Mi prenderò io cura di te

di Diamonds Arent Forever
(/viewuser.php?uid=160281)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1, ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***



Capitolo 1
*** 1, ***


“Non è stato bene e così ho preferito mandarlo a casa” “Come non è stato bene?” “E’ svenuto e come ti ho dett-“ non lasciando neanche finire la frase ad Inukashi Nezumi si precipitò a casa. Aprì la porta di casa e il suo occhio cadde subito sul divano dove, sdraiato c'era Shion, in faccia rosso con qualche goccia di sudore in fronte che dormiva respirando affannosamente, Nezumi gli scostò i capelli dalla fronte, gliel'asciugò e posò leggermente le sue labbra sulla fronte di Shion, era caldissimo, doveva avere sicuramente la febbre. Nezumi si tolse il cappottò e la sciarpa le posò sulla sedia e facendo in modo che non lo svegliasse lo prese in braccio e lo posò delicatamente sul suo letto, era preoccupato, Shion non stava affatto bene, aveva una pessima cera. Certo, era già capitato che a Shion venisse il raffreddore o cose del genere, ma erano comunque cose leggere e Shion se ne prendeva cura da solo, invece, quella volta era diverso, eccolo lì, Shion sdraiato su quel letto debole e indifeso, cos'avrebbe potuto fare Nezumi? Innanzitutto decise di cambiargli maglia, aveva notato che era la stessa con cui era andato a lavorare e puzzava anche un pò di cane bagnato, odore che odiava: Nezumi iniziò col toglierli la camicia sporca e prese un asciugamano asciutto per asciugargli il sudore del collo e della schiena, Nezumi poté notare quanto Shion fosse dimagrito, era molto più magro da quando aveva lasciato No.6. Nezumi sospirò, avrebbe voluto che per Shion le cose fossero andate diversamente, certe volte pensava che sarebbe stato meglio se non fosse mai andato quella notte piovosa, in quella lussuosa casa dove, allora, Shion abitava. Nezumi scosse leggermente la testa, come per scacciare quei pensieri che gli stavano venendo in mente, in quel momento, pensò che la cosa più importante era Shion. Gli abbottonò la camicia lasciando i tre bottoni superiori aperti così che potesse avere meno caldo, gli riasciugò la faccia e scostando i capelli mise sulla fronte di Shion un piccolo asciugamano imbagnato nell'acqua fredda per fargli abbassare la febbre. Nezumi pensò che per il momento era sufficiente, sarebbe andato a farsi una doccia e dopo avrebbe preparato una zuppa di verdure, la preferita di Shion. ---------------------------------------------------------------------------------- Grazie per aver letto questo inizio! Il prossimo capitolo sarà più lungo. Per adesso è abbastanza semplice, spero possa essere stata una lettura piacevole e possa farvi piacere leggere i prossimi capitoli. *Chu* (°3°)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. ***


Ritornato dalla doccia, Nezumi,  che aveva i capelli slegati, e ancora un po’ umidi, finì di asciugarli con l’asciugamano e li legò. Si voltò e poté notare che il viso rosso e sudaticcio che aveva Shion era diventato un po’ più roseo e asciutto “meno male” pensò. Dopodiché prese l’asciugamano che aveva in fronte e lo ribagnò nell’acqua fredda, appoggiò di nuovo le labbra sulla fronte per vedere se era bollente come prima e fortunatamente la temperatura si era abbassata. Rimise l’asciugamano bagnato sulla fronte dell’albino e iniziò a fare la zuppa. “E’ proprio uno stupido. Pensa di potercela fare da solo anche se in fondo sa benissimo che non è così. Ok, è migliorato in “furbizia” e anche in agilità da quando è arrivato qui, però è ancora troppo innocente, ingenuo. Non farebbe male ad una mosca. Però.. è meglio così.” Ecco cosa pensava Nezumi. Dopo tutto Shion non sarebbe stato più Shion se fosse diventato come lui e, in cuor suo, anche se si lamentava di quanto Shion fosse ingenuo avrebbe probabilmente impedito che Shion perdesse la sua ingenuità.
« Mmmh? N-nezumi? » era  Shion, che, con aria assonnata, pronunciava quelle parole come se fosse ancora immerso nel sonno.
Nezumi si voltò: «Oh! Il principessino si è svegliato, ha dormito bene?»
«Eh? Ah.. Sì.. scusa.. non mi sentivo bene e mi sono sdraiato avrei dovuto preparare prima le cose.. scusa del disturbo.. » Shion fece per alzarsi ma si vedeva che riusciva a mala pena a reggersi in piedi.
« Shion. Fammi un favore. Smettila di essere stupido e non alzarti. Non è che se non prepari le cose prima che io arrivi muio. Ho vissuto tutta la mia vita da solo, pensi che adesso una mano possa fare differenza? E poi diventeresti un disturbo se fai il testardo e mi dici che stai bene quando non è così. »
Shion lo guardò e Nezumi ricambiò, ma qualcosa trafisse Nezumi, lo sguardo che Shion aveva assunto dopo quello che gli aveva detto.
« Non c’è bisogno che tu ti preoccupi per me. Davvero. Non voglio essere di impiccio a nessuno tanto meno che a te, Nezumi. » Forse, Shion, aveva frainteso il significato delle sue parole, forse con la febbre diventava più sensibile? Beh, era una cosa che non aveva ancora conosciuto, perciò conoscere un Shion “malaticcio” sarebbe potuto anche sembrare istruttivo da un certo punto di vista. Così pensò che sarebbe stato meglio chiarire che Shion non era un disturbo e che aveva capito male.
« Sei proprio uno stupido, e poi non sei un disturbo Shion. Se no ti avrei già buttato fuori di qui a calci. Non credi? Solo perché sei un principino coi fiocchi non significa che avrò pietà di te» Nezumi sorrise per allievare l’atmosfera come per scherzare, pensò di esserci riuscito perché Shion lo guardò con una faccia sorpresa, non se l’aspettava.                                                                                                                                                  « Dai mangia questa è la tua preferita no? » Nezumi si sedette affianco all’albino con una ciotola di zuppa anche per lui.                                                                                                                                                                            « Oh, è vero. Grazie. Comunque mi sento molto meglio, quindi grazie anche per esserti preso cura di me, e scusa per aver forse frainteso le tue parole prima, e grazie per le parole simpatiche» Shion gli sorrise. Era uno di quei suoi soliti sorrisi di bontà mista gratitudine che Shion gli rivolgeva spesso. “Eddai, non mi guardare così” Nezumi si voltò per paura di essere arrossato. Riusciva sempre a metterlo come ‘ con le spalle al muro ‘ quando gli rivolgeva quei sorrisi così candidi.
Nezumi si rivoltò per parlare con Shion: « ‘Parole simpatiche ‘? Quella è la verità se mi disturbassi ti avrei già buttato fuori. E se ti riferisci alla battuta quello era sarcasmo, spero che tu sappia distinguerli.»
« Mmh, giusto, la prossima volta non sbaglierò » Shion gli ri-sorrise e poi dopo aver posato la scodella ormai vuota affianco a quella di Nezumi sul tavolo appoggiò la testa sulla spalla di Nezumi.
Nezumi lo guardò e appoggiò una mano sulla guancia di Shion per vedere se gli era tornata la febbre.
« Shion. Sei di nuovo caldo. Ti sta ritornando la febbre. E’ meglio se vai a farti un bel bagno tiepido, ti metti dei vestiti freschi e puliti e ritorni a dormire.»                                                                                                                           « Devo proprio? Perché io sto così bene qui » mentre diceva quelle parole Shion prese e strinse a sé il braccio di Nezumi e sfregò la sua candida e calda faccia alla spalla di Nezumi “gli mancano le fusa e poi sembra un gattino. Un dolce piccolo gattino bianco dagli occhi rossi.” Nezumi, a quel pensiero sorrise.


