Can I tell you a thing? You're beautiful.

di itsfrancy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one. ***
Capitolo 2: *** Chapter two. ***
Capitolo 3: *** Chapter Three. ***
Capitolo 4: *** Chapter four. ***
Capitolo 5: *** Chapter five. ***
Capitolo 6: *** Chapter six. ***
Capitolo 7: *** Chapter seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter nine. ***
Capitolo 10: *** Chapter ten. ***
Capitolo 11: *** Chapter eleven. ***
Capitolo 12: *** Chapter Twelve. ***
Capitolo 13: *** Chapter thirteen. ***
Capitolo 14: *** Chapter fourteen. ***
Capitolo 15: *** Chapter Fifteen. ***
Capitolo 16: *** Chapter Sixteen. ***



Capitolo 1
*** Chapter one. ***


Questa storia è per tutte quelle ragazze che non si sentono mai abbastanza belle, che sono un pò come me, ecco.
Ricordate "you don’t know you’re beautiful."







 

Chapter One

 

Fren.
Era una di quelle giornate fredde, il vento tirava impaziente sulla finestra di casa provocando continui rumori e inevitabilmente fui costretta ad alzarmi.
"Buongiorno Fren!" La mia coinquilina era già sveglia, sorseggiava tranquillamente il suo cappuccino.
"Giorno Janet." Le sorrisi stringendomi nel mio caldo pigiama.
"Ti preparo un cappuccino?" Disse posando la sua tazza nel lavello.
"Te ne sarei davvero grata, non ho proprio forze." Piagnucolai.
"E quando hai forze tu?" Sghignazzò aprendo il frigo.
Risi seguendola con lo sguardo.
Janet era così, non temeva di apparire antipatica, diceva sempre ciò che pensava al contrario di me.
Ci conoscemmo 2 anni fa sul posto di lavoro e decidemmo di comprare una casa solo per noi due, lavoravamo e lavoriamo ancora adesso insieme, fortunatamente, alla cioccolateria della città 'Chocolate' così l'aveva chiamata Giò, nonchè il nostro amabile capo. Ci divertivamo un mondo, servivamo varietà diverse di cioccolato, con Janet d'altronde era così, tutto con lei era basato sul divertimento, ma quando si trattava di essere seri e di dare consigli lo sapeva fare benissimo.
"Fren mi ha chiamata Giò, abbiamo la settimana libera." mi porse il cappuccino col suo amabile sorriso, era entusiasta.
"Davvero? E come mai?" Giò che chiudeva la cioccolateria per una settimana mi sembrava abbastanza strano.
"Sua madre è stata poco bene, così ha deciso di andare da lei."
"Capisco." Annuii per poi sorseggiare il mio cappuccino, che era bollente e così mi scottai.
Janet rise rumorosamente, dovevo avere una faccia davvero divertente dato che non la smetteva più.
"Eddai Janet è colpa tua, l'hai fatto troppo bollente." Urlai puntandole il dito contro, per poi scoppiare a ridere anche io.
"Sei la solita." Disse asciugandosi le lacrime.. "Vabbè cara Fren vado a farmi un bel bagno caldo." Continuò dirigendosi verso le scale che portavano al bagno.
"D'accordo!" Le urlai a squarciagola.
Continuai a bere il mio cappuccino e una volta finito lo posai nel lavello accanto alla tazza di Janet.

Janet
Mi immersi nella vasca, l'acqua era caldissima e gli oli facevano il loro effetto, cominciavo a rilassarmi totalmente.
Chiusi gli occhi per un momento e l'unica cosa o meglio l'unico viso che vedevo era il suo, Zayn, Zayn Malik.
Ero innamorata di Zayn dall'età di 10 anni, andavamo a scuola insieme e già amavo tutto di lui, il modo in cui scriveva, la sua calligrafia imperfetta, i suoi occhi che fissavano l'insegnante senza aver capito un tubo di quello che stesse dicendo, un sorriso mi dipinse il volto, al solo ricordo mi sorrideva anche il cuore.
C'era un unico problema, Zayn Malik era un fottutissimo stronzo che amava andare a letto con la prima che gli capitava, e la cosa più deprimente è che definisce me la sua 'migliore amica'.
"Janet sbrigati mi serve il bagno!" Le urla di Fren mi fecero scomparire immediatamente Zayn dai pensieri.
Mi resi conto che ero stata fin troppo nella vasca, avevo tutte le dita dei piedi e delle mani dannatamente 'molli'.
Mi avvolsi nell'accappatoio e uscii dal bagno concedendo campo libero a Fren che entrò in bagno già con la felpa e il jeans tra le mani.
Scoppiai a ridere, lei mi fulminò con lo sguardo e chiuse la porta.
Quella ragazza mi faceva ridere in ogni situazione, era sempre precisa, aveva la mania su tutto, ed il fatto che usciva dal bagno già vestita e truccata mi faceva scompiasciare dalle risate, eravamo così diverse e nonostante ciò le volevo un bene dell'anima, era l'unica amica che avevo e che mi sopportava e accettava per ciò che ero.
Corsi in camera mia, aprii l'armadio ed indossai la felpa rossa e leggins nero, dopodichè indossai le mie converse rosse.
Presii il mio cellulare dal letto e c'era un nuovo messaggio:
"Janet io e i ragazzi vi aspettiamo al parco.
Un bacio Zayn."

Un brivido mi percorse la schiena e un sorriso mi colorì il viso, solo leggere il suo nome mi cambiava il metabolismo.


Spazio for me. (?)
Eccomi, so che è solo un banale inizio ma presto entreremo più nei dettagli. ùù
Un bacio a coloro che leggono, stanno leggendo e leggeranno la mia storiella **
Bye bye carrotssssss <3





 

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Capitolo 2
*** Chapter two. ***


Chapter two
 

Fren.
Uscii dal bagno già preparata, avevo indossato la mia amata felpa grigia con su disegnati dei baffi, era troppo simpatica e mi stimavo per averla comprata.
"Fren mi ha mandato un messaggio Zayn, lui e i ragazzi ci aspettano al parco." Disse con gli occhi che le si illuminavo ed il sorriso stampato sulla faccia.
Ero l'unica a sapere della sua cotta per Zayn, o forse no, il punto è che perfino i ragazzi se ne erano accorti ma ovviamente Malik no, lui era quel tipo di ragazzo che andava a letto con le ragazze più fiche, era quel tipo di ragazzo fissato coi capelli, se non gli veniva bene il ciuffo era capace di rilavarsi i capelli, Zayn era così, era troppo cieco per accorgersi di Janet 'la sua fantomatica migliore amica'.
"Oh andiamo allora.." accennai un sorriso, mi infilai la sciarpa, il cappotto e aprii la porta di casa.
Janet uscii per prima con il suo solito cappotto rosso, la seguii e chiusi la porta a chiave.
Ci incamminammo, il parco distava 10 minuti da casa nostra, Janet continuava a canticchiare e a sorridere, sembrava una bambina, una tenera bambina che stava andando al parcogiochi con l'unica differenza che stava andando dal suo amore platonico.
Pensandoci l'amore doveva essere bello, scossii subito la testa.
"Sai penso che dovresti avere una storia con uno dei ragazzi." Disse annuendo da sola l'idea appena avuto.
"Si, tu sei pazza." Dissi dandole un colpetto sulla spalla.
Non che non volessi avere una storia d'amore con uno dei ragazzi, è che nessuno di loro sarebbe voluto stare con una come me, ero una precisina incredibile, e mi ritenevo orribile, diciamocelo di solito i ragazzi guardano la bellezza esteriore, nessun ragazzo s'innamora davvero, l'unica cosa a cui pensano è il sesso. Così non ci pensavo nemmeno ad innamorarmi, avrei solamente sofferto come un cane abbandonato.
Alzai lo sguardo, ed eravamo arrivati al parco.
Janet mi prese per mano e cominciammo a correre verso 5 sagome, i ragazzi erano vicino alla panchina che ci aspettavano.
Louis mi venne incontro abbracciandomi.
"Louis finirai per strangolarmi così." Dissi sorridendo.
Si distaccò e mi diede un bacio sulla guancia, Louis era un ragazzo fantastico, e non lo dico perchè era un grande amico ma perchè era davvero così.
Zayn stringeva tra le braccia Janet che a mio parere in quel momento si sentiva al settimo cielo.
Distolsi lo sguardo dai due e andai a salutare Harry e Liam che stavano discutendo su che cosa fosse migliore tra andare in giro con una moto o una macchina, proprio non li capivo i ragazzi.
Notai Niall seduto sulla panchina, lo salutai con un semplice "Ciao", purtroppo io e Niall non avevamo legato come avevo legato con gli altri, è vero ci conoscevamo da 2 anni ma più di scambiare qualche parola e più di dirci Ciao, buongiorno e buonasera il nostro rapporto non andava oltre.
Mi accennò un sorriso e continuò a fissare i suoi pollici, li faceva rigirare, era una mania che aveva, una mania alquanto strana.

"Le altalene libere!" Urlò Louis indicando le altalene da cui scendevano due bambini.
Gli altri lo guardarono con aria di sfida.
"Ricominciamo." Sospirai sedendomi sulla panchina accanto a Niall che rise.
Louis cominciò a correre verso le altalene, seguito da Janet, Harry, Zayn e Liam. Di solito mi mettevo a correre anche io per impadronirmi dell'altalena, amavo dondolarmi su quell'aggeggio ma in quel momento non ne avevo per niente voglia.
"Non è giusto Lou, non è per niente giusto!"
"Ho vinto io, come sempre Harry!" fece una linguaccia e cominciò a dondolarsi.
"Siamo i soliti perdenti amico." Disse Liam dando una pacca sulla spalla al compagno e spingendo Janet sull'altalena, seduta sulle gambe di Zayn.
Harry sbuffò, mentre Janet continuava a sorridere a Zayn che le stava dicendo un qualcosa all'orecchio.
Era una scena stupenda quella, non facevano altro che farmi sbellicare dalle risate, erano le persone più importanti che avessi, gli unici amici, quelli veri, quelli che ti fanno ridere e ti fanno tornare il buon umore, ero proprio fortunata, almeno in amicizia.

Niall
Fren continuava a fissare i ragazzi e Janet, aveva gli occhi persi e continuava a sorridere.
Amavo il suo sorriso, era semplice, uno di quei sorrisi naturali che ti trasmettono qualcosa di incredibile dentro.
E non amavo solo il suo sorriso, amavo tutto di lei, semplicemente tutto ma ero un'idiota, purtroppo. Non ero mai riuscito a dimostrarle niente, non ero come Harry che va subito al sodo, o come Liam che con la sua voce dolce riesce ad ammaliare tutte, o come Louis che con le sue battute riesce a far ridere le ragazze o perfino come Zayn che con un semplice sguardo riesce a conquistare. Ero quello timido io, quello che quando s'innamorava si chiudeva dentro, preferivo rimanere a fissarla per ore, senza parlare piuttosto che dire qualcosa di stupido.
Fren si girò verso di me, continuando a ridere, distolsi subito lo sguardo dai suoi occhioni color nocciola.
"Sono degli idioti." Dissi sorridendo, dovevo dire qualcosa.
"E' vero." annuì e girò il suo sguardo di nuovo verso gli altri.
"Come mai non hai gareggiato anche tu con gli altri?" Le domandai, dovevo parlarle, si dovevo.
"Non mi andava, e poi avrei vinto io, meglio concedere agli altri qualche possibilità." Fece spallucce.
"Oh giusto." Dissi sorridendo.
Mi sorrise ancora una volta, mi faceva mancare il fiato, quando m'innamoravo sembravo proprio una femminuccia.



