Rickhercules

Questa la dedico a Mamy, sperando che tra i suoi mille impegni lavorativi riesca a leggerla <3

Prima di far iniziare questa pazzia divisa in tre o quattro parti alcune note... Ah, e prima che me lo chiedate... Sì, anche questa doveva essere una shot XD

Nota 1: La trama della storia originaria di Hercules è stata modificata a dovere, molti personaggi appariranno e si comporteranno in maniera leggermente diversa anche se poi la trama della storia è quella. Lui che vuole diventare un vero eroe per tornare ad essere un Dio, lei che prima non lo sopporta e aiuta a distruggerlo ma poi se ne innamora e alla fine lo salva, lui che salva la situazione ma perde lei, lui che da la sua vita per lei e diventa un Dio ma poi vi rinuncia per rimanere con lei.

Nota 2: Non trovando un buon posto per Alexis, non la farò comparire per moooolto tempo.

Nota 3: Scordatevi l'immagine di Philottete come un fauno basse e grasso, gli ho dato nuova parvenza.

Nota 4: Pegaso in questa storia sarà un muta-forma.

Nota 5: In questa storia ho aggiunto un ulteriore personaggio vicino a Megera, indovinate chi... XD

Questa storia ha inizio in un era buia per la terra in cui mostri e calamità mietevano vittime tra l'umanità, ma non è proprio tra le lande o nei mari che la storia comincia. No, la nostra storia comincia tra i cieli dorati dove gli Dei risiedono.

Vi era gran festa quel giorno, il re degli Dei Roy e la sua adorabile metà Martha avevano dato alla luce il piccolo Rick. Tutti gli Dei portarono doni al piccolo per la sua nascita e suo padre creò per lui un amico fidato, un compagno che gli sarebbe rimasto vicino per tutta la sua eternità. Così mischio le nubi e creò il dolce Kevin, bambino anche lui sì, ma muta-forma. La festa andava bene, tutti si divertivano e i regali per il bambino crescevano a dismisura finché, il fratello di Roy, Dragon, arrivò dall'oltretomba suo regno, portando con se tristezza.

“Scusami fratello, ma sai, io a differenza vostra lavoro fino a morire.” si presenta il Dio rivolgendosi al fratello con netto sarcasmo.

“Rilassati Dragon, oggi è giorno di festa!”

“Non posso caro fratello devo occuparmi di quel lavoro che tu, nella tua infinita bontà mi hai concesso!” ribatte il Dio andandosene. Nessuno volle curarsi del Dio che se ne era appena andato e la festa ricominciò, ma dentro di se Dragon tramava piani di vendetta verso suo fratello e tutto il mondo degli Dei.

Dragon nervoso andò a trovare le sorelle Parche: Meredith, Gina e Paula. Le tre donne erano concentrate nel tessere la tela della vita, creando e distruggendo i fili delle vite umane. Quando Dragon arrivò insieme ai suoi due scagnozzi, Lockwood e Ratburn, le donne interruppero il loro lavoro e passandosi l'unico occhio che avevano in tre decisero di ascoltare il Dio.

“Sono appena stato alla festa per il piccolo Rick...” inizia lui ma le Parche subito lo fermano.

“Lo sappiamo.”

“Lo so.” ribatte lui prima di continuare. “Vedete, io ho un piano...” continua ma viene interrotto un altra volta

“Lo sappiamo!”

“Lo so!” ribatte lui adirandosi mentre i suoi capelli di solito composti da una fiamma bluastra diventano rosso sangue. “Lo so che lo sapete! Ma mi stavo chiedendo se potesse Spruzzetto di Sole essermi di intralcio per i miei piani.”

“Noi non possiamo rivelare nulla Dragon.” gli risposero le tre ma lui fece loro alcune lusinghe e le tre donne cedettero.

Fissarono il loro occhio e esso mostrò loro il futuro.

Tra diciotto anni esatti, ci sarebbe stato un allineamento di tutti i pianeti e in quel momento Dragon averebbe potuto liberare i cinque titani. La sua armata avrebbe prevalso su Roy, ma Rick suo figlio, lo avrebbe sconfitto prima che i cinque titani riuscissero a conquistare completamente la casa degli Dei. Dragon si arrabbiò immensamente e fece ritorno nell'oltretomba per tramare un piano insieme ai suoi due scagnozzi.

