IL SILENZIO DELLA NOTTE

di SasuLOveNaru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una brutta notizia ***
Capitolo 2: *** Consapevolezza, dolore e speranza ***
Capitolo 3: *** Risveglio, ancora lacrime ***
Capitolo 4: *** Una difficile decisione (1° parte) ***
Capitolo 5: *** Una difficile decisione (2° parte) ***
Capitolo 6: *** Una difficile decisione (3° parte) ***
Capitolo 7: *** 7°Cap. Anche se lontani sono sempre vicini ***
Capitolo 8: *** Iniziano le prove ***
Capitolo 9: *** Un nuovo insegnante ***



Capitolo 1
*** Una brutta notizia ***


Ancora una volta GRAZIE^-^ per aver letto un mio racconto.

So che il titolo non c'entra niente con il racconto. Se non vi piace fatemelo sapere e casomai proponetene uno nuovo, cosi lo cambio. Ciao e buona lettura e mi raccomando commentate sia positivi che negativi, fanno sempre piacere.

 

-Allora bachan! Come sta?- ancora preoccupato per quel che era successo.

-Purtroppo è quasi totalmente cieco. Riesce a vedere solo ombre senza colori. Più di cosi non posso fare.- ritornando dietro la scrivania di Hokage.

-Ma ci sarà qualche rimedio!- chiese speranzoso Naruto.

 

Era successo tutto durante l'ultima missione. Lungo la strada di ritorno per Konoha, alcuni ninja traditori, erano sbucati dagl'alberi e li avevano attaccati.

Lui e Sasuke, che sia stata per la stanchezza del lungo viaggio o per la battaglia intrapresa con i ninja di Oto che li vide uscire vittoriosi ma sfiniti, riuscirono con molta fatica ad ucciderli anche se non si accorsero di uno che li puntava. Il biondo si era accorto troppo tardi dell'attacco, rivolto alla sua persona per poter ricambiare che venne buttato per terra. Il colpo a lui diretto fu Sasuke a prenderlo in pieno. Sasuke utilizzò, anche se gli occhi gli facevano male, un'ultima vola lo sharingan portandolo ad uccidere il loro aggressore. Alla fine dell'attacco, non solo il corpo morto del ninja cadde a terra, ma anche Sasuke, che per il troppo dolore alla vista, perse i sensi.

 

Ricordava ancora tutto chiaramente, come se fosse successo poche ore fa. Aveva usato la tecnica del richiamo, evocando un rospo e con quello era riuscito ad arrivare a Konoha, dove furono portati immediatamente in ospedale.

Lui si era ripreso dopo una settimana ma solo grazie ai poteri della volpe a nove code.

Invece il suo compagno, era stato portato in sala operatoria ed ora era ancora in coma farmacologico.

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Capitolo 2
*** Consapevolezza, dolore e speranza ***


I giorni futuri stanno avanti a noi

come una fila di candele accese -

dorate, calde e vive candele.

 

-Ma dove mi trovo?- guardandosi attorno- Ricordo solo di aver salvato Naruto ancora una volta. E poi... poi ch'è successo??.-

provò a fare un passo ma gli sembrava di rimanere sempre nello stesso posto. Continuò a camminare, camino e camino per molto. Non seppe per quanto, potevano esser passati ore, giorni, mesi o addirittura anni, li il tempo era immutabile.

I suoi piedi lo portavano sempre avanti senza fermarsi. Fin ad ora vedeva solo il buio totale ma poi...poi dal nulla davanti agli occhi apparve una piccola luce che lentamente si ingrandì, lasciando mostrare il suo contenuto.

-NARUTO!-

Le immagini si susseguirono una dietro all'altra e mostravano un giovane ragazzo sui trentanni, dagli occhi azzurri più del cielo e da una chioma bionda più del sole ma ribelle. Lo si poteva vedere felice per la carica che ricopriva, rideva con gli amici che lo circondavano. Questa e molte immagini passarono davanti ai suoi occhi e non gli fu possibile fermarli una volta che scomparvero.

-ma … COSA CAZZO SIGNIFICA TUTTO CIO'!- il suo urlo si perse di nuovo nel nero totale senza che ebbe risposta.

 

 

I giorni passati restano dietro a noi,

penosa linea di candele spente;

le più vicine fanno ancora fumo,

fredde candele, ormai piegate e sfatte.

 

Anche se urlate tutte le sue domande, nessuna di queste ebbe una risposta.

Fermo in quel punto fece passare il tempo.

