In his shoes

di Stupidina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro...elettrizzante ***
Capitolo 2: *** Risveglio traumatico ***
Capitolo 3: *** Io? ***



Capitolo 1
*** Un incontro...elettrizzante ***


IN HIS SHOES

 

Ciao ragazzi! E’ la seconda fic che posto. Questa volta cambio genere, anche se sul demenziale rimane comunque (almeno secondo me XD).

 

Leggete e commentate grazie! Il secondo capitolo arriverà presto, commentate però °.°

 

 

Cap. 1 – Un incontro elettrizzante                                             

Cominciava un’altra tremenda mattinata per Harry Potter, il bambino (ormai baldo giovane) sopravvissuto. Doveva stare attento ad evitare la massa di ragazze adoranti dell’eroe della situazione che gli cascavano letteralmente fra le braccia, farsi spazio tra il branco di Tassorosso che si erano addormentati a metà corridoio, sfuggire al suo amico Ronald Weasley impegnato in uno scambio di lingue con Lavanda Brown, serpeggiare tra i bambini del primo anno stando attento a non calpestarli, correre fino alla Sala Grande per saccheggiare il retro di un quadro dove aveva scoperto che un bambino nascondeva i suoi dolciumi, per poi girare l’angolo diretto nella Sala Grande per affrontare l’ultimo ostacolo…

- Dormito bene, Potteruccio? Altri incubi terrificanti stanotte? -

Sì, eccolo lì, avete capito benissimo. È quel sacco di merda (come lo chiamava Ronald) del signor Malfoy, nascosto in ogni angolo del castello, ogni risvolto di muro, ogni retro di porte, sempre lì ad aspettare che tu arrivi e pronto a tartassarti di parole velenose.

Harry sapeva benissimo che lo avrebbe trovato lì, come d’altronde in ogni centimetro quadrato che percorreva nella scuola, sempre lì a tenerlo d’occhio. Bastardo!

- Non sono affari tuoi, Malfoy! – disse secco Harry…aveva fame, cazzarola, non aveva tempo da perdere…!

- Sentimi un po’, sfregiato! Vedi di non parlarmi più in quel modo hai capito? D’altronde…solo soletto come sei adesso cosa vuoi che mi aspetti da te… - ghignò guardandosi attorno, per verificare che i due trichechi di Tiger e Goyle fossero lì ad appoggiarlo.

Harry si stava incazzando. C’erano solo poche porzioni di porridge, lo sapeva! Anche se la tentazione di ficcare la bacchetta su per il sedere di Malfoy era invitante…

- Sei così spavaldo soltanto perché ti manca il paparino, Malfoy! Dimmi dimmi…dov’è adesso? – sibilò Harry, sapendo già la risposta…

- Chiudi quella fogna, Potter! Adesso che ti mancano gli amichetti Mezzosangue e Carotina fai tanto il gradasso, pezzo di deficiente… - si avvicinò sempre di più a Harry, col suo ghigno malefico, lasciando indietro i trichechi.

- Prova a ripeterlo, idiota! – Harry aveva già la mano sulla bacchetta, incurante della gente che si era fermata per guardare la discussione, qualcuno già urlava “rissa!” e qualche ragazza si stava sciogliendo dal guardare il suo amore proibito per così tanto tempo…

- Lo ripeto quanto mi pare, orfanello da quattro soldi! –

- Brutto figlio di… -

- AHAHAHA!! – una risatina malefica e acuta invase il corridoio, mentre dozzine di mani si alzavano al cielo per indicare qualcosa o qualcuno che stava svolazzando sopra gli studenti…Harry e Draco erano troppo intenti a guardarsi in cagnesco, quando il moro si sentì strattonare ad un braccio, allontanarsi di poco da Malfoy.

- Ma che cacchio…?? RON! Mollami! – ululava Harry, divincolandosi dal rosso, mentre questi cercava di bisbigliargli qualcosa all’orecchio.

- Dammi retta Harry, oggi non è il caso, ti prego! – urlava Hermione da dietro, facendosi spazio a manate tra gli studenti curiosi.

