La sventura degli eredi di Himeno (/viewuser.php?uid=62187)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della vita ***
Capitolo 2: *** Feste da ballo ***
Capitolo 3: *** Gelosia ***
Capitolo 4: *** Amicizia sincera ***
Capitolo 5: *** Paura ***
Capitolo 6: *** Sconvolgimento ***
Capitolo 7: *** Addio ***
Capitolo 8: *** Scelta ***
Capitolo 9: *** Matrimonio felice ***
Capitolo 10: *** Kaname ***
Capitolo 11: *** La nascita ***
Capitolo 12: *** Anni di calore ***
Capitolo 13: *** Ritorno di un'amica ***
Capitolo 14: *** Ossessione ***
Capitolo 15: *** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 1) ***
Capitolo 16: *** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 2) ***
Capitolo 1 *** L'inizio della vita ***
La sventura degli eredi
Capitolo
1: L’inizio della vita
In un tempo lontano
di molti secoli. Quando una dinastia di sangue puro risplendeva come
non mai. Dove la vita di tre fratelli ha inizio…
C’erano
famiglie di sangue puro, cioè vampiri mai mischiati col
sangue umano, sparse in diverse parti del mondo. In tutto erano sei ma
le più importanti casate erano gli Hiou e i Kuran. Nella
prima era nata una bambina, Shizuka, che appena nata la fecero crescere
in una gabbia dorata. Mentre nei Kuran, c’era un bambino,
Rido, che ben presto fu affiancato da suo fratello minore Haruka e
infine dalla sua sorellina, Juuri. Perciò
quest’ultimi erano gli eredi di una delle prestigiose
famiglie rare di sangue puro rimaste. Tuttavia, solo due di loro
sarebbero diventati i sovrani assoluti dei vampiri. Tutto sarebbe
dipeso dalla scelta della piccola Juuri tra i suoi due fratelli maschi.
Chi avrebbe sposato tra i due?
La nostra
storia comincia nella dimora dei Kuran. Juuri Kuran aveva otto anni
umani allora. Era una bella bambina dai capelli lunghi mossi di colore
castano, due grandi occhi castano rossi e vestiva sempre di trine e
merletti che lei detestava. In quel momento stava studiando la buona
etichetta per essere una degna sovrana un giorno.
-Nobile Juuri
dovete muovere più delicatamente quella mano. Dovete
diventare leggera e aggraziata come una farfalla- gli spiegava il
precettore.
-Va bene
così, maestro?-
-Sì.
perfetto! Sono sicuro che sarete la sangue puro più bella di
tutte-
-Non
esagerate, maestro. Ci sono bambine molto più belle e
aggraziate di me- rispose facendogli un bellissimo sorriso.
-Questo non
è vero. Per me sei la bambina più graziosa- si
intromise una voce.
-Nobile
fratello Rido!- esclamò felice la piccola andando ad
abbracciare il suo adorato fratellone.
-Juuri. Ti
stai comportando bene con il maestro?-
Rido aveva
ormai dodici anni umani e aveva capelli mossi castani e due occhi di
colore diverso. Uno rosso e uno azzurro.
-Sì.
Oggi ho imparato a fare l’inchino e il saluto-
-Brava
piccola. Maestro!-
-Sì,
nobile Rido- disse inchinandosi il precettore.
-Ha visto per
caso il nostro nobile fratello Haruka?-
-No,
signorino. Non l’ho visto-
-Possibile
che debba sempre scappare dai suoi doveri? Sicuramente starà
facendo una cavalcata notturna nel bosco come al solito-
-E’
un modo suo di divertirsi. Non rimproverarlo ancora, fratello mio-
-Ma Juuri!
Deve capire l’importanza della nostra casata. Come noi due-
-L’importanza
della nostra casata?- chiese curiosa.
-Sì,
sorellina. Te lo spiegherà il precettore. Io ora vado a
cercare Haruka-
-Va bene,
nobile fratello- salutò la piccola vedendo Rido andare via
per poi continuare la lezione.
Era presto
per lei scoprire il suo triste destino. Un destino di inganni e
falsità. La sua tenera età non
l’avrebbe protetta ancora per molto. La sventura si sarebbe
abbattuta e la profezia compiuta.
“Quando
in una famiglia sangue puro nasceranno tre eredi, solo uno
sopravvivrà più a lungo degli altri due che
moriranno prematuramente per mano del fratello crudele. E il solitario
condurrà una vita dannata e sanguinaria”
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Capitolo 2 *** Feste da ballo ***
Capitolo
2: Feste da ballo
Haruka era il
più sensibile e ribelle tra i fratelli Kuran. Capelli lisci
castani e gli occhi dal colore uguale a quello di Juuri. Era molto
richiesto dalle ragazze come suo fratello Rido ma a lui non
interessavano. Era il secondogenito del casato. Due anni umani meno di
Rido. Come intercorrevano tra lui e Juuri. Due anni per ciascun figlio.
Il giovane Haruka cercava sempre di comportarsi come il suo rango gli
imponeva tuttavia il suo carattere lo portava a fare quello che il
cuore e l’istinto gli comandava. “Un vero cavallo
selvaggio” lo aveva soprannominato il suo fratellone. Rido,
al contrario di lui, era composto, educato, presente ad ogni festa tra
nobili. L’orgoglio luminescente dei prestigiosi Kuran. Mentre
il caro Haruka era la cosiddetta pecora nera della famiglia. Questo
fatto non piaceva a nessuno. Tranne ad una persona. La sua adorata
sorellina Juuri. La ragazza aveva compiuto dodici anni da poco e adesso
poteva frequentare le feste di quel branco di sciacalli che lui non
sopportava. Tutti pettegolezzi e maschere di convenienza che gli
rivolgevano. Sapeva benissimo che gli portavano rispetto
perché lo temevano essendo un raro sangue puro. A
quattordici anni, la vita del ragazzo fu più dura. Tutti i
nobili gli avevano presentato le proprie figlie nella speranza di farle
entrare nelle sue grazie. Un incubo. La soluzione menomale era di
rifiutarle gentilmente con un sorriso che le facesse sciogliere come al
sole. Funzionava sempre. Il suo nobile fratello non le rifiutava come
lui. Alcune le illudeva dicendogli che forse in futuro una di loro
l’avrebbe accettata ma Haruka sapeva che non avrebbe preso
nessuna di loro. Rido provava sentimenti solo per la loro sorella
minore. Fin da piccoli, la trattava come una principessa e gli diceva
che sarebbe stata sua moglie più avanti. Ma come aveva il
coraggio di dire quelle cose ad una bimba di pochissimi anni?
Sicuramente lei non sapeva nemmeno che cosa fosse il matrimonio.
-Nobile
fratello Haruka! Che stai facendo qui all’angolo?- gli
domandò la dodicenne Juuri risvegliandolo dai suoi pensieri.
-Non mi
piacciono le feste da ballo, Juuri-
-Ma come? Sei
bravissimo a ballare. Anche più del fratello Rido-
-Può
darsi ma preferisco una buona cavalcata ad un ballo-
-Sempre il
solito. Dai! Almeno oggi che è la prima volta che partecipo
anch’io. Vieni a ballare con me. Ti prego, Haruka!- disse con
occhi da cucciola.
-Ah
ah… e va bene- rispose divertito dal comportamento infantile
della sorella.
Andarono in
mezzo alla pista, sotto gli sguardi sorpresi dei presenti che
bisbigliavano tra loro:
-Guardate! Il
nobile Haruka che concede un ballo ad una festa- -E’ una cosa
rara per il secondo erede dei Kuran- -Sua sorella Juuri è
diventata davvero bella. Chissà chi sceglierà tra
il nobile Rido e il nobile Haruka- -Che brava! E’ riuscita
persino a convincere suo fratello a ballare- -Formano proprio una bella
coppia, non trovate? Secondo me sceglierà il nobile Haruka-
-Per me, il nobile Rido-
Queste erano
le voci che giravano arrivando anche alle orecchie di Rido.
Il sedicenne
Kuran era infastidito da quello che pensavano i nobili. Juuri era sua.
Suo fratello non l’avrebbe mai avuta.
-Fratello mio-
-Dimmi Juuri-
-Mi potresti
insegnare a cavalcare bene come te?-
-Vuoi
imparare a cavalcare?-
-Sì.
Sono stufa di tutta questa etichetta, buone maniere e di questi dannati
vestitini da bambola- si sfogò la ragazza. Con suo fratello
Haruka poteva permettersi di dirlo. Era l’unico che approvava
quello che faceva e pensava. Se le avesse dette a Rido quelle cose, lui
l’avrebbe sgridata dicendo che non era da signorine per bene.