--- Oook! Grazie per tutte le recensioni o anche per solo voi che avete letto la ff spero vi piaccia questo seguito! E’ più lungo come avevo promesso. Per il prossimo capitolo intendo mettere “Shion all’azione” hehehe. Negli ultimi tempi sto scrivendo molte ff su No.6 sono per di più Oneshot penso di postarne alcuni presto.. Detto ciò se avete consigli o critiche sono pronta ad accettarle. Grazie mille ancora! Non potete immaginare come mi fa felice vedere una recensione in più :3 *chu* °3° ---

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3 ***


Shion si era addormentato abbracciato al braccio di Nezumi . Era caldo. Aveva dinuovo la febbre. “Cosa devo fare con te Shion?”. Nezumi prese in braccio l’albino e lo fece sdraiare sul letto, quella notte, avrebbe dormito Shion da solo nel letto. Aveva bisogno di riposo. Nezumi gli cambiò la camicia sudaticcia asciugandogli il sudore e appoggiandogli un asciugamano in bagnato nell’acqua fredda sulla fronte bollente di Shion. Non sapeva cos’altro fare. Domani, sarebbe andato da Inukashi e gli avrebbe detto che per almeno due giorni Shion non si sarebbe presentato, aveva bisogno di riposo.
 Nezumi  prese un libro a caso dalla sua montagna di libri si sedette e incominciò a leggerlo. Era un libro che conteneva una raccolta di storie auto-conclusive. Storie in cui, alla fine, i protagonisti trovavano sempre il loro lieto fine. A Nezumi piacevano i lieto fini, gli piaceva l’idea che nonostante tutte le avversità i protagonisti ce la facevano. Ma lui non era né in un racconto di un libro e se anche fosse stato in uno di quei racconti non sarebbe stato il protagonista e non avrebbe comunque trovato il suo lieto fine. Invece, Lui sì. Si voltò ad osservarlo. Dormiva anche se rosso in faccia e un po’ sudato a causa della febbre, beatamente.
Nezumi sospirò. Se Shion fosse stato parte di un racconto avrebbe trovato il suo lieto fine, in effetti Shion personificava il tipico protagonista dal cuore buono e ingenuo con grande forza di volontà che alla fine salvava tutti. “Che cosa simpatica” pensò. Nezumi si alzò posò il libro che non aveva più voglia di leggere e accarezzo i candidi capelli di Shion: «Peccato che non siamo nei racconti di nessun libro vero Shion? » Nezumi sorrise guardando Shion, poi si infilò la giaccia e si mise la sciarpa e andò a prendere una boccata d’aria fresca fuori, non aveva sonno, anzi, si poteva definire che Nezumi fosse annoiato. In un certo senso avrebbe voluto che Shion stesse bene come al solito, così avrebbero potuto parlare o Shion avrebbe potuto leggere un libro ai topolini e Nezumi, l’avrebbe ascoltato facendo finta di leggere un altro libro. Adorava quando Shion leggeva, però non glielo aveva mai detto, e, non intendeva farlo. Dopo tutto si era abituato, Nezumi, alla presenza di Shion. Non avrebbe sopportato ritornare a casa e non vedere nessuno ad aspettarlo, magari, capitava che faceva tardi da Inukashi, ma alla fine, sarebbe arrivato e, quelle volte, era lui ad aspettarlo. E, quando Shion arrivava Nezumi era coltò da una certa sensazione di serenità. Ma erano emozioni così pericolose, quelle. E Nezumi che all’inizio non riusciva ad accettarle, aveva imparato a conviverci e alla fine ad accettarle, capendo, che se non voleva soffrire, avrebbe dovuto proteggere Shion ad ogni costo. L’aria quella notte era fredda, e il cielo non aveva neanche una stella, era una notte piuttosto desolata. Dopo una passeggiata Nezumi rientrò. Aprendo la porta vide Shion seduto sul letto con la coperta sulle spalle e che si sfregava gli occhi con la mano.
«Eri uscito?»
«Sì, sono uscito a fare un giro. Sei rosso come un pomodoro, non deve essersi abbassata la febbre perciò riposati.»
Shion guardò Nezumi e sorrise. Ma non era uno di quei soliti sorrisi bonari. Era un sorriso, come dire, divertito.
«Oh oh » Shion si alzò in piedi non curandosi della coperta che cadde sul pavimento.
« E così adesso Nezumi si preoccupa per me? Sono onorato! Ma grazie!»  Shion gli fece un inchino come per prenderlo in giro. Nezumi lo guardò perplesso “a sto ragazzo la febbre gli da alla testa, prima era un iper-sensibile e dovevi star attento a cosa gli dicevi. Adesso sembra un ubriaco. La prossima volta penserà di essere Amleto.” Nezumi sospirò rassegnato. Si tolse giacca e sciarpa e le appoggio sul sofa.
«Shion vatti a riposare. » Shion si avvicino alle sua schiena.
«Hai tolto la sciarpa, la giacca, che ne dici di toglierti la maglietta i pantaloni e così via? » quello era un sussurro. Shion prese i fianchi di Nezumi  e fece per togliergli la maglietta quando Nezumi si voltò di scatto e allontanò Shion da sé:
«Ma che fai? Ritorna a dormire. Non te lo ripeterò un’altra volta Shion. La febbre ti da alla testa. »
«Quello che mi da alla testa non è la febbre ma sei tu. »
«Ma mi stai prendendo per il culo? Non venire a fare il romantico pervertito con me. »
«Romantico pervertito? Ah certo, perché la colpa è sempre mia. Guarda che la colpa è tua.» « Colpa mia? No, questa me la devi spiegare.»
« Dai ti prego guardati Nezumi. Chi riesce a resisterti? Se potesse, perfino Inukashi ti salterebbe addosso. » Shion si avvicinò a Nezumi , si alzò per raggiungergli la faccia e a poco distanza dalle sue labbra aggiunse:
«Peccato per Inukashi che tu sei solo mio » Shion sorrise quasi beffardemente, in quel momento, Shion si sentì mancare e cadde su Nezumi  e automaticamente cadderò tutti e due sul sofa che era dietro di loro.
«Shion! Tutto bene? »
« Si si sto bene. Mi sono solo sentito mancare tranquillo.» Shion era sopra Nezumi  e non c’era modo per quest’ultimo, di alzarsi senza che l’altro lo facesse.
«Mmh, questa situazione è vantaggiosa per me. » Shion si riavvicino al volto di Nezumi e accarezzò dolcemente la sua guancia.
«Shion, hai la febbre alta per favore va a riposarti. »
Non sembrava che Shion lo stesse ascoltando, perché era troppo impegnato a guardare attentamente il volto di Nezumi ne scrutava qualsiasi particolare.
«Nezumi, lo sai che sei bellissimo?»
« Cos-?» Shion lo baciò. Nezumi  era sorpreso. Era l’ultima cosa che poteva aspettarsi. Shion si staccò e sorrise.
«Scusa, ma era da così tanto che volevo farlo. Adesso puoi anche mandarmi via. » Shion fece un sorriso amaro.
« Ma cosa? Ma tu sei proprio uno stupido.» Nezumi prese il volto del’albino e lo baciò.
«Non ti rendi conto che io non posso proprio stare senza di te, idiota? » Shion si sorprese, anche se si sentiva con la mente un po’ offuscata dalla febbre sentì crescere dentro di sé una grande sensazione di felicità e a quelle parole lo abbracciò e incominciò a baciarlo, Nezumi rispose sia all’abraccio, cingendogli i fianchi, sia al bacio. Nezumi si sentiva così, completo.
«Shion, dovresti veramente andare a riposarti. Sei molto caldo. » I loro nasi si sfioravano.
«Non voglio..cioè.. solo se dormirai con me.  Va bene..? »
« Ok, va bene.»
«Promesso? »
«Sì, promesso.»
Nezumi gli sorrise, lo prese come fa un principe con la sua principessa e si incamminò verso il letto. --- Grazie a tutti quelli che recensiscono o che comunque hanno letto fino a qua questa fanfiction, non scrivo benissimo, ma spero vi piaccia comunque quindi grazie di cuore! Poi volevo dedicare questo capitolo a una mia amica che mi sostiene sempre molto in tutto quello che faccio Cori :3 e anche a un'altra mia amica pervertita con no.6 quanto me Giada ò_ò XD detto ciò grazie ancora! La prossima storia non so ancora come sarà ma userò un pò di fantasia per il ehm letto :D *chu* °3° ---

