Dragon Ball in a new view

di StormLight94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Goku e Gohan in: ridammi le mie caramelle! ***
Capitolo 2: *** Le vere origini di Goku! ***
Capitolo 3: *** Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti ***
Capitolo 4: *** Nappa e Vegeta sono arrivati! ***
Capitolo 5: *** Il combattimento per le sorti del pianeta! ***
Capitolo 6: *** Il (duro) viaggio verso Nameck! ***
Capitolo 7: *** 7-Un tizio dall'aura gigantesca? La disperata ricerca delle sette sfere! ***



Capitolo 1
*** Goku e Gohan in: ridammi le mie caramelle! ***


fiction Era una giornata piuttosto tranquilla tra i monti Paoz. Gli uccellini cinguettavano allegri, i coniglietti saltellavano qua e là, due feroci dinosauri (?) si sbranavano tra di loro, insomma uno spettacolo tipico montanaro che sicuramente ognuno di noi avrà visto.  Poco più in là, in una casina piccina picciò un allegro papino giocava con il suo adorabile figliolo.
Allegro papino:-maledettoooo! Torna subito qui!-
Adorabile figliolo:-ma non ci penso minimamente!-
Ehm,ehm…dicevo…In questa casina l’allegro papino che, per comodità chiameremo Goku, dovrebbe giocare con il suo adorabile figliolo Gohan, ma a quanto pare…
-Ridammele!- urlò Goku
-No!-
-Perché sei così odioso?- Cosa ho fatto per meritare un coso come te?-
Era da più di un’ora che Goku rincorreva il figlio per casa nel vano tentativo di riprendersi ciò che gli era stato sottratto, ma Gohan non demordeva, infondo erano sue.
Si sentivano sedie volare contro i muri, piatti e bicchieri che si fracassavano al suolo e urla disumane che riecheggiavano nel bosco circostante.
Volete sapere il motivo di tutto questo?
Delle semplicissime, banalissime, inutili caramelle.  
-Le mie caramelle! Ridammele! Sono mie,mie,mie,mie!- continuava Goku, mentre saltellava come un moccioso capriccioso. Improvvisamente l'adorabile bambino si fermò.
-Mmh…Potrei anche ridartele…- rispose il figlio pensieroso mentre un ghigno preoccupante si formò sul suo volto.
Goku si fermò e lo guardò. Quel ghigno non prometteva nulla di buono. Ma se avrebbe riavuto le sue caramelle…
-Davvero? Come sono contento!- disse Goku
-Ma dovrai fare una cosa dopo…-
-Sì sì come vuoi, non mi interessa a che destino andrò incontro, ora ridammele-
Gohan diede il prezioso sacchetto a Goku e i suoi occhi si accesero di una commozione che nemmeno al giorno del suo matrimonio ebbe. Prese il sacchetto e lo sbaciucchiò, lo abbracciò, lo cullò,lo leccò e gli disse tante paroline dolci. Uno spettacolo disgustoso.
“Muhuahaha! Non sa quello che gli aspetterà dopo” pensò Gohan, mentre si avviava nell’altra stanza per i preparativi.

Dopo mezz’ora Goku aveva ormai divorato tutto, sacchetto compreso. Si ricordò del patto fatto con il marmocchio e ingenuamente si diresse nell’altra stanza. In fondo lui era il guerriero più forte del mondo, cosa mai poteva fare un bambinetto di 4 anni?
-Allora cos’è che dev…- ma non riuscì a finire la frase che si ritrovò legato sopra il tavolo e un Gohan sopra la sua pancia.
-Ora vedrai…-  ghignò malvagio. Schiacciò il bottone di un telecomando e quello che apparve fece sgranare gli occhi a Goku.


-Finalmente sono casa. Chissà cosa avranno fatto il mio Gohan e quell’altro…E’ proprio un bravo bambino il mio Gohan, come lui non c’è nessuno!-  Chichi aprì la porta e li chiamò.
 -Ragazzi! Ho una notizia da darvi!-
-Maledizione, adesso doveva arrivare?- disse Gohan
Il raggio laser che stava per tagliare a metà il povero Goku venne spento e quest’ultimo tirò un sospiro di sollievo.
-Grr, non importa, avrò altre occasioni- Lo sguardo di Gohan passò da “belva-indemoniata” a “occhi dolcissimi di un bambino innocuo”. Liberò in fretta il padre e raggiunse la madre.
-Mammina! Cos’è successo?-
-Il maestro Muten sta organizzando una rimpatriata e vuole che tu ci vada- disse rivolgendosi al marito che intanto stava ancora sudando sette camicie per lo spavento preso.
-Ma certo Chichina, tutto pur di non stare con lui!- disse indicando Gohan. Goku non raccontò di quello che era accaduto poco fa perché tanto la moglie non gli avrebbe mai creduto. Gohan era, per lei, tutto, tranne che una specie di psicopatico ammazza-padri.
-Allora sbrigati, che entro stasera devi essere sull’isola- continuò la moglie mentre sistemava la spesa.
Goku si diresse verso la porta mentre continuava a fare al figlio linguacce e gestacci.
-Ah,un’altra cosa Goku-  disse Chichi –Porta anche Gohan con te-
Goku si fermò paralizzato.
-Ma…-
-Niente “ma”, è un ordine!-
Goku deglutì sonoramente. Questa sarebbe stata la sua fine.


-Senti, io non piaccio a te e tu non piaci a me, ma questa cosa la dobbiamo fare insieme, d’accordo?- disse Goku appena furono fuori.
-Hai ragione, non andiamo da nessuna parte se litighiamo fra di noi-
-Tregua?- Goku gli porse la mano.
-Tregua- Gohan gliela strinse con decisione.
-Bene, allora sali sulla Nuvola Speedy che partiamo-
-E perché non usiamo la Maserati? Almeno siamo comodi-
-Senti qui le regole le faccio io,ok? Per cui monta su e non rompere-

Dopo due ore di viaggio ancora non erano arrivati e questo cominciò a far preoccupare il piccolo Gohan.
-Papà, ma sei sicuro che sia la direzione giusta?-
-Certo! Figurati se mi perdo. Il tuo papà è un asso nell’orientamento!- disse per autoconvincersi.
-Sarà..-
Dopo quattro ore ancora niente.
-Avanti papà ammettilo che ti sei perso-
-Giammai! Lo so che è di qua, lo sento-
-Sicuro?-
-….E va bene mi sono perso e oltretutto il navigatore mi dice “luogo ignoto”.-
-Navigatore?-
-Gohan apri il cruscotto e tira fuori la mappa-
-cruscotto?-
-Tieni il volante mentre guardo dove siamo-
-Volante?-
E BADASBOM! I nostri eroi si schiantarono sul tetto della casa di Muten.
-Visto che non ci siamo persi?- Goku scavalcò il corpo del figlio e si avvicinò ai suoi amici.
- Ehi ciao! State bene?-
-Ehi, è un po’ che non ci si vede!- disse l’amico dalla capoccia lucente.
-Ma quello lì per terra chi è?-chiese Bulma.
-Chi lui?-disse, indicando quello che restava del bambino- E’solo mio figlio Gohan-
-Tuo figlio?!-fecero in coro, come se fosse una cosa mai vista.
-Ma…è morto!- disse Muten
-Morto?- fece Goku –Mio figlio è morto?- Muten lo guardò ed annui.
-Sia lode al Supremo! Tataratatarata!- e partì una bella fanfara.
Ma mentre Goku era in preda ai festeggiamenti il piccolo mostro si mosse e tossicchiando si alzò.
-Oh nooo! Non me ne libererò mai! Perché? Chiedo solo perché? Avrò fatto arrabbiare qualcuno?-
E mentre Goku pensava quale divinità potesse odiarlo tanto, un misterioso individuo dalla folta capigliatura atterrò sull’isola.

Chi sarà questo individuo? Cosa vorrà dai nostri eroi? E Goku riuscirà mai a liberarsi di lui? Scopritelo nel secondo capitolo!


Angolo dell’Autrice:

Salve ragazzi! Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo! Se c’è qualcosa che non va ditemelo senza problemi. Cercherò di aggiornare il prima possibile, ma con la scuola la vedo dura.
A presto!
 

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Capitolo 2
*** Le vere origini di Goku! ***


fiction

Capitolo 2:  Le vere origini di Goku!


Il misterioso capellone atterrato sull'isola si mise a fissare i presenti. Non aveva uno sguardo da "cattivone di turno", ma più un qualcosa misto tra l'incredulo e lo sbigottito. Aveva sentito parlare di questo pianeta come di un pianeta molto pacifico e tranquillo, ma ciò che gli si presentò davanti fu tutt'altro.
Un marmocchio, intorno ai 4 anni, si trovava sul petto di un pover'uomo disteso sulla sabbia che lo assaliva con una ferocia che non aveva mai visto mentre altri tentavano in tutti i modi di staccarli.
Era sicuro di essere nel posto giusto? 
Ovviamente nessuno si era accorto di nulla, per cui il capellone cercò di richiamare la loro attenzione.
-Scusate...- nulla.
-E'tutta colpa tua, come hai osato farmi del male!- Gohan continuava a sballottare il povero Goku per terra.
-Susate- alzò un po' di più la voce, ma ancora niente.
-La pagherai cara,  anzi molto cara!-
-SCUSATE!- urlò il povero arrivato-Gradirei un minimo della vostra attenzione!- Tutti si girarono verso di lui e anche il piccolo mostro smise di infierire sul padre.
Ora che aveva la loro attenzione poteva finalmente fare le dovute presentazioni e spiegare il motivo per cui era qui.
-Sono Radish. Vengo da un pianeta lontano lontano e sono qui per incontrare una persona-
Intanto Goku tentò di rialzarsi. Con uno sforzo sovrumano riuscì a mettersi in piedi e incrociò il suo sguardo con quello di Radish.
-Ti ho trovato Kakaroth!- urlò, indicandolo.
-Chi, io?- fece un Goku assai perplesso.
-Sì tu, razza di idiota! Sono anni che ti sto cercando! Si può sapere dove sei finito? Ti perdo di vista per un secondo e ti ritrovo lontano millemila chilometri spaziali!-  sbraitò Radish sputacchiando da tutte le parti.
-Chi sei tu? Cosa vuoi da me? Sei per caso un maniaco?-  
- Non ti ricordi di me?-
Goku fece  no con la testa.
-Oh Gesù...-Radish si passò una mano sulla faccia. -Non ti dice niente Saiyan?-
Goku fece ancora no.
-Vabbè allora ti spiego io. Tu sei Kakaroth, sei un Saiyan e vieni dal pianeta Vegeta.-
Goku lo guardò incredulo. Lui un alieno! Pfui, roba da matti. D'accordo che ha avuto una coda attaccata sopra il culo, ma visto che c'erano lupi azzurri umanoidi che passeggiavano tranquilli per strada il problema non se l'era mai posto.
-Sono qui per chiederti di unirti a me per conquistare l'universo.-
Conquistare l'universo? E' una cosa così malvagia, così terribile...Ma anche così GENIALE.
-Urcaaa! Che figata! Ho sempre sognato di farlo! Poter andare di pianeta in pianeta e ammaz...-
I suoi amici assunsero un'espressione al limite dell'incredulo.
-Cioè volevo dire...E' una cosa tremenda da fare! Sei...sei cattivo e io ti fermeròòòò- Goku si lanciò verso il fratello, ma è bastato un pugno leggerissimo da quest'ultimo per metterlo KO.
-Visto che non vuoi unirti a me, farò la cosa più malvagia che mi passa per la testa: rapire tuo figlio!- E scappa.
-Goku! Goku!- Crilin e gli altri  lo raggiungono per vedere le sue condizioni -Ti senti bene?- gli chiese Muten, ma per terra c'è un Goku che si contorce dal dolore.
-Aaaah che male! Oooh che dolore! Uuuh che sofferenza!-
-Oh andiamo, ti ha a malapena sfiorato!-  disse Yamcha roteando gli occhi.
-Il ginocchioooo! Non lo sento piùùù!-
-Quello è il gomito- gli fece notare Bulma.
-Oh è vero. Bhè comunque sia-disse Goku alzandosi tranquillamente - devo assolutamente andare a spaccargli la faccia. Non può venire il primo che passa e sconfiggermi come se niente fosse,dico io!-
-Senza contare che ha rapito il tuo adorabile figliolo-
-Mio figlio è stato rapito? Oh, ma che dispiacere. Sono veramente mooolto preoccupato.-fece in modo sarcastico. - Ma non è questo l'importante. Devo trovare qualcuno che venga con me, qualcuno con le palle! Voi tutti non valete nemmeno una mia pellicina, per cui a chi posso chiedere?- e si mise un dito sotto il mento per pensare.
-Non temere Goku ci sono io!-
Una voce proveniva dal tetto della Kame house, ma era in contro luce e si vedeva solo un mantello che sventolava a mo' di bandiera. Ma ecco che all'improvviso, la figura misteriosa fece un triplo salto mortale con doppio avvitamento ed atterrò con una "dolce" spaccata dove si sentirono rumori poco rassicuranti di tendini spezzati.
"Uhi Uhi! Forse era meglio non esagerare..."
-Piccolo, amico mio! Cosa ci fai qui?- gli chiese Goku aiutandolo ad alzarsi.
-Ho sentito la tua richiesta di aiuto e sono venuto qui ad aiutarti come farebbe un buon amico-
Goku si commosse dalle parole di Piccolo. Finalmente era dalla parte della giustizia!
-Davvero?- gli chiese
-Ma anche no. Lo sai che mi stai sugli zebedei, figurati se vengo ad aiutarti per amicizia!- Goku abbassò lo sguardo deluso. C'era qualcuno in questo mondo che gli volesse bene? -Se lo faccio è solo perchè ho un conto in sospeso con lui-
-Cos'è successo?- domandò Crilin
E in quel momento gli occhi di Piccolo divennero lucidi.

Flashback

-Finalmente dopo anni ci sono riuscito! Buhuahaha!- Piccolo si stava esaltando per la grande conquista che aveva appena fatto. -Adesso tutti mi invidieranno e mi ammireranno!- Ora che aveva trovato anche l'ultimo pezzo, tutto era pronto.  
Alzò al cielo, come in segno di trionfo, il suo amato album calciatori panini. Ma proprio mentre lo stava adorando, un colpo partito da non-si-sa-dove lo disintegrò. Piccolo era incredulo e per poco non svenne, ma ebbe il tempo di vedere colui che gli aveva appena distrutto tutti i sogni. La rabbia lo assalì e senza pensarci lo attaccò, ma Radish con un pugno e uno sputo lo mise al tappeto, lasciandolo più morto che vivo.

Una lacrimuccia bagnò la guancia di Piccolo e Goku, commosso per la terribile vicenda, gli si avvicinò. -Ti capisco, anche a me è successa la stessa cosa con l'album dei cucciolotti, tranne che è stata Chichi a bruciarlo. Ma devi farti forza e guardare avanti- Piccolo annuì, rincuorato dalle belle parole del suo più grande rivale.
-Forza andiamo allora!- E partirono.

-Zio cos'è quello?-
-Un raggio che distrugge qualsiasi forma di vita, disintegrandola completamente-
-Ooooh! E quello?-
-Un piccolo meccanismo che permette si sottomettere chiunque alla propria volontà.-
-Ooooh!- Gohan era estasiato da ciò che lo zio gli stava mostrando. Aveva imparato diversi modi di uccidere senza essere scoperti e questo gli sarebbe tornato molto utile in futuro. Ne era certo.
Il suo piano per la conquista dell'universo era un qualcosa di grandioso. Non aveva mai visto niente del genere.
-Zietto, sei davvero formidabile!-
-Lo pensi veramente?-
Gohan annuì.
-Nipote!-
-Zietto!-
E i due si abbracciarono piangendo, con tanto di tramonto sullo sfondo e una musichina dolce come sottofondo.