Doveva distruggere Rick, ma l'unico modo per farlo era farlo tornare prima mortale e così incaricò Lockwood e Ratburn di dare al piccolo una pozione che lo avrebbe reso mortale e poi ucciso, raccomandandosi di fargliela bere fino all'ultima goccia.

I due partirono per la loro missione e mentre tutti dormivano beati si introdussero nella cameretta del piccolo Rick. Il bambino dormiva felice a fianco di Kevin, loro lo presero e lo portarono sulla terra per rifugiarsi dalla tempesta che si sarebbe scatenata di lì a poco quando Roy avesse scoperto la sua scomparsa.

Il re degli Dei si sveglio troppo tardi e quando lui e la sua compagna, Martha raggiunsero la cameretta del figlio, del piccolo non c'era più traccia, rimaneva solo Kevin che piangeva singhiozzando e cambiando continuamente forma.

Intanto i due scagnozzi erano atterrati in una landa all'apparenza desolata e decisero di far bere la pozione al piccolo visto che l'ira di Roy si stava scatenando già sulla terra sotto forma di pioggia, fulmini e saette. I due costrinsero Rick a bere il liquido rosa ma quando ormai avevano praticamente concluso vennero spaventati da alcune voci, si rifugiarono dietro a un masso lasciando cadere la boccetta e versando a terra l'ultima e letale goccia.

Un uomo e una donna passavano per la via e trovando il bambino decisero di tenerlo.

“E' un regalo degli Dei Edgard ti dico!” disse la donna stringendo a se il fagottino. “Guarda, ha qualcosa intorno al collo.”

Il marito prese la targhetta e lesse il nome.

“Si chiama Rick.”

“Ma guarda Edgard, questo non è il simbolo degli dei?!” domandò stupita la donna.

Dietro a loro le figure di Ratburn e Lockwood, trasformate momentaneamente in serpenti si avvicinarono cercando di mettere fine alla vita del piccolo, ormai mortale, ma il piccolo li vide e afferrandoli iniziò a legarli insieme ridendo, come se fosse un gioco. Li sbatté a terra e li sbandierò di qua e di là finché dopo qualche giro veloce li lasciò andare facendoli volare molto lontano.

I due umani rimasero imperterriti dalla forza del giovane ma decisero comunque di accoglierlo nella loro famiglia.

Lockwood e Ratburn, all'inizio erano preoccupati per quello che era successo.

“Se il padrone lo scopre ci torturerà!” esclamò Lockwood.

“Se... se lo scoprirà.” disse Ratburn. E così, decisi a mantenere il loro piccolo, grande segreto tornarono nell'oltretomba dicendo a Dragon che si erano occupati della faccenda.

Roy e Martha che avevano osservato tutto dall'alto non poterono far nulla. I mortali non erano ammessi nella casa degli dei quindi dovettero lasciar andare il loro bambino, sperando che un giorno sarebbe potuto tornare da loro.

Gli anni passavano e Rick cresceva.

Adesso si chiamava Rick Castle, ed aiutava sempre il padre nelle sue mansioni alla fattoria.

In città nessuno lo voleva in quanto il giovane non riusciva a controllare la sua forza e combinava guai in continuazione. Rickasshole lo chiamavano i suoi coetanei per prenderlo in giro.

Lui non si sentiva a suo agio nel mondo e desiderava sempre poter essere come tutti gli altri. Suo padre, dopo l'ennesimo guaio, decise che era ora di raccontargli la verità. I due dissero al ragazzo che non erano i suoi veri genitori, che lo avevano trovato da bambino e che avevano deciso di tenerlo.

“Chi sono io?” chiese allora il giovane.

“Non lo sappiamo, questa è l'unica cosa che avevi con te...” mormorò sua madre mostrandogli la medaglia. “Vedi, questo è il simbolo degli Dei.” il ragazzo sospirò e prese una decisione.

“Mamma, papà, per quanto io vi voglia bene ho bisogno di sapere la verità... mi capite?” i due annuirono commossi e, il giorno seguente, lo guardarono andar via con gli occhi pieni di lacrime ma orgogliosi.

Rick decise che sarebbe andato al tempio di Roy e così fece. Il viaggio fu lungo ma lui non si arrese e alla fine arrivò a destinazione.

