Black x Orange - Orange x Black di M e g a m i (/viewuser.php?uid=150368)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UlquiHime: Amore che brucia ***
Capitolo 2: *** UlquiHime: Luna Beffarda ***
Capitolo 3: *** UlquiHime: Il principe e la marionetta ***
Capitolo 4: *** UlquiHime: Dialogo col proprio cuore ***
Capitolo 5: *** IchiRuki: Mentre qui manchi tu ***
Capitolo 6: *** IchiRuki: Attimi di vita ***
Capitolo 7: *** IchiRuki: COLD. ***
Capitolo 1 *** UlquiHime: Amore che brucia ***
Inoue
Orihime…
Le tue
spalle sembrano
così deboli e fragili.
Tremano.
Tutto di te
trema. Dalla
paura?
«
Hai
paura di me, donna? »
«
Non ho paura… »
Dovresti.
Mi
basterebbe sfiorarti
per porre fine alla tua vita.
Sì...
Mi
basterebbe…
sfiorarti.
Allora
perché mi
guardi in quel modo?
Non lo fare. Non mi guardare così.
Non provare
a
raggiungermi…
Il calore
della tua
mano brucia.
Sto morendo,
divorato
dalle fiamme.
Divento
cenere, sotto
il tuo tocco rovente.
Non mi
guardare così.
Non piangere.
Questo fuoco
che sento
dentro brucia, ma non fa male.
Non sento
dolore.
Non sento
più… niente.
Sono cenere,
nient’altro
che cenere.
Eppure, una parte di me continua a vivere.
Il mio... cuore.
Al caldo…
dentro di te.
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Capitolo 2 *** UlquiHime: Luna Beffarda ***
NDA:
questa previssima flashfic/dialogo/chiamatelo come volete, mi
è stata ispirata da quest'immagine. ->
http://imageshack.us/photo/my-images/12/uo37.jpg/
Orihime:
« La vedi quella luna? Non ti sembra che si stia quasi
prendendo gioco di
noi? Sta lì, ci guarda e sorride soddisfatta. Mi chiedo cosa
ci trovi di tanto
divertente. Forse perché lei sa cose che noi non sappiamo.
Forse perché dopo
aver guardato per tanto tempo gli uomini, li trova stupidi. »
Ulquiorra:
« Gli uomini sono stupidi. »
Orihime:
« Forse allora anche tu se un po’ stupido. Infondo,
una volta sei stato un
uomo anche tu. Una cosa del genere non si dimentica e basta. E’ per questo
che piangi, Ulquiorra? E’ per
questo che i tuoi occhi sono così tristi? Tu soffri, come
tutti gli uomini. E scommetto
che sai anche ridere… e amare. Sbaglio? Tanto non mi
risponderai mai, lo so. In
questo momento starai sicuramente pensando: “Questa donna
è davvero strana.
Dice cose senza senso.”, non è vero? »
Ulquiorra:
« No. Penso sul serio che tu sia strana, donna. Ma le cose
che dici non
sono tutte senza senso. »
Orihime:
« Ah, lo sapevo. »
Ulquiorra:
« Cosa? »
Orihime:
« Che io te non siamo poi così diversi. »
Ulquiorra:
« Ecco, questa è una cosa senza senso. »
Orihime:
« Perché dici così, adesso? »
Ulquiorra:
« Perché io e te non potremmo essere
più diversi, donna. Io sono il dolore,
l’oscurità. E tu sei… sei il mio
opposto. »
Orihime:
« Questa è una
cosa senza senso. »
Ulquiorra:
« No, non lo è. »
Orihime:
« Invece sì, che lo è.
Perché vedi,
proprio adesso, mentre parliamo… i tuoi occhi sembrano
già più felici. Come i
miei. Guardami. Non lo vedi anche tu? I nostri occhi sono gli stessi.
Cosa c’è
di così diverso tra me e te, allora? »
Ulquiorra:
« Non puoi capire. »
Orihime:
« Allora spiegamelo. »
Ulquiorra:
« Non capiresti lo stesso. »
Orihime:
« Stai dicendo che sono stupida? »
Ulquiorra:
« No, non sto dicendo questo. »
Orihime:
« A me sembra di si, invece. Ah,
ecco ho capito! E’ questa la differenza che intendi? Che tu
sei intelligente e
io no? Beh, mi spiace deluderti, ma all’ultimo test di
matematica ho perso
novantotto. No-van-tot-to. »
Ulquiorra:
« Che cos’è un test di matematica?
