimon. Non credo che mancherà molto a nessuno di voi, dico bene? Tuttavia, risolto un problema, si presenta subito quello successivo, in questo caso Musyamon. I ragazzi si trovano davanti un combattimento di quelli come si deve! Scusate se non scrivo un epilogo molto lungo, ma al momento non ho molto tempo! Sappiatemi dire se questo capitolo vi è piaciuto... e ci vediamo prossimamente, con 'Invasion'! Oh, e tenetevi pronti, le mie fanfiction di Digimon Tamers e Frontier dovrebbero iniziare tra non più di qualche mese!

I miei migliori auguri di buon Anno Nuovo,

Justice Gundam

 

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Capitolo 11
*** Scontro di samurai ***


11-Scontro di samurai

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Justice (comodamente adagiato sullo schienale, con le mani dietro la nuca): Aaaah... dopo una lunga giornata, non c'è niente di meglio che mettersi comodamente seduti alla propria scrivania e lavorare ad un altro capitolo della mia fanfiction! Non siete d'accordo anche voi?

Sho: Io preferisco di gran lunga una partita a Street Fighter 2... ma, a ciascuno la sua!

Felipe: Ti vediamo un pò fiacco stasera, autore... cos'è che non va, di solito sei più vispo...

Justice: Ma niente, in realtà... è solo che riprendere le lezioni dopo tre settimane in cui ci si è allegramente riposati è un pò traumatizzante... ^_^. E poi, aggiungi a questo il fatto che al momento la mia situazione universitaria non è delle migliori... D'altro canto, bisogna pur riprendere! E poi oggi, finito di studiare, sono riuscito a vedermi su Youtube un bel pò di episodi di Digimon Frontier e Savers... il finale di entrambe le serie si avvicina sempre più, e ne sono entusiasta!

Bearmon: Grandissimo! Così, sei quasi riuscito a rivedere tutta la tua serie di Digimon preferita!

Justice: Allora, passando alla fanfiction, vediamo di riprendere da dove abbiamo interrotto la volta scorsa... vi avevo lasciato con uno Snimon affettato e un samurai armato di katana dritto davanti al vostro naso, dopo un capitolo dedicato all'approfondimento dei personaggi di Felipe e BlackGatomon, e ora molti lettori sono curiosi di sapere come andrà a finire.

Falcomon: E soprattutto, di vedere come andrà il combattimento! Quel Musyamon non sarà un avversario facile, se è riuscito a far fuori Snimon così velocemente!

Jolene: Lo ringrazierei per averci liberato di lui, se non fosse che per il fatto che mi fa paura...

Yurika: Anch'io sono curiosa di sapere come andrà a finire... quindi che ne dite di saltare ulteriori preamboli e passare immediatamente alle risposte alle recensioni? Così, l'autore può scrivere il capitolo senza ulteriori ritardi!

Kunemon: Cavolo, Yurika... l'hai presa da Sho tutta questa autorità? Vabbè, cominciamo... da KillKenny, che come al solito lascia una recensione positiva. L'autore ringrazia per il buon voto, fossero così anche quelli dei suoi esami... E vedo che Snimon non è riuscito simpatico a nessuno! Ah, a proposito, KillKenny, per quanto riguarda la tua recensione più recente ad 'Invasion'... Kurata è il cattivo di Digimon Savers, la quinta serie, ed è uno degli individui più odiosi che si siano mai visti in un'anime! Grrr... quanto lo detesta, il nostro autore...

Yurika: Kunemon, cerca di non farti trasportare! Quello sgorbio con gli occhialini luccicanti sta sullo stomaco anche a me, ma non saremo noi ad affrontarlo! Lasciamo questo compito ai Leggendari Guerrieri e agli agenti della DATS...

Kunemon: Ehm, giusto... comunque, l'autore è contento che tu abbia apprezzato la visuale che ha dato dei sentimenti e del passato di Felipe e BlackGatomon! E ha tutta l'intenzione di svilupparlo a dovere, più avanti nella storia!

Jolene: Rispondo io alla prossima? Okay... se a voi va bene... Eh-hm... Allora, TopoMouse, l'autore ringrazia molto anche te, e ti promette interessanti sviluppi in futuro! Il combattimento con Musyamon? Beh, adesso puoi leggerlo e... dare il tuo giudizio! Spero che sia di tuo gradimento, visto che l'autore ha cercato di impegnarsi al massimo...

Justice: E tra l'altro, vorrei dire che finalmente mi rimetterò a lavorare alle mie fanfiction di Sonic, Super Robot Wars e Megaman NT Warriors... cavolo, dovrei essere un pò meno dispersivo...

BlackGatomon: Se avete finito, la prossima tocca a me... Amico Fuzio, eh? Sei quello che adesso si firma come Orfeo della Lira, se non sbaglio... comunque, non potrebbe importarmi di meno di non riscuotere le tue simpatie, ma ti comunico che l'autore ti ringrazia per il giudizio positivo. Quello Snimon era antipatico anche a me, quindi sono contenta che finalmente abbia tolto il disturbo...

Justice: Hmm? Tutto qui? Solo tre recensioni? Che strano, di solito ne ricevo di più... non starà perdendo colpi, la mia storia?

Kevin: Non te la prendere, autore, gli altri saranno stati impegnati...

Justice: Grazie dell'incoraggiamento, Kevin, e spero che questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative! Buona lettura, e recensite!

Sho: Vai così!

 

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Capitolo 11 - Scontro di samurai

 

Qualche istante di meravigliato silenzio, interrotto solo dal fruscio delle piante smosse, seguì la lapidaria frase con cui il nuovo Digimon si era presentato. Mentre la figura in armatura ashigaru si avvicinava a passi pesanti, senza mai rinfoderare la spada con cui aveva eliminato Snimon, Jolene indietreggiò impaurita, rifugiandosi dietro la sua partner, che dal canto suo aveva già sfoderato gli artigli e si era preparata a combattere di nuovo. Kevin si avvicinò quasi inconsciamente a Bearmon, Yurika si mise in posa di combattimento, mentre Sho e Felipe stringevano la presa sui loro Digivice. Gli unici che non sembravano preoccupati erano i Digimon, con l'eccezione di BlackGatomon, ai quali la vista del guerriero in armatura aveva fatto piacere anzichè paura.

"Ma certo! Ora ti riconosco!" esclamò SnowAgumon, passando dall'incredulità all'entusiasmo. "Tu sei Musyamon, non è vero? Ma certo, sono sicuro di non sbagliarmi! Non sai che gioia sia rivederti!" Poi, dopo essersi voltato verso Sho, che lo stava fissando con espressione molto confusa, proseguì. "Quello è Musyamon, ed è la guardia del corpo di Volcdramon! Di lui ci si può fidare!"

La presa di Sho sul Digivice si allentò, e i suoi occhi neri, nei quali serpeggiava ancora una luce dubbiosa, rimasero fissi sul guerriero che avanzava e finalmente si mostrava ai loro occhi. "Come? Lui sarebbe... la guardia del corpo di Volcdramon? Ma allora è dalla nostra parte..."

"Sicuro che lo è!" esclamò Kunemon tutto allegro, balzando giù dalla spalla di Yurika e atterrando sul terreno con un'elegante capriola per andare ad accogliere Musyamon. "Ehilà, Musyamon! Sei capitato proprio al momento giusto! Grazie per averci tolto di torno quel rompiscatole!"

"Allora, che si dice dalle tue parti?" riprese SnowAgumon, come se stesse parlando ad un vecchio amico d'infanzia piuttosto che ad un colosso corazzato armato di katana.

Sho e i suoi compagni guardarono meravigliati i loro partner (esclusa BlackGatomon, che continuava a restarsene ferma in posizione di guardia accanto a Jolene) che andavano a dare il benvenuto al possente guerriero, prima di dare una buona occhiata a Musyamon stesso per farsi un'idea del Digimon con cui avevano a che fare. In effetti, Musyamon aveva in tutto e per tutto l'aspetto di un samurai dei tempi antichi, con quella pesante armatura ashigaru di colore marroncino con una chiazza viola sullo stomaco e le spalliere e i manicotti di uno strano metallo arancione spento. La testa era protetta da un ampio elmo dello stesso materiale, decorato sopra la visiera con una maschera da oni scolpita nella forma di una mostruosa creatura sghignazzante con lunghe corna ricurve, e i suoi occhi dorati privi di pupille osservavano impassibili il mondo che li circondava da due strette fessure intagliate nella parte frontale del copricapo. Quel pò del suo corpo che si vedeva sotto la corazza aveva un aspetto bestiale, con una spessa pelle grigio-azzurra ad offrirgli ancora maggiore protezione, e sopra di essa, ad impedire il contatto diretto con l'armatura, quel minimo indispensabile di indumenti di rozza stoffa grigia. Nella mano destra, coperta da un guanto nero che arrivava fino al gomito, il Digimon guerriero teneva una gigantesca spada dalla lama ricurva, con una facilità che i Digiprescelti trovarono francamente inquietante. Indossava infine pantaloni di tessuto verde chiaro con ginocchiere arancioni anch'esse scolpite a forma di volto di oni, e la cui gamba sinistra era stata strappata via dal ginocchio in giù, rivelando una zampa animalesca a tre dita armata di lunghi artigli rossi, mentre l'altro piede era coperto da una calza viola e indossava un sandalo infradito di paglia. Per finire, i suoi capelli violetti scendevano dal retro dell'elmetto e fluivano lungo la schiena pettinati in lunghe 'punte', dando al Digimon samurai un aspetto più selvaggio.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Musyamon

Tipo: Mago

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Shogun Sword, Ninja Blade

Questo guerriero veterano, seguace del bushido, è sopravvissuto a numerose battaglie, grazie alla sua esperienza e alla sua temibile spada, che maneggia con abilità quasi soprannaturale! Oltre a colpire direttamente, la sua katana può scagliare attacchi energetici di grande potenza!

(Nota dell'autore: Un Digimon Mago? E' un samurai e quelli della Toei lo classificano come Mago? Mah...)

 

Sho puntò un indice verso il guerriero samurai e storse il naso, ancora non del tutto convinto. "Se devo essere sincero, con la faccia che ha non mi sembra uno dei buoni..." mormorò rivolto a Yurika, che lo zittì mettendosi un dito sulle labbra.

"Ssssh!" sibilò irritata. "Sho-kun, puoi tenere il becco chiuso? Non vorrai farti sentire!"

"Comunque, anch'io non sono molto convinto..." dichiarò Felipe, guardando con sospetto Musyamon. Quando Sho, Yurika, Kevin e Jolene guardarono verso di lui per chiedergli cosa volesse dire, Felipe anticipò la domanda. "Voglio dire, se davvero quel tizio è dalla nostra parte ed è qui per aiutarci... per quale motivo non ha ancora rinfoderato la spada? Guardatelo, sembra pronto ad usarla ancora!"

L'osservazione del ragazzo spagnolo colpì gli altri ragazzi come una tonnellata di mattoni... era maledettamente vero! Se avesse avuto intenzioni pacifiche... non avrebbe già rinfoderato la spada, dopo aver eliminato Snimon?

"Quel tizio..." proseguì BlackGatomon, serrando gli occhi. "...è qui per eliminarci!"

I Digimon, che stavano allegramente trotterellando verso il guerriero samurai per salutarlo, non sembravano sfiorati minimamente da questo pensiero. "Allora, Musyamon! Come mai così silenzioso?" chiese Bearmon, con una breve risata gioviale. "Sempre il veterano tutto d'un pezzo, forte e silenzioso, eh?"

Non una parola provenne dal guerriero in armatura. Ma la sua spada iniziò, dapprima impercettibilmente, poi con velocità sempre maggiore, a sollevarsi in aria, fino a raggiungere l'elevazione massima. Rendendosi ora conto che c'era qualcosa che non andava, i quattro Digimon frenarono di botto, assicurandosi con una rapida occhiata di non essere entrati in un cerchio di raggio pari alla portata di Musyamon, e indietreggiarono davanti agli abbaglianti riflessi che i raggi di sole creavano sulla lama affilatissima!

"Mu... Musyamon?" chiese Falcomon, improvvisamente impaurito. "Che... che succede? C'è... qualcosa che non va?"

"Ragazzi, non so voi..." proseguì SnowAgumon. "Ma ora che lo guardo, mi accorgo che non mi sembra tanto felice di vederci..."

Questa volta, la risposta di Musyamon non si fece attendere, e fu quanto mai eloquente: il samurai abbassò il braccio con cui reggeva la katana, e la terribile arma fendette l'aria passando a pochi centimetri dal naso dei quattro Digimon, producendo un brusco suono sibilante e facendoli saltare indietro per la paura!

"ATTENTI!" esclamò Sho, quasi non osando credere ai suoi occhi. Il Digimon samurai si era mosso con una tale velocità che era stato difficile persino seguire la traiettoria del fendente, e la lama si era trasformata in un'autentica folgore che sprigionava un gelido bagliore metallico! Portato a compimento il suo attacco, Musyamon rimase per un momento in posizione con la spada al suo fianco, e i suoi occhi dorati esaminarono freddamente i piccoli e sbalorditi Digimon che si trovavano là davanti. Sembrava che stesse valutando le loro capacità prima di combattere con loro...

"Maledizione..." mormorò Felipe, passando dalla paura per aver visto Falcomon sulla traiettoria della spada, al sollievo quando il suo partner si spostò di colpo. "Lo dicevo io che c'erano guai in vista..."

"Kunemon! Ragazzi, state tutti bene?" esclamò Yurika, incredula quanto i suoi amici digitali. Che diamine stava succedendo? Quel Musyamon non doveva essere un amico? Non doveva stare dalla parte di Volcdramon? E allora perchè li aveva attaccati? La ragazzina guardò negli occhi il guerriero samurai... no, non erano rossi... quindi Musyamon era capacissimo di intendere e di volere, e non era controllato dai Digi-Ghost... ma allora cosa li aveva attaccati a fare? Lo spavento si trasformò molto presto in rabbia, e Yurika strinse i pugni ai propri fianchi, per poi gridare in faccia a Musyamon quello che pensava!

"E ALLORA? Cos'era questo scherzo, specie di clone di Miyamoto Musashi?" strepitò, muovendo un passo verso di lui come se volesse sfidarlo. "Con quell'aggeggio potevi fare del male a qualcuno!"

Con una calma e una sicurezza che contrastavano con la sfuriata della Digiprescelta, Musyamon si rimise in posizione e fece volteggiare un paio di volte la spada davanti a sè, ruotandola nella mano con la naturalezza che viene da anni e anni di allenamento e dure battaglie. "Questa era soltanto una prova per saggiare la vostra abilità... e posso constatare che quanto ho sentito dire su di voi non è un'esagerazione. Siete degni del titolo di Digiprescelti... almeno per adesso." rispose Musyamon, la cui voce suonava stoica e fiera come si addiceva agli antichi guerrieri a cui era ispirato.

"Senti, amico, non siamo qui per rispondere a degli indovinelli o per stare a sentire dissertazioni su cosa significa essere dei guerrieri!" esclamò Sho, raggiungendo SnowAgumon e chinandosi vicino a lui per controllare se stava bene. "Rispondi a questa mia semplice domanda: perchè ci hai attaccato senza essere provocato?"

Musyamon spostò leggermente lo sguardo e incrociò gli occhi neri di Sho e SnowAgumon, nei quali ardeva una fiamma di determinazione nonostante lo spavento per l'attacco a sorpresa. Il samurai restò in silenzio per qualche secondo, sostenendo quell'espressione accusatoria. Anche se non lo stava dimostrando apertamente, Musyamon ammirava lo spirito di quel ragazzino e del suo compagno. C'era qualcosa nel loro sguardo che gli piaceva...

"Ho i miei ordini, ragazzo." ribattè poi, mettendo da parte le sue opinioni personali. "Se sono qui, è perchè mi è stato ordinato... di porre fine alla leggenda dei Digiprescelti, prima che diventiate troppo pericolosi."

Questa risposta colse tra capo e collo un pò tutti, tranne BlackGatomon che sembrava quasi essersela aspettata e reagì con un'alzata indifferente di spalle. Gli altri Digimon spalancarono gli occhi, guardando il samurai come se fosse stato un alieno. Jolene serrò la mano attorno al suo Digivice e cominciò a tremare impercettibilmente, mentre il piccolo Kevin si limitò a corrugare la fronte, irritato dal non riuscire a capire cosa avesse potuto spingere un Digimon che consideravano loro alleato a rivoltarsi contro di loro.

"Sta a vedere che si è schierato con Watchmon..." mormorò tra sè BlackGatomon, con un cinismo macchiato da un'appena percettibile ombra di disgusto. "E' quello che fanno tutti, in fondo. Si mettono dalla parte del più forte."

"Cosa, cosa, cosaaa?" esclamò Kevin, gli occhi sgranati come piattini da tè. "Un... un momento, comincio a non capirci più niente! Volcdramon... non avevate detto che era un Digimon buono e saggio? Perchè avrebbe dato a qualcuno l'ordine di farci fuori?"

"Ne so quanto te, Kevin..." La voce di Bearmon era piena di orrore ed incredulità. "A... ascolta, Musyamon, qui ci deve essere un errore! Questi ragazzi non sono nemici! Sono venuti qui per sconfiggere Watchmon e liberare il Mondo Digitale dalla sua tirannia! Non è quello che vuole anche Volcdramon?"

Gli occhi dorati del Digimon samurai si spostarono sull'orsacchiotto, e Bearmon deglutì involontariamente: sentiva che la risposta non gli sarebbe piaciuta...

"So bene per quale motivo siete qui, Digiprescelti... Volcdramon-sama mi ha informato a proposito. Ma, come ho detto, io ho degli ordini a cui non posso disobbedire..." rispose, sferrando un paio di fendenti davanti a sè. "E io, Musyamon, spadaccino di chiara e meritata fama... sarò onorato di essere il vostro ultimo avversario. Per passare di qui e incontrare Volcdramon-sama... dovrete sconfiggerci!"

Sho strinse i denti, sentendo come una fiamma rabbiosa ardere nel suo petto. Ormai era tutto fin troppo chiaro... quel Musyamon aveva tradito Volcdramon ed era passato dalla parte di Watchmon, voltando le spalle a tutto quello per cui aveva combattuto fino a quel momento! Una cosa che per Sho era insopportabile, e meritava di essere punita! Le dita del ragazzo si serrarono furiosamente sul Digivice, e lentamente il ragazzino si alzò dal suo posto e si aggiustò gli occhiali sulla testa, mentre SnowAgumon continuava a guardare incredulo il samurai traditore.

"SnowAgumon! Ragazzi, ascoltatemi tutti!" esclamò Sho, con abbastanza convinzione da attirarsi uno sguardo ammirato anche da Felipe. "Ormai la situazione è più che chiara... questo verme in armatura non è altro che uno sporco, viscido ed ipocrita traditore, che non merita di farsi chiamare un guerriero! Si è messo dalla parte di Watchmon, il pazzoide che sta conquistando DigiWorld, solo perchè era la scelta più comoda, e in conseguenza di ciò dobbiamo punirlo! E' nostro dovere nei confronti del Mondo Digitale, ed è anche l'unico modo per proseguire la nostra missione!"

Sotto l'elmetto che indossava, Musyamon si concesse un lieve sorriso dopo aver ascoltato l'arringa di Sho... coraggioso sì, ma anche veloce a saltare alle conclusioni...

Molti dei Digimon non sembravano convinti delle affermazioni del Digiprescelto giapponese, e se è per questo non lo sembravano nemmeno Jolene e Kevin. Falcomon puntò una delle sue piccole ali artigliate verso Musyamon e parlò con voce tremante. "Co... Cosa? Ma... ma... Sho... come fai a dire una cosa del genere? Musyamon... è un samurai, che vive secondo un preciso codice d'onore! Che... che volti le spalle a Volcdramon soltanto per convenienza... mi sembra assurdo..."

Non fu Sho a rispondere alle proteste del falchetto, bensì Yurika. "E allora, come spieghi il fatto che adesso è davanti a noi e vuole fermarci?" esclamò la bambina dai capelli blu, squadrando minacciosamente il guerriero samurai. "Non ti sembra una prova più che sufficiente del suo tradimento? E poi, la nostra missione è quella di sconfiggere Watchmon e riportare la pace a DigiWorld, evitando così che altri innocenti soffrano! E' una missione molto importante, l'avete detto voi stessi! Perciò, chiunque sia il nostro avversario, anche se si trattasse di un Digimon che fino a poco tempo fa consideravamo un alleato... non dobbiamo lasciarci distogliere dal nostro obiettivo! Dobbiamo combattere contro Musyamon, ed è quello che faremo! Non siete d'accordo anche voi?" Yurika concluse il discorso sbattendosi un pugno sulla mano, e facendo sobbalzare il povero Kunemon che le stava appollaiato sulla spalla!

"Argh!" esclamò il bruchino giallo, ancorandosi saldamente con le sue zampette munite di ventose per non farsi sbalzare via. "Yurika, apprezzo la tua determinazione... ma potresti evitare, per favore, di metterci troppa veemenza? Stavo per spiccicarmi a terra come una frittata!"

Sentendosi improvvisamente molto imbarazzata, Yurika si mise la mano libera dietro la testa, e una gocciolona di sudore le scese lungo la nuca. "Ehm, chiedo scusa, Kunemon-chan... mi sono lasciata prendere, ma... insomma, non sei d'accordo anche tu?" gli chiese poi, riprendendo la sua sicurezza.

Kunemon incurvò le sue mandibole in un sorriso, ma dentro di sè sentiva che la situazione non era esattamente come la vedevano in quel momento... era vero che Musyamon li stava affrontando e sembrava deciso a farli fuori, ma per qualche motivo aveva l'impressione che non fosse Musyamon il vero avversario... e la conclusione a cui questo pensiero lo fece giungere fu decisamente più inquietante: Musyamon aveva detto che stava eseguendo ordini... ma non aveva detto da chi! Poteva essere Watchmon come anche...

Anche Kevin e Bearmon, superata l'incredulità iniziale, si erano trovati d'accordo con i due prescelti giapponesi. "Sì, è vero... se Musyamon vuole combattere, allora noi dobbiamo combattere, e fargli vedere di cosa siamo fatti!" esclamò l'orsacchiotto, mettendosi in guardia. Kevin, senza dire una parola, si aggiustò il berrettino da baseball e si preparò ad attivare il Digivice.

"Io..." mormorò Jolene, ancora non del tutto convinta... poi scosse la testa e si costrinse a riconoscere la logica del ragionamento di Yurika. "No, che mi viene da pensare? Yurika ha ragione, non possiamo mettere in pericolo la missione soltanto perchè abbiamo paura di combattere contro qualcuno...". Con rinnovata determinazione, la Digiprescelta inglese afferrò il suo Digivice e si rivolse alla sua partner. "BlackGatomon, ascoltami... te la senti di combattere contro Musyamon, anche se era un amico di Volcdramon?"

La gattina nera sogghignò. "E c'è bisogno di chiedermelo? Certo che sì! Non potevo sperare in un avversario migliore per dare prova della mia forza!" rispose, sguainando i corti artigli e mettendosi in guardia. "E, al contrario di questi sciocchi Rookie, io ho il vantaggio che non mi importa niente del fatto che questo buffone inscatolato fosse un alleato di Volcdramon!" concluse tra sè.

"Felipe..." mormorò Falcomon, chiedendo consiglio al suo partner, che rispose con un lieve cenno della testa. Quella luce determinata che brillava negli occhi diede al piccolo rapace la risposta che cercava, e un attimo dopo Falcomon ricambiò il gesto, si voltò lentamente verso Musyamon e si mise in guardia, mentre il biondino preparava a sua volta il Digivice.

L'unico a non essersi ancora deciso era SnowAgumon, i cui occhi continuavano a spaziare da Musyamon a Sho, e viceversa. Sembrava che stesse ponderando le due possibilità, e si stesse chiedendo cosa avrebbe dovuto fare - doveva onorare il rispetto che provava per Volcdramon e i suoi sottoposti, e quindi rifiutarsi di combattere... o piuttosto il vincolo di amicizia che lo legava al suo giovane partner? Quale delle due scelte era la più giusta? Davanti a lui, continuava il duello di sguardi tra Sho e Musyamon, con il ragazzino giapponese che continuava a fissare indignato il samurai... sembrava quasi deciso a farsi avanti personalmente, incurante della differenza di forza...

Improvvisamente, una lampadina si illuminò nella mente del piccolo dinosauro color della neve, che trattenne il respiro facendo uno scatto con la testa. Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima, era così semplice! La domanda non era se fare la cosa giusta o meno... la domanda era cosa LUI credeva fosse più giusto! E, se doveva dirlo in tutta sincerità, non sentiva che di Musyamon... o addirittura di Volcdramon, per quanto fosse il signore di quella zona di DigiWorld... gli importasse davvero più che di quel ragazzino chiacchierone e generoso, che cercava sempre di far stare tranquilli gli altri... che era disposto a sobbarcarsi anche le loro paure e insicurezze... che voleva più di ogni altra cosa che ci fosse amicizia e spirito di collaborazione... e che aveva preso subito a cuore i problemi di DigiWorld, anche se non aveva nulla da guadagnarci nel cercare di risolverli...

Ora sì che la scelta era chiara, anzi SnowAgumon si rimproverava il fatto stesso di essersi fatto cogliere dal dubbio: Sho stava facendo quello che lui riteneva più giusto, anche al prezzo di porre la sua stessa vita in pericolo... e lui doveva fare la stessa cosa! Doveva avere il coraggio di difendere la sua posizione, la sua opinione e i suoi sentimenti senza lasciarsi influenzare da niente e nessun altro, non importa di chi o che cosa si trattasse.

Il piccolo dinosauro fece un passo avanti, gli occhi trasformati in due fessure azzurro cielo, e si mise tra Musyamon e il suo partner, assumendo la posizione di guardia. Sì, la scelta più giusta gli appariva ora fin troppo chiara - difendere il suo amico da qualsiasi Digimon malintenzionato e proseguire la loro battaglia, indipendentemente da quali ostacoli si fossero loro parati davanti!

"SnowAgumon..." esclamò Sho, passando dalla concentrazione e la rabbia con cui stava squadrando Musyamon, ad un'espressione di sorpresa gradita. "Allora... anche tu hai deciso di combattere?"

Il cucciolo di tirannosauro si voltò verso il suo partner umano e gli fece il segno dell'okay con una zampetta, sorridendo furbescamente. "Certo che sì, Sho! In questo caso, tu e Yurika avete perfettamente ragione! Dobbiamo portare a termine la nostra missione, no? E se per farlo dobbiamo affrontare Musyamon, allora che così sia! Io sono pronto a farlo!" gli rispose.

Sho strinse un pugno davanti a sè e sogghignò, soddisfatto della ecisione del suo compagno. "Perfetto! Allora forza, SnowAgumon, diamoci da fare e sistemiamo questo buffone inscatolato!" esclamò, mentre accanto a lui gli altri si mettevano in guardia. BlackGatomon, impaziente di iniziare il combattimento, avanzò per prima e si mise alla testa del gruppo, sfoderando i suoi artigli.

"Vedo che finalmente vi siete decisi a combattere." affermò Musyamon, ancora in posizione di guardia. Non aveva approfittato del momento di sbandamento dei Digimon per sferrare il primo colpo. "Buon per voi. Mi riterrò disonorato se farete qualcosa di meno del vostro meglio in questo scontro."

"Okay, ora restate indietro e guardate come si combatte!" ringhiò la gattina, spintonando via SnowAgumon, che agitò scompostamente le braccia in aria per evitare di perdere l'equilibrio, e squadrando rabbiosamente Musyamon. Il piccolo dinosauro e gli altri Digimon non gradirono esattamente il gesto, e non mancarono di esprimere il loro dissenso...

"Hey, BlackGatomon, ma che ti salta in mente?" protestò SnowAgumon, riappoggiando i piedi a terra. "Vuoi affrontare Musyamon da sola?"

"Bravo, su che basi lo affermi?" rispose la gattina nera, sarcastica. Poi, assumendo un tono più serio, proseguì: "Questo tizio, essendo la guardia del corpo di Volcdramon, è sicuramente molto forte! Il che significa che è l'avversario perfetto su cui testare la mia abilità! E se qualcuno di voi perdenti dovesse interferire, mi rovinerebbe l'occasione! Quindi restate indietro e lasciate fare a me!"

"BlackGatomon..." mormorò tra sè Jolene, maledicendo segretamente il caratteraccio della sua partner. Doveva scegliere proprio quel momento per farsi prendere dal suo 'onore' di guerriera e rifiutare ogni aiuto? Se quel Musyamon era davvero così forte, non era più logico affrontarlo tutti assieme? Una parte di lei avrebbe voluto risponderle per le rime, e dirle che non poteva fare di testa sua ora che faceva parte di una squadra... eppure sentiva che non ce l'avrebbe fatta a farlo. Alla fine, la troppa premura di non dire nulla che potesse ferirla avrebbe avuto la meglio sulla sua decisione...

Per fortuna di Jolene, ci pensò la molto meno taciturna Yurika a dire quello che pensava.

"Hey, un momento!" esclamò la ragazzina dai capelli blu. "Cos'è, adesso qualcuno ti ha autorizzato a prendere le decisioni per tutti noi? Questa è una battaglia nella quale siamo incappati assieme, e dobbiamo affrontarla assieme! Se ti metti a fare di testa tua, l'intera squadra ne soffrirà!"

BlackGatomon alzò le spalle, per nulla scossa dalla rampogna di Yurika. "Non mi ricordo di aver chiesto il tuo parere, ragazzina! Lo affronto io, perchè è ovvio che sono io la più esperta del gruppo, e perchè non voglio certo farmi scappare quest'occasione di provare la mia nuova forza... e non sarete voi ad impedirmi di fare quello che voglio!"

Musyamon aveva ascoltato la discussione tra i membri del gruppo, e una vena di irritazione aveva incrinato la sua espressione normalmente stoica. Alcuni membri del gruppo sembravano rendersi conto dell'importanza della loro missione... ma quella BlackGatomon poneva ancora le sue ambizioni personali al di sopra del lavoro di squadra e dell'emergenza in cui il gruppo si trovava. Questo non deponeva certo a favore del gruppo... Non appena la frase tracotante di BlackGatomon lasciò la sua bocca, il samurai fece un passo in avanti, richiamando l'attenzione di tutti verso di sè, e con un abile colpo di spada fendette l'aria davanti a sè dall'alto verso il basso. Il sibilo della terribile lama che giunse alle loro orecchie fu sufficiente a distrarre ragazzi e Digimon dall'alterco con BlackGatomon e a farli sobbalzare.

"Silenzio!" esclamò severamente Musyamon. "Non siete voi a decidere le regole del gioco, in questo mondo, ricordatevelo bene! E... sì, sarà soltanto uno di voi ad affrontarmi! Ma sceglierò io chi! Se il Digimon che io sceglierò vincerà, vi permetterò di passare e raggiungere Nexus Peak. Altrimenti, il vostro viaggio terminerà qui, per mano mia."

"Hai detto... uno soltanto di noi?" esclamò Kevin, corrugando la fronte con sospetto.

"Che diamine hai in mente, sopravvissuto ad un film di Akira Kurosawa?" lo apostrofò Sho. "Vuoi affrontare uno solo di noi, e quest'unico dovrebbe sobbarcarsi la responsabilità della sorte di tutti gli altri?"

"L'onore vuole che tra guerrieri si combatta ad armi pari." tagliò corto Musyamon, e i suoi occhi dorati e stoici incrociarono nuovamente quelli Sho e SnowAgumon, come a ribadire che non erano loro a scegliere il campo di battaglia. "O devo pensare che siete dei codardi che non hanno il coraggio di misurarsi lealmente?"

"CHE COSA?" strepitò Kunemon. "Prova un pò a ripeterlo, se ne hai il coraggio!"

Il samurai squadrò il piccolo bruco giallo con aria sprezzante, per nulla impressionato dalla sua sfuriata. "Certo che lo ripeto. Se non siete capaci di affrontare un combattimento contro un vostro pari affidandovi soltanto alle vostre forze, significa che siete solo dei codardi, e non meritate il titolo di Digiprescelti."

L'insulto fece ribollire il sangue di Sho. Dite pure che Sho Kusanagi era impulsivo... dite pure che era ingenuo... ma non dite MAI, per nessun motivo, che Sho Kusanagi e I SUOI AMICI erano dei codardi! La fiamma che il ragazzino aveva sentito ardere nel petto fin dall'inizio esplose quasi letteralmente, facendogli sentire un caldo brivido di indignazione. "Hah! Ma sentitelo! Un traditore come te parla di onore in combattimento! Proprio tu, che ti sei schierato dalla parte di Watchmon perchè era più comodo, osi insultare me e soprattutto i miei amici, dandoci dei codardi! Tu sei soltanto una carogna presuntuosa e spocchiosa come quello Snimon che hai appena fatto a fette, e sono sicuro che il mio SnowAgumon potrebbe farti mangiare la polvere dieci volte di fila!"

"Sono perfettamente d'accordo! Tu che hai tradito i tuoi principi, non hai alcun diritto di fare la ramanzina a noi!" ribattè SnowAgumon, aprendo le braccia e piazzandosi davanti a BlackGatomon. "Se davvero vuoi vedere quanto valiamo, perchè non fai una prova con ME? Sempre che tu non ti sia rimangiato le tue parole!". Solevando una gamba e poi abbattendola a terra come un lottatore di sumo, il cucciolo di tirannosauro sbuffò una piccola nube di aria gelida dalle narici e si mise in guardia, pronto al combattimento, mentre Musyamon lo osservava leggermente divertito... quel piccoletto assomigliava davvero tanto al suo partner, così audace e allo stesso tempo così ingenuo e facile da manipolare...

L'ombra di un sorriso graziò gli angoli della bocca del samurai, sotto il pesante elmetto decorato che gli copriva la testa. "Interessante, giovane SnowAgumon. Hai fegato, anche se non ponderi molto le tue reazioni. Molto bene... vorrà dire che sarai tu il mio avversario! In guardia!" concluse il samurai, sollevando la spada e stenendola davanti a sè, in modo che Digiprescelto e partner potessero ammirarne la terrificante affilatura. Ancora una volta, un raggio di sole si riflettè sull'acciaio, dandogli un aspetto ancora più minaccioso. Mormorando tra sè un piccolo augurio di buona fortuna a SnowAgumon, Sho afferrò il suo Digivice e si preparò...

"E va bene, Musyamon! Io e SnowAgumon... accettiamo la tua sfida! SnowAgumon, se tu sei d'accordo..." dichiarò il ragazzino. Quando SnowAgumon gli fece un cenno affermativo con la testa, Sho sollevò di nuovo la testa e squadrò con decisione il guerriero samurai, rivolgendo un avvertimento ai suoi amici. "Ragazzi! Voi allontanatevi e non interferite in questo scontro! E' una questione tra noi due e Musyamon!"

"Sei completamente scemo, tu?" gli gridò dietro Felipe, chiedendosi come facesse quel giapponesino ad essere così avventato. E dire che soltanto la sera prima lo aveva lodato tra sè per le sue capacità organizzative... "Non ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai accettato di combattere alle sue condizioni, e in un'ovvia posizione di svantaggio... cioè, hai fatto esattamente quello che voleva lui!"

"No, ti sbagli, Felipe!" gli rispose SnowAgumon, senza neanche voltarsi. "Questo è quello che vogliamo entrambi... non è così, Musyamon?"

Il ragazzo spagnolo, vedendo che non sarebbe riuscito a convincere i suoi amici a ritirarsi, si tirò indietro borbottando qualcosa tra sè e fece cenno a Falcomon di allontanarsi a sua volta. "Come desiderate, coppia di sconsiderati... ma ricordatevi che la vostra decisione potrebbe aver condannato l'intera squadra! Assumetevene la responsabilità!" ringhiò rabbiosamente.

Sho si voltò di scatto e rispose a tono al suo biondo amico-rivale. "Felipe, voglio mettere subito in chiaro una cosa!" precisò, la voce fredda come metallo. "Io non avrei mai accettato questa sfida se non avessi fiducia al cento per cento nelle capacità di SnowAgumon e nelle mie! Io SO che il mio SnowAgumon più battere questa sottospecie di Miyamoto Musashi, mi spiego?"

SnowAgumon sorrise lusingato. "Grazie della fiducia, Sho..."

Il duello di sguardi tra Felipe e Sho proseguì ancora per qualche secondo... poi, Yurika si fece avanti e disse la sua. "Io penso che Sho-kun abbia ragione, Felipe-kun! Musyamon ha insultato non soltanto lui e SnowAgumon, ma anche tutti noi, non te ne rendi conto? Ci ha dato dei codardi che non sanno cavarsela da soli! E' per questo che Sho e SnowAgumon hanno deciso di affrontarlo personalmente... per difendere l'onore di tutti noi e dimostrare che non siamo quello che lui pensa!"

"In altre parole, vorrebbe buttare via la sua vita per un puntiglio?" la rimbeccò BlackGatomon. "Quel ragazzo è ancora più stupido di quanto pensassi! Rischiare la vita per difendere l'onore di qualcun altro? Io non lo farei mai!"

"TU STAI ZITTA!" urlò Kunemon, ormai giunto al limite della sopportazione. La sua vocina risuonò così forte e decisa che anche Musyamon sobbalzò sorpreso, e nella radura calò un silenzio sbalordito. Kunemon non aveva mai parlato con tanta veemenza prima di allora... una veemenza tale da zittire persino BlackGatomon e lasciarla di sasso! "Tu parli così perchè non hai mai avuto un amico! Se tu li avessi, allora capiresti anche tu cosa prova Sho nel sentire Musyamon che ci dà dei codardi!"

"Sho è fatto così..." proseguì Yurika, guardando fisso il suo migliore amico umano e annuendo. "Se insulti i suoi amici, insulti lui... e Musyamon ha appena fatto entrambe le cose!" Poi, rivolgendosi a tutti gli altri, ripetè l'ordine che Sho aveva dato poco prima. "Ora basta con le discussioni! Avete sentito Sho e SnowAgumon, quindi togliamoci di mezzo e lasciamo fare a loro!"

"Va bene!" risposero in coro Kevin e Bearmon, ritirandosi senza fare storie. Anche Falcomon svolazzò via dal luogo in cui si sarebbe svolta la battaglia, e poco dopo anche Felipe lo seguì, pur di malavoglia.

"E va bene, facciamo come voi tu, Sho..." borbottò lo spagnolo. "Ma ricordati... devi vincere! La riuscita della nostra missione dipende da te!"

"Vuoi smetterla di ricordarmelo? Lo so benissimo, e ti assicuro che vinceremo!" ribattè Sho, irritato dalle continue rimostranze.

"Per come mi sento, potrebbe venirmi incontro anche Watchmon in persona!" ringhiò SnowAgumon. "Mi sento abbastanza carico da affrontare qualsiasi avversario!"

BlackGatomon grugnì con tono cinico, e incrociò le braccia sul petto. "Tsk... bastasse sentirsi carichi per vincere, Watchmon sarebbe stato tolto di mezzo già da un bel pò... come vuoi, tanto non è la mia la vita che rischi!" mormorò, seguendo Jolene mentre anche lei, Yurika e Kunemon si mettevano a distanza di sicurezza.

Finalmente, quando una vasta zona attorno ai due contendenti fu sgombrata, Musyamon sollevò di nuovo la spada e si mise in guardia, reiterando la sua sfida. "Molto bene... ora che avete finito di discutere inutilmente tra voi, mostratemi cosa sapere fare voi due!" dichiarò il samurai, entrambe le mani saldamente strette attorno all'elsa della sua katana.

Sho alzò il suo Digivice, e il piccolo schermo rettangolare si illuminò, emettendo l'ormai familiare luce bianca che preludeva alla digi-evoluzione. "Ti pentirai di averci sfidato, Musyamon! SnowAgumon, sei pronto? Questo non sarà un duello facile!"

"Lo so, Sho... ma è troppo tardi per tirarsi indietro!" rispose il piccolo dinosauro, che già iniziava ad aumentare di dimensioni e ad emettere energia. "Preparati, Musyamon, perchè non ti renderò la vita facile! SnowAgumon shinka... VEEDRAMON!"

Il Digimon simile ad un samurai osservò impassibile l'avversario che aveva selezionato, mentre questo si trasformava in un grosso e robusto drago dalle squame azzurre, con corna affilate sulle tempie e sulla punta del muso, un motivo a forma di V sul pettorale, zampe dotate di corti artigli bianchi e una corta e robusta coda da lucertola. Quasi incosciamente, il samurai indietreggiò di un passo e alzò la guardia, preparandosi mentalmente allo scontro che avrebbe dovuto sostenere. Aveva di fronte un Veedramon... non era il caso di andarci leggeri, anche se probabilmente non era un Veedramon dotato di grande esperienza...

Quando la trasformazione di SnowAgumon fu completa, la sua forma Champion atterrò elegantemente, e il suo sguardo deciso incrociò quello di Musyamon in una silenziosa dichiarazione di guerra. Mentre Sho si spostava lateralmente di due passi, cercando di tenere d'occhio entrambi i combattenti, sentì le voci di Yurika, Kevin, Jolene, Kunemon, Bearmon e Falcomon che iniziavano a fare il tifo per lui e il suo partner, e questo gli diede ancora più carica, ricordandogli che stava combattendo per i suoi amici e per portare a termine la loro importante missione...

Il drago e il samurai, intanto, continuavano a fissarsi senza muoversi di un passo dalla loro posizione. Ognuno dei due sembrava misurare attentamente l'avversario prima di scagliarsi contro di lui, cercando di individuarne punti di forza e punti deboli... poi, senza il minimo preavviso, Veedramon scattò in avanti, cogliendo di sorpresa Musyamon e arrivandogli davanti prima che il Digimon samurai potesse tentare una difesa! In un attimo, il pugno di Veedramon solcò l'aria e andò a cozzare in pieno contro il mento di Musyamon, sollevandolo da terra con un grugnito di dolore e facendolo volare in aria e atterrare di schiena a qualche metro di distanza, il tonfo amplificato dall'ashigaru che indossava... e tutti gli spettatori, anche Felipe e BlackGatomon, sgranarono gli occhi per la sorpresa!

"L'ha colpito!" esclamò Kevin entusiasta. "Il vantaggio è nostro!"

Veedramon sogghignò soddisfatto. Neanche lui si aspettava di partire così alla grande, ma non aveva intenzione di sprecare il vantaggio che si era preso, e continuò ad attaccare Musyamon con una raffica di pugni potenti e precisi, quasi troppo veloci per essere visti ad occhio nudo. Tuttavia, Musyamon era un guerriero di prima classe, rotto a tutte le esperienze, e con un'abilità che avrebbe fatto invidia al miglior combattente di kendo, alzò la katana e la usò per parare gli attacchi, muovendola qua e là con dei precisi movimenti del polso e del gomito. Ogni colpo sferrato da Veedramon atterrava sulla sua lama, facendo sobbalzare Musyamon senza infliggergli alcun danno rilevante, e sollevando una sequela di acuti suoni metallici che ricordavano molto il rumore della grandine su una lastra d'acciaio. Veedramon interruppe l'attacco e fece un salto indietro, piazzandosi a quella che lui credeva essere una distanza di sicurezza dal samurai mentre questo abbandonava la posizione di difesa e sferrava un letale fendente da sinistra verso destra, che solo per poco mancò il dragone azzurro e sfrecciò a pochi centimetri dalla punta del suo muso. In una frazione di secondo, Musyamon si era rialzato, dimostrando un'agilità rimarchevole nonostante la pesante armatura che lo ricopriva.

"Accidenti, che velocità di ripresa..." commentò Yurika tra sè. Il guerriero samurai, ora indotto ad una maggiore prudenza, avanzò tenendo la spada davanti a sè e facendo indietreggiare Veedramon... poi sferrò un paio di finte per impedire al dragone di avvicinarglisi di nuovo, stando attento nel contempo a non abbassare la guardia troppo a lungo, in modo da non dargli un'altra possibilità di attaccare. Veedramon si teneva fuori dalla portata di Musyamon, cercando di cogliere ogni suo minimo movimento ed anticipare qualsiasi possibile attacco.

"Notevole." commentò Musyamon, senza il minimo cenno di derisione. "Non sono molti i Digimon che riescono a cogliermi di sorpresa così. Vedo che stai prendendo sul serio questo scontro... buon per te."

"Ascoltami, Musyamon..." ringhiò il dragone, stando bene attento a non finire all'interno del raggio d'azione della katana. "Tu eri un fidato servitore di Volcdramon, e sono ormai decenni che gli fai da guardia del corpo. Perchè hai deciso di tradirlo? Perchè vuoi collaborare con quel folle Watchmon?"

Il samurai non cambiò neanche espressione. "Questo non è il luogo, nè il momento di discuterne, Veedramon. Se vuoi sapere tutto e proseguire, prima dovrai sconfiggermi! E ti avverto che non ripeterò l'errore di prima." rispose. Lui e Veedramon avevano ripreso a studiarsi, e un teso silenzio era di nuovo calato sulla radura, mentre i bambini prescelti e i Digimon rimasti da parte attendevano con ansia la mossa successiva...

Jolene, in particolare, si sentiva terribilmente nervosa, e le sue mani, che lei teneva congiunte sul petto come se stesse pregando, erano scosse da un percettibile tremitio. "Yurika..." mormorò, rivolta alla ragazzina dai capelli blu che stava in piedi al suo fianco. "Secondo te... secondo te chi vincerà?"

Al contrario della Digiprescelta inglese, Yurika sembrava calma e tranquilla, anche se completamente concentrata sulla battaglia. Non staccò gli occhi dai due contendenti neanche per rispondere alla domanda di Jolene, e si limitò ad una breve, concisa ed efficace dichiarazione. "Te l'ho detto, Jolene. Sho e SnowAgumon vinceranno. Non c'è dubbio a riguardo."

"Ne... ne sei proprio sicura?" balbettò Jolene, stringendo ancora di più le mani tra loro. La tensione le stava facendo perdere la calma, e il fatto di aver rischiato la vita a causa di Snimon non aiutava certo... "Perchè.. se ne sei sicura tu, sono sicura anch'io... e non vorrei che poi..."

"Ma insomma, Jolene-chan, la pianti con i 'se' e con i 'ma'?" la zittì bruscamente Yurika. "Cerca di avere un pò più di fiducia in Sho-kun e SnowAgumon-chan, che diamine!"

Indifferenti ai discorsi dei ragazzi, che facevano da sottofondo al loro duello, Veedramon e Musyamon continuarono a tenersi d'occhio a vicenda, attendendo il momento giusto per colpire... finchè il dragone non riuscì più a reggere alla tensione e scattò nuovamente verso il suo avversario, che però questa volta era preparato e sapeva cosa aspettarsi. Quando Veedramon tirò indietro il braccio per assestargli un altro pugno, il samurai si spostò lateralmente e allo stesso tempo portò entrambe le mani all'elsa della spada, e colpì il dragone di piatto allo stomaco, facendogli uscire l'aria dai polmoni! Veedramon si piegò in due con un gemito, e Musyamon approfittò del suo attimo di debolezza per colpirlo ancora, prima con un pugno sulla guancia, poi con un elegante ma potente calcio circolare... per concludere con un pugno di rovescio che lo fece cadere a terra con la faccia nella polvere! Alcuni degli spettatori strinsero i denti per la paura e il disappunto vedendo il loro campione che veniva atterrato, e in seguito Musyamon che proseguiva il suo attacco, correndo verso lo stordito Veedramon con la katana alzata...

"Attento, Veedramon!" esclamò Sho, senza mai allentare la presa sul Digivice. "Sta arrivando! Rialzati, presto!"

Musyamon ridurre rapidamente la distanza e prese la mira, pronto ad abbassare la spada e sferrare un colpo micidiale a Veedramon... ma proprio in quel momento, come se le preghiere di Sho avessero raggiunto le sue orecchie, il drago combattente alzò la testa e si rialzò reggendosi su tutte e quattro le zampe, quindi prese lo slancio e si gettò a testa bassa contro l'impreparato Musyamon per sferrargli una poderosa testata che lo raggiunse allo stomaco! La forza del colpo fu tale da far apparire delle crepe sulla corazza ashigaru del Digimon spadaccino, che volò in aria spinto dal suo stesso impeto e da quello del colpo di Veedramon, atterrando su un mucchio di foglie secche un pò più in là. La sua spada, sbalzata dalla sua mano, volteggiò in aria un paio di volte prima di piantarsi nel terreno ad appena un metro dal suo possessore.

"Grande, Veedramon!" esclamò Sho, passando dall'ansia all'entusiasmo nello spazio di due secondi. Il drago atterrò e si rimise in piedi, rivolgendo un lieve sogghigno al suo partner umano prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione a Musyamon che si stava rialzando. Il samurai si mise su un ginocchio con una mano appoggiata al suolo, e respirò affannosamente un paio di volte prima di rimettersi in piedi, raggiungere la sua preziosa katana, ed estrarla dal terreno con estrema naturalezza, per poi farla volteggiare davanti a sè e rimettersi in guardia senza fare alcun commento. Veedramon era stupito da tanto sangue freddo, ma sapeva che Musyamon aveva subito un duro colpo. Certo, questo non voleva dire che il combattimento sarebbe diventato più facile, ma l'idea di poter almeno competere con quel colosso in armatura faceva ben sperare sia lui che i suoi amici...

...i quali erano impegnati a commentare gli ultimi sviluppi, sempre più affascinati da quell'avvincente scontro!

"Avete visto che roba?" esclamò Bearmon, quasi saltellando per l'entusiasmo. "Proprio quando sembrava che Musyamon lo avesse messo alle corde, Veedramon si è rialzato e ha contrattaccato con ancora maggiore efficacia! Lui e Sho possiedono una tenacia che mi stupisce ogni volta!"

Yurika annuì, i pugni puntati sui fianchi e un sogghigno orgoglioso sul suo bel visetto. "Ve l'avevo detto io, di avere fiducia in loro... conosco bene Sho-kun, e so che non è uno che si arrende al primo ostacolo! E se SnowAgumon è il suo partner... beh, non può che aver preso da lui!" commentò.

Felipe annuì senza dire una parola. E anche BlackGatomon doveva ammettere che quel Veedramon stava dando prova di sè, e stava validamente tenendo testa al 'samurai traditore'... tuttavia, questo stesso pensiero la costrinse a domandarsi da dove mai riuscisse a tirare fuori tutta quella forza e quella determinazione, visto che lui non aveva come lei l'ossessione di essere il numero uno... se non combatteva per sè stesso, allora come faceva? Era mai possibile che fosse il suo legame con Sho e con gli altri a fornirgli tutta quell'energia? Quel sacro furore che vedeva brillargli negli occhi mentre combatteva? Non era lo stesso fuoco che lei aveva, questo era poco ma sicuro...

Il clangore dei passi di Musyamon e della sua armatura richiamarono tutti all'attuale situazione, e al combattimento che si stava svolgendo. Il drago e il samurai erano di nuovo l'uno di fronte all'altro, in posizione di guardia, e pronti a riprendere lo scontro. Da quando il duello era iniziato, Musyamon non aveva mai neanche cambiato espressione, e continuava a fissare il suo avversario con quell'espressione illeggibile... tuttavia, a guardarla bene, quella faccia non esprimeva animosità, disprezzo, nè tantomeno malvagità, come Veedramon si rese conto guardandola meglio... che strano, non sembrava proprio la faccia di uno che tradirebbe i suoi superiori...

Ma non ebbe il tempo di rifletterci oltre, perchè Musyamon riprese l'offensiva sferrando due rapidi fendenti davanti a sè che costrinsero il drago a retrocedere. Ma così facendo, Veedramon si espose ad un potente calcio al fianco e venne colpito, barcollando pericolosamente. Approfittando dell'istante di sbandamento del suo avversario, Musyamon chiuse gli occhi e si concentrò, tenendo la katana verticale davanti a sè... e un'aura di energia azzurra si accese attorno al suo corpo, sollevando alcune foglie dal terreno umido!

"Cosa?" esclamò Jolene, portandosi il pugno chiuso davanti alla bocca per la paura. "E... e adesso... cosa sta succedendo?"

Fu Kunemon a rispondere, le antenne leggermente piegate in avanti con aria corrucciata. "Sta per attaccare... e questa volta non sarà uno scherzo!" affermò. "Questo tizio... non è stato scelto come guardia del corpo di Volcdramon solo perchè la sua armatura gli dà un'aria da duro!"

"Sta per scatenare un'energia enorme... la percepisco chiaramente!" esclamò Falcomon.

Yurika strinse involontariamente i denti, pregando tra sè che Veedramon e Sho riuscissero a trovare il modo di respingere quell'attacco. Anche Sho si rese conto che stava succedendo qualcosa di potenzialmente pericoloso, e si portò il Digivice al petto.

"Stai attento, Veedramon..." mormorò tra sè. "Stai molto attento..."

In quel momento, proprio mentre Veedramon si rimetteva in guardia, Musyamon prese lo slancio e balzò in aria, elevandosi fino ad un'altezza che per un essere umano sarebbe stata inconcepibile! Poi, la sua voce risuonò per tutta la radura, mentre sferrava un magistrale fendente verticale a mezz'aria, con la spada crepitante di energia!

"Yaaaah! Shogun Sword!" esclamò il samurai, lanciando un dirompente grido di battaglia! Un arco di lucente energia bianca apparve dal nulla proprio nel punto in cui Musyamon aveva agitato la spada e si diresse a tutta velocità contro Veedramon che, colto di sorpresa, non potè fare altro che chiudere gli occhi e assumere la posizione di parata mentre il proiettile si abbatteva su di lui...

 

KA-BLAAAAAM!

 

Sho, Yurika, Kevin, Jolene e molti dei Digimon urlarono di paura e si protessero il viso con le mani quando il gigantesco proiettile energetico si schiantò su Veedramon ed esplose con tremendo fragore! La luce abbagliante che assalì i loro occhi, il rumore assordante e la semplice potenza dell'onda d'urto li costrinsero a gettarsi a terra, sotto un bombardamento di zolle di terra. Di sfuggita, Sho riuscì a vedere il suo compagno che veniva inghiottito dall'esplosione, e in un attimo di panico gridò il suo nome.

"NO! VEEDRAMON!"

Quando la luce e il fumo si diradò, e Musyamon atterrò elegantemente sul terreno, mettendosi su un ginocchio e tenendo la spada sguainata al proprio fianco, agli occhi di tutti si presentò una scena terrificante: nel luogo dove la Shogun Sword aveva impattato, si era formato un cratere fumante ampio più di un metro e profondo almeno mezzo dal quale si levavano pennacchi di fumo, circondato di erba bruciata e frammenti di terra smossa, e la corteccia degli alberi più vicini era stata annerita dall'intenso calore dell'esplosione. Tutt'attorno, aleggiava una repellente puzza di argilla bruciata... ma Veedramon non lo si vedeva da nessuna parte, e i Digiprescelti iniziarono a guardarsi disperatamente attorno alla ricerca di sue tracce.

"Oh, santo cielo..." bisbigliò Felipe, impressionato dalla scena. "Quel colpo... era davvero terribile..."

"Veedramon! Veedramon!" ripetè Sho. "Dov'è finito Veedramon?"

BlackGatomon strinse i denti. Come immaginava, per quanto quel draghetto si sforzasse di fare l'eroe, Musyamon era un avversario al di fuori della sua portata. Se solo avessero lasciato fare a lei... "Bah, quello sciocco sarà stato spazzato via... non hai visto che razza di colpo? Non può aver resistito a tanto!" disse antipaticamente, come se volesse sottointendere che al suo posto lei non avrebbe fatto quella fine.

Sentire la vocina sprezzante di BlackGatomon che prendeva in giro il suo amico fece esaurire la poca pazienza che era rimasta a Sho... il ragazzino, stringendo furiosamente i denti, si voltò per rispondere a tono alla gattina nera, ma la voce che le rispose non fu la sua!

"C'è... c'è poco da scherzare..." grugnì la voce di Veedramon, proveniente da qualche luogo sopra di loro. Sbalorditi, i Digiprescelti alzarono gli occhi... e videro il drago guerriero in piedi su un ramo a diversi metri da terra, proprio sopra il punto in cui la Shogun Sword di Musyamon aveva colpito! Aveva diversi segni neri sulle squame, e respirava un pò affannosamente, ma a parte questo sembrava stare bene! Anche Musyamon alzò lo sguardo, ma lui non sembrava sorpreso di vedere il suo avversario ancora in piedi... come se si fosse aspettato quella manovra evasiva in extremis.

"Veedramon!" esclamò Sho. "Sei salvo!"

"Sei grande, Veedramon!" proseguì Kevin

Yurika si passò la mano sulla fronte. "Phew... Meno male, per un attimo ho avuto paura..." sospirò.

"Ma... ma come diavolo ha fatto?" si chiese Felipe, mentre Jolene e gli altri Digimon (a parte BlackGatomon, che continuava a guardarlo esterrefatta) si limitavano ad applaudire.

Veedramon si passò una mano sulle squame del petto, spazzandosi di dosso un pò di polvere. "Heh. Non crederete certo che io sia così fesso da farmi beccare così... comunque era un colpo molto veloce, sono riuscito ad evitarlo soltanto reagendo all'ultimo secondo!" commentò, poi balzò giù dal ramo e atterrò di fronte a Musyamon, di nuovo in posizione di guardia. "Ma che razza di attacco era, quello? Non ne ho mai visto uno simile prima d'ora!" gli chiese.

Il samurai non sembrò curarsi molto della domanda. "Mi sembrava fosse già chiaro. Io, in questo momento, sto combattendo con l'intenzione di ucciderti, quindi non perdere tempo a fare domande e affrontami. La vera battaglia comincia adesso." Con queste parole, Musyamon alzò di nuovo la spada... e questa volta decise di caricare, lanciandosi con veemenza contro il drago guerriero, che dal canto suo non rimase ad attenderlo e si scagliò all'attacco a sua volta, congiungendo le mani tra loro!

"Non ti preoccupare per me, Musyamon... avevo già capito quali erano le tue intenzioni! Hammer Punch!" esclamò Veedramon, schivando un fendente per poi balzare verso la testa del Digimon in armatura e colpirlo alla guancia con un potente colpo sferrato a mani unite! Il metallo dell'elmo si ammaccò nel punto d'impatto, e il samurai venne scagliato nuovamente al suolo, ma ci mise un attimo a rialzarsi... e questa volta, non sembrava minimamente impressionato.

"Non vorrai dirmi che stavi facendo sul serio, vero?" chiese Musyamon, quasi retoricamente. Veedramon spalancò gli occhi e la sua mascella cadde, mostrando tutta la sua incredulità.

"Che cosa?" esclamò Sho. "Lo... lo Hammer Punch non gli ha fatto niente?"

Musyamon non diede al drago il tempo di tentare un altro attacco, e si scagliò contro di lui con la spada sollevata. Reagendo appena in tempo, Veedramon riuscì ad evitare un letale fendente dall'alto verso il basso, ma proprio quando pensava di essere al sicuro, il samurai staccò una mano dall'elsa della spada e lo colpì in pieno con un manrovescio, facendolo finire a terra con un grugnito. Quasi subito, Veedramon si rimise in piedi, ardendo per la frustrazione, e tentò un nuovo attacco, ma Musyamon riuscì a schivare abilmente tutti i suoi colpi, e quando Veedramon abbassò la guardia, lo colpì con una poderosa ginocchiata al ventre che gli tolse il fiato, facendo piegare in avanti e ansimare per il dolore. Il samurai proseguì con un colpo alla nuca sferrato con l'elsa della spada, e infine con un calcio che spedì Veedramon a qualche metro di distanza, facendolo rimbalzare una volta contro il terreno umido prima di farlo fermare con la schiena contro il tronco bruciacchiato di una quercia. Stringendo i denti, Veedramon cercò di rialzarsi, ma gli mancò la forza nelle braccia e si accasciò contro il legno dell'albero secolare, cercando in qualche modo di riprendere fiato.

Sho stava seriamente cominciando a temere per il suo compagno, e si sentiva così maledettamente inutile per essere costretto a stare là ed osservare mentre il suo partner rischiava la vita. "Accidenti, adesso è in svantaggio! Avanti, Veedramon, so che ce la puoi fare! Ce la devi fare! Tu sei più forte di questa stupida imitazione di Jubei Yagyu... Forza, Veedramon... alzati, ti prego..." pensò tra sè, per poi voltare leggermente lo sguardo dietro di sè e vedere gli altri ragazzi e Digimon riuniti dietro di lui, con gli sguardi fissi sulla battaglia... Eppure, per un istante, gli sembrò che Yurika, Kunemon, Kevin, Bearmon e Falcomon stessero guardando verso di lui, e che i loro occhi ansiosi, ma ancora pieni di fiducia, gli stessero dicendo qualcosa... anche se Sho non riusciva bene a capire cosa... gli pareva che lo stessero spronando ad agire e fare qualcosa per aiutare Veedramon... ma che cosa avrebbe potuto fare? Non poteva certo interferire con il duello, e anche se avesse tentato, Musyamon lo avrebbe fatto a pezzi... e allora che cosa poteva...

Un momento! Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima? Era una cosa così semplice, e in apparenza insignificante, eppure a Sho non era venuta in mente! Non si era detto che la forza di un Digimon dipendeva tra le altre cose anche dal legame tra lui e il suo partner umano? Non era una questione di lavoro di coppia? E allora...

Riportando la sua attenzione allo scontro, Sho vide Musyamon dirigersi con calma innaturale verso Veedramon, che giaceva addosso al tronco ancora stordito e dolorante... e lo vide guardare Veedramon per un attimo, lasciando trasparire un qualche sentimento difficile da indovinare... era disprezzo per la scarsa forza dimostrata? Orgoglio per essersi dimostrato superiore? No, a guardare bene non era nessuna delle due... il samurai non ne aveva l'aria... piuttosto, teneva gli occhi puntati verso il terreno, guardando Veedramon, ma senza davvero vederlo, e attorno a Musyamon aleggiava una strana aura di fatalismo, di rassegnazione... come se Musyamon fosse stato... poteva ipotizzarlo?...

...DISPIACIUTO di aver vinto.

Che strano... E dire che fino ad un attimo prima gli era sembrato niente più che un traditore e un opportunista senza scrupoli... ma non c'era tempo di rifletterci su! Ora, la lama di Musyamon si stava sollevando verso il cielo, e non c'era bisogno di chissà quale intuizione per capire cosa il samurai voleva farne...

"Peccato." pensò Musyamon, inquadrando il drago ancora stordito e preparandosi a sferrargli il colpo di grazia. "A quanto pare, non era destino che andasse come speravo." Con infinito rammarico, ma nessuna esitazione, si preparò a calare l'ultimo fendente...

"VEEDRAMON! Non ti arrendere! Noi siamo tutti con te!" esclamò improvvisamente la voce di Sho, proprio nell'istante in cui le braccia di Musyamon scattavano in avanti per l'affondo. Per un attimo, il Digivice di Sho, che il ragazzino aveva sempre tenuto in mano, brillò di luce bianca, una runa luminosa simile ad un sole stilizzato si accese su di esso, facendo sobbalzare il ragazzino per la sorpresa, e un impulso luminoso si trasmise dal suo schermo a cristalli liquidi a Veedramon stesso, infondendogli nuova energia!

"Non..." mormorò Sho, guardando il simbolo del sole spegnersi rapidamente come si era acceso. "Non so di che cosa si tratti... ma a quanto pare funziona! Io ci provo di nuovo! VEEDRAMON! Veedramon, tu puoi farcela! Noi tutti abbiamo fiducia in te!". A quella distanza, era impossibile non udire il grido di Sho, e infatti, anche se intontito dagli attacchi subiti, Veedramon riuscì a spalancare gli occhi e ad accorgersi appena in tempo del pericolo! Con un grugnito di rabbia e disappunto, il dragone scattò in piedi, la sua determinazione rinnovata, e non appena vide la katana di Musyamon abbattersi su di lui, alzò le braccia e la intercettò al volo, afferrandone il piatto tra le mani e bloccandola a pochi centimetri dal suo volto! Per la prima volta da quando il combattimento era iniziato, gli occhi di Musyamon si spalancarono per l'incredulità, nel vedere la sua terribile arma intrappolata nella presa del dragone. Tirando verso di sè con tutte le sue forze, cercò di sbloccarne la lama, ma la presa che Veedramon stava mantenendo era forte come quella di una tagliola, e la lama, pur di primissima qualità, non si mosse di un centimetro! Il samurai era senza parole... fino ad un attimo prima, gli era sembrato che la battaglia fosse già conclusa, ed ora il suo avversario, grazie semplicemente alle invocazioni di quel ragazzino... si era rialzato e sembrava impegnarsi con ancora più fervore! Non c'erano dubbi... poteva significare soltanto che Sho era il detentore della...

"Heh. Cosa c'è, lattina vagante? Sei sorpreso che abbia bloccato la tua bella spadona?" ringhiò Veedramon, sghignazzando con tono sfacciato. "Oh, beh, fattene una ragione! Io e Sho non siamo gente che si fa infilzare tanto facilmente! Prendi questo!"

Interrompendo il contrasto, Veedramon spinse la spada lontano da sè, e la forza combinata del suo spintone e degli strattoni che Musyamon stava dando fece perdere l'equilibrio al guerriero in armatura, facendo cadere a terra con un gran clangore metallico! Tutti gli spettatori, rimasti in scioccato silenzio davanti alla miracolosa ripresa di Veedramon, esplosero in un'ovazione, e Kevin, Jolene e Bearmon giunsero anche ad applaudire di gioia!

"Non posso crederci... è riuscito a ribaltare il risultato anche trovandosi con le spalle al muro!" mormorò Felipe. Per qualche motivo, era felice di essersi sbagliato nel non voler riporre la sua fiducia in Sho...

Ma la più incredula di tutti, per quanto assurda potesse sembrare la cosa, era proprio BlackGatomon: la sua mascella era cascata per lo shock, e per la prima volta dopo tanto tempo, nei suoi freddi occhi dorati aveva ritrovato posto una luce di stupore... accompagnata da un vago cenno di ammirazione! "Come... come diavolo ha fatto... a riprendersi così velocemente? Era praticamente in ginocchio... eppure si è rialzato e ora sta combattendo con ancora più vigore! Io non sarei stata in grado di fare una cosa del genere!" pensò la gattina nera, guardando Veedramon che si scagliava di nuovo all'attacco e costringeva Musyamon ad indietreggiare sotto una raffica di pugni. Il samurai, ancora una volta, stava parando i colpi con il piatto della spada, ma non aveva più la stessa fluidità di movimenti di prima, e molti degli attacchi di Veedramon riuscivano a raggiungerlo.

"Per quanto possa trovarlo assurdo... la verità è che Veedramon ha ritrovato la forza di combattere quando quel ragazzino si è messo ad urlare come un ossesso... è successo qualcosa di strano al suo Digivice, ne è uscita quella strana luce bianca... ed eccolo là, più in forma di prima!" BlackGatomon proseguì il suo pensiero. "Ma allora mi chiedo... cos'hanno quei due che io non ho? Perchè io non sarei riuscita a reagire, in quella situazione... e loro invece sì?"

Ignaro dei pensieri che attraversavano la mente della sua asociale alleata, Veedramon continuò l'assalto a Musyamon, colpendolo con un altro terribile pugno al mento che lo sollevò da terra e lo spedì con la schiena contro un albero, facendolo poi scivolare giù tramortito. Il drago cercò di proseguire l'assalto approfittando del vantaggio acquisito, ma il samurai si tirò su di nuovo e sferrò un fendente davanti a sè che tranciò l'aria a pochi centimetri dal viso di Veedramon, costringendolo ad indietreggiare. Poi, Musyamon attaccò con alcuni pugni e calci, tutti parati senza problemi. Il vantaggio che il samurai si era preso si era drasticamente ridotto, ed era Veedramon a tenere saldamente in pugno le redini della battaglia!

"Non dargli tregua, Veedramon!" esclamò Bearmon, agitando le braccia come un tifoso allo stadio! "Dagliele sode! Più forte, più forte!"

"Più forte, hai detto?" mormorò tra sè Veedramon, sogghignando. "E più forte sia! Prendi questo, Musyamon!"

Il drago azzurro abbassò la testa, schivando un altro fendente da parte del Digimon in armatura, poi si scagliò in avanti e gli sferrò un'altra testata, ancora più forte della precedente, in pieno petto! Musyamon grugnì di dolore e disappunto, e altri pezzi dell'armatura si staccarono e volarono in giro, lasciando il corpo del guerriero ulteriormente esposto. Cercando di recuperare la distanza con un paio di salti all'indietro, il samurai alzò la spada, tenendola verticale davanti a sè, e si concentrò intensamente, cercando di incanalare nella lama quanta più energia possibile. Di nuovo, il suo corpo cominciò ad emettere una strana luminescenza azzurra, e dalla recente esperienza Veedramon capì subito cosa aspettarsi...

"Tienti pronto, Veedramon! Sta per farlo di nuovo!" lo avvertì Sho, riconoscendo a sua volta le avvisaglie dell'attacco. Veedramon accolse l'avvertimento con un cenno del muso e si piegò leggermente sulle zampe posteriori, pronto a scattare non appena ce ne fosse stato bisogno...

"Shogun Blade!" esclamò Musyamon, sferrando un fendente e creando un enorme proiettile energetico davanti a sè, che sollevò in aria innumerevoli brandelli di terra e roccia mentre si dirigeva verso il suo bersaglio. Ma questa volta, Veedramon aveva avuto il tempo di prepararsi: reagendo con incredibile prontezza di riflessi, il drago azzurro spiccò un balzo altissimo che lo portò tra i rami degli alberi sovrastanti, a più di sei metri d'altezza, e fuori dalla portata del proiettile energetico di Musyamon, che proseguì la sua corsa, scavando una piccola trincea nel terreno umido e sradicando uno di quegli alberi secolari con la sua immane forza! Si sentì un'esplosione che scosse la terra, e i Digiprescelti e i loro compagni si portarono le mani alle orecchie allorchè la pianta si abbatteva al suolo con un gran rumore di rami spaccati, parti della sua corteccia date alle fiamme.

Il samurai, avendo inaspettatamente mancato il bersaglio, spalancò gli occhi allarmato e alzò la testa... appena in tempo per vedere la massiccia ombra di Veedramon che si lanciava su di lui, le braccia alzate pronte a sferrare un colpo micidiale! Di riflesso, Musyamon alzò la spada per parare l'attacco e rispondere a tono...

...ma il colpo non arrivò mai! Con immensa sorpresa - e sgomento! - di Musyamon, Veedramon gli atterrò davanti senza cercare di attaccarlo... e si ritrovò davanti il torace, coperto soltanto dall'armatura danneggiata, dell'avversario, che troppo tardi si rese conto di essere caduto in un tranello! Veedramon aveva soltanto fatto finta di sferrare un attacco volante, per spingere Musyamon a parare nella direzione sbagliata! Prima che il Digimon samurai potesse abbassare l'arma, Veedramon aveva già aperto la bocca e mirato al punto indebolito dell'armatura di Musyamon! L'energia si raccolse nelle fauci spalancate del drago...

"V-Breath Arrow!" esclamò Veedramon, sparando a bruciapelo un enorme proiettile a forma di V, di risplendente energia azzurra che inviava tutt'attorno riflessi verdi e dorati! Musyamon non ebbe neanche il tempo di urlare: l'attacco di Veedramon coprì l'esigua distanza che lo separava dal suo bersaglio in meno di un battito di ciglia, colpendo la zona indebolita del pettorale e finendo di mandarla in frantumi! Per un istante, la pelle azzurrina del Digimon samurai apparve visibile... poi, il proiettile esplose sul corpo di Musyamon, abbagliando Veedramon e scagliando violentemente in aria il samurai, che gettò un lungo urlo e volò per diversi metri, seguito dagli sguardi meravigliati di tutti coloro che avevano assistito! L'azione sembrò scorrere al rallentatore mentre Musyamon completava il suo tragitto e atterrava scompostamente, in una pioggia di pezzi di armatura infranti, e la sua spada volteggiò in aria, poi si andò di nuovo a piantare a lama in giù nel terreno, a pochi passi dal corpo inerte del suo possessore, come se volesse in qualche modo piangerne la sconfitta. Respirando affannosamente, Musyamon appoggiò il palmo di una mano a terra e fece un ultimo, disperato tentativo di rialzarsi... poi, le forze gli vennero del tutto a mancare, scivolò definitivamente a terra, reclinando il capo con un sospiro rassegnato, e la radura piombò in un silenzio innaturale che segnò la fine della violenta battaglia. Ancora per qualche secondo, Veedramon mantenne la posizione di guardia, timoroso che il suo avversario potesse rialzarsi e riprendere l'attacco...

...ma il tempo passava, e Musyamon non fece una mossa. Emettendo finalmente un sospiro di sollievo, inebriato dalla vittoria nonostante la stanchezza e i colpi subiti, Veedramon alzò la testa ed esplose in un fragoroso ruggito di vittoria, a cui fecero seguito le fragorose ovazioni ed applausi dei Digiprescelti e dei Digimon rimasti in disparte. Persino BlackGatomon non potè resistere, e si ritrovò a battere le zampe l'una sull'altra, pervasa da un entusiasmo che da troppo tempo non ricordava di aver provato...

...e comunque, la sua esaltazione non era nulla in confronto a quella di Sho: quando il ragazzino fu sicuro che Musyamon non rappresentava più una minaccia, mosse un primo, esitante passo verso il suo partner... poi un altro... un altro, più veloce del precedente... poi, si gettò in una sfrenata, liberatoria corsa verso il suo compagno d'avventura, gettandogli le braccia attorno e togliendogli il fiato per un istante. Nell'eccitazione del momento, non si curò neanche del fatto che aveva 'abbassato la guardia' e aveva fatto vedere il suo lato più sensibile!

"VEEDRAMON!" esclamò a squarciagola, mentre il dragone lo fissava un pò imbarazzato. "Ce l'hai fatta! Sei stato fantastico! Lo sapevo, lo sapevo che ce l'avresti fatta! Bravissimo!"

"Hahahahaaa... calma, Sho, così mi fai perdere l'equilibrio!" protestò scherzosamente Veedramon, mentre anche gli altri membri del gruppo si riunivano attorno a lui per fargli le congratulazioni. "E poi, una buona parte del merito va a te, Sho! Quando Musyamon stava per sconfiggermi, tu hai continuato a credere in me... e il tuo incoraggiamento mi ha in qualche modo dato la carica necessaria a ribaltare la situazione!"

Fu allora che Sho si rese pienamente conto dell'effetto dei colpi presi da Veedramon: il drago teneva gli occhi semichiusi, e in varie parti del suo corpo le squame, prima azzurre e bianche, erano diventate nere, come dei lividi. Veedramon si accorse dell'aria preoccupata con cui molti lo stavano guardando, e cercò di scacciare le loro apprensioni. "Hey, adesso non mi guardate come se stessi per morire... è stata una battaglia dura, lo ammetto, ma passerà presto! Prima che voi immaginiate sarò già come nuovo!" dichiarò, agitando la mano davanti a sè. Il suo corpo emise una debole luce, e Veedramon de-evolse al suo stadio Rookie, sospirando per liberarsi dall'adrenalina e dalla tensione accumulate nella battaglia.

"Beh..." iniziò Yurika, non del tutto convinta dalle parole del Digimon. Era appena uscito da un combattimento mortale, e dopo tutti quei colpi presi, un comune essere umano sarebbe rimasto dolorante anche per diversi giorni... eppure SnowAgumon non sembrava troppo sofferente, ed affermava che si sarebbe rimesso presto... "Se lo dici tu, SnowAgumon-chan... ma dimmi un pò, Sho-kun, che cos'era quella strana cosa che è uscita dal tuo Digivice? Quando ti sei messo a fare il tifo per Veedramon..."

"Non lo so, esattamente..." rispose Sho, guardando il suo Digivice. Lo schermo a cristalli liquidi emetteva ancora un pò di luminescenza, e la sua superficie era divenuta un pò calda al tatto, come se fosse rimasta a lungo accanto ad una fiamma. "Io... quando Musyamon sembrava in vantaggio, cercavo un modo di aiutare Veedramon a vincere... mi sono voltato e ho visto le vostre facce, e in me questo desiderio di aiutare Veedramon è aumentato sempre di più..." spiegò, ancora un pò scombussolato per la battaglia appena conclusa. Yurika notò che il suo sguardo, anzichè essere fisso su di loro, si era spostato verso l'orizzonte, in contemplazione di qualcosa che gli altri potevano soltanto immaginare...

"Ed è stato allora che me ne sono ricordato: la forza di un Digiprescelto e del suo partner dipende dalla forza del legame che c'è tra loro. Ti ricordi, SnowAgumon? Questa è una delle prime cose che tu e Kunemon avete insegnato a me e a Yurika-chan!" continuò la spiegazione.

"E' vero!" intervenne Kevin, calamitando su di sè l'attenzione di Sho. "Anch'io, quando sono arrivato a DigiWorld, ho sentito questa storia del legame tra Digiprescelto e compagno... e sei stato proprio tu, Bearmon, a dirmelo, ricordi?"

L'orsacchiotto rispose strizzando un occhio e incrociando le braccia sul petto. "Esatto, Kevin! Vedo che hai preso subito a cuore questo insegnamento... come hai potuto vedere appena adesso, Sho ha pensato di aiutare Veedramon mostrandogli quanto importante fosse per lui il loro legame, e quanto Sho credesse in lui. Era la cosa migliore che lui potesse fare come suo partner e come suo amico."

"Anche non potendo intervenire direttamente, Sho si è reso conto di poter fare qualcosa per influenzare l'esito della battaglia, e l'ha fatto!" continuò Kunemon.

Lo sguardo di Jolene si incupì leggermente dopo aver sentito questa spiegazione. Il legame tra un Digiprescelto e il suo partner... se era vero quello che i suoi compagni avevano detto, allora lei e BlackGatomon erano riuscite ad arrivare così lontano soltanto grazie alla forza della gattina nera. Per il resto, non poteva dire che ci fosse un gran legame tra loro due... BlackGatomon era la 'guardia del corpo', che svolgeva questo compito perchè doveva e perchè le tornava utile, e Jolene era la persona da proteggere... il 'peso morto', a voler essere brutali. Questo voleva dire... che nel momento in cui si fossero trovate davanti un ostacolo superiore alle attuali forze di BlackGatomon, la forza della gattina nera non sarebbe potuta salire più di così? Non avrebbe avuto la possibilità di fare quello che Sho e SnowAgumon avevano fatto e salvare la situazione? Una volta di più, Jolene si sentì fuori posto...

Per quanto riguarda BlackGatomon... Jolene, guardando verso di lei e aspettandosi di vederla deridere la spiegazione di Bearmon, rimase invece sorpresa nel constatare che la gattina nera stava ascoltando con attenzione, e dalla luce nei suoi occhi si riusciva a capire che era MOLTO interessata a quello che l'orsacchiotto stava dicendo. Non c'era la classica espressione di derisione e disprezzo che la accompagnava sempre quando sentiva parlare di certe cose. Per una volta, BlackGatomon pareva volersi avvicinare al gruppo anzichè allontanarsi...

Tuttavia, la spiegazione di Bearmon non aveva soddisfatto del tutto Sho. C'era ancora qualcosa che gli sfuggiva...

"Hmm... capisco, ma... ragazzi, per caso qualcuno di voi sa che cosa fosse quella strana runa a forma di sole? L'ho vista per un attimo quando il mio Digivice si è illuminato..." chiese il ragazzino. Falcomon annuì e aprì la bocca per rispondere, quando la voce di qualcun altro lo precedette.

"Ugh... a... a questa domanda... posso rispondere io..."

I Digiprescelti sentirono il fiato mozzarsi in gola e si voltarono lentamente nella direzione da cui proveniva quella voce, seria e rigida nonostante il dolore che la spezzava. Musyamon si stava rialzando faticosamente, tenendo i denti stretti e usando la spada piantata per terra come appiglio. Il combattimento lo aveva lasciato in pessime condizioni, e la sua armatura era piena di squarci e fenditure... ma, nonostante ciò, stava sorridendo!

"MUSYAMON!" esclamarono in coro i ragazzi. Barcollando un pò, il guerriero in armatura si rialzò del tutto e alzò lo sguardo verso i Digiprescelti.

"I miei complimenti... bambini prescelti..." mormorò, dopo aver ripreso fiato. "Avete... superato la prova."

Questa frase fece rapidamente passare i Digiprescelti dall'allarme alla confusione, e i loro occhi si ridussero ad esterrefatte cappocchie di spillo. "Prova?" sbottò SnowAgumon. "Di che prova stai parlando? Tu ci hai attaccati e noi ci siamo difesi! Tutto qui!"

"Vi devo una spiegazione, Digiprescelti..." proseguì il malridotto Musyamon, avanzando a passi un pò incerti verso il gruppo e rinfoderando la spada per dimostrare che non aveva più cattive intenzioni. "Oltre che delle scuse per avervi attaccato così. Ma era necessario. Vi stavate avviando verso un grandissimo pericolo senza sapere nulla, ed era mio dovere nei confronti di DigiWorld fare in modo che arrivaste a Nexus Peak preparati a ciò che lì vi attende."

"Ma insomma, smettila di parlare per indovinelli e fatti uscire il fiato!" sbraitò Felipe, cominciando seriamente ad irritarsi.

Anche Kevin decise di dare sfogo alla sua rabbia nei confronti di quello che percepiva come un traditore spregevole. "Se non ricordo male, sei tu quello che, per tua stessa ammissione, ha tradito Volcdramon ed è venuto qui dietro ordine di Watchmon per distruggerci! Non è vero?"

"Sì, Kevin-chan ha ragione!" esclamò Sho. "Cos'è questo, un altro trucchetto per farci abbassare la guardia?"

Le frasi dettate dalla rabbia dei bambini prescelti caddero nel silenzio. Musyamon non cambiò la sua espressione illeggibile, ma dietro di lui passò un corvo nero stilizzato che gracchiava per il disappunto... e quando fu passato, il samurai si mise una mano davanti alla bocca...

...e cominciò a ridere di gusto!

In realtà, si trattava soltanto di una risatina a labbra strette, che ben poco toglieva alla disciplina del Digimon guerriero... ma era evidente che Musyamon era divertito dalla teoria che avevano appena avanzato! I Digiprescelti, da parte loro, cominciavano a non capirci più niente!

"Huh? Questo tizio è un pò strano..." commentò BlackGatomon, consentendosi per un pò uno strappo alla sua indifferenza. "Un minuto fa era qui che voleva suonarcele... e adesso si mette a ridere come se avesse appena sentito una barzelletta! Ma che diavolo sta succedendo qui?"

"Ne sappiamo quanto te..." rispose Kunemon, secco.

Musyamon interruppe la sua risata con un colpo di tosse, recuperando la serietà quasi monotona che lo contraddistingueva. "Ah-ehm... mi scuso per la momentanea perdita di controllo. Non è stato un comportamento molto decoroso da parte mia." iniziò. "Se voi foste d'accordo, esporrei la verità sulla presente questione, che coinvolge molto più di quanto io inizialmente supponessi."

Sho sbattè gli occhi un paio di volte. E' vero che loro avevano già parlato con Digimon che, fino a poco prima, avevano cercato di farli fuori... ma in tutti quei casi, si trattava di Digimon che li avevano attaccati mentre erano sotto il controllo di Watchmon, e una volta liberati dai Digi-Ghost, avevano recuperato le loro facoltà decisionali... invece Musyamon, come Snimon e i suoi Dokugumon, li aveva attaccati deliberatamente, di sua spontanea volontà! C'era qualcosa che puzzava in questa faccenda... ma dal tono di voce con cui Musyamon parlava, e il fatto che fino a quel momento si era battuto lealmente, Sho trovava difficile credere che il samurai avesse voluto ingannarli.

"Beh..." iniziò il ragazzino, guardandosi attorno e incontrando gli sguardi confusi di un pò tutti i suoi compagni. "Se... se ai miei compagni va bene, allora... prego, dì pure. Ragazzi, voi cosa ne dite?"

Felipe diede una rapida occhiata agli altri membri del gruppo, ricevendo da tutti un cenno d'assenso, pur macchiato da una certa confusione. "Va bene, nulla da eccepire..." rispose infine. Anche lui aveva capito che c'era qualcosa che non andava, ed era curioso quanto Sho di sapere esattamente che cosa!

"Vi ringrazio..." rispose Musyamon, sfregandosi il braccio destro contuso. "Innanzitutto... è vero che ho ricevuto l'ordine di distruggervi..." ammise, con una nonchalance che fece scorrere una goccia di sudore sulle fronti dei Digiprescelti. "Tuttavia, l'ordine non è provenuto da Watchmon."

"Come sarebbe a dire, non è provenuto da Watchmon?" chiese Kunemon. "E chi altri c'è, a DigiWorld, che ci vuole morti?"

"Non è come pensi tu, piccolo Kunemon..." rispose Musyamon. "Che fosse un ordine di Watchmon... è semplicemente quello che avete assunto voi, così come vostra è stata l'assunzione che io avessi tradito Volcdramon-sama e mi fossi schierato dalla parte di Watchmon. Io non ricordo di aver mai detto nulla di simile."

Una strana, e sgradita, sensazione, si stava impadronendo dei bambini prescelti, assieme alla sorpresa per le rivelazioni che Musyamon stava loro facendo. I pezzi del puzzle stavano combaciando in una maniera che a loro non piaceva affatto... e fu proprio Yurika ad esporre la conclusione che tutti temevano!

"Quindi... se tu non hai tradito Volcdramon, e tuttavia stavi eseguendo degli ordini..." disse la ragazzina dai capelli blu. "Questo non lascia che una soluzione... e cioè che Volcdramon è stato... è stato..."

"COSA? Non dirai sul serio, Yurika-chan!" esclamò Sho, arrivando alle stesse conclusioni dell'amica. "Questo... questo aggraverebbe la situazione, e di moltissimo!"

"Non posso crederci..." boccheggiò Bearmon. "Questo vorrebbe dire che Volcdramon... il Digimon saggio e benevolo che tutti conoscevano... e che avrebbe dovuto aiutarci nella nostra missione... è stato posseduto dai Digi-Ghost?"

Il cenno affermativo di Musyamon fu pieno di rammarico, ma fermo. "E' così, purtroppo. Quindi, non è del tutto sbagliato dire che l'ordine di distruggere voi bambini prescelti proveniva da Watchmon, anzichè da Volcdramon-sama." rispose. "Tutto è cominciato non più di due giorni fa. Come i vostri Digimon qui presenti vi hanno raccontato, io sono la guardia del corpo di Volcdramon-sama... e lo sono diventato dopo che egli mi ha sconfitto in combattimento, ancora decenni fa. Ma questo non è importante. Mi basti dire che due giorni fa, quando sono stato convocato da lui, ho percepito qualcosa di strano nel mio signore. Attorno a lui, aleggiava qualcosa di sinistro, e si comportava in maniera inusuale... crudele, oserei dire. Quando gli ho chiesto quale fosse il suo ordine, Volcdramon-sama mi ha raccontato del vostro arrivo a DigiWorld e della leggenda a voi collegata... dopodichè mi ha ordinato di individuarvi e distruggervi. E' stato allora che mi sono reso conto di cosa fosse davvero successo... Watchmon, il tiranno che sta piegando DigiWorld ai suoi voleri, si era impossessato della sua mente, tramite quelle diaboliche invenzioni che tutti chiamano Digi-Ghost."

Musyamon fece una pausa, e osservò le espressioni dei suoi interlocutori per verificare l'effetto che il suo racconto aveva fatto. Come si aspettava, le espressioni dei Digiprescelti e dei loro compagni si erano incupite... ed esprimevano a meraviglia la loro preoccupazione per quanto avevano appreso.

"Però..." proseguì Felipe, non del tutto convinto. "Se ti sei reso conto che Volcdramon non era in sè, perchè hai cercato ugualmente di eseguire il suo ordine? Non potevi rifiutarti, od opporti in qualche modo?"

Il samurai lo guardò intensamente negli occhi. "Rifiutarmi? E cosa sarebbe cambiato? Volcdramon-sama, come ho detto, era controllato da Watchmon... ed inoltre, è molto più forte di me! Nel caso non lo sappiate, è un Digimon di livello Ultimate... se mi fossi rifiutato di eseguire l'ordine, mi avrebbe ucciso e avrebbe mandato qualcun altro ad eseguirlo. Inoltre, il mio codice d'onore mi impone di eseguire sempre gli ordini di colui al quale ho giurato fedeltà, anche nel caso non fossi d'accordo con essi."

"Ma perchè attaccarci, allora?" chiese Kevin. "Potevi semplicemente venire da noi, dirci le cose come stavano e noi avremmo cercato il modo di risolvere il problema?"

"Appunto! Perchè farci credere che tu fossi un traditore, e costringerci a combattere contro di te?" chiese Jolene. "Qualcuno di noi... o anche tu stesso... avrebbe potuto morire in questo scontro!"

Per una frazione di secondo, gli occhi dorati del samurai brillarono severamente, freddi come l'acciaio della sua lama, e Kevin ebbe un breve moto di paura.

"Ragazzi, mi sembra che non abbiate ancora capito bene la situazione in cui vi trovate." esclamò Musyamon. "Allora ci penso io a spiegarvelo: ascoltatemi bene, questo non è un gioco, questa è una guerra... e chi perde, muore. Non ci sono scuse. Non ci sono seconde possibilità, e non potete permettervi errori. Io dovevo assicurarmi che voi aveste le qualità giuste per affrontare Volcdramon-sama, e in seguito Watchmon stesso, proprio facendovi combattere contro di me in un duello all'ultimo sangue! Se non foste riusciti a troare il modo di sconfiggere me in un combattimento singolo, allora sicuramente non ce l'avreste potuta fare contro di loro, che sono immensamente più forti di me... e se fosse stato destino che voi foste distrutti da Volcdramon-sama o da Watchmon, allora tanto sarebbe valso che vi eliminassi io, con le mie stesse mani. Non solo, ma gli accadimenti più recenti mi hanno convinto che non sia Watchmon la radice dei nostri problemi, ma che egli sia soltanto un burattino di un potere superiore persino al suo! Vi aspettano battaglie molto peggiori di quella che il piccolo SnowAgumon ha appena sostenuto contro di me, questo è poco ma sicuro!"

I Digiprescelti, Sho e SnowAgumon in primis, ascoltavano il discorso di Musyamon senza dire una parola, terrificati. Il combattimento che avevano appena sostenuto era stato, fino a quel momento, il più feroce... e il fatto di scoprire che duelli ancora più terribili li attendevano era abbastanza da scuotere i loro animi. Nessuno di loro fiatava, e negli sguardi di tutti era possibile vedere un'ombra di paura... o, nel caso del piccolo Kevin e della più arrendevole Jolene, un pressante, quasi irresistibile desiderio di scappare e mollare tutto! Se avevano fatto tanta fatica a battere Musyamon, dopotutto... che speranze avevano contro una mostruosità come Watchmon... o i suoi superiori? I SUOI SUPERIORI, santi numi! L'idea stessa che potesse esistere qualcuno più forte di Watchmon era terrificante!

Per loro fortuna, Musyamon provvide a tranquillizzarli, sollevando una mano prima i ragazzi potessero dire qualsiasi cosa. "Ma quello che vi ho appena detto non deve farvi disperare: poichè il potere nascosto in voi e nei Digimon a voi abbinati ha il potenziale di essere superiore a quello dei vostri avversari! Badate bene, ho detto 'potenziale' - toccherà a voi trovare il modo di tirarlo fuori e svilupparlo: ed è qui che entrano in scena le vostre Crest: i medaglioni che rappresentano i vostri valori più preziosi."

"Le Crest?" chiese Sho. "Questa è la prima volta che le sento..."

"Io invece ne avevo già sentito parlare..." iniziò SnowAgumon. Alla menzione della parola Crest, il piccolo dinosauro aveva spalancato gli occhi e alzato la testa, ricordandosi proprio in quel momento di quel particolare. "Avevo intenzione di dirvelo più avanti, ma credo che a questo punto... Allora, Sho... ragazzi... dovete sapere che la leggenda dice che i Digiprescelti dovranno utilizzare dei medaglioni chiamati Crest per permettere ai loro Digimon di raggiungere le loro forme evolutive più elevate e combattere ad armi pari con i loro nemici..."

BlackGatomon corrugò la fronte. Le Crest... non era la prima volta che sentiva quel termine, nel corso dei suoi numerosi vagabondaggi per DigiWorld, ma fino a quel momento non sapeva cosa fossero e a cosa servissero... molto interessante, comunque, potevano essere un'interessante possibilità di ottenere la tanto agognata forma Ultimate... o chissà, perchè no, anche quella Mega...

"Le Crest..." riflettè Yurika ad alta voce. "Kunemon-chan, Bearmon-chan, Falcomon-chan, anche voi ne avevate sentito parlare?"

I tre Digimon annuirono. "Sì, anche se a grandi linee... sapevamo che erano collegate alla profezia dei bambini prescelti, e che ognuna di loro rappresentava una virtù... ma io non so altro a parte questo. E voi, ragazzi?" chiese Kunemon, rivolto agli altri due. I cenni negativi con cui l'orsacchiotto e il falchetto gli risposero confermò la sua supposizione: quella era una parte di leggenda di cui pochi sapevano...

"Coraggio. Amicizia. Amore. Conoscenza. Sincerità. Affidabilità. Speranza. Luce. Bontà." elencò Musyamon, enumerando queste virtù una dopo l'altra. "Ciascuna Crest rappresenta una di queste qualità, e ad ognuno di voi corrisponde una di esse, il valore che maggiormente vi rappresenta. Una volta attivate, le Crest conferiscono al vostro Digimon il potere di superare il livello Champion... ma dovrete essere voi ragazzi ad ottenere, e a trovare in seguito il modo di attivarle."

"Capisco..." rispose Falcomon. "Ma queste Crest... non si sa per caso dove si trovino, e cosa esattamente dobbiamo fare per attivarle?"

Il samurai scosse la testa. "Purtroppo, ragazzi, su questo non sono in grado di aiutarvi. Nessuno, in tutto DigiWorld, sa con esattezza dove si trovino le Crest. E anche per quanto riguarda l'attivazione, non posso esservi d'aiuto: le Crest risponderanno alla qualità che esse rappresentano... ma sarete voi a dover scoprire il modo esatto di farlo."

"Stupendo..." commentò sarcastico Felipe. "Quindi, abbiamo uno sgorbio megalomane e qualche migliaio dei suoi scagnozzi alle calcagna, tra i quali il lucertolone che ci doveva aiutare, e le uniche cose che ci diano qualche speranza di sopravvivenza contro di essi sono cinque medagliette che non si sa dove siano e non si sa neanche come si usino... La situazione sta migliorando, vedo..."

Falcomon storse il naso. "Non dovresti parlare in questi toni di Volcdramon, Felipe... Vorrei ricordarti che stai parlando al suo servitore più fedele."

Musyamon, in effetti, era sembrato un pò contrariato del modo in cui il ragazzo spagnolo aveva parlato del suo signore... tuttavia, decide di lasciar stare, visto che non era nè il luogo nè il momento giusto per parlare di certe cose.

"Comunque, per adesso la cosa più importante è giungere a Nexus Peak..." proseguì Sho, interrompendo i suoi pensieri e recuperando il piglio da leader che lo contraddistingueva. "Se restiamo qui troppo a lungo, diventeremo un facile bersaglio degli uomini di Watchmon! Quando avremo risolto questo problema e avremo liberato Volcdramon dal controllo dei Digi-Ghost, penseremo al discorso Crest, e a sistemare quel megalomane una volta per tutte. Musyamon, tu conosci per caso qualche sentiero che ci permetta di raggiungere Nexus Peak evitando quanto più possibile ulteriori incontri sgraditi?"

Musyamon annuì, favorevolmente impressionato dallo spirito volitivo e dalle capacità di leadership del partner di SnowAgumon... beh, in fondo doveva aspettarselo, un Digimon così forte e determinato non poteva che avere un partner altrettanto deciso... "Saggia proposta, giovane Sho. Ti preoccupi dei tuoi problemi nell'ordine in cui si presentano, e così riesci a mantenere la lucidità necessaria a risolverli. Sì, io so come arrivare a Nexus Peak evitando la strada principale, dove attacchi da parte dei servitori di Watchmon sarebbero più probabili. Vi guiderò fino alla dimora di Volcdramon-sama, ma da lì in poi non potrò più esservi d'aiuto. Pensate di riuscire a cavarvela, da quel momento in poi?"

Bella domanda. E non poteva capitare in un momento migliore... proprio quando erano appena venuti a sapere quali terribili ostacoli li aspettassero lungo la via! Lo sguardo di Sho e quello di SnowAgumon si incrociarono, l'uno ponendo all'altro la stessa silenziosa domanda e senza riuscire a leggere alcuna risposta negli occhi del compagno. Poi, il ragazzino guardò verso i suoi compagni di squadra e vide che, a parte BlackGatomon che manteneva la sua classica espressione imperturbabile, e Felipe che teneva lo sguardo basso, tutti gli altri sembravano molto incerti... Chiaro, non erano sicuri di potercela fare, in una situazione difficile come quella, e chi poteva dare loro torto?

"Sho..." iniziò Kevin, timidamente, dopo qualche secondo di imbarazzato silenzio. "Io... io non so se davvero siamo all'altezza del compito che ci è stato affidato... voglio dire, c'è così tanto che dobbiamo fare, e ne sappiamo così poco... le Crest, Watchmon, i Digi-Ghost... sinceramente, ho paura che non riusciremo a fare nulla per salvare DigiWorld... noi... noi siamo solo dei bambini, in fondo, e non abbiamo poi così tanto potere...". Il tono di voce del ragazzino di colore era sommesso, e sembrava che fosse già rassegnato ad una sconfitta inevitabile...

"Kevin..." mormorò Bearmon, avvicinandosi al suo partner e appoggiandogli una mano sul polso per dargli conforto.

A quelle affermazioni di Kevin seguì un lungo silenzio, mentre i Digiprescelti riflettevano su quanto avevano appena sentito. Nella mente di ciascuno di loro stava sorgendo il sospetto che, molto probabilmente, avevano sottovalutato la missione loro affidata...

"Io..." proseguì Jolene. "Io... credo che Kevin abbia ragione. Soprattutto nel mio caso. Perchè siamo stati scelti NOI per salvare DigiWorld? Che qualità abbiamo noi che altri non hanno? Noi siamo... siamo soltanto dei bambini! Anche se abbiamo dei Digimon al nostro fianco, la situazione non cambia... abbiamo a che fare con delle mostruosità la cui forza noi non possiamo neanche immaginare! Quella che ci è stata affidata è un'impresa... oserei dire disperata! Come si aspettano che riusciamo a portarla a termine?" chiese, quasi esasperata, e senza neanche accorgersi dello sguardo di disapprovazione che BlackGatomon le stava mandando. Lo sguardo di una che sembrava chiedersi come mai si fosse affidata ad una lagna simile...

Sho e Yurika avevano sentito abbastanza: fu la ragazzina dai capelli blu, mettendo da parte le incertezze che l'avevano assalita in quegli ultimi minuti, a rispondere a Jolene, senza preoccuparsi di nascondere una certa irritazione.

"Davvero la pensi così, Jolene-chan?" le chiese retoricamente. "Sei ancora convinta che noi non abbiamo speranze, dopo aver visto quello che Sho-kun e SnowAgumon-chan sono stati in grado di fare? Sai, per rispondere alla tua domanda... anche se il fatto che siamo stati chiamati a DigiWorld può sembrarti un caso, io credo che ci sia un motivo ben preciso. E cioè, che noi avevamo la capacità di creare un legame con i nostri Digimon e attivare queste Crest di cui Musyamon-san ci ha parlato!"

"Hey, Yurika-chan, non sapevo che anche tu sapessi fare i discorsi incoraggianti!" scherzò Sho, guardando la sua migliore amica con un certo orgoglio. Lei si voltò verso di lui, rivolgendogli un sorrisetto da monella, e si passò una mano sulla fronte, scostandosi una frangetta di capelli blu elettrico dagli occhi.

"E cosa ti aspettavi?" rispose Kunemon per lei, le mandibole leggermente incurvate in un sorriso. "A giudicare da come hai saputo incoraggiare SnowAgumon, Yurika ha avuto un ottimo maestro!"

"Però..." proseguì Jolene, ancora dubbiosa. "Anche... anche se quello che dite fosse vero, io non ho queste capacità! Che cosa ho io che altri non hanno? Io non ho nessuna qualità particolare, se si esclude il fatto che so studiare...". Questa frase le fece guadagnare un'occhiata sbalordita da parte di Sho, che evidentemente non considerava la capacità di studiare una cosa tanto trascurabile.

"Diavolo... considerati i miei recenti voti in matematica, vorrei avere almeno la metà della tua capacità di studiare, ragazza mia..." riflettè.

A rispondere alle rimostranze di Jolene, sorprendentemente, non fu uno dei ragazzi...

"Okay, Jolene, credo che tu abbia già fatto fin troppe affermazioni senza senso!" sbottò BlackGatomon, incrociando le zampine sul petto. La ragazzina inglese abbassò la testa sorpresa, e si vide arrivare davanti la sua partner, i cui occhi dorati scintillavano severamente, quasi minacciosamente... non era necessario essere intuitivi come lei per capire che era irritata per quello che Jolene aveva appena detto...

"Prima di tutto..." iniziò la gattina nera. "Tu dovresti sapere che io non sono una a cui piace perdere tempo. Io voglio diventare più forte, come sai già, e se avessi pensato che tu non mi saresti stata utile allo scopo, me ne sarei già andata per conto mio. E poi, non credo che tu sia così incapace come credi... hai pure rischiato la vita per salvarmi, quando siamo state attaccate da Amanitamon... o te ne sei già dimenticata?"

"Tu hai salvato la vita a BlackGatomon?" chiese SnowAgumon, ammirato. "Quando è successo? Perchè non ci hai raccontato niente? Questo dimostra che hai il coraggio di rischiare la vita per i tuoi amici!"

"E-ecco..." balbettò Jolene. "I-io... non pensavo fosse una cosa della quale facevo bene a vantarmi... voglio dire, ho solo fatto il mio dovere...". La sensazione che provava in quel momento era strana, come se fosse divisa tra l'imbarazzo per il fatto di trovarsi improvvisamente al centro dell'attenzione, e una lieve, ma pur sempre presente, sensazione di benessere che le dava il vedere riconosciuti i suoi meriti da BlackGatomon... sentiva come un piccolo fuoco accendersi nel suo cuore, trasmettendole un gradito calore...

"Hai fatto il tuo dovere a rischio della tua vita, Jolene. Se le spore di Amanitamon ti avessero investita, e poteva accadere, tu non saresti qui." tagliò corto BlackGatomon. "Non tutti sarebbero in grado di mettersi a rischio come hai fatto tu... quindi smettila di dire che non hai qualità, e alza la testa. Mi sono spiegata?"

"Oh... ehm... sì, certo, come no!" rispose la Digiprescelta inglese, mettendosi sull'attenti come un soldato davanti ad un superiore. Ancora una volta, quella gradevole sensazione si ripresentò... e con essa, Jolene si sentì in qualche modo ritemprata... più coraggiosa... più pronta ad affrontare i pericoli di DigiWorld. Non avrebbe mai immaginato che BlackGatomon sarebbe mai stata in grado di incoraggiarla così...

...e neanche gli altri sembravano pensarlo, a giudicare dalle loro espressioni sbalordite e dagli sguardi che rivolgevano alla gattina nera! Quella Digimon nera era sempre stata la più antipatica e asociale del gruppo, il suo atteggiamento sprezzante e la sua ossessione di diventare più forte li aveva spesso irritati... e adesso, si metteva a riconoscere i meriti della sua partner?

"Hey, Falcomon, è una mia impressione o BlackGatomon ha appena fatto un complimento a Jolene?" chiese il bruchino giallo, avvicinandosi al falchetto, che annuì senza staccare gli occhi dalla gattina. "Sì, lo ha fatto, Kunemon... se questo non è un segnale che DigiWorld è scombussolato, non so cosa lo sia..."

"Non mi stupirei se domani il Fujiyama eruttasse..." commentò Yurika, con una gocciolona di sudore sulla fronte e gli occhi comicamente spalancati. L'unico a non essere rimasto stupito, e ad aver anzi sorriso contento per l'inusuale lato di sè che BlackGatomon aveva mostrato, era SnowAgumon, che ancora ricordava la conversazione della notte precedente.

"Allora quello che pensavo era vero..." disse tra sè. "BlackGatomon, tu ce l'hai, un cuore..."

Con un colpo di tosse, Musyamon richiamò l'attenzione dei ragazzi verso di sè. "Ehm... vorrei reiterare la mia domanda... pensate di potervela cavare, da questo momento in poi?"

"Beh..." iniziò Sho, passando di nuovo in rassegna i suoi compagni. Yurika, Kunemon, Felipe e Falcomon annuirono senza esitazione. Poi, fu il turno di Jolene, che decise di dare la sua risposta prima che le sue insicurezze tornassero a far sentire la loro voce. La ragazzina inglese imitò Yurika, Felipe e i loro Digimon, mettendo in quel gesto una determinazione che da molto tempo non ricordava di aver mai avuto.

"Io e BlackGatomon... siamo decise ad andare avanti!" esclamò. "E tu, Kevin? Cosa hai deciso?"

Il più giovane del gruppo non rispose subito, preferendo rifletterci un pò su: ma più ci pensava, più si convinceva che tutti i dubbi che si era fatto venire erano esagerati... in fondo non erano riusciti a cavarsela fino a quel momento, e si erano pur trovati davanti avversari in grado di minacciarli... erano riusciti a far evolvere i loro Digimon, stavano facendo amicizia con essi e tra loro, e fino a quel momento nulla era andato storto... forse, chissà, cominciando ad impegnarsi seriamente e a prendere più sul serio la loro missione... potevano davvero farcela! Non sarebbe stato facile, questo no, però... ad ogni problema c'era la soluzione, se non si perdeva la speranza!

"O almeno... così mi ha sempre insegnato la mamma, e io non credo che volesse dirmi una bugia!" riflettè Kevin, provando una fitta di nostalgia al ricordo della madre. Chissà dov'era in quel momento, e cosa stava facendo...

"Kevin..." lo chiamò Bearmon, riportandolo alla realtà. Il ragazzino di colore alzò la testa, incrociando lo sguardo del suo partner, che si aggiustò il berrettino da baseball sulla testa come se si preparasse a battere un home run... "Ti volevo soltanto dire che, qualunque sia la tua decisione, io ti sosterrò, anche se potrei non essere d'accordo. Fai la tua scelta... quella che ritieni più giusta!"

Il giovane Digiprescelto afferrò il frontino del suo berretto e lo sollevò leggermente, rivelando uno sguardo limpido e sicuro, privo della benchè minima traccia di dubbio. "La mia scelta è già presa. Bearmon. Io sono pronto, ragazzi... andiamo a sistemare Watchmon!" rispose.

Sho ricambiò il sorriso e gli battè una mano sulla spalla. "Ottimo! Allora, siamo tutti pronti ad andare! Abbiate fiducia, ragazzi, e vedrete che avremo sempre una possibilità contro quello sgorbio e i suoi compari!"

Musyamon sorrise, un sorriso tranquillo che dava voce alla sua serenità. Ora sapeva per certo che DigiWorld era in buone mani. "Dunque seguitemi, ragazzi... ci condurrò a Nexus Peak, dove incontrerete qualcuno di molto importante per noi Digimon..."

Mentre i ragazzi, con rinnovato vigore, seguivano il Digimon samurai lungo un sentierino laterale, un occhio indiscreto li osservava, ben mimetizzato tra le fronde degli alberi...

 

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Sala di controllo sotterranea. Località e ora sconosciute.

Un sommesso ringhio di rabbia si levò dalla gola di Watchmon, non appena l'ultimo dei Digiprescelti scomparve dal campo visivo del suo DemiWatchmon e, per conseguenza, anche dal suo. "Musyamon ha fallito... peccato, ora non posso più contare sull'elemento sorpresa per sistemare quei ragazzini insolenti. Ci speravo, ma non importa. Ho già pronto un piano di emergenza, e se i Digiprescelti pensano di sapere cosa li attende... avranno una brutta sorpresa!" sibilò, fluttuando poi verso il maxischermo che dominava la sala e fissando con astio una spia luminosa che indicava Nexus Peak.

"Volcdramon sarà la mia arma vincente... e mostrerò il mio trionfo anche a Geryomon e a WaruNezumimon!"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Phew, finalmente ce l'ho fatta! Non è stato un capitolo facilissimo da scrivere, ma spero che il duello tra Veedramon e Musyamon vi abbia soddisfatto. Per quanto mi riguarda, io mi sono divertito un sacco a scriverlo! Ed ora, Nexus Peak si fa sempre più vicino, e con esso l'ormai inevitabile scontro con Volcdramon! Riusciranno i nostri eroi a sconfiggerlo, anche se è un Ultimate, o Watchmon potrà vantarsi della sua vittoria in faccia ai suoi colleghi e al suo misterioso superiore?

Le Crest sono diventate qualcosa di più che un accenno, e BlackGatomon è un attimino più sopportabile... beh, se è arrivata a riconoscere i meriti di Jolene, qualcosa dovrà pur voler dire! Comunque, i presupposti per degli sviluppi interessanti ci sono, non trovate? La prossima volta, incontreremo una vecchia conoscenza... e qualcuno di voi potrebbe aver già capito chi, vero?

Oh, e finalmente sono riuscito a finire di vedere Digimon Frontier! Il che può voler dire soltanto una cosa... aspettatevi il primo capitolo della mia storia di Tamers e/o di quella di Frontier/Savers entro uno-due mesi! Ebbene sì, ho deciso di sviluppare in parallelo le mie fanfiction di Digimon, in modo che anche i fan di Tamers, Frontier e Savers abbiano qualcosa da leggere! Che ne pensate?

Ci vediamo la prossima volta, magari con il primo capitolo di 'Digimon Tamers Reload!'. A buon rendere, e lasciatemi una recensione!

 

Justice Gundam

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Capitolo 12
*** Gennai ***


Digimon Zero-12

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Salve, ragazzi! Ancora una volta, vi dò il bentornato alla storia dei miei personaggi originali di Digimon! Mi sembra che lo scontro della volta scorsa con Musyamon abbia soddisfatto un pò tutti! Grandioso! Allora, spero di fare ancora meglio con i combattimenti che, più avanti, costelleranno questa storia!

Allora, adesso Sho e compagnia, sotto la guida di Musyamon, si stanno avvicinando alla vetta di Nexus Peak, dove li attende - ora lo sanno - uno scontro micidiale con Volcdramon, prima un Digimon saggio e nobile, e ora uno schiavo succube della volontà di Watchmon! Per andare avanti nella loro missione, e poter sperare di affrontare il tiranno di DigiWorld e il burattinaio che gli tira i fili, dovranno combattere Volcdramon e riportarlo alla ragione! Ma prima, un piccolo pit stop per ricaricarsi e ricevere qualcosa di molto prezioso dalle mani di una vecchia conoscenza...

E prima di lasciarvi a godere quest'ultimo capitolo, rispondo alle review che mi avete lasciato!

 

KillKenny: Hehehee... beh, il fatto che BlackGatomon abbia fatto un complimento a qualcuno - in particolare a Jolene - potrebbe voler dire qualcosa, sì... e mi fa piacere che il duello tra Veedramon e Musyamon ti sia piaciuto! Della vecchia conoscenza che incontreranno, ti ho già accennato via mail, ma credo che un'occhiata al titolo di questo capitolo ti abbia dato tutte le risposte...

Nicola: Grazie mille della recensione! Sì, avevo notato, leggendo la tua storia, che preferisci gli uno contro uno... e, ti dirò, anch'io ci avrei visto bene BlackGatomon a combattere contro Musyamon... però, le esigenze della mia storyline imponevano che ad affrontare l'amico samurai fosse Veedramon. Tra l'altro, adesso come adesso, non credo che Jolene abbia ancora la grinta necessaria per fare quello che Sho ha fatto nel capitolo precedente per ribaltare la situazione...

TopoMouse: Anche tu, avrai scoperto dal titolo chi è questa vecchia conoscenza che i nostri ragazzi incontreranno in questo capitolo... dì la verità, avevi qualche sospetto che fosse lui, eh? :) Davvero hai potuto leggere V-Tamers? Gran bel manga, senza ombra di dubbio... e ti ha dato anche un assaggio di cosa potrà fare l'amico Veedramon... e il non-tanto-amico Arkadimon in 'Invasion', eh? Beh, adesso sai cosa aspettarti!

 

Lo spazio recensioni è già concluso, e il capitolo comincia! Buona lettura, e preparatevi al grande duello che inizierà tra non molto!

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Capitolo 12 - Gennai

 

Un leggero fruscio spezzò la calma innaturale della sera, allorchè una piccola mano scostò il ramo di un arbusto dalle ampie foglie e un paio di grandi occhi del colore dello zaffiro fecero capolino dalla vegetazione e guardarono rapidamente a destra e a sinistra per assicurarsi che non ci fossero problemi in vista. Davanti a lei, si parava un'ampia pianura che si estendeva per qualche centinaio di metri prima di lasciare spazio ad un pietroso sentierino in salita che si inerpicava lungo la fiancata di un rilievo... una grande formazione di roccia vulcanica sulla fiancata del vulcano di Nexus Peak! Le uniche forme di vita che si potevano vedere erano piccoli insetti ancora in attività, e qualche piccolo Digimon, di livello non superiore a Rookie, che si stava divertendo a giocare nell'erba alta, concedendosi una pausa di relax che di quei tempi, con gli scagnozzi di Watchmon che controllavano buona parte del Mondo Digitale, era diventata sempre più occasionale. La proprietaria di quegli occhi sorrise alla vista di due piccoli Koromon che si rincorrevano sparandosi addosso delle innocue bolle, poi scosse la testa e si riportò alla realtà. Continuò ancora per un pò a controllare che la strada fosse sgombra, poi, dopo due secondi, la Digiprescelta scivolò nuovamente nel fogliame, rimise a posto il ramo facendo attenzione a non fare troppo rumore e si rivolse al gruppo di ragazzi e Digimon che attendevano dietro di lei.

"Allora, Yurika, hai visto qualcosa?" chiese la vocina ronzante di Kunemon, accovacciato a terra accanto a lei. "Strada sgombra, o dobbiamo provare da qualche altra parte?"

La ragazzina dai capelli blu tranquillizzò immediatamente il piccolo bruco che le faceva da partner. "Tranquillo, Kunemon... per adesso non ho visto niente di sospetto! Sembra proprio che la strada per la quale Musyamon-san ci ha guidato ci abbia portato nella zona più sicura di Nexus Peak. Per adesso, non ci sono guardie in vista."

"Perfetto! Allora non dobbiamo fare altro che proseguire per questa strada, e siamo a posto!" esclamò Sho, facendosi avanti assieme a Kevin, Jolene, Felipe e gli altri Digimon tra la folta vegetazione. Dietro di loro, a chiudere la fila e proteggerli da eventuali attacchi alle spalle, c'era Musyamon, che nonostante le dimensioni maggiori e l'armatura si muoveva tra il fogliame con la furtività di un soldato esperto, la spada sempre appesa al suo fiano, e la mano sempre pronta a scattare verso la sua elsa in caso di pericolo.

"Hey, Musyamon, devo dire che per essere stato uno dei nostri avversario più tosti, ti sei rivelato un tipo in gamba!" ammise Sho, strizzando un occhio al gigantesco guerriero in armatura. "Ora che abbiamo raggijnto Nexus peak senza farci vedere, cogliere di sorpresa Volcdramon e riportarlo alla ragione sarà un gioco da ragazzi!" Sembrava che la paura che provava il primo giorno fosse ormai soltanto un lontano ricordo: lo scontro con Musyamon, risoltosi in favore suo e di SnowAgumon, era stato un toccasana per la sua autostima, e ora sembrava convinto di poter affrontare questo inevitabile scontro senza problemi.

Tuttavia, nonostante la situazione sembrasse tutta a vantaggio dei Digiprescelti, Musyamon volle mettere le mani avanti, e avvertirli che non sarebbe comunque stata una passeggiata. "Non essere troppo baldanzoso, ragazzino. Come ho detto, Volcdramon-sama è molto più forte di me. Non vi basterà stringere i denti e impegnarvi al massimo per uscire vincitori da questa battaglia. Avrete bisogno di un buon gioco di squadra, di individuare le debolezze del vostro avversario e sfruttarle appieno, e dovrete essere in grado di coordinare i vostri attacchi alla perfezione ed evitare i suoi. Solo così potrete sperare di vincere contro un avversario di un livello superiore." li avvertì. "Inoltre, non crediate che, solo perchè siamo riusciti ad arrivare fin qui senza che nessuno ci attaccasse, siamo riusciti a passare inosservati. Ho avuto modo di constatare che, in qualche modo, Watchmon riesce sempre a sapere cosa succede in qualsiasi settore di DigiWorld sia sotto il suo controllo."

"Cosa? Davvero?" chiese Bearmon, incredulo. "Cos'ha, una rete di spie o qualcosa del genere?"

Musyamon riflettè un istante prima di dare la risposta. "Non ho idea di come faccia, ma il fatto che siamo arrivati qui senza problemi potrebbe semplicemente voler dire che Watchmon, pur avendoci scoperto, ha preferito non mandare nessuno ad attaccarci per farci abbassare la guardia. Consiglio in ogni caso prudenza massima."

Sfrtunatamente, Sho e SnowAgumon sembravano troppo carichi per prendere troppo sul serio gli avvertimenti di Musyamon, e volevano soltanto fare quello che erano venuti a fare e riprendere la loro strada. "E dai, Musyamon, cosa potrebbe accaderci ormai? Abbiamo la tana di Volcdramon ormai a pochi passi dai nostri nasi, e siamo tutti diventati molto più forti dal giorno in cui siamo arrivati a DigiWorld. Sono sicuro che, tutti assieme, non c'è nulla che non possiamo sconfiggere! Non siete d'accordo anche voi, ragazzi?" squillò la vocina acuta come cristallo tagliato del piccolo dinosauro bianco. Gli altri Digimon, Felipe e Kevin, non eccessivamente convinti, storsero il naso, spegnendo un pò i 'bollenti spiriti' di SnowAgumon, il cui sogghigno si trasformò in un'espressione delusa.

"E andiamo, ragazzi, un pò di entusiasmo..." si lamentò.

BlackGatomon, che fino a quel momento era rimasta in silenzio assoluto, senza pronunciarsi, decise infine di rimettere in riga il piccolo dinosauro prima che alzasse troppo la cresta. "Io ti consiglierei di ascoltare quello che dice Musyamon. E' la guardia del corpo di quel Volcdramon, e lo conosce meglio di chiunque altro. Non credo che sia uno che parla a vanvera, tanto per parlare, e se anch'io ho deciso di mettere da parte il mio orgoglio e fare gioco di squadra con voi, è perchè penso che Volcdramon sia una minaccia seria!" lo apostrofò duramente.

Ma i recenti successi sembravano aver dato troppo alla testa a Sho che, ormai completamente dimentico dell'insicurezza del primo giorno, si alzò dalla sua posizione e strinse un pugno davanti a sè. "Chiacchiere. Abbiamo già perso abbastanza tempo che avrebbe potuto essere impiegato a formulare una strategia contro Volcdramon. Quindi adesso ci muoviamo, e andiamo a vedere questo tipo di cui Musyamon-san ci parlava! Così poi, abbiamo tutto il tempo di pensare a come attaccare il nostro nuovo avversario! Prima risolviamo questa situazione, meglio è!" esclamò. Senza aspettare una risposta da parte degli altri, sia lui che SnowAgumon marciarono imprudentemente fuori dal fogliame e uscirono dal loro nascondiglio sotto gli occhi incuriositi dei piccoli Digimon che giocavano tra l'erba, e con Yurika dietro che, inascoltata, faceva loro cenno di aspettare.

"E allora, ragazzi, che aspettate?" chiese SnowAgumon voltandosi indietro, anche lui galvanizzato dal fatto di trovarsi ad un punto fondamentale della loro ricerca, e dimentico del pericolo a cui andavano incontro. "Noi andiamo anche senza di voi!". Detto ciò, il piccolo dinosauro riprese a trotterellare dietro al suo fin troppo baldanzoso partner, e camminando fianco a fianco, i due si diressero verso la stradina in salita che percorreva il fianco di Nexus Peak. Contrariata, Yurika scosse la testa e, poichè non c'era altro da fare, fece cenno agli altri ragazzi di seguirla fuori dal loro nascondiglio.

"A me sembra che stia facendo una stupidaggine, se volete la mia..." mormorò Felipe. Falcomon, appoggiato alla sua spalla con le ali incrociate sul petto, annuì deciso e fece un sospiro per l'esasperazione. Fino a poco tempo prima, prima cioè che il suo Digivice facesse quello strano scherzo e trasmettesse la sua energia a Veedramon, gli era sembrato che Sho fosse un attimo più ragionevole... Ma quel grande potere che si era sprigionato pareva aver dato un pò alla testa al ragazzino e al suo partner. Falcomon sperò soltanto che questo non li mettesse in ulteriori guai... ne avevano già abbastanza per conto loro!

"Il vostro amico ha coraggio, questo lo devo dire..." commentò Musyamon. "Tuttavia, mi sembra che non abbia idea di quando è il caso di rischiare e quando di essere prudenti."

"Sì, ho avuto modo di accorgermene..." fu la risposta irritata di Kunemon, che si era nuovamente sistemato sulla spalla di Yurika. "Sai, Musyamon-san, prima di combattere con te, Sho e SnowAgumon non erano così baldanzosi... anzi, al momento di affrontare le loro prime battaglie a DigiWorld avevo visto Sho che sembrava dubbioso, indeciso... come se non si sentisse sicuro di quello che faceva, e avesse paura di ciò che lo aspettava. Poi, quando ha visto che gli altri ragazzi ottenevano man mano le loro forme Champion, si è fatto più animo, ma non si era mai comportato in maniera così esagitata! Mi chiedo che cosa gli abbia preso, tutt'a un tratto..."

Yurika storse il naso, anche lei non troppo contenta di come si stava comportando il suo migliore amico. "Ho come idea che questa storia delle Crest, e la vittoria contro Musyamon-san, gli abbiano dato alla testa! Speriamo che non faccia nulla di azzardato, abbiamo già abbastanza problemi per le mani senza dover fare da baby-sitter a lui..." commentò.

Il piccolo Kevin, ritrovata la fiducia dopo quell'attimo di smarrimento di qualche ora prima, volle dire la sua e guardare anche il lato positivo della situazione. "Io, sinceramente, non vedo perchè fargliene una colpa... è stato proprio il suo atteggiamento volitivo a spronare me e Jolene quando avevamo dei dubbi!" disse il ragazzino di colore, con entrambe le mani dietro la nuca in una posa rilassata. "E poi, per adesso stiamo andando bene... io ho fiducia in Sho, e so che non ci deluderà!"

BlackGatomon guardò storto il Digiprescelto americano. "Solo lui vi ha fatto coraggio, eh? Perchè, io cosa sono, carne macinata?" brontolò tra sè, un pò offesa per il fatto che si vedeva negato un suo merito... chi era stato a fare quel discorsetto sull'inutilità a Jolene?

Bearmon sospirò a sua volta e fece cenno agli altri di seguirlo. "E va bene, allora... visto che non abbiamo molta altra scelta, seguiamo pure il nostro eroe! E speriamo che non ci faccia finire in qualche trappola, perchè la cosa tenderebbe a seccarmi..." commentò sarcastico. Gli altri annuirono e, con aria un pò rassegnata, seguirono Sho e SnowAgumon sul sentierino che si inerpicava lungo la fiancata di Nexus Peak. Al contrario del loro leader non ufficiale, che pareva su di giri, erano tutti un pò in tensione per la battaglia che si apprestavano a sostenere... come facevano Sho e SnowAgumon a non essere preoccupati dall'idea di doversela vedere con un Digimon di livello Ultimate?

"D'accordo..." concluse Musyamon. "Ora, vi condurrò da questa persona di cui vi ho parlato. Vi fornirà maggiori informazioni sulla vostra missione e sulle Crest, e forse vi saprà dare qualche consiglio utile per il futuro... sempre che siate disposti ad ascoltarli..."

Nonostante il suo volto mantenesse quell'espressione imperturbabile, anche il Digimon simile ad un samurai doveva ammettere che non si sentiva molto sicuro di come sarebbero andate le cose... non solo per il fatto che avevano a che fare con un avversario veramente duro, ma anche perchè, se quello Sho si fosse montato troppo la testa, i risultati avrebbero potuto essere poco piacevoli... sperò tra se che quei due si dessero una calmata il prima possibile, perchè non avrebbero certo potuto sconfiggere le forze di Watchmon soltanto con un assalto frontale e avendo fiducia...

"Spero che lei li sappia consigliare bene, venerabile Gennai..." mormorò tra sè, seguendo i cinque ragazzi e i loro Digimon lungo il sentierino scosceso...

 

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La 'passeggiata' sotto il caldo sole della sera lungo il fianco di Nexus Peak durava già da una ventina di minuti, il cielo iniziava a scurirsi e ad essere punteggiato di stelle, e l'allegro chiacchierare che normalmente accompagnava il viaggio dei bambini prescelti si era ridotto a qualche commento sussurrato di tanto in tanto, come un segreto che nessuno avrebbe dovuto sentire. In quel momento, i ragazzi avevano appena finito di arrampicarsi lungo una piccola, quasi impraticabile stradina in salita, la cui roccia vulcanica nera offriva per fortuna numerosi appigli ai quali reggersi, ed erano arrivati su un ampio altopiano deserto, la cui vegetazione era ridotta a qualche ciuffo d'erba e qualche anonimo arbusto che aveva resistito al terreno aspro del vulcano. Davanti ai bambini prescelti, a circa una ventina di metri da loro, si innalzava una grande formazione rocciosa, simile come forma ai monumenti di roccia della Monument Valley nel Sud degli Stati Uniti, la cui fiancata era quasi stata spaccata in due da una larga fenditura. Musyamon fece cenno ai bambini prescelti di seguirlo e, quando ebbe guidato il gruppetto vicino alla fenditura, diede il segnale dell'alt con un cenno del braccio. Immediatamente, i bambini prescelti e i Digimon si bloccarono, e il Digimon samurai diede loro le dovute indicazioni.

"Allora, ragazzi, siamo arrivati. La persona di cui vi parlavo è qua dentro, in una caverna a cui potrete accedere tramite questa fenditura." spiegò. "Io resterò qua fuori di guardia, in caso arrivi qualcosa di pericoloso. Mi raccomando, ragazzi, ascoltate bene i consigli del venerabile Gennai..."

Tutti i Digimon rimasero di sasso a sentire quel nome, e scattarono sull'attenti come tanti soldatini. "Che... cosa?" esclamò Falcomon. "Mu-Musyamon, stai... stai dicendo sul serio? Parleremo con il venerabile Gennai in persona?". Dietro di lui, SnowAgumon, Kunemon e Bearmon avevano iniziato a parlottare sommessamente, e anche la normalmente indifferente BlackGatomon aveva drizzato le orecchie. Dalla reazione che i loro partner ebbero, i Digiprescelti capirono che si trattava del nome di qualcuno molto importante.

"Gennai? Si chiama così questo signore?" chiese Jolene. Musyamon rispose con un cenno affermativo della testa e proseguì la sua spiegazione.

"Sì... nè essere umano, nè Digimon. Nessun abitante di DigiWorld, che io sappia, sa bene chi sia o da dove venga, ma una cosa è sicura... sa molto di più lui di DigiWorld di quanto io, Volcdramon-sama, o addirittura Watchmon potrebbero mai sapere! In questo mondo, lui è la guida per eccellenza."

"Accidenti..." disse Sho. "Quello che si dice un pezzo grosso, quindi... mi chiedo che aspetto avrà, se non è nè un Digimon nè un umano..."

Musyamon alzò le spalle. "Per usare un termine popolare, diciamo di sì... ad ogni modo, giovane Sho, potrai toglierti presto questa curiosità. Prego, bambini prescelti, entrate... entrate e conoscete colui che vi ha scelti per questa importante missione."

"D'accordo, Musyamon-san..." rispose il ragazzino con gli occhialoni, iniziando ad addentrarsi nella spelonca con estrema attenzione. SnowAgumon lo seguiva a breve distanza, la stazza ridotta che gli permetteva di sgusciare tra le rocce con facilità.

Yurika e Kunemon, prima di entrare a loro volta nella caverna, si fermarono davanti a Musyamon e gli fecero un inchino di ringraziamento. "Ti ringraziamo di averci guidato fin qui, Musyamon..." disse il piccolo bruco giallo. "A buon rendere."

"Mi ringrazierete nel migliore dei modi liberando Volcdramon-sama dall'influsso di Watchmon." tagliò corto il samurai, ma la Digiprescelta e il suo partner riuscirono a cogliere un accento di sincero rispetto in quella voce dura. "Ora non attardatevi oltre. Avanti, andate!"

Yurika annuì e si intrufolò nella fenditura assieme a Kunemon, con Jolene e BlackGatomon subito dietro, poi Kevin e Bearmon, e infine Felipe e Falcomon a chiudere la fila, in modo che i membri del gruppo più vulnerabili (almeno, dal punto di vista della ragazzina dai capelli blu) fossero protetti da qualcuno più forte che li potesse proteggere da un eventuale attacco. Era pur vero che avevano Musyamon a coprire loro le spalle, e che dentro la grotta non avrebbero dovuto esserci pericoli, ma non si poteva mai essere troppo sicuri...

Così, in silenzio assoluto, il quintetto di Digiprescelti e Digimon iniziò la sua discesa nelle viscere della terra, circondati da claustrofobiche pareti di roccia calde al tatto (e non ci volle molto prima che Sho iniziasse a sudare), con la luce che diminuiva rapidamente di intensità man mano che scendevano e le articolazioni che iniziavano a lamentarsi, per lo sforzo di sostenere i loro corpi durante la discesa. SnowAgumon strinse i denti ricordando una cosa che aveva sentito dire una volta... che a camminare in discesa si fa più fatica che in salita... e che in quel momento si stava rivelando fin troppo vera. Ben presto, tra l'angusto tunnel in cui si trovavano, e la notte che stava coprendo il Mondo Digitale, il gruppo si ritrovò quasi al buio, in grado di vedere soltanto le rocce davanti ai loro nasi...

"L'ambiente comincia a starmi un pò stretto..." commentò sottovoce Kevin, costretto a strisciare con la schiena contro una parete, cercando di fare un pò di umorismo. Quando nessuno rise della sua battuta, diede un paio di colpi di tosse e si azzittì.

"Hey, piccolo, un pò di silenzio..." lo redarguì Falcomon. "Questa non è una gita scolastica..."

Ancora per qualche interminabile secondo, la discesa continuò in quelle proibitive condizioni, con a malapena lo spazio per prendere un respiro. Per fortuna, proprio quando Sho temeva che quell'infernale discesa dovesse continuare ancora a lungo, i muri frastagliati di pietra vulcanica cominciarono a separarsi, e ai Digiprescelti venne concesso un pò più di ossigeno e di spazio, mentre una flebile luce bianca proveniente dai meandri della caverna cominciava ad illuminare loro la via. Sho, colto di sorpresa da quella strana luce, sbattè gli occhi meravigliato, sforzando la vista nel tentativo di guardare in fondo e capire di cosa si trattava...

"Hey, guardate un pò!" esclamò SnowAgumon. "Quella luce... è senz'altro opera del venerabile Gennai!"

"SnowAgumon, mi sembra che Sho ti abbia contagiato con la sua mania di dire ovvietà..." commentò Kunemon, le antenne drizzate verso il cielo. "Ovvio che si tratti del venerabile Gennai, ti aspettavi qualcosa di diverso, dopo quello che ha detto Musyamon?"

"Se non altro, ci fa un pò di luce..." riprese Kevin, ringraziando tra sè che il tunnel si stesse allargando e gli stesse concedendo un pò più di spazio per respirare. Incoraggiati da quella vista, tutti i membri del gruppo aumentarono la loro velocità di discesa, con la luce che aumentava di intensità, fino quasi a diventare abbagliante, ad ogni passo che facevano. In breve tempo appoggiarono i piedi sul fondo della caverna, un'ampia spelonca scavata nella nera roccia vulcanica con una sorta di grezzo altarino di roccia al centro, sopra il quale era sospesa una piccola sfera di luce bianca, non più grande del pugno di un uomo adulto, che proiettava raggi luminosi in ogni direzione come un sole in miniatura. Era quella, ovviamente, la sorgente di luce che aveva illuminato loro il cammino durante la discesa. Emanava una sensazione di calore rassicurante, e i Digiprescelti, non appena furono scesi tutti, si ritrovarono come attratti da quella luminescenza, e si avvicinarono ad essa con la cautela che viene dalla meraviglia. Persino BlackGatomon pareva aver abbassato almeno un pò la guardia.

"Questa luce..." iniziò Felipe mentre, spinto dalla curiosità, osservava la sfera da varie angolazioni. "Questo... sarebbe quel Gennai di cui parlavate?"

Falcomon scosse la testa, storcendo un pò il naso di fronte a quello spettacolo inaspettato. "Sinceramente, Felipe, non ne ho la più pallida idea... nessuno di noi ha mai visto il venerabile Gennai in persona, e non sappiamo che aspetto abbia... potrebbe essere lui come non esserlo..."

"Ehm... bene, allora... adesso che siamo qui... come facciamo a comunicare con questo... Gennai?" chiese Yurika, cercando di trovare qualcosa con cui interagire con l'insolito globo di luce. "Io non vedo nulla con cui possa parlare..."

Hmhmhm... perchè non provate con il vostro Digivice, e non vedete cosa succede?

La bonaria voce di un vecchietto, accompagnata da un'innocente risata sotto i baffi, raggiunse le orecchie di Sho, SnowAgumon e i loro compagni dal Digivice che il giovane leader non ufficiale portava appeso alla cintola. Sorpreso, il ragazzino abbassò lo sguardo verso il piccolo congegno, e notò che stava lampeggiando, pur senza emettere alcun suono strano... dalle esperienze precedenti, Sho sapeva bene che questo era il preludio a qualcosa di molto importante...

"Sho! Il tuo Digivice! E' tramite quello che il venerabile Gennai sta cercando di parlare con noi!" esclamò SnowAgumon, un indice puntato verso il minuscolo apparecchio che il suo partner aveva già preso in mano. Dopo aver rivolto lo schermo a cristalli liquidi verso di sè, Sho iniziò a guardarlo con intensità, aspettandosi di vederci apparire qualcosa, e anche Yurika, Kunemon, Kevin, Bearmon e Jolene si raggrupparono là attorno, ognuno di essi cercando di gettare un'occhiata...

"Gennai-san?" esclamò Sho, rivolto allo schermo illuminato come se stesse parlando tramite un walkie-talkie. "Gennai-san, la riceviamo! Lei è Gennai-san, giusto? Ci riceve? La prego, risponda! Siamo venuti qui appositamente per parlare con lei!"

"Oooh, i bambini prescelti, finalmente! E' ormai da millenni che aspettavo... e temevo... questo giorno... il giorno in cui i due mondi si sarebbero incontrati per la prima volta..." ribattè la morbida voce dal Digivice di Sho. "Ma adesso ascoltatemi... ancora... non sono in grado di restare in contatto abbastanza a lungo... per darvi le risposte che cercate... ascoltatemi... quella luce che vedete... Sho... appoggia il tuo... Di... vice..." Man mano che il discorso di Gennai proseguiva, la comunicazione si faceva sempre più disturbata, come una radio quando la frequenza sulla quale è sintonizzata incontra dei segnali che vi si sovrappongono. Sho non perse tempo e, fidandosi di quello che aveva sentito dalla voce misteriosa, appoggiò delicatamente il suo Digivice sull'altarino di roccia attorno al quale lui e i suoi amici si erano riuniti. L'effetto fu istantaneo, come se la luce bianca avesse improvvisamente ricaricato il piccolo congegno, il cui schermo sprigionò, una volta di più, un dirompente fascio di luce bianca che colse di sorpresa Sho, facendolo balzare indietro con un urlo di sorpresa e finire quasi addosso a Jolene, e che salì in una frazione di secondo verso il soffitto. In men che non si dica, la stanza venne inondata da quel bagliore accecante, e dei suoni modulati elettronicamente segnalarono che il Digivice si stava attivando, anche se per una funzione diversa da quella per cui Sho era solito usarlo...

"Accidenti, ma quante funzioni hanno questi Digivice?" chiese Jolene, rivolta più a sè stessa che a qualche altro membro del gruppo.

L'obnubilante gioco di luci si smorzò con la stessa rapidità con cui era iniziato, e la caverna tornò alla luminosità precedente... con l'unica differenza che, questa volta, non c'era più la sfera di luce ad illuminarla, bensì una vera e propria colonna di energia che, dipartendosi dallo schermo del Digivice di Sho, attraversava vericalmente la spelonca e si fermava al soffitto. Con un sibilo, la colonna di luce si espanse finchè il Digivice quasi non scomparve... e prima che i Digiprescelti potessero fare un qualsiasi commento, o avere una qualsiasi reazione, una piccola figura umana traslucida, simile ad un fantasma, apparve al suo interno: la figura di un buffo vecchietto dall'aria da nonno, con folti baffi bianchi, quasi calvo a parte una esile coda di capelli grigi che partiva dalla sommità della sua testa per poi ridiscendere dietro la nuca, e un sorriso paterno ad adornare un volto segnato dall'età, ma i cui occhi perennemente semichiusi davano ancora un'impressione di intelligenza. Indossava un vestito lungo, tutto blu con le orlature rosse, e un paio di scarpe rosse con le punte rialzate, e teneva entrambe le mani nascoste dietro la sua schiena, un pò incurvata dal peso degli anni. La sua espressione era vivace nonostante la non più verde età, ed irradiava una tale saggezza e calore umano, che i Digiprescelti si sentirono subito rassicurati. Anche se Felipe, un pò deluso dall'aspetto di questa fantomatica 'guida di DigiWorld', aprì bocca senza pensare a quello che stava per dire.

"E così, questo sarebbe Gennai..." commentò. "Dirò la verità, mi aspettavo qualcuno dall'aria un pò più autoritaria..."

L'ometto studiò attentamente le cinque coppie di bambini prescelti e Digimon, tutti quanti in silenziosa attesa, per qualche secondo, prima che il suo sorriso si allargasse ulteriormente, e la sua mano destra si alzasse in segno di saluto. La sua voce calma e confortante risuonò ancora una volta nella spelonca. "I miei omaggi, bambini prescelti. Il mio nome è Gennai, e voi potete considerarmi... il vostro cicerone nel vostro viaggio attraverso DigiWorld! E' un grande onore per me conoscervi, e un grande piacere vedervi qui a DigiWorld in questo momento di crisi."

"E, a nostra volta, noi ci sentiamo onorati della sua presenza, venerabile Gennai." rispose Bearmon, piegandosi in avanti in un inchino rispettoso. Anche Falcomon, Kunemon e SnowAgumon fecero la stessa cosa, mentre BlackGatomon, che mal sopportava simili formalità, si limitò ad annuire. Osservando che in ogni caso le reazioni di tutti i Digimon erano rispettose, Jolene prese un paio di lembi della sua gonna, li sollevò di poco e si piegò sulle ginocchia, chinandosi da perfetta signorina.

"Dev'essere veramente una personalità importante, questo vecchietto..." riflettè Sho tra sè. "Però, vorrei sapere come farà a dare una mano a noi... mi dà l'impressione di non avere neanche un corpo!"

"Ehm... siamo lieti di conoscerla, signor Gennai!" rispose Kevin, prendendo per primo la parola nel gruppetto. "Quindi... è stato lei a chiamarci qui e ad affidarci i Digivice... e i nostri compagni, giusto?" Al momento di fare quella domanda, il piccolo Digiprescelto di colore allungò una mano verso Bearmon e gli fece una carezza sulla schiena mentre questo era ancora chinato.

Gennai prese un profondo respiro, e il tono allegro con cui aveva esordito si smorzò leggermente mentre faceva spaziare il suo sguardo da un Digiprescelto all'altro, quasi volesse cercare di intuire quanto più possibile di essi da una semplice occhiata. Vide Sho, con i suoi capelli neri e lucidi, gli occhi brillanti di sicurezza e gli occhialoni da pilota sulla testa. Vide l'atletica Yurika, i lunghi capelli blu che scintillavano alla luce del Digivice. Felipe, alto e longilineo, con quei suoi spettinati capelli biondo sporco e l'espressione distante nella quale si poteva cogliere quel sempre presente sospetto di rabbia e tristezza. Il piccolo Kevin, con il suo berrettino da baseball; e la timida Jolene, capelli castani, lentiggini e uniforme scolastica sporcata dai giorni passati all'addiaccio. E i loro compagni, tutti con un'aria così volonterosa e vivace... per quanto, e qui Gennai non potè impedirsi di sorridere, Kunemon si portasse con una certa alterigia... tranne quella BlackGatomon, che per qualche motivo gli ricordava molto Felipe. Poi, dopo essersi impresso nella memoria tutti quei volti diversi, eppure uniti dallo stesso fardello che si trovavano a dover sostenere, riprese il suo discorso, la sua preoccupazione palpabile nelle sue parole.

"Posso dire che, sì, io ho avuto un ruolo primario nella creazione dei Digivice, in quella dei Digi-Tama da cui i vostri partner sono usciti, e in quella delle Crest di cui avete probabilmente sentito parlare..." iniziò. I Digiprescelti drizzarono un pò le orecchie quando sentirono la parola Digi-Tama, ma decisero di rimandare le domande alla fine della discussione. "Ma non vi annoierò con i dettagli. Mi basti dire che anch'io, come voi e i vostri compagni, ho avuto la mia parte nella profezia che da tempo immemorabile si tramanda a DigiWorld, di generazione in generazione."

"Venerabile..." mormorò Kunemon mentre drizzava un'antenna. "Lei ha detto... che lei ha preso parte alla creazione dei nostri Digi-Tama. In che senso, se posso chiederlo?"

"E a proposito di questo..." chiese Yurika. "Che cosa sarebbe un Digi-Tama? E' la cosa da dove nascono i Digimon, se non ho capito male..."

"Proprio così, Yurika..." rispose Falcomon. "Si tratta di uova di varie forme, colori e dimensioni... che in genere vengono raccolte in un luogo chiamato Primary Village, dove si schiudono sotto le cure di qualche altro Digimon preposto a questo compito... ma adesso, con la crisi di DigiWorld, non mi risulta che si stiano formando altre Digi-Tama... mi dispiace di non poter essere più chiaro, ma anch'io so molto poco a riguardo. Comunque, venerabile Gennai, stavamo dicendo... che lei avrebbe creato le nostre Digi-Tama?"

Il vecchietto attese un attimo prima di rispondere a questa domanda. "Quello che sto per dirvi potrebbe sembrare molto cinico, ragazzi miei, e in effetti anch'io la penso allo stesso modo. Tuttavia... sì, è la verità. Non posso scendere nei particolari, ma vi posso dire che, per affrontare i pericoli che li avrebbero attesi in questo viaggio... per combattere ad armi pari con le entità che tramano l'estinzione di DigiWorld... c'era bisogno di Digimon particolari, Digimon capaci di esprimere appieno la loro forza quando fossero entrati in contatto con degli esseri umani. Solo così, tramite l'unione del potenziale infinito di un Digimon e della purezza dei sentimenti umani, si sarebbe potuta realizzare la profezia, e DigiWorld avrebbe potuto essere salvato... ma, altra cosa di cui mi rammarico, non avrebbero potuto essere degli adulti i tramiti di questa unione... in parte perchè, come credo abbiate già sentito dire dai vostri partner, DigiWorld è composto dall'essenza dei sogni oltre che che da semplici dati ed istruzioni; e solo nei bambini e nei ragazzi, fino a questo momento, è stato possibile trovare una fiducia nei sogni così forte da renderli in grado di... per così dire... adattarsi fisicamente alla struttura di questo mondo, e poterci entrare."

Felipe arricciò il naso sentendo quella frase. Fiducia nei sogni? E allora lui che ci faceva là? Aveva smesso di credere alle favole da troppo tempo ormai, da quando aveva avuto la conferma che la vita reale sapeva essere una padrona molto crudele...

"E il motivo per cui siete stati scelti voi... è che in voi cinque sono presenti, in maniera più marcata che in molti altri ragazzi della vostra età, le virtù rappresentate dalle Crest, i talismani che permetteranno a voi e ai vostri Digimon di esprimere tutto il vostro potenziale. So che a voi potrà sembrare incredibile, ma vi assicuro che non c'è stato nessun errore... In voi, ciascuno di questi valori è forte, ed è per questo che vi posso conferire queste cinque Crest..." proseguì Gennai. Estese in avanti il braccio sinistro, e aprì lentamente la mano, rivelando all'interno del palmo cinque piccoli medaglioni dorati, ognuno dei quali era inserito all'interno di una medaglietta-custodia e recava una runa diversa incisa su una facciata. Con un primo sguardo, Sho riuscì a vederne una a forma di cuore, una simile ad un cerchio con due grazie uncinate ai lati e un simbolo dello Yin e dello Yang inscritto... e, cosa che attirò maggiormente la sua attenzione, una runa a forma di sole che lui aveva già visto apparire di sfuggita sul suo Digivice diverse ore prima, quando lui e SnowAgumon avevano combattuto contro Musyamon... quindi, riflettè il ragazzino, quella era una sorta di predizione di quello che sarebbe successo...

Riportò la sua attenzione alla situazione attuale quando vide che le Crest, circondata da una calda luce dorata si stavano sollevando dalla mano di Gennai e stavano levitando maestosamente verso ognuno di loro, come attratte da una invisibile forza magnetica. Il suo sguardo seguì il percorso della Crest con sopra inciso quel sole stilizzato mentre questa si avvicinava lentamente a lui, finchè non se la ritrovò sospesa in aria a pochi centimetri dal viso. Le altre Crest avevano fatto la stessa cosa con ciascuno dei suoi compagni di viaggio, e il ragazzino con gli occhialoni notò che il medaglione con il cuore era andato a Yurika...

Fu in quel momento che Sho, per un istante che a lui era sembrato molto più lungo, sentì di perdere la cognizione di quello che faceva, e cominciò ad agire unicamente d'istinto. In qualche modo... sentiva che era la cosa giusta da fare. Sentiva il suo corpo muoversi quasi automaticamente verso la Crest, e una voce che riecheggiava nella sua testa che gli diceva che prenderla era la cosa giusta da fare... In quel momento, Sho sentiva addirittura di non essere più lui ad agire. Come se fosse stato sotto un qualche influsso ipnotico, gli sembrava di vedere qualcun altro fare quello che stava in realtà facendo lui... e tuttavia, la cosa non lo allarmava minimamente. La sensazione che pervadeva il suo corpo era così... calda, rassicurante... come stare vicino ad un falò ardente dopo una giornata passata in mezzo alla neve... Finalmente, le sue dita si strinsero con cautela attorno al medaglione dorato, che reagì aumentando la propria luminosità fino quasi a costringerlo a chiudere gli occhi... e, con gli stessi movimenti automatici, di cui lui stesso quasi non si accorse, se lo mise al collo come stavano facendo tutti gli altri, mentre i Digimon osservavano senza fiatare...

Anche i Digimon, comunque, stavano sperimentando degli strani effetti... non molto dissimili da quelli che avevano provato quando avevano sentito che i Digivice erano arrivati ai loro partner umani: una inspiegabile quanto stupenda sensazione di calore e conforto, che costrinse persino la fredda BlackGatomon a spalancare gli occhi per la meraviglia. Se qualcuno si fosse preso la briga di guardare verso di lei, forse ci avrebbe visto qualche lacrima trattenuta, che la gattina nera non ricordava di aver mai fatto fatica a tenere... eppure in quel momento, quel bellissimo sentimento stava mettendo a dura prova il suo autocontrollo...

"Cosa... sta succedendo?" si chiese Kunemon, le antenne che si muovevano lentamente sopra la sua testa come se stessero tracciando una danza lenta e maestosa. "E'... la stessa cosa che ho provato quando..."

Fu Falcomon a proseguire la frase per lui. "Il giorno prima che i ragazzi arrivassero qui, a DigiWorld? Sì, ti capisco... Allora è questo... il 'potenziale' di cui parlava Gennai... mi sento improvvisamente molto più forte... più forte di quanto non sia mai stato..."

"Sì, anch'io..." proseguì Bearmon, guardandosi le mani guantate con entusiasmo. Si sentiva come se nel suo petto stesse ardendo una fiamma che gli dava la carica... "E non solo più forte... anche più sicuro... più tranquillo... e soprattutto... più vicino a Kevin... riesco a percepire i suoi sentimenti, ad empatizzare con i suoi pensieri... non so spiegarmelo, ma credo che lo sentiate anche voi..."

SnowAgumon si portò una zampina artigliata all'altezza del cuore. "Sì... lo sento benissimo... il coraggio di Sho, la sua determinazione... ora più che mai sento di condividerli... sento che pensiamo sulla stessa lunghezza d'onda..." disse, incurvando gli angoli della bocca in un sorriso.

Nonostante condividesse le sensazioni dei suoi compagni e dei Digiprescelti... e, per un istante, le sembrasse di starsi avvicinando a Jolene più di quanto lei stessa avrebbe voluto ammettere... BlackGatomon rimase scettica, e scosse la testa per scacciare quell'accenno di emozione che lottava per farsi strada sul suo muso felino. "Che... che sciocchezze state dicendo?" chiese scorbuticamente, ma si sentiva che nella sua voce mancava quella convinzione lapidaria con cui diceva ogni cosa. "Io... mi sento più forte, punto e basta! Non sto là a perdere tempo con questi sentimentalismi, a me interessa soltanto avere la possibilità di aumentare il mio potere... e ora ce l'ho, quindi per adesso mi va bene così!"

SnowAgumon, volgendo per un attimo i suoi occhi cristallini alla gattina nera, fece un sorrisetto saccente. Capiva bene che quello che stava dicendo non corrispondeva alla verità...

Finalmente, dopo alcuni secondi che al gruppetto erano sembrati eterni, il gioco di luci cessò, e le Crest non dientarono che dei medaglioni, in apparenza solo decorativi, appesi al collo dei rispettivi proprietari, con quelle strane rune a decorarli... Stupiti, i ragazzi allungarono lentamente le mani verso le Crest e le presero, portandosele davanti agli occhi e osservandole con attenzione: mentre la Crest di Sho era quella con il sole disegnato sopra, e quella di Yurika presentava un grosso cuore stilizzato, a Felipe era andata la Crest con il cerchio uncinato, a Kevin una sulla quale pareva essere incisa la stilizzazione di un uomo, con un lungo abito dal bordo inferiore frastagliato e delle specie di raggi di sole che si dipartivano dalla sua testa... mentre sulla Crest di Jolene troneggiava un simbolo simile ad una goccia d'acqua con dentro due cerchietti concentrici.

"Ecco..." riprese Gennai con voce calma. "Ora avete ricevuto le vostre Crest, e i vostri Digimon hanno acquisito il potenziale di Digievolvere ancora. Adesso, l'unione tra voi e i vostri compagni può dirsi completa. E ognuna di queste, ci tengo a ribadirlo, rappresenta un aspetto vitale del vostro carattere... Giovane Sho, a te è stata affidata la Digi-Crest del Coraggio; Yurika, tua è la Digi-Crest dell'Amore, mentre quella di Felipe rappresenta l'Amicizia. Jolene, la Crest che hai ricevuto rappresenta la Sincerità... mentre tu, piccolo Kevin, hai ricevuto quella della Speranza, una delle più potenti in assoluto!"

"Wow... forte!" esclamò il ragazzino di colore mentre riguardava con orgoglio il medaglione che aveva appena ricevuto. "Hai sentito, Bearmon? La mia è una delle Crest più potenti! Non ne sei felice? Chissà come saranno forti le tue forme evolutive più avanzate!"

L'orsacchiotto si sfregò una mano dietro la nuca, un pò imbarazzato dall'entusiasmo ch il suo partner ci stava mettendo, ma allo stesso tempo comprendendolo appieno. Doveva ammettere che anche lui era curioso di vedere come sarebbe stata la sua forma Ultimate... o, perchè no, magari anche quella Mega! "Sono felice per te, Kevin! E sono sicuro che saprai fare buon uso del potere di questa Crest!" commentò.

Anche Sho e SnowAgumon non stavano più in sè dalla gioia. "Ma ti rendi conto, Sho? Grazie alla tua Crest, potrò superare il livello Champion! E se già ero capace di fare tanto nei panni di Veedramon... figurati cosa succederà quando arriverò a livello Ultimate o Mega!" cinguettò il piccolo dinosauro bianco.

"Non oso neppure immaginarlo..." rispose Sho, la Crest ancora stretta nella mano ed esibita orgogliosamente. "Ma sono sicuro che lo vedremo molto presto! Con questa Crest dalla nostra, nè Watchmon, nè nessun altro Digimon malvagio potrà più fermarci! Ora siamo noi i più forti di DigiWorld!"

Yurika storse il naso sentendo le spacconate del suo amico. La sua impressione di poco prima, che Sho si stesse montando un pò troppo la testa, stava ricevendo sempre maggiore conferma, e il fatto che lui avesse ricevuto la Crest non stava certo contribuendo a tenere sotto controllo la sua proverbiale impulsività... per quanto la riguardava, pur essendo contenta di aver ricevuto il medaglione dell'Amore da Gennai, non riusciva a condividere lo sfrenato entusiasmo del suo amico. Si sentiva come se ci fosse qualcosa fuori posto... come se quella Crest, in realtà, non le dovesse appartenere...

"E così... io avrei la Crest dell'Amore..." pensò tra sè, lo sguardo appesantito da un filo di malinconia mentre osservava il cuore inciso sulla medaglietta dorata. "Che strano... non ci sarà qualcosa di sbagliato in questa 'profezia'? Perchè, se devo dirla tutta, io non credo di esserne degna..."

E Kunemon, percependo la perplessità della sua compagna, decise di far sentire la sua voce. "Hey, Yurika... tutto bene? Non mi sembri poi troppo entusiasta di aver ricevuto la tua Crest..." chiese la sua vocetta ronzante. La Digiprescelta dai capelli blu, svegliata improvvisamente dalle sue elucubrazioni, fece un saltino per la sorpresa, poi si voltò verso il piccolo bruco, cercando di sembrare quanto più normale possibile nonostante tutto...

"Ah, Kunemon-chan... no, no, va tutto bene, sul serio! E' solo che mi stavo chiedendo..." disse una rapida bugia, che in fondo non si discostava troppo da quello che davvero stava pensando. "Sì, mi stavo chiedendo come avrei potuto fare ad attivarla... e soprattutto, come sarà la tua forma Ultimate! Chissà quanto diventerai bello, eh?" pronunciò l'ultima parte con una risata che, con suo grande sollievo, le venne meno forzata del previsto... probabilmente perchè sapeva di giocare sulla vanità del suo compagno digitale!

In effetti, le parole di Yurika fecero subito alzare la cresta a Kunemon, che drizzò le antenne come sempre era abituato a fare quando si vantava. "Heh... beh, modestamente... già quando divento Flymon non sono male, beninteso!" esclamò, le mandibole leggermente incurvate. "Mi aspetto di fare una figura ancora migliore quando evolverò!"

Questa volta, la risata che Yurika fece le suonò deliziosamente spontanea. "Heheheee... perchè immaginavo che lo avresti detto, Kunemon-chan?" chiese retoricamente, mettendosi l'indice e il medio della mano destra davanti alla bocca. A sua insaputa, i pensieri di Felipe e di Jolene erano molto simili a quelli che le erano venuti poco prima...

"Questa sarebbe la Crest dell'Amicizia..." riflettè Felipe. C'era qualcosa, nel suo sguardo, che poteva essere letto come una sorta di spregio al medaglione che gli stava al collo. "Perchè poi abbiano scelto me per esserne il possessore, non lo capirò mai. Io... non credo che l'amicizia sia poi così importante, se sono riuscito a farne a meno per tutto questo tempo..."

Invece, nell'espressione di Jolene, era più chiaramente visibile un velo di tristezza. "La Crest della Sincerità... che strano che sia io a rappresentare la Sincerità..." riflettè, mentre si rigirava tra le dita il medaglione. "Proprio io che ho sempre così tanta paura di dire la mia, e ritengo che gli altri sappiano decidere meglio di me anche per ciò che mi riguarda... non credo proprio di essere io la persona giusta, non sarebbe stato meglio Sho o Yurika?"

Dopo aver atteso che la luminosità delle Crest si fosse smorzata, Gennai diede un'altra occhiata al gruppo dei Digiprescelti e riprese il suo discorso. "Ora, bambini prescelti, il potere delle Crest è nelle vostre mani. Ma voglio avvertirvi, che per ora è soltanto presente in voi e nei vostri Digimon, ma non è davvero attivo. Per poterlo attivare, e accedere così alle nuove Digievoluzioni, dovrete prima dimostrarvi degni di esso, dando prova della virtù che esso rappresenta. So che alcuni di voi saranno increduli, e non penseranno di avere le qualità necessarie... ma vi posso assicurare che le vostre Crest non vi sono state assegnate a caso, e che se voi siete qui, è perchè avete tutti il potenziale di attivarle. Tuttavia, non mi è dato di sapere come, esattamente... ognuno di voi dovrà trovare da solo il modo di risolvere questo problema... e questo, ve lo posso anticipare, vorrà dire cercare in voi stessi, fare chiarezza nei vostri pensieri e nelle vostre idee, e affrontare le vostre paure. Queste ultime, in particolare, sono ciò che può bloccarvi. Non dimenticatelo mai."

Sho, ancora troppo esaltato dalla buona notizia per ascoltare la sua voce interiore della ragione, fece un sorrisetto un pò strafottente. "Con tutto il dovuto rispetto, Gennai-san... ma chi le dice che abbiamo paura? Io e SnowAgumon abbiamo affrontato nemici spaventosi, restando assieme... e siamo sempre riusciti a venirne fuori interi, non è così, compagno?" chiese, dando una carezza sulla testa al piccolo Digimon bianco, che si mise una mano dietro la nuca e rise giovialmente.

Anzichè essere irritato da quella evidente mancanza di buon senso (e di modestia...), Gennai sorrise, un sorriso che voleva esprimere affetto assieme ad un pò di rimprovero... il sorriso di un nonno che ha visto il nipotino infilare le dita nella marmellata. "Ohohoh... vedo che qualcuno tra noi si è fatto un pò trasportare dall'impulsività giovanile... beh, ma dal resto anche questo fa parte del tuo carattere, giovane Sho, e penso che i tuoi amici lo sappiano già..." gli rispose, attento a non assumere un tono troppo severo. "Aaah, c'è sempre qualcosa di cui noi abbiamo paura... a volte noi stessi non ce ne accorgiamo, o non vogliamo ammetterlo... chi per orgoglio, chi perchè prova vergogna... ma tutti noi abbiamo paura di qualcosa, grande o piccola che sia. E tu, Digiprescelto del Coraggio, non fai eccezione... ma lascerò che sia tu a rendertene conto da solo. E voi, ragazzi, ricordatevi sempre queste mie parole, perchè da come riuscirete a gestire il potere delle Crest dipenderà la sopravvivenza dell'intero Mondo Digitale. Ora i vostri Digimon potranno raggiungere livelli di potenza che persino Watchmon potrebbe soltanto sognare... ma non sarà tutto così automatico come potrebbe farvi comodo, e starà sempre a voi e ai vostri Digimon, in ultima analisi, scegliere come gestire questo grande potere. Con esso, delle grandi responsabilità vi sono state assegnate... il destino di un mondo, e delle migliaia di migliaia di vite che vi risiedono."

"Un grande potere... comporta delle grandi responsabilità. Dov'è che l'ho già letta, una cosa del genere?" si chiese Kevin, rivolto più a sè stesso che a chiunque altro.

"Con questo, ho finito di dirvi quello che dovevo... almeno per adesso..." concluse Gennai, la cui immagine cominciò a perdere nitidezza e a sfarfallare, come lo schermo di una vecchia televisione. Il contatto stava per essere perso. "Ricordatevi, piccoli amici... cercate in voi stessi il modo di usare le vostre Crest... rendetevi conto delle vostre potenzialità, e mettete chiarezza in voi stessi... Solo così potrete... non c'è più energia... volevo ancora... ma... ora non..." Un disturbo di sottofondo spezzò la voce di Gennai, che si ridusse ad un brusio indistinto. "Ragazzi... buona... fortuna... zzzz... zzzz..."

"Venerabile Gennai!" esclamò SnowAgumon, muovendo un passo verso l'immagine ormai quasi scomparsa. Il Digivice di Sho si spense, e con esso anche la figura del vecchio saggio, e il luminoso raggio bianco che era salito fino al soffitto della caverna. In un attimo, il luogo venne nuovamente avvolto dall'oscurità, e le uniche luci rimaste furono quelle dorate delle Crest ancora appese al collo dei ragazzi.

I Digiprescelti erano rimasti in silenzio nella caverna buia, a riflettere sulle parole che Gennai aveva detto loro. Se da una parte ricevere le Crest era stato motivo do orgoglio, e aveva dato loro un pò di motivazione per gli scontri a venire, dall'altro aveva fatto sorgere in essi delle grandi preoccupazioni... che in certi, come Yurika e Felipe, erano decisamente più marcate che negli altri. Dipendeva da loro fare sì che le nuove Digievoluzioni si sbloccassero, non era affatto una cosa automatica... e in molti capivano che da quel momento in poi ogni loro azione avrebbe potuto avere delle conseguenze importanti su tutto ciò che li circondava. Il solo pensiero fu sufficiente a far correre un brivido anche lungo la schiena di Sho, che pure fino a quel momento aveva tenuto la cresta alzata... e del resto, come dare loro torto? Non capita tutti i giorni di venire a sapere che le vite di migliaia di persone... beh, in realtà di Digimon, ma comunque di esseri viventi e pensanti... dipendeva da quali decisioni si fossero prese, e dalla saggezza delle loro scelte. Migliaia di vite... forse addirittura MILIONI! E pensare che tutto era iniziato come un'avventura insolita e divertente... ma ora, la realtà si stava facendo sentire!

Sho prese un respiro profondo... e poi espirò, buttando l'aria fuori ai polmoni e l'inquietudine fuori dal suo corpo. Non poteva mostrare di avere paura, non davanti ai suoi compagni... se non ci fosse stato lui, gli altri sarebbero stati capaci di mantenere la loro coesione? Di affrontare ciò che li aspettava? Sarebbero stati tranquilli se avessero visto che il loro 'leader non ufficiale' aveva paura? No, doveva soffocare la sua ansia... non poteva ammetterla davanti a loro, e quasi aveva paura che SnowAgumon, guardandolo negli occhi, capisse quello che provava. Già sentiva lo sguardo del piccolo Digimon cercare il suo, nel tentativo di leggervi il suo stato d'animo...

Scosse la testa. Che diamine gli stava venendo in mente? Perchè all'improvviso si poneva tutte quelle domande? Se erano arrivati fino a quel punto, anche se con un pò di aiuto da parte degli altri Digimon come Dimetromon o i Battamon, e avevano scoperto il modo di attivare le loro prime Digievoluzioni... allora perchè non avrebbero dovuto essere capaci di ripetere la cosa? No, doveva pensare positivo! Lui e il suo gruppo erano gente in gamba, avevano sconfitto Digimon di gran lunga più forti grazie al loro lavoro di squadra... e ora, grazie alle Crest, potevano fare molto di più! Nessuno poteva fermarli, doveva convincersi di questo, e convincere anche i suoi compagni, primo tra tutti SnowAgumon!

"Hey, Sho, tutto bene?" gli chiese improvvisamente la voce del piccolo tirannosauro bianco, interrompendo la sua linea di pensiero. Il ragazzino con gli occhialoni si passò una mano sulla fronte, e si asciugò un filo di sudore di cui fino a quell'istante non si era neanche accorto, prima di guardare verso il basso e incrociare gli occhi del suo partner, azzurri come il cielo e puri come il cristallo. A dirla tutta, Sho si sentiva un pò a disagio osservato così, da quegli occhi che esprimevano una fiducia così incondizionata, e il fatto che tutti gli altri Digiprescelti (tranne i più scettici Felipe e BlackGatomon, che apparivano impassibili) si fossero in quel momento voltati verso di lui, in una silenziosa richiesta di essere guidati, non contribuiva certo ad allentare lo stress. Beh, era una ragione di più per mostrare che lui non si lasciava impressionare così facilmente! Chissà, forse era quello, dopotutto, il segreto per far brillare la sua Crest... il Coraggio, in fondo, non era la mancanza di paura? E lui non ne aveva, checchè ne dicesse quel Gennai! Non ne aveva! NON NE AVEVA! Questa frase riecheggiò nella mente del dodicenne come un mantra, ripetuto più e più volte per dargli convinzione... era stato così spavaldo fino ad un attimo prima, e ora perdeva la speranza? No, mai e poi mai! Loro ce l'avrebbero fatta, lui avrebbe fatto in modo che fosse così!

"Sì, SnowAgumon... tutto alla perfezione..." esclamò Sho, nel tentativo di suonare il più convinto possibile. Poi, alzando lo sguardo verso i suoi compagni. "Ascoltatemi, ragazzi, posso capire che improvvisamente tutto ci sembri più difficile! Non fatevi abbattere, perchè sono sicuro che non sarà poi così diverso da prima! Noi ora abbiamo le Crest, e se siamo riusciti ad arrivare fin qui, vuol dire che possiamo andare ancora oltre! Quindi forza! Adesso torniamo in superficie, e cominciamo a pensare a come affrontare Volcdramon!"

"Bel discorso. Avresti dovuto fare l'agitatore." commentò sarcastica BlackGatomon, tenendo le zampine incrociate sul petto. Davvero quel moccioso si illudeva che sarebbe stata così facile? Credi in te, e tutto verrà da sè? Stringi i denti, vai avanti e alla fine vincerai? Come no... non se ne rendeva conto, che se così fosse stato, DigiWorld non sarebbe stato nelle condizioni in cui era?

Tuttavia, la frase di Sho sembrò avere un certo impatto positivo sugli altri membri del gruppo, e riuscì a dare loro la carica che serviva.

"Come al solito non resisti alla tentazione di fare un bel discorsetto incoraggiante, eh, Sho?" gli chiese Kunemon, aggiungendo una risatina alla fine per fargli capire che non voleva sembrare offensivo. "Comunque... non sono esattamente le parole che io avrei usato, ma devo ammettere che rendono l'idea!"

"Avevamo già deciso da un pezzo di addossarci questa responsabilità, no?" chiese retoricamente Yurika, ammirando la Crest del'Amore con aria un attimo meno dubbiosa di prima. "E allora, non perdiamo altro tempo. Il nostro dovere, adesso, è affrontare Volcdramon e liberarlo dall'influsso di Watchmon, ed è quello che faremo! Speriamo solo che quello che ha detto Gennai-san sia vero... e che riusciamo a capire come funzionano questi medaglioni..."

I Digiprescelti si guardarono tra loro in un muto gesto di comprensione reciproca. In quel momento si sentivano davvero una squadra, e ciascuno di loro si rendeva conto che l'affiatamento con i suoi compagni e con il proprio Digimon era cresciuto dal loro arrivo a DigiWorld, che se ne fossero accorti o meno... e Sho aveva ragione, se erano arrivati fino a quel punto, una speranza ce l'avevano!

Il gruppo si riorganizzò, raccogliendo le proprie cose, e Sho andò a prendere il suo Digivice dall'altarino di roccia sul quale lo aveva lasciato. Poi, lentamente, ciascuno riprese la via per la superficie. Prima Yurika e Kunemon, poi Jolene, BlackGatomon, Kevin e Bearmon risalirono lungo il tunnel scavato nella pietra vulcanica, e iniziarono ad avanzare a tentoni in quella claustrofobica fenditura. Proprio mentre Sho, SnowAgumon, Felipe e Falcomon si apprestavano a chiudere la fila, il biondino spagnolo appoggiò una mano sulla spalla del compagno giapponese, e quando fu sicuro di avere la sua attenzione, gli rivolse una frase che sapeva un pò di avvertimento. "Sho... ascolta bene, c'è una cosa che ti devo dire."

"Dimmi, Felipe-kun? C'è... qualcosa che ti turba?" aveva chiesto Sho, non appena venne richiamato dal gesto dell'amico.

Felipe scosse la testa e sorrise leggermente... un sorriso un pò amaro, notò Sho, ma sempre meglio di quell'espressione scontenta che era abituato a vedergli in viso. "No, no... volevo solo dire che il tuo discorso di prima, per quanto sciocco, mi è sembrato sincero. Sei uno che sa il fatto suo, questo te lo devo riconoscere... e quello che volevo dirti è che voglio riporre la mia fiducia in me e nella tua, a mio parere un pò assurda, sicurezza in te stesso. Mi auguro che essa ti sproni a dare il meglio di te, anche perchè sono dieci, e non una, le vite che stai mettendo in gioco!"

Sho gli restituì il sorriso. "Tu pensa a fare TU del tuo meglio e a collaborare più che puoi con gli altri, e lascia che io pensi per me, Felipe-kun! Ora più che mai il successo della missione dipende dal nostro totale affiatamento." disse. I due ragazzi si scrutarono per un pò, quasi a volersi lanciare un'amichevole sfida... poi, Felipe fece quella cosa che non aveva fatto il giorno del loro incontro: protese una mano verso il ragazzino giapponese, che accettò onorato la stretta di mano. SnowAgumon e Falcomon erano rimasti in disparte, ad osservare il comportamento dei loro amici con un certo orgoglio...

"Sono convinto che, nonostante le loro differenze, Sho e Felipe si rispettino molto più di quanto non diano ad intendere." commentò Falcomon, muovendo in su e in giù il suo becco ricurvo. "Forse è proprio questo quello di cui Felipe aveva bisogno..."

"Vuoi dire... per accendere la sua Crest?" chiese SnowAgumon, gli occhi fissi verso il medaglione al collo del biondino. "Strano, a me non sembra di vedere cambiamenti..."

Il falchetto scosse la testa. "No, SnowAgumon... per una cosa forse anche più importante: riaccendere un pò di fiducia nel suo cuore..."

 

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Qualche ora dopo...

"Volcdramon! Volcdramon!"

Un paio di occhi scarlatti, dello stesso colore ardente della roccia fusa, si spalancarono lentamente nell'oscurità della tana di Volcdramon non appena il loro proprietario, un'immensa creatura draconica che emanava un tale calore corporeo da distorcere il paesaggio attorno a sè, sentì quella imperiosa voce roca riecheggiare nella sua testa. Un fremito di rabbia percorse il suo corpo da rettile, ricoperto di grandi squame nere, e i suoi denti affilati come punte di ossidiana si strinsero quasi involontariamente, mentre una delle sue zampe si abbatteva al suolo e polverizzava una piccola stalagmite di roccia. La creatura che fino a qualche giorno prima era stata il saggio e benevolo Volcdramon, un Digimon che faceva da guida e mentore a tutti gli altri, si sentì percorrere da un'improvvisa ondata di rabbia omicida - il suo padrone, il supremo Watchmon, stava chiamando, e lui doveva essere pronto ad eseguire gli ordini...

Volcdramon grugnì un paio di volte, e delle nuvole di denso vapore vulcanico nero come la pece uscirono sbuffando dalle sue narici, prima che la sua voce ringhiante spezzasse il silenzio della tana. "Supremo Watchmon... quello che lei vuole... sarà fatto..." ringhiò, un suono atono e rabbioso al tempo stesso - se una cosa del genere poteva essere...

"Tu lo sai per cosa ti sto chiamando, Volcdramon, mio fedele schiavo..." sibilò telepicamente il Digimon mutante che lo controllava. "Non solo la tua guardia del corpo ha fallito ed è passata dalla parte di quei mocciosi, ma i Digiprescelti e i loro compagni sono anche riusciti, grazie alla sua guida, a raggiungere la tua vetta, e tra non molto saranno lì da te. Essi sanno già della tua nuova vita sotto la mia benevola mano, e vogliono sottrarti al mio amorevole abbraccio... per poi venire da me! Essi non vogliono che venga creato un nuovo mondo privo di sofferenze... hanno intenzione di contrastare i miei nobili ideali... e per questo voglio che tu li uccida! Non devi lasciare vivo nemmeno uno di quegli insolenti... li devi uccidere tutti, dal primo all'ultimo! Lo farai per me, in nome dell'affetto che ti ho dato?" La voce telepatica di Watchmon si lasciò dietro una sinistra eco, come l'ululato di un fantasma... e se Volcdramon fosse stato in sè, avrebbe sentito il sapore ipocrita, di miele avvelenato, delle sue parole. Erano parole colme di menzogna, le parole di una sirena ammaliatrice che incanta le sue vittime con la sua dolce canzone prima di farle morire miseramente...

Ma, privato com'era della sua volontà, Volcdramon non avrebbe notato queste cose nemmeno se qualcuno gliele avesse sbattute in faccia. Con un altro passo pesante, uscì dall'oscurità e si espose ai gentili raggi del sole serale che filtravano da qualche crepa nel soffitto, rivelando finalmente il suo impressionante aspetto: molto simile ai classici draghi, era un enorme lucertolone che raggiungeva i sette metri alla spalla, con un corpo rettiliforme e sorprendentemente snello per la sua mole immensa, di almeno venti metri dalla testa alla punta della coda! Quasi tutto il suo corpo muscoloso era coperto da squame nere, ruvide e resistenti come la roccia vulcanica che lo circondava, e dalle fessure tra di esse proveniva un'impressionante luce scarlatta... come se appena sotto la sua pelle non scorresse sangue, ma lava incandescente! Le sue zampe erano grosse come colonne di sostegno, e non terminavano con i piedi agili, quasi felini, che di solito si associano ai draghi... sembravano piuttosto le zampe di un elefante, corredate di lucide unghie di ossidiana, e dal torace uscivano un paio di punte di metallo rovente delle dimensioni di un braccio umano! Il suo lungo collo, che teneva la testa ben sollevata da terra, componeva buona parte della ragguardevole lunghezza del drago, e numerose punte di cristallo bianco formavano una sorta di letale selva dietro la sua nuca. Sulla testa affusolata, la pelle e le squame diventavano rosso cupo, con una piastra di metallo grigio a proteggere la calotta cranica e la mascella superiore. Quest'ultima protezione si estendeva fin oltre la punta del naso, incurvandosi come il becco di un aquila, e due occhi rossi pieni di odio scrutavano il mondo attorno a lui da un paio di fessure intagliate nell'acciaio. La creatura sembrava non avere un solo punto del corpo vulnerabile, e il soffocante fumo nero che la avvolgeva, senza tuttavia ostacolarle in alcun modo la respirazione, la rendeva una visione ancora più terrificante!

Ancora una volta, Volcdramon fece uscire il suo respiro in rantoli gutturali pieni di furia a malapena trattenuta. La risposta alla domanda di Watchmon era fin troppo facile, almeno dal suo punto di vista sconvolto dal controllo mentale...

"Come lei desidera... così sarà fatto, supremo Watchmon... Io, Volcdramon, annienterò i bambini prescelti, così che lei e i suoi compagni possiate portare avanti la vostra lotta... per creare un mondo senza sofferenze!" rispose Volcdramon, senza preoccuparsi di tenere la voce bassa.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Volcdramon

Tipo: Drago

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Volcanic Phoen, Circle of Death

Un Digimon che chiama casa la lava e i vulcani del Mondo Digitale. Nonostante l'aspetto spaventoso, è un Digimon buono... a meno che, ovviamente, non sia posseduto dai Digi-Ghost come in questo caso! Tuttavia, combatte con grande fervore, soffiando fiotti di magma e saturando l'aria con il suo micidiale vapore vulcanico!

 

Non appena ebbe finito la frase, la lingue di fiamma rosso-arancioni che scorrevano sotto le sue impenetrabili squame brillarono ancora più ferocemente... e il drago gettò indietro la testa e proruppe in un ruggito mostruoso che fece tremare le pareti della grotta! Alcuni pezzi di roccia lavica si spaccarono e precipitarono dal soffitto, infrangendosi sul pavimento, e luride fiamme scarlatte scaturirono improvvisamente dai solchi della corazza di Volcdramon, riscaldando improvvisamente la già soffocante aria solforosa del luogo, e avvolgendolo in un'aura di rabbia ardente che non lo rendeva certo meno minaccioso! Per qualche secondo, il ruggito furibondo del dragone continuò a far oscillare pericolosamente l'enorme camera... poi, lentamente, le fiamme vennero riassorbite dalla sua pelle corazzata, e Volcdramon tornò alla quiescenza di poco prima... ma i suoi occhi a mandorla continuarono, anche così, ad emettere quella terribile luce. Il drago, con i movimenti lenti e misurati di un automa che cerca di conservare il più possibile la sua energia per un compito importante, si sedette sulle zampe posteriori e assunse la posizione di un gatto in attesa... paragone calzante, se si pensa che stava facendo la posta a quel gruppetto di Digiprescelti e Digimon che, ora lo sapeva, si sarebbero presentati entro breve dalla grande apertura sul lato opposto della sua tana!

E tuttavia, anche i suoi sensi acuti, non sminuiti in alcun modo dallo stato di controllo mentale in cui si trovava, non riuscirono a notare la piccola, furtiva ombra di un felino i cui occhi acuti lo osservavano da una fenditura in un muro al suo lato, le pupille contratte in modo da sfruttare ogni minimo spiraglio di luce. Ritenendo di aver visto abbastanza, BlackGatomon scivolò via come un'anguilla, mimetizzandosi di nuovo nell'oscurità da cui era venuta. Aveva finalmente visto con che razza di avversario avevano a che fare, e tra sè ringraziò la sua previdenza per aver deciso di allearsi con gli altri quattro Digiprescelti. Il suo orgoglio non le impediva di riconoscere che Volcdramon era un avversario davvero troppo forte per lei, e senza un pò di alleati dalla sua parte, la sua sconfitta sarebbe stata rapida e dolorosa.

Se voleva davvero sperare di arrivare da qualche parte, doveva collaborare con gli altri, anche se non era molto portata per il gioco di squadra...

"Okay, ora ho visto tutto..." disse tra sè, a voce talmente bassa che fece fatica a sentire le sue stesse parole. "Devo comunicarlo agli altri, in modo che possano organizzare una buona strategia... e mi sa tanto che ne avremo bisogno, se vogliamo vincere..."

Mentre si ritirava, non vide che quelle due scintille di magma infuocato si voltavano per un breve istante verso il suo nascondiglio, e si stringevano minacciosamente...

 

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Nello spazio di cinque minuti, BlackGatomon si era fatta nuovamente strada tra gli angusti corridoi di roccia che l'erosione del tempo aveva scavato nelle rocce di Nexus Peak, ed era uscita dalla soffocante aria surriscaldata di quella tana. Riguadagnato l'esterno, la gattina nera ridiscese di corsa la grande punta di magma solidificato nella quale Volcdramon aveva ricavato la sua tana, e raggiunse di nuovo lo spiazzo, nascosto tra alcune formazioni vulcaniche a qualche centinaio di metri dalla grande caverna, nel quale i suoi compagni e Musyamon avevano piantato le tende. Tempo prima, i ragazzi avevano deciso di mandare uno di loro in avanscoperta a cercare di scoprire quanto più possibile su Volcdramon, assieme alle informazioni che Musyamon aveva offerto loro... e BlackGatomon, essendo la più furtiva del gruppo oltre che la più esperta, si era offerta volontaria. Non appena la videro tornare, i ragazzi e i Digimon le corsero subito incontro per sincerarsi che stesse bene, prima tra tutti Jolene.

"BlackGatomon, sei tornata!" esclamò la ragazzina inglese, sinceramente felice di veder tornare la sua partner. "Allora, va tutto bene? Sei riuscita a vedere questo Volcdramon?"

"Che aspetto ha? E' forte? Quanto è grande?" BlackGatomon venne assalita subito dopo da una mitragliata di domande da parte di Bearmon, che sembrava impaziente di gettarsi nella lotta. Anche Falcomon e SnowAgumon le andarono quasi addosso nella loro foga di sapere di più, e la gattina si vide quasi sommersa di domande, al punto da farle perdere la pazienza...

"Hey! Hey, calma, voi! Uno alla volta, o vi graffio!" protestò, tirando fuori le unghie e vibrando un fendente nell'aria davanti a sè, che mancò volutamente il naso di Bearmon. L'orsacchiotto si ritirò di un passo, alzando le mani davanti a sè, e BlackGatomon potè tirare il fiato e passarsi la mano sulla fronte. Accidenti, come mai solo allora sentiva tutto il caldo che faceva in quella dannata spelonca? Ipotizzò che fosse dovuto al fatto che prima era troppo impegnata ad annotarsi ogni minimo particolare di Volcdramon per pensare al caldo...

"Allora, BlackGatomon, sei riuscita a vederlo?" le chiese Jolene non appena la sua partner ebbe preso un pò fiato. "Riesci a dirci qualcosa che potrebbe esserci utile?". Gli altri ragazzi e Digimon, Musyamon compreso, si riunirono attorno a lei per ascoltare le novità che portava.

BlackGatomon annuì lentamente e rivolse lo sguardo al picco di roccia da cui era appena fuggita. "Sì, sono riuscita ad avvicinarmi abbastanza da dare una bella occhiata... e vi posso dire che non mi è piaciuto molto quello che ho visto! Ragazzi, qui abbiamo a che fare con un avversario che non riusciremo a battere con la sola forza dei muscoli. Avremo davvero bisogno di un ottimo gioco di squadra per sconfiggerlo!" rispose. Rimase un attimo in silenzio per riordinare ogni particolare, poi proseguì, forse ritenendo importante quello che le era venuto in mente. "E poi... l'ho sentito parlare con Watchmon e dire qualcosa di strano... Aveva detto, rispondendo alla conversazione telepatica di Watchmon, che avrebbe distrutto tutti coloro avessero cercato di impedire... la creazione di un nuovo mondo libero dalla sofferenza! Non vi pare strano?"

In effetti, la notizia aveva preso molti tra capo e collo, e Sho più di tutti. "Come? Sei sicura di aver sentito bene, BlackGatomon? Watchmon avrebbe parlato di eliminare le sofferenze di DigiWorld?" chiese, sbattendo le palpebre un paio di volte.

"Sì, ne sono sicura... Volcdramon, riportando le parole di Watchmon, ha detto proprio così!" rispose la gattina nera. I suoi occhi dorati si mossero a destra e a sinistra e scrutarono attentamente tutto l'uditorio: esattamente come si aspettava, nei volti di tutti si leggeva incredulità... e anche Musyamon non faceva eccezione. Persino il Digimon samurai, che pure era stato il più vicino a Volcdramon, non aveva idea di cosa volesse dire quell'affermazione...

Per qualche istante, il gruppo rimase in silenzio a rimuginare su quella inaspettata sorpresa, prima che Felipe riportasse tutti all'ordine.

"Comunque..." esclamò il biondino spagnolo, battendo una mano sul terreno per richiamare l'attenzione. "...le domande dovranno attendere! Non siamo arrivati fin qui per farci distrarre adesso solo perchè abbiamo sentito quattro parole buttale lì da quel pazzoide di Watchmon! Per quello che sappiamo, potevano essere anche un bluff per confondere noi e Volcdramon!"

"Questo mi sembrerebbe strano..." riflettè Musyamon ad alta voce. "Se Volcdramon-sama è già sotto l'influsso dei Digi-Ghost, per quale motivo Watchmon avrebbe bisogno di mentirgli per fargli fare quello che lui vuole? E' una cosa che, detto sinceramente, non mi torna... e che potrebbe voler dire che c'è qualcosa che ci sfugge, in tutta questa situazione."

"Per adesso, l'importante è liberare Volcdramon dall'influsso, giusto? E poi... quel Gennai che abbiamo incontrato non mi sembra un tipo capace di mentire. Se ci fosse qualcosa di giusto in quello che Watchmon sta facendo, sono sicuro che non ci avrebbe chiamato, e noi non staremmo facendo quello che adesso stiamo facendo!" ribattè Sho con convinzione. "Quindi, io sono d'accordo con Felipe-kun... per adesso, concentriamoci sul problema Volcdramon, e al resto penseremo dopo!"

"Hmmm... se lo dici tu..." ribattè Kevin, tamburellando con l'indice sul terreno con aria assente. "Allora, tornando a noi... BlackGatomon, com'è questo Volcdramon? Hai in mente un modo in cui potremo attaccarlo?"

"Sei per caso riuscita a vedere anche qualche punto debole in lui?" chiese Kunemon, strisciando più vicino...

La gattina incurvò le labbra in un sogghigno, e si mise ad armeggiare con alcune rocce per illustrare le sue scoperte. "Ci stavo giusto arrivando, piccolo... ascoltatemi bene, forse lui sa già che noi stiamo arrivando, ma non può certo sapere nè quando nè come colpiremo! Allora, ecco com'è il nostro avversario... avvicinatevi e vi spiego un pò di cose!"

"Grande, BlackGatomon!" commentò Sho, un pugno stretto davanti a sè. "Ce la faremo, ne sono sicuro!"

Tutti quanti tesero le orecchie, decisi a non perdersi neanche una parola della spiegazione. Ci sarebbe stato bisogno di ogni più piccolo vantaggio per affrontare il combattimento con Volcdramon...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Capitolo un pò sottotono, se volete la mia. A parte l'incontro con Gennai, il resto non mi è sembrato un granchè... date la colpa al fatto che non ero molto ispirato, e sto entrando in periodo di esami, quindi sono poco concentrato su questa storia. Cercherò di fare meglio nel prossimo capitolo, in cui inizierà il duello con Volcdramon! Quale strategia ideeranno i ragazzi per combattere il loro avversario? E le Crest svolgeranno la loro funzione? Cosa stanno facendo, nel frattempo, Watchmon e i suoi compari? E Sho non si starà lasciando prendere troppo la mano dall'entusiasmo?

Beh, darò le dovute risposte quanto prima! Nel frattempo, torno a scrivere le mie fanfic di Tamers, Frontier e Savers, e vi do appuntamento alla prossima! Mi raccomando, recensite, e fatemi sapere cosa ne pensate! Solo, non stupitevi se i prossimi capitoli verranno fuori con un pò di ritardo... quando arriveranno le vacanze di Pasqua, vi prometto che mi metterò a lavorare più alacremente!

Ciao, ragazzi, alla prossima!

 

Justice Gundam

 

P.S.: Oh, e auguratemi buona fortuna per l'operazione all'occhio di mercoledì. Non è niente di serio, un intervento di routine per la correzione di un muscolo... però un pò di paura ce l'ho lo stesso!

 

 

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Capitolo 13
*** Duello nel cuore della montagna ***


Digimon Zero-13

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Bentornati ancora, signore e signori... bentornati al consueto appuntamento con Digimon Zero, e con le vicende di Sho Kusanagi e del suo primo team di bambini prescelti! Ormai è arrivata la Pasqua, e con essa (si spera) un pò di primavera... sigh... accidenti al tempo assurdo di questi ultimi tempi... in ogni caso, io sono contento che finalmente siano arrivate un pò di vacanze! E' stato un trimestre davvero stancante per me, tra l'esame di Dati & Algoritmi e quello di Informatica Teorica!

Comunque, la fatica è stata premiata: nel primo esame ho preso il primo 30 della mia carriera universitaria! ^_^

Per quanto riguarda la mia storia... beh, finalmente è apparso Gennai! Credevate forse che lo potessi tralasciare? Certo che no, lui è una costante delle prime due serie di Digimon... e serviva pur qualcuno che desse ai ragazzi qualche dritta per la loro missione! Spero che la sua entrata in scena sia venuta abbastanza bene...

Si sta profilando all'orizzonte... anzi, no, che dico, ormai è praticamente arrivato... lo scontro tra il team di Sho e Volcdramon, il loro primo Digimon di livello Ultimate! Sho e i suoi compagni hanno ricevuto le Crest, ma devono ancora attivarle... ci riusciranno o dovranno vedersela con un avversario così potente armati soltanto dei loro Digimon di livello Champion e del loro coraggio? Il momento è cruciale, e una mossa falsa potrebbe far fallire tutta la loro missione!

Dovranno impegnarsi al massimo, se vorranno uscire vivi dalla trappola di Nexus Peak! E intanto, Watchmon e i suoi degni compari WaruNezumimon e Geryomon osservano e tramano...

Beh, credo di aver riassunto la situazione! Le vostre recensioni attendono, quindi...

 

KillKenny: Heheheheee... sì, forse dal punto di vista delle Crest e dei loto abbinamenti, la mia storia era un pochettino prevedibile! Ad ogni modo, la battaglia con Volcdramon SARA' impegnativa... leggi il nuovo capitolo e vedrai!

TopoMouse: Mi fa piacere che gli abbinamenti delle Crest ti siano piaciuti, e posso assicurarti che il duo Kevin & Bearmon si rivelerà all'altezza delle tue aspettative! Magari non subito ma in futuro... E per quanto riguarda Jolene, beh... le Crest non li scelgono a caso, i loro proprietari! Come ho detto, prevedo di fare scintille con il duello con Volcdramon, ma mi saprai dire tu come va!

Driger: Ed è con immenso piacere che torno a rispondere alle tue recensioni! Bentornata alla mia fanfiction! Musyamon... beh, in realtà ho scelto lui come 'braccio destro' di Volcdramon senza un motivo particolare... volevo semplicemente un Digimon che avesse un'aria abbastanza tosta, ma che potesse essere interpretato come un guerriero con un certo senso dell'onore... C'è un motivo per cui ho voluto che i ragazzi trovassero senza troppe complicazioni le loro Crest, e riguarda il mio tentativo di 'restare al passo' con la continuity della prima serie di Digimon, ma tutto sarà spiegato in capitoli successivi. E Jolene... beh, dalle un pò di tempo! Prevedo che sarà, assieme a Felipe, uno dei personaggi che più cambieranno, nel corso della vicenda!

 

Okay, ragazzi... spero che vi siate portati le tute ignifughe, perchè questo capitolo sarà davvero ROVENTE!

(L'autore fa gli occhi assatanati e si mette ad imitare Dilandau di Escaflowne): BRUCIAAAAAA!!! HAHAHAHAHAAAA!

Ehm... scusate, un improvviso accesso di follia! Non ho altro da dirvi se non...

Buona lettura!

 

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Capitolo 13 - Duello nel cuore della montagna

 

Nella sala di controllo della tana di Watchmon...

Il mostruoso Digimon fluttuò lentamente dallo schermo del suo terminale al centro della stanza, guardando con aria fredda e indagatrice le due figure oscurate che attendevano dall'altro lato della spaventosa camera. Le fattezze dei suoi 'ospiti' erano illuminate a tratti ed in confuso dall'innaturale luce azzurra proiettata dalla colonna di luce nella quale era contenuta la massa dei Digi-Ghost al servizio di Watchmon, ora diventata molto più grande di quanto il Digimon dai molti occhi avrebbe mai potuto prevedere.

Questa, in teoria, avrebbe dovuto essere una buona notizia. Più Digi-Ghost volevano dire più Digimon che potevano essere posseduti, e che i piani del suo signore avrebbero potuto andare avanti più velocemente. E tuttavia, Watchmon non era troppo tranquillo... se quei due erano entrambi là nella sua tana, per assistere al duello tra i bambini prescelti e Volcdramon, era perchè dovevano sincerarsi del lavoro svolto dal loro collega e dell'effettiva utilità dei Digi-Ghost... per poi fare rapporto a chi di dovere! Un raro brivido di apprensione attraversò il suo corpo sferico. Se la prestazione di Volcdramon non fosse stata soddisfacente, per lui sarebbe stato un serio problema... ringraziò la sua prudenza per avergli fatto venire il dubbio che qualcosa sarebbe potuto andare storto, e per avergli permesso di pensare a delle contromisure...

"Allora, Watchmon..." iniziò una voce seria, appartenente alla più grande delle figure in ombra. "Tu sai meglio di noi qual è la situazione... i bambini prescelti sono riusciti ad arrivare fino a Nexus Peak, superando tutti i Digimon controllati che tu hai mandato contro di loro. Se riuscissero a sconfiggere Volcdramon e a liberarlo dal nostro influsso, non solo noi perderemmo una pedina importante, ma ci troveremmo a che fare con una seria minaccia al nostro grande progetto. Ne sei al corrente, voglio sperare..."

"Sì, Geryomon, lo so perfettamente... anche perchè me l'hai ripetuto fin troppe volte in questi ultimi giorni!" ribattè l'osservatore con fastidio. "Ma ho già fatto in modo che quei marmocchi si trovino davanti ad un avversario che non potranno sconfiggere! I miei DemiWatchmon, sparsi per DigiWorld, mi hanno già fornito tutte le informazioni necessarie riguardo alle potenzialità dei loro Digimon, e posso affermare con sicurezza che non superano il livello Champion. Volcdramon, come semplice potenza, li sovrasta ampiamente."

"Ma potrebbero spuntarla per il fatto che sono in cinque contro uno, e che potrebbero utilizzare una buona strategia. A questo non hai pensato?" chiese Geryomon, strisciando fuori dalle ombre e finalmente apparendo in tutto il suo terrificante aspetto alla luce della gabbia energetica nella quale erano contenuti i Digi-Ghost. Dapprima si vide il volto di un essere umano in età avanzata, con i capelli e la barba bianchi, numerose rughe sulla fronte e un'espressione stoica, quasi da filosofo, che lo rendeva gradevole a vedersi, e gli dava l'aspetto tipico di un oratore o di un sofista greco. Tuttavia, questa buona prima impressione veniva brutalmente infranta una volta che si fosse passati a guardare il resto del suo corpo: il torso era muscoloso, senza un filo di grasso, e sembrava quello di un giovane in perfette condizioni di salute, mentre le braccia scimmiesche erano eccessivamente lunghe, ricoperte da una incolta pelliccia marrone, e presentavano delle lame uncinate che fuoriuscivano dai gomiti. Nelle sue mani dotate di lunghi artigli, l'orribile creatura teneva una sorta di alabarda, ad un capo della quale era montata una larga ascia sormontata dalla punta di una lancia - un'arma dall'aspetto letale che la creatura maneggiava con estrema disinvoltura. Il resto del corpo di Geryomon, dalla vita in giù, era quello di un enorme serpente maculato, verde con dei motivi circolari di squame rosse e brune che lo ricoprivano fin quasi alla punta della coda, dalla quale spuntava un grosso pungiglione chitinoso simile a quello di uno scorpione, intriso di un poco rassicurante liquido grigio.

Watchmon sospirò, ulteriormente irritato. Quel Geryomon si stava dando un pò troppa importanza, con la scusa che era il preferito del loro padrone... ma lui avrebbe fatto in modo che questo suo status non durasse a lungo!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Geryomon

Tipo: Demone Rettile

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Scorpion Scourge, Blade of Deception

Questo Digimon, uno dei pochi Digimon demoniaci a far parte del tipo Dati, è considerato da molti il simbolo dell'inganno e della frode. Il suo approccio flemmatico ad ogni combattimento lo rende un tattico eccellente, ed è in grado di usare attacchi molto insidiosi, poco appariscenti ma pericolosi!

 

"Ho pensato anche a questa eventualità, cosa credi?" ringhiò Watchmon. "Da qui, dalla mia sala di controllo, noi tre potremo assistere al duello tra Volcdramon e i nostri nemici... e nel caso i Digiprescelti dovessero prendersi troppo in vantaggio sul nostro schiavo, so già come intervenire! Voi due, non dovrete fare altro che starvene comodi e godervi lo spettacolo!"

Una fin troppo familiare risatina da topo accompagnò l'altra figura, un umanoide avvolto di stracci che sembrava un pò più alto di una persona normale. "Kihihihiii... Bene, Watchmon... voglio proprio vedere se la tua strategia, sempre se ne hai mai avuta una, darà i suoi risultati contro quei ragazzini!" stridette la creatura conosciuta come WaruNezumimon, rivelandosi a sua volta. Il suo aspetto era decisamente meno alieno rispetto a quello dei suoi colleghi, ma questo non faceva altro che renderlo ancora più disgustoso! In effetti, se un ratto di fogna avesse potuto essere lungo due metri e avesse potuto camminare sulle zampe posteriori, non sarebbe stato molto dissimile da WaruNezumimon: il suo corpo era ricoperto da una lurida pelliccetta grigia che diventava più chiara sul suo repellente muso allungato dai piccoli occhietti rossi e dal naso esageratamente grande, che faceva capolino da un cappuccio rosso orribilmente sporco che nascondeva il resto dalla testa. La sua bocca era contorta in un ghigno sardonico che metteva in mostra due file di denti gialli con gli incisivi enormi. Indossava una sorta di uniforme viola consunta sulle braccia e sulle gambe, e ampie parti della sua repellente pelle grigiastra facevano capolino dagli squarci. Mani e piedi, dalle dita esageratamente lunghe, erano armati di corti artigli incrostati di chissà quali sudicerie, e una lunga coda glabra frustava l'aria dietro di lui. Tutt'attorno a lui si levava una terrificante puzza di spazzatura e uova marcite, e uno sciame di mosche, pulci ed altri insetti lo circondava costantemente, il tutto contribuendo a dare al Digimon un aspetto che avrebbe fatto rivoltare anche lo stomaco più forte. Per dirla in poche parole, era un monumento vivente alla sporcizia!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: WaruNezumimon

Tipo: Bestia

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Contagion Breath, Ruin Swarm

Una mostruosa creatura che vive in mezzo ai rifiuti, e cerca di contaminare tutto ciò che è bello. Tutti i Digimon, tranne i più malvagi, si tengono lontani da lui. Può attaccare controllando le nubi di insetti che lo circondano, oppure con il suo fiato puzzolente e velenoso.

 

Watchmon si ritrasse, contorcendo la sua mostruosa bocca in una smorfia di disprezzo. Pur non avendo un naso visibile, il Digimon dai molti occhi non era - per sua sfortuna - sprovvisto del senso dell'olfatto, e la presenza di WaruNezumimon a distanza così ravvicinata era per lui come un pugno in faccia.

"Lo sai, WaruNezumimon, hai un bel coraggio ad accusarmi di non avere una strategia, tu che a quanto mi risulta non hai fatto nulla di produttivo da quando quei mocciosi sono arrivati a DigiWorld!" accusò Watchmon, un tentacolo puntato contro il mostruoso uomo-ratto. "E' vero che il compito di eliminare i Digiprescelti e badare ai Digi-Ghost è stato affidato a me, ma potevi renderti utile in qualche altro modo, non ti sembra?"

Per nulla impressionato dalla rampogna del mutante, WaruNezumimon gli rivolse uno dei suoi sogghigni malefici. "Misura le parole, Watchmon... io stavo facendo un compito importante mentre tu tentavi invano di eliminare quei ragazzini... stavo verificando che nei territori sotto il nostro controllo non ci fossero focolai di ribellione! Ora, se non c'era niente da reprimere, io che cosa posso farci?" sghignazzò, mettendo in mostra la sua orrenda dentatura.

Geryomon richiamò l'attenzione picchiettando sul terreno con il manico della sua alabarda. "Ora basta con le vostre futili liti! Ricordatevi per cosa siamo qui!" li rimproverò. "Dobbiamo verificare che Volcdramon distrugga quei ragazzini, e verificare il funzionamento dei nostri Digi-Ghost... e le vostre stupide discussioni non fanno parte del piano! Allora, Watchmon, dici che i Digiprescelti non hanno nessuna possibilità contro il nostro schiavo?"

"Assolutamente nessuna!" ribattè il mutante, senza la minima traccia di dubbio. "Prima che questa giornata finisca, la loro leggenda sarà stata sfatata, e potrete comunicare al nostro signore che non esiste più nessuno in grado di opporsi ai nostri piani!"

Il mostro rettiliforme annuì lentamente. "Questo è quello che mi auguro per il tuo bene, Watchmon. Ora il tuo... schiavo più potente sarà sottoposto alla prova del fuoco. Il nostro signore potrà vedere di persona i frutti del tuo lavoro."

I tre mostruosi Digimon si zittirono mentre rivolgevano i loro sguardi al maxischermo davanti a loro, dove entro breve avrebbero assistito alla battaglia decisiva. Watchmon espirò, rendendosi conto solo in quel momento di aver trattenuto il respiro per la tensione. No, non potevano esserci errori... lui se ne era assicurato, le dovute contromisure in caso di emergenza erano state prese... non restava altro che attendere gli eventi!

La sua enorme bocca si incurvò in un ghigno diabolico. No, non c'era motivo di preoccuparsi... sarebbe andato tutto liscio!

"Prima che la giornata finisca, mi presenterò trionfante al mio signore, e surclasserò sia WaruNezumimon che Geryomon! Heheheheee... l'idea di umiliare così sfacciatamente quei due palloni gonfiati mi riempie di gioia!" riflettè il mutante con crudele soddisfazione. "Finalmente farò loro vedere la mia superiorità, e loro non potranno fare altro che masticare bile e restare in silenzio!"

Gli occhi tentacolati che si agitavano sulla superficie del cranio di Watchmon sembrarono rilassarsi, come un branco di cobra che, dopo essere stati sollevati col cappuccio spalancato per tanto tempo, finalmente si concedevano un pò di riposo. "So che detto da me potrà sembrar fuori luogo, bambini prescelti, ma vi devo... ringraziare! Sì, dico davvero! Senza di voi... non avrei mai avuto questa opportunità di farmi vedere dal mio signore! Consideratelo un onore... diventerete dei gradini sulla scala del mio successo, e quando questo mondo e il vostro cadranno nelle nostre mani... io governerò a fianco del mio padrone, tutto grazie a voi!"

Il mutante soffocò una cupa risata. Sì, era proprio vero quello che si diceva in giro... che non tutto il male viene per nuocere...

 

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Intanto, appena fuori da una caverna che si addentrava nelle viscere di Nexus Peak e verso la tana di Volcdramon, un gruppo di ragazzi e Digimon, accompagnati da un ormai familiare Digimon samurai, era seduto dietro una grande roccia sotto il cielo all'imbrunire, e stava ripassando, sotto la tutela di BlackGatomon, le mosse che avrebbero dovuto fare per avvicinarsi ad un avversario tanto più grosso e potente di loro, quale era il drago sotto il quale Musyamon prestava servizio. A guidare il gruppo c'era, ovviamente, Sho, che grazie al suo spirito di iniziativa aveva nuovamente preso le redini della situazione e stava già elaborando una strategia: strategia che stava spiegando ai suoi compagni e ai Digimon usando alcune pietre e pezzi di legno disposti sul terreno vulcanico davanti a loro, a mò di miniature.

"Allora, BlackGatomon, hai detto che si tratta di un drago. Ed è di dimensioni enormi, stando a quello che ci dici tu, non è vero?" chiese conferma Sho, seduto a gambe incrociate dietro la roccia, mentre piazzava un grosso sasso nero davanti a sè per rappresentare Volcdramon. Gli altri membri del gruppo avevano formato un cerchio ed osservavano con attenzione le sue mosse, anche se Yurika, Kunemon, Felipe e Falcomon non sembravano eccessivamente convinti... Sho si stava comportando in maniera troppo baldanzosa, da quando avevano affrontato Volcdramon, e ricevere la Crest del Coraggio non aveva certo contribuito a smorzare il suo ego...

BlackGatomon alzò gli occhi al cielo, stanca di ripetere cose già dette. Se fosse stato solo per lei, sarebbe già andata a sistemare Volcdramon, ma la situazione richiedeva un approccio più ragionato... che, in tutta sincerità, non riusciva a vedere nell'atteggiamento di Sho!

"Sì, te l'ho già detto... un drago gigantesco, tutto nero e corazzato come un carro armato vagante!" esclamò la gattina nera, senza preoccuparsi di nascondere il suo fastidio. "Però, se stai pensando di accerchiarlo e colpirlo da più direzioni diverse, ti voglio subito dire che questa strategia fallirà! Non ti ho detto che è avvolto da questa nube di vapori vulcanici? Fa talmente caldo, attorno a lui, che mi è sembrato di vedere i miraggi... quindi non riusciremo mai a restargli vicini a lungo!"

"Hey, BlackGatomon, abbassa i toni!" la rimbeccò Sho, sentendosi prevaricato. "Sto cercando di pensare ad un modo di attaccare questo lucertolone, grazie anche alle informazioni che ci hai fornito tu... quindi vedi di non essere insofferente e non disturbarmi, okay?"

La gattina nera grugnì antipaticamente e incrociò le zampine sul petto. Stava cominciando a pentirsi della sua decisione di unire le sue forze a quel gruppetto di mocciosi...

"Se questo moccioso che crede di essere uno stratega non abbassa LUI i toni, giuro che uso i suoi calzoncini come affila-unghie... Al diavolo, speriamo che non ci faccia ammazzare tutti quanti con queste sue manie di leadership!"

"Allora, ecco cosa stavo pensando..." iniziò Sho, ponendo alcuni ramoscelli e alcuni sassolini bianchi accanto alla pietra più grande e muovendoli qua e là. "Abbiamo un solo avversario davanti, molto più grande dei nostri Digimon e sicuramente più forte, ma al tempo stesso più ingombrante... allora, Yurika, Kunemon, Jolene e BlackGatomon, voi siete gli elementi più mobili del gruppo. Credo che possiate iniziare voi, con un'azione di disturbo. Attaccherete Volcdramon con degli attacchi mordi e fuggi, in modo da spostare tutta la sua attenzione su di voi..." mosse due sassolini e due ramoscelli in modo che si avvicinassero alla pietra più grande dai due lati, poi quasi subito li ritirò. "E sarà a questo punto che interverremo noi!"

"Con noi... intendi me, te, Felipe... e i nostri Digimon, giusto?" chiese il piccolo Kevin, con le dita ancora serrate sulla Crest della Speranza che portava al collo. Non c'era niente da fare, da quando aveva ricevuto quella Crest non riusciva più a separarsene, e Bearmon aveva notato questo particolare... chissà, forse questo suo attaccamento era perchè sentiva che era un valore che si addiceva molto alla sua situazione...

"Esattamente!" rispose SnowAgumon, parlando a nome del suo partner umano. "Allora, quando Volcdramon avrà rivolto tutta la sua attenzione ai Digimon delle ragazze..." A questo punto il piccolo dinosauro rivolse un rapido sguardo alle dirette interessate, e ricevette un cenno di assenso da Yurika, seguito a ruota da quello di Jolene. "...A questo punto, noi e Musyamon interverremo, cercando di tenere sotto tiro Volcdramon da tutti i lati. Senti, Musyamon, che tu sappia... ci sono altri passaggi tramite cui potremmo avvicinarci alla sala di Volcdramon? In questo modo, ognuno di noi ne prenderebbe uno diverso, e ci troveremmo ad accerchiarlo..."

Il samurai, che fino ad allora non si era pronunciato, fece un lento cenno affermativo. "Vedo che l'inventiva non vi manca... Sì, in effetti ci sono vari passaggi che arrivano vicini alla sala di Volcdramon-sama, ma uno soltanto che sbocca direttamente in essa. Tuttavia, i muri di roccia che separano questi corridoi dalla sala principale non sono molto spessi, e credo che con un buon attacco i vostri Digimon sarebbero in grado di buttarli giù e fare irruzione."

"Hmmm, interessante..." riflettè Felipe. "In questo modo, avremmo anche il fattore sorpresa dalla nostra parte... Buono a sapersi!"

I ragazzi videro chiaramente gli occhi di Sho illuminarsi. "Ottimo! E va bene, allora sarà proprio così che faremo! Ci avvicineremo alla sala principale tramite questi corridoi di cui ci ha parlato Musyamon-san, e mentre Volcdramon sarà impegnato con Flymon e BlackGatomon, noi lo attaccheremo alla sprovvista! Vedrete che non si accorgerà nemmeno di cosa lo ha colpito! Allora, che ve ne pare come idea?"

"Credo di averlo già detto una volta, e ora lo ripeto, fratellone Sho: sei una forza!" affermò entusiasta Kevin, entrambi i pugni stretti davanti a sè ed entrambi i pollici sollevati. "Quest'idea è favolosa! Sono sicuro che funzionerà alla perfezione!"

Accanto a lui, Yurika storse il naso, evidentemente un pò scettica, e Kunemon agitò le antenne a destra e a sinistra in quella che voleva essere un'espressione di dubbio. "Hmmm..." cominciò il piccolo bruco dopo averci riflettuto un pò su. "Beh... Sì, come idea, forse, potrebbe anche funzionare... lo prendiamo alla sprovvista, e qualche colpo lo mettiamo pure a segno... ma dopo come pensate di cavarvela?"

"Kunemon-chan ha ragione..." riflettè Yurika. "Dubito che riusciremo ad abbatterlo con l'attacco iniziale, e dopo che l'avremo attaccato in questo modo, la sorpresa sarà svanita, e dovremo vedercela con Volcdramon solo con le nostre forze! E a questo punto... i nostri attacchi saranno in grado di danneggiare Volcdramon, nonostante quelle squame corazzate che lo ricoprono dalla testa alla coda? BlackGatomon, tu stessa avevi detto che era ben corazzato..."

"Per questo, ci affideremo soprattutto agli attacchi di Veedramon e Diatrymon... potrà anche avere una corazza solida, ma non potrà molto contro attacchi basati sull'energia o sul suono, non vi pare?" rispose Sho, prima che la gattina nera potesse aprire bocca. BlackGatomon si bloccò, infastidita dal fatto che quel ragazzino le avesse rubato la parola.

"Anche il mio attacco non è di tipo fisico." Musyamon si sentì in dovere di aggiungere. "Anche questo potrebbe esserci utile in questo scontro."

Felipe sembrò rifletterci su. "Hmmm... questo non lo so... senti, Falcomon, tu pensi che una volta che sarai diventato Diatrymon... riuscirai a mantenere Volcdramon sotto attacco? I tuoi colpi potrebbero essere la nostra migliore possibilità contro di lui..."

"Hmmm... beh, avrò bisogno di un pò di collaborazione da parte vostra, ma... sì, potrebbe andare!" rispose Falcomon, usando l'ala destra per grattarsi il mento. "Tuttavia, questo significa che avrò bisogno di spazio per muovermi, e che gli altri Digimon dovranno tenere costantemente occupato Volcdramon, altrimenti sarò troppo occupato ad evitare i suoi attacchi per poterlo attaccare..."

"E a proposito di attacchi..." riprese Bearmon. "Io suggerirei di tenerci il più possibile sparpagliati, in modo da sfuggire al suo soffio. Sho, tu che cosa ne dici?"

Il ragazzino si aggiustò gli occhialoni sulla fronte prima di rispondere. "Hmm... sì, anche questo è un particolare che dobbiamo tenere d'occhio. Ragazzi, durante il combattimento dovrete muovervi costantemente in modo da non offrire a Volcdramon un bersaglio facile... ma al tempo stesso dovrete stare attenti a non restare troppo raggruppati, o saremmo facili prede del suo soffio infuocato! Dopotutto, stiamo affrontando un drago..." disse, spostando i ciottoli più piccoli e i rametti in modo che circondassero la roccia più grande. Poi, con un cenno di orgoglio nello sguardo, Sho indicò i risultati del suo lavoro ed espose le sue conclusioni. "Allora, è tutto deciso! Seguiamo questa strategia... e vedrete che usciremo vincitori da questo scontro!"

Le reazioni dei ragazzi e dei Digimon all'esposizione fatta da Sho non furono tutte entusiastiche come il leader non ufficiale sperava... Kevin sembrava ammirato, e anche Bearmon e BlackGatomon - nonostante il disappunto di poco prima - parevano abbastanza convinti della validità del suo piano. Ma lo stesso non si poteva dire di Felipe, Falcomon, Yurika e Kunemon, che rimanevano ad osservare le 'miniature' con cui Sho aveva riprodotto il campo di battaglia con delle espressioni dubbiose sul volto. La ragazzina dai capelli blu, in particolare, non vedeva di buon occhio il fatto che, dopo l'incontro con Musyamon, il suo amico si fosse fatto più baldanzoso...

"Quando siamo arrivati a DigiWorld, appena qualche giorno fa, Sho-kun ha subito cercato di organizzare ogni cosa, di prendere in mano la situazione nonostante fosse tutto così nuovo per noi..." riflettè, concentrata sulle espressioni raggianti di Sho e SnowAgumon mentre illustravano il loro piano d'attacco. "...Eppure, dopo lo scontro con Dimetromon, Sho aveva molta paura, glielo leggevo negli occhi! Lui cercava di non darlo a vedere... ma io mi rendevo conto che non era vivace come al solito. Ed ora, invece, sembra non avere paura di nulla... Non mi convinci, Sho Kusanagi, ho paura che tu stia cercando di mostrare quello che in realtà non provi..."

La vocetta acuta di Kunemon la distrasse dalle sue riflessioni, quando il bruchino giallo attirò la sua attenzione toccandole la spalla con la punta dell'antenna. "Hmm? Oops, scusa, Kunemon-chan, mi sono distratta a pensare... dimmi pure!"

"A cosa stavi pensando? Mi sembrava che tu non fossi molto convinta di quello che ha detto Sho... forse temi che la sua strategia non funzionerà?" chiese il simpatico bruco giallo, le cui mandibole a becco indicarono il ragazzino con gli occhialoni e il suo partner.

Yurika si volse a guardare il suo amico d'infanzia, la cui espressione sicura di sè non si annebbiava nemmeno per un istante. Sì, c'era decisamente qualcosa che non andava in quel suo improvviso ardimento...

"Kunemon-chan... ti ricordi quando siamo arrivati a DigiWorld, io e Sho?" iniziò a spiegare la ragazzina, usando una mano per togliersi dalla fronte una ciocca color cobalto. "Non so se te ne sei accorto, ma Sho era molto spaventato dopo la battaglia con Dimetromon... In fondo, avrà pensato, eravamo in un mondo alieno, in balia di creature sconosciute e potenti che non chiedevano di meglio che farci la pelle, e lui si è sentito addossata la responsabilità di tenere il gruppo unito e farci sopravvivere. Credimi, Kunemon-chan, io sono sicura che questo è quello che ha pensato... fin da quando eravamo piccoli lui ha sempre avuto questo spirito di iniziativa! Beh, temo che le cose, benchè lui cerchi di farsi vedere coraggioso, non siano poi migliorate molto da allora. Si comporta così per darci fiducia, ma io temo che non stia facendo altro che ignorare la sua paura, anzichè affrontarla..."

Kunemon inclinò la testa da un lato, come un passerotto, mentre guardava Sho e SnowAgumon. Che strano che Yurika pensasse una cosa del genere, riflettè. Eppure, a guardarli così, quei due non sembravano fingere fino a questo punto... "Hmmm... mah, non lo so... SnowAgumon è lo stesso di sempre, credo... lui ha sempre avuto questo modo di fare ardimentoso. Ma Sho... sinceramente, mi sembra lo stesso di sempre, anche se ammetto che non lo conosco da tanto tempo come te..." rispose.

"Beh... io lo conosco ormai da sei anni, e posso dire che ho idea, più o meno, di cosa Sho-kun pensa in certe situazioni..." replicò Yurika. "Io credo... che Sho abbia ancora paura, e stia solamente cercando di mascherarla. Forse per far sentire sia noi... che lui... più sicuri di vincere. Il fatto che di recente le cose ci siano andate bene, poi, credo che non abbia risolto questo suo problema..."

"In che senso, scusa?" chiese Kunemon. "Non credi che, ora che la situazione è a noi favorevole, Sho dovrebbe aver superato la sua paura?"

Yurika scosse la testa. La situazione non era così semplice come il suo partner la dipingeva... "No, Kunemon-chan... Vedi, ho paura che Sho si stia convincendo che le cose siano... come posso dire... destinate ad andarci bene! Che non importa quali scelte facciamo o quali ostacoli ci troviamo davanti, noi riusciremo a vincere comunque! E questo... non lo sta aiutando a superare la sua paura di fallire... Questo... non è vero coraggio, almeno non come la vedo io!"

Le mandibole a becco di Kunemon restarono leggermente spalancate allorchè il significato delle parole di Yurika gli appariva chiaro. Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima? Sho si era sempre preoccupato di una cosa molto importante, nel corso di quel viaggio... ovvero, quello di mantenere il suo team al sicuro da ogni pericolo. E la sua più grande paura era il non rivelarsi all'altezza di questo suo compito... questo avrebbe dovuto essergli chiaro! Ora, le recenti vittorie gli avevano un pò dato alla testa... e anzichè dissipare le sue paure per il futuro, le avevano seppellite sotto un velato strato di sicurezza, baldanza... arroganza, avrebbe osato dire! Sho ora era sicuro che avrebbero vinto perchè tutto era andato bene fino a quel momento... ma una volta che si fosse presentata qualche difficoltà imprevista... non sarebbe tornato a galla il suo precedente timore? Questo poteva essere un problema serio...

Yurika scosse la testa e decise di mettere da parte le sue preoccupazioni, almeno per il momento... ci sarebbe stato modo e tempo di discuterne con Sho, una volta che fossero usciti vivi dalla battaglia che li attendeva! Volse la testa al proprio lato, trovandosi davanti l'altro membro femminile del gruppo e la sua silenziosa partner. Jolene, che per tutto il tempo in cui la 'seduta strategica' era durata, non aveva detto una parola, era seduta su una roccia rialzata, le braccia avvolte attorno alle ginocchia e il viso per metà affondato nelle falde della gonna impolverata. I suoi occhi nocciola, dall'espressione pensosa, guardavano nel vuoto davanti a lei, come se cercassero risposta a qualche terribile interrogativo che assillava la ragazzina inglese... e BlackGatomon, che pure le stava vicino, non sembrava in alcun modo interessarsi a come si sentiva la sua partner: continuava infatti a guardare i ragazzi che discutevano, senza dire una parola, ma con quella sua vaga espressione di superiorità...

La ragazzina di Hokkaido storse il naso. Non era certo quella l'atmosfera che ci doveva essere tra una Digiprescelta e la sua partner... ma immaginava anche che parlare con BlackGatomon sarebbe stato inutile, quella faceva sempre di testa sua! Tuttavia... forse con Jolene poteva cercare di scambiare qualche chiacchiera. La ragazzina dai capelli castani era afflitta, questo Yurika e Kunemon riuscivano a capirlo... e il fatto che non fosse intervenuta nella discussione accresceva la loro preoccupazione. Perchè se ne stava così in disparte? Cos'era tutta quella insicurezza? Forse... non pensava che il suo parere fosse importante?

"Hey, Jolene-chan!" la chiamò Yurika, toccandole la spalla con una mano. La ragazzina inglese fece un breve salto e trattenne il respiro per la sorpresa, poi si voltò verso la sua amica giapponese, un lieve tremore nella voce.

"Oops... Sì, Yurika? C'è... qualcosa che mi volevi dire?" mormorò, quasi volesse scusarsi di qualcosa che aveva fatto. BlackGatomon, con leggero dispiacere della sua partner e somma irritazione di Yurika, si limitò a mandare un'occhiata di sottecchi alle due ragazzine prima di concentrarsi di nuovo sulla discussione tra i ragazzi e gli altri quattro Digimon...

La ragazzina dai capelli blu si schiarì la voce. "Ehm... no, niente di particolare... è solo che... sì, ecco... mi stavo chiedendo se non avessi anche tu qualcosa da dire, riguardo le idee che abbiamo buttato là per affrontare Volcdramon... non sei intervenuta per tutto il discorso! Non avevi... nessuna idea da proporre?"

"Beh..." sospirò Jolene, sentendosi d'un tratto colpevole. "Ecco, Yurika... vedi, in realtà un'idea ce l'avevo... è... è solo che... non mi sembrava molto azzeccata... e poi, voi ragazzi siete più esperti di me da questo punto di vista, nelle battaglie con i Digimon... io... beh... insomma, non credo che la mia opinione conti poi tanto..."

Questa frase fece prudere il naso alla giapponese e a Kunemon. Come sarebbe a dire che la sua opinione non contava? Anche se era l'ultima arrivata, era pur sempre un membro del gruppo, santo cielo! Eppure, Jolene continuava a restarsene in disparte, vittima della sua insicurezza... e, in certi casi, a farsi tiranneggiare da quella BlackGatomon... beh, era il caso di darci un taglio, decise Yurika. Se si doveva fare gioco di squadra - checchè Sho si stesse man mano convincendo di poter fare tutto gettandovisi a capofitto - allora anche lei e BlackGatomon dovevano partecipare, discutere, prendere le decisioni... BlackGatomon non era lì per combattere e basta, e Jolene avrebbe dovuto fare molto di più che conformarsi alle decisioni degli altri!

"Jolene-chan, guarda che a noi..." iniziò a dire Yurika, poi si interruppe quando vide che gli altri continuavano a discutere senza badare a loro. "Ehm... beh, sì, insomma, almeno a me... importa di quello che pensi tu. So che, a guardare i signori maschietti non si direbbe... pare quasi che i 'grandi eroi' se ne siano scordati... ma qui a DigiWorld siamo un gruppo... un team, una squadra! E se vogliamo fare un buon gioco di squadra, dobbiamo ascoltare le opinioni di tutti, perchè tutti fanno parte del gruppo, e tutti valgono qualcosa! Se ce ne dimentichiamo, il gruppo si sfalda, lo capisci?"

"E se questo succede... beh, capirai anche tu che, senza fare fronte comune, qui siamo in balia di qualunque Digimon ci arrivi addosso!" fu Kunemon a completare la frase della sua partner, ricevendo da lei una carezza sul dorso che gli fece correre un brivido di gioia lungo la spina dorsale. "Voglio dire... anche tu fai parte del nostro gruppo, anche se solo da poco tempo! Quindi, tu hai lo stesso diritto di tutti noi di dire quello che pensi... e se hai delle idee da proporre, non saremo lieti di sentirle!"

Gli occhi della ragazzina inglese si spalancarono leggermente, e lei sentì il cuore, per un istante, batterle in gola. Davvero aveva sentito quello che Yurika e Kunemon avevano detto? Che erano interessati a sentire anche la sua opinione? Eppure... lei non era mai stata brava a prendere le decisioni. Lei... non aveva mai avuto lo spirito di iniziativa che contraddistingueva i suoi compagni, in particolare i due giapponesi. Si era sempre... adattata a quello che gli altri, in particolare i suoi genitori e i suoi insegnanti, decidevano al suo posto, visto che li riteneva più capaci di guidarla sulla giusta strada di quanto lei non sarebbe stata di trovarla da sola... era sempre stato così, fin da quando era piccola, ed era un suo modo di fare al quale lei stessa si era condizionata...

Invece, Yurika le chiedeva quello che lei pensava...

Chissà perchè... ma sentirsi fare quella domanda le fece quasi venire un brivido. Si trovò, per la prima volta da quando era arrivata a DigiWorld, a riflettere seriamente sulla sua posizione... sì, Yurika aveva ragione, ora lei faceva parte di un gruppo, e per la prima volta se ne rendeva conto! Non era come quando assisteva alle lezioni in classe, o faceva ginnastica con le sue amiche... allora doveva solo fare quello che le veniva detto, e a nessuno sarebbe importato nulla dei suoi pensieri... era circondata da compagni e compagne che facevano la loro vita senza badarle, e da insegnanti a cui non interessava nient'altro che mettere qualche voto sul registro ogni quadrimestre... no, in quel momento lei non era semplicemente una parte passiva di un tutto, e non era lì per seguire quello che gli altri le dicevano di fare... Qui... come poteva dire... c'era una strada da costruire assieme agli altri, delle decisioni da prendere, dei rischi da correre... e tutto da fare assieme!

Il cuore le mancò di un battito alla realizzazione. In questo mondo... lei non era più sola nella folla, come era sempre stata quando era a casa! C'era qualcuno che voleva ascoltarla! Dopo averr riflettuto ancora per qualche secondo, la ragazzina inglese alzò lo sguardo, e Yurika sorrise con gioia quando vide che in quegli occhi marroni brillava qualcosa di diverso... non più la timidezza che aveva sempre visto in lei, ma un accenno di decisione. E anche BlackGatomon, un pò sorpresa, distolse la sua attenzione dal gruppo dei ragazzi per stare ad ascoltare la sua partner...

"Yurika..." iniziò Jolene, con un piglio che si era fatto, almeno temporaneamente, più sicuro. "Quello che volevo dire riguardava proprio la battaglia con Volcdramon... forse ho un'idea che potrebbe aiutarci!"

 

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Poco più tardi, nella lunga galleria invasa dal calore che portava alla sala principale di Nexus Peak, le due bambine e i loro Digimon stavano discutendo dell'idea che Jolene aveva avuto... e che, Yurika doveva convenire, era un particolare a cui nessuno di loro aveva pensato!

"Allora, è questo il tuo piano... fare in modo che i nostri Digimon aprano degli squarci nelle pareti di roccia e far uscire i vapori che circondano il corpo di Volcdramon grazie alla corrente d'aria... sì, devo ammettere che è una cosa che a nessuno di noi era venuta in mente..." fu il riassunto della detentrice della Crest dell'Amore, mentre si passava una mano sulla fronte per asciugare delle gocce di sudore. Il corridoio era davvero molto caldo, per un vulcano spento, e l'aria si faceva sempre più rarefatta man mano che avanzavano, quindi le ragazze e i loro partner erano costretti ad avanzare soltanto per brevi tratti ogni volta e fermarsi a riprendere fiato. In quel momento, Yurika era contenta di indossare soltanto vestiti leggeri... e si dispiaceva che Jolene non avesse avuto la stessa fortuna!

"Già... uff... e magari... phew... liberarci... un pò... da questa canicola... uff... accidenti, perchè quando sono arrivata a DigiWorld mi sono ritrovata addosso l'uniforme scolastica, e tu invece sei vestita estiva? Hanf... hanf..." ansimò Jolene, cercando in qualche modo di farsi aria con il colletto della sua divisa nera. I suoi capelli, che fino a quel momento erano rimasti abbastanza in ordine anche dopo tutte quelle traversate per monti e valli, ora cominciavano a scenderle disordinatamente sugli occhi, dandole un aspetto trasandato che in vita sua non ricordava di aver mai avuto!

BlackGatomon si fermò appena dietro di loro e si mise le zampine anteriori sulle ginocchia per riprendere fiato. "Hanf... puff... sì, certo... lamentatevi pure, voi due... voi siete fortunate a non avere la pelliccia! Io credo che tra un pò diventerò uno stufato di gatto!" esclamò, per poi emettere una serie di respiri rapidi ed affannosi nel tentativo di riempirsi i polmoni di ossigeno. "Jolene... uff... io spero proprio... che... questa tua idea riesca!"

"La vuoi smettere di lagnarti, BlackGatomon?" la rimbeccò Kunemon. "Guarda che neanche io lo sopporto questo caldo! Mi segna tutta la corazza e mi spiegazza le antenne! Poi come la mettiamo con la mia immagine, eh? Perdo la faccia davanti a tutti i miei fan!"

Nonostante la situazione tesa, Jolene e Yurika non poterono trattenere una risata di fronte alla battuta del bruco giallo. Anche nelle situazioni più estreme, Kunemon non veniva meno alla sua proverbiale vanità!

Beh, se Kunemon riusciva ancora a scherzare su certe cose... allora la situazione non doveva essere poi così grama!

BlackGatomon, che non condivideva il senso dello humour dei suoi compagni, alzò gli occhi al cielo e si mise un indice davanti alla bocca. "Shhht! Volete tacere, razza di incoscienti? Non avevamo detto che dobbiamo tentare un attacco a sorpresa? Beh, se il lucertolone vi sente, con tutta la confusione che state facendo, siamo fritte prima ancora di arrivargli vicino!" sibilò.

Yurika avrebbe voluto risponderle qualcosa circa la sua inimitabile abilità di rovinare l'atmosfera, ma rendendosi conto che l'asociale gattina nera aveva ragione, decise di tenersi questi commenti per sè. "Eh-hm... sì, certo, come non detto..." rispose, poi tossì un paio di volte per recuperare compostezza. "Va bene, Jolene-chan, allora faremo così. Uff... Intanto, vediamo... di appostarci da qualche parte..."

"Giusto..." rispose Kunemon, mentre guardava in lontananza verso l'uscita del tunnel che si profilava all'orizzonte. Oltre quella spelonca, si cominciava a vedere una larga sala scavata nella roccia, che il piccolo bruco non aveva problemi ad immaginare cosa fosse... "Ragazze, teniamoci addosso il più possibile alle pareti, avviciniamoci quanto più possiamo... e poi sferriamo il nostro attacco! Yurika, tu ti senti pronta?"

La bambina di Hokkaido strinse gli occhi, e gli angoli della sua bocca si sollevarono leggermente in un sorrisetto. "Io sono stata pronta fin da quando siamo entrati qui, Kunemon-chan! E tu, Jolene-chan, come ti senti? Te lo ridico nel caso ce ne fosse bisogno, questo sarà un combattimento veramente impegnativo!"

La solita insicurezza di Jolene era stata messa da parte, dopo il discorso motivatorio di Yurika e il fatto di essere riuscita ad esporre una sua idea, e la Digiprescelta inglese annuì con un'energia che non le era propria. "Sì, Yurika, lo so perfettamente... e non ti nascondo che ho un pò di paura... ma ora sono convinta che abbiamo una possibilità di vittoria, e ti ringrazio per questo!"

"Di niente..." rispose Yurika appiattendosi contro la parete. Strizzò l'occhio destro quando la roccia calda le scottò il palmo di una mano, ma restò al suo posto mentre anche BlackGatomon e Jolene imitavano il suo esempio. "A proposito, Jolene-chan... non ti vergognare di ammettere di avere paura! In casi come questo, la paura può aiutarti a prestare più attenzione, a reagire con maggiore prontezza... e, in generale, ti può salvare la vita!"

La ragazzina inglese storse il naso. "Stai... pensando a Sho, non è vero? Lui sembra convinto di non avere paura di nulla, e il piccolo Kevin lo sostiene sempre... questo ti preoccupa un pò, giusto? Mi avevi detto prima, che Sho sta un pò perdendo di vista il significato di 'lavoro di squadra'..."

"Era davvero così ovvio?" borbottò Yurika, mentre il quartetto si avvicinava con circospezione all'ingresso della tana. Il calore si era fatto più intenso, e l'aria era satura di cenere vulcanica raffreddata che penetrava negli occhi e nelle narici delle ragazze, irritandoli. "Ufff... sì, d'accordo, stavo ripensando a quel fesso! Il suo modo di porsi nei confronti di questa prova mi piace sempre meno, si sta un pò troppo montando la testa!"

"A me basta che mi aiuti a uscire viva da qui e a diventare più forte." tagliò corto BlackGatomon. "Per il resto può fare tutto quello che vuole... ma ora bando alle ciance e tenetevi nascoste! Siamo arrivate, e il nostro avversario è là, appena oltre quell'apertura!"

Allarmati, Yurika, Jolene e Kunemon scivolarono dietro una grossa roccia di pietra vulcanica nera e sporsero soltanto gli occhi per vedere cosa li aspettava nella sala principale. Prima ancora che i loro occhi potessero cogliere la sagoma del Digimon drago che li attendeva là dentro, sentirono un cupo grugnito che fece vibrare quasi impercettibilmente le pareti della galleria, e una vampata d'aria surriscaldata sbattè loro sulla faccia. Yurika chiuse gli occhi per istinto e si protesse il volto con una mano, ma sentì comunque un forte bruciore sulle guance e sulla fronte, che le fece stringere i denti.

"Ow... Yurika, tutto okay?" chiese Kunemon, accucciato a fianco della sua partner.

Ignorando il bruciore della vampata, Yurika fece cenno di sì con la testa. "Uff... cavolo, se bruciava... sì, Kunemon-chan, può andare... ma quando usciamo di qui, un bel bagno freddo non me lo toglie nessuno!"

"Se usciremo di qui, dolcezza..." sibilò BlackGatomon, mentre indicava una grande forma nera che si stagliava controluce nella gigantesca grotta. "Perchè... temo che prima dovremo fare i conti con quel signore lì!"

Le due bambine e Kunemon tornarono a dare un'occhiata nella sala, e questa volta riuscirono a guardarci dentro senza essere colpite da un altro colpo di aria surriscaldata... là, a diverse decine di metri da loro, nel bel mezzo della spelonca, sorgeva una forma gigantesca, tutta nera e dai bordi frastagliati, circondata da una minacciosa nube di fumo vulcanico incandescente! Per un attimo, i presenti credettero che si trattasse di una formazione rocciosa... ma ad un'occhiata più accurata, si resero conto con orrore che stava sollevando un lungo collo serpentino, coronato da una testa da rettile affusolata con due occhi del colore della lava fusa! La 'formazione rocciosa' si alzò su quattro enormi zampe simili a quelle di un elefante, e una lunga coda, abbastanza potente da spaccare una colonna di marmo, iniziò a spazzare il terreno dietro di lei, frantumando le sporgenze rocciose del pavimento. Il fumo emanato da quel corpo immenso si diradò leggermente, consentendo di vedere altri particolari del Digimon draconico, in particolare le creste appuntite dietro la testa e il bagliore incandescente che proveniva dalle saldature tra le squame! A quella vista, Yurika spalancò gli occhi terrorizzata, e riuscì a malapena a trattenere un'esclamazione di paura, mentre Jolene stringeva le braccia attorno al corpo con un brivido.

"Qu... quello... quello sarebbe... Volcdramon?" sussurrò la ragazzina dai capelli blu rivolta a BlackGatomon. Sapeva già, da come la gattina nera lo aveva descritto, che il dragone di guardia a Nexus Peak era un Digimon molto più grande e potente di qualsiasi cosa lei avesse mai visto... ma trovarselo davanti, e il pensiero di doverlo affrontare faccia a faccia, era tutt'altra cosa, senza dubbio!

"Mamma mia... ma è immenso! Non... non mi aspettavo... una cosa del genere..." balbettò Jolene. "Spero... che i ragazzi siano già al loro posto per quando la lotta inizierà!"

Prendendo un profondo respiro per calmarsi, cosa che ebbe lo sgradito effetto collaterale di riempirle i polmoni di pesante aria calda, Yurika afferrò stretto il suo Digivice. "Io... lo spero anch'io, Jolene-chan... intanto aspettiamo un pò qua, e quando siamo sicure... partiamo all'attacco! Kunemon-chan..."

"Non me lo devi neanche chiedere, Yurika!" rispose il bruco con la sua voce nasale. "Vedrai che non ti deluderò! Sarà anche un Ultimate, ma in quanto a velocità non può battermi quando divento Flymon!"

"Attento, non lo giudicare dall'aspetto..." suggerì BlackGatomon. "Sono convinta che quel lucertolone sappia essere molto rapido quando ce n'è bisogno! Dobbiamo stare pronti ad ogni evenienza!"

Kunemon rivolse lo sguardo verso di lei, e fece un sorrisetto. "Si direbbe quasi che tu sia preoccupata per noi..."

La gattina nera incrociò le braccia sul petto e voltò la testa dall'altra parte. "Hmph! Ma figurati! Il mio è soltanto un salutare istinto di autoconservazione! Senza ciascuno di noi pronto a coprirci le spalle a vicenda, neanche io durerei granchè contro quel bestione!" grugnì. Lo scambio di battute portò un sorriso sui volti di Kunemon e delle bambine, e contribuì a far scendere un pò la tensione della situazione...

"Okay, Sho... ragazzi... noi siamo in posizione!" pensò tra sè Yurika, acquattata sul terreno di calde rocce nere e con gli occhi sempre puntati verso la figura torreggiante di Volcdramon. Negli occhi ardenti del drago brillava una rabbiosa luce cremisi, come se il drago fosse allarmato per qualcosa... si aspettava un attacco, ma non sapeva nè quando nè da dove sarebbe arrivato...

"Mi raccomando, contiamo anche sulla vostra puntualità!"

 

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In un altro cunicolo del labirinto di grotte di Nexus Peak...

"Allora, secondo le indicazioni che Musyamon ci ha dato, il punto dovrebbe essere... vediamo un pò..." commentò Falcomon, facendosi aria con le piume delle ali mentre camminava a fianco di Felipe lungo la parete del corridoio naturale. Davanti a loro, con espressione ancora più accaldata, camminavano Sho e SnowAgumon, girandosi di tanto in tanto per vedere se i loro compagni riuscivano a tenere il passo.

Finalmente, dopo qualche secondo di silenzio, il piccolo Digimon rapace indicò una fessura scavata nella parete alla loro destra, dalla quale entrava un filo di luce immediatamente visibile nella semi-oscurità del passaggio. "Ah, eccolo! E' questo il punto! Qui il muro che separa il corridoio dalla sala principale è più friabile, e quando Digievolveremo, lo potremo sbriciolare con uno dei nostri attacchi, per poi fare irruzione direttamente nella stanza!" esclamò.

"Siamo arrivati? Uff... finalmente ci fermiamo!" sospirò SnowAgumon, che meno di tutti tollerava il calore del luogo. "Io... non riuscivo quasi più ad andare avanti! Avevo giusto bisogno... di riposare un attimo!"

Felipe storse il naso. "Guarda che non siamo qui per un giro turistico, lucertolina!" lo rimproverò. "Secondo il piano che abbiamo ideato, dobbiamo restare qui e tenerci pronti ad attaccare una volta che le ragazze avranno distratto quel Volcdramon! Potremmo dover intervenire in qualunque momento, e non puoi certo fermarti a riposare!"

Sho non vide di buon occhio il fatto che il biondino spagnolo stesse cercando di dare lezioni al SUO Digimon, e decise di rispondergli a tono. "Hey, Felipe, guarda che non è mica colpa di SnowAgumon se si sente stanco! Questo è un ambiente che non gli è consono, quindi è ovvio che non si senta troppo bene! Dagli il tempo di rilassarsi un pò, no?" esclamò con una certa irritazione, mentre si fermava in mezzo al corridoio e voltava lo sguardo verso il suo poco socievole compagno di squadra.

Felipe scosse la testa. Esattamente il tipo di reazione che si era aspettato da Sho. Beh, era il caso di chiarirgli un pò le idee...

"Senti un pò, Sho..." iniziò, una mano stretta a pugno e appoggiata sull'anca mentre l'altro braccio gli scendeva lungo il fianco. "Io gli sto solamente dicendo che non è adesso il momento di allentare la sorveglianza. Stiamo per affrontare Volcdramon, se ben ricordi!"

"Un motivo in più per lasciargli riprendere un pò le forze!" ribattè il giapponese. "Ne avrà bisogno tra non molto! Cerca di capirlo, no?"

"Quello che capisco è che tu non prendi la situazione abbastanza sul serio!" fu la brusca risposta del Digiprescelto spagnolo. Al suo fianco, Falcomon storse il naso e gli si avvicinò per dissuaderlo dall'attaccare briga.

"Felipe..." mormorò il falchetto. "Questo non mi sembra nè il luogo nè il momento adatto per mettersi a discutere...". Sfortunatamente, il suo tentativo di fare da paciere venne bellamente ignorato dai due Digiprescelti...

Sho cominciava seriamente ad irritarsi, e mosse un passo verso il suo compagno. "Cosa? Hey, aspetta un momento, signor so-tutto-io! Tu adesso vorresti dire che non prendo questa situazione abbastanza sul serio?" gli domandò in faccia, gli occhi neri fissi in quelli verdi del ragazzo spagnolo in un gesto di sfida.

"Ci hai azzeccato, voglio dire proprio questo!" rispose il biondo. "Ma cosa credi, che qui siamo in una specie di videogioco? Da come te ne vai tutto baldanzoso si direbbe di sì! Beh, spiacente di darti una delusione, occhi a mandorla, ma questa è la realtà! Mi spiego? La REALTA'! Qui non ci sono vite da vincere, non ci sono punti da guadagnare facendo gli spericolati, e non ci sono seconde possibilità! Questa, come diceva Musyamon, è una guerra, e dobbiamo essere sempre pronti a combattere! Non possiamo rilassarci proprio quando si avvicina una battaglia importante!"

"Guarda che lo so benissimo, che cosa accidenti è questa situazione nella quale ci siamo cacciati!" gli rispose il Digiprescelto giapponese, che cercava di tenere a freno l'indignazione. "Non sono mica stupido! La mia preoccupazione è far uscire tutti vivi da qui, e farci tornare a casa sani e salvi, oltre che salvare DigiWorld!"

"Beh, ti informo che non lo farai certo dandoti questi toni da coraggioso e facendoci credere che tutto vada bene quando in realtà tu stesso hai dei dubbi! Tu per primo dovresti essere al corrente dei tuoi e dei nostri limiti, se non vuoi portare i tuoi compagni e il tuo Digimon verso una sconfitta sicura! Cosa credi, che nessuno si accorga che hai paura?" gli arrivò la risposta di Felipe.

Per qualche motivo, l'irritazione che Sho provava in quel momento venne temporaneamente messa da parte, e un brivido di freddo, che contrastava in maniera inquietante con il calore che invadeva la galleria, percorse la spina dorsale del giapponese. Come... come faceva Felipe a dire queste cose? Con quale diritto? Sho era il Digiprescelto del Coraggio, oltre che il responsabile della sicurezza di tutti gli altri ragazzi! Non POTEVA avere paura! Non gli era consentito, punto!

Ancora una volta, la sua convinzione che un suo accenno di insicurezza avrebbe demoralizzato tutta la squadra gli aveva impedito di ammettere la verità a sè stesso e agli altri... e l'idea che gli altri si potessero essere accorti dei suoi veri sentimenti lo spiazzava...

Quando notò che il suo partner e Felipe stavano cominciando ad alzare la voce, come se da un momento all'altro dovessero mettersi le mani addosso, SnowAgumon si dimenticò della sua stanchezza e scattò in mezzo ai due litiganti, tenendo le braccia aperte per fare loro cenno di separarsi.

"Hey! Hey, ragazzi, adesso calmatevi! Non siete mica qui per combattere tra voi, ma con Volcdramon!" esclamò il cucciolo di dinosauro, mentre il suo compagno e Felipe continuavano a guardarsi in cagnesco.

"Appunto! SnowAgumon ha ragione, Felipe! Quindi adesso vedete di concentrare la vostra rabbia su di lui anzichè l'uno sull'altro!" si intromise Falcomon, afferrando la gamba dei pantaloni dello spagnolo con un'ala e tirandola verso di sè. "Quando saremo usciti di qui, e avremo risolto il problema, allora ci sarà tutto il tempo per chiarirvi!"

I due litiganti, i cui bollenti spiriti erano stati leggermente raffreddati dalle rampogne dei loro Digimon, continuarono per un pò a guardarsi, ora più freddamente... e uno strano silenzio riempì l'atmosfera. Poi, Felipe sospirò e scosse la testa, riportando la sua attenzione a Falcomon e al suo Digivice. "Hmph... sì, Falcomon, tu e SnowAgumon avete perfettamente ragione... comunque, Sho Kusanagi, ti auguro per il bene di tutti noi di sapere quello che stai facendo... e di ricordare che non è certo il fatto che hai paura a renderti un vigliacco! Riflettici su, se davvero credi di essere degno di quella Crest che Gennai ti ha dato." ammonì per l'ultima volta.

"Ho afferrato il concetto, grazie infinite." ribattè sarcastico il giapponese. "Ora, se hai finito di darmi lezioni..."

"Finito." gli rispose Felipe, secco.

Sho annuì con tono impertinente, come a voler dire che gli faceva piacere che il suo compagno se ne stesse finalmente zitto. "Perfetto. Allora adesso non ne parliamo più e pensiamo a sistemare quel Volcdramon, d'accordo?"

Felipe lo guardò con la coda dell'occhio, senza riuscire a nascondere un pò di astio. "D'accordo. Mi auguro solo che tu sappia quello che stai facendo." commentò, prima di zittirsi definitivamente. Tra i due ragazzi calò di nuovo un pesante silenzio, che i due Digimon che li accompagnavano trovarono imbarazzante ed inquietante.

SnowAgumon, lentamente, girò la testa verso Falcomon, che gli rispose scuotendo la testa desolato. Inutile negarlo, non c'era ancora tra quei due l'affiatamento che ci sarebbe dovuto essere...

Potevano solo sperare che, come diceva Felipe, Sho avesse davvero una buona idea di cosa stava facendo, e non si stesse buttando a capofitto nel pericolo come tutto lasciava credere...

 

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La situazione era decisamente meno concitata in un'altra galleria di Nexus Peak, che fiancheggiava la sala principale sul lato opposto, e nella quale attendevano il segnale di attacco, acquattati contro le pareti riscaldate, Kevin, Bearmon e Musyamon. Il Digiprescelto di colore era anche lui spossato dal caldo, e infatti si era tolto il berrettino da baseball e lo stava usando per farsi aria... ma appariva decisamente vivace e determinato!

"Stiamo per affrontare un drago! Wow! Un VERO drago!" stava dicendo in quel momento, le dita che si muovevano rapide sulla superficie del suo Digivice. "Come gli eroi dei racconti che la mamma mi leggeva sempre quando ero piccolo! Accidenti, chi l'avrebbe mai detto che un giorno mi sarei ritrovato ad essere l'eroe di una leggenda? Mi sento veramente caricato!"

Mentre Musyamon restava fermo al suo posto, apparentemente indifferente alle vivaci esternazioni del piccolo Digiprescelto americano, Bearmon si era messo una mano davanti alla bocca e aveva ridacchiato divertito. "Hehehee... sì, Kevin, vedo che sei tutto pimpante! Ma stai attento a non farti prendere troppo la mano, o rischiamo di vedercela brutta!" lo consigliò.

"Hehe... hai perfettamente ragione, Bearmon, e poi, in fondo, visto che sei tu quello che combatte, la qualifica di eroe dovrebbe andare a te!" gli rispose Kevin, un pò imbarazzato. "E' solo che... sai com'è, non capita tutti i giorni, almeno sulla Terra, di ritrovarsi a far parte di una leggenda ce era stata tramandata fin dall'alba dei tempi!"

Bearmon annuì, perfettamente comprensivo dei sentimenti del suo amico umano. Anche se erano già un pò di giorni che era a DigiWorld, per Kevin come molto probabilmente anche per gli altri ragazzi quel mondo era ancora di qualcosa di nuovo e incredibile. E il suo pensiero, quasi incosciamente, andò al fatto che anche per lui il mondo da cui veniva Kevin era completamente alieno, inesplorato e con chissà quali sorprese in serbo... Più ci pensava, più gli veniva voglia di vederlo... di conoscere il luogo dove il suo partner umano era nato e cresciuto, la sua famiglia, il suo ambiente... non fosse altro che per il fatto che questo lo avrebbe aiutato anche a relazionarsi meglio con lui... capirlo... stringere un legame...

"Sai, Kevin... Un giorno, mi piacerebbe vederlo, questo Mondo Reale da cui vieni..." mormorò l'orsacchiotto con espressione pensierosa. "Da... da quando sei arrivato a DigiWorld e ti ho incontrato... mi sono chiesto spesso come sia il posto in cui vivi... cosa tu faccia durante la giornata... con chi vivi, insomma, mi spiego? Tutte queste cose che forse per te sono normalissime, ma per me sono qualcosa di insolito... e che forse, dette così, non riuscirei a capire a fondo..."

"Oh... davvero?" chiese Kevin, assumendo un'espressione più seria. In effetti, ora che ci pensava bene, era una cosa che non aveva mai considerato... e si sentì un pò sciocco per non averlo fatto. E perchè, se un essere umano trovava DigiWorld così curioso, nuovo ed inusuale, un Digimon non avrebbe potuto pensare la stessa cosa della Terra? Il Digiprescelto di colore, quasi senza accorgersene, si trovò a chiedersi come fosse stata la vita di Bearmon prima che loro due si incontrassero...

Beh, il tempo per discutere e fare domande ci sarebbe stato dopo: al momento, dovevano concentrarsi sulla battaglia con Volcdramon! Al fianco di Kevin, Musyamon aveva lentamente sguainato la sua katana, accompagnato da un leggero sibilo metallico e dal bagliore provocato dalle esigue luci del tunnel che si rifrangevano sulla lama di acciaio purissimo. Il samurai voltò lentamente la testa verso il suo piccolo amico, e a Kevin sembrò di leggere in quegli occhi seri la domanda che il samurai stava per fargli. Gli stava chiedendo se era pronto, e stava facendo capire che faceva ancora in tempo a ritirarsi, se non era questo il caso...

Un cenno d'assenso simultaneo da parte dei due amici fu la risposta altrettanto silenziosa che il Digimon samurai ricevette. Soddisfatto, Musyamon alzò la spada davanti a sè e si mise in guardia, restando poi in una posa di stoica attesa. Il suo volto non tradiva la benchè minima emozione, ma Kevin e Bearmon sentivano che anche lui era nervoso... come tutti loro, in fondo!

Kevin scosse la testa. No, non doveva innervosirsi proprio adesso! Sho gli aveva assicurato che sarebbe andato tutto bene, e lui si fidava della parola di Sho! Se il Digiprescelto giapponese aveva detto che se la sarebbero cavata, era perchè era proprio così! Con un pò di lavoro di squadra, collaborazione e decisione, la vittoria sarebbe stata sicuramente loro!

"Ci siamo. Teniamoci pronti a tutto." mormorò Bearmon, e i suoi pugni si sollevarono davanti al suo musetto pronti a colpire...

 

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In un'atmosfera di massima allerta, Jolene, Yurika e i loro Digimon attendevano, sempre nascosti dietro il loro riparo improvvisato. Non perdevano d'occhio il mssiccio Volcdramon nemmeno per un istante, e alle loro orecchie continuava a giungere il suono roboante dei suoi pur sommessi ruggiti. Riuscivano a vedere, nascosti da una coltre di fumo vulcanico, gli occhi del dragone simili a due grosse perle di magma, e le affilate punte di ossidiana che uscivano dalla sua nuca. Per un tempo che a loro sembrava non dover finire mai, le bambine restarono ferme al loro posto, sudate per il caldo e la tensione... da un momento all'altro, quasi si aspettavano che Volcdramon raggiungesse il loro nascondiglio e lo sbriciolasse con un unico fendente della sua enorme coda, lasciando loro e i loro partner esposti a qualsiasi cosa il drago potesse fare...

Nervosamente, Yurika accarezzò il suo Digivice e si scambiò un cenno di intesa con Kunemon. Poi si volse verso Jolene, e vide la mano della sua amica inglese tremare per l'apprensione. Mai come in quel momento sentiva di capire quello che lei provava...

Ma quei terribili momenti giunsero ad una fine insperata quando Volcdramon abbassò la testa e rivolse lo sguardo altrove, verso altri meandri della sua tana. Una sensazione di sollievo tale da toglierle quasi le forze attraversò il corpo di Yurika quando si rese conto che il dragone dalle scaglie di magma non si era accorto della loro presenza. Continuava ad essere guardingo, e forse anche un pò nervoso... ma non le aveva ancora individuate!

"Uff... per un attimo ho creduto che ci avesse visti..." mormorò BlackGatomon. "Perfetto. La sorpresa è ancora dalla nostra parte."

Yurika annuì, ma si rendeva conto che non potevano continuare a temporeggiare, se davvero volevano trarre tutti i vantaggi possibili dal loro piazzamento. In quel momento Volcdramon aveva distratto la sua attenzione dal loro nascondiglio, ed era distante quel tanto che bastava a loro per saltare fuori ed aggredirlo prima che lui potesse organizzare una difesa efficace. Dovevano agire in fretta, o avrebbero potuto non avere una seconda possibilità...

"Yurika! Io sono pronto! Fammi digievolvere!" le arrivò la vocetta nasale di Kunemon, che le toccò la spalla con una delle sue lunghe antenne. "Dobbiamo colpire adesso che non se lo aspetta!"

"Sì, lo so... ma per favore, Kunemon, stai attento! Questo è un Digimon di livello superiore... un avversario davvero tosto, non devi strafare!" si raccomandò lei. Il piccolo bruco giallo le rispose con un cenno affermativo prima che Yurika si voltasse verso la sua amica...

"Jolene-chan..."

"Lo... Lo so..." mormorò lei, facendo appello a tutto il coraggio che poteva racimolare. Poi, anche Jolene volle dire qualcosa alla sua compagna digitale... "BlackGatomon, stai attenta anche tu... ho cercato di pensare ad una strategia per facilitarvi le cose, ma quel Volcdramon resta comunque molto forte! Non avvicinarti troppo e resisti il più possibile, finchè non arrivano Sho e gli altri!"

La gattina nera sogghignò, un pò infastidita. "Mi dici quello che so già, ragazzina..."

"Allora, se siamo tutti pronti..." esclamò Yurika mentre iniziava ad alzarsi dal suo posto. "...possiamo andare! Forza, amici, diamoci dentro!"

I due Digimon si ersero in piedi, pronti alla lotta! "SI'!"

 

"Kunemon shinka... FLYMON!"

 

Il Digivice di Yurika emise una dirompente luce bianca, e Flymon prese il posto di Kunemon davanti alla bambina dai capelli blu! La vespa gigante, con un ronzio infuriato, sbucò fuori dal suo nascondiglio e si diresse verso Volcdramon ronzando furiosamente, mentre BlackGatomon partiva di corsa e le correva dietro in perfetto stile ninja, il pugno alzato e pronto a sferrare un colpo micidiale al gigantesco drago!

Con un grugnito di sorpresa, Volcdramon si voltò verso la roccia dalla quale era provenuto quel bagliore che aveva attirato la sua attenzione, ma l'attacco a sorpresa fu così rapido che per allora i due Champion erano già a metà strada, e il drago non riuscì ad opporre una difesa efficace! Prima che il colossale rettile potesse prendere fiato e usare il suo famoso soffio infuocato, Flymon aveva eseguito una virata e si era librato in volo sopra di lui! Poi, iniziò a fargli piovere addosso una sottile e quasi impalpabile polvere violetta che scintillava anche nell'oscurità della tana...

"Poison Powder!" esclamò il Digimon insetto. Volcdramon chiuse gli occhi, e il naso iniziò a prudergli quando la polvere velenosa lo raggiunse in pieno volto. Questo gli costò un momento di distrazione, che BlackGatomon seppe subito come sfruttare: la gattina nera, infatti, ne approfittò per avvicinarsi ulteriormente al drago e spiccò un balzo verso la parte inferiore della sua testa, verso la mascella inferiore che era protetta da delle squame meno spesse...

"Lightning Paw!"

Il colpo di BlackGatomon andò a segno, e Volcdramon si trovò costretto a ritirare la testa per la violenza del colpo. Ma i danni si limitarono ad un temporaneo fastidio, e il dragone riuscì quasi subito a rispondere con un poderoso colpo di testa che centrò in pieno la gattina nera e la fece finire ruzzoloni contro il muro. Mentre Jolene e Yurika, uscite a loro volta dal nascondiglio, si dirigevano preoccupate verso la stordita Digimon, Volcdramon rivolse tutta la sua ira a Flymon, che in un istante di panico sentì aumentare sensibilmente la temperatura attorno a sè. I fumi neri che avvolgevano il corpo dell'avversario si fecero più densi, e l'insetto gigante si sentì improvvisamente mancare le forze...

*SLLAAAAAAAM!*

"Owwwww!" esclamò Flymon, perdendo l'assetto di volo e finendo a terra vicino a Yurika, che strinse i denti impressionata. Mentre Flymon era accecato dalle volute di fumo nero, Volcdramon aveva sollevato la coda con una rapidità soprannaturale, e aveva colpito in pieno la vespa gigante! Per fortuna, nessuno dei due colpi era stato sferrato con eccessiva potenza, e i due Digimon riuscirono ad alzarsi quasi subito... con grande sollievo delle due bambine prescelte!

Ripresosi da quell'attacco inaspettato, Volcdramon scosse la testa, scrollandosi di dosso i postumi del veleno di Flymon... e le due perle di magma che aveva come occhi si posarono inferociti sugli intrusi che avevano osato violare la santità della sua tana. Ancora una volta, Digimon e ragazze sentirono l'aria diventare più pesante, e la loro gola seccarsi a causa del tremendo calore... e tuttavia, la loro spina dorsale venne percorsa da un brivido di freddo, anche se Yurika e BlackGatomon sembravano controlare meglio la paura...

"Come temevo, la differenza di forza tra il livello Champion e quello Ultimate è più che evidente..." pensò la gattina nera.

Prima che Flymon e BlackGatomon potessero ripartire all'attacco o pensare ad una nuova strategia, la voce tonante di Volcdramon riecheggiò sulle pareti della sua tana... un suono rimbombante che sembrava proprio il ruggito di un vulcano attivo!

"Voi... siete... due... Digiprescelti..." ringhiò Volcdramon, con un tono che ai quattro amici suonò desolatamente - e incoerentemente con la sua rabbia - privo di emozioni. Pareva quasi che Volcdramon stesse solo muovendo la bocca mentre un altro parlava al suo posto... "I miei ordini... per ordine... di Watchmon-sama... voi... dovrete essere..."

Le parole di Volcdramon vennero improvvisamente soffocate da un paio di tremendi boati, quando le pareti della sua sala vennero squarciate da una potenza tremenda, e il drago ruggì inferocito quando una pioggia di detriti lo investì da entrambi i lati... poi, due dense nubi di polvere si sollevarono dalle sezioni crollate dei muri, e Flymon esultò quando vide le massicce figure di Veedramon, Diatrymon, Grizzmon e Musyamon avanzare a grandi passi verso il drago! In un attimo, Volcdramon si ritrovò sotto tiro da entrambe le direzioni e impossibilitato a difendersi!

"Grannnnnde, Sho! Temmmmpismmmmo perfetto!" ronzò Flymon.

Sho, Felipe e Kevin apparvero per ultimi dalle nubi di fumo e si riunirono alle loro compagne.

"E avevi qualche dubbio, Flymon? Eccoci qui, come da programma!" esclamò il piccolo giapponese con la mano chiusa in un segno dell'okay. "Allora, diamo inizio alle danze e sistemiamo questo lucertolone?" Mentre parlava, Veedramon e Grizzmon si erano già lanciati all'attacco, e stavano tenendo sotto tiro Volcdramon cercando nel frattempo di non avvicinarsi troppo a lui, a causa dell'opprimente aura di fumo e calore che lo circondava. Sho stesso doveva ammettere che lì faceva ancora più caldo che nella galleria da cui erano usciti, e l'aria era fastidiosamente rarefatta...

"Aspettate! Non attaccate subito!" rispose Jolene. "Veedramon! Grizzmon! Ascoltatemi, non attaccatelo subito! Usate i vostri attacchi per aprire qualche varco nlle pareti! La roccia, qui, dovrebbe essere abbastanza sottile da permettervi di aprire qualche presa d'aria!"

"Cosa? Qualche..." iniziò Felipe, poi si interruppe quando si rese conto di cosa voleva dire la ragazzina inglese. Ma certo, come mai non ci avevano pensato prima! Se avessero creato dei varchi nel muro per far circolare l'aria, avrebbero rinnovato l'ossigeno e probabilmente disperso il calore che dava un inopportuno vantaggio a Volcdramon! Così il combattimento si sarebbe svolto alle loro condizioni invece che alle sue!

Veedramon saltò indietro, evitando per un pelo di essere stritolato tra le fauci di Volcdramon, e sferrò un calcio alla testa del drago più grande, sfruttando poi la spinta per allontanarsi. "Ho capito, Jolene! Vuoi far circolare un pò di ossigeno,. eh? In effetti qui si soffoca... d'accordo allora!"

"Voi... non riuscirete a..." ringhiò Volcdramon, e scattò di nuovo verso il drago azzurro per fermarlo prima che potesse mettere in atto la strategia di Jolene. Ma prima che potesse avvicinarsi, si trovò sotto attacco da parte di colui che fino a poco tempo prima era stato il suo più fervente servitore!

"Chiedo scusa, Volcdramon-sama, per quello che sto per fare, ma lei non è in sè in questo momento! Shogun Blade!" esclamò Musyamon. Afferrata la spada con entrambe le mani, il samurai in armatura tracciò un ampio fendente davanti a sè, da cui scaturì un'ondata di energia azzurra. Ad una distanza così ravvicinata, Volcdramon non aveva nessuna possibilità di schivare l'attacco, che gli esplose addosso e lo costrinse ad indietreggiare di diversi metri con un ringhio di rabbia e dolore. I danni furono contenuti, ma quel colpo inaspettato diede agli altri tre Champion più muscolosi il tempo necessario ad indirizzare i loro attacchi contro le pareti della sala!

"Ragazzi, avete sentito Jolene!" esclamò Grizzmon, che già cominciava a non sentirsi più tanto stabile sulle zampe a causa della carenza di ossigeno. "Facciamo un pò di buchi in questo posto, prima che questo caldo ci soffochi!"

Diatrymon stava già prendendo la mira quando l'orso aveva finito di parlare. "Sonic Destroyer!" esclamò, aprendo le corte ali per poi sbatterle rapidamente e inviare un impulso sonoro contro la parte più in alto del muro da cui erano sbucati fuori lui e Veedramon. Quando il proiettile acustico andò a segno, le rocce colpite esplosero, facendo piovere un'altra miriade di frammenti addosso a Volcdramon.

"Esatto... è proprio questo che volevo dire!" esclamò Jolene, con un tono che, per una volta, esprimeva gioia ed eccitazione: già il fatto di aver proposto una sua idea era qualcosa di nuovo per lei... e poi, vedere che i suoi compagni la approvavano era quasi... quasi commovente!

"Visto che le tue idee non sono poi tanto male, Jolene-chan?" le chiese Yurika, che intuiva lo stato d'animo dell'amica.

Veedramon prese a sua volta la mira, puntando contro il soffitto. "Vee Breath Arrow!" ruggì, aprì le fauci e sparò uno dei suoi proiettili energetici a forma di V, aprendo un altro squarcio nella parete della tana. Grizzmon aveva a sua volta raccolto un enorme masso dal terreno e, dopo aver eseguito un paio di rotazioni come un lanciatore di martello, lo scagliò contro il muro ad una velocità spaventosa! L'impatto fu tale che un'intera sezione della parete venne giù, e una terza falla si aggiunse alle due che i suoi compagni avevano già aperto!

"Musyamon..." ringhiò Volcdramon, dopo essere scattato in piedi in uno scatto di rabbia furiosa. "Tu... come osi tradire me... e Watchmon-sama... questa tua ribellione non sarà tollerata! VOLCANIC PHOEN!"

Dopo aver preso un bel respiro, il drago spalancò la bocca, dalla quale uscì il rumore inconfondibile di qualcosa che ribolliva, e soffiò un enorme fiotto di lava incandescente contro il suo ex-servitore, che fece un balzo laterale e riuscì per un pelo ad evitare di esserne investito. Nel punto dove Musyamon si trovava un attimo prima, la lava piovve con violenza inaudita e formò una grande pozzanghera di fuoco liquido che durò qualche istante prima di solidificarsi e fondersi con il terreno.

"Avete visto che roba? Sputa lava anzichè fuoco!" esclamò un allarmato Kevin.

Gli altri prescelti non sembravano altrettanto allarmati. "Beh, in sostanza non vedo dove sia la differenza, sinceramente..." replicò Felipe. "Lava o fuoco, siamo morti in entrambi i casi se ci soffia addosso..."

"Certo che tu la prendi con un fatalismo un pò innaturale, biondino!" fu il commento di BlackGatomon.

Nel frattempo, un forte vento iniziò a spirare nell'enorme caverna, e in breve tempo i presenti sentirono la temperatura abbassarsi sensibilmente e l'ossigeno tornare a scorrere liberamente nei loro polmoni, mentre la densa coltre di fumo che avvolgeva Volcdramon si diradava. Il calore innaturale che circondava il corpo del drago diminuì, e i contorni degli oggetti attorno a lui si fecero nitidi. Con un grugnito, lo schiavo di Watchmon si rese conto che i bambini prescelti lo avevano privato di uno dei suoi vantaggi più utili!

"Pare che la strategia di Jolene-chan abbia funzionato!" commentò Sho. "Bravissima, hai avuto una splendida idea! Ora non abbiamo più nulla da temere!"

Un brivido di gioia corse lungo la spina dorsale della ragazzina alle parole dell'amico. Sentirsi fare dei complimenti per una strategia che aveva elaborato lei era così... così... BELLO! Jolene non ricordava di essersi mai sentita così soddisfatta di sè stessa in vita sua: se davvero fossero riusciti a sconfiggere Volcdramon, lo dovevano anche alla sua idea, che aveva permesso ai loro Digimon di combattere in un ambiente meno ostile.

"Aspettate ad esultare!" li richiamò all'ordine Grizzmon. "Non abbiamo ancora sconfitto Volcdramon! Il combattimento è solo all'inizio!"

Sho, tuttavia, era troppo inebriato dai successi recenti e dal vantaggio che si erano presi per essere prudente... e anche Veedramon si era fatto contagiare dalla sua baldanza! Senza badare agli avvertimenti di Grizzmon, il drago azzurro si scagliò a testa bassa contro il suo mastodontico avversario e congiunse le mani, pronto a sferrare un Hammer Punch. Volcdramon indietreggiò rapidamente ed evitò il doppio pugno con una velocità incredibile per una creatura di quelle dimensioni, poi si scagliò su Veedramon con tutto il suo peso, colpendolo con la forza di un ariete da sfondamento e facendolo volare dall'altra parte della sala, proprio vicino a Yurika e a Sho! Per fortuna, si rialzò subito, scuotendo la testa per schiarirsela.

"Ecco. Come aveva detto Grizzmon..." commentò seccamente Yurika, mentre Sho alzava un sopracciglio per il disappunto...

Mentre Veedramon si rialzava e si rimetteva a posto, gli altri Digimon stavano continuando ad attaccare Volcdramon da tutte le direzioni: Diatrymon saltò oltre una sporgenza di roccia ed evitò una devastante spazzata di coda, mentre BlackGatomon e Grizzmon erano impegnati ad evitare le zampe di Volcdramon che cercavano di stritolarli. Flymon continuava a volare in spettacolari formazioni che lo rendevano difficile da seguire, e continuava a spruzzare polline velenoso addosso a Volcdramon, ma quest'ultimo non sembrava esserne influenzato più di tanto, e si limitava a starnutire ogni qualche secondo. Musyamon tentava a sua volta di distrarre il drago, e calava dei rapidi fendenti sul suo fianco sinistro, soltanto per vederli rimbalzare sulla sua epidermide di roccia. Il samurai strinse i denti. Purtroppo, non c'erano molti punti vulnerabili sul corpo di Volcdramon... se volevano vincere, dovevano inventarsi qualcosa di davvero efficace!

Diatrymon, approfittando di un istante in cui i suoi compagni erano riusciti a distrarre completamente l'attenzione di Volcdramon da lui, riuscì a mettersi in una buona posizione e scagliò un altro Sonic Destroyer che colpì la zampa anteriore destra del drago di magma proprio mentre questa si sollevava per colpire Grizzmon. Un ruggito irritato si levò dalla bocca del drago, che indietreggiò tenendo sollevata la zampa intorpidita.

"Bel colpo, Diatrymon! Ora però tocca a me! Maul Attack!" esclamò Grizzmon, accorciando la distanza che lo separava da Volcdramon con un paio di agili passi. Il suo pugno scattò in avanti, e colpì in pieno il torace del drago, facendo sobbalzare il suo enorme corpo squamoso... poi, Grizzmon sferrò una raffica di pugni talmente veloce da non poter essere vista che come una pioggia di sfuggenti scie rosse e purpuree. Di nuovo, Volcdramon fu costretto a cedere terreno, fino a ritrovarsi quasi con le spalle al muro... ma questa continua perdita di terreno di fronte ad avversari così inferiori, che lo stavano mettendo in difficoltà grazie al numero e all'astuzia, lo stava seriamente irritando!

Prima che i Digimon potessero riorganizzarsi e tentare un altro attacco, Volcdramon fece roteare di nuovo la coda, e sia Grizzmon che Diatrymon vennero colpiti in pieno e scagliati lontano, in disordine. BlackGatomon riuscì ad evitare la spazzata con un balzo, ma fu costretta ad allontanarsi dal suo bersaglio soffiando per la rabbia, mentre Musyamon venne sfiorato al torace e frastornato per qualche secondo. Proprio in quel momento, Veedramon e Flymon si scagliarono contemporaneamente contro la testa di Volcdramon, mirando ai suoi occhi incandescenti!

"Non dimenticarti di noi, Volcdramon! Hammer Punch!" ringhiò il drago azzurro. I suoi pugni congiunti scesero giù con la potenza di un maglio e colpirono Volcdramon sulla punta del muso, proprio nell'istante in cui il pungiglione di Flymon trafiggeva la sua guancia, in un punto in cui la squame si assottigliavano! Poi, Veedramon si aggrappò alla testa di Volcdramon e iniziò a tempestare l'avversario di colpi, nel tentativo di tenerlo occupato il più a lungo possibile mentre i suoi compagni si riorganizzavano. Flymon si avvinghiò a sua volta e inserì il suo pungiglione ancora più a fondo nell'interstizio tra le squame, e Volcdramon ruggì in preda alla rabbia sentendo quell'ago acuminato che lo trafiggeva. Con dei rapidi movimenti del collo e della testa, il dragone cercò di scagliare via quei fastidiosi insetti, ma i due Digimon resistevano con una testardaggine non comune...

"Mmmmi dispiace, mmma nnnonnn ti libererai di mmme tannnto facilmmmennte!" ronzò infuriato Flymon. Estrasse il suo pungiglione dalla ferita (che, per un essere delle dimensioni e della forza di Volcdramon, era comunque poco più che una scalfitura), e, con ancora maggiore energia, trafisse di nuovo la pelle dell'aversario, mentre Veedramon continuava a colpire senza sosta.

"Tienilo stretto, Flymon! Distrailo ancora!" esclamò Yurika da terra. Il suo Digivice si era illuminato allo stesso modo di quello di Sho tempo prima, e la vespa gigante sentiva che le sue forze si moltiplicavano allo stesso modo. Incoraggiato dalle parole della sua partner, Flymon attaccò di nuovo, pungendo Volcdramon per la terza volta. Tuttavia, nonostante gli attacchi che lo colpivano incessantemente, Volcdramon continuava a resistere, agitando la testa da una parte e dall'altra per scrollarsi Veedramon e Flymon di dosso!

"Maledizione, ma quanto è resistente?" esclamò Felipe mentre aiutava Diatrymon a rialzarsi. "Immaginavo che un Digimon di livello superiore fosse più tosto, senz'altro, ma questo è assurdo! Possibile che non senta tutti quei colpi?"

Nel frattempo, BlackGatomon era riuscita ad approfittare del momento di distrazione di Volcdramon per avvicinarsi di nuovo. Riuscì ad evitare i calci sferrati dal dragone grazie alla sua agilità e si aggrappò alle sue squame con i suoi lunghi artigli, poi si arrampicò lungo il suo collo con un'agilità che aveva dell'incredibile, evitando di farsi sbalzare giù dai movimenti convulsi. Finalmente, riuscì a raggiungere la base della mascella di Volcdramon, e tenendosi stretta con una zampa alle squame, iniziò a tempestarla di colpi con la mano libera.

"Sarà meglio che mi dia da fare anch'io! Prendi questo, Volcdramon! Lightning Paw!" esclamò, poi sferrò una raffica di attacchi con la mano libera, che riuscirono a far sobbalzare la testa del drago come una scarica di proiettili. Ormai, Volcdramon non era più in grado di reagire, e i Digimon continuavano ad assalirlo senza tregua per metterlo in ginocchio...

"Maul Attack!" ringhiò Grizzmon, arrivando al fianco di Volcdramon e tempestandolo con un'aaltra raffica di colpi. Diatrymon, appena rialzatosi, aveva caricato a testa bassa contro il drago di magma, ed era riuscito a centrarlo in pieno con una testata, mentre Musyamon, spostatosi all'altro lato della sala, alzò la sua katana e raccolse nella sua lama altra energia...

"Shogun Blade!" esclamò il samurai, abbassando di colpo la sua spada. Ancora una volta, l'arco di energia scese a precipizio sul dragone e lo centrò in pieno al fianco, esplodendo su di esso e finalmente costringendo Volcdramon in ginocchio! Un altro ruggito furente lasciò la sua gola, ma venne spezzato da un pugno sferrato in contemporanea da Veedramon e BlackGatomon, che gli chiusero la bocca di colpo e quasi gli fecero mordere la lingua!

Un ghigno sicuro apparve sul volto di Sho. Il duello sembrava essere in mano loro, e i loro Digimon stavano mettendo alle corde Volcdramon! Continuando così, sarebbero sicuramente riusciti a debellarlo... alla faccia di Felipe che sospettava che lui non sapesse cosa stava facendo e lo accusava di non prendere le cose abbastanza sul serio! Beh, il fatto che la battaglia stesse volgendo a loro favore era la prova che quel biondino supponente si sbagliava, e Sho non resistette alla tentazione di rivolgere allo spagnolo un sorrisetto arrogante. Felipe se ne accorse e storse il naso, ma non fece alcun commento...

"Ugh... A... Adesso... mi avete... stufato... CIRCLE OF DEATH!"

Improvvisamente, la voce di Volcdramon risuonò di nuovo nella sala, e quasi contemporaneamente la temperatura, che pure era scesa sensibilmente grazie alle prese d'aria che i Digimon avevano aperto, incrementò ancora una volta, e i Digiprescelti si coprirono il viso con le mani quando vennero investiti da un'altra violenta vampata di calore! Sfortunatamente per loro, i Digimon, che stavano ancora vicini a Volcdramon e lo stavano martellando con i loro attacchi, non erano assolutamente in grado di schivare...

...e infatti, un istante dopo, il corpo di Volcdramon si illuminò di un'aura di ardente energia scarlatta che si espanse violentemente verso l'esterno! I Digimon dei ragazzi e Musyamon vennero investiti in pieno e sollevati brutalmente in aria, mentre un rombo assordante faceva vibrare le già indebolite pareti della grotta. I Digiprescelti, mezzi accecati e storditi dal calore, videro con orrore i loro compagni venire scagliati via e atterrare violentemente sul terreno di roccia lavica, mentre l'aura di luce scarlatta, dopo essersi espansa per qualche metro attorno a Volcdramon, si fermava, crepitante di energia...

"Veedramon! Ragazzi, no!" esclamò Sho, a voce talmente alta da quasi sovrastare il rombo dell'esplosione. Felipe e Yurika strinsero i denti ed esclamarono i nomi dei rispettivi Digimon, Jolene si coprì gli occhi con le mani, e Kevin rimase paralizzato a guardare l'impressionante spettacolo. Quando anche l'ultimo Digimon fu atterrato, l'enorme cupola di energia rossa creata dal Circle of Death svanì rapidamente come era venuto, riassorbito dal corpo di Volcdramon... e il signore del vulcano riapparve, con il fiato corto e gli occhi che dardeggiavano di un implacabile rosso. L'ultimo attacco combinato lo aveva danneggiato in maniera non indifferente, nonostante la netta differenza di livello tra lui e i suoi avversari... ma in quel frangente Sho era più preoccupato per la salute dei loro Digimon, e corse ad aiutare Veedramon. I suoi compagni lo imitarono, e ognuno andò in aiuto dei rispettivi Digimon...

"Veedramon! Veedramon, come stai?" chiese, inginocchiato a fianco del dragone azzurro. Le squame del suo compagno erano segnate da numerosi lividi e scottature, ma Veedramon sembrava non aver ancora perso lo spirito combattivo... e infatti, prima che Sho potesse iniziare a preoccuparsi, puntò i gomiti a terra e iniziò a risollevarsi, a denti stretti.

"Ugh... sono... sono stato meglio, Sho, questo lo devo riconoscere... ma sono stato anche peggio!" ringhiò. Sho fece uscire dai polmoni il fiato che non si era accorto di aver trattenuto, poi rivolse di nuovo lo sguardo a Volcdramon, che osservava a sua volta con odio il ragazzino con gli occhialoni... quell'inaspettato colpo di coda dell'avversario aveva scosso un pò la confidenza che Sho aveva nella loro vittoria... ma il ragazzino e il suo compagno non erano per questo meno determinati a lottare! Avevano visto che, anche senza essere al suo stesso livello, potevano batterlo con il numero e la strategia... erano pure riusciti ad infliggergli dei danni! Quindi perchè pensare che non avrebbero potuto anche sconfiggerlo? Ma forse... forse stavano solo cercando di convincersi che non c'era nulla da temere, soltanto per tenere alto il morale della squadra facendosi vedere sicuri?

L'idea stessa agghiacciò Sho fino al midollo: poteva essere che in realtà non potevano vincere contro questo nemico senza raggiungere il nuovo stadio evolutivo? Cosa che tra l'altro non sapevano neanche come fare...? Scosse la testa, mandando via il pensiero come se si fosse convinto che un'ipotesi a cui non si pensa non si possa avverare... No, loro DOVEVANO vincere... era loro dovere nei confronti degli altri! Se non avessero trovato il modo di sopraffare quel terribile avversario, sarebbero morti sia loro che i loro amici!

"Veedramon, ascoltami bene!" esclamò Sho non appena il suo compagno si fu rialzato. "Possiamo vincere, il nostro ultimo attacco gli ha fatto un certo effetto! Senti... riusciresti ad eseguire un attacco mordi e fuggi, prima che possa utilizzare di nuovo quell'ultimo attacco? Se non vi trovate vicini a lui, non può colpirvi..."

"Posso... posso tentare, Sho! Ma non ti assicuro che questa strategia possa funzionare..." rispose Veedramon, scrollandosi di dosso gli ultimi residui di stordimento.

"Prima eravvvamo riusciti a mmmetterlo in difficoltà perchè gli stavamo semmmpre addosso..." replicò Flymon, mentre riprendeva il volo dalle braccia di Yurika che l'aveva raccolto. "Ora nnnonnn so se riusciremo a fare la stessa cosa stannndo a distannnza..."

Grizzmon si rialzò e si spolverò la pelliccia. "Dobbiamo tentare così... ragazzi, tutto bene da voi? Riuscite a proseguire l'attacco?"

"Sì, può andare. Ho visto di molto peggio!" rispose BlackGatomon, appena rialzatasi. Fece cenno a Jolene di allontanarsi e si rimise in guardia.

"Anch'io sto bene..." rispose Diatrymon, lisciandosi le piume metalliche dell'ala destra. "Ma credo che Musyamon sia fuori combattimento..." In effetti, il Digimon samurai era stato messo a terra dal violento attacco di Volcdramon, e non dava l'impressione di essere in grado di rialzarsi tanto presto... la sua armatura era tutta annerita, e la sua katana giaceva abbandonata a pochi centimetri dalla sua mano. Un alleato di meno su cui poter contare...

"Senza Musyamon, il combattimento sarà senz'altro più difficile..." pensò Sho, osservando guardingo Volcdramon che si rimetteva in piedi con qualche sommesso ruggito. "Ma dobbiamo farcela... abbiamo le Crest, abbiamo i nostri compagni, siamo una squadra... ce la possiamo fare! Deve essere così!"

 

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Nel frattempo, nella tana di Watchmon, il mutante dai numerosi occhi e i suoi colleghi, grazie allo schermo che monitorava ogni cosa, stavano comodamente assistendo a quella incredibile battaglia tra i Digiprescelti e il loro servo... e le loro reazioni a ciò che stavano vedendo erano abbastanza diversificate: mentre Geryomon restava fermo ed impassibile a braccia conserte, attendendo l'esito con imparzialità, WaruNezumimon pareva piuttosto divertito, come se stesse guardando un film al cinema... mentre Watchmon continuava a mantenere un'espressione sospettosa. C'era qualcosa, in quello scontro, che non gli piaceva, per quanto Volcdramon sembrasse momentaneamente in vantaggio. Si aspettava che i Digiprescelti venissero travolti dalla forza del suo schiavo, senza riuscire ad opporre la benchè minima resistenza... e invece avevano dimostrato di essere in grado di opporsi a Volcdramon usando sistemi diversi dall'attacco frontale e dalla semplice forza bruta. Si stavano difendendo bene, e il combattimento si stava facendo più incerto del previsto... in effetti, un pò troppo incerto per i gusti di Watchmon, che sapeva bene di non potersi permettere un fallimento proprio in quella circostanza...

Uno dei tentacoli-occhio del tiranno si spostò sullo stoico Geryomon, i cui occhi seri non perdevano un istante della battaglia. Gli dava l'impressione di un freddo giudice, che non avrebbe esitato a stroncare con una sola parola tutto il suo lavoro. Era per questo che non gli era mai stato simpatico... tutte queste arie di superiorità, tutte quelle sue pretese di perfezione...

E tuttavia, riflettè Watchmon mentre spostava lo sguardo su WaruNezumimon, era sicuramente meglio dell'altro suo collega, che pareva non stare aspettando altro che l'occasione di soffiargli il posto e farsi bello agli occhi del suo signore... cosa che sarebbe potuta accadere benissimo, nel caso il suo piano dei Digi-Ghost fosse fallito! No, non sarebbe andata così! Non se lui aveva qualcosa da dire a riguardo! Era proprio per questo che si era preparato quel piano di emergenza... per essere sicuro che i mocciosi prescelti non avessero nessuna possibilità di vittoria!

Ed ora, era il momento di metterlo in funzione! Un pò prima del previsto, ma l'importante erano i risultati, no?

Alcuni dei tentacoli oculari di Watchmon continuarono a scrutare i suoi due complici, mentre altri rimanevano sullo schermo davanti a lui... da quando lo scontro era iniziato, non aveva notato nessun cambiamento nell'atteggiamento di Geryomon e WaruNezumimon. I due mostruosi Digimon continuavano imperterriti ad osservare la battaglia, il primo con freddo distacco, e l'altro con lo stesso divertimento di un bambino davanti ad un cartone animato. Perfetto, sembravano non essere in grado di accorgersi di quello che lui stava per fare...

Watchmon si concentrò, e uno degli occhi sui suoi tentacoli si illuminò brevemente di una strana luce smeraldina, mentre il mutante inviava un ordine telepatico a distanza...

"E' ora di rincarare la dose... miei Digi-Ghost, fate quello per cui vi ho mandato lì! I mocciosi prescelti non devono sopravvivere!"

 

----------

 

Ora, tutti i Digimon dei ragazzi si erano rialzati, e giravano prudentemente in cerchio attorno a Volcdramon, nell'attesa spasmodica che lui facesse la prima mossa. A sua volta, il drago di magma restava fermo al suo posto, lo sguardo incandescente che si spostava da un lato all'altro mentre teneva d'occhio i suoi avversari, e non sembrava intenzionato a farsi avanti prima dei Digimon dei prescelti, mentre Musyamon, privo di sensi, non poteva più partecipare al duello... i ragazzi, a loro volta, erano spettatori inermi della guerra di nervi che si stava consumando davanti a loro. Una delle due fazioni, prima o poi, avrebbe dovuto cedere ed attaccare, se si voleva venire fuori da quella situazione di stallo.

Sho si rigirò nervosamente tra le dita la Crest del Coraggio, come a cercare di trovare in essa la risolutezza necessaria in quel frangente. Ancora una volta, stava cercando in tutti i modi di non tradire le sue emozioni... al suo fianco, Yurika e gli altri stavano osservando con il fiato sospeso la lenta, mortale danza dei Digimon combattenti. Era un momento di tensione quasi palpabile... ma prima o poi doveva finire, santo cielo! Non potevano continuare a temporeggiare per sempre!

Il suo cervello si mise in moto per pensare a come attaccare il gigantesco drago... doveva pur avere un punto debole che i loro Digimon potevano attaccare per sconfiggerlo nonostante la differenza di livello...

Ma la possibilità di ragionare gli fu negata.

"Ah! Gu... Guardate! Quelli sono..." esclamò improvvisamente Jolene, puntando l'indice verso alcune figure diafane ed evanescenti che stavano uscendo dal pavimento di roccia lavica della grotta. Gli sguardi di tutti seguirono il braccio della ragazzina inglese, e sulle prime inè i ragazzi nè i Digimon videro nulla... ma subito dopo, BlackGatomon fu la prima a spalancare gli occhi, accortasi della stessa cosa della sua partner!

"Cosa?" esclamò la gattina nera. "Attenti, ragazzi! C'erano dei Digi-Ghost nascosti!"

"Dei... Digi-Ghost? Ma come..." rispose un'allarmata Yurika... e proprio allora si accorse dei cinque spettri di vapore nero che, dopo essersi levati dal pavimento, si erano messi a fluttuare sinistramente sopra le teste dei Digimon, come uno stormo di avvoltoi attorno ad una carcassa! "Oh, no! Attenti, ragazzi! Non fatevi prendere da quelle... quelle cose!"

"Oh, accidenti..." esclamò Kevin. "Grizzmon! Ragazzi, evitateli a tutti i costi!"

Veedramon strinse i denti. Ormai, tutti i Digimon si erano accorti della presenza dei Digi-Ghost e stavano tenendo lo sguardo fisso su di loro, pronti ad evitarli nel momento in cui si fossero lanciati contro di loro per possederli...

...ma gli spettri digitali fecero una cosa imprevista: dopo aver volato in circolo per alcuni secondi, si separarono con un cupo ululato e si diressero verso parti diverse della sala... poi, come obbedendo ad uno stesso ordine, conversero nuovamente, questa volta verso Volcdramon!

"Ah!? Era Volcdramon il loro obiettivo!" ringhiò Grizzmon. Prima che i Digimon potessero fare qualcosa per impedirlo, i cinque fantasmi neri avevano raggiunto il loro bersaglio, che era l'unico che non sembrava essersi accorto della loro presenza, ed erano penetrati nel suo corpo!

"Che... che cosa...?" mormorò Sho quando l'ultimo Digi-Ghost fu scomparso all'interno del dragone, e un silenzio mortale, carico di tensione, fu sceso sul campo di battaglia. "E... e adesso... Che diamine sta succedendo?"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E così inizia la battaglia decisiva contro Volcdramon, che fin da subito ha dimostrato di essere un avversario di tutto rispetto! Come se non bastasse, adesso ci si mettono Watchmon e i suoi Digi-Ghost a dargli una mano...

Sì, i nostri eroi non sono in una bella situazione... riusciranno a cavarsela ancora una volta? Leggete il prossimo capitolo e lo saprete! Per questo capitolo non ho molto da dirvi, se non... alla prossima volta, e aspetto le vostre recensioni!

 

Justice Gundam

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Capitolo 14
*** Vero coraggio ***


Digimon Zero-14

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

*L'autore guarda fuori dalla finestra, verso la pioggia che cade a catinelle.*

E finalmente, dopo un lungo periodo di siccità, viene un pò di pioggia a rinfrescarci le idee! Ne sentivo la mancanza... a parte il fatto che in casa abbiamo degli ombrelli tutti scassati, e quindi quando usciamo siamo costretti a prendercela comunque, un pò d'acqua... ma non importa, visto che per adesso me ne sto seduto al caldo e continuo a scrivere. Devo dire che guardare la pioggia che cade dalla finestra di camera mia è anche fonte di ispirazione per le mie storie! ^_^

Digimon Zero è giunta ad un punto di svolta, ora che Sho e i suoi compagni se la stanno vedendo con Volcdramon! La battaglia che stanno sostenendo si sta per fare molto più difficile, grazie all'intervento di Watchmon e dei suoi Digi-Ghosts... e per quanto l'inizio della battaglia sia stato promettente, ora dovranno impegnarsi molto di più. Non escludo che la situazione sia già sfuggita loro di mano!

Comunque, visto che tutti voi siete impazienti di leggere come andrà lo scontro, saltiamo ulteriori preamboli, e andiamo direttamente allo spazio recensioni!

 

KillKenny: Sì, fai bene a vederla grigia per i Digiprescelti... le cose stanno per peggiorare un BEL pò! Ma forse non ci sarà bisogno di tenute da Shinigami o cose del genere! I Digiprescelti... e in particolare uno di loro... troveranno un altro modo!

TopoMouse: Recentemente, Sho ha alzato un pò la cresta, e le recenti vittorie non lo hanno certo aiutato a risolvere il problema della sua paura. Sì, immagino che dovrà ricevere qualche mazzata per capire che il suo approccio è sbagliato... ma sono sicuro che alla fine se la caverà! Lo conosco bene, quel ragazzo! E' pieno di risorse, anche se non è tanto sveglio...

Driger: E bentornata anche a te su queste pagine! Visto che anche Jolene, pian piano, sta iniziando a farsi valere? Anche lei ha la sua grinta, dopotutto... è che finora ha sempre scelto di farla tacere, e di adattarsi a quello che gli altri decidono per lei... Il duello con Volcdramon è in pieno svolgimento, e adesso sta per raggiungere il suo momento cruciale! Vedremo, se qualcuno dei Digiprescelti riuscirà a ribaltare la situazione! ^_^

 

Ed ora, signore e signori... dopo tutto questo preambolo... vi lascio allo scontro tra i prescelti e Volcdramon! Godetevelo!

 

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Capitolo 14 - Vero coraggio

 

"E... e adesso... cosa sta succedendo?"

La domanda di Sho riecheggiò in maniera quasi inquietante nella camera principale della tana di Volcdramon, dove i Digiprescelti e i loro compagni si erano nuovamente schierati davanti al potente dragone. Ognuno di loro attendeva la sua prossima mossa... senza riuscire a nascondere una certa apprensione. Da parte sua, dal momento in cui aveva assorbito gli altri Digi-Ghost, Volcdramon era rimasto fermo ed immobile, con il muso piegato verso il pavimento, e l'unico suono che stava uscendo dalla sua gola era un respiro ringhioso, pieno di rabbia, accompagnato di quando in quando da uno sbuffo di puzzolente fumo solforoso. Nessuno dei due contendenti sembrava voler fare la prima mossa, per paura di scoprirsi, e l'atmosfera, nonostante le improvvisate prese d'aria che i Digimon avevano aperto nelle pareti della sala, si stava riscaldando in maniera insopportabile...

"S-Sho... Che... che cosa facciamo? Non mi piace questa storia..." balbettò Kevin, i pugni stretti davanti a sè. Il più piccolo dei Digiprescelti, la sua ormai caratteristica vivacità sostituita dal timore, restava vicino a Grizzmon, che gli aveva messo davanti un braccio come a fargli da scudo.

Diatrymon piegò le zampe, pronto a gettarsi contro l'enorme drago. "Io dico che è il caso di approfittare di questo momento e attaccarlo! Se aspettiamo, sono sicuro che ce ne pentiremo in seguito! Forza, ragazzi, attacchiamo adesso!" ringhiò l'uccello preistorico. Aveva già spalancato le ali, per scagliare un Sonic Destroyer contro Volcdramon... ma Flymon non si disse d'accordo.

"Nnnnno, nnnonnn credo che sia unnna buona idea..." rispose la vespa gigante, danzando dentro e fuori un cerchio di raggio pari alla portata di Volcdramon nel tentativo di provocarlo e farlo attaccare per primo. "Se sta preparannndo unnn attacco e nnnoi gli annndiamo addosso a testa bassa... nnnonnn avremo il temmmpo di pennntircene! Aspettiamo ancora..."

Sho strinse i denti, e un rivoletto di sudore gli scorse lungo una tempia. Maledizione, ma perchè non stavano un attimo zitti? Era già difficile pensare alla prossima mossa da fare senza dover ascoltare quel loro contraddittorio botta e risposta! Da un lato, si rendeva conto che in quel momento Volcdramon era vulnerabile, e che se non avessero approfittato dell'occasione, molto probabilmente non ne avrebbero avuto un'altra... ma al tempo stesso, doveva ammettere che Flymon aveva ragione! Era troppo strano che Volcdramon abbandonasse così ogni parvenza di difesa nel bel mezzo della lotta! Molto probabilmente era una trappola...

"Cosa devo fare? Cosa devo fare, accidenti?" pensò freneticamente. "Se suggerissi di attaccare, potrei commettere un grave errore... ma se non facciamo niente, non andiamo da nessuna parte! Aaaah... cavolo, qual è il minore dei due mali? Non immaginavo... che fare da caposquadra potesse essere così stressante!"

Il giapponesino sentiva su di sè gli sguardi di Kevin e Jolene, che si erano voltati verso di lui e lo imploravano con gli occhi di trovare un modo per sbrogliare la matassa nella quale si trovavano... erano tesi come corde di violino, e speravano quasi che il ragazzo più grande potesse risolvere il problema con una delle sue decisioni fulminee. Tuttavia, in quella situazione di pressione psicologica, Sho sentiva che tutto il suo spirito di iniziativa serviva a ben poco... Un pò più in là, Felipe stava guardando Sho con un'espressione che era un misto di irritazione e sfacciataggine... come se avesse voluto dirgli 'te l'avevo detto'...

"E allora, giapponesino? Adesso non mi sembri più tanto sicuro di te..." pensò il ragazzino spagnolo, tenendosi sempre abbastanza vicino al suo Diatrymon. "Adesso ti rendi conto che non era poi tanto facile fare il grande capo, eh? Sapere che l'incolumità di tante persone dipende dalle tue decisioni si è rivelato un fardello troppo pesante da sopportare, vero? Alla prova dei fatti, non ti sei rivelato poi questo granchè come leader... peccato, e dire che in questi ultimi giorni mi era sembrato che tu potessi avere la stoffa..."

"Insomma, Sho, che ti succede?" pensò Yurika esasperata, come se avesse sentito i pensieri del biondino spagnolo. "Un attimo hai paura, poi diventi baldanzoso e sicuro di te, e l'attimo dopo ti fai prendere di nuovo la mano dall'insicurezza... Non so più cosa pensare, e non so più se facciamo bene a fidarci delle tue decisioni... dov'è finito il tuo spirito di iniziativa? Mi rendo conto che è una situazione difficile... ma ero convinta che se c'era qualcuno in grado di prendere le decisioni giuste lucidamente, quello fossi tu! Andiamo, facci vedere di cosa sei davvero fatto..."

Improvvisamente, prima che la ragazzina potesse completare il suo pensiero, Volcdramon sollevò di scatto il suo lungo collo corazzato, facendo fare un passo indietro a tutti... e i suoi occhi si aprirono di scatto, risplendenti di un rosso scarlatto ancora più furioso e colmo di odio! Le sue fauci si spalancarono, e Volcdramon proruppe in uno spaventoso ruggito che fece tremare pareti, soffitto e pavimento, staccando da essi interi pezzi di roccia vulcanica che franarono tutt'attorno al gruppo dei Digiprescelti! Si sentirono le urla di terrore di Kevin e Jolene, e tutti i presenti barcollarono mentre cercavano in qualche modo di mantenere l'equilibrio, i timpani assaliti dallo spaventoso rumore del ringhio di Volcdramon!

"Aaaaaah!" esclamò Sho, in un urlo di paura e dolore. "Che... che cosa...?"

Veedramon spalancò gli occhi per l'orrore. "SHO! Ragazzi, state attenti! Quei Digi-Ghost... stanno aumentando la sua forza! Sta diventando ancora più potente!" esclamò il drago azzurro. "Non... non credo di aver mai affrontato nulla di così forte in vita mia!"

"COSA?" esclamò Yurika, le mani premute sulle orecchie. "No! E noi che credevamo volessero possedere i nostri Digimon..."