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4. ***



Nezumi posò Shion sul letto e si sdraiò assieme all’albino spense la luce, tirò su le coperte e si mise di lato dando le spalle a Shion.
 « Buona notte Shion, riposati. »
« Mmh va bene, buona notte anche a te. »
Shion continuava a girarsi e rigirarsi, non riusciva a prendere sonno. In primis per il fatto che Nezumi e lui si fossero baciati e che, a causa della febbre alta, gli avesse detto delle cose che neanche lui pensava avesse dentro. Però quelle cose erano vere, in un certo senso, avrebbe voluto chiedere scusa ad Inukashi, anche se, probabilmente, Nezumi non ci aveva dato molto peso. In secondo non riusciva a dormire perché aveva spaventosamente caldo. Abbassò le coperte che lo coprivano lasciando che coprissero solo Nezumi e si sbottonò la camicia per vedere se il caldo diminuiva.
«Shion, credo che sia meglio se oggi ti lascio dormire da solo, sembra che ci sia una terremoto su questo letto, dormirò con te domani, te lo prometto. »
«Eh? No, scusa Nezumi. Adesso mi calmo. E che avevo caldo, adesso ne ho di meno. E poi tu mi hai già promesso questa sera e non la prossima. »
Nezumi sospirò: « Va bene, ogni suo desiderio è un ordine.»
«Nezumi.»
«Si?»
« Ah, no niente, scusa. » Shion avrebbe voluto chiedergli tante, tante cose, ma non trovava mai le parole adatte nel momento giusto e se le trovava era il momento sbagliato.
Si stava per addormentare quando una mano si posò leggera in fronte, era la mano di Nezumi. Beh, non poteva essere la mano di nessun altro se non la sua. Meno male.
« Cavolo Shion, scotti. » Shion lo guardò all’inizio non capendo, Nezumi accese la luce e si sedette con le game incrociate sul letto.
« Scusami, stavi quasi per dormire, ho provato a fare piano ma ti ho svegliato.» sorrise.
« Oh ma no, non fa niente davvero.» Anche Shion si sedette incrociando le gambe, si scompiglio un po’ i capelli e ricambiò il caldo sorriso di Nezumi.
Nezumi guardò Shion sorridente. Sorridente, rosso in viso, con i capelli scompigliati, un po’ sudaticcio e con la camicia aperta. Non che fosse una brutta scena, anzi, però era veramente difficile mantenere un auto-controllo con davanti a sé, uno Shion in quello stato. “Posso farcela, credo.”
« Ehm, Shion. » si schiarì la voce: « Ecco, ti prendo un bicchiere di acqua fresca, ti asciughi e poi è meglio se ritorni a dormire, va bene?  »
« Uhm, sì.. va bene. Ma non c’è problema me lo vado a prendere io anche se ho ancora la febbre mi sento comunque meglio, strano no?» Shion ri-sorrise si alzò, bevve il bicchiere d’acqua, si asciugò, abbottonò la maglietta lasciando, però,  i bottoni vicino al collo sbottonati.
Nezumi si sdraiò dando  dinuovo le spalle a Shion e affondando la testa nel cuscino. Forse era arrossato. Anche se non fosse stato così era meglio non “rischiare”.
Shion spense la luce, si sdraiò e alzò le coperte.
« Devo dire che mi sento meglio, se non altro non ho più il caldo di prima.»
« Meno male. »
Shion guardò la schiena di Nezumi. “Chissà se capiterà dinuovo di baciarci.” Shion ci pensò due volte ma poi senza esitazione si avvicinò e lo abbracciò da dietro.  Stringendolo forte a sé e respirandone il profumo.
« Possiamo rimanere così sta notte?»
Nezumi  fece incrociare le sue dita con quelle di Shion.
«Certo. »
Per adesso, quello, a Shion bastava: stare più vicini, poterlo abbracciare e poter sentire più affetto anche da parte sua. Ma per quanto sarebbe potuto bastare? O anche solo durare. Domani o dopo domani avrebbe potuto svegliarsi e Nezumi avrebbe potuto ricominciare a trattarlo come sempre. Anche se, anche solo avere Nezumi al proprio fianco. Era fantastico.

2 giorni dopo..

« Fortunatamente sono guarito! Scusa Nezumi per il lavoro che ti ho dato non volevo disturbarti.»
«Tranquillo. Avresti fatto lo stesso. »
Era mattina, e stavano bevendo del latte con dei biscotti che degli ammiratori di Eve gli avevano lasciato.
 « Certo, che essere ammirati al teatro a dei suoi vantaggi, cioè.. questi bicotti sono davvero buoni! »
« Ahah. Vero, ammetto che non sono affatto male, e poi è vero. Ha dei suoi vantaggi dopo tutto.»
Nezumi era di buon umore, il che era quasi sconcertante anche perché manteneva sempre un’aria seria anche se rilassata a casa.
“Meglio così” pensò Shion contento.
« Ah, io adesso devo uscire, tu ti senti meglio giusto? Cioè senti ancora qualche dolore o cose del genere? »
« Oh nono. Sono in formissima! Ieri lasciandomi ancora a casa mi sono ripreso del tutto. Oggi ritorno da Inukashi e poi pensavo di fare un salto al mercato. »
Nezumi si stava vestendo per uscire: «sì esatto, te l’avrei chiesto. Stai attento e vedi di non stare tra le nuvole in mezzo a tutta quella.. gente.»
«Va bene, ho imparato a badare a me stesso, più o meno. Ho un buon maestro sai? » Shion sorrise.
Nezumi  sorrise e gli scompigliò i capelli.
« A stasera. »
« A stasera.»

Da Inukashi le cose erano andate bene. Tantissimi cani da lavare. Era esausto. Ma doveva ancora andare al mercato.
Come al solito era pieno di gente, a Shion dispiaceva per tutte quelle persone, neanche loro stesse si consideravano persone, mentre lo erano. Anche se pure Shion doveva ammettere che tante persone più che da persone ragiovano come delle bestie. Ma non solo lì. Nella stessa NO.6, c’erano delle bestie. Persone che non meriterebbero di essere chiamate tali.
 « Ragazzino vuoi una rosa? Su dai prendi un rosa! » era un vecchia signora, che gli chiedeva se voleva una rosa. Sembrava una signora anziana affamata e molto indifesa non avrebbe corso pericolo nel darle qualche moneta giusto per comprarsi del pane.
« Oh certo. Tenga signora così potrà comprare d- » Shion sentì un colpò alla schiena che lo fece cadere era un uomo che doveva essere sulla quarantina. « Che stupido! Andiamo susu!»
Lo avevano fregato.
Dinuovo.
“ Nezumi mi uccide! Dinuovo! I soldi di Inukashi me li hanno rubati! Non ci posso credere!”
« Tutto bene? » Shion alzò la testa. Un ragazzo gli stava parlando e porgendo la mano per aiutarlo ad alzarsi.
« Mi hanno appena rubato tutti i soldi che avevo di nuovo, quindi se vuoi rubarmi qualcosa sono la persona sbagliata. » Il ragazzo guardò Shion e si mise a ridere. Shion lo guardò confuso.
« Ahaha! Sei uno spasso capelli bianchi! Prendimi la mano che ti aiuto a risalire ti hanno dato una bella botta!» Shion continuava a non capire. E poi.. capelli bianchi? Chi era sto strano tipo?
« Ah, ehm ok grazie. » Il tipo strano sorrise.
Era un tipo alto come Nezumi, sembrava più alto perché portava i capelli rossi tutti un po’ sparati con un ciuffo che gli copriva interamente l’occhio destro, quello sinistro invece era un bell’occhio verde.
Anche se strambo, sembrava abbastanza allegro. Il che lo rendeva ancora più strambo perché trovare qualcuno di allegro in quel posto era impossibile. Indossava dei pantaloni simili a quelli di Nezumi con degli stivali sul verde militare, una maglietta nera e un felpone aperto grigio.
« Aia! Che male! Mi sono fatto di nuovo fregare.»
« Uhm, ho visto, mi dispiace capelli bianchi! »
Shion si voltò: «Capelli bianchi?! Il mio nome è Shion! »
« Come il fiore? »
« Sì.. »
« E’ un bel nome capelli bianchi! Il mio è Hayato!» Shion lo guardò sospettoso.
« Capelli bianchi, sei diffidente vero? Beh, dopo averti fregato, per quello che ho capito, per la seconda volta, è un bene che tu sia diffidente!» Shion e Hayato stavano camminando tra la folla e Shion non se n’era quasi neanche reso conto.
« Cavolo devo ritornare a casa! »
« Vuoi che ti accompagni capelli bianchi?»
« Nono grazie.. vabbé ti ringrazio! Ciao!»
« Aspetta! Tu devi andare da sta parte? »
« Uh, sì. Anche tu? »
« Sì, ti va se facciamo un pezzo di strada assieme? »
« No assolutamente, scusa se sembravo diffidente, ma è che tu.. tu sei strano. Sei allegro e scherzoso. E’ la prima volta che conosco qualcuno come te. »
«Ahah! Oh capelli bianchi lo prendo come un complimento quindi grazie, io invece è la prima volta che incontro qualcuno come te, sembri molto ingenuo e una brava persona. Qua di brave persone non ce ne sono. Come dire, se non mangi vieni mangiato. Tu non sei di qua vero?»
« Si nota vero? » Hayato stava per rispondere quando..
« Shion?» era Nezumi .
« N-nezumi! »
Nezumi guardò sospettosamente Hayato squadrandolo.
« Scusa ma tu saresti..?»
« Oh! Devi essere un amico di capelli bianchi! Piacere io sono Hayato. » Hayato fece un grande sorriso.
Shion poté notare la grande differenza tra Nezumi e Hayato. Hayato era molto allegro e vivace invece Nezumi era molto serio e non si scomponeva di un millimetro.
« Io sono Nezumi, piacere. »
« Nezumi? Che nome singolare!»
« Non pensavo che conoscessi qualcun altro qua Shion. Non hai comprato da mangiare? » lo sguardo di Nezumi era agghiacciante e Shion stava rabbrividendo, o quasi.
« Ah, praticamente, cioè.. »
Hayato lo interruppe: «Capelli bianchi mi ha salvato! Lascia che ti racconti, in pratica dei tipi mi hanno circondato perché senza volere ne ho sfiorato uno e mi stavano per prendere a botte quando Shion è intervenuto e fortunatamente gli hanno solo preso sia i miei che i suoi soldi e sono scappati. Intendo restituirglieli tipo domani se ci vediamo. E’ colpa mia quindi non sgridarlo. Anzi. »
 Shion era sorpreso. Quel ragazzo che era praticamente uno sconosciuto stava mentendo e anche bene a Nezumi per aiutarlo. Era lui a dovere un favore ad Hayato. E non il contrario.
« Ah ok. Beh, tranquillo. Non importa. Shion andiamo.»
« Eh? Ah sì aspetta che saluto Hayato.. »
« Ciao capelli bianchi ci vediamo che ti devo ridare i soldi! »
« Ah ma no. Tranquillo!» Hayato lo prese e abbracciò Shion. A quel gesto Nezumi strinse i pugni non poteva accettare una scena simile.
« Hayato grazie mille ti devo un favore. »
« Aha tranquillo capelli bianchi se ci rivediamo un’altra volta mi restituirai il favore.» Hayato baciò Shion vicino alle labbra e l’albino arrossì anche perché non se l’aspettava.
Nezumi prese il braccio di Shion e lo portò a sé. Lanciando uno sguardo decisamente poco amichevole ad Hayato.
« A mai più Hayato. »
« Ciao! Ciao! » “secondo me invece ci rivedremo di nuovo, Nezumi.”