- E tu da dove spunti fuori?? – esclamò Ron, che cercava di non far scappare Harry…

- Mollami, mollami che devo ammazzarlo! – Ron non resse al divincolamento di Harry, e barcollò all’indietro, finendo addosso a Hermione, mentre Harry partì in quarta addosso a Malfoy, che lo guardava con il solito sorrisino antipatico…

Fu un lampo: Harry  sentì una scossa percorrergli tutto il corpo, vedendo un lampo di luce gialla…cadde in ginocchio, stringendo i denti per accogliere il dolore che doveva venire imminente, lampante…e invece non fu così.

Era calato il silenzio in sala, e Harry alzò gli occhi: Malfoy era chinato a terra pure lui, ancora con il piccolo alone di luce gialla, mentre tutti li guardavano scioccati. Una risatina acuta ruppe il silenzio minatorio.

- AHHAHAHAAAAA!! VE L’HO FATTA, VE L’HO FATTA! –

- PIX! MALEDETTO SPORCO ANIMALE, LASCIA CHE TI PRENDA! Largo, lasciatemi passare! – ad un tratto si fece varco tra gli studenti Argus Gazza, più trafelato che mai, seguito a razzo da Mrs. Purr, mentre il Poltergeist con un’altra sonora risata fuggiva via, e il guardiano lo rincorreva a perdifiato.

La campanella delle lezioni suonò, rimandando tutti gli studenti ancora scioccati nelle proprie aule, i più curiosi invece rimasero ad osservare i ragazzi, ancora sconcertati.

- Potter, se è uno dei tuoi stupidi giochetti, giuro che te la faccio pagare! – disse Malfoy, e scortato dai due gorilla se ne andò. Harry era lì, in piedi, come un merluzzo surgelato.

Si girò: Ron ed Hermione erano ancora lì, a occhi sbarrati.

Che diamine era successo?

                                                                  *

- Dimmi la verità – gli sussurrò Ron, mentre la McGrannit circumnavigava la cattedra spiegando un difficilissimo incantesimo di trasfigurazione – che diavoleria gli hai fatto, a quel gellato di Malfoy? –

Harry lo guardò con un’espressione da ebete: che poteva dirgli? Ogni cosa che uscisse dalla sua bocca in quel momento poteva essere molto, molto pericolosa.

- Ma assolutamente niente Ron, dovresti averlo capito! – gli rispose alla fine Harry, evitando uno sguardo furioso di Hermione che proibiva loro di chiacchierare, dall’altra parte della classe. – Ti giuro che non ho fatto nulla, ma se avessi potuto, gli avrei spaccato il sedere a quel deficiente! -

Ron lo squadrò, guardandolo fisso. – Cioè, tu mi dici che non hai fatto assolutamente niente e quel lampo era solo frutto dell’immaginazione collettiva? – rimase a pochissima distanza da lui a guardarlo con occhi stretti.

- Esatto – tagliò corto Harry, notando che la McGrannit aveva finito di circumnavigare la cattedra e stava passando all’ispezione di ogni singolo banco e studente, sempre parlando – ma non so, mi sono sentito strano… -

- E se ti avesse fatto lui qualcosa? –

- Ne dubito, non hai visto la sua espressione da pesce lesso quando la scarica ha beccato anche lui? È preoccupato quanto me, lo scommett… -

- POTTER! WEASLEY! –

- Sssssììììì? –

- Cinque punti in meno al Grifondoro! Così imparate a parlare sempre! E Potter, cos’è questo tono di voce? –

- D’oh! –

Harry abbassò la testa, colto in flagrante. Ma si sentiva turbato: non aveva mai parlato ad un professore con quel tono saccente. Che diamine stava succedendo?

Le due ore passarono lentamente, e la campanella sembrò graziare tutti gli studenti dalla valanga di compiti che stava dando la McGrannit, restringendo un po’ i capitoli da studiare. Si stavano dirigendo verso i sotterranei per un’ora di orribile agonia sotto le grinfie di Lumacorno, tra pozioni stupide e ammennicoli da strapazzo.