-Eccoli, sono laggiù!-
-Era ora! Sono ore che giriamo a vuoto! Il tuo senso dell'orientamento fa veramente schifo, Goku-
Tra poco sarebbe iniziato uno scontro coi fiocchi.
-Sei venuto a riprenderti tuo figlio? Povero illuso non ci riuscirai mai!- Radish rise sguaiatamente. Era certo di essere il più forte. Nessuno su quel pianeta lo avrebbe sonfitto, tantomeno un essere verde con le antenne alleato con il suo fratellino.
-Se fosse per me te lo lascerei anche- disse Goku - ma poi mia moglie mi scuoierebbe vivo. Quindi lascialo andare e vedi di tornare da dove sei venuto, se non vuoi  che ti deturpi la faccia a suon di pugni!-
-Oooh ma che paura!- rispose Radish imitando una donnina impaurita.
-Non prendermi in giro!- e Goku con un balzo si scaraventò su Radish, ma quest'ultimo schivò i suoi attacchi con estrerma facilità. Passò al contrattacco e, con un pugno, lanciò Goku contro una roccia.
Il giovane Saiyan si rialzò con fatica.
"Non lo sconfiggerò mai" pensò, ma poi si girò verso Piccolo che lo vide accovacciato a terra con un bastoncino in mano.
-Ehi tu! La vuoi finire di giocare con le formiche? Non ti ho arruolato per star fermo a grattarti!-
-Sissignore!-Piccolo si alzò e insieme partirono per un attacco combinato.
Dopo meno di trenta secondi  avevano la tuta a brandelli e il sangue che colava da tutte le parti. 
-Così non andiamo da nessuna parte- disse Piccolo
-Lo so non c'è bisogno che me lo dici-
Se andavano avanti così ci avrebbero lasciato le penne. Ma cosa potevano fare? Improvvisamente una lampadina si accese sopra la zucca verde di Piccolo.
-Ho un'idea! Tu vai dietro Radish e lo tieni fermo, mentre io con il mio cannone dell'anima vi trapasso-
-Perchè proprio io devo tenerlo fermo?-
-Perchè tu sei l'eroe che si deve sacrificare per il bene dell'umanità-
-Hai ragione!-
-Allora va' e vedi di tenerlo fermo per bene che non voglio che il sangue mi schizzi addosso. Sai com'è, la tuta è di Armani.-
-Va bene va bene- e Goku si avvinghiò al fratello maggiore.
"Ihihi Piccolo sei un genio! Così oltre a uccidere quel albumcida di Radish, elimini anche quell'odioso di Goku!Muhuaha come sono malvagio!"
-Ehi lasciami! Lasciami!- Radish tentava di divincolarsi, ma Goku mantenne una presa salda.
 -Oraaaa!-urlò Goku
-Ecco! Cannone dell'anima finaleeeeeee!- Una luce gialla uscì dalle sue dita, percorse diversi metri finchè non incontrò il corpo di Radish. Dopo pochi secondi il raggio riuscì a trapassarlo, uscendo dalla schiena di Goku.
-M-maledetto...-
-Ahaha ti sta bene!-
-...muso verde-
-Ora ti dirò una cosa che sarebbe meglio non dire, ma che dico lo stesso perchè sennò Dragon ball finisce qui.Tanto stai per morire quindi non c'è nessun pericolo che qualcuno ti stia ascoltando di nascosto.- Piccolo fece un profondo respiro e cominciò.
-Sulla Terra esistono sette, e ripeto, sette sfere magiche che esaudiscono un desiderio. Si può chidere tutto sai? La vita eterna, far resuscitare i morti e perfino creare mutandine dal nulla! Incredibile vero?-
-Ahahaha! Grazie mille per l'informazione! Sai ero in collegamento con i miei compagni e avranno sicuramente ascoltato tutto-
"Merda, ma perchè non sto mai zitto?"
-Tra un anno due Saiyan ancora più potenti di me verranno qui e distruggeranno tutto! Te compreso! Muhuaha!- e muore.
Goku alzò di poco la testa giusto per dire le ultime parole -P-piccolo...S-sei un co...-e muore.
-Nooo zio! Perchè proprio lui! Era l'unico che mi capiva!- Gohan era disperatissimo, l'amato zio era morto. E ora come avrebbe fatto a conquistare l'universo?
Ad un tratto sbucò fuori Crilin che fino a quel momento è rimasto ben nascosto dietro a una roccia. -E adesso che facciamo?-
-Ma tu adesso dovevi uscire?!- urlò Piccolo incavolato nero.
-Mi sembra ovvio. Figurati se rischio la pelle così!- replicò tranquillamente Crilin.
-Comunque pensavo di allenare questo moccioso. Forse può tornare utile. Forse.-
-Penso che sia una buona idea. Però stai attento, è un po'...psicopatico.-
-
Tsk. Tranquillo, ci penso io.-
-Nooo non verrò mai con te! Non puoi obbligarmi!Non puoi! Non puoi!- Sbraitò Gohan, preso da una rabbia cieca.
Piccolo tentò di afferrarlo, ma il moccioso si spostava continuamente. Crilin con nonchalance gli si avvicinò e tirò fuori una spranga di ferro lunga 2 metri che picchiò sulla sua testa, facendolo svenire.
-Bene, ora posso portarlo in un luogo sconosciuto dimenticato da Dio e allenarlo come si deve-
-Allora ci vediamo tra un anno- Crilin piegò le gambe, pronto per partire in volo -Ah, un'altra cosa. Se vedi che si trasforma in un enorme scimmione, non fare inutili casini cercando di distruggere la luna. Basta semplicemente tagliargli la coda.- e partì.
-Sì sì tranquillo non preocc...SI TRASFORMA IN UNO SCIMMIONE!?- Piccolo guardò il moccioso con due occhi grandi come una capanna. Ma perchè era sempre circondato da strani esseri mutaforma? Non poteva avere anche lui gente normale attorno? Evidentemente no.

Intanto in una base spaziale...

-Hai sentito? Sulla Terra ci sono delle sfere che esaudiscono i desideri! Potremo chiedergli un sacco di cose tipo l'immortalità, il dominio dell'universo, farmi diventare più alto e....Ma mi stai ascoltando?-
-Ancora uno dai...dai...Siììì!-
level up

-Sono all'ultimo livello!-
- Sai, c'è più soddisfazione a parlare con il muro che con te-
-Oh andiamo Vegeta, rilassati. Sei sempre così agitato, lo sai che poi ti si alza la pressione-
-Grrr! Non è vero! Io sono calmissimo!-
-Insomma, hai una vena sulla tempia che pulsa paurosamente...-
Vegeta preparò una sfera di energia.
-Dicevi?-
-Niente niente!-
-Bene. Allora preparati Nappa che tra un'ora partiamo-
-Signorsì!-

I due guerrieri Saiyan stanno per partire. Riusciranno i nostri eroi a salvare ancora una volta la Terra?


Angolo dell'Autrice:

Eccomi qua anche con il secondo capitolo. Lo so, non è un granchè, ma il prossimo sarà più divertente, prometto^^
Non pensavo che il primo capitolo piacesse così tanto, sono commossa ç_ç
Ringrazio chi recensisce e chi legge soltanto.
Alla prossima!






 










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Capitolo 3
*** Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti ***


cap 3
CAPITOLO 3: Allenamenti, allenamenti e ancora allenamenti.

Piccolo portò il bambino in una radura dove c’erano solo un albero,un sasso, qualche animale feroce mangiauomini e…basta. Insomma, il nulla.
-Ohi ohi…-  Il bambino aveva finalmente dato segni di vita e l’essere verdognolo gli si avvicinò, pronto per iniziare gli allenamenti.
-Ti sei svegliato, brutto moccioso-  gli disse con il suo solito tono (poco) gentile.
-Chi sei? Dove sono? Cosa vuoi da me?- Urlò Gohan terrorizzato da quella figura abominevole.
-Hai già dimenticato tutto?- sbraitò (come al solito) Piccolo –Io sono il tuo maestro! -
-Maestro? Aaaah, ho capito! Tu sei il maestro di matematica quantistica che la mamma ha chiamato! Piacere io sono Gohan- disse porgendogli la mano.
-Ma che…Io non insegno matematica quantistica! Non so neanche cos’è!-
-Allora insegni fisica relativistica?-
-No…Io…-
-Sarà sicuramente Chimica e Propedeutica Biochimica…In questa materia faccio leggermente fatica-
-NO! Non insegno nessuna di queste robacce! Io insegno le arti marziali! E poi scusa, ma che cavolo di materie ti insegnano a 4 ANNI?!-
-Pfui, io sono un genio dopotutto. Senti, io però non ho nessuna intenzioni di imparare le arti marziali. Io voglio stare a casa a studiare tutto il giorno e non divertirmi mai. Voglio diventare uno studioso che ammuffirà nel suo ufficio.-
-A me non interessa un fico secco di ciò che farai nella tua vita, ma adesso serve che tu impari le arti marziali, diventi un grande combattente e sconfigga i due terribili Saiyan che verranno per distruggere il mondo!-
-Ma io non voglio!-
-Taci ho detto! Bene, iniziamo.- Piccolo inizia a sfogliare un libro dal titolo: ”Come far diventare un bambino il più grande guerriero dell’universo”.
- Fase 1 “Scegliere il bambino che si dovrà allenare”.
E questo l’ho fatto. Poi
 Fase 2 “Portarlo in una zona desolata, possibilmente piena di mostri.”
 Fatto anche questo.
Fase 3 ”Lasciarlo per sei mesi da solo e vedere se sopravvive. In caso contrario ripartire dal punto 1.”
Molto bene inizieremo da questo!- Piccolo chiuse il libro e lo lanciò via, poi sorrise malignamente al bambino.
- Ora incomincia il bello. Tornerò fra sei mesi esatti. Fatti trovare vivo.- e se ne andò.
-Ma-ma mi lasci qui da solo? Sei pazzo? Non sono nemmeno in grado di allacciarmi le scarpe! Moriròòòòòòò- e Gohan si disperò come mai si era disperato prima. Ormai era certo di essere giunto alla fine della sua giovane vita. Voleva fare tante cose ancora e vedere al microscopio una cellula acantolitica era tra queste.

Intanto in un regno chiamato Aldilà

-Allora hai capito cosa devi fare?-
-S-sì signor Supremo. Ho capito cosa devo fare, come devo farlo, ma non ho capito perché. Ormai  sono morto e vorrei godermi un po’di eternità. Sono stufo di salvare il mondo! Goku di qua, Goku di là, Goku aiutaci! E’ stressante.-
-Sapessi quanto ne hai ancora… E poi non puoi permettere che il tuo pianeta venga conquistato da due essere malvagi come i Saiyan! Devi fare qualcosa! Sei tu l’eroe!-
-Uff e va bene. Da che parte è il serpentone?- Il Supremo indicò alle spalle del ragazzo e ciò che vide lo fece rimanere di sasso.
Una strada a forma di serpente si muoveva a zig-zag tra soffici nuvole gialle , ma la cosa preoccupante era la lunghezza. Sembrava che si estendesse all’infinito. Goku deglutì sonoramente.
-Che aspetti a partire?- disse il Supremo.
-M-ma quanto è lungo?? –
-Non lo so. Comunque un bel po’. Credo ti ci vorrà qualche mese per arrivare.-
-Mese?! Ma non posso usare un aereo, un missile o il teletrasporto?-
-Qui non esiste niente del genere. Devi arrivare con la tua sola forza. Ora sbrigati che non hai un minuto da perdere.-
-D’accordo vado, allora! Ci vediamo fra un anno! Ti porto anche un souvenir, contento?- Goku fece “ciao-ciao” con la manina e si allontanò correndo più veloce che potè.

Sempre nello stesso momento, ma in una base spaziale

 -Uff…Finalmente ho finito con tutta questa burocrazia- Vegeta camminava tra i corridoi della fredda base d’acciaio, tenendo in mano una pila piuttosto voluminosa di documenti di ogni forma, dimensione e colore. La pila era così alta che a malapena vedeva davanti.
-Certo che potrebbero renderla meno complicata la conquista di un pianeta. Così mi fanno pure passare la voglia.- Nonostante non vedesse praticamente una mazza riuscì tranquillamente a raggiungere la stanza dove il suo fedele servo compagno lo stava aspettando. D’accordo, aveva sbattuto un paio di volte, ma non per colpa sua. Una volta contro Zarbon che, per non cadere, si aggrappò con una mano ai suoi lunghi capelli verdi strappandone un po’ e rovinandogli tutto il lavoro di una vita.
-Maledettoooo! Ora come farò ad andare al concorso di bellezza, domani!? Non dovevi farmelo! Buhuhuhu!!- e corse via piangendo. E la seconda volta contro il bordo una porta semiaperta, provocandogli un livido che partiva dalla fronte e arrivava fino al mento.
Intanto che Nappa aspettava l’arrivo del compagno si mise a provare il nuovo videogioco sparatutto che Radish gli aveva regalato per il compleanno. Non si aspettava fosse così divertente, neanche nella realtà si divertiva così tanto!
-Nappa sono arrivato!- urlò Vegeta per richiamare l’attenzione dell’omone. –Ci ho messo un po’ perché quello schifoso di Freezer non voleva mandarci in missione, ma voleva che rimanessimo qui a dare una sistemata al giardino. Al giardino! Ma dico io, siamo Saiyan, non dei stramaledettissimi giardinieri! E poi io odio i fiori, mi fanno starnutire e lacrimare gli occhi. Idea! Nappa prendi appunti! Trovate le sfere magiche chiediamo al drago di eliminare ogni forma floreale dalla faccia dell’universo. Muhuahaha! Come sono malvagio! E poi…- ma mi stai ascoltando?
- Dov’è? Dov’è quell’alieno schifoso che lo trafiggo, gli strappo il cuore e me lo mangio?-
Vegeta fece una faccia disgustata –che schifo Nappa! Lo sai che mi fanno senso queste cose!-
-Scusa capo! Bene, tornando a noi…-
-Nappa, lo sai che ora che ho i documenti possiamo partire, vero?-
-Certo!-
-E allora cosa aspetti a spegnere quel coso?- disse con estrema calma.
-Devo cercare di superare questa parte difficile, non mi ci vorrà molto.-
-Avanti, spegni.-
-Dai ancora 5 minuti…-
-Ho detto spegni!- assunse un tono più duro. Non gli andava di ripetere le cose in continuazione.
-HO DETTO DI NO!- Nappa fece una voce grossa e profonda. Sembrava provenisse da un’altra dimensione ultraterrena.
-ORA TI SIEDI E ASPETTI CHE FINISCO. CHIARO?- Gli occhi erano rossi e le pupille erano dilatatissime. Forse era dovuto alle troppe ore passate davanti alla tv.
-C-certo. Non preoccuparti. Bastava dirlo, dopotutto. Ora mi siedo qui e aspetto che finisci ok?- fece con la vocina bassa bassa.
Dopo 6 ore Nappa non accennava a schiodarsi dalla seggiolina microscopica, rispetto al suo grande fisico, e il suo viso era letteralmente appiccicato allo schermo. Il tutto accompagnato con un sorriso idiota che non accennava a rinunciare.
Vegeta era più sdraiato che seduto su una scomoda sedia di legno e intorno svolazzavano mosche e moscerini, come a simularne un cadavere. Ma non era una simulazione. Lui stava veramente morendo. Dalla noia. Alla fine, con quel briciolo di sanità mentale rimastagli si alzò. –Ora basta!- urlò –Sono ore che sei attaccato a quel coso, dobbiamo partire!-
-Sì d’accordo. Aspetta che salv…- ma non ebbe il tempo di finire che il piccolo principe gli staccò tutti i fili dalla presa della corrente, mandando a quel paese il lavoro di 6 ore. Mentre vide lo schermo diventare irrimediabilmente nero, la tremenda consapevolezza di non aver potuto salvare i suoi progressi, costringendolo a rifare tutto, lo fece imbestialire.
Inizialmente ebbe solo qualche tic sparso qua e là, poi cominciò a blaterare frasi senza senso ed infine cadde a terra in preda a forti spasmi muscolari. Dopo un supplizio di svariati minuti si alzò e vedendo la fonte di tutti i suoi mali, si scagliò contro di lui per disintegrarlo completamente.
Molto  probabilmente il nostro principe sarebbe già morto e sepolto, ma la fortuna volle che numerosi soldati si accorsero di quanto accadeva e immediatamente lo salvarono.
-Ohi ohi…- Vegeta era più morto che vivo, con ferite sparse in ogni dove e il sangue che imbrattava tute, muri e pavimenti.
In fretta e furia lo medicarono e lo lanciarono (nel vero senso della parola) nella sua navicella, diretto verso un pianetucolo chiamato Terra. Tanto avrebbe avuto un anno per riprendersi e oltretutto c’erano un’infinità di pianeti su cui poteva fermarsi. Il vero problema ora, era mettere tutto a posto prima che il grande Freezer venisse a conoscenza di ciò che era successo o sarebbe stata la fine per tutti.


Sono passati sei mesi da quando Piccolo ha abbandonato a se stesso il povero Gohan. Aveva lasciato quel moccioso di 4 anni in balia di mostri di ogni tipo e secondo il suo manuale, se è ancora vivo, dovrebbe allenarlo nelle famose arti marziali. Perché, si sa, non serve a nulla saper sopravvivere da soli in un deserto se poi non si sa nemmeno chiudere la mano a pugno. Ma questo Piccolo non lo aveva ancora capito.
-Bene moscerino, vedo che sei vivo.- disse fissandolo dritto negli occhi – ma non credere che sia finita qua- e con un colpo di energia lo colpì in pieno, facendolo cadere a terra. –Adesso la finirai di svolazzarmi intorno, schifoso insetto.- e con un piede lo spiaccicò ben bene al suolo.
-Allora Gohan come sono andati questi sei mesi? Ti sei divertito?-
-Ho torturato con sadismo diversi animali, tigri con i denti a sciabola comprese. Direi che mi sono divertito parecchio.-
-Così mi piaci. Allora iniziamo con l’allenamento serio. Prova a parare questi colpi. Wattaaaaaaa!-
-Ehi! Come faccio a parare i colpi se non so come si fa?!-
-Improvvisi.-
-Ah, certo…-
Iniziò, così, un duro allenamento.