-Lo so,
piccola. Ma è il nostro destino-
-Il destino
lo decidiamo noi, Haruka. Non dimenticarlo-
-Grazie. Non
lo dimenticherò, sorellina. E comunque d’accordo.
Ti insegnerò a cavalcare- gli disse sorridendogli.
-Davvero?
Evviva! Grazie fratello mio!- disse felicissima baciandolo sulla
guancia. Un gesto che fece uno strano effetto al ragazzo. Una
sensazione strana mai provata prima. I tre fratelli si volevano molto
bene tra loro. Ma dentro di loro, con il crescere, stavano nascendo
sentimenti sia buoni che cattivi. Che li avrebbero fatti maturare per
poi rovinarli per sempre.
Ho
continuato! In realtà questa ff l’ho quasi del
tutto conclusa nel mio pc ma ho pensato solo ora di metterla qui.
Ringrazio Ifrittuccia per aver commentato la mia storia. Spero la
commenterai ancora^^ ho sempre bisogno di consigli e commenti da altri
ma se non piace non la continuerò U.U non voglio annoiarmi
con le mie storie non gradite. Un saluto a tutti da Himeno
(ex BlackRose91)
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Capitolo 3 *** Gelosia ***
Capitolo
3: Gelosia
Erano diversi
anni e i giovani Kuran erano diventati uomini e la piccola Juuri un
adolescente dal fisico e dalle curve perfette. Era arrivata purtroppo
ai suoi sedici anni. L’età che la costringeva alla
resa dei conti. La sua scelta matrimoniale. Da quello che avrebbe
deciso dipendeva tutto il mondo dei vampiri. L’avevano
educata e preparata una vita per l’evento e ora stava per
dire il tanto atteso nome. Rido o Haruka? Voleva bene a entrambi ma suo
marito sarebbe stato solo uno di loro due. Rido la trattava come un
fiore delicato. Il suo gioiello. Haruka, invece, era colui con cui si
confidava e mostrava il suo lato infantile, poco femminile ed poco
elegante. Una scelta difficile non c’è che dire.
La ragazza
stava passeggiando vicino al laghetto della residenza famigliare con il
suo parasole e con indosso un vestito bianco di pizzo. Voleva stare
sola prima di vedere tutti i nobili al ballo che si sarebbe svolto
quella sera. Falsi ed ipocriti. Erano tutti uguali. Non voleva quel
mondo. Solo adesso comprendeva le parole e i desideri del nobile
fratello Haruka.
Entrambi
desideravano un mondo libero dal peso della nobiltà e del
proprio destino scritto da altri. Nascere nella famiglia Kuran era una
maledizione. Una tremenda maledizione a cui non si poteva sfuggire.
-Juuri! Come
mai sei venuta qui da sola?- gli chiese gentilmente il fratello.
-Volevo stare
a riflettere da sola, fratello Haruka-
-Scusami se
ti ho interrotto allora-
-Fa niente.
Tu piuttosto. Mi cercavi per caso?-
-Sì.
Io e il nostro nobile fratello ti stavamo cercando per avvisarti che
devi cominciare a prepararti per stasera-
-Avete
ragione. Va bene. Tanto ormai ho fatto la mia scelta-
-Davvero? In
ogni caso, Juuri, io ti starò vicino. Qualsiasi scelta
farai. Che sia io o il nobile fratello Rido. Ti proteggerò e
farò di tutto a che tu possa sorridere in eterno-
-Grazie,
fratello mio. Ti voglio bene- gli rispose la vampira abbracciandolo.
-Anch’io
te ne voglio-
La
verità era che lui l’amava infinitamente a tal
punto da dare la vita per lei. E avrebbe accettato tutto quello che
avrebbe detto anche a costo di soffrire e perderla.
In
lontananza, ha guardare la scena dei due ragazzi abbracciati,
c’era Rido. Era geloso. Molto geloso di suo fratello. Sapeva
che anche lui provava amore per la loro sorella ma sperava che lei
scegliesse il suo nobile fratello Rido. Non c’era altro da
fare che aspettare.
Eccomi qua con un
altro capitolo! Aggiorno stasera perché dmn nn ci
sarò e quindi anticipo XD Che ne pensate? Adesso le cose
sono “abbastanza” tranquille ma tra poco nn
sarà così. Vedrete. Baci dalla vostra
BlackRose91^^
Un grazie speciale a
Ifrittuccia e a Heart che hanno commentato e spero che questo capitolo
vi sia piaciuto anche se corto XD
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Capitolo 4 *** Amicizia sincera ***
Capitolo
4: Amicizia sincera
Arrivò
la notte e gli invitati al ballo erano tutti presenti. Mancavano solo i
fratelli Kuran che non si fecero attendere oltre. Si mostrarono in
tutto il loro splendore all’inizio della grande scalinata. I
due uomini scortavano con grazia la loro unica e preziosa sorella. Lei
vestiva di un magnifico vestito blu notte con spalline di seta cobalto
e i tacchi di un bel azzurro scuro. Mentre Rido e Haruka indossavano
uno smoking nero che risaltavano i loro fisici perfetti.
Scesero con
eleganza la scalinata e il maggiore dei fratelli iniziò il
discorso.
-Benvenuti al
ballo organizzato per la tanto attesa scelta di mia sorella. La nobile
Juuri Kuran-
-Finalmente,
questo giorno è arrivato e presto sapremo chi
diventerà suo sposo e sovrano assoluto dei vampiri-
continuò Haruka.
-Ma prima
desideriamo che vi divertiate. Perciò che inizino le danze-
annunciò infine Juuri.
E iniziarono
a formarsi le coppie in sala.
-Mi concedi
questo ballo, sorella mia?- gli chiese Rido.
-Molto
volentieri- e andarono a ballare il valzer.
-Nobile
Haruka- lo chiamò una nobile tutta imbarazzata.
-Sì?-
-Mi presento.
Sono Mitsuki del clan Fudo- si inchinò.
-Piacere di
conoscerla-
-Piacere mio,
nobile Haruka… Per favore. Mi concederebbe l’onore
di questo ballo?- disse tutto d’un fiato con il viso rosso.
-Certamente-
rispose sorridendole. Con la crescita, era diventato più
maturo. Un sangue puro educato e responsabile. Che, però,
nasconde ancora il suo vero io che teneva da ragazzo e che riusciva in
presenza di Juuri.
Le porse il
braccio e la condusse a ballare al centro della sala.
-E’
un ballerino meraviglioso. Una dama al suo fianco si sente leggera e
libera come una libellula-
-La ringrazio
per il complimento-
-Prego.
E’ davvero un onore per me ballare con un bellissimo sangue
puro come lei-
-La smetta,
la prego. Con tutti questi complimenti mi farà arrossire-
-Ma
è la pura verità. Emm… vi dispiace se
vi chiedo una cosa in confidenza?-
-Mi domandi
pure-
-Lei
è innamorato di sua sorella, vero?-
-Perché
me lo domanda?-
-Per
curiosità. Sa, la mia famiglia è famosa per il
suo potere di percepire e capire i sentimenti altrui-
-Un potere
davvero affascinante-
-Comunque se
non vuole rispondere, è libero di non farlo-
-Sì-
-Sì
cosa?-
-Sono
innamorato di mia sorella-
-E lei non lo
sa- non era una domanda ma un’affermazione.
.-Già.
Tuttavia non voglio rivelarglieli. Prima vorrei sapere quel che ha
deciso-
-Giustamente.
Lei mi piace, nobile Haruka. Sarei felicissima se potessi diventare sua
amica-
-Strano. Di
solito le nobili mi chiedono direttamente di farle diventare mia
moglie- disse con un sorriso amaro.
-Appunto
perché comprendo i vostri sentimenti che vi chiedo amicizia
invece che amore. Dentro di lei alberga molto di più di
quello che immaginiate-
-Tipo?-
-Tristezza e
dolore. Delusione per questo mondo. E tanto altro-
-Tutti
sentimenti negativi?-
-La maggior
parte sì-
-Apprezzo la
vostra sincerità perciò accetto la vostra
amicizia. Mi farà bene avere qualcuno di sincero e spontaneo
come lei-
-La
ringrazio, nobile Haruka- disse sorridendole dolcemente.
-No. Sono io
che ringrazio voi, nobile Mitsuki- disse baciandole la mano. Era
felice. Finalmente aveva trovato qualcuno che non andava solo a
guardare la sua posizione. Ora… aveva una vera amica in
questo mondo oscuro.
Questo capitolo è praticamente dedicato
all’amicizia con Mitsuki inventata da me^^ Io adoro entrambi
i due fratelli Kuran. Sia Rido con la sua malvagità e sia
Haruka con la sua sensibilità. Infatti all’inizio
non sapevo proprio chi scegliere tra loro per Juuri. Voi che dite?