“Oh grande Roy, re degli Dei, voglio sapere chi sono... puoi ascoltare la mia preghiera?” supplicò davanti alla statua. Ci fu un tuono e poi un lampo e d'improvviso essa prese vita. Rick iniziò a scappare spaventato ma la statua fu più lesta e l'acchiappò.

“Ehi, figliolo, sono 16 anni che non ci vediamo e tu mi saluti così?”

“Figliolo?” domandò confuso Rick.

“Sono tuo padre Rick...”

“E quindi... e quindi io sarei un Dio?!” domandò lui lasciandosi cadere sulla sua gigantesca mano.

“Già...” disse guardandolo con amore il Dio.

“Ma come mai mi avete abbandonato?” chiede tristemente il ragazzo.

“Io e tua madre non avremmo mai voluto! Ti amiamo Rick, ma quando eri un neonato ti rapirono, ti portarono sulla terra e ti resero mortale. Non potemmo impedirlo e, visto che, nessun mortale può accedere al nostro regno siamo stati costretti a lasciarti qua.”

“Ma ci dev'essere un modo perché io possa ricongiungermi a voi!” esclamò Rick.

“C'è, devi diventare un vero eroe. Quando lo sarai tornerai ad essere un Dio e potrai ricongiungerti a noi.”

“Certo, ce la farò padre! Diventerò un eroe!” iniziò il ragazzo alzandosi e facendo per scendere dalla mano della statua.

“Ehi, frena ragazzo...” disse ridendo Roy. “Prima di tutto devi trovare il grande addestratore di eroi Javier!”

“Certo, lo farò e diventerò il miglior eroe di tutto il mondo padre!” esclamò entusiasta.

“Aspetta prima di andare.” lo fermò nuovamente Roy prima di fischiare. Nel cielo comparve come una stella che entrò nel tempio e si posò sulla mano di Zeus assumendo le forme di un giovane uomo. “Lui è Kevin, voi vi conoscete già, è un muta-forma, può tramutarsi in un cavallo alato. E' un compagno e un amico unico.”

“Ciao Rick.” disse il giovane commosso. “Io mi ricordo di te...” aggiunse abbracciandolo con forza.

“Kevin... amico mio...” borbottò l'altro mentre flash di loro due in una culla gli attraversavano la mente.

“Adesso andate e tornate vincitori!” disse Roy. Kevin cambiò aspetto e invitò Rick a salire alle sue spalle per partire alla ricerca di Javier.

Il viaggio durò alcuni giorni ma alla fine i due trovarono il fauno nascosto in un bosco a compiangersi addosso. Il fauno era giovane, ma anni di trascuratezze e pigrizia lo avevano fatto ingrassare. Le sue gambe erano tozze, la sua pancia molto prominente e nei suoi occhi non brillava nessuna scintilla di vita.

“Sei tu Javier, il grande allenatore di eroi?” domandò Rick dubbioso mentre Kevin tornava al suo spetto umano.

“Sono io, chiamami pure Javi... e tu chi sei?”

“Mi chiamo Rick e voglio diventare un eroe...” il fauno prese a ridere dopo quest'affermazione.

“Mi dispiace ragazzo, ma sono in pensione!”

“Ma se avrai al massimo un paio d'anni in più di me!” esclamò Rick.

“Non farti ingannare, noi fauni viviamo più a lungo. In realtà ho già oltre cinquant'anni, ma ne dimostro solo la metà.”

“Ti prego allenami Javi, devo realizzare il mio sogno, devo diventare un eroe!” cercò di convincerlo il ragazzo ma il fauno continuò a ridere. “Non hai mai avuto un sogno tu?” domandò il ragazzo ormai sulla soglia della porta di casa del fauno.

“Sì, lo avevo...” mormora entrando dentro.

La casa di Javier è piena di statue che ritraggono i più grandi eroi della storia.

“Il mio sogno era di diventare l'allenatore di eroi migliore del mondo ma uno dopo l'altro tutti i miei ragazzi sono caduti.” spiega mogio il fauno.

“Ma io sono diverso, io vincerò!” lo rassicura Rick.