A Harry vennero i brividi quando vide Draco prendere posto insieme a Pansy Parkinson, il “morbo”, come la chiamava Hermione, (di Parkinson XD n.d.A.©) e cercò di sistemarsi il più lontano possibile, ma…

- HARRY CARO! Prendi posto qui davanti, ti prego! Oggi mostrerò a tutti una pozione molto interessante e tu potresti essere l’esempio per tutti! D’altronde conosciamo tutti il tuo talento per le pozioni…orsù, cominciamo! –

Harry sentì un nodo enorme formarsi dentro il suo stomaco, e cercò in tutti i modi di sedersi nel secondo banco (posso benissimo dimostrarla qui!) ma non c’era nulla da fare…Lumacorno lo strattonò per il braccio e lo fece sedere in primo banco, e soltanto Neville si offrì di fargli compagnia, poiché nessuno giustamente voleva stare in primo banco.

La lezione proseguì “tranquillamente”, anche se Harry trovò particolarmente difficile eseguire la pozione, mentre Malfoy sembrava un tantino avvantaggiato da chissà quale spirito d’inventiva. E con grande stupore, trovava terribilmente antipatici gli interventi di Hermione sulla pozione di Ron, come quest’ultimo, che gli sembrava un grandissimo impedito. Cercò di non pensarci e di concentrarsi sulla pozione…inutile!

Cercò di mettersi le idee un po’ apposto, una volta trovatosi in sala Grande, insieme a tutti i suoi amici e compagni di Grifondoro. Era ormai sera, regnava il casino moderato per la gran stanchezza delle lezioni giornaliere, ma si sentiva irritato: troppo casino, tutta questa gente…

- Io vado a letto,notte – tagliò Harry, rifugiandosi nel dormitorio maschile.

- Ma che ha oggi? – commentarono i gemelli, che stavano facendo una partita di scacchi magici. Ron fece spallucce e tornò a leggere il suo Manuale del Quiddich.

Harry si spogliò velocemente, infilandosi il pigiama, poi si sedette sul letto e fece un gran respiro. Era stata una giornata stranissima…non si riconosceva più…forse, pensò, gli ci voleva solo una bella dormita.

Come diceva Hermione, la notte porta consiglio…

EHI! ..... Commentiinoo...

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Capitolo 2
*** Risveglio traumatico ***


Ed ecco il secondo capitolo, ragazzi! Sono rimasta scioccata quando ho visto tanti commenti! Sarò felice di ricompensarvi con questo nuovo capitolo, e presto sfornerò il seguito, ma per il momento “accontentatevi” di questo!

 

Ringrazio TUTTI per le recensioni, davvero gentilissimi!

Ringrazio Ed per il complimento sul nick :P

 

Un’informazione prima di cominciare a leggere: in alcuni punti la storia si dividerà in due, come d’altronde tratta la trama. Spero che riusciate a capire bene i passaggi e se avete fatto molta fatica ditemelo!

 

Enjoy!

 

 

 

 

Cap 2 - Risveglio traumatico

La luce filtrava dalle tende della finestra e si posava sul viso del ragazzo, incurante che l’avrebbe sicuramente svegliato. Il sole stava sorgendo mentre centinaia di studenti assaporavano ancora il sonno, immersi in svariati sogni raffiguranti ragazze o compiti perfettamente eseguiti…

Aveva dormito malissimo accidenti…

Troppa luce…ma da dove veniva tutta questa luminosità?

Le coperte poi erano troppo fine…e che letto scomodo…

Ma che diamine…?

- Ma dove…MA…MA DOVE SONO? GAAAAHHH! -

Un urlo squarciò il silenzio tombale del ritrovo Grifondoro, svegliando di soprassalto i dormitori maschili e giungendo sordamente anche ai dormitori femminili.

Un tonfo segnalò che qualcuno era caduto dal letto, e un sonoro rumore di passi pesanti indicava che qualcuno stava camminando avanti e indietro pesantemente.