Sceglierà Rido o Haruka? Risposta al prossimo capitolo XD
baci e ancora grazie a Heart e a Ifrittuccia^^
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Capitolo 5 *** Paura ***
Capitolo
5: Paura
Si bloccarono
le danze. Gli invitati avevano atteso abbastanza a lungo di sapere il
nome e tra poco sarebbe uscito dalle labbra della dolce Juuri.
-Signori e
signore. Ora vi dirò chi sarà mio sposo-
“Dillo
Juuri! Dillo che sono io!” pensava Rido.
“Povera
Juuri” pensava triste Haruka. Conosceva la
difficoltà della sorella di scegliere tra loro due. Voleva
un mondo di bene a entrambi i suoi fratelloni e poi era crudele dire a
chi ne voleva di più. L’affetto non si misura come
un oggetto.
-Ecco…
lui è…- diceva esitante.
-Perdonatemi-
disse infine scappando in lacrime verso il giardino.
Non ce la
faceva proprio. Era troppo difficile per lei. Gli serviva
più tempo per capire i suoi sentimenti. E perciò,
non resistendo alla tensione, scappò via. Lontano dalle sue
responsabilità.
“Perché
perché perché… non ho detto niente?
Pensavo di aver deciso e invece sono scappata via. Possibile che io sia
l’unica a pensare che sia crudele questa scelta alla mia
età? Nessuno mi capisce. Nessuno!” pensava
piangendo e correndo a più non posso nel bosco.
Passarono due
ore e gli invitati se ne andarono delusi dal comportamento poco nobile
della giovane Kuran.
Nel
frattempo, Juuri era andata a rifugiarsi nel suo posto segreto nel
bosco e stava rientrando in casa, pronta alla ramanzina che gli
avrebbero fatto i fratelli. E infatti…
-Cosa diavolo
ti è saltato in mente? Ti rendi conto che hai deluso tutti
con il tuo gesto?- la sgridò Rido.
-Mi dispiace,
fratello mio. Lo so di aver disonorato il nostro clan ma non ero ancora
pronta per una simile scelta-
-Comprendo le
tue paure, sorellina. Ma scappando non si risolve niente. Si peggiora
la situazione e basta- gli spiegò calmo Haruka.
-Hai ragione.
Vi chiedo ancora scusa e domani chiederò perdono anche agli
altri nobili. Però, ora vi voglio chiedere un enorme favore-
-Dicci,
Juuri- la incitò Haruka.
-Vi chiedo di
poter rimandare la mia scelta ancora qualche anno. Almeno
finchè non compirò vent’anni umani. Ve
lo chiedo con il cuore-
-Se per i
tuoi vent’anni ti sentirai pronta, va bene. Hai la nostra
approvazione- disse Rido.
-Grazie,
fratelli miei- disse abbracciandoli per poi piangere commossa tra le
loro braccia.
Un altro piccolo capitolo aggiornato^^ Ve lo aspettavate
che non sceglieva ancora nessuno dei due? Eheh vedrete chi
sceglierà ma prima ci sarà un evento particolare.
Ovviamente la storia sarà un po’ diversa da quella
originale poiché ho fatto questi capitoli prima di leggere
gli ultimi capitoli del manga usciti in inglese. Ringrazio ancora
Heart, Ifrittuccia e anche la nuova commentatrice, yuna_09. A domani
con un nuovo capitolo. Kiss
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Capitolo 6 *** Sconvolgimento ***
Capitolo
6: Sconvolgimento
Stavano
passando velocemente gli anni che separavano Juuri dai
vent’anni. L’essere pronta per la scelta
definitiva. Quegli anni gli sono serviti molto per prepararla al suo
destino e al prossimo ballo non sarebbe scappata.
Ultimamente
Rido si comportava in modo strano. Non era più gentile e
affettuoso. Era diventato freddo e distaccato. Mentre l’altro
suo fratello era sempre lo stesso. Dolce, sensibile e comprensivo.
Un giorno,
Juuri decise di fare uno scherzo al fratello prendendolo di sorpresa ma
quando si trovò davanti alla sua stanza, sentì
degli strani rumori. Delle urla di dolore di una donna. Aprì
piano la porta trovandosi una scena spaventosa. Il suo adorato fratello
aveva la bocca macchiata di sangue e a terra stava un corpo prosciugato
di un’umana. Che cosa gli era successo? Come è
potuto essere che fosse cambiato così tanto? Non poteva
credere ai suoi occhi. Poi Rido si accorse di lei.
-J-Juuri- lei
non rispose ma indietreggiò spaventata.
-Juuri. Stai
tranquilla. Sono sempre io. Il tuo Rido-
-Non
è vero. Dimmi che non è vero-
-Guarda in
faccia la realtà, sorellina. Noi sangue puro siamo nati per
comandare il mondo. Gli altri sono scarafaggi al nostro confronto e
perciò non ha importanza la loro vita-
-Che parole
sono queste? Non stai dicendo sul serio, vero?-
-Invece
sì. e dovrai abituarti. Noi ci sposeremo e comanderemo
insieme. Come re e regina-
-NO! IO NON
SPOSERO’ MAI UN ESSERE SENZA CUORE- urlò lei
irritata.
Scappò.
Scappò lontano da quel mostro che lei chiamava fratello e
senza accorgersene andò a sbattere addosso ad Haruka.
-Juuri! Che
cos’hai? Ti vedo sconvolta-
-Fratello
mio. Il nobile fratello Rido ha…- non riusciva nemmeno a
dirlo per quanto sconvolta e piena di lacrime era.
-Ha? Su!
Dimmelo! Che ha fatto?-
-Ha ucciso
un’umana. L’ha prosciugata senza pietà-
-Cosa? Ecco
che cosa era quel odore di sangue che sentivo-
-Non posso
credere che nostro fratello è stato capace di una cosa
simile-
-Calmati,
Juuri. Stai calma. Sarà stato solo un attimo di debolezza.
Può capitare-
-Che stai
dicendo, Haruka? Non è da lui fare così. Ti rendi
conto che ha tolto la vita ad una persona. Noi abbiamo sempre bevuto il
sangue degli esseri umani ma non li abbiamo mai uccisi. Non era lui.
Aveva degli occhi strani. Occhi rossi pieni di crudeltà-
-Sei sicura
di aver visto bene?-
-Certo che
sì. Non scherzo su queste cose-
-D’accordo.
Allora io adesso vado a parlargli. Tu vai in camera tua e stai buona.
Ti vedo già abbastanza scossa-
-Va bene.
Stai attento, fratello mio- e così Haruka si
allontanò verso la stanza di Rido.
Come aveva
detto sua sorella, non era da Rido uccidere. A meno che… non
sia lui la strana aura malvagia che sentiva negli ultimi tempi.
Possibile che suo fratello sia diventato malvagio?
C’era
solo un modo per scoprirlo. Parlare a quattrocchi con lui.
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Capitolo 7 *** Addio ***
Capitolo
7: Addio
Haruka
arrivò alla camera di Rido. Non riusciva a credere alle
parole della sorella. Insomma! Rido era il classico gentiluomo bello ed
raffinato. Non avrebbe mai ucciso nessuno… o almeno credeva.
Ma la sorella non mentiva mai perciò l’unico modo
per togliersi una volta per tutte questo dubbio, bussò alla
porta e sentendo che poteva entrare, aprì la porta. Aveva
ragione Juuri. Sgranò gli occhi dalla sorpresa e
dall’orrore. Era ancora come lo aveva trovato Juuri. Un vero
demonio in persona.
-Fratellino
mio! Che faccia che hai. Sembra che tu abbia visto un fantasma- gli
disse Rido.
-Sì.