 

Spazio for me. (?)
Eccomi con questo secondo capitolo. ùù

Ringrazio sonny me, lolei e oneisthedirection per aver recensito il primo capitolo ** Grazie di cuore.
Alla prossima belle harybo <3

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Capitolo 3
*** Chapter Three. ***


Chapter Three

 

Janet.
Zayn continuava a fare battute su Liam e Harry che non riuscivano mai ad avere le altalene e anche se non facevano ridere, non ci riuscivo, continuavo a sorridergli, il suo sorriso scaturiva in me altri sorrisi, strano ma vero.
"Dai ragazzi non prendetevela, un giorno forse ci riuscirete." Disse Zayn rivolgendosi ai due oramai stanchi di stare in piedi.
"Tu dovresti star zitto è Janet che ti ci ha fatto sedere." Sbuffò Harry.
"Sono dettagli, caro Harry, dettagli." Continuai io, sorridendo a Zayn.
"Sono alleati Harry non ti conviene." Parlò poi Liam.
Ed aveva ragione io e Zayn ci coprivamo in tutto, e andavamo sempre d'accordo, non c'era una volta in cui non lo difendevo anche se aveva torto marcio e lo stesso faceva lui con me.
"Siamo migliori amici, è diverso." Finì Zayn facendo una smorfia ai due.
Il mio cuore perse un battito, lo sapevo si, sapevo che per lui ero solo un'amica, la sua migliore amica quella a cui confidava tutto, ma non resistevo era un dolore troppo forte da sopportare.
Girai lo sguardo verso le panchine, Niall e Fren ci guardavano in silenzio e ogni tanto ci sorridevano.
Distolsi lo sguardo e guardai Louis intento a sbuffare.
"Porca carota, andiamo a mangiare qualcosa su!" Louis si alzò fissando il suo orologio, per poi spingere Harry in avanti.
"A dirla tutta un pò di fame ce l'ho anche io." Mormorò Liam mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni, seguendo Louis e Harry.
Io ero ancora tra le gambe di Zayn, sarei voluta restare così ancora un pò ma Zayn mi fece cenno di alzarmi.
"Tu hai fame?" Mi domandò e io mi persi nei suoi occhi, come sempre.
"Oh yes babe!" Risposi sorridendo.
Scoppiò a ridere, mi prese per mano e ci avviammo verso gli altri, la sua mano era gelata ma soffice, la strinsi più forte, avrei voluto dargli tutto il calore che avevo in corpo, avrei voluto dirgli che mi piaceva quando mi prendeva per mano, quando mi abbracciava, quando mi sorrideva, avrei voluto urlargli 'ti amo' un ti amo sincero, di quelli veri ma non sarei mai stata ricambiata.

Fren.
"Abbiamo deciso, andiamo a mangiare!" Urlò Louis.
"Non urlare, ti sentiamo." Feci spallucce.
Scoppiarono tutti a ridere e Louis mi fece una smorfia.
"Però offriamo noi." Continuò Liam mettendomi un braccio intorno alla schiena.
"Io offro a Janet, ovviamente." Zayn le teneva la mano e le sorrideva.
Ogni volta era così, Zayn offriva a Janet e a me offrivano tutti insieme, non che mi dispiacesse, anzi ma avrei voluto che solo uno di loro mi offrisse, mi sarei sentita considerata.
"1 2 3 Go!" Urlò Harry con un sorriso a trentaduedenti indicando l'uscita del parco.
Ci avviamo tutti verso il solito bar-ristorante, ci andavamo diciamo 'sempre', non era uno di quei posti costosi, ti facevano un panino con qualunque cosa volessi, anche con le cose più bizzare, una volta Louis se ne fece uno con carote e ketchup, rabbrividii solo all'idea.
Entrammo e ci sedemmo alle solite postazioni, sul divanetto di fronte al mio c'era Janet ovviamente accanto a Zayn, poi al loro fianco c'era Liam, io ero seduta tra Harry e Louis e Niall sul divanetto di fianco ai divanetti.
Niall era piuttosto strano, con gli altri era dolce, rideva, scherzava e quando c'ero io parlava ogni morte di papa, forse gli stavo sulle palle, chissà.
La cameriera si avvicinò a noi, scrutandoci uno per uno, faceva sempre così eppure ci conosceva.
"Voglio un panino con patatine e hamburger." Annunciò Harry alla cameriera.
"Anche io." Liam acconsentì Harry.
"Io il solito." Annuì Louis.
Facemmo tutti una faccia di disgusto, compresa la cameriera.
"Che c'è? Mi piacciono le carote." Louis fece spallucce, come se mangiare carote in un panino fosse la cosa più normale del mondo.
"Io voglio un muffin con un frappè alla nocciola." Sorrisi alla cameriera, che segnava tutto velocemente.
"Prendo anche io quello che ha preso lei." Commentò Niall sorridendomi.
Sorrisi, ma era strano comunque, di solito Niall mangiava di tutto e di più e ora si accontentava di una cosa leggera.
"Poi fai due panini con hamburger e senape." Finì Zayn dando anche l'ordinazione di Janet.
Erano perfetti insiemi, si completavano, chissà quando Zayn lo avrebbe capito.
Dopo aver segnato tutto, la cameriera sparì nella porta bianca della cucina del bar.
"Dato che domani non dobbiamo andare a lavoro, ho pensato che stasera potreste venire da noi, che ne dite?" Propose Janet.
"E' una buona idea, Janet mi stupisci." Commentai sorridendole.
"Uno a zero per Fren!" Louis mi diede il cinque.
"Grande Fren!" Continuò Harry dandomi il cinque anche lui.
Scoppiai a ridere non per il fatto del cinque da parte di entrambi, ma perchè ero seduta tra due pazzi.
"Si però non è giusto." Disse Janet incrociando le braccia.
"Sto io dalla tua parte." Zayn le diede un bacio sulla fronte.
"Vi prego sposatevi." Commentò Louis dando il cinque a Harry.
"Ragazzi la smettete di darvi questi continui battiti di mano." Sbuffò Niall.
"Battiti di mano?" Lo guardai ad occhi spalancati e cominciai a ridere per poi smettere 5 minuti dopo.
"Niall sei sempre il solito inadeguato." Liam gli diede uno schiaffo dietro la testa.
"Almeno ho fatto ridere Fren." Disse grattandosi la testa.
Aveva detto davvero ho fatto ridere Fren? Aveva davvero pronunciato il mio nome così dolcemente? Di solito lo ponunciava con quel tono freddo, forse non gli stavo tanto sulle palle.
La cameriera arrivò e portò ad ognuno le proprie ordinazioni, calò il silenzio, solo il cibo poteva zittirci tutti.
Finimmo di mangiare e la cameriera poi ci portò il conto, abbassai lo sguardo, Niall prese il conto.
"Questa volta pagate ognuno per conto vostro, pago io Fren." Disse sorridendomi.
Rimasi incredula, stavo sognando o Niall stava offrendo a me? Ok questa volta ne ero sicura non mi odiava come credevo.
"Grazie.." Nascosi la testa nella sciarpa, mi sentivo in imbarazzo.
"E bravo Niall!" Harry alzò il pollice all'insù e gli fece un occhiolino.
Niall continuava a sorridermi ed io mi sentivo bruciare le guancie.

 

Spazio a me *TATATA*. (?)
It's gotta be yoooouuu, onlyyyy yoooou, sto vedendo il video, oramai è una droga ahsahsiashai.
Ok ora passiamo a questo terzo capitolo, pian piano stiamo entrando sempre di più nella storia e pian piano ci saranno tante belle sorprese #sapevatelo.
Ah e aspetto una vostra recensione #sapevateloanchequesto.
E e e ringrazio chi segue la mia storia e chi ha recensito sia il primo che il secondo capitolo *-*.
Alla prossima na na na <3


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Capitolo 4
*** Chapter four. ***


Chapter Four

Niall.
"Devo sapere qualcosa?" Liam era in piedi al centro della stanza.
"Qualcosa, cosa?" Domandai affondando il cucchiaio nel gelato al caramello, lo adoravo.
"Ho visto come la guardi, ed il gesto di oggi mi ha fatto capire praticamente tutto!" Esclamò facendomi un occhiolino e sorridendomi.
Ok, lo aveva capito, stava parlando di Fren e di chi se no? Anche se avesse parlato di qualcos'altro il mio pensiero andava sempre a lei.
"Mi piace." Abbassai lo sguardo nel gelato per giocherellare col cucchiaio.
Liam si coprì gli occhi, misi il cucchiaio nel cassetto al mio fianco.
"Oh scusa Liam, mi dispiace." Dissi andandogli incontro e abbracciandolo.
Liam aveva la fobia dei cucchiai, ma io puntualmente lo dimenticavo.
"L'importante è che lo hai allontanato dalla mia vista." Disse sospirando e sedendosi sul divano.
Mi sedetti accanto a lui.
Io, Liam e i ragazzi abitavamo tutti nella stessa casa, eravamo amici da sempre, ed era come se fossimo tutti fratelli, fratelli di origini diverse ma pur sempre fratelli.
"Invitala a uscire, allora!" Continuò, dandomi una pacca sulla spalla.
"Un appuntamento, solo io e lei?" Borbottai.
Liam annuì semplicemente con quel suo atteggiamento da saggio, a volte quasi mi rassicurava quando faceva così.
"No! Non se ne parla." Presi il telecomando e accesii la tv.
"Oh eddai Niall, non fare il fifone." Mi prese il telecomando da mano e spense la tv.
Non è che io sia un fifone o cose varie, è che non avrei mai fatto colpo su Fren, e poi solo la parola 'appuntamento, il fatto di restare soli, io e lei, mi trasmetteva un'ansia incredibile, anche se mi sarebbe piaciuto un casino.
"No, Liam, meglio non pensarci." La buttai lì semplicemente.
"Certo che non ti capisco, aspetti che qualcuno te la porti via? Bha!" Si alzò dal divano e andò in camera sua.
Rimasi lì sul quel dannato divano a pensare.
E se Liam avesse ragione? E se il giorno in cui mi sarei deciso a farmi avanti, lei stesse già con qualcun altro? La mia Fren, la mia dolce Fren con qualcun altro.. No.
Non mi sarebbe andata giù, dovevo prendere coraggio, dovevo invitarla, dovevo chiederle un appuntamento.

Janet.
Nuovo messaggio:
Grazie per questa giornata, sei la migliore.
Ti voglio bene.
A stasera.
Zayn.

I miei occhi si soffermarono solo sul suo nome, ancora una volta quel brivido mi percorse la schiena.
Io lo amavo, lo amavo davvero.
"Janet ma stasera che ti metti?" Fren era sulla soglia della mia camera.
"Lo sai che è il mio dilemma!" Le dissi prendendo un cuscino e prendendola in piena faccia.
"Ma sei la solita cretina?" Disse ridendo e tirandomi il cellulare da mano.
Sorrisi mentre lei era intenta a leggere il messaggio di Zayn.
Non mi dava fastidio per niente, anzi amavo condividere e raccontare tutto ciò che succedeva a Fren.
"Ah l'amore, l'amore!" Canticchiò ridendo.
"L'amore che non esiste!" Sbottai buttandomi a peso morto sul letto.
Fren si sdraiò accanto a me, eravamo intente ad osservare il soffitto sopra di noi.
"Sai che non credo all'amore o cose varie vero?" Mi chiese, per poi girarsi a guardarmi.
"Lo so e credo che dovresti invece." Continuai.
Scosse la testa in un no poi ricominciò a parlare.
"Però tu e Zayn siete quel pizzico, e preciso pizzico che mi spinge a crederci nell'amore." Disse seria annuendo.
Sorrisi, quelle parole mi facevano davvero sorridere di cuore.
"Si.. però non stiamo insieme." In quel momento il mio sorriso si spense.
"Ma un giorno capirete, lui capirà ciò che prova per te e starete insieme." Disse prendedomi la mano e sorridendomi.
"Su! Ora andiamo a sistemare giù, che tra un pò arrivano i ragazzi."
Fren si alzò dal letto tendendomi la mano, l'afferrai e ci precipitammo giù a dare una pulita veloce, poi salimmo di nuovo di sopra per darci una sistematina.
Mi sentivo felice, è vero lo avevo lasciato da poco, ma già mi mancava un casino e volevo apparire bella solo per lui.


