Dragon Ball in a new view di StormLight94 (/viewuser.php?uid=70510)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Goku e Gohan in: ridammi le mie caramelle! ***
Capitolo 2: *** Le vere origini di Goku! ***
Capitolo 3: *** Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti ***
Capitolo 4: *** Nappa e Vegeta sono arrivati! ***
Capitolo 5: *** Il combattimento per le sorti del pianeta! ***
Capitolo 6: *** Il (duro) viaggio verso Nameck! ***
Capitolo 7: *** 7-Un tizio dall'aura gigantesca? La disperata ricerca delle sette sfere! ***
Capitolo 1 *** Goku e Gohan in: ridammi le mie caramelle! ***
fiction
Era una giornata piuttosto tranquilla tra i monti Paoz. Gli uccellini
cinguettavano allegri, i coniglietti saltellavano qua e là, due
feroci dinosauri (?) si sbranavano tra di loro, insomma uno spettacolo
tipico montanaro che sicuramente ognuno di noi avrà visto.
Poco più in là, in una casina piccina picciò un
allegro papino giocava con il suo adorabile figliolo.
Allegro papino:-maledettoooo! Torna subito qui!-
Adorabile figliolo:-ma non ci penso minimamente!-
Ehm,ehm…dicevo…In questa casina l’allegro papino che, per comodità chiameremo Goku, dovrebbe giocare con il suo adorabile figliolo Gohan, ma a quanto pare…
-Ridammele!- urlò Goku
-No!-
-Perché sei così odioso?- Cosa ho fatto per meritare un coso come te?-
Era da più di un’ora che Goku rincorreva il figlio per
casa nel vano tentativo di riprendersi ciò che gli era stato
sottratto, ma Gohan non demordeva, infondo erano sue.
Si sentivano sedie volare contro i muri, piatti e bicchieri che si
fracassavano al suolo e urla disumane che riecheggiavano nel bosco
circostante.
Volete sapere il motivo di tutto questo?
Delle semplicissime, banalissime, inutili caramelle.
-Le mie caramelle! Ridammele! Sono mie,mie,mie,mie!- continuava Goku,
mentre saltellava come un moccioso capriccioso. Improvvisamente
l'adorabile bambino si fermò.
-Mmh…Potrei anche ridartele…- rispose il figlio
pensieroso mentre un ghigno preoccupante si formò sul suo volto.
Goku si fermò e lo guardò. Quel ghigno non
prometteva nulla di buono. Ma se avrebbe riavuto le sue
caramelle…
-Davvero? Come sono contento!- disse Goku
-Ma dovrai fare una cosa dopo…-
-Sì sì come vuoi, non mi interessa a che destino andrò incontro, ora ridammele-
Gohan diede il prezioso sacchetto a Goku e i suoi occhi si accesero di
una commozione che nemmeno al giorno del suo matrimonio ebbe. Prese il
sacchetto e lo sbaciucchiò, lo abbracciò, lo
cullò,lo leccò e gli disse tante paroline dolci. Uno
spettacolo disgustoso.
“Muhuahaha! Non sa quello che gli aspetterà dopo”
pensò Gohan, mentre si avviava nell’altra stanza per i
preparativi.
Dopo mezz’ora Goku aveva ormai divorato tutto, sacchetto
compreso. Si ricordò del patto fatto con il marmocchio e
ingenuamente si diresse nell’altra stanza. In fondo lui era il
guerriero più forte del mondo, cosa mai poteva fare un
bambinetto di 4 anni?
-Allora cos’è che dev…- ma non riuscì a
finire la frase che si ritrovò legato sopra il tavolo e un Gohan
sopra la sua pancia.
-Ora vedrai…- ghignò malvagio. Schiacciò il
bottone di un telecomando e quello che apparve fece sgranare gli occhi
a Goku.
-Finalmente sono casa. Chissà cosa avranno fatto il mio Gohan e
quell’altro…E’ proprio un bravo bambino il mio
Gohan, come lui non c’è nessuno!- Chichi aprì
la porta e li chiamò.
-Ragazzi! Ho una notizia da darvi!-
-Maledizione, adesso doveva arrivare?- disse Gohan
Il raggio laser che stava per tagliare a metà il povero Goku
venne spento e quest’ultimo tirò un sospiro di sollievo.
-Grr, non importa, avrò altre occasioni- Lo sguardo di Gohan
passò da “belva-indemoniata” a “occhi
dolcissimi di un bambino innocuo”. Liberò in fretta il
padre e raggiunse la madre.
-Mammina! Cos’è successo?-
-Il maestro Muten sta organizzando una rimpatriata e vuole che tu ci
vada- disse rivolgendosi al marito che intanto stava ancora sudando
sette camicie per lo spavento preso.
-Ma certo Chichina, tutto pur di non stare con lui!-
disse indicando Gohan. Goku non raccontò di quello che era
accaduto poco fa perché tanto la moglie non gli avrebbe mai
creduto. Gohan era, per lei, tutto, tranne che una specie di
psicopatico ammazza-padri.
-Allora sbrigati, che entro stasera devi essere sull’isola- continuò la moglie mentre sistemava la spesa.
Goku si diresse verso la porta mentre continuava a fare al figlio linguacce e gestacci.
-Ah,un’altra cosa Goku- disse Chichi –Porta anche Gohan con te-
Goku si fermò paralizzato.
-Ma…-
-Niente “ma”, è un ordine!-
Goku deglutì sonoramente. Questa sarebbe stata la sua fine.
-Senti, io non piaccio a te e tu non piaci a me, ma questa cosa la
dobbiamo fare insieme, d’accordo?- disse Goku appena furono fuori.
-Hai ragione, non andiamo da nessuna parte se litighiamo fra di noi-
-Tregua?- Goku gli porse la mano.
-Tregua- Gohan gliela strinse con decisione.
-Bene, allora sali sulla Nuvola Speedy che partiamo-
-E perché non usiamo la Maserati? Almeno siamo comodi-
-Senti qui le regole le faccio io,ok? Per cui monta su e non rompere-
Dopo due ore di viaggio ancora non erano arrivati e questo cominciò a far preoccupare il piccolo Gohan.
-Papà, ma sei sicuro che sia la direzione giusta?-
-Certo! Figurati se mi perdo. Il tuo papà è un asso nell’orientamento!- disse per autoconvincersi.
-Sarà..-
Dopo quattro ore ancora niente.
-Avanti papà ammettilo che ti sei perso-
-Giammai! Lo so che è di qua, lo sento-
-Sicuro?-
-….E va bene mi sono perso e oltretutto il navigatore mi dice “luogo ignoto”.-
-Navigatore?-
-Gohan apri il cruscotto e tira fuori la mappa-
-cruscotto?-
-Tieni il volante mentre guardo dove siamo-
-Volante?-
E BADASBOM! I nostri eroi si schiantarono sul tetto della casa di Muten.
-Visto che non ci siamo persi?- Goku scavalcò il corpo del figlio e si avvicinò ai suoi amici.
- Ehi ciao! State bene?-
-Ehi, è un po’ che non ci si vede!- disse l’amico dalla capoccia lucente.
-Ma quello lì per terra chi è?-chiese Bulma.
-Chi lui?-disse, indicando quello che restava del bambino- E’solo mio figlio Gohan-
-Tuo figlio?!-fecero in coro, come se fosse una cosa mai vista.
-Ma…è morto!- disse Muten
-Morto?- fece Goku –Mio figlio è morto?- Muten lo guardò ed annui.
-Sia lode al Supremo! Tataratatarata!- e partì una bella fanfara.
Ma mentre Goku era in preda ai festeggiamenti il piccolo mostro si mosse e tossicchiando si alzò.
-Oh nooo! Non me ne libererò mai! Perché? Chiedo solo perché? Avrò fatto arrabbiare qualcuno?-
E mentre Goku pensava quale divinità potesse odiarlo tanto, un
misterioso individuo dalla folta capigliatura atterrò
sull’isola.
Chi sarà questo individuo? Cosa vorrà dai nostri eroi? E Goku riuscirà mai a liberarsi di lui? Scopritelo nel secondo capitolo!
Angolo dell’Autrice:
Salve ragazzi! Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo! Se
c’è qualcosa che non va ditemelo senza problemi.
Cercherò di aggiornare il prima possibile, ma con la scuola la
vedo dura.
A presto!
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Capitolo 2 *** Le vere origini di Goku! ***
fiction
Capitolo 2: Le vere origini di Goku!
Il misterioso capellone atterrato sull'isola si mise a fissare i
presenti. Non aveva uno sguardo da "cattivone di turno", ma più
un qualcosa misto tra l'incredulo e lo sbigottito. Aveva sentito
parlare di questo pianeta come di un pianeta molto pacifico e
tranquillo, ma ciò che gli si presentò davanti fu
tutt'altro.
Un marmocchio, intorno ai 4 anni, si trovava sul petto di un pover'uomo
disteso sulla sabbia che lo assaliva con una ferocia che non aveva mai
visto mentre altri tentavano in tutti i modi di staccarli.
Era sicuro di essere nel posto giusto?
Ovviamente nessuno si era accorto di nulla, per cui il capellone cercò di richiamare la loro attenzione.
-Scusate...- nulla.
-E'tutta colpa tua, come hai osato farmi del male!- Gohan continuava a sballottare il povero Goku per terra.
-Susate- alzò un po' di più la voce, ma ancora niente.
-La pagherai cara, anzi molto cara!-
-SCUSATE!- urlò il povero arrivato-Gradirei un minimo della
vostra attenzione!- Tutti si girarono verso di lui e anche il piccolo
mostro smise di infierire sul padre.
Ora che aveva la loro attenzione poteva finalmente fare le dovute presentazioni e spiegare il motivo per cui era qui.
-Sono Radish. Vengo da un pianeta lontano lontano e sono qui per incontrare una persona-
Intanto Goku tentò di rialzarsi. Con uno sforzo sovrumano
riuscì a mettersi in piedi e incrociò il suo sguardo con
quello di Radish.
-Ti ho trovato Kakaroth!- urlò, indicandolo.
-Chi, io?- fece un Goku assai perplesso.
-Sì tu, razza di idiota! Sono anni che ti sto cercando! Si
può sapere dove sei finito? Ti perdo di vista per un secondo e
ti ritrovo lontano millemila chilometri spaziali!- sbraitò
Radish sputacchiando da tutte le parti.
-Chi sei tu? Cosa vuoi da me? Sei per caso un maniaco?-
- Non ti ricordi di me?-
Goku fece no con la testa.
-Oh Gesù...-Radish si passò una mano sulla faccia. -Non ti dice niente Saiyan?-
Goku fece ancora no.
-Vabbè allora ti spiego io. Tu sei Kakaroth, sei un Saiyan e vieni dal pianeta Vegeta.-
Goku lo guardò incredulo. Lui un alieno! Pfui, roba da matti.
D'accordo che ha avuto una coda attaccata sopra il culo, ma visto che
c'erano lupi azzurri umanoidi che passeggiavano tranquilli per strada
il problema non se l'era mai posto.
-Sono qui per chiederti di unirti a me per conquistare l'universo.-
Conquistare l'universo? E' una cosa così malvagia, così terribile...Ma anche così GENIALE.
-Urcaaa! Che figata! Ho sempre sognato di farlo! Poter andare di pianeta in pianeta e ammaz...-
I suoi amici assunsero un'espressione al limite dell'incredulo.
-Cioè volevo dire...E' una cosa tremenda da fare! Sei...sei
cattivo e io ti fermeròòòò- Goku si
lanciò verso il fratello, ma è bastato un pugno
leggerissimo da quest'ultimo per metterlo KO.
-Visto che non vuoi unirti a me, farò la cosa più
malvagia che mi passa per la testa: rapire tuo figlio!- E scappa.
-Goku! Goku!- Crilin e gli altri lo raggiungono per vedere le sue
condizioni -Ti senti bene?- gli chiese Muten, ma per terra c'è
un Goku che si contorce dal dolore.
-Aaaah che male! Oooh che dolore! Uuuh che sofferenza!-
-Oh andiamo, ti ha a malapena sfiorato!- disse Yamcha roteando gli occhi.
-Il ginocchioooo! Non lo sento piùùù!-
-Quello è il gomito- gli fece notare Bulma.
-Oh è vero. Bhè comunque sia-disse Goku alzandosi
tranquillamente - devo assolutamente andare a spaccargli la faccia. Non
può venire il primo che passa e sconfiggermi come se niente
fosse,dico io!-
-Senza contare che ha rapito il tuo adorabile figliolo-
-Mio figlio è stato rapito? Oh, ma che dispiacere. Sono
veramente mooolto preoccupato.-fece in modo sarcastico. - Ma non
è questo l'importante. Devo trovare qualcuno che venga con me,
qualcuno con le palle! Voi tutti non valete nemmeno una mia pellicina,
per cui a chi posso chiedere?- e si mise un dito sotto il mento per
pensare.
-Non temere Goku ci sono io!-
Una voce proveniva dal tetto della Kame house, ma era in contro
luce e si vedeva solo un mantello che sventolava a mo' di bandiera. Ma
ecco che all'improvviso, la figura misteriosa fece un triplo salto
mortale con doppio avvitamento ed atterrò con una "dolce"
spaccata dove si sentirono rumori poco rassicuranti di tendini spezzati.
"Uhi Uhi! Forse era meglio non esagerare..."
-Piccolo, amico mio! Cosa ci fai qui?- gli chiese Goku aiutandolo ad alzarsi.
-Ho sentito la tua richiesta di aiuto e sono venuto qui ad aiutarti come farebbe un buon amico-
Goku si commosse dalle parole di Piccolo. Finalmente era dalla parte della giustizia!
-Davvero?- gli chiese
-Ma anche no. Lo sai che mi stai sugli zebedei, figurati se vengo
ad aiutarti per amicizia!- Goku abbassò lo sguardo deluso. C'era
qualcuno in questo mondo che gli volesse bene? -Se lo faccio è
solo perchè ho un conto in sospeso con lui-
-Cos'è successo?- domandò Crilin
E in quel momento gli occhi di Piccolo divennero lucidi.
Flashback
-Finalmente dopo anni ci sono
riuscito! Buhuahaha!- Piccolo si stava esaltando per la grande
conquista che aveva appena fatto. -Adesso tutti mi invidieranno e mi
ammireranno!- Ora che aveva trovato anche l'ultimo pezzo, tutto era
pronto.
Alzò al cielo, come in segno di trionfo, il suo amato album calciatori panini.
Ma proprio mentre lo stava adorando, un colpo partito da non-si-sa-dove
lo disintegrò. Piccolo era incredulo e per poco non svenne, ma
ebbe il tempo di vedere colui che gli aveva appena distrutto tutti
i sogni. La rabbia lo assalì e senza pensarci lo attaccò,
ma Radish con un pugno e uno sputo lo mise al tappeto, lasciandolo
più morto che vivo.
Una lacrimuccia bagnò la guancia di Piccolo e Goku, commosso per
la terribile vicenda, gli si avvicinò. -Ti capisco, anche a me
è successa la stessa cosa con l'album dei cucciolotti, tranne
che è stata Chichi a bruciarlo. Ma devi farti forza e guardare
avanti- Piccolo annuì, rincuorato dalle belle parole del suo
più grande rivale.
-Forza andiamo allora!- E partirono.
-Zio cos'è quello?-
-Un raggio che distrugge qualsiasi forma di vita, disintegrandola completamente-
-Ooooh! E quello?-
-Un piccolo meccanismo che permette si sottomettere chiunque alla propria volontà.-
-Ooooh!- Gohan era estasiato da ciò che lo zio gli stava
mostrando. Aveva imparato diversi modi di uccidere senza essere
scoperti e questo gli sarebbe tornato molto utile in futuro. Ne era
certo.
Il suo piano per la conquista dell'universo era un qualcosa di grandioso. Non aveva mai visto niente del genere.
-Zietto, sei davvero formidabile!-
-Lo pensi veramente?-
Gohan annuì.
-Nipote!-
-Zietto!-
E i due si abbracciarono piangendo, con tanto di tramonto sullo sfondo e una musichina dolce come sottofondo.
-Eccoli, sono laggiù!-
-Era ora! Sono ore che giriamo a vuoto! Il tuo senso dell'orientamento fa veramente schifo, Goku-
Tra poco sarebbe iniziato uno scontro coi fiocchi.
-Sei venuto a riprenderti tuo figlio? Povero illuso non ci riuscirai
mai!- Radish rise sguaiatamente. Era certo di essere il più
forte. Nessuno su quel pianeta lo avrebbe sonfitto, tantomeno un essere
verde con le antenne alleato con il suo fratellino.
-Se fosse per me te lo lascerei anche- disse Goku - ma poi mia moglie
mi scuoierebbe vivo. Quindi lascialo andare e vedi di tornare da dove
sei venuto, se non vuoi che ti deturpi la faccia a suon di pugni!-
-Oooh ma che paura!- rispose Radish imitando una donnina impaurita.
-Non prendermi in giro!- e Goku con un balzo si scaraventò su
Radish, ma quest'ultimo schivò i suoi attacchi con estrerma
facilità. Passò al contrattacco e, con un pugno,
lanciò Goku contro una roccia.
Il giovane Saiyan si rialzò con fatica.
"Non lo sconfiggerò mai" pensò, ma poi si girò
verso Piccolo che lo vide accovacciato a terra con un bastoncino in
mano.
