Genderbend: Kakei/Fem!Mizumachi; You’re a pirate!

<< Kake-i! Kake-i! Kake-i! >>
Kakei rimase come impassibile a quello stacchetto scatenato nel quale Mizumachi si stava cimentando sculettando qua e là senza ritegno. Certo non poteva negare di trovarla quasi piacevole, specie per il gonnellino che ondeggiava mostrando e non mostrando la sua biancheria nel goffo tentativo di fare il tifo.
Vedendolo come assente e disinteressato, la bionda gli si avvicinò, sospettosa.
<< Ma non sarà che sei gay o non ti funziona? >> domandò maliziosa.
Per tutta risposta le mani del linebacker le artigliarono i fianchi saldamente e i suoi occhi la investirono con la potenza di un’onda anomala.
La Moby Dick Anchor era una tecnica molto versatile, dopotutto.

Smut: Takami/Sakuraba; Snow Fairy (Funkist)

Col capo chino sul suo petto chiaro, Ichiro si beava dei sospiri di Haruto mentre gli faceva scorrere lungo l’addome, con estenuante lentezza, un cubetto ghiacciato. Il corpo accaldato del ricevitore accelerava il processo di scioglimento, mentre i suoi sospiri rochi malcelati, il suo viso arrossato e i capelli dorati scompigliati sul cuscino acceleravano l’erezione fra le sue gambe.
Takami dovette togliere gli occhiali, appannati dal fiato bollente scaturito dalle labbra infuocate della fragile  fata tentatrice che si contorceva sotto il suo corpo invocando il suo nome, artigliandogli le spalle ed supplicando per ricevere ancora di più. Incantato dalla nenia dei suoi sospiri, sospinse in lui più e più volte la sua asta turgida. Incatenato da quell’anello di carne e muscoli e imprigionato in quell’antro bollente si lasciò rapire, violentare, dal piacere che s’inerpicava dal basso ventre sino al cervello, fino a farlo esplodere in un devastante orgasmo.

Note: ovviamente è ambientata in qualche parte della storia in cui Haruto non ha cambiato il taglio di capelli e sembra un pulcino U_U Non ce lo faccio Ichiro così pervertito, ma si sa, in camera da letto siamo tutti porcellini U_U
Se per smut s'intendono storie zozze all'ennesima potenza... io non  ne sono capace Q_Q  credo... potrei sempre rifarmi con la Rui/Juu che sto cercando di scrivere, se riuscissi ad abbandonare il mio lato "dolce" una volta tanto XD

Note: Dunque, qui siamo alle solite: Hiruma è un demone malvagio che ha conquistato il mondo, mentre Shozo... lui è solo un uomo, forse un bandito o un ladro, un poveraccio, insomma. E lo so che sono cattiva U_U

Au: Hiruma/Togano;  Die with your boots on (Sonata Arctica)

Se devi morire, fallo come si deve.
Sarebbe morto.
Combatti.
Non avrebbe mai più ritratto le ragazze del bordello.
Combatti!
Non avrebbe mai potuto dichiararsi alla piccola Suzuna.
Il demone sorrise maligno.
Strinse i pugni, era come un suicidio assistito, ma, d’altro canto, sarebbe comunque morto.
Solo.
Perché loro non c’erano più.
Koji non si era neppure reso conto di quanto accadeva e Kazuki… l’aveva ucciso con le sue mani.
-Non morire così…- aveva sussurrato prima che la lama affondasse gelida nel suo cuore. Aveva chiuso i loro occhi come ultimo gesto dell’amicizia profonda che li legava.
Non morire così.
Non morire come spazzatura.
-Io non sono spazzatura.- disse fra i denti.
Ancora pochi passi alla morte certa.
Avrebbe voluto strappargli la testa dal collo, ma chi poteva anche solo osare sfiorare il Gran Demone Hiruma, arciduca degli inferi? Quando i suoi occhi incrociarono quegli smeraldi affilati, il pensiero che il suo teschio avrebbe fatto parte del suo scranno osseo divenne consapevolezza.