- OMMIODDIO, OMMIODDIO… -

- HARRY! Che cazzo succede?!?! – urlava Ron, tentando di fermare un Harry che avrebbe sicuramente definito…posseduto.

- AAAHH! NON MI TOCCARE! WEASLEY!! CHE SCHIFO! – Harry si allontanò come se avesse visto un mostro, allungando le mani in avanti e barcollando all’indietro.

- Weasley? Non mi chiama così nemmeno mio padre, ti prego! Ma stai bene? – Ron si avvicinò titubante, mentre Neville e Seamus erano in piedi, terrorizzati.

- MA CHE CAZZO CI FACCIO QUI? ODDIO, ODDIO…NON MI TOCCARE, TI HO DETTO! – Harry allontanò bruscamente il tocco di Ron, e scappò giù dalle scale.

Sfortunatamente incontrò Hermione che correva giù per le scale, trafelata…

- Che è successo? Oh, Harry… -

- AAAHH, MEZZOSANGUEEE! E’ UN INCUBOO! – ululava Harry, in preda ad un attacco di panico, e si aggrappò alla porta, ricordandosi che era in pigiama.

- Che? HARRY! Cosa…cosa dici! – Hermione parve letteralmente turbata a quell’esclamazione, e s’incupì.

- Harry ti prego! Fermati! – urlava Ron, scapicollandosi giù per le scale…

Ma era tutto inutile…era già fuggito fuori dal dormitorio…

 

Si rivoltò nelle coperte con un brivido di freddo, cercando di capire, sebbene fosse ancora in fase REM, come mai fosse tutto così umido…

Si alzò allora dalle coperte, notando distrattamente che erano diventate verdi. Non ci fece molto caso, e andò alla brocca di acqua più vicina per rinfrescarsi il viso…

- GUAAAAAHHH!!!! – la brocca d’acqua venne sbalzata a lato, inondando tutta l’area circostante, mentre un ragazzo robusto accorse con un grugnito dal suo letto fino a quello del compagno.

- SIGNOR…SIGNOR MALFOY…TUTTO BENE? – disse Goyle, sorreggendo il braccio del biondo.

- AAAAARRRGGHHH!!! – il ragazzo tarantolato fece un balzo, scavalcando di poco la brocca e indietreggiando fino al muro. Si guardò attorno, con sguardo spaurito, il petto che si alzava e abbassava dalla paura…

- MA PERCHE’ MI TROVO QUI? DOVE…ODDIO…-

- Signor Malfoy, ma che diamine…? –

- GOYLE! Ossignore…no…non ti avvicinare nemmeno! –

- Ma come signore…io… -

Il ciccione pareva spaventato, cazzarola! Ma che ci faceva Goyle nel suo dormitorio? Doveva immediatamente riferirlo a qualcuno…

Scavalcando il ciccione aprì la porta e fuggì in corridoio, in cerca di una spiegazione….

 

Che strano…si sentiva più appesantito delle altre volte…si sentiva come, ecco, più basso! Non ci fece caso e continuò a correre, diretto ai sotterranei…

- ASPETTA, HARRY, DOVE CORRI! –

Ron, Hermione, Seamus e Neville stavano ricorrendo Harry, che pareva anormale, correndo giù per le scale, a tre gradini alla volta…

*Merda, mi sono alle calcagna!* pensò il ragazzo, mentre si aggrappava al corrimano per non scivolare, un altro scalino e…

 

Ma perché diamine era ai sotterranei, voleva capire! Qui c’era qualcosa che non quadrava, lo sapeva…

- SIGNOR MALFOY! ASPETTI! – urlava Goyle, mentre Tiger da dietro si era accorto del trambusto e li stava raggiungendo pure lui…

* Ma perché mi inseguono?!?!* Draco correva come un ossesso, diretto alla Sala Grande…lì qualcuno certamente gli avrebbe dato spiegazioni, era ovvio!

 

Doveva solo arrivare da Potter per spaccargli il muso per quel bello scherzo che gli aveva fatto, quel deficiente…

 

Oh, adesso lo sentivano, appena sarebbe arrivato su avrebbe scatenato il putiferio, conciarlo così per le feste, non era finita no!