-Finalmente sono arrivato. Ci ho messo sei mesi, ma ne è valsa veramente la pena. Ho una gran voglia di farmi allenare da questo Re Kaio.-
Goku era giunto su un pianetino microscopico che aveva solo una casa e un bolide da 400 cavalli. Il giovane si avvicinò alla casina e bussò ed uscì uno strambo omino ciccioso blu con le antenne e gli occhiali alla John Lennon.
-Salve buffo omino, sto cercando un certo Re Kaio, lei lo conosce?-
-Ce lo hai davanti, ragazzo.-
-E dove? Non dica che è lei perché giuro che me ne vado.-
-Bè? Perché non potrei essere io?- chiese il Re stupito
-Perché questo Re Kaio deve essere un guerriero incredibilmente forte, da come ne ho sentito parlare e lei è tutto tranne che forte.-
Re Kaio si schiarì la voce e disse – Che ci creda o no io sono questo “guerriero incredibilmente forte” e se vuoi diventare più potente dovrai farti allenare da me-
-Sarà…Bene mi dica cosa devo fare.-
-Sai, io oltre alla forza fisica e spirituale esigo anche che un guerriero sia…divertente.-
-Divertente?-
-Sì. Dovrai farmi ridere. Inizierò io per primo. Vieni qui e guarda attentamente là infondo. Vedi quel edificio?-
-Sì…-
-Ecco lì è da dove sei partito.-
-Cosa? E io avrei fatto sei mesi di viaggio quando in un’oretta sarei potuto arrivare?-
-Sì! Non è divertente? Ahahaha!-
-No. Questo non è divertente. E’ bastardaggine pura.-
Re Kaio si asciugò gli occhi, prese le sue pastiglie per calmarsi e si rivolse al giovane guerriero dicendo –Bene, ora tocca a te. E bada di farmi veramente ridere o non ti allenerò.-
-Uhmm…- Goku si mise due dita sotto il mento per pensare a qualcosa di spiritoso. Lui non aveva la minima vena umoristica, anche perché le battute che sentiva non le capiva, però gli venne in mente una battuta che il suo vecchio amico Yamcha gli aveva raccontato una volta quando erano sull’isola di genio. Non era particolarmente divertente, anzi era un po’ squallida, ma magari a lui sarebbe piaciuto. Dopotutto tentar non nuoce.
-Hey guardi là! Squali!-
-Squali?-
-Squelli! Ahahahaha!- Goku finse di morire dal ridere, sperando di contagiarlo, ma il Re sembrava impassibile. Dannazione, lo sapeva che non avrebbe funzionato! Questa era l’unica battuta che sapeva. ora come avrebbe fatto?
Improvvisamente però sentì dei rumori provenire dall’omino blu. Sembrava stesse trattenendo una risata. Ma forse…Sì! Stava trattenendo una risata! Re Kaio non resistette più e scoppiò in una grassa risata che lo fece ribaltare all’indietro. Si teneva la pancia mentre rotolava un po’a destra, un po’ a sinistra.
-Ohohoho! N-non ho mai riso così tanto in vita mia! Sei…Sei davvero divertente ragazzo!-
“Bè dai, pensavo sarebbe stato più difficile. Questo Re Kaio ha un senso dell’umorismo davvero assurdo.” pensò il Saiyan. Con fatica il Re si alzò e gli mise una mano sulla spalla.
–Ti farò diventare il più grande guerriero di sempre.-
-Grazie! Non la deluderò!-
E anche il giovane Goku iniziò l’allenamento.


Finalmente i 365 giorni si conclusero. Gohan e Piccolo smisero di prendersi a botte, soddisfatti dei progressi ottenuti. Crilin e Yamcha si allenarono nelle “tecniche di seduzione”, trascurando completamente ogni forma di lotta (e qui si spiegano molte cose, ma non anticipo niente). Tensing è l’unico che si è allenato con costanza 24 ore su 24 compreso sabato e domenica, ma la sua forza è rimasta pressoché invariata. Povero, quasi mi fa pena. Tornando a noi, i nostri fantomatici guerrieri Z si radunarono nello stesso luogo, pronti ad accogliere i nuovi nemici. Ora l’unico che mancava era Goku.
-Bene, dopo un anno siamo di nuovo tutti insieme. Come ve la spassate? Vi siete allenati con costanza come ho fatto io?- disse con strafottenza Yamcha. –Vedrete che nel giro di due secondi li eliminerò.-
-Sì certo, come no.- fece Piccolo.
-Ah sì? Scommetto 1000 Zeni che non sarò io quello che morirà questa volta. Ci stai?-
-D’accordo! Affare fatto.-
“Ehehe vincerò di sicuro” pensarono entrambi.
Ma proprio mentre pregustavano la ricca somma che presto avrebbero avuto, un grosso boato si estese all’orizzonte. I due Saiyan, i guerrieri più potenti dell’universo, erano arrivati.


Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere il nemico? Gli allenamenti saranno serviti a qualcosa o, come al solito, non è cambiato nulla?




Angolo dell’Autrice:

Eccomi di nuovo! Ok ok avevo detto che questo sarebbe stato più divertente, ma non lo è per niente mi convince pienamente. Diciamo che avrei potuto fare di meglio, ma questa parte della storia è abbastanza pallosa e non trovo la giusta ispirazione. Ma adesso che i Saiyan sono arrivati, sicuramente troverò qualcosa di divertente. (Preparati Vegeta! Muhuahaha!!)
La “battuta” che dice Goku me l’ha raccontata un mio amico in macchina e per poco non ci andavamo a schiantare da quanto lui rideva. No comment. Va bene, non vi trattengo ancora.
Ringrazio chi legge e chi lascia un commento.

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Capitolo 4
*** Nappa e Vegeta sono arrivati! ***


cap 4
Capitolo 4: Nappa e Vegeta sono arrivati!

Un anno è ormai trascorso e i nostri amici si sono allenati molto duramente per far fronte alla nuova minaccia in arrivo.  Così hanno deciso di andare tutti assieme al ristorante per festeggiare "l'anno trascorso per conto proprio ad allenarsi ed il fatto che molto probabilmente da domani la Terra non esisterà più". Evidentemente sono tutti molto ottimisti e ripongono una grande fiducia in Goku. Mangiarono, ballarono e cantarono perfino al karaoke dove Crilin con la sua dolce e melodiosa voce distrusse in mille pezzettini un centinaio di bicchieri di cristallo. Ma nessun problema, infondo sono cose che capitano.
Finita la festicciola ognuno si rintanò nella propria dimora per riposare in vista della battaglia del giorno dopo. Ma nessuno aveva voglia di dormire, soprattutto Yamcha che, come del resto anche gli altri,  riteneva che quella fosse l'ultima notte e come tale andava vissuta degnamente. Da vero uomo.
Così con passo felpato si avvicinò alla camera della sua fidanzata. Aprì la porta più adagio che potè e con calma si sdraiò sul letto. Stava già allungando le mani quando la luce del comodino si accese improvvisamente.
-E tu che ci fai qui?- chiese Bulma più infuriata che imbarazzata. Stava dormendo e che caspio! Se non riposava abbastanza le venivano le rughe e poi come si sarebbe presentata ai Saiyan? Quel citrullo del suo fidanzato non capiva una beata mazza. Forse era meglio se cercava qualcun altro...
-I-io? Ma niente figurati! Stavo...Stavo vedendo quanto è comodo il tuo letto! Sai il mio è duro e...-
-Mi prendi per cretina?-
-Ma no! Ci mancherebbe! E' solo che...sai....stavo pensando...-
-Tu pensi??-
-O andiamo è vecchia come Muten questa battuta! Dai che sono serio per una volta! Fammi finire!-
-Sì certo, scusa-
-Ecco...io...stavo pensando che...sai...noi due...siamo insieme da tanto e che forse....-
-Forse?-
-Forse potremmo....-
-Potremmo?-
-Sì insomma....fare quella cosa lì- Yamcha era rosso come il naso di Krusty il clown. Non si era mai sentito così tanto in imbarazzo in vita sua
-Quale cosa lì?-
-B-bhe...Quella cosa che fanno tutti i fidanzati....-
-Darsi i bacini?-
-No. Qualcosa di più...più!-
-Ma più più cosa?-
-Più intima!-
-Farsi le coccole?-
-Ma no!- Yamcha si mise una mano sulla fronte.
-Volevo...ecco...il mio semino che incontra il tuo ovetto.-
-Semino che incontra l'ovetto? Non ti capisco!-
"E per fortuna che non dovevo darle della cretina" pensò disperato il ragazzo.
-Io voglio...- continuò il ragazzo, imbarazzato al massimo e tutto bagnato di sudore con tanto di gola secca e tremolio alle mani -Voglio...-
-Senti, adesso mi sono veramente rotta! Vuoi dirmi cosa vuoi? E' tardi e voglio dormire!-
-Voglio fare sesso!- Un coro di voci angeliche intonò un Alleluja. Alla fine era riuscito a fare la tanto agognata richiesta. Bulma lo guardava con un'espressione del tipo "finalmente me lo hai chiesto! Non ne potevo più di aspettare". Un sorriso malizioso si dipinse sulle labbra della ragazza e con voce sensuale chiusa in un sussurro gli chiese: - Allora perchè non cominciamo?-
Yamcha divenne di tutti i colori. Viola, giallo blu e perfino verde. Non si aspettava di certo che lei fosse un tipo così! Se avesse saputo prima che aspettava questo non avrebbe atteso tanto a lungo per chiederglielo e si sarebbe risparmiato tutti quei giornalini e video su internet piuttosto discutibili.
Ma come sappiamo tutti Yamcha è un idiota e come tale è stato in grado di rovinare tutto, nonostante l'occasione gli si fosse presentata su un piatto d'argento.
Dopo aver passato tutti colori del cerchio cromatico una fortissima agitazione lo prese alla sprovvista, forse dovuto a un miscuglio tra la felicità e il fatto che fosse la sua prima volta. Comunque sia non riuscì a reggere l'ansia e svenne. Bulma rimase sul letto a guardare il suo fidanzato che, a terra e completamente immobile, poteva passare per un tappeto o per un morto in stile CSI.
-Che idiota!- disse a bassa voce e piuttosto incavolata la ragazza.

Il giorno dopo Yamcha era ancora per terra privo di sensi. Inutile dire che Bulma se ne era già andata da un pezzo e che l'unica occasione avuta nella sua vita era sfumata. Il gattino nero del signor Briefs si era comodamente appallottolato sulla faccia del guerriero e, sentendosi mancare il respiro, si alzò di colpo facendo volare il micetto contro il muro.
-Allora bellezza cominciamo?- ma della sua bellezza non c'era traccia. Guardò l'ora e vide che segnava le 9:30 del mattino e con una sonora imprecazione diede il benvenuto alla nuova giornata.

Mentre i nostri guerrieri si stavano vestendo, preparando la colazione e dicendo addio ai propri cari, due navicelle bianche a forma di palla con tanto di oblò rosso in stile lavatrice, si schiantarono al suolo nel centro di una grande città. Pian piano le porte si aprirono e dietro una nuovola di fumo bianca si intravidero due losche figure.
-Coff...coff.. Nappa! Questo fumo mi fa tossire e lacrimare gli occhi, toglilo di mezzo!-
-Ma capo, come faccio?-
-E che ne so! Inventati qualcosa.- Nappa sbuffò. Erano vent'anni che lo sopportava e che esaudiva  ogni suo capriccio e, più cresceva, più assurde erano le sue richeste.  Sbuffò ancora, ma questa volta più forte e notò che il fumo si allontanò. Così per far contento il suo principe cominciò a soffiare con tutta la forza che aveva. Dopo tre quarti d'ora del fumo non c'era traccia e Vegeta potè sentirsi soddisfatto.
-Capo, mi gira un po' la testa...-
-Zitto! Non mi interessa un tubo della tua testa. Ora andiamo a uccidere Kakaroth e poi conquistiamo questo insulso pianeta.-
Si alzarono in volo, uscirono dal profondo cratere e si misero al centro della strada. Le persone continuavano a fare le loro cose tranquillamente. C'era chi parlava al telefono, chi strombazzava alle macchine davanti mentre era in un parcheggio. Insomma cose da terrestri.
-Sai, credo non ci abbiano notato- disse la montagna senza capelli.
-Allora ci faremo notare.- Vegeta sorrise malvagiamente al compagno e quest'ultimo capì immediatamente le sue intenzioni. Sorrise di rimando allo stesso modo e preparò una sfera di energia nella sua mano che scagliò contro un edificio facendolo crollare. Vedendo questo, la gente del posto cominciò a urlare e a scappare. Ma una nonnina temeraria si avvicinò ai due giovani invasori,  brandendo con una mano un ombrello e con l'altra una famigerata borsetta.
-Ehi tu- urlò la vecchietta senza paura alcuna -ti sembra il modo di comportarti?-
-Eh? Dici a me?- disse Nappa puntandosi un dito contro.
-Certo! Sei un ragazzaccio maleducato! Non si rovinano le cose altrui!- 
Da dietro quella montagna di uomo sbucò Vegeta che si rivolse con tono molto gentile (ma anche no) alla povera nonnetta -Ehi vecchia cosa vuoi? Come osi parlarci in questo modo?-
-Certo che i tempi sono davvero peggiorati. Ora anche i bambini vanno in giro facendo i vandali.-
-COSA?- Vegeta era diventato rosso dalla rabbia. Lui un bambino? Ma come si permetteva? Solo perchè era un po' più basso rispetto alla media, non significava che assomigliava a un marmocchio. Superava di ben 5 centimetri un comune moccioso di 8 anni e lui ne andava fiero. 
-Ma io ti ammazzo terrestre!- urlò il Saiyan offeso come non mai, ma la vecchietta non si scompose e quando lo vide a pochi centimetri di distanza fece un salto di tre metri, una capriola in aria e gli diede una borsata sulla schiena facendolo schiantare a terra. Vegeta era incredulo da quanto accaduto, ma di certo, non si lasciò intimidire da quel soggetto e si rimise velocissimamente in piedi, pronto per attaccare nuovamente. Non fece nemmeno in tempo a mettersi in posizione che una serie di ombrellate gli arrivarono rovinosamente sul cranio e la signora usò così tanta forza che ormai l'ombrello si era quasi del tutto disintegrato. Ormai il principe era sottomesso alla furia omicida della vecchietta, ma prontamente il compagno lo prese per un polso e si alzò in volo, sottrandolo così dalla seconda morte certa.
-Questi esseri sono più pericolosi di quanto mi aspettassi.- disse Vegeta quasi spaventato. Freezer aveva detto che la potenza dei terrestri era esigua, eppure per poco non lo facevano secco! Quella lucertola si stava rincoglionendo molto probabilmente.
-Ci conviene andare verso queste forze rilevate dai rilevatori senza toccare niente.- consigliò Nappa al principe.
-Già...per la prima volta seguirò il tuo consiglio.-  e velocemente volarono verso l'obiettivo, ognuno immerso nei propri pensieri.


Intanto nell'aldilà Goku aveva cominciato a percorrere il serpentone da diverso tempo e ormai mancavano una manciata di ore prima di poter ritornare tra i suoi amici.
-Ehehe! Con questo allenamento sono diventato molto veloce e tra pochissimo potrò affrontare questi nuovi nemici! Sono felicissimo! E oltretutto per la prima volta sarò in anticipo.-
Le ultime parole famose.
Il glorioso cammino del giovane Saiyan fu interrotto da un ingorgo sulla stada. Tanti graziosi (?) omini con le corna e la pelle blu stavano protestando contro i soprusi del loro datore di lavoro. Numerosi avevano un cartello con scritto:"Vogliamo più diritti" o "Non siamo schiavi". Oltretutto i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori stavano urlando come degli ossessi che lo sciopero sarebbe durato molto a lungo se le loro lamentele non fossero state ascoltate. E dato che nessuno smistava le anime, queste si stavano pericolosamente accumolando davanti alla porta di re Yammer. La fila aveva  ormai raggiunto Goku.
-Mi dispiace, ma dovrai aspettare un bel po'- disse uno di loro a Goku.
-Che cosa!? Ma io non ho tutto questo tempo!-
-Mi dispiace ma è così.-
-Oh no!- il Saiyan si mise le mani sulle guance e spalancò la bocca in un' espressione di orrore.

