L'albero dei Segreti

di Vampire_Queen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova scoperta: parte 1 ***
Capitolo 2: *** Nuova scoperta: parte 2 ***
Capitolo 3: *** the evening before the start ***
Capitolo 4: *** Il Paese del Sol Levante ***
Capitolo 5: *** Sbaglio ***
Capitolo 6: *** . . . ***



Capitolo 1
*** Nuova scoperta: parte 1 ***


Scoperta: parte 1

Questo capitolo lo dedico a Holly97 che mi ha dato l'idea per questa storia grazie alla sua fiction "Il Cristallo del Popolo" su Artemis Fowl. Grazie Holly!



Artemis sedeva da solo nello studio, chino sul tavolo, intento a rileggere attentamente il Libro del Piccolo Popolo con il pc accanto acceso.
aveva scoperto una cosa molto interessante riguardo al "manuale" che dettava le semplici regole del mondo sotterraneo che lui aveva scoperto. Mentre sfogliava le pagine sfiorò inavvertitamente l'anello che portava alla mano destra. Sorrise stanco, quello non era un gioiello qualsiasi, bensì un trasmettitore speciale che serviva a mantenerlo in contatto con Spinella.
"Forse dovrei chiamarla e avvisarla della mia scoperta. Ma no, sono le tre di notte, se la sveglio a sta ora verrebbe fin quaggiù solo per uccidermi con la neturino. Meglio aspettare domani". Si stiracchiò, chiuse il libro, spense il pc e la luce ed uscì dallo studio, -sarà meglio che vada a dormire anch'io- e si diresse con passo svelto in camera sua, pienamente intenzionato ad andare a dormire.


La mattina dopo il ragazzo si svegliò tardi con un terribile mal di testa. Nulla d'insolito, stare tutto quel tempo davanti al pc non faceva certo bene.Ma ne era valsa la pena. Era certo di aver scoperto un segreto di cui neanche il Popolo era a conoscenza.
Andò in bagno e si mise sotto il getto gelido della doccia per svegliarsi del tutto e rinfrescarsi la mente.
Quando dieci minuti dopo scese in cucina vi trovò i due Leale seduti al tavolo intenti a fare colazione.
-buon giorno Artemis-disse Leale
-'giorno- rispose lui, poi si accorse che in casa c'era molto più silenzio del solito.
-ma dove sono tutti?- chiese realmente stupito
Juliet rise -sveglia Arty sono partiti tutti per la Spagna- rispose
Il ragazzo si battè una mano sulla fronte "è vero! I miei mi avevano detto che si sarebbero presi tre settimane di vacanza con i gemelli!"
-bene, così non avremo problemi- disse lui sedendosi e sfoggiando il suo solito sorriso da vampiro.
-per cosa Artemis?- chiese Leale, anche se pensava di sapere già la risposta. Quando il suo protetto sorrideva in quel modo voleva dire che aveva qualcosa di importante tra le mani.
-mi sono accorto di un particolare del Libro davvero curioso è ho fatto una grande scoperta. Il resto ve lo spiegherò quando arriverà Spinella. L'aiuto del Popolo sarà indispensabile per questa missione-.
Leale sospirò, ci aveva azzeccato -e qual'è la nostra destinazione questa volta?- chiese
-Il Giappone- rispose Artemis. Juliet si lasciò sfuggire un "si!" di gioia, invece Leale corrugò la fronte. Il giovane genio se ne accorse e rimanendo impassibile chiese -c'è qualche problema?-
Leale lo guardò -il Giappone è un posto pericoloso per te. La Yakuza [1] opera in molte parti già in Occidente, ma andare proprio nel suo Paese natale nonchè suo quartier generale mi pare una mossa avventata-
Artemis inarcò le soppracciglia, -fidati di me Leale, quando mai mi sono sbagliato?Non ci sarà nessun problema, con noi ci sarà Spinella e.....-,Leale alzò una mano per interromperlo, -se mi permetti sarebbe meglio che ti dessi almeno le lezioni basa dell' auto difesa. Metti il caso che veniao attaccati da una banda che ha le nostre stesse  intenzioni e io e Spinella non possiamo aiutarti. Come faresti?- gli chiese.
Fu il turno di Artemis di sospirare, "mi mancava solo questa, lezioni di arti marziali dopo colazione" pensò, ma ammise che la guardia del corpo aveva ragione e accettò.
-e sia, a andiamo subito, così intanto che arriva Spinella, ora l'avviso, mi insegni e non perdiamo tempo-. Si alzò in fretta e dopo aver mandato un messaggio all'elfa, si preparò ad affrontare una mattinata faticosa, non prima però di dare a Juliet una lista delle cose da fare per la partenza.
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Spinella si trovava nel Centro Operativo insieme a Polledro, quando il mini computer da polso che indossava vibrò. Le era arrivato un messaggio, e non aveva dubbi su chi glielo aveva mandato.
Lo aprì.
Centro!
Artemis le chiedeva di raggiungerlo subito a Casa Fowl e che aveva fatto una grande scoperta.
Spinella sospirò, chissa che cos'aveva trovato quel genietto.
Mostrò il messaggio a Polledro che acconsentì a mandarla di Sopra e a darle un paio di Colibrì [2] per velocizzarle il viaggio.
Lei lo ringraziò, raggiunse il Centro di Volo e partì.
Mentre il vento freddo le colpiva la faccia pensò allegra che li aspettava sicuramente una nuova avventura. Ma a cosa sarebbero andati in conto non poteva saperlo nessuno.
In fondo, si trattava di Artemis Fowl.

