Discotaka

di EuphieKai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni ***
Capitolo 2: *** Una persona da rincontrare ***
Capitolo 3: *** La seconda occasione ***



Capitolo 1
*** Presentazioni ***


Chiuse la porta dietro di sé e si gettò sul divano per poi cominciare a bere la sua birra ghiacciata. 
“Sasuke,posso entrare?” chiese una voce femminile dall’altra parte della porta. 
Il ragazzo moro nemmeno rispose,si girò soltanto quando vide la porta aprirsi. 
“Perché non mi rispondi quando ti chiamo?Questo tuo comportamento verso di me proprio non l’accetto,eppure siamo fidanzati,non ricordi?” urlò disperata la ragazza. 
Il moro la guardò con indifferenza per poi sospirare e dire:“Noi non stiamo insieme,piantala Kurumi!Se lo faccio è solo perché sei la figlia del mio discografico e sfrutto la tua popolarità come attrice per emergere” rispose seccato il moro. 
La ragazza Kurumi,era la figlia del discografico del gruppo Discotaka che era formato da Sasuke voce e chitarrista,il batterista Jugo, la tastierista Karin e il sassofonista Suigetsu. 
Kurumi era una bella ragazza,alta,castana,occhi verdi,formosa e soprattutto famosa e ricca. 
Era molto gentile con tutta la band,soprattutto con Sasuke che lei amava profondamente,si erano messi insieme già da tempo,ma entrambi,soprattutto Kurumi,sapeva che Sasuke lo faceva solo per interesse perché lui era interessato agli uomini più che alle donne. 
Il gruppo Discotaka,si era formato qualche anno fa,ma non era riuscito ancora ad emergere del tutto in campo musicale,e quella poca popolarità che aveva il gruppo era grazie al fasullo fidanzamento di Sasuke con Kurumi. 
Sasuke,rispetto agli altri componenti,era un cattivo ragazzo, più volte era stato arrestato per la guida in stato di ebbrezza o per droga. 
Non aveva sentimenti buoni per nessuno,infatti il suo discografico Pain gli rimproverava che i testi delle sue canzoni mancavano di amore,quel amore che nessuno gli aveva mai dato. 
A cinque anni era stato abbandonato con il fratello Itachi e rinchiuso in una casa famiglia. 
Dopo qualche anno il fratello scappò lasciando Sasuke,per inseguire il suo sogno di diventare attore,quel gesto Sasuke non l’ha mai dimenticato e ha cominciato ad odiarlo perché sentii abbandonato per la seconda volta dal suo amato fratello. 
Sasuke cercava amore tra i suoi amici,tra le loro lenzuola più precisamente,era stato anche con Jugo e Suigetsu,membri del suo gruppo,ma non si era mai innamorato di nessuno. 
In verità Sasuke aveva paura di soffrire. 
Sentirsi amato e apprezzato era tutto quello che voleva,per questo cantava. 
Chi lo conosceva lo considerava un ragazzo freddo e menefreghista che si infila nel letto del primo che passa senza tener conto dei sentimenti degli altri. Invece non era così,lo sapevano benissimo i suoi amici,nonché componenti della sua band. 
 
“Sasuke dove stai andando?Ti sei dimenticato che abbiamo una conferenza stampa per l’uscita del tuo nuovo cd?” le rimproverò Kurumi 
“Sì,lo so. La cosa seccante è che devo fare il tuo fidanzato davanti a tutti e non mi va. Sono sicuro che neanche questo cd venderà” rispose Sasuke. 
“Sasuke come puoi dirmi questo?Io ti amo,voglio solo che tu … sia solo mio,non puoi neanche immaginare del dolore che provo quando,ogni volta che entro nel tuo appartamento,ti vedo a letto con qualche uomo”
“E tu non entrare se ti fa schifo!Non ho mai detto di amarti,quindi è meglio che mi scordi,dolcezza!” rispose quasi arrabbiato lui,sbattendo la porta dietro di lui. 
“Ti odio quando mi tratti così,ma prima o poi sarai mio,Sasuke” pensò Kurumi,guardando fuori la finestra i giornalisti che erano lì da ore. 
Sasuke andò a cercare Suigetsu,che trovò insieme a Jugo. 
Sasuke aprì la porta e con aria interrogativa disse “Che diavolo state facendo,eh?”. 
La scena,infatti,era alquanto equivoca:Suigetsu era sopra Jugo che era pieno di graffi. 
“Volevamo farlo con trasgressione!” rispose Suigetsu che non ebbe il tempo di finire che Jugo gli diede uno schiaffo dietro la testa “E va bene!Stiamo litigando perché voglio Sally?”. 
“state litigando per una donna,ma non eravate gay?” domandò Sasuke. 
“Noi non siamo gay!Andiamo con chi ci pare …“rispose subito Jugo “e comunque Sally non è una ragazza,è lei”disse,alzando il braccio verso l’alto. 
“Fatemi capire:state litigando per un orsetto di peluche?“la faccia di Sasuke appariva più sconvolta che mai. 
“Attento a come parli:Sally non è solo un orsetto di peluche,senza di lei non mi addormento mai”rispose Jugo con le lacrime agli occhi stringendosi l’orsetto. 
“Questo orsetto lo ha gettato una fan sul palco,ed era per me,ma Jugo se ne è appropriato ingiustamente” urlò Suigetsu. 
“io me ne sarei appropriato ingiustamente?Ho raccolto per primo Sally quindi è mia!!”
“Tua?Dammela mr. Muscolo!”
“Come ti permetti grissino?” 
“Ripetilo se ne hai il coraggio mamozzo pel di carota!”
“Mamo che?Brutta anguilla”
Cominciarono,anzi no, ricominciarono a litigare di nuovo. 
“Comunque Suigetsu il tuo basso è stato riparato” disse Sasuke chiudendo la porta,lasciando che quei due si azzannassero. 
Sasuke si avviò verso la stanza,dove lo aspettavano i giornalisti,quando lo vide il suo agente,che era in compagnia del suo segretario. 
“Sasuke!“lo chiamò l’agente. 
“oh,Orochimaru sei tu,e c’anche Kabuto”li salutò Sasuke 
“Sasuke i giornalisti stanno cercano te e Kurumi,quando volete farvi vedere?”
“Ascolta Orochimaru,mi sono stancato di questa idea di farmi vedere con lei,piantiamola con questa commedia solo per vendere qualche stupido cd!!” rispose irritato Sasuke. 
“Devi farlo invece!Aspetta soltanto di diventare famoso,poi potrai lasciarla.Cerca di capire!Kurumi  è una carta importante per arrivare al successo” cercò di calmare Sasuke. 
“Non ti garantisco niente!!“rispose Sasuke andandosene. 
Sasuke fece la conferenza stampa con i giornalisti e finse di essere il fidanzato di Kurumi,anche se la sua faccia era nera per la rabbia,e una volta finita la rivoltante scena,Sasuke se ne andò via di corsa. 
Kurumi era ancora lì che salutava i giornalisti e faceva foto. 
 