Aspetto molto e stava ormai perdendo la speranza ma di nuovo una piccola pallina di luce si fece avanti. Rispetto alla prima, questa non emetteva luce dorata ma sfumature grigiastre.

Come prima delle immagini scorsero davanti ai suoi occhi.

Si vide lui stesso eliminare Orochimaro e poi dopo un lungo inseguimento anche Kabuto.

Si vide aggregato assieme a un gruppo. Poi si vide mentre attentava alla vita del suo migliore amico ed ora compagno. A quelle immagini, dai suoi occhi scesero gocce salate. Era la prima volta che piangeva. Ma quando si aggiunsero altre immagini uguali a quella ma in situazioni diverse, si copri il viso.

-BASTAAAAA! n..non voglio p..più vederli- e iniziò a piangere come non aveva mai fatto. Tutto il dolore che aveva fatto provare alla persona più importante gli avevano aperto finalmente gli occhi. Era come se qualcuno gli avesse trafitto il cuore.

 

Non le voglio vedere; la loro forma mi rattrista,

mi rattrista ricordarne l'antica luce.

Guardo davanti a me le mie candele accese.

 

Stava ancora piangendo quando un'altra bolla, rossa, si fece avanti.

Quando senti le risa di un bambino, Sasuke si decise ad alzare il viso.

Davanti a lui un piccolo bambino.

Il piccolo rideva per le coccole che i genitori gli facevano e per i baci che gli davano.

Sorrideva felice ogni volta che vedeva il suo niichan rientrare in casa dopo una missione o quando si allenava con lui, insegnandoli tutto quello che sapeva.

Quel caldo sentimento famigliare, ormai era spento dentro di lui.

-M..mi dis..piace niichan- e ancora una volta chino il viso e pianse.

 

Non mi voglio voltare, vedere con spavento

come s'allunga in fretta quella linea scura,

come si moltiplicano in fretta le candele spente.

 

Ormai anche quella bolla scomparve e una volta ancora fu lasciato alla solitudine.

-Ormai il passato è passato e niente e nessuno potrà riportarmelo indietro. Però...- aveva finalmente smesso di piangere -...so che assieme a lui, a Naruto, posso ancora alzarmi sulle mie gambe. Anche se perderò la vista.-

Da molto tempo sapeva che se avrebbe usato ancora una volta lo sharingan avrebbe perso totalmente il senso della vista, lo sapeva bene anche quel giorno ciò che perdeva. Ma non avrebbe mai lasciato da solo il suo Dobe in una pericolosa missione.

Con la speranza nel cuore e l'immagine del suo Naruto nella sua mente, iniziò lentamente a scomparire dopo aver pronunciato il suo nome.

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Capitolo 3
*** Risveglio, ancora lacrime ***


Io e nonna Tsunede stavamo ancora discutendo quando sbattè la porta. Sulla soglia, tutta ansante vidi Shizune.

-Signorina Tsunade, Sasuke!-

-Che cosa gli è successo!?- chiesi preoccupato, non dando tempo a bachan di rispondere.

-Sasuke, si è appena svegliato!.-

A quella bella notizia, corsi fuori dall'ufficio e mi diressi verso l'ospedale, lasciando le due donne indietro.

 

Era da poco che mi ero svegliato. E i dottori venuti a visitarmi, non avevano detto niente, fecero solo il loro dovere e poi mi lasciarono da solo.

Nessuno me l'aveva detto, ma oramai ne ero certo. Anche se provavo ad aprirli, gli occhi, non potevo più vedere, tranne percepire delle ombre, per di più sfuocate.

L'unica cosa che mi dispiaceva era di non poter più vedere quei due cieli che il mio dobe aveva per occhi e rispecchiarmi in essi.

Però avevo ancora la fortuna di sentire la sua risata.

Intento a pernsare all'esuberanza del mio compagno non mi accorsi dell'avvicinarsi di passi veloci.

Solo quando la porta si apri di botto, facendomi prendere un'accidente, mi accorsi di una presenza nella stanza.

 

-SASUKEEEE! Finalmente ti sei svegliato-

a parlare, anzi meglio dire ad urlare non era altri che lui, il mio Dobe.

Quando mi si butto addosso, gli circondai i fianchi con le braccia.

Da molto, non sentivo il calore che sprigionava quel corpo e sentirlo adosso, mi faceva piacere.

Però il mio sorriso si spense una volta che ebbi percepito un piccolo singhiozzo seguito da una lacrima caduta sulla mia spalla sprovista di camice.