-Ehi tu! La vuoi finire di giocare con le formiche? Non ti ho arruolato per star fermo a grattarti!-
-Sissignore!-Piccolo si alzò e insieme partirono per un attacco combinato.
Dopo meno di trenta secondi avevano la tuta a brandelli e il sangue che colava da tutte le parti.
-Così non andiamo da nessuna parte- disse Piccolo
-Lo so non c'è bisogno che me lo dici-
Se andavano avanti così ci avrebbero lasciato le penne. Ma cosa
potevano fare? Improvvisamente una lampadina si accese sopra la zucca
verde di Piccolo.
-Ho un'idea! Tu vai dietro Radish e lo tieni fermo, mentre io con il mio cannone dell'anima vi trapasso-
-Perchè proprio io devo tenerlo fermo?-
-Perchè tu sei l'eroe che si deve sacrificare per il bene dell'umanità-
-Hai ragione!-
-Allora va' e vedi di tenerlo fermo per bene che non voglio che il
sangue mi schizzi addosso. Sai com'è, la tuta è di
Armani.-
-Va bene va bene- e Goku si avvinghiò al fratello maggiore.
"Ihihi Piccolo sei un genio! Così oltre a uccidere quel
albumcida di Radish, elimini anche quell'odioso di Goku!Muhuaha come
sono malvagio!"
-Ehi lasciami! Lasciami!- Radish tentava di divincolarsi, ma Goku mantenne una presa salda.
-Oraaaa!-urlò Goku
-Ecco! Cannone dell'anima finaleeeeeee!- Una luce gialla uscì
dalle sue dita, percorse diversi metri finchè non
incontrò il corpo di Radish. Dopo pochi secondi il raggio
riuscì a trapassarlo, uscendo dalla schiena di Goku.
-M-maledetto...-
-Ahaha ti sta bene!-
-...muso verde-
-Ora ti dirò una cosa che sarebbe meglio non dire, ma che dico
lo stesso perchè sennò Dragon ball finisce qui.Tanto stai
per morire quindi non c'è nessun pericolo che qualcuno ti stia
ascoltando di nascosto.- Piccolo fece un profondo respiro e
cominciò.
-Sulla Terra esistono sette, e ripeto, sette sfere magiche che
esaudiscono un desiderio. Si può chidere tutto sai? La vita
eterna, far resuscitare i morti e perfino creare mutandine dal nulla!
Incredibile vero?-
-Ahahaha! Grazie mille per l'informazione! Sai ero in collegamento con i miei compagni e avranno sicuramente ascoltato tutto-
"Merda, ma perchè non sto mai zitto?"
-Tra un anno due Saiyan ancora più potenti di me verranno qui e distruggeranno tutto! Te compreso! Muhuaha!- e muore.
Goku alzò di poco la testa giusto per dire le ultime parole -P-piccolo...S-sei un co...-e muore.
-Nooo zio! Perchè proprio lui! Era l'unico che mi capiva!- Gohan
era disperatissimo, l'amato zio era morto. E ora come avrebbe fatto a
conquistare l'universo?
Ad un tratto sbucò fuori Crilin che fino a quel momento è
rimasto ben nascosto dietro a una roccia. -E adesso che facciamo?-
-Ma tu adesso dovevi uscire?!- urlò Piccolo incavolato nero.
-Mi sembra ovvio. Figurati se rischio la pelle così!- replicò tranquillamente Crilin.
-Comunque pensavo di allenare questo moccioso. Forse può tornare utile. Forse.-
-Penso che sia una buona idea. Però stai attento, è un po'...psicopatico.-
-Tsk. Tranquillo, ci penso io.-
-Nooo non verrò mai con te! Non puoi obbligarmi!Non puoi! Non puoi!- Sbraitò Gohan, preso da una rabbia cieca.
Piccolo tentò di afferrarlo, ma il moccioso si spostava
continuamente. Crilin con nonchalance gli si avvicinò e
tirò fuori una spranga di ferro lunga 2 metri che picchiò
sulla sua testa, facendolo svenire.
-Bene, ora posso portarlo in un luogo sconosciuto dimenticato da Dio e allenarlo come si deve-
-Allora ci vediamo tra un anno- Crilin piegò le gambe, pronto
per partire in volo -Ah, un'altra cosa. Se vedi che si trasforma in un
enorme scimmione, non fare inutili casini cercando di distruggere la
luna. Basta semplicemente tagliargli la coda.- e partì.
-Sì sì tranquillo non preocc...SI TRASFORMA IN UNO
SCIMMIONE!?- Piccolo guardò il moccioso con due occhi grandi
come una capanna. Ma perchè era sempre circondato da strani
esseri mutaforma? Non poteva avere anche lui gente normale attorno?
Evidentemente no.
Intanto in una base spaziale...
-Hai sentito? Sulla Terra ci sono delle sfere che esaudiscono i
desideri! Potremo chiedergli un sacco di cose tipo
l'immortalità, il dominio dell'universo, farmi diventare
più alto e....Ma mi stai ascoltando?-
-Ancora uno dai...dai...Siììì!-
level up
-Sono all'ultimo livello!-
- Sai, c'è più soddisfazione a parlare con il muro che con te-
-Oh andiamo Vegeta, rilassati. Sei sempre così agitato, lo sai che poi ti si alza la pressione-
-Grrr! Non è vero! Io sono calmissimo!-
-Insomma, hai una vena sulla tempia che pulsa paurosamente...-
Vegeta preparò una sfera di energia.
-Dicevi?-
-Niente niente!-
-Bene. Allora preparati Nappa che tra un'ora partiamo-
-Signorsì!-
I due guerrieri Saiyan stanno per partire. Riusciranno i nostri eroi a salvare ancora una volta la Terra?
Angolo dell'Autrice:
Eccomi qua anche con il secondo
capitolo. Lo so, non è un granchè, ma il prossimo
sarà più divertente, prometto^^
Non pensavo che il primo capitolo piacesse così tanto, sono commossa ç_ç
Ringrazio chi recensisce e chi legge soltanto.
Alla prossima!
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Capitolo 3 *** Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti ***
cap 3
CAPITOLO 3: Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti.
Piccolo portò il
bambino in una radura dove c’erano solo un albero,un sasso,
qualche animale feroce mangiauomini e…basta. Insomma, il nulla.
-Ohi ohi…- Il
bambino aveva finalmente dato segni di vita e l’essere verdognolo
gli si avvicinò, pronto per iniziare gli allenamenti.
-Ti sei svegliato, brutto moccioso- gli disse con il suo solito tono (poco) gentile.
-Chi sei? Dove sono? Cosa vuoi da me?- Urlò Gohan terrorizzato da quella figura abominevole.
-Hai già dimenticato tutto?- sbraitò (come al solito) Piccolo –Io sono il tuo maestro! -
-Maestro? Aaaah, ho capito!
Tu sei il maestro di matematica quantistica che la mamma ha chiamato!
Piacere io sono Gohan- disse porgendogli la mano.
-Ma che…Io non insegno matematica quantistica! Non so neanche cos’è!-
-Allora insegni fisica relativistica?-
-No…Io…-
-Sarà sicuramente Chimica e Propedeutica Biochimica…In questa materia faccio leggermente fatica-
-NO! Non insegno nessuna di
queste robacce! Io insegno le arti marziali! E poi scusa, ma che cavolo
di materie ti insegnano a 4 ANNI?!-
-Pfui, io sono un genio
dopotutto. Senti, io però non ho nessuna intenzioni di imparare
le arti marziali. Io voglio stare a casa a studiare tutto il giorno e
non divertirmi mai. Voglio diventare uno studioso che ammuffirà
nel suo ufficio.-
-A me non interessa un fico
secco di ciò che farai nella tua vita, ma adesso serve che tu
impari le arti marziali, diventi un grande combattente e sconfigga i
due terribili Saiyan che verranno per distruggere il mondo!-
-Ma io non voglio!-
-Taci ho detto! Bene,
iniziamo.- Piccolo inizia a sfogliare un libro dal titolo: ”Come
far diventare un bambino il più grande guerriero
dell’universo”.
- Fase 1 “Scegliere il bambino che si dovrà allenare”.
E questo l’ho fatto. Poi
Fase 2 “Portarlo in una zona desolata, possibilmente piena di mostri.”
Fatto anche questo.
Fase 3 ”Lasciarlo per sei mesi da solo e vedere se sopravvive. In caso contrario ripartire dal punto 1.”
Molto bene inizieremo da questo!- Piccolo chiuse il libro e lo lanciò via, poi sorrise malignamente al bambino.
- Ora incomincia il bello. Tornerò fra sei mesi esatti. Fatti trovare vivo.- e se ne andò.
-Ma-ma mi lasci qui da solo?
Sei pazzo? Non sono nemmeno in grado di allacciarmi le scarpe!
Moriròòòòòòò- e Gohan
si disperò come mai si era disperato prima. Ormai era certo di
essere giunto alla fine della sua giovane vita. Voleva fare tante cose
ancora e vedere al microscopio una cellula acantolitica era tra queste.
Intanto in un regno chiamato Aldilà
-Allora hai capito cosa devi fare?-
-S-sì signor Supremo.
Ho capito cosa devo fare, come devo farlo, ma non ho capito
perché. Ormai sono morto e vorrei godermi un po’di
eternità. Sono stufo di salvare il mondo! Goku di qua, Goku di
là, Goku aiutaci! E’ stressante.-
-Sapessi quanto ne hai
ancora… E poi non puoi permettere che il tuo pianeta venga
conquistato da due essere malvagi come i Saiyan! Devi fare qualcosa!
Sei tu l’eroe!-
-Uff e va bene. Da che parte
è il serpentone?- Il Supremo indicò alle spalle del
ragazzo e ciò che vide lo fece rimanere di sasso.
Una strada a forma di
serpente si muoveva a zig-zag tra soffici nuvole gialle , ma la cosa
preoccupante era la lunghezza. Sembrava che si estendesse
all’infinito. Goku deglutì sonoramente.
-Che aspetti a partire?- disse il Supremo.
-M-ma quanto è lungo?? –
-Non lo so. Comunque un bel po’. Credo ti ci vorrà qualche mese per arrivare.-
-Mese?! Ma non posso usare un aereo, un missile o il teletrasporto?-
-Qui non esiste niente del genere. Devi arrivare con la tua sola forza. Ora sbrigati che non hai un minuto da perdere.-
-D’accordo vado,
allora! Ci vediamo fra un anno! Ti porto anche un souvenir, contento?-
Goku fece “ciao-ciao” con la manina e si allontanò
correndo più veloce che potè.
Sempre nello stesso momento, ma in una base spaziale
-Uff…Finalmente
ho finito con tutta questa burocrazia- Vegeta camminava tra i corridoi
della fredda base d’acciaio, tenendo in mano una pila piuttosto
voluminosa di documenti di ogni forma, dimensione e colore. La pila era
così alta che a malapena vedeva davanti.
-Certo che potrebbero
renderla meno complicata la conquista di un pianeta. Così mi
fanno pure passare la voglia.- Nonostante non vedesse praticamente una
mazza riuscì tranquillamente a raggiungere la stanza dove il suo
fedele servo compagno lo stava aspettando. D’accordo, aveva
sbattuto un paio di volte, ma non per colpa sua. Una volta contro
Zarbon che, per non cadere, si aggrappò con una mano ai suoi
lunghi capelli verdi strappandone un po’ e rovinandogli tutto il
lavoro di una vita.
-Maledettoooo! Ora come
farò ad andare al concorso di bellezza, domani!? Non dovevi
farmelo! Buhuhuhu!!- e corse via piangendo. E la seconda volta contro
il bordo una porta semiaperta, provocandogli un livido che partiva
dalla fronte e arrivava fino al mento.
Intanto che Nappa aspettava
l’arrivo del compagno si mise a provare il nuovo videogioco
sparatutto che Radish gli aveva regalato per il compleanno. Non si
aspettava fosse così divertente, neanche nella realtà si
divertiva così tanto!
-Nappa sono arrivato!-
urlò Vegeta per richiamare l’attenzione dell’omone.
–Ci ho messo un po’ perché quello schifoso di
Freezer non voleva mandarci in missione, ma voleva che rimanessimo qui
a dare una sistemata al giardino. Al giardino! Ma dico io, siamo
Saiyan, non dei stramaledettissimi giardinieri! E poi io odio i fiori,
mi fanno starnutire e lacrimare gli occhi. Idea! Nappa prendi appunti!
Trovate le sfere magiche chiediamo al drago di eliminare ogni forma
floreale dalla faccia dell’universo. Muhuahaha! Come sono
malvagio! E poi…- ma mi stai ascoltando?
- Dov’è? Dov’è quell’alieno schifoso che lo trafiggo, gli strappo il cuore e me lo mangio?-
Vegeta fece una faccia disgustata –che schifo Nappa! Lo sai che mi fanno senso queste cose!-
-Scusa capo! Bene, tornando a noi…-
-Nappa, lo sai che ora che ho i documenti possiamo partire, vero?-
-Certo!-
-E allora cosa aspetti a spegnere quel coso?- disse con estrema calma.
-Devo cercare di superare questa parte difficile, non mi ci vorrà molto.-
-Avanti, spegni.-
-Dai ancora 5 minuti…-
-Ho detto spegni!- assunse un tono più duro. Non gli andava di ripetere le cose in continuazione.
-HO DETTO DI NO!- Nappa fece una voce grossa e profonda. Sembrava provenisse da un’altra dimensione ultraterrena.
-ORA TI SIEDI E ASPETTI CHE
FINISCO. CHIARO?- Gli occhi erano rossi e le pupille erano
dilatatissime. Forse era dovuto alle troppe ore passate davanti alla tv.
-C-certo. Non preoccuparti.
Bastava dirlo, dopotutto. Ora mi siedo qui e aspetto che finisci ok?-
fece con la vocina bassa bassa.
Dopo 6 ore Nappa non
accennava a schiodarsi dalla seggiolina microscopica, rispetto al suo
grande fisico, e il suo viso era letteralmente appiccicato allo
schermo. Il tutto accompagnato con un sorriso idiota che non accennava
a rinunciare.
Vegeta era più
sdraiato che seduto su una scomoda sedia di legno e intorno
svolazzavano mosche e moscerini, come a simularne un cadavere. Ma non
era una simulazione. Lui stava veramente morendo.
Dalla noia. Alla fine, con quel briciolo di sanità mentale
rimastagli si alzò. –Ora basta!- urlò –Sono
ore che sei attaccato a quel coso, dobbiamo partire!-
-Sì d’accordo.
Aspetta che salv…- ma non ebbe il tempo di finire che il piccolo
principe gli staccò tutti i fili dalla presa della corrente,
mandando a quel paese il lavoro di 6 ore. Mentre vide lo schermo
diventare irrimediabilmente nero, la tremenda consapevolezza di non
aver potuto salvare i suoi progressi, costringendolo a rifare tutto, lo
fece imbestialire.
Inizialmente ebbe solo
qualche tic sparso qua e là, poi cominciò a blaterare
frasi senza senso ed infine cadde a terra in preda a forti spasmi
muscolari. Dopo un supplizio di svariati minuti si alzò e
vedendo la fonte di tutti i suoi mali, si scagliò contro di lui
per disintegrarlo completamente.
Molto probabilmente il
nostro principe sarebbe già morto e sepolto, ma la fortuna volle
che numerosi soldati si accorsero di quanto accadeva e immediatamente
lo salvarono.
-Ohi ohi…- Vegeta era
più morto che vivo, con ferite sparse in ogni dove e il sangue
che imbrattava tute, muri e pavimenti.
In fretta e furia lo
medicarono e lo lanciarono (nel vero senso della parola) nella sua
navicella, diretto verso un pianetucolo chiamato Terra. Tanto avrebbe
avuto un anno per riprendersi e oltretutto c’erano
un’infinità di pianeti su cui poteva fermarsi. Il vero
problema ora, era mettere tutto a posto prima che il grande Freezer
venisse a conoscenza di ciò che era successo o sarebbe stata la
fine per tutti.
Sono passati sei mesi da
quando Piccolo ha abbandonato a se stesso il povero Gohan. Aveva
lasciato quel moccioso di 4 anni in balia di mostri di ogni tipo e
secondo il suo manuale, se è ancora vivo, dovrebbe allenarlo
nelle famose arti marziali. Perché, si sa, non serve a nulla
saper sopravvivere da soli in un deserto se poi non si sa nemmeno
chiudere la mano a pugno. Ma questo Piccolo non lo aveva ancora capito.
-Bene moscerino, vedo che sei
vivo.- disse fissandolo dritto negli occhi – ma non credere che
sia finita qua- e con un colpo di energia lo colpì in pieno,
facendolo cadere a terra. –Adesso la finirai di svolazzarmi
intorno, schifoso insetto.- e con un piede lo spiaccicò ben bene
al suolo.
-Allora Gohan come sono andati questi sei mesi? Ti sei divertito?-
-Ho torturato con sadismo diversi animali, tigri con i denti a sciabola comprese. Direi che mi sono divertito parecchio.-
-Così mi piaci. Allora iniziamo con l’allenamento serio. Prova a parare questi colpi. Wattaaaaaaa!-
-Ehi! Come faccio a parare i colpi se non so come si fa?!-
-Improvvisi.-
-Ah, certo…-
Iniziò, così, un duro allenamento.