-Avete sentito?- domandò Piccolo incupendo lo sguardo improvvisamente.
-G-già...sono tremendamente potenti.- Crilin si stava già cacando sotto dalla paura, ma anche lui doveva affrontarli anche perchè se si fosse tirato indietro poi gli altri compagni lo avrebbero preso a pugni nell'aldilà per sempre.
-Si stanno avvicinando velocemente.-
-Che cosa facciamo ora? Goku non è ancora arrivato.-
-Si arrangia. Non possiamo aspettarlo continuamente. Noi li affrontiamo lo stesso. Tanto lo sanno tutti che alla fine il protagonista arriva e salva i suoi amici all'ultimo secondo.- disse Piccolo orgoglioso della sua genialità.
-Giusto!- affermò all'unisono la combricola degli amici di Goku.
Tutti assunsero uno sguardo determinato, pronti per affrontare i nemici fino alla morte, ma appena atterrarono davanti a loro furono tutti presi da un'improvvisa tremarella. Cominciarono ad abbracciarsi e a urlare: "Voglio la mia mamma!" Yamcha si nascose dietro un arbusto e Tensing mise la testa sottoterra convinto di essere invisibile all'occhio nemico. L'unico che rimase tranquillo (si fa per dire) fu Piccolo. Troppo orgoglioso per avere paura, troppo superiore agli altri per ammettere di voler scappare urlando come una femminuccia.
-Bene bene...Così voi siete gli amici di Kakaroth.- disse il piccoletto con un sorriso di pura malvagità. -Sapete che ora vi dovrò uccidere, vero?-
-Certo! E' per questo che mi sono nascosto ben bene- pronunciò Tensing nella buca.
-Sentite, lasciate perdere questo pianeta e andate da un'altra parte. Ce ne sono millemila di migliori e oltretutto, non c'è un posto dove si sta bene! Da una parte fa troppo freddo, dall'altra troppo caldo, da un'altra ancora ci sono i cannibali. Date retta a me, cercatene un altro. Io ho rinunciato a conquistarlo da anni.- Piccolo fu così convincente che chiunque avrebbe rinunciato alla Terra, ma non loro, non i Saiyan.
- Scusa sono rimasto a contemplare i miei meravigliosi stivali. Dicevi?-
Piccolo fremette dalla rabbia. Lui non poteva essere ignorato, non da un moccioso per giunta!
-Marmocchio! Come ti permetti di ignorare le mie parole!-
D'accordo, questa giornata andava di male in peggio. Hanno osato definirlo "marmocchio" per ben due volte nell'arco di poche ore e questo la sua regale persona non lo poteva accettare.
-Brutto muso verde...- ora era veramente incavolato nero -...solo perchè ho un leggero problema con gli ormoni della crescita non significa che potete darmi continuamente del moccioso! Io sono già un adulto completamente formato!-
Tutti si stupirono. Persino Tensing uscì dalla buca per vedere se era veramente così. Chi l'avrebbe mai detto?
-Comunque non voglio sporcarmi le mani. Nappa usiamo i Saibaim.-
-Certo capo.-
Misero diversi semini a terra e poi con dell'acqua li fecero crescere, finchè non sbucarono fuori degli strani esseri verdi con gli occhi rossi.
Il primo si lanciò immediatamente contro il povero Yamcha che fu brutalmente ucciso senza che lui abbia avuto neanche il tempo di dire "O porca zozza, ma perchè sono sempre io il primo che viene messo fuori gioco?" Piccolo aveva appena vinto la scommessa e si mise a saltellare gioioso fregandosene altamente della sorte toccata all'uomo sfregiato in volto.
-Yamcha è veramente un idiota. Ora vi farò vedere io quanto sono forte e abile.- disse Piccolo gasandosi come al solito. In un batter d'occhio mise fuori combattimento tutti i Saibaim.
Vegeta applaudì.
-I miei complimenti sei davvero molto forte, quasi mi commuovo- fece sarcastico - ma come te la caverai con Nappa?- Vegeta scocchiò le dita e l'energumero si precipitò all'attacco stendendo il namecciano in un solo colpo. Gli altri rimasero pietrificati dal terrore. Tensing e Rif attaccarono il nemico senza pensarci e infatti uno finì a terra senza un braccio e l'altro si fece esplodere concludendo un bel niente. Due piani davvero geniali. In un minuto avevano perso due compagni.
Nappa voleva ancora divertirsi un po' e così lanciò una sfera in direzione di Gohan, ma Piccolo gli fece da scudo e finì a terra. La sua fine era quasi arrivata, ma riuscì lo stesso a pronunciare le ultime parole al suo giovane allievo. -Gohan....Promettimi che, una volta che Goku sconfiggerà quei due, tu lo eliminerai, mi risusciterai e insieme diventeremo i padroni della Terra.-
Il bambino aveva le lacrime agli occhi -Certo, te lo prometto!- Piccolo morì felice.
Crilin si avvicinò e mise una mano sulla spalla del giovane guerriero -Sai Gohan, forse non è poi così intelligente come sostiene di essere. Se lui muore muore anche il supremo e con lui addio sfere.-
-Già è davvero un cretino....Ma è per questo che gli volevo bene!- Gohan si sfogò con un pianto disperato.
-Ahahaha è davvero uno spasso!- Vegeta aveva le lacrime agli occhi da quanto rideva. Gli piaceva un sacco vedere le persone che soffrivano.
Quando finalmente si calmò si rivolse ai due sopravvissuti con un altro sorriso malvagiamente malvagio. -Sentite, visto che oggi mi sono divertito parecchio, ho deciso di concedervi tre ore di tregua. Se in queste tre ore Kakaroth non arriva vi cucino e poi vi mangio! Muhuhuaha! No scherzo, vi uccido e basta. Nappa seguimi.- e si allontanarono verso un posto tranquillo per rilassarsi un po'.

Goku era riuscito, con non poca fatica, a superare l'orda di lavoratori inferocita e a raggiungere l'enorme Re Yammer.
-Inferno! Inferno! Inferno!- continuava a decretare l'omone. Gli piaceva molto mandare le anime all'inferno, forse perchè anche lui sotto sotto era un sadico bastardo.
-Sei di cattivo umore oggi?- chiese il Saiyan.
-Lui è sempre di cattivo umore. Su cento anime novanta finsicono all'inferno anche se il loro maggiore peccato è stato rubare caramelle a un bambino.- rispose il Supremo.
Improvvisamente videro arrivare di corsa due uomini. Quello vestito di rosso aveva una faccia stravolta e sembrava avesse passato le pene dell'inferno. -Non credevo che l'inferno fosse così affollato! Lo avevo immaginato molto diverso. Per  fortuna ho finito. Scusi, dov'è il purgatorio?- disse rivolgendosi a Goku.
-Di là- fece il giovane indicando un punto a caso.
-Grazie mille! A dimenticavo....- prese la macchina fotografica che aveva al collo e fotografò re Yammer.
-Ecco fatto! Andiamo Virgilio.- e se ne andarono.
-Che tipi strani....-Goku si grattò la testa con fare confuso.
-Già....- ammise il namecciano.
-Allora ti muovi a portarmi dove si trovano i miei amici? E che cavolo!-
-S-sì, subito- e si teletrasportarono al palazzo. Poi Goku spiccò il volo verso le aure che aveva percepito.
-Bene, ora posso finire di vedere i film di Moccia.- ma l'essere rugoso verde fu improvvisamente colpito da un malore e si accasciò a terra.
-Piccolo, ma proprio adesso dovevi morire?!- e anche il supremo sparì.

Ormai le tre ore erano quasi scadute. Gohan e Crilin stavano giocando a briscola da un bel pezzo e il bambino aveva vinto circa trenta partite. Inutile dire che Crilin si sentì umiliato.
Vegeta e Nappa si stavano annoiando, così per ammazzare il tempo, tirarono fuori due oggetti vagamente simili ai nostri cellulari.
-Vediamo se ho qualche notifica....- il principino entrò nel suo profilo ma tre le notifiche non spiccava nulla di interessante. Notò però che era stato taggato in una foto. La aprì e c'era lui, Nappa e Radish a una festa completamente ubriachi. Sgranò gli occhi. Chi l'aveva fotografato? Doveva assolutamente evitare che la foto passasse tra troppe persone. Non poteva farsi vedere in quello stato o sarebbe stato preso in giro a vita! Notò che a taggarlo fu Cui.
-Quel verme schifoso! Appena torno giuro che me la paga!-
-Capo, non siamo usciti poi tanto male. Anche se io e te siamo fin troppo vicini e sembra....-
-Zitto! Non sembra proprio un bel niente, ok?-
Si aprì la chat e apparve un messaggio di Cui con scritto: "Ahahaha! Ti piace la foto, Veggy?"
L'aggeggio fu distrutto dalla mano del proprietario. Era così furioso che per poco non si trasformò in Super Saiyan. Ma avrebbe pensato dopo a lui, ora doveva solo concentrarsi sulla missione.
-Il tempo è scaduto!- urlò rivolto ai due superstiti. Doveva assolutamente staccare la testa a qualcuno per sbollire la rabbia.
Si avvicinarono minacciosi, ma Goku atterrò di fronte a loro. Aveva un'aria di superiorità, si sentiva veramente invincibile. Passò lo sguardo per vedere la situazione e un piccolo sorriso apparve sul viso.
-Bè dai, non sono poi così in ritardo. Non sono morti tutti.-
-Ehi Goku, alla buon ora!- disse Crilin.
-Ehehe scusate!- si grattò la testa -Ma adesso voi vi mettete da parte e lasciate fare a me, ok? La gloria è solo mia.- Si mise in posizione di combattimento. Lo scontro tra titani stava per cominciare.

Goku è finalmente arrivato e si preannuncia uno scontro epico. Ma sarà in grado di tenere testa a due simili portenti o sarà aiutato da qualcuno per sconfiggerli? Non vi resta che attendere il quinto capitolo.


Angolo dell'autrice:

D
opo un insignificante ritardo di più di due settimane, sono ritornata con il tanto atteso (?) quarto capitolo! Ecco, questo mi ha soddisfatta quasi pienamente (credo che soddisfatta completamente non mi troverete mai xD).
Ho voluto rendere un piccolo omaggio al grande Dante Alighieri che stimo molto per la sua genialità,. Spero vi sia piaciuto^^
Ok ok Vegeta Nappa su Facebook non ce li vedo molto, ma non ho resistito xD
Ringrazio sempre chi legge e chi mi fa sapere cosa ne pensa della storia. Suvvia non fate i timidoni, lasciatelo un commentino.
Alla prossima!


























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Capitolo 5
*** Il combattimento per le sorti del pianeta! ***


cap 5
Angolo dell’Autrice che ho deciso di spostare sopra:
Salve a tutti! Pensavate che mi fossi dimenticata della fanfiction vero? E invece no.
Sono riuscita ad aggiornare prima della gita a Parigi e per questo mi sento molto soddisfatta. Per cui alle recensioni risponderò venerdì o al massimo sabato. *Salta gioiosa perché pensa che tra poche ore parte, ma si ferma improvvisamente e si accorge che non ha ancora finito di preparare la valigia.*
Cooooomunque volevo solo dire che il combattimento non è particolarmente divertente. Non sono riuscita a trovare qualcosa di comico e soprattutto di decente. Oltretutto l’ispirazione ha fatto cilecca questa volta.
Nonostante ciò spero via piaccia lo stesso e che non mi linciate per l’abominio che vi propongo.
Ringrazio chi mi segue e chi l’ha messa tra i preferiti.

Capitolo 5:  Il combattimento per le sorti del pianeta!

