Storie di code.

di ElseW
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Gatta ci cova ***
Capitolo 3: *** Disastro ***
Capitolo 4: *** Problema ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Storie di code.
Prologo(?)

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Ci sono certe giornate che sin dall’inizio ti fanno capire le loro intenzioni: magari quella mattina la sveglia non suona e tu sei costretta a scapicollarti giù dal letto in fretta e furia sbattendo il mignolo contro il baule, ritrovandoti a saltellare fino al bagno dove, ovviamente, le tue compagne di stanza hanno lasciato un disastro e si sono magicamente dimenticate della tua esistenza, lasciandoti poltrire bellamente fino a dieci minuti prima dell’inizio della lezione.
Sono quelle giornate che non se la sentono di prenderti in giro, che sembrano dirti “Meglio che non ti rilassi troppo, oggi avrai un esaurimento nervoso.
Poi ci sono quelle giornate che non ti fanno prevedere nulla. Sono subdole, sadiche. Solitamente scelgono il fine settimana per manifestarsi, per beccarti il più rilassata possibile e con la guardia abbassata: ti svegli alle otto e mezza, godendoti il silenzio del Dormitorio il sabato mattina; ti alzi dal letto con estrema calma, raggiungendo il bagno senza incontrare grossi ostacoli sul tuo cammino visto che, al contrario degli altri giorni, hai gli occhi abbastanza aperti per vedere dove metti i piedi.
La situazione degenera nel momento in cui metti piede fuori dalla tua camera. Così. Di punto in bianco.
Scendi in Sala Grande e incontri il tuo ex-ragazzo che proprio in quel momento sta fornicando con la sua nuova fiamma, oppure urti contro la professoressa di Divinazione che proprio in quell’istante stava portando nel suo ufficio i risultati dei compiti in classe, dandole modo di darti il tuo voto che, ovviamente, non è esattamente eccelso visto che non sei affatto portata per la suddetta materia, oppure ancora ti rendi conto di avere centinaia di cose da fare, non avendo quindi il tempo di farti una bella passeggiata ad Hogsmeade o di rilassarti in giardino o in Sala Comune come il resto dei tuoi compagni. Certe volte queste giornate sono
così crudeli che arrivano a propinarti tutte queste cose tutte insieme e fidatevi, una giornata così terribile raramente inizierà male; no, inizierà più che bene, illudendoti di poter arrivare a sera tardi con il sistema nervoso ancora intatto.
Ecco. Oggi è stata proprio una di quelle giornate; e posso assicurarvi che il mio sistema nervoso è ormai un nostalgico ‘C’era una volta...’


















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Spazio Autrice:
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Ed eccomi qua, con una mini-long pre-Rose/Scorpius che, progetto, sarà la prima di una piccola serie la quale porterà, alla fine, a far tubare i tuoi piccioncini. 
Non aspettatevi angoscia, intrecci o triangoli amorosi. Queste storie saranno all'insegna della demenza adolescenziale. Non ci saranno eroi, qui, solo babbei.
Lasciate ogni speranza o voi che entrate!
Pubblicherò il prossimo capitolo, ahm... appena me lo ricorderò. Farò del mio meglio, naturalmente.
Besos*

 

Moony

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Capitolo 2
*** Gatta ci cova ***


Storie di code.
Gatta ci cova
-


 

 È sabato mattina. Gli uccellini cinguettano, gli studenti dormono sereni e l'aria fresca è ancora satura dell'umidità notturna; il sole non è ancora abbastanza alto nel cielo e trapassa le vetrate come una morbida coperta di seta, avvolgendo gli occupanti del castello in una magica coltre di luce dorata.
Un vero paradiso per tutti.
“Albus Severus Potter!”
Tranne che per me.
Il ragazzo che stava per uscire dalla sua Sala Comune con aria sospettosamente casuale, si ferma a metà del passo successivo, inchiodato dal mio tono di voce. Si volta, indossando il suo solito sorriso accomodante. “Rosie! Come mai nei sotterra... ”
“ Dimmi dov’è James.”
L’espressione facciale non muta neanche di una virgola. Maledetto Serpeverde bugiardo. “James-fratello cavernicolo-Potter? Non saprei, sai benissimo che facciamo in modo di incrociarci di tanto in tanto, solo per non dimenticarci della nostra reciproca esistenza.”
“Piantala Al, so perfettamente che lo stai coprendo, lo fai sempre. Questa volta però l’ha combinata grossa, non sono in grado di riparare al suo danno e anche se lo fossi non lo farei: che si assuma le sue responsabilità per una volta!”
Intravedo il primo lampo di incertezza negli occhi di Al. L’idea di essere complice in qualcosa di potenzialmente pericoloso ha inserito il tarlo del dubbio nella sua fedeltà fraterna. Nonostante i geni Potter è comunque un Serpeverde: autoconservazione prima di tutto.
“Quanto grossa?”
Stringo gli occhi e mi volto, dandogli le spalle. Lo sento trattenere il fiato.
“Grossissima.”
“Oh, Merlino... ”

“Giuro, Rose! Non avevo idea che avesse intenzione di mettere una pozione del genere nel succo di zucca mattutino! Cioè, sapevo che la colazione avrebbe avuto un qualche ruolo, ma non credevo che si sarebbe spinto fino a questo... ”
“Al. Io – ho - una coda. Ho una coda, te ne rendi conto? Ho una coda di un dannatissimo gatto che esce dalla mia gonna! Quanto pensi sia terribile il mio umore da uno a dieci?”
“... dieci?”
“CENTO! Anzi, il mio umore al momento travalica ogni numerazione possibile! È sabato mattina, mi sveglio con l'intenzione di godermi una sana colazione in Sala grande - per una volta priva della presenza molesta della maggior parte degli studenti – mi godo il bagno libero visto che le mie compagne di stanza stanno ancora dormendo, passeggio serena nei corridoi senza essere urtata da nessuno e senza dovermi trascinare dietro una borsa stracolma di libri, mi accomodo sulla panca con la speranza di un delizioso piatto di uova strapazzate… e mi ritrovo con una coda! Sai Al, ho sempre saputo che James avesse un potenziale di deficienza piuttosto alto, ma mi rendo conto di non averne mai compreso la reale portata!”
“Sono certo che l'effetto svanirà in poche ore!”
“Al, tu credi che io voglia passare buona parte del mio sabato con una coda? Ho la faccia di una che vuole passare il suo sabato con una dannatissima coda?!”
“Ok, vado a chiamarlo.”
“Ottima idea; e digli che se spera di assistere ad una sorta di isteria di massa a causa di un'inspiegabile comparsa di code moleste, la sua speranza è più che vana. Sono andata nelle cucine e ho ordinato agli elfi domestici di buttare il succo di zucca destinato alla colazione.”
Al annuisce, quindi lancia un'occhiata alla mia coda e si volta in direzione del nascondiglio di James. Aspetto, rassegnata. Qualche secondo dopo sento provenire dalla fine del corridoio una sana e grossa risata liberatoria. Oh be'. Quantomeno ha avuto la decenza di trattenersi in mia presenza.
Mi volto e mi dirigo a passo di marcia verso le scale.

