Screwball stories of Harry Potter's saga...

di _dimitri_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto il contrario (1) ***
Capitolo 2: *** Tutto il contrario (2) ***
Capitolo 3: *** Confusione (1) ***
Capitolo 4: *** Confusione (2) ***
Capitolo 5: *** Colpo di scena (1) ***
Capitolo 6: *** Confusione (3) ***
Capitolo 7: *** The Pottersimps (1) ***



Capitolo 1
*** Tutto il contrario (1) ***


Screwball stories of Harry Potter's saga...


1. Tutto il contrario (1)


“Hermione, come fai a essere così stupida e senza cervello!” Disse Ron rimproverandola. “Il professor Vitious ce l'ha appena spiegato a cosa serve Alohomora, come fai a non ricordartelo! Serve per aprire porte, serrature o quant'altro chiusi o bloccati!”

Hermione che sembrava non interessata a ciò che stava dicendo lo ignorò senza farsi troppi problemi. “Stai zitto secchione!”

Questa è una delle scene che si ripetevano a lezione. Ci sono però dei casi in cui il tutto si faceva semplicemente assurdo.

Un bel giorno, per esempio, a lezione di Incantesimi si stava studiando l'incantesimo di levitazione, il Wingardium Leviosa.

“Chi mi sa dire a cosa serve questo incantesimo?” Chiese Vitious, il professore di incantesimi, alto un metro e novanta, robusto, giovane e molto inquietante.

Ron alzò di scatto la mano per poter rispondere, si agitava come se nel caso non avesse potuto rispondere sarebbe stata la fine del mondo. Hermione lo guardava tra il macchepallestoschifosoleccaculo e il speriamochesbaglicosìlopiglioperilsedereperunasettimana.

Dopo che Ron dette con assoluta precisione la risposta, facendo un accenno alle sue origini e alla relazione che aveva con la cine-fisica molacolare subtermica e alla forza inter-magnetica dell'onda di levitazione anti-gravitazionale, guardò con aria di superiorità Hermione che invece lo guardava con la sua faccia da pesce lesso, invidiosa del suo sapere.

Toccava alla pratica, tutti tirarono fuori le loro bacchette per provare l'incantesimo sulle proprie piume.

“Wingardium Leviosààà, Wingardium Leviosààà” Diceva Hermione cercando di far levitare la piuma ed imprecando ogni volta per i suoi fallimenti.

“Cretina d'una Hermione, è Wingardium Leviòòòsa, non Wingardium Leviosààà” Disse Ron correggendola permalosamente.

“Non rompere!” Disse Hermione con decisione “Wingardium Leviosààà, Wingardium Leviosààà...”

Ron alzò lo sguardo al cielo. Poteva mai esserci una ragazza più rincretinita di Hermione Jane Granger?

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Capitolo 2
*** Tutto il contrario (2) ***


Screwball stories of Harry Potter's saga...


        
2. Tutto il contrario... Parte 2


E’ ormai risaputo che il ragazzo sopravvissuto, Harry Potter, era un freddissimo ed insensibile Serpeverde che si vantava il più possibile per risaltare la sua fama. Aveva naturalmente i suoi nemici, come per esempio Draco Malfoy, un ragazzo per bene cresciuto in una famiglia di nobili Grifondoro mezzosangue, che perse i suoi genitori da piccolo perché si scontrarono con il malvagio stregone Albus Silente, nonché temutissimo preside della scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts, sempre pronto ad espellere qualche Tassorosso troppo antipatico.

Ecco come andavano le cose quando si incontrvano accidentalmente per i corridoi: squadra Potter formata da Harry, Ron ed Hermione VS squadra Malfoy, formata da Draco, Tiger, Goyle.
 
In una tranquillissima giornata di Marzo, per i corridoi pieni di quadri del sesto piano interrato, si incontrano le due fazioni. L’inizio era il classico.