Spazio per la carota, qui presente *alzolamano*. (?)
Quarto capitolo *TATATA* .. e allora che cosa ne pensate?
Aspetto una vostra recensione.
Ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente, GRAZIE davvero.
E ringrazio anche chi semplicemente sta leggendo la mia storia.
Un bacio a forma di carota a tutti. (?)
Al prossimo aggiornamento.
Ps. Mi scuso se il capitolo è piccolo. cwc

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Capitolo 5
*** Chapter five. ***


Chapter Five


 

Fren.
"Janet ti sbrighi o vengo a tirarti giù per le orecchie?" Era nel bagno da una mezz'ora piena, tutto per essere bella per Zayn, sarebbe stata bella comunque anche senza quintali di trucco o provando centinaia di vestiti.
"Solo un minuto Fren!" Urlò dal bagno.
Stavo per salire su per le scale per tirarla davvero giù per le orecchie, quando il campanello della porta suonò.
Sbuffai ed aprii la porta.
Harry e Louis mi travolsero in un abbraccio, indietreggiai, per poco non cadevo ma scoppiai a ridere.
"Ciao Fren." Zayn mi diede un bacio sulla guancia, Harry e Louis entrarono dentro e si catapultarono sul divano.
"Non ci vediamo da una vita." Disse Liam con tono drammatico e abbracciandomi.
"Divertente Liam." scoppiai a ridere.
"Ehy Fren." Niall mi sorrise.
Alzai lo sguardo e ricambiai il sorriso, avrei scommesso che ero diventata ancora una volta rossa, così abbassai lo sguardo, mi stava succedendo spesso con i sorrisi di Niall.
Chiusi la porta dietro di me ed i ragazzi erano già tutti sdraiati sul divano.
"Dai ragazzi fatemi spazio!" Puntai il dito contro ad ognuno di loro ma non si mossero di una virgola, anzi mi ridevano in faccia.
Sbuffai rumorosamente, ma i ragazzi si erano girati verso le scale, mi voltai anche io.
Janet aveva i capelli rossi avvolti in uno 'chignon', i suoi piccoli occhi verdi e limpidi sembravano brillare, indossava una maglia larga bianca e un jeans stretto, era bellissima ed i ragazzi ne erano incantati.
Salutò tutti con il suo amabile sorriso e si sedette tra le gambe di Zayn.
I ragazzi non facevano altro che ripetergli quanto fosse bella compreso Zayn che una volta detto questo la fece arrossire, le guancie diventarono dello stesso colore dei suoi capelli.
Eppure più la guardavo, più mi sentivo una nullità.
Indossavo una felpa della coca cola, adoravo le felpe, ne avevo una quindicina in camera, e un jeans blu scuro.
Non ero truccata molto, avevo solo un pò di matita sugli occhi e un pò di ombretto bianco.
E mi sentivo trascurata, i ragazzi mi ignoravano e ora che ci pensavo nessuno di loro mi aveva mai detto quanto 'sei bella', nessuno.
Scacciai quei pensieri e quelle paranoie, per poi prendere dallo scaffale un dvd, 'Nothing Hill', un classico e poi morivo dalla voglia di vederlo anche se lo conoscevo a memoria.
"Ragazzi vediamo questo!" Proposi alzando all'aria il dvd.
I ragazzi si voltarono verso di me, degnandomi finalmente di uno sguardo.
"No che palle, Fren!" Sbuffò Harry.
Gli altri lo seguirono in coro.
"Aspettate" Disse Janet alzandosi e prendendo 'Fast and furious' "e se ci vedessimo questo?" Continuò mostrando il dvd.
I ragazzi annuirono contenti ed io mi sentivo una merda.
Janet si sedette nuovamente tra le gambe di Zayn.
Io presi un cuscino dal divano e mi sdraiai a terra, avrei potuto sedermi tra le gambe di Louis che era il mio amico più stretto tra tutti, potevo farlo e invece ero un'idiota, aspettavo che qualcuno mi dicesse alzati da terra e vieni qui e invece a nessuno importava di me, ripeto ero una nullità.
Il film cominciò, sentivo i ragazzi ridere con Janet, sembravo invisibile e mi sentivo così inferiore a Janet in quel momento.
Una lacrima mi bagnò il viso, me l'asciugai in fretta con la manica della felpa.
Mi alzai e a testa bassa corsi di sopra, in camera mia, senza dare alcuna spiegazione.
Bene, che serata di merda pensai mentre mi buttai a peso morto sul mio lettone.

Janet.
"Ma cosa è successo?" Domandò Louis con una faccia preoccupata riferendosi a Fren che era corsa di sopra.
"Aveva un viso cadaverico." Commentò poi Harry.
Aveva ragione, avevo intravisto il suo viso e avrei giurato che stesse piangendo.
"Sai cos'ha?" Mi domandò poi Zayn con fare preoccupato.
Mi girai e notai che tutti aspettavano una risposta da me.
Ero la sua migliore amica, avrei dovuto sapere cosa le stesse succedendo e invece no.
Invece ero una pessima amica, buona solo a parlare dei suoi problemi e a piagnucolare per Zayn.
E' che vedevo Fren una ragazza sempre sorridente, senza problemi, non mi aveva mai parlato di qualcosa che non andasse, apparte quando si sfogava con me per i suoi genitori, ma poi non si spingeva oltre.
Era colpa mia, ero un'egoista, avrei dovuto chiederle sempre se andasse tutto bene e invece ero capace solo di pensare a me stessa e ai miei problemi.
"Sono un'amica di merda!" Sbottai piangendo e uscii fuori di casa.
Zayn mi seguì a ruota.
"Mi dici cosa passa anche a te?"
"Che migliore amica sono Zayn? Non so perchè è salita di sopra quasi in lacrime, non so niente!" Urlai ancora in lacrime.
Zayn mi asciugò le lacrime dolcemente.
"Sei un'ottima amica Janet ed è per questo che sei la mia migliore amica."
Mi faceva star solo peggio con queste parole, ma lui purtroppo non lo sapeva.
"Fren è una ragazza chiusa non è come te, lo sai anche tu." Finì per poi abbracciarmi.
Crollai tra le sue braccia, in quel momento i miei pensieri sparirono del tutto, mi sentivo così al sicuro, come se in quel momento tra le sue braccia esistessimo solo io e lui.



 


La carota è tornata! (?)
Eccomi qua, subito con il quinto capitolo.
Volevo chiedervi, ora che conoscete caratterialmente Fren e Janet, in chi vi rispecchiate maggiormente?
Io in Fren asgdyuagdaus per questo ho creato questo personaggio çwç.
Aspetto come sempre una vostra recensione.
Ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente, chi mi ha messo tra le storie seguite, preferite e ricordate. Grazie di cuore. :')
Al prossimo capitolo.
Ciao ciao carote :3

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Capitolo 6
*** Chapter six. ***


Chapter six.


Fren.
Scostaii le tendine della mia camera e intravidi Janet tra le braccia di Zayn, un senso di vuoto mi arrivò dritto al cuore.
"Posso entrare?"
Richiusi delicatamente le tendine e mi voltai, Niall era fuori la porta che bussava.
"Entra." Dissi sedendomi sul letto con la testa bassa.
Una volta entrato richiuse la porta della mia camera e si sedette accanto a me.
Il cuore andava a mille, avevo lo stomaco sottosopra e non sapevo perchè.
"Ti va di parlare?" Mi voltai a guardarlo, aveva quel sorriso leggero che appena lo guardi ti trasmette sicurezza e quegli occhioni azzurri in cui chiunque si sarebbe perso, eppure non avevo mai fatto caso a quanto fossero cristallini.
"Mi sento.. mi sento orribile, Niall." Riuscii a dire tutto d'un fiato.
"Perchè?" Mi domandò aggrottando le sopracciglia.
"Perchè si." La buttai lì.
"Sai che penso? Penso che non dovresti sentirti orribile Fren, anche perchè non lo sei." Ribattè sicuro accarezzandomi la guancia.
"N-non è vero." Sbottai levandogli la mano dal mio viso.
Ed è in quel momento, quando vidi il suo sguardo spegnersi che mi sentii profondamente in colpa, lui era l'unico che era venuto fin qui per chiedermi che cosa non andava ed io lo rispondevo male.
Una lacrima mi rigò il viso, e poi ancora un'altra.
Un pò per il mio senso di colpa verso Niall, un pò perchè ero rimasta chiusa in me stessa, nella mie maledette paranoie per troppo tempo.
"Non devi piangere!" Urlò arrabbiato.
"Io.." Furono le uniche parole che riuscirono ad uscir fuori, poi solo singhiozzi, mi sentivo così stupida.
Senza dire una parola mi tirò a sè, mi strinse forte e mi baciò i capelli mentre mi accarezzava dolcemente la schiena.
Avevo la testa sul suo petto, potevo sentire i suoi battiti, il suo cuore batteva così forte.
Riuscivo a sentire il suo profumo, era così fottutamente mascolino.
Per un momento arrossii ma poco importava in quel momento.

Louis.
Dovevo salirci io a parlare con Fren.
Mi sono sempre definito il suo migliore amico e ora mi sentivo uno schifo.
Potevo capire Janet, potevo capire quando aveva detto che si sentiva un'amica di merda, perchè in quel momento mi sentivo allo stesso modo.
"Lou.." Disse Harry sventolandomi la mano sotto i miei occhi.
"Che c'è?" Domandai.
"Avevi lo sguardo perso nel vuoto." Fece spallucce.
"Mi sento in colpa." Abbassai lo sguardo.
Harry era il mio migliore amico, da sempre. Gli parlavo di tutto senza vergogna.
Eravamo quei tipici amici inseparabili e quando dico inseparabili, è il caso di prendermi alla lettera.
"Dai Louis, poi ci parlerai con Fren."
"Non capisco perchè è dovuto salirci Niall."
"Allora è questo che ti da fastidio! sei geloso Louis Tomlinson." Disse compiaciuto.
Geloso? Geloso di Fren? Io?
Impossibile, io le volevo bene e basta.
Le gelosia è quando si è gelosi della persona amata. L'ho sempre pensata così.
"Falla finita Harry." Dissi ridendo, eppure mi sentivo poco convincente.
La parola geloso continuava a rimbombarmi nella testa e la voglia di sapere cosa stesse facendo Niall di sopra con Fren mi tartassava.


 

BuonSalve a tutti. (?)
Ecco qua il sesto capitolo.
Scusate se è piuttosto corto, ma mi farò perdonare con il prossimo che scriverò, ve lo garantisco.
Bhe' volevo ringraziare chi ha recensito il capitolo precedente.
Ps. Sto mangiando carote e mi sento figa. (?)

Bye bye GIIRLSSS!

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Capitolo 7
*** Chapter seven. ***


Chapter seven

 

Fren.
Il telefono della cioccolateria squillava insistentemente ed io ero intenta a confezionare pacchetti di cioccolatini da spedire.
"Janet rispondi a questo stupido telefono!" Urlai mentre si avvicinava al bancone.
"Calmati Fren, rispondo io." Disse sbuffando e posando il vassoio accanto a me.
La settimana era passata velocemente, io e Janet eravamo tornate finalmente al lavoro e avevamo chiarito ciò che era successo la settimana prima.
Le avevo raccontato le mie paranoie e i miei continui complessi e per poco non mi faceva a pezzi.
"Come puoi pensare cose del genere? Sei bellissima!" Mi urlava contro.
Si era arrabbiata parecchio, anche perchè mi aveva detto esplicitamente che si era sentita in colpa e che si sentiva un'amica schifosa.
E dopo vari abbracci e qualche pianto da parte di entrambe tutto si era sistemato.

Posò il telefono nella cornetta, si tolse il cappellino che portavamo entrambe, faceva parte della divisa e aveva una faccia quasi bianca.
"Va tutto bene?" Domandai preoccupata.
"Era Zayn, è a casa dei suoi ed aveva una voce rotta, come se stesse per piangere." Disse mentre si affrettava ad uscire.
"Prendi la mia macchina!" Le lanciai le chiavi, mimò un grazie e sparì.
Chissà che stava succedendo ora.
La campanellina della porta della cioccolateria eccheggiò nell'aria.
Continuavo ad impacchettare cioccolatini, non facevo caso a chi entrava o a chi usciva.
"Posso avere una cioccolata calda?"
"Ci sono i tavolini, si segga e la serviremo subito." Dissi e metabolizzai in cinque secondi che c'era Niall che mi guardava sorridente.
"Puoi darmi del tu comunque." Disse divertito.
Scoppiai a ridere.
Mise le braccia incrociate sul bancone e ci pogiò la testa sopra, mi guardava senza fiatare.
Sentivo il suo sguardo su di me e non riuscivo a fare quel dannato fiocco attorno al pacco.
"Non riesci nemmeno a impacchettare una busta!" Sbottò e scoppiò a ridere.
"E' un pacco per l'esattezza." Sbottai divertita.
"Non cambia il fatto che non riesci a fare un semplice fiocco."
"Certo, guarda." Gli portai il pacchetto sotto gli occhi.
Continuava a ridere, la sua risata rumorosa e sonora faceva ridere anche me.
"Fren dov'è Janet?" Domandò Giò uscendo dalla porta della cucina, dove fondeva il cioccolato.
Con un cenno salutò Niall e aspettava una mia risposta.
"Giò è corsa via, doveva sbrigare una questione urgente."
"Ed ora chi mi serve i tavoli?" Disse indicando le persone sedute ai tavoli.
"Sai che lo farei io ma come faccio? Devo finire altri 20 pacchetti." Dissi dispiaciuta.
"Posso dare una mano io, sempre se volete." Disse Niall che guardava prima me, poi Giò.
Giò annuì felice e rientrò nella cucina.
"Bene devi andare a prendere le ordinazioni e dev.."
Mi portò il dito alla bocca.
"Devo servire ciò che ordinano, lo so." Finì sorridendo, prese il librettino che Janet aveva lasciato sul bancone e si avvicinò ai tavoli.
Arrossii leggermente, scossi la testa, che cosa mi prendeva?
Lo guardavo sorridere alle ragazze che lo guardavano con aria sognante.
Dopotutto aveva quell'accento affascinante ed a volte buffo, i capelli di un biondo luminoso, gli occhi azzurri come l'oceano e un sorriso amabile.
Più lo osservavo, più sentivo le guancie andare a fuoco.
Si, stavo letteralmente impazzendo.