Finalmente, Volcdramon richiuse le sue enormi fauci, e il terribile ruggito cessò di colpo, la sua eco che si riverberava ancora sulle rocce... ma la situazione non migliorò di certo, visto che Volcdramon, con uno scatto di velocità di cui nessuno lo avrebbe mai creduto capace, schizzò verso Grizzmon, eseguì un rapido giro su sè stesso, e colpì in pieno il Digimon orso con una poderosa codata che, mancato di pochissimo il piccolo Kevin, spezzò il suo contatto con il terreno e lo mandò a sbattere violentemente contro la parete! Si sentì un boato da far venire i brividi, che coprì il grugnito di dolore di Grizzmon, e Jolene si coprì gli occhi terrorizzata quando il possente orso, trasformato in una specie di proiettile, aprì letteralmente un'ammaccatura nella pietra e fece franare una pioggia di frammenti!

"Oh, no! GRIZZMON!" esclamò Kevin.

BlackGatomon spalancò gli occhi incredula, sentendosi avvinghiare da una sensazione di paura che non provava ormai da moltissimo tempo. Vivere da sola e all'addiaccio, circondata da feroci Digimon che avrebbero potuto aggredirla da un momento all'altro, l'aveva parecchio indurita, e aveva imparato a non ascoltare le proprie emozioni... ma in quel momento, vedendo di che straordinaria agilità e potenza era capace Volcdramon, sembrava essersi dimenticata questa dura lezione di vita! "Ma... ma come accidenti ha fatto? Ho... ho persino fatto fatica a vedere la sua coda, tanto era veloce..." esclamò, dando voce ai propri pensieri.

E tuttavia, la sua paura era ben poca cosa paragonata a quella degli altri Digiprescelti, in particolare quella di Sho! Il ragazzino con gli occhialoni urlò alla vista del volo che Volcdramon aveva fatto fare a Grizzmon, e fece due passi indietro... ma in quel momento, il suo tallone andò a sbattere contro una sporgenza nel terreno roccioso, e Sho perse l'equilibrio e andò a sedersi per terra, sentendo un acuto dolore quando i palmi delle sue mani, che aveva usato per attutire la caduta, andarono a sbattere sul pavimento roccioso!

Dopo aver atterrato Grizzmon, Volcdramon si voltò di scatto verso il resto dello sbalordito gruppo, sempre con quella velocità insospettabile di cui aveva fatto sfoggio un attimo prima, e lanciò un altro ruggito che assordò per qualche secondo i ragazzi, prima di lanciarsi contro i loro Digimon. Veedramon aprì la bocca incredulo prima che un potente calcio da parte di una delle zampe anteriori del drago di magma lo colpisse in pieno, mandandolo a rotolare per terra... poi, Volcdramon rivolse la sua attenzione a Flymon, che gli ronzava attorno cercando di distrarlo con dei brevi affondi del suo pungiglione, che in ogni caso non riuscivano a penetrare la sua dura corazza. La vespa gigante prese quota e rilasciò un'altra scarica della sua polvere paralizzante addosso al signore di Nexus Peak, ma anche questo tentativo si rivelò infruttuoso, visto che la Poison Powder bruciò al contatto con le squame. Nel frattempo, Diatrymon e BlackGatomon, approfittando della distrazione di Volcdramon, stavano cercando di attaccarlo ai fianchi e ai quarti posteriori...

"Sonic Destroyer!" esclamò Diatrymon, aprendo le ali e scagliando una scarica di energia sonora contro il fianco corazzato del drago. Le onde sonore si dispersero innocuamente sulla sua armatura di roccia, senza infliggergli il benchè minimo danno!

"Lightning Paw!" Fu il turno di BlackGatomon di attaccare, e la gattina nera attaccò scivolando sotto il ventre di Volcdramon e cercando di assestargli un tremendo pugno al sottopancia. Sfortunatamente, Volcdramon non sembrò avvertire nemmeno quel colpo, e rispose infilando la sua lunga coda sotto il proprio corpo per poi avvinghiarla attorno al piccolo corpo della gattina, trascinare la sua vittima fuori dal suo 'nascondiglio' e iniziare a stringere mentre la sollevava in aria! BlackGatomon ringhiò di rabbia e dolore, cercando in qualche modo di liberarsi da quella presa d'acciaio!

Jolene si portò le mani davanti alla bocca. "BlackGatomon! No!"

Veedramon, nel frattempo, si era rialzato e, dopo aver fatto un cenno di intesa a Flymon, si era di nuovo scagliato contro il furente drago di magma, nel tentativo di dare una mano a Diatrymon che stava cercando in qualche modo di sottrarsi alle rapidissime zampate dell'avversario. Il drago azzurro piegò le zampe posteriori e si scagliò contro la testa di Volcdramon tenendo le mani congiunte sopra la testa. Proprio quando Volcdramon aveva appena spalancato la bocca per mordere l'uccello preistorico, Veedramon scese giù e abbattè entrambe le braccia su di lui!

"Hammer Punch!"

Le mani unite di Veedramon colpirono Volcdramon proprio sulla sommità del cranio, con un boato da far venire i brividi, nell'istante in cui quest'ultimo faceva per lanciarsi su Diatrymon! Le fauci del drago di magma si richiusero di scatto e schioccarono tra loro sotto la tremenda forza del colpo, e il collo serpentino di Volcdramon si abbassò di colpo facendogli sbattere il mento sul terreno! Prima che Volcdramon potesse riprendersi, Flymon gli si gettò contro con il pungiglione sfoderato e lo trafisse vicino all'occhio, ricordandosi il punto dove la corazza si assottigliava! Finalmente, la coda di Volcdramon allentò la presa, facendo scivolare a terra la stordita BlackGatomon, che si portò una mano alla tempia per far cessare le vertigini. Poco più in là, Jolene tirò un sospiro di sollievo, mentre Grizzmon si rialzava lentamente spazzandosi la polvere di roccia dalla pelliccia.

"Ce la stiamo facendo, ragazzi..." ringhiò Veedramon, preparandosi ad attaccare di nuovo...

Ma aveva parlato troppo presto: infatti, dimostrando una capacità di ripresa che non sarebbe stata possibile senza l'ausilio dei Digi-Ghost, Volcdramon si rialzò di scatto, e la sua testa colpì Veedramon in pieno addome, con una forza spaventosa! Veedramon ansimò dolorosamente e si piegò in due mentre cercava di recuperare il fiato, ma il drago di magma non perse tempo e prese un profondo respiro... per poi spalancare di nuovo le fauci e soffiare contro i suoi nemici un altro torrente di lava fusa!

"VOLCANIC PHOEN!" ringhiò di nuovo Volcdramon, con una voce che questa volta sembrava alterata, come se più individui stessero parlando contemporaneamente... prima che la scarica di lava fusa eruttasse dalla sua gola e colpisse in pieno Diatrymon, scagliandolo a terra con un acuto strillo di dolore! Poi, Volcdramon spostò rapidamente la testa e diresse in getto contro Veedramon e Flymon, colpendoli entrambi in pieno! La vespa gigante barcollò pericolosamente mentre il liquido bollente aderiva al suo corpo e si dissolveva come per magia un istante dopo... poi perse quota e si abbattè al suolo con gli occhi trasformati in spirali. In breve tempo, sotto gli occhi terrificati di Yurika, Flymon era de-evoluto a Kunemon, rimanendo semisvenuto!

"Oh, no! Kunemon!" esclamò la ragazzina dai capelli blu.

Sho, ancora seduto a terra in preda al panico, strinse i denti quando anche Veedramon e Diatrymon si abbatterono al suolo sotto la pressione del getto di roccia fusa. Poi, Volcdramon rivolse di nuovo la sua attenzione a BlackGatomon e a Grizzmon, che si erano appena rialzati, e spruzzò contro di loro altro magma incandescente! Per fortuna, i due Digimon non si fecero cogliere impreparati, e riuscirono a gettarsi di lato ed evitare il liquido mortale... ma BlackGatomon venne colta alla sprovvista da una frustata della coda di Volcdramon, che la fece ruzzolare di nuovo a terra! Grizzmon raggiunse una grossa roccia che si era staccata dalla parete, la abbrancò, poi iniziò a girare su sè stesso come un lanciatore di martello, e quando Volcdramon girò la testa verso di lui per usare di nuovo il suo soffio di magma, mollò la presa e gettò la roccia contro la testa del drago! L'enorme proiettile andò a segno sbriciolandosi nell'impatto, e la testa di Volcdramon scattò indietro per la violenza del colpo... ma prima che Grizzmon avesse il tempo di compiacersi, il drago riportò il collo nella posizione di prima, rivelando di non aver subito alcun danno!

"COSA? Ha... ha preso in testa quella gigantesca roccia e non è nemmeno ferito?" esclamò Kevin. "Ma... ma di cosa accidenti è fatto?"

Grizzmon strinse i denti. "Niente da fare... tutti quei Digi-Ghost che ha in corpo lo hanno potenziato oltre le nostre possibilità..." ringhiò, mentre si guardava attorno per cercare qualche altra arma da usare contro il signore di Nexus Peak...

"Grizzmon, attento!" esclamò Felipe, mentre aiutava il suo Diatrymon ad alzarsi. "Sta per colpire di nuovo!"

Un'altra volta, Volcdramon sollevò la testa e ruggì, facendo vibrare le pareti della sala... poi si scagliò contro Grizzmon e lo colpì con una testata, gettandolo a terra! Poi, mentre BlackGatomon si spostava per cercare una posizione migliore da dove attaccare, e Diatrymon e Veedramon si rialzavano a fatica, il frenetico Volcdramon emise un ringhio minaccioso e iniziò a concentrarsi, il corpo circondato da un'aura di luce scarlatta che i Digiprescelti conoscevano fin troppo bene...

"Oh, no, di nuovo!" esclamò Jolene. "E' di nuovo il Circle of Death! Ragazzi, allontanatevi! E' troppo pericoloso!"

"Ugh..." grugnì dolorosamente Veedramon. "No, aspetta... forse, se riusciamo a sferrargli un colpo abbastanza potente adesso, gli impediremo di usare di nuovo quell'attacco! Forza, ragazzi, ora abbiamo l'occasione di colpirlo! Mirate alla testa!"

Diatrymon si scrollò la polvere e i rimasugli di roccia vulcanica di dosso, poi aprì le ali per lanciare di nuovo il suo attacco sonoro. "Hm... e va bene... ma spero che tu sappia quello che stai facendo! BlackGatomon, sei pronta? Mira agli occhi!"

"Non c'è bisogno che tu mi dica quello che devo fare, grazie!" sibilò la gattina nera, dando sfogo ad un pò di frustrazione. Veedramon restò ad osservare Volcdramon che continuava l'accumulo di energia, mentre nella sala il calore si faceva di nuovo soffocante... poi, quando ritenne che Volcdramon non fosse più in guardia, diede l'ordine di attacco!

"Adesso, ragazzi! V-Breath Arrow!" ringhiò Veedramon, e indirizzò uno dei suoi proiettili energetici contro la fronte di Volcdramon.

"Sonic Destroyer!" strillò Diatrymon, rilasciando la sua scarica di onde sonore. Entrambi i colpi si incontrarono a mezz'aria e si combinarono in un unico proiettile, una V fatta di scintillante energia azzurro-verde e circondata da trasparenti onde sonore concentriche che la facevano vibrare. Sfortunatamente, Volcdramon spostò la testa di lato, con una tale rapidità che sembrò per un attimo che fosse scomparsa, e l'attacco combinato dei due Digimon proseguì la sua corsa e andò a schiantarsi contro la parete di roccia sopra il drago di magma, aprendovi un altro varco! Alcune scariche sonore, rimbalzando sul luogo dell'impatto, tornarono indietro verso il loro bersaglio originale, ma non poterono nulla contro la sua corazza...

E tuttavia, a giudicare dal sogghigno che Veedramon sfoderò, l'attacco diretto non era quello a cui miravano lui e il suo alleato... infatti, appena un istante dopo, BlackGatomon si arrampicò di corsa su una parete e si lanciò contro la testa di Volcdramon, tenendo un pugno chiuso! Il massiccio dragone, distratto dall'attacco precedente, si trovò proprio sulla linea di fuoco della gattina nera, senza poterle sfuggire!

"Di nuovo, Volcdramon! Lightning Paw!" esclamò BlackGatomon. In un lampo, la Digimon felina aveva raggiunto la testa del suo avversario e aveva abbattuto il pugno sulla perla scarlatta di magma incandescente che Volcdramon aveva come occhio, costringendo il dragone a chiudere la palpebra con un ruggito furente! Ma ancora una volta il colpo si rivelò insufficiente a spezzare la concentrazione di Volcdramon la cui resistenza pareva essersi moltiplicata dopo quell'infusione di Digi-Ghost... e infatti, la luminescenza infuocata attorno al suo corpo non svanì!

"Cosa? Ero sicura che l'avrei almeno rallentato..." esclamò la gattina nera, mentre si preparava a scendere dalla testa di Volcdramon e ritirarsi...

...ma il dragone reagì troppo rapidamente!

"CIRCLE OF DEATH!" ringhiò Volcdramon, e l'aura di energia incandescente si espanse di colpo verso l'esterno, senza dare il tempo ai restanti quattro Digimon di tentare una difesa! Un rombo infernale, come quello di una foresta incendiata, assordò temporaneamente tutti quanti allorchè il Circle of Death si espandeva verso l'esterno a velocità folle, strappando via pezzi di roccia dal terreno e investendo in pieno BlackGatomon, Diatrymon, Grizzmon (che si era appena rialzato dalla testata ricevuta poco prima) e infine Veedramon! Uno alla volta, i Digimon gridarono di dolore e vennero scagliati disordinatamente qua e là, andando a rimbalzare sulle pareti!

"VEEDRAMOOOOON!" si sentì per un attimo la voce disperata ed impaurita di Sho che sovrastava persino il frastuono dell'esplosione, e il ragazzino, ancora seduto per terra, sentì una tremenda vampata di calore investirlo in pieno, e un colpo di vento incandescente scottargli il viso e le mani... poi, rapida com'era venuta, la sfera di energia incandescente venne riassorbita dal corpo di Volcdramon, e gli spaventati Digiprescelti videro ricadere a terra i loro Digimon, uno alla volta. BlackGatomon, semisvenuta, atterrò di botto tra le braccia di Jolene, che barcollò per un istante. Poi, Kevin guardò con orrore il suo Bearmon che si accasciava a terra, il pelo annerito e fumante, e il suo berrettino da baseball mezzo distrutto. Felipe si era già chinato con preoccupazione sul corpo ansimante di Falcomon, che era stato il primo ad abbattersi al suolo dopo il tremendo attacco... mentre Sho, con sguardo vitreo e chiaramente terrorizzato, osservava il suo Veedramon, unico tra tutti quei Digimon a non essere de-evoluto, descrivere una larga parabola a mezz'aria per poi schiantarsi contro la parete ormai semidistrutta dalla furia della battaglia! Nel giro di un'unica mossa, il potenziato Volcdramon aveva sbaragliato tutti i suoi avversari, e non sembrava neanche aver fatto fatica! E Musyamon, che i Digimon dei ragazzi avevano trascinato via dal luogo della battaglia non appena era caduto, non dava ancora segno di riprendersi... La situazione era letteralmente precipitata, si rese conto Sho con suo estremo orrore...

...e il peggio era, che il ragazzino con gli occhialoni si rese conto di non riuscire più neanche a pensare per il terrore! Eppure era convinto... che in qualche modo ce l'avrebbero fatta! Era sicuro... che con il lavoro di squadra e un pò di fortuna, sarebbero riusciti a superare qualsiasi ostacolo... Ed ora che si trovava di fronte ad una situazione così imprevista e disperata, Sho si accorgeva di non avere idee! Eppure... eppure DOVEVA farsi venire in mente qualcosa! Ci DOVEVA essere un modo per uscire vincitori da quella situazione... altrimenti, per cosa accidenti erano là!? Soltanto per essere spazzati via? E quella leggenda che li dipingeva come i salvatori di DigiWorld... dove la mettevano?

Al fianco di Sho, Yurika teneva ancora in braccio il piccolo Kunemon, che non si era del tutto ripreso dalla batosta. Il ragazzino riusciva a vedere che persino la sua testarda e volitiva amica d'infanzia si era messa a tremare, e il suo bel viso era contorto in una riluttante smorfia di paura... come se si vergognasse a mostrare che era terrorizzata, e allo stesso tempo non potesse fare a meno di esserlo...

"Mamma mia... li... li sta massacrando... è troppo potente!" balbettò Yurika, ma la sua tenue voce venne soffocata da un altro ruggito furibondo di Volcdramon, che fece nuovamente saettare la sua coda e abbattè una formazione rocciosa posta in fondo alla stanza, sbriciolandola come se fosse stata un castello di sabbia! Poi, il dragone rivolse tutta la sua ira insensata contro la parete presso la quale Bearmon si era accasciato e la colpì violentemente con una testata, indifferente al dolore! Mentre lo faceva, Sho riuscì a vedere il suo muso da rettile, e sentì un brivido corrergli lungo la schiena alla vista della ferocia... della pazzia... e del puro, inadulterato desiderio omicida che gli si leggeva in faccia! Volcdramon pareva assatanato, i suoi occhi erano quelli di un folle... e stava sfogando la sua incontenibile rabbia su tutto ciò che lo circondava, dimentico persino dei suoi avversari originali!

"E... E adesso cosa sta facendo?" balbettò Jolene, accarezzando la dolorante BlackGatomon.

Sho strinse i denti e cercò di prendere un bel respiro... ma a causa del tremore che pervadeva il suo corpo, gli riuscì soltanto un rantolo strozzato. Le sue mani, ancora appoggiate per terra, si strinsero spasmodicamente sulle rocce laviche alla vista di Veedramon ancora steso a terra ed ansimante. In qualche modo, quella vista gli infuse un pò di coraggio... il suo Digimon era ancora in grado di combattere, e questo voleva dire che il duello non era ancora finito! Dovevano continuare a combattere... dovevano vincere a tutti i costi! Era la loro unica possibilità di tornare a casa e salvare DigiWorld!

Cercando il più possibile di soffocare la sua paura, Sho si rialzò sulle gambe non ben ferme... e raccolse un paio di rocce dal terreno per poi cominciare ad avanzare contro il furente Volcdramon, che nella sua incontenibile rabbia non dava nemmeno l'impressione di essersi accorto di lui! Tutti gli altri Digiprescelti voltarono lo sguardo verso di lui, sbalorditi da quell'azione apparentemente suicida!

"S-Sho... Sho, cosa... stai facendo?" mormorò Kunemon, riprendendo i sensi in quel momento. Yurika abbassò lo sguardo verso il suo partner, ed emise un sospiro di sollievo quando si rese conto che stava bene... ma quell'istante di sollevazione fu interrotto subito dalla preoccupazione per quello che il suo amico d'infanzia stava facendo! Certo, Sho aveva fatto le sue brave stupidaggini prima di allora... ma andare contro Volcdramon così, armato solo di un paio di sassi che certo non avrebbero potuto nulla contro la sua pelle corazzata... beh, quella le batteva proprio tutte!

"Sei impazzito? Che ti salta in mente?" gli urlò dietro Felipe, che stava a sua volta controllano che Falcomon stesse bene. "Vuoi farti ammazzare o cosa?"

Kevin sporse una mano verso il suo amico, come ad implorarlo di tornare indietro. "Sho! Non lo fare! Così ti ucciderà!"

"Quel... quel ragazzino..." mormorò BlackGatomon tra le braccia di una Jolene paralizzata dalla paura. "...è incredibilmente coraggioso... o completamente scemo!"

Per diversi secondi, Sho continuò ad andare avanti, senza prestare la minima attenzione a quello che i suoi compagni gli stavano dicendo. Volcdramon stesso, accortosi del piccolo Digiprescelto con gli occhialoni che gli si avvicinava, cessò la sua cieca sfuriata e lo seguì con quegli occhi di lava incandescente nei quali Sho non riusciva a leggere alcun sentimento non fosse l'odio e la rabbia... Un ruggito sommesso, quasi derisorio, lasciò la gola del dragone, che piegò il collo all'indietro come un cobra pronto a colpire...

...poi, il ragazzino parlò, senza neanche degnarsi di voltare la testa verso i suoi compagni.

"No, io non mi tiro indietro... Veedramon ce la fa ancora, e io voglio dargli la possibilità di ribaltare la situazione! Se attiro l'attenzione su di me... forse darò a Veedramon il tempo necessario per organizzare un contrattacco! Tutto quello che mi serve è qualche secondo, ragazzi! Voi restate indietro, e lasciate fare a me!" esclamò deciso, lo sguardo fisso negli occhi infuocati di Volcdramon. Più in là, ancora addossato alla parete con le squame coperte di bruciature nere, lo stordito Veedramon riuscì a sentire la frase del suo partner umano mentre si metteva a quattro zampe, e i suoi occhi si spalancarono per la paura quando vide che Sho si era messo esattamente sulla linea di tiro del drago più grande! Ucciderlo, per Volcdramon, sarebbe stato una passeggiata...

"Sho... che stai facendo? Non... non devi fare questo per me..." mormorò tra sè il drago azzurro, che subito dopo fece appello a tutte le forze residue per finire di alzarsi...

"Ma che diavolo stai dicendo, giapponesino?" esclamò Felipe, iniziando seriamente ad irritarsi. "Vorresti affrontare Volcdramon da solo? Ma possibile che tu non ti renda conto di una cosa così semplice? Lo vedo io, da qui, che stai tremando dalla paura... e pensi di poter andare da solo contro di lui? Non dire assurdità!"

"Felipe-kun ha ragione, Sho!" proseguì Yurika. "Smettila di mentire a te stesso e di farti vedere coraggioso! Tu sei terrorizzato come tutti noi, ammettilo! Lo sei sempre stato, fin da quando siamo arrivati a DigiWorld!"

Le parole di Yurika, dette con quella diretta e brutale convinzione che lei metteva nella sua voce ogni volta che voleva sottolineare qualcosa, fecero fare un sobbalzo al cuore di Sho... allora era vero, i suoi amici avevano capito che lui stava cercando di mascherare la sua insicurezza per far loro credere che sarebbe andato tutto bene! E dire che lui era convinto di aver fatto loro credere il contrario... forse, riflettè per un istante, forse sarebbe stata davvero la cosa migliore ammettere che le cose stavano così e...

"No! No, non posso dire così proprio in questo momento! Per la squadra sarebbe praticamente un suicidio! Se... se ammettessi di aver paura di non farcela in questo momento difficile, farei crollare completamente la loro determinazione! Ma se invece... se invece riesco ancora a far loro credere di non avere paura... chissà, magari anche loro riprenderebbero un pò di morale! Forse riusciremmo ancora a ribaltare la situazione..." pensò improvvisamente, ricadendo vittima del suo vizio di non voler ammettere i sentimenti che lo facevano apparire debole, in particolar modo la paura. Strinse i denti un'altra volta, e prese un altro respiro, questa volta più profondo, prima di farsi avanti e incrociare di nuovo lo sguardo di Volcdramon! No, lui non aveva paura! Non aveva paura! Lui era il leader e NON GLI ERA PERMESSO AVERE PAURA, punto e basta! Non importa quanto il suo corpo e la sua mente sembrassero quasi urlare il contrario... lui non poteva ammettere la sua paura! Non di fronte agli altri!

"VOLETE SMETTERLA, VOI ALTRI, SANTO CIELO?" esclamò Sho in uno scatto di rabbia quasi isterico. "Io non ho affatto paura! E smettetela di dirmi quello che devo o non devo fare! Avanti, Volcdramon! Perchè non te la prendi con me, visto che è me che vuoi? Lascia stare Veedramon e prova a beccare me, se ci riesci! Avanti! Ti sfido!"

"SHO!!! Sei completamente fuori di testa? Che cosa vorresti dimostrare, eh?" strillò Yurika.

"Torna indietro, Sho! Quello ti farà a pezzi se resti lì!" esclamò Kevin. Al fianco del Digiprescelto di colore, Jolene tremava visibilmente, terrorizzata dalla dimostrazione di potenza e ferocia di Volcdramon.

Ma il testardo detentore della Crest del Coraggio era sordo ad ogni loro invocazione, e rimase fermo al suo posto mentre il drago dalle squame di magma tirava indietro la testa per colpirlo. Con un estremo sforzo di volontà, Sho riuscì ad impedire che le ginocchia gli tremassero, e mosse un altro passo...

"Io... io ho la Crest del Coraggio! Non ho paura! Non ho assolutamente paura! Se... se dovessi mostrarmi debole di fronte a loro... poi quale punto di riferimento avrebbero? Devo... devo farmi forza... ancora una volta... per dare loro più forza!"

 

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"Heheheheheee... stupido ragazzino, ci sta soltanto facilitando le cose! Guarda come si sta prestando a fare da prima vittima! Spontaneamente come un pupazzetto al tiro a segno!" sghignazzò Watchmon, gli occhi-tentacolo puntati sullo schermo dove si stava svolgendo la battaglia tra i Digiprescelti e il suo schiavo. Da quando i suoi Digi-Ghost erano entrati in azione fino a quel momento, i suoi due 'ospiti' non avevano fatto particolari commenti sulla battaglia, a parte l'occasionale sghignazzo di WaruNezumimon quando un Digimon dei prescelti veniva colpito...

Geryomon, dal canto suo, non aveva neppure cambiato espressione, e continuava a seguire impassibile lo svolgersi degli eventi, freddo come un computer. Il mostruoso demone serpentino era immobile come una statua, con le braccia conserte e l'alabarda appoggiata al suo fianco. Per diversi secondi, osservò senza battere ciglio la scena sul maxischermo...

"D'accordo, vedo che hai usato i Digi-Ghost per potenziare Volcdramon... notevole, devo ammetterlo!" commentò poi, con un tono assolutamente piatto e privo di entusiasmo nonostante l'imminente vittoria di Watchmon. "Ma... sei sicuro che il gioco valga la candela? Sono cinque Digi-Ghost in meno, e sai che il nostro signore è piuttosto esigente a questo riguardo."

Watchmon storse il naso... o meglio, visto che non ne aveva uno, fece una smorfia che poteva ricordare tale gesto, prima di rispondere al mostro rettiloide con voce intrisa di veleno. "Geryomon... non hai mai sentito parlare della strategia delle perdite accettabili? Bene, questo è un esempio di questa strategia all'opera. Ho usato cinque Digi-Ghost per potenziare Volcdramon, ed ora, come potete vedere, è a un passo dal vincere la battaglia contro quei mocciosi! Dopo che li avrà eliminati, non ci sarà più niente ad impedire al nostro signore di accumulare tutti i Digi-Ghost che vorrà... cosa vuoi che siano cinque, quando poi saremo liberi di ottenerne un'infinità? Eh?"

"E il merito di questa idea andrà a te, non è vero, Watchmon? Ormai so come funziona il tuo semplice modo di ragionare... tu vorresti sostituirmi nei panni del preferito del nostro signore, ormai me ne sono accorto da un pezzo. E' per questo che hai insistito tanto per farti affidare questa missione, non è vero?" replicò Geryomon senza lasciarsi provocare. Sembrava che ogni sua mossa fosse studiata per irritare ulteriormente Watchmon, e infatti il mutante contorse furiosamente i tentacoli e strinse i denti, sentendosi in bocca un disgustoso sapore di bile. Se solo non fosse stato ancora lui il preferito del suo superiore, Watchmon avrebbe già messo a tacere quel serpente di Geryomon da un bel pezzo... ma visto che le cose stavano in altro modo, doveva sopportare. Del resto, molto presto i ruoli si sarebbero invertiti, e sarebbe stato Geryomon a doversi inchinare a Watchmon!

WaruNezumimon riportò l'attenzione dei due litiganti, se così li si poteva chiamare dato il totale disinteresse di Geryomon, all'inquadratura di Sho che continuava indefesso ad avanzare verso Volcdramon. "Hihihihiii... comunque, Watchmon, ti do ragione quando dici che quel ragazzino è proprio uno stupido! Ma guardatelo, è là che ancora un pò sviene dalla paura e non lo vuole ammettere neanche a sè stesso... il suo modo di agire è così trasparente! E questi sarebbero i famosi Digiprescelti di cui ci parlavano le leggende? Hah! Dovevamo aspettarcelo che cinque ragazzini umani non sarebbero riusciti a fare un bel niente!" squittì il disgustoso topo umanoide.

Watchmon si volse di nuovo verso lo schermo, tornando a deliziarsi gli occhi con lo spettacolo di Volcdramon che incombeva sull'indifeso Sho. "Già... come potete vedere, ormai l'esito della battaglia è deciso!" ringhiò compiaciuto il mutante dai numerosi occhi. "Anzi, si può dire che grazie alla forza di Volcdramon, e alle misure di emergenza che ho approntato, la sfida era decisa prima ancora di iniziare! Ora non dovete fare altro che restarvene buoni al vostro posto, e godervi lo spettacolo dei Digiprescelti che vengono annientati coe tanti topolini! Le cose stanno procedendo a gonfie vele! Haaaahahahahaha!" Con queste parole, Watchmon gettò indietro il corpo e scoppiò in una risata satanica, piena di malvagia allegria, già pregustandosi la vittoria e la promozione che riteneva ormai certe! WaruNezumimon sghignazzò di nuovo e si avvicinò ancora di più allo schermo per meglio godersi lo spettacolo... ma ancora una volta Geryomon rimase fermo e zitto.

In effetti, il demone rettiloide non era sicuro che le cose sarebbero andate come i suoi colleghi paventavano...

"Watchmon è abile e intelligente, su questo non c'è il minimo dubbio... ma temo che nonostante tutto stia sottovalutando i poteri di quei ragazzini e dei loro Digimon..." riflettè tra sè. "Io al suo posto non lo farei... se sono riusciti ad arrivare fin qui, significa che le capacità le hanno! Questo duello, nonostante quello che Watchmon pensa, non è affatto deciso... potrebbe ancora accadere qualcosa di imprevisto..."

 

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Il momento era cruciale. Yurika, Felipe, Kevin, Jolene e i loro Digimon erano spettatori impotnti dello spettacolo che si dispiegava davanti ai loro occhi. Sho e Volcdramon, separati da appena qualche metro, che si guardavano in cagnesco... ma era evidente anche da lì che, nel caso del ragazzino con i capelli neri e gli occhialoni, il suo apparente coraggio era soltanto un modo per mascherare il panico che minacciava di travolgerlo. Yurika, in particolare, conosceva troppo bene Sho per non rendersi conto di quando recitava e di quando faceva sul serio... e sapeva che, ancora una volta, Sho stava ignorando i suoi sentimenti per non farsi vedere debole da loro!

"Andiamo, Sho, brutto imbecille! Così non risolvi nulla! Il tuo non è coraggio, ma stupidità, se ti getti a testa bassa senza pensare!" pensò irritata la ragazzina dai capelli blu. "E poi, perchè non la pianti di fare l'eroe? Qui non siamo mica in un cartone animato, e si vede lontano un miglio che hai paura! Per favore, pensi che non ce ne accorgiamo?"

Più in là, Veedramon si era appena rialzato, pur barcollante e pieno di lividi, e stava cominciando a muovere qualche passo verso il suo partner umano, tenendo i denti stretti per il dolore...

"Allora... Volcdramon? Fatti... fatti avanti!" mormorò Sho, la sua risolutezza che iniziava a vacillare sotto lo sguardo implacabile del drago."Io... non ho paura di te, mi hai sentito? Nessuna... nessuna paura!" Più il tempo passava, più si sentiva che il ragazzino cercava di convincere sè stesso più che il suo avversario...

Ancora nessuna reazione da parte del signore del vulcano, un'immobilità che strideva angosciante con la furia che Volcdramon aveva dimostrato un attimo prima, e che snervava Sho più di quanto qualunque scatto d'ira avrebbe mai potuto fare... Senza volerlo, Sho si ritrovò ad indietreggiare mentre il suo avversario continuava a fissarlo... poi, Volcdramon sollevò una zampa e mosse un passo pesante verso di lui... Sho si sentì per un attimo mancare la terra sotto i piedi a causa della scossa tellurica, e le sue gambe tremarono sempre più violentemente... anche quel suo ultimo, disperato tentativo di nascondere la paura, stava dando segni evidenti di cedimento...

"Io... io... non devo... a-avere... p-paura... non... non mi è... p-permesso..." si ripetè mentalmente il ragazzino. Ma ormai, la paura era tale che gli sembrava di balbettare persino con il pensiero... un sentimento di terrore soffocante, accumulato fin dal primo momento del viaggio a DigiWorld e mai adeguatamente gestito, che premeva contro ogni poro della sua pelle per uscire! Doveva dargli sfogo in qualche modo, o sarebbe esploso...

E lo sfogo si fece avanti con prepotenza, superando anche quella minima parvenza di autocontrollo!

Dopo aver sostenuto per qualche istante il duello di sguardi con Sho - duello che, in effetti, il drago aveva dominato fin dall'inizio -, Volcdramon gettò indietro la testa e ruggì di nuovo, dando un'ennesima scrollata alle pareti ormai pericolanti! Quel suono frastornante, che penetrava nei timpani e sembrava fargli vibrare il cervello, si rivelò troppo per Sho, che finalmente cedette, fece cadere a terra le sue armi improvvisate, si portò entrambe le mani alle tempie, e si accucciò per terra gridando in preda al panico! Il terrore, la paura e l'apprensione accumulati in tutti quei giorni di viaggio e pericoli, si erano finalmente impossessati di lui, e lo avevano fatto crollare proprio davanti ai suoi compagni! Proprio la cosa che lui voleva evitare ad ogni costo! Ma in quel momento, nella mente e nel corpo di Sho, c'era posto soltanto per il panico... una fredda morsa di paura che gli sconvolgeva le viscere e gli faceva venire su la colazione! Gridando spaventato, Sho chiuse gli occhi e si acquattò fino a formare una palla tremante ai piedi di Volcdramon, che si alzò ancora una volta per dargli il colpo di grazia! Il mondo esterno pareva essere scomparso... Sho vedeva soltanto nero, rosso e altri febbrili coloro che si amalgamavano in un'allucinante turbine... sentiva soltanto il ruggito di Volcdramon e il suo grido di terrore... e percepiva... SENTIVA con tutto il suo corpo e la sua anima la zampa che Volcdramon stava sollevando, per porre fine alla sua vita e alle speranze di DigiWorld una volta per tutte...

"NO! SHOOOO!" L'urlo disperato di Yurika e Kevin sovrastò per un attimo tutte le altre sue sensazioni... ma ormai era troppo tardi... se solo fosse stato un pò più assennato... più sincero con sè stesso e i suoi compagni... se solo avesse ammesso prima i suoi limiti...

Ma ormai non c'era più niente da fare... con un cupo rumore di aria smossa, l'enorme zampa di Volcdramon calò giù... e Sho fece appena in tempo a radunare i suoi ultimi pensieri...

"D-Dovrò... dovrò... morire così... così presto... n-non... non è giusto... io... volevo fare ancora tante cose... Mamma... papà... Yurika-chan... amici miei, perdonatemi... come leader... sono stato un fallimento completo..."

"SHOOOOOOOO!"

...

...

*KA-BLAAAAAAM!*

Improvvisamente, Sho sentì un boato assordante invadergli i timpani, al punto da lasciarlo stordito... e qualcosa di violento ed improvviso che lo colpiva al fianco e lo sollevava da terra, facendolo volare senza peso per un breve tratto... Sho non immaginava che la morte potesse presentarsi in quel modo... e si accorse che non era la sua fine soltanto quando atterrò sulle rocce frastagliate del pavimento con un tonfo sordo, proprio vicino ai suoi sconvolti amici! Il suo braccio destro andò a grattare dolorosamente sul pavimento, le cui irregolarità gli aprirono delle brutte escoriazioni sopra il gomito, e si ritrovò improvvisamente con addosso il peso di un muscoloso e tozzo draghetto dalle squame azzurre, che all'ultimo momento si era rialzato ed era scattato di fronte a lui, prendendosi al suo posto quel colpo terrificante! Risvegliato dal suo stato di panico, Sho aprì di scatto gli occhi... e con un sussulto di orrore si rese conto che Veedramon, il volto contorto in una smorfia di dolore e le squame piene di lividi, gli stava facendo da scudo!

"V-Vee... VEEDRAMON!" esclamò il ragazzino con gli occhialoni, togliendosi da sotto il corpo del suo Digimon semisvenuto. Immediatamente, anche tutti gli altri ragazzi e Digimon si mossero dai loro posti e corsero a vedere come stava il drago azzurro... e da quanto videro, poterono dire che aveva visto giorni migliori! Il suo respiro era affannoso, e il suo corpo era chiaramente dolorante... faceva persino fatica a tenere gli occhi aperti... eppure, nonostante l'esaustione, la Digievoluzione reggeva ancora, e Veedramon riuscì a sollevare la testa e a rivolgere un mezzo sorriso a Sho.

"Ugh... cough... H-hey... Sho..." mormorò faticosamente. "Stai... stai bene? Sono... arrivato appena in tempo..."

Sho abbandonò la sua posizione fetale e si mise in ginocchio davanti al suo Digimon accarezzandogli il viso, con le lacrime che minacciavano di scendere dai suoi occhi. La paura era stata sostituita da un misto di ansia per il suo partner... e la vergogna per non essere stato all'altezza come capogruppo... eppure, tutti i suoi amici... e con essi i loro Digimon... si fidavano di lui! Speravano che lui potesse tirarli fuori da quel guaio... e invece, grazie alla sua stupidità... si ritrovavano là, in balia del più forte dei servi di Watchmon! E se anche... se anche fossero riusciti a portare fuori la pelle da quella caverna... che possibilità avrebbero avuto contro Watchmon stesso? O contro uno dei suoi colleghi... o il suo fantomatico ed ignoto superiore?

"V-Veedramon..." mormorò Sho con voce tremante. "Tu... tu ti sei... sacrificato per... per me? Non... non avresti... non avresti... dovuto farlo..."

Il dragone azzurro tossì un paio di volte, poi fece per rialzarsi, nonostante lo sforzo gli causasse ancora più dolore. "Cough... e... e invece dovevo... Sho... altrimenti... per cosa saremmo partner a fare, eh? Me lo spieghi? Tu hai commesso degli errori, forse questo è vero... ma non mi sembrava un buon motivo per... abbandonarti al tuo destino, no?"

Il senso di colpa attanagliò il cuore di Sho come una dolorosa morsa. Sì, era vero... erano in quella situazione disperata a causa della sua leggerezza... se solo non avesse sottovalutato la situazione e avesse preparato l'attacco a Volcdramon in maniera più accorta, forse adesso...

"M-maledizione..." mormorò Sho, i cui pugni si strinsero fin quasi a piantarsi le unghie nei palmi delle mani. "Io... è stata tutta colpa mia, ragazzi... Veedramon... e non ho giustificazioni per quello che è successo... io credevo... che se mi fossi mostrato sempre coraggioso davanti a tutti... e non vi avessi fatto vedere che avevo paura... paura per me, per SnowAgumon e per tutti voi... allora anche voi... anche voi vi sareste fatti coraggio... e avreste affrontato questa prova con ancora più determinazione..."

Fece una pausa per riprendere fiato, e deglutì un pò di saliva per dare un pò d'acqua alla sua gola secca e dolorante. "Ma la realtà era che... ero terrorizzato, fin dall'inizio! Avevo la responsabilità di proteggere voi, SnowAgumon, i nostri Digimon... l'intero Mondo Digitale! Fin da quando abbiamo mosso i nostri primi passi a DigiWorld, mi sono sentito questo fardello sulle spalle... è solo che... che non volevo farvelo vedere! Cosa... cosa avreste pensato voi se aveste visto... che io avevo paura? Eh? Come avreste reagito? Vi avrei tolto ogni speranza di uscire vivi da qui senza dubbio..."

Qualche momento di teso silenzio accolse l'ammissione di Sho, e persino Volcdramon si era fermato, quasi volesse ascoltare le ultime parole della sua vittima prima di finirla... poi, sorprendentemente, Jolene parlò per prima, senza nascondere quella sempre presente patina di insicurezza... ma ora con tono più volitivo di quando l'avevano incontrata per la prima volta...

"Però..." iniziò la ragazzina inglese. "Però cercare di nascondere anche a te stesso la tua paura non è stata una buona idea, Sho, scusa se te lo dico... Voglio dire... così non hai fatto nulla per affrontarla, l'hai solo messa da parte sperando che tutto andasse bene... o mi sbaglio?"

Dalle braccia di Jolene, BlackGatomon si risvegliò dal suo stordimento e proseguì il discorso, massaggiandosi la testa indolenzita. "Ugh... cavolo, non credevo che l'avrei mai ammesso, ma... Jolene ha perfettamente ragione, sai, ragazzino? Avere paura... non è mica qualcosa di cui vergognarsi! Se tu sapessi quante volte il giusto pizzico di paura mi ha salvato la vita, quando vagabondavo per DigiWorld..." ammise la gattina nera, rivelando quasi senza volerlo una parte per quanto minima del suo passato... "E non credere che potessi tener nascosti i tuoi timori, perchè noi... ce ne eravamo accorti, sai? Già da parecchio tempo..."

Sho deglutì di nuovo, sentendosi quasi oppresso da quelle rivelazioni, e dandosi mentalmente dello stupido per non aver capito prima che i suoi compagni si erano resi conto del suo stato d'animo. Era così evidente, ragionandoci adesso a mente fredda, che l'avrebbero capito... chi pensava di imbrogliare, con quella sua messinscena?

"Già... quello che dite è perfettamente logico..." mormorò il ragazzino, accarezzando ancora una volta Veedramon, che chiuse gli occhi godendosi quel raro momento in cui Sho faceva vedere i suoi sentimenti più intimi. "Io... non so come ho fatto a pensare di tenervelo nascosto... non ho ragionato, e per questo..."

"Era questo quello che volevo dire poco fa, quando abbiamo litigato..." disse solennemente Felipe, la voce che sembrava improvvisamente più comprensiva. "Volevo proprio dire che non sarebbe stato nascondendo la tua paura a te stesso che saresti riuscito a darci coraggio. Tutti noi sapevamo che avevi paura... perchè è umano avere paura! Dopotutto, siamo in un altro mondo... senza punti di riferimento e senza un posto dove considerarci al sicuro... tutti noi eravamo spaventati, anche se abbiamo comunque cercato di farci forza e andare avanti... ma tu hai voluto ignorare questo tuo sentimento. Era questo quello che mi preoccupava..."

Il ragazzino spagnolo non si accorse dello sguardo confuso che Yurika gli stava rivolgendo. Da quando in qua Felipe era così esperto di stati d'animo, e riusciva a capire così bene i sentimenti degli altri? Non era certo una cosa che si sarebbe aspettata da lui...

"Sì... sì, Felipe-kun, è perfettamente vero... Mi stavo comportando da incosciente, credendo di fare il bene vostro e di tutti... e da quando abbiamo iniziato a vincere una battaglia dopo l'altra, mi sono convinto di non aver paura per niente, e sbagliavo in pieno!" rispose Sho, e in quel momento, un terribile peso che gli gravava sul petto fin da quando l'avventura a DigiWorld era iniziata lasciò il suo cuore, facendolo sentire più leggero. Poi, improvvisamente, la sua espressione si fece più determinata, e la sua mano destra si strinse con energia, quasi con rabbia, attorno alla Crest del Coraggio che portava al collo. "Ma ora... ora basta! Ora non cercherò più di soffocare quello che provo... ora posso ammettere che avevo paura... SO di avere paura! E so anche... so anche di che cosa ho paura! Adesso sì che posso affrontare i miei timori! Io ho paura, è vero... ma questo non significa che io sia un vigliacco! Io posso affrontare la mia paura, e sconfiggerla!" In quel momento, il ragazzino iniziò a sentire un leggero formicolio diffondersi nel palmo della sua mano destra, quella con cui reggeva il medaglione... ma sulle prime non ci fece caso, attribuendola forse a come stava stringendo la presa...

Yurika e Kunemon sorrisero. Finalmente Sho aveva ammesso quello che provava...

 

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"Huhuhuhuhuuu... ma che scenetta toccante!" sghignazzò Watchmon nella sua sala di controllo. "Sfortunatamente per voi, mocciosi, queste dimostrazioni di affetto e amicizia mi danno il voltastomaco! Avanti, Volcdramon, cosa aspetti? Finiscili ora!"

 

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Obbedendo all'ordine mentale di Watchmon, Volcdramon lanciò un ennesimo, acuto stridio e prese la mira, puntando contro l'indebolito Veedramon che si era appena rialzato a fatica. Il drago più piccolo era ormai esausto, ma si era comunque rialzato in un ultimo, disperato tentativo di proteggere Sho e gli altri Digiprescelti. Ormai, lui era tutto ciò che stava tra loro e la loro distruzione per mano dell'impazzito signore del vulcano... ed era chiaro che anche quest'ultima linea di difesa non avrebbe retto a lungo! Ciò nonostante, avrebbe resistito fino alla fine...

"Aspetta, Veedramon!" esclamò improvvisamente Sho, alzandosi da terra. Tutti gli altri Digimon e ragazzi restarono a guardarlo, prima sorpresi, poi inorgogliti, mentre si disponeva al fianco del suo stanchissimo Digimon, la Crest del Coraggio ben stretta in mano. Qualche debole raggio di luce colorata filtrava tra le dita della sua mano stretta a pugno, e il suo sguardo faceva finalmente trasparire la determinazione che gli era propria, non più sporcata da quel goffo tentativo di mostrarsi coraggioso! Sorpreso, Veedramon volse la testa al proprio fianco e osservò il suo compagno.

"S-Sho?" mormorò sorpreso il drago azzurro, mentre Volcdramon si arrestava per un momento, chiaramente confuso dalla scena. "Che... che stai facendo? Torna indietro con gli altri, è pericoloso stare qui..."

Il ragazzino con gli occhialoni annuì serenamente, e il bagliore iridato che usciva dal suo pugno chiuso si intensificò ancora un pò, rispondendo ai suoi sentimenti. Poi, con tono calmo ma sicuro che contrastava nettamente con il panico di poco prima, Sho iniziò a parlare al suo Digimon.

"Sì, Veedramon... ora lo so... lo so bene che è pericoloso!" rispose. "Per la prima volta da quando sono qua a DigiWorld mi rendo davvero conto di cosa sto correndo! E non voglio più mascherarmi dietro qualche spacconata per farmi credere che non ho paura! Ora so che anch'io ho le mie paure... e con questa consapevolezza, posso affrontarle! Allora, Veedramon, che ne dici? Affrontiamo assieme questo lucertolone? Da Digiprescelto e compagno?"

Veedramon spalancò gli occhi, e la sua mascella scese di un pò al sentire dal suo partner umano parole così forti e determinate... poi, le sue labbra si incurvarono di nuovo in un sorriso saccente e quasi felino, mentre si voltava di nuovo verso Volcdramon e si metteva in posizione di combattimento! "Se ne sei sicuro tu, Sho... allora ne sarò felice! Sei pronto?"

"Mai stato più pronto in vita mia..." disse il ragazzino con un sogghigno...

E, improvvisamente, il sorriso che troneggiava sul suo volto si trasformò in una lieve smorfia di dolore quando la Crest che teneva in mano iniziò improvvisamente a scottare come un ferro arroventato, riscaldata da qualche invisibile fonte di calore. Allarmato, Sho mollò la presa... e proprio in quel momento, la luce che proveniva dal suo pugno chiuso si espanse, assalendo i suoi occhi e quelli di tutti i presenti con migliaia di colori vivaci, come un faro in miniatura... e tutti poterono vedere che ad emettere quella luce era proprio la Crest del Coraggio, ora accesa come un'insegna al neon! Il simbolo del Coraggio, il sole stilizzato che era inciso sul medaglione, apparve in tutta la sua firezza, delineato da una calda luce arancione... e si accese anche sullo schermo del Digivice, mentre Volcdramon richiudeva gli occhi e ringhiava infuriato, e Veedramon iniziava a sentire una strana energia, mai provata prima di allora, penetrare nel suo corpo... era una sensazione inusuale, e al tempo stesso gradevole... il drago azzurro si sentiva potente... più potente di quanto fosse mai stato... e una scarica elettrica pervase i suoi muscoli allorchè la misteriosa energia proveniente dalla Crest guariva le sue ferite e faceva sparire la sua fatica!

"Sho... questa forza... questo potere..." esclamò il drago azzurro. "Ce... ce l'hai fatta! Hai... hai attivato la tua Crest!"

Kevin, che si stava schermando gli occhi dall'accecate bagliore, riuscì a sentire la voce di Veedramon oltre il sbilante rumore che aveva pervaso la 'sala del trono', riempiendo le orecchie di tutti. "Che... Che cosa? Ha... ha attivato la Crest? Ma... ma che significa?"

Bearmon, che si era rialzato in quel momento, alzò lo sguardo verso le figure di Sho e Veedramon avvolte dalla luce multicolore... e capì subito cosa stava succedendo! "Kevin... questo è il potere... della Crest del Coraggio! Le... le Crest rispondono quando il Digiprescelto ad esse affidato... dà una dimostrazione di possedere la virtù a cui è abbinato! E ora quella del Coraggio... ha risposto quando Sho ha smesso di farsi credere coraggioso ed ha ammesso la propria paura!"

"Sembra quasi paradossale... che la Crest del Coraggio si sia attivata davanti ad un'ammissione di paura..." commentò Kunemon. "Ma... in realtà è così che Sho ha dimostrato di possedere vero coraggio! Ha riconosciuto i suoi limiti... e ora li può anche superare!"

"Vai, Sho! Noi siamo tutti con te!" esclamò Yurika entusiasta. "Sono orgogliosa... che tu abbia finalmente capito questo!"

Jolene strinse i pugni davanti a sè, bisbigliando un augurio di buona fortuna... e Felipe, una volta tanto, si concesse un sorriso quasi di felicità. "I miei complimenti, giapponesino... ammetto che mi sono sbagliato, poco fa! Forza, Sho... e forza, Veedramon! Noi tutti contiamo su di voi!"

Finalmente... la luce che si sprigionava dalla Crest esplose in un caleidoscopio di spettacolari effetti iridati e penetrò nel corpo di Veedramon, che gettò indietro la testa e proruppe a sua volta in un potente grido di battaglia... per poi iniziare a Digievolvere sotto gli occhi di tutti!

"Guardate, ce l'ha fatta! Sta evolvendo... a livello Ultimate!" esclamò BlackGatomon...

Ed era perfettamente vero: il corpo di Veedramon stava aumentando di dimensioni, un'aura di luce bianca si sprigionava dal suo corpo, e qualcosa cominciava a spuntare dalle sue scapole... poi, il drago azzurro scomparve in un lampo accecante, e i suoi dati vennero riconfigurati nella sua forma Ultimate!

 

"Veedramon chou shinka..."

Quando fu possibile tornare a vedere, tra le ultime luci che si dissipavano, la nuova forma di Veedramon apparve agli occhi di tutti! In effetti, non era molto dissimile dalla sua forma Champion, a parte le dimensioni ora pari alla metà di quelle di Volcdramon... ma anche così, sembrava decisamente più feroce, combattiva e muscolosa! Gli artigli sulle mani e sui piedi si erano fatti più lunghi, e luccicavano minacciosi mentre il dragone fletteva le dita, a significare la sua impazienza di dare nuovamente inizio alla lotta... e anche le corna, le due a forma di V sulla fronte e quella ricurva sul naso, davano l'aria di essere molto più letali! L'espressione del muso, che ora ricordava quello di un dinosauro piuttosto che esibire i tratti felini tipici dei draghi, era resa incisiva da piccoli speroni d'osso sulle guance, e dai pronunciati canini. Inoltre, la V disegnata sul petto del dragone si era fatta più chiara, e ora troneggiava sui suoi muscoli come il simbolo di un supereroe, mentre le lame ricurve che ora gli spuntavano dai gomiti scintillavano crudelmente, ora puntate contro Volcdramon... ma la differenza più evidente erano le due grandi ali membranose che ora si dipartivano dalla schiena del drago, e che la nuova forma di Veedramon teneva spiegate dietro di sè in segno di trionfo! Mentre Volcdramon cominciava, pur impercettibilmente, a ritirarsi, la forma Ultimate di Veedramon si alzò in volo e gridò il proprio nome, come un fiero ruggito di battaglia!

"AEROVEEDRAMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: AeroVeedramon

Tipo: Drago Sacro

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: V-Wing Blade, Magnum Crush

Questo Digimon, forma evoluta di Veedramon e talmente raro da essere considerato pressochè leggendario, è esperto sia nel combattimento a distanza che nel corpo a corpo. Le sue capacità offensive e difensive sono aumentate, ed ora è in grado anche di combattere in aria grazie alle sue potenti ali. E' solo quando vola che può usare il suo attacco più potente, la temuta V-Wing Blade!

 

Il Digimon appena evoluto, AeroVeedramon, sbattè maestosamente le ali, restando per qualche istante in sospensione davanti al suo avversario... poi, con un fiero movimento del capo, atterrò e si mise in guardia, spruzzando un breve getto di fuoco dalle narici, mentre Yurika, Kevin e Jolene esplodevano in un applauso entusiasta! Accogliendo il suo incoraggiamento con un ghigno e un cenno della testa, AeroVeedramon squadrò ferocemente Volcdramon, che si stava rimettendo in posizione di guardia con qualche grugnito irritato... e rivolse parole di gratitudine e complimenti a Sho che, ancora in piedi al suo fianco, aveva osservato con meravigliato orgoglio l'incredibile trasformazione del suo Digimon!

"Alla fine ci sei riuscito, Sho..." commentò il drago alato, e fece un occhiolino di intesa al suo partner. "Complimenti! Ti sei dimostrato degno della tua Crest... e hai sbloccato la mia Digievoluzione Ultimate! Sapevo che saresti stato un compagno capace!"

Sho sorrise emozionato, la consapevolezza di aver fatto la cosa giusta lo riempiva di soddisfazione e gli dava ancora più carica per la battaglia che stava per riprendere! "Beh... grazie, AeroVeedramon! Ho... ho semplicemente seguito i vostri consigli... e mi sono reso conto di quello che andava fatto! Avevo paura e non lo volevo ammettere... ma non era quello il modo giusto per gestirla!" esclamò il ragazzino. Poi, la sua ormai classica sicurezza e il suo spirito volitivo ripresero il loro posto, e Sho si aggiustò gli occhiali sulla testa con un sogghigno. "Ma ora... meno parole e più azione! AeroVeedramon, ora riesci a combattere contro questo lucertolone?"

AeroVeedramon si acquattò sul pavimento, pronto a scattare! "E me lo chiedi, Sho? Osserva e vedrai!"

Ancora per un brevissimo istante, AeroVeedramon e Volcdramon si squadrarono rabbiosamente, in un'atmosfera carica di tensione...

Poi, senza il minimo preavviso, AeroVeedramon scattò in avanti tenendo il pugno destro serrato al proprio fianco, ad una velocità tale che Volcdramon ebbe a malapena il tempo di rendersi conto del pericolo prima di ritrovarsi con l'avversario proprio davanti alla faccia! I suoi occhi di magma fuso si spalancarono per la sorpresa e il terrore... poi, AeroVeedramon colpì con un poderoso cazzotto sotto la mascella, che sollevò da terra il dragone vulcanico e lo fece volare indietro per diversi metri con un grugnito di rabbia e dolore prima di farlo abbattere contro una parete con un frastuono infernale! La tremenda botta spaccò la roccia, la sbriciolò e la fece franare lungo la fiancata esterna della montagna, aprendo uno squarcio enorme che rese ancora più pericolante la struttura della sala, ormai devastata dal combattimento!

"Attenti, ragazzi!" esclamò Bearmon. "Il soffitto sta per crollare! Dobbiamo metterci al riparo!"

Jolene indicò con il braccio la galleria dalla quale lei e Yurika erano sbucate. "Rientriamo nei cunicoli! Lì la struttura è più stabile, e la roccia più spessa! Resisteranno meglio!" propose.

"Sì, è una buona idea... ma non senza Musyamon-san!" esclamò Yurika di rimando, correndo verso la forma ancora priva di sensi del Digimon samurai, che giaceva riversa sulla parete. Lei e Sho, i più vicini all'ex-servitore di Volcdramon, si misero sulle spalle le braccia di Musyamon e lo trasportarono verso le gallerie dove i loro amici si erano già rifugiati, stando bene attenti ad eventuali rocce che potevano piovere dal soffitto. Una volta riunitisi al resto del gruppo, i due giapponesi adagiarono Musyamon per terra con tutta la cura possibile, per poi riportare la loro attenzione al combattimento appena ripreso...

Combattimento che, a quanto era dato loro di vedere, si prospettava già a favore di AeroVeedramon! Il drago alato era atterrato al centro della sala e stava fissando con aria di sfida il terribile Volcdramon, al quale fino a quel momento i Digimon erano riusciti a malapena a fare qualche graffio... e che ora invece si stava rialzando barcollante! Finalmente, la nuova forma di SnowAgumon era riuscita ad infliggergli dei danni, dei VERI danni!

Tuttavia, AeroVeedramon sapeva che non sarebbe bastato un semplice colpo per vincere un simile avversario, e infatti Volcdramon si rimise in guardia e caricò di nuovo contro il suo avversario, che evitò agilmente una zampata e rispose con un paio di calci al torace. Il drago di magma grugnì di nuovo e indietreggiò di qualche passo, per poi rispondere con un altro colpo di coda sferrato in semirovesciata, che avrebbe centrato in pieno AeroVeedramon alla testa, se quest'ultimo non avesse avuto la previdenza e la prontezza di riflessi di scansarsi non appena l'avversario era indietreggiato. Poi, approfittando dal momento in cui Volcdramon non era in guardia, il drago alato si concentrò per un attimo, e una scintillante aura di luce azzurra avvolse il suo corpo...

"Magnum Crush!" esclamò AeroVeedramon. Prese di nuovo lo slancio, si scagliò contro l'impreparato Volcdramon come un proiettile vivente... e lo colpì in pieno al fianco mentre quest'ultimo cercava di rimettersi in posizione! La stanza venne scossa dalla violenza dell'impatto, che ne indebolì ulteriormente la struttura, e i Digiprescelti sentirono il terreno muoversi sotto i loro piedi mentre AeroVeedramon atterrava e Volcdramon si accasciava rumorosamente a terra...

"A-Accidenti!" esclamò Kevin, sbalordito. "Da... da dove vengo io, ogni tanto c'è qualche terremoto... ma non ho mai visto nulla di simile, parola mia! E sono quei due a far tremare la terra!"

"Il livello Ultimate... ha davvero una potenza enorme!" commentò Kunemon, altrettanto esterrefatto alla vista di quei due colossali draghi che si scambiavano quei colpi micidiali. In effetti, tutti gli altri presenti, i poco estroversi Felipe e BlackGatomon compresi, erano rimasti meravigliati dalla dimostrazione di forza che AeroVeedramon stava dando loro... e per quanto riguardava Sho, beh... il detentore della Crest del Coraggio sembrava letteralmente ipnotizzato, e guardava lo svolgersi della battaglia con espressione quasi estatica, come un bambino guarda un grosso gelato che gli viene presentato davanti agli occhi. Era orgoglioso di sè, e orgoglioso del suo compagno... e, travolto dall'emozione, si arrischiò persino a muovere un passo fuori dalla galleria, la Crest del Coraggio ben stretta in mano, per far vedere al suo compagno che lui era ancora lì, e gli avrebbe dato tutto l'appoggio possibile!

"AeroVeedramon! Continua così!" esortò il ragazzino con gli occhialoni. "Ora so che ce la possiamo fare! Io sono qui, AeroVeedramon... e puoi stare sicuro che ti aiuterò in ogni modo possibile!"

Queste parole portarono un sorriso di soddisfazione sul volto di AeroVeedramon, che si scagliò di nuovo contro Volcdramon e riuscì ad assestargli una formidabile sequela di pugni, evitando nel contempo un potente Volcanic Phoen che il signore del vulcano aveva sputato contro di lui. Mentre la lava colpiva il terreno e si raffreddava senza fare danni, AeroVeedramon costrinse nuovamente il suo avversario a terra e continuò a fare pressione, per non lasciargli il tempo di organizzarsi e usare di nuovo il temuto Circle of Death...

Volcdramon ringhiò ferocemente quando un colpo d'ala lo raggiunse in pieno volto, come uno schiaffone, e gli impedì di soffiare un altro fiotto di magma liquefatto. Il signore del vulcano ansimò un paio di volte e si rimise in piedi, ma questa volta i suoi movimenti erano visibilmente rallentati: i colpi presi prima dell'evoluzione di Veedramon e nei secondi immediatamente successivi ad essa cominciavano a farsi sentire. Quando AeroVeedramon cercò di attaccare di nuovo, Volcdramon lo intercettò con una testata che lo costrinse finalmente ad indietreggiare, e riuscì a tirare un pò il fiato... ma si rendeva conto, anche se la sua mente era annebbiata dal controllo dei Digi-Ghost, che cominciava ad essere in svantaggio!

Questa volta, Volcdramon decise di prendere l'iniziativa e, mentre AeroVeedramon si muoveva guardingo attorno a lui, spalancò la bocca e soffiò un altro fiotto di magma incandescente, ancora più ampio di quelli di prima! Il drago alato spalancò gli occhi e si allontanò con un colpo d'ali, ma uno schizzo di roccia fusa lo colpì di striscio alla spalla prima di scomparire nel nulla, strappandogli un ringhio di dolore. Incoraggiato da quel successo pur minimo, Volcdramon attaccò di nuovo, con un altro ruggito di battaglia... ma AeroVeedramon si riprese più velocemente del previsto e, quando il drago di magma fece scattare le fauci verso di lui, si sollevò in aria con uno scatto talmente veloce che Sho e i suoi compagni ebbero la sesazione di vederlo scomparire dal punto in cui si trovava... e riapparire alle spalle di Volcdramon nell'istante stesso in cui le fauci di quest'ultimo si chiudevano nel vuoto con un inquietante suono di denti contro denti! AeroVeedramon non perse tempo, e si scagliò di nuovo contro Volcdramon, colpendolo alla base del collo con lo stesso attacco di poco prima!

"Magnum Crush!" ringhiò. Il fortissimo colpo fece spalancare gli occhi di Volcdramon e lo gettò nuovamente a terra, scatenando un'altra scossa tellurica in miniatura e facendo sollevare un grido di vittoria dai Digiprescelti. Ancora una volta, Volcdramon riuscì ad alzarsi, e frustò disperatamente l'aria davanti a sè con la sua micidiale coda, per tenere lontano il suo avversario... ma, dando ancora una volta prova della sua agilità superiore, AeroVeedramon zigzagò tra i colpi e mise a segno una testata al torace dell'avversario! Volcdramon si sentì mancare il fiato, e indietreggiò fino a ritrovarsi con le spalle al muro... poi, rialzatosi di nuovo, ricominciò a farsi faticosamente strada a zampate, che AeroVeedramon bloccò senza problemi...

"Metticela tutta, AeroVeedramon! Dacci dentro! Ormai è alle corde!" esclamò un euforico Sho Kusanagi, il pugno sollevato in aria mentre il suo Digimon proseguiva l'assalto...

Volcdramon strinse i denti. Certo, dal punto di vista della forza fisica, lui e AeroVeedramon erano più o meno alla pari... ma, in termini di velocità, il drago alato era decisamente superiore, e inoltre aveva il vantaggio del volo! Tuttavia, il controllo mentale di Watchmon non permetteva a Volcdramon di pensare di arrendersi, e i Digi-Ghost che erano entrati nel suo corpo lo rendevano ancora più resistente di quanto non sarebbe stato già di per sè. Il combattimento non era finito, e Volcdramon sembrava avere tutta l'intenzione di ribaltare il risultato...

Mettendo in atto una rapida tattica di distrazione, Volcdramon soffiò un altro getto di lava bollente davanti a sè, che AeroVeedramon schivò senza problemi... ma solo per ritrovarsi avvinghiata alla caviglia la lunga coda a frusta del drago di magma, che si strinse attorno alla sua zampa posteriore come un boa attorno alla preda! AeroVeedramon strinse i denti, sentendo una forza tremenda che gli premeva sulla gamba... prima che Volcdramon abbassasse di scatto la coda e lo facesse schiantare per terra, per poi colpirlo con due potenti calci sferrati con le zampe anteriori! AeroVeedramon, colto di sorpresa dall'inaspettata reazione dell'avversario, rotolò di lato, poi si rialzò agilmente e si rimise in guardia, allontanandosi un pò da Volcdramon per riprendere fiato, ma il signore del vulcano fu di diverso avviso, e ancora una volta i ragazzi videro quella ormai fin troppo conosciuta aura di energia rossa apparire attorno al suo corpo!

"Oh, cavolo... Attento, AeroVeedramon! Scansala!" esclamò Sho.

"CIRCLE OF DEATH!" esclamò Volcdramon, e la barriera di energia incandescente si espanse attorno a lui a mò di cupola, strappando via altri pezzi di roccia dal terreno! Ad una velocità incredibile, il Circle of Death si mosse verso AeroVeedramon senza che il drago alato potesse fare nulla per difendersi... e lo inghiottì inesorabile sotto gli occhi spaventati del gruppo!

"AeroVeedramon... Aaaaargh!" esclamò Sho, prima che la combinazione del frastuono infernale e dell'onda d'urto sollevata da Volcdramon lo costringessero a gettarsi a terra assieme ai suoi amici! Per diversi istanti, i suoi sensi vennero investiti dal caos sollevato dal Circle of Death, e ai suoi occhi non arrivavano che ombre di rosso e nero, accompagnate da quel rombo spaventoso e dalla sensazione di tante piccole rocce che grandinavano su di lui e sui suoi compagni! Finalmente, quando ormai Sho sembrava essere sicuro che quella sarebbe stata l'ultima sensazione della sua vita, il rumore e la luce cessarono, e Sho si arrischiò ad aprire gli occhi, ansioso di vedere se il suo Digimon era riuscito a resistere a quel colpo terrificante...

"AeroVeedramon! AeroVeedramon!" esclamò il ragazzino. Quando riaprì gli occhi, quasi gli prese un colpo quando non vide più il drago alato sul campo di battaglia... mentre Volcdramon era ancora là, in piedi, e sembrava trionfante, assiso in una posa fiera, di crudele superiorità, il bagliore rosso del suo corpo che veniva man mano riassorbito in lui... Sho stava per urlare di nuovo il nome del suo Digimon, in preda alla disperazione, quando Falcomon fece notare qualcosa che prima non c'era, proprio nel punto in cui AeroVeedramon era in piedi al momento dell'attacco!

"Hey, guardate là!" esclamò il falchetto, puntando l'ala artigliata verso quella zona. Sbigottiti, i ragazzi volsero lo sguardo verso quel punto, e per un attimo non videro nulla di strano... ma subito dopo, riuscirono a scorgere un grosso buco, abbastanza grande da farci stare AeroVeedramon, che si apriva nella zona dove il drago alato si trovava un attimo prima! L'ansia di Sho si trasformò all'istante in un'inebriante sensazione di sollievo! Il suo Digimon aveva schivato il colpo... infilandosi in qualche modo sottoterra!

"Grande, AeroVeedramon! Sei un genio!" esclamò Yurika.

Anche Volcdramon era rimasto sorpreso dalla mossa imprevista del suo avversario... e decisamente non era dello stesso umore euforico dei Digiprescelti! Si guardò attorno con occhi dardeggianti di rabbia, scrutando il terreno roccioso per intercettare ogni più piccola traccia del passaggio di AeroVeedramon. Dopotutto, qualcosa di così grande non sarebbe potuto passare inosservato, anche scavando sottoterra...

Eppure, in qualche modo, a parte il buco iniziale, non riusciva a scorgere altri indizi dell'attività di AeroVeedramon... e non riusciva neppure a percepire i movimenti tellurici, che pure AeroVeedramon avrebbe dovuto fare scavando! Sentendo la propria pazienza esaurirsi, desiderosi di porre fine a quella battaglia il prima possibile, il drago di magma raggiunse la voragine, e si accinse a prendere fiato, per sparare un altro fiotto di lava bollente contro AeroVeedramon...

Volcdramon inspirò profondamente... aprì le fauci, tra le quali ardeva già una minacciosa luce scarlatta... e improvvisamente qualcosa si sollevò dalla voragine, colpendolo dritto in faccia!

*VLAAAAAAM!*

Un grido di vittoria si levò dai Digiprescelti quando AeroVeedramon riemerse, completamente illeso, dalla trincea che si era scavato per sfuggire al Circle of Death, e colpì Volcdramon con un tremendo pugno che lo costrinse a richiudere le fauci e a fargli sprecare l'attacco che stava preparando! Volcdramon ringhiò un'altra volta e cercò disperatamente di allontanarsi... ma AeroVeedramon, veloce come un lampo, allungò il braccio sinistro e afferrò la gola del drago più grande, usando poi il suo stesso impeto per sollevarsi in aria e trascinare con sè il suo gigantesco avversario! In un istante di attonita meraviglia, i ragazzi videro le zampe del drago di magma sollevarsi dal pavimento, e il loro proprietario venire brutalmente sollevato verso il soffitto!

"Attenti, ragazzi!" esclamò Felipe con un tono di urgenza che decisamente non gli era proprio, mentre faceva cenno al gruppo di ritirarsi nella galleria. "Qui sta per crollare tutto quanto! Restiamo indietro!"

La frase aveva fatto appena in tempo ad uscire dalle sue labbra, prima di essere soffocata da un impatto tremendo che scosse l'intera sala, nel momento in cui AeroVeedramon sollevò Volcdramon sopra di sè, sempre tenendolo per il collo in modo da non fargli prendere fiato, e lo sbattè contro il soffitto! Si sentì un terrificante suono di rocce sgretolate nel momento in cui la volta superiore della 'sala del trono' cedette, scoperchiando la camera!

"Aaaaaah!" esclamò Kevin con le mani sulle orecchie, un urlo mezzo di paura mezzo di ammirazione. "Pazzesco! Mai visto niente del genere!"

Ma AeroVeedramon non aveva certo finito! In mezzo ad una pioggia di brandelli di roccia lavica frastagliata, il drago alato proseguì la sua ascesa ed uscì all'aria aperta! Volcdramon, ormai in preda alla furia cieca, si dibattè con tutte le sue forze per liberarsi da quella presa mortale, ma il combattimento lo aveva stancato, ed AeroVeedramon provvide immediatamente a tenerlo a bada con una raffica di pugni sferrati con il braccio libero, mentre l'altitudine dei due contendenti continuava a salire... in breve tempo, AeroVeedramon aveva trascinato il drago più grande a qualche decina di metri di altezza, proprio sopra un grande spiazzo deserto che si apriva appena dietro la camera squarciata! I Digiprescelti e i loro compagni si precipitarono fuori dal loro nascondiglio ed eseguirono un veloce dribbling tra le rocce, decisi a non perdersi quest'ultimo momento decisivo della battaglia...

E proprio allora AeroVeedramon tirò indietro il braccio con cui teneva Volcdramon... per poi scagliare via il suo avversario con tutta l'immensa forza di cui era capace, dritto verso il duro terreno! Il drago di magma, sprovvisto di ali, lanciò un pauroso ruggito di rabbia e si contorse a mezz'aria nel tentativo di atterrare in maniera meno dolorosa, ma sfortunatamente per lui, AeroVeedramon lo stava affrontando nell'ambiente che al drago alato più si confaceva...

"Mi dispiace per te, amico... ma non te lo farò fare!" disse tra sè AeroVeedramon, incrociando le braccia davanti al torace e cominciando a concentrarsi. In un istante, raccolse le ginocchia al petto e ripiegò le ali davanti a sè, lasciandosi circondare per qualche istante da una strana aura di energia azzurra che sembrava preludere al Magnum Crush...

E invece, il drago alato aprì gli arti di scatto e gettò indietro la testa proprio quando sembrava in procinto di scagliarsi contro Volcdramon! L'energia esplose tutta in un attimo dal suo corpo, creando un enorme proiettile a forma di V proprio davanti al suo corpo, simile al V-Breath Arrow ma molto più grande e potente!

"V-Wing Blade!" urlò a squarciagola, indirizzando il gigantesco colpo energetico contro il drago più grande, in quel momento in caduta libera! Un suono assordante, come quello dei motori di un aereo, risuonò nell'aria... e per qualche istante i Digiprescelti e i loro compagni, dietro i quali stava arrivando anche il risvegliato Musyamon, restarono inebetiti a guardare quello spettacolare colpo, in una tale atmosfera di tensione che sembrava quasi che gli eventi scorressero al rallentatore...

Volcdramon spalancò gli occhi...

...e il colpo di AeroVeedramon lo investì in pieno a mezz'aria!

Per un eterno istante, parve che non fosse successo nulla...

Poi, il cielo sembrò esplodere davanti agli sbalorditi Digiprescelti in un obnubilante tripudio di luce azzurra che inghiottì Volcdramon e sprigionò un rombo di tuono ancora più assordante, talmente potente che la montagna stessa sembrò ballare sotto l'effetto di un terremoto! L'onda d'urto fu tale che i Digiprescelti vennero di nuovo sbalzati al suolo, e alle loro orecchie giunse, sovrastando persino il frastuono dell'esplosione, il tremendo urlo che Volcdramon gettò quando il V-Wing Blade lo travolse, scagliandolo verso il terreno... e facendolo schiantare contro di esso!

Gli effetti furono, per dirlo con una parola, devastanti!

Un autentico geyser di luce e roccia si levò dal punto dell'impatto, e la terra tremò con ancora maggiore intensità, facendo quasi temere a Sho e compagni che la montagna dovesse crollare da un momento all'altro! I ragazzi e i loro Digimon si allontanarono quanto più potevano per evitare la scarica di pezzi di roccia che grandinava vicino a loro, e si ancorarono saldamente al terreno per non essere scagliati via, mentre attorno a loro si aprivano piccole crepe e fenditure nel terreno! Jolene non riuscì a trattenere un urlo di terrore quando sentì un getto di vapore caldo scaturire da una spaccatura nel terreno a pochi metri da lei, investendola con una vampata...

L'inferno di luce e rumore proseguì ancora per qualche istante, accompagnato da quel pauroso terremoto... poi, rapidamente come era venuta, la furia degli elementi si placò, e il tremore della terra si smorzò man mano fino a stabilizzarsi, mentre la vista e l'udito ritornavano normali, lasciandosi dietro soltanto il cupo rimbombo dell'esplosione, e qualche indistinta ombra azzurrina che tinse ancora per un pò il paesaggio attorno a loro...

Esitante, Sho si rialzò per primo, imitato man mano dagli altri suoi amici... e guardò verso il luogo dell'impatto, con il cuore in gola per la preoccupazione. Con suo immenso sollievo, vide AeroVeedramon ancora in aria che scendeva lentamente con qualche breve, misurato battito d'ali, chiaramente esausto per la terribile lotta sostenuta. Avvicinandosi di corsa, Sho vide, appena un pò più in là, un denso fumo nero che si levava dal punto ormai devastato nel quale Volcdramon era caduto...

"AeroVeedramon! AeroVeedramon! Sono qui!" esclamò il ragazzino, le gambe che passavano da una lenta camminata, ad un passo spedito... ed infine ad una scatenata corsa verso il luogo della battaglia, accompagnata da una fragorosa risata di gioia e liberazione, e dal grido di vittoria di tutti gli altri Digiprescelti! Sho non si era mai sentito più euforico in vita sua! Lui e il suo Digimon, unendo le forze, erano riusciti a sconfiggere un avversario apparentemente insormontabile... e lui aveva attivato la sua Crest grazie all'importante insegnamento che aveva imparato appena qualche minuto prima! Si sentiva leggero come una piuma, colmo di una gioia e di una soddisfazione che fino ad allora non credeva avrebbe mai provato! Avevano vinto! Assieme, avevano vinto!

"AEROVEEDRAMON! Ce l'abbiamo fatta! ABBIAMO VINTO!" esclamò Sho, raggiungendo finalmente il suo amico Digimon appena atterrato, e lanciandosi su di lui in un abbraccio pieno di trasporto! Era talmente felice che non gli importava nulla di fare la figura del sentimentale, e il grande drago alato accolse il suo abbraccio con una risata bonaria, anche lui chiaramente felice di avercela fatta!

"Sì, Sho! Ce l'abbiamo fatta! Hai attivato la tua Crest... e abbiamo sconfitto Volcdramon!" ringhiò AeroVeedramon, per poi indicare con lo sguardo il punto in cui il drago di magma aveva incontrato la sconfitta. Là, a diversi metri di distanza da loro, Volcdramon giaceva privo di sensi in una gigantesca voragine fumante e riempita di rocce sgretolate, che lui aveva scavato con il suo enorme corpo! Era disteso su un fianco, sepolto per metà nei brandelli di roccia, e il bagliore assassino dei suoi occhi di magma era scomparso, per fare posto al grigio spento della pietra inerte. Ad un certo punto, sotto gli occhi di tutti i presenti, dieci spettrali forme emersero dal suo corpo, confondendosi con le volute di fumo nero, e si dileguarono con agghiaccianti ululati di odio, per poi scomparire per sempre nel vento.

La battaglia era conclusa. Volcdramon, il signore di Nexus Peak, era stato liberato dai Digi-Ghost di Watchmon!

"Già... ancora mi riesce difficile crederlo..." mormorò Sho, gettando una lunga occhiata al cielo, nel punto in cui i Digi-Ghost si erano dissolti. Quando fu sicuro al cento per cento che tutto fosse finito, Sho si voltò verso i suoi amici... e verso Musyamon, che lo stavano raggiungendo in quel momento... e lui ed AeroVeedramon alzarono contemporaneamente il pugno destro in aria, prorompendo in un grido di gioia!

"CE L'ABBIAMO FATTA! ABBIAMO VINTO, ABBIAMO VINTO!" esclamò Sho, e si mise a correre verso Yurika che, raggiante, estese la mano destra per farsi dare il cinque, mentre Kunemon, sulla spalla di lei, dondolava qua e là le antenne in segno di vittoria. Sho si scambiò l'ormai usuale gesto di amicizia con la ragazzina di Hokkaido... poi si voltò verso Felipe, che gli rivolse un sorrisetto approvante e gli fece il segno dell'okay, subito imitato da Falcomon! Appena dietro, Jolene, Kevin e Bearmon erano impegnati a scambiarsi abbracci di gioia, e persino la cupa BlackGatomon non resistette alla tentazione e sfoderò un segno di vittoria! Per quello che concerneva Musyamon, il Digimon simile ad un samurai osservava con orgoglio e gioia trattenuta la festa che i suoi amici stavano facendo per quella incredibile vittoria! Attorno a loro, era tutto un tripudio di urla di gioia e dimostrazioni di affetto!

"I miei complimenti, bambini prescelti..." iniziò Musyamon, facendosi avanti in mezzo ai festanti bambini prescelti, che rivolsero a lui la loro attenzione ma mantennero l'espressione gioiosa sui loro volti. "Siete... siete riusciti a liberare Volcdramon-sama dall'influsso malefico dei Digi-Ghost e di Watchmon. Quando il mio signore si sveglierà, tornerà ad essere il Digimon saggio e ponderato di un tempo... e tu, Sho Kusanagi, hai dato ampia prova di te con questa straordinaria digievoluzione! Dovresti essere fiero di te stesso!"

"E infatti lo sono!" esclamò Sho, tenendo bene in alto la sua Crest. "Sei stato grande, AeroVeedramon! Grazie di tutto!"

Il drago alato espirò un paio di volte... poi il suo corpo iniziò a restringersi, emettendo una flebile luminescenza bianca che preoccupò leggermente Sho... ma il ragazzino si tranquillizzò non appena vide che, molto semplicemente, AeroVeedramon stava de-evolvendo allo stadio Rookie. In breve tempo, al posto del suo corpo enorme e muscoloso, armato di quelle maestose ali... riapparve il piccolo e innocente SnowAgumon, che si accasciò tra le braccia di Sho con un sospiro di stanchezza... e un grande sorriso di soddisfazione sulle labbra!

"SnowAgumon..." mormorò Sho, mentre il piccolo Digimon del colore della neve alzava i suoi grandi occhi, puri come il cristallo, e lo guardava in faccia. "Ci... ci hai salvati tutti! Sono... sono così orgoglioso di te! Grazie! Grazie infinite!"

Il piccolo dinosauro accettò le lodi del suo partner con un mezzo sorriso... poi dalle sue labbra uscì la frase che rovinò completamente l'atmosfera!

"G-Grazie, Sho... ugh... ho... ho una fame da lupi!"

Seguì un istante di sbalordito silenzio... poi, tutti assieme, i Digiprescelti e gli altri Digimon scoppiarono in una risata divertita che lasciò perplesso il piccolo dinosauro! SnowAgumon sbattè gli occhi e si guardò attorno. "Huh? Che... che succede, Sho? Perchè ridete? Ho... ho detto qualcosa che non andava?"

In risposta, Sho abbracciò ancora più stretto il suo compagno. "No, per niente... SnowAgumon-chan! E' solo che... siamo molto felici di vedere che sei sempre tu! Grazie di tutto, amico mio! Ti saremo sempre debitori!" rispose dolcemente.

Un pò stupito, ma in fondo lusingato, da quella esplicita ammissione di sentimenti, SnowAgumon ricambiò l'abbraccio del suo partner umano... "Di niente, Sho! E' stato... un onore e un piacere!"

"Uuuugh... che... mal di testa..."

La voce ringhiante di Volcdramon interruppe i festeggiamenti, e i ragazzi si voltarono verso la voragine per vedere il dragone di magma che, lentamente e con fatica, si rialzava. Il suo lungo collo ondeggiava da una parte e dall'altra, ancora preda delle vertigini, e il suo respiro usciva affanoso dalla sua bocca, accompagnato da un'occasionale nuvoletta di caligine grigio piombo. Il signore di Nexus Peak si rialzò lentamente, scrollandosi di dosso la polvere di roccia vulcanica che gli era rimasta sul corpo... e si guardò attorno spaesato, come a volersi chiedere cosa ci stesse facendo lì. Finalmente, il suo sguardo interrogativo e profondo si posò sui Digiprescelti.

"Voi... siete... I Digiprescelti, vero? Vi stavo aspettando, ma... non ricordo più come mai ora mi trovo qui..." mormorò Volcdramon, la voce divenuta improvvisamente molto più umana mentre li osservava. "Musyamon... ci sei anche tu... ugh... ma... ma cosa è... successo? Non... ricordo più nulla... che cosa... è accaduto?"

Musyamon si schiarì la voce e si rivolse ai Digiprescelti che, assieme ai loro partner, si erano messi ordinatamente in fila davanti al dragone rinsavito. "Ehm... aspettate un attimo qui, ragazzi. Volcdramon-sama, credo che a questo punto tocchi a me dare le spiegazioni..."

 

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"Hihihihihihi.... HAAAAAAHAHAHAHAHAHAHA!"

WaruNezumimon, dopo qualche istante di inutili tentativi di trattenersi, gettò indietro la testa e scoppiò in una fragorosa risata di meschina rivincita quando lo schermo, che un attimo prima aveva mostrato le immagini della sconfitta di Volcdramon, si spense all'improvviso, lasciando lui e i suoi 'colleghi' immersi nella penombra tinta di quell'azzurro innaturale della sala di controllo! "Hahahahahaaaa! Lo abbiamo visto bene, il tuo trionfo, mio caro Watchmon! Il tuo servitore ha davvero fatto piazza pulita di quei mocciosi, eh? Questo è davvero il tuo momento di gloria! HAHAHAHAHAAAA!"

Al suo fianco, Watchmon non pronunciava una parola... e continuava a guardare, livido in viso per la rabbia, lo schermo che gli restituiva soltanto uno statico nero. Il suo orrido volto era contorto in una smorfia di rabbia, indignazione, paura e incredulità al tempo stesso, emozioni che si mischiavano tra loro fino quasi a deformare la sua espressione, e i suoi disgustosi occhi-tentacolo si contorcevano sopra il suo cranio come tanti serpenti infuriati, mentre il suo grande occhio centrale dalla pupilla cremisi rimaneva spalancato e fisso nel vuoto. Le sue labbra non si muovevano, e del resto non c'erano parole adatte ad esprimere il suo sbigottimento davanti agli ultimi sviluppi della situazione...

Non poteva crederci! Non poteva assolutamente crederci! Uno dei suoi servitori più potenti... il Digimon più forte della regione... sconfitto! Il suo piano di distruggere i Digiprescelti e farsi bello davanti al suo signore... andato in fumo così! Ad un passo dalla realizzazione! Per colpa di quel maledetto moccioso che, all'improvviso, aveva attivato la sua Crest e aveva fatto evolvere il suo animaletto addomesticato! Tutto questo... non era previsto! NON ERA ASSOLUTAMENTE PREVISTO!

"N-no..." riuscì infine a balbettare Watchmon. "Questo... questo non... non è possibile... ero... convinto che... è... è assurdo! Impossibile! Come può essere andata così! Doveva vincere Volcdramon, maledizione! PERCHE' E' ANDATA COSI'?" L'ultima parte venne ringhiata a squarciagola, un ruggito quasi animalesco di animosità ed oltraggio...

Geryomon, dal canto suo, si limitò ad alzare le spalle e rimettersi in spalla la sua alabarda, per poi cominciare a strisciare via. "Mah. Alla fine, il tuo piano è servito soltanto a farci distrarre per qualche ora, quando avremmo avuto cose molto più interessanti e importanti da fare." commentò, con un tono distaccato, e al tempo stesso spocchioso e carico di arie di superiorità. "Hai sottovalutato i Digiprescelti, Watchmon, e questo è il risultato. Peccato. Devo ammettere che come tattica sarebbe potuta anche funzionare... ma l'esecuzione era parecchio carente."

Già fuori di sè per l'inaspettato fallimento della sua trappola, e per le risate irritanti di WaruNezumimon che continuavano a risuonare nella sala di controllo, Watchmon si voltò di scatto verso il mostruoso demone-rettile, fulminandolo con gli sguardi irati dell'occhio centrale e di cinque paia di occhi-tentacolo. "Cosa vorresti insinuare, Geryomon? Vorresti dire che ho sbagliato io? Come potevo sapere che quei mocciosi avevano le Crest e che quello con gli occhiali avrebbe fatto evolvere il suo Digimon a livello Ultimate? E' stato tutto un caso, dico io! Hanno vinto per uno stramaledetto colpo di fortuna!" sibilò con odio.

Geryomon non si degnò nemmeno di restituirgli lo sguardo, e WaruNezumimon sghignazzò di nuovo davanti ai due litiganti. "Sì, certo. Un colpo di fortuna, come dubitarne. Dici sempre così, quando qualche tuo piano va storto."

Watchmon, ormai furente al di là di ogni possibile concezione, fece per aprire bocca e rispondere... quando all'improvviso anche la poca luce che illuminava la sala di controllo si smorzò, immergendo il luogo in un'atmosfera ancora più claustrofobica. WaruNezumimon smise di ridere e si mise sull'attenti, tossendo come per ridarsi un contegno... Gerymon si mise sull'attenti... e Watchmon sollevò lo sguardo, quasi implorante, quando una voce ultraterrena che sembrava provenire dalla caverne più profonde fece vibrare le pareti della stanza.

"ORA FINITELA! LE VOSTRE BARUFFE MI IRRITANO, E SONO SOLO UN'INUTILE PERDITA DI TEMPO! ADESSO... E' PIU' IMPORTANTE FERMARE I BAMBINI PRESCELTI, PRIMA CHE FACCIANO ULTERIORI DANNI!"

Watchmon deglutì, quasi inconsapevolmente. "Ci... ci perdoni... g-grande... Anthraxmon-sama..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E QUESTA te la pigli in saccoccia, Watchmon! ^o^

No, non ho niente da dire per questo capitolo se non... che è stata una gioia immensa scriverlo! Spero che vi sia piaciuto il duello decisivo con Volcdramon... e la prima evoluzione a livello Ultimate della storia! Ci sentiamo al prossimo capitolo di 'Tamers Reload'!

 

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Capitolo 15
*** Un attimo di riposo ***


Digimon Zero-15

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Eccomi di ritorno! E con me, arriva su EFP un nuovo capitolo di 'Digimon Zero'! Allora, gente, come vano le cose dalle vostre parti? A me... beh, diciamo che potrebbero andare meglio, con tutto quello che devo studiare in questi giorni! Tra un pò comincia il mio periodo di esami, e allora la mia vita diventerà ancora più frenetica di quanto non sia già... ma non abbiate paura per questa storia, perchè avrò sempre il tempo di scrivere per voi!

Allora, quello che ci aspetta è un capitolo decisamente più rilassato, dopo tutta l'azione del precedente. Ne approfitterò per cercare di approfondire un pò i personaggi e stringere un pò i legami che ci sono tra loro... e spero che non risulterà troppo noioso! ^_^

Oh, e ovviamente seguirò un pò anche Watchmon e i suoi compari... ora che uno dei loro servitori più forti è stato sconfitto e liberato dal loro influsso, non credo proprio che quelli se ne staranno zitti! Come sempre, prima di lasciarvi al capitolo, rispondo ai commenti che mi avete lasciato, positivi e graditi come sempre!

 

KillKenny: Il fatto è che quei Digi-Ghost che aveva disposto ERANO il piano B di Watchmon! Heheheheee... certi villains dovrebbero predisporre anche un piano C, D ed E per le situazioni di emergenza! Ad ogni modo, Watchmon non è così stupido da non imparare dagli errori commessi, e da ora in poi le cose si faranno più difficili per i nostri eroi!

Driger: E cosa rispondere alla tua recensione se non... grazie infinite! La nuova evoluzione di Veedramon è solo la prima delle forme Ultimate dei Digimon, e le altre quattro inizieranno a mostrarsi tra... beh, tra non molto!

TopoMouse: E bentornato anche a te! Beh, sì, tu hai già capito chi sarà il nemico finale di Sho e compagni... ma quello che non sai è COME si presenterà! Kukukukuku... comunque, per adesso i nostri hanno Watchmon per le mani, e già lui non sarà un cliente facile!

 

E con questo, vi auguro una buona lettura, e spero che questo capitolo, pur meno movimentato, sia gradito quanto i precedenti!

 

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Capitolo 15 - Un attimo di riposo

 

Era un momento tesissimo. I tre Digimon malvagi, immersi nella oscurità più tetra ed opprimente, attendevano con pazienza, e allo stesso tempo trepidazione, che la misteriosa creatura che Watchmon aveva chiamato Anthraxmon rispondesse, per infliggere loro qualche punizione per il fallimento della tattica del Digimon mutante, oppure per dare loro qualche nuovo ordine... ma l'individuo avvolto dal buio restava in silenzio, interrotto soltanto dal suo roco, gutturale respiro. Involontariamente, Watchmon strinse i denti per la paura. Quando il suo signore restava così a lungo zitto e in silenzio, non voleva mai dire nulla di buono...

Quando sembrava che l'attesa dovesse farsi eterna, finalmente i tre mostruosi Digimon videro un paio di minacciose fessure rosse come il fuoco spalancarsi nel buio apparentemente senza fine... e subito, orribili, altre due paia di occhi si accesero nell'oscurità al fianco dei primi due, tutti brillando di una luce di colore diverso, ma ugualmente diabolica! A giudicare dal loro aspetto, pareva che ciascun paio di occhi si trovasse su un lato diverso della testa della creatura in ombra - un paio, completamente bianco, di un bianco asettico e disumano senza la benchè minima traccia di compassione, e privo di pupille, era posto sul lato destro... mentre gli ultimi due occhi, sul lato sinistro, scintillavano di un giallo malato e, nonostante fossero luccicanti, davano un'idea di decadenza e malattia che avrebbe fatto accapponare la pelle a chiunque! Per il resto, Anthraxmon era completamente invisibile, immerso nel buio senza fine che rispecchiava quello della sua anima... e forse, i suoi servitori erano molto felici del fatto di non poter vedere il vero aspetto del loro signore. Ora che Watchmon ci ripensava, tutto quello che mai avevano visto di lui erano sempre stati gli occhi...

"HO AVUTO MODO DI ASSISTERE ALLA BATTAGLIA TRA VOLCDRAMON E I BAMBINI PRESCELTI..." tuonò quella terribile voce, che sembrava composta da tre voci che parlavano all'unisono... eppure in leggera disarmonia. Immediatamente, Watchmon interruppe la sua linea di pensiero e rivolse la sua attenzione incondizionata al mostro davanti a lui, senza perdersi neanche una parola. "TUTTO SOMMATO, DEVO DIRE CHE LO SPETTACOLO E' STATO DIVERTENTE, NONOSTANTE IL PIANO DI WATCHMON SIA FALLITO. PER IL MOMENTO, QUEI RAGAZZINI TERRESTRI E I LORO DIGIMON NON POSSONO PREOCCUPARMI, VISTO CHE IL LORO POTERE NON SI AVVICINA NEMMENO LONTANAMENTE AL MIO... TUTTAVIA, IL LORO MODO DI FARE, DI TROVARE SEMPRE UNA VIA D'USCITA IN OGNI SITUAZIONE... QUELLO SI', MI IRRITA NON POCO. SE LASCIATI A LORO STESSI, QUEI MARMOCCHI POTREBBERO DIVENTARE MOLTO PERICOLOSI."

Mentre Anthraxmon parlava, i suoi servitori notarono che, come al solito, i suoi occhi non si muovevano e neanche sbattevano... il suo sguardo era assolutamente fisso ed immobile, come quello di una statua innaturalmente realistica, e questo non faceva altro che renderlo ancora più inquietante. Dopo qualche secondo di silenzio, osservato per assicurarsi che il mostruoso colosso avesse finito di parlare, Watchmon si fece avanti fluttuando timidamente... un atteggiamento che non avrebbe certo tenuto con nessun altro, e che lo avrebbe fatto vergognare se non fosse stato per le circostanze particolari...

"Io... me ne rendo conto, grande Anthraxmon-sama..." iniziò il Digimon dai molti occhi, esitante. "E mi rendo conto che il mio piano per distruggere i bambini prescelti aveva delle evidenti lacune... non mi aspettavo che avrebbero ricorso al potere delle Crest, che sarebbero riusciti a sbloccarlo... e avrebbero raggiunto un nuovo stadio evolutivo..."

"QUESTO E' VERO... MA, AL TEMPO STESSO, NON SI PUO' NEGARE CHE GRAZIE AL TUO OPERATO ABBIAMO RACCOLTO MOLTI DIGI-GHOST, CHE CI TORNERANNO UTILI AL MOMENTO DELLA RESA DEI CONTI. QUINDI, SI PUO' DIRE CHE IL TUO E' STATO UN INSUCCESSO SOLO A META', E IN QUANTO TALE... SONO DISPOSTO AD EVITARTI LA PUNIZIONE, ALMENO PER STAVOLTA!" tuonò minacciosamente Anthraxmon. Per quanto queste fossero le sue parole, il tono non era certamente quello di qualcuno in vena di perdono, e anzi, il mostro dai molti occhi percepiva chiaramente il gusto sadico che Anthraxmon stava mettendo in quelle parole, facendogli capire che il suo futuro dipendeva unicamente dalla sua volontà... ma per il momento, a Watchmon bastava essersi evitato le dolorose 'premure' del suo signore...

"Ehm... le sono grato per la fiducia, Anthraxmon-sama..." mormorò, eseguendo quello che, per quell'essere deforme, poteva essere l'equivalente di un inchino. "Comunque, come stavo dicendo... adesso mi sono fatto un'idea migliore delle loro potenzialità, e so come affrontarli! Per cui la prego... mi dia un'altra possibilità di distruggerli! Vedrà che questa volta non la deluderò!"

WaruNezumimon, ora non più in vena di fare le sue battutine al vetriolo, volle intervenire. "Ma come osi, Watchmon! Ti ricordo che è sempre Anthraxmon-sama a decidere chi deve avere una possibilità e chi no!" stridette il disgustoso ratto umanoide.

Il mutante rivolse uno dei suoi occhi-tentacolo verso di lui, guardandolo ma allo stesso tempo restando voltato verso Anthraxmon. "WaruNezumimon... dal momento che a me è stato affidato il compito di raccogliere i Digi-Ghost, e di eliminare chiunque osi interferire, i Digiprescelti sono ancora mia responsabilità. E in ogni caso, la decisione è di Anthraxmon-sama e di nessun altro!" rispose con tutta calma... e, vistosi battuto, WaruNezumimon non ebbe altra scelta che stringere i denti e restare in silenzio. Peccato. E lui che sperava che fosse il suo turno di cercare di ingraziarsi Anthraxmon-sama...

Geryomon, gelido e indifferente come sempre, gettò uno sguardo di disapprovazione ai suoi colleghi. Ancora una volta, stavano permettendo alla loro rivalità di interferire con la loro missione... a volte si chiedeva come mai Anthraxmon-sama non facesse nulla per fermare quelle inutili baruffe in maniera definitiva...

Antraxmon inspirò profondamente, un suono cupo che ricordava più un ringhio che un respiro, e soppesò attentamente la richiesta di Watchmon. Poi, mentre i suoi tre servitori già cominciavano a trepidare, la sua abissale, cacofonica voce risuonò di nuovo. "PERFETTO. ALLORA PROCEDI PURE, WATCHMON. ANCORA UNA VOLTA, AFFIDO A TE LA RIUSCITA DEL MIO PIANO E L'ELIMINAZIONE DI QUEI FASTIDIOSI INSETTI. FAI UN BUON LAVORO."

Queste parole riuscirono a far apparire un largo sogghigno di soddisfazione sulla mostruosa bocca di Watchmon, che si inchinò di nuovo e mosse eccitato gli occhi-tentacolo sul cranio, come tanti disgustosi serpenti. "Bene... la ringrazio per la fiducia che mi ha voluto accordare, mio signore! Le assicuro che è ben riposta, e che la prossima volta che ci vedremo, sarà per informarla del fatto che dei Digiprescelti non resta che il ricordo!" ringhiò ferocemente.

"IN TAL CASO, PROCEDI PURE, WATCHMON. MI AUGURO DI RICEVERE AL PIU' PRESTO RISULTATI POSITIVI." concluse Anthraxmon... poi, con un movimento innaturale, gli occhi rossi e accesi di rabbia si spostarono ai lati, e vennero sostituiti da quelli bianchi mentre quelli gialli scomparivano dietro l'invisibile corpo della mostruosità. "GERYOMON, WARUNEZUMIMON! VOI DUE QUI AVETE FINITO, QUINDI RITORNATE SUBITO ALLA BASE CON ME!"

"Ricevuto, Anthraxmon-sama." rispose seriamente Geryomon. La risposta di WaruNezumimon fu la stessa, ma borbottata fra i denti con evidente dispiacere. Dopo che l'uomo-ratto ebbe gettato uno sguardo irato a Watchmon, entrambi i Digimon si mossero verso gli occhi lucenti immersi nell'oscurità... poi, con un suono sibilante a malapena percettibile, entrarono nel buio senza fine. Watchmon vide gli occhi bianchi del suo signore e padrone stringersi un pò... e potè giurare che quei due agghiaccianti buchi bianchi gli stessero silenziosamente dicendo che non avrebbe avuto altre possibilità! Poi, gli occhi di Anthraxmon si richiusero, e le tenebre, gradualmente, si dissiparono, lasciando Watchmon nuovamente al centro della sua sala di controllo, semilluminata dalla colonna di energia azzurra nella quale era imprigionata la massa dei Digi-Ghost che aveva catturato.

Quando fu sicuro di non essere più sotto lo sguardo indagatore del suo oscuro padrone, Watchmon emise un sospiro di sollievo, e il suo corpo venne pervaso da una gradevole sensazione di leggerezza per lo scampato pericolo. Tuttavia, molto presto la sua gioia si trasformò in rabbia al pensiero che, per colpa di quel branco di ragazzini insolenti, quello che doveva essere il suo trionfo si fosse invece trasformato in una simile umiliazione. La fiamma della vendetta cominciava ad ardere in lui, e con essa il desiderio di prendersi la rivincita e riabilitarsi agli occhi del suo signore.

I bambini prescelti dovevano pagare per quello che gli avevano fatto... e avrebbero pagato, con gli interessi!

Lentamente, uno dei tentacoli oculari di Watchmon si spostò verso la massa gassosa di Digi-Ghost, dalla quale si staccarono alcune di quelle ombre nere e sfuggenti... che, emettendo i loro spettrali gemiti di dolore, volarono verso quell'occhio inespressivo e vennero assorbite dalla pupilla come acqua da una idrovora. L'occhio principale di Watchmon brillò di giallo intenso per un istante prima di ritornare del suo solito colore sanguigno, e in un attimo il mutante si sentì rinvigorito, più forte di quanto non fosse mai stato.

"Aaaah... adesso sì che mi sento su di giri!" ringhiò tra sè, poi tornò a volgere la sua attenzione allo schermo illuminato davanti a sè. "Bene, mocciosi prescelti, sembra proprio che questa volta mi dovrò scomodare io di persona a togliervi di mezzo! Hehehee... questo, ovviamente, nel caso voi riusciate a superare tutte le sorprese che vi attendono prima di arrivare al mio covo, e vi assicuro che non saranno poche, nè tantomeno gradevoli!"

Gli angoli della bocca del Digimon dai molti occhi si sollevarono leggermente, accennando al ghigno diabolico, e al tempo stesso amaro, che Watchmon aveva sfoderato. "Certo, Volcdramon era uno dei miei servitori più forti... la cattiva notizia, per voi ovviamente, è che era UNO dei miei servitori più forti... heheheheee... E se pensate di potervi impadronire tanto facilmente del potere delle restanti Crest, vi illudete... dopotutto, da quanto mi è dato di capire, le Crest rispondono soltanto ad una dimostrazione del tratto caratteriale ad esse corrispondente! Se non avrete occasione di darla..."

Watchmon fece una pausa drammatica, e premette un pulsante sulla console di comando con uno dei suoi occhi-tentacolo. Immediatamente, lo schermo statico venne sostituito da un'inquadratura di un luogo sconosciuto... sconosciuto, ma talmente buio che tutto ciò che si vedeva erano delle ombre minacciose ed imponenti, chiaramente appartenenti a Digimon malvagi. Versi gutturali e frasi pronunciate in una strana lingua che forse era meglio che restasse incomprensibile si fecero sentire dagli altoparlanti, e si unirono all'infernale melodia di sofferenza dei Digi-Ghost...

"...beh, allora è come se non le aveste mai ricevute!"

 

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Quando Geryomon e WaruNezumimon tornarono a vedere, si accorsero di essere in piedi su un freddo pavimento di marmo blu, nel bel mezzo di quella che sembrava essere una mastodontica stanza completamente vuota, tra le cui pareti risuonava opprimente l'ululato di un raggelante vento invernale. Non c'era nulla se non l'insensibile pietra e l'impenetrabile tenebra per quelle che sembravano essere miglia di distanza... questo, ovviamente, se si escludevano quelle tre, micidiali paia di occhi di vari colori che continuavano a guardare spietatamente i suoi due servitori, senza che il corpo del loro proprietario venisse mai neanche minimamente delineato.

I due Digimon malvagi sentirono il loro signore e padrone emettere un roco sospiro, nel quale erano mischiati irritazione, soddisfazione e una calma innaturale, quasi fuori posto per quell'essere innaturale, tutti fusi assieme in una paradossale cacofonia. "AAAAAAH... MOLTO BENE, MIEI FEDELI SERVITORI. LA SCENA PER IL PROSSIMO ATTO E' STATA PREPARATA, E A NOI NON RIMANE ALTRO DA FARE CHE ATTENDERE I FRUTTI DEL LAVORO DI WATCHMON... E SORVEGLIARE CHE PROCEDA BENE."

"Perdoni il mio scetticismo, grande Anthraxmon-sama, ma desidererei sapere come mai ha affidato di nuovo a Watchmon un incarico così importante." disse Geryomon, la testa sollevata di quel tanto che bastava per essere rispettoso senza sembrare ossequioso. "Lui non è riuscito a distruggere i bambini prescelti, e ci ha fatto perdere numerosi Digi-Ghost e Volcdramon. Perchè ha deciso di dargli di nuovo fiducia?"

Un osservatore che si fosse trovato lì in quel momento avrebbe probabilmente potuto giurare che le tenebre che avvolgevano il misterioso burattinaio si fossero mosse, in risposta al suo ghigno. "WATCHMON SA BENE CHE LA SUA POSIZIONE E' IN FORSE, E CON ESSA ANCHE LA SUA VITA. SE NON VORRA' DIVENTARE PARTE DEI DIGI-GHOST CHE EGLI STESSO HA COLLEZIONATO, PRESTERA' PIU' ATTENZIONE..." Si concesse una breve risata di scherno, poi proseguì. "ED ORA, POTETE ANDARE. SIETE LIBERI DI FARE QUELLO CHE VOLETE FINO A NUOVO ORDINE."

Geryomon e WaruNezumimon risposero con un inchino mentre gli occhi del loro signore si spegnevano e li lasciavano soli nel bel mezzo della desolante sala... ma, non visto da nessuno, il disgustoso uomo-ratto sghignazzò tra sè, tutto sommato lieto che le cose fossero andate come erano andate.

"Liberi di fare quello che vogliamo, eh?" mormorò. "Bene... la ringrazio, Anthraxmon-sama, saprò io come impiegare questo tempo..."

 

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Una tranquilla serata, tinta da un sole arancione che si stava inabissando lentamente, era scesa sul vulcano di Nexus Peak, e la pace che si era adagiata sulla montagna non faceva certo immaginare che terribile battaglia si fosse svolta sulla sua vetta, appena poche ore prima. In una fitta foresta che si estendeva su un lato della grande formazione rocciosa, numerosi piccoli animali e Digimon stavano lentamente ritirandosi nelle loro tane dopo una giornata di attività, oppure stavano uscendo in quel momento per iniziare la loro ricerca di cibo. Il vento faceva gentilmente frusciare le fronde degli alberi, e il caldo della giornata stava facendo gradualmente posto alla frescura di una sera d'estate.

Senza preavviso, il rumore di legno che si spezzava, e di un passo pesante che si abbatteva sul terreno (per quanto, comunque, il suo proprietario stesse cercando di procedere il più adagio possibile) infransero, anche se solo per un istante, la quiete che regnava nelle foreste ai piedi di Nexus Peak, e tutte le creature che si trovavano ancora fuori dalla tana rivolsero uno sguardo preoccupato alla direzione da cui il rumore era venuto. Dopo un attimo, al primo passo ne seguì un altro, più chiassoso e più vicino... poi un altro... e un altro... e un altro ancora... passi lenti, pacati, che facevano intuire la grande forza dell'essere che li stava muovendo. Ormai, i piccoli animali della foresta si erano tutti ritirati di nuovo nelle loro tane, e si erano acquattati in fondo ad esse aspettando che la creatura misteriosa passasse... e, come loro avevano previsto, dopo qualche secondo videro passare la grande sagoma di una enorme lucertola draconica dalle squame di magma solidificato, sotto le quali luccicavano vene di roccia fusa: i piccoli Digimon che erano stati inizialmente spaventati dall'arrivo di quello che forse credevano essere un servitore di Watchmon o comunque un Digimon malvagio, tirarono mentalmente un sospiro di sollievo quando riconobbero il loro saggio protettore, Volcdramon, che attraversava lentamente la foresta, accompagnato dalle risate allegre e dalle vivaci voci di un gruppo di ragazzini e rispettivi partner. Qualcuno di loro si sporse per salutarli, e vide il grande drago passare molto vicino alle loro tane, scostando di tanto in tanto qualche ramo con un gesto della testa, e camminando lentaente in modo da non calpestare qualche piccola creatura che si fosse trovata lungo il cammino. Sul dorso di Volcdramon, la cui aura protettiva di calore e di fumo vulcanico era stata chiaramente abbassata per non rischiare un incendio boschivo, erano seduti cinque ragazzini umani (tre bambini e due bambine) che si guardavano attorno estasiati... a parte quel biondino dall'aspetto un pò trasandato, che restava relativamente controllato... cinque piccoli Digimon che chiaramente facevano loro da compagni... e, immancabile, il braccio destro di Volcdramon, Musyamon, a gambe incrociate e con la spada appoggiata sulla spalla in una posa di rilassamento, ma al tempo stesso di guardia. Il gruppo di ragazzi e Digimon sembrava festante, come se fosse appena uscito vittorioso da una prova molto difficile, e tra loro continuavano ad essere scambiate battute e commenti su quello che era successo...

"Heheheheee... però la tua idea era stata grandiosa, Jolene!" esclamò ridendo Kevin, puntando un indice verso l'imbarazzata ragazzina inglese. "Far aprire ai nostri Digimon delle aperture nella roccia per far correre aria e disperdere il calore! Io non ci avrei mai pensato!"

Felipe annuì, non sembrando troppo interessato alla conversazione, ma comunque partecipe. "Beh, sì, questo devo ammetterlo anch'io. Ci ha permesso di compensare un pò dello svantaggio che avevamo all'inizio, e mi chiedo come mai non l'avessi proposta prima!"

"Beh..." iniziò a rispondere la timida inglesina, trovando improvvisamente interessante la sua divisa scolastica ormai piena di strappi e buchi. "Come ho già spiegato a Yurika, pensavo che non vi sarebbe interessato ascoltare la mia idea... voglio dire, voi siete stati a DigiWorld più a lungo di me, e credevo aveste un'idea migliore di come muovervi... qualunque cosa io dicessi, non credevo che avrebbe fatto la differenza, ecco tutto!"

BlackGatomon, seduta con aria disinteressata vicino alla sua riluttante partner, sospirò con tono di leggera esasperazione. "Credo di avertelo già detto, Jolene... se credessi davvero che tu non hai talento, non avrei mai accettato di farti da partner. Non è certo mia intenzione perdere tempo con chi non ha la potenzialità di farmi Digievolvere. Te l'ho detto, io sto sfruttando questa opportunità che Watchmon mi ha... gentilmente offerto... per diventare più forte e passare al mio livello evolutivo successivo, ed essere tua partner mi è fondamentale allo scopo." spiegò la gattina nera. Jolene annuì garbatamente, e sulle sue labbra apparve un leggero sorriso che, ad un esame più accurato, avrebbe potuto rivelare una punta di malinconia. Dopotutto, la ragazzina inglese sperava che la sua partner potesse un giorno iniziare a vederla come un'amica, piuttosto che come uno strumento per Digievolvere... pazienza, si vede che lei, a DigiWorld come a casa sua, non era tipa da attirare le simpatie degli altri...

Le parole di BlackGatomon, comunque, avevano smorzato un pochino il tono festoso che aveva regnato fino a quel momento nel gruppo dei Digiprescelti, e anche Musyamon, che pareva impegnato nella sua meditazione, volse la coda dell'occhio verso la gattina nera con tono di rimprovero. Tutti loro, evidentemente, si chiedevano come mai BlackGatomon fosse così ossessionata dalla forza e dal potere, come se nient'altro al mondo fosse importante. Non sembrava pensare ad altro, e oltre che un pò irritati per questo suo atteggiamento, alcuni del gruppo erano anche un pò preoccupati. Dov'è che quella sconsiderata sete di potere avrebbe potuto condurre BlackGatomon? E com'era possibile che essa dominasse a tal punto i suoi pensieri da far passare in secondo piano il destino di DigiWorld?

Alla fine, fu SnowAgumon a decidersi e a fare la domanda fatidica alla gattina nera. Spostandosi leggermente sulle squame di Volcdramon, che continuavano ad emettere un percettibile calore nonostante il drago avesse abbassato la sua aura, gettò verso la gattina nera uno sguardo che sembrava chiederle come mai fosse così ossessionata dalla sua ricerca di potere, e cosa mai potesse credere che ne sarebbe mai uscito di buono... la gattina nera se ne accorse, e incrociò lo sguardo del dinosauro bianco come se volesse dirgli di farsi gli affari suoi... ma alla sua mente ritornò per un istante la discussione che lei e SnowAgumon avevano fatto la notte del giorno prima, in riva al lago, prima che il gruppo coprisse il resto della distanza che lo separava da Nexus Peak. Per qualche istante, nella sua mente risuonarono le parole di SnowAgumon, che la avvertivano che non era possibile vivere da soli, alla ricerca soltanto di forza e potere... parole che le davano fastidio... parole che, dal suo punto di vista, erano quelle di un ingenuo che non sapeva come andava il mondo... e allora come mai tornavano puntualmente a tormentarla? Come avrebbe voluto sbarazzarsi per sempre del ricordo di quella notte...

Ci pensò Sho, l'eterno ottimista del gruppo come al solito, a ravvivare un pò l'atmosfera che si era fatta pesantina. Il ragazzino giapponese si aggiustò gli onnipresenti occhialoni da pilota sulla testa, e richiamò a sè l'attenzione con una breve risata. "Ehm... Hehehee... comunque, sì, anche l'aiuto di Jolene-chan è stato decisivo per la riuscita dell'impresa! Come quello di tutti voi, del resto! Abbiamo tutti fatto la nostra parte per liberare Volcdramon-san dall'influsso di Watchmon... ovviamente, Volcdramon-san, ci auguriamo che non le dia fastidio se parliamo di queste cose in sua presenza..." aggiunse poi, per scrupolo verso il fiero Digimon che, dopo essersi risvegliato dalla sconfitta subita e aver ricevuto da Musyamon la spiegazione su quanto era successo, si era offerto di scortare i ragazzini e i Digimon che lo avevano salvato fino ad un luogo in cui avrebbero potuto riposarsi senza temere attacchi da parte del nemico.

Una risata bonaria, molto più simile al tono che Musyamon ricordava, fu la risposta di Volcdramon al suo piccolo amico. "Heheheee... Di questo non devi preoccuparti, piccolo Sho, anzi mi fa piacere sentire che anche dopo una battaglia così dura non avete perso il vostro entusiasmo! E non vi ringrazierò mai abbastanza per avermi sconfitto e aver impedito a Watchmon di servirsi di me per per diffondere ancora i suoi Digi-Ghost..." rispose il drago, diventando un pò più serio verso la fine. "Non ricordo bene cosa io abbia fatto mentre ero posseduto... ma di tanto in tanto avevo qualche sprazzo di coscienza in mezzo alla follia, e mi sembrava quasi di non stare più vivendo... ma di osservare da fuori ciò che stava facendo un altro Digimon. E quello che faceva non mi piaceva per niente... è persino giunto... anzi, IO sono persino giunto... a dare ordine che voi foste eliminati. Voi, che pure siete l'ultima speranza di DigiWorld in questi tempi bui."

"Non se ne faccia un problema, Volcdramon-sama..." rispose Falcomon. "Lei non ha colpa per quello che ha fatto, era Watchmon a controllare tutte le sue azioni. E poi, alla fine si è risolto tutto bene, no? Voglio dire, nessuno si è fatto male, e siamo riusciti a liberarla!"

Volcdramon fece una breve risata tra sè, rasserenato dalle parole del piccolo Digimon rapace. "Heh... Anche questo è vero, lo devo riconoscere! State rendendo a DigiWorld un grande servizio, immagino che questo lo sappiate già." replicò, per poi farsi più serio. "Tuttavia, temo che da adesso in poi il vostro viaggio si farà molto più faticoso. Watchmon non sarà certo contento di sapere che un territorio molto importante e uno schiavo prezioso come me sono sfuggiti alla sua influenza, e senz'altro non si sarà lasciato scappare il fatto che uno di voi ragazzi abbia trovato il modo per far evolvere il suo Digimon a livello Ultimate... tu, piccolo Sho, e tu, SnowAgumon... ho solo qualche vago ricordo di quando ero controllato, ma mi sembra di ricordare bene che siete stati voi a decidere il risultato finale..."

Chissà per quale motivo, Sho iniziò a sentirsi un pò imbarazzato. Sì, era vero, lui aveva dato una dimostrazione di vero coraggio e aveva permesso l'entrata in scena di AeroVeedramon... ma in quel momento non gli sembrava il caso di vantarsene. Dopotutto, quella lezione l'aveva imparata dopo aver rischiato di perdere la vita a causa della sua imprudenza...

"Oh, beh, non per essere troppo vanesi... ma sì, siamo stati proprio noi!" fu SnowAgumon a rispondere in sua vece. "Sho è riuscito ad illuminare la sua Crest, e all'improvviso... tadaaan! Sono diventato AeroVeedramon e ho ribaltato la situazione!"

"Ma... SnowAgumon!" lo riprese Sho in tono di rimprovero bonario. "Non credi che non sia il caso di dire queste cose a Volcdramon-san proprio dopo che... beh, sì, insomma, hai capito quello che voglio dire!"

Il piccolo dinosauro sbattè gli occhi confuso. "Ehm... sinceramente no, Sho, non l'ho capito!" rispose con tutto il candore di questo mondo, strappando un'imbarazzata goccia di sudore al suo partner umano, una risata a qualche altro membro del gruppo, e un'alzata di occhi a Volcdramon e a Musyamon. Comunque, il breve momento di ilarità terminò poco dopo, allorchè Volcdramon riprese il discorso che stava facendo.

"Ad ogni modo... prima d'ora voi Digimon eravate in grado di raggiungere solo il livello Champion!" riprese seriamente, mentre i ragazzi e i Digimon si avvicinavano alla sua testa per ascoltare meglio. "Perciò, Watchmon vi considerava una minaccia secondaria, che sarebbe riuscito ad eliminare senza problemi. Adesso, però, avete dato prova di poter attivare il potere delle vostre Crest! Voi, Digimon che fate da compagni a questi ragazzi, avete raggiunto un livello tale da poter dare delle preoccupazioni a Watchmon e ai suoi complici... e chissà, forse addirittura ai loro superiori, se la vostra evoluzione andrà avanti fino alla forma Mega! Questo significa che il vostro nemico moltiplicherà i suoi sforzi per eliminarvi prima che possiate raggiungere questo traguardo. Si è reso conto di avervi sottovalutato, e non ripeterà questo errore! Quindi, d'ora in poi aspettatevi di essere continuamente sotto attacco da parte degli scagnozzi di Watchmon!"

Tutti i Digiprescelti, a sentire queste parole, assunsero delle espressioni contrite. Già non era stato facile giungere fino a lì nelle condizioni in cui si trovavano prima... e sapere che ora Watchmon ci avrebbe messo maggior impegno era decisamente preoccupante! Se volevano andare avanti, da quel momento in poi avrebbero dovuto contare molto più sulla segretezza...

"Accidenti, è vero! A questo non avevamo pensato..." ronzò Kunemon, le antenne che si piegavano in avanti e all'indietro per esprimere la sua ansia, mentre Yurika gli lasciava gentilmente la schiena con l'indice e il medio della mano sinistra. "E allora... dobbiamo cercare di raggiungere il nostro livello Ultimate, e forse anche Mega, il prima possibile, in modo da essere pronti ad affrontare il nemico principale quanto prima..."

Al sentire queste parole, Yurika non riuscì a trattenere un sospiro, e i suoi grandi occhioni blu si spostarono verso la Crest dell'Amore che portava al collo, mentre un vuoto fastidioso, quasi doloroso, cominciava a farsi strada nel suo petto. Inutile, non riusciva a togliersi di dosso quella sensazione che le stava addosso fin da quando Gennai gliel'aveva consegnata... la sensazione che non sarebbe riuscita a fare buon uso della Crest e del suo potere... la sensazione che forse quel potente artefatto non sarebbe dovuto andare nelle sue mani, ma a qualcuno che sapesse davvero esprimere i suoi sentimenti di amore... lei, in fondo, che cosa aveva per dire di rappresentare degnamente questo sentimento? Una ragazzina testarda, dal carattere indipendente e dinamico... a cui piaceva correre, fare judo e giocare con i videogiochi... un maschiaccio, come spesso l'avevano definita certi ragazzi indelicati... si sarebbe aspettata di rappresentare qualcosa di diverso, non certo un sentimento poetico e delicato come l'amore. Lei... sarebbe stata in grado di esprimerlo?

Anche Felipe pareva scettico riguardo la sua possibilità di far illuminare la sua Crest come Sho aveva fatto... non che gli piacesse granchè ammetterlo, ma anche con tutti gli errori che aveva fatto, Sho si era dimostrato più volitivo di quanto lo spagnolo biondo potesse credere all'inizio, e non solo si era rifiutato di arrendersi anche quando la partita sembrava ormai persa... ma aveva saputo anche trarre insegnamento dalle sue mancanze, e imparare da esse cosa fosse davvero il coraggio. Felipe si trovò a riflettere sulla sua posizione, e i suoi occhi incrociarono quelli di Falcomon come per cercare in essi una risposta. Sarebbe accaduta anche a lui una cosa del genere? Lui aveva già smesso da un bel pò di credere all'amicizia, e come più volte aveva ripetuto, non era stata sua intenzione quella di stringere legami troppo forti con gli altri Digiprescelti, e neppure con il suo Digimon... e ciò nonostante, senza quasi rendersene conto, si stava trovando a fare proprio quello che voleva evitarsi... ora considerava il suo Digimon come un amico, parlava di più con Sho e gli altri - anche se continuava a considerare il ragazzino giapponese un ingenuo che vedeva le cose in maniera troppo semplice - e... poteva osare ipotizzarlo?... stava iniziando a pensare alla missione a DigiWorld non più come ad una distrazione dalla vita di tutti i giorni, nè un'incombenza da sbrigare alla svelta per tornare a casa il prima possibile... Forse anche le sue credenze sarebbero state smentite, così come Sho aveva capito a sua spese che la sua idea di coraggio era sbagliata? Eppure, lui non vedeva come uno come, dopo tutte le scottature che aveva preso dalle persone che dicevano di essere sue amiche, un solo episodio avrebbe potuto cambiare la situazione...

"I sentimenti di Felipe sono confusi... sempre più confusi ogni giorno che passa..." intuì Falcomon, osservando negli occhi azzurrini del suo partner quella scintilla di malinconia che ogni tanto lui faceva trapelare. "Non voleva diventare amico di Sho e gli altri, eppure lo ha fatto quasi senza rendersene conto. O magari, in realtà voleva diventare loro amico ma non voleva ammetterlo a sè stesso... eh, sì, i sentimenti umani a volte sono complicati! Ma sono sicuro che, quando riuscirà a sbrogliare il bandolo della matassa e attivare la sua Crest, Felipe si sentirà molto meglio..."

E anche i pensieri di Jolene erano più o meno sulla falsariga di quelli dei suoi due compagni. Non era un mistero che, di tutto il gruppo, lei fosse la più insicura... e anche a lei sembrava di aver ricevuto una Crest che non la rispecchiava affatto... quella della Sincerità, aveva detto Gennai... quella stessa Crest che, in quel momento, la ragazzina inglese si stava rigirando tra le dita come se nella sua luminosità lei potesse trovare la risposta ai dubbi che la tormentavano. Per tutta la suavita, lei si era attenuta alle decisioni degli adulti, soprattutto di quelle dei suoi genitori, perchè era sempre stata convinta di non saper fare le scelte giuste da sola. E anche quando queste scelte che lei delegava agli altri non le andavano del tutto a genio, lei aveva sempre taciuto e fatto finta di non avere nulla in contrario... per non parlare poi di certe situazioni non proprio piacevoli che si verificavano nella sua scuola privata, e nelle quali lei si era sentita obbligata ad ingoiare la sua rabbia e far finta di non provarla... e quindi, una come lei come poteva rappresentare la Sincerità? BlackGatomon aveva detto che Jolene era in grado di farla evolvere, e la ragazzina inglese si fidava dell'opinione della sua Digimon... e poi, bisognava riconoscerlo, il fatto di aver proposto un'idea azzeccata durante lo scontro con Volcdramon le aveva dato un'iniezione di fiducia... ma questo non impediva a Jolene di avere ancora qualche dubbio riguardo la sua idoneità come Digiprescelta. Persa nei suoi pensieri, non si accorse dello sguardo indecifrabile che BlackGatomon le stava rivolgendo...

Finalmente, quando i Digiprescelti già iniziavano a perdere la cognizione del tempo, Volcdramon rallentò il passo, e la sua testa corazzata di magma solido ed ossidiana si alzò e guardò dietro le sue spalle, verso il gruppetto di bambini prescelti e Digimon a cui aveva concesso un passaggio. "Ho delle buone notizie, comunque, ragazzi! Ormai siamo quasi arrivati, e tra non molto potrete rilassarvi quanto volete!" esclamò, con una vivacità che i Digiprescelti non avevano mai sentito nella sua voce, e che aiutò a ravvivare un pò l'atmosfera.

Yurika sbattè gli occhi e piegò la testa in avanti, ansiosa di sentire di più sul posto di cui parlava il dragone. "Volcdramon-san, mi scusi se le faccio questa domanda... ma, esattamente, di cosa si tratta? Che posto è?" chiese.

Il dragone sghignazzò simpaticamente davanti all'entusiasmo della ragazzina dai capelli blu. "Hehehehee... se ve lo raccontassi, poi che sorpresa sarebbe? Non vi preoccupate, lo vedrete molto presto... anzi, direi che potrete vederlo già... già..." si interruppe, infilando una delle sue enormi zampe anteriori in mezzo a due flessibili alberelli molto vicini tra loro, prese fiato giusto per far salire un pò le aspettative del gruppo...

"...ADESSO!"

...poi, con un gesto drammatico, scostò uno dei due alberi, e mostrò ai Digiprescelti e ai loro compagni, che già si accalcavano attorno al suo collo, uno spettacolo mozzafiato! Appena fuori dalla fitta giungla nella quale avevano marciato ormai per diverse ore, si estendeva una spiaggia dalla sabbia dorata lambita da un mare così puro e cristallino che sembrava di potercisi specchiare dentro, che la luce del sole calante stava tingendo di un suggestivo rosso e arancione! Palme e altri alberi tropicali circondavano il litorale, creando uno spettacolo degno delle più belle spiagge dei Caraibi o delle Seychelles, e una leggera, impalpabile brezza marina accarezzava le larghe foglie della flora circostante, e creava delle piccole increspature sulla superficie del mare!

Un'esclamazione di meraviglia si levò dal gruppo dei Digiprescelti: non avrebbero mai immaginato di vedere un posto come quello proprio a poca distanza dal brullo altopiano di Nexus Peak, e non avevano mai visto una spiaggia così bella in vita loro! Per un attimo, per l'ennesima volta da quando erano arrivati a DigiWorld, a Sho e Yurika sembrò di stare sognando... e potevano ben immaginare che i sentimenti che provavano fossero condivisi dagli altri ragazzi! Ma anche i Digimon, a quanto pareva, erano rimasti senza fiato davanti a quel posto spettacolare a cui Volcdramon li aveva condotti. L'unico a non essere rimasto paralizzato dallo stupore, a parte Volcdramon stesso, fu Musyamon, che interruppe la meditazione nella quale era stato impegnato fino a quell'istante, aprì gli occhi, e fece un leggero sorriso rivolto ai bambini prescelti.

"Vi vedo molto sorpresi, ragazzi." constatò il samurai, non nascondendo, una volta tanto, un cenno di divertimento. "Immagino che sulla Terra se ne vedano poche di spiaggie così... soprattutto vicino ad una catena montuosa!"

"In... in effetti..." balbettò Sho, senza fiato. "Io... sono stato ad Okinawa due o tre volte, quando ero sulla Terra... ma... ma... le spiaggie di Okinawa, per quanto belle siano... non reggono neanche il confronto con questa! E'... è semplicemente... straordinaria! Lo dico e lo ripeto... DigiWorld non smetterà mai di stupirmi!". Mentre il ragazzino parlava, lui e SnowAgumon stavano facendo spaziare il loro sguardo da un'estremità all'altra della grande spiaggia, delimitata da entrambe le parti da striscie di foresta tropicale punteggiate di grandi fiori multicolori che rendevano ancora più maestoso il paesaggio, e creavano un contrasto drammatico con il mare scintillante a pochi metri di distanza. Ancora non riuscivano a credere ai loro occhi per quanto stavano vedendo... che a diversi metri di distanza tra loro videro qualcosa di ancora più sorprendente, non fosse altro che per il fatto che sembrava fuori posto in mezzo a quella natura incontaminata - una sorta di casa di legno grande e robusta edificata ad una delle estremità del litorale, costituita da niente più che un pavimento sopraelevato, ad appena mezzo metro da terra, e da alcune assi orizzontali fissate sulle impalcature, con un tetto di paglia leggermente spiovente sotto il quale si vedevano, anche da quella distanza, pezzi di arredamento anch'essi in legno. Sembrava un punto di ristoro di un villaggio turistico, e la sua presenza accentuava l'impressione dei Digiprescelti di essere stati portati in un angolo di paradiso in mezzo ad un mondo in preda alla confusione...

"Non avevo mai visto... niente di simile!" boccheggiò Kunemon. "Non credevo che viaggiando... si potessero vedere cose tanto grandiose!" Al suo fianco, Falcomon, Bearmon e anche BlackGatomon, che per una volta non aveva la sua ormai usuale espressione introversa e scontrosa, e aveva permesso allo stupore di mostrarsi in pieno sul suo muso, si sporgevano quanto più possibile dalla groppa di Volcdramon per deliziarsi gli occhi con quella spiaggia stupenda.

Dopo essersi ripreso completamente dalla meraviglia, SnowAgumon puntò timidamente un dito artigliato verso il litorale, da cui proveniva solo il tranquillo sciabordio delle onde sul bagnasciuga. "V-Volcdramon... -sama... questo... questo posto... era davvero qui che voleva condurci?" chiese, non osando quasi sperare in una risposta affermativa. In quel momento, la cosa che più il piccolo dinosauro bianco avrebbe voluto fare sarebbe stata scivolare giù dal dorso del dragone e gettarsi in acqua a bomba! "Per... rilassarci, ha detto?"

"Infatti." rispose il dragone, sorridendo benevolo. "E' giusto che vi riposiate e recuperiate le forze, dopo aver superato una prova così difficile. Oltretutto, d'ora in poi il vostro viaggio si farà ancora più faticoso, e trovo che permettervi di godere di una serata di riposo, senza dovervi preoccupare di Watchmon e dei suoi servitori, sia il minimo che io e Musyamon possiamo fare per voi. Per questa serata, almeno, potrete divertirvi quanto vorrete... ci penseremo noi due a tenere alla larga eventuali ospiti indesiderati!".

Furono Yurika e Kunemon per primi ad esprimere la loro gioia per quella inaspettata notizia. Con un breve grido di trionfo, la ragazzina si chinò per permettere al Digimon bruco di salirle sulla spalla... e quando Volcdramon si abbassò, in modo da permettere a loro e a Musyamon di scendere, la ragazzina di Hokkaido e il suo Digimon scesero giù con un balzo e corsero a rotta di collo verso la spiaggia! Una volta giunta là dove la spiaggia iniziava, Yurika si fermò per un attimo, mentre Kunemon le balzava giù dalla spalla e strisciava con entusiasmo sulla sabbia dorata facendole cenno di seguirla, e si chinò per slacciarsi i Birkenstock e gettarli di lato, poi avanzò scalza su quel paradiso digitale e si girò per chiamare i suoi compagni che tardavano.

"Hey, Sho-kun! Felipe-kun! Kevin-chan, Jolene-chan! Sbrigatevi, lumaconi, abbiamo una spiaggia da goderci! E mi raccomando, toglietevi le scarpe... questa sabbia è semplicemente stupenda!" esclamò, per poi dare un'occhiata dietro di sè e vedere il suo Digimon che iniziava a rotolarsi e a giocare nella sabbia come un bambino monello in una pozzanghera! E come dargli torto, del resto? Avevano un'intera spiaggia e un angolo di mare tutti per loro, da godersi senza pensare ad altro... e come non sentirsi al settimo cielo?

"Hahahahaaa! Hey, aspettaci, Yurika-chan! Cos'è, vuoi iniziare la festa senza di noi?" esclamò Sho. Anche lui e SnowAgumon erano arrivati alla spiaggia, e il Digiprescelto del Coraggio si stava a sua volta slacciando le scarpe e togliendo i calzini per seguire la sua migliore amica. Uno alla volta, tutti i ragazzi arrivarono alla spiaggia e ci corsero sopra davanti agli sguardi, vigili e divertiti al tempo stesso, di Musyamon e Volcdramon. Anche se Jolene e Felipe sembravano un pò più esitanti rispetto agli altri...

"Hey! Yurika aveva ragione, questa sabbia è favolosa!" esclamò il biondino spagnolo, sentendo la rena finissima e quasi morbida sotto le piante dei suoi piedi. "Sembra... sembra quasi di camminare su una nuvola!". Per una volta, il tono di Felipe era carico, entusiasta... quasi sembrava che quel posto e quella compagnia riuscissero a fargli accantonare del tutto, almeno per quella serata, le sue preoccupazioni e il suo rifiuto di entrare in rapporti troppo stretti con i suoi compagni... e infatti, ben presto, anche lui si mise a correre sul litorale, seguito a ruota dal suo entusiasta partner, che sbatteva festosamente le piccole ali.

"Hey, Kevin... mi avevi parlato delle spiagge che ci sono in California, là dove abiti tu..." iniziò Bearmon, seguendo il suo giovanissimo partner che, dopo le scarpe, si era tolto anche la maglietta ed era rimasto a torso nudo per sentirsi un pò di sole sulla pelle. "Allora, questo posto ci assomiglia almeno un pò?"

"Vuoi scherzare, Bearmon? Questo posto batte tutte le spiagge a cui sono stato in vita mia!" rispose il bambino di colore, facendo roteare la sua maglietta sopra la testa come fosse stata un lazo da cowboy per poi gettarla il più lontano possibile. "E sono stato alla spiaggia di San Diego, tanto per darti l'idea!"

Bearmon scoppiò a ridere. "Hahahahahaaaa! Non mi hai dato l'idea, visto che a San Diego non sono mai andato... ma non importa! Qui abbiamo di che divertirci finchè vogliamo! Prendi questo!" Così detto, l'orsacchiotto si gettò con tutto il suo esiguo peso contro il suo impreparato partner, facendogli perdere l'equilibrio... e, dal momento che in quel momento i due si trovavano sul bagnasciuga, Kevin cadde in acqua con un breve urlo di sorpresa e un tonfo secco!

"Argh! Questo non vale! Mi hai colto di sorpresa!" cercò di protestare scherzosamente... e in breve tempo, Digiprescelto e Digimon si ritrovarono impegnati in un'accesa lotta di spruzzi, che non mancò di coinvolgere anche gli altri ragazzi!

"Hey, Kevin-chan! Ricordati che ci sono anch'io! Mi devi la rivincita dall'ultima volta!" esclamò Yurika, intervenendo su Kevin e spruzzandogli un getto di acqua salata in faccia che lo costrinse ad indietreggiare. Kevin rise e cercò di rispondere all'attacco combinato, ma inaspettatamente arrivarono Sho e SnowAgumon a dargli man forte. Il giapponese e il dinosauro bianco iniziarono a rispondere agli schizzi di Yurika e la tennero sotto tiro con i loro, distraendola quel tanto che bastò a Kevin per concentrarsi di nuovo sul suo obiettivo originale...

"Aagh! Non vale, Sho-kun!" rise Yurika, sentendo il sapore salmastro dell'acqua in bocca. "Mi hai attaccato di sorpresa!"

"Due contro uno non era molto regolare!" rispose ridendo SnowAgumon. "Siamo venuti a dare man forte a Kevin, come i paladini della giustizia che siamo!"

"Esatto! Ed ora, Yurika-chan... preparati, arriva la punizione celeste!" esclamò drammaticamente Sho, continuando a spruzzare la sua amica per un pò... prima di essere aggredito da Falcomon, che gli svolazzò contro e lo fece cadere in acqua, per poi tenerlo sotto tiro con le sue piccole ali che gli sventolavano goccioline salmastre sul viso!

"Hahahahaaa! E di me, vi eravate dimenticati?" chiese il falchetto, mentre il suo bersaglio cercava disperatamente - ma al tempo stesso divertendosi - di sfuggire ai suoi spruzzi. SnowAgumon intervenne a difesa del suo partner gettandosi con tutto il suo peso addosso a Falcomon e facendolo piombare in acqua... e ben presto, i due Digimon riemersero ridendo come ragazzini e scambiandosi raffiche di schizzi! Tutt'attorno alla spiaggia, l'aria si era riempita del gioviale suono dell'acqua che veniva agitata e delle risate dei bambini e dei Digimon... e gli unici che non erano ancora entrati in acqua per giocare erano Felipe, Jolene e BlackGatomon, che se ne stavano in piedi sul bagnasciuga ad osservare con un certo sbalordimento le folli esibizioni dei loro compagni...

"Bisogna dire..." mormorò Jolene, con una gocciolina di sudore sulla tempia. "...che i nostri compagni sanno davvero come godersi una spiaggia libera..." In effetti, anche a lei non sarebbe dispiaciuta l'idea di gettarsi in acqua e unirsi alla festa, ma c'era sempre quella sua timidezza che la tratteneva dal gettarsi nella mischia... i suoi piedi, anch'essi già privi delle calzature che Jolene si era tolta e aveva appoggiato vicino al tronco di una vicina palma, muovevano qualche passo esitante in avanti e poi all'indietro, sfiorando le acque tiepide... ma ancora la ragazzina non sembrava decidersi...

"Hahahahahaaa! Hey, ragazzi! Felipe-kun, Jolene-chan! BlackGatomon!" li chiamò Yurika, alzando lo sguardo dalla presa da judo nella quale aveva costretto Sho, mentre Kevin e Bearmon, ora dalla stessa parte, si erano messi a spruzzare SnowAgumon, Falcomon e Kunemon. "Perchè non venite anche voi? Su, coraggio, non abbiate paura! In più siamo, più ci divertiamo!"

BlackGatomon trasalì tra sè, e un inconsueta morsa di paura le attanagliò lo stomaco, facendole scendere una goccia di sudore lungo la nuca: le stavano chiedendo di entrare in acqua? A lei, un Digimon felino? E acqua SALATA, per giunta! Ma cos'era, si stavano dando i numeri? Neanche in un milione di anni!

Cercando di mantenere un atteggiamento disinteressato nonostante la paura dell'acqua, incrociò le zampe sul petto e scosse la testa, voltandosi dall'altra parte. "Ho già fatto le mie scuse, se dico che non sono interessata ai vostri sciocchi giochetti, vi va bene?" rispose bruscamente, sperando che da quella distanza nessuno si accorgesse del leggero tremore delle sue zampe...

Tuttavia Sho, che proprio in quel momento si era liberato dalla presa della sua amica e l'aveva fatta finire a faccia in giù nell'acqua bassa con uno sgambetto, non si fece incantare. "Hehehee... ma davvero non ti interessa? O non sarà piuttosto che la grande e intrepida BlackGatomon ha paura di qualche spruzzetto d'acqua? Eh? Ci ho azzeccato? Tu non vuoi venire perchè hai paura dell'acqua, vero?" le rispose.

Mossa azzardata, e infatti Jolene deglutì con un leggero accenno di paura sul viso, e Felipe si scostò di qualche passo da BlackGatomon. La gattina nera abbassò lo sguardo per un secondo, e una inconfondibile aura scarlatta della rabbia le apparve attorno, sotto forma di una fiammata cremisi che avvolse il suo piccolo corpo e la fece sembrare improvvisamente molto più minacciosa. Quando BlackGatomon sollevò di nuovo la testa, e rivelò un paio di occhi rossi accesi dall'irritazione, e un ghigno poco rassicurante sul muso altrimenti carino, Sho ebbe la conferma di essere riuscito nel suo intento...

"Come... hai detto... scusa?" domandò lentamente e con tono di minaccia, la voce ora più simile al ringhio di una tigre. "Hai detto... che io... avrei... paura?"

Per nulla impressionato, Sho si allargò la bocca con gli indici e tirò fuori la lingua, dileggiando ulteriormente BlackGatomon. "Bleeeeeh! Certo che l'ho detto, e se vuoi te lo ripeto anche! Hai fifa! Hai fifa! Hai fifa!"

Sulla spiaggia, Jolene strinse ulteriormente i denti. Sho non sapeva a cosa stava andando incontro...

"AH SI', MOCCIOSO?" esclamò finalmente BlackGatomon, mentre prendeva lo slancio verso il ragazzino che la stava prendendo così spudoratamente in giro. "Ora ti insegno io a portarmi rispetto! Vengo là e ti uso come affila-unghie, tappetto! Ti faccio ingoiare quei tuoi stupidi occhiali! Io ti... AAAAARGH!"

L'ultima esclamazione di BlackGatomon fu dovuta al fatto che, sentendosi oltraggiata, si era lanciata contro Sho senza neanche prendere in considerazione il fatto che tra lui e lei si trovava almeno una decina di metri di acqua bassa... e quando la gattina nera mosse i suoi primi passi nel mare terso, l'acqua oppose resistenza alla sua corsa e le fece inciampare! Con un tonfo sordo e un breve sibilo di disappunto, BlackGatomon finì a faccia in giù nell'acqua salata e si alzò di scatto, furente e tutta grondante, davanti all'ilarità generale di ragazzi e Digimon! Persino Jolene e Felipe fecero fatica a trattenere le risate davanti alla tragicomica figura di quella cosiddetta 'dura'!

"AAAAARGH! Accidenti a te, Sho Kusanagi! Era un trucco per farmi entrare in acqua!" sbraitò la gattina nera, abbastanza arrabbiata da mandare il mare in ebollizione! "Ma questa me la paghi, lo giuro! Non te la faccio passare liscia!"

"Hahahahahaaa! Sì, sì, parla pure quanto vuoi, ma intanto sei bagnata!" le rispose Kunemon, prorompendo in una risata che suonava come il ronzio di un'ape opportunamente ritmato. "E adesso, che ti piaccia o no... sei anche tu parte del gioco! Addosso!"

"Ma cosa... che state fac... Aaaaargh!" BlackGatomon gridò per il disappunto quando Kunemon e Falcomon si gettarono addosso a lei e iniziarono a lottare giocosamente con lei in un vortice di spruzzi e soffi felini, mentre tutt'attorno la battaglia a suon di spruzzi riprendeva nella confusione più generale!

Jolene si mise una mano davanti alla bocca e rise della buffa scenetta, poi si decise a sua volta ad entrare in acqua, e fece cenno anche a Felipe di seguirla. "Beh... visto che ormai si sono buttati praticamente tutti, non credo che abbia senso restare qui sulla sabbia a guardarli senza fare nulla. Felipe... vuoi venire anche tu? In fondo... credo che per una volta ce lo possiamo permettere!"

Il ragazzo spagnolo dagli scompigliati capelli biondi rivolse uno sguardo interrogativo all'inglesina, e per un secondo, cosa a cui non era esattamente abituato, si trovò a non sapere bene cosa risponderle. Lui non era certo tipo da giochi acquatici, che considerava infantili... eppure Jolene aveva ragione, che senso aveva starsene lì in piedi a guardare senza fare niente? E poi, a giudicare dalle risate e dagli spruzzi che si levavano dalle acque davanti a lui, pareva una cosa divertente... e anche se sarebbe morto prima di ammetterlo, anche lui, come tutti loro, desiderava niente più che qualche oretta di svago, senza dover pensare a cosa sarebbe successo il giorno dopo, quando la battaglia contro Watchmon e gli altri Digimon malvagi fosse ricominciata...

Finalmente, il biondino spagnolo, senza tutto il rammarico che credeva avrebbe provato in una situazione del genere, decise di mettere da parte il suo orgoglio e la sua nomea di lupo solitario... e, sorprendendo Jolene, afferrò gentilmente la mano che la ragazzina inglese gli stava porgendo. "Beh... visto che la mettiamo su questo piano... va bene, per questa volta immagino che non potrà farmi male... hmmm? Jolene? Che succede, tutto a posto?"

La domanda alla fine della frase fu posta in quanto, non appena Felipe le aveva preso la mano, Jolene era leggermente trasalita, e un rossore quasi invisibile le si era dipinto sulle guance. "Ah... ehm... no, niente di particolare... allora, possiamo andare... se ti fa piacere..."

"Non... non ho mai preso la mano ad un ragazzo... questa... questa è la prima volta... Oddio, perchè mi sento così emozionata? Datti una calma, Jolene!" pensò tra sè. Poi, scacciata ogni parvenza di timore, la ragazzina ricambiò la stretta di mano e cominciò, con entusiasmo, a trascinare il compagno verso le acque, dove gli altri li aspettavano pronti a scatenarsi anche su di loro!

"Ah! Hey, un momento, Jolene! Non sono ancora pronto..."

"Hey, ragazzi, guardate! Eccoli che arrivano!"

"Ora sì che la festa comincia davvero! ADDOSSO!"

Mentre la battaglia acquatica si scatenava di nuovo, forte dei suoi due nuovi aggiunti, Musyamon e Volcdramon osservavano da lontano la scena edificante, fatta di gioia, entusiasmo e amicizia... uno spettacolo che scaldava loro l'anima, e dava loro nuova speranza per il futuro di DigiWorld.

Con un sospiro quasi nostalgico, il serioso samurai appoggiò la spada contro il terreno. "Lo sa, Volcdramon-sama? Una cosa che ho sempre invidiato ai giovani, è il fatto che riescono a trovare sempre un lato positivo in ogni cosa... e questi bambini, in particolare, trovano il modo di divertirsi anche in un mondo a loro sconosciuto e con una responsabilità così grande sulle loro spalle..." commentò, lo sguardo leggermente alzato verso il suo signore.

"Su questo, devo proprio darti ragione..." rispose il dragone. "E sarà proprio questo loro entusiasmo a permettere loro di superare gli altri ostacoli che si troveranno lungo il percorso... e credimi, Musyamon, ce ne sono ancora molti, e molto pericolosi..."

"Spero che tu stia osservando in questo momento, malvagio Watchmon..." pensò poi tra sè, rivolgendo un pensiero rabbioso a colui che stava trasformando DigiWorld in un campo di battaglia e i suoi abitanti in schiavi succubi. "Perchè se è così, quello che stai vedendo è un altro motivo che ho trovato per aiutare questi ragazzi a fermare le tue ambizioni! Tu non soffocherai le speranze per il futuro, nè per il loro, nè per quello di tutto il Mondo Digitale! E in nome di questo, combatterò contro di te fino al mio ultimo respiro... puoi giurarci!"

 

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Più tardi, sotto un cielo notturno tinto di blu e costellato da innumerevoli punti di luce che creavano in esso suggestive trame, un gruppo di ragazzi e Digimon, ancora un pò bagnati, con la pelle incrostata di sale e i piedi sporchi di sabbia, era seduto attorno ad un falò che Sho e Felipe avevano preparato, a mangiare le loro mele di carne e a parlare di quello che era accaduto dal loro arrivo a DigiWorld. Anche Musyamon e Volcdramon, dopo molte insistenze da parte dei ragazzi, si erano lasciati convincere ad abbandonare il loro 'posto di guardia', e in quel momento partecipavano all'improvvisata festicciola sulla spiaggia che i ragazzini avevano messo su. Assieme, i membri dell'allegra compagnia stavano rievocando i momenti più significativi del loro viaggio, quelli più divertenti e quelli più faticosi...

"E poi Veedramon ha preso la mira... e BAM! Un bel proiettile proprio nella bocca del cannone di quello stupido Gorillamon! Un colpo perfetto, ve lo assicuro!" stava dicendo il vivace Kunemon, rievocando la battaglia che lui, Yurika, SnowAgumon e Sho avevano sostenuto contro Snimon e il Digimon scimmia controllato dai Digi-Ghost. "E nel frattempo, io e Yurika le suonavamo di santissima ragione a quello Snimon che ci ha dato tanto fastidio! Heheheee... dovevate vedere come è scappato con la coda tra le zampe... e quanto ero spettacolare io nei panni di Flymon! Gli sono volato attorno come una farfalla e l'ho punto come una vespa! Beh, in effetti ERO una vespa, ma... insomma, mi sono spiegato, no?"

Mentre i ragazzi e la maggior parte dei Digimon ridevano della battuta di Kunemon, BlackGatomon sospirò desolata e scosse la testa. "Sì, sì, ti sei spiegato più che bene... tanto l'abbiamo capito, ormai, che ti piace davvero tanto darti delle arie!" mormorò, ma senza mostrare ostilità. Sembrava che l'atmosfera festiva avesse fatto qualcosa anche per il suo quasi onnipresente cattivo umore...

Kunemon inclinò la testa da un lato a mò di pappagallo. "Beh, e che ci posso fare? Mica è colpa mia se sono così bello quando mi trasformo..." rispose, poi drizzò di nuovo le antenne quando un pensiero ancora più allettante gli attraversò la mente. "Anzi, ora che ci penso... chissà quanto bello e virile sarò quando Yurika mi farà digievolvere a livello Ultimate! Già mi chiedo che Digimon sarò! Sicuramente qualcosa di lucido, dinamico... magari metallizzato! Sì, certo, quello mi piacerebbe molto! Voi mi ci vedete, ragazzi?"

A calmare i suoi bollenti spiriti pensò la sua partner che, senza trattenere una risatina, appoggiò le punte dell'indice e del medio della mano destra sulla testa del bruco giallo e spinse leggermente, facendolo piegare un pochino. "Hehehee... calma, calma, Kunemon-chan! Non ti allargare troppo! Ti ricordo che io non so ancora come farò ad illuminare la mia Crest, e che quando e se lo farò... il risultato potrebbe non essere quello che tu ti aspetti!" lo riprese con allegria.

Il Digimon insetto storse il naso, fingendosi offeso. "Uffa, Yurika... un Digimon può sognare, no?"

"Come no..." rispose Felipe, alzando gli occhi al cielo. "Ancora un pò e dovremo tenere un elenco con gli indirizzi di tutti i cancelli in aria che hai costruito!"

Falcomon voltò lo sguardo verso il suo partner, un pò confuso. "Hmm? Hey, Felipe, non è che volevi dire... ehm... come si dice... ah, sì, i capelli in aria?"

"Ma cosa mi tocca sentire... Volevate dire i castelli in aria, no?" fu la volta di Sho.

"Eh. E io cosa ho detto? I castelli..." concluse lo spagnolo, sempre mantenendo quell'espressione fiera e indifferente... che tuttavia non corrispondeva esattamente a quello che sentiva dentro di sè. Non sapeva come quel quartetto di scalmanati e i loro Digimon (forse complice anche Falcomon...) fosse riuscito a fargli abbassare la guardia... eppure, senza che neanche lui se ne accorgesse, stava diventando lentamente loro amico, e stava imparando a gettarsi nella mischia. Il Felipe di quando il viaggio era iniziato probabilmente avrebbe trovato puerile l'idea della festa in spiaggia e del bagno proprio mentre erano nel bel mezzo di un mondo alieno pieno di mostri pericolosi... ed ora, invece, eccolo lì a godersi la serata assieme a quelli che inizialmente aveva creduto soltanto dei bambini immaturi... Un simile cambiamento lo stupiva e lo affascinava al tempo stesso. C'era qualcosa di davvero gradevole nello stare in compagnia... eppure, in fondo al suo cuore, ancora non si sentiva al cento per cento a suo agio...

"Beh, che posso dire... mi sembrate proprio una bella squadra!" commentò bonariamente Volcdramon, accucciato vicino ai ragazzi mentre la sua guardia del corpo restava seduta a gambe incrociate a poca distanza, la spada appoggiata al fianco. "E' bello vedervi così, chiacchierare tutti assieme... sembra quasi che vi conosciate da una vita!"

"Heh... beh, Volcdramon-san, che dobbiamo dirle... come ci ha raccomandato lei, facciamo del nostro meglio per divertirci!" rispose Sho, tenendosi una mano dietro la nuca... poi, come se gli fosse venuto improvvisamente in mente qualcosa che aveva dimenticato, si rivolse agli altri ragazzi. "Anzi, ora che ci penso... ormai, credo che tra noi ci sia una certa intesa, e abbiamo passato un bel pò di tempo assieme... ma non vi sembra che manchi qualcosina?"

Sulle prime, gli altri Digiprescelti non capirono cosa volesse dire il ragazzino con gli occhialoni, e lo guardarono con espressioni interrogative per qualche secondo, prima che Bearmon facesse la sua domanda. "In... in che senso, Sho?"

"Quello che voglio dire..." replicò il possessore della Crest del Coraggio, grattando la nuca a SnowAgumon. "E' che anche se abbiamo fatto tanta strada assieme, e ci siamo spesso dati una mano nei momenti difficili... beh, non sappiamo quasi nulla l'uno dell'altro! Non ci siamo mai fermati per un attimo a parlare di noi stessi, cercare di conoscerci meglio, creare dei legami più stretti... non credete che anche questo sia importante, se vogliamo formare una squadra come dice Volcdramon-san? Io e Yurika-chan ci conosciamo da quando avevamo sei anni, d'accordo... ma per il resto, cosa sappiamo gli uni degli altri? Quindi... che ne dite se adesso, a turno, ci presentassimo uno alla volta e parlassimo un pò di noi stessi, delle nostre vite, famiglie, hobby... non pensate che potrebbe essere interessante? Magari comincio io, tanto per rompere il ghiaccio..."

Tutti i ragazzi e i Digimon si fermarono per un istante a riflettere su quanto aveva detto il ragazzino. Sì, in effetti era un'idea sensata...

"La proposta che Sho ha fatto mi suona interessante." rispose Musyamon. "Se si crea un pò di amicizia, un legame tra i membri di un gruppo, poi è più facile fare lavoro di squadra, ci si intende meglio... insomma, tutti ne trarrebbero beneficio. Non sarebbe una cattiva idea tentare..."

"Per me va bene..." rispose Yurika con un'alzata di spalle, prima di prendere un rapido boccone dalla mela di carne abbrustolita che teneva infilzata su un rametto. "Kunemon-chan, tu cosa ne pensi? Sei d'accordo? E voi, ragazzi?"

Mentre il bruchino giallo annuiva energicamente, anche Kevin, Bearmon e Jolene iniziarono a dare i loro cenni di assenso, mentre BlackGatomon restava in silenzio e non commentava. "Beh... sì, va bene anche per me! Sempre che anche ai nostri Digimon interessi..." rispose il ragazzino di colore.

"Ma scherzi, Kevin? Certo che ci interessa!" rispose Bearmon, lasciando intendere che la risposta era ovvia. "Voi siete i nostri compagni, che diamine! Mi sembra più che naturale voler sapere qualcosa in più di voi, e renderci conto del vostro carattere... formerà un legame ancora più profondo!"

"D'accordo, d'accordo..." mormorò BlackGatomon, non troppo convinta. "E tu, Jolene, cosa dici? Ti va di parlare un pò di te?"

La timida ragazzina inglese si sfregò il mento con l'indice di una mano, ancora indecisa. "Beh... in fondo si tratta soltanto di dire ue cose sulla mia vita, su me stessa... hmmm... perchè no, ci sto anch'io! E tu, Felipe?"

"Quello che volete voi." rispose lo spagnolo biondo con un'alzata di spalle. "Presentatevi voi, poi mi presento io..."

Con un largo sorriso sulle labbra, Sho si sistemò meglio sulla sabbia e, dopo essersi spazzato un pò di granelli abrasivi dai calzoncini, prese un bel respiro e iniziò a raccontare. "E va bene... allora, visto che sono stato io a fare la proposta, inizio io con il mio racconto! Allora... il mio nome è Sho Kusanagi, ho 12 anni e sono nato a Tokyo, la capitale del Giappone... ma immagino che questo voi lo sapeste già! Frequento il primo anno delle medie alla Hirohito Middle School... e ne approfitto per dire che da noi in Giappone le elementari durano sei anni e i corsi iniziano in primavera, prima che diciate che sono indietro... e abito nel quartiere di Nerima, nella zona residenziale di Tokyo! Tra i miei hobby, ci sono il calcio e i videogiochi, due passioni che ho in comune con la qui presente Yurika-chan..." Fece un cenno con la testa verso la sua amica dai capelli blu, che si mise una mano davanti alla bocca e ridacchiò. "E anche il baseball, i cartoni animati... soprattutto di robot giganti... sono uno che ama l'azione, ama fare nuovi amici... di qualsiasi età... e che non ci pensa su due volte quando c'è da imbarcarsi in un'avventura, ma questo credo che l'abbate capito guardandomi in azione! Heheheheee..."

"Anche tu ami il baseball, Sho?" chiese Kevin. "Pensa un pò che coincidenza! Io gioco nella squadra di baseball della mia scuola! E' uno sport fantastico! So che da voi in Giappone è molto popolare!"

"E' praticamente uno sport nazionale!" rispose Sho con una breve risata.

"Un giorno dovrai farmi vedere, Sho... questo baseball, come lo chiamate voi, ha l'aria di essere uno sport interessante!" esclamò SnowAgumon, la cui curiosità era stata sollecitata da quei termini nuovi ed inconsueti. "Certo che con voi, si imparano cose nuove ogni giorno..."

Sho accarezzò la fronte del suo compagno, e la sentì fresca come la neve appena caduta nonostante il calore del falò attorno al quale erano seduti. "Possiamo dire lo stesso di voi, ragazzi... comunque, giusto per completare la mia presentazione... Beh, sì, in effetti non ho davvero nulla di eclatante da dire, a parte il fatto che non amo molto la scuola... faccio la vita di un qualunque ragazzino di città, tra compiti, uscite con gli amici, giocate al computer e genitori un pò troppo love-love! I miei genitori si chiamano Hideo e Kyoko, e non perdono mai occasione per ricordare i bei tempi del loro fidanzamento... ma, ve lo assicuro, non potrei trovare genitori migliori di loro! A proposito, mio padre è un insegnante di educazione fisica, mentre la mia mamma è casalinga. Questa è tutta la mia famiglia, visto che non ho fratelli nè sorelle! Anche se... beh, io considero Yurika-chan un pò come una sorella, e adesso anche SnowAgumon!"

Il piccolo dinosauro avvicinò la testa al suo compagno e si strusciò su di lui, facendolo sorridere nonostante il freddo. "Hehehee... grazie, Sho, mi fa molto piacere che tu lo pensi! E tu, Yurika-chan? Che cosa ci dici?"

La ragazzina dai capelli blu, dopo aver fatto una carezza a Kunemon, cominciò la sua presentazione. "Con piacere... Il mio nome completo è Yurika Kagura, e anch'io, come Sho-kun, ho 12 anni. Vado alla sua stessa scuola, anche se sono in una classe diversa, e abito proprio vicino a lui... ma sono nata da un'altra parte, e cioè ad Hokkaido, l'isola più a nord del Giappone! Mi dico ancora oggi che ho conservato un pò di accento di quel posto..."

"Davvero? Hokkaido? Ho sentito dire che è un posto molto bello..." rispose Jolene.

Gli occhi della ragazzina dai capelli blu si accesero di una luce nostalgica, come spesso le accadeva quando le veniva da pensare alla sua terra natale. "Sì, Jolene-chan... quando si va lì, per certi versi sembra di fare un salto indietro nel tempo. Non c'è il traffico della città, nè i rumori e il caos della vita di ogni giorno... Sai, i miei nonni materni abitano ancora lì, e ogni volta che io e la mia famiglia abbiamo la possibilità, prendiamo uno shinkansen e andiamo a fare loro visita. Per noi è un momento molto speciale, visto che è uno dei pochi momenti che possiamo passare assieme come famiglia..."

L'espressione allegra di Sho si fece più solenne. Aveva capito a cosa stava pensando la sua migliore amica... e notò che anche Kevin e Felipe avevano alzato lo sguardo verso di lei, con espressione un pò preoccupata...

"In... in che senso, scusa?" chiese Kunemon, un pò indelicatamente ma spinto unicamente dalla considerazione verso la sua partner. "Perchè, tu e la tua famiglia non state assieme tanto spesso?"

Yurika scosse la testa, le labbra premute l'una contro l'altra. "Purtroppo no... vedete, il fatto è che i miei lavorano in un grande magazzino, nel quartiere di Shinjuku, che è il più popoloso e alla moda di Tokyo. Mia madre è commessa in un negozio di abbigliamento, mentre mio padre lavora come Junsa-Cho... una specie di guardia giurata, tanto per intenderci... e dati i ritmi di lavoro che hanno, non restano molto a casa, se non per i week-end. Io e mia sorella Mieko-chan restiamo spesso sole a casa, e i miei ci hanno insegnato ad arrangiarci da sole..." spiegò la ragazzina con espressione assorta. Poi, però, evitando di disperdersi troppo in pensieri malinconici, scosse la testa e riprese il suo discorso. "Ad ogni modo... i miei hobby sono abbastanza simili a quelli di Sho-kun, anch'io amo molto gli anime e i videogiochi, e anch'io faccio molto sport. In particolare ginnastica ritmica e judo... di questo poi ho già la cintura gialla!"

"Cintura di cui ogni tanto fai sfoggio con me, vero?" la canzonò Sho.

Yurika storse il nasino con espressione falsamente offesa. "Hmph! Soltanto quando tu fai o dici qualcosa di stupido, il che accade più spesso di quanto tu non vorresti ammettere! Per il resto... beh, dicono tutti che sono una tipa dinamica e testarda, e che non è facile farmi cambiare idea una volta che mi metto in testa qualcosa! Spesso sono stata definita un maschiaccio... e volete proprio saperlo, ne vado fiera!" Concluse con una breve risata argentina, le mani appoggiate dietro la nuca, poi guardò i ragazzi stranieri. "Ma adesso... perchè non ci dite voi qualcosa? Kevin-chan, Jolene-chan, Felipe-kun... voi che venite tutti da paesi stranieri... saremmo curiosi di sentirvi parlare dei posti dove vivete, conoscerli un pò..."

"Volentieri!" rispose Kevin, con l'argento vivo addosso come al solito. "E se permettete, vorrei iniziare io! Jolene, Felipe... Bearmon, a voi va bene?"

"Prego..." fu la risposta atona dello spagnolo biondo. Jolene fece un sorriso al ragazzino di colore e gli fece cenno di andare avanti, mentre davanti a loro Kunemon si avvicinava a Yurika per chiederle scusa della domanda indelicata di prima. Kevin vide la ragazzina dai capelli color cobalto grattare la testolina al bruco giallo dicendogli che non poteva sapere della sua situazione familiare... poi restò in silenzio, ad organizzarsi il discorso.

"Vai, Kevin! Ora tocca a te..." lo esortò Bearmon.

Finalmente, dopo aver riflettuto qualche secondo, il ragazzino di colore si schiarì la gola e iniziò a parlare di sè. "Mi chiamo Kevin Nicholson, probabilmente saprete già che vengo da Los Angeles, in California... e sono il più piccolo di questo gruppo, dato che ho 9 anni! Vi ho già detto che amo praticare il baseball, e mi piace anche fare qualche giro in skateboard di tanto in tanto, anche se le strade di Los Angeles non sono esattamente le più sicure al mondo! Si può dire che sono di famiglia media, e frequento una scuola dei quartieri alti, la St. Lewis Elementary... e per fortuna, lì non abbiamo problemi di bande di strada, che purtroppo sono un pò una vista quotidiana nelle zone più disagiate. Ad ogni modo, vivo in un appartamento con mio padre Trevor, che lavora come impiegato di banca... e, devo dirlo, non mi posso proprio lamentare, anche se lo spazio è quello che è..."

"Solo... con tuo padre?" mormorò Sho, un pò addolorato da quanto aveva detto il suo piccolo amico. "Mi... mi dispiace... immagino che non sia stato molto facile..."

Mentre Yurika si affrettava a dare a Sho una leggera gomitata per la sua indelicatezza, Kevin sbattè gli occhi confuso in direzione del giapponese con gli occhialoni. "Huh? Perchè dici che ti... Aaaaah! Ma sì, adesso ho capito! Ma no, ma no, fratellone Sho, cosa ti sei messo in testa! Mia madre è ancora viva e sta bene... e no, i miei non sono neanche divorziati!" si affrettò a specificare prima che qualcun altro traesse altre conclusioni sbagliate. "La mia mamma si chiama Daria, e fa parte di una organizzazione... uhm... com'è che si chiamano quelle organizzazioni? Papà mi ricorda sempre il termine, ma io non me lo ricordo mai..."

"Vuoi dire, organizzazione no-profit?" lo aiutò Bearmon. "Quelle che fanno volontariato nei paesi più poveri..."

Kevin schioccò le dita, rimproverandosi per la sua corta memoria. "Certo! Grazie, Bearmon, era proprio la parola che stavo cercando! Un'organizzazione no-profit! Al momento, si è unita ad una missione di aiuti umanitari in Eritrea, un paese africano di cui ho sentito cose veramente brutte... dicono che sia una delle regioni più disastrate di tutta l'Africa, che ci sia una guerra, e che lì i bambini siano spesso costretti a lavorare o addirittura a fare i soldati... cose che mi mettono i brividi soltanto a pensarci..." Mentre parlava, il tono del ragazzino di colore si rabbuiava sensibilmente, e ad un certo punto si ritrovò ad abbassare lo sguardo verso terra, cercando di non lasciar trapelare i suoi sentimenti. Anche così, però, tutti i presenti si resero conto bene dello sconforto che Kevin doveva provare al pensiero di sua mamma impegnata in una missione umanitaria in un paese così pericoloso, con la minaccia della guerra sospesa sulla testa come una spada di Damocle. Bearmon, con un sospiro, appoggiò la zampina guantata sul ginocchio nudo del suo partner per dargli coraggio.

"Mi dispiace, Kevin... non lo sapevo..." disse l'orsacchiotto.

Il ragazzino possessore della Crest della Speranza spiegazzò il berrettino al suo amico digitale, con un sorriso gioviale. "Non dovete sentirvi in pena per me, ragazzi... sapete cosa mi ha detto la mia mamma, prima di partire? Che lei andava là perchè voleva adempiere ad un dovere di tutti, e cioè quello di portare speranza a chi non ce l'ha... Sapete, più ci rifletto, più penso che abbiano scelto proprio la Crest adatta a me... ogni giorno, penso a mia mamma, e spero che il suo lavoro proceda tranquillo, senza intoppi... in qualche modo, sento che facendo così tutto andrà bene anche a lei! Hehee... sì, posso dire che la speranza è una parte fondamentale della mia vita!"

"Capisco..." mormorò Yurika, persa nei suoi pensieri ma allo stesso tempo concentrata sui discorsi di Kevin. Lei a volte era rattristata dal non vedere i suoi per molto tempo... ma almeno, loro non dovevano andare in un paese devastato dalla guerra! "Lo sai, Kevin-chan... sei davvero un bambino molto forte! Io... non so se al tuo posto riuscirei a fare altrettanto, e ad essere sempre così ottimista..."

"Addirittura..." rispose il ragazzino di colore, con una mano dietro la nuca e una risata imbarazzata. "In realtà, non mi sembra di fare niente di che... solo quello che trovo più giusto! Comunque... questo è quanto, per quello che riguarda me! E tu, Jolene? Che ci racconti?"

"Tocca a me?" chiese l'inglesina, un pò emozionata. Dopo aver dato uno sguardo a Felipe, che le fece cenno che per lui non c'erano problemi (anzi, a Jolene sembrò quasi che Felipe volesse proprio presentarsi per ultimo, prese fiato e cominciò il suo discorso. "Bene... mi ripresento, il mio nome completo è Jolene Spencer, vengo dall'Inghilterra, e più esattamente da Canterbury... ho 11 anni e frequento una scuola privata chiamata St. Patrick Institute, a cui i miei genitori mi hanno iscritto..."

"Una scuola privata?" la interruppe Kevin, un pò sorpreso. "Pensavo che fossero un pò costose, per la famiglia di una normale scolara..."

Jolene annuì lentamente. "Sì, in effetti è così, Kevin... però vedete... odio fare la figura di quella che si vanta, ma... ecco... come posso dire..." Si mise a giocherellare un pò con le dita delle mani, e rimase un pò a cercare le parole giuste. "Ecco... mio padre, Bruno Spencer, è il proprietario di una grossa ditta di automobili, e la mia famiglia è abbastanza ricca da potersi permettere di iscrivermi a quell'istituto... è un istituto femminile, a proposito..."

"Hai capito... quindi vieni da una famiglia di ricconi..." commentò Kevin, alzando un pò le sopracciglia per la meraviglia come del resto facevano anche gli altri. Certo, si erano accorti fin dall'inizio che Jolene aveva dei modi più raffinati degli altri ragazzi, e si comportava in maniera leggermente diversa... ma non immaginavano che dietro a questo ci fosse il fatto che era di famiglia ricca.

"Non ce l'avevi mai detto, però... Che venivi da una famiglia importante, voglio dire..." proseguì SnowAgumon.

Jolene strisciò i piedi nella sabbia, imbarazzata. "Hehee... come ho detto, non volevo fare la figura di quella che si vantava... ad ogni modo, anch'io, come Sho e Kevin, sono figlia unica... solo che io, in pratica, abito nel college che frequento, dove condivido una stanza con altre due ragazze. Io vedo i miei soltanto nel fine settimana, quando tutti tornano a casa... comunque, come ho detto, mio padre è il proprietario di questa ditta automobilistica, e mia madre Linda lo aiuta nel suo lavoro... è sempre molto indaffarato, povero papà, e quando può stare con me e mia mamma è così felice... E poi, pone così tante speranze su di me, e spera che io possa succedergli nella leadership della sua ditta... è per questo che mi ha iscritto al St. Patrick, era sicuro che lì avrei avuto un'istruzione di primo ordine, cosa che in effetti è..." Mentre parlava, la ragazzina inglese sentì i propri occhi inumidirsi al ricordo della sua famiglia. Nonostante i suoi genitori avessero i loro difetti, era chiaro che Jolene voleva loro molto bene, e viceversa... ed ora, il pensiero di essere lontana da loro, di non poterli neanche contattare... la riempiva di tristezza.

"Capisco..." commentò Yurika. "Ma... senti un pò, Jolene-chan, a te piace andare a quel college? Voglio dire... una scuola privata, mi sembra così grigio e monotono..."

Jolene sospirò e scosse la testa, poi si abbracciò le ginocchia. "No... purtroppo, non molto, questo a voi lo posso dire... a volte mi sembra quasi di essere niente più che un numero di matricola e un nome davanti ad una professoressa che insegna soltanto perchè la pagano... e non perchè le piaccia davvero il suo lavoro..." rispose. "E poi, ci sarebbero altre cose... ma non voglio annoiarvi con tutti questi dettagli. Quindi, no, non posso dire di essere entusiasta del mio college. Però... ecco... io sento che ci devo andare, perchè ho un debito di riconoscenza verso i miei genitori! Loro... hanno sempre lavorato tanto, hanno sempre fatto tanto per me... e il minimo che io possa fare è ricambiare la loro gentilezza rispondendo alle loro aspettative... andando bene a scuola... e, insomma, facendo quello che ci potrebbe aspettare da una figlia! Mi spiego? Per me... è un pò un saldare il debito che ho con loro..."

"Però..." mormorò tra sè Sho. "Io... non penso che dei genitori tengano conto dei 'debiti' che una figlia potrebbe avere verso di loro... e poi, cos'erano quelle 'altre cose' di cui Jolene-chan ha accennato? Chiamatemi curioso, ma ho come la sensazione che non abbia voluto dirci una cosa di cui si vergogna..."

Anche BlackGatomon, seduta un pò più in là con il pelo arruffato e incrostato di sale per il tuffo involontario di prima, rivolse per un attimo uno sguardo difficilmente interpretabile alla sua partner. A chi avesse guardato nella direzione della gattina nera in quell'istante, sarebbe facilmente potuto sembrare che quegli occhi dorati cercassero di palesare un sentimento indefinibile... che forse BlackGatomon stessa non avrebbe potuto spiegare... ma il tutto durò solo un istante, prima che la Digimon oscura tornasse alle sue solitarie riflessioni...

Quando Jolene gli fece segno, Felipe capì che finalmente toccava a lui... e visto che ormai la seccatura non si poteva più scansare, prese a sua volta un respiro, che suonò quasi seccato alle orecchie di Falcomon che gli stava vicino, e cominciò.

"E per finire, ci sono io... il mio nome completo è Felipe Ortega, ho 12 anni come Sho e Yurika, e sono nato a Toledo, in Spagna... ma poi io e la mia famiglia... padre, madre, due nonni e mio fratello minore Josè ci siamo trasferiti a Madrid, la capitale, per il nuovo lavoro di mio padre... frequento una scuola media come tante, in un quartiere come tanti di Madrid... e, detto sinceramente, non vedo che altro ci sia da dire di me. A parte il fatto che... beh, diciamo che economicamente parlando, la mia famiglia potrebbe passarsela meglio, da quando mio padre ha perso il lavoro tempo fa..." Disse quest'ultima parte con apparente freddezza... ma in realtà, guardandolo un pò più da vicino, si sarebbe potuta vedere una scintilla di tristezza. Quella del licenziamento di suo padre era una pagina del passato che lo faceva ancora soffrire, che era stata per buona parte responsabile di ciò che lui era diventato... soprattutto considerando a cosa, o meglio a chi, si doveva quel rovescio di fortuna della sua famiglia...

Quest'ultima rivelazione fece spalancare gli occhi a un pò tutti, Digimon e ragazzi. "C-come? Quindi... adesso tuo padre è disoccupato... mi... mi dispiace, non immaginavamo davvero..." mormorò Jolene, sentendosi un pò strana. Era stata lei ad esortare Felipe a parlare di sè, e forse senza volerlo lo aveva spinto a rivelare una parte del suo passato che il ragazzo non voleva ricordare.

Falcomon si mise un'ala davanti alla bocca e sentì il cuore saltargli nel petto per il rammarico. Il suo partner non gli aveva mai parlato di quell'episodio, anche se più volte aveva diviso con lui, almeno in parte, alcuni dei suoi sentimenti più intimi... "Felipe..."

Il ragazzo spagnolo, non avvezzo e non disposto a suscitare compassione in chi lo circondava, alzò le spalle con apparente noncuranza, e inghiottì quel lieve cenno di rabbia e dolore che si agitava nel suo petto. "Bah, che ci volete fare, è tutto nel passato... solo, mi ha lasciato un pò amareggiato il fatto che mio padre sia stato lasciato in braghe di tela a causa di un favoritismo del 'capoccia' verso quello che consideravamo un... bah... amico di famiglia...". Pronunciò le ultime parole come se ne fosse disgustato... e del resto, prima di farsene una ragione, aveva versato anche lui il suo pò di lacrime per quel vero e proprio tradimento... poi, Felipe scosse la testa con un accenno di rabbia, quasi si fosse pentito di aver partecipato alla discussione. "Bah. Non so neanche perchè ho finito per raccontarvi queste cose. Mi sembra che stare con voi mi faccia abbassare la guardia, e mi faccia dire cose che in situazioni normali non direi mai! Mi sembra quasi che voi abbiate voluto farmi parlare a tutti i costi!"

Sho sbattè gli occhi, un pò spaesato. "Ma... Felipe-kun, guarda che noi non ti abbiamo costretto a dire proprio niente! Sei stato tu, di tua spontanea volontà, a raccontarci queste cose... anche se capisco che non fossero esattamente i tuoi ricordi più felici..." Concluse la frase gettando uno sguardo malinconico alla sabbia tra le sue ginocchia. Anche se a lui non era mai capitato nulla del genere, immaginava bene come si sarebbe sentito se una persona vicina alla sua famigli si fosse improvvisamente rivelata uno sporco voltafaccia... e Felipe doveva aver sperimentato proprio questo...

Il ragazzo spagnolo fissò intensamente il giapponese e il suo partner, che gli si era posto al fianco e guardava incuriosito verso Felipe... poi, si guardò attorno, incrociando man mano le espressioni... alcune attonite, alcune dispiaciute... di Yurika e Kunemon, Kevin e Bearmon, e infine di Jolene. Tutti sembravano in qualche modo capire il disagio del biondino, e forse si erano fatti un'idea del perchè Felipe desiderasse non avere amici... e avesse cercato di tenere le distanze anche da loro...

Eppure adesso, quella parte di Felipe che desiderava qualcuno con cui parlare... qualcuno con cui condividere le sue emozioni... si stava facendo sentire sempre di più, e stava sopraffacendo le sue titubanze e la sua iniziale scontrosità. Era in conflitto con sè stesso, e non sembrava in procinto di uscirne molto presto... Il ragazzo, con un sospiro, si abbracciò le ginocchia e fece vagare i suoi occhi sul falò, come se nel fuoco crepitante che illuminava a sprazzi i membri del piccolo gruppo cercasse una risposta alle sue domande. "Vi chiedo scusa... se vi sono sembrato troppo brusco. Non volevo davvero, credetemi... ma è che ancora non mi sento pronto a parlare di me... magari più avanti, okay? Ad ogni modo, non sentitevi in colpa per me... anzi, io sono grato a tutti voi per il fatto che cercate di starmi vicino e comprendermi... soprattutto tu, Falcomon, sei stato il mio compagno più fidato in questa avventura, e non so dove sarei a questo punto senza di te..."

Il falchetto abbassò la testa con umiltà. "Ho... ho fatto solo quello che era mio dovere fare, Felipe... non pretendo di aver fatto chissà quali atti di eroismo..."

"Eppure, quelli che tu consideri dei semplici gesti per me sono stati molto importanti..." confessò Felipe, una volta tanto lieto di poter abbassare le sue difese. "Ero partito con l'intenzione di non avvicinarmi troppo a nessuno... e tu, invece, semplicemente con la tua presenza e il tuo aiuto incondizionato, mi hai fatto pian piano ricredere... Ad ogni modo, ragazzi, quelo che voglio dire è che ancora non mi va di parlare tanto di me stesso... non mi sento ancora pronto... comunque, ho apprezzato la vostra premura, e vi ringrazio infinitamente per la disponibilità che mi avete mostrato!"

"Di niente..." rispose SnowAgumon con un lieve cenno del capo. Il piccolo dinosauro bianco, così come tutti i presenti, percepiva chiaramente la confusione che regnava nell'animo di Felipe, ancora indeciso se avvicinarsi o restare a distanza di sicurezza dal gruppo... e forse, per il momento, non era il caso di spingerlo oltre... sarebbe stato lui a decidere cosa fare più avanti...

"Beh..." iniziò Volcdramon, dopo qualche secondo di silenzio. "Che cosa posso dire, in pochi minuti avete parlato più che bene di voi stessi. E devo dirlo... proprio come tutte le varie razze di Digimon sono così diverse le une dalle altre, anche ognuno di voi umani ha delle proprie qualità che lo rendono unico ed insostituibile. Sapete, ora più che mai mi rendo conto del perchè siate stati scelti voi per salvare DigiWorld... anche se siete ancora un pò acerbi, voi tutti avete davvero quello che serve per attivare le vostre Crest... e anche il vostro legame con i vostri Digimon, per quanto alcuni di voi possano pensare il contrario..." Gettò una rapida occhiata a BlackGatomon, che rispose voltandosi dall'altra parte con indifferenza. "...è solido. So che potete farcela contro Watchmon, e anche contro i suoi superiori."

"La ringraziamo della fiducia, Volcdramon-san..." rispose Sho. Con determinazione, il ragazzino e SnowAgumon guardarono la grande luna piena che troneggiava nella volta celeste, illuminando la spiaggia del suo misterioso bagliore. Uno alla volta, gli sguardi degli altri membri del gruppo seguirono quelli dei loro leader non ufficiali, in un magico istante in cui le loro menti e i loro cuori erano uniti nella risoluzione di porre fine al regno di terrore di Watchmon...

"E vedrà... non la deluderemo!" fu SnowAgumon a concludere il discorso del suo partner umano.

Quella, nonostante non fosse accaduto nulla di pericoloso o fuori dal comune, fu comunque una serata indimenticabile per tutti i Digiprescelti... Era in quella serata che avevano iniziato a conoscersi davvero... e a gettare le basi per la formazione di quella che forse sarebbe stata la squadra dei liberatori di DigiWorld...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Chiedo scusa per la mancanza di azione, la relativa scarsezza di questo capitolo, e il ritardo con cui lo pubblico... ma ora sono sotto esame, e non riesco a scrivere tanto quanto vorrei. In ogni caso, ho cercato di dare uno sguardo più approfondito al passato e ai caratteri dei miei Digiprescelti originali, e mi auguro di aver fatto un lavoro decente... Non ho molto da dirvi per questo capitolo, quindi... vi do l'arrivederci a periodi migliori, che dovrebbero cominciare con il 4 di luglio. Certo, non escludo di pubblicare qualcosa anche prima, ma... sicuramente sarà qualcosa di sporadico!

Alla prossima, allora!

Justice Gundam

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Capitolo 16
*** Pasticcio di... incantesimi? ***


Digimon Zero-16

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Finalmente, dopo una pausa durante forse anche un pò troppo a lungo, ritorna il consueto appuntamento con le avventure di Sho Kusanagi, Yurika Kagura, SnowAgumon, Kunemon e i loro amici, che sono da poco riusciti a sconfiggere Volcdramon, uno dei più forti Digimon schiavizzati da Watchmon, e che nello scorso capitolo si sono goduti un pò di svago e di riposo, oltre a conoscersi un pò meglio, prima che il loro viaggio (e la loro guerra) riprenda.

Adesso, il loro viaggio sta per portarli ad affrontare, e sperabilmente a sconfiggere, Watchmon in persona! Anche se, purtroppo, quest'ultimo non è altro che la punta dell'iceberg costituito dal misterioso Anthraxmon...

Comunque, prima che i capitoli seri e pieni di azione ritornino, vi posso dire che anche questo sarà abbastanza rilassato, e anche abbastanza comico... perchè, mi chiedete? Beh, mi basti dire che in questo capitolo apparirà un Digimon che farà saltare non poco i nervi a qualcuno del gruppo...

Come sempre, prima della storia vera e propria, passiamo alle vostre recensioni...

 

KillKenny: Beh, ho pensato che ci voleva un pò di umorismo, rilassatezza e approfondimento dei personaggi, visto che gli ultimi capitoli sono stati di azione pura! Ad ogni modo, aspettati un altro pò di parti riflessive, prima che i nostri eroi raggiungano Watchmon! Dopotutto, senza di quelle, i nostri baldi giovani non potranno far raggiungere ai loro Digimon i livelli giusti per combattere contro il beholder digitale! Per quanto riguarda la faccenda Felipe / Jolene... l'ultimo capitolo di 'Invasion' dovrebbe averti dato un pò di risposte! Hehehee...

Kakashi: Wow, uno dei miei personaggi preferiti di Naruto recensisce una mia storia! Quale onore! ^_^

Grazie dei complimenti, e spero che continuerai a seguirmi! Voglio fare sempre meglio per il futuro!

TopoMouse: Hai espresso i miei pensieri in maniera concisa e decisa. E questo è solo l'inizio del loro viaggio alla scoperta di DigiWorld e di sè stessi... ci sarà ancora da scrutare dentro i loro sentimenti, e da far chiarezza nei pensieri di alcuni di loro!

 

In effetti, non è che ci fosse moltissimo da dire, quindi... godetevi il nuovo capitolo di Digimon Zero, e l'entrata in scena di qualche nuova e vecchia conoscenza!

 

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Capitolo 16 - Pasticcio di... incantesimi?

 

Per l'unico abitante di una ipertecnologica base sotterranea, la cui oscurità veniva interrotta soltanto dalle lucette multicolori provenienti dalle console, e da qualche lampada alogena che illuminava spettralmente i desolati corridoi delle pareti di freddo metallo, il riposo sembrava non venire mai. Del resto, era difficile trovare il tempo per riposarsi quando si sapeva che sulla propria testa pendeva la minaccia dell'ira di un Digimon infinitamente malvagio e potente, che già una volta aveva visto deluse le proprie aspettative. Watchmon sapeva bene che Anthraxmon era stato indulgente, per una più unica che rara occasione, e che questa volta doveva presentare al suo signore dei risultati concreti, oppure avrebbe finito per tenere compagnia alla moltitudine di spettri senza pace che si agitavano nell'agglomerato di Digi-Ghost che il mostro dai tanti occhi conservava ancora, bene al sicuro, nella colonna di energia che spiccava in mezzo alla sua sala di controllo.

Con un grugnito, Watchmon fluttuò per qualche metro in direzione di quella che, fino a pochi giorni prima, era stata l'incontrastabile arma con la quale aveva tenuto sotto scacco DigiWorld. Era una metolodogia di attacco semplice, ma efficace: una volta inviati, i Digi-Ghost vagavano per il Mondo Digitale fino a trovare un Digimon che fosse di loro gradimento, dopodichè ne prendevano possesso, aumentando la sua forza e a volte facendolo passare al livello evolutivo successivo, oltre che, nella maggior parte dei casi, annullare la sua volontà e renderlo una macchina da guerra e da distruzione che non temeva alcun confronto! Anche nei rari casi in cui un Digimon resisteva alla possessione, il tocco di un'arma così malvagia lasciava comunque il segno nella sua anima, e per diversi giorni il Digimon diventava violento e incontrollabile, una furia scatenata che, pur non essendo sotto il controllo del Digi-Ghost, serviva esattamente allo stesso scopo: portare distruzione, e incrementare ulteriormente il numero di Digi-Ghost, in un circolo vizioso che stava devastando il Mondo Digitale, portando il misterioso superiore di Watchmon sempre più vicino alla vittoria finale!

Ma da qualche giorno a quella parte, grazie all'intervento di quei mocciosi intriganti che avevano ficcato il naso là dove non era loro affare, il grande progetto di Anthraxmon-sama e, cosa che al Digimon dai molti occhi importava molto di più, le sue possibilità di essere promosso braccio destro del suo signore avevano subito una battuta d'arresto sempre più brusca. All'inizio erano stati Digimon di poco conto, perfettamente sacrificabili, che avevano avuto il solo scopo di saggiare la forza dei suoi nemici... ma ora, l'osservatore si era reso conto di aver gravemente sottovalutato i suoi nemici! Un errore che poteva costargli caro... a meno che, ovviamente, lui non avesse trovato il modo di rimediare ad esso!

"Molto bene... vediamo quali sono le carte a mia disposizione, non posso permettermi di fallire!" ringhiò Watchmon, distogliendo la sua attenzione dalla massa di Digi-Ghost e fluttuando verso uno schermo che mostrava una carta geografica di tutto il territorio attorno al suo nascondiglio. "Ora so che hanno le Crest, e hanno anche il potenziale necessario per attivarle. La situazione si complicherebbe non poco, se i loro Digimon riuscissero a raggiungere il livello Ultimate... anzi, uno di loro ci è già riuscito! Tuttavia, c'è un modo per fare sì che, anche con le Crest attivate, non riescano comunque a far evolvere i loro Digimon..."

Il pensiero di aver trovato l'idea giusta fece incurvare le labbra sottili di Watchmon in un ghigno sinistro, nonostante la gravità della situazione in cui si trovava, e i suoi numerosi occhi peduncolati si agitarono scompostamente per l'eccitazione. "Heheheheee... oh, sì, stavolta credo proprio di avere trovato il metodo ideale per toglierli di mezzo... e i loro animaletti addomesticati non potranno fare nulla per salvarli! Prima di tutto, però, vediamo che direzione potrebbero prendere... hmm..."

La creatura da incubo si sollevò magicamente in aria, arrivando fino allo schermo ed esaminandolo con attenzione. Un puntino rosso lampeggiante indicava la posizione della sua base, quasi al centro di un grande spazio pianeggiante che era tenuto separato dalle foreste a sud-ovest da una lunga catena montuosa, che lo circondava quasi per metà. La parte nord della pianura, invece, non era protetta allo stesso modo, e soltanto qualche rilievo appena accennato lo distanziava dalle grandi pianure che si estendevano all'infinito, andando oltre i bordi della cartina.

Watchmon osservò attentamente la cartina elettronica. I Digiprescelti sarebbero indubbiamente arrivati da sud-ovest, dato che il vulcano spento Nexus Peak, dove i mocciosi avevano battuto il suo Volcdramon, si trovava in quella direzione... e questo lasciava loro due possibilità: o attraversare le pericolose montagne che li separavano dal deserto attorno alla sua base... oppure fare il giro della catena montuosa e arrivare da nord, allungando il cammino di qualche giorno, ma evitando la zona più insidiosa. Ogni scelta aveva i suoi vantaggi e svantaggi, ma Watchmon era sicuro di sapere quale delle due avrebbero scelto...

"Sicuramente, se hanno un pò di cervello, i mocciosi sceglieranno la strada più lunga ma meno rischiosa... il che non è esattamente quello che voglio! Dopotutto, c'è qualcuno di mia conoscenza, da quelle parti che non vede l'ora di incontrarli, e chi sono io per negare questo favore ad un vecchio amico? Heheheee..." Il mostro dai tanti occhi sghignazzò malignamente al pensiero di ciò che avrebbe atteso i Digiprescelti una volta attirati nei tortuosi tunnel della catena montuosa, ma sapeva bene che doveva inventarsi un modo per attirarli lì, o il suo piano sarebbe naufragato, e lui avrebbe probabilmente dovuto vedersela da solo contro il gruppo.

Con tutta calma, Watchmon fluttuò verso il pavimento... poi chiuse il suo grande occhio centrale e si mise in meditazione. "E ancora una volta, i miei DemiWatchmon, i miei servizievoli occhi nascosti che ho disseminato per tutto DigiWorld, mi saranno molto utili. Ho bisogno di sapere quali dei miei servitori si trovano nelle vicinanze dei Digiprescelti, e soprattutto in che posizione siano i mocciosi in questo momento. Avrò bisogno di un pò di collaborazione, se voglio attirare quei ragazzini nell'antro da cui nessuno ha mai fatto ritorno..."

Sospeso ad un metro da terra, circondato dalle luci soffuse degli strumenti che creavano cupi riverberi sul suo corpo repellente, Watchmon sembrò entrare in uno stato di meditazione che durò qualche teso secondo, accompagnato unicamente da qualche rumore di elaborazione proveniente dai computer, e dall'agitarsi lento e quasi ipnotico, simile all'ondeggiare di un cobra irritato, dei suoi tentacoli oculari. Poi, quando ad uno spettatore esterno sarebbe potuto sembrare che il Digimon dai molti occhi si fosse incantato in quella posa... il grande, sanguigno occhio centrale si spalancò di colpo, come fece anche la bocca irta di zanne, e un roco grido di gioia maligna risalì dal fondo della sua gola.

"Hahahahahaaa! Adesso sì che li ho in pugno, i Digiprescelti! So qual è il Digimon giusto per fermarli!" ringhiò con rabbia eccitata, se una cosa del genere poteva esistere. "E se si fermeranno dove credo... beh, in tal caso l'impresa potrebbe essere addirittura più facile per il mio devoto seguace! Heheheheheee..."

 

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La spiaggia nei pressi della zona di Nexus Peak stava vedendo un nuova alba, e la notte stellata stava facendo man mano spazio al chiarore dei raggi del sole, che illuminavano un gruppetto di Digimon e ragazzi umani addormentati vicino alle palme, sporchi di sabbia e avvolti da improvvisate coperte di fronde. Accanto a loro, a fare la guardia contro eventuali visitatori poco graditi, un grande drago dalle squame nere che sembravano roccia magmatica, con lava viva a pulsare sotto la pelle al posto del sangue, e un guerriero dall'aspetto minaccioso, coperto da una tradizionale armatura da samurai e armato di spada katana, i cui sguardi acuti fecero spazio ad un accenno di rilassatezza quando finalmente videro che i loro protetti, lentamente, si risvegliavano dal loro sonno ristoratore.

Delicato ma inesorabile, l'astro portatore di vita irradiò la guancia del ragazzo dai capelli neri che dormiva davanti al gruppo, proprio sulla spiaggia. Sho Kusanagi sentì il calore dei suoi raggi sulla pelle, e una luce rossa invase i suoi occhi ancora chiusi peggio del trillo di qualsiasi sveglia, facendogli emettere un mugolio infastidito.

"Hmm... cavolo..." borbottò il ragazzino, girandosi nel dormiveglia per evitare l'irritante pioggia di luce, per quanto fosse possibile. "E' già... è già mattina? Volevo... dormire un altro pò... e... UAH!" In quel momento, mentre cercava di mettersi in una posizione più comoda, il suo viso andò a toccare il grosso naso ghiacciato di SnowAgumon, e un brivido gli corse lungo la spina dorsale, raggiungendo il desiderato effetto di farlo svegliare di scatto!

"Hmmm..." mormorò SnowAgumon, svegliato dal poco composto grido del suo partner umano. Il piccolo dinosauro bianco si mise seduto e aprì lentamente gli occhi, trovandosi di fronte la figura, leggermente sbiadita a causa dei suoi residui di sonno, ma evidentemente infastidita, del suo partner umano. Con aria beatamente innocente, SnowAgumon riaprì del tutto gli occhi e alzò una zampetta artigliata per dare il buongiorno al suo amico umano.

"Hey, Sho! Buongiorno! Dormito bene?" chiese, senza nulla sospettare...

Il ragazzino, mentre attorno a lui anche i suoi amici cominciavano a svegliarsi, si massaggiò la guancia assiderata prima di rispondere con un accenno di irritazione. "Ugh... ciao, SnowAgumon-chan... sì, dormito bene... almeno finchè tu non hai avuto la bella idea di piazzarti proprio di fianco a me in modo che mi congelassi la faccia! Pensavo che tu ti fossi messo a dormire ad una certa distanza da me..."

Il piccolo rettile si stropicciò gli occhi... poi, con la zampina, battè un paio di volte il terreno sabbioso, indicando una sorta di giaciglio che si era scavato. "Ehm... in effetti io mi sono creato questo, come letto, e da qui non mi sono mosso! Non sei stato tu, piuttosto, ad agitarti nel sonno e a finirmi vicino?" rispose.

Un'espressione stupefatta apparve improvvisamente sul viso del ragazzino, il quale si diede una rapida occhiata attorno... e finalmente vide, alcuni metri dietro di sè, il giaciglio che lui si era fatto per lui, con ancora le ampie foglie di palme sparse qua e là! In quel momento, Sho si rese conto che quello che il suo Digimon aveva affermato corrispondeva alla verità, e non potè fare altro che mettersi la mano dietro la nuca per l'imbarazzo! "Ugh... ehm... in effetti... heheheee... mi dicono spesso che mi agito nel sonno!"

Più in là, Yurika riprese la posizione eretta e, dopo essersi sgranchita le ossa, si produsse in un grosso sbadiglio, con la mano sinistra davanti alla bocca e l'altro braccio sollevato in aria in maniera piuttosto sguaiata. "Yaaaaawn! Accidenti, mi ci voleva proprio una dormita come questa! Da quando siamo arrivati qui a DigiWorld, non ricordo di aver mai dormito così bene!" esclamò entusiasta. Anche gli altri ragazzi e Digimon si erano risvegliati, e Kevin si stava addirittura producendo in una serie di esercizi ginnici di riscaldamento!

"Da quando sei arrivata a DigiWorld?" chiese giovialmente Bearmon. "Heh, beata te! Io ho perso il conto dell'ultima volta in cui ho fatto una simile dormita... purtroppo, i posti sicuri a DigiWorld hanno subito un'improvvisa sfoltita, sapete com'è..."

BlackGatomon, che era impegnata a riavviarsi la pelliccia scompigliata e sporca di sale (grazie al tuffo che Sho le aveva fatto fare la sera prima), grugnì infastidita per la battuta dell'orsacchiotto. "Non fai per niente ridere, lo sai?" sbottò. "Non trovo assolutamente nulla di divertente in quello che hai detto..."

"Uffa, sempre la solita gatta morta, eh? Senza voler fare giochi di parole..." replicò Bearmon, che si era reso conto soltanto adesso della battuta poco felice che aveva appena fatto. "Volevo soltanto dire qualcosa così, per far ridere..."

"La prossima volta fallo pure, ma stando attento a chi ti circonda, specie di peluche!" sibilò la gattina nera. Probabilmente gli altri attorno a lei l'avrebbero considerata una risposta brusca, ma non aveva intenzione di sopportare le battute di un Digimon che credeva di essere spiritoso, quando in realtà non faceva altro che riportarle alla mente cose che avrebbe preferito dimenticare...

Imbarazzata dal comportamento brusco della sua Digimon, Jolene si toccò il labbro inferiore con la punta di due dita, in segno di silenziosa disapprovazione... mentre Felipe, un pò più in là, alzò gli occhi al cielo, borbottando qualcosa che suonava come un 'Siamo alle solite...'.

"Ehm... va bene, va bene, cerchiamo di non litigare già la mattina presto, okay?" propose Kevin, facendo da paciere tra i due Digimon. "Piuttosto, ben svegliati a tutti... e buongiorno anche a voi, Volcdramon e Musyamon!"

Il drago vulcanico abbassò il suo lungo collo, e la sua bocca da rettile e piena di zanne si aprì in un sorriso allegro, mentre al suo fianco Musyamon salutava i Digiprescelti con un inchino. "Vedo con piacere che, anche ora che siete appena svegliati, non avete perso la vostra verve! Buongiorno a voi, ragazzi prescelti, e spero che vi siate riposati a dovere!"

"Buongiorno anche da parte mia." continuò Musyamon, freddo e conciso come si addiceva ad un samurai.

Una serie di saluti rispose al drago e alla sua guardia del corpo, accompagnato da un gesto di cortesia come un inchino o un agitare la mano da parte del Digiprescelto o del Digimon interessato. Ancora sporchi di sabbia, mezzi vestiti e la pelle incrostata da una patina di sale per l'acqua marina in cui avevano fatto il bagno la sera prima, i ragazzi si erano finalmente svegliati del tutto e avevano iniziato a raccogliere i loro effetti personali. In quel momento, bisognava ammetterlo, in mezzo a quel disordine e con quell'aspetto scompigliato, non davano esattamente l'impressione di un gruppo di Digiprescelti... ma del resto, notò Volcdramon tra sè e sè, era anche questo parte dei motivi per cui si era affezionato tanto a quel gruppo di ragazzi.

"Hmmm... buongiorno anche a lei, Volcdramon-san, e a lei, Musyamon-san!" salutò Sho, alzandosi da terra e spazzandosi via la sabbia dai pantaloncini. Il moretto giapponese era a torso nudo, e i suoi immancabili occhialoni da pilota, le cui lenti sfumate erano spruzzate di sale e particelle di sabbia, erano appesi al suo collo, il tutto contribuendo a dare un'impressione di disordine. "Siete... siete rimasti qui per tutta la notte?"

"Esatto." rispose Musyamon. "Era giusto che voi godeste di una notte di riposo, dopo tutte le prove che avete superato e dopo il servizio che ci avete reso. Inoltre, dovevamo comunicarvi quale fosse la vostra prossima meta, e dove vi dovrete dirigere per continuare la vostra ricerca. Purtroppo, le nostre strade si dovranno dividere qui, visto che Volcdramon-sama ed io abbiamo un altro compito a cui assolvere."

"Infatti." riprese Volcdramon. "Nostro compito è, adesso, riunire tutti i Digimon ancora non sotto il controllo di Watchmon, e tutti coloro che gli sono finora sfuggiti, in modo da creare un esercito da opporre al suo, e cominciare la liberazione di DigiWorld."

Kunemon annuì. "E' più o meno la stessa idea che hanno avuto molti dei Digimon che abbiamo liberato fino a questo momento, Volcdramon-sama... se non ricordo male, ci sono un Dimetromon, un gruppo di Battamon, un Gorillamon, un Ebidramon e un Drimogemon! Oltre a qualche Floramon e Monochromon... forse, se inviaste un messaggio in giro per DigiWorld, invitando i Digimon liberi ad unirsi per salvare il loro mondo... beh, loro risponderebbero in men che non si dica, e così anche tutti i Digimon ancora liberi dall'influsso di Watchmon!"

"E' una buona idea, Kunemon, e non mancherò di adottarla." rispose Volcdramon. "Comunque, per quanto riguarda voi... da questo momento in poi, la vostra strada vi condurrà verso nord-est, verso la grande distesa desertica nella quale Watchmon ha stabilito la sua base operativa. Sarà un viaggio pericoloso, di questo vi devo avvertire subito... ma, in compenso, avrete modo di fare molte esperienze e, forse, se sarete fortunati e costanti, i giovani Digimon qui riuniti potranno raggiungere il livello Ultimate. Se cinque Digimon di questo livello combattessero assieme, le possibilità di vittoria contro quel terribile nemico aumenterebbero enormemente!"

"Livello Ultimate? Grande!" cinguettò Falcomon, finendo di scrollarsi. "Chissà come sarò io, quando raggiungerò quel livello..."

Felipe alzò le spalle. "Tutto dipende da me... se riuscirò a far illuminare la mia Crest, e detto sinceramente, non so quando e neanche se, questo accadrà..." rispose, con scetticismo e anche una punta di rabbia. Una rabbia rivolta verso sè stesso, e questo particolare non sfuggì all'acuto Digimon rapace, che si voltò verso il suo compagno e lo guardò con aria sorpresa.

"F-Felipe?" mormorò. "Che... cosa dici? Perchè non dovresti attivare la Crest dell'Amicizia, scusa? Io so che tu hai tutte le capacità per farlo..."

Il ragazzo spagnolo dai capelli biondi sospirò e guardò verso il suolo, mentre smuoveva un pò di sabbia con i piedi. Stava riflettendo su quello che era accaduto la notte prima... e su certi episodi che gli erano successi durante il viaggio a DigiWorld, dopo aver incontrato Sho, Yurika e Kevin. Come la sera prima, e come gli succedeva spesso negli ultimi tempi, stava riflettendo sul fatto che si era ripromesso di non stringere legami con nessuno, durante la sua permanenza a DigiWorld... e invece, in qualche modo, stare accanto agli altri ragazzi e a Falcomon gli aveva fatto abbassare la guardia. Non sapeva ancora se questa fosse una buona cosa o meno, e mille pensieri si affollavano nella sua mente, tutti poco chiari...

Volcdramon si schiarì la voce, poi proseguì. "Prima di arrivare a questa catena montuosa, tuttavia, dovrete attraversare un territorio che è per buona parte controllato da Watchmon. Egli osserverà continuamente i vostri passi, quindi dovrete stare molto attenti a quello che fate, e muovervi nella massima segretezza possibile... oltre che darvi una mano a vicenda."

"Abbiamo notato, in effetti, che anche prima che arrivassimo a Nexus Peak, Watchmon sembrava sapere esattamente dove mandare i suoi Digimon." riflettè ad alta voce Jolene mentre si rimetteva le calze e le scarpe. "Come se in qualche modo ci avesse osservato fin dal nostro arrivo... per caso, signor Musyamon e signor Volcdramon, non sapete come faccia a restare sempre un passo avanti rispetto a noi?"

Il samurai scosse la testa. "Mi dispiace, giovane Jolene... ma neanche noi sappiamo molto di Watchmon e dei suoi poteri. Quindi, non sappiamo cosa dirvi... ha occhi ovunque, ma non sappiamo come faccia. Come abbiamo detto, massima prudenza."

"Sì, comprensibile..." disse Felipe, scosso dalle sue riflessioni. "Saprà già che abbiamo battuto lei e Volcdramon, quindi... adesso prenderà le dovute contromisure."

"Ad ogni modo..." riprese Volcdramon. "Una volta che sarete giunti nei pressi della catena montuosa di cui vi dicevo... beh, l'ultima cosa che dovete fare è attraversarla! Ripeto, se possibile dovete evitare a tutti i costi quelle montagne! Attraversandole, in teoria, si risparmierebbe del tempo, ma... no, non ne vale assolutamente la pena."

Yurika sbattè gli occhi un paio di volte, mentre si spazzava la sabbia dai piedi e, dopo aver controllato che la catenella che portava al collo fosse ancora al suo posto, si allacciava i sandali. "Come mai, Volcdramon-san? Che cos'hanno quelle montagne di tanto pericoloso?" chiese, incuriosita.

Il drago vulcanico esitò per un attimo, prima di rispondere. Sapeva bene che la risposta non avrebbe certo portato conforto al gruppo, ma non aveva senso neanche menare il cane per l'aia... "Hm... come ve lo posso dire, ragazzi miei... vedete, la realtà è che neanche noi sappiamo cosa si celi nel cuore di quelle terribili montagne, che qui attorno sono conosciute come le Fortran Heights. Il fatto è che... beh, chiunque si sia azzardato ad entrare nel complesso di tunnel e gallerie che le percorrono non ha mai più fatto ritorno. Sono semplicemente scomparsi, e nessuno ha mai saputo più nulla di loro."

"Mai più... saputo nulla?" mormorò Kunemon, con voce un pò insicura.

Questa volta, anzichè Musyamon o Volcdramon, fu BlackGatomon a dare le spiegazioni di rito. La gattina nera tossì un paio di volte, poi fece un passo in avanti per attirare su di sè l'attenzione del gruppo. "Se posso, vorrei raccontare io qualcosa sulle Fortran Heights. Sì, quello che dice Volcdramon è vero... da quando Watchmon è comparso a DigiWorld, quella zona è diventata un luogo proibito. Io ho avuto modo di passarci vicino, durante uno dei miei viaggi, e ho sentito con le mie orecchie le grida e i sussurri alieni che si levano dalle caverne che le attraversano! La mia idea originale era di avventurarmi al loro interno e sfidare qualcuno dei Digimon oscuri che ci vivevano, per diventare più forte... ma dopo aver sentito quello che ho sentito, ho abbandonato l'idea..." spiegò, con tono freddo e formale... e tuttavia, non riuscì a nascondere, verso la fine della frase, un breve tremito nella voce.

Jolene deglutì silenziosamente. Se persino una Digimon apparentemente priva di paura come la sua partner parlava così di quelle montagne, voleva dire che erano davvero un posto orribile, e che facevano meglio a seguire i consigli dei loro nuovi alleati! Quindi, decise saggiamente di far cadere l'argomento. "Ehm... accidenti, BlackGatomon... pare che tu abbia viaggiato molto, in passato... ehm, sì, che dico, me l'avevi anche già raccontato..." iniziò a dire, per poi correggersi con espressione confusa.

L'unica reazione della Digimon oscura fu un'occhiataccia alla sua partner, e un grugnito di sufficienza, accompagnato da un'alzata di spalle. "Tsk..."

Lo sguardo duro di Musyamon si posò per un attimo sulla timida ragazzina castana e sull'asociale gattina nera. C'era, tra quelle due, una distanza che invece tra gli altri bambini prescelti e i loro partner non c'era. Non era un problema marcato come la prima volta che le aveva incontrate, ma lo era abbastanza da farlo preoccupare. Quelle due non sarebbero andate molto lontano, se non avessero cercato di capirsi a vicenda...

Comunque, il samurai si rese conto che dire qualcosa sul loro rapporto avrebbe potuto pregiudicare l'ispezione interiore e il processo di crescita e realizzazione che Jolene e BlackGatomon avrebbero dovuto compiere, e proseguì invece il discorso del suo superiore. "Quello che dice BlackGatomon dovrebbe darvi da pensare, bambini prescelti. Dovreste aver capito che le Fortran Heights sono da evitare a qualsiasi costo, ed è molto più prudente fare il giro e raggiungere la base di Watchmon da nord. E sarà lì, mi dispiace dirlo, che vi aspetta la battaglia più difficile che abbiate mai affrontato da quando siete arrivati a DigiWorld... dovrete cercare di scoprire il segreto dei Digi-Ghost, se possibile, e sconfiggere quell'essere malefico!"

"Non sarà facile, lo sappiamo... ma voi siete gli unici in grado di affrontare lui e i suoi superiori." concluse Volcdramon. "Noi, e gli altri Digimon ancora liberi dai Digi-Ghost vi offriremo tutto il nostro supporto, ma temo che al momento del dunque... toccherà a voi fare la differenza!"

Sho incrociò le braccia sul petto e puntò lo sguardo verso il terreno sabbioso, muovendo pensosamente le dita dei piedi. Ormai si era ben reso conto che la loro missione non era un gioco... e le battaglie che avrebbero affrontato, da quel momento in poi, si sarebbero fatte sempre più dure. Sapere che potevano contare sulla nuova evoluzione di SnowAgumon, AeroVeedramon, lo faceva sentire più tranquillo... ma il ragazzino aveva imparato, in maniera abbastanza dolorosa, a non sopravvalutare mai le proprie possibilità.

E tuttavia, neanche per un attimo pensò di tirarsi indietro. Dopo un istante di riflessione, Sho Kusanagi si voltò verso SnowAgumon, e i suoi occhi neri e profondi incontrarono quelli celesti e lucenti del piccolo dinosauro. In quel momento, tra i due corse un momento di comprensione reciproca che suggerì al giovane leader non ufficiale quali fossero le parole giuste da dire.

"Volcdramon-san..." iniziò il ragazzino, mentre alzava lentamente la testa verso i due tizzoni di magma ardente che il Digimon drago aveva nelle orbite, al posto degli occhi. "Quando... quando io e la mia amica Yurika-chan siamo stati convocati qui, a DigiWorld, non avevano bene idea di cosa avremmo dovuto fare. Pensavamo che fosse tutto un sogno, finchè non abbiamo incontrato i qui presenti SnowAgumon e Kunemon..." si interruppe per un attimo, facendo una carezza al suo Digimon e trovando che, in quel momento, le sue fredde squame non erano poi così sgradevoli al tocco. "Sono stati loro a spiegarci la situazione, e la missione che ci sarebbe toccata... fin dall'inizio, quindi, noi e i nostri Digimon sapevamo che sarebbe ricaduta su di noi una enorme responsabilità, e che per quanto potessimo avere paura, non la potevamo rifiutare..."

Yurika sghignazzò tra sè, e alzò gli occhi al cielo in un gesto di finta esasperazione. "E poi sarei io quella che fa i discorsi, eh?" mormorò tra sè.

"Sho sa essere molto imprevedibile... non sai mai come si comporterà!" sentenziò Kunemon. Aveva appena confermato quello che la sua partner umana sapeva già da sei anni...

"Grazie, voi due, siete davvero di grande supporto..." sentenziò il ragazzino con tono sarcastico. "Comunque, Volcdramon-san, quello che volevamo dire è che faremo tutti del nostro meglio per riportare il Mondo Digitale a com'era prima che Watchmon e i suoi compari lo attaccassero! Sappiamo che ci troveremo davanti delle grandi difficoltà, ma sono sicuro che assieme potremo superarle!"

"E noi, come Digimon partner, ci impegnamo a fare tutto il possibile per fare da supporto a Sho e agli altri!" proseguì SnowAgumon. "Siamo arrivati fin qui, e andremo avanti, questo è un impegno che abbiamo preso tutti!". Kunemon, Bearmon e Falcomon alzarono tutti chi un'antenna, chi una zampa e chi un'ala per confermare la propria decisione, mentre BlackGatomon, appoggiata al tronco di una palma con le zampine incrociate sul petto, fece un lieve cenno con la testa che poteva essere letto come qualcosa di affermativo. Per quanto anche lei avesse la stessa convinzione di andare avanti dei suoi compagni, ancora non era del tutto convinta dall'idea di fare squadra con loro, nonostante la buona prestazione con Volcdramon... quella era un'occasione dettata dalla necessità, ma una volta che avesse ottenuto la sua forma Ultimate o, perchè no, anche Mega... perchè avrebbe dovuto restare con quel gruppetto eterogeneo?

"Devo ammettere che mentirei se dicessi che non mi piace stare con loro..." pensò tra sè. "Per una volta, nella mia vita, ho potuto appoggiare la testa da qualche parte senza paura che qualche Digimon predatore me la staccasse... Ma i loro obiettivi e i miei sono troppo diversi... non potrebbe funzionare."

Volcdramon, ignaro (anche se non del tutto...) dei sentimenti di BlackGatomon, e vedendo le facce di tutti i Digiprescelti e i Digimon fisse nella stessa espressione determinata (per quanto Felipe e Jolene tenessero lo sguardo un pò basso, non del tutto sicuri), rimase per un pò in silenzio, prima di dare la sua benedizione al gruppo. "Ottimo, ragazzi... questi sentimenti vi fanno onore, e sono sicuro che vi guideranno bene nella vostra ricerca. Ci saranno molti pericoli, e ci saranno divergenze tra voi, questo è sicuro, e di questo vi devo avvertire... ma sento che il vostro legame sarà più forte delle avversità. Perciò, io e Musyamon vi lasciamo andare con la coscienza che farete un buon lavoro. Comunque ci rivedremo, bambini prescelti... questa è una promessa!" ringhiò solennemente.

"Certamente... anche noi promettiamo la stessa cosa..." mormorò Kevin. "E noi le promesse le manteniamo!"

Ancora per un pò, il gruppo di ragazzi e Digimon restò a guardare negli occhi il dragone e il samurai, in un composto e silenzioso arrivederci... prima che Musyamon e Volcdramon annuissero e prendessero il loro cammino di ritorno a Nexus Peak, consapevoli che da quel momento in poi un lavoro molto impegnativo avrebbe atteso anche loro... tuttavia, prima di iniziare ad andarsene, Musyamon si schiarì la voce e parlò un'ultima volta ai bambini prescelti. "Oh, e prima di dimenticarmene... Digiprescelti, fate attenzione ai luoghi dove sostate!"

Capendo quello che il suo sottoposto voleva dire, Volcdramon strinse i denti e, per la prima volta da quando i ragazzi lo avevano visto, una buffa espressione di disappunto apparve sul suo volto da rettile. Da parte loro, invece, i Digiprescelti credevano di aver capito quello che il guerriero in armatura voleva dire, e ne rimasero un pò spiazzati. Dopotutto, Volcdramon e il suo sottoposto li avevano ampiamente avvertiti di ciò che li aspettava nel loro viaggio...

SnowAgumon sbattè confuso gli occhi. "Ehm... non è per sembrare impertinente, Musyamon-san... ma ci avete già detto che la strada che ci aspetta è irta di pericoli! Non preoccupatevi, abbiamo sempre qualcuno di guardia quando gli altri riposano, e cercheremo di fermarci in luoghi riparati!" rispose con la sua voce che ricordava vagamente il suono del cristallo tagliato.

Volcdramon sospirò, e il suo respiro ricordò molto il brontolìo di un vulcano. "Ehm... in realtà, Musyamon non voleva parlarvi di pericoli, o cose del genere... era un'altra, la cosa su cui voleva mettervi in guardia... oltre che seguaci di Watchmon, potreste incontrare delle persone alquanto inusuali, almeno per i vostri standard... siate pronti a tutto, questo è tutto quello che vi posso dire!" rispose, vagamente imbarazzato. "Per il resto... quello che dovevamo dire l'abbiamo detto. Che la fortuna vi assista, Digiprescelti, e spero di rivedervi presto."

"ARRIVEDERCI, VOLCDRAMON-SAMA! ARRIVEDERCI, MUSYAMON-SAN!" risposero in coro i Digiprescelti e i loro compagni digitali, accompagnando il samurai e il dragone con lo sguardo mentre questi si allontanavano lentamente, addentrandosi nella folta vegetazione tropicale che circondava la spiaggia e gettando di tanto in tanto un'occhiata di arrivederci dietro di sè. Nel giro di poco meno di un minuto, i due Digimon guerrieri dal grande cuore erano scomparsi, lasciando dietro di sè soltanto un paio di scie di impronte, e qualche nuvoletta di fumo caliginoso proveniente dalla pelle rocciosa di Volcdramon. Ancora per qualche secondo, i Digiprescelti tennero gli occhi fissi sul punto in cui Volcdramon e Musyamon erano scomparsi, come a volersi fissare la loro immagine nella mente.

Poi, Sho prese un grosso respiro, riempiendosi i polmoni della profumata aria di mare. "Beh... questo è quanto, ragazzi, ora non ci rimane che finire di prepararci, e cominciare ad avviarci. Come ha detto Volcdramon-san, ci attende una lunga strada..." commentò, pensieroso ma determinato.

"Lunga e piena di pericoli..." fece eco Bearmon. "Ma, a dirla tutta, mi sento carico! Non vedo l'ora di ottenere la mia forma Ultimate e dare una bella lezione a Watchmon!"

SnowAgumon fece una risatina divertita. "Hehehee... credo che avrai questa opportunità! Come ce l'avremo tutti!"

 

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"Hmmm... bene, bene, bene... sembra che avremo delle visite, di qui a non molto..." disse una giovane voce femminile, la cui proprietaria, seduta ad un tavolino basso, muoveva con perizia le grandi mani guantate attorno ad una lucente sfera di cristallo, nella quale si vedeva un'immagine un pò sfocata dei Digiprescelti, impegnati a raccogliere le loro cose e a mettersi gli ultimi vestiti prima di riprendere il viaggio. La stanza era piccola ma confortevole, scavata all'interno di un grande albero secolare, e arredata, oltre che dal tavolo, anche da una piccola credenza e da un ripiano sul quale erano stipati, in maniera decisamente disordinata, barattoli colmi di spezie, ingredienti e pergamene arrotolate. La fioca luce dei raggi del sole, filtrata dalle fronde degli alberi della foresta, proveniva da alcune finestre scavate nei muri, e ad essa, ad illuminare la stanzetta, si univa la luce bianca emanata dalla sfera di cristallo.

Compiaciuta, la piccola figura femminile appoggiò le mani sulla sfera, e subito la visione dei Digiprescelti scomparve. "Perfetto. La mia sfera magica ha parlato, e i Digiprescelti passeranno presto di qui. Allora, mio fedele assistente, hai preparato tutto per il piano 'Scova e Cattura'? Sono sicura che non fallirà!"

A risponderle fu una morbida, razionale ma non fredda voce maschile che allungava curiosamente le esse, come il sibilo di un serpente, proveniente da una lunga figura serpentina acciambellata pigramente all'angolo della stanza, in un punto dove il sole picchiava più forte. "Ugh... ssssì, ssssignorina, ho fatto tutto come mi hai chiessssto di fare... ma potrei ssssapere l'utilità di tutto quessssto? Ssssinceramente, non vedo nulla di tanto originale nel tuo piano... nè mi ssssembra che sssservirà a molto, alla fine..." sibilò la creatura serpentina, chiaramente poco entusiasta. Dal tono, era abbastanza evidente che aveva partecipato a non pochi dei cosiddetti 'piani' della sua interlocutrice, e non era rimasto esattamente impressionato dai risultati.

La figurina femminile si alzò dal tavolo con uno svolazzo del suo mantello nero, e sistemò per bene il cappello conico dalle larghe falde, simile a quello di un mago, che indossava. Poi, alzò la mano destra come una maestrina che corregge un alunno, e mosse l'indice come per dire di no. "Ah, ah, ah... mio caro Cobramon, sei tu che non riesci a capire la finezza di certe idee! Io metto sempre una grande inventiva nei miei piani, e penso sempre ad ogni vantaggio che potrà venircene! Quando sapranno che ho catturato i Digiprescelti, tutti i Digimon di questo settore dovranno riconoscere la mia astuzia, e la superiorità della mia magia! Io, la sottoscritta, la grande Witchmon, sarò conosciuta in tutto il Mondo Digitale come la prima Digimon mai riuscita a gabbare i famosi Digiprescelti! Hoooohohohohohoho!"

Quando la giovane maga di nome Witchmon si portò una mano davanti alla bocca ed esplose in una chioccia risata di trionfo, talmente acuta e stridula da dare l'impressione di poter spaccare i vetri con le sue alte frequenze, Cobramon strinse i denti per lo strazio di quel suono penetrante e si nascose pigramente la testa tra le spire.

"Ssssono convinto che anche quesssta volta farà la figura della sssstupida... ma che parlo a fare, tanto non mi dà mai asssscolto! Che vita dura, quella dell'assssisssstente..." mormorò desolato. Ciò nonostante, dopo un istante di esitazione, il Digimon serpente si stiracchiò e incominciò a strisciare fuori dalla capanna, seguito dall'eco della risata di autocompiacimento di Witchmon, che continuava ad immaginare ad alta voce tutti i vantaggi che, nella sua mente, le sarebbe valsa la cattura dei Digiprescelti...

 

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Mi senti? Mi senti, schiavo? Sto parlando con te!

"Hmmm... accidenti, e adesso chi è che rompe?" si lamentò il Digimon appena risvegliato da quelle brusche parole. Con uno sbadiglio, la creatura dalla pelle verde e dai lunghi capelli bianchi, si alzò da terra e iniziò a guardarsi attorno con aria un pò svanita, senza vedere nessuno. Irritata, cominciò a gettare delle feroci occhiate qua e là, credendo che il Digimon che l'aveva chiamata si stesse nascondendo nei paraggi. "Allora, chi è che mi ha chiamato? Non sono in vena di scherzi, vi avverto, mi stavo schiacciando un bel sonnellino, e voi mi avete interrotto! Quindi vedete di sbrigarvi a farvi vedere, se non volete che la vostra testaccia dura faccia la conoscenza del mio bastone!"

Nessuno ti ha chiamato, pezzo di idiota! Ti sto parlando telepaticamente!

Il massiccio Digimon si bloccò di scatto quando la stessa voce, raschiante e dal tono imperioso, risuonò nelle sue orecchie senza che ci fosse nessuno nei paraggi. Poi, improvvisamente, si rese conto di chi lo stava contattando, e il suo volto mostruoso si contorse in una smorfia di terrore puro, accompagnato da un breve gemito. "Uh... Aaaaaah! E'... è lei, Watchmon, mio signore? Mi... mi perdoni, non immaginavo... heheheheee... sa com'è questa storia del comunicare a distanza tramite i pensieri... ecco... non... non ci sono ancora abituato, tutto qui! Heheheheheee..." si giustificò il Digimon servitore con una risatina nervosa e una mano piazzata dietro la fronte in segno di imbarazzo. Smise di ridere di colpo quando non sentì altro che il silenzio dall'altro lato della comunicazione mentale, segno che Watchmon non aveva esattamente gradito la battuta del suo sottoposto...

"Diavolo..." pensò la creatura tra sè. "Quando se ne sta così zitto, mi viene una strizza... so già che non me la caverò a buon mercato..."

Non ho tempo per le tue sciocche rimostranze, schiavo. Ascoltami attentamente. Ho un compito da affidarti, e nel caso tu riuscissi a portarlo a termine, ti spetterebbe un premio che sono sicuro ti farà gola! Che ne diresti, se ti concedessi il potere di Digievolvere alla tua forma Ultimate? Così, finalmente, potresti regolare i conti con chi sai bene tu...

Il Digimon verde sentì venirsi le bave alla bocca. La Digievoluzione a livello Ultimate? Proprio quello che aveva sempre sognato! Proprio il vantaggio che gli mancava per sconfiggere il suo odiato rivale! E tutto quello che doveva fare era portare a termine una missione per conto di Lord Watchmon...

"Ehm... Un momento, però..." si chiese. "Esattamente, di che missione si tratta?"

Il Digimon dai molti occhi, distante chissà quanto dalla radura nella quale il suo servitore si trovava, rispose quasi immediatamente alla domanda, con un certo fastidio del suo interlocutore.

Tutto quello che devi fare è rubare i Digivice dei bambini prescelti, i cinque mocciosi umani che sono venuti dal Mondo Reale per mettere scompiglio nei miei piani. Essi rappresentano la più grande minaccia sia per me che per i miei superiori, e finora hanno sempre dimostrato di essere più pericolosi di quanto i miei calcoli avessero previsto. Tuttavia, senza i loro Digivice, non potranno fare evolvere i loro Digimon, e saranno effettivamente inermi! A quel punto, i miei soldati potranno estirparli come le erbacce che sono, prima che crescano troppo! Questa è la tua missione, schiavo, e mi aspetto che tu la porti a termine con la massima rapidità. I Digiprescelti dovrebbero capitare nel tuo settore tra qualche ora, quindi tieni gli occhi aperti... e ricorda che se riuscirai, ti concederò la Digievoluzione che tu tanto agogni... ma se fallirai, la tua cancellazione sarà rapida e dolorosa! Mi sono spiegato? Non ammetterò errori, ne sono già stati commessi troppi!

Il Digimon verde, spaventato dal tono diretto di Watchmon, che non dava adito ad obiezioni, deglutì rumorosamente così tanta saliva, che per un attimo temette che gli potesse andare di traverso! "Ugh... ehm... sì, come desidera lei, Lord Watchmon... vedrà che non la deluderò! Ruberò quei Digivice ai bambini prescelti, e glieli consegnerò su un piatto d'argento! Può scommetterci!" rispose prontamente il servitore del tiranno di DigiWorld, cercando di mostrare quanta meno esitazione possibile.

La risposta pronta sembrò soddisfare Watchmon, e il suo servitore quasi lo percepì annuire in segno di approvazione.

Hm. Molto bene. Affido a te questo importante incarico. Ti auguro, per il tuo e soprattutto per il mio bene, che non mi deluderai... caro il mio Ogremon!

"Può... può contare su di me! Ciecamente! Al duecento per cento!" risposefrettolosamente il Digimon di nome Ogremon, facendo un saluto militare e mettendosi sull'attenti, con una clava fatta di un robusto materiale bianco che pareva osso appoggiata al proprio fianco. Ancora per qualche istante, attese che il suo padrone proseguisse il discorso... ma poi, non sentendo più la voce di Watchmon nella propria mente, capì che quest'ultimo aveva interrotto il contatto, e tirò un sospiro di sollievo, usando la mano libera per asciugarsi il sudore che gli imperlava la fronte. In effetti, dopo quel 'discorsetto incoraggiante', Ogremon si sentiva bagnato come se avesse appena fatto la doccia...

"Cavolo... questa volta sì che sono servito..." mormorò, stringendo la clava fino a farsi diventare bianche le nocche. "Lord Watchmon mi ha promesso una bella evoluzione se riesco in questo compito, e una bella cancellazione se non ci riesco... E non importa dove mi nasconda, lui mi troverà comunque! Se fallisco, non ci sarà luogo in tutto DigiWorld dove potrò nascondermi! E comunque..." Il suo tono si fece più tranquillo, mentre rifletteva su quello che doveva fare. "Beh.. comunque non credo che possa essere così difficile! Voglio dire, con che cosa ho a che fare? Cinque bambini che non conoscono DigiWorld bene come lo conosco io e che presto o tardi crederanno di essere al sicuro e abbasseranno la guardia! A quel punto... non credo sarà un problema rubare i loro Digivice, e tornare trionfante da Lord Watchmon! E poi, se riesco... hehehehee... beh, la ricompensa che Lord Watchmon mi darà mi sembra un incentivo più che sufficiente! Heheheheee... quindi, mio caro Leomon, ti consiglio di prepararti! Perchè tra non molto dovrai vedertela con un nuovo Ogremon, un Ogremon capace di darti la lezione che meriti per tutte le volte che mi hai umiliato! Haaaaahahahahahaha!"

Con le mani sui fianchi, Ogremon esplose in una fragorosa risata, portando il petto muscoloso in avanti e gettando indietro la testa, i lunghi capelli bianchi che svolazzavano selvaggi dietro la schiena quasi volessero partecipare al suo momento di esaltazione! Poi, rapidamente come aveva iniziato, Ogremon smise di ridere e si ricompose, ma già nella sua mente cominciava a pensare a come sarebbe stato divertente far vedere all'odiato Leomon la sua nuova evoluzione... e quanto sarebbe stato gratificante vederlo con la faccia nella polvere!

"Heheheheee... preparatevi, bambini prescelti, perchè Ogremon sta per arrivare!" esclamò mentre si avviava per compiere la sua missione, inconsapevole dei numerosi occhietti dei DemiWatchmon, le onnipresenti spie che seguivano ogni suo movimento... e lo facevano seguire a Watchmon!

 

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Qualche ora dopo, su un sentierino che si inoltrava nella foresta vergine, i Digiprescelti si stavano lentamente facendo strada, guardandosi attorno per ammirare le meraviglie di DigiWorld e, allo stesso tempo, per assicurarsi che nessuno stesse cercando di tendere loro un'imboscata. Fino a quel momento, il viaggio verso le Fortran Heights era proseguito senza particolari intoppi, se si esclude qualche Digimon selvatico di basso livello che SnowAgumon e gli altri Digimon erano riusciti a respingere anche senza Digievolvere, ma non si poteva mai essere troppo sicuri... soprattutto considerando che il cocente sole estivo picchiava senza pietà sul bosco, immergendolo in un caldo umido che rendeva faticosi i movimenti e appiccicosi i vestiti, e che lo stomaco dei ragazzi, a parte una rapida colazione mattutina, era rimasto vuoto!

"Ragazzi, non so voi, ma io comincio ad avere una fame tremenda!" si lamentò SnowAgumon. "Mi sento una caverna al posto dello stomaco, e non so per quanto potrò camminare ancora..."

Sho alzò leggermente gli occhi al cielo, ricordandosi quanto goloso fosse il suo partner, ma un sordo brontolio proveniente dalla sua pancia gli ricordò che anche lui era nelle stesse condizioni... e molto probabilmente anche i suoi compagni! "Anche io mi sento lo stomaco completamente vuoto, SnowAgumon-chan... che ne dite, ragazzi, cerchiamo un posto abbastanza riparato e andiamo a cercare qualcosa da mangiare? Immagino che anche voi abbiate voglia di mettere qualcosa sotto i denti, no?"

Jolene si toccò l'addome. "Ehm... a dire la verità è proprio così, Sho... volevo proporvelo io, ma tu mi hai anticipato..." rispose.

"Okay, gente... nel mio zaino è rimasta un pò di roba, ed è ancora ben conservata..." propose Felipe. "Per chi non volesse fare la fatica di cercare un albero di mele di carne, ce la possiamo spartire! Tanto, prima o poi dovremo pure mangiarla."

"Grazie, Felipe, credo proprio che ne approfitterò..." mormorò Kunemon, anche lui preso dai morsi della fame e desideroso di affondare le sue mandibole in qualcosa di buono. "Ma prima di tutto, raggiungiamo un posto tranquillo, e..."

Il piccolo bruco giallo venne bruscamente interrotto quando Sho, SnowAgumon e Yurika frenarono di botto, piantandosi in mezzo alla strada con le braccia divaricate per fare segno agli altri di fermarsi. Jolene, Kevin, Felipe, Bearmon, BlackGatomon e Falcomon si arrestarono di colpo a loro volta, mentre Kunemon non fece in tempo a frenare prima di andare a cozzare contro la caviglia della sua partner umana, rimediando un'antenna spiegazzata e un leggero mal di testa!

"OW!" esclamò il bruchino, scuotendo la testa e poi controllando che l'organo sensoriale di cui andava tanto fiero non fosse troppo danneggiato. Dopo averci dato una lisciata con le zampine uncinate, Kunemon alzò la testa verso gli occhi di Yurika, chiedendo spiegazioni. "Hey, Yurika-chan! Che razza di idee vi vengono, fermarvi così in mezzo alla strada! Ti sono andato contro, e a momenti mi rovinavo le mie belle antenne!"

"Eh. E se non ci fermavano, qualcuno di noi rischiava di rovinarsi una gamba o un braccio! Guarda un pò là!" rispose prontamente la ragazzina, indicando il terreno a neanche un metro da lei. Un pò spaesato, Kunemon strisciò in mezzo alle caviglie della sua amica e fece come lei aveva detto... e subito le sue antenne si drizzarono allarmate! Davanti a loro, proprio sulla strada che stavano per percorrere, si trovava un grande mucchio di foglie a coprire quello che, evidentemente, era un grande fosso scavato nel terreno!

"E... e quello che accidenti...?" esclamò un incredulo Kevin Nicholson, sporgendosi oltre la spalla di Jolene per vedere di cosa si trattasse. "Ma... ma quello è il trucchetto più vecchio del manuale! A chi è venuta in mente un'idea così assurda?"

"A qualcuno che non riusciva a immaginare nulla di meglio, ne sono sicura..." commentò seccamente BlackGatomon.

Alle parole della gattina seguì un verso che suonava come uno strano incrocio tra il sibilo di un serpente e un sospiro. "Ssssigh... come ssssosssspettavo, quesssta trappola non è sssservita a niente... e va bene, a quessssto punto, tanto vale uscire allo sssscoperto..."

I Digiprescelti e i Digimon si voltarono rapidamente verso la loro sinistra, da dove era provenuta la voce sibilante... e, accompagnato da un fruscio di rami smossi, un Digimon simile ad un enorme cobra dalle squame vivacemente colorate, strisciò fuori dai cespugli, la lingua biforcuta che saettava rapida tra le sue labbra sottili e le sue lunghe zanne velenifere. Era grosso come il braccio di un uomo adulto, forse anche di più, e il suo corpo sinuoso, lungo anche più di cinque metri, era coperto da scaglie blu scuro con sfumature azzurre e diverse screziature bianche, con il ventre bianco e i muscoli che guizzavano agilmente sotto la pelle, e sembrava appiattirsi e diventare più largo, fino quasi a formare un disco, vicino alla testa. Sulla parte posteriore di questo strano 'cappuccio' di pelle, la screziatura delle squame formava una strana struttura che ricordava un paio di occhiali, mentre la testa del serpente era affusolata, ma con il muso arrotondato. Si trascinava abbastanza pigramente, e anche l'espressione sul suo viso era svogliata, ma i Digimon percepirono subito che quella quiescenza era solo apparente, e che in realtà si trovavano davanti ad un combattente abbastanza capace.

"Hey! E tu chi sei? E' stata tua la grande idea di cercare di farci cascare in quel burrone? Sei un seguace di Watchmon, vero?" domandò con veemenza SnowAgumon, avanzando di un passo minaccioso verso il Digimon simile ad un cobra. Anche gli altri membri del gruppo si erano messi in guardia, nel caso il grande serpente avesse cercato di attaccarli...

Ma, con loro grande sorpresa, il cobra sospirò di nuovo, come se la situazione gli fosse ormai fin troppo familiare. "Vi ssssbagliate, non ssssono sssstato io... e non ho nulla a che fare con Watchmon, sssse proprio lo volete ssssapere... ero qui ssssoltanto per controllare i rissssultati della trappola che la mia amica ha messsso ssssu... e vedo che ssssono molto ssssscarssssi..." sibilò il serpente, agitando leggermente la testa.

Sho sbattè gli occhi un paio di volte, confuso. Quel Digimon serpente aveva l'aria tutt'altro che aggressiva, e difficilmente poteva essere uno scagnozzo di Watchmon... ma allora, chi era stato a preparare quella trappola? "La tua... amica? E chi sarebbe, e perchè voleva catturarci? Si può sapere di cosa stai parlando?" chiese insospettito.

Il cobra prese fiato, poi diede la sua risposta. "Prima di tutto, permettete che mi pressssenti... il mio nome è Cobramon, e ho sssempre vissssuto in quesssta foresssta... Voi dovete essssere i famosi Digiprescelti, giussssto? In tal caso... mi ritengo onorato di conoscervi!". Con un elegante movimento del suo corpo sinuoso, Cobramon si alzò per un breve tratto, separando la sua parte superiore dal terreno, poi abbassò la testa in quello che voleva essere un inchino educato.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Cobramon

Tipo: Serpente

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Venom Snipe

Digimon predatore abile e silenzioso. Nonostante l'indole passiva e normalmente timida, in caso di pericolo sa dimostrarsi estremamente veloce, ed è in grado di spruzzare brucianti getti di veleno dalle fauci, con precisione millimetrica.

 

Yurika inclinò la testa da un lato e osservò lo strano serpente dalla testa alla coda. Che strano, nonostante fosse basato su un animale considerato sinistro nell'immaginario comune, e nonostante avesse collaborato ad un'imboscata ai loro danni, quel Digimon non sembrava per niente cattivo... "Ehm... beh, piacere di conoscerti, Cobramon..." disse, senza riuscire a scuotersi di dosso quella strana sensazione che le veniva dal parlare a qualcuno che si era appostato per attendere proprio loro. "A proposito... se non sei stato tu a tenderci quella trappola, non è che potresti dirci chi è stato? Hai detto che si trattava di una tua amica..."

"Appunto... una mia amica che ha delle idee piuttossssto sssstrampalate..." rispose il Digimon serpente, alzando leggermente gli occhi al cielo. "Allora, dovete ssssapere che..."

"HOOOOOHOHOHOHOHO!"

La frase di Cobramon venne improvvisamente interrotta da una risata chioccia, trionfante che riecheggiò acuta in tutti i dintorni e nelle orecchie dei Digiprescelti, dei loro compagni, e della loro nuova conoscenza, strappando a molti una smorfia di fastidio!

"Ugh... ecco... adesssso vi ssssarà tutto più chiaro..." mormorò Cobramon, con una grossa gocciolona di sudore sulla fronte. Il primo ad alzare lo sguardo verso la fonte della risata, un grande albero di pino, fu il piccolo Kevin, che si trovò di fronte l'insolito spettacolo di una stravagante Digimon che svolazzava a circa una decina di metri dal terreno... in piedi su una consunta scopa volante, posta in posizione orizzontale! Alta più o meno come una bambina di dieci anni, indossava un lungo, elegante vestito rosso scuro - quasi marrone, in effetti - con alcune cinghie nere attorno alla vita, un corto mantello nero fissato sul davanti, appena sotto il pomo d'Adamo, con una fibbia a forma di occhio, pesanti scarpe da lavoro, guanti rossi, con decorazioni dorate sul dorso delle mani, che le arrivavano sopra il gomito, e un cappello da strega a larghe falde, sulla cui fronte spiccava un simbolo simile alla testa di un gatto. Lunghe ciocche dei suoi capelli biondi scuri le ricadevano attorno al viso, i cui grandi occhioni azzurri, scintillanti di malizia, osservavano i Digiprescelti con l'intenzione evidente di voler combinare qualche guaio... ulteriormente accentuata dal sorriso sbarazzino che danzava leggero sulle sue labbra tinte di rossetto nero. La Digimon teneva una mano sollevata davanti alla bocca, mentre l'altra era stretta a pugno e appoggiata sul fianco, in una posa che voleva esprimere fierezza, ma che alla fine riusciva soltanto ad essere ridicola!

"Hohohohohohoooo!" rise di nuovo la streghetta. "E così... finalmente vi incontro, bambini prescelti! Come aveva previsto la mia sfera magica, siete finiti proprio nel territorio che io, la grande Witchmon, ho eletto a mio dominio! E quando tutti sapranno che vi ho messo nel sacco... diventerò la Digimon più ammirata di tutto il settore! Sarò sulla bocca di tutti! I miei poteri magici saranno conosciuti in lungo e in largo, e..."

L'espressione sorpresa dei Digiprescelti cambiò ben presto in una di noia e irritazione, mentre ascoltavano la loro bizzarra nuova avversaria che continuava a lodarsi da sola e a decantare quello che sarebbe successo una volta che li avesse catturati. Quando ormai i ragazzi temevano che non la smettesse più, finalmente Witchmon si mise in una posa da supereroina, con un ginocchio appoggiato sul manico della sua scopa volante, una mano sempre sul fianco e l'altra che puntava fieramente l'indice verso il sole di mezzogiorno, con tanto di spiaggia e onda gigantesca in background! "E tutto questo accadrà quando io vi avrò catturato! Perchè sono sempre e solo io, l'inimitabile, l'inconfondibile... hmmm... cavolo, non mi vengono più in mente aggettivi... vabbè, non importa, chiudiamola qui e basta... io sono... la grande..."

Dopo un istante di pausa drammatica, e un rapido movimento delle braccia che voleva ricordare il rituale per il lancio di un incantesimo, Witchmon puntò entrambe le mani davanti a sè, e un'altra onda si infranse sulla scogliera immaginaria sopra la quale stava assisa (anche se solo nella sua mente)...

"WITCHMON!" concluse finalmente, con un occhiolino rivolto agli stralunati Digiprescelti.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Witchmon

Tipo: Mago

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Aquari Pressure, Baru Luna Gale

Il suo nome significa guai! Questa piccola e pestifera Digimon è l'autonominata rivale di Wizardmon, e cerca di farsi riconoscere da tutti come la migliore utente di magia... anche se i risultati, bisogna dirlo, non sono sempre molto soddisfacenti! E' comunque molto orgogliosa, e ama usare attacchi basati sull'acqua e sul vento.

 

Un lungo, imbarazzato silenzio seguì l'esagerata presentazione della Digimon maga, spezzato soltanto dal frinire dei grilli, dall'appena percettibile ronzio delle libellule nere che sciamavano dietro le teste dei Digiprescelti, e dal gracidare dei corvi in lontananza. Gli occhi dei ragazzi e dei loro partner erano diventati piccoli come capocchie di spillo, mentre Cobramon, al loro fianco, si era nascosto la testa tra le spire, mormorando qualcosa di incomprensibile...

"Onorati." disse infine Bearmon, l'entusiasmo sotto le zampe.

Evidentemente non cogliendo il sarcasmo, la giovane strega si alzò improvvisamente in piedi sulla sua scopa volante, cavalcandola come una tavola da surf, ed emise un'altra delle sue solite, acutissime, assordanti risate di autocompiacimento! "Hoooohohohoho! Ma è ovvio, no? Tutti sarebbero onorati di conoscere un'autorità nel campo della magia quale sono io! Ed ora, bambini prescelti, spero che siate pronti a combattere, perchè la sottoscritta, la grande Witchmon, sta per venire a prendervi! ARRIVO!"

Cobramon cominciò a mormorare più forte. "No, fai che non lo faccia... tutto ma quesssto no... rissssparmiatemi almeno quessssta umiliazione... fai che non lo faccia, per favore..."

"Yuhuuuuu!" esclamò Witchmon, buttandosi letteralmente dalla sua scopa e roducendosi in una spettacolare sequela di avvitamenti, piroette e salti mortali a mezz'aria, mentre i ragazzi, ora allarmati del fatto che Witchmon potesse davvero costituire un pericolo, misero mano ai loro Digivice, facendo cenno ai rispettivi partner di tenersi pronti a combattere... la giovane strega continuò a scendere a rotta di collo, proseguendo le sue acrobazie...

...e atterrando proprio sopra la copertura di foglie e legnetti con la quale aveva celato la buca da lei stessa scavata!

Risultato: la copertura si sfasciò, e Witchmon piombò con un grido di disappunto nella sua stessa trappola, che nelle sue intenzioni era riservata ai Digiprescelti! Si sentì una lieve scossa tellurica quando il suo corpo andò a sbattere sul fondo del fossato e rimase là piantata come una carota, con la metà superiore infossata e le gambe all'aria, mentre tutt'attorno si sentiva il frastuono dei legnetti rotti che la seguivano nella caduta, e delle foglie secche sparse per ogni dove.

L'espressione costernata riapparve sui volti dei presenti. Cobramon scosse la testa desolato, mentre un vento freddo spirava alle sue spalle con un lieve sibilo e si trascinava dietro un covone di erbacce.

"Lo ssssapevo... lo ssssapevo che ssssarebbe finita così! Ma la ssssignorina mi ha asssscoltato? Nooooo, lei deve fare ssssempre di tessssta ssssua!" si lagnò il Digimon serpente. "E quessssti ssssono i risultati..."

Yurika, che già aveva in mano il suo Digivice, era rimasta talmente di sasso che allentò la presa sul piccolo congegno elettronico e lo fece finire a terra, dove rimbalzò una volta con un suono secco. "Ragazzi... io non so se devo mettermi a ridere... o sbattere la testa contro il tronco di un albero!"

"Allora non lo sappiamo in due..." ronzò Kunemon.

"Beh... non per sembrare maleducata, ma... è stato uno spettacolo un pò... deludente!" commentò Jolene, lo sguardo fisso sulla buca scoperchiata...

SnowAgumon sospirò. "Sapete, forse comincio a capire da cosa, oltre a Watchmon, volesse metterci in guardia Musyamon-san..."

 

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Poco dopo, nella dimora di Witchmon e Cobramon, i padroni di casa erano seduti (arrotolati, nel caso di Cobramon) al tavolo del loro soggiorno assieme ai Digiprescelti e ai loro compagni, a prendere un tè assieme a loro e a spiegare il significato del loro goffo tentativo di prenderli in trappola!

"E vi garantisco che le cose stanno proprio così!" confermò Witchmon, ora con un vistoso cerotto sul naso grazie alla sua 'spettacolare' entrata in scena. "Tutto quello che volevo fare era mettervi nel sacco... giusto per avere qualcosa di cui vantarmi con gli altri Digimon! Immaginate cosa avrebbero detto tutti quando avessero saputo che io, Witchmon, ero riuscita là dove il Signor Occhibelli - scusate, questo è il mio nomignolo per Watchmon - aveva fallito! Un pò di fama e notorietà non fa mai male, giusto? Sia ben chiaro, però, che non avevo nessuna intenzione di farvi del male, e che avevo tutta l'intenzione di lasciarvi liberi subito dopo! La mia voleva essere soltanto un'azione dimostrativa!"

Sho e SnowAgumon, in contemporanea, si portarono il bicchiere di tè verde alle labbra e ne presero un sorso, prima di rispondere. "Ooookay... adesso la situazione ci è un attimo più chiara." commentò il leader non ufficiale del gruppo. "Certo che in parte sei riuscita a fare quello che ti proponevi... quando abbiamo visto quella trappola là, in mezzo alla strada, ci siamo presi un minimo di spavento..."

"Sai com'è, per un attimo, prima che il tuo amico ci spiegasse tutto..." proseguì SnowAgumon, facendo un cenno verso Cobramon, che stava sorseggiando il suo tè tenendo il bicchiere con la coda. "Abbiamo pensato che fosse una trappola di Watchmon, sai com'è..."

La Digimon strega fece una smorfia al sentire quel detestato nome. "Watchmon? Tsk... Per favore, non amo essere messa in relazione con quel pallone gonfiato con troppi occhi. Io... mi accontento di essere considerata la maga più abile e potente dei dintorni, e di giocare qualche scherzetto ai malcapitati che mi arrivano sotto tiro! Tutto qui, dico sul serio! Non mi interessa dominare DigiWorld come vuole fare quel megalomane!" spiegò con un'alzata di spalle.

Ancora una volta, la nuca dei suoi interlocutori venne percorsa da una inequivocabile goccia di sudore, e BlackGatomon guardò la Digimon maga con espressione dubbiosa. "Ah, si... accontenta... di essere considerata la maga più potente? Buona fortuna, ne avrai bisogno..." mormorò tra sè la gattina nera.

"E per quanto riguarda lei, signor Cobramon?" chiese Jolene, rivolta al Digimon serpente. "Lei come ha conosciuto la signorina Witchmon, e come mai ha deciso di farle da assistente?"

"Non c'è molto da dire, in realtà..." rispose il gigantesco cobra. "Ssssemplicemente, ci ssssiamo incontrati un giorno, mentre Witchmon cercava ingredienti per le ssssue pozioni... e, per qualche motivo, mi ha propossssto di diventare ssssuo ssssocio. E io... bah, ho pensssato che ssssarebbe sssstato divertente vivere con lei, e ho accettato ssssenza troppo rifletterci ssssu."

Witchmon rise divertita. "Heheheheee... e dai, Cobramon, non parlare come se fosse stato un errore! In fondo, da quando vivi con me, hai la possibilità di assistere ai miei esperimenti magici, di sperimentare le mie ricette più segrete... e poi, non dimenticare che ti ho affidato l'incarico fondamentale di controllare che le trappole che tendo ai poveri sciocchi che entrano nella mia foresta funzionino! Non dirmi che questo lavoro non ti diverte!" disse, dando una leggera gomitata al suo partner.

"Ssssicuro... certo che mi diverto... non ssssto nella pelle..." borbottò Cobramon, sarcastico. "Ssssoprattutto quando i 'poveri sciocchi' mi vedono e ssssi mettono in tesssta che le trappole le abbia messsse io..."

Una breve risata da parte dei presenti (tranne BlackGatomon e Felipe, che non sembravano partecipare molto all'atmosfera allegra, e Jolene che si limitò a coprirsi la bocca con la mano e ridacchiare educatamente) accolse la risposta secca di Cobramon. Un pò imbarazzata, soprattutto perchè sapeva che quella che il suo 'assistente' affermava era la verità, si mise a pensare ad un modo per far deviare la conversazione... e una lampadina le si accese in testa.

"Ehm... va bene, va bene... allora, giusto per commemorare il nostro incontro e la nostra nuova amicizia, che ne direste se vi offrissi un pò della mia ultima creazione in fatto di bevande energetiche?" propose Witchmon. "Sapete, tra le mie tante ricette c'è anche questa pozione speciale che restituisce le energie, toglie la fame e la stanchezza ed è più nutriente di un pranzo di sette portate! Vi posso garantire che vi piacerà, e che avrete tutte le energie che vi servono per proseguire il vostro viaggio!"

Cobramon spalancò gli occhi allarmato, e una buffa espressione di sgomento si dipinse sul suo volto da rettile. Altri guai in vista...

Ma prima che potesse aprire bocca per contestare l'offerta della sua amica, o avvertire i Digiprescelti circa la pericolosità dell'intruglio, Yurika e Kunemon risposero per tutti.

"Davvero? Beh... se è così mi piacerebbe provarla! Grazie, signorina Witchmon! E tu, Yurika? La prendi anche tu?" rispose il bruchino giallo.

"Perchè no! Grazie, Witchmon-chan, ne saremmo tutti molto onorati... vero, Sho-kun?" rispose la ragazzina, piazzando un deciso pizzicotto nel fianco del suo amico non appena quest'ultimo ebbe spalancato la bocca per dire che preferiva farne a meno. Poi, avvicinata la bocca all'orecchio di Sho: "Witchmon-chan e Cobramon-chan sono stati così gentili da ospitarci a casa loro, e si sono pure scusati per il disturbo che ci hanno arrecato prima, con quella specie di trappola... Non credi che dovremmo quanto meno essere altrettanto gentili e accettare la loro offerta?"

"Ugh... okay, okay... scusa tanto se non voglio rischiare di essere trasformato in un rospo..." borbottò il ragazzino, massaggiandosi il fianco irritato. "Diavolo, Yurika-chan, hai delle dita come delle morse..."

"Ehm... beh... viste le circostanze, credo che proveremo anche noi un pò della tua ricetta! Grazie, Witchmon, molto gentile!" cinguettò Falcomon.

"Saremo felici di assaggiarla!" ribattè Bearmon, per poi aggiungere tra sè: "E di non subire l'ira di Yurika..."

Quando anche SnowAgumon, Kevin, Jolene, Felipe e BlackGatomon alzarono la mano per dirsi d'accordo (gli ultimi due con un attimo meno di entusiasmo rispetto agli altri...), Witchmon congiunse raggiante le mani davanti al viso, e si alzò di scatto dal tavolo, procedendo a passo trotterellante verso quella che doveva essere la porta della cucina. "Bene... vedo che avete tutti buon gusto! Allora, preparatevi ad assaggiare la bevanda più squisita che si sia mai vista sulla faccia di DigiWorld! Aspettatemi, torno subito!" esclamò, per poi scomparire alla vista dei suoi ospiti dietro la bassa porta di legno scuro. I Digiprescelti sentirono rumori di bicchieri e di altri oggetti di vetro provenire dalla cucina, e si misero ad aspettare.

"Ragazzi, non possssso credere che abbiate detto di ssssì..." sibilò un allarmato Cobramon. "Ancora non ssssapete di quali disasssstri ssssia capace Witchmon... e non ssssaprei dirvi quali potrebbero essssere gli effetti di quella sssstrana misssstura che lei chiama 'bevanda energetica'... ssssu voi esssseri umani!"

Una certa sensazione di allarme si fece strada nella mente di Kevin, e il piccolo Digiprescelto di colore rivolse uno sguardo dubbioso al Digimon cobra. "C-come? Disastri, dici? Strana mistura? Cosa... cosa vuoi dire?" chiese, in tono piuttosto incerto. Aveva lo strano presentimento che la risposta non gli sarebbe piaciuta... e vicino a lui, anche Jolene, Felipe e gli altri Digimon davano segno di non essere rimasti indifferenti alle parole di Cobramon...

Yurika sbattè gli occhi. "Non... non capisco perchè ti preoccupi tanto, Cobramon-chan. Capisco che la tua amica sia un pò imbranata, l'ho visto anche prima... senza offesa, si intende... ma in fondo questa è solo una bevanda energetica, no?" chiese.

"Appunto!" ronzò Kunemon. "Che pericoli potrebbe nascondere?"

Cobramon stava per aprire bocca e rispondere... quando la porta della cucina si spalancò nuovamente, e da dietro essa, bella come il sole e con un sorrisone sulla faccia come se niente fosse, apparve proprio la padrona di casa, con in mano un vassoio sul quale erano poggiati numerosi bicchieri ricolmi di una strana bevanda gassata color mirtillo! "Ta-daaaan! Eccomi di ritorno... e con la mia ricetta segreta! Scommetto che non vedete l'ora di provarla anche voi!" esclamò entusiasta, mentre distribuiva un bicchiere ad ogni Digiprescelto e Digimon.

"Hmmm..." mormorò Bearmon, guardando oltre il bordo del bicchiere per poi dare un'annusata allo strano liquido. "A guardarlo così, sembra una speciale di Coca-Cola, e non ha neanche un cattivo odore..."

"Anzi, sa di frutti di bosco..." aggiunse Kevin. Le sue narici registravano un gradevole profumo di ribes, more e altre bacche selvatiche di questo tipo. "In effetti, devo ammettere che mi invoglia molto..."

Gli altri Digiprescelti stavano avendo reazioni abbastanza diversificate di fronte alla strana bevanda: Jolene teneva in mano il bicchiere e lo guardava da una parte all'altra, come se cercasse di vederci qualcosa di insolito; Felipe restava in silenzio e con lo sguardo fisso sulla sua bevanda, forse aspettando che qualcuno bevesse per primo; BlackGatomon, con la sua naturale diffidenza, stava annusando il liquido frizzante nel tentativo di scoprire tracce di sostanze strane; Falcomon aveva intinto una piuma dell'ala destra nel bicchiere, senza apprezzabili risultati; Kunemon, il più piccolo dei Digimon del gruppo, si era appena sollevato sulle zampine posteriori per aggrapparsi con quelle anteriori al suo bicchiere, che in proporzione al bruchino giallo sembrava una botticella; SnowAgumon aveva afferrato il suo bicchiere con entrambe le zampe e ci stava guardando dentro incuriosito; Cobramon aveva semplicemente sospirato, di fronte a quella incombenza irritante che non si poteva scansare nè rimandare, e dalle fauci gli era uscita una nuvoletta di vapore stilizzata...

E infine, Sho e Yurika (il primo un pò controvoglia) avevano sollevato i loro bicchieri, quasi volessero proporre un brindisi... ma fu Witchmon, evidentemente per confermare a tutti che il suo misterioso intruglio non era avvelenato nè aveva effetti collaterali, a bere per prima: la giovane strega sollevò la sua bevanda prima ancora di mettersi a sedere, e ne bevette un generoso sorso, per poi emettere un sospiro soddisfatto.

"Aaaaaah!" esclamò Witchmon. "Mi ci voleva proprio! Come potete vedere, ragazzi, la mia pozione non ha nessunissimo effetto negativo, quindi... Bevete tranquilli, e vi garantisco che dopo vi sentirete così meglio che vi sembrerà di essere un'altra persona!". Nonostante queste rassicurazioni, Cobramon mantenne la sua espressione poco convinta...

Con un sorrisone smagliante, Yurika alzò il suo bicchiere e fece cenno a Sho di fare la stessa cosa. "Non ne abbiamo dubitato neanche per un secondo, Witchmon-chan!" esclamò la ragazzina dai capelli blu. "Allora, leviamo un brindisi al nostro incontro con Witchmon-chan e Cobramon-chan... e, perchè no, anche al successo della nostra missione! Alla salute, ragazzi!" esclamò.

"Salute..." mormorò Sho... e, contemporaneamente, i due ragazzini portarono i bicchieri alle labbra e si versarono in gola il liquido gassato. Quasi subito, un gradevole sapore di fragole e limone riempì loro la bocca, talmente dolce che i due amici si sentirono avvampare leggermente le guance mentre la sostanza deliziosa scendeva lungo i loro esofagi. Allo stesso tempo, una strana sensazione di energia li percorse e si sentirono i muscoli distendersi e rilassarsi, mentre le loro braccia e gambe si riempivano di pelle d'oca. Si sentivano improvvisamente più forti... più temprati... e, proprio come diceva Witchmon, come se avessero appena mangiato un pranzo abbondante! Seguendo il loro esempio, anche SnowAgumon, Kunemon, Bearmon e Falcomon bevettero un pò della dolcissima vivanda, e persino Cobramon aveva lasciato da parte la sua onnipresente diffidenza, e si era preso qualche sorso... Tuttavia, gli altri ragazzi e BlackGatomon sembravano ancora esitanti.

"Aaaaah! Ragazzi, non ho mai bevuto niente di più buono! Potrei giurarlo!" esclamò Yurika. "Hey, Witchmon, non è che potresti darmi la ricetta? Magari, quando... torniamo sulla Terra... potrei... hmmm? Ragazzi... che sta succedendo? Perchè all'improvviso mi sembra che... stiate diventando... più... grandi... ehm... urgh... non... non riesco a... a... Meow!"

In effetti, poco dopo aver bevuto, Yurika aveva avuto la strana sensazione che i suoi amici, i Digimon, e la stanza attorno a lei stessero aumentando di dimensioni... e per qualche strano motivo, sentiva più caldo e le riusciva più difficile parlare... poi, si era sentita crescere le unghie e qualcosa che si agitava dietro la sua schiena... e in pochi secondi, al posto di Yurika, si trovava una tenerissima gattina tigrata dalla pelliccia azzurra a striature blu, con gli occhi di un bellissimo colore dorato, in quel momento spalancati dall'incredulità, come anche quelli dei presenti! "Meeeow!" miagolò di nuovo, questa volta un miagolio acuto, prolungato, e pieno di rabbia e sbigottimento!

"Y... Yurika..." mormorò Kunemon. "Non... non mi avevi detto... che anche voi umani potevate Digievolvere!"

"Ehm..." cominciò a dire Sho, guardando la sua amica trasformata in felino. "Non è per essere sfacciato, Yurika-chan... ma... io non mi... ugh... fidavo di... non... riesco a... ugh... AAAAAARGH! La... la mia pelle... è a POIS! Verdi e viola, per giunta!"

Ebbene sì... il malcapitato Digiprescelto del Coraggio, dando un'occhiata alle sue mani, ci aveva visto sopra una miriade di puntolini verdi e viola, le cui dimensioni andavano da quelle di una capocchia di spillo e quelle di una monetina! E non c'era bisogno di guardare molto in giro quale potesse esserne la causa...

"Ehm..." iniziò a giustificarsi una piuttosto intimorita Witchmon, vedendosi arrivare incontro una gattina blu e un Digiprescelto a macchie, entrambi desiderosi di vendetta. "Beh... quando... quando ho detto che non c'erano effetti collaterali... ehm... come posso dire... mi stavo riferendo al fatto che i Digimon ai quali l'ho fatto provare non hanno avuto nessun disturbo! Hehehehee... come facevo ad immaginare che... beh... per gli esseri umani non valesse la stessa cosa? Ehm... O-okay... ragazzi, non c'è bisogno di fissarmi così... Perchè quelle facce? Perchè quella grinta... no... aspettate... ehm... sentite, che ne dite se esco a prendere un pò d'aria e torno quando... AAAAARGH!"

"TORNA SUBITO QUI, streghetta da quattro soldi!" ruggì un arrabbiatissimo Sho Kusanagi, mettendosi ad inseguire la malcapitata Digimon. "Ti insegno io a usarci come cavie per i tuoi intrugli!"

"Mmmmmmeeeeowwwww! Hissssss!" sibilò la gattina Yurika, scendendo dalla sua sedia con un balzo per poi unirsi al suo amico nella caccia a Witchmon, mentre tutti gli altri restavano seduti ai loro posti e osservavano increduli la surreale scena! L'unico che manteneva un certo distacco, molto probabilmente perchè era abituato a simili avvenimenti, era Cobramon, che se ne stava là al suo posto, comodamente arrotolato, e con una faccia che sembrava voler dire 've l'avevo detto'!

"Quando parla di Digimon a cui ha fatto assssaggiare le ssssue pozioni... ssssenza lasciare loro molte possssibilità di scelta, potrei aggiungere..." commentò il cobra gigante, prima di avvolgere la coda attorno al suo bicchiere e prendere un altro sorso. "...ssssi deve intendere il ssssottosssscritto..."

"Questa decisamente non è una cosa che si vede tutti i giorni..." commentò stupefatto Kevin, con un grosso corvo nero che gli passava gracchiando dietro la testa, mentre assisteva allo strano inseguimento tra Digimon maga, gattina blu e ragazzo a pallini!

"Ecco perchè noi Digimon non abbiamo subito nessun effetto..." mormorò SnowAgumon. "Sugli umani, invece..."

"Facci tornare subito come prima... O NON RISPONDO DELLE MIE AZIONI!"

"Myaaaaaah! Frrrrrrr!"

"Aaaaaargh! Non posso fare il contro-incantesimo, se continui a graffiarmi la faccia!"

Felipe emise un sospiro rabbioso e si afferrò le tempie con una mano. La situazione stava diventando un pò TROPPO rilassata, per i suoi gusti...

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"Accidenti... non c'era bisogno di prendersela così per un banale incidente..." mormorò Witchmon, tenendo il suo cappello da strega in una mano e con l'altra massaggiandosi il grosso bernoccolo che Sho e Yurika (ora tornati normali) le avevano fatto spuntare sulla testa. Una volta che la gazarra provocata dalla 'bevanda energetica' della giovane strega si era calmata, i rimanenti ragazzi avevano optato, molto saggiamente, per un cibo più tradizionale, finendo le razioni che Felipe si era portato da casa... mentre i Digimon, sicuri che l'intruglio non avrebbe avuto effetti collaterali su di loro, avevano di buon grado finito le loro bevande. Ora che si era ritemprato, il gruppo si apprestava a salutare i suoi nuovi amici e riprendere il viaggio, e in quel momento si trovavano di fronte alla dimora di Witchmon e Cobramon per scambiarsi gli ultimi saluti.

"Te la ssssei un pò andata a cercare, però... Potevi rissssparmiarti di offrire la tua ultima ricetta!" commentò il cobra gigante. "Non dirmi che non immaginavi che quella... bevanda... potesssse agire in maniera diverssssa ssssugli umani!"

"Hmph... altro che agire in maniera diversa!" brontolò Yurika, mentre si dava una controllata. "Mi ha trasformata in una gattina, santo cielo! Una gattina, ci rendiamo conto? D'accordo che probabilmente ero anche carina, ma... ugh... insomma, avete capito cosa volevo dire!"

"Ma a me è piaciuto questo incontro! E' stato divertente!" replicò SnowAgumon. "Sentite, ragazzi, un giorno di questi perchè non torniamo da queste parti?"

Jolene si grattò la fronte con un indice, e si fece scendere una gocciolina di sudore dalla fronte. "Ehm... non è per essere pedante, SnowAgumon, ma questo si chiama autoinvitarsi... non è una cosa molto educata, sai com'è..."

"Ma non importa!" saltò su Witchmon, ritrovando tutta la sua esuberanza. Anche il bernoccolo di poco prima era scomparso nel nulla... "A me fa sempre piacere avere degli ospiti! E magari, quando tornerete, voi avrete sconfitto Watchmon, e la mia fama di grande maga si sarà diffusa! Così avremo molte più cose di cui parlare... wow, attenderò con ansia questo momento!"

BlackGatomon, non vista da nessuno, lanciò un'occhiataccia alla Digimon strega. "Ugh... la sua fama di maga si sarà diffusa? Quando i maiali voleranno... la sua fama di 'disastro ambulante', semmai!" disse tra sè.

"In ogni caso..." riprese la parola Cobramon, evitando che la sua troppo espansiva compagna partisse per la tangente con un altro discorso sulle sue doti magiche. "...sssse volete, ragazzi, vi possssiamo dare qualche indicazione ssssu quanto vi asssspetta più avanti. Sssso che continuando per quessssta sssstrada arriverete dritti dritti alle Fortran Heightssss, e mi ssssento in dovere di dirvi... che non dovete attraverssssarle per nessssun motivo! E' un possssto da cui nessssuno è mai tornato, da quando è cominciata la crisi di DigiWorld!"

Sho annuì. "Sì, questo l'abbiamo già sentito... siamo già stati avvertiti della pericolosità di quelle montagne, e abbiamo intenzione di aggirarle, anche se questo ci allungherà un pò la strada... Comunque, grazie per la premura!"

"Per quanto riguarda raggiungerle..." riprese Witchmon, ora con un contegno più serio rispetto a prima. "...se proseguite per questa strada dovreste arrivarci più o meno in due giorni di cammino. Sfortunatamente, per tutto il percorso verrete tenuti d'occhio dagli agenti di Watchmon... e in particolare, ho sentito dire che un suo scagnozzo, un bufalone ignorante di nome Ogremon, si sia recentemente stabilito al limite estremo di questa foresta, proprio ai piedi delle Fortran... vi consiglio di starci attenti, sarà un ammasso di muscoli senza cervello e con l'alito che sa di discarica, ma quello che gli manca di testa, lo compensa con quei suoi pugni di roccia! Io e Cobramon ci abbiamo combattuto, una volta, molto tempo fa, e non è stato divertente!"

"Aggiungete il fatto che, da quando lo abbiamo ssssconfitto, sssi ssssarà allenato un bel pò e ssssarà molto migliorato... e vi ssssarete fatti un'idea della ssssituazione..." aggiunse Cobramon. "Sssse Watchmon ha mandato lui, vi troverete a che fare un cliente poco ssssimpatico..."

"Ogremon, eh?" chiese Bearmon, a mò di conferma. "Questo nome non giunge nuovo neanche a me... Ho sentito che è un abile combattente, per quanto rozzo... e che in questi giorni si sta allenando per sconfiggere un altro Digimon esperto di arti marziali... Leomon, mi pare che si chiami..."

"Va bene..." concluse Sho. "Ogremon... hmm... se lo incontreremo, sapremo come trattare con lui!"

"In fondo, adesso abbiamo AeroVeedramon dalla nostra!" proseguì SnowAgumon, la cui sicurezza rispecchiava quella del suo compagno. "Non riuscirà ad averla vinta tanto facilmente contro la mia nuova forma!"

Una risata cristallina lasciò la gola di Sho, mentre il ragazzo accarezzava la fresca pelle squamosa del suo Digimon. "Hehehehee... sì, sono convinto che AeroVeedramon sarà sufficiente a tenerlo a bada, ma non alziamo troppo la cresta!" ribattè. "Abbiamo visto che ostentare sicurezza quando in realtà non la si ha, fa più danno che bene..." Il suo tono si incupì leggermente a quelle parole, ricordando il suo errore che per poco non gli era costato la vita nel duello con Volcdramon.

Felipe si fece scappare un sorrisetto sarcastico. "Ma tu guarda, abbiamo il nostro eroe Sho Kusanagi che raccomanda prudenza! Dev'essere un segnale che la fine del mondo si sta avvicinando!" disse ironico, attirandosi dietro lo sguardo falsamente irritato del giapponese.

"Ma taci, biondino..."

"Bello vedere che andate d'accordo... ma temo che adesso sia il momento di andare!" tagliò corto BlackGatomon, poco avvezza a quelle che lei chiamava 'lungaggini' e 'smancerie'. "Prima si arriva a queste Fortran Heights, meglio è... e già che ci siamo, non sarebbe male anche cercare un modo di far illuminare le vostre Crest!"

"Hmm... l'avrei detto con altre parole, ma BlackGatomon ha ragione..." ammise Yurika, e un piccolo ghigno di soddisfazione attraversò il viso della gattina nera. "Beh, in tal caso... Witchmon-chan, Cobramon-chan, vi facciamo tanti auguri, e speriamo di rivederci presto... posto che, ovviamente, tu non cerchi di propinarci qualche tua invenzione strampalata!" Ad ulteriore sottolineatura del suo punto, la ragazzina avvicinò il viso a quello di Witchmon e la guardò fissa negli occhi... e la giovane strega alzò le mani davanti a sè in un gesto pacificatore.

"Hey, hey, d'accordo! Adesso non ti far venire cattivo sangue per un mio piccolo errore..."

La ragazzina alzò gli occhi al cielo prima di rivolgersi a Cobramon... e di dargli una grattatina sulla testa come se fosse stato un tenero gattino invece che un serpente dal veleno mortale! "E tu, Cobramon-chan, fai buona guardia, okay? Non vorrei che combinasse qualche guaio mentre siamo via, sai com'è..."

"Hey, fratellone Sho..." mormorò Kevin, avvicinandosi al leader non ufficiale del gruppo. "Pensavo che alle ragazze i serpenti facessero schifo..."

"Di solito sì..." gli rispose, sempre sottovoce, Sho. "Ma... avrai visto che tu che Yurika-chan non è una ragazza come tutte le altre..."

Il volto da rettile di Cobramon si tinse di una leggera sfumatura di rosso. "Ehm... d'accordo, farò del mio meglio... Uhm... allora, ssssperiamo di rivederci pressssto, Digiprescelti... e date una lezione a Watchmon anche da parte nosssstra!" sibilò, cercando di nascondere il suo imbarazzo con l'equivalente serpentesco di un colpo di tosse.

Sho fece il segno dell'okay al serpente e alla strega. "Di questo potete stare sicuri... e grazie anche per averci messo in guardia da Ogremon! Non ci faremo cogliere impreparati!" assicurò. "Quando quello sgorbio farà vedere la sua brutta faccia in giro, noi lo accoglieremo come merita e lo rimanderemo da Watchmon con la coda tra le gambe!"

 

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A pochi chilometri di distanza, un muscoloso Digimon umanoide dalla pelle verde, con lunghi capelli bianchi e corna ricurve nere, un paio di pantaloni consunti e una clava d'osso in una mano, si mise la mano libera davanti alla bocca e starnutì fragorosamente.

"Ugh... perchè ho come l'impressione che qualcuno stia sparlando di me?" ringhiò il Digimon conosciuto come Ogremon, grattandosi il naso infastidito. Dopo averci riflettuto su, decise che non era il caso di perdere tempo, e riprendere a cercare i bambini prescelti. Prima tornava da Watchmon con i loro Digivice, meglio era per lui...

"Heh. State attenti, bambini prescelti, perchè state per avere a che fare con il sottoscritto Ogremon!" ringhiò tra sè, preparandosi mentalmente all'incontro-scontro che sarebbe presto avvenuto...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E anche questo capitolo è concluso! Grazie a tutti per l'appoggio!

Come avete potuto leggere, anche questo capitolo era abbastanza rilassato, con le 'mirabolanti' imprese di Witchmon, e il suo tranquillo collaboratore Cobramon... ma già dal prossimo, l'azione riparte! E molto probabilmente, sarà la volta che Ogremon incontrerà i nostri amici! Dite la verità, vi aspettavate di vederlo? E dove c'è Ogremon... beh, non credo che Leomon possa essere molto distante!

Cobramon è un Digimon di mia invenzione... avete notato che c'è una quantità molto limitata di Digimon serpente? A memoria ricordo soltanto Santiramon, il Deva Serpente che aveva occupato il tunnel della metropolitana in Digimon Tamers! Devo ammettere che mi sono divertito molto a caratterizzarlo... rovesciando molti degli stereotipi diffusi sui serpenti! Aspettatevi che lui e Witchmon facciano altre apparizioni in futuro... e non escludo che si rendano utili anche in combattimento!

Per questo capitolo è tutto! Questa storia continuerà quando avrò finito i miei esami per la sessione estiva... e per adesso, vi auguro buon proseguimento, e invito chi volesse a lasciarmi le sue impressioni!

Alla prossima!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 17
*** I Digivice rubati ***


Digimon Zero-17

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Uff... con un pò di ritardo, ma ancora una volta posso aggiornare Digimon Zero! Vogliate scusarmi, ma in questi giorni ho un sacco di storie da mandare avanti, e sto cercando di approfittare di ogni scampolo di tempo a mia disposizione per portarle avanti! Ad ogni modo, spero che questo capitolo sia suifficientemente buono da farmi perdonare il ritardo... vi anticipo che in questo capitolo vedremo dei contrasti tra i personaggi! Il che, direi, è un elemento essenziale per una serie di Digimon almeno quanto lo sono le Digievoluzioni, i misteri e la morte di Leomon!

E a questo proposito... come avete visto, oltre a Digimon che si vedono qui per la prima volta, sto introducendo anche delle vecchie conoscenze! Abbiamo visto Ogremon, che sicuramente non mancherà di dare fastidio ai nostri eroi... e non dubitate che vedrete anche Leomon, e forse qualcun altro! Ma prima, i ragazzi dovranno ficcarsi in una situazione alquanto spinosa... quale, mi chiedete? Beh, il titolo del capitolo dovrebbe darvi qualcosa di più di una dritta! Heheheee...

E va bene... adesso, prima di lasciarvi al seguito delle loro vicende, e sperabilmente ad un capitolo interessante, rispondo come sempre ai miei affezionati lettori!

 

KillKenny: Kukukukukuuuu... sai, in realtà non ero partito con l'intenzione di caratterizzare così Witchmon, ma la cosa è un pò venuta da sola! Che ci posso fare, un pò di sana citazione da altri anime e manga non fa mai male, giusto? Purchè non si arrivi al plagio... Witchmon e Cobramon appariranno ancora nella mia storia (e, come hai potuto vedere, anche in 'Invasion'), e avranno un ruolo più importante delle macchiette comiche!

TopoMouse: Hmmm... non ho mai letto quei libri di cui parli, vedrò di procurarmeli... dopotutto, tu sei uno che si intende di letture! Hehehee... mi ci voleva qualcuno che facesse da bilanciere per le manie di grandezza di Witchmon, e ci è capitato lui! E poi, mi andava di creare un Digimon che capovolgesse i luoghi comuni sui serpenti! Per quanto riguarda Ogremon e Leomon, volevo qualcosa che facesse da congiunzione tra questa serie e la prima di Digimon. Certo, non sarà la sola... ma sarà una delle prime senz'altro!

Driger: Ciao, Driger! E' un piacere come sempre! Sì, Felipe si è un pò aperto... ma il suo desiderio di starsene sulle sue, e di non farsi amici, si farà sentire, con risultati non esattamente eclatanti per il lavoro di squadra. Prevedo che in questi capitoli lavorerò un pò sul suo personaggio... oh, ma che dico, anche tutti gli altri saranno un pò sviluppati, e verranno fuori piccole nevrosi, paure e sentimenti repressi. E credimi, tutti loro ne hanno qualcuno...

Come hai potuto leggere in 'Invasion', alla fine è successo qualcosa tra il nostro spagnolo solitario e la timida ragazzina inglese... ^_^

Hehehee... sono un grandissimo fan dei gatti, e quindi in cosa altro avrei potuto far trasformare uno dei miei personaggi originali preferiti? Sì, Ogremon è lo stesso di 'Digimon Adventure'... e sì, Cobramon è stato proprio ispirato da Sir Hiss, il fedele e strisciante servitore del Principe Giovanni! Robin Hood è uno dei miei film Disney preferiti! L'avrò visto e rivisto un'infinità di volte!

SmartGirl: E... benvenuta anche tu a 'Digimon Zero'! Eccoti l'aggiornamento che aspettavi! Caspita, sono così bravo da rendere questa storia degna di essere il prequel di Digimon Adventure? Troppo buona... in giro per la rete ce ne sono tanti, di autori più bravi di me! Beh, sì, in effetti per molti personaggi mi sono ispirato proprio alla prima serie! Ho pensato che, in fondo, i lettori affezionati alla prima serie si sarebbero trovati più a loro agio in questo mondo. Mi fa piacere che tu dica di aver trovato i loro discorsi e i loro pensieri azzeccati... vuol dire che il mio studio dei personaggi è sulla buona strada!

Sì, in effetti ho proprio pensato che, un giorno, potrei scrivere un libro con i miei personaggi originali! Anzi, non escludo che, un giorno, potrei pubblicare qui qualche loro avventura, visto che ho già qualche ideuzza in mente! Cavolo, quando si ha il tarlo della scrittura...

 

Con questo, ho finito con le recensioni per il capitolo 16! Godetevi il capitolo 17, sperando che questo numero non porti sfortuna a noi...

Sicuramente, a Sho e compagni ne porterà parecchia, come potete intuire dal titolo...

 

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Capitolo 17 - I Digivice rubati

 

"Uff... cavolo, cominciano a farmi male le zampe, dopo tutta questa camminata..." si lamentò Bearmon, sedendosi su un ceppo ad un angolo della strada e massaggiandosi le gambe indolenzite. "Scusate se mi lamento, ragazzi, ma non ricordo di aver mai camminato tanto in vita mia..."

Sho si fermò a sua volta in mezzo alla stradina improvvisata che lui e gli altri Digiprescelti stavano seguendo. Si appoggiò le mani sulle ginocchia e prese fiato un paio di volte, detergendosi poi il sudore dalla fronte con la manica. "Hanf... non... non ti preoccupare, Bearmon... ora che mi ci fai pensare, non abbiamo fatto altro che camminare da quando abbiamo salutato Witchmon e Cobramon..." mormorò tra gli ansimi di fatica. "E poi, vedo che ormai si sta avvicinando la sera... a questo punto, credo che ci convenga trovare un posto abbastanza riparato dove dormire, e riprendere il viaggio domani mattina, non appena il sole sarà sorto..."

Yurika, che stava a sua volta dando i primi segni di stanchezza (anche se cercava di farli vedere il meno possibile), espresse il suo accordo con un breve cenno della testa, prima di guardarsi attorno alla ricerca di un posto che potesse andare bene per accamparsi. Ancora una volta, si trovavano nel bel mezzo di una foresta, anche se non era più la fitta, impenetrabile foresta pluviale a cui erano abituati, e si trovavano invece in un bosco asciutto, dall'aria tranquilla, il cui terreno erboso era coperto da uno strato di foglie secche che scricchiolavano sotto le loro scarpe, come se stessero camminando su uno strato di patatine fritte. Qualche raggio di sole, tinto dell'arancione del tramonto, stava ancora filtrando tra le fronde degli alberi, illuminando foglie e rami di un tenue bagliore, e il rumore dello spiro di una gentile brezza serale si mischiava all'acuto frinire delle cicale. Era uno spettacolo suggestivo, indubbiamente, ma voleva semplicemente dire, come aveva appena affermato il ragazzino con gli occhialoni, che la notte si stava avvicinando, e che cercare un rifugio in cui passarla sarebbe stata la cosa più sensata.

Felipe, che se ne era rimasto in silenzio a riflettere fin da quando il viaggio era ripreso, rispondendo soltanto a spiazzanti monosillabi ad ogni domanda gli venisse diretta, fu l'unico a non essere molto d'accordo con questa idea. "Il sole non è ancora sceso del tutto, no?" chiese retoricamente. "Io dico che potremmo anche fare un altro pò di strada... in fondo, finora non abbiamo incontrato nessun Digimon ostile. E poi, se facciamo un pò di strada adesso, ce la risparmiamo domani, e portiamo a termine prima il nostro incarico. Già dovremo perdere tempo ad aggirare quelle montagne..."

"Hmmm..." riflettè Kunemon, come sempre appollaiato sulla spalla di Yurika a causa della sua inferiore velocità di marcia. "Io, sinceramente, non credo sia una buona idea. Meglio iniziare subito a cercarsi un posto per la notte, non si sa mai quando ne troveremo uno che vada bene. E poi, voi ragazzi avrete pur bisogno di cercarvi qualcosa da mangiare, finchè c'è ancora luce..."

Felipe storse il naso, e si incupì in volto, ma SnowAgumon annuì in segno di assenso. "Sì, Kunemon ha ragione. La pozione di Witchmon ha avuto su noi Digimon l'effetto di energizzarci, e quindi adesso non abbiamo fame... ma per voi umani non vale la stessa cosa!"

"Purtroppo..." sbottò Yurika con una certa irritazione, ripensando al breve momento che aveva vissuto come esponente della razza felina nella capanna di quella streghetta svitata. "Vabbè, inutile recriminare. Jolene-chan, Kevin-chan... Falcomon-chan, BlackGatomon, voi che ne dite? Anche voi vorreste fermarvi, immagino, dopo questa camminata..."

La gattina nera alzò le spalle. "In realtà a me piacerebbe andare avanti, ma immagino che lo farei da sola. Quindi, va bene... non riuscirei ad andare molto lontano senza di voi..." rispose, attirandosi dietro un'occhiata leggermente disapprovante da parte di Sho. Con tutto il tempo che aveva passato con il gruppo, ancora non riusciva a vederli come veri e propri amici, soltanto alleati di convenienza che le sarebbero serviti soltanto finchè non avesse ottenuto i suoi livelli evolutivi superiori. Comunque, decise il ragazzino, non era il luogo nè il momento adatto per recriminare su queste cose, ed era anche troppo stanco per farlo.

"Anche... anche a me va bene..." rispose Jolene, raccogliendo quel poco fiato che le era rimasto. Quasi cercasse approvazione, rivolse un'occhiata interrogativa a BlackGatomon, che sembrò non accorgersene, e al piccolo Kevin, che invece le disse di sì, anche lui con il respiro corto. "Mi... mi sembra che anche Falcomon voglia dire di sì..."

"Infatti..." rispose il piccolo rapace, con immenso sollievo di Bearmon e dei membri più stanchi del gruppo. Poi, il falchetto si voltò verso Felipe, che lo stava guardando con espressione a metà tra il confuso e il... poteva essere?... deluso, e proseguì. "Se siamo stanchi, è inutile andare avanti. Non avremmo la lucidità per pensare correttamente, per fare gioco di squadra... e saremmo più vulnerabili ad eventuali aggressori. Non lo pensi anche tu?"

Con un pò di riluttanza, il biondino spagnolo alzò le spalle e sospirò. "Uff... e va bene, d'accordo... facciamo come vogliono i grandi capi..." borbottò, gettando un'occhiata torva a Sho e a SnowAgumon, i primi ad aver suggerito di fermarsi. Nella voce di Felipe, si poteva chiaramente sentire una forte inimicizia... e la cosa, oltre che sorprendere non poco Falcomon, non sfuggì certo a Sho, che pur non essendo il ragazzino più intelligente del mondo, lo era comunque abbastanza da capire quando qualcuno aveva qualcosa contro di lui.

Impulsivo com'era, Sho non potè fare a meno di voltarsi verso Felipe, incrociare il suo sguardo freddo con una sua occhiata irritata, e rispondergli a tono. "Senti un pò, Felipe-kun, adesso perchè ce l'hai tanto con me? Io ho solo detto quello che a me sembrava più ragionevole! Non sarò un'aquila, ma non mi sembra che fermarsi e riposarsi un pò sia poi così riprovevole!"

BlackGatomon, evidentemente reputando quella disputa infantile e stupida, incrociò le zampine sul petto e scosse la testa. Jolene, Kevin e gli altri Digimon si guardarono, preoccupati dalla situazione di tensione che si era improvvisamente venuta a creare... mentre Yurika fece un passo in avanti, cercando di fare da cuscino tra i due maschi in vena di lite. "O... okay, ragazzi, non mi sembra il caso di mettersi a litigare..."

Ignorando completamente la ragazzina dai capelli blu, Felipe sostenne per un pò lo sguardo irritato di Sho, prima di alzare le spalle e mostrargli la schiena, le mani appoggiate sui fianchi in quella che voleva essere una posa strafottente. "Tsk... ma ti senti, mentre parli, occhi a mandorla? Hai appena risposto alla tua stessa domanda! Hai detto proprio la parola giusta... tu dici quello che A TE sembra più ragionevole, senza farti ulteriori problemi! Questo è un modo di fare che davvero non mi va giù, pensi di sapere tutto tu!"

Quella frase fece venire le fiamme al volto sia di Sho, che di SnowAgumon, che di Yurika. Com'era che adesso, di punto in bianco, quel bulletto si metteva a sputare sentenze? E sì che in quei giorni stava pure iniziando ad aprirsi... appena la sera del giorno prima, sulla spiaggia, si era fidato di loro al punto da iniziare a parlare un pò di sè stesso, far conoscere loro i suoi sentimenti... e improvvisamente, era ricaduto nell'atteggiamento distante e spocchioso di quando lo avevano incontrato per la prima volta! Ma che gli era capitato? Sembrava quasi che si fosse scolato qualche litro di limonata! "Hey, Felipe-kun! Anche tu, modera i termini! Non mi sembra giusto che tu adesso insulti Sho-kun, che cosa ti ha fatto di male?" chiese la ragazzina con tono forzoso. Il suo intervento, tuttavia, non ebbe il risultato sperato, visto che Felipe si permise un sorrisetto sprezzante.

"Tsk... ma guarda un pò, il coraggioso leader ha bisogno dell'amichetta che lo difenda..." disse, a voce abbastanza alta da permettere a tutti i presenti di sentire chiaramente. "Bah, sei una vera delusione, Sho... e pensare che io ho addirittura pensato che tu avessi la stoffa... invece, sei soltanto un piccolo prepotente che impone il suo modo di vedere le cose!"

Era troppo. Questo era davvero troppo per la corta pazienza di Sho.

Con uno scatto quasi felino, per nulla intimorito dal fatto che il suo 'interlocutore' fosse più alto di lui, il ragazzino con gli occhialoni scattò verso Felipe, scartando gli sbalorditi Yurika, Kunemon e SnowAgumon, e gli giunse dritto in faccia, afferrandolo bruscamente per il bavero della camicia! "Senti un pò, bellimbusto... ADESSO STAI ESAGERANDO, MI SONO SPIEGATO!?" gli urlò in faccia. "Non ho fatto nulla perchè tu ti possa permettere di insultarmi così... e se ti do tanto fastidio, vorrei almeno saperne il perchè, invece di dover sopportare le tue lagne!"

Per nulla impressionato, ma con un'espressione improvvisamente più allarmata, il Digiprescelto spagnolo afferrò con una mano uno dei polsi di Sho e cominciò a stringere per costringerlo a mollare la presa. "Ugh... Ma guarda... avrei detto il contrario... credevo... che fossimo noi... a sopportare te... hnnn..." ringhiò, il fiato corto per la presa di Sho. Jolene strinse i denti e arretrò di un passo. La situazione stava degenerando, e se c'era una cosa che la paralizzava dalla paura, era la violenza...

"Adesso smettetela, voi due! Vi siete messi a litigare per niente!" implorò SnowAgumon rivolto ai due litiganti, che però non fecero neanche lo sforzo di voltarsi. Kunemon scosse la testa e sospirò con tono desolato.

"Sigh... è inutile, SnowAgumon, ormai quei due non ascoltano più nulla!" ronzò il piccolo bruco.

Per fortuna, prima che i due ragazzi potessero mettersi le mani addosso, qualcuno provvide a riportarli entrambi alla ragione. Con un grugnito di irritazione, Yurika si mise a fianco dei due ragazzi e, allungate le mani verso di loro, li prese ciascuno per un orecchio, tirando verso di sè e costringendoli a separarsi. Sho, con una breve esclamazione di dolore, mollò il colletto di Felipe, che incespicò, ma rimase in piedi.

"Adesso la smettete ENTRAMBI, è chiaro?" esclamò Yurika, torcendo leggermente l'orecchio a Sho per dare maggiore enfasi. Il ragazzino con gli ochialoni emise un gemito, ma la presa della sua amica non si allentò. "Tu, Sho, vedi di controllare i tuoi bollenti spiriti! Non puoi mettere le mani addosso a uno così, solo perchè ti ha fatto arrabbiare!"

"Ahioooo..." gemette Sho. "Ho... ho capito... Yurika-chan... ma adesso mollami, ti prego..."

Le dita di Yurika finalmente mollarono la presa sulle orecchie dei suoi compagni di viaggio, ma la ragazzina continuò a tenerli sott'occhio con espressione feroce. Mentre Sho si portava una mano all'orecchio offeso, massaggiandoselo per far cessare il dolore, Felipe fece la stessa cosa... ma al tempo stesso lo guardò con aria di superiorità. "Hmph... come avevo detto prima, hai bisogno che la tua amichetta venga in tuo soccorso quando non hai più niente da dire! Bel leader che sei!" lo prese in giro, rivolgendogli un sorrisetto a mezza bocca che fece venire voglia a Sho di andare là e fargli ingoiare le sue parole.

"Felipe... non credi di stare esagerando, anche tu? Non penso che Sho volesse..." esclamò Falcomon, con voce più brusca di quanto fosse sua intenzione. Il falchetto fece un passo in avanti per richiamare l'atenzione del suo partner umano...

Ma gli fu negata la possibilità di mettere in pratica le sue intenzioni, in quanto Yurika fece un rapido dietro-front... e Felipe non riuscì a trattenere un moto di sorpresa quando la ragazzina gli piantò in faccia un paio di splendenti occhi blu accesi dall'irritazione!

"E TU, mio caro Felipe-kun... abbassa quella cresta, mi sono spiegata?" esclamò Yurika, puntandogli un indice sul petto e andandogli incontro a muso duro. "Sho-kun non ha fatto nulla per meritarsi i tuoi commentini offensivi, stava solo proponendo quella che a lui... e anche a me, se vuoi saperlo... pareva la cosa più ragionevole! O pensavi di andartene in giro per DigiWorld di notte, per cercare cibo e riparo?"

Felipe strinse i denti... poi, in un ultimo tentativo di dire la sua, rispose a tono alla giapponese. "Non... non lo dite sempre anche voi? Prima... prima ce ne andiamo da questo posto, meglio è! Se accorciamo di un pò la strada, che male c'è?"

"E me lo chiedi, anche?" esclamò Yurika. "Andare avanti a testa bassa e basta ci porterà soltanto alla morte! E' vero che dobbiamo salvare DigiWorld, ma se proseguiamo ad oltranza, senza fermarci a riposare quel tanto che basta, non salveremo neanche noi stessi! E poi, Sho-kun non ha nessun bisogno che qualcuno venga in suo soccorso! Sono intervenuta soltanto perchè sono sua amica, e tu gli stavi facendo un torto! Ora che lo sai, prova ad aggredirlo di nuovo, e giuro che te le suono! Mi sono spiegata?"

Felipe sentì un lieve dolore quando Yurika gli affondò l'indice nella spalla, e si ritirò di un paio di passi, in parte impressionato dalla veemenza della Digiprescelta, e in parte vergognandosi di essersi fatto sgridare da una ragazza. D'altro canto, il tono di Yurika non ammetteva polemiche... e, per quanto più bassa, la ragazzina dai capelli blu dava l'impressione di essere più forte di Felipe, almeno stando a quanto diceva Sho sul fatto che Yurika faceva judo...

"S-sì... ti sei... spiegata..." mormorò il poco socievole ragazzo spagnolo, con evidente riluttanza e vergogna. "Okay, amichetta, si fa quello che volete voi... ma questo non mi impedisce di pensare che quanto avete detto tu e quello stupido sia ridicolo!"

Senza attendere risposta, il ragazzo biondo voltò le spalle a Yurika e si allontanò di qualche passo, seguito dagli sguardi increduli di Jolene, Bearmon e Kevin, e da quelli disapprovanti di Sho, SnowAgumon, Yurika, Kunemon e BlackGatomon. Falcomon, dal canto suo, rivolse al gruppo un'espressione apologetica, come se volesse chiedere scusa a nome del suo partner umano, e poi si mise a seguire Felipe mentre questo si allontanava dal gruppo. "Hey, Felipe! Aspetta, dove vai? Non te la sarai presa per questo..."

"Che idiota." mormorò BlackGatomon scuotendo la testa, senza neanche assicurarsi se il Digiprescelto spagnolo fosse fuori dalla portata della sua voce. "Persino io so fare gioco di squadra quando serve..."

"Ma che gli avrà preso, poi, tutt'a un tratto..." si chiese Sho, la rabbia di poco prima sbollita e sostituita da uno strano sentimento di vuota insoddisfazione, quasi di delusione. "Voglio dire, ieri e l'altra sera era più simpatico... mi sembrava quasi che si stesse aprendo... quindi, perchè tutt'a un tratto...?"

Kunemon alzò le spalle... o meglio, il loro equivalente in termini di bruco! "Bah... il giorno in cui capirò quel tizio sarà il giorno in cui agli asini spunteranno le ali! Andiamo, ragazzi, non abbiamo altro tempo da perdere con chi vuole avere ragione a tutti i costi!"

"E' vero, abbiamo cose più importanti a cui pensare!" concluse Yurika. "Se Felipe-kun non vuole essere nostro amico, cavoli suoi! Ma che non venga poi a piangere da noi! Jolene-chan, Kevin-chan... ragazzi... forza, muoviamoci! Cerchiamoci delle mele di carne, e poi un posto in cui dormire!"

Ancora un pò sconvolti dalla litigata di poco prima, i due Digiprescelti più giovani restituirono ai loro amici uno sguardo confuso, senza sapere cosa dire o come intervenire... Quella lite era venuta fuori così, all'improvviso, per futili motivi... e in breve tempo era degenerata al punto che si era creata una scissione nel gruppo! Da una parte Sho e Yurika, e dall'altra Felipe... e pensare che fino ad un attimo prima sembrava andare tutto bene... ma cosa gli era preso, tutt'a un tratto?

"O... Okay... veniamo... veniamo subito..." mormorò Kevin, con palpabile riluttanza. Le sue dita si strinsero attorno al Digivice che portava appeso alla cintura, come se quel piccolo congegno dovesse essere un modo di rassicurarsi che le cose sarebbero tornate come prima... non vedeva come sarebbero potuti andare avanti, senza essere una squadra... e i tre ragazzi più grandi parevano essersene dimenticati...

Al suo fianco, Jolene sospirò mentre il gruppo passava a fianco di Felipe, che rimase lì, a braccia incrociate, per poi seguire gli altri ragazzi da una certa distanza, scuro in viso per la rabbia. Il biondino spagnolo non la degnò di uno sguardo, e ignorava persino Falcomon, che lo invitava a riunirsi al gruppo...

"Ma cosa... cosa ci è successo, all'improvviso...?" si chiese tra sè.

 

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"Ma insomma, Felipe, che ti ha preso tutt'a un tratto?"

"Che cosa ha preso A ME? Questa è una domanda che dovresti fare a quel bulletto lì che crede di essere il nostro capo, mio caro Falcomon!"

"Prima di tutto, non mi sembra che Sho abbia mai preteso di essere il nostro capo! Secondo, qui mi sembra che quello irragionevole adesso sia tu! Capisco che tu non veda l'ora di tornare a casa e non dover più rischiare la vita contro Watchmon e i suoi uomini... ma questa smania di finire tutto subito finirà per farti ammazzare, se non riesci a controllarla!"

"Veramente, Falcomon, mi hai frainteso completamente." rispose freddamente Felipe, facendo corrugare la fronte al falchetto. "Non è perchè ho fretta di tornare a casa che voglio concludere questa storia il prima possibile!"

Falcomon sbattè gli occhi, e la risposta che si era preparato a quella che credeva sarebbe stata la risposta del suo partner gli morì in gola. Felipe lo aveva colto completamente alla sprovvista! Diceva che non era perchè voleva andarsene da lì... ma allora, per quale motivo si comportava in quel modo? Perchè voleva concludere la missione il prima possibile, costo di inimicarsi i suoi compagni di gruppo?

Come se gli avesse letto nel pensiero, il ragazzo biondo diede la sua risposta. "Sì, Falcomon, lo so quello che ti stai chiedendo... e lascia perdere, perchè non sono sicuro che capiresti, anche se te lo spiegassi per filo e per segno." commentò, in maniera alquanto sibillina. "Mi basti dire che... in questi giorni, mi sono accorto di aver già stretto dei legami con quei quattro marmocchi, senza neanche volerlo, e non voglio avvicinarmi ulteriormente a loro... specialmente a quello Sho! E' quello che più mi dà fastidio! Crede di sapere tutto!"

"Ma... ma... ma..." Falcomon era allibito. Com'era possibile che Felipe parlasse così di Sho? E sì che nei giorni precedenti, quei due sembravano essere giunti ad una sorta di mutua comprensione, e anche di complicità... anche se un pò litigavano... Quindi, adesso, come mai Felipe aveva fatto questa brusca inversione di tendenza? Proprio non capiva... "Ma... Felipe, io... ero convinto che tu e Sho... sì, insomma... Sho avrà i suoi difetti, ma non mi è mai sembrato presuntuoso come lo descrivi tu..."

