Ricomincio da Te

di Ce_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 12 Aprile: prologo! ***
Capitolo 2: *** 13 Aprile: il racconto di Ginny! ***
Capitolo 3: *** 14 Aprile: finalmente a casa! ***
Capitolo 4: *** 15 Aprile: ti amo dalla notte dei tempi! ***
Capitolo 5: *** 16 Aprile: damigelle d'onore! ***
Capitolo 6: *** 17 Aprile: I don't wanna miss a thing! ***
Capitolo 7: *** 18 Aprile: la coppia perfetta! ***
Capitolo 8: *** 15 Maggio: tra liti e nascite! ***
Capitolo 9: *** 30 Luglio: casa nuova, vita nuova! ***
Capitolo 10: *** 21 Ottobre: io e te non abbiamo più nulla da dirci! ***
Capitolo 11: *** 22 Ottobre: piangono come non avevano mai pianto prima! ***
Capitolo 12: *** 23 Ottobre: nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa e qui i folli sono due! ***
Capitolo 13: *** 24 Ottobre: tu non sei mio fratello, non il fratello che credevo di conoscere! ***
Capitolo 14: *** 30 Novembre: lui non è uno stupido sbaglio! ***
Capitolo 15: *** 1 Dicembre: sei molto più del fratello che credevo di conoscere! ***
Capitolo 16: *** 16 Dicembre: devo far felice te per avere la possibilità di essere felice io! ***
Capitolo 17: *** 24 Dicembre: I have the answer to all your fears! ***
Capitolo 18: *** 25 Dicembre: forse è vero che a Natale siamo tutti più buoni! ***
Capitolo 19: *** 31 Dicembre: certe cose non cambieranno mai! ***
Capitolo 20: *** 18 Gennaio: We're here. We're together, forever. ***



Capitolo 1
*** 12 Aprile: prologo! ***


Harry Potter
E' una calda mattinata di aprile e io mi sto preparando per una nuova conferenza; non ce la faccio più, la vita da capo dipartimento Auror mi distrugge: sono sempre pieno di impegni!
Arrivo con Ron ad Oxford nel primo pomeriggio; cominciamo subito a parlare del nuovo progarmma di protezione per gli dtudenti di Hogwarts... Mentre gli altri discutono, però, comincio a pensare alla mia ultima conferenza, un mese fa a Manchester quando, invece di tornare subito a casa sono andato a trovare Ginny che non vedevo da più di un anno; abbiamo parlato, ci siamo baciati, abbiamo fatto l'amore, ma alla fine lei ha spezzato tutta la nostra magia con poche parole che ricordo fin troppo bene: << Harry, mi dispiace ma non provo più nulla per te.. >>. In quel momento tutto il mondo mi è crollato addosso, e la consapevolezza che non posso vivere senza di lei si fa ogni giorno più forte.
<< Ehi amico, dobbiamo tornare a casa >> é la voce di Ron a riportarmi alla realtà...così, ci smaterializziamo per tornare a casa.
 
Ronald Weasley
Entro in camera di Hermione per salutarla, lei è lì che mi aspetta con il suo sorriso solare e il viso d'angelo.
<< Buongiorno >> le dico << 'Giorno, è pronto per una nuova conferenza, signor Weasley? >> scherza lei,
<< Certo, io sono nato pronto, signorina Granger! Scappo da Harry che sono in ritardo >>
<< Si amore, stagli vicino, lo vedo un po' giù dopo quello che è successo con Ginny >> lei, sempre così preoccupata per tutti,
<< Tranquilla, sarà soltanto uno dei suoi momenti...Vado! >> io, il solito insensibile... le dò un bacio leggero sulle labbra e vado dal mio migliore amico.
 
Hermione Granger
Sempre il solito Ron, non si accorge mai di nulla, mache posso farci? io lo amo così com'è. La verità, però, è che Harry dopo l'ultimo incontro con Ginny è sempre molto triste, non ride più, è cupo, non è più l'amico che conoscevo e sono preoccupata per questo.
 
Ginevra Weasley
Si, la morte di Fred mi ha distrutta, ma lui l'avrebbe presa con una risata e d'ora in poi anche io voglio essere felice, in fondo è ciò che lui vorrebbe.
sono su un treno Manchester-Londra e sono la ragazza più DECISA del mondo magico; devo chiedere scusa a tutti: a George, a Ron, a Hermione e.... a Harry per essermene andata quando c'era bisogno di me; già, Harry... sono stata una stupida a dirgli quelle cose, lui non se le merita, mi ama e io lo ricambio in pieno; volevo allontanarlo per un po', non volevo farlo soffrire come stavo facendo io e ho solamente peggiorato le cose.. Ora andrò da George, lui mi capirà sicuramente.
Scendo dal treno, vado subito a Diagon Alley, entro nei "Tiri Vispi Weasley" e mio fratello, prima mi guarda sorpreso, ma poi mi dice: << Bentornata sorellina, spero che tu stia meglio, puoi restare quanto vuoi, questa è anche casa tua..! >> lo sapevo, sapevo che mi avrebbe capito senza che gli dicessi nulla. << Grazie George >> sono le uniche parole che escono dalla mia bocca.
Salgo nella camera degli ospiti, mi infilo nel letto e comincio a piangere come una fontana, in effetti quest'ultimo periodo piango molto, troppo spesso... Cerco di calmarmi, domani penserò a riparare i miei danni con il resto della famiglia; ora voglio soltanto dormire, sono troppo stanca.


NDA
 Ginny dopo la guerra va a vivere a Manchester, distrutta dalla morte di Fred. Gioca con le Holyhead Harpies. Allontano Harry solo per non farlo soffrire.
Harry è capo del dipartimento Auror, abita a Grimmauld palce N 12 e non riesce più a vivere senza Ginny.
Ron e Hermione vivono alla Tana e capiscono di non poter fare a meno l'uno dell'altra.
Q uesta è la mia prima Fanfiction e, anche se non mi convince molto ho deciso di pubblicarla... Fatemi sapere il vostro parere! 
Grazie mille, Ce_

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Capitolo 2
*** 13 Aprile: il racconto di Ginny! ***


13 Aprile
Hermione Granger
Eccomi qui, sul mio letto con il viso incollato al petto di Ron, ieri sera quando lui é tornato dalla conferenza abbiamo dormito insieme, senza fare l'amore, abbiamo solamente dormito e io mi sono sentita completa come ogni volta che lui é con me. Mi alzo piano, cercando di non svegliarlo, ma non riesco nel mio intento.
<< Buongiorno tesoro >> gli dico dandogli un bacio pieno di passione
<< Ciao, dove stai andando? >>
<< Non lo so, oggi è il mio giorno libero, forse vado a fare un po' di shopping a Diagon Alley e magari saluto anche George che é una vita che non lo vedo.. Tu invece che intenzione hai? > >
<< Hemm.. V-vado con Harry a fare un giro, S-sai, tu mi hai detto di stargli vicino...anzi, corro da lui perché abbiamo appuntamento tra 10 minuti, ciao  'Mione >> mi da un dolce bacio e va dal suo migliore amico, io rimango a fissare il punto in cui lui se ne é andato.. Amo quando mi chiama con quel soprannome, amo tutto di lui... Ma perché aveva quel tono così imbarazzato?  Nasconderà mica qualcosa?  Ne parleró con Harry...
Mi preparo e scendo giù dove Molly mi ha preparato la colazione
<< Buongiorno, Hermione... Dormito bene? >> mi accoglie la signora Weasley << Abbastanza Molly.. Oggi vado a Diagon Alley e passo a salutare George! >>
<< Oh, perfetto , mi risparmi una lettera, dì a George che sto organizzando un pranzo in famiglia per domenica 25, così può organizzarsi bene con il negozio >>
<< Riferiró sicuramente, non aspettatemi per pranzo, ci vediamo sta sera.. Ciao ciao! >>
<< Ciao cara, divertiti e fai attenzione>>  oh, Molly è sempre stata come una seconda mamma per me e io come una figlia per lei, le voglio un bene infinito.   Mi smaterializzo a Diagon Alley e entro subito al Ghirigoro, mi piace da morire girare tra gli scaffali pieni di libri, mi piace stare ore qui dentro, anche se poi non compro nulla, quando esco mi sento serena..
 Dopo un paio d'ore che giro tra gli scaffali decido che é ora di andare da George... Entro nel negozio, ovviamente sempre pieno di ragazzini anche in periodo di scuola, e comincio a cercare George per riferirgli il messaggio di Molly... Eccolo lì, nel retro bottega.
<< Ehi George! >> lo saluto io
<< Hermione, che sorpresa, sei sola? >> perché si guarda intorno sospettoso?
<< Si, Ron è in giro con Harry e io ho pensato di fare un salto, sono venuta anche per dirti che Molly sta organizzando un pranzo per domenica 25 e dice che non devi mancare! >>
 << Oh, si certo, puoi dirgli che ci sarò, ora scusami ma devo tornare a lavoro, ci si vede! >> non è da George liquidarmi cosí.. Che succede questa mattina? Cosa è che devo sapere?
Mentre questi pensieri mi frullano per la testa vedo una chioma rosso fuoco entrare dalla porta del retro, la seguo, la riconosco anche da dietro, la riconoscerei ovunque, quella é Ginny!
 << Ginny! >> urlo per farla voltare
<< Oh, c-ciao Hermione >> lei si girá e scopre il suo volto rigato dalle lacrime << Cavolo Ginny che succede? Che ci fai qui? É successo qualcosa di grave?? >> le domande escono da sole dalla mia bocca e, senza pensarci due volte, corro ad abbracciarla, quanto mi è mancata la mia migliore amica?
 << Hermione vieni su, devo parlarti >> è tutto quello che riesce a dirmi in preda ai singhiozzi con il viso affondato nei miei capelli.
 La porto su nell'apprtamento, la faccio sedere sul divano e cerco di farla calmare << Gin, calmati.. Ora ci sono qua io, vuoi una camomilla? Cosa posso fare per te? >> finalmente riesce a calmarsi,
<< Grazie Herm, ma non voglio niente... Ho solamente bisogno di parlarti, mi sei mancata tanto e devo chiederti scusa se me ne sono andata senza aiutarti, mi dispiace veramente tanto! >>
<< Oh Ginny, anche tu mi sei mancata da morire e non devi scusarti, io ti capisco... Ora però raccontami come è andata >>
<< Quando è finita la guerra ero distrutta per la morte di Fred, non potevo sopportare di aver perso un fratello e  me ne sono andata non rendendomi conto del male che vi ho fatto, del fatto che magari con il vostro aiuto potevo superare questa cosa. Lasciare Harry è stata la cosa piú difficile che io abbia mai fatto e quando lui è venuto da me un mese fa, abbiamo fatto l'amore e io mi sono sentita di nuovo completa, appagata, mi sono sentita VIVA, ma non potevo permettere che Harry, standomi vicino, soffrisse come stavo facendo io in quel momento e così gli ho detto che non provavo piú nulla, ma mentivo, io lo amo con tutta me stessa. Ieri ho capito di aver sbagliato e sono venuta qui da George per farmi perdonare da tutti quanti e sta mattina è successa una cosa che non credevo potesse accadere: erano un po' di giorni che avevo nausee mattutine, il pianto facile, sbalzi d'umore e cose varie, così , questa mattina ho deciso di fare il test di gravidanza e... Herm... Io non so se essere felice o no, non voglio che Harry mi perdoni solamente perchè è successo quel che è successo, voglio che lui mi accetti e mi perdoni a prescindere da questo fatto...Ho scoperto di essere incinta Herm, e non so cosa fare... Ti prego, aiutami! >> Non ci posso credere, è incinta?!?
 << G-Gin, è una cosa meravigliosa, sono sicura che Harry capirá! >>
<< No Hermione non dire niente ad Harry, non deve sapere che sono incinta, se riusciró a sistemare le cose con lui, glielo diró in seguito... Domani mattina andró alla Tana per salutare tutta la mia famiglia e pomeriggio parleró con lui! >> è davvero sconvolta, non so proprio come comportarmi.
<< Ok, allora io ora vado perché si è fatto tardi, se hai bisogno di me mandami un gufo e io verró, ti voglio bene.. Ciao Gin >> le dò un bacio sulla guancia ed esco dal negozio, mi ha fatto davvero bene rivedere la mia migliore amica anche se è così giù di morale, spero che Harry la capisca e la perdoni.
Arrivo alla Tana, Molly è in cucina, Arthur ancora a lavoro e Ron e Harry sono in camera... Salgo da loro e li trovo a parlare sul letto, Harry è davvero sconvolto, cosa sta succedendo oggi?
<< Ciao ragazzi! >> li saluto io
<< Ciao 'Mione >> Ron mi saluta e mi dà un bacio
<< Harry, che succede? >>
<< Oh niente, è solo un po' di malinconia... Mi passerá.. >> cerca di ricacciare le lacrime dentro di se e io lotto per non dirgli nulla del mio pomeriggio..
<< H-Hermione, devo parlarti.. Andiamo un attimo in camera tua? >> è Ron con la voce spezzata che non promette nulla di buono..
<< Si certo, è successo qualcosa? >> non mi da neanche il tempo di parlare che corre in camera mia e si chiude la porta alle spalle, io non capisco piú nulla, eppure sono Hermione Granger, mica una qualunque...
Entro in camera e davanti a me trovo una scena che non mi sarei mai aspettata: Ron è inginocchiato vicino alla finestra con un cofanetto di velluto in mano, mi guarda con gli occhi pieni di aspettativa e mi dice: << Hermione, io so di non essere l' uomo perfetto per te, non lo sarei per un'altra, figurati per te... Io ti amo alla follia e non riesco più a vivere senza di te..V-vuoi sposarmi? Lo so che io nei tuoi panni non farei un passo del genere con uno come me...ma... >> il mio cuore manca un colpo, non lo faccio neanche finire di parlare che mi butto su di lui e scoppio a piangere come una scema
 << lo voglio, lo voglio, lo voglio, lo voglio, lo voglioooo, non essere stupido Ronald, tu sei un uomo perfetto >> è tutto quello che riesco a dire con il viso affondato nell'incavo della sua spalla e lui mi prende, mi mette sul letto e li cominciamo ad abbracciarci, a baciarci, ad amarci...
 Sono le 2:00 del mattino, e io sono la donna piú felice del mondo, sono sul letto abbracciata al mio futuro marito e penso a tutto ció che è successo oggi... E dire che giusto l'altro giorno mi stavo lamentando del fatto che le mie giornate erano troppo noiose e ripetitive: casa-lavoro-casa-lavoro-casa-lavoro.
Invece, oggi sono successe una marea di cose: è tornata Ginny, ho scoperto che è incinta e vuole parlare con Harry e Ron mi ha chiesto di sposarlo...
Credo che questa settimana sarà piena di sorprese...

NDA
Il primo capitolo era una specie di prologo per farvi capire in quale contesto è ambientata la mia storia, quindi, è raccontato da tutti i personaggi... D'ora in poi, però, i capitoli saranno narrati dal punto di vista di un solo personaggio che racconterà tutta la sua giornata...
Ringrazio molto chi mi ha lasciato una recensione e anche i lettori silenziosi..
Mi raccomando, continuate a recensire e a seguire la mia storia..
Grazie mille, Ce_  personaggip

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Capitolo 3
*** 14 Aprile: finalmente a casa! ***


14 Aprile
Ginevra Weasley
Cosa gli dico? Come faró a fargli capire le ragioni per cui me ne sono andata? Che reazione avrà la mia famiglia? E se mi odiassero? Se rischiassi di perdere uno di loro perchè non gli sono stata vicina in questi 3 anni? Se dovessi perdere Bill,o mamma, o papà, o Charlie, o Percy....o Ron?? Non potrei sopportarlo! Non sono pronta per presentarmi da sola alla Tana.. Devo avere l'appoggio di qualcuno... George no, lui è colui che ha chiamato a raccolta tutta la famiglia senza spiegare neanche il perché, lui deve strare con loro.
Hermione.. È la mia unica ancora di salvezza.
Prendo il telefono e compongo il suo numero
<< Pronto? >>  la mia migliore amica mi risponde dall'altro capo del telefono con voce eccitata
<< Ciao, sono Ginny.. Volevo chiederti se potevi venire un attimo qui da me, mi serve il tuo aiuto >> che cos'era il tono formale che è uscito dalla mia bocca? Lei è praticamente mia sorella, non posso parlargli così
<< Certo Gin, vengo subito >>
Mentre l'aspetto vado a farmi una docca fredda sperando che mi chiarisca le idee... Quando torno i camera trovo Hermione appoggiata sul mio letto.
<< Buongiorno >> l'accolgo ostentando tranquillità
<< Sei agitata vero?  Ti si legge in faccia, vedrai che andrà tutto bene >>
<< Oh Herm, se non dovessero perdonarmi, se anche solo uno di loro non riuscisse a perdonarmi cosa farò io senza di loro? >>
<< Tranquilla, sono sicura che ti capiranno, vuoi che ti accompagni da loro vero? >> come faceva a capirmi al volo?
<< Si, mi sarebbe di grande aiuto... Harry? >> non riesco a trattenermi , devo sapere come sta.
<< E’ andato a lavoro, torna nel tardo pomeriggio, ma non gli  ho detto nulla dell' incontro di ieri sera >>
< < Grazie, non sono sicura di riuscirlo ad affrontare >>
<< Gin è ora di andare, avranno appena finito di pranzare e ci staranno aspettando. >> non sono pronta,  Ginny sta calma, tranquilla, andrà tutto bene... Cercavo di rassicurarmi ma le mie parole non convincevano neanche me stessa...
Mi smaterializzo insieme ad Hermione di fronte al cancello della Tana, non pensavo che rivedere questo posto mi avrebbe fatto questo effetto, mi sento a casa come non mi ci sentivo da 3 anni ormai... Superiamo il cancello e ci avviciniamo alla porta dell'abitazione, Hermione bussa e si mette davanti a me per coprirmi alla vista della mia famiglia, sento la porta aprirsi e la voce di mia madre
<< Ciao cara, George ha convocato anche te? >> riesco per un pelo a resistere alla tentazione di rifugiarmi tra le braccia di mia madre come avevo fatto tante volte da piccolina... Hermione entra un altro po' nella stanza e io la seguo per non farmi notare
<< Si Molly, veramente la sorpresa che vi ha annunciato George è proprio qui con me >> la mia migliore amica si sposta  da davanti a me e il quadretto che vedo davanti hai miei occhi mi mozza il fiato: tutta la mia famiglia è li davanti a me con la bocca aperta per la sorpresa, dopo un attimo di silenzio comincio a sentire urla, lacrime e gli abbracci dei miei familiari  mi stritolano, tutti tranne uno: Ron mi guarda con gli occhi fuori dalle  orbite e corre verso di sopra.. Cosa è successo? Perché Ron se ne è andato prima di sentire le mie ragioni? Sono disperata!
La voce di mia madre mi riporta alla realtà ignorando completamente il comportamento di mio fratello
<< Ginny cara, quando sei tornata? Perché non sei venuta subito da noi? >> è tutto quello che riesce a dirmi con la voce rotta dal pianto e avvinghiandosi di nuovo a me...
<< Io vi devo delle scuse >> dico cercando di non scoppiare a piangere
<< Ginny ma quali scuse? >> Bill mi guarda con gli occhi umidi e cerca di dissuadermi
 << No Bill, devo dirvi le mie motivazioni e poi deciderete voi se perdonarmi... No, non interrompetemi >> mi affretto ad aggiungere reprimendo un altro tentativo di rassicurarmi e inizio il mio racconto:
<< Come dicevo, io devo scusarmi con tutti voi per essermene andata quando voi avevate bisogno di me e soprattutto devo scusarmi per come me ne sono andata: senza dirvi nulla, spedendovi solo quella lettera in cui dicevo di star bene e di vivere a Manchester, senza darvi il mio appoggio in quel momento così buio, senza neanche assistere al funerale di Fred... Ma sapevo che se mi fossi fermata a riflettere un attimo sulla mia fuga avrei cambiato idea e sarei stata solo un peso per voi, un'altra persona da consolare, cosí, senza neanche pensarci,sono fuggita..>> mi fermo un attimo per riprendere fiato e già comincio a sentire i singhiozzi di mia madre, ma continuo  cercando di sembrare calma.
<< Inoltre non mi perdoneró mai il fatto di essermi persa tutti gli eventi di questi 3 anni, ma in quel momento pensavo solo a Fred, è colpa mia se Fred è morto perché se io non avessi chiesto aiuto, lui non sarebbe mai corso da me per soccorrermi>> a questo punto sento le lacrime scendere sulle mie guance e non riesco più a fermarle... sento qualcuno che mi stringe da dietro: è Charlie
<< Sorellina, basta farti del male, non è colpa tua e noi ti abbiamo già perdonata da tempo >> il resto della mia famiglia conferma le sue parole e sono sommersa di nuovo dagli abbracci di tutti.
<< Vado da Ron >> annuncio all'improvviso, non ho dimenticato la reazione di mio fratello quando mi ha vista entrare.
Salgo le scale ed entro in camera sua, Ron è seduto sul letto e mi rivolge uno sguardo pieno d'odio
<< Ciao Ron, che ti succede? >> cerco di chiedergli con la voce traballante
E a questo punto scoppia il putiferio :
<< COSA MI SUCCEDE, COSA MI SUCCEDE GINNY? PENSI CHE BASTI RIPRESENTARSI  DOPO 3 ANNI  PER CANCELLARE QUESTO PERIODO DI SOFFERENZE? CREDI  DI POTER RIENTRARE NELLA NOSTRA VITA COME SE NIENTE FOSSE? EPPURE TU NON C'ERI QUANDO C'ERA BISOGNO DI TE, QUANDO IO HARRY E BILL VENIVAMO CHIAMATI TUTTE LE SERE  PER ANDARE A PRENDERE GEORGE IN UN PUB MEZZO MORTO, TU NON HAI VISTO IL TUO MIGLIORE AMICO RIFIUTARE IL POSTO DA CAPO AUROR E NON SEI DOVUTA ANDARE DAL MINISTRO PER FARLO REINTEGRARE E NON HAI NEANCHE DOVUTO VEDERLO MENTRE SI COMPIANGEVA PER I SUOI STUPIDI SENSI DI COLPA, NON SEI STATA COSTRETTA A CONSOLARE TUA MADRE E TUO PADRE PER LA PERDITA DEL FIGLIO MENTRE TU SOFFRIVI DA MATTI GIÀ DA SOLO! E ORA PENSI CHE TORNI TUTTO COME PRIMA??>>
Ron si sta liberando dei suoi pensieri e tutte queste parole per me sono peggio di uno schiaffo in faccia, so che hanno sofferto, ma sentirmelo dire così direttamente è veramente dura..
<< R- Ron, hai sentito il discorso che ho fatto giù? >> chiedo mentre le lacrime scendono imperterrite sul mi viso
<< Dopo la prima parte non ho voluto sentire piú altre cavolate >>
<< Allora per favore lascia che ti spieghi >>
<< Ho detto che non voglio sentire piú nulla >> fa per andarsene, ma lo trattengo per un braccio e lo costringo a girarsi
<< NO, IO HO SENTITO TE E ORA TU TI SIEDI E MI ASCOLTI: io ero distrutta perché se Fred è morto è solo colpa mia, non potevo tornare e sopportare i vostri sguardi che mi ricordavano di essere colpevole ed erano pieni d'odio, non potevo neanche sopportare di pensare di essere un peso in piú per la mia famiglia, per te, per Hermione.... Per Harry, non potevo piú guardavi in faccia così sono scappata senza pensare, perché sapevo che se mi fossi fermata a riflettere avrei cambiato idea e in quel momento fuggire mi sembrava la cosa migliore non per me ma per voi...>> Ron è sconvolto, forse non si aspettava una confessione così da parte mia
<< I-io non credevo che dietro la tua fuga ci fosse tutto questo, S-scusa, solo che è stato un periodo faticoso per me... >> cerca di scusarsi lui, ma qui in realtà sono io quella che dovrebbe scusarsi ancora di piú...
<< Si, lo so.... Lo è stato un po' per tutti >> Ron si avvicina cauto a me, mi prende tra le sue braccia e io non reggo piú, piango tutte le lacrime che ho retto per 3 lunghi anni, mi sento finalmente libera, piú leggera...
<< Grazie per avermi capita >> è tutto quello che riesco a dire tra le braccia del mio fratello preferito
<< Tranquilla, io ci sarò sempre per te >> sentiamo bussare alla porta: è Hermione
<< Ehi, tutto ok? >> si affaccia cauta sulla porta cercando di studiare bene la situazione
<< Si tutto bene grazie... Credo che questa sera rimarrò qui alla Tana, questo è il mio posto >>
<< Fantastico! Così divideremo la camera come ai vecchi tempi... Che intenzioni hai con Harry? >> perché mi fa questa domanda, non lo so neanche io...
<< Non ce la faccio ad affrontarlo, e se non dovesse perdonarmi? >>
<< Tranquilla, Harry è una persona piú sensibile di me, ti capirá sicuramente...anche lui ha avuto la sua bella dose di stupidi sensi di colpa >> Ron si intromette nel nostro discorso
<< Lo so, ma non credo che sarà facile perdonarmi ciò che gli ho detto un mese fa, non so quando e se gli parleró... Intanto voi non ditegli nulla! >>
<< Ok Gin....Hemm io ora vado è! Non aspettatemi per cena >> Hermione se ne va velocemente con l'aria di chi ha appena avuto un lampo di genio... Chi la capirá mai quella ragazza?
<< Ciao Herm >> rispondiamo all'unisono io e Ron e scendiamo giù per mangiare con il resto della nostra famiglia.
Durante la cena si parla degli ultimi anni.. George mi parla di Angelina e della gravidanza, Percy di Audrey, Bill di Victorie, la sua prima figlia e Charlie della sua nuova fiamma... Mi fanno partecipe delle loro vite e quando salgo su in camera mia è come se non me ne fossi mai andata, ora devo pensare solo ad Harry, non me la sento di parlargli, almeno non adesso...
Mi metto a letto senza aspettare Hermione, a proposito, che fine ha fatto Herm?  Se ne è andata con un'aria strana appena abbiamo iniziato a parlare di Harry... Nasconderà mica qualcosa?
Ci penserò domani, ora sono troppo stanca , ho avuto una giornata veramente molto intensa...
 
 
NDA
In questo capitolo ho voluto trattare il rapporto di Ginny con la sua famiglia, ma state tranquilli, nel prossimo ci sarà il tanto atteso incontro con Harry.
Inoltre, ho immaginato che durante la battaglia Fred, vedendo Ginny in difficoltà, sia corso in suo aiuto e, mentre andava verso di lei, sia stato colpito da una maledizione: ecco il motivo per il quale Ginny ha tutti questi sensi di colpa.
Ron e Hermione per adesso non diranno nulla del loro matrimonio, ma presto sveleranno la notizia.
Ah, inoltre volevo dire che Ginny non sta lavorando perché le Holyhead Harpies le hanno permesso di prendersi un periodo di pausa.
Ringrazio moltissimo chi è arrivato a leggere fin qua e chi ha recensito... Spero che continuerete a seguire la mia storia e che mi farete sapere cosa ne pensate.
Grazie mille e un bacio, Ce_ 

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Capitolo 4
*** 15 Aprile: ti amo dalla notte dei tempi! ***


15 Aprile

Harry Potter

Non riesco a smettere di pensare alla conversazione avuta ieri sera con Hermione, quando ha smesso di parlare ero così frastornato che non riuscivo piú a capire nulla: si era presentata a casa mia con la scusa di voler cenare con me, mentre mangiavamo parlavamo del piú e del meno, della proposta di Ron, del lavoro al ministero e della Tana eppure lei aveva un'aria tesa, infatti, appena finita la cena, seduti sul mio divano mi aveva detto:

 << È tornata  Ginny >> a quel punto avevo cominciato a non capirci piú nulla, lei mi aveva spiegato il perché se ne era andata: i sensi di colpa, il dolore per la perdita del fratello, la paura di essere un peso per la sua famiglia e il dispiacere per aver perso questi 3 anni della nostra vita, ma sulle parole di un mese fa non mi aveva rivelato nulla...
Sapevo solo che lei non se la sentiva di parlare con me. Dopodiché Hermione se ne era andata augurandomi la buonanotte e lasciandomi ancora stordito per le parole che avevo appena ascoltato.
Ora sono consapevole solo di una cosa: se Ginny è tornata deve esserci un motivo e se lei non vuole parlarne con me sarò io ad andare da lei, voglio avere una secondo possibilità, se è la verità sono pronto anche ad ascoltare un'altra volta che lei non prova più nulla per me, ma devo fare un altro tentativo.
Passo a lavoro e trovo Ron nel suo ufficio coperto da un mare di scartoffie:
<< 'Giorno >> mi presento io
<< B-buongiorno Harry, scusa ma ho molto da fare >> Ron è agitato e cerca di liquidarmi, ma io non glielo permetto
<< Ron tranquillo, puoi comportarti normalmente... So che Ginny è tornata, me lo ha detto Hermione ieri sera >> rivelo subito la cosa a Ron altrimenti passerà tutta la giornata ad evitarmi
<< Ah... Beh... Si.... È stata una sorpresa un po' per tutti no? >>
<< Eh già >> cerco di apparire tranquillo ma dall'espressione che ha Ron capisco di non esserci riuscito
<< Come stai, amico? >>
<< Bene, se non vuole venire lei da me, andró io da lei! Ora peró dobbiamo metterci a lavoro, altrimenti non troverò il tempo di andare da tua sorella >> bravo Harry, cerca di sdrammatizzare così magari ti tranquillizzi anche
<< Harry ma quale lavorare? qui non sembra di stare nel dipartimento Auror.. Da quando Voldemort è morto siamo solamente pieni di carte e di conferenze stampa... Neanche piú un piccolo furto, si lavora di piú nel dipartimento "dolce far niente" >> rido alla battuta di Ron
<< Lo so Ron che adesso è noioso, ma fidati, preferisco così... E poi firmare documenti non significa non lavorare >>
<< Certo, ho studiato per diventare Auror e invece di rischiare la vita rischio di rompermi una mano per le numerose firme...bah! >>
<< Ahahah ok Ron, a lavoro adesso >>
Chi cerco di ingannare?  Oggi non riusciró neanche a dire come mi chiamo, se non risolvo al piú presto la faccenda di Ginny non riusciró a concentrarmi piú su nulla... Mentre Ron lavora io invento il mio piano per il pomeriggio... Vado alla Tana, dove sta Ginny e ci parlo.. Devo scoprire non solo i motivi della fuga che le ho già perdonato da un pezzo, ma soprattutto devo scoprire se è vero quello che mi ha detto un mese fa... Dopodiché non so che farò, mi lascerò trascinare dagli eventi.
<< Amico, so che mia sorella è un chiodo fisso per te, ma il mio stomaco sta reclamando >> Ron mi riporta con i piedi per terra
<< Weasley, il tuo stomaco reclama sempre, e non per forza all'ora di pranzo... Comunque credo sia ora di andare veramente >>
Scendiamo nel bar vicino al ministero dove siamo soliti mangiare (non ci piace la mensa per i dipendenti del ministero) e ci sediamo in uno dei tavolini liberi. Vedere Ron mangiare con così tanta foga mi fa un pochino invidia, il mio stomaco oggi non vuole saperne nulla del cibo, quindi, cerco di avere una conversazione con il mio migliore amico intento a strafogarsi.
<< Allora, quando avete intenzione di dire alla famiglia del matrimonio? >>
<< Eh? Oh, si... Pensavamo di dirglielo dopo che le cose con Ginny si sono stabilizzate... Insomma volevamo un piccolo ritorno alla normalità per l'annuncio >>
<< Capisco >> annuisco e comincio a bere la mia burrobirra
<< Senti Harry, Hermione ti ha detto del litigio tra me e Ginny? >> la bevanda mi va quasi di traverso e comincio a tossire
<< C-cosa? Che è successo? >>
<< Niente è che... Insomma, quando ho visto Ginny ricomparire quasi come se niente fosse non ci ho visto piú e le ho riversato addosso tutta la mia rabbia... Peró alla fine entrambe abbiamo capito e perdonato le ragioni dell'altro e ora è tutto a posto... Volevo solamente che tu lo sapessi, caso mai oggi dovesse uscire questo discorso >> mi rivela Ron
<< Sei sempre il solito insensibile, comunque grazie, mi sarà sicuramente di aiuto >>  scherzo io
<< Ok, ora peró devi andare, io torno a lavoro e metto anche la tua parte di firme... Mi devi un favore! >>
<< Un favore? E tutte le volte che tu sei uscito con Herm e mi ha lasciato da solo? Va a lavorare, questo è un ordine, sono il tuo capo!  >>
<< Ok, signor Potter.. A dopo e in bocca al lupo con mia sorella >>
<< Crepi il lupo! >>
Ok, sta calmo, sta calmo, sta calmo.
Mi smaterializzo alla Tana, entro e mi accoglie la signora Weasley
<< Ciao Harry caro, cosa ti porta fin qui? >>
<< Salve signora Weasley, vorrei parlare con Ginny.. >>
<< A-avevate un appuntamento?  >> Molly è sorpresa, non si aspetta che io lo sappia
<< No, ma ho bisogno di parlarle urgentemente >>
<< Ok, è nella sua stanza >>
Annuisco, vado di sopra, busso alla porta della sua camera ed entro prima di ricevere il permesso... La torvo li, in piedi davanti a me, bella come non mai e con il viso inondato di lacrime
<< H-Harry... Cosa ci fai tu qui? >> la vedo, vedo che è spiazzata, non si aspettava il mio arrivo
<< Ginny perché piangi? È successo qualcosa?  >> cerco di evitare la sua domanda.. Perché sono qui? È ovvio stupido, perché la amo!
<< Non hai risposto alla mia domanda, cosa ci fai qui? Te lo ha detto Hermione, vero? >> è piuttosto agitata
<< Si, ma non prendertela con lei, lei non voleva che io venissi, ma dobbiamo parlare! >>
<< Si, lo so. Devo chiedere scusa anche a te per essermene andata, ma io in quel momento ho pensato fosse la cosa giusta perché >>
<< No, Ginny... Herm mi ha raccontato perché te ne sei andata e credimi, io ti capisco benissimo... Non sai quante volte ho pensato di andarmene, ma poi mi sono fermato a riflettere e ho cambiato idea... Anche se ero pieno di sensi di colpa, ho capito che potevo aiutare la tua famiglia a risollevarsi... Tutte le sere che aiutavo Ron e Bill a prendere un George ubriaco fradicio, mi sentivo utile, parte della famiglia... Certo, sono stato male anche io.. Fred, Remus, Tonks, tu che te ne eri andata, ma mi sentivo utile e così non me ne sono andato finchè insieme alla tua famiglia ho capito che i miei erano stupidi sensi di colpa perché il motivo per il quale tutta quella gente è morta, è molto piú grande di me, di te , di noi e non possiamo essere così presuntuosi da prenderci tutta la responsalbilità >>
<< Si, ma è colpa mia se >>
<< No, tu sei colpevole quanto me: cioè non lo sei... Ora, io sono venuto a parlare di un'altra cosa, perché per la tua fuga ti avevo capita e perdonata già un mese fa... Allora Ginny, è vero che non provi piú nulla per me? >> avevo il cuore in gola, forse avevo torto, non ero pronto a sentire un altro rifiuto, non ero pronto a sentirmi dire ancora una volta che per lei non contavo nulla, che ero solo l'amico di suo fratello, che ero uscito dalla sua vita..
<< H-Harry, io non so se mai potrai perdonarmi, ma un mese fa , quando sei venuto da me io dovevo allontanarti, ancora stavo soffrendo molto per la morte di mio fratello e di certo non potevo permettere di far soffrire anche te, così ti ho detto quelle cose. Ma io ti giuro che quando abbiamo fatto l'amore io mi sono sentita completa, appagata, viva come non mi sentivo ormai da 3 lunghissimi anni e dirti che non provavo piú nulla per te è stata la cosa piú difficile che io abbia mai fatto in tutta la mia vita >> a questo punto vedo le lacrime scendergli dalla guance, non riesce piú a trattenerle....
<< Quindi era una bugia? >> comincio a nutrire un po' di speranza ma non vorrei rimanere deluso
<< Si Harry, mai detta una bugia piú grande.... Io TI AMO con tutta me stessa, ti amo dalla notte dei tempi, ti amo dal primo giorno che ti ho visto, quando avevo 10 anni e tu eri solamente un undicenne che non sapeva come fare per arrivare al binario.. ti amo e non smetterò mai di farlo >>
<< Dillo  ancora >> non riesco a crederci, sto forse sognando? Non mi importa quello che è successo nel passato... Io posso capirla piú di tutti, l'importante è il presente e ora lei mi sta dicendo che mi ama, questo è quello che conta e io non mi stancherò mai di sentirmelo dire
<< Ti amo, Harry... Mi perdoni? >>
<< Sei perdonata Ginny, anche io ti amo dalla notte dei tempi >> vado verso di lei e l'abbraccio e in quell' abbraccio cerco di metterci tutto quello che non ci siamo detti in questi 3 anni, le prendo il viso tra le mani e la bacio, un bacio pieno di passione.
Stiamo abbracciati sul suo letto e parliamo di ciò che abbiamo fatto in questi anni che siamo stati lontani, ciò che ci siamo perso uno dell'altra e sembra essere tornati indietro, durante il sesto anno ad Hogwarts.
Dopo un po' la signora Weasley ci chiama per la cena, ci sediamo vicini e gli altri, senza dire nulla, capiscono.
 Questa sera non voglio tornare a Grimould Place, sono steso sul letto con La testa di Ginny appoggiata sul mio petto e sono felice come non lo ero da 3 anni.
 
