Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata

di Reb and Jude
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un inizio (molto) movimentato ***
Capitolo 2: *** Cena con (contorno di) bacio ***
Capitolo 3: *** Mi sono (perdutamente) innamorata/o ***
Capitolo 4: *** Giornata (tranquilla) in spiaggia ***
Capitolo 5: *** Una (dolce) chiacchierata a quattr'occhi ***
Capitolo 6: *** La serata giusta (per sputare il rospo) ***
Capitolo 7: *** Un piano (quasi) perfetto ***
Capitolo 8: *** Questa è la (mia) cucina! ***
Capitolo 9: *** Confessioni (fin) troppo audaci ***



Capitolo 1
*** Un inizio (molto) movimentato ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata

Capitolo 1:

Un inizio (molto) movimentato
 

Forse era perché quel pomeriggio si stava troppo bene o forse perché non ci era più abituata, fatto sta che Nami non si voleva staccare dal parapetto della Thousand Sunny, godendosi il meraviglioso panorama che si poteva scorgere da quella posizione e la brezza marina che le scompigliava i lunghi capelli rossi.

Sì, le era proprio mancato il mare sconfinato dell’East Blue. Erano due anni che gli stava lontana e ormai stava andando in crisi d’astinenza! Le era mancato anche il brivido dell’avventura che ogni volta provava quando c’era una nuova isola da esplorare, come adesso. Infatti si stavano dirigendo a “Pinkusukōpion-tō”, l’Isola degli Scorpioni Rosa, (dedicata a Hikari93, perché, diciamolo: non sapevamo come altro chiamarla =_=’) per fare rifornimento, dato che di lì a poco avrebbero affrontato l’isola degli uomini-pesce.

(N.d.a: Nami, sali sulla cabina di vedetta! Questo è un ordine delle autrici!) Certo che a pensarci bene dalla cabina di vedetta c’era una vista migliore dell’oceano (N.d.a: muahahahahahah). Mentre la navigatrice saliva le scale che l’avrebbero condotta alla postazione di guardia, ripensava al fatto che fosse strano salire in quel luogo solamente per … guardare il tramonto (di sua spontanea volontà è_é).

Le uniche volte che ci era andata era perché o doveva fare il turno di guardia, oppure perché doveva richiamare Zoro dai suoi allenamenti e dirgli che era pronto da mangiare. Quello era il regno dello spadaccino, la “sua” palestra.
Quella cabina poteva sembrare piccola vista dall’esterno, ma appena entrata la ragazza potè constatare che era veramente grande. In fondo ne era valsa la pena (maledice mentalmente le autrici, perché sanno quello che accadrà *risata malvagia*).
L’immensa massa d’acqua si vedeva perfettamente da lassù. Il sole, tingendo di rosso il cielo circostante, stava lasciando posto alla sua adorata sorella, nota con il nome di luna (“palla di formaggio” a detta di Rubber! ^_^).
Nami si mise ad osservare la scena, seduta con le gambe strette al petto e le braccia intorno ad esse, persa nei suoi pensieri.


***

 

-Ciurma! (le autrici si mettono a cantare la sigla dell’anime… ciurma! Andiamo tutti all’arrembaggio! Forza!...e inscenano un ridicolo balletto insieme ai tre scemi della nave ) La cena è pronta!- urlò Sanji.
-Arriviamooooo!- gridarono in coro Rubber, Usopp e Chopper (i tre scemi del balletto di prima!).
Il cuoco stava cercando di richiamare tutti i compagni in cucina, senza rischiare che certi babbei, ovvero il capitano, nasolungo e uno stupido spadaccino, finissero la cena prima che tutti si fossero seduti a tavola.
-Ho lo stomaco che brontola, anche se io lo stomaco non ce l’ho! YOHOHOHOHOHOHO!- disse Brook.
-Io invece ho una fame che non ci vedo (sapete la mia vita è come la pubblicità della Fiesta: a pranzo un panino al volo e adesso… stiamo degenerando!)- aggiunse Franky.
Intanto Robin stava dando una mano al biondino finendo di apparecchiare la tavola. Trovava molto divertenti (N.d.a: e non solo lei) i vani tentativi di Sanji per cercare di trattenere cappello di paglia che, già con coltello e forchetta in mano, era pronto a buttarsi a capofitto sulla tavola piena di leccornie.

POV Rubber
Carne-Carne-Carne-Carne-Carne-Carne-Carne-Carne-Carne-Carne-Asino che vola-Carne-Carne-Carne-Oh Sanji sta sclerando-Carne-Carne…ecc.
FINE POV

Vedendo che Nami non accennava a presentarsi, l’archeologa chiese a Zoro, che stava per azzannare un cosciotto di pollo (che stronza Robin… o le autrici? è_é), di andarla a cercare e lo spadaccino, non senza sbuffare rumorosamente e lanciare qualche imprecazione diretta alla donna (e soprattutto alle autrici), uscì dalla cucina.

 

***


-Dannazione!- esclamò Zoro, in preda al panico ( N.d.a Reb: Tsk, panico… è meglio dire paura di rimanere a digiuno, ma… dettagli!). L’aveva cercata dappertutto! Persino negli angoli più remoti della nave, dei quali nemmeno lui e le autrici erano a conoscenza.

POV Zoro
E poi dicono che non ho senso dell’orientamento! Ci credo! È colpa di Franky che nel suo tempo libero aggiunge nuove stanze, corridoi, bagni (che servono sempre), laboratori e celle frigorifere segrete (per colpa di Rubber) alla nave, senza dire niente a nessuno. (le autrici fanno sì con la testa e lo consolano: non è colpa tua.)
FINE POV

-Dove può essersi cacciata quella strega?- L’unico luogo dove non aveva ancora guardato era la “sua” palestra, cioè la postazione di vedetta (anche se per lui non aveva più quella funzione).
Tentar non nuoce! Salì in fretta le scale. E pensare che in questo momento tutti gli altri si stavano strafogando… -Rubber avrà già finito tutto e quel cuoco da strapazzo avrà conservato qualcosa solo per la “sua adorata” Nami-swaaaan! (imitando le moine di Sanji, con le autrici piegate in due dalle risate)-

Lo spadaccino entrò nella cabina e (non si sa come) la vide: Nami si era addormentata in una posizione a dir poco scomoda, tutta rannicchiata e con la testa sulle ginocchia. Aveva un’espressione angelica, quasi da far tenerezza. “Strano,” pensò Zoro, “non pensavo che la mocciosetta potesse avere un viso così. Mi sono ormai abituato a vederla con quel ghigno malefico sempre stampato in faccia.”
Attratto dalla ragazza, cominciò a muovere i primi passi e, come spinto da una forza misteriosa (quelle ca**o di autrici), si avvicinò a Nami, tanto da poter sentire il lento respiro di lei sul suo viso.
Ripensandoci, sarebbe rimasto ad osservarla per ore. Non era cosa da tutti i giorni vederla con l’aria così rilassata, specialmente quando c’era lui nei paraggi! (N.d.a Jude: ci credo fijo mio! Mi chiedo come mai non si sia ancora suicidata quella povera ragazza!)
Nel cercare di scostarle delicatamente una ciocca ribelle, sfiorò inavvertitamente (chissà come mai…) la guancia di lei, che mugugnando qualcosa, iniziò a sbadigliare e a stiracchiarsi, strofinandosi gli occhi, come se volesse convincerli ad aprirsi.
-Grazie a te, mocciosa, rimarrò a digiuno stasera!- disse con fare accusatorio lo spadaccino.
-Che ore sono?- chiese lei, con l’aria ancora spaesata e confusa.
-Penso siano quasi le dieci.- rispose lui.
-Caspita, ho dormito proprio tanto! Se continuo così potrei diventare una buona a nulla e sfaticata come te!- disse Nami, cercando di trattenersi dal ridere (N.d.a Jude: povero Zoro! :’(  N.d.a Reb: piantala Jude -.-“)
-È così che la pensi, eh?- esclama Zoro, avvicinandosi improvvisamente alla navigatrice.
Già… peccato che si fosse avvicinato un po’ troppo! Infatti i due erano a pochi centimetri l’uno dall’altra (N.d.a Jude: baciala, baciala, baciala!!!ù_ù  N.d.a Reb: Jude sei un caso disperato...) e si guardavano intensamente, come se aspettassero qualcosa. E possiamo dire che quel qualcosa arrivò… sì, ma nel prossimo capitolo! MUAHAHAHAH
 
 
Angolo delle autrici
 
Le autrici fanno una danza della vittoria insieme a tutto lo staff della ciurma
Reb: Ehi ragazzi, come avete trovato il nostro primo capitolo, eh??
Zoro: Era ora che finisse! Deprimente e imbarazzante… vi ricordo che io ho una reputazione da difendere!
(inizia a piagnucolare e Jude lo consola)
Jude: Povero amore! Ma come ti trattano eh? Ma c’è la tua Jude qua, non ti preoccupare.
Zoro: Sigh! Qui sei l’unica che mi capisce!
(si abbracciano)
Reb: E siamo a due casi disperati! La pazza e il depresso!! Non ce n’è uno sano qui dentro!!
Jude: Senti chi parla! Va da Sanji, va!
Sanji: Rebby-chwaaaaan!!! Non preoccuparti c’è Mr…!
Zoro: …sopracciglio arricciato!!!!
( fanno a botte, come al solito)
Jude: Namiiiii, lascia la sala trucco e vieni a sopprimerli!
(Nami arriva, ancora con la maschera alle alghe e i cetriolini sugli occhi)
Nami: Ma porc… ma tutte a me devono capitare!! Piantatela immediatamente voi due!!
Sanji E Zoro: Sì signora!!!
Jude: Vieni qui Zoro, che ti coccolo io! Faccia qualcun altro la presentazione per il prossimo capitolo!
(Zoro prende Jude in braccio e se ne va)
Reb: Voi due dove volete andare??? Venite immediatamente qui!!! Chopper, Usopp e Rubber fate voi la presentazione, vi prego!!!
(Reb li rincorre)
Rubber: Sanji io ho faaaaaaaaaaameeeeeeeeeee!!!
Reb: Presenta il prossimo capitolo e ti porto in una Steakhouse ok???
Rubber: Sììììììììììììììììììììììì! Carne-Carne-Carne-Carne-Carneeeeeeeee :Q___________
Chopper: Oddio! Rubber è svenuto in una pozza di bava! Qualcuno chiami un dottore! Ehi, ma sono io un dottore! Resisti capitanooooo!
Usopp: Ho capito presenterà il nuovo capitolo il grande, unico, indescrivibile e inimitabile capitano Usopp! Ehm…. Ma che succede nel prossimo capitolo?
Brook: Io voglio vedere le mutandine di Nami e Robin! YOHOHOHOHO!
Robin: Scordatelo. Seis Fleur!
Franky: Grande sorella!
Nami: E va bene, ho capito. Tocca a me come al solito! Nella prossima puntata succederà qualcosa tra me e quell’imbecille di Zoro (sempre se torna! Nelle mani di Jude…). Approderemo a Pinkusukōpion-tō e ne vedrete delle belle!
Reb: Tornate quiiiiiiiiiii!!!! Non mi scapperete! Siamo su una nave: prima o poi arriverete in un vicolo cieco!
Jude (tra le braccia di Zoro): Tanto non ci prenderai mai! A costo di fare una fuga d’amore su una bagnarola! Vero tesoruccio mio?
Zoro: Sì amoruccio mio!
Reb: Dimmi la verità tu non sei Zoro ma Sanji travestito vero?? Ti ho beccato, eh!!!
Sanji: E brava la nostra Reb che occhio!!! Ehehehe
Jude: Noooooooooooooooooooooo!!! Zoruccio mio salvamiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Reb: Muahahahah
Zoro: Mhhhmhmmhm!!
( è stato imbavagliato da Sanji all’inizio della scenetta!!!! )
Sanji: Muahahaha!!!
Reb: Ottimo lavoro Sanji! Nel prossimo capitolo ti facciamo avere il ruolo di protagonista beato tra le donne!! ( impossibile!!)
(Jude piange)
 
 
Le autrici vi ringraziano per aver letto quest’umile, ma soprattutto stupida fanfiction e sperano di ritrovarvi nel prossimo capitolo! Recensite numerosi!!!!
Reb&Jude
-Kiss kiss Gossip Girl
Zoro: What the fuck…?

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Capitolo 2
*** Cena con (contorno di) bacio ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata


Autrici:

Vi avevamo lasciato in un punto davvero, davvero, ma davvero clù ( francese maccheronico, scusateci) e quindi chiediamo umilmente il vostro perdono! Ma adesso inizia la parte interessante *buahahahahah*. Speriamo che le vostre maledizioni (si perché lo sappiamo che ce le avete mandate!) arrivino con qualche giorno di ritardo, tipico delle Poste Italiane. Inoltre ringraziamo tutte quelle 45 anime buone e pie che hanno letto la nostra storia, e soprattutto quelle 3 che hanno recensito ( non sapete che soddisfazione si prova a ricevere una recensione ç___ç ). È stato un onore sapere che qualcuno l’ha anche messa fra le preferite (Mixi_)/ ricordate ( sempre Mixi_)/ seguite ( ancora una volta Mixi_, Jemanuele8891 e yukii96).
Quindi questo capitolo o, per meglio dire la parte RobinxSanji, è dedicata alla già citata più volte Mixi_!
Le autrici con le lacrime agli occhi e l’Oscar ( un nostro amico ) in mano, si inchinano umilmente a tutto il pubblico di EFP.

Ed ecco a voi il secondo capitolo!!!!
Firmato:
Reb&Jude ( autrici senza modestia)

3…2…1… CIAK e AZIONE! ( si accendono le luci e si apre il sipario )
 

Capitolo 2

Cena con (contorno di) bacio


-Sanji! Quand’è che si mangia?- chiese il povero capitano, con un tenero broncio.
-Rubber, è la centesima volta che ti ripeto la stessa cosa: non si mangia finchè quella testa d’alga non porta qui la mia Nami!- urlò il cuoco, ormai in preda alla disperazione.
-Ma io ho fameeeeeeeee! Sono il capitano e il capitano decide che è l’ora di mangiare!- (N.d.a: il suo ragionamento fila!)
-Perché ci mettono così tanto? (N.d.a Reb:Eeeh sapessi…  N.d.a Jude: sempre a pensare male!) Giuro che appena torna quell’imbecille lo affetto e lo cucino per il pranzo di domani!-
-Ma Sanji! Non dire così! Chissà se Zoro è buono da mangiare….?(:Q______________)-
-Oh no! Chiamate un dottore, presto!- gridò Chopper.
-Guarda che sei tu il dottore Chopper.- disse Usopp, con l’aria sconsolata.
-Mi chiedo se ho fatto bene a mandare lo spadaccino alla ricerca di Nami… ma questo ritardo conferma le mie teorie.- disse Robin con uno sguardo poco rassicurante.
-(musica di Psyco) Quale teoria Robin?- chiese Sanji con un coltello da cucina in mano molto (moolto, ma moooolto) affilato.
-Pensavo che anche tu l’avessi capito, o sbaglio?- sospirò Robin.
-Sì, l’avevo capito, solo che non volevo crederci. Ma perché proprio con quello là, mi chiedo io!- disse Sanji, infilzando il grande tavolo della cucina con il coltello e facendo rabbrividire i presenti. (N.d.a Reb: Vacci piano Sanji… nessuno ti vuole fare del male… MA SAPPI CHE HO UNA PISTOLA IN MANO E NON HO PAURA DI USARLA!  N.d.a Jude: e poi sarei io la pazza…)
-Ma si può sapere di che state parlando voi due? Che cosa dovrebbe aver capito Sanji? Spiegatevi!- chiese Usopp.
-Possibile che voi imbecilli non abbiate ancora afferrato il concetto?! Nami e Zoro…hmhmh!- sulla faccia di Brook comparirono due mani che gli tapparono la bocca.
-Ehi Robin! Perché non lasci parlare il fratello Brook?- chiese Franky.
-Lasciate perdere tutto quello che abbiamo detto io e il cuoco. Non è affar vostro! E tu Sanji, seguimi di là in cabina.-
-Subito mia dolce Robin-chwaaaan!- disse il biondino in un mare di cuoricini. (N.d.a: chissà che hanno intenzione di fare…. Eheheheheh *A*)
-Voglio venire anch’io! Voglio venire anch’io! Voglio venire anch’iooooooooo!- gridò Rubber saltellando da una parte all’altra della cucina. ( N.d.a Reb: no Rubber! Tu sei troppo piccolo!! Sapete gli diamo ancora il latte e tu Jude ? Lo bevi il latte?  N.d.a Jude: sì, ma con il cioccolato, perché io sono già grande!)
-Finiscila Rubber! Prendi questo!- urlò Sanji, lanciando un cosciotto enorme al capitano, il quale, come un cane di tutto rispetto, si mise a rincorrere l’oggetto volante e lo azzannò al volo (N.d.a Jude: bravo cucciolo!).
 

***

 
-Allora perché mi hai portato qui? Sai, non ti avevo mai visto rispondere male a qualcuno. È molto strano… di solito riesci a mantenere la calma e a non perdere le staffe anche in situazioni che esaspererebbero un santo!- esclamò Sanji, sedendosi sul letto della ragazza.