-Finalmente sono arrivato. Ci
ho messo sei mesi, ma ne è valsa veramente la pena. Ho una gran
voglia di farmi allenare da questo Re Kaio.-
Goku era giunto su un
pianetino microscopico che aveva solo una casa e un bolide da 400
cavalli. Il giovane si avvicinò alla casina e bussò ed
uscì uno strambo omino ciccioso blu con le antenne e gli
occhiali alla John Lennon.
-Salve buffo omino, sto cercando un certo Re Kaio, lei lo conosce?-
-Ce lo hai davanti, ragazzo.-
-E dove? Non dica che è lei perché giuro che me ne vado.-
-Bè? Perché non potrei essere io?- chiese il Re stupito
-Perché questo Re Kaio
deve essere un guerriero incredibilmente forte, da come ne ho sentito
parlare e lei è tutto tranne che forte.-
Re Kaio si schiarì la
voce e disse – Che ci creda o no io sono questo “guerriero
incredibilmente forte” e se vuoi diventare più potente
dovrai farti allenare da me-
-Sarà…Bene mi dica cosa devo fare.-
-Sai, io oltre alla forza fisica e spirituale esigo anche che un guerriero sia…divertente.-
-Divertente?-
-Sì. Dovrai farmi
ridere. Inizierò io per primo. Vieni qui e guarda attentamente
là infondo. Vedi quel edificio?-
-Sì…-
-Ecco lì è da dove sei partito.-
-Cosa? E io avrei fatto sei mesi di viaggio quando in un’oretta sarei potuto arrivare?-
-Sì! Non è divertente? Ahahaha!-
-No. Questo non è divertente. E’ bastardaggine pura.-
Re Kaio si asciugò gli
occhi, prese le sue pastiglie per calmarsi e si rivolse al giovane
guerriero dicendo –Bene, ora tocca a te. E bada di farmi
veramente ridere o non ti allenerò.-
-Uhmm…- Goku si mise
due dita sotto il mento per pensare a qualcosa di spiritoso. Lui non
aveva la minima vena umoristica, anche perché le battute che
sentiva non le capiva, però gli venne in mente una battuta che
il suo vecchio amico Yamcha gli aveva raccontato una volta quando erano
sull’isola di genio. Non era particolarmente divertente, anzi era
un po’ squallida, ma magari a lui sarebbe piaciuto. Dopotutto
tentar non nuoce.
-Hey guardi là! Squali!-
-Squali?-
-Squelli! Ahahahaha!- Goku
finse di morire dal ridere, sperando di contagiarlo, ma il Re sembrava
impassibile. Dannazione, lo sapeva che non avrebbe funzionato! Questa
era l’unica battuta che sapeva. ora come avrebbe fatto?
Improvvisamente però
sentì dei rumori provenire dall’omino blu. Sembrava stesse
trattenendo una risata. Ma forse…Sì! Stava trattenendo
una risata! Re Kaio non resistette più e scoppiò in una
grassa risata che lo fece ribaltare all’indietro. Si teneva la
pancia mentre rotolava un po’a destra, un po’ a sinistra.
-Ohohoho! N-non ho mai riso così tanto in vita mia! Sei…Sei davvero divertente ragazzo!-
“Bè dai, pensavo
sarebbe stato più difficile. Questo Re Kaio ha un senso
dell’umorismo davvero assurdo.” pensò il Saiyan. Con
fatica il Re si alzò e gli mise una mano sulla spalla.
–Ti farò diventare il più grande guerriero di sempre.-
-Grazie! Non la deluderò!-
E anche il giovane Goku iniziò l’allenamento.
Finalmente i 365 giorni si
conclusero. Gohan e Piccolo smisero di prendersi a botte, soddisfatti
dei progressi ottenuti. Crilin e Yamcha si allenarono nelle
“tecniche di seduzione”, trascurando completamente ogni
forma di lotta (e qui si spiegano molte cose, ma non anticipo niente).
Tensing è l’unico che si è allenato con costanza 24
ore su 24 compreso sabato e domenica, ma la sua forza è rimasta
pressoché invariata. Povero, quasi mi fa pena. Tornando a noi, i
nostri fantomatici guerrieri Z si radunarono nello stesso luogo, pronti
ad accogliere i nuovi nemici. Ora l’unico che mancava era Goku.
-Bene, dopo un anno siamo di
nuovo tutti insieme. Come ve la spassate? Vi siete allenati con
costanza come ho fatto io?- disse con strafottenza Yamcha.
–Vedrete che nel giro di due secondi li eliminerò.-
-Sì certo, come no.- fece Piccolo.
-Ah sì? Scommetto 1000 Zeni che non sarò io quello che morirà questa volta. Ci stai?-
-D’accordo! Affare fatto.-
“Ehehe vincerò di sicuro” pensarono entrambi.
Ma proprio mentre
pregustavano la ricca somma che presto avrebbero avuto, un grosso boato
si estese all’orizzonte. I due Saiyan, i guerrieri più
potenti dell’universo, erano arrivati.
Riusciranno
i nostri eroi a sconfiggere il nemico? Gli allenamenti saranno serviti
a qualcosa o, come al solito, non è cambiato nulla?
Angolo dell’Autrice:
Eccomi di nuovo! Ok ok avevo
detto che questo sarebbe stato più divertente, ma non lo
è per niente mi convince pienamente. Diciamo che avrei potuto
fare di meglio, ma questa parte della storia è abbastanza
pallosa e non trovo la giusta ispirazione. Ma adesso che i Saiyan sono
arrivati, sicuramente troverò qualcosa di divertente. (Preparati
Vegeta! Muhuahaha!!)
La “battuta” che
dice Goku me l’ha raccontata un mio amico in macchina e per poco
non ci andavamo a schiantare da quanto lui rideva. No comment. Va bene,
non vi trattengo ancora.
Ringrazio chi legge e chi lascia un commento.
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Capitolo 4 *** Nappa e Vegeta sono arrivati! ***
cap 4
Capitolo 4: Nappa e Vegeta sono arrivati!
Un anno è ormai trascorso e i nostri amici si sono allenati
molto duramente per far fronte alla nuova minaccia in arrivo.
Così hanno deciso di andare tutti assieme al ristorante
per festeggiare "l'anno trascorso per conto proprio ad allenarsi ed il
fatto che molto probabilmente da domani la Terra non esisterà
più". Evidentemente sono tutti molto ottimisti e ripongono una
grande fiducia
in Goku. Mangiarono, ballarono e cantarono perfino al karaoke dove Crilin
con la sua dolce e melodiosa voce distrusse in mille pezzettini un
centinaio di bicchieri di cristallo. Ma nessun problema, infondo sono
cose che capitano.
Finita la festicciola ognuno si rintanò nella propria dimora per
riposare in vista della battaglia del giorno dopo. Ma nessuno aveva
voglia di dormire, soprattutto Yamcha che, come del resto anche gli
altri, riteneva che quella fosse l'ultima notte e come tale
andava vissuta degnamente. Da vero uomo.
Così con passo felpato si avvicinò alla camera della sua
fidanzata. Aprì la porta più adagio che potè e con
calma si sdraiò sul letto. Stava già allungando le mani
quando la luce del comodino si accese improvvisamente.
-E tu che ci fai qui?- chiese Bulma più infuriata che
imbarazzata. Stava dormendo e che caspio! Se non riposava abbastanza le
venivano le rughe e poi come si sarebbe presentata ai Saiyan? Quel
citrullo del suo fidanzato non capiva una beata mazza. Forse era meglio
se cercava qualcun altro...
-I-io? Ma niente figurati! Stavo...Stavo vedendo quanto è comodo il tuo letto! Sai il mio è duro e...-
-Mi prendi per cretina?-
-Ma no! Ci mancherebbe! E' solo che...sai....stavo pensando...-
-Tu pensi??-
-O andiamo è vecchia come Muten questa battuta! Dai che sono serio per una volta! Fammi finire!-
-Sì certo, scusa-
-Ecco...io...stavo pensando che...sai...noi due...siamo insieme da tanto e che forse....-
-Forse?-
-Forse potremmo....-
-Potremmo?-
-Sì insomma....fare quella cosa lì- Yamcha era rosso come
il naso di Krusty il clown. Non si era mai sentito così tanto in
imbarazzo in vita sua
-Quale cosa lì?-
-B-bhe...Quella cosa che fanno tutti i fidanzati....-
-Darsi i bacini?-
-No. Qualcosa di più...più!-
-Ma più più cosa?-
-Più intima!-
-Farsi le coccole?-
-Ma no!- Yamcha si mise una mano sulla fronte.
-Volevo...ecco...il mio semino che incontra il tuo ovetto.-
-Semino che incontra l'ovetto? Non ti capisco!-
"E per fortuna che non dovevo darle della cretina" pensò disperato il ragazzo.
-Io voglio...- continuò il ragazzo, imbarazzato al massimo e
tutto bagnato di sudore con tanto di gola secca e tremolio alle mani
-Voglio...-
-Senti, adesso mi sono veramente rotta! Vuoi dirmi cosa vuoi? E' tardi e voglio dormire!-
-Voglio fare sesso!- Un coro di voci angeliche intonò un
Alleluja. Alla fine era riuscito a fare la tanto agognata richiesta.
Bulma lo guardava con un'espressione del tipo "finalmente me lo hai
chiesto! Non ne potevo più di aspettare". Un sorriso malizioso
si dipinse sulle labbra della ragazza e con voce sensuale chiusa in un
sussurro gli chiese: - Allora perchè non cominciamo?-
Yamcha divenne di tutti i colori. Viola, giallo blu e perfino verde.
Non si aspettava di certo che lei fosse un tipo così! Se avesse
saputo prima che aspettava questo non avrebbe atteso tanto a lungo per
chiederglielo e si sarebbe risparmiato tutti quei giornalini e video su
internet piuttosto discutibili.
Ma come sappiamo tutti Yamcha è un idiota e come tale è
stato in grado di rovinare tutto, nonostante l'occasione gli si fosse
presentata su un piatto d'argento.
Dopo aver passato tutti colori del cerchio cromatico una fortissima
agitazione lo prese alla sprovvista, forse dovuto a un miscuglio tra la
felicità e il fatto che fosse la sua prima volta. Comunque sia
non riuscì a reggere l'ansia e svenne. Bulma rimase sul letto a
guardare il suo fidanzato che, a terra e completamente immobile, poteva
passare per un tappeto o per un morto in stile CSI.
-Che idiota!- disse a bassa voce e piuttosto incavolata la ragazza.
Il giorno dopo Yamcha era ancora per terra privo di sensi. Inutile dire
che Bulma se ne era già andata da un pezzo e che l'unica
occasione avuta nella sua vita era sfumata. Il gattino nero del signor
Briefs si era comodamente appallottolato sulla faccia del guerriero e,
sentendosi mancare il respiro, si alzò di colpo facendo volare
il micetto contro il muro.
-Allora bellezza cominciamo?- ma della sua bellezza non c'era traccia.
Guardò l'ora e vide che segnava le 9:30 del mattino e con una
sonora imprecazione diede il benvenuto alla nuova giornata.
Mentre i nostri guerrieri si stavano vestendo, preparando la colazione
e dicendo addio ai propri cari, due navicelle bianche a forma di palla
con tanto di oblò rosso in stile lavatrice, si schiantarono al
suolo nel centro di una grande città. Pian piano le porte si
aprirono e dietro una nuovola di fumo bianca si intravidero due losche
figure.
-Coff...coff.. Nappa! Questo fumo mi fa tossire e lacrimare gli occhi, toglilo di mezzo!-
-Ma capo, come faccio?-
-E che ne so! Inventati qualcosa.- Nappa sbuffò. Erano vent'anni
che lo sopportava e che esaudiva ogni suo capriccio e, più
cresceva, più assurde erano le sue richeste. Sbuffò
ancora, ma questa volta più forte e notò che il fumo si
allontanò. Così per far contento il suo principe
cominciò a soffiare con tutta la forza che aveva. Dopo tre
quarti d'ora del fumo non c'era traccia e Vegeta potè sentirsi
soddisfatto.
-Capo, mi gira un po' la testa...-
-Zitto! Non mi interessa un tubo della tua testa. Ora andiamo a uccidere Kakaroth e poi conquistiamo questo insulso pianeta.-
Si alzarono in volo, uscirono dal profondo cratere e si misero al
centro della strada. Le persone continuavano a fare le loro cose
tranquillamente. C'era chi parlava al telefono, chi strombazzava alle
macchine davanti mentre era in un parcheggio. Insomma cose da
terrestri.
-Sai, credo non ci abbiano notato- disse la montagna senza capelli.
-Allora ci faremo notare.- Vegeta sorrise malvagiamente al compagno e
quest'ultimo capì immediatamente le sue intenzioni. Sorrise di
rimando allo stesso modo e preparò una sfera di energia nella
sua mano che scagliò contro un edificio facendolo crollare.
Vedendo questo, la gente del posto cominciò a urlare e a
scappare. Ma una nonnina temeraria si avvicinò ai due giovani
invasori, brandendo con una mano un ombrello e con l'altra una
famigerata borsetta.
-Ehi tu- urlò la vecchietta senza paura alcuna -ti sembra il modo di comportarti?-
-Eh? Dici a me?- disse Nappa puntandosi un dito contro.
-Certo! Sei un ragazzaccio maleducato! Non si rovinano le cose altrui!-
Da dietro quella montagna di uomo sbucò Vegeta che si rivolse
con tono molto gentile (ma anche no) alla povera nonnetta -Ehi vecchia
cosa vuoi? Come osi parlarci in questo modo?-
-Certo che i tempi sono davvero peggiorati. Ora anche i bambini vanno in giro facendo i vandali.-
-COSA?- Vegeta era diventato rosso dalla rabbia. Lui un bambino? Ma come si permetteva? Solo perchè era un po' più basso
rispetto alla media, non significava che assomigliava a un marmocchio.
Superava di ben 5 centimetri un comune moccioso di 8 anni e lui ne
andava fiero.
-Ma io ti ammazzo terrestre!- urlò il Saiyan offeso come non
mai, ma la vecchietta non si scompose e quando lo vide a pochi
centimetri di distanza fece un salto di tre metri, una capriola in aria
e gli diede una borsata sulla schiena facendolo schiantare a terra.
Vegeta era incredulo da quanto accaduto, ma di certo, non si
lasciò intimidire da quel soggetto e si rimise velocissimamente
in piedi, pronto per attaccare nuovamente. Non fece nemmeno in tempo a
mettersi in posizione che una serie di ombrellate gli arrivarono
rovinosamente sul cranio e la signora usò così tanta
forza che ormai l'ombrello si era quasi del tutto disintegrato. Ormai
il principe era sottomesso alla furia omicida della vecchietta, ma
prontamente il compagno lo prese per un polso e si alzò in volo,
sottrandolo così dalla seconda morte certa.
-Questi esseri sono più pericolosi di quanto mi aspettassi.-
disse Vegeta quasi spaventato. Freezer aveva detto che la potenza dei
terrestri era esigua, eppure per poco non lo facevano secco! Quella
lucertola si stava rincoglionendo molto probabilmente.
-Ci conviene andare verso queste forze rilevate dai rilevatori senza toccare niente.- consigliò Nappa al principe.
-Già...per la prima volta seguirò il tuo consiglio.-
e velocemente volarono verso l'obiettivo, ognuno immerso nei
propri pensieri.
Intanto nell'aldilà Goku aveva cominciato a percorrere il
serpentone da diverso tempo e ormai mancavano una manciata di ore prima
di poter ritornare tra i suoi amici.
-Ehehe! Con questo allenamento sono diventato molto veloce e tra
pochissimo potrò affrontare questi nuovi nemici! Sono
felicissimo! E oltretutto per la prima volta sarò in anticipo.-
Le ultime parole famose.
Il glorioso cammino del giovane Saiyan fu interrotto da un ingorgo
sulla stada. Tanti graziosi (?) omini con le corna e la pelle blu
stavano protestando contro i soprusi del loro datore di lavoro.
Numerosi avevano un cartello con scritto:"Vogliamo più diritti"
o "Non siamo schiavi". Oltretutto i rappresentanti dei sindacati dei
lavoratori stavano urlando come degli ossessi che lo sciopero sarebbe
durato molto a lungo se le loro lamentele non fossero state ascoltate.
E dato che nessuno smistava le anime, queste si stavano pericolosamente
accumolando davanti alla porta di re Yammer. La fila aveva ormai
raggiunto Goku.
-Mi dispiace, ma dovrai aspettare un bel po'- disse uno di loro a Goku.
-Che cosa!? Ma io non ho tutto questo tempo!-
-Mi dispiace ma è così.-
-Oh no!- il Saiyan si mise le mani sulle guance e spalancò la bocca in un' espressione di orrore.
-Avete sentito?- domandò Piccolo incupendo lo sguardo improvvisamente.
-G-già...sono tremendamente potenti.- Crilin si stava già
cacando sotto dalla paura, ma anche lui doveva affrontarli anche
perchè se si fosse tirato indietro poi gli altri compagni lo
avrebbero preso a pugni nell'aldilà per sempre.
-Si stanno avvicinando velocemente.-
-Che cosa facciamo ora? Goku non è ancora arrivato.-
-Si arrangia. Non possiamo aspettarlo continuamente. Noi li affrontiamo
lo stesso. Tanto lo sanno tutti che alla fine il protagonista arriva e
salva i suoi amici all'ultimo secondo.- disse Piccolo orgoglioso della
sua genialità.