 
NDA
Salve, ho pensato che, in fin dei conti, Harry e Ginny potevano essere molto simili perché entrambe erano carichi di sensi di colpa. Per questo motivo ho fatto si che Harry perdoni subito Ginny.
Questo capitolo era un po' quello piú atteso da tutti e spero che io sia riuscita a renderlo nel migliore dei modi.
Grazie a tutti voi, sia a chi ha recensito, sia ai lettori silenziosi.
Continuate a seguire la mia storia e fatemi sapere il vostro parere.
Ce_ 

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Capitolo 5
*** 16 Aprile: damigelle d'onore! ***


16 Aprile
Hermione Granger
La sveglia suona, emette quel suono strano che odio. Allungo un braccio per spegnerla e cado dal letto! Mamma mia che botta!
Maledico un paio di volte Ron che mi ha regalato quella cornacchia dicendomi:
<< amore, così la mattina ti sveglierai prima invece di rischiare di arrivare tardi al lavoro, visto che ami arrivare puntuale >> come osa parlare lui che non sa neanche dove sta di casa la puntualità??
 Poi vado a prepararmi per un'altra giornata di lavoro.
Scendo giù in cucina e trovo Molly e Ginny  in una fitta conversazione:
<< 'Giorno >> le interrompo io
<< Buongiorno! >> mi accolgono loro all'unisono
<< Io vado di corsa quindi mangio una cosa li al ministero, non preoccuparti Molly >> smonto sul nasceremo il tentativo di Molly di farmi mangiare qualcosa
<< Ok cara, ci vediamo a pranzo? >>
<< Si, credo di potermi liberare abbastanza presto >>
<< Perfetto, volevo dirti che il pranzo in famiglia è stato anticipato a questa domenica per festeggiare il ritorno di Ginny >> spero che ci sia anche qualche altra cosa da festeggiare e da quello che leggo negli occhi di Ginny forse anche lei vuole dire la sua novità e sperare che sia un motivo per festeggiare
<< Ok, io non ho nessun impegno.... Ah Ginny, dopo pranzo dobbiamo uscire insieme perché devo farti vedere una cosa >> comincio a spianarmi il campo con la mia migliore amica
<< Ok Herm, ci vediamo dopo >>  è un po' peplessa
<< A dopo! >> mi smaterializzo al ministero e comincio a lavorare.
Alla prima pausa che riesco a prendermi chiamo Luna, oggi deve esserci anche lei....
<< Pronto? >>Luna mi risponde dall'altro capo del telefono con il suo solito tono sognante
<< Luna ciao sono Hermione, volevo chiederti se oggi potevamo vederci perché ci sono un paio di novità... >>
<< Oh si, oggi va bene, non ho molti impegni e anche io ho delle novità ....credo di potermi liberare per le 16 >>
<< Ok, allora ci vediamo al negozio di George per le 16, a dopo >> il retrobottega del negozio dei Weasley è sempre stato il nostro posto preferito per le sorprese, lo so,  non è bellissimo come posto ma è uno dei pochi dove si può avere un po' di privacy

<< Ah,  se ci vediamo da George allora sono sorprese grosse... A dopo Herm >>
Ecco appunto, lo ha capito anche Luna...
Da quando si è sposata con Rolf ed è morto suo padre gestisce il Cavillo, ha QUASI rinunciato a cercare quegli animali strani ed è tornata con i piedi per terra, forse si è resa conto che ha piú responsabilità ora... Chissà cosa dovrà dirmi...
<< Sig. na Granger, c'è il vice capo degli Auror che vorrebbe parlare con lei >> la mia segretaria si affaccia alla porta
<< Lo faccia entrare, grazi e>> cosa vorrà Ron?
<< Buongiorno sig.na Granger! >>
<< 'Giorno  signor Weasley, cosa posso fare per lei? >> Lo accolgo con un bacio
<< Ti ho portato questo fascicolo, dagli uno sguardo.. Che programmi hai per oggi? >>
<< Pomeriggio mi incontro con Ginny e Luna per chiedergli di essere le mie damigelle.. Tu cosa ne pensi? >>
<< Sarebbe perfetto.. Che dici, la lanciamo questa sera la bomba? >>
<< Tua madre ha anticipato il suo pranzo di famiglia a questa domenica, che dici di dirlo quando ci sono tutti? Speriamo che sia una bella notizia.. >>
<< Ok, domenica è perfetto... certo che lo sarà amore... Senti, per la data che si fa? >>
<< Stavo pensando al 15 maggio.. Tu che dici? >>
<< Per me va bene il 15, c'è una motivazione particolare o no? >>
<< No, mi piace come data,  non è troppo lontano e non è ancora estate.. Ho sempre voluto sposarmi in primavera >>
<< Ok, è deciso... Il 15 sarà il gran giorno, non vedo l'ora di averti tutta per me! >>
<< Sono già tua!  >> sorride, mi stringe a se, mi bacia e aggiunge
<< Ora vado, altrimenti Harry mi ucciderà... Ci vediamo stasera, amore! >>
<< ok, ciao! >>
Ron esce, guardo un attimo il suo fascicolo e poi mi smaterializzo.
Alla Tana stranamente siamo solo noi 3 donne a mangiare, gli uomini sono tutti a lavoro... Dopo pranzo io e Ginny salutiamo Molly e ce ne andiamo.
Entriamo direttamente nel retrobottega dicendo a George di non disturbarci per un bel po' e subito dopo arriva Luna..
<< Ciao Hermione! Come va? >> ancora non vede Ginny.... Mi bacia la guancia e la vede, lo leggo nei suoi occhi, è sorpresa
<< Non ci posso credere.. G-Ginny? Ginny Weasley? >>
<< Che fai, non mi riconosci neanche eh Luna Lovegood? >> si abbracciano, Ginny è commossa e Luna come suo solito è tranquilla
<< Come stai? Sapevo che saresti tornata >>
<< Tutto bene, tu invece ? Ho saputo del matrimonio.. >> la rossa vuole saper tutti i dettagli
<< Oh beh, diciamo che ho messo la testa a posto e sono felice >>
<< Sono contenta per te! >>
<< Allora ragazze siamo venute qui per le novità... Chi inizia? >> intervengo io altrimenti loro avrebbero passato il resto del pomeriggio a parlare
<< Io! io! >> Ginny << allora, tu Herm già lo sai.... Sono incinta! >> dice con aria entusiasta ma preoccupata allo stesso tempo
<< Ma è maraviglioso! Auguri! >> Luna le va incontro,  l'abbraccia e continua a parlare
<< Anche io ho una novità simile a questa, ma piú grande >> vedendo le nostre le facce perplesse continua << sono incinta di due gemelli >>
<< C-cosaaaaa? >> esclamiamo all'unisono io e Ginny
<< Si, l'ho scoperto un paio di mesi fa >> dice la bionda entusiasta
<< Luna ma è stupendo! Sei felice? >>
<< Si, io e Rolf non vediamo l'ora.. Ma ora la parola a colei che ci ha convolcate, parla Herm>>
<< Si... Ecco.. L'altra sera Ron mi ha chiesto di sposarlo e io...beh ho detto di si >> vedo le loro facce passare da incuriosite a preoccupate a euforiche e mi ritrovo per terra sotto di loro che mi stritolano in abbracci pieni di affetto
<< Ci dovrei arrivare viva al matrimonio e anche le mie damigelle dovrebbero essere vive e vegete >> cerco di dire sotto le loro braccia ma con le mie parole do il via a un'altra serie di abbracci che si ferma solo perché abbiamo bisogno di respirare
<< Damigelle? Oh Herm è magnifico >> Luna è felicissima
<< Si Herm, è stupendo >> le fa eco Ginny trattenendo a stento le lacrime
<< Siete le mie migliori amiche, chi altro dovevo scegliere? >> e dopo queste parole ci immergiamo in una conversazione sui vestiti, sulle decorazioni, sulla chiesa e soprattutto sull'addio al nubilato. Dopo un paio d'ore Luna ci riporta alla realtà
<< Ragazze io ora devo andare perché Rolf mi aspetta... Ci sentiamo nei prossimi giorni >>
< Ok, ciao >> rispondiamo io e Ginny, la baciamo sulla guancia e lei se ne va.
Dopo una manciata di minuti  pongo a Ginny la domanda che mi assilla
<< Che dici? Volevamo dire la novità domenica al pranzo di famiglia... >>
<< Si credo che vada bene! >> perché è così strana? Che cosa ha? ho un vago sospetto
<< Gin, che hai? Pensavi  che non ti avrei scelto come damigella perché te ne sei andata? >>
<< Si,  in realtà lo pensavo e quindi devo dirti doppiamente grazie per avermi scelta >> piccole lacrime cominciano a scenderle dalle guance: da quando è incinta piange in continuazione, peggio di una fontana...
 Le asciugo la guancia:
<< Ehi, tu sei stata, sei e sarai sempre la mia migliore amica, anche se saremo a migliaia di chilometri di distanza.. Capito? >> la tranquillizzo io
<< Si Herm... La stessa cosa vale per me, andiamo ora? >> annuisco e la prendo per mano.. Sono felice del pomeriggio passato con le mie migliori amiche, mi mancavano molto momenti come questo.
Alla Tana ci aspettano Harry e Ron e vedo Ginny lasciarsi sulla sua anima gemella per raccontargli tutto e io vado dalla mia per fare lo stesso.
<< Ehi, come è andata a lavoro? >> gli chiedo
<< Tutto bene, a te il pomeriggio? >>
<< Alla grande, ho chiesto a Luna e Ginny di farmi da damigelle e loro hanno accettato! >> gli dico entusiasta
<< Magnifico, andiamo a mangiare? >> Ron, come al solito, smonta tutto il mio entusiasmo con la sua delicatezza inesistente
<< Sei il solito insensibile, stavo per raccontarti tutto! Ma perché ho detto di si alla tua proposta? Andiamo >> sbuffo divertita
<< Perchè ho un sacco di fascino, e perchè mi ami, anche se sono insensibile.. Andiamo, tesoro >> ecco, già mi ha fatto passare tutto con i suoi modi di fare, è incredibile il potere che ha su di me!
La cena si svolge tranquillamente, anche se io ho l'impressione che in giro ci sia aria di novità e dalla faccia di Ginny vedo che anche lei pensa la stessa cosa e noi lo sappiamo per bene!
Dopo aver mangiato saliamo ognuno nelle proprie camere.. Per questa sera va bene così, ma voglio che i Weasley sappiano al piú presto del nostro matrimonio, invece per i miei genitori non lo so... Mi mancano, ma credo di non tornare in Australia per cercarli perché quando siamo andati dopo la guerra erano così felici che mi dispiace sconvolgere di nuovo la loro vita.
Ora mi costruirò un nuova famiglia tutta mia e non vedo l'ora!
 
 
NDA
Salve a tutti!
Allora, volevo far sapere alla famiglia Weasley del matrimonio in questo capitolo, ma alla fine ho preferito dare piú spazio al rapporto tra Ginny, Hermione e Luna..
Il prossimo capitolo sarà incentrato su Harry e Ginny e credo che si risolveranno parecchie cose.
Ora, un'ultima cosa: dato che da domani tornerò a studiare sul serio è possibile che aggiorni con meno frequenza, ma io cercherò di fare del mio meglio.
Ringrazio tutti voi per aver letto fin qua e per avere recensito, continuate a seguire la mia storia e fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione, Ce_ 

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Capitolo 6
*** 17 Aprile: I don't wanna miss a thing! ***


17 aprile
Ginevra Weasley
Qualcosa mi tocca la mano e mi fa anche male, apro gli occhi e vedo la civetta di Harry che mi sta beccando per farmi svegliare.
<< Sono sveglia, sono sveglia! >> le urlo
Le slego la lettera dalla zampa e la allontano per evitare che mi faccia ancora piú male.
Sul frontespizio della lettera c'è scritto il mio nome con la calligrafia leggera di Harry, il cuore comincia a martellare nel mio petto, la apro e inizio a leggere
 
 
 
" I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure "
 
 
Alle 10:30 al nostro posto, devo chiederti una cosa importante... Ti aspetto li!
Con tutto l'amore che posso,
Harry
 
 
 
Oh mio Dio, io questo ragazzo non me lo merito! Chissà cosa vorrà chiedermi, ma visto che mi ha dato l'occasione, parleró anche io quest'oggi delle mie novità e speriamo bene. Il " nostro posto " è una specie di prateria sulle montagne sopra la Tana, dove ci piaceva andare quando ancora non stavamo insieme, per parlare di qudditch, di Ron, di Hermione, di noi.. Ok, 10:30...
Guardo l'orologio: non è possibile, non ce la faró mai! Sono appena le 10! Stupido gufo che non mi ha svegliata prima!
Mi vesto velocemente, sperando che sia l'abbigliamento adatto, un trucco leggero e scendo giù in cucina
<< Buongiorno mamma, io devo scappare >> saluto mia madre e scappo via, sono le 10:25.... In perfetto orario.
 
 
 
 
Vado verso l'albero sotto cui dovrebbe aspettarmi Harry, ma un po' prima di questo c'è uno stereo sospeso in aria con su scritto" accendilo " ...
Faccio ciò che mi è stato ordinato e nel bosco si diffondono le note della canzone che mi aveva scritto sulla lettera, sento le sue braccia stringermi da dietro e un leggero sussurro  vicino alll'orecchio sinistro:
<< Sapevo che mi avresti trovato! Ora, so di non essere un gran ballerino, ma mi concede questo ballo, madame? >> mi porge la sua mano e io l'afferro
 
 
 
 
Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
 
 
 
 
Questa canzone è davvero bella, mi ricorda le  sensazioni che provo quando sono con Harry
 
 
 
 
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing
 
 
 
 
Si, credo che parli proprio di me, come si fa a riconoscersi in una canzone? Mi abbandono ancora di piú ad Harry e mi faccio trascinare da lui, è la sensazione piú bella del mondo.
La canzone finisce e noi smettiamo di dondolarci come due scemi
<< Ho pensato che questa canzone poteva piacerti e inoltre volevo farti capire quali sono le sensazioni che provo quando sono con te >> come sempre siamo sulla stessa onda di pensieri
<< Stavo pensando la stessa cosa, questa canzone mi ritrae perfettamente! E anche se non la conosco, già la amo! >> vedo un largo sorriso aprirsi sulle sue labbra e io non riesco ad impedire che alle mie succeda la stessa cosa, ci sediamo per terra e lui comincia a parlare
<< Gin, volevo parlarti di una cosa , ma non devi promettermi di non arrabbiarti >> chiede lui titubante
<< Promesso! >> cosa sarà di così grave? In questo momento nulla potrebbe farmi arrabbiare
<< Io, insomma, forse i tempi sono un pochino affrettati, sai, tu sei appena tornata, il mio lavoro, il matrimonio di Ron e Hermione, ma io non voglio metterti fretta, quindi la mia piú che una richiesta è una proposta, possiamo attuarla quando vuoi tu,  ma senza fretta, solo quando tu ti sentirai pronta... Io mi chiedevo se.... Se..... Se.... >> il suo viso è la réclame della preoccupazione, cosa mai dovrà chiedermi in confronto a quello che dovrò dirgli io?
<< Harry, sta tranquillo, cosa ti chiedevi? >> cerco di tranquillizzarlo
<< Ecco sai, avevo pensato che se a te non dispiace, potremmo iniziare a costruirci una famiglia tutta nostra, andando, prima di tutto, a vivere insieme e poi magari potremmo pensare al resto.. >> un sorriso malizioso si apre sul suo volto
Non ci credo, me lo sta chiedendo davvero? Dopo tutto quello che gli ho fatto?
<< Mi stai chiedendo di andare a vivere insieme: io e te? >>
<< Si, ma è solo una proposta, se tu non vuoi io... >> gli metto due dita sulla bocca per non sentire altre stupidagini
<< E credi che io non voglia? È la cosa che desidero di piú al mondo e saresti ancora piú stupito se ti dicessi che stavo per farti la stessa proposta? >>
Avvicino le mie labbra alle sue e lui risponde approfondendo il nostro bacio, ma sul suo viso è dipinta una faccia incredula, infatti, la domanda che avrei desiderato attendere ancora un po' arriva senza ripensamenti...
<< In che senso stavi per farmi la stessa proposta? >> prendo fiato e glielo dico
<< Si, Potter, sono incinta! >> cerco di scherzare chiamandolo per cognome, ma lo sento accanto a me, si è immobilizzato, sorpreso dalle mie parole
<< C-come? Come è possibile? Noi non abbiamo mica.... Chi è il padre? >>
Chiede ad un tratto duro
<< Tu, scemo, chi altro? >>
<<  Io? Gin ma è fantastico! Un piccolo Potter >> mi prende in braccio e mi fa volteggiare, mi bacia delicatamente, mi abbraccia e tocca la mia pancia ancora piatta, poi arriva l'ennesima domanda
<< Quando è successo, noi non... >> lascia la frase in sospeso e vedo una lampadina accendersi dentro la sua testa e infatti continua a parlare
<< Non mi dire, non ci credo, cioè quella sera? >>
<< Si >> riesco a dire io in preda alla felicitá, il fatto che la prendesse così bene era soltanto uno dei miei sogni piú ottimisti
<< Allora è per questo che sei tornata? >> mi chiede cercando di nascondere un pochino di risentimento
<< No >> mi affretto a dirgli io << Sono tornata per tutti i motivi che già ti ho detto, solo che era un periodo che avevi continue nausee, il pianto facile e tutte queste cose, così, il giorno dopo essere tornata ho comprato un test a Diagon Alley e ho scoperto di essere incinta, non sono tornata per questo... Infatti, ho deciso di aspettare un pochino prima di dirtelo per vedere se tu mi avresti perdonato, lo sapevo già quando ci siamo incontrati la prima volta >>
Vedo il suo volto prima sconvolto e poi felice per la notizia
<< Gin è stupendo! >> mi bacia come mai mi aveva baciata prima.
 
 
Ci stendiamo sul prato, io con il viso affondato sul suo petto, e cominciamo a parlare dei progetto del futuro, di noi, di dove andremo a vivere, di come sarà la nostra casa, addirittura ci ritroviamo a discutere sulla casa di nostro figlio ad Hogwarts  e poi finalmente veniamo alla scelta dei nomi
<< Per caso hai cominciato a pensare a qualche nome? >> mi domanda cauto
<< Beh, non lo so... Se fosse femmina tu che diresti? >> cerco di rigirargli la domanda
<< Io veramente pensavo a.... Lily? >>
<< Si, mi piace... Che dici peró se le mettiamo due nomi? Tipo Lily Luna? >>
<< Si, è bellissimo! >> dice lui con entusiasmo
<< E invece se fosse maschio sarebbe bello Matthew, ti piace? >> voglio vedere la sua reazione , tanto lo so che andremo a finire a Sirius
<< Ma dai Gin, Matthew , mmmm.... Non è che mi piace tanto... Vuoi farlo crescere con un nome del genere? Che diresti invece di....>> è titubante, non vuole ferirmi
<< Sirius >> io
<< James >> lui dice il nome nello stesso momento in cui lo faccio io e poi il suo viso si apre in un sorriso sorpreso
<< V-veramente avevi pensato a Sirius come nome? >> è commosso, lo vedo dai suoi occhi... Forse non dovevo dirglielo, e se si sentisse ferito? Cerco il suo sguardo e lui mi incoraggia con un sorriso.. Faccio un bel respiro e tiro fuori i miei pensieri
<< Certo che ho pensato a Sirius! In fondo, purtroppo, noi abbiamo cominciato ad avvicinarci veramente solo dopo la sua morte, quando parlavamo ore intere e tu ti sfogami con me... Credo che quello sia il periodo in cui hai cominciato a pensare a me non solo come la sorella di Ron ma come qualcosa di piú, quindi, gli devo il fatto che tu ti sia innamorato di me.... Inoltre, io gli volevo bene come fosse il mio padrino, mi manca molto. Glielo devo, anzi, glielo dobbiamo! >> vedo le lacrime nei suoi occhi, gli manca molto Sirius
<< Sei la persona piú sensibile, dolce, stupenda e non so quale altro aggettivo che io abbia mai conosciuto! Ti amo! >> mi dice con un sorriso serafico.
Perché ogni volta che pronuncia quelle due parole mi sciolgo come se fosse la prima volta? È incredibile il potere che ha su di me
<< Ti amo anche io! Allora, Mr. Potter, quando pensa di poter affrontare mio padre e i miei fratelli? >> scherzo per allentare un po' la tensione
<< Ehm.. Credi che mi uccidano? >> mi chiede con la faccia fintamente preoccupata
<< Beh per mio padre secondo me non devi preoccuparti, lui ti adora... Pero, se fossi al tuo posto inizierei ad avere paura dei miei fratelli già da adesso! >> Scherzo io e vedo anche un pochino di paura nel suo viso, gli staranno scorrendo i volti dei miei fratelli davanti agli occhi.. Fossi in lui mi preoccuperei soprattutto di Charlie e George, il primo per la forza, l'altro per le parole.... Ma so già che accetteranno la cosa e ne saranno felicissimi!
<< Immagino già la faccia di George, secondo me lui ti crede ancora vergine, e ai suoi occhi sarò per sempre colui che ha tolto la virtù alla sua povera e innocente sorellina! >> ecco appunto, come pensavo: George
<< Perché credi che io non sia povera e innocente? >> gli chiedo con una faccia fintamente imbronciata
<< Tu mi sembri tutto tranne che innocente, piú che altro mi sembri il colpevole e io la vittima >> inorizza lui
<< Non osare... >>
<< Perché cosa mi fai? >> e dopo queste parole mi bacia, un bacio passionale, dolce, pieno d'amore e incredibilmente eccitante!
<< Comunque pensavo di dirglielo domani al pranzo di famiglia, che dici? >>
<< Credo sia perfetto, domani il pranzo sarà pieno di novità... Speriamo siano belle per tutti >> dice lui riferendosi chiaramente all'annuncio del matrimonio di Ron e Hermione
<< Già, speriamo! >> sospiriamo all'unisono
Dopodiché passiamo il resto della giornata sul quel prato e all'ora di cena andiamo alla Tana.
Mia madre è già in fermento per il grande pranzo di domani, del resto, non posso darle torto, deve cucinare per quasi venti persone.... Mi preoccuperei anche io, ma lei come al solito si sta preoccupando un pochino troppo... Cosa possiamo farci? È nella sua natura.
Dopo cena la lasciamo al suo delirio personale per evitare che questa sera commetta qualche omicidio e saliamo nelle nostre camere... Dallo sguardo che mi lancia Hermione, capisco che anche lei è preoccupata delle reazioni che avranno i miei fratelli a tutte le novità. Salgo in camera con Harry e ci mettiamo a dormire, consci che se occuperemmo la notte in altre attività domani non riusciremmo a reggere la pesante giornata che ci aspetta.
<< Buonanotte >> gli dico io, lui mi accarezza la pancia ancora piatta
<< Buonanotte, amore mio >> sono le ultime parole che riesco a sentire, dopodiché entro nel favoloso mondo dei sogni.
 
 
NDA
Salve a tutti!
L'avevo detto che forse non sarei riuscita ad aggiornare molto presto, infatti, così è stato... Lo studio mi distrugge.
Comunque, passando al capitolo... Che ne pensate?
Harry e Ginny, secondo me, sono la coppia QUASI perfetta (la coppia perfetta  non esiste) e quindi, sono sempre uniti, sereni e  non litigano mai... Voi che ne dite?
Nel prossimo capitolo ci sarà il tanto atteso pranzo di famiglia.. Come la prenderanno i Weasley? Saranno tutti felici delle due notizie? Continuate a leggere e lo scoprirete!
PS: la canzone di Harry e Ginny è "I don't wanna miss a thing" degli Areosmith... Mi sembrava perfetta per loro due.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e recensiscono.
Continuate a leggere e a farmi sapere il vostro parere.
Con affetto, Ce_ 

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Capitolo 7
*** 18 Aprile: la coppia perfetta! ***


18 Aprile
Ron Weasley
C'è un'aria tesa in casa, Harry e Ginny sono ancora in camera, Hermione non riesce a stare ferma perché è troppo agitata e mia madre gironzola per la casa parlando da sola e lamentandosi del fatto che mai nessuno l'aiuta...
Io sto facendo colazione e sto mangiando il mio piatto di uova, pane tostato, burro e pancetta.. Una voce mi fa sobbalzare:
<< RONALD WEASLEY, VAI SUBITO A SISTEMARE  LA TUA CAMERA! OGGI VENGONO I TUOI  FRATELLI! >> mia madre mi prende per un orecchio e mi trascina di sopra
<< Ma mamma, sono i miei fratelli, mi conoscono da una vita! >> cerco di controbattere... Sul suo viso per un attimo appare un espressione come per dire: "in effetti hai ragione" , ma non vuoi darmela vinta
<< Non mi interessa se ti conoscono o no, ora tu sistemi questo bordello e non provare neanche per un secondo ad usare la magia! CHIARO? >> mi chiede mostrandomi il delirio che è la mia camera
<< Chiaro >> rispondo io rassegnato e comincio a rimettere a posto i pezzi degli Scacchi dei Maghi.
<< Sei ancora vivo? >> mi chiede Hermione affacciata alla porta trattando una risata
<< Perché invece di ridere non mi aiuti? >> le dico cercando di sembrare duro
<< Ok, ok ti aiuto... Tu sta calmo! >> entra e comincia a raccogliere qualcosa da per terra, la sua espressione si incupisce all' istante
<< Cos'è questo? >> mi chiede con aria fintamente calma sventolandomi un foglio di carta davanti agli occhi...  Io lo prendo e mi scappa una risata leggendo ciò che c'è scritto
<< Non c'è proprio nulla da ridere! >> fa lei indispettita
<< Ma amore, è una lettera vecchissima, sarà uscita da qualche libro! >> cerco di difendermi
<< E tu perché l'hai conservata? >> ora è visibilmente irritata
<< Perché tu non conservi le lettere di Vicki? >> le dico sottolineando l'ultima parola
<<  NON CHIAMARLO VICKI!  E poi cosa c'entra con tutto questo? NOI NON STAVAMO INSIEME! >> ok, ora è veramente arrabbiata, ma non posso permettere che se la prenda ancora per quella vecchia storia
<< C'entra eccome, io ho accettato il fatto che tu ti scriva ancora con quel bulgaro... CREDO CHE ANCHE TU POTRESTI ACCETTARE QUESTA VECCHIA STORIA SENZA ALCUN SIGNIFICATO, NO? >> comincio ad arrabbiarmi anche io, deve capire che per me esiste solo lei
<< Si ma... >> cerca di ribattere ma io la interrompo
<< Ma niente... Dobbiamo fidarci l'uno dell'altra...io mi fido di te, tu invece? >> le chiedo
<< Certo che mi fido... scusa! >> mi risponde abbassando il capo, forse cosciente di aver esagerato
<< E questo mi basta! >> la coinvolgo in un bacio mozzafiato, lei vuole approfondirlo e, non so come, dopo poco tempo ci ritroviamo stesi sul letto, senza riuscire a fare a meno di noi; cerco le sue labbra, il suo collo, un qualche contatto fisico  che mi faccia capire che lei è qui, è reale e che soprattutto è MIA e di nessun altro.
Intanto,  la lettera di Lavanda giace per terra dimenticata da entrambe e le sue parole sono come parole al vento che non possono  scalfire in nessun modo il rapporto tra me e Hermione

"Ciao RON-RON,
Sei il mio dolce cioccolatino, ti amo tantissimissimooooooo!
Il ciondolo che ti ho regalato a Natale è stupendo, è il simbolo del nostro amore, quindi, devi indossarlo..... Sono sicura che ti piacerà!
Un bacio, smack smack,
La tua adorata LAV-LAV"


Dopo un paio d'ore:
<< Ron, Hermione, Harry e Ginny, scendete all'istante, mi serve una mano e tra poco arriveranno gli altri! >> l'urlo di mia madre ci riporta alla realtà con tutta la sua delicatezza
<< Bisogna andare! >> Hermione
<< Non cambia nulla se aspettano 5 minuti in piú! >> le dico dandole un bacio sulle labbra
<< Ron dai, dobbiamo dire a tutti la novità e dovremmo avere un aspetto accettabile..! >>
La mia ragazza mi richiama subito all'ordine, in effetti anche io sono un po' agitato, non so come la prenderà la mia famiglia
<< Sei sempre la solita guastafeste! >> scherzo mentre usciamo dalla stanza e ci troviamo di fronte Herry e Ginny preoccupati al nostro stesso modo.... Perché hanno questa faccia da notizia importante? Cosa nascondono?
<< 'Giorno >> ci accoglie Ginny con l'aria ancora un po' assonnata
<< Alla buon ora sorella! >>
<< Dai andiamo, altrimenti vostra madre ci ucciderà >> Harry
<< Andiamo! >> rispondiamo all'unisono noi tre e ci avviamo verso le scale
<< Buongiorno ragazzi! Forza, due devono apparecchiare e  due devono aiutarmi a mettere la roba nei piatti! A lavoro! >> con aria sconsolata io e Harry ci accaparriamo subito i posti per apparecchiare
<< Allora, che è quell'aria preoccupata? >> gli chiedo
<< Niente, sono solo un po' stanco, tu piuttosto? >> fa con aria fintamente tranquilla
<< Sai perché sono preoccupato! >>
<< Sta tranquillo, andrà tutto bene >> prende i piatti fondi e me li passa
Un rumore dalla cucina attira la nostra attenzione
<< GEORGE, QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON MATERIALIZZARTI IN CUCINA? SEI SEMPRE IL SOLITO! >> mamma Weasley con il suo tono che non ammette repliche
<< Ciao, Angelina... Come sta il mio nipotino? >> ovvio, appena si rivolge alle sue nuore cambia completamente il tono di voce, è sempre così dolce.
<< Oh bene Molly, e scusami per l'intrusione in cucina.... È stata un idea di George! >>
<< Tranquilla tesoro, andate ad aspettare di la >> Sentiamo i passi dei due ragazzi avvicinarsi a noi
<< Ehi, mezze-cacche-a-qudditch che fate? >> George
<< Senti chi parla, comunque, se non l'hai notato stiamo apparecchiando... Perché non ci dai una mano? >> gli dico
<< Perché io sono un ospite oggi! >> dice mentre si siede/allunga sul divano
<< Tutte scuse! >>
<< Ciao ragazzi, scusate la sua poca delicatezza... È fatto così >> la mora si avvicina al fidanzato e gli scombina i capelli
<< Ciao, Angie! >> la salutiamo io e il mio migliore amico
Piano piano arrivano anche gli altri e cominciamo a mangiare, mamma ci riempie i piatti per 3-4 volte ogni portata... Credo che noi Weasley abbiamo un metabolismo perfetto se non siamo ingrassati con tutto quello che ci da da mangiare nostra madre...
Sento Hermione vicino a me torturami il ginocchio sul quale è poggiata la sua mano e prendo la decisione: le prendo la mano, mi alzo, lei mi segue e comincio a parlare
<< Allora, famiglia... Noi avremmo una cosa importante da dirvi e.... >> vengo interrotto da un rumore di sedie e altre quattro voci mi sovrastano
<< Anche noi avremmo una notizia da darvi >> dicono all'unisono Harry Ginny George e Angelina
<< E perché avete aspettavo che fossimo noi a rompere  il ghiaccio per parlare, non potevate farlo prima voi? >> chiede Hermione seriamente irritata... Scoppiano tutti a ridere e noi io mi unisco a loro
<< Allora, cari... Quale sono queste notizie? >> mamma ci richiama all'attenzione....
Nessuno di noi osa spiccicare mezza parola finchè...
<< Noi ci sposiamo! >> altre 2 voci parlano insieme a me e a Hermione.... Guardo Harry con occhi assassini, non può sposare mia sorella.. Lei è piccola!
<< Cosa guardi? Io non ho fiatato! >> Harry
<< Ron, siamo noi che ci sposiamo! >> volto lo sguardo verso George, sono sbigottito
<< Oh, cari... È meraviglioso! >> mamma corre ad abbracciarci e scoppia in lacrime
<< NO, NON È MERAVIGLIOSO! >> sbotto io,  sento la mano della mia fidanzata stingersi convulsamente attorno alla mia nel vano tentativo di calmarmi, ma io continuo perché credo che anche per lei sia importante quello che diró
<< QUESTO È IL NOSTRO MOMENTO, VOI STATE PER AVERE UN BAMBINO, PERCHÉ VI SPOSATE? PER ROVINARE QUESTO MOMENTO A ME E AD HERMIONE? >>
<< Ron, per me non fa nulla! Sono felice per loro! >> mi dice Hermione con un tono di rimprovero... Vedo che è sincera, ma non mi interessa.. Ora la rabbia mi ribolle dentro
<< NO, INVECE NON È VERO... CHE C'È, TI DA FASTIDIO IL FATTO CHE ANCHE IO PER UN GIORNO POSSA ESSERE IL PROTAGONISTA DELLA STORIA E QUINDI HAI VOLUTO DIVUDERE UN POCHINO LA "FAMA"? COSA PENSAVI DI FARE, SPOSARTI IL MIO STESSO GIORNO? >> Urlo contro George, sento gli occhi della mia famigli puntati tutti su di me..
<< Ron, io non sapevo nulla del vostro matrimonio, altrimenti sai che non avrei fatto niente del genere.... Devo ancora ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e pensi che l'abbia fatto apposta? Se volete possiamo posticipare il nostro >>
<< No >> Hermione è decisa
<< Herm, non fa nulla >> Angelina cerca di placare gli animi
<< No, Angie... Ron deve capire che sta sbagliando >> la guardo con meraviglia, lei mi fa cenno verso la faccia di George...
Mi giro, vedo il suo volto pieno di dolore solo all'idea di rinunciare al loro progetto... Da quando tempo era che non lo vedevo così? Forse dal periodo dopo la morte di Fred... Si gira verso Angelina e vedo una luce strana nei suoi occhi mentre incrocia lo sguardo con quello della donna... Forse io ho stesso quando sto con Hermione e quindi, capisco che lei e la famiglia che si stanno costruendo forse, sono l'unico motivo per farlo andare avanti.. Tutta la sua forza.
<< Ok, noi avevamo pensato al 15 maggio... A voi va bene? >> chiedo a bruciapelo cercando di riparare al danno... Sento, ancora una volta, tutti gli sguardi sbalorditi dei presenti puntati su di me, incrocio quello di George, è pieno di gratitudine
<< Grazie, ancora una volta >> mormora in modo tale che lo senta solo io, alzo le spalle
<< Vuoi dire che.. >> Hermione non finisce neanche la frase che mi si butta addosso e mi riempie di baci e così ha inizio una serie di abbracci, lacrime, urla di gioia da parte dei miei familiari....
Mangiamo il dolce, mi madre sistema la cucina e ci ritroviamo tutti in salotto...
Finché Bill, sempre l'unico a rimanere con i piedi per terra, si rivolge a Harry e Ginny
<< Allora, ragazzi... Voi cosa volevate dirci?  Non vi sposerete anche voi? >> si, cosa vorranno dirci?
<< No no.. Per adesso no...! >> sono entrambe agitati... Forse hanno paura di un'altra reazione come la mia... Forse proprio da parte mia
<< Volevamo andare a vivere insieme, ecco... >> dice Harry all'improvviso
<< Oh, ragazzi... È meraviglioso! >> mamma inizia a piangere di nuovo
<< In realtà non finisce qui.... Io io io io.... >> Ginny è imbarazzata...
Vedo Hermione farle un segno di incoraggiamento... Sicuramente lei sarà stata la prima a sapere la novità... Così mia sorella continia a parlare
<< Eccoiosonoincinta! >> sputa tutto d'un fiato
<< Cosa? >> noi
<< Sono incinta! >> ripete scandendo bene le parole, un urlo di gioia da parte di mia madre spezza il silenzio che si era creato, e si butta tra le braccia della sua unica figlia
<< Oh Ginny, dobbiamo fare la prima ecografia, il primo vestitino, le prime scarpette >> comincia il suo elenco
<< Si, mamma... Ci penseremo >>risponde mia sorella evasiva e i due futuri genitori vengono accolti da altrettanti abbracci baci e lacrime di poco prima, solo mio padre se ne resta in disparte e in silenzio, perso nei suoi pensieri.