--- Ok! Come al solito vi ringrazio a voi che leggete e recensite! E volevo anche ringraziare HIkaru love manga che con le sue recensione rimpe sempre il mio cuore di gioia<3 Per il personaggio di Hayato credo che sia abbastanza evdente che mi sono totalmente ispirata a Lavi di D.Gray-man. Spero vi piaccia la piega che prende! Grazie ancora!
*chu* °3° ---

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5. ***


Questo parte è fatta  dal punto di vista di Hayato dopo che Nezumi prende Shion e lo trascina via(volevo solo ricordare che i simboli “” li uso per i pensieri dei personaggi tranne in alcuni casi ma si capisce, per quando parlano come al solito questi«» Buona lettura) –

“Secondo me invece ci rivedremo di nuovo Nezumi” era un pensiero, ma Hayato sapeva che nel bene o nel male sarebbe successo quello stesso Nezumi doveva saperlo, forse era per quel motivo che l’aveva guardato così male.
“Chissà che rapporto hanno quei due.” Con quel pensiero Hayato si girò e prese la direzione opposta alla quale aveva detto che sarebbe dovuto andare a Shion, l’aveva fatto solo per vedere se riusciva a conoscere di più quello strano tipo che aveva attirato gran parte della sua attenzione. Non che fosse strano, osservava sempre tutto quello che lo circondava, viveva la sua vita guardando le reazioni altrui e come girava quel mondo dove lui purtroppo viveva, era una persona curiosa, gli piaceva semplicemente scoprire e conoscere.
 Poi pensò a quel tipo, Nezumi, era una persona singolare, non quanto quell’albino ma singolare, dei tratti molto fini, quasi da ragazza, aveva degli occhi pronfondi di un colore indefinito tra l’azzurro e il grigio, bellissimi. Ma quegli occhi non erano occhi sinceri o occhi gentili erano gli occhi di un giovane che aveva probabilmente sofferto, gli occhi di una persona che non aveva molte speranze, degli occhi freddi. Tutt’altro erano gli occhi di Shion, quelli erano occhi sinceri,caldi, erano occhi buoni.
 Occhi buoni. Gli mancava la vista di occhi buoni, in quel posto, dove lo sguardo della gente era simile a quello di cani affamati, gli occhi di quel ragazzo erano stati nostalgici. Nostalgici come gli occhi di sua madre, che oramai non c’era più.
Hayato percorse una serie di varie vie intrecciate tra loro arrivando in quella che era la sua, per così dire, casa.
«Hey Hayato. E allora oggi niente?»
«Hey Susy! Ahah con me è sempre niente ma non perdere le speranze non è una cattiva cosa, buona serata!»
Susy era la prostituta  di quella via, aveva sempre un cliente almeno ogni sera, e lei ogni volta che lui arrivava gli faceva sempre la stessa domanda e lui le dava sempre la stessa risposta, era una routine dopo tutto, e certe volte, Hayato, si fermava anche a fare quattro chiacchiere su come andavano le cose.
 Susy poteva anche essere una prostituta da quattro soldi, ma era una persona sorprendentemente colta, ci teneva molto allo studio, e in un modo o nell’altro aveva provato ad istruirsi nel modo migliore in cui poteva. Avesse potuto nascere in un posto più decente sarebbe sicuramente diventata qualcuno di distinto nella società “è un peccato Susy”. In quanto all’aspetto era piuttosto alta, carnagione caffelatte, lunghi e lisci capelli scuri ed era, cosa più importante per i clienti prosperosa.  La conosceva da una vita quella ragazza, sapeva anche che in fondo si vergognava di quello che faceva ma in quella maniera poteva vivere e l’importante alla fine era quello. Di sacrifici, bene o male se ne dovevano fare.
Hayato salì le scale ed entrò nel suo piccolo appartamento, era un appartamento comune, aveva un bagno e poi una stanza per viverci. Aveva una libreria non molto grande ma piena zeppa di libri, aveva un divano a due posti, un letto ad una piazza un po’ consumato, un fornello nell’angolo per poter “cucinare” qualcosa e un tavolo pieno di boccette, esperimenti di farmaci e sostanze varie. Hayato si tolse il felpone grigio e lo posò sul letto si sedette sul divano e prese in mano una fotografia incorniciata “Sono a casa mamma”. Quello era un po’ un rituale che faceva per sentirsi un po’ meno solo quando tornava in quella stanza vuota.
La mamma di Hayato era morta quando lui aveva 13 anni consumata dalla malattia di cui neanche lui, però, conosceva le cause, forse era per quello che aveva iniziato a studiare farmacologia “fai da te” aveva semplicemente iniziato con  14 anni a studiare e leggere vari libri su malattie e farmaci, creava e vendeva farmaci agli abitanti di quel posto, in un modo o nell’altro voleva provare a far evitare alle persone di quel posto la sofferenza che aveva provato sua madre. Da quel momento in poi era stato un ragazzo molto solo come tutt’ora.
Sua madre era una persona allegra, sorrideva spesso, anche quando crollava tutto, era una persona che lottava fino all’ultimo, non si dava mai per vinta e aveva la sua dignità. Aveva insegnato molto ad Hayato e se era vivo era solo grazie a lei. Doveva ammettere che le mancava, le mancava terribilmente sua madre e quel ragazzo, Shion, gliel’aveva ricordata guardandolo negli occhi. “Spero solo di poterlo rivedere.”
Hayato si addormentò. Come al solito, con qualche lacrima e con la foto di lui e sua madre in mano.