Intanto il discografico Pain aveva fatto chiamare Karin e le aveva detto una notizia alquanto grandiosa.  
Karin, felice come una Pasqua,chiamò al telefono Sasuke. 
Il telefono squillò più volte … ma senza risposta. 
Il telefono di Sasuke era chissà in quale posto sperduto … 
Karin decise di domandare in giro,qualcuno avrà mai visto Sasuke? 
L’ultima che lo aveva visto era proprio Kurumi che le riferì che se ne era andato arrabbiato 
dalla conferenza stampa con i giornalisti. 
Karin corse verso l’uscita secondaria,quando lo vide che usciva, e felicissima gli urlò “Ci hanno proposto di fare delle serate nel locale più alla moda di Konoha,il S&I Fashion Night Club!”
A Sasuke brillarono gli occhi:finalmente l’onda del successo si era fatta avanti … 
 

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Capitolo 2
*** Una persona da rincontrare ***


I Discotaka erano riusciti,finalmente, ad avere una serata in un locale di Konoha, non in uno qualsiasi ma il più famoso del Paese del Fuoco. 
La notizia aveva rallegrato, oltre i componenti del gruppo, anche il loro agente Orochimaru che da quando l’aveva saputo si era messo a ballare la macarena con Kabuto, con lo stereo a tutto volume. 
“Fino a quando dovremo sopportare questa lunga agonia?” disse Suigetsu a Jugo. 
“Fino a quando non si romperà lo stereo”
“Beh,se è lo stereo il problema ci posso pensare io!”
“Che intenzioni hai di fare Suigetsu?”
Suigetsu si alzò dal divano, prese una mazza da golf  “E quella da dove l’hai presa?” gli domandò Jugo “Al discount, era l’omaggio del tuo pigiamino di Winnie the Poo” 
“Strano come omaggio … non bisognava prendere due pigiami per avere l’omaggio?” 
“Infatti ne ho presi due, a te quello giallo con Winnie e io quello rosa con le principesse”
“Tu?Pigiama rosa?Con le principesse?Non ti facevo così romantico!” disse Jugo facendo gli occhioni teneri. 
“Ehi,vacci piano!Se proprio lo vuoi sapere, io sono il fondatore del loro fan club su internet.Bada bene a non dirlo a nessuno altrimenti metterò in pratica i miei poteri di anguilla, intesi?” disse guardando l’amico con lo sguardo di Terminator. 
Così Suigetsu, dopo aver confessato quell’orribile segreto, sperò che quel tontolone di Jugo non lo raccontasse, che figura ci avrebbe fatto il suo orgoglio? “Sono stato proprio bravo nella parte di Terminator”pensò prima di aprire la porta della stanza di Orochimaru. 
Orochimaru e Kabuto erano così presi nel ballare la macarena, che nemmeno si accorsero di Suigetsu. 
Suigetsu guardò la scena per poi commentare “che schifo, ma chi li ha inventati”; più schifato che mai, salutò lo stereo e cominciò la sua distruzione. 
Lo stereo si ruppe di brutto … ma Orochimaru e Kabuto continuarono a ballare senza musica. 
Suigetsu esclamò “Ma da quale paese provengono, mi fanno quasi paura!”. 
Stava per svignarsela, quando Orochimaru lo chiamò “Non ti unisci a noi Suigetsu?Guarda che non sai cosa ti perdi!”
“Non mi perdo niente!”
“E chi te lo dice,su prova!” disse,questa volta Kabuto. 
Suigetsu, si mise anche lui a ballare la macarena “E’ fichissimo!”. 
Dopo un’po’ Jugo andò a cercare Suigetsu, e anche lui su richiesta di quest’ultimo cominciò a ballare. 
In quella stanza entrarono anche Karin, Pain, Kurumi e anche un cane, un gatto, un uccello … tutti a ballare la macarena. 
Sasuke, non vedendo nessuno lì andò a cercare, qualcuno non contagiato doveva pur esserci! 
Arrivò anche Sasuke nella stanza della macarena. 
“Unisciti a noi Sasu,non sai che ti perdi!” lo incoraggiò Pain. 
“Preferisco morire” rispose seccato il moro. 
Sasuke si chiedeva dentro di sé da quale spirito malvagio fossero posseduti tutti, e si fece il più lontano possibile perché non voleva essere contagiato. 
Mentre li guardava gli venne un’idea geniale, e con il disgusto che vedeva in quella scena raccapricciante, urlò “Non temete, vi salverò” . 
Tutti si bloccarono, da quando era diventato un super eroe? 
“E’ lo spirito della macarena!Dobbiamo farla più spesso ragazzi!” esclamò Orochimaru, per poi riprendere a ballare con gli altri.  
Mentre correva arrivò ad una conclusione: chiamare il mago do nascimento, per scacciare il demonio. 
Prese il telefonino e lo chiamò “Mago, mi serve il tuo aiuto:lo spirito macareno si sta impossessando dei nostri corpi,mi aiuti!”  
“Ti aiuterò, per scacciarlo devi …” 
“Per cacciarlo devo,cosa?Me lo dica” 
“Per scacciarlo devi … prima darmi 100 000 euro altrimenti cucù>> 
“Ma che razza di mago sei!Io sono in pericolo di vita!Almeno prima togli lo spirito e poi vediamo …”
“Ma quale vediamo!Caccia i soldi”
“Mi sta minacciando?Lo sa che il mago di Aladdin è più buono di lei ed è anche più simpatico!Imbroglione” 
“Come ti permetti di chiamarmi imbroglione!Ma ti sei visto tu che fai tanto la vittima?”
“Come ti permetti,io non faccio la vittima!Lei è un imbroglione che si frega anche i soldi delle vecchie!Ma chi me lo ha fatto fare di chiamarla!” Sasuke attaccò con rabbia la telefonata. 
E ora?lo spirito macareno si sarebbe impossessato anche di lui <> urlò Sasuke nel giardino, il postino Pat, che stava consegnando la posta ad una signora di fronte a lui, esclamò “E io che mi lamento del mio lavoro da postino, come sembra fare il cantante è molto peggio!”
Sasuke si sentì per la prima volta un idiota. 
Durante la giornata Sasuke si distese per terra e cominciò a pregare come un musulmano, nella speranza che Allah lo salvasse. 
Era calato il sole, Sasuke fece una cosa che entrò nella storia: entrò nella stanza indemoniata, se lo spirito si fosse impossessato di lui … pazienza, sarebbe diventato indemoniato anche lui. 
Sasuke era pronto: finalmente avrebbe aperto quella porta … con grande stupore notò che … erano tutti stesi sul pavimento che si massaggiavano da tutte le parti. 
“Non credevo che fosse così stressante ballare la macarena!” disse Jugo. 
“Sì ma ne è valsa la pena guardate come sono dimagrita!” disse guardandosi allo specchio Karin. 
 Sasuke,felice come non mai, urlò “Non siete indemoniati, non verrò contagiato!”
“E perché dovresti?”
“Credevo che ci fosse un qualche spirito … quindi non eravate posseduti?”
“No, ci siamo solo dati alla pazza gioia di ballare la macarena!”  rispose Orochimaru.  “Ragazzi, mi sbaglio o ci dimentichiamo qualcosa?”  disse Pain. 
“Il concerto, stasera dobbiamo suonare al S&I!” ricordò disperata Karin. 
 