Il fantasma di mio fratello che ha lasciato spazio ad un mostro
sanguinario-
-Come siamo
poetici. Ma la poesia non serve a governare il mondo-
-Da quando
hai quest’ambizione?-
-Da circa due
anni. Ma come! Pensavo che tu e Juuri mi conosceste bene. Invece avete
avuto entrambi questa reazione sconvolta-
-E ti
meravigli? Come hai fatto a diventare così? Rispondi!-
-Ho aperto
semplicemente gli occhi. Arriverà anche il vostro turno. Non
preoccupatevi. Vi accorgerete presto che siamo fatti per grandi imprese-
-Hai perso il
senno, nobile fratello. Non ti riconosco più. Juuri aveva
ragione. Tu non sei Rido-
-Juuri
capirà che solo adesso sono degno di stare con lei. Ci
sposeremo e vivremo felici e potenti. Il mio amore per lei la
renderà la regina più felice di tutte-
-Tu pensi che
Juuri ti ami di più adesso che sei diventato un mostro? Ti
sbagli di grosso. Hai solo ottenuto l’effetto contrario-
-Taci! Parli
così perché anche tu la ami e sei geloso di me.
tanto è sicuro che sceglierà mai. Io e lei siamo
destinati a stare insieme-
-Tu sei pazzo-
-Non sai
quanto sarò contento quando tu finirai a essere il fidanzato
della nobile Shizuka mentre io e Juuri avremmo una famiglia-
-Sai. io ti
ho voluto sempre bene, Rido. Eri il perfetto fratello maggiore da
ammirare. Ma ora non c’è più traccia
del mio adorato fratello. Non ho più nessuno da superare-
-Che parole
commuoventi, Haruka. Davvero. Mi è sempre piaciuto questo
tuo lato sensibile-
-Da oggi non
sarai più mio fratello. Io mi trasferirò
nell’altra casa dei Kuran appena Juuri avrà fatto
la sua scelta. Non voglio più vederti. Addio Rido- e gli
voltò le spalle uscendo dalla stanza. Era amareggiato e
triste. Aveva detto addio al suo unico fratellone. Colui che doveva
prendere d’esempio. Ma ormai la decisione era presa. Se ne
sarebbe andato via da lui con o senza Juuri. La sua presenza dipendeva
tutta dalla sua scelta matrimoniale. Tuttavia, scegliendo uno avrebbe
detto addio all’altro.
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Capitolo 8 *** Scelta ***
Capitolo
8: Scelta
Il
momento definitivo era arrivato. Juuri era pronta ormai. Quel ballo era
l’ultima possibilità della ragazza per il suo
annuncio. E questa volta era decisa davvero. Quegli erano serviti per
conoscere il vero carattere e desideri dei fratelli che prima non
conosceva. Gli erano fruttati molto e stavolta non sarebbe scappata
come una bambina. Era una donna matura e responsabile che finalmente ha
aperto gli occhi.
Al
ballo erano presenti tutti i nobili del mondo. Compresa la migliore
amica di Haruka, Mitsuki Fudo. Di lei Juuri ne era molto gelosa. Prima
di Mitsuki, era solo lei che capiva il fratello e questo gli dava
fastidio. Ma non era solo per questo. Lo amava. Aveva capito di amarlo
tanto negli ultimi tempi. Prima non se ne era mai accorta. Pensava di
essere sempre stata innamorata di Rido ma si sbagliava. Del primogenito
non era mai stata gelosa. Eppure lo aveva visto con tante donne. Mentre
con Haruka, lo era. Aveva meno donne intorno rispetto a Rido
però era gelosa di quelle poche. Anche se lui le allontanava
subito gentilmente. Ecco perché la minoranza di successo con
il loro fratello maggiore che non rifiutava mai una donna.
Arrivò
di fronte al pubblico di nobili e cominciò il discorso.
-Benvenuti
di nuovo alla residenza dei Kuran. Vi chiedo ancora scusa per avervi
fatto aspettare. Ma ora sono finalmente decisa sulla mia scelta- disse
in tono solenne.
-Tutti
sapete come sono belli e affascinanti i miei fratelli maggiori ed
è per questo che è stato difficile scegliere uno
di loro. Ma in questi anni, li ho conosciuti meglio e così
ho potuto decidere. Colui che diventerà mio sposo e sovrano
assoluto è…-
“Sono
io senza alcun dubbio. Sono nato per diventare re e dopo tanto tempo,
la mia amata Juuri sarà finalmente mia” pensava
con un sorriso maligno, Rido.
-Il
mio nobile fratello Haruka- disse la ragazza arrossendo un
po’.
-Oh
Juuri! Grazie- sussurrò Haruka andando a baciarle la mano e
poi abbracciarla.
-Che
cosa? Stai scherzando, Juuri- disse sconvolto e arrabbiato Rido.
-Mai
stata più seria, nobile fratello-
-Come
hai potuto farmi questo? Io ti ho sempre amato e tu scegli lui?-
-Accetta
la realtà, fratello Rido. Tu dovrai sposare la nobile
Shizuka-
-Pagherete
per questo affondo. E tu, sorellina, ti pentirai di non avermi scelto-
disse andandosene via. Se n’era andato via. Tuttavia non per
sempre. Sarebbe ritornato per far compiere la crudele profezia dei
sangue puro.
E
finalmente ha scelto XD come avete detto voi è Haruka. Era
abbastanza ovvio. Se no non sarebbe Vampire Knight XD Avrei
potuto anche far scegliere Rido ma così non sarebbe nata
Yuuki e non ci sarebbe la storia. Di sicuro in alcune cose,
sarà diverso dal manga ma spero che vi piacerà lo
stesso. Come sono ripetitiva -.- bando alle ciance e al prossimo
capitolo^^
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Capitolo 9 *** Matrimonio felice ***
Capitolo
9: Matrimonio felice
Haruka e
Juuri si sposarono presto. La cerimonia fu molto bella e i due
innamorati erano molto felici. Come aveva detto Haruka, lui e la moglie
andarono ad abitare nell’altra casa dei Kuran. Lontano dal
loro ex fratello. Il ragazzo andava a eseguire i suoi doveri nobiliari
andando a cerimonie e riunioni. Infatti in una di queste riunioni,
conobbe una persona speciale. Kaien Cross. Era diverso dagli altri
vampire hunter. Era un tipo buffo e divertente ma cosa più
importante, desiderava la pace come lui. Volevano entrambi un mondo
pacifico tra umani e vampiri e con la loro collaborazione ce
l’avrebbe sicuramente fatta. Diventarono amici e ben presto
gli presentò la sua adorata Juuri. Andarono subito
d’accordo. Anche Juuri come il marito e Cross, voleva sopra
ogni cosa la pace e avrebbe fatto di tutto per aiutarli nel loro
obiettivo comune.
-Cross, amico
mio, vorrei chiederti una cosa-
-Dimmi Kuran-
-Tu sai della
terribile maledizione dei sangue puro, non è
così?-
-Sì.
La conosco. Ma che centra con te?-
-Mio fratello
Rido brama vendetta e sicuramente ritornerà per distruggere
me e mia moglie-
-Quindi
è la famiglia Kuran ha essere parte della profezia-
-Già
ed è per questo che ti voglio chiedere un favore-
-farò
qualsiasi cosa, amico mio, per salvarvi. Basta che chiedi-
-Non
è per me eJuuri che ti chiedo. Ma per il nostro bambino-
-I-il vostro
bambino? Questo vuol dire che Juuri è incinta.
Congratulazioni!-
-Grazie.
è il dono più bello che poteva fare. Quando me lo
ha detto, toccavo il cielo con un dito. Ti rendi conto? Il frutto del
nostro amore-
-Sono felice
per te ma che favore volevi che facessi per il piccolo?-
-Quando io e
mia moglie non ci saremo più, vorrei che tu ti prendessi
cura del nostro tesoro-
-Non dire
così, Haruka! Voi vivrete eccome e crescerete vostro figlio
con tanto amore. Perciò non c’è niente
di cui preoccuparsi-
-Caro Cross.
Vorrei anch’io avere la tua sicurezza ma è quello
che ho detto. Me lo sento. Perciò promettimi che prenderai
nostro figlio con te e che lo aiuterai. Promettimelo-
-Te lo
prometto. Posso solo sperare che quello che senti sia sbagliato-
-Lo spero
anch’io. Tanto-
-Che nome
darai al bambino?- chiese con gli occhi da cucciolo togliendo la
tristezza.
-Io desidero
tanto una bambina. Una bellissima bambina dagli occhi grandi come Juuri-
-Davvero?
Sarebbe stupendo. E come la chiameresti?-
-Yuuki. La
“principessa gentile”-
-Che bel
nome. Non vedo l’ora che nasca questo erede-
-Già.
La mia piccina- disse sorridendogli. Dovevano pazientare solo qualche
mese e il piccolo Kuran sarebbe nato. Una nuova gioia stava entrando in
casa Kuran. Una felicità che avrebbe scacciato per un
po’ la preoccupazione per la maledizione.
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Capitolo 10 *** Kaname ***
Capitolo
10: Kaname
Rido era
scomparso dalla circolazione aspettando il momento buono per la sua
vendetta e potere. Stava facendo da un po’ di anni degli
esperimenti e dopo un po’ ebbe i suoi risultati. Un bel
bambino dagli occhi e i capelli castani era apparso da una bara piena
di sangue Kuran. Per sbaglio, invece di far incrementare i suoi poteri,
fece risorgere il capostipite del casato Kuran. Kaname era il suo nome.