Il mio Naruto stava piangendo.

Tentai di calmarlo accarezzandogli la testa e per fortuna ci riusci.

 

-va tutto bene!- continuando ad accarezargli la schiena. - non vorrai che dica che il futuro Hokage sia un piagnucolone! Nh!-

cercò di prendendolo in giro per sdramatizzare la situazione.

-non sono un piagnone!- dichiarò una volta staccatosi ma rimanendo ugualmente tra le braccia del moro.

Sentendo che il leggero tremore era scomparso, porto le mani sul viso del biondino, cancellandogli poi le ultime lacrime e portando contemporaneamente il viso verso di se, depositando poi un tenero bacio su quelle morbide labbra.

 

Quel dolce e tenero bacio era ancora una testimonianza dei loro sentimenti.

 

-s..scusami!-

-Perchè!- chiese una volta che sentì quel lieve lamento.

-è colpa mia se ti trovi, in queste condizioni. Dovevo stare attento.- dichiarò Naruto,triste e amareggiato.

-non pensarlo neanche, ho mi incazzo.-

-m..ma!-

-non è stata colpa tua. Eravamo entrambi stanchi per colpa della prima missione.-

-però!-

-niente però. Devi solo ricordarti che ogni volta che sarai in pericolo, mi troverai sempre al tuo fianco a proteggerti. Non mi importa se ho perso la vista, rimarro per sempre al tuo fianco. E poi ricordati che tu per me sei molto importante più della mia stessa vita. Ti amo e ti amero finche avro respiro ed anche oltre.-

-A..anch'io ti amo.- e bacio ancora una volta Sasuke. (inoltre troverò il modo di curarti, dovessi impiegare un'intera vita).

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Capitolo 4
*** Una difficile decisione (1° parte) ***


Sotto richiesta e con l'aiuto del compagno, Sasuke, dopo una settimana, potè uscire dall'ospedale, prometendo però di andare al controllo una volta al mese.

Siccome non poteva lasciarlo solo, Naruto si trasferì da lui.

Da tanto avevano pianificato di andare a vivere assieme, ma nessuno poteva pensare che il loro desiderio si sarebbe realizzato solo grazie a un terribile incidente.

Ogni giorno la passavano a coccolarsi sul divano. Ridevano, scerzavano e si baciavano per dimostrare all'altro il loro amore.

Ed ogni notte univano i loro corpi per appartenersi ancora una volta l'uno all'altro.

 

Sembrava andare tutto a meraviglia.

Nessuno però, si accorse che il mondo oscuro era sempre in aguato.

 

Quella mattina si alzò molto prima, per tutta la notte non aveva chiuso occhio, da quando aveva preso quella decizione.

-ho solo paura di come potrai reagire, ma lo faccio perchè ti amo- pensò mentre si alzava.

Una volta finito di vestirsi si avvio verso la porta.

Giratosi, diede di nuovo un'occhiata al compagno che incurante di quello che succedeva continuava a dormire con un leggero sorriso sulle labbra.

A quella vista sulle labbra gli nacque un sorriso, giratosi, usci e chiuse la porta, forse per un ultima volta.

Il giorno prima era stato convocato dall'Hokage. Avevano trovato una cura.

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Capitolo 5
*** Una difficile decisione (2° parte) ***


Ormai erano due giorni che viaggiava.

Sarebbe riuscito a trovarlo prima che accada l'inevitabile? Sperava vivamente di si. Altrimenti non avrebbe saputo che pesci pigliare. Era la sua unica possibilità.

 

Intanto al villaggio, un moro di nostra conoscenza era al cospetto dell'Hokage.

Due giorni prima si era svegliato da solo. Credendo che il compagno era solo andato a fare la spesa non si era minimamente preoccupato. Solo quando verso mezzogiorno si era trovato il maestro Kakashi in casa, aveva avvertito brividi di freddo lungo la schiena.

Kakashi gli aveva detto di non preoccuparsi, Naruto era solo andato a svolgere una missione che richiedeva solo una giornata. La richiesta gli era stata fatta su due piedi e non aveva fatto in tempo ad avvisarlo.

In un primo tempo, gli credette, ma ora mentre si trovava davanti a Tsunade, la paura sentita quel giorno si era rifatta viva e non lo lasciava in pace.

 

-Da oggi, andrai ad abitare con Kakashi. Nelle tue condizioni non possiamo lasciarti da solo. E prima che tu dica qualcosa, sappi che è un ordine. E fino a quando lo vorrò, starai in quella casa!-

 

Non gli aveva dato nessuna possibilità di ribattere, ne aveva potuto fare delle domande.