Sono ancora seduta in Sala Grande quando gli studenti cominciano a scendere per la colazione. Ovviamente indosso il mantello; non ho alcuna intenzione di essere il bersaglio di qualsivoglia commento derisorio. Tra l'altro se mostrassi la coda i professori vorrebbero delle spiegazioni e a causa della mia - inspiegabile - lealtà verso James, non sarei in grado di fornirgliene una quantomeno decente. Mangio le mie uova strapazzate con un'espressione parecchio mogia.
Quando Dominique, la mia dolce cugina dalla varietà emozionale di un iceberg, e la mia migliore amica Elene, nonché compagna di Dormitorio, si siedono accanto a me, io non do neanche segno di averlo notato. Questo fino a quando la seconda non mi strilla nelle orecchie un “Buongiorno!” entusiasta. Riesco a non strozzarmi con le uova e a cavare fuori un 'giorno poco convincente. Dominique si serve della sua solita colazione composta da una tazza di latte macchiato e un croissant alla crema, suscitando dei ringhi di pura invidia da quelle ragazze che, per paura di ingrassare e per ottenere un fisico quantomeno simile a quello della mia dolce(?) cuginetta in parte Veela, stanno sorseggiando il loro tè al limone. Io aggredisco con più voracità le mie uova, pensando che mi metterei a dieta solo se ne andasse della mia salute; anche se devo ammettere di essere stata fortunata visto che, oltre ad aver ereditato da mio padre l'incredibile goffaggine e la generale mancanza di tatto ed empatia, sono riuscita ad acchiappare anche il suo metabolismo: mangio quantità industriali di cibo e il mio corpo è ricoperto solo dalle essenziali masse muscolari. Purtroppo non sono riuscita ad aggiudicarmi anche l'altezza; quella l'ho presa da Nonna Molly. Esatto: sono bassa. Molto bassa. Per chi volesse saperlo poi, nei giorni di gloria delle mie tette - e cioè quelli che precedono il ciclo - porto una seconda scarsissima.
La giornata assume un senso quando gli elfi fanno apparire i biscotti con le gocce di cioccolato. Mi avvento sul vassoio, avvolgendone una decina in un tovagliolo e infilandoli nella borsa.
Elene mi scocca un'occhiata guardinga. “Rose? Tutto ok?” Grugnisco qualcosa in risposta, troppo occupata ad uccidere il mio bacon.
Dominique distoglie lo sguardo dal suo croissont e dopo un delicato saluto alle sue compagne di stanza, si sporge leggermente verso di me dicendo, “Rose, stai spaventando i primini.” Alzo gli occhi e mi guardo intorno. Un gruppetto di undicenni mi scruta con aria sconvolta. Il loro sguardo va dal mio piatto alla mia spilla di Prefetto; probabilmente stanno pregando di non incontrarmi mai nei corridoi.
Poso con cautela la forchetta e prendo un bel respiro. “Scusatemi ma, a dispetto del bel risveglio, la giornata non sta procedendo nel verso giusto.”
Elene aggrotta le sopracciglia, sbattendo le palpebre sui suoi grandi e caldi occhi color nocciola. “Ma il tuo motto non era il buongiorno si vede dal mattino?”
Le lancio un'occhiataccia. “Ricordamelo quando questa giornata sarà finita.”
Dominique sta per dire qualcosa, quando il suo sguardo si abbassa di qualche grado, attratto da qualcosa sotto la panca. Strabuzza gli occhi in un'espressione di esagerato stupore per i suoi canoni e annuncia, “Rosie, sai perfettamente che non sono il tipo che ama scherzare e nel complesso il mio senso dell'umorismo è più che altro mordace e lontano dai volgari doppi sensi ammantati di malizia ma… hai una cosa pelosa che ondeggia tra le tue gambe.”
Abbasso di scatto gli occhi e mi affretto a chiudermi il mantello addosso. Entrambe però hanno notato la coda rossiccia che, fuori dal mio controllo, stava dondolando serenamente sotto la panca.
“Rosie, che diamine è?!” prorompe Elene, in un bisbiglio frenetico.
“E-ecco, diciamo che… non è stata una buona idea fare colazione per prima, sì.”
Dominique sembra aver intuito chi potrebbe essere il responsabile di cotanta stupidità. Non per niente è l'unico che riesce a smontare il suo gelido autocontrollo. “James.”
Non è una domanda. Sospiro, rassegnata.
“Già. Albus lo sta cercando per avere l'antidoto, ma è sabato, ciò vuol dire che passerà il week-end a vagabondare per Hogwarts, nutrendosi direttamente dalle cucine... e in Dormitorio lui non ci sta quasi mai, se non per dormire.” Sento Elene emettere degli strani rumori, quindi mi volto a guardarla. Sta lacrimando. Butto fuori l'aria dai miei polmoni. “Puoi ridere, se vu...” non termino neanche la frase che la mia cosiddetta migliore amica si lascia andare ad una risata talmente forte da far girare mezza tavolata. Mi guardo intorno freneticamente, cercando di zittirla.
“Oh cielo, Elene! Controllati,” è il pacato rimprovero di Dominique, ma ovviamente non basta a placare l'ilarità della mia dolce compagna di camerata.
“Elene, ti prego, smettila! Ci stanno guardando tutti e io vorrei evitare di attirare l'attenzione, sai, ho la coda!” il mio tono supplicante sembra calmarla a sufficienza, difatti, dopo qualche altro singhiozzo condito da frasi spezzate e deliranti a proposito di 'felini' e 'pelo', riesce a riprendere un certo controllo.
"Oh, scusami Rosie, ma proprio non ce l'ho fatta a trattenermi!”
Dominique le scocca un'occhiata di vaga disapprovazione. “Ce ne siamo accorti.” replica, caustica.
Elene la ignora, limitandosi a spalmare un'abbondante dose di burro sul suo pane tostato. “Be', c'è da dire che tuo cugino ha un certo stile.”
Stavolta sono io a lanciarle un'occhiata velenosa. “Stile? Dovreste baciarmi i piedi entrambe! Vi ho salvate da questo supplizio.”
Dominique sembra leggermente più interessata. “Che intendi?”
“Intendo che se non avessi bevuto per prima il succo di zucca, a quest'ora saremmo tutti provvisti di una deliziosa coda felina.”
Elene scuote la testa, incredula. “Tuo cugino è un pazzo. Certo, gran bel ragazzo, ma è completamente fuori di zucca.”
“Sentite, io vado a rintanarmi in Biblioteca se non vi dispiace. Odio la Pince, ma per questa volta preferisco la sua tirannia al rischio di essere beccata con un'appendice non esattamente umana che mi esce dal... Be'. Nel caso doveste vedere Al, ditegli dove sono.” Sto per trottare verso la Biblioteca, quando sono presa da un'insolita vena violenta. “Oh, naturalmente se vedete James… portatelo da me. Pietrificato.” Quindi mi volto e esco dalla Sala grande, stringendo il mantello con tanta forza da farmi male alle mani.
Il buongiorno si vede dal mattino: non c'è che dire, devo assolutamente cambiare motto.


