Sparda & Werewolf

di Bloody Wolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Prologo - Il Prescelto ***
Capitolo 2: *** Cap 1 Dante & Lady Un Nuovo Lavoro... ***
Capitolo 3: *** cap 2 Vergil L'inizio Del Ritorno ***
Capitolo 4: *** #3 The Whisper In The Dark ***
Capitolo 5: *** #4 Segreti & Misteri ***



Capitolo 1
*** 1 Prologo - Il Prescelto ***


Sparda And Werewolf 1 #1 Prologo - Il Prescelto...


L’inferno a volte è davvero noioso, essendo forte nessuno ti sfida, nessuno osa guardarti negli occhi e a volte cambiano strada perché ti temono, che eterna noia di posto...
Vi chiedere che accidenti ci faccio qui a raccontare di me, sinceramente non ne ho la più pallida idea, voglio solo raccontarvi la storia della mia vita…
Anzi no, vi annoiereste un casino quindi diciamo che non vi racconto nulla, solo che cosa sono perché in fondo io non so Chi sono…
Mi chiamo Liam, ho vent’anni, albino occhi dorati un fisico asciutto ma agile, sono alto 1.78 e che dirvi amo il nero.
Mi piace mettermi del trucco nero a volte e ho un piercing nella lingua e uno nell’anca, amo il dolore, amo la birra e soprattutto amo il Black Blood, la specialità degli inferi, un liquore denso contenente sangue di demone, erbe aromatiche, liquirizia e tante altre schifezze...
Mia madre era una puttana licantropo, mi ha abbandonato in un bosco, mi ha abbandonato all’oscurità sperando che io morissi ma ciò non è successo, anzi i lupi mi hanno preso con loro e mi hanno insegnato ad uccidere, a controllare il mio licantropismo e alla mia diciassettesima luna piena mi sono trasformato, un enorme lupo bianco con le capacità distruttive di un drago.
I lupi mi hanno insegnato ad abituarmi al dolore, a non mostrare le mie intenzione all’avversario, mi hanno insegnato ad uccidere senza che la preda se ne accorga.
Solo 7 anni fa me ne sono andato dal branco, me ne sono andato per non far rischiare al mio branco la morte, ebbene sì, la mia pelle vale più dei normali licantropi, si è scoperto che sono uno dei 10 grandi lupi, protettori della razza e licantropi puri, sembra quasi una barzelletta io nato per una nottata di sesso tra una puttana e un uomo qualsiasi, forse demone forse vampiro forse zombi, io sono uno dei pochi lupi che portano con se il patrimonio genetico più ricco dei licantropi.
Quando me ne sono andato il diavolo in persona m ha trovato e mi ha preso con se dicendomi che io sono il prescelto, a fare cosa non me lo vuole dire…
Ho scoperto così che ci sono due inferni, uno comandato da Mundus il figlio legittimo del diavolo e l’altro comandato dal diavolo, ho scoperto anche che Mundus vuole comandare l’umanità mentre il diavolo vuole stringere patti con la chiesa, vi sembrerà idiota e profano ma il diavolo è buono.
La mia missione è quella di aiutare il diavolo a creare un’alleanza, un patto come fece con Sparda anni addietro.
Giusto, tutti voi consocerete il Cavaliere Oscuro, colui che tradì Mundus e lo rinchiuse dentro ai suoi inferi, ebbene quell’uomo era amante del diavolo, vivevano insieme anche se Sparda aveva due gemelli, due fratelli divisi nella luce e nell’ombra.
Io sono nato l’anno in cui lui è morto, i sui gemellino avevano solo 5 anni, mi rincresce per loro anche se il diavolo crede che Sparda sia vivo, da qualche parte intrappolato da forti incantesimi demoniaci.
Il mio signore mi ha dato un compito, far rivivere Sparda, non ci sono quadri o immagini che lo ritraggono ma solo la sua seconda spada, la Yajik , una lunga spada forgiata da denti di drago.
Esco dal castello al trotto del mio cavallo nero.
 