 

-Per quanto riguarda Naruto- come se gli avesse lette nel pensiero -in questo momento sta svolgendo un importante missione per mio conto. Non ci metterà molto, quindi stai tranquillo e rilassati-

 

Anche questa volta non gli fu possibile ribattere.

Sapeva che l'Hokage gli stava mettendo, l'aveva percepivo mentre pronunciava il nome del suo compagno. Però lui non poteva fare niente, sopratutto nel suo stato. L'unica cosa che gli rimaneva era sperare che a Naruto non capitasse niente di brutto.

E con il pensiero di Naruto nel cuore, accompagnato da Kakashi si diresse verso villa Uchiha, dove avrebbe preso il dispensabile per poi stabilirsi nella casa del suo vecchio maestro.

 

-Finalmente ci rivediamo!. Sai, ti sei fatto attendere per molto tempo, ma ora potrai essere solo mio.-

-Non credo proprio. Poi non cercavo te, ma lui! – e indicò un ragazzo dietro al primo.

 

Chi saranno mai i due individui che il nostro Naruto è andato ad incontrare???

Scusatemi se è corto ma mi è venuto cosi. ciao

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Capitolo 6
*** Una difficile decisione (3° parte) ***


Erano passati tre giorni da quando avevano ripreso il viaggio e ma nessuno aveva ancora aperto bocca, neanche lui.

L'unica cosa che gli interessava era arrivare a destinazione al più presto.

-Mi a stupito molto la tua richiesta!-

-...-

-A quanto pare sei diventato uno di poche parole, sai, mi ricordi qualcuno- rispose l'altro.

-Quanto manca a destinazione?- chiese lui invece.

-Ancora 6 ore di viaggio e poi ci siamo.- e scese di nuovo il silenzio.

 

A quest'ora, l'Hokage dovrebbe essersi ripresa. Non pensi anche tu, na-chan!

 

Si, lo credo anch'io e spero che abbia letto la lettera che gli abbiamo lasciato, e che capisca la scelta che ero costretto a fare e che non abbia detto niente a Sasuke.

 

Se veramente tiene a te, avrà tenuto la bocca chiusa anche con Sasu-kun.

 

Tornando un po' indietro di qualche giorno, prima che Naruto partisse in missione... dentro all'ufficio dell'Hokage, possiamo vedere ...

 

-Te lo proibisco su tutti i fronti, tu non farai quella spedizione. È troppo rischioso. Inoltre chi mai ti avrebbe dato queste informazioni? Informazioni oltretutto top-secret!- chiese furibonda Tsunade, una volta appresa la notizia.

-Chi mi abbia dato tali informazioni, ora non è importante. L'unica cosa che mi interessa e trovarlo. E non m'importa se ci dovrò combattere a rischio della vita per avere la sua collaborazione, per me e assolutamente importante. E non ci rinuncerò cosi facilmente-

-Te lo ripeto un'ultima volta, non ti è permesso uscire dal villaggio senza la mia approvazione ed ora torna a casa-

-Io invece non me ne vado. Fino a quando non avrà cambiato idea e se non lo farà, sarò costretto a passare alle maniere forti.-

-Non puoi dire sul serio. Non te lo per...- non riusci a continuare che fu immobilizzata con la tecnica della cristallizzazione.

Poi con uno strano movimento delle mani, compose un sigillo che poi poggiò sulla fronte di Tsunade. Con quello la donna sarebbe stato ai suoi voleri al massimo per due giorni e poi si sarebbe annullato da solo.

(Mi dispiace nonna Tsunade, ma non mi hai lasciato scelta)

Dopo aver avuto il rotolo per l'autorizzazione di uscire dal villaggio, prima di uscire dall'ufficio, lasciò dietro di se una lettera.

 

Due giorni dopo, mentre svolgeva il suo lavoro, il sigillo si ruppe e lei ritornò quella di un tempo.

-Che diavolo è successo!- guardandosi attorno, sembrava tutto normale ma poi il suo sguardo si poggio su una lettera di colore arancione.

Senza indugio, l'aprì e lesse il suo contenuto.

 

Ciao nonna Tsunade, come saprai non sono bravo a scrivere lettere.

Ma lo faccio ugualmente.

