UNA STORIA COME TANTE

di paxerella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2° capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** 4° capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° CAPITOLO ***


…questa è la mia storia: sono stata per molti anni sola, avevo un macigno da portare, una vocazione, ero distante da ognuno dei mie amici, perché non potevano sapere quello che è essere una cacciatrice.
Volevo proteggerli dalle apocalissi, dalle sofferenze, dal male, ma non ci sono riuscita…
Sono stata salvata da un vampiro con l’anima, poi ho dovuto ucciderlo per salvare il mondo.
Ho fatto saltare il vecchio liceo per uno stupido serpentone.
Mi sono congiunta con i miei amici per sconfiggere una macchina, provocando lei la prima cacciatrice.
Sono saltata da un dirupo e sono morta, ero felice, ma i miei cari egoisti amici mi hanno riportata in vita.
E poi uno di loro ha affrontato il male dentro di se, ma alla fine ci siamo ancora salvati.
Infine il male primordiale voleva distruggere il nostro mondo, ma anche lui ho sconfitto.
E ora? Sì non sono l’unica cacciatrice non ho il peso solo su di me, ma a che prezzo?
Ho ripreso la vita come prima, come se non fosse cambiato nulla, di giorno faccio la consulente nel nuovo liceo e la notte a combattere i vampiri.
Potrei lasciare il compito alle novizie, ma questa è sempre stata la mia vita e non ci posso fare nulla, se anche solo avessi qualcosa per cui lottare, qualcosa per cui varrebbe la pena di vivere.
La libertà, penserei ora sono una ragazza “normale” come le altre, ma io non mi sento così, mi sento ancora “sola”, eppure non sono sola.
….
Forse quello che mi manca è l’amore, quello che ti fa soffrire, quello che ti fa sospirare, forse.  

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Capitolo 2
*** 2° capitolo ***


La notte è lunga e il mio “lavoro” è appena cominciato…caro vampiro che ti nascondo nell’ombra non vorresti combattere con me? Fammi assaporare il sapore dei pugni e dei calci, per poi tornare a casa soddisfatta per aver tolto di mezzo un altro succhia sangue.

Quella che si nascondeva, invece, è solo una ragazzina impaurita, mi guarda con i suoi occhioni azzurri e mi ringrazia per averla protetta. Di niente piccola è il mio lavoro.
Proseguo la mia caccia, avrei giurato di aver visto un’ombra sospetta nei paraggi, non posso ancora tornare al mio alloggio, il mio compito non è finito.
Una cacciatrice non può rimandare a domani, perché quel domani per qualcuno potrebbe essere già tardi.
… ma per stasera il vampiro l’ha scampata…
È passato un anno dalla fine di Sunnyday, un lungo anno. Mi manca la mia vecchia città, qui è tutto diverso.
Non ci sono cripte, non ci sono licei sopra la bocca, non c’è neanche una cavità demoniaca. Nessuna apocalisse che m’aspetta… la falce è chiusa nella cantina. E alla sera nessun vampiro nel sottoscala…
Apro la porta, ed entro, questa abitazione è diversa da quella di mia madre. La cucina è a sinistra ed è più piccola, il soggiorno non ha un tavolo al centro, ma un divano ad angolo. Nessuna scala ma una porta che va verso le stanze, 2 stanze e 1 bagno. È più piccola, ma per fortuna il bagno è un pochino più grande, nessuna foto a ricordare il passato alle pareti.
Mi affaccio al balcone (un’altra cosa di nuovo) a prendere l’ultima boccata d’aria prima di andare a dormire.
Di nuovo quell’ombra, non vorrei che il signor vampiro m’abbia seguita. Potrebbe venirli per la mente di ucciderci nel sonno. Fosse per me non ci sarebbe differenza, ho i riflessi pronti e prima che potesse alzare i suoi canini sul mio collo sarebbe già cenere, ma Down, lei dorme già tranquillamente e non si sveglierebbe nemmeno se ci fosse un terremoto.
Accedo la tv, forse sentendo delle voci alla tv, il demone potrebbe anche cambiare idea ed andarsene, infatti qualche minuto dopo ricontrollo, nulla.
Per sicurezza metto una croce e dell’aglio a proteggere le nostre camere e vite, non si sa mai.
Non pensavo mi potesse servire di nuovo, ma chiederò a Willow di fare un incantesimo alla dimora.
Prendo l’agenda e l’appunto, poi gli strepiti tornano,provengono dalla cantina, prendo il paletto e una mazza, nel caso fosse solo un ladro. Non sono un’ assassina.
Scendo le scale accendendo la luce, faccio in moda che mi senta scendere, forse riuscirò a spaventarlo.
La porta dietro le mie spalle si chiude sbattendosi, benissimo! Ora mi toccherà star qui tutta la notte, visto che mi son dimenticata di avvertire Xander e farmela aggiustare! 