Ormai Robin e Nami vivevano in due stanze differenti, anche se separate solo da un muro. E tutto grazie all’enorme Thousand Sunny e al tanto tempo libero di Franky! (N.d.a: per chi non avesse capito a cosa ci riferiamo, guardate il primo capitolo ^_^)

-Perché è così strano che anch’io perda le staffe? Non sono mica una santa! Comunque, cambiando discorso, volevo parlare con te della situazione di Nami e Zoro.- proferì l’archeologa, cercando di riprendere il suo solito tono calmo e serio.
-L’avevo intuito…- sospirò Sanji, -che hai intenzione di fare? Non dovrebbero sbrigarsela da soli? Infondo sono problemi loro, non dovremmo impicciarci.-
-Sì, ma se non interveniamo noi, non accadrà un bel niente!- disse Robin.
-E non è meglio?- Sanji venne fulminato da uno sguardo più che eloquente della donna (sguardo assassino alla Sasuke, come lo amiamo definire noi!) –Ok, ok… ho capito! Non conoscevo questo lato del tuo carattere e non so se esserne spaventato oppure affascinato…-
L’ultima frase detta dal cuoco era più un pensiero espresso ad alta voce che altro. Fatto sta che sortì un effetto abbastanza inaspettato, per entrambi. (è_é) Robin per la prima volta in tutti quegli anni passati insieme a quella banda di pazzi (perché non c’è un altro aggettivo più azzeccato di questo per descriverli) mostrò un leggero rossore sulle guance, a causa dell’imbarazzo, che non sfuggì al biondino, anch’egli molto a disagio. Erano tutti e due senza parole perché non si erano mai ritrovati in una situazione simile e soprattutto insieme. (N.d.a: che gli facciamo fare a questi poveri ragazzi…vabbeh, almeno li paghiamo…in nero…ehm, vero che vi paghiamo?- sguardi truci da parte dei personaggi)
-Ehm, comunque io penso che dovremmo aiutarli…cioè dargli una spintarella, insomma!- disse un’ancora imbarazzatissima Robin, per spezzare quel silenzio davvero insostenibile che si era creato.
Sanji, come ripresosi da una lunga fase di trance, si guardò intorno (del tipo: ma dove cacchio sono?) e poi, fissando nuovamente l’archeologa, riprese la parola –Va bene, ti darò una mano… anche se non so come hai intezione di fare.-
-Lascia fare a me…ho già in mente qualcosa, anzi già in atto perché l’idea di mandare lo spadaccino da Nami è stata mia e penso che i risultati non tarderanno ad arrivare!- disse Robin, con una strana aura scura dietro le spalle e un ghigno poco rassicurante. (N.d.a Jude: Sanji… è meglio se inizi a preoccuparti…  N.d.a Reb: Jude ma che dici??? Robin in questo momento sta solamente elaborando un piano perfetto per quei due babbei, non c’è nulla di cui preoccuparsi!  N.d.a Jude: tu dici? Bah… io mi fido poco…)
 

***

 
-Ehi capitano, dai un pezzo di carne anche a me, sto morendo di fame!!!- lo supplicò Usopp, già con la bava alla bocca.
-Pfscorfatelo! Sanfi lfa dafto a mfe il pfezzo di cfarne!!- disse il capitano con la bocca piena.
“Brl-brl” -Rubbeeeer! A me brontola lo stomacooo!!- disse Chopper.
-Ho detto di no! Questo cosciotto è tutto mio! ( N.d.a Reb: Tirchio!!!)- urlò il capitano, allungando il braccio con in mano il pezzo di carne, pur di non farlo prendere dagli altri due morti di fame.
( N.d.a: Scappa cosciotto, scaaaaaappaaaa!!!)
Senza farselo ripetere due volte (dalle due autrici, altrimenti sono guai- infatti Reb ha già una mannaia da macellaio in mano), il cosciotto si fa spuntare due gambe, sguscia dalla mano di Rubber e inizia a correre.
I tre babbei rimangono inizialmente sconcertati (classica espressione da ebeti con la bocca che tocca terra), ma poi si danno una svegliata, soprattutto grazie a varie bestemmie e insulti da parte di Brook (N.d.a Jude: che gentiluomo!) e iniziano a rincorrere quel pezzo da salumeria.

L’inseguimento durò un bel po’, o almeno finchè il pezzo di carne (N.d.a: soprannominato affettuosamente Bill) si trovò accerchiato nella sala di comando dagli assalitori-morti-di-fame.
Intanto Brook e Franky guardavano la scena e se la ridevano come due matti (della serie “ma-che-caspita-ce-ne-frega”). Il povero Bill cercava in tutti i modi di non finire nelle fauci di quegli affamati, correndo per tutta la stanza come un forsennato. Mentre correva disperato, Bill inciampò sbadatamente nel blocco del timone e questo errore gli costò la vita (N.d.a Jude: un attimo di silenzio per il povero Bill… SIGH! Mi ci ero affezionata! SOB! Potevo dire di averlo visto crescere  N.d.a Reb: caso mai essere mangiato! XD  N.d.a Jude: quanto sei crudele! ç_____ç).
Lasciando da parte la triste perdita, il timone ormai era in balia di quei deficenti (quindi potete capire la gravità della situazione).
 

***

 
E ora ritorniamo (finalmente) nella cabina di vedetta dai nostri due piccioncini… (eheheheheh è_é)

I due erano a pochi centimetri l’uno dall’altra e si fissavano intensamente, come se aspettassero qualcosa. E possiamo dire che quel qualcosa arrivò. La nave, improvvisamente, iniziò ad oscillare da una parte all’altra e così i due finirono accidentalmente (veramente è meglio dire grazie a due autrici bastarde che hanno casualmente lasciato il comando della bagnarola a tre babbei) per accorciare le distanze con un lu(uuuu)ngo e tenero bacio! (le autrici e il pubblico che assistono alla scena fischiano e urlano incoraggiamenti osceni)

All’inizio il bacio non era ben accetto dai due, ma poi entrambi (soprattutto sotto minaccia delle autrici) si lasciarono andare. Piano piano diventava sempre più appassionato ed intenso (Jude si strugge e frigna mentre Reb incita i due ad andare avanti, con una ciotola di pop-corn in mano). In quel bacio erano racchiuse parole mai dette, sentimenti mai rivelati e celati da ormai troppo tempo. Sentimenti che solo ora riemergevano in superficie grazie a quel bacio, così improvviso, eppure così atteso. Persone che si amavano reciprocamente in segreto, perché non sapevano di essere corrisposti. Dietro quel semplice gesto c’era tutto questo. Quando le loro labbra si separarono, la nave aveva già smesso di ondeggiare senza controllo grazie all’intervento di un irritato Sanji e di una fin troppo tranquilla Robin.

Nami si alzò di scatto e prima di sparire dalla botola della postazione di vedetta che dava sulle scale, disse –Grazie per essere venuto a chiamarmi.-
Perché ormai quella stanza era diventata troppo stretta (ma come…?) e non c’era abbastanza spazio per tutti e due. A Zoro non rimase che sospirare rumorosamente e rimuginare su quanto accaduto, senza lasciarsi sfuggire un sonoro -Che cazzo ho fatto?-
 

***

 
All’alba del giorno dopo Usopp gridò con quanto fiato aveva in gola –TERRAAAAAAAAAA!!!-
 


Angolo delle autrici
 

Ed ecco a voi il secondo capitolo della nostra storiaaaa!!!
Le autrici brindano con bottiglie di champagne insieme a tutto lo staff


Zoro: La frase giusta non è: cosa cazzo ho fatto, ma cosa cazzo mi avete fatto fare VOI!!
Jude: Come Zoruccio mio? Te la prendi anche con me???? ( si mette a piangere )
Zoro: Nononono!!! Non ce l’ho con te! È solo che mi girano, tutto qua! Non è colpa tua!
Jude: Ah….va bene! (sprizza felicità da tutti i pori, come se non fosse successo niente)
Reb: *Cough, cough* Primo: siamo in diretta, secondo: quindi la colpa sarebbe tutta mia? E terzo: PIANTATELA DI TUBARE!!! Quarto: Zoro non è nel tuo carattere essere così “coccoloso” ( dice l’ultima parola come se la disgustasse)!
Zoro: Ehm…. È che, cioè… oh, ma insomma perché vela prendete sempre con me! Jude coccolami tu! Ho carenze di affetto! SIGH!
Reb: WTF??? °A° Vi prego qualcuno mi aiuti!!!!
Rubber: Reb avevi promesso che mi avresti portato alla Steakhouseeeeeeeee!!!
Reb: Io te lo avevo promesso solo se tu avessi presentato questo capitolo, ma non l’hai fatto, quindi NIENTE STEAKHOUSE! Nami stacca i due babbei là in fondo per favore, stanno iniziando a fare cose abbastanza sconce!
(Nami prende Zoro di peso e lo butta in mare e intanto Reb se la ride)
Jude: Noooooooooooooooooooooooooooooooo!!! Possibile che ci interrompiate sempre sul più bello!!! Zoro ti salvo ioooooooooooooo!!!
(Jude si butta in mare con un salvagente e soccorre Zoro… SCENA VIETATA AI MINORI)
Rubber: Ma che stanno facendo quei due Nami?
Nami: Te lo dirò quando sarai più grande…
Reb: Ma porc… (prende una lenza e tira su Zoro, lasciando Jude in acqua) Ti ricordo che il “ tuo Zoruccio” ha appena baciato la “sua Nami-swaaaaan” ( indica Sanji, che sviene sul colpo e viene immediatamente soccorso da Robin, perché se aspettiamo a Chopper…)
Jude: Appunto… stavo recuperando il tempo perso… e comunque me la sono legata al dito quella scena (risale sulla nave, prende fuoco e inizia ad avanzare minacciosamente verso Zoro, ancora appeso all’amo)
Reb: Caaaaaaaaaaaaameraaaaaaaaaaman!!!! Prendi dei tranquillanti e un..facciamo tre estintori!!
( spegne Jude e la seda)
Reb: Fiùùù! Ora possiamo tranquillamente presentare il prossimo capitolo!!! Sotto a chi tocca!
Franky & Brook: Nella prossima puntata ci saranno: i POV di Nami, Zoro,Sanji e Robin, lo sbarco a Pinkusukōpion-tō ( lo sappiamo doveva essere in questo capitolo ma non ce l’abbiamo fatta. Chiediamo umilmente perdono!!!) e magari anche qualche momento fluff!  Vi assicuro non tra Jude e Zoro, vero Reb!!
Reb: ASSOLUTAMENTE!!!
Jude (ancora un po’ frastornata): Voi non fermerete mai il nostro amore! In qualche modo ce la faremo! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!
( Reb dà altri 4 sedativi a Jude in modo che non si riprenda fino alla fine del prossimo capitolo!)
 

Eeeeeeeeeeeeeeee…….STOP! Buona la prima!!
 

Ringraziamo tutte coloro che sono ancora vive alla fine di questo ( si lo so, non sembra vero) secondo capitolo (e non vi preoccupate per Jude, si è già svegliata!).
Aspettiamo con impazienza i vostri commenti, perché ce li farete… vero???

Un (purtroppo) caloroso arrivederci,

Reb&Jude

-Kiss, kiss Gossip G…        BOOM!!!!!
( Zoro ha appena lanciato una granata) – Buahahahahah!!!!-

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Capitolo 3
*** Mi sono (perdutamente) innamorata/o ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata


Autrici

Eccoci qui ancora una volta col solo intento di rompervi le scatole e, soprattutto, di non annoiarci! Sì, lo sappiamo siamo crudeli.
Premettiamo che non faremo più anticipazioni, perché ci siamo trovate in serie difficoltà per la creazione di questo terzo capitolo, dato che appunto avevamo (per così dire) predetto che ci sarebbero stati i POV delle coppiette e il tanto atteso e citato sbarco sull’isola “dal nome impronunciabile”. Possiamo anche dire che ci sono stati notevoli blocchi dello scrittore e crisi di idee (N.d.a Jude: è stato terribile! ç____ç).
I nostri pirati ci hanno dato un bel po’ di filo da torcere (specialmente un certo spadaccino) poiché non accettavano il copione e la riduzione del già infimo budget. Quindi adesso andremo a presentare un’altra puntata di questa nostra “interessantissima” (Zoro: seeeeeeeeeeeeeeeeeee… come no! N.d.a: piantala Zoro!) storia, dalle quali responsabilità siamo esonerate (come già previsto da contratto).
 
Ringraziamo i già 105 lettori del primo capitolo e i 59 del secondo.
Ci mancano i commenti… i vostri… PERCHE’ NON RECENSITE? Che vi abbiamo fatto di male???
 
…SIGH!... Si dia inizio allo spettacolo (N.d.a: anche se non velo meritate!)!
 
AZIONE!

 


Capitolo 3

Mi sono (perdutamente) innamorata/o
 


Il grido di Usopp avrebbe potuto raggiungere tutte le isole nell’arco di almeno 100 km, talmente era forte.
L’isola che si stagliava in mezzo al grande mare blu era gigantesca! Era caratterizzata da una fitta e verde vegetazione che la ricopriva completamente. Sulla grande scogliera calcarea si ergeva un’imponente fortezza di pietra bianca, sicuramente di antica costruzione, della quale si potevano intravedere gli edifici interni, dello stesso colore delle mura.
 
-Ci troviamo davanti alla tanto decantata “Pinkusukōpion-tō”, o Isola degli Scorpioni Rosa, protagonista di innumerevoli leggende.- iniziò a narrare Robin –Si dice che quest’isola sia ricca di antiche rovine risalenti allo stesso periodo dei Poignee Griffe, ma che però non sono state ancora ritrovate, perché nascoste da vecchi saggi con dei potentissimi incantesimi. Inoltre, qui sono custodite le dettagliatissime cartine di quasi tutte le isole dell’East Blue, disegnate dai migliori cartografi del mondo e per le quali ci sono voluti anni e anni di studi. Si possono anche trovare le più straordinarie e prelibate varietà di pesce, introvabili in altri arcipelaghi. Per gli appassionati di armi e meccanica ci sono negozi e palestre specializzati, mentre per quelli affascinati dalla medicina l’isola può vantare i migliori ospedali dell’East Blue, poiché durante i secoli sono stati tramandati metodi e medicine molto particolari, ma soprattutto efficaci. Si potrebbe definire questo posto un paradiso, dato che riesce ad accontentare i gusti di tutti. Nessun uomo che sia venuto qui si è mai lamentato (N.d.a: ci siamo andate giù pesante con i “più” e i “migliori” per accontentare un po’ tutti).-
Tutti i membri della ciurma erano rimasti affascinati dal racconto (N.d.a: naturalmente preso da Wikipedia) dell’archeologa. Persino Rubber si era messo (stranamente) ad ascoltare (guarda caso) appena toccato l’argomento “straordinarie e prelibate varietà di pesce”.
 
Robin riprese a raccontare –Il nome dell’isola è dovuto alla sua forma, che ricorda vagamente quella di uno scorpione e al fatto che si trovi esattamente sotto la costellazione del segno omonimo. Invece l’aggettivo “rosa” si riferisce al particolare colore che assume il cielo al tramontare e al sorgere del sole. Inoltre lo scorpione è un simbolo controverso: può rappresentare sia il pericolo, che l’amore. Nella cultura indiana, infatti, lo scorpione simboleggia l’amore passionale che, come la puntura di questo animale, lascia in uno stato quasi febbrile: la pelle scotta, il respiro si fa più veloce, si soffre per la lontananza della persona amata. Possiamo dire quindi che quest’isola è la meta romantica per eccellenza.- concluse la donna, sottolineando con uno strano tono di voce l’ultima parte. La cosa non sfuggì a Nami, a Zoro (sempre attento) e a Sanji (N.d.a: i nostri piccioncini! *w*).
 

***

 
Ho già capito dove la mia sorellona vuole andare a parare… che abbia scoperto cosa è successo l’altra sera? So già che appena andremo in camera per prepararci sfodererà una delle sue solite “occhiate indagatrici” per farmi spiattellare tutto. Non è la prima volta che succede… Ho notato, però, che quasi tutto il tempo stamattina si è scambiata certi sguardi complici con Sanji e la cosa non mi convince! Che abbiano organizzato qualche subdolo e assurdo piano? No, Robin non è il tipo (N.d.a: noooooooooooooo!). Però… se avessero veramente progettato qualcosa? Sì, e poi per quale motivo? La devo smettere di mettermi certe idee in testa. È meglio concentrarsi sul bacio avvenuto tra me e Zoro. È stato così inaspettato, eppure ammetto che mi è piaciuto. Così naturale, intenso, passionale… in altre parole: fantastico! Come una stupida me ne sono subito andata, dicendo quella ancora più stupida frase! Chissà cosa avrà pensato quell’imbecille… E se fosse stata tutta colpa dei movimenti della nave, mentre lui non ne aveva nessuna intenzione? Oddio! Ed io che mi sono lasciata andare come una quindicenne al suo primo bacio! Forse, anche lui prova qualcosa: quel bacio era ricambiato, ne sono sicura. Ma sicuramente erano solo la tensione e l’atmosfera del momento. Chiunque avrebbe corrisposto quel bacio! … giusto? Ahhhh, sono così confusa! Che mi prende? Solo un semplice bacio riesce a mandarmi il cervello in tilt? … o forse è chi me lo ha dato il bacio che mi riduce così? No, no e assolutamente NO! Non è possibile! Io, la navigatrice più sexy e in gamba di tutti i sette mari, che m’innamoro di uno spadaccino squattrinato, dormiglione, scansafatiche e nullafacente come Zoro?! Cose dell’altro mondo! Basta, Nami, datti una calmata! È ora che mi vada a preparare psicologicamente per la chiacchierata inquisitoria di Robin…
 

***
 

Chissà perché l’archeologa aveva cambiato tono mentre parlava, come se volesse sottolineare quella parte del discorso… Bah! Chi la capisce è bravo! Ancora non mi capacito di quello che ho fatto ieri sera! Sono stato proprio un cretino a lasciarmi andare così. Quella strega me lo rinfaccerà a vita e aumenterà il debito che mi tiene vincolato a lei. Vincolato a lei… beh, infondo posso dire di esserlo già, ma non per i soldi… per qualcos’altro… anche se non so cosa di preciso. Mi ritrovo sempre a salvarle la vita in qualche modo, è l’unica che mi riesce a tenere testa in fatto di bevute, l’unica che riesce a mettermi K.O. con un solo pugno, l’unica che… ma cosa vado a pensare?! Sono caduto proprio in basso se mi riduco così solo per un bacio dato ad una mocciosetta! Già, un bacio… e bisogna dire che bacio! (Zoro: ma che ca**o mi fate pensare? Sul contratto questo non c’era scritto! N.d.a: zitto e continua a recitare!) Non avevo mai provato una cosa del genere in tutta la mia vita. Sarà stato anche un caso che le nostre labbra si siano incontrate (se lasci la nave in mano ad un branco di deficenti!), però quello che è venuto dopo è stato indescrivibile! Mi sono lasciato trasportare così facilmente, come se la baciassi da sempre. Se succedesse un’altra volta, devo ammettere che non mi dispiacerebbe. (N.d.a: YOHOHOHOHOHOOOOOOO! Zoro: nooooooooooooooooo ç______ç) E se a lei non fosse piaciuto? Nessuna donna si è mai lamentata, ma lei è l’eccezione che conferma la regola, quindi quello che vale per le altre non vale per lei! Che complicata! Però… ora che ci penso meglio, lei ha ricambiato…no? Può essere che le piaccio… no, ma che cosa mi viene in mente?! Io che piaccio a una come lei? Ma siamo pazzi?! Se quel cuoco da strapazzo sapesse cosa è successo tra me e la mocciosa, non so se arriverei vivo nell’isola degli uomini-pesce… Anche se oggi ho notato uno strano comportamento da parte sua: non ha staccato nemmeno un attimo gli occhi dall’archeologa… mah, sarà solo una mia impressione e poi, anche se fosse, non sono affari miei. È meglio che vada a lucidare le mie katane…
 

***

 
Penso che i miei poveri piccioncini abbiano abboccato all’amo… MUAHAHAHAHAHA! È stato così facile! E in più nessuno sospetta niente, anche se… Nami non è una stupida, ho visto come guardava me e il cuoco… se ripenso a quello che è successo…tutta colpa del capitano e di quegli altri due! * Arrossisce*
 
FLASHBACK
 
-Lascia fare a me…ho già in mente qualcosa, anzi già in atto perché l’idea di mandare lo spadaccino da Nami è stata mia e penso che i risultati non tarderanno ad arrivare!- disse Robin, con una strana aura scura dietro le spalle e un ghigno poco rassicurante. Ad un certo punto la nave iniziò ad oscillare da una parte all’altra: Sanji cascò dal letto della donna, dove era seduto e… (N.d.a: indovinate un po’ dove andò a finire? *rullo di tamburi*) si ritrovò proprio addosso a Robin! Che situazione imbarazzante! Tutti e due rossi per la vergogna si rialzarono in fretta e furia da quella posizione (velocità da guinness world record) ma, a causa di un altro scossone della Thousand Sunny, l’archeologa si ritrovò nuovamente a stretto contatto con il cuoco… (N.d.a Reb: iiiiiiiih!! Vai così!!!  N.d.a Jude: un po’ di contegno Reb!  N.d.a Reb: parla quella che si mette a piangere al bacio di NAMI e ZORO!!  N.d.a Jude: non me lo ricordare! ç_________ç) ma proprio a stretto, strettissimo contatto! Tanto da sentire i loro respiri sulle reciproche labbra… tutti e tre entrambi (perché, per Jude, Reb non ha voce in capitolo) volevano accorciare le distanze, poter finalmente scoprire quel sentimento che stava nascendo, smascherarlo per capire di cosa si trattasse e soprattutto sapere se era corrisposto. I due erano sul punto di baciarsi, quando vennero interrotti (ta-da-da-dà ta-da-da-dà!) dal grido (come lo definireste voi: di quel deficiente-che-non-sa-tenere-la-bocca-chiusa-e-interrompere-proprio-sul-più-bello…) di Rubber, che stava litigando con Chopper e Usopp su chi fosse più idoneo a tenere il timone (la risposta è: NESSUNO!).
 