»
Orihime: «
E poi sono io, la stupida... »
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Capitolo 3 *** UlquiHime: Il principe e la marionetta ***
NDA: quest'altra
invece da questa immagine! ->
http://imageshack.us/photo/my-images/851/295007.jpg/
Orihime: « Ah! Finito! »
Ulquiorra:
« Cosa stai facendo con quegli
spilli, donna? »
Orihime:
« Ulquiorra-kun! Stavo aspettando
proprio te! »
Ulquiorra:
« Per quale motivo? »
Orihime:
« Guarda! Ho fatto una cosa per te!
Ti piace? »
Ulquiorra:
« Uhm… Questo sarei… io? »
Orihime:
« Certo che sì! Non vedi quanto gli
somigli? »
Ulquiorra:
« S-Sì… »
Orihime:
« E guarda, se gli infili una mano
dentro puoi usarlo come una marionetta! E così puoi
raccontare delle storie! »
Ulquiorra:
« Storie? »
Orihime:
« Sì! Vuoi che te ne racconti una? »
Ulquiorra:
« Se proprio devi… »
Orihime:
« Allora, c’era una volta-… »
Ulquiorra:
« Perché inizi con “c’era una
volta”? Se la storia riguarda me, puoi benissimo ambientarla
nel presente. »
Orihime:
« No che non posso! Ogni storia che
si rispetti inizia con “c’era una volta”!
Se non dico così, non è una vera
storia. »
Ulquiorra:
« Va bene, va bene, vai avanti. »
Orihime:
« Mh. C’era una volta un bellissimo
principe-… »
Ulquiorra:
« Da quando sarei un principe? »
Orihime:
« Insomma! Hai intenzione di
contestare ogni cosa che dico? La storia è mia, e decido io.
»
Ulquiorra:
(sospira)
Orihime:
« Dicevo, questo bellissimo principe
era molto solo e molto triste perché non aveva mai
conosciuto l’amore. Tutte le
notti piangeva perché desiderava qualcuno che lo accettasse
per quello che era,
qualcuno che lo amasse per quello che era. Ma si vergognava
profondamente per
questo, e davanti agli altri cercava di non mostrare neanche
un’emozione. Aveva
eretto un muro intorno al suo cuore, convinto che mai nessuno avrebbe
potuto
amare uno come lui. »
Ulquiorra:
« … »
Orihime:
« Finché un giorno apparve una
bellissima principessa, che gli sorrise gentilmente. Bastò
un solo sguardo, e
il principe se ne innamorò perdutamente, tanto che non
passava secondo in cui
non pensasse a lei. Egli però la trattava freddamente come
faceva con tutti,
perché aveva paura che se le avesse aperto il suo cuore, lei
lo avrebbe
respinto disgustata. »
Ulquiorra:
« … »
Orihime:
« Il principe però non sapeva quanto
la principessa fosse rimasta incantata da lui, dal suo sguardo. Dietro
quegli
occhi freddi, lei aveva capito quanta solitudine e tristezza si
nascondesse. La
bellissima principessa avrebbe fatto qualsiasi, qualsiasi cosa per
renderlo
felice. »
Ulquiorra:
« … »
Orihime:
« E poi… fine. »
Ulquiorra:
« Come fine? »
Orihime:
« Fine. Non so ancora come andrà avanti.
»
Ulquiorra:
« Cosa significa? »
Orihime:
« Che ora tocca a noi continuare storia. »
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Capitolo 4 *** UlquiHime: Dialogo col proprio cuore ***
Cos’è…
questo? Questa sensazione straziante che
provo.
Questa
sensazione… nel mio cuore che ora è in
mille pezzi.
Cuore.
Lui lo
cercava così disperatamente.
Un cuore per
amare.
Un cuore da
amare.
Era
così ingenuo.
Così…
cieco.