Se mio padre mi vedesse adesso probabilmente mi escluderebbe dal testamento: è sabato mattina e sono in Biblioteca. A studiare. Da solo.
Ho saltato a piè pari la colazione, perché altrimenti mi sarei lasciato convincere da Lucas ad andare ad Hogsmeade a bere qualcosa.
Ovviamente Malco i suoi compiti li ha già fatti. Non so quando li faccia, né come riesca a non farsi beccare mai con un libro di scuola tra le mani, sta di fatto che la sua media è una delle più alte di tutta la scuola. Questo spiega perché io invece sono qui, nascosto tra le scansie, con il libro di Trasfigurazione aperto sul tavolo e una voglia matta di uscire fuori.
Sospiro e rileggo per l'ennesima volta la stessa frase, non capendo nulla esattamente come le precedenti venti volte.
Sto per distrarmi nuovamente osservando una rondine che veleggia fuori dalla finestra, quando sento dei passetti furtivi nel corridoio al di là della scansia che mi separa dal resto della Biblioteca. Incuriosito, allungo il collo: intravedo qualcosa di rosso e basso avanzare con aria sospetta. Chiunque sia credo stia cercando, con scarso successo, di passare inosservato. Fino ad ora ha fatto parecchio baccano: ha sbattuto contro una scansia e inciampato su qualcosa (e non capisco su cosa, visto che raramente si incontrano ostacoli sul pavimento della Biblioteca).
Mi alzo, più per sfuggire alla tortura-studio che per vera e propria curiosità. Percorro silenziosamente il corridoio e sporgo leggermente la testa una volta raggiunta la fine. C'è qualcuno che scruta la sezione Incantesimi. Di sabato mattina.
Come avevo già intuito da quello che i libri mi avevano lasciato vedere, è un qualcuno dai capelli tendenti al rosso, ma a parte questo non riesco a vedere molto di più da questa distanza. Sono così annoiato che non mi passa neanche per la testa di farmi gli affari miei, infatti avanzo lentamente lungo il corridoio, fermandomi ad un paio di metri dalla - non tanto - furtiva figura.
Mi schiarisco la gola e finalmente la cosa-rossa avvolta in un lungo mantello nero si volta di scatto, colta di sorpresa.
È una ragazza. Piccola. Forse.
A dire il vero è la cosa più ambigua che abbia mai visto. Sui capelli avevo ragione, sono rossi e piuttosto... indomiti, se vogliamo usare un eufemismo, mentre gli occhi sono blu e grandi come boccini. Ha un viso piccolo e la bocca carnosa e rossa quasi quanto i capelli. È mingherlina e parecchio bassa, specialmente rispetto a me che sfioro il metro e ottanta. A tette è messa malissimo.
Devo ammettere di non avere idea di chi sia. La cosa mi lascia un po' perplesso dal momento che, in un modo o nell'altro, conosco un po' tutti in questa scuola, specialmente della casata Grifondoro con cui, volente o nolente a causa delle parentele di Albus, sono costretto a passare molto tempo; e lei è una Grifondoro.
“Ciao.”
Perché le sto parlando?
“Ciao!” risponde lei, con un tono di voce sorprendentemente schietto. Dall'aspetto mi aspettavo un pigolio.
“Che… ci fai qui?” Ok, mi interrogherò più avanti sulla natura di questa domanda.
La sconosciuta si acciglia lievemente, probabilmente perplessa. “Ahm. Libri. Cioè, studio.”
Annuisco. “Sì, dico, è mattina. Sabato mattina.”
Perché questa conversazione sembra essere destinata a diventare una delle più stupide che abbia mai imbastito?
“Lo so.” replica lei, voltandosi un secondo per prendere un volume e stringerselo al petto.
“È una bella giornata.” esordisce lei con un tono che sembra dire 'ti parlo perché mi sei di fronte' e io non capisco - sul serio, non capisco - per quale motivo io continui a dare l'impressione di essere un demente che non sa neanche conversare.
“Sì, bella. Che anno sei?” chiedo, incuriosito. Magari è una del secondo o del terzo e questo spiegherebbe perché il suo volto mi è solo vagamente familiare, come se l'avessi vista -notata?- giusto un paio di volte.
“Sesto.”
Riesco a non strabuzzare gli occhi solo grazie al mio rigido autocontrollo da piccolo Lord purosangue.
“Oh. Sei bassa.” L'ho detto?
“E tu sei alto.” L'ho detto.
“Come ti chiami?”
“Rose!”
La sconosciuta si volta di scatto verso la voce - familiare, a dire il vero - che la chiama dai meandri della Biblioteca, quindi si volta verso di me. “Scusami, ma devo scappare.”
Annuisco comprensivo, quando invece non ci sto capendo un cazzo.
“Certo. Certamente.”
Posa il libro al suo posto con un'espressione quasi addolorata, quindi accenna un sorriso nella mia direzione, si volta e scappa via, stringendosi il mantello intorno al corpo. Eppure non fa così freddo, penso nebulosamente.
Improvvisamente mi rendo conto che senza un cognome tra le mani, sarà difficile rintracciarla.
Quantomeno so il suo nome: Rose.
Rifletto rapidamente sul da farsi e, chiedendomi perché mi stia imbarcando in questa situazione per una sconosciuta, torno alla mia postazione, afferro i miei libri e mi dirigo svelto verso l'uscita.
Ho bisogno di quel pettegolo di Lucas Nott.


















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Spazio Autrice:
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Ed ecco il primo capitolo!
Nulla da dire, spero solo non sia una porcata.
Fate sapere!
Besos*

Moony

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Capitolo 3
*** Disastro ***


Storie di code.
Disastro
-


 
 
Facciamo a chi finisce prima la sua burrobirra!”
Quanti anni hai, tredici?”
E tu quanti, ottantasei? Eddai, butta giù, Lord-del-mio-culo!”
Togli le tue manacce dal mio beveraggio.”
Dal tuo beveraggio?! Beveraggio?! Cazzo, neanche la Pince parla più così.”
A proposito di Madama Pince, ti sei deciso a riportare quel libro che usi per appiattirti i vestiti? Giuro che c'è una tua foto segnaletica in Biblioteca. Non fa altro che fare gestacci a tutti.”
Punto primo: non credo lo riporterò mai indietro; li stira che è una meraviglia. Punto secondo: lo so e sono anche venuto da Dio. Non sono scandalosamente bello?”
Io direi che è scandaloso che non ti abbiano ancora espulso.”
Aaaaw, non essere così acido, in fondo lo so che mi ami e aspetti solo il momento giusto per dichiararti.”
Sì, hai proprio ragione. Mi hai scoperto: ho sempre avuto un debole per gli animali.”
Ecco hai… ehi!”
Sono qui da pochi secondi e già ho mal di testa. “Sposini?”
I due riconoscono la mia voce e si voltano, posando i loro boccali sul bancone de I tre manici di scopa: Lucas Nott e Malco Zabini, i miei due compagni di stanza insieme a Potter. Peccato che Albus sia scomparso nel nulla da stamattina. “Scorpioncino!” esclama Lucas, con aria deliziata.
Malco si limita a scoccarmi un'occhiata di pura gratitudine con i suoi occhi scuri, occhiata che, ovviamente, muta in fretta in una sospettosa. “Hai già finito i compiti?” chiede, indagatore. Ignoro la domanda e mi siedo accanto a loro. Dopo aver ordinato una burrobirra mi volto verso Lucas e con aria casuale chiedo, “Senti, tu… tu conosci un po' tutti a scuola, no?”
L'essere ambiguo che mi trovo di fronte sogghigna. “Diciamo di sì. In senso biblico, più che altro.”
Malco rotea gli occhi e fa segno alla barista di turno di portare un'altra burrobirra. La ragazza arrossisce e comincia goffamente a prepararla, catturata dai lineamenti esotici del mio compagno di camera.
Io cerco di trattenere una risata. “Sta di fatto che grazie alle tue giravolte tra le lenzuola conosci mezza scuola.”
Facciamo tre quarti.”
Come ti pare. Ho bisogno del cognome di una ragazza.”
Lucas batte le palpebre perplesso, quindi scoppia a ridere. “Un cognome? Scorpius, a me basta che abbiano la- ”
Sei l'essere più disgustoso che conosca.” interviene Malco, interrompendo una delle tante esclamazioni maschiliste di Lucas. Non riesco a capire come faccia ad avere tutte queste ragazze pur avendo un comportamento tanto orribile. Quantomeno io faccio finta di corteggiarle, quando capita.
Lucas ignora Malco ed esclama, spazientito, “Senti Scorpius, dimmi cosa ti serve, altrimenti Milord Zabini si scandalizza.”
Stronzo.” sibila quest'ultimo.
Volete piantarla? È urgente!”
Lucas decide diplomaticamente di non rispondere e finalmente mi dedica tutta la sua attenzione. “Hai detto che ti serve un cognome. Di chi, se posso sapere? Hai una foto?” Scuoto la testa e dico, “Rose. So soltanto che si chiama Rose.”
Lucas sogghigna. “Rose Finnigan? La bionda? Be', posso capirti, ha due... ”
No, è rossa. Ha i capelli rossi. E non ha affatto due.” concludo, irritato.
Rossa, dici? L'unica rossa che conosco è la Potter e non vorrei distruggere i tuoi sogni erotici ma è la sorella di Al. È off-limits, dovresti saperlo.”
Lucas, non sono stupido. Non sto parlando della Finnigan, né di Lily. Ha i capelli rossi e non molto curati... ed è parecchio bassa. È mingherlina, gli occhi grandi, blu e labbra molto belle, sì, carnose. So che frequenta il sesto anno, ma io giuro di non averla mai vista.” Ripenso alla vaga sensazione di familiarità. “O quantomeno notata.” mi correggo.
Lucas storce il naso. “A me non pare affatto il tuo tipo. Perché ti interessa? Per la bocca? Ci sono un sacco di ragazze con tette, bocca, culo e gambe al loro posto, non capisco perché tu debba sacrificare tutto il resto solo per una bella bocca.”
Per qualche motivo le sue parole mi urtano. Gli lancio un'occhiata al vetriolo, ma sorprendentemente è Malco ad intervenire in mia difesa. “Forse perché a differenza di te non cerca ragazze che per dirti quanti anni hanno devono ricorrere alle dita. Ha sempre avuto più gusto di te in fatto di donne.”
Lucas emette un verso di disappunto. “Tenendo conto che non ha neanche provato ad attaccare bottone, dubito che te la darà facilmente.”
Non c'entra niente, Lucas. Non… non è questo che voglio. Voglio solo parlare.”
... Parlare?” chiede Lucas, titubante.
Annuisco. “Sì, oggi le ho parlato. Cioè, non proprio. Ok, sì, in parte sì, ma non del tutto. Voglio scoprire perché... ah, accidenti, voglio solo parlarle, non c'è nulla di male, no?” Quindi, come folgorato continuo, “Lei non aveva la più pallida idea di chi io fossi. Oggi le ho detto 'Ciao' e poi le ho chiesto che cosa ci facesse in Biblioteca e lei mi avrà preso per un deficiente perché non ho saputo mettere due parole in fila.”
Malco inarca un sopracciglio e Lucas spalanca la bocca, stupefatto. “Scorpius, ma sei proprio sicuro che non fosse la Finnigan? Con lei potrei anche capire, ma con questa Rose... ”
Ne sono sicuro. Credo di saper distinguere due esseri umani. Adesso devo andare.”
Malco sogghigna. “Stai andando a cercarla?”
Sì. È una Grifondoro, quindi cercherò prima nella loro Sala Comune, poi riproverò in Biblioteca e se non la troverò tenterò di beccarla in Sala Grande a pranzo.” Lascio qualche spicciolo sul bancone per pagare la burrobirra e determinato mi dirigo verso l'uscita.
Sento, poco prima che la porta dei Tre Manici di Scopa si chiuda, la voce di Lucas che strilla in tono pettegolo, “Tienici aggiornati!”
Adesso capisco perché mio padre non fu mai amico di un Nott.*
 