"E invece sì!" lo interruppe Felipe, con voce più alta di quanto forse lui stesso avrebbe voluto. Il Digimon rapace fece un salto in aria per la sorpresa, percependo la rabbia che ribolliva nell'animo del suo partner, una rabbia piena di tristezza che grondava da ogni sua parola. "Quel moccioso... crede che l'amicizia sia la soluzione a tutti i problemi! Che alla fine i buoni vincano sempre, che basti restare uniti, stringere i denti... e tutto andrà a posto! Hah! Mi chiedo che favole gli abbiano raccontato i suoi, per farlo crescere convinto di tali fandonie! Hmph... e va bene, adesso non è il momento di recriminare... stiamo con quella squadretta di bifolchi, almeno saremo lì a toglierli dai guai, quando ci finiranno grazie ai loro stupidi discorsetti... vieni, Falcomon! Non mi va di stare con loro, ma almeno collaboreremo quando sarà il momento di combattere! Così almeno quei quattro finiranno il lavoro prima!"

Con queste brusche parole, il Digiprescelto spagnolo alzò le spalle, e iniziò a seguire il gruppo di Sho e SnowAgumon, tenendosi sempre ad una certa distanza dalla retroguardia... mentre il suo Digimon, ancora incredulo, continuava a guardarlo ad occhi sgranati. Ma che razza di discorso era quello? Non certo degno di un Digiprescelto dell'Amicizia... anzi, era l'esatta negazione di quello che la Crest di Felipe simboleggiava! Quel ragazzo... sembrava non avere nessuna fiducia nei suoi compagni di squadra! Solo in sè stesso... e, forse, nel suo Digimon!

Forse qualcun altro, al posto di Falcomon, se la sarebbe presa a morte per quelle brusche parole... e Falcomon stesso avrebbe mentito se avesse affermato che non provava almeno un pò di rabbia per come il suo partner umano si era comportato... e tuttavia, invece della condanna, nel cuore del Digimon rapace si stava facendo largo uno strano sentimento, un misto di compassione, risentimento, e un pizzico di morbosa curiosità. Certo, sapeva che molto probabilmente non erano affari suoi... ma non poteva fare a meno di chiedersi cosa fosse successo a FELIPE... quali esperienze avesse passato LUI... per farlo crescere nella convinzione che non ci si potesse fidare di altri che di sè stessi...

Perchè Falcomon lo percepiva... sentiva che dietro quella rabbia, quell'aggressività verso Sho... c'era qualcosa di più significativo. Aveva l'impressione che Felipe contemporaneamente volesse qualcuno che lo ascoltasse, e cercasse di allontanare tutti coloro che provavano a farlo! Sì, una contraddizione in termini, senza dubbio... eppure, questa era l'impressione che Falcomon aveva... che Felipe, alla fine, non stesse facendo altro che chiedere aiuto inconsciamente...

Il suo becco ricurvo si aprì leggermente, e Falcomon sospirò prima di avviarsi dietro al suo partner umano, questa volta abbozzando un sorriso.

"Che tu lo voglia o no, Felipe..." disse tra sè. "Io resterò al tuo fianco... ma non farò nulla senza che tu lo voglia. Aspetterò... fino a quando non vorrai parlare a me e a Sho di quello che ti turba! E sono sicuro... che un giorno lo farai!"

 

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Ad appena una decina di metri da loro, attentamente celato nel fitto degli arbusti e dell'erba alta, un certo Digimon dalla pelle verde e dai lunghi capelli bianchi accarezzò soddisfatto la sua robusta clava d'osso. Ben presto, l'arma che lo aveva reso famoso in tutto quel settore di DigiWorld avrebbe avuto di nuovo da fare... e le condizioni che gli si presentavano davanti erano quantomeno favorevoli, se quanto avevano sentito le sue acute orecchie di quella sciocca discussione tra ragazzini era vero...

"Heheheheee... e così, il nostro branco di mocciosi è un pò in crisi, eh? Questo potrebbe voler dire che il mio lavoro sarà ancora più facile del previsto!" sghignazzò Ogremon, sfregando la sua arma con gioia feroce. Se c'era una cosa che Ogremon adorava con tutto sè stesso, era una bella lotta... soprattutto quando era LUI in vantaggio! "Molto bene... tra non molto si stancheranno e si fermeranno per la notte, e allora toccherà a me! Voglio proprio vederle, le facce di quei mocciosi, quando si ritroveranno indifesi! E se avessero voglia di seguirmi per riprendersi i loro giocattolini... heheheee... il luogo che ho scelto per nasconderli dovrebbe essere una motivazione sufficiente per convincerli a desistere!"

Detto questo, l'orco dalla pelle verde si girò, guardando un punto nella foresta dietro le sue spalle, e chiamò con un grugnito qualcuno che si nascondeva lì. "Allora, cervelli di tartaruga? Avete intenzione di restarvene ancora fermi lì a guardare? Io vi ho portati con me per un motivo, no?"

Una vocetta stridula, e sensibilmente irritata, gli rispose dal profondo della foresta, mentre un Goblimon avanzava da dietro l'erba alta portandosi dietro un gruppetto di altri Digimon maligni... nessuno dei quali sembrava avere una gran voglia di essere lì, in quel momento! "Un momento, un momento! Accidenti, ma perchè ci siamo ritrovati con questo qui come capo? Mi sembra di essere un cameriere non pagato!"

Si sentì il lieve fruscio delle fronde che si spostavano, man mano che gli involontari compagni di Ogremon apparivano davanti ai suoi occhi: oltre ad un Gizamon, c'erano anche un piccolo Digimon simile ad un fantasma fluttuante, con tanto di lenzuolino bianco lacerato, occhi spiritati e bocca digrignante; poi un piccolo Digimon grande come Goblimon, con la pelle azzurrina, pantaloni lunghi di pelle, uno strano elmo a goccia con decorazioni simili ad occhi dalle pupille ellittiche (uno rosso e uno verde), la faccia deformata da un amaro sorriso, e lunghi artigli rossi su mani e piedi; e subito dietro, un girino rosso delle dimensioni di un gatto, che camminava sulle pinne anteriori trascinando la coda per terra... e uno strano Digimon simile ad un koala dalla pelliccia nera con la testa ipersviluppata, sulla cui faccia spiccavano le orecchie tonde, il naso nero e grandi occhi azzurri segnati da delle rosse cicatrici verticali. Aveva un paio di minuscole corna sulla sommità del cranio, e un paio di ali scarlatte, ridicolmente piccole, che gli spuntavano dalla schiena, e che agitava debolmente mentre si affrettava dietro i suoi compagni.

Sì, inutile nasconderlo ulteriormente... si trattava, nè più nè meno, della più scalcinata accozzaglia di Digimon criminali che i Digiprescelti avrebbero mai visto! E tuttavia, anche quella che, col senno di poi, avrebbe dato loro i più grossi problemi...

Il Digimon simile ad un koala alato raggiunse per ultimo il suo corpulento capo, e si fermò per un istante a riprendere fiato. "Uff... Puff... siamo... siamo tutti qui, capo..." sospirò, con una vocetta aspra che ricordava molto il rumore delle puntine da disegno che graffiavano il cartone. "Siamo... pronti ad eseguire il suo piano..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Bakemon

Tipo: Fantasma

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Dark Claw

Non-morto incorporeo capace di infilarsi nei muri. Spesso queste creature lavorano per Digimon malvagi di livello più alto, e sono impiegate come truppe sacrificabili. Non molto più potente di un Rookie, nonostante l'aspetto pericoloso.

 

Nome: Dracmon

Tipo: Malvagio

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Undead Fang

Piccolo Digimon malvagio simile ad un vampiro, che assorbe i dati dalle sue vittime con denti acuminati. Si sa poco di lui, visto che solo recentemente ha cominciato ad apparire nel Dark Ocean... e lo si vede ancora più raramente al di fuori di esso!

 

Nome: DarkOtamamon

Tipo: Anfibio

Attributo: Dati

Livello: Rookie

Attacchi: Boiled Bubble

Particolare variazione di Otamamon, con poteri basati sul fuoco. Le bolle che espira sono talmente calde da poter incendiare gli oggetti, e può nuotare senza problemi anche nella lava fusa.

 

Nome: Phascomon

Tipo: Bestia Demoniaca

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: Eucalyptus Gas, Evil Snore

Un piccolo Digimon simile ad un koala che si diverte a far addormentare tutti quelli che incontra. Quasi innocuo da solo, è pericoloso in grossi gruppi o assieme ad altri Digimon. In passato, questi Digimon hanno servito Belphemon, uno dei più potenti Grandi Signori dei Demoni.

 

Ogremon sghignazzò quando i Digimon di rango inferiore gli si schierarono servilmente davanti, pronti ad eseguire ogni suo ordine. "Heheheee... bene, bene, vedo che ci capiamo! Allora, miei cari leccapiedi, voi sapete qual è il piano. Aspetteremo che qei mocciosi si fermino per la notte e poi, quando saremo sicuri che dormono della grossa, ci introdurremo nel loro accampamento e ruberemo i loro Digivice! Dopodichè, li porteremo verso i monti Fortran, dove i nostri amichetti non avranno il coraggio di avventurarsi! Senza i loro giocattolini per far evolvere i loro animaletti domestici, sarano facile preda sia per noi che per il grande Watchmon! Allora, che ne dite? Piano geniale il mio, no?"

Un pò tutti gli scagnozzi di Ogremon (tranne Dracmon che, qualsiasi cosa accadesse, sembrava mantenere quel suo sorrisetto derisorio qualsiasi cosa accadesse...) sentirono un brivido di terrore diffondersi lungo la spina dorsale, e delle inequivocabili righine blu di paura si fecero strada lungo la loro fronte alla menzione di quel luogo proibito! Certo, far finire i Digivice nelle infide caverne che attraversavano quella catena montuosa era un deterrente perfetto, e un buon modo per lasciare quegli intriganti ragazzini senza difese... ma il pensiero di essere loro a portare i Digivice in quel posto maledetto non era per niente attraente! C'erano in giro delle voci inquietanti sulle montagne Fortran... e si diceva che il Digimon che si nascondeva nel profondo delle caverne era tra i più forti servitori di Watchmon, e soprattutto che non era conosciuto per fare tante distinzioni tra amici e nemici! Watchmon stesso non sembrava troppo disturbato da questa sua sete di sangue indiscriminata...

Senza attendere risposta da parte dei suoi subordinati, Ogremon raccolse la clava e si avviò, seguendo la strada che i ragazzi avevano calcato solo pochi minuti prima, le impronte fresche loro e dei loro Digimon ancora ben visibili sul fogliame secco che copriva il terreno. "Perfetto! Allora, visto che siete tutti d'accordo... seguitemi, miei prodi! Vedrete, questa volta torneremo da Watchmon-sama a testa alta, e per portargli la notizia della fine dei Digiprescelti! Sento già il dolce profumo della vittoria! Haaaahahahahaha!"

L'orco dalla pelle verde si mise le mani sui fianchi e scoppiò in un grassa, convinta risata di trionfo al pensiero del futuro radioso che, ne era sicuro, attendeva lui e la sua banda dopo la spedizione di quella sera! Finalmente, Watchmon li avrebbe degnamente ricompensati, e lui avrebbe ottenuto abbastanza potere da Digievolvere a livello Ultimate e dare a quell'irritante Leomon quello che si meritava! Ah, il dolce sapore della rivincita! Finalmente, dopo tante umiliazioni, avrebbe avuto il piacere di vedere Leomon prostrato a terra a leccargli i piedi! E tutto questo, soltanto rubando gli aggeggi portatili di un quintetto di stupidi marmocchi! Alla faccia della ricompensa gratuita!

Diero di lui, gli altri sei Digimon avanzavano di malavoglia, e con passi strascicati. Era abbastanza chiaro, dalle espressioni funeree sulle loro facce, che non erano per niente convinti che le cose sarebbero andate così bene...

"Ugh... i monti Fortran... i monti Fortran dice lui, santo cielo!" ringhiò Gizamon, le punte sulla sua schiena che si drizzavano fino ad assomigliare a chiodi! "Come se fossero un tranquillo praticello di campagna!"

Il girino rosso, DarkOtamamon, scosse la testa, e la sua coda semitrasparente ne seguì i movimenti. "Già... ma in fondo, cosa ti aspetti da quell'incompetente? Secondo me, quando tutto questo sarà finito, sarà MetalPhantomon-sama a consegnare le NOSTRE teste a Watchmon-sama... mi chiedo come mai Watchmon-sama gli permetta di fare quello che vuole, anche con i suoi uomini..."

Il fantasma con il lenzuolo bianco, Bakemon, alzò le spalle con noncuranza. "Bah. Non lo so, nè mi interessa saperlo." rispose, con una voce sepolcrale che ricordava un pò il lieve ululato del vento tra le rocce. "Quello che mi interessa è uscirne intero, e nessuno di noi potrà farlo se falliamo questa missione... So che Ogremon non è esattamente il comandante più sveglio che ci potesse capitare, ma... bah, a questo punto, inutile recriminare! Facciamo quello che Watchmon-sama vuole, e poi buona notte al secchio!"

"Okay, okay..." squittì Phascomon con la sua vocetta sgradevole, mentre allungava distrattamente una mano verso il ramo di un arbusto e ne strappava alcune foglie per poi ficcarsele in bocca e masticare distrattamente. Sembrava non essere nemmeno lui troppo concentrato sul suo compito... "Allora sbrighiamoci, non vedo l'ora di togliermi questa seccatura!"

Bakemon alzò gli occhi al cielo. La leggendaria pigrizia dei Phascomon... e con questa squadra raffazzonata, Ogremon si aspettava di uscire vivo dalle Fortran Heights? Bella situazione, non c'era che dire...

 

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"Ooookay... mi aspettavo molte cose da DigiWorld, ma questa proprio no!"

Il commento che Sho fece non appena il gruppo fu uscito dall'estesa macchia era più che appropriato, visto che, di punto in bianco, il gruppo dei Digiprescelti si era lasciato dietro la natura incontaminata e si era trovato davanti... nè più nè meno che una stazione dei treni abbandonata, molto simile a quelle delle linee cittadine di Tokyo, con tanto di piccoli stand commerciali, rivenditori di magazine e giornali, e distributori automatici di biglietti, tutte cose ora abbandonate e in disuso! Non c'era neanche stato un pò di 'cuscinetto' tra le due zone... una parte di strada in cui si passasse gradualmente dal verde incontrastato della foresta al grigio dell'asfalto e del cemento! Semplicemente, erano usciti dal bosco nel quale avevano incontrato Witchmon e Cobramon, e nel quale Sho, Yurika e Felipe avevano fatto quella litigata (e ancora adesso, il Digiprescelto spagnolo si teneva a debita distanza dai due giapponesi, con grande disappunto di Kevin, Jolene e dei Digimon...) ed ecco lì, davanti a loro, quella che dava l'impressione di essere stata un tempo una affollata stazione piena di vita, ora ridotta a poco più che un triste monumento al disuso e all'usura del tempo. Nelle passerelle ricoperte di polvere si aprivano delle evidenti crepe, alcune colonne di sostegno si erano spezzate, sparpagliando attorno a sè pezzi di intonaco, e i binari erano coperti di erba verde, gramigna e persino di fiori gialli simili a denti di leone, che erano cresciuti tra i ferri!

"Sicuramente questo posto non è in attività da un sacco di tempo..." mormorò SnowAgumon, cercando di spezzare l'oppressiva coltre di silenzio che era scesa sul gruppo. Era stato così per tutto il breve tragitto che li aveva portati lì, fin da quando Sho e Felipe erano stati quasi per venire alle mani... anche mentre camminavano... mentre raccoglievano qua e là qualche mela di carne che adesso stava nelle mani attente di Jolene, BlackGatomon, Kevin e Bearmon... c'era un qualcosa di indefinibile ma tangibile a tenere distanti i ragazzi, come se il rapporto che si era instaurato tra loro si fosse improvvisamente guastato. Era una cosa che a SnowAgumon non piaceva... sembrava quasi che Sho e Felipe avessero... poteva dirlo?... PAURA di parlarsi ancora, e il loro malcontento stava in qualche modo contagiando anche gli altri...

BlackGatomon, tenendo con attenzione le sue mele di carne, fece vagare i suoi occhi dalle iridi dorate lungo tutto il desolante panorama della stazione abbandonata. Un poco gradevole flusso di ricordi iniziò a scorrere nel suo cervello, mentre un freddo vento serale spazzava sulle rotaie in disuso un cumulo rotolante di erbacce secche, a rendere ancora più lugubre la scena. BlackGatomon si scoprì a rimproverarsi tra sè per essersi soffermata ancora su certe cose, che avrebbe già da tempo dovuto gettarsi alle spalle... impedimenti nel suo obiettivo di diventare la Digimon più forte, dei quali tuttavia non riusciva a sbarazzarsi. Dopo quasi un minuto di silenzio, il tempo sufficiente a SnowAgumon per pensare che la sua frase fosse caduta nel vuoto, la gattina nera iniziò a parlare.

"Io... conosco questo posto." disse, senza preoccuparsi di nascondere quell'appena percettibile accento malinconico che faceva tremare la sua voce. Prese un respiro, poi, dopo essersi assicurata che tutti la stessero ascoltando e che il suo timbro fosse più freddo e deciso, proseguì. "Una volta, in questa stazione, transitavano dei convogli di Trailmon... erano Digimon da trasporto, che servivano ai nostri simili per viaggiare rapidamente da una regione all'altra... e ricordo bene che erano molto utili e disponibili! Sto parlando di prima che quell'ammasso di occhi venuto male si montasse la testa e prendesse il potere..."

Mentre BlackGatomon parlava, gli altri Digimon ascoltavano con attenzione... i più giovani, come SnowAgumon e Kunemon, per curiosità di sapere come andassero le cose prima della loro nascita; e gli altri due, Falcomon e Bearmon, in un fugace momento di ricordo dei tempi andati... c'era qualcosa di triste nel ricordare quei giorni felici, ora che il Mondo Digitale era sotto il controllo di Watchmon e di un gruppo di assassini suoi pari, e il tutto era reso ancora più amaro perchè anche l'umore dei loro compagni umani non era dei migliori...

"Trailmon, eh?" chiese Jolene, scostandosi una ciocca castana dagli occhi. Anche i ragazzi, nonostante tutto, erano interessati a quello che la Digimon oscura aveva da dire, e si erano fermati ad ascoltarla. "E' una mia impressione, o erano Digimon simili a treni? Il nome mi sembra un indizio chiaro..."

La gattina nera guardò per qualche istante la sua partner umana, gli occhi dorati che esprimevano un sentimento difficile da indovinare. Pareva quasi... favorevolmente impressionata, seppur in minima parte, da Jolene, ma la ragazzina inglese dubitava che fosse per quello che aveva detto... anzi, aveva l'impressione che BlackGatomon fosse favorevolmente colpita dal fatto che la sua partner avesse detto qualcosa, qualsiasi cosa. Le faceva quasi pensare che le fosse grata per essersi interessata alla sua storia più degli altri...

Dopo aver guardato Felipe, che se ne stava in disparte a braccia conserte e con la sola, silenziosa compagnia di Falcomon, con aria disapprovante, BlackGatomon proseguì la sua storia. "Sì, esatto... erano proprio Digimon adibiti al trasporto. I Trailmon svolgevano un lavoro molto utile, ed erano ben visti praticamente da tutti gli abianti di DigiWorld. Poi, all'improvviso, sono saltati fuori i Digi-Ghost, e con essi i Digimon schiavizzati al potere di Watchmon. Evidentemente pensando che se i Digimon avessero avuto la possibilità di viaggiare facilmente da un luogo all'altro, il suo controllo su DigiWorld sarebbe stato in pericolo... Watchmon ha fatto cancellare tutti i Trailmon, e da allora le linee ferroviarie sono cadute in disuso." Si arrestò per un attimo, per raccogliere i pensieri e scacciare i ricordi che si facevano strada nella sua mente. "Ora, gli unici che possono usufruire del servizio di trasporto rapido sono gli scagnozzi più fidati di Watchmon. Usano un sistema sotterraneo di gallerie, di cui quasi nessuno conosce l'ubicazione, e così riescono a trasferirsi da un posto all'altro in brevissimo tempo, più velocemente di quanto i Trailmon potessero mai fare. Se solo sapessimo dove si trovano gli ingressi a questo complesso di gallerie... allora avremmo un vantaggio su di lui, e potremmo raggiungere il suo quartier generale senza dover girare in tondo..."

"E allora perchè nessuno finora l'ha mai fatto? Perchè nessuno ha mai cercato di rendere noti gli ingressi a queste vie sotterranee?" domando bruscamente Felipe, intervenendo nella discussione dopo esserne rimasto fuori tutto il tempo. Un pò di sguardi si voltarono verso di lui, in particolare quelli di Sho e SnowAgumon, nei quali si leggeva ancora molta antipatia verso quel tipo dal carattere imprevedibile. "Se qualcuno si fosse preso la briga di farlo, ora noi non dovremmo fare il giro dell'oca, e potremmo raggiungere la base di Watchmon molto prima! Ci risparmierebbe un sacco di tempo!"

"Oh, ma sentitelo... ha parlato il signor so-tutto-io!" ringhiò BlackGatomon quasi ferocemente. "E credi che nessuno ci abbia provato? Credi che Watchmon non abbia pensato a questa eventualità? A guardia delle entrate ai passaggi sotterranei ci sono alcuni dei Digimon più potenti del suo esercito! Cose davanti alle quali voi tremereste di paura! Sono forti quanto Volcdramon, qualcuno anche di più! Pensate davvero che abbiano lasciato in vita qualcuno... chiunque... abbia cercato di divulgare queste informazioni vitali? Pensaci su, prima di sputare sentenze come hai fatto prima!"

"Hmph!" sbuffò Felipe, incrociando le braccia sul petto e voltando la testa dall'altra parte. Per qualche secondo, BlackGatomon continuò a fissarlo con rabbia, prima di alzare le spalle e tornare al suo racconto. "Ad ogni modo, questa è la storia di questa stazione. Nulla di che, non vi pare? Se guardate in giro per DigiWorld, ci sono un sacco di posti che potrebbero raccontarvi una storia praticamente identica. Una volta popolati e pieni di vita, e adesso... così. Migliaia, milioni di Digimon sono morti in questo modo, in questa guerra... e più ne cadono, più si ingrossa l'esercito di Watchmon. Ancora non so come sia possibile." Con una zampina, mostrò lo spettacolo desolante della stazione abbandonata, e un sospiro pesante, proveniente da Bearmon, spezzò la corte di silenzio e fece fluttuare una nuvoletta di vapore bianco nell'aria della notte.

Sho, Yurika, Kevin, Jolene e i loro Digimon restarono là fermi, senza sapere nè cosa dire, nè cosa fare. Per tutto il viaggio avevano sentito parlare della brutalità del regime di Watchmon, e avevano avuto un assaggio del suo orrore quando avevano affrontato i Digimon controllati dai suoi Digi-Ghost... ma questo che avevano davanti, quella stazione un tempo affollata, piena dei rumori della vita e della gioia, ridotta così... un triste monumento di abbandono e perdita in mezzo ad una foresta che la invadeva senza considerazione... beh, era un'altra cosa. Era decisamente un'altra cosa. Vedere così da vicino, senza veli, gli effetti di una guerra... era qualcosa che lasciava il segno, nel cuore e nello spirito. Anche la forte e coraggiosa Yurika si sentì tremare dentro, e strinse involontariamente Kunemon in un gentile abbraccio, che il piccolo bruco ricambiò con le sue zampette uncinate.

Bearmon, dal canto suo, si avvicinò al suo partner umano sentendo che anche lui era teso e nervoso, in una maniera che il Digimon orsacchiotto non ricordava di avere mai visto. Evidentemente, quel parlare di guerra, quel vedere così da vicino l'infelicità e la desolazione che essa portava... lo aveva ricondotto con la mente a sua madre, volontaria in paesi martoriati da quella orribile realtà. Davvero sua madre vedeva cose del genere... o anche peggiori... ogni giorno? Immaginava che fosse difficile, ma... ma... Un terribile senso di paura e impotenza si impossessò di lui, facendogli accelerare i battiti cardiaci. In quel momento, più di ogni altra cosa, il ragazzino di colore avrebbe voluto sapere per certo che la sua mamma era viva e stava bene...

"Kevin..." mormorò Bearmon mentre si avvicinava al compagno umano e gli appoggiava una mano sul ginocchio. Grazie al legame di fiducia che correva tra i due, il piccolo Digimon orsacchiotto aveva capito cosa tormentava Kevin, e stava cercando in qualche modo di fargli coraggio.

"Oh... Bearmon, scusa, stavo pensando..." mormorò il ragazzino di colore, interrompendosi a metà. Del resto, immaginava anche lui che Bearmon avesse già capito, e le sue parole successive confermarono questa supposizione.

Calandosi il frontino del berretto sugli occhi, Bearmon annuì. "Sì, certo... alla tua mamma, vero? Mi hai raccontato che adesso lei è molto lontana, in un paese dove la gente si combatte e si odia..."

Il dolore interno che attanagliava l'animo di Kevin si acutizzò per un istante, come un puntura allo sterno... e involontariamente, il ragazzino di colore lasciò cadere una lacrima dal suo occhio destro, mentre rispondeva con voce tremante. "S-sì... Sì, Bearmon... s-scusa... scusa se mi comporto così... io... io... non vorrei sembrarti debole... o frignone... è... è solo che... sniff... oh, scusa, Bearmon, so che non dovrei, ma... non riesco a fare a meno di pensarci..."

Kevin sobbalzò lievemente quando un paio di mani calde si appoggiarono sulle sue spalle, e quando il ragazzino alzò lo sguardo vide dietro di lui Sho che si chinava su di lui con fare consolatorio, un sorriso triste dipinto su quel volto normalmente così allegro. Al suo fianco, anche SnowAgumon sembrava voler condividere lo sconforto del più piccolo del gruppo.

"Kevin-chan..." cominciò il Digiprescelto del Coraggio. "Lo so che detto così potrebbe non sembrare granchè, ma... posso capire cosa stai passando. Anch'io, se la mia mamma fosse lontana e rischiasse la vita ogni giorno, mi sentirei triste, disperato... vorrei sapere, ogni giorno, se va tutto bene... Quindi, non ti vergognare di sentirti triste... a volte, tutto quello che noi vogliamo è un abbraccio... il contatto con qualcuno... una rassicurazione che si risolverà tutto per il meglio! E adesso, beh... credo che serva un pò a tutti noi, non è cosi?"

Mentre Kevin, gli occhi ancora umidi, guardava dritto in quelli risplendenti di sicurezza di Sho, Bearmon sgranò leggermente gli occhi, stupito dalle sagge parole del leader non ufficiale del gruppetto. "Heh... però, devo ammettere che quando ti ho incontrato non avrei scommesso nulla su di te, tappetto... e invece, sia con Volcdramon che adesso mi hai stupito!" commentò, sghignazzando leggermente quando Sho gli rispose storcendo il naso.

Anche Yurika, Jolene e Kunemon si avvicinarono a Kevin, mentre BlackGatomon restava un pò a distanza... ma per qualche motivo, non riusciva a non essere almeno un pò partecipe della solidarietà che c'era tra loro. Era una cosa che quasi si era dimenticata, nella sua ricerca del potere a tutti i costi... qualcosa che lei non riceveva da tanto, tanto tempo... e, anche se le dava fastidio ammetterlo, qualcosa di cui sentiva la mancanza, da quando i suoi compagni...

Chi poteva dirlo, forse... forse aveva trovato qualcuno che gliela avrebbe offerta di nuovo? Era un pensiero irrazionale, lei lo sapeva meglio di chiunque altro... ma nonostante ciò, non riusciva a toglierselo dalla testa.

Finalmente, emise uno sbuffo e scosse la testa, un pò contrariata. Quella sua sciocca partner umana e i suoi compari stavano iniziando a contagiarla, con le loro sciocchezze...

"Hey, Sho-kun, non immaginavo di sentire queste parole proprio dalla tua bocca!" esclamò Yurika con tono di gradita sorpresa, facendo l'occhiolino al suo amico d'infanzia. "Proprio tu che non parli mai dei tuoi sentimenti e non vuoi mai fare questi discorsi profondi. Cos'è, hai cambiato idea, eh? Heheheee..."

"Ha, ha. Molto spassoso." la prese in giro Sho. "No, ecco... in questo periodo, sto cominciando a ripensare a certe cose, e mi sono reso conto che... beh, non è sempre dimostrazione di coraggio tenersi dentro i sentimenti, non mostrare quello che davvero si ha nel proprio cuore... per paura di sembrare deboli. Non ci si deve vergognare... io l'ho imparato a mie spese, quando abbiamo affrontato Volcdramon."

"Già. E' stato allora che la tua Crest si è illuminata." replicò Kunemon, accettando la grattatina che Yurika gli diede tra le antenne. "Beh, immagino... che, se vogliamo davvero far illuminare i nostri medaglioni, forse dovremo fare qualcosa di simile... affrontare una parte di noi stessi e superare i nostri limiti. E solo così... solo così potremo affrontare Watchmon e i suoi compari con qualche probabilità di successo. Ma tornando al discorso di adesso... Sì, anch'io sono d'accordo con Sho. Dopotutto, noi tutti abbiamo sentimenti, paure, cose a cui preferiremmo non pensare, ma a cui dobbiamo pensare lo stesso... e per affrontarli, è sempre meglio avere un amico al proprio fianco!"

Jolene, che pure restava un pò indietro rispetto al resto del gruppo, sorrise con un minimo di esitazione. Già da un pò di tempo sentiva che quella sensazione di estraneità che le derivava dall'essere l'ultima arrivata nel gruppo si era andata attenuando. Se non altro, Sho, Yurika, il piccolo Kevin e i loro Digimon avevano contribuito a farla inserire... e, fino al giorno prima, anche Felipe aveva contribuito, a modo suo... quindi ora perchè lo spagnolo si era improvvisamente rinchiuso in sè stesso? Pareva quasi che volesse farsi odiare dai suoi compagni...

Una lampadina le si accese in testa, facendola soffermare su un pensiero che sul momento le sembrò folle. "Forse... forse è questa la sua intenzione? Vuole spontaneamente allontanarsi da noi? Ma perchè dovrebbe volerlo fare? Mi era sembrato, l'altra sera, che si volesse ambientare... che volesse aprirsi con noi... proprio non capisco..."

Kevin, nel frattempo, si era passato la mano sugli occhi, scacciando quell'istante di sconforto che lo aveva sorpreso, e aveva alzato la testa per guardare negli occhi i suoi amici giapponesi. "Grazie, Sho... grazie, Yurika... grazie a tutti voi! Mi sento... più tranquillo, sapendo che ci siete voi!" esclamò, per poi rivolgersi a Bearmon, che gli stava vicino. "E soprattutto grazie a te, Bearmon! Se non ci fossi stato tu, credo che mi sarei sentito perso, in questo mondo sconosciuto! Sono felice... che tu sia il mio migliore amico!"

L'orsacchiotto, un pò imbarazzato dalle lodi, si grattò la nuca con una zampina guantata. "Beh... hehehehee... grazie, Kevin, mi fa piacere che tu lo pensi! Comunque... sì, lo ammetto, non capita tutti i giorni di incontrare uno come me! Mica ce ne sono tanti in giro! Hehehehee..."

"Hey, hey! Adesso cos'è questo cercare di prenderti le luci della ribalta?" esclamò scherzosamente Kunemon. "Non dimenticare che questo onore spetta a me!"

"Ah, si?" ridacchiò Bearmon. "E chi l'ha deciso?"

Mentre i due Digimon inscenavano questo buffo alterco, i Digiprescelti più vicini fecero dei goffi tentativi di trattenere le risate, mentre BlackGatomon alzò gli occhi al cielo, pensando di essere capitata in un branco di stupidi... e tuttavia, che in fondo la cosa non le dispiaceva, se ci pensava un pochino... In fondo, proprio quel branco di buffoni aveva dimostrato di avere quello che ci voleva per sconfiggere Volcdramon... e forse anche gli altri scagnozzi di Watchmon... forse, capitare con loro non era stata poi quella grande rogna che credeva... Un sorriso, per la prima volta non un ghigno di derisione, fece incurvare le sue labbra feline quel tanto che bastava per non mostrare del tutto quello che provava.

L'unico che restava indifferente, in tutto questo, era Felipe, che continuava a starsene in disparte e a gettare di tanto in tanto qualche occhiata quasi minacciosa verso il gruppo. Più quegli sciocchi continuavano con i loro discorsi sull'amicizia, più gli veniva l'impulso di andare là e zittirli tutti con una ramanzina come si deve. Stupidi... erano tutti degli stupidi... e lui stava per cadere nella stessa trappola che li aveva ingannati e sviati! Pensare che appena la sera prima si era convinto che forse, tentare di avvicinarsi a loro non sarebbe stato male... Che stupido era stato! Come aveva fatto a dimenticarsi del suo principio di vita? Chi è veramente forte non ha bisogno di amici! L'amicizia è soltanto fonte di delusioni... di sofferenza... così era stato per lui e per i suoi genitori... si erano fidati dell'amicizia, e in cambio ne avevano avuto un pugno di mosche! E lo avrebbero avuto anche quei quattro mocciosi a cui si accompagnava! Era sempre stato così... e così sempre sarebbe stato...

L'amicizia era soltanto un'illusione. Quando capita qualcosa di meglio, o quando si giunge al momento del dunque, gli amici spariscono, così! Puff! Andati! Storia passata! E anche nei rari casi in cui non era così... anche quando davvero puoi trovare qualcuno di cui fidarti...

Con rabbia e tristezza al tempo stesso, sotto lo sguardo impassibile, e al tempo stesso quasi implorante di Falcomon che pareva volerlo esortare a non tenersi tutto dentro, e a gettare al vento quelle sue paure... Felipe strinse nella mano destra la Crest dell'Amicizia che portava al collo. Perchè era stata affidata a lui? Doveva esserci un errore, non c'era altra spiegazione! Lui... era proprio l'ultima persona al mondo a poter credere nell'amicizia! Lui... non sarebbe dovuto essere lì... certo, non accanto a quei quattro stupidi che invece si illudevano che quel ridicolo concetto potesse aiutarli a superare le difficoltà imminenti.

E quel giapponesino con gli occhialoni, che in quel momento stava giocando allegramente con SnowAgumon, Kevin e Bearmon nel tentativo di scacciare la tristezza di prima... lui era quello che meno gli andava giù di tutti! Lui che cercava di imporre il suo modo di vedere... lui che credeva che con la collaborazione e la forza di volontà, tutto andasse a posto... illuso... era solo un illuso...

No, mai più avrebbe tentato di stringere legami con il gruppo di Sho. Già ci era andato pericolosamente vicino... Non bisognerebbe mai affezionarsi a qualcuno...

Mai.

"Falcomon." disse poi, rivolgendosi al suo partner digitale ma senza neanche guardarlo negli occhi. Il piccolo rapace alzò lentamente lo sguardo, quasi di malavoglia: il tono nella voce del suo amico umano - perchè era così che Falcomon considerava Felipe, che la cosa gli piacesse o no... - era tale da non dare adito a speranze che avesse cambiato idea.

"Sì, Felipe?" chiese il falchetto.

Felipe sospirò rabbiosamente, poi diede uno sguardo al piccolo cumulo di mele di carne che aveva appoggiato al proprio fianco. "Prendiamoci qualcosina da mangiare, e poi andiamo a dormire da un'altra parte. Ci riuniremo al gruppo domani. Meno sto con loro, meglio è." sentenziò mentre si spostava lo zaino sulle spalle. Con lentezza, si diresse verso il cibo che avevano raccolto, e prese un paio di mele per sè, e un paio per il suo compagno.

"Lo faccio per convenienza." si disse tra sè, cercando di ignorare quella irritante vocetta, appena appena udibile, che parlava dal profondo del suo cuore e insisteva a dire che le cose non stavano così. "Falcomon è l'unico che possa proteggermi dai pericoli di DigiWorld, e non può farlo se non ha abbastanza energie. E' una cosa che faccio soltanto per interesse personale." Mentre si chinava a raccogliere il cibo, il suo sguardo incrociò quello di Jolene, che si era voltata verso di lui in quel momento. C'era qualcosa di strano... di nuovo, poteva dire... nell'espressione della ragazzina inglese. Normalmente, aveva quell'espressione spaurita, quasi estranea alla situazione... e sembrava aver paura di farsi sentire... ma in quel momento, lo sguardo di Jolene comunicava qualcosa di diverso... confusione, spaesamento con appena un pizzico di rabbia. Erano due occhi castani che gli ponevano una domanda silenziosa, che chiedevano una spiegazione, un perchè al suo comportamento. Che strano... non era da lei avere il coraggio di confrontarsi con qualcuno, anche con uno sguardo...

Tuttavia, la cosa non fece più di tanto effetto a Felipe, che dopo aver sostenuto quell'espressione per un istante, si richiuse di nuovo in sè stesso e se ne andò, portandosi dietro quattro mele di carne che teneva tra le mani. All'inglese sembrò di sentire la voce seccata del ragazzo spagnolo mormorare qualcosa come "Il resto mangiatevelo pure voi."

Mentre anche Yurika, BlackGatomon e Kunemon fissavano torvi Felipe che se ne andava, sempre tallonato da Falcomon, Jolene scosse la testa. Tante persone, tanti modi di pensare e di vivere la vita diversi dal suo... eppure, quello di Felipe non riusciva proprio ad afferrarlo...

"Ho ancora molto da imparare... sui modi di vedere degli altri..." si disse, le parole confuse in un sospiro.

 

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La notte aveva calato il suo sudario sulla stazione abbandonata, e le ultime ceneri di un focolare che Sho e i suoi compagni avevano messo su per cucinare le mele di carne, composto da un circolo di rocce e da una piccola catasta di legna, si stavano spegnendo, la loro presenza rivelata soltanto da qualche tizzone che dava i suoi ultimi bagliori, puntini di luce arancione sullo sfondo blu e nero. Poco lontano da lì, in una cabina d'aspetto, tre ragazzi e tre Digimon dormivano di un sonno agitato, interrotto spesso e volentieri dai lievi dolori provocati dalle dure panchine sulle quali erano distesi. Il vortice di emozioni e pensieri che li aveva travolti ultimamente non era certo d'aiuto... proprio quando pensavano, battuto Volcdramon, di essersi lasciati dietro il peggio almeno fino all'inevitabile scontro con Watchmon... ecco che l'imprevisto gli rifila un colpo!

Di guardia fuori dalla cabina dai vetri appannati, Sho sospirò rabbiosamente, riempiendosi i polmoni della fresca aria della notte, e spostando con un piede alcuni desolati pezzi di vetro infranto che giacevano sulla passerella. I frammenti scivolarono sulla strada ferrata, dove atterrarono con un tintinnìo cristallino, ma Sho non ci badò, dato che la sua testa era occupata da ben altri pensieri. Si girò verso la cabina dove i suoi amici stavano dormendo, e per un attimo indugiò sulle loro figure che giacevano sulle panchine, sprofondate in quel leggero sonno nervoso che il fruscio di una foglia avrebbe potuto disturbare. Non c'era nulla in giro nel raggio di metri che potesse farlo, per fortuna, e Sho si permise di distrarsi un attimo per guardare verso il cielo.

Il suo pensiero tornò a quello che Yurika gli aveva detto prima. Era vero, quando era a casa lui non parlava mai dei suoi sentimenti più profondi... cercava sempre di darsi un tono, a costo di apparire superficiale o distante. E la stessa cosa aveva fatto a DigiWorld, anche se per un motivo diverso... aveva voluto tenersi dentro tutta la paura, per non far preoccupare i suoi compagni... e, ammettiamolo, anche per non perdere la faccia! E alla fine, questo modo di fare gli si era ritorto contro... ma per fortuna, lui era riuscito a rendersi conto dei suoi errori e a porvi rimedio, facendo così illuminare la Crest del Coraggio...

Incredibile come in pochi giorni a DigiWorld... le cose potessero cambiare così tanto per lui. Fin dall'inizio si era reso conto che sarebbe stato un viaggio indimenticabile, ma fino a questo punto... non credeva proprio! Purtroppo, a quel pensiero, un lampo di malinconia afferrò il suo cuore in una morsa dolorosa, e il ragazzino con gli occhialoni abbassò i suoi occhi blu scuri verso il terreno, pensando a come se la stavano cavando i suoi genitori nel Mondo Reale. Erano già passati... quanti giorni, da quando lui e Yurika erano scomparsi negli schermi del computer della sua amica del cuore? Tanti, sicuramente troppi perchè a loro facesse piacere contarli. I loro genitori sicuramente sarebbero stati disperati... e anche quelli di Kevin, Jolene, e Felipe...

"Hey, Sho..." lo chiamò SnowAgumon, afferrandosi ai suoi pantaloncini e dando un piccolo strattone verso di sè. Distratto dai suoi pensieri, Sho scosse la testa come se avesse ricevuto uno spruzzo di acqua fredda in faccia, e abbassò lo sguardo verso il suo amico digitale.

"Oh... scusa, SnowAgumon, vedevo che non c'era nessuno in vista, e quindi ho finito per distrarmi..." si giustificò, sfregandosi una mano sulla tempia. "Dimmi pure, che cosa c'è?"

Il piccolo dinosauro dalle squame del colore della neve pura fece un cenno con la testa verso un'altra piattaforma, che si trovava appena dietro quella su cui sostavano loro, e Sho seguì con lo sguardo il suo muso. Non riuscì a trattenere un moto di sorpresa quando vide Felipe in piedi sulla sponda opposta dei binari, le mani infilate nelle tasche, e lo sguardo che vagava da una parte all'altra della stazione forse alla ricerca di qualche potenziale minaccia. E su una panchina lì vicino, a malapena illuminato dai raggi argentei della luna crescente, giaceva addormentato Falcomon, le piccole ali ripiegate contro il corpo, e il becco semiaperto. L'espressione del biondino era illeggibile, ma si aggirava silenziosamente attorno al suo Digimon dormiente, indifferente al freddo della notte e agli sguardi che potevano essere puntati su di lui... quasi volesse cercare di proteggere quel compagno che spesso e volentieri aeva rischiato la vita per lui. Si leggeva, nel suo modo di fare, una dedizione che era del tutto incongrua con il suo atteggiamento litigioso, scostante, di poco prima... e tuttavia, anche quel gesto era accompagnato da uno strano, indefinibile sentore di fastidio... quasi che volesse proteggere il suo amico digitale a tutti i costi, e al tempo stesso gli desse noia farlo... Ma no, non era questo, il problema, si rese poi conto SnowAgumon mentre continuava a guardare il biondino spagnolo che si aggirava sulla passerella come un'anima in pena. Felipe non ce l'aveva con Falcomon... e, per qualche motivo, SnowAgumon sentiva che in realtà non ce l'aveva neanche con Sho, nè con nessun altro... ma allora, a cosa si doveva quel suo comportamento?

Sospirò, non spiegandosi il perchè di certi atteggiamenti di Felipe. Sho era decisamente più semplice da comprendere, non si faceva problemi a dire le cose, era aperto, espansivo... e la sua amica, Yurika, era molto simile. Quel ragazzo biondo, pur proveniendo dallo stesso pianeta, era molto diverso... e si comportava in una maniera che alla sua mente semplice appariva strana... si comportava in maniera simile a BlackGatomon, con l'unica differenza che mentre la gattina nera stava incominciando, anche se di poco, a rendersi più disponibile solo recentemente... Felipe aveva iniziato a fare dei passi verso di loro, ma improvvisamente, di punto in bianco, si era di nuovo chiuso in sè stesso. La sera prima, aveva detto pure che all'inizio del suo viaggio non aveva intenzione di avvicinarsi a nessuno, e che poi aveva cambiato idea quasi senza rendersene conto... ma SnowAgumon pensava che questo suo periodo di solitudine autoimposta fosse finito...

Ad un certo punto, giunto in mezzo alla piattaforma ferroviaria in disuso, illuminato da un sottile raggio di luna e dalla luce delle stelle, Felipe si voltò verso Sho e SnowAgumon, e non riuscì ad impedire ad un appena percettibile espressione di sorpresa di apparire sul suo volto quando i suoi occhi incrociarono quelli dei due amici. Ma quella momentanea, effimera perdita di controllo scomparve molto presto, e il ragazzo spagnolo assunse di nuovo il suo contegno distante mentre sosteneva lo sguardo del giapponese... che, da parte sua, restava fermo lì, e quasi lo implorava con gli occhi di dirgli cosa avesse sbagliato... cosa intendeva quando diceva che lui imponeva il suo modo di vedere agli altri... in che cosa lo avesse offeso, e cosa avesse fatto per meritarsi quel suo atteggiamento rabbioso e arrogante. Il fastidio e lo sdegno per le brusche parole di quel pomeriggio aveva lasciato il posto ad un pesante vuoto nella mente del giapponese, e ora Sho voleva cercare in qualche modo di rinsaldare i ponti tra loro, chiedere in cosa avesse sbagliato, in che modo lo avesse offeso...

E tuttavia, aveva paura... paura di dire ancora qualcosa che, pur non sembrandogli sbagliato, in realtà lo era. Non era da lui, certo... però questa era la prima volta che si trovava a che fare con un soggetto imprevedibile come Felipe...

"Che succede, Sho Kusanagi? C'era qualcosa che volevi dirmi?" chiese bruscamente il biondino, senza mai spezzare il contatto visivo con Sho e SnowAgumon. Il tono e il modo di fare di Felipe, ancora con le braccia conserte e con quell'atteggiamento di sfida, risvegliarono in Sho un accenno di fastidio, ma il ragazzino evitò di rispondere guidato solo dall'istinto. Dopo aver preso un bel respiro, iniziò a rispondergli.

"In realtà, sì, Felipe Ortega..." gli disse a muso duro, tenendo la voce bassa per non disturbare i compagni addormentati. "Volevo sapere che cosa..."

Ma la discussione venne stroncata sul nascere da un'ombra minacciosa che si levò sopra Felipe, facendo provare un improvviso brivido di freddo al ragazzo biondo... e da un allarmato grido di SnowAgumon, i cui occhi si spalancarono alla vista della spettrale figura che fluttuava sopra di lui! Tutto accadde così velocemente che Sho non fu sicuro di cosa stesse accadendo finchè non ci fu in mezzo!

"Attento, Felipe! Little Blizzard!" esclamò SnowAgumon, sparando una rapidissima bordata di palle di neve contro il misterioso Digimon che solo in quel momento si era materializzato, il suo lenzuolo bianco sbrindellato che fluttuava spettrale nella volta celeste! Il Bakemon non si era aspettato che la sua apparizione venisse anticipata così, e non riuscì ad opporre un'adeguata difesa, ricevendo così tutte le palle di neve in faccia proprio mentre si accingeva ad allungare un'orrenda mano artigliata, dalla pelle di un blu nauseante, verso il Digivice di Felipe! Con un gemito, il fantasma barcollò all'indietro... e proprio in quel momento, con una sequela di urla di battaglia che svegliarono di soprassalto i rimanenti Digiprescelti e Digimon, un'orda di piccoli Digimon malvagi emerse dall'erba alta e si riversò sulla stazione, chiudendoli in un cerchio mortale! DarkOtamamon sparò dalla bocca una raffica di bolle rosse incandescenti, che scoppiettarono sulle piattaforme come fuochi artificiali, lasciandosi dietro una pericolosa scia di fiammelle scarlatte, mentre Goblimon scatenava a sua volta una raffica di proiettili infuocati che saettarono attorno a Sho, Felipe, SnowAgumon e Falcomon in segno di avvertimento! Il falchetto, ora in piedi sulla panchina su cui si era addormentato, fece un salto in aria e sbattè le ali per la sorpresa e il dolore quando la punta della sua coda prese fuoco a causa di un colpo di striscio... ma per fortuna, Falcomon riuscì a spegnerla sbattendola sulle tavole di legno!

"E... e questi... questi da dove... sono saltati fuori?" si chiese allarmato Sho, mentre anche Gizamon, Phascomon e Dracmon si univano con crudele gioia al caos provocato dall'attacco a sorpresa. Il minucolo vampiro allungò le sue unghie rosse fino a farle assomigliare ad orrendi artigli e balzò sulla passerella con una risatina demenziale, mentre Gizamon drizzava le spine sul dorso, e anche l'apparentemente sonnolento Phascomon schizzava qua e là con quelle sue ridicole ali, sfuggente come una zanzara mentre passava a pochi centimetri dalle teste dei suoi avversari!

I rimanenti tre Digiprescelti e i loro Digimon, all'interno della sala d'aspetto in disuso, si erano svegliati di soprassalto e, ancora intontiti dal sonno, si erano diretti alla porta d'uscita per vedere cosa stava succedendo. "S-Sho-kun? Che... che sta succedendo? Abbiamo sentito delle... UAH!" mormorò Yurika, la cui voce si trasformò in uno strillo allarmato non appena Phascomon le passò pericolosamente vicino al volto. Per una frazione infinitesima di secondo, vide i piccoli artigli del koala demoniaco scintillare davanti ai suoi occhi, e le corse un brivido lungo la spina dorsale al pensiero di quanto fosse andata vicina a rimanere sfregiata!

"Un attacco! Ci stanno attaccando! Aaaaah!" esclamò Jolene in un attacco di panico, e si afferrò saldamente alla t-shirt di Yurika quando Dracmon sfondò il vetro della sala d'aspetto con una testata. I frammenti di vetro piovvero nella stanzina, adibita a rifugio di fortuna, con un rumore infernale, e il piccolo vampiro si precipitò sghignazzando al suo interno, seguito a ruota da Gizamon. In breve tempo, prima ancora che la mente delle due ragazze, di Kevin e dei loro Digimon si fosse completamente svegliata, si era scatenato un caos infernale!

Per fortuna, Yurika era riuscita a mantenere il sangue freddo, nonostante Jolene e Kevin si fossero invece fatti prendere dalla paura, e afferrò rapidamente il Digivice al proprio fianco. "Maledetti mostriciattoli..." ringhiò tra sè Kunemon, mentre scendeva dalla spalla della sua partner. "Se siete venuti qui per cercare guai, li avete trovati! Yurika! Fammi digievolvere! Ho una gran voglia di lasciare qualche puntura come ricordo a questi buffoni!"

"Mi hai letto nel pensiero, Kunemon!" replicò la ragazzina. Rivolse uno sguardo confortante agli spaventati Kevin e Jolene, che le restavano attaccati guardandola con espressione quasi implorante, poi sollevò il Digivice e si apprestò ad attivarlo...

Ma l'imprevisto era in agguato.

"Eucalyptus Gas!" esclamò improvvisamente la voce di Phascomon, facendo sobbalzare Yurika per la sorpresa. Era convinta che quel mostriciattolo alato che aveva rischiato di lasciarle un ricordo indelebile sul viso fosse passato e via... e invece era ancora lì! Ma non ebbe il tempo di rifletterci, in quanto una nuvoletta di diafano vapore bianco-verde, dall'odore fresco, pericolosamente gradevole, permeò l'aria attorno a lei e ai suoi due amici, prima ancora che lo schermo del Digivice avesse il tempo di brillare. BlackGatomon, la più esperta dei Digimon del gruppo, riconobbe subito quell'attacco e spalancò gli occhi allarmata!

"Attenti! Non respirare quel gas..." iniziò a dire... ma era già troppo tardi: i tre ragazzini avevano già respirato il vapore di eucalipto soffiato dal koala malefico, e in meno di tre secondi i loro occhi si annebbiarono, i loro muscoli persero forza... e i tre si afflosciarono delicatamente sul pavimento, nuovamente diretti al mondo dei sogni! La mano di Yurika allentò la presa sul Digivice, e il piccolo oggetto elettronico scivolò giù dal suo palmo e atterrò sul freddo pavimento di asfalto grigio, mentre Dracmon e Gizamon sghignazzavano soddisfatti. BlackGatomon e Bearmon, dal canto loro, agitarono la zampa davanti al viso per disperdere i vapori soporiferi, e si guardarono attorno, contemplando la situazione. Tre Digiprescelti di meno, e niente evoluzione a livello Champion... la situazione non era buona!

Nè loro nè Kunemon, tuttavia, si fecero intimorire. "Non importa... Il livello non è tutto, in fondo! Rolling Thread!" esclamò il bruco giallo, per poi afferrarsi la coda con le mandibole a becco e rotolare contro Dracmon, trasformato in un anello vivente. Il Digimon vampiro riuscì ad evitare l'attacco con un passo laterale accompagnato da una risatina... ma Kunemon se l'era aspettato, e dopo aver raggiunto il muro appena sotto la finestra infranta, rimbalzò su di esso e colpì Dracmon alla schiena, mandandolo faccia a terra con un breve strillo! Nel frattempo, Gizamon stava cercando di attaccare Bearmon con le sue spine dorsali, ma nessuno dei suoi attacchi riusciva a superare la guardia dell'orsacchiotto, che restava fieramente schierato a fianco del suo partner addormentato, pronto a difenderlo! Quando l'ennesimo attacco del vorace anfibio andò a vuoto, Bearmon riuscì a superare le sue difese e ad assestargli un Bear Punch in mezzo agli occhi, spedendolo dall'altra parte della camera con un cazzotto avvolto da fiamme scarlatte. Gizamon urtò il muro con la schiena, ma si rialzò quasi subito e si acquattò sul pavimento come un cane feroce pronto a scattare; cercava nuovamente di chiudere la distanza e ingaggiare un nuovo corpo a corpo con Bearmon, che però rispose con tutta calma, stendendo un braccio verso di lui e facendogli cenno con la mano di avanzare.

"Fatti sotto, ripugnante anfibio. Ti sto aspettando..." gli ringhiò Bearmon in faccia, nel tentativo di provocarlo.

BlackGatomon, nel frattempo, era riuscita a portarsi fuori e ad ingaggiare un feroce combattimento con Phascomon e Goblimon. I due Digimon malvagi, di livello più basso, si affidavano alla superiorità numerica e ad attacchi mordi e fuggi per avere la meglio sulla loro avversaria, più esperta e di livello più alto... ma stavano cercando di batterla al suo stesso gioco, dove non potevano competere con lei! Con un Lightning Paw quasi troppo veloce per essere visto, la gattina nera colpì in pieno il goblin verde, spedendolo a terra... poi allontanò Phascomon con una raffica di colpi d'artiglio, che il koala demoniaco riuscì a malapena ad evitare con una rapida ritirata. Sfortunatamente per lui, allontanarsi non gli basò ad evitare lo sguardo di BlackGatomon, che si appoggiò entrambi gli indici sulla fronte prima di fare uso del suo potere ipnotico.

"Cat's Eye Hypnotism!" esclamò la gattina nera, i cui occhi si illuminarono di azzurro e si fissarono in quelli sonnacchiosi di Phascomon. Immediatamente, i movimenti del piccolo Digimon demoniaco rallentarono, e le sue ali iniziarono a sbattere più lentamente... ma proprio mentre BlackGatomon stava preparando un nuovo attacco, DarkOtamamon intervenne in soccorso dei suoi compagni!

"Boiled Bubble!" esclamò il girino rosso, sparando un'altra raffica di bolle incandescenti. BlackGatomon riuscì appena in tempo ad accorgersi dell'attacco, e con un deciso balzo riuscì ad allontanarsi mentre i proiettili di fuoco esplodevano sul cemento della piattaforma. Uno schizzo di caldo liquido rosso le scottò appena l'orecchio destro, facendole fare una smorfia, e la gattina nera atterrò in pieno sul bordo del binario, mentre Goblimon si rialzava massaggiandosi la testa, e DarkOtamamon si portava al suo fianco. Phascomon, ancora ipnotizzato, non poteva partecipare alla lotta, ma BlackGatomon sapeva che era soltanto questione di tempo prima che si risvegliasse. Era il caso di sbarazzarsi di almeno uno di quei seccatori, prima che avessero il vantaggio del tre contro una!

Nel frattempo, Sho e Felipe erano riusciti a far evolvere SnowAgumon e Falcomon, e assieme stavano tenendo testa a Bakemon, mostrando una sintonia che strideva con i diverbi di poco prima. Era chiaro che Felipe non stava aiutando troppo volentieri il ragazzino giapponese, ma non era certo quello il momento di pensare a cose così meschine... stavano lottando per salvarsi la pelle!

Il Digimon fantasma, dopo essere riuscito a schivare di poco un V-Breath Arrow da parte di Veedramon, sporse il suo orrendo braccio fuori dal telo che lo ricopriva, e le sue fauci piene di denti acuminati, simili a quelle di un babbuino, si spalancarono in un lungo ululato di rabbia. "Bambini prescelti... Siete mieiiiii! Dark Claw!" esclamò, allungando i suoi terribili artigli verso il drago azzurro, che riuscì a saltare indietro solo all'ultimo momento, facendo sì che le unghie del digimon non-morto affondassero nel cemento e ne sbriciolassero una porzione. Bakemon lanciò uno strozzato ululato di frustrazione e cercò immediatamente di liberare l'arto incastrato... ma Diatrymon non gliene diede il tempo, e indirizzò contro di lui il suo attacco sonoro!

"Sonic Destroyer!" esclamò l'uccello preistorico dalle piume di metallo, spalancando le sue corte ali... e il fantasma venne investito in pieno da una bordata di onde sonore che lo scagliò lontano, per poi farlo atterrare dolorante sui binari abbandonati e coperti di erba. Diatrymon tirò un sospiro di sollievo, ma sia lui che Veedramon si misero di nuovo in guardia quando Bakemon si sollevò di nuovo, scosse la testa e si levò di nuovo in volo sopra di loro...

"Attento, Veedramon! Non sappiamo di cosa è capace!" Sho avvertì il suo Digimon. "Cerca di tenerti un pò a distanza, e poi..."

"Pummel Whack!"

Una voce aspra, sgradevole, che urlava a squarciagola il nome di un attacco, interruppe le raccomandazioni di Sho... e subito dopo, un proiettile di energia grigia, grosso come un pallone da basket, sfrecciò verso Diatrymon e Veedramon, cogliendo di sorpresa sia i Digimon che i due ragazzi! Troppo sorpresi per reagire, il drago e l'uccello preistorico non poterono fare altro che restare a guardare sbalorditi il proiettile energetico che colpiva il terreno in mezzo a loro... e poi esplodeva fragorosamente, scagliandoli in aria con un lungo urlo assieme ad una enorme quantità di fango, detriti, e pezzi di rotaia divelti! Dal canto suo, mentre Sho esclamava il nome del suo Digimon, e Felipe rimaneva immobile ad osservare, con gli occhi spalancati in quella che poteva essere un'espressione di paura, Bakemon ghignò ferocemente alla vista dei suoi avversari che venivano scagliati via, e si girò nella diirezione da cui era provenuto l'attacco.

"Capo Ogremon! Finalmente! Temevamo di dover fare tutto da soli!" esclamò il fantasma, rivolto all'alta e muscolosa figura in verde, armata di clava e corna e coperta solo da un paio di consunti pantaloni che era emersa dall'oscurità in quel momento, la bocca piena di denti storti contorta in un ghigno e il pugno destro, quello che non reggeva la clava, puntato contro i due Digiprescelti.

Sho, che era andato ad assistere Veedramon mentre questo si rialzava, alzò lo sguardo verso il nuovo arrivato, e il discorso che Witchmon gli aveva fatto poco prima, quel pomeriggio, gli tornò in mente. "Cosa? Ogremon? Quello sarebbe il tizio di cui ci dicevano Witchmon e Cobramon?"

"Ugh..." Veedramon scosse la testa per schiarirsela, mentre Diatrymon, poco lontano da lui, iniziava a rimettersi in piedi. "A quanto pare, sì... accidenti, e io che speravo passasse un pochino di tempo..."

L'orco dalla pelle verde accolse i complimenti di Bakemon con un grugnito che aveva ben poco di educato. "Tsk... ma tu guarda, se per avere qualcosa di fatto decentemente, lo devo fare da me!" ringhiò, restituendo uno sguardo di rimprovero al suo sottoposto. "Beh, adesso non stare lì impalato! Ora che i mocciosi si stanno riorganizzando, fai quello che siamo venuti a fare, no?"

Bakemon balbettò qualche parola di scuse. "Ah... ehm... sì, giusto, capo Ogremon... provvedo subito!" esclamò... e prima che Veedramon e Diatrymon potessero impedirlo, il fantasma scivolò nel pavimento della passerella come se fosse stato di fumo. Immediatamente, Veedramon e Sho tesero i nervi al massimo, guardandosi attorno alla ricerca del minimo segno che facesse presagire la riemersione del loro avversario, mentre Diatrymon e Felipe si giravano verso Ogremon e si preparavano ad affrontarlo. Il Digimon orco sghignazzò e riprese ad avanzare con passo sicuro, bilanciando la clava tra le sue enormi mani nodose.

"E così... tu sei Ogremon, vero?" chiese Felipe, cercando di assumere il tono più minaccioso che gli riuscisse. Diatrymon abbassò leggermente la testa, e si tenne pronto a gettarsi all'attacco.

"Heheheheee... e così voi sareste i famosi Digiprescelti che stanno dando tanto fastidio a Watchmon-sama? Vi dirò, mi aspettavo qualcosina di più!" sghignazzò Ogremon, per poi alzare le spalle con espressione indifferente. "Ma in ogni caso, siete una minaccia al dominio del nostro signore... e per assicurarvi che non possiate più dargli fastidio, mi è stato ordinato di portarvi via un pò di giocattoli pericolosi... Bakemon!"

Senza alcun preavviso, la mano artigliata di Bakemon riemerse dal terreno, vicinissimo ai piedi di Sho... e prima che lui o Veedramon, colti di sorpresa, potessero fare qualsiasi cosa, afferrò il Digivice che il ragazzo giapponese portava appeso alla cintola e lo portò via! Con sommo orrore di entrambi, il prezioso oggetto divenne incorporeo come Bakemon e scomparve nel pavimento!

"NO! Il mio Digivice!" esclamò Sho con un brivido di terrore. Senza di quello... SnowAgumon non poteva digievolvere... e loro sarebbero stati in balia di qualunque Digimon avessero incontrato! Veedramon si avventò contro la mano nera del fantasma e cercò di afferarla prima che scomparisse, ma fu troppo lento per una frazione di secondo, e le sue dita non si chiusero che sull'aria!

Felipe e Diatrymon, allarmati da quel grido, si erano voltati per un secondo... e quello fu più che sufficiente ad Ogremon! Con una velocità insospettabile per le sue dimensioni, l'orco dai capelli bianchi tirò di nuovo indietro la mano libera, e creò un'altra delle sue sfere energetiche!

"Pummel Whack!" esclamò, scagliando il proiettile energetico contro Diatrymon. L'uccello preistorico strillò per la sorpresa e cercò di proteggersi chiudendo le ali attorno al corpo, ma la potenza dell'impatto fu comunque sufficiente a farlo finire a terra... proprio mentre la mano di Bakemon riappariva dietro Felipe e si allungava verso il suo Digivice!

"A... Attento, Felipe-kun! Dietro di te!" esclamò Sho. Ormai aveva capito il gioco di Ogremon... quell'attacco non era altro che un diversivo, e il vero obiettivo di Ogremon erano i Digivice! Senza quelli, niente digievoluzione e un mare di guai!

Per fortuna, il tentativo di Bakemon non fu coronato da successo come la volta precedente, in quanto Diatrymon si era ripreso velocemente dal colpo di Ogremon ed era scattato verso la mano spettrale, assestandole un deciso morso un attimo prima che le sue dita adunche potessero chiudersi sul Digivice del ragazzo spagnolo! Felipe fece un salto per la sorpresa, mentre Bakemon ululò di dolore e si dibattè mentre Diatrymon lo estraeva dal terreno. Poi, l'uccello preistorico, sempre mantenendo la presa, girò un paio di volte su sè stesso, come un lanciatore di martello... e infine, acquisita abastanza velocità, mollò la presa e scagliò Bakemon contro Ogremon, che ebbe appena il tempo di spalancare gli occhi prima che il fantasma, trasformato in proiettile, lo raggiungesse allo stomaco e gli facesse espellere l'aria dai polmoni in un rantolo dolorante! I due Digimon malvagi rovinarono a terra in un groviglio di lenzuola, muscoli verdi ed imprecazioni che strappò una risatina a Sho anche in quella tesa situazione!

"Aaaargh!" ringhiò Ogremon mentre si rialzava! "Pezzo di incompetente! E' così difficile rubare un Digivice ad un moccioso?"

Bakemon scosse la testa e si rialzò stordito. "Ugh... vorrei vedere lei al mio posto, capo Ogremon! Quel Diatrymon mi è stato addosso come ho messo fuori la punta del naso!" si lamentò.

Mentre i due Digimon criminali si rialzavano, Veedramon si mise davanti a Sho e a Felipe, con Diatrymon al fianco, e si preparò ad attaccare di nuovo. "Okay, facce da schiaffi, se avete finito di blaterare... eccovi il mio ultimatum! Ridate a Sho il Digivice e filate via di qui, o vi garantisco che ve la vedrete brutta..." ringhiò, e fece per spalancare la bocca per caricare un'altra V-Breath Arrow...

Quando, ancora una volta, un certo koala alato che i ragazzi avevano perso di vista decise di rendere le cose più complicate! Dopo aver coperto in breve tempo la distanza che lo separava da Veedramon e Diatrymon, Phascomon soffiò di nuovo la sua nube di gas soporifero, mentre Goblimon scaricava contro i ragazzi un'altra raffica di palle di fuoco, in modo da tenerli lontani dai loro compagni! Sho e Felipe fecero appena in tempo a balzare indietro con un grido di allarme, che i loro Digimon respirarono il soffio di Phascomon e barcollarono per qualche secondo, prima che i loro occhi si annebbiassero, e loro due scivolassero addormentati sul terreno, de-evolvendo quasi subito a SnowAgumon e Falcomon!

"Falcomon!" esclamò Felipe.

"Oh, no! SnowAgumon!" gridò Sho, guardando verso Phascomon e notando con orrore che il koala demoniaco aveva non uno, ma due Digivice nelle mani, e più esattamente quelli appartenenti a Yurika e a Jolene! "Qui... qui si mette male! Ma gli altri? Che fine hanno fatto gli altri...?"

In quel momento, il suo sguardo cadde sulla ex-sala d'attesa in cui i suoi amici dormivano prima che scattasse l'allarme... e vide con suo estremo disappunto che stavano ancora dormendo, pur in posizioni diverse da quelle di prima, e che l'aria era permeata di un'inconfondibile vapore bianco-verdino, lo stesso che aveva messo a dormire i loro Digimon. Anche BlackGatomon era a terra, solo che non era addormentata, la sua pelliccia nera era tutta arruffata, e dava l'impressione di essere appena uscita sconfitta da una gigantesca rissa! Nello stesso momento, gli altri scagnozzi di Ogremon si stavano precipitando fuori dalle finestre infrante della sala d'attesa, con Dracmon che teneva saldo tra le mani artigliate il Digivice di Kevin!

"M... Maledizione..." ringhiò BlackGatomon, cercando inutilmente di rimettersi in piedi. "Se... se solo quello stupido orsacchiotto non si fosse liberato dalla mia ipnosi, avrei vinto io! Lui e il suo respiro all'eucalipto..."

Un ghigno crudele apparve sul volto di Ogremon allavista dei Digivice che i suoi scagnozzi stavano riportando indietro, e con una mano fece loro cenno di sbrigarsi... ma proprio in quel momento Sho, in un disperato tentativo di salvare almeno un Digivice, si gettò contro Dracmon mentre questo gli schizzava vicino, e in qualche modo riuscì a fargli perdere l'equilibrio e farlo cadere per terra, il Digivice che gli sfuggiva di mano! Prima che un altro scagnozzo di Ogremon potesse fermarlo, il ragazzino giapponese si era gettato sul Digivice e l'aveva serrato nella propria mano, tenendolo poi stretto a sè. Goblimon e DarkOtamamon grugnirono per il disappunto, mentre Sho li fissava ferocemente, come a dire che se avessero cercato di sottrargli anche quel Digivice, avrebbero fatto una brutta fine...

"Ugh... stupido ragazzino, sempre in mezzo ai piedi!" ringhiò Ogremon. "Al diavolo, tre Digivice sono più che sufficienti! Leviamo le tende, ragazzi!"

"Ricevuto, capo!" esclamò Gizamon, mentre passava sfrecciando vicino a Goblimon. "Voi due, fate presto! La nostra missione è compiuta, più o meno! Non perdiamo altro tempo qui!"

"Va bene, va bene... Ma prima dobbiamo sbarazzarci di questi seccatori! Boiled Bubble!" replicò DarkOtamamon, sparando contro Sho e Felipe un'ulteriore raffica di bolle rosse incandescenti. I due ragazzini riuscirono per un pelo a scansarsi, ma questa distrazione permise ai rimanenti seguaci di Ogremon di allungare le distanze e raggiungere il loro capo e i loro compagni, scomparendo poi nella foresta assieme ai tre Digivice rubati...

"Cough... cough..." tossì Sho, mezzo accecato dal fumo delle fiamate di DarkOtamamon. Con la coda dell'occhio, riuscì a vedere i Digimon malvagi che si allontanavano, e neanche quell'unico Digivice che era riuscito a salvare dalle loro grinfie riuscì ad alleviare la sensazione di sconfitta che in quel momento si era impadronita del suo cuore. Non era riuscito ad evitare che i Digivice venissero presi... ed ora, il suo gruppo si trovava in una pessima situazione!

"N... No... maledizione... I Digivice... non sono riuscito a... maledizione... maledizione..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Il primo incontro con Ogremon non è andato molto bene per i nostri eroi, eh? Tre Digivice di meno, ed ora solo Felipe e Kevin possono eseguire la Digievoluzione! Proprio quando SnowAgumon aveva raggiunto la sua forma Ultimate...

E come se non bastasse, adesso l'atteggiamento scostante di Felipe ha creato una certa tensione nel gruppo. Sì, mi rendo conto che questo suo voltafaccia è stato piuttosto improvviso ma... beh, capirete più avanti il perchè del suo comportamento! Vi anticipo che per il nostro spagnolo scontroso preferito, sarà un autentico punto di svolta! E poi, senza un pò di conflitto, e di conseguente esame di coscienza dei protagonisti... non potrebbero dare prova di essere degni delle loro Crest, e non potrebbero raggiungere a loro volta la forma Ultimate! Prevedo che nei prossimi capitoli ci sarà abbastanza introspezione, oltre che degli scontri con Ogremon ed altri scagnozzi di Watchmon...

Oh, e mi scuso se la fine del capitolo era un pò affrettata! Purtroppo, mi sono ritrovato con una scadenza da rispettare, e ho fatto un pò come ho potuto! Spero che vi piaccia lo stesso, ma credo che mi saprete dire voi!

Tenete d'occhio il mio account! Conto di riuscire ad aggiornare entro la fine della prossima settimana sia la mua storia di MegaMan Nt Warrior che quella di Pokèmon!

Alla prossima!

Justice Gundam

 

P.S.: A proposito, chi di voi conosce Elfen Lied? E' l'anime a cui potete attribuire il ritardo nella pubblicazione di questo capitolo... molto bello, ma state attenti, è di una violenza estrema!

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Capitolo 18
*** Verso i monti del terrore ***


Digimon Zero-18

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

L'attesa è, ancora una volta, finita, colleghi fan di Digimon! Ancora una volta, il prequel della mia saga è tornato per, sperabilmente, farvi passare un pò di tempo in allegria tra un impegno e l'altro! E parlo io, che di impegni ne so qualcosa... diavolo, se non si fossero ammalati tanti prof, ora avrei dato tutti i miei esami del trimestre, e invece uno è stato rimandato al 18 della prossima settimana! E va bene, stringiamo i denti...

L'ultima volta abbiamo lasciato i nostri... Sho, SnowAgumon e i loro compagni... in una posizione piuttosto brutta... derubati di tre dei loro Digivice dalla banda di Ogremon, e mezzi addormentati da uno dei suoi scagnozzi! Watchmon ha davvero deciso di non lasciare loro alcuna chance... ma l'intervento inaspettato di un paio di vecchi amici potrà risollevare un pò la situazione? Ci stiamo avviando verso un momento critico, e ben presto Sho e compagni dovranno vedersela con uno dei più forti scagnozzi di Watchmon... il terribile MetalPhantomon, il misterioso e spietato guardiano delle Fortran Heights!

Come sempre, prima di lasciarvi alla storia, rispondo ai vostri commenti...

 

KillKenny: Davvero? Non me ne ero nemmeno accorto, e ho letto tutto il libro e vista tutta la trilogia cinematografica! Bah, che posso dire... ho subito un'inconscia influenza da parte della saga di Tolkien! Grazie del voto!

TopoMouse: Molti nodi stanno per venire al pettine, riguardo a Felipe... del resto, in ogni saga di Digimon è obbligatorio il personaggio solitario e arrabbiato col mondo, non ti sembra? Va beh, tranne Savers, in cui Tohma è un attimo più aperto e socievole... La squadra di Ogremon darà un pò di problemi in questi capitoli, ma la vera sfida aspetta i Digiprescelti nelle Fortran Heights, dove se la vedranno con un avversario veramente crudele e inquietante!

Io Elfen Lied l'ho visto come anime, e so che il manga presenta moltissime differenze... tanto per dire, Lucy è un attimino più trattabile nella versione anime...

Talpina Pensierosa: Grazie mille! Vedrai che Felipe avrà il suo momento di gloria, tra qualche capitolo... e assisteremo ad una sua gradita evoluzione! Beh, che altro dire... spero che continuerai a seguirmi! Grazie!

SmartGirl: Sai, in effetti di recente sto accarezzando molto l'idea di scrivere una storia mia, originale, in un mondo e con dei personaggi di mia creazione... beh, sai che ti dico? Se mai la pubblicherò, ti farò un fischio, così sarai tra i primi a leggerla! Grazie ancora per i complimenti... e ti prometto che cercherò di fare faville nei prossimi capitoli! Una dura lotta attende i Digiprescelti... e con essa, dei combattimenti che non mancheranno di entusiasmarti, e un bel pò di studio dei personaggi!

 

E' tutto! Buona lettura!

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Capitolo 18 - Verso i monti del terrore

 

"Yaaaaaawn! Sssssenti, Witchmon, è proprio necesssssario fare tutto quessssto giro di perlusssstrazione? Io ssssono un Digimon a ssssangue freddo, e comincio ad avere ssssia freddo che ssssonno!" si lamentò Cobramon, dopo uno sbadiglio che mise in bella mostra le sue zanne velenifere uncinate, la sua lingua biforcuta, e il suo cappuccio. In quel momento, il fin troppo paziente Digimon dall'aspetto di serpente si trovava in una posizione decisamente inusuale... in effetti, vedere un enorme cobra avvinghiato come niente fosse sul manico di una scopa volante, cavalcata da una streghetta bionda vestita in nero e marrone con un cappello a larghe falde, non era una cosa di tutti i giorni. A meno che, ovviamente, non si trattasse del Mondo Digitale... dove erano in molti a conoscere gli stravaganti exploit della cosiddetta 'maga numero uno di DigiWorld' e del suo riluttante assistente!

"Oh, e smettila di fare il frignone, Cobramon!" lo rimbeccò Witchmon, seduta a gambe accavallate sul manico della scopa in modo da non occupare troppo posto e lasciarlo al suo amico rettile. La Digimon maga, sospesa a qualche decina di metri da terra, sopra le cime degli alberi più alti, sul suo fatato mezzo di trasporto, si stava guardando attentamente attorno, alla ricerca di qualcosa... "Mi servono erbe e bacche per i miei filtri, e tu lo sai bene che la belladonna possiede poteri magici solo se colta di notte! Quindi, cerca di lamentarti meno e metti in azione quella lingua... e scusa il bisticcio di parole!"

Cobramon non potè trattenere una risatina tra i denti. Dal momento che, come tutti i serpenti, era in grado di percepire le particelle nell'aria tramite la lingua, Witchmon si affidava a questa sua capacità per individuare le piante che le servivano... "Okay, okay, ho capito... va bene, ora ti trovo quessssta belladonna, ma tu in cambio mi eviti di fare da cavia per il tuo essssperimento, almeno per quessssta volta. Io faccio un favore a te, tu ne fai uno a me. Può essssere un accordo?"

Witchmon alzò gli occhi al cielo. Quando voleva, Cobramon era davvero abile ad incastrarla, e in quel momento non aveva una gran voglia di fare discussione. "Sigh... e va bene, Cobramon, per questa volta te la do vinta... ma cerca di fare presto, okay?" mormorò la strega, muovendo la mano davanti a sè come per dirgli di non sprecare tempo in sciocchezze.

Cobramon ghignò, soddisfatto della sua temporanea vittoria, e il suo corpo sinuoso si sollevò in aria, ergendosi maestosamente contro il cielo terso e colmo di stelle mentre la sua lingua captava ogni singolo odore presente nell'aria. Mentre il suo assistente proseguiva il suo lavoro di ricerca, la Digimon maga prese un bel respiro, godendosi la fragranza dell'aria della notte, e permettendosi per un attimo di far vagare il suo sguardo verso la volta celeste. Chissà perchè, in quel momento le veniva voglia di disperdere la sua attenzione su qualcosa che fino a quel momento non aveva neanche notato... dopotutto, un cielo così era la norma su DigiWorld, perchè le veniva in mente soltanto adesso di quanto fosse spettacolare? E perchè, poi, si permetteva di interrompere la sua appassionante ricerca per regalare qualche secondo del suo prezioso tempo ad una cosa così triviale?

In effetti, la dinamica Witchmon non era una che pensava tanto... era una Digimon che preferiva l'azione alla riflessione, e che andava dritta per la sua strada...

La verità era che, per una volta nella sua vita, Witchmon era in apprensione per qualcosa che non era la sua ricerca di pozioni magiche... la sua ansia, in quel momento, era rivolta invece a cinque inaspettati visitatori dal Mondo Reale e ai loro cinque compagni, a quel gruppetto di amici che aveva ospitato a casa sua quel pomeriggio, e a cui aveva dato delle utili indicazioni per il prosieguo del loro cammino... oltre, ovviamente, ad aver cercato di propinare loro la sua bevanda energetica dagli imprevedibili effetti...

Ma, seriamente, non poteva impedirsi di pensare a cosa andavano incontro quei ragazzi. Per quanto non avesse alcun rispetto nei confronti del mostruoso essere che teneva DigiWorld sotto scacco, c'era una cosa che Witchmon non avrebbe mai negato, di Watchmon: e cioè, il fatto che fosse potente, più potente di qualsiasi altro Digimon lei avesse conosciuto in vita sua! E come se la cosa non fosse già abbastanza preoccupante, il suo esercito era numeroso e ben organizzato... e diventava sempre più numeroso ad ogni giorno che passava, grazie a quei suoi maledettissimi Digi-Ghost! Witchmon non sapeva come Watchmon si procurasse quelle mostruosità, ma era certo che grazie a quelle, riusciva a controllare sempre più Digimon, in luoghi sempre più remoti di DigiWorld... si poteva tranquillamente dire che più nessuno era al sicuro! Witchmon si chiedeva cosa ci sarebbe voluto, a quei ragazzi, per sconfiggere un avversario così forte, spietato e determinato...

I suoi pensieri vennero interrotti quando dei lampi violenti, provenienti da un punto oltre il confine della foresta, attraversarono la volta celeste, sbiadendo per una frazione di secondo la vista delle stelle... e il rombo di un'esplosione percosse il paesaggio, rimbombando nel suo cervello e facendola sobbalzare come se fosse stata colpita da una scarica elettrica! Anche Cobramon si irrigidì, colto di sorpresa dal rumore... e la sua testa sinuosa scattò nella direzione da cui era provenuta l'esplosione, soltanto per permettere ad un altro scoppio di investire le sue orecchie, questa volta con molta più foga! Stringendo i denti e quasi mordendosi la lingua, il Digimon serpente minacciò di allentare la presa delle spire sul manico della scopa volante, e tra sè maledisse il fatto di sentirci così bene... Accidenti, non gli aveva detto Kevin, che nel Mondo Reale i serpenti erano sordi? Perchè non poteva essere un pò duro d'orecchi anche lui? Lo avrebbe aiutato a sopportare Witchmon in certe occasioni, e avrebbe impedito a certi rumori di farlo saltare in aria...

"Che... che diavolo..." mormorò Witchmon, scuotendo la testa per liberarsi da quel fastidioso riecheggiare che le bombardava il cervello. "Cosa sta succedendo là? C'è qualcuno che sta facendo baldoria?". Non appena ebbe terminato la frase, altri rumori, questa volta più lievi ma non meno bruschi e violenti, si levarono dallo stesso punto verso cui lei e Cobramon avevano rivolto la loro attenzione... e da esso, provennero dei rapidi, scattanti raggi di luce di vari colori, che accennavano alla confusione che ci doveva essere in quella zona...

"Un momento! Quella... non è la vecchia ssssstazione dei Trailmon?" chiese Cobramon, la cui memoria geografica gli aveva permesso di ricordare dove si trovava quella particolare località. "Quel possssto è in abbandono già da mesi, ormai... chi diamine ci ssssarà, adesssso, lì?"

Witchmon storse il naso appuntito. "Hm... non ne ho la più pallida idea, Cobramon... in quel posto ormai non ci va più nessuno, e non c'è nulla di interessante là, se non pensi che guardare i binari abbandonati e coperti di erba sia interessante..."

La Digimon si interruppe, e i suoi grandi occhi azzurri si spalancarono ancora di più quando si ricordò di un particolare molto importante... "Un... un momento, aspetta un momento! Ma certo, che stupida! Come ho fatto a non pensarci prima? Maledizione, questa sì che potrebbe essere una brutta notizia!" esclamò a squarciagola, sbattendosi un pugno sulla mano opposta per la frustrazione.

Cobramon la guardò, dubbioso. "Cosa vuoi dire, Witchmon? Cosa sssssta ssssuccedendo?"

"Non ti ricordi, Cobramon? Quella... è la stessa direzione verso cui sono andati Sho, SnowAgumon e gli altri!" rispose la Digimon con tono di estrema urgenza. "E non mi stupirebbe se si fossero fermati alla stazione abbandonata per riposare... sono convinta che gli scagnozzi di Watchmon li abbiano seguiti e attaccati proprio mentre si riposavano!"

Il gigantesco cobra sobbalzò, facendo ondeggiare leggermente la scopa volante sotto il suo peso. "Oh, no! Quessssto... quesssto vorrebbe dire che..." sibilò allarmato, intuendo istintivamente come la sua amica avrebbe terminato il ragionamento.

In perfetto accordo con le sue preoccupazioni, Cobramon vide Witchmon annuire lentamente, con grave solennità. "Purtroppo sì, Cobramon, voglio dire proprio questo! Temo che Ogremon e la sua banda li abbiano già individuati ed attaccati, e se così fosse si troverebbero davvero in grossi guai! Cobramon, cambio di programma! Dirigiamo sulla stazione abbandonata dei Trailmon e andiamo a dare una mano ai ragazzi! Tieniti stretto, che adesso si parte a razzo!"

Comprendendo al volo il messaggio, il cobra avvinghiò ancora più strette le sue spire attorno alla scopa di Witchmon... che, un attimo più tardi, scattò verso la stazione dei Trailmon con tutta la velocità di cui era capace, facendo sì che sia Cobramon che Witchmon ricevessero un poderoso colpo in piena faccia dal vento ululante mentre si allontanavano verso l'orizzonte...

"Non va niente bene, qualcosa è andato storto..." mormorò tra sè Witchmon. "Spero che non abbiano incontrato Ogremon, o peggio..."

 

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Il viaggetto della scopa volante di Witchmon non durò più di un paio di minuti... ma intanto, il caos si era già zittito, e la radura nella quale sorgeva la vecchia stazione dei Trailmon era ripiombata nel silenzio e nella quiete... se non fosse stato per il fatto che i numerosi pezzi di cemento e acciaio sparsi qua e là davano un'indicazione certa del fatto che si fosse appena svolta una battaglia in piena regola! Dagli squarci aperti sul pavimento si levava ancora un pò di fumo, e un sottile strato di polvere si era depositato un pò dappertutto, dando al paesaggio altrimenti tranquillo l'aria di un campo di battaglia. Ma quello che fece veramente preoccupare Witchmon fu il vedere, distesi disordinatamente sul terreno, i Digiprescelti e i loro partner, alcuni dei quali apparentemente privi di conoscenza!

"Witchmon! Sssssono loro!" esclamò Cobramon preoccupato, mentre la sua amica cominciava a far abbassare il suo inusuale mezzo di trasporto. "Non sssso cosa ssssia ssssuccesssso, ma non mi ssssembra che sssse la sssstiano passsssando molto bene..."

La giovane strega storse leggermente il naso davanti allo spettacolo dei Digiprescelti stesi a terra, e privi di forze. "Già... e purtroppo, a giudicare da come è combinata la stazione, non mi stupirei se quel bufalone di Ogremon avesse deciso di fare loro una visitina di scortesia..." ironizzò. "Lui e la sua banda devono averli colti di sorpresa, altrimenti non mi spiego come..."

"Asssspetta! Un momento, ssssento qualcosa!" la interruppe Cobramon, facendo saettare un paio di volte nell'aria la sua lingua biforcuta. "Scendi, che provo a capire di cosa ssssi tratta... e magari chiedo ai Digiprescelti cosa ssssta sssuccedendo qui!"

Witchmon annuì. "Ricevuto, Cobramon!" esclamò, poi iniziò ad abbassarsi lentamente verso il terreno, finalmente attirando l'attenzione di Sho e Felipe. I due ragazzi stavano assistendo i loro partner, SnowAgumon e Falcomon, che sembravano dormire della grossa, esattamente come gli altri tre Digiprescelti e Digimon accatastati all'ingresso della sala d'aspetto. Immediatamente, Sho sollevò lo sguardo... e riconobbe immediatamente le due figure a bordo della scopa volante!

"Huh? E quelli chi... Witchmon? Cobramon?" esclamò il ragazzino, senza nascondere la sua sorpresa. "Ragazzi, voi due che ci fate qui?"

"Non ci aspettavamo di rivedervi così presto..." proseguì Felipe, con un tono che cercava di esprimere distanza dai suoi interlocutori, ma allo stesso tempo senza riuscire a celare la sua preoccupazione per la situazione in cui si erano venuti a trovare...

"E' sssstato un puro caso, credetemi..." rispose prontamente Cobramon. "Io e Witchmon sssstavamo andando a fare uno dei ssssuoi ssssoliti giretti di mezznotte..." lanciò un'occhiata di sottecchi alla sua compagna, che fece la sua migliore faccia da innocentina. "E abbiamo vissssto che sssstava ssssuccedendo qualcosa qui, alla vecchia sssstazione dei Trailmon... cosa c'è, ragazzi, ssssembra che qui ssssia appena passssato un ciclone..."

Sho sospirò, facendo una carezza al suo partner ancora addormentato. "Sigh... purtroppo, la cosa non si distanzia troppo dalla verità..." cominciò a rispondere, le dita della mano libera strette attorno a quella Crest del Coraggio che portava al collo, che aveva permesso al suo Digimon di raggiungere il nuovo livello evolutivo, ma che adesso, senza il Digivice, era diventata completamente inutile... "Io e Felipe stavamo facendo il nostro turno di guardia... quando all'improvviso sono saltati fuori dei Digimon, guidati da quell'Ogremon di cui ci avete parlato voi... sono venuti qui e ci hanno soffiato ben tre Digivice da sotto il naso... compreso il mio, maledizione!"

Felipe, uno dei due che aveva ancora il suo Digivice, si portò una mano alla cintura per controllare che fosse tutto a posto... e tirò un sospiro di sollievo che non si era nemmeno reso conto di aver trattenuto quando sentì il congegno elettronico sotto i polpastrelli delle dita. Pensare che potesse sparirgli da sotto il naso da un momento all'altro era un'idea irrazionale e non certo degna di lui, questo se ne rendeva conto... ma quello che era successo lo aveva reso ancora più nervoso e guardingo di quanto già non fosse, e sentire il Digivice era un modo per mandare via l'apprensione.

"Cosa? Vi hanno portato via i...?" esclamò Wtchmon, mentre Cobramon spalancava gli occhi allarmato. Quando Witchmon fu scesa ad altezza sufficiente, il Digimon serpente si srotolò dal manico della scopa e scivolò sul terreno, per poi cominciare a guardarsi attorno in cerca di eventuali Digimon ostili. Assicuratosi che la situazione fosse sicura, il serpente gigante annuì, e fece uscire di nuovo la lingua, mentre Witchmon scendeva dalla sua scopa volante e lo guardava incuriosita.

"Cobramon?" chiese la Digimon maga, 'parcheggiando' il suo mezzo di trasporto fatato addosso ad una colonna che era rimasta intera dal combattimento di prima. "Che succede, hai sentito qualche odore strano?"

Il Digimon cobra sollevò la parte anteriore del suo corpo e aprì il cappuccio, tastando ancora per un istante l'aria per essere sicuro al cento per cento di ciò che aveva sentito... poi annuì seriamente. "Ssssì, Witchmon... qui in giro c'è ancora uno sssstrano odore di eucalipto... è debole, ma lo ssssento ancora molto bene... e quesssto mi fa penssssare che dietro quessssta confusione ci ssssia la banda di Ogremon, purtroppo... hai presente quelle voci che dicevano che nella ssssua banda c'era anche un Digimon capace di far addormentare la gente?" sibilò, avvicinandosi alla figura inerte di SnowAgumon.

Witchmon ci pensò un pò su... poi schioccò le dita, come a voler esprimere il suo rammarico per essersene ricordata solo ora! "Ah! Ma sì, certo, ora sì che me ne ricordo! L'ultima volta che avevo sentito parlare di lui, mi era stato detto che al suo branco di pagliacci da circo si era unito anche un Phascomon! Uno di quei Digimon che servivano il Signore dei Demoni Belphemon... ancora tutte quelle ere fa! Sono nel vero?"

Felipe strinse gli occhi, mentre cercava di far svegliare Falcomon. "Un giorno, mi dovrete spiegare chi è questo Belphemon..."

Ancora una volta, la testa di rettile di Cobramon si mosse su e giù, cupamente. "Ssssì, purtroppo... e quei Digimon, sssse ricordi bene, erano in grado di far addormentare i loro avverssssari... ssssoffiandogli in faccia un gassss ssssoporifero dall'odore di eucalipto! Hai capito dove voglio arrivare?"

"Fin troppo bene..." rispose, dirigendosi verso Yurika, Kunemon e i loro compagni, distesi a terra vicino alla sala d'aspetto dai vetri sfondati. "Ma quello che non mi spiego è... se quel fanatico di Watchmon voleva davvero eliminarvi, perchè i suoi scagnozzi si sono limitati a portarvi via i Digivice? Non capisco che senso abbia..."

"Nemmeno io..." fu la risposta di Sho. "So solo che hanno lanciato un attacco rapidissimo... ci siamo ritrovati circondati e assaliti da ogni parte prima che avessimo la possibilità di capire cosa stava succedendo... e hanno rubato il Digivice a me e alle ragazze. Non si sono neanche fermati per approfittare del nostro momento di debolezza... e non mi spiego cosa passi per la testa a Watchmon..."

Cobramon scosse il capo. "Parlando in sssssensssso figurato, ovviamente, vissssto che lui la testa non ce l'ha..."

"Bah. Watchmon è sempre stato un tipo arrogante. Probabilmente si sta divertendo a giocare al gatto col topo..." commentò Witchmon, non nascondendo il suo disprezzo verso il mostro dagli innumerevoli occhi. Subito dopo, in ogni caso, il tono lasciò posto ad una giustificata preoccupazione, e il suo sguardo si volse ai tre ragazzi e ai rispettivi Digimon che dormivano accanto a lei, sotto gli effetti del gas di Phascomon. "Ma in questo momento, il problema è un altro... e molto più urgente, potrei aggiungere! Senza i Digivice... nè tu, nè le tue amiche potrete più far digievolvere i vostri compagni!"

"Già..." intervenne Felipe, portandosi sulle spalle il dormiente Falcomon. Nonostante la situazione, il tono quasi rabbioso che il Digiprescelto spagnolo aveva mantenuto fin da quando aveva avuto quell'alterco con Sho non era scomparso dalla sua voce. "Se adesso quel verme e i suoi scagnozzi ci attaccassero, saremmo molto più vulnerabili... il che significa, che dobbiamo recuperarli il prima possibile!"

Sho sospirò rabbiosamente. Provava ancora una certa rabbia per come Felipe aveva trattato lui e i suoi compagni non più di poche ore prima... ma quello non era nè il luogo nè il momento per starci a pensare. E poi, il suo scopo era ricostruire un pò i ponti tra l'asociale biondino spagnolo e il resto del gruppo... "Il problema è che ormai Ogremon e i suoi leccapiedi saranno un pò lontanucci, non credi? Se solo non avessero messo a dormire le ragazze, Kevin, e i nostri Digimon, avremmo potuto inseguirli... huh? Snow... Agumon?" Un piccolo movimento, e un lieve mormorio, entrambi provenienti dal suo partner, attirarono la sua attenzione... e sia il ragazzino che Cobramon si voltarono verso il piccolo dinosauro, che cominciava a muovere la testa qua e là, per mandare via il sonno.

"Uuuuhn..." gemette SnowAgumon, mentre i suoi grandi occhi si aprivano con esitazione. Sulle prime, il mondo gli apparve come niente più che un confuso amalgama di colori acquarello che si fondevano l'uno nell'altro in una cupa cacofonia visiva senza contorni, e in bocca gli si diffuse lo sgradevole sapore di una dormita passata male... poi, quando sbattè le palpebre e tornò a vedere come prima, i volti di Sho e di Cobramon, quest'ultimo con tanto di cappuccio alzato, gli apparvero davanti, chiari come non mai. "Hmmm... S-Sho... Cobramon... che... che succede... qui? Stavo... stavo dormendo?"

Il ragazzino con gli occhialoni si avvicinò leggermente al suo compagno, tastandogli la fronte come per verificare se aveva la febbre. "SnowAgumon! Meno male, ti sei risvegliato... stai bene?" chiese, timoroso che il gas soporifero di Phascomon avesse sortito degli effetti collaterali. SnowAgumon si stropicciò un occhio con una zampa, e le sue fauci si spalancarono in uno sbadiglio che espulse una massa di aria gelida... poi, dopo aver mormorato qualcosa di incomprensibile, rispose, inclinando la testa da un lato.

"Hmmmm... Sho..." mormorò il piccolo dinosauro. "Io... sto bene... è solo che... cavolo, stavo facendo un sogno bellissimo... sognavo... di mangiare un pranzo di quattro portate..."

Cobramon alzò gli occhi al cielo. "Sssssì, direi che ssssta bene... sssse riesce a pensssssare a mangiare in un momento come quesssssto..."

Tra le braccia di Felipe, anche Falcomon stava iniziando a svegliarsi, e tava agitando una delle sue corte ali artigliate davanti al muso, stropicciandosi gli occhi. "Uuuugh... ragazzi, che dormita..." cinguettò. "Diavolo... stavamo combattendo contro Ogremon e i suoi uomini... e io stavo cercando di fermarli, quando quello stupido orsacchiotto ha iniziato a soffiare quel suo gas all'eucalipto... e poi non ricordo più nulla!"

"Purtroppo, quell'Ogremon e i suoi leccapiedi ci hanno fregato i Digivice..." ringhiò Felipe, addolcendo un pò il tono davanti al suo partner. "Se li sono presi, mentre eravamo tutti impegnati a combattere... e ne hanno portati via tre! Io sono riuscito a trattenere il mio, ma non si può dire altrettanto di un certo giapponesino di nostra conoscenza..."

A Sho non sfuggì il tono di velata ironia con cui Felipe aveva pronunciato l'ultima parte della frase, e il giapponese gettò al biondino spagnolo uno sguardo severo. "Hey, come facevo a sapere che un sopravvissuto ad un film di serie B sarebbe sbucato fuori dal pavimento e mi avrebbe rubato il Digivice? E comunque adesso non è il momento di punzecchiarci a vicenda... dobbiamo trovare una soluzione a questo problema!"

"Già, e a proposito..." disse SnowAgumon, ora sveglio del tutto, mentre si rimetteva in piedi. "Dove sono finiti Yurika, Kevin, Jolene e gli altri? Li ho persi di vista, in tutto quel trambusto..."

Usando la punta della coda, Cobramon indicò in direzione della sala d'aspetto semidistrutta, dove Witchmon era inginocchiata vicino agli altri Digiprescelti. Anche loro, in quel momento, si stavano svegliando dal breve sonno indotto dal gas di Phascomon, e stavano lentamente aprendo gli occhi e rimettendo in attività i muscoli indolenziti.

La giovane maga alzò una mano. "Qui. Sono tutti qui e stanno bene, almeno così sembra... anche se immagino che non gli avrà fatto piacere dormire così, sul cemento..." ironizzò, vedendo che i profondi occhi blu scuro di Yurika si stavano aprendo, annebbiati dal sonno.

La ragazzina si portò una mano davanti al viso, quasi volesse schermarsi dalla luce del sole... ma, quasi subito, si accorse che era notte inoltrata e strinse i denti per il disappunto. "Uuuuugh... cavolo... Witchmon, sei tu? Non credevo di... rivederti così... ma che... cavolo è successo... dove sono Kunemon e..." si interruppe bruscamente quando sentì qualcosa muoversi sotto il palmo della sua mano sinistra, che era appoggiata sul pavimento... e vide la Digimon maga che, con lo sguardo, indicava proprio quella direzione. Dopo aver permesso al proprio cervello di recuperare abbastanza lucidità, Yurika si mise a sedere, aiutata in questo anche da Witchmon... e si accorse della piccola massa gialla e nera, dotata di lunghe antenne e di inconfondibili mandibole a becco, che si agitava sotto la sua mano, bofonchiando qualcosa di incomprensibile con una voce che ricordava, per acutezza ma non certo per melodiosità, quella di un usignolo...

"K-Kunemon-chan?" esclamò Yurika, sveglia tutt'a un tratto... e, con uno scatto, tolse la mano dal corpo del suo Digimon, che spalancò le mascelle e riprese fiato. In quel momento, le sue antenne, rimaste ripiegate sotto la mano di Yurika, si sollevarono di nuovo... solo che questa volta, anzichè essere belle dritte e fieramente sollevate in aria, erano tutte spiegazzate su loro stesse, quasi qualcuno avesse cercato di annodarle o di avvolgerle attorno ai rebbi di una forchetta!

"Uuuugh... ciao, Yurika, ben svegliata..." bofonchiò il Digimon bruco, la voce ancora impastata dal sonno. "Scusa se mi lamento proprio ora che mi sono appena svegliato, ma la prossima volta non è che potresti guardare dove appoggi le mani, quando ti addormenti? Guarda le mie povere antenne come sono ridotte!" Per dimostrare quello che voleva dire, il simpatico bruco agitò quei lunghi organi sensoriali di cui andava tanto fiero, mostrando come il 'gentile' tocco della ragazzina addormentata li avesse ridotti...

In un'altra occasione, Yurika avrebbe forse fatto un gentile commento riguardo il fatto che Kunemon fosse carino anche con le antenne in quello stato... ma al momento, il suo cervello stava ancora cercando di recuperare abbastanza contatto con la realtà da permetterle di pensare razionalmente! Perciò, si limitò a fare un grosso sbadiglio, mettendosi la mano davanti alla bocca ma senza riuscire ad evitarsi una certa indelicatezza, e a rispondere la prima cosa coerente che le veniva in mente da dire. "Yaaaaaawn! Hmmm... ciao, Kunemon, e scusa per le antenne..." mormorò, cercando di mettersi seduta. "Ma che diamine è successo qui? Mi ricordo che stavamo combattendo contro quei Digimon che ci hanno..."

"Owwww... cavolo, ho bisogno di una grossa aspirina... che mal di testa!" si lamentò improvvisamente la vocina di Kevin, facendo voltare di scatto Yurika e Kunemon. Al loro fianco, il piccolo Digiprescelto di colore, Jolene e i rispettivi Digimon si stavano rialzando a loro volta, sfregandosi le tempie. "Hey, ragazze, ma cosa succede? Non stavamo combattendo contro quei mostriciattoli che..."

Bearmon si alzò in piedi, anche lui ancora un pò assonnato, mentre Yurika e Kunemon andavano a sincerarsi che Kevin stesse bene. "Ohio... sì... sì, Kevin, più o meno era lì che eravamo rimasti... ma poi quel Phascomon ci ha soffiato contro quella strana roba, e noi siamo caduti a terra come pere mature... a proposito, Kevin, ce l'hai ancora il tuo Digivice... vero?"

Il ragazzino di colore, un pò perplesso dalla domanda, tastò con la mano la cintola dei suoi pantaloni... e tirò un sospiro di sollievo quando vide che il piccolo congegno elettronico era ancora lì, ed era completamente usabile. "Sì... il mio Digivice c'è ancora... Jolene, Yurika... ragazzi, da voi come..." iniziò a dire, ma si interruppe con disappunto quando si girò verso Jolene e vide l'espressione di orrore che si era dipinta sul volto della ragazzina inglese!

"Il... il mio Digivice... Il mio Digivice non c'è più!" esclamò, quasi in panico, dopo essersi schiarita la testa quel tanto che bastava e aver cercato sulla propria persona. "Quei mostriciattoli... mi hanno rubato il Digivice!"

"Anche... anche a me, maledizione!" imprecò Yurika. "Hanno approfittato mentre eravamo addormentate, e ce li hanno presi, quei piccoli... Accidenti, questo sì che è un problema! E adesso, dove li andiamo a ripescare?"

Al fianco di Jolene, BlackGatomon recuperò il pieno possesso delle sue facoltà mentali... e strinse i denti per il disappunto. Per lei, il fatto che la sua partner non avesse più il Digivice rappresentava un problema più relativo, visto che lei era già a livello Champion per sua natura... ma senza di esso, si poteva scordare la forma Ultimate, anche una volta che Jolene avesse fatto brillare la sua Crest! E il fatto di dover rinunciare ad avere più potere le dava non poco fastidio...

"Purtroppo, anche a me e a SnowAgumon manca il Digivice... ce lo ha preso un Digimon chiamato Bakemon durante la lotta..." mormorò Sho, avvicinandosi a Yurika, accompagnato da SnowAgumon e Cobramon, e aiutando la sua amica a tirarsi su. Si diresse poi da Kevin e da Jolene, e fece la stessa cosa. "Invece a Felipe non sono riusciti a prenderlo... il che significa che finchè non li avremo recuperati, Kevin-chan, tu, Felipe-kun e BlackGatomon sarete praticamente l'unica nostra linea difensiva contro gli scagnozzi di Watchmon!"

Kunemon storse il naso... se ne avesse avuto uno! "Dovremmo affidarci a quel... presuntuoso biondino d'un pallone gonfiato? Ugh, questa è una delle notizie peggiori che io abbia mai sentito!" brontolò il piccolo bruco elettrico, ignorando lo sguardo di avvertimento (ma, sotto sotto, anche di intesa...) che Yurika gli stava rivolgendo. Il ragazzino spagnolo fece finta di non sentire, e l'espressione sul suo volto non cambiò di una virgola. Del resto, era abituato a non fare più caso ai commenti delle persone...

Tuttavia, qualcuno si sentì messo da parte... e Witchmon, con il carattere testardo e deciso che si ritrovava, non aveva nessuna intenzione di starsene a guardare! Così, dopo aver brevemente raccolto i pensieri, la Digimon maga corrugò la fronte e pestò un piede a terra, attirando l'attenzione di tutti con quel gesto teatrale, e con il rumore che per una frazione di secondo riecheggiò tutt'attorno! Diverse paia di occhi stupiti, che avevano per un istante dimenticato la frenesia del momento, si volsero verso di lei... con l'unica eccezione di Cobramon, che alzò gli occhi al cielo mormorando qualcosa che suonava come un 'Oh, ssssanto cielo, ecco che ci ssssi mette lei...'.

"Hey, hey, hey, bambini prescelti! Aspettate un momento, Sho Kusanagi, Yurika Kagura, e tutto il resto dell'allegra brigata!" esclamò, puntando l'indice ora contro l'uno ora contro l'altro. Sbalorditi, i prescelti non dissero una parola e continuarono a guardarla chiedendosi cosa avesse in mente. "Come sarebbe a dire, la vostra unica linea difensiva? E io e Cobramon non contiamo? Non ci siamo fatti il viaggetto fin qui soltanto per augurarvi buona fortuna, e non fare niente per aiutarvi!"

Ecco. Come volevasi dimostrare. Il sospetto di Cobramon si era rivelato fondato, e il Digimon serpente emise un altro, quasi addolorato, sospiro di rassegnazione. "Ti pareva... lo ssssapevo che alla fine, in un modo o nell'altro, noi ssssaremmo rimassssti coinvolti..." bisbigliò tra sè, stando bene attento a tenere la voce troppo bassa perchè Witchmon potesse sentirlo. "Accidenti a lei e al ssssuo vizio di farsssssi ssssempre gli affari degli altri... e tuttavia, non possssso dire di non esssssere d'accordo con lei... sssse possssiamo fare qualcosa anche noi, tanto vale tentare..."

"Noi conosciamo Ogremon e la sua banda di ciarlatani meglio di qualunque altro Digimon nei paraggi! Con l'eccezione di Leomon, si intende..." proseguì Witchmon, imperterrita. "Ci abbiamo anche combattuto, una volta! Quindi, sono sicura che potremmo esservi utili, in mancanza dei vostri Digivice! E... no, non accetterò un 'no' come risposta! Voi adesso ci fate entrare nella vostra squadra, e questa è la decisione finale!"

Impietriti... quasi sconvolti... da quella dichiarazione fatta così, a muso duro e senza esitazione, i Digiprescelti si ritrovarono senza parole, con le bocche spalancate e gli occhi sgranati come pesci fuor d'acqua! Persino Felipe e BlackGatomon avevano abbandonato la loro usuale aria seria, e guardavano senza fiato la giovane strega e il suo compagno rettile, con soltanto il frinire dei grilli e delle cicale ad accompagnare la scena. Poi, con un pochino di esitazione, Bearmon alzò una zampina e ridacchiò nervosamente. "Ehm... heheheheee... la... la vostra offerta... è senz'altro molto gradita, Witchmon... Cobramon... ma c'è un piccolo problema che ci terrei a fare presente..." mormorò l'orsacchiotto, aggiustandosi il berrettino con la mano libera.

Witchmon guardò il Digimon di Kevin con un sorrisetto sardonico dipinto sulle labbra. "Un... problema, tu dici? E di cosa si tratterebbe, esattamente?" gli chiese, con tutta l'aria di avere la risposta pronta ad ogni domanda.

Dopo essersi grattato la testa, leggermente imbarazzato davanti alla sicurezza della Digimon maga, Bearmon si accinse a fare la sua richiesta. "Ecco... quello che volevo dire è che... beh, siamo contenti che vogliate darci una mano, ma per farlo... beh, non per essere impertinente, ma avremmo bisogno di sapere come ritrovare Ogremon e la sua banda! E sinceramente noi... beh, non sappiamo come fare a rintracciarli, almeno per il momento... voi, avete qualche idea di dove..."

Il ghigno di Witchmon, nonostante l'ovvio problema che Bearmon aveva esposto, si allargò. "Hahaaaa! E qui entra in gioco la mia soluzione! Cobramon, se vuoi esporre tu quello che volevo dire... prego, sei autorizzato!"

Il serpente gigante sghignazzò tra sè, una risatina che pareva voler dire 'lo avevo detto io...'.

"Ssssì, certo, come no..." replicò il rettile, in tono più divertito che davvero irritato. "In un modo o nell'altro, ssssono ssssempre io a fare da cavia... bah, inutile recriminare, tanto lo sssso che alla fine va ssssempre così! Allora, ragazzi, sssstatemi bene a ssssentire..."

"Parla pure, Cobramon. Ti ascoltiamo." disse Sho, sinceramente incuriosito, mentre si chinava verso il serpente buono. Anche se era una coppia sgangherata come Witchmon e Cobramon a proporre una possibile soluzione, tentare con il loro metodo era sicuramente preferibile al restare senza Digivice al momento di affrontare Watchmon...

Cobramon si schiarì la gola. "Eh-hm... allora, sssstavo dicendo... che forsssse, io potrei aiutarvi a sssseguire la sssstrada che quelle canaglie hanno percorsssso! Forsssse non lo sssssapete, ma noi sssserpenti abbiamo un ottimo ssssensssso dell'olfatto... e credetemi, per uno come non è difficile sssseguire la pissssta di un puzzolente Ogremon con l'alito di fogna!" spiegò, facendo saettare la sua lingua biforcuta fuori dalle labbra per dare una dimostrazione pratica di quanto voleva dire.

"E poi, una volta che l'avremo trovato..." continuò Witchmon, schioccando le dita di una mano e facendo apparire una fiammella sulla punta dell'indice. "Noi vi aiuteremo ad affrontarlo, e a riprendere i vostri Digivice! Vedrete, con noi al vostro fianco, sarà come non averli mai persi! Ogremon e i suoi leccapiedi stanno per ricevere una lezione colossale dalla più grande maga di questa zona di DigiWorld! Hoooohohohohohohoooo!"

La Digimon vestita di nero concluse la sua affermazione mettendosi la mano davanti alla bocca, e scoppiando in un'altra delle sue fragorose, acute, stordenti risate di trionfo, talmente acuta che Cobramon strinse i denti e si chiese, per l'ennesima volta, perchè non poteva essere sordo come i serpenti del Mondo Reale! Anche i Digiprescelti e i loro compagni rimasero immobili, al loro posto, con espressioni di estrema sorpresa dipinte sui volti, e con le facce di gente che avrebbe voluto, più di ogni altra cosa, un paio di tappi per le orecchie! Tuttavia, dovevano ammettere, l'offerta di Witchmon e Cobramon era allettante... la domanda era, una volta che fossero giunti faccia a faccia con Ogremon e la sua banda, quei due sarebbero stati in grado di combattere? Fino a quel momento, non avevo dato gran prova di sè come guerrieri... e fu appunto Yurika a dare voce a questo dubbio.

"Ehm... heheheheee..." ridacchiò la bambina dai capelli cobalto non appena la risata chioccia di Witchmon si fu smorzata al punto da rendere possibile una conversazione non urlata. "Witchmon... noi apprezziamo molto il gesto, dico sul serio, ma c'è una cosa che ci lascia un pò perplessi..."

"Ovvero, siete sicuri di poter combattere contro Ogremon e i suoi uomini?" fu Kunemon a concludere la domanda della sua partner umana. "Voglio dire, non sono esattamente degli zuccherini... ve lo diciamo per esperienza diretta! E poi... voi non ci avete neanche detto come è andato, il vostro primo incontro con Ogremon!"

Senza troppo preoccuparsi di questo, Witchmon sghignazzò e andò alla colonna alla quale era appoggiata la sua scopa volante, recuperando il suo mezzo fatato con un gesto di assoluta nonchalance. "Huhuhuhuhuu... di questo non dovrete preoccuparvi, ragazzi, non vi abbiamo certo svelato tutto di noi! E per quanto riguarda il nostro primo incontro con quel salame verde... ehm... beh, diciamo che è stato così tanto tempo fa, che praticamente non fa testo!"

"In altre parole, siete stati battuti..." sentenziò BlackGatomon, con lapidario cinismo, facendo alzare gli occhi al cielo a Cobramon, e stringere i denti alla giovane strega. Come volevasi dimostrare. Colto nel segno. Colpito e affondato.

Tuttavia, anche davanti a quella poco gradevole verità, Witchmon mantenne la sua espressione sicura e tranquilla, anche se adesso in essa si vedeva un'ombra di nervosismo! "Ugh... beh... adesso non userei questa parola... battuti... insomma, non è un pò forte?" protestò, mentre raccoglieva la sua scopa e la faceva volteggiare come un bastone da combattimento. "Quel buffone non ha visto tutto quello di cui siamo capaci, quella volta... e da allora, abbiamo imparato un bel pò di trucchetti che non mancheranno di lasciargli l'amaro in bocca! Allora, Cobramon? Riesci a sentire il leggendario aroma di Ogremon?" chiese infine, rivolta al Digimon serpente.

Cobramon annuì, e si voltò nella direzione che il Digimon orco e i suoi scagnozzi avevano imboccato per fuggire... poi, senza dire una parola, cominciò ad estrarre rapidamente la lingua per 'assaggiare' l'aria attorno a sè... mentre Digiprescelti e Digimon si raccoglievano attorno ai loro due inusuali alleati, in speranzosa attesa di qualche risultato. Per qualche secondo, Cobramon rimase voltato in quella direzione, muovendo soltanto la testa di quando in quando, e allargando il cappuccio come se questo lo aiutasse a concentrarsi. Finalmente, quando fu sicuro di poter dare un risultato definitivo, il Digimon serpente serrò i suoi occhi dalle pupille ellittiche, e mormorò il responso con voce insolitamente cupa e fredda.

"Ogremon e i ssssuoi ssssgherri... ssssi ssssono diretti da quella parte... proprio versssso la catena montuosa di Fortran!" sibilò, quasi sputando fuori l'ultima parola, corrispondente al nome di quel posto proibito.

Witchmon strinse i denti e serrò la presa attorno alla scopa, mormorando qualcosa di incomprensibile.

SnowAgumon, Falcomon e Bearmon non riuscirono a trattenere un gemito di disappunto. Kunemon drizzò le antenne allarmato, e anche BlackGatomon fece una smorfia per la sgradita sorpresa, mentre i ragazzi si scambiavano sguardi incerti. Persino Felipe, che fino a quel momento era sembrato più irritato che veramente allarmato, non potè trattenere uno storcersi dei lineamenti del viso. Questa non ci voleva... non ci voleva proprio!

"La... la catena montuosa di Fortran? Le Fortran Heights, volete dire?" chiese Jolene, con gli occhi spalancati dalla paura. "Ma... ma quello non era il posto che..."

"Esatto, Jolene..." mormorò Bearmon, secco. "Proprio il luogo che cercavamo di evitare. Quell'Ogremon li ha fatti bene, i suoi conti..."

 

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"Hahahahahaaaaa! Tre Digivice su cinque! Buon risultato!" sghignazzò Ogremon, mentre lui e i suoi scagnozzi si destreggiavano, con tutta la rapidità di cui erano capaci, tra il fogliame che si faceva sempre meno fitto man mano che proseguivano. Da quando avevano compiuto il loro attacco a sorpresa ai danni dei Digiprescelti, gli sgangherati Digimon banditi non avevano fatto altro che cercare di allontanarsi, alla massima velocità possibile, dalla stazione dei Trailmon, tenendosi stretto il maltolto: i tre Digivice appartenenti a Sho, Yurika e Jolene, i quali erano ora diretti ad uno dei luoghi più pericolosi ed infidi del Mondo Digitale - le Fortran Heights, con i loro misteri mai svelati, e i loro oscuri pericoli!

Inutile dirlo, nonostante la missione fosse stata un successo soltanto in parte, l'orco verde era in estasi! "Abbiamo preso a quei mocciosi ben tre Digivice! Più facile che fregare le caramelle ad un Digimon appena nato! Hahahahaaaa! Chissà il grande Watchmon quanto sarà contento, quando gli daremo la buona notizia! Non vedo l'ora di vedere come sarà la mia evoluzione! Leomon, questa sarà la tua fine! Hahahahahaaaaa!" stava declamando, la sua voce sgradevole che risuonava per la foresta a miglia di distanza! Da quando la loro fuga era iniziata, non aveva fatto altro che vantarsi di questo o di quello, e fantasticare su come Watchmon lo avrebbe ricompensato, perdendo quasi del tutto di vista il fatto che la missione non fosse completa!

Inutile dirlo, i Digimon che lo accompagnavano, Bakemon in prima istanza, stavano cominciando a stancarsi delle sue spacconate...

"Lo sta ripetendo da quando ce la siamo filata..." si stava lamentando il fantasma, la bocca contorta in una smorfia di disgusto che metteva in mostra i suoi denti triangolari. "Mi sembra quasi che si sia dimenticato che è perchè la situazione si stava complicando che abbiamo dovuto tagliare la corda con soltanto tre Digivice..."

DarkOtamamon scosse la testa, spazzando al contempo il terreno con la sua coda viscida. "Già... non mi aspettavo che quei cuccioletti di Digimon potessero opporre una tale resistenza anche a livello Rookie! Se non fosse stato per Phascomon e il suo gas soporifero, probabilmente ce ne saremmo dovuti andare a mai vuote..."

"Bah, non è questo che mi preoccupa..." si lamentò Goblimon, a voce bassa per paura di farsi sentire dal suo capo. "Quello che più mi secca è il luogo dove andiamo a nascondere quei gingilli! Non voglio diventare il prossimo pasto di MetalPhantomon, e scommetto che non lo volete nemmeno voi!"

Phascomon, il koala nero dalle ali da pipistrello e dal respiro portatore di sonno, sentì un breve brivido percorrergli la spina dorsale al sentire quel nome. "Ugh... per favore, Goblimon, non mi parlare nemmeno di quel fanatico! Watchmon-sama lo considera un servitore molto utile, e quindi nessuno osa fargli notare questo piccolo particolare... ma il problema è che non fa distinzione tra amici e nemici!"

"O meglio, la fa, ma non gliene importa niente..." proseguì Gizamon. "Soltanto Watchmon-sama e i Digimon da lui 'raccomandati' sfuggono alla sua furia... e temo che noi non abbiamo questo privilegio! Secondo me, Watchmon-sama ci ha ordinato di portare lì i Digivice... anche perchè vuole sbarazzarsi di Ogremon senza dargli il compenso pattuito!"

"La cosa non mi stupirebbe... Sarebbe tipico suo..." concluse Bakemon, attirandosi dietro lo sguardo dubbioso di Dracmon.

"Allora, scusa... se sai tutto questo, se sai che Watchmon-sama ci sta sfruttando..." chiese il minuscolo vampiro. "Per quale motivo lo servi? Sarei curioso di saperlo..."

Bakemon alzò le spalle. "Sai com'è... di questi tempi, si tende a fare una vita un pò difficile, a DigiWorld. A meno di non schierarsi con il più forte. E questo è tutto quello che mi serve per mettermi al servizio di Watchmon-sama!"

Un grosso gocciolone di sudore percorse la testa di Dracmon, e la sua faccia si contorse in un'espressione di stranita realizzazione, come se si fosse reso conto della stupidità della sua domanda. "Ehm... okay, recepito il concetto..." mormorò.

In quel momento, stufo del chiacchiericcio che si levava da dietro le sue spalle, Ogremon distrasse la sua attenzione dai Digivice che teneva fieramente nella mano, e si rivolse bruscamente ai suoi sottoposti. "Hey, voi fannulloni! Se avete qualcosa da dirmi, perchè non venite a dirmela in faccia, anzichè starvene là a ronzare come tante cicale?" ringhiò, soppesando la sua pesante clava d'osso sulla robusta spalla, in modo da dare un piccolo assaggio della sua forza fisica. "Altrimenti, vedete di cucirvi le bocche e non darmi fastidio mentre penso alla ricompensa che Watchmon-sama ha in serbo per me! Questo è il momento del mio trionfo, e voglio godermelo fino in fondo!"

Bakemon storse il naso... o meglio, lo avrebbe storto, se ne avesse avuto uno! "Hey, capo, aspetta un momento! Come sarebbe a dire 'il tuo trionfo' e 'la ricompensa che Watchmon-sama ha il serbo per te'?" chiese, inalberandosi. "Lo sporco lavoro lo abbiamo fatto anche noi, e ci aspettiamo qualcosa in cambio!" Gli altri Digimon, di livello inferiore al suo, non poterono fare a meno di annuire... anche se non si riusciva a capire se lo stessero facendo per ammirazione verso il suo coraggio, o con l'intento di dire quanto fosse folle da parte sua rispondere ad Ogremon!

Per fortuna del Digimon dal drappo bianco, l'orco non sembrò prendersela a male... forse perchè era troppo di buon umore! "Ma sì, ma sì, non ti perdere in tanti cavilli..." tagliò corto Ogremon, agitando una mano nell'aria con fare dismissivo. "Quando ho detto 'io', intendevo 'noi', ovviamente... e adesso, bando alle ciance e dirigiamoci verso le Fortran Heights! So che non sono il miglior posto del Mondo Digitale, ma consolatevi pensando alla ricompensa che Watchmon-sama ci darà quando gli presenteremo questi giocattolini!"

Goblimon si schiarì la gola. Forse era il caso di far notare un piccolo dettaglio al suo esagitato capo. "Ehm... capo, è veramente sicuro che Watchmon-sama apprezzerà? Voglio dire, i Digiprescelti erano cinque, e noi abbiamo preso soltanto tre di quegli strani cosi..." mormorò, il tono di voce più soft possibile in modo da non incorrere nell'eventuale ira di Ogremon. Certo, in quel momento sembrava abbastanza tranquillo, ma non era il caso di rischiare...

Ancora una volta, Ogremon non sembrò troppo preoccupato. "Oh, beh... intanto, ne abbiamo presi tre, no? E' già un risultato, e quei mocciosi sicuramente cercheranno di seguirci per recuperarli... e finiranno dritti nella trappola che Watchmon-sama ha preparato per loro!" sghignazzò ferocemente. "Ora, non dobbiamo fare altro che aspettare che si metta in contatto con noi, e ci dia le dovute istruzioni..."

"Non ci sarà neanche bisogno di aspettare tanto, Ogremon. E' già qui."

La voce fredda e crudele di Watchmon, riecheggiante come una mantra oscuro nei meandri della mente di Ogremon, fece fare un salto di almeno un metro al malcapitato orco, e fece arrestare di botto i Digimon che lo accompagnavano. Per poco Ogremon non mollò la presa sui Digivice, e fece appena in tempo a stringere la mano attorno ad essi prima che i preziosi congegni gli cadessero... poi, dopo aver ripreso fiato un paio di volte, rispose al suo signore. "Ah... ehm... s-salve... Watchmon-sama... io... ehm, cioè... noi... non ci aspettavamo una sua visita tanto presto... heheheheeee..." ridacchiò nervosamente, sfregandosi la nuca con la mano libera mentre i suoi sottoposti iniziavano a parlottare tra loro. "Noi... beh... sì, insomma... credevamo che per contattarmi avrebbe aspettato che raggiungessimo le Fortran Heights... comunque, come può vedere, siamo riusciti a prendere i Digivice ai mocciosi, e adesso immagino che loro ci stiano seguendo... Sì, insomma... è andato tutto secondo i piani, no? Heheheee... Quindi... ecco... per quanto riguarda quella Digievoluzione di cui lei mi accennava... sa com'è, la ricompensa... beh... noi abbiamo i Digivice, quindi..."

Gizamon alzò gli occhi al cielo. "Ecco. Come al solito, Watchmon deve usare quella diavoleria della comunicazione telepatica. Immagino che ora viene la grandine..." mormorò tra sè. Anche se non poteva sentire quello che il tiranno dai molti occhi stava 'dicendo' ad Ogremon, lui e gli altri suoi compagni riuscivano a farsene una buona idea osservando le reazioni spaventate del loro capo...

Per qualche secondo, nel quale Ogremon ne aprofittò per tirare un sospiro di sollievo, Watchmon non fece sentire i suoi pensieri... e l'orco cominciava davvero a pensare che la situazione si volgesse al meglio per lui... ma quando la discussione telepatica proseguì, Ogremon si sentì mancare il fiato in gola, a causa del tono tagliente, crudelmente sarcastico, quasi beffardo, con cui Watchmon gli si stava rivolgendo. Gli era quasi possibile vedere il volto del suo 'datore di lavoro' contorto in un ghigno di superiorità... e questo, Ogremon lo sapeva per esperienza, non era un buon segno.

"Heh. Certo, Ogremon, siete riusciti a prendere TRE Digivice a quegli intriganti ragazzini... davvero un bel modo di compiere la missione che vi avevo affidato!" sghignazzò telepaticamente, ponendo l'accento sul numero in modo che il suo servitore dalla pelle verde si rendesse conto dell'errore che aveva commesso. "Però, se la memoria non mi inganna... e finora, la mia intelligenza superiore non mi ha MAI ingannato... io vi avevo ordinato di sottrarre TUTTI i Digivice ai bambini prescelti! Due di loro hanno ancora quei maledetti arnesi, e possono ancora fare la Digievoluzione! Come me lo spieghi questo fallimento, eh?"

Ogremon strinse i denti, sentendo il colore che scompariva dal suo volto e una morsa di gelo che strisciava lungo le sue costole e la sua spina dorsale. Accidenti, ma come aveva fatto Watchmon a sapere che...

"Come ho fatto, ti chiedi?" risuonò di nuovo la voce telepatica dell'aberrante Digimon. "Huhuhuuuu... tu dimentichi che io ho occhi ovunque, non soltanto nel senso fisico del termine! I miei DemiWatchmon, le mie piccole spie che mi riferiscono di ogni accadimento, si sono infiltrate ovunque, in questo settore di DigiWorld, e non mi è scappata una sola delle vostre mosse! Mi dispiace, Ogremon, se pensavi di ingannarmi con questa maldestra recita, ti informo che sei capitato proprio male!"

La bocca di Ogremon, armata di file di denti acuminati, era spalancata come l'ingresso di una caverna, e da essa provenivano dei suoi gutturali che accennavano alle giustificazioni che il Digimon stava disperatamente cercando di immaginare per giustificare questo suo mezzo fallimento. Sfortunatamente, più ci pensava, più si rendeva conto che in quel momento le sue opzioni erano molto limitate... e si maledisse per non aver previsto che Watchmon avrebbe tenuto d'occhio tutti loro per tutto il tempo! "Ah... ehm... beh... Watchmon-sama, riguardo quei Digivice, c'è... sì... ehm... una... spiegazione molto logica... vede, quei ragazzini... avevano organizzato dei turni di guardia, prima che noi arrivassimo, e poi alcuni di loro sono riusciti a far evolvere i loro cuccioli prima che noi... sì, mi spiego, abbiamo avuto a che fare con... con..." balbettò, nel disperato tentativo di inventarsi qualcosa.

Ancora una volta ad Ogremon sembrò di percepire l'espressione di Watchmon dall'altro lato della inusuale conversazione... e più esattamente, potè giurare che Watchmon aveva alzato verso il cielo i suoi numerosi occhi! "Sì, sì, ho capito... avete avuto a che fare con una resistenza inaspettata, e siete stati costretti a ripiegare con soltanto tre Digivice. I miei DemiWatchmon hanno visto anche questo. Bah, in ogni caso, immagino che adesso stare a recriminare non abbia alcun senso." sbottò telepaticamnte Watchmon, le sue parole accompagnate da una breve, seccata risata. "In ogni caso, il vostro non può essere considerato un insuccesso al cento per cento, visto che state comunque costringendo i mocciosi prescelti a seguirvi... e questo li guiderà dritti nella mia trappola! Molto bene dunque, idiota primitivo, hai un'altra possibilità di ottenere quella Digievoluzione che tanto desideravi. Queste sono le mie istruzioni: ascolta attentamente e vedi di non fare errori, questa volta!"

Ogremon si afferrò la mascella inferiore, che era cascata di quasi una trentina di centimetri, con una mano e se la rimise a posto con un secco CLACK prima di porgere di nuovo orecchio al suo superiore, ansioso di redimersi per il suo successo solo parziale. Peccato, sperava di ottenerla subito, quella evoluzione... "Ah... ehm... sì, certo, grande Watchmon, sono... sono tutto orecchie! Mi dica pure!"

"Ora, tu e i tuoi leccapiedi farete rotta diretta verso le Fortran Heights, come da programma... e nasconderete i Digivice all'interno del labirinto di caverne!" ringhiò telepaticamente l'osservatore. "Una volta che lo avrete fatto, dileguatevi senza aspettare altro... questo lo dico, ovviamente, giusto perchè immagino che non abbiate molta voglia di incontrare MetalPhantomon in questo momento... e poi, potete starvene tranquilli finchè i mocciosi non saranno due metri sotto terra! I pericoli che vi si nascondono, e i miei seguaci più fedeli, faranno il resto!"

Ogremon deglutì nervosamente al tetro pensiero del tanto misterioso quanto temuto inquilino delle Fortran Heights. Incontrarlo non faceva certo parte dei suoi programmi a breve termine... "Ri... Ricevuto, Watchmon-sama!" esclamò, la frase ancora una volta smozzicata dalla paura. "Non mancheremo! E per quanto riguarda... ehm... sì, insomma, lei sa cosa... ecco... volevo chiederle... la sua... proposta è... sempre valida?"

Watchmon grugnì irritato. Proprio il tipo di domande che detestava di più... "Ovviamente, pezzo di idiota! Avrai tutto quello che ti ho promesso, e potrai prenderti la tua rivincita su Leomon! Ed ora, abbiamo già perso abbastanza tempo con questi discorsetti! Tu e la tua banda, portate i Digivice nelle caverne delle Fortran Heights prima che i Digiprescelti vi scovino, o non garantisco per la tua incolumità! Oh, e ti informo che ci sono anche due tuoi amichetti ad aiutarli... immagino che ti ricorderai di Witchmon e Cobramon, vero?"

Sulla fronte di Ogremon apparvero delle rughe di preoccupazione che non sfuggirono ai più osservanti tra i suoi scagnozzi, e la sua mano si strinse involontariamente attorno all'impugnatura della sua clava. "Witchmon... e Cobramon? Ugh... sì, supremo Watchmon, li ho già incontrati quei due buffoni... e ho dato loro una bella lezione!" sbottò, non resistendo alla tentazione di vantarsi un pò dei suoi exploit passati. "Ed ora, quei due stanno aiutando i Digiprescelti a recuperare i loro giocattolini? Heh... e chi aiuterà quei due, dopo?"

"Faresti meglio a non sottovalutarli..." lo avvertì Watchmon. "Quei due saranno anche dei pagliacci, ma da quanto mi hanno riferito i miei DemiWatchmon, sono migliorati molto dall'ultima volta che li hai affrontati... in ogni caso, non ti conviene farti prendere, visto che i Digiprescelti hanno ancora due Digimon in grado di evolvere, e quei due a dare loro man forte se ce ne fosse bisogno! Ora, bando alle ciance! Rotta verso Fortran Heights, e subito! Fallisci, e la tua pellaccia decorerà la mia sala di comando! E' chiaro?"

Irrigidendosi come una camicia inamidita, Ogremon scattò in posizione eretta, fece una specie di saluto militare, con una grossa gocciolona di sudore che gli scendeva lungo la tempia, e rispose a tono al comando di Watchmon. "Sissignore! Ricevuto! Io e i miei uomini partiamo all'istante! Senza alcun indugio! Adesso! Subito! In questo momento!" esclamò freneticamente. "Non si preoccupi, la situazione sarà sotto controllo prima di quanto lei possa immaginare!"

Dall'altro lato della conversazione, Watchmon annuì. "Bene, Ogremon. Me lo auguro per te. E ricordati che i miei occhi ti vedono sempre."

Si sentì quasi il rumore di qualcosa che veniva messo giù con rabbia, e il Digimon orco strinse i denti e serrò gli occhi quando quel suono fastidioso riecheggiò nel suo cervello, stordendolo per qualche istante nel momento in cui il contatto telepatico si interrompeva. Per qualche secondo, Ogremon restò là, senza osare nemmeno fiatare, attendendo una conferma che il confronto mentale fosse finito... poi, timidamente, aprì un occhio e si guardò attorno, trovandosi di fronte la calma innaturale della prateria erbosa appena al di fuori della foresta, immersa nella tenue luce dell'alba, e i suoi uomini che, appena dietro di lui, attendevano con una certa ansia ulteriori istruzioni. Quando fu sicuro che Watchmon non gli avrebbe più parlato nelle orecchie (o meglio dire, nel cervello, ma per lui, alla fine, era più o meno la stessa cosa...), l'orco scosse la testa per schiarirsela e gettò un breve, furente sguardo ai tre Digivice che teneva nella sua enorme mano. Incredibile pensare che dei congegni così piccoli ed apparentemente insignificanti - insomma, dopotutto non sembravano niente più che videogiochi miniaturizzati! - stessero creando tanti problemi a lui e a Watchmon. E tuttavia, aveva già avuto un piccolo assaggio della loro potenza durante lo scontro alla stazione abbandonata... se Watchmon era preoccupato fino al punto di volerli sottrarre ai Digiprescelti, ci doveva essere un motivo ben serio! A quali vette sarebbero potuti arrivare quei ragazzini e i loro compagni, se non fossero stati bloccati in qualche modo?

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce assonnata di Phascomon, che gli svolazzò vicino guardandolo con curiosità attraverso i suoi grandi occhi semichiusi. "Allora... capo? Quali sono gli ordini di Watchmon-sama? Tutto... yaaaawn... come da programma?" chiese, inframezzando le parole dell'ultima frase con uno sbadiglio piuttosto sguaiato.

In un istante, Ogremon riprese il suo piglio sicuro e arrogante, stringendo la mano attorno ai Digivice. "Nessun cambiamento nel programma, ragazzi!" esclamò, squadrando il suo raffazzonato gruppetto con rinnovata sicurezza. "Ora sbrighiamoci! I Digiprescelti ci stanno alle calcagna, e non ho nessuna intenzione di farmi prendere prima che arriviamo alle Fortran Heights! Su, su, voi fannulloni! Avete poltrito abbastanza, ora è tempo di muoversi! In marcia!"

Con passo spedito, quasi fosse un soldato in marcia, Ogremon iniziò a dirigersi verso l'uscita della foresta, mentre dietro di lui i suoi seguaci scuotevano desolati la testa mentre si apprestavano a seguirlo... in qualsiasi postaccio lui li stesse conducendo!

"Sapete, a volte questi suoi modi di fare mi preoccupano..." commentò Goblimon.

Dracmon sospirò, un respiro basso e raschiante che sembrava il crepitio delle foglie secche che bruciano. "E comunque, mai quanto quello che Watchmon potrebbe farci se non portassimo a termine il nostro compito..."

 

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Nella sua oscura sala di controllo, illuminata soltanto da qualche sprazzo di luce azzurrina proveniente dagli schermi dei terminali e dall'inquietante colonna energetica nella quale fluttuava la massa tormentata dei suoi Digi-Ghost, Watchmon rilasciò un secco, raschiante sospiro di rabbia ed esasperazione nel momento in cui la comunicazione telepatica si interruppe, chiedendosi come mai doveva sempre avere a che fare con subalterni inetti. Prima Snimon e gli altri Digimon che si portava dietro avevano fallito miseramente, poi Volcdramon, anche con l'aiuto dei Digi-Ghost che lui stesso gli aveva inviato, era stato sconfitto dall'inaspettata evoluzione del Digimon del moccioso con gli occhialoni da pilota... e adesso, Ogremon e la sua banda erano riusciti a sottrarre ai bambini prescelti soltanto tre dei cinque Digivice... decisamente, le cose non stavano andando come l'osservatore aveva previsto, ma Watchmon era troppo presuntuoso e sicuro di sè per pensare che fosse a causa di qualche sua mancanza...

Tra sè, il tiranno maledisse l'incapacità dei suoi servitori. Se non fosse stato per questo inconveniente, molto probabilmente in quel momento lui sarebbe stato a fianco del suo signore Anthraxmon, a festeggiare la fine della sciocca leggenda dei Digiprescelti, e a fargli da braccio destro! Comunque, per adesso, le cose sembravano andare un pò meglio, e di questo Watchmon era soddisfatto. Con un minimo di fortuna, i Digiprescelti si sarebbero persi nel labirinto delle Fortran Heights, dove li aspettava qualcuno che avrebbe riservato loro un trattamento di favore...

"Tsk..." gracchiò tra sè il mostro sferico. "L'unica cosa che mi dispiace è non poter assistere alla loro fine. MetalPhantomon ha distrutto tutti i DemiWatchmon che avevo mandato a controllare la situazione... un giorno, dovrò inculcargli un pò di disciplina, e fargli capire che dovrebbe fare un minimo di distinzione tra alleati e nemici... oh, beh, adesso come adesso non è un problema. L'importante è che mi liberi di quei mocciosi intriganti, per troppo tempo quei marmocchi hanno interferito nei miei piani, e ho già perso un certo numero di Digi-Ghost, grazie a loro..."

Un gemito soffocato fece voltare uno dei suoi tentacoli oculari verso la massa dei Digi-Ghost, e il suo sguardo acuto vide distintamente una serie di diafane, spettrali ombre nere che si riunivano attorno alla sfera ribollente di vapore nero, emettendo lamenti atroci a sentirsi, come anime dannate a cui era stata negata la pace persino nell'aldilà. Il suo volto repellente si contorse in un ghigno feroce, che mise in mostra i suoi lunghi e affilati denti simili a giganteschi spilli giallastri, quando anche quelle forme tormentate vennero risucchiate senza pietà nell'assembramento di Digi-Ghost, ed entrarono a far parte della loro misera, inquietante armata.

"Bah, come non detto... li ho già recuperati tutti e anche di più!" gongolò Watchmon, con crudele soddisfazione. "Per quanto si siano impegnati, i Digiprescelti sono riusciti ad intaccare soltanto in minima parte il mio esercito... finchè l'influenza di Anthraxmon-sama continuerà ad estendersi sul Mondo Digitale, nuovi Digi-Ghost continueranno ad unirsi a quelli che ho già ad ogni minuto che passa! Credo proprio... che nonostante quel fortuito fallimento a Nexus Peak, il mio signore sarà più che soddisfatto di come andranno le cose alla fine!"

Il Digimon dai molti occhi, soppesata la situazione, e valutati i pro e i contro, stava per tornare a visionare uno schermo dei suoi terminali, quando un rumore di passi pesanti che sbattevano rudemente sul pavimento d'acciaio annunciò l'arrivo di un paio di suoi servitori, figure tozze e squadrate che avanzavano con l'andatura dondolante di un gobbo, e trascinando sul terreno un paio di braccia scimmiesche ed esageratamente lunghe. Dalle due forme si levavano dei grugniti apparentemente incoerenti, e davano l'impressione di bruti senza cervello... esattamente il tipo di servitore che Watchmon si lamentava di avere, in effetti! Con un'espressione quasi esaserata sul volto, l'osservatore fece un giro a 180 gradi e squadrò le due muscolose creature mentre queste uscivano dall'ombra e si esponevano alla tenue luce del suo laboratorio, che rese finalmente visibili le loro fattezze inumane: di forma umanoide, erano dei bestioni fatti di roccia beige-marroncina dalle spalle e dai muscoli squadrati, che si muovevano lentamente e a scatti, ma senza la minima esitazione, come dei robot di pietra. Il loro torso dalla muscolatura esagerata era curvato in avanti, come se le creature avessero problemi a sostenere il loro stesso peso, e le braccia sproporzionatamente lunghe, che si diparivano da un paio di spalliere ornate con spuntoni di roccia uncinati, terminavano con pugni spaventosamente grandi e possenti, apparentemente capaci di stritolare un uomo con orrenda facilità. Attorno agli avambracci e alle mani simili a mazze erano legate delle sottili corde di colore scuro e spento, che facevano in qualche modo da paramano, mentre le gambe, dalle giunture di pietra che scricchiolavano sinistramente ad ogni passo, erano striminzite rispetto al resto del corpo, e parevano a malapena in grado di tenerli eretti, nonostante gli enormi piedi a due dita con cui terminavano. Attorno alle cosce e ai polpacci erano legate le stesse corde che ornavano le braccia, mentre la testa, che ricordava vagamente quella di uno squalo, ma di forma più arrotondata, era protetta per metà da una sorta di elmetto di metallo grigio-nero che permetteva la vista di un paio di occhi marroni e feroci, e appena sotto spiccava una bocca molto larga, con corti denti triangolari che svettavano dalla mascella superiore. Deciso a togliersi di torno questa nuova seccatura fintanto che il suo umore glielo permettava, Watchmon squadrò i suoi due servitori con ferocia, quasi volesse succhiare dalle loro menti quello che volevano dire.

"Avevo dato preciso ordine di non essere disturbato." ringhiò, mantenendosi pericolosamente calmo, ma facendo ben intuire che non aveva intenzione di esercitare la pazienza a lungo. "Spero che abbiate un buon motivo per essere qui, Golemon da quattro soldi!"

"In... in... effetti..." iniziò a parlare uno dei due automi di roccia, le cui parole strascicate e il cui tono rozzo davano più di un indizio della sua scarsa intelligenza. "Sì... signor... Watchmon... siamo... siamo venuti... a dirle... che i lavori... del portale... procedono... E' stato... completato... all'ottanta per cento... e presto... potrà essere operativo..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Golemon

Anche chiamato: Rockmon

Tipo: Minerale

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Rock Punch, Sulphure Plume

Digimon di roccia utilizzato come servitore e soldato semplice da Digimon più potenti. E' fatto di roccia vulcanica, e questo spiega il fatto che, in certe occasioni, soffi cenere ardente addosso ai suoi avversari. La sua mancanza di intelligenza lo rende difficile da usare per qualsiasi compito non richieda esclusivamente forza fisica.

 

La notizia risollevò un pò l'umore tetro di Watchmon, e il suo cipiglio minaccioso si sciolse, diventando un più acceso, ma non certo più rassicurante, sorriso. "Oooooh... finalmente voi schiavi ne avete combinata una giusta! Anthraxmon-sama sarà molto lieto di sapere questa novità... il suo piano per far cessare le sofferenze di ogni essere vivente, entrerà presto in una nuova fase!" sibilò, con una gioia crudele che lasciava ben pochi dubbi circa il fatto che le vere intenzioni sue e di Anthraxmon non fossero virtuose come potevano suonare... "Molto bene. Rafforzate la sorveglianza, e intensificate i turni di lavoro. Voglio che sia completato il prima possibile!"

I due Golemon risposero sollevando le pesanti mani destre e portandosele alle fronte, in un gesto che voleva essere una sorta di saluto militare. "Sì... Sì... grande... Watchmon... noi obbediamo..." mugugnò quello che prima non aveva parlato, cercando di stare dritto quanto più gli permetteva la sua schiena ingobbita. "Il... portale... sarà... completato... quanto prima..."

Detto questo, ad un cenno che Watchmon fece con uno dei suoi tentacoli oculari, i soldati di pietra si voltarono e, lentamente come erano venuti, si trascinarono fuori dalla stanza, con movimenti appesantiti e quasi svogliati, ogni loro passo accompagnato dal frastuono dei loro piedi rocciosi sul metallo. Watchmon li guardò allontanarsi in silenzio, senza dire una sola parola... ma nella sua mente, già rimuginava su quanto aveva affermato pochi secondi prima...

"Ogni essere vivente... troverà la fine delle proprie sofferenze..." sghignazzò infine la mostruosa creatura, evidentemente per nulla impressionata dall'idea. "Hah. Come se la cosa potesse interessarmi. Le vite e la felicità di quelle stupide bestioline che strisciano sulla superficie di DigiWorld non sono nulla, per me... ma Anthraxmon-sama ha promesso a tutti noi suoi servitori un posto d'onore nell'utopia che lui creerà, e sarei uno stupido a lasciarmi scappare questa occasione! E una volta che avrò sistemato quei mocciosi e avrò consegnato i loro Digivice ad Anthraxmon-sama... surclasserò sia Geryomon che WaruNezumimon! Diventerò il braccio destro del mio signore, e governerò al suo fianco quando avrà sottomesso entrambi i mondi! Tuttavia... per adesso, è meglio assicurarsi che le cose vadano come devono andare!"

Il mostro dai tanti occhi, soffocando una truce risata, fluttuò sinistramente verso una console di comando e, usando i suoi steli oculari, premette alcuni pulsanti, facendo apparire un'immagine sullo schermo fino a quel momento vuoto: si trattava di un inquietante scorcio di una caverna, nella cui oscurità si mischiavano fugaci ombre e sfumature verdi smeraldine e blu elettriche che davano l'impressione che qualcosa di indefinibile si stesse aggirando nella spelonca... qualcosa di indefinibile, e al tempo stesso minaccioso! Già dallo schermo di controllo di Watchmon, si poteva chiaramente percepire la sensazione di malvagità e pericolo che quella grotta emanava, e si riuscivano a sentire il roco respiro della mostruosità che chiamava casa quell'orribile posto... e le voci degli spiriti malvagi che costantemente bisbigliavano e mormoravano...

Watchmon emise una breve risatina nasale quando vide avvicinarsi la figura ammantata di MetalPhantomon, da quella posizione visibile come niente più che un mantello sdrucito e polveroso che ricopriva una figura alta, aliena, armata di un bastone intarsiato di rune, e del cui volto, nascosto da un nero cappuccio, si vedevano soltanto le sfere verdi e luccicanti che erano i suoi occhi senza pupille. Il suo servitore era puntuale come al solito... e sembrava particolarmente impaziente di ricevere i nuovi ordini!

"MetalPhantomon..." ringhiò l'osservatore. "Non credo di doverti molte altre spiegazioni, visto che ti ho già accennato al mio piano... ora, grazie a quello sciocco di Ogremon e alla sua banda, tre dei Digivice di quegli stupidi ragazzini che per troppo tempo hanno disturbato i miei piani... sono al momento in viaggio verso le tue caverne! I Digiprescelti verranno di sicuro a cercarli... e saranno accompagnati da un paio di ulteriori seccatori di poco conto... e il tuo compito è fare sì che non escano mai più dalla tua dimora! Il piano sta entrando in una fase molto importante, e il nostro portale è quasi ultimato... non possiamo permetterci altri rischi, quindi è della massima importanza che tu li elimini tutti! Immagino che per te non sarà un compito difficile, giusto?"

Dai meandri della spelonca giunse una gracchiante, asmatica risata che portava con sè un freddo sentore di morte: era questa tutta la risposta che Watchmon voleva sentire, ma giusto come conferma, ad essa seguì una frase pronunciata con voce sepolcrale, una crudele sentenza che sembrava provenire dai più oscuri meandri della terra, e che bene esprimeva gli intenti malvagi del misterioso guardiano delle Fortran Heights.

"Huhuhuhuhuuuuu... è un compito fin troppo facile, supremo Watchmon... quei ragazzini e i loro animaletti domestici finiranno le loro vite qui, divorati dal terrore e dal dolore, nelle nere profondità della mia dimora... E per quanto riguarda Ogremon e i suoi, come mi devo comportare?" sibilò il terribile demone di nome MetalPhantomon, il tono della domanda più che sufficiente a far capire come avrebbe voluto che Watchmon gli rispondesse...

Il suo desiderio venne esaudito quando l'aberrazione sollevò le sue labbra quasi inesistenti, mettendo di nuovo in mostra i suoi denti a spillo serrati in un ghigno mostruoso. "Uccidili pure. Mi risparmierà la seccatura di doverli premiare per i loro servigi... e poi, quegli esseri inutili mi possono servire al massimo come Digi-Ghost, a questo punto!"

"Sarò lieto di eseguire i suoi ordini... heheheheheeee... non sfuggiranno alla falce della morte!" fece in tempo a dire, con gioia malvagia, la creatura avvolta dall'oscurità, prima che la trasmissione si interrompesse e, dopo aver sfarfallato un paio di volte, lo schermo tornasse al nero piatto e statico di prima.

In silenzio, Watchmon annuì, sentendosi improvvisamente molto fiero di come stavano andando le cose, e di come la cieca volontà distruttiva di MetalPhantomon gli stesse in quel momento tornando utile. Il misterioso Digimon guardiano delle Fortran Heights era un autentico cane sciolto in questo senso, e spesso se la prendeva anche con quelli che dovevano essere i suoi alleati... e proprio per questo, Watchmon doveva spesso tenerlo d'occhio e imporgli un pò di disciplina... ma in quel momento, lasciare che si scatenasse su di loro era la cosa più conveniente, per lo spietato Digimon dai molti occhi.

Watchmon sogghignò di nuovo, compiaciuto. I Digiprescelti stavano per diventare storia. Ogremon e i suoi leccapiedi sarebbero presto stati trasformati in Digi-Ghost, e il portale era in via di completamento. Il rovescio di fortuna dovuto alla sconfitta di Volcdramon sembrava sempre più storia passata, e finalmente aveva di nuovo il controllo dell'intera situazione... proprio come piaceva a lui!

"Ed ora... aspettiamo di vedere come calerà il sipario sui bambini prescelti e la loro sciocca leggenda!"

 

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Qualche ora dopo, in una radura appena fuori dalla giungla attraverso la quale Sho e i suoi compagni, vecchi e nuovi, avevano seguito la pista di Ogremon...

Un cespuglio dalle foglie larghe che costeggiava una stretta e tortuosa stradina di sassi iniziò a frusciare minacciosamente quando l'essere che in esso si nascondeva si mosse per fare capolino oltre la sua cima. Un'affusolata testa di serpente dalle squame dai colori vivaci, completa di un cappuccio cranico espandibile, si sollevò oltre il limite superiore delle fronde, saggiando l'aria con la lingua e guardandosi attentamente attorno per assicurarsi che non ci fossero pericoli. Stette così per qualche secondo, in attesa degli eventi... poi, con la rapidità fredda e metodica di chi sta cercando di fare le cose con furtività e in fretta al tempo stesso, si voltò dietro di sè, e con la sua coda a frustino, fece cenno ad altri di venire avanti.

"Ssssstrada ssssgombra, ragazzi..." sibilò Cobramon. "Ogremon e i sssssuoi sssscagnozzi ssssono passsssati di qui non più di due ore fa, ne ssssento ancora il caratteristico aroma!"

Le fronde dietro di lui si mossero a loro volta, emettendo qualche secco fruscio, e un lieve rumore di rametti spostati accompagnò l'apparizione di Witchmon, e dei dieci compagni, tra ragazzini e Digimon, che stavano seguendo le loro improvvisate guide. La giovane strega si tolse una foglia morta dal cappello e, usando la sua scopa volante come un bastone, scostò alcune piantine che le ostruivano la strada prima di inginocchiarsi vicino al suo compagno, dando a sua volta un'occhiata alla strada. "Ottimo... grazie, Cobramon, sembra che almeno non abbiano avuto troppa accortezza nel nascondere le tracce del loro passaggio... ma questo mi fa pensare che il loro scopo era proprio farsi seguire. Il che dà conferma alle nostre supposizioni..."

"E cioè, che vogliono farci finire apposta nel labirinto delle Fortran Heights, per fare sì che i Digimon malvagi che vivono là ci eliminino con comodo..." sbottò seccata BlackGatomon, dando a sua volta una sbirciata lungo la strada. In lontananza, a non più di un giorno di cammino da dove si trovavano, si riuscivano già a vedere, svettanti oltre l'orizzonte, delle catene montuose crudelmente affilate, circondate da nere nubi temporalesche, che parevano spuntoni d'acciaio che si levavano dal centro stesso della Terra. Sembravano emanare un'aura di minaccia, e avvertire tutti che erano un luogo proibito...

E sfortunatamente, i loro Digivice erano diretti proprio là!

"E così, quelle sarebbero le famose Fortran Heights..." mormorò Felipe, guardando con sospetto le cime svettanti. "Devo ammettere che non danno l'impressione di un bel posto..."

"Fanno paura..." commentò Jolene con sguardo intimorito, mentre usciva dal sottobosco.

"Puoi dirlo forte..." fece eco la vocetta cristallina di SnowAgumon. "E quel che è peggio è che ci dovremo proprio andare... anche se mi sorprende che Ogremon e i suoi scagnozzi abbiano deciso di nascondere là i nostri Digivice... quel posto è pericoloso anche per loro, no?"

Sho storse il naso, tenendo gli occhi fissi sulle montagne minacciose. "Vero... probabilmente, allora, non è stata una sua decisione..."

"Infatti. Posso dirvi per esperienza che Ogremon tiene troppo alla sua pellaccia per rischiarla per qualsiasi motivo." continuò Witchmon. "Scommetto il mio cappello che l'ordine è venuto da Watchmon... e quel buon a nulla l'ha eseguito perchè sapeva che la sua fine, in caso di rifiuto, sarebbe stata ben peggiore! Ad ogni modo, come avete detto, è là che dobbiamo andare... senza i Digivice, senza offesa ma... siete poco più che dei bersagli vaganti!"

Yurika strinse leggermente i denti. Per quanto detestasse ammetterlo, quello che Witchmon diceva era vero... potevano contare soltanto su Grizzmon e Diatrymon, in caso di necessità. Era stata una fortuna che Witchmon e Cobramon si fossero offerti di accompagnarli, ma era soltanto una soluzione temporanea. Se non avessero ritrovato i Digivice al più presto, la situazione si sarebbe aggravata in fretta!

"Finora abbiamo avuto fortuna, e non abbiamo incontrato Digimon ostili..." commentò Kunemon. "Ma immagino che tra poco Watchmon ci manderà contro qualcosa di ben più sostanzioso. Per non parlare del fatto che, in qualche modo, sembra essere sempre un passo davanti a noi..."

"Sssse ssssolo sssscoprissssimo che cosa usa per tenerci cossssstantemente d'occhio..." sibilò Cobramon. "Ma adesssso non c'è tempo per preoccuparssssi di quesssste cose... ragazzi, sssse ve la ssssentite, possssiamo riprendere il cammino. Prevedo che domani mattina arriveremo alla catena montuosa, sssse teniamo quessssto andamento. Ma dovete esssserne davvero ssssicuri!"

Falcomon sospirò, e aprì le ali in un gesto che voleva dire che non c'era molta scelta. "Anche se non ne fossimo sicuri, dovremmo farlo lo stesso..." rispose. "Ma voi due non siete obbligati a venire. Avete già fatto molto per noi, aiutandoci a seguire le tracce di Ogremon, e non vorremmo chiedervi di rischiare ancora le vostre vite..."

"Appunto." proseguì Jolene. "Se davvero le Fortran Heights sono così pericolose come tutti dicono, non ci sembra giusto coinvolgervi ancora. Questa... beh, è una faccenda che riguarda noi!"

Witchmon alzò gli occhi al cielo, in un gesto di falsa esasperazione. "Sigh... siete un pò testardi, eh? Prima di tutto, voi non ci avete chiesto niente, siamo stati noi ad offrirci volontari..."

Cobramon trattene una risatina all'idea che la sua amica non avesse neanche chiesto il suo parere, ma non fece commenti. Dopotutto, anche lui era d'accordo su questo punto...

"E secondo," proseguì Witchmon, facendosi improvvisamente seria e assumendo un cipiglio sicuro che sorprese non poco i Digiprescelti e i loro compagni. "In secondo luogo, questa non è una cosa che riguarda voi, ragazzi... ma l'intero Mond Digitale! Se non riuscirete a sconfiggere Watchmon e i suoi compari, e voi siete gli unici in grado di farlo, di questo potere stare certi... non oso pensare a quello che accadrà! L'intero Mondo Digitale ne soffrirà le conseguenze, non ditemi che ve lo siete dimenticato! Credevo che qualcuno vi avesse avvertito dell'importanza della vostra missione!"

Sho spalancò leggermente gli occhi, qualunque risposta gli potesse venire in mente zittita dalla semplice, disarmante logica di quella Digimon di solito così stravagante e spensierata. In effetti... in effetti anche Gennai aveva parlato dell'importanza di quello che stavano facendo, di quante vite dipendevano dal successo della loro missione...

 

"...non sarà tutto così automatico come potrebbe farvi comodo, e starà sempre a voi e ai vostri Digimon, in ultima analisi, scegliere come gestire questo grande potere. Con esso, delle grandi responsabilità vi sono state assegnate... il destino di un mondo, e delle migliaia di migliaia di vite che vi risiedono..."

 

Sì, aveva detto così Gennai, appena prima del loro grande scontro con Volcdramon... e questo non fece che dare a Sho un altro motivo per recuperare i Digivice al più presto.

Cobramon, dal canto suo, era rimasto abbastanza stupefatto dal discorso fatto dalla sua compagna, e un bagliore di ammirata sorpresa brillava nei suoi occhi dalle pupille ellittiche. "Witchmon..." mormorò, quasi non osando credere alle sue orecchie. "Ssssei ssssicura di sssssentirti bene, compagna? Non hai la febbre o cose del genere? E'... è la prima volta che ti ssssento parlare così sssseriamente, e mi chiedevo sssse non ti fosssse accaduto qualcosa..."

La Digimon maga guardò, leggermente stranita, il rettile strisciante. "Davvero? Mah, dire cose serie non è il mio forte... magari la notte scorsa ho dormito poco!" commentò, come se niente fosse. "Ad ogni modo, bambini prescelti, credo che la situazione si riduca a questo... allora, ragazzi, riprendiamo la marcia?"

Sho sorrise tra sè e rivolse uno sguardo di intesa prima a Yurika, che gli restituì un cenno affermativo, poi a SnowAgumon, che gli fece un occhiolino. Era vero. Quello che Witchmon diceva era giustissimo. Quella non era una faccenda che si poteva liquidare come 'affare loro'... riguardava tutti i Digimon buoni che abitavano in quel mondo meraviglioso, e solo con la reciproca collaborazione sarebbero riusciti a giungere a capo di qualcosa...

Il volto risplendente di un radioso sorriso, Sho guardò negli occhi Cobramon e Witchmon, subito imitato da Yurika e dagli altri Digimon. "Sì, Witchmon, avete ragione voi... riprendiamo pure!"

"Non saranno le Fortran, nè qualsiasi altra diavoleria a fermarci!" esclamò SnowAgumon. "Sistemeremo Ogremon e ritroveremo i nostri Digivice!"

Le mandibole di Kunemon si sollevarono in un ghigno determinato. "Ben detto! Così si parla!"

A sua volta, BlackGatomon alzò le spalle, come per dire che non c'era molto da fare. "A voi piace tanto fare questi sciocchi discorsi sentimentali, eh? Bah, non importa, quello che conta in questo caso è la decisione! Ripartiamo... hey, Jolene, vedi di sbrigarti!"

La ragazzina inglese, fino a quel momento rimasta in silenzio intimorito, si riscosse di colpo e sollevò lo sguardo verso i suoi compagni. "Ah? Ehm... sì, arrivo subito! Felipe! Kevin! Ragazi, si riparte! Non restate indietro!"

Seguendo la guida di Cobramon e Witchmon, il quintetto di Digiprescelti riprese il viaggio... non prima, però, che Felipe emanasse un sospiro che sapeva di quella rabbia senza nome che lo aveva accompagnato per molto tempo, e che era tornata in superficie dopo il litigio con Sho. Ora la cosa era stata messa da parte, ma non c'erano state parole di scusa nè dall'una nè dall'altra parte, e i due ragazzi sembravano fare del loro meglio per evitarsi a vicenda. Non una parola, appena uno sguardo astioso di tanto in tanto da parte del biondino...

Felipe scosse la testa. Quelle declamazioni di principio, tipo quella che Witchmon aveva appena fatto in quel momento, gli davano profondamente fastidio. Erano parole, punto e basta, e al momento del dunque, quando ci fossero stati veri pericoli in vista, sarebbero state dimenticate. E anche se fossero state vere... a cosa sarebbe servito, in ogni caso? Si stavano imbarcando in una missione suicida, senza aver avuto nemmeno la possibilità di scegliere... e al tempo stesso, erano stati costretti a stare a contatto con i loro compagni di viaggio, indipendentemente dal fatto che gli fossero o meno simpatici, e ad avere dei rapporti con loro... esattamente la cosa che Felipe non voleva! Prima o poi, sarebbe venuto il momento della separazione... e allora, a cosa sarebbero serviti quei legami?

L'amicizia... era un sentimento fallimentare, nella migliore delle ipotesi. E sicuramente, riflettè Felipe mentre riprendeva svogliatamente il cammino, seguito a breve distanza da Falcomon, non era lui la persona più adatta a rappresentarla...

Per ultimi, erano rimasti Kevin e Bearmon... e anche nella mente del Digiprescelto di colore si stavano affollando un sacco di domande senza risposta. Sia lui che il suo vivace partner si trovavano costretti a riflettere sulla situazione in cui si trovavano... in viaggio verso un luogo nel quale avrebbero potuto trovare la morte, spinti da una necessità improrogabile... era così che si sentiva anche la sua mamma, quando si apprestava a partire come volontaria per le organizzazioni umanitarie... verso quei paesi martoriati dalla guerra, in cui si vive a contatto con la sofferenza, e la morte può incombere in ogni momento? Non poteva credere che sua mamma non avesse paura di queste cose... eppure, le faceva lo stesso, e a volte Kevin si chiedeva cosa potesse spingere una persona ad una tale incuranza verso la propria vita... Dopotutto, che differenza poteva fare una persona in più o in meno, razionalmente parlando? Nessuna... se sua mamma fosse rimasta a casa, al sicuro con lui e il resto della loro famiglia... non sarebbe cambiato nulla, no? Perchè proprio LEI doveva scegliere di rischiare la vita? E ora, perchè proprio LUI doveva farlo per salvare un mondo che non era nemmeno il suo?

...

...

Un mondo che non era il suo, era vero. Ma era anche il mondo in cui vivevano Bearmon, SnowAgumon, Kunemon, Falcomon, Musyamon, Volcdramon, Dimetromon, i Battamon, i Floramon... e sì, doveva aggiungere anche BlackGatomon... e quel vecchio signore, Gennai... Poteva, in tutta coscienza, dire che avrebbe dormito trnquillo se li avesse abbandonati al loro destino? Per quanto potenti e apparentemente insormontabili fossero gli ostacoli da superare?

Ora, che lui e i suoi amici si avvicinavano a quella impressionante catena montuosa, quel luogo proibito che tutti i Digimon evitavano come la peste... cominciava a vederci più chiaro. No, non era incuranza verso la propria vita, come qualche volta lui aveva pensato... c'era qualcosa di più... qualcosa che riusciva a fare star zitta la paura e a far fare a sua mamma quello che lei pensava più giusto fare... ma cosa fosse, il più giovane dei bambini prescelti ancora non se lo spiegava. Poteva solo tentare di andare avanti, nonostante una piccola voce cattiva dentro di lui lo consigliasse insistentemente di lasciar perdere tutto e tornare a casa... (e come?)

E sperare che questa domanda si sarebbe infine chiarita...

"Bearmon..." chiamò Kevin con voce tremante, cercando a tentoni la zampa del suo morbido amico al proprio fianco, mentre i suoi profondi occhi neri fissavano la catena montuosa delle Fortran. Si sentì improvvisamente più sollevato quando sentì l'orsacchiotto stringergli la mano, in un tentativo di fargli coraggio... e si voltò verso di lui, per vedere il suo grazioso muso fisso in un cipiglio di determinazione.

"Sì, Kevin, ci sarò sempre io al tuo fianco." rispose. "Qualsiasi cosa accada... la affronteremo assieme, io, te e i nostri amici!"

Kevin sorrise, e ricacciò indietro una lacrima che minacciava di salirgli agli occhi. I maschi non versavano lacrime, era una questione di orgoglio. "Grazie, Bearmon... ora mi sento più tranquillo!"

Dopo essersi scambiati un ultimo sguardo di intesa, i due amici si incamminarono a passo spedito verso il luogo tanto temuto, seguendo a breve distanza i loro amici, che si erano voltati indietro per chiamarli...

Nessuno di loro sapeva cosa li attendeva... e non tutti erano del giusto stato d'animo per affrontarlo... ma tutti sapevano che si stavano dirigendo verso una dura battaglia!

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ed eccomi qua, dopo tanto tempo, con il capitolo 18 del mio prequel! Ancora una volta, nonostante mi fossi fissato una tabella di marcia, i miei esami universitari hanno deciso diversamente! Dopo il 18, comunque, è SICURO, al cento per cento, che avrò qualche giorno libero, e lo userò per scrivere il più possibile! Ora cercherò di aggiornare 'Invasion' e 'Record of Digital Wars'... oltre a cercare di scrivere il prossimo capitolo di 'Network Transmission' e la mia nuova introduzione al mio rewrite di Super Robot Wars R!

Nel prossimo capitolo di Digimon Zero, i nostri raggiungeranno le montagne del terrore, le Fortran Heights! Cosa li aspetta nei meandri di quell'orribile posto? Scopriremo qualcosa in più dei Digi-Ghost? E magari... conosceremo qualche nuovo personaggio e qualche nuova evoluzione?

Lo scoprirete... il prima possibile! Per adesso, vi sarei molto grato se voleste lasciarmi una recensione!

Vi saluto, e vi do appuntamento... a prima possibile!

 

Justice Gundam

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Capitolo 19
*** Fortran Heights ***


Digimon Zero-19

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Bentornati a tutti! Digimon Zero riapre di nuovo i battenti! Scommetto che eravate ansiosi anche voi di vedere il continuo delle vicende di Sho, Yurika, Felipe e degli altri, vero? Bene, ora non dovete più aspettare! Il capitolo 19 è arrivato, ed è pronto ad offrirvi un bel pò di azione e nuovi sviluppi!

I ragazzi si stanno dirigendo verso le Fortran Heights, dove Ogremon e la sua banda hanno portato i Digivice su ordine di Watchmon, e dove li attende quello che sarà molto probabilmente il loro nemico più temibile fino ad ora: il misterioso MetalPhantomon, lo spettrale guardiano che Watchmon ha posto nelle viscere di quel luogo proibito! Riusciranno a cavarsela senza le loro Digievoluzioni, almeno fino a quando non recupereranno il maltolto? Vi ricordo che adesso, soltanto Felipe e Kevin possono far evolvere i loro Digimon... e anche loro, solo a livello Champion! E' un pò una fortuna che BlackGatomon sia già a livello Champion di suo...

E soprattutto, incontreranno qualche nuovo volto nel corso delle loro esplorazioni? Forse avremo la possibilità di vedere qualche altra vecchia conoscenza della prima o seconda serie? Per scoprirlo, dobbiamo prima di tutto rispondere alle recensioni che mi avete lasciato...

 

Talpina Pensierosa: Grazie dei complimenti! Come puoi vedere, il capitolo 19 è qui, ed è pronto ad essere visionato! Buona lettura!

SmartGirl: Sigh... purtroppo, mi piacerebbe scrivere molto più di quello che sto facendo adesso, ma vuoi perchè ho i miei impegni, vuoi perchè certe sere non sono per niente ispirato, mi ritrovo sempre a dover proseguire con questo andazzo... spero, comunque, che la qualità di questi capitoli compensi la loro sporadica pubblicazione... Kevin e Felipe avranno degli sviluppi importanti molto presto, e poi ci sarà anche Yurika... non si può ignorare nessun personaggio, dopotutto! Mentre scrivo, sto andando avanti anche con Invasion, e spero di poter pubblicare quanto prima un nuovo capitolo anche di quella storia! Per la mia storia originale, ancora non sono riuscito a scrivere nulla, ma aspetto che il tempo libero a mia disposizione aumenti... e poi, sto dando priorità alla mia saga di Digimon! Quindi, immagino che dovrai aspettare ancora un pò...

Oh, beh... intanto, goditi questo capitolo!

KillKenny: Grazie ancora per i complimenti... e non ti preoccupare per Ogremon, quello ha più vite di un gatto... anche se non è altrettanto furbo!

TopoMouse: Se aspetti di vedere Cobramon e Witchmon in azione... allora credo che non dovrai aspettare a lungo, visto che già in questo cap ci daranno un piccolo assaggio della loro abilità! Quanto poi potranno essere utili contro Ogremon e compagni, rimane tutto da vedere...

Driger: E grazie ancora delle tue recensioni! Mi fa sempre piacere leggerle! Sì, mi rendo conto che il voltafaccia di Felipe è stato un pò improvviso, e apparentemente inspiegabile, ma la cosa sarà spiegata a breve! E, hai ragione, quelle montagne non sono per niente tranquille! Stavolta i Digiprescelti sono costretti ad affrontare qualcosa per cui nulla li può preparare! Come faranno con solo due Digivice... questo lo si vedrà presto! ^_^

 

Vi ringrazio ancora per il vostro supporto, e prometto che cercherò di aggiornare più rapidamente, d'ora in poi! Grazie a tutti, e buona lettura!

E mi raccomando, aspetto le vostre recensioni!

 

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Capitolo 19 - Fortran Heights

 

Le montagne Fortran, un luogo sconosciuto e pericoloso, patria di esseri oscuri la cui sola menzione faceva paura alla maggior parte dei Digimon, non erano in effetti una visione rassicurante. Il terreno era frastagliato, ricoperto di pietre grigie e beige frammentate, sparse qua e là come rovine di una città una volta fiorente, ma che ora aveva dovuto soccombere agli abusi del tempo. Non una pianta, non un arbusto attecchivano sul terreno arido ed esposto alle intemperie, e soltanto qualche refolo di vento freddo dava qualche parvenza di vita e movimento al paesaggio, sollevando qualche nuvoletta di polvere beige che si disperdeva quasi subito. I pochi Digimon che vivevano in quella zona non erano che piccoli animaletti impauriti, che vivevano nascondendosi dai predatori più grandi e terribili che incessantemente cacciavano tra le rocce, alla ricerca di qualcosa su cui sfogare la loro furia distruttrice.

Questo era il paesaggio che si presentava agli occhi di un muscoloso Digimon umanoide, che avanzava impassibile, pieno di dignità, tra le rocce affilate come coltelli, destreggiandosi tra esse con l'abilità di un viaggiatore esperto, e guardandosi sempre attorno alla ricerca di eventuali pericoli. Un paio di occhi limpidi e azzurri, appartenenti ad un volto di leone dal contegno nobile, circondato da una criniera dorata, scintillavano fieri come ghiaccio al sole, mentre il Digimon superava un cordone di rocce sporgenti e raggiungeva finalmente un terreno meno sconnesso.

"Così, queste sono le Fortran Heights..." disse tra sè, con una voce profonda, quasi baritoneale, che faceva chiaramente percepire forza e nobiltà d'animo. "E' proprio vero quello che ho sentito dire, sono un posto davvero sinistro. Mi chiedo come mai Ogremon e la sua banda siano da queste parti. Dovrebbero sapere anche loro che questo posto è molto pericoloso."

Chiunque avesse visto quel Digimon, avrebbe sicuramente concordato che il tono della sua voce si accompagnava perfettamente al suo aspetto. Si trattava di un gigantesco umanoide dalla testa di leone la cui statura raggiungeva, e anzi superava abbondantemente, i due metri, con un fisico allenato, fatto di muscoli potenti e guizzanti coperti da una pelle abbronzata che era solcata qua e là da qualche cicatrice, evidentemente ricevuta in battaglia. Indossava soltanto un paio di pantaloni neri lunghi fino alle caviglie, tenuti fermi in vita da una cintura di cuoio nero, e una larga spada era appesa dietro la sua schiena, ben riposta dentro un fodero. Altre cinghie di cuoio avvolgevano il suo avambraccio e mano sinistri, rinforzate con delle borchie di ferro, e dei lunghi artigli neri spuntavano dalle dita delle mani e dei piedi, dandogli un aspetto ancora più aggressivo e potente, mentre dal retro dei suoi pantaloni spuntava una lunga coda con il ciuffo, perfettamente uguale a quella del re della savana.

Il nobile Digimon continuò a guardarsi attorno, ben sapendo che la prudenza non era mai troppa in un luogo così infido. "In ogni caso, meglio stare in guardia. Sono sicuro che quella canaglia prende ordini da Watchmon, e qualunque cosa sia venuto a fare qui, non c'è da fidarsi." disse tra sè, incamminandosi lungo la strada battuta che si inerpicava attorno ad un ostile costone di roccia frastagliato. "Il fatto poi che i Digiprescelti siano stati visti nelle vicinanze, mi da ancora più da pensare..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Leomon

Tipo: Animale

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Fist of the Beast King, Beast Sword

Ecco a voi Leomon, il paladino del Mondo Digitale! E' un Digimon la cui missione è proteggere i deboli, e punire coloro che vorrebbero opprimerli, ma è anche un Digimon saggio e ponderato, che non combatte mai senza un buon motivo. Il suo allenamento gli consente di concentrare la propria energia spirituale in potenti sfere di energia.

 

Con un respiro profondo, Leomon imboccò la stradina tortuosa... ma si fermò fatti due passi, e le sue orecchie feline, ad una delle quali era attaccato un orecchino dorato, si drizzarono come se avessero volontà propria. I suoi sensi, molto più sviluppati della media, gli avevano permesso di cogliere un suono appena percettibile che proveniva dalle rocce al proprio fianco... e i suoi occhi acutissimi videro qualcosa di piccolo, dal colore neutro, che cercava di mimetizzarsi con l'ambiente circostante. L'immagine fulminea di un occhio giallo che si apriva e si chiudeva in una frazione di secondo fu tutto quello che a Leomon serviva per confermare la sua ipotesi...

E, un istante dopo, il guerriero-leone strinse il pugno e si concentrò, creando un'aura ardente di energia arancione attorno ad esso...

"Fist of the Beast King!" tuonò, voltandosi di scatto verso le rocce incriminate e sferrando un pugno davanti a sè. Immediatamente, un proiettile energetico arancione a forma di testa di leone si dipartì dal suo pugno e volò ad altissima velocità verso il bersaglio, andandosi poi a schiantare contro di esso ed esplodendo al momento dell'impatto! Come Leomon aveva previsto, in quello stesso punto comparve per un istante, apparentemente dal nulla, un piccolo e disgustoso Digimon che ricordava parecchio una brutta copia di Watchmon, con il suo corpo sferico, i suoi tentacoli oculari... e il suo occhio principale di colore giallo, che per un attimo si spalancò, luccicando incredulo. Poi, il DemiWatchmon che aveva cercato di seguire i passi di Leomon venne sopraffatto dalla potenza del colpo, e si dissolse nel nulla, lasciando il guerriero-leone nuovamente solo in mezzo alla strada polverosa.

"Un DemiWatchmon..." ringhiò tra sè, irritato. "E' così che Watchmon tiene d'occhio l'intero Mondo Digitale... e adesso sa dove mi trovo e può farmi preparare un'imboscata. Beh, non ho altra scelta, devo cercare un'altra strada..."

Dopo aver guardato in giro, verso il bordo del crepaccio che costeggiava la strada che stava per imboccare, Leomon si accorse di alcuni gradini di roccia, scavati dal processo naturale di erosione quasi per caso, che scendevano lungo il costone di roccia e portavano ad un altopiano desolato circa cinque o sei metri più in basso. Guardingo, l'uomo-leone usò una delle sue grandi mani per testarne la resistenza, e dopo aver appurato che avrebbero potuto reggere il suo considerevole peso, iniziò ad inerpicarsi con attenzione verso il basso, deciso a trovare Ogremon e a capire cosa stava accadendo...

"Chissà, magari avrò anche modo di incontrare i famosi Digiprescelti..." riflettè tra sè. "Confesso che sono curioso di vederli... e magari potrò anche dar loro una mano."

 

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All'interno della sua base sotterranea, Watchmon grugnì con irritazione, sentendo un rapido, fatidioso dolore al suo grande occhio centrale, come se vi fosse etrato un bruscolo di polvere. Le sue enormi palpebre corazzate si aprirono e si richiusero per un istante, e i suoi lunghi denti affilati si strinsero, mentre le immagini che il DemiWatchmon appena annientato gli stava trasmettendo scomparivano di botto dalla sua mente. L'ultima cosa che il tiranno dai molti occhi era riuscito a vedere prima che la visione sparisse era Leomon che tendeva il pugno fiammeggiante verso di lui... o meglio, verso il suo DemiWatchmon, che poi era stato disintegrato.

"Ugh..." mormorò l'aberrante Digimon, scuotendosi rabbiosamente e facendo ondeggiare i suoi tentacoli oculari, le cui pupille luccicarono per un istante di una strana luce sanguigna. "Quel... quel ficcanaso di Leomon! Dovevo immaginarlo che quando c'è di mezzo Ogremon, lui non è mai troppo distante... Hmph, in ogni caso la sua presenza non cambia molto le cose. Se Ogremon porterà a termine la sua missione come da programma, non avrò nulla di che preoccuparmi... Leomon non può competere con MetalPhantomon, men che meno con me!"

Fluttuando sinistramente a poco meno di un metro da terra, l'osservatore raggiunse la sfera di Digi-Ghost, protese uno dei suoi steli oculari, e ne assorbì alcune nella pupilla dell'occhio corrispondente. "Ovviamente, c'è sempre la possibilità che quello stupido paladino della giustizia..." ringhiò, pronunciando le ultime tre parole con evidente disprezzo. "...si unisca a quei mocciosi. E stando a quello che altri DemiWatchmon mi hanno comunicato, adesso i mocciosi si stanno facendo aiutare da due sciocchi intriganti di nome Witchmon e Cobramon... due buffoni che certo non mi possono preoccupare più di Leomon, ma che sono comunque un fattore da prendere in considerazione. Hmmm... forse, a questo punto, non mi conviene sacrificare Ogremon. Farò in modo che si occupi di Leomon e degli altri, mentre MetalPhantomon... beh, a lui non posso certo negare il suo divertimento, no?"

Dopo aver assorbito alcuni dei suoi spettri digitali, Watchmon svolazzò lentamente verso un computer, sghignazzando amaramente tra sè dell'ironica situazione. Per quanto il suo potere superasse quello di MetalPhantomon, il Digimon dai molti occhi andava comunque cauto con il suo spettrale servitore. Era necessario andarci cauti, in quanto MetalPhantomon non lo serviva per rispetto, per interesse (anche se, in effetti, gli interessava molto l'opportunità di distruggere chi il suo signore gli indicava...), o anche solo per paura... e neanche perchè fosse controllato dai Digi-Ghost!

La verità, e Watchmon lo aveva capito fin dall'inizio, era che MetalPhantomon era - come già detto - un cane sciolto: lo serviva per puro e semplice capriccio, e sembrava non tenere in grande considerazione nè quelli che in teoria avrebbero dovuto essere i suoi alleati, nè tantomeno la propria vita. Se un giorno si fosse stancato del proprio compito, avrebbe potuto benissimo rivoltarsi contro di lui, pur sapendo che sarebbe stato un tentativo votato al fallimento. Per questo, e per non perdere un servitore molto valido, Watchmon faceva in modo che la sua sete di morte fosse placata in qualche modo. In certi casi era stato addirittura costretto a sacrificare qualche Digimon di basso rango, mandandolo a morire nelle caverne che attraversavano le Fortran Heights...

Ed ora, per la prima volta, MetalPhantomon aveva la possibilità di sfogarsi su degli esseri umani... e nessuno gliela avrebbe negata!

Con un altro tentacolo, Watchmon aprì una comunicazione con una caverna delle Fortran Heights, e sullo schemo davanti a lui l'immagine sfarfallò per qualche secondo prima di stabilizzarsi, prima di consegnare al suo sguardo vigile la stessa caverna oscura che aveva visto nella comunicazione precedente. Con un fruscio sinistro, la gigantesca figura di MetalPhantomon si avvicinò allo schermo, e questa volta un paio di solitari raggi di luce azzurrina, provenienti da qualche fenditura nella roccia, fecero vedere qualcosa del suo aspetto fisico: un volto scheletrico dall'aspetto metallico e freddo, i cui occhi erano un paio di puntini di luce verde infilati in due orbite vuote, spuntò minaccioso da sotto una cappa consunta, e la lama ricurva di una falce luccicò nell'oscurità, quasi volesse esprimere la sete di sangue del suo proprietario.

"Sono qui, supremo Watchmon... mi dica pure!" sibilò MetalPhantomon, in tono apparentemente rispettoso, ma che Watchmon sapeva bene nascondere un accenno di fastidio. "Ha qualche altro ordine da darmi?"

"Più che altro, MetalPhantomon, si tratta di un contrordine." precisò l'osservatore malefico. "Si sono verificati degli imprevisti, e i Digiprescelti stanno venendo qui con degli alleati... nulla che possa veramente preoccuparmi, ma è meglio prendere in considerazione ogni cosa, dopo il fiasco di Volcdramon. Quindi, per adesso, non eliminare Ogremon, siamo d'accordo? Lui e la sua banda ci serviranno ancora, dopo che avranno portato i Digivice... dovranno distrarre gli alleati dei Digiprescelti, e fare sì che essi non possano avere aiuti al momento di entrare nel tuo dominio!"

MetalPhantomon esalò un roco sospiro, e Watchmon non capì bene se era di assenso, o di frustrazione... ma il misterioso spettro armato di falce non fece discussioni, e sembrò assentire. "Certo... certo, supremo Watchmon, tutto chiaro. E per quanto riguarda i mocciosi? Per loro, gli ordini rimangono sempre gli stessi?". La domanda era stata posta così. Ma il tono con cui MetalPhantomon l'aveva pronunciata denotava una forte insofferenza, e sembrava quasi voler minacciare il tiranno dai molti occhi... come a dire 'bada a come mi rispondi'...

Watchmon colse la sottile minaccia, e il suo occhio principale si strinse, fino quasi a diventare una fessura. "Se questa voleva essere una minaccia, MetalPhantomon... sappi che non mi impressioni minimamente. Non credo di doverti ricordare che, qualora tu tentassi qualsiasi cosa, io, Geryomon o WaruNezumimon... per non parlare di Anthraxmon-sama... potremmo distruggerti senza problemi." ringhiò.

MetalPhantomon alzò le spalle. "Forse, ma la cosa non riguarda la situazione attuale." commentò con indifferenza. "Ripeto la mia domanda: gli ordini rimangono sempre di eliminare i bambini prescelti e i loro Digimon, vero?"

Watchmon annuì, emettendo un sospiro che non si era nemmeno reso conto di aver trattenuto. "Sì... Ogremon e gli altri si occuperanno di Leomon e degli altri due, Cobramon e Witchmon... mentre tu sistemerai i bambini prescelti. Sfogati pure quanto vuoi su di loro, ma non fartene sfuggire nemmeno uno! Giunti a questo punto, non possiamo permetterci fallimenti!" ordinò nervosamente.

La sua risposta fu un breve sghignazzo da parte del suo incontrollabile servitore. "Huhuhuhuhuuu... immagino che Anthraxmon-sama abbia esaurito la sua pazienza e voglia vedere risultati, non è così? Beh, ad ogni modo... per me non ci sono problemi, ma come ha intenzione di fare con Ogremon e i suoi sgherri? Le ricordo, da quanto lei stesso mi ha comunicato, che i bambini prescelti possono ancora contare su tre Digimon di livello Champion... più i loro nuovi alleati, più eventualmente Leomon... mentre quei falliti sono tutti dei Rookie, a parte Ogremon stesso e Bakemon, che sono dei Champion. E' convinto davvero che potranno combattere ad armi pari?"

Questa volta, fu Watchmon a farsi scappare una breve risata compiaciuta. "Heheheee... mi sembra che tu ti sia dimenticato dei miei Digi-Ghost, MetalPhantomon... non servono soltanto per controllare i Digimon, ma anche per renderli più forti, dopotutto! Sono convinto che, con una buona... iniezione di fiducia... anche quegli scarti potranno dare da pensare ai bambini prescelti!" affermò con sicurezza.

Un altro sghignazzo da parte di MetalPhantomon, chiaramente divertito dalle trame contorte del suo 'datore di lavoro'. "Heheheheee... sì, immagino... sarà molto interessante, peccato solo che non potrò assistervi!" sibilò la diabolica creatura. "Non importa... potrò godermi le sofferenze di quei mocciosi prima di distruggerli. Sarà divertente... okay, supremo Watchmon, vorrà dire che lascerò perdere Ogremon e gli altri falliti che lo accompagnano. La prossima volta che lei mi chiamerà, potrò comunicarle che i cinque Digiprescelti e i loro animaletti addomesticati sono stati annientati!"

Watchmon annuì, con un ghigno feroce sul volto. "Perfetto. Attendo buone notizie, MetalPhantomon... e sono convinto che quei mocciosi saranno degli ottimi Digi-Ghost, una volta che li avrai distrutti!" ringhiò. "Divertiti pure con loro!"

Detto questo, il mostro dai tanti occhi puntò verso lo schermo il tentacolo che aveva prima assorbito i Digi-Ghost, e i fantasmi neri vennero espulsi dalla pupilla ed entrarono nello schermo, trasferendosi all'istante nell'orrida spelonca con un unico, strozzato ululato di dolore. L'immagine sul maxischermo riprese a sfarfallare, e il computer emise un rumore fastidioso prima di spegnersi completamente e immergere di nuovo la sala nell'oscurità quasi assoluta. Senza una parola, pregustando la vittoria finale che sentiva sempre più vicina, Watchmon agitò i tentacoli oculari mentre fluttuava nuovamente verso il centro della stanza.

Certo, MetalPhantomon non era l'alleato più affidabile che si potesse avere... ma quello che importava era che facesse quello che gli era stato ordinato! E considerando la sua forza, e quanto era efficiente quando poteva sfogarsi su qualche vittima inerme... non c'era motivo per dubitare che avrebbe portato a termine il suo lavoro alla perfezione!

"Quasi mi dispiace per quei mocciosi..." sghignazzò. "Comunque, MetalPhantomon è quello che si meritano per avermi screditato agli occhi di Anthraxmon-sama..."

 

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Mentre questi terribili progetti venivano portati avanti nella base sperduta del crudele dittatore... quelle che secondo lui sarebbero state le future vittime della sua ferocia si stavano avvicinando a passo lento e cadenzato, scandito dal timore e dalla tensione, ad una stradina polverosa che si inerpicava lungo il fianco della catena montuosa del terrore, salendo verso il suo picco. Già lì l'aria era più rarefatta, e si respirava più a fatica... e un vento gelido, desolante, che soffiava con un basso ululato tra le lame di roccia sporgenti e i crepacci senza fine, penetrava nelle ossa dei presenti, minacciando di congelarli. Sho represse un brivido quando un'altra folata di vento gli scompigliò i capelli e flagellò lui e i suoi amici, immergendoli ancora una volta in una terribile morsa di freddo... e Witchmon, stringendo i denti, afferrò stretto il suo cappello, in modo che non fosse spazzato via dalla bora. Persino SnowAgumon, pur abituato ai climi freddi, percepiva che non si trattava di un calo di temperatura naturale...

"Sho... ti sembrerà assurdo, ma sento freddo anch'io..." mormorò il piccolo dinosauro, proteggendosi gli occhi con una zampina. "C'è... qualcosa di strano in questo vento... non è un freddo naturale, questo è poco ma sicuro..."

"Brrr... questo... l'avevamo capito..." balbettò Yurika, sbattendo i denti tra loro. Con la sua t-shirt a maniche corte, i sandali e i pantaloncini, era quella che meno di tutti era equipaggiata contro il freddo abominevole di quelle montagne, e ne stava pagando le conseguenze. "Quasi... quasi rimpiango il caldo che faceva nella tana di Volcdramon-san... sento... che diventeremo tutti dei pezzi di ghiaccio... se continua così..."

"D-Dobbiamo..." mormorò Cobramon, che sembrava ancora più in difficoltà della ragazzina. "Dobbiamo... trovare un rifugio... sssse vogliamo avere qualche possssibilità di andare avanti..."

"Hey, Cobramon..." lo chiamò Witchmon, non riuscendo a nascondere una certa preoccupazione per il suo amico. "Cobramon, che succede? Avanti, cerca di resistere! Ancora un piccolo sforzo, e poi..."

Ma già il cobra gigante stava dando segni di cedimento: il suo strisciare prima agile ed elegante era diventato pesante, goffo, legato... il rettile predatore dal cuore d'oro si muoveva con disarmante lentezza, e il piccolo Kevin, da appassionato di animali qual era, non ci mise molto a capirne la causa...

"Cobramon è un serpente..." disse, raggiungendo l'intirizzito Digimon rettile. "E come tale non è in grado di regolare la propria temperatura corporea... è un animale a sangue freddo. Per questo... soffre queste basse temperature ancora più di noi..."

"Un... animale a sangue freddo?" chiese di rimando Jolene. "A... Accidenti, è vero... me n'ero dimenticata... non tutto funziona in maniera diversa dalla Terra, in questo strano mondo..."

BlackGatomon, la cui pelliccia sembrava essersi fatta più folta per meglio proteggerla dal gelo, guardò incuriosita la ragazzina inglese. "Animali... a sangue freddo? Un... un giorno mi piacerebbe che tu mi spiegassi... come funzionano le cose sulla Terra..." mormorò, sorprendendo sè stessa con la sua curiosità verso un argomento che fino a quel momento aveva reputato di scarsa importanza.

Per qualche motivo, il fatto che BlackGatomon avesse posto quella domanda fece piacere a Jolene, che si rivolse alla gattina nera e le fece uno dei suoi rari sorrisi. "Beh, BlackGatomon... se sei tanto curiosa, quando avremo un pò di tempo ti posso raccontare quello che vuoi sulla Terra! Sempre se tu lo vuoi, si intende..." disse, sempre con quel suo tono dimesso, ma nel quale ora si avvertiva maggiore sicurezza.

BlackGatomon alzò gli occhi al cielo, sentendosi quasi in imbarazzo per quello che aveva detto. Perchè poi le doveva importare qualcosa della Terra, visto che molto probabilmente non l'avrebbe mai neanche vista? Stare in mezzo a quei sentimentali stava iniziando a farle effetto... la BlackGatomon di una settimana prima non avrebbe mai fatto una simile domanda...

"Tsk..." esclamò, cercando di nascondere l'imbarazzo con il sarcasmo. "Se non lo volessi, non l'avrei chiesto, non ti pare?"

Questa volta, anzichè sentirsi offesa dalla risposta della sua partner, Jolene si coprì la bocca con una mano e ridacchiò gentilmente. "Heheee... hai ragione, BlackGatomon... tu sei una che dice sempre quello che pensa, vero? Ma ora, parlando di cose più attuali... Cobramon, sei sicuro di sentirti bene, con questo freddo?"

Nel frattempo, mentre Kevin si avvicinava a lui, Cobramon riuscì a raccogliere abbastanza forze da sollevarsi e aprire il suo cappuccio cranico. "Non posssso certo dire di essssere al massssimo della forma, Jolene... Quand'è così... forsssse faresssste meglio a prosssseguire per conto vosssstro... io cercherò in qualche modo di raggiungervi più tardi..." sibilò, le parole sempre più legate a causa del freddo.

La proposta, inutile dirlo, non trovò l'approvazione degli altri membri del gruppo... e men che meno di Witchmon, che corrugò la fronte in un gesto di irritazione e preoccupazione al tempo stesso. "Hey, Cobramon! Che stai dicendo, ti si è congelato anche il cervello, oltre che le spire?" chiese la Digimon strega. "Se ti lasciamo indietro, poi come credi di cavartela? Ci sono migliaia di Digimon predatori, qui attorno, che non aspettano altro che l'opportunità di risucchiarti come uno spaghetto! Pensa, prima di fare l'eroe, cervello di serpente!"

Cobramon riuscì a sorridere. Anche in una situazione del genere, Witchmon non perdeva nulla della sua abrasività... "Heh... perchè mi assspettavo che avresssti detto una cosa del genere? Ma sssse vi fermate per me, Ogremon e i ssssuoi uomini ssssi allontaneranno ssssempre di più... e allora ssssì che ssssarà difficile recuperare i vosssstri Digivice... lo dico ssssemplicemente per vosssstra convenienza, e perchè credo che DigiWorld ssssia un pò più importante di me che mi prendo un raffreddore..."

Kunemon, appollaiato sulla spalla di Yurika come suo solito, storse il naso... o almeno, lo avrebbe storto se ne avesse avuto uno! "Non dire stupidaggini, tu!" lo rimbeccò. "Noi e i nostri amici siamo stati chiamati per salvare DigiWorld, come hai appena detto... e come potremmo pretendere di salvare questo mondo, se lasciamo un Digimon al suo destino?"

"Sono d'accordo con Kunemon..." affermò Kevin. "E non preoccuparti di rallentarci, perchè so già come fare per evitarlo..."

Detto questo, il ragazzino di colore si chinò verso il terreno ed estese un braccio verso il cobra gigante, che lo guardò perplesso per un istante, quasi volesse chiedergli cosa avesse intenzione di fare.

"Penso di aver capito..." disse Bearmon dopo un istante di riflessione. "Kevin vuole dirti di avvinghiarti attorno a lui... in questo modo il calore del suo corpo dovrebbe trasmettersi a te, e ti sentirai un pò meglio... oltre al fatto che così tu potrai andare al nostro stesso passo..."

"Infatti, Bearmon... è proprio questo che volevo fare!" rispose il ragazzino, voltandosi per un attimo verso il suo Digimon.

Il cobra sbattè gli occhi sorpreso. "Ma... Kevin, sssei ssssicuro di volerlo fare? Guarda che non c'è bisogno che voi vi sssscomodiate per me..." sibilò, prima di essere interrotto da uno sguardo severo di Witchmon.

"Certo che ce n'è bisogno!" lo sgridò severamente. "Altrimenti, che amici saremmo? E poi, tu sei un assistente molto utile, e figuriamoci se mi separo dalla mia cavia preferita!" L'ultima parte veene detta con un tono scherzoso che alleggerì un pò la tensione, e riuscì a far ridere molti dei ragazzi e dei Digimon... a parte BlackGatomon, che si limitò ad alzare gli occhi al cielo e mormorare qualcosa su quanto certa gente non capisse mai quando non era più il momento di scherzare... e Felipe, che se ne restò in disparte, con le braccia conserte e lo sguardo fisso verso il terreno.

Mentre Cobramon accettava finalmente l'invito del ragazzino di colore, spronato in queto da qualche gentile ma deciso colpo di scopa da parte della sua compagna, il ragazzino spagnolo alzò lo sguardo verso il gruppo, osservandoli mentre ridevano e scherzavano nonostante il freddo e la fatica che li assediavano da ogni lato. A suo parere, il loro comportamento era da incoscienti... non si rendevano conto che stavano andando a rischiare la vita? Eppure, tutti assieme, sembravano riuscire a mettere da parte quei cupi pensieri... riuscivano a ridere tra loro, e a non pensare a quello che li attendeva...

Doveva ammetterlo, provava un pò di invidia nei loro confronti... parlandosi l'un l'altro, con quei gesti semplici e spontanei di cui lui, da diverso tempo ormai, aveva perso il ricordo, sembravano in grado di affrontare qualsiasi avversità... Eppure, questa invidia non era sufficiente a fargli desiderare di essere uno di loro. No, perchè tanto sapeva bene come sarebbe andata a finire... come si era ripetuto più e più volte, era stato un errore entrare troppo in confidenza con loro, e cercare di allontanarli, adesso come adesso, era la cosa più sensata da fare. Alla fine, contro ciò che si apprestavano ad affrontare, la loro amicizia sarebbe servita a ben poco... E un giorno, Sho avrebbe potuto doversi rassegnare a seppellire uno di loro, che lui lo volesse o no. Non sarebbe stato il loro legame ad impedire che questo accadesse, anzi avrebbe soltanto reso le cose più difficili...

E anche se fossero riusciti ad uscire tutti vivi... poi, cosa sarebbe rimasto? Che fine avrebbe fatto questa loro amicizia? Si sarebbe sciolta, ecco la verità. Ognuno sarebbe tornato al proprio paese, e non si sarebbero visti mai più. Mai più. E quindi, rifletteva Felipe, che senso aveva fare amicizia con qualcuno con cui avrebbe passato al massimo qualche settimana, prima della separazione definitiva? Meglio non affezionarsi a loro... meglio non affezionarsi a nessuno, così si evitava di starci male in seguito...

Gli occhi azzurri, cristallini del Digiprescelto spagnolo guardarono con un misto di rabbia e tristezza Sho che si adoperava per riparare i suoi compagni dal freddo, e Kevin che lasciava che Cobramon si avvolgesse attorno a lui, in modo da fare caldo con il suo piccolo corpo al rettile infreddolito. Poi, come era abile a fare, si infilò di nuovo la sua maschera di persona indifferente, si tolse lo zaino dalle spalle, e ne estrasse una coperta, avvolgendosela poi attorno alle spalle quasi volesse creare una sorta di separazione tra sè e il gruppo dei Digiprescelti. Per un attimo, il suo sguardo incrociò quello di Falcomon, il piccolo Digimon rapace che fin dall'inizio della sua avventura lo aveva aiutato e assistito, anche nei momenti più difficili. Il piccolo Digimon uccello lo stava guardando come implorante, quasi lo volesse pregare di non gettare via quell'occasione che aveva di farsi degli amici... quasi volesse chiedergli di accettare la sua amicizia...

Felipe sospirò. Era stato un errore. Fin dall'inizio. Avrebbe dovuto lasciare che i rapporti tra lui e Falcomon restassero di semplice complicità. Colleghi di lavoro. Così, si era già preparato a dover sostenere un altra delusione, a causa di quel concetto fallimentare che gli altri chiamavano amicizia...

"Felipe..." iniziò a dire Falcomon, questa volta più deciso... pareva quasi che non sapesse se parlare con il suo partner umano o essere arrabbiato con lui per il suo modo di fare. "Non ti sembra di..."

Il ragazzino biondo tagliò corto, voltandosi da un'altra parte e tirandosi la coperta davanti al viso per non incrociare lo sguardo del suo Digimon. "Lascia perdere, Falcomon." sbottò, sperando che il suo Digimon non fosse un testardo come quello sciocco idealista di Sho. "Non... non sono cose che un Digimon come te possa risolvere."

Il falchetto ninja corrugò la fronte, sentendosi piuttosto irritato. Che cosa voleva dire con questo? Adesso, solo perchè lui era un Digimon, non poteva nemmeno tentare di fare o dire qualcosa al suo partner umano? Che cosa ne sapeva lui, e come si permetteva di giudicare in maniera così superficiale?

"Insomma, Felipe, che ti prende da qualche giorno a questa parte?" esclamò il falchetto, volgendo lo sguardo di tanto in tanto agli altri Digiprescelti, a Witchmon e a Cobramon per assicurarsi che non si allontanassero troppo. "All'inizio sembravi così felice di diventare amico di Sho, di Yurika, di SnowAgumon e di tutti gli altri? Perchè adesso hai fatto marcia indietro, e ti comporti così con loro? Sei diventato così antipatico e scostante, che non ti riconosco più!"

"Beh, sai quanto mi interessa di quello che puoi pensare di me!" ribattè il ragazzino biondo, astiosamente. "Tanto tra non molto, in qualche modo, ci separeremo, e non ci rivedremo più... e allora, quando avremo ficcato due metri sotto terra Watchmon e i suoi amici, potrai tornartene a svolazzare per DigiWorld, e ti dimenticherai di me! Contento? E' stato un errore venire qui... e conoscere quei ragazzini immaturi!"

Il piccolo falco non ci vide più dalla rabbia. Con uno dei suoi piccoli artigli, afferrò la coperta con la quale Felipe si era avvolto e gliela sfilò dalle spalle, attirando l'attenzione del ragazzino. Con rabbia, Felipe si voltò per dirgliene quattro... ma Falcomon lo anticipò, gli volò dritto in faccia, e usò una delle sue ali per schiaffeggiarlo in pieno volto, facendogli girare la testa di lato con un violento manrovescio!

Calò il silenzio. Gli altri membri del gruppo si fermarono, mentre il vento perdeva di intensità... e gli sguardi sbalorditi di numerosi ragazzi umani e Digimon si fissarono sul piccolo Digimon piumato, che aveva fatto una cosa di cui nessuno lo reputava capace. Falcomon era sempre stato così tranquillo e accomodante, e sembrava non essere particolarmente disturbato dalla scarsa socievolezza del suo partner umano...

Anche Felipe, la cui guancia sinistra presentava ora un evidente segno rosso, era rimasto incredulo... al punto che non gli venivano in mente neanche le parole per controbattere, nè riusciva a trovare la forza per rispondergli in qualche modo! Eppure... eppure era sicuro che quello che stava dicendo fosse giusto... che... che senso aveva fare amicizia in una situazione come quella, dispersi com'erano in un mondo alieno in cui erano stati chiamati... soltanto per fare lo sporco lavoro che nessun altro aveva potuto o voluto fare? Quando poi questo legame sarebbe svanito così in fretta...

"Felipe, più di una volta ho avuto pazienza con te!" strillò Falcomon. "Ti ho sopportato quando facevi quegli apprezzamenti poco simpatici su Sho e Yurika, e sui loro Digimon, all'inizio del nostro viaggio... sapevo che ti ci voleva del tempo per aprirti, per diventare amico di qualcuno... questo l'avevo capito, cosa credi? Che noi Digimon non abbiamo sentimenti solo perchè siamo fatti di dati invece che di carne e sangue come voi umani? Beh, sbagliato, Felipe caro! Bevenuto nella vita reale, non sei tu l'unico a poter essere ferito, e non sei tu l'unico a soffrire!"

I ragazzi continuarono a guardare, muti come tombe...

"Ma adesso... adesso che pensavo che tu avessi finalmente superato questa tua diffidenza..." continuò Falcomon, senza lasciarsi interrompere. "Adesso tu ritorni a dire che non vuoi farti amici, e che incontrarci e conoscerci è stato un errore! Ma ti ascolti, mentre parli? Sei davvero convinto di quello che dici? Hai idea di come ci si debba sentire, a vivere da soli, senza avere nessuno con cui confidarsi... parlare... stringere un rapporto... nessuno a cui mostrare i nostri veri sentimenti, e a cui affidare il nostro cuore nei momenti di bisogno? E non venirmi a dire che, solo perchè sono un Digimon, io non posso capire queste cose... perchè le capisco bene, invece! Io ci sono passato, ragazzino immaturo!"

Ancora silenzio per qualche attonito istante, interrotto soltanto da qualche esclamazione di sorpresa di Sho, Yurika, SnowAgumon, Kunemon... e, incredibilmente, BlackGatomon, evidentemente colta sul vivo da quelle parole. "F... Falcomon?" mormorò la gattina nera, per una volta totalmente sbigottita. Che strano, si mise a pensare, lei era sicura che nulla avrebbe più potuto coglierla di sorpresa...

Falcomon sembrò calmarsi per un istante, e la sua sfuriata fece posto ad un'espressione di calma, tristezza e compunzione mentre guardava verso il terreno arido. "Noi Digimon... noi Digimon viviamo per sempre, a meno che non veniamo uccisi... e anche in questo caso, possiamo rinascere, ma questo è un altro discorso..." proseguì, mantenendosi sul vago. "Non ci sono malattie che ci possano colpire, e i nostri dati possono resistere anche per millenni senza che nulla li mantenga... ma tu sai cosa vuol dire avere una vita eterna? Non è mica quella bella cosa che voi potreste pensare, lo sai, mocciosetto viziato? Sai cosa significa vivere in eterno senza nessuno che stia al tuo fianco? Nessuno di cui poterti fidare? Nessuno a cui parlare? Beh, per buona parte della mia vita è stato così! Non ricordo quando sono nato, e sinceramente non me ne importa nulla, ma ricordo benissimo che fin da quando ero cucciolo, ho sempre saputo che era mio destino essere il Digimon di un Digiprescelto, e diventare suo amico! Ho atteso a lungo questa occasione... per anni non ho potuto fare altro che aspettare, in attesa della persona che avrebbe cambiato la mia vita... e come credi che abbia passato tutti quegli anni? Senza sapere quando, come e dove l'avrei conosciuta? Vivere da solo non è bello... lo so per esperienza! Quindi smettila di dire che è stato un errore conoscere me, Sho, e tutti gli altri... e che preferisci restare senza amici!"

Detto questo, prima che chiunque potesse spiccicare parola, il falchetto grugnì e aggirò il suo partner umano, per poi incamminarsi con determinazione quasi feroce verso il resto del gruppo, che continuava a guardare senza dire una parola...

"E adesso, proseguiamo pure! Non abbiamo tutto il giorno, se vogliamo impedire ad Ogremon di farla franca!" esclamò, la vocetta acuta incrinata dalla rabbia. "Forza, ragazzi, andiamo avanti! Quei Digivice non si troveranno da soli, e noi non abbiamo tempo da perdere ad ascoltare le rimostranze di un ragazzino viziato!"

I Digiprescelti, Witchmon e Cobramon non risposero nulla. Si sentivano quasi tremare dentro. La scena a cui avevano assistito era stata così inaspettata, tesa e drammatica al tempo stesso da togliere loro ogni parola. Non riuscivano a credere che Felipe e Falcomon avessero litigato così ferocemente... al punto che il Digimon falco era arrivato persino a tirare uno schiaffo al suo partner... Ma cosa stava succedendo, al gruppo? Con la scomparsa dei loro Digivice, sembrava che tutto avesse cominciato ad andare a rotoli...

E il più teso per la situazione di incertezza e tensione era proprio il piccolo Kevin, che forse proprio per la giovane età sentiva di più la pressione incombente. Il Digiprecelto di colore e il suo Digimon orsacchiotto, gli unici del gruppo oltre a Felipe ad avere ancora la possibilità di fare la Digievoluzione - e si chiedevano se Falcomon avrebbe ancora potuto farla, con l'abisso che si era aperto tra lui e Felipe... - sentivano entrambi di avere paura... e Kevin sentiva che le sue paure e i suoi dubbi di prima tornavano, enormemente amplificati. Se erano così disuniti e vulnerabili, e nemmeno la leadership di Sho riusciva a farli restare coesi... come avrebbero fatto a sopravvivere alle innumerevoli avversità che si paravano loro davanti? Non erano nemmeno arrivati a Watchmon, e già sentiva che la situazione si stava logorando senza possibilità di recupero...

Il Digiprescelto di colore si strinse una mano sul cuore. Oh, quanto avrebbe desiderato, in quel momento, che il suo papà o la sua mamma fossero lì con lui, a dargli qualche consiglio, o anche soltanto a farlo sentire meglio con la loro presenza... ma non era così... non poteva essere così... suo padre era rimasto a casa, a Los Angeles, e probabilmente in quel momento era preoccupato a morte per il suo unico figlio, disperso chissà dove... magari pensando che fosse finito nelle grinfie di qualcuna delle terribili bande di strade della grande città del Sud California... e sua madre...

Beh, la mamma era nella loro stessa condizione, a pensarci bene... sperduta in qualche paese assurdo di cui probabilmente loro non avevano mai sentito neanche parlare, in mezzo ad una guerra che non aveva nulla a che fare con lei, a rischiare la vita... Già, a rischiare la vita per cosa? Che... che cosa avrebbe portato tutto quel loro impegno in nome di qualcosa che non li riguardava nemmeno? Soprattutto considerando... che non era sicuro nemmeno se avrebbero riportato a casa la pelle...

Kevin strinse i denti... e nonostante i suoi sforzi per trattenere le sue emozioni, una lacrima scese dai suoi occhi e andò a spiaccicarsi sul terreno roccioso. Immediatamente, Cobramon sobbalzò... e Sho, Yurika, Jolene e gli altri Digimon si accorsero di cosa stava accadendo, e gli si rivolsero preoccupati. "K-... Kevin-chan, tutto... tutto a posto?" chiese Yurika, che probabilmente più di tutti aveva preso a vedere il piccolo Digiprescelto americano come una sorta di fratello minore. "Non... non ti sarai mica...?"

"Non te la sarai mica presa per quella litigata tra Felipe-kun e Falcomon, vero?" chiese Bearmon, afferrando una mano al suo amico umano. "E' tutto... tutto a posto, vedrai! Hanno litigato, d'accordo, ma succede sempre di..."

"Noi..." mormorò Kevin, trattenendo le lacrime. "Noi che... che diavolo ci stiamo a fare qui?"

Una domanda inquietante e disarmante nella sua apparente semplicità. Cobramon, che pure aveva ripreso un pò di calore, si irrigidì, le sue spire muscolose che si stringevano involontariamente sul braccio di Kevin... e i suoi compagni fecero un passo indietro, come se il suono stesso della domanda li avesse colpiti come uno schiaffo in pieno volto. Sho aprì la bocca per rispondere... ma si rese conto, con sgomento, di non avere nulla da rispondere se non un'altra domanda.

"Che... che vuoi dire, Kevin-chan...?"

Kevin scosse la testa ferocemente, la tristezza trasformata in rabbia e confusione. "Io... io... non capisco più... cosa ci sta succedendo? Credevo... credevo che con la sconfitta di Volcdramon e l'attivazione delle Crest, la nostra battaglia si sarebbe fatta più facile... e invece... e invece eccoci qui, ad inseguire qualche ladro di Digivice su per queste montagne da cui potremmo non uscire più vivi... e come se non bastasse... sento che ci stiamo allontanando! Proprio quando credevo che fossimo diventati tutti amici... all'improvviso succede qualcosa che mi fa ricredere!" esclamò, con tono quasi disperato. "Perchè siamo stati convocati NOI qui su DigiWorld? Non potevano mandare qualche adulto? Qualcuno che sapesse meglio di noi cosa bisogna fare? Qualcuno in grado di organizzarsi meglio? No, dovevano venire proprio dei bambini come noi! E noi... noi... cosa possiamo fare noi? Che speranze abbiamo? E' una situazione più grande di noi, nella quale ci siamo ficcati senza riflettere, punto e basta! Noi non siamo eroi! Soltanto comuni ragazzini che credevano di poter fare una differenza, e si stanno rendendo conto a loro spese che non è così!"

"Hey... Hey, ragazzino, aspetta un momento!" esclamò Witchmon, a metà tra lo sconvolto e l'arrabbiato. "Stai... stai dicendo che tutto quello che stiamo facendo è inutile? Che abbiamo perso senza neanche aver combattuto, e che faremmo meglio ad arrenderci e a farci sopraffare? E' questo che vorresti dire?"

Kevin singhiozzò ancora per qualche istante, prima di alzare di nuovo la testa e rispondere alla Digimon maga. "Lo sto vedendo con i miei stessi occhi! Di noi, soltanto Sho è stato in grado di far raggiungere a SnowAgumon il livello Ultimate... e ora lui non ha neanche più il Digivice! Adesso, i Digivice che ci hanno rubato saranno chissà dove! Nascosti in qualche caverna in questo posto infernale, e sorvegliati da Digimon che non aspettano altro che farci a pezzi! E come se non bastasse, ci sono Watchmon e i suoi superiori... Con tutto questo, che speranze di vittoria possiamo avere noi? Stiamo tentando una cosa impossibile... come la mamma, là in Etiopia... sta... sta andando a rischiare la vita... senza che quello che fa possa servire a nulla! Mi... mi chiedo perchè... perchè prendersi anche solo la briga... sniff... di tentare..."

Bearmon sentì un nodo alla gola quando Kevin si nascose il viso con un braccio e, quasi costringendo Cobramon a staccarsi da lui, riprese a singhiozzare, pur mentre cercava disperatamente di mantenere un pò di contegno. Lui, che all'inizio aveva pensato che il viaggio a DigiWorld sarebbe stato un'avventura eccitante ed entusiasmaante, aveva in quel momento cozzato contro la dura realtà dei fatti. Quella in cui erano coinvolti era una guerra... un perverso ecosistema in cui loro erano in fondo alla catena alimentare!

Tuttavia, il carattere energetico del Digimon orsacchiotto non gli permise di starsene là ad assistere passivamente... e, con un rapido movimento della testa quasi volesse scrollarsi di dosso ogni indecisione, Bearmon raggiunse il suo partner umano e lo afferrò per una manica del vestito, scuotendolo con decisione.

"Kevin!" esclamò con decisione. "Ti rendi conto di quello che stai dicendo?"

Il Digiprescelto americano smise di piangere, e sobbalzò per la sorpresa, rivolgendo al suo Digimon uno sguardo confuso, sbalordito... quasi volesse cercare di leggergli nel pensiero quello che voleva dire... ma non proferì parola, troppo sopraffatto per organizzare un discorso.

"Quello che stai dicendo... sembra voler dire che quello che la tua mamma sta facendo non ha alcun senso!" proseguì Bearmon, che sembrava sempre più arrabbiato. "E' davvero questo quello che pensi? Che tua mamma si disinteressi di te al punto da gettare via la propria vita per qualcosa che non serve a niente? Beh, credo che tu abbia bisogno di una svegliata... non è questo quello che sta facendo lei, e non è quello che stiamo facendo noi!"

"Ma..." mormorò Kevin, dapprima incerto, poi con maggiore veemenza. "Ma... ma tu cosa ne sai, Bearmon? Tu... tu mi hai conosciuto appena qualche giorno fa! Tu... pensi davvero di sapere qualcosa di me, di come sto vivendo io questa situazione?"

"Perchè, sssscusa..." intervenne Cobramon, ripresosi dal leggero assideramento di poco prima. "Non ti ssssembra, Kevin, che sssiamo un pò tutti ssssulla sssstessssa barca?"

Le parole del serpente dal cuore d'oro fecero breccia nell'animo del ragazzino di colore, che sgranò gli occhi, guardando ora Bearmon, ora Cobramon... e ora gli altri suoi amici, Sho, SnowAgumon, Yurika, Kunemon, Jolene... anche BlackGatomon, che tentava di mostrarsi disinteressata al problema, dava comunque qualche cenno di prestare orecchio alla discussione... e ovviamente, Witchmon, che continuava a restare ferma al suo posto, guardando severamente il Digiprescelto di colore.

"Cobramon ha ragione." disse Sho, riprendendo il suo incoraggiante atteggiamento da leader nonostante la defaillance di prima. "Noi tutti... anch'io... ho paura per quello che ci apprestiamo a fare. Il combattimento con Volcdramon-san mi ha aperto gli occhi, e mi ha fatto capire che stiamo affrontando qualcosa di terribile... qualcosa che sarà di grado di distruggerci... però... non posso mettermi a pensare che è tutto perduto prima ancora di aver tentato, no?"

"Dovresti ascoltarlo, piccolo... il tuo capo ha molto più sale in zucca di quanto non sembri!" continuò Witchmon. "Per me e per Cobramon vale la stessa cosa... credi che non sappiamo quanto sia potente Watchmon? Lo sappiamo fin troppo bene, visto che per molto tempo siamo vissuti sotto la sua minaccia! Se tentassimo, io e Cobramon messi assieme, di affrontarlo direttamente... lui non ci metterebbe neanche venti secondi a cancellarci entrambi! Sì, piccolo... il Digimon che stiamo per affrontare è davvero COSI' potente! E allora? Questa... è una buona scusa per non tentare? Non dico di gettarci in bocca a Watchmon senza una strategia e senza un piano... ma ora siete arrivati voi! Voi, i Digiprescelti di cui parlano le leggende che si tramandano fin dall'alba del nostro mondo! E quando abbiamo saputo che eravate voi, e che vi serviva una mano per recuperare i Digivice... io e Cobramon abbiamo capito che era questo il momento di agire, e di renderci utili in qualche modo! E' per questo che siamo qui, ora, su queste montagne alle quali normalmente non ci saremmo neanche avvicinati... perchè noi crediamo in voi!"

Kevin continuava a tenere lo sguardo basso, quasi vergognandosi di aver dubitato... eppure, non riusciva a scuotersi di dosso quei dubbi che lo assillavano. Quello che dicevano era anche giusto... ma come speravano di battere Watchmon, se non potevano neanche evolvere, e non sapevano dove andare a recuperare i Digivice? Stavano davvero tentando questa missione con un piano preciso, una strategia... o stavano semplicemente caricando a testa bassa, senza un criterio? Quello che stavano facendo... sarebbe veramente servito a qualcosa? "Io... io non so se... se la vostra fiducia sia davvero ben riposta... non lo so, davvero... ho... ho tanti di quei pensieri in testa, che forse non so bene neanch'io cosa..."

"Kevin..." mormorò Bearmon, avvicinandosi al suo partner umano. "Io capisco cosa stai pensando, sai... credo di esserci passato anch'io... ti senti sotto pressione, perchè non sai se avrai le capacità... il coraggio di fare quello che senti essere un tuo dovere."

"Infatti..." rispose il ragazzino di colore. "Io... io... sento che non sto rappresentando quello che dovrei... come faccio a dire di essere il Digiprescelto della Speranza, se non riesco a vedere nessun modo per uscire vincitori... o anche soltanto vivi... da questo caos? Abbiamo davvero le capacità necessarie... o come dice Witchmon, ci stiamo gettando in bocca alla morte senza un piano preciso?"

"Beh, se non aveste le capacità... non sareste stati nemmeno chiamati su DigiWorld, non vi pare?" rispose Kunemon. "Voi ci chiedete come mai proprio voi, e non qualcun altro... e io vi dico che proprio perchè voi rappresentate così bene le virtù associate alle vostre Crest... proprio per questo siete stati chiamati qui, a combattere contro Watchmon e i suoi uomini!"

"Il fatto è... che non è ssssempre facile avere ssssperanza! Non ssssi tratta sssssemplicemente di dire 'andrà tutto bene', e continuare a tesssssta basssssa ssssenza porssssi mai dei dubbi!" proseguì Cobramon, dimostrando ancora una volta più saggezza di quanta il suo aspetto intimidatorio non desse a vedere. "Tutti noi abbiamo i nosssstri momenti di ssssconforto, Kevin... ed è proprio in quei momenti che ssssi vede la VERA ssssperanza!"

Sho e Kevin rimasero in silenzio, rimuginando sulle parole del Digimon bruco. In effetti, Sho ricordava fin troppo bene di come aveva scambiato per coraggio l'imprudenza con cui si era gettato davanti a Volcdramon, rischiando di gettare via la sua vita soltanto perchè sentiva di non poter ammettere che aveva paura. Proprio nel momento in cui era stata più messa in dubbio la virtù corrispondente alla sua Crest, Sho era riuscito a darne prova, e il risultato era stato che Veedramon era evoluto in AeroVeedramon... forse anche Kevin stava per avere la sua possibilità? Proprio adesso che si trovava forse nel suo momento più difficile, avrebbe poi dato prova di non aver smarrito il vero significato della Speranza?

Era soltanto una sua teoria, certo... ma valeva la pena di pensarci... e a giudicare dalla sua espressione, a metà tra il confuso e il sollevato, anche il piccolo Kevin sembrava stare riflettendo molto su quanto aveva appena sentito...

"Quindi, Cobramon... ragazzi..." mormorò il ragazzino di colore. "Voi... voi pensate che in me ci sia ancora speranza... e che, molto semplicemente, io non riesca a vederla perchè mi sono lasciato prendere la mano dalla mia paura?"

"Allora? Avete finito di fare salotto, là dietro?" chiese con irritazione la voce di Falcomon, che assieme al non più comunicativo Felipe ormai aveva staccato di un bel pò il gruppo. "Se avete finito, allora dovreste darvi una mossa e raggiungerci! Quei Digivice non si troveranno da soli!"

Sho alzò gli occhi al cielo, mentre Yurika, Kunemon e SnowAgumon borbottavano qualcosa tra sè e cominciavano a seguire il litigioso duo del biondino spagnolo e dell'irritato Digimon rapace. Dietro di loro, Jolene sospirò stancamente e si spazzò la gonna impolverata con una mano, mentre BlackGatomon seguiva senza una parola, e a chiudere il gruppo restavano Kevin e Bearmon, silenziosi a guardarsi negli occhi, e con la scena e la discussione di poco prima fresche nella mente e nel cuore... e Cobramon, ancora avvoltolato attorno al corpo di Kevin, come se cercasse di dargli conforto con la sua vicinanza...

"Decisamente, non sono i migliori presupposti..." riflettè tra sè Witchmon, mentre il gruppo le passava di nuovo davanti. Poi, un lieve sorriso alzò le sue labbra tinte di rossetto nero. "Però, devo dire che secondo me... da questa prova usciranno tutti molto più forti! O almeno, è quello che spero, perchè così hanno davvero poche chance contro Watchmon..."

Con apparente nonchalance, la giovane strega alzò le spalle e sorrise di nuovo, questa volta più amaramente. "Tuttavia... io ho riposto in loro la mia fiducia. Sono convinta anch'io che non sarebbero qui, se non fossero in grado di far illuminare le loro Crest. Che poi ci riescano o no, quello sta a loro... ma il potenziale ce l'hanno, questo è poco ma sicuro. Devono solo... imparare a vederlo!"

 

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"Er... c'è... c'è qualcuno in casa?" chiese Ogremon a nessuno in particolare, sporgendosi da una parete di roccia e facendo capolino nella caverna oscura che si estendeva di fronte a lui e alla sua banda. Dietro di lui, Bakemon, Goblimon, Gizamon, DarkOtamamon, Dracmon e Phascomon si avvicinavano insicuri, con i Digivice rubati tra le mani del fantasma bianco. Finalmente, la scalcinata banda aveva raggiunto la caverna dove Watchmon li aveva istruiti di portare il maltolto, e si apprestava ad entrarci per completare la loro missione... ma anche un personaggio non eccessivamente sveglio come Ogremon sapeva bene che il labirinto sotterraneo delle Fortran Heights non era esattamente il posto più sicuro in cui avventurarsi, e sembrava esitare di fronte all'enorme gola spalancata che si apriva di fronte a loro, sprofondando nelle viscere del terreno, infestate da mostri di ogni tipo...

La sua domanda non ebbe alcuna risposta, perciò Ogremon, dopo aver dato una rapida occhiata alla sua banda... e aver constatato che nessuno di loro era molto più entusiasta di lui all'idea di infilarsi in quel buco senza luce... deglutì nervosamente, prese fiato e provò di nuovo.

"C'è qualcunooooo?" esclamò, alzando la voce il più possibile e facendola riecheggiare tra le pareti. Per qualche secondo, l'orco dalla pelle verde e i suoi scagnozzi riuscirono a sentire la voce roca del capobanda che, rimbalzando tra le pareti della spelonca, ritornava a loro per poi perdersi nel buio infinito, creando un effetto decisamente inquietante che si accompagnava in maniera perfetta con l'atmosfera desolata del posto, e il freddo vento che spirava senza sosta. C'era qualcosa di veramente spettrale in quel luogo, e i Digimon della banda si aspettavano quasi di vedere, da un secondo all'altro, una qualche mostruosità piena di zanne, artigli, tentacoli o una combinazione delle tre cose emergere ringhiando dall'oscurità e saltare loro addosso...

"Ehm... capo... non è per essere pedante, ma... siamo proprio sicuri che questa sia una buona idea?" gracchiò Goblimon, indicando con fare insicuro la spelonca nella quale il suo leader stava già entrando. "Come... come facciamo a sapere che Watchmon-sama non abbia deciso... di sbarazzarsi di noi non appena gli avremo portato quello che vuole?"

Ogremon stava per rispondere in malo modo al suo sottoposto, ma tenne a freno la lingua. In effetti, doveva ammettere che la possibilità suggerita da Goblimon non era poi così remota...

"Beh..." rispose l'orco verde, prendendo un grosso respiro e poi entrando definitivamente nella grotta. Represse un brivido quando l'umidità in essa presente si combinò al gelo e gli diede una sferzata che gli penetrò quasi nelle ossa.

"Se Watchmon ha deciso di rimangiarsi la parola e cercare di eliminarci, allora andremo a fargli un bel discorsetto!" concluse, afferrando la sua clava con entrambe le mani. "C'è in gioco la mia opportunità di pareggiare finalmente i conti con Leomon, e non ho intenzione di farmela scappare solo a causa di qualche sospetto di poco conto... ma se Watchmon vuole fare il doppio gioco, allora dovrà vedersela con me! Nessuno può prendere in giro Ogremon e la sua banda!"

"Sigh... perchè ero sicuro che sarebbe andata così?" si chiese DarkOtamamon, scuotendo la testa. "E va bene... ma se succede qualcosa, io non mi assumo nessuna responsabilità!"

Bakemon scosse la testa e, sempre tenendo i Digivice tra le mani avvolte nei lenzuoli, seguì il suo capo e il girino rosso all'interno della caverna... e di lì a poco, seguirono anche Goblimon, Gizamon, Phascomon e Dracmon, in una sequela di passi che risuonavano nell'antro tenebroso. In assoluto silenzio, osando a malapena respirare, la banda proseguì lungo il corridoio di roccia naturale, seguendone le curve in perfetta fila indiana, gli occhi che si spostavano da un punto all'altro in cerca di possibili pericoli.

Niente. La caverna sembrava morta, a parte l'ululato del vento che spirava al suo interno, e l'aura di minaccia che l'ambiente emanava... pian piano, Ogremon e la sua banda si permisero di abbassare la guardia, anche se soltanto un pò, e il loro passo si fece più spedito, portandoli infine, dopo alcuni minuti di discesa tra le stalagmiti e i gradini naturali scavati dall'erosione nel terreno, ad una enorme caverna fiocamente illuminata, della quale i Digimon criminali riuscivano a vedere soltanto l'ampiezza sconfinata, con il soffitto ad almeno una ventina di metri sopra le loro teste... e la grande voragine che si apriva al centro di essa, sprofondando verso luoghi oscuri che i sei non osavano neppure immaginare. Una strana luminescenza azzurra proveniva dal fondo di questo enorme baratro, accentuando ulteriormente l'aspetto innaturale del luogo. Con incertezza, Ogremon fece cenno a Bakemon di consegnargli i tre Digivice rubati, poi diede ai suoi uomini il segnale di attesa e, ricevuto il loro consenso, avanzò prudentemente nella grande spelonca, avvicinandosi quanto più possibile al baratro luminoso, e poi appoggiando i congegni elettronici su una roccia vicino all'orlo. Fatto questo, tirò un sospiro di sollievo, grato di essere sfuggito fino a quel momento ad una fine poco simpatica, e si schiarì la voce, chiamando ad alta voce il suo 'datore di lavoro'...

"Ehm... Allora..." mormorò, prima di prendere sicurezza. "Watchmon-sama! Watchmon-sama, mi sente? Io... le ho portato i Digivice, come lei mi ha chiesto... e i bambini prescelti stanno arrivando qui per riprenderseli! Sta... andando tutto come previsto, no?"

Silenzio. Ogremon corrugò la fronte, attendendo una risposta telepatica da parte del Digimon dai molti occhi... risposta che però tardava ad arrivare, con grande sospetto dei sottoposti di Ogremon, che cominciarono a sporgersi timidamente dal loro nascondiglio e ad entrare a loro volta nella sala, cercando di capire cosa stava succedendo.

"Capo? Capo, tutto okay?" chiese Dracmon con la sua vocetta stridula. "Non... non risponde, il supremo Watchmon? C'è qualche problema?"

Ignorando il piccolo vampiro, Ogremon si grattò la testa, indeciso sul da farsi... poi reiterò la sua chiamata. "Hey, Watchmon-sama! Io ho fatto quello che lei mi aveva chiesto! Le ho portato i Digivice come da programma! Adesso... beh, adesso cosa si fa?" esclamò, guardandosi attorno intimorito. Più restava lì, più l'atmosfera opprimente minacciava di fargli perdere la calma...

Ma per quanto guardasse in giro, Ogremon non avrebbe mai potuto vedere gli eterei ed impalpabili fantasmi senza corpo che gli stavano strisciando a fianco, aleggiando pericolosamente attorno al suo corpo come avvoltoi che circondano una preda morente. Senza un rumore, i Digi-Ghost mandati da Watchmon si sparpagliarono, e la maggior parte di essi si diresse verso gli scagnozzi dell'orco verde, mentre una minoranza restava vicino alla loro preda originale...

...e ancora, Ogremon e i suoi uomini continuavano a restare lì, indecisi, senza rendersi conto del pericolo che stavano correndo...

In effetti, non se ne resero mai davvero conto.

Con un guizzo simile a quello di un'anguilla che sfugge alle mani di un pescatore, i tre Digi-Ghost che avevano preso di mira Ogremon eseguirono una torsione aberrante e si infilarono all'interno del suo corpo!

L'effetto fu immediato. Come se fosse stato attanagliato da un improvviso dolore di stomaco, Ogremon spalancò gli occhi e fece una smorfia di dolore, piegandosi leggermente su sè stesso e minacciando di far cadere la sua mazza. Con un gemito strozzato, l'orco barcollò pericolosamente e si appoggiò ad una sporgenza rocciosa che si trovava a portata di mano... ma anche così, la sua mano tremava, e il suo corpo muscoloso era scosso da spasmi impressionanti, mentre i suoi occhi passavano dal loro colore normale, ad un giallo malato, ad un rosso acceso che non prometteva nulla di buono!

"AAAAARGH!" ringhiò Ogremon, appoggiandosi la mano libera sulla fronte, mentre i suoi uomini strabuzzavano gli occhi per la sgradita sorpresa. "Che... che cosa... cosa sta... succedendo? Mi... mi sento così strano... GWAAAAAAH!"

Ogremon inarcò la schiena, attanagliato da un'altra fitta di dolore bruciante, e il suo urlo di dolore rimbombò come un tuono in tutti i corridoi scavati nella roccia... e nello stesso momento, tutti i suoi scagnozzi, raggiunti dai Digi-Ghost, si abbatterono al suolo sconvolti da una tortura invisibile, ma non per questo meno allucinante. Per diversi, terribili secondi, i Digimon della banda di Ogremon continuarono a rotolarsi per terra, gettando allucinanti grida di dolore mentre i Digi-Ghost sconvolgevano i loro dati... poi, improvvisamente, Ogremon si alzò di scatto, scosso da una fitta ancora più terribile, e il suo aspetto iniziò a mutare in maniera spaventosa: la pelle verde scurì gradualmente ma rapidamente, diventando in un attimo di uno strano colore blu cupo, e minacciosi spuntoni ricurvi si formarono sui suoi gomiti, come se sulle sue braccia fossero state montate le lame di due scimitarre. I suoi lunghi capelli bianchi si infoltirono ulteriormente, formando una sorta di orribile criniera attorno alla sua testa... e le sue unghie si allungarono fino a diventare artigli, mentre gli occhi si accendevano di una sacrilega luce verde, e i canini sporsero ulteriormente dalla sua bocca, grondanti di saliva! I suoi ruggiti di dolore si fecero gradualmente più sommessi, diventando poco più che un roco respiro... che infine si trasformò in una risata malefica!

"Huhuhuhuhuuu... No... mi sento CATTIVO! BWAAAAHAHAHAHAHA!" tuonò il mostro che fino ad un attimo prima era Ogremon, aprendo le braccia e gettando indietro la testa per dare selvaggio sfogo alla sua ilarità, con una risata terrificante che fece tremare le pareti della spelonca! Persino la sua voce era stata modificata dalla possessione dei Digi-Ghost, e ora suonava più bassa, più rimbombante, come il suono di un contrabbasso suonato da un dilettante. Ogremon si era trasformato in qualcosa di completamente diverso... e lo sentiva lui stesso! Sentiva il potere che lo pervadeva... più potere di quanto lui avesse mai osato sperare! Si sentiva in grado di sbriciolare le rocce con una mano, di sradicare alberi... e soprattutto, si sentiva in grado di affrontare qualsiasi nemico, incluso l'odiato Leomon!

Eccitato, Ogremon lasciò che i suoi occhi si riabituassero all'oscurità... per qualche motivo, gli sembrava che adesso si vedesse molto meglio, nonostante la luce non fosse cambiata... e guardò i suoi scagnozzi, che avevano a loro volta smesso di urlare e di rotolarsi a terra, e si erano arresi al potere che i Digi-Ghost ora esercitavano su di loro! Al posto di Dracmon, ora si trovava un enorme lupo dal folto mantello violetto interrotto qua e là da qualche striatura bianca, e sulle cui zampe stavano delle orribili lame ricurve e dentate che sembravano scintillare per il desiderio di fare a pezzi qualche avversario! Ali da pipistrello, troppo piccole per essere davvero utili al volo, avvolgevano le spalle della bestia ringhiante, e altre due spuntavano dalla sua nuca, coprendo i suoi occhi ferini. Delle strane decorazioni rosso sangue a forma di pipistrello stilizzato spiccavano sulla coda e sui quarti posteriori dell'animale, e attorno al collo, la sua pelliccia si infoltiva, formando una sorta di maestosa criniera, mentre i canini erano esageratamente lunghi e spuntavano di qualche centimetro dalla sua bocca sbavante. La bestia aveva un'aria nobile e sanguinaria al tempo stesso, e camminava con un'imperiosità che non si sarebbe potuta trovare in alcuna creatura naturale...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Sangloupmon

Anche chiamato: Sangremon

Tipo: Bestia Demoniaca

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Sticker Blade, Black Mind

Un crudele Digimon vampirico le cui origini rimangono tuttora misteriose, pare che sia stato creato da una potentissima entità della Dark Area come segugio e cacciatore. Può scorporare i propri dati e fondersi con le ombre per percorrere grandi distanze con la semplice forza di volontà.

 

Bakemon era diventato molto più grande, e ora toccava l'altezza di Ogremon... ma le differenze principali stavano nel colore del suo mantello sdrucito, che era passato da un bianco spettrale ad un grigio smorto e senza vita, ma al tempo stesso minaccioso... e nelle sue orbite vuote, all'interno delle quali brillava una luce verde che scintillava come una lanterna in mezzo all'oscurità! Inoltre, i suoi denti sembravano essere diventati più lunghi e affilati, e le sue mani si contraevano spasmodicamente, non aspettando altro che tenere stretto qualcosa da distruggere!

Goblimon era Digievoluto in un robusto Digimon un pò più alto di un essere umano normale, simile a come era Ogremon prima della sua trasformazione... ma la sua pelle era arancione spento anzichè verde, e al posto dei pantaloni indossava un gonnellino leopardato, giallo a macchie nere. Per il resto, la somiglianza era sputata, comprese le lunghe corna ricurve che gli uscivano dalla testa e la clava di osso che reggeva in mano!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Fugamon

Tipo: Malvagio

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Evil Hurricane, Heavy Stick

Un Digimon brutale, usato spesso come truppa sacrificabile da Digimon malvagi più potenti. Lontanamente imparentato con un Ogremon, possiede attacchi molto simili.

Anche DarkOtamamon, Phascomon e Gizamon erano Digievoluti, passando da un aspetto minuto e non particolarmente minaccioso, a forma decisamente più mostruose! Il girino rosso era diventato un'orribile ammasso strisciante di puzzolente fanghiglia grigio-azzurra, i cui occhi rossi e asimmetrici guardavano con stupida aggressività il mondo attorno a lui, e le cui braccia erano due repellenti pseudopodi da cui spuntavano, a mò di artigli, frammenti di metallo affilato ed arrugginito. La sua bocca era costantemente aperta, mostrando due file di denti spezzettati che sembravano fatti anch'essi di metallo di scarto, rifiuti di ogni genere fluttuavano nel suo corpo semiliquido, tornando brevemente in superficie solo per essere fagocitati di nuovo subito dopo... e soprattutto, una puzza spaventosa circondava il nuovo Digimon, una puzza talmente potente da arrivare in faccia a chiunque gli si fosse avvicinato come un pugno! Il Digimon fangoso gemeva e rantolava, trascinando orribilmente la sua massa mentre emetteva dei gorgoglii inarticolati!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Raremon

Tipo: Non-Morto

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Breath of Decay, Acid Sludge

Questo orrore è quanto rimane di un Digimon che ha cercato di rendersi più forte con un misterioso processo di meccanizzazione che ha avuto esiti disastrosi. I dati che formano il suo corpo sono in continua decomposizione, e a ciò si deve il suo odore insopportabile.

 

Mentre la forma Rookie di Phascomon poteva ispirare una certa tenerezza, a prima vista, la sua forma evoluta era tutt'altro che gradevole, essendo una specie di orrendo e perverso peluche che imitava grottescamente un giocattolo per bambini. Il suo corpo, alto poco più di quello di un bambino umano, era coperto da una pelle viola acceso simile a cuoio, ma qua e là si vedevano lacerazioni, sgualciture e altri segni di questo tipo, che davano al Digimon un aspetto trasandato e cadente. Come se non bastasse, le braccia e la metà sinistra del muso erano di colore diverso rispetto al resto del corpo, un colore bianco sporco tenuto assieme da cuciture malfatte, come se qualche bambino, in un gioco perverso, si fosse divertito ad attaccare tra loro pezzi di vari bambolotti. Gli occhi erano veramente inquietanti, essendo composti da niente più che due pezzi di filo di ferro incrociati tra loro in modo da formare un paio di X là dove dovevano esserci gli organi visivi, mentre al posto delle orecchie c'erano due tubi di metallo arrugginito che entravano e uscivano dalla calotta cranica, mentre un paio di corna piccole e scintillanti, simili a punte di coltello, spuntavano dalla sommità del capo, come armi pronte all'uso! Ma il particolare che faceva più impressione era sicuramente il boccaglio che, dipartendosi dal torace dell'orribile fantoccio, da una decorazione rosa a forma di cuore che stonava con l'aspetto rattoppato della creatura, percorreva un breve tratto per poi immettersi in quella che doveva essere la sua bocca!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Pokyupamon

Tipo: Marionetta

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Madness Brooch, Slash & Rip

Digimon malvagio proveniente dalla Dark Area e servitore di Belphemon, il Grande Signore dei Demoni collegato all'Ignavia. Il suo corpo è coperto da resistente materiale simile a cuoio, mentre le sue lame nascoste sono armi letali per chiunque!

 

Infine, dove prima si trovava Gizamon, ora c'era un Digimon dinosauro simile ad un Tyrannomon... ma le sue squame erano nere, percorse da alcune strisce rosse che circondavano il muso, le cosce e le spalle, e aveva una cresta di placche ossee frastagliate di colore verde che correvano lungo la sua spina dorsale, terminando poco prima della coda, mentre il torace e l'addome erano bianchi, e mettevano fin troppo bene in mostra i suoi tremendi muscoli!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: DarkTyrannomon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Fire Blast, Iron Tail

Una volta un Tyrannomon normale, ora è stato corrotto da un virus, ed è diventato una bestia feroce che sfoga la sua ferocia su tutto ciò che lo circonda! I suoi attacchi sono molto simili a quelli della sua forma normale, ma la sua crudeltà è stata enormemente amplificata!

 

Quella che fino ad un attimo prima era sembrata soltanto una banda di buffoni inconcludenti, si era trasformata in un piccolo esercito di orribili creature distruttive, che non sembravano vedere l'ora di sfogare la nuova forza che avevano ottenuto sui Digiprescelti! Riprendendo il mano lo scettro del comando... o, per meglio dire, la sua immancabile clava... Ogremon chiamò a sè con un potente ruggito tutti i suoi sottoposti, che si riunirono davanti a lui, dimenticandosi completamente dei Digivice rimasti abbandonati sulla roccia vicino all'abisso.

"HAHAHAHAHAAA! Ragazzi, avete visto? Avete visto anche voi, no? Watchmon ha mantenuto la sua parola! Ci ha dato più potere... più forza... ora... possiamo affrontare chiunque!" esclamò estatico. "E io, beh... non so voi, ma ho una gran voglia di far vedere a quei mocciosi chi è che comanda qui! Voglio vedere che facce faranno, quando si renderanno conto di essere impotenti davanti al nostro nuovo potere! Eh? Che ne dite? Non trovate che sarà un ottimo riscaldamento per quando affronterò Leomon?"

Gli altri mostri proruppero in un collettivo ululato di vittoria, e cominciarono, in preda ad un delirio collettivo, a seguire il loro leader fuori dalla spelonca, ripercorrendo la strada che li aveva condotti fin lì, accompagnati da un chiasso assordante che si fece più sopportabile man mano che la banda si allontanava. In pochi istanti, le grida di gioia feroce dei sei mostri erano diventati niente più che un fastidioso brusìo di sottofondo, e un silenzio spettrale era di nuovo calato sulla grotta malamente illuminata...

Ma non durò a lungo. Con un sibilo malefico, un'ombra scivolò sulle pareti rocciose... e come un fantasma, una figura ammantata di nero, con una letale falce elettrificata tra le mani, che ricordava molto la rapresentazione popolare della Morte, salì dalla fossa illuminata. I suoi occhi senza pupille scrutarono il suo dominio per qualche secondo, prima di notare i Digivice che Ogremon e i suoi uomini avevano lasciato sulla roccia vicino alla sua fossa.

MetalPhantomon sghignazzò con disprezzo. Gli seccava davvero non poter 'ringraziare' Ogremon e i suoi scagnozzi come era sua intenzione, ma del resto, se avesse disubbidito agli ordini, Watchmon non gli avrebbe mandato più nessuno con cui divertirsi...

"Per adesso, mi accontento di questi gingilli..." sibilò ferocemente, separando una mano ossuta dal manico della sua falce e allungandola verso i Digivice, che poi strinse nella sua morsa di ferro come fossero stati tanti giocattolini. I tre strumenti elettronici emisero un lieve, sgradevole rumore, come se rifiutassero loro stessi di farsi manipolare da un essere così diabolico, ma MetalPhantomon non ci fece caso, e li nascose in un risvolto interno del suo mantello.

"Ma quando quei mocciosi arriveranno qui, pretenderò molto di più... Heheheheee... è già da troppo tempo che aspetto questa occasione, e non mi sarà negata!" sghignazzò poi, fluttuando di nuovo verso il fondo del baratro e scomparendo nella luce...

 

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Poco dopo, nei pressi di una gola scavata da due altissimi costoni di roccia grigia e priva di vita...

I Digiprescelti e i loro compagni di viaggio si erano rifugiati in un canyon naturale per sfuggire al flagello del vento impetuoso, che fin da prima non aveva smesso di flagellarli e di sottrarre calore ai loro corpi, già affaticati dalla lunga marcia. La consapevolezza che Ogremon e i suoi scagnozzi avevano i Digivice, e li stavano portando chissà dove aveva - nonostante la stanchezza e il poco felice clima che man mano era calato sul gruppo, e che Witchmon aveva inutilmente tentato di combattere con qualche battuta... - messo le ali ai piedi ai ragazzi, che si affrettavano lungo la strada, concedendosi appena qualche sosta di uno o due minuti per riprendere fiato. Quel giorno, spinti dal bisogno di recuperare ciò che i servitori di Watchmon avevano loro sottratto, avevano quasi saltato il pranzo, fermandosi solo per raccogliere qualche striminzita mela di carne da uno dei pochi alberi che crescevano in quel terreno ostile... mela di carne che, tra l'altro, non era nemmeno tanto buona!

"Bene... se non altro, qua sotto il freddo si sente meno..." commentò stancamente Kunemon, drizzando le antenne verso l'apertura della gola... e verso il vento infernale che incessantemente ululava sopra le loro teste. "Witchmon, Cobramon... siete sicuri che stiamo andando nella direzione giusta? Qui non vedo orme da seguire..."

Il bruchino giallo aveva ragione. Ora che stavano camminando sulla nuda roccia frastagliata, dove i piedi di Ogremon non avevano potuto lasciare impronte, era diventato molto più difficile seguire il loro avversario, e molti dei Digiprescelti si chiedevano come facesse la Digimon maga ad essere così sicura di dove stava andando...

"Non c'è più bisogno di seguire le orme di quel bestione di Ogremon..." rispose la strega, che camminava di fronte al gruppo, tenendo un occhio sulla strada, e uno sulla sfera di cristallo che teneva nella mano libera. "Grazie alla mia sfera, potrei scovarlo anche se si nascondesse nel centro di DigiWorld! Non può sfuggirci, sento che ormai è molto vicino!"

"E sssse quesssto non basssstasssse..." proseguì Cobramon, che ora aveva riacquistato abbastanza calore corporeo da muoversi da solo, facendo saettare la sua lingua biforcuta qua e là. "Non dimenticatevi del mio olfatto sssenssssibilisssimo! Potrei fiutare quel bidone di immondizia vagante anche sssse ssssi ficcassse nel più grande porcile di DigiWorld! Riuscirei comunque a trovare il ssssuo leggendario aroma! Bleah!"

Il cobra gigante terminò la frase con un verso di disgusto che strappò una risata a Sho e a SnowAgumon, alleviando un pò il clima cupo che si era impadronito di loro dopo la discussione di poco prima. Da quando il cammino era ripreso, la rabbia e la tensione che serpeggiavano era palpabile... quasi le Fortran Heights, con la loro sinistra reputazione e con l'aura maligna quasi percepibile che aleggiava loro attorno, cercassero di sottrarre loro ogni forza di volontà, e di dissolvere la loro coesione prima ancora dello scontro decisivo... A giudicare dai precedenti sfoghi di Kevin, Felipe e Falcomon, che stavano gradualmente perdendo la speranza e la fiducia nei loro compagni, questo tentativo non era stato infruttuoso, purtroppo, e anche i membri del gruppo che non avevano avuto simili reazioni sembravano incerti... Persino Sho e Yurika, nonostante la grande cordialità che c'era tra loro, in quel giorno infausto non riuscivano a parlare che con brevi, concise frasi fatte... quasi tra loro si stesse aprendo un varco incolmabile...

E a Sho non piaceva tutto questo. Yurika... era stata la sua migliore amica fin dai tempi dell'asilo, e avevano sempre condiviso tutto... momenti tristi e felici, compleanni, partite ai videogiochi... occasioni speciali... ricordava con nosalgia (anche se non l'avrebbe mai detto ad alta voce) i giorni in cui Yurika andava ad assistere alle sue partite di calcio, e a volte scendeva in campo con lui... o quando lui si offriva volontariamente come sparring partner per gli allenamenti di judo a cui lei si sottoponeva! Erano momenti di grande gioia e compicità per entrambi, e ora sentiva che Yurika si stava in qualche modo allontanando da lui... sembrava così depressa e svagata, da quando il loro viaggio era ripreso...

Per non parlare di Felipe e Falcomon, che pur restando vicini non si guardavano più neppure negli occhi... o di Kevin e Bearmon, che arrancavano stancamente dietro il gruppo, lo sguardo perrennemente rivolto verso il terreno. Stranamente, Jolene e BlackGatomon sembravano cavarsela meglio... anche se la gattina nera sembrava curiosamente spaesata dal silenzio che regnava tra loro. Nonostante lei si fosse spesso lamentata della sciocchezza delle loro conversazioni, si era resa conto che, ora che non le sentiva più, c'era qualcosa nell'aria che non andava. E poi, le discussioni tra Felipe e Falcomon, e tra Kevin e Bearmon avevano in qualche modo lasciato il segno su di lei... La gattina nera si stava chiedendo cosa le stesse accadendo... soltanto alcuni giorni fa, non avrebbe fatto nemmeno caso alle liti di qualcuno che lei considerava solo un alleato di comodo...

"Hey, Sho..." chiamò SnowAgumon... e il ragazzino con gli occhialoni chinò la testa verso il suo partner. "Non... non trovi che ci sia qualcosa di strano qui attorno?"

Sho annuì cupamente, e rivolse un'occhiata di sfuggita a Yurika, il cui sguardo normalmente vivace, pieno di vita, ora era fisso sulla strada davanti a sè, il volto tirato in un'espressione di fredda determinazione che non le si addiceva per niente. "Sì... capisco cosa vuoi dire, SnowAgumon. Come ha detto Kevin-chan, non so cosa ci stia prendendo, e sento che..."

"No, Sho, non dicevo di quello!" precisò il piccolo tirannosauro bianco, fermandosi in mezzo alla strada e fiutando attorno a sè. "C'è... c'è qualcosa d'altro! Non so esattamente cosa, ma... mi sembra che qualcuno si stia avvicinando! Non so se è un amico o un nemico!"

La frase ebbe l'effetto di far frenare immediatamente l'intero gruppo. Witchmon guardò confusa il suo partner, che sollevò il suo collo dotato di cappuccio e si erse per più di un metro sopra il terreno, con la lingua che guizzava sempre più velocemente. L'espressione del serpente velenoso era corrucciata, e si capiva che qualcosa non andava anche soltanto da come il suo sinuoso corpo si era irrigidito e il suo cappuccio si era spalancato, quasi fosse davanti ad un incantatore di serpenti.

"C-Cobramon?" chiese Jolene, avvicinandosi a Yurika con espressione incerta. "Che... che sta.... succedendo? Arriva qualche... nemico?"

"Non lo sssso, Jolene..." rispose il serpente. "Comunque, di una cosa ssssono ssssicuro... non ssssiamo ssssoli, qua attorno..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Cavolo, questo chap proprio non mi voleva venire! Per fortuna, sono riuscito a completarlo, in maniera anche decente, a mio modesto parere...

L'atmosfera che si respira nel gruppo continua a non essere delle migliori... riuscirà Felipe a darsi una svegliata e a capire che non può fare tutto da solo? E cosa ne sarà di loro, Witchmon e Cobramon, ora che si trovano con un Ogremon super-forte alle calcagna, alla testa di una masnada di Digimon altrettanto folli e feroci? Spero che non vi dispiacerà se per un pò mi sono concentrato sui personaggi anzichè sui combattimenti... l'influenza di Brain Powered si fa sentire... e vi prometto che tra non molto assisterete a delle battaglie come si deve! Forse già nel prossimo capitolo!

Non ho molto da dire, se non... spero che i nuovi Digimon entrati in scena riscuotano la vostra approvazione, come anche quelli che introdurrò tra breve. Forse i ragazzi hanno ragione, il momento di gloria di Felipe e Kevin potrebbe essere vicino, anche se adesso stanno dubitando di loro stessi...

Alla prossima, fan di Digimon... e attendo i vostri commenti! Non siate timidi!

 

Justice Gundam

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Capitolo 20
*** Il potere della Speranza ***


Digimon Zero-20

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Ehilà!

Era da un pò di tempo che questa fanfiction restava ferma, vero? Bene, non dovete più aspettare, perchè adesso... eccovela aggiornata, ed ecco pronto un nuovo capitolo, che non aspetta altro che essere letto! Chiedo scusa ancora una volta, ma altre fanfiction richiedevano la mia attenzione, e questa, per conseguenza, è stata messa un pò in disparte...

Anzi, devo continuare anche le mie fanfiction di Pokèmon e Sonic X... accidenti, chissà mai se troverò il tempo! -_- U

Beh, andiamo per priorità, e parliamo di questa storia, che per adesso è quella che tengo di più ad aggiornare! La situazione per Sho e compagni non era delle migliori, l'ultima volta che li abbiamo visti. Il clima nel gruppo non è esattamente l'ideale, nonostante la presenza di Cobramon e Witchmon, non hanno tre dei loro Digivice, e come se non bastasse hanno Ogremon e un gruppo di suoi scagnozzi, opportunamente potenziati dal 'regalino' che Watchmon e MetalPhantomon hanno fatto loro, che non vedono l'ora di fare loro la pelle! Anzi, potrebbero averli già trovati, nel qual caso... sarebbero guai grossi per i nostri eroi!

Alternativamente, ci sarebbe un'ipotesi più ottimistica, ovvero che abbiano incontrato Leomon prima di Ogremon... nel qual caso, forse qualche possibilità contro i leccapiedi di Watchmon c'è... ma riusciranno i nostri a mettere da parte le loro differenze e collaborare al fine di superare l'ostacolo apparentemente insormontabile che si trovano davanti? Sarà sicuramente una prova difficile...

Ma prima, sentiamo un pò cosa mi dicono i miei lettori... e vedo che anche questa volta, le opinioni sono favorevoli!

 

Talpina Pensierosa: Hehee... vedrai, vedrai... Felipe potrà avere un pò la testa dura, ma l'esperienza che farà in questi capitoli gli aprirà un pò gli occhi. Già non credo si aspettasse che Falcomon gli rispondesse in quel modo...

KillKenny: Quando le cose vanno male, ricordati che può sempre andare peggio! Questo è quello che ci ha insegnato Ogremon nel capitolo precedente! Heheheee... scherzi a parte, adesso i nostri hanno delle belle gatte da pelare! Ci vorrebbe una delle soluzioni al volo che l'amico Ron Stoppable riesce spesso a tirar fuori... e chissà che non capiti! Per il resto... beh, cerco di fare del mio meglio per far comportare i miei ragazzi come si comporterebbero dei bambini di quell'età in una situazione così difficile! E poi, ho preso lezioni dall'amico Yoshiyuki Tomino: solo perchè stanno dalla stessa parte non significa che vadano sempre d'accordo!

SmartGirl: Grazie del complimento, ma stai attenta a non soffocare! XD

Scherzi a parte, ti ringrazio per le lodi. Sinceramente, non credevo di essere in grado di esprimere come si doveva una simile confusione di emozioni come quella che stanno provando i ragazzi in questo momento! Sì, in effetti anch'io ho pensato che Falcomon fosse quello più indicato per far aprire gli occhi a Felipe! Svegliati, biondino! Non tutti sono contro di te! E per quanto riguarda Kevin... anche lui, logicamente parlando era quello più vulnerabile a questa altalena di emozioni, che spero troverà presto una soluzione positiva! Come si suol dire, è nel momento più difficile che si vede il vero eroe, e forse il piccolo Kevin avrà molto presto l'occasione per dimostrare di esserlo! Ogremon e i suoi scagnozzi si stanno avvicinando, e non hanno intenzione di fare prigionieri! Come andrà a finire?

TopoMouse: Grazie ancora! Come ho detto, Falcomon ha anche lui il suo punto di rottura, e l'atteggiamento di Felipe non ha certo giovato al suo self-control... e sì, adesso i nostri sono proprio in inferiorità numerica, e senza nessun Ultimate che li aiuti nella battaglia imminente! Ma nulla impedisce che ci sia un inaspettato colpo di scena...

 

Okay, gente! Si riparte, e prevedo una strada tutta in salita almeno per qualche capitolo! Nel caso riuscissero a superare Ogremon e i suoi sgherri, ricordate che li attende ancora MetalPhantomon...

Il tempo delle parole è finito! A voi e alla vostra lettura!

 

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Capitolo 20 - Il potere della Speranza

 

La tensione era salita a livello critico. La sensazione che qualcosa, o qualcuno, stesse osservando il gruppo... lo stesse inesorabilmente pedinando... era sempre più forte, come il vento impietoso che ululava nell'angusto canyon e sferzava loro la pelle e le ossa. I bambini si acquattarono contro le mura rocciose, non osando quasi fiatare per paura di essere visti da chiunque fosse colui che li stava pedinando... mentre i Digimon, Witchmon e Cobramon compresi, si piazzarono di fronte al gruppo in posizione di combattimento! SnowAgumon, Falcomon e BlackGatomon sfoderarono i loro piccoli artigli, Kunemon preparò il suo pungiglione, Bearmon si aggiustò il berrettino sulla testa prima di scivolare in una comoda posizione di guardia, Cobramon si alzò parzialmente in verticale e aprì il cappuccio squamoso che circondava la sua testa... e anche Witchmon, con grande sorpresa di tutti, fece volteggiare un paio di volte la sua scopa nelle mani, come un'esperta di arti marziali... e poi, con un secco scatto, separò da essa la parte alta del manico, che si rivelò essere una lunga ed esile spada d'acciaio! Con la mano destra, la giovane strega tirò fuori l'arma dall'improvvisato fodero ed eseguì un paio di fluidi movimenti che non sarebbero stati fuori luogo in un film di Akira Kurosawa, per poi mettersi in guardia... non prima però di aver fatto un occhiolino agli stupiti Digiprescelti, che non si aspettavano un simile trucco dalla loro compagna di viaggio!

"Carino, vero?" chiese retoricamente Witchmon, gettando di lato il manico ora vuoto della sua scopa. "Non posso sempre basarmi sulla magia per combattere, l'ho capito dopo aver perso la prima volta contro Ogremon... e nessuno si aspetterebbe mai che nella mia scopa sia nascosta un'arma del genere!"

Sho spalancò gli occhi e annuì una volta. "Accidenti... Questa me la devo proprio annotare..." commentò, impressionato dall'astuzia.

"E' sicuramente un trucchetto valido... ma vi dispiace concentrarvi su chi ci sta davanti?" sbottò BlackGatomon, che come al solito non amava le discussioni di poco conto. "Preferirei uscire di qui viva, sapete com'è... e non sarà tanto facile, se non prendete sul serio questo tipo!"

SnowAgumon storse un pò il naso, ma doveva ammettere che BlackGatomon aveva perfettamente ragione... forse stavano per avere a che fare con Ogremon e la sua banda, il che voleva dire che dovevano stare pronti a tutto! Non sarebbe stato facile sopraffare un paio di Champion e qualche Rookie in quella condizione, ma se non altro potevano contare su un pò di aiuto esterno...

La sensazione di essere osservati e seguiti cresceva ad ogni istante, e i Digimon sentirono la presenza del loro 'visitatore' sempre più vicina, assieme a dei passi pesanti che si udivano sempre più chiari. La lingua biforcuta di Cobramon scivolò fuori dalla sua bocca, 'assaggiando' l'aria in modo da percepire ogni minima traccia del Digimon che si stava avvicinando, e Bearmon strinse ulteriormente i pugni, preparandosi a colpire...

"Ci siamo, ragazzi..." mormorò Kunemon, rivolgendosi per un istante ai Digiprecelti, che stavano attaccati al muro in attesa di come si sviluppavano gli eventi. "Ormai è molto vicino... tra non molto dovremmo essere in grado di vederlo..."

A dare ragione a Kunemon, pensò Falcomon una frazione di secondo dopo, puntando il suo sguardo acuto verso la sommità del canyon, e indicando con un'ala una massiccia figura muscolosa che si stagliava contro il pallido sole che a malapena scaldava il terreno! "Infatti! Eccolo là! Ragazzi, tenetevi tutti pronti!" esclamò il falchetto, allontanandosi di un passo dal costone di roccia da cui il Digimon li osservava! Un istante infinitesimo di panico colse il gruppo, e i Digimon si voltarono in tutta fretta verso l'intruso...

Per un istante, i raggi del sole investirono gli occhi dei membri del gruppetto, consentendo loro di vedere soltanto un'ombra massiccia e indistinta con il sole sullo sfondo... poi, quando la figura, con un verso che esprimeva sorpresa per l'allarme dimostrato dai Digimon più piccoli, si mosse davanti al sole accecante, il suo aspetto apparve più chiaro... e tutti rimasero sorpresi nel vedere che non si trattava di Ogremon come avevano pensato!

"I Digiprescelti, vedo... quindi siete voi i ragazzi venuti da un altro mondo di cui parlano le nostre leggende. Non vi preoccupate, non sono qui per combattere con voi!" disse la figura, con voce rude ma gentile. Ora che il sole non li abbagliava più, SnowAgumon e i suoi compagni non riuscirono a trattenere un'esclamazione di meraviglia davanti alla regale figura di un gigantesco uomo-leone dalla pelle abbronzata, solcata da numerose cicatrici che davano l'idea di un guerriero rotto ad ogni esperienza, e dalla splendente criniera, che indossava un paio di pantaloni neri e portava una grossa spada appesa ad un fianco. I suoi occhi, nei quali era possibile leggere una grande forza e nobiltà d'animo, stavano osservando con attenzione i sette Digimon più piccoli nel canyon sotto di lui, quasi a volersi rendere conto delle loro potenzialità. Davanti a quella maestosa figura, anche i ragazzi, che fino a quel momento temevano per le loro vite e quelle dei loro compagni, si staccarono dal muro con un briciolo di esitazione, ricambiando lo sguardo del guerriero-leone...

"Avevo sentito molto parlare di voi, ma non credevo, fino a poco fa, che avrei avuto il privilegio di incontrarvi personalmente." commentò Leomon, per poi scendere giù dal costone di roccia scivolando agilmente lungo la parete scoscesa. Si fermò davanti al gruppo, sollevando due esili baffi di polvere di roccia che si spazzò via dai pantaloni, prima che Witchmon abbassasse la spada e si inchinasse cortesemente davanti al prode guerriero.

"Per un attimo, abbiamo temuto che qualche Digimon malvagio ci avesse trovato..." mormorò la giovane strega. "E' un onore incontrarla anche per noi, Leomon!"

Sho si fece avanti, un dito puntato con fare interrogativo verso il gigantesco uomo-leone. "Leomon? Non è per caso il Digimon con cui Ogremon ha dei conti in sospeso? So che Bearmon ci aveva accennato a lui..."

"Infatti." rispose il serpente, che si era a sua volta prodotto in un rispettoso inchino, subito ricambiato, all'indirizzo di Leomon. "Non ssssapevamo però che ssssi trovasssse da quesssste parti... è un onore, ssssignor Leomon!"

"Non vi preoccupate, ragazzi, è stato un falso allarme!" esclamò Kunemon, rivolgendosi ai ragazzi. "Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Leomon, uno dei guerrieri più rispettati e onorevoli di DigiWorld!"

Ora che sapevano di essere al sicuro, i Digiprescelti ebbero meno esitazioni a farsi avanti, e uno alla volta si staccarono dalla parete del canyon per osservare incuriositi il colossale Leomon, e presentarsi a lui.

"Leomon...?" ripetè Yurika. "Quindi... quindi voi dite che ci possiamo fidare di lui?"

"Senza dubbio!" ribattè Falcomon. "So che a guardarlo così può fare un pò paura... ma Leomon è un Digimon buono! Incontrarlo qui, in questa situazione è stata fortuna nella sfortuna!"

Kevin fischiettò ammirato di fronte all'aspetto nobile del nuovo arrivato, mentre Felipe restava appoggiato alla parete rocciosa con espressione guardinga, e Jolene faceva qualche piccolo, timido passo in avanti. "Beh, sicuramente, a guardarlo così, fa altro che la sua figura!" commentò il ragazzino di colore, riuscendo a mettere da parte per un attimo le preoccupazioni che lo avevano assillato fino a quel momento, e a tornare al suo naturale atteggiamento allegro e curioso. BlackGatomon, invece, mantenne un'espressione di sostanziale indifferenza. Era ben noto che lei non aveva una gran pazienza per coloro che riteneva dei 'santarellini', e certamente Leomon, con la sua fama, rientrava in questa categoria...

"Sono contenta che sia dalla nostra parte... Al confronto, Baba il gigante e Antonio Inoki sembrerebbero dei nanerottoli!" commentò a sua volta Yurika, citando due dei più rinomati assi del wrestling giapponese. La ragazzina dai capelli blu raggiunse Kunemon, seguita a ruota da Kevin e Jolene, e fece un inchino, mentre Sho si schiariva la gola e si apprestava a fare le dovute presentazioni.

"Anche per me è un grande onore conoscere voi, bambini prescelti... e in circostanze più favorevoli, sarei stato molto felice di intrattenermi di più con voi." esordì Leomon, facendo un cenno a Sho con la testa ornata di criniera. Jolene sorrise e fece un timido saluto con la mano in risposta. "Purtroppo, il fatto che voi siate qui altro non è che un indice di quanto difficile sia la situazione. Molti Digimon hanno cercato di opporsi a Watchmon, e sono riusciti soltanto ad ingrossare le fila del suo esercito. Temo che senza di voi, non riusciremo ad uscire da questa difficile situazione."

SnowAgumon tirò un sospiro. "Sigh... purtroppo, signor Leomon, anche noi non siamo esattamente nella migliore delle situazioni... Vede, il fatto è che, recentemente, a tre di noi sono stati rubati i Digivice che consentivano a noi Digimon di evolvere ai nostri livelli superiori. Senza di quelli, non abbiamo molte speranze in un combattimento contro gli scagnozzi di Watchmon, per non parlare di Watchmon in persona..." disse, ripensando con rabbia al momento in cui Ogremon e i suoi uomini avevano loro portato via i preziosi congegni.

I ragazzi videro la fronte di Leomon corrugarsi, chiaro segno di preoccupazione. "Hmmm... in effetti, questa è una cosa molto grave... Watchmon ha giocato bene le sue carte, e ha saputo dove colpire per danneggiarvi il più possibile." affermò.

"E fossero soltanto i Digivice, la cosa di cui ci preoccupiamo..." rispose Sho con un cenno affermativo della testa, dando un'occhiata storta a Felipe, che fece finta di non essersi accorto di nulla e fece un verso di sufficienza. "Comunque... sì, signor Leomon, purtroppo è così... a me, a Yurika-chan, e a Jolene-chan è stato rubato il Digivice, in modo da impedirci di combattere efficacemente. E' per questo che i nostri due amici, Cobramon e Witchmon..." indicò con la mano i due stravaganti Digimon al loro fianco, giusto nel momento in cui Witchmon raccoglieva il manico della sua scopa e rinfoderava la spada. "...si sono offerti di accompagnarci. Dal momento che loro sono di livello Champion, hanno maggiori chances di combattere ad armi pari con i Digimon che inevitabilmente incontreremo nel nostro cammino..."

Leomon annuì. "Certo... riesco a percepire che entrambi i vostri compagni sono dei combattenti capaci, rispetto al loro livello evolutivo..." commentò dopo essersi concentrato per un istante. Ignorando poi la reazione enusiastica di Witchmon, che aveva fatto cadere a terra la scopa-fodero e si era messa ad abbracciare Cobramon con una tale foga che il serpente gigante credette che avrebbe fatto la muta della pelle in anticipo (dopotutto, non capitava tutti i giorni di ricevere un complimento da Leomon in persona!), l'uomo-lrone rivolse un'altra domanda al gruppo. "Ma, giusto per curiosità, chi è stato a sottrarvi i Digivice su ordine di Watchmon? Quel tiranno non è tipo da sporcarsi le mani direttamente, se può far fare a qualcun altro il suo lavoro..."

"Appunto..." assentì Bearmon. "Beh, Leomon, credo che lei lo conosca bene... una sua vecchia conoscenza, un certo bestione con le corna da toro e il cervello minuscolo che risponde al nome di Ogremon!"

Questa volta, Leomon sembrò perdere la sua stoica compostezza per una frazione di secondo, e Sho e Kevin, i più vicini, sentirono distintamente un sommesso ruggito provenire dalla sua gola. "Ogremon, quella canaglia..." ringhiò il guerriero-leone. "Non mi stupisce che sia in comunella con Watchmon, Ogremon ha sempre avuto l'abitudine di accompagnarsi ai peggiori individui che si siano mai visti a DigiWorld. In questo caso... sempre se, ovviamente, la cosa vi fa piacere... io sarei disposto a mia volta ad accompagnarvi e aiutarvi a trovare e sconfiggere Ogremon e la sua banda!"

Per un istante, ai Digiprescelti non parve vero che il potente guerriero avesse fatto loro una proposta così allettante. Leomon era, a quanto avevano sentito, colui che aveva più esperienza con Ogremon, e sicuramente il suo aiuto in quella circostanza sarebbe stato preziosissimo...

"Ehm... beh..." mormorò Sho con una mano davanti alla bocca. Non aveva osato chiedere un simile favore a Leomon, e non era sicuro di come rispondere ora che il nobile guerriero si era offerto spontaneamente di farlo. "Non... non possiamo negare che la cosa ci farebbe molto comodo, Leomon-san... ma è proprio sicuro di non avere problemi?"

"Non vorremmo mai che lei si sentisse obbligato a fare questo, mister Leomon..." si intromise Jolene, raccogliendo abbastanza risolutezza da parlare a quella montagna di muscoli senza mostrarsi intimorita. "Dopotutto, come abbiamo detto a Cobramon e a Witchmon, questo che stiamo facendo è una cosa molto pericolosa... e Ogremon e i suoi uomini non sono gente che scherza..."

"Lo so bene." replicò Leomon. "E non è certo questo il primo rischio che corro. Però... senza le forme Champion di due dei vostri Digimon, credo che vi servirà tutto l'aiuto possibile per ritrovare i vostri Digivice. Quindi, credo che la cosa più giusta che io possa fare è prendere esempio dai vostri amici, e accompagnarvi. Del resto, ho anche dei conti in sospeso con Ogremon, e questa sarà un'occasione per rimetterli a posto. Quindi, ho anche qualcosa di personale da guadagnarci, oltre a fare il mio dovere aiutandovi."

"Anche noi abbiamo le nostre brave muffe con quel bestione squamoso, signor Leomon!" esclamò Witchmon, il cui carattere irruento tornava a farsi sentire, probabilmente ringalluzzito dal fatto che ora potevano contare sull'aiuto di un guerriero del calibro di Leomon. "L'ultima volta che io e Cobramon abbiamo incontrato quel bufalo puzzolente, lui ha avuto fortuna e ci ha battuti! Vogliamo ricambiare il favore!"

Per quanto Cobramon preferisse, di solito, trattenere l'eccessiva esuberanza della sua compagna, non poteva dire di non essere d'accordo con lei! "Mi fanno ancora male le vertebre da come quel furfante mi ha annodato..." sibilò, le iridi da gatto trasformate in fessure luccicanti. "Non vedo l'ora di ssssisssstemare i conti con lui una volta per tutte!"

"Vedo che almeno l'unità di intenti c'è..." commentò Kunemon, con un gesto sbarazzino delle antenne. "Il che è una buona cosa, visto che in questi ultimi tempi non ho visto una grande unità per certi altri versi..." pronunciò l'ultima parte gettando uno sguardo di intesa sia a Sho che a Felipe, e il biondino spagnolo cominciò seriamente a chiedersi se avevano mai intenzione di smetterla con quella storia! Lui aveva semplicemente detto quello che pensava, e non aveva nessuna voglia di farsi degli amici tra quella gente... o almeno, questo è quello che Felipe continuava a raccontarsi...

Un pò più in là, Kevin storse il naso, sentendo ancora quel sentimento di vuoto e quella famelica disperazione cercare di fare presa su di lui. I suoi occhi tornarono verso il terreno, e Bearmon, accortosi del suo stato d'animo, gli appoggiò una zampina guantata sulla spalla, senza però ottenere una risposta apprezzabile...

Non ci voleva l'acume di Leomon per capire che c'era qualcosa che non funzionava nel gruppo... e anche gli sguardi ansiosi di Yurika, Jolene e degli altri Digimon (BlackGatomon esclusa, visto che lei cercava di farsi coinvolgere il meno possibile...) stavano comunicando questa condizione non proprio idilliaca. Tuttavia, Leomon decise che non era il caso di ficcare il naso nei sentimenti personali dei suoi nuovi compagni di viaggio, a meno che non fosse necessario, o loro non lo avessero richiesto. Quindi, dopo aver dato un'altra occhiata al gruppo ed essersi assicurato che fossero tutti pronti a proseguire, Leomon annuì per l'ultima volta, e indicò la strada che si estendeva davanti a loro. "Molto bene, ragazzi... andiamo pure avanti. Ogremon e i vostri Digivice non devono essere molto lontani. Ho già un'idea di dove potrebbe averli nascosti, quella banda di balordi..."

Con uno sospiro, Sho acarezzò la testa a SnowAgumon, sperando tra sè che la sensazione di Leomon fosse giusta... e soprattutto, che fossero davvero riusciti ad attivare le Crest una volta che le avessero recuperate. Con il clima che tirava, anche un tipo normalmente ottimista come lui faceva fatica a pensare positivo...

"Lo spero proprio, Leomon-san..."

 

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Mentre il gruppo, ora forte dell'appoggio di Leomon, e nonostante ciò ancora un pò malfermo, riprendeva la sua strada... nelle viscere della catena montuosa qualcosa di oscuro si muoveva inesorabile verso la superficie, ansioso di riguadagnare la luce del sole, e portare a termine gli ordini che aveva ricevuto... coloro che, fino a poche ore fa, erano stati Ogremon e la sua banda, e che ora non erano niente più che pedine sotto il controllo di Watchmon, erano tornati sui loro passi... e ormai, poche centinaia di metri li separavano dall'ingresso della tetra caverna nella quale avevano lasciato i Digivice!

"Huhuhuhuuu..." sghignazzò Ogremon, fissando in maniera quasi febbrile la luce che cominciava ad apparire ai limiti del suo campo visivo. "Ci siamo, uomini... finalmente ci siamo... Questa è la nostra opportunità di distruggere i bambini prescelti e i loro cuccioli una volta per tutte... Grazie... al potere che Watchmon-sama ci ha conferito, sarà un gioco da ragazzi!"

Subito dietro di lui, Raremon arrancò con ampie falcate delle sue braccia artigliate, emettendo gorgoglii inarticolati. Tutta l'intelligenza che aveva posseduto come DarkOtamamon sembrava essere degenerata a livello animalesco, ma continuava a seguire gli ordini di un Ogremon ormai radicalmente mutato, manovrato dal potere dei Digi-Ghost di Watchmon.

E poco più in là, SangLoupmon, Pokyupamon, Bakemon e Fugamon seguivano a ruota, oggnuno di loro più ansioso dell'altro di porre fine alla leggenda dei Digiprescelti...

I ragazzi stavano andando incontro a qualcosa che forse era al di là delle loro possibilità...

 

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"Brrr... più ci avviciniamo, e più fa freddo... e in più, tira un vento che mi dà questa sensazione di morte..." commentò Sho, riemergendo dal canyon e venendo immediatamente accolto da una raffica di vento che gli schiaffeggiò il volto. Lui, SnowAgumon e Leomon fecero capolino da un costone di roccia, controllando che la situazione fosse tranquilla, prima di fare cenno ai loro compagni di seguirli. "Okay, ragazzi, strada sgombra. Nessun pericolo in vista, ma avanziamo comunque con cautela!"

Per diverso tempo, il viaggio verso il cuore delle Fortran Heights era proseguito normalmente, senza nessun attacco da parte di Digimon malvagi, nè altri dissapori interni alla squadra. Probabilmente il fatto che ora della squadra facesse parte un guerriero el calibro di Leomon era stato un deterrente sufficiente a spaventare tutti quelli che altrimenti avrebbero potuto avere voglia di attaccare briga con il gruppo dei Digiprescelti! Tuttavia, erano tutti sicuri che la cosa non sarebbe durata molto... ben presto, si sarebbero trovati davanti qualche scagnozzo più forte e più determinato, e allora sì che sarebbero iniziati i problemi...

"D'accordo, ragazzi..." rispose Cobramon, spuntando fuori a sua volta dal nascondiglio roccioso. "Adesssso provo a ssssentire sssse il nosssstro obiettivo ssssi avvicina... Hmmm... vediamo un pò, non dovrebbe essssere difficile riconoscere il leggendario aroma di Ogremon..."

Così dicendo, il serpente gigante tirò fuori la lingua e, ancora una volta, 'assaggiò' le particelle presenti nell'aria, cercando di captare le tracce che Ogremon e la sua banda si erano lasciati dietro. Come immaginava, la traccia si faceva sempre più forte man mano che si avvicinavano... con sua grande sorpresa, tuttavia, ebbe modo di notare che la sensazione che sentiva non era la stessa di quando aveva percepito le tracce di Ogremon soltanto qualche minuto prima... ora erano simili, terribilmente simili, quasi uguali, eppure c'era qualcosa di sottilmente diverso... qualcosa che gli faceva venire una strana sensazione di disagio, come sentire l'odore di muffa di una stanza rimasta chiusa da anni...

"Cosa?" si chiese Cobramon, stupito. "Che sssstrano... ssssono ssssicuro che Ogremon e i suoi leccapiedi ssssono davanti a noi, ma... ssssento qualcosa di diversssso nelle loro tracce. Non sssso neanch'io sssspiegare come ssssi deve..."

Gli altri Digiprescelti avevano raggiunto i loro compagni, e avevano sentito il breve discorso di Cobramon, rimanendone un pò spasati. "Come sarebbe, Cobramon?" chiese Bearmon. "Che vuoi dire con 'qualcosa di diverso' nelle tracce di quell'ammasso di muscoli?"

Il serpente gigante avrebbe alzato le spalle se le avesse avute, per mostrare che ne sapeva quanto il suo amico. "Mi disssspiace, Bearmon, ma temo di non poter essssere più chiaro di così..." rispose. "Ssssento che ssssi tratta delle tracce di Ogremon, ma al tempo sssstessso sssssono ssssicuro che ssssiamo in qualche modo diversssse... è una cosa che percepissssco ssssoltanto adesssso, e non ho idea di come ssssi sssspieghi... non ssssi tratta di Digievoluzione, quessssto ve lo posssso dire con ssssicurezza..."

"Questo vuol dire che i dati di Ogremon sono stati modificati..." aggiunse BlackGatomon, stringendo appena un pò i suoi occhi dorati. "E non credo ci sia bisogno di molta fantasia per capire cosa c'è dietro..."

"Già... vuol dire che, molto probabilmente, Watchmon o chi per lui ha fatto qualcosa ad Ogremon e alla sua banda." commentò Leomon, stringendo i denti per il disappunto. Che Ogremon diventasse più forte, più imprevedibile o più pericoloso era proprio l'ultima cosa di cui avevano bisogno in quel momento... "E questo non fa altro che peggiorare una situazione già complicata... ora non sappiamo più cosa aspettarci da lui."

"Fantastico... quando non piove, diluvia!" sbottò Felipe, cominciando ad essere stufo di tutti quei rovesci di fortuna. "Mai una volta che le cose vadano come dovrebbero, o che almeno non si complichino senza motivo!"

"E di cosa ti lamenti, adesso?" chiese un esasperato Kunemon, attirandosi dietro lo sguardo meravigliato di Yurika. Il piccolo bruco giallo aveva già sopportato abbastanza a lungo - dal suo punto di vista - le lamentele di quel biondino presuntuoso, ed era venuto finalmente il momento di far sentire a propria voce. "Dovresti essere grato di essere uno degli unici due del nostro gruppo ad avere ancora il Digivice! Secondo te, come ci sentiamo io e Yurika all'idea di dover fronteggiare i leccapiedi di Watchmon senza neanche poter Digievolvere? Avremmo più diritto noi, Sho e Jolene di lamentarsi, rispetto a te!"

Sentendo che la situazione cominciava ancora una volta a degenerare, Jolene deglutì a vuoto... e Kevin si strinse una mano sul petto, facendo un passo in avanti per stroncare la lite sul nascere. "S-Sentite un attimo, ragazzi... io non credo che ci sia bisogno di..."

Ma Felipe, tra il suo nervovismo personale, e la difficile situazione in cui si trovavano, era già stato infervorato abbastanza, e cercò di rispondere a tono alla provocazione del bruco giallo. "Oh, ma sentitelo! Hanno parlato i paladini della giustizia, adesso? Beh, nel caso non lo abbiate ancora capito, a me non fa nessuna differenza avere o non avere il Digivice, se non per il fatto che senza di esso non potrei far evolvere Falcomon... e non potrei andarmene da questo mondo! E' questo tutto quello che mi interessa, nel caso non sia chiaro! Togliere di mezzo questo Watchmon, in modo che io possa tornare il prima possibile nel Mondo Reale e riprendere la mia vita di ragazzo normale!"

Falcomon scosse la testa. Ancora Felipe si ostinava a non capire...

"Beh, se vuoi la mia, a me non sembra che adesso tu stia dando l'impressione di essere molto normale!" sbottò impulsivamente Yurika, facendo un passo verso Felipe e puntandogli un indice contro. "Da quando abbiamo lasciato la casa di Witchmon, sei diventato insopportabile! E dire che credevo che avessi imparato a fare un pò di gioco di squadra! Anche BlackGatomon ha imparato, e lei non è certo la Digimon più altruista che io abbia mai conosciuto!"

"Yurika!" esclamò SnowAgumon, richiamando lo scarso tatto della bambina dai capelli blu. "Non mi sembrano cose da dire davanti a..."

Felipe grugnì rabbiosamente. "Senti, giapponesina, io non avevo mai avuto nessuna intenzione di fare amicizia con voi, o con qualunque Digimon! Mi ci avete tirato per i capelli, e avete cercato di impormi quella vostra storiella dell'amicizia e del gioco di squadra! Beh, sapete chi vi dico? Non funzionano! Non funzionano, punto e basta! E nulla di quanto tu possa dire o fare mi farà cambiare idea! Ho avuto abbastanza esperienza da sapere con certezza che l'amicizia non significa niente, e che non avrei dovuto ricevere la Crest che mi è stata data!"

Yurika si bloccò per un attimo, la fronte leggermente imperlata di sudore nonostante il freddo, e le mani strette a pugno che tremavano, mentre lei cercava di contenere i suoi sentimenti... e anche Jolene ebbe un inusuale moto di rabbia, che le fece storcere il volto in una espressione fredda e severa. Senza avvedersene, Felipe aveva toccato un tasto falso, e cioè il fatto che Yurika stessa non si reputava degna della Crest dell'Amore...

Tuttavia, la ragazzina ebbe una reazione altrettanto discutibile. Senza stare tanto a pensare, senza preoccuparsi delle conseguenze del suo gesto, si mosse dal suo posto e marciò rabbiosamente verso Felipe, arrivandogli in faccia per poi afferrarlo per il bavero della maglietta! Gli altri presenti, che non si aspettavano una tale violenza dalla loro allegra compagna, trattennero il fiato per lo stupore... e il Digiprescelto biondo si sentì il fiato tagliato in gola nel momento in cui Yurika cominciò a scuoterlo con veemenza! Quella ragazza aveva una forza pazzesca, di cui forse lei stessa non si rendeva conto!

"Ah, sì? Tu la pensi così?" strillò la ragazzina, andando quasi in faccia allo spagnolo. "Il signorino ha paura di farsi male se scambia qualhe parola con noi? Se condivide un pò dei nostri sentimenti? Non c'è un lieto fine per il signorino Felipe Ortega, no, eh? Troppa grazia, vero? Non sai quanto fastidio mi danno quelli come te che non fanno altro che farsi compatire! Chi l'ha deciso che non sei degno della tua Crest, eh? Sei soltanto un piccolo vigliacco che vuole sentirsi dire che è lui quello a cui capitano tutte!"

"Andiamo, Yurika, non mi sembra il caso di..." iniziò a dire Sho, facendo un passo verso la sua amica...

E in quel momento accadde. Il punto di rottura era stato raggiunto, e non c'era più modo di tornare indietro. Senza riflettere, senza aggiungere altro, Felipe tirò indietro il braccio...

"Razza di... MOCCIOSA! Non ti permetto di parlarmi così! Tu e il tuo amichetto non sapete niente di me!"

...e lo fece scattare in avanti, appioppando un secco schiaffo sulla guancia sinistra di Yurika, che voltò la testa nella direzione opposta con un gemito di dolore, ma si riprese subito. E siccome non era il tipo di persona che riceveva un regalo del genere senza ringraziare, strinse un pugno e lo fece scattare contro Felipe, colpendolo alla spalla! Lo spagnolo strinse i denti e si portò la mano alla palla offesa, mentre Yurika, esarcebata dalla combinazione della situazione difficile in cui si trovavano e dal bruciore dello schiaffo ricevuto, lo guardava con aria di sfida, gli occhi che tremavano leggermente, come se qualcosa premesse da dietro le palpebre per uscire... l'aria tra i due era carica di tensione, e sembravano non vedere l'ora di saltarsi addosso per azzuffarsi. Per quanto Yurika fosse più piccola dello spagnolo, conosceva le arti marziali... se fosse degenerata fino a quel punto, non sarebbe stato un bello spettacolo...

"Y... Yurika!" esclamò Jolene, allarmata. "Felipe... Non... non è il momento, questo, di..."

"Hey... hey, un momento, voi due, che accidenti state facendo?" strillò Witchmon. "Dovete combattere contro Watchmon... non l'uno contro l'altra!"

"Bei rappresentanti dell'Amicizia e dell'Amore che sono..." mormorò BlackGatomon con un sospiro rabbioso.

Ma prima che i due litiganti si potessero mettere le mani addosso, Leomon intervenne, e in un paio di ampi passi fu al fianco di Yurika e Felipe, che ebbero giusto il tempo di accorgersi della sua presenza prima che le sue grandi mani bloccassero i loro polsi, con tale forza da bloccare per un istante la circolazione sanguigna nelle mani!

"Finitela, tutti e due!" ringhiò severamente, la voce sempre più simile al ruggito del re degli animali, al punto che i due abbandonarono immediatamente ogni parvenza di aggressività e rivolsero a lui uno sguardo quasi atterrito. "Cosa vi salta in mente di fare? Mettersi a litigare proprio adesso, e per questioni così futili... potrebbe condannare l'intera squadra, lo sapete, vero? E poi, usare la violenza per costringere gli altri ad essere d'accordo con le proprie opinioni... come stavate facendo voi... è da vigliacchi! Mi aspetterei un comportamento simile dai seguaci di Watchmon, non da due Digiprescelti!"

"Ha... ha cominciato lui!" si giustificò Yurika, con occhi quasi febbricitanti per la rabbia. "Voleva mettersi a litigare, come fa sempre, e io non potevo non rispondergli!"

"Hai avuto una reazione spropositata." la redarguì Leomon. "Non nego che anche il tuo compagno abbia avuto la sua parte di torto, ma così facendo tu lo hai assecondato. Potevi semplicemente rispondergli a tono, ed imporgli di smetterla con le sue provocazioni, anzichè andare là e minacciarlo. Poi non ti devi stupire se ti ha tirato uno schiaffo, anche se disapprovo anche di questo!"

"Tsk... e adesso... anche tu ti metti a fare da maestro?" lo provocò Felipe. "Come fanno tutti, no..? Credono... credono tutti di saperne di più... vogliono tutti impormi il loro modo di pensare, le loro storielle sull'amicizia e sulla generosità..."

"Noi vorremmo aiutarti e basta, Felipe!" arrivò un'altra vocetta femminile, questa volta proveniente da una Jolene che pareva tesa come e più dei suoi compagni. Mettendo da parte per un attimo il suo normale atteggiamento timoroso e silenzioso, la ragazzina inglese si fece avanti, arrivando vicino a Leomon, e puntò i suoi occhi in quelli di Felipe. Lo spagnolo, e anche Falcomon, che stava cercando in quel momento di intervenire nel diverbio, si fermò davanti all'inusuale decisione che traspariva da quelle iridi castane. "Vorremmo darti una mano... vorremmo solo che tu ti aprissi un pò di più con noi! Finalmente... ho trovato un gruppo nel quale mi sento accettata per quello che sono, e devo starmene a guardare mentre uno di noi si fa del male da solo? No, signorino, niente da fare! Noi teniamo a te, che tu lo voglia o no... ma a te sembra che la cosa non faccia alcuna differenza!"

"Jolene-chan..." mormorò stupita Yurika. Anche BlackGatomon assunse la stessa espressione, che però un attimo dopo si trasformò in un sorriso... non uno dei ghigni che la gattina nera faceva ogni volta che le capitava un avversario da battere, ma un sorriso vero che faceva intravedere qualcosa che la Digimon da tanto tempo teneva nascosto nel suo cuore...

Felipe cercò di aprire la bocca per rispondere... ma non gli uscì alcuna parola, e si rese conto di non sapere nemmeno cosa volesse dire esattamente! Gli veniva in mente tutto e il contrario di tutto... e una grande rabbia, mista ad amarezza e ad un malcelato disprezzo per sè stesso, gli fece sentire il repellente sapore della bile nella gola. Ma a quella ragazza... cosa interessava di lui? Poteva capire quello che lui aveva passato? Perchè lei e i suoi compagni ci tenevano così tanto a fare amicizia tra loro... a farsi del male? Che senso aveva, tutto questo? Dal suo punto di vista, erano tutti un bel pò suonati... Falcomon compreso... e al tempo stesso, senza volerlo ammettere neppure a sè stesso, li invidiava...

Finalmente, Leomon mollò la presa sui polsi di Yurika e Felipe, e i due si separarono scuotendo le mani intorpidite dal temporaneo mancato afflusso di sangue. Alzarono ancora una volta lo sguardo verso Leomon, che continuò a restituire loro l'occhiata, severo, prima di voltarsi e riprendere la marcia nella direzione in cui stavano andando. "Abbiamo già perso abbastanza tempo, qui. Adesso è il caso di muoversi, prima che..." iniziò a dire, ma si fermò all'improvviso, e si voltò verso la propria destra, verso una parete di roccia che sembrava del tutto spoglia. La sua espressione tradiva un certo allarme...

"E... E adesssso cosa ssssucccede...?" sibilò Cobramon.

La risposta arrivò subito, precisa, decisa e lapidaria! Il guerriero-leone lanciò un lungo ruggito e puntò il pugno destro verso quella che sembrava essere soltanto una parete scoscesa, si concentrò per una frazione di secondo, e sparò dalle nocche della mano una sfera di energia a forma di testa di leone, che sfrecciò verso un bersaglio invisibile con un boato quasi assordante... e gli esplose addosso prima ancora di toccare la parete! Sho sobbalzò per la sorpresa, e anche SnowAgumon non riuscì a trattenere un'esclamazione sbalordita quando, nel punto in cui Leomon aveva colpito, apparve per qualche istante un DemiWatchmon, che fino a quell'istante era stato perfettamente mimetizzato con la roccia!

"Sho! Guardà là! Quello... che diamine è?" chiese il dinosauro bianco, mentre la ripugnante bestiolina, con una smorfia di orrore dipinta su quel volto repellente, si dissolveva nel nulla come faceva ogni Digimon nel momento in cui veniva cancellato! Il gioco di luci e la scarica di rumori non durò molto a lungo, tuttavia, e in meno di due secondi, il DemiWatchmon era stato cancellato, lasciando nella roccia della parete un'ammaccatura grande come il pugno di un uomo come unica prova che fosse mai esistito. Leomon tirò il fiato, rilassandosi, e rispose alla domanda che SnowAgumon aveva fatto.

"Quello che aete appena visto, ragazzi, era un DemiWatchmon." ringhiò Leomon, apparentemente tranquillo ma, in realtà, estremamente preoccupato. "Sono dei Digimon di livello Champion, ma dalle scarse capacità combattive, che Watchmon usa come spie e controllori. Non so esattamente come funzioni, ma... pare che riescano a mimetizzarsi alla perfezione, mascherando persino il loro odore."

"Cosa?" sibilò Cobramon. "Maledizione... ecco perchè non ssssono riuscito a ssssentire la presenza di quello ssssgorbio sssstrabico! E dire che la mia lingua non mi ha mai deluso finora!"

"Aspetta un momento, Leomon! Vorresti dire che quelle cose ripugnanti là... ci hanno seguito fin da quando abbiamo iniziato la nostra ricerca? E noi non ci siamo accorti di nulla?" esclamò infuriata BlackGatomon... infuriata con sè stessa per non essere riuscita ad accorgersi della loro presenza quando lei stessa si faceva privatamente vanto dei suoi sensi acuti, e con Watchmon per il trucchetto che aveva loro giocato!

Leomon storse il naso. "Purtroppo, temo di sì, e non è questa l'unica brutta notizia che devo darvi... vedete, ho avuto modo di scoprire che i DemiWatchmon sono, in pratica, gli occhi e le orecchie di Watchmon stesso. Egli è, per certi versi, 'collegato' a ciascuno di loro, in modo tale che qualsiasi cosa uno di loro veda, Watchmon la sa subito!"

Beh, questa sì che era una notizia poco simpatica! Adesso si spiegava perfettamente come mai Watchmon era stato in grado di seguire ogni loro singolo passo, e di preparare loro trappole ed imboscate con tale precisione... ed ora, sicuramente sapeva già dove si trovavano, e stava preparando loro un altro comitato di accoglienza... anzi, chissà che non lo avesse già preparato!

"Questo... questo sì che è grave..." mormorò Kevin, avvicinandosi timoroso a Leomon come aveva fatto la sua compagna di gruppo. "E adesso... come facciamo a..."

Leomon alzò lo sguardo, fissando la strada polverosa che si estendeva davanti a loro. "Purtroppo, è difficile dirlo... l'unica è cambiare strada, e tentare di raggiungere Ogremon e i suoi uomini seguendo una via alternativa, anche se nulla mi assicura che sarò in grado di individuare altri DemiWatchmon. Quello di adesso l'ho colto per pura fortuna... Cobramon, credi di riuscire a seguire le tracce di quella canaglia anche se deviamo dalla strada che avevamo preso?"

"Ssssu quessssto potete sssscommetterci, ssssignor Leomon!" esclamò Cobramon, il cappuccio dilatato fieramente. "Riuscirei a sssseguire il ssssuo aroma anche sssse ssssi nasssscondesssse in fondo al mare! Anche sssse adesssso qualcosa è cambiato, non mi ssssfuggirà comunque!"

"Meno male che possiamo contare su di te, Cobramon..." ringraziò SnowAgumon, che già da un pò stava cominciando a pensare che la situazione stesse degenerando. "Se mai riusciremo ad uscire vivi da questa situazione e recuperare i nostri Digivice... sarà anche merito tuo!"

"Già... adesso, però, credo che abbiamo parlato abbastanza!" si fece avanti Sho. "Va bene, Leomon-san... facciamo un giro largo e cerchiamo di cogliere Ogremon e i suoi sgherri di sorpresa. E vediamo se riusciamo una buona volta a recuperare i nostri Digivice... o se almeno riusciamo a scoprire dove cercarli!"

"Sì, più tempo perdiamo qui, più restiamo scoperti..." approvò BlackGatomon, per poi fare un cenno agli altri membri del gruppo. "Su, ragazzi, muovete quelle zampette, e rimandate a dopo i chiarimenti! Abbiamo un bestione squamoso a cui dare una lezione!"

Il gruppo, pur non essendo del miglior umore possibile, si ritrovò perfettamente d'accordo con la gattina nera... e anche Yurika e Felipe, dopo essersi guardati in cagnesco per qualche istante, alzarono le spalle come per dire che non c'era niente da fare se non rassegnarsi a come andavano le cose, e proseguirono, senza neanche guardarsi negli occhi. Kunemon e Falcomon si guardarono a loro volta, ma questa volta senza animosità... solo, comunicandosi a vicenda, senza bisogno di parole, che erano dispiaciuti per come i rispettivi partner umani si erano comportati...

Anche Jolene raggiunse BlackGatomon, e seguì Witchmon e Cobramon mentre anch'essi riprendevano il viaggio dietro al resto del gruppo; il Digimon serpente continuava ad 'assaggiare' l'aria con la lingua, cercando di mantenere il contatto con la traccia ora leggermente falsata di Ogremon mentre il gruppo prendeva la strada alternativa. Alla coda del gruppo rimanevano Leomon, Kevin e Bearmon, che rimasero per un istante ad osservare il resto del gruppo mentre questo si incamminava, sotto una cappa quasi percettibile di stanchezza e sfiducia. Inutile cercare di negarlo, il gruppo non era più unito... la tensione, che aveva regnato sovrana fin da quando si erano fermati alla stazione dei Trailmon, regnava sovrana, e non lasciava delle buone prospettive per il futuro...

Mentre Leomon, scuotendo la testa, faceva il suo primo passo in avanti, il Digiprescelto di colore alzò una mano e lo chiamò, con evidente esitazione. "Ehm... mi scusi, signor Leomon... non potrei... farle una domanda?"

Mentre il ragazzino e il suo partner si affiancavano a lui, il guerriero rallentò leggermente il passo e abbassò lo sguardo verso i due, vagamente incuriosito. Fin dal primo momento in cui si era unito al gruppo, il più giovane del gruppo era stato anche il più taciturno, e Leomon sospettava che ci fosse qualcosa che teneva nascosto. Forse ora voleva confidarsi con qualcuno... "Sì... certamente, piccoli. Dite pure, se posso esservi d'aiuto..."

"Grazie mille, signor Leomon..." replicò Kevin, aggiustandosi il berrettino da baseball e abbozzando un sorriso sollevato. "Volevo... volevo chiederle se lei pensa davvero che riusciremo nella nostra impresa... se davvero potremo tornare tutti a casa sani e salvi dopo aver sconfitto Watchmon e i suoi superiori... voglio dire, non credo che le abbiamo fatto una gran bella impressione, in questo momento... quindi... beh... ha capito cosa voglio dire, credo!"

Bearmon si grattò una tempia con espressione imbarazzata. Non poteva dare torto al suo compagno... era quello che percepiva meglio di tutti il clima poco allegro che aveva cominciato a regnare in quella che invece avrebbe dovuto essere una specie di seconda famiglia...

E allo stesso modo, Leomon reagì con un lieve stupore alla domanda di Kevin, corrugando la fronte e al tempo stesso spalancando i suoi occhi felini pieni di fierezza. "Huh? Perchè... perchè fai a me questa domanda, piccolo?" rispose gentilmente. "Io... non sono certo qui per giudicare voi come gruppo, non mi sono unito a voi per dare il mio parere su di voi... cerco solo di aiutarvi nel limite delle mie possibilità! Prima, quando i tuoi amici hanno litigato, sono intervenuto perchè odio la violenza e chi cerca di farsi dare ragione a tutti i costi... cosa che, mi dispiace dirlo, entrambi i tuoi amici stavano cercando di fare in quel momento..."