Il nostro pomeriggio continua tranquillamente...
 I primi ad andarsene sono Percy e la sua famiglia... Charlie... Poi Bill e Fleur, infine Geroge e Angelina, lei era stata tutto il tempo a parlare con Hermione , Ginny e mamma  del matrimonio e del resto..
La casa è libera... Per cena mangiamo gli avanzi del pranzo e dopodiché andiamo tutti a letto... Harry e Ginny ci salutano e vanno in camera loro, io mi dirigo verso la mia quando sento delle voci provenire dalla stanza dei miei genitori, la mia curiosità mi spinge ad avvicinarmi alla porta:
<< Non ci posso credere, rimarremo da soli in questa casa che è sempre stata piena delle cose dei ragazzi, delle loro urla.. >> dice mia madre sconsolata
<< Sta tranquilla, questa casa sarà sempre piena di gente >> la tranquillizza papà
<< Speriamo >>
<< Non preoccuparti, cosa vuoi che sia questo in confronto all'altra notizia? La mia bambina.... Incinta... È uno scherzo... Non posso crederci che Harry ci abbia fatto una cosa del genere.. >> comincia a farfugliare l'uomo
<< Arthur, come puoi pensare una cosa del genere? Harry è come un figlio per noi.... Ama Ginny e lei lo ricambia in pieno, sono una coppia perfetta,  non vedo il motivo per il quale non debbano avere un piccolo Potter in giro per casa! >> lei lo rimprovera
<< Perché sono giovani Molly, hanno tutta la vita davanti! >>
<< E noi non eravamo giovani quando abbiamo avuto Bill? >>
<< Era diverso.. >>
<< No, caro... Era esattamente la stessa cosa! Perché non possono vivere in questo periodo di pace con un bambino? Per noi non è stato una cosa brutta o un fastidio e non lo sarà neanche per loro... Lasciamoli vivere la loro felicità, dopo tutte le sofferenze che entrambe hanno dovuto sopportare! Ok? >> mia madre, sempre pronta a difendere l'idea di una nuova famiglia
<< Hai ragione, come sempre >> sembra averlo convinto
<< Lo so... Ora dormiamo perché è stata una giornata faticosa >> aggiunge la donna con voce parecchio assonnata
<< Che ne dici di rimandare il nostro sonno di altri 10 minuti? >> le dice papà malizioso.
A questo punto decido di non voler sentire altro e vado verso la mia camera dove mi aspetta Hermione immersa nella lettura di uno di quei suoi libri babbani, mi infilo nel letto, mi avvicino a lei, le do un bacio dolce sulle labbra e mi addormento....
 I miei genitori sono sempre stati uniti e mi ha sempre affascinato la facilità con cui uno riusciva a far capire le cose all'altro senza litigare...
 Si, forse loro sono la coppia perfetta!

NDA
Salve,
Allora, cominciamo....
Fortunatamente trovo ancora il tempo di scrivere qualcosa anche se gli impegni sono tanti..!
In questo capitolo, finalmente la famiglia Weasley viene a conoscenza di tutte le novità, ebbene si, si sposano anche George e Angelina e alla fine Ron sembra aver preso la cosa abbastanza bene...
Harry e Ginny sono sempre i soliti sdolcinati e dannatamente innamorati!
Inoltre, abbiamo visto anche uno stralcio del rapporto tra Molly e Arthur...
Mi sembrava ovvio che a mamma Weasley facesse un pochino tristezza il fatto che tra poco in casa sarebbero rimasti solo lei e il marito; dall'altra parte Arthur è il solito padre super apprensivo verso la sua unica figlia femmina... Comunque, insieme sono riusciti a risolvere e a sciogliere tutti i loro dubbi!
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui e che hanno lasciato un loro parere, continuate a seguirmi e a recensire!
Alla prossima,
Ce_

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Capitolo 8
*** 15 Maggio: tra liti e nascite! ***


15 Maggio
Harry Potter
È strano, sono in una stanza bianca... Con una mano stringo quella di una donna accanto a me e con l'altra accarezzo qualcosa che si trova all'interno di una "scatola" trasparente, ma la luce è troppo forte: non riesco a vedere ne la persona vicino a me, ne ciò che sto accarezzando...
Si fa tutto buio e mi sveglio di soprassalto, che sogno mai era quello?
Cosa significava? Chi era l'altra persona con me?
Accendo la luce malvolentieri, riconosco la stoffa delle pareti che mi circonano, sono nella tenda, quella tenda della coppa del mondo, quella che ci accompagnato nella ricerca degli Horcrux e ancora questa dell'addio al celibato di Ron, George, Angelina e Hermione.
Io e Ginny gli abbiamo fatto una sorpresa portandoli in campeggio, sapendo che a loro piaceva ed era molto significativo... Eravamo stati insieme tutta la serata, poi avevamo diviso la tenda tra uomini e donne.
 
 
Guardo l'orologio, sono le 9:30... Il matrimonio ci sarà alle 10:30... Cosaaaa? Oh mio Dio è tardissimo!!
Mi alzo e corro a svegliare i due futuri sposi, irrompo nelle loro stanze:
<< RON, GEORGE!  FORZA, SVEGLIATEVI, È TARDISSIMO! >> grido all'indirizzo di entrambe
<< Si, altri 5 minuti Harry >> Ron
<< No, Ron... Sono le 9:33 >> 
<< E quindi? Lasciaci stare >> George
<< E QUINDI? E QUINDI TRA MENO DI UN ORA VI DOVETE SPOSARE E, SE ARRIVIAMO ANCHE SOLO CON  30 SECONDI IN RITARDO LE SPOSE E LE DAMIGELLE CI UCCIDERANNO TUTTI E TRE! >> la mia minaccia sembra risvegliarli, soprattutto Ron, che conosce molto bene il caratteraccio di Hermione quando è tesa.
<< Cosa? >> si alzano all' unisono
<< Non potevi svegliarci prima? >> ecco, lo sapevo che alla fine la colpa sarebbe ricaduta su di me
<< Mi sono appena svegliato anche io e inoltre, vi ricordo che quello che deve sposarsi non sono io.... Ora andate a farvi una doccia mentre io preparo i vestiti! >> prendo in mano la situazione, altrimenti qui si rischiano un paio di crisi di panico e non mi sembra il momento piú adatto; loro obbediscono diligenti.
Vado nel salotto della tenda e prendo i nostri completi, i fiori da mettere all'occhiello e le scarpe, li sistemo di la e vado a lavarmi anche io....
Cominciamo a vestirci tutti e tre dopo esserci lavati e profumati dovutamente
<< Miseriaccia, come si mette questa roba? >> Il piú piccolo degli sposi sta facendo una guerra con la sua cravatta
<< Ron, fermo! Evita di strozzarti >> gliela sistemo mentre George se la ride sotto i baffi
<< Ora, io vado a vedere come sono messe le ragazze, quando torno voglio vedervi pronti perché andremo subito in chiesa, chiaro? >> i due fratelli annuiscono e fanno il saluto militare per scherzare.
 
 
Arrivo difronte alla porta delle donne e busso...
Dall'altra parte si sente un urlo isterico che attribuisco ad Hermione, visto che Angelina è molto piú capace di lei a mantenere la calma, anche se è quasi alla fine della sua gravidanza, non ha degli eccessivi sbalzi di umore.
Sento che la porta davanti a me si apre e Luna mi riscuote dai miei pensieri
<< Ciao Harry, cosa ci fai tu qui? >>
<< Oh, ciao luna.. Volevo vedere come se la cavavano le spose e se voi testimoni  eravate ancora vive >> scherzo io, ma dall' aria di Luna sembra che la situazione non sia molto lontanta dalla mia ipotesi
<< Ehm, tutto bene, Angelina è tranquilla... Hermione un po' meno  meno >> ci riflette un po' su e poi decide di dirmi la verità << In realtà sta andando in escandescenze, è isterica e nervosa >>
<< LUNA! >> l'urlo di rimprovero di Hermione arriva fino a me e comincio a ridere
<< Harry entra e evita di far innervosire la sposa piú del necessario! >> Ginny.
 
 
Entro e trovo la mia ragazza intenta a fare un acconciatura complicatissima ad Angelina,  ed Hermione, già pronta, che sta lottando con se stessa per cercare di non scoppiare in un pianto isterico e rovinarsi il trucco
<< Ehi, come va con gli sposi? >> mi chiede Angie, cercando di non farmi sentire la vena di preoccupazione mista a curiosità nella sua voce
<< Oh, tutto tranquillo, ora vado da loro e così andiamo in chiesa.... Ero passato solo a dare un occhiata e a farvi un grandissimo in bocca al lupo! >> salto la parte in cui dovrei dire che si sono praticamente appena svegliati
<< In chiesa, ma che ore sono? >> mi chiede la mia migliore amica con il suo tono isterico
<< Herm, sono le 10:15.. Sta tranquilla, arriverete in perfetto orario e se così non sarà, è risaputo che la sposa si fa attendere no? >> cerco di tranquillizzarla
<< No, deve essere tutto perfetto e io devo arrivare perfettamente in orario, capito? >> lei, la sua puntualità fobica e il suo tono affabile
<< Capito.. Ora rilassati... Io vado e per favore non fatevi attendere troppo, altrimenti questi non saranno due matrimoni, bensì due funerali! >> mi rivolgo a tutte, anche se non evito un paio di frecciatine ad Hermione, esco prima che la spazzola tirata da quest'ultima mi colpisca in testa
 
 
George e Ron sono di fronte all'altare, entrambe molto agitati, le spose per adesso sono in ritardo di soli 10 minuti, ma per loro sembra un eternità... Dietro di loro ci siamo io e Neville per conto di Ron e Lee Jordan e Charlie come testimoni di George...
Dal lato opposto dell' altare ci sono Luna per Hermione e Katie Bell per Angelina, mentre Ginny e Alicia Spinnet arriveranno con le spose..
Nei primi banchi della chiesa ci sono le famiglie degli sposi, dietro, invece, riesco a riconoscere qualche persona tra cui Oliver Baston, Seamus, Dean, Lavanda, le sorelle Patil e, con mia grande sorpresa, Malfoy e la moglie.... Sapevo che Hermione li avrebbe invitati....
 
 
<< Che ore sono? >> un Ron particolarmente agitato si volta verso di me seguito a ruota dal fratello
<< Ragazzi, state tranquilli, sono le 10:40, hanno solamente 10 minuti di ritardo e si sa, le spose si fanno sempre attendere! >>
<< A meno che entrambe non si siano riprese dall'abbaglio che hanno preso per voi e, in un attimo di lucidità, abbiano deciso di lasciarvi sull'altare... Com'è che si dice, ah si: sedotti e abbandonati >> Lee stuzzica entrambe i fratelli Weasley e, dalla loro faccia,  vedo che anche loro stanno prendendo sul serio l'ipotesi che potrebbe succedere una cosa del genere
<< Tranquilli, sapete che non lo farebbero mai >> Neville e Charlie intervengono prima che qualcuno possa svenire
<< Solo perché sono troppo gentili e gli dispiacerebbe troppo >> Lee continua a mettere il dito nella piaga ma,  prima che io possa parlare il pianista comincia a suonare la marcia nuziale
<< Voltati, cretino >> George fa la linguaccia al suo migliore amico e nello stesso istante le due damigelle entrano in chiesa seguite dalle spose, i rispettivi padri e da Victorine e Teddy Lupin.
 
 
È curioso, tutte le donne che stanno sfilando sono incinta tranne Hermione e ovviamente Victorine: Luna con i suoi 5 mesi e il parto gemellare, Angelina che praticamente ha quasi finito il tempo, e Ginny che da un mese e mezzo piú o meno ha in grembo il nostro bambino, si,  abbiamo scoperto che è un bel maschietto.
Il vestito lilla le fascia i fianchi mettendo in risalto le sue forme e il primo accenno di pancia, un sorriso raggiante è stampato sul suo viso e i cappelli rosso fuoco sono lasciati sciolti, il tutto la rende così sensuale che vorrei quasi saltarle addosso, ma mi trattengo perché credo che la situazione non sia molto adatta.
Le spose arrivano all'altare, si uniscono ai loro futuri mariti e il pastore inizia la cerimonia
<< Cari fedeli, siamo qui riuniti oggi per unire due coppie nel sacro vincolo del matrimonio >> già si cominciano a sentire i singhiozzi della signora Weasley.
<< Vorrei ricordare a tutti i presenti che questo è un sacramento molto importante, fondato sull'amore che i componenti della coppia hanno l'uno per l'altra, dunque, bisogna pensarci molto bene.... è la fine di una fase della vostra vita e l'inizio di un'altra e, a quanto vedo, si aprirà una fase completamente diversa, ma altrettanto bella! >> dice riferendosi alla pancia di Angelina
<< Quindi, come ho già detto, per fare un passo così importante è necessario che tutti siate sicuri di quello che state per fare.. >> a queste parole del pastore guardo Ginny, ha lo sguardo basso, una lacrima le scende piano sulla guancia...
 
 
So che lei vorrebbe che io le facessi questa proposta, anche se ancora non me lo ha detto... È solo che io non sono sicuro di voler fare questo passo, lei è tornata solo da un mese, ancora non andiamo a vivere insieme, affretteremo solo le cose, forse in futuro potremmo anche pensare ad un passo del genere, ma non ora, ora,  secondo me,  dobbiamo solo avere il tempo di riflettere e conoscerei ancora di piú....  Che bisogno c'è di sposarsi? Noi stiamo bene così come stiamo, non serve sposarci... Il matrimonio crea solamente troppi problemi e io ne ho avuti abbastanza per tutta la vita di problemi, ora basta! Possiamo convivere felicemente e, sembra che per essere una vera e propria coppia bisogna per forza sposarsi.. io non capisco, convivere significa anche non avere vincoli se mai dovesse succedere qualcosa, è come essere sposati con la sola differenza che così si vive tranquilli e beati e non bisogna neanche pensare ad organizzare tutta la cerimonia.
 
 
<< Vuoi tu George Weasley prendere la qui presente Angelina Johnson come tua legittima sposa? >>  il pastore interrompe il flusso dei miei pensieri e comincia dalla coppia piú grande per la domanda fatidica
<< Lo voglio! >> esclama l'uomo deciso
<< Vuoi tu Angelina Johnson prendere il qui presente George Weasley come tuo legittimo sposo? >> chiede rivolto alla donna
<< Si... Lo voglio >> dice queste parole con determinazione, ma vedo una smorfia di dolore sul suo viso e l'ormai marito tenerle la mano come per rassicurarla... Cosa mi sono perso?
<< Vuoi tu Ronald Bilius Weasley prendere la qui presente Hermione Jean  Granger come tua legittima sposa? >>
Vuoto, Ron non riesce a parlare...
<< Dai Ron! >> gli sussurro in modo che solo lui possa sentirmi, vedo la paura dipinta sul volto di Herm  e poi finalmente
<< Lo voglio! >> dice il mio migliore amico
<< E siamo all'ultima, vuoi tu  Hermione Jean  Granger prendere il qui presente  Ronald Bilius Weasley come tuo legittimo sposo? >> dice ancora una volta l'uomo che sta celebrando il rito
<< Lo voglio >> dice Hermione con voce rotta dall'emozione
<< Beh, allora lo sposo, o come in questo caso, GLI sposi possono baciare le spose >> partono gli applausi mentre solo una delle coppie si sta baciando, cosa succede a George e Angie?
L'uomo ha fatto sedere sua moglie sul banchetto e le tiene la mano per tranquillizzarla, mentre con l'altra cerca di digitare un numero al telefono cellulare.... Corro verso di loro
<< Ragazzi cosa è successo? >> mi rivolgo alla donna
<< Niente Harry, mi si sono rotte le acque, George è andato nel panico e cerca di chiamare Lee per andare a prendere le cose necessarie a casa, mentre lui è a due centimetri di distanza >> questa donna mantiene sempre una calma troppo innaturale...
In effetti, insieme a me si sono avvicinati agli sposi anche i testimoni e l'altra coppia e Lee sta cercando di far ragionare il suo migliore amico
<< Sta tranquillo un corno, dove si è cacciato Lee? >> continuava ad urlare il neo-sposo
<< Amico sono qua, perché continui a sbraitarmi sopra? >> risponde l'altro
A questo punto ci rendiamo conto che è meglio portare Angelina al San Mungo da soli, visto che George non è in grado di fare nulla.
 
 
Ci smaterializziamo in ospedale e, appena tocchiamo terra, sembra che il gemello si risvegli dal suo stato di trance.
Intanto, i medici portano la donna in una stanza per aspettare che sia pronta a partorire e ci chiedono di uscire per farla riposare.
<< Oh, Angie... Andrà tutto bene, te lo prometto... Tu sta calma e andrà tutto bene >> sentiamo George biascicare rivolto a sua moglie
<< George, per favore esci, sei troppo agitato e io devo riposare! >> gli dice lei
<< COSA? NO, IO RESTERÓ CON TE >> cerca di ribattere lui, ma io e Ron lo portiamo fuori dalla stanza.
 
 
In sala d'attesa ci sono Hermione, Ginny, Katie, Alicia,  la famiglia Weasley e  Luna e  Neville con i rispettivi consorti, mancano solamente Charlie e Bill che sono andati ad avvertire gli invitati dell'accaduto.
Sposto lo sguardo nell'angolo piú lontano della sala e vedo Seamus e Lee parlare fitto, da quando sono così in confidenza? Mi avvicino a loro
<< Ehi ragazzi, di cosa parlate? >> mi intrometto nella loro conversazione, forse anche da sembrare troppo invadente
<< Oh....  Niente! >> rispondono all'unisono, entrambe rossi in viso e anche visibilmente scocciati
<< Nasconderete mica qualcosa? >> ok, sto veramente diventando eccessivamente invadente
<< Ma che dici Harry, cosa dovremmo nasconderti? >> risponde prontamente il biondo, ma forse dal mio sguardo capisce che non mi ha convinto, infatti, il piú grande prende in mano la situazione
<< Harry, non è una cosa semplice da spiegare... Ecco, noi dopo la battaglia ci siamo rincontrati e... Siamo diventati amici e poi.... sai com'è, una cosa tira l'altra e.... >>
<< Insomma, ci frequentiamo da quasi un mese ormai >> subentra l'altro...cosa? Forse ho capito male
<< In che senso vi frequentate? >> cerco di apparire calmo
<< Nel senso che hai capito... Siamo una coppia gay... Cosa c'è di male? >> mi aggredisce il mio coetaneo
<< Nulla,  è che mi avete solamente sorpreso, tutto qui! >> mi affretto a chiarire la situazione, è vero quel che ho detto, non sono sfavorevole alle coppie omosessuali, sono solo confuso e sbalordito
<< Credo sia ora di dirlo anche a George, così almeno si distrae un pochino da i suoi pensieri >> Lee si fa pensieroso.. Ancora non glielo ha detto? Ma George è il suo migliore amico, perché? Avrà mica paura della sua reazione!?!
 
 
Ci avviciniamo al resto del gruppo, i due uomini fanno per parlare, ma forse le loro mani unite lo hanno fatto al posto loro e gli sguardi sorpresi degli altri e il silenzio che ne segue ne sono la prova.
Dopo quella che sembra una vita è il futuro padre a rompere l'atmosfera che si è creata
<< È uno scherzo? >>
<< No, è un mese che stiamo insieme, volevamo dirtelo ma... >>
<< MA COSA? >> l'urlo di George interrompe il racconto dei due
<< Non sapevamo come >> risponde sincero Lee
<< Che nei pensi di un: EHI AMICO, SONO GAY? >>
<< SMETTILA DI FARE IL BIGOTTO,  COS'È? TI FACCIO SCHIFO? NON APPROVI IL FATTO CHE A ME PIACCIANO GLI UOMINI? BHE, SAI CHE TI DICO, SE È QUESTO CHE PENSI NON ME NE FREGA NIENTE PERCHÉ IO AMO SEAMUS E NON SARAI CERTAMENTE TU A FARMI CAMBIARE PARERE CON LE TUE IDEE ANTIQUATE >> anche il moro comincia a scaldarsi, reprimendo i tentativi del compagno di calmarlo
<< NON ME NE FREGA UN CAZZO SE TI PIACCIONO GLI UOMINI O LE DONNE, NE DELLE TUE TENDENZE SESSUALI, PER ME PUOI ESSERE ANCHE BISESX, SARAI SEMPRE IL MIO MIGLIORE AMICO, MA SI, MI FAI SCHIFO E NON PER QUESTO MOTIVO >> il rosso sfoga tutta la sua rabbia contro l'amico che ora ha un espressione sinceramente confusa e prova a dire:
<< Allora, cosa ti fa schifo? >>
<< VUOI SAPERLO? MI FA SCHIFO IL FATTO CHE TU TI SIA TENUTA QUESTA COSA DENTRO PER UN MESE, NON MI ABBIA DETTO NIENTE, PENSANDO CHE IO TI AVREI CONDANNATO PER LE TUE IDEE, MI FA SCHIFO IL FATTO CHE TU NON TI SIA FIDATO DI ME, PENSANDO CHE NON TI VOLEVO COSÌ BENE DA ACCETTARE LA VOSTRA RELAZIONE, MI FA SCHIFO IL FATTO CHE PER TE NON SONO UN AMICO A CUI DIRE ANCHE LE COSE PIÚ STUPIDE, ECCO COSA MI FA SCHIFO! >> George gli urla contro lasciandolo a bocca aperta, mentre noi invano cerchiamo di calmarli, visto che siamo in un ospedale
<< Io te lo avrei detto! >> ribatte Lee
<< Si, ma non l'hai fatto a tempo debito e ora, visto che nulla può rovinarmi questa giornata, ti pregherei di andartene! >>
<< Cosa? No, io non me ne vado. Per nulla al mondo mi perderei la nascita di mio nipote! >>
<< Non é tuo nipote! >> risponde cattivo George
<< Per me è come se lo fosse >>
<< A me non interessa quello che pensi tu, come a te non è interessato quello che pensavo io... Quindi, ora FUORI DAI PIEDI PRIMA CHE TI LANCI UNA MALEDIZIONE SENZA PERDONO >>
Il moro non sembra mollare, ma il suo compagno lo trascina via dicendogli che non era il momento adatto per litigare e che avrebbero chiarito un'altra volta.
Sono in pochi ad aver visto Fred,  George e Lee separati nelle occasioni importanti e, dopo la morte del primo, gli altri due non si erano piú separati...
È per questo che  restiamo tutti sbalorditi dalla richiesta del rosso, ma nessuno prova a replicare, sapendo che peggiorerebbe solamente  la situazione.
Quindi, lasciamo il gemello hai suoi pensieri anche se, mentre è seduto ad un angolo, lo vediamo piangere per l'assenza del suo amico di una vita.
 
 
Così, verso le 18:30 ci arriva la notizia che Angelina sta per partorire e George comincia a camminare su e giù per il corridoio, come se non fosse successo nulla.
Abbiamo saltato il pranzo e questo non fa che aumentare il nostro nervosismo. Qui siamo rimasti in pochi, chi se ne è andato come Neville e Luna, chi è andato a prendere qualcosa da mangiare come la maggior parte della famiglia Weasley.
Dopo un tempo indefinito l'infermiera chiede a George di entrare a vedere il bambino. Lui entra.
La signora Weasley prende il posto del figlio e comincia a camminare in su e in giù mentre noi fantastichiamo sul nome del bambino, ma nessuno ha dubbi, si chiamerà Fred.
Il neo-padre ci chiama, noi entriamo e la scena che troviamo davanti è a dir poco meravigliosa...
Angelina è sul letto e in braccio ha un piccolo fagottino da cui esce già qualche capello rosso, George si avvicina ai due, sono proprio una piccola famiglia felice.
<< Famiglia, vi presento Fred Weasley  jr >> ci dice
Noto negli occhi dell'uomo una luce che non vedevo da tanto, forse troppo tempo, per un momento si è dimenticato della lite con Lee, anche se sono sicuro che gli fa male il fatto che lui ora non è qui.
 
 
No posso credere che tra un po' di mesi anche io diventerò padre, non vedo l'ora di vivere in prima persona questa esperienza magnifica e di raggiungere la stessa felicità che ora vedo negli occhi di George.
 
 
NDA
Salve a tutti!
Wow, questo capitolo mi è costato una fatica immensa e non ne sono neanche molto convinta...
Allora, c'è stato un sbalzo temporale abbastanza notevole, tutto questo per arrivare al giorno del matrimonio. Il prossimo capitolo sarà ancora piú lontano nel tempo rispetto a  questo, comunque non sconvolgerà tantissimo la storia.
Fino ad adesso le cose sono andate tutte a gonfie vele, ma non illudetevi, d'ora in poi ci saranno un bel po' di casini, a partire dalla lite tra George e Lee, ma non voglio anticiparvi nulla, dovrete leggere per scoprire cosa succederà.
Inoltre, mi scuso per eventuali errori di battitura.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia, recensito o l'hanno messa nei preferiti etc.
Visto che il capitolo non mi convince per niente, sarei felice se mi lasciate un vostro parere, anche negativo, così potrei migliorare la mia scrittura in base ai vostri consigli.
PS: il titolo si riferisce alla lite tra i due amici e alla nascita di Fred e di due nuove famiglie.
Ancora grazie, alla prossima!
Ce_ 

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Capitolo 9
*** 30 Luglio: casa nuova, vita nuova! ***


30 Luglio
Ginny Weasley
<< Giorno! >> Harry arriva in cucina e mi da un bacio sulle labbra
<< Buongiorno dormiglione....! >> lo saluto io, va  a sedersi a tavola mentre io servo la nostra colazione...
<< Non vai a lavoro oggi? >> gli chiedo
<< Si, nel pomeriggio ho una riunione importante, ma oggi è il tuo giorno: pronta per la riunione con Seamus? >>
<< Non ricordarmelo, ti prego! >>
<< Amore, sai che andrà tutto bene >> cerca di tranquillizzarmi...
Per seguire di piú il trasloco, la casa e il nostro futuro bambino ho deciso di lasciare la squadra e cercare un posto come giornalista sportiva; la scelta è stata dura, ma so di aver fatto la cosa giusta.... Quindi, oggi ho il colloquio con il direttore della Gazzetta del Profeta, Seamus Finnigan, per l'appunto.
<< Speriamo! >> gli rispondo e mi faccio scappare un sospiro, mi siedo con lui e comincio a leggere il giornale: una pubblicità di abiti da sposa attira la mia attenzione, dice: CARE STREGHE, SE NON VOLETE ESSERE LASCIATE SULL'ALTARE, VENITE DA NOI E SARETE PERFETTE!
Chissà come mi starebbe addosso, penso tra me e me
<< Ti starebbe benissimo, ne sono sicuro! >> Harry mi riscuote dai miei pensieri... Cosa? E lui che ne sa?
<< C-cosa? Come fai? >>
<< Ti si legge in faccia che te lo vorresti vedere addosso! >> dice lui tranquillo
<< Cosa? Tu, tu non vuoi sposarmi eppure mi dici che mi starebbe benissimo? >> sono perplessa
<< Certo, il fatto che staresti d'incanto è vero, ma non include che dobbiamo per forza sposarci.. >>
<< E allora spiegami una volta per tutte perché noi non dovremmo sposarci, così la facciamo finita con questa storia >> gli dico con un tono il piú possibile calmo
<< Ok, ti dico una cosa: io credo che sposarsi sia una cosa inutile, non serve uno stupido documento per rendere veritieri i sentimenti che 2 persone provano, chi si sposa vuole far sapere il suo amore al resto del mondo solo per essere piú sicuro lui della sua scelta, io posso urlare al mondo il mio amore per te, ma posso anche non sposarmi... Con gli amici, i parenti non si sente il bisogno di firmare un pezzo di carta per rafforzare il rapporto, allora perché noi ne dovremmo avere bisogno? Siamo due persone che stanno bene insieme, io ti amo e credo che tu  ricambi in pieno questo mio sentimento, ci stiamo trasferendo in una nuova casa da dividere insieme, stiamo per avere un piccolo Potter... Perché dobbiamo avere il bisogno di sposarci, non possiamo essere felici e basta? >> in effetti detta così non fa una piega
<< Si, ma... >> cerco di ribattere, ma in realtà non so cosa dire
<< Ma niente, dai, mettiamoci a lavoro che dobbiamo ancora finire.. Vado a chiamare Ron e Hermione per venirci a dare un a mano... >> mi liquida lui.
È incredibile quest'uomo! Metto apposto la cucina e comincio il lavoro di pulizia di questa casa....
Forse venire a Grimmauld Place non è stata un idea brillante, potevamo scegliere un'altra casa... Anche un pollaio sarebbe stato piú facile da ripulire della vecchia abitazione dei Black.
Dopo una mezz'oretta arrivano anche i nostri amici per darci una mano..
<< Miseriaccia, questa roba puzzerebbe meno se fosse interamente ricoperta di puzzalinfa! >> si lamenta Ron estraendo da un cassetto una vecchia scatola di legno
<< Dai Ron, non lamentarti e buttala nella spazzatura! >> lo riprendo io e vedo mio fratello posare la cosa nel secchio con aria disgustata e tornare ad esplorare il cassetto in cerca di altra roba schifosa
<< Sembra di essere tornati ai tempi in cui questo era il quartier generale dell'ordine e noi eravamo costretti a ripulirlo con tutti gli altri Weasley e Sirius, vero? >> dice Hermione all'improvviso
<< Già >> le risponde Harry parlando per la prima volta... So che questa casa per lui è piena di ricordi con il suo padrino, ma lui mi ha spiegato che vuole superare quella sensazione di tristezza che lo assale quando ripensa a colui che gli è stato molto vicino, facendogli da padre, amico, padrino e  fratello e io gli staró accanto...
<< Beh, credo che sia meglio mangiare, sono quasi le 2:00... Così voi potete andare a lavoro mentre noi continuiamo qui...! >> sciolgo il silenzio che si è formato rivolgendomi ai due uomini.
<< Si, andiamo! >>dicono gli altri e ci avviamo verso la cucina, dove Kreacher ci ha preparato il suo buon pranzetto, ci sediamo ai nostri posti e cominciamo a parlare del piú è del meno...
Quando è giunta l'ora Ron e Harry si preparano per andare alla riunione e io e Hermione rimaniamo in casa...
<< Non fare tardi sta sera, ricorda che ci saranno Andromeda e Teddy a cena... Anzi, già che ci siamo, rimarranno anche loro due! >> dico mentre saluto il mio fidanzato con un bacio e mi rivolgo a mio fratello per invitarli a mangiare con noi.
<< Ok, allora cerchiamo di tornare presto! >> e con queste parole si smaterializzano.
Io mi dirigo verso il salotto con Hermiome al mio seguito per continuare il nostro lavoro..
<< Allora, agitata per oggi? >> mi chiede la mia migliore amica alludendo al colloquio
<< E non sai quanto, se non dovessi piacergli? >>
<< Sai, in questi anni al ministero ho imparato che, purtroppo, aver contribuito a salvare il mondo magico aiuta molto e, alla fine, solo una minima parte del lavoro che ho fatto per arrivare alla mia posizione è dovuto alla mia intelligenza.. >>
<< Ma non dire stupidagini, tu  saresti arrivata dove sei oggi anche se fossi stata una mangiamorte, sei troppo intelligente! >> la rassicuro io
<< Grazie Gin, sono sicura che questo vale anche per te e poi scusa, come fai ad essere agitata se sei anche un'amica del tuo futuro capo? >> si apre in un sorriso che contagia anche me
<< Allora, raccontami come va la vita matrimoniale.. >> cerco di cambiare discorso
<< Oh, bene, credo... Se non fosse che... >> si blocca
<< Che? >> la incoraggio io
<< Ecco Ginny, io vorrei avere un piccolo con i capelli rossi che gira per casa, capisci? >>
<< Ma sarebbe meraviglioso! >>
<< Sarebbe meraviglioso se anche Ron lo volesse, solo che, appena cerco di introdurre il discorso, lui fa finta di niente o mi dice che per adesso siamo troppo giovani... Non so cosa pensare! >> mi confessa i suoi timori e io mi faccio sfuggire un sospiro..
<< Allora siamo in due.. >> le dico in un sussurro....
<< Cosa intendi? Tu aspetti già un bambino, vivete  insieme, siete felici anche se.... >> si blocca, non vuole ferirmi
<< Anche se non siamo sposati... puoi dirlo, Herm >> la tranquillizzo io
<< Per adesso... chi ti dice che fra un po' un vi sposerete? >>
<< Me lo dice il fatto che lui non vuole, dice che il matrimonio è inutile e  che noi siamo felici così come stiamo! >> è un po' sorpresa
<< Allora vuole dire che sarete una coppia felice, anche se un pochino insolita.. >>
<< È proprio questo il punto: per una volta voglio essere una ragazza normale, voglio una cerimonia, voglio che mia madre pianga perché la sua unica figlia sta per sposarsi, voglio lanciare i bouquet... Voglio una vita normale... Non voglio essere la COMPAGNA del Salvatore del mondo magico, voglio essere sua moglie, per sempre! >> un paio di lacrime sfuggono al mio controllo e bagnano le mie guance.
<< Oh, Gin... So cosa vuoi dire, credimi... >> la mia migliore amica mi stinge a se e mi tranquillizza
<< Scusa, so che anche tu hai i tuoi problemi.. >> cerco di scusarmi per il mio sfogo
<< Tranquilla, io ci sarò sempre per te... E come buone amiche ci siamo raccontate i nostri problemi... Ora saliamo sopra... Ti devi preparare per il tuo colloquio! >>
Mi faccio trascinare dalla riccia al piano di sopra e inizia quella lenta tortura che si chiama "cosa devo mettermi? "
Cominciamo a buttare tutti i miei vestiti sul letto; dopodiché decidiamo, o meglio, Hermione decide, che DEVO mettermi un vestito colorato, a maniche corte e delle ballerine, così da non osare troppo... Mi trucco e mi materializzo nella sede della gazzetta del Profeta
<< Vai e fagli vedere che sei... Per la cena ci penso io! >> mi dice la mia migliore amica prima di salutarmi.
Entro nell'edificio e mi rivolgo ad una signora che ha l'aria di essere una segretaria..
<< Buonasera... Avrei un appuntamento con il direttore... >>
<< Si, puoi darmi il suo nome? >> mi dice lei meccanicamente
<< Ginny Weasley >> le dico provando un piccolo moto di rabbia per non potergli dire Ginny Potter...
<< Il signor Finningan la attende nel suo ufficio.. >> mi saluta rivolgendomi un sorriso palesemente falso.
Busso alla porta che mi ha indicato la segretaria e una voce da dentro mi invita ad entrare..
<< Buonasera >> lo saluto cercando di mantenere un tono formale, anche se lo conosco da una vita..
<< Ciao Ginny, entra, siediti e , per favore, non usare quel tono formale, ci conosciamo da quando avevamo 11 anni, così mi fai sentire vecchio.. >> mi raccomanda il biondo
<< Ok, è che è strano vederti nelle vesti di direttore del Profeta.. >>
<< Si lo so, all'inizio era strano persino per me... Allora, di cosa volevi parlarmi? >> ok Ginny sta calma, è Seamus cavolo e non devo chiedergli di uccidere qualcuno
<< Allora, ho lasciato la squadra per dedicarmi di piú alla mia futura famiglia, peró, come tu sai, io non riesco a stare ferma,così mi chiedevo se potevo lavorare alla Gazzetta come giornalista sportiva... Non me la cavo male come commentatrice.. >> vedo la sorpresa sul suo viso..
<< Ho pensato molto a cosa avevi da dirmi, ma non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.. >> commenta lui
<< Lo devo prendere come un no, vero? >> ecco, lo sapevo
<< No no... Certo che no, sono solamente sorpreso... Peró, sai che non posso fare preferenze, quindi ti darò 15 giorni di prova, alla fine, vedró se assumerti o no... >>
<< Non voglio preferenze! >> gli dico  per metter in chiaro le cose fin da subito
<< Perfetto allora, cominci la settimana prossima? >>
<< Oh, grazie grazie grazie! >> comincio ad urlare come una bambina e lo abbraccio
<< Di niente.. >>
<< Volevo chiederti anche un'altra cosa: come va tra George e Lee? >> non riesco a trattenermi dal fargli questa domanda
<< Insomma... Lee ci sta male anche se non lo dice perché non vuole farmi pesare questa cosa, io lo sento... È anche molto piú distaccato di prima, forse pensa che se George ci vede piú distanti lo perdonerà piú in fretta, ma io non voglio che questa storia rovini il nostro rapporto.. >> confessa il biondo
<< Oh, Seamus..  Sta tranquillo, sono sicura che George capirá di aver esagerato e si sistemerà tutto... Non preoccuparti! >> lo abbraccio di nuovo per rassicurarlo
<< Lo spero tanto.. >> la porta si apre e la sua segretaria annuncia che c'è un'altra persona ad attenderlo, così io libero il campo e mi smaterializzo a casa..
<< Sono a casa! >> urlo dalla porta, nessuno risponde...
 Vado verso la cucina e trovo Hermiome ai fornelli e Ron che apparecchia la tavola
<< Ehi, voi siete gli ospiti... Non dovreste fare queste cose... >> scherzo io
<< Ringrazia che sei incinta, sorella... Altrimenti col cavolo che apparecchiavo! >> Ron chiarisce subito la situazione
<< Harry che fine ha fatto? >> chiedo rivolta alla donna, ignorando completamente il commento di mio fratello.
<< È andato a prendere Teddy e Andromeda, dovrebbe essere a momenti... >>
Proprio in quell'istante suona il campanello... Vado ad aprire e di fronte a me appaiono 3 persone: Il mio compagno, una donna anziana, alta e con un portamento da vera Black e un bambino in braccio alla nonna di quasi 4 anni con i capelli blu e un sorriso mozzafiato stampato in faccia
<< ZIA GINNY! >> l'urlo del bambino mi perfora i timpani e io lo prendo tra le mie braccia
<< Ciao Ted! >> lo saluto io scompigliandogli i capelli
<< Salve Ginny, grazie dell'invito >> Andormeda entra educatamente in casa, quella casa che un tempo era stata della sua famiglia
<< Oh non preoccuparti.... Nessun disturbo, seguitemi in cucina.. >> le rispondo io da buona padrona di casa mentre Harry mi da un bacio tranquillo sulle labbra e mi chiede del colloquio, io lo rassicuro e seguiamo gli altri.
Arrivati nell'altra stanza Teddy si lancia verso Ron e Hermione per salutarli e noi ci sediamo e cominciamo a mangiare la buonissima cena che ha preparato la mia migliora amica.
<< Quanto tempo vi ci vorrà per disinfestare questa casa? >> ci chiede all'improvviso l'anziana signora
<< Sicuramente non sarà una passeggiata, ma con un po' di buona volontà.. >> Harry le risponde pronto
<< Oh, se mai dovesse servire il mio aiuto per decifrare qualche oggetto pieno di magia oscura sapete dove trovarmi... >>
<< Zio Harry, posso dormire qui con voi, sta notte? >> ci interrompe il bambino, il "prescelto" mi guarda e io annuisco
<< Certo, Ted... Per noi non ci sono problemi, pero dovresti chiedere il permesso a tua nonna >>
<< Nonna posso? Ti prego, ti prego, ti prego! >> il piccolo si rivolge con occhi supplichevoli verso la Black
<< Sicuri che per voi non sia un disturbo? >> ci chiede
<< Figurati, è un piacere.. >> la rassicuro
<< E va bene allora! >>
<< Si si si si si si grazie grazie grazie >> Teddy si butta tra le braccia della nonna
Io mi alzo e comincio a sparecchiare
<< Ti do una mano >> si alza subito Hermione
<< No cara... Tu hai cucinato, ora sparecchio io! >> reprimo il suo tentativo di aiutarmi e vado verso il lavello seguita da Harry che ha altri piatti in mano
Verso le 11:00 gli ospiti si congedano e noi rimaniamo da soli..
<< Vado a mettere Teddy a letto.. Ci vediamo in camera! >> mi dice malizioso Harry
<< Ok.. >> gli do una bacio sulla guancia
Salgo al piano di sopra, ma invece di dirigermi verso la nostra camera, vado verso la stanza di Ted e li guardo da dietro la porta  senza farmi vedere
<< Zio, zio, mi racconti una storia? >> sta dicendo Teddy
<< Certo ometto >> Harry fa sdraiare il bambino sul letto,gli rimbocca le coperte e comincia a raccontare
<< C'erano una volta in un castello 4 ragazzi che si facevano chiamare "I Malandrini"... Essi avevano anche dei soprannomi personali, erano: Felapato, Ramoso, Lunasrorta e Codaliscia.. >> Noto un filo di rabbia nella sua voce nel pronunciate l'ultimo nome

<< Codaliscia? Che nome strano! >> esclama il bambino, ma l'uomo lo interrompe, dicendo di fargli finire la storia.
Io me ne vado,voglio lasciargli questo attimo di privacy, Harry vuole davvero bene al suo figlioccio... Sicuramente non vuole che lui passi un'infanzia senza affetti come è successo a lui, lo capisco, si rivede molto in quel bambino dai capelli turchese.
Vado in camera nostra e comincio a prepararmi.. Mi infilo sotto le coperte e arriva anche il mio fidanzato
<< Si è addormentato? >> gli chiedo tranquilla
<< Si.. Ho dovuto raccontargli una bella parte della storia dei malandrini per farlo addormentare, ma alla fine ci sono riuscito... >>
<< Sarai perfetto anche quando dovrai far addormentare nostro figlio, sta tranquillo >> leggo la paura di non essere adeguato nei suoi occhi, mi avvicino di piú al suo corpo e lui mi stringe a se con un braccio
<< Volevo chiederti, chi sceglieremo come padrino del piccolo? >> mi chiede lui
<< Non so, io avevo pensato... No, non vorrei condizionarti con la mia idea.. Tu a chi pensavi? >> lui vorrà sicuramente Ron, ma forse per me c'è una persona piú importante
<< Non so.. Io... >> è titubante, io prendo coraggio e butto fuori il nome
<< Io avevo pensato a George >> è sorpreso, ma non esageratamente
<< Perché lui? >> mi chiede innocente
<< Perché anche se è quello che ha sofferto di piú per la perdita di Fred, è l'unico con cui io sono riuscita a relazionarmi subito dopo essere tornata, è l'unico che mi ha veramente capita immediatamente, a cui non ho dovuto nessuna spiegazione, mi ha accettato e basta... Questo non vuole dire che gli altri o tu e Hermione non mi avete accettata, ma giustamente, voi avete voluto delle spiegazioni, chi per una cosa chi per un altra, e io ve le ho date.... Lui, invece, è stato pronto ad accogliermi senza sapere le mie ragioni. >> sputo tutto d'un fiato..
<< George... Mi sembra perfetto! >> dice lui dopo un attimo di dubbio
<< Cosa? Tu non volevi Ron? >>
<< Si, ci avevo pensato... Ma dopo la tua  spiegazione ho capito che George è perfetto! Ron capirá e poi, lui può essere il padrino del secondogenito.. No? >> si gira verso di me con aria maliziosa
<< Signor Potter, ancora non nasce il nostro primo figlio e già pensa al secondo? >> faccio io fintamente indignata
<< Oh, secondo, terzo, quarto... E chissà quanti >>
<< Ora non esageriamo! >> gli dico divertita
Lui mi prende, mi bacia con passione e ci abbandoniamo tutta la notte al nostro amore.
 