 
*
 
Cosa vuol dire non si trova?”
Albus ha un'espressione mortificata. “Significa che... ”
So benissimo cosa significa!” rispondo stizzita e priva, per il momento, di qualunque logica.
Be', ma tu mi avevi chiesto... ”
So anche cosa ti ho chiesto!”
Gli occhi grandi e verdi di Al sono confusi e dispiaciuti e proprio a causa di quello sguardo sofferente mi rendo conto che me la sto prendendo con il Potter sbagliato.
Scusami, sul serio, scusami Al. Tu non c'entri nulla… ma giuro che se becco tuo fratello lo strangolo!” sibilo infine, furibonda.
Il mio cuginetto preferito si siede accanto a me, sul muretto di uno dei cortili interni e mi circonda le spalle con un braccio. “Su col morale Rosie, non dovrai certo restare con questa coda per sempre! Appena troveremo James gli chiederemo di darti subito l'antidoto, così risolverai la faccenda e potrai punirlo togliendogli quanti più punti tu sia in grado di togliergli!”
Sorrido, vagamente allettata dalla visione di un James Sirius Potter implorante ai miei piedi, ma allo stesso tempo non riesco a togliermi di dosso la sensazione che non sarà così facile. “Al, dovrò stare ancora con questo mantello addosso. Tra l'altro oggi avevo fatto dei programmi e adesso non potrò fare più nulla.” Mi rendo vagamente conto di avere usato un tono piuttosto querulo.
Anche Albus sembra accorgersi del mio accenno di capriccio, infatti sorride ironico. “C'è ancora domani e tu sei Rose Weasley: puoi fare tutto.”
Rido, mio malgrado divertita dalla situazione che è ormai al limite del grottesco.
Be', posso anche avere una coda, a quanto pare”
Mio cugino annuisce, sempre sorridente, quindi alza gli occhi e sembra individuare qualcosa dall'altro lato del cortile. “Ora vado, c'è un mio amico e oggi non l'ho neanche salutato. Sei hai problemi fammi chiamare, ok?”
Sorrido, raddolcita dai modi premurosi di Al. “Certamente, ora vai… io vedrò di trovare qualcosa da fare visto che anche la mia camera è off-limits. Kath e Marika stanno studiando per la verifica di Incantesimi.” - per cui io mi sono già preparata, ovviamente.
Albus sembra pensare esattamente la stessa cosa quindi sogghigna e butta lì, casuale “Be', vedi il lato positivo: magari la coda ti darà più equilibrio. Ne sei piuttosto sfornita.”
Strabuzzo gli occhi. “Albus!”
Mio cugino scoppia a ridere e si allontana, “Scappo, ti voglio bene!”
Sì, sì, scappa! Fedifrago che non sei altro.” Continuo a sentire la sua risata fino a quando lo perdo di vista in mezzo alla calca di studenti.
Sospiro e mi alzo, sempre tenendomi stretta nel mantello.
Speravo davvero di non doverlo fare.
Mi dirigo con passo sereno verso i Dormitori.
James rimpiangerà il suo piccolo scherzetto: è il momento di sguinzagliare Lily.
 
 
Scherzi, vero?”
Le mostro la coda con uno scatto furioso.
Lily strabuzza gli occhi, esterrefatta.
Tu che dici?”
Non pensavo sarebbe arrivato a fare una cosa del genere! Probabilmente era ubriaco quando l'ha organizzato.” ipotizza Lily, pensierosa.
Non mi importa se era ubriaco o meno, pretendo solo di tornare normale!”
La giovane Potter trattiene a stento una risata quando, totalmente contro la mia volontà, la coda scatta in aria, rigida e con i peli irti.
Comprendo il tuo bisogno. Vedrò cosa posso fare.” promette Lily.
Annuisco rapidamente, strappandomi di bocca uno sgarbatissimo grazie.
Mi appunto mentalmente di chiedere scusa a tutti ad emergenza rientrata; per il momento mi concedo di essere poco cordiale con il resto del genere umano dal momento che – Merlino! - ho una coda.
 
*
 
Wood! Aspetta, Wood!” Con il fiatone mi fermo di fronte alla graziosa Corvonero. “Ehi, come stai? Tutto bene? Fantastico.” Conclusi i convenevoli, salto subito al punto. “Senti, conosci per caso una ragazza con i capelli rossi del sesto anno? È una Gri – ma che diavolo ti prende?!” Rispondo allibito, un istante dopo che la sua mano si è andata a schiantare sulla mia guancia.
Cosa mi prende? Sono una tua ex, Scorpius: ti sembra il caso di chiedermi di altre ragazze?”
E ti sembra il caso di schiaffeggiarmi? Ci siamo lasciati due anni fa!”
E questo che c'entra?”
C'entra eccome!”
Abbiamo due modi diversi di affrontare una relazione, evidentemente.”
Relazione?! Noi non abbiamo più una relazione!”
Oh certo, facilissimo! Cancelliamo sei mesi della nostra vita così, con poche parole crudeli! Non capisco come ho fatto a stare con uno come te Scorpius, davvero. Scusami ma ora ho da fare, non ho tempo di stare a sentirti parlare di ragazze.” e se ne va.
La osservo, allibito e anche un po' spaventato.
Amico, si può sapere perché tutte le ragazze con cui stai sono delle svitate?”
Mi volto, riconoscendo la voce.
Albus! Dov'eri finito?”
Stamattina sono uscito presto per prenotare il Campo da Quidditch, poi sono stato trattenuto da affari di famiglia e infine ti ho inseguito per mezzo castello.”
Siete un'infinità voi Weasley-Potter, non capisco come fai a ricordarti i nomi di tutti quanti.”
Ci si abitua quando, in un modo o nell'altro, ognuno di loro ti ha rotto le palle almeno una volta durante l'infanzia.”
Non ti invidio neanche un po'.”
Bugiardo.”
Comunque,” riprendo io, cambiando abilmente discorso. “È tutto il giorno che cerco una persona, magari tu sai chi possa... ”
Al!”
Potter si volta in direzione della voce della sorella che lo sta chiamando dal fondo del corridoio.
Lily aspetta, sto parlando con... !”
Non mi importa, si tratta di James... e tu sai a cosa mi riferisco.”
Vedo Al chiudere la bocca, troncando sul nascere una sequela di lamentele, improvvisamente attento e quasi preoccupato.
Al, è tutto a posto?”
Ahm, diciamo di sì, solo piccole emergenze familiari. Perdonami devo scappare, mi dirai dopo d'accordo?” e segue sua sorella.
La situazione sta diventando ridicola.
 