Non ho visto
quello che era davanti a me fino
alla fine.
E pensare
che mi sarebbe bastato allungare la
mano qualche secondo prima, e…
E cosa?
Sarei stato… felice?
Forse
sbaglio, ma ho pensato che i suoi occhi
mi stessero sorridendo.
Erano
così pieni di tristezza, ma
sorridevano.
Forse
perché alla fine l’ha capito?
E’
paradossale.
Proprio ora
che non sono altro che polvere,
sabbia di questo immenso deserto, lo sento.
Alla fine
l’hai capito… Ulquiorra?
Non
è poi così difficile amare.
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Capitolo 5 *** IchiRuki: Mentre qui manchi tu ***
NDA: E adesso
iniziamo con Ichigo x
Rukia.
Questo è quello che penso Icchi abbia pensato (LOL) durante
l'assenza di Nee-san, dopo che lui aveva perso i suoi poteri da
shinigami.
Questa piccola flash mi è venuta in mente ascoltando "Il mio
pensiero" di Ligabue.
Quanto tempo è
passato, Rukia?
Quanti
giorni?
Quante ore?
Quanti
minuti, quanti
secondi? Quanto, dall’ultima volta che ti ho vista?
I ricordi
cominciano a
farsi confusi. Quando chiudo gli occhi, quasi non riesco a ricordarmi
il tuo volto.
Quasi non riesco neanche a ricordarmi la tua voce.
Allora
perché ti vedo,
ti sento in ogni cosa?
Perché
ogni mattina mi
viene da aprire quel cavolo di un armadio?
Perché
durante le
lezioni mi perdo sempre a guardare la tua sedia vuota?
Perché
ti sento vicino
a me anche mentre cammino? Sei sempre lì, sempre un passo
davanti a me. Sempre.
Perché ti vedo voltarti indietro a guardarmi?
Perché ti sento chiamare il mio
nome?
E
perché ogni volta
sento una fitta all’altezza del petto quando mi rendo conto
che in realtà non
ci sei?
Quanto tempo
è
passato, Rukia?
Quanti
giorni?
Quante ore?
Quanti
minuti, quanti
secondi? Quanto, dall’ultima volta che ti ho vista?
E quanto
tempo dovrà
ancora passare prima che possa vederti di nuovo?
Avevi detto
che se
anche io non avessi potuto vederti, tu avresti continuato a guardarmi.
Lo stai
facendo, ora?
Mi stai guardando?
Forse
sì.
Forse ti sto
facendo
pena. Forse stai ridendo di me. Ne avresti tutte le ragioni.
Sono
patetico, non è
vero? … Lo sono, senza di te.
Mi sento
perso, Rukia.
Ho bisogno che tu sia lì, sempre un passo davanti a me, a
guidarmi. Ho bisogno
che ti volti indietro a guardarmi, ad aspettarmi. Ho bisogno che chiami
il mio
nome.
…
Sempre un passo
davanti a me. Sempre.
Ed io che non faccio
che rincorrerti, sperando un giorno di riuscire a raggiungerti.
Sperando un
giorno di riuscire a camminare al tuo fianco… tenendoti per
mano.
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Capitolo 6 *** IchiRuki: Attimi di vita ***
NDA: Mi sono sempre
chiesta come fossero Icchi e Nee-san "dietro le quinte" di Candeggina.
Beh, ecco a voi piccoli spezzoni, attimi di vita, che nella mia mente
da fangirl sono straconvinta abbiano condiviso.
Immagine ispiratrice della prima flash ->
http://imageshack.us/photo/my-images/197/481882.jpg/
Ichigo: « Rukia! »
Rukia:
« I-Ichigo! »
Ichigo: «
Mi hai fatto prendere un
colpo! Non girare per casa mia nel bel mezzo della notte in questo
modo! »
Rukia:
« Scusa. »
Ichigo:
« Beh? Che ci fai ancora sveglia? »
Rukia:
« Non sono affari tuoi! Tu piuttosto,
perché sei ancora sveglio? »
Ichigo:
« Non sono affari tuoi. »
Rukia:
« N-non... non riesco ad addormentarmi.