“E come mai? Non mi sembri un gran materiale da eroe...” disse Javi squadrandolo da capo a piedi. Rick non era molto in forma effettivamente, era gracilino e se non fosse per la sua naturale forza anche il più piccolo peso avrebbe potuto schiacciarlo con facilità.

“Sono figlio di Roy, il re degli Dei.” confessa Rick facendo nuovamente cadere a terra dalle risate il fauno.

“Oh, si certo, come no.” disse incredulo Javi. Rick lo trascinò fuori per dargli prova della sua incredibile forza.

“Accidenti ragazzo, sei forte! Ma allora è vero”

“Te l'ho detto.”

“La mia risposta e comunque...” il fauno stava per dire no quando un fulmine comparso dal nulla lo prende in pieno. “... sì.” dice alla fine.

“E vai fratello!” esclama Kevin battendo il cinque con Rick.

“Quando iniziamo?” domandò.

“Avrei voluto di meglio, ma sei l'unico che ho. Quindi iniziamo subito. Regola numero uno...”

Mentre Rick si allenava e fortificava il suo corpo in una città non molto lontana una giovane donna stava assistendo alla morte della madre impotente.

“Ti prego Roy, re degli dei, salvala...” mormorava tra le lacrime invocando il Dio che purtroppo non poteva aiutarla. Quando la donna spirò l'ultimo respiro la giovane scappo di casa. Rimase per giorni da sola nel bosco e quando ritornò nella casa paterna trovò suo padre in uno stato

pietoso. Ubriaco fino al midollo. La giovane non sapeva che fare e tornò a pregare gli dei ma stavolta ebbe una risposta.

Davanti a lei comparve una figura dalle tonalità bluastre con capelli fiammeggianti che le propose un patto.

“Tuo padre sta morendo cara...” le disse senza mezzi termini. “Ma se vuoi io posso salvarlo...”

“Cosa vuoi in cambio?!” domandò la fanciulla tristemente.

“La tua anima mia cara. Io sono il re dell'oltre tomba, sono Dragon e questo è il mio prezzo.” spiegò prima di iniziare a contare. Prima che il Dio arrivasse al tre la fanciulla accettò.

“Come ti chiami mia cara?” domandò Dragon.

“Katherine.”

“Beh, Kate cara, adesso tu sei mia, vivi sapendo che un giorno dovrai aiutarmi.” disse il Dio prima di scomparire in una nuvola di fumo mentre il padre di Kate si risvegliava dal suo sonno di morte.


TBC

Che ne pensate? Seriamente, siate sincere... Io personalmente mi sto divertendo a scriverla XD

“Andiamo Javi, ormai sono pronto...” brontolò Rick per l'ennesima volta dopo l'ennesimo allenamento spezza schiena in cui aveva praticamente ripassato tutto quello che il suo ormai grande amico Javier gli aveva insegnato in due anni. I suoi muscoli si erano notevolmente sviluppati in quel lasso di tempo e non era l'unico ad essere ormai in gran forma. Perfino Javi e Kevin si erano allenati con lui, Javi perché voleva tornare ad avere la sua linea passata per tornare a vivere veramente e Kevin perché voleva essere d'aiuto all'amico.

“Non puoi mai dirlo Rick, la vita reale ti metterà davanti all'inaspettato, devi essere sempre pronto e concentrato.”

“Andiamo Javi, facciamo un esercitazione pratica. Se mi rinchiudi nei confini dell'allenamento non riuscirò mai a diventare un vero eroe.” contestò Rick intelligentemente.

Javi sembrò rifletterci su per un momento ma alla fine accettò.

Bene, dirigiamoci allora verso la vecchia Tebe, quella città a proprio bisogno di un eroe...” borbottò il fauno.

“Feed the bird fratello.” disse Kevin allungando la mano nel nuovo gesto che ormai era diventato comune tra i tre.

Il giovane muta-forma si tramutò in cavallo alato e fece salire i suoi due amici per dirigersi verso la buia Tebe.

Quando ormai il loro viaggio era praticamente completato nel bosco sotto di loro risuonò un grido.

“Ehi ragazzo, questa sembra la tipica DIP.” disse tutto felice Javier.

“DIP?” domandò Rick curioso.

“Damigella in pericolo. Su andiamo, volevi la vera pratica? Eccola.” i tre atterrarono dietro dei cespugli e osservarono la scena. Un gigantesco centauro stava trattenendo una giovane ragazza contro il suo volere.