Che è successo? Dov'è James?”
La situazione è più grave di quanto pensassi: non sono riuscita a trovarlo.”
Scherzi? Non è possibile, tu sei riuscita a trovarlo anche quella volta in cui l'intero corpo insegnanti si è messo alla sua ricerca.”
Non l'ho trovato, l'ho cercato ovunque, ho setacciato l'intera scuola, ho anche mandato gli Scamandro e Hugo a chiedere in giro se qualcuno l'ha visto... non ho proprio idea di dove altro cercare.”
Mi prendo la testa tra le mani lanciando a Lily un'occhiata rassegnata.
Rose sarà furiosa. A questo punto è meglio che James scompaia del tutto... per la sua incolumità.”
Con sua intendi di... ?”
James, è ovvio. Rosie lo ucciderà.”
Lily si morde il labbro, evidentemente irritata dalla sua ricerca fallita.
Continuerò a cercarlo, nel caso ci fossero novità ti farò sapere, d'accordo?”
D'accordo, io vado da Rose e la aggiorno.”
Perfetto, così non dovrò farlo io.”
 
*
 
È quasi l'ora di pranzo e io ho ancora una coda.
Cammino spedita per la scuola, cercando di svolgere comunque i miei compiti e non dare troppo nell'occhio, come al solito.
Fino ad ora sono riuscita abbastanza bene nel mio intento, sono sei anni che cerco di farmi gli affari miei e di non rifulgere della fama che il mio cognome in automatico mi conferisce. Sono il buco nero della famiglia, ecco.
La cosa, per quanto possa sembrare assurda, non mi infastidisce affatto: io stessa ho cercato questa situazione, quindi non vedo perché dovrei piagnucolarci sopra.
Sono davvero felice della mia vita; o quantomeno... lo ero fino a stamattina. Adesso vorrei soltanto trovare James e scoprire se possiede la stessa fortuna nel sopravvivere a me, di quanta ne ha avuta zio Harry in diciassette anni di vita nel sopravvivere a Voldemort.
Rose?”
Mi volto, irritata. È il biondo di oggi.
Ehi. Scusami, ahm... ”
Mi osserva, apparentemente sconvolto dall'idea che io non conosca il suo nome, quindi, dopo qualche boccheggiamento, si decide a dirmelo.
Scorpius.”
Ecco, scusami Scorpius ma sono un po' di fretta. Felicissima di averti incontrato ma devo proprio scappare. Ci vediamo, eh?”
Aspetta!”
Non lo ascolto e fuggo via, facendo attenzione che il mantello non si apra.
 
Non capisco perché tenga il mantello all'interno del castello e non capisco perché più fugge più io cerchi spasmodicamente di trovarla.
Sbuffo, portandomi una mano ai capelli.
Conosco praticamente tutta la scuola e viceversa. Non perché sia particolarmente simpatico, brillante o elegante, ma perché sono stato il fottuto Capitano della squadra di Quidditch di Serpeverde e praticamente tutta la scuola mi ha visto prendermi a pugni con il rispettivo Capitano della squadra di Quidditich di Tassorosso l'anno scorso, rissa che ha portato alla mia rimozione dalla carica di Capitano che quest'anno è passata ad Al... grazie a Salazar, aggiungerei. Non avrei sopportato di dover chiamare Montague 'Capitano'.
In sostanza è improbabile - se non impossibile - che qualcuno non sappia chi io sia.
C'è ancora qualcuno che insiste nel dire che abbia tentato di scagliare un Avada Kedavra contro McMillan, pur avendo perfettamente visto che gli ho solo tirato un pugno sul naso.
Scorpioncino! Che ci fai in mezzo al corridoio?”
Soltanto Lucas ha il coraggio di chiamarmi in questo modo in pubblico.
Siete già tornati dalla gita ad Hogsmeade?”
Malco, con la sua solita aria annoiata, indica Lucas con un cenno della testa.
Ha distrutto uno dei barili di burrobirra con una Caccabomba e ovviamente ci hanno cacciato. È già tanto che Madama Rosmerta non ci abbia denunciati alla McGranitt.”
“Ha un debole per me!”
Sì, probabilmente non c'entra nulla il fatto che tu l'abbia pregata in ginocchio piangendo come un bambino.”
Non so a cosa ti riferisci.”
Li interrompo prima che entrambi precipitino nella loro spirale di dialoghi privi di senso e occhiate ambigue che mi hanno portato a lasciarli soli più spesso di quanto facessi in precedenza.
Mi sembrano sempre sul punto di mettersi le mani addosso.
Aspettate, aspettate, l'ho incontrata proprio un secondo fa! Era di fretta e... non sapeva il mio nome.”
Sconvolgente.” replica Malco, atono.
Lucas invece sembra più colpito. “Nonostante la tua scenata dell'anno scorso? Ancora girano decine di versioni diverse per tutto il castello, tra cui una in cui avresti evocato Voldemort dall'oltretomba per uccidere quel deficiente di McMillan. Questa tizia deve proprio essere fuori dal mondo per non esserne al corrente.”
Mi porto le mani ai capelli, frustrato.
Malco e Lucas si scambiano un'occhiata confusa, quindi il primo chiede, “Scorpius, perché ti interessa tanto?”
Ci metto qualche attimo per rispondere. “Non ne ho idea. Voglio dire, non è che sia chissà cosa, è goffa, bassina, mi è sembrata anche lievemente isterica, disattenta e probabilmente un po' secchiona - oggi guardava quel libro di incantesimi come se fosse stato il suo amante, ha dei capelli che le danno l'aria di una che si è appena alzata dal letto, una strana abitudine nell'indossare il mantello anche all'interno del castello... insomma, è un disastro.”
Zabini mi scocca un'occhiata intensa, di quelle che fanno arrossire le ragazze e sogghignare Lucas.
Ti interessa perché è un disastro?”
Sì! Cioè, no.” Sbuffo. “Forse.”
Lucas mi dà una delle sue comprensive pacche sulle spalle prima di dire, “Scorpius, ti consiglio vivamente di trovarti una ragazza. Sei in astinenza da diversi mesi, mi pare.”
Mi scrollo di dosso la sua mano, roteando gli occhi. “Sei tu il malato di sesso qua!”
Malco sogghigna, compiaciuto. “Scorpius con molta eleganza ti ha appena detto che sei un porco.”
Nott si volta verso di lui con un sorriso indecente, quindi inclinando la testa sibila, “È inutile che fingi, Zabini. Lo so che ti piace.”
Sconvolto vedo Malco irrigidirsi e boccheggiare. “Sei un... fottiti, Nott.”
Lucas scoppia a ridere, apparentemente deliziato dalla sua reazione scomposta.
Se mi fai compagnia, con piacere.” conclude, inseguendo uno sconvolto Malco lungo il corridoio.
Li osservo andare via, sempre più convinto che quei due non vedano l'ora di infilarsi uno nelle mutande dell'altro, immagine che, devo ammetterlo, mi traumatizza un po'.
Pallido mi dirigo verso l'uscita, deciso a stendermi nel parco: un po' di aria fresca mi farà bene.
 
*
 
Non ho voglia di scendere in Sala Grande per il pranzo; andrò nelle cucine.”
Sei sicura di- ”
Sì, Elene, sono sicura.”
Lei e Monica Jordan, un'altra delle mie compagne di stanza, mi fanno un cenno di saluto con la mano e si dirigono a pranzo. Elene si volta un attimo per guardarmi prima di uscire, annuendo, segno che ha capito il motivo della mia decisione.
Mi accascio sul letto, avvertendo sotto di me la forma della coda. Mi sposto a pancia in giù, lasciando che la mia appendice felina ondeggi con grazia; sarebbe anche carina se non fosse che non avevo alcuna intenzione di avere una coda.
Sbuffo e mi tiro a sedere, tornando ad indossare il mantello.
Un'ora fa Albus mi ha avvertito che Lily non è riuscita a trovare James, segno che il Destino oggi ha deciso di accanirsi contro di me.
Scendo in Sala Comune ed esco, dirigendomi nelle cucine, decisa a mangiare lì.
Mia madre non ne sarebbe felice, ma mia madre in questo momento non ha una coda.

