Angolo Mio:
Questo è il prologo di una storia strana, un intreccio tra realtà e finzione, due mondi demoniaci, la terra ed infine la famiglia sparda.
che avrà a che fare questo prediletto con Sparda?
E i due gemelli?
Spero che vi piaccia...
grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono [spero che ci siano ^.^]
o mettono tra le preferite etc etc.
ciao ciao
Wolfy

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Capitolo 2
*** Cap 1 Dante & Lady Un Nuovo Lavoro... ***


Sparda And Werewolf 2 Eccoci qui con il primo capitolo di questa strana storia... Questo capitolo è in terza persona per via dei diversi tipi di ragionamenti e diversi personaggi... Qui ho tentato di far capire un pò la situazione, spero vi sia piaciuto...
Volevo dire anche che i riferimenti mitologici come licantropi e lupi mannari sono veri, tutti ricercati e controllati su Wikipedia U.U
Ringrazio tantissimo  Rakelle e MysticAsters spero in altri commenti positivi da altre persone...
Il prossimo capitolo vedrà come Vergil verrà coinvolto in questa faccenda sporca e per vedere il terzo figlio di sparda dovrete aspettare il terzo capitolo...
Allora sappiate che in futuro ci potrebbero essere scene tra dante e vergil o tra dante e lady o Vergil e Fran insomma non so, è ancora tutto da vedere... xD
bhe detto ciò vi lascio... un bacione Wolfy.



1# Dante & Lady... Un Nuovo lavoro…

L’albino se ne stava seduto in bilico sulla sua sedia, i piedi sul tavolo affianco alla foto della madre e al suo medaglione, una rivista, probabilmente porno, poggiata al petto stava aspettando il prossimo lavoro o meglio sperava che esso arrivasse…
Lady, la sua amica cacciatrice, era in cucina a cucinare qualcosa, i due litigavano lanciandosi sfrecciatine riguardanti i più piccoli difetti dell’altro. Se i mobili potessero parlare e muoversi li avrebbero già uccisi xD
_Dante! Sei un porco, nel tuo congelatore non c’è un pezzo di carne, non c’è ,latte, non c’è nulla!! E io che mangio?!
L’albino di nome Dante sbuffò e fece per ignorarla ma un cucchiaio gli fini in testa provocando lo sbilanciamento della sedia e logicamente delle caduta di Dante seguita da qualche imprecazione abbastanza colorita.
-Lady! Cazzo! Mi hai fatto cadere!
_così impari brutto zoticone!  Un giorno di questi ti uccido! Per fortuna gli albini sono rari!
-Perché?
_Perché se sono tutti come te il mondo andrebbe in malora!
La lite amichevole proseguì fin quando un’anziana signora entrò dalla porta dell’agenzia, il campanello tintinnò facendo fermare i due giovani.
Un’anziana signora entrò, aveva capelli grigi dalla vecchiaia legati in uno chinion, occhiali sul naso, un vestitino azzurro a fiori e una borsetta poggiata sull’avambraccio destro.
Dante vedendo la vecchia sospirò dicendo
-Il supermercato è dall’altra parte della strada Vecchia.
La signora continuò ad avanzare arrivando davanti al giovane albino
_Tu sei Dante, Dante Sparda giusto?
Dante annuì e la signora sorrise
_Giovanotto impertinente ho un lavoro per te…
 