I ragazzi corsero nel pulmino e si diressero verso Konoha, al loro primo concerto importante, non potevano fare tardi. 
Si ritrovavano, così,davanti all’uscita secondaria del locale che li stava aspettando. 
“E voi chi siete?” domandò una bodyguard bionda. 
Sasuke si tolse il paio di occhiali dai vetri scuri e rispose “Il gruppo Discotaka, ci lasci passare”
La bodyguard si spostò e disse: “Da questa parte ,anche se non mi sembrate cantanti”
“Cosa ha detto, Jugo!?!”  chiese Suigetsu. 
“Niente di che … ha detto che siamo bellissimi e che lei è una nostra fan” rispose Jugo. 
“Ah, io avevo capito male, sai non mi piace picchiare le donne …”
La bodyguard Temari guardò Suigetsu con l’aria di chi vuole spezzarti le gambe, ma gli ordini erano ordini e li lasciò passare senza fare nulla, fece solo uno sgambetto a Suigetsu … 
 
Ai Discotaka non sembrava vero: si sarebbero esibiti, per la prima volta, davanti a tantissime persone. 
Tanti ragazzi, provenienti da ogni parte del Paese del Fuoco, si trovavano lì per loro e aspettavano di vederli esibire dal vivo. 
I ragazzi si stavano dirigendo sul palco, quando qualcuno urtò Sasuke facendo rovesciare i bicchieri pieni di liquore. 
“Ehi, stai attento e guarda dove vai!” gli rimproverò Sasuke. 
Il cameriere si inginocchiò per terra e si portò una mano alla testa dolorante. 
“Ahi che male!” esclamò massaggiandosi la testa “O cavoli, si sono rovesciati tutti i bicchieri e adesso chi glielo dice” continuava il ragazzo. 
“Potresti almeno chiedere scusa, mi hai sporcato il mio nuovo vestito” disse Sasuke noncurante del ragazzo che si era fatto male. 
“Sasuke non è stata colpa sua,neanche tu l’hai visto!Perché invece di rimproverarlo, non lo aiuti a rialzarsi?” gli urlò da dietro Karin, che, come gli altri, era impaziente di arrivare sul palco per esibirsi. 
“E va bene!Certo che voi donne siete proprio fastidiose!” disse Sasuke girandosi verso Karin,  nel frattempo, allungò una mano per aiutare il cameriere ad alzarsi. “Contenta?” 
Il cameriere afferrò la mano di Sasuke e si tirò su, i loro sguardi si incrociarono per la prima volta … 
Sasuke arrossì specchiandosi negli occhi azzurri del cameriere, anche il cameriere arrossì appena vide Sasuke. 
“E … grazie” disse il cameriere per rompere il ghiaccio “Mi chiamo Naruto … Uzumaki Naruto!Mi dispiace per il tuo vestito” continuò il ragazzo allungando la mano in segno di saluto. 
Sasuke rimase immobile. 
Naruto lo guardò in modo strano. 
“Ah sì, piacere io sono Uchiha Sasuke, il leader dei Discotaka” 
“Ah, voi siete la band che deve esibirsi stasera?Vi chiedo ancora scusa non volevo farvi ritardare … adesso, però, mi sa che devo proprio sbrigarmi ho un sacco di lavoro da fare, non ho mai visto il locale così pieno per una band, quindi mi sa che c’è da lavorare il doppio!Ci vediamo!” salutò Naruto riprendendo il vassoio con i bicchieri. 
“Aspetta!” urlò Sasuke, ma il ragazzo già era andato via. 
Sasuke non aveva mai visto un ragazzo così bello come Naruto, voleva rivederlo … 
“Ehi Sasuke, abbiamo un concerto!” gli ricordo Suigetsu che, insieme agli altri membri, si era allontanato da Sasuke. “Arrivo!” disse, per poi raggiungerli. 
Sasuke si girò più volte indietro … . 
 