“Malfoy, sempre con quei due sfigatelli stai eh?”
Draco che sapeva benissimo che quello che aveva detto Harry era la pura verità e che imprecava mentalmente per il fatto di essersi trovati due amici tanto sfigati, non aveva le basi per ribattere, per cui si limitò ad un...

“Loro sono miei amici!”

“Beh, degli amici del cazzo.” Disse Hermione senza troppa attenzione alle sue parole.

“Non insultare i miei amici!” Disse Draco alzando leggermente la voce.

“Ah... ti stai scaldando eh, non parlarmi così lurido mezzosangue”

A quelle parole Tiger non resistette, tirò fuori la bacchetta magica e la puntò contro Harry. “Non osare parlargli in quel modo, sputalumache!!!”

Un raggio verde fagiolo sfiorò i capelli di Harry e, rimbalzando contro la maniglia di una porta, tornò indietro colpendo la finestra (ma non erano al sesto piano interrato?) che lo fece rimbalzare sul soffitto che grazie alla sua conformazione semi-concava deviò il raggio sullo zip della borsa di una Corvonero di passaggio, che fece lo deviò ulteriolmente colpendo Goyle.

Harry, Ron ed Hermione, da bravi Serpeverde queli erano, scoppiarono in una fragorosa risata, mentre Goyle vomitava lumache sul piede di Tiger che scalciando faceva finire le bestiole in testa a Draco.

“Ahah, luridi mezzosangue, ritornate da dove siete venuti!” Disse Harry che se ne andò via con i suoi amichetti con il sorriso stampato sulle labbra.

Draco e Tiger portarono Goyle da Hagrid, che prese un barile e lo diede a Goyle che continuava a vomitare lumache dappertutto.

“Mi meraviglio di voi, è la ventitreesima volta in questo mese che lo portate in questo stato!” disse Hagrid, un ometto alto un metro e quaranta, magro e semplicemente ridicolo nonché docente di tortura delle creature magiche.

“Colpa di quel bastardo!” Disse Goyle prima di sputare un altra lumaca.

“Potter?” Chise Hagrid guardando disgustato le lumache che riempivano piano piano il barile.

“No, Tiger!”

E fu così che per l’ennesima volta, Tiger e Goyle si misero a litigare, e Draco rimaneva a guardarli attraverso i suoi occhiali rotondi, dannando il giorno in cui non riuscì a salvarli dal Troll che era in bagno, che diede tante di quelle mazzate sulle loro teste che divennero degli scemi simili alle scimmie... 

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Capitolo 3
*** Confusione (1) ***


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       3. Confusione (1)


Quando il modo di vedere le cose di una persona cambia all'improvviso, sarebbe meglio avvisare coloro che gli stanno intorno per evitare brutte situazioni. Peccato che nel caso non si possa prevedere ciò, le brutte situazioni sono inevitabili...

Supponiamo che Harry Potter tutto d'un colpo impazzisca. Perché dovrebbe esserlo? Non lo so, ma dovrò pur trovare qualcosa di inutilmente insensato no?

Quindi, Harry Potter impazzisce, non si sa come, forse ha sbattuto la testa sullo spigolo di un tavolo dopo essere scivolato calpestando dell'ectoplasma lasciato da qualche fantasma la notte prima, o forse inciampando su una radice sporgente nel parco che circondava Hogwarts è caduto sopra dei funghi di cui spore confondevano il cervello rendendo la persona fuori di testa. Molto più probabilmente in un confronto (violento) con Draco, quest'ultimo gli ha fatto un cu... cioè, avete capito, rendendolo fuori di testa dopo che dall'umiliazione ha tentato di suicidarsi invano buttandosi dalla finestra del primo piano. Pensate pure a quello che volete, a qualsiasi motivo per cui uno potrebbe diventare improvvisamente rincoglionito, e poi pensate alle conseguenze.
Ecco cosa potrebbe accadere...

Siamo nei corridoi della scuola, Harry è appena impazzito per motivi ignoti.