"E'... è proprio questo quello che voleva dire Kevin, credo..." rispose Bearmon, afferrando a sua volta il frontino del suo berretto e calandoselo leggermente sugli occhi. Ora che il gruppo era uscito dalla strada relativamente spianata che avevano seguito fino a quel momento, il gruppo era stato costretto a rallentare mentre zigzagava tra le rocce aguzze, e anche i tre che chiudevano l'avanzata si trovavano a dover fare così. "Purtroppo, per quanto ci dispiaccia ammetterlo, siamo ben lontani dall'essere un gruppo unito e collaborativo... considerando che questi litigi sono scoppiati per un motivo terribilmente futile..."

Leomon sospirò, evitando con nonchalance un gruppo di rocce affilate come coltelli che sporgevano dal terreno. "Capisco che la cosa vi preoccupi molto, e in effetti non posso darvi torto... Piccolo Kevin, tu credi molto nel gioco di squadra, non è vero? Quindi, quando hai visto che i tuoi compagni hanno smesso di collaborare tra loro, ti sei sentito come un pesce fuori dall'acqua, non è vero?"

"Sigh... Colpito e affondato, signor Leomon..." disse Kevin, le mani intrecciate dietro la nuca. "E dopo tutto questo, ho seriamente cominciato a chiedermi se davvero abbiamo qualche possibilità di vincere, divisi come siamo... non so che cosa fare... non so come dovrei comportarmi... io... mi sono quasi sempre affidato ai miei compagni di squadra, perchè li reputavo più abituati di me a ragionare sulle situazioni... a prendere le decisioni giuste... e adesso che li vedo così, non sono più sicuro di cosa dovrei fare..."

"E' normale che anche nel gruppo più unito ci siano incomprensioni, piccolo Kevin... l'intesa perfetta è impossibile, ogni essere umano è diverso, e la pensa a modo suo..." rispose Leomon. "Quindi, non ti crucciare soltanto perchè vedi che qualcosa non va come vorresti. Cercate piuttosto di convincere i vostri compagni a mettere da parte, almeno per adesso, le loro differenze, per poi discuterne con calma una volta che avrete recuperato tutti i Digivice. Dopotutto, è giusto che qualcuno cerchi di fare da collante, quando la situazione non è delle migliori... e credo che voi due siate in grado di farlo meglio di chiunque altro."

Il ragazzino di colore spalancò gli occhi e li sollevò verso il coraggioso guerriero-leone, rivelando una luce speranzosa che per un pò sembrava essersi spenta. "Lei... lei ne è davvero convinto, signor Leomon?" chiese.

"Certamente. Io non ho l'abitudine di dire verità di comodo, e non parlerei così se non ne fossi davvero convinto." fu la risposta onesta di Leomon. "E ricordatevi, ragazzi miei, qualsiasi cosa accada... non dovete mai perdere la speranza di ritornare alle vostre case e riabbracciare i vostri cari. La vostra è una prova difficile, questo è vero... ma se siete stati scelti per portarla a termine, significa che siete in grado di farlo!"

Bearmon si appoggiò una mano sulla nuca... e fece una risatina imbarazzata! "Heheheee... pensi, signor Leomon, l'ironia della sorte! Io e Kevin, guarda caso, abbiamo proprio la Crest della Speranza! Quello che ci dice lei in questo momento, beh... suona particolarmente adatto a noi!"

Per la prima volta da quando lo avevano conosciuto, Leomon fece una breve, controllata risata bonaria. "Hmhmmm... Beh, in tal caso, a maggior ragione, non scoraggiatevi solo perchè vedete che i vostri amici sembrano essere disuniti. Cercate piuttosto... di ricordare loro cosa significa lavorare in gruppo, di farli un pò riflettere su come dovrebbe essere un gruppo di Digiprescelti... vedrete, sono sicuro che sapranno ascoltarvi."

Il piccolo Kevin incrociò le braccia sul petto e guardò incerto verso il terreno, per poi incrociare lo sguardo di Bearmon e restare a fissarlo per qualche istante... e finalmente, dopo un lungo silenzio, un timido sorriso tornò a sbocciare sul viso del Digiprescelto di colore. Forse quello che diceva Leomon era vero... gli ricordava molto quello che gli diceva sempre sua madre, ancora prima che lei partisse per quella pericolosissima missione umanitaria. Che ognuno di noi aveva il potere di fare la differenza... sì, in effetti la cosa aveva senso. Sarà anche stato il più piccolo del gruppo, ma questo... questo non voleva dire che non potesse far sentire la sua voce!

"Ti vedo molto più allegro, Kevin..." commentò Bearmon, felice che il suo amico terrestre si fosse, almeno per adesso, liberato di quella cappa di depressione che lo aveva preso in seguito ai malumori del gruppo. "Sembra che il discorso di Leomon abbia fatto il suo effetto!"

Kevin strizzò un occhio. "Penso di sì... allora, Bearmon, vogliamo tentare di fare come ha detto lui? Forse riusciamo a fare anche noi qualcosa per risolvere il problema Digivice!"

Più in là, Leomon rivolse un'occhiata approvante ai due amici per la pelle. Almeno per adesso, la loro attitudine era più positiva. Ora però stava a loro fare in modo di mantenersi alti con il morale...

Dalla distanza a cui si trovava, non gli fu possibile vedere la Crest della Speranza, appesa al collo del ragazzino, che cominciava a brillare lievemente...

 

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Il percorso alternativo che avevano scelto non li aveva portati a tardare più di cinque minuti sulla loro tabella di marcia, e per fortuna non sembrava che altri DemiWatchmon avessero intercettato le loro mosse. Tuttavia, ora che i ragazzi sapevano che il tiranno di DigiWorld aveva occhi (letteralmente) ovunque, avevano assunto un livello di cautela che arrivava quasi alla paranoia, e si guardavano continuamente attorno nel tentativo di scovare qualcuna di quelle repellenti creaturine... pur sapendo bene che, se erano riuscite a sfuggire persino alla lingua di Cobramon, e avevano la possibilità di ingannare persino i sensi acutissimi di Leomon, allora dei semplici esseri umani avevano davvero poche possibilità di scovarli. Nonostante ciò, non faceva mai male stare attenti...

...tranne per il fatto che il nervosismo aveva fatto aumentare la tensione a livelli quasi parossistici. SnowAgumon e Kunemon, in particolare, continuavano a rimuginare tra loro qualcosa riguardo tutte le botte che avrebbero dato a 'quel disgustoso sgorbio strabico' non appena fossero riusciti a mettergli le zampe addosso...

In ogni caso, la guida esperta di Cobramon e Leomon aveva fatto in modo che i ragazzi non si perdessero, e riuscissero a tenersi in contatto con la traccia lasciata da Ogremon e la sua banda. Con circospezione, il serpente strisciò vicino ad una roccia abbastanza grande da fargli da nascondiglio, e aguzzando al massimo la vista (senso di cui i cobra sono notoriamente carenti) mise a fuoco una grossa fenditura che si apriva in un grande costone di desolata roccia bianca, evidentemente portando nel cuore dell'inospitale catena montuosa. Non c'erano dubbi, le tracce provenivano da lì... era in quel buco che i ladri di Digivice si erano andati a rintanare, e forse era da lì che sarebbero usciti...

Un momento!

Mentre Sho e i suoi compagni, Witchmon e Leomon si avvicinavano e si nascondevano a loro volta dietro la roccia, Cobramon si irrigidì, percependo nell'aria una traccia sempre più forte... segno sicuro che qualcosa si stava avvicinando da quella grotta che ora si trovava a poche centinaia di metri da loro. La stessa sensazione sgradevole di prima contaminava la traccia olfattiva di Ogremon, e anch'essa diventava più intensa con il passare dei secondi...

"Che succede, Cobramon?" chiese Sho, andando vicino al suo amico strisciante. "Hai percepito di nuovo qualcosa?"

Mentre Kevin e Felipe afferravano i loro Digivice, pronti ad affrontare qualunque cosa uscisse da quella spelonca, Falcomon si affiancò al grosso cobra, e usò la sua vista fenomenale per supplire alle carenze del rettile, che corrugò leggermente la fronte e si concentrò sulla traccia che stava percependo. "Sssssì, ragazzi... lo ssssento bene, è proprio Ogremon... e con lui ci ssssono tutti gli altri! Ma, come ho detto, c'è qualcosa di diversssso in loro. Qualcosa, in quella caverna maledetta, li ssssta influenzando..." sibilò, e Witchmon afferrò stretta la sua scopa, pronta a servirsi di essa e della lama che in essa teneva celata. Una sensazione di feroce desiderio di rivincita bruciava dentro di lei... doveva ripagare Ogremon dell'umiliazione che aveva inflitto a lei e a Cobramon tanto tempo prima...

"Tsk... che vengano, quei bestioni senza cervello!" sibilò la giovane strega. "Non vedo l'ora di dare loro il benservito per lo scherzetto che ci hanno giocato!"

Leomon non parve altrettanto convinto. Quello che Cobramon aveva detto era vero, c'era qualcosa di terribilmente diverso nell'aura della banda di Digimon, e non era il caso di sottovalutarli. Pur non essendo il Digimon più sveglio del Mondo Digitale, Ogremon era un combattente feroce e tenace già da prima... qualunque cosa gli fosse successa in quell'orrida caverna, c'erano abbastanza elementi per considerarlo un serio pericolo!

"Non essere troppo baldanzosa, Witchmon... Ogremon ora è molto più forte di prima! Dobbiamo stare attenti, se si dovesse giungere ad uno scontro!" si raccomandò... mentre un gruppo di figure minacciose, quasi troppo grandi per stare nel tunnel di roccia, iniziò a strisciare fuori dalla caverna, gettando tutti nell'allarme, e facendoli nascondere ancora meglio dietro l'enorme roccia che avevano scelto come punto di osservazione.

Sho e SnowAgumon trasalirono. Loro per primi avevano guardato cosa era uscito dalla caverna, e avevano visto, con loro grande disappunto, che si trattava proprio di Ogremon... ma un Ogremon davvero molto diverso da quello che avevano affrontato alla stazione dei Trailmon! Ora era molto più alto, i suoi occhi erano diventati rossi e senza pupille, e i suoi spuntoni ossei sembravano molto più minacciosi, oltre al fatto che la sua dura pellaccia aveva assunto una tinta blu-grigiastra che ricordava un pò l'argento ossidato! Come e non bastasse, uno strano alone grigio piombo, quasi nero, aleggiava attorno al suo corpo, accompagnato da alcune figure incorporee di nebbia nera i cui volti erano distorti in terribili espressioni di odio e dolore! Dei Digi-Ghost, senza dubbio! Allora era QUESTO che era successo al loro avversario... non c'era da stupirsi del fatto che Cobramon e Leomon avessero percepito la minaccia proveniente da lui prima ancora che Ogremon entrasse nel loro campo visivo!

"Oh, no... anche Ogremon è stato potenziato dai Digi-Ghost!" mormorò il ragazzino con gli occhialoni. Senza il suo Digivice, non poteva fare altro, per farsi un pò di coraggio, che afferrare stretta la Crest dorata che simboleggiava la sua qualità...

E come se la scoperta appena fatta non fosse stata sufficiente ad inquietare Sho, Falcomon guardò attentamente le figure che arrancavano dietro il modificato Ogremon, e trasalì quando vide le forme evolute superiori dei suoi scagnozzi! Erano veramente terrificanti, in particolare il melmoso Raremon che in quel momento si trascinava a fatica fuori dalla caverna, spargendo ovunque il disgustoso materiale molliccio di cui era fatto il suo corpo... e quello spaventoso peluche simile ad un koala, che il falchetto ipotizzò essere la forma Champion di Phascomon! "E non basta.. quelli devono essere i suoi scagnozzi... o almeno, o erano prima che capitasse loro... quello che è capitato!" esclamò il piccolo rapace, le sue teorie confermate dal Bakemon orrendamente mutato e dall'espressione spiritata che fluttuò subito dietro Raremon, prima che apparissero anche Fugamon e SangLoupmon. In tutto sei Digimon di livello Champion, molto più forti di quanto il loro stadio evolutivo indicasse grazie ai Digi-Ghost con cui Watchmon, o chi per lui, li aveva potenziati! Solo che, in tutto questo, anche con la sua vista acuta, Falcomon non vedeva i loro Digivice rubati...

"E per quanto riguarda i Digivice, Falcomon?" chiese Felipe, la voce pericolosamente bassa e cupa. "Riesci a vederli da questa posizione?". Il poco socievole ragazzino spagnoso represse un'espressione impaurta che minacciava di farsi vedere sul suo volto quando i sei mostri si piazzarono all'ingresso della grotta, impedendo a chiunque di passare senza combattere.

Il falchetto scosse la testa con rammarico. "Niente, Felipe... non mi sembra proprio che li abbiano. Ho l'impressione che li abbiano nascosti da qualche parte in quella grotta, e ora si siano essi lì per intercettarci quando cercheremo di entrare per riprenderli..."

Felipe stava per fare un commento, ma Kevin e Bearmon si fecero avanti, anticipandolo. "In ogni caso... non sanno ancora, o almeno spero che non sia così... che abbiamo anche noi dei nuovi alleati!" fece l'orsacchiotto. "Forse questo può giocare a nostro favore!"

Kevin annuì rapidamente, per poi rivolgersi al resto del gruppo. "Ascoltate, ragazzi, vorrei proporvi un'idea... non so se funzionerà, ma a questo punto tanto vale tentare..." iniziò. I suoi compagni di squadra rimasero un pò stupiti del fatto che, questa volta, fosse il ragazzino di colore a prendere l'iniziativa, ma gli fecero comunque cenno di andare avanti. "Allora... io credo che fareste bene, tu, Yurika, Felipe, Jolene e i vostri Digimon, ad entrare là dentro mentre io, Bearmon, Cobramon, Witchmon e Leomon ci occupiamo dei guardiani e li distraiamo! Così voi non vi esporrete a troppi rischi, e tra l'altro avrete con voi due Digimon già a livello Champion per difendervi da qualsiasi cosa potrete incontrare là dentro mentre cercate i Digivice... che ve ne pare, si può tentare?"

Per qualche secondo, Sho non rispose. Si portò una mano alla bocca e guardò il terreno brullo su cui poggiava le ginocchia nude, riflettendo sulla proposta del più giovane del gruppo. In effetti, non era un'idea insensata, e avrebbe potuto funzionare... ma i rischi c'erano, ed erano considerevoli! Dividere il gruppo sarebbe stato un bell'azzardo, visto che avrebbe diviso anche la loro forza combattiva... era pur vero, però, che senza i Digivice Sho, Yurika, SnowAgumon e Kunemon non sarebbero stati in grado di fare molto...

Sho strinse i denti. Non era una scelta facile, e c'era poco tempo per decidere... "Non... non lo so, Kevin-chan... voglio dire, capisco il senso, ma... sei sicuro di potercela fare contro quei mostri, anche se avrai i nostri compagni al tuo fianco?"

"Non vi preoccupate di questo..." rispose Kevin. "Io, Bearmon e gli altri riusciremo a distrarli... e tu e Yurika avrete Felipe, Jolene, Falcomon e BlackGatomon al vostro fianco! Loro, che sono in grado di combattere al meglio delle loro possibilità, vi aiuteranno senz'altro contro... beh, qualunque cosa potreste incontrare là dentro!"

Felipe, da bravo bastian contrario, ebbe qualcosa da ridire. "Hey, hey! Un momento, Kevin, mi spieghi come mai tocca a me fare da guardaspalle a quei giapponesini?" esclamò, non mancando di gettare uno sguardo poco impatico a Yurika, che ricambiò le attenzioni mostrandogli la lingua. Anche Sho ebbe una reazione poco amichevole, squadrando il suo rivale con l'espressione di chi ha appena annusato una montagna di pesce marcio. Era mai possibile, si stava chiedendo il ragazzino giapponese, che quel bulletto cercasse sempre di complicare ogni cosa?

Per fortuna, BlackGatomon si rivelò più ragionevole di lui, e dopo aver incrociato le zampine sul petto, rispose con una delle sue battutine salaci. "Forse perchè nella tua vita precedente hai calpestato qualche formica in più? Usa la testa, biondino! Noi due siamo la loro migliore possibilità in questo momento! Tu e Kevin siete gli unici in grado di far evolvere i propri partner, e io sono già a livello Champion per conto mio... ma Kevin e gli altri possono affrontare quei bestioni, e Sho e Yurika avranno bisogno di qualcuno che possa combattere seriamente nel caso ci siano problemi! Io da sola potrei non bastare!"

Jolene notò che in quegli ultimi tempi, BlackGatomon stava cominciando ad ammettere di più i suoi stessi limiti, mentre quando viaggiavano assieme loro due, parlava costantemente del fatto che sarebbe stata lei a distruggere Watchmon, e nessun altro... era vero, stava cominciando anche lei a cambiare, che le piacesse ammetterlo o no. Come, del resto, stava accadendo un pò a tutti tranne che a Felipe...

Il ragazzino spagnolo strinse i denti non appena BlackGatomon ebbe finito di esporre le sue ragioni. Non riusciva a pensare ad un argomento valido per controbattere, e anche lui, pur a malincuore, si rendeva conto che doveva ingoiare qualsiasi inimicizia provasse nei confronti di Sho e Yurika, e collaborare. Così, scuotendo la testa, tirò fuori il suo Digivice e si rivolse a Falcomon. "Tsk... e va bene, Falcomon, ascoltami bene... adesso cercheremo di entrare in quell'accidenti di grotta, e cercheremo i Digivice di Sho, Yurika e Jolene... te la senti di evolvere in Diatrymon e trasportare SnowAgumon e Kunemon? Cercheremo di fare irruzione tra i ranghi degli scagnozzi di Ogremon, e di passare contando sull'effetto sorpresa, mentre Leomon e gli altri ci copriranno le spalle."

Ancora un pò scuro in viso per il litigio che c'era stato tra loro un attimo prima, ma deciso comunque a fare la sua parte, il piccolo rapace fece un cenno affermativo con il suo piccolo becco uncinato. "Sì, posso farlo... ma dovremo muoverci con molta rapidità, se vogliamo superare quei sei lì!" rispose, accennando con un'ala ai Digimon dall'aspetto diabolico che separavano il gruppo dall'ingresso dei sotterranei delle Fortran Heights. "Kevin... Leomon... ragazzi... credo che avremo bisogno della vostra copertura!"

"E l'avrete!" rispose la giovane strega, la mano già pronta sull'impugnatura della sua spada, il metallo tagliente che già cominciava a fare capolino da quello che sembrava semplicemente il manico della sua scopa. "Non dovete fare altro che darci il segnale, e... diamo noi il benservito a quegli ammassi di carne! Solo, mi piacerebbe sapere come mai, Kevin, hai deciso di offrirti così, spontaneamente, per un compito così delicato... non abbiamo garanzie che tutto andrà come speriamo!"

Il ragazzino sorrise tra sè. Proprio la frase che si aspettava di sentire. "Beh... è proprio perchè non abbiamo garanzie che si chiama speranza, no?" rispose furbescamente. "E poi... ho fiducia in voi, e ho fiducia nei miei compagni! Sono convinto che, se tutti facciamo la nostra parte al meglio, abbiamo delle concrete possibilità!"

Kevin non vide, in quel particolare momento, il volto di Felipe che passava dal tetro al sorpreso, come se le parole del ragazzino più piccolo avessero risvegliato qualcosa in lui... ma questa perdita di controllo durò solo un secondo, prima che la maschera di arrogante indifferenza ritornasse a posto. Cosa gli stava succedendo? Da quando in qua si metteva a credere a stupidaggini del tipo 'l'unione fa la forza'? Non gli era stato più volte dimostrato che non era così, e che quei sentimenti erano inutili, alla prova dei fatti? Bah, inutile rimuginarci su... ora avevano dei Digivice da recuperare...

Leomon appoggiò una mano sulla roccia dietro la quale erano nascosti, e gettò uno sguardo all'esterno, tenendo costantemente d'occhio Ogremon e i suoi scagnozzi. Il feroce orco brandiva la sua mazza on entrambe le mani, guardandosi attorno con desiderio quasi febbrile di combattere, mentre SangLoupmon annusava l'aria in cerca di odori a lui sconosciuti... e gli altri Digimon continuavano a muoversi qua e là, squadrando ogni minimo angolo, costantemente alla ricerca di qualcosa di estraneo su cui sfogare l'istinto distruttivo che i Digi-Ghost infondevano in loro. Affrontarli così, in quella situazione, era difficile... però, l'idea di Kevin aveva i suoi meriti. Se fossero riusciti a prendere i Digivice in tempo, poi Sho e Yurika avrebbero potuto tornare indietro e dare una mano con le forme evolute dei loro Digimon... e Ogremon e i suoi si sarebbero trovati tra l'incudine e il martello!

"Molto bene, allora facciamo così... mentre noi li disssstraiamo, voi evolvete e sssscattate il più velocemente possssibile versssso quella grotta!" sibilò Cobramon, le spire raccolte su sè stesse come una molla pronta a scattare. "Buona fortuna a tutti voi!"

"Grazie, Cobramon-chan! Altrettanto!" disse Yurika, fissando freddamente Ogremon. Con un gesto assente, diede una carezza a Kunemon, volendo assicurargli che sarebbero riusciti a superare anche questo ostacolo...

Poi, ognuno di loro si nascose per bene dietro la roccia, Felipe con il suo Digivice in mano, Falcomon con le piccole ali aperte ed acquattato per terra come a volersi dare lo slancio, e Witchmon con la spada già mezza sfoderata, e un incantesimo sulle punta delle dita della mano libera. Un leggerissimo vento gelido soffiò, scompigliando appena un pò la criniera di Leomon... e un sassolino rotolò per terra quasi volesse dare il via...

E un istante dopo, l'uomo-leone diede il segnale che scatenò la riscossa dei Digiprescelti!

 

"CARICA!"

Ogremon e i suoi sgherri, che pure erano pronti ed ansiosi di accogliere i Digiprescelti, non ebbero nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo! Prima che i loro sensi potessero avvertirli del pericolo, Leomon era scattato fuori dal suo nascondiglio, e aveva caricato un Fist of the Beast King sul pugno destro sollevato, puntandolo contro Ogremon! Nello stesso tempo, Cobramon si era srotolato e stava scattando a velocità incredibile contro il più vicino scagnozzo del Digimon orco, il suo corpo serpentino che quasi danzava tra le rocce acuminate, e Witchmon aveva finalmente sguainato la spada - e in effetti, non sembrava vederne l'ora! - e si era lanciata contro il gruppo dei Digimon malvagi gridando come un'ossessa! Colto di sorpresa, Ogremon cercò di difendersi dal proiettile del suo odiato rivale, ma un'altra voce, appartenente a Kevin, lo distrasse e fece sì che il colpo di Leomon andasse a segno e lo facesse barcollare!

"ADESSO, BEARMON!" esclamò il Digiprescelto di colore, e il suo Digivice si illuminò come sempre faceva quando il suo partner iniziava ad evolvere...

"Con piacere, Kevin!" esclamò l'orsacchiotto. "Bearmon shinka... GRIZZMON!"

Il gigantesco orso saltò letteralmente fuori dal suo nascondiglio e caricò con gli artigli sguainati, gettando ulteriore panico nel già disorganizzato gruppo di Ogremon! Con un paio di falcate, Grizzmon raggiunse SangLoupmon e gli assestò un poderoso sinistro che fece letteralmente volare il lupo-vampiro, e lo spedì addosso al muro di roccia che stava alle sue spalle, dove si schiantò con un verso che suonava come un incrocio tra un uggiolìo e un ringhio inferocito! Mentre i loro compagni iniziavano a combattere, approfittando della sorpresa che erano riusciti ad ottenere, Felipe alzò il suo Digivice e lo attivò, facendo cenno (pur un pò infastidito) a SnowAgumon e Kunemon di tenersi pronti a salire...

"Falcomon shinka... DIATRYMON!"

Un istante dopo, l'enorme uccello preistorico dalle piume di metallo era apparso, e i due Digimon più piccoli non persero tempo a salirgli in groppa. Riconoscendo il momento giusto per agire, Diatrymon, BlackGatomon e i rimanenti Digiprescelti scattarono verso l'ingresso della spelonca alla massima velocità posibile, letteralmente tagliando in due la formazione di Ogremon e dei suoi scagnozzi che, troppo impegnati a riaversi dall'attacco a sorpresa appena subito, non riuscirono ad organizzarsi e a fermare Sho e i suoi compagni. BlackGatomon riuscì addirittura a cogliere un istante a lei favorevole, e sferrò un poderoso calcio volante a Fugamon, facendolo finire addosso a Raremon con un grugnito... e SnowAgumon approfittò della posizione sopraelevata per bombardare Pokyupamon di palle di neve con la sua Little Blizzard!

"AAAAAARGH! Che... che accidenti significa, tutto questo?" ringhiò Ogremon, ormai in preda alla confusione come lo era il campo di battaglia. Witchmon stava evitando con destrezza una scarica di proiettili di fango corrosivo che Raremon le indirizzava contro dalla sua orrenda bocca spalancata, e riuscì a cogliere un momento in cui il disgustoso Digimon non era in guardia per chiudere la distanza che c'era tra loro e assestargli un deciso fendente con la sua spada! Raremon indietreggiò con un grugnito di dolore, mentre Cobramon gestiva efficacemente gli attacchi di Bakemon, che tentava senza successo di afferrarlo con i suoi artigli. Evitato un fendente, il grosso rettile scattò di lato con un rapido movimento delle spire, poi si sollevò, aprì la bocca, mettendo in mostra un paio di lunghi denti veleniferi, e prese la mira...

"Venom Ssssnipe!" esclamò Cobramon. Da una scanalatura sui suoi canini, partì un rapidissimo schizzo di liquido trasparente che centrò il Digimon fantasma in pieno volto, e Bakemon si ritirò con un lungo ululato di dolore, coprendosi con una mano gli occhi irritati! Sangloupmon si era rialzato e stava cercando di combattere contro Grizzmon... e questa volta, sembrava che fosse il lupo-vampiro ad essersi preso il vantaggio, a giudicare da come faceva indietreggiare il Digimon orso con rapidi, potenti colpi sferrati con le sue zampe corazzate di ferro!

Mentre tutte queste cose si susseguivano nel breve spazio di due secondi, Sho, Yurika, Jolene, Felipe e i loro Digimon erano riusciti a raggiungere la grotta, e molti di loro erano stati già in grado di infilarvisi dentro e cominciare la loro discesa... ma Sho si fermò per un attimo, giusto il tempo di rivolgere uno sguardo di auguri a Kevin, che era rimasto indietro ad affrontare quei mostri. Come se un sesto senso lo avesse avvertito che qualcuno lo osservava, Kevin alzò la testa verso Sho e fece il segno dell'okay.

"Non vi preoccupate per me, ragazzi! Andate a riprendere i vostri Digivice, e ci vediamo quando tornate!" esclamò il ragazzino di colore. "Di questi qui ci occupiamo io, Grizzmon e gli altri Digimon!"

"Kevin-chan!" rispose Sho dall'ingresso della caverna. "Stai attento! Questa è gente che non scherza!"

Il sorriso di Kevin sbiadì leggermente, e Sho rimase un pò sorpreso nel vedere l'espressione decisa, risoluta, che apparve sul viso del suo piccolo amico americano. Era l'assoluto opposto dell'aria oppressa, quasi di disfattismo, che gli aveva visto in faccia solo poco tempo fa... forse, aver parlato col resto del gruppo gli aveva fatto bene...

"Lo so, Sho... ma se posso fare qualcosa per aiutarvi, sono disposto ad assumermi questo rischio!" rispose Kevin, sicuro. "E poi... io ho fiducia in voi, e so che tornerete, quindi non sono più preoccupato! Abbiatene anche voi in me... e andate a recuperare i Digivice!"

"Kevin..." mormorò Sho... per poi sorridergli di rimando, e rivolgere a sua volta il pollice verso l'alto. "Okay, ometto! Fatti valere, e mostra a questi tangheri quanto vali! Ci vediamo dopo!"

"In bocca al lupo, Sho!" lo salutò Kevin, mentre il giapponesino con gli occhialoni seguiva i suoi amici all'interno della grotta. Senza perdere altro tempo, Kevin guardò come stava andando la battaglia, che era ripresa in tutta la sua violenza!

Nonostante l'inizio fosse stato strepitoso per i Digimon buoni, era chiaro che era andata così soltanto perchè erano riusciti a cogliere di sorpresa gli scagnozzi di Ogremon, e adesso la situazione appariva molto più incerta! In particolare, Ogremon era riuscito a raggiungere Leomon, e i due Digimon erano in quel momento impegnati in un duro corpo a corpo, ognuno con le mani sulle spalle dell'altro nel tentativo di costringerlo in ginocchio... e Bakemon si era liberato prima del previsto del veleno che Cobramon gli aveva spruzzato negli occhi, ed era riuscito a colpire il serpente gigante con un manrovescio che lo aveva fatto volare per diversi metri, prima di farlo atterrare dolorosamente sulla dura e fredda roccia in un disordinato groviglio di spire! Furioso, Cobramon si districò dall'impaccio delle sue stesse spire e si rimise in guardia, ma la vista dell'intera banda di Ogremon schierata ed in guardia che li fissava minacciosamente non faceva ben sperare nelle loro chance di vittoria...

"Ogremon, trovarti qui è come mordere una mela e trovarci il verme!" tuonò Leomon, mentre metteva tutta la forza di cui era capace nel cercare di sopraffare il suo avversario. "Dovevo immaginarlo, che ti saresti messo a collaborare con Watchmon un giorno o l'altro!"

Ogremon rise beffardo, inondando il volto del suo rivale con una scarica del suo pestilenziale alito. "Hahahahaaaa! E se così fosse, Leomon? Tu cosa hai intenzione di fare? Nel caso tu non l'abbia notato, il supremo Watchmon mi ha dato quello che ho sempre voluto: abbastanza potere da essere finalmente in grado di distruggerti! E non ci metterò molto a farti vedere cosa voglio dire!"

Con un'altra risata, l'orco fece ulteriore pressione, esercitando una forza mostruosa sulle spalle di Leomon, che ringhiò di dolore e appoggiò un ginocchio per terra, continuando però a spingere per opporsi a quella morsa d'acciaio. Quello che Ogremon diceva era vero... Leomon non ricordava che in nessuno degli scontri che aveva sostenuto finora con lui, il suo rivale fosse dotato di una simile potenza, non era stato solo l'aspetto fisico a cambiare, ora che i Digi-Ghost si erano impossessati del suo corpo... sarebbe stato un combattimento ben più difficile, questa volta...

Nè i suoi compagni potevano fornirgli molto aiuto: mentre si difendeva dagli artigli di SangLoupmon, Grizzmon si ritrovò improvvisamente sotto il tiro di Fugamon, che tirò indietro entrambe le braccia, afferrando stretta la sua clava d'osso, e sferrò un fendente dal basso verso l'alto dal quale scaturì un vortice che si diresse verso il Digimon orso!

"Evil Hurricane!" esclamò l'orco dalla pelle arancione. Grizzmon spalancò gli occhi e assunse la posizione di guardia appena in tempo per bloccare il tornado in miniatura, che però riuscì lo stesso a fargli perdere l'equilibrio... e SangLoupmon approfittò immediatamente dell'apertura e scattò verso il suo avversario, assestandogli una poderosa testata nello stomaco! Grizzmon strinse i denti e afferrò saldamente SangLoupmon con entrambe le mani, per poi scagliarlo lontano come se non pesasse nulla, ma questa volta il Digimon malvagio riuscì a sbattere le ali e ad assumere una posizione di guardia a mezz'aria, per poi atterrare con eleganza, e riprendere a camminare in circolo attorno all'avversario, ringhiando crudelmente. Grizzmon riprese fiato e scivolò in un'altra posizione di guardia, cercando di stare attento contemporaeamente a SangLoupmon e a Fugamon... ma sapeva che contro due avversari così forti, era solo questione di tempo prima di abbassare la guardia e venire sopraffatto... doveva trovare una strategia, o per lui sarebbero stati guai...

Neanche Witchmon se la stava cavando troppo bene contro Raremon e Pokyupamon: l'orrendo Digimon simile ad un pupazzo era appena riuscito ad evitare uno spettacolare fendente da parte della giovane strega, ed era scivolato vicino a lei nel breve istante in cui questa non era in guardia!

"Madness Brooch!" ululò Pokyupamon, la cui voce suonava roca e soffocata, come se provenisse da dietro una maschera antigas. Con rapidità scioccante, i suoi artigli triplicarono in lunghezza, e il Digimon malvagio che fino a poco prima era stato il quasi innocuo Phascomon li usò per colpire Witchmon al fianco, gettandola a terra con un gemito. Raremon prese di nuovo fiato, e sputò una raffica di proiettili acidi, cercando di farli piovere addosso a Witchmon mentre questa era a terra, ma la giovane strega non si lasciò prendere alla sprovvista, e si allontanò dalla zona pericolosa rotolando su un fianco. I colpi sparati da Raremon si schiantarono tutti sulla roccia, e sfrigolarono in maniera inquietante, mentre del vapore bianco si levava dalle zone colpite... e Witchmon represse un brivido di orrore all'idea che avrebbe potuto esserci lei al loro posto, se non fosse stata abbastanza rapida! Si rialzò rapidamente e pronunciò con rapidità una breve serie di parole in una strana lingua, mentre una sfera d'acqua turbinante appariva magicamente nella sua mano, accompagnata da rumori di onde che si infrangevano sugli scogli...

"Non è la spada, la mia unica arma! Aquari Pressure!" esclamò la strega, dirigendo un getto d'acqua ad alta pressione contro le fauci spalancate di Raremon. Prima che il Digimon melmoso potesse attaccare di nuovo, la fiumata d'acqua entrò nella sua orribile bocca storta, e ricacciò indietro gli schizzi di acido che stava per sputare! Gorgogliando per l'acqua che gli penetrava a forza nello stomaco, Raremon indietreggiò, ma proprio in quel momento, prima di poter proseguire l'attacco, Witchmon fu costretta ad alzare la spada per difendersi da un altro Madness Brooch di Pokyupamon. Questa volta, la sua difesa fu efficace, e gli artigli della bestiaccia cozzarono contro la lama finemente cesellata, con un tremendo clangore...

Nel frattempo, anche Cobramon e Bakemon stavano combattendo, e anche il Digimon serpente si stava rendendo conto a sua spese di quanto i Digi-Ghost avessero potenziato le capacità combattive del suo avversario. Normalmente, un Bakemon non sarebbe stato nulla di temibile, almeno rispetto alla media dei Digimon di livello Champion... ma questo stava costringendo Cobramon sulla difensiva e, memore del dolore provocato dal suo Venom Snipe, non gli stava dando il tempo di concentrarsi su un attacco decente!

"Dark Claw!" esclamò il fantasma in un lungo ululato, e il suo braccio artigliato scattò in avanti per afferrare Cobramon. Il serpente schivò agilmente il primo attacco, ma venne colto di sorpresa quando si vide arrivare contro l'altra mano di Bakemon, che lo afferrò ai lati della testa con una forza pazzesca! Cobramon si sentì mancare l'aria e stritolare il cranio, mentre veniva sollevato brutalmente da terra e portato davanti a Bakemon, che si leccava le labbra con tutta l'intenzione di succhiarlo come uno spaghetto... ma il fantasma non aveva fatto i conti con la prontezza di pensiero di Cobramon, che ancora una volta gli salvò la vita!

Con un rapido movimento delle spire, Cobramon fece guizzare la coda verso il suo avversario, e lo frustò con decisione in piena faccia, facendolo urlare di dolore, e costringendolo a mollare la presa! Come un'anguilla che evitava di essere afferrata da un pescatore, Cobramon ripiombò a terra e guizzò oltre il fantasma, scagliando un altro Venom Snipe prima che l'avversario potesse riprendersi, ma senza effetti apprezzabili. Ovunque, davanti alla caverna, gli scontri si susseguivano... e Kevin, in disparte, osservava senza dire nulla, tifando silenziosamente per Grizzmon e i suoi compagni di viaggio...

"Forza, ragazzi... so che potete farcela!" mormorò tra sè il ragazzino di colore, per poi chiudere gli occhi e cominciare a pensare a tutto quello che era accaduto da quando il suo viaggio a DigiWorld era iniziato... momenti tristi e momenti felici, battaglie, rivelazioni... e soprattutto, quel gruppo di amici che, pur non conoscendolo, lo aveva aiutato senza secondi fini, e gli aveva dato la forza di superare quegli attimi di nostalgia e smarrimento che in certi momenti avevano minacciato di sopraffarlo. "Signor Leomon... sia lei, che i miei compagni mi avete fatto capire che, qualsiasi cosa succeda, non bisogna mai perdere la speranza... Cobramon, Witchmon... anche se all'inizio non me ne avete dato l'impressione, vi siete rivelati degli aiutanti preziosi, e avete sempre fatto del vostro meglio per tenere assieme il nostro gruppo! E tu, Bearmon... senza di te, non so dove sarei, adesso! Tu sei stato il primo amico che mi sono fatto qui a DigiWorld, prima di incontrare Sho e Yurika... tu per primo mi hai aiutato ad affrontare la mancanza della mia famiglia... e a farmi coraggio quando mi sentivo scoraggiato... ora, grazie a te e a tutti voi, ho capito di non essere mai solo... che ci saranno sempre delle persone pronte a darmi una mano, e questo mi ha fatto riscoprire il valore della speranza..."

Leomon barcollò pericolosamente, raggiunto in pieno torace da un pugno di Ogremon, talmente violento da essere in grado di sgretolare le costole ad una persona normale... e cercò di contrattaccare con un Fist of the Beast King, che però venne distrutto senza difficoltà da un rapidissimo colpo di mazza da parte dell'orco. Il Digimon leonino strinse i denti davanti a quella dimostrazione di superiorità da parte del suo rivale - in condizioni normali, Ogremon sarebbe riuscito a respingere il suo attacco speciale solo con grandi difficoltà -, poi indietreggiò di qualche passo, alzando la guardia. Inebriato dal potere che i Digi-Ghost gli avevano conferito, Ogremon gettò al vento ogni prudenza e si lanciò contro Leomon brandendo la sua clava con entrambe le mani, indirizzando un colpo devastante che minacciò di colpire il guerriero-leone alla testa...

"HAHAHAHAHAAA! Cosa succede, Leomon? Hai capito che stavolta non puoi battermi? Il grande Leomon indietreggia davanti alla mi asuperiorità? Hahahaaa, non sai da quanto tempo ho atteso questo giorno! Muori, Leomon!" esclamò Ogremon come impazzito, mentre calava un poderoso fendente...

...ma Leomon lo contraddisse immediatamente! Nel momento in cui l'arma dell'orco iniziò a calare su di lui, il nobile guerriero scattò in avanti e si acquattò contro il terreno, afferrando con decisione le gambe del suo rivale che, non aspettandosi quella mossa, contorse il suo volto in una smorfia di rabbia. Poi, ritorcendo l'impeto del suo avversario contro di lui, Leomon tirò verso di sè e, con un movimento rapido e deciso di entrambe le braccia, lo sollevò da terra e lo scagliò oltre le proprie spalle! Ogremon ringhiò per la rabbia e la sorpresa prima che la sua schiena incontrasse la roccia del terreno, e il fiato gli uscisse dai polmoni tutto in una volta. Nonostante la sua forza fosse aumentata a dismisura, ancora una volta aveva potuto ben poco contro la migliore tecnica di Leomon... e questo metteva a dura prova la sua limitata pazienza! Furente, si rialzò e caricò il pugno destro, creando una grossa sfera di energia grigia attorno ad esso per poi scagliarla contro Leomon!

"Ti diverti tanto, Leomon? Allora divertiti con QUESTO! Pummel Whack!" ringhiò Ogremon mentre l'enorme sfera di energia, che sembrava a tutti gli effetti una versione oscura del Fist of the Beast King, lasciava il suo pugno e si dirigeva verso il suo bersaglio. Dandosi una rapida occhiata alle spalle, Leomon si accorse della presenza, a pochi metri dietro di lui, di Raremon, che Witchmon era riuscita a costringere ad indietreggiare, ma che ora si stava preparando a sputare di nuovo la sua disgustosa melma corrosiva contro la giovane strega, in quel momento occupata con Pokyupamon. Riflettendo rapidamente, Leomon si gettò di lato ed evitò di un soffio la sfera di energia oscura che si dirigeva contro di lui, ma lo spostamento d'aria fu comunque sufficiente a scagliarlo a terra con un grugnito, e a fargli qualche livido. Molto peggio, comunque, andò a Raremon, che fece appena intempo ad accorgersi di essere in pericolo, e a spalancare i suoi occhi iniettati di sangue in preda all'orrore, prima che l'enorme palla di fuoco scagliata dal suo stesso capo lo colpisse in pieno dorso! Raremon ringhiò di dolore quando il proiettile oscuro esplose a contatto con il suo corpo melmoso, scatenando raggi di luce grigia in gni direzione, e costringendo tutti i combattenti in quel momento occupati ad interrompere i loro scontri e guardare increduli l'orrendo Digimon che si disintegrava, trasformato in inutili stringhe di dati! Leomon si rialzò di scatto, ma il sempre più inferocito Ogremon non gli diede il tempo di pensare ad un'altra strategia, e lo colpì con un tremendo calcio che spedì il dolorante guerriero-leone in aria, facendolo volare per qualche metro prima di farlo atterrare pericolosamente vicino a Kevin, che venne assordato per un istante dal violento rumore dell'impatto!

"Signor Leomon!" esclamò il ragazzino di colore non appena le orecchie ebbero smesso di fischiargli. "Tutto... tutto okay?"

Stordito, il Digimon leonino si mise in una posizione semiseduta e scosse la testa, scrollandosi la polvere di dosso. "Non proprio il massimo, piccolo Kevin... ma me la caverò..." rispose il guerriero, rialzandosi lentamente. Più in là, gli altri Digimon se la stavano vedendo brutta contro il resto della banda di Ogremon, dopo il temporaneo vantaggio che si erano presi. Cobramon cercava faticosamente di tenere lontani gli artigli di Bakemon, Witchmon agitava freneticamente la spada per intercettare i fendenti di Pokyupamon, e Bearmon, pur essendo riuscito a mettere a terra Fugamon con una raffica di pugni sferrati con il suo Maul Attack, era stato colto di sorpresa dal fatto che SangLoupmon era letteralmente sprofondato nel terreno, scomparendo da sotto i suoi occhi!

"C... Cosa?" ringhiò il grizzly, guardandosi freneticamente attorno ma senza trovare traccia del sanguinario Digimon. "E adesso dov'è finito? Che razza di... ah!"

Rimase interdetto quando vide qualcosa muoversi all'interno della propria stessa ombra, come una massa pelosa che schizzava rapidamente nella superficie oscurata, accompagnata dallo scintillìo di lame... e improvvisamente, SangLoupmon riapparve, balzando fuori dall'ombra del suo avversario, e sfoderando le sue acute zanne, che Grizzmon vide brillare per una frazione di secondo prima che affondassero dolorosamente nel suo braccio muscoloso! In realtà, il lupo-vampiro aveva mirato alla gola, ma Grizzmon era riuscito appena in tempo ad alzare il braccio e a proteggersi. Solo che adesso, si ritrovava con il nemico attaccato al braccio, la bocca forte e crudele come una tagliola che stringeva sempre più forte! Grizzmon ringhiò di dolore e colpì il Digimon oscuro con una zampata, ma SangLoupmon si tenne stretto, con una tenacia sovrumana, senza quasi neanche sentire i colpi del gigantesco orso!

"Grizzmon!" esclamò Kevin, facendo un passo verso il suo Digimon... prima che un passo pesante gli facesse tremare il terreno sotto i piedi, ed Ogremon, approfittando del momento di stordimento di Leomon, gli si parò davanti, ghignando da un orecchio all'altro. Il ragazzino di colore fece un passo indietro con un gemito di paura, intimorito dalla stazza di quel Digimon malvagio, alto almeno tre volte lui, che lo squadrava con gioia maligna, gustandosi l'effetto che la sua stazza superiore provocava in quell'avversario indifeso!

"Heheheheee... cosa credevi di fare tu, moccioso?" sghignazzò Ogremon, facendo un altro passo verso Kevin. Il piccolo Digiprescelto iniziò ad indietreggiare, ma si rese ben presto conto che era un tentativo inutile: con una falcata, Ogremon avrebbe coperto almeno quattro dei suoi passi... "Speravi davvero che il vostro ridicolo trucchetto ci potesse mettere in crisi per molto? Come puoi vedere, anche se abbiamo perso uno dei nostri, le cose non ci stanno andando poi tanto male... e i tuoi amichetti non sono poi stati così bravi a riprendersi i Digivice... ormai, a quest'ora, saranno finiti tutti nelle fauci di MetalPhantomon, e così finisce la vostra bella avventura! Heheheee..."

"M-MetalPhantomon?" ringhiò Leomon cercando di rialzarsi "Maledizione... questa proprio non ci voleva...". Un nome del genere era sufficiente a mettere in allarme chiunque lo conoscesse, ma in quel momento Kevin non lo considerava una priorità. Il destino che Ogremon aveva predetto per i suoi compagni aveva improvvisamente scacciato via ogni parvenza di paura, e il Digiprescelto della Speranza puntò i piedi a terra e strinse i pugni al proprio fianco, tremando di rabbia...

"Ti sbagli." sibilò lapidario, tenendo lo sguardo basso e il frontino calato sul volto. Ogremon si fermò e, senza mai perdere quella sua espressione beffarda, inclinò la testa da un lato e si mis la mano libera vicino all'orecchio, come se non avesse capito. "Eh? Cosa, cosa, cosa? Sentiamo, sentiamo... abbiamo uno sgorbietto che dice che mi sbaglio! E in cosa, esattamente, mi sbaglio, mocciosetto colorato? Credi davvero che i tuoi amichetti abbiano speranze contro il Digimon più forte di questa zona di DigiWorld, fatto salvo Watchmon-sama stesso? Cosa ti fa pensare che possano uscirne vivi?"

Kevin non rispose subito. Davanti ai suoi occhi, riapparve per un attimo la figura di sua madre, di quel sorriso caldo e tranquillo che gli aveva rivolto prima di partire per quella sua pericolosa missione umanitaria... nella sua mente, risuonarono ancora le parole che lei gli aveva rivolto, dicendogli di essere forte e di non avere paura per lei, di avere fiducia, e di mantenere viva la speranza... perchè lei sarebbe tornata, era una promessa! Il piccolo Digiprescelto ricordava fin troppo bene le lacrime che aveva versato per lei nei suoi momenti più bui, le domande che si era fatto sul perchè sua madre volesse a tutti i costi farsi coinvolgere in qualcosa che non era sua competenza... ma stavolta, stavolta aveva le idee più chiare, e riusciva a darsi delle risposte più precise!

No, stavolta non si sarebbe fatto prendere dallo sconforto... avrebbe avuto fiducia, sia in lei che nei suoi amici!

"Io non penso che ne usciranno vivi, brutto tricheco troppo cresciuto... io LO SO che ne usciranno vivi!" esclamò Kevin, alzando improvvisamente lo sguardo... mentre, al tempo stesso, la Crest della Speranza che portava al collo brillava di luce propria, in risposta ai sentimenti del Digiprescelto più giovane! "Sei tu quello che li sottovaluta! Io ho fiducia in loro, nei miei amici... in Bearmon... e nella mia famiglia! Ormai li conosco, so che non si faranno mettere i piedi in testa da nessuno, men che meno da un ammasso di carne con il cervello grande come un fagiolo come te! Loro torneranno tutti... torneranno, e assieme andremo dal tuo capo e lo manderemo via da DigiWorld a calci! Ma prima... prima daremo il benservito a te e ai tuoi leccapiedi, brutto bestione!"

Kevin aveva parlato con una tale veemenza e convinzione, che le sue paarole fecero perdere ad Ogremon un pò della sua sicurezza... e fargli perdere il resto, ci pensò il bagliore dorato che venne sprigionato dalla Crest della Speranza un istante dopo, abbagliando il terribile orco e tutti i Digimon malvagi! Cobramon, Witchmon e Leomon si voltarono meravigliati verso il medaglione luminoso... e Grizzmon si sentì pervaso da un'inebriante scarica di energia, e da una nuova forza, e riuscì finalmente a scrollarsi di dosso SangLoupmon, gettandolo a terra con un secco movimento del braccio prima di alzare entrambi i pugni in aria in segno di trionfo! Luci iridate iniziarono a scorrere sulla sua pelliccia, e il Digimon iniziò a cambiare forma sotto gli occhi di amici e nemici presenti!

"Sì! Lo sapevo che ce l'avresti fatta, Kevin! La tua Crest si è illuminata! Ed ora, signore e signori... preparatevi ad uno spettacolo unico!" esclamò il Digimon orso. "GRIZZMON... CHOU SHINKA..."

Il corpo di Grizzmon scomparve in un tripudio di simboli digitali e luci colorate, costringendo anche Kevin a coprirsi gli occhi... e riapparve un secondo dopo, trasformato, e ancora più grande e possente di come il suo giovane partner umano lo aveva mai visto! Ora, il suo corpo aveva raggiunto l'altezza di tre metri e mezzo, ed era coperto dal collo ai piedi da una corazza futuristica di metallo grigio-verde che gli dava un aspetto cibernetico, anche grazie alle turbine irte di chiodi montate sugli avambracci e sui polpacci, che eseguirono un paio di giri a vuoto, spruzzando scintille azzurrine attorno a sè, prima di fermarsi con un fluidomovimento degli ingranaggi. Spesse piastre di metallo grigio proteggevano il torace e l'inguine, a mò di armatura medievale, e la corazza era completata da un paio di spalliere rotonde. I piedi terminavano con tre artigli d'acciaio, lunghi come l'avambraccio di un uomo... ma la cosa più particolare di questo Digimon era la testa, che lo faceva assomigliare terribilmente ad una versione robotica di Leomon: era, in effetti, la testa di un leone dalla criniera del colore del tramonto, ma più selvaggia e folta rispetto a quella dell'originale, e pettinata in autentici spuntoni che si estendevano dietro la sua muscolosa schiena, dai quali emergevano un paio di orecchie feline, gialle dalla punta nera. Sulla fronte, portava una piastra d'acciaio che offriva ulteriore protezione dagli attacchi, e la sua bocca piena di denti era resa ulteriormente minacciosa da due lunghe zanne che sporgevano dalla mascella superiore, oltre che dagli occhi arancioni dalle pupille ellittiche che ardevano poco sopra di essa, in quell'elegante muso felino. La forma evoluta di Grizzmon sferrò un paio di pugni a vuoto, subito seguiti da un calcio... poi aprì le braccia e lanciò un lungo ruggito, al termine del quale declamò il proprio nome con voce tonante!

"...GRAPLEOMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: GrapLeomon

Tipo: Bestia

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Lion Beast Wave, Turbine Kick

Digimon esperto nel corpo a corpo, soprattutto nelle prese di lotta. La sua tuta ad alta tecnologia gli consente di muoversi ad altissime velocità anche quando ha un avversario tra le mani, e può generare potentissime scariche elettriche! Inoltre, le turbine montate su braccia e gambe gli consentono di prodursi in attacchi tanto spettacolari quanto devastanti!

 

Il ruggito di GrapLeomon riecheggiò nei dintorni, quasi assordando chi gli si trovava vicino, e facendo sì che, ancora una volta, Cobramon si chiedesse con rammarico perchè non poteva essere sordo come ogni serpente normale! Kevin sentì la terra tremare leggermente sotto il bombardamento di onde sonore... ma il rimbombo nelle orecchie era nulla in confronto alla gioia di vedere il suo Digimon ora evoluto, che torreggiava sicuro di sè sui Digimon malvagi, ora non più tanto convinti della loro superiorità! Con un uggiolìo intimorito, SangLoupmon si ritirò di qualche passo, e Fugamon restò al suo posto... ma soltanto perchè era talmente spaventato che non riusciva più a muovere le gambe! Da parte sua, Leomon fece un breve, inorgoglito sorriso davanti alla risolutezza che il più giovane, e forse emotivamente più fragile, dei Digiprescelti aveva dimostrato. La sua fiducia negli altri aveva acceso la sua Crest... e ora il combattimento era tutto da giocarsi!

"Aaaah! Fantastico! Questa sì che era una scarica di adrenalina!" esclamò GrapLeomon, la cui voce suonava rude ma amichevole, molto simile a quella di Leomon. "Bel colpo, Kevin! Sapevo che ce l'avresti fatta, e ti faccio le mie congratulazioni!"

Preso da una gioia incontenibile per il risultato ottenuto, Kevin non riuscì a spicciare parola per un paio di secondi... poi, con energia, fece il segno del pollice in alto al suo partner. "Ho fatto quello che tutti mi consigliavano! Ho avuto fiducia, e i risultati si sono visti! Però... Grazie di tutto, GrapLeomon, senza il vostro supporto, non so se sarei riuscito ad attivare la mia Crest!"

GrapLeomon strizzò un occhio. "Non abbiamo fatto altro che farti rendere conto delle tue qualità! Ma ora... credo che i festeggiamenti possano attendere, visto che abbiamo un orco da prendere a gran calcioni nel sedere!" ringhiò, puntando lo sguardo verso lo spaventato Ogremon, che cercò di farsi coraggio brandendo la sua clava con due mani. Tutto il vantaggio che avevano sembrava ora ben poca cosa, davanti ad un Digimon di livello Ultimate... ma questo non gli impediva di provare, e certo Ogremon non era tipo da lasciarsi intimorire soltanto dall'aspetto di un avversario!

Ma mentre GrapLeomon ed Ogremon si squadravano, il Digimon cibernetico aveva distolto la propria attenzione da SangLoupmon, che ne aveva approfittato per scivolargli alle spalle... e, non visto da nessuno, si era infilato nel tereno come prima, cercando di riemergere dall'ombra di GrapLeomon per sferrargli un letale attacco di sorpresa! Per un attimo, dopo che SangLoupmon fu sprofondato, non accadde nulla... poi, Witchmon vide chiaramente un paio di occhi giallastri accendersi sopra l'ombra di GrapLeomon, e percepì il luccichìo delle lame del lupo-vampiro che si apprestava a balzare sulla sua nuova preda!

"Attento, GrapLeomon!" esclamò la giovane strega, approfittando della distrazione di Pokyupamon. "Dietro di te, c'è..."

Tutto accadde in un attimo. SangLoupmon emerse dall'ombra di GrapLeomon per saltargli addosso, e nello stesso tempo, il guerriero-leone cibernetico si voltò, guardandosi alle spalle, e congiunse i pugni, sferrando un micidiale colpo a mani unite al Digimon succhiasangue nel momento stesso in cui questo emergeva per l'attacco!

"Non casco due volte nello stesso trucco! Lion Beast Wave!" ringhiò GrapLeomon... e un enorme fulmine globulare scaturì dalle nocche delle sue mani con un potente suono di esplosione, investendo in pieno SangLoupmon proprio mentre questo credeva di avere ormai la preda servita! Il lupo mostruoso lanciò un lungo ululato di dolore mentre veniva travolto dall'enorme sfera di fulmini azzurri, che lo spazzarono violentemente via, e lo mandarono a cozzare contro la parete di roccia, ove il proiettile di GrapLeomon esplose, inghiottendo la sua vittima in un vortice di rocce, polvere, rumore ed energia distruttiva! Per il più breve degli istanti, la vista di tutti venne invasa dalla luce bianca... poi, quando il polverone si fu diradato, di SangLoupmon non era rimasta traccia, se non una nuvoletta di dati!

"Cavolo..." sibilò Cobramon, sgranando gli occhi. "Quessssto ssssì che lo chiamo un colpo mortale!"

Ogremon aveva assistito con terrore alla fine del suo seguace... ma non si era lasciato prendere la mano dalla paura, e si era subito organizzato per un altro attacco, raccogliendo le sue energie per scagliare un Pummel Whack!

"Mi hai voltato le spalle, pezzo di idiota! Grave errore! Pummel Whack!" esclamò l'orco. La sfera di energia grigia sfrecciò verso GrapLeomon, che però reagì più velocemente di come Ogremon aveva previsto, e si voltò alzando la guardia, appena in tempo per parare l'attacco, che gli esplose addosso e lo fece indietreggiare di diversi passi, barcollare con un grugnito di dolore...

...e poi basta. Nonostante avesse preso in pieno il colpo più potente di Ogremon, GrapLeomon se l'era cavata solo con qualche danno di poco conto e qualche ammaccatura sulla corazza... mentre Ogremon era rimasto inchiodato al suo posto, con la mascella che quasi gli precipitava a terra!

"Co... co... co..." balbettò Ogremon, al che Kevin si permise una battuta dicendo tra sè che la versione digitale di una gallina era alquanto strana. "Come... come è possibile? Dopo... dopo essere stato potenziato da Watchmon-sama... non... non è sufficiente a sconfiggere un Digimon che prima avrei spazzato via in un attimo? Come... come diavolo hai fatto, maledetto?"

GrapLeomon scosse la testa e si pulì l'armatura con un gesto della mano. "Te lo spiegherei anche, Ogremon, ma ho paura che ti ci vorrebbe troppo tempo..." ruggì, per poi mettersi di novo in guardia. "Piuttosto, Ogremon... ora vedo di far cambiare aria a quei tuoi Digi-Ghost! Eccomi a te, bestione! Yaaaaah!"

Con uno scatto, GrapLeomon coprì la distanza che lo separava da Ogremon prima che il Digimon orco potesse anche soltanto sbattere le palpebre... e iniziò a colpirlo con una raffica velocissima di pugni al volto e al torace, che fecero sobbalzare violentemente il corpo di Ogremon! L'orco ringhiò di dolore, cercando in qualche modo di proteggersi dagli attacchi... ma GrapLeomon era a tutt'altro livello, e per ogni pugno che Ogremon riusciva a parare, almeno altri tre superavano la sua guardia e lo centravano in pieno!

Spaventati dalla facilità con cui GrapLeomon stava sconfiggendo il loro capo, i rimanenti Digimon malvagi si svincolarono immediatamente dagli scontri a cui stavano partecipando e cercarono di attaccare alle spalle la forma Ultimate di Bearmon! Fugamon brandì la sua clava, lanciandosi a tutta velocità contro il nemico, mentre Pokyupamon e Bakemon scartarono agilmente Witchmon e Cobramon, cercando di raggiungere lo stesso bersaglio e sommergerlo sotto una marea di attacchi.

Sfortunatamente per loro, troppo presi dal panico per la forza inaspettata di GrapLeomon, si dimenticarono completamente dei loro avversari iniziali, che non sembrarono prendere molto bene il fatto di essere stati ignorati...

"Hey, specie di peluche venuto male!" esclamò Witchmon, alzando in aria la mano libera e creando nel proprio palmo una sfera di vento turbinante. "Che fai, mi ignori? Ti avverto che non sono una da sottovalutare, e se vuoi una dimostrazione... eccola! Baru Luna Gale!"

La strega portò a termine il suo incantesimo, e scagliò una poderosa folata di vento, talmente potente da essere quasi solido, contro Pokyupamon, che si voltò appena in tempo per pararla, ma che venne comunque scagliato a terra dall'impeto insostenibile di quell'attacco! Con un borbottìo incoerente, l'orribile pupazzo rotolò su un fianco e si rialzò... poi, rapido come un fulmine, si piegò verso Witchmon e fece uscire una selva di acuminati fili di ferro dal proprio corpo, cercando di usarli per trafiggere la sua avversaria! "Slash and Rip!"

Sulle prime, Witchmon sembrò non raccappezzarsi di fronte ad un attacco come quello... ma subito dopo, la sua risolutezza ebbe il sopravvento, e la Digimon afferrò con entrambe le mani la sua spada e scattò verso Pokyupamon. La esile e rapida lama scattò in avanti, in un fluido arco che intercettò gli spuntoni d'acciaio a mezz'aria e li tagliò di netto, mandandoli a terra con un tintinnìo appena udibile. Prima che Pokyupamon potesse reagire, Witchmon coprì il resto della distanza che la separava dal crudele pupazzo, serrò leggermente gli occhi... e la sua spada scattò in avanti in un lampo metallico, penetrando nel petto dello scagnozzo di Ogremon ed uscendo dalla schiena! Pokyupamon ebbe giusto il tempo di emettere un ultimo ringhio strozzato prima che il suo corpo si dissolvesse, liberando la spada di Witchmon, che fece un minuscolo sorriso di soddisfazione.

"Meno tre!" dichiarò la giovane strega. "Sono o non sono una grande?"

In effetti, non restavano ora che Fugamon e Bakemon. Quest'ultimo, nel suo cieco tentativo di attaccare GrapLeomon, aveva mostrato il fianco a Cobramon, e il serpente gigante non aveva perso tempo ad inseguirlo, impiegando un mezzo di locomozione alquanto inusuale: si era infatti afferrato la coda tra le fauci, e aveva iniziato a rotolare sul terreno come un hula-hoop, proiettandosi poi contro il fantasma e colpendolo con tutto il suo peso! Bakemon gemette, un suono a metà tra il sorpreso e il furioso, e cercò di afferrare Cobramon con il suo attacco Dark Claw, ma ancora una volta, il serpente si rivelò un avversario scaltro, e con un rapido movimento della coda, afferrò il polso che lo stava per raggiungere e tirò verso di sè, aprendo le fauci e mirando di nuovo agli occhi del Digimon oscuro!

"Venom Ssssnipe!" esclamò il cobra, indirizzando di nuovo il suo bruciante veleno negli occhi dell'avversario! Bakemon ululò di dolore quando il liquido irritante gli fece di nuovo bruciare gli occhi, e usò la mano libera per coprirsi il viso... e Cobramon approfittò subito di quel momento di distrazione per avvolgersi attorno al corpo del fantasma e iniziare a stringere con la forza di una morsa d'acciaio! Incredulo, Bakemon emise un verso di disappunto e cercò di strapparsi di dosso il muscoloso serpente con la sola forza delle braccia... ma Cobramon era molto più forte e volitivo di quanto sembrasse, e non cedette nemmeno quando gli artigli del fantasma minacciarono di penetrare la sua pelle squamosa! Sibilando per la rabbia e il dolore, Cobramon fece appello a tutta la sua volontà, e strinse ulteriormente la presa, iniziando una micidiale, quanto spettacolare, lotta a mezz'aria che durò per qualche secondo... una impressionante sfida tra opposte volontà che facevano di tutto per non farsi sopraffare dall'altra, e tra due corpi altrettanto poderosi che lottavano contro la forza di quello dell'avversario! Per un pò, il risultato finale parve incerto... ma alla fine, con un estremo sforzo, Cobramon diede la torsione finale, e Bakemon cedette, venendo cancellato una frazione di secondo dopo con un flebile mormorìo. Esausto ma orgoglioso di aver sconfitto un avversario così apparentemente superiore alle sue forze, il serpente si accasciò a terra e rimase disteso a riprendere fiato...

"Hey, Cobramon!" esclamò Witchmon, raggiungendo il suo compagno di mille avventure. "Cobramon, tutto bene? Sei... sei riuscito a farlo fuori! SEi stato incredibile!"

Cobramon alzò lievemente la testa e fece un occhiolino alla sua amica. "Uff... ce... ce l'ho fatta... vissssto... che anch'io ssssono sssstato utile? Ora mancano ssssoltanto quei due..."

"Fist of the Beast King!"

Le parole di Cobramon vennero prontamente smentite. Per proteggere GrapLeomon, che era ancora impegnato in lotta con Ogremon, Leomon aveva scagliato di nuovo il suo attacco specialità, questa volta mirando al simil-Ogremon che si stava avvicinando da dietro! Fugamon, lanciato com'era, non potè fare nulla per difendersi, e il proiettile arancione a forma di testa di leone lo colpì in pieno e lo cancellò all'istante, facendo sì che soltanto Ogremon rimanesse in piedi... e completamente in balìa di GrapLeomon! Un altro pugno fece volare a terra il Digimon orco, che riuscì a rialzarsi solo con molti sforzi, e raccolse tutte le forze che gli erano rimaste per un ultimo attacco disperato, scagliando un ultimo, potentissimo Pummel Whack contro il suo avversario! Ma ancora una volta, GrapLeomon si rivelò molto più agile e veloce di quanto non sembrasse, e dopo essersi acquattato sul terreno, facendo in modo che il proiettile di Ogremon gli passasse sopra senza fargli danni, iniziò a roteare su sè stesso, attivando le turbine che aveva sulle gambe, e sollevando in aria un nuvolone di polvere mentre si avvicinava al suo avversario roteando vorticosamente... poi, con un balzo prodigioso, si scagliò contro Ogremon con un potentissimo calcio rotante che centrò l'orco posseduto in pieno stomaco, facendogli schizzare gli occhi fuori dalle orbite, e piegandolo quasi a metà!

"Turbine Kick!" esclamò GrapLeomon, il suo ruggito quasi soffocato dall'urlo di vittoria che Kevin lanciò in quel preciso momento. Per un istante, gli occhi fieri del Leomon cibernetico si incontrarono con quelli spalancati dal dolore di Ogremon, che borbottò qualcosa di incomprensibile, mentre alcune figure nere ed eteree uscivano fluttuando dal suo corpo e si disperdevano nel cielo biancastro e spoglio come fumo di una candela. Con un lungo urlo, Ogremon volò per diversi metri prima di cadere definitivamente a terra, gli occhi trasformati in spirali, e la pelle che tornava del suo solito colore verde mentre il suo corpo si restringeva e tornava alle dimensioni normali. GrapLeomon atterrò con un'abile evoluzione, e tirò il fiato, prima di alzare il pugno in aria ed esplodere in un poderoso ruggito per festeggiare la sua prima vittoria, accompagnato dagli applausi di Witchmon, Leomon... e ovviamente del piccolo Kevin, che corse incontro al suo Digimon e lo abbracciò con entusiasmo, avvinghiandosi alla sua cintola!

"BEARMON!" esclamò il bambino di colore, preso da una gioia e da un senso di orgoglio incontenibili. "Sei stato fantastico! Fortissimo! Lo hai stracciato, quel prepotente! Gli hai dato una lezione coi fiocchi! Sapevo che ce l'avresti fatta! Lo sapevo! Sei tu il migliore!"

GrapLeomon, ancora non del tutto riposato dalla battaglia con Ogremon, mosse i piedi per stabilizzarsi, a causa dell'impeto con cui il suo partner umano lo aveva abbracciato, e fece una gioviale risata. "Kevin! Hahahaaa, visto come l'ho suonato? E tutto questo lo devo a te, ragazzo mio! Alla fine, sei riuscito a trovare in te la forza di credere nei tuoi compagni, e nelle persone a te care... attivando la tua Crest, quella della Speranza!"

"Beh..." si schernì Kevin, alzando la testa dal suo abbraccio, e rivelando i suoi profondi ochi neri lucidi di lacrime di gioia. "Io... non ho fatto altro che ascoltare i consigli del signor Leomon, e quelli che tutti mi davano. Ho cercato di prendere un pò in mano la situazione... e di avere fiducia in loro! Grazie... grazie a tutti voi, amici miei! Questa vittoria è anche vostra!"

Witchmon ghignò, rinfoderando la spada nel manico della sua scopa come un esperto samurai, e Cobramon, che era riuscito a riprendere fiato, annuì con la testa, mentre Leomon faceva il segno dell'okay al ragazzino di colore. "Dovere, ragazzo mio... alla fine, sei stato tu l'elemento decisivo, quindi il merito di avere sconfitto Ogremon è soprattutto tuo!" commentò, gettando un'occhiata disapprovante al suo rivale ora tornato normale, che giaceva privo di sensi sul terreno roccioso. "Per un pò, immagino che non dovremo più preoccuparci di lui. Sei riuscito ad espellere i Digi-Ghost dal suo corpo, e non credo tenterà di attaccarci più, ora che non ha più il vantaggio... adesso, però, c'è un problema un attimo più urgente... i tuoi compagni sono là, dentro quella grotta, e non credo stiano avendo vita facile, con solo Diatrymon e BlackGatomon in grado di combattere seriamente!"

GrapLeomon annuì, mentre il suo corpo rimpiccioliva, e tornava ad essere quello piccolo ed agile di Bearmon. "Sì, è vero... dobbiamo raggiungerli, prima che si mettano in qualche guaio più grande di loro. Signor Leomon, Ogremon ha detto che avrebbero incontrato MetalPhantomon... voi sapete qualcosa di lui?"

Cobramon, il suo buon umore iniziale ora calato, sospirò e fece un segno affermativo. "Ssssì, purtroppo... MetalPhantomon è il Digimon che fa da esecutore per Watchmon... un autentico cane ssssciolto, sssse mai ne ho vissssto uno! Non sssso esattamente cosa ssssia in grado di fare, ma io e Witchmon abbiamo ssssentito delle voci terribili ssssu di lui! Non ssssarà facile, per i nossstri amici, recuperare i Digivice sssse c'è lui di mezzo!"

"In questo caso..." mormorò Kevin, anche lui tornato serio dopo quell'istante di leggerezza. "Dobbiamo raggiungerli per dare loro una mano. Bearmon, te la senti di combattere ancora? Questo sarà un avversario decisamente più duro di quelli che abbiamo affrontato in questo scontro..."

L'orsacchiotto non ebbe dubbi, e afferrò il frontino del suo berretto con una mano guantata, alzandoselo fieramente sulla testa. "E me lo chiedi, Kevin? Andiamo! Witchmon, Cobramon, Leomon... anche voi verrete con noi, oppure..."

"Certo che veniamo. Il nosssstro lavoro non è mica finito!" rispose il serpente, che sembrava essersi scrollato di dosso la fatica della battaglia. "Avevamo detto che vi avremmo assssisssstito finchè non fosssste riusciti a recuperare i Digivice... e noi manteniamo le promessssse!"

Witchmon alzò le spalle e, sempre mantenendo il suo contegno sicuro, fece roteare la sua scopa nelle proprie mani. "Per me, nessun problema! Se volete, sono pronta a dare a qualcun altro un assaggio di quanto valgo!"

"Bene, ragazzi... allora affrettiamoci, o perderemo di vista i nostri amici!" esclamò Bearmon. "Oh, Kevin, a proposito... sei stato grande! Ottimo lavoro! Sapevo che non mi avresti deluso!"

"Grazie, Bearmon! Neanche tu!" rispose il Digiprescelto della Speranza, alzando poi gli occhi verso il cielo e rivedendo, per una frazione di secondo, quel viso dolce e affettuoso che forse più di qualunque altro aveva contribuito a fargli trovare la giusta determinazione!

"Grazie di tutto, mamma... ora, credo proprio di aver capito le tue ragioni. Che d'ora in poi saranno anche le mie! Portare speranza a chi rischia di perderla..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Questo capitolo arriva con 24 ore di ritardo rispetto alla tabella di marcia che mi ero fatto, a causa di problemi con il computer. Personalmente, sono abbastanza soddisfatto di come è venuto fuori, anche se credo che certe parti avrebbero potuto venire un pò meglio... sfortunatamente, il tempo era un pò contro di me, e in questa settimana avrò anche meno tempo per scrivere, a causa dei miei impegni universitari! Comunque, mi auguro che il capitolo... oltre che la battaglia e l'evoluzione di Grizzmon in GrapLeomon... siano stati graditi! Kevin ha ottenuto il livello Ultimate per il suo Digimon, e le probabilità di successo della squadra incrementano... ma riusciranno Sho e gli altri a sopravvivere a MetalPhantomon e riprendere i loro Digivice? E Felipe riuscirà finalmente a farsi una ragione del fatto che anche lui ha bisogno della vicinanza di qualcuno?

Nel prossimo capitolo, Sho, Yurika, Felipe e Jolene inizieranno il loro viaggio da incubo nelle caverne delle Fortran Heights, e il terribile MetalPhantomon cercherà di ostacolarli con i suoi perfidi trucchetti... riusciranno a tenergli testa, o il loro destino è di soccombere?

Questo è tutto quello che posso anticiparvi! Intanto... beh, fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo!

 

Justice Gundam

 

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Capitolo 21
*** Nella dimora di MetalPhantomon ***


Digimon Zero-21

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Oookay, eccoci di ritorno! E' un periodo in cui posso dedicare meno tempo alla scrittura, grazie a quei piccoli, fastidiosi problemini chiamati esami universitari... ma cerco comunque di fare quello che posso!

Sigh... dura la vita di chi deve giostrarsi tra tanti impegni, come me... e resa per niente facile dal fatto che a volte mi sembra di essere circondato dalla stupidità. Certo, andando in giro per la rete, si incontrano esempi di 'civiltà' che fanno pensare non poco, ma... bah, alla fine, sapete cosa vi dico? Che chi è talmente stupido da non voler ascoltare le opinioni degli altri, e da voler negare la verità, merita soltanto di essere lasciato nel suo brodo.

Scusate lo sfogo, ma ho avuto recentemente a che fare con cose che mi hanno fatto veramente arrabbiare. Contro gli idioti, neppure gli dei. Se poi hanno il potere...

Allora, passiamo ad argomenti più lieti. Più lieti si fa per dire, ovviamente, visto che, anche se Ogremon e la sua banda sono stati spazzati via dalla Digievoluzione a livello Ultimate di Bearmon, e dal magnifico trio Witchmon-Cobramon-Leomon, c'è ancora il problemino che i Digivice di Sho, Yurika e Jolene sono nelle grinfie di MetalPhantomon. E adesso, i nostri si sono inoltrati nella sua tana per recuperarli, con al seguito il non proprio collaborativo Felipe. L'unico a parte Jolene ad avere un Digimon capace di fare qualcosa in combattimento!

Se prevedete grane, prevedete giusto. MetalPhantomon sarà un altro avversario molto ostico per la nostra squadra... e ha in serbo per loro un trucchetto che, per quanto vecchio, tende a funzionare spesso con i protagonisti di anime e manga... Ma questo, ovviamente, non significa che anche i nostri non abbiano qualche sorpresa da tirare fuori...

Okay, fine della preview... e spazio delle recensioni! Vediamo cosa mi avete lasciato...

 

Talpina Pensierosa: Ti ho mai detto che mi piace molto il tuo nickname? Le talpe sono tra i miei animali preferiti, chissà per quale motivo... comunque, Felipe avrà il suo momento di gloria tra non molto. Un chiarimento tra lui e Sho, e probabilmente anche con Yurika, considerando quello che è successo nello scorso capitolo... credo che sia d'obbligo!

SmartGirl: Ancora una volta, grazie per la recensione! Non ti preoccupare se è lunga, le review lunghe mi fanno piacere! Comunque, tornando a noi... beh, non potevo certo esimermi dall'inserire Leomon, che oltre ad essere uno dei miei preferiti, è anche una delle colonne portanti della saga di Digimon. Un momento, però... questo significa che morirà presto, come è successo in Adventure e in Tamers? Non lo so... Ad ogni modo, Kevin è riuscito a smuovere il gruppo, e ad aver ragione di alcuni dei suoi demoni, e questa è senz'altro una buona notizia! Ora però, tocca agli altri... saranno altrettanto capaci?

KillKenny: Il fatto è che Ogremon, in quanto a buon senso, in certe occasioni lascia parecchio a desiderare! Il suo pestaggio in questo capitolo altro non è che il risultato della poco ponderata scelta di unirsi ad un aspirante dittatore come Watchmon! Avrà imparato la lezione? Mah, considerando che in Adventure lo ritroviamo al fianco di Devimon... Grazie del voto!

TopoMouse: Nessun problema, prenditi pure tutto il tempo che vuoi per la recensione! Sai com'è, anch'io sono non poco indaffarato, in questi ultimi tempi... mi fa piacere che il combattimento ti sia piaciuto (e che finalmente Kevin e Bearmon si siano fatti valere, eh? ^_^), e che abbia trovato divertenti i 'numeri' di Cobramon e Witchmon! Sai, l'idea della spada nascosta nel manico della scopa mi è venuta da Kohaku, un personaggio del picchiaduro Melty Blood... mentre l'inusuale metodo di spostamento di Cobramon è stato tutto una mia invenzione!

 

Direi che ho risposto a tutti. Bene, allora... possiamo ricominciare! Portatevi dietro una torcia con le batterie cariche, e un bel pò di fegato!

E un cornetto rosso non guasterebbe, viste le circostanze... A proposito, nessuno di voi recensori mi ha fatto notare una mia... piccola dimenticanza! Heheheee...

 

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Capitolo 21 - Nella dimora di MetalPhantomon

 

Se avesse avuto una testa, Watchmon l'avrebbe sicuramente scossa, dopo aver assistito alla disfatta della banda di Ogremon dalla sicurezza della sua sala di controllo. Non c'erano DemiWatchmon nei pressi del luogo del combattimento a riferirgli indirettamente quello che era successo, ma il riconoscere le ombre di Phascomon, Goblimon, Dracmon, DarkOtamamon e Bakemon, mentre si univano con un gemito alla turbinante sfera di anime che il tiranno dai molti occhi usava per mandare avanti i suoi piani... beh, quello era stato un indizio sufficiente a fargli capire tutto.

"Incapaci. Neanche dopo il potenziamento sono riusciti a fare qualcosa..." borbottò Watchmon con evidente fastidio. "Bah, poco male... a loro discolpa, posso dire che stavano affrontando una squadra ben preparata, nella quale sicuramente c'era anche Leomon. In ogni caso, avevo intenzione di sbarazzarmene non appena non mi fossero più stati utili, quindi in un modo o nell'altro, sono delle pedine inutili in meno da controllare. Adesso, però, la situazione si fa davvero interessante... e già, perchè ora i Digiprescelti dovranno entrare nel cuore delle Fortran Heights, nelle loro caverne più profonde, da cui nessuno è mai uscito vivo! Heheheee... e per recuperare i loro giocattolini, avranno a che fare con nientemeno che MetalPhantomon! In ogni caso, forse è meglio non essere troppo sicuri di vincere. Anche l'altra volta ero sicuro che Volcdramon li avrebbe spazzati via, e i risultati sono stati che ho perso i favori di Anthraxmon-sama..."

Memore degli errori commessi in passato, e deciso a non correre il rischio di ripeterli, l'osservatore fluttuò verso una delle uscite della sala di controllo, dalla quale stava entrando un grosso Digimon simile ad un tirannosauro dalle squame verdi, che però camminava ingobbito sotto il peso immane di due gigantesche 'corna' nere a strisce rosse che spuntavano dalle sue scapole, e si inarcavano sopra la sua testa seguendo una traiettoria leggermente ondulata. Aveva due corna frontali, una delle quali spuntava in mezzo ai suoi occhi, e un'altra dalla sommità del cranio, e una fila di spuntoni ossei bianchi percorreva la sua spina dorsale, passando in mezzo alle sue corna dorsali, fino all'inizio della coda. Piccole strisce rosse, simili a ferite, decoravano il muso, la coda e le anche, mentre sulle spalle era disegnato in grigio un terrificante teschio con le tibie incrociate, che lasciava poco all'immaginazione circa la disposizione di quel Digimon... assieme alle feroci zanne che ornavano la sua terribile bocca, ai corti, robusti artigli bianchi che ornavano le zampe... e agli occhi rossi scuri, nel quale brillavano scintille di ferocia!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Tuskmon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Bayonet Lancer, Horn Driver

Certo non uno dei Digimon dinosauro più potenti, ma sicuramente uno dei più feroci. Tuskmon è imprevedibile ed aggressivo, ed è disposto ad attaccare qualsiasi creatura incontri per il piacere di combattere. Soltanto un comandante forte e risoluto può costringere un gruppo di questi Digimon a formare un gruppo coeso.

 

"Aaaah... molto bene, vedo che non ho avuto nemmeno bisogno di dare ordini..." commentò un deliziato Watchmon, squadrando il mostruoso dinosauro con i suoi numerosi occhi. Il suo interlocutore rispose a questa 'lode' abbassando il muso feroce e grugnendo qualcosa che poteva assomigliare ad un 'sì', per poi restare chinato in attesa di ordini.

"I Digiprescelti sono entrati nelle gallerie delle Fortran Heights, e mentre stiamo parlando, stanno cercando i loro Digivice..." lo istruì Watchmon. "Dubito che riusciranno ad oltrepassare MetalPhantomon, ma del resto dubitavo anche che riuscissero a battere Volcdramon, e non posso più permettermi leggerezze. Riferisci questo ordine al resto delle truppe: rinforzare la sorveglianza, e porsi tutti in status di allarme giallo. Dobbiamo essere pronti ad accogliere i mocciosi, nel caso si presentassero."

Il mostruoso dinosauro annuì, parlando per la prima volta con una voce roboante che ricordava i primi tremiti di un vulcano in procinto di entrare in attività. "Ricevuto, Watchmon-sama... sono inoltre venuto a riferirle che la Resistenza si sta facendo più attiva, e che di recente ci siamo trovati a dover respingere dei loro attacchi particolarmente pericolosi. Sembra che il loro capo, LoaderLeomon, abbia partecipato di persona a molte delle recenti schermaglie, e i nostri difensori si trovano in difficoltà contro di lui."

Watchmon storse il naso... o meglio, lo strato di cartilagine rossa che rendeva il suo volto completamente piatto nel punto tra l'occhio principale e le fauci. "Tsk... la Resistenza, proprio quello che mi ci voleva..." borbottò con fare irritato. "Fin da quando i piani di Anthraxmon-sama sono entrati in fase di realizzazione, quegli sciocchi illusi ci hanno dato fastidio... ma finora si limitavano ad essere irritanti, e basta! Adesso, invece, sembra che abbiano raccolto abbastanza risorse da farsi audaci... Bah, ragione di più per aumentare la sicurezza. Non temo LoaderLeomon, nè nessun altro di quel gruppetto raffazzonato, ma se si unissero ai Digiprescelti, potrebbero causarci problemi."

L'osservatore parlava a ragion veduta, e Tuskmon, nonostante il suo aspetto bestiale, era abbastanza intelligente da capirlo a sua volta. La Resistenza, un gruppo misto di Digimon di vari tipi e livelli che si opponeva alla tirannia di Watchmon tramite operazioni di guerriglia, era stata un fastidio fin da quando il leader, un Digimon nobile e feroce di nome LoaderLeomon, aveva radunato attorno a sè i Digimon a lui fedeli e l'aveva fondata. Nessun membro della Resistenza, nemmeno LoaderLeomon stesso, era abbastanza forte da preoccupare Watchmon, ma erano comunque riusciti ad infastidirlo, e a provocare degli scompensi nei suoi piani. Gli sforzi combinati della Resistenza e dei Digiprescelti... beh, quello sì che poteva essere pericoloso. Non era il caso di correre rischi inutili...

"Certamente, Watchmon-sama..." replicò Tuskmon. "Avvertirò immediatamente il resto dei difensori di aumentare la sicurezza, e di prepararsi ad un eventuale attacco."

"Fate in modo che le cose siano fatte bene." si raccomandò il Digimon dai molti occhi. "Tolti di mezzo i Digiprescelti, nulla sarà più in grado di minacciare i piani di Anthraxmon-sama, e potremo concentrare tutte le nostre forze sulla Resistenza. Li spazzeremo via una volta per tutte, e con l'esercito di Digi-Ghost che otterremo, potremo completare la nostra opera in breve tempo."

"Sì, mio signore." ringhiò Tuskmon, inchinandosi ancora più di quanto lo costringesse a fare il peso delle sue gravose corna dorsali. "Sarà fatto quanto prima."

Ad un cenno del dittatore, Tuskmon si voltò e si allontanò lentamente dalla sala di controllo, i suoi passi pesanti che riecheggiavano cupi nei corridoi del quartier generale. Watchmon guardò il suo servitore allontanarsi per qualche istante, poi rivolse di nuovo la sua attenzione alla sua sfera di Digi-Ghost, ponderando i possibili sviluppi della situazione. Per quanto fosse ancora in una posizione di vantaggio, Watchmon si stava rendendo conto che la sua superiorità avrebbe potuto non durare ancora molto...

Ma per quanto i recenti insuccessi lo stessero rendendo paranoico, Watchmon non immaginava che il pericolo poteva trovarsi molto più vicino a lui di quanto lui stesso non immaginasse...

 

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"Brrr... cavolo, pensavo che fuori facesse freddo... ma questo posto sembra il congelatore di mio zio!" si lamentò Sho, sfregandosi le spalle con le mani nel tentativo di trovare un pò di sollievo dal tremendo gelo che minacciava di attanagliargli i nervi e le ossa. Da quanto avevano iniziato la salita, il freddo si era fatto man mano meno tollerabile... ma adesso, appariva chiaro che non era un freddo naturale, in quanto anche SnowAgumon, un Digimon abituato ai climi freddi, aveva dei brividi.

"Se l'avessi saputo, che dovevamo addentrarci in un posto così gelido, mi sarei portata almeno una tuta da mettere sopra! Così finirò per diventare un ghiacciolo!" si lamentò Yurika, il membro del gruppo vestito in maniera più leggera. Non avendo altro modo per combattere il freddo, la ragazzina dai capelli blu si era sciolta la t-shirt, che di solito portava annodata sul davanti, tra torace e addome, in modo da coprirsi completamente il tronco. Inutile dirlo, la differenza non era poi così tanta...

"E non ti lamentare tanto, tu!" sbottò BlackGatomon, reprimendo un brivido. "Guarda me, cosa dovrei dire? Con tutto il pelo che ho addosso, sento ancora freddo! Anche se tu fossi coperta da tre strati di pelliccia, tremeresti ugualmente... questo freddo non è mica dovuto a cause naturali, sai com'è..."

"Non è un caso che questo posto venga chiamato 'la montagna del terrore'..." commentò SnowAgumon.

"Shhht! Volete stare un pò zitti, santi numi? State facendo più chiasso di una schiera di gatti innamorati!" li zittì Felipe. "Se non ricordo male, l'idea era quella di non attirare troppo l'attenzione su di noi... sapete com'è, non vorrei trovarmi con uno sciame di scagnozzi di Watchmon alle calcagna..."

"Beh, scusa tanto, signor 'non ho bisogno di nessuno'..." replicò Yurika, a metà tra il beffardo e l'indignato. La lite di poche ore prima con il biondino spagnolo, che sarebbe degenerata in uno scontro fisico se non fosse stato per l'intervento di Leomon e degli altri Digiprescelti, non le era ancora andata giù, e non stava aspettando altro che una scusa per sfogare la propria rabbia su di lui, per quanto banale. "Stavo solo notando che qui si congela! So che è praticamente la scoperta dell'acqua calda, ma fare un pò di conversazione, anche su cose così piccole, non guasta, no?"

"Adesso non cercare di attaccare briga con lui, Yurika!" la rimproverò Kunemon, con un tono di voce aspro che colse di sorpresa la ragazzina, non abituata ad avere diverbi con il suo Digimon. "In fondo, la sua parte di ragione ce l'ha, anche se è un antipatico! Facciamo in modo di non farci sentire se non è indispensabile, okay?"

Yurika sbattè le palpebre, quasi incredula... e anche gli altri membri del gruppo restarono per un attimo stupiti di fronte all'inusuale tono brusco con cui il Digimon bruco aveva parlato. Le ci volle un pò di tempo prima di riorganizzare i propri pensieri, e rispondere con una scusa borbottata a mezza bocca... il tutto mentre Jolene scuoteva sconsolata la testa. Non sembrava che le cose stessero migliorando poi tanto, in quel gruppo di ragazzini chiamati a combattere quella che forse era una guerra più grande di loro...

"Okay, okay... adesso non è il caso di scaldarsi troppo... anche se, date le circostanze e il freddo che fa, forse non sarebbe neanche tanto male... heheheee..." cercò di sdrammatizzare Sho, ridacchiando un pò della sua battuta che, come aveva previsto, non aveva fatto ridere proprio nessuno. Stringendo i denti con imbarazzo, il ragazzino iniziò a discendere una serie di gradini naturali che portavano alla zona più interna delle caverne, afferrandosi ai muri per cercare di mantenere l'equilibrio. "Quello che conta è che ci stiamo avvicinando ai nostri Digivice, no? Ora dobbiamo soltanto trovarli, e poi potremo proseguire... anche se non mi attira molto l'idea di farci strada in questo posto infernale..." Un brivido gli corse lungo la schiena quando un fuoco fatuo azzurro gli fluttuò davanti al viso, costringendolo a frenare di botto per poi passare vicino ad un'altrettanto impressionata Yurika. La ragazzina dai capelli blu, con un movimento quasi involontario, si acquattò contro il muro, gli occhi che seguivano nervosamente la lucetta fluttuante.

Felipe scosse la testa. Prima quella giapponesina ipersviluppata aveva il coraggio di rimproverarlo, e poi si tirava indietro davanti a quella sciocchezza? Davvero, non riusciva a capire nè lei nè il suo amico... "E come pensi di ritrovare i nostri Digivice in questo groviglio di gallerie, genio?" lo sfidò, quasi per il gusto di farlo più che per vera convinzione. "Vorrei ricordarti che questo posto non è esattamente piccolo..."

Sho sollevò gli occhi verso il cielo, con espressione esasperata. Possibile che quel tipo non riuscisse mai a vedere le cose da un punto di vista più ottimistico? Tuttavia, non fu lui a rispondere al ragazzino spagnolo... bensì SnowAgumon, che si voltò di scatto verso di lui bloccandosi a metà della 'scalinata' che il gruppetto stava scendendo. "Insomma, Felipe, è mai possibile che tu debba criticare tutto? Cosa ti prende, tutt'a un tratto?" gli chiese con veemenza, in tono tanto diverso da quello suo normale quanto lo era stato quello di Kunemon poco prima. "Credevamo che ti avesse fatto piacere unirti a noi, farti degli amici... e allora, come mai all'improvviso ti sei messo a comportarti in maniera tanto aspra? Non ti riconosciamo quasi più!"

Felipe sostenne freddamente lo sguardo del piccolo dinosauro bianco, mentre il gruppo riprendeva lentamente la discesa, e alla fine dello scosceso corridoio di roccia cominciava ad apparire una spelonca naturale dalla quale proveniva una strana luce azzurra. Avrebbe voluto rispondergli, dire quello che pensava... ma alla fine, il biondino decise che non era il caso di sprecare il fiato. Come spiegare le cose come stavano a quel gruppetto di idealisti illusi? Non facevano altro che cercare di infarcirgli la testa con quelle chiacchiere sull'amicizia e sul gioco di squadra... e non si rendevano conto della verità che stava a due centimetri dal loro naso. Ma come facevano, si chiedeva lui, a non capire? Eppure, era così semplice... quell'amicizia di cui parlavano non sarebbe durata a lungo, e una volta che fosse finita... cosa sarebbe rimasto? No... no, era meglio non farsi illusioni, fin dall'inizio... se poi loro volevano continuare a credere alle assurdità che si facevano uscire di bocca, affari loro. Lui era l'unico di quel gruppo che si era reso conto di questa verità, e una volta che gli altri ci avessero sbattuto contro la faccia, non avrebbero certo potuto dire che non li aveva avvertiti...

"Insomma, non avevamo detto che non si doveva continuare a litigare?" esclamò Falcomon con la sua vocetta acuta. "E allora, vediamo di tagliare e continuare a cercare i Digivice! Mi dispiace, Felipe, ma in questo caso, credo che Sho e SnowAgumon abbiano ragione!"

"Vero..." affermò Jolene, la sua natura timida messa da parte, prevaricata dal sentimento di tensione che regnava sovrano in quel momento. "Per il momento, è già qualcosa che siamo riusciti a superare Ogremon e i suoi uomini... anche se spero che Kevin, Bearmon e gli altri riescano a cavarsela contro quelle furie scatenate... Ora, almeno, sappiamo che i nostri Digivice sono nelle vicinanze... adesso, tutto sta a recuperarli!"

Felipe storse il naso, ancora non del tutto convinto, mentre il gruppetto terminava la discesa e arrivava nella camera naturale che si trovava alla fine della via scoscesa. Ai loro occhi apparve uno spettacolo tanto meraviglioso quanto terrificante, che servì allo scopo di distarli dal loro battibecco: nel bel mezzo della spelonca, si trovava una immensa voragine che sprofondava nelle viscere della montagna, e dalle cui profondità insondabili proveniva una strana luce bianco-azzurrina che pervadeva per intero quel luogo misterioso! Con meraviglia mista a sospetto, i ragazzi e i Digimon si mossero in cerchio attorno allo strano baratro luminoso, cercando di trovare un punto da dove potessero rendersi meglio conto di cosa si nascondesse al suo interno... ma per quanto si muovessero, la luce che risaliva era troppo forte per permettere loro di vedere bene.

"Questo... questo sarebbe... il luogo dove Ogremon e i suoi uomini hanno portato i nostri Digivice?" chiese Falcomon, la lingua che si muoveva quasi per riflesso. "Diavolo... nemmeno io immaginavo che nelle caverne delle Fortran Heights si potesse trovare una cosa simile..."

"Adesso però, la domanda è, come ci caliamo là dentro...?" chiese Kunemon. "Per me è facile, visto che posso attaccarmi alle pareti, e anche BlackGatomon non credo avrà problemi... e anche Falcomon, se non altro, potrà planare. Ma SnowAgumon e i ragazzi... beh, loro non hanno gli stessi vantaggi. Per non parlare del fatto che non sappiamo se quella luce sia pericolosa o meno..."

"Forse sarebbe meglio cercare un pò in giro, e vedere se troviamo un modo un pò più sicuro si scendere giù." propose Jolene. "E poi, dobbiamo controllare che non ci siano DemiWatchmon o scagnozzi di Watchmon in giro, e..."

La ragazzina inglese si interruppe, corrugò la fronte, e un'espressione di sospetto e allarme fece scivolare un'ombra sul suo grazioso viso, che alla luce della caverna, con tutti quei contrasti di luce e tenebra, appariva quasi inquietante. Lo stesso avvenne a Sho, SnowAgumon e ai loro compagni, che non capivano come mai la loro compagna si fosse zittita all'improvviso... e anzi, il ragazzino giapponese diede voce alle sue domande. "Jolene-chan? Jolene-chan, che succede Come... come mai quella faccia?"

"Mi... mi è appena venuta in mente una cosa..." mormorò Jolene, portandosi due dita al labbro inferiore e abbassando di qualche grado lo sguardo verso il terreno. "Voi... ragazzi... vi ricordate per caso di quanti erano i componenti della banda di Ogremon? Quando ci hanno attaccato alla ex-stazione dei Trailmon... vi ricordate per caso quanti fossero?"

Yurika inclinò la testa da un lato, confusa. A cosa voleva arrivare la sua amica? "Dovremmo... dovremmo ricordarcene? In quel momento eravamo troppo presi a cercare di difenderci, e contare quanti fosseo, beh... ea proprio l'ultima cosa che mi è venuta in mente! Però, se proprio vuoi la mia stima... mi ricordo vagamente che fossero in... in..." La detentrice della Crest dell'Amore si bloccò a sua volta, ripensando a quello che aveva visto un attimo prima di passare di scatto oltre lo sbarramento messo su dagli scagnozzi di Ogremon ed entrare nella grotta. "Erano... erano in sette! Adesso ne sono sicura! Sì, erano proprio sette, e..."

"E quelli che abbiamo visto all'entrata della caverna erano solo in sei! Ne manca uno all'appello!" esclamò SnowAgumon, completando il pensiero di Yurika. Adesso sì che appariva chiaro come mai Jolene era sul chi vive! Se non era con i suoi compagni... allora dove poteva essere finito il settimo membro della banda?

Qualcosa di grosso e pesante sbattè sul pavimento di roccia, provocando una brevissima scossa di terremoto, e un ruggito fragoroso spezzò la fino ad allora immacolata calma della caverna. Con un sobbalzo di paura, i ragazzi si voltarono verso la sorgente del rumore... un enorme Tyrannosaurus Rex nero con delle creste affilate di colore verde che gli percorrevano la spina dorsale, e che in quel momento era apparso da un ingresso laterale rispetto a quello da cui erano entrati e, dimostrando una capacità furtiva incredibile per le sue dimensioni, aveva fatto irruzione nella spelonca, cogliendo tutti di sorpresa!

"Sapete, forse l'abbiamo trovato..." commentò Sho, deglutendo nervosamente. "Anche se, rispetto all'ultima volta che l'ho visto, è un pò grandicello... certo che qui a DigiWorld le cure vitaminiche hanno un'efficacia fulminea, eh?"

"Se volevi farci ridere, Sho-kun, lascia perdere... non ci sei portato!" lo avvertì Yurika, le cui mani stavano scattando quasi per riflesso condizionato verso il bordo dei suoi shorts per afferrare il Digivice, prima che la parte razionale di lei le ricordasse che erano lì proprio per riprenderlo. "Comunque... sì, anche se in questo caso, immagino che il termine 'vitamine' vada sostituito con 'Digi-Ghost'!"

DarkTyrannomon iniziò ad avanzare con passi pesanti, squadrando le sue prede, e rendendosi conto che ne mancava una all'appello... beh, buon per lui, considerando che si trattava di uno dei Digiprescelti che avevano ancora il loro Digivice... questo gli avrebbe semplificato le cose!

"Siete stati bravi ad arrivare fin qui... e avete avuto coraggio a sfidare i pericoli di queste caverne, di questo devo darvene atto." tuonò l'ex-scagnozzo di Ogremon. "Ma non avete calcolato che anche noi potevamo separarci... e così, vi ho colto di sorpresa! Ora, siete tutti miei... sono sicuro che Watchmon-sama mi sarà molto riconoscente quando gli annuncerò che ho posto fine io stesso alla vostra leggenda!"

BlackGatomon, passato lo sbalordimento iniziale, sbuffò e scrollò le spalle. "Tsk... e piantala con la retorica, lucertolone! Ci vuole ben altro per impressionarmi!" esclamò la gattina nera, facendosi avanti per affrontare il Digimon nemico che, per quanto fosse al suo stesso livello evolutivo, era parecchio più grande e potente di lei... anche se, in effetti, non poteva essere altrettanto esperto, considerando che era evoluto da poco. "Piuttosto, non avevate calcolato il fatto che io e Jolene non abbiamo mai eseguito una sola Digievoluzione... per il semplice fatto che IO sono già a livello Champion? Questo vuol dire che il tuo vantaggio non è poi così netto come pensavi, eh?"

Il tirannosauro nero corrugò la fronte a sua volta, e BlackGatomon ghignò tra sè, rendendosi conto che le sue parole avevano avuto l'effetto desiderato. Tuttavia, un istante dopo, DarkTyrannomon scosse la testa, evidentemente pensando che un Digimon così tanto più piccolo di lui non costituisse una minaccia, e continuò ad avanzare imperterrito, mentre tra le sue robuste mascelle cominciavano a guizzare delle fiamme arancioni che coloravano di un minimo di vivacità l'ambiente cupo della spelonca. BlackGatomon, tuttavia, era una combattente abbastanza esperta da sapere quando un attacco stava per arrivare anche da segni molto meno palesi... e per lei, quel colosso squamoso era come un libro aperto!

"Adesso vedremo se farai ancora la presuntuosa dopo QUESTO! Fire Blast!" esclamò DarkTyrannomon, scagliando una ruggente palla di fuoco contro la gattina nera. I Digiprescelti, che già si erano messi a distanza di sicurezza quando BlackGatomon aveva palesato la sua intenzione di combattere, si ritirarono ancora di più, coprendosi gli occhi e il volto per il calore periferico della fiammata... mentre la Digimon oscura, con tutta la calma e la sicurezza di questo mondo, rimaneva in attesa che l'attacco giungesse...

...e, all'ultimo istante possibile, si scansò con un agile scatto laterale e balzò al sicuro, portandosi al fianco di DarkTyrannomon nel momento stesso in cui il suo Fire Blast esplodeva fragorosamente sul terreno e spaccava una grossa roccia alle spalle di BlackGatomon, facendo volare in giro frammenti di roccia semifusa! BlackGatomon evitò con agilità anche la grandine incandescente, poi si lanciò contro DarkTyrannomon nel momento in cui questo si voltava verso di lei per sparare ancora!

Sorprendentemente, il tirannosauro nero fu abbastanza veloce da riprendere fiato e lanciare un altro Fire Blast prima che BlackGatomon potesse partire all'attacco, e la Digimon oscura si ritrovò a dover schivare la meteora infuocata proprio nel momento in cui piegava le zampine per scagliarsi verso di lui! "Attenta, BlackGatomon! Schiva quel colpo!" sentì la voce allarmata di Jolene.

Per una frazione di secondo, quella strana ma gradevole sensazione che BlackGatomon qualche volta si scopriva a provare quando Jolene si preoccupava per lei, tornò a farsi sentire. Del resto, riflettè la Digimon, dopo una vita intera passata a cavarsela da sola, sentire qualcuno che tifava per te era un'esperienza nuova, quasi sconcertante...

Ma, evitando di farsi prendere dal sentimentalismo in una situazione del genere, la gattina nera ghignò in maniera quasi arrogante e scattò in avanti, apparentemente gettandosi VERSO la palla di fuoco di DarkTyrannomon in un attacco suicida! Prima che Jolene potesse aprire boca per urlare, BlackGatomon aveva eseguito una torsione aerea apparentemente impossibile, schivando il proiettile infuocato e facendo in modo che si schiantasse sul pavimento senza fare danni a nessuno!

"Hah! Non ho bisogno che tu me lo dica, Jolene!" esclamò, rivolta alla sua partner umana. "Ho la situazione sotto controllo! Ed ora, lucertolone troppo cresciuto, guarda cos'ha in serbo per te questa 'piccoletta'! Lightning Paw!"

Dalla sua posizione a mezz'aria, BlackGatomon scattò contro il suo avversario e lo colpì in piena faccia con un pugno sferrato con la zampina chiusa! Colto di sorpresa dall'inaspettata potenza di quel colpo, che gli intorpidì la punta del muso, il tirannosauro nero barcollò con un grugnito di dolore, e indietreggiò di diversi metri, ritrovandosi quasi con le spalle al muro... ma BlackGatomon non finì lì, e attaccò con un calcio nello stomaco, seguito da una rapidissima raffica di pugni al torace che fecero sobbalzare il dinosauro come una raffica di mitragliatrice, e da un ultimo, micidiale diretto al mento! DarkTyrannomon grugnì di dolore, e vacillò... ma non cadde come tutti si erano aspettati, e in un istante di rabbia, riuscì a sferrare un tremendamente preciso colpo di coda che raggiunse BlackGatomon a mezz'aria, interrompendo il suo attacco e scagliandola a terra con un miagolìo! Per fortuna, la Digimon nera era abituata anche a colpi più potenti, e riuscì a rotolare di fianco, nonostante lo stordimento, in tempo per evitare la gigantesca zampa artigliata che aveva cercato di appiattirla come una focaccia!

Jolene tirò un sospiro di sollievo vedendo che la sua Digimon si era rialzata e aveva ancora forza più che sufficiente per combattere. Con un grugnito di disprezzo, BlackGatomon si rimise in posizione di guardia, e mosse un paio di passi laterali, cercando di aggirare l'avversario... che, ora consapevole di non avere più a che fare con l'avversaria di poco conto che lui credeva all'inizio, si muoveva con molta più circospezione. Due occhi dorati e felini guardavano dritti in due gelidi occhi da rettile, ognuno dei loro proprietari attendendo il momento in cui l'altro si sarebbe permesso di abbassare la guardia, anche solo per una frazione di secondo...

Sho e Yurika restavano a guardare con il fiato sospeso, sapendo bene che i loro Digimon, con tutta la buona volontà, non erano in grado di aiutare BlackGatomon in quella lotta. Per qualche motivo, pur avendo la possibilità di far evolvere Falcomon in Diatrymon, Felipe non mosse un dito, e continuò a fare da spettatore, ignorando deliberatamente gli sguardi di disapprovazione dei suoi compagni... e del suo stesso Digimon.

In ogni caso, anche se Felipe si fosse offerto, molto probabilmente BlackGatomon non avrebbe accettato. La Digimon oscura aveva davanti un avversario che lei SAPEVA di poter affrontare da sola, e non avrebbe accettato aiuto da nessuno - ne andava del suo onore, e soprattutto della possibilità di diventare più forte, come lei desiderava!

Uno scintillìo sinistro attraversò gli occhi di BlackGatomon quando i suoi sensi acutissimi colsero un movimento appena percettibile delle zampe posteriori di DarkTyrannomon! Con la stessa, accecante velocità di poco prima, la gattina nera scattò in avanti, riuscendo a cogliere di sorpresa il mostro preistorico, che era convinto che lei gli avrebbe lasciato la prima mossa per poi regolarsi di conseguenza... ma non ebbe il tempo di pensare ad un possibile contrattacco, visto che BlackGatomon eseguì un rapido, violento e spettacolare calcio volante che colpì in pieno petto DarkTyrannomon, riuscendo a scuoterlo leggermente, ma senza fare grandi danni. Infuriato, il dinosauro nero attaccò con i suoi piccoli artigli anteriori, cercando di colpirla mentre scendeva... ma ancora una volta, con delle evoluzioni aeree che avrebbero fatto invidia ai migliori paracadutisti professionisti, BlackGatomon evitava gli attacchi con facilità quasi sprezzante, rispondendo ad ogni artigliata che le arrivava troppo vicino con dei rapidi, innocui ma dolorosi graffi che avevano il solo scopo di far perdere le staffe a DarkTyrannomon. Cosa che, in effetti, non tardò ad avvenire, considerando la scarsa esperienza del Digimon più grande! Perdendo quasi del tutto la calma, DarkTyrannomon agitò le zampe anteriori alla rinfusa nel vano tentativo di afferrare BlackGatomon, riuscendo ogni volta soltanto a fendere l'aria con un sibilo minaccioso...

Finchè BlackGatomon non reagì mezzo secondo più tardi, e gli artigli di DarkTyrannomon non si strinsero su di lei!

"BLACKGATOMON! NO!" esclamò Jolene con orrore, mentre la sua Digimon emetteva un sibilo infastidito e iniziava a contorcersi per liberarsi da quella morsa d'acciaio. Con un grugnito di soddisfazione per aver finalmente catturato quell'irritante insetto che si rifiutava di farsi prendere, DarkTyrannomon iniziò a stringere con tutte le sue forze, minacciando di tagliare il rifornimento d'aria ai polmoni di BlackGatomon, e frantumarla come un biscotto sotto le ruote di uno schiacciasassi...

...finchè non si rese conto che, per quanta forza ci mettesse, la sua avversaria resisteva valorosamente, e riusciva ad impedirgli di stringere la sua morsa letale! Con crescente sgomento, il mostro nero vide la sua avversaria di tanto più piccola contorcersi fino a liberarsi dalla sua presa, e cominciare a separare le zampe che minacciavano di schiacciarla, per poi illuminare i suoi occhi di una strana luce dorata che non voleva dire nulla di buono per il suo avversario!

"Cat's Eye Hypnotism!" esclamò la gattina nera, e i suoi occhi illuminati come i fari abbaglianti di un'automobile produssero un rapidissimo, quasi istantaneo flash che colpì la retina di quelli gelidi del mostruoso rettile! DarkTyrannomon spalancò la bocca piena di zanne, inebetito, prima che i suoi occhi si facessero vacui e vitrei, segno sicuro che era caduto vittima dei poteri ipnotici di BlackGatomon! Ormai del tutto incapacitato, DarkTyrannomon non potè fare altro che restare a guardare impotente la sua avversaria che balzava in alto, fino a portarsi sopra la sua testa... e scendeva giù, con il pugno chiuso, per sferrargli il colpo fatale!

"Ed ora... Lightning Paw!" esclamò BlackGatomon, facendo atterrare il suo pugno proprio in mezzo agli occhi sporgenti del tirannosauro nero! Per un attimo, non accadde nulla, ed entrambi i combattenti restarono bloccati, come se la scena si stesse svolgendo sullo schermo di un videoriproduttore messo in pausa... poi, quasi con rassegnazione al proprio inevitabile destino, DarkTyrannomon scivolò all'indietro e crollò a terra di schiena con un fragore tremendo, minacciando la stabilità della grotta con il suo peso immane, mentre BlackGatomon eseguiva una ennesima capriola in aria e atterrava senza problemi sul pavimento di roccia scoscesa. Il corpo di DarkTyrannomon iniziò immediatamente a dissolversi, scomponendosi in stringhe di dati... e in un unico, inquietante fantasma nero che i ragazzi riconobbero subito come un Digi-Ghost, che aleggiò sopra le loro teste come un avvoltoio infuriato per alcuni secondi, prima di volare chissà dove e scomparire per sempre. In poco tempo, così come era iniziato, il combattimento era finito, e a testimoniare che si era svolto, c'erano soltanto le rocce spaccate e fuse tutt'attorno al gruppo d Digiprescelti, l'evidente stanchezza di BlackGatomon... e il sollievo liberatorio di Jolene, che corse dalla sua amica digitale per assicurarsi che andasse tutto bene. BlackGatomon, ripreso fiato per un attimo, alzò lo sguardo con espressione quasi interrogativa davanti al sollievo della sua partner umana.

"BlackGatomon! Mi hai fatto prendere paura... accidenti, quel mostro avrebbe potuto stritolarti!" esclamò, la paura non ancora sotto controllo. Si inginocchiò per terra e abbracciò BlackGatomon, facendo salire unmugolio di protesta dalla gola della gattina nera... che però era troppo stanca per opporsi, e la lasciò fare. "Sei stata davvero imprudente, lo sai? Non devi fare queste cose... non devi metterti a rischiare la vita soltanto per far vedere che sei forte! Se quel Digimon ti avesse cancellato, io... io... non so cosa..." Si interruppe, non volendo pensare a come avrebbe reagito se la compagna con cui, più che con ogni altro membro del gruppetto di cui faceva parte, aveva condiviso l'avventura a DigiWorld, da un minuto all'altro non ci fosse stata più. La sola idea le faceva venire le lacrime agli occhi, e fu solo con un grande sforzo di volontà che la timida ragazzina inglese non le fece vedere. Ben sapendo che BlackGatomon l'avrebbe criticata per la sua 'debolezza', e che molto probabilmente Felipe non sarebbe stato molto più tenero nei suoi confronti...

La stessa BlackGatomon tuttavia, sentì di nuovo quella poco familiare sensazione di benessere... anche se, come era prevedibile, decise di metterla a tacere conuna delle sue rispostine sarcastiche. "Heh. Stupida, perchè secondo te, io ho voglia di farmi cancellare dal primo lucertolone troppo cresciuto che passa per la strada! Non diciamo assurdità, io non posso certo morire prima di aver cancellato Watchmon e i suoi amichetti con questi artigli!"

Jolene riuscì a sorridere, nonostante tutto. "Heheee... perchè mi aspettavo che avresti risposto così, BlackGatomon? Comunque... hai ragione, essendo la tua partner, ti dovrei conoscere meglio di così! Sei stata brava, comunque... grazie per averci tolto di mezzo quel DarkTyrannomon! Ora, stavamo dicendo... di recuperare i Digivice, giusto?" chiese poi, rivolta al resto del gruppo.

"Sì, infatti..." rispose Falcomon, dopo aver gettato un'occhiata laterale a Felipe, che nonostante il combattimento si fosse risolto a loro favore, non sembrava terribilmente entusiasta, e anzi stava guardando verso il terreno con un'espressione cupa, che tradiva addirittura un pò di confusione... "Dal momento che non sappiamo quanto sia pericolosa quella strana luce che esce da quella fossa, stavamo pensando di fare una perlustrazione qui attorno, per vedere se c'era un altro modo di raggiungere i livelli inferiori. Dove, si spera, ritroveremo i nostri Digivice..."

Sho annuì, ma allo stesso tempo storse il naso, non del tutto convinto. "Sì, in effetti, l'idea mi sembra giusta, ma... il problema è che vedo che ci sono diverse vie d'uscita alternative da questa stanza, ed esplorare tutti i corridoi è un'impresa che potrebbe portarci via un sacco di tempo... lasciandoci intanto con poche difese contro i Digimon che infestano queste montagne. Io... non sono sicuro, forse dovremmo almeno fare una prova, prima di imboccare la via più lunga. Ad ogni istante che passiamo senza i nostri Digivice, i rischi aumentano sempre di più..."

Non si poteva dire che Sho avesse tutti i torti, e anche Felipe, nonostante la sua inimicizia nei confronti del ragazzino giapponese, stava seriamente pensando di dirsi d'accordo con questa idea, fatti due ragionamenti. Ma prima che potesse aprire bocca, qualcun altro decise di intervenire nella maniera più brutale, e la terra iniziò a tremare sotto i piedi dei ragazzi, facendo loro perdere l'equilibrio per qualche istante, mentre una cupa risata si levava dalla voragine presso la quale si trovavano, la cui luce si intensificò fino quasi a diventare abbagliante! SnowAgumon trattenne il respiro, e dalla gola gli uscì uno strozzato rantolo di paura mentre si allontanava dal minaccioso fossato luminoso... e, un istante dopo, alcune spaccature si aprirono nella roccia su cui stavano in piedi ed iniziarono ad emettere la stessa luce azzurrina del baratro, come se qualcuno stesse fendendo il pavimento con una lama invisibile! Allarmati, i ragazzi e i Digimon si raggrupparono, cercando di spalleggiarsi a vicenda in vista dell'arrivo di una nuova, tremenda minaccia...

"E... E adesso cosa succede?" esclamò Yurika, mettendosi nella sua posizione di guardia da praticante di judo. Non che pensasse davvero che la sua abilità nelle arti marziali potesse esserle d'aiuto contro gli scagnozzi di Watchmon, ma voleva almeno far loro vedere che non le facevano paura. Inutile dirlo, il suo coraggioso tentativo di mostrarsi forte servì soltanto a divertire ancora di più l'orrore che si celava negli abissi delle Fortran Heights, la cui risata aumentò rapidamente di intensità, fino a diventare un'acuta, penetrante eco di follia distruttiva, accompagnata da una terrificante figura ammantata che si levò in volo dal fossato luminoso, tenendo tra le mani ossute una spaventosa falce, e i cui occhi erano stati sostituiti da due brillanti sfere di luce che dardeggiavano implacabili nelle orbite vuote del teschio che aveva al posto della testa. I ragazzi e i Digimon, BlackGatomon compresa, ammutolirono in un misto di spavento e meraviglia. Non avevano mai visto niente del genere, nemmeno nei loro incubi peggiori... e a guardare così quella figura che fluttuava sopra di loro, il suo vantaggio amplificato dalle sue enormi dimensioni, li faceva sentire come se stessero vedendo in faccia la Morte in persona!

In effetti, la cosa non si distanziava molto dalle rappresentazioni tradizionali della Morte: assomigliava infatti ad un enorme scheletro umano avvolto in uno sdrucito mantello nero dall'interno rosso, con un cappuccio dello stesso colore a coprirgli il cranio. Tuttavia, ad un'occhiata più accorta, resa più semplice dal fatto che la luce del fossato si stava smorzando di intensità, appariva chiaro che le ossa che costituivano il suo corpo erano fatte di metallo grigio, ed erano imbullonate tra loro in modo da ricostruire alla perfezione lo scheletro umano. Inoltre, quella spaventosa creatura, che sembrava uscita dritta dai deliri di un pazzo, non aveva nulla là dove avrebbero dovuto esserci le ossa della parte superiore delle braccia... soltanto delle scariche elettriche bianche che connettevano le spalle ai gomiti! La colonna vertebrale si estendeva oltre quella che sarebbe sembrata una lunghezza proporzionata, dando al suo orribile corpo un'apparenza quasi serpentina... e come se non bastasse, lo scheletro meccanico non aveva nulla nel punto dove avrebbero dovuto esserci il bacino e le gambe! Semplicemente, la spina dorsale terminava in una sfera di crepitante energia elettrica bianco-rosata il cui colore tenue creava un effetto decisamente inquietante! Anche la lama ricurva della sua falce, posta alla fine di un lungo manico nero, era fatta di pura energia elettrica, e scoppiettava minacciosa mentre il mostro la sollevava sopra la testa. Non ci voleva certo un genio per capire che l'intenzione era quella di usarla per mietere le vite dei ragazzi e dei loro partner...

Ma quello che faceva più spavento erano sicuramente gli psichedelici effetti di luce e di elettricità che circondavano l'orrore fluttuante, contribuendo al suo aspetto innaturale. Nessun Digimon che avessero mai incontrato finora dava questa impressione di odio, follia ed invincibilità, fusi assieme in un turbine di distruzione insensata! Bastava un'occhiata per rendersi conto di cosa era davvero quel Digimon: un assassino. Uccidere era l'unica funzione della sua vita, e lo rendeva spaventosamente chiaro!

Kunemon si ancorò al terreno con le sue zampine, cercando di mettere a tacere il fortissimo impulso di fuggire in preda al panico. "Questo... questo dev'essere... MetalPhantomon! Oh, che Azulongmon-sama ci salvi tutti... non potevamo fare incontro peggiore!" esclamò, tra lo stupore ammutolito del resto dei suoi compagni. Anche la coraggiosa BlackGatomon si trovò a dover indietreggiare, terrificata dal potere di questo micidiale avversario! Il quale, con gioia crudele, fluttuò in avanti, godendosi lo spettacolo dei suoi avversari terrorizzati, e aprendo le mascelle in un'altra risata stridula che scosse le pareti della caverna!

"HYAAAAHAHAHAHAAAA!" rise follemente la creatura, un suono che pareva sempre più animalesco ad ogni secondo che passava. "Avete indovinato, bambini prescelti! Devo ammettere che siete stati in gamba ad arrivare fin qui, ma la fortuna ha deciso di voltarvi le spalle! La vostra stupida missione finisce qui... io, MetalPhantomon, mi occuperò personalmente di fare sì che voi non costituiate più una minaccia al dominio di Watchmon-sama!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: MetalPhantomon

Tipo: Cyborg

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Grave Scream, Soul Predator

Vero e proprio terrore di DigiWorld, anche conosciuto come lo Shinigami (dio della morte) del Mondo Digitale. E' in grado di sottoporre le sue vittime ai loro peggiori incubi, in modo da nutrirsi della loro disperazione... e può manipolare gli oggetti grazie ai campi elettrici da lui emanati. Un soggetto pericoloso ed instabile, da evitare a qualunque costo!

 

Il Digimon malvagio continuò a scendere di quota, la falce sollevata sempre più... e il suo sguardo folle fisso negli occhi delle sue piccole vittime, che si ritrovarono paralizzate dal terrore e incapaci di pensare ad un qualsiasi modo per sfuggire a quello che sembrava essere il loro destino incombente. Persino una veterana come BlackGatomon, che non aveva tremato di fronte a mostri molto più grandi di MetalPhantomon, sembrava essere rimasta congelata sul posto, incapace di muovere un solo muscolo. Con mano tremante, Felipe cercò di mettere mano al suo Digivice per far evolvere Falcomon... ma la sua mente razionale continuava ad urlargli che sarebbe stato comunque tutto inutile. Era fin troppo evidente che quel Digimon era troppo forte perchè un Champion potesse tenergli testa. Se solo avessero avuti tutti i Digivice, allora forse se la sarebbero cavata solo con le forme Champion... ma così...

Mentre MetalPhantomon scendeva verso di loro, il terrorizzato biondino sentì chiaramente il suo sguardo fisso nei suoi occhi... e capiva, PERCEPIVA senza ombra di dubbio che in quelle orribili sfere elettriche non c'era altro che una feroce presa in giro per il suo inutile tentativo di resistenza... MetalPhantomon capiva perfettamente quello che il Digiprescelto dell'Amicizia stava pensando... pensava che era tutto inutile... che per quanto si sforzassero, c'era sempre la possibilità che nessuno uscisse vivo da quella folle avventura... e che, in ogni caso, alla fine avrebbero perso tutto comunque... come un mantra, questi cupi pensieri riecheggiarono nella mente del ragazzino biondo, sovrapponendosi ad ogni pensiero razionale, e riempiendo la sua mente di disperazione.

E la cosa peggiore era che, per un qualche istinto che lui stesso non riusciva a spiegarsi, riusciva a percepire che era proprio quello il pensiero di MetalPhantomon! Il mostro scheletrico, oltre a leggergli nel pensiero, gli stava trasmettendo il suo, divertendosi a travolgere ogni difesa Felipe potesse aver eretto attorno alla propria psiche!

MetalPhantomon giocherellò crudelmente con la sua falce, ponderando la reazione di Felipe... e quella di Falcomon che, pur terrorizzato, cercava ugualmente di scuotere il suo partner umano da quello stato ipnotico. Tutto inutile. Il biondino restava impalato al suo posto, pieno di orrore.

Che poca e insignificante cosa era la mente umana, decise MetalPhantomon. Bastava così poco a metterla a nudo e a farla collassare... quel ragazzino aveva eretto attorno al proprio cuore un castello di carte per evitare di essere ferito ancora dalle persone che gli stavano attorno, e permetteva soltanto a pochi di vedere cosa c'era oltre... paura... sfiducia nell'umanità... e in fondo a tutto, un desiderio di non essere solo che però lui aveva considerato irrealizzabile fin dall'inizio. Per un essere diabolico come lui, queste sensazioni negative erano un dolce nettare... anzi, non sarebbe stato nemmeno divertente giocare con la sua prevedibile mente. Forse era meglio dare un'occhiata a quella degli altri...

La ragazzina castana che si era avvicinata tremando ai due giapponesi, affiancata da quella BlackGatomon? No, lei se possibile era anche più prevedibile... anche se, bisognava ammetterlo, le sue reazioni più eclatanti al terrore atavico che MetalPhantomon suscitava erano più divertenti da vedere. No, anche lei poteva aspettare...

I due giapponesi? Gli occhi di MetalPhantomon brillarono di una luce ancora più malefica, e scariche di energia elettrica scaturirono dalle sue orbite vuote, bombardando il terreno attorno a Kunemon e SnowAgumon. I due Digimon si ritirarono con un breve grido di terrore, e l'allucinante assassino calò ancora un pò di quota, fino ad incombere sui due amici d'infanzia con la falce sollevata. I loro sguardi di sfida, che tuttavia non riuscivano a nascondere l'orrore, lo intrigavano in maniera perversa... non c'era niente di più saporito, ai suoi occhi, che scrutare nei meandri di un cuore coraggioso come era quello del ragazzino con gli occhialoni, e distruggere ogni minima traccia di speranza, lasciando di lui un guscio vuoto privato di ogni speranza... in particolare adesso che il ragazzo sembrava aver superato certi suoi problemi legati all'esprimere i suoi sentimenti, e al misurare il proprio coraggio in relazione alle situazioni...

Ma forse... forse la ragazza sarebbe stata più succulenta, come primo bersaglio. C'era qualcosa, in lei, che gli ricordava molto il ragazzino biondo... anche lei cercava di nascondere la propria vulnerabilità dietro uno schermo apparentemente inossidabile... e tuttavia, era profondamente diversa da Felipe, per altri versi... lei non aveva rinunciato alla vicinanza degli altri per paura di essere ferita... piuttosto, era lei ad aver paura di ferire... e, meglio ancora, aveva un'altra, terribile paura che MetalPhantomon trovava particolarmente succulenta...

Sì, una ragazzina forte e volitiva come lei era sicuramente una preda molto più appetibile! Il terrore cibernetico decise che sarebbe stata lei la sua prima preda... visto che era la prima volta che si godeva gli ultimi istanti di vita di un essere umano, tanto valeva goderseli il più possibile, e quale modo migliore per iniziare che mettere a nudo le paure di una ragazzina che cercava di mostrarsi forte?

L'orrore riprese quota, la falce che continuava a restare sollevata, quasi MetalPhantomon volesse ricordare loro che la loro vita o la loro morte dipendevano unicamente dalla sua volontà... e in quel momento, nonostante la paura, Sho riuscì a staccare i piedi da terra e a farsi avanti, sfidando con lo sguardo lo scheletro d'acciaio. Strinse un pugno davanti a sè e, mostrando più risolutezza di quanta in realtà non provasse, avanzò di un passo verso il nemico, cercando di ignorare il terrificante particolare delle fessure che si aprivano, sempre più fitte, sul terreno, e inondavano la caverna della loro luce spaventosa!

"Tu... tu sei... MetalPhantomon, vero? Abbiamo sentito parlare di te!" esclamò il ragazzino. "Ma sappi che se credi di poterci fermare... beh, siamo qui per dimostrarti che ti sbagli di grosso! Hai tu i nostri Digivice, vero? Restituiscili immediatamente!"

MetalPhantomon, per nulla intimorito, gettò indietro la sua testa scheletrica e scoppiò in una risata che suonava più come l'ululato di un lupo in una gelida notte invernale, un suono riecheggiante che rimbombava lungo le pareti della grotta, e le cui onde sonore fecero quasi vibrare i corpi dei ragazzi e dei Digimon.

"HAHAHAHAAAA! Ma bene, abbiamo un agnellino che fa finta di essere un leone, eh?" ululò il mostruoso fantasma. "E se non vi restituisco i vostri giocattolini, voi cosa mi fate, eh? Se non ricordo male, ne avete bisogno per far evolvere i vostri animaletti addomesticati!"

BlackGatomon e Falcomon, vincendo per un attimo il loro timore, fecero un passo in avanti e si misero in guardia. "Mi dispiace... deluderti, buffone ammantato! Vieni giù... e ti farò vedere io che il tuo bel mantellino riesce solo a farti sembrare chissà chi!" sibilò ferocemente, senza però riuscire a mantenere il tono sicuro che avrebbe voluto. Niente da fare, quel Digimon... era completamente diverso rispetto agli altri che aveva affrontato... le era superiore in tutto e per tutto, e aveva anche il vantaggio di stare riuscendo a sopraffare la sua volontà di ferro! Se avesse cercato di combatterlo, sarebbe stata sconfitta di sicuro... ma non aveva nesuna intenzione di cedere prima di aver dimostrato quanto lei valesse...

"Kukukukuuu... vorresti proteggere la tua amichetta umana, non è vero?" ringhiò il mostro scheletrico, le spalle che si muovevano su e giù a singhiozzi mentre sghignazzava. "Come sei prevedibile... fai finta di essere una dura, ma anche tu sei in rado di provare affetto verso qualcuno! In particolare quella stupida ed insignificante umana, che tu ti illudi valga qualcosa, e che inizialmente usavi per soddisfare il tuo desiderio di diventare più forte! Ma adesso... beh, adesso le cose sono cambiate un pò, non è vero? Cerchi di far credere a tutti che non è così, eppure..."

Dietro BlackGatomon, il visetto di Jolene assunse un'espressione dapprima contrita al sentire le accuse che MetalPhantomon le muoveva contro... poi, un istante dopo, meravigliata. Non immaginava che BlackGatomon tenesse davvero così tanto a lei...

Sfortunatamente, il discorso di MetalPhantomon aveva avuto sulla gattina nera l'effetto desiderato: irritata all'idea che qualcun altro leggesse i suoi pensieri, BlackGatomon sfoderò gli artigli e si scagliò a tutto gas contro MetalPhantomon, non più preoccupata dalla differenza di potenza!

"STA ZITTO! Non ti permetto di leggere i miei pensieri, ammasso di stuzzicadenti! YAAAAAAH!" urlò, confermando involontariamente quello che MetalPhantomon aveva appena detto. Il mostro la fissò con sufficienza e, non appena BlackGatomon fu alla distanza giusta, staccò una delle sue mani ossute dalla sua falce e sferrò un potente manrovecio che colpì la Digimon oscura a mezz'aria, rispedendola contro il pavimento con un miagolio di dolore! Il suo piccolo corpo rimbalzò un paio di volte prima di fermarsi... e la gattina nera, stordita dall'immane potenza di quel semplice colpo, si rialzò barcollando. Se anche prima ci fossero stati dei dubbi, ora non era più un mistero che quel mostruoso Digimon fosse nettamente superiore a lei! Non c'era da sorprendersi del fatto che fosse il Digimon più temuto di quella parte di DigiWorld...

"BlackGatomon!" esclamò Jolene, avvicinandosi di corsa alla sua partner, e inginocchiandosi su di lei per controllare che stesse bene. La Digimon oscura alzò lo sguardo verso di lei e annuì, come per dirle di stare tranquilla... e Jolene tirò un breve sospiro di sollievo prima di alzare lo sguardo contro MetalPhantomon, piena di una rabbia che raramente ricordava di aver provato, e che in quel momento stava soffocando la sua naturale timidezza.

"Con quale coraggio fai delle cose del genere?" esclamò con indignazione, rivolta all'orrore armato di falce. Più di un membro del gruppo, stupito dalla veemenza con cui la ragazzina inglese parlava a quel mostro, rimase sbalordito e in ammirato silenzio "Dovresti vergognarti a trattare così chi è più piccolo di te, brutto mostro! Sono sicura che se avessi davanti qualcuno grande come te, faresti meno il prepotente! Tremeresti di paura, ecco la verità!"

Incuriosito, MetalPhantomon guardò la ragazzina castana che lo apostrofava con un tale disprezzo, che era difficile pensare che non ci fosse qualcosa di personale dietro quelle parole. Il modo in cui Jolene lo aveva preso di petto, la determinazione con cui lo sfidava... tutto questo non si poteva spiegare altrimenti, e Metalphantomon si rimproverò che gli fosse sfuggito questo particolare...

"Hm? E qui cosa abbiamo? Un'altra pecorella che fa la voce grossa?" esclamò con aria di presa in giro. Per un istante, lo scheletro cibernetico sembrò concentrarsi sull'inglesina... poi, con una risatina sprezzante, riprese quota. "Heh... già, avrei dovuto immaginarlo... un altro dei vostri banali, prevedibili e irritanti modi di fare... in ogni caso, di te mi occuperò dopo, bambina... per adesso, credo di avere qualcosa di più divertente sottomano..."

MetalPhantomon si voltò, lentamente e con studiato senso teatrale, verso Yurika, e la puntò con il suo dito ossuto. Nonostante tutti i suoi sforzi, la ragazzina non riuscì ad evitare di emettere un singulto di paura...

"Tu." ringhiò MetalPhantomon, come una sentenza di morte. Un brivido di gelido orrore attraversò la spina dorsale della malcapitata, che sentì improvvisamente i suoi piedi incollati al pavimento, pesanti come piombo! "Tu sei un tipo molto interessante, bambina... credo di poter dire che nessuna preda mi abbia mai divertito tanto come te, e non ho nemmeno iniziato! Sì... credo proprio che tu..."

"Fermo! Giù quelle zampacce da Yurika!" esclamò Kunemon. "Se provi a farle del male, dovrai fare i conti con me!"

"E anche con me! Nessuno tocca i miei amici, sacco di latta!" ringhiò Sho. "Torci un solo capello a Yurika-chan, e giuro che ti ammazzo, brutto mostro! Con le mie mani, se necessario!"

"Heheheee... sempre più divertente, ma vi manca l'originalità!" lo prese in giro MetalPhantomon, prima di riportarsi al centro del cratere da cui era emerso, sicuro di essere inattaccabile. "In ogni caso, la cosa non ha nessuna importanza, visto che tra non molto, vedrete tutti cosa c'è dietro al vostro preteso coraggio. Vedete... io non sono come quegli inetti di Ogremon o Volcdramon, non mi piace vincere unicamente sul piano fisico... la vera vittoria è quando l'avversario è trascinato nelle polvere, e completamente privato di ogni speranza!"

L'aura elettrica psichedelica che brillava attorno a MetalPhantomon si espanse, investendo l'intera caverna con il suo bagliore abbagliante, e facendo indietreggiare di qualche altro passo i ragazzi... che però, fatto neanche mezzo metro, si ritrovarono con loro immenso terrore bloccati da qualche forza invisibile che impediva loro di allontanarsi a distanza di sicurezza dal mostro con la falce! MetalPhantomon rise, un suono aspro e crudele che rimbombò su tutte le pareti e nelle orecchie dei malcapitati Digiprescelti, e il terreno sul quale poggiavano i piedi si frammentò ancora di più, mentre ognuno di loro cercava freneticamente di pensare ad un modo di uscire da quella terrificante situazione... Tutto inutile. Le menti di ognuno di loro erano troppo concentrate sulla mostruosa visione che si librava in aria davanti a loro perchè potessero ragionare lucidamente...

"Ma... Maledizione..." balbettò Sho, riconoscendo per primo di essere paralizzato dall'orrore. "Che cosa facciamo? Che cosa... possiamo fare? Siamo... siamo arrivati fin qui solo per essere uccisi da questo buffone con la falce? No, mi rifiuto... non può finire così... devo trovare un modo... un modo di sfuggire a questo incubo..."

Da parte sua, MetalPhantomon non aveva alcuna fretta di eliminarli. Si divertiva ad osservare le loro facce terrorizzate, e per lui il gusto della disperazione era troppo delizioso per farlo cessare così presto. Ora i suoi avversari erano esattamente dove lui li voleva... le loro menti erano un libro aperto, per lui... e ora che i frutti erano maturi e pronti per la degustazione, non restava altro da fare che coglierli!

"Digiprescelti... benvenuti nel vostro ultimo incubo!" ringhiò lo scheletro metallico, abbassando la sua micidiale falce con un unico movimento delle braccia! A Yurika e Kunemon, in particolare, si mozzò il fiato in gola, e la ragazzina dai capelli blu vide per un istante tutta la sua vita passarle davanti... finchè non si rese conto, un istante dopo, che MetalPhantomon l'aveva volutamente mancata, e la punta affilata della sua falce mortifera si era piantata nel pavimento di roccia ormai sconvolto dai movimenti tellurici! Ma la situazione non migliorò di molto, in quanto quel fendente era stato il colpo di grazia per il terreno già enormemente provato: un tremendo rumore di rocce che franavano sovrastò il frastuono che MetalPhantomon stava provocando, e i Digiprescelti sentirono la terra muoversi sotto i loro piedi, e scivolare verso la stessa voragine che cercavano di evitare, la cui luce si faceva sempre più intensa, fino quasi a soffocarli e ad annullare i loro sensi!

"Ci... ci sta risucchiando!" mormorò con terrore SnowAgumon. "Dobbiamo... cercare di... Uaaaaah!"

Uno alla volta, i Digiprescelti e i loro compagni vennero trascinati oltre il bordo dell'abisso dalla frana, e scomparvero nella luce obnubilante con un grido di orrore, preciptando verso le viscere delle Fortran Heights, mentre MetalPhantomon sollevava in segno di trionfo la sua orribile falce e scoppiava in una spaventosa risata che li accompagnò per tutta la caduta... sentirono lo stomaco in gola mentre la superficie della fossa si allontanava sempre di più, e il mondo esterno si dissolveva in un allucinante balenare di luci e colori...

 

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La prima cosa che Sho Kusanagi notò, non appena i suoi sensi si furono risvegliati abbastanza da permetterglielo, fu il fatto che il terreno su cui giaceva era stranamente morbido e confortevole... non esattamente quello che si aspettava, dopo essere precipitato in una grotta sotterranea! Era convinto che avrebbe trovato ad attenderlo della dura roccia gibbosa che gli avrebbe massacrato la spina dorsale, e invece... era disteso su una superficie soffice che gli ricordava molto il comodo materasso di casa sua, avvolto da qualcosa di caldo... e la testa non gli faceva neache male, come invece si sarebbe aspettato. Anzichè dolore, provava solo una certa sonnolenza... il tipo di sensazione che si prova dopo aver dormito per molto tempo, ed essersi svegliati con ancora il desiderio di poltrire un pò...

"Uhmmmm... che cosa... accidenti, e adesso dove sono...?"

Il ragazzino costrinse i propri occhi ad aprirsi appena un pò, e ad inquadrare ciò che gli stavaattorno. Era convinto, nonostante tutto, di trovarsi ancora davanti i muri di roccia della caverna nella quale si erano addentrati... convinto di essere imprigionato in qualche assurdo labirinto in cui MetalPhantomon li avrebbe costretti a giocare sadicamente al gatto col topo... quindi immaginate la sua meraviglia quando, davanti ai suoi occhi, si presentò il familiare paesaggio della sua camera da letto, con il PC appoggiato alla scrivania, giocattoli e modellini sparsi per ogni dove, poster attaccati ai muri... e il classico, immancabile disordine a cui era abituato!

Era così addormentato, che per qualche secondo, il suo cervello si rifiutò di elaborare le informazioni che i suoi occhi stavano raccogliendo... e quando finalmente gli apparve chiaro quello che stava succedendo, il ragazzino scattò in piedi, rendendosi conto solo in quell'istante di essere disteso sul suo letto e avvolto dalle coperte... ma con ancora addosso i vestiti di quando era a DigiWorld! Le coperte svolazzarono oltre il bordo del letto, raccogliendosi in un grumo ai suoi piedi, e Sho scattò in piedi allarmato e si guardò attorno alla ricerca di qualcosa che non andasse...

"Cosa? Ma... ma com'è possibile?" esclamò il ragazzino. "Mi... mi trovavo a DigiWorld solo un attimo fa... cosa significa tutto questo? E'... è stato tutto un sogno? E... e SnowAgumon dov'è?"

Quel particolare giunse, come un lampo improvviso, alla mente di Sho. SnowAgumon! Il suo compagno in quella folle avventura... dov'era finito? Non poteva essere scomparso nel nulla... ma allora come mai non era più lì con lui? Anche nella sicurezza della sua casa, lontano dai pericoli di DigiWorld... ormai, si era abituato ad avere accanto il piccolo dinosauro bianco dal robusto appetito, e senza di lui si sentiva indifeso in maniera quasi insopportabile... E i suoi amici? Yurika, Felipe, Jolene, e il piccolo Kevin? I loro Digimon? Dove accidenti erano finiti? Quello che stava accadendo era spaventosamente illogico e spiazzante... un attimo prima erano in una situazione disperata, ad un passo dalla falce di MetalPhantomon, ed ora... lui era lì, da solo, in un ambiente familiare e che al tempo stesso gli provocava una sensazione di alienazione tremenda...

Con palpabile esitazione, Sho si mosse dal suo letto e appoggiò i piedi, coperti dalle sole calze, sul pavimento... questa volta, stando bene attento ad evitare i giocattoli che aveva puntualmente lasciato sparsi per ogni dove! Per qualche motivo, gli sembrava che la casa fosse stranamente silenziosa... al punto che riusciva a sentire i suoi passi felpati sul pavimento mentre si muoveva per evitare la confusione sparsa per ogni dove! Strano, di solito a quest'ora i suoi genitori erano già alzati, impegnati a fare chissà quali smancerie mentre preparavano la colazione...

Il pensiero fece sospirare Sho. Da quanto tempo erano là a DigiWorld, lontani dalle loro famiglie? Sicuramente, conoscendoli, i suoi genitori avrebbero mobilitato metà delle forze dell'ordine di Tokyo per ritrovarlo... senza sapere che, dovunque guardassero, sarebbe stata la stessa cosa...

Scuotendosi da quei deprimenti pensieri, Sho allungò la mano con esitazione verso la maniglia della porta di camera sua...

...solo per vedere polverizzarsi non appena la sua mano vi si posò sopra, come se fosse stata fatta di sabbia! Sbalordito, Sho indietreggiò di un passo, mentre anche il resto della porta seguiva il destino della maniglia, e si dissolveva in un'impalpabile polvere bianca, senza alcuna spiegazione apparente! Il ragazzino si guardò spaventato la mano, flettendo le dita quasi a volersi rendere conto se c'era qualcosa che non andava in lui... ma il suo palmo gli apparve perfettamente normale! E allora, che cosa significava tutto questo...

"Mamma...? Papà...?" provò a chiamare con voce tremante... ma, con suo enorme disappunto, la sua voce risuonò a vuoto nel corridoio di casa sua, senza richiamare nessuno. Sho strinse i denti e cercò di mantenere la calma... ma per un tipo impulsivo e schietto come lui, era difficile dissimulare la sua angoscia, e finì per correre fuori dalla sua camera con il cuore in gola. Non appena uscito, davanti a suoi occhi apparve a sorpresa la figura di sua madre, già vestita per la giornata, che gli veniva incontro con la sua classica espressione tranquilla. Colto di sorpresa ancora una volta - come mai non l'aveva sentita arrivare? -, Sho frenò di botto, ma ormai aveva preso troppo slancio per evitare l'impatto, e andò a sbattere contro di lei con ben poca grazia...

...o almeno, lo avrebbe fatto, se non fosse stato per il fatto che era passato attraverso il corpo di sua madre come se fosse stato un fantasma! Sbilanciato, Sho non riuscì ad impedirsi di cadere in avanti e finire faccia a terra con un grugnito di sorpresa e rabbia... e i punti dove aveva appoggiato le mani si dissolsero in una pioggia di scintille bianche come era successo per la porta e la maniglia, lasciando al loro posto due piccoli buchi delle dimensioni delle sue mani, mentre sua madre continuava imperterrita per la sua strada, senza neanche averlo notato! Sempre più confuso, Sho si rialzò con evidente esitazione e si portò una mano alla tempia, chiedendosi cosa stava succedendo in quel posto assurdo...

"Ma... ma che diavolo... le sono... passato attraverso?" si chiese, prima di rivolgersi nuovamente a sua mamma. "Hey, mamma! Mamma! Mi senti? Sono io, Sho! Che succede? Non mi hai visto? Io sono qui! Come mai ti sono passato attraverso? Che diamine succede? Qui è tutto un caos!"

Niente. Come parlare al muro. La signora Kusanagi, senza dire una parola, senza voltarsi, e senza nemmeno rallentare, continuò beatamente per la sua strada, dando un'occhiata in camera del figlio come se non ci fosse nulla di strano nel fatto che la porta fosse scomparsa nel nulla... e senza nemmeno rendersi conto dell'assenza del piccolo Sho! Più ancora che la surreale situazione che si stava verificando, fu questo particolare ad agghiacciare Sho, e a fargli chiedere se davvero quella che stava vivendo era la realtà...

"Ma... ma che significa? Che cosa...?" si chiese Sho con crescente terrore, guardandosi attorno soltanto per vedere una casa desolatamente vuota, il cui aspetto solare strideva in maniera inquietante con il senso di disperata, vuota solitudine che Sho si sentiva tutt'attorno... l'isolamento... l'alienazione... erano qualcosa di insopportabile! Il ragazzino, per una qualche morbosa curiosità, provò a toccare la ringhiera delle scale... e, come aveva temuto, anche di quella, passato qualche secondo, non rimase nient'altro che una pioggia di lucette bianche che fluttuavano senza peso nell'aria tiepida di quel posto così familiare... e al tempo stesso così spaventoso!

"Non... non è possibile... Che diavolo significa tutto questo? Come mai tutto quello che tocco scompare... e perchè la mamma non mi vede neanche?" esclamò, con la tremenda consapevolezza che nessuno lo avrebbe sentito. "Questo è un maledetto incubo! Non può essere la realtà!"

In un misto di rabbia e paura, Sho alzò gli occhi verso il soffitto, gridando con tutta la voce che aveva in corpo! "METALPHANTOMON! Questo è uno dei tuoi trucchi, vero? Facci uscire subito da qui... o giuro che qualsiasi incubo tu voglia farci vivere, ti sembrerà una carezza in confronto a quello che ti farò io!"

 

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Felipe non se la passava molto meglio. In piedi su un desolato altopiano arido, sotto un cielo coperto di nubi temporalesche che si muovevano a velocità impensabili, spinte da un vento innaturale, il ragazzino biondo si vedeva passare vicino decine e decine di figure spettrali... uomini, donne, ragazzi della sua età... aventi tutti la stessa faccia, i cui passi non facevano il benchè minimo scricchiolìo sul terreno brullo e sassoso, coperto di minuscole crepe. La cosa peggiore, in tutto questo, non era il silenzio da cui era circondato, che veniva interrotto soltanto dall'ululato del vento che sollevava qualche sparuta nuvoletta di polvere, o faceva muovere dei covoni di erbacce... nè l'innaturale contrasto tra le nuvole cariche di pioggia e il paesaggio desertico, che ci si sarebbe potuti aspettare di trovare nel Gran Canyon o in altri luoghi simili... quanto piuttosto il fatto che gli esseri umani fantasmi sembravano, almeno un pò, accorgersi della sua presenza e cercare di stabilire un contatto con lui! Ogni tanto, uno di loro si fermava, rivolgendo al biondino uno sguardo e un sorriso che, per quanto amichevoli, sapevano di falsità... del desiderio di stringere legami soltanto perchè gli faceva comodo... un'espressione quella che Felipe aveva visto fin troppe volte, sui volti delle persone che lo circondavano, per non riconoscerla all'istante! Poi, dopo un'istante, ognuno dei fantasmi sembrava cambiare idea, abbassava la mano, e proseguiva per la sua strada, come se nulla fosse, ignorando del tutto ciò che lo circondava.

Già, quell'espressione... la stessa che certe persone di cui la sua famiglia si fidava avevano fatto chissà quante volte, soltanto per ritirarsi al momento che a loro più conveniva... per qualche motivo, Felipe non si stupiva di quanto stava vivendo in quell'istante. Non era sempre così, del resto? Così si comportava la gente... il modo in cui quei fantasmi agivano era identico a quello di chissà quante persone nella realtà... interessate soltanto a sè stesse, e indifferenti a tutto il resto. Come si poteva pretendere che lui avesse fiducia nel prossimo, sapendo tutto questo?

E per qualche motivo, Felipe non sembrò più di tanto sorpreso del fatto che Falcomon non fosse con lui a consigliarlo... a dargli un'idea di come uscire da quella innaturale situazione, o a far sentire le proprie ansie... e non c'erano neanche Sho, Yurika, Jolene e gli altri Digimon... Se lo aspettava, che alla fine, nel momento in cui si sentiva più triste e solo, loro non ci sarebbero stati...

Un momento.

Il pensiero colpì Felipe come un proiettile. Lui... lui si sentiva triste? Solo? Perchè doveva essere così? Non si era ormai rassegnato al fatto che nessun legame sarebbe durato? Al fatto che, prima o poi, ogni amicizia scompare, usurata dal tempo e dall'incuria come tutto ciò che esiste al mondo? Lui lo sapeva bene... per quello aveva cercato di evitare di stringere rapporti con gli altri ragazzi... persino con il suo Digimon... e aveva cercato di allontanarsi da loro quando si era accorto di quanto, involontariamente, avesse iniziato a tenere a ciascuno di essi...

Anche se davvero le loro intenzioni erano sincere... La lontananza, alla fine, avrebbe avuto la meglio su ogni promessa di affetto... su ogni dimostrazione di fedeltà... allora perchè darsi tanta pena? Meglio non legare con nessuno, per risparmiarsi sofferenze future...

Sì, era quello il modo di vivere che lui riteneva più giusto... Ma allora, perchè in quel momento si sentiva così vuoto? Man mano che i fantasmi, tutti con lo stesso volto, passavano, lo guardavano sorridendo con quell'espressione fasulla, e proseguivano per la loro strada come nulla fosse, il Digiprescelto biondo sentiva qualcosa pulsare disperatamente all'interno del suo petto, come se il suo cuore, che per tanto tempo aveva cercato di mettere a tacere, stesse disperatamente urlando alla sua testa di smetterla di pensare troppo... di lasciarsi prendere dal suo desiderio di contatto umano, come stava iniziando a fare con Sho, Yurika, Kevin, Jolene, i loro Digimon...

E soprattutto Falcomon, il primo amico che lui aveva incontrato in quel mondo ostile...

In quel momento, un'altra figura spettrale si avvicinò... ma questa volta, anzichè guardarlo e tirare dritto con quella falsa offerta di amicizia, si fermò a pochi centimetri da lui, tenendo lo sguardo verso terra, con espressione quasi timorosa. Felipe si voltò verso di lui... e notò subito che non era come gli altri fantasmi, che avevano sempre lo stesso volto... questo qui aveva dei tratti distintivi: i lineamenti orientaleggianti, i capelli neri disordinati, tenuti fermi da un paio di occhialoni da ciclista...

Quel particolare fece saltare il cuore in gola allo spagnolo: occhialoni? Ma... ma allora...

La risposta arrivò subito, non appena il fantasma alzò la testa, e tese una mano verso di lui, in un muto, quasi desolato segnale di amicizia! Davanti agli occhi di Felipe si trovava proprio la persona che il biondino si stava sforzando di evitare più di tutte... Sho Kusanagi, quello sciocco idealista che cercava di farlo credere ancora nell'amicizia e nel gioco di squadra... e che lui, al tempo stesso, evitava ed invidiava!

Felipe, con un sussulto, si allontanò dalla mano tesa di Sho come da un serpente velenoso... ma ecco, attorno a lui, non appena ebbe cercato di indietreggiare, apparvero altri tre fantasmi dai volti noti, che avevano le sembianze di Jolene... del piccolo Kevin... e di Yurika... e che tuttavia non avevano nulla della loro energia, della vitalità che li contraddistingueva di solito... avanzavano, tristi e desolati, tendendo le loro mani verso di lui, un pietoso tentativo di trovare calore umano...

Il Digiprescelto dell'Amicizia strinse i denti e iniziò a sudare freddo. Non sapeva quale delle due cose fosse peggiore... se quella processione di muta indifferenza mascherata pateticamente da offerte di amicizia... o se quel tentativo di distrarlo dalla sua determinazione a non avere contatto con i suoi compagni di viaggio. Forse... era davvero meglio rischiare di soffrire se questo gioco fosse valso la candela? Se fosse riuscito a liberarlo da quell'oppressione che costantemente sentiva? Ma poteva... poteva essere anche un altra trappola... un altro modo per farlo soffrire, come era sempre accaduto fino a quel momento...

Lo spaventato Felipe si trovò a non sapere cosa fare, e cercò di indietreggiare davanti alle mani tese degli spettri che imitavano i suoi compagni di viaggio... soltanto per vedersi arrivare incontro una piccola figura svolazzante, coperta di piume, che sembrava quasi chiamarlo, invocarlo...

 

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"Dove siamo...? Tu... sei me?"

Questa fu la domanda che Yurika, in piedi su una grande distesa di roccia nera, avvolta dall'oscurità, rivolse con mille esitazioni alla figura che le era apparsa davanti dal nulla, non appena la sua caduta si era arrestata, e la risata di MetalPhantomon aveva finito di rimbombarle nelle orecchie.

Domanda più che legittima, del resto: davanti alla sbalordita ragazzina si ergeva infatti una figura della sua stessa taglia, non un centimetro di più nè uno di meno, con capelli blu elettrico legati in una coda sopra la testa, e vestita di una t-shirt bianca legata sopra la vita, corti blue-jeans e sandali Birkenstock, con una catenina dorata al collo...

Yurika stava parlando a sè stessa!

O meglio, la misteriosa figura sarebbe stata indistinguibile da Yurika, se non fosse stato per il fatto che nei suoi occhi ambrati - anzichè il puro azzurro cielo di quelli della Digiprescelta - si vedeva una luce malvagia, e che le sue labbra erano sollevate in un ghigno niente affatto raccomandabile...

Yurika non immaginava che sarebbe stata un'esperienza così spiazzante...

E come se non bastasse, non aveva neppure Kunemon con lei...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Mi scuso per il ritardo con cui questo capitolo è venuto fuori, ma il mio tempo libero si è drasticamente ridotto in questo periodo. In ogni caso, spero che vi sia piaciuto ugualmente... e non preoccupatevi per Jolene, non mi sono dimenticato di lei, e anche lei avrà la sua inquietante sequenza onirica...

Ehm... contrordine, gente! Preoccupatevi pure per lei...

Ma per adesso, mi sto concentrando su Felipe e Yurika. Che questo significhi qualcosa di importante in arrivo? Potete scommetterci!

Hmm... forse dovrei alzare il rating di questa fanfic a Giallo? Non so, ho come l'impressione che le sequenze oniriche siano molto inquietanti... ma mi affido anche al giudizio di voi lettori!

Questo è tutto, per ora. Spero di poter tornare presto, con un nuovo capitolo di Invasion... ho già iniziato a scriverlo, almeno un pò, e spero di pubblicarlo prima dei miei esami... Grazie ancora a tutti voi, e alla prossima!

 

Justice Gundam

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Capitolo 22
*** La battaglia di Yurika ***


Digimon Zero-22

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno... a tutti coloro che aspettavano il ritorno in auge di questa storia, non c'è più bisogno di attendere oltre! Sho, Yurika, SnowAgumon, Kunemon, e tutto il resto dell'allegra brigata sono tornati, e questa volta sono qui per rimanere! Già da troppo tempo aspettavano di poter concludere la loro battaglia contro il malvagio Watchmon... per quanto io abbia parlato delle loro avventure future nella fanfiction che ho da poco completato, Invasion! E poi, abbiamo ancora tanti Digimon da incontrare, tante battaglie a cui assistere e tanti sviluppi capaci di lasciarvi a bocca aperta... che sarebbe stato criminale anche nei vostri confronti, colleghi fan di Digimon, lasciarvi con il dubbio di come le vicende si sarebbero risolte! Bene, non dovete attendere oltre! Oggi, continueremo a seguire Sho Kusanagi e i sui compagni - Kevin e Bearmon esclusi - mentre cercano di farsi largo nel labirinto di orrori ed illusioni che il feroce MetalPhantomon ha creato per loro, nel tentativo di impedire loro di raggiungere Watchmon!

Adesso come adesso, Sho e i suoi compagni sono intrappolati nelle illusioni con cui MetalPhantomon cerca di farli capitolare o di distruggerli mentalmente. E in questo capitolo, sarà soprattutto Yurika a dover affrontare le sue paure e cercare un modo di fermare il crudele Digimon, prima che la sua falce spietata si abbatta su di lei e sui suoi amici! Ma questo vorrà dire... una battaglia molto difficile con sè stessa, nella quale tutta la forza di Kunemon non potrà aiutarla! Riuscirà la nostra giovane eroina ad avere la meglio sui suoi demoni personali, e a dimostrarsi degna della Crest dell'Amore?

E avete notato che la mia fantasia è talmente limitata che non ho trovato niente di meglio che far avere alla proprietaria originale della Crest dell'Amore, lo stesso problema più o meno che aveva Sora?

Bah, cavolate a parte... spero che questo capitolo sarà abbastanza interessante e intenso da farmi perdonare la lunga attesa a cui ho sottoposto i miei lettori! Preparatevi, perchè ci immergiamo di nuovo nelle favolose e nostalgiche atmosfere del DigiWorld di una volta! Non senza prima aver risposto alle vostre recensioni, che stavano pazientemente attendendo in linea già da tempo immemore... da inizio giugno, per l'esattezza!

 

SmartGirl: Ehilà! Vedo che sei la prima a lasciarmi un commento! Bene, bene... bentornata a Digimon Zero! Come puoi vedere, BlackGatomon sta facendo dei progressi in fatto di capacità di socializzare... e le cose tra lei e la timida Jolene si svilupperanno molto, soprattutto vedendo ome interagivano in Invasion! Per quanto riguarda MetalPhantomon... beh, in effetti era proprio questa la mia idea! Dopo aver visto l'episodio di Digimon Savers in cui Tohma e Gaomon affrontano un MetalPhantomon, ho avuto voglia di inserirne uno nella mia saga originale, e a quanto vedo, sta funzionando! Sì, effettivamente l'ho fatto, e ho usato i suoi poteri illusori, per costringere un pò alla prova i nostri eroi, e permettere a qualcuno di raggiungere l'evoluzione Ultimate! Molto presto, Sho e Kevin non saranno più i soli... Per quanto riguarda Felipe e Yurika... beh, non credo in questo capitolo, ma in futuro... posso assicurarti che avranno modo di far vedere di cosa sono capaci assieme!

KillKenny: Bene, temevo che i temi che stavo iniziando a trattare presupponessero un'alzata di rating... il che mi sarebbe stato un pò d'intralcio, visto che volevo scrivere una storia abbastanza tranquilla e facile da seguire! Certo, le illusioni funzionano poco contro i Digiprescelti... ma sicuramente sono un buon modo per loro affrontare i loro demoni interiori. A meno che, ovviamente, non siano buttate là a caso in stile MaloMyotismon!

Talpina Pensierosa: Vero, eh? Quelli tendono ad essere nemici molto efficaci, anche dal punto di vista della storyline! Per quanto riguarda il tuo nick... beh, è carino lo stesso! Io adoro le talpe...

TopoMouse: Vero, eh? All'inizio sembrano efficaci, ma poi si rivelano essere delle armi a doppio taglio. L'eroe, o chi per lui, alls fine si sveglia e manda tutto all'aria! E in questo caso, il potere speciale sarà...

Faina di Primavera: Una delle più lunghe e più belle recensioni che io abbia ricevuto in vita mia! ^_^

Ci siamo già parlati via mail, credo... quindi, quello che dovevo dire sulla tua recensione l'ho detto! Mi ha fatto moltissimo piacere leggere delle tue opinioni, e spero che il resto della lettura di questa mia storia sia stata interessante come dici! Tra non molto, dovrei riprendere a lavorare su The Lost Past, e continuare a raccontare la storia di Lucemon... ma intanto, spero che ti piaccia questa continuazione delle vicende dei miei Digiprescelti originali! Grazie ancora per il tuo affetto come lettrice... e ci sentiamo presto, spero! Ciao!

 

Eccoci pronti a ricominciare! Vi consiglio di reggervi forte, perchè questo capitolo sarà quasi del tutto dedicato a Yurika e a Kunemon/Flymon... nel senso che saranno loro a combattere e a fare la parte del leone! E, forse, arriveranno a portare a galla qualche altro aspetto della personalità della nostra amica! Sho, Felipe e i loro Digimon saranno invece i protagonisti del prossimo episodio...

Ma ora basta con i preamboli! Passiamo alla storia... e buon divertimento!

 

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Capitolo 22 - La battaglia di Yurika

 

La situazione era decisamente spiazzante. Yurika si trovava di fronte ad una versione contorta di sè stessa, in mezzo ad un panorama irreale che consisteva di un'infinita distesa di roccia nera e di una volta celeste di colore grigio piombo, dalla quale proveniva a malapena la luce sufficiente a vedere due passi di fronte a sè... e non c'era nemmeno Kunemon a darle una mano! Ma come c'era finita, là in mezzo? E dov'erano Sho, Felipe, Jolene e gli altri Digimon? L'ultima cosa che Yurika ricordava, prima di trovarsi in quel posto assurdo, era che MetalPhantomon era davanti a loro... e si stava apprestando ad attaccarli! Sì, d'accordo... ma allora che fine aveva fatto, quel mostro? Come aveva fatto a separarli e a trasportarla fin lì?

E soprattutto... che intenzioni aveva la sua copia? A giudicare da come la guardava, nulla di buono...

L'altra Yurika fece un passo in avanti... e Yurika reagì immediatamente indietreggiando e mettendosi in guardia... cosa che, sfortunatamente, non fece altro che divertire la sua copia. Con un ghigno, la falsa Yurika riprese ad avanzare, coprendo buona parte della distanza che la separava dal suo originale prima che quest'ultima avesse il tempo di reagire... e iniziò a parlarle, con voce assolutamente identica alla sua!

"Sorpresa, eh?" disse la copia, allargando il suo crudele ghigno. "Fa uno strano effetto vedere te stessa, in carne ed ossa, davanti ai tuoi occhi, non è vero?"

Nonostante la paradossale situazione, Yurika storse il naso e riuscì a rispondere alla sua imitatrice con una frase arguta. "Sì, beh... anche sentirla parlare non è esattamente il massimo della normalità! Pensavo di avere una voce più carina, se devo dirla tutta!" le rispose. "Ma... lasciamo perdere queste stupidaggini! Tu cosa vuoi da me?"

La copia ridacchiò, un verso di crudele divertimento, mentre iniziava a camminare in circolo attorno a Yurika, le mani tenute dietro la nuca, come per inclcarle l'idea che, in quel momento, lei era completamente in suo potere. "Huhuhuhuuu... che cosa voglio da te, Yurika-chan? In realtà, nulla di speciale... sei qui soltanto perchè voglio che tu guardi in faccia la verità!"

Yurika, già di suo, non apprezzava questo modo indiretto di dire le cose... e la situazione nella quale si trovava non le dava modo di essere paziente, quindi decise di troncare ogni indugio e avanzò con rabbia verso la sua imitatrice, afferrandola per la maglietta e tirandola verso di sè. "Senti, io qui non ho tempo per le scemenze! Un attimo fa ero nel cuore di una caverna di DigiWorld... e l'istante dopo mi trovo in questo posto assurdo a parlare con una che ha la mia stessa faccia!" le gridò nelle orecchie. "Quindi, mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come stanno le cose... Aaaah!"

Senza nemmeno scomporsi, la falsa Yurika afferrò il braccio con cui l'originale la stava trattenendo... e, imitando alla perfezione le proiezioni di judo che erano valse a Yurika stessa una cintura gialla, la sollevò in aria e la fece cadere brutalmente sulla schiena, mozzandole il fiato in gola! La ragazzina dai capelli blu gemete per il dolore e la sorpresa, e per un attimo rimase a terra stordita, incapace di difendersi mentre la sua copia le camminava attorno, e poi si inchinava su di lei con fare trionfante.

"Oooh, ma sentitela! Povera, vuole che io le spieghi delle cose che dovrebbe sapere lei stessa!" disse la copia. "Non lo hai capito da sola, che io sono te?"

"Uuuugh... ma guarda, dev'essermi sfuggito il colore dei tuoi capelli..." mormorò Yurika, massaggiandosi il fianco indolenzito. Non c'era niente da fare, una presa da judo eseguita bene faceva MALE... "Okay, okay, quindi abbiamo fatto un salto nel regno della fantascienza, e adesso mi ritrovo faccia a faccia con il mio clone cattivo! C'è qualcos'altro che devo sapere?"

La falsa Yurika alzò le spalle, con un risolino maligno. "Oh, beh... nulla di particolare, in realtà, se non il fatto che..."

SMACK!

Approfittando del fatto che la sua copia era impegnata a darsi delle arie, Yurika aveva stretto il pugno destro, e lo aveva fatto assaggiare alla sua imitatrice, colpendola all'angolo della bocca e facendole perdere l'equilibrio. Con un gemito, la Yurika cattiva perse l'equilibrio e cadde a terra, portandosi una mano al punto colpito mentre Yurika si alzava con un colpo di reni! In un attimo, la situazione si era ribaltata... ed ora, era l'originale a stare in piedi sopra la copia!

"Temo proprio che tu ci sia cascata in pieno, copia malefica!" le disse Yurika, mettendosi in guardia e spazzandosi la maglietta dalla sporcizia che vi era rimasta. "Aspettavo proprio che tu iniziassi a parlare, per coglierti di sorpresa..."

La copia fece una risatina che esprimeva in uguale misura divertimento, ammirazione e disprezzo - se una tale discordanza di emozioni poteva essere contenuta in un unico oggetto. "Huhuhuhuuu... ma bene! Farmi parlare apposta, e colpirmi mentre non sono in guardia... c'è una piccola possibilità che tu mi riesce addirittura simpatica, cara la mia Yurika Kagura! Ma... non credere di aver fatto molto per cambiare la situazione. Tu... hai soltanto paura di quello che potrei dirti, e hai tradotto la tua paura nell'azione violenta! In effetti, la cosa non dovrebbe stupirmi... visto che fin da quando eri piccola hai trasformato i sentimenti che non ti piacevano in aggressività e rabbia." disse, rialzandosi lentamente e pulendosi la bocca con il dorso della mano.

Yurika fece un passo indietro, colta di sorpresa. "Cosa? Di... di cosa stai parlando?" mormorò, non osando credere che davvero quel clone malefico potesse conoscerla fino a quel punto...

"Oooh, andiamo, Yurika-chan, lo sai bene a cosa mi riferisco!" rispose l'altra Yurika, continuando a mantenere quell'espressione calma e tranquilla che faceva ancora più paura in una situazione tanto surreale. "Ma se proprio ti serve qualche rinfrescata di memoria... allora sarò più che lieta di dartela!"

Senza preavviso, il clone scattò in piedi e sfrecciò a tutta velocità verso il suo originale, che non fece in tempo a difendersi prima che le arrivasse un pugno nello stomaco abbastanza violento da farla raggomitolare per il dolore e imperlarle la fronte di sudore! Yurika aprì la bocca, senza che nessun suono ne uscisse... e cadde in ginocchio, cercando di pompare aria nei polmoni mentre il paesaggio scompariva attorno a lei, la distesa di roccia del colore del petrolio si dissolveva man mano...

E la scena davanti ai suoi occhi, pur nella confusione del momento, passò ad un ambiente più familiare... Una scena in bianco e nero, come in un vecchio film, che iniziò a scorrere davanti agli occhi della Digiprescelta dolorante, riproducendo avvenimenti del suo passato...

Avvenimenti importanti... che avevano avuto un peso notevole nella sua vita... nel suo cuore di bambina... che ancora adesso che aveva da poco compiuto dodici anni, si facevano sentire...

"C... che cosa..." boccheggiò, ancora senza fiato per il colpo ricevuto. "Questo... questo è... ugh... non posso crederci... cosa sta succedendo... qui?"

La roccia frastagliata che le graffiava le ginocchia lasciò presto il posto ad un pavimento di legno levigato, dello stesso colore del cielo plumbeo sotto il quale si trovava... e sotto il quale si sarebbe trovata ancora, a rigor di logica! Ma, quando la ragazzina alzò lo sguardo per capire dove si trovava, dopo essersi rimessa abbastanza ossigeno nei polmoni, vide che sopra di lei si trovava un tetto dello stesso materiale del pavimento... e sentì delle voci, incredibilmente familiari, che parlavano, evidentemente credendo di essere al di fuori della portata del suo udito.

 

"Mi dispiace molto, mamma... ma vivere qui ad Hokkaido non fa per noi. Abbiamo pensato di trasferirci a Tokyo, dove Yurika-chan e Mieko-chan potranno vivere una vita che più si addice a delle ragazze della loro età... e dove noi, magari, troveremo delle migliori opportunità di lavoro..."

"Non ho nulla in contrario per quanto riguarda il lavoro, ragazzi miei..." rispose una donna anziana dal tono saggio e materno, in gentile dissenso con quanto stavano dicendo i suoi genitori. "Ma... Yurika-chan e Mieko-chan sono cresciute qui, ed è qui che hanno i loro ricordi di bambine. Siete sicuri... che non sarà doloroso per loro andarsene da qui?"

"Lo è anche per noi, in realtà..." rispose la signora Kagura, chiaramente rattristata da quella decisione che pure aveva preso assieme al marito, e della quale aveva reso partecipe anche la più grande delle sue due figlie. "Anche io e Goro siamo cresciuti qui, e le nostre radici sono qui, in questo piccolo villaggio... ma la verità è che ormai questo paesino si sta svuotando, e diventa sempre più difficile viverci. Tra l'altro, non ci sono più neanche tanti bambini, quindi Yurika-chan e Mieko-chan crescerebbero senza avere molta possibilità di farsi degli amici... Abbiamo deciso di fare così, perchè ci sembrava la cosa migliore per tutti noi... e se vuoi, puoi venire anche tu! Lo sai che non ci dai nessun disturbo..."

"Ti ringrazio, cara... e ringrazio anche Goro per il pensiero... ma non credo che potrei adattarmi ad una vita di città. Sono vissuta troppo a lungo in questo posto per poter pensare di trovare casa da qualche altra parte. No, tesoro... non ti preoccupare per me... io... dicevo questo soltanto per le bambine, perchè non volevo che per loro fosse troppo difficile..."

"In ogni caso, verremo a trovarti ogni volta che potremo..." affermò la signora Kagura. "Non potremmo mai dimenticarci di te e di quello che questo villaggio..."

Il discorso cominciò a sfumare, e le parole si fecero sempre più indistinte, fino a diventare niente più che un ronzìo indistinto... ma la sensazione di improvvisa mancanza, di vuoto e di nostalgia che Yurika aveva provato a sei anni, quando aveva saputo che la sua famiglia si sarebbe trasferita dall'innevata Hokkaido dove lei era nata, ad una grande città sconosciuta come Tokyo... beh, quello si faceva sentire, forte come quella volta. Lei stessa, anche ora che di anni ne aveva dodici, non sapeva bene come definire quella strana sensazione... era sgradevole, un misto di rabbia rivolta contro nessuno, paura dell'ignoto e senso di lontananza... e non sapeva bene come esprimerlo... non sapeva come reagire al pensiero che non avrebbe più visto la campagna che amava...

Un momento... cosa stava succedendo? Perchè provava di nuovo quella sensazione, quando era sicura di essersene liberata? Era passato così tanto tempo, ed era convinta di essere riuscita a dimenticare quel periodo così difficile della sua infanzia... eppure, ora che i ricord tornavano prepotentemente a galla, il senso di vuoto interiore risaliva con loro. Senza che lei se ne rendesse conto, una lacrima di nostalgia le scorse lungo la guancia destra, andando ad infrangersi sul pavimento di legno duro sul quale lei appoggiava le mani e le ginocchia...

"Questo... questo è... esattamente come sei anni fa..." mormorò tra sè... per poi accorgersi dell'acqua salata che le stava colando da un occhio, e asciugarsela rapidamente, con un gesto quasi stizzito. Che razza di Digiprescelta era, se si faceva sopraffare dalle emozioni così facilmente?

 

"Huhuhuhuuu..." L'odiata voce del suo doppione, così spaventosamente simile e al tempo steso così incredibilmente diversa dalla sua, le risuonò di nuovo nelle orecchie... e la falsa Yurika si fece avanti, con le mani appoggiate sui fianchi e l'espressione trionfante. Era chiaramente orgogliosa di aver provocato quelle defaillance nella normalmente sicura ed estroversa Yurika... e sembrava trarre una sorta di piacere perverso dal farle ricordare quel momento in cui era stata separata da qualcosa che amava.

"Ma com'è dolce, il tuo passato, cara la mia originale!" esclamò, quasi sputando l'ultima parola. I suoni della casa si erano zittiti, in un inquietante diminuendo, e ora tutto ciò che si sentiva erano le loro voci che riecheggiavano tra le mura della casa in stile tradizionale... e il freddo penetrante della regione più settentrionale del Giappone, nota per le sue nevi e le sue misteriose tradizioni...

"Già... in fondo, non è così per praticamente ogni cosa nella tua vita?" continuò l'imitatrice, senza pietà. "Pensare che tutto quello a cui sei legata... tutto quello a cui vuoi bene... alla fine se ne va da te! Davvero ironico, per una che dovrebbe essere la Digiprescelta di un sentimento così fragile e temporaneo come... l'Amore!"

"Stai zitta." sibilò Yurika, ancora inginocchiata sul pavimento, cercando di non concedere alla sua copia il piacere di prenderla in giro. "Sono già di pessimo umore."

Ma la copia non sembrò curarsene... e anzi, il suo ghigno si fece ancora più borioso, mentre si avvicinava alla sua originale. "Oh, poverina... ho toccato un punto sensibile, non è vero? Ho colpito la piccola Yurika-chan proprio nel punto in cui fa più male, non è così? In fondo, non si dice sempre che la verità può essere dolorosa? Quindi, la tua reazione è del tutto naturale..."

"HO DETTO STAI ZITTA!" Con uno strillo inferocito, la bambina dai capelli blu scattò in piedi e, senza pensarci su due volte, fece scattare in avanti un braccio e lo mosse in un arco davanti a sè, colpendo la sua copia al viso con un manrovescio! Si sentì un forte rumore del dorso della mano che incontrava il volto della Yurika cattiva, la cui testa si piegò leggermente di lato e la cui espressione si contorse per un'istante in una di forte dolore... ma poco dopo, la copia riprese il suo atteggiamento di superiorità, e si sfregò la guancia arrossata.

"Huhuhuhuuu... proprio tipico tuo, Yurika Kagura di Hokkaido..." affermò, continuando ad umiliare la ragazzina ricordandole il suo luogo d'origine che ormai vedeva solo una volta ogni tanto. "Questa è la tua reazione davanti a qualcosa che non ti fa piacere, non è vero? Cerchi di nascondere il tuo dispiacere usando la rabbia, e per immaginare che faccia meno male, ti rifugi nell'aggressività... vuoi farti credere una persona forte e indipendente quando in realtà cerchi solo di far credere agli altri che non hai bisogno della loro compassione! Mi fai pena, lo sai?"

"E tu sai quanto mi importa della tua... compassione?" sibilò la ragazzina dai capelli blu, una mano ancora estesa, e pronta a scattare di nuovo verso il suo clone, e l'altra che stringeva forte la Crest dell'Amore, come se avesse paura di perdere anche quella. "Sempre se tu sei in grado di provarne... mi hai portato qui... per prendermi in giro, per vantarti del tuo... infallibile intuito, o per che altro motivo?"

"Ma quanto siamo impazienti..." rispose la copia, per niente impressionata. Il bello, dal suo punto di vista, doveva ancora venire. "Un pò di pazienza, mia cara Yurika, perchè non hai ancora visto proprio niente! Sai, la tua cara nonnina, là nella tua isola natale... e quei posti nei quali giocavi da bambina... non sono le uniche cose da cui ti sei allontanata! Lascia che ti mostri cosa voglio dire!"

"Non mi interessa quello che vuoi farmi vedere..." tentò di protestare Yurika, e scattò in avanti per afferrare la sua imitatrice e sperimentare qualche proiezione da judo su di lei... ma nell'istante in cui credeva che avrebbe afferrato la maglietta della ragazza che le assomigliava, la ragazzina richiuse le mani sull'aria, e la figura così spaventosamente simile a lei sbiadì di colpo, diventando traslucida. Yurika emise un grido di disappunto e incespicò, riuscendo ad appoggiarsi ad un muro appena in tempo per evitare di cadere in avanti..."Argh! Accidenti, non vale! Proprio quando sto per prenderla, mi sfugge! Perchè non torni indietro e non combatti come si deve, eh? Hai paura di me, vero? Dillo, che hai paura!"

Non ottenne risposta. Non che lei si aspettasse una risposta, in effetti, con tutte le cose assurde che stavano accadendo... Yurika si rimise in piedi, guardandosi attorno con la curiosità di vedere cosa altro la aspettasse...

E ancora una volta, lo scenario cambiò. La casa in stile tradizionale in cui si trovava un attimo prima fece posto ad una casa più moderna, che tuttavia manteneva ancora un pò dell'atmosfera del Giappone d'altri tempi. Era dotata di elettrodomestici moderni, e aveva un tono molto più vivace... ma manteneva certi elementi quali le porte scorrevoli, un piccolo dojo che la ragazzina riusciva già a vedere dalla sua posizione...

Non era certo un posto sconosciuto... in effetti, se non fosse stato per il fatto che la scena era completamente in bianco e nero, Yurika avrebbe davvero creduto di essere tornata a casa! Non sapendo bene cosa fare, o che altra sorpresa le sarebbe stata riservata, Yurika si guardò attorno, appoggiando una mano sul muro quasi volesse essere sicura che quello che stava vedendo non era un'illusione...

No, non aveva tanta fortuna. Il muro sembrava proprio reale al tatto, e anche la carta di riso che separava il dojo posto sul retro dal resto della casa... una casa completamente deserta, immersa in un desolante silenzio che metteva a dura prova i nervi già sotto sforzo di Yurika.

Ora che ci pensava... anche quella poco simpatica sensazione di essere sola in casa non le era poi tanto sconosciuta... ma la ragazzina scacciò dalla mente questo pensiero, decisa a non farsi trascinare nella trappola della sua imitatrice...

Un'acuta vocetta di bambina provenne da dietro la porta scorrevole, cogliendo di sorpresa Yurika... una voce che emetteva brevi, decisi gridi di battaglia, come quella di qualcuno che praticava arti marziali! Yurika ebbe un deja-vu, e i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa e l'allarme... e, dopo un attimo di esitazione, la ragazzina dai capelli blu appoggiò una mano sulla porta scorrevole e la scostò di lato, quel tanto che basava per dare un'occhiata all'interno senza essere a sua volta vista...

La sala d'allenamento era completamente spoglia, tranne per alcuni vestiti gettati qua e là per la stanza in maniera abbastanza casuale... e la persona che si stava allenando, una bambina di non più di dieci anni che indossava una larga divisa bianca da judo, tenuta ferma da una cintura bianca allacciata in vita! La scena permaneva in bianco e nero, con tonalità di grigio... ma a Yurika non serviva molta fantasia per vedere di che colore erano i capelli della piccola judoka, che continuò a sferrare una serie di pugni nell'aria, per poi eseguire un'agile rotolata in avanti, che terminò in posizione accovacciata.

Yurika rimase in silenzio, sbalordita, mentre osservava la sè stessa più piccola che si rialzava e si rimetteva a posto la divisa, allacciandosi meglio la cintura, per poi emettere un sospiro amareggiato e congiungere le mani davanti a sè, sul grembo. Era evidente che, nonostante cercasse di mettere tutta sè stessa nell'allenamento, c'era qualcosa che la turbava profondamente, e che le impediva di fare del suo meglio...

E la Yurika più grande poteva immaginare benissimo che cosa. La casa vuota, il senso di isolamento e solitudine... erano cose che lei ricordava fin troppo bene! Quando i suoi genitori erano costretti a lasciare le loro figlie in casa per il loro lavoro di agenti delle forze dell'ordine, e lei e Mieko-chan dovevano cavarsela da sole. Certo, lei e la sua sorellina erano bambine responsabili, e sapevano cavarsela da sole... in più i loro genitori preparavano sempre ogni cosa per loro, per le frequenti occasioni in cui non potevano tornare per cena o per la notte... ma a volte, la sensazione di essere completamente sole era pesante, e difficile da sopportare, per delle bambine di quell'età. Per non parlare poi delle volte in cui un turno di lavoro straordinario faceva sì che tante aspettative che Yurika e Mieko si erano fatte venissero deluse...

La Yurika più piccola scosse la testa, e riprese ad allenarsi, distraendosi soltanto per fare un piccolo sorriso e dare un saluto alla sorellina minore quando questa, tenendo tra le braccia un Doraemon di peluche, fece capolino da dietro un muro... e la Yurika più grande si ritrasse, cercando con tutte le sue forze di non pensare a quello che... chiunque fosse dietro a quell'assurdità... voleva farle vedere. "Adesso... adesso ne ho avuto abbastanza!" esclamò, cercando di nascondere con la rabbia la sua tristezza e il suo sconforto. "Che cosa vuoi dimostrare, eh? Che sei meglio di me? Che io sono debole? Ne ho abbastanza dei tuoi giochetti! Se... se hai qualcosa da dire, perchè non lo dici chiaro e netto?"

L'odiata voce della sua imitatrice le rispose, senza che Yurika avesse chiesto il suo parere! La Digiprescelta dell'Amore sentì improvvisamente qualcosa che le scivolava alle spalle... e un istante dopo, le si ghiacciò il sangue quando quel viso identico al suo, ma dagli occhi ambrati e maliziosi, apparve al suo fianco.

"Ma è chiaro, no?" sussurrò la Yurika cattiva all'orecchio della sua originale. "Voglio solo farti vedere quando è inutile quel sentimento che tu rappresenti. L'amore fa soltanto male, non è evidente? Quando vuoi bene ad una persona, e poi ti allontani da essa... beh, non sarebbe meglio, a questo punto, non volere bene a nessuno? Così ti risparmi la fatica, le umiliazioni e la sofferenza di doverti poi separare dalle persone, dai luoghi a cui sei affezionata! Perchè... nulla dura per sempre, Yurika Kagura. Nemmeno questo inutile sentimento che va contro ogni logica e ogni istinto di auto-conservazione..."

"STAI ZITTA UNA BUONA VOLTA!" esclamò Yurika, spintonando via il suo 'clone' in un impeto di rabbia e disperazione. Le parole del suo doppio stavano facendo effetto, e questo non potè che portare un ghigno sulle labbra dell'altra Yurika...

"Huhuhuhuuu... come sempre, cerchi di nascondere la tua debolezza e di farti credere forte..." rispose la Yurika malvagia. "Non hai iniziato a praticare judo per sfogare un pò la tua rabbia e la tua frustrazione? Era il tuo modo di farti passare la consapevolezza che le persone e i posti a cui vuoi bene vengono allontanati da te. L'isola in cui sei nata, i tuoi genitori... e tra un pò anche la tua sorellina, il tuo partner... i tuoi amici..."

Con un grido di rabbia cieca, Yurika cercò di dare un pugno alla sua imitatrice... ma quest'ultima scomparve di colpo dalla sua posizione, e lasciò la bambina dai capelli blu con un palmo di naso mentre il suo pugno chiuso passava attraverso la forma evanescente. Sentendosi improvvisamente esaurita, Yurika barcollò in avanti e cadde in ginocchio, appoggiando le mani davanti a sè mentre il respiro le si mozzava in gola. Mentre cercava di rimettersi in piedi, una mano la strinse con violenza dietro la nuca, costringendola a restare inginocchiata... mentre la voce dell'altra lei stessa continuava a prenderla in giro!

"Che... che cosa... ugh... vorresti... dimostrare?" mormorò la ragazzina, suonando sempre meno convinta ad ogni istante che passava. "Che cosa cerchi di dire... della mia sorellina... dei miei amici... e di Kunemon?"

"Ma come, ancora non lo hai capito?" ridacchiò la copia, spintonando la sua originale verso il basso e tentando di farla cadere prona. "E io che pensavo che tu, almeno, fossi intelligente! Ridicola, ma intelligente. Pare proprio che il sentimento che tu rappresenti ti abbia mandato in pappa il cervello! Heheheheee..."

Con un gesto sprezzante del braccio, la copia di Yurika vinse la resistenza della sua originale e la gettò a terra, facendole emettere un breve grugnito di sconforto. Yurika cercò di rialzarsi e di contrattaccare... ma la sua imitatrice le calpestò una mano, strappandole un grido di dolore e facendola restare a terra! "Ora ti spiego tutto, per filo e per segno, visto che vedo che ne hai un gran bisogno. Quello che tu dovresti rappresentare, mia cara ragazza, non è altro che una fugace illusione, che serve soltanto a far sentire meglio voi esseri umani! Ma riflettici... tutte quelle persone che hai accanto... tutti quei luoghi a cui ti sei affezionata... riuscirai a tenerli con te per sempre? Io non credo proprio... sai, in effetti penso che il tuo amichetto Felipe avesse proprio ragione!"

"Ugh... basta con i giri di parole..." gemette la sua vittima, cercando in qualche modo di liberare la mano dolorante da sotto la suola del sandalo della falsa lei stessa. "Se devi dire qualcosa, dillo... e smettila di prendermi per i fondelli! Cosa vorresti dire con..."

"La tua isola natale, l'hai dovuta abbandonare quando ti sei trasferita a Tokyo con la tua famiglia..." rispose la Yurika cattiva. "I tuoi genitori, sono sempre così distanti da te... e spesso lasciando te e la tua sorellina a casa da sole per il loro lavoro! E anche quelle persone che adesso credi di avere accanto, si allontaneranno da te col tempo! Le cose cambiano, mia cara Yurika... e nulla rimane com'è! Un giorno, anche la sorellina a cui vuoi tanto bene prenderà la sua strada, che inevitabilmente sarà diversa dalla tua... e allora, vi separerete, e chissà mai se e quando vi rivedrete! Il tuo amichetto Sho... heheheee... anche lui non resterà al tuo fianco per sempre! Non importa quanto voi due vi vogliate bene, la vita vi separerà! E' inevitabile, e questo lo sai bene! Pensa al futuro... possono accadere mille cose, e le probabilità che lui resti con te per tutto questo tempo sono praticamente nulle!"

Yurika strinse i denti, e gli occhi le si inumidirono di nuovo. Lentamente, ogni difesa che lei potesse opporre alle argomentazioni della sua imitatrice si faceva sempre più fragile... perchè, ragionandoci così a freddo, quello che la Yurika cattiva diceva aveva senso! Le persone a cui lei voleva bene... non sarebbero rimaste con lei per sempre... alla fine... le avrebbe perse, come aveva perso la sua amata casa di Hokkaido, e stava perdendo i suoi genitori...

La copia si rese conto della debolezza della sua originale, e ne approfittò vilmente. Con un sorrisetto malefico, aumentò appena un pò la pressione sulla mano di Yurika, e la sua vittima fece un altro breve gemito di dolore.

"E... che mi dici dei tuoi compagni di viaggio? Del piccolo Kevin, della tua amichetta Jolene... e, se devo essere del tutto sincera, non capisco come puoi voler essere amica di una nullità simile... e di quel ridicolo animaletto, Kunemon, con cui hai fatto amicizia!" proseguì, strofinando sale sulle ferite. "Cosa succederà quando il vostro viaggio sarà finito, sempre nell'improbabile ipotesi che torniate a casa? Non vi separerete di nuovo? Non tornerete tutti alle vostre vite? E i Digimon non potranno certo vivere nel Mondo Reale, no? Quindi... anche questa bella amicizia finirà! Anche queste persone a cui vuoi bene, se ne andranno, e tu non potrai fare niente per impedirlo! Come puoi vedere, Yurika... rappresenti un sentimento inutile, che fa soltanto soffrire! Non mi dire che non ti sei mai posta questo problema!"

Yurika aveva ormai rinunciato a rispondere alle frecciate della sua imitatrice... e, distesa di schiena sul pavimento di quella rappresentazione in bianco e nero della sua casa, si limitò a stringere gli occhi per farne uscire le lacrime che fino a quel momento era riuscita in qualche modo a trattenere. Un misto di disperazione e rabbia le squarciava il petto, una sensazione orribile di impotenza di fronte alla dura realtà dei fatti... era vero, tutto quello che la sua copia diceva... Una volta che fosse finita quell'avventura, sempre se ne fossero usciti tutti vivi, si sarebbero separati di nuovo, tornando ognuno al suo paese d'origine. E questo valeva anche per i Digimon: nel frenetico susseguirsi delle loro avventure, nella meraviglia di trovarsi in un nuovo mondo, Yurika si era dimenticata di questo particolare... ma era vero, i Digimon sarebbero rimasti nel Mondo digitale, e i ragazzi sarebbero tornati nel Mondo Reale, spezzando così per sempre il loro legame...

E Sho... il suo più caro amico, la persona che l'aveva aiutata ad ambientarsi nei primi, malinconici mesi dopo il suo trasferimento da Hokkaido? Anche lui, un giorno, sarebbe diventato solo un ricordo... un ricordo che avrebbe continuato a fare male.

"Le cose cambiano, mia cara Yurika..." sentì a malapena la voce della sua imitatrice, che continuava a parlarle con crudele soddisfazione. "Le cose non restano mai come le ricordiamo... come noi vorremmo che restassero. Un giorno, i Digimon, i tuoi amici... e anche quello sciocco ragazzino che tu definisci il tuo migliore amico... saranno soltanto dei ricordi! Voi non siete degli eroi. Non potete salvare niente e nessuno. Siete soltanto dei bambini che sono stati prelevati dalle loro case per combattere una guerra più grande di loro! Perchè darvi tanta pena? Perchè sforzarvi a creare dei legami con i vostri compagni? Non servirà a nulla, alla fine! Alla fine, tutto scompare... nulla resta com'è..."

La voce della sua imitatrice divenne soltanto una lontana litania che Yurika continuava a sentire come un sottofondo beffardo. Nel tentativo di ascoltarla il meno possibile, Yurika aveva girato la testa dall'altra parte, lasciando che le lacrime che le scorrevano lungo il viso si raccogliessero sul pavimento... ma era impossibile non sentire quelle crudeli parole che si facevano beffe di lei e dei suoi amici. E la cosa peggiore era che Yurika non sapeva cosa rispondere... se non cercare di farla stare zitta come poteva!

"Ugh... no... smettila..." disse, cercando di articolare delle frasi. "Io... sniff... io... non voglio... non voglio perdere... le persone... a cui voglio bene... Tu... tu sei... una bugiarda... sniff..."

La copia rise di nuovo, un suono che la vera Yurika aveva ormai in odio come quello delle unghie sulla lavagna. "Hahahahahaaa! Ma lo vedi, come ti sei ridotta? Non ti è rimasto più nulla per contraddire le mie affermazioni, e tutto quello che puoi fare è nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta di non sentirmi!" continuò. "Beh, ti dò un piccolo aggiornamento sulla realtà dei fatti, Yurika-chan! Le cose stanno così, punto e basta... e nulla di quello che tu possa fare impedirà che le cose seguano il loro naturale fluire! Sei destinata a perdere le persone a cui vuoi bene... come lo sono tutti gli esseri umani! L'amore non dura! I legami si sciolgono! Le amicizie finiscono! E tutto quello che gli esseri umani fanno, alla fine... è insignificante!"

Yurika la sentì ridere di nuovo, e cercò senza successo di trattenere di nuovo le lacrime... ma ancora una volta, quella che lei sentiva come la verità di quelle dure parole le impediva di dire qualsiasi cosa. Era sicura di non poter rispondere nulla... era sicura che quello che la sua versione oscura diceva fosse la pura verità... e allora, se quello che lei rappresentava - come lei aveva più volte sospettato - non aveva alcun senso, che altro rimaneva da fare se non arrendersi all'evidenza dei fatti? Era proprio così... lei non era adatta a rappresentare l'Amore, lei che era destinata a perdere tutte le persone e i posti che le erano cari...

Anzi, no... dopotutto, perchè non doveva essere vero anche il resto? L'Amore... era qualcosa di insensato... qualcosa che provocava soltanto sofferenza...

Felipe, che pure lei aveva tanto criticato... forse aveva ragione... forse... non valeva proprio la pena di affezionarsi così tanto alle altre persone... solo per poi soffrirne la lontananza...

Il mondo di Yurika diventò nero, mentre le lacrime continuavano a scorrerle dagli occhi, e la risata della sua controparte malvagia continuava a riecheggiarle nelle orecchie, distorta e resa cacofonica da qualcosa che lei non riusciva a capire...

"Uuuugh... no... no..." mormorò la ragazzina tra i singhiozzi. "Sho... Kunemon... papà... mamma... io... sniff... non voglio... non voglio perdervi... io... ugh... vi voglio bene! Non voglio... che voi ve ne andiate! No... no..."

Il dolore alla mano che la sua sosia le stava infliggendo era diventato ormai niente più che un formicolìo distante... la realtà, o l'illusione, che la circondava iniziava a distorcersi, inghiottendola in un caleidoscopico vortice di nebbia grigio piombo. Dietro il velo delle sue stesse lacrime, la ragazzina riuscì a vedere il pavimento e le mura che cambiavano forma... ondeggiavano e si scioglievano, rendendo il tutto ancora più irreale ed inquietante...

E sempre, in sottofondo, la risata della sua copia, che ora suonava come un rombo proveniente da un abisso...

"Non voglio... non voglio... restare sola... Ah!"

Ma proprio quando era convinta che sarebbe impazzita, inghiottita da quelle allucinanti visioni... un improvviso e pungente dolore le trafisse la gamba sinistra, facendole lanciare un breve urlo! Lo scenario senza colori vacillò, per essere sostituito dai cupi colori e dalle rocce frastagliate della caverna in cui si trovava con i suoi amici fino a qualche istante prima... ma subito dopo, l'illusione tornò ad avvolgerla. Anche se questa volta, Yurika si era resa conto più o meno di cosa stava succedendo, ed era riuscita a frenare le lacrime...

"Che... che cosa?" esclamò la ragazzina, districando il braccio da sotto il piede della sua copia, che smise di ridere e barcollò in avanti con un espressione incredula dipinta sul volto. In un tentativo di liberarsi di quell'incubo, Yurika si alzò in piedi di scatto e, di puro istinto, fece partire un pugno che centrò la sua imitatrice in faccia, facendola cadere all'indietro... e subito dopo, le arrivò qualcosa sulla guancia destra, che le provocò un improvviso e bruciante dolore! L'istante successivo, prima che la Digiprescelta dell'Amore potesse rendersi conto in pieno di cosa stava accadendo, lo scenario in bianco e nero della sua casa si dissolse come se fosse stato fatto di fumo... e Yurika si ritrovò inginocchiata per terra, con le rocce della caverna che le graffiavano le ginocchia nude, e qualche lacrima che ancora le scorreva dagli occhi! Una strana luce azzurra, proveniente da una grotta davanti a lei, raggiunse i suoi occhi...

Prima che un altro schiaffo la centrasse sull'altra guancia, facendole voltare la testa dall'altra parte per l'improvviso dolore! Quando i sensi di Yurika tornarono in contatto con la realtà, sentì una vocetta ronzante che la chiamava disperatamente, e riuscì a mettere a fuoco un piccolo Digimon giallo dalle lunghe antenne e dalle mandibole uncinate a becco... e un piccolo oggetto, simile ad un videogioco, stretto nella sua mano! Il... il suo Digivice? Ma... ma quando lo aveva recuperato?

"K-Kunemon? Il mio... Digivice...?" mormorò con voce strozzata. In quel momento, si rese conto che era stato lui a farle sentire dolore mentre era vittima di quella strana e deprimente illusione... doveva averle dato un piccolo morso e averla colpita al viso con le antenne per svegliarla...

"Yurika!" esclamò il piccolo Digimon insetto, strisciando sul braccio destro della sua partner quando questa si chinò per accoglierlo. "Yurika, che ti è successo? All'improvviso, ti sei messa a parlare da sola... chiamavi Sho, la tua mamma e il tuo papà... e chiamavi anche me! Ma... ma che ti ha preso, tutt'a un tratto?"

Yurika, in un impeto di gioia e disperazione al tempo stesso, abbracciò stretto il piccolo bruco, stringendolo fino quasi a fargli mancare il respiro, come se da un momento all'altro lei avesse paura che Kunemon scomparisse nel nulla. "Oh, Kunemon!" esclamò. "Sono... sono così felice che tu sia ancora qui... sniff... io... io non..." Nonostante tutti i suoi sforzi, la bambina dai capelli blu non riuscì a trattenere le lacrime, e ricominciò a singhiozzare tenendo Kunemon tra le braccia. Il piccolo Digimon era esterrefatto. Yurika non si stava comportando nella maniera che le era consona... di solito era sempre così audace e sicura di sè, pur restando dolce e sensibile. E in quel momento, invece, le sembrava terribilmente piccola ed indifesa... tuttavia, Kunemon sapeva bene che quello non era nè il luogo nè il momento giusto per le lacrime, e si scosse dall'abbraccio della sua partner, nel tentativo di farsi spiegare cosa le fosse successo.

"Ma insomma, Yurika, che ti prende?" la richiamò, assumendo senza neppure volerlo un tono più duro di quanto non volesse in realtà. "Da quando è apparso quel MetalPhantomon, non sei più tu! Che ti ha fatto? Perchè all'improvviso ti sei messa a piangere... e perchè parlavi di perdere le persone a te care?"

"Un... un incubo, Kunemon-chan..." mormorò la ragazzina, sciogliendo il bruco giallo da quell'abbraccio quasi soffocante, e cercando di parlare nonostante i singhiozzi. "Un orribile... incubo... Non so esattamente cosa sia successo... ma... ma... ho visto... il mio passato! Quando ero piccola... e vivevo ad Hokkaido, a casa di mia nonna!"

"Hokkaido?" chiese il bruchino, ricordando alcuni discorsi che la sua amica umana gli aveva fatto i primi giorni. "Se non sbaglio... me ne avevi parlato... anche se adesso come adesso, non credo di ricordare molto bene..."

Yurika tirò su con il naso, e proseguì il discorso. "Sì... sì, Kunemon-chan... te ne ho parlato... la prima notte, durante il mio turno di guardia... poco dopo avere incontrato Kevin-chan..." disse, adesso un pò più calma. "Quando... quando avevo sei anni... la mia famiglia si è trasferita a Tokyo... e ho dovuto allontanarmi dalla casa di mia nonna... E' stato... piuttosto difficile per me adattarmi alla mia nuova vita a Tokyo, anche considerando che ero così piccola... E se non fosse stato per Sho-kun, lo avrei trovato ancora più difficile... Poi, da quando ci siamo trasferiti a Tokyo, mamma e papà sono sempre stati molto presi dal lavoro... e io e mia sorella Mieko-chan finiamo sempre per passare molto tempo in casa da sole... e l'incubo che ho appena visto mi ha fatto rivivere anche questo!"

Kunemon era sbalordito... e, detto sinceramente, non era neanche tanto sicuro di cosa pensare. Un incubo che descriveva con una precisione così millimetrica i momenti tristi della vita di Yurika...

"Ma... ma non è stato solo questo..." continuò Yurika, cercando di darsi un pò di tono, e passandosi una mano sugli occhi per asciugarseli. "Nel sogno... c'era anche un'altra me stessa... che continuava a dirmi che tutte le persone e le cose a cui voglio bene finiranno per allontanarsi da me... come è già successo con la casa della nonna ad Hokkaido, dove ho passato i miei primi sei anni di vita... e come sta succedendo con i miei genitori! E... e la cosa peggiore è che aveva ragione!"

Questa volta, le parole di Yurika fecero drizzare le antenne a Kunemon, in un gesto d'allarme. "Cosa? Yurika... cosa stai dicendo? Ti rendi conto di cosa significano queste parole?"

"Me ne rendo conto benissimo! Vorrei tanto che fosse soltanto una bugia che aveva detto la mia copia per destabilizzarmi... ma ragionandoci a freddo, ho capito che era tutto vero!" esclamò la ragazzina, che minacciava di perdere di nuovo la calma. "E' la pura verità... così è per me, e così è per tutti noi, esseri umani e Digimon! Alla fine... alla fine, per quanto ci sforziamo, non riusciamo a tenerci strette le persone che amiamo! Succederà sempre qualcosa che ci separerà! Anche io e te finiremo così, Kunemon-chan, non ci hai mai pensato? Un giorno... questa nostra avventura finirà, e noi non ci rivedremo mai più, nonostante il legame che ora abbiamo! E allora... cosa ci resterà? In cosa si risolverà l'affetto che adesso intercorre tra di noi? In niente, ecco in cosa! Rimarranno soltanto il rimpianto, e il desiderio senza speranza di passare ancora un altro pò di tempo assieme!"

Kunemon, stordito da quello sfogo disperato in cui la sua compagna si era lanciata, cercando senza grande successo di trattenere le sue emozioni, cercò di pensare a qualcosa da dire a Yurika per farla reagire... ma ogni opzione gli venne negata quando una gigantesca figura scheletrica dalle ossa di freddo metallo, avvolta in un mantello e armata di un'orribile falce crepitante di energia elettrica, si fece avanti per aggredirli! Yurika e Kunemon emisero un rantolo di paura e indietreggiarono davanti al teschio ghignante che faceva capolino dalle falde della stoffa, e la bambina per poco non inciampò sul terreno dissestato della grotta mentre cercava di avvicinarsi alla luminescenza azzurra che filtrava dalla spelonca davanti a loro...

"M-MetalPhantomon!" ronzò Kunemon. Ma il desiderio di proteggere Yurika ed opporsi ai servitori di Watchmon vinsero la paura, e il bruchino giallo sfregò bellicosamente le antenne tra di loro per poi mettersi in guardia! "Dì la verità, sei stato tu, non è vero? Sei stato tu a mostrare quei terribili incubi alla mia partner, non è così? Perchè hai fatto una cosa così orribile?"

"E... e dove sono Sho e gli altri? Che cosa ne hai fatto di loro?" chiese Yurika con voce tremante, una volta recuperato un minimo di lucidità.

Soppesando la sua mortifera falce tra le mani, come se fosse stata un giocattolo, MetalPhantomon fluttuò un pò verso i suoi bersagli e godendosi il terrore che la sua vista provocava in loro. "Heheheheee... allora, piccola Yurika, ti è piaciuto il viaggio nei tuoi ricordi? Il mio potere consiste proprio in questo! Riesco a suscitare nelle mie vittime degli incubi particolarmente vividi, che prendono spunto dai momenti peggiori che hanno vissuto! E anche quando i miei bersagli sono giovani come te, riesco sempre a trovare qualcosa di interessante da manipolare!" sghignazzò, e la sua voce da oltretomba riecheggiò sinistra nel corridoio roccioso. "Comunque, come puoi vedere... queste illusioni ce l'hanno, un fondo di verità! Dopotutto, ti hanno fatto rendere conto di quanto debole ed insignificante è il sentimento che rappresenti!"

Yurika strinse involontariamente la Digi-Crest dell'Amore che portava al collo, e rimase in terrificato silenzio. Fu Kunemon, al suo posto, a rispondere alle parole del Digimon malvagio. "Smettila! Quello che dici è falso!" protestò con la sua vocetta ronzante.

Il macabro portatore di morte gettò indietro la testa e rise, mentre due puntini di luce rossa si accendevano nelle sue orbite vuote, rendendolo ancora più terrificante! "Hahahahahaaaa! Ma davvero? Ne sei così convinto, anche davanti all'evidenza?" esclamò. "Eppure, quello che la tua amichetta ti ha detto ha una sua logica, no? Un giorno, questa vostra avventura finirà... anzi, in effetti, sta già per finire! E quando vi separerete, non resterà più nulla di questo... profondo legame che avete instaurato! Heheheee... mi fate quasi pena, lo sapete? Una Digiprescelta e il suo partner, a cui è abbinato qualcosa di così fragile! Non mi stupisce che non abbiate ancora raggiunto il livello Ultimate! E anche se non ci pensassi io, adesso, a recidere le erbacce prima che diventino un problema, comunque non lo raggiungereste mai! Soul Predator!"

Rompendo ogni indugio, il terribile servitore di Watchmon eseguì un ampio fendente con la falce... e da esso scaturirono dei proiettili simili ad archi di elettricità crepitante, che si diressero a tutta velocità contro Kunemon e Yurika! Il loro istinto di sopravvivenza li avvertì appena in tempo del pericolo, e i due si scansarono appena in tempo per evitare il terribile attacco, che comunque riuscì a proiettarli violentemente a terra e a frantumare le rocce nei punti in cui aveva colpito! Yurika gridò per il dolore e lo sconforto quando le sporgenze aguzze le provocarono delle sbucciature sui gomiti, e Kunemon rotolò a terra in modo da amortizzare l'impatto, che comunque lo lasciò stordito e dolorante. I due cercarono di rialzarsi il prima possibile, mentre MetalPhantomon emetteva un'altra diabolica risata e continuava ad avanzare verso le sue prossime vittime!

"Heheheheee... il vostro tentativo di resistere è divertente, ma alla fine non servirà a nulla! Nessuno è mai uscito vivo da questo dedalo di grotte da quando io ne sono il guardiano!" li prese in giro. "Comunque, non sarò certo io a fermarvi! Prego, tentate pure di salvarvi! Mi diverto di più quando il mio avversario oppone resistenza!"

Kunemon stava cercando di pensare ad un modo di pareggiare la situazione... ma quelle riflessioni non servirono ad altro che a fargli apparira ancora più evidente che erano in guai seri! Finchè Yurika non riusciva a scrollarsi di dosso lo shock di quell'incubo che MetalPhantomon stesso le aveva provocato, non avrebbero potuto fare nulla, e MetalPhantomon avrebbe continuato ad usarli come bersagli per fare pratica! "Yurika! Presto, devi farmi digievolvere! Altrimenti è la fine! Non posso sconfiggere questo mostro da solo!"

Ma anche questa esortazione non riscosse l'effetto voluto. Con espressione sofferente ed apatica, la ragazzina dai capelli blu guardò verso il terreno, e il suo Digivice cadde con un CLAC quasi desolato, significando che ormai la sua proprietaria si era praticamente arresa. "Kunemon... seriamente... a cosa servirà?" mormorò lei, praticamente sicura che quella sarebbe stata la sua fine. "Tanto... riuscirò a farti evolvere al massimo in un Champion, e solo con quel livello... cosa possiamo fare contro MetalPhantomon? Se solo... se solo mi fosse stata affidata una Crest diversa, allora forse... ma... la Crest che ho ricevuto non serve a niente! L'Amore... è un sentimento troppo fragile per significare qualcosa! E'... è fin troppo evidente, ormai... tutte le persone a cui voglio bene... te compreso... sono destinate a..."

"ADESSO SMETTILA!" strillò il bruchino giallo, alzando la voce con tale veemenza che la sua partner umana ebbe un sussulto di paura, e persino MetalPhantomon, non aspettandosi una simile reazione rimase interdetto per un istante. "Non fai altro che piangerti addosso, quando dovresti reagire e dire qualcosa a questo buffone che ci sta davanti? Lui sta cercando di manipolarti, non lo capisci? Lo ha fatto a te, e lo sta facendo ai nostri amici... per farci perdere fiducia nei valori che le nostre Crest rappresentano, così che esse non possano brillare!"

Yurika rimase ferma per un istante, come congelata, e la sua mano destra si mosse con esitazione verso il Digivice lasciato a terra... ma le sue dita si strinsero a pugno prima di poterlo raggiungere, e la Digiprescelta abbassò nuovamente le spalle, la coda di capelli che le ricadeva penosamente su una spalla. "E... e anche se fosse così? Quello che ha detto è vero! Col tempo, si perdono le persone a cui si vuole bene... è inevitabile! Alla fine... non rimane più niente..." gemette la ragazzina, ormai completamente convinta che ogni tentativo di screditare quello che MetalPhantomon le aveva mostrato, non avrebbe fatto altro che dare ragione al mostruoso Digimon scheletrico. "Alla fine, l'amore fa soltanto stare male, no? Non dura per sempre... nulla dura per sempre..."

SCIAAAAAFFFF!

Kunemon ne aveva avuto abbastanza delle lamentele di Yurika. Senza quasi più prestare attenzione a MetalPhantomon, il bruchino era letteralmente corso da Yurika e, agitando la testa in una traiettoria semicircolare, aveva usato le sue lunghissime antenne per schiaffeggiarla in pieno viso! La ragazzina gridò di dolore e si appoggiò una mano sulla guancia offesa, guardando il suo Digimon come se fosse stato un alieno... era difficile credere che Kunemon, normalmente così simpatico e tranquillo, potesse diventare all'improvviso così brusco! Ma prima che Yurika potesse esprimere la sua incredulità, Kunemon prese di nuovo la parola, con voce intrisa di rabbia e dolore.

"Basta, Yurika! Come puoi pensare davvero queste cose?" gridò. Anche se non aveva occhi visibili, alla ragazzina sembrò comunque che il suo Digimon stesse cercando di inchodarla sul posto con uno sguardo penetrante e feroce. "Credi che io non sappia che un giorno, quando tutto questo sarà finito, noi ci separeremo? E allora... e allora non vedrò mai più nè te, nè gli altri ragazzi... a cui pure mi sono affezionato? Credi che io sia così ingenuo da ignorare questa cosa? Ma... ma questo non mi ha impedito di diventare loro amico, e non mi impedirà di volere bene a te, Yurika! Tu... tu non sai... da quanto tempo ho aspettato che tu arrivassi! Per tutta la vita... sentivo che un giorno avrei incontrato la persona della quale sarei diventato il partner! E ora che sei qui, a DigiWorld... non potevo certo considerarti come una semplice alleata di convenienza!"

Yurika scosse la testa, e gli occhi le si riempirono di nuovo di lacrime, nonostante i suoi tentativi di trattenersi. "Però... però... come hai fatto, Kunemon-chan? Come fai ad affezionarti a qualcuno sapendo che un giorno tu e lui... o lei... vi separerete! Che cosa ci guadagni, me lo spieghi? Quando saremo di nuovo separati, ognuno nelle sue rispettive dimensioni... il mio ricordo, e l'affetto che provavi per me... non ti farà soffrire e basta?"

Il bruchino giallo abbassò un pò la testa, rendendosi conto che le parole della sua partner umana erano vere. Eppure... eppure c'era qualcosa di più, che a lei sfuggiva... e Kunemon glielo avrebbe fatto capire, in un modo o nell'altro!

"Sì... questo è vero, ripensare a te mi renderà triste... qualche volta..." mormorò tra sè. "Però... però anche soltanto averti potuto vedere è stato per me un momento di grande gioia! Poter parlare con te, ridere e piangere con te... mi ha dato una sensazione bellissima, che non riesco ad esprimere a parole! Anche quando non ci potremo più vedere... il tuo ricordo resterà sempre con me, e sono sicuro che lo stesso varrà per te! Quindi... da un certo punto di vista, noi due non ci separeremo mai! Non ci allontaneremo mai, come tu temi! E anche... e anche le persone e i luoghi a cui vuoi bene! Loro... sono sempre nel tuo cuore, e da lì non se ne andranno! Pensaci un pò, non ricordi con gioia la casa di tua nonna? Non provi gioia quando pensi ai tuoi genitori, invece che tristezza o angoscia?"

La ragazzina corrugò la fronte, e le lacrime si fermarono, mentre la scintilla di vita e determinazione tipica della Digiprescelta tornava ad accendersi nei suoi occhi blu zaffiro. Non aveva già sentito una frase del genere? Cercò di tornare indietro con la memoria... e questa volta, senza che ci pensassero i poteri malefici di MetalPhantomon a provocarle un flashback, la ragazzina ritornò ad un altro momento della sua infanzia... un momento che, più che tristezza, le dava una sensazione di calore familiare...

 

(FLASHBACK)

La piccola Yurika era seduta vicino a sua nonna, su una panca di legno nel salone di casa... e stava cercando, per quanto le fosse possibile, di godersi questi ultimi momenti a casa di sua nonna, prima che i bagagli fossero pronti e guingesse il tanto temuto momento del trasferimento. E come darle torto? Una bambina così piccola che si trova all'improvviso davanti alla prospettiva di lasciare la casa e l'ambiente dove era cresciuta, per trasferirsi in una grande città di cui lei aveva soltanto sentito parlare fino a quel momento... ovviamente era intimorita, e non sapeva più cosa pensare. In quel momento, sentiva che soltanto le parole gentili della sua nonna avrebbero potuto in qualche modo tirarla su di morale... ma al tempo stesso, la consapevolezza che non le avrebbe più sentite per chissà quanto tempo le metteva addosso una cappa di malinconia quasi insopportabile.

La bambina dai capelli blu venne riscossa dai suoi cupi pensieri da una carezza sulla testa da parte dell'anziana signora in kimono azzurro, e Yurika si girò verso la nonna con espressione triste e confusa, cercando nella sua espressione una risposta... anche se, nel suo cuore di bambina, probabilmente non sapeva neanche quale fosse la domanda...

"Yurika-chan, sei triste?" chiese l'anziana signora, cercando di nascondere la sua tristezza in un sorriso. "Non devi esserlo... vedrai che Tokyo è una bellissima città! E' così grande, e avrai la possibilità di conoscere tanti altri bambini e vedere tante cose che qui ad Hokkaido non ci sono... sono sicura che ti piacerà molto!"

"Nonna..." mormorò la piccola. Dopo qualche secondo, si strinse al kimono della nonna, come se stesse cercando di ancorarvisi, come se questo potesse esorcizzare la terribile paura che aveva di perderla per sempre. "Però... io... non lo so, nonna... come mi troverò lì? Non ci sarai più tu... non potrò più giocare con la neve in giardino d'inverno... e non ci saranno più gli altri bambini che conoscevo... io... non so se... mi piacerà Tokyo... Anche se la mamma e il papà vogliono andarci, e dicono che sarà bello anche per me..."

"Ti capisco, tesoro..." rispose l'anziana signora, accarezzando una guancia della nipotina. "Andare in un posto nuovo e lasciarsi dietro quello che si conosce fa sempre paura... è per questo che molta gente non vuole cambiare... si sente sicura in quello che conosce, e non vuole cambiare il suo modo di pensare e le sue abitudini..."

"Appunto!" esclamò Yurika con tono più acuto e più lamentoso. "Perchè dobbiamo andarcene? Perchè dobbiamo cambiare? A me fa paura!"

La nonna restò per un attimo ad accarezzare la bambina, tenendole stretta in un abbraccio che voleva trasmetterle tutto il calore che si percepiva in quella famiglia. Per diversi secondi, nonna e nipote si tennero strette, cercando di godersi quelli che erano gli ultimi momenti che avrebbero passato in compagnia per un bel pò di tempo... e la bambina si strusciò sul kimono azzurro, versandoci qualche lacrima di tanto in tanto...

"Nonna..." mormorò Yurika, con la voce soffocata dalla stoffa. "Non voglio stare... senza di te..."

L'anziana signora trattenne il fiato, mossa a compassione dal dolore della nipote. Che cosa poteva dire, dopotutto? Che cosa poteva fare, per impedire che Yurika e il resto della sua famiglia si allontanassero da Hokkaido? Giunti a quel punto, non era più possibile fare nulla per impedire quell'evento che Yurika tanto temeva... ma come spiegare ad una bambina così piccola che le cose non sempre vanno come si vorebbe che andassero?

Finalmente, dopo alcuni minuti di silenzio, la nonna parlò di nuovo, e Yurika alzò il visetto arrossato dalla stoffa del suo kimono per ascoltare quello che lei aveva da dire. "Ascoltami, cara... innanzitutto, non è che non ci vedremo mai più per il resto della nostra vita! Tu, la mamma e il papà tornerete qui durante le vacanze, ogni volta che potrete! Quindi, avrai ancora molte occasioni per rivedermi! E poi... e poi, ricordati, piccola mia, che i ricordi delle persone a cui vogliamo bene non spariscono mai. Rimangono sempre qui, dentro di noi... e nessuno ce li può togliere!"

La nonna terminò questa frase toccando con la punta delle dita il cuoricino di Yurika... e la bambina, passando dall tristezza ad un vago accenno di sorpresa, guardò la nonna come se volesse chiederle cosa voleva dire con quell'affermazione. Senza bisogno che la bambina dicesse nulla, la nonna le spiegò che cosa voleva dire. "Vedi, tesoro... il ricordo di una persona cara è quanto di più prezioso si possa avere... e quindi, non serve essere vicini per sentire l'affetto che si prova per quella persona, e che quella persona prova per te! E quindi, anche se siamo lontani... basta pensare con un minimo di intensità a quella persona, per ricordare le sensazioni che si provavano con lei. In pratica, è come se fossi di nuovo con lei! In realtà, piccola Yurika... noi non ci lasceremo mai veramente, perchè l'affetto che c'è tra di noi... beh, credimi, può volare molto lontano in meno di un secondo! Ti basterà pensare a me, e tac! Vedrai che sarà come se non ci fossimo mai allontanate... e i sentimenti, se sono sinceri, durano per sempre! So che può sembrare un pò clichè... heheheee, e forse lo è... ma vedrai che è così! Vedrai, mia piccola Yurika... ti troverai bene a Tokyo, e mi avrai sempre vicina con il pensiero!"

La bambina dai capelli blu guardò la nonna sorridente con un certo stupore, non del tutto sicura di aver capito cosa voleva dire la nonna...

 

(FINE FLASHBACK)

 

Esitante, la ragazzina portò la mano alla Crest dell'Amore che portava appesa al collo e la prese nel palmo della mano, osservandone il simbolo a forma di cuore mentre nella sua mente riecheggiavano le parole che la nonna le aveva detto in quell'occasione. In quel momento... le sembrava che fossero state dette apposta per controbattere quello che MetalPhantomon, tramite le sue illusioni e l'incubo che le aveva provocato, affermava... che le persone a cui si vuole bene non si allontanano mai davvero da noi... che i sentimenti, se sono sinceri, durano... queste frasi, e quello che aveva sentito nell'illusione di MetalPhantomon, sembravano avere ingaggiato un duello nella sua mente, e cercavano di imporsi su di lei, che ancora non sapeva a quale delle due credere...

Da un lato, voleva disperatamente credere a quello che sua nonna e Kunemon le avevano detto...

Dall'altra, le affermazioni che MetalPhantomon aveva fatto per bocca del suo doppione le sembravano troppo logiche per poterle controbattere...

E comunque, MetalPhantomon non era dell'umore di farle continuare le sue riflessioni. Con un grido feroce, il truce mietitore sollevò ancora una volta la sua falce e, dopo aver superato in volo Kunemon, si diresse verso la ragazzina, deciso ad ucciderla prima che potesse accadere qualsiasi cosa. "Tsk... non ti lascerò il tempo di rifletterci su! Muori, mocciosa!"

"Rolling Thread!" Mentre MetalPhantomon era distratto con Yurika, Kunemon si diede lo slancio e si gettò contro la sua micidiale arma elettrificata. Colto di sorpresa, il mostruoso Digimon perse la presa sulla falce, che gli scivolò dalle mani scheletriche e cadde con un assordante clangore sul terreno, mentre Kunemon scendeva giù dal suo bersaglio prima che questo potesse reagire, e atterrava tra le braccia della sua amica umana, cercando di darle un abbraccio con le sue decine di corte zampette.

"K-Kunemon-chan..." mormorò la ragazzina, accogliendo il suo Digimon. Il piccolo bruco giallo alzò lo sguardo verso gli occhi arrossati di Yurika, guardandola con un'espressione che la implorava di riprendersi.

"Andiamo, Yurika... io lo so che tu sei più forte di così!" la pregò. "Non è possibile che quel verme ti abbia sottomessa... soltanto mostrandoti una stupida illusione! Guarda dentro te stessa, Yurika! Che cosa senti? Percepisci l'affetto che i tuoi genitori... i tuoi amici... la tua famiglia... hanno per te? Non li senti vicini, se ci pensi intensamente? Riflettici un pò su... non sono poi tanto lontani, vero?"

Quelle parole furono tutto quello che la ragazzina aveva bisogno di sentire. Mentre MetalPhantomon perdeva tempo a cercare di districare la sua falce, Yurika chiuse gli occhi per un istante, cercando di immaginare nuovamente i volti e i luoghi a lei cari... e, con sua enorme gioia, si rese conto di riuscire a sentirli ancora! Per un attimo, le sembrò di rivedere la sua casa di Hokkaido, immersa in un manto di neve immacolata, e i tetti spioventi del villaggio Ainu nel quale era vissuta da piccola... e il sorriso gentile di sua nonna, accompagnato da quel profumo rustico di legno lavorato...

E poi, andando avanti nel tempo, i suoi genitori, che dedicavano a lei e a Mieko tutto il tempo che era loro possibile, anche con gli orari difficili che il lavoro imponeva loro... e Sho, il suo primo amico da quando si era trasferita... tutti coloro che aveva conosciuto...

Sì, era vero... quello che diceva Kunemon era vero. Anche se ora erano lontani, era come se Yurika li sentisse con sè. Il suo affetto nei loro confronti non dipendeva certo dal tempo, o dalla distanza... in pratica, era come se fossero sempre con lei! Questa realizzazione, così semplice eppure così potente, mandò via in un lampo tutta l'insicurezza che l'incubo provocatole da MetalPhantomon le aveva arrecato... e un attimo dopo, anche la sua Crest iniziò a brillare. Dapprima soltanto un pò... poi, improvvisamente, la Crest dell'Amore si accese di uno spettacolare bagliore dorato, che illuminò il tetro antro e investì in pieno MetalPhantomon nell'istante stesso in cui recuperava la sua falce! Lo scheletro metallico lanciò un orribile urlo di terrore e si coprì gli occhi, tentando disperatamente di proteggersi da quella luce che gli provocava un dolore terribile... ma non c'era nulla che potesse fare per impedire ciò che gli sarebbe costato una vittoria che ormai sentiva già tra le mani!

"Aaaaargh!" ringhiò MetalPhantomon. "Non... non è possibile? Come diavolo hai fatto, marmocchia?"

Yurika sorrise, un misto tra un espressione di sollievo e un ghigno sicuro, che mostrò come la ragazzina avesse ritrovato la fiducia in sè stessa e nei suoi sentimenti. "Kunemon-chan... grazie per avermi ricordato tutto questo! Ero talmente persa e confusa che ero riuscita quasi a dimenticarmene... ma tu, sei riuscito a farmi capire che le mie paure erano infondate! E che l'affetto che mi lega alle persone a me care mi impedirà di perderle del tutto! Ora... ora mi sento meglio! Grazie, Kunemon-chan... adesso, vediamo di rompere le ossa a questa specie di spaventapasseri!"

La ragazzina alzò lo sguardo verso MetalPhantomon, e il terribile mostro vide ardere nei suoi occhi azzurri una scintilla di giusta indignazione che per una frazione di secondo scosse la sua indicibile arroganza... e nello stesso momento, la luce della Crest si espanse verso l'esterno e investì in pieno Kunemon, che balzò giù dalle braccia di Yurika e, prima ancora di toccare terra, iniziò a Digievolvere!

"Kunemon shinka... FLYMON!"

Ma l'evoluzione non si fermò lì! MetalPhantomon gridò per la rabbia e la frustrazione quando il corpo di Flymon iniziò ad aumentare di dimensioni, e la sua corazza chitinosa si inspessì e si fece più lucida, fino ad assumere una tonalità metallica! I suoi colori si fecero sempre più vivaci e splendenti, come se fosse stata tirata a lucido con la cera... e le ali iniziarono a cambiare forma, diventando più spesse... e poi trasformandosi in qualcosa di completamente diverso, mentre anche il pungiglione si allungava e si modificava, e la testa diventava più affusolata... e ancora più minacciosa!

"FLYMON... CHOU SHINKA..."

Quando le luci si smorzarono, Yurika vide l'aspetto della forma Ultimate del suo Digimon: una vespa meccanica gigantesca, con una corazza di Chrome-Digizoid giallo e nero che copriva tutto il suo corpo, una testa leggermente a cuneo con luccicanti occhi rossi compositi e mandibole nere uncinate, e un paio di piccole antenne che emettevano scariche elettriche azzurre ad intermittenza. Le sue zampe erano esageratamente corte, e si muovevano spsmodicamente sotto il torace giallo e nero, e dal dorso spuntavano due paia di ali metalliche... sopra le quali era montato quello che sembrava essere un gigantesco e complesso sistema di pannelli solari esagonali, che ricordavano parecchio la struttura del nido di una vera vespa! Diversi pannelli erano coperti da lastre di metallo dorato, mentre altri erano aperti, rivelando le piastre esagonali di vetro che celavano una schiera di emettitori laser. L'addome era abbastanza sproporzionato rispetto al resto del corpo, e verso la fine, dove avrebbe dovuto esserci il pungiglione in una vespa normale, si assottigliava e diventava più affusolato, trasformandosi infine in un lungo cannone laser, alla cui imboccatura risplendeva una luce verdina lampeggiante, dovuta all'energia distruttiva che lì si stava accumulando!

La vespa meccanica lanciò un acuto stridìo, un penetrante grido di battaglia, e i pannelli laser montati sul suo dorso si illuminarono, rendendone ancora più minaccioso. Le luci si rifletterono sulle sue mandibole affilate, e infine la forma Ultimate di Kunemon si librò maestosamente in volo, pronunciando il proprio nome!

"...CANNONBEEMON!"

"Ce l'hai fatta, Kunemon-chan..." mormorò Yurika, a cui veniva voglia di saltare di gioia. "Non credevo... che sarebbe mai arrivato questo giorno... e invece, questa è davvero la tua forma Ultimate!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: CannonBeemon

Tipo: Cyborg

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Nitro Stinger, Sky Rocket Infinity

Un potente Digimon cibernetico che difende l'alveare, ed è in grado di librarsi ad altitudini stupefacenti. Grazie ad un complesso sistema di sospensori, vola con discreta agilità, nonostante la mole ingombrante, e il sistema automatico di difesa laser che ha montato sulla schiena permette di sferrare attacchi in ogni direzione nello stesso momento!

 

CannonBeemon si tenne in sospensione a mezz'aria, e voltò la testa a cuneo verso la sua amica dai capelli blu... e in quel momento, Yurika fu sicura di vedere un sorriso gentile su quel volto da insetto, un sorriso che CannonBeemon simulava come meglio gli era possibile con un movimento graduale, quasi delicato, delle sue mandibole! "Te l'avevo detto, Yurika... nnnnnonnnn devi dubitare dei tuoi sennnntimennnnti!" la ringraziò CannonBeemon, parlando con una voce che ronzava come quella della sua forma precedente, Flymon... ma alla quale, ora, si aggiungeva un timbro metallico che l'avrebbe resa innaturale, se non fosse stato per il fatto che riusciva comunque ad esprimere l'affetto che il Digimon provava per la sua amica umana. "Ora che l'hai capito, la tua Crest si è illuminata... e mmmmi hai permesso di evvvvolvvvvere innnn questa nnnnuova forma! Adesso sì che possiamo affronnnnntare MetalPhannnnntomonnnn!"

Di scatto, con una fluidità che la sua corazza metallica non faceva supporre, CannonBeemon si voltò verso MetalPhantomon, che si era tolto la mano dal volto scheletrico e aveva ripreso la falce tra le mani, preparandosi a combattere con cupa determinazione. "MetalPhannnntomonnnn! Come hai osato sfruttare i sennnntimennnti di una ragazzina dolce e gennnntile come Yurika per farla soffrire? Come hai osato manipolarla per farle perdere la fiducia innnn sè stessa e nnnnel suo amore, maledetto mostro? Nnnnonnnn ti perdonerò... nnnneannnnche se ti metterai innnn ginnnnnocchio!"

"Hah!" gracchiò MetalPhantomon, ostentando sicurezza anche davanti ad un tale rovescio di fortuna. "Lo dici come se dovesse importarmi qualcosa del fatto che mi perdoni o meno! Beh, tanto spiacente... ora ti farò vedere perchè sono l'uomo di fiducia di Watchmon-sama! Grave Scream!"

Lo Shinigami del Mondo Digitale abbandonò la posizione di guardia e, sempre tenendo ben stretta la sua falce elettrificata nella mano sinistra, alzò entrambe le bracia verso il soffitto della caverna e lanciò un urlo spettrale che scosse letteralmente le pareti di roccia e fece tremare la terra sotto i piedi a Yurika! Anche CannonBeemon, pur non essendo in contatto con la terra, venne scossa dalla pura potenza delle onde sonore! D'istinto, la vespa-robot richiuse tutti i suoi pannelli laser... e un istante dopo, diversi pezzi di roccia si staccarono dalle pareti con un rombo e iniziarono ad orbitare in maniera psichedelica attorno al corpo dell'essere malefico, che ghignò sadicamente e mosse il braccio libero davanti a sè. In quel momento, le pietre, ognuna delle quali grossa almeno come un pallone da calcio, si staccarono dalle loro traiettorie ellittiche e partirono ad alta velocità contro CannonBeemon! La vespa gigante reagì con prontezza e si librò in volo, facendo sì che i proiettili di MetalPhantomon di schiantassero contro il muro dietro di lui. Yurika si spostò leggermente per non essere colpita dai frammenti di roccia acuminati che si staccavano dal punto colpito... e strinse un occhio quando uno dei proiettili di roccia vaganti, deviando dalla sua traiettoria, colpì al fianco CannonBeemon, causandogli un'ammaccatura.

"Tsk..." grugnì la vespa-robot. "Tutto a posto, Yurika! Mi ha solo colpito di striscio... e adesso ci pennnnso io a rennnndergli la pariglia! Nnnnnitro Stinnnnger!"

CannonBeemon eseguì un'abile manovra aerea che lo portò a puntare il pungiglione-cannone contro MetalPhantomon... e, dopo aver preso la mira, la vespa cibernetica sparò, con un lieve sibilo, un grosso raggio laser verde che raggiunse il servitore di Watchmon con precisione millimetrica... o meglio, lo avrebbe fatto, se MetalPhantomon, con incredibile prontezza di riflessi, non avesse intensificato di nuovo il suo campo elettrico e non avesse strappato via dalle pareti un grosso lastrone di roccia, che poi spostò telecineticamente davanti a sè, in modo da usarlo come scudo! Il laser di CannonBeemon si schiantò contro quella protezione improvvisata, riducendola in briciole, ma lasciando del tutto illeso il mostro, che sghignazzò ferocemente in faccia a CannonBeemon, prendendosi gioco del suo tentativo!

"Heheheheee... tutto qui, insetto fastidioso?" sibilò lo spettrale Digimon, mentre altri blocchi di pietra iniziavano a girargli attorno, formando una nuova protezione. "E pensare che credevo che la tua evoluzione a livello Ultimate mi avrebbe offerto una sfida più interessante! Soul Predator!"

Le mani ossute di MetalPhantomon afferrarono di nuovo la falce e la agitarono davanti al suo proprietario, scagliando un proiettile energetico a forma di arco, ricoperto di elettricità, contro CannonBeemon, che reagì prontamente e riuscì ad evitarlo con uno scarto laterale... ma, a causa del suo stesso impeto, andò quasi a cozzare contro la parete! La vespa-robot mormorò qualcosa tra i denti, rendendosi conto che l'ambiente circoscritto limitava i suoi movimenti molto più di quanto avesse ipotizzato all'inizio: ironicamente, MetalPhantomon era meno impacciato in questo senso, grazie alla sua minore velocità e al fatto che lui era più abituato alla sua forma Ultimate...

Il Soul Predator buttò giù un'altra sezione di parete, e fece precipitare a terra una valanga di frammenti di roccia, che si andarono ad aggiungere a quelli che già orbitavano attorno a MetalPhantomon, e resero ancora più difficile da penetrare la sua corazza! CannonBeemon, con rinnovata cautela, si staccò dal muro e cercò di rimettersi in assetto di volo e valutare la situazione, tenendo costantemente alta la guardia nel caso MetalPhantomon passasse improvvisamente all'attacco... ma il servitore di Watchmon rimase in sospensione, senza dare segno nè di voler attaccare, nè di voler cedere terreno. Sembrava divertirsi a tenerli sulla corda...

"Okay... calma, CannonBeemon, e cerca di riflettere..." pensò la vespa cibernetica, gettando uno sguardo a Yurika, che continuava a tenere lo sguardo fisso sul suo Digimon, pregando in silenzio che la vittoria spettasse a lui. "Allora, finchè quella canaglia resta vicino ai muri, può usare il suo campo energetico per prendere altri pezzi di muro e usarli per difendersi. Anche se li distruggessi, lui ne prenderebbe altri... E allora, è necessario fare qualcos'altro per sconfiggerlo..."

MetalPhantomon falciò di nuovo l'aria con la sua falce, inviando un nuovo proiettile ad arco contro CannonBeemon, che anche questa volta riuscì ad evitarlo... tuttavia, la vespa-robot si rese conto che non poteva andare avanti così ancora a lungo, e doveva cercare di concludere in fretta, se voleva evitare il peggio. MetalPhantomon lo aveva capito benissimo, e stava cercando di intensificare il suo attacco, non dando a CannonBeemon il tempo di riorganizzarsi...

O almeno, questa era la sua intenzione. Ma CannonBeemon fece una cosa che il servitore di Watchmon non si aspettava. Con un breve grido, volò verso di lui, apparentemente nel tentativo di colpirlo direttamente in corpo a corpo... e MetalPhantomon venne colto di sorpresa e differì il suo attacco di un importante secondo, il che diede a CannonBeemon il tempo di fare quello che si era preposta. La forma Ultimate di Kunemon frenò di botto, attivando i suoi propulsori nella direzione opposta rispetto a quella verso cui stava volando... e, con una serie di suoni metallici, il complesso sistema di riflettori laser che aveva sulla schiena si aprì del tutto, rivelando che i laser dietro gli specchi erano già carichi e pronti a sparare...

"Ho capito come fare a sconnnnfiggerti! Sky Rocket Innnnnfinity!"

CannonBeemon non aveva neppure finito la frase, che tutti i laser spararono contemporaneamente, indirizzando una raffica di raggi luminosi color smeraldo contro MetalPhantomon e contro i muri della caverna! Lo Shinigami digitale, con un moto di disappunto, mosse le rocce che aveva raccolto davanti a sè, in modo da intercettare ogni singolo attacco... ma, con suo grande disappunto, vide che la maggior parte dei colpi non si dirigeva verso di lui... bensì verso le pareti che stavano al suo fianco, demolendole e riducendole in polvere in una terrificante sequela di esplosioni! Le sezioni di muro abbattute precipitavano a terra, ridotte in briciole troppo piccole per servire come difesa a MetalPhantomon... e in breve tempo, sotto quel violentissimo bombardamento che scavava letteralmente nei muri, si aprì una larga spelonca attorno al Digimon malvagio, mentre le rocce che gli giravano attorno e che usava come difesa venivano disintegrate una a una... finchè non ne rimase nessuna, e MetalPhantomon si ritrovò completamente indifeso in mezzo ad una larga apertura, con i muri troppo vicini per essergli d'aiuto!

"Cosa?" esclamò MetalPhantomon, iniziando a muoversi nel disperato tentativo di evitare la raffica di laser che si stava concentrando su di loro! "Ma... Maledizione! Allora... non volevi soltanto privarmi delle mie difese! Volevi anche assicurarti che non potessi ripristinarle!"

CannonBeemon ghignò con soddisfazione, mentre intensifcava il fuoco contro il Digimon malvagio. "Certamennnnte... avevo vvvvisto che il tuo campo elettrico attirava quelle parti di muro vvvverso di te! Ma ora che sono troppo lonnnnntane, e i pezzi che nnnne ho fatto sono troppo piccoli... come ti difendi, eh?"

MetalPhantomon lanciò un grido acuto e pieno d'ira, cercando di ritirarsi ancora... ma era un'impresa impossibile, visto che i raggi laser di CannonBeemon gli toglievano la visuale, e si stavano richiudendo su di lui. La sua lotta durò appena cinque secondi, durante i quali riuscì in qualche modo a sopravvivere e ad evitare i distruttivi raggi di luce... ma alla fine, non fu abbastanza svelto, e uno di essi lo colpì in pieno sterno, trapassandolo da parte a parte con la stessa facilità di una lama incandescente nel burro! Gli occhi del mostro si dilatarono in uno sguardo di puro orrore... e un istante dopo, altri raggi laser lo colpirono, scavando dei buchi nel suo corpo, e spezzando la falce che teneva tra le mani!

"AAAAAAAARGH!" urlò MetalPhantomon, iniziando a dissolversi. La sua arma, ormai inservibile, cadde a terra, spezzandosi di nuovo al contatto con il suolo... e il crudele Digimon, con in sottofondo l'eco del suo ultimo urlo, scomparve nel nulla, ridotto in un ammasso di dati invisibili. La scarica di raggi laser che CannonBeemon stava sparando cessò in quel momento, e la sua batteria si richiuse, lasciando la calma immersa nel silenzio più totale.

MetalPhantomon era stato annientato. Il suo regno di terrore era finito per sempre.

Dopo aver atteso qualche secondo, per essere del tutto sicura di aver eliminato il nemico, CannonBeemon sospirò e si calò verso il terreno, dove venne avvolto da una gentille luce bianca e rimpicciolì, fino a trasformarsi di nuovo in Kunemon. Mentre Yurika correva verso di lui, il bruchino giallo riprese fiato e si appoggiò a terra con tutte le sue numerose zampine, per poi alzarsi nel momento in cui la sua partner, raggiante di gioia, lo raggiungeva.

"Kunemon-chan! Ce l'hai fatta, lo hai battuto!" esclamò Yurika, raccogliendo il suo piccolo amico e tenendolo stretto a sè in un abbraccio di felicità. "Grazie! Grazie, sei stato favoloso!"

"Hey... Hey, Yurika! Con... con calma, per favore! Sono ancora un pò rintronato!" esclamò Kunemon. Yurika, con un gesto imbarazzato, allentò un pò la presa, e si mise una mano dietro la nuca, ridacchiando goffamente. "Uff... cavolo, Yurika, certo che come abbracci tu non fa nessuno! Comunque... hehehee... visto, che ti avevo detto? Alla fine, è stato proprio il tuo amore a permettermi di evolvere! Non è un sentimento inutile come pensavi... tanto più che mi ha permesso di trasformarmi in un Digimon così bello e forte! Heheheee..."

"Ehm... le prese le ho imparate facendo judo..." si giustificò la bambina dai capelli blu. "E per il resto... sigh... va bene, ammetto che avevi ragione tu! Ma dovevo aspettarmi che ti saresti vantato di quanto era bella la tua nuova forma!"

Kunemon si finse offeso. "Hey, uno può essere fiero di essere Digievoluto? E poi... ha funzionato, no? Ci siamo liberati di MetalPhantomon, e adesso possiamo proseguire!"

Yurika si fece più seria, ricordandosi della situazione in cui si trovavano. Anche se lì avevano vinto lei e Kunemon, Sho, Felipe, Kevin, Jolene e i loro Digimon erano ancora là, da qualche parte, esposti ai pericoli che pullulavano nelle caverne delle Fortran Heights. "Hm. Sì, Kunemon-chan, forse è meglio che ci muoviamo... cerchiamo di raggiungere quella luce azzurra là in fondo, ho come l'impressione che lì troveremo qualcosa di interessante!"

"Okay!" esclamò il bruchino giallo... prima di notare un taglio sul dorso di una mano della sua amica, che Yurika si era probabilmente fatta agitandosi durante il suo incubo. "Er... Yurika, ma tu hai una ferita! Forse è meglio se ci fermiamo un attimo..."

"Questa?" chiese la ragazzina, guardandosi la ferita. "Figurati, Kunemon-chan... mi sono fatta più male cadendo sul tatami! Comunque... grazie per l'interessamento! Mi ha fatto molto piacere, sai?"

Mentre Yurika si appoggiava le labbra sul dorso della mano, usando la saliva come disinfettante improvvisato, Kunemon sorrise alla sua amica... la quale, a sua volta, dopo aver finito di medicarsi, lo accarezzò sulla testa, facendogli ondeggiare gentilmente le antenne. In quel momento, Yurika sentiva che, qualunque cosa fosse successa, l'affetto che lei e Kunemon sentivano l'uno per l'altro sarebbe davvero rimasto, indipendentemente dal fatto che, alla fine, ognuno di loro sarebbe dovuto tornare a casa sua...

"Grazie mille, Kunemon-chan..." disse la ragazzina, facendo accomodare di nuovo il bruchino sulla spalla. "Sono felice di avere un amico come te!"

Nascosti tra le increspature delle pareti, tuttavia, numerosi occhi indiscreti avevano assistito allo scontro... e tramite loro, qualcun altro aveva visto tutto!

 

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"Non posso crederci... quel vermiciattolo e quella stupida mocciosa hanno ucciso MetalPhantomon!" ringhiò rabbiosamente Watchmon, nel momento in cui vide, tramite i suoi DemiWatchmon, cosa era successo al suo fedele servitore. "Non ci posso credere! Ho davvero degli inetti come sottoposti! Tsk... e va bene, se è questo che vogliono... è questo che avranno!"

L'osservatore si voltò lentamente verso l'ormai enorme ammasso di Digi-Ghost che aveva accumulato nella riserva del suo laboratorio... e osservò con freddo rancore una sagoma grigio piombo, incorporea ed evaescente, con un'espressione di estremo dolore che gli deformava in volto, apparire dal nulla e venire risucchiata all'interno della raccolta di fantasmi grigi. Un gemito straziante riecheggiò nella stanza buia, ma fu tutto lì, e un silenzio spettrale tornò a regnare incontrastato.

"La giusta punizione per il tuo fallimento, MetalPhantomon." sentenziò Watchmon, fluttuando verso la colonna di luce che sigillava i Digi-Ghost. "A quanto pare, e proprio vero quello che si dice in giro..."

Fece una pausa e ghignò sinistramente, mentre i suoi numerosi occhi brillavano di una luce poco rassicurante...

"Se vuoi qualcosa di fatto bene, devi farlo tu stesso!"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E finalmente, anche la mia fanfiction sui predecessori di Taichi e co. torna in scena! Spero di aver fatto un buon lavoro... e di essere riuscito a 'costruire' il personaggio di Yurika in maniera abbastanza convincente! Heheheee... Yurika, non saresti stata così dubbiosa sui tuoi sentimenti se avessi saputo cosa avevo in mente per il tuo futuro... e chi ha letto Invasion sa già di cosa sto parlando!

MetalPhantomon è andato... ed è ormai inevitabile che Watchmon scenda in campo di persona! Ma per adesso, Sho, Felipe e Jolene devono riuscire a sfuggire ai loro incubi, orientarsi nel labirinto delle Fortran Heights... e il gruppo intero dovrà cercare di riunirsi, in modo da raggiungere infine la base del loro nemico principale! Riusciranno in questa impresa? Lo saprete nel prossimo episodio, e per il momento... vi auguro buon proseguimento e buona festa dell'Immacolata!

Grazie ancora!

Justice Gundam

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Capitolo 23
*** Nel labirinto della confusione ***


Digimon Zero-23

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati a tutti!

Immagino che i fan di Digimon... soprattutto i fan delle storie che riguardano i Digiprescelti di primissima generazione da me inventati... avranno aspettato a lungo questo capitolo, per vedere come se la sarebbero cavate Sho, Felipe, Jolene e i loro Digimon con le illusioni perpetrate da MetalPhantomon! Il crudele fantasma è stato annientato da Yurika e dalla nuova Digievoluzione di Kunemon, CannonBeemon, nello scorso capitolo... ma gli effetti della sua illusione continuano a ripercuotersi sui Digiprescelti... e in particolare su Sho, Felipe e sui loro Digimon! Riusciranno a liberarsene, e a sfuggire alla terribile trappola delle Fortran Heights per portare a termine la loro missione? E Jolene? Saranno riuscite, lei e BlackGatomon, a salvarsi dall'illusione? Ho idea che non sarà facile, anche pensando che il piccolo Kevin e Bearmon non si sono ancora riuniti al gruppo...

Oh, e non dimentichiamo che, grazie ai suoi DemiWatchmon, il tirannico Watchmon continua ad essere aggiornato in tempo reale sulla posizione dei suoi nemici e sui loro progressi... e questa volta, ha deciso di fare sul serio! La prossima volta, i nostri dovranno affrontarlo di persona... sarà uno scontro decisivo, sempre che riescano ad arrivarci!

Infatti, questo capitolo sarà incentrato sulla lotta di Sho e Felipe per sottrarsi al sortilegio del defunto MetalPhantomon... e se riusciranno in quest'impresa, lo scoprirete molto presto! Intanto... beh, vediamo di rispondere alle vostre recensioni! Una delle mie mansioni preferite, come sempre...

 

KillKenny: Fai bene, fai bene... credo che quando verrà il momento di quello scontro decisivo, vorrai metterti bello comodo ad assistere allo spettacolo! Prima, però, i nostri dovranno sfuggire al labirinto delle Fortran Heights... E sì, le illusioni di MetalPhantomon lasciano abbastanza a desiderare, rispetto a quelle dei veri maestri di genjutsu! Non credo che MetalPhantomon mancherà a qualcuno...

Talpina pensierosa: Beh, i gatti sono animali favolosi! ^_^ Grazie della recensione, e stai pur certa che la tua curiosità sta per essere soddisfatta!

TopoMouse: Innanzitutto, mi devo scusare di non essere riuscito a rispondere a certe tue recensioni... è stato per motivi non dipendenti dalla mia volontà! Comunque... sì, in effetti MetalPhantomon non ha proprio reso onore alla sua fama, e Yurika e Kunemon lo hanno fatto fuori. Resta da vedere se gli altri si sveglieranno un minimo... e il primo a doverlo fare sarà proprio Felipe!

SmartGirl: Hmm... non è che per caso ti confondi con SkullSatamon, il servitore di Daemon? Beh, in effetti, come Digimon, si assomigliano non poco e sono entrambi odiosi uguale... Per fortuna, Yurika è riuscita a superare le sue paure e le sue incertezze, anche grazie all'aiuto di Kunemon, e la sua Crest si è illuminata! Come hai detto tu, il rapporto tra Digiprescelto e Digimon esiste per un motivo... Heheheee... vero che Felipe ricorda qualcuno? Ha anche la stessa Crest! Comunque, la tua curiosità sarà soddisfatta presto... con questo capitolo! Spero che ti piaccia!

 

Okay, non c'è nessun altro. Quindi, ora non mi resta che dire... godetevi il capitolo 23!

 

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Capitolo 23 - Nel labirinto della confusione

Ma mentre Yurika e Kunemon stavano districandosi tra i ricordi della ragazzina, e stavano cercando di tenere testa al feroce MetalPhantomon... da un'altra parte, altri Digiprescelti stavano facendo fatica ad orientarsi, e stavano disperatamente cercando il modo di uscire dalla trappola che il crudele Digimon aveva costruito loro attorno. La cosa, per il piccolo Sho, si stava dimostrando più facile a dirsi che a farsi... ancora in quel momento, si trovava intrappolato nel suo incubo, isolato a casa sua, ignorato dai suoi stessi genitori come se fosse stato invisibile... anzi, c'era la possibilità che fosse davvero così, dopotutto... e si ritrovava, per giunta, con la strana e scomoda abilità di trasformare in polvere tutto ciò che toccava! Quindi adesso non poteva neanche sbattere su un oggetto, come forse avrebbe fatto un fantasma, per chiedere aiuto...

Okay, Sho Kusanagi, si disse, imponendosi di restare calmo. Calmati. Calmati e rifletti su quello che devi fare. Un attimo fa eri nel Mondo Digitale, assieme a Yurika, SnowAgumon e a tutti gli altri... quindi, adesso com'è possibile che tu sia qui? A meno che quel MetalPhantomon non abbia fatto qualcosa di strano, e non mi abbia rispedito nel Mondo Reale... ma questo è impossibile, non credo che un Digimon sia in grado di fare questo...

"Accidenti, è come un incubo... con l'unica differenza che mi sembra terribilmente reale!" esclamò tra sè il giovane Digiprescelto, cercando con lo sguardo il suo inseparabile amico SnowAgumon. Inutile. Dovunque lui si trovasse, era ovvio che il piccolo Digimon dalle squame bianche non vi era stato trasportato con lui. Sho prese un bel respiro e, ignorando tutto il resto, si precipitò giù per le scale, stando molto attento a non toccare nulla per paura di farlo dissolvere...

E più si andava avanti, più la sensazione che ci fosse qualcosa di non meglio definito che non andava si acuiva, facendogli capire sempre di più che non poteva essere la realtà quella che stava vivendo. La casa che lui amava era così vuota, fredda e buia... e in ogni sua stanza regnava un silenzio di tomba, interrotto soltanto dai passi di sua madre che risuonavano nel vuoto. Sho alzò lo sguardo e la vide uscire dalla sua camera, tranquilla come se niente fosse successo, e camminare avanti e indietro sul piano superiore. Era chiaro che non si era accorta di quello che era successo... e non si era accorta neanche del fatto che suo figlio era scomparso...

Sho scosse la testa, e provò a darsi un pizzicotto. Aveva sentito dire che era il modo migliore per svegliarsi, quando si era convinti di stare sognando... ma il lieve dolore che sentì lo convinse che, in qualche modo, quello che stava vedendo e sentendo era proprio reale...

"Ow! Cavolo, mi sa tanto che le mie supposizioni erano sbagliate... non ho perso i sensi, e non sto sognando, questa è la realtà... più o meno..." commentò tra sè. "Anche se quello che vedo mi sembra irreale, riesco a percepirlo con i miei sensi... e quindi... Aaaah, al diavolo! Ma che sta succedendo, mi sto facendo confusione da solo!"

Ormai Sho non sapeva più fino a che punto il suo pensiero proseguiva logicamente. In quello strano mondo in cui MetalPhantomon lo aveva imprigionato, le cose non funzionavano come avrebbero dovuto... e non serviva neanche ragionare secondo logica, visto che gli eventi seguivano delle regole tutte loro...

Aspetta un momento. Aveva pensato... secondo logica?

Uno strano sospetto si fece strada nella mente del ragazzino. Era solo un sospetto, ma forse conteneva la chiave per uscire da quel postaccio assurdo...

"Aspetta un momento, aspetta... Quando ho toccato un oggetto inanimato, questo si è dissolto nel nulla... ma quando mi sono toccato... o meglio, mi sono pizzicato, senza stare tanto a pensarci... non mi è successo niente!" disse, guardandosi il braccio che si era pizzicato. Non c'era nessun segno del gesto, se non un leggerissimo arrossamento vicino al gomito... "Hmmm... eh, sì, qui c'è decisamente qualcosa che non mi torna... quando tocco qualcosa, si dissolve, e invece quando mi tocco io stesso... Okay, adesso credo di avere capito! Vediamo un pò..."

Sho allungò la mano e toccò la prima cosa che gli capitò sotto mano... per puro caso, si trattava del tavolo della cucina. Immediatamente, il mobile iniziò a diventare friabile sotto i polpastrelli delle sue dita, e si sbriciolò come se fosse stato fatto di talco, dissolvendosi in una finissima polverina bianca che precipitò sul pavimento, formando un piccolo mucchio nel punto in cui il tavolo si trovava fino ad un attimo prima...

O meglio, così sarebbe stato, se solo la polvere non fosse scomparsa nel nulla non appena toccava terra! Era come se il tavolo che lui aveva toccato non fosse mai esistito... e questo confermò la supposizione di Sho!

"Ma certo, me lo dovevo immaginare... questo che vedo è tutto un'illusione!" concluse. "Un'illusione riuscita molto bene, ma pur sempre un'illusione... e adesso forse so come uscirne! Anche se mi chiedo ancora che senso abbia avuto farmi dissolvere con le mani tutto quello che toccavo, e rendermi invisibile ai miei genitori! Bah, avrò tutto il tempo dopo, per farmi le domande! Intanto, vediamo di uscire da questo cavolo di posto..."

Sho si mise in piedi, chiuse gli occhi, e abbandonò le mani lungo i fianchi, cercando di non pensare allo strano spettacolo che lo circondava. Strusciò per terra, per un breve istante, la suola di una scarpa, sforzandosi di sentire il rumore della gomma che grattava sul pavimento di roccia della caverna in cui si trovavano... e per un istante, sentì il terreno irregolare che gli scorreva sotto i piedi, e capì di avere fatto la scelta giusta!

"Sho! Sho, tutto bene? Sho, rispondimi!" esclamò una voce cristallina, squarciando finalmente il silenzio in cui era avvolto. Quella voce suonò alle orecchie di Sho come una liberazione...

E, con un ultimo sforzo di volontà, Sho riuscì a cancellare dalla propria mente l'immagine di casa sua, che si dissolse come schiuma. I muri lisci e levigati lasciarono presto spazio alle scoscese pareti di roccia della caverna del monte Fortran... il familiare odore di casa svanì, sostituito dal penetrante odore di umidità che pervadeva la grotta... e la luce soffusa che aveva visto fino a quel momento si spense, lasciando il ragazzino nel bel mezzo di una galleria stretta e stranamente calda, immersa nelle tenebre... e con qualcosa di freddo e piccolo, stranamente familiare, che si strusciava contro la sua gamba con una certa frenesia, come se fosse impaziente di attirare la sua attenzione...

"Sho! Sho!" esclamò nuovamente la vocetta di SnowAgumon, che si stava tenendo aggrappato alla sua gamba e cercava in qualche modo di scuoterlo. Con un sobbalzo per il contrasto tra il calore che gli aleggiava attorno, e il freddo del suo piccolo corpo, Sho spalancò gli occhi e fece un paio di passi all'indietro, appoggiandosi ad un muro e provando un leggero dolore quando alcune piccole sporgenze di roccia gli colpirono i palmi delle mani...

Poi, ora del tutto risvegliatosi da quell'assurda situazione, Sho guardò verso il basso, e incrociò i grandi occhioni cristallini di SnowAgumon.

"Sho... riesci a sentirmi?" domandò il piccolo dinosauro, sollevato dal fatto di essere riuscito ad attirare l'attenzione del suo amico umano. Dopo aver scosso la testa ed essersi massaggiato la fronte con una mano, Sho annuì, e si chinò verso il suo amico. "Sho! Finalmente! Non ho capito bene cosa ti è successo... all'improvviso, MetalPhantomon ci è apparso davanti, ha fatto una cosa che non ho ben capito... e poi, tu, Yurika, Kunemon, Felipe, Falcomon, Jolene e BlackGatomon... siamo tutti finiti qui sotto! Ci ha fatto cadere qui, in questa caverna... e poi, tu e gli altri avete cominciato a comportarvi in modo strano... tranne Jolene e BlackGatomon, che sono rimaste dov'erano... Tu hai cominciato a parlare di casa tua, di tua mamma... e non ti accorgevi nemmeno di me che ti chiamavo!"

"Adesso... adesso riesco a sentirti, SnowAgumon!" affermò Sho, tranquillizzando il suo piccolo amico con una carezza sul suo grosso naso. "Credo... credo che si trattasse di un'illusione! MetalPhantomon ha fatto qualcosa che, in qualche modo, ci ha reso soggetti alle nostre peggiori paure, anche se ci sono dei dettagli che non sono riuscito a capire del mio 'sogno'... ma allora... aspetta, vuoi dire che ci siamo separati... e adesso non sappiamo più dove sono gli altri?"

"Temo di no, Sho..." rispose SnowAgumon, scuotendo la testa. "Adesso sono da qualche altra parte, in queste caverne... e MetalPhantomon può fare quello che vuole di loro, senza che noi possiamo interferire!"

Sho si alzò immediatamente in piedi, sentendo un tuffo al cuore. "Allora, non abbiamo altro tempo da perdere!" esclamò. "Dobbiamo trovare Yurika-chan, Jolene-chan... e anche quell'idiota di Felipe, e aiutarli contro MetalPhantomon! E anche cercare di contattare Kevin-chan, già che ci siamo! Ci starà cercando da un bel pò, immagino..."

"Già..." rispose SnowAgumon, mentre i due cominciavano a correre in una direzione apparentemente a caso per raggiungere i loro compagni. "Speriamo che loro e i nostri compagni se la siano cavata contro Ogremon e i suoi scagnozzi... Ma, scusa, Sho... non abbiamo neanche ritrovato il nostro Digivice, come pensi che potremo dare loro una mano?"

Sho strinse i denti. Era vero. A questo non aveva pensato. Loro due non avevano ancora recuperato il Digivice che era stato loro sottratto da Ogremon... e senza di quello, le loro possibilità di vittoria contro un Digimon potente come MetalPhantomon si riducevano ad un lumicino! Tuttavia, i suoi passi rallentarono soltanto di un pò, e la sua decisione non vacillò. "Tsk... purtroppo è vero, maledizione... questa volta, ci hanno proprio fregato bene! Comunque, non possiamo restarcene qui con le mani in mano! Cerchiamo almeno di rimetterci in contatto con Jolene-chan e Kevin-chan! Loro, qualcosina potranno fare... e poi, andiamo ad aiutare Yurika-chan e Felipe! Speriamo solo che riescano a cavarsela, almeno fino a quando arriveremo..."

SnowAgumon annuì cupamente. Sfortunatamente, nella situazione in cui si trovavano, questa era l'unica possibilità che avevano. Andare avanti in qualche modo, e sperare che i loro compagni riuscissero a cavarsela senza di loro...

 

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"Felipe... Felipe..."

La figura svolazzante che si stava dirigendo verso il biondino dal carattere difficile aveva una forma familiare, anche nell'inquietante foschia da cui era avvolta... e, per qualche motivo, anche agli occhi apatici di Felipe, sembrava trasmettere una sensazione di urgenza, paura ed apprensione. Con una svogliatezza che quasi lo sorprese, il ragazzino spagnolo alzò lo sguardo... e cercò di concentrarsi su quella figurina piumata...

Piume di colore marrone, con grandi occhi spalancati dall'allarme... e dei piccoli artigli sulle corte ali...

"F... Falcomon..." mormorò lui, non sapendo bene se doveva sentirsi contento o deluso. In fondo, cominciava quasi ad abituarsi a quell'ambiente, per quanto allucinante. Per qualche motivo, gli sembrava che rispecchiasse il suo stato d'animo...

"Felipe!" esclamò il Digimon rapace, finalmente fermandosi davanti al suo amico umano, e tirandogli i calzoni con una zampetta artigliata per convincerlo a proseguire. "Ti ho cercato a lungo, avevo paura che MetalPhantomon ti avesse... ma non è il momento di pensare a queste cose, Felipe! Dobbiamo sbrigarci e uscire di qui! Questa è tutta un'allucinazione creata da quel mostro per confonderci, e costringerci ad arrenderci! Dobbiamo uscire di qui, trovare gli altri, e aiutarli a ritrovare i loro Digivice! Presto, prima che sia troppo tardi..."

Ma non fece in tempo a finire la frase. Con un gesto quasi infastidito, Felipe strattonò la gamba dei suoi pantaloni, e Falcomon se la vide strappare via dagli artigli, sussultando per la sorpresa. Quando, chiedendo spiegazioni per quel suo gesto, Falcomon alzò lo sguardo, fu solo per incontrare lo sguardo vagamente irritato del suo partner, che sembrava voler dire di no soltanto con gli occhi...

"Non vengo, Falcomon. Mi dispiace." affermò freddamente... per poi restare fermo e immobile al suo posto, rifiutando di muoversi di un passo. La sua espressione non dava il minimo cenno di gratitudine, accoglienza... e forse addirittura di riconoscimento, quasi Felipe stesse facendo finta di non avere mai visto il piccolo Digimon ch lo aveva accompagnato per tutto quel tempo.

Lo shock fu tale che ci volle qualche istante a Falcomon per pensare ad una risposta da dare... e anche così, la voce gli uscì incerta, colma di incredulità. "C-cosa?" balbettò, senza mai staccare lo sguardo dal viso di Felipe.. e poi, per nulla scoraggiato, Falcomon si aggrappò di nuovo alla gamba dei pantaloni e strattonò ancora una volta. "Che diavolo ti metti a dire, Felipe? Come sarebbe a dire che non vieni? I nostri amici ci stanno aspettando là fuori! Dobbiamo andare a dare loro una mano contro MetalPhantomon... e recuperare i loro Digivice? O ti sei dimenticato del motivo per cui siamo venuti fin qui? Forza, adesso smettila di fare l'idiota ed usciamo da questo postaccio!"

Felipe, dapprima passivo, sentì un impeto di rabbia attraversare tutto il suo corpo... e si liberò ancora una volta agitando la gamba e costringendo Falcomon a mollare la presa, non senza però farsi uno strappo sul tessuto! Quella farsa era durata anche troppo, e lui si era già mostrato troppo debole per i suoi gusti! Era il momento di mettere fine a questa ridicola storiella del gruppo... non era quello il suo modo di fare, e si sarebbe soltanto risparmiato un sacco di problemi più avanti!

"E allora, se ci tieni tanto, vacci tu ad aiutare quelli lì!" esclamò, cercando di fare la voce più feroce possibile. "Io non ho certo chiesto di diventare loro amico, e non ho chiesto di accompagnarli in questo posto assurdo! Sto partecipando a questa missione suicida contro Watchmon... soltanto perchè è l'unico modo che conosco con cui ho qualche possibilità di tornare a casa... ma io, con quel quartetto di idioti, non voglio avere niente a che fare! Figuriamoci poi diventare loro amico!"

Falcomon, tuttavia, conosceva troppo bene il suo partner umano per farsi convincere da quella sceneggiata...

"Felipe! Ma ti ascolti, mentre parli? Mi stai dicendo che ti rifiuti di aiutarli?" esclamò Falcomon. "Andiamo, non sei uno che crede nell'amicizia, e questo lo sappiamo tutti... ma non puoi farmi credere che non ti interessa niente delle loro vite!"

Felipe aprì la bocca per protestare... ma, con sua grande rabbia, si rese conto che non aveva modo per rispondere alle affermazioni del Digimon piumato, e che queste corrispondevano alla verità! La verità era che non poteva fare a meno di sentirsi, almeno un pò, in ansia per i suoi compagni scomparsi... e la cosa non faceva che dargli ancora più fastidio! Voleva dire che era caduto, ancora una volta, nella stessa trappola che si era ripromesso di evitare! Ancora una volta, nonostante tutte le sue intenzioni, aveva finito per affezionarsi a qualcun altro... e questo voleva dire che la delusione, la sofferenza, l'amarezza per come sarebbe indubbiamente finita, erano ancora lì, dietro l'angolo...

Forse no... forse poteva ancora evitarsi questa ulteriore sofferenza... ma come fare, senza gettare al vento tutto quello che aveva fatto per distanziarsi da loro?

"Falcomon..." cercò di protestare. "Falcomon, smettila. Non riuscirai a convincermi che devo aprirmi con loro, che devo farmeli amici... già è successo con te! Mi sono permesso di abbassare la guardia più di quanto non volessi... e i risultati saranno tremendi per tutti e due, te lo garantisco!"

Questa affermazione confuse non poco il piccolo Digimon uccello, che tirò leggermente indietro la testa con un'espressione stupia. Che cosa voleva dire con quell'uscita? Certe volte, Felipe era talmente difficile che chi lo capiva era bravo... "Huh? Che... che stai dicendo, Felipe? Non credo di capire..."

"Guardati attorno!" esclamò lui, mostrando con una mano il panorama spettrale che si estendeva tutt'attorno a loro. Continuavano a passare figure spettrali senza corpo, con quelle espressioni dolorose e disperate che sembravano fare del loro meglio per torturarlo, per tentarlo... e di quando in quando una di esse si fermava, gli tendeva la mano... poi si arrendeva e se ne andava per conto suo, come niente fosse. "Guarda cosa stanno facendo tutte queste... queste... ombre! Ognuna di loro vaga da sola... e anche quelle poche che si fermano e cercano contatto con me, poi se ne vanno! Si rendono conto che io non posso dargli quello che vogliono... perchè è così, comunque tu la rigiri! Alla fine... alla fine, a cosa serve questo sentimento che voi chiamate amicizia, e che io dovrei rappresentare? E'... è una buffonata, punto e basta! Non serve a niente... soltanto ad illuderci e a farci soffrire! Ogni essere umano vive e muore da solo... e gli amici sono soltanto una scusa per farsi dare quello che si vuole, senza mai dare niente in cambio! Sapendo questo... perchè dovrei fidarmi di quello che dicono quello stupido di Sho e i suoi compagni? Io non ho mai voluto diventare loro amico, mi ci hanno costretto loro, e mi sono pentito di averlo fatto!"

Falcomon, momentaneamente lasciato senza parole da quella sfuriata, scosse la testa come per schiarirsela, e reagì svolazzando davanti a Felipe e afferrandogli la maglietta, scuotendolo in un improvviso impeto di indignazione. "Che cosa vorresti dire con questo, Felipe? Che rimpiangi di averli conosciuti? Che rimpiangi di aver conosciuto me?" strillò. "Non ti facevo così insensibile... eppure hai ben viaggiato per DigiWorld assieme a me, a Sho, a SnowAgumon e agli altri..."

Felipe scosse violentemente il capo e, con un gesto della mano, indicò verso alcune delle figure evanescenti, per l'esattezza quelle che rappresentavano il Digiprescelto con gli occhialoni e i suoi compagni. Erano tutti ancora lì, a tendere le mani verso il biondino in una disperata richiesta di vicinanza e di quel calore umano che il Digiprescelto dell'Amicizia non riteneva di essere capace di dare...

"Guarda, Falcomon... guarda un pò! Ti sembra che l'amicizia sia poi questa gran cosa, dopo aver visto tutto questo?" chiese. "Sho e i suoi compagni si illudono che sia la formula magica che risolve tutto... bene, allora che mi diano una risposta, visto che loro le hanno tutte! Quando sarà il momento di separarci... e avverrà prima di quanto immaginiamo, se l'andazzo è questo... allora... che cosa resterà del tempo che abbiamo passato assieme? Che cosa resterà della nostra compagnia... e questo vale anche per voi Digimon! Un giorno... noi ci dovremo separare, e allora come farete ad andare avanti con la vostra vita? Avrete sempre il ricordo nostro , di tutto il tempo che abbiamo trascorso con voi... e sarà terribile continuare a vivere sapendo che quei momenti non potranno tornare mai più! Sapere che tutto questo non torner mai più, indipendentemente da quanto lo vogliamo! E' successo a me... un sacco di volte! E non voglio che si ripeta! Ho già... ho già detto addio a troppe persone, e troppi hanno già tradito la mia fiducia! Perchè dovrei lasciare che questo accada di nuovo? Meglio non avere amici, allora... non affezionarsi a nessuno, in modo che il tuo cuore non possa mai più essere ferito!"

Alla fine di tutto quello sfogo, un torrente di parole che evidentemente premeva già da molto tempo contro gli argini per far sfogare tutta l'amarezza che Felipe si portava dentro, una lacrima involontaria scorse dall'occhio sinistro del ragazzino spagnolo, cogliendo del tutto di sorpresa il suo Digimon! Felipe non aveva mai, mai permesso ad un qualsiasi segno di "debolezza" di risalire in superficie, aveva sempre cercato di tenersi tutto dentro... e ora che Falcomon credeva di capirlo meglio, grazie a quella sfuriata, si rendeva conto anche del perchè.

Ecco perchè Felipe continuava ad insistere... ecco perchè non voleva in alcun modo farsi amici Sho, Yurika e gli altri... era un elemento che Falcomon non aveva nemmeno considerato! In effetti, ragionandoci a freddo, non aveva neanche tutti i torti... presto o tardi, sarebbe pure arrivato il momento della separazione, per tutti loro! Ecco di cosa lui aveva paura... e a sentire quello che lui diceva, gli era già accaduto in passato!

Di punto in bianco, Falcomon mollò la presa sulla maglietta del suo amico umano, e retrocedette di un mezzo metro, guardando Felipe dritto negli occhi. Sì, in effetti, pensandoci bene... la cosa era anche ovvia! Felipe non voleva fare amicizia con loro, perchè voleva risparmiarsi la sofferenza di doversi un giorno separare da quel gruppo di amici sinceri. Ed era per questo che cercava di tenere le distanze, e di comportarsi in maniera il pù sgradevole possibile... eppure, nonostante questa fosse la sua intenzione, Felipe aveva abbassato la guardia in quei giorni a DigiWorld, e aveva permesso a Sho, a Falcomon, a Yurika e agli altri di aprire qualche breccia nella barriera invisibile che lo separava dal resto del mondo. Alla fine, Felipe stesso se ne era reso conto, e la cosa lo aveva sconvolto... era caduto nella stessa trappola nella quale si era ripromesso di non cadere più!

Falcomon non conosceva i dettagli... e certamente non sarebbe stato saggio chiedere a Felipe di parlarne... ma, tutto considerato, quello che era accaduto nel suo passato doveva essere davvero triste per averlo convinto che convenisse di più isolarsi così...

Eppure... eppure Falcomon, nonostante ora capisse meglio il modo di pensare del suo partner umano, non riusciva comunque a condividerlo. Che vita è, una vita passata a fuggire il contatto umano? Dov'era il calore, la gioia in tutto questo? Davvero Felipe riteneva che sarebbe stato meglio non provare neanche a lasciar avvicinare qualcuno? Il falchetto era sicuro di percepire la confusione che si agitava nel petto del biondino, e per un attimo ne fu spaventato... Poi, però, si ricordò di qualcosa di più urgente. Sia lui che Felipe, infatti, erano ancora intrappolati in quell'orribile mondo illusorio che MetalPhantomon - probabilmente era stato lui, anche se non c'erano prove schiaccianti - aveva eretto loro attorno, mentre i loro amici erano ancora persi in quelle infernali gallerie e cercavano disperatamente di uscirne e ritrovare i loro Digivice...

"A... Ascoltami, Felipe..." disse il falchetto, cercando di suonare quanto più convincente possibile. "Questo... questa visione che noi stiamo vivendo... non è reale! E' un trucco di MetalPhantomon per farci perdere il contatto con la realtà! L'hai sentito anche tu, no? Lui vuole... nutrirsi delle nostre paure, vuole usarle per diventare più forte! E questo scenario gli serve proprio a fartele rivivere, e impedirti di combattere contro di lui! Dobbiamo uscire di qui, o per noi sarà la fine!"

Felipe rimase fermo al suo posto, i pugni chiusi e le braccia abbandonate lungo i fianchi... e solo quando Falcomon gli appoggiò le ali sulle spalle, in un gesto che voleva essere riconciliatorio, il biondino alzò la testa e lo guardò tristemente negli occhi. Dall'espressione che aveva sul volto, era facile capire che il suo problema non era cosa che si sarebbe risolta tanto facilmente...

"Ascoltami, Felipe... io... posso capire quello che stai passando. E... devo riconoscere che questa storia della separazione è una cosa che a me non era mai venuta in mente." affermò, dicendo le cose come stavano. "Ma... ma in questo momento, noi siamo fermi qui, in balìa degli eventi, e non possiamo fare niente contro MetalPhantomon, che sta dando la caccia sia a noi che ai nostri compagni per eliminarci! Quindi... per favore, Felipe, mettiamo da parte questi cupi pensieri, almeno per adesso, e cerchiamo di uscire da qui! Andiamo, fai uno sforzo per..."

"FELIPE-KUN!"

Un'acuta voce maschile interruppe la conversazione tra i due, e un istante dopo Felipe spalancò gli occhi, sentendosi afferrato e scosso da qualcosa di invisibile! Un istante dopo, il paesaggio attorno a lui sbiadì e venne spazzato via come se fosse stato dipinto con schiuma colorata, tornando ad essere nient'altro che un corridoio naturale scavato nella roccia delle montagne Fortran! Anche le figure spettrali scomparirono, come se non fossero mai esistite... e Felipe, quando la vista gli si fu schiarita, riuscì a vedere Sho - il VERO Sho - che lo teneva per le spalle, scuotendolo in modo da farlo uscire dallo stato di ipnosi in cui era caduto. E dietro di lui, c'era come sempre SnowAgumon. Entrambi sembravano stare bene, nonostante fossero appena usciti da un incubo molto simile a quello che Felipe aveva appena vissuto...

"Felipe-kun, ci sei? Stai bene?" chiese Sho, con espressione ansiosa. Il ragazzino biondo, ancora non rendendosi conto pienamente di cosa fosse successo, e ancora stupito del fatto che il suo compagno fosse venuto a dargli una mano, anche dopo il modo in cui lui lo aveva trattato... davvero, erano quelle le parti del carattere di Sho che Felipe non riusciva a capire, e che gli davano più fastidio...

"Sho! SnowAgumon!" esclamò Falcomon, riuscendo a sorridere alla vista dei loro compagni di squadra.

"Ugh... Sho... Sho, sei tu?" chiese Felipe, con un pizzico di fastidio. "Come... come hai fatto a trovarci? Eravamo... chissà dove siamo, a questo punto!"

Senza rendersi conto dello stato d'animo del biondino, SnowAgumon tirò un sospiro di sollievo. "Uff... meno male! Abbiamo cercato in lungo e in largo, e alla fine, per fortuna, siamo riusciti a trovarvi! Temevamo che vi sareste imbattuti in qualche Digimon... comunque, al momento non abbiamo il tempo di discutere di queste cose, dobbiamo cercare Yurika e gli altri! Kevin e Bearmon saranno ancora lassù, a vedersela con Ogremon e i suoi scagnozzi... e per quanto riguarda le ragazze, Kunemon e BlackGatomon, MetalPhantomon potrebbe raggiungerli in qualsiasi momento!"

"Giusto! Dobbiamo andare a dare loro una mano, e in fretta!" concluse Sho, strattonando la manica dello stupito Felipe, e cercando di portarlo con sè... ma, con sua grande sorpresa, Felipe si svincolò dalla sua presa, e si staccò da lui, fissandolo con espressione truce. Immediatamente, Sho si fermò, e lo guardò con espressione vagamente stupita. "Hey, Felipe-kun? Mi hai sentito, dobbiamo andare ad aiutare Yurika-chan, Jolene-chan e i loro Digimon... e recuperare tutti i Digivice!"

L'espressione di Felipe non si addolcì... anmzi, SnowAgumon fu sicuro di averlo visto farsi ancora più feroce! E le frasi che gli uscirono dalla bocca un istante dopo confermarono quell'impressione.

"Dimmi... Sho Kusanagi..." sibilò il biondino, con l'aria di uno che non avrebbe accettato di rimandare la discussione, qualunque fosse la situazione. "Tu... per quale motivo ti dai tanto da fare per me? Per Jolene... e per Kevin? Anzi, ti faccio una domanda ancora più precisa: perchè ti prendi tanto la briga di aiutare i Digimon di questo mondo?"

Per un istante, Sho non sembrò aver afferrato la domanda... poi, quando riuscì ad elaborare quello che Felipe gli aveva chiesto, fece una faccia confusa, chiedendosi cosa diamine il suo amico biondo volesse dire. SnowAgumon era altrettanto stranito... mentre l'espressione di Falcomon era tra il desolato e il rassegnato. "Huh? A... Aspetta un momento, Felipe-kun, cosa vuoi dire? Perchè mi prendo... scusa, ma... non ho capito che senso ha questa domanda!"

Il biondino borbottò qualcosa tra sè. Doveva immaginarlo che quello stupido non avrebbe capito... "Tsk... tipico tuo, no? Se solo ti fermassi un pò più a riflettere sulle situazioni, invece di gettarti a testa bassa, forse qualcosa si potrebbe evitare di spiegartelo per filo e per segno!" sbottò rabbiosamente. "Bah, in fondo, cosa mi aspetto? Allora, visto che non ci arrivi da solo, te lo dico io cosa intendo dire: il tuo atteggiamento verso i Digimon e verso di noi mi è del tutto incomprensibile. Tu ci tratti come se fossimo tuoi amici, cercando di coinvolgerci, di farci andare d'accordo... e, in pratica, di comportarci come se ci conoscessimo fin da poppanti! Per quale motivo? A te cosa te ne viene in tasca? Ci guadagni qualcosa, se salviamo DigiWorld da Watchmon e dagli altri Digimon malvagi? La risposta è no, ecco tutto! Tu stai cercando di salvare il Mondo Digitale... senza secondi fini! E sempre senza secondi fini, cerchi di avvicinarti ad ognuno di noi, a Kevin, a Jolene... e anche a me! Beh, ti ha chiesto qualcuno di farlo? Non ti ha mai sfiorato il dubbio che a qualcuno di noi potrebbe non importare nulla dei tuoi tentativi... e anzi, che potrebbe anche trovarli fastidiosi? Eh? Dimmi, ci hai mai pensato?"

Una fiumata di parole che tolse letteralmente il fiato a Sho e a SnowAgumon, e che li lasciò ad occhi sgranati. Non si aspettavano un'accoglienza del genere da parte di Felipe, soprattutto considerando che erano andati appositamente a prendere lui e Falcomon, esponendosi a rischi non indifferenti. Felipe li guardò cupamente per qualche secondo... poi, rendendosi conto che non avrebbero saputo rispondere, scosse la testa di nuovo, e avanzò verso di loro, quasi a voler dire che non si sarebbero potuti sottrarre a questo discorso. "No, vero? Io li conosco, quelli come te e SnowAgumon! E anche la tua amichetta, è uguale a voi! Voi credete di avere sempre la risposta a tutto, vero? Voi pensate che se stringiamo i denti, ci diamo da fare, e facciamo i carini con gli altri, le cose andranno bene, no? Beh, ho una notizia flash per te, giapponesino! Le cose non stanno andando bene!"

"Qu... Questo... lo sappiamo!" esclamò SnowAgumon, sempre più sbalordito. "Non abbiamo più i nostri Digivice, siamo dispersi in mezzo a quelle gallerie, Kevin è lì di sopra a combattere contro Ogremon e i suoi scagnozzi... anche se in effetti non è da solo... e da qualche parte, in queste caverne, MetalPhantomon ci sta dando la caccia! E' per questo che dobbiamo sbrigarci e cercare di riunirci a..."

"Non è quello che volevo dire!" strepitò Felipe, che adesso cominciava davvero ad essere in collera. "Quello che volevo dire... è che voi credete che alla fine sia l'amicizia la risposta a tutti i problemi! Come fate a non capirlo, maledizione? E' proprio l'amicizia a causare tutti quei problemi! Rispondimi, Sho Kusanagi, visto che sai sempre tutto..." E a questo punto, prima che Sho potesse fare qualcosa per difendersi, il ragazzino spagnolo accorciò le distanze e lo afferrò per la maglietta, strattonandolo fino quasi a strappargli il tessuto! "Che cosa farai quando tutto questo finirà? Tu e la tua amichetta tornerete in Giappone assieme, alla fine... e noi, e tutti i Digimon? Ci separeremo, ecco cosa succederà! Andremo tutti ognuno per la sua strada, e non ci vedremo mai più! E allora... che cosa ce ne faremo della tua tanto decantata amicizia, che state cercando di imporre anche a me e agli altri ragazzi?"

"Adesso basta, Felipe! Non ti sembra di esagerare?" esclamò Falcomon, scattando verso il suo compagno e afferrandogli i pantaloni. Tuttavia, lo spagnolo non lo badò, e continuò a strattonare Sho e a parlargli con violenza!

"Tu credevi di farci un favore, permettendoci di diventare tutti amici?" ringhiò Felipe. "Beh, ti sbagli! Non hai fatto altro che farci del male! Quando tutto questo finirà, la nostra amicizia non sarà valsa niente! L'amicizia finisce sempre, prima o poi... e allora, cosa rimane, eh? Soltanto tristezza e rimpianto! Quindi... perchè non si può lasciar perdere quest'idea assurda di cercare di farti amici tutti quelli che incontri? Ma no, tu hai l'idea giusta, vero? Tu sai sempre qual è la cosa migliore, vero? Essere tutti amici, aiutarsi a vicenda... sei ridicolo!"

L'effetto sorpresa si era esaurito, e Sho sentì di non poterne più di tutta quella sfilza di accuse senza senso e parole a vuoto. Passando rapidamente dallo sbalordimento alla rabbia, il ragazzino giapponese strinse una mano a pugno e fece partire un pugno verso Felipe, colpendolo alla guancia con uno schianto secco! Felipe grugnì di dolore, mollò la presa sulla maglietta di Sho, e cadde a terra, facendosi qualche graffio sulle braccia nel tentativo di attutire l'impatto... ma si rialzò subito, e si gettò di nuovo sul suo compagno di squadra, dando inizio ad una rabbiosa rissa. I due ragazzi finirono sul pavimento roccioso, rotolandosi e scambiandosi colpi forse senza nemmeno rendersi conto del perchè si stavano azzuffando... e i loro Digimon non potevano fare altro che guardare, stupiti ed increduli!

"Felipe! Felipe, ora basta! Posso capire i tuoi sentimenti, ma adesso ti stai davvero comportando da pazzo!" strillò Falcomon, cercando di tirare il biondino per la maglietta nel tentativo di separarlo da Sho.

"Sho! Ma che state facendo? Non è il momento di mettersi a litigare!" esclamò SnowAgumon, aggrappandosi a sua volta a Sho. "Adesso basta con questa assurda rissa! Cosa sperate di ottenere?"

Ma i due ragazzi non avevano sentito nulla. Continuavano a rotolarsi per terra, gridandosi contro esclamazioni comprensibili solo a metà, e scambiandosi colpi furiosi, al punto che in breve tempo Sho si ritrovò con le labbra sanguinanti, e Felipe con un grosso livido sotto l'occhio sinistro... e ciò nonostante, il duello tra i due non perdeva di intensità! Anzi, Felipe sembrava posseduto dalla sua rabbia, in contrasto con il suo usuale comportamento freddo e distaccato, e i suoi attacchi si facevano sempre più feroci ad ogni istante. Ormai, Sho stava davvero facendo fatica a difendersi...

"Il tuo modo di fare mi dà fastidio! Il tuo ottimismo mi dà fastidio! Tu non sai niente di me o di quello che ho passato! E ciò nonostante, ti ostini a credere di sapere cosa sia meglio per me! Sei un grande ipocrita, e uno stupido, ecco la verità!" esclamò Felipe, mentre cercava di costringere Sho a terra tenendolo per le spalle. Con uno sforzo, nonostante si sentisse la faccia in fiamme per i colpi presi, Sho riuscì ad inclinarsi verso un lato e a gettarsi vi Felipe di dosso, facendolo incespicare e cadere sul terreno roccioso, prima di avventarglisi contro con rinnovato vigore, e colpirlo con un pugno su una spalla!

"Io sarei un ipocrita, eh?" esclamò, mentre la lotta riprendeva... e questa volta, fu il giapponese a trovarsi in una posizione di vantaggio, mettendo a terra il biondino spagnolo. "Così... io non so nulla di te, o di quello che hai passato, eh? E va bene, non faccio fatica a riconoscerlo! Io non so un cavolo di niente di te! Ma questo non toglie che io possa cercare di venirti incontro! Perchè dovrebbe venirmene qualcosa in tasca, eh? Sei così meschino che credi che anche tutti gli altri facciano le cose solo per essere gratificati? Non può essere semplicemente il fatto... che io odio vedere la gente soffrire, e se posso evitarlo, lo faccio? Dimmi, quali diavolo di secondi fini dovrei avere?"

"E' per questo che sei uno stupido!" sibilò Felipe. "Tu... tu non ti sei mai posto il problema di quello che penso io! Io lo so per esperienza personale! L'amicizia è un'illusione, non dura mai... non appena arriva qualcosa di meglio, tutti coloro che ritenevi tuoi amici ti voltano le spalle... e anche quei pochi che non lo fanno, non rimarrano mai al tuo fianco per sempre! Alla fine, ci si separa sempre... quindi, perchè prendersi tutto questo disturbo per gli altri? E' assurdo! Non ha senso! E tu non te ne rendi conto, e vorresti impormi il tuo modo di vedere! Tu... vuoi che noi siamo come fratelli, vuoi sorregermi e aiutarmi a sopportare la dura realtà? Beh, non andrà così! Non c'è modo di rendere la dura realtà più leggera... se non rassegnandosi ad essa!"

"Tu... IDIOTA... LAGNOSO... E... VIZIATO!" urlò Sho, perdendo definitivamente la pazienza. Il suo braccio destro scattò improvvisamente in avanti, e colpì la guancia di Felipe con uno schiaffo secco, che costrinse il biondino a voltare la testa dall'altra parte e a gridare di dolore, mentre un segno rosso gli appariva nel punto colpito. Il Digiprescelto biondo sembrò perdere all'istante ogni volontà di combattere: con l'espressione di un bambino sperduto in mezzo ad un bosco, un'espressione di assoluto sgomento e incredulità, Felipe guardò negli occhi di Sho. Entrambi i ragazzi avevano diversi graffi e lividi sul volto, i loro capelli erano scompigliati, e un rivoletto di sangue stava scendendo dal labbro inferiore del ragazzino giapponese... ma quella breve, infuocata lite sembrava aver fatto esaurire del tutto la carica di aggressività che i due - Felipe in particolare - si portavano dentro già da un pò.

"F-Felipe..." disse Falcomon, guardando con orrore i due contendenti. SnowAgumon, rimasto completamente sbalordito, non riuscì nemmeno a pronunciare una parola...

"Hanf... hanf... finiamola qui, okay? Mi... mi sembra sempre più stupido ed insensato... quello che stiamo facendo..." ansimò Sho. Anche se continuava a tenere Felipe fermo a terra, con le mani aggrappate alla maglietta dello spagnolo, ora sembrava più calmo, e più disposto a parlare con quello che, nonostante tutto, continuava a considerare un suo amico. "E mi dici... perchè sembra che tu odi così tanto l'amicizia? Perchè... continui a spingerci via? Noi... noi vorremmo solo aiutarti... farti stare meglio... ma tu... continui ad allontanarti da noi..."

Felipe riprese fiato, e per qualche breve momento, Sho potè giurare di avere visto i suoi occhi che tremavano. Poi, con voce roca, il biondino iniziò a raccontare.

"Io... io non voglio... restare solo..." ansimò.

La presa di Sho sulla maglietta di Felipe si allentò. C'era qualcosa, nelle parole del suo amico, che lo aveva colpito dritto al cuore. Un accento di tristezza e disperazione che non sarebbe sfuggito neanche all'ascoltatore più distratto. Il muro che Felipe aveva eretto attorno a sè, nel tentativo di difendersi dal mondo esterno, stava crollando, ormai fuori controllo.

"Ma... ma allora perchè... non vuoi che siamo amici? Io... Falcomon... Yurika-chan... Kevin-chan e Jolene-chan...?" chiese senza fiato. "Non vuoi restare solo... ma allo stesso tempo cerchi in tutti i modi di esserlo..."

"Che... che altra scelta ho?" rispose il biondino. "E'... da quando ero piccolo che tutte le persone che diventano mie amiche... poi si allontanano... E' sempre stato così... e ho deciso... che non avrei più corso il rischio di stare male a causa di questo..."

"Felipe..." ripetè Falcomon, iniziando ad avvicinarsi.

Il biondino, dopo che Sho gli si fu tolto di dosso, si sedette a gambe incrociate sul pavimento... e, tenendo il viso abbassato, e con un ciuffo ribelle di capelli che gli occultava gli occhi, iniziò a raccontare. "Quando avevo sette anni... l'azienda della quale mio padre era titolare andò in crisi... e nel giro di pochi mesi fu costretta a chiudere, con conseguenze che ti lascio immaginare per tutta la mia famiglia..." disse, cercando di ricordare gli eventi del suo passato senza farsi travolgere dalle emozioni. "In seguito... abbiamo scoperto che il responsabile di tutto questo era stato... il migliore amico di papà, che era comproprietario... e che si era approfittato della fiducia che gli era stata data per appropriarsi di grosse somme di denaro, facendole sparire dalle casse dell'azienda. Ma ormai... il danno era fatto, e l'azienda fu costretta a chiudere. Per mamma e papà, la cosa non fu poi così male... papà trovò un nuovo lavoro, anche se meno prestigioso, e riuscimmo a cavarcela... ma tutti coloro che dicevano di essere nostri amici si dileguarono, preferendo chiudere gli occhi che aiutarci nella situazione difficile in cui eravamo finiti. E, a scuola, i miei compagni iniziarono a schivarmi, e ad isolarmi sempre di più... sono stato anche costretto a cambiare scuola, visto che non sopportavo più quella situazione..."

Sho prese un paio di respiri profondi, immaginando già dove Felipe stesse andando a parare... e Falcomon, raggiungendo in quel momento il suo partner umano, gli appoggiò un'ala sulla schiena per fargli coraggio.

"Per... per tutto il tempo... io mi sono reso conto che i rapporti tra le persone non durano. Tutto, prima o poi, finisce... ed ero stufo di perdere tutte le persone a cui volevo bene!" proseguì Felipe. "Quindi... ho pensato che tanto valeva... non fare amicizia con nessuno! E fino ad ora ha funzionato... almeno finchè non sono venuto qui a DigiWorld, e tutte le certezze che mi ero fatto fino ad oggi non hanno iniziato a vacillare... sono arrivato persino a cominciare a fare amicizia con voi... all'inizio... all'inizio, lo ammetto, era più che altro un calcolo egoistico, perchè sapevo che con qualcuno al mio fianco avrei potuto sopravvivere più facilmente... ma poi... poi è diventato qualcosa di più! Ho visto come tu, la tua amica, SnowAgumon, Kunemon... e tutti gli altri... si impegnavano e si supportavano a vicenda... e non ho potuto fare a meno di provare invidia! Per una volta, volevo scoprire anch'io cosa voleva dire... avere degli amici..." E qui, per un istante, la voce di Felipe si spezzò. "Ma... poi mi sono trovato a pensare... che in ogni caso, sarebbe andata come temevo! Un giorno... noi ci separeremo, ognuno andrà per la sua strada... e i nostri Digimon dovranno restare qui, nel Mondo Digitale! Non potrebbero mai vivere sulla nostra Terra, e tu lo sai meglio di me! Quindi... quindi, alla fine, non è cambiato niente! Sono... sempre nella stessa posizione da cui ero partito... è per questo che... ho cercato di allontanarmi da voi... ma ora... ora..."

Nonostante i suoi tentativi di trattenersi, Felipe non riuscì a trattenere qualche lacrima, che per molto tempo si era sforzato di trattenere... e Sho, completamente sbalordito, non potè fare altro che alzarsi da terra e avvicinarsi al suo SnowAgumon. In effetti, quello che diceva Felipe non era del tutto sbagliato. Ora se ne rendeva conto... stava cercando a tutti i costi di far entrare Felipe nel loro gruppo, senza preoccuparsi del fatto che Felipe volesse farlo o meno. Era convinto che chiunque sarebbe stato felice di essere attorniato da amici veri... ma Felipe gli aveva appena presentato un punto di vista diverso. E mentre Sho accarezzava sulla testa un rattristato SnowAgumon, si rendeva conto di un'altra verità... che, purtroppo, un giorno loro e i loro Digimon si sarebbero lasciati.

Eppure...

Eppure, non riusciva lo stesso a rassegnarsi all'idea che quella che Felipe aveva paventato fosse la sola e unica verità. Perchè doveva per forza essere così? Perchè non c'era anche una terza possibilità? Non poteva essere che l'amicizia fosse quella cosa terribile che Felipe sosteneva...

"Felipe, ascoltami..." disse infine Falcomon, proprio un attimo prima che Sho potesse dire la sua. "Io... posso capire il motivo di quello che hai cercato di fare... e, dico la verità, forse se fossi stato al tuo posto, mi sarei convinto della stessa cosa... però... sì, insomma... io penso che sia terribile vivere senza qualcuno al tuo fianco, che ti possa ascoltare e con il quale tu possa condividere i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti... io lo so, Felipe, perchè fin da quando sono nato come Digimon aspettavo qualcuno come te... sapevo che ero destinato ad un Digiprescelto, e non ho atteso altro che il momento di incontrarti... quello che speravo, era che saremmo andati d'accordo e che saremmo subito diventati amici..."

"Non... non riesco a fidarmi di queste cose!" affermò Felipe scuotendo la testa. "Come ho già detto... ho già subito troppe delusioni, e quando sarà il momento di separarci... insomma, cosa resterà del nostro rapporto? Che cosa ci avremo guadagnato, noi due?"

"Questa è una domanda che non mi sono mai posto..." affermò Sho, intervenendo nella discussione. "Io... non sono uno che si ferma tanto a pensare, e queste cose non mi sono mai neanche passate per la testa... però... non pensi che sia un pò presto per darsi tanta pena su questo argomento? Voglio dire... abbiamo ancora tanto tempo davanti... e poi, anche quando non potremo più stare assieme... insomma, non è detto che non ci rivedremo mai più! Dopotutto, la vita è così imprevedibile... e chissà cosa potrebbe accadere, in futuro! Non è detto che non ci sarà nessuna possibilità di..."

Mentre Sho si accingeva a tendere la mano a Felipe per aiutarlo a rialzarsi... improvvisamente, la terra iniziò a tremare violentemente, facendo perdere l'equilibrio ai due ragazzi e ai loro Digimon! SnowAgumon, con un breve grido di sorpresa, si appoggiò con le mani a terra, ma Sho non fu altrettanto veloce, e finì per sedersi per terra. A sua volta, Falcomon riuscì a spiccare il volo, nonostante la scossa... un attimo prima che unaspaccatura nel terreno separasse Sho e Felipe! Lasciandosi sopraffare per un istante dalla paura, il biondino scattò in avanti, in un disperato tentativo di raggiungere l'altra sponda della spaccatura, che si stava dilatando sempre di più...

"FELIPE-KUN!" esclamò Sho, mentre si sporgeva e tendeva un braccio verso l'altro Digiprescelto. "Afferra la mia mano, presto! Scatta!"

Sfortunatamente, Felipe non ebbe il tempo di prendere lo slancio: un pezzo di roccia franò sotto i suoi piedi, e gli occhi del biondino si spalancarono, brillanti di terrore... prima che, sotto gli occhi sconvolti di Sho, il suo corpo iniziasse a sprofondare verso il buio senza fine dell'abisso!

In quell'istante, Felipe credette di vedere tutta la sua vita scorrergli davanti agli occhi... tutti i suoi momenti di sconforto... i problemi della sua famiglia... lui a scuola e con gli altri bambini suoi coetanei, sempre in disparte, sempre deciso a non farsi avvicinare da nessuno... Ora che ci rifletteva con il senno di poi, Felipe si rendeva conto che forse, se lui non avesse insistito a dipingersi come la vittima, e avesse cercato di combattere contro la sua solitudine. Quante occasioni mancate che c'erano state... e che strano che si riuscisse a riflettere di più su come ci si è comportati nei pochi secondi prima della fine della sua vita...

"FELIPE!"

Uno strillo acuto annunciò l'arrivo di Falcomon, determinato come non mai a salvare il suo partner umano... e al Digiprescelto dell'Amicizia si mozzò il fiato in gola per il contraccolpo quando gli artigli del suo piccolo amico alato si richiusero sulla sua maglietta, impedendogli di precipitare nel vuoto! Di riflesso, il biondino mosse le braccia in avanti, e si afferrò convulsamente alle rocce... prima di alzare lo sguardo e rendersi conto che era ancora vivo! Era aggrappato ad una parete frastagliata di roccia, a strapiombo su un abisso nero che terminava in una coltre interminabile di nubi blu-viola, al di sotto delle quali forse era meglio non immaginare neanche che cosa ci fosse... e dalle profondità insondabili saliva una corrente d'aria calda e puzzolente di zolfo, come se quella fosse l'entrata dell'Inferno! Mentre, ad appena un metro sopra di lui, Felipe riusciva a vedere Sho e SnowAgumon, che si spogevano quanto più possibile per tendergli la mano...

"F-Falcomon..." mormorò Felipe con un brivido di sollievo. "Tu... mi... mi hai salvato... la vita..."

Nonostante reggere il peso del suo partner umano fosse per lui un grosso sforzo, Falcomon sbattè le ali con più energia, per aiutarlo a sollevarsi... e gli sorrise gentilmente. "Heh... che cosa ti aspettavi... Felipe? Noi siamo amici... almeno, io penso che sia così... e non ho nessuna intenzione di abbandonarti nel momento del bisogno! Quindi forza, Felipe, dammi una mano a salvarti... e sollevati fin lì! Ce la faremo, vedrai!"

"Forza, Felipe! Hai sentito quello che ha detto?" esclamò SnowAgumon. "Forza che ce la fai! Noi siamo qui! Un piccolo sforzo e ci sei!"

Tuttavia, il biondino non sembrava ancora del tutto convinto... e per qualche secondo continuò a guardare Sho e il suo Digimon bianco come per chiedere loro il motivo per cui stessero facendo tutto questo... Il movimento della terra non si era ancora esaurito, anche se adesso non era più tanto forte... e se fossero rimasti in quella posizione, Sho e SnowAgumon avrebbero corso il serio rischio di precipitare nel vuoto a loro volta!

E poi... perchè avevano tanto interesse a salvarlo? Dopo il modo in cui li aveva trattati? Dopo tutto quel discorso che lui gli aveva fatto? Non riusciva a capire... perchè prendersi tanto la briga per qualcuno che, prima o poi, si sarebbe separato da loro...

Perchè Sho e i suoi amici insistevano tanto con quella storia dell'amicizia e della solidarietà? Anzi, no... non era davvero questa la domanda che Felipe si stava ponendo... lui... capiva qual era il loro punto di vista... capiva perchè insistevano tanto... ma non riusciva comunque a spiegarsi perchè si ostinassero a non credere che fosse come aveva detto lui...

"Sho..." rispose Felipe, a denti stretti. "Lascia... lascia perdere... Vi conviene... completare la missione senza di me... Se restate qui, io finirò per trascinare anche voi..."

"No, Felipe-kun, non ti lascio!" esclamò Sho. "Tu... potrai anche credere che si possa vivere senza amici, ma io non sono d'accordo! E non lo sarò mai! Ascoltami... insieme possiamo farcela! Possiamo uscire di qui... dare una bella lezione a Watchmon e ai suoi capi... e poi tornare sulla Terra, tutti assieme!"

"Io... io non capisco... Continuo a non capire!" esclamò Felipe, sempre più in crisi. Una ventata rovente gli fece stringere i denti, e gli provocò delle scottature di lieve entità su un lato del viso... ma il biondino riuscì a tenere lo sguardo fisso su Sho e SnowAgumon. "Che cosa ci guadagnate... a legarvi così tanto a persone... che un giorno non saranno più al vostro fianco?"

Nonostante la situazione fosse critica, Falcomon riuscì a sorridere al suo partner. "Ci guadagniamo... che sapremo che qualcuno, dall'altra parte, ci ricorderà sempre!"