Guardandolo, Rido ebbe l’impressione che se lui e Juuri
avessero avuto un figlio, sarebbe stato identico a quel bambino davanti
a lui. Insomma! Gli metteva dolore il solo guardare
quell’esperimento riuscito male. Così decise di
lasciarlo da qualche parte e a cavarsela da solo. Non gli importava
della sua sorte.
Ben presto si
seppe di Kaname e allora il consiglio degli anziani diedero
l’ordine di recuperarlo visto che il bambino aveva il
prestigioso sangue dei Kuran. Sapendo l’accaduto, Haruka
decise di prenderlo con sé e di crescerlo come figlio suo e
di Juuri. Quel bambino non poteva pagare al posto di Rido. Era una
creatura innocente.
Lo
portò a casa e lo fece vedere a Juuri.
-Che bel
bambino. Come ti chiami piccolo?-
-Kaname-
-Da oggi,
Kaname, saremo i tuoi genitori e ti ameremo come tale. Ti va bene?-
-Sì,
nobile Juuri-
-Chiamami
madre-
-Ok. Madre
mia- quella era la prima volta che aveva sorriso. Era cosa rara per
quel bambino sempre serio che sorrideva poco ma crescendo avrebbe avuto
nuovi motivi per mostrare il suo sorriso. Come ad esempio la sua futura
sorellina… e moglie. Eh già! La piccola Kuran,
che sarebbe nata presto, sarebbe diventata sua moglie, come da
tradizione nei puro sangue, e l’avrebbe amata più
della sua stessa vita. Ma questo lui ancora non lo sapeva. Lo avrebbe
scoperto alla nascita della bambina.
Come vi avevo
già detto, non sapevo chi in realtà fosse Kaname
e da dove fosse uscito fuori XD perciò mi sono inventata di
un certo esperimento. Scusate il ritardo ma ho il mio da fare tra ff,
forum e vita privata. Al prossimo capitolo ^___^
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Capitolo 11 *** La nascita ***
Capitolo
11: La nascita della “principessa gentile”
Juuri era
arrivata al nono mese ed era vicina nel partorire. Ancora non si sapeva
se era maschio o femmina ma sia lei che Haruka speravano in una
bambina. Kaname si era abituato alla sua famiglia ed era felice.
Tuttavia era anche consapevole della verità. Non era un
bambino come gli altri. Sapeva come era risorto e chi era. Il suo
padrone, colui che lo aveva resuscitato dalla tomba. E il suo nuovo
destino.
-AHHH!-
-Juuri amore!
Che cos’hai?-
-Sta nascendo-
-Oh mio dio!
Vado a chiamare il dottore. Pazienta ancora un po’, tesoro- e
corse a chiamarlo.
Il medico
arrivò subito e aiutò la donna a partorire. Dopo
tre ore di travaglio, l’erede nacque. Il desiderio di Juuri e
Haruka si avverò poiché nacque una bellissima
bimba dai capelli e gli occhi castani. Era uno splendore.
-Posso
vederla anch’io?-
-Certo,
Kaname. Vieni a vederla-
-E’
una femmina. Che carina!-
-Già.
La piccola Yuuki sarà per sempre il nostro tesoro
più prezioso al mondo. Qualunque cosa accada, noi la
proteggeremo- disse Haruka da felice a serio.
-Sia da Rido
che dal consiglio degli anziani. Non voglio che la mia bimba abbia a
che fare con quelle belve- disse Juuri guardando il suo gioiello.
-Avete
ragione. Io sarò con voi. Farò di tutto per Yuuki-
-Dovrai
tenerle compagnia insieme a noi. Abbiamo deciso che con la decisione
del consiglio di usare i sangue puro, nasconderemo la piccola dagli
altri vampiri. Nessuno saprà della sua esistenza a parte noi-
-Lo so che
potrebbe sembrarti una decisione egoistica, Kaname, ma come suoi
genitori vogliamo solo il suo bene e vogliamo proteggerla-
-Vi capisco e
anche se non approvo del tutto la decisione di tenerla lontana dal
mondo esterno, vi sosterrò lo stesso-
-Grazie
Kaname- gli disse Haruka sorridendogli per poi continuare a guardare
con ammirazione sua figlia.
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Capitolo 12 *** Anni di calore ***
Capitolo
12: Anni di calore
-Ehy! Nobile
fratello sono qui! Vieni a prendermi!- esclamò felice una
bambina di 4 anni dai capelli castani e gli occhi castani rossicci.
-Ora ti
prendo, Yuuki- disse Kaname giocando con la sua sorellina. Dopo averla
rincorsa per tutta casa, riuscì ad afferrarla e prendendola
in braccio cominciò a fargli il solletico facendola ridere
come una matta.
-Ahahah Dai,
nobile fratello. Mettimi giù- supplicava senza smettere di
ridere.
-Solo se
adesso fai la brava bambina e vai a lezione. La mamma ti sta aspettando-
-Uffa! Non
voglio studiare-
-Vuoi
diventare una ragazza stupida, Yuuki?-
-No
però…- disse mettendo il broncio la piccola.
-Allora vai
senza discutere. E’ importante per una persona sapere le
cose. Se studierai, da grande diventerai una splendida signorina-
-E poi mi
sposerai, fratello Kaname?-
-Sì.
Un giorno ci sposeremo io e te proprio come la nobile madre e il nobile
padre. Sai, anche loro sono fratello e sorella e si vogliono molto
bene-
-Anch’io
ti voglio bene, nobile fratello. Noi staremo sempre insieme, vero?-
disse la piccola abbracciandolo teneramente.
-Certo,
Yuuki. Per sempre- disse rispondendo all’abbraccio con un
sorriso.
-E ci saranno
anche il nobile padre e la nobile madre con noi?-
-Sicuramente-
disse trasformando il suo sorriso tenero in malinconico. Non gli
piaceva mentire alla piccola Yuuki ma aveva giurato a Juuri e ad Haruka
che non gli avrebbe mai detto della crudele profezia. Ormai era da anni
che Rido non si era fatto vivo ma sarebbe tornato. Questo era certo. E
a quel punto la profezia si sarebbe avverata. Dopo ciò,
quale sarebbe stato il destino della bambina di cui nessuno a parte lui
e i coniugi Kuran sapevano l’esistenza?
-Yuuki! Che
stai combinando con tuo fratello?- irruppe la voce di Juuri che
entrò nella stanza.
-Nobile
madre!- disse allegra andandola ad abbracciare.
-Ti stavo
aspettando per cominciare la lezione di scrittura. Perché
non sei venuta?- disse dolce la signora Kuran rimproverandola.
-Scusami,
mamma, ma stavo giocando con il nobile fratello-
-E’
colpa mia. Avrei dovuto portarcela io a lezione- disse Kaname.
-Dimmi un
po’, Kaname. Yuuki ha fatto di nuovo i capricci per non
venire a leggere?- chiese incrociando le braccia.
-Solo un
po’- ammise con sguardo basso la bambina al posto del
ragazzo. Sia Kaname che Juuri la guardarono inteneriti e si scambiarono
uno sguardo d’intesa.
-Vorrà
dire che il regalo che ha portato papà, lo
lascerò in soffitta- disse la donna.
-Papà
mi ha portato un regalo?-
-Già.
Ma lui lo aveva comprato per una bambina studiosa e ubbidiente ma visto
che non c’è lo lasceremo a impolverarsi sopra-
disse Kaname stando al gioco di Juuri.
-Non
è vero! Vado subito a studiare. Vieni mamma!- disse vivace
la piccola precedendo la donna in salotto.
I due
rimasero a fissarla increduli e poi scoppiarono a ridere.
-Che bambina
incredibile- disse Juuri.
-Proprio vero-
-Di che
stavate parlando prima che arrivassi io?-
-Mi ha solo
chiesto se la sposerò e se staremo sempre insieme-
-E’
già così ansiosa?-
-Diciamo di
sì. Però… mi ha chiesto anche se ci
sarete anche tu ed Haruka con lei per sempre-
A quelle
parole, Juuri si incupì.
-So che
è ancora una bambina ed è presto per dirglielo ma
è dura per me mentirgli ogni volta che mi chiede se ci
sarete in futuro-
-Lo so,
Kaname. Io ed Haruka cerchiamo di non pensarci e viviamo questi anni
che ci rimangono con gioia e calore. Vogliamo stare il più
vicino possibile alla nostra piccola finché possiamo-
-Vi capisco-
-Kaname,
giurami che qualunque cosa accada, tu starai vicino a lei e la
proteggerai, ti prego. Starò più tranquilla
sapendo che ci sarai tu con Yuuki- disse prendendogli la mano tra le
sue e guardarlo negli occhi.