"Hermione, come stai?" Disse Harry salutando con la mano la persona che era davanti a lui.

"Harry, sono Ron..." Disse il ragazzo trattenendosi dal dargli un pugno.

"Oh, sei un travestito! Non credevo potessi esserlo, perché non me l'hai mai detto?" Chiese spalancando gli occhi.

"Harry, se è uno scherzo, non è divertente!" Disse Ron irritandosi.

"Scherzo? Cos'è uno scherzo?" Chiese pensieroso. "E' una cosa brutta? Ha a che fare col sesso?"

"Sesso? Harry, non pensavo parlassi di queste cose!" Disse Hermione spuntando da dietro.

"E tu chi sei?" Chiese Harry alla ragazza. "Sei uno scherzo?"

"EH?!" Chiese Hermione alzando un sopracciglio. Guardò un attimo Ron che cercava di comunicare a sguardi che Harry in quel momento faceva perfettamente lo stronzo che più stronzo non si poteva.

"Harry, stai bene?" Chiese Hermione preoccupata.

"Bene? Benissimo, mai sentito meglio!" Disse Harry sorridendo come una scimmia.

"Su Harry, andiamo a pozioni o il professor Piton ci farà finire nei guai." Disse Hermione sospirando.

"Cosa?" Chiese Harry.

"Pozioni, la lezione di pozioni!" Disse Ron in tono nervoso.

"Ehi, calmati, non parlarmi così che mi dà fastidio!" Replicò Harry.

"COSA? Io ti do fastidio? Sei impazzito? Ti devo picchiare?" Disse Ron senza parole.

"Guarda che se mio padre lo viene a sapere è la tua fine!" Disse Harry in tono minaccioso.
Hermione si diede una manata sulla fronte dalla disperazione.

"ASSASSINA!" urlò Harry rivolgendosi ad Hermione che si prese un colpo.

"Che cosa ho fatto?!" chiese lei perplessa.

"Se passava una mosca mentre ti davi la manata era morta!" Disse Harry guardandola male.

"Se fosse passata, prima di tutto, e poi si dice sarebbe morta." Disse Hermione storcendo il naso per la frase di Harry pieno di errori grammaticali.

"Se ho sbagliato io sarebbi un gnomo e tu non essere intelligente perché dicevi a me che sbaglierò mentre non sbagliai!" Disse poi Harry replicando.

"Per la barba di Merlino..." Disse Hermione disperata.

"La barba di Merlino non la potrai avere dato che esso morendo più di mille anni fa, e tu sarei ignorante!"

Hermione guardò in modo complice Ron e si avvicinò a lui sussurrandogli in un orecchio: "Cosa facciamo? Harry è completamente fuso"

"Direi che una manina di fata sarebbe l'ideale." Disse Ron mentre Hermione annuiva.

"Che parlate voi due?" Chiese Harry guardandoli.

"Haaaarry, abbiamo una cosa per te!"

A Harry si illuminarono gli occhi. "Una cosa per me? Cosa cosa cosa cosa cosa???"
"Avvicinati e lo saprai!" Disse Hermione.

Harry si avvicino a lei. "Quindi?" 

Una manina di fata, chiusa a pugno, gli arrivò dritto in faccia facendolo rimanere immobile per qualche secondo, poi cadde per terra con un tonfo.

"Brava Hermione, i tuoi pugni sono sempre efficaci..."

 

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Capitolo 4
*** Confusione (2) ***


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         4. Confusione Parte 2


Dopo aver assaporato la scena di Harry Potter scimmia, secondo voi cosa succederebbe se fosse un professore a diventare pazzo?

Piton: "50 punti a Grifondoro per la non riuscita della pozione! 50 punti in meno a serpeverde che sono riusciti a prepararla alla perfezione, seppur mi pare strano perché avevo inventato al momento ingredienti e procedimento."