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Spazio Autrice:
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Ed ecco il secondo capitolo. Spero non faccia schifo neanche questo!
Besos*

*Nei libri raramente Nott viene inserito all'interno della cerchia di "amici" di Draco e difatti i due non ebbero mai un gran rapporto. Wiki dice che la Rowling pensava più che altro che i due si rispettassero reciprocamente, nulla di più.
In sostanza, Theodore Nott e Draco Malfoy non si cagavano più di tanto ai tempi di Hogwarts e in effetti, rileggendo i libri, la dicitura Wikipediana è rispettosa dei fatti xD. 
Ecco spiegato il perché di questa frase. Spero anche che posso aiutare a sfatare il mito che vede Draco e Theodore come due amiconi inseparabili. Nel caso non servisse a ciò... be', non me ne frega assolutamente nulla. È così. Non si calcolavano.
Non critico chi esce dal canon, ma chi lo fa senza saperlo. Se dovete uscire dal canon, fatelo consapevolmente! u.u 
Arvuà! :D


 
Moony

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Capitolo 4
*** Problema ***


Storie di code.
Problema
-

 
Non c'è!” sibilo, stizzito.
Malco sbuffa, con l'aria di uno che sta raccogliendo tutte le sue forze per non compiere omicidio. “Scorpius, magari potresti chiedere ad un Grifondoro, non credi che loro abbiano un'idea vagamente più chiara dei componenti della loro casata rispetto ad una Corvonero come la Wood e agli altri cinque Tassorosso che hai sottoposto ad interrogatorio?”
Arrossisco, lanciando un'occhiata miserevole in direzione di Malco che, infatti, non infierisce.
Potrebbe essere un'idea, sì.”
Zabini sogghigna e mi incita con un cenno della testa. “Sbrigati, Lucas e Albus sono già in campo per gli allenamenti e sai che oggi dovete liberare il campo nel pomeriggio.”
Annuisco e mi dirigo a passo rapido in direzione della tavolata Grifondoro.
Sto per aprire bocca e chiamare Dominique, quando la Thomas precipita su di lei come un falco molto entusiasta, cominciando a ciarlare. “Non è voluta scendere, ha detto che sarebbe andata nelle cucine, anche se continuare a scappare non credo le servirà a molto, in fondo la cosa migliore da fare a questo punto sarebbe parlarne con i professori ma voi Weasley-Potter avete questa mania di spalleggiarvi anche quando non sarebbe il caso di farlo... ”
Mentre la ragazza rintrona una, evidentemente annoiata, Dominique di chiacchiere, Lily, dall'altra parte del tavolo, mi fa un cenno di saluto con la mano e io cambio immediatamente obbiettivo, puntando Lily con una determinazione tale da spaventarla.
Scorpius? Tutto ok?”
Sì, una meraviglia. Ho bisogno di chiederti un favore.”
Lei annuisce, perplessa e guardinga. Devo avere un'aria da esaltato davvero poco rassicurante. “Se posso aiutarti, sì.”
Bene. È da stamattina che cerco una ragazza, è di Grifondoro e si chiama- ”
Lily!” Uno degli Scamandro si getta sulla Potter con aria avvilita. “Non riusciamo a trovarlo, è da stamattina che non lo vediamo, non siamo neanche tornati in Dormitorio pur di cercarlo, siamo sfiniti!”
Lily, dimentica di me e del mio problema, sembra prendere fuoco, gonfiandosi come un tacchino. Albus mi ha sempre detto che questa è una caratteristica tipica di ogni donna Weasley.
È impossibile, DEVE essere da qualche parte.”
Sbuffa, afferra dei tramezzini dal tavolo e se li infila in borsa con gesti rapidi e precisi.
Non vorrei essere al posto della persona che Lily Potter sta cercando con tanta determinazione.
Scusa Scorpius ma è un'emergenza, una volta finita sarò ben lieta di aiutarti, ci vediamo dopo.” E trotta via, seguita da uno degli Scamandro.
Speranzoso mi volto verso Dominique, ma sia lei che la Thomas si sono volatilizzate.
Sono tentato di chiedere a qualcun altro ma sono già in ritardo per gli allenamenti, quindi anche io rubo qualche cibaria – beccandomi occhiatacce da tutta l'affamatissima tavolata Grifondoro – e corro in direzione del campo da Quidditich.
 
*
 
Quando riemergo dalle cucine è ormai pomeriggio inoltrato e a breve sarà ora di cena. Sì, mi sono fatta coccolare dagli elfi domestici e allora? È mia madre quella con le spille del C.R.E.P.A. nella borsetta.
Mi accosto ad una finestra e il mio sguardo ricade sul campo da Quidditich, ormai vuoto. Gli allenamenti di Al devono essere finiti poco meno di mezzora fa.
Non sono mai stata una grande appassionata di Quidditch, quantomeno non di quello scolastico. Seguo volentieri i mondiali, ma più per influenza paterna che per vero trasporto agonistico.
Sospiro, stringendomi con attenzione nel mantello e dirigendomi verso la Sala Comune di Grifondoro.
Girando l'angolo però mi trovo di fronte un Serpeverde dall'aria entusiasta, probabilmente amico dell'altro giovane compagno di Casa che sta chiacchierando con una ragazzina del primo anno di Grifondoro in fondo al corridoio.
Da brava Prefetto decido di indagare. “Posso esserti di aiuto?”
Il ragazzo più vicino si volta verso di me, indirizzandomi un sorriso grosso quanto una fetta di anguria, quindi annuisce, invadendo il mio spazio personale in pochi rapidi passi.
Certamente rossa! Starei cercando una ragaz-” Si interrompe, dubbioso, per poi proseguire con più sicurezza. “Ok, ragazza mi sembra un termine un po' esagerato, dalla descrizione che mi è stata fatta sembra più che altro una ragazzina prodigio in anticipo sui corsi: secchiona, piatta come una tavola, capelli rossi e disastrati, gli occhi troppo grandi e blu e – almeno questo – una bella bocca. Si chiama Rose, credo. Rose, come la Finnigan... ma con meno carrozzeria!” conclude, evidentemente compiaciuto dalla propria battuta.
Mi stampo in faccia un sorriso di circostanza, sconvolta dal fatto che il tipo qui presente sembri non essersi accorto della curiosa corrispondenza tra il mio aspetto e le caratteristiche elencate.
Uhm. Rose, dici? Secchiona, piatta come una tavola, capelli disastrati... be', mi dispiace immensamente ma no, non credo di poterti aiutare.”
Il giovane Serpeverde annuisce con aria dispiaciuta, quindi tende una mano, deciso a presentarsi. “Io sono Lucas, comunque. Lucas Nott! Grazie lo stesso, piacere di averti conosciuta... ” Attende quindi, in una muta domanda.
Rose. Mi chiamo Rose.”
Sorrido e mi dirigo a passo rapido e deciso verso la Signora Grassa.
 
Malco si accosta a Lucas, scuotendo la testa. “Nulla, la ragazzina sembrava conoscere a malapena il suo stesso nome. Questi Grifondoro sono sempre meno reattivi.”
Nott annuisce, divertito.
Io ho chiesto ad una tipa di passaggio, ma ha detto di non potermi aiutare. Un Prefetto. Non ho mai visto una tizia così poco fornita in tutta la mia vita. Povera – com'è che si chiamava? Oh sì! - Rose. Capelli atroci.” Gli occhi scuri di Nott si spalancano di botto, riempiendosi di orrore e così anche quelli di Malco, più veloci di lui nel collegare quei pochi fattori essenziali.
Non dici sul serio.”
Se vuoi non te lo dico!”
Lucas, sei il più grande cazzone dell'universo!”
Non ci ho fatto caso! L'abbiamo chiesto a così tante persone che- mi hai appena chiamato cazzone?!”
È il minimo, razza di idiota! Come hai potuto non accorgerti che ce l'avevi davanti?!”
La colpa è anche sua, non ha certo detto di essere lei, eh!”
Ovvio che non l'ha detto, immagino tu abbia usato la descrizione che ti avevo precisamente detto di non utilizzare, no? Secchiona, piatta, capelli orrendi, eccetera.”
... non esattamente con queste parole.”
Sei un disastro, ecco cosa sei.”
Be', quantomeno sappiamo che esiste!”
Naturalmente. Scorpius aveva proprio bisogno di avere una conferma sulla sua sanità mentale.”
Ne avrebbe bisogno. È davvero piatta. Graziosa, sì, non è un mostro, ma è quasi... comica.”
Benvenuto nel mondo dei sentimenti, Lucas.”
Aw, ci sei tu ad accogliermi?”
Togli la mano dal mio deretano, Nott.”
Deretano?! Malco, sei senza speranza.”
 