Qua finisce la parte di Hayato e ricomincia da quando Nezumi porta via Shion -

Dopo aver salutato Hayato, Shion e Nezumi s’incamminarono verso “casa”.
Shion poté percepire l’atmosfera pesante che c’era tra di lui e Nezumi.
«Ehm.. e allora com’è andata la gionata Nezumi?»
«Bene.» Nezumi gli rispose secco e senza neanche rivolgergli uno sguardo.
«Shion, ti devo ancora insegnare che non bisogna fidarsi degli altri o hai ancora bisogno di insegnamento? Perché pensavo che un po’ ti fossi svegliato.»
«Ma io non mi sono fidato. E poi ci ho solo parlato niente di ché.»
“Oh sì certo, e mentire per salvarti il culo e abbracciarti e darti un bacio sulla guancia per salutarti sono cose che fanno persone con cui hai “solo parlato” vero?” Nezumi digrignò i denti.
«”Una persona di cui ci si poteva fidare”?? Ma mi stai prendendo per il culo Shion?» Nezumi si voltò e prese Shion per il colletto.
«Sei proprio un imbecille ecco cosa sei Shion! Dio santo!» Nezumi senza rendersene conto aveva inizato ad urlargli contro, dopo di ché lo mollo spingendolo indietro e Shion perndendo l’equilibrio cadde.
«Rialzati.»
«Non capisco quale sia il tuo problema Nezumi! Tanto sono io quello che finisce male no? Perciò non vedo il tuo problema! E comunque non hai il  diritto di parlarmi in questo modo!»
Nezumi si voltò: «Non ne ho il di-» Nezumi si fermò. In effetti non aveva alcun diritto di dire quelle cose e di parlare in quella maniera a Shion e anche lui se ne rendeva conto.
«Sì Shion hai ragione, io non ho il diritto, ognuno e libero di fare quello che vuole. Alzati perché per terra sembri un verme.» a quell’affermazione Nezumi si voltò ma prima lanciò una sguardo agghiacciante che fece venire i brividi a Shion.
Era meglio se fossero stati zitti, ecco. Shion aveva detto delle cose che non pensava veramente e Nezumi era troppo ogoglioso per dire quello che veramente pensava.
Arrivarono a casa e Shion salutò normalmente i 3 topolini che lo venivano abitualmente ad accogliere al suo ritorno a fine giornata.
 «Nezumi, ti va di mangiare qualcosa?»
«Non ho fame se vuoi mangiare qualcosa fallo solo per te.»
A Shion era perfino passata la fame così neanche lui mangiò.
L’albino passò la serata a leggere l’Amleto ad Amleto, non importava quante volte lo leggesse, il topolino non si stancava mai di ascoltarlo leggere. Nezumi, invece, lesse un libro per i fatti suoi.
 «Amleto per oggi può bastare così va bene? Continuerò domani e poi che gusto c’è se te lo leggo tutto d’un fiato eh?» Shion sorrise al topolino che annuì squittendo.
«Nezumi..»
«Che vuoi?»
«No.. niente..» Shion abbassò la testa e stava per prendere un altro libro.
«Mi ha dato fastidio, ok?» Nezumi abbassò il libro e lo chiuse tenendo segnata la parte in cui era arrivato con un dito. Shion si voltò.
«Cosa?»
«Quel ragazzo, mi ha dato fastidio. Non mi piacciono i tipi come lui. Tutto qui. Non è niente di personale con te. E comunque dovresti stare veramente più attento Shion. Non ho il diritto di dirti nulla però è solo un avviso.» Shion ne fu felice, era felice che Nezumi gli avesse parlato per poter bene o male chiarire e non poté non sorridere.
«Si, hai ragione.. grazie starò più attento.» Shion si rivoltò a scegliere il libro quando sentì le braccia di Nezumi abbracciarlo da dietro.
«Shion io non posso sopportare l’idea di perderti. Non lo capisci?»
«N-nezumi» “oh che bello” Shion non poteva pensare ad altro, Nezumi lo stava abbracciando. “Abbracciami. Abbracciami di più”
«Quel tipo.. Hayato o come cavolo si chiama.. non posso sopportare il fatto che ti abbia toccato.»
«Oh.. ma è stato solo un abbraccio..» Nezumi lo abbracciò più forte.
«Non importa.»
Shion cercò le labbra di Nezumi voltandosi, e le trovò.  Dopo di ché SHion si voltò interamente e poté abbracciare a sua volta Nezumi. Iniziarono a camminare spontaneamente verso il letto dove Nezumi si era ritrovato sopra a Shion. E incominciò a sbottonargli la camicia.
«L’ho sempre amata.» Nezumi iniziò a percorrere con un dito la striscia che percorreva tutto il corpo di Shion.
«Io la odio.»
«Sei uno stupido SHion.» Nezumi riprese il volto dell’albino nelle sue mani e ricominciò a baciarlo.
Shion stava per aprire i pantaloni a Nezumi quando quest’ultimo lo fermò.
«Ma cos-?»
«Non stasera Shion.»
«Ma perchè?»
« Shion.. non testare la mia resistenza. E comunque non voglio che farlo diventi una maniera per far “pace”.»
«Ma Nezum- va bene.» Nezumi sorrise.
«Grazie per aver capito.»
Shion decise di togliere la maglia a Nezumi «così siamo pari» e l’altro lo lasciò fare.
Nezumi era praticamente interamente su Shion, con il viso all’altezza di quello dell’albino che gli accarezzava delicatamente la schiena.
«Shion grazie.» Con quelle parole Nezumi si addormentò, e anche se Shion non aveva capito il motivo del ringraziamento a lui andava bene così.


Nezumi deve ringraziare SHion e io devo ringraziare voi AHAHAHAH che battuta triste ._.’’
Vabbe! Vi ringrazio per leggere la storia, e ringrazio chi la recensisce!Questo capitolo sinceramente non penso sia il massimo, all’inizio ne avevo scritto uno che era completamente l’opposto ma alla fine ho deciso di riscriverne un altro perché non mi era piaciuto per niente, ho paura di non essere stata abbastanza chiara, spero che sia solo una mia impressione, come al solito accetto ben volentieri una critica e dei consigli, grazie ancora e al prossimo capitolo! *chu* °3 °   ---

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6. ***


Era mattina, il sole era sorto da un bel pezzo, e Shion come al solito, era andato da Inukashi per i cani:
« Oggi ti vedo bene Shion, sei ritornato il solito di sempre.»
« Ahah. Davvero? Mi fa piacere. »
In effetti Inukashi aveva ragione, ieri si era chiarito tutto alla fine. In una maniera un po’ stravagante, vero. Ma aveva chiarito ed era la cosa più importante. Anche se era durata poco quella tensione e quel silenzio tra lui e Nezumi era stato abbastanza soffocante e non voleva che la cosa si ripetesse.
Ora. Invece, stava decisamente meglio. Non vedeva l’ora di rivederlo, non vedeva l’ora di rivedere Nezumi. Avrebbe dovuto aspettare tutta la giornata fino a sera tardi perché Nezumi aveva uno spettacolo  che, avrebbe tirato per le lunghe.

« Hai già finito Shion? »
« Oh sìsì Inukashi. Non erano tanti e non erano neanche tanto sporchi. Ci vediamo domani! »
« Va bene Shion, a domani, stai attento in strada! »
Shion aveva finito decisamente presto così decise di fare un giro al mercato anche perché a quell’ora qualche volta c’era meno gente del solito anche se non sapeva spiegarsi il perché.
Quel  giorno non c’era di sicuro meno gente.
 Anzi, ce n’era quasi più del solito. Notando ciò Shion stava per fare dietro-front quando sentì qualcuno che lo chiamava, la voce proveniva dalla folla di gente:
« Shion! Ehi Shion! »
Shion si voltò e poté notare un alto rosso che si stava avvicinando, Hayato.
E lo stava chiamando col suo nome.  
«Oh! Capelli bianchi! Meno male che mi hai sentito! Quanta cavolo di gente c’è oggi? Non che ce ne sia poca di solito ma oggi c’è un trambusto impossibile!  »
L’aveva pensato troppo presto. Ormai si era arreso al nomignolo “capelli bianchi” doveva, per forza.
« Ciao Hayato. Sì sul serio, ce n’è tantissima, incredibile. »
« E allora che ci fai qui oggi?»
« Oh, niente di speciale volevo fare solo una passeggiata ma c’è troppa gente e quindi penso che andrò a casa. »
«Di già? Ma è presto Shion! Saremo neanche a metà del pomeriggio, dai andiamo a bere qualcosa »
«Ma io- »
« Tranquillo capelli bianchi! Offro io oggi!»
Hayato gli fecce l’occhiolino accompagnato dal suo grande e solito sorriso, gli prese una mano e lo trascinò tra la folla fino ad arrivare in un posto neanche tanto affollato dove  davanti a sé c’era un insegna con scritto “Locanda”.
«Oh, che nome orinigale. »
« Ahah! Vero? Però è uno dei pochi posti in cui puoi sederti e prendere qualcosa in pace. A me piace molto.»
Shion e Hayato entrarono nel locale, sembrava tanto un locale western, era fatto come li descriveva i libri sul western che aveva Nezumi, se non fosse stato per l’aria impolverata e mal curata del locale, sarebbe stato proprio un bel posto ma pensando a dove si trovava, Shion fu contento di quella Locanda.
«Ehi ciao Hayato! Hai portato un amico con te oggi? » era un signore con un grambiule più che sporco vecchio , doveva essere il proprietario del posto.
«Ehi ciao Gerry! Ah sì! Visto? Ti porto dei clienti! »
«Ahah Bravo fai bene! Allora cosa posso servirvi? »
« Alloora, per me il solito per il mio amico la cosa più leggera che hai, grazie.»
Hayato e Shion andarono a sedersi in uno dei tavoli più in fondo al locale.
«Vieni qua spesso? »
« Sì, abbastanza, almeno una volta a settimana.»
«Scusa, ma per me cos’hai ordinato? »
«Oh, giusto scusa ho ordinato senza neanche chiederti se andava bene, ma sinceramente credo che sia la cosa migliore che tu possa bere, qualcosa di leggero. Non mi sembra che tu sia il tipo che beve. »
« No, in effetti no, hai ragione. Aha.»
«Eccovi qua i due drink il solito per il nostro rossone capellone e un drink leggere per il nuovo ospite!»
Quando l’uomo ritornò dietro il bancone Shion scoppiò a ridere di gusto.
«Ahaha! Rossone capellone! Si! Te lo meriti! Ahaha »
Hayato lo guardò sorpreso ma comunque contento della risata di Shion.
« Cos’è una vendetta al mio nomignolo per te?»
«Si! Hai indovinato rossone capellone. »
«Bene. Abbiamo dei nomignoli graziosi, capelli bianchi! »
«Mmh. Vero. »
«Propongo un brindisi!»
« Un brindisi? A cosa?»
«A niente in particolare, faremo un brindisi per il gusto di brindare che ne dici? »
« Oh, perfetto!»
I due brindarono, Hayato bevve il suo drink come acqua, Shion invece beveva a piccoli sorsi.
«Non ti piace? »
«Non è che non mi piace, è che ha un gusto.. forte. »
Hayato prese il bicchiere di Shion e ne bevve un sorso.
« Oh. E’ abbastanza forte per uno che non beve come te capelli bianchi, pensavo che avesse qualcosa di più leggero, io ti consiglierei di lasciarlo. Mi dispiace ma qua non hanno niente che non siano alcolici.»
«Oh ma no, figurati! Tranquillo davvero. »
Hayato gli sorrise. Era incredibile come tanta innocenza potesse stare in un posto del genere.
« Uhm, è quel tuo amico dell’altra volta.. Nezumi, come sta?» Il tono di Hayato era semplice e gentile non c’era nessun filo di malizia nella domanda che gli aveva posto però turbò lo stesso Shion.
« Oh sta bene, grazie.»
«Oh meno male! E, se ti posso chiedere.. che tipo di rapporto avete voi due? » Shion guardò Hayato che manteneva la stessa aria rilassata.
Perché quella domanda?
«Il nostro rapporto? Beh io e Nezumi.. » Shion non sapeva come rispondere.
Solo amici non lo erano sicuramente.  Amanti nemmeno. E allora.. cos’erano lui e Nezumi?