Si erano seduti sul divano e Lady aveva preparato un tè, l’ anziana iniziò a raccontare:
_Dovete sapere giovani ragazzi che mio marito morì assieme a Sparda, tuo padre giovane Dante, combatterono fianco a fianco, erano amici fin da quando avevano pochi mesi di vita, erano due demoni complementari ma mio marito morì prima della grande impresa e quindi non viene ricordato… Quanto mi manca…
La donna prese un bel respiro e continuò il discorso
_… Dovete sapere che come tutti i morti per quella causa ci sono o meglio c’erano cimiteri apposta. Ebbene ora arriva la parte più bella, mio marito è stato sepolto nel Garden Gathe un cimitero che da 3 anni è stato sconsacrato dal papa, diceva che le anime sono anime anche per i demoni ma lui non consoce nulla del vostro lavoro. Ho paura per l’anima di mio marito, per favore uccidete quei demoni, vi scongiuro, se non ci sono vi pagherò comunque. Accettate?
Lady e Dante si guardarono e annuirono
_Si signora, salveremo l’anima di suo marito dai demoni parola di donna.
La signora se ne andò, non prima di avergli dato l’indirizzo e il recapito telefonico e il nome del defunto
_Lady, hai davvero intenzione di seguire le indicazioni di una vecchia magari pazza?
_Sì Dante, almeno lei paga!
Dante sospirò seguendo l’amica, erano le 5 di sera, decisero di dirigersi verso quel cimitero, era a pochi silometri dall’agenzia, dante lo conosceva bene, ci aveva combattuto le migliori battaglie della sua vita.
L’atmosfera era quella tipica di un cimitero: le lapidi per il tempo si erano interrate e i nomi sbiaditi, il cancello cigolava, gli alberi erano diventati secchi per colpa dei gas che i corpi in decomposizione emanavano, i muschi assieme all’odore di morte creavano un puzzo insopportabile e i gufi e alcuni corvi donavano un’aria misteriosa e spaventosa al posto.
Dante sospirò ormai abituato a quegli scenari e chiese:
-Io non sento e vedo demoni.
-Nemmeno io Dante ma cerchiamo.
Cercarono fin quando il cancello stridette e una donna fece la sua comparsa, doveva essere una vedova, era vestita con un lungo vestito nero, il velo a coprirle la visuale e un rosario in mano.
Camminò verso una lapide e si inginocchiò davanti piangendo.
La donna invoca il nome di un morto per alcuni minuti poi si ferma e nota i due giovani.
_Chi siete voi che osate entrare qui a quest’ ora? Forse Sangue misti o forse stregoni del tempo?
Dante la guardò e soffiò infastidito
_Come hai fatto a capire?
La donna rise sotto il velo per poi rispondere
_Questo cimitero permette solo ai sangue misto e agli umani l’accesso gli altri muoiono prima… Tu devi essere Dante, Dante Sparda il cacciatore rosso giusto?
Dante annuisce e ripensa agli scontri che aveva fatto su quella terra, erano tutti vampiri o zombi, nessun  demone… si riprese dai suoi pensieri quando la vedova ricominciò a parlare
_Giovane Dante, la vostra anima unita crea una sola esistenza ma tra voi un terzo figlio si unirà e solo allora il mondo demoniaco si fermerà guidato dal prescelto. Un antico rito tiene tuo padre prigioniero nell’oscurità…
Dante non ci aveva capito nulla solo l’ultima parte su suo padre
_Donna, mio padre è morto per proteggere l’umanità e anche mia madre!
_Ragazzo, il corpo di tuo padre è stato ritrovato? No. Nemmeno la sua anima è agli inferi pensa giovane Dante, per il rito serve una cosa, un particolare sangue, un sangue misto tra demoni e licantropi.
Dante prese l’amica per un braccio e la strattonò fuori da lì, quella donna è pazza continuava a pensare dante, Lady aveva ascoltato tutto con attenzione e decise di indagare all’oscuro di Dante.
La vecchia donna che aveva commissionato il caso aveva pagato ringraziandoli per il servizio e per fare un lavoro così nobile e diverso dai soliti impiegati.
Dante si sdraiò sul divano e si addormentò mentre Lady prese le sue armi e andò da una sua amica, Francesca, chiamata da tutti Fran.
Fran era una Efreet, conosciuti anche come Ifrit, spiriti del fuoco dall’innaturale bellezza e forza, molto saggi e molto schivi al contatto con gli umani.
Fran però era stata salvata da Lady e da allora erano diventate ottime amiche, la ragazza aveva sì e no 200 anni,sapeva molto cose sulla storia e sui riti magici.
Infatti appena Lady le raccontò cosa aveva detto la vedova lei negò
_Lady, ci consociamo da 5 anni, ti conosco, smettila di prendermi in giro… Non può esistere un incrocio tra demone e un lupo mannaro… Che io sappia.
_Fran è la verità, ha detto così, e ha parlato del prescelto… non so.
Fran si fece pensierosa e disse
_Andiamo in un posto, devo chiedere una precisazione.