Se ora stai leggendo questa lettera vuol dire che il sigillo che ti ho imposto si è rotto, perché se così non fosse stato, la lettera non l'avresti neanche vista. So che probabilmente vorrai picchiarmi per quel che ti ho fatto, ne hai tutti i diritti. E so anche che cercherai di riportarmi indietro una volta saputo tutto, ma ti prego, rimani dove sei e non mandare nessuno a cercarmi.

Non appena avrò finito ritornerò.

Sappi solo che lo faccio per lui, lo amo così tanto che farei tutto per lui.

Per quanto riguardo il mio viaggio, l'unica cosa che ti posso dire e che vado ad incontrare due Mukenin di livello S. Vorrei tanto dirti chi sono ma ho promesso che non avrei mai rivelato i loro nomi. Come non posso rivelarti il nome dell'informatore che mi ha dato la possibilità di ridare la vista a Sasuke.

Non so per quanto tempo starò via, ma dipende tutto da quanto riuscirò ad aprendere e a che velocità.

Avrei voluto che me lo avesse detto lei, ma putroppo l'unica che devo veramente ringraziare e Lei. Perchè altrimenti sarei perso e sarei ancora li a cercare un modo che forse non mi sarebbe mai stato rivelato.

Vorrei inoltre che quando Sasuke verrà chiedendo di me, di dirgli una bugia. So per certo che se sapesse tutto quanto commetterebbe una pazzia ed è una cosa che non voglio. Proteggilo e sopratutto voglio che Kakashi sensei stia sempre al suo fianco, non voglio che in mia assenza se ne stia da solo.

 

Con tanto affetto, Naruto Uzumaki.

 

Un'ultima cosa, non appena avrai finito di leggere questa lettera, anche se so che non ti piacerà, bruciala che cosi possa sapere che l'hai letta. Ma se cosi non fosse dopo tre ore dalla sua apertura, la lettera assieme alla sua busta, veranno automaticamente bruciate. Ciò significherà che non hai acettato la mia spiegazione anche se corta.

 

Nello stesso momento, lontano da Konoha...

 

Na-chan! L'hai sentito?

 

Si.

 

e guardando verso il cielo ricoperto di stelle

 

-Grazie Nonna!- lo disse talmente piano che solo il vento se ne accorse per poi portarlo con se verso il suo lungo viaggio.

-... e vedi di tornare presto. Lui ha bisogno di te!- rispose una voce di donna allo stesso modo.

 

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Capitolo 7
*** 7°Cap. Anche se lontani sono sempre vicini ***


Chiedo scusa ai miei  lettori ma con il lavoro, purtroppo non riesco molto spesso ad aggiornare. però farò il possibile.

-Dove siamo?- chiese una volta arrivati.

Davanti a lui vedeva un'immensa costruzione. Sembrava di essere davanti ai portoni di Konoha. L'unica differenza e che in loro non cera nessuna scritta di ben venuto, oltre ad essere chiuse, su di esse vi era imposta uno stemma. Lo stemma del vortice.

-Siamo a Uzugakure no Sato. La mia città nativa.-

A rispondergli era stato uno dei due mukenin. Un uomo alto con la faccia ricoperta da tanti pearsing (nn so se si scrive così) e dai capelli arancioni sparati in alto. Il suo nome era Pain.

-Ed è qui che abbiamo intenzione di allenarti. Preparati, sarà molto dura.-

-Non mi fa paura la fatica. Ce la metterò tutta nel raggiungere il mio scopo.-

Anche se erano nemici, sia Pain che l'altro mukenin, conoscevano Naruto da molto, ma così determinato non l'avevano mai visto. Ma era un bene, perché avrebbe dovuto affrontare prove molto difficili e pericolose.

-però, prima che tu intraprenda l'allenamento che abbiamo in servo per te, dovrai superare alcune prove. Solo dopo, se ti riterremo pronto, potremo procedere. Ma siamo sicuri che...-

-anche se dovessi sputare sangue, farò quel maledetto allenamento e se serve superare alcune prove, ancora meglio. Vi dimostrerò che niente mi può fermare se desidero qualcosa, neppure voi-

-Bene!...Dunque, per stasera ci accamperemo fuori dal villaggio, ma prima lascia che ti spieghi in cosa consiste la prima prova.-

-Si!- ancora con la determinazione negli occhi.

-Prima che inizi, voglio sapere da te se hai notato un particolare.-

-Eh!Dove?-

-Alla porta-

-Tranne il colore e quei strani simboli impressi sopra, mi sembra un portone come gli altri. Perché?- non ci era stato a pensare tanto, inoltre erano molto visibili e saltava quasi subito agli occhi, la loro particolarità.