[1] la Yakuza sarebbe la mafia giapponese. (ogni paese ha la sua pecca eh eh!)
[2] le Colibrì sono le ali create dall' azienda Koboi, sono ultra leggere e velocissime, adatte sia ai viaggi lunghi che a quelli brevi!

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Capitolo 2
*** Nuova scoperta: parte 2 ***


Scoperta: parte 2

sempre a Holly97 che mi incoraggia e mi da forza con il suo entusiasmo! Tanx Holly!


Spinella volava veloce, in poco tempo aveva oltrepassato l'Italia ed era quasi arrivata in Irlanda.
Non lo avrebbe mai amesso a nessuno, ma non vedeva l'ora di rivedere quel piccolo genio di Artemis.
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Dal canto suo il ragazzo aspettava impaziente che la sua amica arrivasse, anche se forse non era giusto definirla così dopo il loro viaggio nel tempo [1] ma qualcosa di più.
Artemis camminava avanti e indietro nel suo studio per calmare l'ansia, ma dovette ammettere a se stesso che non funzionava molto.
Leale lo aveva lasciato uscire dal Dojo [2] solo venti minuti fa, quando finalmente lo aveva ritenuto abbastanza preparato.
Al ragazzo facevano male tutti i muscoli, era stato tre ore a provare le varie mosse! non era fatto per l'esercizio fisico, era un genio lui, non un combattente!
Sospirò e si sedette sulla sedia davanti alla scrivania, lamentarsi non serviva a niente. Meglio pensare come fare per spiegare in modo semplice la scoperta agli altri, perchè dubitava seriamente che, tranne Polledro che sicuramente avrebbe visto tutto attraverso un comunicatore visivo della LEP, capissero di cosa stava parlando se usava un linguaggio scentifico, che sarebbe stato quello appropriato.
Juliet entrò nella stanza -ho fatto come mi avevi detto Artemis, ho preparato tutte le valigie e ho controllato che non mancasse niente- il giovane genio si girò verso di lei, -ben fatto, dov'è Leale?- lei sospirò, -sta riguardando l'artiglieria- lui sorrise, ma certo che domanda stupida aveva fatto, -digli di non portare niente di troppo ingombrante, i sistemi di sicurezza giapponesi sono avanzatissimi, non vorrei che al nostro arrivo all'areoporto si creassero problemi- Juliet annuì, -vado subito- e uscì a passo svelto dallo studio.
Artemis rimase di nuovo solo, ma non fu a lungo, infatti pochi minuti dopo arrivò Spinella entrando in volo direttamente dalla finestra
-Artemis!Che piacere vederti!- esclamò correndogli incontro.
lui si alzò e le sorrise -finalmente sei arrivata, benvenuta. Ma ti chiedo una cosa, quando imparerai ad entrare dalla porta?-, l'elfa rise
-sei sempre lo stesso Arty non cambi mai. Ma non mi avevi chiamata perchè avevi fatto una scoperta?-, lui annuì, -hai ragione basta perdere tempo. Vieni Juliet e Leale ci aspettano in salotto.
E così i due scesero le scale e andarono a raggiungere i due fratelli al piano di sotto. Ovviamente iniziarono a farsi mille saluti e commenti, che sarebbero durati ancora a lungo se Artemis non si fosse schiarito la voce e avesse detto, -adesso basta no? non siamo quì per fare i convenevoli-. Spinella fece finta di mettere il broncio, -e dai Artemis!- poi vedendo la sua faccia disse, -va bene abbiamo capito- prendendo posto sul divano.
Il ragazzo iniziò a spiegare, -allora alcuni giorni fa mi sono messo a rileggere con più attenzione una copia del Libro che avevo fatto fare e mi sono accorto che le ultime pagine, quelle bianche erano un po'più spesse di quelle scritte, così pensando che qualcuno ci avesse scritto qualcosa con l'inchiostro invisibile ho creato una sostanza composta da elementi chimici per rendere le parole visibili e vi ho trovato scritto sopra una sorta di poesia-indovinello, sentite qua:

fascinoso albero
ora sei dove i tuoi fiori caddero
mai più questo è accaduto
nei duecento anni che sei vissuto
venerato e sempre amato
dal popolo del Paese del Sole sei rispettato
tanti e misteriosi poteri nascondi
ma son segreti e recondi.
O tu che il mistero vuoi svelare
sappi che molto dovrai faticare
se il misterioso potere vorrai trovare.
 
Finita la lettura Artemis guardò i suoi compagni che lo fissavano a bocca aperta, poi la prima a parlare fu Spinella, -ma che cosa vorrà dire?- chiese al ragazzo. Lui inarcò le sopracciglia e continuò la spiegazione, -probabilmente esiste un potere nascosto e antico che nemmeno il Popolo conosce, a giudicare dalla tua espressione. Io ho risolto l'indovinello e vi dico la risposta. Parla di un albero e del Paese del Sole. quindi del Giappone, e l'albero che i giapponesi rispettano più di tutti gla altri è senza dubbio il ciliegio. Quindi presumo che un antico ciliegio che si trova in Giappone abbia un potere nascosto, e che potrebbe essere usato sia per scopi buoni, ma anche per scopi malvagi. Quindi converrebbe che fossimo noi a trovarlo-.
Gli altri avevano gli occhi spalancati poi Juliet disse. -Artemis la tua deduzione non fa una piega!- lui esibì il suo sorriso da vampiro, -ovvio sono un genio-, poi intervenne Spinella, -si si apparte il fatto che tu sei un genio che è risaputo, tu vuoi impossessarti del potere di quell'albero per cosa?- chiese, lui alzò le spalle, -ancora non lo so, ma è meglio che lo abbiamo noi che non qualcuno con cattive intenzioni-. Leale chiese,-per questo ci hai detto che dovevamo partire subito per il Giappone?-, -ovviamente, ma per questa missione mi serve l'aiuto di Spinella. C'e l'ho?- le domandò. Lei annuì convinta ,-ci puoi scommettere!- lui le sorrise soddisfatto -bene ora andiamo a dare una controllata agli ultimi preparativi, sta sera a letto presto, si parte domattina-. 

[1]nel libro "Artemis Fowl e la trappola del tempo" lui e Spinella si sono baciati.
[2]palestra giapponese usata per gli allenamenti e gli incontri di Arti Marziali.

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Capitolo 3
*** the evening before the start ***


 the evening before the start
 

questo capitolo lo dedico a Francesca, che mi fa ridere quando gli altri non ci riescono.