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Capitolo 3
*** 3° CAPITOLO ***


PREMESSA: VORREI DIRE CHE ACCETTO LE CRITICHE, IO AVEVO 3 IN ITALIANO E SCRIVO SOLO PER DILETTO. CMQ VADO AVANTI... Continuo a scendere, ma improvvisamente la lampadina si fulmina, dove ho lasciato la torcia? Continuo a tatto a cercare la lavatrice, mi ricordo sempre di lasciare appoggiata lì una pila, tastando come se fossi cieca la trovo, ma improvvisamente torna la luce…
Non è una luce forte, ma soffusa come se fosse lume di candela… chiunque sia stato mi ha proprio giocato un bello scherzetto! Forse è Angel che è venuto a farmi una sorpresa visto che fra poco è il mio compleanno, mah…
Non mi fido non ci vedo nulla di buono, anche perché comincio a sentire una musica che si propaga nell’aria.
Non ho avuto mai tanta paura come ora, la musica, il lume di candela mi sembrano così familiari che sto tremando. Buffy stupida, non farti prendere dalle emozioni e si realista! Probabilmente è quello stupido demone che ti vuole confondere… e ci sta riuscendo… perché ha scelto proprio quella canzone? Il Primo!!! Deve essere un suo braccio destro… la falce è li di fronte a me la prendo, la cantina non è grande e il signor braccio destro deve essere per forza qui…
Mi volto più volte per non farmi prendere alle spalle…Poi di nuovo è buio, sento un respiro avvicinarsi a me sempre più vicino, mi sfiora delicatamente…
Sto tremando, la falce mi cade dalla mani è come se fossi inerme a quella strana creatura della notte…
Ecco è arrivata la mia fine, ora questo essere delle tenebre mi ucciderà e io non potrò far nulla, eppure lo sento respirare è fermo, immobile come se aspettasse una mia mossa.
Cerco di colpirlo, ma inutilmente, sembra sempre di fronte a me e che abbia evitato i miei pugni e calci.
Invece le sue mani mi sfiorano soltanto, con tocchi lenti e delicati, mi accarezza i capelli, ma che intenzioni ha! E soprattutto chi è?
Cerco di farlo parlare, sto per chiederlo ma la sua mano mi blocca la bocca ed  ogni parola che sta uscendo.
Il brivido che avevo è aumentato, non so chi è, non lo vedo non so come combatterlo…e ora con la sua mano sulle mie labbra non posso nemmeno gridare, anche se dubito che Down si sveglierebbe.
Ora giuro gli mordo la mano e gli accendo la torcia in faccia!
Con un rapido movimento riesco a mordere la sua mano e accendo la torcia verso il punto in cui credo sia il misterioso demone., o qualunque cosa sia. E se fosse un fantasma? Bah! Buffy i fantasmi non possono toccarti! Ma quelli sotto la scuola sì, Buffy quelli erano zombi!
Comunque ho sbagliato punto perché di fronte a me non c’è nessuno, con dei rapidi movimento illumino ogni centimetro della cantina, ma nulla…