NDA
Salve!
Allora, questo è un capitolo di transizione, infatti, non succede nulla di eclatante nella storia, ma tutto questo è solo per arrivare al prossimo capitolo, dove ci sarà un bel colpo di scena, ma non voglio anticiparvi nulla.
Inoltre, in questo capitolo compare Ted Lupin che, d'ora in poi, avrà un ruolo abbastanza importante.
Per ora godetevi la storia capitolo per capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!
Grazie a tutti per aver letto e recensito.
Con affetto,
Ce_ 

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Capitolo 10
*** 21 Ottobre: io e te non abbiamo più nulla da dirci! ***


21 Ottobre
Ronald Weasley
È una piovosa mattinata di ottobre,  l'autunno ha definitivamente messo piede in città, buttando giù litri e litri di pioggia... È una settimana che c'è questo tempo, se continuiamo così va a finire che saremo sommersi.
Comunque, io sto andando alla Tana,  devo passare a prendere dei libri per portarli a Ginny e aiutarla a metterli apposto, non posso credere che ancora non finisce con quel maledetto trasloco... Sono 3 mesi che si dedicano interamente a quella casa.
Entro in cucina e mi accoglie mia madre
<< 'Giorno Ron, che ci fai qui? Vi è venuta nostalgia della vostra vecchia casa oggi? È passato Bill, poi Percy, George ancora si aggira per le stanze di sopra e ora anche tu? >> 
<< Che c'è, non sei felice di vedermi, mamma? >> le rispondo io facendo il sostenuto
<< Ma cosa dici! >> 
<< Comunque, sono passato a prendere alcuni libri per Ginny e poi vado subito da lei.. >> le dico dirigendomi al piano di sopra
 
Entro in camera di mia sorella e prendo i libri che lei mi ha indicato... Quando esco dalla stanza incontro George che gironzola per il corridoio
<< Ehi, cosa ci fai tu qui? >> 
<< Buongiorno fratello, potrei farti la stessa domanda, sai? >>
<< Io sono venuto a prendere una cosa per il mio futuro figlioccio. Sai che Harry e Ginny mi hanno nominato padrino? >> fa lui tutto entusiasta
<< È fantastico George! >> cerco di fingermi sorpreso, ma in realtà già sapevo della scelta della coppia... Devo dire che non me lo aspettavo, peró,  quando mi hanno spiegato il motivo non ho replicato, sono felice della loro decisione..
<< Veramente non sei arrabbiato? >> 
<< Perché dovrei esserlo?  Ti hanno scelto per dei buonissimi motivi e poi tu sarai sicuramente piú capace di me, anche se trasformerai quel piccolo in una peste >>
<< Oh, è grandioso Ron, sono affezionato a quel bambino come se fosse mio figlio, e ancora non nasce, è incredibile! >>
<< Sono felice per te... Ora vado, altrimenti nostra sorella mi affattura! >> lo saluto e mi smaterializzo alla nuova casa Potter.
 
Busso alla porta d'ingresso, ma non ricevo nessuna risposta
Riprovo, nulla
Un altra volta, ancora nulla... 
Comincio a preoccuparmi, so che Ginny è in casa, ma perché non risponde? Così mi materializzo dall'altra parte della porta, il corridoio è buio e vuoto, finchè un suono strano, come dei singhiozzi, non cattura la mia attenzione, abbasso lo sguardo verso la fonte del rumore... 
In fondo al corridoio, seduta per terra, con la schiena appoggiata al muro e la testa sulle ginocchia, per quanto glielo permetta il suo pancione, c'è mia sorella, scossa dal pianto. 
<< Ginny! >> il suo nome esce da solo dalle mie labbra, corro verso di lei e l'abbraccio, lei si abbandona a me e continua a piangere
<< Calmati, calmati! >> le dico accarezzandole i capelli.
Dopo parecchi minuti allontana il viso dalla mia spalla e mi guarda con il volto inondato di lacrime e parla anche se è ancora scossa dal pianto.
<< Sono un idiota, anzi, lo siamo entrambi... Abbiamo rovinato tutto! >>
<< Ehi, io cosa ho fatto? >> cerco di sdrammatizzare, ma dalla sua faccia credo che lei non abbia gradito il mio tentativo
<< Stavo scherzando, dai,  andiamo di la e raccontami cos'è successo con Harry >>
La faccio alzare e con calma andiamo nell'altra stanza, lei si siede sul divano e continua a piangere silenziosamente, io mi siedo di fronte a lei e la incoraggio.
<< Allora, forza! Raccontami come mai stai così, altrimenti mi fai preoccupare sul serio >> non l'ho mai vista così disperata, sembra che sia pronta a parlare.
<< Questa mattina io e Harry abbiamo litigato, di brutto! >>
 
INIZIO FLASHBACK 
 
<< GINNY MA PROPRIO NON RIESCI A CAPIRE QUANTO TU SIA IMPORTANTE PER ME? TI È COSÌ DIFFICILE CAPIRLO? SEI INFANTILE, CONTINUI AD INSISTERE SU QUESTA STORIA DEL MATRIMONIO COME SE FOSSE DI VITALE IMPORTANZA >> urló Harry fuori di se
<< PER ME LO È, È L'ENNESIMA PROVA CHE CI AMIAMO O ALMENO, CHE  IO TI AMO... >> sputó fuori la rossa
<< E PENSI CHE IO NON TI AMI CON TUTTO ME STESSO? TI AVREI MAI PERDONATA DOPO TUTTO QUELLO CHE MI HAI FATTO SE COSÍ NON FOSSE STATO? >> 
<< Io mi sono comportata solamente allo stesso modo tuo: MI HAI MOLLATA PER ANDARE A FARE I TUOI COMODI E SALVARE IL MONDO MAGICO,  SEI TORNATO COME SE NIENTE FOSSE E ORA CHE SIAMO DI NUOVO INSIEME TI PREOCCUPI SOLO DEL LAVORO, LE POCHE VOLTE CHE SEI A CASA MI TRATTI COME SE FOSSI UNA MALATA, MA CREDO CHE TU LO FACCIA SOLO PER SENSO DI RESPONSABILITÀ, LA VERITA È CHE A TE DI QUESTO BAMBINO NON TE NE IMPORTA NULLA, AGISCI COSÌ SOLO PERCHÉ LA TUA COSCIENZA TI IMPEDISCE DI FARE ALTRO! >> Ginny buttó fuori tutta la rabbia che aveva in se
<< QUESTO E QUELLO CHE PENSI? >>
<< Si, questo è ciò che penso! >>
<< Bene, allora io e te non abbiamo piú nulla da dirci! >> detto ciò il moro si diresse verso l'ingresso e usci, sbattendo la porta... 
 
FINE FLASHBACK
 
<< Sono stata un idiota, come mi sono venute in mente certe cose? Non posso credere di averle dette sul serio! >> continua a piangere e io non so come fermarla
 << Gin, sta tranquilla... Vedrai che tornerà... >> 
<< No Ron, ha detto che non ci vedremo per un bel po' e sai che quando dice una cosa è quella, sai quanto è testardo! >> si, in realtà lo so e, infatti, neanche io credo che tornerà tanto presto
<< Beh, ma vuoi passare il resto della vita stesa su questo divano a compiangerti? Io direi che non è il caso, quindi, calmati, lavati la faccia e poi penseremo a qualcosa da fare, ok? >> cerco di dirle con un tono tranquillo...
<< Grazie di tutto, Ron! >> segue il mio consiglio e sale al piano di sopra, io l'aspetto sul divano.
 
Dopo una mezz'oretta si affaccia dalle scale con un aspetto decisamente migliore, ma con il viso spento e gli occhi privi di quella luce e forza che la contraddistinguono.
<< Beh, che dici? Iniziamo a cucinare? >> propongo
<< Ron, io sto meglio... Se vuoi puoi andare.. >> mi dice lei, ignorando la mia  proposta
<< Ti vuoi liberare di me? Beh, non ci riuscirai, non a ora di pranzo! >> vedo nascere un sorriso timido sul suo volto, non voglio lasciarla sola, non in questo stato.
 Ci avviamo verso la cucina e cominciamo a preparare il pranzo insieme, io cerco di sembrare esperto in questo campo e lei ripara i miei disastri culinari, così, riesco anche a strapparle piú volte un piccolo sorriso che, peró, scompare subito dal suo viso triste.
 
Mangiamo in silenzio, non ha molta voglia di parlare, la capisco e non la forzo, le devo dare i suoi tempi; mettiamo in ordine la cucina e ci avviamo verso il salotto.
<< George è così euforico di fare il padrino del piccolo, questa mattina stava talmente su di giri che non riusciva a parlare! >> inizio io per rompere il ghiaccio
<< Si, ha detto che non vede l'ora di vedere il suo figlioccio e di insegnargli tutte le sue diavolerie come sta facendo con il povero Fred jr... >>
<< Poverini, non sanno proprio cosa li aspetta.. >>
<< Già... Credo di aver fatto la scelta giusta.. >> dice rattristandosi e io non posso non notare l'uso del singolare.. Avevano detto che era stata una scelta comune...
<< Tu fai sempre la scelta giusta >>
<< Non credo.. Guarda cosa ho combinato sta mattina.... Giuro che io non le penso quelle cose, sono uscite da sole  >> mi risponde con amarezza
<< So cosa vuoi dire, credimi... Peró so anche che si sistemerà tutto; tu e Harry siete fatti per stare insieme, non potete mandare tutto all'aria così >> so veramente cosa vuole dire, è successa la stessa cosa a me  durante la ricerca degli Horcrux.. 
Lei annuisce 
<< Come va con Herm? >> mi chiede all'improvviso
<< Oh, tutto alla grande! >> non è vero,non va per niente bene... Forse ha ragione Harry, forse il matrimonio peggiora solo i rapporti...
<< Tu, con il lavoro? >> cerco di deviare la conversazione su un altro argomento... Non voglio che si preoccupi anche per me e Hermione..
<< Tutto bene,  sto scrivendo un articolo e Seamus è molto entusiasta! >> vedo per la priva volta un ombra di gioia e soddisfazione nel suo sguardo.
<< Sai >> continua << Lui e Lee si sono presi un paio di giorni per stare  insieme, credo che vogliano consolidare il loro rapporto dopo quel che sta succedendo con George, torneranno dopodomani... >>
<< Si, anche George ci sta male per questa storia, ma deve capire che ha esagerato ad avere quella reazione, peró cavolo, è il suo migliore amico, poteva anche dirglielo... >> ci dispiace davvero molto per la litigata tra i due, era la prima volta che li vediamo così distaccati per così tanto tempo e....
Lo squillo del telefono interrompe i miei pensieri, frugo nella tasca del giaccone e rispondo
<< Pronto?  >>
<< Ciao Ron, sono Harry.. >> Harry, oh miseriaccia
<< Oh, ehm... ciao Harry, cosa volevi dirmi >> il volto di Ginny diventa pallido appena sente il nome del mio migliore amico e con le labbra mi sussurra una cosa tipo: "tu non sei qui"
<< Dove sei Ron? >> 
<< Ehm... Sto tornando a casa... >> gli dico per stare al gioco di Ginny, spero solo che non abbia parlato con Hermione
<< Bene, io ti ho chiamato solo per dirti di non preoccuparti.. >>
<< Di cosa dovrei preoccuparmi? >> 
<< Ecco... io e Ginny abbiamo litigato e non credo che tornerò a casa.. >> 
<< Cosa? Cosa è successo?  >> allora fa sul serio, non vuole tornare davvero..
<< Si.... Andró in un albergo nella Londra babbana... Ginny mi ha detto delle cose che non doveva dirmi, tutto qua.. >>
<< Ma dai Harry, forse non le pensa davvero.. >> cerco di difendere mia sorella
<< No, Ron, le pensa davvero e questa è la cosa che fa piú male... Comunque, per ora voglio stare da solo, magari ci sentiamo domani... Ciao, non 
preoccuparti.. >> chiude la telefonata...cavolo, sembrava davvero con il morale a terra.
<< Cosa ti ha detto? Tornerà? >> mia sorella mi assale
<< Ehmm... Non lo so, forse deve stare un pochino da solo.. >> cerco di minimizzare
<< Lo sapevo, sono un idiota! >> Ginny cade di nuovo sul divano, affranta,  il suo volto è triste, ma adesso le lacrime non rigano piú le sue guance, i pianti di prima l'hanno davvero prosciugata 
<< Sta tranquilla, tornerà >>
<< No, non lo farà >> nella sua voce c'è una strana sfumatura di rassegnazione e questo non mi piace per niente, deve farsi forte
<< Ok, dai.. Sistemiamo questi dannati libri che ti ho portato >> faccio io per cambiare argomento
<< Si, ok... Bisogna metterli su quello scaffale.. Vai a prendere la scala.. Devo sistemarli bene, serve un metodo alla babbana... >> mi dice lei decisa..
 
Vado verso il ripostiglio degli attrezzi, dove Harry tiene tutte le cose babbane che potrebbero servire..
<< Ok, dai.. Passameli >> torno in cucina, allungo una mano per prendere i libri mentre mi arrampico sulla scala 
<< No no no.... Ci penso io, so ancora reggermi su una scala , e non guardarmi così,  come se fossi affetta da chissà quale grave malattia... Sono solo incinta, cavolo. Volete capirlo? >> Mi prende la scala  dalle mani...
La guardo salire alcuni scalini, sembra farcela senza problemi. Quindi, mi volto per prendere i libri sul tavolino,ma all'improvviso sento un fragore assordante dietro di me, mi volto...
 
Un attimo e tutto il mondo mi crolla addosso! 
Ginny deve aver messo un piede in fallo, ora è per terra, priva di sensi (o almeno spero sia solo questo) e una delle aste della scala è proprio sulla sua pancia... Corro verso di lei
<< Ginny, Ginny, ti prego.. Gin.. Guardami..... Ti prego! >> il mio urlo è straziante, ma dall'altra parte non ricevo nessuna risposta, solo silenzio... Tolgo la scala da sopra di lei e cerco di farla rinvenire mettendole le gambe piú in alto, ma niente, lei non si muove...
 
PANICO!  Non so cosa fare! Ok, sta calmo... Prendo il mio telefono...
<< Pronto? >> mia moglie mi risponde dall'altro capo del telefono
<< Herm, vieni subito a casa di Harry è urgente, all'istante! >> forse lei ha sentito la preoccupazione nella mia voce, perché appena chiudo la comunicazione sento un "Crac", segno che qualcuno si è appena materializzato... Lei entra nella stanza e nei suoi occhi vedo prima preoccupazione, poi curiosità e infine, quando vede la scena in basso rimane scioccata..
<< Ron, che è successo? >> urla lei
<< Non lo so, bisogna portarla al San Mungo! >> la prendiamo e ci smaterializziamo insieme all'ospedale magico, chiediamo subito l'aiuto di un medimago che porta la rossa in una stanza e ci fa rimanere fuori mentre la sottopongono ad alcuni esami...
<< Come è successo? >> mi chiede Hermione tra le lacrime, appoggiata sul mio braccio
<< Ti spiego dopo, devo chiamare Harry.. >> prendo di nuovo quell'aggeggio babbano e compongo il numero del mio migliore amico
<< Ron, ho detto di voler stare un po' da solo >> sbotta Harry appena mi risponde
<< Harry devi venire subito al San Mungo, Ginny ha avuto un incidente! >> 
<< COSA? QUANDO? >> 
<< Non importa, ora vieni! >> 
 
Dopo circa 10 minuti  arriva il moro tutto trafelato e corre verso di noi con il viso davvero molto pallido.
<< CHE È SUCCESSO? >> urla... Hermione lo prega di abbassare la voce, ma lui la ignora
<< Stavamo sistemando alcuni libri a casa tua, Ginny è voluta salire sulla scale, io mi sono voltato e non lo so... Forse ha messo un piede in fallo... È caduta e la scala sopra di lei >> racconto tutto d'un fiato
<< Che ci facevi tu li? >> domanda legittima... 
Così, mi butto a capofitto nel racconto della mia giornata e del motivo per cui gli ho mentito
<< Devo vederla! >> sbotta lui alla fine, entra di corsa nella stanza con me e Hermione dietro, Ginny è sul lettino, una grossa macchia violacea sulla pancia e una ancora piú grande su tutta la schiena.
Appena l'infermiera ci vede ci spinge fuori, Harry continua ad urlare come un pazzo mentre io e Hermione cerchiamo di calmarlo...
 
Sono le 20:00 quando una squadra di medimaghi esce dalla stanza portando una barella con Ginny sopra, il moro si precipita da loro
<< Chi è lei? >> gli chiede il guaritore con fare professionale
<< Il suo compagno... Cosa le state facendo? >>
<< La sua compagna ha subito un grosso trauma, ha 2 ematomi interni, uno sulla pancia e uno sulla schiena e pensiamo che si sia rotta anche una gamba... Ha bisogno di essere operata urgentemente >> 
<< E il bambino? >> già, il bambino... Me ne ero quasi dimenticato
<< Per noi la priorità è proteggere la mamma.. >>
<< NO! >> l'urlo di Harry è straziante, colmo di disperazione..
<< Mi dispiace! >> si scusa l'uomo
<< No, lei mi deve dire che farete tutto il possibile per salvare il bambino! >>
<< D'accordo, faremo il possibile.. >> aggiunge il medimago poco convinto e si avvia verso la sala operatoria...
È qui che mi accorgo che le parole di Ginny sono completamente infondate, se prima potevo avere un minimo sospetto ora questo è stato cancellato...
Harry ama davvero suo figlio e la sua compagna e non vuole perderli! 
 
Ci sediamo tutti in sala d'aspetto, nessuno dei tre ha volta di parlare... Io chiamo la mia famiglia, lo devono sapere... 
Dopo 15 minuti sono tutti qui, anche Charlie... Racconto loro tutta la storia e ci sediamo tutti in silenzio.
 
Alle 20:30 esce dalla sala una donna alta, in divisa, che si avvicina;
Harry le piomba subito addosso
<< Che succede? >> 
<< L'operazione è iniziata, vi consiglio di andare a casa, durerà parecchio.. >> fa lei con un tono rassicurante, ma nessuno di noi si muove di mezzo millimetro, io mi avvicino ad Harry, lui è quello che ha piú bisogno di aiuto in questo momento
<< Ehi, vedrai che andrà tutto bene... >>
<< No, è tutta colpa mia! Non me lo perdoneró mai >> tipico suo, si addossa tutte le colpe
<< Non è vero, quando capirai che il mondo non gira intorno a te? >>
<< Già... Ma perché devono capitare tutte a me? Non posso vivere in pace, non lo merito, forse? >> mi dice con un tono affranto e io mi limito a dargli  un paio di pacche sulle spalle per rassicurarlo...
L'attesa è decisamente lunga, snervante e tesa... 
Harry è seduto per terra, con la schiena appoggiata al muro e il viso tra le ginocchia... 
Mamma e papà sono seduti vicini.. 
George e Angelina anche, mentre Bill, Fleur, Charlie, Percy e Audrey cercano di farsi forza stando insieme... 
Io sono seduto su una di queste odiose sedie blu, con il volto di Hermione affondato nell'incavo della mia spalla..
Tutti attendiamo un segno da dentro, segno che non arriva...
 
23:00 
Ancora nulla... Ora siamo davvero preoccupati, mamma sta delirando, qualcuno cerca di dirle qualche parole di conforto ma non riesce a convincere neanche se stesso, Harry è quello piú silenzioso, è nella stessa posizione da quando è uscita quella donna e non vuole che nessuno si avvicini..
 
23:30
Mi guardo in giro e nei volti dei miei familiari vedo ritratto il mio stesso pensiero: ci siamo da poco abituati alla mancanza di uno di noi, ora cominciamo a valutare seriamente l'ipotesi che dovremmo abituarci all'assenza di un'altra componente della nostra famiglie e, per me, il solo pensiero di perdere Ginny è straziante.
 
23:59 
Finalmente il segnale che tutti aspettavamo arriva, la donna di prima esce dalla sala, noi andiamo da lei.. Tutti tranne Harry, che rimane li e alza solo il volto ancora del tutto asciutto
<< L'operazione è finita >> ci dice
<< Come stanno? >> è Harry
<< La signora sta dormendo.. >> la donna evita una delle domande del mio migliore amico che, peró, non si fa attendere
<< E il bambino? >> 
Il silenzio della donna parla per lei, non promette nulla di buono
<< Dovrebbe entrare, signor Potter.. >> dice lei
<< IL BAMBINO?!? >> Harry è veramente incavolato, anche se nella sua voce c'e anche una bella sfumatura di terrore.. terrore per l'ipotesi che si sta insinuando nelle nostre menti
<< Venga! >> 
 
00:00
Harry entra in sala insieme all'infermiera, noi rimaniamo tutti fuori, come pietrificati... 
I nostri presentimenti non sono per niente buoni..
Beh, ma questo è un altro giorno...
 
 
NDA 
Salve a tutti, 
Ecco il colpo di scena... Ve lo aspettavate? 
È stato strano scrivere una litigata tra Harry e Ginny, ma non poteva andare tutto bene, i fantasmi del passato dovevano ricomparire... Perciò,  si ricordano a vicenda le colpe del passato e questo è causa del trambusto del giorno.
Ho deciso di scrivere il flashback della lite al passato e in terza persona perché sembrava che rendesse meglio l'idea.
Inoltre, in questo capitolo affiora anche il rapporto tra Ron e sua sorella che, secondo me, sono inseparabili...
Cosa succederà al bambino? E alla rossa? Lo vedremo nel prossimo capitolo.
Grazie mille per aver letto fin qua e per aver recensito.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi un vostro parere, mi raccomando! 
Un bacio, 
Ce_
 

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Capitolo 11
*** 22 Ottobre: piangono come non avevano mai pianto prima! ***


22 Ottobre
Hermione Granger
00:45
Harry non è più uscito dalla sala da quando l'ha chiamato l'infermiera e noi siamo seriamente preoccupati...
Ron mi ha raccontato del litigio tra i due, in effetti, non so come Ginny abbia potuto dire certe cose al suo compagno, ma, allo stesso tempo, so che non le pensa davvero, è impossibile!
Fuori dalla sala siamo rimasti io, Ron, i signori Weasley e George, tutti in un silenzio carico di tensione.
Dopo un altro quarto d'ora vediamo la porta della sala spalancarsi e un Harry davvero molto afflitto ne esce a testa bassa... Noi gli corriamo tutti intorno per sapere le condizioni della rossa.
<< Sta bene, sta dormendo.. >> ci dice lui in tono piatto, dopodiché riprende la sua postazione, di nuovo con la testa tra le mani, io mi avvicino facendo segno agli altri di aspettare, so che ha bisogno di sfogarsi e lui lo fa solo con me..
<< Harry, cosa è successo? Me lo dici? >> gli chiedo dolce, mettendogli un braccio attorno alle spalle

Lo sento piangere, piangere disperatamente, piangere come poche volte gli avevo visto fare, piangere e mostrarsi debole, piangere e abbandonasti a me, piangere e continuare per non so quanto tempo, piangere da non riuscire a parlare, piangere e finalmente calmarsi con le mie poche parole.
<< Herm, è tutta colpa mia! >> riesce a dire tra i singhiozzi
<< Harry dimmi che succede! Ti prego.. >> lo supplico, ora sono davvero preoccupata.. Lui prende un bel respiro
<< È in pericolo di vita, dicono che deve stare in incubatrice... C'è una piccola speranza che riesca a farcela, dobbiamo solo sperare, ma io non ne sono molto convinto >> non serve che me lo dica, sta parlando del bambino, non ci posso credere
<< Sai come dice un vecchio proverbio babbano? La speranza è l'ultima a morire... Quindi, Harry, non lasciarti andare, spera ancora che ci sia un possibiltà perché finchè continui a sperare la possibilità non morirà... >>
<< Si, ma >>
<< Vuoi un altro detto babbano? Me la ripeteva sempre mio padre: nessuna causa è persa finchè ci sarà un  solo folle a combattere per essa >>
<< Aveva ragione Ginny, non saró un buon padre.. >>
<< Non ci pensare neanche, il fatto che tu tenga al bambino non è in discussione, altrimenti non saresti qui a piangere... >> lo rassicuro e lui poggia la testa sulla mia spalla..
<< Grazie >> riesce a dire con la voce rotta dal pianto
<< Sono qui per questo, Harry >> mi alzo e mi dirigo verso la stanza di Ginny.

La rossa è distesa sul letto, i suoi capelli sono sparsi per tutto il cuscino e il suo volto è davvero triste, ma non sta dormendo. Mi avvicino.
<< Gin, come ti senti? >>
<< Io, io sto bene.. >> tipico suo, cerca sempre di non far trapelare le sue sensazioni.
<< Gin, Harry mi ha detto del bambino, vedrai che tutto si aggiusterà.. >>
<< Io voglio vederlo! >>  cerca di alzarsi, ma non ce la fa.
<< No, tu ora te ne stai tranquilla, quando sarai pronta lo vedrai.. >> cerco di dissuaderla
<< No, io sono pronta! >>
<< Dai Gin, non essere incosciente! >> ci riprovo, ma dallo sguardo che mi manda capisco che tutti i miei tentativi saranno inutili, quindi vado verso la stanza del medimago.
<< Salve! Posso chiederle una cortesia? >>
<< Certo signora, mi dica tutto >> mi dice lui con gentilezza
<< Ecco, la mia amica, la signora Weasley, vorrebbe vedere il suo bambino... Mi chiedevo se era possibile >>
<< La signora dovrebbe riposare, ha avuto un operazione abbastanza importante >>
<< Si, lo so... Ma per lei è importante... >>
<< Capisco, forse una soluzione potrebbe esserci, torni dalla sua amica, io la raggiungerò tra poco.. >> mi guarda comprensivo e se ne va, io torno da Ginny
<< Forse c'e un modo.. >> la rassicuro entrando nella sua stanza, lei mi guarda speranzosa e io le spiego la conversazione che ho avuto con il medimago...

Dopo una diecina di minuti entra il dottor Prince con una sedia strana che ho visto in alcuni film babbani..
<< Ecco qui, questa è una specie di sedia con le rotelle che usano i babbani per le persone malate, si muoverà con questa, signora Weasley >> dice dolce
<< Io non mi muovo con quell'aggeggio >> riabbatte decisa Ginny
<< O questo, o niente >> le rossa capisce di aver perso e fa segno di si con la testa.
Il dottore si congeda, io l'aiuto ad alzarsi e ad adagiarsi sulla sedia, dopodiché la
porto in corridoio dove tutti aspettano di vederla.

Appena siamo fuori dalla stanza la mia migliore amica si ritrova sommersa da urla, lacrime e abbracci alla Weasley.
Harry si avvicina alla compagna e gli da un semplice bacio sulla guancia, ma vedo che i loro rapporti sono freddi, si confortano a vicenda, ma solo perché la cosa a loro piú cara sta tra la vita e la morte, il loro rapporto non è piú quello di prima, sicuramente non hanno avuto il tempo di chiarire o la litigata è stata davvero brutta che le conseguenze sono irreparabili. Non voglio neanche pensare a un'ipotesi del genere.
Ron si avvicina cauto alla sorella, le accarezza la guancia con una dolcezza infinita, ma non fa in tempo a darle un bacio perché gli arriva un pugno in faccia che lo fa indietreggiare.
Corro verso di lui
<< Ron, Ron, ti fa male? >> lui non mi ascolta neanche, guarda un punto davanti a se, seguo il suo sguardo e mi ritrovo di fronte ad un Harry infuriato.
<< MA CHE DIAVOLO TI PRENDE? >> gli urla Ron
<< Non osare avvicinarti a lei mai piú >> sibila Harry e la sua faccia incute davvero paura
<< PERCHÉ NON DOVREI? E MIA SORELLA! >>
<< PERCHÉ NON DOVRESTI? PERCHÉ SEI TU LA CAUSA DI TUTTO QUESTO, PERCHÉ È COLPA TUA SE MIO FIGLIO STA LOTTANDO TRA LA VITA E LA MORTE, È COLPA TUA SE TUA SORELLA STA IN QUESTE CONDIZIONI, È COLPA TUA SE IO STO IN QUESTE CONDIZIONI, IO CREDEVO CHE FOSSI MIO AMICO! >> il moro gli sputa tutta la sua rabbia addosso
<< Cosa stai dicendo? >> la voce di Ron è un sussurro spezzato, so che già si sente in colpa e le parole di Harry non fanno che alimentare la sua stupida teoria.
<< STO DICENDO CHE È COLPA TUA! NON SAI BADARE A TUA SORELLA, NON TI SEI RESO CONTO CHE NON POTEVA SALIRE SU QUELLA MALEDETTA SCALA NELLA SUE CONDIZIONI, HAI CERCATO DI SDRAMMATIZZARE, DI ACCONTENTARLA, MA CHE STO DICENDO? TU PRENDI TUTTO SOTTO GAMBA, NON È UNA NOVITÀ, E HAI VISTO COSA È SUCCESSO? >> Ginny cerca di entrare nella discussione per difendere il fratello, ma non ne è capace, i due sono troppo infuriati.
Io e il resto della famiglia Weasley siamo in un angolo, incapaci di reagire.
<< Vattene Ron >> ora quella di Harry è quasi una supplica
<< No, io non mi muovo >>
<< VATTENE, O SARANNO GUAI >> ora è una minaccia.

Accompagno Ron alla porta.
<< Tu che fai? >> è la seconda volta che sono costretta a scegliere tra il mio migliore amico e il mio amore
<< Resto >> ed è la seconda volta che scelgo il mio migliore amico, ma in questo momento Harry ha veramente bisogno di me.
Ritorno al piano di sopra, Harry mi guarda con riconoscenza.
<< Voglio vedere il bambino! >> Ginny rompe il silenzio che si è creato tra noi.
<< Si, andiamo! >> Harry prende la carrozzina
<< Mo, deve venire anche Herm >> Ginny vuole un sostegno morale, e io l'accontenteró.
<< Certo! >>
Ci dirigiamo verso la rianimazione pediatrica, chiediamo all'infermiera dove trovare il bambino e lei ci indica la strada.

Cerco di farmi forza e precedo Harry e Ginny, mi fermo davanti ad una specie di culla trasparente con su scritto:"Potter".
Davanti a me c'è un incubatrice, l'esserino al suo interno è praticamente irriconoscibile, è coperto di tubicini dappertutto e un tubo piú grande lo aiuta a respirare.
Ginny si fa avanti con le lacrime agli occhi e Harry l'accompagna cercando di sostenerla.
È incredibile come in così poco tempo tutto quello che si è costruito possa crollare, in un paio di giorni la loro vecchia vita è cambiata radicalmente e non so se tornerà piú come prima.
<< Signori, scusate.. >> una donna grassottella e con un aria dolce interrompe i miei pensieri, noi ci voltiamo verso di lei e la invitiamo a proseguire.
<< Dovreste dirmi quale è il nome del bambino.. >> già, il nome..
<< Sirius Potter >> risponde Harry frettolosamente, pensavo che questo fosse il nome che aveva scelto Ginny.. L'infermiera lo scrive sulla culla e sul suo registro e fa per andarsene...
<< NO! >> l'urlo di Ginny arriva un pochino in ritardo, come se si fosse appena risvegliata da un lungo sonno e, per la prima volta da quando siamo entrati, stacca gli occhi dal suo bambino
<< Il suo nome è James Sirius Potter.. >> non c'è nulla da fare, questi due possono litigare quanto vogliono, ma si amano davvero, entrambe cercano di far felice l'altro.
<< Ok, come volete.. >> la donna corregge quello che aveva appena scritto e esce dalla sala.
<< Grazie >>  sento Harry sussurrare la sua riconoscenza all'orecchio della rossa
<< Piace anche a me! >> è l'unica risposta che la donna riesce a dare, continuando a tenere gli occhi fissi sulla culla.
Vedo il moro prenderle la mano e decido di lasciarli soli.
Esco nel corridoio di fronte alla sala, prendo il cellulare e chiamo Ron...
<< Pronto? >> mio marito mi risponde con aria stanca dall'altro capo del telefono
<< Ron sono io, che fine hai fatto? >>
<< Cosa te ne importa di me? >>
<< Ma che stai dicendo, Ron, che ti prende? >> è impazzito
<< COSA SUCCEDE? SUCCEDE CHE DUE VOLTE NELLA MIA VITA TI HO FATTO LA STESSA DOMANDA, DUE VOLTE TU MI HAI RISPOSTO LA STESSA COSA E DUE VOLTE IO SONO RIMASTO DELUSO, FERITO, UMILIATO. ECCO COSA SUCCEDE, HERMIONE! >> la sua voce si spezza mentre pronuncia il mio nome.
<< Ron, devi capire che ora loro hanno piú bisogno di te! >>
<< Certo, io vengo sempre dopo.. >>
<< NON METTERTI A FARE IL BAMBINO! Non è il momento adatto.. >> perché non capisce mai quando è il momento giusto per dire certe cose.
<< Non lo è mai.. Torna, per favore, ho bisogno di te >>
<< Ci vediamo a casa Ron, torno tra un po'.. >>
<< Si.. >> il suo tono è ancora freddo, mamma mia quanto è permaloso!
<< A presto! > mi congedo e chiudo la telefonata, forse qui il mio impegno è finito, ora Harry e Ginny si conforteranno a vicenda... Lo spero, almeno.