Felipe corrugò la fronte, non del tutto sicuro di aver capito... e Sho continuò il discorso. "Pensaci, Felipe-kun... può succedere che ci si perda di vista, questo non lo nego. E può essere difficile tenersi in contatto a così grande distanza... però... se non ci proviamo non lo sapremo mai, no? E anche se non dovesse durare... se non altro, avremo sempre i ricordi!"

"Non sono la stessa cosa che avere qualcuno vicino, è vero..." disse Falcomon. Però... pensaci bene, non è bello ripensare alle persone che ti vogliono bene, e ai momenti che si sono passati assieme? Noi Digimon... non dimenticheremo mai voi ragazzi! In nessun caso!"

Felipe tornò a riflettere ancora un pò sulle risposte che gli avevano dato... e, per la prima volta da quando era arrivato a DigiWorld, gli sembrò che, effetivamente avessero senso. Era piuttosto strano per lui, che per tanto tempo aveva rifiutato di credere nell'amicizia, adesso si stesse lasciando convincere dai discorsi di un ragazzino giapponese con il quale credeva di non avere niente in comune... e da quelli di un piccolo Digimon piumato con il quale era convinto che avrebbe avuto soltanto un rapporto di convenienza. E ciò nonostante, in quel momento parlavano con una tale convinzione, che Felipe si trovò a voler credere a tutti costi ai loro discorsi, anche se potevano sembrare assurdi...

Con rinnovata determinazione, il ragazzino spagnolo sporse una mano verso Sho, che la afferrò energicamente...

"Huh? Attenti, Felipe e Falcomon! Dietro di voi!" esclamò all'improvviso SnowAgumon, la cui espressione mostrava allarme e spavento. "C'è qualcosa... dietro di voi!"

Ci fu un istante di attonita sorpresa, prima che Felipe voltasse la testa quel tanto che bastava per guardarsi indietro senza rischiare di cadere... e dall'abisso senza fine che si estendeva a decine di metri sotto di lui, vide levarsi dei lunghissimi, esili tentacoli a forma di frusta, che sembravano fatti di uno strano fumo nero-bluastro dai quali si levavano delle inquietanti volute di vapore! Era un gas talmente fitto da sembrare tangibile, e c'era qualcosa di innaturale nel modo in cui si muovevano, come serpenti velenosi che si apprestavano a colpire una preda. Guardando i loro movimenti, si sarebbe potuto giurare che c'era una sorta di intelligenza maligna a muovere quei tentacoli....

"Huh?" esclamò Sho, cercando di mantenere salda la presa su Felipe nonostante l'allarme. "E quelli... che diamine sono?"

I tentacoli sembrarono aver sentito la sua voce... ma non diedero a Sho la risposta che il ragazzino giapponese avrebbe voluto. Con uno scatto improvviso, che sottolineava ulteriormente il fatto che fosse un'intelligenza vera e propria a muoverli, uno di essi scattò in avanti e schiaffeggiò Sho sul viso, già dolorante per i colpi presi da Felipe durante la loro breve lotta! Sho gemette di dolore e indietreggiò leggermente, ma riuscì a mantenere la presa!

"Ugh! Che diavolo..." iniziò a dire Sho... prima che un altro tentacolo scattasse in avanti verso di lui! Per un pelo, Sho riuscì a spostarsi di lato e a schivare l'attacco... ma un altro tentacolo sfrecciò immediatamente dopo verso di lui, e questa volta Sho non sarebbe stato in grado di evitarlo...

"Little Blizzard!"

...se non fosse stato per l'intervento tempestivo di SnowAgumon, che scagliò una raffica di palle di neve contro le inquietanti appendici di fumo, colpendole proprio mentre si apprestavano a scendere di nuovo. Qualunque fosse la cosa che le muoveva, non gradì per niente l'interferenza, e agitò convulsamente i tentacoli, mostrando i segni di un colpo di freddo... ma la cosa non la disturbò più di tanto, visto che altri tentacoli sorsero dal miasma infinito e si sollevarono verso di loro! Sembrava non esserci fine...

"Falco Rush!" esclamò Falcomon, voltandosi di scatto e lanciando una raffica di shuriken metallici contro il mostro sconosciuto, eseguendo un ampio gesto con la sua ala. Anche questo colpo andò a segno, mozzando diversi tentacoli e facendoli ricadere nel vuoto senza fine... ma alla fine, risultò un gesto inutile, visto che gli pseudopodi tagliati vennero immediatamente sostituiti. Un colpo secco raggiunse Felipe alla schiena, strappandogli un breve grugnito di dolore... e altri due cercarono di avvinghiarsi attorno a Falcomon, che a malapena riuscì a tenerli lontani con le sue ali artigliate. Per un istante, sembrò addirittura che il piccolo Digimon fosse sul punto di perdere la presa e far cadere Felipe nel vuoto... e invece si fece coraggio e tenne duro, sbattendo freneticamente le ali in modo da sollevare ancora un pò il suo partner.

"Falcomon! Lascia perdere, vola via!" esclamò Felipe, in un inusuale, ma non certo sorprendente, impeto di emozione. "Se rimani qui, finirai per..."

Ma Falcomon non ne volle sapere, e continuò a sbattere via i tentacoli che cercavano di afferrarlo. "Ti ho detto che non ti lascio, Felipe! Lascia fare a me... so io quello che devo fare! E lo sanno anche Sho e SnowAgumon! Tieni duro!"

"Ora... ti tiriamo fuori da questo schifo di posto!" ringhiò Sho a denti stretti. SnowAgumon stava ancora sparando palle di neve contro i mostruosi pseudopodi, ma la mostruosità senza volto che li manovrava continuava ad attaccare senza sosta. La tempesta di colpi si faceva più violenta ad ogni istante. Sho e i suoi compagni sapevano che c'era un limite oltre il quale non avrebbero potuto resistere... e, con questa consapevolezza, Sho continuò a tirare Felipe verso di sè, nel tentativo di farlo riemergere dal burrone! "Ugh... abbi... fiducia! Io... ho detto che ci salveremo! E ci salveremo! Io... mantengo sempre... le mie... PROMESSE! Ah!"

Un altro tentacolo frustò Sho, colpendolo sotto le costole... e prima che SnowAgumon potesse reagire, venne avvinghiato da altri due di quegli arti mostruosi e impossibilitato a muoversi! Poi, come se il piccolo dinosauro non pesasse nulla, i tentacoli lo sollevarono, tenendo sospeso a mezz'aria mentre lui si dibatteva con tutte le sue forze per liberarsi!

"Aaaaargh! Little... Blizzard!" esclamò SnowAgumon con voce strozzata. Altre palle di neve, sparate ad altissime velocità, colpirono i tentacoli di nebbia plumbea, ma non ebbero alcun effetto visibile, se non quello di irritare ulteriormente l'orrore senza volto. In preda alla rabbia e alla disperazione, Sho cercò di prendere a pugni il tentacolo più vicino, ma nonostante l'aspetto nebuloso, quest'ultimo era talmente robusto che sembrava di colpire una porta.

"Ugh! Maledetto... mostro!" esclamò Sho, dando un altro, inutile pugno al tentacolo che ebbe il solo effetto di fargli scorticare le nocche della mano. "Molla Felipe-kun, ti dico! Mollalo! E' un ordine! Non ti permetto di fare del male ad un mio amico, hai capito? Non te lo permetto!"

"Felipe!" esclamò Falcomon, continuando a spingere verso l'alto nonostante i colpi che l'aberrazione gli sferrava. "Forza... uah! Ancora un piccolo sforzo... ugh... e ci siamo!"

Il biondino spagnolo era stupefatto. Quelli... dovevano essere alleati di comodo, semplici conoscenti che non avevano nulla a che fare con lui, se non per collaborare ed aiutarlo a tornare nel Mondo Reale. Quello doveva essere il limite della loro conoscenza... e invece, non solo col tempo lui si era arrischiato ad avvicinarsi a loro senza nemmeno rendersene conto, ma ora stava vedendo, una volta di più, che la loro amicizia era disinteressata, e non aveva i secondi fini che lui pensava tutti avessero... Era una sensazione che ancora spaventava il Digiprescelto dell'Amicizia... e che al tempo stesso lo confondeva, facendogli provare una sensazione di calore e di incertezza... voleva credere, con tutte le sue forze, che quello che dicevano Sho, SnowAgumon e Falcomon fosse la verità... che alla fine, nessuno di loro si sarebbe davvero allontanato dagli altri... e che i loro ricordi avrebbero mantenuto forte il loro legame... Ma valeva davvero la pena di rischiare?

Lo schiocco di un tentacolo, e un breve grido di dolore, gli fecero alzare lo sguardo. Uno degli orribili tentacoli aveva schiaffeggiato Sho in piena faccia, aprendogli un taglio sulla guancia che già presentava un livido. SnowAgumon, diversi metri più in alto, continuava a lottare contro la presa dell'ineffabile orrore dell'abisso... e Falcomon ignorava i tentacoli e lo stava aiutando a raggiungere la salvezza...

Felipe abbassò lo sguardo, e riflettè brevemente, ma intensamente su quello che stavano facendo i suoi compagni. Nonostante lui li avesse trattati rudemente, nel tentativo di distruggere il legame che, al di fuori di ogni suo controllo, si era instaurato tra lui e gli altri ragazzi... ora loro stavano facendo del suo meglio per aiutarlo! Era qualcosa che, dal suo punto di vista, era straordinario...

"Io..." riflettè Felipe. "Io... non posso negarlo, mi sarebbe piaciuto avere degli amici... dei veri amici, non il tipo di persona che sta con te finchè gli fa comodo, e poi svanisce non appena salta fuori qualcosa di meglio... ma non ho mai trovato nessuno che potesse darmi questo... o meglio, non l'ho mai cercato. Ero troppo impegnato a pensare all'ingiustizia di quello che era capitato a me e alla mia famiglia, per vedere quello che potevano offrirmi gli altri... e quello che Falcomon e questo stupido di un giapponesino mi stanno offrendo in questo momento..."

Un istante dopo, un triste sorriso apparve sul viso di Felipe... e lo schermo a cristalli liquidi del suo Digivice iniziò ad emettere una debole luce, comunque abbastanza forte da essere colta dagli occhi acutissimi di Falcomon, e da disturbare la creatura dell'abisso, che agitò i suoi tentacoli in una sorta di brevissimo spasmo di dolore. Il falchetto, stupito, iniziò a sbattere le ali un pò più lentamente e guardò verso il Digivice appeso alla cintola del suo compagno, che un attimo dopo alzò lo sguardo, sentendosi deciso come mai prima d'allora!

"Io... ho deciso di tentare di nuovo!" esclamò Felipe, sorprendendo tutti i presenti. Sembrava quasi che stesse parlando più a sè stesso che ad altri. "Io... voglio rischiare di soffrire, di essere ferito di nuovo... voglio conoscere ancora una volta l'amicizia! Anche se questo significa che posso restare deluso... voglio provare di nuovo le sensazioni che dà avere qualcuno al tuo fianco! E va bene, Sho... proviamo di nuovo! Voglio credere di nuovo nell'amicizia! Sei disposto a concedermi quest'altra possibilità?"

Dopo aver guardato stupito il ragazzo con cui, fino a pochi minuti prima, stava litigando ferocemente... Sho abbozzò un sorriso e afferrò il polso di Felipe con la mano che aveva usato per colpire il tentacolo! "Stupido... ti sembrano domande da fare? Certo che te la concedo! Andiamo, Felipe-kun... usciamo di qui, aiutiamo i nostri Digimon a sconfiggere questa cosa... e andiamo a trovare gli altri! Sono sicuro... che saranno felici di accoglierti! Forza!"

"Grazie, Sho... e... senz'altro!" rispose lo spagnolo... e la luce che si sprigionava dal suo Digivice esplose letteralmente, inondando di luce bianca la caverna! Un ruggito gorgogliante che non aveva nulla di umano risalì dalle profondità senza luce... e i tentacoli frustarono alla cieca l'aria attorno a sè, come se la luce stesse bruciando le loro carni nebulose! In quel breve, confuso istante, SnowAgumon riuscì a liberarsi dalla stretta dei tentacoli e scivolò agilmente a terra, mettendosi in guardia... e Falcomon venne avvolto da una crisalide di luce, e iniziò a Digievolvere!

"Ce l'hai fatta, Felipe! Hai fatto illuminare la tua Crest!" esclamò il piccolo rapace, tenendo ancora la maglietta del suo partner. "Sapevo... che non potevi essere così arido... e ora, la tua nuova fiducia nell'amicizia sarà premiata! Falcomon shinka... DIATRYMON!"

Falcomon si trasformò nel gigantesco uccello preistorico dalle ali d'acciaio, ma la sua trasformazione non si fermò lì... e il suo corpo continuò ad espandersi, le ali si svilupparono sempre di più, e una strana armatura iniziò a formarsi sul suo corpo e soprattutto sulla sua testa...

"DIATRYMON... CHOU SHINKA..."

La luce si fece così intensa che fu impossibile vedere il resto della trasformazione, ma quando, un istante dopo, questa terminò, Felipe si sentì sollevare con estrema facilità da una enorme zampa artigliata da uccello, accompagnata dal battito di potenti ali piumate! Felipe si voltò di scatto verso la nuova forma del suo Digimon, che Sho e SnowAgumon stavano già guardando meravigliati... e davanti ai suoi occhi si presentò un immenso Digimon alato il cui aspetto ricordava quello di un colossale corvo a tre zampe, con le piume nere e lucide, del colore del petrolio, e una criniera di corte piume bianche che gli copriva collo e torace, rendendolo ancora più maestoso! Le testa allungata, terminante con un robusto becco grigio piombo, era protetta da un elmetto dorato, dalla cui parte posteriore si vedeva uscire una lunga, esile piuma rossa, e le penne attorno agli occhi erano di un colore blu-violetto che rievocava un'atmosfera di mistero. Le sue ali erano immense, e raggiungevano un'apertura di almeno quindici metri, con piume nere che diventavano viola verso le punte, mentre la parte anteriore era protetta da una corazza dorata e armata di una sorta di corto tridente dalle punte uncinate, evidentemente un imbolo sacro di qualche tipo. Una lunga corda bianca e rossa di fibre intrecciate correva attorno al torace del gigantesco uccello sacro, con due campanelli a vento dorati appesi ai fianchi, e le sue tre zampe corazzate avevano lunghi artigli rossi a forma di falce! Il nuovo Digimon levò uno strillo acuto, sbattè le ali, e depositò lo stupito Felipe sulla terraferma prima di gettare indietro la testa e proclamare il suo nome!

"YATAGARAMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Yatagaramon

Anche chiamato: Crowmon

Tipo: Uccello Fatato

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Savage Emperor, Black Feather

Misteriosa sottospecie di Digimon uccello a tre zampe, sacro alla dea Amaterasu. E' un agile volatore, nonostante la mole immensa, e si dice che in passato sia stato il guardiano di una misteriosa città chiamata El Dorado, le cui tracce sono ora disperse. I Tokko Mallets attaccati alle sue ali servono ad accumulare energia dall'ambiente circostante, per poi usarla per i suoi attacchi.

 

"Yatagaramon?" esclamò Sho, ancora stupefatto ed incredulo. "Assomiglia al corvo a tre zampe della leggenda... adesso non chiedetemi come si chiama!"

Non erano certo queste le domande che frullavano per la testa di Felipe. L'importante era che il suo Digimon, contro ogni previsione, fosse riuscito ad evolvere, che lui avesse finalmente fatto illuminare la sua Crest, e che finalmente lui e Sho avessero qualcuno al loro fianco in grado di affrontare la minaccia senza nome che si stava levando dall'abisso. Con un solo colpo d'ali, Yatagaramon riuscì a portare Felipe al sicuro, e lo appoggiò delicatamente sul terreno roccioso, accanto a Sho e a SnowAgumon, che si precipitarono subito a vedere come stava.

"Felipe-kun!" esclamò il ragazzino giapponese. "Felipe-kun, stai bene? Questa volta... te la sei vista proprio brutta!"

"Già, puoi dirlo forte, giapponesino..." rispose il biondino, sfregandosi una guancia. Aveva lividi un pò dappertutto sul viso, e qualche graffio sulle mani, ma a parte quello non sembrava avere particolari problemi... grazie anche al fatto che il suo Digivice aveva finalmente reagito alla sua Crest, e che le parole e gli sforzi di Sho e Falcomon avevano finalmente toccato il suo cuore, ogni altro problema per lui poteva attendere. "Però... sto bene, non ti preoccupare! Certo... devo ammettere che non mi aspettavo che saresti riuscito a convincermi! Sei più dritto di quanto pensassi, all'inizio non avrei scommesso una sola peseta su di te!"

La faccia di Sho assunse un'espressione falsamente offesa. "Hmmm... grazie tante, Felipe-kun, sono molto felice di sapere che è questo quello che pensi di me!" disse sarcastico, per poi rivolgere al biondino un ghigno sicuro. "Ma... immagino che tu non saresti tu se fossi troppo gentile! Quindi... bentornato in squadra, biondino, e un benvenuto anche al tuo nuovo Digimon!"

"Per me è un vero onore! Yah!" rispose il corvo gigante con voce morbida. La sua ala scattò rapidamente al proprio fianco, e con un violento manrovescio colpì un paio di tentacoli che stavano cercando di avvolgersi attorno alle sue zampe. Si sentì un potente suono, come quello di uno schiaffo molto secco... e le mostruose appendici di nebbia vennero scagliate indietro, andando a cozzare contro alcuni spuntoni di roccia e sbriciolandoli con il loro immane peso! La cosa che li controllava gorgogliò orrendamente per la frustrazione, e le altre appendici iniziarono a muoversi come serpenti impazziti, disegnando nell'aria una folle trama di nebbia e di luce innaturale che si rifrangeva su di essa. L'intelligenza aliena aveva capito che, questa volta, aveva a che fare con un avversario in grado di opporre resistenza, e la cosa la frustrava oltre ogni dire!

"Il mio nome, come avete già sentito, è Yatagaramon!" continuò il corvo gigante, librandosi in volo per affrontare la cosa delle profondità. "Le mie ali e i miei artigli sono al servizio del Mondo Digitale... e dei miei compagni! Non permetterò a questa mostruosità di farvi del male! Yaaaaah!"

Yatagaramon lanciò un acutissimo stridìo di battaglia, che riverberò come il suono di un diapason nella caverna oscura, e volò verso i tentacoli, sfoderando i suoi letali artigli. Una delle mostruose appendici falciò l'aria, sollevando il suono di una frusta che si abbatteva sulla vittima... ma, con due delle sue zampe, Yatagaramon afferrò il tentacolo e lo torse neanche fosse stato uno strofinaccio, provocando ulteriore dolore all'orrore nascosto, che lanciò un altro raccapricciante ululato. Poi, con un fendente del suo becco, Yatagaramon mozzò il tentacolo, lasciando al suo posto soltanto un moncherino di nebbia dal quale usciva uno strano fumo blu-grigio. Altri tentacoli scesero su di lui con furia cieca, nel tentativo di immobilizzarlo e trascinarlo nell'abisso... ma il corvo gigante, nonostante la mole, schivò gli attacchi con agilità e li tenne tutti a bada a colpi di ali e artigli. Si batteva come una furia, e nessun tentacolo riusciva a mantenere la presa su di lui... anche quei pochi che si avvicinavano non riuscivano a reggere a lungo, prima che l'uccello sacro se li scrollasse di dosso con un deciso movimento del corpo!

"Cavolo, ci sa fare!" commentò SnowAgumon. "Anche se mi trasformassi in AeroVeedramon, avrei qualche problema a combattere in un posto chiuso come questo... ma Yatagaramon ce la fa senza problemi!"

L'aberrazione nascosta nell'abisso provò di nuovo, questa volta allungando i tentacoli che le rimanevano in modo da intercettare il Digimon Ultimate a mezz'aria. Ma ancora una volta, Yatagaramon si dimostrò troppo veloce per la mostruosa cosa, ed evitò i colpi, virando ora a destra, ora a sinistra, e passando a pochi centimetri dalle pareti scoscese. Era una sorta di duello aereo senza esclusione di colpi... e senza il minimo spazio di errore per nessuno dei due!

"Che succede, brutto mostro? Adesso non mi sembri più tanto sicuro di te!" stridette Yatagaramon mentre passava velocemente in mezzo a due tentacoli che cercavano di afferrarlo dai lati. Le orrende appendici mancarono il bersaglio, e finirono per annodarsi tra loro, una figura ridicola che sembrò fatta apposta per scacciare via la tensione di prima!

"Tsk..." grugnì Yatagaramon. Ormai al di fuori della portata dei tentacoli, che inutilmente cercavano di estendersi verso di lui, il corvo gigante rimase in sospensione a mezz'aria, e i rebbi dorati posti sui bordi delle sue ali iniziarono a girare vorticosamente, con il rumore di un ventilatore gigantesco che girava vorticosamente. Delle scariche elettriche iniziarono ad accendersi attorno alle loro punte uncinate... e un istante dopo, Yatagaramon si alzò ancora di un metro in aria e sprigionò l'energia accumulata sotto forma di un enorme sfera luminosa dorata!

"Savage Emperor!" esclamò il corvo gigante. Sho, Felipe e SnowAgumon si coprirono gli occhi, abbagliati dalla luce dirompente... e il proiettile travolse i tentacoli, spingendoli nuovamente nell'abisso da cui erano stati generati, prima di penetrare nelle profondità insondabili ed esplodere addosso alla cosa mostruosa che li muoveva! Il rombo scosse l'intera spelonca e fece franare nell'abisso interi costoni di roccia... e l'orrore senza volto lanciò un lungo, agghiacciante ululato di dolore e ritirò i tentacoli rimasti, dai quali perdeva abbondante vapore bluastro! I suoi versi inarticolati rimbombarono ancora per diversi secondi nelle profondità, come una sorta di tuono alieno, mentre il proiettile di luce di Yatagaramon penetrava sempre di più nella nebbia, fino a che la sua luce non si spense del tutto.

E con essa, anche le grida della cosa. La caverna ripiombò nel silenzio, con solo il battito delle immense ali di Yatagaramon a fare da sottofondo.

Mentre Sho, Felipe e SnowAgumon continuavano a guardare attoniti il punto in cui la mostruosità aveva cercato di emergere, Yatagaramon ridiscese verso di loro, muovendo con abilità le sue ali in modo da frenare la sua discesa, e lo sguardo riconoscente di Felipe si voltò verso di lui. Per diverso tempo, i due si guardarono, in una sorta di silenziosa intesa...

E finalmente, pur con un pò di timidezza, Felipe riuscì a sorridere al suo Digimon.

"Falcomon... o Yatagaramon, se preferisci..." disse, cercando di non sentirsi goffo o impacciato. Diamine, chissà quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva detto parole simili. "Io... io... non so cosa dire! Non... non lo so proprio! Mi sento così... così..."

"Vediamo un pò se indovino, Felipe..." disse Yatagaramon, con un tenue sorriso dipinto sul suo lungo becco grigio coperto dall'elmetto. "In questo momento... ti senti più libero, dico bene? Credo... di poterlo immaginare!"

Felipe abbassò un pò lo sguardo, si sforzò di trattenere una risata di gioia, e si passò la mano sugli occhi. Il suo Digimon sapeva più cose di quante lui poteva immaginare... "Già... puoi dirlo forte! Grazie... grazie per essermi sempre stato vicino, anche quando volevo a tutti i costi fare a meno di te! Non... non so come... tu abbia trovato la forza di sopportarmi, in certi momenti!"

Yatagaramon, in un fulmineo gioco di luci, tornò ad essere Falcomon e svolazzò in braccio al suo partner umano. "Hehehee... come ho detto, Felipe, io sono pur sempre il tuo partner. Ammetto che a volte mi hai fatto arrabbiare, e te ne ho dette quattro... però, alla fine, l'importante è che ci siamo venuti incontro e ci siamo capiti!" rispose. "E mi fa piacere sapere che... hai deciso di dare un'altra possibilità al sentimento che rappresenti!"

"Già... e a questo proposito..." affermò Felipe, voltandosi poi verso Sho e SnowAgumon che attendevano a pochi metri di distanza. "Hey, giapponesino... SnowAgumon... non credevo che l'avrei mai detto a voi, però... grazie ancora. Non... non mi rendevo conto di quello che voi... e anche gli altri ragazzi... stavate facendo per me, e vi ho aggredito senza motivo. Di questo... credo di dovermi scusare."

"Una parte di responsabilità è anche nostra..." disse Sho, tendendo una mano verso Felipe. "Noi... in un certo senso, abbiamo pensato di aver capito più cose di te, di quante in realtà non avessimo capito. E abbiamo creduto che il nostro modo di fare fosse quello giusto senza chiederti nulla. Di questo... credo che dobbiamo chiedere scusa."

"Va bene, giapponesino... scuse accettate!" rispose lo spagnolo, sentendosi finalmente libero da un peso che si portava dentro da troppo tempo, e dando la mano a Sho in un gesto di riappacificazione. I due ragazzi si guardarono ancora un pò negli occhi, in modo che fosse chiaro che questa volta non si trattava di un'amicizia di comodo... e i loro Digimon, in disparte, si scambiarono un occhiolino e un cenno di assenso!

"Ottimo, Falcomon!" sussurrò SnowAgumon. "Sei stato grande! E non dico solo della tua evoluzione!"

"Bene... ora questo problema, quanto meno, è risolto..." disse Sho. "Però... adesso rimane quello di Yurika e gli altri! Dobbiamo trovarli, prima che quel MetalPhantomon ci preceda... e trovare anche i nostri Digivice, già che ci siamo..."

"Per quell'ammasso di ossa non dovete preoccuparvi! Ci abbiamo già pensato noi!"

Sho e Felipe scattarono per la sorpresa, e si voltarono verso un ingresso laterale della grotta nella quale si trovavano... dal quale stavano entrando nientemeno che Yurika Kagura e il suo Digimon Kunemon, comodamente accoccolato sulla spalla della ragazzina!

"Ehilà, ragazzi! Disturbo se arrivo proprio adesso?" chiese lei, allegramente. "Sapete, c'era un pò di confusione da queste parti, e io e Kunemon-chan abbiamo deciso di dare un'occhiata... comunque, MetalPhantomon ormai è buono soltanto come dati da cestino! Kunemon-chan è evoluto a livello Ultimate e lo ha distrutto!"

"Già! Non dobbiamo più preoccuparci di lui!" ronzò Kunemon. "Però dobbiamo ancora trovare gli altri ragazzi, e il resto dei Digivice..."

"Y-Yurika-chan?" chiese Sho, sbattendo gli occhi per lo stupore.

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ancora una volta, c'è voluto molto tempo per aggiornare questa storia, e chiedo scusa per questo... comunque, spero che la nuova evoluzione di Falcomon (che forse qualcuno di voi avrà già visto in Digimon Savers) sia gradita... e anche che lo sia il fatto che il lupo solitario Felipe stia finalmente iniziando a sciogliersi! Credo che finalmente riuscirà a diventare più sopportabile!

Che cos'erano quelle strane cose nascoste nell'abisso? Heheheee... vi dico solo di non sperare di esservene sbarazzati così facilmente!

Ora, però, vi devo proprio salutare! Ci rivediamo al prossimo aggiornamento, e spero che arrivi prima! Alla prossima!

 

Justice Gundam

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Capitolo 24
*** Il ritrovo ***


Digimon Zero-24

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati a tutti! La mia fanfiction di Digimon prosegue con tutta calma, e immagino che molti di voi saranno già stanchi di aspettare che arrivi il capitolo successivo. Per questo, mi scuso infinitamente... come sempre, devo cercare di equilibrare gli impegni quotidiani con la mia passione per la scrittura, e non sempre ho l'ispirazione che vorrei, soprattutto quando ci sono così tante altre cose che mi distraggono...

Speriamo che questa sia la volta buona che la mia tabella di marcia autoimposta funzioni... e che questo aggiornamento sia seguito da un altro tra non molto tempo!

A quanto mi è dato di vedere, il capitolo precedente, dove Felipe ha finalmente rivelato le ragioni dietro il suo comportamento insopportabile, e in cui Sho e Falcomon sono finalmente riusciti a fare breccia nelle sue difese e a fargli ammettere i suoi veri sentimenti... beh, ha avuto un notevole successo! Ora che Falcomon è riuscito ad evolvere a Yatagaramon, e ad aiutare Sho e Felipe nella loro battaglia contro la... cosa... che si nascondeva negli abissi della caverna (e, a proposito, cosa diamine era quell'orrore?), sembra che le cose siano migliorate almeno un pò, per il gruppo. Soprattutto adesso che Yurika ha ritrovato il suo Digivice e, forte della nuova evoluzione di Kunemon e del fatto di aver sconfitto il suo nemico interiore e aver distrutto MetalPhantomon, si è riunita ai due ragazzi. Ma Jolene e Kevin sono ancora da qualche parte nel labirinto delle Fortran Heights, alcuni dei ragazzi non hanno ancora recuperato i loro Digivice (Sho e Jolene, per l'esattezza, anche se nel caso di Jolene il danno è limitato...) e l'uscita da quel posto inquietante sembra ancora lontana...

Per non parlare del fatto che, ora che sa della fine di MetalPhantomon, Watchmon prenderà ulteriori provvedimenti e si preparerà ad accogliere i nostri eroi nel momento in cui si presenteranno alla porta di casa sua...

Okay, quindi sappiamo già quale sarà lo scopo di questo capitolo: cercare di riunire il gruppo, ritrovare i Digivice sottratti da Ogremon, e uscire alla luce del sole! Chissà quali altri orrori si celano nelle caverne... ma ormai, non c'è il tempo di pensare a quello che potrebbe essere!

Come sempre, prima di lasciarvi al proseguimento della mia storia, rispondo alle vostre recensioni...

 

Talpina Pensierosa: Grazie mille per i complimenti! Sapevo che ti avrebbe fatto piacere un capitolo quasi interamente dedicato a Felipe e ai suoi problemi... e soprattutto, dedicato al suo tentativo, per fortuna coronato da successo, di superarli. Beh, almeno... immaginavo che sarebbe stato così, visto che Felipe, come stereotipo, ricalca molto Yamato, Ruki, Kouji, Kouichi... e altri solitari di questo genere!

KillKenny: Oh, beh, in effetti i nemici che usano illusioni non sono pochi, nella serie di Digimon... anzi, a dire la verità mi sembra di usarne più io che la serie ufficiale... ma come puoi vedere, alla fine non c'è stato un gran bisogno di lezioni, visto che i ragazzi ne sono usciti indenni! Almeno per adesso... credo proprio che sia difficile immaginare cosa accadrà con quelle specie di tentacoli lovecraftiani che si sono visti nel capitolo precedente... hehehehee...

SmartGirl: Vero, eh? Hehehee, è una mia impressione, o anche tu sei convinta che quei "tentacoli"... o meglio, ciò che rappresentano... si farà vedere di nuovo e causerà grossi problemi? Non accada mai che, in una mia fanfiction, un elemento venga semplicemente abbandonato per la strada! Per fortuna, se non altro questo duro scontro ha fatto aprire un pò gli occhi a Felipe e gli ha ricordato che, per quanto si possano ricevere delle delusioni lungo la via, l'amicizia è sempre qualcosa che vale la pena di coltivare. L'hai detto, Watchmon sarà soltanto il primo dei cattivoni che il gruppo si troverà ad affrontare, e tutt'altro che il peggiore! Comunque... grazie mille per le lodi! Il tempo per fare tutto, beh... cerco di trovarlo, nonostante abbia una vita abbastanza piena! E... grazie per aver letto anche la mia storia di Digimon Tamers! Alla prossima!

P.S.: Comunque, non preoccuparti di aver confuso i due Digimon... non è che siano troppo diversi, in fondo! ^_^

 

Okay, non credo di aver lasciato per la strada nessuno. In tal caso, entriamo nuovamente nelle oscure profondità delle Fortran Heights, e vediamo se il gruppo riuscirà a ritrovarsi e a continuare il suo cammino! Non senza un pò di aiuto, si intende...

 

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Capitolo 24 - Il ritrovo

 

"Accidenti, da qui è un bel ssssalto..." sibilò preoccupato Cobramon, avvinghiato attorno ad una roccia vicino al baratro nel quale MetalPhantomon aveva trascinato il gruppo di Sho. Kevin, Bearmon, Leomon e Witchmon erano con lui, e guardavano in basso verso gli abissi luminescenti che sembravano aver inghiottito la squadra dei Digiprescelti; l'unico modo per ritrovare Sho e gli altri era evidentemente quello di calarsi in quel misterioso buco e iniziare a cercare... ma per quello che ne sapevano loro, in quell'abisso si poteva nascondere un labirinto pieno di trappole... o forse anche qualcosa di peggio!

"Lo so, Cobramon, neanche a me piace molto l'idea..." affermò Kevin, con le mani appoggiate al bordo dell'abisso e la testa leggermente sporta in avanti. Si muoveva con comprensibile esitazione, non volendo perdere l'equilibrio. "Però... non vedo dove altro i miei amici possano essere andati! Se i nostri Digivice si trovano là dentro, non c'è niente da fare, dobbiamo andare..."

"Aspetta un momento, Kevin, non essere precipitoso!" rispose Bearmon, afferrando la maglietta del suo amico. "Capisco che tu sia preoccupato, ma è meglio non caricare a testa bassa... forse è meglio cercare di trovare un'altra strada per raggiungere le caverne."

Witchmon, con un sorrisetto astuto, chiese la parola con un'alzata di mano. "Beh, non credo che ci sarà davvero bisogno di fare il giro largo!" affermò. "Non dimenticate che io sono una maga molto abile... e vi posso dare una mano a scendere senza perdere tanto tempo!"

"Che tu ssssia una maga, non lo metto in dubbio..." commentò Cobramon, con una luce di sarcasmo nelle sue pupille da gatto. "Ssssul fatto che tu ssssia molto abile, però, permettimi di avanzare qualche dubbio..."

Il sorrisetto di Witchmon, pur non perdendo il suo splendore, si fece vagamente inquietante. "Cobramon, amico mio, tu non vuoi essere trasformato in un lombrico, vero? Hehehee... no, immagino... quindi, ti consiglio di stare attento ai commenti che fai!" sghignazzò la giovane strega, la cui scopa si era alzata fino a raggiungere la faccia del Digimon serpente, quasi fosse la lama di una spada. "Ehm... ignorando i commenti di qualche ignorante che non sa quello che dice... io vi posso dare una mano a scendere in questo buco! Mi basta lanciare l'incantesimo giusto, controllare la gravità in modo che vi depositi sul terreno con delicatezza... e il gioco è fatto!"

"Hmm..." riflettè Leomon ad alta voce, sfregandosi il mento. "Non voglio fare la figura dello scettico, ma... sei sicura che la tua magia possa portarci tutti? Io, per esempio, sono piuttosto pesante... ho qualche dubbio che il tuo incantesimo sia abbastanza potente da sostenerci tutti..."

La Digimon maga storse il naso. Sentire uno dei Digimon più conosciuti per il suo spirito di giustizia che sollevava qualche dubbio circa le sue capacità non era troppo incoraggiante, soprattutto perchè quello che diceva non era poi così improbabile... Erano un bel pò i "passeggeri" da trasportare fino al fondo della caverna, e Witchmon si trovava a chiedersi se davvero era convinta che la sua magia sarebbe bastata per tutti. Ma il suo orgoglio era troppo forte per tirarsi indietro dopo aver fatto una proposta del genere. "Ehm... certo, che diamine! Sono sicura al cento per cento che ce la faccio! Non mi crede, per caso, signor Leomon? Stia un pò a vedere!"

"E andiamo, compagna, non sssstare là a farti venire cattivo ssssangue!" proseguì un imperterrito Cobramon, del tutto indifferente alla vuota minaccia di poco prima. "Sssse con la tua magia non riesci a fare tutto, nesssssuno te ne fa una colpa!"

"Sgrunt... ti faccio vedere io, signor sapientone, se devi farmene una colpa! Guarda come si fa, e impara!" esclamò Witchmon, punta sul vivo. Mentre Cobramon alzava gli occhi al cielo, chiedendosi con finta meraviglia per quale "strano motivo" Witchmon non avesse mai la lingua così tagliente con gente come Leomon... la giovane strega tirò fuori una bacchetta magica dalla manica del suo vestitoe la agitò in aria, seguendo una traiettoria nota soltanto a lei...

"Ehm... allora, vediamo un pò, com'era la formula?" si chiese Witchmon... il che non contribuì certo a quietare gli animi dei "volontari" che si stavano sottoponendo al suo esperimento magico! "Allora... aspettate, ragazzi, è che bisogna sempre avere così tante formule per la testa, che... heheheee... lo sapete anche voi!"

Kevin si aggiustò il berretto sulla testa, nel tentativo di non far vedere che era abbastanza nervoso. "Ehm... certo, certo, Witchmon, fai pure! Dopotutto, non è che abbiamo Digimon inferociti alle calcagna... e... non corriamo neanche il rischio di saltare in aria!"

"A dire la verità, ti consiglierei di fare con comodo!" replicò Bearmon, con un tono tale che non si capiva se scherzava o faceva sul serio. "Sai, se prendi le cose con calma, le possibilità che noi finiamo trasformati in un mucchietto di polvere decrescono..."

"Okay, okay! Cavolo, non c'è bisogno di essere sarcastici!" sbottò la giovane strega. "Allora, la formula è... ah, sì, eccola! Eh-hm... Abracadabra, Sim-sala-bim, alakazam... e tutto il resto della pappardella!"

Witchmon puntò la sua bacchetta contro il terreno... e una scia di stelline luminose uscì dalla punta della verga e fece brillare i piedi di Kevin, Bearmon e degli altri presenti... che, un attimo dopo, si sentirono molto più leggeri, e si sollevarono di qualche centimetro dal pavimento! Per qualche istante, Kevin rimase stupito, e agitò lievemente le braccia e le gambe, come se stesse nuotando nell'aria...

Ma fu un attimo. L'istante dopo, il ragazzino di colore sentì il suo corpo tornare rapidamente ad un peso simile a quello normale, e la magia che lo sosteneva si indebolì rapidamente... per poi cessare del tutto, e depositare lui, Leomon, Bearmon e Cobramon sul terreno, in maniera non troppo elegante! In particolare per Kevin, che andò direttamente a sedersi per terra...

"Ow! Cavolo, che atterraggio!" si lamentò Kevin, massaggiandosi il fondoschiena ammaccato! "Ora, non vorrei fare lo sfacciato, Witchmon, ma Leomon te lo aveva detto che forse non saresti riuscita a tenerci in aria tutti quanti!"

"E l'avevo detto pure io, sssse è per quello..." sibilò Cobramon, per poi tirare fuori la lingua un paio di volte. Non si capiva bene se era per l'abitudine che hanno tutti i serpenti, o soltanto per prendere in giro la sua scapestrata compagna...

La Digimon strega, il cui orgoglio aveva subito una ridimensionata non indifferente dopo quell'incantesimo fallito, agitò rabbiosamente la bacchetta magica, come se stesse cercando di far funzionare un telecomando rotto semplicemente agitandolo... "Hmph! E sì che ero convinta che ci sarei riuscita... Sgrunt, e va bene, afferrato il concetto... vorrà dire che mi limiterò a farne scendere uno alla volta! Cobramon, come punizione per aver riso di me, tu dovrai farti la strada in discesa senza poter godere del mio incantesimo! Dovrai farti tutta la discesa con le spire, ci siamo intesi?"

L'espressione distaccata - e un pò insolente - del Digimon serpente passò immediatamente allo shock e all'incredulità! "Cossss...? Hey, hey, compagna, asssspetta un momento! Vuoi dire che dovrei farmi tutta quella discesa... ssssoltanto con le mie sssspire?" esclamò, guardando la parete a strapiombo. A parte le rocce sporgenti, non sembrava esserci praticamente nulla a cui Cobramon avrebbe potuto avvinghiarsi per frenare la caduta... "Ma... ma così finirò per rompermi l'osssso del collo! Non puoi chiedermi di fare quessssto!" concluse, sentendo una grossa goccia di sudore formarglisi dietro la testa!

Per sua sfortuna, Witchmon fu del tutto irremovibile. "Potevio pensarci prima di fare tante critiche sul mio talento magico, che non è certo diminuito per colpa del piccolo contrattempo che hai visto adesso! E non ti preoccupare per il collo? Sei un serpente, no? Anche se cadi, a un'altezza così non ti fai nulla" lo rimproverò, tenendo le braccia incrociate e picchiettandosi sulla spalla con la bacchetta. "Ora, avanti il primo! Tu, piccolo, e il tuo Digimon... visto che state cercando i vostri compagni, mi sembra giusto che andiate voi per primi! Mi raccomando, però, no allontanatevi subito. Aspettate che siamo arrivati tutti, non abbiamo idea di cosa si nasconda lì dentro!"

"Va bene! Grazie dell'aiuto, Witchmon!" ringraziò Bearmon, mentre lui e il suo partner umano si apprestavano a ricevere da Witchmon l'incantesimo di levitazione. Cobramon, ancora un pò scombussolato alla prospettiva di doversi fare tutta la strada in discesa, si rivolse a Leomon, nel tentativo di appellarsi al suo senso di giustizia e far sì che lui gli risparmiasse la fatica. "Ah... ehm... ssssignor Leomon, se posssso chiederle un favore... non è che potrebbe intercedere per conto mio con la mia compagna, e convincerla a farmi scendere là ssssotto con la ssssua magia? Non mi va proprio di risssschiare le mie sssspire in quella discesa!"

La risposta di Leomon fu un sospiro di scusa, e lo stoico guerriero, nonostante i suoi sforzi, non potè impedire ad un piccolo sorriso di affiorare sul suo volto fiero. "Temo... di non poterti essere d'aiuto, in questo frangente, Cobramon." disse. "Vedi... il fatto è che sono un perfetto estraneo, e non credo proprio di poter dire niente alla tua compagna. E poi, come dice un proverbio che una volta ho sentito... la fatica è debolezza che se ne va dal tuo corpo, no? Anzi, visto che ne ho la possibilità, mi farò anch'io la discesa senza usare la magia."

"Ssssigh... come ssssi ssssuol dire, mal comune mezzo gaudio..." borbottò Cobramon, mentresi apprestava a scivolare giù per la sponda. "Ssssolo che in quessssto caso, non mi ssssento granchè ssssollevato..."

 

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"Hmmm? E questo posto... com'è che all'improvviso ci sono finita dentro?"

Questa era la domanda che Jolene Spencer si era fatta nel momento in cui, dopo essere stata trascinata nella fossa luminosa da MetalPhantomon, aveva aperto gli occhi, ancora stordita dal volo e dal susseguirsi di luci. L'opprimente e umida caverna in cui lei e i suoi compagni si erano addentrati era scomparsa, e ora al suo posto c'è uno scenario che Jolene trovava decisamente più rassicurante, ma che al tempo stesso la faceva andare in confusione. Non c'era nessun motivo logico, del resto, per cui lei si sarebbe dovuta trovare davanti ai cancelli della sua scuola privata, vestita con la sua elegante uniforme scolastica nera su camicia bianca, e con una cartella di stoffa nera in una mano! E come se non fosse abbastanza, non riusciva più nemmeno a vedere BlackGatomon accanto a lei!

"Questa... questa è la scuola a cui vado io..." mormorò tra sè, guardando verso l'insegna dorata affissa a fianco del cancello, sulla quale era scritto il nome "Byron Private Institute". Stranamente, per quanto l'edificio scolastico sembrasse del tutto deserto (o almeno, Jolene non aveva visto nessun altro aggirarsi da quelle parti), il cancello principale era semiaperto, e alla ragazzina sarebbe bastato dargli una piccola spinta per aprirlo a sufficienza da entrare. Tutti quegli elementi fuori posto messi assieme, rendevano il paesaggio di quella scuola di alto livello (con tanto di siepi accuratamente potate, alberi in fiore e lo stile architettonico sobrio tipico di posti come Eton od Oxford), inquietante piuttosto che rassicurante come in teoria avrebbe dovuto essere. E ora che BlackGatomon non era con lei, Jolene si sentiva indifesa...

La ragazzina inglese si rimproverò tra sè per l'assurdità di quei pensieri. Era completamente sola, in mezzo ad un luogo che le era familiaee... che cosa avrebbe potuto accaderle di tanto strano?

Certo... completamente sola...

La sua mente fu, per un breve istante, attraversata dal cupo pensiero che in fondo non ci fosse una gran differenza con come andavano le cose di solito. Che lei fosse circondata di persone, o sola come in quel momento... il risultato, alla fine, era sempre quello...

Con un sospiro, Jolene spinse in avanti il cancello. Non era molto sicura nemmeno lei di cosa stava facendo... ma tanto valeva andare da qualche parte, invece che restare ferma là. Il cancello si spalancò, con un cigolìo che spezzò per un istante il silenzio che regnava tutt'attorno... e Jolene iniziò a camminare nel cortile della sua scuola, guardandosi attorno alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarla a capire la sua situazione. Dov'era finita, la sua Digimon? Era ancora nel Mondo Digitale, se era per quello? E... se così non era, i suoi amici erano ancora là? Come... come aveva fatto ad arrivare fin lì?

"Hahahahaaa! Hey, ragazze! Guardate un pò chi si vede!"

Jolene frenò di botto, non appena ebbe fatto i primi passi nel cortile della scuola. Un gruppetto di voci fin troppo conosciute... e delle sagome ombreggiate che le si stavano avvicinando minacciosamente, con la schiena al sole, in modo che non si vedesse molto bene il loro aspetto. Ma... Jolene era fin troppo familiare con situazioni come quella perchè potesse avere qualche dubbio su chi fosse...

"Già, guarda un pò i casi della vita! E' arrivata la secchiona!" rispose un'altra voce acerba, appartenente ad un'altra delle tre ragazze che si stavano avvicinando alla Digiprescelta della Sincerità... "Senti un pò, piccola... sei qui perchè vuoi ancora essere la cocchina dei professori, vero? Il tuo è un comportamento che proprio non ci piace..."

"No... No, aspettate un momento..." balbettò Jolene, girandosi verso le tre sue coetanee, e usando le mani per cercare di creare una barriera ideale tra lei e loro. "Io... sono qui... per caso, e... anzi, in realtà non credevo neanche di... Piuttosto voi... Margaret... Agatha... Victoria... come ci siete arrivate fin qui? Siete... siete anche voi delle Digiprescelte? Credevo... che lo fossimo solo io e..."

La ragazza al centro del gruppo gettò indietro la testa e rise sguaiatamente. Ora che i raggi del sole non celavano più il loro aspetto bene come prima, era possibile vedere bene di chi si trattasse... Quella al centro aveva i capelli rossi, a caschetto, con numerose lentiggini spruzzate un pò dappertutto sul viso, e sarebbe anche stata carina, se non fosse stato per il ghigno di cattiveria che stava sfoderando in quel momento... E poi, c'era, alla destra di Jolene, una biondina con due treccine laterali... e alla sua sinistra, una ragazza un pò sovrappeso, dall'aspetto anonimo, con i capelli ner a caschetto. Tutte e tre erano vestite della stessa sua uniforme... e soprattutto, tutte e tre erano decisamente più alte e più robuste della minuta Jolene. Non era troppo difficile immaginare cosa la ragazzina più piccola si sarebbe trovata per le mani se a quelle tre fosse venuta voglia di litigare...

"Heheheheee... ma l'avete sentita, ragazze? Una Digiprescelta!" rise la biondina con le trecce, quella che Jolene sapeva chiamarsi Agatha. "Cos'è, Jolene, un nuovo videogioco? Allora, questo vuol dire che anche le secchione senza una vita sociale come te si divertono, qualche volta!"

"Heheheee..." rise quella più grassa. "Già, questa giunge come una novità anche per me! Piuttosto, piccoletta, non farci perdere altro tempo, e consegnaci i nostri compiti. Perchè tu li hai fatti, vero? Heh, piccola Jolene? Vero che li hai fatti, eh?"

Ecco... era quello il motivo per cui Jolene detestava ogni volta in cui quelle tre le venivano a fare visita. Ogni volta, presto o tardi, la discussione verteva su quello... e in questo caso, almeno finchè non avesse capito che diamine stava succedendo, Jolene doveva cercare di guadagnare tempo. Quindi, guardandosi attorno con la coda nell'occhio per vedere se per caso BlackGatomon non fosse riapparsa al suo fianco, la ragazzina indietreggiò di due passi, tenendo stretta la sua cartella...

"Ehm..." si schiarì la gola, e si accorse con disappunto che le espressioni maligne sui volti delle sue "amiche" si erano fatte ancora più feroci... la conoscevano troppo bene per non rendersi conto di quando Jolene cercava di prendere tempo... "Ecco... a dire a verità, in questi giorni sono stata piuttosto impegnata, e..."

"Sei stata... impegnata, dici?" chiese con aria feroce Margaret, la ragazza dai capelli rossi, arrivando quasi ad invadere lo spazio personale di Jolene. "Ahi, ahi, ahi... mi sa che qualcuno, qui, non ha capito bene la situazione in cui si trova... che ne dite, ragazze, glielo spieghiamo noi?"

Victoria, la ragazza sovrappeso, si mise le mani sulle anche e scosse la testa, assumendo un'espressione che avrebbe potuto essere di compatimento, se non fosse stato per il crudele divertimento che evidentemente provava. "Aaaah, è una vera sfortuna!" esclamò. "La nostra Jolene è un pò troppo dura di comprendonio... e questo le costerà parecchio!"

Jolene fece un altro paio di passi indietro, andando quasi ad inciampare su un sasso sporgente, e tirò il fiato per calmarsi. Il suo primo istinto sarebbe stato quello di farsi prendere dal panico e fuggire... ma Margaret era molto più veloce, e l'avrebbe raggiunta in poco tempo, quindi quell'idea era da scartare... "Beh... no, no, ragazze, io sono benissimo quello che significa... ehm... non fare i vostri compiti! Il fatto è che... beh... come posso dire... in questi giorni ho avuto un bel pò di impegni... cose molto importanti, potrei aggiungere... e non ho avuto il tempo di fare nemmeno i miei, di compiti! Però... quando... ehm... quando torno a casa, la prima cosa che faccio è... completarli! Vi... vi va bene così?"

"Senti, piccoletta, non prenderci in giro!" affermò con crudele soddisfazione Agatha, facendosi avanti a sua volta e afferrandole il polso. Jolene fece un salto per la paura, ed ebbe un brivido, mentre la biondina la fissava con sguardo truce. "Tu lo sai, vero, che nessun impegno è più importante per te dei nostri compiti, non è così? Oppure... vuoi che ti ricordiamo cos'è successo quando ci hai detto di no? Sono sicura che tu non vuoi questo... cara la mia piccola Jolene!"

"Già... altrimenti cosa direbbero i tuoi cari mamma e papà, se sapessero che la loro bambina ha fatto a botte con delle... teppistelle come noi?" la prese in giro Victoria, toccando la guancia di Jolene con un indice grassoccio. Disgustata, Jolene notò che le unghie della ragazza più rotonda probabilmente non vedevano l'acqua da un paio di giorni, in barba alla formalità dell'istituto privato... "Sicuramente sarebbero molto in pensiero per te, non è così? E tu non vuoi che loro si preoccupino per te, vero? E' per questo che non gli hai detto nulla di noi... dico bene?"

"Brave, brave..." affermò Margaret, il cui fiato ora colpiva Jolene dritta in faccia. "Quindi, cara la mia Jolene, se non vuoi che tutto questo accada, ora vieni in aula studio con noi, ti metti là, e fai tutti i nostri compiti! Dobbiamo avere il tempo di copiarli, tu lo sai, vero? Se presentassimo i nostri compiti con la tua calligrafia, sai il caos che ne verrebbe fuori? E tu non vuoi che questo accada, giusto?"

"Oh, e nel caso ti venga in mente di chiamare aiuto... non ti scomodare, piccina!" continuò Agatha. "Abbiamo già controllato, e non c'è nessuno in tutto l'edificio a parte noi quattro! Sei... completamente sola, mia cara Jolene! Sola con noi! COmunque, formiamo un bel gruppetto comunque, no? Bene, ora poche storie e seguici! Credo che ne avrai per un bel pò..."

Mentre Agatha parlava, la mente della sua vittima stava viaggiando a mille all'ora, dispersa tra chissà quanti pensieri cupi... e un istante dopo, i suoi pensieri si rivolsero ai suoi compagni, che in quel momento si trovavano chissà dove... dispersi in quelle caverne a cercare i loro Digivice, in mezzo a chissà quali pericoli...

Compreso quell'orribile mostro elettrico simile ad uno scheletro...

Jolene non aveva ancora capito come mai fosse finita lì, di punto in bianco, nè cosa ci facessero lì le sue odiate compagne di istituto. Ma di una cosa era certa: non voleva stare lì, per nessun motivo! Questo pensiero le fece stringere i denti, e accese nel suo cuore una fiammella di ribellione... non poteva starsene là, a soddisfare i capricci di quelle tre vipere, quando i suoi compagni... quei ragazzi che, pur conoscendola da molto meno tempo, stavano cercando di metterla a suo agio, si preoccupavano per lei e cercavano di venirle incontro senza essere invadenti... erano in difficoltà. In uno scatto di coraggio che sorprese lei stessa, Jolene strattonò il polso per il quale Agatha la teneva, e l'altra sua mano si strinse sul manico della sua cartella. Per nulla intimorita, e anzi quasi divertita da quello che lei riteneva soltanto un debole tentativo di difesa, la bionda strinse ancora di più la presa, al punto da far formicolare le dita alla sua vittima...

Ma quest'ultima reagì di nuovo, e questa volta il suo strattone fu tae che Agatha, non aspettandosi una simile decisione, perse la presa e finì per stringere in mano soltanto l'aria! L'espressione di Agatha, e delle sue due compagne, si fece immediatamente infastidita, in contrasto con il tono divertito che avevano fino ad un istante prima... e Jolene ne approfittò per mettere ancora un pò di distanza tra sè e le tre prepotenti, afferrò il manico della sua cartella con entrambe le mani, e le guardò con un'aria determinata che lei stessa non ricordava di aver mai avuto. In quel momento, si sentiva formicolare le mani dal desiderio di farla pgare a quelle arpie per quello che le avevano fatto. La sua pazienza, a lungo sforzata e ora logoata anche dalle difficoltà che stava affrontando a DigiWorld, stava dando segni di cedimento.

Le tre teppiste erano comunque troppo offese dal fatto che la loro vittima si fosse ribellata, per sospettare che i suoi pensieri fossero questi. Margaret, in particolare, iniziò a camminare attorno a Jolene, squadrandola dalla testa ai piedi come avrebbe fatto un lupo con una pecora... e dopo qualche secondo, in cui Jolene si preparava a scattare, riprese a parlare.

"Oh, oooh... ma cosa abbiamo qui?" chiese la teppista con sufficienza. "Una pecorella che fa la voce grossa? Un gattino bagnato che cerca di mostrare gli artigli? Perchè, se ti sei fatta quest'idea, cara la mia Jolene, temo di doverti contraddire. Tu ricordi bene che noi siamo più grandi e più forti di te, vero? E che tu sei troppo vigliacca per andare a dire ai tuoi genitori o ai prof quello che noi abbiamo minacciato di fare... quindi, forza, piccola Jolene, dicci qual è la risposta giusta..."

Agatha e Victoria, seguendo la loro leader, si avvicinarono sghignazzando a Jolene, e fecero rumore con le nocche... fugando anche gli ultimi dubbi che si potevano avere su quello che sarebbe successo alla ragazzina più piccola e più timorosa se non avesse obbedito... Ma questa volta, le loro minacce ebbero il solo effetto di rendere Jolene ancora più decisa a resistere. Non sapeva nemmeno lei se questa sua testardaggine era dovuta ala decisione... oppure al fatto che la paura aveva raggiunto livelli tali che Jolene era caduta nell'estremo opposto, decidendo di andare dritta contro la minaccia piuttosto che fuggire...

"Sì, Jolene, piccolina di mamma..." la prese in giro Victoria, sorridendo e mostrando un paio di incisivi bianchi e luccicanti. "Dillo... qual è la risposta giusta? Hai dieci secondi di tempo per rispondere... dieci, nove, otto..."

"No. Mi rifiuto di farlo."

Una risposta secca, detta quasi a muso duro, che interruppe il conto della teppista e la lasciò con la bocca aperta come un pesce lesso, con la mano sollevata nella posa in cui stava facendo il conto alla rovescia! Anche Agatha non si aspettava questa reazione da parte di Jolene, e non riuscì a spiccicare parola... e per quanto riguarda Margaret, il suo viso assunse una sfumatura di colore che Jolene non avrebbe mai ritenuto possibile in una persona! Era senza ombra di dubbio, e senza esagerare, una sfumatura di viola!

"C... Co... Come... Come hai... detto...?" balbettò Margaret, troppo oltraggiata per fare un discorso coerente. "Tu... tu... una vigliacca che... non ha nemmeno... il coraggio di... aspetta... aspetta un momento... tu... tu sei... una codarda! Tu... non puoi rifiutarti di... farci i nostri compiti! Perchè... tu sai bene che noi non scherziamo! Fare i nostri... compiti... è il tuo... dovere..."

"Adesso basta, Margaret! Sono stufa di reggere il sacco a voi!" esclamò Jolene, alzando la voce e cominciando ad alterarsi sul serio. "Io... in questo momento ho delle cose più importanti da fare! E ho degli amici che hanno bisogno di me. Degli amici molto migliori di quanto voi potreste mai essere!"

"Che... che cosa?" rispose la biondina di nome Agatha. A Jolene sembrava che anche le sue trecce si stessero muovendo per l'indignazione. "Tu... degli amici... migliori di noi? Che... che assurdità stai dicendo? Una come te... non può certo avere degli amici! Sei troppo imbranata e stupida perchè qualcuno si interessi davvero a te!"

"Appunto!" sbottò Margaret, facendosi avanti e cercando di prendere di nuovo il polso di Jolene. "Noi siamo le uniche che portebbero avere interesse a stare con te! Certo non ti sarai messa in testa che qualcuno potrebbe davvero..."

"Non me lo sono messo in testa, è la verità!" urlò Jolene. "Sho, Yurika e gli altri miei compagni... mi considerano una di loro! Per loro sono importante per quello che sono, non perchè li aiuto a fare i compiti, o perchè sono un bersaglio su cui sfogarsi! Io sono una loro amica... ma credo che voi questo non lo possiate capire! Siete troppo egoiste e prepotenti, ecco perchè state così bene assieme!"

La combinazione dell'irritazione per essersi vista rifiutare il "favore", della rabbia per il fatto che la loro vittima preferita si stava ribellando, e dell'indignazione per essersi fatta dire la verità in faccia, fece perdere del tutto il controllo a Margaret, che scattò in avanti con uno strillo rabbioso, e sferrò un pugno di destro, colpendo l'apparentemente indifesa Jolene sotto il labbro inferiore, e facendola barcollare all'indietro. Convinta a questo punto che la reazione di Jolene sarebbe stata quella di scoppiare in lacrime e chiedere scusa, Margaret sfoderò nuovamente il suo ghigno di superiorità...

WHAP!

E lo perse un'istante dopo, quando la sua "vittima" si alzò di scatto e, roteando su sè stessa con tutte le forze di cui era capace, la colpì in faccia con la cartella! Margaret gemette per il dolore, e a causa del fatto che era totalmente impreparata, venne sollevata da terra e gettata supina al suolo, mentre le sue compagne indietreggiavano terrorizzate e guardavano Jolene come se all'improvviso le fossero cresciuti dei tentacoli sulla schiena! Con sguardo gelido, e un livido che le si formava sotto il labbro colpito, la Digiprescelta della Sincerità guardò le sue false amiche con rinnovata determinazione, la cartella stretta in entrambe le mani e un'espressione che le sfidava silenziosamente a farsi avanti, nel caso avessero avuto qualcosa da ridire...

"Ve l'ho detto... hanf... hanf..." disse, prendendo fiato tra le parole. "Io... devo fare una cosa molto più importante! E non sarete voi ad impedirmelo, avete capito? Ora lasciatemi in pace... e andatevene dalla mia vita! Non voglio più avere nulla a che fare con voi, brutte arpie!"

"Co... Cosa?" balbettò Agatha, fissando incredula ora Jolene, ancora in posizion di guardia... ora la sua leader a terra stordita! Il fatto che la loro vittima si fosse ribellata e avesse reagito così violentemente, mettendo al tappeto una che era molto più grande e più forte di lei, aveva completamente tolto il coraggio alle due prepotenti, che ora si allontanavano tremanti da Jolene. "Tu... tu... hai... hai osato... colpire Margaret... nemmeno... nemmeno sua madre... le ha mai messo le mani addosso! Tu... tu... come hai potuto... tu... sei una codarda... una buona a nulla! Come... come hai fatto a ribellarti a noi?"

"Hanf... hanf... ad un certo punto, se tiri troppo la corda, quella si spezza! Non dirmi che non lo sapevi!" ansimò Jolene, pur sentendosi tremare dentro. In quel momento, aveva superato la paura che le minacce di Margaret le mettevano addosso... e la cosa la riempiva di orgoglio, e anche di una non ben definita paura... se era stata capace di fare questo, messa sotto pressione, fino a che punto si sarebbe potuta spingere?

Questi interrogativi, almeno per quel momento, sarebbero stati destinati a non avere risposta, in quanto un istante dopo che Jolene ebbe sputato questa risposta in faccia alle sue terrorizzate aguzzine, lo scenario dell'elegante scuola privata perse solidità, facendosi traslucido per poi scomparire completamente, come vapore al vento. I contorni degli oggetti sbiadirono e i colori si sciolsero l'uno nell'altro, ma l'aria sconvolte delle tre prepotenti rimase fissa come se fosse stata immortalata in una fotografia, almeno finchè anche loro non furono scomparse nel nulla... e i profumi dell'aria aperta lasciarono posto all'odore stantìo di umidità del sottosuolo! Al posto dell'erba verde e dell'elegante architettura della scuola privata di Jolene, apparvero muri di roccia avvolti dalla semioscurità, illuminati qua e là da qualche piccolo raggio di luce che filtrava dalle crepe nei muri. Tuttavia, non serviva essere troppo allenati per capire che non si trattava di luce solare... aveva uno strano colorito verdognolo, che ne tradiva immediatamente l'origine innaturale, e Jolene si trovò a saltare indietro per la sorpresa e lo shock.

"Hey! Stai un pò attenta a dove metti i piedi!" la rimproverò una vocetta infastidita, proveniente dal terreno. Era chiaramente BlackGatomon, e dopo un momento di sorpresa, la ragazzina inglese ringraziò tra sè il cielo del fatto che la sua partner fosse ancora lì... "Capisco che tu ti sia appena svegliata da un incubo, ma vedi di carburare prima, okay?"

"Ah... Uhm... scusa, BlackGatomon..." mormorò Jolene, guardando verso il basso, e incrociando finalmente gli occhi della sua partner felina. Le iridi dorate scintillavano al buio, il che era una fortuna, considerando che il colore della sua pelliccia rendeva difficile vedere BlackGatomon in quella grotta. "Non... non so cosa sia successo... so che un attimo fa stavamo davanti a quell'orribile mostro con la falce... e poi, ci sono state tutte quelle luci, non ho capito più niente... e in seguito, eccomi davanti ai cancelli della mia scuola, con... con..." si interruppe, rendendosi conto di stare partendo per la tangente con un discorso dettato dal panico, e fece quello che in quel momento sentiva di dover fare più di ogni altra cosa...

Si chinò davanti a BlackGatomon e, soprendendo completamente la gattina nera, la abbracciò con tutte le sue forze, stringendola affettuosamente al petto! Inutile dirlo, questo suo gesto scatenò l'imbarazzo più totale nella solitaria Digimon felina!

"Ow... Ugh... ma... che stai combinando, Jolene? Mollami, accidenti!" protestò. "Così... mi metti in imbarazzo!"

Jolene si separò quasi subito dalla sua amica digitale, e la guardò con occhi emozionati e pieni di gratitudine. "Ehm... sì, scusami, hai ragione... tu non vuoi che ti vengano fatte queste cose... comunque, sentivo di doverlo fare, BlackGatomon, perchè sono contenta che tu sia ancora qui! Quando... quando ero persa in quello strano incubo, e non ti ho vista al mio fianco, per un attimo ho davvero temuto il peggio! Non sapevo più nemmeno cosa stava succedendo... e poi sono venute... beh, sì... sono venute tre tipe che mi hanno fatto davvero paura... e a un certo punto io non ci ho visto più, e ne ho stesa una! Non so se l'ho fatto perchè mi sono fatta coraggio, o perchè avevo talmente paura che non mi veniva in mente nient'altro..."

BlackGatomon ascoltò con insolita pazienza il discorso non troppo connesso della sua partner umana... e alla fine, si trovò a fare un breve, quasi impercettibile, ma comunque inaspettato gesto di meraviglia, spalancando leggermente i suoi occhioni dorati. "Aspetta un momento, Jolene... tu mi vorresti dire... che le hai suonate a una di quelle tizie che ti stava minacciando?" chiese. Una volta tanto, il muso di BlackGatomon si addolcì, non mostrando più quel cipiglio duro che era tipico suo... sembrava allo stesso tempo ammirata e sorpresa!

"Ehm..." mormorò Jolene, sfregandosi la nuca. "Sì, lo so, detto da me, sembra una cosa così assurda... voglio dire, io non ricordo di aver mai menato le mani prima d'ora in vita mia! Però... ecco... quelle tre volevano approfittarsi di me, esfruttarmi come fanno sempre, io gli ho risposto che non avevo tempo da perdere, e che tu e i miei compagni eravate più importanti per me... e loro hanno cercato di fermarmi!"

"E tu... non sei stata d'accordo, mi pare di capire!" affermò BlackGatomon con aria leggermente sarcastica. "Beh... che ti devo dire, davvero non mi aspettavo tanta grinta da parte tua! Mi hai... sorpreso, Jolene! Non sei la pappamolla che potresti sembrare! E comunque... ero convinta che alla fine ti saresti data una svegliata, e avresti mostrato gli artigli! Quindi... non posso che farti le mie congratulazioni!"

La timida ragazzina inglese arrossì per l'emozione. Farsi lodare da una come BlackGatomon non era certo un onore che capitava a tutti... "Beh... grazie mille, BlackGatomon! Mi... mi fa molto piacere sentirmelo dire! Pare che... anche una codarda come me, allora, possa avere qualche speranza di diventare una Digiprescelta come si deve! Heheheee..."

"Ora, non ti montare troppo la testa, però!" sbottò BlackGatomon, facendo di nuovo una faccia severa. "Sia ben chiaro che io sono interessata a te soltanto perchè mi darai la possibilità di evolvere a livello Ultimate, e sto cercando di farti sfoderare la tua grinta solo perchè è l'unico modo che hai di far illuminare la tua Crest! Ricorda che io e te abbiamo un rapporto di pura e semplice collaborazione... non certo di amicizia!"

"Va bene, va bene..." rispose Jolene. Ma questa volta, invece che suonare arrendevole, c'era nella sua voce un accento leggermente canzonatorio che sembrava voler dire che la ragazzina stava al gioco della sua Digimon! Quest'ultima, con un 'Hmph!' di fastidio, incrociò le braccia sul petto e guardò dall'altra parte, rifiutandosi di permettere a Jolene di guardarla negli occhi...

"Piuttosto, vediamo di non perdere troppo tempo qui, e andiamo in cerca dei nostri Digivice e degli altri ragazzi!" affermò BlackGatomon, balzando giù dal grembo dell'inglesina. "Quell'ammasso di ossa ambulante potrebbe essere ancora qui, da qualche parte... e non mi va di stare sotto quando è lui a giocare a nascondino! Forza, sbrighiamoci!"

"Ehm... subito, BlackGatomon!" rispose la Digiprescelta, riscotendosi dal suo attimo di smarrimento. BlackGatomon indicò un tunnel al lato opposto della grotta, e le due alleate vi si diressero senza altro indugio, sperando di trovare un modo per uscire da quel labirinto, o qualcuno dei loro compagni. Anche se Jolene continuava ad avere i suoi sospetti... "Scusa, BlackGatomon, ma sappiamo, di preciso, dovestiamo andando? Te lo chiedo perchè questo corridoio non mi sembra tanto diverso dagli altri..."

"Infatti non ho la benchè minima idea di dove stiamo andando!" sbottò la gattina nera, desiderando tra sè che la sua partner umana non se ne uscisse con affermazioni così sciocche. "Per quello che ne sappiamo, un passaggio vale l'altro... ed è sicuramente meglio che restarsene là in balìa di chissà quale mostro! Ora, di grazia, smettila di sprecare il fiato per parlare, e usalo per correre il più possibile! Dobbiamo fare in modo di... Ow!"

BlackGatomon, che stava proseguendo di fronte, si bloccò di colpo, andò a urtare contro qualcosa, e cadde all'indietro, venendo sostenuta appena in tempo da Jolene. Per fortuna, nè lei nè la cosa contro cui era andata a sbattere stavano proseguendo a gran velocità, quindi nessuno dei due si fece male... ma la gattina nera, già sul chi vive per conto suo, non perse tempo a rialzarsi di scatto e sfoderare gli artigli, mettendosi in guardia contro quello che poteva essere un pericoloso nemico...

"Hey, calmati, BlackGatomon! Lo so che non ti siamo troppo simpatici, ma se ci picchiamo a vicenda, non credo andremo da nessuna parte... non ti sembra?" esclamò, con voce familiare, la creatura contro la quale BlackGatomon si era scontrata. Si trattava, per la gradita sorpresa della Digimon e della sua partner, di Bearmon, che in quel momento stava uscendo da un angolo con le mani alzate, e un'espressione vagamente irritata sul viso. Dietro di lui proseguiva il piccolo Kevin... e dietro ancora, c'erano Witchmon, Leomon... e un Cobramon che sembrava abbastanza spompato e affaticato!

"Cosa... siete voi!" esclamò Kevin, mentre il resto del gruppo si fermava.

"Kevin!" esclamò Jolene. "Leomon, Witchmon, Cobramon! Meno male, state tutti bene! Avete... sistemato quei mostri lassù, vero?"

"Huh? Voi siete..." disse BlackGatomon, ritraendo gli artigli. "Accidenti, per un attimo ho creduto che fosse qualche altro Digimon! Bah, lasciamo perdere... Allora, Ogremon e i suoi compagni sono fuori combattimento?"

"Per adesso sì." rispose Leomon. "E credo che per un pò non ne sentiremo parlare... Ma voi, state bene? A quanto mi pare di capire, vi siete separati arrivando in questi cunicoli..."

"Purtroppo sì... abbiamo incontrato un Digimon spaventoso che ci ha trascinati qua sotto, e abbiamo perso di vista gli altri..." spiegò Jolene con preoccupazione. "Non sappiamo dove siano finiti, e non sappiamo neanche dove si trovino i nostri Digivice!"

"Beh, se può darvi una mano..." affermò Witchmon, picchiettando sul terreno dissestato con il manico della sua scopa volante. "Leomon ha detto di aver percepito, solo pochi minuti fa, delle aure combattive qualche metro più in basso rispetto a noi... Sembra che ualcuno dei vostri compagni stesse combattendo."

"Tra l'altro, la loro energia era ad un livello molto alto..." aggiunse Leomon, da esperto guerriero quale era. "Non mi stupirei se questo volesse die che qualcuno dei vostri compagni ha ritrovato il Digivice, e ha fatto fare al suo Digimon un'ulteriore evoluzione. Come hanno fatto Kevin e Bearmon là fuori."

BlackGatomon non fece alcun commento, ma dentro di sè provò uno strano risentimento per quello che aveva appena sentito. E così, un altro di quei ragazzi aveva eseguito la Digievoluzione a livello Ultimate... anzi, no, forse anche due! E lei, invece, era ancora ferma a livello Champion... e pensare che il motivo per cui aveva accettato di fare da partner ad una Digiprescelta era stato proprio il fatto che questo le avrebbe dato la possibilità di evolvere. E la cosa più irritante, sotto un certo punto di vista, è che non poteva neanche dare la colpa a Jolene, per tutto questo. D'accordo che la sua Digievoluzione dipendeva dalla sua partner... ma fino a quel momento, la timida Digiprescelta inglese non aveva avuto nessuna occasione di dare prova di sè e far illuminare la sua Crest. E anche se ce l'avesse avuta, senza Digivice non si andava da nessuna parte!

"Allora, cerchiamo di non perdere altro tempo." affermò Witchmon. "Troviamo un modo per scendere al livello inferiore, forse lì troveremo anche i Digivice rubati... Cobramon, riesci a sentire qualcosa? Sai trovare dove potrebbero essere gli altri ragazzi?"

Il serpente dal collo appiattito, ormai completamente ripresosi dalla fatica di dover scivolare lungo una parete scoscesa, alzò la parte superiore del suo corpo e tastò l'aria con la lingua biforcuta... per poi concentrarsi sulla traccia che sentì provenire da una certa direzione. "Hmmm... Ssssì, credo proprio di ssssì... sssse prosssseguiamo da quesssta parte, sssono sssicuro che li troviamo! Ssssento la loro traccia... è debole, ma si ssssente! Anzi, credo che Sho, Felipe e Yurika ssssiano tutti assssieme!"

"Davvero? Questa è una bella notizia!" affermò Kevin, mentre Jolene tirava un breve sospiro di sollievo. Se non altro, il gruppo non si era del tutto diviso, e questo voleva dire meno problemi a lungo andare... "Allora, forza, Cobramon... guidaci, e non seguiamo te!"

"Ssssenza problemi!" sibilò il Digimon serpente. "Sssseguitemi, e vi porto da loro! Ssssolo, asssspettatevi di camminare un pò... non ssssono molto vicini!"

"Non è la vicinanza, il nostro problema maggiore, in questo momento!" affermò Witchmon. "Forza, socio, metti in moto le tue squamose spire posteriori, e trova i ragazzi! Poi, prometto che per un anno intero non ti faccio più fare da cavia!"

"Quesssto mi ssssembra un modo giussssto per motivarmi!" replicò Cobramon, che iniziò a civolare tra le rocce con guizzante celerità...

 

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"Allora... sei riuscita a ritrovare il tuo Digivice, e hai fatto evolvere Kunemon a livello Ultimate... dopo che Kunemon ti ha fatto quel discorso?" chiese incredulo Sho, non appena Yurika ebbe finito di raccontare come lei e il suo piccolo amico fossero riusciti a ritrovare la strada in quel dedalo di gallerie e grotte, e a sconfiggere il temuto MetalPhantomon...

Yurika e Kunemon si guardarono per un pò, e il bruchino giallo sollevò le mandibole a becco in un sorriso. "Già, proprio così! Gliel'abbiamo fatta vedere, a quello stupido ammasso di ossa troppo caricato!" esclamò. "Yurika ha fatto risplendere la sua Crest dell'Amore, e io mi sono trasformato nello stupendo CannonBeemon, che ha ridotto quel buffone in tanti bei dati al vento! E vedessi quant'ero bello, con quella batteria laser sulla schiena e quella corazza metallizzata! Il mio sogno, una Digievoluzione come quella!"

Falcomon, con le alette incrociate sul petto, sospirò ironicamente. "Perchè mi aspettavo che avresti detto così, Kunemon?" cinguettò. "Comunque... anche io e Felipe non ce la siamo cavata male! Grazie anche a Sho e a SnowAgumon, che ci hanno dato le dritte giuste, anche Felipe ha fatto illuminare la sua Crest, e mi ha fatto evolvere in Yatagaramon! Solo che... ancora non sappiamo cosa fossero quegli strani tentacoli che sono venuti su dall'abisso e hanno cercato di catturarci! Sono saltati fuori all'improvviso, poi io li ho sconfitti, e se ne sono andati... ma ho come la strana sensazione che non sarà l'ultima volta che li vedremo!"

"Beh, tienitela per te, quella sensazione!" lo avvertì Sho, scuotendo la testa nel tentativo di non pensare a quell'evento terrificante. "Io, se non incontrerò mai più quella strana cosa, sarò grato a tutte le Fortune! A parte questo, Yurika-chan... quindi, adesso MetalPhantomon non c'è più, e possiamo cercare i nostri Digivice con tutta calma?"

"Sì, ma non è comunque il caso di attardarsi troppo." rispose la bambina dai capelli blu, per poi farsi aria con la maglietta. Nonostante fosse vestita leggera, man mano che i ragazzi si spingevano nelle profondità della grotta, il clima si faceva sempre più soffocante, e anche Sho e SnowAgumon provarono un colpo di caldo in quel preciso momento. "Non so che altro ci possa essere nascosto in queste gallerie... e non voglio neanche scoprirlo, se è per questo! Meglio che troviamo in fretta i nostri Digivice, e fuggiamo da questo posto! Sho-kun, tu hai detto di essere venuto da quella direzione, giusto?"

Sho guardò nella direzione in cui la sua amica stava indicando. "Ehm... sì, credo di sì, era più o meno da quella parte. Ma non stavo esattamente pensando a che direzione stavo prendendo, stavo soltanto cercando di trovare te e Felipe-kun il più rapidamente possibile. Come mai me lo chiedi?"

"Beh, è semplice!" rispose Kunemon, con la faccia di uno che voleva dire che avrebbe dovuto essere ovvio. "Supponiamo che quel MetalPhantomon abbia cercato di nascondere i Digivice più in profondità... e quindi, se sappiamo da dove sei venuto, abbiamo anche idea di dove cercare... Huh? E questo cosa..."

"Che succede, Kunemon?" esclamò SnowAgumon, a sua volta sul chi vive. "Hai... hai sentito qualcosa, per caso?"

Il bruchino giallo mosse le sue antenne in aria, cercando di captare ogni minimo movimento e vibrazione. "Non lo so, SnowAgumon... sono sicuro di aver percepito qualcosa, ma non saprei dirti esattamente di cosa si tratti... Posso solo dirti che ci sono diversi Digimon che stanno venendo da questa parte, ma non ho idea se siano ostili o meno..."

"Visto che ci trovamo qui dentro, credo che la cosa più sicura sia ipotizzare che ci vogliano fare la pelle!" esclamò Yurika in risposta. "Credo... che sia meglio mettersi in guardia, e nascondersi! Vorrei evitare un altro combattimento, se possibile..."

"Non vedo come fartene un torto..." affermò Falcomon, mentre il gruppo si infilava in un anfratto tra le rocce, muovendosi in fila indiana. Era una fessura di dimensioni appena sufficienti a far stare tutti i membri del gruppetto, ma l'oscurità della zona avrebbe dovuto essere sufficiente ad occultarli tutti... o almeno, questo è quello che speravano tutti, mentre i passi del gruppo di Digimon continuavano ad avvicinarsi in maniera inquietante...

Sho prese un bel respiro... e poi trattenne il fiato, nel tentativo di non emettere neanche il più piccolo rumore che avrebbe potuto tradire la loro presenza. Tutto quello che sentiva, a parte i passi del "nemico" che si avvicinavano come se fossero rombi di tuono, era il respiro flemmatico, e al tempo stesso nervoso, dei suoi compagni, e sulla pelle sentiva le punte aguzze delle rocce, il naso freddo di SnowAgumon, e il braccio nudo di Yurika...

"Eccoli che arrivano... speriamo che non ci notino!" disse tra sè Sho, iniziando a vedere delle figure avanzare nella semioscurità. Ma la sensazione di allarme scemò poco dopo, quando il leader non ufficiale del gruppo di bambini prescelti si rese conto che i "nemici" in questione erano un grosso serpente con un largo disco piatto sul collo, una piccola figura con il cappello da strega e una scopa, un gigante muscoloso con la testa di leone... e altre quattro figure, quattro con cui Sho e i suoi compagni avevano viaggiato già da molti giorni nel Mondo Digitale!

"Hey, ragazzi, ma quelli non sono..." mormorò Falcomon all'orecchio di SnowAgumon. E quello che successe dopo annullò qualsiasi ulteriore dubbio che avrebbe potuto rimanere...

"Hey, Cobramon... sei sicuro che fosse questo il punto giusto?" chiese Jolene. "Io... non vedo proprio niente qui!"

"Non ssssottovalutare il mio olfatto, piccola!" la rimproverò bonariamente il Digimon serpente, tenendo la metà anteriore del corpo sollevata, e usando la lingua per "assaggiare" l'aria. "E' vero che le mie sssspire sssono un pò malmesssse... e che in quessssto possssto umido non sssento gli odori bene come dovrei... però, ssssono sssicuro di aver ssssentito l'odore dei nosssstri amici in quesssta direzione! E ssssono molto vicini, lo ssssento!"

Sho borbottò qualcosa tra sè. Ma certo, come aveva fatto a dimenticare questo particolare? Anche nascondendosi lì, se fosse passato qualche Digimon dotato di un olfatto particolarmente acuto, non avrebbe avuto problemi a trovarsi, anche in mezzo a quelle fitte tenebre. Si ricordò di non fare più errori così stupidi... ma in quel momento, il sentimento prevalente era la contentezza per il fatto che Kevin, Bearmon, Jolene, BlackGatomon e gli altri si erano salvati, e stavano bene!

"Kevin-chan, Jolene-chan!" esclamò Sho, uscendo di gran carriera dall'interstizio tra le rocce. "Ragazzi, siete tutti qui! Meno male, eravamo tutti un pò in pensiero!"

"Sho! Yurika, Felipe... ci siete anche voi?" esclamò Kevin. "Sì... sì, per fortuna siamo riusciti tutti a sfuggire ad Ogremon... e abbiamo anche ritrovato Jolene! Ma... ma voi, come ci siete finiti, fin qui?"

"E' una storia lunga, e non sappiamo neanche da dove cominciare, esattamente..." rispose SnowAgumon. "Però... una cosa possiamo dire per certo, e cioè che un Digimon al servizio di Watchmon ha preso i nostri Digivice, e ci ha intrappolato in questo labirinto sotterraneo. Poi... non so come abbia fatto... ha creato delle illusioni per cercare di toglierci di mezzo, e per poco non ci riusciva... però, sembra che Yurika e Kunemon siano riusciti a toglierlo di mezzo!"

"Davvero?" chiese stupita Jolene. "Yurika... quindi, vuoi dire che hai ritrovato il tuo Digivice, e sei riuscita a far risplendere la tua Crest?"

"Sì, e non solo io! Anche Felipe-kun, qui presente, è riuscito a far fare la Digievoluzione Ultimate a Falcomon-chan!" rispose la bambina dai capelli blu, strizzando un occhio rivolta a Kunemon, mentre il bruchino giallo scuoteva le antenne con orgoglio, e Falcomon alzava un'ala. "Quindi... direi che adesso la nostra situazione è migliorata, e parecchio!"

"Effettivamente, siete riusciti a fare molto... Per essere riusciti ad illuminare le vostre Crest, significa che siete riusciti a scoprire dentro di voi i valori che esse rappresentano..." commentò Leomon, guardando con approvazione i due Digimon. "E con un Digivice ritrovato, siete maggiormente in grado di difendervi dai pericoli. Ma... resta il problema che dobbiamo ancora ritrovare i Digivice di Sho e Jolene, e non sappiamo dove gli scagnozzi di Watchmon li abbiano nascosti."

"Oltretutto, non possiamo restare qui a lungo... sono sicura che anche questo posto sarà disseminato di DemiWatchmon, che stanno tutti osservando quello che succede, e lo stanno facendo sapere a Watchmon stesso..." commentò Witchmon, a cui premeva di richiamare l'attenzione su una questione decisamente importante. "Non passerà molto tempo prima che ci mandi contro i suoi scagnozzi, quindi dobbiamo ritrovare i nostri Digivice, e andarcene di qui al più presto!"

"Giussssto! Da che parte penssssate che ssssiano sssstati nasssscosssti, i Digivice?" chiese Cobramon. "Perchè... immagino che voi li sssstessste cercando, in quesssto momento!"

"Beh, Yurika-chan pensava che fosse il caso di cercare un passaggio verso i livelli inferiori..." rispose Sho. "Diceva che era più probabile che lo scagnozzo di Watchmon... MetalPhantomon, mi pare si chiamasse... li avesse nascosti ai livelli più bassi, dove era più difficile che noi ci spingessimo! Ora che siamo di nuovo tutti assieme, e che abbiamo qualche evoluzione in più... credo che non ci sarebbero problemi se ci avventurassimo nelle zone più profonde della caverna, giusto?"

"Non è che abbiamo molte alternative, a dire la verità..." commentò SnowAgumon. "Ma bisogna vedere se Leomon, Cobramon e Witchmon hanno voglia di accompagnarci fin lì..."

"A quessssto punto, mi ssssembra inutile chiederlo..." sibilò Cobramon. Avrebbe alzato le spalle, se solo le avesse avute. "Non ssssei d'accordo anche tu, compagna?"

La giovane strega tossì, e cercò di fare la faccia da dura. "Ehm... certamente! Che razza di domande fate? E' ovvio che vi accompagnamo anche lì, no? Tanto... l'ha detto anche Yurika che ormai quel MetalPhantomon è spacciato! E tu, Leomon, sei con noi?"

"Certamente." rispose il guerriero-leone, senza alcuna esitazione. "Tutto sta nel trovare un passaggio per i livelli inferiori... per il momento stiamo girando a vuoto."

Yurika sorrise e indicò un passaggio dal lato opposto della caverna. "Beh, forse ho un'idea di dove cercare. Forza, ragazzi, diamoci una mossa! Intanto, voi ci aggiornate su cosa è successo, e su come avete battuto Ogremon e i suoi leccapiedi!"

"Già, questa è una cosa che mi interessa!" affermò Falcomon. "Quando vi abbiamo lasciato all'ingresso, il piccolo Kevin aveva un'espressione alquanto decisa! Fatemi indovinare... è successo qualcosa con le vostre Crest, non è così?"

Kevin e Bearmon si guardarono negli occhi, e sorrisero con l'aria di due monelli. "Oh, beh... in effetti, è successo proprio così! Adesso vi raccontiamo tutto..." rispose l'orsacchiotto, mentre si aggiustava il berrettino da baseball...

 

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La ricerca, per fortuna, non durò troppo a lungo. Dopo un quarto d'ora di zigzag tra angusti anfratti e corridoi semioscurati, il gruppo era arrivato ad un cunicolo, largo quel tanto che bastava a far passare il gigantesco Leomon, che si inoltrava nelle viscere della terra... e che fino a quel momento, era stato l'unica via che i ragazzi avevano trovato per raggiungere i livelli inferiori della caverna. In quel momento, tenendo pronti i Digivice e con tutti i sensi in allerta, stavano lentamente scivolando lungo il cupo corridoio di roccia, stando attenti a non muovere nulla, e a limitare al massimo i rumori. Uno dietro l'altro, con Leomon davanti a tutti, il gruppo si addentrava sempre di più nell'oscurità impenetrabile, rischiarata di tanto in tanto solo da qualche raggio di luce verdina che filtrava dalle spaccature delle rocce.

Era un momento di grandissima tensione. Tutti loro erano tesissimi, e non avevano idea di cosa li attendeva una volta raggiunta la fine della galleria. In particolare, Jolene dovette esercitare su sè stessa tutto l'autocontrollo di cui era capace, per non restare vittima di un attacco di panico, per nulla indicato nella situazione in cui erano... Si stupiva di quanto i suoi amici, anche il piccolo Kevin, riuscissero a far sembrare naturale il loro coraggio... e, a dirla tutta, si stupiva anche del fatto che lei stessa, nell'illusione che aveva affrontato e vinto, fosse riuscita a farsi abbastanza coraggio da affrontare le sue aguzzine... e addirittura alzare le mani su di una! In quel momento, le era sembrato che un'altra Jolene avesse preso possesso del suo corpo e le avesse fatto fare cose che normalmente non avrebbe mai neanche sognato...

Finalmente, la lunga discesa finì, e Leomon fu il primo a sbucare fuori e a dare un'occhiata al luogo in cui erano finiti, seguito a ruota dai Digiprescelti, dai loro Digimon, e da Cobramon e Witchmon. Per la sorpresa di molti di loro, erano arrivati in una sorta di enorme galleria sotterranea, il cui pavimento perfettamente levigato e liscio spiccava in contrasto con i muri ruvidi, pieni di sporgenze affilate, del resto della caverna. Sembrava che una mano misteriosa avesse appositamente lavorato soltanto su quella parte più interna, e avesse lasciato del tutto perdere il resto del labirinto naturale! Inoltre, per chissà quale motivo, quella sala interna era illuminata da dei lampadari alogeni lunghi e stretti appesi al soffitto, senza che ci fosse alcun cavo di alimentazione visibile a dare loro energia! Anche così, però, non era illuminato molto bene, e i ragazzi dovettero comunque tenere alta l'attenzione per non inciampare su qualche ostacolo posto sul terreno. Sembrava di essere all'interno di una stazione della metropolitana desolata e completamente abbandonata, con soltanto l'eco dei propri passi a fare da sottofondo. L'effetto d'insieme, bisognava ammetterlo, non era meno inquietante del resto della caverna delle Fortran Heights... nè meno opprimente, dato il caldo umido che regnava incontrastato!

"Ma... ma che razza di posto è questo?" si chiese Sho, alzando la voce soltanto quel pò che gli serviva per farsi sentire dai suoi amici. "Siamo... siamo scesi nel sottosuolo, ma... ma queste non sono più le caverne delle Fortran Heights! Voi che cosa dite?"

"Non... non ne abbiamo idea, noi non siamo mai stati in questo posto!" balbettò nervosamente Witchmon. La giovane strega si guardava attorno, brandendo la sua scopa come se fosse stata un'arma, e una mano pronta sull'impugnatura della spada che teneva nascosta nel manico. "E non avevamo neanche tanta fretta di andarci, se era per quello..."

"Allora, perchè prima ssssei sssstata così entusiassssta?" chiese sarcastico Cobramon, mentre scivolava come un'anguilla sul pavimento levigato e usava il suo olfatto acutissimo per stanare eventuali minacce. In effetti, c'erano delle tracce odorose... ma stando alla sua esperienza, erano abbastanza diluite. Chiunque se le fosse lasciato dietro, doveva essere andato via già da un pò.

Sì, ma da dove? Lui e i Digiprescelti non avevano incontrato nessun Digimon, dirigendosi verso quella strana stazione... e questo lo metteva in allarme. Gli era sembrato strano non avere incontrato nessuno scagnozzo di Watchmon, e ora la sensazione di minaccia non era che incrementata... Che razza di strategia aveva in mente Watchmon, per farli proseguire così, senza più fare nemmeno un tentativo di ostacolarli?

"In ogni caso, nemmeno a me piace questo punto..." disse BlackGatomon. "Prima ce la sbrighiamo, meglio sarà! Allora... dove sarebbero questi Digivice?"

"Aspettate! Colgo un segnale, finalmente!" esclamò tutt'a un tratto Kevin, guardando il suo Digivice, sul quale finalmente si era accesa qualche luce. "Non so perchè... ma fino ad adesso, non ricevevo i segnali dei nostri Digivice! Adesso... mi sembra di percepirli! Sì, sono a pochi metri da noi, proseguendo in questa direzione!"

"Allora... guidaci tu, Kevin-chan!" rispose Sho, seguendo il ragazzino di colore che stava infilando una minacciosa arcata d'acciaio grigio. Il gruppo avanzò nelle sale desolatamente vuote ancora per un pò, sul chi vive nel caso ci fosse stata qualche minaccia... ma ancora una volta, ad accoglierli fu soltanto un silenzio desolante, e un leggero, quasi rassegnato bip bip proveniente dal Digivice di Kevin. Poco dopo, però, il segnale si fece più veloce... e il piccolo Digiprescelto della Speranza imboccò un corridoio cilindrico che finalmente sbucò in una sorta di binario sotterraneo, molto simile a quelli della metropolitana di New York... con l'unica differenza che era meticolosamente, quasi sterilmente pulito, e che anche in esso regnava la triste luce alogena che illuminava il resto di quello strano posto.

"Accidenti, ormai dovrei essermi abituato alle stranezze di DigiWorld... e invece, mi sa tanto che ne vedrò ancora molte altre prima di farmene una ragione!" commentò Felipe. "Ma... un momento! E quelli che cosa... Guardate, ci sono degli oggetti sul binario! Non sembrano..."

"Ma sì! Sono proprio i Digivice!" esclamò SnowAgumon, in visibilio. "Finalmente li abbiamo ritrovati!"

Sho, Jolene e SnowAgumon, con evidente entusiasmo, si diressero verso i due oggetti abbandonati sul bordo della rotaia e li raccolsero, sentendosi molto meno vulnerabili ora che sapevano di avere nuovamente le Digievoluzioni a loro disposizione! "Hahahaaa! Già, finalmente! Bentornati a casa, ragazzi!" esclamò il ragazzino con gli occhialoni. "Adesso la squadra è di nuovo al completo!"

"E' vero... ce l'abbiamo fatta, BlackGatomon!" esclamò Jolene. "Finalmente abbiamo di nuovo i Digivice! Non sei contenta?"

"Beh, per me non è che facesse molta differenza..." borbottò la gattina nera, meno esuberante del resto del gruppo. "Dopotutto, finchè non hai fatto illuminare la tua Crest, mi significa poco che tu abbia il Digivice! Sono già a livello Champion, se ricordi..."

"Ugh... scusa, BlackGatomon, me l'ero completamente scordato..." si scusò la ragazzina inglese, con una mano appoggiata sulla nuca.

Anche gli altri Digiprescelti e Digimon erano contenti di come si era concluso il tutto... e ciò nonostante, la preoccupazione rimaneva, mentre osservavano Sho e Jolene che, col morale sollevato, si riunivano a loro. "Già, è una fortuna..." commentò Witchmon. "Però... adesso, che cosa si fa? Siamo qui, in questo posto assurdo, e da qui non sappiamo più dove dirigerci! Dovevamo cercare... la tana di Watchmon, non è così? Bene, adesso... sappiamo come tornare in superficie?"

"Non lo so, però... stavo pensando ad una cosa! Avete presente che all'inizio della nostra avventura ci siamo chiesti... come facesse Watchmon a controllare tante zone di DigiWorld? Beh, sappiamo che usa i Digi-Ghost e le sue "telecamere nascoste"... ovvero i DemiWatchmon... ma stavo pensando che forse abbiamo trovato qualcos'altro che gli permette di avere tutto questo controllo, e trasportare i suoi scagnozzi così velocemente!" affermò Kunemon. "Se... se questo binario sotterraneo facesse parte di una rete vera e propria?"

"Cosa? Vuoi dire... un ssssissstema di binari ssssotterranei? In effetti, non mi ssssentirei di esssscluderlo..." disse Cobramon, strisciando verso il bordo del binario, e guardando verso le rotaie, affiancato da Witchmon. Ora che lo guardava più da vicino, il binario aveva un aspetto davvero particolare, sembrando costituito da diverse schede elettroniche saldate assieme e da circuiti computerizzati che si illuminavano ad intermittenza.

"Cavolo, questo vuol dire che anche senza i Digi-Ghost e i DemiWatchmon... quella carogna può comunque controllare DigiWorld senza problemi!" affermò Witchmon. "E ora comincio a capire perchè non se ne sapeva niente fino a questo momento. E' chiaro che gli accessi ai binari sono ben nascosti, e protetti da guardiani formidabili almeno quanto quel MetalPhantomon... ma ora che sappiamo questo, potremmo ritorcere questo vantaggio contro Watchmon stesso!"

"Effettivamente... ma ho idea che Watchmon abbia previsto questa nostra mossa!" rispose Leomon. "Pensateci... probabilmente, grazie ai suoi DemiWatchmon, si sarà già reso conto che MetalPhantomon è stato battuto, e avrà organizzato tutto per accoglierci una volta che arriveremo vicino al suo covo. Vuole che noi seguiamo i binari, per poi eliminarci tutti in una volta sola... o almeno, non mi stupirebbe se questa fosse la sua idea."

Uno sbuffo, seguito dal suono di un treno in avvicinamento, riecheggiò nella galleria vuota... e un attimo dopo, i ragazzi videro arrivare al loro binario un treno della metropolitana grigio e rosso che sembrava muoversi senza conducente! Rallentò man mano, e finalmente si fermò, con uno scricchiolìo di ferro sui binari... e le sue porte si spalancarono, dando accesso a dei grandi vagoni spogli ma puliti quanto il resto del binario...

"Sembra quasi che il treno stesso voglia che noi saliamo..." disse Felipe. "Se questa non è una trappola, mi chiedo che cosa potrebbe essere..."

Jolene si sfregò il mento con un indice... poi, con un sorriso sicuro, spalancò gli occhi e alzò un indice per attirare l'attenzione. "Aspettate, ragazzi, forse ho un'idea! Se questa è davvero una trappola... perchè non facciamo esattamente quello che vorrebbe Watchmon?"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E finalmente, ecco il nuovo capitolo! Finalmente, il gruppo ha ritrovato i Digivice... e ora, a quanto pare, gli si è spalancata la strada per raggiungere il covo del terribile Watchmon, e avere finalmente la possibilità di porre fine al suo regno! Ma, ovviamente, non è tutto oro quello che luccica... e i nostri eroi lo sanno bene! Quali avventure li attendono, e quali insidie dovranno superare per poter finalmente affrontare il tiranno di DigiWorld? Il prossimo capitolo farà qualche piccola rivelazione... e ci porterà a conoscere nuovi Digimon, sia amici che nemici!

Non ho davvero altro da dirvi, se non... alla prossima, e spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

 

Justice Gundam

 

 

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Capitolo 25
*** La resistenza ***


Digimon Zero-25

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati a tutti! Finalmente, dopo lunga attesa, ecco a voi il nuovo capitolo di Digimon Zero, il prequel di tutte le mie fanfiction dedicate a questo favoloso anime! Nell'ultimo episodio, eravamo rimasti con Sho, SnowAgumon e i loro compagni nel bel mezzo delle gallerie segrete delle Fortran Heights... e li abbiamo visti sconfiggere MetalPhantomon e le illusioni che lui aveva usato contro di loro! Non solo, ma finalmente, dopo tanto tempo, hanno ritrovato i loro Digivice e si apprestano a sfruttare un inaspettato colpo di fortuna per raggiungere il covo di Watchmon! Questo significa che molto presto ci sarà un confronto con i fiocchi! Dite la verità, era quello che aspettavate fin da quando questa storia è iniziata, no? Bene, tra non molto sarete accontentati!

Prima di cominciare questo capitolo, vorrei fare una precisazione. Ovvero, che questa storia, per la gioia di coloro che la seguono da tanto tempo, subirà un accelerazione! Ebbene sì, ho avuto un bel pò di ispirazione per i prossimi sviluppi della mia serie originale, e non appena mi sarò liberato degli esami, comincerò a dedicarmi in maniera più assidua a questa storia! Allora? Non siete contenti? Questo significa che, se le cose vanno bene, leggerete il duello decisivo con Watchmon nel giro di pochi capitoli... e poi andremo avanti con altre avventure!

Comunque, per adesso, quello su cui mi sto concentrando sono i miei esami... e, secondariamente, la stesura di questo capitolo e il trovare un modo di togliere dai guai i nostri eroi! Bene, dunque... cominciamo a rispondere alle vostre recensioni e apriamo in maniera degna questo nuovo capitolo!

 

SmartGirl: E cosa ti aspettavi? In questo tipo di storie, è ovvio che le cose si complichino proprio quando sembra che inizino a rimettersi a posto! ^_^ E Watchmon ha sicuramente architettato una bella trappola... ma conoscendolo, è probabile che sia stato, come al solito, troppo sicuro di sè! E i ragazzi, come hai potuto vedere, hanno avuto i loro ragionevoli sospetti su una soluzione che gli appariva davanti così facilmente... Ad ogni modo, sì, Jolene ha fatto dei notevoli passi in avanti. Più avanti, in questa storia, sono sicuro che ti sorprenderà... ma non dico altro per non rovinarti gli sviluppi futuri! Hmm... quindi, è la Digiprescelta in cui ti identifichi di più? Beh, che devo dire? In questo caso, sono sicuro che gradirai molto gli sviluppi del suo personaggio, più avanti!

KillKenny: Posso solo dirti una cosa - che dopo aver tirato per l'iniziativa, vedremo segnare qualche 20 naturale da entrambe le parti! Hehehee... già, scusa, uso ancora il linguaggio dell'edizione 3.5 di D&D... (la 4 non è male, ma fa un pò troppo World of Warcraft per i miei gusti). Grazie ancora per il voto... e per quanto riguarda BlackGatomon, ti posso solo dire che le cose cambieranno presto per lei - e non nel modo che lei potrebbe aspettarsi!

DarkRoxas92: Grazie mille per essere arrivato anche fin qui! Come puoi vedere... ho cercato di creare dei personaggi abbastanza originali senza però distaccarmi troppo dagli schemi della prima-seconda serie. Anche per quanto riguarda i Digimon... Watchmon adesso comincerà a giocare veramente pesante! Ma anche i nostri eroi non saranno soli ad affrontarlo... e alcune conoscenze dei primi capitoli faranno il loro ritorno in scena, questo te lo posso anticipare!

 

Okay, direi che siamo tutti. Allora, non rimane altro che augurarvi buona lettura, e inziare il nuovo capitolo!

Buon divertimento!

 

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Capitolo 25 - La resistenza

Cinque paia di minuscoli occhi rossi si strinsero con espressione minacciosa, seguiti da un grande occhio posto poco sotto di essi. Watchmon, la creatura a cui essi appartenevano, stava guardando con feroce bramosia una sorta di mappa elettronica apparsa sullo schermo di uno dei suoi terminali... dove una lucetta rossa intermittente indicava la posizione del suo bersaglio! Un altro schermo, posto qualche metro più in là, seguiva a distanza i movimenti di un grande treno, simile a quello di una metropolitana, che sfrecciava lungo un corridoio lungo e stretto scavato nella roccia... il treno sul quale, tramite i suoi DemiWatchmon, aveva visto salire i suoi peggiori nemici, i cinque Digiprescelti e i loro Digimon. Bene, a quanto pareva il piano di emergenza stava funzionando. Quei mocciosi avevano abboccato all'esca, e adesso non c'era da aspettare che il momento giusto per distruggerli. Bastava aspettare che il treno raggiungesse il punto giusto...

Vicino ai controlli del terminale, un paio di Goblimon affiancati da un Golemon erano pronti ad eseguire l'ordine che avrebbe posto fine alla leggenda dei bambini prescelti... e che, a questo punto, si aspettavano che presto sarebbe uscito dalla bocca del loro signore. L'osservatore, fiocamente illumiato dalla luce azzurrina emanata dalla "gabbia" dei Digi-Ghost, continuava ad attendere il momento giusto... e dalla sua espressione era palese che non vedeva l'ora che questo arrivasse...

Ancora qualche secondo...

E gli occhi di Watchmon si spalancarono tutti contemporaneamente, nel preciso istante in cui il segnalatore rosso sullo schermo cambiò colore e diventò verde!

"Adesso!" ringhiò l'osservatore con un timbro di voce che anche i suoi tre sottoposti trovarono inquietante... e uno dei Goblimon alla tastiera, dopo aver deglutito un pò di saliva, premette un pulsante luminoso...

...

...

*KA-BLAAAAAAAAAM!*

Dopo una pausa drammatica di mezzo secondo, durante la quale il tempo sembrava essersi fermato, lo schermo che controllava la situazione del treno nel tunnel si accese, brillando di un caleidoscopio di luci bianche, rosse e gialle, e un boato assordante fece quasi tremare la sala di controllo, mentre fiamme guizzanti, spirali di fumo nero e detriti roventi piovevano tutt'attorno! Il semplice comando dato da quel Goblimon aveva fatto esplodere il treno con tutte le carrozze, trasformando il trasporto in una palla di fuoco vagante, e sicuramente uccidendo chiunque si trovasse a bordo! Quest'ultima parte era quella che a Watchmon stava più a cuore, effettivamente... in fondo, sacrificare parte del suo sistema di trasporto sotterraneo era qualcosa di giustificabile agli occhi del supremo Anthraxmon... il suo signore avrebbe sicuramente approvato l'utilizzo di un metodo così drastico per togliere di mezzo dei nemici che avevano sconfitto Volcdramon e ucciso MetalPhantomon, prima che dessero ulteriori problemi.

"Watchmon-sama..." affermò l'altro Goblimon, indicando lo schermo sul quale la luce si stava smorzando. "Come può vedere, siamo riusciti ad eliminare i bersagli. Attendiamo ulteriori istruzioni."

Watchmon non rispose subito. Per un pò, voleva continuare ad assaporare quella vittoria che era arrivato vicino ad ottenere per più di una volta, e che ogni volta gli era sfuggita per un soffio. Se tutto era andato come avevavoluto, ora dei Digiprescelti e dei loro animaletti domestici non rimaneva che una nuvoletta di dati. Tuttavia, il fatto che quei ragazzi fossero già sopravvissuti a numerose trappole, e a due dei Digimon più terribili di quella zona induceva il tiranno a procedere con maggiore prudenza.

"Heheheee... se sono morti in quell'esplosione, tanto meglio per noi. E devo dire che è stata una scena spettacolare!" affermò con un secco, breve sghignazzo. Poi, si fece più serio e riprese a dare ordini. "Ma non si può mai essere troppo prudenti, con gente del genere. Anche MetalPhantomon, che pure consideravo invincibile, ha fallito contro di loro. Quindi... non correrò rischi, e invierò quanto prima un gruppo di DemiWatchmon per confermare l'eliminazione del bersaglio. Nel frattempo, trasmettete questo ordine alle mie truppe d'elite. Che si dispongano nelle vicinanze della fermata più vicina al quartier generale, e si preparino ad eliminare chiunque si presenti. Nessun Digimon, nessun intruso sarà ammesso fino a nuovo ordine! E' chiaro?"

"S-Sicuro, supremo Watchmon-sama!" balbettò il Golemon, eseguendo un saluto militare, prima che lui e i due Goblimon si affrettassero verso l'uscita. Un paio degli occhi secondari di Watchmon seguirono i suoi sottoposti durante la loro uscita, mentre gli altri continuavano ad osservare gli strumenti e a registrare ogni rilevazione. Per il momento, non era emerso nulla che facesse pensare che i bersagli fossero sopravvissuti a quell'attentato... ma non si poteva mai sapere. Meglio attendere ancora un pò prima di abbassare la guardia...

"Heheheheee... hai deciso di andare sul pesante, eh? Beh, come darti torto, visto che con metodi più eleganti non sei capace di fare nulla, perchè non usare quello che hai?"

Una vocetta stridula che ricordava anche troppo lo stridìo delle unghie sulla lavagna raggiunse Watchmon da dietro, e il tiranno di DigiWorld si voltò lentamente, con uno sbuffo infastidito. Come aveva previsto, l'allampanata e ripugnante figura di WaruNezumimon, uno degli altri due attendenti di Anthraxmon, gli si stava avvicinando con quel suo onnipresente ghigno di superiorità sul volto... e questa volta non era da solo, visto che Geryomon lo stava accompagnando a breve distanza, la sua micidiale alabarda stretta in entrambe le mani..

"WaruNezumimon... Geryomon... immagino di sapere già il motivo per cui vi degnate di farmi visita..." disse Watchmon, forzando un sorriso diplomatico. "Siete venuti... a controllare come stavo svolgendo il mio lavoro, no? Beh, ecco la vostra risposta! Come potete vedere dalle immagini sullo schermo, il treno che i Digiprescelti hanno preso per raggiungere la mia base è stato appena fatto saltare in aria... e non credo proprio che siano sopravvissuti!"

"Certo. Se erano a bordo di quella carrozza." rispose Geryomon, il cui volto stranamente sereno, in confronto alla mostruosità del resto del suo corpo, non mostrava il minimo accenno di ammirazione, o anche soltanto di lode. "Ma immagino che ormai da quei mocciosi dobbiamo aspettarci di tutto, no? Quindi... spero per il tuo bene, Watchmon, che ti sia premunito per ogni possibilità."

Watchmon represse a stento il desiderio di rispondere male. Perchè, adesso, tutti i suoi colleghi si ritenevano in diritto di rigirare il coltello nella piaga e ricordargli la vergognosa disfatta di qualche giorno prima? Accidenti a loro... ma non sarebbe durato ancora a lungo, questa volta era sicuro di avere tutte le carte in regola per eliminare i Digiprescelti!

"Tsk... tu non ti preoccupare per me, Geryomon, e occupati solo di fare rapporto ad Anthraxmon-sama!" rispose bruscamente. "Questa volta sono sicuro che non mi sfuggiranno... e nella peggiore delle ipotesi, interverrò personalmente! Hanno raggiunto il livello Ultimate da poco, e io sono a tutt'altro livello rispetto a MetalPhantomon e Volcdramon! Vedrete che con me non la spunteranno... se mai arriveranno a me, si intende!"

Geryomon staccò una mano dalla sua alabarda e la usò per riavviarsi la barba lunga e grigia che gli pendeva dal mento, e che gli dava quella sua tipica aria ingannevole da filosofo saggio e distaccato. "Hmm... quindi, hai deciso che, nella peggiore delle ipotesi, sei pronto a rischiare la tua vita per togliere di mezzo i nostri nemici, giusto?" chiese retoricamente. "Bene... ti conviene essere pronto a tali estremi, perchè Anthraxmon-sama non è più disposto a tollerare fallimenti o ritardi. E' stato fin troppo generoso con te, a mio parere... e l'unico motivo per cui ci sei ancora tu, e non io, davanti a questi comandi, è il fatto che Anthraxmon-sama ha voluto concederti un'altra possibilità. Ma ora stai cominciando ad abusare della sua pazienza."

"Già... pensa che peccato sarebbe se per qualche elemento che tu non avevi previsto... per qualche piccolo particolare che è sfuggito alla tua vista acuta... tutto il tuo piano fallisse, e i Digiprescelti riuscissero a liberare i nostri Digi-Ghost! Puff! Addio a tutto il progetto del grande Anthraxmon-sama!" squittì WaruNezumimon, la cui tonalità di voce, in qualche modo, faceva capire che non gli sarebbe poi dispaciuto così tanto se Watchmon avesse fallito. Il disgustoso uomo-ratto mosse la sua coda glabra dietro di sè e tirò fuori da un risvolto della sua giacca quella che sembrava essere una crosta di formaggio, per poi mangiarla con gusto... e persino l'impassibile Geryomon non riuscì a trattenere un'espressione schifata davanti a quel gesto.

"WaruNezumimon... se hai intenzione di fare quello che penso tu abbia intenzione di fare... ti informo subito che è a tuo rischio e pericolo!" esclamò Watchmon, nel tentativo di affossare fin da subito qualunque strana idea potesse venire al suo interlocutore. "Il supremo Anthraxmon-sama lo verrebbe presto a sapere, e tu ti troveresti in una posizione anche peggiore della mia!"

"Hehehehee..." sghignazzò il ratto, per nulla intimorito da quel discorso. "Non te la prendere, stavo solo facendo un'ipotesi ragionevole! Del resto, è pur vero che fino ad adesso, i Digiprescelti sono riusciti a sopravvivere ad ogni trappola..."

Un colpo dato sul pavimento con il manico dell'alabarda fece sobbalzare WaruNezumimon, che si voltò di scatto verso Geryomon, e rimase allarmato vedendo che Geryomon si era girato verso di lui e lo stava fissando con espressione molto severa.

"Ora basta, WaruNezumimon. Non abbiamo tempo per queste scaramucce infantili!" tuonò, permettendo ad un accenno di rabbia di distorcere la sua voce. "Watchmon, tu sai qual è la tua situazione. Portaci dei risultati, o non potremo garantire per la tua incolumità, mi sono spiegato?"

"Anche troppo." sbottò Watchmon. "Sono perfettamente al corrente dei rischi che sto correndo, e sto prendendo tutte le dovute precauzioni per evitarli. Quindi, se adesso avete finito di distrarmi, io provvederei a portare a termine il mio lavoro."

Geryomon annuì, per nulla disturbato dal modo brusco di Watchmon, e fece cenno a WaruNezumimon di seguirlo fuori dalla sala di controllo, cosa che il ratto umanoide fece non prima di aver rivolto un mezzo ghigno sprezzante all'osservatore. Watchmon comunque non ci badò... aveva cose più importanti da fare che perdere tempo con quel pallone gonfiato! Dopo che gli altri due attendenti di Anthraxmon furono usciti, fluttuò verso il terminale e rivolse parte dei suoi occhi allo schermo sul quale aveva visto l'esplosione. Ciò che rimaneva del treno era un ammasso di metallo contorto e bruciato, dal quale si levavano soffocanti spire di fumo nero, e in certi punti, i binari erano stati fusi dal calore dell'esplosione, rendendo i binari instabili. Watchmon storse il naso, rendendosi conto che gli effetti collaterali della sua strategia erano più significativi di quanto avesse previsto, e che ci sarebbe voluto un pò di tempo prima che quella sezione fosse di nuovo agibile. L'aver eliminato i Digiprescelti, sicuramente, faceva sì che il gioco valesse la candela...

Posto, ovviamente, che i Digiprescelti si fossero davvero trovati su quel treno...

"Anche se fossero riusciti a sfuggire a questa trappola..." bisbigliò il mostruoso Digimon. "Non avranno speranze contro il resto delle contromisure che ho preso. Questa volta, non lascerò assolutamente nulla al caso..."

 

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I tunnel della "metropolitana" che avevano visto, soltanto pochi minuti prima, l'esplosione del convoglio, ora erano immersi nel silenzio più assoluto, e le nuvole di fumo nero e puzzolente che aleggiavano ancora nell'aria, oltre che l'intenso calore generato dall'esplosione, erano tutto ciò che poteva far pensare che fosse accaduto un evento così catastrofico. La quiete era addirittura spettrale, e sembrava davvero che non potesse esserci nulla di vivo in quella galleria, se non le fioche luci di servizio appese al soffitto...

E invece, soltanto qualche secondo dopo, un ronzìo squillante, appartenente a qualche sorta di gigantesco insetto, dimostrò che le cose non erano affatto come sembravano... La forma di un grosso insetto metallico con delle larghe ali luminose si avvicinò lentamente e con circospezione, scrutando la zona con i suoi occhi compositi. Se qualcuno avesse potuto vederlo arrivare, molto probabilmente avrebbe visto anche i ragazzi che restavano aggrappati alle sue zampe, e i piccoli Digimon seduti sul suo dorso... un Agumon bianco, una Gatomon nera, un orsacchiotto con il berrettino da baseball e un falchetto dall'aria da ninja...

"Phew.. avete sentito che botto, ragazzi?" chiese Sho, guardando davanti a sè. "E' stata una buona idea quella di scendere qualche minuto fa... Watchmon voleva farci illudere di essere in una buona posizione, per poi distruggerci nella maniera più semplice ed efficace!"

"Già... meno male che potevamo contare su di te, CannonBeemon! E, ovviamente, i ringraziamenti vanno anche a Jolene-chan che ha avuto questa idea!" replicò Yurika, per poi fare un occhiolino al gigantesco Digimon vespa che li stava trasportando. CannonBeemon rispose con una serie di ronzii che potevano assomigliare alla versione insettoide di una risata, e sollevò le mandibole per fare un sorriso.

"Nnnnnessunnnn problema, Yurika! Annnnzi, oserei dire che è stato divvvvertente fare un vvvvolo innnn questo tunnnnnel!" rispose. La sua voce ronzante rimbalzava sulle pareti della galleria, provocando un curioso effetto di eco. "Comunnnnque, brava Jolennnne! La tua è stata unnnnn'idea vvvvinnnncennnnte... ora Watchmonnnn si sarà illuso di averci eliminato, e avremo unnnn pò di vvvvannnntaggio su di lui!"

Jolene ridacchiò goffamente e si sfregò la fronte con una mano, in segno di imbarazzo, mentre con l'altra mano si teneva stretta ad una delle zampe di CannonBeemon. "Ehm... beh, ho solo ragionato un pò! Se avessimo fatto credere a Watchmon che eravamo caduti nella sua trappola, allora avremmo avuto la possibilità di avvicinarci un altro pò a lui senza essere costantemente sotto tiro!" affermò. "Comunque... grazie delle lodi, ragazzi, non pensavo che sarei stata così utile!"

"Effettivamente, devo riconoscere che la tua è stata un'ottima idea." ammise BlackGatomon, senza tentare di fare sarcasmo. "Ma... adesso sarebbe meglio scendere e proseguire a piedi. E magari tornare al tuo stadio evolutivo inferiore, CannonBeemon, non è il caso di dare troppo nell'occhio."

"Giusto... e poi, Witchmon e gli altri sono dietro di noi, aspettiamo che ci raggiungano prima di proseguire oltre." concluse Bearmon. CannonBeemon rallentò il volo e si abbassò quel tanto che bastò ai ragazzi e ai Digimon di scendere, poi appoggiò le zampe metalliche a terra e tornò ad essere Kunemon dopo un istante di pausa. Il bruco giallo e nero guizzò subito verso la sua partner umana, che si chinò a raccoglierlo e gli permise di accoccolarsi attorno al suo collo, come una specie di stola!

"Okay, e questa è andata..." affermò Felipe, dopo che il gruppo si fu riorganizzato e si fu messo ad attendere Witchmon, Cobramon e Leomon. "Adesso, però, dobbiamo pensare a cosa fare... è possibile che Watchmon non ci metta tanto tempo a scoprire che siamo sopravvissuti alla sua trappola, o comunque che non voglia correre rischi. Quindi... adesso, che cosa suggerite?"

"Beh, intanto aspettiamo che arrivino anche gli altri, poi ne discutiamo..." rispose Bearmon, mentre già dei passi di corsa cominciavano a farsi sentire in lontananza. Non dovettero attendere a lungo prima che Leomon, Witchmon e Cobramon si facessero vedere: il re leone era a piedi, il che era anche comprensibile visto che con una sola falcata riusciva a coprire la distanza che un uomo avrebbe fatto in tre o quattro passi... mentre Witchmon era sullasua scopa volante, con Cobramon avvoltolato attorno al manico.

"Bene, sembra proprio che le nostre previsioni fossero corrette..." affermò la Digimon strega, frenando la sua scopa volante a mezz'aria e poi discendendo con un agile balzo. Leomon si fermò accanto ai Digiprescelti, mentre Cobramon si srotolò dal manico della scopa e scivolò lungo le rotaie, stando bene attento a non toccare i fili elettrici. "Watchmon aveva proprio preparato una trappola, ma noi siamo stati più furbi di lui! Heheheee... mi piacerebbe vedere che faccia farà quando scoprirà che il suo piano è fallito di nuovo!"

"Temo che non avremo la possibilità di vederlo..." affermò Felipe, guardando in lontananza. Già a quella distaza dal luogo dell'esplosione, si sentiva puzza di benzina in fiamme e metallo fuso. "Perchè, se Watchmon ha un minimo di cervello, avrà anche pensato alla possibilità che sopravvivessimo. Dobbiamo cercare di muoverci stando attenti a quali potrebbero essere le sue previsioni."

"Scommetto che quella canaglia si immagina che noi ci presenteremo alla fermata a cui quel treno era diretto..." rispose Kevin. "Magari pensa che seguiremo le rotaie fino alla loro destinazione finale... che immagino non sarà tanto lontana dalla sua base. Quindi... scommetto che avrà disposto un bel pò di suoi servitori pronti ad accoglierci."

"E' una possibilità molto concreta." annuì Leomon. "Dobbiamo pensare ad un modo per aggirare questo ostacolo... o comunque, evitare un combattimento che potrebbe vederci in svantaggio."

"In svantaggio? Con dei Digimon di livello Ultimate?" esclamò SnowAgumon... che probabilmente non vedeva l'ora di assumere nuovamente la sua forma evoluta più potente, mai più vista da quando aveva affrontato Volcdramon. "Non siamo un pò troppo ritrosi, ragazzi? Se... se assumessimo le nostre forme più potenti e li attaccassimo, potremmo aprirci un varco nelle loro difese e..."

Kunemon e BlackGatomon scossero la testa. "No... non è prudente." disse la gattina nera, le vibrisse che si muovevano con sospetto attorno al muso appuntito. "A parte il fatto che io sono ancora ferma al livello Champion... ricordati che stiamo parlando della base operativa di Watchmon stesso. Pensa un pò quanti Digimon ci devono essere, e sono il meglio del meglio delle sue forze! Un attacco a testa bassa è puro suicidio!"

"Giusto! E vorrei aggiungere che, solo perchè noi abbiamo raggiunto il livello Ultimate, non è detto che non ne incontreremo altri dello stesso livello." proseguì il bruchino giallo e nero. "Oltre a Watchmon... potrebbero essercene altri! Soldati d'elite che ci darebbero non pochi problemi in combattimento. No, l'attacco frontale è da escludersi a priori."

Yurika sospirò e si massaggiò gli avambracci. Anche se faceva caldo in quella galleria, c'era un'umidità fastidiosa che penetrava nelle ossa. "Okay, Kunemon-chan, messaggio recepito..." affermò, mentre iniziava a seguire il gruppo lungo la strada ferrata. "Allora... che altro possiamo fare?"

Sho sospirò e incrociò le braccia sul petto, riflettendo su quanto aveva sentito. In effetti, la prospettiva non era molto edificante - affrontare l'intero esercito personale di Watchmon e tentare di raggiungere la sua base suonava come un'impresa quasi suicida. Tuttavia, un pò di confronto gli venne dall'idea che quelle che stavano facendo erano pur sempre supposizioni, e non era detto che le cose andassero proprio così.

"Okay, ragazzi... posso capire che stiate cercando di prevedere ogni possibilità, e di non dare a Watchmon il vantaggio della sorpresa su di noi... ma non è necessario essere così catastrofisti, okay?" disse, cercando di mantenere un'espressione tranquilla. "Non possiamo sapere cosa ci aspetti finchè non avremo raggiunto la destinazione, giusto? Quindi... aspettiamo di avere un pò più di elementi, prima di parlare, okay?"

"Heh... ma guarda un pò, sembra che il nostro intrepido leader si sia svegliato un pò, da quando ha fatto splendere la sua Crest!" affermò con sarcasmo Felipe, dando una leggera gomitata al suo compagno. "Sembra che... quella battaglia che abbiamo sostenuto con Volcdramon ti abbia schiarito un pò le idee!"

Sho fece finta di essersi offeso. "Hey, che c'è di strano? Dopo quell'esperienza, ho imparato anch'io ad essere un pò più prudente! Hehehee..." rispose. "Comunque, scherzi a parte, avete ragione quando dite che è altamente probabile che Watchmon si sia preparato al nostro arrivo. Ma... sono sicuro che al momento di affrontare il problema, sapremo trovare una soluzione! Almeno, finora è sempre andata così..."

"Già... e sto anche pensando ad un modo per fregare quegli ammassi di muscoli!" disse Witchmon, sfregandosi il mento con un ghigno sicuro che fece preoccupare non poco Cobramon, Yurika e Kunemon. Quando la giovane stregaaveva qualche idea... "Heheheee... dobbiamo aspettare di arrivare a desinazione, ma credo che funzionerà a meraviglia!"

"Bene, qualsiasi contributo potrà essere utile!" affermò Jolene con un sorriso luminoso che raramente la timida ragazzina inglese faceva vedere agli altri. "Sapete, è la prima volta da quando sono qui a DigiWorld... che sono convinta che andrà tutto bene!"

"Heheheee... e ne dubitavi, forse?" ridacchiò SnowAgumon. "Forza, squadra dei Digiprescelti, in marcia! Sconfiggeremo Watchmon, e sistemeremo lui e i suoi compari una volta per tutte!"

Il gruppo incomincò a seguire a piedi i binari, e nel giro di non più di dieci minuti arrivarono vicini al punto in cui Watchmon aveva fatto esplodere il treno. Inutile dirlo, il calore che pervadeva la ferrovia sotterranea era diventato quasi insopportabile, e l'aria era sempre più satura del fumo nero della combustione. Avanzare stava diventando difficile, se non addirittura pericoloso...

"Hmm... cough... accidenti, non mi era venuto in mente che il fumo tossico avrebbe saturato l'ambiente!" mormorò Sho, mettendosi una mano davanti alle vie respiratorie e facendo cenno ai suoi compagni di restare indietro. "Così non possiamo andare avanti..."

"Aspetta, ragazzo, credo di avere io la soluzione!" affermò Witchmon. Mentre Sho e altri membri del gruppo voltavano lo aguardo verso di lei, la Digimon strega si pose davanti al gruppo e si sgranchì le nocche delle mani, sogghignando come se avesse in mente qualche scherzetto.

"Hm? E... e adesso che cosa..." chiese Yurika, indicando la Digimon. Cobramon sorrise leggermente e si voltò verso la ragazzina dai capelli blu, facendo con la coda un gesto come per dire di non preoccuparsi.

"Sssstai tranquilla, Yurika, Witchmon ssssarà anche un pò sssstrana, ma ssssa quello che ssssta facendo!" affermò. "E in quessssto momento, è la nosssstra migliore possssibilità di ssssgomberare i binari."

"Grazie per aver detto tutto questo senza fare alcun commento poco gradito circa la mia abilità nella magia!" disse Witchmon rivolta al suo compagno. "Altrimenti, avrei potuto cedere alla tentazione di fare un pò di pratica con i nodi marinareschi su di te, caro il mio Cobramon! Ed ora, signore e signori, per il mio prossimo numero... Alakazam!"

Witchmon puntò entrambi gli indici in avanti ed emanò una scia di stelline luminose... che, un attimo dopo, si dispersero nell'aria e si trasformarono in una potente folata di vento che, soffiando da dietro le spalle dei ragazzi, investì la nube di fumo nero e tossico che l'esplosione aveva provocato, e liberò in breve tempo il condotto, permettendo ai ragazzi di vedere la carcassa del treno che li stava portando. Quando il vento cessò, e i ragazzi furono sicuri che l'aria fosse più respirabile, tutti poterono vedere i rottami contorti tra i quali guizzavano ancora fiamme di varie dimensioni. Anche se ora la minaccia gassosa era stata eliminata, sarebbe stata solo questione di pochi minuti prima che i fumi saturassero di nuovo quella sezione di galleria, e in ogni caso c'era il problema di dover dribblare tutti quei rottami. Tra le fiamme e i bordi affilati delle lamiere, la cosa non sembrava tanto divertente...

Se non fosse stato per il fatto che Witchmon si era già rimessa all'opera e stava lanciando un altro incantesimo. "Heheheee... e se credete che la mia esibizione finisca qui, amici, vi sbagliate di grosso! Ora, un'altra prova della mia abilità! Hocus Pocus!"

Ad un gesto del braccio di Witchmon, delle nuvole grigie apparvero sopra i rottami del treno, lampeggiarono un paio di volte, e poi cominciarono a rovesciare un fitto acquazzone sulle fiamme! Witchmon sogghignò soddisfatta, pensando di avere risolto il problema... ma rimase alquanto perplessa quando vide che molti dei focolai non si erano spenti come lei pensava... e anzi, man mano che la pioggia da lei evocata continuava, sembravano espandersi lentamente! "Huh? Ma cosa...? Hey! Hey, aspettate un momento! Stop!" esclamò la Digimon, per poi annullare il suo incantesimo con un gesto del braccio. La pioggia cessò rapidamente come era iniziata, lasciando numerosi fuochi ancora accesi. "Ma che diamine... non capisco, avevo evocato la pioggia per spegnere il fuoco, e invece eccolo lì che brucia ancora! Ma... che significa?"

Anche Cobramon sembrava molto perplesso, e Leomon corrugò la fronte in un'espressione incerta, prima che Jolene, dopo un istante di riflessione, schioccasse le dita. "Huh? Ma... aspettate un momento! Ma sì, certo! E' ovvio che non funziona! Witchmon, tu hai cercato di spegnere quel fuoco versandogli addosso più acqua possibile, no?"

Witchmon storse il naso. "Bella scoperta. Ma questo cosa c'entra con..."

"Ma certo, è per questo che non funziona!" esclamò l'inglesina, con un entusiasmo che sorprese i suoi compagni di squadra. "Quelli sono fuochi di benzina! E la benzina è più leggera dell'acqua... per questo la pioggia non riesce a spegnerli, l'acqua fa salire in superficie la benzina, che intanto continua a bruciare!"

Yurika spalancò gli occhi in un'espressione di sorpresa e ammirazione. "Cosa? Accidenti, Jolene-chan, questo non lo sapevo!" rispose. "Quindi... versare acqua su quelle fiamme non riuscirà a spegnerle... e allora come facciamo a..."

"Bisogna soffocarle in qualche modo..." rispose Jolene, rivolta alla Digiprescelta dell'Amore. "Sottrargli ossigeno in modo che non possa continuare a bruciare... è il modo migliore per spegnere questo tipo di incendi."

"E allora ditelo subito, no?" affermò Witchmon, ripetendo i gesti con cui era solita lanciare i suoi incantesimi. "Adesso che lo so, posso domare questi fuochi... Abracadabra, Mambo Jumbo!"

Un altro gesto con le braccia, e una nuvola di polvere e detriti si materializzò sopra la carcassa del treno, per poi scendere su di essa e coprire completamente le fiamme. Come Jolene aveva detto, questo funzionò, e i focolai vacillarono per pochi istanti prima di spegnersi del tutto, lasciando sui binari soltanto un ammasso di detriti fumanti e metallo semifuso ancora incandescente, tra i quali i Digiprescelti si intrufolarono con la massima attenzione.

"Okay, e questo è un ostacolo superato... adesso, però, bisogna vedere cosa Watchmon ha preparato per noi alla fine della pista." affermò Felipe, giusto nel caso ci fosse ancora bisogno di raccomandare prudenza. "Ragazzi, vi confesso che sono parecchio nervoso."

"Anch'io, per quello..." rispose il piccolo Kevin, reprimendo un brivido nonostante il calore che ancora si sprigionava dai rottami. "Questo... è un momento cruciale! Stiamo per arrivare faccia a faccia con il Digimon che ci ha ostacolato fin dall'inizio. E... la cosa che mi fa più paura è che lui è soltanto il sottoposto di qualcun altro..."

"Già... mi sento sempre più come in un videogioco in cui le nostre vite sono a rischio!" affermò Sho. "Ma... non è il momento di deprimersi pensando a questo! Non preoccupatevi, ragazzi, farò in modo che non vi succeda niente! Io e SnowAgumon siamo pronti a tutto!"

"Hey, amico, non dimenticarti di noi!" lo rimbeccò Kunemon. "Per tua informazione, anche io, Bearmon e Falcomon abbiamo raggiunto il livello Ultimate! Possiamo cavarcela anche noi, in combattimento... e bene, anche!"

SnowAgumon ridacchiò gentilmente, facendo un gesto pacificatore con una zampetta. "Hehehee... ma certo, Kunemon, lo sappiamo bene! Sho diceva tanto per dire, giusto? Non ci permetteremmo mai di sottovalutarvi!"

"Ah... ehm... certamente! Volevo dire... sì, insomma... parlavo per tutti! Hehehee..." si scusò Sho, ignorando la libellula nera che gli passò ronzando vicino ad un orecchio. Mentre BlackGatomon borbottava qualcosa circa il non essere ancora riuscita ad evolvere, e Yurika scuoteva la testa in segno di divertita esasperazione, Leomon volse impercettibilmente lo sguardo verso Sho e il suo partner, che ora se la ridevano tra loro senza apparenti preoccupazioni.

Il re leone non ne era sicuro al cento per cento, ma c'era qualcosa nell'atteggiamento del ragazzo che non lo convinceva del tutto...

 

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Il viaggio nel corridoio sotterraneo, dopo aver superato il rottame del treno, fu lungo, noioso, ma tranquillo, e i ragazzi e i loro amici Digimon avevano potuto risollevarsi un pò il morale con dei discorsi sul più e sul meno, e con dei commenti a cuor leggero su quello che avevano passato. In particolare, Sho e i suoi compagni erano stati molto interessati a sentire il racconto di Kevin su come era riuscito a far evolvere Bearmon a livello Ultimate - ed erano rimasti piacevolmente sorpresi quando il ragazzino di colore aveva raccontato loro che si trattava di una forma alternativa di Leomon! Inoltre, anche il resoconto della battaglia sostenuta da Cobramon aveva interessato non poco la squadra di giovani eroi... soprattutto un momento particolare!

"Hahahaaa! Ma non dirmi... e così, hai battuto quel Bakemon rotolando come un hula-hoop, e poi avvinghiandoti attorno a lui? Questa sì che avrei voluto vederla!" esclamò Yurika, con una mano davanti alla bocca. "E poi lo hai stritolato come un arachide, eh?"

"Ssssì, più o meno..." rispose Cobramon, mentre scivolava con sveltezza sotto i binari e poi riemergeva. "Mi sssembri piuttossssto ssssorpresa di ssssentirlo..."

"Vedi, Cobramon, da dove veniamo noi i serpenti sono un pò diversi..." rispose Kevin, contento di poter fare un pò sfoggio della sua conoscenza del mondo animale. "A parte il fatto che sono sordi... non esiste un serpente capace di stritolare le prede e, al tempo stesso, dotato di morso velenoso. O l'uno, o l'altro. Quindi... vedere che qui a DigiWorld esiste un serpente come te che può fare entrambe le cose è un pò sorprendente per noi!"

"Per noi è sorprendente il contrario, pensa un pò te..." affermò Witchmon. La giovane strega stava giocherellando nervosamente con il manico della sua scopa, e la spada che teneva nascosta nel manico scivolò su e giù, mostrando il suo luccicante acciaio. "Più ne parliamo, più mi viene di vederlo, il Mondo Reale... dev'essere un posto niente male, tutto sommato..."

"Heheheee... beh, sai com'è, Witchmon, non ci sono proprio tutte le cose straordinarie che ci sono qui a DigiWorld..." rispose Sho. "Comunque, le sue brave attrattive ce le ha, e credo che non vi dispiacerebbe... Huh? Leomon-san, tutto bene?"

Il guerriero dal volto di leone si era fermato in mezzo alle rotaie, e stava facendo cenno al gruppo di arrestarsi per un pò, come se avesse sentito qualcosa che lo aveva messo in allrme... e in effetti, probabilmente era proprio così!

"Aspettate. Abbassate la voce, ragazzi, credo che siamo vicini al terminal." disse, mentre il suo sguardo restava fisso davanti a sè. Tutti si voltarono nella direzione indicata da Leomon, incuriositi... e quello che videro fece drizzare loro le antenne: in effetti, all'estremità opposta del tunnel, si riusciva ad intravedere una flebile luce, più intensa di quelle di servizio... e ora che ci facevano caso, i Digiprescelti riuscivano a sentire che l'aria si era fatta sensibilmente più fresca e meno umida, il che voleva dire che molto probabilmente c'era qualche presa d'aria nelle vicinanze...

Cobramon sollevò la metà superiore del suo corpo e fece guizzare la lingua tra le labbra un paio di volte, mentre Witchmon si metteva una mano sulla fronte, come se stesse cercando di guardare con un canocchiale. I Digiprescelti e i loro Digimon fecero la stessa cosa, e Falcomon, quello con la vista pù acuta, riuscì immediatamente a vedere meglio di cosa si trattava...

"Sì... è vero, ragazzi, c'è davvero una stazione... o qualcosa del genere... là davanti!" disse il falchetto ninja. "Con un pò di fortuna, quella sarà la stazione che porta dritti alla base di Watchmon! Meglio stare pronti al comitato di accoglienza... potrebbe essere già lì, e non certo per stenderci il tappeto rosso davanti!"

 

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"Quindi... è come sembrava, i Digiprescelti sono arrivati in questo settore di DigiWorld?"

"E' mprobabile che sia così, comandante supremo. Dopo l'esplosione che abbiamo rilevato pochi minuti fa, i nostri osservatori ci hanno informato che un nutrito reggimento delle truppe di Watchmon si sta radunando in prossimità del terminale della via sotterranea. Molto probabilmente, Watchmon si aspetta che i Digiprescelti arrivino da un momento all'altro, e mentre parliamo potrebbero essere già arrivati."

"Hm. Capisco. E va bene, questo vuol dire che è meglio se ci mettiamo in moto anche noi. Radunate le truppe e preparatevi ad uscire. So che non ci siamo mai spinti così a fondo nei territori di Watchmon, ma se facciamo un attacco 'toccata e fuga', e riusciamo anche a mettere al sicuro i Digiprescelti, varrà la pena di correre questo rischio."

"Un... attacco al terminale? S-sì, in effetti è un azzardo che fino ad ora non abbiamo mai tentato..."

"Lo so. Ma ho fiducia che, con il tempismo e la strategia giusta, possiamo cavarcela. Mi raccomando, il gruppo d'assalto non deve essere troppo grande, e deve essere abbastanza abile a muoversi senza dare nell'occhio. Ti ricordo che i DemiWatchmon sono quasi ovunque."

"Sì... lo sappiamo. L'unico motivo per cui la nostra base non è ancora stata scoperta è proprio il fatto che siamo sempre stati il più attenti possibile nei nostri spostamenti. E dovremo fare lo stesso ora..."

 

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Sho, Yurika e Jolene si appiattirono contro il muro della stazione, e SnowAgumon, accanto al Digiprescelto del Coraggio, sbirciò nel corridoio che il gruppo stava per imboccare. Il terminale non era molto diverso dalla stazione da cui erano partiti - ampio, vuoto, apparentemente in disuso... ma c'era qualcosa di molto diverso: era pulito al punto da avere un aspetto del tutto asettico, e in qualche modo riusciva ad essere ancora più inquietante che se fosse stato in disordine. Il silenzio che regnava sovrano, inoltre, non riusciva certo a rendere più sopportabile la sensazione di vuoto ed isolamento che si provava. E che, almeno dal punto di vista dei Digiprescelti, doveva sembrare la quiete prima della tempesta...

"Okay, qui non c'è nessuno. Per adesso, la via è libera." disse il dinosauro bianco. "Seguiamo questa strada. Qualcuno di voi... riesce a sentire qualcosa? Ci sono nemici qui attorno?"

"Hmm..." Leomon chiuse gli occhi e, come se stesse meditando, si concentrò per qualche istante. "Posso dire con certezza che c'è un certo numero di Digimon qui vicino... e alcuni di loro sono discretamente potenti. Sì, è probabile che le forze di Watchmon ci abbiano preceduto."

"Confermo..." sibilò Cobramon. "Ssssento l'odore di diverssssi Digimon. Non mi posssso sssbagliare, ce ne ssssono un certo numero, e ssssono anche di sssspecie diverssse. Ssssolo che non riessssco a capire di quali sssspecie ssssi tratti con esattezza..."

"Non importa, quello che ci interessa è che sappiamo che ci stanno tendendo un agguato." disse Felipe. "Avanziamo lentamente, e cerchiamo un modo per aggirarli. Se riusciamo ad evitare di combatterli, tanto di guadagnato per noi..."

Witchmon sghignazzò a denti stretti e si sfregò le mani. "E quindi, adesso tocca di nuovo a me rendermi utile! Forse un bell'incantesimo di invisibilità..."

"Huh? Aspettate un momento, e questo...?" chiese improvvisamente Leomon, la cui espressione concentrata passò in un istante ad una di perplessità e dubbio. Quando gli sguardi dei ragazzi si volsero a lui per chiedergli di cosa si tratta, Leomon corrugò la fronte e attese qualche secondo prima di chiarire. "C'è... qualcuno che si sta avvicinando. Anzi, più di uno... percepisco l'energia vitale di un discreto numero di Digimon! E si stanno avvicinando sempre di più..."

"Cosa?" chiese BlackGatomon. "Ci sono altri Digimon che stanno..."

La gattina nera non terminò la frase, prima che un improvviso rumore, accompagnato da grida e schiamazzi di battaglia, risuonasse per i tunnel della stazione deserta! Alcuni dei Digiprescelti fecero un salto per la sorpresa, Cobramon si richiuse nelle spire e allargò il collo... e Witchmon si mise in guardia, la mano pronta sull'elsa della spada che teneva nascosta nella scopa.

"Diamine... questa situazione non mi piace!" sussurrò Kunemon. Il frastuono proveniente dai piani superiori continuò per più di due minuti, e in tutto quel tempo i Digiprescelti non abbassarono mai la guardia... aspettandosi che da un momento all'altro arrivasse qualche mostro in cerca di guai...

Poi, rapidamente come era venuto, il rumore della battaglia iniziò a smorzarsi, e si zittì pochi secondi dopo. La stazione ripiombò nel desolante silenzio che i ragazzi avevano trovato al loro arrivo. Sho sbattè gli occhi, confuso, e guardò verso gli altri membri della squadra, con tutta l'aria di stare chiedendosi cosa diavolo fosse successo in quel brevissimo lasso di tempo. C'era stata una battaglia, là all'esterno... e loro, che si aspettavano di essere nel mirino degli scagnozzi di Watchmon, non erano stati neanche degnati di uno sguardo?

"Ma... ma cosa... ragazzi, qualcuno ha idea di cosa sta succedendo?" chiese SnowAgumon. "Perchè all'improvviso è successa una baraonda, e adesso non si sente più niente?"

"Non chiedetelo a me, ne sssso quanto voi... sssse non di meno!" affermò Cobramon, che voltava la testa da una parte e dall'altra come se questo potesse aiutarlo a pensare. "Posssso ssssolo dirvi che a quessssto punto potrebbe accadere qualssssiasi cosa!"

"E avverrà tra non poco." disse Yurika, avvicinandosi una mano all'orecchio. "Non sentite anche voi? Io sento dei passi, c'è qualcuno che si sta avvicinando!"

"Cosa? Yurika, ne sei..." rispose Jolene. Ma quando si mise una mano all'orecchio, si accorse che quello che la sua amica diceva era assolutamente vero. Erano dei passi abbastanza rapidi, ma al tempo stesso davano l'idea di qualcosa di pesante e massiccio. Qualcosa con cui, molto probabilmente, i ragazzi non avrebbero avuto nessuna voglia di litigare...

"Sì, li sentiamo anche noi!" disse Bearmon, e alzò i pugni davanti al viso pronto a combattere. "Anche se non so ancora di cosa possa trattersi... non mi piace correre rischi! Ragazzi, teniamoci pronti!"

I passi si avvicinarono ancora, e ancora, in un clima di palpabile tensione... e le mani dei Digiprescelti erano già strette sui loro Digivice quando una grossa sagoma pelosa e scimmiesca si stagliò sulla parete del corridoio più vicino, una rampa di scale che portava ai piani superiori. Jolene non riuscì a trattenere una breve esclamazione di paura quando vide il braccio muscoloso della creatura alzarsi, e rivelare che al posto della mano aveva un grosso cannone... ma l'effetto che questa scoperta ebbe sugli altri Digiprescelti e su Leomon e Cobramon fu radicalmente diversa. La loro aria di sospetto calò quasi all'istante, e svanì del tutto quando la creatura si fece vedere... un gorilla albino con il muso, i pettorali, le mani e i piedi neri, e con un grosso cannone al posto del braccio destro, che nonostante i canini leggermente sporgenti aveva un'espressione amichevole e simpatica!

"Oh, mamma..." esclamò Jolene, mentre BlackGatomon corrugava la fronte, non del tutto sicura di cosa fare. "E... e quel Digimon chi...?"

"Gorillamon?" esclamò SnowAgumon, che si ricordava bene di uno dei primi avversari posseduti dai Digi-Ghost che i ragazzi avevano affrontato. "Gorillamon, sei proprio tu?"

"Ah! Eccovi qui, ragazzi!" esclamò lo scimmione amichevole, alzando la mano sinistra per salutarli. Sho, SnowAgumon, Yurika, Kunemon, Felipe, Falcomon, Kevin e Bearmon tirarono un sospiro di sollievo e andarono ad accogliere il loro ex-avversario, mentre Jolene, BlackGatomon e gli altri tre Digimon restarono fermi al loro posto, non ben sicuri di come reagire. "E vedo che avete trovato un pò di nuovi compagni!"

"Heheheee... già, e modestia a parte, abbiamo anche superato un bel pò di ostacoli!" rispose Kunemon, per poi voltarsi verso il resto del gruppo. "Non c'è da avere paura, ragazzi! Gorillamon è nostro amico! E' uno dei primi Digimon che abbiamo liberato dai Digi-Ghost di Watchmon!"

"Davvero?" chiese Leomon, la cui espressione si era fatta già meno severa. "Beh, se voi ragazzi vi fidate di lui, vorrà dire che mi fiderò anch'io. Ma... vorrei sapere cosa ci fa qui. Dovete averlo incontrato in una zona di Digimon ben lontana da qui."

"Beh, in effetti è vero." riflettè Sho. "Gorillamon, quando ci siamo visti l'ultima volta... e Jolene-chan e BlackGatomon non erano ancora entrate a far parte della nostra squadra... tu, Drimogemon ed Ebidramon stavate pensando di unirvi ad un certo gruppo di resistenza anti-Watchmon. Se non icordo male, ovviamente..."

"E' proprio quello che abbiamo fatto..." iniziò a spiegare Gorillamon, ma si interruppe subito. "Ma... non è il caso di restare qui troppo a lungo. I rumori che avete sentito prima erano quelli della nostra battaglia contro gli uomini dell'esercito di Watchmon, e quando si accorgerà di quello che abbiamo fatto, ce ne manderà contro altri, più numerosi. Dobbiamo andarcene di qui al più presto. Seguitemi."

"Va bene. Dicci tu dove andare." rispose Falcomon, per poi fare cenno a Jolene, BlackGatomon e agli altri tre Digimon di seguirlo. "Venite, ragazzi, è meglio andarcene finchè possiamo farlo."

Anche se Jolene, Witchmon, Cobramon e Leomon non persero tempo a seguire l'esempio dei loro compagni, BlackGatomon mantenne un atteggiamento sospettoso, dettato dalla vita che aveva condotto fino a quel momento. "Hm... e va bene, per il momento facciamo come dici tu." sentenziò. "Ma non provare nemmeno ad ingannarci, o farò in modo che tu te ne penta amaramente!"

"Ma... BlackGatomon!" esclamò Jolene. "Non mi sembra questo il modo di ringraziare!"

La gattina nera storse il naso senza dire nulla... ma non mancò di notare che la sua partner umana si stava facendo più decisa. Nei loro primi giorni a DigiWorld, l'inglesina non sarebbe mai riuscita nemmeno ad alzare la voce con lei, figurarsi poi criticarla! Evidentemente, stare con quel gruppo di scalmanati le aveva fatto bene...

"Inutile sssstare a disssscutere!" tagliò corto Cobramon, finalmente convinto che la cosa migliore da fare fosse levare le tende finchè si era in tempo."Va bene, Gorillamon, si fideremo delle tue indicazioni! Allora... adesssso ci conduci fino alla base di quessssta resisssstenza, giussssto?"

"Esatto. Vi spiegherò tutto strada facendo." rispose il primate. "Presto, venite con me! Vi condurrò alla nostra base segreta!"

I ragazzi e i Digimon seguirono il consiglio del gigante buono e lo seguirono su per le scale e verso i piani superiori della stazione... dove, a confermare le loro precedenti impressioni, videro i segni della battaglia che si era da poco conclusa: sezioni di muro e colonne danneggiate, piccoli squarci nel pavimento e macerie sparse qua e là, che facevano capire quanto violentemente le forze di Watchmon fossero state travolte. Passando oltre la scena della battaglia, la squadra raggiunse l'uscita... e fu allora che Sho e i suoi compagni si ritrovarono a che fare con un caldo, accecante sole estivo che investiva i loro volti, e più di uno fu costretto a schermarsi il viso!

"Aaaah! Cavolo, ma dove..." esclamò Yurika. "Questo sole è fortissimo... e fa un caldo micidiale!"

"Ugh... e ci credo, Yurika... siamo in pieno deserto!" fu la risposta di Felipe. "Guardati un pò attorno, se non mi credi... ma è proprio così!"

Stupito, Kevin si tolse la mano da davanti il viso... e venne immediatamente accolto da un'impressionante distesa di sabbia beige che si estendeva a perdita d'occhio a partire dall'uscita della stazione, unico segno di civilizzazione in mezzo a quell'arsura! Dune maestose sormontate da una cielo color zaffiro, ricoperta di sabbia finissima, erano tutto ciò che si vedeva per miglia, in ogni direzione!

"Gorillamon, li hai trovati!" ringhiò una voce che ai ragazzi non giungeva nuova. "Ne è passato di tempo, ragazzi, e sono felice di rivedervi!"

"Cosa... ma chi..." mormorò SnowAgumon, cercando di guardare davanti a sè. A parlare era stato un Digimon rettile alla testa di un piccolo squadrone di draghetti alati dall'espressione buffa, tenera e allo stesso tempo astuta, con fini squame color verde acquamarina, due piccole corna rosse che spuntavano dalla sommità del cranio, e occhi e ali membranose dello stesso colore. Alcuni di loro restavano sospesi in aria sbattendo ritmicamente le loro piccole ali, mentre alcuni restavano a terra, tutti obbedientemente schierati davanti al Digimon rettile più grosso... e dietro a tutti c'erano altri Digimon di dimensioni maggiori, che sembravano aver appena concluso una battaglia, e stavano riprendendo fiato. I ragazzi non riuscirono a distinguerne tutti i particolari, ma erano Digimon di varie tipologie e specie. Dinosauri, lupi giganti, aquile dalle piume fiammanti...

In ogni caso, non ci fu bisogno di sforzare tanto la memoria per riconoscere il Digimon che stava alla testa dell'esercito di draghetti. Quell'andatura da coccodrillo, quel muso dalla bocca piena di zanne ricurve e soprattutto quella inconfondibile "vela" membranosa che gli percorreva la schiena a partire dalla base del collo, rendevano quel Digimon immediatamente riconoscibile, una volta che la vista si fu schiarita!

"Tu... tu sei... Dimetromon!" esclamò Bearmon, riconoscendo il loro primissimo avversario! "Che sorpresa! Non ci aspettavamo di trovarti qui!"

"Beh, è stato un pò un colpo di fortuna... neanche noi della resistenza pensavamo che sareste arrivati qui così presto!" replicò il lucertolone, che per qualche motivo dava l'impressione di essere molto più energico di quando li aveva accompagnati nella giungla. "In ogni caso... è bello rivedervi, ragazzi! Ora, però, non perdiamo tempo, e filiamo al nostro nascondiglio!"

"Giusto, gli scagnozzi di Watchmon saranno qui tra non molto!" affermò Leomon. Dimetromon fece un cenno ai piccoli Digimon drago, che obbedirono prontamente e si diressero in massa verso il deserto. I Digimon che stavano fuori dalla stazione scattarono in piedi a loro volta, e iniziarono a correre nella loro stessa direzione, seguiti a ruota dai Digiprescelti e dai loro compagni Digimon. Una scarica di calore quasi insopportabile investì i ragazzi, e SnowAgumon, poco avvezzo alle alte temperature, barcollò come se fosse ubriaco e minacciò di cadere a terra. E sarebbe successo proprio così, se Sho non fosse stato pronto a sorreggerlo e non se lo fosse caricato sulle spalle in tutta fretta!

"S-Sho!" esclamò SnowAgumon. "Aspetta, così fai più fatica tu! Lasciami andare, riuscirò a stare al passo con voi!"

"Lo sai che non sei bravo a dire le bugie, SnowAgumon!" rispose il Digiprescelto del Coraggio. Già correre in quell'ambiente torrido era una sfida, se poi si aggiunge un Digimon del peso di SnowAgumon, si può avere un quadro completo della posizione in cui si trovava il ragazzino in quel momento... ma Sho alzò le spalle come se la cosa non lo turbasse neanche un pò. "Tranquillo... non pesi poi tanto, e visto che sei abbastanza fresco, mi aiuti anche a sopportare il calore!"

SnowAgumon, nonostante il caldo terrificante, ridacchiò della battuta di Sho... e nel frattempo, la stazione si era allontanata di parecchio, e adesso la squadra si trovava in pieno deserto. Dimetromon e Gorillamon, giunti di fronte al gruppo, si diressero verso una duna particolarmente alta che svettava su tutte le altre, e il dinosauro con la vela sul dorso scavò con una zampa anteriore nella sabbia davanti ad essa. Quasi immediatamente, una sorta di porta scorrevole, fino a quel momento perfettamente mimetizzata nella sabbia, si spalancò, rivelando una larga apertura di forma quadrangolare che dava accesso ad un ampio corridoio... abbastanza ampio da permettere il passaggio anche a Digimon delle dimensioni di Gorillamon o Dimetromon!

"Un passaggio segreto..." mormorò Felipe. "Capisco... anche se i DemiWatchmon riescono a vederci entrare, non riescono a vedere come facciamo. Un trucchetto ingegnoso."

Dimetromon sghignazzò e strizzò un occhio, mentre i Digimon di livello di più basso cominciavano ad entrare nel corridoio con rapidità, ma in file disciplinate. "Heheee... già, finora ha sempre funzionato!" rispose. "E abbiamo anche predisposto qualche altro accorgimento, nel caso Watchmon riuscisse a scoprire il nostro segreto! Forza, venite! Il nostro leader vi aspetta!"

"Arriviamo!" rispose Falcomon. Lui e Felipe entrarono per primi nel passaggio segreto, scoprendo con non poco sollievo che il calore era molto più sopportabile al suo interno... e quando tutta la squadra fu entrata, Gorillamon, che era apposta rimasto indietro, appoggiò la mano su una sezione di tunnel, e richiuse il passaggio, il cui ingresso venne immediatamente ricoperto di sabbia. Il tunnel restò al buio per un secondo, prima che delle luci di servizio si accendessero automaticamente, creando un'atmosfera simile a quella delle gallerie della metropolitana.

"Accidenti!" esclamò Jolene, impressionata. "Siete... davvero ben organizzati!"

"Aspetta, non abbiamo ancora finito!" rispose Gorillamon, avanzando ancora di un pò per poi attivare un altro meccanismo, che fece in modo che un grosso blocco di granito emergesse dal muro e scivolasse lateralmente, bloccando del tutto il corridoio. Il gorilla albino annuì con approvazione e si voltò verso i ragazzi.

"Capisco, anche se Watchmon e i suoi uomini riuscissero a trovare il passaggio segreto... non avrebbero comunque modo di superare quella barriera!" disse Sho mentre appoggiava a terra SnowAgumon, che sembrava già essersi un pò ripreso dal precedente colpo di calore. "Ottima pensata! Okay, allora siamo arrivati alla base..."

"Ehm, a dire la verità, Sho..." disse Dimetromon, mentre prendeva la testa del gruppo e guidava il resto dei Digimon. "Questo passaggio segreto e quel blocco di pietra sono soltanto due delle precauzioni che abbiamo preso per evitare di essere individuati da Watchmon. E... quando vedrete l'altra contromisura che abbiamo preso, credo che ringrazierete per averci come guide!"

"Hm? Non capisco, Dimetromon, di cosa stai...?" iniziò a chiedere Yurika mentre seguiva il dinosauro oltre un angolo del tunnel e lungo una ripida discesa che portava a diversi metri sotto terra. La domanda si fermò lì nel momento in cui, una volta che Dimetromon fu uscito dal tunnel, uno spettacolo mozzafiato apparve davanti agli occhi della ragazzina e dei suoi compagni!

Il rifugio sotterraneo, che i ragazzi si erano immaginati essere un insieme labirintico di passaggi segreti, si era invece rivelato una sorta di enorme grattacielo interrato, una struttura scavata nel terreno e costruita attorno ad un largo abisso cilindrico. In quel momento, i Digiprescelti si trovavano in piedi su una sorta di terrazza, posta circa a metà dell'altezza totale del complesso, e stavano guardando verso una profonda voragine, sopra la quale si vedevano volare Digimon alati di vario tipo. Una grande luce bianca, che riusciva a creare un effetto simile a quella del sole, illuminava l'intero complesso dalla sommità, portando Sho e compagni a chiedersi come avessero fatto i Digimon a realizzare una simile meraviglia tecnologica. E, sulle terrazze che si affacciavano sull'abisso, era possibile vedere altri Digimon: draghetti come quelli che avevano accompagnato Dimetromon e Gorillamon, piccoli felini dal mantelo chiazzato, leoncini, dinosauri simili a SnowAgumon ma con le squame arancioni... ce n'era davvero per tutti i gusti! I Digiprescelti erano finiti in una vera e propria base segreta, altro che il rifugio di un gruppetto di partigiani raffazzonati!

Ovviamente, riflettè Falcomon, il fatto che la resistenza fosse così bene organizzata e non fosse comunque riuscita ad eliminare Watchmon la diceva lunga sul potere di cui il tiranno di DigiWorld disponeva...

"Ecco. Come potete vedere... Digimon di tutto il Mondo Digitale si sono riuniti qui e si stanno opponendo alla campagna di conquista di Watchmon." spiegò Dimetromon. Ora che la situazione era un pò più tranquilla, i ragazzi si presero il tempo di osservare gli altri Digimon di livello Champion che li avevano accompagnati: uno di essi era un lupo gigantesco dalla pelliccia bianco-azzurrina solcata qua e là da strisce blu irregolari, lunghi artigli rossi sulle zampe, e dei ciuffi di pelo più lunghi degli altri che formavano una sorta di criniera attorno al collo, sulle spalle, e sulle giunture delle zampe posteriori. La sua coda era lunga e affusolata, anzichè grossa e setosa come quella di un lupo normale.

Il secondo era un grosso uccello, abbastanza grande da poter portare due persone sulla schiena senza eccessivo sforzo, le cui piume frastagliate e aranciate sembravano fatte di fiamme pure, con una lunga coda di piume più corte ma più ispide che si muoveva lentamente dietro il suo corpo. Le sue zampe erano dotate di corti artigli ricurvi, come quelle di un uccello rapace, mentre il becco, cosa più strana e senza dubbio più facile da notare, si appiattiva verso la fine, come quello di un'anatra... con la differenza che quello del Digimon uccello mostrava degli aguzzi denti che sporgevano dalle mascelle!

E per finire, il terzo Digimon sconosciuto era un enorme cactus dall'espressione stranamente vacua, il viso composto soltanto da tre buchi neri perfettamente rotondi che facevano da occhi e bocca, e dotato di braccia e gambe. Indossava un paio di guantoni da pugilato rossi, e un ciuffetto di erba arancione spuntava dalla sommità della sua testa, ricoperta di piccoli aghi acuminati come il resto del suo corpo. In effetti, ora che Sho lo guardava meglio, gli ricordava parecchio i Cactilion della saga di Final Fantasy...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Garurumon

Tipo: Mammifero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Howling Blaster

Un Digimon animalesco dall'aspetto di lupo, con poteri collegati al ghiaccio. La sua pelliccia è composta di un materiale leggerissimo simile al leggendario mithril, e le "lame" sporgenti dal suo corpo sono taglienti come rasoi. Dotato di un forte istinto combattivo combinato con un'elevata intelligenza.

 

Nome: Birdramon

Tipo: Uccello

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Meteor Wing

Un gigantesco Digimon uccello dalle ali taglienti, che pare avere avuto origine dallo stesso "firewall" da cui è nato Meramon. E' di solito pacifico e inoffensivo, ma in battaglia sa essere estremamente efficace. Le sue ali gli permettono di restare in quota per molto tempo, senza avere bisogno di atterrare.

 

Nome: Togemon

Tipo: Pianta

Attributo: Virus/Dati

Livello: Champion

Attacchi: Needle Spray, Light Speed Jabbing

Un Digimon vegetale nella forma di un enorme cactus. E' in grado di preservare sostanze nutritive all'interno del proprio corpo, in modo da sopravvivere a lungo anche nelle zone di DigiWorld più inospitali. Di solito è imbranato e assente, ma un Togemon infuriato è un avversario davvero micidiale!

 

"Eh... vediamo! Sapete, quando ho sentito parlare di resistenza, mi aspettavo qualcosa di un attimo meno organizzato, per così dire." affermò Yurika, usando una mano per grattare la testa a Kunemon. "E invece... wow, questo posto è impressionante! Potrei perdermi, qua dentro!"

"Piuttosto, è stata una vera fortuna incontrarvi." continuò Leomon. "Da quando Watchmon sta concentrando i suoi sforzi per eliminarci, siamo stati costretti a stare attenti ad ogni nostro passo, e se dobbiamo essere sinceri, non eravamo neanche sicuri di cosa avremmo dovuto fare una volta arrivati alla stazione. Ci avete dato una grossa mano."

"Davvero. Ora, almeno, abbiamo un posto dove riposare e riprenderci un pò... e credo che ne abbiamo tutti bisogno!" affermò Sho. Un'occhiata al resto del gruppo gli valse delle espressioni di assenso, visto che ormai i ragazzi avevano i vestiti lacerati e pieni di polvere, e si portavano dietro la sporcizia di diversi giorni di cammino. I Digimon non sembravano altrettanto provati, ma anche loro erano chiaramente felici di aver trovato un posto dove avrebbero potuto appoggiare la testa su un cuscino senza paura di perderla.

"E allo stesso modo, per noi è un grande onore... nonchè una grande fortuna... sapere che combattiamo dalla stessa parte." disse il Digimon lupo, Garurumon. "Comunque... visto che siete nuovi di questo posto, credo che sarebbe giusto prima di tutto portarvi a fare conoscenza con il nostro capo. Il Digimon che, già da molti mesi ormai, ha organizzato questo complesso e ha raccolto coloro che vogliono opporsi a Watchmon."

"Hmm... già, in effetti mi sembrava un pò strano che tutta questa baracca fosse stata messa su in pochi giorni." disse Witchmon, continuando a guardare le terrazze e i corridoi scavati nelle pareti di terra friabile. "E così... avete anche un grande capo qui, eh? Sono proprio curiosa di conoscerlo..."

"Anch'io, ssse devo essssere ssssincero." affermò Cobramon. "Sssse davvero è il Digimon che ha organizzato tutto quessssto... deve essssere un tipo molto in gamba."

"Era appunto quello che stavo per proporvi io..." rispose, con un sorriso bonario, Gorillamon. "La mia intenzione era proprio quella di portarvi a parlare con LoaderLeomon-sama, per spiegargli la vostra situazione e permetterci di aiutarvi meglio. Perciò... seguiteci, vi porteremo a parlare con lui. Ai piani superiori!"

"Ricevuto!" rispose Kunemon drizzando le antenne, prima che il gruppo cominciasse a seguire Dimetromon e gli altri Digimon della resistenza verso un'ampia rampa di scale posta a non più di una decina di metri dalla loro posizione. Diversi Digimon che incrociavano lungo il percorso si spostavano con deferenza e si inchinavano o comunque salutavano per mostrare la loro ammirazione... verso di loro, o verso il famoso Digimon leonino che li accompagnava. E Sho e SnowAgumon, dovevano essere sinceri, non vedevano di mal occhio questo momento di popolarità!

"Heheheee... essere ammirati da così tanti fa un effetto piuttosto... inebriante! Non sei d'accordo anche tu, Felipe-kun?" chiese il ragazzino giapponese, dando una gomitata d'intesa al meno impulsivo biondino, che in risposta alzò gli occhi al cielo.

"Per me, non fa nessuna differenza." mormorò Felipe, rifiutando di farsi prendere la mano da quelle che lui considerava sciocchezze. Ma Sho vide comunque una certa espressione di fierezza comparirgli sul viso, grazie anche alle labbra leggermente sollevate. Sho ridacchiò tra sè, poi si mise le mani dietro la nuca e ricondusse i suoi pensieri alla situazione attuale. Erano nel rifugio della resistenza anti-Watchmon, e stavano per incontrarne il comandante. Questo sì che poteva essere uno sviluppo molto importante... la battaglia contro il loro arcinemico, finalmente, stava entrando nella fase finale!

"LoaderLeomon, eh?" si chiese Sho. "Vediamo un pò... anche a me piacerebbe vederlo, questo famoso leader!"

 

----------

 

Watchmon non era stato molto contento di sapere quelle novità: non soltanto i Digiprescelti erano riusciti a sfuggire alla trappola che lui aveva preparato, e dalla quale era sicuro che non avrebbero potuto uscire vivi... ma l'attacco imprevisto delle forze della resistenza, che non avevano mai avuto l'audacia di spingersi fin lì, aveva messo in fuga i suoi uomini, che così avevano perso un'altra occasione di eliminare i fastidiosi Digiprescelti! Questa proprio non ci voleva... i suoi superiori e i suoi compagni gli stavano alle costole, pungolandolo continuamente per avere dei risultati... e invece i ritardi e gli imprevisti continuavano ad accumularsi!

"Tsk... e così, anche la resistenza si è fatta più ardita..." grugnì, osservando lo schermo davanti a sè, che non trasmetteva altro che un'immagine del deserto infinito. Ad aggiungersi alla sua frustrazione stava il fatto che, anche se i suoi DemiWatchmon avevano visto i membri della resistenza e i Digiprescelti infilarsi nel passaggio segreto nascosto nella duna, non erano comunque riusciti a vedere come ne avevano avuto accesso, e quindi sapere dove si trovava gli serviva a poco! "E ora che quei mocciosi hanno unito le loro forze a quelle di quel dannato LoaderLeomon, senza dubbio inizieranno a pianificare un attacco massiccio contro la mia base. Questo... potrebbe avere conseguenze devastanti per il piano di Anthraxmon-sama! Non possiamo permetterci di perdere i Digi-Ghost, o sarà la fine per noi!"

Pur sotto pressione, il crudele Digimon si sforzò di pensare ad una soluzione. Ci doveva pur essere un modo per fermare i Digiprescelti prima che potessero sferrare un attacco... ma per quanto ci riflettesse su, Watchmon si rendeva conto che tutte le idee che potevano venirgli in mente erano inutilizzabili, senza sapere con esattezza dove si trovava il quartier generale di LoaderLeomon...

Tutte... tranne una...

L'espressione tesa di Watchmon passò ad una, più calma, di riflessione... poi la realizzazione di avere ancora una possibilità di vittoria fece sghignazzare ferocemente il mostruoso Digimon, i cui tentacoli oculari si contorsero leggermente per l'eccitazione. Perchè no... quello sì che era un modo fattibile di togliere di mezzo i suoi nemici una volta per tutte! Certo, ci sarebe voluto del tempo per prepararlo, e dato il suo potenziale distruttivo, Watchmon sperava di non doverlo usare. Ma quella... beh, quella era una situazione di emergenza, e a questo punto non aveva più senso risparmiarsi!

"Hohooo... li ho in pugno! Adesso so come distruggerli!" ringhiò con gioia crudele. "Godetevi pure i vostri momenti di gloria, Digiprescelti... perchè non credo che vi resti molto tempo! Heheheheee..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ebbene sì... ci stiamo avvicinando sempre di più al confronto ultimo con Watchmon! E' passato parecchio tempo da quando i nostri giovani eroi hanno iniziato il loro viaggio, sono diventati molto più forti, e sicuramente adesso sono in grado di affrontare Watchmon ad armi pari... si spera... quindi, vi posso solo dire di allacciarvi le cinture di sicurezza e prepararvi, perchè i prossimi capitoli saranno pieni di sviluppi!

Non ho molto da dirvi, a questo punto, se non... attendete con pazienza! La data del mio esame si avvicina sempre di più, e dopo averlo fatto avrò molto più tempo per voi!

Questo è tutto, alla prossima!

 

Justice Gundam

 

 

 

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Capitolo 26
*** L'addestramento speciale di LoaderLeomon ***


Digimon Zero-26

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Bentornati!

Ancora una volta, il mio prequel di Digimon Adventure e stato aggiornato... e scommetto che molti di voi non aspettavano che il momento di leggere il nuovo capitolo! Bene, potete consolarvi, perche non dovete piu attendere! E' qui, pronto per essere letto!

Devo ammettere che da quando ho iniziato a scrivere la mia saga di Digimon, ne ho fatta di strada... e ora fa un certo effetto constatare che sto scrivendo un capitolo che tratta le vicende di background di tutta questa epica! Sapete, ogni volta che mi metto a scrivere un nuovo capitolo di Zero, mi sembra quasi di tornare indietro nel tempo, e mi ricordo dei giorni in cui guardavo la prima, indimenticabile serie di Digimon Adventure! Ah, i bei tempi andati...

Beh, ora non esageriamo con il sentimentalismo... comunque e vero, per molti di noi la prima serie di Digimon e stata una vera pietra miliare... e con questa storia, spero di averle reso omaggio in maniera soddisfacente, anche se penso che in molti punti avrei potuto migliorarmi...

Sigh... ma come faccio spesso, sono partito per la tangente! Non credo che a voi interessino tutti questi discorsi, quindi... vediamo di fare un bel riassunto dello scorso capitolo! In breve, i nostri giovani eroi sono riusciti a sfuggire alle micidiali trappole con le quali Watchmon ha cercato di distruggerli... e adesso si sono uniti ad un gruppetto di resistenza di cui fanno parte anche certe loro vecchie conoscenze come Dimetromon e Gorillamon! Ormai, siamo sempre piu vicini a raggiungere la tana di Watchmon e a scoprire il segreto dei suoi Digi-Ghost. E credo proprio che sara uno scontro terribile! Beh, ovvio... ormai, siamo vicini ad un momento clou dell'intera storia!

E potete stare certi che Watchmon sta diventando sempre piu disperato... e per quanto questo voglia dire che adesso non e piu invincibile, vuol dire anche che i suoi attacchi si faranno sempre piu feroci e indiscriminati! Bisognera risolvere la situazione al piu presto, o potrebbe diventare davvero spinosa!

Ma prima di passare al nuovo capitolo, come sempre, rispondo alle recensioni che mi avete lasciato...

 

DarkRoxas92: Grazie mille! Si, i Digi-Ghost sono un elemento indispensabile per i piani di Watchmon e dei suoi superiori. E per il resto... beh, volevo far capire senza mezzi termini che ormai Watchmon ha gente che gli alita sul collo (se lui ce l'avesse, un collo...), e che ora non puo piu permettersi di fallire. Non escludo che decida di mettersi in gioco di persona, ormai ha ben poco da perdere... Per quanto riguarda quello che sta architettando... lo saprai molto presto, e allora si che scoppieranno i guai! I miei esami, a questo proposito, sono andati bene... e quindi adesso mi posso rilassare un po e dedicarmi alla scrittura! E ho intenzione di sfruttare il mio tempo il piu possibile!

SmartGirl: Si, intanto hanno trovato un po di aiuto, e questa e una buona notizia! E hai fatto bene a fare il pragone con i film d'azione, perche tra non molto di azione ce ne sara quanta ne vuoi! Mi fa piacere poi che pensi che sto sviluppando bene i rapporti tra i ragazzi... a proposito di Jolene, credo proprio che lei avra una parte fondamentale, in questi prossimi capitoli! Se poi sara sufficiente a sconfiggere Watchmon e gli altri scagnozzi di Anthraxmon... questo ancora non te lo so dire, ma spero in bene! ^_^

L'aggiornamento e qui! Spero che te lo godrai!

KillKenny: Non si usa dire "tiro salvezza"? Oh, beh, termini tecnici... comunque il tiro di dado dovra farlo bello alto, mi sa! E ha gia accumulato un bel po di penalita, a partire dalla sconfitta di Volcdramon! In ogni caso, non ti preoccupare... non sara una fine tanto rapida, i nostri avranno da faticare un bel po contro i soldati d'elite di Watchmon! E non escludo niente...

LordMatteo94; Benvenuto alla mia storia! Ti ringrazio molto per la tua lunga recensione, che ha esposto le tue idee con assoluta precisione e chiarezza... e ti anticipo che ci saranno un bel pò di sviluppi molto presto. Forse anche inaspettati! Grazie ancora, e buona lettura! 

Okay, ci siamo tutti? Siete carichi? Vi sentite arzilli? E allora... non perdiamo altro tempo e diamo il via al nuovo capitolo! Buona lettura!

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Capitolo 26 - L'addestramento speciale di LoaderLeomon

 

"E cosi... vedo che vi siete proprio ben organizzati!" esclamo la vocetta cristallina di SnowAgumon, mentre lui e il resto del gruppo seguivano Dimetromon, Gorillamon e gli altri Digimon lungo una delle terrazze, facendosi strada in mezzo a file di Digimon di ogni tipo che li guardavano con aria ammirata e quasi reverenziale. Ne c'era da stupirsene, del resto, visto che dal punto di vista di un qualsiasi Digimon, Sho e i suoi compagni umani erano niente meno che alieni. Nel corso del pur breve tragitto, erano stati tempestati di domande dai Digimon piu giovani, alcuni dei quali, per esempio, volevano sapere come facevano gli umani a Digievolvere, o com'era possibile che creature appartenenti ad un'unica specie fossero tanto diverse tra loro...

"Certo che e una cosa a cui non ho pensato, ma che e curiosa..." affermo Sho. "Noi esseri umani siamo tutti molto diversi l'uno dall'altro, mentre i Digimon... sono tutti copie carbone! Guardate un po che roba... non riesco a distinguere uno qualsiasi di questi Digimon dagli altri suoi simili..."

"Beh, non te ne devi stupire, Sho..." affermo Falcomon. "Noi Digimon siamo fatti di dati, mentre voi esseri umani... beh, se non ricordo male, tutte le informazioni riguardanti il vostro aspetto e il vostro carattere sono scritte nel vostro DNA, che varia da individuo ad individuo."

"Esattamente, Falcomon! Le cose stanno proprio cosi, e una cosa che ho imparato leggendo un libro che mi ha regalato papa un paio di anni fa!" affermo Jolene, con l'entusiasmo che metteva quando doveva parlare di un argomento di conoscenza generale! "Il nostro DNA e, in pratica, la banca dati di noi esseri umani... e di tutti gli esseri viventi della Terra! E pensa che si tratta di filamenti invisibili... heheheee... trovo che sia molto affascinante, e al tempo stesso un po spaventoso!"

Felipe sospiro e si riavvio i capelli con un gesto della mano. "Per quanto queste cose siano indubbiamente molto interessanti, Jolene, preferirei parlarne quando avremo un po piu di tempo e non avremo nessun Digimon a fiatarci sul collo." affermo. "Adesso dobbiamo pensare all'incontro con questo LoaderLeomon, il capo della resistenza. Cerchiamo di fargli una buona impressione..."

"Heheheee... E dai, Felipe, non ti preoccupare tanto! Credevo che ti fossi rilassato un po, dopo quello che e successo alle Fortran Heights!" lo prese amichevolmente in giro Kunemon, mentre il gruppo si avvicinava ad una larga scala a chiocciola che portava ai piani superiori, sovrastando il profondo pozzo cilindrico al centro della struttura. "Lo so che dobbiamo fare una certa impressione al leader della resistenza... ma non stiamo mica andando ad un ricevimento regale! Non c'e bisogno di essere rigidi come pali!"

"Okay, okay..." affermo lo spagnolo. Ancora non era molto abituato a rilassarsi... "Cerchiamo comunque di non fare stupidaggini, d'accordo? Non vorrei che, proprio adesso che abbiamo trovato degli alleati, qualcosa vada storto!"

Dimetromon, Gorillamon e gli altri Digimon continuarono a fare strada ai Digiprescelti e ai loro partner, facendoli addentrare nei corridoi e nelle strette pensiline della base... finche, una volta girato un angolo, i ragazzi non giunsero davanti ad un paio di alte doppie porte in acciaio, con una maniglia a forma di anello assicurata ad una decorazione a forma di testa di leone! Un paio di bracieri, in qualche modo perennemente accesi, era posizionato a ciascun lato di quell'impressionante ingresso, dandogli un'aria ancora piu spettacolare di quanto gia non fosse... e i ragazzi, senza bisogno che qualcuno glielo spiegasse, si resero subito conto che si trattava della sala privata del leader dei partigiani, il Digimon chiamato LoaderLeomon!

"Ecco, ragazzi... il nostro stimato leader e qui, dietro questa porta!" spiego comunque Dimetromon, con un cenno della testa. "Credo che... non stia aspettando che voi, quindi... se poteste non farlo aspettare, credo che ne sarebbe molto contento!"

"E noi vedremo di non deluderlo! Forza, ragazzi, vediamo di fare bella figura!" affermo Sho, mentre lui e SnowAgumon si dirigevano verso la porta. Dopo essersi scambiati un ultimo saluto, i Digimon della resistenza e i Digiprescelti si separarono, e Sho afferro il battente di legno per bussare alla grande porta. Due poderosi rintocchi risuonarono lungo il corridoio... e un attimo dopo, i ragazzi sentirono una voce ruggente, dalla vaga tonalita metallica, rimbombare tra i muri del sotterraneo!

"Avanti." ringhio LoaderLeomon da dietro l'ingresso. Con un cigolio sinistro, la pesante porta si apri leggermente sotto la spinta di Sho... e il giovane Digiprescelto del Coraggio, con un attimo di esitazione, fece il primo passo all'interno della sala principale... una sala grande e semivuota, nella quale regnava una fresca penombra, piu che sufficiente a guardare dove si stava andando e a rendersi conto di con chi si stava parlando. L'arredamento era ridotto al minimo indispensabile... e chiaramente, non si trattava neanche del tipo di arredamento che si sarebbe potuto trovare in un'abitazione adatta ad un essere umano. Una credenza bassa, poco piu che un gradino addossato ad un muro... e una sorta di vasca riempita di paglia, posizionata all'angolo opposto della stanza, erano tutto cio che si poteva vedere all'interno, a parte l'enorme, imponente Digimon meccanico che stava seduto vicino al muro opposto della stanza, con l'aria di chi stava aspettando da molto tempo...

"Benvenuti. Voi siete senza dubbio i famosi Digiprescelti... sono onorato di conoscervi, ragazzi." ringhio la stessa voce che aveva accolto Sho e i suoi amici quando questi erano dal lato opposto della porta. "Prego, fatevi avanti... non abbiate timore. Capisco che il mio aspetto vi possa mettere un po a disagio, ma vi assicuro che non avete nulla da temere."

"Ehm... la... la ringraziamo, signor... LoaderLeomon..." disse SnowAgumon, un po titubante. Il suo stato d'animo era ben comprensibile, paragonando la sua statura a quella del leader della resistenza: quest'ultimo, infatti, era un enorme robot dalle sembianze di leone, la cui pelle metallica, di un brillante colore dorato, era cosparsa di pacche metalliche e rinforzature che offrivano al Digimon leonino un'ottima protezione. La sua testa era affusolata, con una criniera metallica scolpita nel metallo come se fosse stata una trivella per l'escavazione, e aveva un paio di fiammanti occhi verdi che guardavano con attenzione il gruppo di ragazzi che gli si avvicinava con circospezione. Teneva la bocca leggermente aperta, in modo che si potessero vedere i suoi denti lunghi e acuminati, e anche nella penombra della sua sala, si riusciva a vedere, luccicante in mezzo agli occhi del Digimon felino, una piccola gemma verde brillante a forma di goccia. Delle corte, ricurve lame affilate spuntavano dal bordo della sua criniera metallica, e le sue robuste zampe, protette da placche di armatura dorata, terminavano con tre artigli d'acciaio... sotto i quali era possibile vedere delle strane ruote, come se dei rollerblades fossero stati montati nei cuscinetti delle zampe del Digimon! Il suo corpo era corazzato allo stesso modo, e la protezione era talmente lucida che riusciva a riflettere anche la poca luce presente in quel luogo. La sua coda era nera, lunga e sottile... e, ad imitare il ciuffo di peli che i leoni hanno sulla punta della coda, c'era una morning star, una grossa palla ferrata ricoperta di terribili aculei metallici!

"Si, io sono LoaderLeomon." ruggi fieramente. "Il leader di questa sacca di resistenza contro le forze di Watchmon. Benvenuti. Mettetevi pure comodi."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: LoaderLeomon

Tipo: Macchina

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Boring Storm, Loader Morning Star

Digimon meccanico, rappresentante di spicco dell'ormai estinto Impero d'Acciaio. Usa la sua trivella per scavare gallerie ed estrarre metalli preziosi, e puo penetrare anche gli strati di roccia piu resistenti. E' molto orgoglioso del suo lavoro, decisamente ostinato, e rapido ad iniziare un combattimento.

 

"Beh... e un onore e un piacere anche per noi, signor LoaderLeomon..." disse Sho, facendo un inchino al leader del gruppo di resistenza.. Gli altri Digiprescelti e Digimon imitarono il suo gesto, mentre LoaderLeomon, piegava la testa in avanti, mostrando le micidiali lame che adornavano la sua criniera-trivella. "E dobbiamo anche ringraziarla per averci tirato fuori dalle peste in quella situazione difficile."

"Giusto. Se non fosse stato per l'intervento dei suoi alleati, avremmo dovuto sostenere un duro scontro con quei farabutti degli scagnozzi di Watchmon." affermo Bearmon. "E dobbiamo dire... che siamo impressionati dall'organizzazione di questo gruppo anti-Watchmon! Siete molto ben preparati, abbiamo visto!"

LoaderLeomon sospiro, e il sorriso che apparve sul suo muso metallico, pur sincero, aveva un tocco di cinismo... "Vi ringrazio per le vostre lodi, ragazzi, ma ho fatto semplicemente quello che potevo per mantenere segreta la locazione del nostro rifugio." affermo. "Purtroppo, considerando che Watchmon ha letteralmente occhi in tutto DigiWorld... e mi sto riferendo ai DemiWatchmon, di cui immagino i vostri compagni Digimon vi abbiano gia parlato... la prudenza non e mai troppa, e se non fossi riuscito ad ingegnarmi in qualche modo... ne io ne gli altri miei alleati sarebbero durati a lungo. Avete visto cosa e successo a Volcdramon."

"Gia... non e stata un'esperienza piacevole!" rispose Yurika. "Quei maledetti Digi-Ghost possono controllare qualsiasi Digimon... ma di cosa si tratta, esattamente? Abbiamo avuto a che fare con loro fin dall'inizio del nostro viaggio, ma non sappiamo ancora da dove vengano, e come Watchmon se li procuri."

"Questo... non lo sappiamo nemmeno noi." ammise LoaderLeomon, con lieve delusione dei Digiprescelti. "Tuttavia, abbiamo degli elementi che ci fanno ipotizzare quali potrebbero essere le loro origini... e, giusto per essere chiari, non e niente di piacevole."

"Perche, signor LoaderLeomon? Di cosa si tratta?" chiese Jolene, incuriosita.

Il leone meccanico sospiro di nuovo, e gratto con gli artigli sul terreno, producendo un lieve stridore. "Da quando Watchmon ha preso il potere e ha iniziato a infestare DigiWorld con i suoi Digi-Ghost... il Primary Village ha rilevato sempre meno nascite e rinascite di Digimon!" spiego. I Digimon assunsero tutti delle espressioni ansiose... ma i ragazzi, non sapendo di cosa si stava parlando, restarono un po stupefatti.

"Primary Village? E di cosa si tratta? Noi... non ne abbiamo mai sentito parlare!" chiese il piccolo Kevin.

"Il Primary Village e il luogo dove nascono tutti i Digimon... e il luogo dove si reincarnano dopo essere stati cancellati!" spiego BlackGatomon. "Sapete gia che noi Digimon siamo fatti di dati computerizzati, giusto? Non c'e bisogno che ve lo rispieghi..."

"Bene... quando un Digimon muore, la sua programmazione viene cancellata, e i suoi dati si disperdono." prosegui Kunemon. "Tuttavia, rimane pur sempre una parte immutabile della sua programmazione... diciamo che si tratta della parte che voi umani potete definire 'anima'... che permane, e con la quale non e possibile interagire. Questa... essenza digitale, per cosi dire, ritorna al Primary Village, dove materializza un Digi-Tama... un uovo, per essere piu chiari... da cui il Digimon in seguito puo rinascere. Ma... aspetti un momento, LoaderLeomon, lei vuol dire che da quando c'e Watchmon in circolazione, la natalita dei Digimon nel Primary Village e diminuita?"

"Precisamente." ringhio seccamente il leone meccanico. "E questo mi porta a pensare che le due cose siano, entro certi limiti, causa ed effetto. Riteniamo che sia stato Watchmon ad interferire con l'ordine naturale delle cose qui a DigiWorld... e che i Digi-Ghost non siano altro che la conseguenza del suo operato. Solo che non abbiamo, come ho detto, la piu pallida idea dello scopo finale del suo piano. Ancora... non siamo riusciti a scoprire abbastanza su di lui e sui suoi superiori."

"Beh, credo che tutto qesto finira presto!" affermo arditamente Kevin, sbattendosi un pugno sulla mano. "Ora ci siamo noi, e grazie anche alla vostra collaborazione, sono sicuro che daremo a Watchmon quello che si merita! Ora che i nostri Digimon sono a livello Ultimate, non sara Watchmon a farci paura!"

"Innanzitutto, vorrei ricordarti che IO non ci sono ancora arrivata, a quel livello evolutivo." volle sottolineare, non senza un po di acredine, BlackGatomon.

Il ragazzino di colore si schiari la voce per nascondere un minimo di imbarazzo. "Beh, a parte BlackGatomon... ma sono sicuro che lei e Jolene ce la faranno entro breve..."

"E poi, un'altra cosa, che non vuole essere per spegnere il tuo entusiasmo, ma per farti riflettere su come stanno le cose, Kevin-chan..." continuo Sho. "Hai ragione a dire che, adesso che i nostri Digimon sono a livello Ultimate, sono piu potenti... ma se Watchmon e cosi temuto da tutti, un motivo ci deve essere. E poi, non e che possiamo semplicemente andare la e sfidarlo! Prima... dovremmo farci strada tra un vero esercito di Digimon malvagi che lavorano per lui! Oltre al fatto che sicuramente sara ben protetto nella sua base, e avra disposto un bel po di trappole."

LoaderLeomon, favorevolmente impressionato dalla logica del capogruppo non ufficiale, affermo il proprio consenso. "Hm. Il vostro compagno dice cose sensate, ragazzi... se volete avere qualche possibilita di resistere ad uno scontro con Watchmon e il suo esercito, dovrete fare ancora pratica con le vostre forme Ultimate... e non dimenticate che non e soltanto questione di forza e potere. Contro il vostro nemico, avrete bisogno anche di una buona strategia... e di approfondire il legame con i vostri Digimon. Solo cosi, i vostri compagni potranno utilizzare in pieno il potenziale delle Crest... anche se il fatto che siete riusciti ad illuminarle significa che siete sulla buona strada."

LoaderLeomon, parlando per tutti, aveva senza volerlo ricordato ulteriormente a Jolene che lei era l'unica la cui CRest, quella della Sincerita, non si era ancora accesa... e la timida ragazzina inglese sospiro e guardo il Digivice che teneva tra nel palmo di una mano, chiedendosi come mai a lei non fosse ancora capitata l'occasione di attivarla. Se BlackGatomon non fosse riuscita ad evolvere, per lei sarebbe stato un problema... non sarebbe mai arrivata allo stesso livello dei suoi compagni, e oltre al fatto che questo urtava il suo orgoglio di guerriera, voleva anche dire che non avrebbe potuto fare molto contro Watchmon."

"Penso... penso di aver capito." affermo Yurika. "E' un po come nelle arti marziali... anche se abbiamo ottenuto la forma Ultimate, i nostri Digimon hanno troppo poca esperienza per usarla al meglio, mentre Watchmon..."

"Watchmon deve essere in forma Ultimate da anni, almeno..." disse SnowAgumon. "Quindi... e piu abituato ad usare i suoi poteri. Temo che, in effetti, sara uno scontro abbastanza impari..."

"Ed e proprio per questo che desidererei che, prima di sferrare l'attacco decisivo alla base di Watchmon, voi restaste qui ad allenare i vostri Digimon, e a prepararli il piu possibile per la battaglia." disse il leader della resistenza. "Cosi potrete affrancarvi nel controllo della vostra forma Ultimate, e saprete muovervi meglio nell'assalto decisivo, che spero di poter sferrare nel giro di una settimana. Non e molto, effettivamente... ma mi auguro che sara sufficiente a recuperare un po lo svantaggio che ora avete nei confronti di Watchmon."

Felipe sospiro e guardo verso il terreno, con un sorriso un po amaro sul volto. Una settimana di allenamento... per gli standard umani, questo volevadire poco o niente... ma per i Digimon, chissa? Magari era veramente il tempo che ci voleva per fare la differenza, considerando che le cose a DigiWorld non andavano esattamente come sulla Terra... era una speranza un po vaga, ma meglio di niente, dopotutto...

"E va bene... non e proprio la situazione piu favorevole, ma immagino che ci mendichi non possa scegliere." affermo il biondino, non senza una punta di quel cinismo che era stato suo compagno per tanto tempo. "Voi, ragazzi, che ne pensate?"

"E che cosa dovremmo pensare, scusa?" affermo Kunemon, drizzando il suo corpicino come se avesse voluto scrollare le spalle. "Abbiamo fatto un lungo viaggio per arrivare fin quaggiu... e adesso dovremmo rifiutare questa possibilita? Se c'e un modo, una qualsiasi possibilita di sconfiggere Watchmon, io sono pronto a tentare."

"Si, anch'io." rispose Bearmon. "E credo che anche gli altri siano d'accordo con me. Non e cosi, ragazzi?". Vicino a lui, tutti gli altri risposero con delle affermazioni di consenso, anche se qualcuno - come BlackGatomon - fu meno entusiasta degli altri.

LoaderLeomon si alzo finalmente dal suo giaciglio e si stiracchio, con un lieve stridore di placche di metallo che strisciavano l'una sull'altra. "Bene... mi fa piacere sentirvelo dire! Dobbiamo collaborare, se vogliamo essere in grado di fermare Watchmon e la cospirazione di cui fa parte. Per adesso, comunque, immagino che siate un po stanchi, dopo tutto quel viaggio... quindi, permettetemi di portarvi alle vostre stanze! Abbiamo sempre un po di spazio in piu per gli ospiti... sempre che non vi dispiaccia condividere lo spazio con gli altri Digimon!"

"Nessun problema, signor LoaderLeomon! Non ci aspettavamo certo un trattamento di favore!" rispose Sho a nome di tutti. "La ringraziamo ancora per la disponibilita!"

LoaderLeomon, dopo essersi alzato dal suo posto, guido i Digiprescelti nel dedalo di gallerie scavate sotto la sabbia rovente, fino a raggiungere un paio di stanze attigue, ciascuna di esse segnata con un simbolo che probabilmente voleva indicare gli spazi riservati al riposo. "Ecco, ragazzi... queste sono le vostre stanze, una per i ragazzi, e una per le ragazze." disse il leone meccanico. "Accomodatevi pure, e approfittatene per riposarvi un po. Domani cominceremo gli addestramenti... e spero per voi che siate abbastanza temprati, perche ho intenzione di farvi lavorare sodo! Allora... buon riposo, ragazzi, e ci vediamo domani mattina!"

"Grazie, signor LoaderLeomon! A domani mattina!" rispose SnowAgumon. Dopo che tutti i membri del gruppetto ebbero salutato il possente Digimon leone, Sho fece un sospiro, si asciugo la fronte con un gesto della mano, e guardo verso le ragazze, Kunemon e BlackGatomon.

"Sigh... bene, direi che per oggi possiamo fermarci qui. Abbiamo avuto la nostra dose di emozioni forti, per oggi, e credo che rilassarci un po non potra che farci bene." affermo. "Anche ai nostri Digimon..."

"Tu parla per te..." affermo BlackGatomon, con un'alzata di spalle. "Io, per quanto mi riguarda, sarei pronta ad affrontare gli allenamenti di LoaderLeomon anche adesso, se fosse possibile. Ma... immagino che per stavolta, mi adattero. Non vi vedo molto in forma nemmeno io."

"Lo hai detto... questo ambiente desertico non e esattamente il mio preferito, e mi ci vorra un po per adattarmi..." affermo Bearmon. "Comunque... beh, vedremo domani come si metteranno le cose. Per adesso... ci salutiamo, okay?"

Kunemon piego da un lato la testa e mosse le antenne come se stesse agitando delle mani immaginarie. "Va bene, ragazzi... allora buon riposo, e ci vediamo domani!"

"Altrettanto a voi!" disse il piccolo Kevin, e dopo essersi scambiati gli ultimi saluti, ragazzi e ragazze entrarono nelle rispettive camere... delle sale ampie ma spoglie come probabilmente lo era gran parte della base segreta, con diversi pagliericci disseminati per terra, ognuno dei quali era corredato di una semplice coperta. Felipe, con un sospiro, si tolse lo zaino dalla schiena e lo appoggio per terra, per poi sgranchirsi la schiena. Da quando il viaggio era iniziato, si era fatto molto piu leggero... ma portarlo sulle spalle per tutto quel tempo avrebbe messo alla prova la resistenza di chiunque.

"Beh, si, non sara un hotel a cinque stelle, ma credo possa andare." affermo Sho, osservando la stanza. In quel momento, si accorse che c'erano anche alcuni Digimon con loro, in particolare, alcuni di quei draghetti che avevano accompagnato Gorillamon e Dimetromon durante la loro uscita in superficie... e ognuno di questi li stava guardando con curiosita e ammirazione.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Dracomon

Tipo: Drago

Attributo: Dati

Livello: Rookie

Attacchi: Baby Breath, Tail Smash

Si dice che questi Digimon siano il ceppo primordiale da cui in seguito sono evoluti tutti i Digimon di tipo Drago. Nonostante le piccole dimensioni, sono molto forti ed energici, e una volta in combattimento, si battono con estremo ardore. Una delle loro scaglie, rivolta in una direzione diversa rispetto alle altre, e la fonte della loro energia, e i Dracomon si arrabbiano molto se questa viene toccata o danneggiata.

 

Felipe appoggio lo zaino a terra e tiro un sospiro di sollievo, per poi sgranchirsi le spalle. Anche uno stoico come lui sentiva gli effetti di giorni passati all'addiaccio... "Beh, non saremo certo io e Falcomon a lamentarci. Finalmente un posto dove possiamo appoggiare la testa su un cuscino senza paura di ritrovarcela staccata dal collo la mattina dopo." affermo con un tocco di sarcasmo. "Allora, draghetti... da oggi in poi saremo compagni, a quanto pare! Non sappiamo ancora come vanno le cose nella vostra "resistenza", come la chiamate voi, ma potete stare tranquilli. Vi aiuteremo a combattere Watchmon quanto piu possibile."

"Gia..." disse Bearmon. "Ormai siamo giunti ad un punto di non ritorno. La battaglia finale con Watchmon e qui a due passi, e io, per quanto mi riguarda, sono pronto a combatterla! E immagino... che anche i miei compagni qui presenti la pensino allo stesso modo."

"Infatti!" esclamo la vocetta cristallina di SnowAgumon. "Sono un po emozionato, se devo dire la verita... finalmente, sconfiggeremo uno dei piu temibili servitori del male che abbiano mai dominato DigiWorld!"

Il piccolo Kevin, dopo essersi seduto su un pagliericcio accanto al suo Digimon, diede una pacchetta amichevole sulla spalla di Bearmon, che si volto verso di lui e lo vide fare un segno dell'okay con l'altra mano. Resi piu sicuri di se dai saggi consigli di Leomon e dal fatto che la loro Crest si era illuminata per seconda tra quelle del gruppo, il piccolo Digiprescelto americano e il suo partner sorrisero con una certa baldanza l'uno verso l'altro.

"Sono sicuro che quello sgorbio non riuscira a sconfiggerci!" sentenzio il Digiprescelto di colore. "Insomma, dopo tutto quello che abbiamo passato, non ci faremo certo fermare a questo punto cruciale! E poi abbiamo sbloccato le nostre evoluzioni a livello Ultimate... nessun avversario potra resisterci!"

Queste parole coraggiose furono accolte da un coro di applausi ed ovazioni da parte dei Dracomon... anche se qualcuno di essi, in particolare un Dracomon piuttosto grande per gli standard di quel tipo di Digimon, con le ali leggermente sbrindellate e che dava l'idea di essere un veterano, si mostro un po scettico e volle mettere in guardia il gruppo. "Non mettiamo in dubbio le vostre capacita, sia ben chiaro..." disse. "Ma... anche per un Digimon di livello Ultimate, Watchmon e veramente molto forte! Tanti altri, prima di voi, hanno provato ad affrontarlo e sono stati spazzati via. Non crediate di avere vita facile, con lui."

"Non lo crediamo affatto." rispose Falcomon. "Diciamo soltanto che, ora che abbiamo qualche asso nella manica in piu, abbiamo la sicurezza di potercela fare. Poi... certo, sappiamo che Watchmon non e uno scherzo. Noi Digimon lo sappiamo meglio di chiunque altro, visto che sono anni ormai che viviamo sotto il suo controllo."

"Ma avremo tempo di preoccuparci di queste cose domani mattina... e ancora di piu nel corso di questa settimana!" affermo Sho, stiracchiandosi con aria esausta mentre lui e SnowAgumon si sedevano sul loro giaciglio. Ora che finalmente la situazione si era un po calmata, il ragazzino giapponese con gli occhialoni e il suo partner sentivano gli effetti della lunga camminata, e non vedevano altro che l'ora di distendersi e dormire un po. "Ora, ragazzi... e meglio se ci riposiamo. Domani... dobbiamo essere svegli se vogliamo sostenere gli allenamenti a cui dovremo sottoporci."

"E ho come l'impressione che LoaderLeomon non ci andra tanto piano con noi..." commento SnowAgumon, grattandosi la testa con un pizzico di preoccupazione. Quel periodo di addestramento, a quanto pareva, sarebbe stato la settimana piu lunga della sua vita...

 

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Una discussione simile aveva avuto luogo nella stanza delle ragazze, dove Yurika, Kunemon, Jolene e BlackGatomon si erano gia sistemate, e si preparavano ad andare a dormire. Dopo aver dato la buonanotte ai Dracomon che riposavano assieme a loro, Yurika si butto sul suo letto improvvisato, il cui materasso di paglia secca faceva ben poco per alleviare il fastidio del duro pavimento sotto di lei. Ma a quel punto, Yurika e Kunemon erano troppo stanchi perche gliene importasse qualcosa...

"Aaaah, finalmente ci distendiamo un po!" sospiro la bambina dai capelli blu, dopo essersi sciolta la coda nella quale erano di solito legati i suoi capelli, ed essersi slacciata i sandali, mentre nello stesso tempo si afflosciava senza troppa finezza sul materasso improvvisato. "Uff... accidenti, non riesco a credere che abbiamo fatto tanta strada... Hey, Jolene-chan, come va? Anche tu avrai una gran voglia di riposare, immagino..."

"Si, questo puoi dirlo forte... e non oso neanche immaginare a quello che ci aspetta da domani in poi..." rispose la ragazzina inglese, facendosi aria con l'uniforme ormai piena di polvere e strappi. "Accidenti, mi sembra che sia passata un'eternita da quando sono arrivata a DigiWorld... chissa cosa staranno pensando la mamma e il papa, la dove vivo io... sono sicura che saranno in lacrime per la mia scomparsa..."

Vedendo che Jolene si stava avvenurando in un campo che la stava rendendo un po troppo triste, Yurika e Kunemon cercarono di non farla arrovellare troppo su quei pensieri. La ragazzina dai capelli blu, con le mani incrociate sulla nuca, sospiro e guardo malinconicamente verso il soffitto. "Lo so, lo so... e ti capisco, anch'io sto pensando a come avranno reagito i miei genitori e la mia sorellina alla mia scomparsa. Ormai e passato tanto di quel tempo... non mi sono neanche presa la briga di ricordare quanti giorni abbiamo passato a DigiWorld!" affermo. "E lo stesso varra anche per Sho-kun, Felipe-kun e Kevin-chan... tutti noi abbiamo delle famiglie a cui fare ritorno, e dalle quali manchiamo ormai da giorni. E se vogliamo rivederle, dobbiamo sconfiggere Watchmon e i suoi superiori... temo che ci aspettino ancora un bel po di giorni qui a DigiWorld..."

Per qualche secondo, tutto quello che si senti nella stanza ormai semibuia fu il respiro sommesso delle due bambine, e i fruscii che facevano spostandosi sui loro pagliericci... poi Jolene sospiro di nuovo e accarezzo BlackGatomon, acciambellata pigramente vicino al giaciglio. "Si, e vero... lo so, lo so, il nostro compito non sara finito, se... anzi, no, scusa, quando..." si corresse, con rinnovata determinazione. "...avremo sconfitto Watchmon. Anzi, ti chiedo scusa per averti importunato. Ero un po depressa, e mi sono messa a parlare dei miei problemi senza pensare che anche per voi e la stessa cosa..."

Yurika e Kunemon guardarono verso la loro compagna e scossero la testa, sorridendo gentilmente. "No... non c'e bisogno che t scusi. Avevi bisogno di esprimere un po i tuoi sentimenti, ed e giusto che tu lo abbia fatto. Hai visto Sho, vero? E' proprio per il fatto che teneva chiusi dentro di se i suoi sentimenti... o meglio, la sua paura, la sua apprensione e il suo senso di responsabilita... che ad un certo punto si e trovato nei guai e non e riuscito a far accendere la sua Crest." rispose il piccolo bruco giallo. "Parlare di quello che senti fa bene... soprattutto quando sai di avere qualcuno disposto a darti ascolto!"

BlackGatomon, che pure sembrava addormentata, fece scattare un orecchio in direzione di Kunemon. Senza rendersene conto, il piccolo bruco aveva toccato un tasto dolente per la gattina nera. Era l'unica a non aver ancora ottenuto la sua evoluzione Ultimate, pur essendo partita ad un livello piu alto rispetto al resto del gruppo... che razza di situazione ironica, lei era partita superando gli altri, e doveva dire che le piaceva poter vantare una certa superiorita, e invece ora si ritrovava ad essere l'anello debole del gruppo.

E pensare che quando era una Digimon solitaria, che vagava per il Mondo Digitale facendo solo quello che le tornava utile, si erasempre ripromessa di non essere debole...

Ma allora... a cosa si doveva tutto questo? Non poteva certo essere stato il fatto che si era unita a quel gruppo. Altrimenti, perche gli altri erano diventati piu forti, mentre lei...

E allora... la colpa era forse di Jolene? Ma, dopo una breve riflessione, BlackGatomon scaccio anche quel pensiero dalla sua testa. Jolene... doveva ammetterlo, all'inizio le sembrava una ragazzina inutile e codarda, ma poi aveva dato ampiamente prova di se. Eppure, ancora le mancava qualcosa per attivare la sua Crest. La Crest della Sincerita... gia, bella domanda, come si poteva fare ad attivare quella Crest? Cosa doveva fare Jolene per dimostrare di esserne degna?

...

E poi, perche a BlackGatomon importava tanto che Jolene si dimostrasse una Digiprescelta a tutti gli effetti? Pochi giorni prima, la Digimon felina non avrebbe avuto dubbi e avrebbe risposto che era nel suo interesse che la Crest di Jolene si accendesse per farla diventare piu forte... ma ora, si rese conto che non sapeva bene se fosse davvero questa la risposta giusta. Che strano...

"Hmm..." mormoro Jolene, la cui voce ora suonava decisamente piu distante. "Gia, anche questo e vero... beh, ragazzi, che ne dite se ne riparliamo domani, quando avremo iniziato i nostri allenamenti? Io... adesso non riesco piu a tenere gli occhi aperti... Yaaaawn!"

"Nemmeno io, e non ho nemmeno gli occhi..." mormoro Kunemon, facendo una battuta per rendere l'atmosfera meno tesa. Yurika e Jolene riuscirono a ridacchiarci su, ma BlackGatomon si limito a rannicchiarsi ancora di piu, e a grugnire tra se. "Beh, allora... ci salutiamo qui, gente! Buona notte, e sogni d'oro!"

"Grazie! Anche a voi!" rispose Jolene, sdraiandosi su un fianco.

"Buona notte, Kunemon-chan... buona notte, Jolene-chan..." mormoro Yurika, prima di chiudere gli occhi e sprofondare in un sonno tranquillo e senza sogni...

 

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Watchmon era convinto, a quel punto, che la mala sorte che stesse tramando contro di lui. Dopo che la sua trappola era fallita, dopo che i suoi scagnozzi erano stati colti di sorpresa dai Digimon della resistenza, che si erano spintimolto piu lontano di quanto lui avrebbe mai immaginato... adesso, ancora una volta, si erano perse le tracce dei suoi nemici, come se fossero spariti sotto la sabbia del deserto.

Ovviamente, riflette il Digimon dai molti occhi mentre osservava gli schermi dei suoi terminali, molto probabilmente le cose stavano davvero cosi, e i Digimon seguaci di LoaderLeomon si erano scavati un bel rifugio sotterraneo, con tanto di cunicoli, gallerie e passaggi segreti, e avevano fatto un ottimo lavoro nel tenerlo nascosto a Watchmon e alle sue truppe. Se solo fosse stato in grado di trovare uno degli ingressi segreti, e di seguire i passaggi sotterranei fino alla loro base, era sicuro che la resistenza non sarebbe durata molto a lungo...

La superficie del deserto, ora illuminata in maniera suggestiva da una splendente luna piena, e percorsa da un vento freddo, sembrava tranquilla, vista dagli schermi dei computer di Watchmon, e il tiranno di DigiWorld sospiro rabbiosamente. Un bel panorama, si, m a questo non lo aiutava minimamente, e non gli serviva neanche a rilassarsi, visto che sapere della spada di Damocle che pendeva su di lui. Il suo signore, Anthraxmon, lo stava tenendo d'occhio, e non avrebbe tollerato un altro fallimento... e come se non bastasse c'erano Geryomon e WaruNezumimon ad alitargli sul collo, e a ricordargli continuamente che era monitorato in ogni istante...

"Bah. A questo punto, devo farmi venire un'idea in fretta." ringhio acidamente Watchmon, scorrendo la distesa di sabbia interrotta di tanto in tanto solo da qualche duna e da alti, esili cactus. "Intanto, ho un po di margine di vantaggio su quei ragazzini. Sanno bene che, se proveranno ad attaccarmi, troveranno tutto il mio esercito pronto ad affrontarli, e non possono sperare di vincere contro tutti quei Digimon messi assieme. Allo stesso tempo, LoaderLeomon e i suoi amichetti non saranno cosi stupidi da rischiare di farsi distruggere tutti con un attacco diretto. Quindi... aspetteranno, magari il tempo di addestrare i Digiprescelti come ritengono meglio. A parte questo, devo preoccuparmi di un'altra cosa... va bene, devo fortificare un po le mie difese e fare in modo che i miei Digimon si dispongano in modo da rispondere meglio agli attacchi, e fin qui ci siamo. Ma poi, come ho detto, non credo che la resistenza sferrera un attacco frontale. Cercheranno di prendermi alla sprovvista, magari..."

Il ghigno di trionfo torno sul volto del Digimon alieno, e una luce crudele brillo nel suo occhio principale. "Hahaaa! Ma certo! Avvicinarsi in volo non sarebbe possibile, li vedrei da lontano un miglio... quindi, l'unica via che possono tentare per cogliermi di sorpresa e... scavare sottoterra come hanno gia fatto per costruire la loro tana!" esclamo con fierezza. "E va bene... allora, visto che questo e l'unico modo che hanno per avvicinarsi di sorpresa, faro in modo che debbano combattere secondo le mie regole, piuttosto che le loro..."

Uno degli steli oculari di Watchmon si piego in avanti, allungandosi di un po, e premette un paio di pulsanti neri su una tastiera. Quasi subito, un paio di Golemon di colore piu scuro rispetto agli altri, e probabilmente di grado superiore, entrarono nella sala di controllo e si fermarono subito dopo l'uscita, in attesa di ordini.

"Oh, bene... mi piace quando gli uomini sono puntuali!" sghignazzo l'aberrazione, voltando alcuni dei suoi steli oculari verso i suoi soldati. "Okay, voi due, ascoltatemi bene... voglio che la nostra base sia premunita come si deve contro un attacco dai sotterranei! Rinforzate il pavimento, disponete trappole, fate tutto quello che dovete fare... ma fate in modo che nulla possa avvicinarsi a me scavando sotto terra!"

"Ehm... scavando sotto terra, Watchmon-sama?" chiese uno dei Golemon, che non sembrava essere un tipo molto sveglio. Il suo compagno lo guardo male e gli diede una gomitata, facendogli fare un breve scatto di paura.

"Si, ho detto sottoterra!" sibilo Watchmon. Non si capiva bene se si stava divertendo o se era nervoso per la domanda stupida. "Hai anche il cervello di pietra, oltre che i muscoli? Ho detto che nessuno dovra entrare nella nostra base scavando sottoterra! E' la direzione rispetto alla quale siamo piu vulnerabili! Inoltre, distribuite equamente i nostri Digimon attorno al perimetro della base. Se hanno un po di buon senso, quelli della resistenza si prepareranno per bene e cercheranno di accerchiarci. Dovete disporvi in modo che trovino sempre una linea di difesa compatta, da qualunque direzione arrivino! Chiaro il concetto?"

"Certamente, supremo Watchmon!" esclamo il Golemon piu pronto, ed entrambi si produssero in un saluto militare fin troppo spontaneo per non sembrare forzato. "Provvederemo subito a riferire questo ordine!"

"Fatelo subito." ringhio il mostro dai molti occhi. "E ordinate anche... che le operazioni di scavo riprendano a ritmo serrato! Se riusciamo a raggiungere le caverne piu profonde prima che i Digiprescelti arrivino a bussarci alla porta, allora tutto il progresso che loro hanno fatto fino a questo momento sara vano!"

"Ehm... per quello... temo che ci vorra del tempo, mio signore..." rispose l'altro Golemon. "Sembra... che le nostre squadre di escavazione abbiano dei problemi a penetrare il manto roccioso. Non dimentichi... che stiamo scavando a livelli molto inferiori rispetto anche a quelli a cui stimiamo che la resistenza abbia eretto la sua base segreta, o che viaggino i nostri treni..."

"Non importa, date lo stesso l'ordine." taglio corto Watchmon. "Non voglio sentire parlare di strati duri, o di altre idiozie del genere, non ora che siamo cosi vicini!"

I due giganti di pietra si allontanarono a passo di marcia dopo aver mormorato un 'sissignore', lasciando il mostro dai molti occhi solo con i suoi inquietanti pensieri. Watchmon li guardo andarsene, e attese finche i loro passi pesanti non poterono piu essere sentiti, poi fluttuo lentamente verso il gruppo di Digi-Ghost che fluttuava senza peso all'interno del raccoglitore, per controllarne il livello. Come si aspettava, nonostante le vittorie dei Digiprescelti, anzi anche grazie ad esse, la quantita di anime perse era aumentata in maniera considerevole. Anche piu di quanto Watchmon avrebbe osato sperare. Una volta che il piano del supremo Anthraxmon fosse giunto alla sua ultima fase... ovvero, una volta che le sue squadre di escavazione fossero riuscite a penetrare nelle caverne sotterranee... allora non soltanto il Mondo Digitale, ma anche il mondo da cui venivano quei mocciosi avrebbe conosciuto l'orrore dei Digi-Ghost! Una punizione piu che adeguata, per quei mocciosi che lo avevano umiliato cosi tante volte davanti ai suoi superiori, e la possibilita per il grande Anthraxmon di realizzare il suo scopo - e far cessare per sempre ogni sofferenza per ogni forma di vita!

Watchmon sghignazzo divertito. "Heheheee... chissa poi se e vero, che Anthraxmon-sama vuole farlo. Per me, e soltanto una scusa. Lui vuole il potere, e si serve dei Digi-Ghost per controllare i Digimon e rafforzare quelli che gli sono fedeli! E non so che effetto possano avere sugli esseri umani... ma mi divertiro a scoprirlo, una volta che saremo approdati nel Mondo Reale! Per adesso, l'unica cosa che mi interessa e che quando Anthraxmon avra conquistato entrambi i mondi, se mi saro giocato bene le mie carte, io saro al suo fianco, e surclassero quei due presuntuosi di Geryomon e WaruNezumimon. Anzi, ora che ci penso... si, questa potrebbe essere una buona idea! Io provo a chiedere il permesso... sono sicuro che Anthraxmon-sama capira!"

I numerosi occhi dell'aberrazione fluttuante si chiusero, uno alla volta, e Watchmon si concentro intensamente per visualizzare nella propria mente l'immagine del suo signore e padrone. Nei meandri della sua mente, Watchmon lo vide prendere forma dal nulla, imponente e spaventoso anche in confronto a molti altri Digimon malvagi con cui Watchmon aveva trattato nel corso della sua vita... e l'osservatore senti un brivido di gelo percorrergli le membra quando tre paia di occhi di colori diversi si spalancarono per guardarlo. C'era un lampo di disapprovazione nello sguardo di Anthraxmon, ma Watchmon cerco di ignorare la paura e di fare la domanda che si era preposto...

"WATCHMON." tuono la voce roboante di Anthraxmon nella mente del suo sottoposto, un suono silenzioso e al tempo stesso assordante. "CREDEVO DI ESSERE STATO CHIARO. LA TUA MISSIONE NON E' ANCORA CONCLUSA, I DIGIPRESCELTI RAPPRESENTANO ANCORA UNA MINACCIA AL NOSTRO PIANO. SOPRATTUTTO ADESSO CHE SI SONO UNITI ALLA RESISTENZA. EPPURE, SEMBRA CHE TU ABBIA QUALCOSA DI CUI PARLARMI... QUALCOSA CHE SEMBRA ESSERE PIU' URGENTE, GIUSTO?"

"A dire la verita, Anthraxmon-sama..." mormoro l'osservatore, i tentacoli oculari che si agitavano nervosi. "Credo... credo finalmente di aver trovato un sistema per eliminare quei ragazzini presuntuosi. Ho... ho solo bisogno di prelevare qualche Digi-Ghost dalla riserva che ho accumulato. Le posso assicurare che ce ne sono talmente tanti che anche tutti quelli che prelevero non saranno che un fastidio di poco conto... e comunque, li recupereremo in fretta!"

"PRELEVARE QUALCHE DIGI-GHOST..." ringhio telepaticamente Anthraxmon, e Watchmon non capi se stava ponderando l'idea, o se invece fosse in arrivo la peggiore lavata di capo della sua vita. Attese ancora qualche secondo, senza che il demone rispondesse... e quando ormai sembrava rassegnato all'idea di ritirare la sua proposta e cavarsela con le sue sole forze, Anthraxmon parlo di nuovo. "HM. BISOGNA DIRE CHE HAI CORAGGIO A FARMI UNA SIMILE RICHIESTA, PUR SAPENDO BENE A COSA VAI INCONTRO, E CHE HAI GIA' NUMEROSI PUNTI A TUO SFAVORE. TUTTAVIA, DEVO AMMETTERE CHE LA TUA IDEA NON E' PRIVA DI PREGI, E CHE SE AVRA' SUCCESSO, CI PERMETTERA' DI METTERE IN SCACCO I DIGIPRESCELTI E QUEL MALEDETTO GENNAI... D'ACCORDO, WATCHMON. TI AUTORIZZO A PROCEDERE. NON DELUDERMl... O SAI QUALE SARA' IL PREZZO DA PAGARE."

"Lo so bene, mio signore... ma non falliro!" rispose Watchmon, prima che il contatto telepatico si interrompesse. La figura di Anthraxmon sbiadi e venne riassorbita dall'oscurita, mentre gli occhi di Watchmon si aprivano di scatto, lampeggiando di una innaturale luce rossa per una frazione di secondo. La sensazione di terribile, innaturale gelo che aveva provato davanti al suo signore e padrone era retrocessa, lasciando soltanto un senso di sollievo... e poi, una inebriante realizzazione che, grazie alla sua richiesta, il piano stava finalmente andando come doveva! Con l'aiuto dei Digi-Ghost, la sconfitta dei Digiprescelti era praticamente assicurata... e il suo orrendo volto ricoperto di squame rossicce venne tagliato in due da un ghigno folle che mostrava file di denti acuminati...

"E' andata... come doveva andare..." ringhio tra se Watchmon, mentre tornava al centro della sala e si alzava lentamente in volo sopra di essa, quasi fosse un sovrano che voleva ammirare il suo dominio. "La ringrazio infinitamente, grande Anthraxmon-sama... la sua fiducia in me sara ben riposta! E io, finalmente, avro il potere che mi spetta! Heheheee... chissa, con un po di fortuna potrei anche farmi accordare una Digievoluzione al mio livello Mega... sono curioso di vedere come sara la mia nuova forma!"

Ma, subito dopo, Watchmon scosse la testa, rimproverandosi quel momento di esaltazione. Era gia successo prima, con Volcdramon e con MetalPhantomon, e questa volta il tiranno di DigiWorld non aveva intenzione di ripetere lo stesso errore...

"Beh, aspettiamo di festeggiare quando tutti quei mocciosi saranno morti." affermo. "Finche ne resta anche uno solo, il piano e in pericolo. E se fallisco... so bene cosa mi aspettera. Ma non falliro... prima ancora che Anthraxmon-sama diventi il sovrano di entrambi i mondi, io saro davanti a Geryomon e a WaruNezumimon a sbandierare loro in faccia il mio trionfo! Ma per adesso... facciamo le cose con prudenza."

 

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La mattina era arrivata presto... e anche se ormai Sho e i suoi compagni si stavano abituando a dormire dove capitava e a fare buon viso a cattivo gioco quando la sistemazione non era tanto favorevole, questo non voleva dire che avrebbero rifiutato un giaciglio che non li facesse svegliare con le ossa indolenzite. E poi, in quel caso, la mattina non era stata annunciata dai primi raggi di sole, ma da una chiamata a raccolta che aveva buttato i ragazzi giu dai loro pagliericci, con tutta la delicatezza di un elefante che ballava su un parquet...

"Sveglia, svegliaaaaa!" ringhio la voce di un Digimon della resistenza, un grosso Tyrannomon rosso che stava facendo il giro delle camere e stava chiamando tutti a raccolta. "A tutti i Digimon che stanno facendo i lavativi, e ora di scattare in piedi! Anche voi, Digiprescelti! Non vi sarete aspettati un trattamento di favore solo perche siete gli eroi di DigiWorld, vero? In piedi, e scattare!"

"Aaargh!" esclamo SnowAgumon, che in quel momento stava dormendo su un fianco accanto al suo partner umano. La veemenza e il volume del richiamo alle armi avevano fatto fare un balzo a Sho, e questo a sua volta aveva spaventato SnowAgumon, che era rotolato su un fianco ed era finito a terra in una posizione non troppo elegante! "Ugh.. Phew... Accidenti, e pensare che stavo facendo un sogno bellissimo... sognavo di stare mangiando un sacco di ciambelle alla crema, calde appena uscite dal forno..."

"E io che, chissa perche, credevo preferissi i cibi surgelati..." borbotto Sho con voce ancora impastata dal sonno, ma che comunque riusciva ad essere sarcastica. "Cavolo, ragazzi... capisco che dobbiamo iniziare a farci le ossa per combattere Watchmon, ma non c'era proprio un modo piu gentile per buttarci giu dal letto..."

"Ora so cosa devono provare le reclute durante l'addestramento militare..." affermo il piccolo Kevin mentre si alzava da terra, con Bearmon che gli dava una mano pur essendo anche lui particolarmente assonnato. Felipe si limito ad un borbottio incoerente, reso ancora piu incomprensibile dal fatto che si stava sfregando la faccia con una mano... e Falcomon si era messo a riassettarsi rapidamente le piume. "Comunque, hanno ragione... il signor LoaderLeomon adesso e nostro superiore, parlando sempre in termini militareschi. E abbiamo bisogno di questi allenamenti, e vogliamo sfidare Watchmon..."

"Per questa volta, direi che hai tolto le parole di bocca a Felipe, vero?" chiese Falcomon, facendo un occhiolino amichevole verso il suo partner umano. Quest'ultimo rispose semplicemente alzando gli occhi al cielo, ma se fosse stato voltato verso il suo Digimon, quest'ultimo avrebbe sicuramente colto il modo in cui le sue labbra si sollevavano leggermente verso l'alto. Al biondino cominciava a piacere quel modo di prendere in giro senza malizia...

"Bah... comunque e vero, meglio darsi una mossa..." inizio a dire Felipe, mentre tutto attorno a loro anche gli altri Digimon si tiravano su e si stiracchiavano... ma la voce del Tyrannomon, che poco dopo il suo ingresso era uscito di nuovo nel corridoio e si era voltato verso la stanza dove dormivano le ragazze, lo costrinse a restare con le parole in gola!

"E voi, signorine, cosa avete tanto da guardare?" ringhio il tirannosauro, piu per darsi un tono che per vera severita. "Su, scattate anche voi! O credete che qui si facciano i favori ai bei faccini? Niente da fare! Tutti in piedi all'istante!"

Mentre Yurika, Kunemon, Jolene e BlackGatomon restavano la davanti alla porta, storditi dalla veemenza con cui il Digimon dinosauro le aveva richiamate all'ordine, Tyrannomon si allontano lungo il corridoio, continuando a sbraitare l'ordine di svegliarsi ai Digimon che stavano ancora "facendo i lavativi". I ragazzi uscirono dalla sala, dando il buongiorno alle loro compagne con aria ancora stordita.

"Buongiorno, Jolene-chan... Yurika-chan... Kunemon, BlackGatomon..." mormoro Sho. I suoi due compagni, appena dietro di lui, salutarono a loro volta alzando una mano e facendo un cenno con la testa.

"Ugh... Yaaaaawn! Buongiorno... ragazzi!" mormoro Jolene, sfregandosi un occhio. "Bello il servizio sveglia da queste parti, eh?"

"E io che credevo che tu non sapessi fare sarcasmo... stai facendo dei progressi, Jolene..." mormoro BlackGatomon, con altrettanta ironia. "Comunque, hanno ragione... siete tutti pronti, ragazzi? Temo che non sara molto rilassante, il regime di allenamento..."

"Si, possiamo gia immaginarlo..." fu la risposta, non troppo preoccupata, di Bearmon, che in quel momento si stava sistemando i guantoni da combattimento, in preparazione alle prove che avrebbe dovuto sostenere. "Ma per quello che mi riguarda, io sono pronto! Allora, non perdiamo altro tempo... andiamo a mettere qualcosa sotto i denti, e poi facciamo vedere a LoaderLeomon di cosa siamo capaci!"

"Questo e lo spirito giusto, Bearmon!" esclamo SnowAgumon, alzando un piccolo pollice artigliato. "Vedrai che lo lasceremo senza parole... sara senz'altro stupito quando vedra di cosa sono capaci le nostre forme Ultimate!"

Sho, dopo essere rimasto per un attimo a pensarci su, decise di ricordare a SnowAgumon un insegnamento che lui aveva appreso a sue spese. "Hmmm... a dire la verita, SnowAgumon, non credo che riusciremo ad impressionarlo cosi facilmente. Ricordati che si tratta pur sempre di un Digimon che e stato a livello Ultimate molto piu a lungo di voi. Ognuno di noi ha soltanto un combattimento come esperienza nell'uso della forma Ultimate..."

"E' vero, per quanto mi secchi ammetterlo..." rispose Kunemon, piu prudente del suo amico dinosauro. "Per quanto sia bello e potente quando divento CannonBeemon, ancora non mi muovo con la scioltezza che dovrei avere. Ho battuto MetalPhantomon, questo e vero, ma e stato anche perche l'ho colto di sorpresa, altrimenti non so se ci sarei riuscito cosi facilmente. Era un osso duro, sapete..."

I cinque ragazzi e i loro compagni digitali continuarono a parlare tra loro, mentre seguivano i Digimon di livello Rookie verso le parti piu interne del quartier generale, chiedendosi a quali nuove sfide stavano andando incontro. L'unica cosa certa e che dovevano prepararsi per la battaglia piu difficile che avessero mai sostenuto dal loro arrivo a DigiWorld... contro un nemico che non conosceva pieta e che, al contrario di Volcdramon e MetalPhantomon, poteva contare su risorse quasi infinite!

No, non si preannunciava nulla di facile...

 

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"Uff... bene, e cosi, eccoci pronti a cominciare..." commento Yurika, strisciando contro il terreno sabbioso la suola del suo sandalo. La colazione era stata piuttosto frugale, giusto quello che serviva a carburare e a tenersi in piedi... ma forse, rifletteva la ragazzina dai capelli blu, era meglio cosi, per non appesantirsi troppo in vista dell'addestramento.

Il complesso nel quale i Digiprescelti avrebbero iniziato il regime di allenamento di LoaderLeomon non era altro che una grande arena sabbiosa che ad alcuni dei Digiprescelti ricordava parecchio una versione sotterranea del Colosseo, l'antico anfiteatro romano associato normalmente agli spettacoli dei gladiatori. Tranne per il fatto che, in giro per l'arena e in maniera apparentemente casuale, erano sparsi degli strani attrezzi che sembravano strumenti da palestra: ringhiere, piccoli ostacoli, materassi di gomma di dimensioni abnormi... sembrava un incrocio tra un ring e una sala d'allenamento! E loro non erano i soli a trovarsi li... assieme a loro c'erano anche Volcdramon, Witchmon, Cobramon, Dimetromon e Leomon, tutti apparentemente molto tesi e in fervente attesa di sviluppi.

L'altra cosa che lasciava un po perplessi i ragazzi, ma che allo stesso tempo li rendeva piu tranquilli, era il fatto che gli spalti, o almeno quelli che potevano passare per essi, erano quasi del tutto vuoti; a parte qualche Digimon di basso livello, che sembrava essere li piu per curiosita che per altro, non c'era nessuno a guardarli. Meglio cosi, stava pensando tra se Sho. Se non altro, se avessero dovuto fare brutta figura non avrebbero avuto un'intera platea a divertirsi a loro spese...

"Beh... non sssso voi, ma non mi ssssento molto tranquillo..." sibilo Cobramon, il corpo sinuoso che guizzava lentamente sulla sabbia dell'arena, anche se restava fermo dov'era. "Cosa voleva dire LoaderLeomon con quessssto... allenamento sssspeciale? Ogni volta che ssssi parla di una cosa del genere, a me viene qualche ssssosssspetto..."

Come sempre, Witchmon non dava l'aria di prendere troppo sul serio quello che diceva il suo attendente/cavia da laboratorio/punching ball a seconda dei casi. "Heheheee... tipico tuo, Cobramon, ti preoccupi troppo di cose che poi si rivelano delle sciocchezze..." disse la Digimon strega. Con una mano, stava facendo scattare la lama che teneva nascosta nel manico della sua scopa, e la raffica di click consecutivi che ne risultava stava seriamente cominciando a dare sui nervi al pazientissimo serpente. "Cosa vuoi che possa andare male?"

"Tutto... ssssoprattutto sssse ssssei tu a dirmi di non preoccuparmi, compagna..." borbotto Cobramon, stringendosi nelle spire.

"Cercate di essere un po piu concentrati, voi due. Questo non e mica un gioco." brontolo Dimetromon, mentre controllava la strana pinna a forma di vela che aveva sul dorso. Nei sotterranei dove si trovavano, la luce del sole non arrivava, e quindi i suoi poteri, che su essa si basavano, erano decisamente minori... Dimetromon era preoccupato del fatto che questo avrebbe potuto influire negativamente sulle sue prestazioni. "LoaderLeomon ci sta allenando personalmente per la battaglia contro Watchmon... sarebbe meglio che la prendeste piu seriamente... come stanno facendo Leomon e Volcdramon-sama."

Cobramon diede una scossa alle sue spire, in un gesto che probabilmente equivaleva ad un'alzata di spalle, mentre Witchmon rinfodero definitivamente la katana e appoggio la scopa per terra, rimettendosi in attesa. Per fortuna, la cosa non duro troppo a lungo. Prima che potesse iniziare qualche altra discussione, i ragazzi sentirono il rumore sommesso di ruote che strisciavano sulla sabbia, e quello un po piu acuto dei motori in movimento, accompagnati da una massiccia figura felina che avanzava a velocita sostenuta verso di loro, proveniente da una galleria di ingresso laterale. Non c'era bisogno di una grande fantasia per capire di chi si trattasse...

"Vedo che siete tutti arrivati puntuali." ringhio LoaderLeomon, nel momento in cui emerse dal tunnel e raggiunse finalmente l'arena. I suoi acuti occhi da felino spaziavano rapidamente da un Digiprescelto all'altro, e poi da un Digimon all'altro, come per prenderne le misure. "E per quanto riguarda me, mi scuso per avervi fatto aspettare. Ci sono stati altri problemi che richiedevano la mia attenzione."

"Piu che comprensibile." rispose Volcdramon. "Immagino che essere a capo di un gruppo di resistenza contro Watchmon non sia un lavoro di tutto riposo. Dobbiamo sempre essere in allerta..."

"Esatto." rispose LoaderLeomon. "Ma per il momento, non pensiamo a Watchmon. La battaglia decisiva contro di lui, la sosterremo tra qualche giorno, e siamo protetti, almeno per adesso, dal fatto che non ha idea di dove si trova il nostro nascondiglio. Utilizzeremo questi giorni per permettervi di ottenere un miglior controllo sui vostri poteri come Digimon di livello Ultimate... e anche per rafforzare un po voi Digimon di livello Champion. Avete anche voi un notevole potenziale, e non e il caso di sprecarlo." Aggiunse poi, rivolto a Cobramon, Dimetromon e Witchmon, che annuirono senza fare commenti. Se la loro forza fosse servita a qualcosa in quella guerra, tanto meglio.

"Prima di tutto... voi ragazzi!" continuo il leader della resistenza, avvicinandosi ai Digiprescelti e ai loro compagni. "Da quanto mi e parso di capire, voi tutti siete riusciti a far raggiungere ai vostri Digimon il livello Ultimate in quest'ultima parte del vostro viaggio... da quando avete affrontato Volcdramon mentre era sotto l'effetto dei Digi-Ghost, a quando siete riusciti ad uscire dal labirinto delle Fortran Heights, dove avete sconfitto MetalPhantomon. E tutti questi sono dei traguardi notevoli, che pero non tolgono il fatto che non abbiate molta esperienza nel gestire i vostri poteri a livello Ultimate."

Quando i ragazzi diedero dei cenni di assenso, e BlackGatomon borbotto qualcosa circa il fatto di non essere ancora arrivata a quel livello, LoaderLeomon si acquatto sul terreno sabbioso e sfodero una serie di luccicanti artigli ricurvi. "Bene. Allora, credo di essere il vostro sparring partner ideale. E anche Volcdramon vi potra aiutare in questo senso. Jolene e BlackGatomon, voi che non avete ancora attivato la vostra Crest potete comunque allenarvi con Leomon e gli altri." ruggi, mentre indicava a Jolene il gruppo dei Champion con un movimento della testa.

Jolene tiro il fiato, contenta di non doversi ancora misurare con un Ultimate. "Uff... la ringraziamo molto, signor LoaderLeomon! Vedremo di impegnarci il piu possibile... anche se non so quanto potra valere il nostro addestramento..."

"E' vero che un Digimon di livello Champion di solito puo poco contro uno di livello Ultimate... ma non dimenticate che la strategia, e il saper sfruttare i propri vantaggi e i punti deboli del nemico hanno la loro importanza. Anzi, direi che in certi casi possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta." rispose LoaderLeomon. "Bene... ed ora, ragazzi, passiamo a noi. Per cominciare, voglio che tutti voi passiate al livello Ultimate e mi facciate vedere di cosa siete capaci. Solo cosi potro sapere cosa dovete fare per migliorarvi."

"Ricevuto, LoaderLeomon-san..." rispose Sho. "Okay, ragazzi, avete sentito? Date del vostro meglio... e fate vedere a LoaderLeomon-san tutto quello di cui siete capaci!"

"Ora di Digievolvere!" continuo Yurika. I ragazzi estrassero i loro Digivice, li attivarono e retrocessero di un passo, ammirando per la seconda volta il risultato della loro nuova abilita...

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON! Veedramon... chou shinka... AEROVEEDRAMON!"

"Kunemon shinka... FLYMON! Flymon... chou shinka... CANNONBEEMON!"

"Falcomon shinka... DIATRYMON! Diatrymon... chou shinka... YATAGARAMON!"

"Bearmon shinka... GRIZZMON! Grizzmon... chou shinka... GRAPLEOMON!"

Gli effetti speciali che accompagnavano ogni trasformazione svanirono, e LoaderLeomon guardo i Digimon di livello Ultimate che si erano schierati davanti a lui con l'occhio esperto di un veterano di tante battaglie. Quei Digimon avevano tutti l'aria di combattenti con un alto potenziale, e questo era gia qualcosa...

"Hmm. Non c'e male, almeno come prima impressione." commento il gigantesco leone meccanico. Un attimo dopo, la sua criniera d'acciaio inizio lentamente a muoversi, dapprima cigolando un po, poi prendendo velocita man mano. In breve tempo, tutti i meccanismi che componevano la sua corazza si erano messi in moto, sollevando nuvole di sabbia, e un potente suono di acciaio che strideva sull'acciaio. "Ma ora dovete dimostrarmi di cosa siete capaci! Attaccatemi! Faremo uno scontro di allenamento!"

"Subito, e con piacere! Vado io per primo!" ringhio AeroVeedramon, spiegando le sue magnifiche ali e alzandosi in volo sopra l'arena. LoaderLeomon lo segui con lo sguardo, mentre Sho gridava una frase di incoraggiamento al suo compagno.

"Vai, AeroVeedramon! Fai del tuo meglio!" esclamo il ragazzino giapponese.

Il dragone alato resto in sospensione, sbattendo rumorosamente le ali, e osservo LoaderLeomon che, forse per prudenza, o piu probabilmente per dargli la possibilita di attaccare per primo, retrocedeva di qualche metro. In quel momento, gli venne in mente un'idea per mettere in crisi il suo avversario, e con un sorrisone un po spocchioso, AeroVeedramon scese di quota e inizio a sbattere le ali piu velocemente, in modo che lo spostamento d'aria facesse andare dei granelli di sabbia in faccia a LoaderLeomon! In effetti, questa tattica avrebbe funzionato...

...se non fosse stato per il fatto che LoaderLeomon, molto piu esperto del dragone alato, aveva gia previsto questa mossa ed era gia pronto a contrattaccarla! La sua criniera accelero all'istante la velocita di rotazione, e scateno una folata di vento ancora piu potente, che riusci a contrastare la mini-tempesta di sabbia sollevata dalle ali di AeroVeedramon! Il drago, con un breve ruggito di sorpresa, si ritrovo la sua stessa tecnica ritorta contro, e fu costretto ad atterrare quando una grossa massa di sabbia gli colpi il muso, irritandogli gli occhi! Rabbiosamente, AeroVeedramon si mise un braccio davanti alla faccia, in modo da farsi scudo, e avanzo con passo incerto verso il leone meccanico, che pero si ritiro ancora di un passo in modo da poter tenere sotto tiro piu a lungo il suo avversario...

"A-Accidenti..." ringhio AeroVeedramon, cominciando a rendersi davvero conto di quanto LoaderLeomon gli fosse superiore. Senza neanche fare affidamento ai suoi attacchi speciali, gli stava tenendo testa. "Ma... non ho certo finito qui! Se non posso attaccare corpo a corpo... posso fare in un altro modo! V-Wing Blade!"

Il dragone, nonostante le difficolta provocategli dalla tempesta di sabbia, riusci ad atterrare e spalanco di nuovo le sue grandi ali, che brillarono per un secondo di energia scarlatta. Un istante dopo, lo stesso, potente attacco energetico a forma di V scarlatta che aveva sconfitto Volcdramon pochi giorni prima prese vita e sfreccio contro LoaderLeomon, che non batte ciglio. Si limito a rallentare la rotazione della sua criniera frantumante e piego le zampe, in attesa che arrivasse il colpo... AeroVeedramon si permise un leggero sorriso, al pensiero che il suo attacco stava per andare a segno...

Ma proprio quando ormai sembrava che l'impatto fosse inevitabile, LoaderLeomon scatto verso l'alto e spicco un salto fenomenale, con una velocita che Sho ed AeroVeedramon non avrebbero mai ritenuto possibile in una creatura cosi grande e ben corazzata! Si era mosso con una precisione pazzesca... e il V-Wing Blade, costretto a seguire una traiettoria rettilinea, passo sotto di lui, mancandolo di appena una decina di centimetri! Se LoaderLeomon avesse reagito con mezzo secondo di ritardo, sarebbe stato colpito... e nonostante il disappunto, i ragazzi e i loro Digimon non poterono mancare di notare la perizia con cui il leader della resistenza si muoveva...

L'istante dopo, LoaderLeomon esegui una spettacolare capriola a mezz'aria, e scese in picchiata contro AeroVeedramon. Il drago non ebbe modo di difendersi: il leone cibernetico roteo su se stesso, e la palla di ferro chiodata che aveva sulla punta della coda ostrui la visuale ad AeroVeedramon prima che questo avesse il tempo di rendersi conto di cosa stava accadendo...

"Loader Morning Star!" ringhio mentre sferrava il colpo. AeroVeedramon venne colpito in pieno al fianco e lancio un breve ruggito di dolore prima di essere scagliato sulla sabbia, dove striscio per diversi metri lasciandosi dietro una piccola trincea! Per fortuna, non era stato un colpo troppo potente, e il dragone alato riusci a rialzarsi un istante dopo, scuotendo la testa a causa dello stordimento... ma quello che aveva davvero impressionato i ragazzi era stata l'efficienza con cui aveva evitato gli attacchi di AeroVeedramon e aveva risposto con abilita quasi brutale. Era questo che voleva dire quando parlava della loro inesperienza...

"Ecco. Questo e un esempio di cosa volevo dire." affermo il leone meccanico, la cui coda ondeggio a destra e a sinistra un paio di volte mentre atterrava con agilita impeccabile sulla sabbia. "La vostra forza e grande... quasi pari alla mia, e col tempo potreste facilmente superarmi. Ma... non sapete ancora come gestirla bene, e vi affidate troppo all'attacco diretto. Con avversari come Watchmon non basta saper colpire duro, bisogna sapere anche come muoversi, quando difendersi... insomma, un sacco di trucchi che si possono imparare solo con l'esperienza."

"Ugh... capisco..." brontolo AeroVeedramon. Sho, che era andato a vedere come stava, capi che il suo Digimon era alquanto deluso delle sue prestazioni. Non si aspettava di sconfiggere LoaderLeomon, certo, ma sperava di cavarsela un po meglio. "E va bene... questo vuol dire che dovro prendere un altro po di colpi prima di farmi le ossa, eh?"

"Beh, io non l'avrei detto proprio in questo modo, AeroVeedramon..." affermo Sho, ma doveva ammettere che il senso era quello, e non ci si poteva fare molto...

LoaderLeomon annui. "Beh, il concetto e chiaro, per lo meno." ruggi. "Ora, passiamo a qualcun altro... tu, per esempio!"

Yurika alzo lo sguardo verso il suo Digimon: il leader della resistenza, infatti, aveva guardato proprio verso CannonBeemon mentre chiamava il prossimo allievo, e la gigantesca vespa meccanica si era fatta avanti svolazzando a diversi metri da terra. "Sono io il prossimo, LoaderLeomonnnnn?" ronzo. "Vvvva bene, immmmmagino che prima o poi sarebbe vvvvvenuto il mmmmmio turnnnnno... Nnnnnitro Stinger!"

Senza preavviso, CannonBeemon esegui un brusco movimento a mezz'aria e punto il pungiglione contro LoaderLeomon... per poi sparare da esso un raggio laser verde che fece fare un salto all'indietro per la sorpresa a Yurika! LoaderLeomon stesso non si aspettava che CannonBeemon avrebbe agito cosi rapidamente, e questa volta non riusci a scansarsi in tempo e dovette alzare una zampa per bloccare il raggio di luce distruttiva! Una piccola esplosione di luce smeraldina inghiotti la parte anteriore del suo corpo per un paio di secondi, e LoaderLeomon barcollo all'indietro... e quando fu possibile vederlo di nuovo, i Digiprescelti notarono che la placca di armatura che aveva intercettato il colpo era annerita e leggermente deformata. LoaderLeomon stesso sembrava abbastanza sorpreso, in contrasto con lo stoicismo di pochi istanti prima...

"Hehee... mmmmodestamennnnte, ho avuto una buona idea... ho immmmmaginato che LoaderLeomonnnnn nnnnonnnn fosse innnn guardia, perche si aspettava unnnn breve discorso prima di innnniziare!" spiego CannonBeemon, le cui mandibole uncinate erano sollevate in modo tale da creare l'equivalente di un sorriso per un insetto! Yurika non sembrava altrettanto divertita, considerando che era seduta a terra in maniera non troppo elegante, con i capelli sporchi di sabbia. La sorpresa per l'attacco del suo Digimon l'aveva letteralmente fatta cascare, e anche gli altri ragazzi e gli altri Digimon sembravano abbastanza interdetti!

"Cavolo, CannonBeemon... la prossima volta che ti viene in mente di fare una cosa del genere, perche non mi avverti... che so, un mezzo secondo prima?" brontolo la ragazzina dai capelli blu, mentre si spazzava rabbiosamente la sabbia dai vestiti. "Giusto per farmi sapere che sto per prendere un colpo, okay?"

"Heheheheee... scusa tannnnto, Yurika, ma vvvvolevo tennnntare, una vvvvolta tannnnto..." si scuso CannonBeemon, per poi tornare a guardare verso LoaderLeomon. Passata la sorpresa iniziale, il gigantesco leone meccanico scosse la zampa che era stata colpita e sospiro.

"Sigh... e va bene, ammetto che mi ero distratto per un secondo. Si, e vero, mi aspettavo che tu parlassi ancora un po... e tu hai saputo approfittarne. Se non altro, non si puo dire che tu non sappia cogliere le occasioni." commento LoaderLeomon. "Ecco, questa e un'altra cosa da tenere presente sempre, in battaglia. Non presumere mai di sapere per certo cosa fara il vostro avversario. Prevedere va bene, ma dovete essere anche svelti di pensiero e saper reagire con prontezza all'inaspettato. E questo me lo avete ricordato voi... Beh, che dire, credo proprio che questa settimana di addestramento sara... molto interessante!"

LoaderLeomon concluse la frase facendo, per la prima volta da quando i Digiprescelti lo avevano incontrato, un sorrisetto convinto... ma poco dopo, torno ad essere serio e riprese a dare istruzioni ai suoi allievi. "Va bene, adesso si faccia avanti il prossimo... e voi ragazzi, non restate li fermi senza fare nulla! Siete venuti qui per allenarvi anche voi, no? Allora, cercate di darvi una mossa!"

"Huh? Un... un momento, perche dobbiamo... muoverci anche noi?" chiese Jolene, sorpresa e un po spaventata alla prospettiva di fare attivita fisica! "Io... pensavo che questo allenamento sarebbe stato solo per i nostri Digimon! Noi... non dobbiamo mica combattere... o si?"

"No, non e questo il problema..." rispose il leone corazzato, scuotendo il capo mentre anche gli altri Digiprescelti, chi piu chi meno, lo guardavano perplessi. "Il fatto e che, anche se non combatterete al fianco dei vostri Digimon, dovrete comunque seguirli in ambienti ostili, come questo deserto o le Fortran Heights da cui siete appena usciti. E credetemi quando vi dico che non sono questi gli ambienti peggiori che si possano vedere nel Mondo Digitale. Questo addestramento servira a rafforzare anche i vostri corpi, e a permettervi di tenere il passo con i vostri Digimon, con minori rischi per le vostre vite."

"Ah, adesso si spiega..." rispose Kevin, sentendosi un po sciocco per non averlo colto subito. "Beh, visto che dobbiamo farlo, allora... non perdiamo altro tempo! Immagino che si cominci con i giri di pista, giusto? A scuola facciamo sempre cosi durante l'ora di educazione fisica..."

"Indovinato..." borbbotto LoaderLeomon. "Allora, tanto per incominciare fate cinque giri dall'arena, a passo spedito! A cominciare da ora! Forza, in marcia!"

"Okay, truppa... seguitemi!" affermo Sho, mettendosi alla testa della fila. "AeroVeedramon, ragazzi... noi vi lasciamo ad allenarvi con LoaderLeomon-san! Mi raccomando, fate del vostro meglio!"

"Ah, su questo puoi scommettere!" rispose il dragone, dopo essersi rialzato in piedi. La temporanea sconfitta sembrava averlo riempito di desiderio di riscatto... "Tu non ti preoccupare, Sho, che io mi allenero a costo di spaccarmi la schiena!"

"Buona fortuna, allora..." rispose il Digiprescelto del Coraggio, iniziando a correre a ginocchia alzate sul punto dove si trovava. I suoi compagni avevano gia iniziato a fare i loro giri di pista, e Yurika si era fermata solo per mezzo secondo per fargli cenno di sbrigarsi. "Mi sa tanto... che qui ne avremo bisogno, per arrivare alla fine!"

Non invidiando per niente il suo partner umano e i suoi compagni, AeroVeedramon resto per un attimo a guardarlo mentre prendeva posto dietro i suoi amici e cominciava a correre, prima di raggiungere CannonBeemon, GrapLeomon e Yatagaramon, e prepararsi a quella sessione di allenamento...

 

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E finalmente, dopo una giornata che era sembrata non finire mai, era arrivata la sera...

"Uuuugh... sono esausta!" gemette Jolene in maniera volutamente drammatica, afflosciandosi sul suo pagliericcio come un sacco di riso. In una situazione normale, si sarebbe preoccupata di fare una figura non certo da signorina, ma in quel momento era davvero troppo stanca per pensare a questi dettagli. La sua compagna di stanza non si era nemmeno posta il problema, e si era messa distesa sul suo giaciglio, dopo essersi tolta i sandali a calci e averli abbandonati la dove erano caduti...

"A chi lo dici, Jolene-chan..." mormoro Yurika, alzando leggermente gli occhi dalla posizione in cui si trovava. "Io faccio arti marziali, quindi sono abituata agli sforzi fisici... ma non ne ho mai dovuti fare per tutto questo tempo!"

"E ti lamenti, Yurika?" fu la risposta dell'altrettanto stravolto Kunemon, che si era accomodato sulla schiena della sua partner, e si stava stiracchiando quasi volesse sgranchirsi le ossa. Il fatto che i bruchi non avessero ossa era secondario... "Siamo noi quelli che hanno dovuto allenarsi con LoaderLeomon-san... cavolo, quello non fa sconti!"

"Guarda il lato positivo, almeno tu sei riuscito a colpirlo. Una volta. Perche non se l'aspettava." borbotto BlackGatomon, un po riluttante ad ammettere che il bruchino giallo fosse riuscito a segnare quel primato. "Direi che se non altro, e un inizio... e poi, se questo allenamento non fosse faticoso, non varrebbe la pena."

Yurika ridacchio stancamente, in accordo con la gattina nera. "Hehee... e quello che vorrei sperare! Tu, BlackGatomon... credi che ti sia servita, la lezione di oggi?"

"Bah, che vuoi che ti dica..." rispose, dopo essersi data una scrollata. "Si, mi sono allenata con Witchmon, Cobramon, Dimetromon... e soprattutto con Leomon. E' il piu esperto di noi Champion, e quindi era quello con cui potevo allenarmi in maniera piu significativa. Mi ha dato qualche suggerimento su come migliorare la mia tecnica, e mi ha insegnato qualche trucchetto di lotta... insomma, credo che mi sia servito a qualcosa, se non altro..."

"Mi fa piacere..." sussurro Jolene. "E io... faro quanto devo per far brillare la mia Crest e farti evolvere... te lo prometto, BlackGatomon!"

La Digimon felina incrocio le braccia sul petto e guardo da un'altra parte, cercando di non mostrarsi lusingata dalle parole della sua partner. "Beh, e sarebbe anche ora... e il motivo per cui ho accettato di unirmi a te, te lo ricordi questo, vero?" domando bruscamente. Ma le due ragazze e Kunemon non sentirono nella voce di BlackGatomon lo stesso tono tagliente e scontroso che la gattina nera aveva all'inizio del viaggio - sempre piu, man mano che il tempo passava, sembrava essere un modo per BlackGatomon di atteggiarsi, piuttosto che quello che pensava davvero...

"E va bene, ragazzi..." taglio corto BlackGatomon, non volndo imbarcarsi in un discorso che le dava fastidio e la confondeva. "Adesso, che cosa volete fare? Abbiamo un po di tempo libero adesso, quindi... se volete vedervi un po con i ragazzi..."

"Magari dopo, BlackGatomon..." mormoro Yurika. La bambina dai capelli blu si era girata, mettendosi supina e con le braccia aperte, lo sguardo rivolto al soffitto. "Adesso... sono davvero stravolta! Vorrei... dormire un po, prima di cena..."

"Anch'io..." continuo Kunemon, acciambellato vicino alla sua compagna come un gatto. "Riposiamoci per un'oretta, poi scendiamo giu con i ragazzi..."

Jolene annui, in accordo con la sua amica e il bruchino. "Faresti meglio a riposarti un po anche tu, BlackGatomon. Questa e stata una giornata faticosa, e le prossime saranno ancora peggio..."

La gattina nera annui, non troppo convinta... ma quando si volto verso la sua compagna per risponderle, si accorse che Jolene era gia piombata nel sonno, e stava anche ruissando lievemente! A fare da sottofondo, si aggiunsero i respiri lenti e regolari di Yurika e Kunemon, a riprova che anche i loro compagni erano sprofondati nel mondo dei sogni! Dapprima un po sorpresa, BlackGatomon scosse la testa e afferro la coperta del giaciglio di Jolene, gettandola svogliatamente sulle spalle dell'inglesina... per poi accoccolarsi ai piedi del letto e cercare di prendere sonno...

"Accidenti a me... come ho fatto a diventare una tale rammollita?" si chiese, prima di addormentarsi...

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Eccomi di ritorno, finalmente! Purtroppo, ancora una volta, e l'universita a dettare legge, e io devo ritagliarmi il tempo che mi e possibile. Ad ottobre, presumibilmente, finiro tutto, e allora potro scrivere molto di piu! Se non altro, quando comincero a lavorare, non dovro starci anche la sera... Almeno spero... ;p

E cosi, cominciano gli allenamenti... e dalla reazione delle nostre eroine, non sono stati proprio rilassanti! BlackGatomon non e molto contenta di essere rimasta indietro... ma allo stesso tempo, sembra essersi ammorbidita non poco. Chissa come andra a finire... E intanto, Watchmon si prepara ad acogliere i nostri eroi! Credo che ci sia una battaglia molto intensa all'orizzonte! Beh, non credo di avere altro da dire, se non... chiedo scusa per il ritardo, e grazie per aver seguito questo capitolo! Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!

 

Justice Gundam

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Capitolo 27
*** L'inizio della grande battaglia ***


Digimon Zero-27

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Finalmente anche questa fanfiction viene aggiornata, e spero di riuscire ad aggiungere presto un nuovo capitolo, una volta che saro' tornato dalla mia vacanza in Giappone! Cavolo, ormai si avvicina sempre piu' il momento dello scontro decisivo con Watchmon, e comincio ad avere dei dubbi su come portarla avanti... beh, non preoccupatevi, tanto io riesco sempre ad inventarmi qualcosa! Come abbiamo visto, i nostri eroi hanno conosciuto LoaderLeomon, e si stanno sottoponendo al suo addestramento speciale, in preparazione per il momento in cui dovranno affrontare Watchmon! Che ormai e' anche alle porte, potrei aggiungere. Una volta che la resistenza sara' riuscita a formulare un piano d'attacco, comincera' lo scontro vero e proprio... e allora no che non ci sara' quartiere!

Si', avete capito esattamente quello che voglio dire - tra non molto, in questa fanfiction accadra' qualcosa che scombinera' completamente gli equilibri... o comunque, che fara' in modo che lo scenario di gioco cambi radicalmente, assieme anche ai personaggi coinvolti! Perche', ricordiamolo, non e' Watchmon il solo servitore del misterioso Anthraxmon che vuole dare a se' stesso una possibilita' di essere notato dal grande capo! Quel WaruNezumimon, in particolare, non credo vedrebbe di tanto mal occhio se Watchmon fallisse...

Ma non stiamo a dare troppe anticipazioni. Vi basti sapere che la grande battaglia e' alle porte, e che ci saranno un bel po' di fuochi d'artificio prima che questa finisca! Oltre a qualche simpatica rivelazione, e magari a qualche fortunata evoluzione...

Okay, okay, non rimangiamoci la parola! Piuttosto, andiamo a vedere le vostre recensioni, e rispondiamo adeguatamente, poi penseremo a proseguire la storia!

 

Darkroxas92: L'addestramento e' stato interessante? Si spera che per i nostri eroi sia stato anche efficace, visto che li attende uno scontro di quelli indimenticabili! Comunque, a quanto vedo, sono andato a favore delle tue aspettative! Il piano finale di Watchmon sta per rivelarsi... e credo che sara' abbastanza scioccante, una volta che sara' entrato in azione! Per quanto concerne BlackGatomon... anche lei fara' la sua parte, visto che in fondo mi sto concentrando abbastanza su di lei e Jolene, ultimamente! Quindi... aspettati che succeda qualcosa. E quando dico qualcosa... intendo qualcosa SUL SERIO! ^_^

KillKenny: Ugh. Gia', per il momento sono tutti in stallo. Ma qualcosa mi dice che non durera' a lungo, e il finale di questo capitolo dovrebbe dare una bella scossa a tutti quanti! Se hai il terrore di scoprire cosa ha combinato, probabilmente fai molto bene, dal momento che non sarebbe comunque niente di buono!

Grazie della recensione! E ricorda: NaruHina forever, NaruSaku never!

LordMatteo94: E bentornato anche a te! Mi sa tanto che Watchmon ti e' simpatico, eh? Forse perche', effettivamente, l'ho fatto perdere molto, di recente, ma un po' l'idea era quella: di far vedere che Watchmon e' troppo sicuro di se' per essere competente! Poi, ovviamente, questo non impedisce che a qualcuno sia simpatico... Comunque, puoi stare sicuro che molto presto scendera' in campo personalmente, e allora si' che vedremo quanto dureranno i nostri eroi! E se l'addestramento avra' dato i suoi frutti! Grazie mille della recensione, e... si', purtroppo l'ho notato anch'io di avere un problema con gli accenti. Sfortunatamente, sembra che il mio programma di conversione in HTML li ignori...

 

Okay, credo che ci siamo tutti! E' giunto il momento di dare una smossa alla storia, e quale modo migliore di farlo se non - dopo un po' di meritata pausa e di quiete prima della tempesta - farvi vedere una battaglia in piena regola tra la resistenza e Watchmon? Preparatevi, non sara' uno scherzo...

 

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Capitolo 27 - L'inizio della grande battaglia

 

"Forza, ragazzo, corri piu' veloce! Piu' svelto, con quelle gambe!" ruggi' LoaderLeomon, mentre guardava Sho che cercava di superare un percorso ad ostacoli particolarmente impegnato. Nonostante sentisse le gambe che gli bruciavano per la fatica e per tutte le corse che aveva fatto, Sho prese lo slancio e afferro' una corda abrasiva che pendeva da un muro e comincio' a tirarsi su, sfruttando tutta l'agilita' che aveva sviluppato giocando a calcio. Subito dopo di lui, Yurika riusci' ad arrampicarsi con ancora meno difficolta', e anche Felipe non ebbe particolari problemi... ma i meno atletici Jolene e Kevin si trovarono quasi subito in difficolta': il ragazzino di colore perse la presa, ritrovandosi a sedersi sulla sabbia dell'arena in maniera non troppo dignitosa, mentre Jolene, pur riuscendo ad afferrare la corda, si senti' mancare la forza di tirarsi su all'ultimo momento, e fini' a ritrovarsi quasi penzoloni a circa mezzo metro da terra! Per un istante, l'inglesina fu tentata di mollare e riprendere da capo... ma un poco familiare impeto di testardaggine si fece sentire, e Jolene decise di non mollare e tirarsi su! Strinse i denti, lottando contro la tensione dei muscoli delle braccia, e appoggio' i piedi contro il muretto dal quale la corda pendeva, per poi iniziare a tirarsi su con una tenacia che sorprese un po' tutti!

"Ugh... devo... cercare di... devo farcela!" mormoro' Jolene tra se' a denti stretti. Per lei, quell'esercizio era particolarmente difficile, e la stanchezza di un'intera giornata si faceva sentire sempre piu'... ma la ragazzina inglese si era posta questo obiettivo, e non intendeva tirarsi indietro adesso! A suo supporto arrivo' la voce di Sho, che crco' di incoraggiarla quanto piu' possibile.

"Forza, Jolene-chan! Ce la puoi fare!" esclamo' il ragazzino giapponese, seguito a ruota anche da Yurika... e da Kevin, che pure era rimasto indietro e cercava ancora di salire sulla corda. Felipe non diceva nulla, ma dopo essere sceso dalla posizione rialzata sulla quale si era arrampicato, stava continuando a guardare verso Jolene, sperando che ce la facesse...

"Andiamo, Jolene-chan! Ce la puoi fare!" esclamo' Yurika, usando le mani come megafono. "Forza, Kevin-chan! Anche tu ce la puoi fare!"

Con un piccolo sforzo di volonta', i due Digiprescelti piu' "deboli" scattarono in avanti. Kevin afferro' saldamente la corda e ricomincio' a tirarsi su, e Jolene moltiplico' i suoi sforzi, salendo sull'ostacolo fino a raggiungere la parte superiore. Si fermo' un attimo, giusto per dare una mano al ragazzino di colore... e poi, senza esitare, la ragazzina inglese salto' giu' dal muretto, atterrando in piedi sulla sabbia dell'arena! Perse l'equilibrio per un attimo, barcollando in avanti per un breve tratto... ma riusci' a restare in piedi, rimettendosi a posto un istante dopo mentre anche Kevin scendeva giu' con un balzo! Dopo un bel po' di allenamento e di sacrificio, i due Digiprescelti piu' giovani erano riusciti a completare il percorso di addestramento!

"Ce l'avete fatta, ragazzi!" esclamo' Sho, correndo verso i suoi due compagni e dando loro un'energica pacca sulla spalla, al punto che Kevin strinse un po' i denti per la foga. "Congratulazioni, siete stati fantastici!"

"Ow! Cavolo, Sho, sei un po' troppo irruento, lo sai?" borbotto' Kevin, massaggiandosi la spalla. "Comunque... si', in effetti abbiamo fatto un bel po' di fatica con quella parte!"

Jolene si sgranchi' un po' le ossa doloranti. Un'intera giornata ad addestrarsi assieme ai Digimon, e ora le facevano male i muscoli... "Non riuscivamo mai a trovare la forza di alzarci fin lassu'... e obiettivamente, ammetterete che e' difficile, dopo aver fatto tutto quel percorso!" affermo'. "E adesso... beh... siamo molto orgogliosi di avercela fatta!"

Non erano loro gli unici ad essere contenti che quel problema fosse risolto. I ragazzi si voltarono quando videro che LoaderLeomon si stava avvicinando, con un'espressione soddisfatta sul suo volto felino, e con l'aria di voler congratularsi con i ragazzi per il loro impegno.

"Bene, bene... vedo che alla fine, questo allenamento ha dato i suoi frutti!" ruggi' il leone meccanico. "La vostra velocita' e la vostra forza fisica sono migliorate parecchio in questi ultimi tempi... e vedo che tutti voi vi siete impegnati molto, compresi i vostri Digimon! Mi sembra proprio... che abbiate preso il vostro compito con serieta'!"

"Grazie mille, LoaderLeomon..." affermo' Yurika, asciugandosi un po' di sudore dalla fronte. "A noi... fa soprattutto piacere che Jolene-chan e Kevin-chan siano riusciti a completare il loro addestramento! Visto che sono nostri amici, vuol dire molto per noi! E... i nostri Digimon, a proposito, come se la stanno cavando?"

Il leone meccanico, mettendo da parte per un attimo il suo atteggiamento stoico e inamovibile, sorrise e fece un occhiolino al gruppo di Sho. "Come se la stanno cavando i vostri Digimon? Beh, se volete vederlo da voi stessi, non dovete che dare un'occhiata da quella parte! Guardate un po', che ve ne sembra?"

I ragazzi rivolsero lo sguardo in quella direzione: in effetti, quello che vedevano da quella parte era veramente incoraggiante - il gruppetto di Digimon stava sostenendo un finto combattimento con alcuni compagni di LoaderLeomon, tutti Digimon che davano l'impressione di veterani di molte battaglie, e fino a quel momento era riuscito a tenere benissimo testa agli avversari! AeroVeedramon, Yatagaramon e CannonBeemon, tenendosi sospesi in aria, stavano impegnando vari Digimon alati con delle complesse serie di evoluzioni aeree... mentre BlackGatomon e GrapLeomon continuavano a combattere contro un gruppo di avversari appiedati, tra cui anche Dimetromon. Tutti i Digimon erano riusciti a sostenere il combattimento senza neanche stancarsi tanto... e adesso, stavano riprendendo un po' fiato, giusto il tempo di riorganizzarsi e poi riprendere l'allenamento!

"Uff... uff... " ansimo' Dimetromon, gia' piu' stanco di quanto chiunque del gruppo dei Digimon prescelti fosse mai stato. "Certo che... hanf... vi siete dato parecchio da fare, in questi giorni! Faccio fatica a starvi dietro, e anch'io mi sono allenato un bel po'!"

"Non sei male neanche tu, in ogni caso..." ammise GrapLeomon. "Questo periodo di addestramento, anche se non e' stato molto lungo, ci ha permesso di migliorare non poco... mi sento gia' pronto a sfidare Watchmon!"

"Si', annnnch'io!" ronzo' CannonBeemon, planando delicatamente verso il terreno, dove si poso' e ripiego' le grandi ali trasparenti dietro i cannoni che aveva montati sulla schiena. "Sennnnto una disposizione vvvvvinnnncennnnnte innnn questa impresa!"

"E credo che sara' proprio questo che ci permettera' di vincere!" affermo' Yurika, raggiungendo il suo Digimon. "Solo, CannonBeemon, adesso non alzare troppo la cresta come fai sempre, okay? Perche' ho notato che ogni volta che raggiungi un nuovo stato evolutivo, ti monti un po' la testa!"

"Non negare, CannonBeemon, lo sai anche tu che e' vero!" esclamo' Yatagaramon, anticipando la reazione del "collega".

La vespa meccanica abbasso' un po' la testa, leggermente irritata. "Uffa... nnnnonnn e' colpa mmmmia se ogni vvvvolta che evolvvvvo mmmmi ritrovo connnn unnnn corpo cosi' bello e aerodinnnnamico! Ma avete vvvvisto i cannnnoni sulla mia schiena? Se nnnnonnn sono spettacolari quelli!" disse, per poi sghignazzare ironico. Yurika sospiro' e scosse la testa con un sorriso. Esattamente quello che lei voleva dire...

"In effetti, devo ammettere che i vostri poteri sono aumentati molto dall'ultima volta che ci siamo affrontati." affermo' una voce rude ma amichevole, che ormai i ragazzi e i loro Digimon sapevano appartenere a Volcdramon. Il gruppo di Digimon che aveva preso parte all'allenamento si dispose immediatamente su due file, mettendosi sull'attenti davanti ad un Digimon cosi' saggio e rispettato, ma Volcdramon fece loro cenno di rilassarsi e guardo' con interesse il gruppo di Digiprescelti. "Anche se non e' passato molto tempo, mi rendo conto che avete fatto dei notevoli progressi, visto che ormai siete quasi tutti a livello Ultimate. E state imparando bene a gestire i vostri poteri. Pero'... ricordatevi che anche con questi nuovi livelli evolutivi a vostra disposizione, non e' detto che riuscirete a sconfiggere Watchmon."

"Lo sappiamo, Volcdramon... lo sappiamo..." replico' BlackGatomon, grattando per terra con una zampetta artigliata. A Jolene sembro' quasi che la sua partner non fosse molto concentrata sul discorso, ad ogni modo, e stesse dicendo questo soltanto per mostrare che era attenta. "Quella carogna ha occhi ovunque, e non appena metteremo il naso fuori dalla nostra base, ci sara' addosso in men che non si dica. Se vogliamo avere la possibilita' di scovarlo e annientarlo, il nostro attacco deve essere quanto piu' rapido e devastante possibile. Una guerra lampo, per dirla in termini, per cosi' dire, umani."

"Vedo che hai centrato il punto, BlackGatomon..." commento' LoaderLeomon. In quel momento, i Digimon del gruppo dei prescelti tornarono alle loro forme evolutive di base, permettendosi di rilassarsi dopo una giornata dura. "Si', finora questa base ci ha permesso di restare inosservati e di non farci travolgere dall'esercito di Watchmon, ma ormai la battaglia decisiva si avvicina, e non possiamo permetterci alcun errore. Dobbiamo colpire in maniera rapida ed efficace... e soprattutto, essere sicuri di eliminare Watchmon al primo colpo, senza possibilita' di errore. Per fare questo, abbiamo bisogno di una strategia apposita."

"Ed e' proprio per elaborare la strategia giusta che domani, non appena il sole sara' sorto, indiremo in via del tutto eccezionale un consiglio di guerra." aggiunse Musyamon, la guardia del corpo di Volcdramon, facendosi avanti da dietro la colossale schiena corazzata del suo signore. "Un consiglio che ci permettera' di formulare tutti assieme una strategia d'attacco, in base a quello che sappiamo gia' del terreno circostante la base di Watchmon e la composizione del suo esercito. Purtroppo, questo non eliminera' del tutto il rischio, ma se non altro, ci permettera' di minimizzarlo."

"Certamente..." rispose Felipe. "Non possiamo sapere con esattezza quali procedure possa aver preso Watchmon, ne' come possa essersi protetto in questa settimana in cui siamo rimasti qui ad allenarci, ma quanto meno posso sfruttare quello che abbiamo per metterlo in difficolta'. E... parteciperemo anche noi Digiprescelti a questo consiglio?

Volcdramon annui'. "Mi sembra giusto che vi sia concesso di farlo." rispose. "Voi siete coloro che piu' di chiunque altro, tranne me, LoaderLeomon pochi altri, hanno esperienza nel combattere contro gli uomini di Watchmon, e quindi anche la vostra opinione si potra' rivelare molto utile. Quindi... quelli di voi che vogliono partecipare, sono i benvenuti!"

"Allora... spero di non dare problemi se partecipo io..." sussurro' Jolene, mettendosi una mano davanti alla bocca in segno di imbarazzo. Dal suo punto di vista, quella che lei stava facendo in quel momento era una scelta molto audace. "Dopotutto... la mia amica, Yurika, dice spesso che quando cerco i farmi sentire e ci metto un po' di impegno, riesco ad avere delle buone idee... e quindi..."

"Mi fa piacere che tu abbia deciso di farlo, Jolene-chan..." affermo' Yurika. "E come dico sempre io... tu HAI delle buone idee, devi solo tirare fuori la grinta necessaria per esprimerle e farti ascoltare!"

"Grazie, Yurika! Mi fa piacere sentirlo!" rispose la timida inglesina, massaggiandosi uno zigomo con un indice.

BlackGatomon guardo' la sua partner umana con un misto di ammirazione, biasimo per se' stessa e confusione. E pensare che all'inizio era convinta di essere lei quella piu' forte nel loro rapporto... quella che meglio controllava le dinamiche tra le due, e teneva Jolene sotto scacco con la sua maggiore forza di personalita'. Senza che lei neanche se ne accorgesse, Jolene stava cominciando a svincolarsi da questo stato di sudditanza psicologica, e la loro dinamica assomigliava sempre di piu' a quella che c'era tra gli altri Digimon e i rispettivi partner. E pensare che BlackGatomon si era imposta di non cadere in questa trappola... il gruppo sembrava aver deciso al posto suo, tramite chissa' quella strana, inesplicabile capacita' di sovvertire le sue aspettative...

Ma... mentre Jolene era riuscita a migliorare ed era diventata piu' forte, non solo fisicamente, che cosa aveva fatto BlackGatomon di tanto eclatante? Niente, ecco la conclusione a cui era arrivata. Non era riuscita a raggiungere il livello Ultimate come i suoi compagni, e neanche a diventare piu' forte... e questo non poteva certo essere colpa di Jolene. Se voleva raggiungere il suo livello evolutivo superiore, doveva scoprire da sola come fare...

"Beh, allora... che ne dite se ci fermiamo qui, per oggi? Tanto, non credo che possiamo fare molto di piu', a questo punto..." propose Falcomon, stiracchiandosi e scrollando le sue piccole ali. "E domani dobbiamo essere ben riposati. Tra il consiglio di guerra... e il fatto che immagino che l'attacco sara' subito dopo..."

"Subito dopo, Falcomon? Ne sei sicuro?" chiese, piuttosto stupito, SnowAgumon. "Credevo che avrebbero fatto passare un po' di tempo. Voglio dire, dobbiamo organizzarci, metterci in posizione... e tutto il resto!"

"No, non ci sara' bisogno di cosi' tanto tempo. Non appena decisa la strategia, ci metteremo in posizione e attaccheremo. Come ho gia' detto, non ci possiamo permettere tentennamenti, e non possiamo correre il rischio che Watchmon possa scoprire i nostri piani e anticiparci." affermo' LoaderLeomon. "Per cui, attaccheremo non appena ne avremo l'opportunita', e cercheremo di scovare Watchmon e annientarlo prima che possa riorganizzarsi. Se ci riusciamo, allora potremo sferrare un colpo decisivo agli invasori di DigiWorld, che perderanno la loro punta di diamante."

"Sinceramente, a me sembra tutto un po' troppo facile..." affermo' Felipe. "Voglio dire, adesso abbiamo mandato all'aria un bel po' dei piani di Watchmon, no? Quel tizio, e quelli per cui lavora si devono essere resi conto che stanno camminando su un terreno minato, e che siamo in grado di tenere loro testa. Quindi... non mi stupirebbe se avessero qualche idea estrema! Dobbiamo tenerci pronti a qualsiasi cosa..."

"Anche questo e' vero..." rispose Dimetromon. "Dopo che hanno visto quello che voi ragazzi siete capaci di fare, non credo vorranno piu' correre rischi, e hanno gia' perso troppi dei loro vantaggi iniziali per i loro gusti. Credo proprio che incontreremo una resistenza molto forte, quindi... immagino che sia il caso di essere ben preparati e di riposarci per bene, prima dell'attacco di domani."

Domani... Questa parola risuono' quasi minacciosa nella mente del piccolo Sho. Domani avrebbero finalmente visto in faccia Watchmon, e l'avrebbero sfidato in combattimento. Dopo cosi' tanto tempo in cui si erano dovuti limitare a sentire il suo nome, sussurrato con odio e paura dagli abitanti di DigiWorld, avrebbero finalmente visto il loro nemico in faccia! Un momento decisivo... che cosa dovevano aspettarsi da questo misterioso e temibile avversario? Fino a dove arrivavano i suoi poteri? Sho non voleva pensarci... voleva continuare a credere che ce l'avrebbero potuta fare, facendo lavoro di squadra e impiegando al meglio le capacita' dei loro nuovi Digimon di livello Ultimate...

"Ragazzi..." affermo' il ragazzino giapponese, mettendosi a posto gli occhialoni sulla fronte. "Non voglio nascondervi nulla, e lo sapete, quindi... riconosco che sono molto in ansia per domani! Come e' gia' stato ripetuto ampiamente... questo sara' un giorno decisivo in cui molti nodi verranno al pettine, e se saremo fortunati riusciremo a liberare DigiWorld da un grande male. Ma se perderemo... beh, non credo ci sia bisogno di dire quello che accadra', no?"

"In condizioni normali, ti direi che non devi pensare a queste cose, Sho... ti direi che dobbiamo pensare che ce la faremo, e che domani il regno di terrore di Watchmon finira'... pero'... riconosco che mi sento anch'io come dici tu!" disse SnowAgumon, toccando il braccio del suo amico umano con una delle sue gelide zampette.

LoaderLeomon non se la senti' di biasimare i ragazzi per quella sensazione di pericolo incombente. "Il vostro stato d'animo e' perfettamente comprensibile, ragazzi. Dopotutto, soltanto uno stupido andrebbe in battaglia senza pensare alla propria vita e senza temere per come potrebbe finire." commento'. "Ma sappiate che siete arrivati fin qui da oli, e che in questa battaglia avrete l'appoggio di tutti noi... di tutti i membri della resistenza e di tutti gli amici che avete incontrato lungo la strada!"

"Quessssto e' vero!" sibilo' l'ormai nota voce di Cobramon. Il Digimon serpente e la sua amica Witchmon erano scesi nell'arena dopo aver completato una loro sessione di allenamento... anche se, a giudicare dai rimasugli di pois rosa presenti sul corpo sinuoso di Cobramon, Witchmon aveva approfittato dell'occasione per sottoporlo a qualche altro dei suoi strampalati esperimenti! "Non ssssaremo proprio dei combattenti molto essssperti... ma anche noi posssssiamo fare la nosssstra parte per permettervi di arrivare a Watchmon!"

Con un sonoro clic, Witchmon inverti' la sua scopa volante e fece apparire dal manico una parte della lunga spada che vi teneva nascosta. "E abbiamo anche un bel po' di sorprese per gli scagnozzi di quelo sgorbio strabico! Heheheee..." commento' ironicamente. "oh, e guarda un po' chi si vede adesso! Il buon vecchio Leomon, che combinazione..."

"Ho anch'io terminato la mia parte di allenamento, e ho pensato di venire a vedere come ve la stavate cavando voi..." rispose l'eroico Digimon-leone, che stava arrivando in quel momento dagli spalti dell'arena. "Vedo bene sia voi ragazzi che i vostri compagni Digimon. Mi fa piacere. Questo significa che vi siete impegnati, ma che avete anche avuto cura di voi stessi. Avete fatto davvero molti progressi da quando vi ho incontrati."

"Grazie mille, Leomon..." commento' Bearmon strizzando un occhio. "E saremo lieti di mostrarvi i nostri progressi domani, quando andremo a rompere le ossa a Watchmon!"

"Beato te che riesci ad essere cosi' ottimista..." scherzo' Sho. "Ma va bene cosi'... in fondo, non ha senso preoccuparci prima del tempo. Tra un po' sara' ora di cena, quindi prendiamoci un po' di tempo per rilassarci, e poi mettiamo qualcosa nello stomaco, okay?"

"Chissa' perche', questa volta non me la sento proprio di darti torto, giapponesino!" esclamo' Felipe, facendo un segno dell'okay al suo nuovo amico...

 

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"Molto bene... domani si decidera' tutto. Watchmon dovra' dimostrare che la mia fiducia nei suoi confronti non e' stata mal riposta, distruggendo i Digiprescelti e portando a termine la parte del piano che gli ho affidato."

La voce tenebrosa di Anthraxmon, il misterioso Digimon malvagio che dava gli ordini a Watchmon, WaruNezumimon e Geryomon, risuono' nella vasta stanza vuota e tenebrosa, creando una inquietante eco davanti alla quale persino l'uomo-serpente e l'uomo-ratto sentirono un brivido di paura correre lungo la loro spina dorsale. Anche per Anthraxmon e i suoi servitori era giunto un momento decisivo. La fase successiva del loro piano sarebbe dipesa da come Watchmon sarebbe riuscito a gestire l'attacco della resistenza - che certo non avrebbe tardato molto - e a come lui avesse gestito la enorme mole di Digi-Ghost che aveva con se'... e che, anche adesso, continuava a crescere ad ogni ora, con ogni Digimon che moriva. Fino a questo momento, erano riusciti a mettere assieme una collezione spropositata di anime di Digimon morti... e a convertirle in Digi-Ghost che sarebbero poi state mandate a possedere altri Digimon... ma non sarebbe servito a nulla se Watchmon non fosse stato in grado di completare la sua parte di missione.

"Mi auguro per Watchmon che sappia quello che sta facendo." affermo' Anthraxmon, parlando piu' a se' stesso che ai suoi due servitori. "Abbiamo gia' avuto un bel po' di problemi con i Digiprescelti, e i nostri piani hanno subito un'importante battuta d'arresto. Non mi andrebbe di dover sacrificare altre risorse per portarli a termine nel caso Watchmon dovesse deludermi. E il mio progetto e' troppo importante per fallire."

WaruNezumimon, passato quel breve istante di paura, tiro' un breve sospiro e sghignazzo' sotto i baffi, compiaciuto del fatto che i loro piani fossero arrivati fino a questo punto... ma Geryomon, il gigantesco uomo-serpente armato di picca, non sembro' altrettanto convinto, e si schiari' la voce per fare una domanda al suo signore. "Ehm... Anthraxmon-sama? Mi permette una domanda, mio signore? Avrei una curiosita' che vorrei togliermi..." disse, mentre gia' vedeva lo sguardo impietoso di sei occhi, appartenenti all'imponente figura di Anthraxmon, girarsi verso di lui. Un grugnito sordo gli confermo' che il demone era disposto ad ascoltare, e Geryomon, nonostante un'occhiata poco simpatica da parte di WaruNezumimon, prosegui' il suo discorso.

"So gia' qual e' il suo scopo, mio signore Anthraxmon..." disse il demone, passandosi l'alabarda nella mano libera. "I Digi-Ghost... ci serviranno per creare un nuovo mondo, un mondo senza sofferenze in cui tutti li esseri viventi potranno godere della pace eterna. Pero'... c'e' una cosa che non mi torna, in tutto questo."

Le tre paia di occhi di Anthraxmon si strinsero minacciose, per dire che non apprezzava il fatto che eryomon la tirasse tanto per le lunghe. Rendendosi conto che stava un po' tirando la corda, Geryomon decise di prendere il toro per le corna e fare una domanda diretta. "Insomma, mio signore... in tutto questo, come mai abbiamo bisogno del mondo da cui provengono i mocciosi Digiprescelti? Non e' sufficiente il Mondo Digitale? Perche' dobbiamo per forza estendere il nostro piano anche ad un mondo che con il nostro c'entra poco o niente?"

In effetti, riflette' WaruNezumimon, abbandonando per un attimo la sua espressione di superiorita', questa era una cosa a cui lui e Geryomon non avevano pensato... come mai, si chiese, era necessario spostare il campo di battaglia anche nel Mondo Reale? Ora che il Mondo Digitale era praticamente sotto il loro controllo, non vedeva perche' prendersi la briga di fare tutta quella fatica...

Anthraxmon senmbro' rilassarsi per qualche secondo. Dopo aver guardato per un breve periodo di tempo i suoi servitori piu' fedeli, quasi avesse voluto leggergli nel pensiero, il demone prese un profondo, roco respiro, che suono' come le unghie che grattano sulla pietra... e alla fine, emise una lenta e rimbombante risata di divertimento!

"Huhuhuhuuu... Il Mondo Reale... non ha nulla a che fare con il Mondo Digitale, voi dite?" sghignazzo' il mostro, cogliendo di sorpresa entrambi i suoi attendenti, che lo guardarono confusi. "Heheheheeee... molto divertente! Sembra proprio che voi non sappiate nulla del legame che c'e' in realta' tra il Mondo Reale e il Mondo Digitale... ma non e' una cosa di cui posso farvi torto, in fondo! La verita' sulla connessione tra i due mondi... non e' esattamente una cosa nota a tutti i Digimon!"

"Di... di cosa sta parlando, Anthraxmon-sama?" chiese un dubbioso WaruNezumimon. "Sinceramente... non capisco dove lei voglia andare a parare..."

Il demone smise di ridere, ma anche se il suo orrendo volto era nascosto nell'oscurita', sia Geryomon che WaruNezumimon erano sicuri che il loro signore e padrone stesse ancora sorridendo, divertito dalla loro confusione. Finalmente, dopo un lungo periodo in cui Anthraxmon rimase mortalmente silenzioso, la risposta arrivo'.

"Non ti preoccupare per questo, WaruNezumimon, la cosa ti sara' chiara molto presto..." tuono' Anthraxmon. "Prima di tutto... immagino che tu riconoscerai le immagini che adesso vi faro' vedere!"

Il misterioso Digimon malvagio alzo' una mano possente... e appena sopra il palmo rivolto verso il soffitto apparve una sorta di proiezione olografica, che illumino' brevemente e in maniera confusa il volto di Anthraxmon. Non si vide nulla di preciso, ma a giudicare dalla ruvidezza e dalla brutalita' dei lineamenti di quel viso, era una vera fortuna che il suo vero aspetto fosse ben nascosto...

Ma in quel momento, la cosa su cui WaruNezumimon e Geryomon erano piu' concentrati era l'immagine fluorescente apparsa sopra la mano del demone. Si trattava della raffigurazione di un globo che ruotava rapidamente su se' stesso, mostrando continenti e mari che si estendevano a perdita d'occhio. Se qualche essere umano avesse potuto vedere quelle immagini, avrebbe notato qualcosa di strano... e cioe', che i mari erano esattamente dove si trovavano le terre emerse nel Mondo Reale... e viceversa!

"Quello e' il Mondo Digitale..." affermo' WaruNezumimon. "Ma... questo cosa c'entra con il fatto che..."

"Aspettate a dire qualsiasi cosa. Non ho ancora finito." disse Anthraxmon, quasi severamente. WaruNezumimon si zitti' di colpo, schiarendosi la gola... e Anthraxmon alzo' un altra mano, sul lato opposto del corpo. Un'altra immagine si accese sul palmo della mano, mostrando un'altra immagine di un pianeta... ma questa volta, la forma sarebbe stata inconfondibile per qualunque essere umano l'avesse vista! Si trattava del pianeta Terra, non c'era possibilita' di errore... e la somiglianza con DigiWorld apparve immediatamente, chiara e scioccante, agli occhi dei due scagnozzi di Anthraxmon!

"Quello... grande Anthraxmon-sama, quindi quello sarebbe..." mormoro' Geryomon.

Il demone annui' lentamente, compiaciuto dell'intuizione del suo scagnozzo piu' abile. "Esattamente quello che pensi, Geryomon. Quello che vedete e' il Mondo Reale. Adesso... vi sono un po' piu' chiare le cose? Cominciate a rendervi conto del perche' anche la dimensione da cui provengono i Digiprescelti e' vitale per la realizzazione dei miei piani?"

"Il Mondo Digitale e il Mondo Reale..." mormoro' WaruNezumimon, osservando le immagini olografiche con i suoi piccoli occhietti luccicanti e avidi. "E' chiaro quindi che l'uno e' dipendente dall'altro, e che in qualche modo, quello che accade all'uno puo' avere conseguenze sull'altro... Sono sulla strada giusta, mio signore?"

"Si puo' dire di si', WaruNezumimon." affermo' Anthraxmon, mentre abbassava le mani e permetteva a Geryomon e a WaruNezumimon di guardare meglio. "Se le operazioni non si estendono anche al Mondo Reale, allora il mio piano non puo' realizzarsi. E' per questo che Watchmon e' al momento impegnato nelle operazioni di ricerca che gli ho affidato. I varchi dimensionali che portano al Mondo Reale sono molto rari e ben nascosti... e Watchmon e' riuscito ad individuarne uno proprio nelle viscere della terra, sotto la piramide che lui usa come base operativa. Voi questo lo sapete gia', e' vero, ma fino a questo momento non avevate idea dell'importanza che riveste per la realizzazione del mio progetto... non e' cosi'?"

WaruNezumimon e Geryomon poterono solo annuire. In fondo era cosi'... fino a quel momento, non capivano che importanza potesse rivestire il Mondo Reale nei piani del loro signore.

"Bene, adesso che avete visto i due mondi, credo che vi stiate avvicinando da soli alla soluzione..." prosegui' Anthraxmon. "I due mondi sono strettamente collegati tra loro, come bene avete intuito. Sono le due facce opposte della stessa medaglia, un tutt'uno inestricabile che forma la totalita' del nostro multiverso. I miei piani di far cessare le sofferenze di ogni forma di vita non saranno mai completi, se il mio operato si limitera' al Mondo Digitale... Tutto quello che sto cercando di realizzare rimarrebbe confinato all'interno di un'area ristretta, creando degli scompensi che a lungo andare sarebbero deleteri anche per me... e per tutti coloro a cui sto dando la pace. No, l'opera dei Digi-Ghost deve estendersi anche al Mondo Reale. Questa e' la missione che ho affidato a Watchmon, oltre che la raccolta di quanti piu' Digi-Ghost possibili."

Si vide un breve lampo di luce bluetta attraversare le tenebre della sala... e sia Anthraxmon che i suoi due attendenti si voltarono verso la sorgente di quella strana luce. Una gemma sfaccettata, grande come un pallone da calcio, che pulsava lentamente, sospesa in aria a qualche metro da terra. Anthraxmon ghigno' di nuovo, soddisfatto di quello che stava vedendo... poi si volto' di nuovo verso i suoi subordinati e fece scomparire le immagini dei due mondi, rilassandosi di nuovo sul suo trono. Un vento gelido, come una fredda brezza invernale, schiaffeggio' in faccia i due Digimon servitori, facendo loro provare per un attimo uno strano sentore di morte.

"Pazienza, miei fedeli. Pazienza." si raccomando' Anthraxmon. "Tra non molto, il vecchio mondo fara' spazio a quello nuovo..."

 

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Chiaramente, anche da tutt'altra parte i preparativi fervevano. Watchmon sapeva che i suoi nemici sarebbero arrivati molto presto, da un momento all'altro... 'unica cosa che non sapeva era quando questo sarebbe successo, e non aveva nessuna voglia di farsi cogliere impreparato. I suoi scagnozzi avevano intensificato i turni di guardia, e le difese della sua base erano state controllate, potenziate e attentamente verificate in modo che non ci potessero essere sorprese all'ultimo momento. Questa volta, il tiranno di DigiWorld doveva essere sicuro di farcela. E con tutte le precauzioni che aveva preso, e il fatto che questa volta avrebbe partecipato alla battaglia personalmente, non vedeva come le cose avrebbero potuto andare male. No, questa volta ne era sicuro... evoluzioni o meno, i Digiprescelti non se la sarebbero cavata davanti al piano di emergenza che lui aveva architettato...

"Okay..." ringhio' il mostro dai molti occhi, mentre fluttuava davanti allo schermo di uno dei suoi terminali, e osservava la disposizione dei suoi uomini e delle sue trappole. Stando alla sua strategia, lui si sarebbe sempre trovato al centro di una disposizione difensiva che avrebbe sempre e comunque fatto trovare ai suoi avversari un muro difficilmente penetrabile, con truppe di Digimon alati ed insidiose trappole laser pronte ad abbattere qualsiasi avversario cercasse di superare la barrivata per via aerea. Comunque il nemico avesse cercato di assalire la sua base, Watchmon avrebbe avuto pronto un sistema di difesa... e grazie ai rinforzi che aveva fatto fare, anche tentare di scavare sotto terra e penetrare nella sua base non avrebbe funzionato. Questa volta, Watchmon ne era sicuro, aveva messo su un sistema di difesa perfetto! E... se anche le cose fossero andate male...

Watchmon, nonostante non si trovasse nella migliore delle situazioni per quanto concerneva il favore di Anthraxmon, ghigno' sinistramente. Certo, un po' di Digi-Ghost in meno non avrebbero fatto una gran differenza per il suo signore... ma per lui, avrebbero potuto significare esattamente quello che gli serviva per distruggere quegli irritanti mocciosi e redimere il suo onore! Tutto stava nel raggiungere quel dannato portale prima che i Digiprescelti potessero dargli altri problemi. Se quell'obiettivo fosse stato raggiunto, il resto sarebbe venuto da se'!

"Watchmon-sama..." venne chiamato rispettosamente da un Digimon, un Tuskmon per l'esattezza, apparso dal corridoio d'ingresso. Watchmon volto' alcuni dei suoi tentacoli oculari verso il suo sottoposto, per fargli capire che aveva la sua attenzione, eil Tuskmon si schiari' la gola e comincio' a parlare. "Abbiamo... abbiamo fatto come lei ci aveva ordinato. Il sistema di difesa anti-aereo e' stato verificato, ed e' pronto all'attivazione. Le nostre truppe si sono disposte equamente su tutti lati della nostra base, e sono pronte ad accogliere il nemico, da qualsiasi direzione esso provenga. Ci sono... altri ordini?"

Il ghigno di trionfo di Watchmon sbiadi' leggermente, ma il mostro fluttuante non perse il suo tono sicuro. "Nessuno, per il momento. Mantenetevi sulle posizioni attuali, e tenetevi pronti all'attacco, in qualsiasi momento questo arrivi. Per quanto riguarda i lavori di scavo, come stanno procedendo? Confido che siano quasi ultimati, ormai..."

Il Tuskmon degluti' sonoramente. "Beh... certamente, mio signore, stanno proseguendo come da programma, ma al momento abbiamo qualche piccolo problema a causa di uno strato di roccia particolarmente resistente, che richiedera' un po' di tempo per essere superato..." rispose, sperando che il suo signore non se la prendesse troppo.

Per fortuna, il mostro dai molti occhi non sembro' prendere troppo male la notizia. "Bene... allora non state qui a parlarne tanto! Rimettetevi al lavoro con piu' lena, e demolite quell'ostacolo!" esclamo' seccamente. "Dovete raggiungere quel passaggio dimensionale, prima che giungano i Digiprescelti!"

"Certo... certamente, signore!" esclamo' il Tuskmon, facendo un saluto militare. Quando il mostro dai molti occhi gli fece un cenno con uno dei suoi tentacoli, il Tuskmon si giro' e se ne ando' con tutta la rapidita' che gli era possibile mantenendo un minimo di educazione. Tre degli occhi di Watchmon continuarono a guardare il corridoio in cui il suo seguace era scomparso, poi torno' ai suoi calcoli.

"Bene... fin qui ci siamo. Ora, se i miei uomini riescono a raggiungere quel portale, posso ancora ribaltare la situazione!" sussurro' il mostro dai molti occhi. "E poi... beh, avranno fatto quello per cui mi servono! Il resto... lo faro' da me! Heheheheee... vediamo se sarete pronti ad affrontare quello che vi aspetta, mocciosi prescelti!"

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La notte era passata come una specie di sogno. I ragazzi e i Digimon avevano sentito di non avere piu' la cognizione del tempo, e per ore interminabili, erano rimasti nell'oscurita', a svegliarsi e a riaddormentarsi ad intermittenza. Ogni volta che ripiombavano nel sonno, era come sprofondare in un abisso senza luce, senza colore e senza sogni... solo per poi risvegliarsi poco tempo dopo, ansiosi e troppo eccitati per riuscire ad addormentarsi. Certo Sho, SnowAgumon e i loro compagni non avrebbero potuto dimenticare facilmente quella notte... immersi nel buio, circondati da Digimon che loro sapevano essere fiduciosi in loro e nella loro capacita' di affrontare Watchmon e sconfiggerlo... e ben consapevoli della sfida micidiale che si apprestavano ad affrontare.

Le prime luci dell'alba, che filtrarono dopo un tempo interminabile da quelle anguste fessure che facevano la parte delle finestre nella base della resistenza, pose fine con loro grande sollievo a una nottata di bruschi risvegli e lunghe, snervanti attese. Con la testa ancora un po' pesante per la nottata, Sho, SnowAgumon, Felipe, Falcomon, Kevin e Bearmon si erano recati nella sala comune per fare colazione, e avevano potuto constatare con i loro stessi occhi che anche le ragazze, Kunemon e BlackGatomon non avevano fatto una nottata troppo rilassante. Cio' nonostante, tutti loro cercavano di mantenersi svegli e attivi, in preparazione alla grande battaglia che sarebbe iniziata quel pomeriggio.

Per fortuna, una colazione abbastanza sostanziosa aveva rimesso a posto le cose, e i ragazzi avevano ben presto recuperato le forze quel tanto che gli bastava per sostenere la lunga giornata che avevano davanti. Per Felipe, Jolene, Falcomon e BlackGatomon, in particolare, la giornata sarebbe cominciata presto, a causa del consiglio di guerra straordinario a cui LoaderLeomon aveva chiamato i suoi compagni piu' fidati. Dopo la colazione, scambiatisi i quotidiani convenevoli, l'inglesina e il biondino spagnolo avevano mostrato ai loro compagni la sala dove si sarebbe tenuta la riunione... e poi si erano scusati, dicendo che sarebbero usciti da li' una volta che fosse stata elaborata una strategia per assalire la base di Watchmon.

"Probabilmente si protrarra' un po' a lungo..." affermo' Jolene, dopo aver preso un bel respiro per calmare i battiti cardiaci. "Dobbiamo tenere conto di tutte le caratteristiche del terreno, e di tutti gli aspetti della situazione. Quindi... aspettatevi che restiamo sepolti la' dentro fino a mezzogiorno!"

"Non ti invidio, Jolene-chan..." affermo' Yurika, osservando alcuni Digimon che lentamente entravano nella stanza. Tra questi, c'erano ovviamente anche Volcdramon, Dimetromon e Musyamon... mentre altri meno esperti, come Cobramon e Witchmon, si limitavano a stare in disparte e accompagnare con lo sguardo i loro compagni. "Non credo proprio che i discorsi di strategia siano il mio forte... anzi, la strategia in se' non e' il mio forte... e tu te li dovrai sorbire... anzi, dovrai parteciparci... per tutta la mattina! Credo che quando uscirai, non vedrai l'ora che incominci la battaglia!"

"Non credo fino a questo punto..." intervenne BlackGatomon. "Pero'... si', non sara' la riunione piu' divertente di questo mondo! Io sono gia' pronta a restarmene accocolata in un angolo a dormire, se e' questo che volete chiedere..."

"Non mi sembra la cosa piu' carina da dire in questo momento, BlackGatomon..." borbotto' SnowAgumon, grattandosi la testa con un'unghietta. "Pero'... ti capisco, sono contento di non dover partecipare a questa riunione. E... auguriamo a te e ai tuoi compagni di non annoiarti troppo, la' dentro!"

Felipe, piu' concreto, decise che prima si fosse iniziato, prima si sarebbe finito. "Okay, ragazzi... smettiamola di dire queste sciocchezze, e vediamo di prendere la cosa con serieta'." disse, senza pero' il tono tagliente che aveva avuto in passato quando parlava delle convinzioni dei suoi compagni. "Si tratta di una riunione molto importante, dopotutto. Se riusciamo ad elaborare una strategia valida, allora saremo in grado di affrontare Watchmon e mandare all'aria i piani suoi e dei suoi superiori. Ma se... non facciamo un buon lavoro, allora Watchmon avra' sicuramente gioco piu' facile su di noi. E noi, Jolene, siamo stati scelti per rappresentare i Digiprescelti in questo dibattito. Vediamo di dare il nostro apporto."

L'inglesina si tolse una ciocca di capelli dagli occhi, e annui' in direzione di Felipe. "Si', hai ragione. Allora, ragazzi, noi andiamo e vediamo di elaborare un piano il piu' accurato possibile." affermo'. "Voi... aspettate e sperate in bene! Altro non credo di potervi dire!"

"D'accordo... allora, buona fortuna, e vedete di non annoiarvi troppo!" disse Kunemon in risposta. Jolene fece un occhiolino e un segno di vittoria, prima di scomparire dietro l'ingresso della sala riunioni seguita a ruota da BlackGatomon. A loro volta, Felipe e Falcomon diedero un cenno di ringraziamento con la testa ed entrarono nella sala riunioni, dove erano gia' riuniti tutti i Digimon che avrebbero guidato l'assedio finale alla tana di Watchmon. Chiaramente, come leader della resistenza, LoaderLeomon occupava il posto a capotavola, al lato opposto del largo tavolo di roccia levigata che ocupava il centro della grande sala. Volcdramon, la sua guardia del corpo Musyamon e Dimetromon, assieme a molti altri Digimon veterani, erano seduti ai suoi fianchi... ed erano state lasciate libere apposta quattro postazioni, affinche' Felipe, Jolene e i loro Digimon potessero mettersi comodi... e tutto il resto della sala era desolatamente vuoto, dando a due ragazzi e ai loro compagni digitali l'impressione di trovarsi all'interno di una immensa cupola!