Janet.
Arrivai fuori la casa dei genitori di Zayn.
Bussai più di tre volte alla porta e finalmente Zayn mi aprii.
"Sei arrivata." Disse con un mezzo sorriso, aveva gli occhi rossi, quasi gonfi.
"Che succede Zayn?" Domandai preoccupata mentre lo seguivo in salotto.
Sprofondò sul divano, si dondolava in avanti e in indietro, non sembrava lui.
"Mi dici che succede?" Domandai ancora, mentre mi accasciavo inginocchiata sul divano.
"I miei hanno litigato.." Riuscì a dire portandosi una mano tra i capelli.
Sapevo che i genitori di Zayn non avevano un bel rapporto, a volte mi chiedevo perchè non divorziassero così avrebbero smesso di far star male il mio Zayn.
"Ed io ero venuto qui per fargli visita, non li vedevo da un mesetto.." Tirò su col naso. "Quando sono venuto stavano litigando, mia madre accusava mio padre di avere un'altra, era isterica, dicevo che dovevano smetterla ma non mi davano ascolto.." Si fermò per prendere fiato, mi si strinse il cuore. "Mio padre ha confermato di avere un'altra, ha fatto le valigie ed è andato via.. mia madre continuava a dire che lo sapeva e senza nemmeno guardarmi è corsa via anche lei." Si voltò a guardarmi, si morse il labbro inferiore.
"Oh Zayn.." Pronunciai mentre una lacrima gli rigava il viso.
"Mi hanno lasciato solo, solo Janet! Sono solo!" Urlò gettandosi sulle mie gambe abbracciandomi, singhiozzava, sentivo le sue lacrime calde bagnarmi la gonna della divisa.
Gli accarezzai i capelli, mentre una lacrima si precipitò sulle mie guancie.
Il suo dolore era il mio.
Ogni cosa che provava lui, la provavo anche io.
"Non sei solo Zayn, ci sono io con te.." Sussurrai con la voce rotta dal pianto.
Alzò il suo viso, i nostri nasi si sfiorarono mentre le sue lacrime si fermarono, così anche le mie.
Eravamo a pochi centimetri di distanza e nessuno dei due faceva il minimo sforzo per allontanarsi.
Si avvicinava sempre di più, mi cinse la vita con le mani e pogiò dolcemente le sue labbra sulle mie.
Le sue labbra erano salate, erano calde, ed era tutto così meraviglioso.
Portai le mie mani attorno al suo collo.
Aspettavo quel momento da un'intera vita.
Il bacio divenne più passionale.
Sentivo i fuochi d'artificio in tutto lo stomaco e un ennesimo brivido mi percorse la schiena.
"Cosa stiamo facendo?" Sussurrai sulle sue labbra.
"Quello che avremmo dovuto fare tempo fa." Pronunciò per poi ricominciare a baciarmi.
Sapevo quello che stavamo per fare e non avevo paura.
Non ne avevo perchè avevo sempre sognato di fare l'amore con Zayn e quel momento finalmente era arrivato.
Ne ero certa Zayn Malik era l'amore della mia vita.

Paraponziponzipò. (?)
Ecco qua il settimo capitolo, più lungo dell'altro. uù
Ringrazio come sempre chi ha recensito il capitolo precedente.
Siete delle bellissime carote e aspetto la vostra recensione.
Ps. Ho ascoltato 'More than this' e sono in lacrime.
Non vedo l'ora che mi arrivi il CD sgdygsuydgsyu. çç

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Capitolo 8
*** Chapter eight. ***


Chapter eight

 

Niall.
"Potresti anche darmi il cambio ora." Le dissi sospirando.
"Che scansafatiche che sei Horan!" Disse prendendomi il libretto da mano ed andando questa volta lei a servire i tavoli.
Poi si girò e mi sorrise indicando i pacchetti da finire.
Sbuffai ma le sorrisi, come si poteva non sorriderle?
Ero rapito da lei, da ogni suo movimento, da ogni suo gesto.
Aveva i capelli raccolti in due trecce con due nastri rossi, portava una camicietta bianca con un grembiule dello stesso colore, una gonna rossa scozzese, era una semplice divisa da lavoro ma la rendeva dannatamente affascinante.
Cominciai ad impacchettare anche se ogni secondo alzavo lo sguardo in cerca dei suoi grandi occhi color nocciola, ero ossessionato da lei.
"Sono andati via finalmente." Disse accasciandosi sullo sgabello, appoggiò i gomiti sul bancone e portò le mani sotto al mento.
"Già sono andati via?" Domandai aggrottando le sopracciglia.
"Niall vorrei ricordarti che è l'una e noi all'una e venti chiudiamo." Fece una leggera risata.
"Che vuoi che ne sappia!" Sbottai sorridendole e finendo l'ultimo pacchetto, alla fine ne dovevo fare solo tre.
Mi sorrise, si sfilò il grembiule bianco e lo posò sotto il bancone.
"E se ce ne andassimo al parco?" Proposi mentre la osservavo.
Dimmi di si, dimmi di si continuavo a ripetermi nella testa.
"Oh va bene, però aspetta che mi levi questa divisa!" Sbuffò ed entrò in una porta marroncina di fianco la cucina.
Mi aveva detto di si e mi sentivo così felice che avrei potuto prenderla e baciarla senza dirle una parola.
Passarono svariati minuti e finalmente uscì, indossava un cappotto lungo che finiva con una gonna, portava le calze color pelle e degli stivaletti bassi marroncini.
Rimasi imbambolato a sorriderle, portava ancora le trecce, sembrava una bambina, la mia bambina.
Mi sorrise e le sue gancie si colorirono, stava arrossendo, nessuna ragazza che conoscevo arrossiva nel modo in cui lo faceva lei, era tenera.
"Andiamo su!" Mi tirò per un braccio e ci ritrovammo fuori la cioccolateria.
Cominciammo a camminare avviandoci verso il parco, nessuno di noi fiatava e sapevo che avrei dovuto prendere in mano la situazione.
"Posso chiederti una cosa?" Le chiesi interrompendo quel maledetto silenzio, era una cosa insopportabile non poter sentire la sua voce.
"Dimmi.." Rispose continuando a fissare i suoi stivaletti.
Sembrava imabarazzata.
"Ti è passata quella stupida convinzione che sei orribile?"
Si fermò, alzò il viso ed incontrai i suoi occhi, mi persi in quel color nocciola per un momento.
"Grazie al tuo abbraccio un pò si." Disse sollevando le spalle, sorridendomi.
Lo aveva detto davvero? Aveva detto davvero grazie al tuo abbraccio? Era grazie a me che non si sentiva orribile come diceva lei?
Non resistetti la tirai a me e la strinsi più forte che potevo, non mi interessava cosa avrebbe pensato, quell'amore che avevo dentro da tanto stava cominciando a scoppiare.
Sprofondò dolcemente il suo viso nella mia spalla, sentivo il suo profumo alla vaniglia che mi faceva sorridere come un fottuto idiota.
"E' così strano.." sussurrò.
"Cosa è strano?" Sussurrai allo stesso modo.
"Non so, sembriamo dei panda."
A quelle parole scoppiai a ridere, non la smettevo più.
"Sei pazza." Dissi continuando a ridere, mentre ci distaccammo delicatamente.
"Guarda che i panda sono dolci, dovresti prenderlo come un complimento." Fece spallucce.
"Quindi mi stai dicendo che sono dolce?" Le domandai frenando finalmente la mia risata.
"Siamo arrivati!" Si mise a correre verso le altalene e la seguii a ruota.
Ci sedemmo sulle altalene, erano entrambe libere, perfetto.
"Si però non hai risposto alla mia domanda." Dissi facendo la parte dell'offeso.
"Allora facciamo così, io rispondo alla tua domanda solo se tu rispondi ad una mia." Sorrise beffarda.
"Ci sto." Risposi cominciando leggermente a dondolarmi.
"Ti piaceva qualche ragazza tra quelle vero?" Mi domandò facendomi una smorfia.
"Quelle chi?" Risposi sollevando una sopracciglia.
"Oh dai Niall quelle alla cioccolateria, ti stavano mangiando con gli occhi, qualcuna di loro doveva piacerti no?" Domandò convinta di sè.
L'avrei stritolata con le mie stesse mani.
Come poteva piacermi una di quelle ragazzine quando avevo occhi solo per lei?
"Non le ho nemmeno guardate. E sai perchè? Perchè sono già preso da un'altra." Dissi mentre i battiti del mio cuore accelleravano.
Avevo paura che potesse sentirli, che potesse sentire il mio cuore.
"Oh è chi è?" Domandò girandosi verso di me.
"E' un segreto!"
Che stupido che sei Niall, che stupido, era l'occasione giusta.
"Adesso voglio saperlo!" Disse alzandosi dall'altalena e incrociando le braccia.
"Che buffa che sei." Scoppiai a ridere, era buffa davvero quando faceva la finta offesa.
"Sei perfido Horan." Continuò risedendosi sull'altalena, oramai rassegnata.

Louis.
"Buongiorno Lou." Disse Harry strofinandosi gli occhi.
"Caffè?" Domandai mentre si sedeva sulla sedia e sbadigliava.
Annuì semplicemente.
Gli versai il caffè nella tazzina e gliela porsi poi mi sedetti di fronte a lui.
"Hai già fatto colazione?"
"Si Harry è l'una passata." Scoppiai a ridere.
Harry era così, amava dormire e noi in casa lo lasciavamo fare, tranne qualche volta quando ci divertivamo a stuzzicarlo per farlo svegliare, si arrabbiava così tanto che ci faceva morire dal ridere.
"Ma gli altri dove sono?" Continuò impassibile.
"Liam è andato a fare quell'esame di qualifica, Niall non so dove sia e Zayn è andato dai genitori, mi ha mandato un messaggio in cui mi diceva che avevano litigato, così l'ho chiamato e stava male." Dissi con uno sguardo triste.
"Andiamo a vedere come sta allora!" Disse preoccupato.
"E' andata Janet, altrimenti già sarei corso da lui."
"Allora domani sera organizziamogli una festa!" Propose entusiasto.
"E' un ottima idea." Continuai annuendo.
"E sai che ci sarà anche Fren vero?"
Un'ansia mi invase il corpo, era passata una settimana ed io non le avevo più parlato da allora.
La vedevo per strada e giravo da un'altra parte per non incontrarla.
Ora si che potevo definirmi un amico di merda.
Non so perchè ma il coraggio mi mancava, non riuscivo a guardarla negli occhi, era stata male ed io non l'avevo consolata.
"Louis lo stai facendo di nuovo." Disse esasperato.
"Cosa?" Domandai fissandolo.
"Lo guardo perso nel vuoto." Sbuffò.
Non mi fece controbattere che continuò a parlare.
"Domani faremo questa festa per Zayn e tu le parlerai."
"E cosa le dico Harry?"
"Tu cosa senti? Dimmelo."
"Sento, sento che sto male, che non so cosa provo davvero per lei, quando Niall salì di sopra per andare a vedere cosa aveva la cosa mi ha dato alquanto fastidio." Dissi tutto d'un fiato.
"Ed è per questo che la bacierai."
"C-che cosa?" Balbettai.
"Ascoltami bene.. se la baci e senti le farfalle allo stomaco, allora ti piace davvero, se invece non provi niente vuol dire che sei solo geloso di un'amica, normale no?" Sorrise.
"E queste pillole di saggezza?" Domandai ridendo.
"Ho i miei momenti." Disse alzando le spalle.
Eppure la cosa che aveva detto Harry filava.
Solo un bacio, cosa sarebbe stato alla fine?



 

Spazio for panda. (?)
Si, okay sono un panda coccoloso.
Ho continuato finalmente, mi è mancato scrivere, sapete? çç
Bene, cosa ne pensate di questo ottavo capitolo?
Recensite e non mi abbandonate. èè
Ci si sente al capitolo nove. :3
Ciao ciao piccoli panda coccolosi. <3

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Capitolo 9
*** Chapter nine. ***


Chapter nine

 

Janet.
Mi baciò dolcemente la fronte, poi mi tirò a sè, mi abbandonai tra le sue braccia ancora una volta.
"Ti amo." Sussurrò.
Il cuore accellerò di un battito.
Alzai lo sguardo ed incontrai i suoi occhi, quegli occhi dolci.
"Finalmente!" Esultai, sorridendo.
Pogiai le mie labbra sulle sue.
Sorrise sulle mie labbra.
"E tu mi ami?" Sussurrò ancora.
"Secondo te?" Sorrisi e ripresi a baciarlo.
Le farfalle nello stomaco continuavano a svolazzare felici e contente.
"Si però me lo devi dire." Disse distaccandosi da quel bacio e guardandomi serio.
"Zayn ti amo, ti ho sempre amato." Sospirai sprofondando la testa sul suo petto.
"Anche io.. solo che mi ci è voluto un pò per capirlo." Disse accarezzandomi dolcemente i miei lunghi capelli.
Socchiusi gli occhi e sorrisi instintivamente.
Mi sentivo così felice, così completa.