-Giusto!- affermò all'unisono la combricola degli amici di Goku.
Tutti assunsero uno sguardo determinato, pronti per affrontare i nemici
fino alla morte, ma appena atterrarono davanti a loro furono tutti
presi da un'improvvisa tremarella. Cominciarono ad abbracciarsi e a
urlare: "Voglio la mia mamma!" Yamcha si nascose dietro un arbusto e
Tensing mise la testa sottoterra convinto di essere invisibile
all'occhio nemico. L'unico che rimase tranquillo (si fa per dire) fu
Piccolo. Troppo orgoglioso per avere paura, troppo superiore agli altri
per ammettere di voler scappare urlando come una femminuccia.
-Bene bene...Così voi siete gli amici di Kakaroth.- disse il
piccoletto con un sorriso di pura malvagità. -Sapete che ora vi
dovrò uccidere, vero?-
-Certo! E' per questo che mi sono nascosto ben bene- pronunciò Tensing nella buca.
-Sentite, lasciate perdere questo pianeta e andate da un'altra parte.
Ce ne sono millemila di migliori e oltretutto, non c'è un posto
dove si sta bene! Da una parte fa troppo freddo, dall'altra troppo
caldo, da un'altra ancora ci sono i cannibali. Date retta a me,
cercatene un altro. Io ho rinunciato a conquistarlo da anni.- Piccolo
fu così convincente che chiunque avrebbe rinunciato alla Terra,
ma non loro, non i Saiyan.
- Scusa sono rimasto a contemplare i miei meravigliosi stivali. Dicevi?-
Piccolo fremette dalla rabbia. Lui non poteva essere ignorato, non da un moccioso per giunta!
-Marmocchio! Come ti permetti di ignorare le mie parole!-
D'accordo, questa giornata andava di male in peggio. Hanno osato
definirlo "marmocchio" per ben due volte nell'arco di poche ore e
questo la sua regale persona non lo poteva accettare.
-Brutto muso verde...- ora era veramente incavolato nero -...solo perchè ho un leggero problema
con gli ormoni della crescita non significa che potete darmi
continuamente del moccioso! Io sono già un adulto completamente
formato!-
Tutti si stupirono. Persino Tensing uscì dalla buca per vedere se era veramente così. Chi l'avrebbe mai detto?
-Comunque non voglio sporcarmi le mani. Nappa usiamo i Saibaim.-
-Certo capo.-
Misero diversi semini a terra e poi con dell'acqua li fecero crescere,
finchè non sbucarono fuori degli strani esseri verdi con gli
occhi rossi.
Il primo si lanciò immediatamente contro il povero Yamcha che fu
brutalmente ucciso senza che lui abbia avuto neanche il tempo di dire
"O porca zozza, ma perchè sono sempre io il primo che viene
messo fuori gioco?" Piccolo aveva appena vinto la scommessa e si mise a
saltellare gioioso fregandosene altamente della sorte toccata all'uomo
sfregiato in volto.
-Yamcha è veramente un idiota. Ora vi farò vedere io
quanto sono forte e abile.- disse Piccolo gasandosi come al solito. In
un batter d'occhio mise fuori combattimento tutti i Saibaim.
Vegeta applaudì.
-I miei complimenti sei davvero molto forte, quasi mi commuovo- fece
sarcastico - ma come te la caverai con Nappa?- Vegeta scocchiò
le dita e l'energumero si precipitò all'attacco stendendo il
namecciano in un solo colpo. Gli altri rimasero pietrificati dal
terrore. Tensing e Rif attaccarono il nemico senza pensarci e infatti
uno finì a terra senza un braccio e l'altro si fece esplodere
concludendo un bel niente. Due piani davvero geniali. In un minuto
avevano perso due compagni.
Nappa voleva ancora divertirsi un po' e così lanciò una
sfera in direzione di Gohan, ma Piccolo gli fece da scudo e finì
a terra. La sua fine era quasi arrivata, ma riuscì lo stesso a
pronunciare le ultime parole al suo giovane allievo.
-Gohan....Promettimi che, una volta che Goku sconfiggerà quei
due, tu lo eliminerai, mi risusciterai e insieme diventeremo i
padroni della Terra.-
Il bambino aveva le lacrime agli occhi -Certo, te lo prometto!- Piccolo morì felice.
Crilin si avvicinò e mise una mano sulla spalla del giovane
guerriero -Sai Gohan, forse non è poi così intelligente
come sostiene di essere. Se lui muore muore anche il supremo e con lui
addio sfere.-
-Già è davvero un cretino....Ma è per questo che
gli volevo bene!- Gohan si sfogò con un pianto disperato.
-Ahahaha è davvero uno spasso!- Vegeta aveva le lacrime agli
occhi da quanto rideva. Gli piaceva un sacco vedere le persone che
soffrivano.
Quando finalmente si calmò si rivolse ai due sopravvissuti con
un altro sorriso malvagiamente malvagio. -Sentite, visto che oggi mi
sono divertito parecchio, ho deciso di concedervi tre ore di tregua. Se in queste
tre ore Kakaroth non arriva vi cucino e poi vi mangio! Muhuhuaha! No
scherzo, vi uccido e basta. Nappa seguimi.- e si allontanarono verso un
posto tranquillo per rilassarsi un po'.
Goku era riuscito, con non poca fatica, a superare l'orda di lavoratori inferocita e a raggiungere l'enorme Re Yammer.
-Inferno! Inferno! Inferno!-
continuava a decretare l'omone. Gli piaceva molto mandare le anime
all'inferno, forse perchè anche lui sotto sotto era un sadico
bastardo.
-Sei di cattivo umore oggi?- chiese il Saiyan.
-Lui è sempre di
cattivo umore. Su cento anime novanta finsicono all'inferno anche se il
loro maggiore peccato è stato rubare caramelle a un bambino.-
rispose il Supremo.
Improvvisamente videro
arrivare di corsa due uomini. Quello vestito di rosso aveva una faccia
stravolta e sembrava avesse passato le pene dell'inferno. -Non credevo
che l'inferno fosse così affollato! Lo avevo immaginato molto
diverso. Per fortuna ho finito. Scusi, dov'è il
purgatorio?- disse rivolgendosi a Goku.
-Di là- fece il giovane indicando un punto a caso.
-Grazie mille! A dimenticavo....- prese la macchina fotografica che aveva al collo e fotografò re Yammer.
-Ecco fatto! Andiamo Virgilio.- e se ne andarono.
-Che tipi strani....-Goku si grattò la testa con fare confuso.
-Già....- ammise il namecciano.
-Allora ti muovi a portarmi dove si trovano i miei amici? E che cavolo!-
-S-sì, subito- e si teletrasportarono al palazzo. Poi Goku spiccò il volo verso le aure che aveva percepito.
-Bene, ora posso finire di
vedere i film di Moccia.- ma l'essere rugoso verde fu improvvisamente
colpito da un malore e si accasciò a terra.
-Piccolo, ma proprio adesso dovevi morire?!- e anche il supremo sparì.
Ormai le tre ore erano quasi
scadute. Gohan e Crilin stavano giocando a briscola da un bel pezzo e
il bambino aveva vinto circa trenta partite. Inutile dire che Crilin si
sentì umiliato.
Vegeta e Nappa si stavano
annoiando, così per ammazzare il tempo, tirarono fuori due
oggetti vagamente simili ai nostri cellulari.
-Vediamo se ho qualche
notifica....- il principino entrò nel suo profilo ma tre le
notifiche non spiccava nulla di interessante. Notò però
che era stato taggato in una foto. La aprì e c'era lui, Nappa e
Radish a una festa completamente ubriachi. Sgranò gli occhi. Chi
l'aveva fotografato? Doveva assolutamente evitare che la foto passasse
tra troppe persone. Non poteva farsi vedere in quello stato o sarebbe
stato preso in giro a vita! Notò che a taggarlo fu Cui.
-Quel verme schifoso! Appena torno giuro che me la paga!-
-Capo, non siamo usciti poi tanto male. Anche se io e te siamo fin troppo vicini e sembra....-
-Zitto! Non sembra proprio un bel niente, ok?-
Si aprì la chat e apparve un messaggio di Cui con scritto: "Ahahaha! Ti piace la foto, Veggy?"
L'aggeggio fu
distrutto dalla mano del proprietario. Era così furioso che per
poco non si trasformò in Super Saiyan. Ma avrebbe pensato dopo a
lui, ora doveva solo concentrarsi sulla missione.
-Il tempo è scaduto!-
urlò rivolto ai due superstiti. Doveva assolutamente staccare la
testa a qualcuno per sbollire la rabbia.
Si avvicinarono minacciosi,
ma Goku atterrò di fronte a loro. Aveva un'aria di
superiorità, si sentiva veramente invincibile. Passò lo
sguardo per vedere la situazione e un piccolo sorriso apparve sul viso.
-Bè dai, non sono poi così in ritardo. Non sono morti tutti.-
-Ehi Goku, alla buon ora!- disse Crilin.
-Ehehe scusate!- si
grattò la testa -Ma adesso voi vi mettete da parte e lasciate
fare a me, ok? La gloria è solo mia.- Si mise in posizione di
combattimento. Lo scontro tra titani stava per cominciare.
Goku
è finalmente arrivato e si preannuncia uno scontro epico. Ma
sarà in grado di tenere testa a due simili portenti o
sarà aiutato da qualcuno per sconfiggerli? Non vi resta che
attendere il quinto capitolo.
Angolo dell'autrice:
Dopo
un insignificante ritardo di più di due settimane, sono
ritornata con il tanto atteso (?) quarto capitolo! Ecco, questo mi ha
soddisfatta quasi pienamente (credo che soddisfatta completamente non
mi troverete mai xD).
Ho voluto rendere un piccolo omaggio al grande Dante Alighieri che
stimo molto per la sua genialità,. Spero vi sia piaciuto^^
Ok ok Vegeta Nappa su Facebook non ce li vedo molto, ma non ho resistito xD
Ringrazio sempre chi legge e chi mi fa sapere cosa ne pensa della storia. Suvvia non fate i timidoni, lasciatelo un commentino.
Alla prossima!
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Capitolo 5 *** Il combattimento per le sorti del pianeta! ***
cap 5
Angolo
dell’Autrice che
ho deciso di spostare sopra:
Salve a tutti! Pensavate
che mi fossi dimenticata della fanfiction vero? E invece sì
no.
Sono riuscita ad aggiornare prima della gita a Parigi e per questo mi
sento molto soddisfatta. Per cui alle recensioni risponderò
venerdì o al massimo sabato. *Salta gioiosa
perché pensa che tra poche ore parte, ma si ferma
improvvisamente e si accorge che non ha ancora finito di preparare la
valigia.*
Cooooomunque volevo solo dire che il combattimento non è
particolarmente divertente. Non sono riuscita a trovare qualcosa di
comico e soprattutto di decente. Oltretutto l’ispirazione ha
fatto cilecca questa volta.
Nonostante ciò spero via piaccia lo stesso e che non mi
linciate per l’abominio che vi propongo.
Ringrazio chi mi segue e chi l’ha messa tra i preferiti.
Capitolo 5: Il combattimento per le sorti del pianeta!
Goku e Nappa si stavano scambiando sguardi assassini da più
di
venti minuti, ormai. Entrambi studiavano l'avversario e cercavano, con
una semplice occhiata, di scorgere un qualche punto debole, ma
ahimè, non avevano trovato ancora nulla.
Nappa si era rotto di aspettare e attaccò per primo.
Partì alla carica come un caprone che vede in
lontananza
il povero sfigato di turno, pronto per incornarlo ben bene.
Sferrò un pesante pugno che viene schivato con
estrema
facilità. Poi un altro, un altro ancora, un calcio, una
gomitata, ma niente. Non riusciva proprio a prenderlo.
-Sai, sarai anche forte, ma sei lento come mio nonno-
proferì Goku dopo l'ennesima schivata.
-Ma come ti permetti! Adesso vedrai di cosa sono capace!- disse un
Nappa veramente, ma veramente incacchiato nero. Lo aveva umiliato! Lui,
quello schifosissimo insetto lo aveva umiliato!
L'omone cominciò a sferra calci e pugni a destra e manca,
senza
seguire una particolare logica, per cui per il giovane Saiyan fu una
passeggiata schivare tutti quei colpi per l'ennesima volta. Mentre
Nappa infieriva ancora, con tanto di bava alla bocca e occhi iniettati
di sangue, Goku, che si era rotto di continuare a schivare, decise di
fare merenda. Sì, mangiare mentre si combatte è
una dote
che solo pochi possiedono e Goku è uno dei fortunati. Tutto
l'allenamento fatto da Re Kaioh è servito a qualcosa...
Si mise una mano nei pantaloni (pantaloni non
mutande) e tirò fuori il panino che l'omino blu gli aveva
preparato con tanto amore. Lo tolse dall'involucro protettivo e se lo
sbafò in poco più di 3 secondi, ovviamente mentre
schivava e parava i colpi. Oltretutto mangiò la cioccolata,
una
fetta di torta, la piadina, l'arrosto (?) e quant'altro la vostra mente
possa immaginare.
Inutile dire che il nostro amico pelatone fosse imbestialito,
tant'è che aumentò la potenza dei colpi. Goku
finalmente
finì lo spuntino, si tirò su le maniche e
passò
alla carica.
Nappa non ebbe nemmeno il tempo di capire che cavolo stesse accadendo
che si ritrovò per terra, sanguinante e ricoperto di lividi.
-Uau! La potenza di Goku è incredibile!- urlò
felice
Crilin. Forse questa volta non sarebbe toccato a lui morire.
-Sì...Uau...Forte....- disse Gohan con finto entusiasmo. Se
suo
padre aveva raggiunto una simile potenza, avrebbe dovuto dire addio al
piano "la conquista e la sottomissione dei terrestri per mano del
namecciano e del suo fido assistente bambino-prodigio". Nome forse un
po' lunghetto, ma riassumeva egregiamente le sue più nobili
intenzioni.
-V-Vegeta...aiutami....sto...sto morendo- sussurrò Nappa.
-Nooooo!- gridò il principe come un ossesso, mettendosi le
mani
nei capelli.-Come è potuto accadere! È uno
scherzo. DEVE
essere uno scherzo!- Sembrava davvero disperato.
-La sconfitta del suo amico deve bruciargli molto- trasse le
conclusioni Crilin.
-Mi ha battuto!- continuò Vegeta, sempre più
avvilito.
Non riusciva assolutamente a credere che qualcuno nell'universo sarebbe
riuscito a batterlo e ad umiliarlo in quella maniera.
-Forse voleva dire lo ha
battuto. Poverino, deve essere impazzito- disse Gohan con una
micropunta di compassione.
Vegeta si inginocchiò e fissò il "cellulare"
appoggiato
al suolo. Lo osservava con due occhi spalancati e increduli.
-Mi...Mi ha battuto...Mi ha battuto a farmville-
Era più di un anno che si trovava primo in classifica e per
questo era entrato nel guinness dei primati per il maggior tempo
passato come primo classificato. Inutile dire che ne era estremamente
orgoglioso e passava il tempo libero andando in giro per la base a
vantarsi del suo talento. Persino Freezer non era riuscito a scalare la
classifica e a raggiungere il tanto agognato primo posto, nonostante
avesse i migliori scienziati e pensatori di tutta la galassia. Questo
per Vegeta valeva più di mille vittorie.
Guardò chi aveva osato strappargli il posto che gli spettava
di
diritto e quando riconobbe il nick una grossa rabbia gli
montò
da dentro. A superarlo è stato
nientepopòdimenoche...
-Cui! Brutto essere di infima e squallida categoria!- e mentre si
abbandonava in turpiloqui, un messeaggio gli apparse sullo schermo. A
mandarglielo fu il soggetto a cui aveva rivolto fino a due secondi fa
il proprio repertorio di insulti. Inizialmente fu restio ad aprirlo,
dato che più o meno sapeva cosa si aspettava, eppure
pigiò lo stesso il tasto "visualizza".
- Ti rode la sconfitta non è vero, Veggino?-
Da Veggy si era passato a Veggino. Un colpo basso.
Perchè esseri del genere non morivano mai in missione?
Perchè ovviamente dovevano rovianrgli la sua principesca
esistenza, evidentemente! Certe volte si chiedeva se c'era qualche
entità lassù che godeva nel vederlo umiliato.
Strinse l'aggeggio fino a che non si spappolò completamente,
facendo saltare in aria tutti i circuiti. Per chi non lo sapesse,
Vegeta si portava dietro sempre due o tre cellulari perchè
ogni
volta che entrava nel suo profilo c'era sempre qualcosa che lo faceva
imbestialire e quindi, inesorabilmente, l'oggetto veniva brutalmente
stritolato.
-Ora basta, mi sono veramente rotto. Nappa! Ti sbrighi a uccidere
quell'essere inferiore così posso andare ad asfaltare il
culo a
quello sgorbio violaceo pappamolla?-
-Ma-ma capo! Io sto morendo!-
-A già è vero, mi sono scordato-
sospirò e con
tutta la calma del mondo si avvicinò al compagno moribondo.
Nappa sorrise leggermente. Era certo che il suo principe non lo avrebbe
ucciso per aver fallito la missione, infondo erano anni che
combattevano insieme e se per una volta falliva non succedeva niente.