Goku e Nappa si stavano scambiando sguardi assassini da più di venti minuti, ormai. Entrambi studiavano l'avversario e cercavano, con una semplice occhiata, di scorgere un qualche punto debole, ma ahimè, non avevano trovato ancora nulla.
Nappa si era rotto di aspettare e attaccò per primo.  Partì alla carica come un caprone che vede in lontananza il povero sfigato di turno, pronto per incornarlo ben bene.
Sferrò un pesante pugno che viene schivato con estrema facilità. Poi un altro, un altro ancora, un calcio, una gomitata, ma niente. Non riusciva proprio a prenderlo.
-Sai, sarai anche forte, ma sei lento come mio nonno- proferì Goku dopo l'ennesima schivata.
-Ma come ti permetti! Adesso vedrai di cosa sono capace!- disse un Nappa veramente, ma veramente incacchiato nero. Lo aveva umiliato! Lui, quello schifosissimo insetto lo aveva umiliato!
L'omone cominciò a sferra calci e pugni a destra e manca, senza seguire una particolare logica, per cui per il giovane Saiyan fu una passeggiata schivare tutti quei colpi per l'ennesima volta. Mentre Nappa infieriva ancora, con tanto di bava alla bocca e occhi iniettati di sangue, Goku, che si era rotto di continuare a schivare, decise di fare merenda. Sì, mangiare mentre si combatte è una dote che solo pochi possiedono e Goku è uno dei fortunati. Tutto l'allenamento fatto da Re Kaioh è servito a qualcosa...
Si mise una mano nei pantaloni (pantaloni non mutande) e tirò fuori il panino che l'omino blu gli aveva preparato con tanto amore. Lo tolse dall'involucro protettivo e se lo sbafò in poco più di 3 secondi, ovviamente mentre schivava e parava i colpi. Oltretutto mangiò la cioccolata, una fetta di torta, la piadina, l'arrosto (?) e quant'altro la vostra mente possa immaginare.
Inutile dire che il nostro amico pelatone fosse imbestialito, tant'è che aumentò la potenza dei colpi. Goku finalmente finì lo spuntino, si tirò su le maniche e passò alla carica.
Nappa non ebbe nemmeno il tempo di capire che cavolo stesse accadendo che si ritrovò per terra, sanguinante e ricoperto di lividi.
-Uau! La potenza di Goku è incredibile!- urlò felice Crilin. Forse questa volta non sarebbe toccato a lui morire.
-Sì...Uau...Forte....- disse Gohan con finto entusiasmo. Se suo padre aveva raggiunto una simile potenza, avrebbe dovuto dire addio al piano "la conquista e la sottomissione dei terrestri per mano del namecciano e del suo fido assistente bambino-prodigio". Nome forse un po' lunghetto, ma riassumeva egregiamente le sue più nobili intenzioni.
-V-Vegeta...aiutami....sto...sto morendo- sussurrò Nappa.
-Nooooo!- gridò il principe come un ossesso, mettendosi le mani nei capelli.-Come è potuto accadere! È uno scherzo. DEVE essere uno scherzo!- Sembrava davvero disperato.
-La sconfitta del suo amico deve bruciargli molto- trasse le conclusioni Crilin.
-Mi ha battuto!- continuò Vegeta, sempre più avvilito. Non riusciva assolutamente a credere che qualcuno nell'universo sarebbe riuscito a batterlo e ad umiliarlo in quella maniera.
-Forse voleva dire lo ha battuto. Poverino, deve essere impazzito- disse Gohan con una micropunta di compassione.
Vegeta si inginocchiò e fissò il "cellulare" appoggiato al suolo. Lo osservava con due occhi spalancati e increduli.
-Mi...Mi ha battuto...Mi ha battuto a farmville-
Era più di un anno che si trovava primo in classifica e per questo era entrato nel guinness dei primati per il maggior tempo passato come primo classificato. Inutile dire che ne era estremamente orgoglioso e passava il tempo libero andando in giro per la base a vantarsi del suo talento. Persino Freezer non era riuscito a scalare la classifica e a raggiungere il tanto agognato primo posto, nonostante avesse i migliori scienziati e pensatori di tutta la galassia. Questo per Vegeta valeva più di mille vittorie.
Guardò chi aveva osato strappargli il posto che gli spettava di diritto e quando riconobbe il nick una grossa rabbia gli montò da dentro. A superarlo è stato nientepopòdimenoche...
-Cui! Brutto essere di infima e squallida categoria!- e mentre si abbandonava in turpiloqui, un messeaggio gli apparse sullo schermo. A mandarglielo fu il soggetto a cui aveva rivolto fino a due secondi fa il proprio repertorio di insulti. Inizialmente fu restio ad aprirlo, dato che più o meno sapeva cosa si aspettava, eppure pigiò lo stesso il tasto "visualizza".
- Ti rode la sconfitta non è vero, Veggino?-
Da Veggy si era passato a Veggino. Un colpo basso.
Perchè esseri del genere non morivano mai in missione? Perchè ovviamente dovevano rovianrgli la sua principesca esistenza, evidentemente! Certe volte si chiedeva se c'era qualche entità lassù che godeva nel vederlo umiliato.
Strinse l'aggeggio fino a che non si spappolò completamente, facendo saltare in aria tutti i circuiti. Per chi non lo sapesse, Vegeta si portava dietro sempre due o tre cellulari perchè ogni volta che entrava nel suo profilo c'era sempre qualcosa che lo faceva imbestialire e quindi, inesorabilmente, l'oggetto veniva brutalmente stritolato.
-Ora basta, mi sono veramente rotto. Nappa! Ti sbrighi a uccidere quell'essere inferiore così posso andare ad asfaltare il culo a quello sgorbio violaceo pappamolla?-
-Ma-ma capo! Io sto morendo!-
-A già è vero, mi sono scordato- sospirò e con tutta la calma del mondo si avvicinò al compagno moribondo.
Nappa sorrise leggermente. Era certo che il suo principe non lo avrebbe ucciso per aver fallito la missione, infondo erano anni che combattevano insieme e se per una volta falliva non succedeva niente.
Quando Vegeta fu a pochi passi da Nappa corrugò le sopracciglia come era suo solito fare quando qualcosa lo infastidiva. Nappa decifrò immediatamente il messaggio che il suo sguardo gli aveva lanciato e cominciò a sudare freddo. Vegeta aveva uno sguardo così cinico e carico di disprezzo che Nappa provò per la prima volta la paura verso qualcuno più piccolo di lui.
Il principe si fermò in parte a lui e, con le braccia incrociate, non mostrava accenno di muovere un dito.
-E così ti sei fatto sconfiggere da un ignobile essere inferiore. Davvero bravo- disse con ironia.
-No-no aspetta....Lui è molto più forte di quanto sembra! E poi io non ero molto informa. Non ci siamo riscaldati a sufficienza- cominciò ad arrampicarsi sugli specchi. Sapeva che con Vegeta non doveva usare scuse, ma era più forte di lui.
-Sai cosa succede a quelli che falliscono vero?- un ghigno di pura malvagità si dipinse sul volto del principe.
Nappa spalancò gli occhi in un'espressione di puro terrore. Voleva ucciderlo!
-A-aspetta, ragioniamo...Non puoi uccidermi io sono il tuo tutore, il tuo amico fidato. Abbiamo fatto un sacco di cose insieme; pericolose ma divertenti. Ti ricordi quando abbiamo messo gli insetti nel letto di Zarbon e per due settimane non è andato a dormire? Ti ricordi quando abbiamo usato l'indelebile nero per scarabocchiare la faccia di Dodoria e per giorni interi non è uscito dalla sua stanza perchè non veniva via?-
Eccome se li ricordava! Erano stati solo alcuni dei terribili scherzi che avevano fatto praticamente ad ogni membro della base, anche se i risultati sono stati spesso dolorosi (i segni  delle mazzate che hanno preso ancora ce li hanno sulla pelle). Eppure si divertivano tremendamente. Pochi sanno che i Saiyan sono amanti degli scherzi (perfidi) e che adorano vedere le proprie vittime urlare di paura e scappare inorridite.
Vegeta assotigliò lo sguardo.
-T-ti ho anche insegnato ad andare in bicicletta! Ti prego non uccidermi, principe!- e si portò le mani sopra la testa in segno di una ricerca disperata di protezione.
Il giovane principe rilassò lo sguardo. Forse per questa volta l'avrebbe perdonato. Gli allungò una mano come farebbe un buon amico dopo una dura battaglia e Nappa l'afferrò convinto di essere portato in salvo. Vegeta però corrugò nuovamente le sopraciglia, strinse la mano fino a fargli male e lo lanciò per aria. Due dita puntate verso di lui e un boato investì il cielo.
Di Nappa non rimasero nemmeno le cellule.
-Brutto idiota...Io non ho mai imparato ad andare in bicicletta-
Questo è stato uno dei suoi (tanti) traumi infantili. I suoi amichetti se la spassavano un mondo a girare in bici nei gorni liberi mentre lui era costretto a inventarsi millemila scuse, pur di non ammettere di essere totalmente incapace anche solo di mettere un piede sul pedale. Gli amichetti dopo un po' avevano incominciato a insospettirsi, ma non avevano mai osato, in sua presenza, dire qualcosa di sconveniente. Per cui si limitavano a ridere sotto i baffi ogni qualvolta Vegeta veniva fuori con qualche scusa assurda.
D'altronde ognuno è un asso in qualcosa mentre è impedito in un'altra. È la legge della vita.
Gli altri guerrieri erano sconvolti da ciò che avevano visto. Aveva brutalmente ucciso il suo amico senza pensarci due volte!
-Cosa avete da gurdare con quell'aria inorrdita? Non ditemi che non avete mai ucciso un vostro amico perchè si è rivelato un vero impiastro- disse Vegta sorridendo sadicamente.
-Ehm...a dire il vero no- fece Crilin timidamente.
-Umph...Patetici- si girò poi verso Goku -Allora Kakaroth, ti vedo bello in forma. Molto bene, vorrà dire che questa volta mi divertirò un mondo- detto questo si mise nella sua fiera posa: braccia incorciate e sguardo di estrema superiorità.
-Non fare tanto il gradasso. In confronto a me sei un puffo e se non sbaglio prima Nappa ti ha chiamato "principe". Sei per caso il principe dei lillipuziani?- dettò ciò a stento trattenne una risata.
Vegeta cominciò a fumare di rabbia. -Non lo sai che non si giudica un avversario dall'aspetto?-
-Sì, ma non me ne frega un tubo. Tu sei la metà di me e di conseguenza hai metà della mia potenza. In poche parole ti ho già sconfitto- ma proprio mentre Goku pregustava l'imminente vittoria un calcio ben assestato allo stomaco gli tolse il respiro.
-Dicevi?-
Il giovane mise le mani sulla parte dolente -O-ok...sei bravino devo riconoscerlo, ma non credere di avermi sconfitto con così poco!- e diede un pugno in risposta che però fu prontamente evitato.
"Cosa?! È riuscito a schivarlo? Fortuna. Ha avuto solo una grandissima ed enormissima fortuna." pensò Goku cercando di mantenere la concentrazione, ma una serie di sfortunati eventi di lì a poco si sarebbe abattuta su di lui.
In quattro e quattrotto si sentì addosso colpi provenienti da tutte le parti: calci sugli stinchi, gomitate sui fianchi, pugni nelle tempie con conseguenti ditate negli occhi. Era già a terra moribondo mentre il suo avversario non accennava nemmeno il fiatone.
-Tutto quello che sai fare, Kakaroth? Mi hai deluso- disse con scherno. Si sentiva veramente invincibile.
"E va bene....Vorrà dire che dovrò utilizzare un Kaiohken per dieci" pensò il giovane Saiyan. Questa era la sua penultima carta da giocare, se non funzionava poteva ritenersi nella cacca fino ai capelli.
Divaricò le gambe, strinse i pugni e cominciò a urlare come se fosse stato in preda ad una improvvisa stitichezza. Urlò così forte che per poco non gli scoppiò la carotide. Lentamente una debole aurea rossa cominciò a circondarlo, ma non era nemmeno a un millesimo della potenza che avrebbe raggiunto.
-Guarda! Tuo padre si sta trasformando! Deve essere una nuova tecnica che avrà imparato da Re Kaioh- urlò entusiasta Crilin. Gohan lo fissava senza emettere alcun suono.
"Mi ci vorranno ancora 4 puntate e mezza per trasformarmi, ma ne varrà la pena."
Dopo novanta minuti Goku stava ancora urlando come un indemoniato. La gola bruciava, ma questo non gli avrebbe impedito di sfondare i timpani altrui. Perchè se i Saiyan sono bravi in qualcosa, questo è superare la soglia del dolore con le proprie grida.
Gohan e Crilin stavano finendo la partitona di briscola iniziata poco prima mentre Vegeta schiacciava un pisolino poco distante.
Una gigantesca esplosione di aura richiamò l'attenzione di tutti: Goku aveva raggiunto la massima potenza! Ora era veramente pronto.
Vegeta si svegliò e, imprecando per averci messo tanto, si mise in posizione di combattimento.
Un feroce pugno colpì la sua regale guancia facendogli uscire del prezioso sangue puro e nobile. Quando il principe vide la macchia scarlatta sul guanto candido si rese conto che, forse, per questa volta avrebbe fatto veramente sul serio.
Così prese molto più seriamente la faccenda e, senza problemi, riuscì a tener testa all'avversario. Inizialmente era uno scontro alla pari, ma per qualche oscuro motivo di cui ancora non mi capacito, Goku  cominciò a guadagnare terreno e a sopraffare il povero Vegeta. Dopo avergli lanciato la sua furia di Kaiohken per dieci per cento e per mille, dopo avergli lanciato onde energetiche dalla potenza inimagginabile, dopo averlo spedito fuori dall'atmosfera, il glorioso principe si ritrovò un pochino malandato. Furioso per avergli rovinato la battle suite nuova di zecca e l'acconciatura avuta dopo ore di meticoloso lavoro, decise di scatenare tutta la sua vera potenza.
-Kakaroth, tu sarai il primo a vedere la mia potenza al massimo- detto questo lanciò una sfera luminosa verso il cielo, ma che rimase ferma, immobile a diversi metri di altezza.
Lentamente Vegeta cominciò a riempirsi di peli in ogni luogo. Gli occhi gli diventarono rossi e cominciarono anche a svilupparsi i muscoli in una maniera spaventosa.
-Si sta trasformando in un cane! Anzi no...ora è un lupo mannaro o forse un licantropo-
Vegeta stava diventando sempre più grosso, sempre più grosso...
-Urca! È diventato Cita!-
- Woargh! Vedrai Kakaroth, ti ridurrò a una polpetta spiaccicata!-
-Una polpetta? Mmh...Ho una fame!-
Vegeta-Cita cominciò a inseguirlo e prendere a manate qualunque cosa gli capitasse sotto tiro. Goku si nascose dietro a una roccia, cercando di scampare al pericolo. Aveva bisogno di elaborare un piano e alla svelta anche. Però Vegeta fu più veloce di Goku e lo trovò tra due rocce in culo ai lupi. Gli diede una manata, un' altra e un'altra ancora. Vegeta si stava divertendo un mondo a colpirlo come se fosse stato di peluche. Dopo ripetuti colpi, Goku sembrava una sottiletta kraft.
-Ahahaha! È uno spasso! Uhuhuhu! Sai, mi diverto di più a farti diventare un ammasso informe di carne- continuò a colpirlo con ferocia.
-Porca paletta! Goku le sta prendendo di brutto- disse Crilin visibilmente proccupato per le sorti dell'amico.
-Già...Temo che questa volta papà non ce la farà-
-Lo penso anch'io- una terza voce si unì al gruppo.
-Yajirobei! Che ci fai qui?- chiese perplesso Crilin. Sapeva bene che il suo amico non si sarebbe spinto di sua spontanea volontà sul campo di battaglia, eppure era lì con loro. Che abbia deciso di fare l'eroe una volta tanto?
-Balzar mi aveva mandato in città a ritirare il PC portatile da Bob l'aggiustatutto, ma quando sono arrivato quel nano e l'armadio a quattro ante che aveva come compagno hanno distrutto il negozio di Bob e quindi sono venuto per farmi risarcire-
-Ah ecco mi sembrava strano-
-Però come farai a fermarlo?- chiese innocentemente Gohan.
-Non lo so...Però una volta ho visto un film dove un enorme giraffa disseminava il panico in città e il protagonista per fermarla doveva tagliarle la coda, così la giraffa sarebbe esplosa dalla rabbia e dal dolore-
Crilin lo guardò un attimo spaesato.
-Ma che diamine di film guardi?!-
-Sull'obelisco non c'è molto da fare- si giustificò il grassone.
-Quindi tu pensi che se tagliamo la coda a Vegeta, questo poi esploderà o qualcosa del genere?-
-Io pensavo di cercare un'enorme giraffa di farle mangiare Vegeta, ma penso che vadi bene anche così-
-Bene allora prendi la tua spadina e tagliagli la coda-
-Sì certo, così come minimo vengo ucciso, ma fammi il piacere-
-Vuoi farti ridare i soldi da lui? Allora muovi il tuo culo flaccido e taglia quella stramaledettissima coda!- urlò Crilin esasperato.
-Ugh...Come vuoi- "Maledetto dittatore" pensò il povero Yajirobei.
Il giovane panzone afferrò saldamente la sua katana e senza pensarci due volte si lanciò verso l'obiettivo. In due nanosecondi la coda fu tranciata di netto e Vegeta cominciò ad assumere le dimensioni normali.
Goku però non era più in grado di alzarsi per via di tutte le ossa fratturate e Vegeta era ormai indebolito. Yajirobei si avvicinò al principe e cercò di mostrarsi come l'eroe impavido, senza macchia e senza paura. Puntò un ciccioso dito verso di lui e urlò con quanto fiato aveva in gola. - Io ti ho sconfitto e pretendo di venire risarcito per il danno morale causatomi!-
-Sei stato tu a tagliarmi la coda?-
- Sì ovv...Volevo dire No! Non sono stato io te lo giuro! Mi sono confuso!- agitò freneticamente le mani in segno di dissenso.
- Maledetto!- e gli lanciò una sfera di energia che lo colpì in pieno. Ma facendo così non si accorse che Crilin aveva impugnato la katana e si stava avvicinando alle sue spalle. Velocemente sferrò un colpo che provocò un taglio che partiva dalla spalla e arrivava fino al fianco opposto.
Mentre Vegeta imprecava e dava il via al suo vasto repertorio di parolacce, Yajirobei trovò il suo portafoglio, lo aprì e cominciò a curiosare.
Non trovò però quello che stava cercando. C'erano solo la sua carta d'identità, la patente intergalattica, il documento che confermava la sua appartenenza all'esercito, dei buoni sconto all'Iper, carta di credito e tesserino medico. Insomma c'era tutto meno che i soldi.
-Mannaggia, questo qui è un morto di fame. E adesso come faccio con il computer? Non posso più insultare le bimbeminkia della categoria "adolescenza" su Yahoo Answer!-
Yajirobei alzò lo sguardo e vide un Goku e un Crilin a terra esanimi e un Vegeta che a stento si reggeva in piedi; perciò fece una cosa che farebbero tutti se si trovassero nella sua situazione: fingersi morto. Si sdraiò a terra e pregò il Signore che quel pazzo omicida non venisse a controllare.
Intanto Vegeta si trascinava verso la sua navicella. Questa volta avrebbe battuto in ritarata, ma sarebbe tornato molto presto con i rinforzi.
Crilin si risvegliò di colpo, prese nuovamente la katana e si incamminò faticosamente verso il nemico. Stava per infilargli la spada nel deretano quando una voce ben nota lo fermò.
-No Crilin, fermo! Non lo uccidere!- era stato Goku a urlargli contro di fermarsi, proprio il suo migliore amico.
-Ma perchè?-
La navicella sta per decollare, la preghiamo di chiudere il portellone e di allacciarsi la cintura di sicurezza. Gradisce un po' di champagne?
-Parti, parti!-
Il conto alla rovescia partirà fra ten, nine, eight...

 -Avanti sbrigati!- Vegeta si stava agitando, quel piccolo nano pelato lo avrebbe ucciso a momenti.
-Allora? Mi spieghi il motivo?- chiese ancora Crilin.
Three, two, one...
La  navicella partì facendo un gran rumore e Crilin lo vide allontanarsi sconvolto. Non ci credeva di averlo lasciato libero di fuggire.
-Si può sapere perchè mi hai fermato?- urlò verso l'amico.
-Io...Non lo so. Nei film succede così di solito-
A stento Crilin si trattenne dal prenderlo a schiaffi.
-E poi perchè mi sta anche simpatico. Un giorno diventeremo ottimi amici, lo sento- Crilin gli rivolse uno sguardo che stava a significare: brutto mongoloide, ma si può sapere che cavolo stai blaterando?
- Ti senti bene? Forse tutte quelle legnate ti hanno rincoglionito un po'-
-Sì benissimo guarda...Mai stato meglio in vita mia. Cosa vuoi che siano 270 ossa distrutte?-
-E che ne so. Magari voi Saiyan non sentite il dolore-
-Certo come no...Senti, la vuoi finire di sparare merdate una dopo l'altra? Gradirei essere portato in salvo, grazie- Goku mise il broncio.
-E va bene, mamma mia quanto sei noioso. Puoi anche aspettare sai? Non muore nessuno-
-Sì invece! Muoio io!- Crilin stava per prenderlo in braccio quando una navicella con il marchio Capsule Corporation atterrò vicino a loro.
Una Chichi preoccupata a morte corse verso il suo bambino e dalla fretta passò sopra il corpo martoriato del marito.
-Ouch...Mi sei passata sopra- sussurò Goku senza fiato.
-Bambino mio sei vivo! Come sono felice!- abbracciò la sua creaturina, non curandosi del fattto che lo stava letteralmente soffocando.
-Adesso andiamo a casa, d'accordo?- lo prese in bracciò e tranquillamente passò nuovamente sul corpo di Goku come se fosse stato uno zerbino.
-Perchè tu adesso....ANDRAI A FARE I COMPITI!-
-Ma mamy! Ho rischiato la vita contro due essere malvagissimi e tu mi fai fare i compiti?-
-Ovvio! Tu devi diventare intelligentissimo così potrai fondare un'azienda e diventare più ricco di Bill Gates- "E io navigherò nell'oro!" pensò la giovane madre.
Muten e gli altri, che mostrarono un po' di bontà, presero il corpo del giovane Saiyan per portarlo al più vicino ospedale.