Chiusi la porta di casa, chiamai svariate volte Fren ma senza alcun risultato, forse era ancora nella cioccolateria.
Sarei voluta rimanere ancora per un pò tra le braccia di Zayn ma i genitori l'avevano chiamato e non ho insistito più di tanto per restare, sarei stata solo di troppo.
Mi portai una mano al cuore, lo sentivo ancora battere forte.
Sentivo ancora le sue labbra sulle mie, il suo respiro sulla mia pelle, il suo profumo che si propagava nell'aria, i suo battiti che si confondevano coi miei.
Sembrava quasi un sogno, eppure era la realtà, la bellissima realtà.
Era stata la mia prima volta e non potevo desiderare di meglio.
Sorrisi.
Sentii la porta di casa aprirsi, vidi Fren con un grande peluche tra le mani.
"E quello?" Indicai il peluche.
"E' un peluche-panda non vedi?" Rispose scoppiando a ridere.
"E?" Domandai, e che ero sempre stata curiosa.
"E me l'ha regalato Niall." Disse con nonchalance mentre si tolse il cappotto e lo appese all'attaccapanni.
"Da quando in qua Niall ti fa dei regali?" Chiesi insospettita.
"Bhè quando sei andata via dalla cioccolateria è venuto, mi ha dato una mano, poi siamo andati al parco e mentre tornavamo me l'ha comprato." Disse alzando le spalle con un pò di imbarazzo, poi posò il grande peluche sulle scale.
Lo vedevo, vedevo come sorrideva e come arrossiva.
"Ah ma Zayn? Come sta?" Mi domandò prima che potessi dire qualcosa sulla sua cotta evidente per Niall.
"Si, sta bene.." Dissi con un tono imbarazzato.
"Janet?" Chiese insospettita.
"Oh va bene è successa una cosa." Dissi tutto d'un fiato.
"Io e Zayn.. io e Zayn abbiamo fatto quella cosa, cioè.. quella." Balbettai mentre sentivo le guancie bruciare.
Si portò una mano alla bocca e mi saltò al collo.
Cominciammo a saltare entrambe per la stanza, sorridevamo come due stupide, sembrava perfino più felice di me.
"Io lo sapevo! L'ho sempre saputo!" Esultò sorridente "Però devo sapere tutto, devi raccontarmi tutto!" Continuò eccitata.
Scoppiai a ridere "Prendi il tuo panda-peluche che ti ha regalato il tuo Niall e andiamo in camera." E prima che potesse dire qualcosa la presi per mano e la trascinai di sopra.

Fren.
Era passata esattamente un'ora.
Janet mi aveva raccontato tutto nei minimi dettagli, era così felice, sorrideva ad ogni parola e faceva sorridere anche me.
Se era felice lei lo ero anche io.
Mi voltai e il mio sguardo si posò su quel peluche.
"Rimani qui, torno subito!" Sorrise.
"Come? Mi lasci sola?" Feci l'offesa.
"Ti prometto che ci metto poco." Mi accarezzò la guancia e sparì tra la folla, lasciandomi dall'altro lato della strada.
E dopo svariati minuti Niall si avvicinò a me con un panda, un panda-peluche così l'avevo chiamato appena l'avevo visto.
Avevo cominciato a saltargli al collo e a sorridere come una bambina.

Sentivo qualcosa muoversi nello stomaco, erano farfalle?
Presi il peluche tra le mani e mi gettai sul letto.
Mi sentivo strana, non mi era mai successo di arrossire ad un sorriso, di sentirmi a mio agio tra le braccia di qualcuno.
E quel qualcuno era Niall, e la cosa era ancora più strana.
Solo il suo nome mi faceva bruciare le guancie.
La vibrazione del cellulare mi distolse da quei pensieri, mi avvicinai al comodino e lo presi.
Nuovo messaggio:
Fren.. domani sera io e i ragazzi abbiamo deciso di fare una festa per Zayn, per tirarlo su di morale.
Ti aspettiamo.
Ps. Ti devo parlare.
Louis.

Quel 'ti devo parlare' rimbombava insistentemente nella mia testa.
Io e Louis eravamo sempre stati grandi amici, migliori amici ed in questi giorni sentivo che era cambiato qualcosa.
Sospirai, ripresi il peluche tra le mani e socchiusi gli occhi, abbandonandomi al sonno.
Sentivo in lontananza Janet cantare sotto la doccia, mi scappò una risata e ricrollai.





 

I'm baaackkk!
Sono ritornata gente.
Il capitolo nove solo per voi.. e per chi se no? ùù (?)
Mi raccomando recensite, ci tengo davvero a sapere che ne pensate. :3
Ringrazio chi ha recensito il capitolo precendente.
Un 'kiss alle carote' per voi. (?)
Alla prossima! <3

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Capitolo 10
*** Chapter ten. ***


Chapter ten

 

Janet.
Erano le 19.30 passate e Fren era ancora nel suo letto che dormiva.
Avevo ricevuto una chiamata da Zayn e dai ragazzi in cui ci invitavano entrambe da loro.
Mi affrettai ad uscire dal bagno, già pronta.
"Fren, Fren.." Sussurrai scuotendola.
Aprì lentamente gli occhi.
"Che c'è?" Pronunciò con la voce ancora impastata dal sonno.
"Dobbiamo andare dai ragazzi." Sussurrai ancora.
"No, non ci vengo." Disse richiudendo gli occhi e girandosi dall'altra parte.
"Dai Fren non fare la solita dormigliona!" Imprecai.
"Scusati con loro ma non ce la faccio." Disse a voce bassa.
Le diedi un bacio sulla fronte e la lasciai dormire, era così tenera.

Arrivai fuori casa dei ragazzi, bussai due volte e mi aprì Niall.
"E Fren?" Chiese guardandosi intorno.
"Sta dormendo, si scusa ma aveva troppo sonno." Dissi dispiaciuta.
Niall annuì tristemente, i miei dubbi erano fondati, Niall aveva una cotta per Fren e viceversa.
Sorrisi.
"Bhè puoi andare da lei se ti va." Dissi mettendogli una mano sulla spalla.
Annuì sorridente, e con un bacio sulla guancia mi salutò.
Entrai in casa sorridente.
Fren sarebbe stata felice pensai.
"Janet!" Harry mi venne incontro abbracciandomi.
Lo seguirono Louis e Liam con un gran sorriso.
"Allora?" Chiese Liam con sguardo malizioso.
"Allora cosa?" Domandai stranita.
"Non fare la finta tonta." Continuò Harry incrociando le braccia.
"Sappiamo di te e Zayn." Parlò poi Louis puntandomi il dito contro.
Arrossii e annuì con la testa.
I ragazzi mi circondarono con un caloroso abbraccio e mi sussurrarono che erano davvero felici.
Quanto li volevo bene, quanto?
"Ok, staccatevi dalla mia ragazza."
Sentii la voce di Zayn alle nostre spalle.
Aveva detto la mia ragazza.
Sentivo le gambe tramare e un sorriso mi illuminò il volto.
I ragazzi gli fecero una smorfia e si fiondarono sul divano, lasciandoci uno di fronte all'altro.
"Allora sono la tua ragazza?" Gli chiesi facendogli la linguaccia.
"Perchè non vuoi esserlo?" Mi cinse i fianchi e mi avvicinò sempre di più al suo viso.
"Si che voglio." Sussurrai portando le mie mani intorno al suo collo.
Mi baciò dolcemente, questa volta le sue labbra sapevano di caramelle alla frutta.
"Andate a pomiciare da un'altra parte!" Urlò Louis scoppiando a ridere seguito da tutti noi.
"A proposito Fren?" Domandò poi Harry.
"E' rimasta a casa, aveva sonno e si scusa con voi." Dissi guardando ognuno di loro.
"Peccato.." Disse Louis abbassando lo sguardo.
"Ma non preoccupatevi Niall è andato a tenerle compagnia." Dissi entusiasta, forse non dovevo dirlo così ma il fatto che quei due fossero soli mi rendeva felice.
Louis si girò verso la tv senza dire più alcuna parola, il che mi sembrò abbastanza strano.
Zayn mi prese per mano e ci facemmo spazio tra i ragazzi.
Pogiai la testa sul suo petto.
In quel momento sapevo che sarei voluta essere lì, circondata dalle sue braccia.

Fren.
Sentii bussare alla porta svariate volte ma non riuscii ad alzarmi, gli occhi nemmeno mi si aprivano, volevo solo rimanere sotto le coperte calde e svegliarmi direttamente domani mattina.
Poi sentii dei rumori alla finestra come se qualcuno stesse lanciando qualcosa contro di essa.
Mi feci forza, aprii leggermente gli occhi e mi avvicinai alla finestra, scostaii le tendine e vidi una sagoma raccogliere delle pietre dal giardino.
Aprii la finestra.
"Finalmente bella addormentata!" Urlò per poi alzare il viso.
Spalancai gli occhi, Niall era sotto casa.
Mi strofinai gli occhi, forse stavo sognando.
"Mi apri o vuoi rimanere a guardarmi in eterno?" Urlò ancora scoppiando a ridere.
Scossii la testa in un 'si', chiusi la finestra e senza nemmeno guardarmi allo specchio corsii di sotto ad aprire la porta.
"Sei peggio di Styles." Disse sfoggiando il suo sorriso.
"E' capitato solo adesso." Dissi dandogli un pugno sulla spalla.
"Ma che ci fai qui?" Continuai.
Sollevò la busta che aveva tra le mani. "Ho portato il gelato e un bel film.. e poi non volevo che stessi sola." Fece spallucce e entrò in casa chiudendo la porta dietro di sè.
Sorrisi.
Il solo pensiero che fosse venuto fin qui per me mi faceva scoppiare il cuore.
Portai una mano sul cuore, volevo fermarlo, stava battendo troppo forte.
"Ti piace vero il gelato al caramello?" Mi domandò portando la busta sul bancone della cucina e tirando la vaschetta di gelato fuori.
Mi avvicinai a lui "Io amo il caramello." Dissi entusiasta.
Scoppiò a ridere.
"Che hai da ridere Horan?" Aprii la vaschetta e affondai il cucchiaio nel gelato, amavo davvero il gelato al caramello, sembrava che mi avesse letto nel pensiero.
"Sembri una bambina." Disse ancora tra le risate.
"Mi stai dando della bambina?" Chiesi con aria di sfida.
"Ebbene si." Annuì divertito.
Portai il dito nel gelato e glielo spalmai tutto sulla guancia.
"Ora sembri un indiano!" Esclamai divertita e ridendo come una pazza.
Mi stavo divertendo un casino, non ridevo così da una vita.
"Questo no, questo non dovevi farlo!" Prese la vaschetta e ci portò tutta la mano dentro, sembrava che avesse una palla di neve tra le mani.
"No Niall, no.." Dissi gesticolando.
"L'hai voluto tu!" Urlò per poi inseguirmi per tutta la cucina e il salotto.
Non riuscivo a trattenere le risate, sembravo davvero una bambina e lui non era da meno, sembravamo due bambini.
Mi afferrò per il polso, nell'altra mano gli era rimasto ancora un pò di gelato, il resto era caduto per tutto il salotto.
"Ti prego Niall.." Imprecai con le lacrime agli occhi.
Cercai di indietreggiare, inciampai nel tappeto.
E in un secondo mi ritrovai Niall su di me.
Il cuore non batteva più, sentivo che si era fermato come si erano fermati i suoi occhi color oceano sui miei.
Deglutii mentre sentivo il rossore invadermi le guancie.
"Niall!" Urlai.
Lui scoppiò a ridere.
Avevo tutto il gelato in piena faccia, almeno aveva rotto quel momento di totale imbarazzo.
Ma non era finita qui, era ancora su di me, con le mani mi pulì la faccia e continuava a sorridermi.
"Idiota! Prima mi ricopri di gelato e poi mi ripulisci?" Chiesi sorridendogli di rimando.
"E' che con tutto quel gelato in piena faccia non riuscivo a guardare i tuoi occhi." Disse dolcemente, spostandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
"D-devo andare in bagno." Balbettai arrossendo ancora una volta.
Niall si alzò sopra di me ed io scappai di sopra.
Mi lavai subito il viso, stavo andando a fuoco, sospirai e mi guardai allo specchio.
Niall era un problema, era un grosso problema per me.
Quando ero con lui sentivo sempre le farfalle svolazzare nello stomaco.
Sentivo le guancie andare a fuoco.
Ogni volta che sorrideva il respiro mi mancava.
Non ero più io.
Io ero la Fren che non si innamorava, che non voleva avere alcun ragazzo.
Ed ora con Niall mi ricredevo, cambiavo.
Mi stavo innamorando.




 

Il panda è ritornato! ùù (?)
Ecco qua il decimo capitolo, ok è orribile ammettetelo anche voi. çç
Ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente, chi mi ha aggiunto tra le storie preferite, quelle seguite e quelle ricordate.
Siete troppo buone :')
Alla prossima.
Un abbraccio coccoloso a tutte voi che state leggendo. :3

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Capitolo 11
*** Chapter eleven. ***


Chapter eleven.