 

NON….

 

VOGLIO…

 

PIU’…

 

GAAAAAAAAHHHHHH!!!

Harry e Malfoy si trovarono entrambi nell’entrata principale della scuola, uno arrivato dai sotterranei, e uno col fiatone tremendo e il cuore all’impazzata per una corsa senza fine dal settimo piano.

- POTTER! –

- MALFOY! –

Harry si buttò addosso a Malfoy, prendendolo per il colletto del pigiama.

- TI AVVERTO POTTER, SE E’ UN ALTRO DEI TUOI STUPIDI SCHERZI, SAPPI CHE NON NE ESCI VIVO! – urlava, strattonandolo.

- F…FERMO, RAZZA DI IDIOTA! Piuttosto sei tu che mi devi delle spiegazioni! Che diavoleria hai fatto ieri quando ci siamo incontrati in corridoio? – esclamava Draco, afferrando le braccia di Harry per tenersi fermo.

- Assolutamente niente, imbecille! Ho sentito solo una strana scossa, e ho pensato che fosse opera tua, Sfregiato! – Harry si allontanò e incrociò le braccia, con un’espressione furente.

Poi calò il silenzio, mentre i due ragazzi si squadravano a vicenda.

- IO…IO NON CI POSSO CREDERE! – sbraitò Harry, mettendosi le mani nei capelli.

- T…TU…SEI ME! – indicò il biondo, con mano tremante.

Draco rimase impalato come uno stoccafisso, senza dire nulla.

- Cioè, vuoi dire che…io sono nel tuo corpo? – intimò il ragazzo biondo.

- Che…che Harry Potter è nel corpo di Draco Malfoy e viceversa? –

- OOOHH… - il corpo di Harry si afflosciò a terra, con una mano premuta sulla fronte.

Si girò di scatto, sentendo dei rumori: erano arrivati Hermione, Ron, Seamus e Neville.

- Che cosa hai fatto a Harry, Malfoy! – sbottò Hermione, chinandosi sul corpo di Harry, ora Malfoy.

- Parla, bastardo! – urlò Ron, fiondandosi addosso a Malfoy.

- Piano Ron, sono io… - mugolò Harry, appoggiando una mano su quella dell’amico.

- PIANO? SONO IO? Sta…stammi lontano! – Ron staccò le mani immediatamente, come se avesse toccato qualcuno di malato.

 - AAAAGGGHH!! LA GRANGER!! – Draco, nelle sembianze di Harry, si era svegliato dallo svenimento fuggendo dalle braccia di Hermione.

- Ommioddio ommioddio… - il ragazzo si pulì il corpo, in gesti convulsi.

- Ma che vi prende? –

Neville era piuttosto preoccupato, come tutti del resto! I due si scambiarono un’occhiatina e cercarono di essere normali.

- Niente ragazzi…cioè, niente, Paciok! -

- Nulla che ti interessi, Paciok! –

- Da quando in qua mi chiami Paciok, Harry? –

- Ehm…non ho niente, uffa! –

Scese di nuovo il silenzio. Hermione era molto offesa, e girò i tacchi senza dire una minima parola, diretta al suo dormitorio. Fecero altrettanto gli altri, con sguardi preoccupati e compassionevoli, lasciando i due fermi dov’erano.

Si scambiarono un’occhiatina.

- Potter, ma davvero ho il sedere così? Fammi un po’ vedere… -

- MAMA PER PIACERE! In effetti sei molto più difficoltoso da muovere, penso tu sia un po’ in sovrappeso… -

- Sovrappeso sarà tua nonna, Potter! E che mi dici di quel… -

Fermarono di botto la conversazione, sentendo alcune voci provenire dal piano di sopra.

- Senti Malfoy, per quanto mi dispiaccia questa situazione, non dobbiamo farlo sapere a nessuno, hai capito? -

Harry fece una faccia stranissima.