-Lo giuro-
-Grazie,
figlio mio- disse stringendolo tra le sue braccia in modo materno. Lei
lo considerava un figlio anche se non era così. Era un
ottimo erede dei Kuran e un buon fratello. Il suo posto nella famiglia
non lo avrebbe occupato mai nessun’altro.
-Nobile
madre!- la chiamò Yuuki dal salotto.
-Arrivo,
Yuuki- disse staccandosi da lui e dopo avergli fatto un sorriso, se ne
andò dalla figlia lasciando Kaname a leggere un libro.
-Mamma,
perché io non ho un insegnante?- chiese d’un
tratto, la piccola Kuran.
-Come mai
questa domanda?- domandò sorpresa la donna.
-Una volta,
ho sentito le cameriere dire che gli altri bambini della mia
età hanno già un insegnante privato-
Juuri rimase
perplessa da ciò. Non poteva certo dirgli che gli insegnava
lei stessa per non far sapere a nessuno della sua esistenza. Se
avessero assunto un precettore per Yuuki, fuori si sarebbe
già sparsa la voce dell’esistenza della piccola
Kuran e addio il piano di proteggerla dagli altri vampiri. Soprattutto
dal Consiglio degli anziani.
-Vedi tesoro,
tu non hai un insegnante perché…
perché la mamma ci tiene troppo ad insegnare alla sua
bambina il saper leggere, scrivere e le buone maniere- Che bugia
enorme. Lei che da liceale detestava i suoi insegnanti.
-Ora ho
capito-
-Brava- disse
con un gocciolone in testa Juuri.
-Sono
tornato-
-E’
arrivato il nobile padre!- esclamò andandogli incontro.
Come sempre,
Haruka accoglieva sempre con gioia il suo piccolo tesoro e la prese in
braccio dandogli un bacio sulla guancia.
Passò
l’ora di cena ed era ora di mettere a nanna Yuuki.
Juuri la
poggiò delicatamente sul lettino e dopo che Kaname, lei e
Haruka gli diedero il bacio della buonanotte, se ne andarono a dormire.
Tuttavia prima che il padre chiudesse la porta…
-Nobile
padre, mi puoi leggere la storia di Willy il coniglietto?- gli chiese.
-Prometti che
poi vai a dormire?-
-Sì-
-Ok- disse
prendendo il libro e sedersi sul letto accanto alla figlia. Rimase a
leggergli la favoletta per mezzora poi vedendo che la principessina si
era addormentata, smise di leggere e dopo aver depositato il libro, gli
diede un bacio sulla fronte.
-Buonanotte,
mia piccola principessa- sussurrò per poi andare a dormire.
Continua…
Che ne
pensate di questo nuovo capitolo? Scusate il ritardo ma avevo da fare.
Spero che con questo capitolo bello lungo mi sono fatta perdonare^^ Qui
ci ho messo tutta la mia sensibilità per scrivere *-*
apprezzate, vero? *punta mitragliatrice* Alla prossima! Baci da
Himeno (ex BlackRose91).
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Capitolo 13 *** Ritorno di un'amica ***
Capitolo
13: Ritorno di un’amica
Haruka
andò insieme a sua moglie alla festa organizzata dal nobile
Aidoh, un loro caro amico dal carattere socievole e divertente. Costui
aveva dei figli. Tutte femmine tranne un maschio, il minore e il futuro
erede del suo casato. Il bambino si chiamava Hanabusa e i coniugi Kuran
lo avevano conosciuto anni fa quando andarono a trovare la sua famiglia
insieme a Kaname. I due giovani eredi non sembravano aver fatto
amicizia ma comunque non c’era nemmeno ostilità.
Meglio di niente.
I coniugi
Kuran stavano parlando con un'altra coppia finché Haruka non
sentì una voce famigliare nella sala tra tutto quel
vociferare.
Si
girò e vide la sola amica sincera che abbia mai avuto.
Mitsuki Fudo. Colei a cui aveva confidato i suoi sentimenti per Juuri,
le sue paure e i suoi tormenti. Erano passati tantissimi anni
dall’ultima volta che l’aveva vista ma si erano
sempre sentiti per lettera. Non era cambiata. Era ancora adesso una
donna molto bella e con il sorriso sulle labbra. Profondi occhi
argentati e lunghi capelli corvini.
-Scusatemi un
attimo. Vado a salutare un amica- disse congedandosi e lasciare un
attimo la moglie a continuare la conversazione.
Andò
verso Mitsuki e appena si trovò di fronte a lei, sorrise.
-Ciao Mitsuki-
La donna lo
guardò felice.
-Da quanto
tempo, Haruka. Ci rivediamo in un evento mondano come allora-
-A quanto
pare-
-Sono stata
molto felice per te quando nelle lettere mi hai raccontato del tuo
matrimonio e di tuo figlio. Ti meriti queste gioie, anche se per poco-
disse sussurrando le ultime parole con malinconia. Anche lei sapeva
della profezia naturalmente e come andrà a finire.
Haruka
avrebbe tanto voluto dirgli anche di Yuuki ma non era il momento adatto
e per lettera non sarebbe stato sicuro. Non gli piaceva tenerle
nascosto questo segreto.
-Ah! Ti
voglio presentare mio marito e i miei figli. Aspetta- disse andando
allegra a prendere i suoi cari portandoli poi al cospetto del sangue
puro.
-Haruka, ti
presento Shun Kanari, mio marito, e queste due pesti sono Ren e Len, i
nostri gemelli- li presentò. L’uomo era piuttosto
attraente e sembrava una brava persona con occhi castani e capelli neri
come la moglie. I gemelli erano identici tranne per il colore degli
occhi. Quello che doveva essere Ren aveva gli occhi grigi della madre
mentre l’altro, Len, aveva gli occhi castani del padre.
Entrambi dovevano avere più o meno
l’età di Yuuki.
-E’
un onore conoscere un grande sangue puro come voi, nobile Haruka- gli
porse i suoi saluti con rispetto, il signor Kanari.
-E’
un onore anche per me. Non preoccupatevi di tutte queste
formalità. Chiamatemi semplicemente Haruka, vostra moglie
è la mia più cara amica e vorrei essere amico
anche vostro- gli porse la mano con un sorriso.
-D’accordo,
nob… Haruka. Voi chiamatevi pure Shun- gli strinse la mano e
ricambiò il sorriso.
-Papà,
mamma! Questo bel signore è vostro amico allora?- chiese
strattonando la giacca del padre, il piccolo Len.
-Sì,
ragazzi. Salutatelo da bravi- li incitò la madre.
I due gemelli
fecero due passi in avanti e salutarono con entusiasmo Haruka per poi
correre via.
-Ah ah
ah… Avete dei fantastici bambini. Ma non è presto
per loro partecipare alle serate mondane?- chiese divertito Haruka.
C’era un limite di età per poter partecipare alle
feste di solito.
-Ma oggi
è una festa speciale dove anche i bambini del padrone di
casa partecipano quindi non ci sono problemi. Aidoh è sempre
stato un tipo bizzarro ma simpaticissimo- disse Mitsuki.
-Il solito
Aidoh- ridacchiò il signor Kanari.
Il Kuran non
poté evitare di pensare ancora alla sua bambina e a come gli
sarebbe piaciuto partecipare a questa festa, fare amicizie e giocare
con gli altri bambini. Lui e Juuri non hanno avuto scelta a nasconderla
ma fa sempre male sapere che la piccola Kuran si perderà un
infanzia normale.
Era talmente
assorto che appena sua moglie gli prese la mano, sussultò.
-Ehy caro.
Non mi presenti i tuoi amici?-
-Scusami
tesoro, ero soprapensiero- e fece le dovute presentazioni. Juuri era
contenta di conoscere finalmente di persona l’amica di suo
marito. Da come gliela aveva descritta, era una persona fantastica ma
non aveva motivo di esserne gelosa. Da anni, Haruka gli dimostrava il
suo amore incondizionato.
Rimasero a
chiacchierare e a ridere come veri amici ma si fece tardi e i Kanari
dovevano riportare i bambini a casa prima che si addormentassero in
casa Aidoh.
-E’
stato un piacere rivederti Haruka e anche conoscere te, Juuri- sorrise
Mitsuki.
-Anche per
noi- rispose Juuri ricambiando il sorriso e restando tra le braccia del
marito.
-Arrivederci.
Spero di poterci rincontrare il più presto possibile.
Buonanotte- salutò prendendo a braccetto la moglie.
-Buonanotte-
salutarono i Kuran. Ma sarebbe stato un arrivederci o un addio?