»
Ichigo:
« Aaah, ho capito. »
Rukia:
« Che hai capito? »
Ichigo:
« Hai fatto un incubo. »
Rukia:
« T-ti sbagli! »
Ichigo:
« Ho due sorelle minori, è
impossibile che mi sbagli su una cosa del
genere. »
Rukia:
« Invece ti sbagli! Sono grande abbastanza per
passarci sopra, dopo aver
avuto un incubo! »
Ichigo:
« E allora perché stai tremando?
»
Rukia:
« P-perché ho freddo! »
Ichigo:
« Ma se hai addosso pure quella stupida coperta!
»
Rukia:
« Stupida coperta?! Questa è
l’esclusiva coperta di Chappy, non è
stupida! »
Ichigo:
« Appunto per quello lo è. »
Rukia:
« Sei tu lo stupido! Non capisci niente!
»
(dopo una
buona mezzora di insulti)
Ichigo:
« Allora? Su che cos’era
l’incubo? »
Rukia:
« T-ti ho detto che non ho avuto un incubo. Sei
davvero supido… »
Ichigo:
« Certo, certo. »
-
Ichigo:
« Ohi, Rukia. Se ti facessi una
domanda, mi risponderesti dicendo la verità? »
Rukia: « Dipende dalla domanda. »
Ichigo:
« … »
Rukia:
« Fammi questa domanda, Ichigo. »
Ichigo: « Chi era Kaien Shiba? »
Rukia:
« Era… era il vice-capitano della 13ª
brigata. »
Ichigo:
« No, voglio sapere chi era per te. »
Rukia:
« Era il capitano della XIII brigata.
Era… il mio maestro. Ed era… l’uomo che
amavo. »
Ichigo: « Io e lui… ci assomigliamo un po'?
»
Rukia:
« Per niente! Kaien-dono era un uomo
davvero in gamba! Una persona meravigliosa! »
Ichigo:
« Stai cercando di insultarmi?! »
Rukia:
« Mpf. »
Ichigo:
« Tch! Vai al diavolo! » (se ne va)
Rukia:
« Forse un po’… Solo un po’.
»
-
NDA: immagine ispiratrice (una delle mie preferiteee!) ->
http://imageshack.us/photo/my-images/15/444754.jpg/
Ichigo:
« Ora che ci penso, sei davvero bassa. »
Rukia:
« Zitto, stupido. »
Ichigo:
« No, ma sul serio, quando devi prendere qualcosa che sta
davvero in alto
come fai? »
Rukia:
« Mi arrampico. »
Ichigo:
« Ah ah ah, vorrei davvero vederti! »
Rukia:
« Ah sì? Bene allora, guarda e
impara.
»
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Capitolo 7 *** IchiRuki: COLD. ***
NDA: POV di Rukia nel momento dell’addio con
Ichigo e nel dopo.
Cioè, io... ;AAA;
~
Sento una folata di
vento scompigliarmi i capelli.
Continuo a guardarti,
cercando nei tuoi occhi il mio riflesso.
Non c’è.
Tu ormai non puoi più
vedermi.
« Ciao,
Rukia. »
Le tue labbra si
schiudono in un sorriso.
Pronunciano parole che
non vorrei sentire.
Parole che non mi
merito.
Parole che finiranno
perse nel vento.
«
Grazie. »
Perché mi ringrazi,
stolto?
Non dovresti.
No, non dovrebbe
essere così.
Provo l’impulso di
avvicinarmi, di sfiorarti il viso.
Sentiresti il calore
della mia mano, della mia anima, anche se non puoi vedermi?
No, non potresti
sentire un calore inesistente.
Sento una folata di
vento scompigliarmi i capelli, ormai più corti.
Continuo, continuo a
guardarti, cercando nei tuoi occhi il mio riflesso.
Non c’è.
Tu ormai non puoi più
vedermi, da molto, troppo tempo.
Ma io posso.
Ed è questo che mi sta...
lentamente uccidendo dentro.
Mi ricordi almeno un
po’, Ichigo?
Perché l’unico posto
in cui posso vivere, è nei tuoi ricordi.
Perdonami.
Non posso permettere
che tu mi veda così.
Ho freddo.
Mi sento... congelare.
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