Il bar in cui Fran aveva condotta lady era un posto sicuramente per non-umani
_Voglio Vedere Behemut, ora…
Il buttafuori entrò nel locale e dopo poco fece entrare le due ragazze
_Lady stammi vicino.
Camminarono fino ad arrivare ad un portone intarsiato di pietre preziose e teschi umani.
Dietro la porta c’era Behemut, il primo animale creato, forte fin troppo, antico come pochi.
Behemut come Fran si era abituato a stare tra gli umani quindi si era trasformato nella forma umana, era un ragazzo alto moro occhi verdi alto muscoloso e tatuato.
_Mia cara fran da quanto tempo che non ho il piacere di vedere il tuo corpo…
_Sempre molto romantico vero? Devo chiederti un favore. Un incrocio tra demone e licantropo  può esistere?
Behemut ci pensò e poi molto saggiamente espose ciò che aveva pensato
_Mia cara, dipende da cosa intendi tu per licantropo, sai, l’umanità di oggi considera un licantropo un essere senza cervello che si trasforma uccidendo e perdendo la ragione ma non è così… Il lupo mannaro è colui che perde la ragione al sorgere della luna piena mentre il licantropo vero e proprio si trasforma quando vuole e ragione con la propria testa. E comunque sia ho sentito solo di un caso di incrocio e non so che fine avesse fatto quel ragazzo.
Fran sorrise deridendo se stessa
_Vivere con gli umani e le loro tradizioni fa male al mio povero cervello e alla mia memoria. Grazie infinite.
_Nulla amore. E ora dimmi, a che ti serve questa informazione?
La ragazza presentò Lady all’essere mitologico che aveva di fronte e poi spiegò il  fatto narrato ore prima dall’amica.
_Capisco. Vedrò di sapere qualcosa, andrò negli inferi a chiedere informazioni, non ti preoccupare mio fiore. Ora andate la notte cala.

Le due amiche arrivarono all’agenzia Devil may cry verso le due di notte e Lady invitò l’amica a restare con lei a dormire.
Dante non era in casa, forse era andato in qualche pub per nudiste e spogliarelliste? Meglio avevano la casa libera per fare tutte quelle ricerche.


_Dante sparda giusto?
Un giovane gli si sedette accanto, era biondo e dai lineamenti femminili
Prima che il cacciatore rispondesse quello continuò
_Ho un caso per te, devi andartene all’inferno però, devi uccidere per me la corocotta del cimitero dove si presume ci sia tuo padre.
Dante esasperato se ne andò
“Perché in due giorni tutti continuano a parlare di mio padre? Perché!”
arrivò a casa e vide che con Lady c’era anche quella ragazza, quell’essere infernale… si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi, la malinconia lo prese di sprovvisto e dai suoi occhi calde lacrime rosse caddero, i pensieri che gli offuscavano la ragione erano la perdita del fratello accaduta solo 4 anni fa, rivedeva la caduta e conservava ancora il guanto, la morte della madre, sentiva ancora l’odore del sangue che colava dalle ferite della madre, la morte del padre, non aveva visto nulla della morte del padre ma gli mancava maledettamente tanto. Si sentiva solo, abbandonato a se stesso e allora decise, prese la scelta che gli cambiò la vita.  
Si alzò dal letto, erano le 4 del mattino andò in camera di Lady e la svegliò dicendole
_Io me ne vado agli inferi per un lavoro vieni con me?
Lady rimase con gli occhi assonnati e stordita per il sonno tirò l’amico sul letto assieme a Fran e dopo averlo picchiato lo obbligò a dormire.
_Notte.
_Notte.