FINE FLASHBACK
 
E se non fossimo stati interrotti da (quel deficiente- eccetera eccetera di) Rubber, ci saremmo veramente baciati? Robin, riprenditi! Penserai più tardi a questa situazione!
Quasi bacio… quasi bacio… quasi bacio… QUASI BACIO, CAVOLO!
No, non posso non pensarci! Ma ho un piano da mettere in atto! Oh, non so più che pesci pigliare! Chissà che ne pensa Sanji in proposito… e se fosse tutto una mia illusione? Cioè, che quello che stava per succedere tra me e lui non stava per succedere, ma ero solo io che volevo che succedesse? (…EH? *i lettori hanno perso il filo della frase*) la devo smettere di scervellarmi con queste idee assurde! È meglio che mi inventi qualcosa per quegli altri due e anche in fretta!
 

***

 
-Ca**o!- a forza di pensare a Robin stavo per bruciare il pranzo! Mannaggia a quel branco di idioti senza un briciolo di cervello! Dovevo proprio fare il cuoco in questa gabbia di matti? Mi chiedo perché ho accettato… ah, sì… merito di Nami! Poi si è aggiunta Robin e non ho più avuto ragione di prendere le mie cose ed andarmene. Robin… ah, non ci credo ancora che ero a un passo dal baciarla! Quante volte ho sognato di farlo? Troppe, per ricordarlo. Fino ad ora non ho avuto il coraggio di ammetterlo ma… mi sono innamorato di lei appena l’ho vista! Ecco, l’ho detto, finalmente. Ci voleva tanto? Mi chiedo perché non l’ho fatto prima… non importa, quel che conta adesso è sapere se anche lei ricambia. Di solito corro dietro ad ogni (come ama definirle quel buzzurro di uno spadaccino) gonnella che mi trovo davanti, però l’idea di essere fedele solo ad una mi piace ma mi spaventa allo stesso tempo… perché non so se ne avrò la forza… è più forte di me! Non riesco a controllarmi quando “un’indifesa fanciulla” è nei paraggi! Ma con lei è diverso…
-Porca …! Ma dove ho la testa?- stavo per mandare a fuoco la cucina. Meglio che mi concentri sul pranzo, altrimenti chi spiega a Rubber che non si mangia poi…
 

***

 

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Tutta la ciurma, armata di ombrelloni, palloni da spiaggia, sdraio, creme solari, rete da beach-volley, teloni da spiaggia e costumi da bagno, si stava preparando a scendere dalla nave e passare una vacanza rilassante in quell’isola misteriosa quanto affascinante.
La sabbia si presentava bianca e fine, la spiaggia tranquilla e libera, circondata da palme e piante tropicali… ah, un vero e proprio paradiso terrestre! Sembrava di stare ai Caraibi… Nami e Robin, senza farselo ripetere due volte, si erano già messe sulle sdraio a prendere la tintarella, con tanto di cappelli e occhiali da sole. Sanji, aiutato da Brook, stava mettendo su un barbecue da spiaggia. Zoro si era sistemato su un’amaca (presa da non si sa dove) tra due palme, ascoltando “the lazy song” di Bruno Mars, pronto a schiacciare un bel pisolino, senza interruzioni (o almeno il suo sguardo minaccioso lasciava intendere questo!). Usopp e Franky erano in acqua, con pinne, maschere e arpioni per pescare quei pesci tanto particolari e prelibati, da consegnare al cuoco. Mentre Chopper e Rubber si stavano divertendo ad arrampicarsi sulle palme per raccogliere noci di cocco e caschi di banane.
La vacanza dei nostri eroi si prospettava senza problemi… o almeno così credevano…
 
 
Angolo delle autrici
 
Abbiamo finito il terzo chappy!!!!!!!!!!!!!!!! Strano ma vero…
Zoro: ma vi divertite così tanto a farmi fare figure di me*(bip)*a, eh?
Reb: direi… SI! Mi piace vederti soffrire, ma soprattutto vederti fare le cose contro-voglia!! Muahahah!
Zoro: chiamerò i miei avvocati!
Reb: *canticchiando* il tuo contratto lo vieta!!!
Zoro: ma che ca*(bip)*o dici? Va*(biiiiiiiiiip)*lo tu e il tuo contratto!!!
Reb: evviva Reb!!! Reb 1 - Zoro zeeeeeeeeeeero!!!!!
Zoro: anche tu Jude la pensi così?
Jude: ma certo che no, trottolino amoroso (dudu-dadada… e il tuo nome sarà…)! Io non sopporto vederti soffrire… e soprattutto baciare quella là!!! (Jude prende fuoco un’altra volta e s’inca*(bip)*a)
*Reb aveva (molto intelligentemente) previsto la sua possibile reazione,quindi aveva legato Jude, in precedenza, con una camicia di forza ignifuga!! (genia!! è_è)*
Jude: slegatemi che la faccio fuori!!! Faccio un casino!!! Liberatemiiiiiiiiiiii!
Franky: quella camicia di forza l’ho costruita io, è indistruttibile, sorella!
Reb: avevo previsto tutto buahahahah!!!
Brook: io voglio vedere le mutandine di Jude! YOHOHOHOHOHO!
Jude: scordatelo pervertito di uno scheletro!!!!
Zoro: sì, esatto! Non provare ad azzardarti sai, altrimenti te la vedrai con il sottoscritto!
Jude: mio eroe!
Sanji: ci sono anch’io, mia adorata, pronto a difenderti! (tra i cuoricini)
Zoro: zitto, cuoco da quattro soldi!
Sanji: marimo di me*(bip)*a, sei tu che devi chiudere il becco!
Zoro: ma come ti permetti?! Mr. Sopracciglio a Spirale dei miei stivali!
Sanji: brutto bastardo! Ti faccio vedere io…
(iniziano a picchiarsi)
Jude: combattono per il mio amore… vai Zoro! Fallo a fette!!! (molto fomentata)
Rubber: rissa! Rissa! Rissa!... Sanjiiiiii, ho fame!
Sanji: non è il momento! E poi ti sei appena spazzato due tavole intere imbandite dal catering!!!
Reb: ora basta ragazzi! Tu, marimo (Sanji ride)… e tu, Mr sopracciglio (ora tocca a Zoro ridere) a cuccia!
Nami & Robin: smettela! Ci rovinate l’abbronzatura!
Sanji: oh, mi dispiace mie dee!
Reb: *cough* lecchino! *cough* cooooooomunque… che si fa??
Chopper: le anticipazioni, no?
Usopp: nel prossimo capitolo ci… AHIO! Chi mi ha tirato una scarpa con tacco a spillo da 20?!
Jude: sono stata io, deficiente! Abbiamo già detto che non faremo più le anticipazioni perché ci siamo trovate in difficoltà a scrivere questo di capitolo!
Usopp: non è di certo colpa mia se siete due incapaci, come autrici!
Reb&Jude: ripetilo se hai il coraggio!
Usopp: siete anche sorde? Ho appena detto che siete due in… AHIO!
Zoro: e sta un po’ zitto!
Reb&Jude (con le lacrime agli occhi): grazie!!!
 
 

Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Ci dispiace molto per l’enooOOoorme ritardo con cui l’abbiamo postato, ma come abbiamo spiegato in precedenza è stato difficile scriverlo. Ecco perché lo abbiamo fatto così lungo! Inoltre, stiamo preparando le valige per Madrid! Olè! Partiremo il 18 (alle 5:30 di mattina! =_=) e torneremo il 27 sera. Quindi non possiamo assicurarvi che posteremo un capitolo prima di quella data, ma sappiate che ci proveremo! Leggete e recensite! Fateci sentire la vostra opinione e dateci consigli su cosa vorreste che succedesse, come fa la nostra adorata Mixi_!!!!
 Un giiiiiIIIIIIiiiiigantesco bacio a tutti/e voi!
 
Reb&Jude
 

Rubber: voglio venire anch’io in Spagna!! Voglio assaggiare la paella, la carne di toro… :Q_______
Reb&Jude: finiscila! Ti sei già divorato il povero Bill! ç_ç Pace all’anima sua e che il Dio dei prosciutti l’abbia in gloria!

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Capitolo 4
*** Giornata (tranquilla) in spiaggia ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata

 

Capitolo 4

Giornata (tranquilla) in spiaggia

 

La leggera brezza mattutina riusciva a far sopportare quel torrido caldo estivo, allietando la permanenza di un certo gruppo di pirati, appena sbarcati su quell’immensa e candida spiaggia di un’isola ancora tutta da scoprire.
Quella giornata di metà luglio si prospettava tutta all’insegna del divertimento per alcuni e del relax più assoluto per altri. Intanto, i più scalmanati della ciurma si stavano dilettando in passaggi di pallavolo, per prepararsi ad un’imminente partita di beach-volley da spiaggia. Si erano già decise le formazioni: da una parte c’erano Rubber (naturalmente nel ruolo di capitano), Chopper e Usopp (anche se sarebbe stato più utile come raccatta-palle, diciamo la verità), mentre dall’altra c’erano la squadra capitanata da Zoro, con Sanji e Franky. Brook faceva l’arbitro.
La rete era già stata montata. Inutile dire che i ragazzi avevano cercato in tutti i modi di coinvolgere anche le due fanciulle della ciurma, ma queste ultime avevano preferito continuare a prendere il sole sulle loro lunghe sdraio, e si sa che il “no” di Nami non ammette repliche. Dopo aver deciso chi doveva battere per primo, giocando a un “buttiamole-giù”, la partita poteva avere finalmente inizio!
Zoro si apprestava a battere: 3… 2… 1… -PALLA!-
I passaggi erano veloci e precisi, la palla rimbalzava da una parte all’altra del campo, perfetta, senza mai toccare la rete.
 
Brook segnava 21 a 22 per la squadra di Zoro (d’altronde Rubber era svantaggiato: aveva Usopp in squadra). Era il turno di Rubber a battere: con un movimento lento e preciso della mano alzò la palla in aria e con l’altra la colpì. Purtroppo, però, l’oggetto non atterrò nella metà campo avversaria come previsto… andò un pochino (troppo) oltre…
Infatti il bolide si diresse verso la povera navigatrice e la colpì in pieno! Rubber, accortosi del guaio combinato, iniziò ad indietreggiare spaventato, perché sapeva cosa lo aspettava.
-È meglio se inizi a correre, RUBBER!- disse con fare minaccioso Nami.
Il capitano, senza farselo ripetere due volte, se l’era già data a gambe! Intanto la ragazza aveva strappato di mano a Zoro la palla (N.d.a: sarebbe meglio dire “l’arma del delitto”) e con una schiacciata fantastica colpì quel povero disgraziato di Rubber, che ormai non era diventato che un puntolino all’orizzonte (immaginatevi al momento dell’impatto una nuvola di fumo, tipo bomba atomica).
-Così impara!- grido Nami, ghignando soddisfatta.
Tutti i componenti erano rimasti a bocca aperta: sapevano che una tipa tosta, ma che schiacciasse così… (nun ce o sapevano, come diremmo noi a Roma) e chi se l’aspettava!
-Perché non mi sostituisci e giochi anche tu, sorella?- chiese Franky.
-Sei sicuro che non ti dispiace se prendo il tuo posto?-
-No, non ti preoccupare! E poi era ora che mi prendessi una bella pausa… sono distrutto! (ha superato Enies Lobby, Thriller Bark, non so quanti nemici… e basta una semplice partita di beach-volley per stenderlo?! Bah, chi lo capisce è bravo…) A te va bene, Zoro?-
-Per me non ci sono problemi.- rispose lo spadaccino.
 

***

 
Le squadre adesso si presentavano: Rubber, Chopper e Robin (perché la navigatrice era riuscita a trascinare anche lei in campo *cough* costretta con la forza *cough*) contro Zoro, Sanji e Nami.
Il punteggio era stato riazzerato. La partita sembrava non finire mai: non appena una squadra segnava, l’altra neanche due secondi dopo pareggiava.
 
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*Bonshi-bonshi bom-bom-bom* (spunta Naruto con un microfono in mano) Ti piace vincere facile? Sei negato nella pallavolo e non riesci a prendere neanche una palla con la testa? C’è il frutto del diavolo FIOR FIOR che risolve ogni tuo problema: basterà incrociare le braccia e pronunciare le parole magiche che subito appariranno delle mani che giocheranno al posto tuo e faranno palleggi che tu non ti saresti mai immaginato di fare! Frutto FIOR FIOR: la soluzione a tutti i tuoi problemi!
-NARUTOOOOOOOO! Che ci fai qui? Dovresti essere insieme a Kakashi ad allenarti!- interviene Sakura, dirigendosi minacciosamente verso il povero biondino.
-S-sakura! Si, si ora scappo vado, non ti preoccupare!-
Reb ferma le riprese dello spot – STOOOOOOOOOP! Taglia! Questa la rifacciamo da capo.-
Jude va a rifare il trucco a Naruto –Sicurezza! Portate via questa ragazza, intralcia le riprese!-
Sakura viene trascinata via da due omoni (armadi a tre ante) in nero –Nooooooo! Lasciatemi andare! Naruto, torna nella tua fanfiction!!!!!!!!!!!-
(altri soldi buttati! =_=’)
 
Fine pubblicità
 
Stranamente (non è vero: è tutto merito delle autrici ^_^) il team di Zoro era riuscito a guadagnare un punto di vantaggio, grazie ad una svista di Rubber (aveva creduto di vedere una costata di manzo che gli correva incontro, ma era solo un miraggio delle autrici *buahahah* … troppo tempo sotto il sole), quindi adesso erano 24 a 23. Mancava un punto ed avrebbero vinto. La tensione nell’aria era palpabile. Toccava a Sanji battere –PALLA!-
Dopo aver oltrepassato più volte la rete del campo, la palla arrivò nelle mani dello spadaccino, che con un abile palleggio la passò a Nami. La navigatrice prese un grande slancio, saltò e colpì la palla con una delle sue formidabili schiacciate e segnò il punto della vittoria.
Brook fischiò la fine della partita e dichiarò vincitrice la squadra di Zoro.
-Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Ce l’abbiamo fatta!- urlò Sanji.
-Sei stata grande, Nami!- disse lo spadaccino, sollevando con un abbraccio la ragazza.
-Sì! E il tuo palleggio, poi, è stato fantastico!- asserì Nami, stringendo ancora di più Zoro.
I due erano così presi dall’entusiasmo che non si erano accorti di essere osservati. Infatti tutti li stavano guardando con una faccia che non vi potete immaginare (del tipo: perché quei due si stanno abbracciando? Ma non si odiavano?!).
Image and video hosting by TinyPic Dopo essere rimasti per qualche minuto buono in quella posizione, ovvero l’una nelle braccia dell’altro, Zoro e Nami (finalmente!) si accorsero dello sguardo stupito della ciurma rivolto a loro due. Immediatamente si staccarono da quell’imbarazzantissimo abbraccio, rossi dalla vergogna, ponendo tra di loro una distanza di almeno cinque metri. Ripreso un po’ di autocontrollo, lo spadaccino si schiarì la voce e, come se nulla fosse successo, iniziò (N.d.a: a fuggire per la vergogna) ad andarsene, esordendo con la scusa –Vado a stendermi sull’amaca, a schiacciare un pisolino. Che nessuno mi disturbi!-
-I-io invece mi vado a fare un bagno e dopo a prendere un po’ di sole.- disse Nami, ancora paonazza. I presenti, ancora sconvolti, decisero di non dare peso all’accaduto e di andare a divertirsi come potevano, tutti, tranne Robin e Sanji, che se la ridevano sotto i baffi (già, ma loro sanno perché ridono… voi –Nami e Zoro- lo capirete dopo, e sarà troppo tardi!). [è_é]
 

***

 
Dopo che i due piccioncini “prima-ci-abbracciamo-davanti-a-tutti-facendo una figura di-me**a-e-poi-ce-ne-andiamo” se ne furono andati, la calma era ritornata su quel piccolo sprazzo di spiaggia. Robin se ne stava tranquillamente a leggere un libro riguardante l’isola, seduta accanto ad un tavolino, con tanto di ombrellone (ecco dove va a finire tutto il budget…). Si accorse subito di Sanji che, sfoggiando un sexyssimo (contegno Robin!) fantastico costumino blu che gli arrivava alle ginocchia, si apprestava a raggiungerla, trasportando un vassoio con due bicchieri pieni di thè ghiacciato. Il cuoco posò il vassoio sul tavolino bianco, offrì una delle bevande alla donna, che accettò con piacere e si sedette accanto a lei. Tra un sorso e l’altro i due iniziarono a chiaccherare come vecchi amici, lanciandosi ogni tanto, quando uno dei due si distraeva, un’occhiata maliziosa e rilassata. Quando i bicchieri diventarono vuoti, Robin decise che era il momento di mettere al corrente il compagno della sua nuova scoperta.
-Sai, Sanji, ho appena scoperto, leggendo questo libro, che tra qualche giorno ci sarà una festa organizzata dal museo dell’isola, per inaugurare il nuovo planetario e per festeggiare l’estate. Può partecipare chiunque, a patto che indossi abiti eleganti. Per questo ho pensato che potremo andarci anche noi e fare in modo che Nami e Zoro facciano coppia per il ballo che si terrà quella sera.- disse Robin.
-E come pensi di fare? Sai che lo spadaccino troverà sicuramente una scusa per non andarci e soprattutto ballare con la mi… ehm, con Nami.-
-Non ti preoccupare! Ho già pensato a tutto. Zoro non potrà sottrarsi alla festa se è un ordine del capitano.-
-E quindi?- chiese Sanji.
-Basterà far trovare questo (tira fuori un depliant della festa con su scritto a caratteri cubitali “Cena GRATIS!”) a Rubber e vedrai che al resto ci penserà lui…- rispose l’archeologa, con una faccia che non prometteva nulla di buono.
-Sai, mia adorata Robin, a volte mi fai paura…- concluse Sanji.
 