Sprite: "Togliete quelle cavolo di cuffie e ascoltate la deliziosa melodia del pianto delle mandragole..." TONF DONK SBAM, tutti giù per terra. "D'oh, i ragazzi d'oggi non capiscono proprio la melodiosa bellezza della natura..."

McGrannit: "Mi ha chiesto a cosa serve l'incantesimo semicio? Oh, serve per riprodursi senza provare dolore..." "E a cosa serve il lapifors?" "Per uccidere una persona odiata, lo si trasforma in una bella lapide di marmo." "E Snufflifors?" "Serve per sniffare meglio... altre domande?"

Vitious: "Non dovete assolutamente confondere la bacchetta con qualcos'altro!"

Hagrid: "I ragni sono deliziose creature, dotate di meravigliosa pelliccia marrone e otto lucidi occhietti furbi. Signor Weasley, vuole provare a socializzare con uno di loro?" Ordina al ragno di avvicinarsi a Ron. Esso sviene. "Sono deliziosi anche i Weasley che svengono, hanno pelliccia rossa e due occhi da sogliola. La loro non intelligenza li pone al di sotto dei vermicoli, classificati mezzo X dal ministero della magia..."

Cooman: "Io veeedo... una sfera di cristallo, delle carte taroccate e una tazza da theeee." "Gulp... Io vedo una professoressa maniaca che sta per uccidermi con una cipolla!!!" "Oh, voglio solo farvi fritti, non abbbbiate paura..."

Vector: "L'aritmanzia serve per fare 1+1, chi sa quanto fa?" "Due?" "Esatto, bene, avete le conoscenze adatte, le lezioni sono terminate addio!"

Carrow: "I babbani sono deliziosi, dobbiamo diventare tutti loro amici, evviva!"

Bumb: "Per volare, andate sulla torre di astronomia e buttatevi da lì, saranno i più bei 20 secondi della vostra vita! Poi chiudete gli occhi e vedrete una lucina strana."

Ruf: "..........Mille anni fa, i miei parenti mi regalarono la mia prima bacchetta...." Passano 50 minuti ".....Venti anni dopo conobbi Martha, ci innamorammo, ci sposammo......" Passano altri 45 minuti ".........Siamo giunti al momento del mio divorzio, durante il quale........." Passano altri 50 minuti "......Ecco che compio 60 anni........." Passa altro tempo indefinito "....A 65 anni feci...." Passa altro tempo indefinito ".....E fu così che me che me ne andai dalla faccia della terra... HEY!!!! Cosa succede?" Al posto degli studenti c'erano sono 20 scheletri.

Ecco cosa succederebbe... speriamo che non succeda con i nostri professori a scuola!

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Capitolo 5
*** Colpo di scena (1) ***


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        5. Colpo di scena (1)


Cerimonia dello smistamento ad Hogwarts, nella Sala Grande gli studenti del primo anno uno alla volta si stavano facendo smistare nelle quattro casate dal cappello parlante. Era giunto il turno di Hermione.

"Granger Hermione Jane!" Disse la professoressa McGranitt tenendo in mano il cappello parlante.

"Ecco, ci siamo!!!" Disse Hermione a se stessa tutta tremante dall'emozione.

Deglutì faticosamente e si avvio con passo indeciso verso lo sgabello posto al centro della Sala Grande. Tra pochi minuti il cappello l'avrebbe smistata in una delle casate, decidendo così come e con chi avrebbe passato i suoi prossimi sette anni a scuola. Arrivò allo sgabello e si sedette sperando in bene, intanto che la professoressa McGranitt le posava sulla nuca il cappello parlante.

Il cappello pensò per uno, due, tre minuti, poi si rivolse direttamente alla ragazza.

"E' assai difficile questa decisione, hai una mente brillante, intelligente, per cui direi di smistarti in Corvonero, ma hai anche una forza di volontà e un coraggio enorme, per cui sono indeciso anche su Grifondoro..." Disse il cappello facendo un "Hmmm..." ogni dieci secondi.