Passarono le settimane.
Goku era ancora all'ospedale a far disperare infermiere e dottori perchè non ne voleva sapere di flebi e punture. Così urlava per tutto l'ospedale che appena si sarebbe ripreso avrebbe raso al suolo quell'orrendo luogo con una Kamehameha. Inutile dire che i medici l'avevano considerato completamente pazzo e che lo avevano rinchiuso in una clinica psichiatrica.
Intanto Vegeta si era già messo in sesto da un pezzo, ma non aveva ancora avuto il coraggio di andare da Freezer per dirgli del suo fallimento. Aveva perciò passato l'ultima settimana in stato di ipertensione che lo rendeva un tantinello più nervoso del solito. Quando qualcuno lo fermava e gli chiedeva come stava cominciava a sudare freddo e dire con tanto di risatina nevrotica:- Io? Benissimo figurati se ho fallito una missione ahahaha-
Mentre passeggiava tranquillo per i corridoi Zarbon lo fermò. -Ah Vegeta eccoti qui. Freezer...-
-Cosa? Chi? Io non ho fallito nessuna missione! Ti stai sbagliando, capito?- Ormai era diventato un mix di schizzofrenia e di ossessività. Guardò Zarbon con un visibile tic all'occhio sinistro.
-Ti senti bene? Forse dovresti andare dal medico- suggerì l'alieno dai capelli verdi.
-N-no tranquillo. Dimmi pure-
-Freezer ti vuole vedere. È una settimana che cerca di contattarti, ma sembra che tu lo voglia evitare a tutti i costi- Zarbon assotigliò lo sguardo. Vegeta sbiancò e per poco non perse l'equilibrio, ma riuscì a prendere il controllo delle sue azioni.
-Evitarlo? Io? Ma figurati. Ho avuto solo qualche contrattempo tutto qui- mentì il giovane.
-Mmmh sarà. Comunque vedi di fare in fretta. Lo sai che odia aspettare-
-Certo vado immediatamente-
Durante il tragitto tutta la sua vita cominciò a passargli davanti. Era stata breve, ma carica di esperienze e di avventure. Si fermò davanti all'enorme porta di metallo. Prese un profondo respiro, fece qualche preghierina ed entrò nell'immensa sala del tiranno.
Là, infondo, c'era Freezer seduto sul suo trono con le rotelle, Zarbon e il grassone rosa. Oltre loro tre non c'era nessun altro. Vegeta deglutì sonoramente. Questo non era affatto un buon segno.
-Oh Vegeta eccoti finalemente! Stavo cominciando a preoccuparmi. Non ti sei fatto più vedere- lo accolse la lucertola.
-Sono stato un po' impegnato, tutto qua-
-Vedo, vedo...E dimmi, cosa mi racconti di bello?-
Vegeta lo guardò un attimo perplesso: da quando gli chiedeva di raccontare qualcosa di bello? Lo voleva prendere in giro, ovvio. Lui di bello non aveva proprio un bel niente da dire.
-Niente-
-Come immaginavo- una strana luce si accese negli occhi di Freezer -Ma porca zozza, Zarbon! Ti decidi di cambiare quella lampadina? Mi viene sempre la luce negli occhi. Lo sai che mi da' fastidio!-
-Scusi, o potente malvagio, ma la c'è la crisi e le lampadine le abbiamo esaurite. Dovremo aspettare il prossimo mese per acquistarne delle altre-
-Sì certo, usa sempre la scusa della crisi- disse a bassa voce Dodoria -Ammettilo che non hai voglia di cambiarla-
-Stai zitto, idiota- rispose l'alieno dalla pelle azzurra.
-Comunque stavo dicendo- proseguì Freezer -Tu non hai nulla da raccontare mentre io sì e non è affatto bello ciò che ti sto per dire- La lucertola prese del tempo per far salire la tensione. Passarono due o forse tre minuti e Freezer non accennava a proseguire. Vegeta stava per esplodere.
-Riguarda la tua precedente missione- disse lapidario Freezer. Il Saiyan stava per farsela addosso dalla paura.
-Mi hai veramente deluso. Non me sarei mai aspettato da te, dal principe dei Saiyan-Scese dal suo trono e, dandogli le spalle, si mise a guardare fuori dall'enorme vetrata i pianeti e le comete. -Non credevo fossi così incapace ed inetto-
Vegeta stava quasi per mettersi a piangere. Lo stava umiliando e questo non lo sopportava. La sua autostima stava subendo duri colpi.
-Sei andato sulla Terra, su un pianeta popolato da esseri con un livello di combattimento misero e insulso. Hai ricevuto il migliore addestramento possibile e questo è tutto ciò che sai fare?-
Freezer assunse un accento da mafioso siciliano. -Ti ho dato tutto quello che possedevo ed è così che mi ripaghi, eh? Ricordati che io ho due occhi per vedere, due orecchie per sentire e due mani per punire-
-I-io non volevo!- disse Vegeta ormai con gli occhi lucidi.
-Sai, forse dovrei scioglierti nell'acido, ma sei il mio migliore combattente e per questa volta ti lascerò andare, per cui ti farò un'offerta che non potrai rifiutare-
-Un' offerta?- chiese preoccupato il Saiyan.
-Sì, tu...- e riprese il suo solito tono -Andrai nuovamente sulla Terra e mi porterai qualche prodotto tipico del posto!
Vegeta stava quasi per cadere a terra. Si era fatto venire l'ulcera per questo?
-Ma insomma! Potevi portarmi qualcosina! Una lasagna, una torta panna e fragole o la famosa pizza-
Il principe tirò un sospiro di sollievo. Allora non sapeva veramente cosa era successo sulla Terra.
-Allora non si preoccupi. Le porterò anche il riso alla cantonese già che ci sono- disse Vegeta con sicurezza.
-Bravo picciotto. La conversazione è finita. Baciami le mani-
Vegeta uscì dalla sala strofinandosi la bocca sul guanto e sputò un paio di volte per terra. Si diresse velocemente verso la sua stanza per i preparativi.

Gohan e Crilin avevano fatto delle ricerche su Internet e avevano scoperto che su un lontano pianeta di nome Namek esistevano delle sfere del drago uguali a quelle terrestri. Si fecero costruire una navicella dal padre di Bulma e si prepararono per partire.
Al viaggio partecipavano Gohan, Crilin e Bulma.
Gohan è riuscito ad unirsi al gruppo solo perchè ha dato una botta in testa alla madre facendola svenire.
Crilin partecipa perchè per una volta vuole essere utile in qualcosa e perchè a Bulma serviva uno schiavo.
Bulma serviva solo come meccanico e come essere inutile che non può mancare.
Tutti e tre furono pronti per questo pericoloso viaggio.

Vegeta si era messo la battle suite e stava per uscire dalla stanza quando si ricordò che era più di un mese che non controllava la posta elettronica. Tra vari messaggi pubblicitari e di flirt con sconosicute ragazze, spiccò un messaggio del tiranno.
"Ho scoperto un pianeta dove si trovano delle sfere magiche che esaudiscono qualunque desiderio. Il pianeta si chiama Namek e le cordiante sono: XVZ-1001-LKJ"
Vegeta si chiese se al tiranno fossero improvvisamente morti tutti i neuroni. Ma perchè diavolo gli aveva detto dell'esistenza delle sfere? Voleva metterlo alla prova? Il motivo non gli importava. Un ghigno diabolico si fece largo tra le sue labbra. -Molto bene, non poteva andarmi meglio! Andrò su questo pianeta prima della lucertola, troverò queste fantomatiche sfere e chiederò l'immortalità! Ahahahaha!- ed uscì.
Mentre correva verso la sala delle navicelle sentì i discorsi dei soldati e tutti erano incentrati sulle sfere magiche.
"Ma allora lo sa tutta la base! Eppure non riesco a capire perchè lo abbia detto a tutti. Insomma, se se lo fosse tenuto per sé sarebbe stata una cosa più logica ed intelligente. Bah, chi lo capisce è bravo" pensò il Saiyan.

*Flashbak*

-Signore, è sicuro di saper come si usa?- chiese Zarbon guardando il suo capo smanettare con un computer di ultima generazione.
-Certo Zarbon, figurati se il futuro dominatore dell'universo non sa mandare un'e-mail- disse scocciato.
Erano due ore e mezza che stava cercando di scrivere un'email da inviare a suo fratello, ma ancora non era riuscito a capire i meccanismi di quell'aggeggio infernale.
-Ok fatto! Ho scritto l'e-mail, ora metto l'indirizzo salvato di Cooler nella casella CC: e clicco su invia-
Ma non si accorse di aver aggiunto tutti i destinatari che aveva salvato.
-No aspetti ha sbagliato!-
Troppo tardi. L'email era stata inviata a tutti i soldati della base.
Zarbon si schiaffò una mano sulla fronte.
-Cosa c'è Zarbon?-
-Signore, ha mandato l'email a tutti i soldati-
-Stai scherzando, spero-
-Purtroppo no-
Freezer guardò lo schermo e poi Zarbon, poi riguardò lo schermo. -O porca vaccona-

Ora sul pianeta Namek stavano andando Gohan,Crilin e Bulma. Vegeta. Freezer, Zarbon e Dodoria.
Come sarebbe andata a finire? Chi riuscirà a trovare le sfere per primo? Restate sintonizzati su questo canale, lo scoprirete dopo la pubblicità.

















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Capitolo 6
*** Il (duro) viaggio verso Nameck! ***


cap 6
Angolo dell'Autrice:
Oh cielo! Non mi sono resa conto di essere così terribilmente in ritardo! Mi dispiace ç_ç
La scuola sta assorbendo così tanto tempo che la sera non ho proprio voglia di mettermi al computer a scrivere e, oltetutto,  non ho nemmeno la domenica libera. Me misera, me tapina T_T Come farò a completarla!? Vabbè bando alle ciance, mi sto accorgendo che sto andando piuttosto a rilento con la narrazione degli avvenimenti e va a finire che al trentesimo capitolo sto ancora a parlare della saga di Freezer. Che dite, devo accorciare o continuò così? Ditemelo se vi annoia che la storia vada così lenta, io non ho problemi^^ Non vorrei perdere i miei fedeli seguaci lettori D: ( Mi faccio sempre un sacco di pippe mentali, non fateci caso).
Bon, finisco qui o il mio angolino diventa più lungo del capitolo. Ringrazio come sempre chi legge, chi recensisce, chi l'ha messa nei preferiti e nelle seguite. Vi adoro ragazzi, mi fate così felice :)


Capitolo 6: Il (duro) viaggio verso Namck!

I nostri fantomatici eroi (eroi? E da quando?) erano ormai in viaggio da numerosi giorni, tant'è che ormai avevano perso il conto. Avevano passato interminabili galassie, visto i più spettacolari corpi celesti, ma a loro di tutto ciò non importava una beata mazza. Perchè la cosa che più premeva loro era come passare il tempo.
Sì, perchè se sei in una navicella di 10x10 con due coinquilini, senza TV, Playstation, computer e più ne ha più ne metta, la noia può essere veramente dura da sconfiggere. Non se sei, però, un guerriero in quanto ti basta stare seduto ore e ore a combattere mentalmente contro il tuo avversario (sai che spasso...) mentre se ti trovi ad essere una dolce fanciulla indifesa e non proprio adatta al combattimento, il tutto può risultare assai più complesso.
Bulma era una di queste. Odiava stare seduta a guardare quei due babbei menarsi mentalmente. Ma che diavolo di divertimento c'era? Loro dicevano che era solo un buon allenamento, ma lei non è stupida sa che lo fanno solo per escluderla e per farla morire di noia cosicchè si sarebbero impossessati della navicella per poi allearsi con Vegeta e sodomizzare tutti allegramente Goku. Non vi preoccupate, è la mancanza di stimoli a provocare questi bizzarri e alquanto dicutibili pensieri che continuano imperterriti ad affollare la mente della giovane ragazza. Una volta si chiese persino se Crilin fosse la fusione tra Buddha, un naziskin e una palla di biliardo, ma questa teoria non è stata ancora del tutto dimostrata. Giurò che appena sarebbe tornata a casa avrebbe iniziato le ricerche.
Bulma sbuffò, prese una rivista di moda ed iniziò a sfogliarla anche se era le millemillesima volta che lo faceva. Ormai sapeva ogni centimetro del viso delle modelle e sapeva a memoria con cosa erano fatti i vari tessuti, i prezzi e via discorrendo.
Gohan e  Crilin erano lì, completamente immobili come delle statue di gesso, da ormai tre ore. Bulma era sull'orlo di una crisi di nervi e instintivamente lanciò con forza la rivista sulla zucca di Crilin.
-Ahia! Ma sei imbecille?!- urlò il nanetto massaggiandosi la parte lesa.
-Zitto sgorbio! E vedi di non ignorarmi! Sai, sono arcistufa di stare qui a grattarmi, non ne posso più!- si sfogò la povera ragazza.
-E io che ci posso fare? E poi non ti sto ignorando-
-Ah, no? E come mai sono ore che io sto qui a fare un tubo?-
-E che ne so. E poi scusa, se ti stufi basta che ti trovi qualcosa da fare-
A Bulma le si illuminarono gli occhi di una strana luce. "Qualcosa da fare, eh?" pensò maligna.

-Maledetto a te, Crilin, e alla tua linguaccia- sussurrò Gohan all'amico.
-E io che ne sapevo che avrebbe deciso di passare il tempo così?-
-Dovevi pensarci prima, brutto idiota. La conosci da una vita, possbile che non sapessi di questo suo lato malvagio?-
-Dannazione, io non ci sono stato insieme più di mezz'ora perchè lei poi mi mandava via a calci quando arrivavano i suoi amici, visto che si vergognava a stare con me-
-Zitti! Vi ho forse ordinato di parlare?-
-N-no, sua maestà-
-Bene e ora finite di lavare, stirare e piegare tutta la mia roba-
-Agli ordini...-fecero mogi mogi.
-Ah tu- disse la ragazza puntandogli un dito contro.
-Io?- chiese Gohan indicandosi.
-Sì, tu. Metti tutto a posto. La navicella è diventata un cessame e non riesco proprio a capire come abbia fatto a ridursi così- disse facendo la santarellina.
-Forse se la smettessi di lanciare per aria la roba e mettessi un po' d'ordine magari...- borbottò Gohan mentre si apprestava a raccogliere l'immondizia.
-Hai detto qualcosa?-
-C-certo che no! Ma figurati...- disse agitando le mani in segno di dissenso. Poi ritornò a borbottare -Vedrai appena atterreremo su Nameck cosa ti farò passare, oh se rimpinagerai la Terra! Ti farò sbranare da una cavalletta mutante, dopo che ti avrà succhiato le cervella. E io riderò di gusto, mentre tu mi implorerai di salvarti. Muhuhuahahaha!! Ah, e ovviamente ci sarà anche Crilin con te-
Mentre da bravi casalinghi eseguivano gli ordini, sentirono un sonoro rutto provenire dall'altra stanza. Dapprima si limitarono solo a sbattere gli occhi per la perplessità, ma dopo neanche dieci secondi una violenta tromba d'aria li investì facendoli sfracellare contro una parete.
-Vacca miseria! Non ho mai visto un rutto in grado di creare un tornado!- disse Crilin ancora ben appiccicato alla parete metallica.
Gohan scivolò lentamente fino a ritrovarsi con la faccia a terra. Si alzò con uno scatto veloce e si tirò su le maniche, visibilmente arrabbiato, per andare a picchiarla una volta per tutte.
-Io quella la distruggo definitivamente!- ringhiò famelico il moccioso.
-No, fermo!- Crilin si era aggrappato a un lembo della maglia di Gohan e, impuntando i  piedi a terra, cercava di non venire trascinato dalla sua potente furia. Raggiunse la stanza dove si trovava la ragazza e cercò di farsi strada tra il casino che albergava in ogni dove, anche se per riuscire ad uscire da quel macello gli sarebbe servito un forcone o quanto meno un trattore munito di pala.
C'erano lattine di birra vuote, riviste di ogni tipo, strati su strati di vestiti ammucchiati su sedie e scrivania, qualche animaletto morto lasciato a decompositarsi sotto il letto (come abbiano fatto a finire lì è ancora un mistero) e una marea di polvere accumulata sul pavimento che poteva tranquillamente passare per moquette. Insomma, in quella  stanza c'era lo schifo più totale.
Gohan ignorò beatamente il luridume e, pestando una fetta di pizza del mese scorso con tanto di muffa e parassiti, si pose davanti alla ragazza e le urlò in faccia tutto il suo odio più profondo.
-Adesso basta! Non ne posso più di te! Io non sono il tuo schiavo, hai capito!? Qui l'unica da schiavizzare sei tu, visto che sei una donna! E ricordati che sono un Saiyan e che ti posso uccidere con due dita!- finì, ansimando, il suo discorso. Adesso si sentiva veramente bene: si era liberato di un peso che di lì a momenti l'avrebbe fatto diventare pazzo.
Bulma era rimasta completamente immobile come se fosse stata una statua di gesso. Che forse abbia avuto così tanta paura da non avere i l coraggio nemmeno di muoversi?
-Sicuro di aver urlato abbastanza, Gohan? Non ha minimamente reagito-
-Bhè credo di sì...Ho urlato così tanto che non ho quasi più voce-
Ad un certo punto Bulma abbasso gli occhiali da sole (?) e li fissò con sguardo severo -Ma che diavolo ci fate voi due qui? Una signora non può più stare in camera sua in pace?-
Crilin non capiva perchè l'avesse presa con così tanta leggerezza quando notò, con orrore, un'auricolare tra le dita della ragazza e l'altra nell'orecchio. Non li aveva sentiti. O meglio, non l'aveva sentito. Crilin fissò il bambino diventare dei seimila colori diversi e instintivamente si allontanò da lui e, piano piano, uscì dalla stanza per lanciarsi poi a capofitto dietro al divano e a tapparsi le orecchie con le mani. Ma un urlo disumano gli perforò i timpani.