Torno in sala d'aspetto e trovo alcuni membri della famiglia Weasley piú i due neogenitori che aspettano un medimago per avere notizie piú dettagliate sulle condizioni del bambino.
Mi avvicino a loro e nello stesso momento un uomo di colore esce dalla porta dove è ricoverato il bambino, noi ci stringiamo in cerchio attorno a lui.
Sento la mano di Ginny stringermi convulsamente il braccio.
<< Salve, chi sono i signori Potter? Vorrei parlare in privato! >>
<< No, loro possono ascoltare.. >> Ginny ci permette di esserci
<< Bene, abbiamo appena fatto le analisi al bambino, ma i parametri vitali non sono migliorati, anzi, abbiamo avuto anche un leggero peggioramento, ma non per questo dobbiamo arrenderci, cercheremo di fare il possibile.. Il feto ha preso una grave contusione con la caduta >> silenzio, nessuno osa parlare
<< Grazie >> riesco a dire io, i Weasley si allontanano e il medimago fa lo stesso ma viene richiamato da Harry.
<< Scusi, ma noi abbiamo bisogno della verità e solo della verità, quindi, per favore, risponda sinceramente alla mia domanda. Che percentuale c'è che il bambino possa farcela? >> tipico di Harry, essere Auror gli ha insegnato ad essere il piú pratico possibile , soprattutto in situazioni come questa.
<< Non dico che le possibilità sono nulle, ma c'è almeno un 97% di probabilità che il feto non superi la notte. Mi dispiace.. >> ci annuncia il medimago con una sincerità disarmante.
Le lacrime rigano il mio volto.
Sento la mano della mia migliore amica mollare la presa sul mio braccio, Harry si accascia vicino a lei, si stringono in un abbraccio...
E piangono, piangono insieme,  piangono perchè forse cosí riusciranno a sfogare il proprio dolore, piangono perché la loro unica ragione di vita potrebbe non superare la notte, piangono perché in questo momento è giusto farlo, piangono disperatamente, piangono cercando di farsi forza l'un l'altra, piangono accasciati sulla sedia a rotelle, piangono abbracciati, piangono e nessuno riuscirà a fermarli, piangono come non avevano mai pianto prima.

Ron può dire quello che vuole, ma in questo momento loro hanno bisogno di me e io ci saró perché non li ho mai visti piangere così.

NDA
Lo so, lo so, sono imperdonabile... Ho un ritardo mostruoso, ma è stato davvero difficile scrivere questo capitolo e, alla fine, neanche mi convince piú di tanto..
Comunque, come avete visto la situazione tra Harry e Ginny non è migliorata di molto, ma cercano di farsi forza a vicenda.
Per chiarire un pochino: la domanda che rivolge Ron a Hermione è la stessa che gli rivolge durante la ricerca degli Horcrux.
Per il resto non so cosa dire, mi scuso di nuovo per i tremendo ritardo.
Grazie mille a chi è arrivato a leggere fin qua e a chi ha recensito.
Continuate a leggere la mia storia e a farmi sapere cosa ne pensate.
Con affetto,
Ce_

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Capitolo 12
*** 23 Ottobre: nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa e qui i folli sono due! ***


23 Ottobre
Harry Potter
Sono ore che siamo seduti  di fronte a questa culla, ora che non parliamo, ore che io e Ginny  ci teniamo la mano per darci un po' di forza, ore che aspettiamo notizie, ore che lo guardiamo, ore che speriamo di non sentire quel suono lungo e continuo che ci dice che il nostro bimbo non ce l'ha fatta, ore che, fortunatamente, quel suono non si fa sentire.
Mamma, papà, Sirius, vi prego... Restate con noi, vegliate su di lui... Fate si che sia forte, così forte da farcela, da sconfiggere tutto.
Mamma, salva il tuo nipotino.
Papà, Sirius, salvate il vostro omonimo.
Vi prego, vi prego di aiutarci, questo bimbo per noi è tutto, non sopporterei di vedermi strappata, ancora una volta, una parte della mia vita, una parte di me..
Prego i miei cari che non ci sono piú di fare in modo che James si salvi. Oh Merlino, quanto tempo era che non pregavo? Forse non l'avevo mai fatto....
Mi alzo, tenendo sempre Ginny per mano, è troppo debole, non posso lasciarla andare via, anche se le cose tra noi ancora non si sono chiarite.
Accarezzo la culla in cui il piccolo sta dormendo, ho un déjà vù, questa scena l'ho già vissuta.. Si, ora ricordo.... Il sogno della notte prima del matrimonio delle due famiglie Weasley.

INIZIO FLASHBACK

È strano, sono in una stanza bianca... Con una mano stringo quella di una donna accanto a me e con l'altra accarezzo qualcosa che si trova all'interno di una "scatola" trasparente, ma la luce è troppo forte: non riesco a vedere ne la persona vicino a me, ne ciò che sto accarezzando...
Si fa tutto buio e mi sveglio di soprassalto, che sogno mai era quello?

FINE FLASHBACK

Si, cosa mai era quel sogno?
Pensavo di aver smesso da un bel po' con i sogni strani e premonitori, invece, non danno segno di andarsene... Già, ma questo era diverso da quelli che facevo quando c'era Voldemort... E come se dentro  di me sentissi già che qualcosa doveva andare storto,è una sensazione stranissima, mai provata prima: scoprire che già sapevo cosa sarebbe successo.. Potevo evitare che accadesse, e invece....
<< Signori Potter? >> l'infermiera blocca il flusso dei miei pensieri
<< Si? >> diciamo all'unisono io e Ginny con la voce impastata... È così tanto tempo che non spiccichiamo parola che la gola ci si è seccata.
<< Dovreste uscire perché dobbiamo fare dei controlli al bambino... >> ci dice con tono dolce..
<< Ma.. >> Ginny cerca di obiettare
<< Potrete tornare subito, signora Weasley... >>
<< Ok, ci faccia sapere appena ha qualche novità.. >> le dico io e trascino la rossa fuori dalla sala.

In corridoio ci sono George, Angelina e Fred jr.
Il gemello non ha voluto abbandonare mai l'ospedale, adempiendo perfettamente al ruolo di padrino... È parecchio sconvolto anche lui, tiene molto a mio figlio. Angelina deve essere venuta per dargli un po' di sostegno e per portargli il piccolo Fred.
Padre e figlio giocano insieme e l'adulto sembra quasi dimenticarsi di tutti problemi... Lo invidio da morire, forse io non avrò la possibilità di divertirmi così con il mio bambino.
<< Ragazzi... Allora? >> Angelina corre ad abbracciare Ginny , la rossa sembra ritrovare un po' di forza, le sue amiche riescono sempre a tirarla su, anche con poche, semplici parole.
<< Devono fargli dei controlli. >>
<< Vedrai che andrà tutto bene... Hermione se ne è andata, era davvero distrutta... Dice che tornerà presto >> ci annuncia la mora
<< RAGAZZI! >> due voci ci chiamano dalla parte opposta del corridoio, ci giriamo tutti insieme... Seamus e Lee ci guardano con occhi stralunati, ci raggiungono..
<< Siamo appena tornati e abbiamo saputo dell'incidente... >> si scusa il biondo
<< Tranquillo, so che eravate in vacanza... >> lo anticipa Ginny
<< Allora, cosa è successo? >> dopo la domanda di Lee comincio a raccontare tutta la storia da quel maledetto litigio: la  telefonata di Ron, l'operazione, la notizia che il bambino stava male, la lite con il mio migliore amico, la notte appena passata a sperare, ad appendersi ad un filo leggero che rischiava di rompersi alla minima forza.... Risentire le nostre vicende, rivivere quegli attimi è davvero terribile... Finiranno mai i miei guai, i nostri guai?
Finito il racconto i due fidanzati ci abbracciano, mostrandoci la loro solidarietà.
Ginny riprende possesso di se stessa e delle sue emozioni e passa al suo lato pratico
<< Senti, Seamus... Io vorrei prendermi un po' di ferie.... Lo so che, visto che sono agli inizi, non dovrei farlo, ma la situazione è davvero difficile.... Comunque, se non puoi farlo ti capisco.. Sai che non voglio che tu abbia preferenze.. >>
<< Ehi, non devi neanche solamente pensarlo... Come credi che ti licenzi dopo tutto quello che ti è successo? >> ringrazio mentalmente Seamus per averci dato questa possibilità...
Ora, i due giornalisti cominciano a parlare del loro lavoro, la rossa sembra quasi rilassarsi per un momento.

Mi siedo su quelle odiose poltrone blu e aspetto....
Angelina riferisce quello che gli abbiamo detto a proposito del bambino a George e poi si congeda insieme a Fred...
Il gemello si prende la testa tra le mani, sembra che la notizia del controllo lo abbia sconvolto ancora di piú, già, avrebbe sconvolto anche me se io in due giorni di sofferenze non fossi diventato completamente apatico, estraniato dal resto del mondo e dalle emozioni degli altri.
Lee si avvicina al rosso, si siede accanto a lui e gli circonda le spalle con un braccio, George alza la testa sorpreso.
Dopodiché, sussurra un grazie sconnesso...
È tutto apposto, 6 mesi di liti cancellati da un piccolo gesto, da una semplice parola, cancellati dall'amicizia..
Già, l'amicizia... Non sono neanche 24 ore che ho litigato con Ron eppure ci sto male, Hermione è stupenda, ma non è la stessa cosa, Ron è l'unico che riesce a capirmi veramente, sa tutto di me, anche le cose piú sciocche, sa come prendermi, sa cosa può tirarmi un po' su, ma ora non c'è e la colpa é mia... L'ho mandato via e non ne avevo alcun diritto..

<< Signori? >> alzo la testa, il dottore sta cercando di attirare l'attenzione mia e di Ginny, noi ci avviciniamo...
<< Allora, abbiamo fatto dei controlli al bambino, ma non sono stati abbastanza accurati, quindi, dovreste firmare per effettuare un esame piú preciso sul bimbo.. >>>
<< Di cosa si tratta? >> Ginny
<< È un metodo babbano, di solito, non si effettua sui bambini, ma questo è un caso particolare.. >>
<< Babbano? È pericoloso? >> e da quanto si usano i metodi babbani in un ospedale magico?
<< Signor Potter, forse c'è una speranza di salvare suo figlio e questo esame, anche se babbano, ci permetterebbe di scoprire cosa c'è che non va e di curarlo, peró, devo avere il consenso da parte di entrambe i genitori.. >>
<< Dove dobbiamo firmare? >> Ginny mi precede... Ho visto i suoi occhi illuminarsi alla parola "speranza"
<< Qui! >>l'uomo ci da un plico da firmare, noi facciamo ciò che ci dice e il dottore torna dentro.

Mi dirigo verso la mia postazione, ma qualcosa afferra il mio polso... Mi giro, Ginny mi guarda con occhi supplichevoli...
<< Harry, dobbiamo parlare.. >> si, dobbiamo parlare, non ne ho voglia, non sono pronto ad affrontare il discorso, ma non posso sottrarmi,  mi lascio trascinare  da lei in una stanza isolata e vuota
<< Cosa c'è? >> le chiedo freddo
<< Harry, mi dispiace, mi dispiace davvero tanto... >> dice << Merlino, perché mi ritrovo sempre a chiederti scusa? >> sussurra tra se
<< Cosa ti dispiace, Ginny? >>
<< Mi dispiace di averti detto quelle cose, sai che non le penso davvero.. >>
<< No, non lo so piú! >>
<< Harry devi credermi, davvero! >> le prime lacrime solcano il suo viso..
<< Sai Ginny, quando sei tornata ti ho perdonata nel giro di un quarto d'ora perché credevo davvero che le parole che mi avevi detto a Manchester non le pensavi davvero, siamo tornati insieme  io ci sono cascato di nuovo, e siamo di nuovo punto e accapo... Ma questa volta è diverso, non sono piú sicuro che le tue parole fossero solamente bugie e questa insicurezza mi uccide, ma io so quale è la verità, so che darei la vita per salvare mio figlio e questo, per adesso,  mi basta... >> faccio per andarmene, non mi va di discutere...
<< No, non andartene... Devi credermi... Io ero furiosa, non ricordo neanche il perché, ma ero furiosa e ti ho detto quelle stupide cose, ma non le pensavo davvero... >> blocca ancora una volta la mia fuga
<< Ti ricordo io il motivo: io ti amo, ma non voglio sposarti... Già, il matrimonio... Sembra sia l'unica cosa che conta. >>
<< No, ascoltami.... Sai, in questi 2 giorni ho capito che sei e sarai sempre piú tu un marito per me di quanto lo saranno mai alcuni uomini sposati... Ho visto come eri distrutto per le condizioni di nostro figlio, come ti dedichi a noi con tutto te stesso, come ti senti in colpa, anche se non hai alcuna colpa, come ci guardi, e ho capito, forse troppo tardi, che davvero ci tieni a noi... Lo sapevo già, ma ora ne sono piú che certa... E non mi interessa se non vuoi sposarmi.. >>
<< Tu rinunceresti al matrimonio per me? Rinunceresti a quello che vuoi di piú? >> le chiedo sorpreso, per lei è molto importante.
<< Tu sei quello che voglio, nostro figlio, noi!  Sembra impossibile, essendo passati appena due giorni, ma mi manchi, da morire, mi manca il tuo bacio quando ti alzi o quando ritorni da lavoro, mi manca vederti la domenica in giro per casa, mi manca rimettere a posto le tue cose, mi manca vivere insieme, Harry! Sapere che mi ami, che ci ami, mi basta, mi basta davvero.. >>
<< Basta anche a me ed è quello che ho cercato di dirti.. >>
<< Si, lo so... Mi dispiace da morire.. >> le lacrime scendono silenziose sul suo viso, sembra sincera e io non posso che perdonarla un'altra volta, ma forse, non riuscirò mai a non farlo, la amo troppo!
<< Vieni qui! >> allargo le braccia in segno di incoraggiamento, lei corre verso di me, si aggrappa alla mia schiena e comincia a piangere ininterrottamente, io le accarezzo la nuca  per calmarla..
<< Harry, io ho paura... Promettimi che questo finirà, che saremo finalmente felici.. >> mi supplica con la voce rotta e io, purtroppo non posso accontentarla, posso solo farle un'altra promessa perché non so se tutto questo finirà bene..
<< Ti prometto che vi amerò per sempre, Ginny >> mi stacco da lei, le asciugo le lacrime e la bacio con dolcezza...

Usciamo in corridoio mano nella mano, Hermione è tornata e ci accoglie con un sorriso, vedendoci uniti...
Andiamo verso di lei, ma il dottore esce di nuovo dalla sala per portarci le novità, ci avviciniamo...
<< Signori, io non so come sia potuto succedere, un miracolo... ma il bambino è completamente fuori pericolo, lo terremo una notte sotto osservazione , poi lo dimetteremo... Per ora potete vederlo, non è piú in incubatrice... >> detto questo l'uomo si congeda e noi siamo sommersi da abbracci e baci da parte dei nostri parenti..
Le lacrime sono tante, ma finalmente sono di gioia...
<< Grazie >> è un sussurro il mio, verso i miei genitori, Sirius e tutti quelli che ci guardano da lassù
Hermione si avvicina a me e mi bisbiglia
<< Te l'avevo detto che bastava crederci, non sei solo, siete in due, se non di piú! >>
<< Grazie >>è l'unica cosa che riesco a dire, ancora una volta... Vedo Ginny che ci guarda con un espressione interrogativa...
 Io e lei entriamo ad abbracciare finalmente nostro figlio, mentre aspettiamo che l'infermiera lo riporti qui..
<< Che ti ha detto Herm? >> mi domanda curiosa la rossa, la bacio, ancora una volta,  sulle labbra e le sussurro vicino all'orecchio
<< Una volta mi ha detto: nessuna causa è persa finchè ci sarà un solo folle a combattere per essa e qui i folli erano due, sono due! >>

NDA
Salve!
Questo capitolo è un pochino piú corto degli altri, ma spero di essermi fatta perdonare ...
Il bilancio della giornata direi che è abbastanza positivo:
George e Lee fanno pace
Harry e Ginny finalmente si confrontano e chiariscono
E, notizia piú importante, il bambino è fuori pericolo!
Poi, il sogno l'ho introdotto chiamandolo flashback, anche se non è proprio un, flashback, ma piú un déjà vu vero e proprio...
Comunque, ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono la mia storia...
Continuate a seguirmi e lasciatemi un vostro parere.
Un bacio,
Ce_

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Capitolo 13
*** 24 Ottobre: tu non sei mio fratello, non il fratello che credevo di conoscere! ***


24 Ottobre
Ginny Weasley
<< Ecco a voi, questa è l'ultima firma >> l'infermiera ci porge l'ennesimo foglio da firmare per dimettere nostro figlio e io eseguo i suoi ordini, proprio come Harry.
Il dottore ci ha detto che il bambino ora sta davvero bene ed è inutile farlo rimanere ancora in ospedale, possiamo riportarlo a casa e tra un mese verremo per la normale visita di controllo.
Ci dirigiamo verso la stanza del nostro bambino, lo prendo in braccio mentre Harry prende tutta la nostra roba.
Ringraziamo i medimaghi e le infermiere che ci sono state vicine in questi giorni e ci avviamo verso la macchina, pronti per tornare finalmente a casa.
Il viaggio è breve e silenzioso, James Sirius dorme beato nel suo seggiolino nel sedile posteriore, Harry guida tranquillo, immerso nei suoi pensieri, e io cerco di rilassarmi e di godermi questi attimi di pace, ben sapendo che appena arriveremo a casa saremo travolti da un mare di parenti e amici accorsi per salutare il nuovo arrivato.
 
Arrivati a Grimmould Place numero 12,  cominciamo a sistemare le nostre cose.. Kreacher ci saluta cordiale e ci invita a pranzare.
Finito di mangiare torniamo i camera nostra..
<< Allora, a che ora arrivano gli altri? >> Harry mi distoglie dai miei pensieri, guardo l'orologio.
<< Dovrebbero essere qui a momenti.. >>
<< Che ne dici se vado a comprare qualcosa da mangiare e lo spumante? Te la senti di restare da sola? >>
<< Certo, Harry.. Va e sta tranquillo.. >>
<< Faró in un attimo >> mi dice dandomi un bacio dolce sulle labbra.
 
10 minuti dopo  suonano il campanello, corro ad aprire e mi ritrovo davanti i miei genitori, George con il piccolo ed Angelina, Hermione e, con mia grandissima sorpresa, Ron.
Rivolgo al mio fratello preferito un sorriso a 32 denti, lui mi abbraccia.
<< Allora, dov'è il mio figlioccio? >> George
<< È di sopra che dorme, vedi di non svegliarlo.. >> mentre il neo-padrino sale di sopra io invito gli altri ad accomodarsi
<< Tesoro, come ti senti? >> mi chiede mia madre
<< Una meraviglia mamma, sta tranquilla.. Ora è tutto a posto! >>
<< Oh, cara.. Ci hai fatto prendere uno spavento! >> scoppia in lacrime  e corre ad abbracciarmi.
<< Lo so, sono stati giorni terribili anche per me, mi dispiace >> mamma a questa parole sembra riprendere il suo cipiglio battagliero e va in cucina per prendere delle cose, io rimango in salotto con gli altri.
 
<< Gin, posso parlarti un attimo? >> mi chiede Ron, parlando per la prima volta
<< Certo! Che succede? >>
<< Vieni con me! >> mi incoraggia lui ed Hermione mi implora con lo sguardo di seguirlo
<< Ok >> mi alzo e lo seguo all'ingresso
<< Cosa succede Ron? >>
<< Io, io ecco.... Volevo scusarmi.. >>
<< E per cosa? >> comincio davvero a non capirci più nulla
<< Beh, per tutto: per non esserti stato accanto in questi giorni infernali.. >> si blocca per prendere un bel respiro, io noto l'uso del singolare, ma non lo interrompo, infatti, lui continua a parlare
<< per averti permesso di salire su quella maledetta scala, per non essere stato un buon fratello in questi anni, per non averti capito... Ha ragione lui, non sono degno di essere tuo fratello ed è tutta colpa mia perché...>>  le lacrime premono agli angoli dei suoi occhi, non ho bisogno di sentire altro
<< Ron, sta zitto. Non dire mai piú cose così. Tu sei il fratello perfetto, quello che tutte le ragazze vorrebbero avere: sei solare, simpatico, altruista, gentile, riesci sempre a farmi tornare il sorriso sulle labbra, sei geloso, ma allo stesso tempo riesci a capirmi come nessun altro... Forse non ci dimostriamo questo affetto con inutili gesti e non quotidianamente, ma sappiamo entrambe che ci vogliamo bene e questo mi basta, non avrei mai pensato di attribuire la colpa di tutto a te, per nessun motivo al mondo.. >>
<< Ma.. >> cerca di interrompermi, ma glielo impedisco
<< Niente ma! Tu sei e sarai sempre il mio fratellone preferito, mettitelo in quella testa vuota! >> gli sorrido e lo vedo sollevato
<< Grazie Gin! Sei la migliore >> mi abbraccia di slancio,
Rimaniamo attaccati l'una all'altro per non so quanto tempo e in questo raro gesto d'affetto ci mettiamo tutto il bene del mondo, finchè non arriva quel casinaro dell'altro fratello con suo e mio figlio..
<< Ehm,  Gin, credo di averlo svegliato... >>
<< COSA? >> urlo io
<< SI ERA APPENA ADDORMENTATO, MALEDETTO GEORGE WEASLEY! >> mi avvicino a lui con fare minaccioso
<< Sorellina, perché con Ron sei così comprensiva? >> mi abbraccia anche lui, per quanto glielo permetta il fatto di avere due bambini in braccio...
<< Perché è accecata dal mio fascino, George! >> risponde il piú piccolo
<< Già, il fascino che non hai! >> ribatte l'altro a tono
Questi due non cambieranno mai, ma li adoro così!
<< Andiamo di la, e tu, dammi il mio piccolo prima di insegnargli cose che non dovrebbe sapere! >> prendo James dalle braccia del rosso
<< Cosa vuoi che gli insegni? Ha solo pochi giorni.. >>
<< Vedendo ciò che hai fatto con il piccolo Fred non mi stupisco piú di nulla! >>
<< Tranquillo, zio George ti libererà dalle grinfie di tua madre! >> sussurra al bambino che lo guarda con aria vispa e un sorriso da malandrino stampato in faccia.
Rientriamo in salotto dove ci attende il resto della famiglia, Hermione appena vede che tra me e Ron è tornato tutto normale tira un sospiro di sollievo... Cosa credeva? Che non l'avrei perdonato? E cosa poi? Lui non ha nessuna colpa.
 
Suona il campanello, vado ad aprire e mi ritrovo davanti Luna, Rolf, Seamus e Lee
<< Ragazzi benvenuti! >> li accolgo in casa mentre vengo stritolata dall'abbraccio della mia amica
<< Ginny, scusa! Eravamo fuori città, ma sono stata così in pensiero... Ora come stai, il bambino? >> mi chiede la bionda agitata
<< Tranquilla, io sto bene e anche il bambino... So che sei molto impegnata, quindi, non preoccuparti! I gemelli? >> la rassicuro
<< Tutto bene, ora sono dai genitori di Rolf... Spero che non li facciano  impazzire >>
<< Venite dai, ci sono gli altri di la! >> li guido fino al salotto e ci mettiamo a chiacchierare del piú e del meno, mentre i bambini giocano in braccio a nonna Molly.
Il rumore della serratura ci avverte che Harry è tornato, ci raggiunge e anche lui viene travolto dagli abbracci dei nostri familiari, tutti tranne uno... Ron sta al suo posto.
<< Ehi, ti sei svegliato? >>  dice con aria sognate prendendo James dalle braccia della nonna e lo stringe a se.... Ho notato una strana luce nei suoi occhi quando è con nostro figlio e amo ancora di piú questa parte dolce e paterna di lui...
Poi si rivolge al suo migliore amico..
 
<< Ron, possiamo parlare un attimo in privato? >> dice mentre mi lascia prendere il piccolo tra le braccia
<< No! >> la risposta secca di Ron ghiaccia l'aria intorno a noi
<< Per favore Ron, ho bisogno di parlarti >> lo supplica il moro
<< Non vedo il motivo per cui non possiamo parlarne qui.. >>
<< Come vuoi... Bene... Io.. Io volevo scusarmi con te, ecco. Sai anche tu che non penso tutte quelle cose che ti ho detto, è che ero accecato dalla rabbia e dal dolore.. Non sapevo come sarebbe andata a finire: se il bambino ce l'avrebbe fatta o no, non potevo sopravvivere ad un'altra perdita.
È ovvio che la colpa non è la tua, è successo, nessuno poteva evitarlo.. Non poteva essere colpa tua, Tu sei il fratello perfetto, ti prendi sempre cura di tutti, sei il fratello di Ginny, lo zio del bambino, il mio  migliore amico, sei mio fratello, Ron! >> finisce con voce rotta
<< E con questo pensi di poter recuperare? Non sapevi come andava a finire? E SE FOSSE FINITA MALE? SE JAMES NON CE L'AVESSE FATTA TU AVRESTI CONTINUATO A PENSARE CHE LA COLPA FOSSE MIA? >>urla Ron con tutto il fiato che ha in corpo
<< Certo che no.. >> cerca di ribattere l'altro
<< STA ZITTO! SAI COSA È SUCCESSO QUEL GIORNO? SONO ENTRATO QUI E HO TROVATO MIA SORELLA APPOGGIATA AL MURO CHE PIANGEVA, ERA DISPERATA PER TE, MIA SORELLA ERA DISPERATA PER TE... PERCHÉ CREDI CHE ABBIA FATTO DI TESTA SUA? VOLEVA SOLO DIMOSTRARE A TE CHE LEI ERA ANCORA INDIPENDENTE, QUINDI, SE QUI C'È UN COLPEVOLE PER L'INCIDENTE, QUELLO SEI TU!  L'HAI MOLLATA, DOPO TUTTO QUELLO CHE LEI HA FATTO PER TE, DOPO TUTTO QUELLO CHE NOI ABBIAMO FATTO PER TE, TU L'HAI MOLLATA! LA VERITA È CHE FINCHE TI SIAMO SERVITI CI HAI TRATTATO BENE, MA QUANDO TI SEI ACCORTO CHE ORAMAI  ERAVAMO INUTILI CI HAI BUTTATO VIA.. CI HAI SOLO USATI PER ARRIVARE AI TUOI OBBIETTIVI. MI FAI SCHIFO!
CAZZO, NON POSSO ANCORA CREDERE CHE TU L'ABBIA MOLLATA DOPO TUTTO QUELLO CHE HA FATTO, CHE ABBIAMO FATTO PER TE... NO, TU NON SEI MIO FRATELLO, NON IL FRATELLO CHE CREDEVO DI  CONOSCERE! >>
<< Ron, ma cosa dici? >> Harry ha le lacrime agli occhi, il rosso non ha fatto che incoraggiare i suoi già facili sensi di colpa.
<< Solo ciò che penso.. >> detto questo lascia la stanza, sentiamo sbattere la porta ma nessuno osa parlare...
Hermione si avvicina al suo amico...
<< Harry, sai che io non penso quelle cosa e sicuramente non le pensa neanche Ron, ma ora devo andare da lui, ha bisogno di me.. >> gli dice con dolcezza e l'uomo annuisce impercettibilmente.
Dopo aver salutato tutti la mora raggiunge il marito..
 
Ormai la giornata è rovinata. Harry cerca di essere normale, ma è evidente che non ci riesce, la lite con Ron lo ha sconvolto molto... Così, pochi la volta i nostri amici si congedano e rimaniamo finalmente soli...
Appena ci sediamo sul divano James comincia a piangere, Harry lo prende in braccio
<< Credo che abbia un gran fame.. >> dice, mentre un piccolo sorriso si apre sulle sue labbra.. Forse io e il nostro piccolo siamo gli unici capaci di fargli dimenticare lo spiacevole episodio... Se è così faró di tutto per distrarlo da quei pensieri..
<< Ovvio, è ora di cena.. >> scherzo io mentre lo avvicino al mio seno.. Il bambino comincia a succhiare, è una sensazione bellissima..
Harry ci guarda con un aria sognante, come se noi fossimo i suoi tesori piú preziosi, coloro che lo tengono ancorato a terra, all'improvviso la sua espressione cambia come se si fosse accesa una lampadina nella sua testa, corre verso il piano di sopra
<< Harry, ma dove vai? >> gli chiedo, ma non faccio in tempo.... Non ci sto capendo piú nulla
Torna dopo un paio di minuti con in mano una macchina fotografica babbana...
<< Sta ferma così >> eseguo i suoi ordini, impugna quello strano aggeggio e scatta una, due , tre, quattro foto..
<< Basta, Harry... Ora vieni anche tu! >> lo invito a sedersi accanto a me... Lui posiziona la macchinetta sul tavolo e ci raggiunge
<< Sorridete! >> ci dice mentre mi bacia sulla guancia, in quel momento si sente il click dello scatto e il flash ci acceca.. Tre sorrisi in un pomeriggio buio.
 
Dopo aver cenato e messo a letto il piccolo James ci rintaniamo nella nostra camera...
Mi è mancata molto, il letto, i colori caldi e accoglienti, il profumo di casa, il calore che emana il corpo di Harry sdraiato accanto a me.
Ci allunghiamo, ha un aria distrutta.. Tutti i pensieri che ha tenuto lontano durante il giorno ora riaffiorano nella sua mente.
<< Ehi? >> gli accarezzo la schiena e lui si volta verso di me
<< Ehi! >> finge di essere normale
<< Ne vuoi parlare? >>
<< Gin, oggi ho capito finalmente che Ron ha ragione: non sono un marito perfetto, un amico degno di questo nome, non saró un padre affettuoso,e di certo non sono un bravo fratello ma di una cosa sono sicuro: io non vi ho mai usato, e non lo farei mai! >>
<< Harry, smettila di dire cavolate.. Ron ha avuto un momento di rabbia, ma non pensa davvero queste cose, voi siete migliori amici, vi conoscete dall'età di undici anni, vi capite come nessun altro, ne avete passate tante insieme e vi siete sempre accettati. Voi siete fratelli. >> cerco di tranquillizzarlo
<< Lui non mi considera un fratello... >> dice con tristezza e si volta dall'altra parte... Io lo lascio solo.
Nella mia testa e sicuramente anche nella sua ronzano insistenti le parole di Ron:
NO, TU NON SEI MIO FRATELLO, NON IL FRATELLO CHE CREDEVO DI CONOSCERE!
 
NDA
Salve a tutti!
Lo so, scusatemi per l'atroce ritardo, ma la scuola mi sta soffocando... Non ce la faccio piú!
Comunque, passando al capitolo: i tre ritornano a casa, ma non tutto è risolto perché Harry e Ron non riescono a far pace...
Inoltre, in questo capitolo ho cominciato a introdurre un'altra mia passione: la fotografia... Spero che in seguito riusciró a parlarne ancora.
Infine, ringrazio tutti coloro che hanno letto fin qui e hanno recensito..
Continuate a seguire la mia storia e fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacione,
Ce_

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Capitolo 14
*** 30 Novembre: lui non è uno stupido sbaglio! ***


30 Novembre
Hermione Granger 
Mi aggrappo al lavandino del mio bagno in cerca di un sostegno, in mano un tubicino bianco e per terra 3 scatole di carta con relativi foglietti illustrativi.
Maledetta me e la mia voglia di usare cose babbane! 
Do ancora una volta un occhiata fugace al tubicino che ho in mano: 
rosa, tolgo lo sguardo, come scottata...
Mi chino, prendo in mano un foglio e leggo le istruzioni per l'ennesima volta, è scritto chiaro e tondo:
ROSA: in cinta.
3 test, tutti maledettamente rosa! 
 
Non posso essere felice per questo, la notizia arriva nel momento sbagliato, tutto, ma non questo, sempre, ma non ora, ora che avevo accettato la volontà di Ron e mi ero rassegnata ad aspettare, ora che eravamo felici, ora che eravamo finalmente stabili, ora che le mie barriere stanno crollando, di nuovo, ora che la voglia di un piccolo tutto mio si fa sempre piú grande ed è impossibile fermare questo desiderio, perché lo voglio, voglio un piccolo Ron o una piccola me, e non riesco a non essere felice!
Porto le mie mani all'altezza della pancia, istintivamente, l'accarezzo con dolcezza.
Prendo in mano le scatole di carta e il resto, esco dal bagno e vado in cucina per buttarle.
Prendo velocemente tutta la mia roba e mi preparo per andare a lavorare.
La notizia appena accertata girovaga nella mia testa anche se cerco di fare di tutto per non pensarci... Ne parleró con Ginny nel pomeriggio.
 
Mi smaterializzo direttamente nel mio ufficio, evitando incontri poco piacevoli e mi metto subito a lavoro così che riusciró ad uscire prima...
A proposito, chiamo Ginny per avvertirla. 
Afferro il cellulare nella mia borsa e compongo  il numero della mia migliore amica.
<< Pronto? >> lei mi risponde dopo un paio di squilli
<< Ciao Gin, sono io.. Come stai? >> cerco di mantenere un tono tranquillo
<< Io tutto ok.. Tu, piuttosto? Ti sento agitata.. È successo qualcosa? >>
<< Oh, no niente... Così! >> devo impormi di non raccontarle tutto per telefono
<< Ok.. >> fa lei scettica
<< Senti, oggi sei libera? Volevo passare un pomeriggio con te, se ti va.. >> 
<< Si, credo di si... Harry deve fare delle cose a casa per il lavoro.... Vieni a Grimmould Place >>
<< No, Ginny,.... Passa tu a casa mia, se per te non è un problema.. >>
<< No, nessun problema, lascio James ad Harry... Sicura che non sia successo nulla? >> 
<< Tranquilla, tutto ok! Ora torno a lavoro, ci vediamo alle 16 a casa mia! Ciao! >> riaggancio velocemente, maledicendo la mia incapacità di dire bugie... A volte potrebbe essere utile essere un ottima bugiarda.... Io, beh, sono facilmente sgamabile.
Comincio ad occuparmi delle varie carte di processi, leggi e decreti cercando di concentrarmi, ma senza successo.
 