- Ti pare che mi stia bene che Sfregiato dei miei stivali cammini con il mio corpo?!? Madonna mia…pensa che…ma pensa che casino! – si mise le mani sulla testa, angosciato.

- Non devi aprire bocca a nessuno, Malfoy, o è la fine! Pensa se lo sapessero tutti! –

I ragazzi fecero un’espressione disgustata.

- Va bene Potter…ma vedi di trovare una soluzione in fretta… -

- POTTER! MALFOY! – una voce gracchiante colpì i ragazzi come una doccia fredda.

- Pro…professor Vitious! – balbettò Harry, nei panni di Draco.

- Filate a fare colazione, avanti! E come vi permettete di girare in pigiama? Filate a cambiarvi! –

Draco si avvicinò a Harry.

- Giuro che te la faccio pagare, Potter! -

Ecco qui, ho finito! Spero vi sia piaciuto quanto il primo! Recensite, recensite! P.s...sono veneta ;P

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Capitolo 3
*** Io? ***


Cap. 3 – Io?

E’ un incubo!

Ditemi che è un incubo!

IO! Sì, avete capito bene, IO, DRACO MALFOY INTRAPPOLATO NEL CORPO DI POTTER?

No, è soltanto un incubo! Una grande, grandissima…cazzata!

Non è possibile, accettabile!

E’ soltanto un sogno!

E…

- Harry, calmati ti prego! Mi sembri tarantolato! -

- STA…STAMMI LONTANO….W…WW….WEASLEY! –

Guardate! Non riesco nemmeno a pronunciare il nome di quell’ameba rossiccio che si avvicina così pericolosamente a me! A me, capite? Draco Malfoy!

Ok, sto scappando dalla Sala Grande, dove dovevo nutrirmi un po’ per il grande shock, ma purtroppo le coronarie di Potter, specifichiamo, non reggono a tale shock.

Odio doverlo dire ma…devo vedere Potter!

Sento l’aria fresca sferzare i capelli di Potter. Gemo dalla disperazione…mi premo le mani sulla faccia, nella speranza che mi svegli da questo brutto sogno…

Che pelle liscia, Potter…

…continuo sfiorando le mani dal mento, al collo, poi al petto…

Sento qualcosa di strano…come delle farfalle nello stomaco…oddio, che sto facendo?

Niente da fare…le mie mani vanno da sole…stanno per raggiungere il…

- MALFOY! CHE MI TOCCHI IL PACCO?? -

- GAAAHH! – feci un salto enorme, spaventatissimo! Speriamo che non mi abbia visto…

- Modera le espressioni, Potter! Mi deformi i lineamenti del viso! -

- Ma quale modera! Ti ho visto! Che stavi facendo? –

Avvampai…cazzo, mi aveva visto!– Sta…stavo solo constatando le misure del tuo gioiellino, Potter! – ecco, me ne sono uscito con una sparata meravigliosa…

- Stai scherzando vero?? -

Mi guardò sconvolto. In effetti, stavo uscendo pazzo.

- STO USCENDO PAZZO, POTTER! TROVA UN MODO PER USCIRE DI QUI!- urlai, disperato!

- Pensi che mi diverta? Con quella gattamorta della Parkinson che si struscia manco fosse in calore!?!? Ma è sempre così?? –

- Anche peggio…tu piuttosto sei messo male – conclusi. In effetti mi mancava la compagnia della Parkinson...

- Senti Malfoy, non dobbiamo dare nell’occhio. Dimmi la parola d’ordine del dormitorio Serpeverde e finiamola qui – Potter sembrava scocciato, poverino!

Ma non poteva di certo sentirsi frustrato quanto me, in quel momento…

- E’ serpensortia. Ma io devo per forza andare dentro quella gabbia di mezzosangue e rincoglioniti dei grifondoro? -

- Oh madonna…MA NON CAPISCI?? EH?? –

- Piano, Potter! Se tiri troppo gli occhi dopo potresti farmi scoppiare qualche vena sul mio bellissimo viso! –

- MA LA SMETTI??? Piuttosto smetti di toccarmi il pacco, grazie! Non ci tengo proprio a sentire le misure della tua sigarettina… -

- Vacci piano, sfregiato! Sei tu quello che ha la vita sessuale scarsa, non di certo io! –

Harry, nei panni di Draco, fece un gran respiro, chiudendo gli occhi.