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Capitolo 3
*** cap 2 Vergil L'inizio Del Ritorno ***


#2 vergil l'inizio del ritorno
#2  Vergil l’inizio del ritorno

Umiliazione. Sottomissione. Frustrazione.
Ecco cosa provava Vergil Sparda al cospetto di Mundus, solo quattro anni prima era stato sconfitto e preso come servo da mundus.
Aveva dovuto imparare  ad ubbidire ad ogni stupido ordine o capriccio del suo padrone. Da normale schiavo era passato a maggiordomo.
Ne aveva viste di tutti i colori, nel suo sguardo lo spirito di vendetta e di desiderio stavano morendo assieme al suo animo, già precedentemente corrotto…
Mundus rideva senza ritegno vedendolo ubbidire senza proteste, a dir la verità così era noioso, antipatico, non aveva nessuna soddisfazione personale nel sottomettere quell’impuro, quel mezzosangue...
Vergil stava diventando un automa, lui ordinava e lui eseguiva senza ribattere o sputare. Le catene che portava al collo gli erano state tolte e al posto di quelle solo un segno bluastro troneggiava sul collo del ragazzo.
Era tardi e Vergil era sdraiato sul suo letto rannicchiato in un angolino come per tentare di esternarsi da ciò che gli stava accadendo.
Chiudendo gli occhi vedeva sempre e solo l’omicidio della sua famiglia null’altro, ma quella sera era diversa, era speciale, vide la faccia del fratello piangere, una fitta al cuore e poi la voce di dante “Sei un guerriero, sei uno dei due figli di Sparda, tu mi hai insegnato a combattere e non ti permetterò di morire…” le tenebre lo accolsero lentamente tra le sue braccia.
_Mio signore si è addormentato…
_Prendetelo e portatelo nelle pianure, dategli solo la spada, null’altro.
Altri camerieri dopo averlo sedato lo presero di peso e, una volta caricato su di un cavallo, lo condussero inerme nella steppa.
Era una pianura abbastanza grande, ricca di animali e vegetali, l’unica cosa che mancava? Umani.
Lo misero a terra e se ne andarono ridendo.

Alcune ore dopo vergil si svegliò lì, in mezzo al nulla nudo solo con la sua amata Yamato. Non ci poteva credere, era libero? Poteva tornare a vivere normalmente? Non ci poteva credere…
-Dante…
sì, sarebbe tornato da dante, sarebbe rimasto vicino a lui, sarebbero stati gemelli finalmente.
 Dopo tanti anni di separazione finalmente potevano essere di nuovo fratelli.
Iniziò a correre, ma ben presto capì che era inutile, era troppo stanco e affamato per reagire, è notte e si accoccola vicino ad una roccia, trema e osserva il cielo, con Dante lo faceva spesso, le tenebre si impossessano nuovamente di lui.