Quando Vegeta fu a pochi passi da Nappa corrugò le
sopracciglia
come era suo solito fare quando qualcosa lo infastidiva. Nappa
decifrò immediatamente il messaggio che il suo sguardo gli
aveva
lanciato e cominciò a sudare freddo. Vegeta aveva uno
sguardo
così cinico e carico di disprezzo che Nappa provò
per la
prima volta la paura verso qualcuno più piccolo di lui.
Il principe si fermò in parte a lui e, con le braccia
incrociate, non mostrava accenno di muovere un dito.
-E così ti sei fatto sconfiggere da un ignobile essere
inferiore. Davvero bravo- disse con ironia.
-No-no aspetta....Lui è molto più forte di quanto
sembra!
E poi io non ero molto informa. Non ci siamo riscaldati a sufficienza-
cominciò ad arrampicarsi sugli specchi. Sapeva che con
Vegeta
non doveva usare scuse, ma era più forte di lui.
-Sai cosa succede a quelli che falliscono vero?- un ghigno di pura
malvagità si dipinse sul volto del principe.
Nappa spalancò gli occhi in un'espressione di puro terrore.
Voleva ucciderlo!
-A-aspetta, ragioniamo...Non puoi uccidermi io sono il tuo tutore, il
tuo amico fidato. Abbiamo fatto un sacco di cose insieme; pericolose ma
divertenti. Ti ricordi quando abbiamo messo gli insetti nel letto di
Zarbon e per due settimane non è andato a dormire? Ti
ricordi
quando abbiamo usato l'indelebile nero per scarabocchiare la faccia di
Dodoria e per giorni interi non è uscito dalla sua stanza
perchè non veniva via?-
Eccome se li ricordava! Erano stati solo alcuni dei terribili scherzi
che avevano fatto praticamente ad ogni membro della base, anche se i
risultati sono stati spesso dolorosi (i segni delle mazzate
che
hanno preso ancora ce li hanno sulla pelle). Eppure si divertivano
tremendamente. Pochi sanno che i Saiyan sono amanti degli scherzi
(perfidi) e che adorano vedere le proprie vittime urlare di paura e
scappare inorridite.
Vegeta assotigliò lo sguardo.
-T-ti ho anche insegnato ad andare in bicicletta! Ti prego non
uccidermi, principe!- e si portò le mani sopra la testa in
segno di una
ricerca disperata di protezione.
Il giovane principe rilassò lo sguardo. Forse per questa
volta
l'avrebbe perdonato. Gli allungò una mano come farebbe un
buon
amico dopo una dura battaglia e Nappa l'afferrò convinto di
essere portato in salvo. Vegeta però corrugò
nuovamente
le sopraciglia, strinse la mano fino a fargli male e lo
lanciò
per aria. Due dita puntate verso di lui e un boato investì
il
cielo.
Di Nappa non rimasero nemmeno le cellule.
-Brutto idiota...Io non ho mai imparato ad andare in bicicletta-
Questo
è stato uno dei suoi (tanti) traumi infantili. I suoi
amichetti
se la spassavano un mondo a girare in bici nei gorni liberi mentre lui
era costretto a inventarsi millemila scuse, pur di non ammettere di
essere totalmente incapace anche solo di mettere un piede sul pedale.
Gli amichetti dopo un po' avevano incominciato a insospettirsi, ma non
avevano mai osato, in sua presenza, dire qualcosa di sconveniente. Per
cui si limitavano a ridere sotto i baffi ogni qualvolta Vegeta veniva
fuori con qualche scusa assurda.
D'altronde ognuno è un asso in qualcosa mentre è
impedito in un'altra. È la legge della vita.
Gli altri guerrieri erano sconvolti da ciò che avevano
visto.
Aveva brutalmente ucciso il suo amico senza pensarci due volte!
-Cosa avete da gurdare con quell'aria inorrdita? Non ditemi che non
avete mai ucciso un vostro amico perchè si è
rivelato un
vero impiastro- disse Vegta sorridendo sadicamente.
-Ehm...a dire il vero no- fece Crilin timidamente.
-Umph...Patetici- si girò poi verso Goku -Allora Kakaroth,
ti
vedo bello in forma. Molto bene, vorrà dire che questa volta
mi
divertirò un mondo- detto questo si mise nella sua fiera
posa:
braccia incorciate e sguardo di estrema superiorità.
-Non fare tanto il gradasso. In confronto a me sei un puffo e se non
sbaglio prima Nappa ti ha chiamato "principe". Sei per caso il principe
dei lillipuziani?- dettò ciò a stento trattenne
una
risata.
Vegeta cominciò a fumare di rabbia. -Non lo sai che non si
giudica un avversario dall'aspetto?-
-Sì, ma non me ne frega un tubo. Tu sei la metà
di me e
di conseguenza hai metà della mia potenza. In poche parole
ti ho
già sconfitto- ma proprio mentre Goku pregustava l'imminente
vittoria un calcio ben assestato allo stomaco gli tolse il respiro.
-Dicevi?-
Il giovane mise le mani sulla parte dolente -O-ok...sei bravino devo
riconoscerlo, ma non credere di avermi sconfitto con così
poco!-
e diede un pugno in risposta che però fu prontamente evitato.
"Cosa?! È riuscito a schivarlo? Fortuna. Ha avuto solo una
grandissima ed enormissima fortuna." pensò Goku cercando di
mantenere la concentrazione, ma una serie di sfortunati eventi di
lì a poco si sarebbe abattuta su di lui.
In quattro e quattrotto si sentì addosso colpi provenienti
da
tutte le parti: calci sugli stinchi, gomitate sui fianchi, pugni nelle
tempie con conseguenti ditate negli occhi. Era già a terra
moribondo mentre il suo avversario non accennava nemmeno il fiatone.
-Tutto quello che sai fare, Kakaroth? Mi hai deluso- disse con scherno.
Si sentiva veramente invincibile.
"E va bene....Vorrà dire che dovrò utilizzare un
Kaiohken
per dieci" pensò il giovane Saiyan. Questa era la sua
penultima
carta da giocare, se non funzionava poteva ritenersi nella cacca fino
ai capelli.
Divaricò le gambe, strinse i pugni e cominciò a
urlare
come se fosse stato in preda ad una improvvisa stitichezza.
Urlò
così forte che per poco non gli scoppiò la
carotide.
Lentamente una debole aurea rossa cominciò a circondarlo, ma
non
era nemmeno a un millesimo della potenza che avrebbe raggiunto.
-Guarda! Tuo padre si sta trasformando! Deve essere una nuova tecnica
che avrà imparato da Re Kaioh- urlò entusiasta
Crilin.
Gohan lo fissava senza emettere alcun suono.
"Mi ci vorranno ancora 4 puntate e mezza per trasformarmi, ma ne
varrà la pena."
Dopo novanta minuti Goku stava ancora urlando come un indemoniato. La
gola bruciava, ma questo non gli avrebbe impedito di sfondare i timpani
altrui. Perchè se i Saiyan sono bravi in qualcosa, questo
è superare la soglia del dolore con le proprie grida.
Gohan e Crilin stavano finendo la partitona di briscola iniziata poco
prima mentre Vegeta schiacciava un pisolino poco distante.
Una gigantesca esplosione di aura richiamò l'attenzione di
tutti: Goku aveva raggiunto la massima potenza! Ora era veramente
pronto.
Vegeta si svegliò e, imprecando per averci messo tanto, si
mise in posizione di combattimento.
Un feroce pugno colpì la sua regale guancia facendogli
uscire
del prezioso sangue puro e nobile. Quando il principe vide la macchia
scarlatta sul guanto candido si rese conto che, forse, per questa volta
avrebbe fatto veramente sul serio.
Così prese molto più seriamente la faccenda e,
senza
problemi, riuscì a tener testa all'avversario. Inizialmente
era
uno scontro alla pari, ma per qualche oscuro motivo di cui ancora non
mi capacito, Goku cominciò a guadagnare terreno e
a
sopraffare il povero Vegeta. Dopo avergli lanciato la sua furia di
Kaiohken per dieci per cento e per mille, dopo avergli lanciato onde
energetiche dalla potenza inimagginabile, dopo averlo spedito fuori
dall'atmosfera, il glorioso principe si ritrovò un pochino
malandato. Furioso per avergli rovinato la battle suite nuova di zecca
e l'acconciatura avuta dopo ore di meticoloso lavoro, decise di
scatenare tutta la sua vera potenza.
-Kakaroth, tu sarai il primo a vedere la mia potenza al massimo- detto
questo lanciò una sfera luminosa verso il cielo, ma che
rimase
ferma, immobile a diversi metri di altezza.
Lentamente Vegeta cominciò a riempirsi di peli in ogni
luogo.
Gli occhi gli diventarono rossi e cominciarono anche a svilupparsi i
muscoli in una maniera spaventosa.
-Si sta trasformando in un cane! Anzi no...ora è un lupo
mannaro o forse un licantropo-
Vegeta stava diventando sempre più grosso, sempre
più grosso...
-Urca! È diventato Cita!-
- Woargh! Vedrai Kakaroth, ti ridurrò a una polpetta
spiaccicata!-
-Una polpetta? Mmh...Ho una fame!-
Vegeta-Cita cominciò a inseguirlo e prendere a manate
qualunque
cosa gli capitasse sotto tiro. Goku si nascose dietro a una roccia,
cercando di scampare al pericolo. Aveva bisogno di elaborare un piano e
alla svelta anche. Però Vegeta fu più veloce di
Goku e lo
trovò tra due rocce in culo ai lupi. Gli diede una manata,
un'
altra e un'altra ancora. Vegeta si stava
divertendo un mondo a colpirlo come se fosse stato di peluche. Dopo
ripetuti colpi, Goku sembrava una sottiletta kraft.
-Ahahaha! È uno spasso! Uhuhuhu! Sai, mi diverto di
più a
farti diventare un ammasso informe di carne- continuò a
colpirlo con ferocia.
-Porca paletta! Goku le sta prendendo di brutto- disse Crilin
visibilmente proccupato per le sorti dell'amico.
-Già...Temo che questa volta papà non ce la
farà-
-Lo penso anch'io- una terza voce si unì al gruppo.
-Yajirobei! Che ci fai qui?- chiese perplesso Crilin. Sapeva bene che
il suo amico non si sarebbe spinto di sua spontanea volontà
sul
campo di battaglia, eppure era lì con loro. Che abbia deciso
di
fare l'eroe una volta tanto?
-Balzar mi aveva mandato in città a ritirare il PC portatile
da
Bob l'aggiustatutto, ma quando sono arrivato quel nano e l'armadio a
quattro ante che aveva come compagno hanno distrutto il negozio di Bob
e quindi sono venuto per farmi risarcire-
-Ah ecco mi sembrava strano-
-Però come farai a fermarlo?- chiese innocentemente Gohan.
-Non lo so...Però una volta ho visto un film dove un enorme
giraffa disseminava il panico in città e il protagonista per
fermarla doveva tagliarle la coda, così la giraffa sarebbe
esplosa dalla rabbia e dal dolore-
Crilin lo guardò un attimo spaesato.
-Ma che diamine di film guardi?!-
-Sull'obelisco non c'è molto da fare- si
giustificò il grassone.
-Quindi tu pensi che se tagliamo la coda a Vegeta, questo poi
esploderà o qualcosa del genere?-
-Io pensavo di cercare un'enorme giraffa di farle mangiare Vegeta, ma
penso che vadi bene anche così-
-Bene allora prendi la tua spadina e tagliagli la coda-
-Sì certo, così come minimo vengo ucciso, ma
fammi il piacere-
-Vuoi farti ridare i soldi da lui? Allora muovi il tuo culo flaccido e
taglia quella stramaledettissima coda!- urlò Crilin
esasperato.
-Ugh...Come vuoi- "Maledetto dittatore" pensò il povero
Yajirobei.
Il giovane panzone afferrò saldamente la sua katana e senza
pensarci due volte si lanciò verso l'obiettivo. In due
nanosecondi la coda fu tranciata di netto e Vegeta cominciò
ad
assumere le dimensioni normali.
Goku però non era più in grado di alzarsi per via
di
tutte le ossa fratturate e Vegeta era ormai indebolito. Yajirobei si
avvicinò al principe e cercò di mostrarsi come
l'eroe
impavido, senza macchia e senza paura. Puntò un ciccioso
dito
verso di lui e urlò con quanto fiato aveva in gola. - Io ti
ho
sconfitto e pretendo di venire risarcito per il danno morale causatomi!-
-Sei stato tu a tagliarmi la coda?-
- Sì ovv...Volevo dire No! Non sono stato io te lo giuro! Mi
sono confuso!- agitò freneticamente le mani in segno di
dissenso.
- Maledetto!- e gli lanciò una sfera di energia che lo
colpì in pieno. Ma facendo così non si accorse
che Crilin
aveva impugnato la katana e si stava avvicinando alle sue spalle.
Velocemente sferrò un colpo che provocò un taglio
che
partiva dalla spalla e arrivava fino al fianco opposto.
Mentre Vegeta imprecava e dava il via al suo vasto repertorio di
parolacce, Yajirobei trovò il suo portafoglio, lo
aprì e
cominciò a curiosare.
Non trovò però quello che stava cercando. C'erano
solo la
sua carta d'identità, la patente intergalattica, il
documento
che confermava la sua appartenenza all'esercito, dei buoni sconto
all'Iper, carta di credito e tesserino medico. Insomma c'era tutto meno
che i soldi.
-Mannaggia, questo qui è un morto di fame. E adesso come
faccio
con il computer? Non posso più insultare le bimbeminkia
della categoria "adolescenza" su Yahoo Answer!-
Yajirobei alzò lo sguardo e vide un Goku e un Crilin a terra
esanimi e un Vegeta che a stento si reggeva in piedi; perciò
fece una cosa che farebbero tutti se si trovassero nella sua
situazione: fingersi morto. Si sdraiò a terra e
pregò il Signore che quel pazzo omicida non venisse a
controllare.
Intanto Vegeta si trascinava verso la sua navicella. Questa volta
avrebbe battuto in ritarata, ma sarebbe tornato molto presto con i
rinforzi.
Crilin si risvegliò di colpo, prese nuovamente la katana e
si
incamminò faticosamente verso il nemico. Stava per
infilargli la
spada nel deretano quando una voce ben nota lo fermò.
-No Crilin, fermo! Non lo uccidere!- era stato Goku a urlargli contro
di fermarsi, proprio il suo migliore amico.
-Ma perchè?-
La navicella sta per
decollare, la
preghiamo di chiudere il portellone e di allacciarsi la cintura di
sicurezza. Gradisce un po' di champagne?
-Parti, parti!-
Il conto alla rovescia partirà fra ten, nine, eight...
-Avanti sbrigati!- Vegeta si stava agitando, quel piccolo
nano pelato lo avrebbe ucciso a momenti.
-Allora? Mi spieghi il motivo?- chiese ancora Crilin.
Three, two, one...
La navicella partì facendo un gran
rumore e Crilin
lo vide allontanarsi sconvolto. Non ci credeva di averlo lasciato
libero di fuggire.
-Si può sapere perchè mi hai fermato?-
urlò verso l'amico.
-Io...Non lo so. Nei film succede così di solito-
A stento Crilin si trattenne dal prenderlo a schiaffi.
-E poi perchè mi sta anche simpatico. Un giorno diventeremo
ottimi amici, lo sento- Crilin gli rivolse uno sguardo che stava a
significare: brutto mongoloide, ma si può sapere che cavolo
stai
blaterando?
- Ti senti bene? Forse tutte quelle legnate ti hanno rincoglionito un
po'-
-Sì benissimo guarda...Mai stato meglio in vita mia. Cosa
vuoi che siano 270 ossa distrutte?-
-E che ne so. Magari voi Saiyan non sentite il dolore-
-Certo come no...Senti, la vuoi finire di sparare merdate una dopo
l'altra? Gradirei essere portato in salvo, grazie- Goku mise il broncio.
-E va bene, mamma mia quanto sei noioso. Puoi anche aspettare sai? Non
muore nessuno-
-Sì invece! Muoio io!- Crilin stava per prenderlo in braccio
quando una navicella con il marchio Capsule Corporation
atterrò
vicino a loro.
Una Chichi preoccupata a morte corse verso il suo bambino e dalla
fretta passò sopra il corpo martoriato del marito.
-Ouch...Mi sei passata sopra- sussurò Goku senza fiato.
-Bambino mio sei vivo! Come sono felice!- abbracciò la sua
creaturina, non curandosi del fattto che lo stava letteralmente
soffocando.
-Adesso andiamo a casa, d'accordo?- lo prese in bracciò e
tranquillamente passò nuovamente sul corpo di Goku come se
fosse
stato uno zerbino.
-Perchè tu adesso....ANDRAI A FARE I COMPITI!-
-Ma mamy! Ho rischiato la vita contro due essere malvagissimi e tu mi
fai fare i compiti?-
-Ovvio! Tu devi diventare intelligentissimo così potrai
fondare
un'azienda e diventare più ricco di Bill Gates- "E io
navigherò nell'oro!" pensò la giovane madre.
Muten e gli altri, che mostrarono un po' di bontà, presero
il
corpo del giovane Saiyan per portarlo al più vicino ospedale.
Passarono le settimane.
Goku era ancora all'ospedale a far disperare infermiere e dottori
perchè non ne voleva sapere di flebi e punture.