Hermione sperava con tutto il suo cuore di essere smistata in Grifondoro e il cappello parlante lo aveva percepito.

"Vuoi essere smistata tra i Grifondoro?" Chiese ancora pensando. "Mmm... Grifondoro o Corvonero, Grifondoro o Corvonero... ragazzina, mi stai facendo venire il mal di testa... per cui, data la mia incapacità di decidere in questo momento, ti smisto in Serpeverde e non ne parliamo più. SERPEVERDE!" Proclamò ad alta voce.

Hermione rimase pietrificata per qualche secondo. La professoressa era già pronta a prendere il cappello quando Hermione si alzò si scattò arrabbiatissima. Prese il cappello e lo scaraventò violentemente per terra.

"AUCH!!!" Disse quest'ultimo dal dolore. "Brutta stronza, come ti permetti di trattarmi così?!?"

"Non è giusto che sia stata smistata tra i Serpeverde, tu brutto pezzo di stoffa marcia, fai schifo!!!" Disse Hermione urlando. "Ora..." Disse avvicinandosi a lui e prendendolo in mano. "O tu mi cambi la casata..." Disse guardandolo minacciosamente. "O ti faccio assaggiare questo accendino!" Disse tirando da una tasca un accendino babbano.

"Che roba è quella?" Chiese il cappello aggrottando le "sopracciglia".

"Oh, è un accendino, serve per bruciare cappelli inutili, come te!" Disse avvicinandolo alla punta del cappello ricattandolo. "Cambiami subito la casata!" Disse ringhiando.

Silente batteva le mani divertito. "Io punto sulla ragazzina, voi?" Chiese con un sorriso a trentadue denti. Tutti i professori lo guardavano con occhi assassini facendo capire a Silente tutto. "Oh, volevo dire... io punto sull'espulsione della ragazzina, voi?"

"ESPULSIONE?!?" Urlò Hermione scaraventando nuovamente il cappello per terra.

"RI-AUCH!" Disse quest'ultimo.

"Schifoso mago da quattro soldi" Disse Hermione puntando il dito su Silente. "Tu non oserai espellermi..." Disse con fare minaccioso "O ti faccio assaggiare la mia bacchetta!!!"

"Oh, la bacchetta, sì, la bacchetta!!!" Disse con occhi lucidi, ma accorgendosi che tutta la Sala lo stava guardando con la bocca che arrivava al pavimento decise di cambiare atteggiamento. "Oh... ehm... la bacchetta, tsk, la bacchetta, e chi ha paura della tua bacchetta, non sai chi sono io forse, sono Albus Silente, il mago più potente dell'epoca!" Disse alzando un braccio a mo' di riot.

"Oh, non sarai mai meglio di Voldemort" Disse Hermione roteando gli occhi.

Un "OHHHH!!" generale partì degli studenti ai tavoli e una serie di applausi da quello dei Serpeverde.

"Cosa? Hai nominato tu-sai-c..."

"Voldemort? Vi-o-elle-di-e-emme-o-erre-ti? Sì, e allora?!"

"ALLORA IO TI AMMAZZO!!! COME OSI PARAGONARMI A QUEL COSO SENZA NASO? AVADA KED..." Disse Silente alzandosi di scatto e sfoderando la sua bacchetta.

"STOOOOOOOP!!!!" Disse una voce all'improvviso. Una figura femminile comparve dal nulla davanti a Silente.

"E tu chi cazzo sei? Via brutta zoccola, stavo uccidendo Hemione!" Disse Silente irritato.

"Sono Joanne Rowling, colei che ti ha creato, babbo!" Disse lei irritata.

"Oh..." Disse Silente "Come no... e io sono babbo Natale" Vece con aria da snob.

"Ah sì, e come faccio a farti diventare nudo col solo pensiero?" Chiese lei vedendo Silente denudarsi all'improvviso mostrando le sue grazie al mondo intero.