Falcomon prese un bel respiro mentre lui e i rappresentanti del gruppo dei Digiprescelti andavano ad occupare i posti a loro assegnati, e le doppie porte della sala si chiudevano dietro di loro con un forte rumore di imposte che sbattevano l'una sull'altra. LoaderLeomon, nel momento in cui le porte si furono chiuse, si schiari' la voce con un rimbombante colpo di tosse, e si alzo' dal suo posto per dichiarare aperta la riunione straordinaria.

"Molto bene. Mi sembra che ci siamo tutti." ruggi' il Digimon leone. "Allora, dichiaro aperto il consiglio di guerra straordinario nel quale decideremo una strategia per attaccare Watchmon e la sua base. Per cominciare, qual e' la nostra condizione? Volcdramon, tu lo sai, immagino..."

Il grande drago dalle squame nere si alzo', e una piccola nube di fumo vulcanico nero e denso usci' dalle sue narici, mentre faceva un gesto affermativo. "E' cosi', comandante supremo LoaderLeomon. Ho appunto fatto uno schema del luogo, e dovrei essere in grado, grazie alle indicazioni dei nostri ricognitori, di fare una buona panoramica di cio' che ci troviamo ad affrontare. Prego, vorrei dirigere l'attenzione di tutti i partecipanti... allo schema inciso sul tavolo!"

Queste parole fecero assumere a Jolene un'espressione sorpresa. "Huh? Che cosa? Sul..." inizio' a dire, per poi alzarsi sulla sua sedia e dare un'occhiata: come aveva detto Volcdramon, incise sulla superficie rocciosa e levigata del tavolo, con qualcosa che doveva essere sicuramente duro come una selce, si trovavano delle rappresentazioni di quello che pareva essere un campo di battaglia, con tanto di crocette, cerchi e altri segni che circondavano un quadrato particolarmente grande. Si capiva subito che quella grande forma regolare voleva rappresentare la base di Watchmon, e che i segni piu' piccoli che la circondavano volevano essere delle rappresentazioni delle truppe nemiche e alleate. Ma nessuno dei Digiprescelti si immaginava che avrebbero lavorato con delle incisioni sulla pietra!

"Avrete gia' capito che questo schema... rappresenta la base operativa di Watchmon, e le truppe dislocate in difesa." spiego' il dragone. "Sfortunatamente, non crediamo che questa mappa illustri in maniera esaustiva tutti i sistemi di difesa di cui e' dotata la base nemica. Possiamo comunque dire che Watchmon ha pensato bene di premunirsi, e di schierare una certa quantita' di truppe su ogni lato, in modo da formare un quadrato. In questo modo, ha fatto si' che non ci sia un lato piu' scoperto sul quale possiamo attaccare. Ma il punto debole di questo sistema e' senza dubbio la sua staticita'. Poiche', per essere efficace, questa formazione prevede che i soldati rimangano stazionari, e' particolarmente vulnerabile agli attacchi a distanza. Quindi, un suggerimento che potrei dare sarebbe quello di coprire, per cosi' dire, la nostra avanzata con una scarica di attacchi a distanza, in modo da cercare di provocare confusione nei ranghi nemici... e poi, mentre il nemico cerca di riorganizzarsi, lanciare un attacco quanto piu' massiccio possibile contro di esso."

"Si', come strategia mi sembra plausibile..." commento' Felipe, guardando a sua volta il piano di battaglia. "Pero'... c'e' qualcosa che non mi torna, in tutto questo. Non credete anche voi che Watchmon potrebbe avere gia' pensato a questa eventualita'? Non credo... possa essere passato sopra cosi' ad un potenziale punto debole della sua... per cosi' dire... ultima linea di difesa!"

"Gia', mi vedo costretto a dare ragione al Digiprescelto dell'Amicizia..." affermo' Musyamon, indicando la base nemica con la punta della sua katana. "E' altamente probabile che anche Watchmon sia dotato di qualche sistema per attaccarci mantenendo la distanza... e se tenteremo di ingaggiarlo in questo modo, piovera' addosso anche a noi un volume di fuoco non indifferente..."

"Oltre al fatto che non tutti i Digimon del suo esercito saranno appiedati..." affermo' Falcomon. "Quindi, anche avvicinarsi alla piramide per via aerea non e' affatto privo di rischi. Ci troveremmo ad affrontare truppe volanti e sistemi di difesa... non una bella combinazione!"

Jolene sospiro' e inizio' a sfregarsi la fronte con le punte di due dita. Okay, quella situazione era un attimo meno semplice di quanto Jolene avesse potuto ipotizzare. Era il momento di spremersi le meningi... come fare a sferrare un attacco che comportasse il minimo dei rischi, e al tempo stesso consentisse loro di avvicinarsi abbastanza alla base nemica da fare dei danni consistenti? Questo era un po' un problema... e anche lei doveva fare la sua parte per risolverlo! Pensa, Jolene, pensa... tutti dicevano che avevi delle buone idee, quando ti mettevi... e allora, dimostra che non erano soltanto loro a pensarla cosi', ma che eri davvero in grado di farlo!

Una rapida occhiata allo schema del campo di battaglia, e una breve riflessione dopo, Jolene alzo' la mano per chiedere la parola, reprimendo il timore che sentiva crescere sempre piu' dentro di se'. "Ehm... mi permetta, signor LoaderLeomon... credo di avere un'idea con cui potremmo risolvere il problema.. forse..." affermo', guardando ora gli altri Digimon, ora Felipe, Falcomon e BlackGatomon come se stesse cercando la loro approvazione. LoaderLeomon, senza perdere la sua espressione stoica, le fece cenno di andare avanti, e la timida scolaretta inglese prese un po' fiato e parlo', sempre indicando la piramide.

"Stavo pensando... e se provassimo a far scoprire queste... difese automatiche e poi le eliminassimo con un attacco abbastanza rapido?" chiese Jolene. "Signor LoaderLeomon, non e' che per caso tra i nostri ci sono dei Digimon che possono colpire con una certa velocita' e precisione, in modo da disabilitare l'eventuale sistema di difesa?"

LoaderLeomon corrugo' la fronte, rivolgendo piu' di un pensiero a quella proposta. In effetti, pensandoci con un po' di attenzione, poteva essere una soluzione fattibile. "Hmmm... sai che la tua proposta non e' male, Jolene?" affermo', e la ragazzina si senti' arrossire, e aumentare la temperatura corporea. "In effetti, alcuni membri della resistenza sono in grado di fare quello che dici... anche se bisognera' scegliere il momento giusto per mandarli all'attacco, se non vogliamo incorrere in gravi perdite. Va bene... terremo conto di questo suggerimento. C'e' qualcuno che vorrebbe aggiungere qualcosa a quello che ha detto la nostra compagna?"

"A dire la verita' si', signor LoaderLeomon..." affermo' Dimetromon. "Vorrei aggiungere che..."

Dimetromon stava parlando, per fare qualche utile aggiunta alla strategia che Jolene aveva suggerito... ma la ragazzina quasi non lo senti', eccitata com'era per come LoaderLeomon l'aveva lodata e aveva riconosciuto la validita' delle sue proposte. Non riusciva a crederci... si era fatta sentire! Lei, la piccola e timida Jolene Spencer, era riuscita a far sentire la sua voce e a far riconoscere la sua opinione! Certo, non era la prima volta che questo accadeva... ma per la prima volta in una situazione cosi' importante, era riuscita a dire la sua, e forse il suo suggerimento avrebbe potuto fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta! Okay... okay, non era il caso di montarsi la testa adesso, proprio quando la riunione era appena iniziata. C'erano ancora troppe cose da definire, e troppe incognite per festeggiare... la battaglia, poi, doveva ancora essere combattuta!

Dal canto suo, anche BlackGatomon, pur facendo finta di nulla, aveva ascoltato con attenzione il discorso di Jolene... e questo non aveva fatto altro che rafforzare la sua impressione che la sua partner umana si fosse rafforzata molto piu' del previsto. Favorevolmente impressionata, la gattina nera annui' tra se', prima di tornare a fare finta che non le importasse nulla di tutto il discorso...

"Bene, bene..." affermo' LoaderLeomon, dopo che Dimetromon ebbe detto la sua. "Sembra che abbiamo gia' un bel po' di suggerimenti validi, e mi fa piacere vedere che avete preso cosi' a cuore la cosa... Questo promette bene per la battaglia che ci prepariamo ad affrontare! Ora, vediamo un po' come possiamo migliorare questi suggerimenti, e se non ci sono ulteriori problemi, passiamo ad esaminare piu' nello specifico le strategie d'ingaggio..."

"Accidenti, qui si fara' veramente lunga..." mormoro' tra se' Felipe, mentre i Digimon cominciavano ad aggiungere qualche suggerimento alla proposta di Jolene, cercando di confrontare le idee prima di confermare la scelta di strategia. Il biondino spagnolo, dopo essere rimasto un po' ad ascoltarli, guardo' in direzione di Jolene, e vide che stava ancora sorridendo fieramente per aver dato un suggerimento azzeccato. "Comunque, credo che Jolene stia dando prova di se'. E pensare che quando l'abbiamo incontrata era una ragazzina cosi' imbranata e spaventata... Bel lavoro, Jolene, stai migliorando!"

 

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E finalmente, dopo un dibattito di almeno tre ore, un pranzo abbastanza veloce, e molte proposte sia accettate che messe da parte, la resstenza aveva finalmente formulato il suo piano di battaglia... un piano che richiedeva la massima segretezza, e di creare un'opportunita' per abbattere le eventuali difese automatiche della base di Watchmon. Le forze della resistenza, muovendosi lungo i tunnel sotterranei, stavano cercando di mettersi in posizione, e i Digiprescelti stavano accompagnando uno di questi gruppi nel tunnel a loro assegnato. Lo scopo era creare un fronte offensivo abbastanza ampio, in modo da bombardare a distanza le truppe di Watchmon... poi, nell'eventualita' che si fossero attivati i sistemi i difesa automatici, un gruppo di Digimon volanti avrebbe scagliato un attacco lampo contro di essi, nel tentativo di disabilitarli prima che potessero fare troppi danni. In seguito, quando sperabilmente i nemici fossero stati presi dalla confusione di quell'attacco a sorpresa, la resistenza si sarebbe rapidamente riunita in un fronte unico e avrebbe attaccato i nemici direttamente, senza lasciare loro il tempo di riorganizzarsi. Inoltre, una divisione della resistenza avrebbe scavato sotto le fondamenta della piramide, per emergere piu' o meno al centro di essa e chiudere in un attacco a tenaglia il nemico. Con un pizzico di fortuna, questa strategia avrebbe causato abbastanza caos da permettere alla resistenza di avere ragione rapidamente delle forze nemiche, stimate in leggero vantaggio numerico, e avrebbe dato ai Digiprescelti la possibilita' di penetrare nei meandri piu' interni della piramide, e attaccare direttamente Watchmon.

Un piano rischioso, doveva ammettere Sho, mentre lui e il suo gruppo si facevano strada lungo il corridoio semi-immerso nell'oscurita'... ma sicuramente un piano che avrebbe potuto dare dei notevoli risultati, se fosse riuscito. Certo, mettersi in posizione non era la cosa piu' semplice di questo mondo, doveva riconoscere. Quei tunnel sotterranei erano terribilmente caldi ed angusti, e SnowAgumon li sopportava a malapena. E anche i ragazzi e gli altri Digimon non si sentivano esattamente a loro agio in quelle trappole... al punto che Jolene aveva tirato di nuovo fuori il suo piccolo ventilatore a pile per farsi un po' di aria... laddove invece LoaderLeomon, che era con loro, sembrava muoversi con estrema disinvoltura, evidentemente anche grazie al fatto che era abituato a questo ambiente...

Dopo essersi fermato per un attimo a controllare che SnowAgumon stesse bene, ed aver ricevuto un cenno affermativo in risposta da parte del piccolo dinosauro, Sho si fece aria con la maglietta e continuo' a camminare... andando quasi a finire contro il fianco di LoaderLeomon, che si era fermato pochi metri piu' in la'! Con un breve grido di sorpresa, Sho indietreggio' di un passo. "Ah! LoaderLeomon-san, che sta succedendo?" chiese, quasi mangiandosi le parola. "Come mai ci fermiamo qui?"

Il leone meccanico volto' leggermente il muso verso di lui e i suoi compagni. "Questo e' il punto dove noi ci fermeremo." disse, mentre guardava i Digiprescelti e i Digimon che erano con loro che si fermavano li' vicino. "Qui siamo abbastanza vicini alla base operativa del nostro nemico. Ora non dobbiamo fare altro che aspettare il momento giusto. Quando riceveremo il segnale, fate evolvere tutti i vostri Digimon, e apritevi la strada verso la superficie. Poi, correte verso il vostro obiettivo alla massima velocita' che vi e' possibile. Io e gli altri Digimon vi copriremo, e impediremo agli scagnozzi di Watchmon di raggiungervi."

"Certamente. Come del resto avevamo stabilito nel consiglio di guerra." affermo' Felipe, mentre stringeva in mano il medaglione con il simbolo dell'Amicizia disegnato su di esso. La sua espressione stoica e paziente cercava di nascondere il fatto che anche lui era molto nervoso...

Il silenzio calo' di nuovo sul gruppo, mentre riprendevano la loro snervante attesa. L'aria era pesante, quasi irrespirabile, e la sabbia che fluttuava nell'aria pizzicava le mucose nasali a piu' di uno di loro. E cio' nonostante, il gruppo restava quanto piu' calmo possibile... anche Kevin, Bearmon, SnowAgumon e Jolene, per esprimere il loro nervosismo, si limitavano a muovere le dita o prendere qualche respiro un po' piu' profondo. C'era una tensione tale che si poteva tagliare con il coltello, comunque... e Sho decise che era il caso di fornire una piccola valvola di sfogo ai suoi compagni, prima che l'attacco partisse.

"E cosi'... siamo arrivati fin qui." affermo', giusto per iniziare un po' di conversazione. "Stiamo dando l'assalto finale alla roccaforte del nostro peggiore nemico, e dalla riuscita di questa missione dipendera' poi tutto il resto... cavolo, ancora non mi sembra vero..."

LoaderLeomon corrugo' la fronte, un po' dubbioso. "In che senso dici... non ti sembra vero, Sho?"

"Credo che voglia dire... che e' ancora un po' difficile credere che fino a pochi giorni fa noi fossimo dei comuni bambini terrestri che facevano la loro vita... e che non sospettavano neanche che esistesse il Mondo Digitale, Watchmon... e tutte questi posti incredibili e spaventosi che abbiamo visto nel nostro viaggio!" replico' Jolene al posto di Sho. "Invece adesso... siamo nel bel mezzo di una battaglia decisiva tra il bene e il male! Chi se lo sarebbe mai aspettato? Anzi... credo che dobbiamo approfittare di questi ultimi momenti prima della battaglia per ringraziare i nostri Digimon per quello che hanno fatto per noi, e per aver combattuto al nostro fianco per tutto questo tempo!"

"Si', Jolene-chan ha ragione..." rispose Yurika, grattando la testa a Kunemo, che come sempre le si era messo sulla spalla. "Kunemon-chan e gli altri sono quelli che hanno rischiato la vita combattendo contro gli scagnozzi di Watchmon... noi non abbiamo fatto altro che dare loro la possibilita' di evolvere... non che questo sia poco, beninteso... e fare il tifo da una posizione relativamente sicura!"

Kunemon mosse le sue lunghe antenne per esprimere gradimento. "Heheheee... beh, non posso dire che questi complimenti non mi facciano piacere..." rispose il Digimon larva. "Ma come credo che sia gia' stato detto in precedenza... noi non pensiamo di dover essere ringraziati per quello che facciamo. E' il nostro dovere, punto e basta."

"Diciamo, piu' precisamente, che abbiamo fatto tutto in collaborazione!" affermo' Kevin. "Giusto, Bearmon?"

L'orsacchiotto combattente si aggiusto' il berrettino da baseball sulla testa e fece un sogghigno che mise in mostra i suoi piccoli canini aguzzi. "Giustissimo! E ora... beh, non vedo l'ora di andare lassu' a rompere le ossa a Watchmon! BlackGatomon, tu non dici niente? Sei ancora piu' seria del solito, mi pare!"

La gattina nera sospiro', un po' irritata da quello che sentiva come un inopportuno ficcare il naso negli affari degli altri, ma non disse nulla in proposito, e rispose alla domanda. "Quando io e Jolene ci siamo incontrate, lo riconosco, non avevo in mente tutta questa storia dell'amicizia di cui voi parlate tanto. E voi lo sapete gia', immagino..." rispose. "Pensavo semplicemente che essere la compagna di una Digiprescelta sarebbe stata un'occasione unica per ottenere il potere che desideravo, e con esso il rispetto e il prestigio che volevo. E quindi, non pensavo che io e Jolene avremmo stretto amicizia. La mia intenzione era semplicemente quella di sfruttarla e per evolvere come desideravo. E invece, ironia della sorte, io sono l'unica del gruppo che non ha ancora raggiunto il livello Ultimate, e non credo che sia colpa di Jolene. Non l'avrei mai detto prima, ma sta facendo del suo meglio, e si e' guadagnata il mio rispetto."

"Mi fa piacere che tu lo pensi, BlackGatomon..." disse Jolene commossa. "Io... beh, non so ancora come fare ad attivare la mia Crest, ma posso assicurarti che evolverai presto anche tu! Sono sicura che assieme troveremo il modo!"

BlackGatomon sospiro' di nuovo e storse il naso per reprimere uno starnuto. "Hm... d'accordo, d'accordo... quello che voglio dire e' che Jolene si e' dimostrata una partner migliore del previsto, e ha dato prova di non essere la codarda che pensavo."

Jolene congiunse le mani tra loro, muovendo gli indici in circolo per esprimere imbarazzo... e forse anche un po' di vergogna. "Questo... lo devo anche a te, BlackGatomon. Anche se a volte eri brusca con me, lentamente tu e i miei compagni mi avete fatto capire in che situazione mi trovavo, e che non potevo essere intimorita per sempre. Dovevo prendere la situazione in mano e fare qualcosa per migliorare me stessa. E alla fine... beh, credo di aver fatto qualche passo avanti."

"Non sei l'unica... tutti noi abbiamo dovuto fare qualcosa per riparare ai nostri difetti." affermo' Felipe, ricordando bene il suo incontro/scontro con Sho nelle gallerie delle Fortran Heights.

"Gia', se non fossi riuscita a fare chiarezza nei miei sentimenti, a quest'ora io e Kunemon-chan eravamo due metri sotto terra..." affermo' Yurika, ricordando la sua battaglia con il terribile MetalPhantomon.

Jolene si schiari' la voce. In effetti, forse la sua scelta di parole non era stata la piu' felice, dal momento che poteva essere intesa come un'implicazione che i suoi miglioramenti erano piu' importanti di quelli degli altri. "Ehm... si', certo, Yurika, non volevo certo sminuirvi!" si affretto' a precisare. "Volevo solo dire che... beh, tutti noi abbiamo fatto molta strada, e io stessa non riesco a credere che siamo arrivati fino a questo punto. Di questo... vorrei ringraziare anche lei, signor LoaderLeomon, per averci allenato e aver insegnato ai nostri Digimon come usare i loro poteri."

"E' stato un piacere." affermo' il Digimon leone. "E voi tutti... avete dimostrato di aver preso seriamente il vostro lavoro e avete fatto molti miglioramenti. Comunque, lo ammetto, sono rimasto particolarmente impressionato da te, piccola Jolene. Sei perfettamente consapevole dei tuoi limiti, e hai fatto del tuo meglio per superarli. Devo ammetterlo, all'inizio non pensavo che tu avessi tanta grinta. Ma... hai saputo ovviare ai tuoi limiti, e non ti sei mai tirata indietro. Come non lo ha fatto nessuno di voi, si intende. Ho addestrato molti Digimon nel corso della mia vita, e ho visto molti talenti naturali, e molti caratteri tenaci. Sono fiero di poter dire che voi, ragazzi, sarete tra gli allievi che ricordero' con maggior affetto."

Incoraggiati da quelle lodi, i ragazzi e i Digimon annuirono fieramente... e Jolene si avvicino' al maestoso Digimon leone per fargli una carezza sul fianco e sorridergli. Ma il momento di calma venne improvvisamente interrotto quando un boato fece tremare la galleria, e i Dracomon che accompagnavano il gruppo si drizzarono in piedi, pronti a combattere! Anche i Digiprescelti e LoaderLeomon scattarono in posizione di guardia, sapendo bene che quello era il segnale convenuto e che stava per cominciare l'attacco!

"Okay, ragazzi, mi sa tanto che ci siamo..." affermo' Falcomon, serrando gli occhi. "Hanno cominciato a bombardare la base nemica..."

 

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Ed effettivamente, l'attacco alla base di Watchmon era cominciato con grande entusiasmo, con una pioggia di attacchi a distanza che i Digimon della resistenza facevano piovere contro il nemico da una distanza di relativa sicurezza. Palle di fuoco, scariche elettriche, raffiche di energia congelante... e anche altri attacchi meno convenzionali... si levarono verso il cielo, formando una variopinta nuvola che per un attimo oscuro' il sole, poi scesero giu' in picchiata contro le truppe di Watchmon, raccolte in maniera abbastanza eterogenea attorno alla sua base. Molti degli attacchi, sfortunatamente, piovvero a distanza troppo grande dal bersaglio per poter infliggere danni, ma qualcuno di essi cadde tra i ranghi del nemico, costringendo molti degli scagnozzi di Watchmon a disperdersi e ad indebolire la linea difensiva. Ma non restarono a lungo fermi dov'erano, e risposero con violenza e rapidita', scatenando una tempesta di attacchi a distanza a loro volta. Ancora una volta, il tentativo non ebbe dei gran risultati. Le due fazioni, nonostante l'attacco fosse stato ben pianificato, non avevano proprio preso benissimo le misure...

"Cosi' non va!" esclamo' Dimetromon, tra le truppe addette al primo attacco a distanza. "Abbiamo sopravvalutato la nostra capacita' di attaccare a distanza! Subito un'altra scarica, prima che possano organizzarsi! Solar Sail!"

Grazie alla sua vela che gli permetteva di raccogliere l'energia solare, particolarmente intensa in quell'ambiente, il dinosauro carnivoro riusci' a caricarsi rapidamente e scaglio' una raffica di raggi energetici dorati contro il nemico. Alcuni dei soldati di Watchmon, in particolare Tuskmon e Golemon, vennero colpiti e cancellati... ma Dimetromon si rese subito conto che il loro vantaggio era solo temporaneo. Dovevano fare in fretta e colpire di nuovo, prima che le truppe di Watchmon potessero ritrovare coesione...

"Dimetromon!" ruggi' la potente voce di Volcdramon, dietro di lui. Il Digimon dinosauro si volto' di scatto, vedendo il drago dalle squame nere che si avvicinava a passi pesanti, seguito da una schiera di Dracomon e dalla sua fedele guardia del corpo Musyamon. "Ci pensiamo noi al prossimo attacco! TU e le tue truppe ritiratevi, e preparatevi ad un assalto diretto quando noi vi diamo il segnale!"

Dimetromon inizio' a ritirarsi per fare spazio al Digimon piu' grande... poi, quando fu sicuro di non colpire nessun alleato, Volcdramon prese un bel respiro e scaglio' una raffica di proiettili di magma incandescente contro il nemico, con letale precisione e velocita' abbagliante!

"VOLCANIC PHOEN!" ruggi' il grande drago, mentre scagliava il suo attacco principale. I dardi di magma si librarono in volo sopra quello che presto sarebbe diventato il campo di battaglia, e si schiantarono contro le truppe di Watchmon, aprendovi dei grossi varchi, e mandando in confusione i Digimon malvagi! I Dracomon, subito dietro Volcdramon, seguirono immediatamente dopo con i loro attacchi, riempiendo il cielo di piccole palle di fuoco!

"Baby Breath!" esclamarono i draghetti in contemporanea. Questa volta, la raffica di attacchi a distanza ebbe effetto, e le forze di Watchmon vennero colpite ripetutamente, senza avere la possibilita' di contrattaccare! La battaglia era appena iniziata, e gia' stava entrando nel vivo!

"Perfetto... per adesso puo' andare!" affermo' Dimetromon tra se', mentre cercava di allontanarsi assieme alle truppe che gli erano state assegnate. "Ora, vediamo come reagisce Watchmon, e se necessario... sappiamo gia' cosa fare!"

 

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"Watchmon-sama! Il nemico ci sta attaccando!" esclamo' un Golemon, indicando uno schermo nella sala di controllo dell'osservatore. Watchmon aveva tenuto tutti i suoi uomini in stato di costante allerta... e di conseguenza, anche le truppe all'interno della piramide erano preparate per qualsiasi evenienza. "Stanno attaccando da una certa distanza, nel tentativo di disturbare i nostri soldati e fare in modo che rompano la formazione!"

"Come immaginavo..." ringhio' Watchmon, fissando con astio lo schermo indicato dal Golemon. "E va bene... allora passeremo alle maniere forti fin da subito! Attivate le difese autonome della base, li bombarderemo a distanza con i laser, e li decimeremo prima che possano arrivare troppo vicino!"

"Sara' fatto!" rispose un altro Golemon, mentre premeva dei pulsanti sulla sua console. Immediatamente, la stanza venne inondata di luci di vari colori, a segnalare che i sistemi di difesa erano stati attivati. Ma Watchmon non si faceva illusioni che questo fosse suficiente a respingere quell'attacco, soprattutto se i Digiprescelti e LoaderLeomon non erano ancora scesi in campo... c'era bisogno di misure piu' drastiche, se si voleva uscire vincitori!

"Ottimo." continuo' Watchmon, sollevandosi ancora un po' in aria e poi cominciando a muoversi verso un'uscita. "Mandate avanti anche i lavori di scavo, abbiamo ancora un po' di tempo utile prima che arrivino i nostri nemici. E fate disporre le nostre truppe in modo che rallentino il piu' possibile l'avanzata della resistenza. Ogni minuto che riusciamo a guadagnare sara' prezioso, in questo frangente!"

"Ricevuto, grande Watchmon!" esclamo' un altro Digimon operatore. "Ma... lei cos'ha intenzione di fare? Vuole... affrontare i Digiprescelti e LoaderLeomon per conto suo?"

Il mostruoso essere dai molti occhi ghigno' ferocemente. "Beh, non esattamente da solo... chi l'ha detto che devo per forza misurarmi con quei mocciosi e con LoaderLeomon con le mie sole forze?" affermo'. "In ogni caso, se ce ne sara' bisogno, mi impegnero' in combattimento io stesso! Possono anche pensare di essere dei duri perche' hanno sconfitto Volcdramon e MetalPhantomon, ma non sanno ancora con chi hanno a che fare!"

Il Golemon che aveva parlato degluti' nervosamente. Se Watchmon scendeva in campo di persona, voleva dire che la situazione era davvero seria... e che per i nemici, sarebbe presto stato un massacro!

 

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"Okay, ragazzi! Per ora la nostra offensiva tiene!" esclamo' Witchmon, rivolta ad un gruppo di Digimon volanti che si teneva pronto, in sospensione sopra le dune del deserto. "Preparatevi ad attaccare al momento giusto..."

"Attenzione!" esclamo' la voce di un Birdramon, che in quel momento tornava da un breve volo di ricognizione. "Sta succedendo qualcosa la', alla piramide di Watchmon! Credo che stiano usando le difese automatiche!"

Witchmon sobbalzo' leggermente, e Cobramon, avvinghiato alla scopa volante sulla quale la sua compagna cavalcava, corrugo' la fronte. Come previsto... questo voleva dire che la loro offensiva doveva essere rapida e decisa...

Non appena i due amici ebbero avuto il tempo di elaborare queste notizie, una serie di raggi laser dorati piovve come una raffica di fulmini dal punto in cui si trovava la piramide di Watchmon, esplodendo in mezzo alle file della resistenza! Immediatamente, i seguaci di LoaderLeomon cercarono di disperdersi, in modo da offrire un bersaglio meno facile... e le truppe aeree, a cui era stato appositamente ordinato di attendere nelle retrovie, seppero che era il momento giusto per attaccare!

"Adessssso!" esclamo' Cobramon. "Portiamoci il piu' in alto possssibile, e poi ssssscendiamo giu' e disssstruggiamo le difese automatiche! Sssse non ce la facciamo, i nosssstri amici ssssubiranno delle perdite troppo elevate, prima di raggiungere la piramide!"

"Non c'e' bisogno che tu mi spieghi di nuovo la strategia, compagno!" rispose Witchmon. "Forza, squadra, all'attacco!"

Il cobra gigante non aveva ancora finito di parlare, che i Digimon alati, una formazione eterogenea ma potente di creature alate come Kuwagamon, Birdramon, Airdramon... e persino molti dei Battamon che Sho e i suoi compagni avevano liberato dai Digi-Ghost, erano scattati verso l'alto, sotto la guida di Witchmon, e si erano portati abbastanza in alto da evitare la scarica di laser che il nemico scagliava loro addosso. Con rapidita', i Digimon alati si portarono sopra la piramide... e la scrutarono con attenzione per qualche istante, in modo da individuare i punti da cui provenivano i laser.

"Eccoli!" esclamo' uno dei Battamon. "Credo che li abbiamo innnndividuati! Da qui possiamo nnnneutralizzarli sennnnza rischi!"

"E allora che aspettiamo a farlo?" rispose Witchmon. "Aquari Pressure!"

La Digimon strega alzo' una mano e creo' una sfera d'acqua turbinante sopra il proprio palmo, per poi scagliarla contro una delle torrette di difesa e centrarla in pieno! Dalla loro posizione, i Digimon della resistenza videro una scarica elettrica dipartirsi dal punto colpito... e poi un'esplosione, a segnalare che il laser era stato disabilitato!

"Funziona! Continuiamo cosi'!" sibilo' Cobramon, che subito dopo prese la mira contro una postazione difensiva in cima alla piramide. "Venom Ssssnipe!"

Un fiotto di veleno acido schizzo' dalle fauci spalancate dell'enorme serpente e ando' a segno, cortocircuitando la torretta laser e riducendola ad un inutile ammasso di metallo fuso! Incoraggiati dal buon inizio, i Digimon alati scaricarono un'altra raffica di attacchi, prima che gli operatori di Watchmon potessero girare le torrette e bersagliarli. I Battamon usarono la loro Sonic Wave, facendo saltare altre torrette con delle ben piazzate scariche di onde sonore. I Birdramon sbatterono le ali, scagliando alcune palle di fuoco contro la piramide... e quando il numero di torrette fu ridotto abbastanza da rendere sicuro un attacco diretto, gli Airdramon e i Kuwagamon scesero in picchiata, attaccando direttamente i sistemi difensivi superstiti! Witchmon, Cobramon e il resto dei Digimon segui' poco dopo, e in breve tempo, sotto gli occhi sorpresi delle truppe di Watchmon, le difese automatiche vennero completamente distrutte! Troppo tardi per salvare le loro installazioni, i Digimon al servizio di Watchmon si voltarono verso le truppe alate e cercarono di attaccarle, riuscendo anche a mietere qualche vittima... prima che un'altra scarica di Sonic Wave da parte dei Battamon li bombardasse, costringendoli a lasciar perdere. Diversi Kuwagamon approfittarono della confusione per atterrare nel bel mezzo dell'esercito nemico e iniziare a fare danni, scagliando gli avversari qua e la'... mentre Witchmon e Cobramon restavano a distanza e continuavano ad attaccare.

"Perfetto! Adessssso i nosssstri possssono attaccare direttamente ssssenza timore dei sssisssstemi di difesa!" esclamo' Cobramon, subito dopo aver cancellato un DarkTyrannomon con un Venom Snipe ben assestato. "Ssssperiamo sssolo che ssssiano abbasssstanza rapidi!"

"Tranquillo, Cobramon... oops! Quello avrebbe potuto scottarmi un po'!" rispose Witchmon, mentre faceva virare la sua scopa volante per scansare un Fire Blast di un DarkTyrannomon. I due amici sentirono una forte vampata di calore, ma per fortuna non si fecero niente. "Vedrai che adesso... i nostri ragazzi faranno un po' di scintille! E i nostri amici che stanno scavando sotto la sabbia faranno una bella sorpresa a Watchmon! Preparati, perche' sara' uno spettacolo!"

 

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E infatti, nella galleria che i ragazzi avevano usato come trincea per preparare l'assalto...

"Adesso, ragazzi!" esclamo' LoaderLeomon, la sua criniera meccanica che si attivava con uno stridente rumore di ingranaggi. "Le difese del nemico sono a terra! E' il momento giusto!"

I Digiprescelti e i loro Digimon non aspettavano altro. Ognuno - tranne Jolene per ovvie ragioni - tiro' fuori il suo Digivice e lo attivo', facendo evolvere il rispettivo partner!

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON! Veedramon... chou shinka... AEROVEEDRAMON!"

"Kunemon shinka... FLYMON! Flymon... chou shinka... CANNONBEEMON!"

"Bearmon shinka... GRIZZMON! Grizzmon... chou shinka... GRAPLEOMON!"

"Falcomon shinka... DIATRYMON! Diatrymon... chou shinka... YATAGARAMON!"

Non appena l'evoluzione fu completata, i Digimon caricarono contro il soffitto della galleria, sfondandolo con il loro immane peso! Dall'esterno, i Digimon che stavano gia' combattendo videro un'esplosione di sabbia che scaglio' una massa enorme di detriti nel cielo limpido... e subito dopo, un'orda urlante di Dracomon che emergeva dalla fenditura appena apertasi, e caricava selvaggiamente contro le truppe di Watchmon! LoaderLeomon e i Digiprescelti emersero subito dopo, e si unirono alla carica... mentre, in altre postazioni, altri Digimon della resistenza facevano saltare la loro copertura ed emergevano per scagliarsi all'attacco! Le truppe di Watchmon, come in un incubo, videro i loro nemici letteralmente spuntare dal terreno e unirsi in un unico fronte che si scagliava verso di loro come un'onda di marea!

"Benissimo! Sembra che la strategia abbia funzionato!" ruggi' Volcdramon, vedendo i suoi alleati che impattavano contro l'esercito nemico, costringendo le prime linee ad una rapida ritirata! "Adesso e' il momento di unirsi a loro... e speriamo che le truppe sotterranee si uniscano presto a noi!"

"Siamo ai suoi ordini, Volcdramon-sama!" rispose Musyamon sguainando la sua katana. Subito dopo, i Digimon al loro servizio stavano caricando lungo il fianco della duna, per unirsi all'esercito principale...

 

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"Presto, Drimogemon, fai presto!" esclamo' Ebidramon, mentre il gruppo di cui faceva parte si muoveva con tutta la velocita' che gli era possibile diversi metri sotto la sabbia del deserto, per raggiungere la base della piramide di Watchmon. "I nostri stanno scatenando una baraonda, la' sopra! Vediamo di dare loro una mano, in fretta!"

"Aspetta, Ebidramon! Non e' mica tanto facile!" rispose Drimogemon, scuotendo il suo naso-trivella da una parte e dall'altra. "Tutta questa sabbia mi sta facendo grippare la trivella... ogni tanto devo fermarmi a scuoterla via!"

Lo strano Digimon simile ad un incrocio tra un gambero e un drago uso' una chela per proteggersi gli occhi dalla sabbia, mentre Drimogemon riprendeva a scavare. Questa volta, per fortuna, l'opera di trivellazione stava procedendo piu' rapidamente di prima, ed entro pochi secondi avrebbero raggiunto la base della piramide! Drimogemon non riusci' a trattenere un ghigno di vittoria quando il suo naso-trivella raggiunse la roccia solida e comincio' a squarciarla... ma subito dopo, il Digimon talpa lancio' un breve grido di dolore quando ando' a cozzare contro qualcosa di resistente contro cui la sua perforatrice rimbalzo', sollevando alcune scintille!

"Ah! E adesso che cosa..." ringhio' Drimogemon. Con determinazione, il Digimon talpa provo' di nuovo, sferrando un affondo contro la base della piramide... ma ancora una volta, i risultati non furono incoraggianti: la trivella stridette inutilmente per qualche secondo contro il terreno solido, e fece scattare altre scintille... ma non riusci' a fare neanche un graffio sulle fondamenta rinforzate della base nemica. Ancora due, tre, quattro volte Drimogemon cerco' di perforare il pavimento... ma alla fine, si rese conto che non c'era modo per squarciare quella difesa e arretro' di qualche passo, ansimando.

"Drimogemon! Che sta succedendo? Non riesci ad avanzare?" gli chiese Ebidramon, preoccupato. I Digimon che si trovavano dietro di loro stavano a loro volta rumoreggiando, indecisi.

Il Digimon talpa scosse la testa, deluso. "Cavolo... temo che Watchmon abbia anticipato la nostra mossa! Non sapendo dove si trovava la nostra base... ha voluto almeno evitare che potessimo coglierlo di sorpresa con un attacco dal basso!" rispose. "Da qui non si entra... dobbiamo trovare un altro modo!"

Ebidramon strinse i denti. Quell'imprevisto sconvolgeva non poco la loro strategia... bisognava rimediare al piu' presto, prima che il danno fosse irreversibile! "O... Okay, non importa! Anche se ci sarebbe stato utile attaccare le truppe di Watchmon nella loro base, possiamo tentare un altro approccio!" rispose, per poi girarsi verso i Digimon di vario tipo che attendevano dietro di lui. "Retromarcia, ragazzi! Di qui non si passa, dobbiamo tornare indietro ed emergere nel bel mezzo delle truppe di Watchmon!"

"Va bene..." affermo' Drimogemon, cominciando a girarsi nel tunnel. "Non sara' dannoso per il nemico come la strategia originale... ma almeno potra' far guadagnare un po' di tempo ai nostri!"

 

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La battaglia, all'esterno, cominciava ad infuriare: la resistenza, forte di tutti i ribelli che aveva raccolto dai vari angoli di DigiWorld, e gli uomini di Watchmon, una forza altrettanto eterogenea e altrettanto potente, spingevano furiosamente gli uni contro gli altri, e cercavano di sopraffarsi a vicenda... e per il momento, le forze della resistenza sembravano prevalere, facendosi strada tra le truppe nemiche con velocita' ed efficienza. Ma la cosa, anche con l'aiuto dei Digiprescelti, di Volcdramon e di LoaderLeomon, rischiava di non durare a lungo. Dopo la sorpresa iniziale, il nemico si stava riorganizzando, e ora stava cercando di riunirsi su un unico fronte, per opporsi alla violenta carica della resistenza. C'era bisogno di un aiuto, o la resistenza non sarebbe riuscita a sfondare le difese nemiche... e i Digimon che avevano dato l'assalto alle postazioni difensive automatiche non erano nella posizione di dare una mano, dal momento che erano stati aggrediti da un folto sciame di truppe aeree al servizio di Watchmon!

LoaderLeomon agito' la sua pesante coda a mazza ferrata, che colpi' alcuni Goblimon e li fece volare in aria come se non fossero pesati nulla, facendoli poi schiantare a terra e cancellandoli! "Loader Morning Star!" ruggi' nuovamente il potente Digimon leone, e questa volta, la sua pesante coda si estese, sfrecciando a diversi metri di distanza, colpendo in pieno un Tuskmon, e poi tornando indietro verso il suo proprietario, che tiro' un breve sospiro di sollievo prima che l'esercito nemico rinnovasse l'attacco!

"Comandante LoaderLeomon!" esclamo' Leomon, comparso a fianco del leader della resistenza e dei Digiprescelti. L'uomo leone si stava battendo con ardore e coraggio, e fino a quel momento era riuscito ad atterrare un discreto numero di avversari. Ma anche lui si rendeva conto che, senza un supporto rapido, il nemico avrebbe presto recuperato lo svantaggio. "Le truppe che avevamo mandato a scavare sotto la piramide ci stanno mettendo troppo tempo... qualcosa e' andato storto!"

"Si', immagino anch'io che sia cosi'..." rispose LoaderLeomon, mentre teneva a bada gli avversari con gli artigli. BlackGatomon intervenne, colpendo un Golemon con un preciso calcio volante, e poi usando il suo Cat's Eye Hypnotism per bloccare altri dei colossi di roccia prima che potessero avvicinarsi troppo. in questo modo, i soldati di Watchmon furono facile preda per gli attacchi di AeroVeedramon, CannonBeemon, Yatagaramon e Grapleomon, che intervennero subito dopo e fecero piazza pulita di quella squadriglia nemica!

"Ragazzi, c'e' bisogno di cambiare strategia!" esclamo' LoaderLeomon, quando i Digiprescelti si schierarono a fianco suo e di Leomon. "Non e' stato possibile sbucare direttamente nella tana di Watchmon. Dobbiamo cercare di aprirci un varco noi stessi!"

"Accidenti... quindi le cose non stanno andando esattamente come avevamo sperato, eh?" chiese Yurika. "E va bene, a tutto c'e' rimedio... CannonBeemon, riesci ad aprirci un varco nella formazione nemica? Dobbiamo cercare di raggiungere l'ingresso della piramide!"

La vespa meccanica si sollevo' in aria per un breve tratto, tenendo la sua partner umana in groppa, e fece una rapida valutazione della situazione. "Hmmmm... c'e' annnncora parecchia strada tra nnnnoi e l'ennnntrata della piramide!" ronzo' pensierosa. "Comunnnnque, posso tennnntare! Solo che i nnnnemici sono cosi' nnnnumerosi che nnnnonnnn credo di poterli tenere a bada molto a lunnnngo... e se ne stannnno aggiunnnngennnndo altri!"

"Allora, colpisci adesso e vediamo di non sprecare questa occasione!" esclamo' AeroVeedramon. "Se non riusciamo a raggiungere Watchmon in tempo, questa battaglia potrebbe farsi pericolosa!"

CannonBeemon annui'. "E vvvva bene! Tiennnnti forte, Yurika, adesso si ballera' unnnn po'! Nnnnnitro Stinnnnnger!"

La vespa meccanica esegui' una semirovesciata a mezz'aria e punto' l'addome contro i servi di Watchmon... poi, dalla parte del corpo dove, in una vespa normale, si sarebbe trovato il pungiglione, sparo' una raffica di raggi laser verdi-azzurrini, che fecero disperdere almeno in parte la calca di Digimon malvagi! Incoraggiata, CannonBeemon intensifico' il fuoco, ottenendo risultati migliori... e nello stesso momento, qualcosa emerse inaspettatamente dal terreno vicino alla piramide, cogliendo di sorpresa sia difensori che attaccanti! Drimogemon ed Ebidramon si sollevarono dal terreno con un grido di battaglia e attaccarono i nemici piu' vicini... mentre un piccolo esercito di altri Digimon Rookie e Champion emergevano dietro di loro e si univano all'assalto!

"Drimogemon!" ringhio' Leomon, dopo aver eliminato un Tuskmon con il suo potente Fist of the Beast King. "Che sta succedendo? Non siete riusciti a scavare fin sotto la piramide di Watchmon?"

La talpa gigante uso' i suoi potenti unghioni per scagliare lontano un Gizamon che la stava attaccando. "Ugh... no, Leomon, non ce l'abbiamo fatta! Watchmon aveva previsto la nostra mossa, e ha fatto in modo che non potessimo forare il pavimento! Dobbiamo cambiare strategia..."

"E fare irruzione nella sua tana con tutto quello che abbiamo! Ricevuto, Drimogemon!" rispose Sho, ben aggrappato alla schiena di AeroVeedramon. "Ragazzi, tutti dietro di me! Al mio tre, sfondiamo! Jolene-chan, tu resta dietro di noi e stacci dietro! Cerca di non lasciarti seminare!"

"Sei sicuro di quello che fai, Sho?" chiese AeroVeedramon, mentre gli altri Digiprescelti obbedivano e si mettevano in posizione, e Leomon, Dimetromon, Drimogemon e Ebidramon impedivano ai Digimon nemici di raggiungerli. "E' un bel rischio quello che stiamo correndo, lo sai, vero?"

"Si', e' vero..." rispose GrapLeomon in vece del ragazzino giapponese, tenendo il piccolo Kevin in spalla. "Ma... a questo punto non abbiamo molta scelta! Dobbiamo terminare questa battaglia in fretta e terminare il leader del nemico! Dacci il segnale, Sho! Noi siamo tutti pronti, vedo!"

"Aspettiamo solo il momento di iniziare la festa!" gracchio' Yatagaramon, sbattendo le ali per tenersi in sospensione. AeroVeedraon abbasso' la testa, pronto ala carica... e un istante dopo, assicuratosi che tutti i suoi compagni fossero pronti, Sho diede il segnale!

"Okay, gente, allora... ALLA CARICA!"

AeroVeedramon fu il primo a muoversi, spalancando le sue magnifiche ali... e creando un enorme proiettile energetico a forma di V che scaglio' contro il nemico, costringendo i Digimon al servizio di Watchmon a scansarsi per non essere annientati! "V-Wing Blade!" ringhio' il Digimon drago, un istante prima che il suo attacco aprisse un varco nelle linee nemiche, aiutato in questo anche dal fatto che Drimogemon, Ebidramon e i Digimon che stavano guidando si stavano rivelando abili nel provocare il caos tra gli avversari! In breve tempo, si apri' una strada verso l'entrata della piramide, che i Digiprescelti sfruttarono subito! Mentre tutti correvano verso l'entrata, Leomon auguro' loro buona fortuna con un potente ruggito di battaglia... e poi si mise d'impegno per respingere tutti imostri che cercavano di raggiungerli!

Senza che nessun Digimon nemico riuscisse a fermarli (qualcuno ci provo', ma si trovo' sotto attacco da parte degli altri membri della resistenza...), i ragazzi e i loro Digimon corsero verso l'ingresso della piramide e vi entrarono in velocita', per poi cominciare a percorrere il corridoio che puzzava di aria stantia, illuminato solo da luci alogene verdine che gettavano delle ombre inquietanti sui muri e sul pavimento! Nella fretta e nella concitazione del momento, i ragazzi non furono in grado di vedere bene quello che li circondava... ma si trattava di un corridoio di metallo, cupo e squallido, che si addentrava nell'oscurita', diventando un dedalo di passaggi e sentieri nascosti nei quali i Digiprescelti non ebbero altra scelta che addentrarsi, sperando di trovare il loro nemico in fretta!

La corsa a rotta di collo lungo i corridoi della piramide sembro' durare in eterno... ma finalmente, la via che i ragazzi avevano scelto sbuco' in un'ampia stanza completamente spoglia, dalla forma vagamente trapezoidale e dal soffitto che si levava per metri e metri sopra di loro. AeroVeedramon diede il segnale di fermarsi, e immediatamente CannonBeemon, GrapLeomon e Yatagaramon obbedirono e restarono fermi sul posto, venendo raggiunti poco dopo anche da un'ansimante Jolene e da BlackGatomon.

"Okay, aspettate un secondo..." si raccomando' AeroVeedramon. "Jolene deve un attimo riprendere fiato, e noi dobbiamo..."

"Benvenuti, Digiprescelti! Era da tanto tempo che desideravo incontrarvi faccia a faccia... per porre fine alla vostra leggenda!" li interruppe una voce aspra e trionfante, che fece fare un salto al dragone azzurro. Stringendo i denti, Sho guardo' nella direzione da cui proveniva la voce... e rimase agghiacciato quando, dalle tenebre che avvolgevano la parte opposta della grande sala, usci' fuori un'allucinante creatura senza arti che sembrava fluttuare a mezz'aria soltanto per magia, con un corpo sferico di un diametro di piu' di un metro e mezzo ricoperto di squame ruvide, innumerevoli tentacoli che si agitavano sulla parte superiore del suo corpo, ognuno corredato da un occhio lucente e maligno... e il volto, un orrore con un solo grande occhio e una bocca ricolma di denti acuminati e giallastri, contorto in una smorfia di rabbia e trionfo allo stesso tempo! Dietro di lui, arrancavano alcuni Digimon piu' grandi e dall'aspetto non meno mostruoso, che si trascinavano sulla nocche delle mani come due scimmioni malformi, ed emettevano gesti e grugniti inarticolati mentre seguivano il loro padrone in apparenza piu' fragile... Ma fu la vista del leader a terrorizzare di piu' i Digiprescelti: Jolene, che aveva appena ripreso fiato, distolse lo sguardo e si copri' gli occhi con un grido di orrore. Kevin spalanco' gli occhi, restando imbambolato a fissare il mostro fluttuante. Felipe strinse i denti per reprimere il disgusto... e Yurika si mise una mano davanti alla bocca, nel tentativo di trattenere il pranzo nello stomaco. A loro volta, i Digimon sembravano agghiacciati e fissarono i mostri in avanzamento... non c'era dubbio su chi poteva essere, e anche i ragazzi lo sospettavano...

"Uuugh... che... che cos'e' quello? Mai visto niente di piu' orribile..." mormoro' Yurika. "CannonBeemon... quello... per caso e'..."

"Watchmon." sibilo' BlackGatomon, con gli artigli sguainati. "Finalmente... finalmente ci incontriamo!"

L'osservatore emise una risatina gutturale, e la sua lunga lingua rossa scivolo' disgustosamente sulle sue labbra sottili, mentre i Digimon che lo accompagnavano uscivano dall'oscurita'. "Gia'... per la prima volta, ma credo proprio che sara' l'ultima!"

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ebbene si'. E' proprio lui, Watchmon. I nostri amici sono giunti al faccia a faccia con lui. E questo significa che sta per iniziare una battaglia terribile. Come andra' a finire? Non vi resta che leggere il prossimo capitolo per saperlo!

Justice Gundam

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Capitolo 28
*** Di fronte a Watchmon ***


Digimon Zero-28

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati!

Immagino che anche questa fanfiction non venga aggiornata da un po' di tempo... lo so, lo so, ma non ho avuto modo di lavorarci, nel corso del mio viaggio in Giappone. E dopotutto, con tutte le cose che avevo da vedere (tipo la Torre di Tokyo, Akihabara o Asakusa), me ne si puo' fare una colpa? Ah, e dimenticavo di dirvi che ho visto anche Odaiba, la patria dei nostri amati Digiprescelti... e anche i luoghi dove si sono svolti alcuni degli eventi piu' importanti delle prime due serie, come la stazione televisiva che e' stata attaccata da Myotismon!

Insomma... e' stata un'esperienza fantastica, lo dico senza mezzi termini! E ora che ho piu' tempo per scrivere, e che ne ho avuto ancora di piu' per pensare a come portare avanti la mia storia, vedrete se non sapro' sorprendervi! Intanto, proseguiamo con il racconto della battaglia tra i primissimi Digiprescelti e Watchmon...

Perche'... si', e' successo proprio questo! Finalmente Sho, SnowAgumon e i loro compagni sono riusciti a raggiungere uno dei loro nemici principali! Ora si trovano nella sua stessa tana, mentre tutt'attorno infuria la battaglia tra gli uomini di Watchmon, e la resistenza guidata da LoaderLeomon! In questa pericolosa situazione, l'esito di questo scontro vorra' dire molto... Riusciranno i nostri a sconfiggere Watchmon, evitando di cadere preda dei suoi potenti incantesimi, o qualcosa andra' storto?

E quando mai e' andato tutto liscio come doveva andare, mi sembra di sentirvi dire.

Quindi... si', immagino che non dobbiate aspettarvi una battaglia tanto breve...

Ma prima di assistere allo scontro decisivo con Watchmon, come sempre, e' il caso di leggere le vostre recensioni e rispondere adeguatamente. Allora...

Darkroxas92: Come puoi vedere, alla lunga tutta quella strada che hanno fatto i nostri eroi li ha portati ad un momento decisivo. O, per dirla con il gergo dei giocatori di videogiochi, ad un "boss finale"! E non credo proprio che questa battaglia si risolvera' molto presto... quindi allacciati le cinture di sicurezza, perche' credo proprio che ce ne sara' bisogno, considerato quello che accadra'! Oh, e grazie per gli auguri per il mio viaggio in Giappone! Come hai potuto gia' leggere, me la sono goduta! ^_^

KillKenny: In effetti, devo dire che mi sono ispirato proprio a Seymour Guado per il personaggio di Anthraxmon. E non sai ancora cosa attende i nostri eroi... Ma forse nei primi capitoli ne avevo gia' dato un'indicazione! Heheheee... comunque, grazie per la recensione, e spero che ti godrai questa battaglia! Non sara' breve, come ho detto...

Okay, mi sembra che ci siamo tutti. Non mi resta che augurare a tutti voi buona lettura... e buon divertimento! Che inizi la battaglia decisiva!

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Capitolo 28 - Di fronte a Watchmon

I Digiprescelti e i loro compagni erano fermi al loro posto, e osservavano con uno strano misto di determinazione ed orrore la creatura che fluttuava minacciosa verso di loro, agitando convulsamente in aria i suoi tentacoli serpentini, sopra i quali cinque paia di occhi diabolici, freddi come quelli di un rettile, scrutavano con bramosia il gruppetto di giovani eroi. L'occhio principale di Watchmon era serrato, a formare una fessura luccicante nella fioca luce della camera, e le sue fauci erano sollevate in un ghigno trionfante e gocciolante di saliva disgustosa. Dietro Watchmon, altre figure scimmiesche arrancavano, trascinandosi sulle nocche delle mani, ed emettendo grugniti inarticolati. Quando fu possibile vederli, i Digiprescelti si resero conto che si trattava di una sorta di strano incrocio tra un rettile e un gorilla: ricordavano, in maniera molto superficiale data la loro deformita', un Greymon, dal momento che avevano la pelle giallastra con una corazzata marrone scuro che proteggeva il dorso e la testa... ma le somiglianze finivano li'. Le creature avevano un solo occhio al centro della fronte, come i leggendari ciclopi, e soprattutto, il braccio destro di ognuna di esse era ipertrofico, troppo grande rispetto al resto del collo, e pieno di muscoli troppo sviluppati, con una grande mano artigliata collegata al polso. Dall'elmetto spuntava un lungo corno ricurvo, esattamente sopra l'unico occhio, e la punta delle loro code era rivestita di placche d'acciaio. La creatura piu' vicina ringhio', mettendo in mostra file di denti giallastri e acuminati.

"Hey!" esclamo' Sho, riconoscendo quella che, a suo parere, era una "violazione del proocollo". "Aspetta un momento, Watchmon! Di solito il grande capo non combatte da solo?"

Mentre diversi dei membri del gruppo guardavano Sho con espressione stranita, come per chiedergli che diamine c'entrasse questo, Watchmon apri' la bocca e rise sguaitamente. "Huhuhuu... Hahahahahaaa! Non so da dove ti venga questa idiozia, moccioso, ma come vedi io non sono cosi' stupido da combattere da solo! Anzi, lasciate che vi presenti i miei picchiatori piu' fedeli... mi sembra appropriato, dal momento che cosi' almeno potrete sapere chi vi trasformera' in poltiglia... miei cari Digiprescelti, vi presento i Cyclonemon!"

"I Cyclonemon?" esclamo' BlackGatomon, mentre le mostruosita', dieci in tutto, prendevano posizione a fianco del loro signore e padrone. "Oh, maledizione, non ci voleva... state attenti, tutti voi! Ho visto di cosa sono capaci questi bestioni, e non e' divertente!"

"Lo immaginavamo... ma grazie comunque per l'avvertimento!" rispose Kevin, sentendosi decisamente piccolo davanti a quei mostri... ad occhio e croce, dovevano essere alti almeno due metri e mezzo...

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Cyclonemon

Anche chiamato: Cyclomon

Tipo: Bestia Draconica

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Hyper Heat

Digimon mutanti dal carattere violento e bellicoso, e dal pericoloso respiro infuocato, spesso usati come truppe d'assalto. Sono stupidi e animaleschi, ma eseguono bene gli ordini... soprattutto quando gli ordini comportano un bel pò di distruzione!

"Bene." concluse Watchmon, mentre gli orrendi Cyclonemon si disponevano a cerchio attorno al campo di battaglia, rendendo la fuga un'ipotesi praticamente impossibile. "Ne e' passato di tempo da quando siete arrivati per la prima volta a DigiWorld, bambini prescelti... e fin da allora, avete fatto del vostro meglio per rovinare i miei piani e squalificarmi agli occhi del mio signore, il supremo Anthraxmon-sama. Non avete idea della rabbia e dell'umiliazione che ho dovuto sopportare per colpa vostra! Quando avete sconfitto Volcdramon... quando la vostra amichetta dai capelli blu e il suo ridicolo insetto hanno battuto il mio MetalPhantomon... ogni volta per me era una vergogna! Non potevo sopportare che dei semplici mocciosi umani e dei Digimon cosi' insignificanti gettassero fango su di me! E se devo dire la verita'... sono felice che siate arrivati fin qui con le vostre sole forze! Mi darete la soddisfazione di farvi fuori personalmente, e di porre fine alla vostra ridicola leggenda con le mie stesse mani!"

"Ah, si'? Questo e' ancora tutto da vedere, Watchmon!" ringhio' AeroVeedramon, il cui sangue gia' cominciava a ribollire. Quello era il tiranno che aveva oppresso il suo popolo per cosi' tanto tempo, e che stava lentamente trasformando DigiWorld nel suo inferno privato... questa era la sua migliore opportunita' di sconfiggerlo, e non se la sarebbe fatta scappare, superiorita' numerica o meno!

"Adesso ti facciamo vvvvvedere nnnnoi di cosa sono capaci questi... innnnnsetti che tu tannnnnto disprezzi!" ronzo' ferocemente CannonBeemon. BlackGatomon si acquatto' sul pavimento e sfodero' gli artigli, Yatagaramon spiego' le ali, emettendo un potente grido di battaglia, e GrapLeomon sbatte' i pugni tra loro, facendo crepitare delle scintille azzurre tra le nocche delle mani, mentre i Digiprescelti si allontanavano a distanza di sicurezza. Sho mise una mano sulla spalla di Yurika e annui' con un lieve sorriso per rassicurarla, mentre mentalmente inviava un augurio di buona fortuna ad AeroVeedramon e ai suoi compagni.

"Ragazzi... ci dispiace non poter combattere al vostro fianco..." penso' il Digiprescelto del Coraggio. "Ma come sempre... beh, sapete che vi siamo accanto col pensiero, e che vi diamo tutto il supporto di cui siamo capaci! Buona fortuna, ragazzi! Sconfiggete questo orrore... e ponete fine al suo regno!"

"E allora... si comincia! Eye Beam Destroyer!" ringhio' Watchmon. Con una risata di trionfo, l'osservatore guadagno' mezzo metro in altitudine, e punto' alcuni dei suoi occhi tentacolari contro i Digimon. Un sibilo acuto precedette di una frazione di secondo una raffica di laser multicolori provenienti dai bulbi oculari dell'essere malefico, e AeroVeedramon fu costretto ad indietreggiare, portando con se' i suoi compagni, quando un bombardamento di luci verdi, rosse e azzurre si abbatte' sul punto in cui lui si trovava qualche istante prima, demolendo le lastre del pavimento in una sequela di assordanti esplosioni! Sembrava che stessero cadendo delle bombe vere, ed ogni raggio laser che colpiva il terreno scavava una buca di dimensioni spaventose!

"Cavolo..." mormoro' Yatagaramon, sbattendo le possenti ali per rimanere in sospensione. "Dobbiamo evitare quei laser a tutti i costi... e temo che non sara' facile!"

Ma Watchmon non aveva certo intenzione di rendere le cose facili ai suoi avversari. Con un verso gutturale, pronunciato in una strana lingua dissonante, il mostro dai molti occhi diede un'ordine ai suoi Cyclonemon, che presero fiato e scagliarono una raffica di palle di fuoco dalle loro bocche, effettuando un letale fuoco incrociato ai danni del gruppo. Sfruttando tutta la sua agilita' e prontezza di riflessi, BlackGatomon riusci' a dribblare gli attacchi, ma venne comunque scottata dal calore periferico... mentre gli altri Digimon, piu' grandi e meno veloci, vennero colpiti piu' volte e gettati a terra tra numerose esplosioni scarlatte!

"Oh, no! Yatagaramon!" esclamo' Felipe. Yurika strinse i denti e soppresse un brivido di paura. Il combattimento era iniziato niente affatto bene...

"Adesso ci provo io!" esclamo' BlackGatomon. "Hey, Watchmon! Vediamo se riesci a colpire me, con quei tuoi raggi! Fatti sotto, brutto mostro!"

Ma Watchmon non sembrava interessato alla gattina nera, e anche vedendosela arrivare contro, non sposto' nessuno dei suoi steli oculari verso di lei. Si limito' a spostarsi appena un po' quando se la vide arrivare contro, e quando BlackGatomon dribblo' i Cyclonemon ancora impegnati a bombardare la squadra dei Digiprescelti, l'aberrazione scese un po' di quota, sogghignandole in faccia.

"Stai per imparare una bella lezione oggi, gattina... io sono potente e tu non sei nulla!" ringhio' con feroce soddisfazione. La gattina nera sibilo' rabbiosamente e si alzo' sulle zampe posteriori, mentre i suoi occhi celesti si illuminavano in maniera innaturale...

"Adesso ti faccio vedere io di cosa sono capaci queste... nullita'!" esclamo'. "Prendi questo! Cat's Eye Hypnotism!"

Gli occhi di BlackGatomon lampeggiarono per un istante, mentre la gattina riprovava lo stesso trucco che, in piu' di un'occasione, l'aveva tolta dai pasticci... e Watchmon, sorprendentemente, contorse il suo orribile volto in un'espressione di paura e sorpresa, scoprendo i suoi denti acuminati! I suoi numerosi occhi guardavano nel vuoto, segno che aveva ceduto ai poteri ipnotici della piccola Digimon... che, ghignando per il successo del suo attacco a sorpresa, balzo' verso il mostro fluttuante per sferrargli un rapido colpo d'artiglio...

"Hah! E allora, che te ne pare, Watchmon! Ora sei mio!" esclamo'... prima che il suo avversario rispondesse con un sorriso malefico.

"Mi pare che... tu ci sia cascata! Disruption Stare!" ringhio'. Il suo occhio principale scaglio' un raggio di luce argentea che colpi' in pieno la piccola Digimon, bloccandola letteralmente a mezz'aria! BlackGatomon soffio' irritata e si dibatte' per sottrarsi alla strana forza che la teneva prigioniera, ma le sembrava di essere rinchiusa in una specie di bolla invisibile...

"Avevo gia' visto quel tuo attacco, lo sai?" rispose il mostro dai molti occhi, mentre BlackGatomon continuava senza successo ad agitare gli artigli verso di lui. Era come se BlackGatomon stesse cercando di camminare controvento in una tempesta furiosa... "Ha l'effetto di stordire l'avversario quando lo guardi negli occhi, e avrai pensato che dal momento che io ho ben undici occhi sarebbe stato particolarmente utile contro di me. Il che, devo ammetterlo, non e' male come pensata... ma hai dimenticato che tu sei una Champion, e io sono un Ultimate di alto rango!"

"Ugh... maledetto..." sibilo' BlackGatomon, cercando di raggiungere il nemico nonostante la spinta delle forze invisibili che la tenevano ferma. La vista le si stava annebbiando, e alla realta' si stavano sovrapponendo delle confuse allucinazioni... "Smettila... con questi trucchetti... e combatti da uomo! Anzi... da Digimon!"

Watchmon rise sguaiatamente di questi insulti. "Hahahahaaa! Sei ridicola, lo sai? Non eri tu quella che credeva nella legge del piu' forte, e che pensava che ognuno se la dovesse cavare con le sue sole forze?" rispose. "Allora... beh, perche' non dai la colpa alla tua padroncina? E' stata lei a renderti debole e a non permetterti di raggiungere il livello Ultimate! Yah!"

Con un semplice pensiero, l'orribile creatura scaglio' un altro impulso di energia dal suo occhio principale, e la gattina nera, con un miagolio allarmato, venne scagliata indietro come un fuscello, passando oltre i Cyclonemon e atterrando violentemente vicino all'allarmata Jolene, che ando' subito ad assisterla con il cuore in gola. Nel frattempo, i Digimon a livello Ultimate erano riusciti a ribaltare un po' la situazione, e a rispondere agli attacchi dei Cyclonemon, iniziando a sfoltire i loro ranghi...

"V-Wing Laser!" ringhio' AeroVeedramon. Dalle sue ali parti' un proiettile energetico a forma di V, che colpi' in pieno petto il Cyclonemon che lo stava per aggredire! L'orribile mutante grugni' sommessamente prima di crollare a terra e trasformarsi in una pioggia di lucette colorate. CannonBeemon e Yatagaramon, con dei potenti colpi d'ala, si sollevarono verso il soffitto della sala, quanto bastava per evitare le fiamme dei loro avversari... poi, il corvo gigante scese in picchiata, usando le sue zampe artigliate per bloccare a terra uno dei Cyclonemon e trafiggergli il petto con una potente beccata! Il mostro si agito' ancora per un istante, prima di immobilizzarsi del tutto e venire cancellato... ma un altro Cyclonemon si avvento' sul corvo gigante, cercando di avvinghiare le dita della mano principale attorno al suo collo...

"Nnnnitro Stinnnnger!" La voce ronzante di CannonBeemon riecheggio' nella sala, e un laser verdino, scagliato dal cannone che la gigantesca vespa-robot aveva al posto del pungiglione, trafisse l'attaccante di Yatagaramon e lo cancello' all'istante. I due Digimon si scambiarono uno sguardo di intesa, come fecero anche Felipe e Yurika, prima di riprendere il lavoro... e quasi subito, CannonBeemon colpi' un altro Cyclonemon con una testata volante, facendolo cadere addosso ad un suo "collega"!

"Continuiamo cosi', ragazzi! E non lasciate che quei mostri raggiungano Jolene e BlackGatomon!" esclamo' GrapLeomon, parando il colpo di un Cyclonemon e rispondendo con un feroce diretto di destro che sollevo' il mutante con un occhio solo da terra. "Vediamo di sfoltire le file dei nemici il piu' possibile, prima che Watchmon..."

"Hahahaaa! Troppo tardi, buffone!"

La voce trionfante di Watchmon interruppe la frase di GrapLeomon... e prima che il Digimon cibernetico potesse girarsi per capire cosa stava accadendo, il demone dai molti occhi gli si getto' contro con tutto il suo peso e ad una velocita' incredibile! GrapLeomon venne colpito e scagliato a terra con un grugnito, mentre anche gli altri Digimon interrompevano per un istante i loro combattimenti e si voltavano verso il nemico principale. Watchmon aveva deciso di farli giocare al suo gioco, a qualsiasi costo... e ignorarlo sarebbestato troppo pericoloso!

"Presto! Qualcuno lo tenga occupato! Non possiamo affrontare lui e i Cyclonemon contemporaneamente!" esclamo' Kevin, mentre tirava tra se' un sospiro di sollievo alla vista di GrapLeomon che lentamente si rimetteva in piedi...

"Vado io! Adesso vediamo come te la cavi contro uno che sa volare bene come te, sgorbio strabico!" ringhio' AeroVeedramon. Con un grido di battaglia, il drago alato si getto' addosso a Watchmon, sperando, pur senza coglierlo di sorpresa, di non lasciargli il tempo di contrattaccare... e al tempo stesso, anche CannonBeemon viro' e si lancio' contro il temibile avversario!

"Hah! Tutto qui quello che sapete fare? Questi trucchetti potevano funzionare contro qualche scagnozzo di basso rango..." commento' Watchmon... prima di eseguire una manovra aerea che sembrava impossibile per una creatura cosi' deforme! AeroVeedramon e CannonBeemon reagirono in fretta, evitarono di scontrarsi tra loro cambiando direzione all'ultimo momento, e mentre AeroVeedramon riguadagnava quota per lanciarsi in picchiata sul nemico, CannonBeemon sparo' un altro Nitro Stinger, che taglio' la strada all'orrenda creatura e la costrinse a fermarsi a mezz'aria. Irritato, Watchmon alzo' lo sguardo e si preparo' a scagliare un'altra raffica di laser, ma AeroVeedramon scelse il momento giusto per lanciarsi in picchiata contro di lui.

Tuttavia, ancora una volta, il mostro dai molti occhi non fece una piega. "Ma, come avete gia' iniziato a capire, io sono fatto di tutt'altra pasta!" commento', prima di scagliarsi di nuovo contro il suo nemico. AeroVeedramon cerco' di bloccarlo con le sue zampe artigliate, ma calcolo' male la velocita' di Watchmon e venne colpito in pieno petto, venendo scagliato addosso a CannonBeemon. Watchmon non aspetto' che i due Digimon toccassero terra prima di lanciare il suo attacco successivo...

"Eye Beam Destroyer!" ringhio'. Una tempesta di laser multicolori parti' dagli occhi dell'essere malefico e colpi' con violenza e piu' volte i malcapitati Digimon, trascinandoli a terra esausti! Ancora una volta, il pavimento cedette quando AeroVeedramon e CannonBeemon si schiantarono su di essi, con tale violenza che Yurika fu costretta a coprirsi gli occhi per un istante!

"AeroVeedramon! CannonBeemon!" esclamo' Sho.

"Mamma mia... li sta massacrando!" esclamo' Jolene, ancora chinata sulla stordita BlackGatomon...

"E va bene, maledetto mostro! Ora te la vedi con me!" esclamo' la voce rude e fiera di GrapLeomon. Dopo aver eliminato un paio di Cyclonemon, che purtroppo vennero immediatamente sostituiti da altri due che apparvero da un corridoio laterale, il Digimon cibernetico attacco' il mostro fluttuante con un potente fulmine globulare a forma di mano serrata scagliato dal suo pugno destro! "Grappling Fist!"

Watchmon scanso' l'attacco con facilita' quasi sprezzante, senza nemmeno degnarsi di guardare in faccia GrapLeomon, e il Grappling Fist prosegui' la sua corsa fino a schiantarsi contro il muro della stanza, aprendovi una breccia! Ma cosi' facendo, Watchmon distolse la sua attenzione da Yatagaramon, che dopo essersi assicurato che i Cyclonemon fossero a distanza di sicurezza, si libro' in aria, guadagnando un po' di quota, e scese in picchiata contro l'orrore dai molti occhi. Le sue zampe scattarono in avanti, pronte ad artigliare la corazza del mostro, che questa volta non reagi' in tempo e venne catturato!

"Si'! Bel colpo, Yatagaramon!" esclamo' Felipe... prima di accorgersi che il ghigno di trionfo non era scomparso dal volto del deforme demone!

"Bel colpo, si'... ti sei avvicinato proprio quel tanto che mi ci voleva!" commento' Watchmon, mentre Yatagaramon si agitava rabbiosamente e cercava di spingerlo via. Ma in qualche modo, sembrava che Watchmon fosse ancorato a mezz'aria da una forza invisibile, e per quanto il gigantesco corvo corazzato si sforzasse e sbattesse le ali, non riusciva a spostarlo di un centimetro! Cerco' di fare un altro tentativo... ma una raffica di fiammate da parte dei Cyclonemon lo colpirono alla schiena, strappandogli un grido di dolore! Immediatamente, gli occhi di Watchmon si illuminarono di nuovo, e approfittando di un attimo in cui la presa di Yatagaramon si era allentata, il mostro si giro' verso di lui e gli punto' contro l'occhio principale! Yatagaramon mollo' la presa e cerco' di allontanarsi dal raggio letale, ma era troppo stordito dal colpo preso prima, e Watchmon era troppo veloce per lui!

"Disruption Stare!" esclamo' Watchmon. Lo stesso raggio argentato che aveva colpito BlackGatomon un attimo prima investi' anche il corvo gigante, bloccandolo sul posto per un attimo, e poi scagliandolo via, addosso al muro! Felipe fece una smorfia vedendo il suo Digimon che scivolava a terra... e si rialzo' subito, ma aveva un'espressione intontita, e i suoi occhi guardavano nel vuoto!

E in quello stesso momento, anche BlackGatomon si rialzo', con gli occhi vitrei e privi di luce. Con orrore, i Digiprescelti si resero conto che i due erano sotto il controllo di Watchmon... e che ora si trovavano in una situazione di inferiorita' numerica ancora peggiore!

"BlackGatomon?" chiese Jolene, allarmata. Quando la gattina nera inizio' ad allontanarsi da lei senza neanche badarle, la ragazzina inglese cerco' di trattenerla per una spalla, ma la sua Digimon non sembro' neanche accorgersi del tentativo. "BlackGatomon, che succede? BlackGatomon! Mi senti? Dove stai andando?"

"Hehehee... cosa si prova a combattere contro i propri amici... che ora faranno del vostro meglio per distruggervi?" chiese Watchmon, sollevandosi sopra il campo di battaglia mentre AeroVeedramon e CannonBeemon si rialzavano barcollando e riprendevano il volo. Ora Watchmon era in una posizione da cui poteva vedere tutto il campo di battaglia... e soprattutto poteva vedere i suoi Cyclonemon che accerchiavano il gruppo dei Digiprescelti, come un branco di lupi accerchia la preda!

"Questa battaglia mi sta divertendo, devo ammetterlo! Finora, voi Digiprescelti siete riusciti a mettermi i bastoni tra le ruote cosi' tanto, che la mia reazione nei confronti del vostro progresso si puo' definire soltanto... di frustrazione!" affermo'. "Ma... il finale mi sta ampiamente ripagando di tutte le arrabbiature! Avanti, Digiprescelti, vediamo come fate a togliervi da questo guaio... se siete in grado di farlo, si intende! Hehehee..."

I ragazzi si strinsero l'uno a fianco dell'altro, mentre AeroVeedramon, CannonBeemon e GrapLeomon cercavano di creare una barriera attorno a loro con i loro corpi. "Tranquilli, ragazzi... ci pensiamo noi a difendervi!" esclamo' il drago alato. "Dovranno prima passare su di me, se vogliono farvi del male!"

"Svegliatevi! BlackGatomon, Yatagaramon! Non siete in voi, riprendetevi!" esclamo' GrapLeomon, nella speranza in realta' abbastanza remota che i due Digimon schiavizzati riuscissero a sentirlo... ma senza successo. BlackGatomon e Yatagaramon continuarono ad avanzare minacciosi, mentre Watchmon restava sospeso in aria, a distanza di sicurezza, e si godeva sghignazzando lo spettacolo.

"Hehehehee... cosa succede, Digiprescelti? Non riuscite a combattere contro i vostri compagni, eh? Che cosa si prova a vedere i propri partner rivoltarsi contro di voi, ragazzini? Immagino che adesso non siate piu' tanto convinti della forza di quell'amicizia che voi tanto decantate!" li prese in giro, guadagnandosi uno sguardo pieno di rabbia e odio da parte di Felipe.

"Tu... razza di codardo!" sibilo' il Digiprescelto spagnolo. "Sei troppo vigliacco per combattere personalmente, eh? Perche' non scendi giu' e non risolviamo la questione da uomini?"

La rampogna non fece ne' caldo ne' freddo a Watchmon. "Hehehehee... mi dispiace, essere piu' forte non significa essere piu' stupido! No, grazie, preferisco starmene qui comodo e vedere voi idioti sentimentali che cercate di salvarvi in qualche modo!"

"Vedrai quanto saremo sentimentali, quando verremo la' a cavarti tutti quegli occhi!" ringhio' AeroVeedramon. "Anzi, sai che ti dico? Che posso farlo anche adesso! V-Wing..."

"Tu non farai del male ai miei amici, Watchmon! Black Feather!" strillo' improvvisamente Yatagaramon, scagliando una raffica di taglienti piume nere... sfortunatamente rivolte ad AeroVeedramon, che fu costretto a proteggersi con le ali. Con un grugnito di rabbia e dolore, il drago alato si ritiro', mentre i Cyclonemon riprendevano a bersagliare i suoi compagni con le loro fiammate! CannonBeemon riprese con una raffica di laser dai pannelli che portava sulle spalle, ma a causa della confusione che regnava sul campo di battaglia, e al fatto che doveva proteggersi a sua volta, non riusci' a mandare a segno molti attacchi.

"Urgh... Yatagaramon, che diavolo stai facendo? Non mi riconosci? Io sono AeroVeedramon! E qui ci sono Felipe, il tuo partner, e i suoi amici... andiamo, non puoi farti manipolare da Watchmon in questo modo..." ringhio' AeroVeedramon, in un tentativo di farsi ascoltare dal suo amico... che pero' grugni' con disprezzo e continuo' ad avanzare!

"Non mi freghi con i tuoi inganni, Watchmon!" disse, con grande sorpresa di tutti! "So bene chi sei e chi sono i miei amici! Non credere di potermi manipolare!"

"Manipolare? Ma che stai dicendo?" rispose Felipe. "Sono io, Yatagaramon! Felipe! Non mi riconosci piu'! Sei stato tu a dire che..."

Il corvo gigante lancio' un acuto stridio che costrinse i Digiprescelti a tapparsi le orecchie. "SILENZIO! Non ascolto le parole di uno come te, Watchmon! Preparati ad essere cancellato una volta per tutte!" gracchio' ferocemente. Era chiaro che, in qualche modo, non era in grado di riconoscere Felipe, AeroVeedramon e i loro compagni per quello che erano in realta'...

In tutto questo, l'unico a divertirsi era proprio Watchmon! "Hehehee... allora, che ve ne e' parso del mio Disruption Stare? Come dice il nome stesso, lo sguardo del mio occhio centrale distorce la percezione della realta' della vittima! Non solo e' asservita al mio volere, ma e' anche condizionata mentalmente in modo da vedere i nemici al posto degli alleati e viceversa! In questo modo, non e' tanto facile convincerli a parole che stanno colpendo il bersaglio sbagliato! Heheheee..."

In breve tempo, quello che doveva essere sembrato all'inizio un combattimento difficile ma gestibile si era trasformato in una situazione di pericolo estremo - ai Digiprescelti erano rimasti sono tre Digimon, e il nemico era in netto sovrannumero, per non parlare del fatto che Watchmon, anche da solo, sarebbe stato un avversario formidabile! I cinque ragazzi si raccolsero contro il muro della grande sala, mentre tentavano disperatamente di trovare un modo per sfuggire alla morte...

"S-Sho..." balbetto' il piccolo Kevin. "Se... se hai una delle tue buone idee... questo potrebbe essere il momento giusto per tirarla fuori! Perche'... mi sa che qui non duriamo molto senza qualcosa che ci rimetta in gioco..."

"Se questo e' un incubo... qualcuno mi svegli, per favore!" gemette Jolene. "BlackGatomon... ti prego, svegliati... non mi riconosci proprio? Sono io... Jolene..."

"Non ci provare nemmeno, Watchmon!" sibilo' la gattina nera, i cui occhi vitrei continuavano a fissare i suoi bersagli con rabbia. "Io non casco in trucchetti cosi' ridicoli!"

"Dannnnazione... questa proprio nnnnonnnn ci vvvvoleva!" esclamo' CannonBeemon. Al suo fianco, GrapLeomon strinse i pugni e li sollevo' davanti al viso, pronto a lottare fino all'ultimo se ce ne fosse stato bisogno...

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All'esterno, d'altro canto, la battaglia stava andando esattamente come doveva andare. Per quanto il gruppo di Drimogemon non fosse riuscito a penetrare le fondamenta della piramide di Watchmon, LoaderLeomon e i suoi allleati erano comunque in una posizione di vantaggio, grazie ad un buon lavoro di squadra, e alla maggiore diversita' dei combattenti dalla loro parte. Orde di Goblimon e Golemon cercarono piu' volte di aprire una breccia nelle loro formazioni, senza successo: ogni volta che un gruppo di nemici sembrava in procinto di organizzarsi, Witchmon, Cobramon e le forze aeree scendevano in picchiata su di loro, colpendoli con tutti gli attacchi a loro disposizione. Stavano tenendo testa agli scagnozzi di Watchmon senza troppe difficolta', e stavano lentamente ma progressivamente guadagnando sempre piu' terreno...

LoaderLeomon, dopo aver tolto di mezzo un paio di Golemon con un colpo della sua coda a mazza ferrata, si guardo' intorno per un istante... e si accorse di essere finalmente arrivato davanti all'ingresso della piramide. Dal momento che i suoi compagni, grazie anche all'abile leadership di Volcdramon, Musyamon e altri, stavano gestendo bene la battaglia, il leone meccanico penso' che non sarebbe stata una cattiva idea scendere nelle profondita' della tana di Watchmon, e dare una mano ai Digiprescelti. In fondo, era pur sempre Watchmon quello che stavano affrontando...

"Volcdramon!" ruggi' il Digimon leone, quando il drago dalle scaglie di roccia vulcanica si avvicino' alla sua posizione, schiacciando un gruppo di Goblimon sotto il suo enorme corpo. "Volcdramon, riuscite a mantenere le posizioni qui sopra? Io vado nella piramide, e cerco di dare una mano ai ragazzi contro Watchmon!"

"Ricevuto, LoaderLeomon! Non ti preoccupare, qui noi bastiamo e avanziamo! Ma stai attento, non credo che sara' una lotta facile, anche con i Digiprescelti al tuo fianco!" rispose il drago. La sua coda saetto' contro un altro gruppo di Goblimon, che gli stavano scaricando contro i loro attacchi senza alcun effetto, e li disperse come foglie secche in un ciclone!

LoaderLeomon annui', senza dire una parola, poi spinse i propri motori al massimo, e infilo' il corridoio d'accesso della piramide, seguendo le deboli tracce che i ragazzi avevano lasciato dietro di se'. I rumori della battaglia riecheggiavano tra i muri della piramide, e il leone meccanico strinse i denti, preparandosi mentalmente ad affrontare l'oppressore del suo popolo. Questa sarebbe stata la battaglia decisiva... non c'era tempo da perdere, e non c'era la possibilita' di essere sconfitti!

"Resistete, ragazzi... arrivano i rinforzi!"

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"Heheheee... state resistendo bene, ma non puo' durare! Eye Beam Destroyer!" esclamo' nuovamente Watchmon. Mentre i Digimon rimasti incolumi cercavano di evitare gli attacchi di BlackGatomon e Yatagaramon, il tiranno di DigiWorld scaglio' una raffica di raggi multicolori dai suoi numerosi occhi, senza curarsi di cosa ci fosse sulla traiettoria! Uno dei suoi Cyclonemon, che aveva ceduto all'impulso di aggredire AeroVeedramon, venne colpito da un raggio, che gli trapasso' il torace da parte a parte come se la sua corazza fosse stata di burro, e il bestione deforme ruggi' in preda alla rabbia e alla confusione prima di crollare al suolo e disgregarsi! Gli altri raggi andarono pericolosamente vicini alle loro vittime designate, che solo grazie ad un'abile scarto riuscirono a salvarsi... e un istante dopo, una raffica di esplosioni scaturi' tutt'attorno al gruppo di Digimon, costringendoli a chiudersi in difesa. Yatagaramon e BlackGatomon, ancora sotto l'effetto del Disruption Stare, ripresero ad avanzare imperterriti verso AeroVeedramon, CannonBeemon e GrapLeomon, che indietreggiarono ancora verso i loro amici umani, nel tentativo di proteggerli, e di farsi venire un'idea per far svegliare i loro compagni...

"Ugh... non posso crederci, quella carogna non ha esitato a sacrificare uno dei suoi uomini pur di tentare di far fuori i nostri Digimon..." commento' Felipe, gli occhi fissi nel punto in cui il Cyclonemon era caduto pochi istanti prima...

"Ragazzi, mmmmi sa che qui dobbiamo farci vvvvenire unnnn'idea per attaccare Watchmonnnn..." affermo' CannonBeemon. "Forse, se riuscimmo a colpirlo connnn abbastannnnza forza, riusciremmmmo annnnche a spezzare l'innnncannnntamennnnto che ha lannnnciato sui nnnnostri amici!"

"Potrebbe essere un'idea, ma non credo che sara' tanto facile cogliere di sorpresa quel tizio..." rispose AeroVeedramon, piegando le ali contro il proprio corpo in modo da difendersi dalle fiammate scagliate dai Cyclonemon rimanenti, che non sembravano per niente scossi dalla fine del loro compagno. Tre di loro, anzi, erano rimasti vicini a Watchmon... e sembrava quasi che volessero fargli scudo con i loro corpi, nel caso ai Digiprescelti fosse venuta qualche strana idea...

"E' vero... usera' quei Cyclonemon per nascondersi e proteggersi, il vigliacco..." ruggi' GrapLeomon... prima che un tremendo manrovescio sferrato con un'ala da parte di Yatagaramon non lo costringesse a concentrarsi di nuovo sulla difesa. L'uomo-leone cibernetico strinse i denti e spinse via il Digimon corvo... solo per essere poi raggiunto da due fiammate dei Cyclonemon che stavano vicini a Watchmon! La situazione sembrava senza uscita...

"E vvvva bene! Ascoltatemi, ragazzi, ho unnnn'idea... mmmma e' piuttosto rischiosa, e ho bisogno del vvvvostro aiuto per distrarre Watchmonnnn e i suoi uomini quel tannnnto che basta..." parlo' CannonBeemon, evitando alcune zampate di BlackGatomon.

"Davvero hai un'idea, CannonBeemon?" chiese Yurika, speranzosa. A quel punto, rischio per rischio, tanto valeva giocarsela fino in fondo... "Diteci... magari possiamo darvi una mano anche noi!"

"Che cosa dobbiamo fare? Possiamo fare qualcosa?" chiese il piccolo Kevin, mettendosi dietro alla ragazza piu' grande.

La vespa meccanica, spiegando gli specchi laser sulla sua schiena, volto' la testa appena un po' verso i Digiprescelti, usando il proprio corpo per fare loro scudo contro gli attacchi dei Cyclonemon. "Ah! Annnche vvvvoi, ragazzi? E vvvva bene, ma state mmmmolto attennnnti!" rispose. "Ascoltate... riuscite a darci una mmmmano a distrarre BlackGatomonnnn e Yatagaramonnnn? Non vvvvoglio che rimannnngano vvvvicino a nnnnoi, o potrebbero rischiare grosso!"

"Ehm... si', possiamo farlo!" esclamo' Jolene, in uno slancio di coraggio. "Allora, ragazzi... ci penso io a BlackGatomon! Voi... cercate di attirare l'attenzione di Yatagaramon, e separatelo dal gruppo di Watchmon!"

"D'accordo!" rispose Felipe. "Sho, sei pronto? Questa e' una cosa che dovremo fare in due!"

"In tre, vorrai dire, Felipe!" intervenne Kevin. Il ragazzino di colore si avvicino' al resto del gruppo e indico' verso di se'. "Se siamo in tre, magari Yatagaramon ci considera una minaccia maggiore!"

"Okay, Kevin-chan! Buona idea!" rispose Sho, per poi fare un cenno alle ragazze... e scattare nella direzione opposta, nel campo visivo di Watchmon e di Yatagaramon! L'osservatore ghigno', immaginando che a quel punto non ci fosse molto che i Digiprescelti potessero fare per ostacolarlo... e resto' fermo al suo posto quando Sho, Felipe e Kevin iniziarono a sbracciarsi e ad urlare frasi in diezione di Yatagaramon, mentre Yurika e Jolene cercavano di distrarre BlackGatomon.

"Yatagaramon!" esclamo' Felipe, alzando la voce quanto piu' poteva! Il corvo gigante riusci' a sentirlo, nonostante fosse sotto l'effetto dell'ipnosi di Watchmon... ma non riusci' a riconoscere la voce per quello che era, e lo scambio' per uno scagnozzo di Watchmon...

"Yatagaramon! Che diamine stai facendo? Mi vergogno di te! Sei cosi' scarso che ti lasci soggiogare da un trucchetto di Watchmon? Dopo quello che abbiamo passato assieme, dopo quello che mi hai insegnato, ti fai battere come un dilettante alle prime armi? Mi aspettavo di meglio da te!" esclamo' Felipe, puntando l'indice contro il suo Digimon e parlandogli con un tono severo che colse di sorpresa il corvo gigante. Con un breve gracchio, Yatagaramon svolazzo' a fianco di un Cyclonemon, mentre Watchmon continuava ad osservare la scena con espressione divertita. Solo che ora si poteva vedere un minimo di confusione nel suo ghigno... si stava ovviamente chiedendo che intenzioni avesse il ragazzino biondo...

"Felipe ha ragione! Cosa credi di fare, eh? E pensare che prima sei stato tu a dargli una svegliata! Andiamo, Yatagaramon, tu vali piu' di cosi'!" esclamo' Sho. Kevin, da parte sua, pur essendo rimasto un po' sorpreso dal comportamento dei suoi due amici, ora si era unito a loro e si stava sbracciando a facendo smorfie per attirare l'attenzione del corvo gigante su di loro!

Yatagaramon, ancora sotto l'influsso del Disruption Stare, si volto' verso i ragazzi con un breve stridio di rabbia. "Grrr... ancora uno dei tuoi trucchi, eh, Watchmon? Adesso vorresti farmi credere... che i tuoi scagnozzi che vedo qui davanti... sono davvero i miei compagni e che adesso mi stanno insultando? Spazzero' via questa illusione!"

Yatagaramon apri' le ali e si preparo' a caricare un attacco devastante... ma proprio in quel momento, AeroVeedramon gli fu addosso, approfittando dell'attimo di distrazione, e lo trascino' a terra con un ringhio di battaglia! L'espressione di Watchmon passo' da un vago spiazzamento alla sorpresa piu' totale... e nello stesso momento, Yurika e Jolene riuscirono a far allontanare BlackGatomon dalla mischia, mentre GrapLeomon si metteva dietro il corpo di CannonBeemon e si preparava, con il pugno destro stretto al proprio fianco! Stava per accadere qualcosa...

"BlackGatomon! BlackGatomon, sono qui!" esclamo' Jolene, agitando un braccio verso la gattina nera. "Avanti! Svegliati! Tu che hai tanta forza di volonta', ti sei fatta intrappolare dai trucchetti di quel verme? Fatti forza! Opponiti a lui!"

"Ascolta la tua compagna, BlackGatomon!" esclamo' Yurika. "Opponiti a Watchmon! Ce la puoi fare, lo so!"

La gattina nera soffio' ferocemente e sfodero' gli artigli mentre si avvicinava alle ragazze... poi attacco' Yurika, la piu' vicina, con un agile balzo, puntandole le unghie dritte alla gola! Per fortuna, Yurika si era aspettata l'attacco, e si difese con la sua conoscenza del judo, afferrando al volo la zampa di BlackGatomon e poi usando il suo stesso slancio contro di lei, la scaglio' lontano! BlackGatomon miagolo' rabbiosamente e atterro' in piedi con un'agile capriola... ma questo aveva fatto in modo che i due Digimon controllati si allontanassero quanto bastava da Watchmon e dal suo gruppo di Cyclonemon!

"Sky Rocket Infinity!"

Gli specchi laser sul dorso di CannonBeemon si accesero tutti assieme... e scatenarono una pioggia di raggi energetici azzurri contro i mostri che stavano assediando i Digiprescelti! Watchmon, con un grido di sorpresa e disappunto, riusci' a volare abbastanza in alto da schivare il colpo... ma i suoi Cyclonemon non furono altrettanto fortunato, e vennero colpiti in pieno, scomparendo in uno spettacolare gioco di luci e colori! Watchmon, incredulo della strage che era stata fatta dei suoi soldati, divincolo' rabbiosamente i tentacoli oculari...

"Lion Beast Wave!" GrapLeomon emerse improvvisamente da dietro CannonBeemon e sferro' un pugno davanti a se', scagliando una sfera di energia crepitante contro il mostro dai molti occhi... che questa volta, completamente preso alla sprovvista, non ebbe la possibilita' di reagire! I suoi occhi si spalancarono e la sua mascella cadde per il disappunto... e un istante dopo, la Lion Beast Wave lo raggiunse e lo centro' in pieno, inviando una dolorosa scarica elettrica nel suo corpo! L'orrenda bocca del mostro si spalanco', mettendo in mostra i suoi denti giallastri e acuminati... e dalla sua gola parti' un lungo urlo di dolore, prima che l'osservatore venisse scagliato contro il muro con abbastanza forza da provocare una breccia! Immediatamente dopo, Yatagaramon e BlackGatomon, che erano in procinto di attaccare i Digiprescelti, si fermarono di colpo, come se qualcosa li avesse colti di sorpresa...

"Huh? Ma... ma cosa sta...?" esclamo' Yatagaramon, ripiegando le ali mentre atterrava. Si guardo' rapidamente in giro, prima verso Felipe e i due ragazzi... e poi verso i punti in cui, fino a qualche istante prima, si trovavano i Cyclonemon! Erano tutti scomparsi, dal primo all'ultimo! Eppure, fino ad un attimo fa, lui li vedeva... assieme a chissa' quanti altri Digimon al servizio di Watchmon! E, poco piu' in la', BlackGatomon aveva la stessa espressione perplessa e confusa. Che cosa era successo?

"Yatagaramon!" esclamo' Felipe, sorridendo con gioia. "Meno male, tu e BlackGatomon vi siete svegliati! Non so che diavoleria abbia fatto Watchmon, ma in qualche modo vi faceva vedere noi al suo posto e viceversa!"

"Uuuugh..." si senti' un sommesso, furioso ringhio proveniente da dietro il corvo gigante... e senza perdere troppo tempo in festeggiamenti, i Digimon si misero in guardia davanti a Watchmon, che si stava staccando dal muro e stava riprendendo a fluttuare verso di loro. Quella momentanea sconfitta lo aveva irritato non poco... e ora, sembrava piu' che deciso a prendersi la sua rivincita!

"E allora, Watchmon? Come ci si sente a vedere i tuoi piani che si sbriciolano sotto i tuoi... occhi?" esclamo' GrapLeomon, mostrando il pugno chiuso da cui era partito l'attacco energetico che aveva colpito il mostro dai molti occhi. "Sembra proprio che questa volta tu ci abbia sottovalutati!"

"Rassegnati, Watchmon! Ormai il tuo regno e' al termine!" ringhio' AeroVeedramon. "I nostri amici, fuori da questa piramide, stanno sconfiggendo il tuo esercito... e noi non saremo da meno! Abbiamo fatto troppa strada per farci sconfiggere da te in questo momento!"

"E a me non piace che qualche scherzo della natura come te mi controlli come una marionetta!" ringhio' BlackGatomon, colpita nell'orgoglio. "Quindi, credo proprio che dovro' usarti per affilarmi le unghie. Giusto per darti una lezione."

Gli occhi tentacolari di Watchmon si mossero furiosamente, come serpenti sul capo della Medusa. Fino alla fine... fino alla fine i Digiprescelti e i loro animaletti addomesticati dovevano mettergli i bastoni tra le ruote e ostacolare i suoi piani! Ma se pensavano davvero di avere delle possibilita' di vincere... lui era li' per disilluderli!

"Tsk! Non crederete mica che solo perche' avete sconfitto i miei servitori... avete delle possibilita' di vittoria, vero?" stridette il tiranno. "Io, il grande Watchmon, non sono arrivato a ricoprire la mia carica per caso... e va lo dimostrero' ora e adesso! Osservate il mio potere... Eye Of Madness!"

L'occhio principale dell'aberrazione fluttuante si illumino' di una inquietante luce azzurrina, e la pupilla scomparve da esso, trasformando l'orbita in una sfera pulsante e abbagliante! Mentre i Digimon dei prescelti indietreggiavano allarmati, un alone iridato si sprigiono' dal corpo dell'essere malefico e si espanse per tutta la stanza, colorandola di un vortice di luci febbrili! I Digiprescelti e i loro Digimon cercarono di difendersi mettendosi in guardia... ma si resero conto subito, con grande raccapriccio, che non si trattava di un attacco fisico. I muri della stanza cominciarono ad ondeggiare, come se all'improvviso avessero perso solidita'... e delle scariche elettriche bluastre percorsero il soffitto e i muri, mentre il pavimento assumeva a consistenza della gelatina e cominciava a far sprofondare tutti coloro che vi si trovavano! Sho emise un breve gemito di dolore quando si rese conto che anche la forza di gravita' stava venendo influenzata dal potere di Watchmon... era come se all'improvviso qualcuno gli avesse messo sulle spalle uno zaino pieno di mattoni, il cui peso lo stava trascinando giu', nel terreno gelatinoso! L'aria stessa si era in qualche modo fatta pesante e difficile da respirare...

"Ugh... ma che sta... succedendo?" ansimo' GrapLeomon, cercando senza successo di sollevare i piedi da terra. I Digimon volanti, appesantiti dalla gravita' aumentata, cercarono di sbattere le ali per rimanere in quota... ma non durarono a lungo prima di essere costretti ad atterrare e, di conseguenza, iniziare a loro volta ad affondare! "Deve... deve essere un'altra illusione, maledizione! Non c'e' altra spiegazione!"

"Uuugh... a me sembra tutto... hanf... molto... realistico..." esclamo' Yurika, gia' affondata nella fanghiglia fino alle ginocchia nel terreno. I suoi polmoni stavano lavorando a pieno ritmo per assorbire ossigeno dall'aria... ma ogni respiro si faceva piu' faticoso!

Watchmon era l'unico che non sembrava soffrire per questo improvviso cambiamento... e tornando a sogghignare atrocemente, spiego' ai Digiprescelti cosa stava accadendo. "Hehehehee... no, mi dispiace dovervi informare che questa volta non si tratta di un'illusione. Il mio Eye Of Madness agisce direttamente sull'ambiente circostante, anche se in un raggio abbastanza limitato. Finche' vi trovate all'interno del raggio d'azione del mio occhio, non gli potrete sfuggire! Rassegnatevi, stavolta non c'e' nulla che possiate fare per salvarvi!"

"Pensi... pensi davvero che ci lasceremo buttare giu' solo perche' adesso tu ci dici questo?" esclamo' Sho a denti stretti. Il ragazzino con gli occhialoni alzo' a fatica un piede dal pavimento, liberandolo dalla sostanza collosa in cui il terreno si era trasformato... e, con un grande sforzo di volonta', riusci' a fare un passo in avanti in direzione di AeroVeedramon... ma subito dopo, la mancanza di ossigeno lo costrinse a cadere in ginocchio ansimante! "Ugh... Io... non mi arrendo cosi'! AeroVeedramon... ascoltami... possiamo ancora farcela! Ci... ci deve essere un modo per... per fermare... questa... cough... cough..."

"Sho... io... ci sto provando..." mormoro' il drago alato, sbattendo le ali. Ma sembrava che l'aria fosse troppo densa perche' i colpi d'ala potessero permettere ad AeroVeedramon di alzarsi, e in ogni caso la combinazione di mancanza d'ossigeno e forza di gravita' stava mettendo a dura prova tutti quanti.

Watchmon spalanco' la bocca e rise sguaiatamente, godendo nel vedere i suoi nemici in difficolta'. "Hahahahaaa! Risparmia l'ossigeno finche' puoi, marmocchio! Muovere quella tua bocca larga ti fara' solo sprecare il fiato inutilmente! Piuttosto, fai tesoro di questi momenti fino in fondo, perche' dopo non ce ne saranno altri! Hahahahaaa! Questa volta ho vinto io! La leggenda dei Digiprescelti finisce qui!"

"Ugh... no... non puo'... non finira'... cosi'..." mormoro' il piccolo Kevin. La gelatina in cui il terreno si era trasformato lo aveva fatto inciampare, e adesso gli aveva inghiottito le mani fino ai polsi, ma ancora il piccolo cercava di lottare per rialzarsi. Cosa che facevano anche gli altri, nonostante la situazione sembrasse disperata.

Watchmon guardo' i cinque ragazzi e i loro compagni con un freddo, clinico occhio scientifico, come se fosse stato un etologo che studia una specie rara. Era strano, dal suo punto di vista, come quei mocciosi e i loro Digimon continuassero a lottare nonostante fosse abbastanza evidente che erano in svantaggio. Chiunque altro, al loro posto, si sarebbe rassegnato e avrebbe ceduto la vittoria a Watchmon... e invece loro continuavano a lottare con le unghie e i denti, cercando di strappare la vittoria alle grinfie del destino inevitabile...

Finalmente, con un grande sforzo, AeroVeedramon riusci' a guadagnare qualche centimetro di quota, e Yatagaramon fece lo stesso pochi istanti dopo... e con un grugnito furioso, entrambi i Digimon cominciarono a caricare un attacco per scagliarlo contro il demone dai molti occhi! Che pero', sfortunatamente, fu piu' veloce di loro...

"Ugh... che ostinati!" commento', lasciando che un'ombra di rabbia e frustrazione adombrasse la sua espressione vittoriosa. Anzi, a ben guardare... almeno per quello che Sho riusciva a vedere dalla sua posizione... sembrava quasi che il tiranno di DigiWorld stesse iniziando a respirare affannosamente. Ma duro' solo un'istante, in quanto poco dopo, l'occhio centrale di Watchmon si illumino' di un terrificante bagliore verdastro e l'atmosfera sembro' farsi di colpo ancora piu' opprimente! Sho boccheggio' e cadde a terra di faccia, cercando disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi... e lo stesso accadde praticamente a tutti gli altri Digimon e Digiprescelti, che presero a sprofondare ancora piu' velocemente! "Visto che non volete arrendervi, vorra' dire che vi costringero'... o che morirete nel rifiuto! Avete finito di rubarmi la gloria! Per colpa vostra... per colpa vostra sono stato umiliato e deriso! Per colpa vostra non ho mai avuto quello che merito! Ma adesso e' finita! Finita, vi dico! Sbrigatevi a morire... e tanti saluti a tutti! Sbrigatevi a..."

Un'ombra minacciosa balzo' verso Watchmon, che sembrava sempre meno controllato ad ogni istante che passava... e quando gli steli oculari dell'osservatore si resero conto del pericolo, era gia' troppo tardi per evitare i numerosi quintali di metallo e muscoli che gli stavano piovendo addosso in un'assordante cacofonia di ingranaggi stridenti! "Boring Storm!" ruggi' la ormai nota voce di LoaderLeomon, piombando addosso a Watchmon con tutto il suo peso e la sua furia, e riuscendo a sbatterlo per terra! Immediatamente, l'occhio del mostro si spense, tornando dei suoi colori normali... e gli psichedelici effetti di luce che fino ad un attimo prima avevano inghiottito la stanza sbiadirono rapidamente fino a svanire. La gravita' si allento' fino a tornare normale, l'aria torno' respirabile... e il pavimento sospinse in alto i Digiprescelti e i loro Digimon, facendoli emergere del tutto prima di solidificarsi di nuovo e tornare sicuro! Un istante dopo, sia Watchmon che LoaderLeomon si separarono dopo una breve lotta, e il leone meccanico, continuando a far roteare la sua criniera-trivella, corse a fianco dei Digiprescelti, stupiti e felici di rivedere il loro mentore!

"Signor LoaderLeomon!" esclamo' allegramente Jolene. "Meno male, lei sta bene! Grazie per essere venuto a salvarci, si stava mettendo male per noi!"

"Tranquilli, ragazzi, adesso ci sono anch'io!" rispose lui. "L'esercito di Watchmon sta ripiegando... e Volcdramon sta gestendo la situazione egregiamente! Quindi... ho pensato che avrei potuto venire a darvi una mano contro questa carogna... e a quanto vedo, ho fatto bene!"

"Gia'... grazie mille..." rispose BlackGatomon a denti stretti. Come le dava fastidio essere inadeguata...

Lo Eye Of Madness era stato vanificato... e questo non faceva certo piacere a Watchmon, che si rialzo' fluttuando e guardo' l'intruso con denti digriganti e occhi accesi dalla rabbia. "Tu... LoaderLeomon... come sempre, tu e la tua banda di straccioni venite a rovinarmi la festa, eh? Ero ad un passo dall'eliminare questi marmocchi, e tu mi hai impedito di farlo! Non importa... hanf... hanf... vorra' dire che vi eliminero' tutti assieme, e mi sbarazzero' di tutti questi fastidi in un colpo solo!"

"Non credo che ti sara' cosi' facile, Watchmon..." ruggi' sommessamente il leone meccanico, questa volta sfoderando l'accenno di un sorriso. "Il tuo Eye Of Madness ti ha stancato non poco, mi sembra di capire... quindi, non sarai piu' in grado di usarlo per un po'. Abbastanza da darci il tempo di distruggerti con le nostre forze!"

"Ah-ahh! Ecco perche' ad un certo punto Watchmon mi era sembrato stanco!" esclamo' Sho, facendo rapidamente due piu' due. "Usare lo Eye Of Madness stanca molto Watchmon... e dopo averlo usato una volta, deve aspettare molto tempo prima di poter ricorrere di nuovo ad esso! Il che significa... che abbiamo finalmente la possibilita' di ribaltare la situazione!"

"E allora... non ce la facciamo scappare! V-Wing Blade!" AeroVeedramon apri' le ali e scaglio' un enorme proiettile energetico a forma di V contro il mostro dai molti occhi, che fu costretto ad una rapida manovra aerea per evitare di essere colpito. La V-Wing Blade si schianto' con un'asordante esplosione contro il muro dietro di lui, e l'osservatore mosse i suoi tentacoli oculari per attaccare di nuovo... ma non fece in tempo, prima che Yatagaramon gli scagliasse contro una tempesta di pume nere e affilate!

"Black Feather!" esclamo' il falco gigante. Watchmon sterzo' improvvisamente a mezz'aria, cercando di destreggiarsi nella pioggia di strali neri, ma non riusci' ad evitarli tutti, e alcuni di essi lo graffiarono piu' volte. GrapLeomon e CannonBeemon mantennero la pressione su di lui, sparandogli contro rispettivamente il Nitro Stinger e la Lion Beast Wave! Il mostro dai molti occhi venne quasi travolto dalla tempesta di colpi, e solo la sua abilita' nelle manovre aeree gli impedi' di ricevere ingenti danni dall'assalto furioso!

"Continuate cosi'! Lo stiamo mettendo alle corde!" ringhio' LoaderLeomon, guardando il mostro che scompariva nel polverone sollevato dagli attacchi che gli piovevano contro! Grazie alla sua vista acuta, il leone meccanico riusci' a vedere la sagoma sgraziata del suo avversario che si muoveva in mezzo al fumo grigio, disorientata ma ancora non danneggiata abbastanza seriamente... e nel momento in cui Watchmon emerse, LoaderLeomon attacco' di nuovo e agito' la sua coda chiodata contro di lui!

"Loader Morning Star!"

La pesante arma colpi' Watchmon, che non pote' fare altro che girarsi in modo da offrire al colpo una parte meno vulnerabile del suo corpo. Emise un ringhio di dolore quando la palla d'acciaio lo raggiunse, scagliandolo sul terreno... ma freno' a mezz'aria e, con un movimento rotatorio quasi troppo rapido per essere seguito, si scaglio' nuovamente contro i suoi avversari, usando il peso non indifferente del suo stesso corpo per attaccarli direttamente! CannonBeemon venne colpita in pieno e gettata a terra... e Watchmon, senza perdere neanche una frazione di secondo, si getto' contro AeroVeedramon e Yatagaramon, estendendo contro di loro i suoi tentacoli oculari... mentre GrapLeomon e LoaderLeomon si avvicinavano da dietro. Sfortunatamente, non era facile cogliere di sorpresa un essere dotato di cosi' tanti occhi, e Yurika si accorse prima di tutti gli altri che le pupille stavano luccicando in maniera inquietante!

"Attenti! Usa di nuovo i suoi raggi ottici!" esclamo' la bambina dai capelli blu. L'avvertimento giunse al momento opportuno, in quanto, un istante dopo, uno sciame di raggi luminosi altamente distruttivi eruppe dagli occhi di Watchmon, rischiando di travolgere sia i Digimon che i Digiprescelti!

"Eye Beam Destroyer!" La scarica di laser multicolori sfioro' i Digimon, infliggendo loro dei danni limitati ma costringendoli ad interrompere l'assalto e a ritirarsi... tutti, tranne un'agile ombra nera che balzo' dal dorso di LoaderLeomon, portandosi sopra la zona pericolosa... e poi scendendo giu' su Watchmon, con gli artigli sfoderati!

"Hahaaa! Scommetto che a me non hai proprio pensato, eh, mostro strabico!" sibilo' BlackGatomon, per poi scendere su Watchmon con un grido di battaglia! Impreparato, l'osservatore cerco' di evitare l'attacco, ma BlackGatomon fu piu' veloce di lui... e riusci' a colpire uno dei suoi steli oculari con i suoi rapidi artigli! Watchmon grido' di dolore e fu costretto a chiudere l'occhio offeso, poi inizio' a scuotersi selvaggiamente nel tentatvo di scrollarsi di dosso quella fastidiosa gattina nera, che si rifiuto' testardamente di farsi sbattere a terra e afferro' saldamente uno dei tentacoli del suo avversario, mentre con la zampina libera cercava di graffiare ancora Watchmon! Due, tre, quattro volte i suoi artigli rimbalzarono sulle squame coriacee dell'orribile creatura, ma alla fine riuscirono a colpire un punto in cui le scaglie della corazza erano particolarmente sottili! Infuriato, Watchmon si libro' nuovamente in aria... e questa volta volo' fino al soffitto, in modo che BlackGatomon rimanesse presa tra il suo corpo e la roccia! La gattina mollo' rapidamente la presa sul tentacolo a cui si era aggrappata... ma Watchmon reagi' subito e glielo avvinghio' attorno, immobilizzandola!

"Ah! BlackGatomon, no!" esclamo' Jolene, mentre la sua Digimon comincia a dibattersi per liberarsi da quella presa mortale! Watchmon sibilo' furiosamente e tenne ancora piu' stretto, mentre si avvicinava al soffitto a velocita' sempre maggiore, e i Digiprescelti si ritrovavano a non poter fare altro che guardare impotenti! Un qualsiasi attacco contro Watchmon avrebbe messo in pericolo anche BlackGatomon, dopotutto...

Mancavano ormai pochi secondi all'impatto... quando LoaderLeomon, ancora una volta, intervenne per sbrogliare la situazione! Il leone meccanico uso' le sue potenti zampe posteriori per darsi lo slancio e raggiungere il mostro fluttuante, aggrappandosi ad esso con tutte le sue forze in modo da frenare la sua ascesa! Watchmon non ebbe altra scelta che lascirsi trascinare giu' e allentare la presa su BlackGatomon, che ne approfitto' per graffiare ancora una volta il suo avversario e strappargli un altro grido, prima di scendere a terra con un balzo da ninja e atterrare vicino alla sua partner umana, che tiro' un sospiro di sollievo!

"Uff... meno male che stai bene, BlackGatomon..." sospiro' Jolene, ricevendo in cambio un mezzo ghigno e un segno dell'okay da parte della gattina nera... ma subito dopo, sia loro che gli altri Digiprescelti si accorsero che LoaderLeomon e Watchmon erano ancora impegnati nella loro impressionante lotta a mezz'aria! LoaderLeomon, in realta', sembrava volersi staccare dal suo avversario e tornare a terra... ma in qualche modo, l'osservatore era riuscito a trattenerlo, usando quattro dei suoi tentacoli oculari per tenere ferma la sua criniera-trivella!

"LoaderLeomon! Stai attento!" esclamo' AeroVeedramon, prima di scagliarsi contro Watchmon nel tentativo di spezzare il contrasto tra i due Digimon. Cerco' di volare alla massima velocita' che gli era possibile, e aveva ormai coperto meta' del percorso che lo separava da Watchmon...

Quando vide, anche se non troppo chiaramente, alcuni degli steli oculari dell'osservatore che scivolavano sotto il ventre di LoaderLeomon, puntando ad una zona vulnerabile del suo corpo...

"Mi hai dato fastidio per l'ultima volta, LoaderLeomon! Eye Beam Destroyer!"

Fu un attimo.

Per una brevissima frazione di secondo, AeroVeedramon ebbe l'impressione che tutto si fosse congelato... e subito dopo, tre raggi di energia di colori diversi, uno rosso, uno blu e uno verde, scaturirono dagli occhi che Watchmon aveva avvicinato di piu' a LoaderLeomon... e trapassarono esplosivamente il Digimon corazzato da parte a parte, fuoriuscendo dalla sua schiena! Mentre AeroVeedramon si fermava a mezz'aria, tutti gli spettatori impotenti spalancarono gli occhi in preda all'orrore vedendo LoaderLeomon che, come al rallentatore, volava via da Watchmon e, dopo aver percorso un breve tratto, atterrava con un tonfo sordo, seguito da una scia di pixel luminosi che gia' si stavano staccando dal suo corpo! Con un grugnito strozzato, LoaderLeomon cerco' di rialzarsi... ma dopo qualche secondo di inutili tentativi, scivolo' al suolo ansimante. Il Digimon leone era stato danneggiato mortalmente... e i suoi dati cominciavano gia' a disperdersi!

Il silenzio regno' per un tempo che sembrava interminabile... finche' Watchmon, con un ghigno crudele, non lo interruppe. "Tsk... ben ti sta. Te la sei andata a cercare. E ora..."

"WATCHMOOOOOON!"

Il furente ruggito di AeroVeedramon spezzo' la frase dell'osservatore... e il drago alato, consumato dal desiderio di vendetta, si scaglio' con tutta la sua forza contro il suo avversario, che non pote' fare nulla per difendersi! Con un poderoso colpo di coda, AeroVeedramon centro' in pieno il mostro e lo scaglio' nuovamente contro il muro, lasciandolo stordito per un po'... prima di scendere giu' e accorrere a fianco del leader morente della resistenza, il cui respiro si stava facendo sempre piu' rapido e irregolare...

"LoaderLeomon! LoaderLeomon!" esclamo' Sho con il cuore in gola, mentre i ragazzi si radunavano attorno al leone meccanico... e CannonBeemon e Yatagaramon intercettavano Watchmon nel tentativo di tenerlo occupato. LoaderLeomon riusci' ad aprire gli occhi, almeno un po', e sollevo' la testa per guardare negli occhi il ragazzino che era giunto a soccorrerlo... e i suoi amici, riuniti attorno a lui con espressioni ansiose e disperate. Pregavano che ci fosse un modo... uno qualsiasi... per salvare la vita a LoaderLeomon, anche se i fatti non lasciavano posto ad alcuna speranza...

"U-ugh... r-ragazzi..." riusci' a mormorare. "I-io... d-dovevo... aiutarvi... in qualche modo..."

Sho scosse la testa, e strinse furiosamente i denti per cacciare indietro le lacrime. "N-no... non dica cosi', LoaderLeomon! Noi... noi non volevamo... che lei si sacrificasse per noi! Lei... lei non morira'... stia tranquillo... troveremo il modo di... andra'... tutto bene, vedra', non lasceremo che lei..." Non riusciva a completare la frase...

LoaderLeomon, nonostante fosse prossimo alla morte, riusci' a ridere debolmente. "Lascia stare... Sho... tu... non sai... dire bugie..." mormoro'. "R-ragazzi... per me e' finita... ma... voi... e i vostri Digimon... potete ancora farcela! Potete... ugh... sconfiggere Watchmon... e salvare questo... mondo..."

"LoaderLeomon! La prego, non dica cosi'!" esclamo' Jolene, con una mano appoggiata sulla sua criniera. "Lei... lei... e' stato il nostro maestro... in... in questi giorni... lei ci ha aiutato a diventare... piu' forti... e ci ha aiutato... a credere che potevamo vincere contro... Watchmon... non... non puo'... finire cosi', vero? Tra... tra non molto... sconfiggeremo Watchmon... e troveremo un modo per salvarla! Nei... nei film succede sempre cosi', no? Gli eroi... non possono... morire..."

"J-Jolene... chan..." mormoro' Yurika tra le lacrime. BlackGatomon restava in silenzio, per rispetto verso LoaderLeomon...

"Jolene... amica mia..." riusci' a dire LoaderLeomon, con un ultimo sorriso. "Purtroppo... non tutte le storie... finiscono... bene... Grazie di tutto... e addio..."

LoaderLeomon chiuse gli occhi e reclino' la testa sul pavimento... poi, il suo corpo si frantumo' in una pioggia di pixel luminosi che sciamo' attorno a Jolene e ai suoi compagni, per poi fluttuare verso terra come tanti petali di ciliegio. In mezzo a quello spettacolo desolante, Jolene guardava senza vedere, come se la sua mente fosse stata separata dal resto del corpo. Come se la terribile realta' di quello che era successo fosse troppo da sopportare. Nel suo stato, quasi non si accorse di Yurika che si aggrappava a Sho e gli appoggiava la testa sulla spalla... o di AeroVeedramon, BlackGatomon e Felipe che abbassavano lo sguardo verso terra...nè del piccolo Kevin che si teneva stretto a GrapLeomon, cercando di non piangere... e neanche del liquido caldo e salato che le stava scorrendo lungo le guance...

LoaderLeomon era morto...

...

Morto...

...

Morto...

...

"No... NOOOOOOOOO!"

Il grido di rabbia, dolore e disperazione di Jolene fece rabbrividire gli altri Digiprescelti... prima che un silenzio di tomba, rotto solo dai singhiozzi della Digiprescelta della Sincerita' e dai rumori della battaglia, cadesse sulla stanza. Ancora, molti dei ragazzi e dei Digimon non riuscivano a crederci. Era morto il loro mentore... il loro amico... il Digimon che fino ad allora aveva tenuto viva la speranza in quella zona di DigiWorld... come poteva... come poteva essere finita cosi'?

Cosa c'era di giusto, in tutto questo?

Perche'... PERCHE' era dovuta finire cosi'?

"Eye Beam Destroyer!" ringhio' Watchmon, colpendo CannonBeemon e Yatagaramon con i suoi raggi ottici e scagliandoli a terra vicino ai Digiprescelti. Per loro fortuna, i due Digimon si erano raccolti in posizione di difesa non appena avevano visto che il loro avversario stava tentando un altro attacco, quindi se la cavarono con qualche graffio... e una dolorosa caduta. Ma sfortunatamente, Watchmon era ancora attivo e tutt'altro che sconfitto, per quanto gli ultimi colpi ricevuti gli avessero fatto un po' di effetto...

"CannonBeemon... Yatagaramon..." mormoro' Kevin, disperato. "E'... e' davvero finita cosi'?"

"Hanf... hanf... maledizione, siete riusciti a farmi sudare piu' di quanto credessi, mocciosi prescelti... ma ormai sembra che sia tutto finito. Il vostro patetico tentativo di resistenza termina qui. Non siate tristi, perche' se vi manca tanto quel perdente di LoaderLeomon, vi posso tranquillamente mandare a trovarlo! Se ve ne state fermi e buoni, mi ci vuole meno di un minuto." ringhio' Watchmon, mentre fluttuava minaccioso verso il gruppo ormai disperato. CannonBeemon e Yatagaramon, pur storditi, riuscirono a sentire le sue parole, e ne rimasero agghiacciati!

"C-come?" ronzo' la vespa meccanica, alzando il capo, e notando che LoaderLeomon non c'era piu'. Anche lei aveva sperato di fare in tempo a salvarlo e che riuscisse a resistere finche' la battaglia non fosse conclusa... ma le espressioni addolorate e sconvolte dei ragazzi... e in particolare di Kevin e delle ragazze... dicevano l'esatto contrario. "Nnnno... nnnnonnnn posso crederci..."

"Non siamo riusciti... a salvare LoaderLeomon..." mormoro' cupamente Yatagaramon. Ma il suo sconforto si trasformo' presto in rabbia, e il corvo gigante si volto' di scatto verso Watchmon, che ormai era quasi a livello del pavimento. "Tu... Watchmon... questo non avresti dovuto farlo, maledetto mostro! LoaderLeomon... era il nostro amico e il nostro maestro! Pagherai quest'atrocita' con la tua vita!"

"Tsk!" grugni' Watchmon, minimizzando la minaccia nonostante ci fossero quattro Ultimate davanti a lui... in effetti, non sembravano in grado di minacciarlo granche', considerando che la prima parte della battaglia aveva fatto consumare loro molte energie... "Potete dire quello che volete, ma ormai non fara' nessuna differenza. E' la fine della vostra strada, ragazzini. Chiunque si immischi nei piani di Anthraxmon-sama e' destinato a fare una brutta fine. E' davvero un peccato che abbiate imparato troppo tardi questa importante lezione."

Gli steli oculari del mostro puntarono contro i Digiprescelti, pronto a sparare un'altra raffica di raggi mortali... probabilmente quella decisiva... e i quattro Ultimate si prepararono a riceverla, in un disperato tentativo di ribaltare la situazione...

"Basta."

Jolene, che fino a quel momento era rimasta inginocchiata sul pavimento, in uno stato quasi catatonico, si alzo' di scatto, esclamando quell'unica parola con fare quasi imperioso... e in un istante, BlackGatomon fu al suo fianco, quasi fremente di rabbia silenziosa. Sho, riscossosi dallo sconvolgimento di cui era vittima, si volto' verso la piccola inglese... e la vide muovere un primo passo verso Watchmon, apparentemente senza alcun riguardo per la propria vita! BlackGatomon fece lo stesso... e sarebbe stato bello vedere Digiprescelta e Digimon cosi' in sincronia, se non fosse stato per l'espressione praticamente omicida nei loro occhi...

"Jolene-chan...?" mormoro' Yurika, vedendo la sua amica avanzare...

"Hm? E cosa abbiamo qui? Una nullita' che non riesce neanche a far evolvere il suo Digimon... vorrebbe provare a fermarmi da sola?" chiese, retorico e divertito, Watchmon. "Come preferisci... se vuoi essere tu la prima a morire..."

"Sta' zitto."

La rabbia e l'odio che gocciolavano dal tono di voce di Jolene furono tali che persino Watchmon rimase per un attimo interdetto... e quando Jolene alzo' la testa, l'osservatore riusci' a vedere le strisce umide che segnavano il percorso delle lacrime della ragazzina lungo le sue guance... e la luce quasi omicida che serpeggiava nei suoi occhi... l'espressione di chi non ha piu' intenzione di tollerare oltre.

"Tu... maledetto mostro..." sibilo' Jolene, sputando contro Watchmon il rancore che per tanto tempo si era tenuta dentro. "Tu... hai ucciso LoaderLeomon... hai ucciso una persona che sono orgogliosa di aver potuto chiamare maestro... come posso perdonarti? Tu... dovrai pagare... oh, si'... sono stufa di gente come te che crede di poter fare tutto quello che vuole solo perche' ha un po' di potere... sono stufa di tenermi dentro... tutto l'odio che provo per voi... Adesso basta! Non ho piu' intenzione di subire!"

Una strana aura di eteree fiamme nere stoccate di rosso si accese con un sibilo attorno ai corpi di Jolene e BlackGatomon, e la gattina nera chiuse gli occhi, come se si stesse concentrando intensamente. Gli altri Digimon tentennarono visibilmente davanti a quella visione... e anche Watchmon fu costretto ad indietreggiare di un po', non capendo bene cosa stesse accadendo...

"Jolene-... chan?" chiese Sho, titubante. "Che... che sta succedendo? Cosa stai... facendo?"

Jolene non si volto' nemmeno, e rispose in un modo che faceva dubitare del fatto che fosse la stessa ragazza di poco prima. "Non ti immischiare, Sho Kusanagi. Non ricordo di aver mai chiesto il tuo parere. Questa volta... questa volta faro' quello che voglio io... una volta tanto, la scelta e' solo ed esclusivamente mia!"

"Jolene! Aspetta un momento..." cerco' di richiamarla Felipe... ma Jolene non gli bado' nemmeno e mosse un altro passo in avanti... prima di muovere le labbra e, guardando verso Watchmon, pronunciare un unico, fatale ordine a BlackGatomon!

"BlackGatomon... uccidilo."

Immediatamente, BlackGatomon spalanco' gli occhi, che si accesero di una terrificante luce rossa... e spalanco' la bocca, rivelando i suoi canini crudelmente affilati e lanciando un lungo miagolio di rabbia, odio e dolore mentre l'aura nera attorno a lei e al Digivice di Jolene si espandeva di colpo, quasi inghiottendo ogni luce ci fosse nella camera! Watchmon, colto di sorpresa, perse l'autocontrollo per un attimo e lancio' un grido di terrore mentre delle scariche di energia nere e violacee iniziavano a percorrere il corpo di BlackGatomon, che inizio' a mutare sotto gli occhi di tutti! Era evidente che si trattava di una Digievoluzione... ma c'era qualcosa che non andava! Nessuna delle Digievoluzioni precedenti aveva mai avuto effetti cosi' inquietanti, e la Crest di Jolene non si era illuminata! Era fin troppo chiaro che si trattava di una Digievoluzione anomala!

"Che... che diamine... Ah!" esclamo' il piccolo Kevin, aggrappandosi strettamente a GrapLeomon, che nondimeno continuava a guardare la scena come ipnotizzato. "Che... che sta succedendo, GrapLeomon? Tu... tu lo sai? Che ha fatto Jolene?"

"Un brutto guaio, Kevin... davvero un brutto guaio! Quella che state vedendo... e' una Digievoluzione oscura!" rispose l'uomo-leone cibernetico, cercando di non dare a vedere la propria paura...

"Digievoluzione... ma certo! Come la Digievoluzione normale e' ottenuta quando noi realizziamo il potenziale delle nostre Crest e ci rendiamo conto delle qualita' che noi rappresentiamo..." affermo' Felipe. "Allo stesso modo, l'evoluzione oscura accade quando siamo sopraffatti dai sentimenti negativi! E' per questo che ora sta succedendo tutto questo! Quindi... una volta che l'evoluzione sara' giunta al termine..."

"Non oso pensare a cosa accadra'!" esclamo' AeroVeedramon, finendo la frase per il biondino spagnolo. "Aspetta, Jolene! BlackGatomon! Fermatevi, voi non sapete cosa state facendo! Se continuate cosi'..."

Ma era troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Ormai, le energie della Digievoluzione fasulla avevano completamente avvolto la ragazzina inglese e la sua partner, inglobandole in un bozzolo di luce nera... se una cosa del genere poteva esistere! Si senti' un rumore simile a quello di cavi elettrici crepitanti... e un attimo dopo anche quel rumore venne coperto dalla voce di BlackGatomon, orribilmente alterata!

"BLACKGATOMON... ANKOKU SHINKA..."

La sfera oscura si espanse, immergendo la grande sala nel buio piu' totale per un istante... e poi, la nuova forma di BlackGatomon apparve davanti al gruppo di Digiprescelti, che la osservarono con muto orrore - gia' dall'aspetto, nel caso non fossero bastati i precedenti effetti di luce, era facile capire che quel Digimon non era esattamente il piu' amichevole che potesse risultare da una Digievoluzione! La gattina nera dall'aspetto (relativamente) innocuo si era trasfomata in una donna alta, statuaria e pericolosamente attraente, il cui corpo era per la maggior parte coperto da un'armatura metallica del colore del sangue che si adattava perfettamente alle sue forme, mostrando ben poca pelle, ma allo stesso tempo lasciando poco all'immaginazione. La nuova Digimon indossava inoltre u paio di alti stivali bianchi, con delle gemme rosse ovali incastonate all'altezza delle ginocchia, e un paio di guanti di cuoio nero che le arrivavano fino al gomito, e lasciavano scoperte le dita delle mani, dotate di lunghe unghie laccate di rosso... e che tenevano stretta una lancia di metallo nero dalla punta seghettata e dall'aspetto brutale. In pratica, restavano scoperte soltanto la parte superiore delle braccia e delle gambe, oltre che la testa dai lunghi capelli neri e dagli occhi gialli con la pupilla ellittica, come quelli di un gatto... tutte cose che spiccavano in maniera inquietante soprattutto se messe a confronto con la sua pelle bianco latte e priva di imperfezioni! Un diadema rosso sangue coronava la sua testa... e due grandi ali piumate, nere come le piume di Yatagaramon, spuntavano dalla sua schiena e si muovevano lentamente dietro di lei. Ma quello che piu' agghiacciava i ragazzi non era l'aspetto... quanto il chiaro piacere sadico che la nuova Digimon provava nel percepire il suo nuovo potere... e il suo desiderio di farlo assaporare a Watchmon!

"...ERINYEMON!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Erinyemon

Anche chiamato: Furiamon

Tipo: Demone

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Blood Calls Blood, Chain Dance

Pericoloso Digimon demoniaco dall'insaziabile sete di sangue, nato da una Digievoluzione sbagliata di un BlackGatomon. Non si hanno molte informazioni su di lei... ma si sa per certo che e' in grado di alterare il campo di battaglia in maniera inquietante, e che vola molto agilmente. Non e' consigliato restarle lontani durante un combattimento!

Finalmente BlackGatomon si era evoluta... ma non era certo quello che i ragazzi avrebbero voluto! Anche Watchmon sembrava pensare che ci fosse piu' di qualcosa che non andava... e piu' teneva lo sguardo fisso su Erinyemon, la nuova Digimon, piu' cresceva un senso di insicurezza, forse addirittura di paura, che l'osservatore provava solamente quando era di fronte al suo signore Anthraxmon. Questa volta... questa volta aveva di fronte un'avversaria perfettamente in grado di distruggerlo, e che non si sarebbe fatta alcuno scrupolo pur di farlo! E cio' nonostante, non aveva alcuna intenzione di retrocedere, non ora che era cosi' vicino a distruggere i Digiprescelti e la resistenza!

"Se pensate che qualche misero effetto di luce sia sufficiente a farmi preoccupare, e' chiaro che siete un po' troppo sicuri di voi!" ringhio' il mostro fluttuante, iniziando a puntare gli steli oculari contro Erinyemon per scagliare un altro Eye Beam Destroyer. Ma quando sbatte' gli occhi, la demone vestita di rosso era scomparsa, e tutto quello che Watchmon fu in grado di vedere fu Jolene, che gli stava davanti con un'espressione spaventosa a vedersi, distaccata e al tempo stesso furiosa! Non ebbe il tempo di rifletterci oltre, comunque... dal momento che subito dopo Erinyemon gli fu addosso come un falco che piomba su un topolino indifeso! La sua lancia di ossidiana scatto' con un luccichio omicida... e lascio' un lungo, profondo segno verticale sulla parte destra dell'occhio principale di Watchmon, sprigionando una nube di pixel rossastri e facendo lanciare al mostro un acuto grido di dolore! Gli altri Digiprescelti avrebbero esultato, se non fosse stato per la terribile ferocia dell'attacco... e per il ghigno che aveva cominciato ad apparire sul volto di Jolene. Sia lei che la sua Digimon... stavano provando gioia nel distruggere Watchmon!

"GRAAAAAH!" ringhio' Watchmon, barcollando a mezz'aria e agitando convulsamente i suoi steli oculari. Erinyemon non gli diede il tempo di riprendersi, comunque, e lo raggiunse con un agile scatto per poi colpirlo con un calcio e mandarlo ancora piu' lontano... e infine, dopo essersi messa in una peculiare posizione di guardia, con la lancia sollevata di fronte a lei come fosse stata una spada. Attorno a lei risplendette un'aura rossa dall'aspetto stranamente liquido... prima che la demone piantasse la lancia nel terreno, e da esso scaturissero dei tentacoli rossi e viscidi che si radunarono tutt'attorno a Watchmon!

"Blood Calls Blood!" esclamo' Erinyemon, mentre il mostro dai molti occhi cominciava ad essere colpito con violenza inaudita dagli pseudopodi che scaturivano dal terreno! Sballottato di qua e di la' senza poter opporre alcuna resistenza, le fauci e gli steli oculari che si agitavano inutilmente mentre Watchmon cercava di liberarsi, l'apparentemente invincibile tiranno di DigiWorld ora sembrava piu' una pallina da tennis! Una delle appendici scarlatte lo afferro' brutalmente per poi scagliarlo a terra con tale violenza da aprire delle fessure nel pavimento, prima che un'altra lo facesse volare in aria... e altre ancora si estesero verso di lui per continuare l'assalto! Ma Watchmon era riuscito a riprendere fiato in quel breve momento, e scateno' un altro Eye Beam Destroyer, che cancello' i tentacoli rossi per poi dirigersi verso Erinyemon! La demone, pronta di riflessi, evito' i raggi ottici, che colpirono il terreno vicino a Jolene senza riuscire nemmeno a far cambiare espressione alla ragazzina... poi, Erinyemon si libro' in aria con un colpo delle sue ali, e punto' le braccia contro Watchmon, scagliandogli contro una raffica di catene di metallo nero che apparirono dai palmi delle sue mani e si estesero verso di lui con un inquietante tintinnio metallico!

"Chain Dance!" esclamo' Erinyemon. Rapidissimo, Watchmon rispose con una nuova raffica di raggi ottici e riusci' a distruggere alcune catene... ma alcune di esse sfuggirono alla tempesta di laser iridati e si avvinghiarono attorno al corpo sferico dell'osservatore, stringendo come le spire di un anaconda! Con un ghigno satanico, Erinyemon tiro' le catene verso di se'... e inizio' a girare su se' stessa, usando Watchmon come la palla ferrata di un mazzafrusto! Compi' un paio di giri, accumulando sempre piu' velocita'... e al terzo giro, sbatte' con orribile brutalita' Watchmon contro il muro, scatenando un tremendo boato e una pioggia di detriti, per poi riavvolgere le catene e iniziare a sbattere il suo avversario sul pavimento, con un riso satanico! Gli altri ragazzi e Digimon, che stavano osservando la scena da terra, sembravano congelati - non potevano certo provare compassione per Watchmon, non dopo quello che aveva fatto... ma non arrivavano neanche a gioire per quello che Erinyemon gli stava facendo!

"E' spaventoso... non ho mai visto una simile violenza!" mormoro' Yurika. "Quelle... sono davvero Jolene-chan e BlackGatomon? Non le riconosco piu'..."

"Una volta ho sentito dire... che sono proprio le persone piu' tranquille, quelle che si tengono sempre tutto dentro... quelle che poi esplodono con piu' violenza..." rispose GrapLeomon. "Ho solo una vaga idea di cosa possa esserci nel passato della vostra amica... ma abbiamo visto cosa e' successo quando e' scesa la goccia che ha fatto traboccare il vaso!"

"Di' pure che e' sceso un diluvio..." rispose Felipe, guardando con rabbia impotente il punto in cui LoaderLeomon era caduto...

Con un grido di folle gioia, Erinyemon riprese ad agitare le catene che tenevano imprigionato Watchmon, e fece un'altra serie di giri su se' stessa... per poi mollare la presa sul mostro dai molti occhi dopo aver guadagnato abbastanza velocita' e scagliarlo contro un muro con abbastanza forza da farcelo entrare dentro! Immediatamente dopo, la demone fece rientrare le sue catene nel palmo della sua mano, raggiunse Watchmon e comincio' a colpirlo con una raffica di pugni, infilandolo sempre di piu' nella roccia con ogni colpo, e facendogli emettere una serie di grugniti di dolore!

"Hahahahaaaa! E allora, sgorbio? Come ci si sente, eh? Come ci si sente a ricevere i colpi anziche' a darli? Vero che non ti diverti piu'? Beh, peccato... io invece mi sto divertendo da pazzi! E non ho voglia di terminare qui! Uno come te deve soffrire di piu'! Hahahahaaa!" esclamo' Erinyemon come impazzita. Con un gesto della mano, la demone scarlatta estrasse Watchmon dal buco nel muro e se lo tenne davanti per continuare a colpirlo...

Ma un istante piu' tardi, si rese conto di aver sottovalutato il suo avversario. Nonostante tutti i colpi presi, Watchmon era ancora piu' che capace di combattere, e due dei suoi tentacoli oculari si avvinghiarono repentinamente attorno ai polsi di Erinyemon, mentre la sua orrida bocca si spalancava mostrando i suoi denti acuminati... e poi si contorceva in un ghigno terrificante, come se tutti i colpi che aveva preso fino a quel momento gli avessero procurato piacere assieme a dolore!

"Huhuhuhuuu... ammetto... che mi hai colto di sorpresa..." ansimo', mentre cercava di riprendere fiato. "Ma... se tutti quei Digimon di livello Ultimate hanno potuto cosi' poco contro di me... pensi davvero di poter fare di meglio tu da sola? Mi fai... ridere!"

Il corpo sferico di Watchmon si accese di una strana aura dorata... ed Erinyemon lo mollo' con un breve grido di dolore, come se avesse stretto la mano su un ferro rovente! Approfittando di quel momento favorevole, Watchmon carico' con tutto il suo peso, riuscendo a mandare Erinyemon a terra, e prosegui' scagliando una raffica di laser ottici. Questa volta, la demone non fu in grado di difendersi, e venne ripetutamente colpita... e questa volta accuso' dolore, dimostrando che anche quella potente Digievoluzione oscura aveva i suoi limiti. Uno dei laser atterro' pericolosamente vicino a Jolene, e la ragazzina, fino a quel momento ferma nella sua rabbia tanto silenziosa quanto devastante, sembro' riscuotersi dalla sua catatonia con un grido di spavento! La fiamma nera e rossa che ardeva attorno a lei si spense di colpo, e Jolene incespico' in avanti, venendo presa al volo da Yurika appena prima di perdere l'equilibrio e finire faccia a terra!

"Jolene-chan!" esclamo' la giapponese, ancora non del tutto riscossasi dallo shock di vedere la Digievoluzione sbagliata di BlackGatomon. Con un gemito, l'inglese alzo' la testa e guardo' Yurika negli occhi, con l'aria di una che si sveglia da un sonno profondo.

"Uuugh... Yu... Yurika? Che... che e' successo? Io... io non..." comincio' a mormorare... per poi spalancare gli occhi, come se la realizzazione l'avesse colpita solo in quel momento. "No... no, aspetta un attimo! Ora... ora ricordo... BlackGatomon... e poi... LoaderLeomon e'... e'... io... non ci ho visto piu' e... oh, mio Dio, non capisco come ho potuto... fare una cosa simile..."

"Nnnnonnnn e' il momennnnto... di pennnnsare a queste cose!" esclamo' CannonBeemon, volando verso le due amiche e cercando di proteggerle con il suo corpo dai raggi energetici con cui Watchmon continuava a bombardare Erinyemon. "La situazione... ci e' commmmpletamennnnte sfuggita di mmmmano! E ora Erinnnnyemonnnn e' una belva impazzita che puo' scagliarsi connnntro tutto e tutti!"

"Temo che anche questo non ci stia aiutando granche'..." affermo' Sho, avvicinandosi alle ragazze protetto da AeroVeedramon. Infatti, ora l'osservatore sembrava aver recuperato lo svantaggio iniziale, ed Erinyemon stava subendo il suo contrattacco... come se, ora che Jolene si era risvegliata dal suo stato di rabbia furiosa, la sua fonte di energia fosse venuta meno! Con orrore, Jolene volto' lo sguardo verso la sua amica... appena in tempo per vedere Watchmon che la sollevava in aria con un altro raggio, per poi spedirla a terra vicino ai Digiprescelti! La demone scarlatta ansimo' un paio di volte... poi de-evolse, tornando ad essere BlackGatomon, e rimase a terra quasi del tutto priva di sensi!

Ma non ci fu il tempo di preoccuparsi di questo, prima che una raffica di pietre si staccasse dal soffitto e cadesse tra Watchmon e i Digiprescelti, separando le due fazioni! L'osservatore emise un'esclamazione di rabbia impotente quando altri detriti precipitarono dal soffitto e si schiantarono nello stesso punto, formando un muro... e un istante dopo, anche i muri cominciarono a crollare! La struttura della stanza era stata debilitata dal combattimento... e non avrebbe potuto reggere ancora a lungo!

"Oh, maledizione! Qui rischiamo di restare sepolti! Dobbiamo scappare!" esclamo' Yatagaramon. "Presto, ragazzi, sul mio dorso! Per adesso ci dobbiamo ritirare! Se restiamo qui, verremo schiacciati!"

"Ma... ma se andiamo via adesso... oh, al diavolo! E va bene! Presto, gente, ritirata strategica!" esclamo' Sho, frustrato all'idea di abbandonare un combattimento di cui probabilmente avrebbero potuto cambiare le sorti! "Se restiamo sepolti vivi qui dentro, non servira' a nulla vincere! Presto, tutti fuori!"

"Siamo perfettamente d'accordo, giapponesino!" rispose Felipe, chinandosi a terra per raccogliere l'esausta BlackGatomon. "Tutti fuori! Ormai questa battaglia e' persa!"

Kevin, AeroVeedramon, CannonBeemon e GrapLeomon obbedirono all'istante, ma Jolene, anora sotto shock, rimase per un secondo di troppo ferma al suo posto, e Yurika dovette trascinarla via prima che una pietra particolarmente grossa e letale le piovesse addosso! Con tutta la rapidita' che era loro possibile, i ragazzi, BlackGatomon e GrapLeomon salirono sulla groppa di Yatagaramon, prima che lui e gli altri Digimon prendessero il volo in direzione dell'uscita... lasciandosi dietro la stanza che crollava e le grida di odio e di vendetta di Watchmon, che continuava a scagliare qualche raggio laser contro i Digiprescelti, prima di arrendersi e ritirarsi! Il rombo del crollo riecheggio' sinistramente attorno ai Digiprescelti, mentre questi si affrettavano verso l'uscita della piramide... portando con se' la dolorosa incombenza di dover annunciare agli altri Digimon la morte del loro leader... tutto a causa della loro inadeguatezza!

E quelle che si sentivano peggio erano senza dubbio Jolene e BlackGatomon: la ragazzina inglese stava inginocchiata sulla groppa piumata di Yatagaramon, le guancerigate di lacrime mentre il vento le frustava il volto... e la gattina nera, avendo ripreso un po' i sensi, sembrava essersi resa conto di quello che era successo... e soprattutto, di come la sua trasformazione incontrollata avesse sconvolto Jolene... e provo', per la prima volta dopo tanto tempo, un terribile rimorso!

"M-maledizione... Non era questo... Non era cosi' che volevo ottenere il potere! Non... facendo soffrire la prima persona a cui ho voluto bene... dopo tanto tempo! Maledizione... Io non volevo questo! NON VOLEVO QUESTO..."

----------

CONTINUA...

Note dell'autore: ...

...

Beh, che altro dire? Questa battaglia... non e' stata esattamente il trionfo che ci si sarebbe aspettati, vero? E come sempre nella saga di Digimon, un Leomon muore, e uno dei Digiprescelti sbaglia completamente ad eseguire la Digievoluzione, con la variante che questa volta non è il protagonista principale! Certo questo non fara' bene al morale della resistenza anti-Watchmon... pero', se non altro, adesso sappiamo che Watchmon non e' invulnerabile come tutti temevano! Ovviamente, tutto sta nel fatto che i Digiprescelti si riorganizzino e ripartano alla carica in tempo, prima che Watchmon faccia la stessa cosa...

Un minuto di silenzio per LoaderLeomon. Non lo conoscevamo da molto, pero' e' stato un tempo sufficiente affinche' i Digiprescelti, soprattutto Jolene, si affezionassero a lui... Watchmon dovra' pagare per questo!

Il prossimo capitolo sara' online il prima possibile, magari assieme al mio nuovo capitolo di Pokemon, MegaMan NT Warrior o Pretty Cure Lyrical Arcana! Detto questo, non mi resta che augurarvi buona notte... e buone vacanze di Pasqua! Alla prossima!

Justice Gundam

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Capitolo 29
*** Jolene e BlackGatomon ***


Digimon Zero-29

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno! Ho cercato di fare il piu' in fretta possibile!

Allora, come va? Io ho un po' di novita' da riferire, prima tra tutte quella che finalmente sono riuscito a trovare lavoro, e che quindi la mia situazione e' migliorata un po', anche dal punto di vista finanziario! Il problema adesso e' il fatto che sono un po' sotto pressione per tutto quello che devo fare - pare che tra due mesi o giu' di li' ci sara' anche il mio esame di stato per l'iscrizione all'albo degli ingegneri, che e' indispensabile se si vuole essere dei liberi professionisti... ma in ogni caso, quello non e' una priorita'. Per ora, l'importante e' che mi sto rendendo piu' indipendente!

E per voi, l'importante e' che riesca comunque a trovare del tempo da dedicare a voi e alla mia fanfiction preferita! Di recente, ho iniziato a scrivere la battaglia decisiva con le forze di Watchmon... e con lo stesso Watchmon, nel cuore della sua piramide! Questo e' un momento cruciale per Digimon Zero, e sto cercando di lavorarci senza tante interruzioni... quindi, aspettatevi aggiornamenti piu' rapidi, almeno per questo periodo di tempo!

Oh, e a proposito di aggiornamenti... nell'ultimo capitolo, si e' consumata una tragedia davanti agli occhi dei Digiprescelti: per un po', sono riusciti a resistere a Watchmon, anche se sono stati in svantaggio fin dall'inizio... ma poi, quando LoaderLeomon e' arrivato, Watchmon lo ha ucciso con un attacco a tradimento! E, come si suol dire, sono le persone piu' calme e tranquille a diventare piu' terrificanti quando si arrabbiano... e infatti, Jolene ha completamente sbroccato, e ha fatto fare una Digievoluzione corrotta alla sua Digimon, trasformandola in una terrificante macchina di distruzione che risponde al nome di Erinyemon! Grazie a questa inaspettata Digievoluzione, i ragazzi sono quasi stati in grado di ribaltare la situazione... se non fosse stato per il fatto che Watchmon si e' rivelato piu' resistente del previsto, e che la sala nella quale stavano combattendo e' crollata a causa dei danni strutturali, costringendo tutti ad una ritirata strategica! Adesso i ragazzi stanno cercando di riorganizzarsi e recuperare le forze... ma la morte di LoaderLeomon ha inflitto un duro colpo per la resistenza, e il fatto di aver costretto BlackGatomon ad una Digievoluzione sbagliata a causa della sua rabbia... ha provocato in Jolene un forte senso di colpevolezza. Che diamine, anche BlackGatomon, dopo aver visto le conseguenze, non e' piu' tanto entusiasta del potere che ha ottenuto...

Ma non c'e' molto tempo da perdere. Watchmon e' furente, e non ci mettera' molto a riorganizzarsi a sua volta e a cercare vendetta sui Digiprescelti! E con tutti i DemiWatchmon sparsi in giro per DigiWorld, non ci sara' posto dove i nostri amici potranno rifugiarsi! E' il momento di tentare il tutto per tutto - una delle due fazioni dovra' cadere tra non molto, ma la domanda e'... chi cedera'? Che cosa faranno per ottenere la vittoria? Sara' una bella lotta, questo e' poco ma sicuro!

E prima di godercela, come sempre, iniziamo a rispondere alle vostre recensioni!

Darkroxas92: Heheheee... dopotutto, non potevo lasciare che lo scontro con Watchmon si concludesse in un solo capitolo, visto che e' uno degli scontri piu' importanti della serie! La morte di LoaderLeomon... beh, quella risponde ad un cliche degli anime di Digimon, in cui muore sempre un Digimon della famiglia dei Leomon. E dal momento che non potevo sacrificare GrapLeomon, e non mi andava di far fare questa fine al Leomon che conosciamo... lui era l'unico che potessi scegliere per questo "scopo"! E come sempre nelle serie di Digimon, qualcuno sbaglia ad evolvere il suo Digimon... anche questa e' una costante della serie, come abbiamo visto con Taichi in Adventure e Takato in Tamers...

Comunque, ora vedrai il resto della battaglia. Anzi, non proprio il resto, perche' potrebbe durare ancora... Spero che tu ti senta carico, perche' ci sara' da divertirsi!

KillKenny: Ti capisco, ti capisco... beh, ho voluto cercare di rendere il dramma della situazione il piu' possibile... e ho voluto fare in modo che Watchmon oltrepassasse quello che TvTropes chiama "Orizzonte dell'Evento Morale"... cioe' l'azione che rende un personaggio del tutto spregevole e che ti fa desiderare vendetta nei suoi confronti! E a quanto vedo ci sono riuscito. ora sta a Jolene e BlackGatomon raccattare i pezzi... Se ci riusciranno, lo leggerai presto! ^_^

LordMatteo94: Beh, che dire... ho cercato di fare del mio meglio per rendere eccitante uno degli scontri piu' importanti della storia, e a quanto vedo, nel tuo caso ci sono riuscito! Come si suol dire, attenti a quelli piu' tranquilli quando si arrabbiano sul serio, e Jolene lo ha dimostrato ampiamente! E poi... beh, e' ovvio che dovessi pagare un po' un tributo agli eventi chiave di Digimon, una delle migliori saghe anime mai viste al mondo, che tra un po' vedra' uscire in tv la sua sesta serie! Grazie ancora!

Okay, ragazzi, si ricomincia! Buona lettura! Tifiamo per i Digiprescelti!

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Capitolo 28 - Jolene e BlackGatomon

"E cosi'... LoaderLeomon, la nostra guida e il nostro compagno... e' caduto in battaglia." disse Leomon, con tono comprensivo ma senza riuscire a nascondere la comprensibile malinconia per quanto era successo.

Sho annui' tristemente, tenendo le mani congiunte tra loro e la testa bassa, come stavano facendo anche tutti i Digiprescelti che gli stavano attorno. Mancava solo Jolene, che da quando era finita la battaglia con Watchmon, si era isolata dal resto del gruppo e non parlava piu' con nessuno, neppure con BlackGatomon o Yurika... e Sho non se la sentiva di darle torto, dopo tutto quello che era successo. Non era lei la sola che si sentiva persa e spaventata - un'ombra di sospetto, paura e disfattismo incombeva su tutti loro, e impediva loro di stare tranquilli. Lo stesso poteva dirsi per i Digimon della resistenza, che ora avevano perso il loro capo... mentre invece il leader nemico, Watchmon, era ancora vivo e assetato di vendetta.

Yurika striscio' la suola del suo sandalo per terra, sentendosi giu' di morale come mai prima di allora. "Siamo... mortificati, Leomon. Se... soltanto fossimo stati un po' piu' forti, o un po' piu' capaci... se avessimo imparato un po' meglio da LoaderLeomon... forse avremmo potuto evitarci tutto questo, e a quest'ora Watchmon sarebbe due metri sotto terra! E'... e' un po' colpa nostra se LoaderLeomon... e'..."

La voce della bambina dai capelli blu si spezzo', e Yurika si mise una mano davanti alla bocca, mentre le lacrime riprendevano a scorrerle dagli occhi. Sho, da buon amico, cerco' di rassicurarla mettendole una mano sulla spalla, e anche Kunemon, come sempre sulla spalla della ragazzina, si accoccolo' su di lei per farsi sentire vicino... ma in quel momento Yurika non era dell'umore giusto per accettare i loro sforzi, e si tiro' indietro gentilmente ma con fermezza.

Tuttavia, Leomon non sembrava essere disposto a lasciare che i Digiprescelti e i loro partner si piangessero addosso per quell'insuccesso. Con rinnovata fermezza nonostante il dispiacere, l'uomo-leone batte' energicamente le mani tra loro, richiamando l'attenzione di tutti tranne che delle assenti Jolene e BlackGatomon. "Adesso basta, ragazzi! Non sono certo questi i Digiprescelti che ho accompagnato nel viaggio attraverso le Fortran Heights e che ho visto sconfiggere Digimon come MetalPhantomon e Volcdramon! Posso capire che la morte del nostro compagno e guida vi riempia di dolore... come riempie di dolore tutti noi... ma non e' questo il momento di gettare la spugna e darsi per vinti!"

"Sono d'accordo con Leomon, nonostante tutto..." affermo' Falcomon, facendosi avanti. "Anche se non siamo riusciti a battere Watchmon, siamo riusciti ad infliggergli dei danni considerevoli. Non vuol dire che abbiamo una possibilita' di vittoria? Adesso... sappiamo piu' o meno cosa aspettarci da lui! Non riuscira' piu' a coglierci di sorpresa tanto facilmente... questa volta abbiamo davvero una possibilita' di vittoria!"

"Mi piacerebbe... pensarlo, Falcomon-chan..." mormoro' Yurika, sempre tenendo lo sguardo verso terra. "Pero'... pero'... io... non riesco a... togliermi dalla testa quella scena... quando... LoaderLeomon si e' sacrificato per noi... lui... e' stato il nostro maestro, e praticamente uno del nostro gruppo! Io... ancora non voglio credere che sia successo quello che poi... che poi..."

"Adesso pero' non voglio sembrare insensibile, Yurika... ma Falcomon ha la sua parte di ragione!" esclamo' Felipe, con fermezza."Ora... siamo arrivati ad un passo dal togliere di mezzo Watchmon, e dal completare un passo importante nella nostra ricerca! Lo so, lo so, sono stato io il primo ad imbarcarmi in questa vicenda per i motivi sbagliati... volevo solo sbrigare questo fastidio e poi tornarmene a casa... ma adesso, c'e' qualcosa di piu' che mi interessa! E'... e' stato grazie a voi che ho finito per pensare a qualcos'altro che a proteggere il mio ego... e ho ricominciato a riaprirmi! E adesso, desidero salvare questo mondo almeno quanto voi, se non di piu'. Quindi, ti dico che non possiamo permettere a questo tragico evento di demoralizzarci e dobbiamo anzi riprendere a pensare ad un modo per attaccare quel dannato Watchmon!"

"Sono d'accordo! Voglio fargliela pagare per quello che a fatto a DigiWorld, ai nostri amici, e a LoaderLeomon!" esclamo' SnowAgumon, stringendo una zampina artigliata.

"LoaderLeomon... avrebbe voluto che noi riprendessimo a combattere anche senza di lui!" Witchmon diede voce alle sue convinzioni... e i Digiprescelti dovevano ammettere che c'era qualcosa di vagamente inquietante nel vederla, una volta tanto, cosi' convinta e ferocemente determinata - non c'era neanche una traccia della buffona che aveva offerto quella pozione magica strampalata a Sho e compagni! "Anch'io... sono triste per la sua morte, ma non mi lascero' abbattere! Se lo facessi, vorrebbe dire mancare di rispetto al suo sacrificio!"

"Dovete asciugare le vostre lacrime, bambini prescelti, e riprendere a combattere... come stiamo cercando di fare tutti noi in questo momento!" affermo' Volcdramon, fieramente in piedi vicino al gruppo di Digiprescelti con il fedele Musyamon a fianco. "Noi... vi aiuteremo a superare questo momento, e se volete parlare con qualcuno... o sfogarvi, semplicemente... noi siamo sempre pronti ad ascoltarvi. Dopotutto, possiamo immaginare che la vostra mansione non sia delle piu' facili... e' una missione che cambiera' la vostra vita per sempre..."

"Lo immagino... io... non credo che nulla sara' piu' come prima, dopo tutto questo..." mormoro' tristemente il piccolo Kevin, stringendo la mano a Bearmon mentre qualche lacrima gli scorreva dagli occhi prima che il piccolo potesse fermarla. "Pero'... pero'... ancora non riesco a credere che..."

"Kevin..." mormoro' Bearmon, stringendogli a sua volta la mano per tranquillizzarlo.

Il momento era senz'altro triste, e nessuno dei Digiprescelti sembrava essere in grado di fare o dire nulla che potesse spingere il gruppo a scrollarsi di dosso la propria angoscia... questo, almeno, finche' il piccolo SnowAgumon, sorprendendo molti con la sua intraprendenza e la sua decisione, scatto' su e pianto' gli occhi in faccia ai ragazzi, deciso a farsi ascoltare!

"Okay, ragazzi... adesso smettiamola di piangerci addosso! Credete che sia questo quello che LoaderLeomon vorrebbe? Non ricordate cosa ha detto prima di... prima che..." esito' su questa parte, non volendo sfregare il sale su ferite ancora fresche. "Insomma, lo avete sentito tutti quello che ci ha detto! Ci ha voluto spingere a continuare a combattere, anche senza di lui! E questa guerra non e' che finisce soltanto perche' noi non vogliamo piu' combatterla! Ricordatevi che abbiamo davanti dei nemici ancora piu' terribili di Watchmon... e se ci abbattiamo adesso, come possiamo sperare di salvare DigiWorld? Perche' e' questo quello che vogliamo tutti, non e' cosi'? Ditemi che e' cosi', ragazzi!"

"Io..." rispose Sho, ancora incerto. "Io... certo che e' quello che vogliamo tutti, SnowAgumon, pero'... pero'..."

Il piccolo tirannosauro bianco strizzo' gli occhi, quasi volesse sfidare il suo partner umano a completare il pensiero che stava per formulare. "Pero' cosa, Sho? Che cosa vuoi dire? Se e' qualcosa di sensato, lo sai bene che ti ascoltero'... ma non provare a dire che non te la senti, o che c'e' bisogno di tempo per riprendersi! Perche' sono sicuro che Watchmon non ci concedera' questo tempo! E io non voglio che nessun altro muoia, lo capisci questo? Anch'io mi sento malissimo per la morte del nostro maestro... ma se non facciamo niente e ci fermiamo qui... quanti altri moriranno oltre a lui? La tua Crest non e' forse il Coraggio? E allora... perche' non ne dai una dimostrazione?"

"SnowAgumon..." mormoro' Kunemon, colto di sorpresa dalla veemenza con cui il suo amico normalmente tranquillo si era messo a trattare l'argomento. Non che potesse dargli torto, del resto... ma probabilmente Kunemon avrebbe usato maggior delicatezza.

Sho, da parte sua, spalanco' leggermente gli occhi, nel momento in cui il senso delle parole di SnowAgumon lo travolse come un fiume in piena. In fondo, riflette', quello che il suo Digimon stava dicendo era vero... cosa stavano facendo loro, i Digiprescelti che in quel momento avrebbero dovuto farsi coraggio e continuare ad attaccare Watchmon? Si stavano facendo vincere da uno sconforto che, per quanto comprensibile e umano, ora rischiava di prevalere sul buon senso e sull'importanza della loro missione. Le ultime parole di LoaderLeomon riecheggiarono nella sua mente, esortandolo a continuare la battaglia anche in sua assenza. E lui... lui poteva forse lasciare che questa promessa restasse non mantenuta?

No.

No, quella era la risposta giusta! Da quando aveva incontrato SnowAgumon e Kunemon... da quando lui e Yurika avevano iniziato il loro viaggio... il suo piu' grande desiderio era sempre stato quello di salvare quel meraviglioso mondo, popolato dalle creature piu' strane e incredibili... e il mondo in cui aveva conosciuto amici come il piccolo Kevin, la dolce Jolene, e il cupo ma tormentato Felipe... i loro Digimon... la strana coppia Witchmon & Cobramon... il saggio Leomon... il potente e generoso Volcdramon e il suo fedele Musyamon... il fiero Dimetromon... tutte queste persone contavano su di loro, tutte queste persone non aspettavano che il momento in cui Watchmon sarebbe finalmente stato buttato giu' da quel trono di cui non era degno!

E a chi spettava questo compito?

A loro. Ai Digiprescelti. Cinque bambini come tanti altri e al tempo stesso diversi da tutti gli altri, che ora dovevano mostrare la risolutezza di andare avanti e fare quello che andava fatto. Non c'era tempo per i rimpianti. Piu' tardi, avrebbero potuto dare sfogo a tutte le loro angosce... ma ora, era il momento di entrare in azione, prima che fosse troppo tardi!

Lentamente, nonostante le lacrime che ancora minacciavano di scendere, Sho guardo' negli occhi SnowAgumon... e abozzo' un sorriso, per poi accarezzare sulla testa il piccolo dinosauro bianco, che rimase leggermente stupito...

"Grazie, SnowAgumon. Avevo bisogno che tu mi dessi una svegliata." disse, semplicemente. Ora era piu' convinto di sapere cosa andava fatto... ed era deciso ad andare fino in fondo! Watchmon aveva una lunga lista di cose per cui doveva pagare... e avrebbe pagato, fino in fondo! "Hai ragione. Non possiamo starcene qui a piangerci addosso. Non e' il momento... ora che siamo praticamente in guerra, e abbiamo una battaglia da vincere!"

"Sho..." mormoro' il piccolo dinosauro, un po' stupito dal modo in cui Sho aveva ripreso la sicurezza in se' stesso... ma subito dopo, il sorriso che si era dipinto sul volto del ragazzino con gli occhialoni contagio' anche il Digimon bianco! "Giusto! Hai ragione! E allora forza... diciamo quello che va detto ai nostri compagni!"

"Senz'altro!" esclamo' Sho... per poi voltarsi energicamente, con un piglio da vero leader, verso il resto del gruppo, che si volto' verso di lui. Anche numerosi Digimon gli prestarono orecchio, impressionati dal fatto che un comune essere umano dimostrasse tanta decisione...

"Ascoltatemi! Ascoltatemi tutti, per favore!" esclamo' il ragazzino, dopo aver battuto le mani un paio di volte davanti a se'. "Ascoltatemi... lo so, lo posso capire che siamo tutti rimasti afflitti dalla morte del maestro LoaderLeomon... e io per primo non posso dire di essermi ancora rassegnato al fatto che non lo rivedremo piu'... pero'... come aveva detto lui prima di lasciarci... non possiamo abbandonare la partita adesso! Siamo pur riusciti ad arrivare fin qui, no? E siamo pur riusciti a lasciare qualche segno a Watchmon, prima di essere costretti alla fuga, giusto? Abbiamo ancora qualche speranza di vincere... ma dobbiamo sfruttare l'occasione e battere il ferro finche' e' caldo, come si suol dire! Se attacchiamo di nuovo adesso, che i nostri Digimon sono ben riposati... magari Watchmon non riuscira' a reggere! E poi, scusate, ma adesso noi sappiamo almeno un po' come combatte, quali sono i suoi poteri... adesso ha meno possibilita' di coglierci impreparati! Dobbiamo agire adesso, prima che si riorganizzi! Il nostro obiettivo e' ad un passo dalla realizzazione!"

"Cosa? Vorresti attaccare Watchmon di nuovo... adesso? Nella sua stessa tana? Sho... sei impazzito o cosa?" chiese il piccolo Kevin, che sembrava voler avere a che fare con quell'orrore il piu' tardi possibile.

Yurika, dopo aver ascoltato con una certa meraviglia il discorso del suo amico, e dopo averci riflettuto un attimo su, alla fine decise di schierarsi a favore di Sho. "A dire la verita', Kevin-chan... io credo che quello che Sho-kun sta dicendo non sia affatto cosi' assurdo!" rispose. "Ascoltami... se non attacchiamo Watchmon adesso, gli daremo il tempo di proteggersi, e di organizzarsi di nuovo,. Per la resistenza sarebbe la fine se non approfittassimo di questa occasione... e non possiamo neanche scappare in un'altra zona, con tutti i DemiWatchmon che quel mostro ha sparsi in giro! Ci ritroverebbe in men che non si dica, e userebbe tutte le sue risorse per farci fuori!"

"Esattamente, Yurika-chan... e allora si' che l'intero Mondo Digitale ci scotterebbe sotto i piedi!" rispose Sho. "No... se vogliamo avere la possibilita' di sconfiggere Watchmon, dobbiamo agire ora e coglierlo impreparato."

"Andare a stanare Watchmon nel suo stesso nascondiglio, eh? Uccidere prima di essere uccisi..." riflette' ad alta voce Kunemon... prima che le sue mandibole a becco si sollevassero verso l'alto in un piccolo sorriso di vittoria. "E va bene, contate pure su me e Yurika! Vogliamo farla pagare a Watchmon per tutto quello che ha fatto... ed e' ora di presentargli il conto!"

"Mi associo." disse con tutta calma Felipe.

Falcomon fece il segno dell'okay con una delle sue corte ali. "Beh, se il mio partner e' d'accordo, perche' non dovrei esserlo anch'io? Contate pure su di me!"

"E su di me!" rispose Bearmon. Kevin rimase un po' interdetto del fatto che il suo partner avesse parlato cosi', senza alcuna esitazione e senza neanche interpellarlo... ma l'orsacchiotto si volto' verso di lui con espressione apologetica e spiego' le sue motivazioni. "Scusa se ho parlato senza prima sentire anche la tua opinione, Kevin... ma che a noi piaccia o no, la situazione e' esattamente come Sho l'ha dipinta. Ormai e'... un po' troppo tardi per tirarsi indietro, non ti sembra? Siamo arrivati davanti a Watchmon in persona, abbiamo distrutto alcuni dei suoi servitori piu' potenti, e siamo riusciti a danneggiare seriamente sia lui che il suo nascondiglio... non credi anche tu che questo voglia dire che, se ci diamo un po' da fare, abbiamo una possibilita' di vittoria? E in ogni caso... Watchmon ormai non ci lascera' piu' in pace finche' non ci avra' distrutti. A questo punto, tanto vale che siamo noi a fare la prima mossa. Se lo cogliamo impreparato, tanto meglio!"

"Bearmon..." disse il ragazzino di colore, strisciando poi la suola di una scarpa sul terreno sabbioso. Non sapeva bene cosa dire... da una parte, si rendeva conto che quello che diceva il suo Digimon era ragionevole, e che era pur necessario distruggere Watchmon prima che lui potesse recuperare lo svantaggio... dall'altro, il ragazzino di colore non era sicuro di sentirsi pronto. Temeva che il suo dispiacere per la morte di LoaderLeomon gli avrebbe impedito di combattere al meglio e lo avrebbe reso niente piu' che un fastidio. Per fortuna, Bearmon sembro' rendersi conto di questo, e si affretto' a dare un buon consiglio al suo partner umano.

"Si', Kevin... posso immaginare quello che ti sta passando per la mente in questo momento. E credimi se ti dico che anch'io ho paura di cadere in questa stessa trappola." affermo'. "Ma e' qualcosa che dobbiamo fare... non ci capitera' mai piu' un'occasione come questa di sconfiggere Watchmon. E ricordati che anche se ci saranno problemi, tu non sarai mai da solo. Io combattero' sempre al tuo fianco, e ti sosterro' anche quando penserai di non potercela fare da solo! E credo di poter parlare per tutti... quando dico che anche Sho, Yurika, Felipe e Jolene faranno lo stesso!"

Kevin, dopo un attimo di esitazione, alzo' leggermente la testa e guardo' negli occhi prima Sho, poi Yurika, e infine Felipe... ognuno di loro era fermi li' in piedi, in silenzio, in un muto giuramento di restare sempre al suo fianco e sostenerlo in ogni momento. E lo stesso facevano SnowAgumon, Kunemon e Falcomon... e tutti i Digimon della resistenza che stavano li' intorno! Per qualche motivo, a Kevin la situazione non sembro' piu' tanto disperata... ora si rendeva conto che, in ogni caso, non avrebbe affrontato Watchmon da solo!

"Ragazzi..." mormoro' il ragazzino di colore... per poi richiamare l'attenzione su un altro problema molto attuale. "Ehm... beh, sono molto contento di sentirvelo dire, e mi fa piacere sapere che voi... sarete sempre al mio fianco... pero'... rimane ancora il problema di Jolene! Lei... che fine ha fatto?"

"Da quella parte..." disse Yurika, facendo un cenno con la testa verso un falo' acceso di recente, ora che le ombre della notte stavano scendendo sul deserto. Vicino ad esso, con espressione depressa e sconfitta, si trovavano Jolene e BlackGatomon... le due che, piu' di ogni altro, erano rimaste scioccate dalla morte di LoaderLeomon e da quello che era successo in seguito. Ora la ragazzina inglese si era seduta vicino al falo', e di tanto in tanto gettava un pezzo di legno nelle fiamme, restando poi con lo sguardo fisso a guardarlo bruciare. In quel momento, la vista delle fiamme non le faceva tornare in mente che quello che aveva sentito nei confronti di Watchmon... un odio cosi' totalizzante, cosi' spietato, da terrorizzarla. Un sentimento che lei si era tenuta dentro per tanto tempo, e che non era piu' riuscita a trattenere, dopo quell'ultima atrocita' a cui aveva assistito.

Non era piu' riuscita a pensare lucidamente... non aveva piu' trattenuto i suoi sentimenti... e il risultato era stata Erinyemon...

E BlackGatomon, che le stava vicino senza dire una parola, non si sentiva molto meglio. Pensare che solo un paio di settimane prima, sarebbe stata entusiasta di avere una simile Digievoluzione Ultimate, e che era stata quella che piu' si stava facendo pesare il fatto di non essere ancora evoluta... e adesso, la sua Digievoluzione aveva portato a questo... Avrebbe volentieri fatto a meno di quel potere, se questo avesse restituito il sorriso a Jolene...

Triste ironia della sorte... lei che era sicura di non avere bisogno di nessuno, e che sarebbe diventata piu' forte non volendo bene a nessuno... adesso si trovava ad aver fatto questo all'unica ragazza che fosse riuscita ad aprirsi una breccia nel suo cuore. Lei, BlackGatomon, la Digimon solitaria ed egoista che aveva giurato a se' stessa di non avvicinarsi a nessuno... senza rendersene conto si era avvicinata a quella ragazzina timida e imbranata proveniente da un altro mondo e aveva finito per affezionarsi a lei. Per poi farle del male, senza volerlo...

"Fin da quando siamo tornati, se ne sono rimaste la', senza fare niente..." disse Sho, provando compassione per le due amiche. "E' chiaro che... quello che e' successo ha scosso loro piu' di chiunque altro... e non so per quanto ancora..."

"Andremo noi a parlare con loro." disse Kunemon, drizzando un'antenna in segno di decisione. "E' ora che Jolene si renda onto che non puo' restare a darsi la colpa per quello che e' successo..."

"E noi siamo le persone piu' indicate per farlo..." continuo' Yurika, con un cenno della testa. "Modestamente... io credo di avere piu' possibilita' di farmi ascoltare da Jolene-chan e BlackGatomon-chan... sai com'e', tra ragazze ci si puo' intendere meglio..." Nonostante l'atmosfera opprimente, Yurika riusci' a sollevare un po' l'umore di tutti con un occhiolino... e anche Sho e SnowAgumon la incoraggiarono con un breve sorriso.

"Va bene, Yurika-chan... noi abbiamo fiducia in voi... e in Jolene-chan!"

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L'umore di Watchmon, d'altro canto, non era esso stesso dei migliori. Proprio quando pensava di avere la partita in mano, si ritrovava con le spalle al muro, meta' della base crollata, e i Digiprescelti che gli alitavano sul collo! E tutto perche' lui non aveva previsto una maledetta Digievoluzione oscura che gli aveva quasi stroncato le ossa prima ancora che lui capisse cosa stava accadendo! Come se non bastasse, quell'assalto da parte della resistenza gli era costato molti soldati... e il portale verso il Mondo Reale ancora non era stato raggiunto! Il suo tempo stava per scadere... se non fosse riuscito a portare a termine la sua missione entro breve, la sua fine per mano di Anthraxmon-sama non sarebbe stata piacevole...

Mentre Watchmon fluttuava stancamente nella sua sala comandi, un Golemon gli si avvicino', preoccupato dal fatto che il suo signore non sembrasse al massimo della forma... e, un po' esitante, il Digimon di pietra alzo' un braccio per fare una domanda. "Ehm... Watchmon-sama... ha... ha bisogno di... assistenza... con qualcosa?"

Watchmon guardo' freddamente, con rabbia trattenuta, il suo scagnozzo. I colpi che aveva ricevuto da Erinyemon poco prima facevano ancora male, e peggio ancora era messo il suo orgoglio, che aveva subito un duro colpo. Watchmon sapeva che quel Golemon non aveva alcuna colpa di quello che era successo... sapeva che era soltanto un suo sottoposto che cercava di fare il suo dovere, e che si stava preoccupando del suo benessere come avrebbe fatto qualunque soldato come si deve. Sapeva che quel Golemon non meritava alcun castigo per la sua giusta premura nei suoi confronti...

E tuttavia, a Watchmon, di tutto questo non importava niente.

Tutto quello che voleva, in quel momento, era sfogare la sua rabbia!

"Eye Beam Destroyer!" ringhio' l'osservatore. Lo sfortunato Golemon fece appena in tempo a spalancare gli occhi per il raccapriccio prima che uno degli steli oculari del suo capo puntasse verso di lui e sparasse un raggio energetico rosso velocissimo, che perforo' l'epidermide di pietra del Golemon come un coltello incandescente penetra nel burro e fuoriusci' dalla schiena, andando poi a schiantarsi sulla parete opposta in una pioggia di scintille! Senza un suono, il Golemon si accascio' a terra e venne cancellato, mentre il resto degli operatori ammutoliva per l'orrore, ciascuno temendo che sarebbe stato il prossimo oggetto dell'ira di Watchmon! Da parte sua, il mostro fluttuante prese un paio di rochi respiri e fluttuo' verso il centro della stanza, portandosi in una posizione da cui avrebbe potuto parlare contemporaneamente a tutti i presenti... e dopo aver preso due lunghi respiri per cercare, senza gran successo, di tenere la rabbia sotto controllo, comincio' a parlare, facendo rabbrividire di nuovo tutti quanti!

"Che questo vi serva di lezione, schiavi indolenti e senza spina dorsale!" sbraito' furiosamente. "A causa della vostra incapacita', abbiamo quasi perso questa base, e i Digiprescelti sono riusciti a danneggiare la mia eccelsa persona! Questa umiliazione... non dovra' mai piu' ripetersi, sono stato chiaro? A che punto sono i lavori di escavazione? Voglio quel portale verso il Mondo Reale ADESSO... o qualcun altro dovra' morire!"

"G-Grande Watchmon-sama..." cerco' di blandirlo un Goblimon che stava furiosamente smanettando su una console. "E'... e' quello che stiamo facendo... in questo momento, nostro signore! Manca... manca pochissimo, ormai! Tra pochi minuti... la nostra squadra avra' raggiunto il punto prestabilito, e allora potremo... ehm... iniziare con la prossima parte del piano!"

"E per quanto riguarda i Digi-Ghost?" sibilo' il tiranno di DigiWorld. "Avete provveduto gia' a trasferirli?"

Il Goblimon degluti', sperando che la risposta che stava per dare non fosse l'ultima che avrebbe dato in vita sua. "Ehm... si', certamente... Watchmon-sama... e'... tutto pronto per il trasferimento, e anzi... negli ultimi minuti si sono aggiunti molti Digi-Ghost alla massa, quindi... direi che questa parte del piano sta andando meglio del previsto!"

Senza alcun preavviso, Watchmon getto' indietro la testa e scoppio' in una risata folle, che riecheggio' macabra per tutta la sala di controllo! "Hyahahahahaaaa! E quindi... e quindi abbiamo addirittura piu' Digi-Ghost di quanti ce ne servano, eh? HAHAHAHAHAAAA! Perfetto! Stupefacente! Allora immagino che Anthraxmon-sama non se ne avra' a male se ne prendo qualcuno in prestito! Hahahahaaa!" esclamo', mischiando frasi apparentemente senza senso a risate sguaiate. "Questa volta... questa volta non avrete piu' scampo, Digiprescelti! Tutte le umiliazioni che mi avete fatto passare... tutta la bile che mi avete fatto ingoiare! Tutto questo sparira'! Stavolta non c'e' piu' alcuna speranza per voi! Io rinascero'... e vi distruggero' tutti! HAHAHAHAHAAAA!"

Continuando a ridere follemente, l'osservatore infilo' un corridoio laterale e si allontano' dalla stanza, lasciando i suoi assistenti dietro di se', sbalorditi e spaventati. Non avevano mai visto il loro capo in quelle condizioni... e in quel momento, non avevano alcuna voglia di stargli davanti ne' di porgli qualsivoglia domanda! Potevano solo sperare di uscire vivi da quella situazione, in qualche modo...

Le risate demenziali di Watchmon continuarono a farsi sentire nel corridoio anche quando il mostro sferico fu scomparso alla vista dei suoi inservienti... e mentre questi restavano fermi a guardare il punto in cui il loro signore si era dileguato, uno di essi si accorse di un'ombra inquietante che era scivolata dietro di loro, apparendo quasi dal nulla! Un'ombra umanoide, vestita di stracci luridi e puzzolenti, con una lunga coda a frusta e un repellente muso da topo con incisivi sporgenti e affilati...

"Ah!" esclamo' un Goblimon arancione, riconoscendo uno dei collaboratori del suo capo. "Ge... Generale... WaruNezumimon! Cosa... cosa ci fa qui? Noi... non ci aspettavamo che..."

Il viso allungato del Digimon simile ad un ratto di fogna si spalanco' in un ghigno che mise in mostra due file di luridi denti giallastri, mentre le vibrisse che gli attorniavano il muso vibravano per l'eccitazione. C'era qualcosa di predatorio nel modo di fare dell'uomo-topo che avrebbe messo chiunque sul chi vive...

"Oh, non badate troppo a me..." rispose WaruNezumimon, con incredibile nonchalance. Per qualche motivo, fu proprio il tono distaccato del Digimon malvagio a spaventare di piu' i servitori di Watchmon. Era come se li stesse soppesando prima di fare qualcosa di terribile. "Io... ero soltanto venuto a dare un'ultima occhiata alla base del vostro capo. Devo ammettere che non e' male come posto, anche se trovo che sia un po' troppo... pulito per i miei gusti. Volevo giusto guardarlo per fissarmelo in mente prima che venga smantellato. Cosi', quando avro' io la mia base personale, la faro' molto simile a questa."

"Che... che cosa?" esclamo' un Golemon, non capendo cosa volesse dire il ratto umanoide... che un istante dopo, apri' le braccia, quasi stesse per iniziare un qualche agghiacciante rituale di magia nera!

"Che cosa voglio dire? Molto semplice... che ormai Watchmon ha fatto il suo tempo, ed e' ora che Anthraxmon venga servito da qualcuno di piu' degno!" squitti'. "Venite a me, piccoli amici... mostrate a questi vermiciattoli cosa voglio dire!"

Uno stridio agghiacciante, come il suono di una pentola a pressione amplificato centinaia di volte, penetro' nelle ossa dei Digimon presenti... e poco dopo, dalle stesse ombre da cui WaruNezumimon sembrava essere emerso, uscirono numerose creature dall'aspetto non ben definito... orrori che si muovevano su sei zampe da ratto e che guardavano il mondo con due paia di occhi iniettati di sangue, stridendo e mordendo a vuoto. Impauriti, i Goblimon e i Golemon si ritirarono verso il corridoio che Watchmon aveva usato per fuggire... ma un altro gruppo di quelle orrende creaturine blocco' loro la strada, fissandoli con bramosia...

Ancora per qualche secondo, WaruNezumimon resto' a godersi le espressioni terrorizzate delle sue vittime... prima di fare un cenno con il braccio, e dare il segnale dell'inizio del massacro!

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Se Watchmon aveva sentito le grida dei suoi servitori che venivano spietatamente massacrati dagli scagnozzi di WaruNezumimon, la cosa non gli faceva ne' caldo ne' freddo. A quel punto, non aveva piu' bisogno di loro, neanche per trattenere i Digiprescelti. Senza piu' riuscire a controllare la sua eccitazione per la vittoria che reputava ormai imminente, l'osservatore fluttuo' attraverso i corridoi desolai fino ad arrivare ad una grande doppia porta di metallo, che si apri' non appena lui arrivo' abbastanza vicino. E all'interno, sospesi in una grande sfera di luce azzurra che gettava una luce inquietante nell'intera sala praticamente vuota, c'era l'ammasso di Digi-Ghost che Watchmon aveva passato gli ultimi mesi a racimolare, ormai cresciuto fino a dimensioni spropositate! Ora, era diventato una palla di fumo nerastro che cambiava continuamente consistenza, e sulla cui superficie si susseguivano giochi di luce spaventosi che davano l'impressione che qualcosa di affamato e furioso fosse nascosto nella nebbia. Se qualcuno avesse potuto vedere la scena, e prestare un po' di attenzione a quello che stava accadendo al suo interno, probabilmente avrebbe potuto vedere apparizioni terribili al suo interno... artigli, fauci ed occhi allucinati che premevano per uscire, ma venivano (fortunatamente?) trattenuti da qualcosa di invisibile e irresistibile.

Watchmon emise ancora una breve, inquietante risatina stridula, mentre si avvicinava alla sfera ed estendeva verso di essa i suoi steli oculari... e il suo occhio principale brillo' per l'avidita', mentre qualche voluta di fumo plumbeo cominciava ad essere attratta dal suo corpo sferico e repellente...

"Watchmon! Che cosa significa tutto questo?" La terribile voce telepatica di Anthraxmon risuono' nella mente del mostruoso Digimon... che pero', questa volta, non interruppe quello che stava facendo e continuo' ad avanzare verso la sfera di Digi-Ghost... "I Digiprescelti sono ancora vivi, e ancora non sei riuscito ad isolare il portale per il Mondo Reale! E adesso cosa vuoi fare con i Digi-Ghost che hai racimolato? Lo sai che sono vitali per la riuscita del progetto! Come ti permetti di sprecarli per la tua stupida, meschina vendetta?"

"Supremo Anthraxmon-sama, la prego... mi conceda quest'ultima possibilita'!" imploro' mentalmente l'osservatore. "I Digiprescelti mi hanno colto di sorpresa, con quella loro Digievoluzione inaspettata... e non mi aspettavo che fosse dotata di simili poteri... è solo per questo che sono stato colto di sorpresa! Ma... se lei mi concedesse di usare qualcuno dei suoi Digi-Ghost per aumentare i miei poteri... le potrei assicurare la vittoria! I Digiprescelti... la piu' grande minaccia al nostro grande progetto... verrebbero spazzati via! Questo e' poco ma sicuro, ci libereremmo del problema piu' grande! Le chiedo soltanto questa possibilita'... riusciro' a distruggere i bambini prescelti, e mi rifaro' di tutte le sconfitte accumulate finora! Vedra' che non restera' deluso..."

Il misterioso Digimon demone resto' in silenzio per qualche secondo, mentre Watchmon aspettava e continuava a tendere i tentacoli verso i Digi-Ghost, che sembravano quasi implorarlo di sporgersi ancora un po' e riceverli... Ma alla fine, quasi con un sospiro rassegnato, Anthraxmon decise che era il caso di tentare anche quella carta. In fondo, se fosse riuscito a difendere il portale anche solo per qualche minuto... e se nel fare questo fosse riuscito ad eliminare quei marmocchi insolenti, tanto di guadagnato!

"Hmph... e va bene, Watchmon... in qualche modo, sei riuscito a convincermi... ma bada, questa e' l'ultima possibilita' che ti concedo. La mia pazienza e' arrivata quasi al limite con te!" tuono' Anthraxmon, con un tale tono di minaccia che anche il terribile demone dai molti occhi ebbe un brivido di paura. "Se mi deluderai anche questa volta, e in qualche modo resterai vivo per raccontarlo... sappi che ti unirai alla schiera dei Digi-Ghost! Non accettero' nulla che non sia la totale distruzione dei Digiprescelti e lo sterminio di tutte le forze della resistenza! Mi sono spiegato? Questa e' la tua ultima possibilità, Watchmon! Non la gettare al vento!"

Il mostro dai tanti occhi rise nervosamente. Anche se era sicuro che questa volta la vittoria sarebbe toccata a lui, sentirsi fare una minaccia simile da Anthraxmon in persona - soprattutto sapendo qual era il destino di un Digimon che veniva trasformato in Digi-Ghost - era abbastanza da far venire i brividi a chiunque! "Di... di questo puo' stare sicuro, mio signore! Per... per me... e' anche una questione d'onore! Quei ragazzini e i loro animaletti addomesticati... mi hanno umiliato gia' abbastanza volte! Non potrei sopportare l'umiliazione di essere costretto a fuggire un'altra volta! Combattero' fino alla morte... la loro, si intende! Vedra', quando avro' finito... non restera' abbastanza dei Digiprescelti neanche per seppellirli!"

"Parole forti, Watchmon. Spero per te che tu sappia dare loro fondamento... o sarai tu quello di cui non restera' nulla!" tuono' Anthraxmon, chiudendo li' il discorso e lasciando Watchmon da solo nella sala di raccolta dei Digi-Ghost. Dopo aver ripreso fiato per qualche istante, l'osservatore estese nuovamente i tentacoli verso la massa di fantasmi digitali... e, in un momento di estrema tensione, fece contatto con due dei suoi occhi tentacolari! Immediatamente una scarica di energia rosso-violacea attraverso' il suo corpo, facendogli provare una sorta di brivido caldo... e tutti i suoi occhi si aprirono e brillarono di una innaturale luce argentea, mentre la sua bocca si spalancava in quello che pareva essere un misto di dolore ed estasi! Diversi dei Digi-Ghost si staccarono dalla massa gassosa ed entrarono nel suo corpo come acqua in una spugna... e un'aura nera, minacciosa e letale, si accese attorno a Watchmon, a significare che i suoi poteri stavano aumentando in maniera spropositata! Sembrava un palloncino che si gonfiava sempre di piu', e veniva da pensare che continuando cosi' sarebbe esploso... ma Watchmon non si sentiva affatto in pericolo! Al contrario, sentiva di non essere mai stato meglio in vita sua! Quella sensazione... era inebriante! Sentiva di essere capace di fare qualsiasi cosa!

"Huhuhuhuuu... HAHAHAHAHAAAA! LO SENTO! Sento il potere che mi pervade! Ora... non ho piu' alcun rivale! POsso distruggervi tutti, BAmbini PREscelTI!" esclamo'. Verso la fine della frase, il timbro della sua voce cambio' improvvisamente, passando per dei brevi istanti ad uno strano baritono prima di tornare normale... "QUestA Volta... qUESta vOLTA... NON usCIRete VIvi dAlLa MIA trAPPOla! saRA' LA vosTRA FinEEEEEE!"

La risata folle di Watchmon si levo' ancora, riecheggiando in tutta la piramide... fino al luogo dove stavano terminando gli scavi verso il portale per il Mondo Reale! Anzi, dove gli scavi erano gia' terminati! I Goblimon e Golemon addetti a quel compito erano finalmente riusciti a sfondare l'ultimo strato di roccia... e si erano trovati davanti uno spettacolo veramente incredibile: un grande campo di luce verdognola che stava addossato al muro della caverna in cui erano sbucati, come una porta fatta di luce che permetteva di arrivare chissa' dove... e le cui rifrazioni creavano degli strani giochi di luce sulle pareti e sul soffitto, aumentando la spettacolarita' della scena... ma la voce del loro signore, ormai in preda ad un delirio di onnipotenza, rovino' quello che altrimenti sarebbe stato un momento di meraviglia per tutti loro.

"Ugh... accidenti, questa risata... e' Watchmon-sama! Ma... cosa sta succedendo? E cos'erano quei rumori che abbiamo sentito la' sopra? Dev'essere successo un finimondo..." commento' uno dei Goblimon, distraendosi dal portale.

Uno dei Golemon degluti' sonoramente. "Non lo so e non me ne importa nulla... ma saranno grane grosse!" replico'. "E sapete che vi dico? Visto che lo abbiamo trovato noi, questo portale, noi lo usiamo per primi! Non voglio essere qui quando Watchmon-sama o i Digiprescelti verranno a prenderci, e visto che ci siamo dannati per raggiungere il Mondo Reale, è giusto che lo vediamo per primi! Allora, chi e' con me?"

"Io! Io!" risposero in coro numerosi dei Goblimon li' presenti... e anche qualche Golemon! Annuendo tra se', il Golemon che per primo aveva avuto l'idea guido' il resto dei dissidenti verso il passaggio dimensionale, inutilmente richiamato dai suoi compagni che non avevano ancora deciso...

"Hey! Ma che state facendo?" esclamo' un Goblimon arancione, estendendo una mano verso i ribelli nel tentativo di frenarli. "Lo sapete che Watchmon-sama non sara' tenero se... se ci ribelliamo agli ordini!"

"Hah! Che ci provi, a prendermi! Per quando lui sara' arrivato nel Mondo Reale, noi saremo gia' lontani miglia!" rispose il Golemon ribelle. "Se pero' tu vuoi restare qui e rischiare di farti ammazzare... magari diventando un Digi-Ghost, tanto per dire... per me puoi farlo! Ma non ti aspettare che io resti qui a fare la stessa fine! Andiamo, ragazzi, gambe in spalla!"

Uno alla volta, i ribelli si gettarono nel passaggio dimensionale e scomparvero al suo interno... e per quanto all'inizio il Goblimon arancione e il resto degli inservienti di Watchmon non fossero del tutto convinti, decisero che a quel punto, se in un modo o nell'altro dovevano morire, tanto valeva sfruttare l'occasione e vedere com'era il Mondo Reale! In breve tempo, anche loro si gettarono nel Digiport, e la caverna si svuoto' in pochissimo tempo... come se si stesse mentalmente preparando alla battaglia che molto presto si sarebbe svolta!

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Gli occhi di Jolene restavano fissi sul fuoco che ardeva davanti a lei, senza concentrarsi su nulla e senza davvero vedere nulla. In quel momento la Digiprescelta della Sincerita' era sicura di aver toccato il fondo... e anche la sua Digimon se ne stava li' vicina in assoluto silenzio, non sapendo cosa dire o cosa fare per tirare su la sua amica, senza sapere come fare a tirarla fuori dalla depressione in cui si trovava. Jolene era talmente distratta e apatica, per tutto quello che era successo, che si accorse di Yurika e Kunemon che si stavano avvicinando soltanto quando ormai questi ultimi furono ad appena un metro di distanza. Quasi spaventata, Jolene scatto' in piedi con un breve verso di sorpresa... e tiro' un sospiro quando vide che si trattava soltanto della sua amica.

"Y-Yurika... sei tu..." mormoro', a voce talmente bassa che la ragazzina dai capelli blu quasi non la senti' neanche. Yurika premette le labbra tra loro, comprendendo la situazione in cui la sua amica inglese si trovava - non era una sorpresa che tutto quello che era successo avesse traumatizzato lei piu' di chiunque altro. "S-Scusa... ma... non avevo voglia di... parlare con nessuno... quindi... non so se ... ti potro' dire molto."

"Jolene-chan..." cerco' di dire Yurika, prima di fermarsi per un breve ma terribile momento. Che rabbia non sapere cosa dire quando uno dei tuoi migliori amici ha bisogno di qualche parola di incoraggiamento... Per qualche secondo, la ragazzina dai capelli blu resto' in piedi davanti a Jolene senza dire nient, e sentendo che anche Kunemon non sapeva come iniziare il discorso... Era un momento di estrema tensione e frustrazione per entrambe...

Ma proprio quando sembrava che Jolene stesse per dire qualcos'altro di deprimente, Yurika fece qualcosa che la Digiprescelta della Sincerita' non si aspettava.

La bambina dai capelli blu fece un passo in avanti, arrivando vicinissima a Jolene... e la abbraccio'.

Jolene spalanco' gli occhi, completamente sbigottita. Era cosi' sorpresa che sulle prime non le venne in mente niente da dire... e anche quando questo avvenne, e Jolene si ritrovo' a pensare come mai a Yurika e a Kunemon importasse tanto di una come lei, perche' stessero la' a perdere tempo con una che piu' che un peso non si era dimostrata... in effetti, fu Yurika a rompere finalmente il silenzio e a dire quello che aveva da dire...

"Non e' stata colpa tua. Non e' stata colpa di nessuno per quello che e' successo la' dentro. La colpa... e' solo di Watchmon! E' stato lui ad uccidere LoaderLeomon... e tu hai reagito. Credo che... chiunque al tuo posto avrebbe fatto la stessa cosa." disse gentilmente, tenendo stretta la sua amica come per dirle di non preoccuparsi e che lei era comunque al suo fianco.

La ragazzina inglese e BlackGatomon non credevano alle loro orecchie... Yurika era sicura di quello che stava dicendo? Non stava facendo finta di non dare la colpa a loro soltanto per far sentire meglio Jolene?

"Yurika... che... che stai dicendo..." mormoro' Jolene, facendo qualche debole tentativo di svincolarsi dall'abbraccio. Dopo quella perdita di controllo, si aspettava che i suoi compagni la considerassero un pericolo... e avrebbero avuto ragione a farlo! Chi poteva dire che la cosa non si sarebbe ripetuta in futuro? No... no, lei non doveva stare li'! Era troppo pericolosa per il gruppo!

"Ti... ti prego, Yurika, lasciami... io... non posso... Non posso stare con voi!" protesto' la ragazzina inglese, non potendo credere che la sua amica non fosse rimasta terrorizzata dalla parte piu' oscura della sua personalita'... e dalla feroce violenza dimostrata da Erinyemon! "Non... non hai visto cosa e' successo prima? Io... io... ho fatto evolvere BlackGatomon in un mostro! E'... e' stata colpa dei miei sentimenti... della mia perdita di controllo... se e' successo quel disastro!"

"Ma siamo comunque riusciti a mandare via Watchmon e a sopravvivere per combattere un altro giorno!" rispose Yurika, cercando di guardare negli occhi la sua amica, e irritandosi quando quest'ultima rivolse lo sguardo verso il terreno. "Jolene-chan, guardami quando ti parlo! Anch'io sono rimasta spaventata quando Erinyemon e' arrivata in scena... ma quello che le ha prese piu' di tutti e' stato Watchmon! D'accordo... diciamo che BlackGatomon non e' evoluta per le ragioni piu' pure... ma quel mostro si meritava questo ed altro!"

"Questo... questo non cambia nulla comunque!" esclamo' Jolene, in un tentativo di convincere Yurika che la colpa era comunque sua. "Io ho comunque permesso alla mia rabbia di contaminare la Digievoluzione... e se non ci fosse stato Watchmon, sareste stati altrettanto fortunati? Erinyemon... non avrebbe rivolto la sua ira contro di noi? Quella... quella cosa non era BlackGatomon! BlackGatomon non avrebbe mai fatto una cosa del genere! Era... era qualcosa di completamente diverso, e sono stata io a darle vita!"

"E allora? Non e' successo niente, e siamo tutti ancora vivi!" esclamo' Yurika. "Perche' prendersela tanto per cose che non sono successe? Ascoltami, Jolene-chan, ti prego... non pensare che sia stata colpa tua e basta! Va... va bene, forse hai fatto un errore e ti sei lasciata sopraffare dalla rabbia? E allora? Chi e' che non fa errori? Io, Sho-kun, Felipe-kun, Kevin-chan, i nostri Digimon... tutti noi abbiamo fatto degli errori, da quando siamo arrivati qui e nella vita di tutti i giorni!"

"Quello che conta, alla fine, e' che da tutto questo abbiamo imparato!" replico' Kunemon. "Altrimenti... che senso avrebbe avuto il fatto che Gennai ci ha affidato queste Crest? Servivano proprio a dimostrare che noi possediamo le qualita' necessarie ad attivarle... ma non possiamo saperlo senza fare dei tentativi, e questo significa inciampare lungo il percorso e fare degli errori! E'... e' una cosa da cui dobbiamo imparare tutti! Non avrebbe senso che i nostri potteri ci fossero semplicemente datti... senza che noi facciamo lo sforzo di dimostrare che ne siamo degni e che li sappiamo gestire!"

"Ma allora... non pensate che il fatto che ho perso il controllo significa che non sono degna di avere questi poteri?" mormoro' Jolene in risposta.

Yurika scosse energicamente la testa. "No, Jolene-chan. Assolutamente no." rispose. "Insomma... io non credo che un errore squalifichi subito le persone! Anche se... anche se e' vero che ti sei fatta trascinare dalla rabbia... credo che sarebbe stata una cosa che avrebbe fatto chiunque altro! Watchmon ha ucciso LoaderLeomon, il nostro amico e maestro... e io non lo perdonero' mai per questo! Io... credo che al tuo posto, nella tua posizione, avrei fatto la stessa cosa! Quindi... per favore... per favore, amica mia, non buttarti giu' soltanto per questo! Noi... abbiamo tutti bisogno di te! Sei una del nostro gruppo! Tu e BlackGatomon! Non possiamo sconfiggere quel maledetto Watchmon senza ognuno di noi... e anche tu e BlackGatomon siete due di noi!"

"Yurika... io... non posso credere che davvero tu..." comincio' a dire Jolene... prima di accorgersi che, con sua grande sorpresa, si stavano unendo anche gli altri ragazzi e Digimon alla conversazione. Nessuno di loro sembrava davvero biasimare Jolene per quello che era successo... e anzi, le espressioni nei loro sguardi erano ferme ed incoraggianti! Consideravano tutti Jolene e BlackGatomon come membri del loro gruppo!

"Ascolta quello che dicono Yurika e Kunemon, Jolene!" affermo' Bearmon. "Forse hai sbagliato, ma l'importante e' essertene resa conto! Ora, starsene qui a darsi la colpa non aiutera' nessuno! Come hanno detto Sho e gli altri... ora l'importante e' darsi animo, fare fronte comune, e sconfiggere Watchmon una volta per tutte, finche' siamo in tempo!"

Sho si fece avanti, appoggiando una mano sulla spalla di Jolene, come per dirle che non era da sola. "E noi tutti ti daremo una mano, Jolene-chan. Non ti abbandoneremo certo per una cosa cosi'... altrimenti che amici saremmo?"

"Mi associo, Sho! Ora si' che ti riconosco!" esclamo' SnowAgumon.

"Ma... ma..." cerco' ancora di protestare debolmente la ragazzina inglese. "Io... non... voglio dire... che... che prove avete per darmi fiducia? Cosa... cosa vi fa pensare che... che non diventero' un pericolo per tutti voi a causa di un mio nuovo scatto d'ira?"

Felipe sospiro' e fece un sorriso ironico. "Beh, questo e' vero, non abbiamo nessuna prova che non succedera' di nuovo. Ma in fondo, se dovesse essere qualcosa di basato su prove concrete, non si chiamerebbe fiducia, no?"

"Hehehee... sai, Felipe, mi sono piaciute molto queste parole! Dette da te, poi, hanno proprio un significato speciale!" disse Falcomon, strizzando un occhio al suo partner umano.

Il biondino spagnolo si sfrego' la nuca. "Diciamo che... stare accanto ad un certo pennuto da cortile e un certo ragazzino sventato con gli occhialoni ha avuto un certo effetto su di me!" rispose, gettando un'occhiata d'intesa a Sho, che rispose storcendo il naso.

In tutto questo, BlackGatomon era rimasta seduta in disparte, ad ascoltare i discorsi dei Digiprescelti con crescente meraviglia. Era una sensazione che aveva gia' avvertito, nei momenti in cui i ragazzi si riunivano per divertirsi assieme, o semplicemente per parlare... ma fino a quel momento, non ci aveva mai fatto davvero caso. Eppure, adesso che vedeva quello che stavano facendo per risollevare l'animo di Jolene, la gattina nera si rendeva conto di cosa c'era tra loro, e di cosa lei si ostinava a negarsi, con sempre meno successo.

BlackGatomon resto' ferma ancora per qualche secondo... poi si alzo', con rinnovata decisione. Ora sapeva cosa dire a Jolene... e sapeva cosa fare per aiutarla...

"Jolene." disse, attirando l'attenzione di tutti. Quando fu sicura che la Digipreselta della Sincerita' la stava ascoltando, la gattina nera raccolse i suoi pensieri e, dopo essersi organizzata per bene il discorso, comincio' a parlare. "Io... non sono brava con le parole. Le uniche cose che so fare bene sono combattere e allontanare gli altri da me. Di questo me ne rendo conto. Tuttavia... questo non significa che io non sia in grado di provare anche qualcosa di piu' positivo. E... lo sai anche tu, quando ti ho conosciuto, pensavo che tu fossi soltanto una mezza cartuccia. Ho accettato di accompagnarti perche' ero convinta che diventare la partner di una Digiprescelta mi avrebbe permesso di evolvere e diventare piu' forte... e' sempre stata l'unica cosa che ho desiderato, fin da quando ho dei ricordi e' stato il mio solo e unico obiettivo. Pero'... pero' in questi ultimi tempi ho cominciato ad avere sempre piu' dubbi su questo mio modo di fare... vedevo voi, vedevo come vi divertivate assieme, e anche se all'inizio pensavo che fosse solo una perdita di tempo, mi sono ritrovata a pensare... e a mettere in discussione quello in cui credevo!"

"BlackGatomon..." disse Jolene. "Che... che stai dicendo? Non vorrai... dire che..."

"Per favore, Jolene, lasciami finire! Non e' certo facile per me dire una cosa del genere..." la prego' la gattina nera, usando un tono molto meno aggressivo di quello che usava in situazioni simili. "Mentre... mentre proseguivamo il nostro viaggio a DigiWorld, ho visto come tu hai cominciato a stare assieme a Sho, a Yurika, ai loro compagni e agli altri Digimon... e ho visto che man mano sei diventata piu' coraggiosa e piu' decisa... hai sempre cercato di fare del tuo meglio, anche se eri spaventata, mentre io restavo ferma sulla mia posizione e cercavo di convincermi che io volevo soltanto il potere. Ma... ma la realta' e' diversa. E ormai non posso piu' negarlo. Non dopo aver visto quanto ti stai buttando giu' per questa storia!"

"Black... Gatomon?" Jolene sembrava avere una mezza idea di quello che avrebbe detto la sua Digimon a questo punto... ma rimase lo stesso senza fiato quando BlackGatomon ando' da lei e le prese la mano, il gesto di una persona che voleva colmare la distanza una volta per tutte.

"Jolene... tu sei diventata la mia prima amica dopo tanto tempo. Io ti voglio bene... e anche se all'inizio non l'avrei mai pensato, mi fa male vederti cosi'!" esclamo', con un tono quasi disperato che rendeva bene i suoi sentimenti. "Non posso pensare di aver ottenuto il potere che credevo di volere... facendo soffrire te! E non pensare nemmeno di darti la colpa per questo, perche' non eri solo tu a voler ammazzare Watchmon in quel momento! C'ero anch'io li'... anch'io ho visto LoaderLeomon morire... e anch'io volevo fare a pezzi quel verme con i miei artigli! Quindi... eravamo in due a volerlo morto! Anzi, in piu' di due!"

La Digiprescelta inglese era rimasta talmente sorpresa che per un attimo si senti' mancare il respiro, e dovette puntare i piedi sulla sabbia per non perdere l'equilibrio. BlackGatomon... BlackGatomon aveva detto che la considerava sua amica? BlackGatomon... aveva ammesso che per lei Jolene era importante al di la' di essere il mezzo per digievolvere? E tutti i ragazzi e i Digimon che le stavano attorno... la consideravano ancora una di loro? Un... Un'amica?

Il silenzio duro' ancora qualche secondo... poi, gli occhi di Jolene tremarono, e le lacrime ripresero a scorrere da essi, mentre le ragazzina si inginocchiava vicino a BlackGatomon... e dopo un attimo di esitazione, la abbraccio' stretta come se si stesse aggrappando ad un galleggiante in mezzo al mare mosso! Un misto di commozione, incredulita' e senso di liberazione percorsero la Digiprescelta della Sincerita', mentre lei dava la sua risposta.

"A... Anch'io... anch'io... ti voglio bene... BlackGatomon..." singhiozzo' la piccola inglese. "Tu... sei stata... la prima persona... che... che ho conosciuto... qui... a DigiWorld... se... se non ti avessi incontrato... io... non credo che sarei qui... adesso... e... e..."

"No, non dire niente, Jolene..." rispose BlackGatomon, finalmente mollando i suoi freni inibitori e lasciandosi sfuggire a sua volta qualche lacrima di liberazione. "Io... ti chiedo scusa... per come mi sono comportata all'inizio con te... e spero che sarai disposta a darmi un'altra possibilita', nonostante tutto quello che e' successo..."

Jolene annui' in perfetto silenzio... e finalmente riusci' a sorridere mentre guardava negli occhi BlackGatomon e ricambiava il suo abbraccio. "Io... io... voglio ancora essere la tua partner, BlackGatomon... e la tua amica! E' solo che... e' solo che... non so se io merito di avere un'altra possibilita'... io voglio stare con voi, amici miei... non voglio piu' avere paura e vivere nell'ombra dei miei timori! Ma... non so se ne saro' in grado!"

"Devi credere in te stessa, Jolene-chan!" replico' Kunemon, annuendo con decisione. "Ci crediamo tutti qui, non e' vero?"

"Puoi dirlo forte!" rispose Sho. "Jolene-chan... tu sei una Digiprescelta... sei una di noi, ora e per sempre!"

"Non ti abbandoneremo mai, di questo puoi stare certa!" disse SnowAgumon.

"Non devi piu' avere paura... ci siamo noi!" la incoraggio' Yurika, anche lei con le lacrime agli occhi. "Noi siamo una squadra, no?"

"Esatto... e tu sei una di noi!" disse Felipe, laconico.

"Andiamo, Jolene! Sconfiggiamo Watchmon tutti assieme!" fu la volta di Falcomon.

Il piccolo Kevin fece il segno dell'okay. "Non sarai mai piu' sola, te lo promettiamo!"

"Tutti per uno e uno per tutti... non e' cosi' che si dice, nel Mondo Reale?" concluse Bearmon.

Jolene riprese a piangere, ma questa volta erano lacrime di gioia ed emozione. Finalmente, aveva trovato qualcuno che la accettava per quello che era, che non la giudicava per le sue debolezze... un gruppo a cui sentiva di appartenere assieme alla sua nuova amica, BlackGatomon! Digiprescelta e Digimon si guardarono negli occhi... e poi si rivolsero al resto del gruppo, con palpabile gratitudine. "Io... io... non so cosa dire, ragazzi..." mormoro' la piccola inglese, ridendo e piangendo al tempo stesso. "Io... non mi sono mai trovata con degli amici come voi... io... grazie, amici miei, vi voglio bene... e vi prometto che non vi deludero'!"

In quel momento, in risposta ai sentimenti di Jolene, la Crest della Sincerita' si accese, e la sua luce bianca illumino' la notte per diversi metri di distanza, al punto che alcuni furono costretti a distogliere un po' lo sguardo. Ma la buona notizia che questo significava, e cioe' che finalmente anche BlackGatomon avrebbe potuto digievolvere nel modo giusto, ebbe il sopravvento su ogni altra considerazione... e un istante dopo, Sho e SnowAgumon tesero la mano verso Jolene e BlackGatomon per aiutarle a rialzarsi!

"E allora forza, ragazze... andiamo tutti assieme!" disse il leader non ufficiale del gruppo. "Watchmon ha i minuti contati, questa volta!"

"Puoi... puoi scommeterci, Sho!" rispose Jolene, tendendo un braccio in fuori e afferrando con vigore la mano che le veniva data.

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"Huhuhuhuuu... PErfeTTo... AssOLUTaMEnte pERfetTo!" ululo' Watchmon, la voce ridotta ad una allucinante cacofonia mentre guardava la gigantesca sfera di Digi-Ghost, le cui dimensioni erano state ridotte soltanto di poco dai fantasmi che lui aveva prelevato, fluttuare sinistramente verso il Digiport... e poi, con un cupo rumore di risucchio, venire trascinata al suo interno e scomparire alla sua vista! Se non altro, quella parte della missione era stata completata... e Anthraxmon-sama non avrebbe piu' potuto biasimarlo per questo! Fin qui, tutto bene... ora, tutto quello che gli restava da fare era aspettare che i Digiprescelti tornassero alla carica... cosa che sicuramente avrebbero fatto presto... e vendicare il suo orgoglio ferito! Quando si fosse presentato ad Anthraxmon con la vittoria... e la nuova sorpresa che aveva in mente per quei mocciosi... sia Geryomon che WaruNezumimon sarebbero stati costretti a riconoscere la sua superiorita', e avrebbero dovuto ammettere che era lui quello piu' degno di dominare al fianco di Anthraxmon-sama...

Una sensazione, una fugace visione trasmessagli da uno dei numerosi DemiWatchmon nascosti attorno alla sua piramide, lo risveglio' dai suoi pensieri... e, con un ghigno maniacale, Watchmon si volto' lentamente verso l'ingresso della caverna. C'era decisamente qualcosa che non andava in lui... a parte la voce e la perdita di controllo sempre piu' evidente, i suoi lineamenti stavano cominciando a ribollire e a mutare, come se qualcosa si orribilmente vivo si stesse muovendo sotto le sue squame! La sua figura stessa si faceva piu' sfocata, e i suoi contorni tremavano come se il mostro dai molti occhi fosse stato in procinto di evaporare da un momento all'altro...

"HUHUHUHuuu... VEnitE, DiGiPReSCelti! VenITe PurE! vI sTO AspeTTAndo... cOn aNSia!" gorgoglio' il malvagio Digimon. "SoNO sICurO che... MI tROVerEtE uN Po'... CAmbiAtOoooo!"

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Il quintetto di Digiprescelti e Digimon si stava avvicinando sempre piu' alla piramide, ormai decisi e preparati, e accompagnati da alcuni dei Digimon che piu' spesso avevano combattuto al loro fianco nel corso dei loro viaggi - Volcdramon, Musyamon, Leomon, Witchmon, Cobramon... tutti i loro compagni stavano formando una squadra compatta dietro di loro, pronti a sostenerli in quel momento decisivo. Finalmente, giunti a pochi metri dall'ingresso, Sho e SnowAgumon si fermarono e fecero cenno agli altri di aspettare, cosa che il gruppo fece prontamente.

"Okay, SnowAgumon, ci siamo... questa volta non possiamo ne' fuggire ne' perdere!" affermo' il ragazzino giapponese, aggiustandosi un po' gli occhialoni sulla testa. "Dobbiamo eliminare Watchmon a colpo sicuro... e scoprire una volta per tutte cosa c'e' dietro la storia dei Digi-Ghost! Solo cosi' potremo sperare di affrontare un giorno il suo capo e salvare DigiWorld una volta per tutte."

"Non c'e' bisogno che tu me lo ripeta, Sho!" rispose il piccolo dinosauro. "Non perdiamo altro tempo, allora! Piu' aspettiamo, piu' Watchmon puo' riorganizzarsi! All'attacco!"

Mentre ogni Digiprescelto si rivolgeva al suo Digimon per attivare la dIgievoluzione, Jolene e BlackGatomon si guardarono un attimo negli occhi, scambiandosi una promessa silenziosa... e infine, la gattina nera ghigno' e fece il segno dell'okay alla sua compagna, che rispose con un cenno della testa e un sorriso speranzoso... questa volta, sarebbe andato tutto per il verso giusto!

"E va bene, BlackGatomon! Facciamolo!" disse la Digiprescelta, tirando fuori il suo Digivice, la cui Crest si illumino' di nuovo con ancora maggior vigore! La luce si espanse tutt'attorno e avvolse BlackGatomon, che si senti' percorrere da una corroborante scarica di energia... mentre anche tutti i suoi compagni di squadra, attorno a lei, passavano alle loro forme Ultimate!

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON! Veedramon chou shinka... AEROVEEDRAMON!"

"Kunemon shinka... FLYMON! Flymon chou shinka... CANNONBEEMON!"

"Bearmon shinka... GRIZZMON! Grizzmon chou shinka... GRAPLEOMON!"

"Falcomon shinka... DIATRYMON! Diatrymon chou shinka... YATAGARAMON!"

"BlackGatomon... chou shinka..."

Quando la luce si smorzo', permettendo ai ragazzi di vedere la vera forma Ultimate di BlackGatomon, tutti furono sollevati nel vedere che era completamente diversa dalla feroce ed incontrollabile Erinyemon: ora, davanti a loro si stagliava una bellissima creatura dall'aspetto quasi malinconico, un angelo femminile con la pelle candida e tre paia di ali dalle piume nere come il petrolio, che indossava una tunica viola ricamata di quelle che sembravano essere stelle luccicanti,un paio di stivaletti dello stesso colore, uno alto fino al ginocchio e l'altro fino alla caviglia, e una elaborata armatura d'argento, con delle complesse rune dorate incise sul pettorale e sulle spalle, e una lunga lancia dalla punta argentata stretta tra le mani guantate. Sul dorso, portava una faretra nella quale erano infilate numerose frecce di metallo rosso, e portava a tracolla un arco di strana fattura, i cui bordi erano di metallo, affilati in modo da poter servire anche come arma da taglio in caso di bisogno! Lunghi capelli neri fluttuavano dietro la testa, tenuti fermi da una fascia celeste decorata con due piccole ali ai lati... e sugli occhi, per qualche strano motivo, la creatura portava una fascia viola che sembrava renderla cieca. Con grazia quasi ipnotica, la nuova Digimon esegui' una virata in aria e atterro' in piedi tenendo la lancia in aria ed esclamando il proprio nome!

"NEPHILIMON!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Nephilimon

Tipo: Angelo Caduto

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Psychic Arrow, Rising Lance

Un Digimon angelico ribelle, che non ha tuttavia dimenticato le vie del Bene. Pur essendo cieca, come punizione per la sua insubordinazione, ha il dono di poteri psichici che le consentono di anticipare le mosse dell'avversario, e guidare i suoi colpi con precisione incredibile. Nulla puo' sfuggire al suo micidiale arco!

"Quindi... questa e' la tua vera forma Ultimate, BlackGatomon... anzi, no, Nephilimon?" chiese Jolene, felice di vedere che finalmente, anche lei era riuscita a raggiungere gli altri Digiprescelti e a non sentirsi piu' un peso! "Sono... sono contenta di essere riuscita ad aiutarti a raggiungerla! E... di non aver sbagliato questa volta!"

Nephilimon si giro' leggiadramente verso la sua amica ritrovata... e anche dietro la benda che portava davanti agli occhi, la ragazzina riusci' a sentire lo sguardo caldo e amorevole dell'angelo femminile fisso su di lei. "Ti ringrazio, amica mia... e ti prometto ancora che non ti deludero'! Ora forza, non c'e' piu' tempo per i convenevoli! Dobbiamo distruggere Watchmon, adesso!"

"Perfetto! Allora, ragazzi... seguitemi e tenete gli occhi aperti! Non sappiamo quando Watchmon ci tendera' un'imboscata!" affermo' AeroVeedramon, prendendo la testa del gruppo mentre, uno alla volta, entravano di nuovo nella piramide ormai mezza diroccata...

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Tuttavia, man mano che il gruppo penetrava all'interno della fortezza, appariva sempre piu' chiaro che c'era qualcosa di molto strano... all'inizio, i Digiprescelti e i loro amici non avevano fatto caso ai corridoi deserti e silenziosi, pensando che gli scagnozzi di Watchmon avessero voluto ritirarsi nelle sezioni piu' interne e allestire una difesa... ma man mano che il gruppo penetrava nella base del loro nemico, con un intero esercito di Digimon della resistenza all'esterno pronto ad intervenire in caso di bisogno, diventava sempre piu' chiaro che non era rimasto nessuno all'interno! I corridoi, le stanze, gli angoli, i passaggi... non c'era nulla se non polvere e qualche pezzo di muro caduto, probabilmente per il combattimento di poche ore prima. Anche la stanza nella quale avevano affrontato Watchmon e i suoi Cyclonemon, ora ridotta a un ammasso di ruderi spezzati, era vuota, in maniera quasi inquietante... e gli unici suoni che si sentivano, ad aumentare la sensazione di alienazione, erano i passi che loro facevano, e il movimento delle ali di AeroVeedramon, Yatagaramon e Nephilimon. I Digimon si guardavano qua e la' con espressioni sempre piu' ansiose, non sapendo piu' cosa aspettarsi... e non sapendo da dove arrivera' l'attacco. Se mai sarebbe arrivato...

"Ma che diamine significa? Come mai questa piramide e' completamente deserta?" si chiese Felipe a bassa voce, senza nascondere la frustrazione. "Non possono essere fuggiti tanto faclmente, quei dannati... In cosi' poco tempo, poi? A che gioco stanno giocando?"

"E' una trappola, questo e' sicuro..." riflette' ad alta voce GrapLeomon, mentre il gruppo si dirigeva verso la fine di un corridoio, e verso quella che sembrava essere una sala di controllo. Sfortunatamente, anche da quella non provenivano segni di vita... "Ma non possiamo fare altro che andare avanti e scovare Watchmon. Dopodiche', cercheremo di attaccarlo tutti assieme, e di eliminarlo nel minor tempo possibile. Occhi aperti, potrebbe essere qui e... huh?"

Il guerriero-leone cibernetico si interruppe di colpo quando il gruppo emerse nella sala di controllo... e vide che era demolita anche peggio del resto della piramide! Sembrava che ci fosse stata una lotta al suo interno... e il fatto che i corpi dei Digimon sparivano quando questi venivano uccisi non serviva certo a far dubitare di questo! Le console erano scoperchiate, con fili elettrici crepitanti sparsi qua e la'... e il pavimento era disseminato di cocci di vetro, pezzi di muro sbriciolati, bulloni... e altri oggetti che i Digiprescelti non si fermarono a guardare. Ma la cosa peggiore era l'atmosfera, permeata da una strana puzza di ozono che si combinava all'aria viziata in modo da rendere il tutto ancora piu' opprimente...

"A-Accidenti..." mormoro' Nephilimon, spostando una lastra di metallo divelta con lasua lancia. "Sembra che abbiano dato una festa, qui... ma chi sara' stato a fare questo macello?"

Yurika scosse la testa. "Io... non lo so, ma mi piace sempre meno!" disse, senza preoccuparsi di nascondere il suo timore. "Che diavolo e' successo, qui? E dov'e' quel dannato Watchmon? Io sto cominciando a perdere la calma, se volete saperlo..."

L'innervosita Digiprescelta dell'Amore si penti' subito di quello che aveva detto - quando la stanza inizio' a tremare, e delle crepe apparvero nel muro alla loro destra, sotto i colpi di qualcosa di enorme e fortissimo che si stava scagliando selvaggiamente contro di esso! Allarmati, i Digiprescelti, i loro partner, e i loro accompagnatori si misero in guardia, pronti a combattere... e un istante dopo, con un fragore assordante, una sezione di muro rovino' al suolo ridotta in calcinacci infranti, mentre una terribile voce tonante faceva vibrare le pareti rimaste intatte!

"HAHAHAHAHAAAAAA! Ti stavi chiedendo dov'ero, Digiprescelta dell'Amore? ECCOMI QUI! HAAAAHAHAHAHAAA!"

Quando il buco nel muro si apri' del tutto, e fu possibile vedere cosa avesse sbattuto con tale brutalita' contro la parete, i Digiprescelti, anche il coraggioso Sho, non riuscirono a trattenere un grido di spavento - davanti a loro, si trovava una cosa talmente orribile che nessuno di loro avrebbe mai osato immaginarla, neanche in un incubo... e che in quel momento stava avanzando verso di loro, famelica e inarrestabile!

"Huhuhuhuuu... Vedo che siete spaventati dal mio nuovo aspetto... in effetti, ammetto di essere diventato un po' sgradevole a vedersi... ma tutto questo potere mi ripaga ampiamente!" tuono' la cosa inimmaginabile che fino a quel momento era stata Watchmon, strisciando nella sala macchine demolita su numerosi tentacoli coperti di pelle grigio piombo.

"Ho l'onore e il piacere di dirvi... che questa vista sara' l'ultima vostra esperienza prima di una morte atroce! VI PRESENTO... LA MIA FORMA MEGA! VISORWATCHMON! HAAAAAHAHAHAHAHAHA!"

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CONTINUA...

Note dell'autore: Oh, mamma, oh mamma, oh, mamma! Proprio adesso che pensavamo che la forma Ultimate di BlackGatomon, e la ripresa di Jolene, potessero voler dire un vantaggio per i Digiprescelti... Watchmon ci coglie tutti di sorpresa con una SUA digievoluzione! E se pensavate che fosse orribile prima... aspettate di vederlo ORA!

Ammetto che per la forma Ultimate di BlackGatomon mi sono ispirato (anche se solo vagamente) alla visual novel Fate / Stay Night, uno dei capolavori di Nasu Kinoko e di Type-Moon! Piu' esattamente, mi sono ispirato a Rider, la mia Servant preferita... ma solo per alcuni aspetti minori, per il resto ho cercato di esercitare la mia fantasia! Spero che sia riuscito bene!

Comincero' a scrivere il prossimo capitolo gia' domani... perche' sono sicuro che molti di voisaranno ansiosi di scoprire come faranno i nostri a fermare la forma Mega di Watchmon.. se ci riusciranno! E anche se ci riuscissero... potete ben capire che ci sono ancora dei grossi problemi! Beh, non vi anticipo nulla! Restate sintonizzati, e saprete tutto!

Alla prossima!

Justice Gundam

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Capitolo 30
*** Battaglia decisiva nella piramide ***


Digimon Zero-30

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Come di consueto, sono felice di darvi il benvenuto al nuovo capitolo di Digimon Zero... e in particolare, al capitolo che segna un momento decisivo in tutta la storia! Scommetto che molti, moltissimi di voi non stavano aspettando altro che questo momento per vedere come sarebbe andata la battaglia decisiva!

Perche', non dimentichiamolo, ancora una volta, tanto per cambiare, i Digiprescelti hanno concluso lo scorso capitolo in una posizione alquanto bruttina. Certo, alla fine sono riusciti a ritrovare il coraggio e la decisione necessari per riprendere la loro lotta, e sono riusciti a ridare a Jolene e a BlackGatomon la sicurezza che avevano perso... il che, a sua volta, ha permesso a BlackGatomon di raggiungere la sua vera forma Ultimate, Nephilimon... ma i Digiprescelti non hanno fatto i conti con l'ultima mossa disperata di Watchmon: assorbire una gran quantita' dei Digi-Ghost che ha accumulato in modo da raggiungere la sua forma Mega, VisorWatchmon! Una forma Mega che in questo momento sta incombendo sui Digiprescelti e freme dal desiderio di farli fuori tutti, uno per uno!

Si', questo e' stato proprio uno sviluppo imprevisto. E uno sviluppo che, senza dubbio, fara' sudare i nostri ragazzi... come faranno a vincere contro una forma Mega, quando loro si sono soltanto da poco abituati alle forme Ultimate dei loro Digimon? Riusciranno AeroVeedramon e i suoi compagni a sopravvivere a... anzi, no, a sconfiggere... l'orrore in cui Watchmon si e' trasformato? E anche se in qualche modo riuscissero a strappare una vittoria dai suoi tentacoli... resta pur sempre il fatto che Watchmon e' riuscito a portare a termine una parte del piano - ha trovato un portale verso il Mondo Reale, e vi ha spinto dentro i suoi Digi-Ghost, con chissa' quali conseguenze per il nostro mondo!

E poi, c'e' quel WaruNezumimon che non la conta giusta... e' evidente che sta in qualche modo semplificando la vita ai bambini prescelti, e che ha dei loschi progetti in mente!

Beh, che vi aspettavate? Se le cose non si complicano, ad un certo punto, e non sembrano disperate... non e' una serie di Digimon, non vi pare?

Detto questo, passo a rispondere alle vostre recensioni, come sempre ben accette!

Darkroxas92: Bene! A quanto pare sono bravo a cogliere di sorpresa i miei lettori! Hehehee... o magari è stata semplicemente una coincidenza... beh, l'importante, per adesso, è aver creato abbastanza suspence per questa battaglia! Se avessero affrontato Watchmon nella sua semplice forma Ultimate, probabilmente non sarebbe stato altrettanto eccitante e terrificante, non ti pare? ^_^

E si'... adesso si pone il problema di come faranno i nostri baldi giovani ad affrontare un nemico cosi' chiaramente superiore a loro. Se non riescono ad inventarsi qualcosa in fretta, mi sa tanto che sono perduti...

KillKenny: Credo di aver scatenato qualcosa di terrificante, non faccio fatica ad ammetterlo... si', forse i Wolkenritter sarebbero graditi, e aggiungiamoci anche Nanoha e Fate! Hey, l'ultima volta hanno pure funzionato (Nanoha A's). Se non altro Jolene e BlackGatomon sono di nuovo in scena... e anzi, credo che molto presto ti stupiranno! VisorWatchmon... beh, sai com'e', di solito accade che quando quelli come lui ottengono una forma "One Winged Angel", poi non sono molto accorti quando si tratta di usare il loro nuovo potere! E' una speranza remota, ma meglio che niente, direi...

Perfetto! Siamo pronti a cominciare la battaglia decisiva tra i Digiprescelti e Watchmon... ehm, volevo dire, VisorWatchmon! Allora, mi raccomando, abbassate un po' le luci, mettete una musica dal tono sufficientemente epico, create l'atmosfera che ci vuole... poi allacciatevi le cinture di sicurezza e preparatevi ad assistere ad uno scontro di quelli che vi terranno con il fiato sospeso dall'inizio alla fine!

Non mi resta che augurarvi buona lettura... e chiedervi gentilmente di lasciarmi un commento alla fine!

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Capitolo 30 - Battaglia decisiva nella piramide

Con sempre crescente terrore, i ragazzi prescelti e i loro compagni osservarono la nuova forma di Watchmon aprirsi la strada attraverso il buco che aveva aperto nel muro e strisciare verso di loro, trascinandosi orrendamente con i suoi tentacoli, e ridendo follemente ad ogni istante! Quando avevano visto Watchmon per la prima volta, avevano pensato che nulla avrebbe potuto essere piu' spaventoso di lui... ma la forma Mega del mostro, che ora stavano vedendo con i loro stessi occhi, li aveva rapidamente corretti!

"Mamma... mia..." sussurro' Sho, riuscendo appena a mantenere la lucidita' mentale di pronunciare qualche parola. "Che... che roba e'? Che diavolo e' quella... quella COSA?"

"Forma... Mega?" esclamo' Kevin. "Come... come ha fatto a trasformarsi cosi'?"

"Haahaaaaa! Vi piacerebbe sapere come, eh?" tuono' VisorWatchmon, finalmente gettando da parte i framenti di muro sbriciolati con i suoi tentacoli. Quell'essere aveva davvero un aspetto mostruoso e allucinante - l'analogia piu' prossima che Sho e i suoi compagni riuscivano ad immaginare era un gigantesco albero di carne, muscoloso e poderoso, ricoperto da una gommosa corteccia grigio piombo, che si trascinava sul terreno su una serie di radici simili a tentacoli che si lasciavano dietro una scia di impronte verdastre. Una enorme bocca piena di denti acuminati si apriva, come una spaccatura, circa a meta' di quello che sarebbe stato il tronco in una pianta vera e propria, emettendo un vapore verdastro che aveva tutto l'aspetto di qualcosa da cui e' meglio tenersi alla larga. Ma la cosa piu' orribile erano senza ombra di dubbio i "rami": a circa cinque metri da terra, il fusto si suddivideva in un'altra serie di orridi tentacoli che frustavano ciecamente l'aria attorno all'orrore, ognuno di essi terminante in un grande occhio lucente, giallo con l'iride rosso e iniettato di sangue. Era una visione che avrebbe riempito di orore anche il piu' coraggioso, e a rendere le cose ancora peggiori era la soverchiante aura di energia che accompagnava il mostro ad ogni "passo" che faceva - questa volta, i Digiprescelti si trovavano di fronte ad una creatura che avrebbe potuto annientarli con facilita' quasi ridicola... e non c'era molto che potessero inventarsi per impedirglielo!

ANALIZATORE DIGIMON

Nome: VisorWatchmon

Tipo: Orrore

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Over Freeze Beam, Silent Madness

Pregate di non posare mai lo sguardo su questa figura di orrore e malvagita'! I Digimon inferiori vengono spinti alla follia dalla sua sola presenza, e chiunque riesca ad avvicinarsi abbastanza da impegnarlo in corpo a corpo viene risucchiato da spaventosi incubi, dai quali non c'e' nessuna via d'uscita! E' la forma Mega di Watchmon... e uno dei piu' crudeli orrori di cui il Dark Ocean sia capace!

"Saro' lieto di spiegarvi le cose come stanno... il mio segreto morira' con voi, in ogni caso!" rispose con arroganza il mostro strisciante, sicuro che ormai la sua vittoria fosse a portata dei suoi tentacoli prensili. "E' tutto grazie ai Digi-Ghost che ho racimolato in tutto questo tempo, da quando il MIO signore, il grande Anthraxmon-sama, mi ha affidato il compito di fare da avanguardia alla sua invasione di entrabi i mondi! Avrete visto anche voi che i Digi-Ghost possono avere un effetto... interessante, per dire il meno... sui Digimon di cui si impossessano! Bene... ho pensato che questo stesso effetto l'avrei potuto sfruttare io per distruggervi una volta per tutte, per ripagarvi di tutte le umiliazioni che mi avete inflitto! Per colpa vostra, Anthraxmon-sama e' in collera con me, e non sara' soddisfatto finche' non vi avro' spazzato via tutti! Grazie a questa forma, ora posso farlo senza problemi! Avete gia' avuto problemi con il mio livello Ultimate... figuriamoci se riuscirete a resistere ad un livello superiore!"

Nephilimon decise che era meglio guadagnare un po' di tempo per studiare l'avversario, e cerco' di convincerlo a parlare ancora. "Ma... quale sarebbe il piano di questo Anthraxmon? A che gli servono tutti questi Digi-Ghost?" esclamo', tenendo la lancia puntata contro l'orrore tentacolare. Certo, la lancia sembrava uno stuzzicadenti se paragonata alla forza brutale di VisorWatchmon... ma l'angelo caduto voleva mostrare a quella cosa che non aveva paura di lui! "E poi... dove sono tutti i tuoi uomini? Che e' successo qui, e cosa stavate cercando di fare?"

VisorWatchmon scoppio' di nuovo a ridere, creando una strana eco cacofonica che fece accapponare ulteriormente la pelle ai ragazzi. "HAHAHAHAAA! Non so nemmeno io cosa sia successo qui, e in effetti lo noto soltanto adesso! Ma in ogni modo, credete che importi, in questo momento? Per quanto riguarda i Digi-Ghost... sono lo strumento con cui il mio signore, Anthraxmon-sama, portera' la pace eterna in entrambi i mondi e li liberera' da ogni sofferenza! Heheheee... non che mi interessi molto di cosa capitera' a tutte voi misere creature! A me interessa soltanto di poter dominare la Terra e DigiWorld a fianco del mio signore! Con questo mio nuovo, magnifico corpo, saro' perfettamente in grado di farlo! Permettetemi di mostrarvi... che non c'e' assolutamente paragone rispetto a come ero qualche minuto fa!"

La mostruosa creatura ritrasse per un istante i suoi orribili "rami"... e poi li estese in avanti, allungandoli come se fossero stati fatti di caucciu'! Prima che i Digimon potessero tentare una difesa, i tentacoli dotati di occhi li avevano colpiti tutti con potenza insospettabile, mandandoli contro il muro dalla parte opposta della sala e facendolo crollare con uno schianto terribile. VisorWatchmon ritrasse immediatamente le sue orrende appendici e le agito' in aria, lanciando un gutturale grido di vittoria, completamente inebriato dal suo nuovo potere! "AAAAAAAH! SI'! SI'! Questo e' il potere che desideravo!" gorgoglio', mentre osservava con disprezzo i vari Ultimate che, addossati al muro, cercavano faticosamente di rialzarsi. Anche un attacco cosi' semplice era stato in grado di infliggere loro tutti quei danni... questo si' che la diceva lunga sul potere di VisorWatchmon!

"Non... non posso crederci..." balbetto' Jolene, ancora non del tutto ripresasi dalla terrificante visione del mostro. "Con... con un solo colpo... li ha messi tutti a terra!"

Un'ondata di panico minaccio' di travolgere Sho, che strinse i denti per mantenere l'autocontrollo. Era vero, purtroppo... quell'essere spaventoso era molto piu' potente di quanto loro potessero fare in quel momento! Bisognava trovare un modo per distrarlo e per recuperare lo svantaggio... ma come fare? Non avevano mai affrontato un Mega prima di allora...

Ma Sho non ebbe il tempo di farsi venire un'idea. Leomon strinse un pugno e sferro' un colpo in avanti, scagliando un proiettile energetico contro l'abominio torreggiante. "Fist of the Beast King!" ruggi' il nobile guerriero. Come si aspettava, il colpo non ebbe il minimo effetto, dissolvendosi sulla dura pellaccia di VisorWatchmon... ma l'obiettivo di Leomon non era comunque quello di danneggiare il mostro.

"L-Leomon? Che... che cosa...?" mormoro' Sho, non capendo il senso di quell'attacco inutile.

VisorWatchmon era piu' divertito che altro. "Huhuhuuu... cos'era questo, Leomon? Un pietoso tentativo di darmi sui nervi? Mi hai soltanto fatto il solletico, se vuoi saperlo!" tuono'... prima che Volcdramon emergesse dalla galleria che i Digiprescelti avevano preso e balzasse verso l'orrenda creatura, il corpo avvolto da una nube di fumo vulcanico. VisorWatchmon ghigno' ferocemente e punto' i suoi tentacoli oculari verso di lui, pronto a lanciare un altro attacco...

"Allora vediamo se io riesco a farti ridere di piu'! CIRCLE OF DEATH!" tuono' il dragone nero. Le spire di fumo incandescente si staccarono turbinando dal suo immenso corpo e si precipitarono su VisorWatchmon, inghiottendolo in una bollente nube nera che non fece alcun danno all'agghiacciante Mega... ma quest'ultimo smise di ridere quando si accorse che la fuliggine vulcanica si era espansa ovunque tutt'attorno a lui, impedendogli di vedere cosa accadeva tutt'attorno!

"ARGH!" ringhio' VisorWatchmon, incespicando. "Che... diavolo... Tu e i tuoi trucchetti da baraccone, Volcdramon! Che cosa stai cercando di fare?"

"Ero sicuro che uno dei tuoi punti deboli, sia nella tua forma precedente che in questa, fosse il fatto di avere una vista troppo buona!" esclamo' il dragone, mentre si allontanava dalla nube di caliggine e faceva cenno ai Digiprescelti di seguirlo. "E a quanto pare ci ho azzeccato! Ti basi troppo sulla vista per combattere... e quando non puoi piu' vedere bene, sei in difficolta'! CIRCLE OF DEATH!" Volcdramon soffio' un'altra nube di fuliggine contro VisorWatchmon, infittendo ancora di piu' la nube che gia' stava dando fastidio all'orrenda creatura e facendo guadagnare ancora qualche prezioso secondo ai Digiprescelti.

"Ma... ma questo a cosa servira'?" chiese Jolene. "Anche se... anche se riuscissimo ad attaccarlo adesso, con la differenza di forza che c'e'... i nostri Digimon non gli farebbero neanche un graffio!"

"Infatti! Era questo lo scopo di Volcdramon!" rispose Leomon, raggiungendo il gruppetto accompagnato da Musyamon, Cobramon e Witchmon. "Al momento, non possiamo sconfiggere VisorWatchmon! Possiamo solo guadagnare tempo per elaborare un'altra strategia! Ragazzi... riuscite a rialzarvi? State tutti bene?"

"S-si'... si', piu' o meno..." mormoro' AeroVeedramon, districando le sue ali dai ruderi del muro, per poi dare un'occhiata alla galleria che gli si era aperta dietro. "Va... va bene, ragazzi, ritirata strategica! Affrontare VisorWatchmon adesso sarebbe puro suicidio! Scappiamo, prima che esca di li'!"

"Ricevuto! Via di qui, presto!" esclamo' Yurika. Alla massima velocita' possibile, i Digiprescelti e i Digimon corsero nella galleria che VisorWatchmon aveva appena rivelato, appena in tempo prima che la terrificante creatura riuscisse a diradare la nube di cenere vulcanica che la circondava e ad uscire da essa, ulteriormente irritata e al tempo stesso divertita da quelli che vedeva come inutili tentativi di resistenza.

"Huuuhuhuhuuu... e va bene, stupidi esseri inferiori! Vedo che vi va di giocare al gatto col topo!" ringhio', iniziando a strisciare con calma inquietante verso la galleria. "E va bene... allora vi accontentero'! In fondo, un condannato ha pur sempre diritto all'ultimo desiderio! Hahahahahaaaa!"

Il corpo innaturale della creatura malefica si infilo' nel tunnel come se non avesse avuto ossa, sgusciando nell'apertura decisamente piu' piccola di lui come acqua attraverso una tubatura, e riprese ad inseguire i Digiprescelti, pregustando il momento in cui avrebbe raccolto la sua vendetta... "Scappate! Scappate pure! Non fate altro che dare piu' sapore alla sfida! Come ci si sente, eh? A scappare da un avversario a cui non potere sfuggire e che non potete sconfiggere? Scommetto che siete terrorizzati! HAHAHAHAAAAA!"

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Le risate allucinanti di VisorWatchmon riecheggiavano nelle gallerie, inseguendo i ragazzi e i Digimon della resistenza come un'eco minacciosa e ricordando loro costantemente della minaccia mortale che li inseguiva inesorabile. Volcdramon aveva ragione... il suo attacco era riuscito a far guadagnare ai ragazzi un po' di tempo, ma non aveva fatto il benche' minimo danno a VisorWatchmon. Dovevano usare il tempo in piu' che erano riusciti a strappare alla morte per farsi venire in mente un'idea... qualsiasi cosa che potesse aiutarli a ribaltare la situazione!

"Hanf... hanf... ragazzi, se qualcuno di voi ha dei suggerimenti... io sarei pronto ad ascoltarla!" esclamo' Sho, tenendosi stretto gli occhialoni da ciclista che teneva sulla fronte. Non che gli sarebbero stati utili, ma in qualche modo sentirseli addosso gli dava un pizzico di sicurezza in piu'... "Abbiamo... uff... una cosa uscita da un film horror di serie B alle calcagna... e nulla di quello che abbiamo e' in grado di danneggiarlo! Che si fa?"

"Per adesso si scappa!" affermo' CannonBeemon, stabilizzandosi in modo da permettere a Yurika di restargli sulle spalle. "Dobbiamo... raggiunnnngere unnnn posto innn cui nnnnonnnn possa arrivvvvare tannnto presto, e li' pennnnsare ad unnnn'altra strategia!"

"Per intanto, pero', dobbiamo cercare di dividerci!" propose Felipe. "In fondo noi siamo in tanti, e lui e' da solo... se concentrera' l'attenzione su uno solo di noi, o solo su un gruppo, allora gli altri potranno attaccarlo con minor rischio... almeno spero!"

"Mi ssssembra una buona idea!" sibilo' Cobramon. "Forsssse e' meglio sssse resssstiamo comunque in gruppi piu' piccoli! Uno ssssolo di noi non reggerebbe neanche un po' contro VissssorWatchmon sssse lui arrivasssse allo ssssscontro ravvicinato con noi!"

"In tal caso..." riflette' Sho. "Ragazzi, noi Digiprescelti cercheremo di farci seguire da quell'orrore! E' noi che vuole, in fondo... Volcdramon, tu e gli altri della resistenza infilate un'altra strada... e poi tornate indietro quando VisorWatchmon ci inseguira' e attaccatelo alle spalle!"

"Hmmm... potrebbe essere una buona strategia. Se VisorWatchmon e' troppo accecato dal suo desiderio di vendetta per ragionare lucidamente, finira' per commettere degli errori!" commento' Volcdramon. "D'accordo, allora! A tutti i membri della resistenza! Non appena si presentera' una biforcazione, o comunque una scelta tra piu' strade, noi devieremo in una direzione, mentre i Digiprescelti andranno in un'altra! Witchmon! Tu puoi usare la tua magia per permetterci di ritrovare la strada una volta che VisorWatchmon sara' passato, non e' vero?"

"Che domande, Volcdramon-sama! Io sono la maga piu' abile di tutto DigiWorld!" esclamo' la Digimon strega, non resistendo alla tentazione di darsi un po' di arie anche in un momento cosi' critico. "Con una semplice magia, posso farvi ritrovare la strada... e poi coglieremo quel brutto ammasso di tentacoli alla sprovvista! Contate su di me!"

"Perfetto!" rispose Yatagaramon, eseguendo una rapida cabrata. Nonostante il tunnel fosse abbastanza stretto, il gigantesco corvo era abbastanza agile da riuscire a volare, pur a velocita' moderata, senza urtare le pareti... il che era un bene, considerando da cosa erano perseguitati! "Allora, aspettate un attimo... ecco, ci siamo! Mi sembra di vedere un bivio piu' avanti! Me lo confermate?"

"Confermo, Yatagaramon! Ci sono due strade che si dividono!" esclamo' AeroVeedramon. Il tempo era sempre piu' contato... e il rumore dei tentacoli di VisorWatchmon che grattavano il pavimento si avvicinava sempre di piu'! "Noi prendiamo quella di destra! Volcdramon, voi a sinistra... e ci vediamo dopo! Buona fortuna!"

"Anche a voi! State tranquilli, ci saremo!" ruggi' il dragone. Jolene degluti', incrociando mentalmente le dita... e non appena il gruppo raggiunse il bivio, fecero esattamente come avevano stabilito, separandosi e scomparendo nelle due gallerie qualche secondo prima che l'orribile demone arrivasse li'. Sempre piu' divertito, VisorWatchmon fece finta di restare indeciso per un istante... poi striscio' nella grotta dove i Digiprescelti si erano rifugiati, le labbra contorte in un ghigno sadico! Tuttavia, mentre entrava, fece in modo di tenere un tentacolo oculare rivolto verso l'alto... e, quando fu sicuro di essere passato, scaglio' una rapida raffica di laser contro il soffitto, sbriciolandolo e facendo rovinare a terra una enorme quantita' di rocce che sollevo' un polverone soffocante e, peggio ancora, blocco' la strada ai Digimon che avevano seguito Volcdramon nell'altro passaggio, impedendo loro di dare una mano ai bambini prescelti e ai loro compagni!

"Hehehee... bel tentativo, ma ci vuole ben altro per fregare il grande VisorWatchmon!" si vanto', per poi riprendere il suo inseguimento alla massima velocita'. "Mi avete sentito, Digiprescelti? Il vostro trucchetto non ha funzionato! Ora siete soli, avete capito? Completamente soli! I vostri alleati non arriveranno mai in tempo per aiutarvi! Vi conviene rassegnarvi e farvi uccidere subito! Vi risparmierete l'agonia della morte! Hahahahahaaaaa!"

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"Ugh... cos'era quella..." ringhio' Volcdramon con il cuore in gola, mentre lui e gli altri Digimon tornavano di corsa alla biforcazione alla quale si erano separati dai Digiprescelti. Con suo grande orrore, l'ingresso alla strada alternativa era ora bloccato da una pila di rocce accatastate le une sulle altre, che formavano un muro difficile da penetrare... e quello che era peggio, il soffitto era stato destabilizzato, il che voleva dire che anche un tentativo di aprirsi la strada scavando la' dentro avrebbe dovuto essere fatto con estrema cautela e ponderazione... non certo di fretta! Il fatto poi che le tracce viscide lasciate dai tentacoli di VisorWatchmon portassero sotto la pila di rocce, e che si sentissero ancora dei rumori smorzati dall'altra parte della barriera, non lasciava dubbi circa quello che era successo...

"Grrraaaah! Maledizione! Quel dannato VisorWatchmon e' stato troppo furbo per lasciarsi imbrogliare cosi'!" ringhio' il drago, sbattendo per terra un artiglio di ossidiana, mentre anche gli altri Digimon si avvicinavano a lui. "La nostra tattica ci si e' ritorta contro, amici! Adesso i Digiprescelti e i loro compagni sono isolati! VisorWatchmon si e' bruciato i ponti dietro!"

"Questa non ci voleva, Volcdramon-sama..." commento' Musyamon. "E adesso... che cosa facciamo?"

"Io potrei inssssinuarmi in mezzo alle rocce e trovare uno sssspiraglio... ma non credo che ssssarei molto utile da ssssolo!" affermo' Cobramon, osservando la pila di rocce. "VissssorWatchmon e' un avverssssario ben oltre la mia portata..."

"Lo e' per tutti noi, Cobramon... ma almeno, facendo da appoggio ai Digiprescelti, una possibilita' di essere utili ce l'avremmo avuta!" rispose Witchmon. "Con la mia magia posso provare a spostare un po' le rocce, o a distruggerne alcune, ma non posso fare piu' di tanto... dobbiamo aprirci la strada lentamente e con cautela!"

"Non abbiamo altra scelta, temo..." commento' Volcdramon. "Okay... allora non perdiamo tempo! Se facciamo presto... forse facciamo ancora in tempo a salvare i ragazzi e a fuggire da qui!"

"Fuggire?" chiese Musyamon. "Allora... a questo punto non resteremo piu' qui ad affrontare VisorWatchmon..."

Leomon scosse la testa, mentre iniziava a scavare nella roccia smossa con le mani possenti. "La nostra strategia si e' rivelata un disastro, Musyamon. Meglio ritirarci, con tutto cio' che questo comporta, piuttosto che restare ed essere uccisi inutilmente! Questo... sempre che riusciamo a raggiungere Sho, AeroVeedramon e gli altri in tempo!"

Volcdramon grugni' in segno affermativo e inizio' a spostare i massi con le zampe anteriori, sperando con tutte le sue forze di riuscire a scavare un tunnel abbastanza ampio per tutti prima che VisorWatchmon raggiungesse i ragazzi...

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La situazione, ormai, era fin troppo chiara anche ai ragazzi. Erano stati intrappolati. Non avevano piu' dove scappare, erano stati separati dai loro unici alleati in quel momento, e stavano cercando di salvarsi la pelle da un orrore allucinante che li sovrastava ampiamente in potenza e non si sarebbe fermato finche' non li avesse visti tutti morti. Un presagio di morte cominciava a farsi strada in loro... le viscere di quella piramide maledetta sarebbero state la loro tomba! Non potevano piu' fare nulla per salvarsi...

E cio' nonostante, quando si sta per morire si ha tutt'altro da fare che pensare alla morte. Per puro istinto di autoconservazione, i ragazzi e i loro Digimon continuavano a correre con tutte le loro forze, nonostante VisorWatchmon fosse piu' che capace di recuperare il terreno perduto con una sola falcata. Il suono frusciante dell'orrore che si avvicinava sempre di piu' spronava i ragazzi a correre sempre piu' velocemente, a guadagnare ancora qualche secondo di vita... non c'era tempo per fare altro!

"Presto! Presto, ragazzi, piu' presto! Quella cosa sta per raggiungerci!" esclamo' Felipe. Le sue parole furono abbastanza per convincere il gruppo a metterci ancora piu' energia, e ad accelerare il passo... e un istante dopo, la galleria naturale in cui si trovavano sbocco' in un'immensa spelonca di roccia scura, abbastanza ampia da permettere anche a Digimon come Yatagaramon e CannonBeemon di volare senza problemi... a quel punto, non aveva piu' senso continuare a scappare, VisorWatchmon ormai era troppo vicino per pensare di potergli sfuggire ancora a lungo. E in una caverna cosi' ampia, forse c'erano maggiori possibilita' di attaccarlo da piu' lati... non era molto ma era tutto quello che avevano, e Sho si fermo' per un attimo a meta' strada per dare le istruzioni al resto della sua squadra.

"O... Okay, ragazzi! Fermiamoci qui e aspettiamo VisorWatchmon! Lo aggrediremo da piu' direzioni non appena si presentera'! Ricordatevi che noi siamo in cinque e lui, anche se e' un Mega, e' da solo!" esclamo' il Digiprescelto del Coraggio, per poi indicare le formazioni rocciose attorno a loro... dei nascondigli perfetti per un attacco a sorpresa! "Yurika-chan, tu e CannonBeemon con me e AeroVeedramon! Kevin-chan, Felipe-san, Jolene-chan e i loro Digimon... da quella parte! Sparpaglietevi il piu' possibile! Dobbiamo tenere VisorWatchmon sotto tiro da piu' lati!"

"Va... va bene!" rispose GrapLeomon. "Presto, ragazzi, con me! Buona fortuna a tutti, temo che ne avremo molto bisogno!"

Nonostante non tutti fossero convinti che il piano di Sho avrebbe funzionato, quello non era il momento di restare a discutere! Quindi, tutti fecero come aveva ordinato il giovane leader non ufficiale e andarono a nascondersi ciascuno dietro una colonna di roccia o una stalagmite... prendendo posizione pochi istanti prima che VisorWatchmon, in tutto il suo orribile e alieno splendore, strisciasse nella grotta, accompagnato dalla sua risata allucinata!

"HAHAHAHAHAAA! Ma bene! Davvero carini a cercare di fregarmi cosi', bambini prescelti!" esclamo' l'orrore tentacolare, mentre con una delle sue appendici afferrava una roccia dal terreno e la sbriciolava, giusto per dare un'idea della sua potenza fisica! "Vedo che adesso volete giocare a nascondino! Heheheheee... e va bene! Vediamo un po', dove potreste esservi nascosti? Huhuhuhuuu... quanto riuscirete a resistere prima di essere distrutti?"

Sho e SnowAgumon restarono nascosti dietro una parete di roccia, attendendo con trepidazione che il loro nemico facesse qualche passo in piu'... e gettarono uno sguardo di intesa a Yurika e a CannonBeemon, che stavano acquattati dietro una colonna. Anche da quella distanza, era facile capire che sia la Digiprescelta dell'Amore che la gigantesca vespa meccanica erano nervosi quanto i loro amici...

Ecco, ancora un po'... VisorWatchmon, continuando a ridere come un pazzo, completamente sicuro del suo potere, era quasi arrivato al centro del "corridoio" naturale... ancora qualche metro...

...

...

ADESSO!

SnowAgumon apri' le ali e scatto' su all'improvviso, scagliandosi contro VisorWatchmon... e nello stesso momento, anche gli altri Digimon si lanciarono all'assalto con tutta la forza di cui erano capaci, puntando alcuni dei loro attacchi migliori contro la forma Mega di Watchmon... che non sembro' per niente sorpresa e si limito' a sogghignare sinistramente...

"V-Wing Blade!"

"Sky Rocket Infinity!"

"Psychic Arrow!"

"Lion Beast Wave!"

"Savage Emperor!"

Cinque attacchi scagliati all'unisono piovvero con violenza addosso a VisorWatchmon, che si fermo' e li aspetto' a pie' fermo, mantenendo tutti i suoi tentacoli oculari sollevati e gli occhi spalancati... e un istante dopo, aprendo la sua orrenda bocca simile ad una voragine, gorgoglio' il nome di uno dei suoi attacchi piu' potenti!

"OVER FREEZE BEAM!"

Per un attimo, i ragazzi e i Digimon ebbero l'impressione che la luce venisse assorbita letteralmente dal corpo di VisorWatchmon, annullando il bagliore degli attacchi scagliati e immergendo la splonca nell'oscurita' piu' totale... ma duro' solo una frazione di secondo, in quanto poco dopo un'abbagliante luce bianco-azzurra scaturi' dal corpo innaturale di VisorWatchmon... e dei cerchi concentrici di energia dello stesso colore si dipartirono da esso con violenza inaudita, travolgendo tutto cio' che si trovavano davanti! I Digimon dei ragazzi non ebbero nemmeno il tempo di reagire... prima i loro attacchi vennero dissolti, poi loro stessi vennero colpiti con violenza dall'ondata di energia, e scagliati contro le pareti come tante bambole di pezza! Alcuni dei Digiprescelti dovettero coprirsi gli occhi davanti all'orrenda facilita' con cui VisorWatchmon si scrollava di dosso ogni loro tentativo di attaccarlo... e quando li riaprirono, videro che l'intera area attorno al mostro tentacolare era stata congelata, ricoperta da un fitto strato di brina azzurra fluorescente, e che VisorWatchmon si stagliava al centro di essa completamente illeso, mentre i loro Digimon scivolavano giu' dalle pareti, storditi dalla violenza del colpo!

"Heheheheee... non male come tentativo! Peccato che non conosceste ancora i miei poteri, o potreste anche aver avuto successo. O forse no. Bah, a questo punto non credo abbia piu' importanza." commento' VisorWatchmon. "In ogni caso, ringraziate la vostra buona stella. Se non aveste scagliato quegli attacchi, ed essi non avessero smorzato la potenza del mio attacco prima che potesse raggiungervi, non credo che di voi sarebbe rimasto molto."

"Ugh... Sho..." mormoro' AeroVeedramon, cercando in qualche modo di rialzarsi. CannonBeemon ronzo' debolmente un paio di volte e scivolo' a terra altrettante prima di riuscire finalmente ad ergersi sulle sue sei zampe segmentate... e anche gli altri Digimon, pur esausti, riuscirono a rimettersi in piedi. Ma era chiaro che non avrebbero potuto reggere ad un altro di quei colpi... il prossimo Over Freeze Beam li avrebbe cancellati senza scampo!

"Mi... mi dispiace, ragazzi... hanf..." ansimo' GrapLeomon, la cui corazza era stata ammaccata in piu' punti ed emanava scintille elettriche da alcune fenditure. "Questo... questo Digimon... e' troppo forte anche per cinque Ultimate messi assieme! Temo... che questa battaglia l'abbia vinta lui."

"Non dire cosi', GrapLeomon! Non sei il mio Digimon? Il Digimon del Prescelto della Speranza?" esclamo' il piccolo Kevin, correndo a fianco del suo Digimon e appoggiando una piccola mano sulla sua larga schiena corazzata. "Io... io ho ancora fiducia che ce la possiamo fare! Tutti hanno un punto debole... dobbiamo solo concentrarci a trovare quello di VisorWatchmon!"

"HAHAHAHAHAAA! Che peccato che non resterete vivi abbastanza a lungo da capire qual e'... o se ne ho uno, per quello!" tuono' VisorWatchmon, sollevando di nuovo i suoi tentacoli. "E' ora di dirsi addio, bambini prescelti! Questa e' la fine della vostra strada! OVER FREEZE..."

"Fermo li'!" esclamo' Yatagaramon, scagliandosi con tutto il suo peso addosso all'abominevole creatura. Non aspettandosi una simile reazione da parte di un avversario che credeva ormai sull'orlo della sconfitta, VisorWatchmon venne colto di sorpresa e perse la presa sul terreno ghiacciato attorno a lui, cadendo a terra in un groviglio di tentacoli, occhi e una orrida bocca spalancata. Con i suoi tentacoli oculari, il mostro cerco' di afferrare le zampe di Yatagaramon e trascinarlo a terra, ma il corvo gigante riusci' a guadagnare abbastanza quota da impedirglielo e lo frusto' con le ali, senza fargli danni, ma dandogli almeno un po' di fastidio.

"ARRRRRGH! Questa... non me l'aspettavo, Digiprescelti! Avete proprio deciso di darmi fastidio fino all'ultimo, vero?" ringhio' il mostro tentacolare, in un misto di irritazione e sufficienza. Con sua grande rabbia, si rese conto che il suo corpo, per quanto potente e innaturalmente agile, era cosi' scoordinato che aveva dei problemi a rimettersi in piedi dopo una caduta. Cerco' di rimediare a questo afferrando degli spuntoni di roccia vicini, ma alcuni di essi si sbriciolarono sotto la tremenda forza di VisorWatchmon, forza a cui lui stesso non era abituato... e cosi', il terribile Digimon si ritrovo' a contorcersi inutilmente sul terreno, in preda alla frustrazione! Grazie all'azione eroica di Yatagaramon, i Digiprescelti si erano guadagnati ancora un po' di tempo... ma per quanto ancora sarebbe durata la loro fortuna? Dovevano farsi venire in fretta un'idea, o tutto questo non sarebbe servito ad altro che a rallentare la loro morte...

Jolene, in particolare, stava cercando di prendere dei bei respiri per non farsi cogliere dal panico. Purtroppo, per quanto cercasse di rifletterci su, era chiaro che non c'era nulla che i ragazzi potessero fare per salvarsi. Il loro avversario era chiaramente piu' forte di loro, e se fosse riuscito a mettere a segno un altro attacco... per loro sarebbe stata la fine! I Digi-Ghost lo avevano potenziato troppo perche' fosse possibile...

...

Un momento.

I... Digi-Ghost?

Gli stessi spiriti maligni che si erano impossessati di Dimetromon, Gorillamon, Drimogemon, i Battamon, Ebidramon... Volcdramon...?

E tuttavia... erano pur riusciti ad espellere quegli spiriti maligni, e a riportare i Digimon affetti alla normalita'...

Perche' non potevano fare la stessa cosa anche con VisorWatchmon?

Gli occhi della scolaretta inglese si spalancarono, e un ampio sorriso di speranza la illumino' quando si rese conto che forse, questa volta, avevano in mano la chiave della vittoria! Ora si trattava soltanto di spiegare il piano agli altri ragazzi, e per fare questo bisognava riunirsi... se solo fosse stato possibile guadagnare un altro po' di tempo... Ma che cosa stava pensando, quello no che non sarebbe stato un problema!

"Nephilimon!" esclamo' la ragazzina mentre alzava lo sguardo verso la sua amica. "Usa le tue frecce, presto! Disturba VisorWatchmon in modo che non riesca a rialzarsi o a scagliare altri attacchi! Dobbiamo tenerlo a terra ancora un po'!"

"Cosa?" esclamo' Nephilimon. "E... e a cosa pensi che ci servira' farlo restare a terra? Al massimo guadagneremo un paio di minuti..."

"Fidati di me, basteranno!" la rassicuro' Jolene. Nephilimon non aveva ancora capito bene quale sarebbe stato lo scopo di tale strategia, se cosi' la si poteva chiamare... ma decise di fidarsi della sua amica e punto' il suo arco contro VisorWatchmon. Tese la corda, e immediatamente creo' una freccia fatta di pura, crepitante energia violetta che punto' contro il mostro tentacolare.

"E va bene, Jolene... Psychic Arrow!" esclamo' la Digimon angelica. Con un movimento del braccio, la Digimon mollo' l'arco e scaglio' la freccia, che colpi' una formazione rocciosa a cui VisorWatchmon si stava aggrappando e fece cadere di nuovo a terra il mostro, facendogli perdere ulteriore tempo, e irritandolo ancora di piu'. Poi, ad un cenno di Jolene, gli altri Digiprescelti uscirono dai loro nascondigli e la raggiunsero di corsa, mentre gli altri Digimon si rimettevano in guardia e si preparavano ad attaccare VisorWatchmon nel momento in cui questo avesse cercato di rialzarsi....

"Okay, Jolene-chan, dicci in fretta cosa stavi pensando!" esclamo' Sho. "VisorWatchmon non ci mettera' molto a rialzarsi... e quando lo fara', non avremo la stessa fortuna di adesso!"

Jolene alzo' una mano e riprese fiato, prima di rispondere alla domanda dei loro amici. "Uff... uff... allora, vi spiego... vi ricordate che quando sconfiggevamo i Digimon posseduti dai Digi-Ghost... costringevamo i Digi-Ghost stessi ad uscire dai loro corpi? Se provassimo a fare la stessa cosa con VisorWatchmon? Allora forse potremo ricondurlo alla sua forma originale... e allora si' che lo scontro sarebbe alla pari... si spera..."

"E'... e' un azzardo, te ne rendi conto, vero?" chiese Felipe. "Ma... immagino che a questo punto non abbiamo molta scelta... ma scusa, come pensi che potremmo fare a far uscire i Digi-Ghost dal corpo di VisorWatchmon?"

"Se trovassimo un punto sensibile nel suo corpo, e concentrassimo i nostri attacchi soltanto su quello..." rispose la Digiprescelta della Sincerita'. "Allora forse riusciremmo a sfiancare le sue difese abbastanza da causargli un danno sufficiente... e forzare i Digi-Ghost fuori dal suo corpo! Il solo problema con questa strategia e' che... beh... sinceramente, non ho idea di quale potrebbe essere un punto sensibile in quell'ammasso di carne! Sara' un'impresa trovarne uno..."

"O forse no! Possiamo crearlo noi, un punto debole!" esclamo' Kevin, schioccando le dita come se avesse appena avuto un'epifania. Quando i ragazzi piu' grandi lo guardarono per chiedergli cosa volesse dire, il bambino di colore si schiari' la voce e spiego' quello che voleva dire. "Quando... quando ero a casa, guardavo spesso gli incontri di wrestling con mio papa'! E ho notato che molto spesso, i lottatori attaccano il punto in cui hanno gia' sferrato un attacco... perche' cosi' fa piu' male, no? Non potremmo fare la stessa cosa noi contro di lui? Se i nostri Digimon attaccassero un unico punto e continuassero l'attacco per un certo periodo di tempo... alla fine le difese di VisorWatchmon non reggeranno! Perdera' il controllo dei suoi Digi-Ghost... e allora tornera' ad essere Watchmon! Cosi' avremo migliori possibilita' di vittoria!"

Gli altri Digiprescelti restarono per un attimo a pensarci su... poi Sho strinse una mano a pugno e annui'. "E va bene, facciamolo! E' un rischio... ma e' meglio di niente! Okay... riprendiamo le nostre posizioni e sferriamo l'attacco decisivo!"

"Ricevuto, Sho-kun!" rispose Yurika. "Jolene-chan, Kevin-chan... se usciremo vivi da questo buco, ricordatemi che siamo in debito con voi!"

"RAAAAAAAARGH!"

Un ruggito spaventoso tronco' ogni ulteriore possibilita' di dialogo. VisorWatchmon, malgrado la goffaggine del suo nuovo corpo, era riuscito finalmente a rialzarsi, e stava usando i suoi tentacoli per sferrare una raffica di attacchi contro i Digimon di livello Ultimate, che per fortuna erano stati ben attenti e non si erano discostati troppo dai punti in cui potevano trovare rifugio. I tentacoli di VisorWatchmon infransero rocce e sezioni di pareti attorno a loro, ma per fortuna non colpirono direttamente i loro corpi... e AeroVeedramon stava per rispondere all'attacco quando Sho lo interruppe, esclamando a squarciagola quello che i ragazzi avevano deciso in quei brevi istanti.

"AeroVeedramon! La bocca! Cerca di mandare i tuoi colpi contro la bocca di VisorWatchmon!" esclamo' il Digiprescelto del Coraggio. "E anche voi, ragazzi... concentrate il fuoco in quel punto! Soltanto li'! Cercate di insistere soltanto su quello!"

"Sho?" rispose AeroVeedramon, momentanamente confuso. L'espressione - se si poteva dire che ne avesse una - di VisorWatchmon si fece improvvisamente dubbiosa... e il dragone alato, scrollandosi di dosso la sorpresa, scese giu' in picchiata contro VisorWatchmon, superando i suoi tentacoli prensili e colpendo il mostro con un tremendo pugno appena sopra l'angolo della bocca! L'orrore tentacolare barcollo' appena un po', ma non subi' alcun danno e cerco' di reagire afferrando AeroVeedramon con le sue radici-tentacolo. Per un istante, il drago azzurro si vide avvinghiato da quelle orrende appendici... prima che CannonBeemon intervenisse e bloccasse sul tempo l'avversario!

"Nnnnnitro Stinnnnnger!" esclamo' la vespa gigante. Il suo pungiglione laser sparo' un raggio energetico che centro' l'impreparato VisorWatchmon nello stesso punto, piu' o meno, in cui AeroVeedramon lo aveva colpito... e l'orrore grugni' infastidito, usando le sue radici per afferrarsi alle rocce, strapparle, e scagliarle contro il suo avversario. AeroVeedramon ne approfitto' per divincolarsi dalle radici... e colpi' l'angolo della bocca di VisorWatchmon con una poderosa testata!

"Hmph... cosa state cercando di fare?" tuono' il mostro, ora cominciando seriamente ad innervosirsi. "Per quanto mi attacchiate... non riuscirete mai a farmi dei danni! Lo volete capire che ormai sono diventato troppo forte per voi?"

"Forse e' vero, ma siamo cosi' stupidi da provare lo stesso! Lion Beast Wave!" rispose GrapLeomon senza perdere tempo, e scaglio' un fulmine globulare dal suo pugno contro il punto che gli altri Digimon avevano gia' piu' volte aggredito. L'attacco ando' a segno, e questa volta VisorWatchmon emise quello che, alle orecchie dei suoi avversari, suonava come un ringhio di dolore! A quanto pareva, la serie di colpi sferrati in quel punto, e in una successione cosi' rapida stava cominciando a scalfire le difese dello spaventoso Mega... e i Digimon Ultimate non persero tempo e approfittarono di quel minimo vantaggio che avevano ricevuto!

Yatagaramon scese giu' in picchiata, cercando di attirare l'attenzione dello spazientito VisorWatchmon... e quando vide che il mostro dai molti occhi stava tirando indietro i tentacoli per colpirlo, il corvo gigante sbatte' repentinamente le ali e prese quota, evitando l'attacco... e al tempo stesso lasciando a Nephilimon il tempo e la visuale ottimali per sferrare un suo attacco!

"Psychic Arrow!" esclamo' l'angelo caduto. Un'altra freccia fatta di pura energia mentale sfreccio' verso VisorWatchmon e colpi' l'angolo della sua bocca, provocandogli ulteriore dolore... a cui poi si aggiunse anche Yatagaramon, che scese giu' con altrettanta velocita' e mosse le sue potenti ali con decisione, scagliando una raffica di piume nere, affilate come rasoi, contro l'orrore!

"Black Feathers!" stridette Yatagaramon. La maggior parte delle piume rimbalzo' sulla pelle corazzata di VisorWatchmon, ma un paio di esse colpirono il punto gia' indebolito vicino alle sue fauci, e l'orrenda creatura incespico' all'indietro, agitando i tentacoli a vuoto. AeroVeedramon e GrapLeomon partirono alla carica in contemporanea, e riuscirono a sgusciare tra i tentacoli e a colpie ancora il punto danneggiato!

"Prendi questo!" ringhio' AeroVeedramon, e mise a segno un altro, poderoso pugno contro il punto debole che lui e i suoi compagni avevano gia' creato. "Non abbiamo ancora finito!"

"Puoi dirlo, amico mio!" esclamo' GrapLeomon. "Cyclone Turbine!"

L'uomo-leone cibernetico balzo' in aria e sferro' una raffica di calci volanti in rotazione contro il punto reso vulnerabile del mostro. Uno, due, tre colpi... e al quarto, le difese gia' duramente provate del mostro diedero segni di cedimento! Il colpo spezzo' uno dei denti di VisorWatchmon, facendolo cadere dalla sua bocca e sparire nel nulla... e VisorWatchmon urlo' per la rabbia e il dolore, mentre altri Digimon sciamavano su di lui per tenerlo continuamente sotto pressione. CannonBeemon morse l'orribile creatura nel punto danneggiato, poi volo' via per lasciare posto a Yatagaramon, che lo colpi' con una poderosa beccata... e a Nephilimon, che scese giu' con un potente calcio volante e fece barcollare VisorWatchmon!

"Sta funzionando! Sta funzionando!" esclamo' Yurika. "Lo stiamo mettendo con le spalle al muro!"

Era vero, e VisorWatchmon stesso si stava rendendo conto che quelli che un attimo prima credeva soltanto dei topolini spaventati che cercavano di fuggire, ora stavano diventando avversari pericolosi nonostante l'enorme divario di forza. Con la forza della frustrazione, il mostro si allontano' dai suoi avversari, frustando l'aria con i suoi tentacoli per tenerli alla larga... e poi inizio' a scintillare sinistramente, emanando un'aura nero-violacea che non prometteva nulla di buono...

"Uuuuuuh... voi... voi... parassiti presuntuosi! Come vi permettete?" tuono'. "Come desiderate... vediamo come riuscite a sfuggire a QUESTO! SPIRAL MADNESS! Inghiottili!"

Ancora una volta, VisorWatchmon sollevo' in aria tutti i suoi tentacoli oculari... e da chissa' dove, proveni' uno spaventoso urlo di orrore che costrinse i Digiprescelti a mettersi le mani sulle orecchie per soffocare il terribile rumore! Immediatamente, la gia' scarsa luce della caverna si affievoli' ancora di piu'... e, con un altro urlo, qualcosa si apri' sul soffitto... una sorta di vortice di luce nel quale si vedevano turbinare strani colori rossi, gialli e viola, e anche alcuni che nessuno dei ragazzi ricordava di avere mai visto! Un terrificante rombo cacofonico invase la spelonca... e subito dopo, con un suono di aspirazione, il vortice di luce inizio' a risucchiare tutto cio' che si trovava li' attorno, a cominciare dalle rocce sbriciolate! Allarmati e agghiacciati, sia i Digimon che i loro partner umani cercarono la prima cosa a cui afferrarsi e si tennero stretti, mentre il vortice di luce turbinava sempre piu' rapidamente e un vento impetuoso risucchiava tutto verso di esso... tranne VisorWatchmon stesso che, in qualche modo, riusciva a restare fermo al suo posto senza alcuna difficolta'. La sua terribile risata sovrasto' il rombo del vento, mentre i ragazzi e i Digimon cercavano di fare il possibile per non mollare la presa.

"Aaaaaah!" grido' Jolene. "Che cosa... che cos'e' quella... quella cosaaaaa?"

Felipe strinse i denti, afferrandosi ad una stalagmite con entrambe le mani. "Ughhhhh... non... non lo so... ma non dobbiamo farci risucchiare!"

"HAHAHAHAHAAAAA! Temo proprio che questo sara' impossibile!" tuono' VisorWatchmon, i tentacoli che ondeggiavano selvaggiamente nel vento. "Questo che vedete e' il mio attacco piu' potente, Spiral Madness! Qualunque cosa venga risucchiata dal vortice... viene scagliata nel nulla tra DigiWorld e il Mondo Reale! Una prigione senza fine, da cui non c'e' nessuna via d'uscita! Nulla potra' salvarvi dal tormento che vi attende li'! Questa volta... non avete nessuna speranza di scappare! Sbrigatevi ad arrendervi... e SPARITE TUTTI DALLA FACCIA DELL'UNIVERSO! HAHAHAHAHAAAAA!"

"Uuuuuugh... che... potenza... non riesco... a trattenermi..." mormoro' Yurika, stringendo i denti quando il vento furioso le fece arrivare una scheggia di roccia sulla guancia, aprendole un taglietto sullo zigomo. "Ma... non ho... nessuna voglia di scoprire cosa c'e' tra DigiWorld e il Mondo Reale! Mi dispiace... VisorWatchmon... ma temo che dovro' declinare!"

"Huhuhuhuuu... non credo che avrete la possibilita' di rifiutare, mocciosi impudenti! E' quello che vi meritate per avermi ostacolato! Nessuno puo' intromettersi nei piani del grande VisorWatchmon-sama!" tuono' l'orrenda creatura, concentrandosi ancora di piu' e aumentando la forza aspirante del suo vortice. La potenza del risucchio era tale che non c'era possibilita' che i ragazzi e i loro Digimon resistessero ancora molto a lungo... bisognava trovare un modo di chiudere quel varco e riportare VisorWatchmon alla sua forma normale, altrimenti...

CannonBeemon, chiamando a raccolta, tutte le sue forze, si ancoro' al terreno con tutte e sei le sue zampe metalliche e arcuo' l'addome, in modo da puntare di nuovo il cannone laser che aveva al posto del pungiglione contro la bocca di VisorWatchmon. I suoi occhi compositi si strinsero, mentre l'insetto robotico cercava di mirare. Aveva una sola possibilita'... doveva riuscire ad interrompere la Spiral Madness, o comunque rallentarla quel tanto che bastava per permettere ad un altro dei suoi compagni di sferrare un attacco decisivo contro VisorWatchmon... e sperare che uno di loro fosse abbastanza rapido da sfruttare l'effetto sorpresa!

"Nnnnno... nnnnonnnn cannnntare vvvvittoria troppo... presto! Nnnnitro... Stinnnnger!" esclamo' la vespa meccanica, una volta che fu sicura di poter indirizzare un colpo sicuro! Il raggio di luce sfreccio' con assoluta sicurezza contro il suo bersaglio, che troppo tardi si accorse del pericolo... certo non in tempo per schivarlo ed impedire che si andasse a schiantare contro la sua guancia, colpendo il punto gia' dolorante e facendogli lanciare un ringhio di dolore! AeroVeedramon spiego' le ali non appena senti' che il risucchio si smorzava, e decise di tentare il tutto per tutto con il suo attacco piu' potente!

"Ora... o mai piu'! V-Wing Blade!" esclamo' il dragone alato, mollando soltanto per una frazione di secondo il suo appiglio, e spiegando le ali... per poi scagliare un grosso proiettile energetico a forma di V contro VisorWatchmon, che non si era ancora ripreso del tutto! Con precisione invidiabile, la V-Wing blade si ando' a schiantare contro il fianco dell'orrore, terribilmente vicino alla sua bocca... e il mostro grido' di nuovo mentre il proiettile energetico lo scagliava indietro con violenza insospettabile! Incredulo, VisorWatchmon agito' i suoi tentacoli mentre dei raggi di luce iridata scaturivano dal punto colpito... e poi, con suo immenso disappunto, dalla ferita cominciarono ad uscire delle forme nebulose e nerastre, vagamente simili a dei volti contorti in espressioni di orrore!

"Che... che... CHE COSA? NO! No, non e' possibile!" tuono' VisorWatchmon, rendendosi conto di cosa stesse accadendo. La violenza degli attacchi, concentrati tutti in un unico punto e in un arco di tempo ristretto, aveva provato la sua resistenza... e ora, aveva perso il controllo dei Digi-Ghost assorbiti, che si stavano riversando all'esterno! "No... NO! Tornate qui! Tornate da me, e' un ordine! Non potete... io non posso essere umiliato cosi'! I Digi-Ghost sono miei! Io... Io... No! Noooooo!"

Un'ondata di terribile debolezza attraverso' le membra di VisorWatchmon, i cui tentacoli tremarono violentemente mentre si rimpiccioliva a vista d'occhio! Il suo corpo perse la sua forma ad albero e divenne piu' piccolo e piu' tondeggiante, e i "rami" che aveva sulla sommita' si restrinsero fino a tornare ad essere normali steli oculari; allo stesso tempo, il vortice senza fine creato dalla Spiral Madness perse rapidamente forza e si estinse, lasciando Digiprescelti e Digimon ad atterrare non troppo elegantemente per terra, al sicuro! Una luce violacea avvolse il corpo di VisorWatchmon mentre questo continuava a rimpicciolire... e alla fine si trasformo' in una sfera del diametro di un essere umano, con numerosi tentacoli sulla sommita'! Il rumore cesso' gradualmente... i Digi-Ghost volarono via in massa, scomparendo nel nulla... e la luce violacea che ricopriva il nemico scomparve, rivelando a tutti i presenti la forma originale di Watchmon. Il Digimon malvagio era tornato ad essere una sfera fluttuante senza arti, con un'ampia bocca piena di denti, un occhio sanguigno posto appena sopra di essa e dilatato in un'espressione di odio e incredulita'... e numerosi occhi piu' piccoli che osservavano con rabbia dalla sommita' di corti tentacoli!

La Digievoluzione a livello Mega di Watchmon era stata vanificata. Ora non rimaneva altro che il suo livello Ultimate!

"Ce... ce l'abbiamo fatta! L'idea di Jolene e Kevin ha funzionato!" esclamo' Yatagaramon. "Ora... Watchmon non e' piu' invincibile!"

"E' la nostra occasione!" continuo' AeroVeedramon. "Adesso... possiamo combattere alla pari contro di lui! Fatti sotto, Watchmon! Decidiamo questa battaglia qui e adesso!"

Ma Watchmon non fece una mossa. Non sembrava neanche essersi reso conto che i suoi avversari lo avevano sfidato e ora si trovavano schierati davanti a lui, pronti alla battaglia decisiva! Si limitava a fissare incredulo davanti a se', senza vedere nulla, la mascella che penzolava dalla bocca mentre Watchmon cercava di formulare parole coerenti...

"Che... che sta facennnndo?" si chiese CannonBeemon.

"No... no..." sibilo' Watchmon, i tentacoli oculari che fremevano per la rabbia. "Voi... il mio bellissimo, invincibile corpo... i miei Digi-Ghost... il mio piano... Anthraxmon-sama... il mio posto... Digiprescelti... voi... voi... voi... voi... UAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!"

La rabbia di Watchmon esplose in tutta la sua violenza. L'osservatore spalanco' i suoi numerosi occhi, getto' indietro il proprio corpo sferico, e proruppe in un terrificante urlo, le pupille contratte in una maniera che Sho non credeva possibile! In preda ad una furia cieca, Watchmon spiego' tutti i suoi occhi tentacolati... e comincio' a sparare colpi alla cieca, senza nemmeno badare a cosa stava facendo!

"VOI! VOOOOOOOOOI ! GRAAAAAAAAAAARGH! Eye Beam Destroyer! Eye Beam Destroyer! EYE BEAM DESTROYEEEEEEEEEER! AAAAAAARRRRRGGGGHHHHH!" urlo' il Digimon impazzito. I suoi tentacoli si contorcevano come serpenti mostruosi, sparando mortali raggi luminosi in ogni direzione e demolendo intere sezioni della caverna. I Digimon dei ragazzi, colti di sorpresa, si allontanarono da Watchmon prima che la tempesta di laser potesse abbattersi su di loro, e riuscirono appena in tempo a sottrarsi ad una scarica di luci multicolori che ridusse in polvere la sezione di terreno sulla quale si trovavano un attimo prima! Allo stesso tempo, i Digiprescelti riguadagnarono il loro nascondiglio, appena in tempo per evitare un raggio laser che passo' vicinissimo alla testa di Yurika!

"Aaagh! Ragazzi, quel maniaco e' completamente partito!" esclamo' la ragazzina dai capelli blu, coprendosi la testa con entrambe le mani. "Abbiamo rovinato il suo piano... e adesso e' furioso nero!"

"Ugh... lo abbiamo notato, Yurika, ma grazie per averlo sottolineato!" disse sarcastico Felipe, acquattandosi contro una stalagmite. "Maledizione, anche se adesso non ha piu' il potere che aveva come VisorWatchmon... la sua ira sta moltiplicando le sue forze!"

Sho corrugo' la fronte. "Questo... da un lato complica le cose... ma dall'altro le semplifica!" esclamo'. "Adesso non ha piu' il controllo delle sue azioni... e non si sta piu' concentrando sulla difesa! Pensa soltanto ad ucciderci!"

"Dovete morire! Dovete morire! DOVETE MORIRE TUTTIIIIIII! EYE BEAM DESTROYEEEEEER!" urlo' Watchmon, sovrastando il frastuono dei laser e delle esplosioni. Il Digimon malvagio aveva ormai abbandonato ogni parvenza di razionalita', sparando laser a destra e a sinistra, e schioccando le mascelle a vuoto come una bestia incontrollabile... ma forse i Digimon suoi avversari avrebbero potuto volgere la sua furia a loro favore! Watchmon sali' ancora di quota e inizio' a roteare su se' stesso, sparando da tutti i suoi steli oculari contemporaneamente e spazzando l'aria... ma lasciandosi scoperto sia sotto che sopra... e AeroVeedramon e i suoi compagni colsero il momento giusto per attaccarlo!

"Idiota! Cosi' ti stai distruggendo da solo! Yaaaaaah!" Con un grido di battaglia, il drago azzurro scivolo' sotto Watchmon, evitando i suoi raggi oculari, e poi cogliendolo dal basso con un'artigliata! L'osservatore perse stabilita' e fu costretto ad interrompere il flusso di raggi ottici... e altri Digimon approfittarono di quel momento per aggredirlo con tutte le loro forze!

"Savage Emperor!" esclamo' Yatagaramon. Il corvo gigante accumulo' energia nei "pestelli" rotanti che aveva sulle ali, e scaglio' due potenti raggi contro il nemico!

"Lion Beast Wave!" Un altro fulmine sferico parti' dalle nocche del pugno chiuso di GrapLeomon e impatto' contro l'osservatore.

"E poi mi ci metto io! V-Wing Blade!" concluse AeroVeedramon, le ali che si spalancavano per lanciare un colpo devastante contro il nemico. Uno dopo l'altro, i tre attacchi andarono a segno, facendo indietreggiare l'osservatore verso l'ingresso della caverna e mettendolo con le spalle al muro. Tuttavia, i danni subiti sembrarono risvegliare un po' Watchmon dalla sua frenesia, e il Digimon dai molti occhi si stabilizzo' quasi subito e punto' nuovamente i suoi steli oculari contro i suoi avversari, senza fermarsi neanche quando CannonBeemon atterro' davanti a lui, i cannoni laser dispiegati e pronti a fare fuoco!

"Vvvvogliamo vvvvedere chi ha i laser piu' potennnnti, Watchmonnnn? Io ci sto!" esclamo' la vespa-robot. Gli specchi montati sulle sue spalle iniziarono ad illuminarsi e a caricarsi di energia, nello stesso momento in cui gli occhi di Watchmon si accesero di luci multicolori. I due Digimon continuarono a studiarsi, come a volersi sfidare ad un duello western... e subito dopo, fecero partire i loro attacchi in contemporanea!

"Massima potenza! Eye Beam Destroyer!" esclamo' l'osservatore, scagliando un attacco concentrato contro CannonBeemon e gli altri Digimon... il piu' potente attacco Eye Beam Destroyer che Watchmon ricordasse di aver mai usato!

"Questo gioco lo si puo' fare innnn due! Sky Rocket Innnnfinity!" rispose CannonBeemon... e con un sibilo, tutti i cannoni montati sulla sua schiena aprirono il fuoco, scatenando una tempesta di laser verdi contro Watchmon! Un istante dopo, i due attacchi si scontrarono a mezz'aria... e una terrificante esplosione di luce scaturi' dal punto di incontro, sollevando un boato spaventoso e un bagliore accecante che costrinse tutti ad indietreggiare e a coprirsi gli occhi!

"AAAAARGH!" ringhio' Watchmon, che avendo piu' occhi era piu' sensibile a quella luce accecante. "Ma... Maledizione! No! Non puo' andare cosi'! Questo... questo e'..." L'osservatore fluttuo' indietro, tentando disperatamente di aprire almeno uno dei suoi numerosi occhi. Riusci' a socchiuderne un paio... giusto in tempo per vedere un'indistinta figura alata che, apparentemente indifferente alla luce accecante, si gettava verso di lui, tenendo tra le mani una lancia!

"Rising Lance!" esclamo' Nephilimon, per poi lanciarsi su Watchmon con un feroce grido di battaglia, la lancia che crepitava di energia elettrica...

Tutto duro' una frazione di secondo!

Un unico, precisissimo colpo...

...e la lancia di Nephilimon penetro' nella pellaccia corazzata di Watchmon dalla sommita' del suo corpo sferico, impalando il mostruoso Digimon!

Un tremendo urlo di rabbia disperata proruppe nella caverna, quasi spaccando i timpani ai Digiprescelti, mentre la luce risultante dallo scontro tra lo Eye Beam Destroyer e lo Sky Rocket Infinity si smorzava gradualmente... e quando finalmente fu possibile vedere di nuovo, Sho apri' gli occhi con trepidazione... e vide che Watchmon, il volto contorto in un'espressione di orrore e incredulita', era rimasto infilzato sulla lancia di Nephilimon, che si stagliava fieramente sopra di lui, le nere ali spalancate in una posa vittoriosa!

"N... Nephilimon..." mormoro' Jolene, quasi non osando credere che il loro avversario fosse stato sconfitto.

"U... ugh... che cosa..." mormoro' Watchmon, con le sue ultime forze. "Come... hai fatto a... non... non potevi... vedere... con... quella... luce..."

Nephilimon rispose con un grugnito di giusta indignazione e sfilo' la sua lancia dal corpo sferico del mostro, facendolo cadere a terra. "A quanto vedo... non mi conosci bene! Beh, guarda bene i miei occhi, Watchmon. Io non uso la vista per combattere." affermo', indicando i suoi occhi bendati. "Mi e' bastato individuarti usando i miei poteri psichici. A quanto ne so, invece... tu ti affidi un po' troppo alla vista, no? Volcdramon-sama ha detto la stessa cosa poco fa..."

"Ma... ma certo! Con tutto quello che e' successo, me n'ero praticamente dimenticato!" esclamo' Kevin, con uno schiocco di dita. "Nephilimon e' cieca, quindi la luce dell'esplosione non l'ha ostacolata in alcun modo! Invece Watchmon, con tutti quegli occhi..."

"Sei... sei stata grande, Nephilimon! Sono cosi' orgogliosa di te!" esclamo' Jolene, al settimo cielo.

Con un paio di respiri rochi, Watchmon cerco' di sollevare i suoi steli oculari in aria. "U... Uggh... che... errore... non... posso... credere che... sia... finita... cosi'..." mormoro', per poi sfoderare un ghigno satanico con le sue ultime forze. "Huhuhuu... ma... ma non... gioite... io... ugh... sono soltanto... un servitore... del sublime... Anthraxmon-... sama... e i miei... Digi-Ghost... sono gia'... nel Mondo Reale! Il... piano... puo' andare avanti... anche senza di me!"

Questa rivelazione smorzo' il sentimento di vittoria che gia' stava cominciando a diffondersi tra i Digiprescelti, e Sho e SnowAgumon si guardarono ansiosi, chiedendosi cosa volesse dire Watchmon con quelle parole. "Che... che cosa? Che stai dicendo, carogna? Qual era il piano? E cosa vuole davvero il tuo capo?" esclamo' il dragone azzurro.

Watchmon sghignazzo' di nuovo, prendendo dei respiri sempre piu' brevi e affannosi. "Heheheheee... godetevi... la vittoria... finche' potete... molto presto... Anthraxmon-sama... usera' i Digi-Ghost per... per diventare... il padrone... di entrambi i mondi..." mormoro'. "Per me... e' finita... ma... conto di rivedervi presto... molto presto... Anthraxmon-sama... mi... vendichera'... il suo regno... non avra'... fine... hehehehee... he... he... he..."

Gli stei oculari di Watchmon si afflosciarono inerti, e il suo occhio centrale perse ogni luce, mentre la bocca si congelava in un ghigno crudele. Un istante dopo, il suo corpo inizio' a disgregarsi e a frantumarsi in tanti pixel colorati... e poco dopo, sotto gli occhi di tutti i Digiprescelti, il loro nemico scomparve del tutto, e i suoi dati si dispersero nei meandri della caverna.

Watchmon era stato distrutto. Uno dei piu' grandi nemici di DigiWorld non esisteva piu'.

"Tsk..." grugni' Yurika con tono decisamente poco femminile, mentre continuava a guardare il punto in cui Watchmon era scomparso. "Adesso ti senti meglio, chiacchierone?"

AeroVeedramon sospiro'... e subito dopo de-evolse fino alla forma Rookie, come fecero anche tutti i suoi compagni. "Uff... cavolo, questa si' che e' estata una battaglia... e che avversario!" esclamo' SnowAgumon... per poi voltarsi verso Sho e stringere a pugno una zampina, facendo un largo sorriso di vittoria. "Pero'... alla fine abbiamo vinto, Sho! Abbiamo vinto... abbiamo distrutto Watchmon!"

Le espressioni dei Digiprescelti e dei loro Digimon si illuminarono man mano, mentre si avvicinavano gli uni agli altri... e poi, con un grido di vittoria, Yurika corse ad abbracciare contemporaneamente Jolene e Kunemon, mentre Sho abbracciava SnowAgumon, Kevin faceva la stessa cosa con Bearmon e BlackGatomon... e Felipe rivolse un segno dell'okay a Falcomon, che rispose a tono con un occhiolino!

"Hahahaaa! Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! Jolene-chan, Kunemon-chan! Non posso crederci, abbiamo fatto fuori Watchmon!" esclamo' Yurika. "Finalmente... finalmente lo abbiamo sconfitto! Siete stati fantastici, tutti quanti!"

"Ah... ugh... hehehee..." rispose il piccolo bruco giallo, stretto nell'abbraccio della sua amica umana. "Mi... mi fa piacere che apprezzi cosi' tanto, Yurika... pero'... anche noi Digimon... abbiamo i polmoni... heheheee..."

"Beh... comunque... e' stata una grande vittoria!" commento' Sho, dopo aver abbracciato il suo Digimon. "Anche se... anche se adesso c'e' il problema di quei dannati Digi-Ghost, e del fatto che in qualche modo e' riuscito a mandarli nel Mondo Reale... quindi, temo che non riusciremo a rilassarci a lungo, dobbiamo risolvere un altro problema..."

"E' vero... ma sapevamo gia' che il lavoro non era finito, giusto?" chiese Falcomon, appoggiandosi sulla spalla di Felipe. "C'e' ancora... questo Anthraxmon, giusto? Penseremo anche a lui!"

"Adesso... credo che ci siano delle persone che vorranno congratularsi con noi! Guardate un po' la'!" disse BlackGatomon, indicando l'ingresso della caverna, da cui provenivano dei rapidi passi di corsa. Volcdramon, Leomon e gli altri Digimon alleati, pronti al combattimento, fecero irruzione nella caverna... solo per rimanere stupiti quando videro che i Digiprescelti e i loro compagni erano tutti li', in perfetta forma, mentre di Watchmon non si vedeva traccia!

"Huh? Che... che cosa...? Ragazzi, state tutti bene? E Watchmon... che fine ha fatto?" chiese Volcdramon, guardandosi attorno. Le espressioni trionfanti dei suoi amici stavano gia' rispondendo al posto loro, ma il dragone era comunque rimasto un po' scettico...

Fu Sho a dare la risposta... la migliore che Volcdramon avrebbe potuto aspettarsi! "Tranquillo, Volcdramon... e' andato tutto bene! Watchmon e' morto... siamo riusciti ad annientarlo, grazie soprattutto a qualche idea geniale di Jolene-chan, Kevin-chan e BlackGatomon!"

La ragazzina inglese sorrise imbarazzata e si gratto' uno zigomo con un indice, mentre Kevin si aggiustava il berretto e alzava un pollice, e BlackGatomon restava ferma dov'era, come per dire di non aver fatto niente di straordinario... e le espressioni di Volcdramon e degli altri Digimon passarono ben presto dall'incredulita' al trionfo!

"Evviva! Finalmente avete tolto di mezzo quel rompiscatole!" gioi' Witchmon.

"Ssssperavamo di arrivare in tempo per darvi una mano... ma, per fortuna, ssssembra che quessssto non ssssia piu' necessssario!" rispose Cobramon, allargando e ritirando il cappuccio con aria trionfante. "Sssssiete sssstati fantasssstici! Grazie a voi, uno dei peggiori nemici di DigiWorld e' sssstato annientato!"

"E' vero..." rispose Leomon, con un sorriso appena accennato. Anche lo stoico guerriero partecipava al trionfo dei suoi piccoli amici. "Spero che siate orgogliosi di quello che siete riusciti a fare, bambini prescelti. Anche se e' stato rimosso soltanto uno dei nostri nemici, credo che vi siate piu' che meritati le nostre congratulazioni... e un po' di riposo!"

BlackGatomon sospiro' e si sgranchi' un po' i muscoli. Era da tanto tempo che non sentiva una tale gioia ed entusiasmo per una vittoria, invece della cupa soddisfazione che provava quando sconfiggeva un nemico prima di aver incontrato Jolene. "Hehehee... pero' credo che in particolare dobbiamo congratularci con Jolene! E' stata lei che mi ha permesso di evolvere... ed e' stata lei ad avere l'idea che ci ha fatto vincere contro la forma Mega di Watchmon!" esclamo' la gattina nera, indicando la sua compagna, il cui viso era illuminato dalla gioia nonostante la stanchezza. "E' cosi', Jolene... sono orgogliosa di te! Sei stata fantastica... mi hai... mi hai stupito! Hai saputo superare le tue paure, le hai affrontate... e hai dimostrato di avere il coraggio che ci vuole ad una vera Digiprescelta!"

"Grazie di tutto, Jolene-chan! Credo... che per oggi siate stati tu, Kevin-chan e BlackGatomon i veri eroi!" affermo' Sho, dando una pacchetta sulla spalla della scolaretta inglese.

La quale ricaccio' indietro un paio di lacrime di gioia e alzo' una mano facendo il segno di vittoria con l'indice e il medio. "Beh... vi diro'... ho avuto degli ottimi esempi, e ho imparato da loro! Grazie a tutti voi, ragazzi... e soprattutto a te, BlackGatomon!"

"Di niente, amica mia... di niente!" rispose BlackGatomon, con un ghigno di vittoria.

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Nei meandri della sua orribile tana, Anthraxmon emise un grugnito irritato nel momento in cui la battaglia finì. Decisamente, difficilmente poteva andare peggio, se non fosse stato per il fatto che almeno i Digi-Ghost erano arrivati nel Mondo Reale... il che voleva dire che, nonostante la disfatta di Watchmon, la seconda fase del suo piano poteva iniziare.

"Watchmon e' morto." tuono', rivolto ai suoi due servitori rimasti. "Quel buono a nulla si e' lasciato sconfiggere da un branco di ragazzini umani e da dei Digimon di infima classe! Che questo vi serva di monito, a voi due! Questa e' la fine che spetta a chiunque deluda le mie aspettative! Geryomon, WaruNezumimon... mi aspetto che voi impariate dai suoi errori e non li ripetiate! Ci sono gia' stati abbastanza contrattempi, e non ne voglio altri!"

"Lo... lo sappiamo, Anthraxmon-sama." affermo' Geryomon, il suo stoicismo incrinato almeno un po' dall'implicita minaccia. "Stia... tranquillo, noi faremo in modo di non commettere gli errori di quello sciocco."

Gli occhi luccicanti di Anthraxmon si strinsero nell'oscurita'. "Hmph... e va bene. I Digiprescelti ci metteranno un po' di tempo per riorganizzarsi e seguire i Digi-Ghost nel portale che Watchmon ha scoperto. Voglio che voi attendiate quel momento... e poi raduniate un sercito di nostri soldati e andiate nel Mondo Reale. Quei mocciosi non si aspetteranno di essere attaccati anche li'... e visto che abbasseranno la guardia, potrete facilmente averne ragione. Ma non sottovalutateli, e non ripetete gli errori di Watchmon. Questa volta voglio essere sicuro della vittoria!"

Un ghigno feroce apparve sull'orrendo volto da ratto di WaruNezumimon. "Hehehee... stia tranquillo, Anthraxmon-sama. Questa volta, quei mocciosi non avranno scampo! Puo' starne certo!" squitti'. Le cose stavano andando esattamente come lui aveva pianificato...

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CONTINUA...

Note dell'autore: E finalmente, Watchmon e' stato annientato. Uno dei principali villains della mia storia ha cessato di dare problemi. Spero che la battaglia sia stata soddisfacente, e vi abbia tenuto abbastanza con il fiato sospeso, senza per quello essere inverosimile. Devo dirlo, mi sono divertito a scriverla...

La fine di Watchmon vuol dire che cambieranno molte cose in questa storia. Per cominciare, l'azione sta per spostarsi nel Mondo Reale, e questo significa che i nostri amici avranno delle difficolta' quando i rimanenti due scagnozzi di Anthraxmon, Geryomon e WaruNezumimon, arriveranno per affrontarli, accompagnati da un esercito di Digimon malvagi. Ma prima, lasciamo che si riposino un po', direi che se lo sono meritato!

Lascio a voi il resto dei commenti... e vi informo che molto presto aggiornero' sia Digimon Tamers Reload che Digimon The Lost Past... vero che credevate che me ne fossi dimenticato? E invece no, ho solo avuto un caso prolungato di blocco del lettore!

Comunque, vi do appuntamento alla prossima volta! Grazie per aver letto questo capitolo... e arrivederci!

Justice Gundam

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Capitolo 31
*** Il misterioso passato di DigiWorld ***


Digimon Zero-31

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Ancora una volta, il vostro Justice Gundam vi da' il benvenuto al nuovo capitolo del mio prequel di Digimon... e devo dire che, cavolo, nell'ultimo capitolo sono successe un bel po' di cose! Si e' finalmente conclusa, dopo tre intensi capitoli, una delle battaglie piu' importanti della serie... i Digiprescelti, grazie ad una combinazione di coraggio, fiducia in se' stessi e strategia, sono riusciti a vendicare la morte di LoaderLeomon, e hanno annientato colui che, fino a questo momento, e' stato il loro nemico principale... Watchmon! Neanche assorbire tutti quei Digi-Ghost e passare al livello Mega e' servito a molto, i ragazzi sono stati in grado di elaborare una strategia vincente, e hanno costretto VisorWatchmon (cosi' si chiamava la forma Mega di Watchmon) a regredire di livello. Neanche la furia scatenata di Watchmon, che a questo punto aveva raggiunto il limite, e' riuscita a fare molto... e cosi', alla fine di una battaglia combattuta con le unghie e i denti, i nostri eroi hanno ottenuto la tanto agognata vittoria!