Era la sera prima della partenza e Spinella si stava facendo una doccia quando bussarono alla porta del bagno.
-si? Chi è?- chiese lei tirando fuori la testa da sotto il getto d'acqua,
-sono Juliet, Artemis mi ha chiesto di chiederti se hai finito perchè dovrebbe comunicarci alcune cose-. L'elfa sbuffò, che cosa succedeva adesso?
-digli che arrivo subito ok?-
-si certo-, Spinella sentì i passi della ragazza che si allontanavano. Chiuse velocemente il getto della doccia, si asciugò il corpo e i capelli, si rimise la tuta della LEP e corse giù.
Erano tutti nella sala usata da Artemis Senior per le riunioni d'affari.
Artemis junior tamburellava sul tavolo con le dita, Juliet canticchiava a bocca chiusa e Leale stava lucidando la Sig Sauer.
-ti prego Leale non puntarmi contro quella cosa che se ti parte un colpo sono morto- disse il ragazzo alla guardia del corpo che sbuffò,
-dovresti sapere meglio di me che so fare il mio mestiere, la sicura è inserita- rispose
Artemis si accigliò, -non si sa mai- lo sentì sussurrare Spinella.
-eccomi, cosa dovevi dirci?- gli chiese, lui le sorrise,
-ah sei arrivata, siediti pure, vi devo dire alcune cosa riguardo al Paese per cui stiamo partendo-.
"Ecco ci risiamo, adesso mi toccerà ascoltare una conferenza sul Giappone" pensò avvilito Leale.
-i giapponesi sono molto severi riguardo al rispetto e all'onore della famiglia e del singolo individuo. E' vietato offendere l'ospite di casa, se succede il disonore ricade su tutta la casata. Bisogna sempre inchinarsi quando si saluta, quanto più è importante la persona più profondo dev'essere l'inchino, che serve anche quando si riceve o si dona un regalo, che bisogna sempre accettare o offrire con due mani. La risposta giusta a un complimento è arigatoo, se dovete dire grazie mille è arigatoo gosaimasu, capito? Visto che sono l'unico ad aver studiato questa lingua vi prego lasciate fare a me a scanso di incidenti daccordo?- gli altri annuirono.
-ovviamente anche Spinella potrà partecipare alle conversazioni visto che ha il Dono delle Lingue, ma preferirei parlare io. Quando mangiate non lasciate mai le bacchette nel piatto, ci sono gli appositi appoggi, vuol dire che è morto qualcuno, e non puntatele sulle persone è un segno irrispettoso e rischiate di mettervi nei guai- ai compagni del ragazzo iniziava a girare la testa con tutte quelle regole,
-avete domande?- chiese Artemis, il gruppetto scosse il capo.
-bene, e adesso vediamo le cose più importanti. Visto che dovremo girare per la città di Kyoto eccovi alcune informazioni;Kyoto, capoluogo della prefettura omonima, nell'isola di Honshu, si trova sul fiume Kamo, in una ristretta zona pianeggiante dominata circondata dalle alture che circondano il lago Biwa. Io penso che il nostro albero si trovi lì.Infatti conserva forti legami con il passato e sono numerosissimi i templi e i monumenti degni di nota. Molti di questi sono situati sulle colline, distanti dal centro abitato, in mezzo al verde, quindi il posto ideale per una pianta così vecchia. La cosa più importante è non farsi notare troppo, quindi; io e Spinella non abbiamo problemi visto che i nostri capelli sono scuri, anche se penso che dovrai metterti un po di cipria per sbiancarti la pelle i giapponesi non sono molto alti quindi potrai girare liberamente, Juliet a te basterà metterti una parrucca nera e Leale, non possiamo segarti a metà quindi non c'è niente da fare. Ho detto tutto, ci sono problemi? Se no io acconsentirei ad andare a cenare-, Spinella, Leale e Juliet annuirono soddisfatti, contenti che finalmente la conferenza fosse finita e seguirono il giovane genio che non sospettava minimametnte di averli annoiati a morte, " e se anche fosse" pensò "non gli ha certo fatto male imparare qualcosa di nuovo" si disse sogghignando.rtii i iii 
 Io Penso che il nostroppp 

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Capitolo 4
*** Il Paese del Sol Levante ***


Il "Paese del Sol Levante"

 


Il viaggio sul jet privato dei Fowl si stava svolgendo senza intoppi e con sorpresa di Spinella era stato Artemis a voler pilotare.

In genere preferiva starsene comodamente seduto ad ascoltare musica divertendosi a risolvere problematiche equazioni.
Cioè, problematiche per chiunque non fosse lui.

-Guidare serve a schiarirmi le idee- rispose alla muta domanda dell'elfa entrando nella cabina di pilotaggio e chiudendosi la porta alle spalle.