-- Ciao a tutti! Come al solito grazie a chi legge e recensisce! Come al solito sono grata a chiunque mi possa dare dei consigli o delle dritte, davvero! In questo capitolo non succede nulla di straordinario e Nezumi non è apparso in prima persona. Vedrò di far movimentare il prossimo. Spero che possa comunque essere  una lettura leggere e magari piacevole. Grazie ancora per tutto! *chu* --

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7. ***


E allora.. cosa siamo io e Nezumi?
« Shion?»
Hayato chiamò Shion che sembrava essere sovrappensiero:
«Oh! Ah! Scusa, mi sono perso tra i miei pensieri! Ahah! Comunque io e Nezumi siamo solo due amici che convivono assieme, devo molto a Nezumi. » Shion sorrise.
Solo amici. Ecco. Quella era la cosa migliore da dire sicuramente. Ma non era sicuramente la giusta parola per definire il loro rapporto.
Shion preferì pensarci dopo, adesso era con Hayato e se avesse continuato a domandarselo Hayato si sarebbe reso conto che c’era qualcosa che non andava.
«Oh, capisco. Sai..mi sembrava molto protettivo nei tuoi confronti quando ci eravamo incontrati. Quando ha visto che parlavamo, come dire.. mi guardava come se volesse uccidermi con gli occhi. » Hayato dopo quell’affermazione rise e così fece anche Shion.
«Oh no. E solo che sa che ho sempre la testa tra le nuvole e si preoccupa, per quanto riguarda lo sguardo è sempre così, non era per te, tranquillo. »
«Uh capito. Che sguardo agghiacciante allora! Non ti fa venire i brividi? Però se devo essere sincero il tuo amico l’ho trovato proprio un bel tipo.»
Shion non capì al volo cosa intendeva il rosso.
«In che senso?»
«Uhm, in che senso? Beh un po’ in tutti. Ahah. Sembra avere un bel caratterino, e poi, se mi posso permettere, non si trovano ragazzi come lui così facilmente qua. Anzi è la prima volta per me, quel tuo amico, Nezumi, è un bellissimo ragazzo.»
Shion non disse nulla, non si aspettava che Hayato gli dicesse una cosa del genere. E la sua affermazione lo infastidì. Il pensiero di Hayato poteva essere il pensiero di altre tantissime persone. Lo era sicuramente.
«Però anche tu sei un bellissimo ragazzo Shion.» Hayato sorrise. «E tu sei decisamente di più il mio tipo. Gli occhi di quel tuo amico erano così freddi, invece i tuoi Shion sono il contrario. Sono rossi fiammeggianti, sono buoni, sinceri. Sono davvero belli.» Hayato si porse verso Shion e quest’ultimo arrossì. Non si aspettava che Hayato gli potesse dire quello.
«Oh beh, ecco.. Non sono niente di speciale! Ahah!» Shion si arruffò un po’ i capelli, cosa che faceva quando non sapeva bene come comportarsi.
«Non dovresti sottovalutarti Shion.»
«Oh, rossone capellone da quando dici il mio nome eh? Oh, si è fatto proprio tardi! Devo ritornare a casa e fare un paio di cose, e poi sono anche un po’ stanco. Grazie della bevanda anche se non ho potuto berla perché non sono abituato!Ahah. Ciao!» Shion si alzò dalla sedia e lo stesso fece l’altro che non si aspettava un reazione così, dopotutto, scontata da parte di Shion.
«Ehi Shion! Vengo anch’io tanto ho finito. Jerry ci vediamo presto ciao!»
«Ah, ok.. grazie. Arrivederci!»
«Puoi darmi pure del ‘tu’ ragazzo! Ciao a te! A presto Hayato!»

Per il resto del tempo Shion e Hayato parlarono del più e del meno, senza un argomento specifico e il nome di Nezumi non era stato più nominato.
«Oh! Allora qua capelli bianchi le nostre strade si dividono!» Hayato aveva assunto un’aria tragica-teatrale-divertente, a Shion fece ridere.
«Oh! Che esagerato! Ahah. Ti ringrazio per il pomeriggio, ci vediamo presto Hayato!»
«Oh! Va bene capelli bianchi! Ci rivedremo presto! Ciao amico mio!» Hayato continuava con l’aria bizzarra che aveva assunto, e Shion non poté non divertirsi nel vedere quel stravagante amico, se così si poteva definire, fare lo scemo.
 
«Com’è andata la giornata Shion?»
«Oh bene grazie. E a te?»
«Uhm, il solito.»
Le cose erano fortunatamente normali. Ma Shion non riusciva a non pensare alla domanda che si era posto quel pomeriggi: Cos’erano lui e Nezumi.
Forse era sciocco pensarci. E poi perché pensarci? Cosa avrebbe risolto? Parlarne con Nezumi era escluso. Avrebbe di sicuro pensato che si era fatto influenzare da dei romanzi romantici che aveva nella sua fornita libreria.
«C’è qualcosa che ti turba Shion?»
«Eh? Oh no. Assolutamente nulla. Perché me lo chiedi?» Shion accennò un sorriso.
Nezumi lo guardò.
«No.. niente in particolare. e che mi sembri pensieroso. Tutto qua.»
«Probabilmente è perché sono stanco.»
«Sì, in effetti lo sono un po’ anch’io, mi sa che andremo a dormire presto. »
Shion finì la cioccolata e posò la tazza sul tavolo. Si diresse verso la libreria e iniziò a togliere i libri e a leggere i vari titoli.
«Stai cercando qualcosa in particolare?»
Nezumi si alzò, posò a sua volta la tazza sul tavolo e si appoggiò alla libreria dove Shion stava guardando i libri.
«In verità no. Non sto cercando nulla in particolare.»
«Qualche idea?»
«Mmh, no.»
Shion non si voltò per rispondergli. Nezumi guardò il ragazzo frugare nella libreria con grande dedizione. Come poteva essere così concentrato alla ricerca di un libro se non sapeva neanche che libro volesse? Nezumi sogghignò tra sé. Solo Shion avrebbe fatto qualcosa del genere. Nezumi si avvicinò all’orecchio di Shion.
«Intendi ignorarmi in questa maniera?»
Shion si fermò.
«Cosa intendi?»
Nezumi  gli cinse i fianchi da dietro e continuò a parlargli vicino all’orecchio.
«Stasera sei così taciturno e sovrappensiero. C’è qualcosa in particolare che ti preoccupa? E poi, non mi guardi quasi neanche.»
Shion provò a voltare un po’ il viso.
«Ma no, come ti ho detto sono solo un po’ stanco.»
Nezumi gli baciò la guancia.
«Se mi dici che sei stanco allora va bene.» Il ragazzo strinse più a sé l’altro e affondo il suo viso nei capelli candidi dell’altro, che arrossì.
«N-nezumi?»
«Mmh, mi sono sempre piaciuti questi tuoi capelli bianchi Shion, sai? Sono soffici e bianchi come la neve»
«Addirittura..» Shion non sapeva bene come comportarsi.
«Addirittura.» Affermò Nezumi con un sorriso. Lasciò Shion che si voltò verso di lui e Nezumi lo bloccò usando la libreria da “muro”. Nezumi avvicinò il viso.
«Ehi Shion, posso fare una cosa?»
«Uhm, come vuoi.» fece Shion vago.
Nezumi lo baciò e fu ricambiato.
Anche se la sua risposta era stata vaga Shion ci aveva sperato.
Shion aveva sperato davvero tanto che quella sera quel bacio arrivasse.