Continua…
Chiedo
immensamente perdono!!! Da un anno che non aggiorno e mi dispiace da
morire >.< Spero seguirete ancora questa ff quasi
conclusa. Baciotti da Himeno!
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Capitolo 14 *** Ossessione ***
Capitolo
14: Ossessione
“Che
sciocchi i miei due fratellini. Pensavano davvero che gli Anziani mi
avrebbero tenuto segregato in eterno in questo posto? No, certo. Sanno
che c’è una profezia da far avverare”
Rido era
stato per anni segregato in una villa sotto sorveglianza degli Anziani.
Tuttavia, a differenza di suo fratello Haruka, lui era in ottimi
rapporti con il Consiglio. Gli ci è voluto un po’
a convincerli ma presto sarebbe stato libero. Tutti quegli anni
trascorsi lontani dal mondo, non sono serviti a cambiarlo. Era ormai
irrimediabilmente malvagio. Pazzo e ossessivo.
Ma anche
molto ambizioso. Voleva il potere assoluto e l’avrebbe
ottenuto da un pezzo se solo la sua dolce sorellina avesse scelto lui
come sposo.
Se Juuri
fosse stata sua, avrebbero governato insieme il regno
dell’oscurità. Sarebbero stati re e regina.
La
desiderava, era la sua ossessione. Voleva sentire il suo profumo,
assaporare il suo sangue.
Avrebbe
voluto bere ogni singola goccia del suo sangue fino a prosciugare anche
la sua energia vitale. Una follia che lo consumava da ormai anni.
Juuri
riempiva i suoi sogni e incubi. La vedeva sorridere, chiamarlo con
allegria “Fratellone”, baciarlo sulle
guance…
Un attimo
prima la vedeva correre verso di lui, con il suo lungo vestito bianco,
e poi… il sangue. Era per terra distesa in una pozza di
sangue, con il viso vitreo per poi diventare un mucchio di polvere al
vento.
Questa era la
sua punizione. Juuri e Haruka meritavano di morire. Erano degli stolti
che non capivano l’importanza dei Sangue Puro. Sprecavano il
loro dono. Ma lui no.
Avevano
poteri immensi grazie al sangue dei Capostipiti e potevano governare il
mondo intero, non solo vampiri ma anche umani. Entrambe le razze
sarebbero stati ai suoi piedi. Ai piedi di Rido Kuran.
“Ho
provato ad accrescere il mio potere ma alla fine tutto ciò
che ho ottenuto da quell’”esperimento”
è Kaname. Il mio obiettivo non era creare un figlio ai miei
fratelli ma aumentare la mia potenza a dismisura”
Una cosa
però che il Consiglio degli Anziani non sa, è che
lui è riuscito a sfuggire alla loro sorveglianza un anno fa.
Desiderava vedere come se la passavano Haruka e Juuri prima che il
destino si compia. Allora rimase nascosto tra il bosco intorno alla
casa a percepire ogni movimento dentro casa Kuran. Un potere che solo i
Sangue Puro Kuran avevano. I suoi fratelli non c’erano ma una
piccola novità fu scoperta. Yuuki.
Haruka e
Juuri avevano generato dalla loro unione una bambina. Non poteva
vederla ma la sentiva dentro quella casa. L’avevano nascosta
agli Anziani dunque. Sorrise maligno, nemmeno lui avrebbe rivelato
l’esistenza della piccola. Lei sarebbe stata la chiave per
aprire la strada del dominio e la sua morte la giusta punizione per i
suoi genitori.
Continua…
Questo
capitolo è interamente dedicato a Rido e alla sua
malvagità e ossessione. Visto, Ifrittuccia? Ho risposto a
una delle tue domande XD Eccoti accontentata su cosa combina Rido.
Ora manca un
capitolo o due alla fine. Sono piuttosto indecisa…
Vedrò che posso fare XD
Alla prossima, ciau!
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Capitolo 15 *** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 1) ***
Capitolo
15: La Fine e l’Inizio di tutto (parte 1)
Kaname
era appena ritornato a casa e venne accolto con gioia dalla sua
sorellina. La famiglia Kuran ora stava comodamente in salotto a sentire
il racconto del ragazzo sul posto dov’era andato.
-Sapete, ho
visto una rosa che sboccia ogni 10 anni. Dicono che appassisca nel
momento in cui viene colta quindi non l’ho toccata ma alla
prossima fioritura la metterò in uno scrigno di resina-
-Ed era bella
quella rosa? Racconta- disse la piccola Yuuki. Il giovane Kaname la
guardò dispiaciuto. Lei non aveva nemmeno mai visto il sole
o la neve. Non era mai uscita dal suo rifugio.
-Per quanto
tempo ancora volete tenere Yuuki in queste stanze sotterranee prive di
finestre?- chiese ai genitori.
Juuri e
Haruka capivano la tristezza del ragazzo e la provavano anche loro. Per
anni si dispiacevano per la loro bambina ma per proteggerla da un
destino peggiore, era necessario tutto ciò.
-Vedi
figliolo, il Consiglio degli Anziani è consapevole del
valore dei Sangue Puro e a iniziato a servirsi del potere del loro
sangue. Noi possiamo resistergli ma Yuuki è ancora troppo
piccola. Non voglio che abbia a che fare con loro- spiegò il
capo famiglia. –Può sembrare un atteggiamento
egoista ma desideriamo solo proteggerla-
Solo per
proteggerla. Sopportavano tutto questo solo per non dare la loro
bambina in pasto agli Anziani. Per quanto doloroso era.
-Io sono
contenta, sai? Ti prego, fratellone, non essere arrabbiato. Dai Kaname-
La piccola col lo sguardo limpido e innocente, sorrise per
rassicurarlo. A quel punto, lui l’abbracciò e
giurò che sarebbe sempre stato con lei. Avrebbe creato un
posto dove Yuuki sarebbe stata al sicuro.
-Stai
tranquilla. Io starò sempre al tuo fianco-
-Sì…
se ci sei tu posso sopportare tutto, anche i brutti sogni- e con lo
sguardo basso, continuò. –In questi giorni faccio
un sogno pauroso con un occhio rosso e uno azzurro che mi fissano. Mi
fissano sempre-
Tutti la
guardarono preoccupati. C’era solo una persona con due occhi
di diverso colore.
Rido stava
per ritornare.
Brevi
attimi… in un giorno di tempesta e neve, la fine era vicina
e la profezia stava per compiersi. Quei giorni pieni di calore sono
giunti al termine.
-Diventa il
mio agnellino sacrificale-
L’arrivo
di Rido non poteva più essere rimandato. Il maggiore dei
Kuran era lì di fronte alla residenza, incurante della
bufera di neve che si agitava intorno.
Haruka e
Juuri sentirono subito la sua presenza e uscirono a guardare colui che
avrebbe arrecato morte e distruzione.
-Vedo che sei
sfuggito alla sorveglianza del Consiglio, nobile fratello- disse con
astio, Haruka.
-Sono venuto
a portarvi via ciò che avete di più prezioso.
Vostra figlia- La voce profonda e il sorriso maligno accompagnarono
queste parole suscitando ancora più rabbia e odio ai coniugi
Kuran.
-Maledetto!
Come osi? La mia bambina- urlò Juuri. Lui non
l’avrebbe toccata. Colei che avevano protetto con tanta cura
fin’adesso.
-Sempre con
il tuo temperamento eh sorellina- la derise Rido. –Non sei
cambiata per niente. Sei ancora la mia adorata Juuri. Se solo avresti
scelto me invece di Haruka allora…-
-E’
stata una scelta che farei altre cento volte. Non mi sono mai pentita
di ciò- Controbattè lei.
-Non ti
conoscevamo proprio per niente, nobile fratello. Hai nascosto molto
bene questo tuo lato malvagio e ambizioso per molto tempo- disse
Haruka, spostando la moglie dietro di sé.
-Siete voi
piuttosto che siete sempre stati ottusi. Ma ora basta parlare-
-Tu entra
dentro, Juuri. Qui ci penso io- sussurrò alla moglie
continuando a guardare Rido.
-Ma
Haruka…-
-Fa come ti
ho detto. Dobbiamo proteggere Kaname e Yuuki-
Lei, a
malincuore, cedette ed entrò in casa. La battaglia aveva
inizio. Haruka sconfisse senza problemi i pesci piccoli, seguici del
suo nobile fratello, ma… non avrebbe resistito ancora a
lungo.
Continua…
Quasi
finito! Il prossimo è davvero l’ultimo capitolo.
In realtà, all’inizio era un capitolo solo ma
essendo troppo lungo, l’ho diviso in due parti.
Vi auguro Buon
Natale e che possiate trascorrere le feste in serenità^^
Baci!