-Quei simboli impressi, non sono altro che numeri. Inoltre i portoni sono cinque e non uno solo e i numeri riportati sopra non sono altri che il peso.-

-Forte!-

-E la tua prova consiste nell'aprirli. Forse non ci riuscirai con tutte ma al massimo devono essere due.-

 

Ormai i due compagni erano nel mondo dei sogni, mentre lui era intento ad osservare le stelle.

 

(i giorni duri sono appena iniziati ma non mi spaventano. Grazie all'amore che hai dimostrato di avere nei miei confronti, sono in grado superare ogni cosa. Anche stare con i miei nemici. L'unica cosa che mi preoccupa e cosa ne penserai una volta che ti dirò chi è stato ad allenarmi nella tecnica per curarti. Spero solo che in futuro tu mi perdonerai. Ora però è meglio dormire, altrimenti domani non riuscirò a passare la prova anche se la vedo dura...[mentre chiude gli occhi]...Buona notte amore mio)

 

(Sai fratellino, sei davvero molto fortunato ad avere qualcuno che ti ami così tanto. A me non è stata data quest'opportunità e di sicuro non me la merito per quello che ho fatto. Però ti prometto che lo veglierò al posto tuo. Non sono stato un buon fratello, ma spero che con questo in parte possa rimediare anche se non è molto.)

 

Konoha notte

 

Non posso vedere, ma posso percepire tutto quello che mi circonda.

Dalla temperatura che percepisco posso capire che ormai è notte fonda e che tu, ancora non sei con me.

Oh come vorrei sentire il tuo corpo sotto il mio, sentire i brividi che ti do mente ti accarezzo.

Sentire con queste mie dita la tua pelle delicata diventare burro fuso per le sensazioni che ti trasmetto e sentire la tua voce, che urla il mio nome nel massimo del piacere.

Da quando non ti vedo, sentirti gemere e la cosa più bella dopo averti visto la prima volta.

Anche se ormai non posso più vederti,ricordo ancora tutto di te.

Il tuo stupendo sorriso con la quale mi hai conquistato.

La tua forza, il tuo entusiasmo e la tu voglia di vivere mi hanno portato ad avvicinarmi sempre di più fino a quando non mi sono bruciato al tuo fuoco.

Tutte le volte che apparivi venivo abbagliato dalla tua luce che con la sua forza spazzava via le tenebre che mi circondavano e non finirò mai di ringraziarti per questo.

Anche se dicevo di detestarti, dentro di me sapevo che oramai non potevo fare a meno di te.

 

Ed è per questo che ora, che tu non sei al mio fianco, soffro come non ho mai sofferto in vita mia.

So molto bene che tu non sei come me, infatti sono certo che tu alla fine tornerai, tornerai da me e poi non ci lasceremo più.

Anche se siamo lontani e che tu ormai starai già sicuramente dormendo, ti auguro buona notte amore mio e torna presto. Ti amo.

 

Uzugakure no Sato

 

Ti amo anch'io e tornerò al più presto mio dolce amore.

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Capitolo 8
*** Iniziano le prove ***


Con stupore, Itachi e Pain, videro Naruto già in piedi.

-Allora, si comincia oppure volete rimanere fermi lì come statue!- rivolgendosi ai due.

-Dacci almeno il tempo di fare colazione. Tu non hai fame?-

e come risposta, ebbero il brontolio della pancia del biondino.

-A-avete ragione. Scusatemi- e anche lui si mise attorno al fuoco che Itachi aveva intanto acceso.

-Sapevo che eri deciso ma così è troppo- gli disse il moro mentre gli porgeva una scodella di minestra.

-Non mi posso permettere di stare sugli allori. Voglio imparare tutto nel minor tempo possibile-

-Non pensavo che avessi così a cuore la sorte del mio fratellino.-

-Gli voglio più bene di quanto tu creda...ma ora, siccome abbiamo finito, possiamo dare via alla prima prova-

 

Provò e provò più volte ma la prima porta non si voleva aprire.

Usò tutta l'energia che aveva ma quella propria non si spostava neanche di un millimetro.

 

-Non pensavo fosse così difficile.- mentre se ne stava seduto a bere un po' d'acqua ed a prendere fiato.

-Niente è facile a questo mondo. E se non erro, tu ne dovresti sapere qualcosa.-

-Si, però, tutto sarebbe un po' più semplice se usassi anche il ciakra.-

-Non dirmi che hai provato senza usarlo!- chiese Pain stupito.