E levami queste mani di dosso, sei pur sempre Potter!

- Beh, allora io me ne vado. dimmi la tua parola d’ordine. –

- … ippogrifo. Ci vediamo. –

Vidi il mio corpo allontanarsi velocemente e rintanarsi nella scuola.

Non so perché, a vederlo così Potter sta cominciando a starmi meno sulle palle.

Sarà perché vedo me stesso, ovviamente! Dopo rimane sempre lo stesso…

Salii le scale, diretto a questo famoso dormitorio dei miei peggiori nemici…sarà difficile sopravvivere.

- Harry, perché te ne sei andato così? -

Di nuovo la Granger!

- Ehm…dovevo fare una cosa… -

- Allora ci vediamo su in dormitorio – disse la ragazza ricciuta e corse su per le scale.

Non l’avevo mai vista così da vicino.

E non avevo mai visto la lunghezza dei suoi denti! Allora ho sempre fatto bene a prenderla in giro…

Un attimo. Non sapeva la strada per il dormitorio di Potter!

- Che c’è Harry, non ti ricordi più la strada? -

Weasley mi si era appena appiccicato addosso. Signore dammi la forza!

- Erg…si, accompagnami tu…R…Ronald – balbettai come un idiota!

- Andiamo su, Harry…vorrei tanto sapere che diamine c’era dentro quel succo di zucca di ieri sera… -

                                                                  *

Eh, eh!

Oh, oh!

Gwahaha!

Non sapevo che Malfoy fosse così rispettato quaggiù all’inferno, dove abitano le serpi!

“Buon giorno, signor Malfoy”, “Dormito bene, signor Malfoy?”, “se le servono altri appunti non esiti a chiamarmi, signor Malfoy”…

Non dovrei farlo, lo so, ma perché non approfittare della situazione? Dico, si può essere più sfortunati di così? E allora tanto vale prenderla al volo, questa occasione! Voglio proprio vedere cosa sta tramando il mio peggior nemico, e volendo potrei farlo abdicare (è la parola giusta!) da tutto il potere che tiene qui sotto…ma dopotutto, non sono così maligno!

Non mi sono mai sentito così osservato, accidenti! Ogni serpeverde di sesso femminile che passa per i corridoi non resiste a lanciarmi un’occhiatina. Non sapevo che Malfoy avesse così tante pretendenti… quindi me ne scappai nel dormitorio, quel bruttissimo dormitorio verde e talmente malinconico da spararsi un colpo dopo due giorni (era tutto verde!) e mi guardai su uno specchio, presente lì nella sala comune.

Decisamente, è una cosa intrigante! Non avevo mai visto Malfoy così da vicino…ha la pelle liscia, mio dio! E questi capelli così pieni di gel, e nessuna imperfezione nel volto!

Mi domando se abbia qualche lato femminile a questo punto…è veramente una femmina…allora possiamo benissimo controllare…quindi lasciai che la mano andasse per conto suo…

- Dracuccio… -

Una vocina mielosa mi fece sobbalzare, girandomi di scatto.

NOOO!! LA PARKINSON!

- Siamo tutti soli soletti adesso no… - si avvicinò pericolosamente – e invece di toccarti il gioiellino, perché non mi tocchi un po’… - mi afferrò la mano e se la mise proprio sul seno.

AAAGHHH!!!

Ma Malfoy fa queste cose???

Paonazzo, rincoglionito, non sapevo cosa fare, perciò lasciai la mano lì, anzi mi partirono anche i 5 secondi e cominciai a constatare che taglia aveva, anche se non era questa grande cosa, avrà avuto al massimo una seconda…lei stava già gemendo, evidentemente era allenata a fare queste cose…

OMMIODDIO CHE STO FACENDO!?!?

Tolsi immediatamente la mano…avevo già il fiatone!