Così
urlava per tutto l'ospedale che appena si sarebbe ripreso avrebbe raso
al suolo quell'orrendo luogo con una Kamehameha. Inutile dire che i
medici l'avevano considerato completamente pazzo e che lo avevano
rinchiuso in una clinica psichiatrica.
Intanto Vegeta si era già messo in sesto da un pezzo, ma non
aveva ancora avuto il coraggio di andare da Freezer per dirgli del suo
fallimento. Aveva perciò passato l'ultima settimana in stato
di
ipertensione che lo rendeva un tantinello più nervoso del
solito. Quando qualcuno lo fermava e gli chiedeva come stava cominciava
a sudare freddo e dire con tanto di risatina nevrotica:- Io?
Benissimo figurati se ho fallito una missione ahahaha-
Mentre passeggiava tranquillo per i corridoi Zarbon lo
fermò. -Ah Vegeta eccoti qui. Freezer...-
-Cosa? Chi? Io non ho fallito nessuna missione! Ti stai sbagliando,
capito?- Ormai era diventato un mix di schizzofrenia e di
ossessività. Guardò Zarbon con un visibile tic
all'occhio
sinistro.
-Ti senti bene? Forse dovresti andare dal medico- suggerì
l'alieno dai capelli verdi.
-N-no tranquillo. Dimmi pure-
-Freezer ti vuole vedere. È una settimana che cerca di
contattarti, ma sembra che tu lo voglia evitare a tutti i
costi-
Zarbon assotigliò lo sguardo. Vegeta sbiancò e
per poco
non perse l'equilibrio, ma riuscì a prendere il controllo
delle
sue azioni.
-Evitarlo? Io? Ma figurati. Ho avuto solo qualche contrattempo tutto
qui- mentì il giovane.
-Mmmh sarà. Comunque vedi di fare in fretta. Lo sai che odia
aspettare-
-Certo vado immediatamente-
Durante il tragitto tutta la sua vita cominciò a passargli
davanti. Era stata breve, ma carica di esperienze e di avventure. Si
fermò davanti all'enorme porta di metallo. Prese un profondo
respiro, fece qualche preghierina ed entrò nell'immensa sala
del
tiranno.
Là, infondo, c'era Freezer seduto sul suo trono con le
rotelle, Zarbon e il grassone rosa. Oltre loro tre non c'era nessun
altro. Vegeta deglutì sonoramente. Questo non era affatto un
buon segno.
-Oh Vegeta eccoti finalemente! Stavo cominciando a preoccuparmi. Non ti
sei fatto più vedere- lo accolse la lucertola.
-Sono stato un po' impegnato, tutto qua-
-Vedo, vedo...E dimmi, cosa mi racconti di bello?-
Vegeta lo guardò un attimo perplesso: da quando gli chiedeva
di raccontare qualcosa di bello? Lo voleva prendere in giro, ovvio. Lui
di bello non aveva proprio un bel niente da dire.
-Niente-
-Come immaginavo- una strana luce si accese negli occhi di Freezer -Ma
porca zozza, Zarbon! Ti decidi di cambiare quella lampadina? Mi viene
sempre la luce negli occhi. Lo sai che mi da' fastidio!-
-Scusi, o potente malvagio, ma la c'è la crisi e le
lampadine le abbiamo esaurite. Dovremo aspettare il prossimo mese per
acquistarne delle altre-
-Sì certo, usa sempre la scusa della crisi- disse a bassa
voce Dodoria -Ammettilo che non hai voglia di cambiarla-
-Stai zitto, idiota- rispose l'alieno dalla pelle azzurra.
-Comunque stavo dicendo- proseguì Freezer -Tu non hai nulla
da raccontare mentre io sì e non è affatto bello
ciò che ti sto per dire- La lucertola prese del tempo per
far salire la tensione. Passarono due o forse tre minuti e Freezer non
accennava a proseguire. Vegeta stava per esplodere.
-Riguarda la tua precedente missione- disse lapidario Freezer. Il
Saiyan stava per farsela addosso dalla paura.
-Mi hai veramente deluso. Non me sarei mai aspettato da te, dal
principe dei Saiyan-Scese dal suo trono e, dandogli le spalle, si mise
a guardare fuori dall'enorme vetrata i pianeti e le comete. -Non
credevo fossi così incapace ed inetto-
Vegeta stava quasi per mettersi a piangere. Lo stava umiliando e questo
non lo sopportava. La sua autostima stava subendo duri colpi.
-Sei andato sulla Terra, su un pianeta popolato da esseri con un
livello di combattimento misero e insulso. Hai ricevuto il migliore
addestramento possibile e questo è tutto ciò che
sai fare?-
Freezer assunse un accento da mafioso siciliano. -Ti ho dato tutto
quello che possedevo ed è così che mi ripaghi,
eh? Ricordati che io ho due occhi per vedere, due orecchie per sentire
e due mani per punire-
-I-io non volevo!- disse Vegeta ormai con gli occhi lucidi.
-Sai, forse dovrei scioglierti nell'acido, ma sei il mio migliore
combattente e per questa volta ti lascerò andare, per cui ti
farò un'offerta che non potrai rifiutare-
-Un' offerta?- chiese preoccupato il Saiyan.
-Sì, tu...- e riprese il suo solito tono -Andrai nuovamente
sulla Terra e mi porterai qualche prodotto tipico del posto!
Vegeta stava quasi per cadere a terra. Si era fatto venire l'ulcera per
questo?
-Ma insomma! Potevi portarmi qualcosina! Una lasagna, una torta panna e
fragole o la famosa pizza-
Il principe tirò un sospiro di sollievo. Allora non sapeva veramente cosa era
successo sulla Terra.
-Allora non si preoccupi. Le porterò anche il riso alla
cantonese già che ci sono- disse Vegeta con sicurezza.
-Bravo picciotto. La conversazione è finita. Baciami le
mani-
Vegeta uscì dalla sala strofinandosi la bocca sul guanto e
sputò un paio di volte per terra. Si diresse velocemente
verso la sua stanza per i preparativi.
Gohan e Crilin avevano fatto delle ricerche su Internet e avevano
scoperto che su un lontano pianeta di nome Namek esistevano delle sfere
del drago uguali a quelle terrestri. Si fecero costruire una navicella
dal padre di Bulma e si prepararono per partire.
Al viaggio partecipavano Gohan, Crilin e Bulma.
Gohan è riuscito ad unirsi al gruppo solo perchè
ha dato una botta in testa alla madre facendola svenire.
Crilin partecipa perchè per una volta vuole essere utile in
qualcosa e perchè a Bulma serviva uno schiavo.
Bulma serviva solo come meccanico e come essere inutile che non
può mancare.
Tutti e tre furono pronti per questo pericoloso viaggio.
Vegeta si era messo la battle suite e stava per uscire dalla stanza
quando si ricordò che era più di un mese che non
controllava la posta elettronica. Tra vari messaggi pubblicitari e di
flirt con sconosicute ragazze, spiccò un messaggio del
tiranno.
"Ho scoperto un pianeta
dove si trovano delle sfere magiche che esaudiscono qualunque
desiderio. Il pianeta si chiama Namek e le cordiante sono: XVZ-1001-LKJ"
Vegeta si chiese se al tiranno fossero improvvisamente morti tutti i
neuroni. Ma perchè diavolo gli aveva detto dell'esistenza
delle sfere? Voleva metterlo alla prova? Il motivo non gli importava.
Un ghigno diabolico si fece largo tra le sue labbra. -Molto bene, non
poteva andarmi meglio! Andrò su questo pianeta prima della
lucertola, troverò queste fantomatiche sfere e
chiederò l'immortalità! Ahahahaha!- ed
uscì.
Mentre correva verso la sala delle navicelle sentì i
discorsi dei soldati e tutti erano incentrati sulle sfere magiche.
"Ma allora lo sa tutta la base! Eppure non riesco a capire
perchè lo abbia detto a tutti. Insomma, se se lo fosse
tenuto per sé sarebbe stata una cosa più logica
ed intelligente. Bah, chi lo capisce è bravo"
pensò il Saiyan.
*Flashbak*
-Signore, è
sicuro di saper come si usa?- chiese Zarbon guardando il suo capo
smanettare con un computer di ultima generazione.
-Certo Zarbon, figurati
se il futuro dominatore dell'universo non sa mandare un'e-mail- disse
scocciato.
Erano due ore e mezza
che stava cercando di scrivere un'email da inviare a suo fratello, ma
ancora non era riuscito a capire i meccanismi di quell'aggeggio
infernale.
-Ok fatto! Ho scritto
l'e-mail, ora metto l'indirizzo salvato di Cooler nella casella CC: e
clicco su invia-
Ma non si accorse di
aver aggiunto tutti i destinatari che aveva salvato.
-No aspetti ha
sbagliato!-
Troppo tardi. L'email
era stata inviata a tutti i soldati della base.
Zarbon si
schiaffò una mano sulla fronte.
-Cosa c'è
Zarbon?-
-Signore, ha mandato
l'email a tutti i soldati-
-Stai scherzando, spero-
-Purtroppo no-
Freezer
guardò lo schermo e poi Zarbon, poi riguardò lo
schermo. -O porca vaccona-
Ora sul pianeta Namek stavano andando Gohan,Crilin e Bulma. Vegeta.
Freezer, Zarbon e Dodoria.
Come sarebbe andata a finire? Chi riuscirà a trovare le
sfere per primo? Restate sintonizzati su questo canale, lo scoprirete
dopo la pubblicità.
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Capitolo 6 *** Il (duro) viaggio verso Nameck! ***
cap 6
Angolo
dell'Autrice:
Oh cielo! Non mi sono
resa conto di essere così terribilmente in ritardo! Mi
dispiace ç_ç
La scuola sta assorbendo così tanto tempo che la sera non ho
proprio voglia di mettermi al computer a scrivere e, oltetutto,
non ho nemmeno la domenica libera. Me misera, me tapina T_T
Come farò a completarla!? Vabbè bando alle
ciance, mi sto accorgendo che sto andando piuttosto a rilento con la
narrazione degli avvenimenti e va a finire che al trentesimo capitolo
sto ancora a parlare della saga di Freezer. Che dite, devo accorciare o
continuò così? Ditemelo se vi annoia che la
storia vada così lenta, io non ho problemi^^ Non vorrei
perdere i miei fedeli seguaci lettori D: ( Mi faccio sempre un sacco di pippe mentali, non fateci caso).
Bon, finisco qui o il mio angolino
diventa più lungo del capitolo. Ringrazio come sempre chi legge,
chi recensisce, chi l'ha messa nei preferiti e nelle seguite. Vi adoro
ragazzi, mi fate così felice :)
Capitolo 6: Il (duro) viaggio verso Namck!
I nostri fantomatici eroi (eroi? E da quando?) erano ormai in viaggio
da numerosi giorni, tant'è che ormai avevano perso il conto.
Avevano passato interminabili galassie, visto i più
spettacolari
corpi celesti, ma a loro di tutto ciò non importava una
beata
mazza. Perchè la cosa che più premeva loro era
come passare il
tempo.
Sì, perchè se sei in una navicella di 10x10 con
due
coinquilini, senza TV, Playstation, computer e più ne ha
più ne metta, la noia può essere veramente dura
da
sconfiggere. Non se sei, però, un guerriero in quanto ti
basta
stare seduto ore e ore a combattere mentalmente contro il tuo
avversario (sai che spasso...) mentre se ti trovi ad essere una dolce
fanciulla indifesa e non proprio adatta al combattimento, il tutto
può risultare assai più complesso.
Bulma era una di queste. Odiava stare seduta a guardare quei due babbei
menarsi mentalmente. Ma che diavolo di divertimento c'era? Loro
dicevano che era solo un buon allenamento, ma lei non è
stupida
sa che lo fanno solo per escluderla e per farla morire di noia
cosicchè si sarebbero impossessati della navicella per poi
allearsi con Vegeta e sodomizzare tutti allegramente Goku. Non vi
preoccupate, è la mancanza di stimoli a provocare questi
bizzarri e alquanto dicutibili pensieri che continuano imperterriti ad
affollare la mente della giovane ragazza. Una volta si chiese persino
se Crilin
fosse la fusione tra Buddha, un naziskin e una palla di biliardo,
ma questa teoria non è stata ancora del tutto dimostrata.
Giurò che appena sarebbe tornata a casa avrebbe iniziato le
ricerche.
Bulma sbuffò, prese una rivista di moda ed iniziò
a
sfogliarla anche se era le millemillesima volta che lo faceva.
Ormai sapeva ogni centimetro del viso delle modelle e sapeva a memoria
con cosa erano fatti i vari tessuti, i prezzi e via discorrendo.
Gohan e Crilin erano lì, completamente immobili
come delle
statue di gesso, da ormai tre ore. Bulma era sull'orlo di una crisi di
nervi e instintivamente lanciò con forza la rivista sulla
zucca
di Crilin.
-Ahia! Ma sei imbecille?!- urlò il nanetto massaggiandosi la
parte lesa.
-Zitto sgorbio! E vedi di non ignorarmi! Sai, sono arcistufa di stare
qui a grattarmi, non ne posso più!- si sfogò la
povera
ragazza.
-E io che ci posso fare? E poi non ti sto ignorando-
-Ah, no? E come mai sono ore che io sto qui a fare un tubo?-
-E che ne so. E poi scusa, se ti stufi basta che ti trovi qualcosa da
fare-
A Bulma le si illuminarono gli occhi di una strana luce. "Qualcosa da
fare, eh?" pensò maligna.
-Maledetto a te, Crilin, e alla tua linguaccia- sussurrò
Gohan all'amico.
-E io che ne sapevo che avrebbe deciso di passare il tempo
così?-
-Dovevi pensarci prima, brutto idiota. La conosci da una vita, possbile
che non sapessi di questo suo lato malvagio?-
-Dannazione, io non ci sono stato insieme più di mezz'ora
perchè lei poi mi mandava via a calci quando arrivavano i
suoi amici, visto che si vergognava a stare con me-
-Zitti! Vi ho forse ordinato di parlare?-
-N-no, sua maestà-
-Bene e ora finite di lavare, stirare e piegare tutta la mia roba-
-Agli ordini...-fecero mogi mogi.
-Ah tu- disse la ragazza puntandogli un dito contro.
-Io?- chiese Gohan indicandosi.
-Sì, tu. Metti tutto a posto. La navicella è
diventata un cessame e non
riesco proprio a capire come abbia fatto a ridursi così-
disse facendo la santarellina.
-Forse se la smettessi di lanciare per aria la roba e mettessi un po'
d'ordine magari...- borbottò Gohan mentre si apprestava a
raccogliere l'immondizia.
-Hai detto qualcosa?-
-C-certo che no! Ma figurati...- disse agitando le mani in segno di
dissenso. Poi ritornò a borbottare -Vedrai appena
atterreremo su
Nameck cosa ti farò passare, oh se rimpinagerai la Terra! Ti
farò sbranare da una cavalletta mutante, dopo che ti
avrà
succhiato le cervella. E io riderò di gusto, mentre tu mi
implorerai di salvarti. Muhuhuahahaha!! Ah, e ovviamente ci
sarà
anche Crilin con te-
Mentre da bravi casalinghi eseguivano gli ordini, sentirono un sonoro
rutto provenire
dall'altra stanza. Dapprima si limitarono solo a sbattere gli occhi per
la perplessità, ma dopo neanche dieci secondi una violenta
tromba d'aria li investì facendoli sfracellare contro una
parete.
-Vacca miseria! Non ho mai visto un rutto in grado di creare un
tornado!- disse Crilin ancora ben appiccicato alla parete metallica.
Gohan scivolò lentamente fino a ritrovarsi con la faccia a
terra. Si alzò con uno scatto veloce e si tirò su
le
maniche, visibilmente arrabbiato, per andare a picchiarla una volta per
tutte.
-Io quella la distruggo definitivamente!- ringhiò famelico
il moccioso.
-No, fermo!- Crilin si era aggrappato a un lembo della maglia di Gohan
e, impuntando i piedi a terra, cercava di non venire
trascinato
dalla sua potente furia. Raggiunse la stanza dove si trovava la ragazza
e cercò di farsi strada tra il casino che albergava in ogni
dove, anche se per riuscire ad uscire da quel macello gli sarebbe
servito un forcone o quanto meno un trattore munito di pala.
C'erano lattine di birra vuote, riviste di ogni tipo, strati su strati
di vestiti ammucchiati su sedie e scrivania, qualche animaletto morto
lasciato a decompositarsi sotto il letto (come abbiano fatto a finire
lì è ancora un mistero) e una marea di polvere
accumulata
sul pavimento che poteva tranquillamente passare per moquette. Insomma,
in quella stanza c'era lo schifo più totale.
Gohan ignorò beatamente il luridume e, pestando una fetta di
pizza del mese scorso con tanto di muffa e parassiti, si pose davanti
alla ragazza e le urlò in faccia tutto il suo odio
più
profondo.
-Adesso basta! Non ne posso più di te! Io non sono il tuo
schiavo, hai capito!? Qui l'unica da schiavizzare sei tu, visto che sei
una donna! E ricordati che sono un Saiyan e che ti posso uccidere con
due dita!- finì, ansimando, il suo discorso. Adesso si
sentiva
veramente bene: si era liberato di un peso che di lì a
momenti
l'avrebbe fatto diventare pazzo.