***

 
-Ragazzi, guardate cosa ho trovato!- gridò Rubber, sventolando uno strano foglietto (anche se noi sappiamo di cosa si tratta, vero…? MUAHAHAHAH).
-Fa vedere, Rubber!- disse Usopp.
-Chissà di cosa si tratta…- disse Sanji, facendo finta di non sapere nulla.
-Nami! Puoi leggerlo tu? Sai, io non me la cavo molto bene…- le chiese il capitano.
-Ok… Allora *ehm-ehm*: “Signore e signori, l’isola di Pinkusukopion-to è orgoliosa d’invitarvi alla festa per l’inaugurazione del nuovo planetario del museo cittadino! Potrete ballare sulle note di meravigliosi valzer e mangiare le specialità dell’isola, il tutto a nostre spese. Basterà che le signorie vostre si presentino in abiti rigorosamente eleganti. Cena GRATIS!-
-WOW! È deciso: andremo a questa festa!- urlò entusiasta Rubber.
-Quando ci sarà?- chiesero Chopper e Usopp in coro.
-Qui c’è scritto che si terrà dopodomani.- rispose Nami.
-Potrò vedere tante mutandine… YOHOHOHOHO!-
-Dovrò rimediare un paio di pantaloni, allora!- sospirò Franky.
 
 
Angolo delle autrici
 
Questo è un regalino per tutti quelli/e che ci seguono. Ci dispiace di averlo fatto corto e per la mancanza delle nostre solite scenette. Il fatto è che siamo in partenza di conseguenza il capitolo è stato fatto in fretta e furia. Ci faremo perdonare dopo il nostro ritorn, ovvero dopo il 27.

 
Adios amigos,
 
Reb&Jude

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Capitolo 5
*** Una (dolce) chiacchierata a quattr'occhi ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata

 

Capitolo 5
Una (dolce) chiaccherata a quattr’occhi

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Nami stava rimirando il vasto mare blu, che in quel momento si presentava davanti ai suoi occhi. Era seduta sul bagnasciuga, lasciando che l’acqua salata le bagnasse dolcemente i piedi. Non faceva altro che pensare agli ultimi avvenimenti di quei giorni… o, per meglio dire, non faceva altro che pensare a Zoro! Ormai quel nome era sempre sulle sue labbra, pronto a essere pronunciato. Il bacio avvenuto tra lei e lo spadaccino non faceva che tormentarla, sia di giorno che di notte. Le era piaciuto proprio un sacco, per essersi impresso nella sua mente, così indelebilmente… (N.d.a Jude: e a chi non piacerebbe! :Q_________) Era così tremendamente confusa! Non sapeva che cosa fare… e poi l’abbraccio di quel giorno non l’aveva aiutata proprio per niente. Possibile che non riuscisse a toglierselo dalla testa?! Era così difficile dimenticare quel suo sguardo magnetico e misterioso, i suoi addominali scolpiti, i suoi capelli verdi, le sue labbra, le sue mani, il suo abbraccio forte e sicuro, le sue cicatrici (N.d.a Reb: i suoi denti, le sue orecchie… nient’altro?!)…
E chi se lo scorda più (N.d.a Jude: ...già…)! Ma allora che cosa doveva fare? Sputtanarsi (sì, perché non c’è termine più adatto di questo) e confessare tutto? Ovvero ammettere di essersi innamorata perdutamente di lui sin dal loro primo incontro? Dirgli che non poteva vivere senza di lui? Che non poteva fare a meno dei suoi litigi, della sua presenza, della sua voce burbera, del suo senso di “disorientamento” (carina questa, vero?), del suo coraggio, della sua forza (N.d.a Reb: Jude, taglia corto!  N.d.a Jude: ok,ok… non ti arrabbiare ç__ç) … sì, era proprio stra-cotta! (N.d.a Reb: aaah! Ce l’hai fatta!) Certo, accorgersene un po’ prima no, eh? E ora c’era anche la storia del ballo! Quanto le sarebbe piaciuto ballare con Zoro… ma cosa le veniva in mente?! Le era andato in pappa il cervello, forse?
- E’ meglio che mi vada a fare un giro per la città! Almeno non penserò a quell’idiota! – disse Nami.
Si alzò, si scrollò di dosso la sabbia dal suo costume a due pezzi bianco e si diresse verso la Thousand Sunny, cercando disperatamente di cancellare dalla sua mente tutto quello che fosse inerente a un certo spadaccino.

***

*Today I don’t feel like doin’ anithing… I just wanna lay in my bed…*
Quella canzone esprimeva perfettamente ciò che sentiva in quel momento Zoro: ovvero non aveva voglia di fare niente, voleva soltanto rimanere a poltrire nella sua adorata amaca. Anche se poltrire, era una parola grossa, perché per la prima volta nella sua vita lo spadaccino non riusciva a prendere sonno. La sua mente era rivolta a tutt’altro: a Nami per l‘esattezza. Ormai aveva capito cosa stava succedendo, era inutile negarlo. Si era innamorato perdutamente di lei! Certo, lui era il primo a pensare di non potersi innamorare, non era nella sua natura, nel suo DNA. Poi nella sua vita era piombata una certa ragazza, una bellissima e altrettanto odiosa ragazza, che aveva la capacità di farlo impazzire. La verità gli era crollata addosso come un enorme e pesante macigno, che era riuscito finalmente a fargli aprire gli occhi (sarebbe meglio dire l’occhio, ma… dettagli!). Aveva trovato un nemico impossibile da battere: l’amore. Aveva perso la battaglia: il cuore aveva prevalso e la ragione era andata a farsi fottere! (il solito linguaggio cortese e delicato…Zoro, sei uno scaricatore di porto!) Ora il problema era confessarlo. Capirai! Era già stato difficile ammetterlo a se stesso, figurarsi dirlo a qualcun altro. A Nami, poi! Forse avrebbe potuto approfittare del ballo e sputare lì il rospo… no, che idea assurda! Era meglio pensare a qualcos’altro, Nami non era il tipo da smancerie o cose simili, o almeno così credeva lo spadaccino. Non sapeva se lei ricambiava i suoi stessi sentimenti, anche se il bacio avvenuto tra loro gli aveva messo in testa non poche aspettative, perché la ragazza aveva ricambiato, ne era sicuro!
-È meglio che la finisca di farmi tutti questi problemi! C’è da pensare al dilemma dell’abbigliamento per la festa, perché nel mio guardaroba di certo non ci sono smoking o roba del genere.-
Dicendo questo, Zoro si alzò dalla sua comodissima amaca e prendendo la prima camicia che gli si era presentata davanti agli occhi, si diresse con passo deciso verso il centro cittadino, con la disperata intenzione di trovare un completo elegante per il ballo che si sarebbe tenuto di lì a poco.

 

***

 

-TOC TOC!-
-Chi è?-
-Sono Robin, posso entrare?-
-Sì, certo. Fa pure.-
Robin entrò nella cabina della sua compagna e si mise sopra a una poltrona, osservando Nami che si vestiva.
-Dove hai intenzione di andare?- chiese l’archeologa.
-Vado a fare shopping. Devo rimediare un abito per il ballo (e avrebbe dovuto aggiungere: “e sfuggire all’irrefrenabile desiderio di saltare addosso a Zoro e violentarlo seduta stante!”). Non ho niente da mettermi.-
-Se vuoi posso accompagnarti. Anch’io devo comprare un vestito per quell’occasione (e cercare in tutti i modi di farti incontrare lo spadaccino, facendo sì che voi due conigliate vi mettiate insieme).-
-Per me non c’è problema. Tanto te l’avrei chiesto comunque!- disse sorridendo Nami.
Due minuti dopo erano già pronte.
Missione: rimediare un vestito mozzafiato per la festa da ballo.
(musichetta di James Bond + scena a rallentatore, tipica dei film ^_^)
Nami si presentava con: capelli sciolti e ribelli, camicetta bianca annodata poco più sotto del seno, che lasciava intravedere il pezzo sopra di un bikini verde, una minigonna di jeans e un paio di zeppe bianche.
Robin invece aveva: i capelli legati in un elegante chignon che lasciava due ciocche libere ai lati del viso, un abitino moda anni ’50 blu a pois bianchi senza spalline, che terminava con un pantaloncino a palloncino, il tutto decorato da una cintina gialla in vita, un giacchettino bianco a coprirle le spalle e un paio di scarpe gialle col tacco.
-Perfetto! Siamo pronte per la missione shopping impossibile! Andiamo!- gridò Nami.
E così le due ragazze s’incamminarono per la strada che le avrebbe condotte al centro cittadino, pieno di negozi che aspettavano solo loro.

 

***

 

Era da ben 20 minuti che il povero Zoro girovagava per le vie affollate di Pinkusukopion-to, alla disperata ricerca di un negozio di abiti per uomo.
Doveva assolutamente trovare un fo*(bip)*issimo smoking per quell’ancora più fo*(bip)*issimo ballo! Chissà Nami come si sarebbe vestita… era vero che le stava bene qualsiasi cosa, però…. ma cosa caspita andava a pensare?!
-Mi sono proprio rinco*(bip)*to!- sospirò Zoro, portandosi una mano a coprirsi il volto.
Mentre cercava di non pensare (anche se senza risultati) alla bella navigatrice, Zoro, guardandosi intorno, notò un negozio recante la scritta: “Men World- tutto e di più per l’uomo”.
-Qui forse riuscirò a trovare qualcosa…o almeno così spero!- disse con tono poco convinto.
Curiosando tra gli scaffali e i reparti infiniti di quell’enorme negozio, dopo tanto errare e peregrinare, il ragazzo trovò finalmente un completo niente male.
-Allora anche lo spadaccino più buzzurro del mondo ha stile! Mi sorprendi, testa d’alga, credevo che non conoscessi questo genere di negozi e soprattutto questo genere di vestiario!-
-Possibile che tu riesca ad essere sempre tra i piedi, Mr. Cuoco col sopracciglio a carta igienica (battuta stupida di Reb che non centra una mazza...)!-
-Non ti permettere sai! Brutto scaricatore di porto dalla bottiglia facile (questa è di Jude, invece)!- gridò Sanji.
-Ripeti se hai il coraggio!-
-Sei anche duro d’orecchi adesso?-
-Ora ti affetto!-
-E io ti cucino per cena, come contorno d’insalata!-
Attirata dalla confusione del reparto “smoking”, una commessa (molto coraggiosa, oseremmo dire) si avvicinò cautamente ai due litiganti e cercò di richiamarli all’ordine, ricordando ai gentili clienti che quello era un negozio di alta classe e, soprattutto, di dominio pubblico.
Non vi dico Sanji che, appena notata la “dolce fanciulla”, cercò di saltarle addosso in un mare di cuoricini rosa, ma non aveva fatto i conti con la sua vittima: infatti la ragazza era cintura nera di arti marziali ed era munita di un potentissimo e fortissimo spray al peperoncino! Povero Sanji!
-Sei sempre il solito damerino Don Giovanni…- disse sospirando lo spadaccino.
-Non è colpa mia se vado matto per il gentil sesso. E poi vedo che anche tu ti stai dando da fare…- proferì il biondino, appena ripresosi dal tentato omicidio da parte della commessa di prima.
-Che vuoi dire?- chiese con sguardo perplesso Zoro.
-Intendo con Nami, cretino (Excalibur!!!!- cit. Soul Eater)! Non fare l‘ingenuo, tanto con me non attacca!- rispose Sanji, con aria di disappunto.
-Ma di che cosa stai parlando? Tra me e quella bomba sexy strega non c’è proprio niente!- replicò il ragazzo, cercando di mantenere il controllo.
-Sai benissimo a cosa mi riferisco, imbecille! Tu ti sei preso una bella cotta per lei! Lo sanno tutti, ormai!- recriminò il cuoco.
-Davvero lo sanno tutti?-
-Allora confessi! Lo sapevo che Robin ed io ci avevamo preso in pieno!- si lasciò sfuggire Sanji.
-Cosa centra Robin? Che cosa state architettando voi due?-
-Ehm… ca*(bip)*o… n-niente, noi non stiamo architettando proprio niente! Ma cosa ti viene in mente! Comunque, cambiando discorso, con quel completo che hai adocchiato, staresti proprio bene.- disse, indicando il completo che aveva notato prima lo spadaccino.
-Tu dici? Sai, io non me ne intendo di queste cose…- rispose un alquanto imbarazzato Zoro.
-Allora te lo dice un esperto: quello smoking ti starebbe perfetto!-
-Vorrà dire che prenderò quello, allora!-
Entrambi, carichi di buste e bustarelle (non pensate male! =_=’ hanno comprato anche altri accessori- donne/uomini di poca fede!), uscirono da quel negozio infernale (Zoro: citazione necessaria).
-Comunque, non un fiato su ciò di cui abbiamo parlato poco fa.- disse con fare minaccioso lo spadaccino.
-Ti riferisci a… ah, quello! Sì, sì, non ti preoccupare! Terrò la bocca chiusa, promesso!-
-Perfetto. Altrimenti non sai che fine ti farò fare…-
-Me lo posso immaginare…- disse Sanji, portando inconsciamente la mano a massaggiarsi il collo.

 

***

 

-Carino, questo! Cosa ne pensi Robin?-
-Lo credo anch’io.- le rispose dolcemente l’amica.
-Anche quest’altro è molto bello, non trovi? Uffa, non so quale scegliere!-
-Provali tutti e due e vedi quale ti dona di più. Se poi non riuscirai ancora a decidere, potrai prenderli entrambi. Non vedo dove sia il problema.- disse con aria risoluta Robin.
-Il problema c’è eccome! Non so quale dei due potrebbe piacere a Zoro… Oddio! L’ho detto ad alta voce, vero?- rivelò la navigatrice, colta sul fatto.
-Come al solito non sbaglio mai…- asserì la compagna, ridendo.
-Già lo sapevi?-
-Si vede lontano un miglio che ti piace Zoro e che a lui piaci tu, soprattutto!-
-Di che stai parlando? Una mocciosa come me non potrà mai piacere a uno come lui…-
-Come ti sbagli sorellina… scommetto che Sanji lo starà già facendo confessare, come da program… ehm, forse ho parlato troppo! Perché non mi sto mai zitta!- disse Robin, sussurrando le ultime parole.
-Che cosa centra Sanji? Che cosa state combinando voi due? Allora avevo ragione a sospettare! Vi lanciavate certi sguardi ultimamente…-
-Guarda che ti stai sbagliando di grosso! Io e Sanji non stiamo combinando un bel niente! E poi a quali sguardi ti riferisci?- farfugliò la povera ragazza in preda al panico e tutta rossa in viso.
-Perché sei diventata tutta rossa? Confessa: è successo qualcosa tra te e lui, dì la verità!- gridò Nami, col dito puntato verso Robin.
-N-no, non è successo niente! Se tralasciamo il quasi bacio…-
-IL QUASI BACIO?! Vi stavate per baciare anche voi?-
-Cosa intendi con quel “anche voi”?-
- N-niente, niente!... Cioè, in realtà, io e Zoro…-
-Tu e Zoro COSA?-
-Ecco, vedi….-
-Nami, PARLA!-
-Ok, ok… IO E ZORO CI SIAMO BACIATI!- disse tutto d’un fiato Nami.
-SIIIIIIIIIIIIII!- gridò Robin.
-Perché sei così contenta?- chiese con aria alquanto perplessa la navigatrice.
-Ehm… è che sono contenta per voi (e perché vuol dire che il mio piano sta andando a gonfie vele!)!-
-Ah…- sospirò Nami.
-Cos’è quell’aria triste adesso?- domandò l’archeologa.
-È che sono una stupida! Una povera stupida, ecco!- disse tra i singhiozzi.
-Perché dovresti essere una stupida? Perché anche tu sei umana e provi dei sentimenti, forse?-
-Il fatto che io provi dei sentimenti per uno come Zoro, ecco cos’è che non va! Uno con cui non avrò mai alcuna speranza di mettermici insieme!-
-E cosa te lo fa credere?-
-Me lo fa credere il modo in cui si comporta.-
-Le persone cambiano per amore e poi Zoro prova già qualcosa per te: lo si capisce dal modo in cui ti guarda e da come ti tratta. È sempre accanto a te, pronto a salvarti in qualsiasi situazione. Non so se l’hai notato Nami…-
-Smettila Robin! Smettila d’illudermi! Lui non fa altro che litigare con me e rispondermi male, disobbedire ai miei ordini, mettere in discussione la mia autorità, ubriacarsi, farmi ridere, salvarmi la vita e… lasciamo perdere, va!-
Robin sorrise. Sorrideva perché la sua amica non si accorgeva di niente, a causa della sua testardaggine. Non si accorgeva dello spadaccino, innamorato perdutamente di lei e che sicuramente credeva, anche lui, di non avere alcuna speranza con la bella navigatrice. Possibile che l’amore dovesse essere così difficile? Possibile che quei due non si accorgessero di provare reciproci sentimenti? L’amore li rendeva davvero ciechi a tal punto?
Chissà se anche per lei e Sanji era lo stesso, si chiedeva l’archeologa. Chissà se il suo amore era ricambiato dal cuoco. Sì, perché ormai sapeva di essersi innamorata di lui e non aveva problemi ad ammetterlo, come certa gente (non facciamo nomi…).
-Che ne dici se ce ne torniamo alla nave? Ormai è ora…-
-Sì, Robin. Hai ragione. È meglio se torniamo, altrimenti rischiamo di finire tutti i berry in vestiti e non credo che i nostri compagni ne sarebbero felici!- rispose Nami, finalmente col sorriso sulle labbra.
 

***

 

Sulla strada del ritorno, le due coppie di amici s’incontrarono (per puro caso, ovviamente… MUAHAHAHAH).
-Andato bene lo shopping?- chiese Sanji.
-Sì, non vedi?- rispose Robin.
-Permetti che ti dia una mano?- e così dicendo, prese le buste dell’amica e s’incamminò con lei a braccetto verso la nave.
Gli altri due erano rimasti a fissarsi imbarazzati, non sapendo bene cosa fare.
Zoro avrebbe voluto comportarsi come Sanji, anche se non era da lui fare il gentiluomo, ma non sapeva come avrebbe reagito Nami (conoscendola…), quindi decise di lasciar perdere.
La povera Nami non sapeva proprio cosa fare! Comportarsi come al solito? Forse era la scelta migliore.
-Sanji, sì che è un vero gentiluomo! Al contrario di te, maleducato! Non sai proprio come ci si comporta con una signora!-
-Io non vedo nessuna signora nei paraggi, altrimenti farei come quel damerino.-
-Sei sempre il solito! Ma d’altronde cosa mi potevo aspettare da uno come te…- dichiarò una Nami più che furente e con passo deciso iniziò a camminare per raggiungere gli altri due amici.
Zoro la raggiunse facilmente e con altrettanta facilità strappò di mano alla navigatrice le buste, dirigendosi verso la nave.
-Se volevi che ti portassi il carico, bastava chiedere.-
La ragazza rimase allibita: non si aspettava un simile gesto dallo spadaccino.
 