-Si. Perchè!-

-Queste porte, sono particolari. Ognuna di esse assorbe una certa quantità di chiacra che permettono di aprirle. Senza si essa, è praticamente impossibile. Ecco perchè sei stanco dopo solo un giorno.-

-Ma come facevo io a saperlo. Se me lo dicevi prima, ora non sarei stremato- urlò contro il rosso.

-Scusa tanto. Ma ora che lo sai, puoi provare di nuovo-

-Mh!-

Si avvicinò di nuovo al portone e dopo aver richiamato il proprio ciacra, provò a spingere.

(forse ce ne vuole dell'altro) così ne richiamò un'altro po'. Ed ebbe ragione. Il primo portone, anche se per pochi minuti, si era aperto, peccato che si richiuse subito.

-EVIVVAA C'E' L'HO FAT...!- non finì di esultare che svenne per la troppa fatica. Quando i due uomini gli si avvicinarono, videro che sorrideva.

 

Konoha

 

-Ah!-

-Cosa succede Sasuke-kun!...O Dio, ti sei tutto bagnato. Non ti muovere che vado prendere uno straccio per asciugare-

-...-

 

Non riusciva ad raccapezzarsi, come mai il suo cuore aveva fatto un salto?

 

Era intento a bere un tazza di te quando aveva percepito qualcosa. La conseguenza era che ora si trovava tutto bagnato.

E una Sakura intenta ad asciugarlo, anche in posti vietati.

Prima che arrivare sulle parti intime, però, riuscì a fermarla.

 

-Se non ti spiace, faccio da solo.-

-M...ma Sas...-

-Non sono un bambino. Anche se non ci vedo, questo non significa che non possa muovermi.-

-ma...io!-

-Ora è meglio che te ne vai. Sono stanco.-

-v-va bene. Ciao Sasuke-kun.-

-...-

 

Anche quella casa la conosceva a memoria, quindi, non gli fu difficile raggiungere la propria camera.

Aveva finito di cambiarsi quando si accorse di un'altra presenza nella stanza, ma non si preoccupò.

 

-ora si mette anche a spiarmi...maestro Kakashi!-

 

Vedendosi scoperto, si fece vedere.

 

-Sai, non avresti dovuto trattarla a quel modo.-

-...-

-è pur sempre una ragazza-

-Non me ne importa se è una ragazza o meno. Dovrebbe farsene una ragione, io sto e staro per sempre con Naruto.-

-Anche se potrebbe morire durante una missione?-

-Si. Ma sono sicuro che non morirà mai. Io credo in lui-

-E' ammirevole da parte tua avere fiducia nel prossimo. Pensare che una volta te ne fregavi di tutto e tutti, eri sempre appresso alla tua vendetta. Sembra proprio che Naruto ti faccia bene.^-^

-///-///!- Come mai sei a casa?- chiese una volta tornato normale.

-Ti devo o no accompagnare dal dottore! Te lo sei per caso dimenticato?-

-No.-

-Bene. E siccome sei già pronto, possiamo andare. Una volta finito, dobbiamo andare dall'Hokage.-

-Perchè?-

-Questo davvero non lo so. Forse ha qualche notizia per te da parte di Naruto.-

-...- (speriamo)

E assieme uscirono per una visita di controllo alla vista di Sasuke. Ma quando andarono dall'Hokage, la notizia non era quella che speravano.

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Capitolo 9
*** Un nuovo insegnante ***


-La vista per ora non è ne peggiorata ne migliorata. Resta ancora stabile...Ma deve continuare a venire alle visite-

 

E dopo aver salutato il dottore, assieme a Kakashi si diresse verso il palazzo dell'Hokage.

 

Una volta arrivati, furono immediatamente ricevuti.

-Com'è andata la visita?- non appena fu dentro.

-Come al solito. Continuo a vedere delle ombre...Ma perchè ci ha contattato!-

-Se ti stai domandando se ho qualche notizia di Naruto, mi spiace deluderti ma non ne ho. Ma da quel che so, sta andando tutto bene-

 

Anche se non uso lo sharingan, sento che stà continuando a mentirmi. Ma è meglio non fare niente. Altrimenti potrei finire nei guai.

 

-Il motivo per il quale ti ho convocato è che vorrei che tu mi facessi un favore- mentre si alzava e si dirigeva verso uno scaffale che stava di fianco alla scrivania.

-E che favore le dovrei fare!- mentre la sentiva muoversi.