Hola! Come state? Spero bene!^^ Ho pubblicato la storia un po’  in ritardo ma una cosa o l’altra sono stata incasinata, spero possa essere  piaciuta questa parte, e spero di essere stata chiara (:S) Come al solito ringrazio chi ricensisce e mi da dei consigli che accetto sempre e ben volentieri! Nel prossimo apitolo voglia far incontrare Nezumi e Hayato (aia xD) volevo  farlo in questo capitolo ma poi le cose sono andate così XD Un bacione *3* --

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8. ***


Al mattino Nezumi si svegliò presto, Shion stava ancora dormendo.
Si era svegliato prima del solito.
Si lavò la faccia per svegliarsi, si vestì, mise la giacca e la grande sciarpa e s’incamminò verso l’uscita, prima di chiuedere la porta diede ancora un’occhiata a Shion che dormiva beatamente.
Non aveva nulla di preciso da fare, in verità, era come se avesse tante cose da fare ma non sapeva quali.
Si sentiva strano.
Faceva bene a dimostrare i suoi sentimenti così spudoratamente al giovane ragazzo che, da quando aveva incontrato la prima volta, era come se fosse rimasto legato da un filo invisibile?
Che fosse il filo del destino?

Nah.

Nezumi non credeva in quelle cose eppure sembrava che fosse così.
Poi gli venne un altro pensiero in mente: quell’Hayato.
Quel rosso non gli piaceva affatto. Anzi. Gli dava sui nervi.
E Shion ne sembrava attirato, però..  come biasimarlo?
In un posto desolato e triste come quello una persona dall’apparenza simpatica e onesta è ovvio che possa attirare Shion, che, dopotutto, era cresciuto con sua madre che gli dava grande affetto e cura.
Forse Shion non glielo diceva, però, forse, gli manca “dell’affetto” quella cosa che ormai Nezumi aveva dimenticato.
Non ci aveva mai pensato, ai sentimenti di Shion, in effetti. Non troppo. Sapeva come poteva sentirsi e il ragazzo più di una volta gli aveva esternati, ma mai del tutto. Aveva detto giusto le cose ovvie come “Mi manca mia madre.” “Mi manca Safu.” “ Sono importante non potrò mai dimenticarle.” Shion doveva aver sofferto molto di più.
Anche Nezumi aveva sofferto molto. Ma non era colpa di Shion. E invece, tutti i beni, il futuro che avrebbe potuto avere Shion gli era stato portato via quasi egoisticamente da Nezumi.
Si sentiva un po’ in colpa. Avrebbe voluto potergli restituire tutto. In una maniera o nell’altra.
Scusami Shion.
 Senza quasi rendersene conto Nezumi era già tra la folla mattutina di gente dove c’era un modesto e malfamato mercato, se così si poteva definire.
“Ehi! Sei l’amico di Shion o sbaglio?”
No, tutto ma non questo.
Era Hayato. Nezumi provò a far finta di niente, non era nell’umore di vedere quella faccia da idiota.
“Nezumii!” Hayato gridò più forte e provò a toccare la spalla di Nezumi quando l’altro si scansò giusto per non farsi toccare.
“Oh! Oh! Che riflessi! Sono Hayato non so se ti ricordi di me”
“Oh, Hayato, certo. Sei quello che ha aiutato Shion, ti ringrazio, è ancora ingenuo” Nezumi si voltò e continuò ad andare ma l’altro lo raggiunse e iniziò a camminare con lui.
“Oh ma non c’è di ché! E’ stato un piecere, l’altra volta non abbiamo avuto occasione di conoscerci! Shion è un ragazzo d’oro. Ho avuto occasione di conoscerlo, è davvero una persona fantastica. Impossibile trovarne di così qua. Non trovi?” Hayato gli sorrise.
“Si, è decisamente difficile trovarne di così qui.” La voce di Nezumi era fredda e lui non lo degnava di uno sguardo.
“Beh Nezumi sono felice di averti incontrato volevo solo dirti che se non te lo prendi tu, Shion, me lo prendo io, e anche se lo volessi prendere tu, lo prenderei comunque io.”
 Il tono di Hayato si era fatto serio ma alla fine della frase fece un altro sorriso inarcando la testa un po’ a sinistra. Nezumi non si fermò e continuò ad andare dritto ma si voltò a guardare in faccia Hayato.
“Ecco, appunto su questa questione  Hayato, mi piacerebbe vivamente che tu stessi lontano da Shion e tanto per la cronaca: se lo tocchi io ti ammazzo.”
 Nezumi sorrise a sua volta per poi lascargli uno sguardo agghiacciante.
Hayato non si scompose e continuò a sorridere più beffardemente.
“Ne sei sicuro?” Hayato si fermò e Nezumi continuò ad andare.
“Quel ragazzo ha bisogno di qualcuno che lo abbracci e gli dica che tutto andrà bene, non di una persona fredda che non sa neanche cosa significhi amare qualcuno.”
Nezumi  si voltò e di scatto prese Hayato per il colletto della maglia, il rosso continuava a sorride come se nulla fosse.
“Paura che te lo porti via, Nezumi? Potrebbe essere così facile?”
“Non ripeterò cosa ti ho detto prima. Sta lontano da Shion.”
“Cosa pensi di farmi? Eh, Nezumi? Pensaci, potresti avere il peso sulla coscienza, dopo tutto sbaglio o Shion non ha tanti amici qua? Mi ha detto che era ormai da tempo che non rideva, che cosa triste, non pensi?”
Nezumi lo mollò. Se gli avesse fatto qualcosa, avrebbe avuto sicuramente il peso sulla coscienza, non avrebbe veramente potuto più guardare Shion in faccia.
Aveva perso.
Che sto facendo?
Nezumi mollò il colletto del rosso spingendolo indietro.
“Tsk.”
Nezumi  si voltò con aria irritata sistemando la sciarpa.
“Che fai Nezumi? Te ne vai via così?”
“Se non lo faccio potrei ammazzarti.”
“O cavoli! Che paura!”
Lo uccido. Lo uccido. Lo uccido.
Hayato non lo seguì e Nezumi aumentò la velocità del suo passo, tutto quello che  voleva era ritornare a casa, o meglio, voleva ritornare da Shion.
Arrivato in quella piccola dimora vide che Shion non era ancora tornato, era ancora troppo presto.
Vero, oggi è da Inukashi..
Nezumi si sedette e aspettò l’arrivo di Shion, ammazzando il tempo con la lettura di un buon libro.

“Nezumi? Ehi Nezumi!”
Nezumi sentì la voce di Shion come se venisse da un luogo lontano.
“Shion?”
Si era addormentato.
Shion raccolse il libro che Nezumi aveva lasciato cadere per terra quando si era addormentato e gli abbassò la maglia che gli scopriva la pancia.
“Ti sei addormentato, eh?”
“Uhm.. sì.. a quanto pare..”
Shion sogghignò.
“C’è qualcosa di divertente?”
“Oh no niente.” Shion sorrise.
“E’ che non ti ho mai visto così assonnato, hai tutti i capelli scompigliati e quando sono arrivato eri sul letto che dormivi in una posizione contorta, non ti avevo mai visto così, l’ho solo trovata carina come scena.”
“Ah, uhm, capisco.”
Nezumi si sciolse la coda e si scompiglio i capelli per poi alzarsi e prendere il pettine per mettergli a posto.
Shion si avvicinò e prese il pettine dalle mani di Nezumi.
“Posso pettinarteli io?” Shion sorrise.
“Eh? Uhm,  come vuoi”
Nezumi prese la sedia e si sedette, era ancora assonnato.
Shion gli prese i capelli e iniziò ad accarezzarglieli.
“Che beli che sono Nezumi.”
“Trovi?”
“Sì, sono lisci e soffici, fa piacere anche solo toccargli. E hanno un buon profumo.”
“Se continui ad accarezzargli così mi addormenterò di nuovo.”
“Oh, ah, scusami!”
“Ma non scusarti, è una cosa positiva.”
Nezumi appoggio la testa su Shion che continuò a pettinargli i capelli.
“Non addormentarti però”
“Uhm, ci proverò, me la fai tu la coda?”
“Sì, ci proverò”
Nezumi alzò la testa e si divertì nel vedere Shion intraprendente nel provare a fargli la coda.
“Non è difficile”
“Ehm, no.. guarda se così ti va bene”
Nezumi si alzò e si guardò allo specchio.
“Uhm, bravo è perfetta.” Nezumi gli sorrrise.
“Oh, grazie!” Shion rispose con un altro sorriso, si vedeva che era contento di esserci riuscito al primo colpo.