Ma, sfortunatamente, questa e' soltanto una parte del compito che li aspetta. Eh, gia', perche' prima che i Digiprescelti potessero fermarlo, Watchmon e' riuscito ad inviare nel Mondo Reale i numerosi Digi-Ghost da lui collezionati, e anche una squadriglia di suoi servitori e' riuscita a passare oltre il Digi-Port e a sconfinare nel Mondo Reale! Questo vuol dire guai... anche se ancora non sappiao esattamente di che genere... e non dimentichiamo che ora che Watchmon non e' piu' in scena, tocchera' a Geryomon e a WaruNezumimon riprendere da dove il loro predecessore ha lasciato... e sicuramente, ora che sanno di cosa sono capaci i Digiprescelti, staranno molto piu' attenti!

Comunque, per adesso i nostri Digiprescelti si sono meritati un attimo di relax... che durera' giusto un capitolo, prima che tornino nel Mondo Reale per affrontare questa nuova parte della loro missione! E ho idea che non sara' neanche tanto breve. Scoprirete perche' man mano che leggerete la mia storia...

Per adesso, restate sintonizzati, e vediamo un po' cosa succede nei due mondi. Tra l'altro, questo capitolo conterra' qualche importante collegamento ad altre mie storie, in particolare a The Lost Past... che e' a sua volta in fase di aggiornamento! Abbiate un po' di pazienza, tra un po' tocca a Digimon Tamers Reload... e poi di nuovo a The Lost Past! Cerchero' di sveltirmi un po', anche se non vi posso garantire nulla...

Comunque, per adesso e' il momento di rispondere alle vostre recensioni! Vediamo un po' cosa avete da dirmi...

Eden89: Si', anch'io sono convinto che molti dei miei lettori si aspettassero che qualche Pokemon, magari AeroVeedramon, evolvesse a livello Mega in questo modo... ma per questa volta, ho deciso di sfidare le aspettative di tutti, e fare in modo che un gruppo di Digimon di un certo livello ne sconfiggesse uno di livello piu' alto grazie alla prontezza di pensiero loro e dei loro partner! E, modestia a parte, credo che il risultato sia stato anche piu' spettacolare! Come hai visto, Lost Past e' stata aggiornata da un po'... e mentre scrivo, sto cercando di completare anche il nuovo capitolo di quest'ultima fanfiction! Cavolo, certo che mi tengo ben impegnato!

Darkroxas92: Hehehee... in effetti, per questo scontro, ho pensato che un'idea imprevista sarebbe stata piu' interessante, e che avrebbe anche mantenuto un po' piu' di tensione! Mi fa piacere vedere che la cosa ti e' piaciuta... e per quanto riguarda andare nel Mondo Reale... si', in effetti ho voluto ricalcare un po' dalla prima serie, quella che tutti noi conosciamo e amiamo! A proposito... vorrei informarti che questa parte ambientata nel Mondo Reale conterra' anche qualche sottile frecciatina agli episodi di Adventure 02 in cui i Digiprescelti andavano in giro per il mondo! Ti ho incuriosito? Spero di si'!

KillKenny: Gia', finalmente! Dopo una trentina di capitoli, ha finalmente tolto il disturbo! Ma... ti consiglierei di tenere da parte la Squadra Professionisti e la Riot Force, perche' potremmo averne bisogno in seguito, e devono essere fresche e riposate! Comunque, grazie del voto... e buona lettura, anche se non ci sara' molta azione in questo capitolo!

LordMatteo94: Hehehee... che ci vuoi fare, alla fine Watchmon doveva pur essere sconfitto! Se non altro, ha lasciato abbastanza il segno, in questi trenta capitoli! Beh, in ogni caso... osserviamo un minuto di silenzio per lui, e poi proseguiamo!

WaruNezumimon e Geryomon combatteranno a loro volta, e ti posso assicurare che saranno due avversari pericolosi! A proposito, i loro nomi... "Waru" significa "cattivo", mentre il nome di Geryomon viene da Gerione, un mostro della Divina Commedia che rappresenta la frode - ha l'aspetto di un serpente gigante con le ali da pipistrello, artigli animaleschi e il volto umano. Beh, questo e' quanto... i Digiprescelti faranno bene a rilassarsi ora, perche' quelli che hai elencato non saranno tutti i loro avversari! Spaventato?

Bene, credo di aver finito! Ora non mi resta che augurarvi buona lettura! Sara' un capitolo piu' rilassante, ma non credo che la cosa vi dispiacera'. Vedrete perche'...

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Capitolo 31 - Il misterioso passato di DigiWorld

"Hey, Sho, non per essere ficcanaso... ma mi sembra che tu sia un po' svagato, adesso come adesso. C'e'... qualche problema?" chiese SnowAgumon, con la sua vocetta cristallina, mentre osservava il suo compagno umano che se ne stava appoggiato con la schiena contro una colonna di sostegno della ex-base di Watchmon. Da quando il loro principale nemico aveva incontrato la fine per mano di Nephilimon, sembrava che Sho si sentisse come in un sogno... sembrava quasi che non riuscisse a credere al fatto che il loro piu' grande nemico fino a quel momento fosse stato finalmente eliminato... e ora che la tensione lo aveva lasciato, il ragazzo sembrava quasi perso, come se il fatto di non avere piu' nulla su cui concentrarsi gli avesse fatto perdere ogni energia...

Per fortuna, la voce di SnowAgumon riusci' a riscuotere Sho dal suo stato, e il ragazzino scosse la testa, si aggiusto' gli occhialoni sulla testa, e si volto' verso il piccolo dinosauro bianco, accarezzandolo sulla testa. "Ah... no, SnowAgumon, nessun problema... e' solo che... come posso dire? Adesso che Watchmon e' morto, mi sento... come dire, esausto. Come se la scarica di adrenalina che abbiamo avuto mi avesse prosciugato tutte le forze... e credo che anche Yurika-chan e gli altri si sentano cosi'... Non lo so, ancora non riesco a credere che siamo riusciti a sconfiggere Watchmon! E' stato... il nostro avversario piu' terribile, senza eccezioni... e ora che lo abbiamo eliminato, beh... ancoa ho come paura che me lo ritrovero' davanti da un momento all'altro, con quei suoi occhi terrificanti..."

SnowAgumon sospiro' e appoggio' una zampetta artigliata sulla schiena di Sho, facendogli provare un brivido di freddo. "Tranquillo, Sho... ormai e' fatta, non lo rivedremo mai piu'!" esclamo'. "Anche se... beh, purtroppo la nostra missione non e' ancora compiuta. Una volta che ci saremo riposati e riorganizzati dovremo andare nel vostro mondo per fermare tutti quei Digi-Ghost che e' riuscito a far passare..."

"Gia'..." rispose Sho... per poi rivolgere un sorriso al suo partner. "E a questo proposito, SnowAgumon... non ti riempie di gioia l'idea di vedere il mondo da cui provengo io? Certo, non e' nulla di eccitante o di fantasioso come DigiWorld... pero' lasciami dire che secondo me ci vedrai un sacco di cose interessanti!"

"E me lo chiedi, Sho?" rispose SnowAgumon, ritrovando d'un tratto la sua vivacita'. "E' da un sacco di tempo, ormai, che sono curioso di vedere com'e' l'altro mondo... e sono uno dei pochi Digimon che abbia mai avuto la possibilita' di vederlo! Non vedo l'ora di arrivarci!"

Anche il Digiprescelto del Coraggio sembro' finalmente ritrovare almeno un po' della sua vitalita', e si stacco' dal muro a cui era appoggiato per stiracchiarsi un po'. "Hahahaa... allora non dovrei aspettare altro che noi ci riposiamo un po'... e che contattiamo Gennai a proposito dei Digi-Ghost che sono passato attraverso il portale! Meglio agire con un piano ben preciso in mente... e' quello che direbbe Felipe-kun, no?"

"Gia'... voi due vi siete davvero influenzati molto a vicenda!" esclamo' SnowAgumon, ancora memore dello scontro nelle profondita' delle caverne delle Fortran Heights in cui Falcomon per la prima volta si era evoluto in Yatagaramon. Da quel giorno, i rapporti tra Sho e Felipe si erano consolidati parecchio... e ormai, anche il diffidente biondino era diventato un membro del gruppo a tutti gli effetti! "Comunque, a proposito dei nostri compagni... gli altri dove sono andati, che tu sappia?"

Sho si sfrego' il mento con una mano. "Beh... Yurika-chan, Kunemon-chan, Kevin-chan e Bearmon-chan adesso si stanno riposando un po' per conto loro... li ho visti particolarmente esausti dopo questa battaglia, e ho pensato che sarebbe stato giusto permettere loro di dormire un po'. Anche a Jolene-chan e BlackGatomon l'ho proposto, ma Jolene voleva fare una cosa per conto suo. Beh, quello che vuole lei... a questo punto, forse faremmo bene anche noi a prendere un po' di sonno, credo che siano almeno 24 ore che non chiudo occhio, e comincio a vederci doppio..."

SnowAgumon, come influenzato dalle parole di Sho, spalanco' la sua bocca piena di dentini aguzzi e sbadiglio' senza troppa grazia, mettendo in mostra zanne e tonsille! "YAAAAAWN! Lo sai che ti dico, Sho? Che ora che mi ci fai pensare, anch'io ho voglia di dormire un po'! E' meglio essere freschi e riposati per quando dovremo affrontare i nostri nuovi nemici nel Mondo Reale... allora, dove ci possiamo mettere?"

Sho si guardo' attorno, sorridendo ironicamente. E pensare che fino ad un attimo fa, quella era la tana di Watchmon e il luogo meno sicuro di tutto DigiWorld... dopo che il Digiprescelto giapponese si fu rimesso un po' a posto i vestiti, Sho e il suo amico digitale si diressero verso la stanza in cui Yurika, Kevin e i loro Digimon si erano fermati... e in effetti, trovarono la bambina dai capelli blu e il bambino di colore tranquillamente sdraiati su dei materassi appoggiati per terra, che dormivano come angioletti accanto ai rispettivi Digimon! In particolare, vedere Bearmon che si accoccolava vicino a Kevin ricordo' a Sho un orsacchiotto di peluche che un bambino piccolo si teneva stretto mentre dormiva... e accanto a loro, c'erano diversi Digimon della resistenza che si stavano godendo il meritato riposo. Volcdramon, accoccolato vicino al muro con la testa appoggiata sulle zampe anteriori e la coda arrotolata attorno a se'. Leomon, seduto a gambe incrociate e con gli occhi chiusi vicinoal centro della stanza. Cobramon, che dormiva arrotolato su se' stesso come una corda, e Witchmon che sonnecchiava appoggiata alla sua scopa volante. Ognuno, esausto per la battaglia da poco combattuta e vinta, stava cercando di recuperare le forze il piu' possibile, in vista della prossima fase della guerra...

"Heh... guarda un po' come dormono! Non si direbbe mica che solo un attimo fa, abbiamo sconfitto quello sgorbio che sembrava imbattibile!" commento' con un pizzico di sarasmo Felipe, arrivando alle spalle di Sho e SnowAgumon accompagnato dal sempre fedele Falcomon. Sho e il suo amico digitale si voltarono nella sua direzione.

"Oh, Felipe-kun, Falcomon... ci stavamo giusto chiedendo dove foste finiti voi due." disse. "Non avete sonno? Io e SnowAgumon stavamo crollando, e quindi abbiamo deciso di farci un sonnellino..."

Falcomon scosse gentilmente la testa. "Naaa, non mi sento stanco." rispose Felipe, facendo un gesto della mano come per scacciare ogni dubbio circa la sua condizione fisica. "Ho solo bisogno di muovere qualche passo qui attorno... e poi, credo che da un momento all'altro, quel vecchietto... come si chiama... ci chiamera' per darci qualche altra raccomandazione e per dirci dove altro dobbiamo andare."

"A dire la verita', sappiamo gia' che dobbiamo andare nel Mondo Reale..." affermo' Falcomon, nascondendo la sua eccitazione all'idea di vedere il pianeta da cui Felipe proveniva. "Ma... non abbiamo idea di dove siano finiti i Digi-Ghost che Watchmon ha inviato, ne' gli scagnozzi che sono passati per primi attraverso il varco, e cercare alla cieca sarebbe solo una perdita di tempo."

"Infatti... dobbiamo aspettare che Gennai... si chiama cosi', Felipe... ci contatti." affermo' SnowAgumon. "Per adesso... tutto quello che voglio fare e' dormire un po'! Affrontare VisorWatchmon mi ha lasciato... davvero senza forze!"

"Va bene, come preferite..." rispose Felipe, alzando le spalle. "Io magari restero' qui fuori. Non succedera' niente, ma mi sento piu' tranquillo se io e Falcomon restiamo a fare la guardia."

Sho annui'. "D'accordo... oh, e a proposito, non sai per caso dov'e' andata Jolene-chan? Mi sembrava che lei e BlackGatomon-chan fossero con te, l'ultima volta che le ho viste..." chiese, facendosi tornare in mente quella curiosita' in quel momento.

"Quando le abbiamo lasciate, si trovavano nella biblioteca di questa piramide... si', perche' abbiamo scoperto che c'e' pure una biblioteca, da queste parti!" rispose Felipe, indicando il corridoio con un cenno della testa. "Jolene era curiosa di dare un'occhiata ad alcuni volumi, e allora... ho pensato di lasciarla fare! Non vi preoccupate, sono sicuro che non corrono alcun rischio."

"Capisco, meglio cosi'..." concluse Sho, per poi stiracchiarsi e cominciare a dirigersi verso un materasso libero. Era una sistemazione un po' spartana, considerata la stoffa impolverata e la coperta rattoppata, ma in quel momento era molto piu' di quanto Sho e SnowAgumon avrebbero considerato una sistemazione decente, con tutte le notti in cui avevano dormito all'aperto... "Beh, allora ci vediamo dopo, Felipe-kun... Falcomon... io e SnowAgumon vediamo di schiacciare un pisolo!"

Felipe gli fece il segno dell'okay. "Ricevuto! Fate pure, io e Falcomon restiamo qui, e vi chiamiamo se succede qualcosa! Buona notte!"

"Buona notte!" rispose SnowAgumon, mentre anche Falcomon alzava una corta ala per augurare loro un sonno tranquillo. Sho raggiunse il giaciglio improvvisato e vi si distese sopra con un sospiro di sollievo, per poi scostarsi quel tanto che bastava per permettere a SnowAgumon di coricarsi assieme a lui. Dopo essersi dati, ancora una volta, la buona notte a vicenda, Sho accarezzo' il muso tozzo di SnowAgumon con una mano e chiuse gli occhi, sprofondando in un sonno senza sogni, dove entro breve tempo piombo' anche SnowAgumon...

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Era difficile vedere Jolene Spencer veramente, assolutamente entusiasta di qualcosa... e in quel momento, mentre la ragazzina inglese passava in rassegna gli scaffali di legno duro, sui quali stavano impilati numerosi libri dalle rilegature piu' svariate, BlackGatomon era una dei privilegiati che stavano assistendo ad uno spettacolo così raro al mondo! "Accidenti, Jolene, non ricordo di averti mai visto così eccitata!" esclamo' la gattina nera, seguendo la sua partner umana che, dopo aver rimesso a posto un libro, allungava gia' la mano verso un altro. "Sembra che dopo aver scoperto questa biblioteca, tu abbia ricevuto un'iniezione di adrenalina..."

"Hehehee... hai ragione, BlackGatomon, ma che ci posso fare? Qui ci sono cosi' tanti libri che parlano del Mondo Digitale... e dicono un sacco di cose incredibili!" esclamo' la ragazzina inglese, tirando fuori un altro libro da uno scaffale e dando un'attenta occhiata alla copertina. Era un libro ben conservato, nonostante sembrasse vecchio di alcune decine di anni... e le sue pagine ingiallite dal tempo, ma ancora perfettamente leggibili, erano rilegate con una robusta copertina rossa che sembrava composta di cuoio, decorata con uno stemma dorato a forma di drago sul frontespizio. Jolene, maneggiandolo un po', senti' che era un libro decisamente pesante... e questo, in qualche modo, riusci' ad incuriosirla ancora di piu' sul contenuto. Si guardo' attento alla ricerca di un posto dove avrebbe potuto leggere, ma non ne vide nessuno... evidentemente, riflette', ogni volta che Watchmon doveva consultare la sua biblioteca, si limitava a leggere i volumi restando sospeso in aria, quindi non aveva bisogno di seggi, banchi o altre comodita'.

Con un sospiro, Jolene si rassegno' e si sedette per terra, dopo aver cercato almeno di non sporcarsi troppo la gonna. Poi, mentre BlackGatomon si piazzava al suo fianco per leggere anche lei, la Digiprescelta della Sincerita' apri' la copertina e cerco' un sommario che potesse farle capire di cosa parlava quel libro. Trovo', immediatamente sulla prima pagina, un'iscrizione a caratteri grandi scritta in uno strano alfabeto che doveva essere la lingua antica di DigiWorld... ma che per fortuna era corredata, immediatamente sotto, da una traduzione nella lingua in cui Jolene e i suoi compagni erano piu' familiari!

"Meno male, ci sono due versioni del testo, e una e' leggibile da noi umani!" affermo' la scolaretta inglese. "Ma... che strano titolo che ha questo libro... DigiWorld Alpha Code... che cosa vorrebe dire? Tu ne sai qualcosa, BlackGatomon?"

La Digimon felina ci penso' un po' su. In effetti, non era la prima volta che incontrava un nome simile, e molto probabilmente ne aveva sentito parlare nel corso dei suoi lunghi viaggi da un luogo all'altro del Mondo Digitale... ma in quel momento, non avrebbe saputo dire dove neanche se qualcuno l'avesse pagata. "Hmm... non ne sono sicura, Jolene..." affermo'. "Pero', una cosa ti posso dire per certa, e cioe' che questo libro, se e' davvero l'originale e si e' conservato fin qui, racconta le origini del Mondo Digitale cosi' come lo conosciamo noi!"

Jolene sgrano' gli occhi a quella rivelazione, e inizio' a sfogliare il prezioso libro con ancora piu' entusiasmo, in cerca delle origini di quel mondo misterioso di cui ancora loro sapevano molto poco. Forse, se fossero riusciti a sapere qualcosa di piu' su DigiWorld... quelle informazioni sarebbero loro tornate utili in seguito! "Cosa, cosa? Stai dicendo sul serio, BlackGatomon? E... e chi potrebbe aver scritto un libro simile?" esclamo' Jolene, non aspettandosi che BlackGatomon fosse davvero in grado di rispondere. Infatti, come si aspettava, la gattina nera alzo' le spalle con indifferenza.

"E io come diavolo faccio a saperlo? Ne ho sentito parlare cosi', di sfuggita... e non ero nemmeno sicura che esistesse, fino ad oggi." rispose. "Ma... lasciamo perdere questi cavilli. Dice qualcosa di interessante, questo libro?"

"Allora, vediamo un po'..." rispose Jolene, sforzandosi di leggere. La luce non era molto abbondante, in quella stanza, e per di piu' i caratteri della stampa erano piccoli, e bisognava sforzare un po' la vista per leggerli correttamente. "Hmm... accidenti... aspetta un momento, BlackGatomon, che vorrei mettermi meglio... ecco, adesso ci siamo! Pare che, innumerevoli millenni fa, il Primo Digimon, un drago mitologico dotato di poteri incommensurabili di nome Huanglongmon, sia nato dal vuoto e dal nulla che allora erano DigiWorld... e che la sua volonta' abbia poi plasmato... cavolo, non uno, ma numerosi Mondi Digitali! Quello in cui ci troviamo noi sarebbe soltanto uno di almeno sei Mondi Digitali a cui questo Huanglongmon ha dato vita, e che ha popolato di Digimon di vario tipo!"

"Cosa? Ma stai dicendo sul serio?" esclamo' BlackGatomon, assolutamente incredula... ma fu costretta ad ingoiare la risposta sarcastica che aveva sulla punta della lingua quando lesse la riga sulla quale Jolene teneva un indice, e si rese conto che, in effetti, veniva proprio scritto che era stato il misterioso Primo Digimon, Huanglongmon, a creare tutti i Mondi Digitali esistenti... il che voleva dire che quello in cui si trovavano loro era soltanto parte di qualcosa di molto piu' grande! Jolene si senti', per un istante, come se stesse per perdersi in questa apparente infinita'... ma allo stesso tempo, questa consapevolezza la fece sentire elettrizzata! Chissa' quante altre cose c'erano da sapere...

Rapita dalla sua scoperta, Jolene inizio' a leggere con ancora piu' attenzione. "Allora, vedimo un po'... qui dice che in seguito, Huanglongmon creo' altri Digimon dotati di poteri simili ai suoi... per quanto chiaramente inferiori... e quattro di essi, in particolare, divennero i suoi attendenti piu' fidati. Il saggio Azulongmon, l'impulsivo Zhuqiaomon, il pacato Ebonwumon e il nobile Baihumon... ad ognuno dei quali venne assegnato uno dei Mondi Digitali che Huanglongmon aveva creato. Oh, e non finisce qui... a quanto pare, per evitare che ci fossero sconfinamenti di Digimon in mondi a cui questi non appartenevano, Huanglongmon fece si' che uno dei Mondi Digitali da lui creato... il Mondo Digitale che in seguito venne chiamato Mondo Digitale della Frontiera... si interponesse dimensionalmente tra i quattro mondi... wow, adesso si' che si cominciano ad usare termini difficili! In pratica, il Mondo Digitale della Frontiera doveva fare da cuscinetto, in modo tale che i passaggi tra un DigiWorld e l'altro fossero piu' difficili... e i sudditi di uno dei quattro attendenti di Huanglongmon non sconfinassero nei territori di altri!"

"Accidenti..." mormoro' BlackGatomon, sinceramente sbalordita. "E chi lo immaginava che dietro il nostro mondo ci fosse una storia cosi' complessa... a proposito, quindi noi... in che Mondo Digitale ci troveremmo, stando a questo libro?"

"Ancora non lo so, forse piu' avanti ci daranno qualche indizio..." rispose Jolene, continuando a voltare le pagine. "Hmm... accidenti, qui parlano anche di altri Digimon che hanno svolto un ruolo fondamentale nella genesi dei Mondi Digitali! Vediamo un po'... queste sono... cavolo, le Dodici Divinita' Olimpie! Iupitermon... Iunomon... Neptunmon e Plutomon... E questi altri, piu' avanti, chi sarebbero?"

"Cavolo, Jolene, questi sono i Cavalieri Reali!" esclamo' BlackGatomon, indicando dodici maestose figure in armatura, ognuna armata e dall'aspetto terribilmente pericoloso! Molti di loro ricordavano dei cavalieri medievali, ma ce n'erano alcuni che avevano un aspetto piu' animalesco, anche se tutti erano fieri e regali. "Questi tizi... sono una leggenda in tutti i Mondi Digitali esistenti! Si dice che, molte migliaia di anni fa, siano stati loro a sconfiggere un Digimon malvagio incredibilmente potente che voleva sottomettere tutti i Mondi Digitali al suo volere... c'era addirittura il caso che lui ci riuscisse, grazie ad un artefatto malvagio che era in procinto di recuperare..."

Jolene ebbe un brivido. "Wow... allora e' davvero una fortuna che non ci sia riuscito!" affermo', per poi continuare a sfogliare le pagine... e fermarsi ad un capitolo sulla cui prima pagina si vedevano delle immagini terrificanti! Mostri spaventosi, disegnati in maniera talmente realistica da sembrare uscire dalle pagine... e da far fare un salto dalla paura a Jolene, che allontano' d'istinto il volume dal viso. "AH! Oh, mio... e... e questi che cosa sono? Hanno un apetto terrificante!"

BlackGatomon, storcendo un po' il naso, diede una rapida letta al titolo del capitolo... e sgrano' gli occhi a sua volta! "Ugh... ci credo che fanno paura, Jolene, questo capitolo parla dei Tredici Signori dell'Abisso... la controparte di Huanglongmon e dei Digimon Divini, da quanto riesco a leggere da qui! E... quelli che vediamo in copertina altri non sono che i tre piu' noti... Demogorgomon dalla doppia mente..." La gattina nera continuo' a leggere le diciture, guardando l'orribile figura di un rettile umanoide con due teste di mandrillo dall'aspetto feroce, la coda biforcuta e due tentacoli prensili al posto delle braccia... "Orcusmon, signore dei morti viventi..." guardo' verso l'immagine di un gigante disgustosamente obeso, la cui testa era - ironicamente - il teschio nudo di una capra, con tanto di corna ricurve. "E quest'altro e' GranDracmon dell'Occhio della Gorgone, uno dei Digimon piu' crudeli e ingannevoli che siano mai esistiti! Bisogna pregare di non finire mai nel mirino di questi individui..."

"Gia'... non mi riesce difficile crederlo!" rispose Jolene, deglutendo a fatica mentre voltava una pagina. L'illustrazione nella pagina successiva mostrava una figura mostruosa che fuoriusciva da uno strano solido sfaccettato, con numerosi artigli di metallo che pendevano da minacciose catene che fuoriuscivano dal suo immenso corpo. "Uh... e questo... questo tipo sarebbe il tredicesimo, e il meno potente, degli Abissali... il suo nome e'... Apocalymon... ed e' considerato un emarginato anche da loro, a causa del suo indiscriminato desiderio di distruzione!"

"Forse... e' meglio non soffermarsi troppo su questo capitolo, eh, Jolene?" disse BlackGatomon, cominciando a provare una certa soggezione all'idea che esistessero delle creature cosi' potenti. Persino le loro evoluzioni Ultimate piu' potenti... anzi, no, persino VisorWatchmon sarebbe scomparso in confronto a quelle terrificanti mostruosita'! "Il capitolo successivo... ehm... di cosa parla?"

Jolene volto' rapidamente le pagine, dando un'occhiata di sfuggita alle immagini degli Abissali man mano che scorreva... e finalmente arrivo' al capitolo successivo, che in effetti sembrava niente piu' che un'estensione di quello che si era appena lasciata dietro. Sfortunatamente, la prima agina era illeggibile, tranne che per il titolo... e Jolene si sforzo' di leggerlo, dal momento che anche quello non era molto evidente, tanto le pagine erano ingiallite in quella sezione.

"Hmm... vediamo un po' che dice... i Quattro Cavalieri dell'Apocalisse?" lesse la scolaretta inglese. "Diamine... pensa, BlackGatomon, che anche noi, sulla Terra, abbiamo una leggenda simile... e anzi, mi sembra di capire che la maggior parte di questi Digimon cosi' importanti e potenti prendono spunto da leggende del Mondo Reale! Mi sembra strano che sia una coincidenza... le quattro divinita' dei punti cardinali... gli dei greci... i quattro cavalieri..."

"E' come se qualcuno... qualche mente superiore... avesse creato tutti questi Digimon sapendo che da qualche altra parte si raccontavano leggende simili... e' tutto troppo strano per essere una coincidenza!" affermo' la gattina nera. "Comunque... che cosa dicono di questi Cavalieri dell'Apocalisse? Mi sembra che il capitolo sia un po' rovinato, ma..."

"Allora, aspetta un attimo..." affermo' Jolene, aguzzando un po' la vista per leggere quello che il libro diceva di quei quattro Digimon. "Allora... sono tutti e quattro di livello Mega, come quel VisorWatchmon che abbiamo affrontato... e si chiamano... DeathAmanitamon, signora della Peste... Blightmon, signore della Carestia... Doomsdramon, signore della Guerra... e per finire c'e' il signore della Morte... er... ma... il suo nome e' troppo sbiadito, non riesco a leggerlo..."

BlackGatomon alzo' le spalle. "Mah, non importa. Tanto, non credo che avremo modo di incontrare questi Digimon, visto che saranno stati sigillati chissa' dove. Comunque, se vuoi il mio parere, faremmo meglio a portarci dietro questo libro. Non si puo' mai sapere, magari potrebbe tornarci utile." propose la gattina nera.

Jolene annui' e si alzo' da terra, spazzandosi via un po' di polvere dalla gonna. "Si'... penso anch'io che potrebbe esserci utile, BlackGatomon... e magari dopo avremo piu' tempo per leggercelo con comodo." affermo'. In effetti, la ragazzina aveva il secondo fine di leggerselo con calma piu' avanti, era un libro troppo interessante per essere messo da parte cosi'... "E ora che ci penso... ci potrebbe essere, secondo te, qualche altro libro utile, da queste parti?"

"Senz'altro! E ormai, a Watchmon non servono piu'..." rispose BlackGatomon, non resistendo alla tentazione di fare una battuta un po' macabra. Jolene annui', per poi iniziare a dare un'occhiata ai libri che si trovavano sugli scaffali, alla ricerca di quelli che potevano essere loro utili nel corso del viaggio... Certo che c'era davvero l'imbarazzo della scelta...

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"Hmmm... accidenti, che dormita che ho fatto... ero proprio stanco morto..." mormoro' tra se' Bearmon, svegliandosi lentamente e afferrando il berrettino da baseball che aveva appoggiato vicino al suo giaciglio. Il Digimon orsacchiotto e il suo partner umano si stavano svegliando in quel momento, e si stavano sfregando gli occhi per schiarirsi la vista, annebbiata dopo il lungo sonno... e un attimo dopo, Bearmon si mise seduto sul materasso e si stiracchio', sgranchendosi le articolazioni. "Uuuuh... wow, mi ci voleva proprio! Ora si' che mi sento fresco come una Rosemon!" esclamo'. "Ben svegliato, Kevin! Hai dormito bene?"

"Yaaaawn... si', Bearmon... abbastanza!" rispose il ragazzino di colore, mentre si rimetteva a posto i vestiti e cominciava a guardarsi attorno, alla ricerca dei suoi compagni. Vide che anche Sho, SnowAgumon, Yurika e Kunemon si erano coricati su alcuni di quei materassi... e anche alcuni dei loro compagni Digimon avevano approfittato di quel momento di stanca per dormire e riprendere un po' le forze. Alcuni di loro sembravano essersi svegliati proprio in quel momento... "E anch'io ne avevo proprio bisogno! E' stata una battaglia molto difficile... ma sono contento che sia andata bene!"

"Hehehee... grazie alle nostre Crest e al nostro lavoro di squadra..." ridacchio' Bearmon. "Sfortunatamente, come si dice, non possiamo ancora riposarci sugli allori. Una volta che si saranno tutti svegliati, dovremo organizzarci per andare nel Mondo Reale... e impedire ai Digi-Ghost di Watchmon di provocare altri danni. Non ho idea di cosa potrebbero fare nel mondo umano... ma sicuramente nulla di buono!"

Kevin annui', si mise la mano davanti alla bocca per reprimere uno sbadiglio, e si mise seduto sul suo materasso, cercando di scuotersi di dosso il torpore. Vicino a lui, Sho, Yurika e i loro Digimon stavano ancora dormendo... e giusto in quel momento, lui e Bearmon videro Felipe e Falcomon in piedi vicino all'ingresso, come di guardia. Si alzarono, stando attenti a non svegliare qualcun altro, e rivolsero lo sguardo al ragazzo piu' grande e al Digimon falchetto, che li salutarono alzando una mano, vicino all'entrata della camera.

"Hey, Kevin, Bearmon!" li saluto' il biondo Digiprescelto dell'Amicizia. "Dormito bene?"

Kevin si stropiccio' gli occhi e si alzo' in piedi, mettendosi le scarpe che aveva appoggiato ad un lato del suo giaciglio. "Ah, ciao, Felipe... si', adeso io e Bearmon ci sentiamo un po' piu' freschi!" rispose. "Ma... tu e Falcomon non vi siete riposati un po'?"

"Sinceramente, ci sentivamo un po' troppo su di giri per avere sonno..." rispose Falcomon con un'alzata di spalle. "E... anche Jolene e BlackGatomon. Sono andate ad esplorare una libreria in cui Watchmon teneva un bel po' di volumi interessanti... e adesso immagino che Jolene li stara' divorando uno dietro l'altro!"

"Gia', immagino che sia questo il suo modo di rilassarsi! Heheheee..." ridacchio' ironicamente il ragazzino di colore. "Ma mi chiedo di cosa potrebbero trattare dei libri posseduti da Watchmon..."

"Beh, io non scarterei l'idea, magari contengono informazioni utili per il resto della nostra missione... e chissa', magari ci dicono con piu' precisione cos'e' questa storia dei Digi-Ghost, perche' ancora non ci e' del tutto chiaro..." affermo' il Digimon orsacchiotto. Un lieve rumore di passi, proveniente dal corridoio dietro Felipe e Falcomon, attiro' l'attenzione dei due Digimon... e quando anche Felipe guardo' nella direzione da cui essi provenivano, vide che si trattava di Jolene, neanche a farlo apposta! La ragazzina inglese stava portando con se' alcuni libri variamente rilegati, ma tutti chiaramente molto vecchi... e dietro di lei stava arrivando anche BlackGatomon, che teneva un altro libro sopra la testa con entrambe le mani, come se fosse stato un enorme piatto da portata!

"Ehila', ragazzi!" saluto' Jolene, mentre raggiungeva il gruppo. "Guardate un po' che cosa ho trovato..."

Si interruppe quando Felipe le fece, gentilmente ma fermamente, cenno di abbassare la voce. "Oh, scusa, Felipe, mi ero dimenticata di quelli che stavano dormendo..." si scuso'. "Comunque... guarda un po' qui, ho trovato un po' di informazioni interessanti! Su DigiWorld, sulla sua storia, e su molti dei Digimon che lo popolano! Anzi, dovrei dire che popolano il Mondo Digitale in cui noi ci troviamo adesso, perche' questo e' soltanto uno dei tanti!"

"Come? Uno dei... ma... ma stai dicendo sul serio?" chiese il ragazzino spagnolo, in uno dei suoi rari momenti di sorpresa. "Esistono... altri Mondi Digitali paralleli a questo? Non te lo stai inventando?"

"Hey, ragazzo, nel caso tu abbia bisogno di una rinfrescatina alla memoria, Jolene e' la Digiprescelta della Sincerita', ed e' riuscita da poco a far illuminare la sua Crest e a farmi diventare Nephilimon..." lo rimbecco' sarcastica BlackGatomon, mentre raggiungeva la sua partner umana, Felipe e Falcomon, e sbatteva per terra il libro che portava, senza troppe cerimonie.

Felipe, rendendosi conto della gaffe, volto' la testa dall'altra parte e borbotto' qualcosa tra i denti. "Ehm... okay, hai reso chiaro il concetto, BlackGatomon..." affermo' Falcomon, mentre anche Kevin e Bearmon si univano alla compagnia. "Ma tornando a noi... quindi questi libri erano nella biblioteca di questa base?"

"E ce ne sono ancora molti altri... io e BlackGatomon abbiamo dato una rapida occhiata e abbiamo cercato di prendere solo quei tre-quattro che pensavamo potessero davvero esserci utili." affermo' la Digiprescelta inglese. "Credetemi, non e' stato facile scegliere, con il poco tempo che avevamo. Tra un po', quando anche Sho e Yurika si saranno svegliati, dovremo metterci in contatto con Gennai per discutere della nostra prossima mossa."

"Si', ne avevamo gia' parlato..." affermo' il piccolo Kevin, dopo essersi rimesso ancora un po' a posto i vestiti e il berrettino da baseball che portava. "Chissa' come faremo a recuperarli, quei Digi-Ghost..."

"Bah, inutile stare qui a fare ipotesi." disse BlackGatomon, piu' pratica di simili problemi, ricevendo un segno di assenso da Felipe. "Quando Gennai ci chiamera', sentiremo cosa avra' da dirci... e poi, prenderemo i provvedimenti necessari! Dopotutto, qualunque cosa dovremo fare, sara' difficile che sia piu' difficile che sfidare quel VisorWatchmon, no?"

Jolene sospiro', sfregandosi la fronte col palmo di una mano. "E qui, BlackGatomon, temo di doverti dire che non sara' cosi' facile... no, per niente..."

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"Heheheheee... e cosi', questo sarebbe il Mondo Reale, eh? Che posto pacchiano... e questa citta' e' davvero un po' troppo pulita per i miei gusti!" squitti' crudelmente WaruNezumimon, osservando da una collinetta, ben nascosto da una serie di cespugli, un quartiere di Tokyo, dove il passaggio dimensionale lo aveva depositato. Il Digimon ratto era anche lui curioso circa il Mondo Reale, e doveva confessare di avere una gran voglia di vedere come fosse fatto, se non altro per rendersi conto di come fosse il mondo su cui lui e il suo signore Anthraxmon avrebbero dominato... pero' forse si era fatto delle aspettative un po' troppo elevate, e ora che vedeva con i suoi occhi come stavano le cose, l'effetto che il Mondo Reale gli faceva era quello di un posto che lasciava abbastanza a desiderare...

"Mah, e' probabile che comunque, mi stessi aspettando un po' troppo da questo mondo di sottosviluppati..." disse tra se', alzando le spalle. "E comunque, per adesso e' meglio restare nascosti... e vedere di cosa sono capaci i Digi-Ghost! Quasi mi dispiace che si siano diffusi in varie parti del mondo, sarebbe stato divertente godersi il caos che semineranno per ogni dove! Non importa, quello che conta adesso e' eliminare i Digiprescelti, e quando Geryomon si unira' a me... come si suol dire, due teste ragionano meglio di una! Anche se solo una restera' attaccata alle spalle! Heheheee..."

Una serie di occhi rossastri e assetati di sangue si accesero nell'oscurita' dietro di lui, accompagnati da una sequela di orrendi stridii che ricordavano lo squittio di un topo amplificato numerose volte... e WaruNezumimon, con un ghigno malefico sul suo disgustoso muso da ratto, si volto' verso i suoi seguaci. "Tranquilli, piccoli miei, verra' anche per noi il momento di divertirci!" affermo' soddisfatto. "Ma per adesso, dovete avere pazienza. Prima di muovere all'attacco, vorrei conoscere un po' meglio questo posto... non faro' l'errore di farmi cogliere impreparato, e non faro' la fine idiota che ha fatto Watchmon! Ma state tranquilli, una volta che questa linda e ripugnante citta' sara' nelle vostre mani, potrete divertirvi quanto volete e saziarvi dei suoi abitanti a vostro piacimento!"

Altri squittii malefici seguirono la frase di WaruNezumimon, e dalla boscaglia dietro di lui uscirono dei Digimon malvagi che sembravano una sorta di repellente incrocio tra un ratto delle chiaviche e una iena - un corpo tozzo, ricoperto da una corta, ispida, lurida pelliccetta bruna, le cui dimensioni variavano da quelle di un gatto a quelle di un enorme cane da caccia, con sei zampe corte che parevano appena in grado di reggere in piedi le orribili creature, e il muso lungo, affilato, dalle mascelle irte di denti aguzzi e cresciuti irregolarmente, tra le quali si vedeva spesso e volentieri una biforcuta lingua da serpente. Le bestie avevano quattro occhi, due per ogni lato della testa e posti un paio sopra l'altro, e le orecchie erano lunghe e appuntite, e ricordavano quelle di un cane o di uno sciacallo. Il particolare piu' sconcertante, comunque, era la coda - un tentacolo viscido, lungo quanto il corpo delle bestie, che terminava con un altro paio di fauci spalancate, che azzannavano l'aria alla cieca come se fossero state indipendenti dal resto del corpo, spargendo tutt'attorno gocce di saliva gialla e acida.

"Heheheee... lo so che avete fame e che non vedete l'ora!" parlo' loro WaruNezumimon. "Ma la pazienza e' la virtu' del cacciatore, miei cari Plagamon! Per qualche giorno, ce ne resteremo ben nascosti... e quando sara' il momento di colpire, le nostre prede saranno completamente spiazzate!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Plagamon

Tipo: Parassita

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Hungry Maw

Disgustosi Digimon che vivono nelle zone piu' inospitali e malsane dei Mondi Digitali, e formano il grosso dei seguaci di WaruNezumimon. Operano tramite una mente alveare che permette loro di fare un ottimo lavoro di squadra, e l'acido delle loro fauci puo' intaccare anche la corazza piu' resistente.

L'orda urlante di Plagamon si calmo' quasi subito nel sentire le parole del loro leader... e subito dopo, i disgustosi Digimon-ratto si fecero da parte, creando una strada che passava in mezzo al loro gruppo, in modo da far passare una strana figura femminile ingobbita, chiaramente quella di una donna molto anziana, che avanzava verso WaruNezumimon tenendo tra le mani un grosso bastone di legno nodoso. Nell'oscurita' della boscaglia, non si riusciva a distinguere molto del suo aspetto, ma indossava un abito lungo e sdrucito, e uno strano cappello conico...

"Ahhh... Galerimon, mi stavo giusto chiedendo quando ti saresti unita a noi!" squitti' WaruNezumimon, voltandosi verso l'anziana. "Dimmi... qual e' la situazione a DigiWorld? I mocciosi prescelti si stanno organizzando ancora, immagino... la battaglia con VisorWatchmon deve aver sfiancato non poco sia loro che i loro amichetti!"

La Digimon dall'aspetto di vecchia fece ancora qualche passo avanti prima di fermarsi ed inchinarsi rispettosamente al suo signore... e in quel momento, sotto la luce del sole mattutino che filtrava tra le fronde, si pote' vedere chiaramente che il "cappello" che portava in testa altro non era che la cappella di un fungo ingigantita, di colore rosso vivo e punteggiato da granuli bianchi di varie dimensioni! Era una creatura alta e scheletricamente magra, avvolta in una lurida tunichetta nera e sdrucita, e con la pelle rugosa di un innaturale colore bianco, con gli occhietti rossi, ardenti di malizia, la cui energia creava un inquietante contrasto con il resto del suo corpo decrepito. Il naso aquilino era esageratamente grande, e la bocca sghignazzante metteva in mostra file di zanne triangolari che sarebbero state piu' consone alle fauci di uno squalo o di un piranha... piccoli, triangolari, corti e aguzzi, perfetti per divorare la carne!

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Galerimon

Tipo: Mutante

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Venom Scissor, Squamous Blast

Questa Digimon dotata di strani poteri e di un notevole controllo sulla vegetazione e sui veleni e' la piu' fidata luogotenente di WaruNezumimon, e la punta di diamante del suo attacco al Mondo Reale. E' una Digimon scoperta solo di recente, quindi non sono disponibili molte informazioni sulla sua natura o sulle sue tecniche di combattimento.

"Si', mio signore... WaruNezumimon!" disse la ripugnante Digimon, le parole che suonavano come il sibilo di un serpente. "Ci vorra' un po' di tempo prima che ci raggiungano qui, nel Mondo Reale... e anche se quell'intrigante di Gennai fornira' loro i mezzi per seguirci e per mandare i nostri piani all'aria, noi siamo comunque un passo avanti a loro! Le nostre tane sotterranee sono gia' quasi tutte pronte e operative!"

"Ahhh... perfetto!" si complimento' il Digimon ratto, fiero di se' stesso per aver pensato a quell'eventualita'. "L'errore di Watchmon... e' stato credere di poter svolgere la sua missione usando una sola base d'appoggio. Invece, se sono disponibili piu' basi, ognuna delle quali facilmente sostituibile, diventa piu' difficile, per il nemico, metterti all'angolo! Bene, ottimo lavoro, Galerimon! Mettiamoci in posizione e attendiamo gli eventi! Credo proprio che ci sara' da divertirsi!"

La Digimon simile ad una strega si frego' le rugose mani artigliate e sghignazzo' a sua volta, mettendo in mostra i suoi denti in un ghigno terrificante. "Oh, mi premurero' di fare in modo che ci sia da divertirsi, puo' starne sicuro!" affermo'. "Quando tutto questo sara' finito, credo che avremo assistito allo spettacolo piu' inaspettato e divertente di tutta questa guerra!"

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Yurika Kagura si sveglio' lentamente, agitando un po' il braccio sinistro che le si era addormentato per la posizione scomposta in cui si era messa. Con un po' di fastidio, la ragazzina dai capelli blu attese che il sangue ricominciasse a circolare nel suo corpo, e si gurdo' attorno per vedere che, attorno a lei, anche gli altri Digimon che si erano addormentati stavano lentamente riprendendo le loro attivita'. Leomon, che era rimasto seduto a gambe incrociate e con gli occhi semichiusi vicino a lei e a Sho, adesso si era messo prono a terra per fare delle flessioni su un braccio solo, l'altra mano tenuta dietro la schiena. Volcdramon si stava lisciando le squame, mentre Musyamon stava controllando l'affilatura della sua spada... e Witchmon e Cobramon, a causa dell'imbranataggine di entrambi, si erano svegliati in un groviglio di spire, vestiti da strega e imprecazioni ad alta voce da parte della stravagante Digimon maga!

Stiracchiandosi per scrollarsi di dosso il torpore della dormita, Yurika si stropiccio' gli occhi e rivolse lo sguardo a Kunemon, che dormiva ancora acciambellato al suo fianco come un gattone pigro! Con un piccolo sorriso, la bambina giapponese lo gratto' in mezzo alle antenne, facendo in modo che il simpatico insetto si scuotesse per un istante... e poi si svegliasse, muovendo lentamente le numerose zampe!

"Owww... cavolo, non ricordo di aver mai dormito cosi' bene da un sacco di tempo!" esclamo' il bruco, dopo aver controllato che le antenne di cui andava tanto fiero fossero a posto. "Ehila', Yurika, ben svegliata anche tu! Come va?"

"Non c'e' male, Kunemon-chan... avevo anch'io bisogno di dormire un po'..." disse Yurika, mentre si rimetteva a posto i lunghi capelli blu, pettinandoseli con le mani e legandoseli di nuovo in una morbida coda con un elastico. Poi, guardo' dietro di se' e vide che Sho e SnowAgumon, distesi su un materasso poco lontano da loro, si stavano a loro volta svegliando... e anzi, il suo amico d'infanzia stava soffocando un enorme sbadiglio, tenendosi entrambe le mani davanti alla bocca! "Heheee... e a quanto vedo, anche Sho-kun e SnowAgumon-chan ne avevano serio bisogno! Beh, ma a parte gli scherzi... adesso stai bene, vero, Kunemon-chan? Non hai strascichi da quella battaglia con VisorWatchmon, spero..."

"No, no, non ti preoccupare!" rispose Kunemon, mentre tutt'attorno a loro, i Digimon riprendevano le loro attivita'. "Anzi... essere riusciti a fare fuori quello sgorbio strabico mi ripaga ampiamente di tutta la fatica che abbiamo fatto! Accidenti, non vedevo l'ora di dargli una lezione!"

"E infatti, bisogna dire che sconfiggerlo e' stato un obiettivo fondamentale da raggiungere... nonostante i sacrifici che sono stati necessari..." intervenne Leomon, incupendosi verso la fine - si riferiva chiaramente alla tragica fine di LoaderLeomon, caduto nella prima battaglia con l'orrore dai molti occhi. "Ma sfortunatamente, è stato rimosso soltanto un sintomo del male che affligge DigiWorld..."

"Lo sappiamo, signor Leomon... e per questo ci siamo presi un attimo di riposo prima di continuare!" SnowAgumon intervenne, balzando giu' dal materasso su cui avevano dormito lui e Sho. "Hey, Sho, tutto a posto? Ti senti fresco e riposato anche tu?"

Il ragazzino giapponese si aggiusto' gli occhialoni sulla testa e fece il segno dell'okay al suo compagno. "Tutto a posto, SnowAgumon-chan! Mi sento pronto ad affrontare di nuovo Watchmon, se necessario!" affermo' con una certa alterigia. "Ben svegliati... Yurika-chan, Kunemon-chan... Leomon-san... Volcdramon-san... per fortuna, vedo che tutti voi state bene! Dobbiamo ancora ringraziarvi per averci aiutato con VisorWatchmon..."

"Oh, non e' che abbiamo fatto molto, in realta'..." rispose Volcdramon con un'alzata di spalle. "Tutto quello che potevamo fare era fornirvi una distrazione, e permettervi di guadagnare il tempo necessario a pensare ad un piano d'attacco... VisorWatchmon era ben al di la' delle nostre forze."

"In ogni caso, il vostro intervento e' stato provvidenziale..." rispose Kunemon. Guardo' di sfuggita alla propria destra, e noto', con un sorriso divertito, che Cobramon e Witchmon erano finalmente riusciti a sbrogliarsi dal nodo in cui si erano ficcati! "A proposito, dove sono gli altri ragazzi? Kevin e Bearmon si erano messi a dormire vicino a noi, ma ora non li vediamo piu'..."

Musyamon, con un cenno del capo, indico' l'ingresso della sala... dove Sho, Yurika e i loro Digimon videro gli altri ragazzi e i rispettivi partner digitali seduti in cerchio, con Jolene e BlackGatomon che illustravano loro uno dei volumi che avevano preso con se'. Incuriositi, anche i due giapponesi, SnowAgumon e Kunemon si avvicinarono, e i loro compagni di avventura li salutarono cordialmente vedendoli arrivare.

"Ehila', Sho! Yurika! Ragazzi, ben svegliati!" esclamo' Bearmon. "Stavamo ascoltando Jolene e la storia di DigiWorld... lei e BlackGatomon hanno trovato dei volumi interessanti, li' nella libreria di Watchmon... e in questo, viene raccontata la storia di tutti i Mondi Digitali!"

"Tutti *I* Mondi Digitali?" chiese Sho, ponendo enfasi sull'articolo al plurale. "Come sarebbe a dire, esistono altri DigiWorld oltre a questo?"

"Certo che si', ragazzo!" rispose BlackGatomon con un sorrisetto di superiorita'. "A quanto pare, i vari Mondi Digitali sono stati creati una marea di tempo fa dal Primo Digimon mai esistito, Huanglongmon, che poi creo' le quattro Divinita' Guardiane e numerosi altri Digimon divini per dare forma a DigiWorld e mantenere ordine e pace... ma forse e' meglio se vi sedete e ascoltate quello che Jolene ha da raccontare a proposito!"

Sho, Yurika, SnowAgumon e Kunemon si sedettero per terra assieme agli altri Digiprescelti, e Jolene si schiari' la voce, messa un po' alla prova dal fatto di aver parlato per tanto tempo. "Accidenti, Jolene-chan, davvero hai trovato un libro cosi' interessante?" chiese Sho, mentre si metteva comodo. "Vogliamo sentire anche noi questa storia!"

"E, se permettete, anche noi!" esclamo' Witchmon, unendosi alla compagnia con Cobramon avvinghiato attorno alle spalle come una stola. Assieme a lei c'erano Leomon, Volcdramon e Musyamon. "Saremo anche Digimon, ma anche noi sappiamo pochissimo di come e' nato il nostro mondo... ci piacerebbe sentire qualcosa di piu'!"

"Beh... per me non c'e' problema! Questo libro dice praticamente tutto!" affermo' Jolene, aprendo di nuovo il volume e ritornando all'inizio del capitolo che stava leggendo. "Bene, allora mettetevi comodi, e ascoltate, perche' e' davvero molto interessante! All'alba dei tempi, il Primo Digimon Huanglongmon ebbe origine dai dati dispersi nell'etere, e diede forma a numerosi Digimon dotati di poteri enormi, seppur non paragonabili ai suoi, che gli facessero da sottoposti e amici. A quattro di questi, i Guardiani Digitali Azulongmon, Zhuqiaomon, Baihumon ed EbonWumon, venne affidata la custodia di quattro Mondi Digitali, dimensioni parallele che Huanglongmon creo' da altri dati... e per tenere separati tutti i mondi, Huanglongmon ne creo' un quinto che facesse da territorio-cuscinetto tra gli altri e impedisse ai Digimon di una certa dimensione di sconfinare in quella di un altro Sovrano. Il Mondo Digitale nel quale ci troviamo adesso e' il Mondo Digitale appartenente ad Azulongmon, il Drago Blu."

"Il Drago Blu?" chiese Yurika. "Chissa' perche', mi fa venire in mente qualcosa..."

"Infatti e' proprio cosi'..." rispose Falcomon, muovendo su e giu' il suo becco uncinato. "I quattro Digimon Guardiani non sono altro che un richiamo ad una leggenda di voi giapponesi... quella delle quattro divinita' che presiedono ai punti cardinali - Suzaku, Seiryu, Byakko e Genbu!"

"Interessante... ma da dove viene questa connessione?" si chiese Sho, sempre piu' affascinato. "E' come se ci fosse stato un passaparola tra il Mondo Reale e questo Huanglongmon, ma come e' stato possibile?"

BlackGatomon alzo' le spalle. "Questo non lo sappiamo... e anche il libro dice poco o niente in proposito... ma pare che comunque i Digimon abbiano avuto origine dai concetti diffusi tra gli esseri umani, che in qualche modo hanno assunto consistenza e si sono amalgamati con i dati che costituiscono i vari mondi... e in qualche modo, Huanglongmon ha fatto in modo che da questa commistione nascessero nuovi esseri viventi. Pero'... i dettagli non li conosciamo proprio!" rispose la gattina nera.

"Comunque, andando avanti..." riprese Jolene, sfogliando il libro. "Nel Mondo Digitale della Frontiera - ovvero, il Mondo Digitale che faceva da separatore tra gli altri - nacque ben presto una rivalita' tra Digimon umanoidi e Digimon animali... ognuna delle due fazioni riteneva di essere superiore all'altra, e non voleva condividere con l'altra il mondo in cui viveva. I dissapori sfociarono ben presto in ostilita', e da li' si passo' rapidamente ad una guerra vera e propria, che provoco' innumerevoli vittime da entrambe le parti... almeno finche Huanglongmon e i Digimon a lui fedeli non decisero di intervenire."

"E cosa fecero? Sei arrivata qui, prima... e poi ti sei interrotta!" chiese il piccolo Kevin, ansioso di sapere come sarebbe andata avanti la storia.

Dopo aver deglutito un po' di saliva, Jolene riprese a narrare. "Huanglongmon e vari dei suoi fedeli misero assieme i loro poteri per creare un Digimon speciale, che facesse da paciere e da governatore per il Mondo Digitale della Frontiera. Lucemon, cosi' si chiamava, venne cosi' addestrato dai piu' stretti collaboratori di Huanglongmon e poi inviato nel Mondo Digitale della Frontiera, dove riusci' ad appianare i contrasti tra Digimon umanoidi e Digimon animali. Ben presto, a lui si unirono, come collaboratori e luogotenenti, altri Digimon... un trio di consiglieri, tali Lord MagnAngemon, Lady Angewomon e Lord Antylamon, e un gruppo di Digimon guerrieri conosciuti nei vari Mondi Digitali come... i Cavalieri Reali, un gruppo fondato da un antico Digimon di nome Imperialdramon. E per un po', la situazione nei Mondi Digitali, in particolare in quello della Frontiera, torno' tranquilla..."

"Ma le cose non si sistemarono tutte cosi', vero?" chiese retoricamente Kunemon, sapendo come andavano di solito quelle situazioni...

Jolene sospiro'. "Sigh... purtroppo no, e i contrasti tra Digimon umanoidi e animali ripresero molto presto... ma quello che e' peggio, Lucemon stesso divenne sempre piu' cinico e disilluso circa la possibilita' di ottenere una pace duratura, e decise di imporre la sua pace in maniera drastica. Non aiuto' certo il fatto che anche tra i Cavalieri Reali si stava formando una frattura... e alla fine, Lucemon si rivolse a GranDracmon, uno dei tredici Abissali, Digimon malvagi dotati di poteri immensi che dimorano in un luogo maledetto chiamato Dark Ocean! GranDracmon introdusse Lucemon, gia' immensamente potente di suo, al potere del Male... e il risultato fu che Lucemon divenne un tiranno e sottomise l'intero Mondo Digitale della Frontiera al suo volere, servendosi anche di sei sottoposti che lui aveva creato. Questi sette mostruosi Digimon passarono agli annali con il nome di Sette Grandi Signori dei Demoni, e inaugurarono un periodo di terrore e oppressione su tutto il Mondo Digitale della Frontiera! Ma non solo... Lucemon, ormai convinto della sua infallibilita' e del suo diritto di dominare ogni cosa, cerco' di ribellarsi a Huanglongmon e di prenderne il posto come Digimon Supremo... e il risultato fu una guerra ancora piu' grande e terribile, in cui le forze di Huanglongmon e quelle di Lucemon, queste ultime supportate dalle forze degli Abissali, si scontrarono a lungo per il predominio. Le perdite furono immense per entrambi... ma proprio quando sembrava che Lucemon cominciasse ad avere la meglio, Huanglongmon riusci' a creare i dieci Leggendari Guerrieri, dieci Digimon particolari, che affrontarono Lucemon stesso in combattimento, e riuscirono a consumarlo al punto che gli altri Digimon divini furono in grado di sigillare Lucemon nel Dark Ocean, sperabilmente per l'eternita'."

"Wow, accidenti... che storia pazzesca!" affermo' Witchmon. "Quindi... in pratica, noi adesso ci troviamo del Mondo Digitale appartenente ad Azulongmon, giusto? E... a questo proposito, che fine ha fatto Azulongmon? Com'e' che non si fa vedere, visto che e' un Digimon cosi' potente e importante?"

"Dopo l'esperienza di Lucemon... Huanglongmon e i suoi Digimon divini si fecero piu' accorti nella loro interazione con i Digimon da loro creati." affermo' Jolene, alzando gli occhi dal libro. "Azulongmon, in particolare, decise che sarebbe stato meglio per tutti gli abitanti del suo mondo se lui fosse rimasto a distanza, osservando gli eventi e intervenendo solo se necessario. In effetti, e' da parecchio tempo che nessuno sente piu' parlare di lui... e del resto, questo pare essere il piu' pacifico dei quattro Mondi Digitali conosciuti, quindi non ci sono stati molti motivi per cui lui si sarebbe dovuto rivelare. La nostra guida, Gennai, ha assunto per se' il compito di interagire con DigiWorld per conto di Azulongmon, in modo da ridurre al minimo il rischio di interferenze..."

"D'altro canto, il Mondo Digitale del Sud, quello sotto il controllo della fenice rossa Zhuqiaomon, pare essere quello piu' inospitale..." disse BlackGatomon, dando una rapida scorsa ad alcune pagine che Jolene si era lasciata dietro. "Zhuqiaomon incoraggia la rivalita' tra i suoi sottoposti, i dodici Deva, e il suo mondo e' basato sulla legge del piu' forte... e' un mondo dove i Digimon sono in grado di assorbire i dati degli avversari sconfitti e incorporarli in se' stessi per diventare piu' forti. Quindi... potete ben capire che in quel mondo, i conflitti sono all'ordine del giorno!"

"Non faccio fatica a crederlo..." affermo' Felipe. "Ma per quanto riguarda..."

Improvvisamente, i Digivice dei ragazzi si illuminarono ed iniziarono ad emettere dei segnali acustici, tutti contemporaneamente... e Sho per primo guardo' verso il suo Digivice e se lo tolse dalla cintola, guardandone lo schermo. "Sho! Credo che si tratti di Gennai!" esclamo' SnowAgumon. "Ci sta chiamando per darci le nuove istruzioni!"

"Meno male... stavo cominciando a chiedermi quando ci avrebbe contattato di nuovo!" affermo' il ragazzino dai capelli neri, mentre i suoi compagni tiravano a loro volta fuori i Digivice, e i Digimon guardavano nella loro direzione, ansiosi di sapere quali novita' ci fossero. Tutti misero i loro Digivice in cerchio, e i raggi di luce emessi dai loro mini-schermi si riunirono in un unico cono di luce che sali' fino al soffitto, e nel quale inizio' lentamente a formarsi la figura del buffo vecchietto che li aveva contattati poco prima della battaglia con Volcdramon. I Digimon fecero tutti un inchino, ognuno a modo suo, non appena la sua figura si fu formata, e Gennai alzo' una mano in segno di saluto e sorrise con calore.

"E' un piacere rivedervi, Digiprescelti... e vedo con piacere che siete tutti riusciti ad illuminare le vostre Crest e a sconfiggere Watchmon!" affermo' il vecchietto. "Sapevo che sareste stati in grado di realizzare questa difficile impresa... anche se mi dispiace per le vittime che ci sono state. Volcdramon, Musyamon... tutti voi, ragazzi... sono immensamente addolorato per la perdita di LoaderLeomon, e a voi vanno tutte le mie condoglianze per il suo eroico sacrificio."

Tutti i Digiprescelti e i loro partner tennero lo sguardo basso in segno di rispetto per l'eroe caduto, e Volcdramon accetto' le condoglianze di Gennai con un cenno della testa. "La ringraziamo, venerabile Gennai... e immagino che adesso tocchera' a me, come il Digimon piu' anziano e piu' forte del gruppo, guidare la resistenza..." affermo'. "Ma... purtroppo, per adesso non possiamo farci niente, se non andare avanti e cercare di risolvere il problema che affligge DigiWorld. Il nemico avra' sicuramente mandato i suoi nuovi servitori a portare avanti il suo piano, immagino..."

"E' cosi', in effetti..." affermo' Gennai, per poi rivolgersi ai Digiprescelti e ai loro partner. "Come gia' sapete, Watchmon e' riuscito a mandare numerosi Digi-Ghost nel Mondo Reale, e i suoi colleghi servitori del Male, WaruNezumimon e Geryomon, stanno andando li' per assicurarsi che tutto proceda secondo i piani del loro signore e padrone, il potente Anthraxmon... quello che ancora non sapete, e che io stesso ho scoperto solo ora, e' la vera natura dei Digi-Ghost, e lo scopo per cui Watchmon... e di conseguenza Anthraxmon... li raccoglievano."

"Questa e' una cosa che mi sono trovato a chiedermi, in effetti..." ammise Felipe. "Sappiamo che i Digi-Ghost si impossessano dei vari Digimon, rendendoli crudeli e violenti... ma qual e' il vero scopo di queste creazioni?"

"Prima di tutto, ragazzi, dovete sapere che nel Mondo Digitale, la morte di un Digimon non e' mai permanente... almeno, non per i Digimon buoni." inizio' a spiegare il vecchio saggio di DigiWorld. "Dovete sapere che quando i dati di un Digimon si disperdono, nel giro di alcuni giorni al massimo essi si riuniscono in un luogo chiamato Primary Village, dove si reincarnano sotto forma di un Digi-Tama, un uovo di Digimon. Da questo uovo nasce un Digimon di livello Baby, reincarnazione del Digimon precedente. Tuttavia,, da quando Watchmon ha preso il potere, questo ciclo si e' interrotto... e il motivo e' che in qualche modo Anthraxmon, il burattinaio che muove i fili di tutto questo, ha interferito in qualche modo con la natura di DigiWorld, facendo in modo che gli spiriti di tutti i Digimon, anziche' tornare al Primary Village per essere inizializzati nuovamente... vengono corrotti e trasformati in spiriti malvagi erranti, i Digi-Ghost di cui avete parlato! Possedendo sempre piu' Digimon, e spingendoli a commettere azioni violente verso gli altri Digimon, incrementa il numero di vittime, e di conseguenza anche di anime di Digimon che possono essere corrotte e usate per questo scopo malvagio."

"E' una cosa disgustosa..." mormoro' Bearmon. A giudicare dalle espressioni di orrore, indignazione ed ncredulita' degli altri presenti, non era il solo a pensarlo...

"Ti do ragione, piccolo amico..." annui' mestamente il saggio di DigiWorld. "Ora che i Digi-Ghost sono stati inviati nel Mondo Reale, beh... credo di poter ipotizzare che il loro scopo sia in realta' quello di aprire un varco permanente tra i due mondi, in modo che Anthraxmon e i suoi luogotenenti possano espandere il loro dominio su entrambi! Tutto quello che Watchmon ha fatto fino adesso era soltanto allo scopo di accumulare quanti piu' Digi-Ghost possibile, in modo da averne il numero sufficiente per raggiungere questo risultato... e sfortunatamente, temo che tutti gli scagnozzi di Watchmon che avete cancellato, compreso Watchmon stesso, non abbiano fatto altro che aggiungersi ai Digi-Ghost, in modo da servire Anthraxmon anche dopo morti."

"In altre parole, eravamo tra l'incudine e il martello, e non ce ne rendevamo nemmeno conto... accidenti..." commento' Jolene, con un sospiro quasi rabbioso.

"Purtroppo, se l'avessi saputo prima, avrei cercato un altro modo..." affermo' Gennai. "Mi dispiace, ragazzi, e' stata soprattutto colpa mia per questo... ma possiamo ancora rimediare, se riuscite ad andare nel Mondo Reale e a fermare la diffusione dei Digi-Ghost prima che avvenga la connessione dimensionale. Il solo problema... e' che si trovano in varie parti del mondo. Il nemico ha avuto l'accortezza di suddividere i Digi-Ghost in vari gruppi, ed inviarli in diverse zone del vostro pianeta, in modo da renderli difficili da intercettare anche per voi."

"E allora come possiamo fare per trovare i Digi-Ghost e neutralizzarli?" chiese Sho. "Non abbiamo modo per andare da tante parti da soli..."

Gennai annui'. "Questo lo so bene, ragazzi... e' per questo che ho intenzione di darvi una mano nel limite delle mie possibilita'. Dopotutto, ragazzi, il viaggio dimensionale ha il vantaggio che la distanza e' molto relativa, e puo' essere percorsa in breve tempo." affermo'. "Per adesso, sappiate che i Digi-Ghost si sono concentrati soprattutto in Giappone, a Tokyo... e in Inghilterra, a Canterbury. Immagino... che quelle localita' vi dicano molto, vero?"

"Certo che ci dicono molto! Tokyo e' dove viviamo io e Sho-kun!" esclamo' Yurika, spalancando gli occhi.

"E Canterbury... e' la mia citta'! Non posso permettere ad Anthraxmon di attaccarla!" fu la risposta di Jolene. "Signor Gennai... come possiamo fare a fermare tutti quei Digi-Ghost? Le nostre famiglie... il nostro mondo... stanno correndo un pericolo terribile!"

BlackGatomon annui' soddisfatta in direzione della sua partner. Certo che gli ultimi giorni avevano fatto miracoli, per quanto riguardava la sua attitudine...

"Questo lo so bene, giovane Jolene... e a questo proposito, devo congratularmi per la tua lungimiranza!" affermo' Gennai, per poi indicare i volumi che la piccola inglese aveva prelevato dalla libreria del nemico sconfitto. "Sapere di piu' su DigiWorld e sui vostri nemici vi aiutera' nella vostra ricerca... ma tornando a noi, installero' nei vostri Digivice un'applicazione che vi permettera' di aprire un Digiport a doppio senso tra il Mondo Reale e quello Digitale, in modo da coprire le dstanze necessarie in breve tempo, e intervenire la' dove i Digi-Ghost stanno agendo. Sappiate pero' che nemmeno io so con esattezza cosa Anthraxmon abbia intenzione di fare con i Digi-Ghost nel vostro mondo... e che dovrete affidarvi ai vostri Digimon e alla vostra prontezza di pensiero e di azione per risolvere questo problema. Inoltre... beh, credo che sia necessario dirvi che, molto probabilmente, dovrete dividervi in due gruppi per portare a termine questa missione."

"Dividerci in..." mormoro' SnowAgumon, per poi grattarsi la testa con un dito artigliato. "Si', certo... capisco, in questo modo potremo eliminare i Digi-Ghost piu' rapidamente. Ma... saremo anche separati, e quindi piu' vulnerabili all'attacco dei servi di Anthraxmon!"

"Effettivamente, questo e' un problema..." affermo' Gennai. "Ma... temo che sia anche l'unica soluzione possibile in questo momento... Ragazzi, non voglio mentirvi, questa sara' una parte molto difficile e rischiosa della vostra missione. WaruNezumimon e Geryomon avranno sicuramente imparato dagli errori di Watchmon, e faranno di tutto per non ripeterli."

"Capisco..." rispose Sho. "Ma... a questo punto, non possiamo farci intimorire da questo. Dobbiamo fare come ha detto Gennai-san, dividerci in due gruppi, e andare in due parti diverse del Mondo Reale... so che e' difficile da chiedere, proprio ora che avevamo formato un gruppo unito, ma e' la nostra unica possibilita'."

Il resto del gruppo si guardo' e guardo' i Digimon che stavano loro attorno, rendendosi conto dell'inevitabilita' di quella decisione... e di quanto velocemente doveva essere presa, se volevano salvare entrambi i mondi da Anthraxmon.

Il Mondo Reale li stava aspettando... e con esso, una nuova serie di difficolta'...

CONTINUA...

Note dell'autore: La battaglia dei Digiprescelti continua nel prossimo capitolo, in cui finalmente i nostri ritornano nel Mondo Reale... e si troveranno subito di fronte piu' problemi del previsto! Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se era un po' di filler... e arrivederci a presto!

Justice Gundam

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Capitolo 32
*** Ritorno nel Mondo Reale ***


Digimon Zero-32

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Bentornati! Dopo tanto tempo, finalmente riesco ad aggiornare questa storia! Hehehee... no, state tranquilli, non ho dimenticato le mie storie di Digimon, e anzi ho tutta l'intenzione di riprenderle a ritmo accelerato! Ho avuto un piccolo periodo di crisi, e non e' stato facile per me trovare il desiderio e l'ispirazione di scrivere un nuovo capitolo... ma questa saga e' stata il mio primo amore, e non ho mai avuto nessuna intenzione di abbandonarla! E neanche Tamers Reload e Record of Digital Wars, se e' per questo! Dovevo soltanto riprendere un po' di ispirazione, tutto qui!

Allora, vediamo un po' dove eravamo rimasti l'ultima volta... ah, giusto! Abbiamo lasciato i nostri eroi che sono ancora nella piramide che una volta apparteneva a Watchmon, e che ora... si puo' dire che e' diventata la loro base operativa, visto che sono riusciti a sbarazzarsi di uno dei loro nemici principali. Sfortunatamente, questo non sembra aver rallenatato molto i piani di Anthraxmon, che aveva gia' deciso in precedenza di sacrificare Watchmon... e quest'ultimo e' comunque riuscito a raggiungere il suo scopo in qualche modo, visto che e' riuscito ad inviare una marea di Digi-Ghost nel Mondo Reale, dove potrebbero provocare chissa' quanti danni! Ebbene si'... questo vuol dire che i nostri dovranno tornare nel loro mondo, accompagnati dai loro Digimon, per porre fine una volta per tutte alla minaccia posta da Anthraxmon e dai suoi scagnozzi. Come e' successo nella prima mitica serie, no? Heheheee... okay, forse non ero proprio ispiratissimo quando ho pensato questa parte della trama, ma spero di riscattarmi con il nuovo capitolo! Okay, a questo punto, direi che possiamo iniziare con...

Eh, no, un momento! Scusate, restare cosi' tanto lontano dalla mia saga preferita mi fa dare i numeri! Devo ancora rispondere alle vostre recensioni, e vi assicuro che non sono ne' poche ne' tantomeno negative! Grazie mille, mi fa davvero piacere leggerle! Significa che come scrittore non faccio poi tanto schifo! Allora, vediamo un po'...

Darkroxas92: Hehehee... bentornato! Scusami tanto se sono stato lontano da questa saga per cosi' tanto tempo... e' che, come forse hai potuto vedere, mi sono impegolato in chissa' quante cose diverse, e ho finito per perdermi... comunque, si', ho voluto che i ragazzi venisssero a conoscenza dell'esistenza degli altri Mondi Digitali, anche perche' volevo ricollegare questa storia all'universo generale in cui si svolge la mia saga! E per quanto riguarda il fatto che i Digi-Ghost potrebbero essere efficaci anche sugli animali o sugli esseri umani... beh, e' una preoccupazione piu' che legittima! Dopotutto, perche' Anthraxmon e Watchmon li avrebbero mandati nel Mondo Reale se non fossero stati efficaci? Leggerai molto presto quello che succedera' nel Mondoo Reale, e spero che ti soddisfera'! Allora... a presto!

Eden89: Bentornato anche a te, e mi dispiace che il nuovo capitolo sia tardato tanto... per fortuna, si', i nostri hanno potuto riposarsi un po'. Non credo che vogliano ripetere tanto presto l'esperienza di VisorWatchmon! Ovviamente, ho come l'impressione che i nuovi nemici non daranno loro la possibilità di adagiarsi troppo sugli allori, e molto presto i nostri dovranno combattere andando nel Mondo Reale! I Cavalieri dell'Apocalisse? Per il momento non posso svelare nulla, e in effetti ho come l'impressione che la mia storia sia anche piuttosto prevedibile, da questo punto di vista. E come ho spiegato prima... in effetti, i Digi-Ghost potrebbero avere degli effetti sgraditi anche sugli esseri umani!

KillKenny: Grazie mille! Fa in modo che la squadra lo tenga sotto chiave, e magari mettici anche qualcun altro dei Gotei 13, che so, magari Kenpachi o Komamura, a terrorizzarlo un po'! Anche se, in effetti, non credo che possano fare piu' paura della signorina Retsu Unohana quando e' davvero arrabbiata. Ovviamente, se Kubo si fosse degnato di farci vedere COME MAI e' cosi' temuta, invece di dirlo e basta... vabbe', sorvoliamo. Sì, direi che il libro parla anche dei Digimon che mi hai inviato tu... e ovviamente Jolene, da brava divoratrice di libri che e', non saltera' quella parte! Grazie anche per la citazione degli Abissali! Credo che, quando si parla di loro, le crisi di inferiorita' ci siano eccome! E considerando che si tratta di alcuni tra gli esseri piu' forti del creato... ^_^

LordMatteo94: Si', anch'io mi rendevo conto che il capitolo precedente serviva piu' che altro a spezzare la scena, e a far rilassare un po' il lettore dopo la scarica d'adrenalina che e' stato lo scontro con VisorWatchmon! Ti ringrazio comunque della recensione, e in effetti ho cercato di dare l'idea di un multiverso con una certa coesione, e di una storia piu' grande che fa da sfondo a tutte le vicende! Hmm, vedo che qui gia' si cominciano a fare congetture non appena un nuovo personaggio entra in scena! Hehehee... ma del resto e' naturale! Per adesso non posso dire nulla, ma in effetti non si puo' negare che qualche similitudine ci sia! Mi dispiace di averti fatto aspettare tanto con questo capitolo, ma spero che sia abbastanza buono da farmi perdonare la mia lentezza! E grazie delle lodi per le mie storie precedenti, spero di riuscire a continuare cosi'!

Bene, ci siamo tutti! Non mi resta che augurarvi buona lettura, e riprendere con le avventure di Sho e del suo gruppetto di Digiprescelti! Buona lettura!

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Capitolo 32 - Ritorno nel Mondo Reale

"Okay, ragazzi... allora, da qui si va nel Mondo Reale!" affermo' Sho, mentre, con a fianco l'inseparabile SnowAgumon e con dietro il resto dei suoi compagni, si piazzava davanti al DigiPort scintillante che li avrebbe ricondotti nel suo mondo d'origine. "E temo che affrontare questo Anthraxmon e i suoi scagnozzi non sara' altrettanto semplice, una volta che saremo li'..."

"Immagino, Sho... mi hai detto che li' le persone non sanno che i Digimon esistono!" rispose SnowAgumon, cercando di nascondere la sua emozione all'idea di viaggiare in un nuovo mondo. "Pero'... se devo essere sincero, sono molto curioso di vedere da dove venite voi, e poi dobbiamo comunque andare, no? Se gli scagnozzi di Anthraxmon hanno mandato la' i Digi-Ghost, li dobbiamo fermare."

"SnowAgumon ha ragione... e a complicare il tutto, c'e' il fatto che non sono tutti in un unico punto." volle precisare Bearmon. "Una parte e' andata nel paese dove abitano Sho e Yurika, mentre il resto e' nel paese di Jolene... questo significa che dobbiamo separarci, e saremo piu' vulnerabili."

"Questo e' vero, ma anche gli uomini di Anthraxmon non possono agire tanto apertamente." Jolene fece notare, mentre si teneva stretto sotto un braccio il libro che aveva prelevato dalla libreria della base nemica. "Anche loro devono affidarsi alla furtivita', se vogliono riuscire... si trovano in territorio ostile, e un attacco diretto sarebbe per loro un suicidio! Abbiamo almeno questo vantaggio su di loro."

"Anche questo e' vero..." ammise Felipe. "A proposito, Jolene, come mai ti porti dietro quel mattone? Non lo vedo molto facile da portare..."

"Beh..." Jolene guardo' con una certa sorpresa il volume, colta alla sprovvista dalla domanda a caldo. "Insomma, questo libro parla pur sempre delle origini di DigiWorld e di un sacco di miti della genesi, per così dire. Magari puo' esserci utile, se da qualche parte trovo qualcosa che ci dice con che minaccia abbiamo a che fare! E poi... beh, lo confesso, io lo trovo un libro molto interessante! Me... me lo potrei leggere nei momenti di stanca, no?"

"Un libro cosi' grosso che parla di cose come Digimon leggendari e miti delle origini non e' esattamente quello che definirei una lettura ricreativa, Jolene... ma, a ciascuno il suo!" commento' BlackGatomon. "Okay, tornando alla situazione attuale... noi andiamo in Inghilterra, a casa di Jolene, mentre voi vi fate un bel giretto in Giappone! Sappiamo gia' come tenerci in conatto?"

"Per quello non vi dovete preoccupare, ragazzi miei..." affermo' una voce ormai familiare proveniente dai loro Digivice. "I vostri Digivice, una volta connessi con i vostri computer, faranno da comunicatori a distanza. Potrete conversare tra voi da un capo all'altro del Mondo Reale, restando comodamente seduti a casa vostra! Anche se, vi avverto fin da ora, la comunicazione non potra' durare piu' di cinque minuti..."

"Gennai-san!" esclamo' con stupore Yurika, tirando fuori il suo Digivice per poi attivarlo. Come immaginava, davanti a lei si materializzo' un'immagine semitrasparente e in miniatura del saggio di DigiWorld, completa del suo sorriso un po' misterioso. "Ci fa piacere saperlo, Gennai-san... Sembra che lei abbia sempre pronto un modo per toglierci dai guai, eh? Prima erano le Crest, e oraquesta storia della comunicazione a distanza! Forte!"

La guida di DigiWorld ridacchio' sotto i baffi della battuta della bambina dai capelli blu, poi si schiari' la voce e inizio' a dare la sua spiegazione. "Beh, si', diciamo che sto cercando di aiutarvi come posso, data la situazione in cui mi trovo... comunque, quando sarete nel Mondo Reale, non dovrete fare altro che appoggiare i Digivice su una superficie piana davanti a voi e concentrarvi sui vostri compagni. In questo modo, potrete aprire una comunicazione telepatica che funzionera' anche su grandi distanze, e vi permettera' di tenervi aggiornati su quello che e' successo ultimamente..."

"E a proposito di quello che e' successo, c'e' un'altra cosa che mi preoccupa..." affermo' Sho, facendosi cupo tutt'a un tratto. "Nella concitazione della battaglia con VisorWatchmon, non abbiamo fatto caso a questo, e in effetti non ci abbiamo pensato per tutto il tempo in cui siamo stati a DigiWorld... ma... nel Mondo Reale, sono sicuro che la notizia della nostra scomparsa avra' viaggiato in lungo e in largo! Come ci ripresentiamo alle nostre famiglie... dopo essere stati lontano da loro per tanto tempo?"

"E' vero..." noto' Falcomon. "Per noi Digimon non e' un problema, ma... Sho e gli altri? I loro genitori saranno preoccupati a morte per loro..."

"Hmm... non necessariamente!" rispose Gennai, confondendo un po' tutti. Prima che qualcuno di loro potesse chiedere cosa volesse dire, la guida di DigiWorld si schiari' la voce e diede la spiegazione di quello che voleva dire. "Vedete, c'e' una cosa che non sapete, di DigiWorld... ovvero, che il tempo che passa qui, non corrisponde al tempo che trascorre invece nel Mondo Reale. Alcuni giorni a DigiWorld equivalgono a pochi minuti nel Mondo Reale... quindi e' altamente probabile che nessuno si sia neanche accorto della vostra scomparsa, e anche se e' stato cosi', non avrete problemi a ripresentarvi, e a dirimere il problema prima che diventi serio. Come vedete, quindi, questo e' un problema relativamente trascurabile. Piuttosto, c'e' il fatto che nel Mondo Reale, i Digimon non passerebbero inosservati... dovete nasconderli in qualche modo! Sapete gia' come fare?"

"Beh, io e Yurika-chan siamo venuti qui a DigiWorld dal computer di camera di Yurika..." affermo' Sho. "Quindi, non vedo che problema ci sia se nascondiamo la' i nostri Digimon... SnowAgumon, amico mio, temo che ti dovro' chiedere di fare un piccolo sacrificio..."

"Tranquillo, Sho! Questo e altro per vedere il Mondo Reale!" rispose il piccolo dinosauro bianco. "E poi, e' un compito che dobbiamo eseguire, se vogliamo salvare i nostri due mondi! E se devo fare qualche sacrificio... beh, lo faro'!"

"Ci fa piacere saperlo, SnowAgumon..." rispose Yurika. "Anche tu, Kunemon-chan? Temo che dovro' nasconderti in un posto un po' fuori mano..."

Il piccolo bruco alzo' le spalle... o almeno, fece l'equivalente! "Beh, se si vede fare, si fara', qualsiasi cosa!" rispose. "Mi dispiace solo che la tua famiglia non veda quanto sono bello e imponente! Hehehee..."

Tutti ridacchiarono, tranne Felipe e BlackGatomon, che invece assunsero un'espressione indifferente. "Hehehee... sappiamo quanto tu ci tenga a farti vedere, Kunemon!" rispose Gennai. "Piuttosto... quelli che mi preoccupano, invece, sono Felipe e Kevin, visto che loro dovranno andare a Canterbury con Jolene... e questo vorra' dire che non vi sara' tanto facile comunicare con i vostri genitori, e rassicurarli sul fatto che state bene..."

"E' vero, Gennai, a questo non avevo pensato..." ammise il piccolo Kevin, strisciando per terra la suola della sua scarpa, e sollevando un lieve rumore. "Purtroppo... a questo punto mi sa che non abbiamo molto tempo per trovare una soluzione."

Felipe annui'. "E' vero, non possiamo aspettare troppo a lungo, o i Digi-Ghost potrebbero provocare un sacco di problemi nel Mondo Reale!" preciso'. "Quindi... per quanto mi dispiaccia, temo che dovremo andare a Londra cosi' come siamo, e sperare per il meglio! Anche se non so come ci sistemeremo per la notte..."

"Beh, per quello vi posso dare una mano io!" propose Jolene, alzando un po' la mano. "Dopotutto, la mia famiglia e' ricca, e viviamo in una casa molto grande, dove ci sono anche delle stanze per gli ospiti! Almeno per la sistemazione, quindi, voi e i vostri Digimon siete a posto!"

"Beh... grazie, Jolene, ci salvi da unasituazione alquanto scomoda!" affermo' Bearmon. "Va bene, allora... immagino che a questo punto sia tutto deciso. Non ci resta che affrettarci ed entrare nel Digi-Port... e sperare per il meglio!"

"Lo so..." rispose Gennai. "Mi dispiace, ragazzi, so che il compito che vi sto affidando e' molto oneroso, e forse non e' giusto che simili responsabilita' vengano date a dei ragazzi della vostra eta'... se potessi fare qualcosa io per risolvere la situazione, credetemi, voi non vi trovereste in questa situazione."

BlackGatomon sospiro'. "Inutile recriminare, no? Tanto, che ci piaccia o no, i fatti sono questi... e vorrei sperare che aver ottenuto il livello evolutivo Ultimate ci aiuti, almeno un po'! Abbiamo sconfitto Watchmon, sconfiggeremo anche quelli dopo di lui!"

"Allora, non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro!" rispose Sho, mentre per primo muoveva un deciso passo verso il portale digitale. "Prossima fermata, il Mondo Reale! Tokyo e Londra! Forza, ragazzi, partiamo... e buona fortuna a tutti!"

"Gia', buona fortuna..." rispose Gennai. "E' tutto quello che posso fare per voi al momento, farvi questo augurio. Ricordate sempre che avete dalla vostra il potere delle Crest, ma allo stesso tempo non abbassate mai la guardia. Il nemico e' molto abile a celare la sua presenza... e in questo momento, stara' gia' nascondendosi nell'ombra, nelle vostre citta', per iniziare la sua opera di corruzione. Prestate molta attenzione, e fate tutto quello che potete per debellare i Digi-Ghost, prima che causino troppi danni."

"Lo faremo, Gennai-san! Non si preoccupi!" rispose Sho, per poi voltarsi verso Jolene e il gruppo che sarebbe dovuto andare a Londra. "Okay, ragazzi... allora, sapete cosa dobbiamo fare per tenerci in contatto... mi raccomando, occhi aperti e... in bocca al lupo! Piu' di cosi', temo di non poter fare..."

"Tranquillo, Sho, e... altrattanto a voi, ragazzi!" rispose Felipe. "Mi raccomando, ricordatevi che dobbiamo tenerci in contatto!"

"Ricevuto! Buona fortuna!" concluse Kunemon, mentre i due giapponesi salutavano un'ultima volta e si infilavano nel Digiport, sperando di essere ancora in tempo ad intervenire...

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Nello stesso momento, nel luogo oscuro e misterioso che faceva da dimora ad Anthraxmon...

"Mio signore, ci e' stato confermato che WaruNezumimon e' arrivato nel Mondo Reale." fece rapporto Geryomon, inchinandosi davanti al suo signore, la sua alabarda tenuta saldamente nella mano destra. "Con lui ci sono anche Galerimon, e un nutrito esercito di Plagamon... mentre, nell'altra locazione in cui i Digi-Ghost sono stati rilasciati, e' giunta un'altra guarnigione di nostri soldati. Sembra che il piano stia procedendo alla perfezione."

"OTTIMO." tuono' Anthraxmon, sempre nascosto nell'oscurita', senza la minima esitazione. "NONOSTANTE GLI ERRORI DI WATCHMON, LE COSE STANNO ANDANDO ESATTAMENTE COME VOGLIAMO. GERYOMON, ADESSO TOCCA A TE FAR LA TUA PARTE. RECATI ANCHE TU NEL MONDO REALE... NEL PAESE DA CUI PROVIENE LA DIGIPRESCELTA DELLA SINCERITA'... E ASSICURATI CHE TUTTO VADA PER IL VERSO GIUSTO! IL NOSTRO PIANO E' GIUNTO AD UN PUNTO IN CUI NON POSSIAMO PERMETTERCI ERRORI, E SONO SICURO CHE SOTTO LA TUA COORDINAZIONE, L'INVASIONE DEL MONDO REALE PROCEDERA' SENZA INTOPPI."

"Puo' contare sul mio impegno e sulla mia dedizione." affermo' Geryomon. "Al contrario di Watchmon e WaruNezumimon, io non la servo per mettermi in mostra, ma perche' trovo che la sua causa sia nobile e giusta. Sono io stesso convinto che, una volta che il suo scopo sara' stato raggiunto, le sofferenze di tutte le creature viventi cesseranno, e iniziera' una nuova eta' dell'oro, dominata dalla perfezione assoluta."

Tre paia di occhi diabolici si strinsero nell'oscurita', esprimendo la soddisfazione di Anthraxmon. "VEDO CHE NON C'E' BISOGNO DI DIRTI ALTRO, GERYOMON. ESATTO, E' QUESTO IL COMPORTAMENTO CHE MI ASPETTO DA VOI MIEI SERVITORI. SONO SICURO CHE COMPLETERAI EGREGIAMENTE QUELLO CHE WATCHMON HA INIZIATO. BUONA FORTUNA."

"Non avro' bisogno della fortna, mio signore." rispose Geryomon. "La mia strategia per eliminare i Digiprescelti non ha nessuna possibilita' di fallire, glielo garantisco."

Il mostro si inchino' un'ultima volta al suo signore, che con un cenno della mano gli diede il permesso di andare, e poi striscio' fuori dalla stanza oscura, accompagnato da un inquietante suono di spire che raschiavano sul terreno... e Anthraxmon si rilasso' sul suo trono, soddisfatto per come stavano andando le cose. Nonostante la sconfitta di Watchmon, l'invasione dei due mondi stava proseguendo come da programma... e se WaruNezumimon e Geryomon avessero fatto bene il loro lavoro, sarebbe stato completato entro breve.

Un ghigno si dipinse sul volto oscurato del demone. In ogni caso, non c'era bisogno di preoccuparsi... se anche quei due avessero fallito, c'era pur sempre il suo piano di emergenza...

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Erano passati diversi giorni da quando Sho e Yurika avevano varcato un Digiport per la prima volta, ma ricordavano benissimo la sensazione di risucchio che avevano provato mentre venivano trascinati nel Mondo Digitale... e adesso, la stavano provando di nuovo, con l'unica differenza che ora erano accompagnati anche dai loro Digimon, che si stavano tenendo stretti a loro. Per diversi secondi, che ai ragazzi sembrarono piu' minuti, il collegamento dimensionale sfreccio' attorno a loro, sotto forma di un tunnel di luce azzurra percorso da lampi bianchi sempre piu' veloci che davano una sensazione di vertigine... Poi, la luce esplose davanti ai loro occhi, abbagliando ragazzi e Digimon per un secondo...

E subito dopo, mentre ancora tenevano gli occhi chiusi, Sho e Yurika sentirono i loro abiti modificarsi addosso a loro, e il pavimento solido apparire sotto i loro piedi. Una sensazione familiare percorse i loro corpi, assieme ad un nostalgico odore di casa...

E quando riaprirono gli occhi, i due ragazzini si resero conto di essere tornati nella camera di Yurika, soltanto pochi minuti dopo che il loro viaggio a DigiWorld era iniziato! Non potevano essere passati piu' di dieci minuti dal momento in cui avevano varcato il Digiport di andata...

"Sembra... sembra proprio che siamo tornati, Yurika-chan!" affermo' Sho, guardandosi attorno per verificare se fosse tutto a posto. In effetti, sembrava che non fosse cambiato nulla da quando erano partiti, e la camera era ancora come l'avevano lasciata. L'unica differenza era che la porta d'ingresso era aperta, mentre loro l'avevano chiusa dietro di se', quando avevano iniziato a sperimentare con i Digivice... "Tutto e' rimasto esattamente com'era, o quasi... allora Gennai-san aveva ragione, il tempo scorre davvero diversamente, da un mondo all'altro..."

"E la data e' rimasta la stessa di quando siamo partiti..." affermo' Yurika, dando uno sguardo ad una sveglia digitale con tanto di indicazione del giorno e del mese che si trovava vicino al suo PC. L'indicazione non era cambiata da quando erano partiti... bene, questo voleva dire che non ci sarebbero stati problemi di spiegare ai loro genitori cosa fosse successo in quel periodo... Yurika sorrise tra se', e poi si rivolse ai Digimon che accompagnavano lei e il suo migliore amico: SnowAgumon e Kunemon, una volta ripresisi dallo stordimento del passaggio dimensionale, si erano messi a guardarsi attorno con stupore, cercando di assorbire ogni particolare del nuovo mondo in cui si trovavano... Anche se Kunemon non aveva occhi visibili, non si faceva fatica a capire che era stupefatto da quello che lo circondava. "Allora, Kunemon-chan? SnowAgumon-chan? Che ve ne pare? Questo e' il mondo da cui veniamo noi! E'... parecchio diverso dal Mondo Digitale, vero? Ma sono convinta che vi troverete bene!"

"Wow... e' davvero impressionante, ragazzi!" esclamo' SnowAgumon, mentre Kunemon continuava a restare a mandibole aperte. "Certo... non mi aspettavo che fosse cosi'! Io... mi ero immaginato qualcosa di abbastanza simile al Mondo Digitale, con l'unica diferenza che non c'erano Digimon, ma ora devo ricredermi! E'... completamente diverso da quello che mi aspettavo!"

"Vivete in un mondo davvero bello... o forse sono io che ho questa impressione perche' non ho visto altro che il Mondo Digitale..." prosegui' Kunemon. "Comunque... questa e' una di quelle case di cui mi hai parlato, Yurika? Molto carina... sono in pratica le vostre tane, se non ho capito male..."

"Piu' o meno..." rispose Sho con un gesto imbarazzato. Avrebbe aggiunto qualcosa se non fosse stato per il fatto che, proprio in quel momento, una vocetta infantile proveniente da un altro lato della casa, chiamo' lui e Yurika, con un tono vagamente irritato e preoccupato...

"Ehilaaaa'! Yurika-neesaaaan! Sho-saaaan! Dove siete finiti, accidenti?" esclamo' Mieko, la sorella minore di Yurika, che soltanto pochi minuti prima - in riferimento allo scorrere del tempo nel Mondo Reale - era salita a vedere cosa stessero facendo sua sorella e quello che lei considerava il suo ragazzo! Yurika strinse leggermene i denti... era vero! Mieko... con tutto quello che era successo, le era completamente sfuggito!

"Accidenti, Mieko-chan sta venendo qui..." mormoro' Yurika. "SnowAgumon-chan, Kunemon-chan... non dovete farvi trovare da lei, o saranno guai! Potete fare finta di essere delle bambole di pezza?"

"Mieko...?" chiese Kunemon, per poi annuire con decisione. "Va bene, possiamo farlo! SnowAgumon, mettiti buono e fermo, e non muoverti per nessun motivo!"

Il piccolo dinosauro bianco annui'. "Ricevuto!" affermo', per poi sedersi accanto alla scrivania di Yurika e restare fermo come una statua, trattenendo il fiato quanto piu' poteva. Kunemon scese dalla spalla di Yurika e striscio' sulla scrivania, per poi imitare il suo compagno e cercare di restare piu' fermo possibile. Appena in tempo, visto che il grazioso visetto di Mieko fece capolino dalla soglia un istante dopo! Sho e Yurika si erano messi davanti alla scrivania, davanti ai loro Digimon, e stavano cercando di apparire quanto piu' tranquilli possibile!

"Yurika-neesan!" esclamo' la bambina, sorpresa di vedere la sorella maggiore e il suo amico nella loro camera! "Ma... ma da dove siete spuntati fuori, voi due? Ero salita su, un attimo fa, e stavo cercandovi... ma non vi ho visto in camera! Dove vi eravate nascosti?"

"Hahahaaa... ciao, Mieko-chan!" esclamo' Sho, sperando che il gocciolone di sudore che gli stava scendendo dalla fronte non si vedesse... "Ehm... scusa, scusa, e' vero! Siamo scomparsi per un attimo... stavamo... ehm.. si', stavamo cercando un videogioco che Yurika-chan voleva mostrarmi, ma non lo trovavamo, e allora siamo andati a cercare in tutti gli angolini... scusa se non ci siamo piu' fatti sentire, ma eravamo assorti nella ricerca! Tutto qui, davvero!"

"Questa e' proprio la recita piu' ridicola che io abbia mai messo su..." riflette' tra se' il Digiprescelto del Coraggio. "Speriamo che se la beva, anche se sinceramente non lo credo proprio..."

In effetti, malgrado la giovane eta', Mieko non sembrava troppo convinta della veridicita' della scusa di Sho, e arriccio' il naso con fare sospettoso. "Hmmm... scusate, ragazzi, ma se stavate cercando dappertutto, com'e' che io, fino ad un attimo fa, non vi sentivo neanche? Non mi state nascondendo qualcosa, eh?"

"No, no, no! Per niente! Ma cosa ti salta in mente, Mieko-chan!" esclamo' Yurika, agitando freneticamente le mani davanti a se', e con in faccia una buffa espressione di sorpresa! Accidenti a Mieko... era un po' troppo furba per essere raggirata cosi' facilmente! "E' solo che... ehm... insomma, abbiamo fatto in modo di non fare troppo rumore! Avevamo visto che stavi guardando la televisione, e quindi non volevamo disturbarti... allora, che c'era di bello, in TV? Le fanno, poi, le repliche di Futari Wa Pretty Cure?"

Il titolo di uno dei suoi anime preferiti fece spalancare gli occhi a Mieko, che guardo' allarmata l'orologio che portava al polso! "Cos... AH! Hai ragione, Yurika-neesan! Me n'ero quasi scordata, tra un po' danno le repliche! Scusate, ragazzi, ma non me le posso proprio perdere... voi fate quello che dovete, io sono giu' a guardare la tele, se mi cercate!" esclamo', per poi scattare al piano inferiore alla massima velocita' di cui era capace, lasciandosi dietro una nuvoletta di polvere che fluttuo' per qualche istante in aria prima di disperdersi. Sho e Yurika attesero qualche istante, per vedere se la troppo curiosa bambina aveva definitivamente abbandonato il campo... poi, in perfetto unisono, tirarono un sospiro di sollievo che fece uscire loro una nuvoletta di vapore bianco dalla bocca!

"Uff... mamma mia, ragazzi, stavolta c'e' mancato poco... meno male che tu sai come distrarre Mieko-chan!" affermo' Sho, facendo un cenno di assenso verso Yurika. "Complimenti per il salvataggio al volo, Yurika-chan!"

"Grazie mille... Mieko-chan e' una sorellina adorabile, quando non si mette in testa che tu ed io siamo fidanzati..." rispose Yurika, cercando di mettere un po' di enfasi sull'ultima parte della frase. Sembrava quasi che ci tenesse a sottolinearlo... "Ma quando si incuriosce troppo, state tutti attenti, perche' azzanna e non molla piu'! Comunque sia, adesso abbiamo un altro problemino... Sho, SnowAgumon... voi riuscite a raggiungere casa vostra da qui, senza farvi scoprire?"

"Beh... se mi dite qual e' la casa di Sho, per me non ci sono problemi!" rispose SnowAgumon. Il dinosauro bianco si rialzo', ringraziando tra se' la fortuna di non dover restare seduto troppo a lungo, e si diresse verso la finestra semiaperta della cameera di Yurika. "Mi posso calare da qui, per me non e' un salto troppo alto... e da qui posso raggiungere la casa di Sho senza farmi vedere... a proposito, Sho, da qui dove devo andare per raggiungere la tua casa?"

Sho raggiunse il suo partner digitale alla finestra e, dopo essersi sporto leggermente, gli indico' una casa non molto distante, che si trovava alla loro sinistra. "E' quella, SnowAgumon... magari, cerca di entrare dalla porta sul retro, cosi' poi io vado a prenderti in garage, e riesco a nasconderti senza problemi! Ma... riesci a calarti da qui?"

"Certo! Te l'ho detto, per me e' un salto da niente!" rispose SnowAgumon con un occhiolino. Yurika spalanco' la finestra quel tanto che bastava a far scendere il piccolo dinosauro, che attraverso' la finestra e scese giu' con un agile balzo, atterrando in piedi sul terreno per poi alzare lo sguardo verso Sho e Yurika e fare un segno dell'okay! "Ecco fatto! Che ti avevo detto, Sho?"

"Bel salto, SnowAgumon!" rispose Sho con una breve risata. "Ma adesso sbrigati a raggiungere casa mia, prima che qualcun altro ti veda! Vengo a prenderti tra un attimo!"

"Ricevuto, Sho! Subito!" rispose SnowAgumon, che poi si guardo' attorno per un istante, giusto per assicurarsi che non ci fossero sguardi indiscreti, e corse verso il muretto che separava la casa di Sho da quella di Yurika. Si arrampico' sul muro come un ragnetto, e scavalco' l'ostacolo senza problemi, calandosi nel cortile della casa di Sho con notevole perizia.

I due ragazzi e Kunemon avevano osservato l'impresa del piccolo rettile con aria alquanto stupita... anche se era un po' che viaggiavano con lui, dovevano ammettere che l'insospettabile agilita' del Digimon glaciale era sempre uno spettacolo sorprendente. Tuttavia, in quel momento c'era qualcosa di un po' piu' urgente a cui pensare, e Sho si riscosse rapidamente dal suo vago stupore, e si rivolse alla sua amica d'infanzia e al Digimon bruco. "O... Okay! Allora adesso... che cosa suggerisci di fare, Yurika-chan? Se vuoi la mia, io penso che per un po' dobbiamo starcene fermi e buoni, e aspettare che siano gli scagnozzi di Anthraxmon a fare la prima mossa... altrimenti correremmo troppo il rischio di essere scoperti, e di esporci alle loro rappresaglie! Voi che ne dite?"

"Beh... noi diciamo che siamo d'accordo con te, Sho!" rispose prontamente Kunemon.

"Allora... ci vediamo dopo, va bene? A quest'ora, immagino che sara' sera la' in Inghilterra... quindi io preferirei aspettare, prima di chiamare Jolene e gli altri." propose Yurika, prima di sospirare per sfogare un po' la tensione. "E va bene... allora non credo che ci sia altro da aggiungere! Ci vediamo dopo, Sho-kun... a presto!"

"Ciao, Yurika-chan... ciao, Kunemon-chan! Ci vediamo presto!" rispose Sho, mentre usciva dalla stanza di Yurika, voltandosi un'ultima volta per salutare la sua amica e Kunemon. Scese rapidamente le scale, fermandosi giusto un attimo per controllare che Mieko non lo stesse spiando per qualche motivo... e quando vide che la bambina era praticamente inchiodata davanti al televisore, ipnotizzata dalle sue eroine trasformabili preferite, tiro' un sospiro e sgattaiolo' fuori, cercando di sembrare quanto piu' normale possibile.

"Okay... e fin qui, siamo arrivati!" disse tra se' il ragazzino, mentre usciva dalla casa di Yurika e cominciava ad incamminarsi verso casa sua. "Ora, non ci resta che attendere il prossimo atto... e sperare che vada tutto bene! Chissa' se Jolene-chan e gli altri se la stanno cavando meglio di noi, tra l'altro..."

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Il gruppo di Digiprescelti che, di li' a poco, aveva preso il Digiport per Canterbury, per la casa di Jolene, stava in quel momento cercando di ambientarsi... Felipe e Kevin non avevano mai visto prima una stanza bella come quella della Digiprescelta della Sincerita', essendo vissuti per la maggior parte della loro vita tra stradine di periferia e quartieri bassi... e il fatto di trovarsi in un ambiente a loro sconosciuto era per loro tanto sorprendente quanto l'essersi trovato all'improvviso a DigiWorld, non piu' di qulche minuto prima - sempre parlando in termini di tempo trascorso nel Mondo Reale!

"Woooow... troppo bella questa stanza, sorellina Jolene! Non riesco quasi a credere che tu abiti qui! La tua e' proprio una famiglia di ricconi, eh?" esclamo il piccolo Kevin, mentre iniziava ad incamminarsi entusiasta su e giu' per la camera. Si trattava di una stanza da letto incredibilmente grande, con un letto dalle coperte bianche che sembrava davvero soffice e caldo, un paio di ampi scaffali pieni di peluche e, cosa per i due ragazzi ancora piu' incredibile, un grande stereo di ultima generazione proprio al lato opposto della stanza, con casse audio e chissa' quanti altri optional! Il pavimento sotto i loro piedi era coperto da una soffice moquette rosata, sulla quale, vicino al letto di Jolene, erano posati dei tappeti. Davanti a loro, la scrivania sulla quale era poggiato il PC da cui erano emersi era corredata di una piccola libreria nella quale la ragazzina aveva messo i suoi libri di scuola, e anche altri suoi libri, in particolare libri di biologia e di animali. Che differenza rispetto alle loro camere... dava quasi l'impressione che potesse essere piu' una casa vera e propria che una stanza da letto!

"Ehm... beh, diciamo che non siamo in ristrettezze economiche, per niente! Hehehee..." ridacchio' Jolene, cercando di schermirsi. I Digimon, dal canto loro, erano assolutamente ipnotizzati da quello che stavano vedendo, sia per il lusso che per il fatto che erano i loro primi momenti nel Mondo Reale... e anche l'austera BlackGatomon stava facendo fatica a nascondere lo stupore! Non era davvero quello che si immaginava, quando pensava al Mondo Reale... si era sempre aspettata chissa' che buco retrogrado, e invece...

"A proposito, Jolene... oggi e' uno di quei giorni in cui sei a casa dal college, non e' vero?" chiese Bearmon. "Mi ricordo ancora di quando ce ne hai parlato, dopo che abbiamo affrontato Volcdramon..."

"Si', e' vero... ma non preoccupatevi, possiamo sempre fare in modo di tenerci in contatto, anche mentre io sono al college!" rispose Jolene, rimettendosi un po' a posto i vestiti. "Per adesso, dobbiamo pensare all vostra sistemazione per la notte. E... per questa notte, penso che vi posso sistemare in una delle camere per gli ospiti qui..."

Jolene e gli altri sobbalzarono per la sorpresa quando, tutt'a un tratto, qualcuno busso' alla porta della camera! "Jolene! Jolene, tesoro, che succede? Va tutto bene li'?"

"Accidenti, la mamma e' qui..." penso' tra se' la ragazzina, con uno scatto di panico. "Oh, cavolo, e adesso? Se entra e pesca BlackGatomon, i ragazzi e i loro Digimon qui, sono dolori... che cosa faccio? Devo trovare un modo..."

Con un cenno della mano, Jolene fece cenno ai suoi compagni di non dire una parola. "Ah... ehm... si', mamma, tutto bene! Scusa un momento, ma ho lastanza un po' in disordine... adesso metto a posto e vengo! Puoi attendere un paio di minuti?"

"Si', certo, Jolene, non c'e' problema!" rispose lasignora Linda Spencer da dietro la porta. Jolene tiro' un piccolo sospiro di sollievo, poi si avvicino' a Felipe, Kevin e ai Digimon con espressione allarmata, spingendoli gentilmente verso una porta sull'altro lato della stanza!

"Presto, ragazzi, nascondetevi qui dentro! Trovate un posto qualsiasi nella stanza degli ospiti, ma fate in modo che non vi becchi, o sono cavoli neri!" sussurro' la Digiprescelta. I ragazzi, Falcomon e Bearmon non avevano bisogno di farselo dire due volte, e si nascosero dentro la stanzadegli ospiti, mentre BlackGatomon si guardava attorno alla ricerca di un nascondiglio... e il suo sguardo acuto colse un gruppetto di peluche posto su uno scaffale sopra il letto della sua partner umana. Con rapidita', la gattina nera salto' su e si mise immobile, fingendosi un altro dei pupazzi di peluche della sua partner umana.

Finalmente, quando fu sicura che i suoi compagni di viaggio fossero ben nascosti, Jolene ando' alla sua scrivania, si schiari' la gola e rispose a sua madre, mentre con le mani faceva finta di mettere a posto dei libri. "O... Okay, mamma, puoi venire! Ora e' tutto in ordine!"

"Va bene, tesoro..." rispose la signora Spencer, aprendo lentamente la porta con un lieve scatto. Jolene si assicuro' che i libri che stava fingendo di mettere a posto fossero messi bene e non cadessero, prima di voltarsi verso sua mamma e sfoderare il suo sorriso piu' convincente.

"Ciao, mamma!" esclamo' Jolene... prima di accorgersi che sua mamma indossava la vestaglia, e sembrava piuttosto sorpresa del fatto che la figlia fosse ancora vestita! Fu allora che si ricordoo' di un piccolo problema - li' in Inghilterra era ancora notte fonda, mentre in Giappone era appena mattina, e l'orologio digitale posto vicino al suo computer segnava non meno della mezzanotte! Meno male che il giorno prima era venerdi', e non sarebbe dovuta andare a scuola...

"Jolene, tesoro... sei ancora in piedi a quest'ora? Guarda che e' da poco passata la mezzanotte... so che domani non vai a scuola, e quindi puoi prendertela un po' comoda, ma cerca di non esagerare!" disse la signora Spencer, piu' sorpresa che veramente irritata.

Jolene cerco' rapidamente di pensare ad una scusa per cui potesse essere ancora in piedi a quell'ora... "Ehm... si', mamma, e' vero... e' solo che mi sono messa a scrivere una piccola relazione su alcuni libri di animali che avevo finito di leggere, e... beh, li hai visti, sono quelli che stavo mettendo in ordine adesso..." affermo', provando un certo disgusto a dover dire una bugia, per quanto giustificata, a sua mamma. In fondo, lei era pur sempre la Digiprescelta della Sincerita'... "Ho... ho finito per perdere la cognizione del tempo, e questi sono i risultati! Davvero, non mi ero resa conto che fosse cosi' tardi... adesso chiudo qui e vado!"

Linda Spencer sbatte' un po' gli occhi, sorpresa dalla reazione della figlia, che sembrava stranamente nervosa. La signora Spencer era una donna di corporatura abbastanza minuta e dai capelli rosso-castani, con il viso leggermente spruzzato di lentiggini, e i suoi lineamenti erano piuttosto duri, malgrado il tono materno e tranquillo con cui parlava. Aveva gli occhi verdi, di un colore ancora vivido nonostante la non piu' giovane eta', e almeno in parte, il suo atteggiamento sembrava una versione piu' matura e sicura di se' di quello della figlia.

"Jolene, sei proprio sicura che vada tutto bene?" Chiese, avvicinandosi un po' alla figlia, che si mise sull'attenti quasi per istinto. "Per qualche motivo, mi sembri un po'... nervosa! Forse e' solo una mia impressione, ma... ecco, mi hai dato come questa sensazione!"

Jolene non cambio' espressione... ma dentro di se' trasali' per la precisione con cui sua mamma aveva inquadrato il problema! Certo che aveva il talento di indovinare certe cose... a volte faceva quasi paura! "Ehm... no, no, mamma, non c'e'... nessun problema, dico sul serio!" affermo' la Digiprescelta, muovendo freneticamente le mani davanti a se'. "E' solo che... ecco... sono un po' imbarazzata dal fatto che mi ritrovo ancora sveglia a quest'ora! Tutto qui! Ma adesso spegno il computer e vado a letto, promesso!"

Tuttavia, in quel momento non era quella la cosa che interessava la signora Spencer di piu', dal momento che la signora stava guardando alcuni scaffali nella stanza della figlia... e, in particolare, ne aveva notati alcuni che non ricordava che fossero li'... in particolare, quella specie di gatto nero con i guantini, quel piccolo rapace travestito da ninja, e quell'orsacchiotto con il berrettino da giocatore di baseball.

"Jolene, cara, ci sono dei peluche sui tuoi scaffali che non ricordo di aver mai visto..." fece notare Linda, lo sguardo fisso sul "pupazzo" del gatto nero. "Avevi... per caso comprato qualche altro peluche, di recente?"

"Ecco..." rispose Jolene, sperando di essere abbastanza convincente. "Si', a dire la verita'... so che e' un po' di tempo che non vado piu' a letto con i peluche, ma quelli erano cosi' carini... che non ho saputo resistere e li ho comprati!"

Linda guardo' per un attimo i falsi peluche, che continuavano a restare fermi il piu' possibile... e finalmente, con grande sollievo di Jolene, sorrise, segno che aveva probabilmente creduto a quella scusa! "Oh, beh... in effetti devo ammettere che sono molto carini, e sono anche fatti molto bene! Se non sapessi che sono peluche, li scambierei per animaletti veri e proprio, lo ammetto!" affermo'. "Hehehee... devo ammettere che hai avuto buon gusto nella scelta dei tuoi peluche! Pero' adesso... e' meglio se vai a letto, okay? E' davvero tardi, adesso, e sai che il papa' borbotta se ti scopre alzata a quest'ora!"

"Giusto, giusto!" rispose Jolene, con un sorriso rassicurante! "Okay, mamma... adesso mi preparo e vado! Buona notte!"

"Buona notte, cara!" rispose la signora Spencer, abbracciando la figlia per poi darle un bacetto sulla fronte e uscire dalla stanza, salutando con una mano. Jolene aspetto' che la madre chiudesse la porta dieetro di se', e tiro' un sospiro di sollievo. Accidenti, questa volta c'era mancato davvero poco... doveva stare piu' attenta, se voleva fare in modo che l'esistenza dei Digimon rimanesse segreta, e soprattutto che i suoi genitori non si accorgessero dei due ospiti imprevisti che si era portata dietro!

E a proposito di quei due ospiti... in silenzio, dopo aver spento la luce di camera sua, Jolene sgattaiolo' verso la stanza degli ospiti e diede un'occhiata al suo interno, vedendo con un certo sollievo che Felipe e Kevin erano rimasti fermi dov'erano, seduti con la schiena appoggiata al muro, ai piedi di uno dei due letti che si trovavano nella camera. Immediatamente, i due ragazzi alzarono lo sguardo verso la loro compagna nel momento in cui sentirono la porta aprirsi.

"Okay, ragazzi, tutto a posto... pericolo scampato, almeno per ora!" disse la ragazzina, mentre Felipe e Kevin si alzavano con prudenza. "Pero'... temo che non potrete nascondervi per sempre qui! Presto o tardi, se continuava di questo passo, verrete scoperti, e con tutta probabilita' si scoprira' anche il segreto dei Digimon..."

"Jolene..." rispose il piccolo Kevin. "E... e allora come possiamo fare, scusa? Non e' che ci siano molti altri posti dove nasconderci..."

Jolene sembro' pensarci su un attimo. "Non necessariamente, Kevin... ci sono un po' di alberghetti, qui a Canterbury, che potrebbero essere benissimo alla portata dei miei risparmi... e della mia paghetta settimanale!" rispose la timida ragazzina, sorprendendo anche se' stessa con l'intraprendenza che stava sfoderando in quell'occasione. Evidentemente, il viaggio a DigiWorld le aveva fatto meglio di quanto lei osasse sperare... "Allora facciamo cosi'... qui ci sono due letti nei quali potete dormire, per stanotte, e domani mattina, potete sgattaiolare fori di qui senza farvi vedere, e io vi porto in uno di quegli alberghi di cui vi dicevo! Tranquilli, li pago io... tanto, la mia famiglia e' ricca, e se anche uso un po' dei miei risparmi per farvi passare qualche notte al caldo, non e' che la cosa mi danneggi piu' di tanto. Allora, che ne dite? E ovviamente, Bearmon e Falcomon verranno con voi, anche se dovranno far finta di essere dei peluche in pubblico..."

"Hmm..." era chiaro che Felipe non era del tutto convinto dell'idea di Jolene, ma non vedeva lui stesso molte alternative, e le preoccupazioni che lei aveva espresso erano piu' che valide... "Va bene, Jolene, facciamo cosi'... ma poi, quando io e Felipe siamo in albergo, come facciamo a tenerci in contatto? Riusciamo a chiamarci velocemente nel caso ci sia un'emergenza?"

"Beh... non ho detto di avere la soluzione a tutti i problemi, okay?" affermo' Jolene. Si rese conto di averci messo un po' piu' di foga di quanto avrebbe voluto, e si mise subito una mano davanti alla bocca, interrompendosi e poi guardando di lato. "Ehm, scusa... scusa, Felipe, mi sono lasciata un po' prendere la mano..." affermo', vergognandosi un po' del modo un po' brusco con cui aveva risposto. "Comunque... il fatto e' che le circostanze ci stanno costringendo a cambiare strategia rapidamente. Sto... sto cercando di risolvere i problemi man mano che si presentano, ma non riesco a pensare a tutto, vogliate scusarmi..."

"Hey, hey! Tranquilla, okay? Mica mi aspetto che tu abbia la bacchetta magica..." rispose Felipe, a meta' fra l'irritato per la risposta un po' brusca, e l'essere sinceramente dispiaciuto per aver fatto fretta alla sua compagna."Okay, okay... allora senti, facciamo cosi' come hai detto tu, e poi vediamo come si mettono le cose. Magari domani mattina cerchiamo anche di contattare Sho e gli altri, e ci mettiamo d'accordo su cosa fare. Per adesso, beh... immagino che l'unica cosa da fare sia di andare a nanna e cercare di essere freschi e riposati per domani, dico bene?"

"Ehm... ecco, era piu' o meno questo che volevo dire..." rispose Jolene. "Potete usare quei due letti che vedete, ma state attenti a rifarli per bene, domani mattina, altrimenti... beh, non c'e' bisogno di dire che verrete scoperti in due secondi!"

"Tranquilla, Jolene, a casa mia, lo faccio sempre, il mio letto!" rispose il piccolo Kevin, facendo un occhiolino in segno di orgoglio personale. "Visto che la mamma e' spesso lontana da casa, ho dovuto imparare a fare un po' di cose da solo, e ne vado anche abbastanza orgoglioso! Quindi... tranquilla che per il mio letto non ci saranno problemi! E per il tuo, Felipe?"

Il ragazzo spagnolo alzo' le spalle. "Hmph... ma per chi mi avete preso? Certo che lo so fare, il mio letto!" rispose. "Quindi, abbiamo un problema di meno, giusto? Ora, mi basta che domani tu sappia come farci uscire di casa tua senza farci notare..."

"Tranquilli, ragazzi, neanche questo e' un problema per me..." rispose la Digiprescelta della Sincerita', facendo a sua volta un breve sorrisetto. "Domani mattina i miei dovrebbero essere fuori casa, e vi potro' far uscire di qui e condurre in citta' senza che nessuno di mia conoscenza ci noti! Bene, direi che la situazione e' sistemata, allora... non mi resta che augurarvi buona notte, e darvi appuntamento a domani mattina!"

Felipe rimase in silenzio per un attimo, poi si schiari' la voce e fece un segno dell'okay con la mano destra. "Okay, Jolene... credo che sia una buona idea! Allora... va bene, ci vediamo domani mattina!"

"Buona notte, Jolene... e tranquilla, sono sicuro che andra' tutto bene!" rispose il Digiprescelto di colore. Jolene rispose con un saluto della mano, e chiuse la porta della sala degli ospiti dietro di se', augurando la buona notte ai suoi compagni. Poi, facendo attenzione a fare quanto piu' silenzio possibile, la ragazzina inizio' a mettersi il pigiama... e una volta fatto questo e spenta la luce della sua camera, guardo' verso Bearmon, Falcomon e BlackGatomon, facendo loro cenno di scendere giu'.

"Okay, ragazzi, adesso e' tutto a posto..." mormoro' rivolta all'orsacchiotto e al falchetto. "Potete andare da Felipe e Kevin, credo che gli fara' piacere se passate la notte con loro! Domani ci aspetta una giornata abbastanza dura, quindi... riposatevi per bene!"

"Va bene, Jolene..." sussurrarono assieme i due Digimon, per poi darle un ultimo saluto e sgattaiolare in silenzio verso la stanza degli ospiti, per raggiungere i loro compagni. Poi, Jolene guardo' verso BlackGatomon, che resto' ferma sullo scaffale dei peluche di Jolene, senza rispondere nulla. Guardo' verso la sua partner umana e corrugo' un po' la fronte, come se le chiedesse se stava dicendo sul serio...

"Okay, BlackGatomon, ho capito!" disse Jolene con una risatina sommessa, al che BlackGatomon volto' la testa dall'altra parte, imbarazzata. "Non ti va di fare la figura di quella che abbassa la guardia, vero? Beh, come preferisci, ma questo letto e' molto comodo, se la cosa ti interessa!"

"Hmm..." borbotto' la gattina nera, acciambellandosi sullo scaffale e cercando di chiudere gli occhi, almeno per un po'. Jolene alzo' le spalle, come per dire che BlackGatomon aveva il diritto di fare quello che voleva, poi si infilo' sotto le coperte... e finalmente, con un sospiro di sollievo, si lascio' cadere sul morbido materasso, tenendo le braccia aperte. Era passato tanto di quel tempo dall'ultima volta in cui si era adagiata sul suo amato, caldo letto... e per un attimo, le sembro' che fossero passati anni da allora! Era una sensazione bellissima... e per quanto dovesse ammettere che le era piaciuto, alla fine, dormire dove capitava assieme ai suoi nuovi amici, doveva ammettere che nulla era pari alla sensazione che si provava a dormire su un materasso morbido e pulito!

"Hehehee... accidenti, se solo avessi avuto il tempo di fare la doccia, prima di dover andare a letto..." mormoro' tra se' Jolene. "Beh, non importa... per adesso sono felice di essere tornata a casa e aver rivisto i miei genitori... poi, domani si vedra'... huh?"

Mentre chiudeva gli occhi, concedendosi ad un sonno ristoratore, la Digiprescelta della Sincerita' vide di sfuggita una figura felina balzare silenziosamente giu' da uno scaffale, per andare ad acciambellarsi ai piedi del letto, fingendo indifferenza...

E Jolene non pote' fare a meno di sorridere per la contentezza, per quanto la gattina nera facesse finta che non le importasse nulla...

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"Lord Geryomon... la vostra presenza in questo luogo e' assai gradita!"

Geryomon si guardo' attorno freddamente, senza dare una risposta immediata, quando uno dei suoi servitori lo accolse, non appena fu emerso da un cancello digitale che dava su un ampia brughiera ricoperta di piante selvatiche, sotto un cielo blu scuro punteggiato di stelle. Un gruppo di Digimon, chiaramente servitori di Anthraxmon e della sua causa, si era riunito all'interno di un circolo di rocce abbastanza simile al famoso Stonehenge, il misterioso circolo di monoliti risalente ad ere dimenticate... e nel bel mezzo di quel luogo dell'apparenza mistica, le creature del male stavano accogliendo il luogotenente del loro padrone.

"Ottimo. Vedo che... vi siete gia' organizzati bene!" affermo' Geryomon, bilanciando tra le mani la sua alabarda mentre si guardava attorno. La maggior parte dei Digimon malvagi erano tipologie gia' abbastanza note - Goblimon, Golemon, alcuni Kuwagamon, e alcuni Phascomon... ma ce n'erano alcuni che Geryomon non ricordava di avere mai visto. In particolare, la sua attenzione fu attirata da un gruppetto di vispi draghetti in divisa militare, la cui pelle squamosa era composta da uno strano mosaico di colori grigio-azzurrini che si succedevano a velocita' tale da essere quasi del tutto indistinguibili, creando un peculiare effetto di rifrazione sui loro corpi. Indossavano tutti un corpetto da combattimento, con cinghie, maschera antigas, elmetto e altro equipaggiamento militare, e le loro braccia e gambe erano protette da una spessa armatura di metallo, con tre tozzi artigli su ciascuna estremita'. La coda era similmente protetta, anche se la punta restava scoperta, e il loro armamento consisteva di un corto fucile che imbracciavano con entrambe le mani, e di alcune bombe a mano attaccate alle bandoliere.

Geryomon corrugo' la fronte. Dovevano essere un gruppo di Commandramon, a giudicare dalle leggende che aveva sentito. Dei Digimon particolari che avevano servito, ai tempi delle grandi guerre di DigiWorld, nell'esercito di Barbamon, il Demone dell'Avarizia...

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Commandramon

Tipo: Cyborg

Attributo: Virus

Livello: Rookie

Attacchi: M16 Assassin, DCD Bomb

Digimon basilari d'assalto, una volta membri della divisione d'assalto del Metal Empire, una divisione meccanizzata di Digimon cibernetici. Il suo corpo e' composto da un materiale speciale che gli consente di elaborare i dati a tempo di record, e assumere la colorazione mimetica piu' opportuna per le circostanze.

"Hmm... per adesso mi sembra che il nostro gruppo d'assalto sia sufficiente, si'..." affermo' Geryomon, volgendo lo sguardo al Digimon che lo aveva accolto nel Mondo Reale... un gigante di crepitanti fiamme azzurre che proiettavano calore e tenebre attorno al suo corpo, alto non meno di due metri e mezzo. I suoi occhi erano due pozzi neri, nei quali brillava un putino di luce rossa che faceva da pupilla, e la sua bocca sembrava cucita con il filo di ferro. Lingue di fuoco piu' elevate si dipartivano dalle sue spalle e dalle sue caviglie, dandogli un aspetto ancora piu' impressionante, e i suoi capelli erano una fiamma che ardeva in continuazione.

"La ringrazio, grande Geryomon!" rispose il gigante di fuoco blu, facendo un mezzo inchino al suo superiore. "Ne avremmo portati altri con noi, ma saremmo stati troppo facili da individuare... abbiamo pensato che, in ogni caso, il nostro esercito si sarebbe presto ingrossato... quanto bastera' per schiacciare questa piccola regione e diffondere la gloria di Anthraxmon-sama!"

Geryomon annui' di nuovo, e questa volta si pote' vedere un piccolo sorriso danzare agli angoli della sua bocca. "Perfetto. Ottima idea." affermo'. "Hai dimostrato di essere avveduto, e questo e' quello che io ricerco in un mio luogotenente, BlueMeramon!"

"La ringrazio delle sue parole!" rispose il gigante di fuoco blu, stringendo un pugno davanti a se' per poi coprirlo con l'altra mano. "Si', ho pensato che per adesso non sia il caso di fare mosse azzardate. I nostri Digi-Ghost faranno il lavoro per noi!"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: BlueMeramon

Tipo: Fiamma

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Ice Phantom, Frost Knuckle

Un Digimon di fuoco il cui corpo e' avvolto di fiamme a temperature intollerabili. Il suo corpo e' praticamente impossibile da toccare, dal momento che le sue fiamme bruciano tutto cio' che gli sta attorno. Puo' vivere anche a temperature bassissime senza conseguenze.

"Bene." affermo' Geryomon. "Allora... per adesso appostiamoci in questo luogo. Sparpagliamoci e teniamoci in contatto. Quando sara' il momento giusto, vi daro' le istruzioni che ci condurranno alla vittoria... e all'annientamento dei Digiprescelti!"

Molti dei Commandramon e dei Digimon sottoposti che gli stavano attorno fecero un saluto militare, e iniziarono a disporsi per spostarsi secondo le istruzioni del loro comandante...

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Nello stesso momento, dall'altra parte del mondo, anche WaruNezumimon e Galerimon stavano osservando con piacere che i loro nefandi soldati, i Plagamon, stavano gia' iniziando a diffondersi in tutta le rete fognaria di Tokyo, come spie silenziose che si appostavano, pronte a partire all'attacco al momento giusto.

"Come puo' vedere, WaruNezumimon-sama, mio comandante..." stava dicendo l'orribile Digimon dall'aspetto di vecchia decrepita, un dito adunco che si muoveva sullo schermo davanti a lei. "I nostri Plagamon si stanno gia' disponendo. I giapponesi pensano di essere al sicuro... ma non hanno idea di che nascodiglio ideale sia la loro rete fognaria per i nostri guerrieri! Nel giro di pochi giorni, l'occupazione sara' progredita a tal punto, che nulla di tutto quello che i Digiprescelti potranno fare impedira' la nostra vittoria definitiva!"

"E cosi', finalmente, il nostro signore potra' estendere il suo dominio su entrambi i mondi, e noi domineremo l'universo al suo fianco!" sghignazzo' WaruNezumimon. "Hehehee... alla fine, e' stata davvero una buona idea quella di sabotare i piani di Watchmon! I miei Plagamon hanno fatto in modo che le difese della sua piramide fossero azzerate... e anche se non mi aspettavo che Watchmon sarebbe arrivato a sacrificare alcuni Digi-Ghost per assumere la propria forma Mega, i mocciosi hanno fatto il resto del lavoro. Ora non abbiamo piu' quel seccatore con cui siamo costretti a dividere il premio! A proposito, Galerimon... ti sei occupata della questione Geryomon, come ti avevo chiesto, vero?"

"Di questo non si deve preoccupare, mio signore..." affermo' la strega fungoide, stringendo la mano artigliata e sfoderando un sogghigno che mise in mostra due orride file di denti giallastri. "Geryomon assume troppo rapidamente di avere la vittoria in pugno, e crede di avere tutto sotto controllo. Comprendera' a sue spese che non e' certo il tradimento che si vede, quello che bisogna temere... hehehee..."

WaruNezumimon sghignazzo' a sua volta, pregustando la sua vittoria finale. Prima Watchmon, e adesso Geryomon... una volta eliminati tutti i concorrenti, sarebbe stato lui l'unico a stare al fianco di Anthraxmon nel momento della gloria finale!

Ma prima di tutto, c'era l'ostacolo dei Digiprescelti. Meglio dare la priorita' al problema piu' immediato... o avrebbe potuto fare la stessa fine di quello sciocco di Watchmon!

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Giappone, Tokyo. Un tranquillo pomeriggio di primavera per la popolazione di Nerima, accompagnato dalla calma del sabato, e dall'occasione vociare di persone che passeggiavano per le strade... e Sho stava approfittando di quel momento di calma per rilassarsi, disteso sul suo letto con le mani dietro la nuca, lo sguardo fisso verso il soffitto e gli occhiali da ciclista appoggiati sul comodino accanto a lui.

Era una sensazione strana, doveva ammetterlo... non era piu' abituato al suo classico stile di vita comodo e tranquillo, in cui le sue piu' grandi preoccupazioni erano i compiti per casa e l'occasionale litigata con i genitori. Dopo tanti giorni passati nel Mondo Digitale, a mangiare un po' come capitava e ad affrontare i mostri piu' strani, questa tranquillita gli sembrava quasi... fuori posto. O forse era meglio dire che lui si sentiva fuori posto, ora che non doveva piu' combattere... era come se, ora che il pericolo era passato, almeno temporaneamente, lui non riuscisse piu' ad adattarsi nuovamente ai suoi vecchi ritmi di vita. Era una situazione che lui non prevedeva di dover affrontare, e la cosa gli faceva provare sentimenti contrastanti...

E SnowAgumon? Adesso, come se la stava cavando, il suo partner? In quel momento, il suo amico dalle squame bianche si era nascosto per bene nel garage di casa loro, in una stanzina che la famiglia ormai non usava quasi piu'... non era certo la sistemazione piu' comoda per un Digimon come lui, ma del resto, se volevano restare nascosti, non c'era altra scelta che usare l'unico posto possibile... Ma questo non voleva necessariamente dire che al piccolo dinosauro piacesse questa sistemazione... come poteva fare per farlo distrarre un po', senza corrrere il rischio di farsi scoprire?

Il ragazzino resto' ancora un po' ad arrovellarsi su questo problema, per poi farsi venire un'idea geniale! Certo, non era priva della sua dose di rischio, ma... se poteva alleviare un po' la situazione in cui SnowAgumon si trovava, perche' no?

"Ah-aah! Ci sono!" disse tra se', alzandosi di scatto dal suo letto ancora ben ordinato. Ne rimise a posto le pieghe e appoggio' i piedi sul pavimento, urtando contro alcuni manga che giacevano dimenticati ai piedi del letto. Sho arriccio' il naso, ricordandosi una volta in piu' che presto o tardi avrebbe dovuto fare ordine nella sua camera... poi, si diresse verso il suo armadio, alla ricerca di qualche vecchio vestito di quando aveva qualche anno di meno. Fu interrotto soltanto quando qualcuno, e Sho sapeva gia' chi poteva essere, busso' alla porta della sua camera.

"Ehila', Sho!" lo chiamo' suo padre. "Sho, tutto bene? Sei li' dentro?"

Sho si schiari' la voce, cercando ancora una volta di non apparire nervoso. "Ah... si', papa'! Sono qui, ero solo un po' stanco e volevo riposarmi un po'! Stanotte non ho dormito granche', a dire la verita'..." affermo' il ragazzo, sfregandosi la faccia con una mano. "C'e'... qualche problema?"

Si senti' la porta che si apriva con un clac, e il papa' di Sho entro' nellastanza... e fu costretto a fermarsi dopo pochi passi, per non calpestare le innumerevoli amenita' sparse qua e la' per la camera! Fece per un attimo un'espressione contrariata, ma decise di lasciar perdere, almeno per il momento. Fu Sho a batterlo sul tempo...

"Ehm... lo so, papa', la mia camera e' nel caos piu' totale..." affermo' Sho, con una piccola goccia di sudore che gli scendeva lungo la fronte. "Ma... stai pur certo che questo weekend metto tutto a posto!"

Il signor Kusanagi ridacchio' benevolmente. Aveva gia' sentito quella frase un sacco di altre volte, prima di allora, e il caos continuava indisturbato a regnare nella cameretta di suo figlio! "Oookay, d'accordo! No, io ero venuto piu' che altro per chiederti un favore... non e' che potresti fare un salto al Tengoku Honya, tra un po'? L'altro giorno avevo visto un libro che mi interessava leggere, ma oggi pomeriggio sono fermo qui a casa per delle riparazioni... ti ricordi quella perdita d'acqua che abbiamo da qualche giorno a questa parte, no? Beh, finalmente mi hanno mandato il pezzo di ricambio, e vorrei montarlo adesso... se fossi cosi' gentile da andarmi a prendere quel libro, te ne sarei molto grato! Io ti do i soldi, ti dico dov'e' la libreria..."

"Oh, per quest'ultima non c'e' problema... ci passo spesso anch'io, davanti al Tengoku!" rispose Sho, cogliendo la palla al balzo. Questa si' che era una buona occasione per far fare a SnowAgumon un bel viaggetto per il suo quartiere... "D'accordo, in ogni caso avrei comunque fatto una passeggiata piu' tardi, per svegliarmi un po'... se solo mi puoi dire il titolo del libro che vorresti prendere..."

"Si intitola Hakobune Sakuramaru, di Kobo Abe..." rispose il signor Kusanagi, annuendo con un breve sorriso. Sho era disordinato e non amava farsi vedere premuroso, ma quando gli si chiedeva un favore, era praticamente sicuro che lui acconsentiva! "E' un'opera un po' complicata, ma mi e' sempre piaciuto il surrealismo di questo autore... e quel romanzo era un po' che lo cercavo!"

"Ricevuto! E presto avrai anche modo di leggerlo!" rispose Sho con un occhiolino. "Ora... aspetta che metto un po' in ordine qui, poi volo al Tengoku a prendertelo!"

"Grazie, ragazzo mio, mi fai un grosso piacere! Se mi cerchi, sono al piano terra che lavoro a quella tubatura!" rispose papa' Kusanagi. "Ovviamente, ricorda che per un po', almeno finche' non avro' terminato questo lavoro, non potremo usare l'acqua del rubinetto o del wc..."

"Va bene, papa'... ma tanto, staro' fuori per un po'!" rispose Sho. "D'accordo, allora... tra dieci minuti vado! A presto!"

Suo padre saluto' e se ne ando'... e quando Sho fu sicuro di non correre piu' il rischio di essere scoperto, sgattaiolo' nuovamente verso l'armadio della sua camera, e lo apri', per poi cercare in uno scaffale basso. Proprio come immaginava, c'erano dei vestiti di quando lui aveva otto o nove anni, che erano stati conservati per il loro valore affettivo... e ad occhio e croce, sarebbero andati benissimo per un esserino delle dimensioni di SnowAgumon...

"Ammesso e non concesso che quel suo naso enorme e quella sua pancetta da birra passino in questa maglietta..." disse tra se' il Digiprescelto del Coraggio, guardando con un certo scetticismo la maglietta verde scuro a maniche lunghe sulla cui fronte campeggiava l'inconfondibile maschera di Kamen Rider, il piu' famoso eroe delle saghe tokusatsu. "E poi, mi chiedo se non avra' troppo caldo, con tutte queste cose addosso e in primavera... purtroppo, se vogliamo che la cosa funzioni, il travestimento deve essere completo!"

Con un sospiro, come per dire 'ma guarda un po' cosa ci tocca fare', Sho tiro' fuori un paio di pantaloni lunghi e di consunte scarpe da ginnastica dall'armadietto, e infilo' il tutto in uno zainetto rosso che aveva appoggiato li' vicino, sperando che si trattasse di un nascondiglio abbastanza ben celato. Poi, raccolse i suoi occhiali da ciclista, usci' dalla sua camera e si diresse, cercando di non attirare troppo l'attenzione, verso il garage e la stanzetta nella quale SnowAgumon si trovava. Busso' tre volte alla porta, poi fece una pausa e busso' un'altra volta... e subito SnowAgumon ando' ad aprirgli.

"Ehila', Sho! Che succede? Non ci sono problemi, spero..." affermo' il piccolo dinosauro bianco, apparendo dietro la porta con un sorrisone a denti scoperti!

Il ragazzino con gli occhialoni, che in quel momento si stava aggiustando sulla fronte il suo marchio di fabbrica, lo tranquillizzo' con un cenno della mano. "Hehehee... no, per adesso no, per fortuna!" rispose. "Ero venuto a prenderti, volevo portarti con me a fare una passeggiata qui attorno a Nerima... e volevo anche provare il travestimento che ti ho preparato, gia' che c'ero!" rispose. "A proposito, vedo che il segnale di riconoscimento che abbiamo concordato tra noi funziona!"

"Gia'... hai avuto una buona idea, Sho!" rispose SnowAgumon. "Anche se, devo essere sincero, non e' che questa stanzina mi piaccia tanto... e' un po' troppo buia per i miei gusti, anche se come temperatura e' perfetta!"

Sho si massaggio' le spalle, reprimendo un brivido. In effetti, quella stanzina era sempre stata piuttosto fredda e umida... in pratica, il luogo ideale per un Digimon abituato al freddo come SnowAgumon! "Ehm... non faccio fatica a credere che la temperatura ti piaccia, SnowAgumon... e comunque, hai ragione, questa cameretta non e' proprio il massimo... ma purtroppo, non c'erano molti altri posti sicuri in cui avrei potuto nasconderti... beata Yurika, a lei e' capitato il Digimon bruco, Kunemon si' che e' facile da nascondere..."

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Yurika Kagura si porto' entrambe le mani davanti alla bocca e starnuti', sentendo che qualcuno stava pensando a lei in quel momento...

"Accidenti, perche' ho l'impressione che qualcuno stesse invidiando la mia situazione? Se solo sapesse in che groviglio mi trovo..." mormoro' tra se'... per poi cambiare completamente atteggiamento e sfoderare un sorriso a cinquantaquattro denti, rivolta al bruco dalla livrea elettrica che ora se ne stava accoccolato in qualche modo nella tasca del suo zaino, cercando in qualche modo di adattarsi allo spazio limitato! In particolare, le sue antenne non volevano saperne di starsene a posto, e ogni volta che Kunemon riusciva a ripiegarne una nella tasca... l'altra spuntava fuori all'improvviso, vanificando tutto il lavoro!

"Che te ne pare, Kunemon-chan? Quello si' che mi sembra un nascondiglio adatto! A nessuno verra' mai in mente di aprirmi lo zaino per ispezionarlo! Certo, non e' il massimo della comodita', ma almeno e' bello caldo, no?" chiese la bambina dai capelli blu, beata e tranquilla come niente fosse!

Kunemon sospiro', mentre una piccola libellula nera passava ronzando dietro di lui, con aria altrettanto perplessa! "Sigh... Yurika, lascia che te lo dica! Sei la mia migliore amica, ma hai un concetto di nascondiglio alquanto... strano!"

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Canterbury, poche ore dopo... quando in Europa e' soltanto mattina! La famosa citta' inglese, conosciuta in particolare per la sua cattedrale, stava iniziando le attivita' del sabato, beatamente inconsapevole della tempesta che si stava addensando sopra le teste dei suoi abitanti... in effetti, gli unici che sembravano essere a parte di quanto stava accadendo erano i tre ragazzini, due bianchi e uno piu' piccolo di colore, che in quel momento si stavano aggirando per le vie del quartiere storico di Canterbury, portandosi dietro delle bambole di pezza dall'aspetto molto familiare... e che in quel momento si erano fermati davanti a quello che sembrava essere un piccolo hotel, identificato da un'insegna che mostrava alcuni giocatori di cricket, il tradizionale sport inglese da cui poi aveva avuto origine il baseball, e la sigla "The Cricketeers", sormontata da tre stelle dorate ad indicare la qualita' supposta dell'albergo...

"Ecco, ragazzi... credo che questo sia l'albergo migliore che vi posso pagare!" affermo' Jolene, fermandosi davanti alla costruzione e indicandola con un cenno della mano. "La mia paghetta settimanale e' consistente, ma si tratta pur sempre di stare in un albergo, e non sappiamo ancora per quanto la cosa andra' avanti..."

Felipe alzo' le spalle. "Per adesso, mi basta sapere che abbiamo un posto in cui stare senza attirare troppe attenzioni non volute..." affermo'. "Mi sarebbe andato bene anche un albergo di categoria inferiore... ma comunque, dobbiamo ringraziarti per la premura! Questo, almeno, ci rende le cose un po' piu' facili!"

"Anche se non abbiamo ancora la piu' pallida idea di dove andare a cercare questi Digi-Ghost..." affermo' il piccolo Kevin, tenendo stretto Bearmon come se fosse stato un vero orsacchiotto di peluche. "Ma... grazie comunque per l'interessamento, sorellona Jolene... e per averci ospitato a casa tua! Non immaginavamo davvero che vivessi in una casa cosi' da sballo!"

"Hehehee... andiamo ragazzi, adesso mi mettete davvero in imbarazzo!" rispose la ragazzina castana, strisciando nervosamente un piede sull'asfalto. "Io... cerco semplicemente di fare quello che posso per renderci la missione un po' piu' semplice! Ora... forza, non perdiamo altro tempo! Andiamo a prendervi una stanza!"

I due ragazzi stranieri furono piacevolmente sorpresi di vedere che l'albergo sembrava molto pulito e accogliente, anche per un tre stelle: l'interno era arredato in maniera sobria ed elegante, in uno stile che ricordava molto la Londra degli inizi del ventesimo secolo, con mobili di legno pregiato e pavimento in marmo levigato... tuttavia, a questo stile tradizionale si accompagnava una traccia di modernita', visto che la reception era dotata di un PC abbastanza avanzato, e in un angolo della piccola hall si poteva vedere una televisone abbastanza moderna, che in quel momento stava trasmettendo una partita di calcio. Dopo essersi guardata attorno, Jolene annui', fece cenno ai suoi due compagni di aspettare li', e ando' alla scrivania della reception.

"Ehm... buongiorno, signore..." si presento', schiarendosi la voce per attirare l'attenzione. L'addetto si volto' verso di lei, e la guardo' con un po' di meraviglia, chiedendosi forse come mai una ragazzina cosi' piccola si presentasse a lui cosi', senza essere accompagnata da nessuno...

"Ehm... ciao! C'e'... qualcosa in cui ti posso aiutare?" chiese, cercando comunque di essere professionale.

Jolene si schiari' di nuovo la voce e si scambio' un'occhiata d'intesa con BlackGatomon, che rispose semplicemente facendo un cenno con gli occhi per darle la motivazione giusta... Poi, la ragazzina prese fiato e fece la sua domanda... anche se, in effetti, era una cosa un po' rischiosa da chiedere, valeva la pena di fare quel tentativo, che avrebbe notevolmente semplificato le cose a tutti se fosse andato a buon fine...

"Allora... e' una faccenda un po' complicata da spiegare..." inizio' Jolene. "Comunque... non avreste una doppia per i miei amici, quei due ragazzi che sono vicino all'ingresso? Ci... pensero' io a pagare per tutti e due!"

La reazione dell'addetto fu quanto di piu' prevedibile Jolene potesse immaginare data la situazione: l'uomo sgrano' ancora di piu' gli occhi, e fece passare il suo sguardo da Jolene ai due ragazzi, ai Digimon che stavano loro in braccio senza apparentemente capire molto della situazione... poi, quando comprese in pieno quello che Jolene aveva chiesto, la sua reazione fu di tirare indietro la testa ed emettere un verso di stupore!

"Eeeeeeeh?"

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CONTINUA...

Note dell'autore: Uff... finalmente ce l'ho fatta! Cavolo, non e' stato facile scrivere questo capitolo, anche perche' non accade nulla di interessante, in realta'! Ma non preoccupatevi, non ho nessuna intenzione di abbandonare questa storia! Per farmi perdonare del ritardo, anzi, cerchero' di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile, e iniziero' a scriverlo gia' martedi'! Abbiate pazienza, questa storia... come tutte le altre... sara' portata a termine!

A proposito, mi sono reso conto di alcuni errori in un capitolo precedente! State tranquilli, li correggero' quanto prima!

Per adesso vi saluto... e mi raccomando, recensite, altrimenti mi sento solo! ^_^

Justice Gundam

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Capitolo 33
*** Lotta sul tatami ***


Digimon Zero-33

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

Allora...

Ehm... lo so, mi rendo conto che è una marea di tempo che non aggiorno questa fanfiction. E credetemi, non è perchè Digimon non mi piaccia più... improvvisamente, non chiedetemi per quale motivo, mi è venuto un caso tremendo di blocco dello scrittore, e non sono più riuscito a fare niente per proseguire... e pensare che mi sono fermato proprio in un punto interessante, quando i Digiprescelti sono tornati sulla Terra. Infatti, il nemico si è trasferito nel Mondo Reale, un po' come era successo nella prima e sempre amata serie di questo fantastico anime... e adesso, Sho, Yurika e i loro amici, sia reali che digitali, si sono dovuti separare, in modo da tenere sott'occhio il nemico sia in Giappone che in Inghilterra. Certo, questo comporterà un po' di fastidi per i Digimon, che ora devono stare attenti a restarsene ben nascosti, e a non farsi vedere dagli esseri umani... ma ho come la sensazione che questa situazione non durerà a lungo! Preparatevi, perchè anche nel Mondo Reale se ne vedranno delle belle!

WaruNezumimon e Geryomon, assieme a tutti i loro scagnozzi, stanno preparandosi per il grande attacco al Mondo Reale, sfruttando i Digi-Ghost che l'ormai defunto Watchmon ha accumulato... e temo che abbiano pronte un bel po' di sorprese per i nostri eroi, che sicuramente dovranno fare del loro meglio per uscire vincitori! E infatti, già in questo capitolo, Sho, SnowAgumon, Yurika e Kunemon avranno il loro bel da fare con un Digi-Ghost particolarmente agguerrito... mentre nel prossimo, vedremo come Jolene, BlackGatomon e gli altri se la stanno vedendo con altre minacce! E intanto, la minaccia di Anthraxmon incombe sui due mondi...

Ma penso che ormai abbiate aspettato già più che troppo. Mi scuso ancora immensamente per il ritardo, ma proprio non riuscivo a mettermi davanti alla tastiera e a far venire fuori qualcosa di decente. Tuttavia, vi assicuro che da questo momento in poi farò del mio meglio affinchè non ci siano più interruzioni, nè in questa, nè in nessuna altra storia di Digimon che sto scrivendo. So che a questo punto le mie promesse, beh... temo non valgano più nulla, ma Digimon è una serie che amo molto, e non voglio lasciare che la mia passione per questa saga si spenga così. Quindi... vi rnnovo la mia promessa che andrò fino in fondo, e completerò questa storia!

Vi lascio al nuovo capitolo, e buon divertimento!

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Capitolo 33 - Lotta sul tatami

Sho Kusanagi sospirò, mentre guardava fuori dalla finestra, distraendosi per un po' dal quaderno sul quale stava scrivendo operazioni matematiche e formule - proprio la materia che lui odiava di più. Dal momento che il loro soggiorno nel Mondo Digitale era durato soltanto alcune ore in termini di tempo terrestre, non aveva esonerato nè lui nè Yurika dal dover svolgere i tanto odiati compiti per la settimana, e nel caso di Sho, avere a che fare proprio con la materia che odiava di più rendeva la situazione ancora meno sopportabile. Detestava ammetterlo, ma quasi desiderava che saltasse fuori all'improvviso qualche Digimon malvagio, giusto per spezzare la monotonia. E poi, fuori c'era un così bel tempo, che era un peccato dover passare il pomeriggio in casa...

"Sono passati già tre giorni da quando siamo tornati..." disse tra sè il giovane Digiprescelto del Coraggio. "E nè Jolene-chan e gli altri, nè quel Gennai ci hanno dato notizie particolari. Sembrerebbe quasi che gli amichetti di Watchmon abbiano deciso di rinunciare... ma conoscendo il loro capo, credo invece che stiano soltanto facendoci credere che la situazione sia tranquilla, per colpirci al momento opportuno. Accidenti, è una situazione un po' tesa, se posso dire la mia..."

"Hey, Sho?" si sentì la vocetta cristallina di SnowAgumon, il cui muso dalle squame candide fece capolino da sotto il letto del ragazzino. Quest'ultimo si voltò nella sua direzione, contento che fosse arrivata finalmente una scusa per distrarsi dai suoi compiti, ma al tempo stesso allarmato del fatto che il suo partner avrebbe potuto farsi scoprire. "Va tutto bene, Sho? Mi sembri un po'... svagato, se devo dire la verità!"

"Ciao, SnowAgumon... no, io sto bene... tu, piuttosto, non credi che sarebbe meglio restare nascosto, per non rischiare di farti acchiappare?" chiese Sho, appoggiando la sua penna sulla scrivania.

SnowAgumon sospirò, e una nuvoletta di condensa bianca fluttuò per un istante davanti al suo muso da rettile. "Lo so, Sho... ma è una noia dover restare sempre nascosti! E poi... mi piacerebbe vederlo, il mondo dove vivi tu! E' un posto molto bello, anche se non è colorato come DigiWorld... e se fa un po' troppo caldo per i miei gusti..."

"Sì... capisco cosa vuoi dire..." affermò Sho, alzandosi dalla scrivania per sgranchirsi un po' le gambe, e poi andando dal suo partner per accarezzargli il muso. "Anche a me, in effetti, piacerebbe poter andare fuori, e il caldo non sarebbe certo un problema per me. Però... a parte il fatto che noi ragazzi umani abbiamo queste cose chiamate compiti da fare, c'è il fatto che nel Mondo Reale, un Digimon non passerebbe certo inosservato. Se ti vedessero, temo che si scatenerebbe il caos... e allora, tanti saluti alla nostra missione. Ti chiedo solo... di avere un po' di pazienza, okay? Magari dopo facciamo un salto a casa di Yurika, giusto per vedere come vanno le cose da lei."

"Va bene..." rispose SnowAgumon, non molto conento didoversene restare lì, ma accettando il fatto che il Mondo Reale aveva regole completamente diverse rispetto a DigiWorld. "E a proposito... ancora non ti hanno detto niente, Jolene, Kevin e Felipe, se si sono verificati incidenti con i Digimon, lì in Inghilterra?"

"Ancora non è successo niente, SnowAgumon... e anche se da un parte sono contento che i compari di Watchmon non stiano architettando nulla, dall'altra ho come l'impressione che ci stiano tenendo sulla corda apposta." rispose Sho scuotendo il capo. "Non ho idea di cosa tenteranno... e soprattutto, quando colpiranno."

Il piccolo dinosauro bianco non potè che dirsi d'accordo. Tuttavia, c'era un'altra cosa che in quel momento lui non riusciva a togliersi dalla testa... "Sì, Sho... capisco cosa vuoi dire, ma sinceramente... è un'altra la cosa a cui continuo a pensare. Da quando Jolene ha trovato quello strano tomo, e ci ha letto la storia dei Cavalieri dell'Apocalisse, non riesco a fare a meno di credere che in un modo o nell'altro, avremo a che fare con loro. Non so perchè, diciamo che è un mio presentimento..."

"Tu dici?" chiese Sho, sfregandosi la fronte dubbioso. "Beh... se devo essere sincero, negli anime che guardo di solito, quando salta fuori qualcosa del genere nel bel mezzo della storia, significa che avrà un ruolo importante più avanti... quindi, vedremo di tenere gli occhi aperti anche per loro. Del resto, da quanto ho sentito dire, sarebbero degli avversari molto tosti, nel caso dovessimo trovarceli di fronte."

"Non ti so dire molto di più, Sho... ma è così." rispose SnowAgumon, guardando fuori dalla finestra. C'erano davvero troppe incognite per i suoi gusti, e il piccolo dinosauro quasi sperava che il nemico facesse presto la sua prima mossa... perchè almeno così i Digiprescelti avrebbero saputo con che cosa avevano a che fare...

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Erano quasi le cinque del pomeriggio quando, finiti i compiti che non poteva rimandare, Sho Kusanagi si presentò davanti alla porta di casa Kagura, bussando alla porta d'ingresso... con uno SnowAgumon malamente travestito con un impermeabile e un cappello a larghe falde che lo faceva sembrare una versione miniaturizzata di un gangster della Chicago degli anni Venti! La ragazzina dai capelli blu, vestita di una maglietta bianca dalle maniche corte, con il simbolo delle Olimpiadi disegnato sul petto, e un paio di pantaloncini corti da ginnastica, i capelli blu tenuti sciolti, apparve pochi secondi dopo, portando Kunemon appollaiato su una spalla.

"Oh... ciao, Sho-kun! Ciao, SnowAgumon..." salutò Yurika, sbattendo le palpebre con espressione un po' annoiata e assonnata. Era chiaro che non era stata una gran giornata neanche per lei. "Scusate se sono un po' malmessa... ma oggi, io e Kunemon-chan siamo proprio nel pallone."

"A me non sembra che tu sia dentro un pallone da calcio..." rispose SnowAgumon, fraintendendo il modo di dire, e strappando una risata a tutti e due i ragazzi. "Mbeh? Che ho detto di tanto strano?"

"E' un modo di dire, SnowAgumon-chan..." rispose la bambina dai capelli blu, spostandosi una frangia che le ricadeva sugli occhi. "Vuol dire che oggi mi sento un po' stanca e svagata, ma per il resto sto bene... ditemi, ragazzi... come mai da queste parti?"

"Io ho finito i compiti... più o meno..." affermò Sho, tacendo sul fatto che certe parti erano state fatte un po' approssimativamente. "E' un pomeriggio un po' sottotono per noi... quindi abbiamo pensato di venire a farvi visita e sentire se c'erano novità dalle vostre parti."

"Nessuna, in effetti..." disse Kunemon, muovendo pigramente le antenne da una parte all'altra. "Il nemico non si è fatto vedere, e anche noi siamo qui che aspettiamo... ma non restate sulla porta, no? Entrate pure."

"Giusto... tra l'altro, Sho-kun, avrei un piccolo favore da chiederti." disse la ragazzina, mentre spalancava del tutto la porta di casa e permetteva ai suoi amici di entrare. Sho e SnowAgumon entrarono, non prima che il ragazzino avesse lasciato i suoi sandali Birckenstock all'ingresso, e seguirono Yurika e Kunemon verso un'altra stanza... una stanza ampia e spoglia, con il pavimento in tatami, che sembrava quasi una piccola palestra di arti marziali. Una porta-finestra, posta dall'altro lato, dava su un piccolo ma elegante giardino, decorato con una piccola fontana e con un tappetino di ciottoli bianchi che gli davano un aspetto ben curato. Sho e SnowAgumon entrarono, guardadosi attorno mentre Yurika si fermava al centro della stanza e appoggiava delicatamente per terra Kunemon, grattandolo giocosamente dietro un'antenna. Il Digimon larva si strusciò come un gattino affettuoso sulla gamba della ragazzina, per poi zampettare via e piazzarsi ad un angolo della sala.

"Domani, Sho-kun, ho un incontro di judo con Yumi... quella smorfiosa dell'altra classe che mi ha sempre dato fastidio." disse Yurika con una certa acredine. "Quindi volevo chiederti... non è che ti andrebbe di farmi da sparring partner per un po'? Giusto per vedere se sono abbatanza pronta. Ci tengo a far mangiare un po' di polvere a quella lì!"

"Ci tengo anch'io che tu lo faccia..." rispose Sho. "Quindi va bene, conta pure su di me. SnowAgumon, tu magari siediti a fianco di Kunemon, e godetevi lo spettacolo! Stiamo per darvi una piccola dimostrazione delle arti marziali che pratichiamo sulla Terra!"

"Davvero? Wow, dev'essere forte! Okay, Sho, noi siamo già pronti!" esclamò il piccolo dinosauro, che in un attimo era già a fianco di Kunemon e si era messo comodo. Sho e Yurika si piazzarono al centro della piccola sala e fecero un inchino l'uno all'altra, prima che Yurika, spostando leggermente i piedi nudi sul tatami e alzando le braccia, si mettesse in una posizione di guardia da autentica judoka. Sho, a sua volta, mise i pugni davanti al viso, preparandosi alla lotta.

"Quando vuoi, Yurika, io sono pronto." disse il ragazzino.

La bambina dai capelli blu rispose con un cenno affermativo della testa, e Sho si avvicinò lentamente e con attenzione, sferrando qualche leggero pugno a vuoto in modo da far stare la sua amica sulla difensiva e costringerla a prestare attenzione. Yurika fece due passi indietro, restando in guardia, e con un abile gioco di braccia riuscì a deviare i colpetti che Sho sferrava, mentre i due Digimon guardavano con attenzione. I due bambini si stavano esibendo in una sfida come SnowAgumon e Kunemon raramente avevano visto a DigiWorld... certo, non c'erano l'impeto e la potenza distruttiva che di solito caratterizzano gli scontri tra Digimon rivali... eppure c'era qualcosa di quasi artistico nel modo in cui Sho e Yurika si affrontavano, studiandosi a vicenda ed eseguendo mosse fuide, precise ed eleganti. Era un duello basato molto più sull'agilità e l'astuzia, sulla flessibilità e sulla prontezza, piuttosto che sulla forza... e forse per questo era più spettacolare di quanto avrebbe dovuto essere.

Dopo essersi preparato, Sho partì all'attacco e sferrò un pugno verso Yurika... che sorrise con l'aria di chi si era aspettato l'attacco fin dall'inizio, e si spostò leggermente di lato, afferrando il braccio che la stava per colpire. Con un gioco di gambe che pochi si sarebbero aspettati da una ragazzina di quell'età, Yurika bloccò la gamba di Sho con la sua, e poi eseguì una spettacolare proiezione, che staccò il sorpreso Sho da terra e, dopo avergli fatto provare l'ebbrezza del volo per una frazione di secondo, lo fece atterrare con la schiena sul pavimento, lasciandolo stordito per un attimo, mentre SnowAgumon strizzava un occhio per simpatia con il suo partner umano, e Kunemon drizzava le antenne in segno di approvazione.

"Ow!" esclamò il ragazzino mentre cercava di rialzarsi, masaggiandosi poco elegantemente il fondoschiena ammaccato. "Cavolo, Yurika, sei più veloce di quanto pensassi! Mi chiedo come mai hai bisogno di uno sparring partner, visto che sei così forte!"

"Beh... in realtà credo di essermi un po' arrugginita. Là, nel Mondo Digitale, non ho avuto molta occasione di fare pratica, e temo di aver perso un po' la mano..." rispose Yurika, mentre tendeva una mano a Sho e lo aiutava a rialzarsi. "Anzi, ti chiedo scusa, non vorrei averti fatto male... tutto a posto, vero?"

Il ragazzino strizzò un occhio e mostrò un bicipite, mentre con l'altra mano si aggiustava gli immancabili occhialoni sulla testa. "Tranquilla, Yurika-chan... io ho affrontato i pericoli di DigiWorld e gli sporchi trucchetti di Watchmon, e on sarà crto qualche mossa di judo a mettermi knock-out! Andiamo, Yurika-chan, datti da fare! Altrimenti, quella tua rivale non la sconfiggerai mai!"

"Ma davvero?" rispose Yurika con un ghigno sicuro, cercando di raggiungere di nuovo lo scontro ravvicinato. "Allora mi dispiace informarti, mio caro Sho, che mi sto soltano scaldando, e che la vera sfida comincia desso! Fatti sotto!"

I due ragazzini ripresero il loro allenamento, sotto gli occhi dei loro due compagni digitali, ognuno dei quali tifava per il proprio partner... e mentre la danza di attacchi e contrattacchi continuava,SnowAgumon e Kunemon si guardarono a vicenda e si scambiarono un segno di intesa ed approvazione.

"Nonostante tutto quello che hanno visto a DigiWorld, e tutte le prove che hanno passato... Sho e Yurika sono ancora decisi e pieni di vita come quando li abbiamo incontrati!" commentò il piccolo dinosauro bianco. "Mi fa piacere che abbiano ancora lo stesso spirito di quando il viaggio è iniziato, anche perchè sono sicuro che ci aspettano ancora molti ostacoli, prima che riusciamo a rimettere tutto a posto..."

"Il nemico non ha ancora mostrato tutte le sue carte... e con tutti i Digi-Ghost che Watchmon aveva accumulato, sicuramente gli altri nostri nemici avranno un bel po' di brutti scherzi da giocarci." affermò Kunemon, mentre Yurika riusciva, con un'abile proiezione, a mettere nuovamente Sho con le ginocchia a terra e a trattenerlo. Il ragazzino cercava di dibattersi per sfuggire alla presa della sua amica, ma non c'era molto che potesse fare contro l'abilità della giovanissima lottatrice di judo.

"Allora, Sho? Ti arrendi di già?" chiese lei, con un ghigno sicuro.

Sho cercò di muovere il braccio e di rialzarsi. "Illusa... non crederai che basti questo per mettermi fuori combattimento, vero?" affermò, mentre si divincolava dalla presa. Un istante dopo, Sho riuscì a fare uno sgambetto a Yurika e a farle perdere la presa, e mentre cercava di riprendere l'equilibrio incespicando, la ragazzina fu costretta a mollare, e a permettere a Sho di rimettersi in guardia. "Non mi dirai che mi hai sottovalutato solo perchè non so il judo come te, vero?"

"Heh... normale amministrazione, per me!" si vantò scherzosamente Yurika, cercando di chiudere nuovamente le distanze e di afferrare nuovamente Sho. "Posso fare anche di meglio!"

Mentre i due ragazzini riprendevano scherzosamente la loro competizione, SnowAgumon e Kunemon si voltarono nuovamente verso di loro, decisi a non perdersi neanche un istante della sfida...

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Geryomon non era il tipo di Digimon che lasciava le cose al caso, e ora più che mai, dopo che la poco dignitosa fine di Watchmon gli aveva fatto capire quanto veramente pericolosi fossero i Digiprescelti, era deciso a trovare un piano d'attacco che gli garantisse il successo totale. Grazie ai Digi-Ghost che Watchmon aveva accumulato prima della sua ignominosa sconfitta, era in grado di sferrare un attacco quando e dove voleva, e gettare l'intera città di Tokyo nel caos... ma prima di fare quella che doveva essere la mossa vincente, il Digimon malvagio voleva essere sicuro di aver vagliato ogni possibilità, e di aver considerato ogni cosa che avrebbe potuto andare storta. Forse alcuni dei suoi "colleghi" avrebbero considerato tali scrupoli inutili, e avrebbero detto che tutto questo temporeggiare poteva essere speso meglio in attiità più utili... ma Geryomon era troppo meticoloso per dare retta alle opinioni di quelle persone. Dopotutto, la realtà era che erano invidiosi della sua posizione e che avrebbero volentieri tramato in modo che il Digimon demoniaco commettesse un errore decisivo e perdesse il favore di Anthraxmon. E Geryomon non si sarebbe fatto sostituire tanto facilmente...

"Hmph... tutti quesi Digi-Ghost, e Watchmon non ha saputo metterli a frutto. Era uno sciocco che non era degno della fiducia che Anthraxmon-sama gli aveva concesso." disse con disprezzo Geryomon, strisciando attorno alla turbinante sfera di fantasmi neri che rappresentava tutti i Digi-Ghost che aveva a sua disposizione. Era una visione inquietante, tanto più se calata all'interno dell'ambientazione: una sorta di rande caverna sotterranea, fiocamente illuminata da delle lampade che in qualche modo erano state attaccate sulle pareti ricoperte di licheni, il terreno irregolare e ricoperto di rocce, ciottoli, rifiuti e altro materiale sul quale forse era meglio non indagare troppo. L'umidità si tagliava quasi con il coltello, e per un comune essere umano, sarebbe stato impossibile restare a lungo in mezzo a quell'atmosfera cupa, opprimente e soffocante... ma Geryomon e i Digimon che lo accompagnavano, Digimon malvagi di tutti i tipi immaginabili, trovavano quello il posto perfetto per sferrare i loro attacchi all'umanità. Dopotutto, chi è che avrebbe pensato di cercarli in quel posto assurdo? Detto questo, la prudenza era la migliore alleata in situazioni come quella... e soprattutto quando si usavano delle armipotenti e preziose come i Digi-Ghost, non ci si potevano permettere errori.

"Bene... con tutti i Digi-Ghost che ho a mia disposizione, potrei sferrare un attacco massiccio a questa ridicola città di umani... e in effetti,potrei riuscire a sottometterli in una sola notte. Ma... non si sa mai quando accade qualcosa di imprevisto, con quei dannati Digiprescelti... se quell'incapace di Watchmon mi ha insegnato qualcosa, è che quei mocciosi riescono sempre a fare più di quanto noi ci aspettiamo. Meglio sempre fare una prova prima di fare qualcosa di avventato. E per fortuna, ho abbastanza Digi-Ghst da potermi permettere di usarne qualcuno."

Il Digimon dal corpo serpentino estese uno dei suoi orridi artigli e prese alcuni fantasmi dalla sfera, stringendo tra le mani una massa di vapore nerastro che emanava strane ombre. "Molto bene, vorrà dire che farò... un esperimento controllato. Tra l'altro, sono curioso di vedere che effetto avrebberoi nostri Digi-Ghost su forme di vita non digitali. Per qualche motivo, sono convinto che i risultati saranno davvero spettacolari! Hehehee..." disse tra sè il Digimon malvagio, pregustando i risultati. "In questo modo, se i risultati non saranno soddisfacenti, potrò tranquillamente lasciar perdere e pensare ad un nuovo piano."

Con un movimento lento e studiato, il Digimon dal volto falsamente sereno e rassicurante si voltò verso uno dei suoi subordinati, un Dokugumon dall'aspetto particolarmente feroce e pericoloso. "Tu! Ho una missione da affidarti... se riuscirai a portarla a termine, ci sarà una ricompensa anche per te!" affermò, mentre il ragno gigante zampettava verso di lui, bramoso di procacciarsi lmeno un po' del favore del suo capo.

"Sì... Geryomon-sama..." sibilò il Digimon aracnide, con una voce femminile che strideva con il suo aspetto mostruoso, scendendo giù dal soffitto appeso ad una scia di ragnatela densa ed appiccicosa. Aveva un aspetto veramente impressionante, essendo un grsso ragno di almeno due metri di lunghezza, con un corpo bulboso il cui addome nero era decorato con un teschio con le tibie incrociate, e aveva otto zampe, delle quali il primo paio non poggiava per terra, ma teneva stretti due grossi ciuffi di ispida peluria rosso sangue che formava una sorta di criniera attorno alla testa del mostro. Indossava inoltre un elmetto dorato con due grandi corna striate di nero ai lati della testa, dalle cui numerose fessure spuntavano altrettanti occhi compositi verdi come giada. "Mi dica pure... in cosa posso rendermi utile?"

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Dokugumon

Tipo: Insetto

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Poison Cobweb

Un Digimon dall'aspetto di ragno, abile nel tessere ragnatele e nel saltare addosso alla preda grazie alle sue potenti zampe. Nel suo corpo scorrono innumerevoli virus da computer, e la stessa ragnatela che tesse è tossica e pericolosa al contatto.

Facendo molta attenzione, Geryomon mosse una mano sopra i Digi-Ghost che aveva da poco raccolto, e li racchiuse in un campo di forza semi-invisibile, che piazzò poi sul dorso rigonfio del Digimon ragno. "Intrufolati in città, magari nelle zone abitate... e trova un soggetto che pensi possa essere adatto a ricevere i Digi-Ghost. Mi raccomando, deve essere un soggetto nel pieno della forma fisica, e non deve aver superato una certa età, o potrebbe non sopravvivere all'infusione. Ricordati che gli esseri di questo mondo hanno una composizione molto diversa rispetto alla nostra." lo istruì Geryomon.

Dokugumon annuì, mentre cercava di tenere in equilibrio il campo di forza sferico sul suo dorso. "Ricevuto. Ho il permesso di cercare i due Digiprescelti giapponesi ed eliminarli, se la cosa si può fare senza attirare troppo l'attenzione su di noi?" chiese.

Geryomon sorrise sottilmente, giocherellando con la sua alabarda. "Ovviamente, Dokugumon, se con questo esperimento riesci a togliere di mezzo quei mocciosi, la cosa non può che farmi piacere." rispose. "Ci eviterà un sacco di complicazioni, quindi... fai il possibile per toglierli di mezzo."

"Ricevuto. Stia pur certo che non la deluderò." rispose il ragno gigante. Dopo essersi assicurato che i Digi-Ghost fossero ben stabili sul suo dorso, il Digimon ragno iniziò a riavvolgere il suo filo vischioso e venefico, tornando ad attaccarsi al soffitto, e poi strisciando verso un'apertura nella quale si infilò agilmente.

"Bene. Buon lavoro." disse semplicemente Geryomon, tenendo d'occhio per qualche secondo la spaccatura sul soffitto, e poi voltandosi di nuovo verso il miasma nero che rappresentava i Digi-Ghost. La riduzione di massa non era nemmeno percettibile, esattamente come aveva calcolato. "Adesso, mentre aspettiamo i risultati di questa prova... vediamo di fare tutti i dovuti preparativi. Quando sarà il momento di colpire, andrà tutto liscio se avrò calcolato ogni cosa come si deve..."

Detto questo, Geryomon strisciò verso un'altra stanza, ignaro di quelle due paia di occhi scarlatti che lo osservavano dall'oscurità, nei quali brillavano intenti poco rassicuranti...

"Bene, bene... fai pure tutti i calcoli che ti servono, caro il mio Geryomon." disse tra sè WaruNezumimon, le mani artigliate che si stringevano con bramosia, mentre osservava il suo rivale che si allontanava. "Ma cosa accadrebbe se io introducessi... diciamo così... una piccola incognita nell'equazione? Immagino che il risultato non sarà lo stesso... vero?"

Il Digimon a cui apparteneva l'altro paio di occhi luminosi alzò lo sguardo verso WaruNezumimon e fece una domanda. "Allora, WaruNezumimon-sama... quand'è che dobbiamo agire? Non certo adesso, Geryomon sospetterebbe troppo di noi se le cose nn andassero a buon fine." disse con voce gracchiante e stridula... come se avesse ingoiato centinaia di puntine da disegno.

"Hai ragione, Galerimon." disse WaruNezumimon, annuendo lentamente. "Dobbiamo aspettare che Gerymon abbia dei risultati concreti e credibili, in modo che l'idea che abbiamo in mente lo colga completamente di sorpresa. Se sbagliamo,Geryomon farà rapidamente due più due, e capirà che ci siamo noi dietro quel tentativo di sabotaggio. Non dobbiamo lasciargli scampo, o saremo noi a non averlo."

"Certamente." rispose Galerimon. "Allora, per adesso ci limiteremo ad osservarlo e a vedere cosa cerca di fare. Il piano del grande Anthraxmon-sama riuscirà, su questo non si discute..."

WaruNezumimon ghignò perfidamente. "Ma sarà secondo le nostre condizioni... non certo secondo quelle di Geryomon! Hehehee..."

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Il mattino dopo, durante l'ora di educazione fisica di una scuola di Nerima.

Yurika Kagura, seduta sui talloni assieme a tutti gli alunni della sua classe, i capelli blu cobalto ben tenuti in una coda dietro la testa e con addosso una divida da judo bianca con la cintura gialla, prese un bel respiro mentre il sensei passava in rassegna i suoi allievi, cercando di decidere quali avrebbero sostenuto il prossimo scontro di allenamento. Era un momento emozionante per gli allievi che, come Yurika, avevano la passione per le arti marziali... forse quella era l'occasione per dimostrare di meritare la cintura di grado superiore!

La bambina dai capelli blu strinse nervosamente i pantaloni della sua divisa, mentre al tempo stesso cercava di mantenere le proprie emozioni dentro di sè, e di non farle vedere sul proprio volto. Sapeva che tra non molto sarebbe toccato a lei... e che avrebbe dovuto affrontare la sua compagna di allenamento più antipatica. I suoi occhi scattarono repentinamente verso la sua destra, e Yurika riuscì a malapena a non sbottare quando vide che la suddetta era seduta poco lontano da lei, e la guardava con aria di non considerarla altro che un fastidio. La ragazza in questione, Yumi Sakai, era una coetanea di Yurika, ma le due non si erano mai andate a genio: a parte la loro rivalità nel judo, c'era un'antipatia reciproca che forse nessuna delle due si sarebbe potuta spiegare. E poi, Yumi sembrava per qualche motivo decisa a farle fare brutta figura a qualsiasi costo... quei sorrisini canzonatori, e quegli sguardi maligni la dicevano lunga sula mancanza di rispetto che Yumi aveva ni suoi confronti.

"Tsk... ma tu guarda che roba..." pensò Yurika con fastidio. "In questo momento, sotto i nostri occhi, qualche Digimon malvagio ci sta tendendo un tranello... e io sono qui che mi rodo il fegato per colpa di quella cretinetta! Certo che le mie priorità sono proprio messe bene... bah, per adesso è inutile rimarcarlo. Tra non molto, il sensei chiamerà me e Yumi a combattere sul tatami. Non devo innervosirmi, è esattamente quello che quella smorfiosa vorrebbe..."

Il sensei parlò prima di quanto Yurika avesse previsto, facendole fare un piccolo salto per la sorpresa. "Bene... e adesso, le prime due! Yurika Kagura e Yumi Sakai!" disse con voce stentorea. "Tocca a voi sostenere il primo scontro!"

"Si, sensei!" esclamarono le due in contemporanea, per poi scambiarsi uno sguardo maligno. Yurika fece il primo passo, cercando in qualche modo di precedere la sua rivale sul tatami, quasi questo le avesse dato in qualche modo un vantaggio... e Yumi la imitò un istante dopo, guardandola con quel suo irritante sogghigno obliquo. Mentre salivano sul quadrato, le due ragazze continuavano a squadrarsi in cagnesco, e sembrava che non ci fosse nulla in grado di distrarle dalla loro rivalità... cosa che apparve ancora più evidente quando Yumi ghignò e cominciò a parlare in tono di superiorità.

"Tranquilla... Yurika-chan!" disse, usando il classico diminutivo giapponese in modo da essere quanto più irritante possibile. "Farò in modo che sia una cosa rapida e indolore... e cercherò di fare sì che la tua sconfitta non sia troppo umiliante!"

La bambina dai capelli blu storse il naso e sbuffò con evidente fastidio. "Prima di renderla una cosa rapida ed indolore, Yumi-chan..." rispose, enfatizzando le ultime due parole per renderle pan per focaccia. "Devi prima renderla una cosa possibile, e ti avverto che io non mi sono persa un giorno di allenamento!"

"Beh, tecnicamente è vero... quei giorni che ho passato a DigiWorld non erano altro che una manciata di minuti nel mondo reale... hey, l'importante è dirle con convinzione, le cose!" pensò tra sè, ben sapendo di aver mentito spudoratamente. Nel Mondo Digitale, dopotutto, non c'era una gran possibilità di allenarsi e fare pratica. "Spero solo di non essermi arrugginita abbastanza da farmi sopraffare da questa cretinetta..."

"Beh, per quello che ti servirà, mia cara..." rispose Yumi con un gesto di sufficienza. "Allora, vogliamo cominciare? C'è anche qualcun altro dopo di noi, lo sai, vero?"

"Ugh... cavolo, non serve che tu me lo ricordi!" esclamò imbarazzata Yurika... che in effetti, in quel momento, si era dimenticata del fatto che altri allievi, dopo di loro, aspettavano di combattere. Dopo essersi messa in una posizione stabile e aver assunto la posizione di guardia, Yurika prese un bel respiro e si preparò a respingere l'attacco che sarebbe arrivato di lì a poco. Il sensei guardò le due ragazze mentre si preparavano... e quando fu sicuro che entrambe fossero concentrate al massimo, diede il segnale di inizio dello scontro.

"Hajime!" risuonò la sua voce, e Yumi fu la prima a rispondere, cercando immediatamente di giungere alla distanza ravvicinata e di afferrare Yurika... che però non era certo tipo da farsi cogliere alla sprovvista da un attacco così diretto. Dopo un istante di sorpresa, dovuto al fatto che non si aspettava una tale velocità da Yumi, Yurika puntò un piede a terra, intrappolando la gamba della sua avversaria con la propria, e impedendole di portare a termine la proiezione che aveva in mente, per poi iniziare a spingere e a tirare in rapida successione, in modo da lasciare spiazzata la sua avversaria e impedirle di organizzare un contrattacco. Il ghigno di superiorità svanì all'istante dal viso di Yumi, che si stava rendendo conto di aver sottovalutato la sua avversaria... e la rivale di Yurika iniziò immediatamente a cercare di svincolarsi dalla presa, nel tentativo di non finire a terra. Con un po' di sforzo ulteriore, Yurika riuscì a staccare Yumi da terra e si accinse a proiettarla, ma la sua avversaria aveva già iniziato ad eseguire un ukemi, una capriola in avanti che le permise di attutire la proiezione e liberarsi dalla presa, e le due ragazze si ritrovarono ben presto di nuovo l'una di fronte all'altra, senza che fosse stato segnato alcun punto.

"Wow! Hai visto che roba?" chiese una ragazza tra il pubblico di allievi. "Sono perfettamente alla pari, quelle due... Non riesco ad immaginare chi delle due vincerà!"

Un ragazzo vicino a lei, che sembrava avere un occhio più allenato, fu rapido a chiarire i suoi dubbi. "Beh... in apparenza sì, sembrerebbero pari... ma non è proprio così, in realtà!" affermò. "Nota che Yurika ostenta ancora sicurezza, mentre Yumi non è più tanto sicura di farcela! Hehee... e pensare che era tanto sicura di vincere facilmente!"

In effetti, malgrado le due ragazze non avessero ancora segnato alcun punto, Yumi stava cominciando a perdere la calma. Si era convinta che Yurika sarebbe stata un'avversaria facile, e ora stava invece cercando di inventarsi qualcosa per metterla sotto scacco. Cercò di tenersi a distanza per qualche secondo, mentre Yurika teneva alta la guardia e si limitava ad una strategia difensiva, in modo da non dare a Yumi la possibilità di approfittare di un qualche errore. Per diversi secondi, le due ragazze continuarono a squadrarsi e a tenersi a distanza... poi, Yumi tentò di nuovo un attacco, questa volta muovendosi in una traiettoria che secondo lei Yurika avrebbe trovato difficile da prevedere. In effetti, questo tentativo ebbe un po' più di successo del precedente: Yurika non riuscì a veder arrivare in tempo la sua rivale, che riuscì a chiudere le distanze e a prenderla con una leva al braccio destro, per poi cercare di condurla a terra. Tuttavia, la ragazzina dai capelli blu reagì prontamente con un movimento rotatorio del braccio - eseguendo una contro-torsione, Yurika costrinse Yumi a mollare la presa, e poi rovesciò la situazione, afferrando la sua avversaria e poi conducendola con la schiena a terra con una spettacolare proiezione! Yumi lanciò un breve grugnito, più di sorpresa che di dolore, quando andò a finire con la schiena sul tatami, e rimase lì per un po' di tempo, stordita ed incredula.

"Ippon!" dichiarò il sensei. Gli altri allievi fecero un breve applauso, e Yurika si permise un piccolo sorriso di soddisfazione. Evidentemente, il tempo passato a DigiWorld e gli allenamenti che aveva fatto con LoaderLeomon avevano in qualche modo supplito al fatto che non aveva avuto modo di fare pratica.

"Ugh... accidenti a te..." mormorò Yumi, squadrando ferocemente Yurika mentre si rialzava. "Come diavolo... non credevo che fossi così forte! Allora era vero che ti eri tenuta in allenamento..."

"Te l'avevo detto, no? Mi sottovaluti a tuo rischio e pericolo!" Yurika non resistette alla tentazione di vantarsi un po', ma sapeva che lo scontro non era ancora finito. Aveva segnato un punto, questo era vero, ma Yumi aveva ancora tutto il tempo di rimontare. Quindi, tanto valeva restare ancora un po' sulla difensiva e approfittare degli errori che Yumi avrebbe quasi certamente commesso, spinta dal desiderio di rivincita...

Sfortunatamente, a nessuna delle due ragazze... nè, del resto, a chiunque altro si trovasse nella palestra in quel momento... venne in mente che ci potesse essere qualcosa nascosto fra le travi del soffitto, in attesa del momento giusto per sferrare il suo attacco...

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Dokugumon ghignò sinistramente nel momento in cui vide le due ragazze sotto di lui, impegnate nella loro sfida... e una di esse era proprio una dei Digiprescelti che Geryomon-sama gli aveva descritto! Decisamente il suo giorno fortunato... non soltanto aveva trovato due persone che corrispondevano in maniera perfetta alle caratteristiche che gli erano state indicate, ma gli era persino capitata la possibilità di eliminare una pericolosa avversaria! Con attenzione, in modo da farsi notare il meno possibile dai ragazzi che stavano a diversi metri sotto di lui, il Digimon ragno si tolse con attenzione i Digi-Ghost dalla schiena e rimase ad osservare Yurika e Yumi che continuavano la loro battaglia, cercando di sbilanciarsi e di afferrarsi a vicenda. Poi, una volta che fu sicuro che nessuno badasse a lui, Dokugumon strinse la sfera energetica tra le mani e, con un piccolo sforzo di volontà, fece svanire la barriera invisibile che arginava i Digi-Ghost e inviò gli spettri digitali verso le due ragazze. Si sentì un breve ululato, che si sarebbe potuto facilmente scambiare per il sibilo del vento, quando una serie di figure evanescenti composte di nebbia plumbea volarono verso i loro bersagli, e svanirono nei loro corpi come acqua in una spugna!

"Bene, e questa è fatta!" disse tra sè il ragno gigante, soddisfatto di come erano andate le cose. "Geryomon-sama sarà molto soddisfatto! Ora, è meglio tagliare la corda, prima che qualcuno si accorga di me... e godiamoci lo spettacolo da una posizione sicura!"

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La battaglia tra le due ragazze stava proseguendo di gran lena, e Yumi sembrava non essersi resa conto di quello che era successo poco sopra di lei - del resto, nessuno di loro aveva visto cosa stesse accadendo. Tuttavia, proprio mentre Yurika si apprestava a tentare un'altra proiezione, sentì un improvviso colpo di freddo che le penetrò fin nelle ossa, facendola bloccare per un attimo e facendole spalancare gli occhi in un istante di sorpresa e terrore - interrompendo all'improvviso la battaglia, Yurika barcollò all'indietro, afferrandosi le tempie tra le mani e impallidendo visibilmente!

"Ah!" esclamò la ragazzina, mentre due degli allievi che fino a quel momento erano rimasti seduti a lato del tatami andavano ad assisterla. "Che... che sta succedendo? Mi... mi sento strana, cosa..."

Un colpo di tosse scosse il corpo di Yurika, mentre delle strane ombre vaporose cominciavano ad orbitare intorno a lei... e Yumi, che in quel momento si era fermata chiedendosi che diamine stesse accadendo alla sua rivale, si irrigidì all'improvviso, e i suoi occhi persero la luce che avevano avuto fino ad un attimo prima. In un istante di pura confusione, Yumi si afferrò la testa tra le mani e cominciò ad ansimare, la fronte imperlata di sudore - che non era stato certo a causa del moto - e la pelle che perdeva colore.

"Che... che sta succedendo, ragazze? Che vi prende?" chiese il sensei, andando a vedere cosa stava accadendo. Raggiunse Yumi, nel tentativo di farla distendere sulla schiena e farla rilassare un po'... ma rimase del tutto spiazzato quando la ragazzina, muovendosi a scatti come un automa, lo afferrò, lo sollevò di peso, e lo scaraventò dall'altra parte dell'arena, dove atterrò con un'esclamazione di dolore e sorpresa! Un grido di panico si levò da tutti i presenti, mentre Yumi si acquattava a terra, e una strana luce bianca cominciò ad orbitare attorno al suo corpo... mentre Yurika, per fortuna, riusciva a riprendersi dal suo temporaneo mancamento e a rimettersi in piedi.

"Accidenti, ma cosa..." disse tra sè, interrompendosi con orrore quando vide che stava succedendo qualcosa di molto strano alla sua rivale. La luce che la stava circondando si espanse, avvolgendo la ragazza in una sorta di bozzolo luminoso... che si dissolse un istante dopo, mostrando qualcosa di assolutamente inaspettato a Yurika e agli altri allievi!

Davanti agli occhi di Yurika e degli altri allievi apparve, nello stesso posto dove Yumi si trovava un istante prima, una strana creatura alta più di due metri, simile ad un bizzarro incrocio tra un umanoide e un insetto, dalla pelle ricoperta di piastre chitinose del colore dell'erba, con una testa tondeggiante dai grandi occhi rossi simili a quelli di un'ape, e lunghi capelli bianchi che fluivano lungo la schiena. Incastonate su diverse parti della sua armatura naturale, in particolare sui pettorali, sulle cosce e sulla protezione delle braccia, si trovavano delle strane gemme dorate, e i bordi della corazza di braccia e torace erano segnati in rosso, e affilati come rasoi. Nella mano destra, la creatura teneva una minacciosa arma simile ad una corta lancia scarlatta, con la punta affusolata e ornata da altre due lame laterali. Le sue gambe erano esageratamente esili, e terminavano con dei piedi a due dita, del tutto simili alle zampe di un insetto. Senza dire una parola, la creatura si alzò in piedi e spiegò due paia di esili, delicate ali trasparenti da dietro la schiena, mentre puntava lo sguardo verso la spaventata Yurika, che stava in quel momento cercando di far andare via i ragazzi che erano venuti a soccorrerla...

"Un Digimon...?" mormorò tra sè la ragazzina. L'essere di fronte a lei non poteva essere altro che quello... ma com'era possibile che fosse sorto dal corpo di Yumi?

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: JewelBeemon

Tipo: Insetto

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Spike Buster, Shot Claw

Digimon insettoide, possibile versione evoluta di Stingmon. La corazza prismatica che copre tutto il suo corpo, oltre ad offrirgli un'ottima protezione, può distorcere la luce in modo da renderlo invisibile agli occhi del nemico. Esperto in combattimento ravvicinato, ha una tecnica di lotta molto spettacolare.

"Che... che cosa... che diavolo è... un Digimon?" chiese il sensei, alzandosi in piedi e massaggiandosi la schiena dolorante. La situazione era degenerata in breve tempo, e ora quasi tutti quelli che si trovavano nella palestra si erano riparati contro i muri, se non avevano già provveduto ad andarsene in tutta fretta. Yurika strinse i denti e si guardò attorno con aria spaventata, notando le espressioni di paura che erano ormai dipinte sui volti dei suoi compagni. Era accaduto tutto proprio al momento meno opportuno... e adesso, l'unica cosa che lei poteva fare era raggiungere il suo Digivice e Kunemon, in modo da limitare i danni...

"Vi... vi spiegherò tutto dopo!" mormorò la Digiprescelta dell'Amore. "Per adesso... vi prego, allontanatevi il più possibile! Temo che questo mostro... non farà distinzioni!"

Come se avesse sentito le parole di Yurika, JewelBeemon piegò un po' le gambe e prese il volo, sollevandosi con un sinistro fruscio di ali e squadrando la sua preda come un uccello rapace affamato. Yurika vide JewelBeemon puntarle contro la lancia e prepararsi a scendere in picchiata, ma volle comunque fare un tentativo di ragionare con lei. "Yumi! Yumi, mi senti? Sono io, Yurika! Lo so che sei lì, da qualche parte! Fatti forza! Non farti manipolare... non so cosa sia successo, ma devi... ah!"

JewelBeemon non attese che il discorso della ragazzina fosse finito, e si gettò in picchiata su di lei, e solo i suoi riflessi fulminei le impedirono di essere trasformata in uno spiedino dal Digimon impazzito. Nel momento in cui vide JewelBeemo prendere quota per lanciarsi su di lei, Yurika si gettò di lato e fece una capriola, allontanandosi appena in tempo. Anche con la sua prontezza di riflessi, Yurika riuscì ad evitare la lama mortale solo per pochi centimetri, e JewelBeemon emise un ronzio irritato quando la punta della sua lancia rimase incastrata nel tatami, dando agli studenti il tempo di mettersi in salvo... e a Yurika, il tempo di raggiunere il suo zaino e aprirlo! Immediatamente, Kunemon saltò fuori e si schierò a fianco della sua partner umana, che frugò rapidamente in una tasca per tirarne fuori il Digivice.

"Yurika!" esclamò il Digimon larva, che sembrava essersi da poco svegliato da una bella dormita. Se avesse avuto degli occhi, sarebbero stati sicuramentespalancati alla vista di JewelBeemon che cercava disperatamente di liberare la sua arma dal terreno. "Da... da dove viene quel Digimon?"

"Non lo so, Kunemon-chan... fino a pochi secondi fa, era una ragazza dell'istituto!" rispose la Digiprescelta, mentre il Digivice si attivava nelle sue mani. "Dobbiamo fermarla in qualche modo... ma senza ucciderla! Pensi di riuscire?"

Kunemon drizzò le antenne, pronto alla lotta... e giusto in quel momento, JewelBeemon riuscì a liberare la sua arma e si mise in guardia. "Tranquilla! Abbiamo sconfitto molti Digimon senza ucciderli, e non sarà poi tanto diverso ora!" esclamò il Digimon insetto. "Poi cercheremo di capire come ha fatto la tua amica a trasformarsi in un Digimon... ma per adesso, vediamo di trattenerla!"

"L'hai detto, Kunemon-chan!" rispose Yurika. Lo schermo del Digivice si attivò, e il piccolo congegno elettronico inviò una scarica di energia a Kunemon, facendolo evolvere!

"Kunemon shinka... FLYMON! Flymon... chou shinka... CANNONBEEMON!"

JewelBeemon fece due passi indietro, sorpreso dall'inaspettata apparizione del Digimon di Yurika, e abbassò leggermente la sua lancia, quasi stesse cercando di analizzare il Digimon che si era librato in aria davanti a lui. Ma CannonBeemon non attese che il suo avversario facesse i suoi comodi. Con un rapido movimento dell'addome, la vespa meccanica puntò il cannone laser che aveva al posto del pungiglione contro il nemico, e aprì il fuoco!

"Nnnnnnitro Stinnnnnger!" esclamò CannonBeemon, allungando le nasali come era sua abitudine. JewelBeemon sgranò gliocchi e saltò agilmente di lato, schivando il raggio laser appena in tempo e facendo in modo che il Nitro Stinger demolisse una parte del pavimento! Capendo di avere a che fare con un avversario pericoloso, JewelBeemon riprese quota e cercò di attaccare mentre CannonBeemon tentava di rimettersi in posizione, ma la vespa meccanica reagì più rapidamente del previsto, e usò i pannelli solari montati sulla sua schiena per bloccare la lancia e scagliare via il Digimon umanoide, che eseguì una capriola in aria e si rimise in guardia, tenendo d'occhio il suo avversario il più possibile...

Yurika deglutì nel momento in cui i due Digimon insettoidi si scagliarono nuovamente l'uno contro l'altro, decisi a concludere lo scontro il prima possibile. La situazione era precipitata in un lampo, una sua compagna di scuola - odiosa, ma pur sempre una ragazza della sua età - era diventata un Digimon per chissà quale motivo, e c'era una sola cosa che sapeva per certo...

"Gli amichetti di Watchmon.. in questo momento ci staranno osservando di sicuro!"

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"Cosa? Che sta succedendo, lì alla palestra?" esclamò uno degli scolari, osservando con sgomento la nuvola di fumo che si stava levando dall'edificio! Il boato che era provenuto da quella direzione aveva messo in allarme l'intero edificio scolastico, e soprattutto l'aula nella quale Sho stava seguendo in quel momento le lezioni pomeridiane. In un attimo, tutti gli studenti erano affacciati alle finestre per vedere cosa stesse succedendo... e tra loro c'era ovviamente anche il Digiprescelto del Coraggio, che stava avendo un pessimo presentimento riguardo tutto questo...

"Hey, guardate là! La palestra!"

"Cavolo, ma che cos'è quella roba?"

"Non lo so, ma saranno grane..."

"Oh, no... Yurika-chan! Tutti gli allievi del corso di judo sono lì..." mormorò Sho tra sè. Senza aspettare oltre, approfittando del momento di confusione, il ragazzino corse fuori dalla classe, ignorando le voci di alcuni suoi compagni che lo chiamavano, e verso le scale che portavano al primo piano. Lì, ben nascosto sotto la tromba delle scale, si trovava un familiare Digimon dalle squame bianche come la neve, già in piedi e in allarme. Era evidente che aveva già sentito che era successo qualcosa di terribile, e non vedeva l'ora di gettarsi nella mischia per dare una mano.

"Sho! Quello che ho appena percepito... era un Digimon, vero?" chiese il piccolo dinosauro bianco, sguainando i suoi piccoli artigli. "Non so come abbia fatto ad apparire così, all'improvviso... ma dobbiamo andare a fermarlo, in qualche modo!"

"Giusto... Yurika-chan e Kunemon sono già sul posto, ma è meglio se andiamo noi a dargli una mano!" esclamò Sho, tirando fuori il Digivice da una tasca della sua uniforme scolastica. "Accidenti, e proprio in una scuola, in pieno giorno... chiunque sia il nostro nuovo avversario, certo non si fa scrupoli... se non andiamo subito, non oso pensare a cosa potrebbe accadere!"

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CannonBeemon dovette attivare i suoi reattori per frenare di botto dopo essere stato scagliato attraverso il muro da un potente colpo di JewelBeemon, che dopo un istante di smarrimento, era riuscito a partire al contrattacco, mettendo alle corde l'ape meccanica e scagliandola con violenza contro la parete. Yurika corse fuori dalla palestra, cercando di seguire il più possibile lo scontro, senza neanche prendersi la briga di mettersi le scarpe. Una folla incuriosita e piena di paura si era riunita lì attorno, e stavano guardando con terrore lo scontro tra i due Digimon insettoidi, chiedendosi cosa stesse accadendo.

"Attento, CannonBeemon!" esclamò la Digiprescelta dell'Amore, tenendo ben stretto il suo Digivice. Repesse un moto di frustrazione alla vista della folla, ben sapendo che una volta che lo scontro fosse terminato, avrebbe dovuto dare un bel po' di spiegazioni. "Ugh, qui si sta mettendo male! Dobbiamo fare in modo che quel Digimon non raggiunga gli altri edifici! Ci sono ancora un sacco di alunni qui dentro!"

"Faccio tutto il possibile, ma nnnnnonnnnn è semplice..." affermò CannonBeemon, mentre JewelBeemon ripativa all'attacco con rinnovato vigore. Si muoveva con una incredibile combinazione di potenza, eleganza ed agilità, e la più pesante CannonBeemon faceva fatica a seguire i suoi movimenti per difendersi. "Accidennnnti, se solo nnnnnonnnnn dovvvvvessi stare attennnnnta a nnnnonnnn fare del male a quella ragazza, forse lo sconnnnntro sarebbe più semplice! Sky Cannnnonnnn Innnnfinity!"

I pannelli solari sul dorso dell'ape meccanica si aprirono e puntarono verso l'alto prima di scagliare una raffica di potenti laser azzurri, che sfrecciarono su nel cielo, e poi ricaddero giù come una pioggia di fulmini, colpendo il terreno tutt'attorno a JewelBeemon, che fu costretto a fermarsi e a schivare a destra e a sinistra per tentare di sottrarsi al tremendo colpo! Ma era come cercare di schivare la pioggia: JewelBeemon venne investito da diversi strali di luce e scagliato violentemente al suolo, mentre altri laser lo colpivano come martelli! Sfortunatamente, il Digimon insettoide era più resistente di quanto Yurika e CannonBeemon avessero previsto, e si rialzò un attimo dopo, scuotendo la testa per schiarirsela.

"Avete visto che roba? E' Yurika-chan che comanda quella specie di ape robot! E le ha fatto fare quella mossa favolosa!" esclamò una ragazza nella folla.

"A me stupisce più che altro che quell'altro mostro sia ancora vivo... di cosa diamine è fatto?" rispose un ragazzo. "Vorrei sapere dove li ha incontrati Kagura, dei mostri del genere..."

"Anche se te lo raccontassi, tu faresti molta fatica a crederci..." rispose tra sè e sè la ragazzina, per poi volgere nuovamente la sua attenzione allo scontro tra CannonBeemon e JewelBeemon. Il Digimon che in quel momento aveva preso il posto di Yumi stava partendo di nuovo all'attacco, con un attacco Spike Buster. Dopo aver preso lo slancio ed essersi sollevato in aria per un breve tratto, il Digimon insettoide scese giù con la lancia puntata e carica di energia, cercando di trafiggere CannonBeemon, che però riuscì in qualche modo ad evitare il grosso del colpo... almeno prima che JewelBeemon non eseguisse un'acrobazia quasi impossibile e non la centrasse in pieno con un calcio rotante sferrato con la gamba destra, facendo barcollare il livello Ultimate di Kunemon. CannonBeemon si rimise in guardia il più rapidamente possibile, e poi si gettò in avanti, cercando di colpire JewelBeemon con tutto il suo peso, ma l'agile Digimon umanoide scansò lateralmente, e CannonBeemon riuscì appena in tempo a frenare prima di andare a sbattere contro un muro. Si voltò rapidamente verso JewelBeemon e volò al fianco di Yurika, in modo da impedire al Digimon nemico di prenderla di mira.

"Yurika, questo Digimonnnn è più forte di quannnnto pennnnsassi... ha davvvvvero qualcosa di divvvverso rispetto ad unnnn Digimonnnn nnnnormale!" ronzò la vespa meccanica. "Dovvvvrei cercare di tennnnerlo fermo innnn qualche modo..."

"Sarà dura... io sono bravina nel judo, ma non credo proprio di poterlo trattenere!" commentò Yurika. "Quel Digimon ha una forza spaventosa... hai visto come ha sollevato il sensei come se non pesasse nulla?"

"Beh... io stavvvo dormennnndo innn quel momennnnto, ma nnnonnnn faccio fatic a crederlo!" affermò CannonBeemon. JewelBeemon scattò in avanti proprio in quel momento, e cercò di colpire CannonBeemon con la sua lancia, ma la vespa meccanica si difese bene ancora una volta, usando i suoi cannoni laser per deviare l'attcco e spingere via il nemico.

"Yurika-chan!"

La ragazzina guardò dietro di sè con la coda dell'occhio, e vide con suo grande sollievo che Sho stava arrivando, accompagnato da AeroVeedramon. "Sho-kun! Men male... stiamo avendo un po'di problemi con questo Digimon!"

Ignorando la folla che rumoreggiava tutt'attorno a loro, Sho ed AeroVeedramon si prepararono alla lotta. "Lo vediamo..." disse il drago alato. "Ma da dove è saltato fuori? All'improvviso ho percepito la presenza di un Digimon molto forte... ed eccolo lì!"

"So che sembrerà assurdo, ma quel Digimon è in realtà Yumi!" esclamò Yurika. Nel momento in cui Sho ed AeroVeedramon la guardarono stupiti,la ragazzina si affrettò spiegare un po' meglio come stessero le cose. "Ehm... okay, okay, adesso chiarisco un po' meglio. Io e Yumi stavamo affrontandoci sul tatami, e all'improvviso ho sentito uno strano brivido di freddo... e non appena mi sono un po' ripresa, ho visto Yumi comportarsi in maniera strana e trasformarsi in quel Digimon! Non chiedermi come sa successo, perchè io non lo so..."

"Maledizione... questo complica un po' le cose!" commentò il ragazzino, cercando di pensare ad un modo per bloccare JewelBeemon senza ferire l'umana che era un attimo prima. "AeroVeedramon, cerca di tenere fermo quel Digimon... poi, vedrò di inventarmi qualcosa!"

"Non per essere acido, Sho, ma non è un granchè come piano..." affermò AeroVeedramon. Con un sospiro, il drago alato si voltò verso JewelBeemon e sfoderò i suoi letali artigli, spiegando le sue ali in modo da sembrare ancora più grande e minaccioso. Per niente impressionato, JewelBeemon puntò il braccio libero contro il dragone e scagliò da esso una punta acuminata scarlatta, legata al resto del braccio da un filo di seta elastica e resistentissima. Sorpreso, AeroVeedramon cercò di schivare il colpo, ma quella sorta di arpione si avvolse attorno alla sua coda... e un istante dopo, JewelBeemon strattonò verso di sè, proiettando via il Digimon draconico. Quest'ultimo, deciso a non mollare tanto facilmente, eseguì una capriola a mezz'aria e afferrò stretto il robusto filo di seta con cui l'artiglio di Jeweleemn era collegato al braccio. Poi, con un abile movimento delle braccia, AeroVeedramon proiettò il nemico sopra la spalla e lo fece sbattere per terra con violenza, lasciandolo stordito e confuso! JewelBeemon cercò in qualche modo di rialzarsi e contrattaccare, ma ora aveva a che fare con due avversari, e un raggio laser del Nitro Stinger di CannonBeemon lo gettò nuovamente a terra, dove AeroVeedramon lo raggiunse e l afferrò, sollevandolo di peso!

"Bravo, AeroVeedramon!" esclamò Sho con tono di incoraggiamento. "Ed ora... fagli come abbiamo visto fare in tv, negli incontri di wrestling! Mettilo a terra, ma non fargli troppo male!"

"Con piacere, Sho!" esclamò il Digimon drago, sfoderando un ghigno vittorioso mentre si sollevava in aria, trattenendo JewelBeemon nella sua presa mortale! Il Digimon insettoide lanciò un acuto ronzio di allarme e cercò di liberarsi contorcendosi come un serpente, ma AeroVeedramon era troppo forte per lui e tenne stretto finchè non furono a diversi metri d'altezza. Poi, afferrò stretto uno dei polsi di JewelBeemon, quello che il Digimon nemico usava per sparare il suo arpione di poco prima, e iniziò a girare vorticosamente su sè stesso, esattamente come un lottatore di wrestling che si appresta a scagliare il suo avversario contro le corde. Dopo aver accumulato abbastanza potenza, AeroVeedramon guardò verso CannonBeemon, prese la mira e scagliò JewelBeemon verso il suo compagno, che era pronto con i suoi cannoni a riceverlo!

"Grazie del passaggio, AeroVvvvvedramon!" esclamò la vespa meccanica. "Sky Cannnnonnn Innnnfinnnnity!"

I cannoni laser sul dorso di CannonBeemon aprirono il fuoco, sparando una serie di colpi precisissimi che centrarono JewelBeemon in punti non vitali, facendolo sobbalzare il Digimon nemico per poi farlo cadere a terra, stordito e privo di forze. JewelBeemon cercò di rialzarsi, ma ormai era allo stremo delle forze, e si accasciò a terra un istante dopo. Numerose figure nere, simili a spettri fumosi, si levarono dal suo corpo, facendo spalancare gli occhi sia a Digiprescelti che a Digimon... e JewelBeemon si contorse ancora per qualche istante prima di dissolversi nel nulla sotto gli occhi di mezza scuola, e tornare ad essere l'antipatica compagna di allenamenti di Yurika, Yumi Sakai. La ragazzina dai lunghi capelli neri si accasciò a terra con un lamento, e rimase là, ansimante e stordita... ma per fortuna, a parte questo, non sembrava essere ferita.

"Yumi!" esclamò Yurika, correndo vicino alla sua rivale, accompagnata da Sho, SnowAgumon e Kunemon. I Digimon erano già tornati alla normalità dopo il combattimento, e la folla che fino ad un attimo prima aveva ossservato con terrore la scena tirò un sospiro di sollievo quando Yumi cominciò a rialzarsi e scosse la testa per schiarirsela. "Yumi, stai bene? Non sei ferita, vero?"

"U... ugh... Io... credo... credo di no..." mormorò Yumi. "Non... non capisco... che cosa è successo? Io... mi ricordo che ad un certo punto ho sentito freddo... poi ho cominciato a vedere tutto nero, e poi... diavolo, non ricordo... mi fanno male tutte le articolazioni! E... e chi sono quella specie di lucertolina bianca e quello strano vermiciattolo che avete con voi?"

"LUcertolina bianca?" esclamò SnowAgumon con sorpresa. "Hey, un momento! Un po' di rispetto, per favore!"

"Va tutto bene, Yumi. Ora ci pensiamo noi al resto..." affermò Sho, cercando di far restare distesa la ragazza. "Adesso chiameremo dei medici e vedremo se stai bene... ma stai tranquilla, va tutto bene!"

"A dire la verità, non troppo..." volle aggiungere Yurika, con evidente preoccupazione, mentre si guardava attorno e vedeva che, anche se alcuni si stavano prodigando per chiamare soccorsi per Yumi, altri erano incuriositi da quelle strane creature. Incuriositi... e giustamente spaventati!

"Intanto, dobbiamo dare una spiegazione per tutto qurlo che è accaduto..." proseguì la bambina dai capelli blu, mentre si avvicinava a Sho e ai Digimon con fare protettivo. "E poi... beh, hai visto anche tu cosa è uscito dal corpo di Yumi, vero?"

"Già... erano dei Digi-Ghost..." rispose Kunemon. "Mi sa tanto che i guai sono appena iniziati, per noi... accidenti, nel Mondo Digitale non avevamo tante complicazioni..."

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CONTINUA...

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Capitolo 34
*** L'inizio del caos ***


Digimon Zero-34

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 34 - L'inizio del caos

"Una cosa che ho sempre odiato... è dover dare spiegazioni agli insegnanti. Ho sempre l'impressione che dovrei avvalermi della facoltà di non rispondere." disse con sarcasmo Sho Kusanagi, in attesa davanti alla porta dell'ufficio del direttore della sua scuola. Il clamore dovuto all'incidente di poco prima, in cui la rivale di Yurika sul tatami, Yumi Sakai, si era improvvisamente trasformata in un mostro sconosciuto e aveva iniziato ad attaccare a caso tutti coloro che si trovavano nelle sue vicinanze, prima di essere fortunatamente fermata da altre due creature, due esseri mai visti prima, che erano intervenuti giusto in tempo. E sfortunatamente per Sho e Yurika, era stato ovvio fin dall'inizio a tutti i presenti che i due amici d'infanzia erano in qualche modo connessi con l'apparizione di quelle bizzarre creature... il che volle dire che, una volta che dei medici furono arrivati sul posto per fare i dovuti controlli sulla ragazza che si era improvvisamente trasformata, Sho e Yurika, assieme agli appena de-evoluti SnowAgumon e Kunemon, erano stati convocati nell'ufficio del direttore, dove li avrebbe attesi un terzo grado di quelli come si deve...

"Già... posso capire come mai ti senti così, Sho-kun." affermò Yurika, che ora portava una giacchetta e un paio di scarpe da ginnastica assieme alla sua unifome da judoka. "Almeno, se fossimo negli Stati Uniti, o in qualche altro paese occidentale, ci darebbero un avvocato d'ufficio. Giuro, il Giappone ha un sistema legale da caccia alle streghe..."

"Comunque, almomento non siamo stati citati in giudizio. Anche se effettivamente, essere chiamati nell'ufficio del preside è quanto più si avvicina..." affermò sarcasticamente il ragazzino, battendo una pacchetta amichevole sulla spalla della suaamica. "Per quanto questo possa valere, sono sicuro che ti sei fatta onore, lì sul tatami. Certo, questo prima che qualche Digimon fuori di testa mandasse tutto all'aria."

SnowAgumon sembrava un po' confuso dal modo di fare di Sho... era stato proprio il suo partner umano ad insistere sul fatto che i Digimon non avrebbero dovuto farsi vedere dagli esseri umani, e adesso che invece la cosa era effettivamente successa, Sho non sembrava allarmato come invece avrebbe dovuto essere secondo il piccolo dinosauro bianco. "Ehm... non vorrei sembrare sfacciato, Sho, ma sei sicuro che vada tutto bene?" chiese con aria incerta. "Voglio dire, sei stato tu ad insistere tanto del fatto che noi Digimon non dovevamo farci vedere dagli esseri umani..."

"Lo so... ma ormai è successo, quindi è inutile starsene qui a recriminare." rispose Sho, tirando un sospiro rassegnato. "Adesso come adesso, l'importante è cercare di sbrogliare la situazione. E chissà... magari, se le cose vanno bene, riusciremo a convincere qualcuno che c'è un pazzoide che vorrebbe conquistare tutti e due i mondi, e che magari se ci mettiamo assieme riusciremo a fermarlo!"

"Ehm... per qualche motivo, ho l'impressione che non sarà così semplice, Sho..." fu la risposta non troppo convinta di Kunemon. Il piccolo Digimon insetto avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma il suono della porta dell'ufficio del preside che si apriva, segnalando che per i ragazzi era giunto il momento di dare delle risposte convincenti, lo fece tacere all'istante.

"Okay, adesso è il momento che tutti temiamo..." disse tra sè. Il direttore dell'istituto, un uomo di mezza età con radi capelli bianchi e un paio di occhiali da vista dalle lenti spesse, guardò con un certo sospetto i due alummi, che si inchinarono con fare imbarazzato, e i due strani mostriciattoli che li accompagnavano, chiedendosi come fosse possibile che quelle strane creature di poco prima fossero in realtà quei mostriciattoli dall'aspetto innocuo che stavano lì, davanti a lui, in quel momento. Davvero da non credere...

E non era da solo - c'erano due agenti di polizia con lui, giusto per mettere ancora più a disagio Sho, Yurika e i loro Digimon. Decisamente, avevano deciso di non fare le cose per metà...

"Bene. Sho Kusanagi e Yurika Kagura, se volete venire avanti. E... potete portarvi dietro quelle strane creature, se pensate che anch'esse possano darci una spiegazione per quello che è successo." affermò il preside, mantenendo un tono calmo e distaccato. "Tuttavia, vorrei sperare che abbiate una buona spiegazione per quello che è successo. Dopotutto, non capita spesso che un'alunna si trasformi in uno strano mostro così, all'improvviso, e che arrivino altre strane creature a tenerla a bada. Salvo poi che la situazione torni improvvisamente alla normalità quando la suddetta alunna trasformata viene malmenata abbastanza."

"Ehm... in effetti, mi rendo conto che la situazione non è quello che si dice normale..." cercò di sdrammatizzare Yurika, facendo una breve e secca risatina priva di senso dell'umorismo. "A... A proposito, signor preside, signori agenti... si sa qualcosa di Sakai-san? Voglio dire, le hanno fatto esami, e hanno visto se sta male in qualche modo?"

"Sembra che non abbia ricevuto ferite, o conseguenze fisiche gravi, se è questo che volete dire." rispose uno degli agenti, per poi avvicinarsi con sospetto a SnowAgumon e toccarlo con la punta del suo manganello. Un po' infastidito, il piccolo Digimon dalle squame bianche storse il naso e si spostò di qualche centimetro, senza però fare reazioni troppo eclatanti in modo da non allarmare troppo l'agente. "Comunque, non cercate di cambiare discorso. Quello che noi vogliamo sapere da voi... è come abbiate fatto a trovare queste strane creature, dove le avete trovate, qual è il rapporto che vi lega a loro, in che modo voi li controlliate, e se ci sono legami tra questi esseri e la trasformazione improvvisa di quella ragazza. A questo proposito, anche loro possono trasformarsi, giusto? E come fanno?"

"Hey! Con calma, possiamo rispondere ad una sola domanda alla volta!" esclamò SnowAgumon, alzando gli occhi per guardare dritto in faccia il poliziotto. "Allora... io e Kunemon proveniamo da DigiWorld, che è una dimensione parallela a questa, dove vivono innumerevoli altre creature come noi. Sho e Yurika sono arrivati lì dopo aver ricevuto un Digivice, assieme ad altri tre ragazzi provenienti da altre parti del mondo!"

L'agente che non aveva parlato finora si sfregò il mento, evidentemente pensando a quello che la creaturina aveva detto. "Avete detto, una dimensione parallela, eh? Già sentito questa teoria... ammetto che non ci ho capito molto, ma fondamentalmente, quello che state dicendo è che questi animaletti vengono da un mondo che esiste su un altro... piano, per così dire... rispetto a noi. Sono nel vero, o no?"

"Beh... in effetti è così, più o meno." affermò Yurika, ringraziando tra sè il fatto che i tre adulti davanti a loro sembrassero almeno disposti ad ascoltarli, invece di considerarle tutte fantasie da bambini. "E per quanto riguarda i Digivice... ecco, sono questi piccoli dispositivi. Li abbiamo ricevuti mentre eravamo di fronte ai nostri computer, e anche se so che potete trovarlo incredibile... li abbiamo ricevuti quando sono letteralmente passati attraverso lo schermo!"

La bambina dai capelli blu e il suo amico d'infanzia tirarono fuori i Digivice e li mostrarono agli agenti e al preside, che diedero ai dispositivi elettronici un'occhiata meticolosa senza però cercare di prenderli dalle mani dei due amici. "Hmm... beh, una volta che hai visto una ragazza trasformarsi in una specie di donna-ape, e venire fermata da una specie di drago alato, e da una vespa meccanica con dei cannoni laser al posto delle ali, non è poi tanto difficile credere che queste strane cose siano uscite da un computer. Tanto più che a me sembrano quasi dei tamagotchi, o dei videogiochi portatili." affermò il primo agente. "Okay, siamo disposti a darvi credito, tant'è che due di questi... Digimon... sono qui davanti ai nostri occhi, e se non fosse stato per il loro intervento, temo che avrebbero benissimo potuto esserci delle vittime. Ma... avete detto che voi non siete stati gli unici a ricevere questi strani aggeggi, dico bene? C'è qualcun altro che li ha?"

"Sì... i nostri amici Felipe, Kevin e Jolene, che in questo momento si trovano a Londra, e hanno anche loro con sè dei Digimon." rispose Sho, sperando tra sè che il gruppo di ragazzi occidentali se la stesse cavando un po' meglio e avesse fatto qualche progresso. "Assieme siamo sopravvissuti per diversi giorni a DigiWorld, e abbiamo gettato un po' di fango nei piani di un essere mostruoso che vuole conquistare entrambi i mondi. Però... ancora non siamo riusciti veramente a fermarlo, e temiamo che abbia tutta l'intenzione di usare le sue armi più pericolose, i Digi-Ghost, per provocare il caos sulla Terra e... aprirsi la strada, per così dire. Purtroppo... mi rendo conto che quella che vi stiamo raccontando è una storia incredibile, e che non abbiamo molte prove per dimostrarvi che quello che stiamo dicendo è la verità..."

I due poliziotti si trovavano effettivamente in una situazione piuttosto difficile. Da un lato, era vero quello che diceva Sho, e cioè che quella storia era davvero incredibile. Dall'altro, avevano la prova vivente dell'esistenza dei Digimon davanti ai loro occhi, e nessuno dei due ragazzi dava l'impressione di essere disturbato o squilibrato. C'erano elementi sufficienti per prendere sul serio quello che Sho e Yurika stavano dicendo...

Finalmente, dopo quella che ai due amici e ai loro Digimon era sembrata un'eternità, uno dei poliziotti si schiarì la voce e fece cenno con la testa di seguirlo fuori dall'ufficio. "Okay... ragazzi, sentite, questo non è esattamente il posto giusto per discutere di queste cose. Venite con noi alla centrale, e lì vedremo di chiarire meglio come stanno le cose. Se quello che dite è vero... e sinceramente, finora non abbiamo trovato molti motivi per credere che non lo sia... allora questa storia dei Digimon è da non sottovalutare. Voi potete darci una mano e impedire che un disastro senza precedenti si abbatta sul genere umano."

"A... aspettate un momento, agenti!" esclamò il direttore, fermando i due poliziotti prima che questi potessero allontanarsi. "Siete... siete veramente sicuri di quello che state facendo? Voglio dire... vorreste coinvolgere due ragazzini di questa età in una storia che potrebbe essere molto più grande di loro? Non credete che di tutta questa faccenda dovremmo occuparci noi adulti?"

"Capisco il suo punto di vista, signor Eguchi... ma non possiamo fare altrimenti. Questi ragazzi e i loro Digimon sono la nostra unica fonte di informazioni su queste forme di vita sconosciute; e se già alcuni terrestri sono potuti passare a DigiWorld, e viceversa alcuni Digimon sono arrivati nel nostro mondo, allora quella dell'invasione da un altro mondo diventa un'ipotesi che, nel suo orrore, diventa purtroppo possibile. Non sappiamo nulla di queste creature, nè della minaccia che possono costituire per noi uomini, e nel dubbio, è meglio essere prudenti."

"Non saremo noi a sparare il primo colpo, se è questo quello che vuole dire." riprese l'altro agente. "Non attaccheremo DigiWorld, sarebbe una mossa a dir poco suicida. Ma dobbiamo tenerci pronti, e stare il più possibile attenti a quello che accadrà da questo momento in poi. Non possiamo considerarla semplicemente una favoletta inventata da due bambini, ora che sappiamo per certo che i Digimon esistono e che alcuni di loro potrebbero avere dei piani poco rassicuranti per il genere umano. Dobbbiamo premunirci, in un modo o nell'altro."

Sho e SnowAgumon si guardarono, scambiandosi un piccolo sorriso di sollievo. Beh, se non altro convincere gli adulti a collaborare non sembrava essere così difficile. Ora, c'era da sperare che Jolene e gli altri, che in quel momento erano a Canterbury a fare chissà cosa, se la stessero cavando un po' meglio...

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I raggi del sole che filtravano attraverso le persiane della stanza erano qualcosa a cui Felipe era abituato - già da un po' di tempo, da quando la sua famiglia era stata costretta dalle ristrettezze economiche a trasferirsi in quel piccolo appartamento da quattro soldi alla periferia di Madrid, era stato abituato a non avere più le comodità di una volta, e svegliarsi alle prime luci dell'alba, quando il sole faceva irruzione dalle imposte mal tenute.

Quello a cui il biondino spagnolo non era più abituato, invece, era il letto morbido sul quale aveva riposato quella notte, e il simpatico Digimon piumato che gli dormiva a fianco... dopo tutte quelle notti all'addiaccio, con il timore che qualche bestiaccia al servizio di Watchmon potesse attaccarli, era stato piacevole potersi davvero rilassare un po', sicuro che non poteva accadere nulla di male. Tuttavia, era comunque una strana sensazione... quella di poter dormire in un letto decente, una volta tanto, e poter contare su una persona fidata che pagasse al posto tuo. Il che era esattamente quello che Jolene aveva fatto - grazie alla sua sostanziosa paghetta (non sia mai detto che essere la figlia di un ricco impresario non abbia i suoi vantaggi), aveva prenotato una camera per Felipe e Kevin in una piccola locanda, non troppo lontana da casa sua, in modo che loro e i loro Digimon potessero restare nascosti e non destare sospetti.

Schermandosi gli occhi dal sole mattutino, Felipe scese giù dal letto e si rimise un po' a posto i capelli, rimasti spettinati dalla doccia che si era fatto la sera prima, per poi darsi un'occhiata attorno. Kevin e Bearmon erano ancora distesi sul loro letto, addormentati come due ghiri in letargo, e anche il piccolo Falcomon sembrava voler approfittare di quel momento di tranquillità per dormire quanto più poteva. Felipe doveva ammettere che in quel momento si sentiva bene... era da tanto che poteva stare un po' tranquillo, senza pensare ai suoi problemi o al problema di DigiWorld... e che poteva stare con altri ragazzi e godere della loro compagnia, lui che fino a poco tempo fa cercava in tutti i modi di distanziarsi dagli altri. Certo che quel viaggio lo stava davvero cambiando, e la cosa non gli dispiaceva affatto...

I suoi pensieri andarono subito ai suoi genitori, che erano ancora lì, nel suo paese natale, e che probabilmente in quel momento si stavano chiedendo cosa fosse successo al loro unico figlio. Anche se il tempo che avevano passato a DigiWorld aveva corrisposto solo a qualche minuto nel Mondo Reale, adesso non avevano più questo vantaggio, e il biondino sospirò con evidente preoccupazione quando questo importante particolare gli tornò in mente. Certo, dovevano pur stare lì per una causa giusta, ma Felipe non riusciva a non pensare a come dovevano sentirsi i suoi, e immaginava che anche per Kevin fosse la stessa cosa, per quanto stesse dormendo tranquillamente. Anzi, forse per il piccolo Kevin era anche peggio... almeno Felipe aveva la sicurezza che i suoi genitori si trovavano entrambi in un posto relativamente sicuro, mentre Kevin conviveva con la paura per la sua mamma, che andava nei posti più terribili del mondo per dare un po' di cure e di speranza a chi non aveva niente. Felipe si stupiva del fatto che il piccolo Digiprescelto di colore fosse stabile come lo aveva visto...

"Hmm..." sentì Kevin mormorare, e poco dopo sia il piccolo Digiprescelto della Speranza che il suo fedele Bearmon si alzarono, stropicciandosi gli occhi per mandare via il sonno. Un attimo dopo, Kevin si era svegliato del tutto e stava scendendo dal letto, ifilandosi un paio di pantofole. "Ehilà, ciao, Felipe... hai dormito bene?" chiese, svegliandosi del tutto.

"Sì... non ricordavo di dormire così bene da un bel po' di tempo..." affermò lo spagnolo, mentre osservava il suo Falcomon che a sua volta si svegliava e si metteva l'ala davanti alla bocca per reprimere un grosso sbadiglio. "Devo ammettere che mi mancava dormire su un materasso così morbido... quando siamo stati a Digiworld, abbiamo quasi sempre dovuto dormire per terra o dove capitava!"

"Hehehee... hai perfettamente ragione!" ridacchiò Bearmon, mettendosi a posto l'immancabile berretto da baseball e sustemandosi i guantoni. "Devo ammettere che anche se era molto comodo, io non mi sono sentito eccessivamente a mio agio, in ogni caso... sapete com'è, il mio allenamento prevede che io mi faccia le ossa sulla nuda terra. Non prevede certo che io mi conceda troppi lussi."

"Beh, adesso potrai concedertene un po'! Anch'io mi sono trovato benissimo a dormire su un vero letto!" affermò Falcomon, alzandosi a sua volta e scrollandosi per rimettersi a posto le piume. "A proposito, ragazzi, che piani ci sono per oggi? Jolene ha menzionato il fatto che dovremo andare a fare un giro per Londra per vedere se i Digi-Ghost stanno provocando qualche problema..."

"Effettivamente è così." rispose Felipe, dopo essersi tolto il pigiama ed essersi messo i suoi vestiti tradizionali. Erano un po' consunti e sporchi per il lungo viaggio attraverso le terre selvagge di DigiWorld, e sicuramente avevano visto giorni migliori... ma per quello che serviva a Felipe, erano più che sufficienti. "Jolene dovrebbe arrivare qui tra un'ora e mezza circa, quindi abbiamo tutto il tempo di prepararci, fare colazione e camuffare i nostri Digimon per quando dovremo partire. Speriamo solo che Jolene non si faccia attendere troppo. So che gli inglesi sono conosciuti per la loro puntualità, ma non si può mai sapere."

"D'accordo. Mi preparo e parto." affermò Kevin, facendo ruotare un braccio come se fosse stato un esperto di arti marziali che si preparava ad un incontro importante... del resto, riflettè Bearmon, nessun poteva dire che mettere i bastoni tra le ruote al loro misterioso avversario non fosse importante, e se i Digi-Ghost fossero rimasti troppo a lungo nel Mondo Reale, chissà di quali danni sarebbero stati capaci...

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Nel frattempo, in una grande e lussuosa casa nella parte più ricca di Canterbury, non troppo distante dalla famosa cattedrale, Jolene Spencer stava facendo colazione con i suoi genitori, cosa che le era arrivata un po' come una sorpresa. Con i ritmi di lavoro pressanti che aveva suo padre, non era tanto spesso che lei si poteva godere una colazione a casa con la sua famiglia, e anche se sapeva che presto o tardi la conversazione sarebbe volta su un argomento che a lei non faceva molto piacere, era comunque soddisfatta di poter passare un po' di tempo con i suoi, prima che la battaglia per la salvezza del Mondo Digitale e di quello Reale proseguisse. Per fortuna, almeno per il momento, non si era presentato il problema di nascondere i Digimon alla vista degli adulti. Se non altro, BlackGatomon si era dimostrata collaborativa, e aveva fatto bene attenzione e restarsene nascosta.

"Allora, Jolene... oggi che non hai scuola, hai idea di andare da qualche parte?" chiese la signora Spencer, dopo aver versato un po' di latte nei corn flakes della figlia. "Mi sembra una bella giornata, quindi... potrebbe essere una buona idea fare un giro ai giardini pubblici o alla cattedrale. Sono sempre dei bei posti dove andare, non credi?"

"Beh... ci devo pensare, ma credo che lo farò." rispose Jolene con tutta tranquillità, pensando tra sè che in effetti sarebbe stata una buona idea cominciare la ricerca da un posto in cui c'erano maggiori possibilità per i loro nemici di provare i Digi-Ghost. "A proposito, papà... oggi mi sembri abbastanza di buon umore. C'è abbastanza lavoro in giro, in questi tempi?"

"Oh, certo che sì!" rispose Samuel Spencer, proprietario di una delle più importanti catene di concessionari d'auto d'Europa. Era un uomo che si stava avvicinando alla cinquantina, ma portava ancora bene i suoi anni, e aveva ancora i capelli neri e lucidi, con un fisico un po' rotondetto e sottili baffi neri che diventavano un po' elettrici alle estremità, e vestiva un completo da lavoro bianco, che sembrava un po' attillato sulla sua figura un po' sovrappeso, con una cravatta rossa, pantaloni bianchi e scarpe nere, oltre che un buffo garofano rosa appuntato sul petto. A guardarlo così, sembrava una persona abbastanza tranquilla, affabile e alla mano, ma chi lo conosceva sapeva che era anche un ottimo affarista, che sapeva bene quando usare i guanti bianchi e quando il pugno di ferro, e che si era fatto praticamente da solo dopo aver saputo cogliere l'occasione giusta. Jolene aveva il massimo rispetto di lui, e per lei era molto importante non deluderlo. "Siamo riusciti a piazzare degli ordini per dei clienti molto generosi, e al momento possiamo dire che l'azienda sta andando a gonfie vele! Hehehee... mia cara Jolene, l'azienda che ti lascerò, un giorno di questi, sarà un'autentica gallina dalle uova d'oro. Ammetto che essere la manager di un'azienda con un tale volume di affari non è proprio il lavoro più rilassante di questo mondo... ma le soddisfazioni che ne trarrai ripagheranno di gran lunga la fatica che dovrai fare! Hehehee... sono sicuro che come mia erede, farai un ottimo lavoro!"

Jolene sorrise nervosamente tra sè, nascondendo quello che lei veramente pensava. Non se la sentiva certo di dirlo al suo papà, che riponeva in lei così tanta fiducia, che non era esattamente quello che lei voleva fare in futuro, quindi l'unica soluzione era sorridere e fare finta di non avere nulla in contrario. E comunque, non era quello il problema principale, in quel momento. La cosa importante era trovare quanti più Digi-Ghost possibile, e cercare di fermare i piani del nemico prima che questo potesse devastare entrambi i mondi. Si chiese come Felipe, Kevin e i loro Digimon avessero passato la notte...

"Grazie, papà... farò certamente del mio meglio!" disse nervosamente, per poi prendere una cucchiaiata di corn-flakes inumiditi con il latte freddo e ficcarselo in bocca. Dopo aver masticato bene e aver deglutito, cercando di non pensare al problema che suo padre aveva involontariamente sollevato. Magari stare un po' con Kevin, Felipe e i Digimon l'avrebbe aiutata a non pensare a quel problema che la preoccupava sempre di più...

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Un'oretta e mezza dopo, i ragazzi si erano incontrati nella hall del piccolo albergo in cui Jolene aveva lasciato Kevin e Felipe... e la ragazzina era stata contenta di vedere che anche i suoi amici avevano pensato ad un modo sicuro di portare in giro i Digimon, senza destare troppi sospetti - Bearmon e Falcomon avevano fatto finta di essere dei peluche, e anche se la cosa era sembrata un po' umiliante a Bearmon, si erano rassegnati a farsi trasportare in braccio! Era il modo migliore per non attirarsi dietro attenzioni indesiderate, e in quel momento, mentre i tre amici si incamminavano lungo un viale alberato dei giardini pubblici della città, riuscivano egregiamente a farsi scambiare per dei comuni giocattoli.

Sfortunatamente, c'era pur sempre un problema che permaneva, e cioè... come fare a trovare i Digi-Ghost e i nascondigli dei Digimon malvagi? Certo non poteva essere nessun luogo troppo evidente... ma certo nessuno dei sei si aspettava che sotto di loro, mentre la città continuava la sua vita di tutti i giorni, il nemico si muovesse sotto di loro, strisciando tra il lerciume e i rifiuti che la superficie aveva abbandonato. Diversi metri sottoterra, la creatura maligna conosciuta come WaruNezumimon stava sgattaiolando silenziosamente in un canale di scolo, tenendo tra le mani artigliate una sfera turbinante di vapori neri, e sghignazzando malignamente tra sè. Finalmente, stava per arrivare la sua occasione - Geryomon era troppo concentrato sui Digiprescelti giapponesi per badare a quello che lui stava facendo, e questo voleva dire che lui poteva concentrarsi sulle mosse migliori da fare per far cadere quel Digimon da quattro soldi dal piedistallo di cui non era degno. Sarebbe bastato solo trovare il momento giusto... e sarebbe rimasto lui il solo uomo di fiducia del sommo Anthraxmon!

Il disgustoso uomo-ratto si guardò indietro, per assicurarsi di essere ancora seguito dai Plagamon, i suoi disgustosi e fidi seguaci. Le ripugnanti bestie, simili ad una sorta di folle misto di un ratto, una faina, una iena e un rettile, stavano seguendo il loro capo attraverso piccoli corridoi puzzolenti di acqua stagnante, facendogli da guardie del corpo - o, dal punto di vista di WaruNezumimon, carne da macello sacrificabile - nel caso fosse accaduto qualcosa di imprevisto. Tuttavia, WaruNezumimon era sicuro che non avrebbe avuto bisogno di impegnarsi in uno scontro serio. Per adesso, la cosa che gli importava era fare in modo che i Digi-Ghost creassero un po' di scompiglio, in modo da rendersi conto delle loro capacità e dei loro limiti. Dopodichè, si sarebbe dedicato con tutte le sue forze ai suoi due obiettivi principali: creare un passaggio permnente tra DigiWorld e il Mondo Reale, in modo da permettere al suo signore di dominare entrambi i mondi... ed eliminare una volta per tutte il suo rivale principale, l'odiato Geryomon, che probabilmente non aveva la più pallida idea di cosa lo aspettasse! Le cose stavano procedendo a gonfie vele...

Imponendosi di non distrarsi con le sue fantasie, WaruNezumimon alzò leggermente la sfera turbinante di Digi-Ghost che teneva tra le mani artigliate, e si concenrò un po' su di essa, facendo separare da essa alcuni fantasmi ululanti i cui corpi sembravano composti di vapore nero. Le figure spettrali si levarono verso il soffitto e sparirono in esso, in cerca delle loro prime vittime...

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Kevin represse un brivido di freddo. Anche se l'estate si stava avvicinando, la temperatura lì a Canterbury era decisamente più bassa di quelle a cui lui era abituato nella sua città, e si sentiva un po' a disagio. Adesso capiva come mai molte persone dicevano male del clima dell'Inghilterra, e non se la sentiva di dare loro torto...

"Clima un po' rigido, bisogna ammetterlo..." affermò Bearmon, stringendosi un po' nelle spalle in modo da proteggersi con la sua folta pelliccia. Il piccolo Digimon era stato attento a non farsi vedere da nessuno mentre lo faceva, ma era diventato piuttosto impaziente, e sentiva di non farcela quasi più a viaggiare fingendo di essere un peluche. "A DigiWorld ci sono stagioni fredde, e regioni in cui il clima è più rigido, però non mi aspettavo che anche qui sulla Terra potesse fare così freddo..."

"E non sai ancora nulla di quello che accade ai due poli della Terra! Hehehee... non per niente sono conosciute come le regioni dei ghiacci perenni!" affermò Jolene, che invece era abituata al clima più rigido che nel continente, e non sembrava avere problemi a sopportarlo. "Però te lo racconterò più tardi, okay? Per adesso, abbiate ancora un po' di pazienza. Vi diremo noi quando è il momento di sgranchirvi un po' le zampe, ma ora come ora ci sono troppe persone che vi potrebbero vedere."

"Non vedo l'ora che i nostri Digimon possano sgranchirsi un po'. Credo che mi si siano addormentate le braccia a forza di reggere Falcomon..." disse Felipe con un sospiro, mentre si guardava attorno incuriosito da quel paese che era così diverso dalla sua Spagna. Sembrava tutto più sottotono, più formale in qualche modo, e il clima un po' rigido anche ad inizio estate non faceva che rafforzare questa impressione. Detto questo, non poteva dire che l'Inghilterra gli dispiacesse. Dava l'impressione di un posto tranquillo dove la gente era più educata rispetto al suo paese, e quel parco immerso nel verde, dove molte persone si erno fermate a prendere il sole e a rilassarsi era alquanto suggestivo.

"Okay, adesso raggiungiamo un posto che io conosco, dove sono sicura che non verranno a disturbarci." disse Jolene, dando un'occhiata a BlackGatomon, che se ne stava tranquilla nella borsa che la bambina si portava a tracolla, dalla quale spuntava con il muso e con una zampetta guantata in modo da assomigliare ad un grazioso peluche. "Intanto, continuiamo a guardarci attorno, e se notiamo qualcosa di sospetto, ne discutiamo non appena ci fermiamo. Tutti d'accordo?"

"Certo che siamo d'accordo! Hehehee... sai, Jolene, mi sembra che tu sia diventata un po' più sicura di te, da quando siamo tornati da DigiWorld!" affermò Kevin, cogliendo di sorpresa la sua amica più grande. "Voglio dire... quando ti abbiamo incontrato, a DigiWorld, eri sempre così taciturna... ora invece, mi sembri molto più decisa e prendi più decisioni da sola!"

"Ah... dici davvero, Kevin?" chiese Jolene, la cui espressione si fece improvvisamente imbarazzata. "Beh... sono lusingata di saperlo! Comunque, adesso vediamo di raggiungere quel posto, e intanto voi Digimon state bene attenti. Potrebbe esserci qualcosa qui attorno che noi umani non vediamo ma voi sì..."

In silenzio e con estrema attenzione, i tre amici e i loro Digimon proseguirono sulla loro strada, guardandosi attorno e vedendo vari esempi di umanità tutt'attorno a loro che si godevano la giornata di libertà senza alcun pensiero, beatamente inconsapevoli del pericolo che in quel momento stava incombendo su tutto il genere umano. Famiglie con bambini, coppiette, qualche anziana signora che portava a passeggio il suo cagnolino... Jolene ebbe un attimo di timore quando uno dei cagnolini portati al guinzaglio abbaiò in maniera insistente contro BlackGatomon, che resistette a stento alla tentazione di scendere dalla borsa di Jolene e andare là ad appioppargli un graffio. La ragazzina aveva avuto paura che il cane si fosse in qualche modo accorto del fatto che quei "peluche" erano in realtà creature che venivano da un altro mondo...

Per fortuna, la padrona aveva richiamato il cane prima che quest'ultimo potesse avvicinarsi troppo, strattonando leggermente il guinzaglio, e il terzetto di Digiprescelti aveva potuto riprendere il cammino senza intoppi, attraversando una stradina lastricata dove alcuni scoiattoli dalla pelliccia grigia stavano scorrazzando tranquillamente. Sembrava che tutto fosse calmo e non ci fosse nulla di cui preoccuparsi...

Quando, all'improvviso, Bearmon sentì che qualcosa non andava! C'era uno strano sentore nell'aria, come la puzza di qualcosa andato a male, che si mischiava con un vento gelido che penetrava nelle ossa! Falcomon e BlackGatomon drizzarono le orecchie nello stesso momento, e con un cenno delle loro zampe, cercarono di avvertire i loro partner umani. Per fortuna, a quel punto, Felipe e i suoi compagni erano abbastanza abituati a stare con i loro Digimon da capire immediatamente quello che volevano dire...

"Falcomon, che succede? C'è... qualcosa che non va?" chiese Felipe.

Il falchetto non fece nemmeno in tempo a fare un cenno al suo partner umano. Alcuni degli scoiattoli che stavano scorrazzando tranquillamente nelle vicinanze caddero improvvisamente dagli alberi o iniziarono a contorcersi a terra in preda ad improvvisi dolori. E nello stesso momento, alcune delle persone che si trovavano lì intorno si piegarono in due e cominciarono a contorcersi, come se qualcosa di oscuro e doloroso, dentro di loro, premesse per uscire! I Digimon smisero immediatamente di fare finta di essere peluche, e BlackGatomon in particolare scattò in posizione di guardia, tenendo gli artigli alzati!

"Digi-Ghost... non c'è dubbio!" esclamò la gattina nera. "Non so come... ma quelle diavolerie sono già arrivate fin qui!"

"Di già?" esclamò Jolene con paura e disappunto. "Oh no, questa non ci voleva... e adesso cosa facciamo, non siamo ancora pronti per affrontarli!"

I Digi-Ghost non sembravano essere per niente interessati al fatto che i ragazzi non fossero preparati. Le creature che erano state invase dai fantasmi digitali continuarono a contorcersi, nel disperato tentativo di resistere alla trasformazione, mentre quelle che non erano state colpite si guardavano attorno allarmate, o prendevano a scappare in preda al panico, cercando disperatamente di capire qualcosa di quello che stava accadendo. Sfortunatamente per loro, le cose si complicarono ancora di più quando gli esseri che erano stati colpiti dai Digi-Ghost iniziarono a trasformarsi sotto i loro occhi, venendo ricoperti da una pioggia di pixel luminosi. Pochi istanti dopo, iniziarono a trasformarsi in Digimon sotto gli occhi di tutti, gettando ancora più nel panico i civili che già erano riusciti a malapena a mantenere una parvenza di controllo! Nel giro di pochi minuti, l'intero parco era nel caos, e Digimon impazziti di ogni tipo lo stavano devastando con rapidità spaventosa!

"Maledizione, questa proprio non ci voleva!" esclamò Felipe. "Non credevo proprio che avrebbero deciso di colpire in pieno giorno alla luce del sole!"

"Beh, a questo punto è inutile recriminare... i nostri piani sono andati a farsi friggere!" esclamò BlackGatomon, prendendo per prima il controllo della situazione. Un colossale Monochromon, un Digimon simile ad un lucertolone grigio dalla pelle corazzata e con un unico corno da rinoceronte posto sulla punta del muso, stava cercando di travolgerla con le sue enormi zampe, ma la gattina nera saltò via facendo una capriola all'indietro e si mise in guardia. "A questo punto, andiamo con la strategia che ha sempre funzionato. Digievolviamo e gliele suoniamo di brutto!"

"Beh, ormai è diventato quello che facciamo meglio... inventarci le cose man mano che le facciamo!" affermò Jolene con una punta di sarcasmo. Mentre tutt'attorno a loro si scatenava in panico e il caos, i tre ragazzi afferrarono i loro Digivice, li attivarono, e fecero evolvere i loro Digimon, che vennero circondati da un anello di codice digitale bianco e si trasformarono nelle loro forme Ultimate!

"Bearmon shinka... GRIZZMON! Grizzmon... chou shinka... GRAPLEOMON!"

"Falcomon shinka... DIATRYMON! Diatrymon... chou shinka... YATAGARAMON!"

"BlackGatomon... chou shinka... NEPHILIMON!"

"Perfetto! Almeno possiamo sempre contare sulla Digievoluzione... e questa volta stiamo giocando in casa!" affermò Felipe. "Forza, ragazzi, facciamogli vedere chi siamo!"

"Con immenso piacere!" gracchiò Yatagaramon, per poi librarsi in volo e scendere in picchiata sui suoi avversari. Diversi Digimon nemici vennero sollevati da terra e scagliati giù, restando storditi per un attimo, mentre Grapleomon teneva a bada un altro gruppo di avversari! Un Garbagemon, un Digimon disgustoso e puzzolente che assomigliava ad un esserino gracile, dallo sguardo e del risolino maligni e dalla pelle rosata, che si nascondeva all'interno di un bidone della spazzatura, tirò fuori quello che sembrava essere un piccolo cannone e lo puntò verso Grapleomon, sparando una raffica di proiettili di sterco. Il coraggioso Digimon cibernetico si accorse in tempo dell'attacco, e rispose scansandosi di lato per poi scagliarsi contro il disgustoso Digimon folletto, facendo un salto altissimo e poi eseguendo un letale calcio rotante in aria!

"Cyclone Turbine!" esclamò Grapleomon. Il suo attacco centrò in pieno il Garbagemon trasformato e lo mandò a terra, facendolo rotolare sull'asfalto per un breve tratto.

"Hey, attento a quello che fate, ragazzi! Non dimenticate che qui non siamo più su DigiWorld!" esclamò Jolene, allarmata. "Su DigiWorld non c'era bisogno di farsi scrupoli quando combattevamo contro i servitori di Watchmon, ma questi sono esseri umani che sono stati in qualche modo trasformati! Se ci fosse un modo di farli tornare come prima, allora dobbiamo stare attenti a non provocare loro danni veri e propri!"

"Ugh... accidenti, questo me l'ero scordato nella concitazione del momento..." grugnì GrapLeomon, cercando poi di spingere via un enorme Digimon che stava cercando di schiacciarlo sotto il suo peso. Si trattava di un enorme, disgustoso ammasso di rifiuti e sostanze tossiche che trascinava il suo sgraziato corpo, ricoperto di mucillagine grigio-azzurra, su due robuste braccia terminanti con artigli metallici ed arrugginiti, che guardava il mondo da due occhi rossi posti fuori asse su una testa bulbosa, armata di fauci dai denti irregolari e spezzettati. Tubi di metallo e altri tipi di rifiuti spuntavano dal corpo molliccio dell'essere, che era preceduto da un fetore simile a quello di una discarica a cielo aperto! "Aaaaargh! Maledizione, anche un Raremon dovevano mandarci contro? Io li odio questi sporcaccioni!"

"Mai quanto io odio questi bestioni!" esclamò Nephilimon, eseguendo un'elegante capriola all'indietro per sottrarsi ai pugni micidiali di un enorme Digimon dall'aspetto bestiale, alto all'incirca cinque metri, che ricordava un po' un Greymon deforme: la sua testa oblunga, simile a quella di un coccodrillo, era protetta da un elmetto naturale armato di un lungo corno ricurvo che gli copriva un occhio, e la sua pelle era corazzata di squame gialle e sembrava quasi non riuscire a contenere i suoi tremendi muscoli e i suoi vasi sanguigni grossi come gomene. Il suo braccio destro era molto più grande del sinistro, dando alla creatura un aspetto goffo e squilibrato, e le sue mani erano armate di lunghi artigli rossi come il sangue, mentre la sua coda era ulteriormente corazzata da una placca d'acciaio, e sulla sua spalla destra portava una protezione in acciaio dalla quale spuntavano due enormi spuntoni ricurvi. "Accidenti... proprio un bel gruppo di turisti hanno invitato nel Mondo Reale! Avremo il nostro bel da fare per affrontarli!"

"E allora, meno parole e più botte!" tagliò corto Yatagaramon, librandosi nel cielo e poi scendendo giù in picchiata sui Digimon nemici, avversari di ogni forma e dimensione che stavano provocando il caos ovunque!

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Garbagemon

Tipo: Mutante

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Junk Chunker, Dirty Saucer

Queste disgustose creature erano una volta un cestino sul desktop di un computer, ma hanno ottenuto vita propria e, a partire dai dati di scarto, si sono trasformate in Digimon veri e propri. Si dice che il suo bidone dei rifiuti agisca come un vero e proprio buco nero, in modo tale che qualsiasi cosa vi entri sparisce da DigiWorld senza lasciare traccia.

Nome: Raremon

Tipo: Non Morto

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Breath of Decay

Questo Digimon ha cercato di estendere la durata della propria vita modificando il proprio corpo con scarti chimici e metallici, ma questa tremenda miscela ha destabilizzato il suo corpo, permettendogli di sopravvivere, ma trasformandolo orrendamente. Molto poco intelligente, si trascina verso i suoi nemici alla cieca, cercando di sopraffarli con i suoi umori nauseanti.

Nome: Cyclonemon

Tipo: Drago

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Hyper Heat

Digimon draconico degenerato e ossessionato dalle battaglie, che presta servizio in grandi quantità negli eserciti dei Digimon malvagi di più alto rango. Sono creature stupide ed animalesche, ma eseguono molto bene gli ordini... soprattutto quanto gli ordini si possono riassumere in "uccidili tutti".

Tre tipi di Digimon, uno meno raccomandabile dell'altro, ora circondavano il terzetto di Digiprescelti e i loro compagni... e un Cyclonemon particolarmente ardito si fece avanti con una serie di grugniti bestiali e scagliò il suo attacco Hyper Heat, scagliando un raggio energetico rosso ad altissima temperatura contro i suoi avversari dall'unico occhio visibile sotto il suo elmetto naturale. Per fortuna, Nephilimon riuscì a spostarsi in tempo e rispose con un attacco Psychic Arrow, incoccando una freccia di pura energia psichica e scagliandola contro il colosso draconico, che venne colpito alla spalla corazzata! La freccia di energia trapassò la protezione in ferro come se fosse stata di burro, e il mostro ringhiò orrendamente mentre barcollava all'indietro... poi, un Raremon riuscì a sfuggire agli attacchi di GrapLeomon e si preparò ad usare il suo attacco Breath of Decay per sommergere il gruppo in una nube di miasmi letali... ma Yatagaramon scese in picchiata in quel preciso momento, e con un potente colpo delle sue ali nere, scagliò una poderosa raffica di vento contro il Digimon non-morto e lo scagliò a terra con violenza, facendolo atterrare in una orrida pozza di materiale ferroso semisciolto. GrapLeomon dovette ritirarsi sotto una pioggia di proiettili di sterco lanciati da un altro Garbagemon, ma riuscì a ripararsi dietro una panchina... e poi, nel momento in cui il Digimon spazzatura si fermò per ricaricare la sua arma, il Digimon di Kevin sradicò letteralmente la panchina da terra e la scagliò contro il suo avversario, che riuscì soltanto a sgranare gli occhi per l'incredulità prima di essere travolto e scagliato a terra dalla potenza del lancio! Rimase stordito per terra e mollò il suo cannoncino... poi, il suo corpo iniziò a brillare e cambiò forma, trasformandosi nuovamente in una delle persone che erano state colpite da quell'inesplicabile mutazione. Per fortuna, a parte lo stato di incoscienza, l'uomo non sembrava essere ferito...

"Ecco, è questo il nostro problema... fermare questi mostri senza fare del male alle persone trasformate!" affermò Felipe. "E non siamo neanche in grado di capire quali sono esseri umani e quali invece sono semplici animali... quindi dobbiamo stare attenti in ogni caso!"

"Beh, non credere che questo mi creerà particolari problemi! Black Feathers!" esclamò Yatagaramon, aprendo le sue magnifiche ali e scatenando una pioggia di piume del colore della pece che sfrecciarono ad alta velocità contro un Raremon e un Cyclonemon, atterrando tutt'attorno a loro e costringendoli a terra! I due Digimon malvagi ringhiarono in preda alla furia prima di ritrasformarsi in un essere umano l'uno e in uno scoiattolo l'altro. Ora, erano rimasti sette Digimon nemici, che embravano essere stati leggermente scossi dalla forza dimostrata dai loro avversari... ma non abbastanza da ritirarsi! Altri due Cyclonemon scagliarono assieme il loro attacco Hyper Heat, cercando di eseguire un fuoco incrociato a spese dei Digimon dei ragazzi prescelti, e solo grazie ai suoi sensi soprannaturali e alla sua agilità Nephilimon riuscì ad evitarsi un colpo poderoso! L'angelo caduto evitò i laser scarlatti con una piroetta che la portò sul lato di uno dei due mostri, e attaccò con un poderoso calcio all'addome che fece piegare in due dal dolore il suo avversario, per poi seguire con un montante sotto il mento degno di un pugile professionista! Il Cyclonemon colpito grugnì e barcollò, minacciando di cadere a terra, mentre l'altro caricava un altro attacco Hyper Heat e si preparava a scagliarlo contro l'avversaria! Sfortunatamente, non ebbe il tempo di farlo, prima che Grapleomon si scagliasse su di lui con un tremendo pugno a mani unite sopra la testa, spezzando il suo corno e facendolo crollare a terra stordito!

"Bene, li stiamo mettendo all'angolo!" esclamò Kevin, cercando di stare in una posizione sicura, e al tempo stesso di essere in grado di supportare il suo Digimon facendo il tifo per lui. "Continuate così, ragazzi, ce la possiamo fare!"

Un altro Raremon si piazzò a distanza di sicurezza, e dopo aver preso fiato, esalò una potente ventata di fiato immondo e puzzolente contro Yatagaramon, GrapLeomon e Nephilimon, nel tentativo di paralizzarli e lasciarli indifesi! Gli ultimi due, che erano in procinto di sferrare un colpo decisivo ad un altro avversario, si fermarono e indietreggiarono tossendo e sputacchiando, mentre Yatagaramon riuscì a sollevarsi in volo appena in tempo, librandosi sopra il terreno all'altezza giusta per non rischiare di essere investito dai vapori pestilenziali. Anche i tre Digiprescelti furono costretti a coprirsi il naso e la bocca con le mani per non respirare i vapori tossici, e fecero qualche passo indietro con gli occhi che bruciavano! I Digimon nemici, apparentemente indifferenti agli effluvi tossici, continuarono ad avanzare, cercando di approfittare di quel momento in cui i loro avversari erano bloccati dal fiato putrescente di Raremon per attaccarli! Ma, per fortuna, il Pokemon corvo fu più veloce, e reagì in tempo sbattendo con decisione le sue potenti ali, che scatenarono una tempesta di vento e soffiarono via la nube di umori pestilenziali! Nephilimon fu la prima a riprendersi dall'attacco, e si rialzò in piedi, scuotendo la testa per schiarirsela, prima di puntare entrambe le braccia contro i nemici e scagliare una raffica di frecce di energia!

"Psychic Arrow!" esclamò l'angelo caduto, scagliando i suoi proiettili luminosi contro i Digimon trasformati, stando bene attenta a colpire punti non vitali. Un Cyclonemon venne raggiunto alla spalla nonprotetta e si accasciò al suolo, trasformandosi nuovamente in un essere umano stordito ma illeso pochi secondi dopo, mentre un altro Raremon rimase intontito per qualche istante, cosa che diede a GrapLeomon tutto il tempo di riorganizzarsi e partire all'attacco con i suoi pugni motorizzati! Con un poderoso diretto, l'uomo-leone cibernetico raggiunse il Raremon nemico sotto il mento, sferrato con una tale violenza da sollevare l'enorme e sgraziato Digimon non-morto da terra e farlo atterrare pesantemente alcuni metri più in là a pancia in su! Il Digimon malvagio cercò di rialzarsi, agitando inutilmente i suoi pseudopodi, ma poi si arrese e si accasciò al suolo, trasformandosi di nuovo in uno scoiattolo che scappò via a gran velocità, mentre un altro spirito nero usciva ululando dal suo piccolo corpo.

"Accidenti, questi sono dei duri..." mormorò Felipe, tergendosi un po' di sudore dalla fronte mentre cercava di riprendere fiato. Se l'era vista brutta, con quell'ultima mossa dei suoi avversari, ma almeno adesso il nemico non aveva più un vantaggio numerico così preponderante. Ora, si trattava di sperare che i loro Digimon fossero in grado di resistere abbastanza a lungo... accidenti, come odiava le situazioni in cui non poteva fare altro che aspettare e sperare in bene! Avrebbe voluto potersi trasformare anche lui, e dare una lezione a coloro che stavano dietro alla faccenda dei Digi-Ghost... ma per il momento, poteva soltanto cercare di aiutare il suo Digimon quanto più possibile, e dargli tutto il sostegno di cui era capace!

"Forza, ragazzi, potete farcela!" esclamò Jolene, non sapendo che i pensieri di Felipe erano molto simili ai suoi. Se non fosse stata una tale codarda, avrebbe voluto anche lei stare al fianco di Nephilimon e darle una mano... ma come? Non c'era davvero niente che lei, una semplice umana, potesse fare contro i mostri al servizio di Anthraxmon... sesolo ci fosse stato davvero un modo per lei di combattere al fianco di Nephilimon...

Un attacco Hyper Heat improvviso la costrinse a chinarsi a terra e a coprirsi la testa con entrambe le mani per evitare di fare una brutta fine, e la ragazzina lanciò un breve urlo di paura mentre attorno a lei il caos continuava ad imperversare...

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WaruNezumimon poteva dirsi soddisfatto di come fossero andate le cose. Certo, non si aspettava che i suoi mostri riuscissero a sconfiggere i Digiprescelti, ma come inizio andava benissimo. Era un semplice assaggio di quello che i suoi Digi-Ghost erano in grado di fare, e ora sapeva come comportarsi per la prossima volta...

"Bene, bene... godetevi questi momenti di relax, miei cari Digiprescelti! E anche tu, Geryomon, non crederai certo che ti lascerò tutta la gloria! Hehehee..." disse tra sè il disgustoso ratto umanoide, fregandosi tra loro le mani artigliate, per poi rivolgersi a qualcuno dietro di lui. "Galerimon! Hai fatto i dovuti controlli? Abbiamo abbastanza Digi-Ghost per la prossima parte del nostro piano?"

"Certamente, WaruNezumimon-sama!" affermò la strega dal cappello a fungo, apparendo praticamente dal nulla dietro il Digimon malvagio. "Ma saranno sufficienti per un solo attacco... dobbiamo fare in modo che conti, o i cancelli per il Mondo Digitale non potranno spalancarsi."

"Bene, vorrà dire che riusciremo al primo tentativo." tagliò corto WaruNezumimon. "Non possiamo permetterci errori. Se facciamo lecose come si deve... molto presto sarò io a sedere al fianco di Anthraxmon-sama, e dominerò entrambi i mondi al suo fianco! Heheheheee... sarà divertente!"

"Heheheheee... certo, di questo sono assolutamente sicura!" disse tra sè Galerimon, con un fare astuto e maligno che a WaruNezumimon, perso nel suo autocompiacimento, sfuggì del tutto...

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Per fortuna dei Digiprescelti, la battaglia non durò molto più a lungo. Una volta ridotto il vantaggio numerico che i loro nemici avevano sui loro Digimon, fu solo questione di tempo prima di avere la meglio, e nel giro di pochi minuti, Felipe, Kevin e Jolene si erano ritrovati con soltanto un Garbagemon a cui badare. Cosa che Nephilimon aveva fatto rapidamente, avvicinandosi di scatto al Digimon spazzaturaio e colpendolo con il manico della lancia, mettendolo fuori combattimento. L'avversario cadde a terra senza forze, e un attimo dopo prese a brillare e si trasformò nuovamente in quello che era prima - uno scoiattolo particolarmente grosso e robusto dall'ispida pelliccia grigia - mentre il fantasma digitale usciva ululando dal suo corpo e si disperdeva al vento. I Digiprescelti attesero qualche istante, come se volessero essere sicuri che il pericolo fosse cessato... e quando finalmente fu loro chiaro che erano riusciti a cavarsela, ognuno di loro tirò un lungo sospiro di sollievo, scaricando tutta la tensione accumulata. Almeno finchè non fu loro chiaro, soltanto alcuni secondi dopo, che i loro problemi erano soltanto iniziati, e che questa volta potevano essere un po' più complessi da risolvere...

"Ehm... non vorrei sembrare un guastafeste, ma... date un'occhiata a cosa è successo!" esclamò Kevin, avvicinandosi a GrapLeomon per dirgli che ora poteva anche de-evolvere. Nel momento stesso in cui il Digimon cibernetico si trasformò nuovamente nel simpatico orsacchiotto che era in forma Rookie, i ragazzi e i loro compagni si resero conto che la situazione era già sfuggita loro di mano, prima ancora che se ne potessero rendere conto. La sezione di parco in cui avevano combattuto era stata praticamente mandata all'aria, e il terreno era disseminato di rami d'albero spezzati, trucioli di legno, crepe, e innumerevoli altri oggetti che erano stati distrutti nella lotta e ora giacevano abbandonati per terra, uno spettacolo desolante ed inquietante. La battaglia aveva provocato molti danni... non era come a DigiWorld, in cui non c'era da preoccuparsi di quello che succedeva in battaglia. Qui, ogni loro mossa poteva provocare disastri!

"Temo... che non abbiamo considerato che la battaglia avrebbe potuto fare tutto questo casino..." affermò Felipe, sfregandosi la fronte con evidente imbarazzo. Tutt'attorno a loro, si riuscivano a sentire le voci di numerose persone che mormoravano, in preda alla paura, alla confusione e allo spiazzamento. Il clima rilassato di pochi minuti prima era diventato soltanto un ricordo. "Ora abbiamo rivelato l'esistenza dei Digimon praticamente a tutto il mondo... tra poche ore, al massimo, ogni singola anima vivente sulla Terra saprà di noi!"

"E... e che altro dovevamo fare? Dovevamo lasciare che quei Digimon distruggessero questo parco e mettessero a rischio le vite di innumerevoli persone?" esclamò Jolene, evidentemente scossa da tutto quello che era successo, e cercando di non cedere ad un attacco di panico che sentiva sempre più vicino. "Dovevamo per forza far evolvere i nostri Digimon! Eravamo gli unici in grado di fermare quei mostri!"

"Per favore, Jolene, stai calma!" la redarguì BlackGatomon, alzando una zampina artigliata. "Perdere la testa non ci servirà a nulla in questo momento! Anzi, secondo me dovremmo riflettere su una cosa molto importante. Perchè hanno sferrato questo attacco così, alla piena luce del sole? Non ti viene da pensare che invece avrebbero dovuto restare nascosti e tenere un basso profilo?"

"In effetti... ora che mi ci fate pensare, è un po' strano..." affermò Falcomon, riflettendo sulle parole della gattina nera. "Ora sanno tutti che i Digimon esistono... e potremmo anche convincere gli esseri umani che c'è una minaccia che incombe su di loro dall'altra dimensione!"

"Questo vuol dire... che al nostro nemico non interessa di essere scoperto e può già giocare tutte le sue carte!" esclamò Felipe, comprendendo al volo il problema. "In pratica... questo potrebbe voler dire che sono più vicini alla fase finale del loro piano di quanto pensassimo! Maledizione... se solo sapessimo in cosa consiste esattamente, allora forse una posssibilità di opporci alla sua realizzazione ce l'avremmo!"

"Per adesso, però, credo che il nostro problema sia un altro..." affermò Bearmon, guardando verso la stradina che portava verso l'uscita del parco. Si sentivano alcune sirene della polizia e delle ambulanze, e i ragazzi sapevano che molto presto avrebbero dovuto dare delle spiegazioni convincenti...

"Abbiamo scatenato un bel vespaio. Adesso come ce la caviamo? Non è una cosa che si possa risolvere digievolvendo e prendendo a pugni in faccia i nostri nemici!" affermò BlackGatomon. Un gruppo di poliziotti arrivò proprio in quel momento, guardando con stupore ed incredulità ciò che rimaneva del luogo in cui i Digimon avevano combattuto, poi le persone a terra che cominciavano a svegliarsi, doloranti e confuse... e infine i tre ragazzi che se ne stavano lì in piedi, in mezzo a tutto quel caos come dei cerbiatti illuminati dai fari di un'auto.... e i tre mostriciattoli dall'aspetto buffo ed inusuale che li accompagnavano.

"Questo... decisamente non era quello che mi aspettavo da questa chiamata d'emergenza..." disse uno dei poliziotti. "Non ho mai messo le manette ad un gatto, un falchetto e un orsacchiotto di peluche..."

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Nel suo tetro antro in una zona sconosciuta di DigiWorld, Anthraxmon sorrise ferocemente tra sè, soddisfatto di come stessero andando le cose. I confini dimensionali si stavano assottigliando sempre di più... e grazie ai Digi-Ghost, il suo piano sarebbe potuto giungere alla fase finale prima del previsto!

Il Digimon malvagio si guardò ai lati, vedendo altre due figure imponenti e minacciose che si stagliavano nell'oscurità dietro di lui, e ritornò loro uno sguardo d'intesa. Il momento stava per arrivare.

Presto...

Molto presto...

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CONTINUA...

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Capitolo 35
*** Ultimi preparativi ***


Digimon Zero-035

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 35 - Ultimi preparativi

Erano passati soltanto pochi minuti da quando i Digiprescelti, sia in Giappone che in Inghilterra, erano riusciti a contenere l'inaspettato attacco dei Digi-Ghost, impedendo che i civili venissero coinvolti, al prezzo di rivelare il loro segreto al mondo intero. E Geryomon, calcolatore com'era non poteva certo esimersi dal cercare di fare il punto della situazione, in modo da decidere quale fosse la mossa migliore da fare successivamente. "Molto bene... allora credo che possiamo dire che l'esperimento è stato un successo." disse tra sè, seduto nell'oscurità con le ali ripiegate contro il suo corpo, come se volesse isolarsi quanto più possibile dal resto del mondo mentre pensava. "Anche se i Digiprescelti sono riusciti a sconfiggere i Digimon creati dai Digi-Ghost, l'obiettivo principale è stato raggiunto, e adesso non importa anche se gli umani sono al corrente della nostra esistenza. Quello che dobbiamo fare adesso... è colpire nella maniera più rapida e decisiva possibile, prima che i Digiprescelti possano riorganizzarsi e partire alla nostra ricerca."

"Grande Geryomon-sama... perdoni l'intrusione!" esclamò con voce strozzata uno dei suoi sottoposti, entrando di corsa nella sala dove la creatura maligna stava tirando le somme su quanto era successo di recente. Grugnendo con un pizzico di irritazione - gli dava sempre fastidio essere disturbato quando pensava, anche se si rendeva conto della necessità - Geryomon si voltò verso il suo interlocutore - una strana creatura umanoide dalle fattezze di rettile, anche se era difficile vedere esattamente che aspetto avesse, visto che il suo corpo era completamente coperto da una tuta futuristica dall'aspeto complesso, con una maschera che faceva sembrare la creatura più una macchina che un essere vivente, con un occhio azzurro e uno rosso, e una sorta di boccaglio per la respirazione artificiale sulla bocca. L'elmetto che indossava, di colore verde neutro come il resto della sua tuta, presentava una corta cresta che diventava gialla sulla punta, e le sue mani avevano forti dita d'acciaio che sembravano in grado di stritolare qualsiasi cosa in un attimo. Portava con sè una bandoliera alla quale erano appese varie armi, simili a quelle usate da un incursore dei Marines, e un coltello da combattimento dall'aria molto pericolosa era rinfoderato al suo fianco. Aveva una lunga coda simile a quella di un coccodrillo, segmentata e muscolosa, e anch'essa protetta dalla stessa armatura che ricopriva il corpo della creatura, mentre le ginocchiere erano ulteriormente protette da un paio di affilati speroni dal bordo rosso, e l'armatura sui piedi era armata di lunghi artigli bianchi.

"Sono venuto... per consegnare un rapporto aggiornato della situazione, da parte di Galerimon-sama." disse la creatura. "Ci informa... che i sospetti che lei aveva su WaruNezumimon si sono rivelati fondati. La avverte che sarà necessario essere preparati, quando sarà il momento di aprire il portare per far entrare in comunicazione i due mondi."

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Sealsdramon

Tipo: Cyborg

Attributo: Virus

Livello: Champion

Attacchi: Death From Behind, Scouter Monoeye

Questo particolare Digimon fa parte di un pericoloso gruppo conosciuto come Metal Empire, ed è specializzato in attacchi rapidi e chirurgicamente precisi, in grado di eliminare un bersaglio in un istante. In un Mondo Digitale parallelo, questi Digimon militano nell'esercito dei Bagra.

La notizia sembrò in qualche modo migliorare l'umore di Geryomon, che si sfregò il mento con una mano artigliata, tormentandosi la barba. "Hmm... capisco... avevo ragione, dunque, a sospettare di lui. Watchmon, nella sua presunzione, non lo ha fatto e ne ha pagato le conseguenze. Noi non faremo la sua stessa fine." disse, parlando più a sè stesso che al suo subordinato. "Molto bene. Adesso, la cosa migliore da fare è accelerare quanto più possibile la disgregazione dei confini dimensionali tra DigiWorld e il Mondo Reale, e per fare questo... faremo uso dei Digi-Ghost in maniera intensiva! Nel caos che ne seguirà, sicuramente sia WaruNezumimon che i Digiprescelti convergeranno prima o poi su di me per eliminarmi... uno per potersi prendere il merito del piano, e gli altri per difendere i loro ridicoli amici. Se gioco bene le mie carte, potrò facilmente metterli gli uni contro gli altri, e poi eliminare la fazione che resta mentre questa è indebolita. Non facciamo mosse azzardate, ed eseguiamo il piano con calma, attendendo il momento giusto per colpire."

"Quali sono quindi gli ordini, Geryomon-sama?" chiese il Sealsdramon che era venuto a fae rapporto. "E... cosa dobbiamo comunicare in risposta a Galerimon-sama?"

"Ditele di continuare così. Per adesso, sta facendo un ottimo lavoro." rispose il Pokemon serpentino, tornando ad arrotolarsi su sè stesso per rimettersi a meditare. "Tenetevi pronti ad agire nel momento in cui i nostri nemici faranno la loro mossa. Siano essi i Digiprescelti o WaruNezumimon. Ora lasciatemi da solo, ho bisgno di meditare."

Sealsdramon fece un saluto militare e si ritirò rapidamente, mentre Geryomon grugniva e si raccoglieva nelle sue spire. Ripiegò poi le ali contro il corpo, in modo da interrompere ancora una volta qualsiasi contatto con il mondo esterno, e il suo scagnozzo decise saggiamente di non sfidare il suo umore e si ritirò, preparandosi mentalmente a quella che si preannunciava essere una battaglia molto impegnativa... i Digiprescelti e WaruNezumimon, c'era solo da chiedersi chi dei due sarebbe arrivato per primo...

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Nel frattempo, molte agenzie stampa nel Mondo Reale erano in fermento, e le autorità erano impegnate a dare risposte, quanto più evasive possibili in modo da non provocare un panico non necessario, alle migliaia di telefonate che stavano arrivando, da parte di cittadini preoccupati che avevano visto alla televisione le immagini dei mostri apparsi dal nulla a Tokyo e a Londra. Ad aggiungersi a tutto questo, c'era un'altra notizia molto preoccupante - questi fenomeni non erano rimasti isolati alle due capitali in questione, ma si erano verificati anche in altre città, seppur in numero minore. Un caso a Roma, un altro a Mosca, altri due al Cairo... sembrava che all'improvviso quelle strane creature fossero apparse dal nulla al solo scopo di seminare quanto più caos possibile!

E ad una centrale di polizia nel bel mezzo del quartiere residenziale di Nerima, le cose erano altrettanto caotiche. Ad aggiungersi al fiume di notizie che arrivavano riguardo l'apparizione di quelle strane creature digitali - e molte di queste notizie, alla fine, si erano rivelate nient'altro che storie inventate da qualche mitomane che desiderava cinque minuti di notorietà - la polizia si trovava a che fare anche con dei genitori e dei parenti che volevano assolutamente notizie sui loro figli, o comunque sui loro familiari!

"Che diamine significa, che quel mostro è apparso dal corpo di una ragazza?"

"Insomma, qualcuno ci vuole dire cosa sta succedendo?"

"Che diavolo sono quelle cose che sono saltate fuori di colpo?"

"C'è qualcosa che ci state nascondendo!"

"Insomma, signori, uno alla volta!" esclaml un poliziotto esasperato. "Non stiamo cercando di nascondervi nulla! Stiamo cercando di dirvelo in tutti i modi... non sappiamo ancora di cosa si tratti esattamente... e stiamo cercando di collaborare con esperti e altre autorità per venirne a capo! Abbiamo... già approntato delle unità di crisi, nel caso si verificasse un'altra emergenza! Stiamo cercando di tenere tutto sotto controllo come meglio possiamo, e vi faremo sapere di più quanto prima!"

"In tal caso, ho come l'impressione che quelle persone dovranno aspettare ancora un bel po'..." commentò sarcastica Yurika, seduta in una saletta interna del commissariato con Kunemon sulla spalla. Il bruchino giallo si stava guardando intorno con curiosità, riuscendo a mantenere il suo carattere energico ed esplosivo anche durante una situazione così complicata. "Hey, Kunemon, mi sembri davvero molto energico, oggi! Che succede, sei ancora su di giri per aver battuto quella specie di Digimon?"

"No, no, non è così, Yurika!" esclamò Kunemon, strisciando da una spalla all'alra della sua amica umana in modo da potersi guardare attorno e avere una migliore panoramica della stanza in cui si trovavano. "E' che più resto qui nel mondo umano, più resto meravigliato! Non avevo la più pallida idea che voi umani sapeste creare cose così incredibili! Ogni cosa che vedo qui mi sembra nuova ed eccitante!"

"Beh, mi fa piacere saperlo! E anche SnowAgumon, qui presente, sembra essere d'accordo..." affermò Sho, dando un'occhiata al suo partner che stava annusando con fare incuriosito un tappeto sul pavimento. "Noi umani, invece, trovavamo insolito e meraviglioso tutto quello che vedevamo su DigiWorld, quindi... immagino che siamo pari, no?"

"Puoi dirlo forte, Sho! Non conosco nessun Digimon che sarebbe capace di organizzare tutto questo... oppure di costruire città così grandi..." affermò SnowAgumon, andando a curiosare in un armadio, prima che uno degli agenti gli imponesse, gentilmente ma fermamente, di non mettere il naso in certi luoghi. "Hey! Un momento, stavo solo guardando cosa c'era là dentro... accidenti, certo che questi esseri umani vestiti tutti uguali sono davvero maleducati!"

"Le regole sono regole, lucertolina." disse l'agente, richiudendo l'armadio dietro di sè e riaccompagnando SnowAgumon dal suo partner umano. "Non è lecito che la prima persona che passa peer la strada possa andare a curiosare così tra i documenti! E tu, ragazzo... la prossima volta, tienila un po' più a bada, la tua lucertolina, okay?"

"Hey!" si lamentò SnowAgumon. "Io non sono una lucertolina,

"Ehm... certo, farò del mio meglio... anche se non è esattamente facile stare dietro a due digimon che hanno l'argento vivo addosso!" rispose ridacchiando il piccolo Digiprescelto del Coraggio, accarezzando SnowAgumon sulla testa. Il Pokemon bianco sospirò, facendosi uscire dalle fauci una nuvoletta di vapore bianco. Ancora non riusciva a capire certe leggi del mondo umano... a DigiWorld non c'erano tutte queste complicazioni.

"Okay, Sho, ricordamelo ancora... come mai siamo qui, e cosa stiamo aspettando? Non penseranno mica di tenerci prigionieri qui ancora a lungo, vero?" si lamentò SnowAgumon, cominciando a passeggiare su e giù per la stanza, stando attento a non andare a sbattere contro gli agenti che si avvicendavano.

Yurika storse il naso e si sfregò la fronte. "SnowAgumon-chan... non te ne sarai già dimenticato, vero? Siamo qui perchè siamo gli unici in tutto il Giappone a sapere qualcosa dei Digimon, e vorrebbero che noi divulgassimo quante più notizie possibile sulla loro esistenza prima che abbia luogo il prossimo attacco." rispose. "Non possiamo mica andarcene così, come ci pare!"

"E' vero... anche se ho paura che le armi degli esseri umani potranno poco quando i Digimon cominceranno ad attaccare in massa. E c'è un'altra cosa che mi chiedo..." disse Kunemon, sfregandosi le antenne tra loro in quello che dava l'impressione di essere un gesto pensieroso. "Voglio dire, che senso ha usare questo trucchetto degli uomini che si trasformano in Digimon? D'accordo che sicuramente provocheranno caos e panico... ma a quale scopo? Questo come aiuta i nostri nemici a realizzare i loro scopi?"

"Non ne ho la più pallida idea... non sappiamo con esattezza quale sia il vero scopo dei nostri nemici, tra l'altro" ricordò giustamente Sho. "E non siamo i soli ad aver visto questo strano fenomeno, qui in Giappone... a quanto ho sentito dire, gli stessi eventi si sono verificati a Londra e in altre grandi città del mondo."

Sentendosi improvvisamente impaurita, Yurika abbracciò strettamente Kunemon, che cercò di rassicurarla aggrappandosi a lei con le sue zampette artigliate. "Spero che Jolene-chan, Felipe-kun e Kevin-chan stiano bene... loro sono a Londra, in questo momento, e non vorrei che fosse loro successo qualcosa..."

"Tranquilla, Yurika-chan, andrà tutto bene! Non cominciare a farti venire le paranoie, okay?" disse Sho, appoggiando una mano sulla testa di Yurika e scompigliandole affettuosamente i capelli. La ragazzina fece una buffa smorfia di fastidio al gesto di Sho, ma si disse che era il suo modo di farle coraggio, e accettò senza fare storie."Piuttosto, spero che i nostri genitori e Mieko-chan non siano troppo preoccupati... a quest'ora, la notizia di questo improvviso attacco di Digimon avrà già fatto il giro del Giappone!"

"Cosa? Oddio, è vero! Nella concitazione del momento me n'ero quasi completamente scordata!" esclamò Yurika, dandosi una pacca sulla fronte. "Accidenti, non appena sapranno cosa è successo, sono sicura che mamma e papà molleranno tutto e si precipiteranno qui... spero solo che non siano troppo preoccupati!"

"State tranquilli, ragazzi. Abbiamo già provveduto a specificare che non ci sono stati problemi, nè danni a persone." rispose un ufficiale che passava in quel momento, portando una pila di scartoffie - tutti i rapporti e le denunce che stavano arrivando alla stazione di polizia in quel momento. "Immagino che anche per voi non debba essere una situazione molto facile, ragazzi... quindi se c'è qualsiasi cosa con cui possiamo aiutarvi, non fatevi scrupolo a chiedercela."

"A dire la verità... ci sarebbe qualcosa che potreste fare, per renderci le cose un po' più semplici..." affermò SnowAgumon dopo averci pensato su per qualche secondo. "Non avreste per caso una... ehm... come hai detto che si chiamano, Sho? Schede telefoniche?" Il Digiprescelto del Coraggio annuì e fece il segno dell'okay per dire che ci aveva preso. "Giusto! Una scheda telefonica per chiamare in Inghilterra? E' lì che si trovano i nostri amici, ed è anche lì che i Digimon artificiali hanno attaccato."

"Vedremo cosa fare per mettervi in contatto con loro il prima possibile." affermò l'agente, appoggiando i fogli su una scrivania. "Non appena avrò smistato queste carte, vedrò cosa si può fare. Nel frattempo, forse vi farebbe piacere prendere un tè o una cioccolata calda..."

"Dove sono i ragazzi? Dove sono? Ho bisogno di vederli subito!"

Sho, Yurika e i loro Digimon fecero un salto per la sorpresa al sentire una trafelata voce maschile che arrivava nella sala d'aspetto... e pochi secondi dopo, accompagnato da un paio di agenti che cercavano con sempre meno calma di convincerlo a non entrare in un'area riservata, apparve il signor Kusanagi, il papà di Sho, che sembrava deciso con tutte le sue forze a vedere il figlio e la sua migliore amica, e non aveva nessun intenzione di farsi dire da qualcun altro dove poteva o non poteva entrare! "Ugh... aspettate, voglio solo vedere se stanno bene! Questo non me lo potete negare, maledizione... Sho! Figliolo, stai bene? E tu, Yurika-chan? E quelle creature che avete con voi, che cosa sono? Diteci che state bene e che quei mostriciattoli non sono qui per farvi del male!"

"Si... Signor Kusanagi! Ma... ma come avete fatto a..." esclamò Yurika, con un grosso gocciolone di sudore che le scendeva dalla fronte! Ora che gli agenti non gli erano più addosso, il signor Kusanagi tirò un breve sospiro di sollievo e guardò verso suo figlio, felice di vedere che era lì e stava bene... "E... e che sta succedendo là fuori? La mia mamma, il mio papà, e Mieko-chan... li avete incontrati, per caso?"

"Sì, Yurika-chan... li abbiamo incontrati, e ti stanno aspettando fuori." rispose il signor Kusanagi, calmandosi di colpo. Il contrasto tra il comportamento quasi vulcanico che aveva all'inizio, e il modo di fare tranquillo che aveva assunto adesso era talmente marcato che per un attimo Kunemon e SnowAgumon si chiesero se stavano davvero guardando la stessa persona... "Erano molto in ansia per questa notizia, però... ho detto loro che saresti arrivata il prima possibile!"

Yurika tirò un sospiro di sollievo, e Kunemon le accarezzò la testa con un'antenna come per dirle che non c'era bisogno di preoccuparsi. "Hai visto, Yurika, che alla fine è andato tutto bene?" chiese il bruchino giallo. Un attimo dopo, il signor Kusanagi si avvicinò incuriosito, guardando la strana creatura con evidente meraviglia, e poi passando a SnowAgumon.

"Ah... ehm... papà, credo che i nostri Digimon siano un po' imbarazzati per tutta questa attenzione..." Sho cercò di trattenere la curiosità del genitore, che in quel momento aveva lasciato perdere Kunemon, e stava osservando SnowAgumon, guardandolo attentamente da tutte le parti!

"Buongiorno..." disse il piccolo dinosauro bianco, voltando la testa da una parte all'altra per seguire i movimenti del signor Kusanagi, che scattava da una parte all'altra, come se si stesse teletrasportando per brevi distanze, per guardare SnowAgumon! "Ehm... Tu sei il papà di Sho, vero? Sono... molto contento di conoscerti! Sho è stato un grande compagno, lo sai?"

"E parlano, addirittura, queste creature sono davvero spettacolari!" esclamò il signor Kusanagi, facendosi sfuggire una risatina nervosa. "Ehm... comunque... allora, Sho, dimmi cosa diamine è successo. Soltanto ieri era una comune giornata di Marzo, e tu e Yurika andavate a scuola come tutti i giorni... cos'è successo tutt'a un tratto?"

"E'... un po' complicato da spiegare, Kusanagi-san..." affermò Yurika, guardandosi in giro come se stesse cercando le parole per spiegare cosa fosse successo. "Allora... credo di poter dire che è cominciato tutto qualche giorno fa, durante il weekend... Avevo chiesto a Sho-kun di venire a casa mia per fargli vedere una cosa che avevo trovato sul mio computer... o meglio, una cosa che era uscita dal mio computer. Questo oggetto qui, un Digivice!"

Yurika si levò dalla tasca il Digivice, e lo mostrò al signor Kusanagi e a quei due-tre poliziotti che restavano vicino a loro, per avere più chiara la situazione. "Ecco. Sembra un giochino elettronico, vero?" spiegò la ragazzina dai capelli blu. "In realtà, si tratta di uno strumento che rappresenta il legame tra noi ragazzi e i nostri Digimon, le creature che vivono a DigiWorld, quella dimensione parallela di cui a questo punto avrete indubbiamente sentito parlare."

Il signor Kusanagi prese il Digivice e lo guardò stupito. "Accidenti... questo oggettino quindi sarebbe uscito da un computer? E... perchè dite voi ragazzi?" chiese. "Non siete stati soltanto voi due a riceverlo e ad incontrare uno di questi... Digimon?"

"In realtà, altri tre ragazzi hanno ricevuto questi strani oggetti." affermò uno dei poliziotti, che era già stato un po' informato di quello che era successo. "Stando a quanto suo figlio e la sua amica ci hanno raccontato, e a questo punto non abbiamo elementi per dire che stiano affermando il falso, questi Digivice sono stati recapitati da una terza persona sconosciuta anche ad un ragazzo spagnolo di nome Felipe, una ragazza inglese di nome Jolene, e un ragazzino statunitense di nome Kevin, che al momento si trovano in una situazione simile, a Londra..."

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"E... così, ci siamo trovati a dover affrontare questa mostruosa creatura, Watchmon, e cercare di arginare i suoi piani..." stava raccontando Jolene Spencer agli increduli poliziotti di Scotland Yard, accarezzando nervosamente BlackGatomon che faceva finta di essere un normale gatto nero, anche se ormai si sapeva bene chi fosse in realtà. Quello che la ragazzina e i suoi due amici, in quel momento seduti accanto a lei, accompagnati da Falcomon e Bearmon, stavano raccontando sarebbe stato incredibile... se non fosse venuto subito dopo quell'inaspettato, violento attacco da parte di quelle strane, inspiegabili creature che si erano fatte vive da un momento all'altro, e avevano seminato il caos in città. "Solo che... poi abbiamo scoperto che quel Watchmon era soltanto parte di un piano molto più grande, e che non avevamo fatto altro che ritardare l'inevitabile, a meno di non tornare qui, nel Mondo Reale, e fermare i superiori di Watchmon. Purtroppo, non sappiamo con esattezza di chi si tratti, e dove si nasconda, altrimenti avremmo già cercato di eliminarlo senza attirare troppa attenzione..."

"Insomma, Jolene!" esclamò Felipe con fastidio, facendo fare un piccolo salto sulla sedia alla timida ragazzina inglese. "C'è prprio bisogno di raccontare tutto nei minimi dettagli? Ci fai sembrare un terzetto di malviventi!"

"Però devo ammettere che l'idea è anche eccitante!" scherzò il piccolo Kevin.

Jolene arrossì visibilmente e si nascose in parte il viso dietro i suoi pugni chiusi, sbattendo gli occhi allarmata. "Ehm... lo so, lo so, Felipe, ma io cosa ci posso fare? Era questa l'idea, dopotutto!" esclamò. "Io... ho pensato che fosse meglio essere subito chiari e diretti, per evitare problemi in seguito!"

"Da non crederci... davvero da non crederci..." mormorò uno dei poliziotti, dopo aver preso nota delle ultime rivelazioni che Jolene gli aveva fatto. "Quindi... state dicendo che molte di queste creature... questi Digimon... stanno complottando per attaccare il nostro mondo e adesso hanno mandato queste strane cose... i Digi-Ghost... in modo che possiedano persone e animali e li trasformino in una sorta di versiione artificiale di un Digimon e seminino il caos?"

"E' quello che abbiamo cercato di dirvi fin dall'inizio, testa di legno!" esclamò con fare infastidito BlackGatomon, facendo fare una smorfia di sorpresa a Jolene e a Kevin, mentre Felipe scosse la testa, cercando di distanziarsi il più possibile dalla stramberia generale. "E' stata la prima cosa che ho detto quando ci avete portati nella vostra base! O come cavolo si chiama! Ora, lo volete capire una volta per tutte che ci stiamo facendo in quattro per salvare le chiappe a tutti voi da un branco di pazzoidi che vogliono trasformare la Terra e DigiWorld nel loro parco giochi privato?"

"BlackGatomon!" esclamò Kevin. "Un... un po' di rispetto, per favore! Posso capire che ti dà fastidio tutto questo, ma stai parlando ad uno sbirro!"

"Beh, e questo che differenza dovrebbe fare? Un testone è un testone, umano o Digimon che sia! E io non ho pazienza con quelli che non mi ascoltano!" esclamò la gattina nera, mettendosi entrambe le zampine dietro la nuca con fare presuntuoso. "E comunque, io quello che dovevo dire l'ho detto! Se questi mi vogliono credere, è così... altrimenti è così lo stesso!"

Il poliziotto seduto alla scrivania si massaggiò le tempie con fare esasperato, e cercò di riportare la discussione sui binari giusti... "Ehm... tornando al discorso che stavamo facendo poco fa..." disse con irritazione. "Vorrei ricordare a tutti voi che in questo momento, mentre stiamo parlando, ci sono queste creature che stanno tramando contro di noi. Vorrei pregarvi di dirci tutto quello che sapete su di loro, in modo che possiamo essere pronti a rispondere ai loro attacchi."

"Giusto..." rispose Bearmon, schiarendosi la voce. "Beh... noi possiamo senz'altro aiutarvi, e forse le armi che voi umani possedete saranno sufficienti a sconfiggere Digimon di livello più basso, ma... temo che i veri capi dei nostri nemici siano un po' troppo forti per poter essere sconfitti dalle armi umane. Credetemi... abbiamo visto abbastanza per poter dire che se si verificasse un attacco in massa, le vostre armi da sole non sarebbero in grado di fermarlo."

"Comunque, se non altro, un po' di aiuto possiamo darvelo." affermò Falcomon. "Se ci potete dire quali sono i punti della città nei quali si concentrano più persone, possiamo evitare almeno che i nostri nemici facciano troppe vittime."

"A quanto abbiamo capito... i nostri nemici usano le loro diavolerie, i Digi-Ghost, per possedere animali o persone, e trasformarli in Digimon artificiali al loro servizio." affermò Felipe. "Se sappiamo quali siano le zone più popolose, almeno possiamo isolarle e limitare il numero di luoghi in cui un Digi-Ghost potrebbe manifestarsi. Oltre al fatto che potremmo limitare il numero delle vittime..."

Il poliziotto prese nota. "Mi sembra una buona idea." affermò. "Bene, allora ci metteremo subito a identificare i luoghi in cui questi... Digi-Ghost, come li chiamate voi... potrebbero colpire. Abbiamo però bisogno di chiedervi di rendervi immediatamente reperibili nel momento in cui si dovesse verificare un'emergenza legata ai Digimon."

"Certo... questo mi sembra il minimo..." affermò Jolene. "A... A questo proposito, potreste comunicare ai miei genitori, i signori Spencer, dove mi trovo e che cosa sto facendo? Io... credo che a questo punto saranno molto preoccupati per me... e immagino che si possa dire la stessa cosa per le famiglie di Felipe e Kevin..."

"Non c'è la possibilità di chiamare le nostre famiglie... e di fare loro sapere che stiamo bene?" chiese il piccolo Kevin.

"Beh, quello non è un problema..." affermò l'agente. "Per quello, possiamo fare una chiamata, anche se nel caso del più piccolo di voi sarà un'intercontinentale, e mettervi in contatto con loro. Ci basta sapere qual è il numero di telefono, e il resto viene da sè. E lo stesso si può dire dei vostri compagni che in questo momento si trovano in Giappone, a Tokyo... lo stesso luogo dove si è verificata di recente un'altra trasformazione..."

Jolene annuì seriamente, sperando che gli sforzi combinati loro e delle forze dell'ordine sarebbero stati sufficienti ad evitare un disastro... era una situazione di estrema tensione, e per quanto ne sapevano lei e i suoi amici, avrebbe potuto esplodere da un momento all'altro...

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Anche per WaruNezumimon, uno dei Digimon malvagi a cui era stato affidato il compito di diffondere i Digi-Ghost e la distruzione a loro associata nel Mondo Reale, il momento era di grande tensione... ma nel suo caso, si trattava del fatto che non vedeva l'ora che iniziasse l'operazione che avrebbe permesso al suo signore Anthraxmon di estendere il suo dominio su entrambi i mondi... e soprattutto, avrebbe permesso a lui di guadagnarsi un posto a fianco del suo signore e padrone, togliendo di mezzo quel buono a nulla di Geryomon...

"Perfetto. Assolutamente perfetto!" squittì tra sè il Digimon Ultimate, sfregandosi le mani artigliate mentre osservava con gioia maligna uno schermo posto davanti a lui. In sottofondo, lo squittio ossessivo ed inquietante dei suoi Plagamon creava un effetto di oppressione ed alienazione che avrebbe costretto qualunque essere umano a scappare per non esserne tramortito - se non fosse bastata la terrificante puzza che aleggiava nella galleria oscura, evidentemente scelta in uno dei posti più malsani che il disgustoso roditore potesse trovare. "Ormai, la concentrazione di Digi-Ghost è al massimo... e se riuscirò ad inviarne una maggiore quantità a distanza, sicuramente i Digiprescelti non avranno nessuna possibilità di contrastarli tutti prima che sia troppo tardi! Heheheheee... sicuramente il mio signore, Anthraxmon-sama, sarà molto soddisfatto del mio lavoro. Tutto quello che devo fare ora per assicurarmi di non dividere il premio con nessuno... sarà eliminare Geryomon, e non sarà difficile far credere che i Digimon di quei marmocchi lo abbiano fatto fuori."

Due Plagamon si avvicinarono squittendo al loro padrone, che tirò fuori della carne cruda e frollata da una tasca del suo lurido abito, e la gettò ai suoi due scagnozzi. Si sentì uno stridio eccitato provenire dai Plagamon, che si gettarono contemporaneamente sul disgustoso boccone e cominciarono a litigarselo. "Hehehee... con calma, miei fedeli... non c'è bisogno di azzuffarsi!" affermò. "Tra non molto, una volta che il Mondo Reale sarà sotto il nostro controllo, potrete ingozzarvi quanto volete! Non ci vorrà molto. Nel giro di un'ora, tutto sarà pronto per scatenare l'apocalisse!"

I due Digimon mutanti si ritirarono tra le file dei loro compagni, stridendo e mordendosi a vicenda mentre si contendevano la carne, e dall'oscurità, annunciata da un rivoltante rumore di passi sulla melma viscida che copriva il terreno, arrivò Galerimon, che si inchinò leggermente davanti al suo superiore. "Abbiamo quasi ultimato i preparativi, WaruNezumimon-sama." affermò con la sua voce roca. "Il programma che servirà ad inviare i Digi-Ghost in remoto è perfettamente operativo, e abbiamo anche eliminato ogni possibilità di malfunzionamento. Con tutti i Digi-Ghost che invieremo, ho già calcolato che per quanti i Digiprescelti riusciranno ad eliminarne a Tokyo e a Londra, non saranno sufficienti ad impedire la congiunzione dei due mondi."

"Eccellente." rispose WaruNezumimon. "Allora, vediamo di sfruttre al meglio iltempo che abbiamo a nostra disposizione."

Muovendo rapidamente le mani artigliate sulla tastiera, WaruNezumimon riuscì ad aprire un contatto con il Mondo Digitale, e uno schermo luminoso si accese sopra di lui, mostrando il volto oscurato del suo signore Anthraxmon. Mostrando deferenza verso il suo signore, WaruNezumimon si mise su un ginocchio, subito imitato da Galerimon... e anche i Plagamon, malgrado la loro intelligenza limitata, si resero conto di essere di fronte a qualcuno che meritava rispetto e timore, e smisero di squittire e di contorcersi, mettendosi invece in file più o meno ordinate.

"WARUNEZUMIMON." tuonò il tiranno digitale, l'enorme mano che grattava nervosamente il bracciolo del trono su cui sttava seduto. "IMMAGINO CHE TU MI ABBIA CONTATTATO PER FARMI SAPERE A CHE PUNTO E' L'OPERAZIONE. ALLORA, CHE NOVITA' CI SONO?"

"Ho... delle ottime notizie, mio signore." affermò WaruNezumimon. "Sono riuscito a modificare il programma dei Digi-Ghost, in modo che vengano inviati tramite la rete anche in luoghi del Mondo Reale lontani da dove mi trovo io in questo momento. I Digiprescelti non hanno modo di spostarsi velocemente da un punto all'altro del Mondo Reale, quindi... anche se dovessero eliminare tutti i nostri Digi-Ghost nelle loro posizioni, non riusciranno comunque a fermare questa fase del nostro piano."

Per un attimo, WaruNezumimon fu sicuro di aver visto un sorriso di trionfo apparire sul volto del suo signore, anche nell'oscurità in cui era immerso. "IMPRESSIONANTE. MI FA PIACERE CONSTATARE CHE UNO DEI MIEI SOTTOPOSTI HA SAPUTO FARE BUON USO DEGLI STRUMENTI CHE GLI HO MESSO A DISPOSIZIONE." tuonò con feroce soddisfazione. "SAPEVO CHE NON MI AVRESTI DELUSO. GERYOMON MI HA GIA' CONTATTATO, E MI HA COMUNICATO CHE ANCHE DALLE SUE PARTI LA SITUAZIONE E' SOTTO CONTROLLO. TUTTAVIA, DEVO ESORTARE ANCHE TE, COME HO FATTO CON GERYOMON, A DARE INIZIO SUBITO ALL'OPERAZIONE, SENZA INTERPORRE ALCUN INDUGIO. LA SITUAZIONE E' CAMBIATA SENZA ALCUN PREAVVISO, E NON POSSIAMO ASPETTARE!"

Sia WaruNezumimon che Galerimon vennero colti di sorpresa da quella rivelazione, e il Pokemon simile ad un ratto umanoide corrugò la fronte, frustando il terreno fangoso con la sua lunga coda a frusta. "Che significa, grande Anthraxmon-sama? Cosa sta succcedendo a DigiWorld?" chiese, temendo che fosse improvvisamente sorto qualche imprevisto che avrebbe messo in forse i suoi piani.

"ANCORA NON NE SONO SICURO, E NON POSSO MUOVERMI PERSONALMENTE SENZA AVERE DATI CERTI." tuonò Anthraxmon. "TUTTAVIA, HO AVUTO CONFERMA CHE SI STANNO SPALANCANDO DEI DIGI-GATE TEMPORANEI CHE PERMETTONO AD ALCUNI DIGIMON PROVENIENTI DAL DARK OCEAN DI RIVERSARSI A DIGIWORLD E PROVOCARE DANNI."

"Come sarebbe a dire, che si stanno aprendo spontaneamente dei portali dal Dark Ocean?" chiese Galerimon, abbastanza sorpresa da dimenticare che non era il caso di parlare finchè non fosse stata interpellata. "Non capisco... nessun Digimon, nemmeno Dragomon stesso, dovrebbe essere in grado di aprire un passaggio da quel luogo oscuro fino a DigiWorld... o ricordo male io?"

"INFATTI E' COSI', GALERIMON. NON HO IDEA NEMMENO IO DEL PERCHE' QUESTI VARCHI DIMENSIONALI SI SIANO SPALANCATI ALL'IMPROVVISO." affermò Anthraxmon, facendo preoccupare un po' i suoi due sottoposti. Se si trattava di un fenomeno di cui persino il loro signore non riusciva a spiegarsi l'origine, allora non c'era da stare tranquilli... "PER EVITARE CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DISASTROSE, DOBBIAMO AGIRE SUBITO E METTERE IMMEDIATAMENTE IN COMUNICAZIONE DIGIWORLD E IL MONDO REALE. QUINDI, PASSATE IMMEDIATAMENTE ALLA FASE FINALE."

"Va... va bene, grande Anthraxmon-sama! Eseguiremo subito l'ordine!" esclamò WaruNezumimon, facendo mentalmente qualche correzione ai suoi piani. Non era nulla di veramente pericoloso per i suoi piani, ma andava comunque preso in considerazione... e chissà, se avesse potuto essergli utile per eliminare Geryomon, meglio ancora. "Sono sicuro di avere abbastanza Digi-Ghost da completare l'operazione. Contatteremo immediatamente Geryomon e faremo in modo che tutto avvenga secondo i piani... anche se questo imprevisto ci ha costretto ad agire prima."

"OTTIMO. NEL FRATTEMPO, FARO' QUANTO E' IN MIO POTERE PER SCOPRIRE CHI STIA DIETRO QUESTI IMPROVVISI SCONFINAMENTI DIMENSIONALI." affermò Anthraxmon. "NON FALLITE. LA RIUSCITA DEL MIO GRANDE PROGETTO DIPENDE UNICAMENTE DAL RISULTATO CHE OTTERRETE ADESSO."

Lo schermo si spense all'improvviso, e WaruNezumimon rimase per un attimo fermo dov'era, facendo mente locale sulla situazione. Galerimon, dal canto suo, rimase a ponderare attentamente le sue opzioni. Sicuramente questo imprevisto avrebbe portato WaruNezumimon ad agire frettolosamente, e a scoprirsi... Geryomon non era certo tipo da lasciarsi sfuggire una simile occasione. Ad ogni modo, riflettè Galerimon, era un buon modo per tenerli d'occhio... e a giudicare da quanto aveva potuto vedere di recente, quello che più di tutti avrebbe probabilmente fatto una mossa affrettata era proprio WaruNezumimon...

"Bene..." disse tra sè. "Voglio proprio vedere come faranno adesso. E sarà divertente vedere chi vincerà... Geryomon, WaruNezumimon... o i Digiprescelti? Beh, in ogni caso, non è un problema: alla fine vinceremo comunque noi..."

"E va bene." affermò WaruNezumimon. "E' il momento di fare sul serio! Galerimon! Rilascia tutti i Digi-Ghost che abbiamo, adesso!"

La strega fungoide fece una sorta di saluto militare. "Certamente, mio signore!" esclamò, prima di dirigersi verso la sala più interna per dare inizio alla fine di tutto...

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Nel frattempo, a Tokyo, nel quartiere di Odaiba...

"Taichi? Taichi? La mamma deve uscire per un po'... puoi tenere d'occhio tu Hikari, per favore?"