Bene un fantasma, o una strana entità è nella mia cantina e io sono rimasta chiusa qui con lui/lei.
Come se la mia vita non fosse già complicata, no,ora non lo è più.
Era da molto che non provavo queste sensazioni, brividi di paura sulla schiena, il cuore che batte forte aspettando una mossa dell’avversario, la vita ha ripreso il colore di una volta.
Il colore delle apocalissi evitate e dell’ignoto. 
Grido: “chi sei? Che cosa vuoi da me?” ma non ricevo risposta.
Eppure questa strana cosa deve essere qui la porta è chiusa almeno che non abbia una forza immane e silenziosa…
Poi un calcio mi fa cadere l’unica fonte di chiaro che m’era rimasta rompendola… sono di nuovo nell’oscurità.
B: “ grazie di avermi rotto la pila!”  ma solo la musica rompe il silenzio dall’altra parte.
Ho ancora un’ arma con me il cellulare, devo solo stare attenta che non lo scopra, cercherò di svegliare Down in modo che possa aprirmi e ripristinare la corrente.
Nascondendolo dietro la schiena faccio partire la chiamata, ma prima che il telefono squilli, la mano del mio nemico lo prende e lo spegne. Mi giro di scatto in modo che non possa essermi alle spalle, le uniche cose che ho capito di questo strano tipo e che non vuole uccidermi, almeno così penso, e che si sa muovere come un gatto nel buio…
Il suo respiro è ancora di fronte a me…Dolcemente prende la mia mano come se volesse ballare.
B: “ Angel giuro che se sei tu dopo t’uccido!”
Ma come tutta la notte non dice nulla… giuro che lo uccido! Ma ora mi ritrovo nell’ombra totale a ballare con uno sconosciuto, cerco di liberarmi per scoprire qualche lineamento del volto, ma il personaggio non me lo permette… appena cerco di toccarli il viso stringe forte le mie dita e riporta il mio braccio disteso.
Sento il suo corpo avvicinarsi, il battito del mio cuore accelera, una bocca di fronte alla mia… basta! Sono stufa di questo giochetto! Il mio asso nella mano l’ho ancora!
Cerco di distarlo muovendomi sinuosamente e di non farmi baciare, con rapidi movimenti riesco ad arrivare alla tasca dei jeans… 
Grazie alla distrazione del ballo sono riuscita a recuperare il portachiavi di casa e punto una debole luce sul suo viso…
Quelli che mi brillano davanti sono 2 occhi color oceano…occhi che non dimenticherò mai…cercando di averne la conferma vado verso le altre parti del viso, ma in un lampo anche il portachiavi mi viene rubato.
Poi senza rendermene conto pronuncio il suo nome: “Spike!”, un rumore assordante sulle scale e la porta a terra, buttata giù con un calcio netto.
Ritorno nel salotto, il misterioso uomo è già scappato via. Vado a dormire con la consapevolezza che forse, che probabilmente… no forse è stata solo la mia allucinazione a giocarmi un brutto scherzo.  