Il sole che tramontava dietro la nave proiettava le loro ombre sul terreno: erano distanti.
Forse, pensò Nami, un giorno quelle due ombre sarebbero state vicine, mano nella mano, pronte ad affrontare una nuova avventura, insieme. Chissà se loro strade erano destinate ad incrociarsi… magari non avrebbero fatto altro che viaggiare parallele, senza mai incontrarsi. Lei non lo sapeva.
-Col tempo capirò…- sospirò Nami.
-Che fai, non vieni?- le chiese Zoro, che nel mentre si era fermato, accortosi che la ragazza non lo seguiva più.
-Ehm, sì! Arrivo!- gridò la navigatrice, raggiungendolo.
E così i due, insieme, salirono sulla nave, dove li stavano aspettando i loro compagni.
 
 
 
Angolo delle autrici
 
Le autrici tirano un sospiro di sollievo.
Jude: è stato un vero e proprio calvario questo 5° chappy…
Zoro: non dirlo a me!
Reb: tu cosa centri?
Zoro: io centro eccome! Se non fosse per me questa storia non la leggerebbe nessuno!
Reb: sì, certo. Credici!
Jude: comunque avremmo potuto postarlo prima il capitolo se una certa persona, non voglio fare nomi…
Zoro: *cough* Reb *cough*
Jude:… non se ne fosse scappata a Capri all’ultimo momento, lasciandomi in preda al panico… vero, Reb?
Reb: ehm-ehm… non trovate che oggi sia una bella giornata?
Jude: è meglio se, non appena finisce l’angolo delle autrici, inizi a correre…!
Reb: o-ok…
Deb: ecco a voi la mitica, super, megagalattica Deb!!!
Usopp: chi è che mi ruba la scena???
 
Intanto nel retroscena
Sanji: sniff... sniff... odore di donna eheheheh!!!
Sanji entra in scena
 
Sanji: Mia adorata Debby-chwaaaan, fuggiamo insieme!!!!
Deb: siiiiiiiiiiiiiii!
Reb: *cough* è già occupato! Non azzardarti a toccarlo! *cough*
Deb: ehm... no! Cioè... volevo dire no! I-io amo Rubber!
Rubber: (con un cosciotto di carne in bocca) afmi mfe? Ofk!
 
Nami lo stende con un pugno
Nami: non si parla con la bocca piena! Maleducato!
Zoro: ha parlato “Miss Delicatezza”...
Nami stende anche lui =_=’
Nami: così impari!
Jude: Nami! Guarda che se continui così non avremo più attori disponibili per la storia e di conseguenza ti dimezzerò quel poco di stipendio che hai, perchè sarà colpa tua!
Nami: va bene, va bene...
Deb: perchè io sono importante!
Passa una balla di fieno
Reb: oOok. Per chi non lo sapesse, Deb è nostra cugina... purtroppo!
Deb: ehi! Stai scherzando?
Jude: muahahahahahah... stava scherzando!
Deb: Cribbio che scherzo!
Reb: finitela di fare Zelig!
 
Rubber: io non vedo l’ora di andare al ballo per strafogarmi a spese degli organizzatori... :Q___
Chopper: ommioddio Rubber!!! Chiamate un dottoreeeee, presto!!!
Franky: uff...possibile che tu non abbia ancora capito che sei TU l’unico dottore nel raggio di 100 km???
Chopper: hai ragione.... (con la faccia da cucciolo) mi dispiaceeeeee! ç.ç
Inizia a piangere
Reb: povero tesoruccio della mamma... vieni qui!!!
Reb spupazza Chopper
Zoro: sei un caso disperato...
Jude: Reb PIANTALA!
Reb:... DOVE?
 
Fine dell’angolo delle autrici
 
 
Ed eccoci ancora qui con un nuovo e terribile capitolo!
Dite la verità: non vi siamo mancate, vero?
Comunque, diciamolo, è tutta colpa di Reb e delle sue vacanze, perchè se n’è andata a Capri, fregandosene di tutto e lasciando la povera Jude in preda alle pulizie di settembre e ai compiti delle vacanze!
Alla fine siamo riuscite a postarlo, però, ed è questo quello che conta, no?
In più si è aggiunta all’ultimo momento nostra cugina Deb, una pazza scatenata, almeno quanto noi. Sarà una cosa di famiglia...
E ora vi lasciamo con l’aiuto dei Turbotubbies!
YEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
Trinky-Whisky
Stipsy
Lana
Pus
Turbotubbies... Turbotubbies.... fanno CIAO!
Lana: ciaociaociaociaociaociaociaociaociaociaociaociaociaociaociaociao...CRACK!
Reb: Zoroooooooo! ... ottimo lavoro!
Zoro: grazie...
Jude: sempre i soliti... ma cosa mi tocca sopportare...
 
Un enorme bacione!
Le vostre odiatissime e insopportabilissime,
 
Reb&Jude

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Capitolo 6
*** La serata giusta (per sputare il rospo) ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata
 
Capitolo 6
La serata giusta (per sputare il rospo)
 

Il giorno del ballo era finalmente arrivato, senza che nemmeno la ciurma di Cappello di Paglia se ne accorgesse.
Sulla nave fervevano i preparativi per il grande evento: c’era chi correva da una parte, chi in lavanderia per ritirare i panni, chi a truccarsi, chi a farsi la doccia... insomma un gran via vai di gente!
-Qual è il davanti di questi cosi?!- chiese Franky con aria disperata.
-Quei “cosi”, come li chiami tu, sono pantaloni e quello lì è il davanti!- rispose Sanji indicando la parte con la patta.
-Ah... grazie fratello! Sai, è la prima volta che me li metto...-
-E si vede...- aggiunse il cuoco.
-Per caso questa è buona da mangiare?-
-Rubber! Quella è una cravatta e non si mangia! Possibile che non sappiate queste cose basilari?- gridò ormai sull’orlo di una crisi di nervi il povero Sanji.
-Il cuoco ha ragione: possibile che tu non abbia mai visto una cravatta in vita tua, Rubber? Io me la riesco ad allacciare ad occhi chiusi, anche se io gli occhi non ce li ho! YOHOHOHOHOHO!-
-Io ho evitato il problema non mettendomela. Fatevi furbi!- disse Zoro.
-Ah, il solito marimo!-
-Zitto, damerino da strapazzo!-
-Come osi? Guarda, non ti distruggo solo perchè altrimenti rischierei di rovinarmi il nuovo completo di Gucci che ho indosso!- disse Sanji.
 

***

 
Dopo molte discussioni ed esaurimenti di Sanji (se non ci fosse lui, come faremmo?), i ragazzi della ciurma erano pronti, lindi e pinti per la festa.
All’appello mancavano solo Nami e Robin che come al solito si lasciavano desiderare un po’ troppo.
-Chopper, perchè non vai a chiamare le ragazze?-
-Ok, Franky! Corro!-
Dopo neanche cinque minuti, la piccola renna tornò dai suoi compagni maschietti.
-Dicono che possiamo tranquillamente avviarci, perchè ne avranno per un altro po’. Però hanno anche chiesto se qualcuno può gentilmente aspettarle e poi accompagnarle alla festa.-
Zoro e Sanji stavano per proporsi come accompagnatori, ma furono battuti sul tempo da Brook e Franky.
-Ci pensiamo noi!- dissero all’unisono.
-Perfetto! Ora possiamo andare. Non vedo l’ora di buttarmi a capofitto su quella montagna di prelibatezze...-
-Ehi, Rubber! Riprenditi, forza! Pensi solo a mangiare!- gli urlò contro Usopp.
Infine la banda di scalmanati si diresse verso il luogo ove si sarebbe tenuta la grande festa.
 

***

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La sala dove si stavano svolgendo i festeggiamenti si presentava come un enorme salone: marmi colorati, grandi finestre con vetrate, lampadari di cristallo, colonne altissime che arrivavano fino al soffitto e tavole imbandite ovunque. Inoltre c’era anche un’enorme orchestra che faceva muovere gli invitati a passi di romantici valzer, composizioni di fiori e piante esotiche sparse dovunque. I giardini esterni al palazzo erano decorati a festa con luci e statue antiche, di proprietà del museo.
Non appena i nostri pirati entrarono non poterono fare a meno di rimanere sbalorditi (tipica espressione con la bocca che tocca terra) dalla bellezza di quel posto.
 
-Ehi, marimo! Vuoi favorire?- gli chiese Sanji, offrendogli un bicchiere di champagne.
-Da quando in qua sei così gentile, cuoco da strapazzo?-
-Da quando mi sono innamorato...-
-Anche tu, eh? E di chi, se posso sapere?- domandò lo spadaccino.
-Penso che tu già lo sappia...-
-Non sarà per caso Nami la tua amata, vero?- urlò Zoro, in preda ad un impeto di rabbia.
-Stupido idiota! Certo che no! Mi sono innamorato di Robin, cretino!-
-Ah, meno male! Per un attimo ho temuto il peggio...- disse sospirando.
-Sei sempre il solito imbec...-
Sanji si bloccò di colpo, non riuscendo a continuare la frase.
-Ehi, sopracciglio a chiocciola, che ti prende?- gli chiese Zoro, non comprendendo il perchè dello strano comportamento dell’amico.
Seguì lo sguardo del biondo che puntava verso la grande scalinata che portava direttamente al salone e lì capì: stavano arrivando le due donne della ciurma.
La prima a scendere fu Robin: la bella archeologa indossava un lungo abito azzurro che lasciava intravedere tutta la schiena e con una scollatura molto profonda sul decolleté. Inoltre aveva lasciato sciolti i suoi lunghi capelli scuri, boccolati alle punte.
 
-Cuoco, datti una mossa!- gli sussurrò all’orecchio lo spadaccino.
Sanji, dopo aver deglutito rumorosamente ed essersi sistemato il nodo della cravatta, s’incamminò verso la sua amata e, offredole da vero gentiluomo il braccio, la portò via con sè.
 
E poi fu la volta di Nami. La sua Nami. Era bellissima: indossava un abito nero a bustino con spacchi che arrivavano all’inizio della coscia su entrambe le gambe, i capelli allisciati e in parte tirati indietro da una molletta.
Lo spadaccino rimase per un po’ a fissarla mentre scendeva la lunga scalinata, come imbabolato.
-Fratello, se continui a rimanere così, farai una brutta figura! Chiudi quella bocca e chiedile un ballo!- disse Franky al ragazzo, dandogli una piccola spinta.
 
Zoro non sapeva proprio come fare: si vergognava troppo vestito con quello smoking da damerino (N.d.a Sanji: ehi!  N.d.a Zoro: senza offesa...). Non aveva mai chiesto a una donna di ballare e, soprattutto, ballare un valzer!
Cercò di farzi forza e con passo deciso si diresse verso la bella navigatrice dai capelli di fuoco, con la ferma intenzione di chiederle di danzare.
-Nami, vorresti concedermi questo ballo?- le chiese, inginocchiandosi ai suoi piedi e facendole il consueto e romantico baciamano.
La ragazza non si aspettava un simile gesto, specialmente da uno come Zoro (che, diciamolo, sarebbe stato capace di prendere a parolacce anche la regina d’Inghilterra! N.d.a Zoro: ma come c*bip*o ti permetti?! N.d.a Reb: visto... che vi dicevo!).
Quindi, cercando di nascondere l’imbarazzo, la nostra Nami si lasciò trascinare dallo spadaccino fino al centro della pista da ballo. Lui le posò una mano dietro la schiena, all’altezza della vita (N.d.a Jude: precisiamo! Non come certi furbetti di mia conoscenza... vero Sanji? N.d.a Sanji: e chi non ne approfitterebbe...  N.d.a Reb: beh, ha ragione...) e, prendendo con l’altra la mano della ragazza, la strinse a sè.
I due innamorati si lasciarono trascinare dalla musica suonata dall’orchestra, muovendosi ai passi di un dolce valzer, senza mai smettere di guardarsi negli occhi. Perchè in quel momento così perfetto non c’era bisogno di proferir parola, a loro bastava uno sguardo per comprendersi, per far capire all’altro quanto non volessero essere in un altro posto che in quell’enorme salone di marmo, unico luogo dove potevano stare vicini senza preoccuparsi dei propri compagni che non avrebbero fatto altro che fraintendere e interrompere quel loro contatto, tanto desiderato.
Nami non potè fare a meno di notare Robin e Sanji fuori del balcone che dava sul giardino, persi a guardare le stelle della volta celeste, l’una con la testa poggiata sulla spalla dell’altro, abbracciati. Perchè anche il rapporto tra lei e Zoro non poteva essere come il loro? Perchè non poteva essere così perfetto e reciproco? Non capiva cosa ci fosse di sbagliato a desiderare una cosa del genere. Forse avrebbe dovuto solamente aprire il suo cuore al ragazzo e confessare il suo amore per lui. E se lui l’avesse respinta? No, Nami non avrebbe retto ad un simile rifiuto. Che fare, allora? Che fare?
-Ehi, Nami. Tutto bene?- le chiese Zoro.
-Ehm... sì, tutto bene. Ero solo sovrappensiero...- gli rispose.
-Ti andrebbe di uscire fuori? Ho dato un’occhiata al giardino prima ed è veramente bellissimo.-
-Sì, mi piacerebbe molto.- gli disse la ragazza, sorridendo.
 

***

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I due, ancora mano nella mano, si ritrovarono fuori delle mura del palazzo di marmo, tra cespugli di rose bianche e (soprattutto) lontano da occhi indiscreti (N.d.a: o almeno... così credevano è__é).
Era così romantico... le luci che decoravano gli alberi e le piante del verde giardino si confondevano con i puntini luminosi del cielo stellato, creando un’atmosfera magica.
Zoro non voleva lasciarsi sfuggire quell’occasione: doveva dichiararsi a Nami.
Colse una di quelle rose bianche e la porse alla navigatrice. Era la prima volta che Nami vedeva Zoro guardarla con quegli occhi così dolci ed era bellissimo! Non riusciva a scappare da quello sguardo che la faceva sentire così... così... non c’erano parole per descrivere come si sentiva in quel preciso istante!
Era la donna più felice del mondo: l’uomo che amava era lì, proprio davanti ai suoi occhi, vestito in modo impeccabile, anche se senza cravatta e con il colletto della camicia slacciata.
Per lei Zoro era l’uomo più sexy (N.d.a Jude: è proprio vero! *w*) e dolce che potesse esistere.
Improvvisamente lui interruppe quel magico silenzio che si era creato.
-Stasera sei bellissima...- le disse.
-G-grazie... anche tu...- gli rispose lei, tutta rossa in viso (fortuna che era buio!).
-Non trovi che sia una splendida serata (N.d.a Reb: è arrivato Capitan Ovvio!  N.d.a Zoro: perchè mi dovete rovinare così... >o<)?-
-Già... comunque, grazie per la rosa... è stupenda.- disse, guardando quel fiore con occhi sognanti.
Non quanto tele avrebbe voluto dire Zoro.
-Senti... ecco, io volevo chiederti... del bacio dell’altra sera, insomma.- le disse il ragazzo.
-Ehm... guarda che è stato tutto un incidente... è stata colpa di quei tre imbecilli, sai... quindi non ti preoccupare!- rispose Nami gesticolando freneticamente le mani.
-Ah...- sospirò Zoro, evidentemente dispiaciuto.
-...anche se...-
-Anche se?- chiese lui.
-Ecco, devo dire che non è stato poi così m-male...- borbottò sotto voce la ragazza.
-A me è piaciuto quel bacio, sai?- le sorrise dolcemente lui.
-D-davvero?- esclamò lei.
-...perchè era da tanto che volevo farlo.-
-Che cosa?! Anche tu?-
-Come anche tu?! Anche tu volevi baciarmi?!- esclamò lo spadaccino.
-Beh, sì... insomma... non saprei come dire... TU MI PIACI!- gridò.
-...-
-... n-non dici niente? Ecco, lo sapevo! Dovevo starmi zitta! Comunque non ti preoccupare, dimentica ciò che ho appena detto... mi passerà, i nostri rapporti non cambier-
Nami venne interrotta bruscamente da Zoro, che improvvisamente le prese il viso tra le mani e la baciò.
Non era come l’altra volta. Era più... bello! Con quell’atmosfera così magica e romantica, quel giardino pieno di luci e il fatto che non c’era nessuno, rendevano quel bacio stupendo!
Piano piano lei poggiò le sue mani sul petto del ragazzo e lui la strinse ancora di più a sè. Quando si separarono, continuarono a guardarsi intensamente negli occhi per capire cosa pensasse l’altro.
-Nami... io TI AMO!-
-Anche io ti amo, Zoro!-
E ripresero a baciarsi, per suggellare quel patto segreto fra loro due con solo la notte come loro testimone.
 

***

 
I due piccioncini, però non sapevano di essere osservati.
Infatti, un’altra coppietta, da un balcone del palazzo aveva assistito all’intera scena e ora se la stava ridendo, poichè era anche grazie a loro che quei due, così testardi e orgogliosi, si erano finalmente dichiarati.
 
 
Angolo delle autrici
 
Vi chiedamo umilmente perdono per questo mostruosissimo ritardo!
Le autrici si prostrano a terra.
Ma abbiamo avuto una caterba di compiti e non abbiamo potuto aggiornare prima!!! Sapete filosofia, letteratura ecc...
 
Reb: alloOOora! Che bella coppietta, vero Jude!!!
Jude: NON ME NE PARLARE!
Nami & Zoro: già, NON CE NE PARLARE!
Reb: eddai, ditelo che il BACIO vi è piaciuto...
Nami & Zoro: beh... ecco... a dire la verità... SI!
Jude: ZORO!
Zoro: mia adorata Jude, era solo un bacio!
Jude: ah davvero?! Solo un fottutissimo BACIO, vero?! Sei solo uno £$%%&$/$”%/@/%$! Ecco che cosa sei!
Zoro: come si vede che sei la mia ragazza! Questo è l’insulto che volevo sentire!
Jude: ...davvero?
Zoro: sì, stai migliorando!
Jude: oh Zoruccio mio! (gli salta addosso e fanno la pace)
Reb: beh se fate la pace così facilmente pensa quando Nami e il tuo Zoruccio faranno sesso!
(Reb accompagna la frase con vari gesti per sottolineare il concetto)
Jude: CHE COSA?! FARANNO SESSO?! Perchè non ne sapevo niente, anche se sono io quella che scrive???
Reb: te lo avrei detto prossimamente, dopo averti fatto opportunatamente ubriacare e firmare un contratto che mi dava tutto il diritto di farlo!
Jude: CHE?! Tu per caso Zoro ne eri al corrente?
Zoro: ma c-certo che n-no, pasticcino mio...
Jude: adesso faccio una strage... (Jude si prepara a FARE UNA STRAGE)
Reb: ommioddio! FRANKY!
Franky: io me la svigno, sorella!
Reb: qualcuno mi salvi! SANJI!
Sanji: Rebby-chwan! Mia adorata ora ti salvo io... dopo aver salvato Jude, naturalmente... o forse è il contrario... UFFA non so come fare! ( Sanji si mette in un angolino perchè non sa decidersi)
Jude: REEEEB! Preparati alla mia VENDETTAAAAAAAAA!
Reb:AIUTOOOOOOOOOOOOOO! Perchè sono tutti così imbecilli su questa nave?! RUBBER, almeno tu! Ti regalo quintali di carne se mi dai una mano con Jude!
Rubber: OK! (Rubber avvolge Jude con le sue lunghe braccia e la ferma)
Jude: LASCIAMI  BRUTTO IDIOTA!
Rubber: ehi, Zoro! Si vede proprio che è la tua ragazza...
Zoro: sì, lo so. È brava, eh?
Reb: comunque Zoro lo sapeva benissimo, visto che l’ha proposto LUI!!!
Zoro: ma che ca...
Jude: ZOROOOOOOOOOOOOO! Io ti UCCIDOOOOOOOO!
(Jude prende una delle katane di Zoro e inizia a rincorrerlo)
Zoro: AIUTOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Reb: non ti azzardare eh!!! Non mi uccidere il protagonista!!
(Reb prende le altre due Katane di Zoro e inizia a lottare con Jude)
Jude: togliti di mezzo, Reb!
Reb: non ce la farai! Muahahahahah!!!
(Reb con una stoccata fa perdere la katana a Jude e sta per darle il colpo di grazia)
Zoro: NOOOOOOOOO!!! (Zoro si para davanti a Jude) FERMATIIIIII REB!!!
Reb: ok! Tanto avevo vinto lo stesso!!
(Reb va via trotterellando)
Jude: Zoro, anche dopo tutto quello che ti ho fatto, tu continui a proteggermi?
Zoro: sì, perchè io, Jude, TI AMO!
Jude: oh Zoro, anch’io TI AMO! (Jude e Zoro si abbracciano)
E vissero per sempre felici e contenti.
 