Verso le 15:30 arrivo a casa per incontrare Ginny, mentre l'aspetto vado a farmi una doccia sperando che riesca a schiarirmi idee, ma l'acqua non produce l'effetto che desidero, anzi, mi fa notare ancora di piú il piccolo rigonfiamento sulla mia pancia e quindi, accresce ancor di piú le mie paure.
Suonano al campanello, vado ad aprire e davanti a me trovo la mia migliore amica che mi saluta con un sorriso e una faccia tremendamente curiosa.
<< Allora? Leggo aria di novità nei tuoi occhi! >> mi assale senza neanche dirmi ciao
<< Ciao Ginny! >> le dico con aria rassegnata e un pochino divertita. 
So che non ci metterà nulla a farmi sputare il rospo..
Ci dirigiamo verso la sala e ci sediamo sul divano
<< Allora, che mi racconti? >> inizio parlando del piú e del meno
<< Niente, le solite cose... Casa lavoro, James..... Senti... Io volevo chiederti, come sta Ron dopo quello che è successo? >> contenta che la conversazione abbia preso questa piega, le racconto tutta la situazione.
<< Ron ci sta male... Ha capito di aver esagerato e si sente tremendamente in colpa... Vorrebbe chiarire, ma, da quello che ho capito, Harry non ne ha la minima intenzione.. Vero?>>
<< Piú che altro Harry è molto giù per questa faccenda, ma il problema è che Ron non ha fatto che alimentare ancor di piú i suoi già presenti sensi di colpa e ora dice che deve schiarirsi le idee... Mi dispiace vederli così, ma sono grandi e grossi, devono risolvere da soli questa situazione.. >>
<< Già, comunque dovrebbe tornare tra un po' >>
 
Finito questo discorso lei mi  guarda con l'aria di chi sta aspettando una notizia molto importante, ma vedendo che io non parlo..
<< Allora? Dai, non farti pregare.. >> mi incita
Ok, Hermione... Sta tranquilla, è solo Ginny e ti sei anche preparato il discorso... Prendo un bel respiro e...
<< Sono incinta! >> sputo fuori tutto d'un fiato e addio al bel discorso..
Vedo vari stati d'animo passare sul suo viso: curiosa, sorpresa, felice, preoccupata, poi di nuovo felice.
<< Herm! Ma è meraviglioso! >> mi coinvolge in un abbraccio stritolatore, ma quando vede che io resto immobile e non mi faccio travolgere dal suo entusiasmo mi guarda perplessa
<< Perché è meraviglioso, vero? >>
Non riesco a parlare, cerco di reprimere le lacrime, ma una sfugge al mio controllo... 
Appena la rossa vede quella gocciolina salata solcare il mio viso mi abbraccia di nuovo, un abbraccio diverso da quello di prima, un abbraccio dolce, comprensivo, che sa di amicizia. 
Io crollo, la  barriera che ho cercato di tenere alta e ben salda in tutti questi mesi crolla tra le braccia della mia migliore amica ed ora tante calde lacrime inondano il mio viso.
<< Dai, calmati e dimmi quale è il problema.. >> mi dice Ginny con dolcezza, allontanando il mio viso dalla sua spalla
<< Il problema è Ron >> le dico, la voce ancora un pochino rotta dai singhiozzi
<< Cosa ha combinato questa volta? Che ti ha detto? >>
<< Niente, ancora non gli dico nulla.. >>
<< Ah, e perché? >> 
<< Perché ho paura Gin, ho paura della sua reazione, ho paura che non accetti questo bambino, ho paura che questo possa rovinare il nostro rapporto, ho paura che Ron lo consideri soltanto uno sbaglio, ho paura perché non so se saró capace ad essere una buona madre, ho paura, tanta paura. >> mi sento molto piú leggera ora che mi sono liberata da questo segreto
<<  È normale avere paura, ma poi quando vedrai il tuo piccolo passerà tutto perché ti sentirai completa. >> mi dice con dolcezza e poi continua a parlarmi
<< Non devi preoccuparti di questo, Ron capirá e sarà contentissimo e poi, come farai a non essere una brava madre? Tu sei perfetta e lui sarà il bambino piú fortunato del mondo.  Dove è finita l'Hermione Granger che conoscevo? Quella testarda, sicura di se e tremendamente coraggiosa? Caccia fuori la parte piú battagliera di te, dillo a Ron e vedrai che tutto si aggiusterà.. >> cerca di calmarmi, ma io non ce la faccio... 
Le parole di Ron rimbombano nella mia testa come a sottolinearmi il fatto che lui non accetterà mai il bambino, me lo ha detto chiaramente che secondo lui è troppo presto, non posso certo sperare che adesso cambi idea.
<< Gin, tu non capisci... Io sto cercando di farmi coraggio, ci sto provando da quando ho capito di essere incinta e ancora di piú da quando questa supposizione è diventata realtà, ma non ci riesco... So che Ron non mi capirá, mi ha detto che non vuole figli per il momento ed ora non cambierà idea solamente perché è successo... In questo momento ho una sola certezza: anche se Ron non accetterà la cosa, io per il mio bambino ci saró sempre, non mi faró abbattere dalle stupide idee di Ron! >>
<< Vedrai che capirá, sta tranquilla! >> Ginny non riesce proprio a capire, per lei è stato così facile dirlo ad Harry 
<< No, non capirá! Sai come è fatto tuo fratello, è tremendamente testardo, orgoglioso e, diciamolo, è ancora parecchio immaturo.. Non sa badare a se stesso, figurati se è capace di prendersi cura di un'altra persona.. Non so se riuscirà a essere un buon padre.. >> le parole escono da sole dalla mia bocca, ma mi rendo conto che forse ho esagerato un pochino
<< Dai, ora non esageriamo... Io sono la prima a dirti che Ron è un immaturo, ma non puoi sapere se sarà un buon padre, devi metterlo alla prova, devi dirglielo. >>
<< No, Ginny, io per lei saró sempre il solito, immaturo Ron, non cambieró mai! >> una voce piena di disprezzo giunge fino alle mie orecchie e dopo pochi istanti mio marito entra nelle stanza e mi rivolge uno sguardo sprezzante.
<< R-Ron... Da quanto sei li? >> è l'unica cosa che riesco a dire, troppo prese dalla nostra conversazione io e Ginny non abbiamo sentito che qualcuno era entrato in casa.
<< Vi lascio soli.. >> Ginny anticipa la risposta del fratello, ci saluta e si smaterializza
 
Ron non mi stacca di dosso quegli occhi pieni di disprezzo e io non ce la faccio
<< Allora, da quanto tempo? >> lo esorto a parlare
<< Abbastanza da sapere che sei incinta, che mi reputi un bamboccione, un immaturo e... Ah già, dimenticavo la cosa piú importante, non mi reputi in grado di badare ad un bambino, a mio figlio. >> mi risponde lui freddo e sprezzante e maledettamente calmo, troppo calmo
<< Ron, io non intendevo questo.. Io... >> cerco di riparare al danno che ho fatto, ma non trovo le parole.. 
Vedo che cerca di mantenersi calmo, ma non ci riesce, è come una bomba ad orologeria e infatti
<< NOM INVENTARTI CAZZATE! HO CAPITO COSA INTENDEVI! AL CONTRARIO DI QUELLO CHE PENSI TU IO SONO DOTATO DI CERVELLO E RIESCO A FARLO FUNZIONARE TANTO DA CAPIRE QUELLO CHE INTENDEVI! >> sbotta lui
<< Io non penso che tu non abbia cervello, altrimenti non ti avrei sposato! >> rispondo stizzita, ora sta esagerando anche lui
<< Beh, vuoi che ti risponda da persona intelligente allora? Vuoi la verità? Sei sicura di voler sentire ciò che penso? >> annuisco impercettibilmente e lui continua il suo monologo
<< NO, NON SONO FELICE ALL'IDEA DI AVERE UN BAMBINO, O MEGLIO, NON SONO FELICE COME SI DOVREBBE ESSERE! TE L'AVEVO DETTO CHE AVREI  PREFERITO ASPETTARE, CHE NON MI SENTIVO PRONTO PER AVERE UN FIGLIO, MA È SUCCESSO E ORA NON POSSIAMO FARCI NULLA... DI CERTO NON TI CHIEDERÒ DI ABORTIRE PERCHÉ TI AMO TROPPO, MA NON CREDERE CHE IO SIA UNO DI QUEI PADRI FELICI TIPO HARRY...   SIAMO GIOVANI, NON SIAMO ANCORA PRONTI, MA È QUESTO QUELLO CHE LA VITA CI HA DATO E LO PRENDEREMO.   NO, NON MI SENTO PRONTO, MA, AL CONTARIO DI CIÒ CHE PENSI TU, NON LASCIERÓ LA DONNA CHE AMO E, VOLENTE O NOLENTE, MI PRENDERÒ LE MIE RESPONSABILITÀ. OGNUNO DI NOI DEVE PRENDERSI LE RESPONSABILITÀ DEI PROPRI SBAGLI, E IO MI PRENDERÒ LA MIA PARTE. FINE DELLA STORIA. >> le sue parole sono un pugnalata in pieno 
petto per me, ma sento la rabbia ribollirmi dentro ed esplodo anche io
<< NON PERMETTERTI NEANCHE DI DIRE CERTE COSE DEL MIO BAMBINO DAVANTI A ME! Non mi interessa quanto mi ami, puoi anche essere la persona che mi ama di piú al mondo, ma consideri il frutto del nostro amore come un errore e questo non mi sta bene. Non voglio vivere con un uomo che reputa il nostro bambino uno sbaglio, LUI NON E’ UNO STUPIDO SBAGLIO!  Quindi, per favore, ora vattene e lasciaci soli! >> riprendo il controllo di me stessa e gli chiedo di andarsene con una calma esagerata
Lui dapprima è titubante, ma poi capisce che è meglio non rendere la situazione piú difficile di quanto già non lo sia e se e va in silenzio.
 
Mi avvio verso la cucina in cerca di qualcosa da mangiare, ho voglia di gelato alla fragola e di certo non faro nascere il mio piccolo con una voglia color fragola, quindi, frugo nel congelatore e comincio a mangiarlo seduta sul divano.
Accendo la TV che ci ha regalato il signor Weasley per le nostre nozze e comincio a girare per i canali senza uno scopo preciso..
Il mio unico obiettivo è quello di mantenere la mente concentrata su qualcosa che non sia la discussione con Ron e tutte le parole che mi ha detto.
 
Una stretta allo stomaco mi costringe ad abbandonare la mia occupazione , mollo il gelato sul divano, mi alzo e in fretta e furia corro verso il bagno.
Mi ritrovo piegata in 2 sul water, cerco di tirarmi indietro i capelli mentre rigurgito anche l'anima, è una sensazione davvero bruttissima e odio il sapore che rimane in bocca dopo aver vomitato.
Vado verso il lavandino, mi lavo le mani, la faccia e i denti cercando in tutti i modi di togliermi quello schifoso odore di dosso, sembro riuscirci...
Torno in sala per sistemare il casino che ho combinato, chiudo con un incantesimo porte e finestre e mi avvio verso la camera, pronta per dormire.
Appena mi allungo sul mio letto matrimoniale l'assenza di Ron si fa sentire subito: sento freddo senza il suo corpo che emana calore, non mi sento protetta se non ci sono le sue braccia a stringermi forte mentre mi sussurra che mi ama e che tutto andrà bene. 
Quindi, le emozioni che ho cercato di reprimere fino ad adesso escono fuori e comincio a piangere senza sosta, un pianto liberatorio; le lacrime solcano il mio viso e bagnano tutto il cuscino.
Mi raggomitolo su me stessa, porto le mani sul ventre  e lo accarezzo dolcemente
<< Sta tranquillo, piccolo... >> gli sussurro... 
È una cosa stupida, ma mi fa sentire bene, è un ulteriore consapevolezza che lui c'è, c'è davvero! 
<< Ce la faremo, la mamma sarà sempre con te >> questa è forse l'unica certezza che mi rimane: non abbandoneró il mio piccolo, cercherò di renderlo felice in tutti i modi, costi quel che costi.
Con questo nuovo obbiettivo mi addormento, ancora in posizione fetale e con le mani sul ventre perché non posso non essere felice per questo nuovo arrivo!
 
NDA
Salve a tutti! 
Allora, che ne dite della sorpresa? E delle reazione di Ron? 
Ho pensato che il rosso sia stufo di essere considerato un immaturo, ma si fa prendere troppo dalla foga e passa dalla ragione al torto, ma credo che le cose che ha detto ad Hermiome non le pensi davvero.
Per quanto riguarda lei, beh, può avere un momento di debolezza, ma alla fine lei è Hermiome Granger, la strega piú brillante della sua età..
Ringrazio con tutto il cuore chi mi segue e chi recensisce la mia storia.
Continuate a leggere e a farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacione, 
Ce_ 

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Capitolo 15
*** 1 Dicembre: sei molto più del fratello che credevo di conoscere! ***


1 Dicembre
Ronald Weasley
<< Sono a casa! >> urlo aprendo la porta, nessuno risponde, quindi mi dirigo verso la cucina, li torvo un Hermione indaffarata con la cena, mi avvicino a lei per darle un bacio ma si stacca bruscamente da me
<< Ehi, che succede? >>
<< CHE SUCCEDE? SUCCEDE CHE SEI SEMPRE A LAVORO E IO MI DEVO DIVIDERE IN MILLE PEZZI: CHI STA CON NOSTRA FIGLIA? IO! CHI DEVE ACCOMPGNARLA DAI SUOI AMICHETTI? IO! CHI DEVE BADARE ALLA CASA? IO! CHI DEVE PREPARARE LA CENA? IO! E TU NON CI SEI MAI! >> mi urla con rabbia, ora che la guardo in faccia Hermione sembra invecchiata, ma cosa sta succedendo?
<< Mamma? >> una voce chiama la donna dall'altra stanza
<< Dimmi amore>> risponde lei
<< Che succede? >> una bambina di 5 anni con i capelli rossi e un viso stupendo si affaccia alla porta
<< Nulla... >>
<< Ron ti fa arrabbiare? Stai tranquilla, mamma... Ci sono io con te, non ci serve un uomo che non è capace di volerci bene... >> dice la bimba con voce infantile, ma adulta allo stesso tempo e si butta nella braccia della madre che la accoglie
<< Cosa? >> chiedo io perplesso e shoccato,
Un'altra immagine affiora nella mia mente, c'è una ragazza con i capelli rossi e il viso che somiglia tremendamente a quello della bambina che prima era in braccio a mia moglie, la ragazza è arrabbiata, mi guarda disgustata e mi urla
<< ORA VUOI FARE IL PADRE? BHE, È TROPPO TARDI! TU NON CI SEI MAI STATO! >>
 
 
Mi sveglio di soprassalto, mi metto seduto sul letto, mi guardo intorno... Perché sono nel salotto della casa di Harry e Ginny, e perché quello su cui sono seduto non è il mio letto ma il loro divano?
Cerco di pensare a cosa ho fatto ieri sera, ma ho solo un gran mal di testa, non riesco neanche a pensare, ma poi ecco finalmente alcuni ricordi...
Ricordo che Hermione mi ha detto di essere in cinta e io... Io.... E io ho combinato un casino come al solito, stupido Ron! Poi sono andato in un pub e mi sono ubriacato, ah, ricordo anche di essere arrivato a malapena a casa di mia sorella che mi ha ospitato senza dire nulla ad Harry, già, ho combinato un casino anche con Harry... Ma perché sono così incline a combinare guai?
 
Vado in cucina e comincio a prepararmi la colazione, cercando di fare in fretta, se il mio ex migliore amico dovesse trovarmi qui penso che mi affatturerebbe e io non posso neanche dire di non meritare la sua fattura...
Prendo la tazza del latte caldo dal ripiano della cucina e mi siedo a tavolino, la testa appoggiata su una mano e l'aria afflitta, finito di mangiare metto la tazza nel lavandino e mi risiedo, pensando che, visto che non si sentono rumori ho ancora un po' di tempo per stare da solo.
Appoggio i gomiti sul tavolo e affondo la testa sulle mie mani... Il sogno, il sogno è la rappresentazione delle mie paure piú profonde... Non sono stato un buon marito e di certo  ora non saró un buon padre... Una piccola lacrima solca il mio viso, la asciugo con il polso e rialzo la testa, ma nel farlo il mio sguardo incontra quello di Harry, appoggiato allo stipite della porta, mi guarda con un aria indagatrice..
<< Buongiorno >> dice atono e viene vicino a me, ma non si siede
<< H-Harry... Io.. >> cerco di dire qualcosa, ma lui mi interrompe subito
<< Allora, hai pensato a cosa fare? >>
<< Cosa fare per fare cosa? >> gli chiedo, stupito dal suo atteggiamento e, subito dopo mi do dello stupido per il mio giro di parole
<< Per riconquistare Hermione, mi sembra ovvio... È un osso duro, ma possiamo farcela, amico! >> mi dice lui come se in questi mesi non fosse successo nulla tra noi
<< Tu, tu come lo sai? >>
<< Tua sorella non è mai stata brava a mantenere certi segreti.. >>
<< Già >> lui mi guarda come se stesse aspettando qualcosa di piú da me, ma a me non viene in mente nulla, tranne
<< Grazie! >> è un sussurro il mio, mi alzo di fronte a lui e lo abbraccio e in questo abbraccio cerco di metterci tutte le scuse che gli devo, tutto ciò che dovevo dirgli in questi mesi, ma che ovviamente non gli ho detto, cerco di metterci tutto perché con le parole sarebbe tutto molto piú complicato e lui restituisce la mia stretta, rispondendo alle mie domande e accettando le mie scuse.
Quando sciogliamo l'abbraccio lui mi guarda in attesa di una mia parola, ma quando capisce che non arriverà..
<< Allora, hai pensato a un modo per riconquistare Hermione? >>
<< Io, veramente..... >>
<< Capito! Andiamo di la e vediamo di farci venire in mente qualcosa di adatto.. >> ci dirigiamo verso il salotto e ci sediamo sul divano, ma prima che lui possa cominciare a parlare io lo interrompo
<< Harry io devo chiederti scusa... >>
<< No, Ron, ti ho perdonato e poi, ho esagerato anche io, quindi siamo pari.. >>
<< No, io ho bisogno di chiederti scusa, altrimenti non sarei capace di trattarti come ti trattavo prima... Sai bene che non volevo dirti quello che ti ho detto e  che non penso quelle cose, ma sai altrettanto bene che quando sono arrabbiato non capisco piú nulla. So che non ci hai mai usati, tu saresti morto per noi, anzi, sei andato nella foresta con la certezza di morire solo per salvare noi... Come posso credere che ci abbia usati? E, per chiarire una volta per tutte.. La colpa di ciò che è successo a Ginny e al bambino non è ne mia, ne tua, ne di nessun altro, è successo, punto. Tu sei molto piú del fratello che credevo di conoscere e ti prego, scusami per tutto quello che ho combinato in questi mesi >> gli dico, liberandomi così dell'enorme peso che mi portavo dietro da quel maledetto giorno
<< Grazie Ron, ne avevo bisogno, avevo bisogno di un chiarimento..  grazie davvero >> mi risponde e ci abbracciamo ancora, un abbraccio da fratelli
<< Stiamo diventando delle femminucce! >> si lamenta lui
<< Già, la vecchiaia ci sta rammollendo.. >> scherzo io e sciogliamo di nuovo il nostro abbraccio
<< Allora, possiamo parlare di cose piú serie ora? Cosa pensi di fare? >>
<< Non è ho la piú pallida idea...  In questo momento so solo che ho fatto la cazzata piú grande della mia vita dicendo ad Hermione che non volevo il bambino, ma, come ho già detto, io sono nato per fare cazzate.. >> dico io con un aria afflitta
<< Oh, falla finita di piangerti addosso... Hai combinato un casino, ma vedrai che tutto tornerà come prima.. ora dimmi perché le hai detto quelle cose, così abbiamo un punto di partenza.. >>
<< In realtà, Harry, quello che le ho detto in parte è vero, io ho paura, ma non perché non voglio il bambino e così rischio di perdere Hermione, ho paura perché sono sicuro che non sarò un buon padre, non sono  un buon marito, non so badare a me stesso, figurati ad una creaturina che dipende da me in tutto e per tutto. Ho paura che il lavoro mi prenda troppo tempo e quindi, io non riesca a vedere mio figlio crescere e non voglio perdermi nulla. Ho paura che non mi accetterà, che mi crederà un padre incapace e non si senta amato.. >> butto fuori tutti i miei pensieri
<< Sai Ron, Anche io avevo le tue stesse paure, ma quando ho potuto abbracciare James per la prima volta mi sono sentito vivo, importante per qualcuno, felice come non lo ero mai stato... So che adesso è difficile da capire, ma ci sarà un momento in cui lo capirai. Tutti siamo adatti a fare i padri, è nella nostra natura. >> mi rassicura il mio migliore amico
Dopodiché ci immergiamo in una fitta conversazione su come riconquistare Hermione, scende anche Ginny  con il piccolo per darci un consiglio femminile, gli racconto anche il mio sogno, sperando che possa essere di aiuto in qualche modo, ma all'ora di pranzo ancora non sappiamo cosa fare
<< Va da lei oggi pomeriggio e parlale.. >> propone mia sorella
<< Pomeriggio devo andare a lavoro.. >> faccio io sconsolato
<< Allora chiamala. >>
<< Si, la chiamerò è le parlerò..  grazie mille ragazzi >> mi congedo, vado al ministero con un pochino di anticipo e mi dirigo nel mio ufficio per chiamare Hermione.
 
Digito il suo numero, dopo parecchi squilli mi risponde con un voce un pochino impastata dal pianto.
<< Pronto? >>
<< Hermione? >> non so cosa dire
<< Cosa vuoi? >> mi risponde dura
<< Io volevo scusarmi, non le penso quelle cose, io ho solo paura.. >>
<< Domani alle 16:00 vieni a prendere la tua roba e lascia la tua chiava sullo scrittoio all'ingresso, non ti voglio piú vedere! >> mi interrompe lei
<< Ma amore, ti prego, ho bisogno di parlarti.. >>
<< Anche io avrei bisogno di tante cose, Ron, ma ognuno si arrangia per se... E non chiamarmi piú amore. >>
<< Scusa >> non riesco a dire nient'altro che questa stupida parola, sento che mi sta sfuggendo di mano, sento che la sto perdendo, per sempre questa volta
<< È finita, Ron! >>
<< NO! >> il mio è un urlo disperato, ma lei non l'ha sentito perché ha riagganciato prima che il suono potesse arrivare alle sue orecchie
Mi siedo di fronte alla mia scrivania, si, questa volta l'ho persa davvero e non mi basterà tornare da lei per farmi perdonare, ho bisogno di un gesto forte, per farle capire che la amo piú della mia stessa vita, che li amo piú della mia stessa vita. Mi metto a lavoro, afflitto si, ma con una nuova speranza di farcela, in qualche modo devo riconquistarla.
 
Finito il mio lavoro me ne torno a Grimmould Place, non ho voglia di andare alla Tana, significherebbe ricevere l'interrogatorio di mamma e in questo momento non sono dell'umore adatto per farlo, mia sorella e il mio migliore amico ovviamente mi accolgono senza problemi.
Salgo su nella stanza degli ospiti, mi preparo per dormire, mi stendo sul letto e cerco di dormire, ma il sonno non vuole venire. Le ultime parole di Hemione mi rimbombano ancora in testa: è finita, Ron!
Questa frase mi rende ancora piú triste, ma inspiegabilmente mi da la forza di andare avanti e credere che ci sia una speranza per noi due.
No, Hermione, non è finita, non ancora!
 
NDA
Sono tremenda, lo so, sono due settimane che non mi faccio sentire e poi mi presento con questo capitolo così corto e brutto? Merito di essere uccisa, ma non ce l'ho fatta a pubblicare prima. Mi dispiace davvero tanto.
Comunque, passando alla storia: finalmente Harry e Ron ce l'hanno fatta, era ora!
Per quanto riguarda Hermione, beh, Lei è arrabbiata con Ron, ma una parte di colpa ce l'ha pure lei e pian piano lo capirà.
Ringrazio tutti voi che mi seguite e a chi mi recensisce.
Un ringraziamento speciale quindi va a:
- ginny090
- Wekesa
- lily_94
- scarlett90
- Razorbladekisses
- Ginny_
- RoseBlack98
Alla prossima! Un bacio,
Ce_

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Capitolo 16
*** 16 Dicembre: devo far felice te per avere la possibilità di essere felice io! ***


 ATTENZIONE: C'è una piccolissima scena in cui ho osato un pochino piú del solito, ma è davvero una sciocchezza. Comunque, chi non vuole leggerla, può tranquillamente saltare quella parte.
Ripeto, è davvero una sciocchezza, ma io vi avverto lo stesso, visto che la storia è a reating verde.
Buona lettura!
 
16 Dicembre
Ginny Weasley
<> mi sveglio di soprassalto, cos'è stato?
<< Wah Wah Wah Wah! >> di nuovo, James, nell'altra stanza. Non ce la facciamo piú, le nostre orecchie chiedono pietà e anche il nostro sonno.
Harry, accanto a me, si sveglia
<< Vado io.. >> biascica a fatica
<< No, tu dormi che domani mattina devi alzarti presto! >>
<< No, anche tu devi lavorare.. >> si oppone, cercando di alzarsi, ma io glielo impedisco respingendolo sul letto.
<< Io devo scrivere l'articolo e posso benissimo farlo a casa quando voglio e, inoltre, pur essendo il Salvatore del mondo magico non sei ancora capace di allattare tuo figlio, quindi, sta zitto e dormi >> lo ammonisco, stupendomi della mia capacità di formulare pensieri così seri in piena notte.
<< Grazie >> mi ringrazia debolmente  ed è già risprofondato nel mondo dei sogni.
Io vado nella stanza di nostro figlio, lo abbiamo spostato li da poco per farlo abituare a stare da solo, ma non dormiamo decentemente da non so quanto tempo. Entro nella cametta e prendo in braccio James, cullandolo dolcemente per farlo calmare.
Mi scendo la manica della camicetta del pigiama, mi tolgo il reggiseno e conduco la bocca del bimbo verso il mio seno sinistro; lui comincia a succhiare, felice di poter metter, finalmente, qualcosa "sotto i denti", mangia con foga e, quando è sazio gli faccio fare il ruttino.
<< Shh, dormi, tesoro, dormi... Ti prego >> la mia è una vera e propria preghiera, lui sembra avere un pochino compassione della sua mamma e piano piano si riaddormenta tra le mie braccia; lo metto nella sua culla e torno in camera mia, dove cerco di riprendere sonno, sonno che non tarda ad arrivare.
 
<< Drinnnnnnn! >> no! Ti prego, non dirmi che è già ora di alzarsi!
<< Drinnnnnnnn! >> apro gli occhi con calma, la mia sveglia babbana si agita sul comodino, cercando di farmi svegliare e ci è riuscita benissimo.
La spengo con un botta secca della mano, mi giro dall'altra parte: Harry non c'è, questo significa che tanto presto non può essere e che, quindi, devo alzarmi.
Mi metto seduta, scendo dal letto velocemente e, prima che cambi idea, mi trascino in cucina, in cerca di qualcosa da mangiare.
Mi siedo di fronte al tavolino con una tazza di latte e cereali davanti e noto un bigliettino; lo prendo in mano e i miei occhi, sebbene ancora molto assonnati, riconoscono la scrittura di Harry.
 
"Porta James da tua madre e fatti bella, stasera sei mia. Ci vediamo a casa per le 18:00 e ci prepariamo insieme come ai vecchi tempi.
Con amore,
Harry"
Un piccolo sorriso increspa le mie labbra, ci voleva proprio una serata romantica con Harry, con tanto di preparazione; eravamo abituati a prepararci insieme per uscire la sera, facevamo la doccia insieme e poi io sceglievo e prendevo i suoi vestiti e lui i miei, era una cosa infantile, ma amavo troppo quei momenti tra noi. Chissà come mai ha scelto proprio oggi per uscire.. Dovrà mica farsi perdonare qualcosa?
Continuo la mia colazione con questi pensieri che mi frullano per la testa, dopodiché vado al piano di sopra a prepararmi e a sistemare le camere. Entro nella stanza mia e di Harry e, con un semplice incantesimo, rimetto a posto tutto quello che era in mezzo alla strada, poi vado in quella degli ospiti, dove abbiamo ospitato Ron, ma la trovo tutta in ordine; mio fratello crede che sia un disturbo per noi averlo tra i piedi, ma non è vero, l'unica cosa che mi dispiace è che ancora non sia riuscito a chiarire con Hermione, ma secondo me, sono sulla buona via.. Speriamo bene. Comunque, il resto della famiglia Weasley sa della loro rottura, ma Ron ha preferito rimanere a vivere da noi per qualche tempo,così da non dover stare tutti i giorni sotto le occhiate accusatrici di mamma... Ci sta già un sacco male da solo.
Il pianto di James mi distoglie dai miei pensieri, lo vado a prendere nella sua stanza e lo cullo, lui mi guarda con un sorriso mozzafiato e un occhiata vispa che dice: "ehi, io ho fame!"
Lo allatto guardando il suo bel visino compiaciuto, mi sento felice,voglio godermi ogni attimo con lui e il momento dell'allattamento è davvero unico perché so che è una cosa tra me e lui, nessun altro può interferire, nessun altro può prendere il mio posto.
La mattinata passa in fretta, io cerco di finire il mio articolo sulla situazione del campionato di qudditch prima della pausa natalizia, mentre il piccolo gioca nel suo boxe, o meglio, cerca di distruggere tutto ciò che si trova intorno.. È una vera e propria peste, ma cosa potevo aspettarmi dal figlioccio di George e omonimo di James e Sirius? La colpa è nostra e dei nomi che gli abbiamo messo, oltre che del suo padrino.
 
Mangio velocemente e vado alla Tana con la metropolvere , visto che James è troppo piccolo per smaterializzarsi; mia madre ci accoglie facendoci le feste e continuando a domandarci il perché non l'abbiamo avvertita della visita..
<< Volevo farti una sorpresa, tutto qui! >> le dico con semplicità
<< Oh certo cara! Ehi, come sta il mio bel nipotino? >> mi congeda con un gesto della mano e mi ruba mio figlio dalle braccia. Ama tutti i suoi nipoti, ma nutre un profondo affetto per James Sirius, forse per tutto ciò che ha passato quando è nato. Quindi non dovrebbe essere  un problema tenerlo per una sera.
<< Mamma, mi servirebbe un favore.. Puoi tenermi il bambino questa sera? Sai, io e Harry volevamo prenderci una serata libera, ma tranquilla, non faremo troppo tardi! >>
<< Oh, certo tesoro, nessun problema, anzi, sarà un piacere.. >> come non detto
<< Grazie mille! >> le do un bacio sulla guancia e mi siedo sul divano insieme a lei, parliamo del piú e del meno per un'oretta finche James non si addormenta tra le braccia della nonna; lo portiamo di sopra nella culletta che c'è a casa dei nonni e torniamo giù.
Io mi allungo di nuovo sul divano esausta
<< Gin, quanto tempo è che non dormi? >> mi chiede mia madre
<< Ho perso il conto delle notti in cui ho dormito pochissime ore, ormai! >> sbuffo io
<< James? >>
<< Si, si sveglia in continuazione! >>
<< Io ve lo avevo detto che era troppo presto per cambiarlo di stanza! >> mi dice lei a mo' di rimprovero
<< Mamma, ne abbiamo già parlato... Secondo noi deve diventare autonomo sin da subito, se per i primi tempi dovremmo passare un po' di notti in bianco non fa niente, lo faremo >> le rispondo per chiudere definitivamente l'argomento, su cui abbiamo discusso già parecchie volte.
<< Ok, ok... Scusami! Vuoi riposarti? >>
<< No, mi basta stendermi... Sai che non riesco a dormire di pomeriggio. Allora, che mi racconti? >> le chiedo per fare conversazione
<< Cosa vuoi che ti racconti, Gin? Faccio la mia solita e tranquilla vita di moglie, madre e nonna e, ti diró, non me ne lamento, mi ci voleva proprio un po' di tranquillità, mi sto facendo vecchia. >> dice lei mentre prende i ferri per fare i maglioni e si mette a lavoro
<< Ehi, che fine hanno fatto i vecchi ferri magici? >> le chiedo, vedendola sferruzzare con il metodo babbano
<< Bhe, ora ho molto piú tempo, quindi ho voluto imparare a fare i maglioni di Natale a mano.. Ho chiesto aiuto ad Hermione, che me li ha procurati e mi ha insegnato ad usarli. È davvero divertente! Ma non credo che i maglioni usciranno bene come gli altri anni >>
<< Saranno perfetti, sei un genio per queste cose! >> la rassicuro io
<< Grazie! Allora, questa serata con Harry? >> oh, mio dio quanto è curiosa questa donna
<< Non lo so, mi ha lasciato un biglietto dove diceva che questa sera saremmo usciti, non so nient'altro >>
<< Non è che vuole proporti qualcosa? >> mi dice lei, alludendo al matrimonio
<< Mamma smettila, sai come la pensa Harry su quell'argomento e sai come la penso io, non ci sposeremo, rassegnati! >>
<< Non venirmi a raccontare che tu non vorresti...Ti conosco troppo bene, sei mia figlia. >>
<< Non vorrei >> mento io, ma un suo sguardo eloquente mi fa cambiare idea
<< Ok, vorrei sposarmi, ma ho accettato di non farlo se lui non vuole... Mi sta bene anche così, voglio una famiglia normale e possiamo formarla anche senza il matrimonio. >>
<< Secondo me Harry ci sta pensando! >> insiste lei
<< Mamma! Certo che sei una pettegola! >>
<< Si, mai conosciuta pettegola piú grande >> una voce interrompe la nostra conversazione e in salotto fanno il loro ingresso papà e Ron
<< Arthur, ma non è vero! >> si lamenta mia madre
<< Oh, si che è vero, cara! >> le risponde lui, dandoci una bacio sulla guancia ad entrambe
<< Dov'è la peste? >> chiede Ron
<< Di sopra che dorme >> faccio io, con aria stanca
<< Si, deve aver sonno, visto che sta notte si è svegliato non so quante volte.. >>
<< Mi dispiace che ti disturbi, Ron >> gli dico io, dispiaciuta davvero
<< Scherzi? Anzi, io ve l'ho detto.... Qualche volta posso andare anche io >> si propone di nuovo lui
<< No no, mi sento già in colpa per non farti dormire mai.. >>
<< Sta tranquilla >> mi rassicura
<< Non vi fa dormire eh? >> chiede mio padre
<< No, per niente.. Ma gli passerà! >> faccio io con un sorriso
<< Allora, non vai da Harry, sorellina? Vuoi dargli buca? >> chiede di nuovo Ron
<< Cosa? Che ore sono? Tu che ne sai? >>
<< Sono le 18:00 e io lo so perché Harry mi ha detto che vi serviva la casa libera, quindi sono venuto qui.. >> mi dice lui con la faccia di chi la sa lunga, ma non lo faccio finire neanche di parlare, salgo sopra, do un bacio a James, torno di sotto e saluto velocemente i miei.
<< Torniamo stasera a riprendere James, non faremo tardi.. State tranquilli! >>
<< Goditi la serata, pensiamo noi al piccolo! >>
<< Lo riporto domani mattina io, il piccolo. State tranquilli e divertitevi! >> Ron mi saluta con un sorrisetto malizioso sulla faccia. Io lo ringrazio, vado verso il camino e un attimo dopo sono a Grimmould Place.
 
Salgo velocemente in camera e torvo Harry steso sul letto con gli occhi socchiusi, mi avvicino a lui.
<< Dormi? >> gli chiedo all'orecchio
<< Mh, oh non ti avevo vista, Gin. Scusa, mi stavo rilassando un attimo, sono appena arrivato. >>
<< Sta tranquillo... Allora, cos'è questa novità? >>
<< Niente, volevo farti una sorpresa... È tanto tempo che non usciamo insieme. Che ne dici di far partire la nostra serata da una bella doccia? >> mi chiede lui con un sorriso malizioso stampato sul volto
<< Non potrei essere piú d'accordo! >> gli rispondo andando verso il bagno, lui mi segue ed entriamo nella stanza.
Vado subito ad aprire l'acqua per farla scaldare, lui chiude la porta e comincia a spogliarsi lentamente, mandandomi, ogni tanto, delle occhiate ammiccanti. Guardo il suo petto e gli addominali scolpiti dagli allenamenti Auror, la sua pelle chiara che crea un meraviglioso contrasto con i suoi capelli corvini, rimane solamente con i boxer e io non posso fare a meno di guardarlo ad occhi sbarrati, lui mi fa un sorrisetto compiaciuto, felice del fatto che riesce ancora a farmi questo effetto.
Mi avvicino a lui e comincio a spogliarmi anch'io, assumendo atteggiamenti non proprio casti, ormai nuda lo coinvolgo in un bacio mozzafiato e lo costringo a togliersi i boxer; mi prende per i fianchi e mi trascina nella doccia sempre con le labbra attaccate alle mie, sento la sua erezione spingere verso il mio ombelico mentre l'acqua scorre sopra di noi.
Mi stacco da lui, prendo la spugna e il sapone, comincio a saponargli la schiena e il resto del corpo con estrema calma, poi mi concentro sui capelli, passo le mie dita sui suoi ciuffi ribelli, beandomi di questa sensazione; lui fa lo stesso a me e, dopo una buona mezz'oretta riusciamo ad uscire dalla doccia.
Ci asciughiamo l'un l'altra, questa volta velocemente, per non prendere freddo e torniamo in camera, dove ci aspetta la parte piú complicata: la reciproca scelta dei vestiti. È come un gioco che facciamo tutte le volte che usciamo insieme, lui sceglie i miei vestiti e mi aiuta ad indossarli, io faccio lo stesso con lui. Possiamo solamente chiedere una cosa al compagno che sarà costretto a rispettare.
<< Chiedo solamente di non essere costretta a portare tutta la serata un tacco 20, tacchi si, ma non troppo alti...non reggerei per molto tempo! >> gli faccio la mia richiesta avvicinando i nostri corpi, entrambi in biancheria intima, lui annuisce.
<< Ok, non mi costa molto accontentare la tua richiesta... Io ti dico solo che è una serata importante.. >> la sua richiesta è stata chiara: non farmi vestire da straccione. A volte è capitato, ci siamo scelti dei vestiti talmente ridicoli che c'era da vergognarsi ad andare in giro.
<< Ok, allora, inizio io. Camicia bianca per te. >> gli sorrido maliziosa
<< Piccola creatura maliziosa! >> commenta lui mentre io gli infilo la sua camicia; sa bene che quella è la mia preferita perché è quella che lascia meno spazio all'immaginazione.
<< Ora, voglio il vestito bianco e nero che abbiamo comprato l'altro giorno. >> ecco perché ha insistito così tanto perché lo comprassi.
<< Mhhh, non mi dispiace! >> mi aiuta ad infilare l'abitino, lungo fin sopra al ginocchio.
<< Jeans blu. >> io
<< Scarpe beige con il fiocchettino >> lui
<< Giacca blu >>
<< Orecchini e collana lunga con il fiorellino oro >> è incredibile il fatto che si ricordi ogni mio singolo indumento e gioiello, di solito sono solo le donne capaci di farlo.
<< *Munich panna >> ci sta divinamente con quelle scarpe
<< Capelli sciolti per te. Ok, credo che abbiamo finito... No? >>
<< No.... Hai detto serata importante, no? Ti tocca la cravatta, caro! >> faccio io con un sorrisetto sadico, conosco il suo profondo odio verso le cravatte.. Non puo piú vederle dopo Hogwarts.
<< Ti prego, non farlo! >> la sua è una supplica
<< Dovevi sapere che lo avrei fatto.. >> mi dirigo verso il cassetto dove tiene le cravatte, lui mi blocca per il polso
<< Ti prego>> è disperato, ma si rassegna con un mia occhiata e mi dice solamente << Posso prenderla io? >>
<< No, sai le regole del gioco..devo essere io a prenderla... Ehi, ma che vuoi che sia? Non morirà nessuno! >> apro il cassetto e prendo la cravatta giallina, ma quando sto per richiuderlo una scatolina di velluto in fondo al cassetto attira la mia attenzione, la prendo in mano e la apro.... Un bellissimo anello con dei piccoli diamantini incastonati sulla superficie si presenta davanti ai miei occhi, rimango senza fiato.
Mi giro verso la stanza e trovo Harry in ginocchio di fronte a me
<< Ginny, io.. Io non so da dove cominciare, ma credo che un semplice frase possa bastare. Ginevra Molly Weasley, vuoi sposarmi? >>  anche lui ha gli occhi lucidi, proprio come me e io non riesco a spiccicare mezza parola, così lui continua a parlare
<< Ti amo, da morire. Ti amo piú della mia stessa vita e voglio vederti felice, perché non importa se io dovrò rinunciare alle mie idee, l'importante è che tu stia bene e se tu sei felice tutto prende un senso nella mia vita e anch'io ho la speranza di essere felice perché se non lo sei tu, non lo sono neanche io. Devo far felice te per avere la possibilità di essere felice io* >>
Mi butto sopra di lui e comincio a biascicare parole senza senso, finchè una piccola frase esce dalle mie labbra
<< Si, voglio sposarti, Harry! >> lo guardo negli occhi e vedo uno strano luccichio al loro interno, lo stesso che deve essere nei miei, ora inondati di lacrime di gioia.
Mi bacia, mi fa alzare e mi prende in braccio, io mi appoggio alla sua spalla, sporcandogli la camicia con le lacrime.
<< Sei felice? >> mi chiede timoroso
<< Tu non sai quanto! >> gli rispondo io con entusiasmo.
Scendiamo giù in cucina, dove lui ha preparato una cenetta perfetta e cominciamo a parlare del matrimonio, facendoci mille fantasie.
<< Non era proprio così il mio programma! >> dice lui, riferendosi alla proposta
<< È stato stupendo lo stesso. Harry, ma tu sei felice? >> questo dubbio mi tormenta da quando lui mi ha fatto il suo discorso
<< Passeró il resto della mia vita con una donna meravigliosa e con mio figlio... Cosa posso chiedere di piú dalla vita? >> mi dice con un sorriso e continuiamo a mangiare, ora piú sereni.
 