Ah! Vi lascio una
piccola anteprima del prossimo capitolo (di cui mi manca meno della
metà XP) e anche un regalino per ringraziarvi di aver seguito la mia ff QUI
“Rimasero
così in silenzio a guardare uno negli occhi
dell’altro. Presto sarebbe stata la fine tuttavia sarebbero
stati insieme. Lei ricordò la spensieratezza della sua
infanzia. I tre fratelli Kuran felicemente insieme… le
odiate lezioni di buone maniere… il suo primo ballo in
società e… il giorno della sua scelta. In tutti
quegli anni di matrimonio, non si era mai pentita di aver scelto
Haruka. Il suo sensibile e tenero fratello. Lui gli aveva insegnato a
cavalcare, l’ascoltava quando aveva bisogno di sfogarsi e
l’amava dal più profondo del cuore. Grazie ad
Haruka, era anche diventata madre. Solo lui era destinato ad essere il
padre dei suoi figli e uomo della sua vita. Lo amava e
l’avrebbe amato anche dopo la morte.”
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Capitolo 16 *** La Fine e l'Inizio di tutto (Parte 2) ***
Capitolo
16: La Fine e l’Inizio di tutto (parte 2)
Juuri
andò al balcone e guardò verso suo marito.
-Juuri, noi
abbiamo vissuto anche troppo a lungo. Sono passati ormai quasi tremila
anni da quando sei nata tu e abbiamo trascorso giorni felici, tutti
insieme. Poi dopo averci pensato a lungo, abbiamo avuto la benedizione
della nascita dei nostri figli. La cristallizzazione dei nostri
sentimenti-
Sì,
erano stati felici e loro due si amavano intensamente. Per lui, Juuri
era stata l’unico amore della sua vita e in un tempo lontano,
Rido era stato un esempio da seguire.
-Senti
Juuri, forse è giunto il momento- si girò a
guardare in alto verso di lei –Ciò che volevi fare
per Yuuki, hai la mia approvazione ora. Creiamo un nuovo futuro per
lei, con le nostre forze-
Lei lo
guardò per poi sorridergli. –Sì, Haruka-
Rimasero
così in silenzio a guardare uno negli occhi
dell’altro. Presto sarebbe stata la fine tuttavia sarebbero
stati insieme. Lei ricordò la spensieratezza della sua
infanzia. I tre fratelli Kuran felicemente insieme… le
odiate lezioni di buone maniere… il suo primo ballo in
societò e… il giorno della sua scelta. In tutti
quegli anni di matrimonio, non si era mai pentita di aver scelto
Haruka. Il suo sensibile e tenero fratello. Lui gli aveva insegnato a
cavalcare, l’ascoltava quando aveva bisogno di sfogarsi e
l’amava dal più profondo del cuore. Grazie ad
Haruka, era anche diventata madre. Solo lui era destinato ad essere il
padre dei suoi figli e uomo della sua vita. Lo amava e
l’avrebbe amato anche dopo la morte.
-Allora…
io ti precedo. Kaname forse si arrabbierà con noi- disse lei
mettendo fine a quella scia di ricordi.
-Chi lo sa.
Lui è come me, non manifesta mai i suoi sentimenti- sorrise
pensando a quanto gli era stato difficile dichiararsi a lei.
Con un ultima
occhiata, lei rientrò lasciando il marito a combattere Rido.
POV Haruka
So che
è la fine. Per quanto possa combattere, alla fine la
profezia si avvererà. L’oscurità si
abbatterà sulla famiglia Kuran con Rido ancora vivo.
L’unico
modo per uccidere un immortale Sangue Puro è tagliargli la
testa o strappargli il cuore. E se si usa un arma anti-vampiro
è ancora meglio. Quelle armi neutralizzano il nostro potere
rigenerante.
Sono riuscito
a colpire mio fratello in un punto debole ma… sento le forze
abbandonarmi. Anche lui mi ha colpita. Al cuore. La parte di me che
è sempre appartenuta a Juuri. Rido potrà pure
togliermi la vita ma il mio sentimento d’amore
vivrà e anche i miei figli. Anche se io e Juuri moriremo,
staremo sempre insieme anche nell’aldilà.
-Padre mio!
Sei stato colpito- Kaname arrivò vicino a me e mi si
parò davanti per proteggermi da Rido.
No. Non
permetto una cosa del genere. Non mi faccio proteggere da mio figlio.
-No, Kaname-
lo abbracciò da dietro per l’ultima volta.
-Haruka…
ti ha colpito al cuore- disse dispiaciuto e amareggiato. Sa che ho gli
istanti contati.
-Se mi
facessi proteggere da te, la mia dignità di padre ne
risentirebbe-
-Ma
io…-
-Sì,
lo so. Ma nonostante tutto, tu, per noi, sei sempre stato il nostro
adorato figlio-
-E’
tutta colpa mia-
-No.
Assolutamente no… Kaname, proteggi Yuuki, mi raccomando.
Veglia su di lei-
-Lo
farò, padre- disse cercando di trattenere la sofferenza.
-Addio-
Una semplice
parola e poi il nulla. Il mio corpo ridotto in cenere e la mia anima in
pace.
Vieni, mia
amata Juuri.
POV Juuri
Ecco
l’unica cosa che posso fare. Darò a Yuuki la
possibilità di vivere lontano dalla crudeltà dei
vampiri e poi ti raggiungerò Haruka. Staremo sempre insieme
e nessuno potrà separarci una volta andati via dal mondo dei
vivi.
Entro dentro
casa e vado dai nostri figli. Quando Yuuki mi chiede di te non
rispondo. Non posso dirle che il suo papà non ci
sarà più e nemmeno la sua mamma. Ma Kaname lo sa.
Lo capisce e se ne dispiace.
Mi
avvicinò a lui e lo baciò sulla guancia per
dirgli addio.
-Prenditi
cura di Yuuki. Resta vicino a lei, Kaname-
Lui annuisce
e poi esce per andare da te, Haruka. Non potrà aiutarti ma
ti vedrà per l’ultima volta. Per
l’ultima volta vivo con l’aspetto etereo di un
giovane e bellissimo uomo.
Ora sono sola
con Yuuki. Lei protesta ed è spaventata. Senza una parola,
la trascina dolcemente in una stanza e mi inginocchio abbracciandola.
E’ il momento.
-Ora
sigillerò il vampiro che è in te. D’ora
in poi vivrai come una semplice umana-
Starai
lontana dal Consiglio degli Anziani e vivrai da umana. Sorriderai e
piangerai. Ma io non ci sarò ad assisterti. Ti
guarderò da lassù insieme a tuo padre.
-Nobile
madre, ma cosa…?-
-Spero che tu
potrai perdonarmi per questa decisione egoistica-
Non ti ho
lasciato possibilità di scelta e un giorno forse me ne
vorrai per questo ma lo faccio solo per il tuo bene, bambina mia.
-Ah…
adesso che ci penso… non ricorderai niente…-
Il mio sangue
comincia a fluire e abbraccio più stretta la mia Yuuki.
Avrei voluto avere più tempo da passare con la mia famiglia.
Yuuki è ancora così piccola e Kaname
rimarrà solo ad affrontare i vampiri e le loro ipocrisie.
Perdonatemi entrambi. Purtroppo quei momenti di calore sono terminati e
ora la profezia dei Sangue Puro si avvera.
Addio figli
miei e adesso arrivo da te, Haruka.
“Quando
in una famiglia sangue puro nasceranno tre eredi, solo uno
sopravvivrà più a lungo degli altri due che
moriranno prematuramente per mano del fratello crudele. E il solitario
condurrà una vita dannata e sanguinaria”
Una bambina
dai lunghi capelli castani e grandi occhi del medesimo colore osserva
la distesa di neve di fronte a lei. Senza ricordi, guardava quei
fiocchi bianchi cadere.
-E’
così fredda-
La
neve è candida
-Che cosa
vuol dire “candida”? Che cos’è
la neve?-
Candida
è qualcosa che non è rosso
-Che
significa “qualcosa di rosso”?-
-Ti sei
persa, piccola?-
E
così ha inizio la storia di Vampire Knight.
Finish!
Che ne pensate? Spero vi sia piaciuta questa storia su una delle mie
coppie preferite di VK. Amo Haruka, su questo non si discute, tuttavia
mi affascinava la storia dei tre fratelli Kuran. Appena avrò
nuova ispirazione, scriverò altre storie di VK. Mi seguirete
ancora? Vedremo chi saranno i pazzi XDXD Che altro dire? Ci sentiamo
alla prossima e comunque continuerò a gironzolare nella
sezione delle ff di Vampire Knight!
Un bacio dalla
vostra Tany =*
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