“Josh, stupido centauro, lasciami!” esclamò lei cercando di liberarsi.

“Con questo vorresti dire che non accetti il mio patto?” chiese lui viscidamente.

“Bene ragazzo, questa può essere una situazione difficile.” iniziò il fauno continuando a guardare la scena. “Ricordati di rimanere concentrato e non agire di pancia.” continuò il fauno sicuro.

“Ehm... Javi, è già andato.” disse Kevin indicando l'amico che si stava avvicinando al centauro e alla giovane donna.

“Ehm..” iniziò lui richiamando la loro attenzione. “Lasci la giovane, mi sembra che lei non apprezzi le sue attenzioni.”

“E tu chi saresti pulce?” ribatté con una risata il gigantesco centauro.

“Sono Rick, un eroe!” esclamò lui fiero ma non fece in tempo a finire la frase che il centauro l'aveva fatto volare contro una pietra a molti metri di distanza.

“Auch...” si lamentò Javi guardando la scena. “Forza ragazzo, rimani concentrato!” esclamò il fauno incitandolo.

Rick tornò alla carica ma la giovane donna lo bloccò.

“Senti, guarda, non mi serve il tuo aiuto.” disse seria.

“Ma come, io credevo che lei non gradisse la situazione, credevo fosse una damigella in pericolo.” protestò stupito.

“Effettivamente sono una damigella e sono in pericolo, ma posso cavarmela benissimo da sola.” concluse la ragazza tentando ancora una volta di liberarsi mentre il centauro sbatteva nuovamente Rick contro una roccia ridendo. Kevin fece per andare in suo aiuto ma Javi lo fermò.

“Deve imparare a fare da solo, altrimenti non diventerà mai un vero eroe.” disse serio. “Su ragazzone, usa la testa!” cercò di aiutarlo il fauno.

Purtroppo Rick prese il suggerimento alla lettera è caricò il centauro tirandogli una testata fortissima che lo scaraventò conto le pendici della montagna ad almeno cento metri da lui. Il mostro nel momento in cui Rick lo aveva colpito, per la sorpresa, aveva lasciato andare la giovane donna che così finì tra le braccia di Rick.

“Wow, sei forte mega-fusto.” flirtò giocosamente lei.

“G-grazie.” disse lui un po' distratto.

“Ragazzo! Concentrati!” lo rimproverò Javi vedendo tornare il centauro alla carica. Rick lasciò andare la fanciulla che cadde in acqua per dare un ottimo destro dritto nello stomaco del centauro che stavolta volò per una distanza nettamente superiore sparendo dalla vista.

Javi e Kevin si avvicinarono all'amico ma lui era completamente preso dalla nuova ragazza.

“Grazie per l'aiuto mega-fusto, ma avrei potuto cavarmela comunque da sola.” disse la donna strizzando i suoi lunghi capelli boccolosi. “Comunque mii chiamo Katherine, Kate per la mia unica amica.” aggiunse. “Tu chi saresti mega-fusto?”

“I-io... Mi chiamo Rick.”

“Beh, mi piace di più mega-fusto.” disse la ragazza.

“Ma come mai quel mostro ti stava trattenendo?” domandò lui incuriosito.

“Oh, sai com'è con gli uomini. Tu dici no, lasciami andare...” iniziò lei avvicinandosi a Rick. “E loro capiscono, prendimi, sono tua!” concluse praticamente sussurrandogli nell'orecchio l'ultima parte. Rick non sembra capire il sotto testo del messaggio della ragazza. “Beh, questa fattela spiegare dal tua amico dopo.” aggiunse così lei ridacchiando. “Ci vediamo mega-fusto.” concluse andandosene per al sua strada mentre ancora Rick la guardava con gli occhi a cuoricino.

“Andiamo ragazzo, Tebe ci aspetta!” esclamò Javi riportandolo alla realtà.

“Oh Katie, per un momento ho pensato il peggio.” mormorò Lanie comparendo vicino alla sua migliore amica.

“Già, ma questo non ti ha evitato di trasformarti in acqua appena hai visto che la situazione si era fatta difficile.” borbottò ridacchiando la giovane.