"MA CHE..." Fece lui diventando rosso come un pomodoro.

"Bene Albus caro, collabora o faccio diventare ciò che diventerai nel mio sesto libro in anticipo, un cadavere!" Disse minacciosamente.

"O-ok..."

"NOOOO!!!" Disse un'altra voce dal nulla e sta volta comparve un ragazzo quindicenne davanti a Silente e la Rowling.

"E tu chi sei?" Chiese Joanne non ricordandosi di aver mai inserito il ragazzo apparsole davanti nei suoi libri.

"Sono harry96 e scusami cara, sono IO il capo qui, ora sparisci e fammi continuare in santa pace le mie assurde creazioni!"

"Ah, sei tu quindi che ultimamente stai rendendo la mia meravigliosa e sublime saga una raccolta di stupidi ed insensati racconti umilianti?"

"Esatto, ora sparisci!" Disse il ragazzo schioccando le dita. Con un PUFF, la Rowling sparì.

"Bene, possiamo continuare" Disse il ragazzo sparendo.

"Dove eravamo rimasti?" Chiese Silente. "Ah sì, AVADA KEDAVRA!"

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Capitolo 6
*** Confusione (3) ***


Screwball stories of Harry Potter's saga


6. Confusione (3)


A volte un po' di confusione può far scatenare un delirio. Cosa succederebbe se...

"Valorosi studenti delle scuole di magia e stregoneria di Hogwarts, di Durmstrang e di Beauxbatons, vi annuncio che il Ballo del Ceppo che si terrà la Vigilia di Natale, sarà particolare quest'anno..." Annunciò Silente con la sua forte voce "Le coppie verranno sorteggiate a caso, e ognuno di voi saprà chi sarà il vostro compagno, o compagna, solo il giorno stesso del ballo. Tutti avrete un compagno, nessuno escluso." Disse intanto che gli studenti iniziavano a vociare. "Niente polemiche! Ho deciso ciò, e ciò sarà fatto!"

Al Ballo del Ceppo...

"Buona sera a tutti gli studenti. Eccoci qui riuniti al Ballo del Ceppo." Disse Silente facendo un piccolo discorso introduttivo. "Sarete scalpitanti di sapere chi saranno i vostri compagni di danza vero? Beh, ognuno di voi riceverà una spilla con sopra scritto un numero. Dovrete cercare colui o colei che avrà il vostro stesso numero, e che sarà dunque il vostro accompagnatore o la vostra accompagnatrice."

E così tutti i numeri vennero assegnati.

"Che la festa abbia inizio! I primi a cercare i compagni saranno naturalmente i quattro partecipanti al torneo tremaghi!"

I quattro partecipanti, tra cui spiccava un nervosissimo Harry, iniziarono a trovare il partner.

"Chi è il numerò sessantà?" Chiese la signorina Delacour soavemente.

"IO, IO!" Disse Ron sbracciandosi.

"Oh, che schifò!" Disse la ragazza storcendo il naso.

"Oh, pirla! Non è il numero sessanta quello, hai messo la spilla al contrario, è il numero zero-nove!" Fece notare Ginny.

"Santo cielo Ginny, collabora un po'!" Disse Ron deluso.

"Sono io il sessanta!" Disse poi Goyle avvicinandosi velocemente alla sua dama.

Appena Goyle la tocco lei si mise a urlare imprecando in francese e un'ondata di studentesse di Beauxbaton, munite di ventagli, andarono a soccorrerla e scacciare il Serpeverde.

"Oh, hohoho..." Disse Silente ridendo sotto i baffi.

"Signor preside, il suo numero..." Disse un prefetto Tassorosso incaricato di consegnarli.

"Anch'io devo prenderlo?" Chiese lui con gli occhi spalancati.

"A quanto pare sì, tenga il suo numero. Novantasette." Disse dandogli la spilla.

"Chi sarebbe il novantasette?" Chiese guardandosi intorno.