E poi…

OMMIODDIO.

OMMIODDIO.

OMMIODDIOOOOOO!!

- Draco che c’è…non ti piace? -

- SCUSAMADEVOANDAREALBAGNO – urlai, disperato, e mi precipitai fuori dal dormitorio diretto al bagno maschile, dove di solito non c’era nessuno.

Se non mi muovevo, poteva succedere l’inevitabile!

Corsi come un disperato, cercando di tenere serrate le gambe, urtai qualche decina di studenti e mi fiondai in bagno. Menomale che era vuoto.

E ADESSO?

NON DITEMI CHE DOVREI…

- Problemi, Potter? -

- GWAAAAHHH! – mi girai, sudando – oh, sei tu Malfoy!! – mi stava venendo un attacco isterico, cosa dovevo fare!?!?!

- Non dirmi che siamo già arrivati al punto che dobbiamo cagare, vero!??!?! – mi afferrò per il colletto, scuotendomi – TROVA UNA SOLUZIONEEEE!!!

- No, no, aspetta!! Non è quello, peggio! –

- Peggio? Cosa c’è di peggio!?! – mi guardò storto, muovendo le mani al cielo, imprecando.

- Non mi avevi mai detto che… - non riuscivo a dirlo, non riuscivo a dirlo! Mi stava guardando curioso, adesso! – che avevi un…un’erezione così facile! –

Calò un silenzio tremendo. Io non avrei potuto giudicare il colorito che aveva assunto il viso di Malfoy dalla figura di merda allucinante, e il mio corpo mi guardava sbigottito. Poi gli partì un tic nervoso all’occhio.

- NON DIRMI CHE TI SEI FATTO LA PARKINSON, RAZZA DI MALATO MENTALE! E ADESSO COSA VUOI FARE, EH?? EEEEEH?? RAZZA DI IDIOTA! – mi era già saltato addosso, urlando tutto il discorso, strattonandomi fino a farmi male!! Basta, era troppo!

- NON MI SONO FATTO NESSUNO!! E’ IL TUO…COSO CHE FA LO SPIRITOSO! –

- Il mio…il mio coso è spiritoso!?? POTTER! Guarda che ti ammazzo finita questa faccenda! –

- TU MI AMMAZZI?? TU? Aaah! Razza di cretino! Sai cosa ti dico? – mi avvicinai a lui, irato.

- Dopotutto questo è pur sempre il tuo corpo, idiota! Sta a vedere! –

ero arrivato ad un livello di esasperazione nella quale il mio cervello non poteva più connettere, e arrivai a autolesionarmi, anzi, lesionare il corpo di Malfoy!

Si! Sto picchiando il corpo di Malfoy!

- GUARDA, SCEMO! TI STO PICCHIANDO! AHAHAHAA! – urlai disperato, e cominciai ad arruffarmi tutti i capelli perfettamente gellati, a strapparmi la divisa, a mangiarmi le unghie davanti a quell’imbecille!

- POTTER, FERMATI! AHH, E’ COSI??? – esclamò Draco, impazzito pure lui.

- TE LA DO IO, LA CICATRICE DEI MIEI COGLIONI! – prese una manata di acqua dal rubinetto più vicino e cominciò a schiacciarsi tutti i capelli sulla fronte, facendo diventare tutti i capelli fradici e attaccati alla testa. Poi prese gli occhiali e cominciò a pestarli rabbioso.

Quale visione apparve agli occhi del professore che era entrato per vedere che cos’era tutto quel chiasso! Potter che si sfregiava il volto e si lavava i capelli mentre Malfoy si strappava i vestiti e si sporcava di sudiciume! Piton aprì la bocca schifato nel tentativo di dire qualcosa, ma riuscì solo a dire – BASTA RAZZA DI SBANDATI! POTTER! MALFOY! IN PUNIZIONE IMMEDIATAMENTE NEL MIO UFFICIO! –

 

 

Poveri ragazzi, eh? Ma aspettate di concludere la storia nel prossimo capitolo…

Commentino?

 

 

 

 

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