-Madre madre, c’è un uomo qui!
Della gente accorre e vedendo quel fagotto di carne martoriata di lividi e cicatrici l’anziana del gruppo sveglia con delicatezza il giovane, decisa più che mai a portarlo con sé.
_Giovane albino svegliati.
Diceva la donna mentre vergil apriva gli occhi. La donna anziana lo osservò con dolcezza porgendogli dei vestiti e un pasto caldo. Vergil era stordito ma la fame e il pudore lo portarono e fidarsi, dopotutto anche lui era un demone, avrebbe fatto di tutti per raggiungere i suoi scopi e i suoi bisogni.
-Dove vai di bello ragazzo?
Vergil andò giù l’ultimo boccone di cibo e poi sospirò
-Nel mondo degli umani, devo cercare il mio gemello.
 L’anziana annuì sicura e prendendolo di fianco chiese al giovane che cosa gli era successo ma vergil per un primo momento non si lasciò scappare nulla fin quando la donna lo strinse a se con fare materno.
-Racconta giovane uomo.
 Vergil cedette
-Sono stato obbligato a fare da servo al diavolo, a Mundus, avevo cercato di sconfiggerlo ma non ci sono riuscito… Mi ha incastrato.
La donna dopo averlo ascoltato con pazienza sorrise e subito dopo sospirò.
-Quindi, se non sbaglio tu sei Vergil…
il diretto interessato annuì.
-Come conosci il mio nome donna?
-Facile, tuo padre è passato di qui anni prima ed io ricordo… Mi parlò dei gemelli e dell’umana Eva.
Vergil era sorpreso, erano passati più di 50 anni… E come faceva a ricordarsi così bene? La donnasi siede affianco a lui e parla
-Giovane guerriero noi siamo demoni ribelli… Vieni con noi verso la libertà?
-Non vi lasceranno mai passare dalle porte degli inferi.
La donna gli sorride
-tale padre tale figlio… ci sono due inferni, o meglio un unico mondo diviso in due… questo a cui tu ambivi e l’altro comandato dal vero diavolo…
Vergil non voleva credere alle fandonie di una vecchia pazza ma ciò che la donna disse dopo questo lo lasciò di stucco
-Devi sapere che tuo padre dopo aver sconfitto mundus è scappato, ha viaggiato con noi fin quando Mundus l’ ha trovato e lo ha portato via. Non sappiamo più nulla ma ciò che sappiamo per certo è il legame di sangue che unisce il Diavolo buono con Sparda. Fratelli o amanti non chiedere, non so.
Un silenzio imbarazzante calò tra loro
-Ed ora giovane in marcia!
Durante il cammino la donna parlò a vergil
-Il diavolo ci aiuterà, lui è buono, lui crede nell’amicizia e nell’amore tra umani e demoni, persino tra licantropi e vampiri…
Vergil pensò subito al fratello, doveva trovarlo e allearsi con lui, sì, doveva ammetterlo, era curioso di vedere se ciò che la vecchia aveva narrato era vero oppure erano baggianate… però in quel momento era troppo debole, non ci sarebbe riuscito
-Vecchia, dove sono le porte per il mondo terrestre?
-A poche ore di cammino, perché giovane?
-Torno da mio fratello.

Alcune ore dopo le grandi porte di marmo erano innanzi a lui, si stagliavano minacciose nella roccia e i suoi due guardiani troneggiavano seduti davanti a vergil
-Chi sei tu straniero che osa?
-Sono vergil, Vergil Sparda e voglio tornare da mio fratello gemello.
-Tu sei il figlio maggiore del traditore. Però è nostro diritto ucciderti per ciò che hai fatto ma… dopo aver discusso con tuo fratello ed essere quasi morto credo che ti lasceremo passare.
Per la prima volta vergil fu grato del gesto sconsiderato del fratello, aveva sfidato le due sfingi protettrici per quale motivo per andare a cercarlo? Non sapeva.
Passò il varco apertosi tra le due sfingi e si ritrovò nel mondo degli umani, il sole gli offuscò la vista e fu obbligato a chiuderli…
Proprio mentre la sua vista tornava qualcosa o meglio qualcuno gli cadde addosso cadendo dall’alto.
Era già pronto a sguainare yamato se non avesse visto quel mantello rosso, quei capelli bianchi e quegli occhi azzurri che ora erano piantati nei suoi, ghiaccio nel ghiaccio.
-Vergil……Vergil??… VERGIL!!!!
Dante era caduto su suo fratello gemello che ora che ci guardava meglio non era vestito come al suo solito anzi, era vestito di straci logori e marroni invece che la sua divisa che ottimizzava i suoi occhi color ghiaccio.
-Dante, che diavolo ci fai qui tu!!!!
-Tu che ci fai qui?
-Non sono fatti tuoi…
non poteva ammettere che era venuto a cercarlo solo per accertarsi di una cosa…
sarebbe stato prevedibile e insensato, non si adattava a lui.
-Dante, sei un cretino!
-Vergil vaffanculo!!!
-Come osi!
E da quelle parole nacque un battibecco divenuto poi lotta nel fango…
Fran e Lady si guardarono tra loro per poi guardare in basso dove c’era il loro amico insieme al gemello. Non solo dante era caduto da un piccolo dirupo ma ora voleva anche averla vinta dicendo che era stato vergil a farlo cadere…
Fran rise di gusto e insieme riuscì a fermare i due gemelli, li tirarono fuori dal fango e poi discussero
-Vergil, io sono fran una efreet, grazie ad un’anziana abbiamo scoperto che ci sono due differenti inferni… è vero?
-la cosa è buffa, sono venuto qui per chiederlo a voi…
Dante si era appolipato [avete presente i polipi come fanno con le prede? Ecco aveva fatto più o meno così… xD] al gemello.
-Lasciami !!!
-NO!
-Ti ho detto di lasciarmi!
-E io di ho detto di NO!!!!
-Ti uccido!!!
-Ti uccido anche io!!!
Lady dovette fare un immenso sforzo per non ucciderli entrambi…
Ma ce la fece, li riportò a casa tutti e due sani e salvi.