Quando torniamo in camera ci prepariamo per la notte e ci buttiamo sul letto, lui mi bacia con passione, infila una mano sotto la camicetta del pigiama e si adagia sopra di me, facendo forza sui gomiti per non pesarmi addosso, ma io lo interrompo.
<< Harry, sia chiaro, è la cosa che voglio di piu al mondo, peró... Scusa, ma oggi James non c'è e io sono stanca... Non è che... Possiamo rimandare? >> arrossisco, mentre gli faccio questa richiesta, pregando che lui non lo prenda come un rifiuto.
<< Speravo che me lo chiedessi... Anch'io volevo approfittare di questa notte di libertà per dormire un pochino.. >> mi dice lui con semplicità. Lo bacio di nuovo per tutto quello che fa per me e perché riesce sempre a capirmi perfettamente.
<< Ti amo! >> gli dico sincera
<< Ti amo anch'io, futura signora Potter! >>
Dopodiché la nostra stanchezza ha la meglio e noi ci abbandoniamo tra le braccia di Morfeo.
 
NDA
* Munich: per chi non lo sapesse, è una marca di scarpe che io adoro
* la frase del titolo è ripresa dal film"La verità è che non gli piaci abbastanza".
Salve a tutti!
Scusate sempre per il ritardo, ma non ce l'ho fatta ad aggiornare prima.
Allora, finalmente Harry si è deciso a fare la proposta... Era anche ora, non credete? Questo capitolo è completamente concentrato sulla coppia Harry/Ginny, ma tranquilli,  non ho dimenticato la storia di Ron e Hermione, spero di poterla riprendere nel prossimo capitolo.
Scusatemi se ci sono errori di battitura.
Ringrazio tutti voi che siete arrivati fin qui e chi mi recensisce:
- ginny090
- Wekesa
- lily_94
- scarlett90
- Razorbladekisses
- Ginny_
- RoseBlack98
- GiulyHermy99
Continuate a seguirmi e a farmi sapere cosa ne pensate.
Con affetto,
Ce_
T
 

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Capitolo 17
*** 24 Dicembre: I have the answer to all your fears! ***


 24 Dicembre
Hermione Granger
Timidi raggi di sole entrano dalla finestra e inondano la stanza con un debole bagliore. Mi sveglio con calma; guardo fuori: la neve scende candida e leggera in questa giornata di dicembre. Mi stringo ancora di piú nel mio piumone, cercando calore. Mi godo ancora per qualche istante il caldo del mio letto, dopodiché decido che è ora di alzarsi. Mi infilo la vestaglia e scendo giù in cucina  a preparare la colazione. Bevo il mio latte seduta al tavolino, il mio sguardo, come ogni mattina, viene attirato dal calendario. Per una volta nella mia vita, l'occhiata mattutina al calendario è inutile, so già che giorno è oggi, come potrei scordarlo: 24 Dicembre, vigilia di natale, l'ultima che passeró da sola, questo è poco ma sicuro; d'ora in poi saremo almeno in due.
Quest'anno peró saró da sola, non che la signora Weasley o Ginny non mi abbiano invitato, ma io non me la sono sentita; l'atmosfera sarebbe troppo tesa per tutti e non voglio di certo rovinargli il Natale. Harry si è proposto anche di farmi compagnia, ma io ovviamente ho rifiutato... È il primo Natale dopo la guerra in cui c'è anche Ginny, merita di esserci e di goderselo tutto.
Comunque, non ce la faccio ad andare alla Tana: significherebbe rivedere Ron e non me la sento. Mi manca da morire, è quasi un mese che non ci vediamo o parliamo e solo ora mi accorgo di quanto lui sia importante nella mia vita, mi sento vuota. Ho finalmente capito che ho esagerato anche io, ma sono ancora troppo arrabbiata per andargli a chiedere scusa.
Lo perdonerei se mi chiedesse scusa? Si, lo farei perché in fin dei conti abbiamo sbagliato entrambe e io non ce la faccio senza di lui.
 
Sono le dodici e dieci minuti, vado nella Londra babbana per prendere il ragalo di Ginny, entro subito nel negozio e mi rivolgo alla commessa
<< Salve, cercavo la gonna che avete in vetrina.. >>
<< Salve, che taglia le serve? >> mi chiede lei gentilmente
<< Credo che una S possa andare bene... >> Ginny ha ripreso la sua solita forma dopo la gravidanza
<< Mi dispiace, ma credo che le S siano finite. >>
<< Ma mi avevano detto di ripassare oggi perché avrebbero trovato il modo di farla arrivare.. >> insisto io
<< Oh, allora vado a controllare in magazzino >> annuisco e lei va nel retro del negozio, spaventata dal mio sguardo che sembra dire: "spera di trovarla, altrimenti non sai cosa ti succede! " mi serve quella gonna, Ginny mi ha detto piú volte che le piaceva, ma non le sembrava adatta. Io non ho mai insistito, ma so che ci starebbe molto bene; così, ho trovato il suo regalo di Natale.
<< L'ho trovata, signora! >> la commessa è tornata dal magazzino e mi sventola la gonna davanti agli occhi.
<< Perfetto, può farmi un pacchetto regalo, per favore? >>
<< Certamente >> la gonna è azzurra e bianca, nella parte superiore ha una fascia bianca in modo da metterla esattamente all'altezza della vita.
Pago ed esco dal negozio soddisfatta.
Ora devo andare da Harry per il pranzo e ne approfitto per dargli anche i tre regali, anzi, quattro.
 
Mi smaterializzo davanti alla porta di Grimmould Place e suono il campanello.
Mi accoglie una Ginny raggiante.
<< Ciao Herm, ti aspettavamo >> mi abbraccia
<< Ciao Gin, scusate il ritardo! >>
<< Oh, sta tranquilla. Ma cosa sono tutti questi pacchetti? Non serviva nulla! >>
<< Ma sta zitta! >> le dico scherzosamente, nascondendo le buste dietro la mia schiena.
Entriamo in salotto e troviamo Harry sul divano  intento a giocare con il piccolo James; vado subito a salutarli, Harry mi da un bacio sulla guancia e mi abbraccia anche lui, poi ci dirigiamo verso il tavolo da pranzo. Mentre mangiamo le prelibatezze di Ginny parliamo di James, di loro, della mia gravidanza, del lavoro, ma evitiamo accuratamente l'argomento "cena di Natale" e "Ron"; so che lui vive da loro e, infatti, sono rimasta stupita del fatto che lui non sia qui. Merito di Harry, senza dubbio, lui vuole farci tornare insieme, ma ha capito che mi serve tempo e mi sta rispettando... Ginny e Luna, invece stanno cercando in tutti i modi di farci riavvicinare; infatti, mi stupisce anche il fatto che Harry abbia vinto su Ginny e abbia detto a Ron di andarsene per oggi... Devo ricordarmi di ringraziarlo, per l'ennesima volta.
A fine pranzo, peró, non riesco piú a trattenermi... La domanda esce da sola dalle mie labbra
<< Ron dov'è?>> silenzio imbarazzante
<< È alla Tana a dare una mano per questa sera, anzi, credo si dover andare anche io. >> Ginny interviene e fa per andarsene, ma io la trattengo.
<< Sai che mi piace darti il regalo di persona >>
<< Vada per il regalo. >> si arrende lei, in realtà, so che vuole lasciarmi sola con Harry perché, anche se è lei la mia migliore amica, il moro resterà sempre mio fratello  e io riesco ad aprirmi completamente solo con lui
<< La zia va a prendere i regali >> mi rivolgo a James, che mi guarda raggiante, sembra che abbia capito veramente le mie parole.
 
Torno in salotto con le tre buste e le consegno ai tre destinatari. Il bambino guarda il suo regalo con avidità e aiuta anche il padre a rompere la carta; appena vede la raccolta di fiabe babbane resta un pochino deluso, scoprendo che non può ne giocarci, ne tanto meno distruggerlo
<< Ehi, è zia Hermione, cosa ti assettavi? >> Harry si rivolge al piccolo con un sorriso esasperato,
<< Lasciali stare Herm, è meraviglioso. Grazie >> Ginny mi bacia sulla guancia e da uno schiaffo al marito sulla nuca.
<< Ahi! Vabbè, vediamo il mio, dai.. >> apre il suo pacchetto e scopre un altro libro
<< Grazie mille, Herm! >> mi abbraccia ancora
Ora tocca a Ginny, scarta la carta del suo regalo e rimane senza fiato, proprio ciò che volevo.
<< Aaaaaaah Herm! Non ci credo, non ci credooooo! >> comincia a saltellare per la stanza come una bambina, poi si butta su di me per abbracciarmi
<< Grazie grazie grazie! >> continua a strillare, mentre James la guarda prima perplesso, poi curioso, poi, quando capisce che è semplice gonna, sfoggia il suo miglior sguardo esasperato; è incredibile quanto questo bambino sia espressivo.
<< Di niente, gin! >>
<< Allora, ora tocca a te! >> Ginny si alza e torna con un pacco, me lo porge e io lo apro. Nella scatola c'è una carillon: è una casetta bianca con il tetto blu e le finestre rosse, piccoli fiorellini colorati sulle pareti. È stupendo, piccole lacrime di gioia scendono dai miei occhi
<< Ragazzi, è stupendo! Grazie mille! >> sono davvero commossa..
<< L'abbiamo fatto arrivare dall'America, è un edizione limitata, non li fanno più con questa musica >> spiega Harry
<< Bhe, io devo andare davvero ora, ci vediamo dopo, ok? >> Ginny mi manda una sguardo di supplica, ma io scuoto la testa, non andrò da loro. Lei da un bacio a James e ad Harry e poi si smaterializza.
<< Allora, ora c'è il regalo per te.. >> dico subito al mio migliore amico
<< Ehi, ma io già l'ho avuto il mio regalo! >>
 << Si, ma non quello adatto >> così dicendo caccio dalla borsa io CD che gli ho comprato: "Abattoir Blues & The Lyre Of Orpheus" di Nick Cave 
Gli lascio la copertina e infilo il disco nello stereo, metto la traccia numero 8 e le prime note di O Children si diffondono nella stanza 
 
Pass me that lovely little gun    
My dear, my darling one            
The cleaners are coming, one by one   
You don't even want to let them start 
They are knocking now upon your door              
They measure the room, they know the score
They're mopping up the butcher's floor              
Of your broken little hearts       
O children     
     
 
<< Wow, Herm.. Questa, questa.. >> comincia a riconoscere la canzone
<< Si è quella! >>  quella su cui abbiamo ballato durante la ricerca degli Horcrux Mi porge una mano, io l'afferro e cominciamo a ballare
 
Forgive us now for what we've done   
It started out as a bit of fun       
Here, take these before we run away 
The keys to the gulag   
O children          
Lift up your voice, lift up your voice       
Children             
Rejoice, rejoice
Here comes Frank and poor old Jim      
They're gathering round with all my friends      
We're older now, the light is dim            
And you are only just beginning
O children          

 
Calde lacrime cominciano a scendere dal mio viso e gli bagno tutta la camicia, lui mi accarezza i capelli dolcemente.
<< Sta tranquilla, tutto si aggiusterà, ora  devi pensare a te, peró... Me lo prometti? >> annuisco debolmente
<< Devi pensare a te e al bambino, Ron capirá di aver sbagliato e tornerà da te... Cerca solo il modo adatto per farlo. >>
 
We have the answer to all your fears
It's short, it's simple, it's crystal dear
It's round about, it's somewhere here
Lost amongst our winnings

 
<< Grazie, grazie di tutto Harry >>
<< Hai sentito cosa dice la canzone? We have the answer to all your fears, Bhe, io ho la risposta a tutte le tue paure. >> lo abbraccio ancora piú forte, trasmettendogli tutto l'affetto possibile
<< Dai, Herm.... Vieni alla Tana questa sera... Ron se ne starà buono, glielo diró io... E poi credo che abbia in mente qualcosa per domani, quindi stasera non ti rovinerà la serata, a meno che non voglia essere ucciso. >>
<< Ora non fare il fratello iperprotettivo.. >> i suoi occhi luccicano di gioia al sentire la parola "fratello"
<< Cosa ha in mente? Vuole rovinarmi il Natale? >> dico io acida
<< Tranquilla, ti piacerà quello che ha in mente >> io sbuffo, non so se voglio affrontarlo, ma alla fine cedo
<< Ok, verró.... Altrimenti starei da sola a casa, e non mi va per niente... Non ci sono neanche i miei. >> dico amareggiata
<< Ti mancano, vero? >> mi chiede lui
<< Non sai quanto.. >>
<< Purtroppo, invece, so cosa provi..  Allora perché non vai a riprenderli? >> come mi è venuta quella risposta? Certo che lui sa come mi sento, non ha mai avuto i genitori. Stupida!
<< Scusami.. Credo che andró dopo il vostro matrimonio... Ormai ho deciso >> già, ho una tremenda voglia di rivederli..
Un forte rumore ci distoglie dai nostri pensieri, ci giriamo verso la fonte del rumore e troviamo James sommerso da alcune cianfrusaglie che Ginny tiene nel ripiano piú basso del mobile
<< JAMES! >> Harry si fionda verso il figlio e lo prende in braccio
<< Piccola peste, tua madre mi ucciderà, sei contento? >> continua il moro rivolto al figlio, il bimbo caccia la sua migliore aria da innocente e il padre lo abbraccia, incapace di resistergli.
<< Reparo >> in un attimo tutto ciò che è caduto si rimette al suo posto.
<< Grazie mille! >> mi ringrazia Harry << andiamo? >> sono le 19:30, dobbiamo andare alla Tana... Annuisco debolmente, il mio amico mi afferra e ci ritroviamo subito nel giardino di casa Weasley.
Bussiamo, ci accoglie Molly
<< Ehi, ragazzi! Hermione, ci sei anche tu? Entrate, entrate.. >>
<< Ciao Molly, si... Sono venuta, sempre se per voi non è un disturbo.. >> mi scuso io
<< oh, non dirlo neanche per scherzo... Sei sempre la benvenuta qui.. >> ci avviamo verso il salotto, c'è anche il resto della famiglia e così iniziamo il giro di saluti.
Harry lascia James nelle mani dei familiari e va a salutare  Ginny, ci sono proprio tutti: Angelina e George con Fred jr, Bill e Fleur con Victorine, Percy e Audrey con la loro primogenita Molly, Charlie, Luna e Rolf con i due gemelli Lorcan e Lisander, Andromeda e il piccolo Teddy ed infine Ron e Arthur.
Evito di incontrare lo sguardo del rosso, lo sento puntato sulle mie spalle, ma so che non riuscirei a sostenerlo.
Molly ci chiama a tavola e noi ci dirigiamo verso di lei, sono tra Ginny e Rolf, di fronte a me ci sono Bill, Victorine e Fleur... La vedo un po' stanca, Fleur e, ora che ci rifletto, sembra anche ingrassata... Chissà cosa le succede....
Iniziamo a mangiare le squisitezze della signora Weasley, la cena procede bene e senza intoppi. Appena finiamo il dessert vedo Bill bisbigliare qualcosa all'orecchio della moglie e i due si alzano
<< Famiglia, noi volevamo dirvi una cosa importante.. >> tutti lo guardiamo con curiosità, anche se un debole presentimento si sta facendo strada nella mia mente.
<< Sono incinta.. >> Fleur interrompe il silenzio che si era creato, dopo le sue parole ci sono applausi e grida di gioia, ma Bill ferma tutto.
<< Fermi fermi... Non è tutto...ieri abbiamo scoperto che sono due gemelli! >> momento di silenzio, l'uomo guarda suo fratello George in cerca di sostegno, non vuole farlo soffrire e sa che per lui sarà difficile accettare altri due gemelli Weasley, ma George si alza e va ad abbracciare il fratello
<< Era ora che arrivassero altri due gemelli in questa famiglia. >> sussurra il piú giovane
<< Nessuno vi rimpiazzerà, nessuno prenderà il posto tuo e di Fred nel mio cuore.. Ok? >>
<< Sono contento per voi, davvero. >>
<< Grazie.. >> i due fratelli sciolgono il loro abbraccio con piccole lacrime che solcano il viso di entrambe e i due futuri genitori si sottopongono ad un'altra fila di complimenti e congratulazioni... Vedo la felicità dipinta sui loro volti.. Perché io non posso essere felice? Cosa c'è che non va? Per la prima volta nella serata mi volto verso Ron, ha la testa bassa, ma riesco a vedere le lacrime che scendono dai suoi occhi. Si alza all'improvviso e va al piano di sopra. Gli altri non se ne accorgo, solamente io lo seguo con lo sguardo.
<< Ehi, ragazzi! È passata la mezzanotte, buon Natale! >> urla Arthur.
 
NDA
Salve gente!
Allora, come prima cosa mi scuso ancora per il ritardo... Quando finirà questa maledetta scuola aggiorneró con piú frequenza, ok?
Intanto, la canzone, come avrete capito è quella che si sente nel film "i doni della morte parte 1" mentre Harry e Hermione ballano, credo che quel periodo sia molto significativo per la loro amicizia, così ho voluto celebrarlo in qualche modo...
Poi, so che Bill e Fleur, da quello che dice zia Row non hanno mai avuto gemelli, ma nella mia immaginazione Dominique e Louis (si, si tratta di loro) sono sempre stati due gemelli, per questo ho deciso così.
Grazie infinite a tutte voi che siete arrivate qui e a chi mi recensisce:
- ginny090
- Wekesa
- lily_94
- scarlett90
- Razorbladekisses
- Ginny_
- RoseBlack98
- GiulyHermy99
Grazie ancora, continuate a farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacio,
Ce_

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Capitolo 18
*** 25 Dicembre: forse è vero che a Natale siamo tutti più buoni! ***


25 Dicembre
 Hermione Granger
Arthur e il resto della famiglia Weasley festeggiano e si fanno gli auguri a vicenda, io evado, cercando di passare inosservata.. Arrivo al piano di sopra per cercare Ron: apro la l'porta della sua camera, poi di quella di Harry e Ginny, dei gemelli, di Bill, di Charlie, di Percy, quella degli ospiti... Del rosso nessuna traccia, comincio a preoccuparmi... 
Non capisco la sua reazione, forse quello stronzo  è talmente disgustato dall'idea di avere un bambino che non vuole sentirne parlare neanche da Bill e Fleur, la rabbia comincia a invadermi e mi dirigo a passo di marcia verso il piano di sotto. Mi blocco all'inizio delle scale, sento come un rumore di vetri rotti...
James, ovviamente, e chi lo ferma quel bambino?
Nessun urlo da parte di Ginny, non una risata di George e gli altri, non i rimproveri divertiti di Harry, non le parole apprensive di Molly... Solo il solito chiacchiericcio, non si sono accorti di nulla.
Di nuovo quel rumore, mi giro di scatto, proveniva dal bagno, non dal piano di sotto... Prendo la bacchetta dalla tasca dietro dei miei pantaloni, apro la porta della stanza in posizione difensiva, ma la bacchetta mi cade di mano di fronte all'immagine che mi ritorno davanti agli occhi: lo specchio sul lavandino non esiste piú, per terra è pieno di pezzi di vetro e schegge, Ron è in piedi davanti al lavello, la mano destra insanguinata e la testa bassa, sembra che non si sia neanche accorto della mia presenza.
<< Ron, che è successo? >> domanda idiota... Cosa pensi che sia successo, Hermione? Dall'altra parte nessuna risposta... Vado davanti al rosso
<< Ron, guardami >> lo prendo per le spalle e lo scuoto, lui alza la testa e quello che esprimono i suoi occhi mi fa ancora piú paura: rabbia, tristezza, malinconia e poi di nuovo rabbia, il suo sguardo è vuoto, privo della luce che lo caratterizzava sempre, privo della luce che mi ha fatta innamorare.
<< Ron >> cerco di spronarlo, gli prendo la mano ferita, ma lui fa resistenza
<< Non devi vedermi così >> questa non è la sua voce,  la sua voce è calda, tranquilla, spiritosa.. Mi rifiuto di credere che questa sia la sua voce, questa è una macchina, un robot, non è la voce che mi ha fatta innamorare.
Prima che io possa fare qualcosa lui si libera dalla mia presa e esce dalla stanza, ma non mi faccio prendere alla sprovvista, lo inseguo e lo raggiungo prima che possa chiudere la porta della sua camera, lo faccio sedere sul letto e cerco di tranquillizzarlo. Prendo la sua mano tra le mie e comincio a medicarla con cura..
<< Grazie, ora vattene >> mi dice appena ho finito
<< No, Ron.. Ora mi dici che succede.. Basta tenerti tutto dentro, fidati di me, dimmi cosa ti passa per la testa.. Ti prego >> la mia è una supplica
Silenzio
<< Ron? >>
Silenzio
<< RON, CHE CAZZO SUCCEDE. >> ok, sta calma, sta calma, sta calma
<< CHE SUCCEDE? SUCCEDE CHE SONO UNO STRONZO, UN PEZZO DI MERDA, UN DEFICIENTE, NON HO MAI CAPITO NIENTE, SUCCEDE CHE HO PRESO LA DECISIONE PIÚ SBAGLIATA DI SEMPRE E ORA HO PERSO TUTTO, HO PERSO ANCHE ME STESSO, HO PERSO TE, HO PERSO IL NOSTRO BAMBINO E NON POTRÒ MAI RECUPERARE PERCHÉ MI PORTERÒ DIETRO SEMPRE QUESTO PESO.. COME POTRÒ GUARDARLO IN FACCIA QUANDO NASCERÀ. COME POTRÒ GUARDARE TE? MI FACCIO SCHIFO DA SOLO, SONO UN BASTARDO, ECCO COSA SUCCEDE! E SAI UNA COSA? AVEVI RAGIONE TU, NON HO NEANCHE UN BRICIOLO DI CERVELLO! >> 
Sputa fuori tutta la sua rabbia, quella rabbia che il credevo rivolta a me e al mio bambino e che, invece, è verso di lui, si odia, vuole farsi del male, ma io non lo permetterò, non ora che lui è tornato, si è fidato di me e non abbiamo piú segreti
<< Ron, calmati >>  gli dico con dolcezza e lo abbraccio.. Lui si aggrappa a me e comincia a piangere disperatamente
<< Tu non dovevi vedermi così, non lo meriti, non sono stato abbastanza forte, non dovevo piangere.. >> farfuglia sulla mia spalla
<< Ron smettila di dire cazzate.. Tutti piango e piangere non è segno di debolezza, finiamola con questa storia. >>
<< Grazie, di tutto >> mi ripete ancora lui
<< Ora calmati e dimmi cosa è successo.. >>
<< Te l'ho detto, Hermione.. Ti Ho detto come mi sento... Quando Fleur e Bill ci hanno detto di aspettare due bambini io sono stato felice per loro, questo si.... Peró, quando ho visto il sorriso sul volto di Fleur io mi sono sentito piú stronzo di quanto già mi sentivo prima... Al solo pensiero di averti privata di quel sorriso, di quella calma e serenità che c'era nei loro volti... Io mi sento male, il solo pensiero mi distrugge... Io... Io... Mi dispiace, Hermione, per tutto quello che ti ho fatto.. Ora, ti prego, ne parliamo domattina... Hai bisogno di dormire.. >> 
<< No, Ron... Resisterò.. Voglio chiarire >> insisto io
<< Lo so, dobbiamo chiarire e lo faremo, ma non ora.. Non voglio sfuggire alla tua giusta sfuriata, ma non voglio rovinare questo momento.. Devi pensarci bene anche tu, domattina io ti spiegheró tutto e tu deciderai se perdonarmi o meno.. >> stupido, lo sa che l'ho già perdonato
<< Ron, io... Io... Posso dormire con te? >> stupida, ma come ti viene in mente una domanda del genere? Lui rimane un pochino spiazzato
<< Come vuoi, io sono qui.. >> mi sorride... Ci prepariamo per andare a letto, ma tra noi c'è un pochino di tensione.. Ci infiliamo sotto le coperte uno di fianco all'altro...
<< Buonanotte >> gli dico e mi giro di spalle
<< Buonanotte >> risponde lui con un sospiro
 
Il sole invade la stanza e mi sveglia, mi giro dall'altro lato e allungo la mano sul resto del letto, lo sento vuoto e freddo... Mi guardo intorno, Ron e di schiena, davanti all'armadio in cerca dei vestiti buoni per Natale
<< Buongiorno >> mi annuncio, lui si gira 
<< Ben svegliata.. >> continua a vestirsi, come se io non esistessi.
<< Io vado di sotto, così tu puoi prepararti in tranquillità.. >> mi dice
<< No... Voglio chiarire, ora! >> già, non uscirò da questa stanza se prima non avrò chiarito tutta la nostra situazione 
<< Ok, come vuoi >> si siede vicino a me con fare sconfitto << cosa vuoi sapere? >>
<< Ho bisogno di sapere se pensi le cose che mi hai detto e perché me le hai dette >> lui prende un bel respiro e comincia a raccontare
<< Come ti ho già detto, mi sono accorto, troppo tardi, che la scelta che avevo fatto era sbagliata, ma voglio essere sincero. Si, Pensavo ciò che ti ho detto, sarei solo un ipocrita se ti dicessi il contario, certo, lo pensavo in un modo diverso e per cause diverse da quelle che pensi tu, ma le pensavo e questo basta per farmi sentire un verme >> ecco, questo era proprio quello che non volevo sentirmi dire, lui continua a parlare << ti ho detto che non siamo pronti, che siamo troppo giovani per avere un figlio, che significherebbe affrontare una cosa piú grande di noi, ma non è vero... IO non mi sento pronto, IO ho paura, una fottutissima e dannata paura. Paura di non essere all'altezza, di non saper fare il mio dovere. Non riesco a badare a me stesso, figurati ad un bambino.. Non ne sono capace.. non voglio che non si senta amato, che non mi veda come un buon padre.. Io non vorrei perdermi neanche un istante della sua vita, ma so che non riuscirei nel mio intento perché non è da me saper badare a qualcun altro che non sia io e non dirmi che non è vero.. Abbiamo la prova davanti ai nostri occhi, ti ho sposato e poi? Ti ho persa, non sono stato capace di tenerti stretta. Io voglio solo che tu sappia una cosa, ti amo, anzi vi amo... Questo è il tuo regalo di Natale >>  mi porge una piccola bustina di carta, io la prendo con le mani che mi tremano e la apro..
Un paio di scarpine di stoffa bianche con alcune strisce nere e una finestrella bianca sul davanti, soffici al tocco, meravigliose.. Sono senza parole, è la cosa piú bella che potesse regalarmi, non per le scarpine in se per se, ma per tutto il significato che loro si portano dietro, lo ha accettato, ci ha accettati.
<< Tienile, qualunque cosa succeda, tienile e digli che gliele ha regalate suo padre per Natale >> dice lui, prendendo il mio silenzio come un cattivo segno e fa per andarsene..
<< No! >> gli impedisco di uscire << Vieni qui >>lui torna da me e io gli butto le braccia al collo
<< Ne sei sicuro?  Perché se tu non volessi io.. Io.. >> farfuglio cose senza senso
<< Piú  che sicuro, mai stato piú sicuro di una cosa in vita mia >> lo sento sorridere sulla mia spalla, sciogliamo il nostro abbraccio e io sento il bisogno di dirgli ciò che penso, proprio come lui ha fatto con me
<< Ron, anch'io ho paura cosa credi? Ho la stessa dannata paura che hai tu.. Ci convivo dall'istante in cui ho scoperto di essere incinta e si, credo anche che stiamo andando incontro a qualcosa piú grande di noi, ma non sono mai stata felice come in questo momento.. Io lo voglio questo bambino, voglio formare una famiglia, e lo voglio fare con te. Quindi, tu che ne dici di viverla questa fottutissima, ma meravigliosa paura? >>
<< Dico che suona bene... >> mi sorride felice, mi prende il mento tra le mani e mi bacia con passione
<< Mi sei mancato >> sussurro sulle sue labbra
<< Non sai quanto >> mi risponde lui
 
<< Ragazzi, scendete a fare colazione >> la voce della signora Weasley ci riporta alla realtà
<< Si, arriviamo! >> urla Ron e riprende a baciarmi... 
<< Ron, devo prepararmi >> cerco di ribellarmi, ma con poca convinzione
<< Oh, non succede nulla se aspettano altri 5 minuti >> 
<< Ron >> lo rimbecco io
<< Ok, ok. >> si arrende e io vado a prepararmi per scendere giù... Quando ho fatto esco dal bagno e lo trovo ad aspettarmi
<< Prima di scendere devo darti il tuo regalo di Natale >> mi dice lui 
<< L'ho già ricevuto, in realtà >> lo interrompo
<< Quello non era per te, ma per la bambina.. >> fa lui con aria ovvia
<< Bambina? >> lo interrompo di nuovo
<< Ah, si.. Sarà femmina, questo è sicuro... Comunque, io credo che non possiamo mettere in atto quel tuo progetto di formare una famiglia se prima tu non ritrovi la tua.. >>
<< Tu sei la mia famiglia >> intervengo io
<< La smetti di interrompermi mentre parlo? >> fa lui esasperato, e ha ragione << dicevo, io credo che tu debba ritrovare la tua famiglia, so che ne hai bisogno, so che non ti senti completa perciò, ecco il tuo regalo >> mi porge una busta per le lettere, io la apro e mi trovo davanti due fogli di carta con scritto:
volo Londra-Sidney 21 gennaio 2002 ore 8:30.
È un folle, non ci credo! Lo guardo interrogativo facendo segno verso i  due biglietti aerei
<< Bhe, pensavo di farti compagnia, se per te non è un problema.. questo era il primo volo disponibile e,inoltre, è subito dopo il matrimonio di Harry e Ginny.. Credo che loro vogliano celebrarlo il 18 gennaio. >> mi spiega lui velocemente
<< Grazie grazie grazie.. Io non so davvero cosa dire >> gli salto al collo, riempiendolo di baci. Questo è il miglior regalo che potesse farmi.. Ok, l'ho già detto per le scarpine, ma che ci posso fare se ho sposato un uomo meraviglioso? 
 
Scendiamo finalmente giù a fare colazione, tutta la famiglia Weasley ci guarda incredula e felice di vederci di nuovo insieme.. Noi ci sediamo insieme a loro e tutti cominciamo a mangiare come se nulla fosse...
 
 << Cosa fate a Capodanno? >> la colazione è finita, alla Tana siamo rimasti soltanto io, Ron, Harry, Ginny, James, Teddy e Victorie, gli altri sono usciti.
<< Nulla, credo che staremo qui alla Tana, come tutti quelli che hanno marmocchi in giro per casa... Godetevela fin quando potere>> ci risponde scherzoso Harry
<< Giusto... Allora può darsi che vi faremo compagnia... Inoltre dobbiamo trovare il modo di annunciare al resto della famiglia del viaggio in Australia >> dico io pratica
<< Anche noi dobbiamo annunciare il matrimonio... Credo proprio che lo faremo a Capodanno, almeno ci sarà quasi tutta la famiglia riunita.. >> questa è Ginny 
<< A proposito.. Ho sentito che il grande giorno sarà il 18 gennaio, no? >> mi avvicino a Ginny per riuscire a parlare meglio, mentre Harry segue Ron nell'altra stanza con Victorie, Teddy e James, mugugnando qualcosa che somiglia vagamente a un "donne".
<< Si, abbiamo deciso per il 18, anche se sarà una bella impresa trovare un vestito adatto per quel periodo... >> mi dice la rossa
<< Non sarà un problema.. Ti aiuterò io >> le sorrido raggiante
<< Già, e bisogna scegliere anche un abito  bello pesante per le damigelle, non vorrei procurare a te e al bambino una brutta malattia .. >> fa lei con molta nonchalance 
<< Bambina... Ron dice che è.... Cosaaaaaa? Gin grazie grazie grazie! >> le salto al collo appena capisco il significato delle sue parole.
<< Cosa ti aspettavi? Speravi davvero di evitarti tutti i preparativi? Bhe, non scappi cara! >> felice, in questo momento mi sento felice.
 Forse è vero, è vero che a Natale siamo tutti piú buoni e, per questo va tutto meglio.
 