Freezer era davvero furioso. A causa del suo piccolo errore con l'email quasi tutta la base era venuta a conoscenza delle sfere magiche di Nameck e, ovviamente, tutti volevano impadronirsene. Senza contare che anche Vegeta voleva mettersi sulle loro tracce e questo era il vero problema. Certo, era lontano anni luce dalla sua potenza, però era pur sempre un Saiyan, il principe dei Saiyan e sapeva quanto pericoloso potesse diventare se lasciato libero. Aveva ritardato il più possibile la sua partenza, ma non poteva rimandargliela in eterno perchè dopo un po' doveva dargli obbligatoriamente il permesso per partire. Per tenerlo buono buono nella base lo aveva minacciato nell'unico modo che conosceva per fargli provare puro terrore, ma prima o poi se ne sarebbe fregato e sarebbe partito, complicando le cose.
-Vammi a chiamare Vegeta. Muoviti.- ordinò il tiranno a uno dei suoi tanti sottoposti.
-Subito signore- e dopo un piccolo inchino si diresse negli alloggi dei soldati migliori.
Dopo dieci minuti il principe era davanti a lui con il suo solito sguardo beffardo. Voleva proprio vedere che cosa gli avrebbe detto.
-So che anche tu vuoi andare su Nameck, giusto?- fu Freezer il primo a parlare.
-Esattamente. Sai com'è, qualcuno mi ha fatto sapere di queste fantomatiche sfere- disse Vegeta con un ghigno.
Freezer ringhiò. Odiava essere preso in giro.
-Comunque- proseguì il Saiyan -che cosa vuoi ancora da me? Non ti sembra di avermi chiamato abbastanza?- Effettivamente l'aveva fatto chiamare una marea di volte l'ultimo mese affidandogli i compiti più umili e massacranti e oltretutto, la continua Minaccia di Freezer demotivava il principe a intraprendere il viaggio. Ovviamente doveva obbedire a tutti quegli ordini se non voleva rimanere senza un braccio o senza un occhio.
-No, effettivamente avrei ancora qualche lavoretto da farti fare in giardino e...-
Vegeta non riuscì a trattenersi e inveì contro il tiranno. -Che cosa!? Non ci penso minimamente ad andare in giardino! Io odio i fiori e le piante e non mi metterò a tagliare l'erba o peggio ancora a togliere erbacce! Scordatelo! Piuttosto la morte.- 
Freezer sorrise malvagiamente.  -Devo forse rammentarti della Minaccia?-
Ancora la Minaccia. Diamine! Non poteva usare un po' più di fantasia?
-Sai cosa ti succede se non obbedisci da bravo bambino, vero?- continuò la lucertola.
Vegeta cominciò a sudare freddo e una valanga di ricordi gli investì la mente.

Flashback 

Vegeta aveva circa quindici anni ed era appena tornato da una missione e si diresse immediatamente nella sua stanza. La missione era stata un vero e proprio disastro. Ci aveva messo un sacco di tempo per conquistare un pianetucolo insulso, aveva fatto uccidere l'unica persona che doveva essere lasciata in vita e in più aveva perso le chiavi della navicella. Insomma, non vedeva l'ora di andarsene a dormire e dimenticarsi al più presto questo episodio.
Freezer però era venuto a conoscenza dei casini che aveva combinato e decise di dargli la "giusta e motivata punizione", come le chiamava lui. Però doveva essere una punizione che si sarebbe ricordato per tutta la vita quindi una banale fustigazione non sarebbe servita a nulla. Improvvisamente gli venne un'idea a dir poco geniale.
Vegeta si era messo a letto e aveva spento la luce. Ormai era quasi nel mondo dei sogni quando sentì qualcosa cadergli sul viso. Inizialemente pensò alla solita perdita d'acqua dovuta all'idiota del piano di sopra che sistematicamente intasava i tubi, ma questo era diverso. Era molle.
Un altro. Un altro ancora. Quella roba cadeva copiosa dal soffitto, finché non decise di accendere la luce per vedere cosa diavolo fosse. Quando realizzò cosa fosse cacciò un urlo di terrore così potente che per poco non crollarono le mura.

Erano vermi. Tanti schifosissimi vermetti bianchi di tutte le lunghezze. Vermi che cadevano dal soffitto uscendo da un buco, vermi sul letto, vermi in ogni angolo della stanza. Vegeta era diventato di tutte le tonalità di blu e a stento si tratteneva dal vomitare. Pensare che quei cosi lo avevano toccato gli faceva contorcere le budella.
Aveva cominciato a saltellare come un mongoloide cercando di evitarli, poi aveva iniziato a sparare sfere di energia a tutto spiano, ma non colpendone neanche mezzo ed infine si era letteralmente lanciato fuori dalla porta, sempre sparando ki-blast e richiudendosela poi alle spalle violentemente. Nappa e Radish erano accorsi dopo aver sentito l'urlo abominevole e quando videro il loro principe rimasero scioccati. Aveva gli occhi fuori dalle orbite, tremava e blaterava cose sconnesse e prive di logica. Sembrava un pazzo fuggito da un manicomio.

-Ehm...ti senti bene? Cos'è successo?- chiese timidamente Nappa.
Vegeta non rispondeva.
Radish gli appoggiò delicatamente una mano sulla spalla e Vegeta si mise a urlare lanciando sfere di energia a raffica. Per un miracolo Radish si è salvato da una morte certa.
Nappa aprì delicatamente la porta e ralizzò il motivo del panico del suo principe. Sempre tenendo la porta semi aperta fece un cenno al Saiyan capellone ed indicò l'interno. Quando Radish guardò dentro la stanza si chiese come abbia fatto Vegeta a non avere un infarto. Lui di vermi e serpenti non aveva paura (odiava a morte i ragni, però), ma la stanza era quasi del tutto sommersa da quegli esserini e a fatica trattenne una smorfia di puro disgusto.
-Freezer l'ha fatta grossa- disse Nappa.
-Già...ora per un mese non dormirà da solo-
-Ah, a me non interessa un tubo. Lo tieni tu a dormire con te. Con me c'è stato due anni fa e per poco non l'ho soffocato con il cuscino-
-No ti prego non lasciarlo a me! Non sopporto che continui a svegliarmi dicendomi di guardare in giro se sono rimasti dei vermiciattoli!-
-E che ci posso fare io se ha la fobia delle cose che strisciano?-
-Non lo so! So solo che io non resisto un mese senza dormire e ad avercelo attaccato al culo. Diamine, ho una vita anch'io!-
-Non ci resta che fare una cosa sola, allora...-
Radish deglutì sonoramente.
-...ce la giochiamo a carta sasso e forbice- affermò Nappa con voce che sembrava fosse uscita dall'oltretomba e che non ammetteva repliche.

Questo era solo uno dei tanti terribili episodi riguardanti lui e la sua smisurata fobia per i vermi. Ce ne erano stati così tanti di episodi simili che se li avesse scritti tutti un'enciclopedia non sarebbe bastata.
 Gli venne la pelle d'oca. Era meglio aspettare ancora un po' perchè chissà cosa si sarebbe inventato questa volta quell'odiosa lucertola con il rossetto. Forse un vermetto sarebbe sbucato fuori dal dentifricio o peggio l'avrebbe avuto nella tuta attillata costringendolo ad esibirsi in strane posizioni da contorsionista nel vano tentativo di tirarlo fuori.
Improvvisamente una risata lo scosse dai suoi pensieri. Freezer stava ridendo così forte che per poco non cadde dal suo seggiolone fluttuante. Aveva le lacrime agli occhi e si teneva la pancia.
-Ahahaha! Ommioddiosantissimo non ce la faccio più! La tua faccia è epica, Vegeta! Zarbon, presto fagli una foto!-
-A dire il vero la macchina fotografica le è caduta dalle mani settimana scorsa ed è andata in frantumi- rispose il tizio dalla pelle blu.
Freezer smise finalmente di ridere. - Ah...che peccato. Mi sarebbe piaciuto averla come ricordo-
Vegeta fremette dalla rabbia. Ancora si chiedeva come faceva a resistere a tutte quelle continue umiliazioni. Ma prima o poi si sarebbe vendicato era solo questione di tempo.
Ad un certo punto Freezer si irrigidì di colpo. Vegeta lo guardò perplesso e si chiese cosa stesse succedendo.  Poi vide una graziosa farfallina bianca entrare dalla finestra (una farfalla nello spazio aperto? Ma da dove mi salatno fuori 'ste idee? nd Autrice) e svolazzare allegramente per la stanza. Freezer la seguì con lo sguardo, con le mani che stringevano convulsamente i bordi del trabicolo. La farfallina si avvicinò al tiranno, sempre di più finchè non si appoggiò sul bordo, a pochi millimetri dalla sua mano. Freezer con un balzo uscì dal seggiolone e si allontanò il più possibile finendo per nascondersi dietro a Vegeta.
-Zarbon! Elimina subito quella bestiaccia rivoltante!- urlò isterico.
Vegeta era ancora incredulo e si chiese se per caso fosse sotto a qualche sostanza allucinogena. Il grande Freezer aveva paura di una stupidissima farfallina bianca? Il giovane principe sorrise. Allora non è l'unico imbecille che si ritrova scappare e ad urlare come un ossesso quando vede cose che strisciano. Anche la lucertola ha un suo punto debole!
-Mi stupisco di te, Freezer. Avere paura di una cosina tanto insi...- ma venne interrotto da Freezer che si avvinghiò al suo braccio e puntò un dito verso l'animale abominevole.
-Attento, si sta avvicinando!- urlò in preda al panico.
-Aaaaaah!!- urlò a suo volta Vegeta.
-Che cosa facciamo adesso?- chiese Freezer stringendo ancora di più il braccio del suo suddito.
-N-non lo so! Ma se non facciamo subito qualcosa potrebbe essere troppo tardi!-
-I-io non posso affrontarlo. È mostruosamente mostruoso!- replicò il tiranno sull'orlo di una crisi di nervi.
-Io non mi avvicino a quel coso. Non ci penso minimamente. Io....io...- Vegeta non sapeva più cosa fare. La farfallina si stava avvicinando pericolosamente e se lo avesse toccato avrebbe distrutto tutto, ne era certo. Come poteva una creaturina tanto piccola creare tutto quello scompiglio? Come poteva far tremare di paura il valoroso principe dei Saiyan e l'essere più potente della galassia?
Zarbon era rimasto completamente immobile a fissare quei due. Si passò una mano sul viso e si autoconvinse di essere circondato da una massa di idioti patentati.
Con tutta la calma del mondo prese la creaturina e la lasciò andare fuori dalla finestra e la chiuse. Si girò e vide che quei due erano ancora abbracciati e che lo guardavano come il loro salvatore.
-L'ho mandata via, contenti?-
Quando compresero che la minaccia era sparita si alzorono di colpo e fecero finta di pulire i loro vestiti dalla polvere.
-Uhm...che stavamo dicendo?- disse Freezer cercando di riprendere il discorso di prima.
-Ehm...che posso partire per Nameck-
-Sicuro?-
-Assolutamente sì. Io non mento mai- disse annuendo con la testa.
-Ah, vabbè allora se stanno così le cose vai pure-
-Oh che bello!- Vegeta era tutto allegro per aver avuto quel colpo di genio.
Evidentemente Freezer si era rincoglionito un bel po' a causa di quell'episodio. Per una volta la fortuna era dalla sua parte.
-Allora io vado. Ci vediamo quando torno, bye!- e lo salutò con la mano.
-Fai il bravo mi raccomando! E non parlare con gli sconosciuti!-
-Tranquillo Frizzy. Ti porto anche un souvenir dal posto- ed uscì chiudendosi la porta alle spalle.
-Sono davvero fortunato ad avere un ragazzo così. Vero, Zarbon?- e si asciugò una lacrimuccia di commozione.
-Ehm....sì certamente signore-
Ora il piccolo principe poteva finalmente partire per quel pianeta. Passò a prendere la valigia e la settimana enigmistica; perchè quello sarebbe stato un viaggio piuttosto lungo e cosa c'era di meglio nel passare il tempo allenando il cervello? E lui si vantava, tra le tante altre cose, di riuscire a completare la pista cifrata in mezz'ora indovinando anche la figura nascosta.
Salì sulla sua navicella privata firmata Lamborghini (si erano specializzati anche in veicoli intergalattici. Loro sì che sono avanti!), si allacciò la cintura di sicurezza, prese un bicchierino di champagne che uscì da una fessura appositamente studiata per il veicolo e impostò il navigatore. La navicella partì alla velocità della luce, tanto che il principino fu schiacciato contro il sedile e lo champagne gli si rovesciò completamente addosso. Seguirono delle sonore imprecazioni che portò avanti per quindici minuti buoni.

Dopo un viaggio a dir poco angosciante e tutto tranne che pacifico e piacevole, Bulma, Gohan e Crilin atterrarono sul pianeta Nameck. A vederlo dagli oblò doveva essere il classico pianetino su cui non succede mai una beata mazza e la gente si suicida per la noia finchè non arrivano i soliti sfigati di turno a rovinare tutto.
-Bene, ora non ci resta che controllare l'acqua, l'aria, il suolo, le piante, gli arbusti, gli insetti, gli invertebrati, gli abitanti, il cibo prima di uscire per evitare di morire immediatamente o in seguito a tremende sofferenze. Ma, dato che ho lasciato a casa gli attrezzi per far ciò, qualcuno dovrà uscire e fare da cavia umana e sacrificarsi per il bene dei compagni. Chi di voi si offre?- Bulma li guardò severamente.
-Ma perchè tu non ti includi?- domandò giustamente il più piccolo.
-Perchè io sono l'unica qui che non deve morire, mi sembra logico- disse parlandogli con finta gentilezza.
-Però non è giusto!- obiettò Crilin.
-Volete incorrere alla mia ira funesta?- urlò Bulma con tanto di fulmini e saette alle spalle.
-Preferisco morire qui piuttosto che rifare il viaggio con te!- sbraitò Gohan e si lanciò fuori dalla navicella trascinando con sé anche il povero Crilin.
Rimasero fuori per circa un'ora e non successe un bel niente, per cui la ragazza concluse che il posto era sicuro.
-Bene. Diamo inizio alla ricerca delle sfere!- urlarono all'unisono alzando un braccio al cielo.

Come se la sarebbero cavata i nostri eroi su quel pianeta sperduto? Sarà un'avventura tranquilla e rilassante o qualcosa turberà la quiete e creerà non pochi problemi? E l'imminente arrivo di Vegeta sarà un problema? Non vi resta che scoprirlo nell'attesissimo (ma quando mai...nd Autrice) settimo capitolo!









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Capitolo 7
*** 7-Un tizio dall'aura gigantesca? La disperata ricerca delle sette sfere! ***


cap 7
Angolo dell'Autrice
Ehm...sì lo so è da un sacco di tempo che non aggiorno, ma con l'estate e la voglia di star in piscina tutto il giorno il tempo per stare al computer l'ho ridotto drasticamente (anche perchè in camera mia al computer è un suicidio dato che picchia il sole tutto il giorno e la temperatura arriva tranquillamente ai 30 °C). Coooooomunque adesso che è tornato il fresco spero di riuscire ad aggiornare più spesso a meno che l'ispirazione non evapori nel nulla....
Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo questa storia, spero che vi diverta nel leggerla come io mi diverto nello scriverla^^



Capitolo 7: Un tizio dall'aura giganteasca? La disperata ricerca delle sette sfere!