Il piccolo Taichi Yagami, un bambino di 7 anni come tanti che vivevano in quello che già era uno dei quartieri più popolari della capitale del Giappone, venne svegliato dal suo sonnellino pomeridiano dalla voce della sua mamma, che stava uscendo per fare la spesa. Stropicciandosi gli occhi in modo da svegliarsi del tutto, Taichi si alzò dal suo letto a castello, di cui occupava il piano superiore, e si accinse a scendere la scaletta, vestito del suo pigiamino verde e di un paio di occhialoni da pilota che portava appesi al collo. Dando un'occhiata al letto sul piano di sotto, dove dormiva la sua sorellina più piccola Hikari, Taichi annuì e rispose alla mamma.

"Va bene, mamma..." rispose, ancora un po' assonnato, ripensando allo strano sogno che aveva fatto. Aveva sognato di svegliarsi nel bel mezzo della notte e di andare un po' in giro per la casa... solo per trovare Hikari in piedi davanti al computer del papà, che per qualche motivo era acceso. La bambina più piccola guardava lo schermo luminoso come ipnotizzata, e Taichi ricordava che nel suo sogno, aveva pronunciato una parola, apparentemente priva di significato...

"Uovo..."

Alzando lo sguardo verso lo schermo, Taichi non aveva visto altro che numeri e stringhe incomprensibili che si avvicendavano sullo sfondo nero, ma per un attimo, gli era sembrato che le stringhe si stessero condensando assieme e stessero formando qualcosa... una sorta di uovo che fluttuava nel vuoto nero dello schermo... Il sogno si era interrotto lì, senza che Taichi potesse vedere cosa sarebbe successo...

Dopo aver cercato, senza eccessivo successo, di pettinarsi gli scompigliati capelli castani, Taichi guardò verso la sorellina, che stava ancora dormendo, e per un attimo non vide nulla di strano... ma subito dopo, si accorse che in effetti c'era davvero qualcosa di fuori posto, e si voltò nella direzione della porrta di casa, cercando di richiamare la mamma prima che uscisse. "Mamma? Mamma, vieni a vedere! Hikari..." cominciò a dire, ma la porta di casa si chiuse un istante dopo. Evidentemente, la signora Yuuko non aveva fatto in tempo a sentire...

Taichi alzò le spalle e guardò di nuovo verso Hikari, concentrandosi sullo strano oggetto che la bambina teneva tra le braccia - non un orsacchiotto, una bambola o un qualche tipo di peluche, bensì un grande uovo giallo decorato con screziature rosa, praticamente identico a quello che il fratellino più grande aveva visto nel suo sogno...

"Quello strano uovo..." disse Taichi tra sè, chiedendosi da dove fosse spuntato fuori. Pensando poi che non fosse cosa che lo riguardava, almeno per il momento, il ragazzino lasciò che Hikari dormisse ancora un po' e si diresse verso la cucina...

Non immaginava certo che da un evento apparentemente così insignificante la sua vita sarebbe stata cambiata per sempre...

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"Mamma... ti ho detto che va tutto bene..." disse con un certo imbarazzo Yurika, mentre assieme a Sho, ai loro Digimon e al resto delle loro famiglie stava bevendo una cioccolata calda vicino ad uno dei distributori automatici della stazione di polizia. Anche in mezzo ad una situazione così caotica ed inusuale, tutti cercavano di ritagliarsi qualche spazio di normalità, e Yurika era segretamente contenta di passare un po' di tempo con i suoi genitori, visto che a causa del loro lavoro restavano fuori casa per parecchio tempo... ovviamente, avrebbe preferito che accadesse in occasione di una gita di famiglia, o di un'altra occasione festiva, ma ad un certo punto, era più che disposta a prendere quello che le veniva offerto. "Kunemon-chan è stato un grande amico, per tutto il tempo in cui siamo stati a DigiWorld... e anche Sho-kun, SnowAgumon-chan e gli altri sono stati di grande aiuto!"

"Ma... ma come avete fatto, ragazzi, a fare un viaggio così e tornare indietro in pochi minuti? Mieko-chan ha detto che non erano passati che pochi minuti da quando ha sentito quegli strani rumori al piano sopra, a quando poi è andata su a vedere!" esclamò la signora Kagura, indicando la più piccola delle due sorelle, che stava seguendo il discorso con un certo distacco, come se si fosse già immaginata quale fosse il vero motivo dell'esistenza di quelle strane creature che sua sorella chiamava Digimon.

"In realtà, io non sono salita subito perchè pensavo che Sho e Yurika si stessero sbaciucchiando..." disse la piccola Mieko, con tutta la delicatezza di questo mondo! Il risultato fu che il volto di Yurika si accese di rosso, un paio di nuvolette di vapore le uscirono dalle orecchie, e la Digiprescelta dell'Amore dovette deglutire di colpo per evitare di spruzzare cioccolata addosso a tutti!

E a Sho non andava molto meglio... "Okayokayokay, non serve dire altro! Mi basti dire che non stavamo facendo quello che Mieko-chan pensava stessimo facendo!" esclamò rapidamente il ragazzino, con il viso della stessa tonalità pomodoro maturo di quello della sua amica! Gettò uno sguardo alla sua amica, che fece una buffa faccia imbarazzata e lo ringraziò con un cenno della testa per averla tolta da quell'antipatica situazione. "Beh, in realtà... non abbiamo capito bene neanche noi come funziona, ma... a DigiWorld, il tempo scorre in maniera diversa rispetto a qui. E' per questo, immagino, che mentre qui sulla Terra sono passati solo pochi minuti, su DigiWorld sono passati giorni interi."

"A proposito, Sho, cosa significa sbaciucchiarsi?" chiese ingenuamente SnowAgumon, facendo scuotere la testa con fare desolato a Kunemon. Ancora una volta, il Digiprescelto del Coraggio cercò di deviare il discorso su altri binari...

"Ehm... comunque, adesso siamo tornati qui perchè i nostri nemici stanno tentando di fare qualcosa con i Digi-Ghost anche nel Mondo Reale." affermò, facendo cenno a SnowAgumon che gliel'avrebbe spiegato un'altra volta! "Non sappiamo ancora per quale motivo, ma..."

Improvvisamente, Sho si zittì, e un'ondata di panico sembrò travolgere il commissariato di polizia nel momento in cui un suono vibrante e rimbombante, come quello di un tuono vicino, riecheggiò tra le mura dell'edificio, facendo cadere alcuni pezzi di intonaco dal soffitto... "Ah! Che... che sta succedendo? Cos'è questo rumore improvviso?"

"Non lo so, ma non mi piace, Sho..." rispose Kunemon, drizzando allarmato le antenne, mentre attorno a lui le reazioni dei presenti erano le più svariate: molti agenti, cercando di mantenere la calma, cominciavano a correre su e giù per i corridoi, mentre i genitori di Sho e Yurika si avvicinavano ai loro figli con fare protettivo. SnowAgumon si mise in guardia, e Kunemon corrugò la fronte quando capì finalmente cosa stava accadendo...

"E' cominciato, ragazzi!" esclamò il Digimon bruco. "I nostri nemici... stanno dando l'assedio al Mondo Reale!"

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CONTINUA...

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Capitolo 36
*** Assedio dal Mondo Digitale ***


Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 36 - Assedio dal Mondo Digitale

Dire che la situazione, in quel breve periodo di tempo, era precipitata, avrebbe potuto essere considerato tranquillamente l´eufemismo dell´anno. Sho e Yurika, assieme ai loro Digimon, avevano fatto appena in tempo a spiegare persommi capi come fossero andate le cose, prima che il cielo si oscurasse di colpo, e un boato minaccioso, come quello di un fulmine che cade a breve distanza, facesse rimbombare i muri degli edifici di Nerima. I Digimon drizzarono le orecchie, sapendo che stava per accadere qualcosa di terribile... e quando il gruppo uscí di corsa per dare un´occhiata, videro che in effetti stava per accadere quello che SnowAgumon e Kunemon temevano. 

"I due mondi stanno per essere connessi... i nostri nemici stanno per mandare i loro Digimon ad invaderci!" esclamó Kunemon con evidente tensione. "Ancora non sappiamo quali siano le loro motivazioni... ma dobbiamo cercare difermarli in qualche modo!"

"E... E come farete? Per quanto ne sapete, i nemici potrebbero essere centinaia! Forse anche migliaia!" esclamó Mieko, tenendosi stretta alla sorella maggiore che faceva del suo meglio per non mostrare tutta la paura che provava in quel momento. Era senza ombra di dubbio lo spettacolo piú terrificante che Yurika avesse mai visto in vita sua!

"Questa... é effettivamente una buona domanda, Mieko-chan!" ammise la ragazzina dai capelli blu, cercando di fare una battuta per rendere la situazione un po´ meno pesante. "Ehm... Kunemon-chan, noi... siamo in grado di affrontare questi nemici se tu diventi CannonBeemon, giusto?"

"Posso... ehm... posso senz´altro fare un tentativo..." affermó il Digimon simile ad un bruco. "Ma... se sono troppi, allora... temo che nemmeno io potró tenerli a bada tutti!"

"AeroVeedramon ci permetterebbe di resistere un po´ piú a lungo... ma i nostri nemici sono davvero troppo numerosi perché possiamo sperare di fermarli da soli!" affermó SnowAgumon.

Sho pestó un piede per terra. "Maledizione! E allora cosa dobbiamo fare, stare qui e guardare mentre quelli trasformano Tokyo nel loro parco giochi privato?" esclamó. "Accidenti... e non ci sono neanche Felipe e gli altri a dare una mano..."

Aveva appena finito di parlare, che un grido di isteria, proveniente dal varco che si stava aprendo sopra Tokyo, risuonó nei dintorni, scatenando scene di panico e terrore in tutte le strade! Gli abitanti di Tokyo corsero per mettersi al riparo, mentre i Digiprescelti del Coraggio e dell´Amore, i loro Digimon e le loro famiglie non potevano fare altro che osservare la nube nera di mostri che si addensava sopra il loro quartiere! Per la maggior parte, si trattava di piccoli, vili mostriciattoli ricoperti di una corta, lurida pelliccetta nera, con un volto dall´aspetto perfido con due penetranti occhi sanguigni e una bocca irta di denti acuminati, perennemente contorta in un ghigno. Avevano delle corte ali da pipistrello che non sembravano in grado di tenerli in aria a lungo, e le mani esageratamente grandi erano armate di lunghi artigli acuminati.

"Quelli sono i Vilemon..." mormoró SnowAgumon. "Quei mostriciattoli rappresentano il grosso delle forze dell´esercito del male!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON
Nome: Vilemon
Anche chiamato: Evilmon
Tipo: Malvagio
Attributo: Virus
Livello: Champion
Attacchi: Nightmare Shocker

Digimon maligni e crudeli che infestano la Dark Area, e vengono impiegati in grandi quantitá da Digimon malvagi piú potenti come truppe sacrificabili. Pur non essendo per niente coraggiosi, sono estremamente feroci, e attaccano qualsiasi creatura considerino piú debole di loro. Solo un comandante dal pugno di ferro puó tenerli in riga.

 

Nel momento in cui i primi Vilemon atterrarono, cominciarono subito a disperdersi per le strade di Nerima, infestandole e lanciando urla isteriche di gioia malvagia. Il quartiere residenziale di Tokyo, che fino ad un attimo prima era riuscito in qualche modo a mantenere una parvenza di ordine, venne travolto da un´ondata di panico, e tutto degeneró nella confusione! Persone terrorizzate che fuggivano, inseguite dai mostriciattoli neri... bidoni della spazzatura rovesciati, finestre spaccate, urla di terrore... Nerima si era trasformato in un caos primordiale!

E in tutto questo, Sho, SnowAgumon, Yurika, Kunemon e gli adulti che erano con loro, si ritrovarono ben presto ad essere presi di mira! Un piccolo gruppo di quei ripugnanti mostri neri atterró vicino a loro, e Mieko gridó di terrore, abbracciando stretta la sorella maggiore nel tentativo di sentirsi rassicurata... cosa che non le riuscí per niente, considerato quanto vicini fossero gli invasori del Mondo Reale!

"Aaaaah!" strilló la bambina piú piccola. "S-sorellona! Che cosa facciamo? Che cosa possiamo fare?"

Yurika restó per un attimo in silenzio, ritrovandosi del tutto spiazzata davanti all´enormitá di quanto stava accadendo... ma il pensiero che i Vilemon stessero avanzando verso di loro, e stessero minacciando la sua famiglia, i  suoi amici, e migliaia di civili inermi, le diede il coraggio e la presenza di spirito di reagire! Kunemon scese giú dalla sua spalla e si mise in guardia, strappando una risata di scherno al gruppo di Vilemon... e Sho afferró stretto il suo Digivice! Yurika annuí tra sé, guardó verso la sorellina che le restava abbracciata in preda alla paura, e le fece cenno di ripararsi dietro di lei, assieme agli adulti.

"Mieko... tu resta con mamma e papá!" disse la bambina dai capelli blu. "Sono un bel po´, questi mostriciattoli schifosi... ma almeno qualcosa io e Kunemon-chan riusciremo a fare!"

"Papá, mamma... voi state tranquilli! Questa volta, saremo noi a proteggere voi!" disse Sho, prendendo un bel respiro. SnowAgumon, anche lui schierato davanti ai Vilemon, gli fece un cenno con la testa... e Sho sollevó il suo Digivice, che brilló comesempre faceva quando si attivava la Digievoluzione di SnowAgumon!

Inutile dirlo, tutti gli adulti presenti restarono a bocca aperta! "AH! Ma... ma che cosa... Quella... quella sarebbe la Digievoluzione di cui parlavate?" esclamó il signor Kusanagi.

"Sí... tranquillo, papá, qui ci pensiamo noi!" affermó Sho, rivolgendo uno sguardo rassicurante ai suoi genitori. "Faremo in modo che nessuno di questi mostriciattoli vi faccia del male, poi vi raggiungiamo!"

"Tranquilla, Mieko... vi proteggiamo noi!" disse Yurika alla sorella minore, che annuí con espressione impaurita e corse dagli adulti... un attimo prima che la luce esplodesse dagli schermi dei Digivice di Sho e Yurika, abbagliandola per un istante! I Vilemon si fermarono con un grido di disappunto, mentre SnowAgumon e Kunemon sentivano l´ormai familiare sensazione dell´energia che cominciava a scorrere nei loro corpi!

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON! Veedramon chou shinka... AEROVEEDRAMON!"

"Kunemon shinka... FLYMON! Flymon chou shinka... CANNONBEEMON!"

"Non... non credo ai miei occhi... quei due si sono trasformati! E come si sono trasformati, poi!" esclamó stupefatta la mamma di Yurika, gli occhi spalancati e fissi sul dragone alato che aveva preso il volo nel punto dove un attimo prima si trovava SnowAgumon... e sull´enorme ape meccanica che si librava in volo davanti ai Vilemon! I disgustosi mostriciattoli neri, colti dal terrore, cominciarono a ritirarsi in disordine, investendosi e calpestandosi a vicenda nel frenetico tentativo di salvarsi... ma AeroVeedramon e CannonBeemon non avevano intenzione di lasciare che fuggissero per poter minacciare ancora gli abitanti di Nerima, e partirono all´attacco per primi!

"Certo! Questo é il potere di noi Digimon!" esclamó AeroVeedramon con tono sicuro. "Ed ora... vediamo di sfoltire un po´ i ranghi di questi buffoni! V-Wing Blade!"

Il drago azzurro mosse le ali, e un attimo dopo, sul loro bordo si formó un´enorme proiettile energetico a forma di V, che sfrecció ruggendo contro i Vilemon, investendoli in pieno ed esplodendo a contatto! Le grida dei mostriciattoli neri che venivano cancellati dall´energia scagliata da AeroVeedramon riempí l´aria per qualche istante, e i presenti videro i corpi dei soldati del male che si disintegravano in una pioggia di puntini luminosi neri!

"Nightmare Shocker!" Un gruppo di Vilemon un po´ meno codardi degli altri si fece avanti, aprendo le loro orride bocche e scagliando una raffica di raggi di energia neri, che presero di mira il malcapitato CannonBeemon... ma quest´ultimo non venne colto di sorpresa, e usó i laser montati sulla sua schiena per intercettare l´attacco, ripiegando davanti a sé la batteria di specchi solari dai quali attaccava. I lampi di energia nera scagliati dai Vilemon si infransero sulla protezione improvvisata di CannonBeemon, che nello stesso tempo inizió a puntare il cannone-pungiglione contro di loro!

"Ed ora... facciamo unnnn po´ di pulizia! NNNNNitro Stinnnnger!" esclamó il gigantesco insetto meccanico con la sua voce ronzante. Il cannone piazzato sull´addome del Digimon meccanico si accese, sparando un enorme raggio di energia azzurra che travolse due dei Vilemon! I mostriciattoli, colpiti in pieno, emisero uno strillo acuto e si dissolsero nel nulla, lasciandosi dietro soltanto una macchia di cenere nera sull´asfalto ad indicare dove si trovavano un attimo prima! "Eccoli servvvvviti! Due di mmmmeno!"

"Ma... ma che diamine...?" balbettó uno dei poliziotti che accompagnavano il gruppo. "Che razza di creature sono quelle? Sembra di essere in un anime!"

"E´ la stessa cosa che abbiamo pensato noi all´inizio... ma purtroppo, questa situazione in cui ci troviamo é la realtá!" affermó Sho, tirando un piccolo sospiro di sollievo... e poi spalancando gli occhi ed emettendo un´esclamazione di paura quando vide che uno dei Vilemon era riuscito a nascondersi, e ora gli stava saltando addosso, prendendolo sul fianco! AeroVeedramon si voltó per difendere il suo partner umano...

*BANG!*

Ma uno dei poliziotti, evidentemente piú presente di spirito rispetto ai suoi colleghi, lo anticipó, tirando fuori la sua pistola d´ordinanza, e sparando un colpo perfetto che centró il Vilemon in mezzo agli occhi! Il mostriciattolo venne scagliato indietro e si contorse per un attimo prima di immobilizzarsi e dissolversi nel nulla come i suoi "colleghi" un istante prima!

"Beh... saranno anche fatti di dati, questi mostriciattoli... ma una pistola gli fa un buco lo stesso!" affermó il poliziotto, mentre Sho tirava un piccolo sospiro di sollievo. AeroVeedramon lanció un tremendo grido di battaglia e si scaglió contro il resto dei Vilemon, deciso a fargliela pagare per aver messo in pericolo il suo partner umano... e un attimo dopo, il dragone si lanció in mezzo al gruppo di nemici, colpendoli con brutale efficienza! "Ragazzi, passate voce! Questi Digimon possono essere uccisi dalle nostre armi!"

"Va bene! Faremo subito intervenire i rinforzi!" esclamó un altro poliziotto, per poi rientrare nuovamente nella centrale che giá brulicava di attivitá! CannonBeemon aprí i suoi pannelli solari e concentró la sua energia nei suoi numerosi cannoni laser, poi fece partire una raffica di letali dardi di luce contro i nemici, falciando i pochi Vilemon che erano riusciti a sottrarsi agli attacchi di AeroVeedramon!

"Sky Rocket Innnnnfinnnnnity!" esclamó la gigantesca ape meccanica! Una pioggia di luce distruttiva si scatenó contro i Digimon malvagi, che gridarono in preda al panico prima di essere cancellati in massa dal terribile attacco! In breve tempo, non era rimasto piú nulla del gruppetto di Vilemon che aveva cercato di aggredirli... ma il quartiere di Nerima era sempre piú ingombro di mostriciattoli che stavano attaccando tutto quello che capitava loro sotto mano! Non c´era tempo da perdere... molto presto, sarebbero arrivati ancora piú nemici, e allora sí che Tokyo si sarebbe trasformata in un campo di battaglia!

"Sho, ragazzi... per ora siamo al sicuro! Ma come ho detto, non possiamo affrontare da soli un numero cosí elevato di nemici, finiremmo per essere sopraffatti!" affermó AeroVeedramon, raggiungendo Sho e i suoi compagni, le ali piegate accanto al corpo in modo da proteggersi da eventuali nemici che lo avessero attaccato di sorpresa. "Dobbiamo cercare di mettere al sicuro la popolazione, e trovare chi é responsabile di questa invasione... solo se riusciamo a distruggere i comandanti e a capire come hanno fatto ad aprire un varco verso il Mondo Digitale, allora avremo qualche possibilitá di fermare questa invasione!"

"AeroVeedramon ha ragione, purtroppo da soli non possiamo tenere testa ad un esercito di migliaia di Digimon malvagi..." confermó Yurika, accarezzando CannonBeemon su un fianco. "Ma come facciamo a trovare i capi? Ormai qui sta per scoppiare il finimondo... e le nostre possibilitá di trovarli sono le stesse che trovare un ago in un pagliaio!"

"Una cosa alla volta, ragazzina..." disse uno dei poliziotti che erano rimasti. "I miei colleghi sono giá andati a dare l´allarme generale, e faranno in modo che arrivino dei rinforzi il piú rapidamente possibile... per adesso, come ha detto il Digimon del tuo amico, la prioritá va a salvare i civili!"

Sho annuí. "Sí... grazie, agente, apprezziamo moltissimo l´aiuto che ci state dando!" affermó. "Spero solo che i rinforzi arrivino presto, non credo che Nerima resisterá a lungo..."

Il ragazzino diede una rapida occhiata alle strade del suo quartiere, dove i Vilemon stavano distruggendo tutto quello che potevano... e poté soltanto immaginare come stessero andando le cose dall´altra parte del mondo, e come se la stessero cavando Jolene e gli altri con gli invasori che adesso probabilmente stavano scendendo ad ondate sul Regno Unito...

 

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Quella giornata... era stata davvero inusuale per il piccolo Taichi Yagami.

Quella stranissima creatura muta uscita da quell´uovo si era dimostrata decisamente timida e ritrosa, e aveva cercato subito di ripararsi in qualsiasi posto lei pensasse che il ragazzino non avrebbe potuto raggiungerla. Sotto il letto, dietro ad un divano, addirittura nello schermo del televisore - con risultati alquanto scarsi, effettivamente. E la stranezza era appena iniziata: Hikari, che fino a poco tempo prima stava riposando nel suo letto, si era alzata e, attirata dagli strani rumori che aveva sentito provenire dal soggiorno, era andata a vedere cosa stesse facendo Taichi. Per qualche motivo, la vista del piccolo Digimon non l´aveva spaventata né stupita piú di tanto - sembrava quasi che la bambina conoscesse giá quella strana creatura, anche se Taichi non aveva la benché minima idea di come questo fosse possibile... e nel momento in cui Hikari aveva soffiato nel suo fischietto, il Digimon si era calmato e si era lasciato avvicinare, fidandosi di lei come se fosse stata la sua mamma.

Cercando qualcosa da dare da mangiare al Digimon, i due fratellini avevano trovato un po´ di cioccolata... e un attimo dopo che la creaturina l´aveva mangiata, era successa un´altra cosa assolutamente incredibile: si era trasformata, diventando piú grande e assumendo l´aspetto di una palla rimbalzante rosa, con un paio di lunghe orecchie da coniglio, grandi occhi tondi, e una bocca enorme con due piccoli canini che spuntavano dalla mascella superiore! In quel momento, i due fratellini stavano guardando con stupore nel caso di Taichi, e con curiositá nel caso di Hikari, quello stranissimo essere che non avrebbero mai immaginato potesse esistere...

"Aaaah! Grazie per il cibo, amici! Adesso mi sento meglio!" disse la creaturina, con una vocetta acuta che sembrava il suono del vetro tagliato. "Dove mi trovo? Che posto é questo?"

"Tu... parli?" chiese la piccola Hikari, tendendo una manina verso il Digimon e accarezzandolo sulla testa. Era soffice come la pelliccia del loro gatto, Miko... e sembrava anche altrettanto socievole, o forse era lei che in qualche modo lo rassicurava? "Tu... chi sei?"

"Il mio nome é Koromon, e sono un Digimon." disse la creaturina, saltellando sul posto e drizzando vivacemente le orecchie. "Vengo da un mondo chiamato DigiWorld... lo so, anche se sono appena nato in questo mondo!"

"DigiWorld? Com´é questo mondo? Ci vivono... tanti come te?" chiese uno sbalordito Taichi. "Comunque... adesso sei a casa nostra! Abitiamo a Tokyo, in Giappone, nel quartiere di Odaiba."

"Tokyo... Giappone... Odaiba..." disse Koromon, cercando di farsi restare in mente questi nomi che per lui erano nuovi. Pur essendo un Digimon, era praticamente un neonato anche lui, e non riusciva a tenersi in mente troppi concetti... "Scusate ma... é un po´ troppo da ricordare, per me... e poi, ho ancora fame..."

Senza dire nulla, Hikari andó in cucina a prendere la ciotola da cui Miko stava mangiando, e cercó di portarla a Koromon, provocando la reazione indignata del felino che non vide certo di buon occhio l´arrivo di un contendente! Miko miagoló indignato e seguí Hikari in soggiorno mentre lei appoggiava la ciotola sul pavimento vicino a Koromon... e non appena vide il Digimon, inarcó la schiena e cominció a soffiargli contro! Koromon drizzó le orecchie allarmato e fece un saltello indietro, temendo che il gatto volesse saltargli addosso da un momento all´altro.

"Ah! Avete... anche voi dei Digimon qui?" chiese Koromon, mentre Miko gli gironzolava attorno, muovendo la coda con fare minaccioso. 

"Miko é un gatto..." mormoró Hikari, che sembrava ancora non comprendere bene cosa stesse accadendo. Sembrava che lei la considerasse una situazione di tutti i giorni... 

Taichi, da parte sua, sembrava prendere la situazione un po´ piú sul serio, almeno per quanto potesse farlo un bambino di non piú di sette anni. "Ma... Hikari, non é strano? Questo... Koromon... é uscito dal computer, si é schiuso da un uovo... e poi si é trasformato! E poi... che cosa sono i Digimon, e cos´é DigiWorld?"

Hikari non rispose al fratello - si limitó a mettersi in bocca il fischietto e suonarlo un paio di volte. Taichi borbottó qualcosa tra i denti, chiedendosi come mai proprio a lui fosse capitata una sorellina cosí strana, che si ammalava facilmente e parlava con quella creaturina...

"DigiWorld é un altro mondo, che si trova vicino e lontano rispetto al vostro." rispose Koromon con entusiasmo, ma sempre tenendo fuori dalla portata degli artigli dell´irritato Miko. "E´ un mondo che si trova nei computer, e lí ci vivono tanti Digimon come me, alcuni sono piú grandi, alcuni piú piccoli... é un gran bel posto, ma é pericoloso, molto pericoloso!"

L´attenzione di Taichi stava giá venendo meno, e il ragazzino si mise una mano davanti alla bocca per reprimere uno sbadiglio. "Yaaaawn... scusa, Koromon, ma adesso ho un po´ sonno... vado a dormire, okay?" disse, sfregandosi gli occhi e cominciando ad avviarsi verso la sua camera, sotto lo sguardo incuriosito di Koromon. Miko, vedendo che a quel punto non doveva piú preoccuparsi di avere qualche concorrente per il cibo, si chinó sulla ciotola e ricominció a mangiare tranquillo.

Hikari soffió di nuovo nel suo fischietto, non capendo la reazione del fratello maggiore... ed ignorando i rumori che provenivano da fuori, dove l´improvvisa invasione di un esercito di Digimon stava mettendo l´intera contea di Tokyo in uno stato di allerta di massimo livello!

 

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Le cose non andavano molto meglio in Inghilterra... dove Jolene, Felipe, Kevin e i loro Digimon si trovavano in quel momento a dover tenere a bada un inaspettato assalto in massa da parte di un esercito di Digimon simili a piccoli rettili vestiti da soldati, che erano inaspettatamente scesi sulla cittá quando il cielo era diventato di colpo nero, e aveva cominciato a risplendere di vari colori febbrili, per poi riempirsi di quelle strane creature che si erano calate giú su paracadute improvvisati. Era stato un assalto in piena regola, progettato da un acuto ed abile stratega... esattamente in un punto dove avrebbe potuto causare il danno massimo!

Ed ora, il cuore della cittá si stava trasformando in un campo di battaglia, con i Commandramon e i loro comandanti, i Sealsdramon, che conquistavano una posizione dopo l´altra costringendo Felipe, Yatagaramon e i loro compagni alla ritirata! Al contrario dei violenti ed indisciplinati Vilemon che stavano sommergendo Nerima in quel momento, nelle mosse dei Commandramon e dei Sealsdramon non c´era assolutamente nulla lasciato al caso! Le creature avanzavano con fredda, brutale efficienza, cercando di distruggere tutto ció che i loro avversari potevano usare come copertura o vantaggio. GrapLeomon aveva cercato di ripararsi dietro un muretto basso in modo da non esporsi troppo al fuoco nemico... ma un gruppo di Commandramon aveva sparato una raffica di razzi contro la sua protezione improvvisata, costringendolo a saltare via prima di essere colpito!

"Cyclone Turbine!" esclamó l´uomo-leone cibernetico, volteggiando su sé stesso con una gamba tesa in fuori, e ricadendo sui Commandramon come una sorta di mortale trottola! Con impeto devastante, GrapLeomon travolse alcuni dei Digimon simili a draghetti, cancellandoli in una pioggia di pixel colorati... ma si trattava soltanto di una goccia nel mare, e un attimo dopo, GrapLeomon fu costretto a ritirarsi, preso di mira da un altro gruppo di quei mostriciattoli!

"Attenti, ragazzi! Non fatevi circondare, o per noi é finita!" esclamó Felipe, cercando di tenersi al sicuro come poteva. Quei Digimon invasori erano davvero pericolosi e terribilmente efficienti, e il Digiprescelto spagnolo non pensava che si sarebbero fatti scrupolo di attaccare direttamente lui e i suoi compagni se se ne fosse presentata l´occasione... 

"Stiamo facendo del nostro meglio, amici... ma questi piccoli esseri immondi spuntano fuori da ogni dove!" esclamó Nephilimon. Un gruppo di Commandramon puntó le armi contro di lei e cominció a fare fuoco, ma la forma Ultimate di BlackGatomon riuscí a parare i colpi, facendo volteggiare la propria lancia davanti a sé, e parando tutti i proiettili, che caddero sull´asfalto senza fargli nulla! "Hmph... almeno un po´ piú di fantasia! Questo attacco l´ho visto arrivare da lontano un miglio!"

"Per adesso... credo che sia meglio cercare di far perdere tempo a questi Digimon, e fare in modo che i civili abbiano il tempo di mettersi in salvo!" affermó Jolene, cercando di mantenere la calma e al tempo stesso di badare al piccolo Kevin in modo tale che non venisse preso di mira dai nemici. Un brevissimo movimento dietro di lei, e un rumore appena percettibile la misero in allarme... e un attimo dopo, un Sealsdramon apparve dal nulla dietro di lei, afferrandola da dietro e strappandole un grido di sorpresa e paura mentre la strattonava verso di sé! Kevin si voltó allarmato verso il Digimon in tuta mimetica, e sgranó gli occhi con orrore quando lo vide tirare fuori un coltello e prepararsi a porre fine alla vita della Digiprescelta!

"Jolene! No!" esclamó il bambino di colore...

Ma per quanto veloce fosse Sealsdramon, Yatagaramon lo fu di piú! Con un rapido movimento delle ali, il Digimon simile ad un corvo gigante si gettó in picchiata e afferró il Sealsdramon per le spalle con i suoi artigli, scuotendolo con violenza finché non fu costretto a mollare la presa su Jolene e a farla cadere a terra con un grido! Poi, prima che il suo avversario potesse reagire, Yatagaramon mosse le zampe e lo scaglió via, facendolo volare in una traiettoria ad arco e mandandolo in mezzo ad un gruppo di Commandramon, che fu costretto a disperdersi!

"Non ho ancora finito! Savage Emperor!" esclamó Yatagaramon. Una scarica di energia si concentró nei cannoni montati sulle ali del corvo gigante e sulla sua zampa anteriore per qualche secondo... poi, tre scie di energia si sprigionarono da ciascun punto e si unirono in un unico, potentissimo raggio distruttivo che investí il Sealsdramon e i suoi sottoposti, riuscendo a cancellarli in un attimo! Jolene tiró un piccolo sospiro di sollievo, e Nephilimon, dopo essersi sbarazzata con facilitá di un altro Sealsdramon che aveva cercato di attaccarla di sorpresa, voló accanto alla sua compagna umana per aiutarla a rialzarsi e verificare se stesse bene.

"Jolene, tutto a posto?" chiese l´angelo caduto. La ragazzina inglese riuscí a sorridere e ringrazió con un cenno della testa, ma la realtá dell´attacco che stava distruggendo Londra la costrinse a concentrarsi di nuovo un istante dopo.

"Sí, grazie mille, Nephilimon... ma se continua cosí, temo che verremo sopraffatti! I Digimon nemici sono troppi!" esclamó, spazzandosi il vestito con le mani. "Se solo avessimo qualche aiuto, allora forse potremmo sperare di fare qualcosa..."

"Che cosa possiamo fare, allora?" chiese il piccolo Kevin, cercando di restare abbastanza vicino a GrapLeomon, che era costretto a muoversi in continuazione per non essere preso di mira dalla moltitudine di nemici. "Se non riusciamo a fermare questi Digimon, non oso pensare a quante persone moriranno!"

Felipe strinse una mano a pugno, sentendosi impotente come giá era successo in passato, quando le fortune della sua famiglia si erano rovesciate... Ci doveva essere qualcosa che loro potevano fare per fermare quell´orda di invasori...

I suoi pensieri angosciati furono interrotti da una scarica di mitragliatrice proveniente da sopra di loro, e dal forte rumore del rotore di un elicottero! Tutti e tre i Digiprescelti e i loro compagni fecero un salto per la sorpresa quando un elicottero dell´aviazione del Regno Unito scese improvvisamente dal cielo ed esplose una fittissima raffica di proiettili contro gli invasori, falciandone a dozzine! Colti di sorpresa, i Commandramon e i Sealsdramon furono costretti a disperdersi e a ritirarsi... ed altri elicotteri scesero giú e cominciarono a bersagliare il nemico, seguiti da un gruppo di soldati che si calarono giú dai velivoli e si misero a sparare con precisione chirurgica contro i Digimon invasori, sfoltendo ulteriormente i loro ranghi e ponendo un freno improvviso a quella che fino ad un attimo prima sembrava un´avanzata inarrestabile! Dapprima increduli davanti a quella gradita quanto inaspettata fortuna, i Digiprescelti e i loro compagni rimasero in silenzio per un attimo... poi, Jolene e Kevin lanciarono un grido di incoraggiamento e cominciarono ad applaudire!

"Heh... sembra che voi umani non siate poi tanto indifesi davanti a questa invasione, dopo tutto!" commentó Nephilimon, annuendo soddisfatta. Un gruppo di soldati si strinse attorno ai tre ragazzi, cercando di proteggerli dai Commandramon che ancora li prendevano di mira, e uno dei soldati fece cenno ai digimon che potevano tornare ad unirsi alla battaglia, e che avrebbero pensato loro al resto!

"Voi tre! Voi siete piú esperti di noi nell´affrontare queste cose... pensiamo noi a proteggere questi ragazzi!" esclamó, stringendo i denti quando una pallottola vagante sparata da un Sealsdramon gli mancó di pochissimo la testa! "Temo di dovervi chiedere di darci una mano..."

"Non c´era neanche bisogno di dirlo, amico! Questi mostriciattoli non toccheranno il Mondo Reale nemmeno con un dito! Yaaaaah!" esclamó Nephilimon. L´angelo caduto prese il volo, brandendo la sua terribile lancia, e scese in picchiata su una coppia di Commandramon, infilzandoli come su uno spiedino! I due Digimon rettili spalancarono gli occhi in un´espressione di incredulitá prima di disgregarsi in una pioggia di innocui pixel... e i soldati, come rinvigoriti da questa mossa, si misero in formazione ed indirizzarono una tremenda raffica di colpi contro gli invasori, costringendoli a ritirarsi ancora di piú! Se non altro, adesso sembrava esserci qualche possibilitá di respingere il nemico...

"Andiamo, razza di smidollati! Che significa questa vostra arrendevolezza?" esclamó un Sealsdramon, furioso per il fatto che i suoi sottoposti non sembravano riuscire a far fronte a quell´imprevista reazione da parte dell´umanitá. "Credevate forse che sarebbe stata una passeggiata? Tutti in formazione! Mirate giusto e combattete con onore, altrimenti faró rapporto della vostra vigliaccheria a Geryomon-sama!"

La paura che i Commandramon avevano del loro comandante supremo superava quella che avevano della morte... e dopo un´istante di esitazione, i Digimon rettili si riorganizzarono: alcuni di loro gettarono dei fumogeni sul terreno, in modo da sollevare una fitta cortina fumogena che nascondesse le loro mosse agli occhi dei soldati... e prima che i difensori della Terra potessero reagire, riformarono i ranghi che avevano sciolto, e ripresero a sparare con determinazione! Il risultato fu che piú di uno dei soldati umani venne colpito a morte, e cadde davanti agli occhi dei suoi commilitoni... e dei tre Digiprescelti, che a distanza di sicurezza stavano cercando di assistere i loro compagni! Jolene lanció un grido di orrore, voltandosi dall´altra parte e coprendosi gli occhi con le mani, mentre Kevin restó come ipnotizzato a guardare due dei corpi senza vita che giacevano sul terreno - era diverso dal veder uccidere un Digimon nemico per legittima difesa, anche per il fatto che, se non altro, i Digimon morti si dissolvevano immediatamente, senza lasciare alcuna traccia della loro presenza. Qui, invece, quei valorosi soldati passavano dalla vita alla morte in un secondo, e restavano sul terreno come muta, orribile testimonianza di quello che i Digimon invasori stavano facendo.

"Sembra che questa battaglia... sia giunta ad un nuovo livello." mormoró cupamente GrapLeomon, prima di rivolgere la sua ira contro un gruppo di Commandramon guidati da due Sealsdramon. Alcuni dei piccoli rettili cominciarono a sparargli contro, ma l´uomo-leone si difese alzando le braccia ed intercettando tutti i colpi con la corazza montata sugli avambracci! Poi, quando vide che uno dei Sealsdramon estraeva una lama affilata dalla corazza indossata sulle braccia e cominciava a caricare contro di lui, GrapLeomon grugní e puntó il braccio destro contro di lui, attivando la turbina montata su di esso, che prese vita con un tremendo suono di risucchio! "Dobbiamo concludere il prima possibile! Non permetteremo che altre vite vadano perdute! Beast Wave Slash!"

La turbina si attivó e scaglió un potentissimo proiettile fatto di aria a pressione quasi inimmaginabile contro il nemico! Il Sealsdramon sgranó gli occhi e cercó di scansarsi, ma senza risultato - il proiettile lo centró in pieno e lo trascinó nel bel mezzo del suo plotone, dove esplose con violenza, mandando sferzate potentissime in ogni direzione e cancellando sia il bersaglio primario che molti dei suoi sottoposti! Con un cenno di cupa soddisfazione, GrapLeomon diede uno sguardo ai Digiprescelti, che sembravano adesso riscuotersi dall´orrore di aver visto delle persone morire sotto i loro occhi... e si rimise in guardia. Il nemico sembrava in ritirata, almeno per adesso, ma poteva essere solamente un attimo di stanca per riorganizzarsi prima di tornare alla carica... e attaccarli in quel momento poteva non essere una buona idea - chi poteva dire se stessero fingendo o meno?

La battaglia per la salvezza della Terra continuava, senza esclusione di colpi...

 

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"Hmm... sembra che abbiamo attirato la loro attenzione, eh?" disse tra sé Geryomon, sfregandosi il mento con espressione soddisfatta mentre, dal profondo del suo covo, osservava i gruppi di Digimon che si affrontavano. Anche a Tokyo, i Digiprescelti stavano ricevendo adesso l´aiuto della polizia e di alcune divisioni dell´esercito, che avevano prontamente mandato numerosi soldati a dare man forte a Sho, Yurika e ai loro compagni. "Bene, quindi questo vuol dire che gli esseri umani non sono esattamente indifesi come avevamo assunto. Ho fatto bene a mandare soltanto un gruppo di avanscoperta, altrimenti avrei rischiato una sconfitta devastante. Ovviamente, sembra che quel pallone gonfiato di WaruNezumimon non abbia avuto la mia stessa accortezza. Beh, meglio cosí. Una volta che si sará reso conto di aver commesso un grave errore, potrebbe perdere la testa... ed essere ancora piú suscettibile a commettere ulteriori errori. Va tutto a mio favore."

"Geryomon-sama, abbiamo un rapporto da Galerimon-sama!" esclamó un Sealsdramon, entrando all´improvviso nella buia sala di controllo, e mettendosi su un ginocchio in segno di reverenza. Il Digimon simile ad un uomo-serpente si giró verso il suo sottoposto, fissandolo con espressione cupa, prima che il rettile cominciasse a fare il suo rapporto. "Ecco... sembra che WaruNezumimon abbia deciso di scendere in campo personalmente, e di mandare altri Digimon dal Mondo Digitale come rinforzi. Questa inaspettata resistenza da parte degli esseri umani lo deve avere colto di sorpresa... e adesso sta cercando di rimediare come puó."

"Hmm... interessante. Proprio come avevo immaginato." affermó Geryomon. "Bene, Galerimon sta facendo un ottimo lavoro, e vedró di ricompensarla non appena l´invasione del Mondo Reale sará andata a buon fine. WaruNezumimon, da parte sua... beh, per adesso facciamo lavorare Galerimon, e aspettiamo che quell´idiota si scavi la fossa da solo. Non ci vorrá molto prima che i Digiprescelti arrivino a lui. Come prosegue l´invasione nelle altre cittá che sono state prese di mira?"

"La concentazione di Digi-Ghost era inferiore, mio signore, e quindi abbiamo potuto mandare meno soldati... ma sta comunque procedendo come da programma!" affermó il Sealsdramon. "É vero che gli esseri umani stanno opponendo una resistenza maggiore del previsto... ma le nostre risorse sono molto superiori alle loro, e sono sicuro che alla fine saremo in grado di sopraffarli."

"Perfetto." disse Geryomon, con un sottile ghigno di soddisfazione mentre accarezzava in maniera inquietante la sua alabarda. "In tal caso, credo proprio che sia il momento di eliminare ogni possibile interferenza. Informate Galerimon che puó proseguire con la parte successiva del piano. Meno concorrenti avremo, meglio sará per tutti noi."

"Procediamo immediatamente, sommo Geryomon." affermó il soldato dell´esercito oscuro. Il Sealsdramon fece un´inchino e si allontanó con calma ed educazione, lasciando il suo superiore ai suoi pensieri. Il Digimon oscuro sapeva che quello era il momento critico, e che non poteva permettersi errori. Tutto doveva essere sotto controllo, e WaruNezumimon era un elemento che andava tenuto d´occhio con estrema attenzione...

"WaruNezumimon é chiaramente piú interessato al proprio piacere e tornaconto, che non alla causa del nostro signore Anthraxmon-sama." disse tra sé. "Confido che Galerimon sará in grado di tenerlo d´occhio e, se necessario, di porre fine alla minaccia da lui costituita. Se poi riuscirá ad eliminare anche i Digiprescelti insieme a lui, beh... tanto di guadagnato per me. Saró in grado di sedere al fianco di Anthraxmon-sama molto presto... e senza nessuno a cercare di contendermi il posto." 

 

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WaruNezumimon, chiaramente, non era altrettanto soddisfatto di come stessero andando le cose dalla sua parte. Certo non si aspettava che gli esseri umani sarebbero stati in grado di opporre resistenza, e soprattutto che potessero essere cosí efficienti ed organizzati. Era ancora sicuro che il suo esercito sarebbe infine riuscito a sopraffare ogni resistenza... ma a questo punto, si rendeva conto che ci sarebbe voluto piú tempo del previsto, e cominciava ad assalirlo il dubbio che Geryomon sarebbe riuscito a guadagnarsi il favore di Lord Anthraxmon prima di lui. Non poteva permettersi di arrivare al secondo posto in questa gara... doveva assolutamente battere Geryomon ed assicurarsi i favori del suo signore, se voleva realizzare le sue ambizioni.

"Maledizione... i Digiprescelti sono davvero un grosso problema. Certo, gli esseri umani hanno reagito all´attacco dei miei soldati meglio di quanto io avrei immaginato, ma... se non fosse stato per la resistenza strenua di quei due mocciosi, non credo che sarebbero riusciti a tanto." disse tra sé. "Bene, cerchiamo di non perdere la testa. Quello che devo fare, adesso come adesso, é eliminare quei due ragazzini il prima possibile. Se ci riuscissi, potrebbe essere un colpo decisivo per il morale degli abitanti di quella disgustosa cittá, e riuscirei a distinguermi agli occhi del mio signore. Hmm... peró é meglio essere prudenti, quei mocciosi hanno eliminato Watchmon... e devo fare in modo di coglierli di sorpresa, e magari separati, se voglio avere una possibilitá di distruggerli."

Con la coda dell´occhio, il Digimon simile ad un uomo-ratto vide Galerimon che si avvicinava, proveniendo da una galleria laterale, e si voltó verso di lei, facendola fermare a distanza di cortesia. La Digimon simile ad una vecchia strega si mise sull´attenti come poteva, dato il suo corpo ingobbito ed avvizzito... poi, con un lieve ghigno sulle labbra, cominció a fare il suo rapporto.

"Mio signore WaruNezumimon... sono venuta per annunciarle che diversi quartieri della cittá di Tokyo sono in questo momento sotto il nostro controllo!" affermó. "I Digiprescelti stanno dando qualche problema, effettivamente, ma non é nulla che non possiamo gestire da soli, almeno per il momento. Geryomon sembra avere a sua volta la situazione sotto controllo dalla sua parte."

"Capisco, capisco..." disse il Digimon simile ad un sorcio umanoide, un po´ piú tranquillo ora che aveva sentito delle buone notizie. Se non altro, questo gli dava un po´ di margine di errore, ma non era comunque una buona idea lasciare nulla al caso. "E... hai per caso scoperto dove si trovano i Digiprescelti? Se riuscissimo ad eliminare il Digiprescelto del Coraggio e la Digiprescelta dell´Amore, sicuramente toglieremmo di mezzo una seria minaccia er i piani di Anthraxmon-sama... e io potrei vantarmi di aver preceduto Geryomon..."

Galerimon annuí lentamente. Il piano stava andando esattamente come lei aveva previsto... "Sí, mio signore... quei due mocciosi e i loro Digimon sono stati individuati nel quartiere di Nerima, dove in questo momento stanno cercando di arginare l´invasione dei nostri Vilemon. Se mandassimo un po´ di rinforzi in quella zona, e magari partecipassimo noi stessi all´attacco, sono sicura che potremmo eliminarli con relativa facilitá."

"Perfetto... allora, ci prenderemo qualche ora per riorganizzarci, studiare un piano d´attacco un po´ piú accorto, e poi, non appena quei mocciosi avranno abbassato la guardia, scenderemo su di loro e li finiremo! A proposito... tieni pronto anche qualche altro Digi-Ghost da usare! Se gli esseri umani schiereranno il loro esercito contro di noi, sará un´ottima occasione per coglierli di sorpresa e gettare un po´ di buon vecchio caos nelle loro file!"

"Certamente, WaruNezumimon-sama... ogni suo desiderio é per me un´ordine!" rispose la strega con voce sibilante, sicura che il momento di svelare le sue carte sarebbe arrivato molto presto...

 

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CONTINUA...

Note dell´autore: E finalmente riprendo anche questa storia! Purtroppo, mi era mancata l´ispirazione, e sto concentrandomi piú sulla mia storia di Pokemon, ma spero di essere un po´ piú rapido la prossima volta! Per adesso, sto cercando di aggiornare Best Wishes Reload e World Reborn... ma spero di potermi ritagliare un po´ di tempo presto anche per questa storia!

Grazie ancora per avermi seguito, e spero che continui a piacervi!

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Capitolo 37
*** Il contrattacco dell'umanità ***


Digimon Zero
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 37 - Il contrattacco dell'umanità
 
L'attacco dei Digimon non aveva certo lasciato indifferenti le potenze mondiali. Per quanto l'invasione fosse ancora molto circoscritta e quindi ancora facile da tenere a bada, ci si era rapidamente resi conto che quei focolai avrebbero potuto diventare un incendio incontrollabile se fosse stato permesso loro di andare avanti senza fare nulla. Per questo motivo, diverse polizie in vari stati si erano mobilitate... e il Giappone, con la sua efficiente rete di pubblica sicurezza, non era certo stato uno degli ultimi a mettersi in moto. Appoggiandosi anche ai due ragazzini che erano tornati dal Mondo Digitale, e ai due Digimon che li accompagnavano, le forze dell'ordine avevano cominciato a ricercare sistematicamente tutte le possibili minacce digitali, usando tutti i metodi più sofisticati a loro disposizione.
 
In quel momento, le famiglie Kusanagi e Kagura erano in una piccola sala di controllo, e stavano osservando con attenzione le operazioni - alcuni esperti stavano lavorando ad un programma che permettesse agli strumenti tradizionali di individuare la posizione di tutte le entità digitali presenti nel territorio della contea di Tokyo, e sembrava che fossero già anche a buon punto. Per quanto Sho e la sua migliore amica fossero ben consapevoli delle potenzialità di certi strumenti informatici, non potevano comunque fare a meno di essere ammirati di fronte all'abilità dei tecnici di adattare ciò che avevano a disposizione per far fronte all'emergenza.
 
"Credo che possiamo dire di essere riusciti ad ottenere una versione beta." disse ad un certo punto uno dei programmatori. Ad occhio e croce, non potevano essere passate più di sei ore dall'inizio di quelle crisi. "Non è certo perfetta, e ci sono ancora molti punti che potrebbero essere sviluppati in maniera più efficiente, ma per adesso dovrebbe bastare ad individuare il grosso dei Digimon presenti nella nostra città. Stiamo comunque continuando a lavorare per ottenere una versione più efficiente."
 
"Meglio una buona soluzione oggi che la soluzione perfetta domani, in una situazione come questa." affermò uno dei poliziotti presenti, ricevendo dalle mani di uno dei lavoratori un floppy disk. "Ci potete dire come possiamo usare questo pogramma?"
 
"Non dovete fare altro che inserire il floppy nell'apposita porta di un computer, installare il programma ed avviarlo. Provvederà da solo a darvi la posizione di tutti i Digimon su una mappa della contea di Tokyo precaricata." spiegò un altro programmatore. "Per quanto riguarda il resto... temo che non possiamo fare altro che consigliarvi massima prudenza. Stiamo avendo a che fare con forme di vita completamente diverse da quelle a cui siamo abituati, e non abbiamo idea di cosa potrebbe esserci in serbo per voi e per questi ragazzi."
 
SnowAgumon non era certo tipo da farsi impressionare così facilmente. "Abbiamo affrontato Digimon molto più forti." affermò con un'alzata di spalle. "Possiamo sconfiggere anche questi nemici, non importa quanto bene siano nascosti."
 
"Il capo dei nemici... o almeno, quello che pensavamo essere la mente dietro tutto il complotto... era un Digimon di livello Mega, cioè il livello di potere più alto a cui un Digimon può giungere." spiegò Sho. "Siamo riusciti lo stesso a sconfiggerlo, e sconfiggeremo anche questi!"
 
Yurika volle comunque essere prudente. "Però, Sho-kun, non devi dimenticare che in quell'occasione eravamo tutti e cinque, e ce l'abbiamo fatta solo perchè abbiamo lavorato in gruppo, abbiamo sfruttato tutti i vantaggi che potevamo prenderci, e perchè il nostro avversario ha perso la testa. Potrebbe non essere così facile adesso che siamo solo in quattro. E purtroppo, Jolene-chan, Felipe-kun e Kevin-chan sono nella stessa barca."
 
"Ma noi non siamo solo in quattro, Yurika." la corresse Kunemon. "I signori poliziotti e soldati del vostro paese si sono pure offerti volontari per aiutarci, e anche se non saranno propriamente in grado di tenere testa ai capi di questa invasione, saranno senza dubbio più che capaci di badare ai loro sottoposti. Piuttosto, quello che mi preoccupa sono i Digi-Ghost."
 
"Vuoi dire, quelle entità che sono in grado di possedere le persone e trasformarle in strani ibridi di umani e Digimon?" chiese il comandante del gruppetto di poliziotti che erano con loro, aggiornato sugli ultimi eventi. "In effetti, quelli sono una preoccupazione. Ma faremo in modo di dislocare delle pattuglie in punti strategici, in modo che si possa dare rapidamente l'allarme e cercare di contenerli se dovessero verificarsi altri episodi di questo genere."
 
"Allora, tutto quello che rimane da fare è far girare questo programma e sperare che ci porti alla radice di tutti i nostri problemi." affermò il signor Kagura, il papà di Yurika. Non ci voleva certo un genio per capire che in quel momento era estremamente preoccupato per sua figlia e il suo migliore amico, che andavano a rischiare la pelle in una missione così delicata ed importante, dopo essere riusciti a malapena ad uscire illesi da un pericoloso viaggio nell'altro mondo. "Chissà che questa non sia la volta buona che ce ne sbarazziamo per sempre..."
 
"Temo di no, Kagura-san..." ammise Sho. "Anche a me piacerebbe se questi buffoni ci lasciassero in pace una volta tanto, ma... ho paura che il responsabile di questa invasione sia ancora nascosto da qualche parte a DigiWorld. Il che significa che, una volta che avremo neutralizzato quelli che ci stanno attaccando qui, nel Mondo Reale, dovremo riunirci con Felipe e gli altri, tornare lì nel Mondo Digitale, e risolvere il problema una volta per tutte."
 
"Sarebbe troppo facile se il boss si esponesse così. In realtà, non accade mai." affermò uno dei poliziotti.
"Ma state tranquilli. Non importa quali ostacoli ci troveremo davanti, io e gli altri Digimon proteggeremo Sho e i suoi amici fino alla fine!" esclamò con decisione SnowAgumon. "Siamo stati prescelti anche noi, in fondo... proprio per fare in modo che i ragazzi riuscissero nell'impresa che gli è stata loro affidata."
 
"Non so neanche perchè è toccato a noi, mamma, papà, Mieko-chan..." disse Yurika, rivolgendosi ai suoi familiari e anche a quelli di Sho. "Fino a poco tempo fa, tutto quello di cui mi preoccupavo erano i miei voti a scuola, come andava il mio allenamento di judo... e di dare una bella lezione a quella smorfiosa di Yumi!"
 
"Ma... so come vanno queste cose. Ci sono dei compiti a cui noi uomini dobbiamo assolvere, senza averlo mai richiesto." affermò la signora Kusanagi, che sembrava aver colto la situazione meglio di chiunque altro degli adulti presenti. "E in questo caso... per quanto siamo tutti in pensiero per voi, voi ragazzi e i vostri Digimon siete gli unici in grado di compiere questa missione e sconfiggere i Digimon invasori."
 
"Avete una grande responsabilità, ragazzi." continuò il signor Kagura. "Noi adulti faremo tutto il possibile per fare in modo che voi non affrontiate il problema da soli, ma... comprendo che alla fine toccherà a voi fare la differenza. Posso solo dirvi... fate del vostro meglio. E voi, piccoli Digimon... non possiamo fare altro che affidare a voi le vite dei nostri ragazzi. Per favore... abbiate cura di loro e fate del vostro meglio per tenerli al sicuro!"
 
"Questo... era scontato." affermò il piccolo Kunemon. "State tranquilli. Finchè saremo in vita, non succederà nulla a Sho e Yurika, e nemmeno agli altri ragazzi!"
 
SnowAgumon fece un cenno al suo amico digitale. "Lo stesso vale per me. Non preoccupati, i ragazzi saranno al sicuro con noi."
 
"E noi faremo in modo che a nessuno succeda niente di male... e saremo prudenti, si intende." affermò Sho, tenendosi un pugno stretto sul torace in segno di giuramento. "Vedrete, libereremo sia la Terra che Digiworld da questa minaccia."
 
"E torneremo da voi, sani e salvi. Tutto quanti." continuò Yurika.
 
Per diversi momenti, le due famiglie si raccolsero, in un momento di solenne silenzio, un giuramento che avrebbero fatto tutto il possibile perchè tutto si risolvesse nel migliore dei modi... e Sho dovette prendere un bel respiro per evitare che le emozioni lo sopraffacessero. Era un momento in cui il destino di molti si stava decidendo, e in cui le loro famiglie si stavano vedendo per quella che avrebbe anche potuto essere l'ultima volta...
 
No! Non sarebbe finita così! Lui, Yurika e i loro Digimon non erano lì per gli ultimi addii, ma per rassicurare le loro famiglie che sarebbe andato tutto bene! E lui avrebbe fatto in modo che nessun Digimon malvagio riuscisse ad avere la meglio!
 
"Buona fortuna, ragazzi. So che ce la farete." disse il signor Kusanagi. "Dopotutto... voi siete i nostri bambini, giusto? Noi abbiamo piena fiducia in voi."
 
"Grazie, papà." affermò infine Sho, sorridendo un po' tristemente. Fino a quel punto i loro genitori si fidavano di loro... "E noi non vi deluderemo."
 
Finalmente, il comandante del gruppetto di poliziotti richiamò tutti alla situazione attuale, per dire che finalmente era tutto pronto per iniziare quell'esperimento di cui avevano parlato. "Scusate se vi disturbo in un momento che immagino per voi essere molto significativo..." disse il poliziotto. "Ma il programma è pronto, e tra non molto potremo iniziare a cercare i Digimon che si nascondono in questa città. Una volta che sapremo dove si nascondono, organizzeremo delle squadre per scovarli e distruggerli. Ma fino ad allora, ho bisogno che anche voi ragazzi restiate in standby e siate pronti ad ogni evenienza, okay?"
 
"Certamente, signore. Nessun problema, in fondo siamo qui per questo." rispose Kunemon. "Okay, facciamo questa cosa!"
 
 
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I preparativi, nel frattempo, fervevano anche dall'altra parte dell'oceano. Jolene, Felipe e Kevin, assieme a BlackGatomon, Falcomon e Bearmon, erano seduti in una sala d'aspetto, in attesa che i genitori di Jolene, da poco avvertiti di quello che era successo, arrivassero a vedere i ragazzi. La ragazzina non poteva dire che l'attesa non fosse snervante. Faceva trovare i genitori davanti al fatto compiuto, lei che aveva sempre dato loro l'impressione di essere la figlia integerrima che una volta diventata grande avrebbe ereditato l'impresa di suo padre. Non era per questo che studiava e che si impegnava in tutto quello che faceva, a costo anche di sacrificare la sua vita sociale?
 
Jolene sospirò, grattando BlackGatomon dietro un orecchio. La gattina nera storse un po' il naso, ma non diede segno di non gradire il gesto di attenzione. Certo era cambiata un bel po' da quando l'aveva incontrata a DigiWorld e si era quasi fatta soggiogare dal suo carattere ombroso. In un certo senso era anche contenta che BlackGatomon non fosse stata così accomodante con lei. Era stato anche grazie a questo se Jolene aveva imparato a farsi valere e a non restarsene buona quando qualcuno cercava di metterle i piedi in testa.
 
"Hey, Jolene?" chiese infine BlackGatomon. "Cosa stanno combinando adesso gli umani? Perchè non stanno già mandando tutti i loro soldati a distruggere i Digimon invasori? Così perdono tempo e basta."
 
"Le cose non funzionano come a DigiWorld, qui sulla Terra." spiegò Felipe con un sospiro. "Credimi, anche a me piacerebbe poter andare direttamente nel covo dei nostri nemici e toglierli di mezzo una volta per tutte. Ma il mondo degli uomini ha delle regole un po' diverse. Adesso devono scoprire dove si trovano i nemici, formulare un piano per affrontarli, far evacuare i civili dalle zone più pericolose... insomma, non è un cosa che si possa fare su due piedi, così."
 
"Cavolo... quasi preferivo come facevamo a DigiWorld." affermò Falcomon, rimpiangendo un po' l'idea di non poter attaccare direttamente e soprattutto di non avere modo per scoprire dove si trovasse il comandante dei Digimon nemici. "Chissà cosa sta succedendo da quelle parti, poi... se è vero che il tempo passa più velocemente qui che da noi, saranno già passati diversi anni da quando siamo arrivati nel Mondo Reale."
 
Kevin sospirò e alzò leggermente gli occhi al cielo. "Già... accidenti, mi suona già complicato." affermò il Digiprescelto di colore. "Passano alcuni minuti qui da noi, e da voi a DigiWorld sono passati, giorni, settimane, anche mesi. Faccio un po' fatica a digerire l'idea."
 
"Immagino che ci faremo l'abitudine..." disse Jolene, dando una rapida occhiata all'orologio apeso al muro. Chissà come stava andando con Sho, SnowAgumon, Yurika e Kunemon là in Giappone. In quel momento, doveva già essere il giorno successivo da quelle parti... "In questo momento, avrei quasi voglia che il tempo non passasse mai..."
 
"Jolene! Jolene, tesoro, che sta succedendo?"
 
Come non detto. La ragazzina sospirò e si massaggiò la testa con una mano, come se avesse avuto l'emicrania, quando sentì la porta della sala d'attesa che si apriva di scatto, e da dietro essa apparve suo padre, con la sua elegante giacca, i suoi capelli neri perfettamente lisciati con la brillantina, e i suoi folti baffi neri. Adesso sì che arrivava il momento di spiegare un po' di cose imbarazzanti...
 
"Jolene, io e la mamma siamo venuti non appena abbiamo sentito cosa stava accadendo... e questa gattina nera chi è? E' uno di quei Digimon di cui si parla? E... e come avete fatto voi a restare coinvolti in tutto questo? Che sta succedendo?" chiese freneticamente il signor Spencer, raggiungendo la sua bambina e mettendole le mani sulle spalle come se Jolene avesse bisogno di essere confortata - e in effetti, era questa l'impressione che il signor Spencer si era fatto.
 
Fu piuttosto sorpreso di vedere che Jolene non sembrò essere presa dalla frenesia del momento, e sembrò anzi più controllata di quanto non fosse lui. "Ah... ehm... papà! Papà, io sto bene, non preoccuparti! Questi... questi due ragazzi e questi Digimon che vedi qui... tra i quali c'è anche la mia compagna BlackGatomon... sono i miei amici che mi hanno accompagnato nel viaggio a DigiWorld." spiegò la ragazzina, con una calma che sorprese anche lei. 
 
"Accidenti, Jolene. Bel modo di confonderlo ancora di più." pensò tra sè con sarcasmo. Altra cosa che lei pensava mancarle completamente fino a quel momento... 
 
"Cosa? Ma... ma di cosa state parlando?" chiese la signora Spencer, entrando in quel momento. Sembrava un po' più controllata del marito, ma anche lei era completamente spiazzata da quello che stava accadendo. "E voi due ragazzi... chi siete? Da dove venite... e come avete fatto ad arrivare fin qui? Senza neanche prendere un aereo o cose del genere...?"
 
"Hey, hey, un momento! Che diamine, una cosa alla volta!" esclamò improvvisamente BlackGatomon, sorprendendo entrambi i signori. "Allora... voi siete il papà e la mamma di Jolene, vero? Il mio nome è BlackGatomon, e se non fosse stato per me e per i miei compagni, nessuno di questi ragazzi sarebbe tornato dal Mondo Digitale. Può bastare come spiegazione, per adesso?"
 
"Cosa? Adesso... adesso questi Digimon parlano, anche?" esclamò il signor Spencer. "Ma... ma che diamine sta succedendo? IL mondo sembra essere impazzito da un giorno all'altro!"
 
Felipe si sfregò la fronte. "Non è un modo del tutto sbagliato di spiegare quello che sta succedendo..." affermò. "Il motivo per cui io e Kevin... assieme ai nostri Digimon, si intende... siamo qui, è perchè abbiamo usato un Digital Gate per arrivare qui dal Mondo Digitale. E' un po' lunga da spiegare, ma questa è la versione breve ed essenziale."
 
"Mondo Digitale... Digital Gate... per me è tutto arabo!" esclamò il signor Spencer. "Per favore, qualcuno può spiegarmi in maniera un po' più esauriente che diamine sta accadendo e cosa sono questi strani mostri che stanno attaccando la Terra?"
 
"La Terra?" chiese il piccolo Kevin. "Allora, la Gran Bretagna e il Giappone non sono gli unici paesi che sono stati... visitati... dai Digimon!" 
 
La signora Spencer scosse la testa. "Stanno arrivando anche in altri paesi, in particolare quelli più sviluppati che hanno accesso a tecnologie informatiche più sofisticate. Non può essere una coincidenza." affermò la donna. "Ma adesso, per favore, qualcuno può dirci cosa sta succedendo esattamente cosa vogliono da noi questi Digimon... e soprattutto, perchè tu, tesoro, e i tuoi due amici stranieri avete dei Digimon con voi?"
 
"Adesso viene la parte lunga e più difficile da spiegare..." commentò Bearmon, massaggiandosi imbarazzato la nuca. "Allora... intanto, dovrei cominciare dicendo che ci sono due mondi paralleli... quello di voi umani, che noi Digimon chiamiamo Mondo Reale... e quello di noi Digimon, il Mondo Digitale. A volte, questi due mondi entrano in contatto... in particolare, quando c'è qualche grave minaccia che riguarda entrambi i mondi, come in questo caso."
 
"Ed è qui... che entriamo in scena noi ragazzi." spiegò Jolene, cercando di prendere le cose un po' alla lontana in modo da non dare le norizie in maniera troppo diretta e brutale. "Vedete... quando succedono cose simili, vengono chiamati dal Mondo Reale alcuni ragazzi, più o meno della nostra età... quei ragazzi vengono chiamati Digiprescelti, e ad ognuno di loro è assegnato un Digimon per fargli da compagno, amico e... guardia del corpo, si può dire... nel corso della missione. Sono... ehm... sono questi ragazzi che si devono occupare di qualsiasi minaccia incomba in quel momento sul Mondo Digitale e su quello reale."
 
I genitori di Jolene restarono senza parole per diversi secondi... e BlackGatomon, che non era tipa avvezza ai giri di parole, decise di concludere il discorso della sua partner umana nel modo più rapido e deciso possibile. "Per farla breve, vostra figlia e i suoi compagni sono i Digiprescelti attuali." affermò. "Beh, in realtà non sono tutti qui. Ce ne sono due anche in Giappone, in questo momento. Ma per farla breve, sì, questo è quanto. Nè più nè meno."
 
Il silenzio regnò ancora per qualche secondo nella sala d'attesa, interrotto soltanto da qualche rumore di sottofondo proveniente da altre stanze. Inutile dirlo, questa incredibile notizia era giunta tra capo e collo per i genitori di Jolene... e prima che uno dei due avesse il tempo di commentare, la porta si aprì di nuovo, e ne entrò un agente di Scotland Yard, con in mano un foglio stampato. "Scusate se mi intrometto, signori... voi siete i genitori di Jolene, vero? Beh... credo che sarete lieti di sapere che vostra figlia e i suoi compagni hanno salvato la vita a molte persone, quando tutti quei Digimon ci hanno attaccato in forze. Se non fosse stato per lei e la sua Digimon, avrebbe potuto andare molto peggio di come è stato..."
 
"Beh... grazie... io, Kevin, Felipe e i nostri Digimon abbiamo fatto quello che dovevamo, in realtà." affermò imbarazzata la ragazzina. Non era certo abituata a quelle frasi, nè ad essere pubblicamente riconosciuta...
"Lasciatemelo dire, che siete un po' disorganizzati per affrontare un attacco da parte di un esercito di Digimon!" esclamò di colpo BlackGatomon. "Ammetto che il vostro esercito è ben organizzato, ma se pensate che le tattiche con cui siete abituati a combattere funzioneranno contro il nemico che abbiamo di fronte, ci siete cascati con tutte le scarpe!"
 
"Ma... BlackGatomon! Non era il caso di dire una cosa simile!" esclamò Jolene, per poi voltarsi imbarazzata verso il poliziotto. "Ehm... chiedo scusa, davvero... A volte BlackGatomon dimostra di non avere il minimo filtro tra il cervello e la bocca!"
 
La gattina nera sghignazzò divertita. "Oh, cosa sentono le mie vecchie orecchie?" esclamò. "Jolene ha imparato a non assentire di tutto quello che faccio? Beh, questo sì che è un miglioramento!"
 
"Ugh... per favore, BlackGatomon, non cominciamo..." mormorò la giovane Digiprescelta, gettando un'occhiata a Felipe e a Kevin perchè le dessero una mano. "Ragazzi? Non è che... ehm... potreste intervenire anche voi? Mi... mi sento un po' in imbarazzo ad essere qui al centro dell'attenzione!"
 
Kevin e Bearmon, dal canto loro, stavano sghignazzando della scenetta davanti a loro, mentre Felipe stava alzando gli occhi al cielo con fare un po' melodrammatico, e Falcomon stava aprendo le ali come per dire che non ci si poteva fare molto. La situazione un po' surreale non durò a lungo, per fortuna - l'agente di Scotland Yard che era da poco arrivato si schiarì la voce per richiamare nuovamente l'attenzione su di sè, e mostrò il foglio che teneva in una mano.
 
"Scusate se interrompo, signori, ma è una questione di una certa urgenza." affermò con la proverbiale flemma per cui gli inglesi sono conosciuti. "Abbiamo da poco ricevuto una chiamata dalla centrale di polizia di Tokyo, nel quartiere di Shinjuku, dove sono in questo momento gli altri due Digiprescelti - due ragazzi di nome Sho Kusanagi e Yurika Kagura, affiancati dai Digimon SnowAgumon e Kunemon. Sembra che alcuni programmatori abbiamo sviluppato un'applicazione in grado di individuare la presenza dei Digimon in una zona, e stanno cercando di usarla per scovare e neutralizzare gli invasori... in particolare i loro comandanti. Hanno detto che entro breve ci faranno conoscere la posizione dei Digimon anche nella nostra zona, e in tutte le regioni sotto attacco."
 
"Beh... questa è una buona notizia." affermò Felipe, soddisfatto che questa scoperta riuscisse almeno un po' ad attenuare l'atmosfera di tensione che si era venuta a crearsi. "Vedo che Sho e Yurika non hanno perso tempo. Va bene. Non appena si saprà dove si trovano i Digimon, daremo tutti una mano per cercare di mandarli via. Anche se temo non sarà facile."
 
"Ti chiami Felipe, vero?" chiese il signor Spencer al ragazzino spagnolo. "Come sarebbe che darete una mano a mandarli via? Questa... questa è una cosa a cui devono porre rimedio l'esercito e la polizia! Dei ragazzi come voi non dovrebbero farsi coinvolgere in qualcosa di così pericoloso!"
 
"Papà..." affermò Jolene, indecisa sul da farsi. Da un lato, voleva dare una mano ai suuoi amici, e sapeva che lei e i suoi compagni erano in pratica gli unici che potevano davvero aiutare contro gli invasori provenienti da DigiWorld. Dall'altro, faceva fatica anche soltanto a concepire l'idea di dire di no a suo padre e sua madre, e comprendeva la loro apprensione. Dopotutto, forse avrebbe anche lei fatto la stessa cosa se si fosse trovata nella loro posizione. 
 
Ma ragionando con un attimo di logica, non era difficile comprendere che la situazione richiedeva la loro presenza. Questa consapevolezza la spinse a prendere una decisione che per lei era un po' sofferta, ma di cui alla fine era sicura che non si sarebbe pentita in alcun modo. "Ascoltatemi, mamma e papà... neanche io, dico la verità, sono entusiasta all'idea di infilarmi in una storia come questa... già a DigiWorld ho visto cose terribili, e ho dovuto assistere senza poter fare nulla mentre uno dei Digimon nostri amici cadeva in battaglia... per non parlare del fatto che abbiamo visto delle persone morire, là fuori... quindi sì, so benissimo che è molto pericoloso. Ma... in una situazione del genere, noi Digiprescelti e i nostri Digimon siamo gli unici in grado di fare qualcosa per risolvere il problema. Abbiamo... abbiamo già affrontato nemici temibili, e siamo sempre usciti vincitori!"
 
"E' vero! Anche quando sembrava che non ci fosse nessuna possibilità di vincere, noi ne abbiamo creata una!" esclamò Bearmon, sferrando una raffica di pugni in aria per dare maggiore enfasi alle sue parole. "Quindi sappiamo quello che stiamo facendo, davvero! Dobbiamo dare una mano, altrimenti la Terra non avrà nessuna possibilità di resistere all'invasione dei Digimon!"
 
Falcomon e BlackGatomon annuirono con decisione, e i signori Spencer si resero conto che, in effetti, avevano ragione anche loro... ma ancora non riuscivano a credere che la loro bambina e altri ragazzi della sua età si trovassero a dover rischiare la vita in una battaglia che coinvolgeva esseri soprannaturali dotati di poteri sovrumani. I bambini non dovrebbero doversi preoccupare di queste cose... e poi, perchè proprio Jolene?
 
"Ascoltami, papà... anche tu,mamma... mi rendo conto che non sono esattamente il tipo di persona che può mettersi in gioco così acuor leggero e andare a combattere le forze del male!" esclamò la bambina. "Io... queste cose avrei preferito lasciarle ai protagonisti dei libri che leggo! Ma non c'è scelta... se non fermiamo i Digimon invasori, non ci sarà futuro per la Terra!"
 
"Io..." affermò il signor Spencer con un sospiro tormentato. "Maledizione... me ne rendo conto, certo... ma questo non rende affatto le cose più facili! Per favore... potrei restare un attimo da solo a pensare? Ho... ho bisogno di mettere un po' di ordine nei miei pensieri, okay?"
 
"Certo... più che comprensibile, signore." affermò l'agente che era con loro. "Ma mi sento in dovere di avvertirvi che non possiamo ritardare più di tanto l'inizio delle operazioni. Un nuovo attacco potrebbe arrivare da un momento all'altro, e non riusciremo a vincere sul lungo periodo. Sicuramente i Digimon nemici hanno molte più risorse di noi."
 
"Va... va bene. Tranquilli, non resterò via a lungo... giusto il tempo di prenderci un caffè, e poi torniamo." rispose infine il signor Spencer, facendo cenno a sua moglie di venire con lui. Con movimenti lenti, che bene facevano capire quanto stravolti fossero ancora da ciò che era successo, i genitori di Jolene uscirono dalla sala, lasciando i tre ragazzi e i loro Digimon - in particolare Jolene e BlackGatomon - alle loro riflessioni.
 
La ragazzina si passò una mano sulla fronte, trovandosela imperlata di sudore per la tensione. "Beh, che posso dire... è andata meglio di quanto pensassi..." sospirò. Ma non c'era tempo di rilassarsi... la loro prova più difficile era lì a due passi...
 
 
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Nel quartiere di Odaiba, nel frattempo...
 
Taichi non era ancora del tutto sicuro di cosa stesse accadendo, in effetti. Erano riusciti a fare amicizia con quella strana creaturina di nome Koromon - il che era decisamente più facile, ora che era in grado di parlare e sembrava essere in grado di comprendere il linguaggio umano. Ma la cosa più sorprendente, almeno fino a quel momento, era stata che la strana creaturina si era evoluta di nuovo - e questa volta, si era trasformato in una specie di Tyrannosaurus Rex in miniatura, coperto di robuste squame arancioni, e con una testa un po' troppo grande rispetto al corpo, la bocca munita di piccoli ed aguzzi denti ricurvi, e gli occhi grandi e vividi. In quel momento, la strana creatura - che si era fatta chiamare Agumon - stava facendo fare un giretto a cavalcioni alla piccola Hikari, che sembrava divertirsi moltissimo, in barba al fatto che si trovava a cavalcioni di una creatura potenzialmente pericolosa...
 
Per qualche motivo, Taichi aveva l'impressione che la sua sorellina riuscisse ad intendersi con quelle strane creature... Non sapeva perchè, ma la cosa lo spaventava un po', e allo stesso tempo lo preoccupava molto. Sembrava quasi che Hikari si fidasse di Agumon... anche se poteva trattarsi di una creatura pericolosa. Taichi non sapeva abbastanza di Koromon... Agumon... o qualunque cosa fosse... da fidarsi di lui automaticamente. 
Ovviamente, in quel momento, stavano avendo a che fare con un problema un po' diverso... visto e considerato che Agumon aveva fatto un mezzo disastro portando Hikari in giro attraverso il vicinato!
 
"Che disastro... mamma e papà ci faranno una bella ramanzina quando torneranno a casa e vedranno come abbiamo ridotto i vasi dei nostri vicini..." affermò il bambino, mentre la lucertolina arancione si sfregava la testa con fare imbarazzato davanti ai vasi di fiori infranti che giacevano a terra in un marasma di terra e materia vegetale calpestata! 
 
"Chiedo scusa... non credevo che da voi si tenessero anche le piante... è una cosa che non ho mai visto prima a DigiWorld..." si giustificò il Digimon di livello Rookie.
 
"DigiWorld... è il mondo da cui sei venuto, vero?" chiese Taichi, curioso di saperne un po' di più. Hikari, rimasta accanto al fratello maggiore, aveva ripreso a soffiare nel suo fischietto, facendone uscire qualche nota. "Ma... com'è fatto questo... DigiWorld? Ci... ci vivono altri come te?"
 
"Sì, noi siamo Digimon!" affermò Agumon fieramente, dimentico del tutto dei vasi da fiori che aveva rovesciato! "Ce ne sono tanti come me, e anche tanti diversi da me!"
 
"E... anche loro si trasformano come fai tu?" chiese Taichi.
 
Il piccolo dinosauro mosse la testa per dire di sì. "Certamente! Si chiama Digievoluzione!" esclamò. "Anche se la maggior parte di noi non riesce a superare un certo livello..."
 
Agumon non fece in tempo a finire. Nel pieno della discussione, un tuono improvviso risuonò in tutto il quartiere, facendo fare un salto al piccolo dinosauro e ai due bambini... che si precipitarono di colpo al davanzale del piccolo appartamento, giusto in tempo per vedere che stava accadendo qualcos altro di veramente incredibile: il cielo si era quasi completamente oscurato, facendo precipitare Odaiba nella notte... e nel bel mezzo della volta celeste si era aperto un enorme varco, simile ad un buco nero che turbinava in maniera ipnotica ed inquietante!
 
Paralizzato dallo stupore, Taichi sentì il suono di un paio di immense ali che sbattevano rumorosamente, e un tremendo stridio che assomigliava ad un grido di guerra... mentre un'immensa figura si calava lentamente dal vuoto senza fine che sembrava estendersi al di là del buco: un uccello grande come un piccolo palazzo, tutto ricoperto di piume verdi che diventavano gialle sul dorso e sul retro delle ali, il muso feroce armato di un tremendo becco rinforzato di piastre di metallo, con grandi occhi azzurrini, due strisce rosse su ciascuna guancia che davano quasi l'impressione di pittura da guerra, e due piume rosse più lunghe che si dipartivano da sopra gli occhi, dando l'impressione di antenne. Stranamente, il terrificante volatile aveva un paio di braccia, terminanti in un paio di mani con tre dita artigliate ciascuna, e coperte di corte piume verdi, con un bracciale dorato ad ornare ciascun polso. Una piastra metallica grigia copriva l'addome della creatura, che aveva inoltre un paio di lunghe zampe dotate di artigli da rapace!
 
Taichi ed Hikari si ritirarono leggermente, rientrando verso casa... ed Agumon annusò l'aria e serrò gli occhi mentre rivolgeva al gigantesco Digimon simile ad un pappagallo uno sguardo di sfida!
 
"Che... che cos'è quello, Agumon? Un... un altro Digimon, vero?" chiese il piccolo Taichi.
 
Il dinosauro arancione annuì con decisione. "Sì... quello è Parrotmon!" esclamò. "E' un Digimon molto pericoloso. Che cosa ci fa qui nel Mondo Reale?"
 
 
ANALIZZATORE DIGIMON
 
Nome: Parrotmon
Tipo: Uccello
Attributo: Anti-Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Sonic Destroyer, Mjollnir Lightning
 
Questo Digimon, apparso all'improvviso nel Mondo Reale da un'altra dimensione, usa i suoi lunghi artigli e potenti scariche elettriche per distruggere i suoi avversari. Non si sa molto su di esso.
 
 
Il gigantesco volatile terminò di calare dal portale che si era aperto nel cielo, emettendo ancora una volta il suo stridio di guerra... e poi gridò di nuovo, questa volta con ancora più veemenza, scatenando un'assordante onda sonora che quasi fece cadere a terra i due fratellini Yagami, e mandò in frantumi i vetri di numerose abitazioni! Agumon sembrò resistere abbastanza bene al tremendo urlo di guerra, e restò fermo dov'era, fissando ferocemente Parrotmon. Con un balzò, cogliendo di sorpresa Taichi ed Hikari, il Digimon arancione raggiunse agilmente un balcone posto un po' più in basso, e cominciò a calarsi verso il terreno. 
 
"Agumon!" esclamò Taichi, correndo verso la ringhiera per richiamare quella strana creaturina con la quale era già riuscito a fare amicizia. "Agumon, dove stai andando? Quel mostro è troppo grande e troppo forte per te!"
 
"Lui... non deve essere qui..." mormorò il piccolo dinosauro, dando a Taichi l'impressione che non avesse nemmeno sentito le sue invocazioni. Poi, scese giù dal balcone e cominciò a calarsi verso il terreno, piantando le corte unghie nel muro più vicino e facendosi scivolare giù con un acuto rumore di cemento graffiato, lasciando dei lunghi segni verticali sulla parete!
 
"Agumon!" esclamò Taichi... un attimo prima che la piccola Hikari si aggrappasse ad una manica del suo vestito e cominciasse a tirarlo gentilmente verso la porta di casa... forse suggerendo che avrebbero dovuto seguire Agumon? "Hikari-chan, vuoi... che andiamo dietro di lui? Tu devi restare a casa, lo sai che ti ammali facilmente!"
 
"Io... sto bene..." disse Hikari con la sua vocetta flebile. "Agumon è Koromon... dobbiamo andare..."
 
"Hikari-chan..." mormorò Taichi, ancora inconsapevole di quanto enorme fosse l'evento in cui era rimasto invischiato. Ma la sua indecisione durò soltanto qualche secondo. Rendendosi conto che non c'era tempo da perdere, il più grande dei due fratellini andò rapidamente a prendere dei vestiti e delle scarpe per sè e per Hikari, e i due si prepararono in fretta, correndo in strada per seguire il loro amico digitale...
 
 
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"Sembra... che l'idea stia funzionando!" commentò uno degli agenti di polizia che in quel momento si trovavano con le famiglie Kusanagi e Kagura. Sullo schermo del computer davanti a lui, si era accesa una mappa della città di Tokyo... sulla quale si erano accesi dei puntini rossi lampeggianti che simboleggiavano tutti i Digimon che vi si erano nascosti! Erano numerosi, ma ancora la situazione non era del tutto fuori controllo, se i difensori del Mondo Reale avessero saputo muoversi in tempo e con un certo raziocinio...
 
"Accidenti, ma quanti ce ne sono?" esclamò la piccola Mieko, stupefatta dalla quantità di creature che stavano apparendo sul radar impovvisato che gli esseri umani avevano sviluppato. "Non... non riusciremo mai ad eliminarli tutti quanti!"
 
Ma la sua opinione non era condivisa dall'agente, che invece sorrise con tutta tranquillità e annuì. "Non sembri avere molta fiducia nelle risorse di noi esseri umani, piccola. Ve l'avevamo detto, no, che la tua sorellina e il suo amico non avrebbero combattuto questa battaglia da soli, vero? E per quanto possano essere molti, questi... Digimon... non sono così tanti da darci preoccupazione. I rinforzi stanno già arrivando."
 
"Avete già un'idea di come fare per affrontare i nostri nemici?" chiese Kunemon.
 
"Sì... vedo che la maggior parte dei nemici si sono concentrati nelle zone di Shibuya e Nerima. Sono delle zone residenziali molto densamente popolate, e non possiamo usare armi pesanti o troppo distruttive, almeno non finchè ci saranno delle opzioni migliori per tenere a bada il nemico." spiegò un altro poliziotto. "Se riusciamo a contenere i Digimon in uno spazio abbastanza ristretto, allora non dovremmo avere problemi ad eliminarli tutti, per quanti possano essere. I Digimon non hanno la nostra portata, almeno non i Vilemon che abbiamo visto poco fa. E non mi sono sembrati neanche molto organizzati. Se riusciamo a tenerci a distanza, allora non dovremmo esporci a rischi eccessivi, e al tempo stesso saremo nella posizione perfetta per toglierli di mezzo."
 
"Quindi, un gruppo di soldati si disporrà qui, bloccando la strada agli invasori." spiegò un terzo agente, indicando una delle strade più grandi che attraversavano Nerima. "Poi, altre nostre pattuglie arriveranno da ovest, in modo da spingere i nemici verso la strada principale, che nel frattempo altri soldati avranno provvedto a bloccare. Dovrebbero avere già finito tutti i preparativi adesso mentre parliamo."
 
"In questo modo, i Vilemon verranno tutti condotti in uno spazio ristretto, dove il loro numero non conterà nulla..." dedusse SnowAgumon, osservando anche lui la mappa con molta attenzione.
 
"Anzi, con tutta la calca che faranno, i Vilemon finiranno per intralciarsi a vicenda... e a quel punto, non ci sarà più un luogo dove riusciranno a mettersi al sicuro." affermò il papà di Sho. "Davvero una buona tattica... ma bisogna vedere se funzionerà."
 
"Funzionerà senza dubbio! I Vilemon non sono conosciuti per il loro cervello..." affermò Kunemon. "D'accordo... e immagino che eseguirete una strategia simile a Shibuya, vero?"
 
"E' un po' più grande e meno controllabile di Nerima... ma se non altro, dovrebbe funzionare ugualmente." affermò Sho, sentendosi eccitato per quello che si preannunciava un contrattacco in grande stile! "Quindi... a me, SnowAgumon, Yurika-chan e Kunemon non resta che andare a scovare il grande capo e prenderlo a grandissimi calci nel sedere!"
 
"Io non tiro calci..." mormorò ingenuamente SnowAgumon, che ancora non sembrava aver colto del tutto certi modi di dire degli esseri umani. Sho, Yurika e i loro familiari ridacchiarono brevemente, malgrado la serietà del momento.
 
"E' un modo di dire, SnowAgumon-chan. Sho-chan voleva dire che darete tutti una bella lezione al capo dei Digimon che ci stanno attaccando." affermò la signora Kusanagi. "Quindi... quanto manca prima che possa cominciare l'operazione?"
 
Il poliziotto guardò il suo orologio. "Adesso sono le 18. Ci stiamo tenendo in contatto con vari reparti dell'esercito di difesa, e alle 19 partirà un ordine di attacco." affermò. "Prima però c'è un'altra cosa che dobbiamo fare, e in fretta. Dobbiamo fare una rapida scansione anche della zona del Regno Unito in cui si trovano i vostri amici, in modo tale che anche Scotland Yard e l'esercito inglese posssano organizzare la loro contromossa."
 
"Va bene... così, se prendiamo in contemporanea gli invasori da una parte e dall'altra, avremo migliori possibilità di neutralizzarli, dico bene?" chiese Yurika, ricevendo un cenno affermativo da parte dell'agente. "Va bene... da questa operazione dipende tutto, in ogni caso. Bisogna farla andare bene al primo colpo."
 
"Esatto. Vedo che avete afferrato al volo." rispose un operatore, cominciando ad inserire le coordinate di Canterbury...
 
 
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Per quanto fosse convinto che alla fine tutto si sarebbe risolto secondo la volontà del suo signore Anthraxmon, Geryomon doveva ammettere che provava un certo nervosismo nel vedere che il suo piano era così vicino al compimento, e allo stesso tempo era in una posizione così difficile. Il suo attacco era stato rapido e devastante, e aveva lasciato a terra morti un notevole numero di soldati del Mondo Reale... ma aveva sottovalutato quanto rapida avrebbe potuto essere la risposta degli umani ad una minaccia. Era stato costretto, giusto per sentirsi sicuro, a ripiegare su una tattica che non gli andava molto a genio - chiedere rinforzi al suo signore, in modo da non correre il rischio di fallire come aveva fatto Watchmon.
 
Per fortuna, Anthraxmon non aveva avuto obiezioni. Attraverso un portale che il tremendo Digimon signore del male aveva aperto temporaneamente, aveva fatto passare un gruppo di guerrieri meccanici per rinfoltire le file dei Commandramon e dei Sealsdramon: in quel momento, Geryomon stava passando in rassegna i cinque nuovi acquisti del suo piccolo esercito, nella spelonca che lui considerava la sua base operativa: erano Digimon dall'aspetto brutale e feroce, che combinavano le caratteristiche più terrificanti di un drago e di un carro armato: la metà superiore del corpo era quella di un drago umanoide, la pelle coperta di coriacee squame grigio-azzurrine, e il muso allungato con le fauci piene di piccole zanne acuminate, con gli occhi rossi che guardavano rabbiosamente dalle fessure degli elmetti dorati che indossavano, mentre le loro mani erano ulteriormente protette da guantoni di metallo da cui fuoriuscivano tre spuntoni d'acciaio lunghi come spade. Ma questo corpo da rettile si inseriva in quella che sembrava essere la base di un veicolo cingolato che si muoveva su un paio di enormi nastri capaci di stritolare tutto quello che capitava loro sotto, ed era resa ulteriomente spaventosa dalla grande quantità di armi - mitragliatrici, missili e piccoli cannoni laser - sparpagliate in maniera caotica tutt'attorno al corpo principale. Ognuno di quei mostruosi Digimon era alto almeno sei metri, e dava l'impressione di essere un'autentica corazzata vivente!
 
ANALIZZATORE DIGIMON
 
Nome: Tankdramon
Tipo: Macchina
Attributo: Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Striver Cannon, Blast Gatling
 
In grado di sparare più di tremila proiettili in un solo secondo, e di trasformare un intera città in terra bruciata con il suo micidiale Striver Cannon, i Tankdramon sono la punta di diamante dell'esercito del Metal Empire! Equipaggiato con radar ad alta precisione, questo Digimon può individuare e colpire più di trenta bersagli alla volta.
 
 
"Molto bene..." disse Geryomon, esaminando con attenzione il quintetto di mostri simili a carri armati che si era schierato davanti a lui, in silenziosa obbedienza. "Immagino che il nostro signore Anthraxmon vi abbia già parlato del motivo per cui siete qui. Non possiamo permetterci un fallimento. Il grande Anthraxmon-sama è a poco dalla realizzazione del suo nobile obiettivo, e non sarà tenero se non riusciremo nella nostra missione. Ho già mandato un gruppo di Digi-Ghost a darci man forte nel momento del bisogno... e a sistemare una piccola questione che deve essere risolta prima che il triondo di Anthraxmon-sama sia completo. Ma avrò bisogno anche del vostro aiuto. Gli esseri umani hanno reagito in maniera inaspettatamente rapida ed efficace al nostro primo assalto. Dobbiamo travolgerli con un'offensiva rapida e schiacciante, ed è qui che entrate in scena voi."
 
"RRRRRRRR..." ringhiò uno dei draghi-carro armato. Difficile dire se era un verso di assenso, o piuttosto un'esclamazione di disappunto per essere costretto a prendere ordini così...
 
"Non credo che ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni, vero?" affermò Geryomon, avvicinandosi ad un terminale. Con un gesto della mano destra, appoggiandosi l'alabarda su una spalla, il demone serpentino chiuse le dita... e dallo schermo uscirono alcune piccole sfere di vapore rosso, che turbinarono sinistramente attorno al muscoloso braccio di Geryomon, un attimo prima che quest'ultimo si rivolgesse a loro. "Voi... vi manderò da Galerimon, a Tokyo. Questo è un momento decisivo. WaruNezumimon ha fatto il suo tempo, e non abbiamo bisogno di rivali."
 
Le sfere di vapore - chiaramente dei Digi-Ghost - pulsarono lentamente per un istante, e Geryomon le liberò con un cenno della mano, mandandole verso il soffitto della grande sala, dove scomparvero passando attraverso il soffitto e la terra. Geryomon, sentendosi un po' più tranquillo che tutto sarebbe andato per il verso giusto, si voltò di nuovo verso i cinque Tankdramon. "Ottimo. Allora tutti i pezzi sono al loro posto. Dobbiamo cercare di attaccare per primi, in modo che gli umani siano ancora disorganizzati. Ho fatto i miei conti, e se attacchiamo in massa in certi punti critici, riusciremo senza dubbio a..."
 
*KA-BOOOOOOM*
 
Un boato inquietante fece tremare la terra, e Geryomon, per la prima volta dopo tanto tempo, sgranò gli occhi in un'espressione di sorpresa e sgomento! Non poteva essere che un attacco, anche se non era sicuro di cosa fosse esattamente... ma lui non aveva dato nessun ordine di avanzamento ai suoi Digimon! Che razza di...
 
La realizzazione lo colpì come un macigno mezzo secondo dopo - non si trattava di un attacco scagliato dalle sue truppe, bensì da una risposta degli esseri umani! 
 
"Che diavolo... maledizione, ammetto che questa non me l'aspettavo. Non credevo che quel branco di selvaggi reagisse così rapidamente." disse tra sè Geryomon. Ma la sua esperienza e razionalità gli fecero mantenere facilmente il controllo, e il Digimon malvagio cercò immediatamente di pensare ad una contromossa. "E va bene, in fondo non posso aspettarmi che vada sempre tutto come avevo calcolato. I Tankdramon resteranno in riserva, almeno per adesso. Dobbiamo cercare di attirare gli umani in trappola. Che le truppe si dispongano in posizioni difensive, in modo da accogliere il nemico con una pioggia di fuoco nel momento in cui si presenteranno. Faremo un po' di resistenza, poi faremo finta di ritirarci per spingere gli umani ad inseguirci. In quel momento, faremo intervenire i Tankdramon e i Digi-Ghost. Con l'aiuto dei nostri assi, faremo in modo che i soldati del Mondo Reale vngano presi in trappola ed annientati! Nel frattempo, Galerimon in Giappone farà quello che deve fare, e tra non molto anche WaruNezumimon non ci sarà più d'intralcio."
 
Si voltò rapidamente verso alcuni Sealsdramon che stavano in piedi vicino all'ingresso della spelonca, e cominciò a spronarli. "Avete sentito quello che ho detto? Dovete immediatamente passare gli ordini alle truppe! Non c'è un istante da perdere!" esclamò. Un'altra bomba esplose, e a giudicare dal rumore e della scossa che ne seguì, questa doveva essere caduta a distanza ancora più ravvicinata. I Sealsdramon strinsero i denti, immaginando che l'ordine di Geryomon altro non fosse che un modo per fare sì che i soldati semplici gli facessero guadagnare abbastanza tempo sacrificandosi per lui... ma non erano esattamente nella posizione di potestare degli ordini che avevano ricevuto, e dopo un istante di esitazione si scambiarono dei cupi cenni di assenso e corsero a chiamare le loro truppe.
 
"Presto! A tutti i soldati! Schierarsi in posizione di difesa, in fretta!" esclamò uno dei Sealsdramon mentre si affrettava lungo un corridoio. "Gli esseri umani ci stanno attaccando! Dobbiamo respingerli in fretta!"
 
"Fate uscire i Digi-Ghost! Dobbiamo trovare degli esseri umani per rafforzare i ranghi del nostro esercito!" esclamò un altro. I Tankdramon restarono fermi al loro posto, ma era chiaro dalle loro espressioni che erano piuttosto seccati del fatto che non avrebbero potuto partecipare subito alla battaglia...
 
Geryomon picchiò sul terreno con il manico della sua alabarda, in modo da richiamarli all'ordine e alla disciplina. "Con calma, Tankdramon, con calma! Il vostro momento verrà... ma per ora, è più importante organizzare una reazione efficace! Restate dove siete, vi chiamerò non appena sarà il momento! E avrete modo di dimostrare la vostra forza quando quei maledetti Digiprescelti scenderanno in campo a loro volta. E lo faranno, statene certi!"
 
"RRRRRRRRRR..." ringhiò uno dei draghi-carro armato, sbattendo tra loro i pugni in segno di frustrazione. Geryomon non lo dava a vedere, ma stava cominciando ad avere delle preoccupazioni. Gli esseri umani lo avevano colto di sorpresa, e non era sicuro di poter tenere a bada quei Tankdramon così feroci ed aggressivi a lungo. Ma non si arriva da nessuna parte senza correre dei rischi, dopotutto... e la vittoria era così vicina che non poteva permettersi di arrendersi ora!
 
 
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"Accidenti... chi lo avrebbe detto che sarebbero già stati tutti pronti a controbattere dopo così poche ore?" esclamò con soddisfazione GrapLeomon, colpendo alcuni Commandramon con i suoi potenti pugni e spedendoli a terra. Lui e i suoi due compagni erano alla test di un gruppo di soldati che stavano cercando di penetrare nel covo di Geryomon - una enorme discarica di rifiuti ferrosi posta ad alcuni chilometri di distanza da Canterbury... e tutto questo era successo soltanto un'ora dopo che avevano ricevuto un aggiornamento da Tokyo, riguardo la posizione degli invasori! "Sembra proprio che la battaglia sarà più facile del previsto! Prendete questo! Cyclone Turbine!"
 
GrapLeomon eseguì un tremendo calcio rotante, sollevandosi in aria e volteggiando su sè stesso con la gamba protesa, in modo da travolgere quanti più avversari possibile... e accanto a lui, Yatagaramon scagliò un tremendo attacco Savage Emperor, colpendo in pieno un Sealsdramon e due Commandramon, e facendoli scomparire in una pioggia di dati. I soldati che accompagnavano il gruppo si stavano a loro volta facendo valere, prendendo posizione in luoghi in cui potevano difendersi meglio e avere un miglior controllo del campo di battaglia. I loro proiettili sembravano avere effetto, almeno sui Digimon meno evoluti, che non riuscivano a tirare altrettanto lontano. In breve tempo, la prima linea di difesa dei Commandramon fu costretta a ripiegare, piazzandosi in migliori posizioni difensive e consentendo agli umani di avanzare.
 
"Sembra che stia andando tutto bene, per il momento..." affermò Jolene, guardando con sollievo che, almeno questa volta, non ci sarebbe stato il bagno di sangue che invece era successo la volta prima. "Adesso siamo meglio preparati... e forse abbiamo anche delle migliori possibilità!"
 
"E ne dubitavi, forse? Con me al vostro fianco, voi umani potreste affrontare anche un esercito grande il doppio e uscirne vincitori!" affermò Nephilimon, trafiggendo un Commandramon e poi scrollandoselo via come niente fosse. Il Digimon rettile si disintegrò un attimo dopo. "E poi... vedo che anche voi esseri umani avete adottato una buona tattica. Tra non molto dovrebbero arrivare i rinforzi... e allora sì che i nostri avversari sentiranno il fiato sul collo!"
 
"Lo spero..." disse Jolene, il cui carattere non le permetteva di essere troppo ottimista.
 
Felipe annuì lentamente. "E' vero... non sappiamo ancora quali trucchi abbia in mente il nostro nemico, e potremmo ancora finire in trappola. Occorre usare... il massimo della prudenza! E spero che laggiù in Giappone, Sho e gli altri se la stiano cavando bene..."
 
 
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Le strade di Tokyo, in particolare quelle di Nerima e Shibuya, erano in subbuglio, brulicanti com'erano di Digimon che si affrettavano lungo di esse... e soldati dell'esercito di difesa nazionale che, ben armati di sbarramenti ed armi ad alta precisione, si erano disposti in punti strategici della capitale e stavano cercando di costringere i mostriciattoli neri a radunarsi in luoghi dove avrebbero potuto essere meglio controllati. 
AeroVeedramon e CannonBeemon erano quelli che davano più di tutti una mano in questo senso. I loro attacchi stavano provocando scompiglio tra le fila nemiche, cancellando numerosi Vilemon ed altri mostriciattoli... e Sho e Yurika, che si stavano tenendo quanto più vicini possibile alla battaglia senza per questo restarne coinvolti, osservavano con rinnovata speranza i loro Digimon che si battevano al fianco dei soldati. Come era prevedibile, i Vilemon non avevano le risorse e gli armamenti per competere con le ben addestrate truppe dell'esercito di difesa giapponese... e il risultato era che i difensori del Mondo Reale stavano sfoltendo le fila nemiche con rapidità quasi scioccante!
 
"NNNNNNitro Stinnnnnger!" esclamò CannonBeemon, il suo pungiglione trasformato in un cannone laser che scagliò un potente raggio di energia, spazzando le fila nemiche e cancellando diversi Vilemon. "Heh! Nnnnnonnnn sia mai detto che io i miei nnnnnemici nnnnonnnn li connnnsidero! Come potete vvvvedere, li sto degnannnndo di una delle mie mosse più potennnnti!"
 
"A dopo le battute, CannonBeemon! Intanto cerchiamo di dare una mano a radunare queste bestiacce in un unico punto!" esclamò AeroVeedramon, evitando agilmente una raffica di raggi energetici neri che i piccoli mostri gli scagliavano contro. Una seconda raffica lo colpì, ma non prima che il dragone riuscisse a difendersi chiudendo le ali davanti a sè, e facendo in modo che il grosso del colpo venisse deflesso! "Ugh... queste bestiacce sono testarde, ma noi lo siamo di più! V-Wing Blade!"
 
Un proiettile energetico a forma di V partì dalle ali del dragone, e si schiantò con violenza sui Digimon malvagi, annientandone alcuni, e costringendo molti altri a disperdersi. La battaglia stava andando avanti, con risultati incoraggianti per i difensori del Mondo Reale...
 
Ma c'era da chiedersi se sarebbe davvero andata avanti così a lungo...
     
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: Bene... e con questo, direi che la saga ambientata nel Mondo Reale comincia ad avviarsi verso la fine! Mi scuso per avervi fatto attendere troppo a lungo... e prometto che farò del mio meglio con i prossimi scontri per rifarmi del tempo che ci ho messo! Con la mia nuova tabella di marcia, credo che potrò avanzare con più regolarità, anche se più lentamente, in tutte le mie storie.
 
Grazie mille per l'attenzione... e a presto con Digimon Zero!
                           
   

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Capitolo 38
*** Il momento della veritá? ***


Digimon Zero
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 38 - Il momento della veritá?

 

"Sembra che stiamo andando bene, almeno per adesso!" esclamó Sho, guardando la battaglia che vedeva AeroVeedramon e CannonBeemon combattere al fianco delle forze di difesa dell´esercito giapponese contro i Vilemon dei Digimon invasori. "I nostri nemici si stanno ritirando... cavolo, sembra quasi di stare in un anime! Se penso che questa é la vita reale... Che dici, Yurika, non ti saresti mai immaginata che un giorno saremmo stati testimoni di una battaglia cosí importante? E i Digimon che stanno combattendo sono i nostri, quindi... é un po´come se fossimo lá in mezzo!"

Sho si voltó verso la sua amica d´infanzia... ed evitó per un pelo di essere colpito da un calcio circolare che Yurika stava sferrando, esagitata da tutta quell´azione!

"Vai cosí, CannonBeemon! Sparagli nel didietro, a quelle bestiacce!" strilló Yurika, sbracciandosi e sferrando pugni all´aria, con un´espressione esagitata sul viso! "Attento, é sulla tua sinistra! Adesso arrivano tutti da davanti a te! Schivali! Ecco, bravo, e adesso... falli tutti a pezzi! Vai cosí! Forza, AeroVeedramon, dai una mano anche tu! Non mollate, ragazzi, siamo tutti con voi! Yuhuuuuu! Come me la sento addosso, questa battaglia!"

"Ho come l´impressione che stiamo offrendo uno spettacolo impressionante ai nostri amici!" ironizzó AeroVeedramon, tenendo le ali spiegate mentre volava sul campo di battaglia! Ghermí un Vilemon che stava cercando di scagliare un raggio di energia nera contro i soldati delle forye di difesa, e dopo aver preso un po´ di slancio, lo scaraventó addosso agli altri mostriciattoli, abbattendoli come tanti birilli! "Evvai! Uno strike al primo colpo! V-Wing Blade!"

Il dragone alato spiegó le ali e fece scaturire da esse un enorme proiettile energetico a forma di V, che si abbatté addosso ai Vilemon come una meteora di luce ed esplose, cancellando i mostriciattoli in un coro di stridii assordanti e una pioggia di pixel neri e grigi! I mostri sopravvissuti ripiegarono, ma si scagliarono nuovamente all´attacco, e con la forza della disperazione riuscirono ad aprirsi un varco tra i soldati delle forte di difesa prima di essere falciati da precise e letali raffiche di arma da fuoco!

"Attenti! Non esponetevi! Rientrate nei ranghi!" si sentí l´ordine di un ufficiale, un attimo prima che alcuni soldati scagliassero delle granate in mezzo ai Vilemon, distruggendone una quantitá considerevole!

"Quei mostri non hanno la nostra portata! Restate fuori dal loro raggio d´azione!" continuó un altro ufficiale. I soldati cominciarono una ritirata strategica, facendo fuoco di copertura per evitare che i Vilemon li inseguissero, e CannonBeemon diede loro una mano volando a pochi metri da terra a velocitá tale da rendere quasi impossibile vederla!

"Vvvvvi do unnnna mano io! Sky Cannnnonnnn Innnnfinnnnity!" esclamó la Digimon simile ad un calabrone robotico, spiegando i cannoni laser montati sulle sue ali, e scatenando una mortale pioggia di luce contro gli invasori! Dozzine di sfere di energie scaturirono dai cannoni laser di CannonBeemon ed esplosero in mezzo ai Vilemon, decimandoli e costringendo i superstiti a ritirarsi in preda alla frustrazione e alla confusione... ma sia Sho che AeroVeedramon sapevano che era soltanto un attimo di tregua, e che non sarebbe durato tanto a lungo...

"Okay, okay! Per adesso possiamo avanzare! Prendete posizione! Dobbiamo essere pronti a respingere quei mostri quando torneranno all´attacco!" si sentí un ordine da parte di uno dei comandanti. I soldati sopravvissuti uscirono dalle loro posizioni e cercarono immediatamente di occupare i baluardi difensivi posti piú avanti...

"E´strano che abbiano mandato soltanto dei Vilemon, finora..." commentó AeroVeedramon, fermandosi un attimo per riflettere sulla situazione, e rendendosi conto che effettivamente c´era qualcosa che non andava. "Secondo me é una maledetta trappola. Stanno cercando di farci credere di avere il vantaggio, per poi sottrarcelo all´improvviso. Che cosa ne dite?"

"Vvvvorrei sperare che sia soltannnnto una tua immmmpressione." ronzó CannonBeemon, richiudendo i cannoni laser in modo da consentire loro di raffreddarsi prima dell´attacco successivo, che sicuramente non sarebbe tardato molto. "Mmmma devvvvo ammmmettere che quello che dici é vvvvero. E´ davvvvero strano che i nnnnostri nnnnemici siannnno soltanto dei Vvvvilemon di basso rango."

"Comunque sia, non possiamo stare qui a chiederci se é una trappola o meno. Dobbiamo prendere posizione e tenerci pronti ad ogni evenienza." affermó un comandante. A quel punto, i soldati dell´esercito giapponese stavano giá occupando delle posizioni piú avanzate e tenevano d´occhio le vie di fuga dalle quali i Vilemon si erano dileguati, e tutti i punti da cui il nemico avrebbe potuto ripresentarsi. "Qualcuno controlli anche sopra di noi! E attenti al terreno, non possiamo escludere che tenteranno di coglierci di sorpresa da lí!"

"Ricevuto!" esclamarono diversi soldati. Come una macchina perfettamente oliata, i disciplinati soldati dell´esercito giapponese si schierarono, cercando di non lasciare punti troppo scoperti, e allo stesso tempo di non raccogliersi in troppi in uno spazio troppo ristretto. Ma il presentimento che AeroVeedramon aveva, che sarebbe successo qualcosa di inaspettato da un momento all´altro, continuava ad occupare i suoi pensieri.

"CannonBeemon, andiamo a vedere come stanno i ragazzi." disse il dragone alato. "Non vorrei che in tutto questo caos fossero rimasti coinvolti..."

CannonBeemon annuí, e i due Digimon si ritirarono verso il punto in cui avevano visto Sho e Yurika l´ultima volta, sempre peró tenendo d´occhio il campo di battaglia e tenendosi pronti ad attaccare di nuovo in qualsiasi momento. "Okay... Sho, Yurika, dovvvve siete? Siete annnncora innnnteri, vvvvero?"

Con grande sollievo del dragone e della vespa cibernetica, Sho e Yurika erano ancora lí... anche se Yurika sembrava spompata come se avesse combattuto di persona, e Sho stava ridacchiando divertito nel vedere la sua migliore amica riprendere fiato! "Phew... uff... sí... sí, CannonBeemon, stiamo... stiamo tutti bene!" sospiró Yurika, cercando di calmare i battiti del suo cuore. "Tu e... Aero... Veedramon... siete stati... due miti! Avete... combattuto come leoni!"

"Non ho fatto il tifo con la stessa foga di Yurika-chan, ma... complimenti a tutti e due!" commentó Sho, correndo dal suo AeroVeedramon e scambiandosi con lui un abbraccio di intesa ed amicizia. "E´una mia impressione, o le cose si stanno mettendo bene? Per... per qualche motivo, avevo idea che i nostri nemici avrebbero opposto un po´piú di resistenza."

"E´ la stessa cosa che abbiamo pennnnsato nnnnoi, Sho..." replicó CannonBeemon, atterrando accanto a Yurika. La bambina dai capelli blu raggiunse la sua amica digitale, accarezzandola sulla testa. "Seconnndo me, vvvvogliono farci abbassare la guardia..."

"Vuoi dire, che mandano apposta dei Digimon di basso rango in modo da rendersi conto delle nostre capacitá... e poi, quando sono sicuri di avere tutte le informazioni che gli servono, ci travolgono con un´ondata molto piú forte?" chiese Yurika, afferrando al volo la situazione.

"Vogliamo dire proprio questo." affermó AeroVeedramon. "Per adesso, sembra che le acque si siano calmate, ma potrebbe essere anche questa una loro tattica. Non vorrei che ci stessero circondando senza che noi neanche ce ne accorgiamo..."

"Potrebbero avvvvere pronnnnti dei Digital Gates che farannnnno spalannnncare al momennnnto giusto, ora che ci pennnnso..." affermó CannonBeemon. "Forse é mmmmeglio se qualcuno vvvva a dare unnnn´occhiata innnn giro ed innnntervvvviene se vvvvede qualcosa di strano."

"Pensi di farlo tu, CannonBeemon?" chiese Yurika, il cui ottimismo si era un po´ spento al pensiero che quella fosse solo una vittoria temporanea.

Il calabrone cibernetico fece un cenno con la testa. "Pennnnso di essere il piú adatto." affermó con sicurezza. "Con la mmmmia vvvvista acuta, posso vvvvedere unnnn Digital Gate che cominnnncia ad aprirsi innnn temmmmpo utile. Vvvvi avvviseró all´istannnte se vvvedo qualcosa di pericoloso."

"Torna presto, mi raccomando." si raccomandó AeroVeedramon. "Fai un giro di ricognizione, e poi torna qui!"

Sho non poté trattenere una breve risata. "Hehehee... lo sai, AeroVeedramon? Con tutti i soldati che ci accompagnano, ho come l´impressione che tu ti stia facendo un po´ influenzare!" affermó, prima di farsi un po´piú serio. "Del resto... non possiamo neanche agire di testa nostra. Qui nel Mondo Reale ci sono delle cose chiamate leggi, e ci sono dei civili che é meglio non coinvolgere in tutto questo macello, se possiamo evitarlo."

"Vvvva bene. Faró il prima possibile!" esclamó CannonBeemon. Il calabrone cibernetico spiegó nuovamente le ali e si libró in volo, cominciando a perlustrare la zona alla ricerca di punti in cui si sarebbe potuto aprire qualche varco digitale. "Vvvvoi aspettatemi lí!"

"Non andiamo da nessuna parte, CannonBeemon-chan!" rispose Yurika, strizzando un occhio in direzione del suo compagno Digimon. Con un ronzio simile al rumore di un elicottero, CannonBeemon prese il volo e si uní agli elicotteri veri e propri che giá stavano tenendo d´occhio la zona...

 

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In tutto questo, WaruNezumimon si rendeva conto che la situazione non era piú sotto il suo controllo. Certo, aveva iniziato bene cogliendo di sorpresa i Digiprescelti e il resto dell´umanitá con i suoi Digi-Ghost, ma adesso che gli uomini avevano cominciato a riorganizzarsi, si rendeva conto che le cose non sarebbero state cosí semplici e lineari. Il mostruoso uomo-ratto si grattó il mento, cercando di pensare ad un modo per riequilibrare le sorti.

"Hmm... devo riconoscere che non avevo calcolato questa eventualitá. Gli esseri umani si sono organizzati molto meglio di quanto immaginassi." disse tra sé, per poi voltarsi verso il resto dei Digimon che si trovavano in quel momento nella sua sala di controllo. A parte Galerimon e alcuni dei suoi Plagamon, c´erano alcuni Raremon, grotteschi Digimon simili ad ammassi di materia rancida, dal corpo malforme di un malsano colore blu-grigio, con tubi arrugginiti e pezzi di metallo che spuntavano qua e lá dalla loro "pelle", e un paio di occhi posti ad altezze diverse che fissavano davanti a loro senza mostrare il minimo cenno di intelligenza. Queste creature si trascinavano sul terreno come delle mostruose lumache, usando due "braccia" mollicce dotate di artigli spuntati per darsi piú spinta, e la loro enorme bocca era piena di denti seghettati.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Raremon
Tipo: Non Morto
Attributo: Virus
Livello: Champion
Attacchi: Breath of Decay

Un Raremon é quanto rimane di un Digimon che ha cercato di diventare piú potente trasformando il proprio corpo in una macchina, ma ha fallito ed é stato destabilizzato al punto da perdere ogni forma di intelligenza e vigore. Agisce unicamente d´istinto, e il suo corpo emana un´aura immonda che impedisce ai Digimon di livello piú basso di avvicinarsi a lui.


"Galerimon." disse WaruNezumimon dopo un breve momento di indecisione. Non gli piaceva l´idea di usare quella strategia, visto quanto aveva funzionato quando l´aveva adottata Watchmon, ma a quel punto era inevitabile correre dei rischi. "Hai contattato Geryomon? Ti ha fatto arrivare i Digi-Ghost che ho richiesto?"

La strega dall´aspetto fungoide alzó una mano artigliata, mostrando una sfera di vetro grande come una palla da tennis, nella quale si poteva chiaramente vedere, anche nella scarsa luce di quel luogo, un turbinio di vapore nerastro. "Ho fatto come mi é stato chiesto, mio signore." rispose melliflua. "Geryomon ha provveduto a mandare questi Digi-Ghost... e tra non molto dovremmo anche ricevere dei rinforzi dal Mondo Digitale! E quando questo accadrá, potremo schiacciare ogni resistenza. Quegli inutili esseri umani non potranno piú nascondersi dietro le loro armi pietose!"

WaruNezumimon ghignó, sentendosi un po´ rassicurato. Se non altro, adesso le cose stavano andando di nuovo per il verso giusto. "Molto bene... allora per adesso concentriamoci sul fortificare le nostre difese, ed impedire ai Digiprescelti e ai loro compagni di raggiungerci." affermó. "Abbiamo solo bisogno di qualche ora. Dopodiché, faremo vedere a tutti quanto inutili siano stati i loro sforzi."

I gorgoglii dei Raremon e gli stridii acuti dei Plagamon accolsero le parole di WaruNezumimon. Quelle bestiacce non vedevano l´ora di scendere in campo e dimostrare di cosa fossero capaci... e dal canto suo, Galerimon non vedeva l´ora che arrivasse il momento giusto per fare la sua parte. La Digimon fungoide ghignó sinistramente, facendo girare il globo di vetro nelle proprie mani. Sia WaruNezumimon che Geryomon erano un po´ troppo rapidi nell´assumere che la vittoria sarebbe stata loro. Ben presto, avrebbero visto di persona cosa contavano...

 

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Nel frattempo, nel quartiere di Odaiba...

"Pepper Breath!" esclamó Agumon, spalancando la bocca e scagliando da essa una palla di fuoco grande come un pallone da calcio contro il gigantesco Parrotmon apparso all´improvviso. Il piccolo Digimon dinosauro, sfuggito a Taichi ed Hikari, era corso fino alla strada dove il Digimon piú grande era atterrato, cominciando ad attaccarlo con determinazione ma senza un piano vero e proprio...

Irritato, Parrotmon si voltó verso il suo minuscolo avversario senza nemmeno degnarsi di evitare il proiettile infuocato, che si infranse sul corpo piumato del gigantesco volatile senza infliggergli alcun danno rilevante. Con uno stridio acuto, Parrotmon spiegó le ali e le usó per schiaffeggiare Agumon, che non riuscí a scansarsi in tempo e venne scaraventato a terra con un ringhio di dolore! Si rialzó, scuotendo la testa, e si rimise in guardia, mostrando gli artigli e squadrando furiosamente Parrotmon...

"Agumon!" esclamó la vocetta di Taichi. Con la coda dell´occhio, Agumon guardó dietro di sé, sorpreso nel vedere che i due ragazzi che lo avevano trovato quando era ancora un Digi-Tama stavano arrivando di corsa per dargli una mano, nel limite delle loro possibilitá. "Agumon, stai bene?"

"Ragazzi, non state qui! E´ troppo pericoloso!" cercó di avvertirli Agumon. Indifferente alla presenza di esseri umani, Parrotmon si libró in volo, prese fiato e lanció uno stridio acutissimo, scatenando un´esplosione di onde sonore tutt´attorno a sé! Agumon e i due bambini furono costretti ad indietreggiare per non essere colpiti dalle vibrazioni letali che stavano letteralmente strappando via l´asfalto dal terreno... e sopra di loro, una struttura in metallo, investita dall´attacco sonoro, stava cedendo! "Ah! Attenzione!"

"Ma... ma cosa sta..." cominció a dire Taichi, la cui voce era soffocata dal frastuono infernale. Un istante dopo, il bambino alzó la testa allarmato quando un rumore di acciaio spezzato annunció che la struttura sopra di loro aveva ceduto e stava precipitando!

Agumon reagí con la forza della disperazione, correndo verso i bambini e spostandoli rapidamente dal punto in cui stavano cadendo i rottami d´acciaio! Appena in tempo riuscirono a portarsi al sicuro, anche se dal punto di vista del mostruoso volatile, i pezzi d´acciaio erano precipitati addosso al suo avversario e ai due bambini. Taichi si piazzó accanto ad Hikari, per cercare di proteggerla con il suo corpo... e subito dopo, Agumon si rialzó, e il suo corpo si illuminó di una strana luce bianca...

"Agumon?" chiese Taichi. Hikari, come guidata dall´istinto, soffió nel suo fischietto, provocando un suono acuto... e come se avesse risposto al suono ddel fischietto, Agumon cominció a trasformarsi, diventando piú grande e piú possente sotto gli occhi stupefatti dei due fratellini Yagami... "Agumon? Agumon, che cosa..."

L´energia accumulata da Agumon sembró esplodere, abbagliando Taichi ed Hikari... e il piccolo dinosauro finí di trasformarsi, apparendo davanti ai due bambini come un essere completamente nuovo!

Agumon si era trasformato magicamente in un gigantesco ed impressionante Tyrannosaurus Rex dal corpo ricoperto di robuste squame arancioni, intervallate da alcune righe azzurre simili a cicatrici che costellavano gli arti, il torace e la mascella inferiore. La testa, di forma allungata come ci si sarebbe potuti giustamente aspettare da un dinosauro carnivoro, era protetta da un elmetto marrone scuro con due corna ricurve sulle tempie e un altro, piú piccolo, sul naso... e sia le braccia che le robuste gambe terminavano con mani e piedi a tre dita dotate di artigli lucidi e letali. Gli occhi erano rossi, e sembravano quasi ardere, come se qualcuno avesse acceso un fuoco dietro di essi, e la sua enorme bocca, che quasi tagliava la testa in due e presentava numerosi denti ricurvi ed affilati, faceva intravedere qualche lingua di fuoco che guizzava tra le zanne! Agumon era diventato una creatura che sembrava fatta per combattere!

"Agumon..." mormoró Taichi

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Greymon
Tipo: Dinosauro
Attributo: Anti-Virus
Livello: Champion
Attacchi: Nova Blast

Questo Digimon é come un´arma letale, aggressivo e dotato di temibili armi naturali che possono fare a pezzi qualsiasi protezione! Le squame sulla sua testa si sono indurite al punto da formare una protezione simile ad un elmetto, e puó scagliare dalla bocca una fiammata alla quale nessun nemico puó reggere.

 

Ruggendo furiosamente, Greymon si diresse verso i pezzi di metallo che erano precipitati, e li spazzó via con un poderoso colpo di coda, riapparendo davanti ad uno sgomento Parrotmon, che stridette per la sorpresa e l´indignazione e cercó di riprendere quota per attaccare di nuovo. Ma stavolta, il protettore di Taichi ed Hikari non aveva nessuna intenzione di lasciargliene il tempo...

"Nova Blast!" ruggí Greymon. Spalancó di colpo le fauci, e dal profondo della sua gola scaglió una ruggente palla di fuoco che centró il pappagallo gigante in pieno petto, con una tale violenza che Parrotmon venne scaraventato via, e andó a schiantarsi su un muro vicino, riducendolo in briciole! Con uno stridio indignato, Parrotmon agitó scompostamente le ali e cercó di rialzarsi, ma Greymon coprí rapidamente la distanza che lo separava dall´avversario, e cominció a colpirlo con gli artigli, con tutte le sue forze! Parrotmon stridette di nuovo, questa volta in preda al panico, mentre cercava di sottrarsi all´assalto di Greymon... ma il dinosauro continuava a stargli addosso, impedendogli di reagire! Sembrava che la trasformazione avesse scatenato gli istinti primordiali di Greymon, portandolo ad assalire selvaggiamente Parrotmon!

Taichi guardó con un misto distupore ed orrore il Digimon dinosauro che si scatenava sul suo avversario, prendendolo a calci e artigliate! Con un movimento della testa, Greymon morse il suo avversario e lo scaraventó via, mandandolo a schiantarsi contro alcuni lampioni piú distanti! Si sentí un terrificante rumore di acciaio piegato, e Parrotmon strinse i denti e cercó di rialzarsi, riuscendo questa volta a salire di quota!

"Non mi sfuggirai! Nova Blast!" esclamó Greymon, scagliando di nuovo la sua palla di fuoco contro Parrotmon - ma questa volta, il suo bersaglio stava volando, e non era piú tanto facile. Il mostruoso Digimon simile ad un pappagallo si scansó di lato con una velocitá che appariva innaturale per una creatura cosí grande... poi si gettó in picchiata, accecato dalla rabbia e dal desiderio di vendetta! Strinse i suoi artigli attorno alle spalle di Greymon, strappandogli un grugnito di dolore... poi inizió a colpirlo senza tregua con il suo affilato becco ricurvo! Il dinosauro ruggí di dolore e fece qualche passo indietro, cercando di scrollarsi di dosso l´avversario, ma quest´ultimo sembrava deciso a non mollare fino alla morte di uno dei due! La battaglia stava degenerando in un terrificante scontro senza regole, senza tattica né strategia - ognuno dei due Digimon non pensava ad altro che a distruggere il nemico!

"Greymon..." mormoró Taichi, rimasto come congelato a guardare quella scena terrificante. Non c´era nulla che lui potesse fare per aiutare il Digimon che era diventato suo amico... tutto quello che lui poteva fare in quel momento era cercare di portare in salvo sé stesso ed Hikari...

Ma fu in quel momento che l´imprevisto arrivó in aiuto di Greymon.

Hikari, come in trance, si alzó dal punto dove si trovava e avanzó di due passi, con fare incerto, verso la battaglia dei due Digimon. Allarmato, Taichi andó subito a trattenerla, per evitare che finisse nella zona pericolosa... ma Hikari si fermó appena a distanza di sicurezza e, quasi istintivamente, si portó il fischietto alle labbra, soffiando in esso e producendo un suono acuto e penetrante.

Per qualche motivo, il fischio sembró dare nuova forza a Greymon. La luce bianca che aveva avvolto il suo corpo quando si era trasformato tornó a brillare, ma questa volta, il Digimon dinosauro non mutó forma di nuovo. Invece, la sua forza sembró aumentare a dismisura, e Greymon afferró le zampe di Parrotmon, stringendole in una morsa d´acciaio che strappó un acuto strillo al Digimon volatile! Parrotmon fu costretto a mollare la presa e cercó di riprendere il volo... ma Greymon tenne ancora piú stretta la sua presa sull´avversario e caricó una fiammata colossale nella sua bocca! Capendo che stava per succedere qualcosa di davvero impressionante, Taichi tiró indietro la sorellina...

"NOVA BURST!"

E un istante dopo, la bocca di Greymon si spalancó di nuovo, e invece che una semplice palla di fuoco, ne uscí un devastante fascio di luce rossa e fiamme scarlatte che investí Parrotmon, avvolgendolo in un abbraccio letale! Il Digimon volatile stridette ancora, un urlo ancora piú acuto, assordante e spaventoso... e il suo corpo inizió letteralmente a disgregarsi, infrangendosi in una pioggia di quadratini luminosi che vennero spazzati via nel giro di pochi istanti! Il tremendo attacco di Greymon fece lampeggiare dei bagliori scarlatti nel cielo di Odaiba, illuminandola come se il sole si fosse improvvisamente avvicinato alla terra... e il caos duró per diversi secondi, prima che la furia di Greymon si spegnesse, e Taichi ed Hikari potessero vedere cosa fosse successo.

Soltanto Greymon, ansimante, era ancora in piedi nel bel mezzo del campo di battaglia, circondato da frammenti di cemento infranto, cocci di vetro e sbarre di metallo fuso o piegato. Parrotmon era semplicemente... scomparso. Il suo corpo era stato letteralmente obliterato dal tremendo attacco di Greymon, e ora Taichi non poteva fare altro che guardare con un misto di spavento e meraviglia il loro salvatore che si ergeva vittorioso.

"Greymon..." mormoró. Poi, si ricordó della sorellina e guardó verso di lei per assicurarsi che stesse bene. "Hikari-chan? Hikari-chan, come va?"

Fu solo allora che si accorse che la bambina piú piccola aveva perso i sensi per qualche motivo, e adesso giaceva tra le sue braccia come se dormisse. Non si era fatta niente, questo lo si vedeva subito... ma allora perché era svenuta cosí... ?

Ma non ci fu il tempo di pensarci su. Taichi guardó verso Greymon e vide che il Digimon dinosauro stava rimpicciolendo a vista d´occhio, tornando ad essere Agumon nel giro di pochi secondi... e poi, continuó a ripercorrere le sue trasformazioni al contrario e ritornó ad essere il piccolo, inoffensivo Koromon.

"Koromon..." disse Taichi, non sapendo cosa fare o dire in quel momento. Per diversi secondi, il Digimon rosa non disse nulla a sua volta, e rimase lí dov´era, come bloccato...

Poi, Koromon inizió a svanire sotto gli occhi di Taichi. Non disgregandosi come era successo a Parrotmon, ma piuttosto diventando traslucido e sempre piú trasparente. Taichi, non capendo ancora esattamente cosa stesse accadendo e perché, sporse una mano per afferrare Koromon, ma il suo braccio passó attraverso il corpo ormai incoerente del Digimon, che rivolse al piccolo un sorriso rassicurante, come per dire che ora lui ed Hikari erano al sicuro... e poi scomparve del tutto, come se fosse stato un sogno e adesso fosse l´ora di svegliarsi.

"Ciao, Taichi..." si sentí, ancora per un attimo, la sua flebile voce.

La scena ripiombó nel silenzio. Taichi non poteva ancora credere ai suoi occhi. Quello che aveva appena visto era, senza ombra di dubbio, la cosa piú incredibile che gli fosse mai capitata. Nonostante la tenera etá, sapeva benissimo che se lo avesse raccontato, nessuno gli avrebbe mai creduto...

Certo né lui né Hikari immaginavano che attorno a loro si fosse giá messo in moto un immenso macchinario, che li avrebbe portati ed essere i protagonisti della piú grande avventura che tutti i mondi avessero mai visto...

 

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CannonBeemon scosse la testa quando l´ultima parte del suo volo di ricognizione non diede risultati migliori dei precedenti. In un raggio fin troppo largo a partire dal luogo in cui si trovavano i suoi amici, non aveva percepito la presenza di alcun varco digitale in procinto di aprirsi, e non riusciva a capire quale fosse il gioco a cui stavano giocando i loro nemici. Forse la cosa migliore da fare sarebbe stata proprio di attaccare senza stare lí a pensarci, ma il Digimon insettoide sapeva fin troppo bene che un attacco alla cieca avrebbe potuto avere risultati disastrosi. No, non potevano esporsi cosí... soprattutto senza sapere cosa avesse in mente il nemico...

Con un ronzio tonante, CannonBeemon tornó da dove aveva iniziato il suo volo, e atterró vicino a Sho, Yurika e SnowAgumon. La bambina dai capelli blu fu la prima a correre da lui mentre scioglieva la trasformazione e tornava ad essere Kunemon.

"Bentornato, Kunemon-chan!" disse Yurika, prendendo in braccio il bruco giallo. "Allora, non hai trovato niente?"

"Assolutamente niente, ragazzi, e ho cercato in lungo e in largo. Non riesco a trovare nulla che possa assomigliare ad un Digi-Gate in procinto di aprirsi." affermó. "Ho come l´impressione che il nemico stia volontariamente giocando con noi per farci perdere il sangue freddo e spingerci ad attaccare."

"Vuol dire che hanno sottovalutato i nostri soldati, direi." affermó Sho, dando un´occhiata attorno. I soldati avevano mantenuto le loro posizioni, e anche se forse qualcuno di loro era un po´ impaziente, restavano tutti in ordine, e attendevano che arrivassero degli ordini prima di fare qualsiasi cosa. "I soldati stanno fermi dove sono e non tentano colpi di testa. Ce ne vorrá prima che riescano a far loro perdere la calma."

"Peró io comincio a non poterne piú di starmene qui!" esclamó SnowAgumon, grattandosi la testa per poi sgranchirsi la schiena. "Io sono un Digimon! Posso capire che voi uomini abbiate bisogno di fare gruppo, ma se andassimo io e CannonBeemon, potremmo cogliere il nemico di sorpresa e mettere tutti fuori combattimento! Risolveremmo la situazione in un lampo!"

Sho doveva ammettere che ció che SnowAgumon aveva suggerito non gli dispiaceva... ma aveva imparato che il coraggio e la temerarietá sono due cose diverse. "Lo so, lo so, SnowAgumon-chan... anche a me piacerebbe se fosse cosí semplice. Ma purtroppo non sappiamo cosa stiano tentando di fare i nostri nemici." affermó. "E fare di testa nostra, adesso come adesso, metterebbe tutti in pericolo."

"Ancora non ci siamo del tutto abituati alle nuove regole che vigono nel mondo degli umani. Spero solo che Bearmon e gli altri se la stiano cavando un po´ meglio." affermó Kunemon.

Come se qualcuno avesse sentito quello che stavano dicendo, un suono d´allarme risuonó improvvisamente tra le postazioni dei soldati, facendo scattare immediatamente sul chi vive! La sirena riecheggió per diversi secondi, e immediatamente, tutti si misero in guardia e si appostarono!

"Un allarme!" esclamó Sho. "Sembra che il nemico abbia deciso di tornare all´attacco!"

"Bene, troverá noi ad attenderli!" esclamó SnowAgumon, impaziente com´era di riprendere la battaglia e porre fine a quella follia una volta per tutte! "Ragazzi, state pronti! Dobbiamo digievolvere non appena vediamo qualche Digimon nemico!"

"Ricevuto! State pur certi che non passeranno!" rispose prontamente Yurika. Lei e Sho presero in mano i loro Digivice... e qualche istante dopo, un rumore inquietante annunció l´arrivo dei loro nemici! Solo che questa volta non si trattava di Vilemon, bensí di un gruppo di enormi e disgustosi Raremon, che emersero dal terreno in mezzo alle postazioni dei loro alleati, causando un attimo di panico! "Ah! Maledizione, mi sa che sono giá passati!"

Un Raremon emerse con un gorgoglio sinistro a pochi metri da loro... e uno sfortunato soldato precipitó urlando nella sua bocca spalancata, sotto lo sguardo pieno di orrore di Yurika! Impotenti, i bambini videro quella ributtante massa di tossine chiudere la bocca, condannando il malcapitato ad una fine orribile!
Scioccata da quella visione, Yurika restó per un attimo come ipnotizzata quando la mostruosa creatura si voltó verso di lei e i suoi compagni, decisa a proseguire il suo spuntino con lei! Ma la decisione di Yurika le permise di superare, almeno per il momento, lo shock di quella terribile visione, e il suo orrore si trasformó rapidamente in rabbia e desiderio di vendetta!

"Tu... maledetto mostro! Come hai potuto? Kunemon-chan, evolvi! Dobbiamo distruggerlo prima che faccia altre vittime!" esclamó la ragazzina.

"Anche noi, SnowAgumon! Dobbiamo eliminarne quanti piú possibile!" continuó Sho. I Digiprescelti del Coraggio e dell´Amore attivarono i loro Digivice, mentre i loro Digimon si piazzavano davanti a loro per proteggerli dall´essere informe che voleva fare un boccone di loro!

"SnowAgumon shinka... VEEDRAMON! Veedramon chou shinka... AEROVEEDRAMON!"

"Kunemon shinka... FLYMON! Flymon chou shinka... CANNONBEEMON!"

Il dragone alato e il calabrone meccanico presero immediatamente il posto di SnowAgumon e Kunemon... e il Raremon nemico spalancó la sua orrida bocca, scagliando un enorme fiotto di acido contro di loro! Appena in tempo, CannonBeemon ed AeroVeedramon si scansarono, anche se uno schizzo del liquido corrosivo colpí la coda del drago alato, facendogli strizzare un occhio per l´improvviso dolore!

Tutt´attorno, i soldati si erano riavuti rapidamente dall´attacco a sorpresa, e anche se i Raremon avevano fatto delle vittime, cercavano giá di prendere delle posizioni piú sicure.

"Prennnndi questo, bestiaccia! Nnnnnnitro Stinnnnger!" esclamó CannonBeemon, rivolgendo il suo pungiglione-cannone verso il Raremon che aveva davanti e sparando un raggio di energia luminosa che entró nella bocca spalancata del Digimon non-morto e uscí dalla nuca con un´esplosione abbagliante! Il Raremon non ebbe nemmeno il tempo di grugnire prima di disintegrarsi... e nel punto in cui si trovava, i ragazzi videro riapparire il soldato che era stato inghiottito un attimo prima! Sembrava malridotto... ma quando AeroVeedramon gli si avvicinó per controllare, notó con suo immenso piacere che era ancora vivo!

"Ragazzi, lo abbiamo salvato!" esclamó il dragone alato, raccogliendo il soldato privo di sensi. "Lo porto al sicuro e torno subito! Intanto vedo anche di sfoltire un po´ i nostri nemici!"

Yurika tiró un sospiro di sollievo. "Meno male... se non altro, almeno c´é qualcuno che siamo riusciti a salvare..." mormoró.

"Va bene, AeroVeedramon, ma fai presto! Non credo che i nostri nemici ci lasceranno molto tempo..." esclamó Sho, la cui voce stava venendo soffocata dai rumori di spari, urla, ordini, ruggiti ed imprecazioni che riempivano il campo di battaglia. "Accidenti, guardate lá! Mi sa che abbiamo ancora compagnia!"

"Cosa? E quelli... cosa diavvvvolo sono?" ronzó CannonBeemon, nel momento in cui una serie di squitti e stridii annunció l´arrivo di una nuova minaccia! Un gruppo di Plagamon era apparso su una collina vicina, e adesso che i soldati erano impegnati a difendersi dai Raremon, stavano approfittando per abbattersi sui difensori dell´umanitá, con una velocitá spaventosa! Sembravano un fiume in piena che si riversava dalle colline... solo che invece di acqua, era composto da decine e decine di mostruositá simili a topi giganteschi!

"Attenti! Posizioni difensive, presto!" esclamó un soldato, un attimo prima che un Raremon particolarmente grande e feroce emergesse vicino a lui, spalancando la bocca per ingoiarlo! Nonostante la paura, il soldato reagí con prontezza ed efficienza, staccando la sicura di una granata e lanciandola nelle fauci spalancata dell´orrenda creatura prima di buttarsi di lato per evitarle! Il mostro non-morto alzó di nuovo la testa... e in quel momento, la bomba esplose, riducendolo in stringhe di dati!

Ma era chiaro che adesso i soldati erano in difficoltá! I Plagamon si abbatterono su di loro con ferocia e determinazione, facendo schioccare le fauci ed abbattendo diversi difensori... e dopo aver affidato il soldato da lui recuperato ad alcuni compagni che erano abbastanza lontani dall´azione, AeroVeedramon si libró in volo e scese in picchiata sui mostruosi Digimon ratti, usando le sue potenti ali per falciarne uno! L´orribile bestia stridette e si disintegró, ma altre si scagliarono contro AeroVeedramon e cercarono di afferrarlo coni loro artigli per trascinarlo giú e farlo a pezzi! Il dragone alato si difese frustando i Plagamon con la coda, per poi riprendere il volo e scagliare un attacco V-Wing Blade contro di loro... e di nuovo, un proiettile di energia luminosa a forma di V scaturí dalle ali aperte del dragone e si schiantó sul nemico!

"Bel colpo, AeroVeedramon!" esclamó Sho. I Plagamon, colti di sorpresa, cominciarono a disperdersi... e CannonBeemon ne approfittó per caricare il suo attacco piú potente e bombardare i mostri di WaruNezumimon con una micidiale pioggia di luce!

"Sky Cannnnonnnn Innnfinnnity!"

I cannoni montati sulla schiena di CannonBeemon presero vita, scatenando contro i Plagamon una tempesta di luce! Numerose di quelle bestiacce vennero travolte e ridotte in stringhe di dati, costringendo la mostruosa orda a rallentare in preda alla confusione e al panico... ma non sarebbe durato a lungo, e c´erano ancora i Raremon a cui pensare...

"Qui si mette male..." disse tra sé AeroVeedramon, dando un´occhiata a Sho e Yurika. I due bambini si erano rifugiati in una postazione dell´esercito di difesa, ma erano comunque in una situazione pericolosa. Probabilmente non ci sarebbe voluto molto tempo prima che gli assalitori infrangessero le linee di difesa e travolgessero quella postazione! "Spero che il comandante dell´armata si faccia vivo in fretta, altrimenti siamo nei guai!"

 

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WaruNezumimon era ora molto piú sicuro che la battaglia sarebbe volta a loro favore. I suoi Raremon e Plagamon stavano tenendo occupati i difensori di Tokyo su due fronti, costringendoli a ripiegare e a rivalutare al volo le loro tattiche per non farsi sopraffare... e le armi umane avevano ben poco effetto sui Raremon, che sembravano insensibili al dolore. Ora era solo questione di mettere ancora piú pressione agli esseri umani, in modo che le loro difese cedessero una volta per tutte...

"Ottimo lavoro, Galerimon!" squittí soddisfatto il disgustoso uomo-ratto, sfregandosi le mani artigliate. "Ottimo davvero! E adesso... credo proprio che possiamo dare il colpo di grazia! Forza, fai uscire i Digi-Ghost! A questo punto, possiamo permetterci di sacrificarli!"

"Subito, mio signore!" rispose prontamente la Digimon simile ad una vecchia strega, stringendo bramosamente in una mano la sfera che conteneva tutti i suoi Digi-Ghost. "Se questa é la sua volontá, possiamo procedere!"

"Allora vai, Galerimon." taglió corto WaruNezumimon. "I Digiprescelti avranno una sorpresa che non si aspettano!"

Galerimon fece cadere il globo di vetro sul terreno, dove si infranse con un clangore acuto... e gli spiriti maligni che ne erano contenuti salirono ululando verso il soffitto, passandovi attraverso per cominciare il loro attacco al Mondo Reale! Alcuni di loro, tuttavia, restarono nella sala... e WaruNezumimon prese un bel respiro e li inaló letteralmente, facendoli sparire nelle proprie narici!

"Aaaaah! Cosí sí che va bene! Al contrario di quell´idiota di Watchmon, io sono controllarmi!" affermó WaruNezumimon. Un´aura di luce nera avviluppó il suo corpo, e pochi istanti dopo, il mostruoso uomo-ratto cominció a crescere e a diventare piú muscoloso, fino a raggiungere la ragguardevole altezza di due metri e mezzo! Gli stracci che coprivano il suo corpo si lacerarono, e WaruNezumimon si liberó di ció che copriva la metá superiore del suo corpo con un gesto sprezzante del braccio, mostrando un torace muscoloso ricoperto da corta, lurida pelliccetta beige! "Questo dovrebbe bastare. Con tutti i Digimon che abbiamo sguinzagliato contro di loro, basteró a sistemare i due Digiprescelti e i loro animaletti domestici! A proposito... ci arriverá un po´ di aiuto da Anthraxmon-sama?"

"Certamente, mio signore. Ho ricevuto da poco un messaggio da parte sua!" rispose Galerimon con chiara soddisfazione. "Alcuni Digimon suoi fedeli arriveranno presto a darci man forte, quindi... possiamo dire che lo scontro é nelle nostre mani! Lei vada pure a combattere contro i Digiprescelti, io resto qui ad occuparmi di tutto il resto."

WaruNezumimon ghignó, evidentemente cogliendo l´inganno. "In realtá, mia cara Galerimon... non vorrei mai privarti del piacere di partecipare anche tu al nostro trionfo." affermó. "Quindi, ti chiedo di partecipare anche tu alla battaglia. Non ti preoccupare, a questo punto non abbiamo bisogno che qualcuno rimanga qui se non qualche galoppino troppo debole per darci una mano in battaglia!"

Galerimon nascose astutamente il suo disappunto. Non aveva calcolato che WaruNezumimon le avrebbe chiesto di partecipare a sua volta... ma non era un problema davvero importante, quindi si poteva fare. Certo, ci sarebbe voluta qualche revisione dei suoi piani all´ultimo momento, ma nulla di davvero preoccupante.

"Come desidera, WaruNezumimon." affermó. "Parteciperó anch´io, anche se non so quanto saró in grado di contribuire..."

 

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AeroVeedramon si scaglió nuovamente in picchiata, afferrando un Plagamon che stava per lanciarsi voracemente su un soldato ferito, e sollevandolo in aria di peso, tra gli stridii e le imprecazioni del ratto gigante. Poi, tenendolo per la coda, cominció a girare su sé stesso e, una volta accumulato un momento sufficiente, lo scaraventó via, mandandolo a schiantarsi contro un Raremon! CannonBeemon, da parte sua, eseguiva una raffica di attacchi in volo, bombardando i nemici con i suoi laser, ma ogni buco che riusciva a creare nella formazione nemica si riempiva di nuovo pochi istanti dopo, quando altri Plagamon o Raremon sostituivano i Digimon cancellati. I soldati stavano effettuando una ritirata strategica, coprendosi con lanci di granate di tanto in tanto... ma adesso, il campo di battaglia stava diventando sempre piú caotico, e ben presto sarebbe diventato impossibile mantenere anche soltanto una sembianza di ordine.

"Cosí non puó andare avanti... dobbiamo cercare in qualche modo di avanzare!" esclamó AeroVeedramon. CannonBeemon voló accanto a lui, e il dragone alato gli fece cenno di ripiegare. "CannonBeemon, dobbiamo cercare di coprire la ritirata degli umani meglio che possiamo! Temo che il peggio debba ancora venire!"

"Vvvva bene!" esclamó di rimando CannonBeemon. "Ma dobbiamo stare attenti anche a proteggere Sho e Yurika! Nnnnonnnn so quannnnto sarannnno al sicuro, connnn tutti i Digimon che connntinnnuano ad arrivvvvare!"

AeroVeedramon stava per rispondere... quando un urlo di dolore e terrore squarció l´aria, e il dragone alato si voltó allarmato in quella direzione!

Quello che vide gli fece gelare il sangue nelle vene.

Alcuni Digi-Ghost stavano emergendo dal terreno, sotto forma di sbuffi di vapore nero, e si stavano avvolgendo attorno ad alcuni soldati, con il risultato che le vittime, dopo un istante di paura, si abbattevano al suolo in preda al panico e cominciavano una rapida, agghiacciante trasformazione! Gli altri soldati rimasti illesi indietreggiarono, guardando con orrore i loro compagni che cambiavano forma, avvolti in bozzoli di luce nera! Nel giro di pochi secondi, la trasformazione era completa... e dove prima si trovavano dei soldati, ora c´erano altri alleati di WaruNezumimon, che si aggiungevano al massacro perpetrato dagli altri Digimon malvagi! Le file dell´esercito giapponese, che fino ad un attimo prima riuscivano a restare in ordine e disciplinate... vennero travolte dal panico, e i Digimon trasformati cominciarono ad aprire dei varchi nelle difese degli umani, gettando anche Sho e Yurika in un istante di terrore!

"Aaaaah! Ma che cavolo...?"

"Maledizione! Stanno... stanno trasformando i nostri compagni!"

"Restate indietro! Cercate di ricomporre le file!"

"Ma... ma che diavolo... stanno... stanno usando i Digi-Ghost sui nostri soldati!" esclamó Sho con orrore. "Che... cosa facciamo adesso? Cosa... cosa possiamo fare per fermarli?"

"Non... non lo so, Sho-kun! Non so come facciamo a difenderci dai Digi-Ghost!" esclamó Yurika. "Dobbiamo... dobbiamo... oh no, e quello che cosa...?"

La situazione stava andando di male in peggio. Yurika indicó una collinetta vicina, dove stava accadendo qualcosa... alcuni varchi stavano apparendo dal nulla, come dei buchi neri in minatura... e stavano facendo uscire un gruppo di Digimon che davano proprio l´impressione di essere adatti all´esercito di WaruNezumimon! Erano dei mostriciattoli rosa-violacei vagamente umanoidi con un lungo naso e una buccia di banana come copricapo, che sedevano all´interno di un bidone della spazzatura, usandone il coperchio come scudo, e tenendo nell´altra mano una specie di lanciarazzi fatti di lattine imbullonate assieme in qualche modo! Avevano gli occhi blu e un ghigno feroce perennemente visibile sul volto, e su una spalla, recavano tutti un tatuaggio di uno scarafaggio nero.

"Cosa?" esclamó stupefatto CannonBeemon. "E quelli da dovvvve diavvvvolo saltano fuori? Ero sicuro di nnnonnn avvvver percepito nessun vvvvarco digitale!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Garbagemon
Tipo: Mutante
Attributo: Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Junk Chunker, Dirty Saucer

Questo Digimon era una volta un programma Cestino di un computer, ma ha ottenuto vita propria ed é stato trasformato in una disgustosa mostruositá. Tiene in mano un bazooka fatto di lattine attaccate assieme, e tutto ció che viene risucchiato nel suo bidone sparisce senza lasciare traccia.

      
I mostri cominciarono immediatamente a fare fuoco sulle truppe giá in preda alla confusione, rendendo il campo di battaglia ancora piú caotico... e in breve tempo, la situazione si rovesció, mettendo in gravi difficoltá i difensori!

"Maledizione! Presto, dobbiamo proteggere Sho e Yurika!" esclamó AeroVeedramon, cercando almeno di trovare un ordine di prioritá nelle cose da fare. CannonBeemon fece per scattare verso i due ragazzini... e un attimo dopo, si fermó quando vide che qualcuno aveva giá raggiunto Sho e Yurika, e aveva agguantato per il collo i due ragazzini terrorizzati, sollevandoli di peso mentre i due si agitavano e cercavano di liberarsi!

"Nnnno! Ragazzi!" esclamó il Digimon insettoide.

WaruNezumimon, con un ghigno trionfante, spostó Sho e Yurika in modo che fossero davanti a lui... e qualsiasi attacco da parte di AeroVeedramon e CannonBeemon avrebbe finito per colpire loro!

"Fermi dove siete, voi due! Se fate una sola mossa, i vostri amichetti sono morti!" squittí trionfante il malefico uomo-ratto...

 

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CONTINUA...

Nota dell´autore: Per il momento... sí, mi sto concentrando piú che altro sulle vicende che stanno accadendo in Giappone con Sho e Yurika. E mi sembra che i nostri amichetti siano nei guai... WaruNezumimon ha rovesciato la situazione a suo vantaggio, e temo ci vorrá un bel colpo di genio per ribaltarla di nuovo. O quello, o un colpo di fortuna...

A proposito, spero che vi sia piaciuta la mia riscrittura del primo incontro di Taichi ed Hikari con i Digimon...

Tra non molto faró in modo di iniziare un po´ di nuove storie, ma nel frattempo... tenete d´occhio A World Reborn, perché sará la prossima che aggiorneró!

Grazie mille... e a presto!     
      

 

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Capitolo 39
*** Mosse strategiche ***


Digimon Zero
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 39 - Mosse strategiche

Una cosa che si poteva dire, senza ombra di dubbio, a lode dei soldati di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra, era questa: per quanto potessero essere colti di sorpresa dalle incredibili novità che si paravano loro davanti, erano molto abili a pensare rapidamente e ad improvvisare una nuova tattica.

Per questo motivo, la vista di un gruppo di mostruosi Digimon meccanici simili a carri armati viventi, che avanzavano lenti ma inesorabili sul luogo che Geryomon aveva scelto come campo di battaglia, non riuscì a destabilizzare i soldati più di tanto. Dopo che una prima raffica aveva sfortunatamente sfoltito un po' le loro file, si erano piazzati in posizioni difensive, e avevano cominciato il contrattacco, con Yatagaramon, GrapLeomon e Nephilimon a fare da arieti di sfondamento!

"Forza, ragazzi! E' il momento di far vedere quanto valiamo!" ruggì GrapLeomon, scagliandosi contro un gruppo di Commandramon e Sealsdramon. I Digimon rettiloidi lo accolsero con una fitta raffica di fuoco di sbarramento, che però ebbe poco effetto sulla robusta corazza futuristica che lo proteggeva... e GrapLeomon, dopo aver eseguito una giravolta su sè stesso, eseguì uno spettacolare calcio volante rotante, che travolse la prima fila del nemico! "Cyclone Turbine!"

I nemici sopravvissuti si dispersero in preda allo sgomento, facendo in modo che i difensori dell'umanità avessero modo di riorganizzarsi... almeno finchè uno dei cinque Tankdramon non si avvicinò con un inquietante rullo di motori, e non cominciò a puntare i suoi cannoni contro GrapLeomon e i soldati! Rendendosi subito conto del pericolo, anche se non conosceva bene quella mostruosità meccanica, l'uomo-leone lanciò un ruggito di avvertimento!

"Attenti! Tutti a terra!" esclamò, una frazione di secondo prima che il Tankdramon nemico facesse fuoco con le sue mitragliatrici! Per fortuna, la maggior parte dei soldati fu in grado di mettersi al riparo, anche se alcuni vennero falciati... e il Tankdramon venne ripagato un attimo dopo quando un razzo esplose sulla sua faccia, strappandogli un ruggito metallico e costringendolo ad indietreggiare! Si sentì un rombo inquietante quando il Tankdramon colpito barcollò, usando i suoi cingoli per mantenere la presa sul terreno... e un istante dopo, Nephilimon gli fu addosso!

"Ottimo lavoro! Adesso tocca a me!" esclamò l'angelo caduto. "Psychic Arrow!"

Nephilimon creò una freccia di luce violacea davanti a sè e la scagliò contro il carro armato vivente, prendendo di mira, con precisione incredibile, quel piccolissimo spazio che stava tra due piastre dell'armatura! Una scarica elettrica si dipartì con uno stridio inquietante dal punto colpito, e alcune scintille spruzzarono da esso mentre il Tankdramon ruggiva per l'improvviso dolore. La freccia aveva danneggiato dei circuiti motori molto importanti, compromettendo seriamente il funzionamento del Digimon macchina!

"Bene! Adesso è in difficoltà! Concentrate il fuoco su di lui!" esclamò un soldato, indicando il mostro che Nephilimon aveva appena bloccato. I soldati non avevano bisogno di sentirselo dire... e in breve tempo, tutti coloro che potevano puntarono le armi contro il Tankdramon e fecero fuoco a raffica, mentre i loro compagni e i Digiprescelti pensavano a tenere a bada i Commandramon e i Sealsdramon. Il Tankdramon ringhiò ferocemente, assalito da tutte le parti, e cercò di attivare nuovamente i suoi radar per prendere di mira tutti i nemici nello stesso momento... ma i proiettili che gli piovevano addosso erano troppo fitti, e per quanto la sua corazza ne fermasse buona parte, quelli che riuscivano ad insinuarsi tra le piastre dell'armatura gli provocavano dolore e lo costringevano a fermarsi.

"Ottimo lavoro! Adesso ci pensiamo noi a finire questo affare." disse il giovane Felipe, sogghignando leggermente mentre osservava la scena dalla groppa del potente Yatagaramon. Il corvo gigante fece un cenno con la testa e calò appena un po' di quota, mantenendosi in sospensione a pochi metri dal suolo... per poi scagliare uno dei suoi attacchi migliori!

"Reggiti forte, Felipe! Si ballerà un po'... e non serviamo arachidi su questo volo!" esclamò Yatagaramon. "Savage Emperor!"

I rebbi posti sulle ali del corvo a tre zampe si caricarono di energia, che poi venne sprigionata sotto forma di un enorme raggio di energia che investì in pieno il Tankdramon nemico prima che questo potesse rispondere al fuoco! Indebolito com'era dagli attacchi precedenti, il mostro meccanico non riuscì a resistere al massiccio assalto, che lo cancellò in una gigantesca esplosione, eradicando i suoi dati e facendoli disperdere al vento! Spaventati dalla fine di una delle loro armi migliori, numerosi Commandramon si fecero prendere dal panico e scapparono in varie direzioni, cercando di non esporsi al fuoco dei soldati inglesi che avevano ripreso l'offensiva! Alcune granate raggiunsero i Digimon nemici che cercavano di ripararsi dietro gli ostacoli naturali, cancellandone diversi.

"Sembra... sembra almeno che stiamo avendo successo, per ora." disse Jolene. La sua naturale paura della confusione e della violenza stava in quel momento lasciando spazio alla determinazione di vedere quella terribile situazione finalmente risolta. "Non credevo, sinceramente, che i nostri soldati sarebbero riusciti a fare così tanto contro i Digimon invasori."

"Chiaramente, non erano preparati alla tecnologia umana e alle nostre risorse. Anche se, a stare a sentire voi, queste creature sono capaci di ben altro." affermò un soldato che era rimasto con lei e Kevin per proteggerli. Alcuni Digimon nemici avevano provato ad avvicinarsi alla postazione per catturare i ragazzi... soltanto alcuni, che erano stati rapidamente abbattuti da scariche di armi da fuoco brevi, precise e fatali. "Da quanto ci dite, queste strane creature si mostrano in innumerevoli forme, dimensioni e anche livelli di potenza, giusto? Quindi non possiamo mai dire di essere pronti a tutto quello che ci manderanno contro..."

"Purtroppo, temo che questo sia vero..." affermò il piccolo Kevin, che da distanza di sicurezza assisteva alla battaglia. "Abbiamo visto un sacco di Digimon durante il nostro viaggio, e tutti erano diversi l'uno dall'altro... bisogna stare molto attenti, perchè non si sa mai che poteri abbia un Digimon rispetto ad un altro. E poi ci sono i Digi-Ghost..."

"Quella cosa che trasformano la gente in Digimon, vero? Quelli sì che sono un problema." affermò l'ufficiale. "Purtroppo, temo che contro quelli non abbiamo ancora un sistema sicuro... possiamo solo stare il più attenti possibile a quello che accade, ed isolare immediatamente tutti i soldati che mostrano dei sintomi strani. Ma per adesso, il problema sono quelle specie di corazzate viventi che stanno attaccando i nostri uomini..."
Una tremenda esplosione scosse il terreno, facendo gelare il sangue nelle vene a Jolene, e per poco la ragazzina non cedette all'impulso di gettarsi a terra e coprirsi la testa con le mani. La battaglia si stava spostando, e stava arrivando pericolosamente vicina alla postazione in cui si trovavano lei e Kevin. Per quale motivo Felipe fosse lì a combattere assieme a Yatagaramon, lei non lo immaginava, nè riusciva ad immaginare come facesse...

"Accidenti... a DigiWorld non avevamo scelta... siamo stati gettati nel bel mezzo dell'azione senza avere la possibilità di trovare rifugi o cose del genere. Adesso... siamo nel Mondo Reale dove potremmo metterci in una posizione di relativa sicurezza... Felipe sembra non avere nessuna paura, e lo invidio per questo..." pensò tra sè la timida Digiprescelta della Sincerità. "In effetti, devo anche dire che lo ammiro per il suo sprezzo del pericolo..."

"Neanche Sho e Yurika sono gente che si tira indietro di fronte al pericolo, però..." volle far notare Kevin, gentilmente ma con arguzia. Jolene strizzò un occhio per la sorpresa, ma non rispose - in quel momento, c'era una situazione un po' più immediata a cui pensare.

"Ne parliamo dopo, Kevin... adesso stiamo attenti a quello che succede!" affermò Jolene, rialzandosi per vedere cosa stava accadendo. Al momento, le sorti della battaglia sembravano in perfetto equilibrio, o magari leggermente a favore degli uomini: i Commandramon e le loro versioni evolute stavano ripiegando, scatenando qualche raffica di arma da fuoco giusto per coprirsi... e i Tankdramon si stavano muovendo in prima fila, in modo da proteggere i loro comagni e al tempo stesso poter sfogare tutta la loro potenza di fuoco sui nemici!

"Ritirata strategica! Compiere azione di disturbo sulle unità nemiche!" si sentì la voce di un soldato.

Rendendosi conto che quei colossi cingolati non erano avversari con i quali potessero competere in uno scontro diretto, i soldati stavano cercando di disperdersi, in modo da non offrire un bersaglio tanto facile, e di tenerli sotto tiro per distrarli. Lo scopo era chiaramente quello di permettere ai Digimon di attaccarli più agevolmente, e GrapLeomon e i suoi compagni non avevano certo bisogno che qualcuno glielo facesse notare!

"Okay, amici! Ora ritiratevi, non esponetevi più di tanto... a questi ammassi di metallo ci pensiamo noi!" esclamò l'uomo-leone cibernetico, spostandosi sulla traiettoria di uno dei Tankdramon in modo da impedirgli di inseguire i soldati umani. Tra le mani teneva un Sealsdramon che aveva cercato di accoltellarlo a tradimento, e che ora si dibatteva nel futile tentativo di sfuggirgli. Con un gesto deciso delle braccia, GrapLeomon scaraventò il Sealsdramon catturato verso il Tankdramon, che ringhiò infastidito e scaraventò via il proiettili improvvisato con un secco gesto del braccio!

"Beast Wave Slash!" ringhiò GrapLeomon un istante dopo. Le turbine montate sulle sue braccia si attivarono con un forte suono di risucchio, e l'uomo-leome cibernetico scagliò una potente scarica elettrica che prese la forma di un pugno, e volò dritta verso il volto del dragone-carro armato, colpendolo in pieno! Lo stridio metallico dei cingoli sul terreno venne soffocato dal ruggito di rabbia ed indignazione del mostro, mentre quest'ultimo veniva trascinato via dalla potenza dell'attacco di GrapLeomon... ma non restò fermo a lungo, e tornò all'attacco, puntando tutte le sue bocche di fuoco contro GrapLeomon.

"Striver Cannon!" esclamò il Tankdramon nemico. Un'esplosione assordante seguì una frazione di secondo dopo, e da uno dei cannoni posti sulla schiena del mostro cibernetico uscì un grosso proiettile, decorato con quello che sembrava essere il muso digrignante di un drago, che volò verso GrapLeomon. Quest'ultimo non si fece intimorire e fece un rapido scatto in avanti con le braccia, afferrando al volo il proiettile... e poi lo scaraventò via, verso un gruppo di Commandramon e Sealsdramon che non si erano allontanati abbastanza dal campo di battaglia! Da esperti soldati quali erano, i Digimon draconici reagirono con prontezza e si dispersero, ma alcuni di essi vennero comunque cancellati quando il missile scagliato da Tankdramon esplose in mezzo a loro! Il Tankdramon nemico ruggì e cercò di lanciarsi contro GrapLeomon, ma Nephilimon e Yatagaramon intervennero per dargli una mano, lanciandosi addosso ai Tankdramon che cercavano di dare rinforzo al loro compagno.

"Ottimo lavoro, amici! Continuiamo così!" esclamò Nephilimon, volando rapidamente davanti ad un Tankdramon e poi scattando indietro per evitare che la creatura cibernatica la afferrasse. Il drago-carro armato puntò i cannoni contro di lei, ma si ritrovò immediatamente con l'angelo caduto davanti alla faccia prima ancora di poter prendere la mira. "Questi Digimon sono potenti e resistenti... ma hanno un grosso punto debole, sono lenti. Dobbiamo batterli in velocità e fargli sprecare i colpi!"

"E' quello che stiamo già facendo da un pezzo!" rispose Felipe. "Presto, Yatagaramon, facciamo un bel volo in cerchio sopra le teste e poi facciamo un bel bombardamento a tappeto!"

"Non sono perchè voi umani bombardate i tappeti, ma ho compreso il concetto, Felipe." rispose il Digimon corvo, con il risultato che il biondino rimase per qualche istante stupefatto, e poi si mise una mano sulla fronte e scosse la testa. "Molto bene, ora ci siamo..."

Due Tankdramon alzarono i cannoni verso di loro, dimenticandosi di qualsiasi altro avversario, e scagliarono una raffica di colpi contro i Digimon volanti, che eseguirono una serie di acrobazie per evitare il fuoco incrociato.

"La situazione si sta facendo veramente calda da queste parti..." affermò Felipe, tenendosi stretto al collo di Yatagaramon. "Spero almeno che lì in Giappone Sho e Yurika se la stiano cavando bene..."
 

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"Spero almeno che lì in Inghilterra Jolene-chan e gli altri se la stiano cavando bene..." pensò nello stesso momento Sho Kusanagi, come se lui e Felipe fossero in qualche modo legati dal nastro rosso del destino! Lui e Yurika erano appena caduti nelle grinfie di WaruNezumimon che li stava usando come ostaggi per impedire ai loro Digimon di proseguire l'attacco, mentre attorno a loro le truppe di difesa giapponesi cominciavano a precipitare nel caos a causa dei Digi-Ghost scatenati contro di loro. Ogni tanto, si sentiva un urlo di raccapriccio... e un Digimon appariva al posto di unsoldato, sfoltendo le file dei difensori, e aggiungendosi a quelle degli invasori.

"Non era esattamente la posizione nella quale immaginavo di trovarmi quando questa invasione è cominciata..." affermò Yurika, storcendo il naso a causa della puzza rivoltante che circondava il corpo di WaruNezumimon, un misto di fognatura ed animale selvatico che arrivava al viso della bambina come un diretto. CannonBeemon ed AeroVeedramon erano costretti a restare a distanza, per paura che WaruNezumimon facesse qualcosa di inconsulto... nessuno dei loro attacchi, del resto, era in grado di colpire il loro nemico senza mettere in pericolo i bambini.

"Esatto, esatto! Bravi, restatevene indietro, mentre io sistemo i vostri ridicoli Pokemon! Toxic Breath!" esclamò il ratto umanoide. Spalancò la sua bocca armata di incisivi aguzzi, e scagliò da essa una nuvola di miasma verdastro che si diffuse tutt'attorno a lui, aleggiando nell'aria per un secondo e togliendo il fiato ai ragazzi... per poi espandersi di colpo e investire AeroVeedramon e CannonBeemon, che si ritirarono tossendo e starnutendo mentre la sostanza immonda cominciava a togliere loro le forze! WaruNezumimon rise di nuovo, mentre tutt'attorno i soldati venivano messi alle strette da una combinazione di Plagamon, Raremon, Garbagemon, ed altri Digimon altrettanti odiosi e rivoltanti! "Hahahahahaaaa! E allora, che succede, bambini prescelti? Non siete più tanto sicuri di voi stessi, ora! Heheheee... Watchmon vi ha sottovalutato, ma io non ripeterò certo il suo errore!"

Anche se si trovava in una posizione estremamente delicata, Sho non rinunciò a lanciare una frecciatina al disgustoso Digimon ratto. "Ah, no?" esclamò. "Da come stai parlando, direi che lo stai facendo proprio in questo momento!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: WaruNezumimon
Tipo: Mutante
Attributo: Virus
Livello: Ultimate
Attacchi: Toxic Breath, Dart of Decay
Digimon mutante associato alla pestilenza e alle malattie. Il suo covo è nascosto nei luoghi più oscuri e ripugnanti del Mondo Digitale, dove soltanto le creature più disgustose si arrischiano ad andare. Può ammorbare l'aria in una vasta area con i vapori tossici che accumula nel suo corpo, e usarli per attaccare.

 

La risposta di WaruNezumimon fu una risata a mezza bocca. "Watchmon era un povero sciocco." disse, tenendo comunque d'occhio AeroVeedramon, CannonBeemon e il resto dei soldati, giusto per assicurarsi che non lo attaccassero alla sprovvista mentre era ancora là che parlava. "Ha creduto di avere la vittoria in pugno prima ancora di avere tutti gli elementi per dirlo... e soprattutto, prima che voi  foste ridotti all'impotenza! Ma questa volta, ho fatto in modo che nulla possa interferire con la mia vittoria! Come vedete... adesso anche i vostri soldati sono diventati potenziali vittime dei miei Digi-Ghost, e si stanno rivoltando contro di voi!"

Un soldato dell'esercito di difesa cadde a terra con un ringhio di dolore, mentre strisce di codice digitale circondavano il suo corpo... e un attimo dopo, al suo posto si ergeva un robusto e pericoloso Golemon! Un altro si appoggiò ansimando dolorosamente ad una roccia... e venne rapidamente trasformato in un mostruoso Kuwagamon, un Digimon insettoide simile ad un gigantesco cervo volante dall'esoscheletro rosso e nero, e dalle mascelle simili a falci! Il cauto ottimismo delle forze di difesa, fino a quel momento supportato dai fatti, ora si stava andando a scontrare con i diabolici trucchi del nemico!

"Hehehehee... avete visto, eh? Che ve ne pare? Molto presto, si compirà il volere di Anthraxmon, il nostro grande signore, ed entrambi i mondi saranno sotto il suo dominio!" esclamò con crudele gioia il mostro simile ad un ratto umanoide, mentre i suoi seguaci appena trasformati cominciavano ad attaccare! Con orrore, Yurika vide un soldato cadere sotto i pugni di roccia di un Golemon, lo stesso che fino a pochi istanti prima era stato un soldato anche lui...

"E' una cosa atroce!" esclamò la bambina, inorridita ed indignata allo stesso modo. "Ma perchè state facendo tutto questo? Cosa vuole il vostro signore? Perchè non può lasciare in pace DigiWorld e il Mondo Reale?"

WaruNezumimon sghignazzò ancora una volta, e Yurika fu sicura che nelle sue parole successive ci fossero scherno, e anche una punta di amarezza. "Heheheheheee... pace, dici, ragazzina? Tu parli di pace? Quanto sei sciocca... non sai davvero come stanno le cose, eh?" esclamò l'uomo-ratto, divertito dalle parole della piccola Digiprescelta dell'Amore. "Già... ma forse non dovrei stupirmene. Voi siete sempre vissuti in questa città sterile e pulita, dove non ci sono pericoli... dove la vostra infanzia è protetta e non dovete preoccuparvi di nulla! Heheheheee... mi spiace infrangere il vostro bel sogno, bambini... anzi, no, in realtà non mi dispiace per niente... ma nella realtà le cose non sono così idilliache!"

"Di cosa stai parlando? E' il classico trucchetto del cattivo per farci esitare?" chiese Sho. "Se è così... sappi che noi non ci caschiamo tanto facilmente!"     

WaruNezumimon ghignò ferocemente, emettendo una risatina a denti stretti... che ancora una volta, almeno ai due ragazzini, suonavano quasi stentate. "Un trucchetto, dici tu, ragazzino? Heheheee... io non ho bisogno di mentire o di raggirarvi. E' chiaro che voi non ve ne rendete conto, ma la verità è che a questo mondo... sono più le persone che soffrono che quelle che vivono felici! Non ci avete mai pensato? A quanto è grande il Mondo Reale, voglio dire! Beh, io non posso certo dire di esserne un esperto, e il Mondo Digitale è senz'altro più grande ed impressionante, ma... ho avuto modo di sapere diverse cose, come per esempio... che in questo momento, nel mondo vivono più di sei miliardi di esseri umani!"

"E questo cosa c'entra?" tuonò AeroVeedramon. "Senti, roditore dei miei artigli, non mi piacciono questi giri di parole, quindi vedi di essere chiaro! Che cosa stai cercando di dire?"

Per nulla impressionato dall'impazienza del Digimon draconico, WaruNezumimon continuò quello che stava cominciando a sembrare un monologo. "Provate solo ad immaginare! Quate di queste persone possono dire di vivere una vita felice? Molto poche, immagino... non saprò molto del Mondo Reale, ma so di cosa succede in molte sue parti... povertà. Guerra. Violenza. Fame. Inganno. Avidità. Desideri insoddisfatti... heheheee, potrei andare avanti fino a domattina mentre i miei Digi-Ghost spazzano via i vostri amichetti! Non devo neanche andare a vedere in chissà quali posti lontani! Chissà quante persone fanno una vita infelice qui, nella vostra bella, pulita e decorosa grande città!" continuò con gioia maligna. "Bene, bene... vedo che sto cominciando a farmi capire! Quello che voglio dire... è che in questo mondo la sofferenza dilaga ovunque! La vita è un lampo, un breve e febbrile momento in mezzo a mari in tempesta... e finalmente viene la fine, e tutto si calma! Ma c'è un'altra possibilità! Il mio signore, Anthraxmon-sama, sa come far cessare le sofferenze di tutti, esseri umani e Digimon! Grazie a lui, nessuno dovrà più preoccuparsi di nulla... le sofferenze finiranno, ed entrambi i mondi conosceranno finalmente la pace eterna!"

"Di... di cosa stai parlando? Non puoi dire sul serio! Tu sei pazzo!" esclamò Yurika con evidente orrore. "Stai dicendo che il tuo signore... questo Anthraxmon... vorrebbe distruggere ogni forma di vita in entrambi i mondi?"

"Ma tutto questo non ha senso! E' come se si uccidesse un paziente per curare la malattia!" esclamò Sho, con rabbia e paura al tempo stesso. "E... e poi, scusa, che senso ha che tu lo serva, se poi anche tu verrai distrutto?"

WaruNezumimon esplose in una terribile risata! "Pensi che non lo sappia, stupido moccioso? Tutto alla fine decade... diventa cenere e polvere! Ma finchè sono qui, ho intenzione di rendere la mia vita quanto più divertente e piacevole possibile! E al fianco del grande Anthraxmon-sama, potrò divertirmi finchè entrambi i mondi non svaniranno nelll'oscurità!" esclamò. "Mentre voi restate qui, a cercare febbrilmente ed inutilmente di opporvi al destino inevitabile... io sarò qui a divertirmi, e a ridere finchè non verrà anche il mio momento! Voi non siete altro che dei bambini che inutilmente si scalmanano per sfuggire al destino inevitabile di ogni cosa!"

"Tu sei completamente pazzo! Tu sei da rinchiudere in un manicomio!" esclamò Yurika, dibattendosi selvaggiamente nella morsa del Digimon simile ad un ratto umanoide. "E quindi noi dovremmo semplicemente arrenderci e lasciar perdere tutto, soltanto perchè dici che la vita è difficile e che è comunque destinata a finire?"

"Sarebbe la soluzione più rapida e più facile, non credete?" ghignò WaruNezumimon. "In ogni caso, anche se decideste di opporvi, non andrete molto lontano! Tra non molto... i due mondi si scontreranno, e il mio signore dominerà su entrambi, cancellando ogni forma di vita! Grazie ai Digi-Ghost, il momento è vicino, e voi non potete fare più niente per impedirlo!"

"Che cosa? I Digi-Ghost?" esclamò CannonBeemon. "Di cosa stai parlannndo? Sonnnno quelli che permetterannnnno al tuo signnnnnore di vvvvarcare le barriere tra i due monnnndi?"

"Heheheee... adesso mi chiedete un po' troppo, non trovate?" rispose il servitore di Anthraxmon, rifiutando di farsi convincere a parlare troppo. "Perchè dovrei aiutarvi dicendovi per filo e per segno cosa ha intenzione di fare il mio signore? Io..."

*RATATATATATATATA!*

"AAAAAAARGH!" esclamò all'improvviso WaruNezumimon, un attimo dopo che una raffica di proiettili riempisse l'aria con un frastuono infernale, colpendolo in pieno! Con un ringhio strozzato, il Digimon malvagio barcollò in avanti e cadde al suolo faccia a terra, mentre numerosi proiettili cadevano tintinnando dalla sua schiena! Per quanto le armi convenzionali non fossero in grado di uccidere WaruNezumimon, erano sicuramente in grado di provocargli dolore... e la combinazione di questo e della sorpresa dell'attacco costrinse il mostruoso uomo-ratto a lasciar andare i due piccoli ostaggi! Sho e Yurika barcollarono in avanti nel tentativo di mantenere l'equilibrio, stupiti quanto il loro avversario da quello sviluppo... e quando si voltarono nella direzione da cui erano venuti i proiettili, videro un soldato dell'esercito di difesa che tirava un sospiro di sollievo e faceva loro un cenno di intesa, prima di riportare la sua attenzione ad un gruppo di Plagamon che si stava avvicinando pericolosamente! Un gruppo di soldati era già caduto sotto gli attacchi dei mostruosi Digimon ratto...

"AAAAARGH! MALEDETTI UMANI! LE VOSTRE ARMI FANNO MALE! QUESTA ME LA PAGHERETE!" esclamò WaruNezumimon, artigliando il terreno nel disperato tentativo di riprendersi in tempo, prima che i Digimon dei ragazzi gli fossero addosso...

"Sho! Yurika!" esclamò AeroVeedramon, scendendo verso il suo partner umano e la sua amica per fare loro da scudo e portarli al sicuro. "Come state, tutto bene? Non siete feriti, vero?"

"No... no, stiamo bene! Un po' scossi, ma tutto qui!" rispose Yurika. "Non pensate a noi e sistemate quel dannato!"

"Non preoccupatevi, non ci faremo prendere di nuovo..." disse Sho, prima di raggiungere il gruppetto di soldati che li stavano proteggendo. Con un ruggito feroce, AeroVeedramon si lanciò su WaruNezumimon nel momento in cui questo cominciava a rialzarsi, e lo afferrò per la faccia con la sua enorme mano artigliata, per poi spiegare le ali e librarsi in volo, sollevando di peso il mostruoso Digimon ratto, la cui voce strozzata sembrava esigere di essere rilasciato!

"Vuoi che ti lasci, dannato? Non chiedo di meglio!" ringhiò AeroVeedramon. "Eccoti accontentato! HAAAAAAH!"

Tenendo stretto l'avversario nella sua mano, AeroVeedramon compì un movimento rotatorio con il braccio, facendo girare WaruNezumimon per due, tre, quattro volte... finchè, una volta accumulato momento sufficiente, non mollò la presa, scaraventando brutalmente WaruNezumimon contro il terreno! Il mostruoso uomo-ratto colpì il terreno con uno schianto agghiacciante, sollevando un polverone tutt'attorno a sè... e AeroVeedramon continuò il suo attacco, deciso a non farselo scappare!

"V-Wing Blade!" ruggì il drago alato. I bordi delle sue ali aperte si illuminarono, e da essi scaturì un enorme proiettile di luce a forma di V che sfrecciò verso la nube di polvere e detriti sollevata dall'impatto di WaruNezumimon! Appena in tempo, l'uomo-ratto si riprese dallo stordimento e rotolò di lato, evitando di un pelo la V-Wing Blade che si schiantò sul terreno, esplodendo fragorosamente. WaruNezumimon si alzò di colpo, cercando disperatamente di sottrarsi all'assalto furioso che era sicuro si sarebbe scatenato su di lui entro brevissimo tempo...

E infatti, CannonBeemon stava già mirando un altro attacco contro di lui!

"Nnnnonnn puoi scappare, WwwwaruNnnnezumimonnnn!" ronzò CannonBeemon, i cannoni laser sulle ali già carichi. "Sky Cannnnonnnn Innnnfinnnnity!"

Una scarica di sfere di luce distruttiva scaturì dai cannoni posti sulle ali di CannonBeemon e grandinò furiosamente su WaruNezumimon, che emise uno stridio di paura e rabbia al tempo stesso, e cercò di ritirarsi! CannonBeemon spostò la mira, in modo da seguire il suo bersaglio, e indirizzare dei proiettili anche contro gli scagnozzi del loro avversario - numerosi Plagamon, Roachmon, Raremon, Garbagemon ed altre mostruosità putrescenti vennero colpiti in pieno dai proiettili del Digimon insettoide e ridotti in stringhe di dati, mentre altri Digimon creati dai Digi-Ghost stridevano spaventati e cominciavano a ritirarsi. Non riuscirono ad andare molto lontano, in ogni caso - i soldati dell'esercito di difesa, approfittando di questo breve momento di tregua, ripartirono all'attacco, svuotando un caricatore dietro l'altro addossso ai Digimon invasori. Numerosi mostri rimasero a terra, anche se purtroppo, quando alcuni si dissolsero, al loro posto riapparvero i corpi dei soldati posseduti dai Digi-Ghost...

"Maledizione... a quanto pare ho perso il vantaggio!" esclamò WaruNezumimon, cercando di pensare rapidamente. Doveva a tutti i costi evitare che la situazione degenerasse ancora di più, e doveva pensare in fretta per farlo! "E va bene... in questo caso, credo che sia utile una ritirata strategica... anche se mi costerà un po' di scagnozzi, meglio questo che correre il rischio di essere annientato. Almeno così guadagnerò un po' di tempo."

"Fermo, vigliacco! Non mi sembra di aver detto che potevi andartene!" esclamò AeroVeedramon, calandosi in picchiata contro l'uomo-ratto per afferrarlo di nuovo. Ma questa volta, WaruNezumimon era preparato, e non si fece acchiappare... evitò agilmente la presa di AeroVeedramon, e rispose con uno dei suoi attacchi!

"Oh, ma io non ho mica chiesto il tuo permesso!" sghignazzò. "Dart of Decay!"

Con un gesto del braccio, WaruNezumimon scagliò una raffica di dardi acuminati ed arrugginiti che raggiunsero AeroVeedramon al petto! Diversi di essi si infransero sulla corazza naturale del dragone, ma un paio riuscirono a scivolare oltre le sue difese e colpirlo, ed AeroVeedramon emise un breve grugnito di dolore quando sentì gli aghi penetrare nel suo corpo!

"AeroVeedramon!" esclamò Sho, nel momento in cui il Digimon alato si abbattè al suolo, sentendosi improvvisamente debole e confuso. Nel punto in cui era stato colpito, le sue squame stavano cambiando colore, diventando di una strana tinta violacea che si espandeva rapidamente, come una macchia di petrolio! "Ma che cosa... che sta succedendo?"

"AeroVvvvvedramonnnn!" esclamò CannonBeemon, scendendo in picchiata per aiutare il suo compagno. WaruNezumimon cercò di approfittare di quel momento per squagliarsela, ma CannonBeemon non aveva intenzione di lasciarlo fare! "Fermo tu! Nnnnonnnn annnndrai da nnnnessuna parte! Nnnnnitro Stinnnnger!"

CannonBeemon scagliò un raggio di energia verde dal laser che aveva al posto del pungiglione, e per quanto WaruNezumimon cercasse di gettarsi di lato, non fece in tempo prima che il laser lo colpisse alla spalla! Con un ringhio di dolore, l'uomo-ratto si abbattè al suolo, e CannonBeemon si mosse verso di lui per dargli il colpo di grazia... ma non fece in tempo prima che alcuni Garbagemon si piazzassero davanti al loro signore, puntando i loro lanciamissili contro la vespa meccanica!

"V-Breath Arrow!" esclamò AeroVeedramon, raccogliendo le sue forze per scagliare contro i nemici un raggio di energia a forma di freccia, scagliato dalla bocca! Due Garbagemon vennero trafitti dalla freccia di energia, e sgranarono gli occhi con orrore prima di disgregarsi in tante stringhe di dati... mentre gli altri fecero fuoco di copertura per impedire ai nemici di avvicinarsi. WaruNezumimon si prese la spalla e si alzò barcollando, per poi scappare con la coda tra le gambe e abbandonare i suoi scagnozzi al loro destino.

Non che la cosa importasse, a quel punto - i Digimon invasori si erano resi conto che il loro signore si stava ritirando, e decisero di seguire il suo esempio, staccandosi da qualsiasi avversario stessero ingaggiando in quel momento, e seguendo WaruNezumimon lungo la sua via di fuga. I soldati dell'esercito di difesa giapponese li tennero sotto tiro, esplodendo ancora numerose raffiche contro di loro e falciandone diversi, ma la maggior parte dell'esercito di WaruNezumimon riuscì a dileguarsi, nascondendosi negli anfratti del luogo che avevano scelto come base operativa.

"Fermi! Fermi, non inseguiteli! Forse stanno cercando di attirarci in una trappola!" esclamò un ufficiale. "E lì, in quei corridoi, sarebbero loro ad avere il vantaggio!"

"Sissignore." affermò un soldato vicino. "Se non altro, cercheremo di contenerli."

Diversi soldati tirarono fuori delle granate e le lanciarono con precisione contro gli ingressi dei nascondigli dei Digimon invasori, dove esplosero facendo crollare una parte del soffitto!

"Ottimo. Così almeno ci metteranno un po' di tempo per uscire da lì... ripetetelo su tutte le altre loro possibili vie d'uscita!" esclamò l'ufficiale. Non c'era neanche bisogno di dirlo, in effetti, visto che tutti i soldati che avevano a disposizione degli esplosivi stavano già facendo quello che potevano per negare agli invasori ogni via d'uscita possibile. Non si aspettavano certo di intrappolarli, ma qualsiasi cosa potesse far perdere tempo od ostacolare i Digimon nemici era comunque un vantaggio.

"Per adesso, sembra che sisiano ritirati. Come stanno i Digimon dei ragazzi?" chiese un soldato, guardando verso AeroVeedramon e CannonBeemon. Il drago alato era inginocchiato a terra, con un'evidente espressione di sofferena sul muso, e nel punto in cui l'attacco di WaruNezumimon lo aveva colpito, si vedeva una macchia violacea che si espandeva lentamente, in maniera inquietante...

"AeroVeedramon! AeroVeedramon, che succede?" esclamò con preoccupazione Sho. Lui e Yurika erano corsi a fianco del Digimon drago, che in quel momento sembrò riprendere un po' le forze e prese un profondo respiro. "Ti... ti ha colpito? Cosa sta succedendo? Perchè questa specie di macchia viola?"

"Non lo so, Sho... ho l'impressione che quell'essere mi abbia iniettato del veleno, o cose del genere..." rispose con tono affaticato AeroVeedramon. "Non... non credo riuscirò a mantenere la mia forma Ultimate ancora a lungo..."

"Allora torna ad essere SnowAgumon! Non ha senso che tu ti sforzi ancora... anzi, potrebbe peggiorare le cose!" esclamò Yurika. La bambina dai capelli blu allungò una mano e toccò la macchia viola sul corpo di AeroVeedramon, ma la ritirò immediatamente quando ebbe l'impressione che quella strana affezione cercasse di diffondersi sul suo corpo! "Ah! Che schifo, questa cosa si muove!"

"Ugh... dev'essere... una specie di veleno..." mormorò AeroVeedramon, cominciando ad avvertire una sensazione di bruciore nel punto in cui la macchina viola si stava diffondendo. "Va bene..."

AeroVeedramon chiuse gli occhi, concentrandosi per un istante, e tornò ad essere SnowAgumon, rimpicciolendo rapidamente sotto gli occhi dei suoi compagni. Il piccolo dinosauro bianco tirò un sospiro di sollievo quando sentì che il dolore si era affievolito fino a scomparire, e la macchia viola che si stava diffondendo sul suo corpo quando era AeroVeedramon era scomparsa del tutto. "Phew... accidenti, adesso mi sento meglio. Anche se non ho la più pallida idea di cosa fosse..."

"Non lo so nemmeno io... forse è meglio tenerti d'occhio e vedere se si ripresenta." affermò Sho, dando un'occhiata al torace del suo Digimon. Non era rimasta nessuna traccia di quello che aveva fatto WaruNezumimon, ma a quel punto, i due giovani Digiprescelti avevano imparato che non era il caso di fidarsi troppo delle apparenze. "In ogni caso... sembra che almeno per adesso ce l'abbiamo fatta. WaruNezumimon ha tagliato la corda, ma si ripresenterà presto."

"Nnnnonnnn credo che sarà tannnnto presto! I nnnnostri soldati hannnnno demolito gli innnngressi del suo rifugio, e dovvvvrà fare unnnn bel po' di lavvvvoro per uscire di lì!" affermò CannonBeemon. La vespa meccanica atterrò accanto a Yurika e tornò ad essere Kunemon, che Yurika poi afferrò al volo e si mise sulla spalla. "Se non altro questo ci dà un po' più di tempo per riorganizzarci."

"E ne avremo bisogno. I nostri uomini hanno subito delle perdite non indifferenti." affermò uno dei soldati che accompagnavano i due Digiprescelti. Ora che il campo di battaglia era tornato silenzioso, si sentivano i lamenti dei feriti, e si vedevano i corpi dei soldati caduti giacere qua e là - molti di essi non erano esattamente un bel vedere. "Non immaginavo che avessero un trucchetto così sporco, questi dannati invasori."

"Hanno detto che usano i Digi-Ghost per indebolire le barriere tra i due mondi... questa è una notizia terribile, e se ne stanno già vedendo gli effetti." affermò SnowAgumon. "Se ciò dovesse accadere, i nostri nemici potrebbero contare non solo sulla possibilità di avere tutti i rinforzi che vogliono..."

"Ma questo attirerebbe nel Mondo Reale anche un sacco di Digimon che magari, pur non essendo alleati con gli invasori, sarebbero attratti dal Mondo Reale per qualsivoglia motivo. Il caos che ne verrebbe fuori sarebbe terribile!" affermò un altro soldato.

"E' per questo... che dobbiamo cercare con tutte le nostre forze di fermare gli invasori." affermò Kunemon. "Maledizione... e dobbiamo farlo da soli, visto che i nostri amici sono dall'altra parte del mondo a cercare di gestire i loro avversari."

"La classica strategia del dividi e conquista, eh?" affermò Sho. Tristemente, il ragazzino guardò verso il campo di battaglia... e subito voltò la testa dall'altra parte con un brivido di orrore. "Ugh... accidenti, non posso credere ai miei occhi... io sono abituato a vedere scene un po' violente in televisione, ma... ma non è la stessa cosa vederle dal vivo!"

"Benvenuto in quell'inferno che si chiama guerra, ragazzo mio." rispose un soldato. "Non è certo come si vede nei film e nei cartoni animati, vero?"

Il ragazzino scosse la testa, mentre SnowAgumon andava a fargli da supporto. "No, certo che no... è per questo che dobbiamo farla finire il prima possibile. Non possiamo lasciare che altre persone vengano coinvolte, questa invasione sta già sollevando un vespaio in tutto il mondo..." affermò il ragazzo. "Speriamo che dopo che avremo sconfitto WaruNezumimon... non mancherà molto ad affrontare il vero capo dei Digimon malvagi."

"Per ora approfittiamo di questi momenti per riposarci un po'..." disse Yurika, sentendosi all'improvviso incredibilmente stanca e provata. Quand'era stata l'ultima volta che aveva dormito, in quella giornata così difficile? "E spero che i nostri compagni se la stiano cavando meglio di noi..."

 

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"YAAAAH!" esclamò Nephilimon, mentre con un tremendo colpo falciava alcuni Commandramon che le si erano incautamente messi davanti. I Digimon draconici si disintegrarono rapidamente, trasformandosi in tante stringhe di dati, e l'angelo caduto tirò un breve sospiro di sollievo e cercò di allontanarsi dal folto della battaglia. Per il momento, le due parti si equilibravano - i soldati riuscivano a tenere a bada i Digimon invasori grazie a migliori piazzamenti, migliori strategie e miglior equipaggiamento, ma il nemico poteva contare sul numero e sulla tenacia... e in particolare, sui micidiali Tankdramon che continuavano ad avanzare sul campo di battaglia, scagliando bombe tutt'attorno a sè e costringendo gli umani a tenersi lontani per non essere travolti.

"Felipe, non ho la più pallida idea di come andrà..." disse Yatagaramon, volando sopra la zona per eseguire una serie di attacchi rapidi contro un Tankdramon, in modo da tenerlo occupato il più possibile. "Mi sa che adesso siamo in una situazione di stallo... nessuna delle due parti riesce ad avere il sopravvento."

"Già... lo vedo..." affermò preoccupato il biondo Digiprescelto dell'Amicizia. "E poi, c'è un'altra cosa che mi preoccupa. Non ho ancora visto il capo dei Digimon invasori, e temo che voglia tenersi ben nascosto per poi farsi vedere all'ultimo momento e coglierci di sorpresa... quando saremo tutti troppo stanchi per opporgli resistenza."

"Già, ma del resto, non possiamo neanche non combattere. L'esercito sta facendo tutto quello che può, ma non riuscirebbe a resistere troppo a lungo senza il nostro aiuto..." affermò GrapLeomon. Un proiettile sparato da un Tankdramon esplose pericolosamente vicino a lui, costringendo l'uomo-leone cibernetico a gettarsi rapidamente di lato per non esserne travolto! GrapLeomon strinse i denti e si rialzò rapidamente, assistendo al terrificante spettacolo del Tankdramon attaccante che sbaragliava un gruppetto di soldati con delle rapide, mortalmente precise scariche di mitragliatrice! Ma non si fece intimorire e si avvicinò rapidamente, distraendo il carro armato vivente quel tanto che bastava per consentire a due soldati superstiti di allontanarsi e piazzarsi in una posizione più sicura.

"Prendi questo!" ringhiò GrapLeomon, sferrando un tremendo pugno che centrò Tankdramon sulle piastre frontali, costringendolo ad indietreggiare di diversi metri! Con un ringhio feroce, il carro armato vivente cercò di rimettersi in guardia prima che GrapLeomon potesse continuare l'assalto... e un paio di Sealsdramon arrivarono alle spalle di GrapLeomon per cercare di attaccarlo alla sprovvista! Il Digimon cibernetico ringhiò e se ne sbarazzò con due rapidi movimenti delle braccia, ma così facendo diede a Tankdramon il tempo di puntare di nuovo i suoi cannoni verso di lui...

"Psychic Arrow!" esclamò Nephilimon, incoccando una freccia di energia e poi scagliandola contro il Tankdramon avversario con letale potenza e precisione! Il dardo di energia trafisse il collo della bestia meccanica, infilandosi tra le piastre dell'armatura, e il mostro emise un verso strozzato e barcollò per un paio di secondi prima di dissolversi nel nulla, segnando un'altra importante vittoria per i difensori dell'umanità. Il resto dei Commandramon e dei Sealsdramon cominciò a ritirarsi, facendo fuoco di copertura per non esporsi troppo... ma i Tankdramon superstiti si mossero per interporsi tra i soldati umani e i loro alleati!

"Adesso ritiriamoci! Non possiamo sperare di affrontare quei colossi di metallo!" esclamò un ufficiale. Alcuni soldati lanciarono dei fumogeni, in modo da annebbiare la vista ai loro avversari, e il resto delle truppe si affrettarono a ripiegare. "Trovate delle posizioni più sicure e cercate di tenerli a bada. Tra non molto dovrebbero arrivare i rinforzi."

"Ricevuto!" si sentirono le voci degli altri soldati. Per fortuna, la loro azione difensiva fu rapida ed efficiente, e in breve tempo, la stragrande maggioranza dell'esercito del Mondo Reale si era portato al di fuori del raggio d'azione dei Tankdramon, in modo da ritardare il loro assalto ancora di un po'...

In tutto questo, Jolene e Kevin erano rimasti in una postazione relativamente sicura, in cima ad una collinetta dove i difensori avevano stabilito una postazione dalla quale bersagliavano i Digimon nemici. Numerosi Commandramon avevano cercato di risalire i fianchi della collinetta per catturare quella posizione, ma tutti avevano fallito, abbattuti dal fuoco dei soldati.

Sentendosi esausta malgrado non avesse combattuto in prima persona, Jolene si sedette su una panca vicina, prendendo fiato. Il rumore degli spari, delle esplosioni, della violenza della battaglia ancora le riecheggiavano nella testa, e le sembrava ancora di sentire l'acre odore della polvere da sparo e dell'esplosivo aleggiare tutt'attorno. Era stata una battaglia cruenta e terribile, molto più di quelle a cui aveva assistito a DigiWorld... e non osava pensare a cosa stessero passando Sho e Yurika in Giappone, o peggio ancora, chissà quanti altri eserciti in tutto il mondo che si trovavano a che fare con un nemico misterioso, improvviso e sconosciuto...

"Jolene?" chiese il piccolo Kevin, correndo verso la sua amica più grande temendo che si fosse fatta male o che comunque avesse qualcosa che non andava. "Jolene, stai bene? Non sei ferita, vero?"

"No... no, io sto bene... almeno, non mi sono fatta male." affermò la Digiprescelta della Sincerità. "E'... è solo che... non è come a DigiWorld... lì almeno... lì almeno... i Digimon scomparivano quando morivano, qui invece..."

Jolene ringraziò il cielo che la loro posizione era troppo distante per vedere bene i corpi dei soldati che erano caduti nel corso di quella terribile battaglia. Non era sicura che avrebbe retto, se fossestata vicina a quello spettacolo terrificante... E Kevin, incredibilmente per la sua giovane età, sembrava capire bene cosa voleva dire la sua amica più grande. "Mia mamma... mi ha parlato una volta di quello che succede nei paesi dove lei va a lavorare..." affermò. "Mi ha detto che i bambini vivono in mezzo alla povertà... alla sporcizia... alla violenza... quando me l'ha detto mi sono spaventato, e ho pensato che con tutti i problemi che potremmo avere qui a casa nostra... siamo fortunati lo stesso che non viviamo in quelle parti del mondo..."

"E adesso che vedi da te cos'è la vera violenza... immagino che ti tornino in mente le sue parole." affermò Jolene, distogliendo finalmente lo sguardo dal campo di battaglia e sfregandosi la fronte. I loro Digimon stavano finalmente tornando, ora che i nemici sembravano essere in ritirata, e la ragazzina vide Yatagaramon scendere lentamente, tenendo aperte le sue magnifiche ali. Il corvo gigante atterrò e si accucciò sul terreno per far scendere Felipe, che ringraziò il suo Pokemon con una carezza e scese giù agilmente, prima che tutti e tre i Pokemon tornassero alla loro forma Rookie. "Felipe, tutto bene? Allora... com'è andata?"

"Tra alti e bassi... mi sembra che abbiamo un leggero vantaggio."affermò il Digiprescelto spagnolo mentre Falcomon gli si appollaiava sulla spalla. Tirò un breve sospiro e guardò verso il fumo che ancora aleggiava nel punto verso il quale i Digimon nemici si erano ritirati. "Ma torneranno presto, ne sono sicuro."

"E stavolta sanno cosa aspettarsi..." affermò BlackGatomon. "Dobbiamo tenerci pronti a tutto, e giocare tutte le carte che abbiamo!"

 

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"Hmm... a quanto pare, i difensori del Mondo Reale sono più forti di quanto immaginassi. Non credevo, sinceramente, che gli esseri umani disponessero di armi tanto potenti e pericolose." affermò Geryomon, guardando con attenzione le immagini sul suo schermo. "Bene, immagino che a questo punto sia finito il tempo delle mezze misure."

Il Digimon serpentino schioccò le dita artigliate... e dall'oscurità della sua cupa spelonca apparvero Galerimon e BlueMeramon, già sull'attenti e pronti ad eseguire qualsiasi ordine. La vecchia strega e il mostro di fuoco blu si inchinarono rispettosamente davanti a Geryomon, che li fissò severamente e diede loro le direttive che servivano per quell'occasione. "Molto bene... Galerimon, BlueMeramon, adesso gli umani avranno sicuramente sprecato molte delle loro risorse. Mentre i nostri Digimon prendono una posizione migliore, noi attaccheremo e faremo piazza pulita degli esseri umani, costringendo così i Digiprescelti ad attaccarci direttamente. Mentre loro sono impegnati con noi... le nostre truppe avranno il tempo di circondare gli umani e attaccarli da tutti i lati! Prima che la giornata volga al termine, vi posso assicurare che sarà un massacro."

"Bene, bene, molto bene!" esclamò BlueMeramon con voce roboante, simile al crepitio delle fiamme amplificato di decine di volte. "Allora questa sarà la nostra uscita decisiva, eh?"

"Certamente, mio signore." affermò Galerimon. "Per quanto riguarda i Digi-Ghost, ha intenzione di usarli?"
Geryomon annuì lentamente. "Indubbiamente. Ci saranno molto utili per rinfoltire le file del nostro esercito... a spese degli umani." affermò. "Questa non se l'aspetteranno, e sarà un fattore decisivo per la nostra vittoria finale."

"Ottimo... sarà fatto, mio signore! Il momento in cui i due mondi si uniranno è molto vicino, e anche quello in cui il nostro signore Anthraxmon regnerà per sempre su entrambi!" esclamò BlueMeramon, scambiandosi uno sguardo di intesa con Galerimon.

"Ho anche fatto in modo che non dovremo condividere il premio con nessuno... men che meno quello sciocco di WaruNezumimon!" affermò Galerimon con gioia maligna. "Tra non molto, gli manderemo un rinforzo di Digi-Ghost come lui ha chiesto... e si renderà conto da solo che ha commesso un grave errore a pensare che ci sia posto per gente volgare come lui nel nuovo mondo!"

"Perfetto." concluse Geryomon. "In tal caso, non perdiamo altro tempo, e prepariamoci. Entro poche ore, la vittoria sarà nostra."

Galerimon e BlueMeramon annuirono, ghignando sottilmente. Si sarebbe presto visto chi sarebbe stato a guadagnarsi le lodi di Anthraxmon...           
 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ce l'ho fatta... e ben presto, dovrei riuscire ad aggiornare anche un'altra storia di Digimon! Spero almeno di farcela prima di fine anno!

Tra non molto sarà il momento degli scontri decisivi nel Mondo Reale... e finalmente Galerimon farà la sua mossa! Riusciranno i Digiprescelti a sconfiggere Geryomon e WaruNezumimon... e a fermare i subdoli piani di quelli che sembrerebbero essere i loro subordinati? Lo vedremo presto!

Grazie mille per l'attenzione... e a presto con Digimon Zero!

 

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Capitolo 40
*** La mossa decisiva di WaruNezumimon ***


Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 40 - La mossa decisiva di WaruNezumimon

"Maledizione... avevo chiesto a Geryomon un rinforzo di Digi-Ghost, ma cosa sta aspettando a mandarmeli?" ringhiò con voce stridente il crudele WaruNezumimon, grattando il tavolo di roccia al quale era seduto con uno dei suoi lunghi artigli mentre ponderava sulla prossima mossa da fare. Sfortunatamente per lui, le risorse della razza umana si erano rivelate molto maggiori di quanto lui potesse immaginare, e le sue si stavano già esaurendo. "Devo assolutamente fare in modo di arrivare meglio preparato al prossimo scontro... e stavolta, non devo perdere tempo, e devo eliminare quei due mocciosi il più velocemente possibile. Sono loro la chiave di tutto... se i Digiprescelti del Coraggio e dell'Amore vengono tolti di mezzo, gli altri cadranno come un castello di carte."

"Suggerirei comunque prudenza, mio signore." disse Galerimon, mentre raggiungeva il suo signore con passo lento e zoppicante. La misteriosa Digimon dall'aspetto di strega dava l'impressione di avere i suoi sospetti su quello che sarebbe accaduto in seguito... e sapendo quanto inaffidabili e volubili potessero essere le alleanze con gli altri servitori di Anthraxmon, il suo capo non se la sentiva proprio di darle torto. "Geryomon sarebbe perfettamente capace di farci qualche sorpresa sgradita, giusto per metterci in cattiva luce... o peggio ancora, portarci al fallimento giusto per mettersi in mostra agli occhi di Anthraxmon-sama. Fidarci di lui potrebbe essere un grave errore."

"Sfortunatamente, non è questione di fidarsi o meno, in questo momento." rispose prontamente WaruNezumimon con un'alzata di spalle. "La questione è che abbiamo assolutamente bisogno di quei Digi-Ghost, e non ho mezzi più rapidi per farmeli inviare che chiederli direttamente a lui. So che Watchmon aveva usato i Digi-Ghost per evolvere al suo livello Mega, là a DigiWorld... forse, se facessi la stessa cosa anch'io, potrei sistemare la questione una volta per tutte. E' vero che poi sarei indebitato nei confronti di Geryomon, ma tutto sommato, mi pare meglio dell'alternativa di fallire."

Galerimon sorrise sottilmente mentre ascoltava le idee del suo superiore. In effetti, il suo ragionamento filava... che peccato che nessuno dei due sapesse con esattezza come stessero davvero le cose! Certo, questo rendeva la situazione molto più divertente. "D'accordo... mi occuperò io di controllare che Geryomon non cerchi di fare qualche mossa strana." affermò. "Le auguro buona fortuna per questo scontro decisivo... sarò lì a darle una mano, ovviamente, ma immagino che vorrà essere lei a sistemare una volta per tutte quei marmocchi intriganti."

"Se non altro, questa soddisfazione me la voglio proprio prendere..." sibilò il ratto umanoide. Si alzò dal suo posto e si sgranchì le mani, mostrando i suoi lunghi artigli adunchi. "Preparati, Galerimon... questo sarà il nostro momento decisivo."

Galerimon fece un cenno di assenso. Sì, era proprio vero... sarebbe stato il loro momento decisivo, ma non nel senso che il suo cosiddetto signore intendeva...

 

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Kunemon e SnowAgumon non immaginavano che i loro momenti di stanca tra una battaglia e l'altra sarebbero stati tanto snervanti, forse tanto quanto essere lì a combattere. Da quando WaruNezumimon era stato respinto, i due Digimon Rookie avevano cercato di passare il tempo giocando con i loro partner umani, ma sia Sho che Yurika sembravano non essere molto presenti. Entrambi i ragazzini apparivano come persi nel loro mondo, e a volte SnowAgumon aveva l'impressione che Sho stesse guardando da tutt'altra parte... verso un punto che lui stesso non riusciva a vedere.

Ed era proprio questo che stava accadendo, adesso che SnowAgumon e Sho si stavano sfidando ad una partita di morra cinese. SnowAgumon buttò carta... e il giovane Digiprescelto del Coraggio non buttò nulla, e restò invece con il braccio sospeso a mezz'aria a guardare nel vuoto. Si riscosse un attimo dopo e buttò carta, risolvendo così quella mano in un nulla di fatto... e dopo aver scossso la testa ed essersi passato una mano sulla faccia, si scusò con il suo amico Digimon.

"Cavolo... scusa, SnowAgumon, mi sono distratto di nuovo..." affermò. "Immagino... di non essere proprio al cento per cento, eh?"

Il piccolo dinosauro bianco scosse la testa rassegnato. "Sho... non è proprio da te essere così giù di corda. Quando eravamo a DigiWorld, non mi ricordo di averti mai visto così abbattuto... come mai, eppure sei pur sempre il Digiprescelto del Coraggio." continuò. "Cosa ti è successo, tutt'a un tratto?"

"Diciamo che... ho visto con i miei occhi che non è semplice come pensavo quando eravamo a DigiWorld." rispose Sho. "Quando eravamo lì, tutto quello che dovevamo fare era darci una mano a vicenda e affrontare i nostri problemi nell'ordine in cui si presentavano. Diciamo che... mi sentivo un po' un supereroe. Anche se mi rendevo conto che c'erano cose molto importanti in gioco, non mi rendevo veramente conto di quanto terribile potesse essere una guerra..."

"Adesso invece, vediamo con i nostri occhi che tante brave persone sono morte... e anche se sono morti molti Digimon malvagi, non riusciamo certo ad esultare per questo." Yurika arrivò con passo un po' stanco, intromettendosi nella conversazione. Kunemon si era arrampicato su di lei e le stava accoccolato su una spalla. "Come diceva quel soldato con cui abbiamo parlato, non è la stessa cosa che vedere una battaglia nei cartoni animati o nei videogiochi."

"Ragazzi... mi dispiace, non avevamo idea che per voi umani fosse una cosa così sentita..." disse SnowAgumon, sfregandosi la testa con una mano artigliata mentre guardava in giro. I soldati dell'esercito giapponese, accampati tutt'attorno, stavano cercando di prepararsi all'attacco successivo, per quanto fosse possibile, e tutt'attorno regnava lo stesso sentore di tensione che i ragazzi stavano provando in quel momento. "Immagino... che noi Digimon non abbiamo la stessa comprensione della... morte... che voi umani avete."

"Sapete, quando un Digimon muore, i suoi dati vengono riportati ad un Primary Village e riconfigurati come Digi-Tama." continuò Kunemon. "Quindi... non siamo abituati a pensare che la morte sia per sempre. Voi uomini... non avete la stessa fortuna..."

"Noi umani abbiamo una sola vita, e quando è finita... è finita per sempre." disse Sho. "Accidenti, non so bene come spiegarmi, ma... sono cose a cui non pensi così, nella vita di tutti i giorni! E ora che ce le troviamo davanti... siamo rimasti piuttosto sconvolti."

SnowAgumon sospirò e restò per qualche istante a riflettere su quello che il suo partner umano gli aveva detto. In effetti, non ci aveva mai pensato... questo modo di pensare così diverso, in qualche modo, gli era sfuggito. Eppure era logico, ora che ci pensava con un po' di attenzione...

"Ma... mi rendo conto che restare qui a deprimersi non servirà a molto, vero?" affermò Sho dopo qualche attimo di silenzio. "Adesso stiamo per arrivare al confronto decisivo con quel WaruNezumimon... se riusciremo a toglierlo di mezzo una volta per tutte, sarà un passo in più che avremo fatto verso la sconfitta dei nostri nemici... e la fine di questa guerra, una volta per tutte!"

"Ma cosa succederà dopo che avremo sconfitto tutti i nostri avversari?" chiese Yurika, riflettendo su un altro problema che in quel momento le appariva ovvio nonostante non ci fosse rimasta a pensarci troppo. "Adesso... tutto il mondo sa che i Digimon esistono... questo avrà delle conseguenze, e non credo proprio che tutte le persne saranno ben disposte nei loro confronti, visto tutto quello che è successo."

"Ma... non sarà sufficiente dire loro che esistono Digimon buoni e Digimon cattivi?" si chiese SnowAgumon. "Così la gente non avrà paura di noi, ma solo dei Digimon che devono essere temuti..."

"Ho paura che non sia così semplice, SnowAgumon..." disse Kunemon, che ora sembrava avere un'idea migliore di come andassero le cose per gli uomini. "Vedi... gli esseri umani hanno paura di quello che non conoscono, e non basta dire che non abbiamo intenzione di fare loro del male per fare in modo che si fidino."

"E' quello che volevo dire io..." commentò Yurika con un sorriso a metà tra l'amaro e il divertito. "Ma... immagino che restare qui ad arrovellarsi su questi problemi non servirà a nulla. Per adesso, vediamo di sconfiggere il nostro avversario principale, WaruNezumimon... e speriamo che Jolene-chan, Felipe-kun e Kevin-chan se la cavino a loro volta. Bearmon-chan, Falcomon-chan e BlackGatomon-chan faranno di certo del loro meglio, ma non so cosa aspettarmi..."

"Io ho fiducia in tutti loro." affermò Sho con decisione. Anche se la situazione non era delle più allegre, era il momento di prendere in mano la situazione come un vero leader, e fare in modo che i suoi compagni non perdessero la speranza. "Sono sicuro che anche loro, in questo momento, stanno lottando con tutte le loro forze..."
Una sirena d'allarme risuonò in tutto l'accampamento, e i quattro amici fecero un salto per la sorpresa, il suono acuto e penetrante che li riportava alla realtà e li faceva scattare sull'attenti. Non c'era possibilità di sbagliarsi... i Digimon nemici stavano cominciando a muoversi, e Sho, Yurika e i loro amici digitali erano sicuri che questa volta, WaruNezumimon sarebbe stato deciso ad andare fino in fondo. Dovevano assolutamente concludere questa follia lì e in quel momento, per evitare uno stallo logorante...

"Eccoli! Stanno arrivando!" esclamò Kunemon. Con un rapido scatto del suo corpo, il Digimon larva scese dalla spalla della sua partner umana e si piazzò davanti a lei, segno che era pronto a difenderla fino alla fine. "Yurika, io farò del mio meglio... ma ho bisogno che tu mi stia vicino. Stai molto attenta, e non farti cogliere di sorpresa."

"Tranquillo, Kunemon. Quel disgustoso topo di fogna non riuscirà a prendermi per la seconda volta!" esclamò Yurika. La bambina dai capelli blu si mise a posto i capelli, controllando che fossero ben legati nella sua solita coda, e si sgranchì le mani per dire che era pronta a tutto. "Andiamo, Sho-kun. Questa dovrà essere l'ultima battaglia per WaruNezumimon!"

"E lo sarà!" rispose Sho, messi da parte tutti i suoi dubbi e le sue insicurezze. All'esterno della tenda in cui si trovavano, i soldati stavano tutti correndo ai loro posti. "Forza, amici, portiamo a termine questa missione... e poi incontriamoci di nuovo con Jolene-chan e gli altri!"

"Noi siamo pronti a tutto!" esclamò Kunemon. "Non vedo l'ora di infilare il mio pungiglione nelle chiappe di WaruNezumimon!"

 

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I Digimon invasori avevano cominciato ad usare le loro armi migliori fin dall'inizio della battaglia. Alcuni Raremon erano stati piazzati in prima linea, e stavano assorbendo quanto più possibile il fuoco dei soldati. Ben lungi dal restare fermi dov'erano a subire il contrattacco dei Digimon, i soldati dell'esercito giapponese si sparpagliarono in modo da dare ai Raremon troppi bersagli perchè la limitata intelligenza dei Digimon mutanti potesse reagire rapidamente... e infatti, la maggior parte di quelle orride creature restò come imbambolata per diversi secondi, a guardare spaesata tutti quegli uomini che schizzavano rapidamente da tutte le parti, seguendo degli schemi solo in apparenza casuali.

Dando una volta di più dimostrazione di disciplina e gioco di squadra, i soldati iniziarono a fare fuoco ad intervalli ben coordinati, in modo da attirare l'attenzione dei Raremon quel tanto che bastava per permettere ad un altro gruppetto di mettersi in posizione e fare fuoco a loro volta - il risultato era che la maggior parte dei mostri non aveva il tempo di scagliare un attacco serio prima di essere raggiunto da un'altra raffica di colpi... ma le eccezioni c'erano, e un Raremon particolarmente veloce riuscì a scagliare dei getti di acido contro alcune compagnie, e a mietere diverse vittime.

"Presto, adesso che ha appena sparato!" esclamò uno soldato, vedendo i suoi colleghi dell'altra compagnia che portavano via i caduti mentre altri li coprivano. "Mirate tutti alla testa di quella cosa!" Una scarica di colpi seguì a quelle parole soltanto alcuni istanti dopo, e il Raremon in questione lanciò un ruggito gorgogliante prima di crollare al suolo e dissolversi in una pioggia di dati.

"Sembra che per adesso i nostri se la stiano cavando..." disse AeroVeedramon, mentre eseguiva un agile volo planato sopra un gruppo di Digimon avversari - per la maggior parte, Garbagemon e Vilemon - e li bombardava con una raffica di attacchi energetici scagliati dalle lame sulle sue braccia. Alcune delle vili creaturine cercarono di contrattaccare, scagliandogli contro dei raggi di energia nera, e AeroVeedramon fu costretto a salire rapidamente di quota per non essere colpito. "Hmph... meglio che renda le cose un po' più facili. V-Wing Blade!"

Il dragone azzurro si mise in posa spiegando le ali e creò un enorme proiettile energetico a forma di V, che poi scagliò con tutta la sua forza contro gli scagnozzi di WaruNezumimon, investendone diversi con la forza di un uragano! Il colpo esplose a contatto con le truppe di WaruNezumimon, e diversi Vilemon e un Garbagemon si disintegrarono all'istante. Due dei Digimon spazzatura riuscirono a sfuggire al colpo e aprirono il fuoco contro AeroVeedramon, che però riuscì a riprendere quota e ad evitare di essere atterrato. Poi, un istante dopo, una raffica di strali di luce grandinò addosso ai Garbagemon, che ebbero appena il tempo di urlare prima di essere ridotti in tante stringhe di dati!

"Sky Cannnnonnnn Innnnfinnnnity!" La voce ronzante di CannonBeemon risuonò tutt'attorno, e per un attimo, riuscì addirittura a sovrastare le esplosioni provocate dai suoi laser che si abbattevano sul nemico. Poi, la gigantesca vespa cibernetica prese il volo e salì di quota, in modo da sorvegliare con attenzione l'intero campo di battaglia. "Semmmbra che la situazione sia sotto connnntrollo, per adesso... i Digimonnnn di WaruNnnezzzumimonnn stannnno retrocedennnndo, ma nnnnonnn credo che durerà molto a lunnnngo."

"Questo è solo un attacco preliminare... giusto per ammorbidirci un po'." affermò AeroVeedramon, prendendosi un attimo di pausa dall'estenuante scontro per riprendere fiato e piazzarsi accanto al suo compagno digitale.

L'assordante rumore dei Digimon malvagi che si scagliavano contro l'esercito in attacchi sempre più violenti e disperati si alternava con il frastuono dei fucili e delle armi automatiche che cercavano di ridurne i numeri quanto più possibile. Per fortuna, i Digimon non avevano le stesse armi degli umani... ma compensavano con la resistenza e la ferocia, e ogni tanto, il fragore della battaglia era interrotto dalle urla di qualche soldato che veniva falciato dai micidiali attacchi delle creature.

Un po' distante dal luogo in cui la battaglia infuriava, ma non troppo distante da impedire ad AeroVeedramon e CannonBeemon di intervenire in caso di pericolo, Sho e Yurika osservavano con trepidazione lo scontro. Sembrava ancora essere tutto in sospeso, e nessuna delle due parti riusciva a prevalere. Tutto quello che loro potevano fare era restare il più vicino possibile senza esporsi a rischi inutili, e sperare che tutto andasse per il meglio.

"WaruNezumimon non si è ancora fatto vedere..." disse Yurika, reprimendo un moto di paura al ricordo di quanto vicino fossero andati vicini ad una fine ingloriosa nella battaglia precedente. "Accidenti, sono sicura che salterà fuori da un momento all'altro, ho i nervi a fior di pelle... Devo restare calma, ma non è tanto facile."

"Lo so... ti capisco, Yurika-chan, sono parecchio nervoso anch'io... ma dobbiamo cercare di reggere." affermò il ragazzino. I due amici si tennero la mano in modo da trasmettersi un po' di sicurezza a vicenda. "Forza, AeroVeedramon... so che ce la farai! Non per niente sei il mio Digimon!"

"Grazie, Sho-kun... hehehee, ma anche il mio CannonBeemon non scherza! Guarda che raffica di laser!" commentò Yurika. Prese un po' più di sicurezza quando vide la gigantesca vespa cibernetica che scatenava un altro attacco Sky Cannon Infinity contro un gruppo di Vilemon e Roachmon, che vennero decimati! "Forza, CannonBeemon, fai vedere a tutti chi siamo!"

La bambina dai capelli blu ridacchiò un po' amaramente, pensando che in fondo, alla fine, erano i Digimon quelli che combattevano. Se solo ci fosse stata una possibilità di aiutarli in maniera un po' più concreta... chissà, magari se ci fosse stato un modo di diventare un tutt'uno con i propri Digimon, e magari farli evolvere ad uno stadio superiore fondendo i poteri del Digimon con l'energia dei partner umani...

Un momento. Ma che si stava inventando?

Yurika si risvegliò dalle sue fantasie e scosse la testa. Accidenti, forse aveva letto un po' troppi shonen manga...

 

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WaruNezumimon e Galerimon stavano tenendo d'occhio la battaglia, e attendevano il momento giusto per intervenire. Per il momento, tutto sembrava sotto controllo - anche se i Digiprescelti e i terrestri davano l'impressione di essere in leggero vantaggio, il numero dei loro scagnozzi permetteva loro di disporre di un notevole margine. Ma non era il caso di temporeggiare oltre. Meglio colpire in quel momento, travolgere i difensori del Mondo Reale e distruggere i Digiprescelti prima che i loro Digimon potessero intervenire. Era il momento di giocarsi il tutto per tutto.

"Molto bene... eccoli lì." disse Galerimon con la sua voce roca, mentre muoveva le mani rugose ed artigliate sulla superficie di una sfera di cristallo posta su un piedistallo davanti a sè. La Digimon fungoide stava visualizzando Sho e Yurika, in piedi vicino al luogo della battaglia, protetti da un gruppo di soldati. "Si sono premuniti, vedo... ci sono alcuni di quei soldatini che fanno un muro attorno a loro e cercano di tenerli al riparo. Ma non sarà certo un problema per noi."

"Forse no, ma è meglio usare i Digi-Ghost che ci hanno mandato, giusto per sicurezza." affermò WaruNezumimon. "Li hai con te, vero, Galerimon?"

"Ovviamente, mio signore. Li ho con me da quando ci sono stati trasferiti." affermò la strega. Con un ghigno che mostrava i suoi denti marci ed ingialliti, Galerimon tenne sollevata una sfera di fumo nero che vorticava ininterrottamente, nella quale si riuscivano a vedere di tanto in tanto dei volti spettrali contorti in espressioni di dolore ed orrore... "Eccoli qui, dal primo all'ultimo. Dovrebbero essere sufficienti a farla evolvere al suo livello Mega."

"Non li assorbirò tutti subito. Non voglio correre rischi, nel caso Geryomon avesse deciso di sbarazzarsi di me. Soltanto se dovessero rivelarsi degli avversari più pericolosi del previsto, allora assorbitò anche il resto." disse il disgustoso uomo-ratto. Stese la mano e afferrò alcuni degli spiriti semi-corporei, prima di portarseli alla bocca e inalarli letteralmente. Per un attimo, non gli accadde nulla... ma subito dopo, si sentì pervadere da un'energia corroborante, e i suoi muscoli cominciarono ad espandersi sotto la sua pelle ricoperta di pelo marroncino e lurido. Il Digimon simile ad un ratto venne circondato da un contorno di luce nera e cominciò ad aumentare sensibilmente di dimensioni, mentre i suoi occhi si accendevano di luce scarlatta e il suo muso si deformava in un ghigno di gioia feroce. "Hehehehee... già con questi mi sento molto più forte... forte abbastanza da distruggere quei due Digiprescelti! Gli altri Digi-Ghost... come ho detto, li terrò in caso di emergenza. Ma non sarà necessario, sono sicuro che questo sarà il momento del mio trionfo!"

"Come preferisce, mio signore." rispose Galerimon. Tra sè e sè, doveva ammettere che approvava la prudenza del suo superiore, anche se rallentava un po' i suoi piani... non importava comunque, visto che erano quasi a compimento in ogni caso. "Vorrà dire che ne terrò anch'io un po' con me. Questa volta, sono sicura che quei mocciosi intriganti faranno la fine che meritano."


"Andiamo allora, Galerimon." affermò WaruNezumimon. "Questa dovrà essere la battaglia decisiva."

 

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La battaglia continuava, ancora più furiosa e violenta di prima... ma lo stallo che si era venuto a creare non si era ancora sbloccato. AeroVeedramon, CannonBeemon e i soldati combattevano con vigore e decisione per arginare la furia degli scagnozzi di WaruNezumimon, che però premevano con ancora più ferocia contro i difensori del Mondo Reale, e cercavano di fare breccia per raggiungere Sho e Yurika. Ma i due bambini erano ben protetti dietro le linee, e ogni volta che un gruppetto di Digimon malvagi riusciva a sgusciare in un varco, veniva prontamente spazzato via da un attacco di AeroVeedramon o di CannonBeemon, o da una concentrata raffica di proiettili.

"Sto cominciando a perdere la pazienza... non può essere tutto qui quello che WaruNezumimon ci può mandare contro!" esclamò AeroVeedramon, impegnato in un combattimento contro un enorme Plagamon che cercava di sopraffarlo. Il ratto mutante cercò di chiudere le fauci sulla testa del dragone, che afferrò le mascelle dell'avversario e le tenne divaricate con appena un po' di sforzo... prima di spalancare la bocca e scagliare un proiettile energetico a forma di freccia, dalle sue fauci alla bocca del mostro! "V-Breath Arrow!"

Uno stridio gorgogliante salì dalla gola del Plagamon nemico prima che la freccia luminosa centrasse in pieno il suo bersaglio e uscisse dalla schiena, e il Digimon mutante si disintegrò un attimo dopo. I Digimon malvagi cominciarono ad indietreggiare, e questo diede un po' più di carica ai difensori del Mondo Reale, che si fecero avanti per mettere ancora più sotto pressione gli invasori. Una serie di granate scagliate con abilità e precisione atterrò in mezzo e davanti alla formazione di Digimon malvagi, e li costrinse a ritirarsi ancora di più...

Ma pochi istanti dopo, il vantaggio delle truppe giapponesi terminò.

Improvvisamente, un odore nauseabondo cominciò a diffondersi nell'aria, e dal terreno davanti a loro salì una dense nube di miasma verdastro che si espanse rapidamente. I soldati, allarmati da questa visione, si ritirarono rapidamente, continuando a fare fuoco di soppressione, ma alcuni non fecero in tempo e vennero avvolti dalle nube di vapori tossici. I loro compagni non poterono fare altro che guardare impotenti mentre le vittime si accasciavano a terra, tenendosi la gola e boccheggiando.

"Accidenti... tenetevi lontani! Quella roba è letale!" esclamò AeroVeedramon. Si poazzò rapidamente davanti ai soldati che si ritiravano e cominciò ad agitare rapidamente le ali per creare un colpo di vento che spazzasse via il gas velenoso, ma in spregio a tutte le leggi della fisica, la nube tossica restò ferma dov'era, e anzi continuò ad avanzare imperterrita.

"Presto, andiamocene di qui! Non riusciamo a fermare quel gas!" esclamò un soldato, mentre AeroVeedramon indietreggiava e cercava di aiutarli a mettersi al sicuro. I Digimon al servizio di WaruNezumimon restavano invece fermi al loro posto, e sembravano quasi rinvigoriti da quel gas immondo... al punto che, nel giro di pochi secondi, si rimisero in formazione e ripresero ad attaccare con ancora maggior vigore!

Un Roachmon scagliò una raffica di rifiuti contro AeroVeedramon, ma il dragone alato si protesse con le sue enormi ali, e mandò a vuoto l'attacco del Digimon scarafaggio prima di falciarlo con un ben piazzato fendente dei suoi artigli. CannonBeemon arrivò in picchiata e sparò una raffica di raggi laser dal pungiglione piazzato sulla coda, distruggendo un Vilemon e costringendo un Garbagemon a ritirarsi... ma tutt'attorno a loro, gli altri Digimon dell'armata di WaruNezumimon avanzavano imperterriti. Anche le raffiche sparate dalle truppe giapponesi adesso sembravano avere meno effetto su di loro.

Resisi conto che si trovavano di fronte ad un avversario troppo pericoloso per essere affrontato apertamente, i soldati cominciarono a ritirarsi, non senza ingenti perdite... e i due Digiprescelti che si trovavano appena un po' in disparte rispetto al campo di battaglia cominciarono a preoccuparsi nel vedere che la nube di gas verdastro si espandeva sempre di più verso di loro.

"Sho-kun... ho come l'impressione che quella nube tossica sappia esattamente dove deve andare..." disse Yurika. "Forse è meglio spostarci... anche se non credo che saremo sicuri da nessuna parte."

I soldati che proteggevano Sho e Yurika non se lo fecero dire due volte. "Sì, è vero... sembra assurdo, ma quella cosa si muove in modo quasi deliberato. Non mi stupirei se fosse qualche nuovo Digimon che sta architettando qualche diavoleria per eliminarvi." disse uno di loro. "Okay, ragazzi, indietreggiamo! Non so se l'equipaggiamento antigas avrà qualche efficacia su quella sostanza, ma è meglio che niente. Qualcuno vada a prenderlo!"

"Okay..." disse Sho, e cominciò ad indietreggiare assieme alla sua amica e alle loro guardie del corpo. Mentre lo faceva, continuava a guardarsi attorno per vedere come se la stessero cavando AeroVeedramon e CannonBeemon.
Purtroppo, non stava andando benissimo. Entrambi i Digimon stavano cercando un modo di fermare quella nebbia tossica che avanzava inesorabile sul campo di battaglia, invigorendo i Digimon malvagi... ma nulla di quello che facevano sembrava fermare quella cosa. Come si fa a combattere contro una nube di gas tossico?

"Se solo riuscissimo a spazzarla vvvvvia connnn un colpo di vvvvento, allora forse avvvremmmmo qualche possibilità! Nnnnitro Stinnnger!" esclamò ansioso CannonBeemon. Con la forza della disperazione, la vespa cibernetica scagliò una raffica di raggi laser dal pungiglione contro la nube tossica, ma com'era prevedibile, non ebbe nessun effetto. AeroVeedramon provò a sua volta, e scagliò una raffica di colpi energetici dalla bocca verso l'interno della nube, con risultati prevedibili.

"Inutile... sembra che nulla di quello che facciamo abbia effetto! Maledizione, ci sarà pure un modo di fermare questa nube tossica!" esclamò il dragone alato. La massa di gas letale fece uno scatto improvviso in avanti e cercò di agguantare AeroVeedramon, che si accorse del pericolo appena in tempo e riuscì ad evitarlo svolazzando all'indietro per un breve tratto...

Dalla collinetta sulla quale si trovavano, Sho e Yurika non potevano fare altro che guardare la scena impotenti. Erano troppo distanti, e anche se fossero stati vicini ai loro Digimon, non sarebbe stato utile in alcun modo - avrebbe solo voluto dire essere inghiottiti dalla nube tossica e fare la stessa orribile fine che avevano fatto molti soldati che giacevano a terra senza vita...

"Siamo nei guai... non possiamo fare nulla per aiutare i nostri Digimon, e nel momento in cui respireremo quel gas tossico..." commentò Sho. Doveva fare appello a tutte le sue forze per non farsi prendere dal panico.

Ma proprio quando la loro posizione cominciava ad apparire disperata... qualcosa scattò nel cervello di Yurika.

"Un momento... aspettate un momento! Sho-kun, hai detto respirare?" esclamò la bambina dai capelli blu. Un attimo dopo, Yurika sorrise con aria decisa e si diede un pugno sulla mano! "Ooooh! Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Forse ho capito come fare per fermare la nube tossica!"

"Cosa? Dici sul serio?" rispose esterrefatto Sho. Cosa aveva notato Yurika che a lui era sfuggito?

Anche i soldati che stavano attorno a loro erano stupiti. "Dici sul serio? A questo punto, un'idea qualsiasi è meglio che nessuna idea..." affermò il più vicino. "Dì pure, cosa hai pensato?"

"CannonBeemon è un Digimon meccanico, giusto?" chiese retoricamente la bambina. "Fino a prova contraria, questo significa che non ha bisogno di respirare! Quindi quel gas non dovrebbe avere nessun effetto su di lui... almeno, spero! Non so come funzioni con i Digimon!"

"Cosa?" fu la risposta di Sho... che si mise a pensarci su per un attimo e, pochi istanti dopo, si diede una pacca sulla fronte per rimproverarsi di non esserci arrivato prima. "Ma certo! Come abbiamo fatto a non pensarci prima? Ma... ho l'impressione che CannonBeemon stesso non lo sappia! Continua a tenersi lontano dalla nube!"

"Ci pensiamo noi a riferirglielo!" esclamò un soldato. Agendo con risolutezza nonostante la paura, l'uomo si mosse verso il campo di battaglia... e diversi dei suoi compagni lo seguirono, in modo da coprirsi a vicenda! Diversi Digimon si accorsero del loro tentativo e corsero verso di loro per fermarli, ma altri soldati si volsero rapidamente verso gli attaccanti e li tennero a bada con delle precise e letali raffiche! "Grazie, ragazzi! Ci siamo quasi..."

Il soldato non ebbe il tempo di concludere la frase, prima di essere colpito al petto da una scarica di energia nera scagliata da un Vilemon, che lo lasciò a terra senza vita... ma gli altri riuscirono a proseguire, e il Digimon nero non ebbe il tempo di attaccare di nuovo, prima di essere colpito da una pioggia di proiettili che lo cancellò in pochi secondi! Finalmente, il drappello, anche se ridotto di numero, fu a portata d'orecchio di AeroVeedramon e CannonBeemon, che continuavano ad indietreggiare.

"La nube è tossica solo se respirata!" esclamò uno dei soldati, urlando a squarciagola in modo da farsi sentire da CannonBeemon. Quando l'insetto cibernetico si fermò e guardò stupefatto nella direzione da cui veniva la voce, il soldato continuò. "CannonBeemon! Tu sei un Digimon cibernetico! Non hai bisogno di respirare! Puoi entrare in quella nube senza problemi!"

Gli occhi compositi di CannonBeemon si spalancarono. "Cosa? Vvvvuol dire che..." cominciò a dire. La nube tossica cominciò ad avanzare con più rapidità, quasi si fosse resa conto che il suo punto debole era stato scoperto... e alcuni soldati sarebbero stati avvolti dai suoi miasmi letali, se non fosse stato per AeroVeedramon. Malgrado il suo stupore, il Digimon drago scese giù appena in tempo e strattonò i soldati in modo da allontanarli dalla nube. CannonBeemon si riscosse dal suo stupore e decise di mettere da parte ogni domanda per il momento... con un scatto improvviso, dettato più dall'istinto che altro, CannonBeemon si gettò nella nube tossica e scoprì, con suo immenso sollievo, che il veleno non stava avendo alcun effetto su di lui! Con rinnovata determinazione, il Digimon insettoide attivò gli scanner installati nei suoi occhi compositi, e vide una figura umanoide, vestita di un inconfondibile mantello stracciato e con una lunga cosa a frusta, seminascosta tra il denso fumo tossico...

"SEI LI'!" esclamò. "Nnnnitro Stinnnnger!"

La vespa cibernetica prese la mira e scagliò il più potente attacco Nitro Stinger che gli fosse possibile, sotto forma di un solido raggio di energia distruttiva che esplose dal suo pungiglione. Riuscì giusto a vedere la figura di WaruNezumimon che faceva uno scatto per la sorpresa... e il laser impattò su di lui con potenza dirompente, scaraventandolo via e facendolo cadere a terra diversi metri più in là! Con uno stridio inferocito, WaruNezumimon artigliò il terreno con mani e piedi e riuscì in qualche modo a fermarsi... ma così facendo, perse la concentrazione sulla nube tossica che stava mantenendo, e il gas letale si disperse nel giro di pochi secondi e lasciò sgombero il campo di battaglia.

"Aaaaargh!" ringhiò WaruNezumimon con una mano premuta sul torace. Tutt'attorno a lui, si erano riuniti alcuni dei suoi scagnozzi... e si vedevano i corpi senza vita di numerosi soldati. "Che diavolo... come hai fatto a scovarmi, dannato insetto?"

"Diciamo che mi sono svvvvegliato!" rispose CannonBeemon. I cannoni laser montati sulla sua schiena si aprirono, e il Digimon insettoide si apprestò a scagliare una raffica di laser contro il nemico... ma venne anticipato quando alcuni Plagamon, dopo aver preso la rincorsa, si scagliarono su di lui, cercando di trascinarlo a terra con il loro peso combinato. CannonBeemon reagì d'istinto e scagliò una raffica di laser contro i disgustosi Digimon mutanti, distruggendone un paio e costringendo gli altri a disperdersi... ma questo diede a WaruNezumimon il tempo di rimettersi in guardia!

"Dart of Decay!" esclamò, scagliando una raffica di raggi di luce verde dalle sue dita artigliate. Alcuni dei colpi raggiunsero AeroVeedramon e CannonBeemon, bruciandoli come acido e facendoli indietreggiare... mentre i soldati giapponesi concentravano il fuoco sul ratto umanoide, avendolo correttamente identificato come il leader della formazione nemica.

"Continuate a sparare, ma tenetevi lontani!" esclamò un soldato. "Quello è il comandante! Se lo eliminiamo, il resto dell'orda si ritroverà senza un capo!"

Sfortunatamente per loro, ci voleva ben altro per un Digimon di quella portata. I proiettili si disintegravano prima di venire a contatto con il corpo del Digimon malvagio, che sghignazzò sprezzante.

"Miseri umani... pensate davvero che sarà così facile?" squittì WaruNezumimon con rabbia, deciso a concludere la faccenda il più rapidamente possibile. Si voltò verso i soldati per spazzarli via, ma AeroVeedramon intervenne in tempo e colpì WaruNezumimon con un calcio volante!

"Fermo, WaruNezumimon! Il tuo avversario sono io!" esclamò il dragone. i piazzò davanti al disgustoso uomo-sorcio e spiegò le ali in segno di sfida, ma un elemento imprevisto intervenne in quel momento... e AeroVeedramon riuscì a malapena a scansarsi in tempo quando una sfera di energia verde e nera si schiantò nel punto in cui lui si trovava fino ad un attimo prima!

"Squamous Blast!" si sentì la voce gracchiante di una vecchia... e quando AeroVeedramon guardò in quella direzione, vide che ad attaccarlo era stata una strana Digimon simile ad una megera vestita di nero, con un cappello da fungo velenoso sulla testa. "Quanta fretta, AeroVeedramon! Non ti va di giocare un po' con me, prima?"

"Cosa?" tuonò il dragone. "E tu chi sei?"

"Odio ammetterlo, ma... ho bisogno di altri Digi-Ghost, Galerimon!" esclamò WaruNezumimon, pur con un po' di riluttanza. Con un gesto rapido, la Digimon fungoide lanciò la sua sfera di Digi-Ghost verso il suo superiore, che la afferrò al volo e cominciò letteralmente ad inalare gli spiriti maligni. Allarmato, CannonBeemon si scagliò verso WaruNezumimon nel tentativo di impedirgli di potenziarsi... ma WaruNezumimon scattò via in tempo, evitò il laser che CannonBeemon gli sparò contro, e inghiottì la sfera di vapore nero in un sol colpo.

Per un attimo, non accadde nulla... poi, WaruNezumimon gettò indietro la testa e proruppe in un agghiacciante ruggito, a metà tra l'estasi e il dolore, mentre il suo corpo cominciava a mutare! I suoi muscoli si gonfiarono ancora di più, la sua pelliccia si drizzò, e i suoi occhi si accesero di luce rossa, mentre una cupa aura nera si accendeva attorno a lui... ed AeroVeedramon e CannonBeemon lo videro aumentare man mano di dimensioni, fino a torreggiare su di loro! In men che non si dica, WaruNezumimon era diventato un gigante alto almeno sette metri, e i suoi scagnozzi levarono un grido di feroce gioia nel vederlo avanzare verso AeroVeedramon e CannonBeemon!

"HAHAHAHAHAAA! E adesso che ne dite? Ora siete voi i sorci, in confronto a me!" esclamò WaruNezumimon. Le sue precedenti incertezze erano state spazzate via dall'inebriante sensazione di potere che i Digi-Ghost gli stavano dando. "Peccato solo che non avessi abbastanza Digi-Ghost da evolvere a livello Mega, ma alla fine, l'unica cosa a cui guardo sono i risultati... e la forza che ho ottenuto sarà più che sufficiente a distruggervi! Dart of Decay!"

WaruNezumimon, malgrado le dimensioni, si mosse con rapidità quasi fulminea: puntò le braccia contro AeroVeedramon e CannonBeemon, e scatenò una tempesta di raggi di luce verde, colpendo in pieno i suoi avversari con una raffica di dolorosissimi colpi energetici che costrinsero i due Ultimate ad arretrare stringendo i denti. Un colpo particolarmente poderoso costrinse CannonBeemon ad atterrare con uno stridio acuto, mentre volute di fumo bianco si levavano dalle sezioni danneggiate della sua corazza.

"AAAAARGH! Restate... restate indietro! Questi avversari sono troppo forti per voi!" esclamò AeroVeedramon rivolto ai soldati.

Galerimon esplose in una risata gracchiante. "Hahahahahaaa! Mi fa piacere che ve ne siate resi conto, ma questo non vi salverà! Noi domineremo questo mondo, per la gloria di Anthraxmon-sama!" esclamò.

"Ugh... chi sarebbe, poi, questo Anthraxmon?" esclamò CannonBeemon mentre cercava di rimettersi in piedi. "Abbiamo sentito parlare di lui, ma non abbiamo la più pallida idea di chi sia o cosa voglia..."

"Hah! Non vi servirebbe a nulla saperlo, in ogni caso... non avete nessuna possibilità di opporvi al suo volere!" esclamò Galerimon. "Egli conquisterà entrambi i mondi, e darà inizio ad una nuova era in cui tutto sarà meglio di come è adesso!"

"Solo che voi non ne farete parte! HAH!" esclamò WaruNezumimon. Il disgustoso uomo-ratto scattò verso AeroVeedramon e colpì con un pugno tremendo, che scaraventò a terra il Digimon draconico e lo fece rotolare per diversi metri. Un gruppo di Plagamon, muovendosi in perfetta sincronia, si scagliò contro AeroVeedramon, e cercò di tenerlo a terra in quel momento di debolezza. Ma per quanto fosse stordito dal poderoso attacco, AeroVeedramon si riprese velocemente e scaraventò via un Plagamon con un gesto del braccio. Un altro dei Digimon mutanti cercò di morderlo sul collo, ma l'eroico Digimon si scansò appena in tempo, e le fauci dell'orrore si chiusero su un pezzo di roccia, che si sciolse in parte a causa della saliva acida del Plagamon... poi, AeroVeedramon trafisse l'orrida bestia con i suoi artigli, facendolo disgregare in innocue stringhe di dati.

"Accidennnti... devvvvo dare una mano ad AeroVvvveedramon, prima che sia troppo tardi..." disse tra sè CannonBeemon. Prima che potesse muoversi per dare man forte al suo compagno, Galerimon attaccò di nuovo - alzò una mano artigliata e creò un altro Squamous Blast, che poi scagliò contro la vespa robotica con un grido di battaglia. Gli occhi compositi di CannonBeemon si spalancarono per la paura... ma per fortuna, riuscì a farsi venire un'idea in quel breve lasso di tempo, e agì rapidamente per respingere il colpo. "Ah! Sky Cannnnonnnn... Innnnfinity!"

CannonBeemon aprì di scatto tutti i laser montati sulla sua schiena, e nel giro di una frazione di secondo, li puntò tutti contro il massiccio attacco energetico di Galerimon, per poi aprire il fuoco contro un unico punto. Una raffica di strali di luce scaturì dalla batteria di laser montata sulla schiena del Digimon insettoide, e intercettò il colpo di Galerimon circa a metà strada, cominciando a disgregarlo. Galerimon corrugò la fronte, apparendo per la prima volta stupita davanti ad una mossa dei suoi avversari. Prima che si potesse riavere dallo stupore, alcuni raggi penetrarono del tutto lo Squamous Blast e lo dissiparono, poi proseguirono e colpirono la Digimon megera, facendola indietreggiare in una raffica di esplosioni.

"Aaaaargh! Niente male..." affermò Galerimon, prima di fluttuare all'indietro nel tentativo di prendersi un po' più di spazio. CannonBeemon strinse gli occhi e annuì tra sè - era esattamente quello che sperava. Restandosene un po' lontana dallo scontro tra AeroVeedramon e WaruNezumimon, Galerimon non avrebbe potuto aiutare il suo capo... almeno questo avrebbe reso lo scontro un po' più facile per AeroVeedramon, che davvero non aveva bisogno di difficoltà in più, a giudicare da quello che stava accadendo.

Il gigantesco uomo-ratto stava approfittando del suo vantaggio per mettere sempre più sotto pressione il drago alato, e in quel momento, stava costringendo AeroVeedramon a terra, tenendolo per il collo con una mano, e stringendo con tutte le sue forze.

"Huhuhuhuuu... ma come, tutto qui? E pensare che avete sconfitto Watchmon. Dev'essere stato per puro caso." sibilò. "Ora non ci darete più fastidio. Stiamo per schiacciare il patetico esercito di voi esseri umani, e una volta che avremo tolto di mezzo voi e i vostri umani... non ci sarà più nulla ad impedire al grande Anthraxmon-sama di dominare entrambi i mondi!"

AeroVeedramon strinse i denti e afferrò il braccio di WaruNezumimon con entrambe le mani... poi, con un movimento rapido e deciso, lo costrinse a mollare la presa sul suo collo e cominciò addirittura a spingerlo indietro! L'espressione trionfante di WaruNezumimon passò di colpo ad una di sgomento e sorpresa, e cercò di divincolarsi dalla presa di AeroVeedramon... ma il Digimon drago serrò la presa come una morsa d'acciaio, al punto che nonostante le dimensioni aumentate, WaruNezumimon sentì le dita addormentarsi.

"Non ci hai ancora sconfitti, dannato! E non credere che ti renderemo la vita facile!" ringhiò AeroVeedramon. WaruNezumimon stridette per la rabbia e per il dolore, e fece ancora qualche passo indietro, dando modo ad AeroVeedramon di rimettersi in piedi. "Prendi questo! V-Wing Blade!"

AeroVeedramon spiegò le ali in modo che formassero una V, e si caricò di energia per un attimo, prima di scagliare contro WaruNezumimon un enorme proiettile energetico, letteralmente a bruciapelo! Con un ruggito che fece tremare la terra, il colpo di AeroVeedramon partì e investì in pieno WaruNezumimon, sollevandolo da terra con un lungo stridio di rabbia e dolore prima di sballottarlo per diversi secondi, e farlo volare all'indietro fino a farlo schiantare contro una formazione rocciosa, che si sgretolò come un castello di sabbia! WaruNezumimon si contorse per l'ira e cercò di rialzarsi, ma si vide arrivare un tremendo pugno alla mascella da AeroVeedramon, e dovette indietreggiare ancora!

"Non vi permetteremo di fare del male ai nostri amici e ai nostri mondi, ve lo volete mettere in testa?" ringhiò il dragone. AeroVeedramon incalzava WaruNezumimon con tutta la sua forza, e riuscì a farlo piegare su un ginocchio con un calcio sferrato con potenza e precisione. "Sho ed io siamo arrivati fino a questo punto, e andremo fino in fondo... e non sarete certo tu e il tuo Anthraxmon a fermarci!"

Con uno sforzo, AeroVeedramon sollevò di peso WaruNezumimon e lo scaraventò via... ma il gigantesco uomo-ratto riuscì a fare una capriola in aria all'ultimo momento, esibendosi in un'acrobazia che per un essere di quelle dimensioni avrebbe dovuto essere impossibile. Con una mossa inaspettata, WaruNezumimon affondò gli artigli nel terreno, e da essi cominciò ad espandersi una macchia verdognola dall'aspetto decisamente poco rassicurante, che avanzò rapidamente verso AeroVeedramon.

Quest'ultimo reagì prontamente e spiccò il volo, in modo da non farsi toccare dalla macchia verdastra... ma dal terreno che già era stato contaminato fuoriuscirono dei lunghi tentacoli a frusta che si protesero in maniera inquietante verso AeroVeedramon! Colto di sorpresa, il dragone si voltò appena in tempo per sferrare un fendente verso uno dei tentacoli verdognoli e mozzarlo di netto in due, poi prese quota in modo da restare fuori dalla portata di quelle orride appendici.

"Non mi puoi sfuggire! I miei tentacoli ti inseguiranno fino in capo al mondo! Hahahahahahaaaaaa!" esclamò WaruNezumimon con una risata folle. Con un semplice ordine telepatico, l'uomo-ratto fece scaturire altri tentacoli dal terreno e li indirizzò verso AeroVeedramon, che fece una cabrata e si gettò in picchiata in modo da sfuggire alla loro presa. Ma non sembrava esserci fine al numero di tentacoli che il Digimon malvagio faceva uscire dal terreno... ed AeroVeedramon si ritrovò ben presto senza più spazio per evitarli! Con un grugnito di rabbia e paura al tempo stesso, il Digimon draconico si divincolò per cercare di liberarsi... ma i tentacoli strinsero con ancora più forza, ed AeroVeedramon si ritrovò avvinghiato come se fosse stato preso nelle spire di un anaconda. Con uno sforzo enorme, riuscì a liberare un braccio dalla presa e afferrò uno dei tentacoli, cercando di strapparlo, ma erano coriacei come gomene...

"AeroVvvvedramonnnn!" esclamò CannonBeemon, voltandosi giusto per un attimo per vedere cosa stesse accadendo... e quasi permettendo a Galerimon di sferrare un attacco a sua volta! Appena in tempo, la vespa cibernetica parò un micidiale colpo che la Digimon megera stava sferrando con entrambi gli artigli, e poi spinse indietro Galerimon. "Accidennnnti, nnnonnn ci si può distrarre nnnnemmmeno unnn momennnto qui... e vvvva bene, vvvvorrà dire che sconfiggerò te, e poi annnndrò ad aiutare AeroVvvvedramonnnn!"

"Hah! Non dirlo come se fosse solo una questione di tempo, insetto!" gracchiò Galerimon con gioia maligna. Riprese l'attacco un istante dopo, ma CannonBeemon riuscì a scansare il colpo successivo, e i due Digimon cominciarono a scambiarsi una serie di colpi micidiali, mentre AeroVeedramon continuava a lottare per liberarsi dai tentacoli.

"Dart of Decay!" WaruNezumimon continuò il suo attacco, e colpì AeroVeedramon ancora una volta con i suoi dardi micidiali. Il Digimon eroico strinse i denti e cercò di contorcersi per liberarsi dai tentacoli... ma non riuscì a fare molto prima che un'altra scarica di energia corrosiva lo centrasse in pieno e gli mozzasse il fiato in gola. "Hahahahahaaa! Inutile tentare di opporsi! Ormai sei in mio potere! Non puoi più muoverti!"

"Lo credi davvero, sorcio? Allora non potrò neanche fare... QUESTO!" ringhiò AeroVeedramon. Con un improvviso scatto, si caricò di energia, spalancò la bocca e scagliò un enorme proiettile energetico a forma di V contro WaruNezumimon! Il Digimon malvagio non si era aspettato una mossa simile, e non riuscì a scansarla in tempo, venendo colpito in pieno petto e scaraventato a distanza! WaruNezumimon stridette con rabbia e perse la concentrazione... il che fece sì che la presa dei tentacoli si allentasse ed AeroVeedramon si liberasse con uno strattone! AeroVeedramon lanciò un prorompente ruggito di battaglia e falciò i tentacoli che ancora cercavano di trattenerlo con un fendente micidiale, poi scattò verso WaruNezumimon, avvolto in una luminosa aura azzurrina, e cominciò a colpirlo con tutte le sue forze!

Un pugno devastante raggiunse WaruNezumimon al torace e mozzò il fiato in gola al Digimon malvagio. AeroVeedramon non si fermò lì e sferrò una raffica di colpi al torace e al volto del gigantesco uomo-ratto, senza dargli la possibilità di prendere fiato... e infine, scagliò un altro attacco V-Wing Blade a distanza ravvicinata! WaruNezumimon venne travolto dalla scarica di energia e catapultato via per diversi metri, prima di cadere a terra e restare disteso lì con il fiato corto. Mentre i tentacoli si ritiravano nel terreno, la macchia di miasma verdastro che stava insozzando la terra cominciò a ritirarsi, ed AeroVeedramon atterrò e riprese fiato.

"Huff... huff... non è stato facile, ma... ti ho dato una piccola lezione, eh? E adesso alzati! Non ho ancora finito con te!"

WaruNezumimon cominciò a rialzarsi, ed AeroVeedramon vide l'aura nera che lo circondava aumentare di intensità. Un ringhio feroce, simile ad un tuono lontano, si levò dalla gola di WaruNezumimon, che si rialzò lentamente per affrontare di nuovo il suo nemico...

"Come... come hai osato, verme di un Digimon? Questa ME LA PAGHERAI!" ringhiò WaruNezumimon, quasi folle di rabbia, ed AeroVeedramon si mise in guardia e si preparò a quella che si preannunciava essere la parte più violenta dello scontro...

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CONTINUA...

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Capitolo 41
*** Rovescio di fortuna ***


Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 41 - Rovescio di fortuna

 

CannonBeemon eseguì una veloce acrobazia a mezz'aria e riuscì a schivare un altro attacco Squamous Blast che Galerimon cercò di indirizzargli contro... poi puntò contro di lei il suo pungiglione e aprì il fuoco. Uno, due, tre raggi laser si dipartirono dall'addome della vespa cibernetica e atterrarono vicino alla vecchia strega, esplodendo e scagliando in aria raffiche di terra e polvere. Con un'imprecazione soffocata, Galerimon si schermò gli occhi con una mano avvizzita e cercò di tenersi fuori dalla portata del suo avversario, ma un altro attacco Nitro Stinger piovve su di lei, colpendola al torace e facendola cadere a terra! Reso più audace da questo colpo andato a segno, CannonBeemon si alzò in volo e poi scese giù in picchiata per attaccare di nuovo, ma questa volta, la Digimon velenosa era preparata!

"Oh no, non questa volta!" gracchiò. "Avanti, ragazzi, dategli una lezione!"

Con una serie di grugniti privi di intelligenza, un branco di Numemon apparve quasi dal nulla dietro Galerimon e si lanciò su CannonBeemon, che in quel momento era nel bel mezzo della sua picchiata, e non poteva cambiare direzione. I suoi occhi compositi si spalancarono, e CannonBeemon cercò di virare, ma era troppo tardi, e diversi di quei disgustosi Digimon informi si attaccarono alla sua scintillante corazza di Chrome Digizoid.

"AH! Mmmmaledizione, nnnnno!" esclamò CannonBeemon con voce ronzante, volando a zigzag nel tentativo di liberarsi dalle disgustose creaturine che lo stavano già appesantendo. Un Garbagemon puntò contro di lui il suo bazooka e sparò un colpo che centrò CannonBeemon al torace... e la vespa cibernetica stridette per la rabbia e il dolore, e perse quota!

"No! CannonBeemon!" esclamò Yurika, le mani spasmodicamente avvinghiate al suo Digivice, che emise un'altra scarica di energia e raggiunse il Digimon Ultimate dall'aspetto insettoide. Immediatamente, la corazza di CannonBeemon cominciò a risplendere di energia, e i Numemon che vi erano rimasti attaccati si staccarono di colpo, urlando come se fossero stati scottati!

"Squamous Blast!" gracchiò Galerimon, approfittando di quel momento di distrazione di CannonBeemon. Con un rapido movimento delle braccia, la strega creò una sfera di energia turbinante che scagliò contro l'avversario, ma quest'ultimo, invigorito dalla scarica di energia che Yurika gli aveva mandato, si caricò brevemente e scatenò un attacco poderoso contro l'avversaria!

"Sky Cannnnonnn Innnnfinity!" esclamò CannonBeemon. I cannoni laser montati sui pannelli della sua schiena si caricarono per una frazione di secondo prima di scatenare una pioggia di laser che intercettò lo Squamous Blast, trattenendolo per diversi secondi fino a dissiparlo del tutto... e il resto dei proiettili laser sfrecciò verso Galerimon, che riuscì a malapena a sottrarsi al colpo! "Hah! A nnnnnoi semmmmbra che nnnnonnn te la stai cavannnndo mmmmolto bene!"

Galerimon strinse i denti, in quello che CannonBeemon e la sua partner umana presero per il gesto di stizza che appariva... ma dentro di sè, la Digimon velenosa si ripetè di avere pazienza e sopportare l'umiliazione. Dopotutto, stava per arrivare il momento di gettare la maschera...

"Ci sai fare, insetto, questo lo devo ammettere! Ma non crederai certo che bastino i tuoi miseri trucchetti ad avere la meglio su di me! Heheheheee..." sghignazzò Galerimon, mentre CannonBeemon si teneva in sospensione e cercava di puntare un altro attacco contro la malvagia Digimon.

"Abbiamo semmmpre affronnnntato tutti gli scagnnnnozzi che ci avvvvete mannnndato connnntro, e abbiamo semmmmpre vvvvinto! Cosa ti fa pennnnsare che questa vvvvolta sarà divvvverso?" la sfidò CannonBeemon, per poi scendere appena un po' di quota per tentare un attacco... e una serie di tentacoli emersero dal terreno per afferrarlo e trattenerlo! Allarmato, CannonBeemon eseguì una rapida schivata, ma questo gli impedì di indirizzare un altro attacco contro Galerimon, e diede alla strega malvagia il tempo di organizzarne un altro...

"Venom Scissors!" esclamò la Digimon fungoide. Portò a terra i palmi di entrambe le mani, e dal terreno scaturirono due lame fatte di energia violacea che si diressero ad alta velocità verso CannonBeemon, costringendo il Digimon insettoide ad una rapida virata per evitare il colpo. Le due lame si avvicinarono con un terrificante suono di ferro stridente, mancarono di pochissimo CannonBeemon, e si scontrarono tra loro, per poi infrangersi con un clangore assordante, e spargere in giro frammenti di luce viola! Erano troppi, e troppo numerosi, perchè CannonBeemon potesse evitarli tutti, e infatti alcuni frammenti affilati come rasoi si insinuarono nelle fessure della sua armatura, provocandogli delle dolorose ferite!

"AAAAARGH!" esclamò CannonBeemon, cercando con tutte le sue forze di mantenere la quota. Con un ghigno, diversi dei Digimon malvagi si gettarono su di lui per cercare di sopraffarlo mentre era in difficoltà... ma il primo Roachmon che cercò di avvinghiarsi addosso a lui venne colpito in pieno ed incenerito da un Nitro Stinger! Poi, CannonBeemon volò raso terra e a zig-zag in modo da evitare il fuoco incrociato che alcuni Digimon nemici facevano contro di lui... ma si sentiva stranamente letargico e rallentato, e aveva idea di sapere fin troppo bene di cosa si trattasse.

"Hah! Ti senti un po' giù di corda, eh, insetto?" lo canzonò Galerimon. "Questo è l'effetto del mio attacco Venom Scissors... anche se eviti un attacco diretto, i frammenti delle mie lame ti colpiranno lo stesso... e come hai potuto constatare, non sono quelli a danneggiarti, ma il veleno contenuto in essi! Forza, ragazzi, saltategli addosso!"

Con uno stridio agghiacciante, alcuni Plagamon e un Raremon si scagliarono contro CannonBeemon, cercando di sopraffarlo, ma il Digimon insettoide, per quanto indebolito, era ancora in grado di combattere bene, e sfuggì al mostro informe che cercava di agguantarlo nelle sue braccia putrescenti!

"Nnnnonnn crederai certo che io vvvvennnnga sconnnnfitto così facilmennnnte, vvvvero?" ronzò CannonBeemon. "Sky Cannnnonnnn Innnnfinity!"

I cannoni laser montati sulla schiena di CannonBeemon spararono un'altra raffica di letali raggi luminosi, travolgendo i Plagamon più vicini e colpendo in pieno anche il Raremon, che lanciò un grido gorgogliante e si ritirò barcollando, mentre i Digimon simili a ratti mostruosi venivano disintegrati dalla pioggia di laser! Alcuni proiettili minacciarono di colpire anche Galerimon, che corrugò la fronte irritata e si protesse alzando uno scudo di energia davanti a sè.  I raggi laser si infransero su di esso senza farle nulla, ma la Digimon fungoide decise che era meglio allontanarsi un po'. Anche se era sotto l'effetto del suo veleno, CannonBeemon restava un avversario più pericoloso del previsto...

"Ancora un po'... devo mantenere questa copertura... ancora solo per un po'!" si disse, sperando che la battaglia tra AeroVeedramon e WaruNezumimon non durasse troppo a lungo...

 

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In realtà, anche la sfida tra i due principali rappresentanti delle due fazioni si stava facendo quanto meno accesa. Con un ghigno feroce, WaruNezumimon alzò una gamba e cercò di schiacciare letteralmente sotto i piedi AeroVeedramon, che però reagì prontamente e si spostò con un abile colpo d'ali. L'enorme piede di WaruNezumimon si abbattè sul terreno, e provocò una breve scossa tellurica che buttò a terra alcuni soldati e Digimon... poi, un drappello di soldati particolarmente sprezzanti del pericolo itervenne, sparando una raffica di colpi contro la testa di WaruNezumimon, che strizzò gli occhi irritato. Nessuno dei proiettili gli aveva inflitto dei danni, ma il gigantesco uomo-ratto era stato costretto ad indietreggiare e a proteggersi.

"Okay, ragazzi, adesso ritiratevi! Non esponetevi ai suoi attacchi!" esclamò uno dei soldati. "Sparpagliatevi! Dategli bersagli multipli!"

"Ricevuto!" risposero quasi tutti i membri del drappello, mentre ancora continuavano ad eseguire fuoco di copertura, puntando alla testa di WaruNezumimon. AeroVeedramon ebbe il tempo di organizzarsi e partire di nuovo all'attacco, e il drago alato si levò in volo, guardò verso il suo compagno umano che teneva stretto il suo Digivice in una mano e appariva teso e concentrato. I due amici si scambiarono un segno di intesa, e prima che WaruNezumimon potesse tornare all'assalto, AeroVeedramon si caricò e scagliò il suo colpo migliore contro il mostruoso uomo-ratto.

"V-Wing Blade!" tuonò il Digimon drago. Spiegò le sue grandi ali, sui cui bordi si formò un enorme proiettile luminoso a forma di V... e lo scagliò verso WaruNezumimon con una rapida torsione del corpo! Il potente attacco volò verso il bersaglio e lo colpì in pieno, esplodendo in una pioggia di raggi di luce abbagliante, e WaruNezumimon grugnì di dolore prima di barcollare all'indietro e cadere a terra di schiena! La sua enorme mole piombò addosso ad alcuni Garbagemon, schiacciandoli e riducendoli in stringhe di dati... ma WaruNezumimon si rialzò abbastanza velocemente e scatenò un altro attacco contro AeroVeedramon.

"Davvero credevi che questo attacco potesse farmi qualcosa? Ne ho abbastanza di giocare con te, AeroVeedramon! Dart of Decay!" esclamò, per poi scagliare una raffica di dardi di energia verde-bluastra dalle punte delle sue dita artigliate. I proiettili luminosi eseguirono delle ampie traiettorie a parabola tutt'attorno al Digimon malvagio, e si diressero a tutta velocità su AeroVeedramon. Quest'ultimo strinse gli occhi ed eseguì una rapida picchiata, in modo da evitare i proiettili che per primi si dirigevano su di lui. Poi, con un'altra spettacolare manovra, passò in mezzo ad altri due dardi di energia... ma gli ultimi due si dimostrarono più veloci del previsto, e uno di essi colpì AeroVeedramon al torace, mentre l'altro gli sferzava la coda.

AeroVeedramon ringhiò di dolore e perse quota, mentre delle inquietanti macchie di luce verde-marroncina cominciavano a diffondersi attorno ai punti che erano stati colpiti, facendo sentire il Digimon alato come se quelle parti del suo corpo si fossero addormentate di colpo.

"AeroVeedramon!" esclamò Sho, stringendo i denti in un'espressione di rabbia impotente quando due degli attacchi che WaruNezumimon non aveva mandato a segno colpirono comunque dei soldati, facendoli stramazzare a terra senza vita all'istante. Se non altro, era stata una morte rapida e relativamente indolore... ma l'aura dal colore malato che si era già diffusa su tutto il corpo delle vittime rendeva quello spettacolo altrettanto spaventoso. "Ugh... maledizione... qualcuno fermi questi mostri! Quante altre persone sono già morte per colpa loro? AeroVeedramon, resisti! Tu sei l'unico che possa affrontarlo!"

"Non... non ti preoccupare, Sho! Non sarà... ugh... non sarà certo questo a fermarmi! Grrrr... che diamine mi hai fatto, sporco topo di fogna?" ringhiò il dragone, spostando di colpo la zampa artigliata dalla macchia sul suo torace. Con suo orrore, si rese conto che quella luce inquietante stava cominciando a diffondersi sul suo corpo e a ricoprire il torace...

"Topo di fogna? Lo prenderò come un complimento!" esclamò con gioia maligna WaruNezumimon. "Per quanto riguarda la tua domanda... ho semplicemente immesso un virus nei tuoi dati, che in questo momento stanno venendo corrotti! Tra non molto... non sarai più in grado di sostenere la tua evoluzione a livello Ultimate!"

"Che... che cosa?" ringhiò AeroVeedramon, sentendo che già le forze cominciavano a venirgli meno. La macchia di luce maligna si stava espandendo, lambendo i pettorali e cominciando a minacciare le spalle... ma AeroVeedramon, come partner del Digiprescelto del Coraggio, non aveva nessuna intenzione di arrendersi così facilmente. "Sai che ti dico, WaruNezumimon? Che non mi interessa niente! Ti batterò lo stesso, virus o non virus!"

AeroVeedramon raccolse le sue forze e riuscì a tenersi in volo... poi si lanciò contro WaruNezumimon con tutta la forza di cui era capace, colpendolo con una potente testata al torace... che tuttavia non ebbe nessun effetto sul mostruoso colosso.

"Hah! Ma con chi credi di vere a che fare?" ringhiò WaruNezumimon. "Anthraxmon-sama ha scelto me per diffondere il suo verbo e la sua salvezza in entrambi i mondi... e non saranno certo degli scarti come voi ad impedirgli di dare la pace ad entrambi i mondi!"

"Ma quale pace? Cosa vai farneticando? Non stai facendo altro che diffondere violenza e distruzione!" reagì Sho, quasi urlando per la rabbia e l'angoscia. Non riusciva proprio a capire quale potesse essere lo scopo di quegli esseri. Non stavano facendo altro che distruggere tutto quello che si parava loro davanti... per cosa? Cosa ci avrebbero guadagnato? Avrebbe ancora potuto capire, anche se non certo giustificare, qualcuno che commettesse delle cattive azioni per tornaconto personale... ma quello che WaruNezumimon e i suoi sgherri stavano facendo, gli appariva soltanto come distruzione fine a sè stessa, e stavano usando la scusa di pore fine alle sofferenze degli esseri viventi per darsi una giustificazione. "A cosa ti servirà quello che state facendo in questo momento? Non ci guadagnerai niente! E non porterete la pace in alcun modo!"

WaruNezumimon cercò di colpire AeroVeedramon mentre questo si batteva con tutte le sue forze per non soccombere agli effetti del virus, e il drago alato si spostò appena in tempo, prima di cercare di colpire il braccio dell'avversario con i suoi artigli. Con determinazione, riuscì a costringere l'uomo-topo a indietreggiare, e guadagnò un po' di tempo per tenere a bada l'infezione, concentrandosi per accumulare quanta più energia possibile.

"Hah! Si vede che voi non sapete nulla del grande Anthraxmon-sama!" squittì WaruNezumimon. "Una volta che avrà aperto un portale permanente tra DigiWorld e il Mondo Reale, il grande Anthraxmon-sama spazzerà via ogni suo nemico, e tutti coloro che resteranno dovranno obbedirgli senza riserve! E per me, che sarò indispensabile per la sua vittoria, ci sarà un posto al suo fianco! Mi divertirò a dominare tutto ciò che rimane, finchè non arriverà il momento della distruzione totale!"

"Allora questo significa che non ti importa davvero di far finire la guerra e le sofferenze..." ansimò AeroVeedramon. Per il momento, le macchie avevano finito di diffondersi sulla sua pelle squamosa, ma era solo questione di tempo prima che l'infezione riprendesse... "Tu... lo stai facendo... soltanto... ugh... perchè speri di ottenere il potere!"

"Hah! Dite pure quello che volete di me. Il risultato sarà lo stesso, in ogni caso! Muori, AeroVeedramon!" esclamò WaruNezumimon, sollevando una gamba e poi abbattendola verso il terreno per ridurre il malcapitato AeroVeedramon ad una piadina. Il drago alato riuscì a gettarsi i lato, e fece in modo che il piede di WaruNezumimon si schiantasse poco lontano da lui, sollevando un nuvolone di polvere. Il drago alato sapeva che non avrebbe potuto reggere troppo a lungo un simile combattimento... doveva assolutamente trovare un modo di rovesciare la situazione, altrimenti la malattia con cui WaruNezumimon lo aveva infettato avrebbe finito per togliergli altre forze, e non sarebbe più stato in grado di reggere...

"V-Wing... Blade..." mormorò il drago alato. Estese le ali, e si concentrò in un tentativo di attingere ai suoi residui di forza, ma a quel punto doveva ammettere di essere quasi a secco... e infatti il proiettile di energia che ne uscì fu soltanto una piccola scarica di luce a forma di V, che percorse quasi stancamente la distanza che la separava dal bersaglio... e si infranse su di esso senza fare alcun danno. WaruNezumimon non si era neanche preso il disturbo di schivare il colpo...   

"Tsk... ma cosa credi di fare? Sei ridicolo!" ringhiò WaruNezumimon, prima di tornare all'attacco. AeroVeedramon cercò di scansarsi, ma il gigantesco uomo-topo si dimostrò molto più veloce di quanto le sue dimensioni potessero far supporre, e prima che Sho potesse rendersi conto appieno di quello che stava accadendo, WaruNezumimon aveva afferrato il su compagno Digimon per il collo, e lo stava costringendo al suolo!

"No! AeroVeedramon, riprenditi!" esclamò Sho, cominciando a disperare. Non c'era nessuno in grado di dare una mano... i soldati erano troppo impegnati a difendersi all'esercito di Digimon nemici, e Yurika e CannonBeemon erano alle prese con Galerimon e alcuni suoi sgherri...

"Che te ne pare, AeroVeedramon? Adesso puoi vedere da te quanto siete impotenti!" sghignazzò WaruNezumimon. "Quell'idiota di Watchmon si è fatto sconfiggere da voi perchè ha alzato troppo la cresta... ma questa volta, abbiamo la situazione sotto controllo! Non spererete certo che arrivi qualche Digievoluzione all'ultimo momento a salvarvi da questa fine inevitabile, poveri sciocchi!"

"Uuuuugh... non... non crederai mica... che finisca così, vero? Continuerò a lottare... fino all'ultimo!" esclamò AeroVeedramon, pur rendendosi conto di avere ben poco con cui sostenere le parole.

"Heheheheee... una promessa facile da mantenere, dal momento che il tuo "ultimo" arriverà tra pochi istanti!" replicò WaruNezumimon. "Addio, AeroVeedramon! Rimpiangi la tua debolezza mentre il tuo spirito osserva impotente Anthraxmon-sama che diventa il padrone di entrambi i mondi!"

"AeroVeedramooooon!" Sho cercò disperatamente di chiamare il suo amico, che ormai si stava indebolendo sempre di più...

 

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"La situazione... è davvvvero pessima! Se solo riuscissi a liberarmmmmi di questo fastidio..." disse tra sè CannonBeemon, ancora alle prese con un gruppo di Plagamon che lo assediavano senza sosta.  Con un colpo ben assestato del suo pungiglione-laser, CannonBeemon ridusse il più vicino dei Plagamon in stringhe di dati, poi si librò in volo e si scosse violentemente per scrollarsi di dosso quelle bestiacce. Galerimon non aveva però nessuna intenzione di lasciarlo fare... e con un ringhio, la Digimon malvagia toccò il terreno, dal quale scaturirono dei tentacoli neri e contorti, simili a mostruosi rampicanti, che  si levarono verso l'insetto cibernetico e cercarono di avvinghiarlo. Vedendo che la sua avversaria era chinata a terra, e sembrava non avere la possibilità di inseguirlo, almeno per il momento, CannonBeemon decise che era il caso di correre un rischio, e guardò verso Yurika, che seguiva la battaglia con estrema apprensione, lo sguardo che di tanto in tanto andava a Sho e ad AeroVeedramon. I suoi amici erano praticamente alla mercè di WaruNezumimon, e il drago alato si dibatteva sempre più debolmente nella morsa di quel temibile avversario. Dovevano intervenire, ora o  mai più!

"Yurika!" ronzò CannonBeemon. "Attennnnta! Adesso provo a fare qualcosa di disperato!"

La bambina dai capelli blu deglutì nervosamente e disse di sì con la testa al suo partner digitale. CannonBeemon virò rapidamente per vitare alcuni dei tentacoli neri che cercavano di avvinghirlo, poi si abbassò di quota per sfuggire alla presa di altri tentacoli... e puntò dritto verso WaruNezumimon, mirando contro di lui con tutti i laser di cui disponeva.

"Avvvanti, per favvvore, colpite quel dannnnato!" esclamò CannonBeemon mentre cercava di caricarsi il più possibile di energia. Un tentacolo cercò di avvinghiare CannonBeemon all'addome, ma la vespa cibernetica riuscì a divincolarsi dalla preda, e rispose con un colpo delle sue mandibole seghettate, tagliando uno dei tantacoli, che cadde al suolo in una pozza di icore violaceo... e poco dopo, scomparve come se fosse evaporato! Altri tentacoli si avvicinarono a lui, e cercarono di afferrarlo, ma CannonBeemon riuscì ad evitarli... almeno finchè, con suo grande orrore, non si rese conto di non essere lui il bersaglio, bensì Yurika, verso la quale diversi tentacoli si stavano dirigendo in quel momento!

Per fortuna, la bambina dai capelli blu si rivelò svelta di gambe e di pensiero. Agendo unicamente d'istinto, i riflessi resi scattanti dal suo addestramento nelle arti marziali e dai pericoli che aveva affrontato da quando era arrivata a DigiWorld, Yurika scattò di lato e riuscì ad allontanarsi dalla zona rischiosa con una perfetta capriola laterale. I tentacoli ondeggiarono a vuoto, tentando invano di afferrare la loro preda... e CannonBeemon sorrise tra sè, sollevato che la sua allenatrice se la fosse cavata...

"CannonBeemon!" urlò la bambina dai capelli blu. "Non so se potrò schivare il prossimo! Qualsiasi cosa tu voglia fare, falla adesso!"

"Subito! Sky Cannnnonnnn Innnfinnnity!" esclamò CannonBeemon senza esitazione. Aprì di scatto i compartimenti laser montati sulla sua schiena, confermò i bersagli con un comando mentale... e infine, scagliò una micidiale raffica di laser che coprirono gran parte della volta celeste, illuminando quel luogo come se fosse stata mattina! I raggi di luce bruciante sfrecciarono verso WaruNezumimon, che non si era aspettato una mossa simile e venne colto di sorpresa! un primo raggio di energia centrò il mostruoso uomo-ratto in pieno petto, un altro strisciò contro la sua spalla sinistra, e un terzo lo raggiunse ad un ginocchio!

Con un acuto stridio di dolore, WaruNezumimon fu costretto a mollare la presa su AeroVeedramon, e barcollò all'indietro tenendosi il braccio ferito, mentre AeroVeedramon, riprese un po' la forze, diede una rapida occhiata alla macchia viola che gli era rimasta. Il Digimon simile ad un gigantesco uomo-ratto gli aveva inflitto una notevole quantità di danni, ma almeno per il momento, la sua evoluzione reggeva, e la strana ed inquietante macchia viola aveva smesso di diffondersi. La sensazione che dava quella strana infezione era davvero particolare - AeroVeedramon sentiva la pelle come bruciare nei punti in cui le macchie viola si erano diffuse, ma sotto di essa sentiva una fastidiosa sensazione di gelo...

"AeroVvvvvedramonnnn!" esclamò CannonBeemon, svolazzando verso il suo compagno di squadra e dandogli una rapida occhiata. Le sue condizioni non erano certo delle migliori... non aveva la più pallida idea di cosa stesse facendo quella macchia violacea che si diffondeva sempre di più sul suo corpo, ma certo non poteva essere nulla di buono. "AeroVvvvedramonnn, cerca di reagire! Nnnnonnn ti farai fermmmmare da questa diavvvvoleria, vvvero?"

"AeroVeedramon, resisti!" Sho intervenne, correndo disperatamente a fianco del suo compagno digitale che si indeboliva sempre di più. Il Digimon alato stava respirando affannosamente, ma in qualche modo riusciva a tenere a bada il veleno. "Dobbiamo... dobbiamo trovare un modo di fermare WaruNezumimon! Se... se non ce la facciamo, la nostra città... e tutti i nostri cari... sono perduti!"

"Sarà... più facile a dirsi che a farsi! Quel maledetto ha assorbito un bel po' di Digi-Ghost... e al contrario di Watchmon, sembra in grado di controllarsi molto bene!" esclamò Yurika. "Hai ragione che dobbiamo trovare un modo per batterlo, ma come? Stavolta... non vedo proprio come possiamo creare un punto debole!"

"Amici..." riuscì a mormorare AeroVeedramon, lottando con tutte le forze rimaste per restare cosciente. "CannonBeemon... cerca di farmi un taglio... sul torace! E' la nostra... unica possibilità..."

"Cosa?" esclamò Sho. "Che... che stai dicendo, AeroVeedramon? Come pensi che ti aiuterà?"

"Fallo e basta! Non abbiamo tempo!" esclamò il drago alato, con tutta la veemenza di cui era capace in quel momento.

Sho guardò allarmato prima verso WaruNezumimon e poi verso Galerimon. I due Digimon malvagi si stavano riprendendo, e stavano cominciando ad avanzare verso di loro. Non sarebbero certo riusciti a tenere a bada tutti e due nello stesso momento, dovevano agire in fretta per non essere travolti!

CannonBeemon mise da parte la sua esitazione, e usò le sue affilate mandibole per tracciare un taglio diagonale dai bordi perfettamente netti dul torace di AeroVeedramon... e immediatamente, la macchia violacea che si espandeva sulla sua pelle squamosa cominciò a ridursi, mentre stringhe di dati violacei cominciavano a fuoriuscire dalla ferita! Con grande sorpresa di Sho e Yurika, la macchia violacea sotto la pelle di AeroVeedramon cominciò a ridursi visibilmente - il veleno stava fuoriuscendo, sotto forma di stringhe di dati che si disperdevano innocuamente in aria. Con grande stupore e sollievo di Sho, Yurika e CannonBeemon, il veleno di WaruNezumimon si stava disperdendo in aria!

"Cosa? Ma... ma che significa? Stanno... stanno cercando di incidere i punti... in cui il mio veleno digitale è stato iniettato?" si chiese il mostruoso uomo-ratto. Nel giro di pochi secondi, il torace di AeroVeedramon era tornato normale, e il Digimon era di nuovo pronto a combattere. Stupito lui stesso di quello che era successo, Sho per un attimo venne colto dal desiderio di abbracciare il suo compagno Digimon e festeggiare il fatto che si fosse salvato... ma un nuovo attacco da parte di Galerimon ricordò sia a lui che a Yurika che erano ancora ben lontani dal poter dire di essere al sicuro.

"Squamous Blast!" esclamò la crudele Digimon, scagliando una raffica di bolle di energia che cambiavano rapidamente colore dal giallo, al verde fino ad un inquietante marrone. AeroVeedramon e CannonBeemon si separarono, e il Pokemon insettoide caricò verso Galerimon, cercando di impedirle di scagliare altri attacchi contro di lui. Nello stesso momento, AeroVeedramon si librò in aria e si volse nuovamente verso WaruNezumimon, che strinse i denti e scosse la testa. Era stato sicuramente un caso... ma il Digimon malvagio si rendeva conto che stava cominciando a perdere il controllo della battaglia. Il suo avversario stava lottando con rinnovata determinazione, e nulla di quello che lui faceva sembrava riuscire a tenerlo a bada a lungo... era necessario usare dei metodi drastici per toglierlo di mezzo!

"AeroVeedramon, attaccalo subito! Presto, prima che possa fare qualche altra diavoleria!" esclamò Sho, la Crest del Coraggio che brillava con maggiore fervore nella sua mano. Il drago alato ghignò con decisione, mentre sentiva una nuova energia scorrere in lui... e si lanciò con maggiore impeto contro il gigantesco WaruNezumimon, centrandolo in pieno con una spallata in pieno petto! Il Digimon malvagio emise un acuto stridio di dolore e sorpresa, poi venne scaraventato all'indietro per diversi metri e finì con la schiena a terra, dolorante e stordito! Cercò di rialzarsi, ma si ritrovò nuovamente sotto attacco... un potente attacco V-Wing Blade da parte di AeroVeedramon piombò su di lui, e WaruNezumimon riuscì appena in tempo ad alzare la guardia e ad attutire il micidiale impatto! La scarica di energia distruttiva si schiantò su di lui con abbastanza potenza da farlo sprofondare nel terreno per almeno una decina di centimetri, e provocare delle crepe tutt'attorno a lui!

"YAAAAAH!" con un potente grido di battaglia, AeroVeedramon si scagliò su WaruNezumimon e lo colpì con un tremendo pugno in pieno petto, che il gigantesco uomo-ratto riuscì soltanto con grossi sforzi ad attutire. "Rassegnati, WaruNezumimon! Non puoi vincere contro di noi! La Crest del Coraggio, la determinazione di Sho e Yurika di proteggere tutti quanti... l'audacia di questi soldati che si stanno sacrificando per la salvezza del loro paese... tutto questo mi dà la forza di cui ho bisogno per sconfiggerti!"

"Non farmi ridere, lucertolina! La tua è una battaglia persa in partenza! Anche se riuscirai a battere me, non crederai certo di poter contrastare l'arrivo del nuovo mondo?" ringhiò WaruNezumimon. La sua coda a frusta scattò verso AeroVeedramon e lo colpì al torace, togliendogli il fiato per un attimo... e il gigantesco uomo-ratto continuò l'attacco con un devastante colpo a mani unite sferrato dall'alto verso il basso, che centrò in pieno il malcapitato AeroVeedramon, e lo scaraventò a terra con uno schianto assordante! Dolorante ma non sconfitto, il drago alato piegò le ali contro il corpo e cominciò a scavare per terra con delle grandi zampate, e nel giro di pochi secondi, con grande irritazione di WaruNezumimon che lo cercava freneticamente. "Mi hai sentito? Potrai anche sconfiggere me, ma non riuscirai mai ad avere la meglio sul nostro signore Anthraxmon-sama! Lui creerà un mondo in cui la sofferenza non esiste, e io dominerò al suo fianco, finchè tutto non tornerà al nulla a cui appartiene!"

WaruNezumimon cominciò a pestare i piedi sul terreno, in modo da provocare delle scosse telluriche che costringessero AeroVeedramon a riemergere... e il Digimon draconico strinse i denti quando si sentì percuotere da una serie di colpi provenienti da tutt'attorno a lui. Ma AeroVeedramon era deciso a non farsi fermare, e ignorando i colpi subiti, con un grande sforzo di volontà, scavò verso l'alto e riemerse con uno scatto repentino, per poi sferrare un pugno con tutte le sue forze alla mascella di WaruNezumimon! Il mostruoso uomo-ratto venne sollevato da terra un'altra volta e volò per un breve tratto... ma riuscì a riprendersi rapidamente e scatenò un altro attacco contro i difensori del Mondo Reale.

"Toxic Breath!" ringhiò, per poi scagliare una densa nube di fumi tossici giallastri dalla bocca. La nube velenosa si espanse rapidamente tutt'attorno a lui, ed AeroVeedramon richiuse le ali davanti a sè per cercare di non respirare i fumi. Con tutta la velocità di cui era capace, il drago riuscì ad uscire dalla nube e si ritrò oltre il raggio d'azione dell'avversario, per poi dare un'occhiata allo scontro in cui era impegnato CannonBeemon. Ancora una volta, Galerimon si era ritirata a distanza di relativa sicurezza, e stava permettendo ad un Raremon e un gruppo di Vilemon di attaccare CannonBeemon, cercando di indebolirlo man mano con la superiorità numerica. Per fortuna, il Digimon insettoide riusciva a tenere a bada i suoi assalitori, e cercava ancora di avvicinarsi a Galerimon per sferrarle un colpo decisivo.

"Temo che la tua complice non potrà darti una mano, WaruNezumimon." ringhiò AeroVeedramon. Con una serie di potenti battiti d'ali, il Digimon draconico scatenò una violenta bufera di vento che spazzò via il gas velenoso e lo disperse, permettendogli così di avvicinarsi ancora una volta al suo obiettivo. Ma WaruNezumimon sembrava essersi aspettato questa mossa, visto che reagì senza mostrare alcun cenno di sorpresa, e sferrò un altro pugno in avanti. Con grande sorpresa di AeroVeedramon, il braccio del mostruoso roditore si allungò come se fosse stato di gomma, e portò a segno l'attacco anche se AeroVeedramon pensava di essere a distanza di sicurezza! Il dragone grugnì di dolore e perse quota, esponendosi ad un altro attacco...

"Dart of Decay!"

WaruNezumimon ripetè l'attacco di prima, scagliando una raffica di raggi di luce verde-bluastra contro il suo avversario. Ben sapendo quali fossero i pericolosi effetti di quella mossa, AeroVeedramon si concentrò sull'evasione, e si sollevò in aria con un rapido colpo d'ala, sperando di essere stato abbastanza veloce. La fortuna fu dalla sua parte, e tutti i raggi di energia distruttiva passarono sotto di lui, colpendo altri bersagli... tra cui un Raremon nemico che emise un funereo muggito prima di perdere vigore e sciogliersi in una pozzanghera di sostanze tossiche che scomparve poi in una pioggia di dati. AeroVeedramon prese lo slancio e si gettò in picchiata, colpendo WaruNezumimon alla testa con una craniata talmente potente che il gigantesco uomo-ratto grugnì di dolore e barcollò per un lungo tratto.

"Ormai ci siamo..." disse Sho tra sè, guardandosi attorno per vedere che anche i soldati dell'esercito di difesa, nonostante delle evidenti perdite, stavano tenendo a bada abbastanza bene i Digimon invasori. "Però... è meglio concludere il prima possibile, se vogliamo limitare le perdite. AeroVeedramon! Dobbiamo concludere adesso! Hai qualche idea per finirlo?"

"Credo proprio di sì, Sho!" ringhiò AeroVeedramon, respirando affannosamente. "Questa carogna si controlla molto meglio di Watchmon, anche adesso che ha assorbito i Digi-Ghost... ma ora che è abbastanza indebolito, credo di avere un'idea per sferrargli il colpo di grazia!"

"Ugh... sferrare a me... il colpo di grazia? Tsk! Non ti dare troppe arie! Non sarò sconfitto tanto facilmente!" rispose WaruNezumimon con tono di sfida. "Osserva il potere dei Digi-Ghost! Osserva la fine inevitabile di ogni forma di vita... e la pace eterna che attende entrambi i mondi! Haaaaaah!"

Un'aura verde brillante si accese attorno al gigantesco corpo dell'uomo-ratto, e per un attimo, Sho ed AeroVeedramon ebbero l'impressione che persino la luce del sole si stesse annebbiando per un istante. Ancora una volta, una nube di gas tossici cominciò a formrsi attorno a WaruNezumimon, espandendosi rapidamente... ma questa volta, il gas letale sembrò concentrarsi attorno al Digimon malvagio, e si raccolse nella forma di una grande sfera di vapore turbinante che avvolse quasi completamente il servitore di Anthraxmon. Ben presto, il gas velenoso aveva formato una sfera quasi solida attorno a lui, e soltanto un paio di diabolici occhi rossastri restavano visibili in mezzo alla nube. Convinto che questo sarebbe stato il momento decisivo, e che si sarebbe sbarazzato del suo avversario una volta per tutte, WaruNezumimon cominciò ad avanzare, coprendo in breve tempo metà della distanza che lo separava da AeroVeedramon!

"Visto? Grazie ai Digi-Ghost, possso fare anche questo!" tuonò WaruNezumimon, con una risata feroce. "Watchmon non aveva abbastanza fantasia... non sapeva come utilizzare al meglio il loro potere, ma io sono diverso da lui! Non riuscirai ad attaccarmi... mentre io, invece, posso colpirti come voglio, da qualunque direzione! Hah!"

Il Digimon malvagio mosse un braccio e fece scaturire un tentacolo fatto di gas solidificato, che sfrecciò verso AeroVeedramon costringendolo ad una rapida schivata laterale! Per un attimo, il dragone fu tentato di colpire l'appendice allungata per disfarsi della protezione... ma si trattenne pensando che entrare in contatto con quel gas tossico avrebbe potuto essere troppo pericoloso per lui! WaruNezumimon continuò l'attacco, inviando un altro tentacolo, poi un altro, e un altro ancora... In breve tempo, AeroVeedramon si ritrovò impossibilitato ad attaccare, e si produsse in una serie di acrobazie disperate per allontanarsi quanto più poteva dalla sfera di fumi tossici!

"Attennnnto, AeroVvvveedramonnnn, schiva quegli affari!" esclamò CannonBeemon, distogliendo giusto per un attimo l'attenzione dal suo scontro con Galerimon. La Digimon cercò di afferrarlo facendo scaturire dei tentacoli dalla terra, ma la gigantesca vespa meccanica riuscì a schivare l'attacco con una rotazione a mezz'aria.

"Aaaargh! Maledizione, ma quante se ne inventa?" grugnì AeroVeedramon, evitando per un soffio due tentacoli di fumo che convergevano su di lui. Con determinazione, il dragone si voltò verso il suo avversario, i cui occhi rossi e luminosi seguivano ogni suo movimento oltre le pareti fumose della sfera. "Ugh... devo cercare un modo di attaccarlo, ma per farlo, devo cercare di far diradare quei gas tossici che lo avvolgono... Un momento, gas tossici? Hmm... vediamo un po' se ho ragione!"

Dopo essersi fermato per un momento, colto di sorpresa da un'intuizione che gli era venuta in quel preciso istante, AeroVeedramon si spostò per evitare un altro colpo dei tentacoli di WaruNezumimon... e un attimo dopo, fu costretto a scendere in picchiata di colpo per non essere colpito da un attacco Dart Of Decay che il suo avversario aveva scagliato senza alcun preavviso!

"Ugh... maledizione, adesso che si nasconde dietro quella nube di gas, non possiamo neanche vedere che mosse fa!" esclamò Sho. Ora più che mai gli sembrava urgente eliminare WaruNezumimon il più rapidamente possibile, prima che la situazione diventasse ingestibile. "Se solo AeroVeedramon avesse delle mossse per mandare via quel gas..."

Il ragazzino si fermò per un istante, anche lui colto da un'improvvisa intuizione. Cosa avevano fatto quando avevano affrontato Watchmon evoluto in forma Mega? Visto che non erano riusciti a trovare un punto debole, ne avevano creato uno attaccando più volte lo stesso punto e sfibrando il loro avversario fino a potersi assicurare un colpo decisivo. Forse potevano fare qualcosa di simile anche qui...

"AeroVeedramon! Sei in grado di fare qualcosa per spazzare via quei gas? Magari usando le ali come hai fatto prima?" il ragazzino urlò a squarciagola per farsi sentire oltre il frastuono della lotta, e il suo compagno digitale fece un cenno affermativo con la testa, decidendo che era il momento di tentare una mossa audace. Il rischio era grande, ma il risultato poteva valere la pena.

Altri due tentacoli si allungarono verso AeroVeedramon cercando di catturarlo... e il dragone riuscì con uno scatto ad evitarli, e si concentrò per accumulare quanta più energia possibile. Le sue ali cominciarono a brillare, mentre una quantità immensa di energia si accumulava su di esse, e la Crest del Coraggio diventava quasi rovente tra le mani di Sho!

"AeroVeedramon!" esclamò il ragazzino, con un cenno della testa. Pur sapendo quanto fosse pericoloso stare vicino a WaruNezumimon, Sho  era deciso a supportare il suo compagno digitale fino alla fine, e restò fermo al suo posto, a pochi metri dai gas letali che aleggiavano attorno al Digimon malvagio.

La carica di energia era giunta al massimo. AeroVeedramon serrò gli occhi, concentrandosi il più possibile per tenere sotto controllo il flusso di energia... e quando ritenne che la potenza accumulata fosse sufficiente, spalancò le ali e creò una potentissima folata di vento tutt'attorno a sè!

"Wind Guardian!" AeroVeedramon esclamò il nome della sua nuova mossa. Subito dopo, si sentì un boato terrificante nel momento in cui una devastante folata di vento esplose tutt'attorno al dragone e soffiò come una tempesta contro lo scudo di gas che proteggeva WaruNezumimon! Mezzo assordato dall'ululato del vento, Sho si coprì le orecchie ad indietreggiò, osservando con crescente entusiasmo la folata di vento che sfrecciava verso la barriera di fumi nocivi e la colpiva in pieno!

L'effetto fu istantaneo: il gas venefico venne spazzato via dal punto in cui il Wind Guardian aveva colpito, aprendo un buco di forma perfettamente circolare all'altezza del torace del Digimon malvagio, abbastanza grande da permettere ad AeroVeedramon di passarci attraverso senza alcuna difficoltà! WaruNezumimon sgranò gli occhi e indietreggiò in un attimo di panico, rendendosi conto di essere vulnerabile... ma ormai, per lui non c'era più scampo.

"Perfetto! Adesso sì che puoi passarci attraverso! Forza, AeroVeedramon, questa è la nostra occasione! VAIIIII!" esclamò Sho. Non c'era bisogno che lui si sbracciasse, in ogni caso, dal momento che AeroVeedramon stava di nuovo accumulando energia... e stava per sferrare un altro devastante attacco!

"Questa è la tua fine, WaruNezumimon! MAGNUM CRUSHEEEEER!"

Il dragone strinse la mano destra a pugno, e si scagliò con decisione contro il nemico, mettendoci tutta la sua forza e la sua determinazione! Il suo braccio artigliato venne avvolto da una dirompente aura di luce azzurra, che scaturì dal corpo del Digimon drago e si concentrò attorno al suo arto... e mentre WaruNezumimon sgranava gli occhi e cercava disperatamente di difendersi, AeroVeedramon aumentò la velocità e si trasformò in un letale lampo azzurro diretto al torace del mostro. Passò in un lampo attraverso il buso nella difesa di WaruNezumimon, e sferrò un poderoso pugno che colpì il ratto mutante in pieno petto, con una tale violenza che la mano penetrò nel corpo dell'essere malefico... seguita dal resto di AeroVeedramon!

Gli occhi di WaruNezumimon si spalancarono in una smorfia di orrore quando AeroVeedramon lo trafisse con un tale impeto da penetrare nel suo corpo ed uscire dalla schiena in un'esplosione di luce che disperse completamente il gas velenoso che avvolgeva WaruNezumimon! Davanti agli occhi di tutti i combattenti apparve l'incredibile spettacolo di AeroVeedramon che usciva dalla schiena di WaruNezumimon, dopo averlo letteralmente perforato!

"Sì! Ce l'hai fatta, AeroVeedramon!" esclamò Sho con gioia per quella brillante vittoria! WaruNezumimon, il volto animalesco contratto in una smorfia, cadde in ginocchio con uno schianto poderoso, mentre stringhe di dati cominciavano a staccarsi dai bordi del buco che AeroVeedramon aveva aperto nel suo torace! Il dragone atterrò dietro WaruNezumimon, si mise in posa e piegò le ali sulla schiena, mentre il nemico cominciava a dissolversi nel nulla!

"No... no... maledizione, no... non può... essere vero... credevo... credevo che la mia barriera..." ansimò WaruNezumimon. "Ugh... non doveva... andare così... dovevo assistere... alla fine di tutto... a fianco di Anthraxmon-sama... e invece... sono all'avanguardia... heh... alla fine, non farà nessuna differenza... speravo solo... di potermi divertire un po' di più..."

WaruNezumimon perse del tutto le forze e crollò al suolo senza vita, la bocca contratta in un ultimo ghigno sardonico. Mentre i Digimon malvagi lanciavano alte urla di raccapriccio davanti alla fine del loro comandante, WaruNezumimon cominciò a disintegrarsi, partendo dalle gambe e risalendo man mano fino alla testa... finchè tutto quello che rimase di WaruNezumimon fu un pessimo ricordo.

Il comandante degli invasori era caduto. L'esercito dei Digimon invasori venne colto dallo sconforto, dando ai soldati la possibilità di fare ancora più pressione ed infliggere loro perdite ancora maggiori! Le fila dei Digimon nemici, lentamente ma inesorabilmente, cominciarono a sfaldarsi, e alle grida di vittoria degli umani fecero eco quelle di terrore degli invasori che cercavano in qualcche modo di salvarsi la pelle!

"Sì! Sho ed AeroVeedramon ce l'hanno fatta!" esclamò entusiasta Yurika, alzando i pugni chiusi in aria in segno di trionfo!

"Hah! Lo sapevvvvo che ce la facevvvano!" continuò CannonBeemon, dopo aver cancellato un Vilemon con un preciso colpo di pungiglione. Il resto dei Digimon nemici cercò di disperdersi... tranne Galerimon, che restò dov'era con espressione spaesata e apparentemente confusa. La morte di WaruNezumimon sembrava averla colta del tutto di sorpresa... "E allora, Galerimonnnn? Adesso nnnnonnnn fai più tannnto la dura, vvvvero? Sennnnza WwwwaruNnnnezzzzumimonnnn dietro coi nnnnasconnnnderti, nnnonnn sei più tannnnto coraggosa?"

"Ugh... maledizione, questo non era previsto... Che quell'idiota di WaruNezumimon morisse faceva parte del piano, ma non in questo momento! E' davvero troppo presto..." mormorò tra sè la Digimon malvagia. "Devo cercare di tenere la situazione sotto controllo... se BlueMeramon fa il suo lavoro, dall'altra parte del Mondo Reale... forse il piano può ancora procedere! Avanti, BlueMeramon, è il momento di giocarsi il tutto per tutto!"

 

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CONTINUA...

Note dell’autore: WaruNezumimon ci ha lasciato per sempre, e qualcosa è andato storto anche nei piani di Galerimon. Il rovescio di fortuna è stato a sfavore degli invasori del Mondo Reale… ma ovviamente, non accade quasi mai che le cose vadano così bene ai nostri eroi, e dall’altra parte del mondo, devono ancora vedersela con Geryomon, BlueMeramon e i Tankdramon… c’è forse da aspettarsi qualche colpo di scena, prima che si possa scrivere la parola fine a queste intricate vicende? E Anthraxmon farà presto il suo ingresso in scena?

Forse è una cosa ovvia, ma è bene dirla lo stesso. Questa mia saga di Digimon ignora completamente la canonicità di Digimon Tri. Ai fini della continuità della mia fanfiction, Digimon Tri non esiste. Scordatevi di Daigo e Maki, non prenderanno il posto di Sho e Yurika.

Beh, per adesso vi saluto. Ci rivediamo dopo che sarò tornato dalle mie vacanze, il giorno 19 di questo mese. Ho aggiornato anche la mia storia di Pathfinder, e una di Pokemon, quindi avete di che passare il tempo! A presto!          

             

   

 

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