“Ti avrei aiutato se non fosse intervenuto quell'uomo incredibilmente sexy. Hai visto che occhi azzurri, limpidi come una pozza d'acqua sorgiva.” disse l'amica con quello sguardo maligno. “Perché non sei rimasta con lui, pendeva dalle tue labbra. Potevi divertirti.”

“Sai che non sono così stupida, conosco il tipo, gli eroi sono tutti playboy...” ribatté la ragazza. “Oltretutto sai che non posso, almeno finché non riavrò la mia libertà...” aggiunse sottovoce.

“Oh, Katie...”

“Non preoccuparti Lanie, ormai ci sono abituata...”

“Parlando d'altro, anche i suoi due amici non erano male. Insomma, hai visto muscoli il fauno...Sai, c'è sempre stato qualcosa che mi attirava nei fauni....” Kate, conoscendo Lanie ormai da tempo sapeva che stava rimuginando ad alta voce e qualsiasi cosa avresse detto in quel momento le sarebbe entrata da un orecchio e uscita dall'altro. “Spero proprio di rivederli...” concluse il suo sproloquio dopo alcuni minuti decidendo che il bel fauno meritava le sue attenzioni.

'Meglio lasciare l'eroe alla mia amica, ho visto i suoi occhi illuminarsi quando gli parlava, so che le piace anche se non lo ammetterà mai.' pensava la ninfa.

In quel momento Dragon comparve davanti a loro.

“Mia cara Kate, mi sembrava di averti mandato a stringere un alleanza con il guardiano del fiume e invece che di un nuovo alleato mi trovo a mani vuote, come mai?” chiese serio il Dio.

“Ehi fiammetta, io ho provato ma quello mi ha offerto una notte di fuoco con lui e io beh, ho rifiutato.” disse Kate con sarcasmo. “Poi è passato mega-fusto, e ha salvato la situazione, quel cretino non voleva accettare un no come risposta.”

“Oh, così chi sarebbe questo... mega-fusto?” domandò Dragon già con idee di vendetta in testa.

“Rick, si chiama Rick, ma io credo che il nome mega-fusto gli si addica di più.” disse la giovane donna con un sorriso sulle labbra condiviso dalla sua amica. “Ha una forza sovrumana, ha scagliato il pervertito a chilometri di distanza come se fosse un ramoscello.”

Il Dio si girò furibondo verso i suoi due scagnozzi, la fiamma dei suoi capelli iniziava a colorarsi di rosso.

“Rick! Quel Rick!? Ma non dovevate aver sistemato la faccenda!” esclamò infuriato il dio.

“Oh, padrone, siamo dei vermi verminosi...” iniziò Ratburn mentre i due si trasformavano proprio in vermi. “Purtroppo siamo stati interrotti e il piccolo non ha bevuto l'ultima goccia della pozione...” continuò a piagnucolare. Il Dio si calmò all'improvviso.

“Beh, poteva essere peggio, infondo adesso è mortale.”

“Sì, ma è mega forte...” aggiunse Lanie.

“Kate, credo proprio che avrò bisogno del tuo aiuto....” dice Dragon con un sorriso che non promette nulla di buono.

TBC

 

“Eccoci arrivati ragazzo. Questa è Tebe.” borbottò Javi. Sotto di loro scorreva la città. I tre atterrarono in una piazza e Kevin subito si ritrasformò. Intorno a loro gli abitanti si lamentavano delle ultime catastrofi abbattute sulla città.

“Vedi fratello, quello di cui hanno bisogno qui è un eroe...”

“Beh, io lo sono, sono un eroe!” ribatté a voce alta Rick facendosi udire da alcuni cittadini che gli si accalcarono subito intorno.

“Davvero?” chiesero entusiasti. “Avete sventato qualche calamità?”

“Non ancora...” ammise Rick.

“Salvato intere città?” continuò un altro.

“No...”

“Beh, a noi serve un vero eroe, un professionista, non un dilettante...” disse un altro mentre la folla iniziava ad allontanarsi. Rick tentò di fermarli giurando di essere un vero eroe ma nessuno gli credette.

“Ehi, ma tu non sei Javier, il grande allenatore di eroi?” chiese un uomo estremamente grasso rivolgendosi al fauno.

“Sì, sono io...”

“Bel lavoro che hai fatto con Achille...” continuò lui. “Peccato per quel tallone...” lo derise.