Per diversi giorni resto lì con quella domanda nella mia mente e se fosse Spike?
Ho cercato invano una risposta, segnali della sua presenza, che ne so una cripta nascosta, ombre nella notte che si muovono, ma sembra essere scomparso nel vuoto. Probabilmente è solo stata una sfottuta allucinazione! 

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Capitolo 4
*** 4° capitolo ***


La mia vita dopo quella stranissima notte è ritornata sui suoi binari, una giornata dopo l'altra.
Eppure oggi è il mio compleanno, il 25esimo, ma non ho molta voglia di festeggiamenti, in fondo a Sunnyday quel giorno succedeva sempre qualcosa di insolito.
Velocemente arrivano le 16, dopo aver accuratamente chiuso il pc e controllato di non aver lasciato nulla alla scrivania, mi dirigo verso la libreria che il signor Giles ha acquistato qualche mese fa.
Down è già seduta ad un tavolo ed è immersa nei compiti, Willow sta cercando qualche libro di magia, mentre io sono nella zona narrativa, magari troverò qualche testo interessante.
Non accennano al fatto di nessuna festa, sanno che non amo quelle a sorpresa perciò spero che non ne stiano organizzando una. Poi Willow mi raggiunge...
W: “Buffy stavo pensando per sfatare il mito, perché non organizziamo qualcosa a casa mia per stasera?”
B: “ cosa avevi in mente? Spero non qualche festa a sorpresa!”
W: “No, no tranquilla, saranno solo i soliti amici, io Kannady, Xander, Giles, Down e forse Faith e Wood.”
B: “va bene!”
La lascio così, e non so perché ma la posto di dirigermi a casa vado al cimitero.
Devo essere sicura che non ci sia una cripta o una dimora che possa nascondere  un qualsiasi demone. Approfittando della bella giornata e della poca gente posso curiosare tra le lapidi senza arrecare nessun sospetto.
Nulla, un attimo, Buffy, di fronte a me 2 cipressi che celano un'entrata di qualcosa, m'avvicino. Come sospettavo, c'é una cripta offuscata dagli arbusti  e dall'edera. Provo a buttare giù il portone, ma evidentemente è chiuso a chiave dall'interno.
Ripasserò stanotte dopo la festa, se è un covo di vampiri, di sicuro lo scoprirò.
Oppure è dove alloggia Spike? No, impossibile lui è morto! Stupida illusione ottica!  
Purtroppo le mie prospettive per la notte si sono dileguate, io e gli altri amici ci siamo messi a guardare alla tv un film veramente interessante e  abbiamo tirato molto tardi. È vero come dice sempre il Signor Giles il male non va mai a dormire, ma per stanotte avrò delle degne sostitute.
Rientro sola, Down è rimasta a casa di Will, s’è addormentata a metà del secondo tempo.
Apro la porta e cerco d’accendere la luce, non è possibile di nuovo, non 2 sere di seguito! Il contatore è nel corridoio, come sempre cerco di raggiungerlo senza inciampare in qualche mobile.
Di nuovo quel respiro insistente dell’altra sera, quello stupido essere che vuole farmi impazzire!
Lo so è qui di fronte a me e aspetta una mia parola una mia mossa, io sono in attesa come lui.
Sento il suo fiato vicino al collo, le mani che sfiorano il viso… Ok stop! Basta giochetti!
B: “ Spike? Ok, sei vivo, mi sta bene, ma sono stufa di stare al tuo divertimento!”
… Nulla! La mia pazienza s’è esaurita, corro verso il contatore prima che mi possa raggiungere, ma vengo fermata mentre tendo di ripristinare l’elettricità. Una mano ferma e decisa non mi permette di premere l’interruttore su on .
B: “ Spike, per favore non vorrai mica farmi del male?”
… Una voce finalmente.. “Non ti farei mai del male lo sai!”
La sua la riconoscerei anche fra 100 anni, anche se non credo vorrei vivere così a lungo.
Poi mi gira di colpo e mi stampa un dolce bacio sulle labbra e fugge verso l’uscita.
Sospiro, è fatto così con i suoi strani problemi mentali.
Ma non mi preoccupo molto prima o poi lo incontrerò e faremo 2 chiacchiere, a meno che prima non mi faccia scoppiare e lo uccida assicurandomi però che non torni in vita! 

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Capitolo 5
*** 5° capitolo ***