"Io..." Disse Piton con voce lugubre.

"Oh, Piiiton!" Disse Silente con gli occhi lucidi.

"Stia lontano da me!" Disse invece il professore dai capelli nerissimi pronto a scappare nel caso l'avesse assalito.

Intanto gli altri tre protagonisti del ballo avevano trovato i loro partner.

"Oh Victor, sono io la numero trentadue!" Disse sbattendo le ciglia Lavanda Brown "Prevedo che saremo molto affiatati!" Disse lei con voce stridula.

"COSA?" Disse Hermione guardando Lavanda con Victor. "Ron... ma la Rowling non aveva scritto ciò!" Disse al ragazzo affianco.

Anche Cedric aveva trovato la sua damigella, ovvero una certa Bella Swan. "Che ci fai qui?!" Chiese lui spalancando gli occhi. "Oh, non sei felice di vedermi? Vaffanculo!" Disse lei andandosene dopo avergli dato una manata in fronte.

E Harry? Harry con chi è finito?

"Ehm... il numero ventidue? Chi è il numero ventidue?" Chiese cercando la compagna.

"Draco, TU hai il numero ventidue!" Disse Tiger urlando.

Intanto che Harry sveniva, anche gli altri studenti si trovarono i propri compagni.

Hermione-Fred (una coppia piuttosto normale)
Ginny-Cho (potete immaginarvi che scenate hanno fatto)
Luna-Neville (il destino...)
Ron-Nick Quasi Senza Testa (anche lui ha voluto partecipare)
Padma-Calì (il colmo)
Vitious-Maxime (la differenza di altezza era di centocinquantanove centimetri)
Sprite-"Malocchio" (l'occhio di malocchio [che stupida rima] per¨° era concentrato sulle beauxbaton)
Mirtilla-Basilisco (non chiedetemi il senso di questa cazzata)
Seamus-Pansy (non scorreva buon sangue)
Tiger-McGranitt (l'unico sfigato che fosse capitato con un professore)
eccetera-eccetera-eccetera... (non sono tre gemelli, significa "e così via" ;D )

eccetera...eccetera...eccetera...

Alcune statistiche:

-Numero di morti: 1 (Nick-quasi-senza-testa)
-Litri di vomito: 13,8
-Capelli strappati: 4893
-Insulti detti: 2803
-Urlo più stridulo: di Lavanda Brown, 1887Hz
-Bottiglie spaccate su una testa: 17
-Cervelli danneggiati: 89

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Capitolo 7
*** The Pottersimps (1) ***


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        7. The Pottersimps... (1)


"Harry, dove siamo finiti?" Chiese Hermione guardandosi intorno spaventata. "Questo posto non è Hogsmade!"

"Mi sto chiedendo la stessa cosa... chiediamo ad un passante..." Propose Harry osservando in giro.

"Ma sono tutti gialli! Mi fanno paura!" Disse di nuovo Hermione scrutandosi intorno per niente tranquilla. "E hanno tutti delle facce spaventose!" Puntualizzò guardando un uomo con la faccia quadrata, uno con il naso grande una mano ed uno con le rughe più profonde di quelle di un elefante.

"Io ho fame..." Disse Ron guardandosi intorno in cerca di un negozio di dolciumi o un pub.

"Ti sembra il momento di pensare al cibo?!" Chiese arrabbiata Hermione.

"Senti, io ho fame, andiamo da qualche parte a mangiare, ti prego!" Disse supplichevole Ron.

"E dove andiamo? Non conosciamo il posto, non sappiamo neanche se parlano la nostra lingua sti cosi! E ho l'impressione siano babbani." Disse la ragazza gesticolando nervosamente con le mani.

"Harry! Hai fame?" Chiese Ron guardandolo con uno sguardo che faceva intendere tutto.
Anche Hermione lo guardava, facendogli capire altrettante cose. Harry non sapendo cosa fare decise di fare la scelta più saggia per la sua pancia.