“Quel ragazzo ha bisogno di qualcuno che lo abbracci e gli dica che tutto andrà bene, non di una persona fredda che non sa neanche cosa significhi amare qualcuno.”
Quelle parole rimbombarono nella testa di Nezumi che abbassò lo sguardo con aria un po’ afflitta.
“Tutto bene Nezumi?”
“Eh? Si.. tutto bene.”
“Ti va una cioccolata calda?
“Se la fai anche per te sì, ti ringrazio.”
“Allora vada per la cioccolata calda!”

Shion si sedette accanto a lui e gli porse la cioccolata calda.
“Tieni.”
“Grazie.”
Rimasero a gustarsela in silenzio finché Nezumi parlò.
“Shion, ti posso chiedere una cosa?”
“Uhm, si chiedimi pure”
“Non ti chiedo se sei felice qua, perché è impossibile essere felici qui. Ma, non pensi che sarebbe stato meglio se non ci fossimo mai incontrati? Non pensi che saresti potuto essere più felice a No.6 con tua madre e la tua amica?”
Nezumi aveva assunto un tono triste, di rammarico. Shion si sorprese e s’intenerì nel vedere Nezumi così.
“No. Io sono felice Nezumi.”
“Cos-?”
“Io sono felice ovunque, se al mio fianco ci sei te.”
Shion si avvicinò al viso di Nezumi e lo baciò.
Nezumi fu sorpreso della risposta.
Shion si staccò: “ Se non ti avessi mai incontrato la mia vita, sarebbe stata apatica e falsa, incolore, e in invece da quando ti ho incontrato la mia vita si è colorata di mille colori, è diventata come un arcobaleno.”
“Shion..”
Il ragazzo dai capelli bianchi ribaciò Nezumi che rispose.
Quelle soffici labbra, quel dolce bacio. Erano cose che entrambi amavano.
Nezumi abbracciò  Shion.
“ Grazie Shion. Grazie per le tue parole.”
Nezumi ricercò le labbra dell’altro che le cercò a sua volta.

Giorno! Eccoci qua con l’8 capitolo, spero possa piacere, l’ho aggiornato un po’ tardi perché con la scuola e la gita di mezzo non ho potuto fare molto XD Voglio ringraziare come al solito chi recensisce e chi segue la storia! Accetto come sempre consigli e critiche costruttive. ^-^
Per questo capitolo i simboli “ ” sono per parlare e le scritte in corsivo sono i pensieri, per quanto riguarda il grassetto è stato usato come “flashback” delle parole di Hayato.
Un bacione! :3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9. ***


CAPITOLO 9.
 
“Relazione” era l’unico termine che poteva trovare per definire la relazione tra lui e Nezumi. Anche perché non si poteva andare nello specifico, ma per il momento, il termine “relazione” gli piaceva e gli bastava  ed avanzava.  Per l’appunto la loro “relazione” andava più che bene, Shion poteva ritenersi soddisfatto. Negli ultimi tempi Nezumi si era avvicinato, e vedeva che si preoccupava per cose per cui prima non si sarebbe preoccupato. Gli faceva piacere.  E poi lo adorava. Shion adorava profondamente Nezumi, come nessun altro, si sarebbe potuto dire che “gli pendeva dalle labbra” come gli aveva detto anche Inukashi  ma lui aveva ribattuto dicendo di avere grande stima e rispetto per Nezumi, Shion stesso sapeva che mentiva, all’inizio della sua convivenza con Nezumi non sapeve come definire come si sentiva nella presenza di Nezumi, ma poi, tra i tantissimi libri che aveva Nezumi gli erano capitati dei libri con temi come coppie, amore, o comunque sentimenti, e in quei libri dove spesso trovava le descrizioni dei sentimenti dei personaggi riusciva a “rivedersi”  e alla fine, aveva capito che quello che provava non era un semplice sentimento di amicizia, stima, o rispetto, beh, anche quelli, ma sopratutto quello che Shion provava per l’altro era un sentimento chiamato amore, forse “amore” è una parola troppo grossa, ma quello che provava era molto vicino a quella parola, e quando se ne era reso conto si era anche accorto che era davvero imporbabile che Nezumi potesse rispondere positivamente ai suoi sentimenti così decise di tenerli per sé ma poi quando aveva avuto quella febbre alta aveva parlato a vanvera e alla fine lo aveva anche baciato di sua iniziativa, che cosa incredibile da pensare, in effetti, era da allora che le cose erano incominciate ad andare bene e poi era anche arrivato Hayato e Nezumi era geloso “Mi da fastidio, ok?” Si ricordava ancora quando Nezumi gliel’aveva confessato, se si può definire una confessione, e poi si erano ri-baciati e..
«Shion? »
«Eh? Ah! Nezumi! »
«A che pensavi? »
«Come scusa? »
«Prima che ti chiamassi stavi pensando e intanto avevi uno sguardo perso accompagnato da un sorriso idiota, a che pensavi? »
«AH! A-a nulla! »
Shion arrossì sentendo il rossore sul viso si alzo e andò tra gli scaffali di libri a far finta di cercare qualcosa da leggere.
«Stavo pensando a Inukashi, cioè avevamo scommesso che non sarei riuscito a lavare 6 cani in un ora e ci ero riuscito  e Inukashi ci era rimasto male perché avevo vinto la scommessa eheh! »
LA BALLA PIU’ ASSURDA DI TUTTA LA SUA VITA. Shion si sentì come se un macinio l’avesse colpito in testa per la stupidità della sua storia.
«Ah, wow formidabile, stai diventando proprio un bullo Shion. »
Shion rispose con un qualcosa simile a una risatina, poi vedendo che si stava mettendo la giacca gli chiese se andava a lavorare.
«Uhm, sì, non mi aspettare per cena. »
«Ah.. ok»
Shion provò a non fare voci abbattute o scoraggiate, ma non aveva le doti di Nezumi nel recitare e così non riuscì a fingere per niente che gli dispiaceva che non avrebbero mangiato assieme.
Nezumi si avvicinò e gli alzò il mento per poter baciare Shion.
«Tranquillo arriverò il prima possibile, Nezumi gli cinse un fianco stringendo Shion più a sé e baciandolo con più foga. »
«Ok? »
«Ok»
«A dopo Shion, non aprire la porta a nessuno e non accettare le caramelle dagli sconosciuti va bene? »
Shion fece un verso che somigliava a una pernacchia, Nezumi sogghignò e poi chiuse la porta.
Sì.
 Le cose andavano bene decisamente bene. L’unica cosa che non andava bene ormai da tempo era quello che aveva dentro i pantaloni, Nezumi che talvolta stava un po’ senza maglietta davanti a Shion, metteva a dura prova quest’ultimo e il suo auto-controllo, e alla fine andava sempre a farsi “un bagno-freddo” per calmare i bollenti spiriti,  ogni volta che Shion doveva “mettere a tacere il suo compagno” si sentiva infinitamente in colpa, probabilmente aveva perso il conto di quante volte aveva chiesto scusa a Nezumi per quel gesto fatto “in suo omaggio”. Ma non ne poteva niente, e così alla fine si rassegnava, anche se doveva ammettere che il suo self-control era migliorato molto, dalle prima volte, anche se il controllo della sua immaginazione era di gran lunga più difficile.

**
Ok! Salve a tutti, se state leggendo questo è perché avete letto questo capitolo anche dopo 2-3 mesi che non posto più nulla, e per questo vi ringrazio infinitamente perché mi farebbe davvero piacere, poi voglio ringraziare chi recensisce la storia, chi la segue e chi ce l’ha tra i preferiti :’) Vorrei scusarmi per la mia assenza, ho provato a scrivere varie volte il capitolo 9 ma senza risultati ç_ç poi stasera ero ispirata ed è uscito questo anche se molto corto, spero possa piacere, ho voluto approfondire un po’ su Shion (povero!) Grazie ancora di tutto spero vi piaccia un bacione!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=927792