“Come ti permetti!” esclamò lui saltandogli addosso e iniziando a picchiarlo avendo subito la meglio. Kevin e Rick li divisero.

“Scusate, non so che mi è preso, solo che mi manca il mio vecchio ragazzo, Achille era il migliore prima di te...” ammise con un velo di rimpianto. In quel momento dalla folla qualcuno iniziò a chiamarlo a gran voce.

“Rick! Rick!” il giovane eroe iniziò a guardarsi intorno e scopre la provenienza delle grida. Davanti a lui c'era la giovane Kate, ansimante come se avesse fatto una corsa.

“Che succede Kate?” domandò lui preoccupato.

“Due bambini. Sono intrappolati. Sotto a un masso. Moriranno soffocati!” esclamò lei. Rick si girò verso i sua amici e fecero un Feed the birds generale.

“Sì!” disse euforico l'uomo prima di accorgersi che tutti lo guardavano male perché pareva entusiasta per quella disgrazia. “Fammi strada.” disse dopo essersi schiarito la voce imbarazzato per la figuraccia.

Kate lo condusse in un piccolo canyon appena fuori Tebe dove sotto una grossa roccia erano intrappolati due bambini di non più di sei anni.

“Aiuto! Stiamo soffocando!” gridavano impauriti. Rick non perse tempo e sollevò la pietra gettandola via per dar modo ai due pargoletti di uscire.

“Oh, grazie Signore! Lei è il mio eroe!” esclamò il biondo.

“Veramente gentile da parte sua! Grazie!” disse l'altro. I due si allontanarono e Kate che era rimasta in disparte con Lanie sperava che pure Rick se ne andasse, ma una gran folla era accorsa e lui rimase bloccato nel canyon dagli abitanti di Tebe che si congratulavano con lui.

Intanto i due bambini avevano raggiunto una sporgenza nella parte più alta del canyon.

“Oh, grazie Signore...” il moro imitò il biondo mentre i due riprendevano il loro vero aspetto nel momento in cui Dragon comparve davanti a loro.

“Volevo essere dolce, volevo sembrare reale. Ma tu che ne puoi capire di recitazione...” disse vanesio Ratburn.

“Silenzio, voglio assistere allo spettacolo!” esclamo il Dio.

Rick era con i suoi amici circondato dalla folla che si congratulava con lui, quando un rumore alle sue spalle lo costrinse a girarsi. Due occhi verdi splendevano nell'apertura della caverna che lui aveva appena liberato.

“Oh oh... Ragazzo, credo che la tua impresa eroica non sia ancora finita...” commentò Javi lanciandogli la spada. Dalla caverà uscì una specie di drago viola che non sembrava per niente di buon umore. La folla dietro di lui sospirò mentre la testa della bestia scattava in avanti per ghermirlo. Rick schivò l'attacco ma nella fretta la spada gli scivolò di mano andando a piantarsi alcuni metri più in là.

“Riprendi la spada! La spada!” gli urlò Javi.

Rick schivò altri scatti della testa e recuperò la sua arma, ma quando si girò per affrontare la bestia era troppo tardi, l'aveva catturato tra le sue fauci, lui tento di resistere ma la bestia lo ingoiò.

“Oh mio Dio!” esclamo Javi mentre Kevin iniziò ad avvicinarsi alla bestia con idee di vendetta.

Ma prima che uno dei due potesse far qualcosa la bestia iniziò a contorcersi finché, la spada di Rick non sbuco dal suo collo tranciandoglielo di netto. Il ragazzo si lasciò cadere a terra mentre la folla applaudiva per la sua bravura nel mozzare la testa al mostro.

In alto i due scagnozzi di Dragon si stavano lamentando che la festa fosse già finita e che Rick avesse vinto.

“Su su, abbiate fede, quella non è un drago, è un'idra. Questo è solo il primo round.”

Kevin e Javier erano andati subito a sorreggere l'amico, mentre da lontano Kate li osservava felice. Era sopravvissuto.

“Bravo fratello, ottimo lavoro. Come ti senti?” chiese Kevin sorridente.

“Come se mi fosse caduta addosso una montagna.” ribatté Rick giocoso.

La folla davanti a loro sospirò impaurita e i tre si girarono per vedere cosa stava succedendo adesso. Il corpo della bestia si era rimesso in piedi e il moncherino della testa stava fumando.