Salirono sul palco: tutto era pronto. 
Il gruppo fu accolto da numerosa urla di fan che erano lì solo per loro, per sentirli suonare. 
I Discotaka cominciarono con il loro pezzo, la maggior parte dei fan conosceva quasi tutte il testo, a nessuno del gruppo sembrava vero. 
Sasuke cantò divinamente, si sentì felice, per la prima volta in tutta la sua vita. 
Con lo sguardo cercò il cameriere, vedeva tanti volti, tranne il suo. 
Poi, quasi per caso, lo vide, era là alla sua destra. Stava servendo chissà quale bevanda, pregò mentalmente affinché si girasse verso di lui. 
Come se l’avesse sentito, Naruto si girò, guardò Sasuke … 
Sasuke chiuse gli occhi, si immaginò che fosse lì, in prima fila, tra la folla urlante. 
Aprì di nuovo gli occhi, guardò nello stesso posto, ma lui non c’era. 
 
Appena finito il concerto, Sasuke andò in camerino di corsa. 
“Ma cosa ti prende?” chiese Suigetsu. La sua domanda non ebbe risposta. 
“Ragazzi, avete fatto caso che si comporta in modo strano da quando siamo venuti?” questa volta a parlare fu Jugo. 
“Sì, il suo comportamento è strano … forse è spaventato da questo improvviso successo” disse Karin. 
“Sasuke?Spaventato?Non penso proprio” fu la risposta seccata del bassista. 
“Già, sono d’accordo con lui, questa volta hai sbagliato diagnosi Karin …” rispose il batterista allontanandosi insieme a Suigetsu. 
“Potrei sbagliarmi, ma … ehi, ragazzi dove siete andati?” si domandava Karin guardandosi attorno. 
Sasuke, arrivato in camerino, si sciacquò il viso e si stese sulla poltroncina blu. 
Dove era finito Naruto?Doveva cercarlo, il suo sguardo l’aveva rapito, voleva sapere qualcos’altro su di lui … doveva assolutamente parlargli. 
Usci dal camerino, Naruto lavorava in quel locale, quindi qualcuno doveva conoscerlo e dirgli dove lo poteva trovare. Sperava tanto di incontrare direttamente l’interessato … 
Così, si mescolò tra la folla che si divertiva, si avvicinò dove servivano le bevande, forse Naruto si trovava da quelle parti … 
Arrivò, dunque, allo ‘Shika-Shake’, dove servivano i cocktail. 
“Che seccatura, ma voi clienti non la smettete mai di ordinare?Non sarebbe maglio farsi una bella dormita a quest’ora?” ripeteva il barista a ogni cliente che ordinava. 
Con quell’aria seccata, serviva i clienti e chiamava i camerieri affinché portassero ai tavoli i cocktail richiesti. Lui conoscerà di certo Naruto …. 
“Mi scusi, lei conosce …” cominciò Sasuke. 
“Oh, avanti che cocktail devo prepararle?Che seccatura, ma a nessuno qui piace l’acqua!” lo interruppe il barista. 
“Non mi serve niente!” urlò Sasuke “Voglio sapere solo dove si trova …” 
“Ma perché non me lo ha detto subito che non voleva niente!?!Lei è uno di quelle persone che adoro a prescindere, chi non mi fa lavorare mi è simpatico a pelle,qui tutti mi dicono che devo sbrigarmi e fare presto,preferirei stare a casa a dormire a quest’ora invece di preparare i cocktail ... ” 
“Non me ne importa un fico secco che lei vuole dormire invece di lavorare, lei conosce un cameriere con gli occhi azzurri, capelli biondi che si  chiama …” 
“Shikamaru, ma ti sembra il caso di trattare così, un povero cucciolo abbandonato …” disse una ragazza con una lunga coda bionda che spuntò da dietro a Sasuke. 
“Io cucciolo abbandonato?” urlò arrabbiato Sasuke sbattendo un pugno sul tavolo scoppiando a piangere. 
“Vieni da Ino, cucciolo!” lo abbracciò la ragazza. 
Sasuke pianse come un bambino di un anno tra le braccia di Ino fino a quando … 
“Ino!Non posso lasciarti da sola nemmeno un attimo che ti appolipi al primo che passa!” era stata la voce di una ragazza con i capelli rosa a parlare. 
“Sakura c’è un malinteso …” si scusò Ino che cominciò a raccontargli tutto. 
“E’ così che stanno le cose?” urlò mettendo le mani sui fianchi. 
Shikamaru fece sì con la tasta e tremava …. 
“D’accordo se stanno così le cose … sei perdonata Ino!” disse per poi saltare al collo di Ino, le due ragazze si baciarono passionalmente … “Che schifo!” pensò il barista. 
“E’ mai possibile che tutte le ragazze carine sono tutte lesbiche!Meno male che io sono gay” pensò Sasuke guardandole per poi girarsi vedendo la faccia schifata di Shikamaru che aveva ripreso a fare uno dei suoi cocktail. 
Sasuke si alzò improvvisamente dallo sgabello e disse “potreste dirmi dove posso trovare il proprietario del locale devo parlargli …” 
“Il proprietario?” domandò Ino. 
“Sì proprio lui, devo chiedergli una cosa importante …” 
“Beh, se proprio lo vuoi sapere siamo noi due le proprietarie del locale; S&I se non ci hai fatto caso sono le iniziali dei nostri nomi: Sakura e Ino” spiegò Sakura.  
“Voi due?Beh allora voi potete dirmi dove posso trovare Naruto Uzumaki, il vostro cameriere” 
“Naruto, mi dispiace non lo conosciamo” disse Sakura “E non lavora qui” aggiunse Ino …
 
 
 
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La spazio ( abusivo) della scrittrice. 
Ringrazio tutti coloro che anno aggiunto la mia fic tra i preferite, le seguite e chi ha recensito il primo capitolo:Camiel, Mekbul, Kalla, nekogirl, Oichi, Ryanforever, GRAZIE MILLE! 
Vi chiedo umilmente scusa della parte iniziale: non so nemmeno io da dove mi sia uscito lo spirito macareno per poi arrivare al mago da nascimento, davvero scusatemi ...  
Credevo di postare il nuovo capitolo sabato o domenica, ma dato che sono riuscita a finirlo l'ho postato oggi. 
Lo shika-shake ho visto tempo fa un' immagine su internet e mi è piaciuta un sacco, così quando ho scritto il secondo capitolo l'ho aggiunto, anche se l'ho copiato ... 
Questo capitolo mi piace, non so perchè il primo non mi convinceva ... 
Spero che questo capitolo vi piaccia e che mi perdonerete per la parte ( assurda) iniziale. 
BUON EPIFANIA A TUTTI <3