 

Fren.
Dovevo mantenere la calma, andare di sotto da Niall e non far succedere più quegli strani momenti, ecco tutto.
Mi tirai indietro le ciocche di capelli che cadevano ribelli sulla fronte e scesi di sotto.
"Allora lo vediamo questo film?" Chiese con naturalezza.
Annuì solamente, mi avvicinai a lui sul divano, mantenendo una certa distanza.
"Che film hai preso?" Gli domandai scrutandolo.
Possibile che ero l'unica a sentirmi in imbarazzo per ciò che era successo prima? E' vero che non era successo niente ma se non fossi scappata un qualcosa sarebbe successo, ne ero sicura.
"Ora vedi." Sorrise e accese la tv.
"Hai preso Rapunzel?! Come facevi? Cioè!" Mi esaltai, sorridendo come un'ebete, desideravo vedere quel cartone da una vita ma a causa degli impegni non ero mai riuscita a vederlo.
Sorrise "Io so tutto." Puntualizzò grattandosi la guancia.
Gli saltai addosso abbracciandolo, il suo profumo mi inebriò le narici, sentivo brividi dappertutto.
Mi staccai subito, i nostri visi erano così vicini, la mente mi urlava una cosa, il cuore ne sussurrava un'altra e nonostante fosse un sussurro, il cuore era l'unica cosa che sentivo in quel momento.
Si avvicinò sempre di più, le sue labbra stavano per pogiarsi sulle mie.
Scappai subito da ciò, aveva trionfato ancora la mente.
Abbassò lo sguardo.
"Perchè scappi?" Mi domandò alzando lo sguardo ed incontrando il mio.
"Io non scappo." Dissi con tono fermo, mi alzai e misi in pausa.
Per mia sorpresa il film era cominciato già da 10 minuti, eppure non ci avevo nemmeno fatto caso.
Si alzò di conseguenza e mi afferrò per il polso.
"Si invece.. cosa devo fare più per farti capire che.."
"Non lo dire." Lo fermai.
"Ciò che stai per dire non lo pensi." Continuai senza guardarlo negli occhi.
Fece una risata nervosa che si affievolì nell'aria.
"Mi piaci Fren, mi piaci da sempre."
"Ecco l'hai detto!" Alzai il tono di voce e mi girai verso di lui.
"Ho detto ciò che penso." Sussurrò nervoso.
"Non è vero non lo pensi.. io non posso piacerti, non può piacerti una come me." Dissi tutto d'un fiato.
"Una come te? Che cos'hanno quelle come te che non vada?" Chiese nervoso.
"Tutto, semplicemente tutto." Alzai ancora il tono di voce. "Siamo obbiettivi Niall non sono una ragazza che andrebbe bene per te, tu sei un ragazzo perfetto.. ed io sono così imperfetta, non sono una ragazza alla quale piacciono vestitini o tacchi, non ho gli occhi verdi o azzurri, non ho i capelli sempre in ordine, anzi e mi piace catalogare le cose, mi piace vedere tutto in ordine, sono troppo precisa e.."
Portò il suo dito sulle mie labbra.
"e parli sempre troppo, sai?" Fece un mezzo sorriso e mi guardò negli occhi.
Mi sentivo persa in quel blu, erano di un colore così cristallino, erano perfetti.
"Per quanto riguarda vestitini e tacchi sai che m'importa? Cioè se li metteresti i ragazzi ti sbaverebbero dietro e bhè sarei geloso, potresti metterli solo per me." Sorrise imbarazzato. "E mi piaci per quel che sei, semplice no?" Continuò.
Abbassai lo sguardo imbarazzata.
Nessuno mi aveva detto cose del genere e il fatto che le dicesse lui mi facevano scoppiare tanti fuochi d'artificio nello stomaco.
Portai la testa sul suo petto.
"Dillo ancora." Sussurrai.
"I vestitini e i tacchi potresti metterli solo per me."
Scoppiai a ridere.
"No quello Niall!" Incrociai le braccia e sbuffai divertita.
"Mi piaci per quello che sei." Sorrise prendendo il mio viso tra le mani.
Sorrisi di rimando e senza più scappare e soprattutto di mia iniziativa lo baciai.
Mi tirò a sè più che poteva, eravamo come incollati.
I suoi battiti si accellerarono insieme ai miei.
Potevo sentirli, potevo sentire qualunque cosa in quel momento.
La sua lingua si incontrò con la mia.
Sembrava quasi una danza.
Portai una mano dietro ai suoi capelli e cominciai a giocherellare con quelle ciocche bionde.
Il cuore per poco non mi esplodeva.
Credevo perfino di aver smesso di respirare ma mi ricredetti quando il suo profumo mi invase ancora una volta.

Louis.
Zayn e Janet erano accucciolati sul divano, Liam e Harry invece erano andati in camera oramai stufi di guardare la tv o forse disgustati dalle sdolcinatezze di quei due.
Ero in piedi nella cucina ad osservare l'orologio.
Era passata una buona mezz'ora, e il mio solo pensiero era questo: "Cosa stanno facendo Niall e Fren?"
Battevo il piede sul pavimento in continuazione.
Ero in ansia, il solo pensiero che stessero facendo qualcosa mi faceva ribollire il sangue.
Presi il cellulare dalla tasca, scorsi il numero di Fren.
Volevo chiamarla, ma per dire cosa poi?
Sarebbe stato da stupidi.
In fondo nemmeno io sapevo quello che provavo e dovevo saperlo.
Dovevo baciarla come aveva detto Harry e al più presto.
Domani sera l'avrei baciata, domani sera avrei capito tutto.
Questa era l'unica cosa che riusciva a rassicurarmi e a calmarmi.
"Louis! Liam sta prendendo la tua collezione dei power ranger!" Urlò Harry dal piano di sopra.
Sentì le loro risate e risi di conseguenza.
"Liam è giunta la tua morte!" Urlai salendo per le scale.


 

Carote belle :3
Finalmente è arrivato anche il momento di Niall e Fren !
Però povero Louis bsgauy. çç
Fatemi sapere che ne pensate con una recensione, ci conto. ùù
Nel prossimo capitolo scoprirete cosa succederà *TATATATAAAA* (?)
Ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente.
Al dodicesimo capitolo! <3

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Capitolo 12
*** Chapter Twelve. ***


Chapter Twelve

 

Janet.
"Ma dove mi stai portando?" Chiese mentre io gli coprivo gli occhi e lo guidavo.
"Ti ho detto che devi smetterla di chiederlo." Sbottai.
Sbuffò e continuò a farsi trascinare.
Dovevo portarlo via da casa, i ragazzi e Fren stavano addobbando il tutto per la festa a sorpresa.
"Siamo arrivati!" Dissi mettendomi al suo fianco.
Sorrise, si girò verso di me ancora col sorriso stampato sulla faccia.
"E allora?" Domandai sorridendogli di rimando.
"Stanno raffiorando tutti i ricordi.." Disse avvicinandosi ancora di più a me.
"Chissà se sono gli stessi che ho io.." Sussurrai girando lo sguardo verso la scuola.
Era la nostra scuola elementare, dove ci conoscemmo e dove cominciò tutto.
Ricordavo ancora quella mattina, ricordavo perfino il suo profumo e quel piccolo zainetto che portava sulle spalle, così colmo di cose.
Annuì quando mi girai di nuovo a guardarlo.
"Sono gli stessi." Mi accarezzò dolcemente la guancia.
Il suo sguardo mi penetrava dentro, le gambe cominciavano a tremare costantemente.
"Ricordo quella mattina.." Mi accennò continuando ad accarezzarmi la guancia.
"Eri così carina." Continuò.
"Ah.. e adesso no?" Incrociai le braccia con fare offeso.
"No, adesso sei bellissima." Sorrise.
Abbassai lo sguardo imbarazzata, mi baciò delicatamente la fronte, socchiusi gli occhi e i ricordi si fecero sempre più insistenti che sorrisi come una stupida, una stupida innamorata da sempre di un ragazzo perfetto.
"Quel giorno quel bambino ti aveva spinto in una pozzanghera, avrei voluto prenderlo a calci nel sedere ed invece ti ho solo porso la mia mano per farti rialzare." Sussurrò pogiando il suo mento sui miei capelli.
"Mi hai anche sorriso." Sussurrai continuando.
"Si ma.." Cominciò sospirando.
"Ma è da allora, da quella giornata che mi sono innamorata di te, che siamo diventati amici, migliori amici." Alzai lo sguardo incontrando il suo.
"Ed ora ci amiamo." Pogiò le sue labbra sulle mie.
Quel bacio era diverso.
Era un bacio dolce, causato da quello splendido ricordo.

Niall.
La casa era pronta e cominciava a riempirsi sempre di più di gente.
C'erano amici e amiche un pò di tutti i ragazzi, ma soprattutto di Zayn dopotutto la festa era per lui.
Aspettavamo solo Janet e lui per dare il via alla festa.
Fren era dietro il bancone di casa che finiva di preparare panini, e di riempire i vassoi di patatine.
Indossava un semplice vestitino nero a palloncino, la rendeva dannatamente perfetta.
Aveva i capelli sciolti e il ciuffo ribelle le ricadeva sulla fronte.
Avrei voluto spostarglielo e poi baciarla.
Mi avvicinai cauto al bancone e affiancai Fren.
Senza dire alcuna parola sfiorò la mia mano e me la strinse dietro il bancone.
"Sei bellissima." Sussurrai guardandola con la punta dell'occhio e notai come le sue guancie si colorirono.
Era una sensazione bellissima quella che provavo quando arrossiva per qualcosa che dicevo.
Si girò e mi sorrise, un sorriso che fece aumentare i miei battiti cardiaci.
"Eccoli, eccoli!" Gridò Liam richiudendo le tendine delle finestre.
Harry e Louis chiusero tutte le luci e il resto delle persone si nascosero dietro mobili, divanetti.
Io e Fren ci abbassammo dietro il bancone.
La porta si aprì e appena accesero le luci ci alzammo tutti in piedi gridando come pazzi.
Ci avvicinammo tutti a Zayn e lo abbracciammo, volevamo fargli capire che gli eravamo vicini, che anche se i suoi genitori avessero divorziato noi ci fossimo stati sempre.
E credo che lo avesse capito, aveva le lacrime agli occhi e sorrideva felice.
Cosa poteva desiderare di meglio?
Aveva una ragazza perfetta e degli amici come noi, in poche parole anche noi perfetti.
"Grazie ragazzi, davvero grazie." Disse mentre si sciolse l'abbraccio.
"Basta coi ringraziamenti, comincia la festa!" Disse un Harry del tutto esaltato.
Partì la musica.
Zayn tirò Janet a sè e cominciarono a ballare.
Purtroppo non potevo fare lo stesso con Fren.
Avevamo deciso di rimanere la nostra relazione segreta per il momento, non so nemmeno io bene il perchè.
Cominciai a cercarla con gli occhi ma era sparita, eppure 5 minuti fa era al mio fianco.
La cercai tra i ragazzi che ballavano, vicino il bancone, ma niente poi però la scorsi fuori il giardino.
Mi avvicinai alla porta scorrevole che portava al giardino sul retro.
Ma quello che vidi mi lasciò un groppo in gola.
Louis aveva le sue labbre su quelle della mia Fren.
E lei non si distaccava.
Mi girai, tornai tra la marmaglia di gente, sentivo il cuore rotto, era come se si fosse rotto e quei pezzi ormai rotti facevano male, un male incredibile.
Era come camminare in un campo pieno di spine.
Presii la bottiglia di birra e la portai alla bocca, finendola tutta in un minuto.
Ne presii ancora un'altra e mi diressi fuori il giardino, quello davanti casa.
Bevvi ancora, come se bere birra potesse alleviare il dolore.