“Ma cosa sta succedendo?” domandò basito Javier.

Dal collo mozzato dell'idra comparvero tre teste che subito si scagliarono contro Rick. Kevin agì di istinto, trasformandosi in cavallo alato portò in salvo Rick. Il giovane iniziò a mozzare di nuovo le teste ma ogni volta che ne tagliava una ne ricrescevano tre.

“Io direi di darci un taglio con la mozzatura ragazzo!” urlò Javier quando ormai il mostro ne aveva ventuno. Le teste si scagliarono contro Rick e Kevin e durante una delle manovre del giovane muta-forma Rick cadde. L'idra l'afferrò con una zampa e lo imprigionò contro la parete rocciosa. Rick era in trappola, aveva solo un braccio libero e la sua spada era a terra, troppo lontano da lui. Si guardò intorno in cerca di una qualche arma, e così vide che la parete dietro di lui sembrava essere cedevole. Alzando l'unico braccio rimasto liberò usò tutte le sue forze per tirare un pugno alla parete che iniziò a cedere travolgendo lui e il mostro.

“Rick!” esclamò Javi quando la valanga di massi si fermò seppellendo il suo amico insieme al mostro. I due si avvicinarono alla mano del mostro, unica parte che spuntava di fuori dai massi, essa ebbe un ultimo spasmo di vita poi giacque morta. I due amici chiamavano Rick ma lui non rispondeva. Da lontano Kate osservava la scena mentre una singola lacrima le rigava il viso. La giovane stava per andarsene quando un altro fremito attraversò la mano della bestia. Le dita serrate dell'idra si aprirono rivelando un Rick, un po' ammaccato ma vivo. I suoi amici gli saltarono letteralmente addosso mentre la folla urlava in giubilo per la sua impresa eroica.

Dragon furibondo si ritirò nel suo regno pronto ad ideare una nuova mossa, mancavano pochi mesi al giorno dell'allineamento dei pianeti e lui doveva uccidere o rendere Rick inoffensivo.

Nei tempi seguenti la fama di Rick come eroe aumentò. Dragon gli mandò contro ogni genere di mostro ma lui sembrava affrontare tutto con facilità e un sorriso sulle labbra. Con la fama iniziarono ad arrivare anche i soldi, dovuti sopratutto alla vendita di articoli con la sua firma, e così ben presto Rick divenne una delle persone più ricche di tutto il mondo conosciuto, ma, quando andò da suo padre Roy per dimostrare di essere un vero eroe lui gli disse che non lo era ancora veramente, che per ora non aveva compito una impresa tale da meritarsi quel titolo.

“Domani è il gran giorno...” Dragon parlava distruggendo vasi con l'effige di Rick. “E quel... buffone è ancora vivo!” esclamò distruggendo l'ennesimo vaso con una fiammata. Kate era vicino a lui, negli ultimi mesi Dragon non aveva fatto altro che cercare di uccidere Rick e ogni volta lei si era ritrovata a pregare che non succedesse nulla al giovane. C'era qualcosa in lui, al di là della forza e del suo corpo che l'affascinava immensamente anche se mai lo avrebbe ammesso a voce alta. “Tutti gli eroi hanno una debolezza, anche lui ne avrà una no?!” esclamò furioso il Dio.

“Arrenditi, mega-fusto ha vinto...” mormorò Kate sperando che il Dio si arrendesse veramente.

“Kate, ho bisogno che tu scopra la sua debolezza.”

“Scordatelo!” esclamò la ragazza. Dragon le si avvicinò fino ad essere alle sue spalle.

“Ti ridarò la tua anima...” le sussurrò all'orecchio. Kate tentennò per qualche secondo ma si rifiutò di nuovo. “Mettiamola così, ho tu lo fai, o sarai mia prigioniera per l'eternità. Ti porterò con me negli inferi e non vedrai mai più la luce del giorno.” la minacciò allora lui iniziando ad arrabbiarsi. Kate abbassò lo sguardo e alla fine accettò. “Molto bene, hai fatto la scelta giusta mia cara Kate...” sussurrò lui al suo orecchio prima di scomparire in una nuvola di fumo.


TBC

Spero che vi sia piaciuta!