*
 
Infine, dopo una ricerca estenuante durata un'intera giornata, lei è lì, seduta tra Dominique Weasley ed Elene Thomas, proprio di fronte a Lily Potter.
Lucas e Malco mi hanno raccontato della loro imbarazzante avventura e, dopo averli quasi uccisi, mi sono detto che alla fine, come era già accaduto, l'avrei sicuramente rincontrata; dovevo solo avere pazienza. Infatti...
Albus mi agita una mano davanti agli occhi, perplesso, interrompendo le mie elucubrazioni mentali. “Scorpius?”
Lucas interviene. “Oh, giusto, tu non sai quasi nulla! Il nostro Scorpius si è fissato con una tipa, una certa Rose.”
Avverto, più che vedere, Al irrigidirsi. “Rose? Rose come?”
Malco replica, pacato, “È questo il punto. Di lei conosce solo il nome. L'ha incontrata oggi in Biblioteca ed è tutto il giorno che la cerca. L'ha intravista un'altra volta, ma lei sembrava sempre parecchio di fretta e quando oggi Lucas l'ha fermata è stato tanto idiota da non riuscire a riconoscerla.”
Distolgo lo sguardo da Rose e lo punto su Albus. “A quanto pare conosce Dominique, forse dovrei chiedere a lei, non ti pare?” E il più giovane dei Potter mi guarda con un'espressione talmente stralunata da chiedermi se mi sono messo a parlare in serpentese senza accorgermene. “Al?” provo, titubante.
I grandi occhi verdi di Albus ritornano improvvisamente sulla terra. “Quella è Rose. Rose Weasley.”
La mia bocca si spalanca di botto. “La conosci?”
Al allarga le braccia, quasi esasperato. “Scorpius, almeno un quarto degli studenti di Hogwarts sono miei parenti e lei ha anche i capelli rossi: ti sarebbe bastato fare due più due.”
Mi sento improvvisamente molto stupido.
Oh. Be', io… insomma, come potevo saperlo?! Poi ho anche provato a chiedertelo, ma tu sei scappato!”
Albus sbuffa, esasperato. “Accidenti Scorpius, frequenta Trasfigurazione e Pozioni con noi, come puoi non averla mai vista?”
Mi volto a guardarla nuovamente mentre, imbronciata, lancia uno sguardo tagliente alla Thomas che nel frattempo se la ride, divertita. “Io… non lo so.”
 
Albus, Zabini, Nott e Malfoy ti stanno fissando.” annuncia Lily con tono leggero.
Come ogni volta in cui mi accorgo di essere fissata, le mie spalle si irrigidiscono e la mia testa si raddrizza di scatto. “Perché mai Al e i suoi amici dovrebbero fissarmi?” Non gli avrà mica detto della coda, vero? No, non lo farebbe mai.
Non ne ho idea, magari puoi chiederglielo tu.”
Cosa?”
Stanno venendo qua.”
Sento distintamente il sangue defluire dal mio viso e poi risalire in una vampa infuocata, incendiandomi le orecchie e il viso. “Cosa?!” ripeto, sconvolta.
Non faccio in tempo a scappare che la mano di mio cugino Albus si posa sulla mia spalla.
Rosie!” Mi volto con lentezza, notando come il suo terzetto di amici si sia schierato in formazione alle sue spalle. Realizzo in pochi istanti che uno di loro è il biondino strano della biblioteca, mentre gli altri due sono i Serpeverde che ho incontrato in corridoio.
Albus?”
Mio cugino mi sta squadrando con aria bonaria in tutta la sua serpentina potteritudine.
Mi è stato riferito dello spiacevole incidente, Lucas voleva semplicemente farti le sue scuse che spero accetterai.”
Non lascio neanche che Nott apra bocca. “Ahm, sì, accettate. Accettatissime. Buona cena.” Mi alzo, con tutto l'intento di fuggire in Dormitorio, ma una mano pallida appare dal nulla, afferrandomi un braccio.
Aspetta.” Alzo gli occhi - di parecchio - posandoli sul volto appuntito di - com'è che si chiamava? - Scorpius e lanciandogli uno sguardo interrogativo: questo tizio mi turba.
Segue un silenzio denso di attesa, in cui io e Scorpius ci guardiamo negli occhi. Infine, parla. “Mangiavi?”
Vedo il viso di Albus aprirsi in un'espressione di assoluto stupore mentre quello che deve essere Zabini scambia con Nott uno sguardo di pseudo-orrore.
Sì. Cena. Mangiavo. Qual è il tuo problema?” scatto infine, irritata.
Lui molla di scatto il mio braccio, come bruciato. “Problema? Non ho nessun problema!” Quindi sembra ripensarci. “Anzi, sei tu il mio problema!”
Scuoto la testa, sconvolta. “Io?! Ma se a malapena ti conosco!”
Appunto! E poi sei un disastro!”
Grazie, eh.”
E per qualche motivo non mi sembra una brutta cosa e quindi mi confonde.”
Che sei confuso l'abbiamo capito un po' tutti.” Interviene Dominique con la sua tipica flemma.
Scorpius prende un bel respiro e abbassa gli occhi. Dopo qualche istante però li rialza con aria stupefatta.
Ahm. Hai una coda rossa e pelosa che ti esce dal mantello.”
Abbasso gli occhi di scatto, stringendomi poi il manto addosso. “Oh, porco Godric!” Quindi scappo via, sperando che nessuno oltre Scorpius abbia visto qualcosa.
Pessima giornata. Pessima.
 
Scorpius, sei diventato deficiente?” chiede Lucas con un tono quasi esasperato.
No! È colpa sua, è lei il disastro!”
Non ci scommetterei in questo momento.” mugugna Malco.
Albus nel frattempo mi sta scrutando con un'aria intensa e indagatrice. Mi spaventa.
Comprendo il motivo del mio terrore quando, evidentemente soddisfatto delle informazioni raccolte, esclama “Mia cugina ti piace.”
Spero con tutto il cuore che nessun altro abbia sentito. “Cos-?! No! No che non mi piace, è un disastro!”
Non fai altro che ripeterlo, ma sei tu che le hai vomitato addosso una sequela di stronzate.” Insinua Lucas con il suo miglior tono da Serpe.
Io non ho vomitato proprio nulla addosso a nessuno!”
Scorpius, non ci sarebbe nulla di male. Per una volta avresti trovato una ragazza pseudo-sana di mente.” aggiunge Malco.
Albus però interviene con tono dubbioso. “Be', non è che Rosie sia poi così psichicamente stabile... ”
Più di Scorpius nella situazione attuale, sì.”
Be', questo senza dubbio.”
Sconvolto interrompo l'allegro dibattito. “Avete finito?! Nessuno di voi poi si è accorto che aveva una fottutissima coda che le usciva da- ?”
Le mani di Albus scattano a coprirmi la bocca. “Zitto! Merlino, è tutto il giorno che facciamo di tutto per nasconderla e tu ti metti a gridarlo ai quattro venti?!”
Scosto le mani e bisbiglio, “Perché ha una coda?”
Mio fratello.”
Annuisco comprensivo: il fratello di Albus è uno squilibrato.
Avete provato a chiedere a lui?”
Tu che dici? Non l'abbiamo ancora trovato. Abbiamo cercato ovunque.”
Be', a quest'ora della sera se non è in Sala Grande sarà tornato in Dormitorio, no?”
James non sta mai in Dormito-” vedo chiaramente le rotelline cerebrali di Albus che cominciano a ruotare freneticamente, per poi partorire la folgorazione che aveva interrotto le sue parole. “Lily, gli Scamandro hanno cercato dappertutto, dico bene?” chiede, alzando un po' il tono di voce per farsi sentire dalla sorella sopra il chiacchiericcio della Sala Grande.
La piccola Potter solleva gli occhi dal piatto e annuisce. “Certamente!”
Anche in Dormitorio?”
James non sta mai in Dor-”
Incredibile come i legami di sangue si vedano nei momenti più improbabili.
Come era accaduto con Albus, anche Lily rimane quasi fulminata da questa realizzazione: nessuno di loro aveva controllato il Dormitorio.
 