 

Spazio for me.
Ammetto che questo capitolo fa alquanto schifo. çwç
E' che il pensiero di dover studiare mi fa fare capitoli da schifo, lo so non ha senso ma è questo lo strano concetto. ùù
Bene, allora al prossimo aggiornamento, sarà sicuramente migliore e più lungo! :3


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Capitolo 13
*** Chapter thirteen. ***


Chapter thirteen

 

Fren.
Mi dileguai subito da quel bacio, in realtà non sapevo nemmeno perchè lo avesse fatto.
"Non ho provato niente.." Si alzò dal dondolo con aria confusa.
"Io non capisco.. che significa tutto ciò Louis?" Abbassai lo sguardo in attesa di una risposta, di un chiarimento da parte di colui che sarebbe dovuto essere il mio migliore amico e che mi aveva appena baciato.
Si inginocchiò davanti a me, prese le mie mani tra le sue e mi costrinse a guardarlo.
"Credimi non volevo fare qualcosa che ti desse fastidio, ma dovevo farlo.." Sospirò "E' da quella sera, da quella sera che corresti in camera tua che i sensi di colpa mi stanno uccidendo, è da quella sera che sono geloso di Niall.. e dovevo baciarti, dovevo capire se ero innamorato di te Fren." Abbassò lo sguardo.
Sentii un colpo al cuore, Louis era geloso di me, il mio migliore amico geloso di me, era una cosa strana, strana davvero.
"E allora?" Chiesi mentre mi stringeva le mani.
"Non sono innamorato di te Fren, sono solo geloso della mia migliore amica." Alzò le spalle e mi sorrise.
Mi sentii più leggera e senza dire un'altra parola mi gettai tra le sue braccia.
Avevo paura di perderlo, avevo paura che fosse innamorato di me, il punto è che se fosse stato così non avrei mai potuto ricambiarlo, il mio cuore apparteneva a un angelo, un angelo biondo.
"Sempre e solo migliori amici ok?" Gli porsi il mio mignolo guardandolo fisso negli occhi.
Mi sorrise stringendo il mio mignolo in segno di promessa.
"Ora è meglio che vai." Disse scompigliandomi i capelli.
Annuii con un gran sorriso e mi diressi verso la porta scorrevole.
"Fren!" Louis mi gridò.
Mi voltai.
"Ti voglio bene e Niall è perfetto per te." Disse grattandosi la guancia.
Arrossii per la millesima volta, anche lui l'aveva capito, dopotutto era pur sempre il mio migliore amico.
"Ti voglio bene anche io." Feci spallucce e mi diressi dentro casa.
Ora l'unica cosa che desideravo ovvero l'unica persona che desideravo era Niall.
Cominciai a cercalo, ma niente sembrava introvabile.
"Stai cercando Niall vero?" Mi chiese appoggiandomi la mano sulla spalla.
"E tu che ne sai Liam?" Balbettai.
"Non sono mica stupido." Scoppiò a ridere e poi mi indicò la porta di casa. "E' fuori al giardino." Detto questo sparì tra la marmaglia di persone.
Andai fuori il giardino davanti casa.
Si girò a guardarmi, gli sorrisi, ma aveva un'aria diversa, i suoi occhi color cielo sembravano spenti.
"Va tutto bene?" Domandai preoccupata avvicinandomi a lui.
"Non va bene, va benissimo!" Portò la bottiglia di birra alla sua bocca e non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
"Tu sei ubriaco." Con forza gli levai la birra da mano.
"Ehi!" Urlò infuriato, cercò di prendere la bottiglia dalla mia mano ma prima che potesse prenderla la gettai dall'altra parte della strada rompendola.
"Brava, brava ora oltre a rompere i cuori rompi anche le bottiglie di birra." Disse sarcastico.
"Che cosa stai dicendo Niall? Non dovevi bere!" Urlai esasperata.
"Sto dicendo che sei una grande stronza, che ti diverti a prendere per il culo la gente, che baci me e poi il tuo migliore amico." Mi sussurrò all'orecchio.
I miei occhi si inumidirono, non riuscivo a far uscire le parole giuste, mi stava trattando malissimo, nessuno mi aveva mai parlato così.
"N-non è come pensi." Balbettai a malapena.
"Sai che ti dico? Che puoi fare ciò che vuoi, non sei più un problema mio." Disse allontanandosi da me e dirigendosi verso la porta di casa.
"Ero solo un problema Niall?" Le lacrime scendevano insistenti sul mio viso.
"Sei un problema per me." Disse senza nemmeno voltarsi a guardarmi e sparì dentro casa.
Portai le mani sul mio viso comprendomelo, non riuscivo a trattenere le lacrime.
Mi inginocchiai sull'erba.
Le sue parole mi avevano distrutto.
Mi avevano trafitto il cuore e mi sentivo così impotente, così sola.




 

BuonSalve a Todosssssssss.
Dovevo scrivere assolutamente, e quindi ecco a voi il tredicesimo capitolo.
Qui c'è solo la parte di Fren, ma avevo ispirazione solo per lei, perdonatemi. cwc

Ps. mi è arrivato finalmente il CD di questi 5 froci gadfuafsguj. *-*
Okkei detto ciò vi lascio ùù
Al prossimo capitolooooooooooooo !


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Capitolo 14
*** Chapter fourteen. ***


Chapter Fourteen

 

Niall.
La pioggia cadeva incessante sulla finestra della mia piccola stanza.
Chissà il cielo percepiva il mio dolore, piangeva con me, piangeva con me ogni notte.
Un ragazzo che piange per amore, dove si è mai visto?
Tutte le ragazze lo cercano, lo cercano sensibile e quando lo hanno sotto il naso se lo lasciano scappare.
La porta della camera si aprì di colpo, asciugai quelle piccole lacrime e tirai su col naso.
"Su vestiti!" Liam girava per la stanza a braccia incrociate.
"Perchè dovrei vestirmi?" Domandai titubante.
"Perchè sono stanco di vederti chiuso in camera, e poi è sabato sera." Sorrise a trentaduedenti.
Sprofondai la testa nel cuscino che avevo tra le mani.
Proprio non mi andava di uscire, no dopo quello che era successo.
Mi tirò il cuscino via dal viso e prendomi con un braccio mi trascinò di sotto.
"Ti odio." Sussurrai.
Scoppiò a ridere e mi porse il cappotto, lo misi con una lentezza unica.
Il punto è che anche se avrei scalato l'Everest Liam mi avrebbe fatto uscire, quel ragazzo era così, troppo testardo.

"Dove andiamo?" Domandai sprofondando la schiena nel sedile dell'auto.
"Andiamo a mangiare qualcosa con i ragazzi." Puntualizzò guardando la strada.
"Già sono tutti lì?" Continuai a domandare, lo stavo tartassando di domande.
"Se come tutti intendi Louis e Fren bhè si."
Strabuzzai gli occhi.
"No Liam riportami indietro!"
Era passata una settimana da quello che era successo tra me e Fren, dopo quello che avevo visto, il cuore era sprofondato negli abbissi e non riusciva più a risalire a galla.
Il mio rapporto con Louis peggiorava, anzi non c'era quasi più.
Per casa non ci rivolgevamo la parola, quando mi chiedeva qualcosa facevo finta di non ascoltare o sparivo da casa.
Non volevo affrontare l'argomento, proprio non volevo.
Con Fren invece era diverso, quella voglia di vederla, quella voglia delle sue labbra, del suo profumo c'era ancora, c'era sempre.
"Non posso amico, ricorda che lo faccio per il tuo bene." Fece capolinea con l'auto e scese.
Mi aprì la porta.
"Sai che non scenderò da quest auto vero?" Incrociai le braccia in segno di protesta.
"Tu sai che ti tirerò fuori con la forza?" Sorrise beffardo.
"Ti ho già detto che ti odio?" Sbuffai e scesi frettolosamente dall'auto.
Scoppiò a ridere.
Entrammo nel pub, c'era musica, tavoli colmi di gente, non ci volle molto per scorgere tra i tanti visi quello di Fren.
Avrei giurato di aver sentito il cuore risalirmi in gola e rimanere lì.
"Eccoci!" Liam si tolse il cappotto e lo appoggiò alla sedia dove si sedette, feci lo stesso.
Ero seduto di fianco a Liam e di fronte a noi c'erano Louis, Fren e Harry.
"Ma Janet e Zayn?" Liam guardava i tre.
"Sono rimasti a casa nostra, Janet non si sentiva bene." Fren abbassò lo sguardo.
La sua voce eccheggiava costantemente nella mia mente, mi era mancata.

"Non m'interessa io voglio il gelato al caramello." Sbuffò Harry tirando per il braccio Liam.
Doveva proprio dire caramello?
"Si ma anche io lo voglio!" Urlò Louis affiacando Liam per l'altro braccio.
Liam sbuffò rumorosamente "D'accordo andiamo al chioschetto." Disse con voce oramai rassegnata mentre i due saltellavano come bambini.
Fren camminava al mio fianco, fissava le sue converse.
Eppure mi sentivo in colpa, e c'era un'unica domanda che mi facevo dopo quella sera.
'Tra Fren e Louis cosa c'era?'
A interrompere i miei pensieri furono le urla dei ragazzi che sceglievano insistenti i gusti dei loro gelati.

Janet.
"Non è possibile.." Mormorai.
"Janet! Sono arrivate le pizze sbrigati." Urlò Zayn dal piano di sotto.
Una lascrima mi percorse il viso.
L'asciugai in fetta, aprii il rubinetto e mi bagnai più di una volta il viso.
Legai i capelli in una coda e scesii di sotto.
"Ha ragione Fren quando dice che tu e il bagno avete un rapporto stretto." Scoppiò a ridere e mordicchiò la fetta di pizza che aveva tra le mani.
Strinsi i pugni ma stavo tremando, avevo paura.
"Dovresti lasciarmi, adesso." Dissi stringendo ancora di più i pugni.
Spalancò gli occhi "Io non ti lascerò Janet, ma è successo qualcosa?" Mi chiese posando la fetta di pizza nel cartone.
Tirai su col naso, tutte quelle lacrime che non uscirono un minuto prima scesero sul mio viso, scoppiai.
"Ehi.. ehi.." Sussurrò avvicandosi a me.
"Zayn.." Sussurrai tra i singhiozzi.
"Sono..sono icinta." Dissi tutto d'un fiato ancora tra i singhiozzi.
Portò entrambe le mani tra i capelli, ci guardammo negli occhi senza spiccicare una parola.
Aspettavo un suo gesto, una sua parola, ero terrorizzata.
Mi tirò a sè più forte che potè, lo strinsi allo stesso modo.
"Ce la faremo.." Sussurrò.
Potevo sentirlo nella sua voce, era spaventato, aveva paura come me.
Sembra tutto così irreale, dentro di me c'era un bambino.
Mi accarezzò delicatamente la schiena mentre l'ennesima lacrima mi sorcava il viso.
E' vero avevo paura, ma sapere che al mio fianco c'era Zayn, sapere che era nostro figlio mi faceva sorridere il cuore.

 

*MIAO MIAO.* (?)
Si,sono ancora qua eh già.
Il quattordicesimo capitolo tutto para vos :3
Aspetto una vostra recensione. e.e
E ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente e chi segue costantemente la mia storia. GRAZIE :')
Alla prossima, bye bye babessss.

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Capitolo 15
*** Chapter Fifteen. ***


Chapter Fifteen

 

Louis.
Liam pagò il gelato a me e ad Harry.
Comportandoci da bambini riuscivamo ad ottenere tutto da Liam.
Mi voltai verso Niall e Fren, il primo era impegnato ad osservarla, lei invece fissava le sue converse.
Dovevo salvare la situazione, in fondo sapevo che era solo colpa mia.
Fren stava male ogni giorno, fingeva di essere forte, fingeva che andava tutto bene ma sapevo benissimo che non era così.
"Devo fare qualcosa." Sussurrai a Harry e a Liam.
"Hai già un piano?" Harry mi scrutava con le labbra affondate nel suo gelato al cioccolato.
"Ehy sono pur sempre Louis!" Mi vantai per poi mordere la cialda del cono.
"Ed è quello che mi preoccupa." Liam sbuffò rassegnato.
"SuperLouis è qui!" Sventolai le braccia all'aria e senza badare a ciò che aveva detto Liam mi diressi verso i due.
Prima di tutto dovevo parlare con Niall.
Poi il resto sarebbe venuto da sè.
"Niall possiamo parlare un momento?" Domandai.
Niall voltò lo sguardo verso me e allo stesso tempo Fren alzò lo sguardo sorpresa.
"Ok, dimmi tutto." Disse puntando gli occhi su di me.
"In privato." Mi schiarii la voce.
"Puoi dirlo qui." Puntualizzò severo.
Si vedeva lontano un miglio che era arrabbiato con me.
Ma ciò non mi avrebbe scoraggiato, io l'avrei detto anche davanti a Fren e a Harry e Liam che si stavano dirigendo verso di noi, niente mi spaventava.
"D'accordo.. Bhè so perchè ce l'hai tanto con me.. so che quella sera mi hai visto baciare Fren e posso immaginare quanto tu sia stato male.. ma stai sbagliando di grosso.. cosa potevo saperne io che la ami? Se me l'avessi detto non l'avrei mai sfiorata." Dissi tutto d'un fiato.
Mi sentivo come se mi avessero levato un peso dalle spalle.
In quel momento Niall mi scaraventò un pugno in piena faccia facendomi cadere.
Mi passai una mano sul viso, questa non me l'aspettavo.
"Ma che cazzo Niall!" Urlai massaggiandomi la guancia.
"Dovevo farlo, non sai quanto desideravo spaccarti la faccia." Disse sventolando la sua mano, penso si fosse fatto male più lui che io.
Mi rimisi subito in piedi sotto gli sguardi sorpresi di Liam e Harry.
"Sei un'idiota Niall Horan." Fren disse quelle parole in un sussuro che quasi mi sorpresi di averle sentite.
"Ah ora sarei io l'idiota? Tu non sai quanto sia stato una merda." Niall voltò lo sguardo che prima era fisso su di me verso Fren.
"Credi che solo tu sia stato una merda?! Secondo te io ridevo e saltellavo felice per casa?" Fren scosse la testa e voltò le spalle, correndo verso la spiaggia.
"Su vai a parlarle.." Sussurrai al biondo dandogli una pacca sulla spalla.
Si girò verso di me abbracciandomi.
Poi mi sorrise e corse in spiaggia.
"Ce l'hai fatta superLouis." Harry scoppiò a ridere indicando la mia guancia che doveva essere di un rosso acceso.
Liam si piegò in due dalle risate.
"Almeno ora faranno pace." Sbottai incrociando le braccia e scoppiando a ridere con loro.

