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L’hai canticchiato all’orecchio di
Jack per qualche lunghissimo minuto, ma ancora non sapevi che saresti stata tu a bere, alla fine, e senza neppure
accostare il calice alle labbra.
Dicono che assumere dosi sbagliate di emozioni
porti a danni quasi irreversibili: chissà se sanno che a volte basta una
misera, minuscola goccia di troppo.
La tua è stata Alice. Quando l’hai
guardata – quando l’hai vista
negli occhi di Jack – è stata quella la dose che ti ha fatta
impazzire.
E Bevi un
altro piccolo sorso di onestà, canticchi a te stessa per ore.
Spazio dell’autrice
Il
bello delle rivisitazioni è che i personaggi, presentati in un’ottica
e in un ambiente del tutto nuovi, acquistano delle caratteristiche sorprendenti
– e, nel caso di Alice, anche molto
umane; questo vale perlomeno per la maggior parte di loro (insomma, il Leprotto
assassino è un caso a parte xD). Riflettendo
su questo mi è venuta voglia di stilare una seconda raccolta di drabble pure, stavolta dal punto di vista di cinque
personaggi che si sono evoluti nel corso della serie proprio grazie all’interazione
con Alice.
Qui
è il turno della Duchessa: devo dire che all’inizio il suo ruolo
di concubina mi ha piuttosto sconvolta, ma l’ho ammirata tantissimo per
la sua decisione di ribellarsi e aiutare Jack. Cosa che di certo non avrebbe fatto se Jack non si fosse
esposto tanto per Alice.
I suoi occhi non hanno
più la forza di riempirsi di lacrime, e fa sorprendentemente male
vederli così privi di accuse.
Non l’avevi
previsto. Non ti avevano parlato dell’umanità delle Ostriche, di
quella dell’Alice della Leggenda,
del fatto che presto o tardi ti saresti innamorato
di lei.
È sciocco
rimpiangere di non averla incontrata in un mondo migliore, in un tempo migliore,
perché conta l’adesso e conta il qui – e qui e adesso, Alice non ha la forza di accusarti né di piangere.
Stringerla ora è
un inutile rischio, ma è l’unico modo per illuderti che non la
stai perdendo.
Spazio
dell’autrice
Jack di Cuori
è forse il personaggio più controverso della serie. È evidente
che ama Alice, anche se si è avvicinato a lei con l’intento
originario di usarla, ma penso che persino durante il primo ricongiungimento
nel Paese delle Meraviglie non fosse neppure consapevole di quanto tenesse davvero a lei. Per dirne una, non l’ha
mai aiutata come l’ha aiutata il Cappellaio: in quanto Principe, avrebbe
potuto metterla in salvo fin dall’inizio, no? Ad ogni modo non riesco a odiarlo, e mi affascina invece pensare
che anche lui abbia dovuto semplicemente crescere, evolversi, proprio come la
Duchessa.
Un grazie sincero a
chiunque stia seguendo, con la speranza di continuare a incuriosirvi!
Hai vissuto tutta la tua
vita al riparo delle ombre di un regno perduto e dimenticato. Aspettavi il
momento giusto. L’hai detto tu stesso, solo qualche tempo fa, dando le
spalle all’armatura bianca.
Hai preso l’ovvia
abitudine di parlare da solo. Dopotutto i vecchi non fanno altro, e quelli soli
non possono farne a meno. Non ti è mai importato che il Re Rosso non ti
rispondesse.
Ma è cambiato
tutto quando è arrivata l’Alice
– il momento giusto – ad ascoltarti.
Allora che aspetti a
raccogliere le tue armi, cavaliere, e a correre a salvarla come lei ha fatto
con te?
Spazio
dell’autrice
Sir Charles è
indubbiamente uno dei miei personaggi preferiti, e non soltanto perché
spesso e volentieri fa da spalla comica al Cappellaio: la sua storia di sensi
di colpa, di bugie, di attese e di riscatto finale mi è entrata nel
cuore. E adoro quella scena, il
soliloquio in cui racimola tutto il suo coraggio. Il miglior Cavaliere Bianco
di sempre, più cavaliere di chiunque altro.
Non è stato
l’orologio a svegliarti, ma la voce di Alice. Proprio come è
sempre stato, dall’altra parte dello specchio, quando la sveglia rotta
non faceva il suo dovere – e allora entrava lei, in punta di piedi, a
scuoterti di dosso il sonno e a strapparti il primo sorriso della giornata.
Hai sprecato troppi
anni, lo sai, ma è comunque confortante sapere che è stata ancora Alice, come è giusto che
sia, a scrollarti piano e a farti sorridere per l’ultima volta.
E ti detesti nel vederla
piangere sulla tua ferita, però
è ancora più bella di come la ricordi.
Spazio
dell’autrice
SPOILER TOTALE, siete avvisati.
Non potevo non
scrivere di lui. È una delle cose che più mi ha colpita, la
scoperta che il Carpentiere era il padre di Alice, e ho sofferto da morire dei
tentativi di lei di fargli tornare la memoria. Odio che sia finita così,
che Robert Hamilton si sia svegliato troppo tardi e che abbia avuto appena il tempo
di sacrificarsi per salvare sua figlia – ma immagino che sia anche questo
a dare valore alla sua storia personale.
Roba da non credersi. Tu
sei il Cappellaio, quello che si
muove sempre al confine, quello che si è sempre e solo curato del proprio interesse: è fuori
discussione rischiare così tanto per un’Ostrica. Persino se si
tratta di quell’Alice. No?
Eppure è
innegabile. Qualcosa è cambiato. Forse nel momento in cui l’hai
presa per mano per la prima volta.
Magari la forza di Alice
non si trova nella leggenda che parla di lei; magari è solo il fatto
che, quando la si guarda negli occhi, ci si sente a casa.
E non puoi più lasciarla,
ora che l’hai trovata.
Spazio
dell’autrice
Perché, come
i dolci, il Cappellaio viene alla fine! ♥
Lui è forse
quello che per Alice è cambiato di più, mettendosi in gioco,
scegliendo finalmente da che parte stare. Da qualche parte ho letto che in
questa serie il sentimento tra Alice e il Cappellaio non sembra basarsi su
niente. Io penso, dal basso del mio umilissimo parere, che invece lei abbia
insegnato molto a lui e viceversa. Altrimenti perché le sarebbe corso dietro nello specchio? ♥
Un grazie immenso a tutti i lettori: spero
di non aver deluso chi di voi conosce bene il fandom,
e di avere magari fatto venire voglia di guardare Alice a quelli che hanno sbirciato questa raccolta per pura
curiosità.