THE END
 
Reb:... ma questo cosa centra?!
 
Fine angolo delle autrici
 
 
Ringraziamo tutte quelle che hanno recensito e ci scusiamo per non aver risposto ma andiamo di fretta. Al prossimo capitolo che vi anticipiamo, riguarderà, ovviamente, Robin e Sanji.
 
Un bacione a tutte voi lettrici/ori
 
Reb&Jude

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Capitolo 7
*** Un piano (quasi) perfetto ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata
 

Capitolo 7
Un piano (quasi) perfetto

 

-Il nostro piano ha funzionato alla grande! Non trovi, mia dolce Robin?-
-Come volevasi dimostrare! Sappi mio caro Sanji, che io non sbaglio mai.-
-Lo so...-
-Perchè adesso mi guardi così Sanji? Ho qualcosa che non va?- disse Robin, guardandosi dalla testa ai piedi, in cerca di un qualche cosa che non andasse bene.
-No. Stavo solo pensando a quanto fossi bella questa sera e a quanto la luna piena ti debba invidiare in questo momento.-
-...grazie del complimento, Sanji. Anche tu non sei niente male stasera...-
 
I due continuarono a fissarsi, chiedendosi se quello fosse il momento giusto per dichiararsi all’altro. Infondo erano riusciti a far mettere insieme Nami e Zoro, no? Perchè anche loro non potevano provarci?
Senza riflettere, Sanji prese delicatamente la mano della donna nella sua, come per instaurare una specie di contatto con lei, o forse anche per interrompere quell’imbarazzantissimo silenzio.
Lei, come se fosse la cosa più naturale del mondo, si lasciò andare a quel gesto e si avvicinò di più al cuoco.
Nessuno dei due parlava. Non sapevano che dirsi. Avevano paura, paura che quel momento fosse solo un sogno, uno dei tanti, o che stessero fraintendendo le intenzioni dell’altro, che invece di essere un gesto d’amore, come pensavano, fosse solo un semplice gesto d’affetto.
 
Robin aveva ideato un piano geniale per far dichiarare lo spadaccino e la sua dolce sorellina, ma non aveva calcolato il suo coinvolgimento emotivo con il cuoco. Quindi, alla fine, era riuscita a realizzare un piano quasi perfetto. Era caduta nel suo stesso tranello, per così dire. Il suo progetto non solo aveva fatto avvicinare le iniziali vittime, ma anche gli ideatori. E non era un problema da poco!
 
Ora la donna si trovava costretta a scegliere se continuare e lasciar crescere quel sentimento che andava nascendo oppure stroncarlo definitivamente. Riusciva a capire che lo sguardo dell’uomo di fronte a lei era più che sincero. Lo sentiva. Ma allora che fare?
 
Sanji continuava a guardarla dritto negli occhi. Non riusciva a muovere nemmeno un muscolo. Era troppo bello perdersi negli occhi scuri di lei (N.d.a Jude: già, perchè in realtà Robin ha gli occhi marroni, per chi non lo sapesse... andatevi a vedere il manga se non ci credete!), così profondi e impenetrabili... Era più forte di lui. Non riuscì a resistere. Si sporse verso la donna, nel (quasi) disperato tentativo di assaporare le sue labbra.
Anche Robin era pronta a ricevere quel bacio, ma... vennero (per l’ennesima volta) interrotti!
 
-Ehi, Sanji! Robin! Che state combinando là fuori?-
 
I due interessati, colti sul fatto, si allontanarono velocemente, molto imbarazzati.
 
-Non stavamo facendo proprio niente, Rubber!- gridò il cuoco.
-Voi due non me la raccontate giusta...-
-Ehi, Signor Nasolungo, cosa stai insinuando?-
-Niente... solo che è strano vedervi da soli... al chiaro di luna... lontani da occhi indiscreti... insomma, qualche dubbio viene.-
-È meglio se te li fai passare questi dubbi, altrimenti ti consiglio di guardarti le spalle, cecchino dei miei stivali...!- disse con tono minaccioso Sanji.
-Ah, ok! Volevo solo sapere dove si sono cacciati Nami e Zoro.-
-Mi spiace, capitano, ma non abbiamo proprio la più pallida idea di dove possano essersi cacciati quei due.- rispose con aria (fin troppo) tranquilla Robin.
-Ci stavate cercando?-
Lo spadaccino e la navigatrice, ancora mano nella mano, comparirono come dal nulla e si unirono alla conversazione.
-Che avete da essere così contenti, voi due?- chiese con aria sospettosa Usopp (mai una volta che si facesse gli affaracci suoi!).
-Nulla in particolare. È che ci stiamo divertendo proprio un sacco a questa festa!- rispose Nami, scambiandosi sguardi d’intesa con Zoro.
-Comunque, ragazzi, direi che è proprio l’ora di tornare alla nave.- aggiunse la navigatrice.
-Noooooooooooooooo! Ti prego, Nami!- gridò Rubber.
-Sì, è vero. Non potremmo aspettare ancora un po’? Almeno per vedere i fuoghi d’artificio?- la supplicarono Chopper, Usopp, Brook e Franky in coro.
-E va bene! Ma poi tutti sulla nave senza discutere, ok?-
-Sissignora!- dissero mettendosi sull’attenti.
 
I fuochi d’artificio furono semplicemente spettacolari: fasci di luce variopinti e brillanti, di ogni forma e dimensione. Fantastici!
La ciurma rimase lì, fuori sul balcone del palazzo, con gli occhi sbarrati a fissarli.
Lo spadaccino non potè fare a meno di cingere con un braccio la vita della navigatrice, che nel frattempo aveva poggiato la testa sulla spalla del ragazzo. Un gesto del tutto naturale per loro, così innamorati. Non pensavano alle possibili congetture che si sarebbero potuti fare i loro compagni, perchè in quel momento era come se si fossero estraniati dal mondo che li circondava: c’erano solo loro e basta, felici di stare insieme.
 
Robin li guardò, con un mesto sorriso sulle labbra. Era felice per la sua sorellina, che era riuscita finalmente a trovare l’uomo dei suoi sogni: quel testone di uno spadaccino.
E dire che era anche merito suo se quei due si erano riusciti a dichiarare, no? Perchè anche per lei non c’era qualcuno che nell’ombra manovrava i fili per farla mettere con il cuoco, uomo che ormai non faceva altro che affollare i sogni della donna?
Ormai se lo chiedeva da un paio di giorni. Poco prima era pronta a lasciare che le sue labbra si unissero con quelle del biondo, ma sfortunatamente il suo proposito era sfumato, un po’ come i fuochi d’artificio che stava guardando in quel momento.
I pensieri di Robin furono interrotti improvvisamente da una piacevole sorpresa: Sanji le aveva circondato gentilmente la vita, stringendola a sè. Lei si voltò verso l’uomo e gli sorrise dolcemente.
I due continuarono ad ammirare lo spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi, contenti di essere uniti in quel modo, abbracciati e sicuri di provare gli stessi sentimenti.
 

***

 

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La mattina seguente tutta la ciurma si svegliò che era quasi ora di pranzo, a causa della notte brava passata la sera prima alla festa.
Ma c’era anche chi non voleva alzarsi dal letto, non perchè avesse la classica dopo-sbornia, ma perchè aveva ben altro da fare...
Nami aprì gli occhi e rigirandosi tra le lenzuola si accorse di non essere sola: infatti, accanto a lei c’era Zoro, che ancora sonnecchiava e teneva la ragazza avvinghiata a sè. Inoltre era nudo (N.d.a Jude: *w* - sviene  N.d.a Reb: Muahahahah!)! La navigatrice, meravigliata da quella presenza, restò interdetta sugli avvenimenti postumi alla festa. Poi, d’un tratto, tutto le tornò in mente: lei e lo spadaccino che ballavano, il giardino pieno di luci, lui che le dava una rosa, la sua confessione, il bacio e... loro due che scopavano!!! Com’era potuto succedere?! Neanche nei suoi sogni più proibiti lei e Zoro facevano sesso in quel modo! ... O forse sì...? Cristo!
La passione li aveva trascinati fino a quel punto?! MIODDIO!
Nami non potè fare a meno di arrossire e ridere allo stesso tempo.
-Buongiorno mocciosa...- esordì Zoro con voce dolce e sensuale. (N.d.a Jude: ora giuro che l’ammazzo! Quel fedigrafo che non è altro! Brutto str***o doppio giochista!!!  N.d.a Reb: Jude! Calmati! Aspetta almeno fino all’angolo delle autrici per conciarlo per le feste, no?)
Lei, presa di sorpresa, arrossì ancora di più: possibile che non fosse tutto un sogno?
Poi, come se fosse una cosa normale, piano piano si avvicinò al ragazzo e gli diede un dolce bacio a fior di labbra dicendo:
-Buongiorno a te, cavernicolo...-
-Magari potessi svegliarmi così tutte le mattine...-
-E perchè non potresti?-
-Cos’è? Un invito a dormire con te tutte le notti, per caso?- disse ghignando maliziosamente.
-Forse...- rispose lei con la stessa espressione, altrettanto sexy (o almeno, così pensava lo spadaccino...).
Zoro trascinò sotto di sè la ragazza e iniziò a baciarla con passione.
-Ti va di iniziare il secondo round?- le chiese a un certo punto.
-Non rischiamo di far insospettire gli altri?-
-Naah... e poi sicuramente saranno tutti ancora sotto le coperte.- rispose lui, sicuro di sè.
-E va bene...- disse Nami ridendo.
I due finirono nuovamente sotto le bianche lenzuola, fregandosene altamente dei loro compagni, all’oscuro di tutto. Beh... quasi tutti... (u.u)
 

***

 
Possibile che quei due non potessero abbassare il volume?! Le loro grida di piacere rimbombavano per le pareti della stanza della povera Robin. Se volevano tenere segreto il loro rapporto avrebbero fatto meglio a controllare prima di avere la stanza insonorizzata! Era chiedere troppo?
L’archeologa era rimasta alzata tutta la notte perchè presa da una lettura interessante ma anche a causa dei gorgheggi dei due amanti della porta accanto.
Era davvero imbarazzante...
Fortuna che la camera dei ragazzi della ciurma era al piano inferiore, altrimenti... Robin non osava immaginare cosa sarebbe potuto succedere!
Alla fine la donna prese l’ardua decisione di abbandonare la sua camera e lasciare i due piccioncini alle loro “faccende”.
 
Decise di andarsi a preparare un bel caffè e quindi si diresse verso la cucina della nave, pensando di non trovarci nessuno a quell’ora (anche se erano le 11:30 del mattino...).
Con sua grande sorpresa trovò il cuoco, già intento a preparare un pranzo-colazione (o “brunch” per essere pignoli).
-Buongiorno, Sanji-kun!-
-Buongiorno, mia adorata Robin-chwan!- la salutò lui, senza staccare gli occhi dai fornelli.
 
Robin, in realtà, avrebbe voluto parlare dei fatti dell’altra sera, di quei gesti e sguardi che si erano scambiati. Forse, però, non era il momento più adatto e sarebbe stato meglio discuterne più avanti. Ma quando le sarebbe capitato nuovamente di restare da sola con Sanji? Bisognava cogliere l’attimo, si disse l’archeologa (N.d.a Jude:  CARPE DIEM! Di Orazio! –fa una faccina compiaciuta è_é-  N.d.a Reb: smettila di fare la saputella!  N.d.a Jude: UFFA! Non si può dire nulla in questa FanFiction! >.<).
-E così il nostro piano ha funzionato. Nami e Zoro se la stanno spassando...- Robin si diede mentalmente della stupida per aver esordito con quella frase assurda.
-Già...- disse quasi ringhiando Sanji, piegando il mestolo (di puro acciaio inox!) che aveva in mano (N.d.a: ecco come va a farsi fottere il nostro budget... =_=’).
La donna si avvicinò al cuoco, ormai in procinto di avere una crisi di nervi e gli poggiò delicatamente una mano sulla spalla.
Lui di scatto si voltò verso di lei, con uno sguardo malinconico, come in cerca di comprensione.
L’archeologa, vedendolo in quello stato, d’istinto lo abbracciò, con l’intenzione di fargli capire che lei c’era ed era pronta a stargli vicino.
-Anche tu, prima o poi, mi abbandonerai, vero? Come Nami...-
-No. Ci sarò sempre per te. Come potrei abbandonarti? In fondo sono la tua “Robin-chwan”, no? E poi Nami non ti ha lasciato: lei sarà sempre tua amica, solo che adesso c’è qualcun altro che tiene alla sua vita più di ogni altra cosa e che saprà renderla veramente felice.-
Sanji si staccò un poco, ma sempre stringendola tra le sue braccia e iniziò ad accarezzarle il viso, continuando a guardarla negli occhi. Piano piano si avvicinò alle sue labbra, fermandosi a pochi millimetri da esse, come se volesse un’ultima conferma dalla donna, prima di arrivare al punto di non ritorno.
Robin, di tutta risposta, lo prese per il colletto e fece aderire le sue labbra con quelle di lui, in un lungo e appassionato bacio (N.d.a: era ora! Finalmente! –le autrici stappano bottiglie di champagne, lanciano petali, coriandoli e grida di soddisfazione).
I due innamorati (che bello ^_^) si divisero solamente per mancanza di ossigeno e Sanji, dopo averla guardata negli occhi per farle capire le sue intenzioni e intuendo la risposta affermativa di lei, la prese in braccio e la portò in camera (dopo aver spento i fornelli naturalmente! Ricordate: mai lasciare il gas aperto quando non si cucina! –regola #2 del “Manuale del perfetto cuoco”, a cura di Sanji Gambanera. Nelle migliori edicole!) dove riuscirono finalmente a unirsi e ad amarsi completamente.
 
 
 
Angolo delle autrici
 
Reb inizia a fare il ballo della vittoria (caramel dance) portandosi dietro tutta la ciurma!
 
Reb: Forza, tutti insieme!!!
Rubber: ma io voglio fare danza kuduro! >.<
Nami: siiiii!!! Dai!
*Tutto lo staff si mette a ballare danza kuduro*
“Las manos arriba cintura sola
Da media vuelta danza kuduro
No te canses ahora que esto solo empieza
Mueve la cabeza danza kuduro”
Chopper: YEAAAAAAAAH!
Nami: ma dove sono finiti Robin e Sanji? Si stanno perdendo tutto il divertimento...
Reb: ... non credo proprio!
Jude: perchè scusa?
Reb: io non so niente v.v
Jude: non mi vorrai dire che sono ancora in camera?!
Usopp: mi sa di sì...
*Sguardo fulminante di Reb verso Usopp*
Usopp: nemmeno io ne so niente!
Reb: comunque Jude: no, non sono in camera. Robin sta solamente “aiutando” Sanji a “cucinare”...
Jude: aaah... ok! ^_^ mi fido.
Reb: (non dovresti...) MUAHAHAHAH!!!
Jude: cos’è quella risata malvagia?
Reb: quale risata malvagia??? CoOomunque, Jude, tu non dovevi fare “qualcosa”, durante l’angolo delle autrici, a “qualcuno”???
*Reb indica con la testa un più che tranquillo Zoro*
Jude: “qualcuno”? chi?
*Reb costruisce delle enormi freccie illuminate sulla testa di Zoro*
Jude: aaah... ZORO!
*Jude gira la testa tipo esorcista*
Zoro: a-amore! Che c-cosa c’è?
Reb: OHI OHI OHI!
*Reb continua a ballare danza kuduro*
Jude: tu e quella pu***na di Nami non avete fatto sesso veramente, GIUSTO?
*Reb scappa*
Jude: ReEEeb! È RIFERITO ANCHE TE!
Reb: Ma porc...! Dimmi!!!
Zoro: i-io non p-potrei maaai... e t-tu lo sai vero, tesoruccio?
Reb: (raccontale a qualcun altro ‘ste cazzate Zoro! Diglielo e facciamola finita!!! Tanto glielo farai dimenticare... e noi sappiamo come!) *sguardo malizioso*
Zoro: (così non mi aiuti REB!)
Jude: che cosa state confabulando VOI DUE?
Zoro: n-niente confettino mio! ^_^’
Reb: (evita di balbettare spadaccino da 4 soldi!!!) Jude, sorellona adorata...ehm...ok! basta, facciamola finita una volta per tutte! Zoro e Nami...
Zoro: ... no, ti prego Reb!!!
Reb: ... non hanno assolutamente fatto sesso!!!
*Zoro tira un sospiro di sollievo*
Jude: davvero?
Zoro: ma certo, dolcezza!
*Jude stritola abbraccia Zoro, il quale fa il segno della vittoria a Reb*
Reb: (mi devi un favore, Marimo!)
Jude: c’è un problema... come sfogo adesso la mia ira?
Rubber: fai come faccio io: mangia!
Jude: noooooooooooo... voglio picchiare qualcuno... >.<
Reb: non guardare me!!! Io ho già salvato la vostra relazione!
Jude: ma allora chi c’è rimasto... Robin e Sanji sono in cucina... Usopp e Rubber stanno pescando... Chopper non lo posso menare perchè è il “protetto” di Reb... ah!
*le si accende una lampadina*
Jude:...FRAAANKY! BROOOOOOK! *li chiama con una voce molto dolce*
Franky&Brook: dicci! ^_^’
Reb: al mio segnale, scatenate l’inferno!!!
Jude: questa-è-... una FANFICTIOOOOOOOOOOOOOOOON!
 
 
Fine angolo delle autrici
 
Buongioooooooooorno!!!
Perdonate il nostro ritardo!!! Ma l’influenza ci aveva messo K.O., come anche il blocco dello scrittore...
Speriamo che anche questo capitolo vi piaccia! Fatecelo sapere: qualsiasi vostra opinione è ben accetta!!!!
Recensite numerosi ^_^
Le vostre,
 
Reb&Jude

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Capitolo 8
*** Questa è la (mia) cucina! ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata

Capitolo 8
 
Questa è la (mia) cucina!
 