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Capitolo 3
*** La seconda occasione ***


… “Impossibile: prima l’ho incontrato e mi ha detto che lavora qui” disse Sasuke ancora incredulo. 
“Conoscevi Naruto?Non ti ho mai visto da queste parti … ehi, aspetta ma tu sei il cantante dei Discotaka!” si ricordò Ino.  
“Sì, sono io” rispose Sasuke.
“Quindi è impossibile che tu lo conosca …” aggiunse Sakura con aria dubbiosa … 
“Allora voi lo conoscete … ditemi dove abita o dove posso trovarlo!” 
“Mi dispiace, credo che tu abbia capito male … andiamocene Ino” disse Sakura prima di sparire con la bionda. 
Sasuke non ci credeva: aveva visto Naruto che lavorava in questo locale, eppure com’era che nessuno lo conoscesse?Qui o erano tutti ubriacati, o c’era qualcosa sotto … 
 Si girò, guardò Shikamaru pulire dei bicchieri. 
Nessuno voleva dirgli di Naruto, non capiva il perché … 
Triste per non essere riuscito nel suo intento ritornò dai suoi amici che lo aspettavano fuori, pronti per ritornare a casa. 
Sasuke salì nel pullman, silenzioso e con la testa tra le nuvole. 
Guardava fuori dal finestrino, sperava di vederlo, ma quando furono lontano da Konoha fu assalito dai dubbi: e se si fosse immaginato tutto?No, non poteva essere, lui l’aveva visto, l’aveva guardato negli occhi, così belli e profondi … doveva parlarci, per dirgli cosa?Non lo sapeva, voleva rivederlo più di ogni altra cosa. 
Una volta tornato a casa si gettò pesantemente sul letto, si addormentò subito dopo.  
 