"Credo che con la pancia piena potremo svolgere le nostre "indagini" meglio, no?" 

Hermione lo guardò per un attimo con uno sguardo assassino mentre Ron sorrideva come una scimmia.

"Non vedo luoghi dove mangiare..." Disse Hermione con un pizzico di superiorità.

"A dir la verità c'è quel piccolo bar... "Taverna di Boe"... non sembra molto chic, ma almeno potremo mettere qualcosa sotto i denti..."

Hermione rassegnata seguì Harry e Ron ed entrò assieme a loro dentro il bar.

"Che posto lugubre..." Sussurrò Hermione guardandosi intorno.

"Dei clienti! Cosa desiderate, ragazzi?" Chiese il barista senza troppo entusiasmo intanto che chiacchierava con due uomini gialli, uno praticamente calvo ed uno con capelli castani, a dir poco obeso e con un viso cretino.

"Barney, sai che mia moglie è ingrassata di tre chili, deheehihohu..."

"Aaah seee... e com'è a letto ora? Non sarà maneggevole come prima."

"Naaa... nessun problema, deheghehehegheghe..."

Hermione guardava disgustata i due ubriaconi e sperava con tutto il cuore che i suoi "migliori" amici cambiassero in fretta idea.

"Ohi, vi volete sbrigare? Cosa volete ordinare?" Chiese innervosito il barista.

"Una burrobirra!" Disse stupidamente Ron.

"Burrobirra?! E che diamine è? Qui abbiamo solo la birra Duff!" Replicò il barista.

"La birra che?! Vabbeh, prendo quella..." Disse Ron guardando i suoi amici. Hermione scuoteva la testa sospirando metre Harry lo guardava come per dirgli "cretino, sono babbani!"

Appena Ron assaggiò la famosissima birra Duff lo sputò in faccia al barista. "Ma che schifo!!!" Il barista su di furie gli ne disse quattro, ma il peggio arrivò quando dovevano pagare il conto.

"Quattro dollari."

"Che?? Io ho solo galeoni!"

"Galeoni? E che diamine sono?!"

"Come che diamine sono?"

Da qui partì un'accesa discussione tra Ron ed il barista. Harry ed Hermione non riuscirono a fare niente. Alla fine venne chiamata la polizia perché "un tizio dai capelli rossi voleva truffare".

Dopo pochi minuti dalla porta entrò un agente di polizia, con una pancia da far invidia ad Hagrid. "Guaglio' Boe, ddove sono i vandali?"

Boe si diede una manata in fronte. "Secondo lei, commissario Winchester? Sono quei tre ragazzi dalla pelle di colore strano"

"Oh, il moro, il rosso e la castana, siete in arresto per truffa. Avete il diritto di restare in silenzio. Qualunque cosa direte verrà usato contro di voi, i vostri zii e i vostri nonni!" Disse indicando il trio.


"Ma che cazz..."

"Oòòòu, òòòu! BBiano con le pparole! Ora venite con me in commissariato senza discutere! E tu Simpesonn, che cosa guardi? Centri gualcosa in questa vicenda?"

Il calvo lo guardò per un attimo con i suoi occhi a palla, poi rispose in modo idiota. "Nooouu..."

"Ok, vieni ppure tu!" Disse il commissario indicando lui.

"D'oh!" Fu l'esclamazione dell'uomo dandosi una manata in fronte.

"Come facciamo a tirarci fuori da questa situazione?" Chiese Hermione sussurando. 

"Non lo so..." Disse Ron più spaventato di lei.

"Sei solo un idiota! E' colpa tua se..."

"Oòòu, che cosa vi state dicendo? Un complotto? Ora venite immediatamente con me, anche te Simpesonn, nce vedimmo Boe!"

E detto questo il commissario uscì dal bar con il trio e l'idiota mezzo ubriaco, un certo Homer Simpson.

Cosa faranno il trio per tirarsi fuori da questa situazione?







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