-Ma che cos'ha oggi?Mi sembra di cattivo umore- disse Spinella,
-io veramente...-iniziò a dire Juliet, che però ad u'occhiata esplicita di suo fratello tacque. L'elfa li guardò confusa.

-Penso sia solo stanco, ieri sera è stato sveglio fino a tardi a ripassare tutti i suoi appunti delle lezioni di giapponese e gli è venuto senz'altro mal di testa- rispose pronto Leale.

Ma quella era solo una scusa, anche se non del tutto inventata.

In verità il genio si era accorto che ora mai Spinella non gli era più del tutto indifferente, nel campo sentimentale, perché ormai erano almeno otto anni che i due erano grandi amici.

E in quel lasso di tempo nulla tra di loro era cambiato, tranne forse l'età.

Quando Spinella e Artemis erano diventati amici, il giovane genio era poco più di un bambino, aveva tredici anni, ma adesso il ragazzo che stava pilotando un jet superveloce verso il Giappone stava per compirne diciannove.

In quel momento, come se si fosse sentito chiamare in causa, il diretto interessato della conversazione attivò l'altoparlante.

-Saremo all'aeroporto internazionale dell'isola di Honshu a Tokyo tra venti minuti. Da li prenderemo lo Shinkansen, il treno più veloce del mondo fino a Kyoto e poi ci toccherà arrangiarci, spero solo che non dovremo girare a vuoto per le colline- li informò Artemis, che sembrava essere più tranquillo da quando aveva dovuto concentrare tutta la sua attenzione sul controllo del jet.

Un'ora dopo il gruppo si trovava in un lussuoso appartamento in un hotel al centro di Kyoto.

Era un posto davvero bellissimo; l'ambiente era luminoso e i mobili era di una fattura orientale assolutamente squisita.

Ma il pezzo forte era il panorama.

Infatti l'intera parete a est era fatta di vetro e da li si poteva ammirare tutta la città dall'alto.

Leale però era interessato solamente ai rischi che poteva correre il suo protetto.

Anche Martin Luther King era stato assassinato per colpa di una parete a vetrata.

E anche se Artemis aveva abolito gran parte dei suoi affari illegali non si era mai troppo prudenti.

Avvertendo l'ansia della sua guardia del corpo il ragazzo si girò sospirando,

-A quanto vedo mi stai sottovalutando amico mio. Quel vetro è spesso venti centimetri ed è antiproiettile, inoltre, mi basta premere il bottone vicino all'interruttore della luce per far si che una lastra d'acciaio  scenda a coprire il vetro rendendo impossibile ogni tentativo di sfondamento- spiegò svogliato facendo alzare gli occhi al cielo a Spinella.

Juliet ridacchiò vedendo l'espressione sconfitta del fratello,

-Eh, che ci vuoi fare Leale- disse,- Arty è sempre un passo avanti rispetto agli altri- lo consolò.

Spinella e il ragazzo ridacchiarono.

-Esatto, è mio dovere esserlo, se no che genio sarei?- disse Artemis sorridendo.

L'elfa posò la neutrino sul divano e si diresse in camera, seguita a ruota da Juliet.

-Wow!Questa camera è bellissima!- esclamò la giovane Leale.

-Certo, cosa pensavate?Solo il meglio per noi- ribatté il giovane genio un po' seccato mentre allestiva sull'enorme scrivania del soggiorno un intero reparto tecnologico.

-E adesso vediamo d'iniziare la ricerca. Leale, collega questi cavi ai vari schermi-

-Potresti spiegarci come funziona tutta questa apparecchiatura?- domandò la guardia del corpo intenzionata a capirci qualcosa.

-Appena arrivano le ragazza- rispose l'altro.

-Eccoci, inizia pure- annunciò Spinella.

-Bene. Come vedete abbiamo collegato vari schermi al mio portatile, poiché in esso ho sviluppato un motore di ricerca che ci permetterà di rintracciare quello che stiamo cercando. Grazie al satellite Fowl che si trova in posizione esatta sopra il Giappone possiamo vedere cosa sta succedendo in diretta, cosa che ci sarà molto utile per riuscire a trovare quell'albero, visto che le immagini vengono mandate dal satellite direttamente al mio portatile, ho pensato che sarebbe stato meglio avere una visione da varie angolazioni, in modo da poter monitorare meglio la zona- spiegò Artemis rintronando un po' i compagni.