Intanto a Konoha … 
“Pronto, Naru sei tu?” diceva una voce femminile dall’altra parte del telefono. 
“Sì … oh, Sakura sei tu!E’ successo qualcosa?”rispose dall’altra parte della cornetta Naruto. 
“No, niente … tu piuttosto, come è andata?” 
“Sono riuscito a scappare appena in tempo grazie a te ed Ino, non saprei come ringraziarvi!” 
“Figurati, lo sai che puoi sempre contare su di noi.Ti serve un posto dove dormire?” 
“Sì, grazie Sakura, mica disturbo?” 
“No, certo che no, tu qui sei il benvenuto!Perché non vieni così parliamo da vicino” 
“Vengo subito, il tempo di salutare Gaara e sono lì da voi!”
“Allora ci vediamo qui!” con queste parole si interruppe la chiamata. 
Sakura si allacciò bene la vestaglia e si sedette davanti al camino con aria pensierosa, nei suoi pensieri c’era solo preoccupazione e un po’ di amarezza. 
Ino, non vedendola arrivare, si alzò dal letto e andò da Sakura. 
“Non vieni a dormire?” domandò la bionda. 
“Sto aspettando Naruto” rispose l’interessata. 
“Capisco … non essere preoccupata per lui, è sempre riuscito a cavarsela e poi ha tanti amici …” 
“Sì, hai ragione Ino, è proprio come hai detto tu. Non c’è ragione per cui mi preoccupi, anche se vorrei che non ci fosse questa situazione …” 
“Su, non preoccuparti!Le cose si aggiusteranno vedrai!Vuoi che cominci a preparare il letto per Naruto?” 
“Sì, grazie Ino, no so che cosa farei senza di te!” 
“Probabilmente nulla!”disse scherzando l’amica, prima di dirigersi a preparare la stanza degli ospiti. 
“Ho finito, la stanza per Naruto è preparata. Io vado a dormire, notte tesoro” la salutò Ino andando nella camera da letto dove dormiva con Sakura. 
Era passata più di un’ ora e di Naruto neanche l’ombra. 
Sakura era ancora lì che aspettava davanti al camino che cominciava lentamente a spegnersi. 
La sua preoccupazione aumentava sempre più. 
Si alzò da dove era seduta, afferrò il telefono e frettolosamente rifece quel numero, il numero di Naruto. 
Il telefono squillava, ma nessuno rispondeva … 
Si era, forse, dimenticato?Era rimasto con Gaara?Perché non l’aveva avvisata?E se … no, non poteva essere, Sakura cosse il capo, non voleva credere a quello che immaginava. 
Guardò l’orologio: era quasi l’una e mezza di notte. “Naruto, ma dove sei finito?” fu la domanda che Sakura ripeteva da quando aveva smetto di chiamarlo. 
E se avesse bisogno di lei? 
Si tolse la vestaglia di corsa, andò in camera da letto, si vestì con quello che trovò per primo nell’armadio: sarebbe uscita per cercare Naruto. 
Prima di uscire prese la giacca blu dall’appendiabiti, prese le chiavi e aprì la porta. 
Rimase sorpresa, quando nell’aprire la porta, si ritrovò Naruto pronto a premere il pulsante del campanello della porta. 
“N-Naruto … finalmente sei qui!” disse Sakura con le lacrime agli occhi, lo abbracciò energicamente: era contenta di vederlo sano e salvo “Perché sei venuto così tardi?Ho cominciato a credere che ti …” . 
“Sakura, quante volte di ho detto di non preoccuparti?Dai, entriamo!” disse sorridendo il biondo, che prendendo la mano di Sakura, entrò in casa. 
“Che bel calduccio!” esclamò Naruto posando il giubbino sull’appendiabiti, vicino a quello di Sakura. 
“Se venivi prima, avresti potuto mangiare il tuo adorato ramen!” gli disse Sakura accendendo la lampada. 
“Che peccato!” rispose il biondo ridendo portandosi, come d’abitudine, la mano dietro la testa. 
“Naruto tutto bene?” 
“Sì, ma ti prego, potremo parlare domani mattina?Ho un sonno tremendo” rispose sbadigliando. 
“Ok … Naruto, Ino ti ha preparato la stan …” Sakura non finì neanche di parlare, perché girandosi vide Naruto steso sul divano che dormiva; sorrise guardandolo e gli augurò buona notte sottovoce. 
Il mattino seguente Ino fu la prima ad alzarsi, aveva l’abitudine di preparare la colazione prima che si svegliasse Sakura, così da potergliela portare a letto. 
Il profumo del caffè, dei biscotti al cioccolato e delle fette biscottate alla marmellata fecero svegliare Naruto che, mezzo stordito, alzò il capo per poi rivolgersi a Ino “Ho fame, tanta fame!Portami qualcosa, tanto Sakura non mangerà tutta quella roba perché è sempre a dieta”. 
Ino, per niente sorpresa di vederlo dormire sul divano, avvicinò il vassoio con la colazione per Sakura. “Tieni prendi pure” 
“Grazie!Che aspetto delizioso hanno questi biscotti!” esclamò Naruto afferrando uno dei biscotti. 
“Basta così, la colazione è sempre quella di Sakura … vuoi lasciare il vassoio gentilmente?” diceva Ino tirando il vassoio dalla sua parte. 
“Solo questo … anche questo ha un aspetto delizioso” 
“Lascia Naruto, molla la presa!” 
Ino tirava il vassoio da un lato, Naruto dall’altro e la colazione, o meglio quello che ne rimaneva, finì addosso alla povera Sakura che si era svegliata per le urla di Ino. 
“Questa si che è una buona giornata, non potevo desiderare di meglio come risveglio!” disse la rosa mentre si toglieva di dosso, con un fazzoletto, la colazione. 
“Scusa tesoro!Se non fosse stata per questo biondo super affamato, tutto questo non sarebbe successo!” si precipitò da lei Ino con il sorriso sulle labbra. 
“Fa niente, tanto non avrei mangiato niente di quello che mi hai preparato, quindi meglio che l’abbia mangiato Naruto” 
Naruto sorrise e si stiracchiò sul divano. 
Quella mattina il sole brillava nel cielo, sembrava tutto tranquillo come l’espressione di Naruto che guardava  il cielo pensando chissà a cosa. 
Sakura e Ino si accorsero presto dell’espressione sognante del biondo. 
“Naruto, ti volevo parlare, potresti sederti un attimo qui?” lo invitò la rosa sedendosi al tavolo della cucina. 
“Sì, ma ti prego non guardarmi così, sembra che tu mi voglia raccontare un catastrofe!” rispose Naruto sorridendo mentre si avvicinava. 
“Che vuole quello dei Discotaka da te, non avrai mica combinato uno dei tuoi guai” esordì la rosa. 
“Ma no!Stai tranquilla gli ho solo rovesciato un bicchiere addosso prima che si esibisse!” 
“Ah solo … questo?” pensò Ino. 
“RAZZA DI IDIOTA! COME TI DEVO FAR CAPIRE CHE MENO TI FAI VEDERE E MEGLIO E’?E PER DI PIU’ CON IL TUO GESTO SCONSIDERATO MI FARAI PERDERE IL NOME DEL LOCALE, TI RENDI CONTO?” non si trattenne la rosa che afferrò il povero Naruto per la maglia. 
“Non preoccuparti gli ho chiesto scusa!” se la rise il biondo. 
“Sakura, su calmati un attimo, torna in te!” la calmò Ino. 
Sakura ritornò normale per la fortuna di tutti. 
Allora cominciò a raccontargli di Sasuke e tutto quello che fosse successo al locale. 
Naruto arrossì quando seppe di Sasuke e con imbarazzo cominciò a raccontare quello che fosse successo quando l’aveva incontrato. 
Era stranamente felice e sereno quando raccontava quell’attimo in cui il suo sguardo si era incrociato con quello del cantante tenebroso, anche se per pochi minuti, a Naruto sembrava di conoscerlo perfettamente. 
Le ragazze rimasero colpite dal suo racconto e notarono qualcosa di diverso in lui, non era più il ragazzo di prima, adesso i suoi meravigliosi occhi azzurri brillavano come non mai. 
Il cuore gli batteva, batteva forte, forte. 
Complici si guardarono negli occhi, sorrisero, certe cose le donne lo posso intuire dello sguardo, come l’amore, per esempio. 
Forse sì, era quello che brillava nei suoi occhi. 
Quella luce che brilla dentro di te quando ne parli. 
Il fuoco che ti riscalda dal freddo per paura di non essere compresi dagli altri, di non essere corrisposti dalla persona di cui si sta parlando. 
Era così il Naruto di adesso, semplicemente innamorato. 
Ino sorrise “Ti sei proprio innamorato del cantante!” 
“ … io cosa?Innamorato, ma state scherzando?” ribatté Naruto. 
“Stracotto, direi” aggiunse Sakura. 
“Voi d-dite?Beh … non mi lascia indifferente … ecco sì …  credo che voi abbiate ragione ”  
“Sì, abbiamo fatto centro!” si diedero il cinque le due ragazze per poi baciasi. 
Naruto abbassò lo sguardo con imbarazzo, non credeva che si sarebbe innamorato di nuovo. 
Ora voleva raggiungere Sasuke, forse lo stava cercando perché anche lui si era innamorato  o voleva fargliela pagare per avergli rovinato il vestito con quel cocktail? 
Certo che i vip non si fanno mancare le vendette sui poveri sfortunati camerieri e Sasuke non sembrava uno che ci passa sopra su certe cose. 
 Sui giornali c’erano le notizie della relazione di Sasuke con Kurumi, era, per questo,  sicuro che lui avesse provato, quella sera, le sue stesse emozioni? Non bastava altro che domandarglielo. E se avesse fatto la figura dell’idiota davanti a tutti? Era un rischio che doveva correre, non poteva starsene sempre con questo dubbio.
 