Il giorno dopo ho ripreso il lavoro con la consapevolezza che non so come e perché, ma Spike è vivo! Questo mi mette un senso di pace nel cuore, ma di rabbia nel cervello. Ho tante domande a cui vorrei mi rispondesse.
Come ogni sera riprendo la pattuglia, stavolta non sono alla ricerca di vampiri ignoti ma sono alla sua ricerca.
La cripta che c’era quel pomeriggio sembra molto più tetra, la porta però stranamente è aperta.
Ho qui tutto l’occorrente per affrontare qualsiasi cosa, ma entrando scopro che è vuota e anonima, non è di sicuro lo stile di Spike, comunque per sicurezza lo bagno di acqua santa.
Torno a casa, appena varco la porta mi viene incontro Dawn di corsa…
D: “allora quando avevi intenzione di dirmelo?”
Ma di che parla?: “Di che stai parlando, sei uscita di senno Dawn?”
D: “Lo sai che non mi piace che nascondi le cose… per fortuna Willow non lo fa!”
B: “ scusa ora mi spieghi, cosa centra Willow e perché m’accusi di non averti detto cosa?”
D: “ ok, ha chiamato Willow, e mi ha detto che Spike è in città, dunque si  prospetta che sia vivo e che tu ovviamente l’abbia visto!”
Rimango senza parole, così Will sa di Spike e mi da la conferma che non ho avuto nessuna allucinazione…
D: “Buffy? O mio Dio, tu non lo sapevi, dunque non l’hai incontrato!"
B: “… no, ora andiamo a letto”
La sera dopo do appuntamento a Willow, vorrei saperne di più, soprattutto perché non vuole farsi vedere, non vuole parlarmi e fa tutti questi sotterfugi.
Stiamo camminando nel cimitero come una volta, quando insieme combattevamo il male.
Willow inizia a parlare: “Non capisco perché mi hai portato qui, ok combattiamo ancora insieme il male, ma ora io sto ristabilendo il consiglio col Signor Giles…sono fuori allenamento”
Non parlo ma continuo a camminare poi faccio un respiro: “ Down mi ha detto della telefonata…”
W: “Oh, si la telefonata. Buffy io credevo che lui, che lui…”
B: “No, se Spike è in città ed è vivo…”
W: “ Buffy, c’è un problema”
B: “ quale?”
W: “Spike è morto!”
B: “COSA?”
Sono sconvolta
W: “eppure Angel  ne è sicuro, son 2 settimane che non lo sente, lo aveva mandato in missione qui vicino, poi il ritrovamento di  cenere di demone sul suo spolverino. ”
B: “non prova nulla Will lo sai!”
W: “Certo, in una città dove non ci sono bocche dell’inferno e l’attività demoniaca e quasi pari a 0? Prova tutto Buffy!
B: “Bè io l’ho visto è vivo! ”
Torniamo a casa, sono preoccupata dalle parole di Willow, ma non posso, non voglio credere….
…Poi è tutto  come un sogno.
Non riuscendo a dormire apro la finestra e mi affaccio al balcone, la luna illumina il mio viso e un pezzo di marciapiede, dove noto mozziconi di sigaretta per terra.
Scendo e controllo, ma quello che avevo visto risulta scomparso.
La porta è rimasta aperta, rientro, sotto la luce accesa lui.
Capelli corti e rasati, non più il biondo ossigenato di una volta, la solita camicia nera ed un paio di jeans dello stesso colore.
Alza il sopracciglio e mi sorride…
B: “Spike!”
S: “Ciao Buffy”
B: “Come? Che ci fai qui?”
S: “Pensa solo che sono un tuo dolce sogno amore”
B: “Cosa? Spike sei ancora impazzito?”
Ma Spike non risponde e s’avvicina e prendendo dolcemente le mie labbra mi bacia…
Mi ribello, e con un calcio lo butto a terra: “Ti è andato di fuori il cervello? Ma cosa ti salta per la testa?”
Spike si alza e sogghigna di nuovo: “ cosa c’è Buffy non vuoi più giocare con me?”
B: “NO!”
Ma è come parlare al vento… lui si imbatte sopra di me e cerca di mordermi.
La mia ora è giunta e proprio il vampiro che m’ha amato e m’ha ridato la vita, sta per togliermela.
Mi sveglio a casa di Willow dove ero andata dopo la ronda. Era tutto un sogno.
Vado a casa, la finestra è rimasta aperta, eppure ero sicuro di averla chiusa, la chiudo…di fronte a me lui, mi guarda con i suoi occhi blu, è Spike.
B: “cosa fai entri di soppiatto? Non ti hanno insegnato che esiste il campanello?”
Non dice nulla, di nuovo, questa situazione m’ha rotto!
B: “senti, sono stufa che non mi parli, e che mi fai le sorprese come un ladro!”
Come volersi dimostrare è li che mi guarda senza muoversi e senza parlare come se fosse un’apparizione.
Così faccio finta di nulla e mi metto a letto…