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Robin aprì piano gli occhi, svegliata dai raggi di sole che attraversavano la pallida tenda della finestra di fronte a lei.
Le bastò poco per realizzare dove si trovasse e chi la stava stringendo ancora a sè, riempiendola di baci.
-Che dolce risveglio, Sanji...-
-Non dirlo a me...- le rispose lui, continuando a posarle dolci baci sulla sua pelle ambrata.
-Sai... stavo pensando che, in fondo, anche per noi è arrivato il “lieto fine”, no?-
-Possiamo dire di sì. Anche noi ce lo meritavamo. Dopo aver aiutato quel buzzurro a conquistare la dolce Nami, toccava anche a noi il nostro momento di felicità.-
-Secondo te dovremmo dirlo agli altri di... “noi”?- gli chiese Robin, voltandosi verso di lui.
-Credo di sì. Sarebbe scorretto da parte nostra non parlagliene e renderli partecipi, no?-
-Hai ragione. Quando pensi che dovremmo farlo?-
-Potremmo farlo anche oggi, per me. Ma se tu credi che sia meglio aspettare, non c’è problema.-
-Che ne dici se aspettiamo un paio di giorni? Giusto per vedere come va e come procedono anche Nami e Zoro.-
-Ogni tuo desiderio è un ordine per me. Credo che i nostri compagni dovranno aspettare un po’ per la colazione...- le sussurrò Sanji, tornando a baciarla.
-...dici?- rispose Robin, con un dolce sorriso sulle labbra.
(N.d.a: se continuano così, mi sa che Rubber e gli altri rimarranno proprio a digiuno...! è_é)
 

***

 
-Uffa! È già ora di pranzo e Sanji non ha preparato un bel niente!- gridò Rubber, con lo stomaco che brontolava a più non posso.
-È molto strano... che si sia sentito poco bene?- ipotizzò Usopp.
-Così, all’improvviso?- chiese Brook.
-Può essere...- disse Franky – Tu, Chopper, ne sai qualcosa?-
-No, non ne ho proprio idea.- rispose con la faccia un po’ sconsolata (N.d.a Reb: com’è adorabile! *_*) la piccola renna.
-Che ne dite se per oggi ci arrangiamo da soli? Chi di voi sa cucinare?- domandò il cecchino.
-Ehm... io mi intendo solo di motori. Non so nemmeno prepararmi un panino al prosciutto da solo...- affermò il cyborg.
-Io sono bravo solo a mangiare! Lo dice anche Sanji.- disse il capitano (N.d.a Jude: con il suo solito sorriso da ebete, aggiungerei!).
-Io, invece, non ho mai cucinato in vita mia...- proferì il piccolo dottore.
-Io non riuscirei a capire nemmeno se il cibo è buono... perchè io il naso non ce l’ho! YOHOHOHOHO!-
-Che banda di imbranati (N.d.a: parla lui... =_=’)! E va bene. Vorrà dire che il grande capitano Usopp vi darà lezioni di cucina! Sanji, infatti, anche se non lo vuole ammettere, ha imparato da me, sapete?-
-Sei fantastico Usopp!-
-Sì, lo so, Chopper. Oggi la ciurma di cappello di paglia preparerà il pranzo!-
-YEAHHHHHHHHHHH!- gridarono tutti in coro.
(N.d.a: speriamo bene... povera cucina e povero Sanji!)
 

***

 
La scena si apre su uno studio televisivo, dove sta per andare in onda un’altra entusiasmante puntata di “Cotto e mangiato... da Rubber”!
 
-Salve... sono Usopp Sogeking e questa è la mia cucina! Oggi vi insegnerò a cucinare “Pollo ripieno alla diavola” (N.d.a: i polli... non c’è bisogno che vi stiamo a spiegare chi siano e il diavolo, beh... lo capirete più tardi). Forza! Mano a pentole e padelle!-
 
Chopper: Usopp... Rubber si sta mangiando gli ingredienti...
Rubber: nofn hafi vfisto il titfolo?
Chopper: sì, però... tu dovresti mangiare quando abbiamo finito!
Usopp: lascialo fare, Chopper. Iniziamo a cucinare! Prendete il pollo e sbattetelo violentemente sul banco da lavoro, per renderlo più... morbido.
Franky: ma sei proprio sicuro che si faccia così?
Usopp: ma ceeeeeeeeeeeeeerto! F-I-D-A-T-I D-I M-E.
 
Tutti iniziano a sbattere a destra e a manca i loro polli. Ci sono cosce e alette di pollo che volano per tutto lo studio!
 
Usopp: adesso che il pollo si è “ammorbidito”, possiamo farcirlo. Prendete del caviale e ficcatecelo dentro...
Tutti: fatto!
Usopp: ora è il momento del purè di patate...
Tutti: ...ok.
Usopp: una pianta che tenete in casa...
Tutti: ma tu sei proprio sicuro Usopp, eh...
Usopp: adesso un po’ di vodka... giusto una tanica!
Tutti: va beh...
Usopp: il gattino della vostra vecchia vicina...
Tutti: ... sì...
Usopp: ... infine aggiungete un’intera bottiglia di tabasco e spennellate il pollo con della vernice per parquet!
Tutti: se lo dici tu...
Usopp: perfetto! Ora infornate e lasciate cuocere per circa una decina d’anni a 3200 °C.
Tutti: fatto!

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Usopp: ecco il vostro bellissimo “pollo ripieno alla diavola”! Sentite che buon profumino? Cotto e mangiato da... RUBBER! Chi ti ha dato il permesso?!
Rubber: tanto è finita la puntata, no?
Brook: sei un caso disperato, capitano!
 
I ragazzi vengono interrotti dal rumore che fa la porta della cucina/ studio spalancandosi.
 
Sanji: cos’è tutto questo rumor... COSA CASPITA AVETE COMBINATO NELLA MIA CUCINA?! E COME VI SIETE CONCIATI?!
 
Usopp(rivolgendosi alla telecamera): ehm, ora un minuto di pubblicità e poi ci ritroveremo qui... se saremo ancora vivi! (ç.ç)
 

***

 
La cucina del povero Sanji era un vero disastro! Farina, cibo e utensili dappertutto. Inoltre, i nostri cinque combina-guai avevano indosso dei ridicoli grembiulini a fiori. Usopp, poi, aveva una parrucca in testa ed era tutto truccato.
Sanji non sapeva se piangere o ridere.
 
Robin si trovava dietro le spalle del cuoco e aveva assistito a tutta la scena.
 
-Dai, Sanji. Ti do una mano a pulire.- disse al ragazzo, sorridendogli dolcemente.
-O-ok. E voi, branco d’imbecilli: FUORI DI QUI! -
 
All’improvviso arrivarono anche Zoro e Nami, attirati dal rumore.
 
-Cosa sta succedendo qui, Robin?- chiese la navigatrice.
-Come al solito Rubber e gli altri hanno combinato un disastro e... –
-... e il biondino è andato fuori di testa.- finì la frase lo spadaccino.
-Esatto.- sospirò rassegnata Robin – coOomunque, Nami, io e te dobbiamo fare una bella chiacchierata...-
-D-davvero? Ok.-
 
La ragazza sapeva già a cosa si riferiva la sua sorellona, ma anche lei aveva sentito dei rumori quella mattina provenire dalla sua stanza. E sicuramente Robin non aveva fatto le pulizie di primavera! La chiacchierata sarebbe durata a lungo...
 
-Vado ad aiutare Sanji a pulire. Lascio a te, sorellina, la strigliata da fare ai ragazzi.- disse l’archeologa, brandendo scopa e straccio (N.d.a Jude: ma da dove sono spuntati fuori?!  N.d.a Reb: ah, non chiederlo a me!).
 

***

-Quegli idioti riescono a farmi uscire dai gangheri tutte le sante volte! –
 
Sanji proferì quell’affermazione sbattendo il povero straccio che teneva in mano e che stava utilizzando per ripulire il disastro combinato dai suoi compagni.
 
-Sai che non lo fanno apposta…- gli disse dolcemente Robin.
-Perché continui a difenderli, mia dolce metà?-
-Perché so già la punizione che li aspetta: ho incaricato Nami di dargli una bella strigliata…-
-Ah… capisco. Ben gli sta! Infondo se la sono cercata loro…-
-Sì, è vero. Però la “ramanzina” di Nami non l’augurerei nemmeno al mio peggior nemico!-
-… hai ragione. Forse dovrei intercedere per loro…- disse sconsolato il cuoco.
-… o forse lasciare che se la sbrighino da soli.-
 
Il biondo non potè fare a meno di guardare la sua amata con espressione allibita.
 
-Che?! Prima mi dici che non se lo meritano e poi che dovrei lasciarli in balia dell’ira funesta della miglior navigatrice dei sette mari?!-
-Esatto. Dovranno imparare prima o poi. Vedrai che non lo faranno più.- gli rispose sorridendo Robin.
-Farò come mi dici tu. Ma solo perché ti amo, intesi? Poi non ti lamentare se non avrai più un capitano, un medico, un cecchino, un carpentiere e un violinista.-
-…-
-Allora? Non dici niente?-
-No, è che… anche io ti amo.-
-Lo so.-
Il cuoco si avvicinò lentamente alla bella archeologa e le diede un bacio a fior di labbra, per poi ritornare entrambi alle proprie faccende.
 
Intanto sul ponte della Sunny…
 

***

 
-MA COME CASPITA VI E’ VENUTO IN MENTE DI CUCINARE?!-
 
Le urla di Nami riecheggiavano per tutto il Grande Blu, tanto erano forti. Quei poveri disgraziati di marinai, colpevoli solo di aver cercato di fare una buona azione, stavano fermi a sorbirsi le grida della loro compagna, vero capitano di quella nave.
 
-Ci dispiace tanto Namiiiiiii! Perdonaci!-
-Ti supplichiamo in ginocchiooooo!-
-SMETTETELA DI FRIGNARE! Non si addice a dei pirati con delle taglie come le vostre (escluso Chopper…)!-
-Ehi!-
-Scusa Chopper.-
-E che altro possiamo fare in un momento come questo?-
-Ve lo dico io cosa potete fare: comportarvi da veri uomini e affrontare la terribile conseguenza delle vostre inenarrabili azioni!-
-Qual è la nostra pena?-
-La devo ancora decidere, Usopp. Deve essere qualcosa di talmente spaventoso da rimanere per sempre impresso nelle vostre menti, impedendovi di commettere altre sciocchezze…-
-NOOOOOOOOO!-
-Zoro! Perché non fai niente per salvarci?- gli chiese in lacrime Franky.
-Perché non potrei niente contro la furia della strega (e per altri motivi che non sto a spiegarti… è_é)- rispose con tono freddo lo spadaccino.
 
La bella navigatrice non potè fare a meno di guardarlo e di notare come il solito soprannome strega fosse stato detto con un tono molto più dolce rispetto a tutte le altre volte precedenti. Sorrise, perché questo non poteva che renderla felice ma sentì anche una strana morsa allo stomaco, dovuta sicuramente al senso di colpa che provava poiché non poteva esprimere i suoi sentimenti alla luce del sole. Quanto avrebbe voluto saltare addosso al suo uomo e baciarlo di fronte a tutti i suoi compagni, senza vergognarsi di essersi innamorata di quello stupido spadaccino…
Quest’ultimo si accorse del dolce sguardo rivolto a lui da Nami e le sorrise di rimando, cercando di farle capire che anche lui provava le stesse cose.
 
-Allora?-
-Qual è questa pena talmente spaventosa che ci rimarrà impressa per sempre eccetera eccetera…?-
-Non siate impazienti, mie adorabili vittime… TROVATO!-
 
La strana luce che brillava negli occhi della navigatrice non prometteva niente di buono…
 
-Dato che è stata tutta colpa del vostro stomaco, ho trovato la giusta pena che fa per voi: resterete a digiuno per tutto il giorno!- gridò soddisfatta Nami.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
 
 

Angolo delle autrici
 
Reb: buahahahahahah!!! Ben vi sta!
Tutti: nooooooooooooooooooooooo! Perché ci fate questo?
Jude: provate a fare ancora una volta il casino che avete fatto oggi e non sarò più così clemente, capito?
Reb: perché? Lo sei mai stata???
Jude: vale anche per te, Reb! Sei tu la capobanda di questo gruppo di imbecilli!
Reb: non hai specificato che sono anche la peggiore! é_é
Zoro: e te ne vanti pure?
Reb: ehi! Ti ricordo che sei ancora in debito con me spadaccino dei miei stivali senza tacco!!!
Zoro: lo so! Cosa credi? Però non pretenderai mica che mi metta contro Jude?
Reb: beh… perché no???
Zoro: che?! Ma sei matta?
Reb: può darsi… ma hai ragione: nessuno vorrebbe contro di sè una Jude incazzata nera… vero?
Zoro: … cosa vorresti dire?
Reb: beh… che forse forse… un uccellino… non faccio nomi… potrebbe… diciamo… dire a Jude cosa è successo veramente con una certa Nami… sempre forse, eh!
Zoro: non oseresti!
Reb: IO oso eccome! Sono pur sempre la sorella della mia adorata Jude, e che non vuole assolutamente che lei soffra per un cretino come te!
Zoro: *cough*stronza*cough* Reeeeeeeeeeeeeb, mia adorata e futura cognata (a meno che non ti uccida prima!)! Dai… seriamente… io amo tua sorella ed è stata tutta colpa di Nami che mi ha detto che dovevamo fare una scena intera di sesso e ora (come te!) mi sta ricattando! Strozzina!
Reb: uffa!!! Sei una preda troppo facile!!! *piagnucola* tutti ti usano e tu non ti sai neanche difendere! Non ti meriti Jude!!! *sigh*
Zoro: non ci posso credere: Reb piange perché prova dei SENTIMENTI?!
Reb: no! Sono un’attrice nata! Muahahahah!
Zoro: me l’avevi fatta! Altro che tua sorella: lei sì, che è più sensibile…
Reb: … più isterica…
Zoro: … più dolce…
Reb: … più isterica
Zoro: … e, diciamolo: più sexy e brava a letto! ^_^
Reb: allora:
1. Hai dimenticato un aggettivo: ISTERICA!
2. Non sai come sono io a letto e non lo saprai mai, perché nella mia vita non voglio avere uno spadaccino da quattro soldi, come TE!
3. Ho finito!
Zoro: ma chi è quel qualcuno sano di mente che verrebbe a letto con te?! Io no di certo, brutta bagascia!
Jude: di che cosa stavate parlando? Chi è la brutta bagascia? ^_^
* A Reb le si illuminano gli occhi e non è mai un buon segno*
Reb: Zoro… ti ha appena dato della…
Zoro: nononononononononononono!
Reb: …BRUTTA BAGASCIA! ^_^
Jude: CHE COOOOOOOOOOOOOSA?! ZOROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Reb: e io che ti avevo detto? I-S-T-E-R-I-C-A!
Zoro: REB! Giuro che ti faccio a fette con queste mie spade!
Reb: se mai sopravvivessi…
Zoro: ah, per quello non ti preoccupare: anch’io ho i miei metodi…
Reb: … che tutti conosciamo benissimo… ma, se io fossi in te, mi preoccuperei: le devo ancora dire quella cosa…
Zoro: oh merda…
 
Fine angolo delle autrici
 
 

Buongiooooooooooooooooorno!
Sì, lo sappiamo: abbiamo colpa.
Siamo terribilmente, orribilmente, mostruosamente e inevitabilmente…. IN RITARDO!
Non prendeteci a sassate… ma RECENSITE!
e… prendeteci a parolacce se necessario, sfogate la vostra rabbia su di noi, tramite le RECENSIONI!
 
Ringraziamo con tutto il cuore coloro che hanno recensito lo scorso capitolo: Zonami84, anna300596, Mixi_, Hikari93 e Stella94!
E un grazie enorme anche a tutti coloro che leggono e non recensiscono >.<, ma vi perdoniamo perché NOI siamo buone.
 
Reb: piantala di minacciare i lettori, Jude!!!
Jude: non li sto minacciando! Li sto solo “invitando” a recensire, tutto qua.
Usopp: e allora perché hai un bazooka carico in mano?
Jude: così… per sicurezza. È molto pericoloso stare in una ciurma come la vostra al giorno d’oggi…
Reb: secondo me è la ciurma che dovrebbe girare armata con una come te in giro…
Franky&Brook: già!
Jude: statevi zitti!
Tutti: ok ok ok! Ai vostri ordini capitano Jude!
Jude: così va meglio! ^_^
Reb: che cosa ti avevo detto?
 
Vi aspettiamo al prossimo chappy!
Un bacione a tutte/i,
 
Reb&Jude

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Capitolo 9
*** Confessioni (fin) troppo audaci ***


Disavventure di coppie di innamorati su una nave pirata
 
Capitolo 9
Confessioni (fin) troppo audaci…

 


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Erano passate quasi tre ore dalla sentenza di Nami e ormai le nostre povere vittime erano già sull’orlo del baratro che conduce al suicidio…
Il pavimento in legno dell’imponente nave pirata, denominata Thousand Sunny, appariva sempre più invitante ai loro occhi, poiché ricordava vagamente il cioccolato caramellato che tanto tempo addietro (N.d.a Reb: ma non sono passate nemmeno tre ore!  Sempre i soliti esagerati…) era solito preparare Sanji nelle serate piuttosto fredde. Ah… bei tempi quelli!
Franky ormai era disperato: non solo a causa della fame, ma anche perché la sua preziosissima “creatura” poteva essere divorata da un momento all’altro dai suoi compagni di “marachelle”. Lo si poteva vedere intento a controllare ogni singolo movimento di quei poveri morti di fame, rassicurando con parole dolci e carezze il ponte della nave.
(N.d.a Jude: in modo alquanto patetico, aggiungerei io!)
 