I tre ragazzi scesero giù al locale per cercare il numero dei Discotaka, li riavrebbero invitati al locale, la felicità di Naruto era molto importante per le due ragazze. 
Nella ricerca furono coinvolti “obbligatoriamente” anche Temari e Shikamaru che, sfortunatamente, passavano lì per caso. 
Sakura li aveva convinti dicendogli che, se si sarebbero rifiutati, sarebbero stati licenziati entrambi. 
L’avvertimento però fu solo per Shikamaru che maledisse la sveglia 15 789 volte, prima di cominciare a cercare il numero, dato che con Temari questi ricatti non funzionavano e anche perché, entrambe le ragazze avevano paura di lei. 
“Temari ti va gentilmente di aiutarci?” propose Ino. 
“Sì, tanto non ho nulla da fare” rispose. 
“Ma dove mi trovo?Qualche giorno mi ritroverò anche io a ballare sul palo della lap-dance se continuano a trattarmi così.Sono rovinato, che seccatura!” pensò Shikamaru vedendo la gentilezza con cui si rivolgevano a Temari le due ragazze. 
Aperto il locale, tutti cominciarono a cercare quel numero di telefono. 
Shikamaru aspettava il momento in cui era solo e nessuno lo guardasse per riposarsi su qualche sedia. 
“Che lavoro stancante, mi ci vuole una pausa se non voglio morire per il troppo lavoro!” diceva solo dopo 5 minuti di ricerca mentre si metteva comodo su una poltrona. 
Chiuse gli occhi per godersi quella tranquillità quando una voce lo spaventò. 
“SHIKAMARU STAI FACENDO QUELLO CHE TI HANNO DETTO DI FARE SAKURA E INO?” erano le urla di Temari. 
Lui ormai ci aveva fatto l’abitudine, anche quando parlavano normalmente  aveva quel tono di voce di una che ti vuole pestare a sangue. 
“Sì, sì” rispose Shikamaru rimettendosi nella posizione comoda di prima. 
“MA LO STAI  CERCANDO?” 
“Sì, sì” 
“NON STARAI MICA …” 
“Sì, sì” rispondeva sempre Shikamaru. 
“ … E’ COME PENSAVO: STAI POLTRENDO COME AL SOLITO, INVECE DI AIUTARCI! ” urlò furiosa Temari che diede un calcio forte, ma molto forte alla poltrona, facendo cadere Shikamaru che rotolò su tutto il pavimento. 
“LO SAPEVO SEI IL SOLITO SCANZAFATICHE!” 
“Temari ti posso spiegare! Giuro che quella posizione mi serviva per pensare su dove fosse il numero, credimi ti prego!” implorava mentre Temari più infuriata che mai lo trascinava per un orecchio. 
“Che seccatura queste donne, tutte uguali” 
“COSA HAI DETTO?” 
“Nulla” 
“Bene e ora vieni con me, cercherai il numero mentre ti sorveglio” 
“E tu che farai nel mentre?Mi aiuterai a cercare?” 
“No, cercherai da solo per punizione!”  
“Oh no, sono spacciato, che seccatura!” diceva il povero malcapitato mentre veniva trascinato dalla furia di Temari.  
 
Ino intanto aveva aperto tutti i cassetti dello studio in comune con Sakura che era nella stanza affianco. 
“Ma dove sarà finito?” pensava aprendo tutti i cassetti. 
Le ore passavano e nessuno aveva trovato il numero. 
Naruto ci era rimasto male, non avrebbe avuto l’occasione di rivederlo se il numero non usciva fuori. 
Era pomeriggio quando terminarono le ricerche. 
Avevano perso le speranze quando Shikamaru si ricordò dove fosse. 
“Il numero è nell’agenda sotto il bancone del bar” 
Sakura prese le chiavi, ritornò all’interno del locale, si precipitò sotto il bancone e trovò l’agenda. 
Nell’agenda c’era il numero del loro agente e della casa discografica, Naruto sorrise contento.
“A quanto pare anche Shikamaru ha una sua utilità nelle ricerche” disse. 
“Ma un semplice grazie proprio non potete dirlo?” 
“Ti ringrazio amico” lo ringraziò Naruto. 
“Figurati” 
“Come mai avevi tu il numero?” 
“Sai ho chiamato io  il gruppo dicendogli di venire, doveva farlo Ino, ma dato che non poteva ha chiesto a e di farlo. Una volta chiamati mi sono dimenticato di ridare l’agenda a Ino e così l’ho messa sotto il bancone,anche perché era il mio orario di lavoro” 
“Sì certo, il tuo orario di lavoro” si intromise Temari. 
“Eh va bene, era la mia pausa e volevo godermela al massimo” 
“Non ti smentisci mai, eh amico?” 
Ino intanto aveva preso il telefono e cominciò a digitare il numero del loro agente. 
Tutti misero l’orecchio vicino alla cornetta. 
Il telefono squillava e squillava …  
“Se attacca la segreteria siamo finiti” pensò lo scansafatiche.  
“Hai fatto bene il numero?” domandò Sakura. 
“Certo, ma adesso riprovo per sicurezza” 
Ino lentamente fece di nuovo il numero. 
A quel numero però non rispondeva nessuno … chissà cosa faceva Orochimaru, stava per caso ballando di nuovo la macarena, secondo voi?Oppure stava provando qualche altro ballo? Apro ufficialmente il televoto. 
Il numero dell’agente era ormai andato, così digitarono quello del loro discografico. 
A solo due squilli del telefono, rispose il discografico Pain. 
“Pronto chi è?” 
“Sono Ino, del locale S&I, si ricorda?” 
“Oh sì certo, ci sono problemi?” 
“Oh no affatto, anzi, dato che avevate avuto molto successo … la gente è rimasta contenta dell‘esibizione dei Discotaka e non solo loro … ” 
“Sbrigati Ino” diceva Sakura. 
“Faccio del mio meglio” le rispose. 
“Come ha detto signorina?” 
“Nulla, nulla … volevamo sapere se vorreste ritornare qui ,nel nostro locale, a fare un’altra serata, allora le va?” 
“Vediamo … il gruppo è molto impegnato ultimamente … mi faccia controllare … questa settimana no, la prossima sì …” 
“Evvai!” urlarono tutti dall’altra parte della cornetta, facendo perdere, momentaneamente, l’udito a Pain. 
“V-venerdì?” disse ancora sconvolto Pain. 
“Va benissimo, a venerdì!” 
 