-Quindi se ho capito bene a noi basterà controllare gli schermi per riuscire a capire dove si trova questo potere misterioso'- chiese Spinella.

-Non proprio, prima dovremo leggere le coordinate e fare la triangolazione del luogo, ma, a parte questo, sì, più o meno è come hai detto tu- disse il ragazzo.

-Bene, è tutto chiaro-

-A me è chiara anche un'altra cosa- disse Juliet meritandosi un'occhiata stupita da tutti.

-Che cosa?- le domandò Artemis.

-Che è arrivato il momento di fare un giro per la città- rispose la bionda, mettendosi la parrucca nera e sorridendo.

-Non penso che sarebbe il ca...- tentò di protestare il genio.

-E dai Arty, non penserai che iniziamo immediatamente? Abbiamo tempo- lo supplicò Spinella sbattendo le ciglia.

Artemis arrossì e sospirò,

-E va bene, andate a cambiarvi in modo da stare comodi che poi si esce a fare sto' giro- si arrese.

Leale sorrise, le ragazze erano riuscite a scongelare un po' il suo protetto, e in fondo un giro non dispiaceva nemmeno a lui.

Poco dopo erano tutti pronti e ansiosi di vedere la famosa Kyoto.

"Sta proprio bene in jeans e canottiera" non riuscì a trattenersi dal pensare Artemis vedendo l'elfa.

-Allora, andiamo?- lo richiamò lei.

-Sì, certo- rispose, e uscirono nelle strade assolate della città giapponese.



E io vi lascio con queste due bellissime immagini! Bye Bye e scusate il ritardo please!

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Capitolo 5
*** Sbaglio ***


L'Albero dei Segreti




Erano ormai passati cinque giorni e ancora nessun segnale dal Satellite Fowl.

Artemis stava iniziando a spazientirsi.

Possibile che per una volta la sua mente, di molto superiore a quella di qualsiasi altro, umano e non, avessa fallito?

Magari in una parte dell' inserimento dati...

Scosse la testa passandosi una mano tra i capelli color inchiostro.

No, non poteva essere, lui era perfetto!

Ma una controllata poteva darla, così, giusto per avere la riprova che lui sbagliava rarissime volte, se non mai.

Corse alla postazione dei computer ricontrollando tutti i dati e i filmati.

Dopo un' ora ancora niente e poi, sorprendendo tutti, il ragazzo imprecò sonoramente.

-Artemis!- lo riprese Juliet.

-Idiota idiota idiota!Sono un idiota!- disse il ragazzo arrabbiato.

-E il "io sono il migliore genio del mondo" dov è finito?- sussurrò Spinella a Leale.

Per tutta risposta la guardia del corpo scrollò le spalle con una faccia che voleva dire "e io che ne so?"

-Arty, ma che è successo?- gli chiese Juliet.

-Non.chiamarmi.in.quel.modo!Ho sbagliato!Ho sbagliato tutto!- esclamò il ragazzo.

-Spiegati- disse l'elfa avvicinandosi.

-Certo, avevo calcolato la posizione di tutto, la visuale completa e quella da ogni angolazione, le possibili intercettazioni ecc...ma snon ho calcolato che la magia interferisce nelle trasmissioni umane!Per tutto questo tempo le riprese dei luoghi che abbiamo visto sono state manomesse dalla magia!Abbiamo speso un sacco di tempo inutilmente!- Artemis si risedette con il viso tra le mani cercando di calmarsi, non ricordava nemmeno di essersi alzato in piedi.

I tre lo guardavano un po' stupiti, non capitava spesso, per non dire praticamente mai, che il ragazzo perdesse il controllo in quel modo.

Doveva tenere davvero molto alla riuscita di quel proggetto.

-Artemis...- provò a parlare Spinella.

-Ora dovrò rifare tutto- disse lui passandosi una mano sugli occhi.

Leale guardò Juliet e l'elfa non sapendo che dire.

Nella settimana successiva Artemis non si mosse praticamente da lì dormendo solo due/tre ore per notte.