Lasciando da parte questa scena pietosa, passiamo al supremo giudice che aveva ordito la condanna di quei disgraziati (N.d.d* Rubber: non starete esagerando un po’ troppo con gli appellativi?  N.d.a: mai! Non ce ne sono abbastanza nemmeno nel vocabolario!), ovvero la bella navigatrice dalla folta criniera rossa, che se ne stava tranquillamente a bere del thè freddo insieme alla sua sorellona, godendosi lo spettacolo.
-Quanto mi sto divertendo!- disse ad un certo punto la ragazza, guardando le sue vittime con aria compiaciuta.
-Noi due non dovevamo fare una bella chiacchierata?- le chiese improvvisamente la donna dai capelli d’ebano.
-Ehm… già.-
-Non dico che voi piccioncini non dobbiate soddisfare le vostre voglie, però c’è un limite a tutto. Stanotte non ho chiuso occhio…- aggiunse con voce calma.
-ROBIN! E poi senti chi parla! Pensi che non abbia sentito come ti divertivi con Sanji stamattina?-
-…-
Per la prima volta Nami era riuscita a zittire la sua cara Robin, la quale aveva assunto un colorito un po’ troppo rosato per la sua pelle. Ma forse era tutta colpa del caldo di quella giornata piuttosto soleggiata, si disse mentalmente la navigatrice.
-Ehm-ehm… allora tu e Sanji… sì, insomma… hai capito!- proferì la rossa, facendo strani gesti con le mani, per sottolineare il concetto.
-Sì.-
-E come è successo?-
-Beh… diciamo che ci siamo trovati.- (N.d.a: sì… in cucina!)
-L’avete già detto ai ragazzi?-
-Ancora no. Ho chiesto a Sanji di aspettare un paio di giorni.-
-Non ti ha fatto storie?-
-No. Per niente. Ha detto che ogni mio desiderio è un ordine per lui.- rispose Robin, con un dolce sorriso sulle labbra.
-Che romantico… non pensavo che Sanji potesse essere così dolce. Però sai che non sarà semplice il vostro rapporto: corre dietro ad ogni gonnella che vede!-
-Sì, lo so. Ma mi ha promesso che ce la metterà tutta e io mi fido di lui ciecamente.-
-Wow! Non me l’aspettavo proprio. Si vede che ci tiene molto a te per dire queste cose. State bene insieme.- le disse l’amica, con sguardo gentile.
-Beh… anche tu e Zoro non siete male. E poi ho visto come ti guardava: era palese che gli piacessi.-
-Vogliamo parlare di come lo guardavo io? E come lo guardo tuttora, soprattutto! Ogni volta devo fare leva sul mio dannato autocontrollo per cercare di non saltargli addosso…-
-Nami! Comunque hai ragione: è molto carino (non quanto il mio Sanji). Scommetto che il tuo autocontrollo vacilla soprattutto quando lo vedi fare i suoi allenamenti a torso nudo.- aggiunse l’archeologa con tono malizioso e mettendo una certa enfasi nelle ultime due parole.
-Già… (:Q____________)-
-Ehi! Risparmia questa espressione per quando vi “divertite”.-
-Basta Robin! Non ce la faccio più!-
-È in palestra, comunque, se ti interessa. Anzi: vacci! Non riesco a vederti in questo stato.- le disse l’amica, fingendo di essere offesa. La capiva benissimo: anche lei provava lo stesso da quando stava con Sanji.
-Grazie! (^_^)-
 

***

 
Nami corse come una forsennata fino a raggiungere lo spadaccino.
Si sporse sull’uscio della palestra per vedere se, effettivamente, il suo amato fosse lì e lo trovò.
Stranamente non si stava allenando, ma era semplicemente seduto a gambe incrociate con aria assorta e lo sguardo perso nell’orizzonte che si intravedeva dalla finestra della stanza.
La ragazza rimase a fissarlo per un po’: non le era mai capitato di vederlo in quello stato.
Era diverso e… dannatamente affascinante.
Non resistette e si avvicinò lentamente, tenendo gli occhi sempre puntati su di lui.
Il diretto interessato si accorse di non essere più solo, ma fece finta di niente, aspettando che fosse lei a spiegare il motivo della sua venuta.
-A cosa pensi?- gli chiese, sedendosi accanto a lui.
-A come è strana la vita…-
-E come mai?-
-Non so. C’è così tanta pace qui: non si sentono nemmeno le urla di disperazione di Rubber e gli altri. E, inoltre, riflettevo sul nostro rapporto.-
-Già. Anch’io…- aggiunse Nami, puntando lo sguardo all’orizzonte.
-Ci credi che solo adesso ci siamo dichiarati? Dopo tutto questo tempo: sempre insieme, sulla stessa nave, affrontando mille avventure e rischiando la vita ogni singolo giorno.-
-Ho temuto che tu morissi così tante volte che ormai mi ero abituata all’idea di invecchiare senza dirti ciò che provavo veramente. Ogni volta che eri in pericolo o coperto di sangue mi preparavo un discorsetto mentale ma che si rivelava inutile, perché tanto riuscivi sempre a cavartela.-
-Non so se mettermi a ridere o a piangere per questo.-
-Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta, no?-
-Sì. Ma adesso c’è un altro problema: ora che so che anche tu mi ami, avrò ancora più paura di perderti.- confessò lo spadaccino, voltandosi verso di lei, con un mesto sorriso.
-Oh, Zoro! Anche per me sarà ancora più difficile vederti rischiare la vita d’ora in poi.- la ragazza lo disse abbracciandolo dolcemente e iniziando a piangere.
Zoro la strinse più forte, come se fosse l’ultimo abbraccio che le poteva dare.
Aveva ragione: sarebbe stato sempre più difficile affrontare la marina  e qualsiasi altro nemico in futuro. Per entrambi.
La vita da pirati, però, l’avevano scelta loro infondo.
Era il loro mestiere rischiare la pelle tutte le sante volte, ma ora c’era anche qualcosa in più per cui combattere.
 
Rimasero per un po’ in quella posizione, come se non potessero vivere senza quell’abbraccio.
Nami aveva smesso di piangere e aveva il viso nascosto tra le braccia di Zoro.
Si sentiva al sicuro con lui, come se niente di male potesse succederle quando il ragazzo era nelle vicinanze.
Le era mancato da morire in quei due anni.
Era in costante agitazione perché conosceva fin troppo bene la sua passione per i guai e il suo spingersi sempre al limite pur di diventare il più forte spadaccino del mondo.
Quando non l’aveva visto arrivare all’incontro organizzato da Rubber si era preoccupata da morire.
(N.d.a Reb: ommioddio… cheppalle!!! E taglia corto: falli andare a letto e via!!! -.-“  N.d.a Jude: smettila Reb! Possibile che tu debba sempre rovinare questi momenti?! >.<)
-Che ne dici se lo diciamo agli altri stasera? Non ce la faccio più a stare lontano da te per non destare sospetti. Loro sono nostri amici e hanno il diritto di sapere, come noi abbiamo il diritto di vivere la nostra relazione in santa pace, anche senza il loro consenso.- proferì Zoro, con aria leggermente scocciata e, allo stesso tempo, rassegnata.
-Va bene. Anch’io non ce la faccio più a nasconderlo.-
-Certo, posso solo immaginare la reazione che avrà quel cuoco da quattro soldi…-
-Non c’è da preoccuparsi per lui: si può dire che è già sistemato…-
-Cosa intendi?-
-Lo scoprirai presto!-
Il dolce conversare dei due amanti, purtroppo però, venne bruscamente interrotto dal grido di Brook.
-Ragazzi! È pronta la cena! YOHOHOHOHOHO!-
 

***

 
I ragazzi si erano riuniti tutti nell’enorme stanza dell’acquario ed erano già pronti a fiondarsi sulla sfiziosissima cena che aveva preparato Sanji.
Lo spadaccino e la navigatrice si lanciavano delle occhiate eloquenti ogni tanto, come per comprendere quale fosse il momento giusto per sputare il rospo.
Lo stesso valeva per il cuoco e la sua dolce metà che “stranamente” si erano seduti vicini e cercavano di nascondere la loro voglia di sfiorarsi, unendo le loro mani sotto il tavolo e stringendole con forza.
I compagni delle due coppie di fidanzatini erano in allarme poiché avevano notato la mancanza di battibecchi  tra il “buzzurro” e la “mocciosa” (come erano soliti appellarsi loro due) e di “avances” da parte del biondo verso le due donne della ciurma.
Comportamento alquanto strano.
Che fosse cambiato qualcosa dopo due anni di lontananza?
Il capitano, conscio di questo fatto, iniziò a squadrare da cima a fondo i quattro indiziati, colpevoli di essere semplicemente diversi dal solito, in particolare soffermandosi sulla navigatrice.
La ragazza, accortasi dello sguardo insistente e indagatore dell’amico, cominciò a sudare freddo.
Che sospettasse qualcosa? No, no: impossibile!
E se avesse capito tutto??? Quale sarebbe stata la sua reazione?
Anche Zoro notò lo strano comportamento di Rubber e, cercando di reprimere la forte ondata di gelosia che sicuramente lo avrebbe spinto ad uccidere il suo migliore amico, tentò di leggere nei suoi occhi qualcos’altro oltre al “desiderio” che provava lui nei confronti di quella donna dai capelli vermigli.
Forse il suo capitano li aveva scoperti e ora li avrebbe spellati vivi.
Nah: non era tipo da queste cose.
Certamente li avrebbe capiti e avrebbe dato loro la sua benedizione…
E se, invece, dietro a quel profondo amore fraterno che legava quella testa fuligginosa e la sua Nami, ci fosse stato qualcosa di più?
E lui che non se n’era mai accorto… che idiota!
Avrebbe dovuto capirlo prima.
Le sue elucubrazioni mentali più che assurde vennero interrotte.
-Rubber, perché stai fissando Nami a quel modo?- chiese (quello stupido impiccione di) Usopp.
-Già: che ti prende fratello?- aggiunse il carpentiere dai capelli azzurri.
Il capitano non accennava a smettere: continuava imperterrito in quel suo scrutare la bella navigatrice, cercando il motivo di tale suo interessamento nei suoi confronti, poiché (strano a dirsi) nemmeno lui riusciva a spiegarsi il suo stesso comportamento.
C’era qualcosa di diverso in lei, ma cosa non lo sapeva nemmeno lui.
La conosceva da anni e la considerava una sorella ormai. Che in quei due anni di separazione fosse cambiata?
-Uhm… c’è qualcosa di diverso in lei…- proferì, senza staccarle gli occhi di dosso.
-Che?! Ti riferisci a Nami?- domandò Usopp.
Quello che adesso pensavano la suddetta e il suo compagno era pressappoco questo: “o cazzo, o cazzo, o cazzo… O CAZZO!”.
E chi poteva biasimarli, d’altronde?
Era vero che la felicità che provava in quel periodo era difficile da nascondere, però che anche Rubber l’avesse capito era assurdo!
Era davvero così palese?
I due amanti erano in preda all’agitazione: la navigatrice fissava il suo “quasi” fratello con aria spaventata, pronta a controbattere la sua tesi e a difendere i diritti suoi e di Zoro.
Lo spadaccino faceva altrettanto, pronto ad intervenire da un momento all’altro.
 
(N.d.a Jude: oddio, Reb! Secondo me quel cretino ha capito tutto…!  N.d.a Reb: nah… è impossibile, ti dico.  N.d.a Jude: e invece ti dico che secondo me ha capito! Vuoi scommettere?  N.d.a Reb: sì, perché tanto so di aver ragione io! v.v)
 
Tutti i compagni ora erano concentrati sull’interrogatorio silenzioso tra il capitano e la navigatrice di bordo (vero capitano di quella banda di scalmanati).
Lei, in preda al panico più totale, era ormai sull’orlo di una crisi e, al momento opportuno, pronta a buttarsi tra le braccia del suo adorato, che continuava a guardare perplesso e allo stesso tempo pazzamente geloso Rubber.
Robin non sapeva se ridere o preoccuparsi, poiché sapeva che quella scenetta si sarebbe ripresentata quando lei e Sanji avrebbero dato segno della loro relazione: in conclusione, non invidiava affatto la sua dolce sorellina.
Anche lei, però, doveva ammettere di essere rimasta sconcertata quanto Nami alla scoperta del fatto che anche quell’eterno bambino di Rubber potesse arrivare a conoscenza del più che palese rapporto di Zoro e Nami.
Era scontato per l’archeologa che i due si piacessero da sempre. Loro erano una coppia delle tante che confermavano la teoria de “Gli opposti si attraggono”.
Inoltre, era anche merito suo se quei due si erano (finalmente) messi insieme, coinvolgendo gli stessi ideatori del piano: lei e il suo “adorato” Sanji.
Quest’ultimo, accanto alla suddetta donna, guardava esterrefatto la scena, allentandosi di poco il nodo della cravatta ed esprimendo, in questo modo, tutto il suo disagio.
Anche lui era più che consapevole che lo spettacolo a cui tutti stavano assistendo sarebbe perpetrato a lungo, con l’unica differenza che ci sarebbero stati lui e la sua dolce metà al posto di testa di verza e Nami.
 
Rubber non dava segni di cedimento e prolungava la sua (se così la possiamo definire) “Santa Inquisizione”, come se la ragazza dalla chioma di fuoco, un po’ come il famoso Galileo Galilei ai suoi tempi, fosse stata accusata di un crimine oltremodo inqualificabile che andava contro la persona del suo capitano.
Era davvero una cosa così terribile l’amore che provava nei confronti di Zoro?
Nami non riusciva a darsi una risposta plausibile e che, soprattutto, giustificasse il gesto di colui che la stava guardando in modo tanto incomprensibile.
Dopo minuti che, secondo la ragazza, sembravano ore, cappello di paglia decise di dare voce ai suoi pensieri, creando un’atmosfera di tensione e snervante attesa.
-… ho capito!-
La navigatrice e lo spadaccino s’irrigidirono di colpo.
“Ecco: è la fine! Ci fa fette, ci scuoia vivi, ci stritola, ci butta in mare, ci…”
Diversamente dalle loro aspettative, però…
-… sei ingrassata!- gridò vittorioso Rubber, fiero di essere riuscito a svelare il misterioso arcano. O almeno, così credeva…
Tutta la ciurma era senza parole. Come poteva pensare di dire una cosa del genere a Nami e passarla liscia?
-Eh?! Cosa hai osato dire, IMBECILLE! IO INGRASSATA? MA DA DOVE CASPITA TI VENGONO CERTE IDEE?!- urlò la navigatrice, già pronta ad ucciderlo con le proprie mani. Altro che “Santa Inquisizione”: di lì a poco Nami avrebbe scatenato il giudizio universale!
-Fortuna che non ha capito che stavamo insieme…- sospirò lo spadaccino.
Peccato che quello che Zoro credeva di aver detto sommessamente, era stato sentito da tutti i suoi compagni.
 
-CHE COSA?!-
 
“O merda!”
Ecco: ora era veramente nei guai.
 
 
*Nota del deficiente
 
 
Angolo delle autrici
 
Reb: Muahahahahah! Ho vinto! Mi devi…mmh…vediamo…trovato! Una Yamaha nera!!!
* annuisce con il capo, confermando mentalmente l’idea eccezionale!*
Jude: che cosa?! Neanche per sogno! A malapena abbiamo il budget per questa fanfiction e tu pretendi che io ti compri una moto all’ultimo grido?!?!?!
Reb: …mmh… SI!
Jude: e vediamo: dove li trovo i soldi?
Reb: eliminiamo lo stipendio del tuo Zoruccio per tutta la durata della FF e vedrai che avrai i soldi per comprarmi anche il casco abbinato!!! è_è
Zoro: tu azzardatici…!
Reb: ZoruuUUuuccio… ti ricordi il nostro pattino-patticino…?(stupido Flanders)
Zoro: cazzo! Non puoi ritirare sempre fuori quella storia!
Reb: sì, che posso! Noi due abbiamo fatto un patto: farti scopare mia sorella, perché l’amavi! Vuoi continuare a farlo o vuoi smettere???
Zoro: primo: io la AMO tuttora! Secondo: non sei tu che decidi quando e se farmi scopare Jude…
Jude: ehi, io sono qui…!
Zoro: …non sei tu la sua coscienza!
Reb: oh, si che lo sono! Vero, Jude?
Jude: ehm-ehm!
Reb: visto: quello era un sì!
Zoro: ma come ti vengono in mente certe idee! Si è solo schiarita la voce!
Reb: veramente quello lo fa con te a letto! Comunque: non ti permettere mai più di criticarmi in questo modo! Hai capito lurido spadaccino da due soldi?! Già, perché non ne vali nemmeno quattro!
Zoro: ma come cazzo ti permetti di dirmi certe cose?!
Jude:… avete finito?
Reb: io le dico eccome, Signor Zoro dei miei anfibi!
Zoro: maleducat…
Reb: maleducata a me?! Ma come diavolo ti permetti? Sappi che io sono una tua superiore, lurido zoticone che non sei altro!!!
Zoro: ma mi vuoi far finire di parlare? Perché devi sapere che…
Reb: io so tutto! Sono onnisciente, mio caro! Hai capito, pezzente?
Jude: la volete smettere! Possibile che mi si possa ignorare così deliberatamente? Ah, ma ora ci penso io… NAMI!
Reb: tu lurido @guhguwga@=stzdhgafdsfghr!!!
Zoro: senti chi parla: la ffgubjdhg@@ orjhieayhawrt°!!!
Nami: cosa diamine sta succedendo qui dentro???
Reb&Zoro (contemporaneamente): è stato/a lui/lei!
Nami: non mi interessa! THUNDER LANCE TEMPO!
*I due litiganti vengono fulminati dall’aggeggio meteorologico della ragazza, mentre Jude se la ride di gusto*
Zoro: ecco, guarda: è tutta colpa tua, Reb, se Jude è dovuta ricorrere a Nami per farci smettere di litigare!
Reb: cosa?! Colpa mia?! È tutta colpa tua, invece, brutto deficiente! Sei stato tu a iniziare!
Zoro: io a iniziare?! Ma sei matta! Sei tu che hai iniziato a tirare fuori la storia del ricatto!
Reb: sei tu che ti scopi mia sorella Jude, mica io!!!
*Attimo di silenzio da parte dei due litiganti*
Reb&Zoro: … Jude: è tutta colpa tua!!!
Jude: e io adesso cosa centro?!
Reb: centri eccome! Abbiamo iniziato a litigare perché tu ti sei messa con un emerito coglione…
Zoro: …e perché hai una sorella del genere!
Reb: allora ritieni anche tu, di essere un coglione!
Zoro: e tu ti ritieni una sorella (e ora che mi invento… ah, sì:) qualunquista!
Reb: qualun…che?! Ma che parole ti inventi?
Zoro: sei tu che sei ignorante! Si trova sul vocabolario!
Reb: e vediamo: (prende il vocabolario) che significa?
Zoro: ..ehm… diglielo tu, Jude!
Jude: ok! *ehm, ehm*
Qualunquista: seguace del qualunquismo- chi dimostra indifferenza verso le ideologie e i problemi politici e sociali.
Qualunquismo: movimento politico italiano sorto nel 1944, affermante che uno Stato prevalentemente amministrativo è il meglio rispondente alle ispirazioni dei cittadini comuni- indifferenza verso le grandi questioni politiche- bla bla bla bla bla bla…
Reb: e ora chi la ferma più… maledetto spadaccino!
Zoro: s-scusa! Non sapevo che facesse così! Non è colpa mia se parla a macchinetta… ma è sempre stata così?
Reb: si, sin da bambina. Ha iniziato a parlare più tardi del normale e ora sta recuperando gli anni persi…
Zoro: o merda!
 
Fine angolo delle autrici
 
 
Siiiiiiiiiiiiiiiii, lo sappiamoooo: siamo in ritardo (come se noi avessimo una tabella di marcia =_=’)
Prendeteci a sassate, ma non è colpa nostra! I compiti in classe e le interrogazioni di fine semestre non ci hanno dato tregua. Quindi date la colpa ai nostri professori!
Speriamo che questo capitolo abbastanza lungo (in realtà è il più lungo di quelli scritti finora, sapete: più di 3100 parole u.u) vi piaccia.
Cercheremo di aggiornare il prima possibile il prossimo chappy, ma non aspettatevi troppo.
 
PS: vi avvertiamo che stiamo scrivendo una oneshot SasuSaku e una longfic sempre a tema Naruto. Quindi, sempre se vi va, vi invitiamo a leggerle, perché ci farebbe piacere ricevere i vostri commenti. ^_^
 
Buon anno a tutti/e!
Le vostre
 
Reb&Jude

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