“Questi giovani d’oggi sono proprio strani!” commentò il discografico attaccando la cornetta. 
Aggiunse sull’agenda, sotto venerdì 17, il nome del locale e si compiacque del successo del gruppo. 
Pensò anche a sua figlia Kurumi, lei sarà sicuramente felice per il suo Sasuke e ne godrà anche il suo successo di attrice. 
Si immaginò la figlia sposata, con il vestito bianco che andava all’altare, gli scesero le lacrime ad un pensiero del genere ma poi storse il naso quando vide lo sposo Sasuke. 
“Dovrò fare in modo di trovargli uno sposo più presentabile e gentile, quel tipo non lo voglio in famiglia, ma se lei lo ama …” pensava. 
Non che Sasuke gli fosse antipatico, ma sapeva che la relazione con la figlia era finta e che lui nemmeno l’amava, a malapena si ricordava il suo nome … 
Conosceva benissimo il passato di Sasuke, sapeva delle sue sofferenze, e si augurò che anche lui potesse conoscere che cos’è la vera felicità. 
Quella felicità poteva dargliela la figlia che lo amava molto, ma lui non l’ha mai apprezzata per tutto l’aiuto che gli ha dato … certo che i giovani d’oggi sono anche irriconoscenti … ma Pain pensò che doveva farsi da parte, i problemi di cuore della figlia doveva risolverseli da sola e non era colpa di nessuno se Sasuke non ricambiava … 
“Adesso pensiamo solo aumentare il loro successo su scala mondiale: questo sarà il nostro prossimo obbiettivo” commentò il discografico. 
Chiamò il loro agente su un numero privato, rispose però il suo assistente: Kabuto. 
Gli disse della telefonata di Ino e del suo progetto, Kabuto si rallegrò pensando al suo conto bancario espandersi. 
Non si preoccupò dell’opinione di Orochimaru e accettò l’idea di Pain senza pensarci due volte. 
La felicità di Kabuto si fece subito notare da Orochimaru e i componenti del gruppo che stavano ritornando da una pizzeria. 
“Ehi Jugo hai visto quanto era bella la cameriera bionda?” 
“Quale cameriera?” 
“Quella che ci ha servito la pizza”
“Ragazzi quello era un uomo se non l’avete visto!” ribatté Karin. 
“Un uomo … meglio!” esclamarono Jugo e Suigetsu. 
“Certo che qui è da manicomio …” 
Tutti discutevano tranne Sasuke che camminava dietro a tutti e ripensava a lui … 
“Come posso rivederlo?” si domandava. 
Il suo volto gli ritornava alla mente giorno e notte ormai … 
“Ragazzi, il discografico mi ha dato una notizia fantastica: vi hanno proposto un’altra serata al S&I e vogliamo fare sì che il vostro successo sia planetario …” cominciò Kabuto. 
“Un’altra serata in quel locale?Non possiamo andare da qualche altra parte, così giusto per vedere gente nuova …” lo interruppe Suigetsu. 
“Per me quel locale va benissimo!” rispose Sasuke, pensando che la fortuna stesse girando dalla sua parte. 
“Davvero Sasuke?Sì però non è abbastanza, ci serve di tutto per fare pubblicità al gruppo” disse il segretario. 
“Non basta la storia con Kurumi?” chiese Karin. 
“Non voglio farmi pubblicità così, voglio essere apprezzato per la mia musica non per il gossip che si fa su di me e adesso andiamo dentro!” rispose arrabbiato Sasuke. 
 
Sasuke si recò dal discografico che gli raccontò tutto. 
“Allora era tutto vero” commentò il cantante. 
“Certo cosa credevi che ti stessi prendendo in giro?”  rispose il discografico. 
“No, no era per esserne sicuro” 
Sasuke, contento perché avrebbe rivisto forse Naruto, uscì dalla stanza. 
L’atra volta il barista e le due proprietarie non gli avevano detto la verità e lui se ne era accorto. 
Voleva cercarlo, sapeva che lui si trovava lì e doveva parlargli assolutamente. 
A quel pensiero mandò al diavolo i giornalisti che riempivano le copertine dei giornali di gossip con la sua finta relazione con Kurumi e cercavano un scoop su di lui o gli altri membri. 
Certo che se anche il cameriere provava lo stesso per lui, i giornalisti avrebbero avuto uno scoop sensazionale e lui che voleva evitarli! 
Doveva tenere tutti lontano da i suoi sentimenti. 
Cosa fosse successo se in prima pagina vedesse la sua relazione con un cameriere?Avrebbe dovuto dire addio ai suoi fans, soprattutto ragazze, e al suo successo che ha desiderato a lungo? Sarebbe passato per bugiardo, avendo finto una relazione con Kurumi per tutto questo tempo? Non voleva pensare a tutto ciò, non adesso che gli sembrava che tutto stesse andando per il meglio. 
Mentre si dirigeva nel suo camerino, qualcuno gli saltò addosso e lo abbracciò. 
“Indovina chi sono?” 
Sasuke aveva perfettamente riconosciuto la voce femminile, anche se nella sua mente sperava che fosse qualcun altro … 
“Ciao Kurumi, sei tu” rispose tenebroso. 
“Così mi accogli dopo la notizia che abbiamo ricevuto tesoruccio?” 
“Tuo padre ti ha detto tutto” 
“Sì, dobbiamo farci più foto insieme così aumenteremo la pubblicità, possiamo fare delle interviste alla radio e chissà forse anche alla televisione, compagne pubblicitarie, servizi fotografici …” 
“Basta Kurumi, so che il mio successo è anche merito tuo, ma mi sono stancato di fare il tuo finto ragazzo e di continuare questa stupida commedia!”
“E’ così che mi sei riconoscente dopo tutto quello che ho fatto per te? Io ti amo saremmo benissimo insieme …” 
“Ma io non ti amo, è questo il punto! So quello che hai fatto per me, ma adesso basta! Sappi che qui le cosa cambieranno presto!”  rispose arrabbiato Sasuke prima di andarsene completamente.  
Kurumi non poteva credere alle parole di Sasuke, che cosa significavano in realtà? Doveva perdere tutte le speranze con lui? Sasuke era strano ultimamente … 
Lei era sicura di una cosa: se non voleva stare con lei, allora non doveva stare con nessuno. 
Sasuke era suo e nessuno poteva portarglielo via, si promise che avrebbe utilizzato qualsiasi metodo a sua disposizione e chi l’avesse ostacolata ne avrebbe pagato il prezzo … 
 
 

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