A forza di star chiuso al buio era diventato ancora più pallido e le occhiaie erano parecchio marcate.

Ora più che mai sembrava un vampiro.

Erano tutti preoccupati, Leale e Juliet avevano provato svariate volte a convincerlo a riposarsi un po' ma il ragazzo non li aveva minimamente ascoltati.

-Ti prego Spinella provaci tu, rischia un collasso- disse l'uomo.

-Ma io...-

-Sei l'unica che può convincerlo- aggiunse Juliet.

-E va bene, ci provo- accettò l'elfa.

I due sorrisero andandosene in cucina.

-Artemis...- si avvicinò piano a lui.

-Che cè?Sto lavorando- rispose il genio con voce leggermente infastidita.

-Ora basta, va' a riposarti- disse lei poggiandogli una mano sulla spalla.

-Non posso...-

-Siamo tutti preoccupati per te, non puoi continuare così, devi svagarti un po' altrimenti non combinerai nulla di buono, non accanendoti in questo modo, rovinandoti- l'elfa era decisa a farlo staccare da lì, in un modo o nell'altro.

-Ma io...- tentò lui.

-Ti prego- mormorò Spinella abbracciandolo da dietro, -va a dormire e sta sera usciamo, ho sentito che ci sarà una festa stupenda-.

Il ragazzo sospirò strofinandosi gli occhi con una mano.

Non c'è la faceva più, doveva ammetterlo, la sua amica aveva ragione.

-E va bene- disse alzandosi e sciogliendo piano l'abbraccio per poi sorriderle debolmente andando a dormire.

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Capitolo 6
*** . . . ***


Chiariamoci subito, io ho aggiornato immediatamente perchè sono sadica, ma vorrei che recensiste sia questo che il capitolo prima, grazie <3.



L'Albero dei Segreti


Juliet andò a svegliarlo quando mancava un quarto alle venti.


-Spinella si sta preparando, e io e Leale siamo già pronti, su, sistemati un po'- disse uscendo dalla camera.

Il ragazzo si tirò su infilandosi un paio di jeans e una maglia nera aggiustandosi i capelli che si erano tutti incasinati nel sonno.

Quando uscì dalla propria camera e si ritrovò davanti l'elfa rimase a bocca aperta.

Indossava uno splendido kimono verde e argento ricco di decorazioni floreali e ricami dorati.

-Sei stupenda- disse senza riuscire a trattenersi.

Lei arrossì,

-Anche tu stai molto bene- disse sorridendo, notando che il ragazzo aveva ancora al collo il ciondolo che gli aveva dato qualche anno prima.

Uscirono tutti insieme passeggiando per i parchi addobbati per la festa Hanami, la festa dei fiori di ciliegio.

Era davvero una splendida serata e ben presto Artemis e Spinella finirono con l'allontanarsi da i due Leale inoltrandosi nel bosco ai margini della città chiaccherando tra di loro.

-Sai, sono proprio felice che tu mi abbia dato retta- disse l'elfa sorridendo.

-E io sono felice di averti ascoltato, tutto questo è davvero bellissimo-.

Ci fu un attimo di silenzio e poi,

-Sai Spinella, sono ormai otto anni che ci conosciamo e io...- cominciò il ragazzo ad un tratto.

-Mh?- lei si voltò a guardarlo.

-Ecco...io sento che...insomma...non...- mormorò lui imbarazzato.

L'elfa sorrise dolcemente, era così carino quando faceva così.

-Insomma io...-

-Si, Artemis?- chiese Spinella.

-Io sento che...-.

Si era finalmente deciso a dirle quel che provava per lei quando vennero attaccati.

Due ninja comparvero all'improvviso afferrando Spinella da dietro bloccandola.

Subito lui si fiondò verso di loro per aiutarla e poi...

L'urlo di terrore dell'elfa risuonò per tutto il bosco e il ragazzo spalancò gli occhi per il dolore e l'incredulità mentre la lama di una katana gli trapassava il petto.

Sulla maglia si allargò quasi subito una pozza di sangue.

Artemis crollò a terra, la vista sfocata, mentre i tirapiedi della Yakuza sparivano nel nulla con la cosa più preziosa che aveva.

Poi il ragazzo svenne e tutto si fece nero come il manto in cui è avvolta la Morte.

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