Bulma era rimasta completamente immobile come se fosse stata una statua
di gesso. Che forse abbia avuto così tanta paura da non
avere i
l coraggio nemmeno di muoversi?
-Sicuro di aver urlato abbastanza, Gohan? Non ha minimamente reagito-
-Bhè credo di sì...Ho urlato così
tanto che non ho quasi più voce-
Ad un certo punto Bulma abbasso gli occhiali da sole (?) e li
fissò con sguardo severo -Ma che diavolo ci fate voi due
qui?
Una signora non può più stare in camera sua in
pace?-
Crilin non capiva perchè l'avesse presa con così
tanta
leggerezza quando notò, con orrore, un'auricolare tra le
dita
della ragazza e l'altra nell'orecchio. Non li aveva sentiti. O meglio,
non l'aveva sentito. Crilin fissò il bambino diventare dei
seimila colori diversi e instintivamente si allontanò da lui
e,
piano piano, uscì dalla stanza per lanciarsi poi a capofitto
dietro al divano e a tapparsi le orecchie con le mani. Ma un urlo
disumano gli perforò i timpani.
Freezer era davvero furioso. A causa del suo piccolo errore con l'email
quasi tutta la base era venuta a conoscenza delle sfere magiche di
Nameck e, ovviamente, tutti volevano impadronirsene. Senza contare che
anche Vegeta voleva mettersi sulle loro tracce e questo era il vero
problema. Certo, era lontano anni luce dalla sua potenza,
però
era pur sempre un Saiyan, il principe dei Saiyan e sapeva quanto
pericoloso potesse diventare se lasciato libero. Aveva ritardato il
più possibile la sua partenza, ma non poteva rimandargliela
in
eterno perchè dopo un po' doveva dargli obbligatoriamente il
permesso per partire. Per tenerlo buono buono nella base lo aveva
minacciato nell'unico modo che conosceva per fargli provare puro
terrore, ma prima o poi se ne sarebbe fregato e sarebbe partito,
complicando le cose.
-Vammi a chiamare Vegeta. Muoviti.- ordinò il tiranno a uno
dei suoi tanti sottoposti.
-Subito signore- e dopo un piccolo inchino si diresse negli alloggi dei
soldati migliori.
Dopo dieci minuti il principe era davanti a lui con il suo solito
sguardo beffardo. Voleva proprio vedere che cosa gli avrebbe detto.
-So che anche tu vuoi andare su Nameck, giusto?- fu Freezer il
primo a parlare.
-Esattamente. Sai com'è, qualcuno mi ha
fatto sapere di queste fantomatiche sfere- disse Vegeta con un ghigno.
Freezer ringhiò. Odiava essere preso in giro.
-Comunque- proseguì il Saiyan -che cosa vuoi ancora da me?
Non
ti sembra di avermi chiamato abbastanza?- Effettivamente l'aveva fatto
chiamare una marea di volte l'ultimo mese affidandogli i compiti
più umili e massacranti e oltretutto, la continua Minaccia
di
Freezer demotivava il principe a intraprendere il viaggio. Ovviamente
doveva obbedire a
tutti quegli ordini se non voleva rimanere senza un braccio o senza un
occhio.
-No, effettivamente avrei ancora qualche lavoretto da farti fare in
giardino e...-
Vegeta non riuscì a trattenersi e inveì contro il
tiranno. -Che cosa!? Non ci penso minimamente ad andare in giardino! Io
odio i fiori e le piante e non mi metterò a tagliare l'erba
o
peggio ancora a togliere erbacce! Scordatelo! Piuttosto la
morte.-
Freezer sorrise malvagiamente. -Devo forse rammentarti della
Minaccia?-
Ancora la Minaccia. Diamine! Non poteva usare un po' più di
fantasia?
-Sai cosa ti succede se non obbedisci da bravo bambino, vero?-
continuò la lucertola.
Vegeta cominciò a sudare freddo e una valanga di ricordi gli
investì la mente.
Flashback
Vegeta aveva circa quindici anni ed era appena tornato da una missione
e si diresse immediatamente nella sua stanza. La missione era stata un
vero e proprio disastro. Ci aveva messo un sacco di tempo per
conquistare un pianetucolo insulso, aveva fatto uccidere l'unica
persona che doveva essere lasciata in vita e in più aveva
perso
le chiavi della navicella. Insomma, non vedeva l'ora di andarsene a
dormire e dimenticarsi al più presto questo episodio.
Freezer però era venuto a conoscenza dei casini che aveva
combinato e decise di dargli la "giusta e motivata punizione", come le
chiamava lui. Però doveva essere una punizione che si
sarebbe
ricordato per tutta la vita quindi una banale fustigazione non sarebbe
servita a nulla. Improvvisamente gli venne un'idea a dir poco geniale.
Vegeta si era messo a letto e aveva spento la luce. Ormai era quasi nel
mondo dei sogni quando sentì qualcosa cadergli sul viso.
Inizialemente pensò alla solita perdita d'acqua dovuta
all'idiota del piano di sopra che sistematicamente intasava i tubi, ma
questo era diverso. Era molle.
Un
altro. Un altro ancora. Quella roba cadeva copiosa dal soffitto,
finché non decise di accendere la luce per vedere cosa
diavolo
fosse. Quando realizzò cosa fosse cacciò un urlo
di
terrore così potente che per poco non crollarono le mura.
Erano vermi. Tanti schifosissimi vermetti bianchi di tutte le
lunghezze. Vermi che cadevano dal soffitto uscendo da un buco, vermi
sul letto, vermi in ogni angolo della stanza. Vegeta era diventato di
tutte le tonalità di blu e a stento si tratteneva dal
vomitare.
Pensare che quei cosi lo avevano toccato gli faceva contorcere le
budella.
Aveva cominciato a saltellare come un mongoloide cercando di
evitarli, poi aveva iniziato a sparare sfere di energia a tutto spiano,
ma non colpendone neanche mezzo ed infine si era letteralmente lanciato
fuori dalla porta, sempre sparando ki-blast e richiudendosela poi alle
spalle violentemente. Nappa e Radish erano accorsi dopo aver sentito
l'urlo abominevole e quando videro il loro principe rimasero scioccati.
Aveva gli occhi fuori dalle orbite, tremava e blaterava cose sconnesse
e prive di logica. Sembrava un pazzo fuggito da un manicomio.
-Ehm...ti senti bene? Cos'è successo?- chiese timidamente
Nappa.
Vegeta non rispondeva.
Radish gli appoggiò delicatamente una mano sulla spalla e
Vegeta
si mise a urlare lanciando sfere di energia a raffica. Per un miracolo
Radish si è salvato da una morte certa.
Nappa aprì delicatamente la porta e ralizzò il
motivo del
panico del suo principe. Sempre tenendo la porta semi aperta fece un
cenno al Saiyan capellone ed indicò l'interno. Quando Radish
guardò dentro la stanza si chiese come abbia fatto Vegeta a
non
avere un infarto. Lui di vermi e serpenti non aveva paura (odiava a
morte i ragni, però), ma la stanza era quasi del tutto
sommersa
da quegli esserini e a fatica trattenne una smorfia di puro disgusto.
-Freezer l'ha fatta grossa- disse Nappa.
-Già...ora per un mese non dormirà da solo-
-Ah, a me non interessa un tubo. Lo tieni tu a dormire con te. Con
me c'è stato due anni fa e per poco non l'ho soffocato con
il
cuscino-
-No ti prego non lasciarlo a me! Non sopporto che continui a svegliarmi
dicendomi di guardare in giro se sono rimasti dei vermiciattoli!-
-E che ci posso fare io
se ha la fobia delle cose che strisciano?-
-Non lo so! So solo che
io non resisto un mese senza dormire e ad avercelo attaccato al culo.
Diamine, ho una vita anch'io!-
-Non ci resta che fare
una cosa sola, allora...-
Radish
deglutì sonoramente.
-...ce la giochiamo a
carta sasso e
forbice- affermò Nappa con voce che sembrava fosse uscita
dall'oltretomba e che non ammetteva repliche.
Questo era solo uno dei tanti terribili episodi riguardanti lui e la
sua smisurata fobia per i vermi. Ce ne erano stati così
tanti di
episodi simili che se li avesse scritti tutti un'enciclopedia non
sarebbe bastata.
Gli venne la pelle d'oca. Era meglio aspettare ancora un po'
perchè chissà cosa si sarebbe inventato questa
volta
quell'odiosa lucertola con il rossetto. Forse un vermetto sarebbe
sbucato fuori dal dentifricio o peggio l'avrebbe avuto nella tuta
attillata costringendolo ad esibirsi in strane posizioni da
contorsionista nel vano tentativo di tirarlo fuori.
Improvvisamente una risata lo scosse dai suoi pensieri. Freezer stava
ridendo così forte che per poco non cadde dal suo seggiolone
fluttuante. Aveva le lacrime agli occhi e si teneva la pancia.
-Ahahaha! Ommioddiosantissimo non ce la faccio più! La tua
faccia è epica, Vegeta! Zarbon, presto fagli una foto!-
-A dire il vero la macchina fotografica le è caduta dalle
mani
settimana scorsa ed è andata in frantumi- rispose il tizio
dalla
pelle blu.
Freezer smise finalmente di ridere. - Ah...che peccato. Mi sarebbe
piaciuto averla come ricordo-
Vegeta fremette dalla rabbia. Ancora si chiedeva come faceva a
resistere a tutte quelle continue umiliazioni. Ma prima o poi si
sarebbe vendicato era solo questione di tempo.
Ad un certo punto Freezer si irrigidì di colpo. Vegeta lo
guardò perplesso e si chiese cosa stesse succedendo.
Poi
vide una graziosa farfallina bianca entrare dalla finestra (una
farfalla nello spazio aperto? Ma da dove mi salatno fuori 'ste idee? nd
Autrice) e svolazzare allegramente per la stanza. Freezer la
seguì con lo sguardo, con le mani che stringevano
convulsamente
i bordi del trabicolo. La farfallina si avvicinò al tiranno,
sempre di più finchè non si appoggiò
sul bordo, a
pochi millimetri dalla sua mano. Freezer con un balzo uscì
dal
seggiolone e si allontanò il più possibile
finendo per
nascondersi dietro a Vegeta.
-Zarbon! Elimina subito quella bestiaccia rivoltante!- urlò
isterico.
Vegeta era ancora incredulo e si chiese se per caso fosse sotto a
qualche sostanza allucinogena. Il grande Freezer aveva paura di una
stupidissima farfallina bianca? Il giovane principe sorrise. Allora non
è l'unico imbecille che si ritrova scappare e ad urlare come
un
ossesso quando vede cose che strisciano. Anche la lucertola ha un suo
punto debole!
-Mi stupisco di te, Freezer. Avere paura di una cosina tanto insi...-
ma venne interrotto da Freezer che si avvinghiò al suo
braccio e
puntò un dito verso l'animale abominevole.
-Attento, si sta avvicinando!- urlò in preda al panico.
-Aaaaaah!!- urlò a suo volta Vegeta.
-Che cosa facciamo adesso?- chiese Freezer stringendo ancora di
più il braccio del suo suddito.
-N-non lo so! Ma se non facciamo subito qualcosa potrebbe essere troppo
tardi!-
-I-io non posso affrontarlo. È mostruosamente mostruoso!-
replicò il tiranno sull'orlo di una crisi di nervi.
-Io non mi avvicino a quel coso. Non ci penso minimamente. Io....io...-
Vegeta non sapeva più cosa fare. La farfallina si stava
avvicinando pericolosamente e se lo avesse toccato avrebbe distrutto
tutto, ne era certo. Come poteva una creaturina tanto piccola creare
tutto quello scompiglio? Come poteva far tremare di paura il valoroso
principe dei Saiyan e l'essere più potente della galassia?
Zarbon era rimasto completamente immobile a fissare quei due. Si
passò una mano sul viso e si autoconvinse di essere
circondato
da una massa di idioti patentati.
Con tutta la calma del mondo prese la creaturina e la lasciò
andare fuori dalla finestra e la chiuse. Si girò e vide che
quei
due erano ancora abbracciati e che lo guardavano come il loro salvatore.
-L'ho mandata via, contenti?-
Quando compresero che la minaccia era sparita si alzorono di colpo e
fecero finta di pulire i loro vestiti dalla polvere.
-Uhm...che stavamo dicendo?- disse Freezer cercando di riprendere il
discorso di prima.
-Ehm...che posso partire per Nameck-
-Sicuro?-
-Assolutamente sì. Io non mento mai- disse annuendo con la
testa.
-Ah, vabbè allora se stanno così le cose vai pure-
-Oh che bello!- Vegeta era tutto allegro per aver avuto quel colpo di
genio.
Evidentemente Freezer si era rincoglionito un bel po' a causa di
quell'episodio. Per una volta la fortuna era dalla sua parte.
-Allora io vado. Ci vediamo quando torno, bye!- e lo salutò
con la mano.
-Fai il bravo mi raccomando! E non parlare con gli sconosciuti!-
-Tranquillo Frizzy. Ti porto anche un souvenir dal posto- ed
uscì chiudendosi la porta alle spalle.
-Sono davvero fortunato ad avere un ragazzo così. Vero,
Zarbon?- e si asciugò una lacrimuccia di commozione.
-Ehm....sì certamente signore-
Ora il piccolo principe poteva finalmente
partire per quel pianeta. Passò a prendere la valigia e la
settimana enigmistica; perchè quello sarebbe stato un
viaggio
piuttosto lungo e cosa c'era di meglio nel passare il tempo allenando
il cervello? E lui si vantava, tra le tante altre cose, di riuscire a
completare la pista cifrata in mezz'ora indovinando anche la figura
nascosta.
Salì sulla sua navicella privata firmata Lamborghini (si
erano specializzati anche in veicoli intergalattici. Loro sì
che sono avanti!), si allacciò la cintura di sicurezza,
prese un bicchierino di champagne che uscì da una fessura
appositamente studiata per il veicolo e impostò il
navigatore. La navicella partì alla velocità
della luce, tanto che il principino fu schiacciato contro il sedile e
lo champagne gli si rovesciò completamente addosso.
Seguirono delle sonore imprecazioni che portò avanti per
quindici minuti buoni.
Dopo un viaggio a dir poco angosciante e tutto tranne che pacifico e
piacevole, Bulma, Gohan e Crilin atterrarono sul pianeta Nameck. A
vederlo dagli oblò doveva essere il classico pianetino su
cui non succede mai una beata mazza e la gente si suicida per la noia
finchè non arrivano i soliti sfigati di turno a rovinare
tutto.
-Bene, ora non ci resta che controllare l'acqua, l'aria, il suolo, le
piante, gli arbusti, gli insetti, gli invertebrati, gli abitanti, il
cibo prima di uscire per evitare di morire immediatamente o in seguito
a tremende sofferenze. Ma, dato che ho lasciato a casa gli attrezzi per
far ciò, qualcuno dovrà uscire e fare da
cavia umana e sacrificarsi per il bene dei compagni. Chi di voi si
offre?- Bulma li guardò severamente.
-Ma perchè tu non ti includi?- domandò
giustamente il più piccolo.
-Perchè io sono l'unica qui che non deve morire, mi sembra
logico- disse parlandogli con finta gentilezza.
-Però non è giusto!- obiettò Crilin.
-Volete incorrere alla mia ira funesta?- urlò Bulma con
tanto di fulmini e saette alle spalle.
-Preferisco morire qui piuttosto che rifare il viaggio con te!-
sbraitò Gohan e si lanciò fuori dalla navicella
trascinando con sé anche il povero Crilin.
Rimasero fuori per circa un'ora e non successe un bel niente, per cui
la ragazza concluse che il posto era sicuro.
-Bene. Diamo inizio alla ricerca delle sfere!- urlarono all'unisono
alzando un braccio al cielo.
Come
se la sarebbero cavata i nostri eroi su quel pianeta sperduto?
Sarà un'avventura tranquilla e rilassante o qualcosa
turberà la quiete e creerà non pochi problemi? E
l'imminente arrivo di Vegeta sarà un problema? Non vi resta
che scoprirlo nell'attesissimo (ma quando mai...nd Autrice) settimo
capitolo!
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Capitolo 7 *** 7-Un tizio dall'aura gigantesca? La disperata ricerca delle sette sfere! ***
cap 7
Angolo dell'Autrice
Ehm...sì lo
so è da un sacco di tempo che non aggiorno, ma con l'estate e la
voglia di star in piscina tutto il giorno il tempo per stare al
computer l'ho ridotto drasticamente (anche perchè in camera
mia al computer è un suicidio dato che picchia il sole tutto il
giorno e la temperatura arriva tranquillamente ai 30 °C).
Coooooomunque adesso che è tornato il fresco spero di riuscire
ad aggiornare più spesso a meno che l'ispirazione non evapori
nel nulla....
Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo questa storia, spero che vi diverta nel leggerla come io mi diverto nello scriverla^^
Capitolo 7: Un tizio dall'aura giganteasca? La disperata ricerca delle sette sfere!
Ora la ricerca delle tanto agognate sfere del drago poteva cominciare.
Ma da dove? Quello era tutt' altro che un minuscolo pianetucolo, al
contrario, era grande quattro volte la Terra. Insomma, non sarebbe
stata una ricerca facile. Rimasero diversi minuti in silenzio a
guardare orride creature sbranarsi a vicenda, così, giusto per
passare il tempo.