B: “bè, se vuoi puoi anche rimanere lì tutta la notte senza dire nulla, ma t’avverto non mi funziona la tapparella perciò domani sarai un bel mucchio di cenere!”
Mi son addormentata di botto, non so se è restato o no, ma dopo ho fatto solo bei sogni, è come se saperlo lì m’avesse tranquillizzata.
La giornata è volata, come ogni sabato ho fatto shopping e poi mi son fermata ad aiutare il Signor Giles in libreria…
Poi vado al cinema con gli amici…
Quasi quasi, esco all’intervallo e vado a cercare Spike, mi mancano le nostre passeggiate al cimitero… lo odio lo odio per quello che sta facendo. Entra ed esce dalla mia vita come un fantasma…
Qualche minuto dopo sono al cimitero, ma sola. Forse Spike è tornato a Los Angeles…
Entro, nella cripta e la porta mi si chiude davanti chiudendomi all’interno…benissimo, quello che mi mancava nella vita chiusa in una cripta…
Riesco ad accendere una torcia che trovo per miracolo… Scendo le scale….
Mi trovo meravigliata alla vista di quel buco. È arredato con molto stile… come se ci abitasse un nobile, tutto dorato e impreziosito da diamanti, perfino le coperte del letto che mi trovo davanti sembrano illuminarsi alla luce.
Dopo qualche secondo passi dietro di me, mi volto pronta a scagliare il paletto chiunque fosse… ma non sorpresa mi trovo davanti Spike.
S: “che ci fai qui Buffy? Non dovresti frequentare questi posti a quest’ora di notte.”
B: “Bè, sai io vado dove va il male”
S: “già…”
B: “bè visto che qui abiti tu, sarà meglio che vada a casa Down sarà già rientrata.”
S: “mi dispiace deluderti, ma credo che dovrai restare qui la porta si è chiusa dall’esterno, anzi quando vedi Xander perché non gli chiedi d’aggiustare anche la mia?”
B: “…eh??????????? Quella sera eri tu!!!! Lo sai? Ho minacciato d’ucciderti!”
S: “… e chi pensavi chi fosse Angel? Non avrei avuto la stessa leggerezza nel tenerti mentre ballavamo…”
B: “comunque, mi hai spaventata! E non mi è piaciuto il tuo gioco”
S: “l’idea è stata di Faith… falle una sorpresa…”
B: “avresti potuto parlarmi…”
S: “ addio atmosfera romantica…”
Cominciamo a litigare…. E per una mezz’ora siamo un botta e risposta…
Un rumore ci spaventa. Lui sale di sopra e scende qualche secondo dopo, una luce forte e decisa illumina la stanza.
B: “Bene a quanto vedo ci siamo civilizzati…”
S: “dai, a parte la luce era bella anche la cripta di Sunnyday”
B: “ in effetti sì.. lo era!”
B: “ ora sarà meglio tentare d’uscire s’è fatto molto tardi…”
Cerchiamo in tutti modi di aprire la serratura, ma invano… Ho qui il cellulare e per fortuna prende…
Provo a chiamare Willow… staccato… Xander… staccato.
S: “Buffy, non credo che a quest’ora qualcuno ti risponda.. a parte Angel!”
Rinuncio ad uscire di lì, dovrò accontentarmi della sua compagnia.
….Poi senza spiegarcelo ci troviamo seduti sopra una tomba a guardarci, non riusciamo più a dirci nemmeno una parola.
Questa situazione è diventata imbarazzante per entrambi, ma mentre lui prende l’iniziativa e cerca di baciarmi, sentiamo un tonfo improvviso e la porta cade a terra.
Davanti a noi Julia, una delle cacciatrici che mi guarda…
J: “Buffy? Che ci fai qui?”
Non faccio tempo a risponderle scruta l’uomo ed esclama: “Spike! Spike giusto? Capelli ossigenati, vestito di nero occhi profondi, prima cattivo e ora buono.”
Spike la guarda perplesso, poi con il suo tipico accenno sorride…
Usciamo da quella cripta, l’aria della notte è fredda e pungente.
A casa ripenso alla strana serata, quando lui si ripresenta davanti a me.
B: “Qualcuno dovrebbe insegnarti le buone maniere”
Credo stavolta  di essere sveglia, ma potrebbe essere uno di quei sogni in cui pensi di viverlo sulla tua pelle e come cacciatrice m’è capitato più volte.
Non so cosa fare, forse dovrei dare ascolto a quella vocina che mi dice di rimettermi a dormire e non pensarci, oppure finalmente prendere una decisione che potrebbe cambiarmi la vita per sempre.
Spike è ancora lì… e mi sussurra…: “Anch’io ti amo, era questo che volevo dirti”
Lacrime di gioia e contemporaneamente di tristezza mi scorrono sulle guance… s’avvicina e delicatamente le asciuga…  

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