Ora la ricerca delle tanto agognate sfere del drago poteva cominciare. Ma da dove? Quello era tutt' altro che un minuscolo pianetucolo, al contrario, era grande quattro volte la Terra. Insomma, non sarebbe stata una ricerca facile. Rimasero diversi minuti in silenzio a guardare orride creature sbranarsi a vicenda, così, giusto per passare il tempo.
-Bene Bulma, tira fuori il radar cercasfere che cominciamo subito la ricerca- fu Gohan a rompere il silenzio, in quanto ormai non era rimasto più niente di macabro e sanguinolento da guardare.
-R-radar?- fece la ragazza incominciando a sudare freddo.
-Sì, il radar che avresti dovuto portare- il bambino assunse uno sguardo intimidatorio -perchè tu l'hai portato, vero?-
Bulma iniziò a ridere nervosamente. -Temo proprio di averlo lasciato a casa insieme all'attrezzatura! Ahahaha! Non è uno spasso?-
-Stai...stai scherzando spero!- urlò Crilin incredulo della svampitaggine della sua amica di sempre.
-Temo di no-
-E come facciamo a trovarle se non abbiamo la più pallida idea di dove possano essere!? Ci metteremo un'eternità!- continuò il pelatone.
Gohan iniziò ad avere un pauroso tic all'occhio sinistro e il suo sguardo fu avvolto da un preoccupante velo di follia pura. -Datemi qualcosa per uccidermi. Vi prego. Io non posso resistere in queste condizioni-
Bulma si avvicinò e gli diede una pacca piuttosto violenta sulla schiena, tanto da farlo traballare in avanti. Non era per niente preoccupata, anzi sembrava quasi euforica. -Che esagerato che sei! Vedrai che con la mia buona stella riusciremo a trovare una sfera senza nemmeno muoverci da qui!-
-Sì certo, come no. E magari ci volano sopra la testa- disse Crilin incrociando le braccia al petto.
Ad un certo punto sentirono delle auree potenti venire dalla direzione opposta e, in pochissimi secondi, queste figure furono sopra di loro che sfrecciavano a una velocità incredibile. Tra questi c'era uno strano essere che sedeva in un bizzarro seggiolone nero. All'apparenza non sembrava un granchè, ma l'aura era tremendamente elevata. E con lui c'erano nientepopòdimenoche le sfere del drago!
-Visto? Che vi dicevo? Abbiamo trovato non una, ma ben quattro sfere del drago senza muoverci di un millimetro. E voi che non vi fidavate della vostra Bulma!-
-Sì, ma mi dice come diamine facciamo a prenderle!? Pensi che ce le diano così?- urlò Gohan che intanto si era parzialmente ripreso.
-Ma sì. Vedrai che se gliele chiediamo con gentilezza ce le daranno con piacere! Infondo che se ne fanno di quelle inutili palle arancioni?- proclamò la giovane ragazza assolutamente convinta di ciò che stava dicendo.
-Ma...-
-Niente "ma"! E adesso muoviamoci a seguirli o non li ritroveremo più!- Bulma prese per un braccio il piccolo saiyan e cominciò a correre nella direzione in cui erano andate quelle losche figure.

"Ahahaha! Ma quanto sono fortunato? In una mattinata ho trovato addiruttura quattro sfere cercando a caso. Aveva proprio ragione il mio oroscopo di oggi. *Cancro. Avrete incontri fortunati e magici oggi. Non lasceteveli scappare.* E chi se li lascia scappare!?" Freezer si stava crogiolando nei suoi pensieri da due ore buone e alternava momenti di serietà a momenti di ilarità sadica e malvagia. Mentre rideva sguaiatamente si accese una spia che indicava...-Benzina finita? Ma come? Ho fatto il pieno stamattina! Acciderboli mi tocca fermarmi in un villaggio namecciano. Speriamo ci siano i self-service- Freezer alzò un braccio ed indicò il villaggio sottostante per avvisare i sudditi che lo stavano seguendo. Immediatamente scesero di quota e in un batter d'occhio atterrarono tra gli omini verdognoli.
-Ehi guarda, turisti! Tanti turisti di tutte le forme e i colori! Sono anni che non ne vediamo!- urlò un namecciano piuttosto vecchiotto, attirando l'attenzione di tutti i compaesani. In pochi minuti Freezer&Co furono circondati dai namecciani. I proprietari dei negozi ritoccarono i prezzi dei prodotti, alzandoli del 5000%.
-Non ho tempo da perdere! Voglio sapere dove fare benzina!- ordinò il nuovo dittatore della galassia.
-Certo! Per di qua- e un namecciano di nome Anselmo li accompagnò da un distributore.
Dopo aver fatto il pieno, Anselmo gli disse il prezzo e per poco Freezer non svenne nel vedere la cifra. -Coooosa! 13594124 Zenie di pieno!? Ma siete dei ladri!-
*Oroscopo in tempo reale: Cancro. Prestate molta attenzione a chi cerca di spennarvi fior fior di soldi. Se ciò dovesse accadere sopprimetelo.*  La radio montata sul trabicolo della dispotica lucertola non era stata spenta. Ogni quindici minuti annunciava l'oroscopo.
-Non ha molta scelta. O paga o mi riprendo la benzina con le buone o con le cattive- disse Anselmo mentre si schioccava le  nocche.
"Vedranno di cosa sono capace. Si pentiranno di avermi fatto fare una figuraccia del genere. Li odio! Li odio li odio li odio..." continuava a pensare la povera lucertola truffata, mentre consegnava una banconota per volta.
-Ecco. 13594124 Zenie del mio sudato lavoro di conquistatore-
-Grazie, davvero molto gentile-
"Devo stare attento o qui finisco per andare in rovina!" Ma non fece in tempo a pensarlo che vide buona parte dei suoi uomini uscire dai negozietti con borse e borsine. Freezer cominciò a sudare freddo, temendo che era accaduto ciò che non doveva accadere.
-Guardi signore! Ho comprato un sacco di cose veramente carine!- urlò un euforico Zarbon, sventolandogli davanti alla faccia la borsina. -Ho preso una calamita da attacare al frigo, una palla di vetro che quando la rovesci cade la neve, una maglia con scritto "I love Nameck", una tazza, un paio di occhiali da sole...-
-Zarbon...-
-...un set per manicure e pedicure, una molletta di Hello Kitty (davvero fashion!), un cerchietto...-
-Zarbon-
-...delle cartoline, un bracciale che è molto di tendenza quest'anno, un portachiavi, una radiosveglia...-
-Zarbon!-
-Che c'è?!-
-Come che c'è? Si può sapere perchè hai comprato tutta questa robaccia inutile?-
Zarbon scrollò le spalle. -Non lo so. Mi piaceva e basta. Ah, non le dispiace se il conto l'abbiamo messo sul suo nome, vero?-
-L'abbiamo?-
-Già. Tutti i soldati hanno seguito il mio esempio e anche loro hanno messo il conto sul suo nome- Zarbon aveva detto tutto con estrema nonchalance, ignaro che il proprio capo era sul punto si esplodere.
-TU COSA?!- sbraitò il piccolo dittatore lanciando saliva tutt'intorno.
Zarbon si fece miroscopico e la sua voce divenne flebile flebile. -Ma non c'è bisogno di arrabiarsi così. Vedrà che quando sistemeremo tutto la base diventerà molto più allegra e...-
Ma ormai Freezer non stava neanche più ascoltando e tra ringhi e insulti stava distruggendo il piccolo villaggio facendo cadere la popolazione nel panico più totale.
Nel frattempo Gohan e Crilin erano arrivati su un promontorio e da lì si vedeva il villaggio che Freezer stava distruggendo. Ovviamente non erano neanche lontanamente interessati alla povera ragazza che, dietro di loro, stava affrontando un mostro orripilante con quattro teste e zanne lunghe due metri.
-Hai visto Crilin? Quegli esseri stanno distruggendo tutto!-
-Già è terribile!-
-Non possiamo star qui con le mani in mano. Dobbiamo fare qualcosa o ne va della nostra reputazione!-
-Reputazione?-
-Sì! Metti che qualcuno ci sta filmando e noi, invece di lanciarci in un attacco suicida per mostrarci caparbi ed eroici, restiamo qui a vedere cosa succede senza muovere un dito. Poi lo metterà su internet, farà il giro del mondo e noi che figura ci facciamo? Quella delle mezzeseghe! Non possiamo permetterlo Crilin!-
-Il tuo ragionamento non fa una piega-
-Esatto! Quindi lanciamoci nella mischia e vediamo che succede. Al massimo se le cose si mettono male possiamo sempre fingerci morti.-
-D'accordo andiamo allora!- e immediatamente partirono.

Freezer ormai aveva distrutto buona parte del villaggio e, dato che non era rimasto più nulla, pensò saggiamente di chiedere informazioni all'unico superstite.
-Senti, dimmi immediatamente dove si trova la sfera dalle cinque stelline e qui nessuno si farà male...- incominciò la lucertola umanoide mentre una distesa di cadaveri ricopriva il paesaggio alle loro spalle.
-...a parte loro s'intende. Comunque vedi di non darmi informazioni false, inutili o che mi costringano ad affrontare guerrieri superdotati e balle varie perchè se no mi incavolo e qui succede il finimondo e poi...- ma improvvisamente il namecciano allungò una mano.
-Uh? Perchè hai allungato quella mano rugosa?-
-Se mi paghi...-
-Certo che siete dei mangiasoldi!- e a Freezer non restò altro che mettere mano al portafogli.
-Ma guarda te cosa mi tocca fare...-borbottò.
-Ecco! Ti bastano?-
Il namecciano guardò la somma nella sua mano e un sorriso compiaciuto apparve sulla sua faccia.
-Bene. La sfera si trova dentro quella casa.- ed indicò una casa molto particolare, completamente diversa da quelle abitate dal popolo.
-Tutto qui? A saperlo mi sarei arrangiato da solo. E io che pensavo fosse in qualche bunker sotterraneo a prova di sfere energetiche!-
- Non abbiamo nemmeno i soldi per comprarci un aratro figurati se possiamo prenderci un bunker.-
Immediatamente gli uomini del dittatore uscirono con in mano la sfera e Freezer mostrò un sorriso a trentadue denti. -Il mio tesssssoro! Piccola mia non ti accadrà nulla, stai tranquilla che ti tratterò come se fossi mia figlia- disse mentre l'abbracciava e coccolava.
-Ma ogni volta dobbiamo sorbirci questa lagna esagerata?- disse Dodoria sottovoce all'amico Zarbon.
-Purtroppo sì.-
-Ah come sei bella e graziosa tesoro! E comunque tu, namecciano sei...sei...- Freezer stava pensando un bell'insulto da dire a quello spilorcio che gli ha fregato un mucchio di soldi, ma il massimo che gli venne da dire fu...-...sei davvero brutto!- e gli fece la linguaccia.
Allorchè il nipotino del vecchio namecciano sbucò da dietro di lui e si avvicinò a Freezer con aria minacciosa.
-Certo che sei proprio stronzo!- e gli diede un violento calcio negli stinchi.
Freezer urlò di dolore e si mise a saltare sulla gamba sana mentre con le mani si teneva quella dolente. -Ma come osi brutto schifoso! Io ti polverizzo! Anzi, ti ridurrò in pezzi talmente piccoli che ci vorrà un archeologo per ritrovarti!- ma proprio mentre stava per afferrarlo due cosi si misero tra loro due. Gohan e Crilin sono finalmente intervenuti! Senza tanti complimenti presero a calci e a pugni qualche essere vivente si trovasse nel loro raggio d'azione, uccidendo definitivamente anche quei pochi superstiti namecciani.
Nonostante avessero colpito del tutto casualmente, Freezer e i suoi due bodyguard furono messi KO cosa che suscitò lo stupore generale, anche dei due protagonisti.
-Incredibile. Abbiamo ucciso quel tizio dall'aura gigantesca....- Gohan ancora incredulo gli si era avvicinato per vedere meglio.
-Già, anche se mi sembra un tantino assurdo. Non è per caso una candy camera?-
-Non credo, non ho visto telecamere e se ci fossero state stai pur certo che avrebbero immortalato le mie eroiche gesta. A proposito, tu...- disse rivolto al piccolo namecciano calcia-stinchi.
-Io?-
-Sì tu. Hai filmato per caso lo scontro? Vorrei farlo vedere a qualche ragazza una volta giunto a casa, giusto per rimorchiare un po'.-
-Mi spiace,non ho una videocamera.-
-Mpf. Allora sei inutile e già che ci sei puoi andare anche a fan...-
-Ohi ohi...-
-Cos'è questo gemito?- si chiese Gohan.
-Ohi ohi...-
-Ancora!?-
Gohan si girò a rallentatore in preda al panico e si accorse che  il tizio dall'aura gigatesca si stava alzando.
-Oh merda! Non è morto!- Gohan era letteralmente pietrificato dalla paura, ma con un gesto disumano riuscì a prendere Dende e insieme a Crilin fuggì lontano.
Freezer si alzò e, massaggiandosi la testa dolorante, si guardò intorno per cercare l'individuo che aveva osato fargli fare una figuraccia madornale davanti a tutti.
-Chi è stato?- urlò con voce profonda -chi è stato a farmi questo? Lo massacrerò, lo pugnalerò, lo sgozzzerò, lo squarterò, lo lapiderò, lo...-
Oroscopo in tempo reale: Cancro. Attenzione ai brutti ceffi che potrebbero sbucare dal nulla e farvi fare figuracce di cui poi vi pentirete. Un occhiatina in giro ogni tanto non fa mai male.
-
Adesso dovevi dirmelo dannato di un oroscopo!?-

Intanto qualche centinaio di chilometri più in là Vegeta atterrò e, carico più che mai, decise che quello sarebbe stato il giorno in cui avrebbe mostrato a tutti la sua grande potenza. Ma cosa più importante decise che mai e poi mai avrebbe fatto qualche figuraccia come scappare dal nemico o farsi uccidere.
Mentre camminava da fighetto e faceva lo sborone con chiunque incontrasse, si imbattè nell'unico essere che non voleva vedere nemmeno in un ritratto. Cui.
-Oh, ciao Veggy che ci fai qui di bello? Sei venuto a fare una gita? O ad acclamarmi quale nuovo re di farmville?- Cui si mostrava così spavaldo solo perchè sapeva che Vegeta era inferiore a lui in potenza, ma le cose erano cambiate.
-Sono venuto a riprendermi il mio posto caro Cui.-
-Allora vuoi un duello? E duello sia!-
Estrassero il loro deck e si misero in posizione di combattimento.
-Evoco Avian Eroe Elementale in posizione d'attacco, metto due carte coperte e finisco il turno- Vegeta era sicuro di poter vincere con quel nuovo deck, sopratutto adesso che è riuscito a trovare l'introvabile carta Polimerizzazione con cui poteva fondere i vari mostri.
-Tsk, cosa vuoi fare con quel ridicolo deck? Sai che non puoi battermi! Evoco Bestia Cristallo Tigre Topazio in posizione d'attacco e attivo la carta magia Antica Città-rovina Arcobaleno e con il mio mostro attacco il tuo così perdi pure life points! Ahahahaha!-
-Nooooo!-

...

Dopo 4 lunghissime ore Cui e  Vegeta erano in perfetta parità, tanto che entrambi non avevano la più pallida idea di come concludere in fretta il duello.
Erano anche sudaticci e con il fiatone.
Mentre il Saiyan pensava ad una strategia vincente, si accorse che una carta era rimasta appiccicata dietro ad un'altra e quindi non aveva più quattro carte bensì cinque. E ovviamente era la carta che gli serviva per vincere fin dall'inizio del duello e che stava cercando disperatamente di pescare.
-Mannaggia ma qui stavi maledetta di una carta!? L'ho avuta in mano fin dal primo turno!? Ma perchè non me ne sono accorto, prima!?- Il piccolo principe non aspettò e in due mosse concluse il duello.
Cui stentava a crederci e pensò che quello fosse solo un brutto scherzo del destino, mentre Vegeta era intento in un lungo ballo misto tra l'esultanza e il denigratorio. Cui giunse alla conclusione che sarebbe morto, piuttosto che vivere nella vergogna e nei suoi scherni per il resto della vita e con un colpo veloce si uccise.
Vegeta guardò il corpo del nemico stramazzare a terra e un senso di sadico piacere lo pervarse. Ora che il nemico numero due era stato sconfitto, mancava solo il nemico numero uno. Freezer. Senza perdere tempo com'era solito fare, si alzò in volo e scelse una direzione a caso da seguire. Era la sua giornata fortunata, continuava a ripetersi, sicuramente lo avrebbe trovato nel giro di poco tempo. Avrebbe vinto senza problemi, sarebbe stato acclamato come indiscusso padrone di tutto e di tutti e avrebbe vinto anche al Lotto. Sì, questa sarebbe stata la sua giornata e niente e nessuno avrebbe potuto rovinare il suo piano perfetto.
Decise che questo giorno sarebbe stato celebrato come il "Vegeta's day".


Sarà davvero la giornata fortunata del principe? Davvero niente e nessuno potrà rovinare i suoi piani? Nemmeno se dovesse intromettersi un Saiyan di terza classe o una squadra di idioti? Nemmeno se Freezer ha a disposizione millemila trasformazioni? Nemmeno se....ok la smetto!
Per sapere come andrà a finire vi basterà leggere il capitolo 8 in onda su Efp fra ventordici settimane!
A presto!











 




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