Mormoro la parola d'ordine alla Signora Grassa ed entro in Sala Comune, per il momento totalmente vuota visto che sono ancora tutti in Sala Grande.
Sto per dirigermi verso il divano quando noto un movimento nella scalinata dei dormitori maschili.
Mi volto, incuriosita - è raro che qualcuno non scenda a cena – e impiego qualche istante a riconoscere la figura che, assonnata, sta scendendo le scale strofinandosi gli occhi: James.
L'iniziale stupore mi pietrifica sul posto, come se qualcuno mi avesse appena scagliato un Incantesimo della Pastoia total-body... ma il mio stupore dura poco.
James?”
Mio cugino trasale, colto di sorpresa. “Rosie! Qual buon vento!” Non aspetta che io replichi e continua a parlare, ignaro del pericolo che sta correndo. “Sono rimasto sveglio tutta la notte per dare gli ultimi ritocchi ad una piccola cosuccia che avevo in cantiere ed ero tornato in Dormitorio per riposare qualche ora, ma devo aver dormito molto più del previsto.” Sospira, probabilmente rammaricato all'idea di essersi perso i risultati del suo scherzo. “Peccato!”
Già. Peccato che io sia scesa in Sala Grande per prima, questa mattina.” sibilo, mentre James sembra cominciare a rendersi conto della mia aria non propriamente pacifica.
Per prima, dici?” e il suo brillante cervello da gran deficiente quale è sembra fare due più due in pochi attimi. “Ah. Primaprima?”
Già. Primaprima.” Scosto il mantello. Mio cugino trattiene il fiato. “Facciamo un gioco, James: io tiro fuori la bacchetta e vediamo per quanto tempo riesci a distinguere le tue ginocchia dalle tue orecchie, ci stai?”
Rosie, possiamo parlarne da persone matu- ”
Incarceramus!
 
Una volta resoci conto della faccenda, siamo tutti corsi nella Sala Comune dei Grifondoro. Quando Lily mormora la parola d'ordine e il ritratto si scosta, sentiamo la voce di Rose esclamare “Levicorpus!” e il corpo di James Potter, legato come un salame e voltato a testa in giù, prende a fluttuare per la Sala Comune.
Rosie! Rosie, ti prego, fammi scendere, mi sta andando il sangue al cervello!”
Per una buona volta forse ragionerai con lucidità!” ringhia Rose e con quella criniera di capelli rossi è davvero una degna figlia di Godric; e detto da un Serpeverde è tutto dire.
Albus si precipita immediatamente all'interno della Sala Comune. “Rose!”
Al, non ho alcuna intenzione di starti a sentire.”
Rosie, capisco che tu sia furiosa, ma non risolverai niente in questo modo! È fatto così e lo sai anche tu.”
Prima o poi finirà per fare del male a qualcuno!”
Ehi!” Esclama il maggiore dei Potter, con un coraggio degno della sua Casa visto che Rose lo sta ancora tenendo sotto tiro e naturalmente sta ancora fluttuando a testa in giù davanti al camino. “I miei scherzi sono assolutamente innocui e innocenti!”
Innocui e innocenti.” Lo sguardo di Rose avrebbe fatto desistere anche Voldemort stesso dal replicare in alcun modo, ma James, a questo punto non per coraggio ma per assoluta stupidità, continua la sua arringa. “Certo! Voglio dire, non è che una coda sia nulla di doloroso o pericoloso, no? Innocuo e divertente!”
Divertente.” ripete Rose, gelida. Albus arretra. Lily si porta una mano sugli occhi.
James sembra finalmente rendersi conto almeno del suo tono di voce e cerca di recuperare. “Be', se non fosse capitato a te naturalmente, è ovvio.” Ma è troppo tardi.
Dici? Allora dovremmo vedere come reagirei se capitasse a qualcun altro, tu che ne pensi?” prima che qualcuno di noi abbia il tempo di intervenire, Rose pronuncia un incantesimo.
 
*
 
Sto davvero bene questa mattina: la sveglia non ha suonato, mi sono lanciata fuori dal letto con tanta enfasi da sbattere il piede contro il baule e mi sono ritrovata a dover saltellare fino al bagno dove, ovviamente, le mie compagne di stanza hanno lasciato un disastro, dimenticandosi inoltre di svegliarmi, lasciandomi poltrire bellamente fino a dieci minuti prima dell'inizio della lezione.
È una di quelle giornate che ti fanno comprendere come tutto, probabilmente, andrà esattamente come ti aspettavi: male.
Quando arrivo in Sala Grande noto che Elene ha avuto la graziosa idea di attendermi almeno prima di andare a lezione. Che pensiero carino.
Grazie per avermi svegliata, eh.”
Dormivi così bene! Non me la sentivo di svegliarti, hai avuto un fine settimana molto difficile.”
Un sabato difficile. La Domenica è stata grandiosa. James Sirius Potter con una coda da ratto sarà un'immagine che rimarrà impressa nella mente di ogni abitante di questa scuola. Tra l'altro, io non più una coda.”
Elene ridacchia sommessamente dentro il suo Succo di Zucca, mentre io mi preparo rapidamente un toast al burro. Sto giusto per addentarlo quando qualcuno mi poggia con discrezione una mano sulla spalla, costringendomi a voltarmi.
Scorpius ricambia il mio sguardo perplesso con uno altrettanto dubbioso.
Ehi.” esordisce lui, sempre con la sua solita eloquenza.
Ehi.” ricambio, ugualmente poco loquace.
Stai facendo... ”
Colazione, sì. Non vorrei essere scortese, ma è una tua abitudine dire ovvietà?”
Ed è chiaro ad entrambi che il ghiaccio si è appena rotto. Straordinariamente, grazie a me.
Scorpius sogghigna, divertito. “E tu sei sempre così gentile?”
Solo quando non ho una coda.”
Ridiamo entrambi, mentre Elene fa finta – in modo davvero poco convincente - di non ascoltare.
Quando finiamo di ridere Scorpius mi lancia uno sguardo interrogativo che io non riesco a comprendere, ma sta ancora sorridendo, quindi non mi faccio prendere dal panico.
Potremmo parlare, qualche volta. Di... cose.”
Cose?”
Sì, cose.”
Interessante. Mai parlato di cose.”
Il biondo sembra avvertire il mio tono ironico, infatti non se la prende e sorride ancora più ampiamente. “Sarebbe una buona idea cominciare con il presentarsi come si deve, no?” Annuisco, stranamente divertita da questa conversazione priva di senso. Nel frattempo Scorpius mi ha già teso la mano. “Piacere, il mio nome è Scorpius Malfoy.”
Dopo un attimo di titubanza stringo le dita pallide e affusolate del Serpeverde, scoprendole calde e ruvide. “Piacere mio, io sono Rose Weasley. E non ho una coda.”
Buono a sapersi.”
Forse mi sbaglio. Forse questa giornata non sarà così male.
Forse 'dal mattino' non si vede un bel niente.

















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Spazio Autrice:
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Ed ecco l'ultimo capitolo di questa mini-storiella! :)
È la prima di una serie di storie (sempre brevi) che ho intenzione di scrivere su di loro, quindi spero che continuerete a seguirle. :3
Nel frattempo, se vi va, fatemi sapere se vi ha fatto schifo! xD
Besos*


 
Moony

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