-Bene Bulma, tira fuori il radar cercasfere che cominciamo subito la
ricerca- fu Gohan a rompere il silenzio, in quanto ormai non era
rimasto più niente di macabro e sanguinolento da guardare.
-R-radar?- fece la ragazza incominciando a sudare freddo.
-Sì, il radar che avresti dovuto portare- il bambino assunse uno
sguardo intimidatorio -perchè tu l'hai portato, vero?-
Bulma iniziò a ridere nervosamente. -Temo proprio di averlo
lasciato a casa insieme all'attrezzatura! Ahahaha! Non è uno spasso?-
-Stai...stai scherzando spero!- urlò Crilin incredulo della svampitaggine della sua amica di sempre.
-Temo di no-
-E come facciamo a trovarle se non abbiamo la più pallida idea
di dove possano essere!? Ci metteremo un'eternità!-
continuò il pelatone.
Gohan iniziò ad avere un pauroso tic all'occhio sinistro e il
suo sguardo fu avvolto da un preoccupante velo di follia pura. -Datemi
qualcosa per uccidermi. Vi prego. Io non posso resistere in queste
condizioni-
Bulma si avvicinò e gli diede una pacca piuttosto violenta sulla
schiena, tanto da farlo traballare in avanti. Non era per niente
preoccupata, anzi sembrava quasi euforica. -Che esagerato che sei!
Vedrai che con la mia buona stella riusciremo a trovare una sfera senza
nemmeno muoverci da qui!-
-Sì certo, come no. E magari ci volano sopra la testa- disse Crilin incrociando le braccia al petto.
Ad un certo punto sentirono delle auree potenti venire dalla direzione
opposta e, in pochissimi secondi, queste figure furono sopra di loro che sfrecciavano
a una velocità incredibile. Tra questi c'era uno strano essere
che sedeva in un bizzarro seggiolone nero. All'apparenza non
sembrava un granchè, ma l'aura era tremendamente elevata. E con
lui c'erano nientepopòdimenoche le sfere del drago!
-Visto? Che vi dicevo? Abbiamo trovato non una, ma ben quattro sfere
del drago senza muoverci di un millimetro. E voi che non vi fidavate
della vostra Bulma!-
-Sì, ma mi dice come diamine facciamo a prenderle!? Pensi che ce
le diano così?- urlò Gohan che intanto si era
parzialmente ripreso.
-Ma sì. Vedrai che se gliele chiediamo con gentilezza ce le
daranno con piacere! Infondo che se ne fanno di quelle inutili palle
arancioni?- proclamò la giovane ragazza assolutamente convinta di ciò che stava dicendo.
-Ma...-
-Niente "ma"! E adesso muoviamoci a seguirli o non li ritroveremo
più!- Bulma prese per un braccio il piccolo saiyan e
cominciò a correre nella direzione in cui erano andate quelle
losche figure.
"Ahahaha! Ma quanto sono fortunato? In una mattinata ho trovato
addiruttura quattro sfere cercando a caso. Aveva proprio ragione il mio
oroscopo di oggi. *Cancro. Avrete incontri fortunati e magici oggi. Non lasceteveli scappare.*
E chi se li lascia scappare!?" Freezer si stava crogiolando nei suoi
pensieri da due ore buone e alternava momenti di serietà a
momenti di ilarità sadica e malvagia. Mentre rideva
sguaiatamente si accese una spia che indicava...-Benzina finita? Ma
come? Ho fatto il pieno stamattina! Acciderboli mi tocca fermarmi in un
villaggio namecciano. Speriamo ci siano i self-service- Freezer
alzò un braccio ed indicò il villaggio sottostante per
avvisare i sudditi che lo stavano seguendo. Immediatamente scesero di
quota e in un batter d'occhio atterrarono tra gli omini verdognoli.
-Ehi guarda, turisti! Tanti turisti di tutte le forme e i colori! Sono
anni che non ne vediamo!- urlò un namecciano piuttosto
vecchiotto, attirando l'attenzione di tutti i compaesani. In pochi
minuti Freezer&Co furono circondati dai namecciani. I proprietari
dei negozi ritoccarono i prezzi dei prodotti, alzandoli del 5000%.
-Non ho tempo da perdere! Voglio sapere dove fare benzina!- ordinò il nuovo dittatore della galassia.
-Certo! Per di qua- e un namecciano di nome Anselmo li accompagnò da un distributore.
Dopo aver fatto il pieno, Anselmo gli disse il prezzo e per poco
Freezer non svenne nel vedere la cifra. -Coooosa! 13594124 Zenie di pieno!?
Ma siete dei ladri!-
*Oroscopo in tempo reale: Cancro.
Prestate molta attenzione a chi cerca di spennarvi fior fior di soldi.
Se ciò dovesse accadere sopprimetelo.* La
radio montata sul trabicolo della dispotica lucertola non era stata
spenta. Ogni quindici minuti annunciava l'oroscopo.
-Non ha molta scelta. O paga o mi riprendo la benzina con le buone o
con le cattive- disse Anselmo mentre si schioccava le nocche.
"Vedranno di cosa sono capace. Si pentiranno di avermi fatto fare una
figuraccia del genere. Li odio! Li odio li odio li odio..." continuava
a pensare la povera lucertola truffata, mentre consegnava una banconota
per volta.
-Ecco. 13594124 Zenie del mio sudato lavoro di conquistatore-
-Grazie, davvero molto gentile-
"Devo stare attento o qui finisco per andare in rovina!" Ma non fece in
tempo a pensarlo che vide buona parte dei suoi uomini uscire dai
negozietti con borse e borsine. Freezer cominciò a sudare
freddo, temendo che era accaduto ciò che non doveva accadere.
-Guardi signore! Ho comprato un sacco di cose veramente carine!-
urlò un euforico Zarbon, sventolandogli davanti alla faccia la
borsina. -Ho preso una calamita da attacare al frigo, una palla di
vetro che quando la rovesci cade la neve, una maglia con scritto "I
love Nameck", una tazza, un paio di occhiali da sole...-
-Zarbon...-
-...un set per manicure e pedicure, una molletta di Hello Kitty (davvero fashion!), un cerchietto...-
-Zarbon-
-...delle cartoline, un bracciale che è molto di tendenza quest'anno, un portachiavi, una radiosveglia...-
-Zarbon!-
-Che c'è?!-
-Come che c'è? Si può sapere perchè hai comprato tutta questa robaccia inutile?-
Zarbon scrollò le spalle. -Non lo so. Mi piaceva e basta. Ah,
non le dispiace se il conto l'abbiamo messo sul suo nome, vero?-
-L'abbiamo?-
-Già. Tutti i soldati hanno seguito il mio esempio e anche loro hanno
messo il conto sul suo nome- Zarbon aveva detto tutto con estrema
nonchalance, ignaro che il proprio capo era sul punto si esplodere.
-TU COSA?!- sbraitò il piccolo dittatore lanciando saliva tutt'intorno.
Zarbon si fece miroscopico e la sua voce divenne flebile flebile. -Ma
non c'è bisogno di arrabiarsi così. Vedrà che
quando sistemeremo tutto la base diventerà molto più
allegra e...-
Ma ormai Freezer non stava neanche più ascoltando e tra ringhi e
insulti stava distruggendo il piccolo villaggio facendo cadere la
popolazione nel panico più totale.
Nel frattempo Gohan e Crilin erano arrivati su un promontorio e da
lì si vedeva il villaggio che Freezer stava distruggendo.
Ovviamente non erano neanche lontanamente interessati alla povera
ragazza che, dietro di loro, stava affrontando un mostro orripilante
con quattro teste e zanne lunghe due metri.
-Hai visto Crilin? Quegli esseri stanno distruggendo tutto!-
-Già è terribile!-
-Non possiamo star qui con le mani in mano. Dobbiamo fare qualcosa o ne va della nostra reputazione!-
-Reputazione?-
-Sì! Metti che qualcuno ci sta filmando e noi, invece di
lanciarci in un attacco suicida per mostrarci caparbi ed eroici,
restiamo qui a vedere cosa succede senza muovere un dito. Poi lo
metterà su internet, farà il giro del mondo e noi che
figura ci facciamo? Quella delle mezzeseghe! Non possiamo permetterlo
Crilin!-
-Il tuo ragionamento non fa una piega-
-Esatto! Quindi lanciamoci nella mischia e vediamo che succede. Al
massimo se le cose si mettono male possiamo sempre fingerci morti.-
-D'accordo andiamo allora!- e immediatamente partirono.
Freezer ormai aveva distrutto buona parte del villaggio e, dato che non
era rimasto più nulla, pensò saggiamente di chiedere
informazioni all'unico superstite.
-Senti, dimmi immediatamente dove si trova la sfera dalle cinque
stelline e qui nessuno si farà male...- incominciò la
lucertola umanoide mentre una distesa di cadaveri ricopriva il
paesaggio alle loro spalle.
-...a parte loro s'intende. Comunque vedi di non darmi informazioni
false, inutili o che mi costringano ad affrontare guerrieri
superdotati e balle varie perchè se no mi incavolo e qui succede
il finimondo e poi...- ma improvvisamente il namecciano allungò
una mano.
-Uh? Perchè hai allungato quella mano rugosa?-
-Se mi paghi...-
-Certo che siete dei mangiasoldi!- e a Freezer non restò altro che mettere mano al portafogli.
-Ma guarda te cosa mi tocca fare...-borbottò.
-Ecco! Ti bastano?-
Il namecciano guardò la somma nella sua mano e un sorriso compiaciuto apparve sulla sua faccia.
-Bene. La sfera si trova dentro quella casa.- ed indicò una casa
molto particolare, completamente diversa da quelle abitate dal popolo.
-Tutto qui? A saperlo mi sarei arrangiato da solo. E io che pensavo
fosse in qualche bunker sotterraneo a prova di sfere energetiche!-
- Non abbiamo nemmeno i soldi per comprarci un aratro figurati se possiamo prenderci un bunker.-
Immediatamente gli uomini del dittatore uscirono con in mano la sfera e
Freezer mostrò un sorriso a trentadue denti. -Il mio tesssssoro!
Piccola mia non ti accadrà nulla, stai tranquilla che ti
tratterò come se fossi mia figlia- disse mentre l'abbracciava e
coccolava.
-Ma ogni volta dobbiamo sorbirci questa lagna esagerata?- disse Dodoria sottovoce all'amico Zarbon.
-Purtroppo sì.-
-Ah come sei bella e graziosa tesoro! E comunque tu, namecciano
sei...sei...- Freezer stava pensando un bell'insulto da dire a quello
spilorcio che gli ha fregato un mucchio di soldi, ma il massimo che gli
venne da dire fu...-...sei davvero brutto!- e gli fece la linguaccia.
Allorchè il nipotino del vecchio namecciano sbucò da
dietro di lui e si avvicinò a Freezer con aria minacciosa.
-Certo che sei proprio stronzo!- e gli diede un violento calcio negli stinchi.
Freezer urlò di dolore e si mise a saltare sulla gamba sana
mentre con le mani si teneva quella dolente. -Ma come osi brutto
schifoso! Io ti polverizzo! Anzi, ti ridurrò in pezzi talmente piccoli che ci vorrà un archeologo per
ritrovarti!- ma proprio mentre stava per afferrarlo due cosi
si misero tra loro due. Gohan e Crilin sono finalmente intervenuti!
Senza tanti complimenti presero a calci e a pugni qualche essere
vivente si trovasse nel loro raggio d'azione, uccidendo definitivamente
anche quei pochi superstiti namecciani.
Nonostante avessero colpito del tutto casualmente, Freezer e i suoi due
bodyguard furono messi KO cosa che suscitò lo stupore generale,
anche dei due protagonisti.
-Incredibile. Abbiamo ucciso quel tizio dall'aura gigantesca....- Gohan
ancora incredulo gli si era avvicinato per vedere meglio.
-Già, anche se mi sembra un tantino assurdo. Non è per caso una candy camera?-
-Non credo, non ho visto telecamere e se ci fossero state stai pur
certo che avrebbero immortalato le mie eroiche gesta. A proposito,
tu...- disse rivolto al piccolo namecciano calcia-stinchi.
-Io?-
-Sì tu. Hai filmato per caso lo scontro? Vorrei farlo vedere a
qualche ragazza una volta giunto a casa, giusto per rimorchiare un po'.-
-Mi spiace,non ho una videocamera.-
-Mpf. Allora sei inutile e già che ci sei puoi andare anche a fan...-
-Ohi ohi...-
-Cos'è questo gemito?- si chiese Gohan.
-Ohi ohi...-
-Ancora!?-
Gohan si girò a rallentatore in preda al panico e si accorse che il tizio dall'aura gigatesca si stava alzando.
-Oh merda! Non è morto!- Gohan era letteralmente pietrificato
dalla paura, ma con un gesto disumano riuscì a prendere Dende e
insieme a Crilin fuggì lontano.
Freezer si alzò e, massaggiandosi la testa dolorante, si
guardò intorno per cercare l'individuo che aveva osato fargli
fare una figuraccia madornale davanti a tutti.
-Chi è stato?- urlò con voce profonda -chi è stato
a farmi questo? Lo massacrerò, lo pugnalerò, lo
sgozzzerò, lo squarterò, lo lapiderò, lo...-
Oroscopo in tempo reale: Cancro.
Attenzione ai brutti ceffi che potrebbero sbucare dal nulla e farvi
fare figuracce di cui poi vi pentirete. Un occhiatina in giro ogni
tanto non fa mai male.
-Adesso dovevi dirmelo dannato di un oroscopo!?-
Intanto qualche centinaio di chilometri più in là Vegeta
atterrò e, carico più che mai, decise che quello sarebbe
stato il giorno in cui avrebbe mostrato a tutti la sua grande potenza.
Ma cosa più importante decise che mai e poi mai avrebbe fatto
qualche figuraccia come scappare dal nemico o farsi uccidere.
Mentre camminava da fighetto e faceva lo sborone con chiunque
incontrasse, si imbattè nell'unico essere che non voleva vedere
nemmeno in un ritratto. Cui.
-Oh, ciao Veggy che ci fai qui di bello? Sei venuto a fare una gita? O
ad acclamarmi quale nuovo re di farmville?- Cui si mostrava così
spavaldo solo perchè sapeva che Vegeta era inferiore a lui in
potenza, ma le cose erano cambiate.
-Sono venuto a riprendermi il mio posto caro Cui.-
-Allora vuoi un duello? E duello sia!-
Estrassero il loro deck e si misero in posizione di combattimento.
-Evoco Avian Eroe Elementale in posizione d'attacco, metto due carte
coperte e finisco il turno- Vegeta era sicuro di poter vincere con quel
nuovo deck, sopratutto adesso che è riuscito a trovare
l'introvabile carta Polimerizzazione con cui poteva fondere i vari
mostri.
-Tsk, cosa vuoi fare con quel ridicolo deck? Sai che non puoi battermi!
Evoco Bestia Cristallo Tigre Topazio in posizione d'attacco e attivo la
carta magia Antica Città-rovina Arcobaleno e con il mio mostro
attacco il tuo così perdi pure life points! Ahahahaha!-
-Nooooo!-
...
Dopo 4 lunghissime ore Cui e Vegeta erano in perfetta
parità, tanto che entrambi non avevano la più pallida
idea di come concludere in fretta il duello.
Erano anche sudaticci e con il fiatone.
Mentre il Saiyan pensava ad una strategia vincente, si accorse che una
carta era rimasta appiccicata dietro ad un'altra e quindi non aveva
più quattro carte bensì cinque.
E ovviamente era la carta che gli serviva per vincere fin dall'inizio
del duello e che stava cercando disperatamente di pescare.
-Mannaggia ma qui stavi maledetta di una carta!? L'ho avuta in mano fin
dal primo turno!? Ma perchè non me ne sono accorto, prima!?- Il
piccolo principe non aspettò e in due mosse concluse il duello.
Cui stentava a crederci e pensò che quello fosse solo un brutto
scherzo del destino, mentre Vegeta era intento in un lungo ballo misto
tra l'esultanza e il denigratorio. Cui giunse alla conclusione che
sarebbe morto, piuttosto che vivere nella vergogna e nei suoi scherni
per il resto della vita e con un colpo veloce si uccise.
Vegeta guardò il corpo del nemico stramazzare a terra e un senso
di sadico piacere lo pervarse. Ora che il nemico numero due era stato
sconfitto, mancava solo il nemico numero uno. Freezer. Senza perdere
tempo com'era solito fare, si alzò in volo e scelse una
direzione a caso da seguire. Era la sua giornata fortunata, continuava
a ripetersi, sicuramente lo avrebbe trovato nel giro di poco tempo.
Avrebbe vinto senza problemi, sarebbe stato acclamato come indiscusso
padrone di tutto e di tutti e avrebbe vinto anche al Lotto. Sì,
questa sarebbe stata la sua giornata e niente e nessuno avrebbe potuto rovinare il suo piano perfetto.
Decise che questo giorno sarebbe stato celebrato come il "Vegeta's day".
Sarà
davvero la giornata fortunata del principe? Davvero niente e nessuno
potrà rovinare i suoi piani? Nemmeno se dovesse intromettersi un
Saiyan di terza classe o una squadra di idioti? Nemmeno se Freezer ha a
disposizione millemila trasformazioni? Nemmeno se....ok la smetto!
Per sapere come andrà a finire vi basterà leggere il capitolo 8 in onda su Efp fra ventordici settimane!
A presto!
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