NDA
Salve gente!
Mi scuso per l'ennesimo ritardo, spero che questo sia l'ultimo capitolo che arriva così tardi...
Allora, finalmente si è sistemerò tutto, o quasi... Dite che Hermione ha mollato troppo presto, doveva farsi desiderare ancora di piú? Qualsiasi critica è ben accetta!
Inoltre, mi dispiace dirlo, ma la storia sta per concludersi.. Credo che ci saranno altri due capitoli e poi basta..
Stavo pensando.. Che ne dite se comincio a scrivere il seguito? Ho sempre voluto scrivere qualcosa sulla nuova generazione da adulta, forse questa è l'occasione buona per scrivere anche gli anni di Hogwarts dei piú piccoli..
Ditemi cosa ne pensate! 
Per adesso ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia, che l'hanno messa nelle seguite/preferite/ricordate e che recensiscono... Senza di voi non ci sarebbe nulla di tutto questo, grazie!
- ginny090
- Wekesa
- lily_94
- scarlett90
- Razorbladekisses
- Ginny_
- RoseBlack98
- GiulyHermy99
Continuate a seguirmi!
Con affetto, 
Ce_
 

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Capitolo 19
*** 31 Dicembre: certe cose non cambieranno mai! ***


 
31 Dicembre
Ronald Weasley
Classica giornata inglese di Dicembre: fuori fa freddo, nevica e tutto è ormai ricoperto da un soffice manto bianco, dentro casa c'è un'aria di famiglia, tranquillità e c'è caldo, per fortuna...
La nostra piccola villetta è sempre stata calda e accogliente, anche nelle giornate di dicembre piú fredde e burrascose, ma oggi non è una semplice giornata di dicembre, oggi è l'ultimo giorno di dicembre, oggi si chiuderà un nuovo anno e la casa è in fermentazione, proprio come i suoi abitanti.
Quest'anno abbiamo deciso di fare qui il grande cenone di capodanno con tutta la famiglia Weasley per festeggiare la riappacificazione tra me e Hermione, il nuovo arrivo e tante altre cose...
Sembrava proprio il luogo adatto.
Sono in cucina a preparare la colazione per mia moglie che è ancora a letto.. Prendo le fette biscottate con la marmellata, le metto sul vassoio e mi avvio verso il piano superiore... Hermione è già sveglia.
<< Buongiorno tesoro >> la saluto io
<< Buongiorno >> fa lei con voce assonnata
<< Ecco la tua colazione >>
<< Grazie mille! >> mi da un bacio dolce sulle labbra e comincia a mangiare con voracità... Io la guardo ad occhi sbarrati
<< Ehi, che vuoi? Io devo mangiare per due, mica vorrai far morire di fame la bambina >> lei risponde al mio sguardo con uno da cucciolo a cui sa che io non so resistere...
Ah, quasi dimenticavo, bambina, si, ne abbiamo avuto finalmente la conferma, sarà una bellissima bambina...
 Il problema è che non sappiamo come chiamarla, lei ha in mente dei nomi davvero bruttini...ieri sera mi ha proposto Anastasia, dicendo che le ricordava una ragazza di un cotone, no... cartone animato babbano che guardava da piccola, non è che ci abbia capito molto... Non so neanche che cos'è questo cartone, poi..
<< Allora, hai cambiato idea o vuoi ancora chiamare questa piccola creatura con quel nome? >> le dico per introdurre l'argomento
<< No, non ho cambiato idea e poi non è un brutto nome.. >> alzo gli occhi al cielo << allora, dillo tu, visto che il mio non ti piace! >> continua stizzita
In effetti, io avrei pensato a qualche nome, ma non so come dirglielo...
<< E-ecco...io avrei in mente una piccola idea, ma è abbastanza stupida, quindi è meglio che lasciamo perdere.. >>
<< No, dai.. Dimmi a cosa avevi pensato >> insiste lei
<< Ecco, io avevo pensato che potremmo chiamare i nostri figli con le iniziali dei nostri nomi... R o H.. Tu che ne dici? >>
<< Mi piace come idea, si! >> sorride e continua a parlare << Quindi, visto che sarà una femmina dobbiamo trovare un nome con la tua iniziale... Che ne dici di Rebbeccah? >> mi chiede dopo un attimo di riflessione
<< Mmh.. Insomma... Potrebbe esserci di meglio >> mi tengo sul vago, ma ho già in mente il nome perfetto
<< Oh, miseriaccia Ron, sputa fuori il nome che vorresti dire e finiamola! >> ops, mi ha scoperto
<< Che ne pensi di Rose? >> sputo fuori velocemente << se non ti piace basta dirlo... A me sembrava carino e fatto apposta per la nostra bambina, ma non fa niente, ne troveremo un altro sicuramente migliore.. >> mi difendo velocemente
<< Rose.... Rose... >> ripete il nome come per vedere come suona << si, suona bene! Mi piace! Rose, è
andata! >> si è convinta
<< Sono felice che ti piaccia >> la bacio con passione
<< Anche se Anastasia non era male >> soffia lei sulle mie labbra con fare scherzoso
<< Oh, lascia perdere Anastasia, è brutto! Rose suona molto meglio >> le dico io
<< Già, è perfetto per lei >> mi risponde con aria sognante
 
Appena finisce di mangiare la sua colazione ci prepariamo insieme e usciamo a fare due passi per il quartiere..
Drinnnnnnn, drin, drin
Il mio telefono squilla, io rispondo
<< Pronto?>>
<< Ciao, Ron... Come va? >> è Harry
<< Tutto bene, voi? >>
<< Tutto a posto.. Senti, che ne dici se venite un attimo a casa nostra? Devo dirti una cosa.. >> sembra un po' imbarazzato
<< Per me va bene.. aspetta che chiedo ad Herm.. >> mi rivolgo a mia moglie
<< Ehi, dice Harry se possiamo andare un attimo da loro >>
<< Certo! >> risponde lei
<< Arriviamo subito >> riaggancio il telefono e ci smaterializziamo subito davanti a Grimmould Place... Suoniamo il campanello.
<< Ehi, ragazzi, entrate! >> Ginny ci accoglie con io suo solito sorriso e James in braccio che ci fa le feste e si allunga  verso di me... Il lo accolgo volentieri tra le mie braccia.
<< Non c'è nulla da fare.. Questo bambino ti ama! Ciao Herm, come stai? >> il mio migliore amico ci raggiunge all'ingresso
<< Bene, prosegue tutto bene >> risponde Hermione
<< Si, sono ufficialmente il suo zio preferito... >> dico io con un certo orgoglio
<> Ginny smonta subito il mio entusiasmo
<< Si, va bene, va bene.. Allora, cosa dovevi dirmi? >> cambio discorso
<< Voi andate di la.. Tu Ron vieni con me.. >> mi dice Harry, lascio James a sua madre e lo seguo al piano di sopra
 
Entriamo nella vecchia camera di Sirius, noto che non è cambiata per niente da quando ci siamo venuti l'ultima volta, è ancora come l'ha lasciata il suo proprietario.. Piena di stendardi rosso-oro, foto di macchine e moto babbane, di modelle non molto vestite e in bella vista, sopra la testiera del letto, c'è la foto dei malandrini.
<< Allora, devo preoccuparmi? >> riscuoto Harry dai suoi pensieri
<< Eh? Ah, no no... È una sciocchezza.. Solo che non volevo chiedertelo davanti a Ginny e Hermione... Ti va di  essere il mio testimone di nozze? >> è imbarazzato ancora una volta.. Non capisco, crede che gli dica di no?
<< Certo, che pensavi di liberarti di me se così non fosse stato? Io l'avevo dato per scontato! >> mi affretto subito ad accettare, così che lui si tranquillizzi
<< Grazie mille >> si apre in un sorriso rilassato
<< Chi è l'altro? >> chiedo io
<< Non lo so... Devo ancora decidere.. Sarai il primo a saperlo >>
<< Ok, pensaci... Ora scendiamo! >>
<< Si, andiamo! >> da un ultimo sguardo alla stanza e chiude la porta
 
<< Vi fermate a mangiare qui? >> mia sorella, dopo essersi scambiata uno sguardo d'intesa con il fidanzato, ci invita a pranzo
<< No, sta tranquilla..  >> si affretta a dire Hermione
<< Come volete, tanto si mangierà pochissimo, in previsione della cena di questa sera.. Come vanno i preparativi?>>
<< Molto male, ancora non preparo niente e sono agitatissima, non sono mai stata un granché ai fornelli.. >> Hermione è preoccupata
<< Appena finisco qui vengo a darti una mano >> la tranquillizza Ginny
<< Ok, ci vediamo dopo? >> salutiamo i nostri amici e andiamo a casa nostra
 
<< Mi devo mettere a lavoro subito! >> dice Hermione ancora prima di varcare la soglia di casa
<< Ehi, ehi, sta tranquilla, sarà tutto perfetto! >>
<< No, no.. Devo mettermi ai fornelli ora.. Deve essere tutto perfetto! Fare la cena di capodanno per i Weasley è come un rito di iniziazione, significa entrare a far parte della famiglia ancora più ufficialmente di prima, DEVE ESSERE TUTTO PERFETTO! >> comincia a farneticare cose senza senso
<< No no no, non ci siamo per niente!  Sta calma, ok?  Tu sei già una di famiglia, non serve una stupida cena! Comunque, ora verrà anche Ginny e ti aiuterà, e poi ci sono io, il mago della cucina! >> dico con fare scherzoso e riesco a farle uscire un piccolo sorriso
<< Ok, ok sto calma.. Andiamo a mangiare qualcosa.. >> ci dirigiamo in cucina,  facciamo un pranzo molto veloce e ci mettiamo ai fornelli.
Suonano al campanello.
Sono Ginny, Harry e James.
Entrano e la donna va subito in aiuto di Hermione e, con nostro grande stupore, James si addormenta tra le braccia di Harry che lo poggia sul divano.
 
Giornata strana oggi, diversa... Ha smesso di nevicare, splende un bel sole, inusuale per il cielo inglese di questo periodo, la cena di capodanno non si farà alla tana, ma a casa nostra, James dorme di pomeriggio, io e Harry siamo ai fornelli e questo è davvero un evento da segnare sul calendario e per la prima volta non è mamma Weasley a preparare per tutta la famiglia.
 Decisamente un capodanno storico, da segnare sul calendario, appunto.
Suonano alla porta, vado ad aprire.
Sono mamma e papà, la prima con un espressione un pochino indemoniata, il secondo con una rassegnata.
<< Serve una mano vero? Dov'è Hermione? >> mamma va diretta in cucina
<< Sta preparando con Harry, Ginny e me! >> le grido dietro
<< Scusa, non ce l'ho fatta a fermarla! >> si scusa mio padre
<< Non preoccuparti, andiamo di la! >>
<< Pazze, voi due siete pazze! Come vi è salato in mente di mettere a lavoro questi due? Dovevate chiamare me! >> entrando in cucina troviamo mia madre già intenta a cucinare qualcosa e un Harry in disparte molto impaurito
<< Ciao Molly... Per oggi potevi anche riposarti >> le dice Hermione gentile
<< Non se ne parla, vi aiuteró a preparare la cena.>>
Come non detto, non resiste proprio alla preparazione di una bella cena di famiglia.
Certe cose non cambieranno mai.
 
<< Davvero buonissimo, Hermione! Complimenti! >> Angelina rinnova ancora una volta i complimenti a mia moglie per la cena
<< Oh, non è solo merito mio... Anche di Molly e Ginny! >> per l'ennesima volta Hermione cerca di non prendersi tutto il merito dell'operato.
Siamo tutti quanti riuniti nel nostro salone, tranne Charlie che è rimasto in Romania,  e abbiamo appena finito di mangiare il dolce.
Harry e Ginny si alzano contemporaneamente, sicuramente per fare il loro annuncio..
<< Ragazzi, noi volevamo dirvi una cosa.. >> inizia Harry, tutti li guardano con grande aspettativa
<< Ci sposiamo! >> si affretta a dire Ginny con un sorriso mozzafiato
Momento di silenzio
<< Zio Harry, zia Ginny! È fantastico! >> Teddy si butta tra le braccia del suo padrino che lo accoglie volentieri
<< Auguli!* >> fa il bimbo, dando un bacio sulla guancia a Ginny
<< Grazie piccolo! >> sussurra lei con aria dolce
Da qui inizia tutta la trafila di abbracci e baci del caso, come al solito, come la famiglia Weasley vuole.
Quando la calma è ristabilita Hermione si alza , io faccio per seguirla, ma lei mi blocca
<< Anche io ho un annuncio da farvi... Ma non è facile >>
<< È successo qualcosa alla bimba? >> mia madre giunge subito a conclusioni drastiche
<< No, no..è una cosa molto piú bella di questa... Dunque, voi siete la mia famiglia, vi considero tali da quando ho undici anni, ormai.. Adesso sto formando una nuova famiglia con Ron e nostra figlia >> si tocca il ventre con dolcezza << ma ho bisogno di ritrovare quella vecchia, la mia prima famiglia.  Io.. Ho deciso, anzi, abbiamo deciso >> guarda nella mia direzione << di andare in Australia a ritrovare i miei genitori.. Ron verrà con me >>
Altro momento di silenzio, Hermione si risiede
<< Quando partite? >> Bill
<< Subito dopo il matrimonio di Harry e Ginny, non sappiamo ancora per quanto tempo resteremo, ma state tranquilli per il parto saremo sicuramente qui >> dico io
<< Allora avremo tutto il tempo di salutarci.. >> Percy
<< Scelta saggia! >> Harry guarda Hermione con insistenza come per dire: finalmente ce l'hai fatta! È sempre stato contrario alla sua scelta di non ritrovare subito i suoi genitori, per lui che li ha perso per sempre, il solo pensiero di averli e non andarseli a riprendere è inconcepibile.
 
<< Ragazzi, siete pronti per l'anno nuovo? >> George quadra l'orologio, mancano 30 secondi a mezzanotte
Ci alziamo da tavola e ci dirigiamo in giardino tutti con in mano un fuoco dei tiri vispi Weasley, tranne Teddy, Victorie, Molly , Ginny e Angelina che hanno in braccio James e Fred.
Il cielo è sereno sopra di noi, ma fa freddo..
Mi guardo intorno, siamo tutti coperti al meglio, sciarpe, cappelli, guanti e giacconi pesanti
Harry e Ginny sono stretti l'uno all'altra, James in mezzo, e Teddy per mano al moro e si stanno baciando
Billy e Fleur si tengono per mano
Lo stesso mamma e papà
Angelina, George e Fred sono stretti in un abbraccio
10 secondi
Guardo Hermione con dolcezza
9 secondi
Le prendo la mano
8 secondi
 L'abbraccio da dietro
7 secondi
Lei si stringe a me e poggia la testa sulla mia spalla
6 secondi
Porta le mani al ventre
5 secondi
Copre le sue mani con le mie
4 secondi
<< Sarà un nuovo inizio >> le sussurro all'orecchio
3 secondi
<< Ti amo! >> mi dice lei in risposta
2 secondi
<< Ti amo anche io! >>
1 secondo
<< Sarà un nuovo inizio, ma certe cose non cambieranno mai! >> dice lei riferendosi ai nostri sentimenti
O secondi
Scoppiano le urla della famiglia Weasley e mandiamo i fuochi in cielo, un pensiero va a Fred.
Chi si bacia, chi si abbraccia. L'anno nuovo è iniziato.
<< Auguri Ronald >> mi sussurra Hermione
<< Auguri Hermione, auguri Rose >>

2002, BENVENUTO!

 

 
* ho pensato che Teddy ancora non parli molto bene e, quindi, confonde la R con la L
NDA
Salve gente!
Ce l'ho fatta! Ho aggiornato in una settimana!
Credo che da oggi in poi aggiorneró ogni lunedì, impegni permettendo... Non vi prometto nulla.
Allora, andando alla storia..
Questo era un capitolo di transizione per introdurre il prossimo, cioè l'ultimo.
Non ci credo che sta per finire.. Non è possibile! Mi viene da piangere!
Per quanto riguarda il seguito... Che ne dite di propormi qualche titolo? Io ne ho in mente uno, ma vorrei sapere cosa ne pensate.
Ringrazio tutti voi che siete arrivati fin qui e chi mi recensisce.
- ginny090
- Wekesa
- lily_94
- scarlett90
- Razorbladekisses
- Ginny_
- RoseBlack98
- GiulyHermy99
Continuate a seguirmi!
Un bacio,
Ce_
 

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Capitolo 20
*** 18 Gennaio: We're here. We're together, forever. ***


NDA
Salve!
Allora, oggi le note le metto prima del capitolo perché voglio che la storia finisca con quelle parole e non con le mie note. 
Questo capitolo è un pochino piú lungo degli altri e, forse, è quello piú atteso.
Comunque, il seguito è in via di realizzazione e si chiamerà: "la storia non si ripete"
Spero che continuerete a seguirmi anche nel sequel, se volete, appena lo comincio, vi mando un e-mail.
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati fin qui, chi mi recensisce e chi  ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate. 
Grazie mille a tutti! 
Un bacio enorme,
Ce_
 

 18 Gennaio

                                                                                                                                         A L.
                                                                                                        A lei e alla data piú importante della sua vita
                                                                                                           A lei e alla sua fissazione per i matrimoni
                                                                                              A lei, senza la quale questo capito non ci sarebbe stato
                                                                                                              A lei e alla parte di Ginny che è in lei
                                                                                        A lei che mi sopporta e mi sostiene in ogni istante della mia vita
                                                                                                                A lei, a cui voglio un mondo di bene
                                                                                               A lei che è la mia migliore amica, la migliore di sempre
                                                                                                A lei, alla quale non finiró mai di dire grazie, per tutto
                                                                                                                                         A L. 
 

 
Ginny Weasley 
<< Guardati allo specchio, Gin! Sei stupenda.. >> mi incita Hermione
<< Hermione,  non dire cavolate.. Non sono stupenda! >> le rispondo io, gli occhi ancora ben serrati
<< Ginny sii ragionevole.. >> da che pulpito Luna mi chiede di essere ragionevole? Alzo un sopracciglio perplessa
<< Ragionevole, Luna? >> le chiedo
<< Ok, forse ho sbagliato frase, ma non fare l'idiota, apri quegli occhi >> cerca di convincermi ancora la bionda, le sento manovrare con qualcosa
<< Cosa state combinando? >> gli domando sospettosa
<< GIN, CAVOLO! TI SI È MACCHIATO IL VESTITO! >> sbotta Hermione allarmata.
<< COSA? >> urlo e sbarro gli occhi per vedere cosa diavolo è successo. 
Davanti a me c'è una ragazza con i capelli rossi tirati su in una strana acconciatura e con qualche ciocca boccolosa che le ricade sulle spalle, il viso pulito, segnato solamente da qualche linea di trucco tutto molto semplice, una combinazione perfetta, il suo fisico è fasciato da un abito bianco senza spalline, stretto in vita come se fosse un corpetto, lungo fino ai piedi e con una piccola coda dietro, una fascia blu mare sotto il seno, scarpe bianche con poco tacco. Una bellezza semplice, ma mozzafiato. È davvero stupenda.
La guardo attentamente, cercando di riconoscerla, lei fa la stessa cosa e mi scruta, passo gli occhi sul mio vestito, per vedere dove si è macchiato... Non vedo nulla.. È tutto completamente bianco, proprio come era prima di indossarlo, do un occhiata alla ragazza di fronte a me e lei sta facendo le stesse cose che sto facendo io.
Mi giro verso le mie amiche, Hermione ha la sua solita faccia esasperata di quando ti vuole far sentire una stupida e Luna ha un ghigno stampato sul viso che non le ho mai visto.
Poi capisco, torno a guardare di fronte a me.... È uno specchio... Vuol dire che.. Che ...che ..che quella li sono io? IMPOSSIBILE!
Rimango con la bocca aperta per un tempo che sembra interminabile, incapace di dire qualunque cosa.
<< Allora cosa ne pensi? Non ti piace? >> la voce di Hermione mi riscuote dallo stato di trance in cui ero caduta.
Mi giro verso di lei.
<< Non sono io >> affermo con convinzione e anche con un bel po' di delusione.. Magari fossi così bella
<< No, in realtà non sei tu, quello è il tuo riflesso! Poi mi dite che i Gorgosprizzi non esistono.. In questo momento una miriade di gorgosprizzi  è entrata nelle tue orecchie e ti sta confondendo i pensieri! >> mi dice Luna con il suo modo di dire ciò che pensa
<< Si, è molto probabile >> le rispondo sulla sua stessa linea << ragazze, avete fatto un lavoro incredibile! >> appena  prendo coscienza del fatto che quella li sono io, le ringrazio, non lo faró mai abbastanza.
<< Gin, prima che la stanza si riempia di gente, noi volevamo darti una cosa >> mi annuncia Hermione e Luna annuisce dietro di lei, mi porgono un pacchetto..
Lo apro e ne prendo il contenuto. Tra le mie mani ho una cavigliera stupenda, fatta con dei piccoli diamantini blu, semplice e delicata, come piace a me.
<< Ragazze è stupenda! Non dovevate davvero! >> le abbraccio di slancio e cerco di ricacciare indietro le lacrime
<< Non rovinare tutto il nostro lavoro, le lacrime possiamo rimandarle a dopo! >> mi ammoniscono loro, gli sorrido felice.
 
<< Tesoro sei stupenda! >> mia madre fa il suo ingresso nella stanza travolgendomi in uno dei suoi soliti abbracci.
<< Grazie mamma, ora mollami pero! >> cerco di dirle con voce strozzata
<< Oh, allora.. Ecco la tiara di zia Muriel.. Indossala velocemente, prima che ci ripensi.. Ci ho dovuto praticamente litigare per farmela dare.. >> comincia sistemarmi la vecchia tiara di famiglia
<< Non ho capito una cosa... Perché ci ostiniamo a chiedergliela ad ogni matrimonio? Lo sappiamo che è molto gelosa delle sue cose, o meglio, è talmente egoista che non gli va di prestarle.. È inutile andare avanti con questa cosa.. >> le dico io
<< Prima cosa, mia cara, questa è una tradizione e va rispettata, seconda cosa , la tiara non è di zia Muriel, ma di tutta la famiglia, quindi, lei non può negarla a nessuno >> mi spiega velocemente mia madre mentre armeggia ancora con i miei capelli.. Io sbuffo rassegnata.
<< Ok, io vado da James.. >> ci annuncia, ma quando sta per uscire dalla stanza, fa retromarcia << Oh mio dio che sbadata! Stavo quasi per dimenticarmene! Ecco a te! Li ho usati io quando mi sono sposta con tuo padre >> prende la sua borsetta e ne estrae una bustina, la apre e mi porge un paio di orecchini, anch'essi con dei diamantini bianchi...
<< Oh, mamma sono stupendi e ti ringrazio, ma non posso... Questi sono tuoi.. >> 
<< Mia cara, certo che sono miei! Infatti, a fine serata me li ridarai, sta tranquilla.. Non mi faccio fregare >> mi sorride dolcemente
<< Grazie grazie grazie! >> ora sono io a coinvolgerla in un abbraccio stritolatore
Bussano alla porta.
<< Si puó? >> si affacciano Ron e George 
<< No sorellina, tu così non esci >> mi dice Ron scherzoso, guadagnandosi uno schiaffo da Hermione.. Mi fa l'occhiolino, lo vedo un pochino impacciato con il suo abito da testimone blu notte, camicia bianca, cravatta a righe blu e bianche e una bella rosa bianca sull'occhiello.. Esattamente come lo sposo.
<<  DOV'È JAMES? >> urla mia madre
<< Mamma calmati, è di la con Harry! >> si difende George nel suo abito grigio
<< CON HARRY? >> 
<< Si, Harry, Harry Potter, il padre.. E ci sono anche Seamus e Lee.. >>
<< VOI SIETE PAZZI! Vi sembra normale lasciare il piccolo nelle mani di Harry? È agitatissimo! Sicuramente i ragazzi staranno cercando di calmarlo e James resterà da solo. Non vi si può lasciare un attimo >> mia madre continua a blaterare cose senza senso, uscendo dalla stanza
<< Harry è agitato? >> chiedo io curiosa, Ron e George cominciano a sghignazzare
<< Oh, si! Da morire! Ha paura che lo molli sull'altare.. Se la sta facendo addosso.. >> comincio a ridere come se il solo pensiero di qualcosa del genere possa essere impossibile... In effetti lo è.
<< È un folle a pensare una cosa del genere.. >>
<< Non è vero... Tutti noi ce la facciamo addosso finchè non vi sentiamo dire di si >> lo difendono i due uomini
<< Bah! Comunque, ditemi.. Come mai siete passati? >>
<< Ecco... Noi, in realtà , volevamo...>> le orecchie di Ron ormai sono diventate del colore dei suoi capelli
<< Volevate? >> li incalzo
<< Volevamo darti questa >> sputa George tutto d'un fiato e mi porge una busta.
Apro velocemente la confezione per liberarli dall'imbarazzo.
Una collana d'argento con un ciondolo del tutto simile a quella degli orecchini di mamma mi si presenta davanti
<< Come.. Come avete?  >> non riesco a parlare per l'emozione
<< Come abbiamo fatto a trovare una collana come gli orecchini di mamma? >> mi chiede Ron, io annuisco
<< Non si svelano certi trucchi.. Segreti del mestiere! >> George mi fa l'occhiolino. Io mi fondo su di loro e li abbraccio.
<< Ehi, ehi! Cosa sono queste botte di affetto? >> scherza Ron stringendomi a se
<< Grazie grazie grazie! >> li ringrazio per l'ennesima volta io
<< Gin, sono le 9:45.. Tra un quarto d'ora devi sposarti.. >> mi riprende Hermione
<< Ok, noi andiamo da Harry, prima che succeda qualcosa di irreparabile.. >> scherzano i due uomini e  escono dalla stanza.
Nello stesso momento entra mio padre seguito da Angelina, Fleur, Fred, James, Victorie e Teddy, tutti pronti per la cerimonia nei loro abiti impeccabili... Ormai questa stanza è un via vai di gente.
<< Bambina, sei stupenda.. Ah, la macchina sta per arrivare >> mio padre mi bacia sulla guancia e mi porge il mio bouquet di rose blu e bianche, ha gli occhi lucidi
<< Grazie, papà! >> ricambio il suo bacio e mi rivolgo ai piú piccoli << pronti per la vostra entrata? >> gli sorrido incoraggiante
<< Si zia! >> mi risponde Teddy e Victorie annuisce.
James allunga le mani verso di me, come se volesse partecipare anche lui alla festa di cui tanto si parla
<< Amore, vieni qui >> lo accolgo tra le mie braccia e lo bacio sulla fronte, lui si stringe e si sistema meglio su di me, come per darmi un po' di sostegno morale.
 
Harry Potter
<< In   questa specie di tendone riscaldato fa troppo caldo! >> sbuffo impaziente
<< Per quanto possa riscaldare non credo che tu senta caldo per questo motivo.. >> Seamus mi guarda divertito
<< Sarà... Io credo che sia colpa di questo coso.. >>
<< La colpa è tua e di quella svitata di mia sorella che vuole sposarsi in inverno >> Ron, con la sua solita delicatezza
Siamo su una collina vicino alla Tana, per questo giorno abbiamo affittato una struttura magica.. È trasparente, sembra di essere all'aperto, ma, in realtà, qui dentro, anche se il paesaggio è assolutamente invernale, proprio come dovrebbe essere, la temperatura non lo è... Il bello di essere maghi.
 
Sono le 10:15 e Ginny ancora non arriva.
<< Ti ha mollato, amico! >> Ron interrompe i miei pensieri
<< Già, è sicuro! >> lo incoraggia Seamus. Forse dovevo scegliermi due testimoni meno imbecilli
<< Ragazzi, il vostro compito è quello di tranquillizzarmi... >> gli dico spazientito
<< Vendetta, dolce vendetta >> sussurra Ron, memore di tutto ciò che gli abbiamo fatto passare il giorno del suo matrimonio. Scuoto la testa rassegnato e do un sguardo agli invitati.. 
Ormai i banchi, ornati, come tutta la chiesa, da rose blu e bianche, sono quasi tutti occupati, Molly con James  e la famiglia Weasley sono in prima fila..  
Per il resto, la metà delle persone ha una bella chioma rossa, mentre, tra gli altri riconosco Draco Malfoy e famiglia, la Mcgranitt e tutti gli altri professori di Hogwarts, i miei amici di scuola, i colleghi del ministero, le ragazze della squadra di Ginny e Hagrid, all'ultimo banco che mi guarda con gli occhi già lucidi e un enorme fazzoletto nella manona, pronto per essere utilizzato.
A fare da cornice a tutto questo c'è una schiera di giornalisti.. Abbiamo cercato in tutti i modi di evitare una cerimonia  pubblica, ma, evidentemente, il matrimonio del Salvatore del mondo magico e dell'unica figlia dei Weasley, nonché ex giocatrice delle Holyhead Harpies, non è passato affatto inosservato..
Ci sono tutti: la "Gazzetta del Profeta", il "Cavillo", l'immancabile "Settimanale delle streghe", "Trasfigurazione oggi" e persino "Guida ai manici di scopa" che sicuramente  è qui perché Ginny è un ex giocatrice.
Immancabile anche l'inviato della sopravvissuta Radio Potter, radio gestita da Lee.
<< Ragazzi, dovevate per forza far venire i vostri colleghi? >> mi rivolgo a Seamus e Lee
<< Non potevamo perderci un evento così importante.. >> mi spiegano, io annuisco.
 
Sono le 10:30, Ginny ancora non arriva e io sto andando in iper ventilazione
Mi giro verso Ron, nello stesso istante inizia la marcia nuziale,  lui mi fa l'occhiolino 
<< Guarda dietro di te >> mi dice,
Mi volto: Victorie apre la fila con il suo vestitino bianco, il capelli rossicci legati in una treccia elegante, sparge petali di rosa blu e bianchi.
Teddy è perfetto nel suo abito blu scuro, identico al mio e a quello dei testimoni, tra le mani il cuscinetto con gli anelli
Seguono Hermione e Luna, nei loro abiti corti e molto semplici, la prima ne indossa uno verde che mette in risalto la sua pancia, ancora abbastanza piatta, l'altra uno arancione chiaro.
Le donne si sistemano al loro posto e mi lasciano la visuale libera, compaiono il signor Weasley e Ginny.
È meravigliosa nel suo abito bianco, la fascia sotto il seno mette in risalto le sue forme, mentre cammina verso di me le poche ciocche che le ricadono sulle spalle si muovono ritmicamente, il piccolo ciondolo appeso alla collana le finisce proprio sopra lo stacco tra i seni in un modo che non mi impedisce di fare pensieri ben poco casti.
Ha lo sguardo basso, come se avesse paura di cadere, paura del verdetto che l'aspetta qui, paura che di certo non si avvererà. 
Alza la testa pian piano verso di me, i nostri occhi si incatenano, verde e marrone si mescolano a formare un solo colore, ci siamo solo noi, io e lei, nessun altro.
Arriva di fronte a me, senza interrompere mai il contatto visivo. 
<< Fratelli >> ci giriamo contemporaneamente verso padre Thomas 
<< Benvenuti >> il pastore apre le braccia come per abbracciare tutti i fedeli presenti
<< Siamo qui riuniti oggi per celebrare il matrimonio tra Harry Potter e Ginny Weasley. Ho seguito questa coppia nel mese passato e ho potuto constatare che sono assai uniti, il loro amore è davvero forte e, da quanto mi hanno detto i loro testimoni, ne hanno dovute passare tante. >> fa una pausa ad effetto, vedo Ginny chinare la testa, come se si sentisse colpevole,le stringo la mano, lei alza lo sguardo lucido e io cerco di farle capire che non è colpa sua, che è passata, che l'ho perdonata da tempo, che la colpa è anche mia.
<< Ora >> riprende padre Thomas << la domanda che dovete porvi è: siete pronti a passare il resto della vita con l'altra persona, ad apprezzare i suoi pregi e i suoi difetti, ad aiutarla nel momento del bisogno? >> annuisco con sicurezza, mentre Ginny sussurra un "si" impercettibile, il pastore si apre in un sorriso e fa segno a Teddy di portare gli anelli.
Il bambino arriva, orgoglioso di avere un compito così importante, porge il cuscinetto al pastore e se ne ritorna al suo posto.
Padre Thomas scioglie il filo blu che tiene legati i due anelli d'oro bianco,ce li porge e noi ripetiamo la formula di rito che lui ci dice.
Ora, anelli all'anulare sinistro, è arrivato il momento fatidico
<< Allora, vuoi tu, Harry James Potter prendere la qui presente Ginevra Molly Weasley come tua legittima sposa? >> mi chiede il pastore con un sorriso
<< Si >> rispondo con sicurezza, questa è l'unica cosa di cui sono sicuro
<< Bene >> continua l'uomo << vuoi tu, Ginevra Molly Weasley prendere il qui presente Harry James Potter come tuo legittimo sposo? >> 
Silenzio.
Ginny ha lo sguardo perso nel vuoto, lontano da questo luogo e questo tempo.
persa completamente nei suoi pensieri da non accorgersi della domanda che le è stata rivolta.
Sento tutti gli invitati con il fiato sospeso, i singhiozzi sommessi di Hagrid e della signora Weasley, le penne di tutti i giornalisti pronte ad interpretare a loro piacere questo momento, pronte per lo scoop del secolo.
PANICO
Ginny non ne vuole sapere di rispondere.
<< Signorina? >> le domanda con dolcezza il pastore.. Lei sembra riscuotersi, alza la testa
<< Eh? Ah, si si! >> quasi urla le ultime parole, mi guarda con gli occhi lucidi
<< Bene, vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa >> prendo il volto di Ginny tra le mie mani e la coinvolgo in un bacio delicato ed infinitamente dolce, sullo sfondo, tutti gli invitati scoppiano in un applauso, ma noi non ce ne accorgiamo, potrebbe finire il mondo, ma noi non ce ne renderemmo conto. 
Io e lei, solo noi, di nuovo.
Ci stacchiamo lentamente
<< A cosa pensavi? >> chiedo a Ginny mentre ci avviamo verso gli invitati, tenendoci per mano. 
<< A nulla, non preoccuparti >>
Siamo ricoperti dal lancio di petali e riso, sento qualche chicco finire precisamente sulla mia testa, come se il lanciatore avesse preso la mira, mi giro e vedo Ron e George che se la ridono alle mie spalle.
 
Il chiacchiericcio è il sottofondo del nostro pranzo nuziale. Sono seduto con Ginny e James al tavolo degli sposi, siamo appena al secondo.
Un tintinnio si alza dal tavolo dei testimoni, vedo Hermione e Seamus battere la lama del coltello sul bicchiere per attirare l'attenzione. Ron si alza pian piano, non prima di aver dato una leggero schiaffetto di rimprovero  ad Hermione.
<< Mi sa che tocca a me >> sorride impacciato << io nom volevo farla questa cosa, visto che per forza maggiore a lui non è toccato questo strazio al mio matrimonio >> manda un occhiata a Fred, George e Angelina che sorridono 
<< comunque, sono stato obbligato. Allora, conosco Harry da quando abbiamo undici anni e Ginny... Bhe... Conosco Ginny da quando è nata, o forse anche da prima >> la sala scoppia in una risata divertita << io ed Harry ci siamo incontrati per la prima volta sull'espresso di Hogwarts, io sono entrato nello scompartimento e mi sono trovato davanti Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto, con tanto di cicatrice. Poi ho imparato a conoscerlo e per me non è stato piú il bambino sopravvissuto, ne Harry Potter, per me è solamente Harry, il mio migliore amico, tutto qui. >> si rivolge a me con un sorriso, io ricambio. << sarebbe da ipocriti dire che è perfetto, perché credetemi, è tutto, tranne che perfetto. Ci sono stati periodi in cui non siamo andati d'accordo, e io mi scuso con lui per tutte le volte che ho dubitato di lui, non dovevo farlo. Ora, sono contento che mia sorella lo faccia diventare ufficialmente parte della famiglia. A Harry e Ginny! >> alza il bicchiere nella nostra direzione e il resto degli invitati lo segue, riparte la musica.
Mi alzo e vado dal mio migliore amico.
<< Grazie >> lo abbraccio di slancio
<< Solo la verità >> mi risponde lui, ricambiando il mio gesto. << Dai, vai ad aprire le danze >> ci stacchiamo. Lui torna a sedersi, io mi dirigo verso Ginny, le prendo la mano e la invito a ballare.
Siamo al centro della sala, tutti ci stanno guardando, faccio un cenno in direzione di quelli del coro, che capiscono subito cosa devono fare.
Le note della NOSTRA canzone partono piano e noi iniziamo a ballare lentamente
<< Loro, loro come sapevano di questa canzone? >> mi chiede Ginny perplessa 
<< Secondo te? Eravamo d'accordo! >> le rispondo con fare ovvio, lei si stringe ancora di piú a me, mentre inizia la prima strofa.
 
" I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure "
 
 << Mi dici a cosa pensavi prima? >> le chiedo dolcemente
<< Niente, era una cosa stupida! >> 
<< Voglio saperla! >>
<< Oh, Harry! Stavo pensando che non ti merito... Dopo tutto quello che ti ho fatto, me ne sono andata per tre anni senza dirti niente e tu mi hai accolto come se niente fosse >>
<< Ginny non devi neanche pensarle certe cose. Tu sei perfetta come sei. Quel che è fatto è fatto. L'importante è che ora siamo qui, siamo insieme, per sempre. >> la bacio con dolcezza
 
Laying close to you 
Feeling your heart beating 
And I'm wondering what you're dreaming 
Wondering if it's me you're seeing 
Then I kiss your eyes 
And thank God we're together 
I just want to stay with you in this moment forever 
Forever and ever 
 
<< Auguri, signor Potter >> mi dice, con la testa appoggiata sulla mia spalla
<< Auguri, signora Potter >> le sussurro all'orecchio
 
I don't wanna miss one smile 
I don't wanna miss one kiss 
I just wanna be with you 
Right here with you just like this 
I just wanna hold you close 
Feel your heart so close to mine 
And just stay here in this moment for all the rest of time 
Baby, baby 
 
<< Siamo qui. Siamo insieme, per sempre >> continuo a cantilenarle all'orecchio, come per convincerla
 
Don't wanna close my eyes 
Don't wanna fall asleep 
'Coz I'd miss you baby 
And I don't wanna miss a thing 
'Coz even when I dream of you 
The sweetest dream would never do 
I'd still miss you baby 
And I don't wanna miss a thing 
 
La canzone termina, noi ci stacchiamo e torniamo al nostro posto. Intanto la pista da ballo si riempie.
 
Il giardino della Tana si è svuotato già da un po' , sono rimasti solo gli invitati piú importanti. 
Sono le 22 in punto e siamo tutti abbastanza stanchi, James e Fred si sono addormentati tra le braccia dei nonni, mentre noi adulti continuiamo a ridere e scherzare insieme.
<< Ragazzi, io sono stanca.. Andiamo Bill? >> interviene Fleur che a la stanchezza di una gravidanza gemellare sulle spalle
<< Si, andiamo anche noi? >> Hermione si rivolge al marito.
<< Si, andiamo tutti va >> Charlie mette fine alle chiacchiere e piano piano, dopo gli ultimi saluti e auguri, andiamo tutti nelle rispettive case.
 
<< Questi tacchi mi hanno distrutto >> si lamenta Ginny, sta finendo di spogliarsi e io l'aspetto a letto.
<< Pronta a passare la prima notte da Ginevra Potter?>> le chiedo abbracciandola non appena si infila nel letto.
<< Piú che pronta >> mi risponde lei, baciandomi
<< Sai >> comincio io, accarezzandole la schiena con la punta delle dita << l'altro giorno parlavo con James >> vedo la sua faccia perplessa alle parole "parlavo con James", ma vado avanti << e mi diceva che si sente molto solo in giro per casa >> le dico malizioso, lei recepisce subito il messaggio
<< Mmh, allora bisogna provvedere subito >>  mi dice, salendo su di me.
Ribalto le posizioni, appoggiandomi sui gomiti per non pesarle addosso, comincio a baciarle il collo, il viso
<< Harry, aspetta. >> mi fermo << io.. Io ho paura.. Se dovesse succedere come con James! >> leggo il terrore nei suoi occhi
<< Non succederà, è stato un incidente. Sta tranquilla. Ti fidi di me? >> annuisce con sicurezza e io riprendo a baciarla con dolcezza infinita, togliendogli la camicetta da notte con una lentezza estenuante, fino a toccare la sua pelle nuda con le mie mani. 
<< Insieme, per sempre >> Mi sussurra all'orecchio, abbandonandosi completamente a me.
 

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