Fren.
Mi fermai sulla riva, mi tolsi subito le converse e sprofondai i piedi nella sabbia umida, amavo quella sensazione.
Asciugai le lacrime che prima mi avevano bagnato il viso.
Sentii un respiro affannato al mio fianco.
"Parliamone." Mi voltai verso Niall che aveva gli occhi fissi sui miei.
"Cosa vuoi che ti dica?" Domandai voltandomi ancora verso il mare.
"Dimmi che sei innamorata di me."
Un colpo al cuore, ecco quello che sentii in quel momento.
C'era bisogno davvero che se lo sentisse dire? Non lo aveva ancora capito che lo amavo?
"Oh Niall sei così stupido? Non capisci che quando sono con te il cuore parte in quarta e non si ferma più? Non capisci che..Merda." Sbottai infilandomi le mani nelle tasce del jeans.
Ed in quell'esatto momento in cielo si sollevarono dei bellissimi giochi di luce.
Restaii imbambolata a guardarli, quanto avrei voluto voltarmi verso Niall e stringerlo a me, ma non avevo il coraggio.
Sentii la mano di Niall sfiorare la mia, poi la la strinse più forte e non potei che fare lo stesso.
"Ti amo Niall." Sussurrai.
Ma con tutti quei botti credevo che non mi avesse sentito.
Mi voltai a guardarlo e mi accorsi che stava facendo lo stesso.
Mi sorrise, un sorriso che non può che provocarti le farfalle nello stomaco.
Mi tirò a sè.
"Era questo, solo questo che volevo sentire." Mi baciò dolcemente.
Portai le mani intorno al suo collo.
Le sue labbra erano la mia casa.
I suo baci dolci erano le mie certezze.
Lui era un angelo sceso sulla terra per amarmi, ne ero convinta.



 

CAPITOLO QUINDICI.
Spazio for PANDA.
Eccoci qua.
Chi si aspettava che Niall fosse capace di prendere a pugni Louis? AHAHAHA.
Bhè comunque ringrazio di cuore chi mi recensisce perennemente.
Siete stupende :')


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Capitolo 16
*** Chapter Sixteen. ***


Chapter Sixteen

Fren.

"Sbrigati o faremo tardi!" Urlai dal piano di sotto.
In un lampo lo vidi scendere frettolosamente le scale e me lo ritrovai davanti con il solito sorriso stampato sulla faccia, quel sorriso raggiante che mi invadeva il corpo di brividi.
"Credevi che stessi ancora dormendo vero? -si aggiustò la cravatta, poi alzò lo sguardo e lo posò su di me- E invece sono perfettamente pronto." Disse compiaciuto.
"E' tutto merito mio, se io non avessi messo la sveglia ora staresti ancora dormendo come un ghiro." Affermai a braccia conserte.
Scoppiò in una risata sonora che mi coinvolse come al solito.
"Andiamo ora." Dissi aprendo la porta di casa, seguita da Niall.
Mi voltai a guardarlo, ero fermo sulla porta di casa che rideva come un pazzo mentre io ero già vicino l'auto rossa.
"Niall che hai da ridere?" Gli urlai contro.
Si limitò a puntare il dito su di me ed indicare in basso ancora tra le risate.
Abbassai lo sguardo e avvampai.
Mi guardai intorno e corsi verso casa, chiudendo la porta dietro di me, Niall aveva quasi smesso di ridere.
"Potevi dirmelo prima -indicai le mie pantofole a forma di gatto- ti odio." Dissi accigliata.
"Io invece ti amo." Mi cinse i fianchi da dietro e delicatamente mi baciò il collo.
Il cuore accellerò come una macchina all'inseguimento di un'altra, a una velocità che non riesco a spiegare.
Adoravo quando lo faceva e lui ne era a conoscenza.
Alzai lo sguardo verso l'orologio appeso al muro, dovevamo sbrigarci.
Mi staccai da quel contatto anche se sarei voluta rimanere lì a farmi riempire di baci.
Mi infilai gli stivaletti che avevo lasciato in salotto, lo presi per mano e ci avviamo verso l'auto.
Niall si sedette al posto di guida, oramai da quando aveva preso la patente diceva che a guidare doveva essere lui e solamente lui anche se l'auto fino a prova contraria era mia, nonostante ciò lo accontentavo, dopotutto era pur sempre un ragazzo e i ragazzi amano guidare perfino il mio Niall.
Pogiò una mano sul cambio e un piede sull'accelleratore.
Pogiai a mia volta la mia mano sulla sua così calda e soffice.
"Ti amo anche io comunque." Sorrisi instintivamente.
Si lasciò scappare un sorriso, di quelli perfetti anche se ritenevo qualunque cosa che facesse perfetta, mi strinse la mano e l'accarezzò delicatamente.

"Finalmente siete arrivati!" Liam ci guardò severo.
Avevamo ritardato di qualche minuto, forse.
"Questa volta non è colpa mia!" Niall alzò le braccia al cielo e prima che potesse raccontare l'accaduto di stamattina lo spintonai.
"Su, sono già tutti dentro." Liam ci sorrise e ci fece segno di seguirlo.
Entrammo in chiesa, prendemmo posto sulle panche iniziali, Harry e Louis già erano seduti uno accanto all'altro.
Zayn era già sull'altare sorridente, quasi non ci credevo che Zayn Malik stava per sposarsi e soprattuto con la mia migliore amica.
Janet entrò in chiesa, l'avevo già vista con il vestito da sposa ma vederla di nuovo mi sembrava sempre come una prima volta, rimasi incantata, i lunghi capelli rossi, i piccoli occhi verdi e il sorriso che aveva la rendeva semplicemente una sposa meravigliosa.
Si avvicinò a Zayn che le sorrise e la prese per mano.
Quasi non ci credevo che erano passati ben 6 anni, sembrava ieri che eravamo tutti degli adolescenti che volevano divertirsi, che si creavano complessi inutili, ora invece siamo tutti cresciuti perfino Louis, perfino Harry, era tutto così strano ed era reale.
"Janet Wilson vuoi prendere come tuo sposo il qui presente Zayn Malik?" Il parroco pronunciò guardando Janet.
"Si, lo voglio." Janet sorrise infilando a Zayn l'anello dorato.
"E tu Zayn Malik vuoi prendere come tua sposa la qui presente Janet Wilson?" Il parroco continuò, questa volta fissando Zayn.
"Si, lo voglio.." Zayn sorrise a sua volta infilando a Janet il secondo anello.
E dopo che il parroco disse che potevano baciarsi scoppiarono i pianti, soprattutto quello di Harry che per poco non singhiozzava, avrei dovuto fargli una foto, un Harry Styles che piange quando lo si vede più?
"Zia Fren dobbiamo andare al ristorante, lo sai che si trova in un grande prato?" Il bambino aprì le braccia per farmi capire quanto fosse grande il prato.
Niall al mio fianco scoppiò a ridere, io di conseguenza.
"James non vedo l'ora." Dissi sorridente.
La bocca di James si aprì in un gran sorriso, i suoi occhi profondi come quelli del padre sembravano luccicare.
In quel momento vidi scorrere nella mia mente vari momenti come flashback.
Ricordavo ancora quando naque, tutto quello che Janet e Zayn avevano passato, avere un bambino li rese molto più maturi di quello che erano.

"Discorso, discorso, discorso!" Urlammo tutti in coro.
"Oh e vabbene." Disse Zayn alzandosi in piedi seguito da Janet.
"Comincio col dire Grazie, sembrerà banale ma davvero grazie a tutti, soprattutto a voi -Zayn indicò il nostro tavolo- che ci avete appoggiato in tutto, che ci avete fatto capire sempre cosa era sbagliato o cos'era giusto, siete gli amici che tutti desidererebbero avere." Concluse, potevo giurare di aver visto i suoi occhi pieni di lacrime.
Harry partì ancora con i singhiozzi e tutti scoppiammo a ridere.
"Harry non piangere non ci stiamo dicendo addio, partiremo solo per la luna di miele." Janet scoppiò a ridere prendendo in braccio il piccolo James.
Questo non fermò ancora i singhiozzi di Harry, Louis gli prese la mano fortemente toccato.
"Ti farei una foto." Disse Niall seguito dalle nostre risate, sembrava che mi avesse letto nel pensiero, era sempre così.

Dopo aver finito il pranzo ci dirigemmo tutti nel 'grande prato' come lo aveva soprannominato il piccolo James.
Mi sedetti su una panchina poco distante dal lago che c'era lì.
Niall era intento a parlare e scherzare con Liam, Zayn e Janet camminavano mano nella mano, Harry che finalmente aveva smesso di piangere aiutava James a far volare l'aquilone.
"Questo posto è bellissimo." Louis mi si avvicinò con le mani nelle tasche del suo pantalone nero, poi si sedette al mio fianco.
Mi voltai a guardarlo.
"Quella biondina rifatta non l'hai portata?" Chiesi divertita.
"Non era il mio tipo." Alzò le spalle con una faccia tra il divertito e il confuso.
"Penso di amarlo." Tagliò a corto dopo una manciata di minuti di silenzio.
Posò lo sguardo su Harry, lo stesso feci io.
"L'ho sempre saputo Louis." Sorrisi al solo pensiero di quei due insieme.
"Penso che anche lui pensi di amarmi." Continuò pensieroso.
"Si, lo penso anche io Lou." Distolsi lo sguardo da Harry e lo posai su Louis che si voltò a sua volta a guardarmi.
Lo abbracciai più forte che potei, l'avevo sempre saputo che lui era perdutamente innamorato di Harry, solo che non lo ammetteva, andava a letto con qualsiasi ragazza solo per scacciare quei pensieri, il pensiero che lui fosse gay.
"Dovresti dirglielo." Sussurrai respirando il suo profumo alla cannella.
"Glielo dirò, si, glielo dirò.." Mi diede un bacio sulla fronte, sciolse l'abbraccio e si avviò verso il riccio ancora intento a far volare l'aquilone.
Sospirai.
Quante cose erano cambiate, e pensare che 6 anni fa Louis credeva di essere innamorato di me.
Socchiusi gli occhi e li riaprì di scatto trovandomi sotto i miei occhi una bambina seduta accanto a me, aveva i capelli di un biondo luminoso, gli occhi color nocciola, indossava una grande felpa rossa e teneva le sue mani all'interno delle tasche della felpa, ma aveva un sguardo perso, e gli occhi colmi di lacrime.
"Va tutto bene?" Domandai, la bambina voltò il suo sguardo verso di me.
"Sono orribile e bruttissima." Si limitò a dire.
Quelle parole, quello sguardo, sembravo io.
"Posso dirti una cosa?" Le accarezzai dolcemente la guancia, asciugandole quella piccola lacrima che le percorse il viso.
"Cosa?" Chiese spostandosi una ciocca di capelli dietro un'orecchio.
"Sei bellissima." Sussurrai.
Le sue labbra si aprirono in un gran sorriso, lo stesso che feci io quando Niall mi disse che per lui ero bellissima.
Il punto è che tutti, perfino i bambini hanno bisogno di sentirselo dire, di sentirsi dire che sono bellissimi così come sono.
La bambina si alzò sorridente e dopo avermi rivoltò l'ennesimo sorriso si diresse verso gli altri bambini.
"Perfino alle bambine dici che sono bellissime." Disse sedendosi al mio fianco.
"Che c'è sei geloso?" Sbottai divertita.
"Si, geloso del fatto che io non me lo sento dire tanto spesso." Si passò una mano tra i capelli.
"Niall - presi le sue mani tra le mie - sei bellissimo." Portai le mie labbra sulle sue.
"Fren Ray vuoi passare il resto dei tuoi giorni con me?" Sussurrò sulle mie labbra.
"Si Niall Horan." Sussurrai a mia volta per poi riprenderlo a baciarlo.
"Mi amerai per sempre?" Chiesi interrompendo quel contatto.
"Per molto di più Fren, molto di più." Sorrise stringendomi a sè.
Ora si che potevo considerarmi felice, ora si che avevo il mio finale, il mio bellissimo lieto fine.




 

Spazio all'autrice. :3
Cioè siamo arrivati alla fine, quasi non ci credo, mi vien da piangere çwç (?)
Bhè spero che il finale vi sia piaciuto, che la mia storia vi sia piaciuta.
E volevo davvero ringraziarvi, mi avete reso felice leggendo queste mie piccole sciocchezze :')
GRAZIE MILLE, UN FORTE E AFFETTUOSO ABBRACCIO DA ITSFRANCY.
<3

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