-Saprai anche tu che tra un mese e mezzo ci saranno gli esami per diventare Chunin-

-Si, allora!?!-

-Vorrei, anzi pretendo che tu faccia da insegnante ad un ragazzo che deve superare le prove-

-Ma dico. Sta scherzando, non posso fare da maestro ad uno stupido moccioso!-

-Si che puoi. E ricordati che è l'Hokage che te lo ordina!-

-Ma si rende conto di quello che mi sta chiedendo?-

-Certo! Ne sono pienamente consapevole-

-Allora perché? Potrebbe trovare qualcun'altro di più adatto.-

-Ma io voglio te!...e prima che tu dica qualcosa d'altro, lascia almeno che te lo presenti-

-Tsz!- incrociando le braccia. (almeno sono sicuro che non gli è successo niente di pericoloso).

Poco dopo la porta si aprì di botto.

Ad entrare fu un ragazzo sui quindici anni con una lunga sciarpa attorcigliata al collo.

-Mi ha fatto chiamare Hokage!-

-Si. E un'altra volta, bussa prima di entrare. Mi hai capito Konohamaru!-

-Se! Se!- infischiandosene.

-Meglio lasciar perdere, è come parlare a un secondo Naruto...Bene!...Come saprai, sei l'unico genin della tua squadra che deve superare quest'esame e siccome i tuoi compagni e il tuo maestro sono impegnati, sarai seguito dal qui presente Sasuke Uchiha.-

-COSAA! Ma è cieco!- indicando il moro. Il quale veloce gli arrivò dietro e gli diede un pugno in testa.

-AHIOO!...ma lei lo considera cieco! Secondo me ci vede meglio di un falco- rivolgendosi all'Hokage e massaggiandosi intanto la testa.

-Porta rispetto a chi è più grande di te. Oppure ci dovrò pensare io...Hai capito moccioso!-

-O-ok!- non voleva altri pugni. Poi, siccome è il compagno del suo nii-chan, di sicuro avrebbe imparato nuove tecniche.

-Bene! Se tutto è apposto, potete andare.-

 

Una volta fuori, si diressero verso il campo 7

 

-Cosa hai fatto con il maestro Ibisu?-

-Perchè?-

-Voglio sapere in che punto sei. Non ho voglia di rispiegarti i primi passi-

-So camminare sull'acqua, scalare monti e salire sugli alberi-

-Tutto qui! Mi sa che con tè devo iniziare da capo- portandosi una mano tra i capelli. Non gli piaceva quella situazione ma se doveva insegnare, l'avrebbe fatto bene.

-Ah!...So usare anche il Rasengan!-

-Presumo che te lo abbia insegnato il Dobe-

-Si!-

-Quindi sai anche che tipo è il tuo chakra!-

-Perchè! ci sono più tipi?!!-

-(Come sospettato) devi sapere che esistono cinque tipi di chakra. Il fuoco, il vento, l'acqua, il fulmine e la terra. Per sapere di quale tipo sei...-tirando fuori dei foglietti-...devi immettere il tuo chakra in questi foglietti-

Dopo aver preso in mano il foglietto, Konohamaru vi immise il chakra.

Sotto gli occhi di Sasuke (anche se non ci vede, percepisce tutti i tipi di chakra) e Kakashi il foglietto si taglio in due parti.

-A quanto pare sei di tipo vento. Di sicuro l'avrai ereditato dal Terzo Hokage-

-Davvero!-

-Si. Ma andiamo avanti, ora...-prendendo un kunai-...voglio che provi ad emettere il chakra in questo Kunai.-

-Ok! (anche se non ne capisco il perché.)-

-ed ora, lancialo contro una roccia-

Sasuke senti tutti i movimenti che Konohamaru stava facendo ma quando il Kunai si conficco nella roccia, sapeva che poteva cambiare allenamento.

-Sei stato bravo, ma un'altra volta mettici più chakra...ma ora cambiamo. Ti insegnerò qualche tecnica.-

 

Dopo sei ore

 

-Non ho mai faticato così tanto. Ma sono contento.-

-Per oggi possiamo finire qui, ma ricordati di esercitarti nel immettere chakra nel kunai.-

-Si-

-Allora a domani-

 

E dopo essersi salutati, ognuno andò a casa propria.

 

Intanto a Uzu...

 

-Complimenti, questa volta sei riuscito ad aprire totalmente la prima porta...ora però riposati.-

-Grazie ma sono solo all'inizio. Domani dovrò provare ad aprire la seconda.-

-Si, ma non pensarci...Ora mangiamo e poi subito a nanna.-

-Bene!-

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