Angolino Autrice Strampalata:
allora ragazzi in questo cappy c'è un pò di movimento e spiega un pò la trama della storia...
ricordatevi bene i due inferni perchè poi ci saranno i colpi di scena... xD
se mi ricorderò di metterli...
ringrazio tantissimo le mie recensitrici, lettrici etc etc
va bè ora vado ad iniziare il cappy 3...
ciao ciao

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Capitolo 4
*** #3 The Whisper In The Dark ***


#3 Angolo autrice pazza:Eccomi di nuovo qui!!! In ritardo ma Here I Am!!!
Questo capitolo è un pò confusionario ma è un passaggio importante, nel prossimo capitolo ci sarà solo Liam... questo è un tutt'uno ed è per questo che ho messo i pensieri di liam in conrsivo.
che dirvi ancora??? Forse rimarrete un pò scioccati da ciò che dice el diablo a liam quando era piccolo riguardo Sparda.
bhe fatemi sapere ciò che ne pensate ciao ciao a tutti!!!!!!


#3 The Whisper In The Dark – il sussurro nell’oscurita'


Liam stava camminando per le strade trafficate della città, era notte fonda e solo qualche Escort girava lì in giro.
Doveva trovare quella statua il prima possibile, doveva recuperare la Yajik e tornare nel mondo demoniaco.
Sperava di non incontrare nessuno quella sera ma invece la fortuna non girava dalla sua parte, davanti a lui due ragazzi e due ragazze stavano camminando tranquilli verso di lui, un fatto in particolare attirò l’attenzione del Prescelto: la ragazza più alta, era un Efreet, che diavolo ci faceva in mezzo alla gente?
Alzò il cappuccio sembrando solo un viandante, preferì comunque attraversare la strada.
Mentre attraversava un cane vedendolo iniziò ad abbaiare e a ululare in una maniera diversa dal solito.
Fran si girò verso Liam e disse:
_Lady, si diceva di un prescelto giusto forse l’ ho trovato.
Iniziò a correre e raggiunse in poco tempo Liam che riuscì con agilità a schivare il colpo dello spirito.
_Sei tu il prescelto?
Chiese ancora la ragazza, Liam rispose solo con un flebile sussurro nella notte:
_Ciò che io sono non so, ciò che io non sono so…
detto ciò sparì nel vicolo
Fran si era bloccata sul posto, quelle parole gli rimbombavano in testa martellandola insistentemente, si girò verso i suoi amici e sorrise:
_Non era lui…
i quattro amici tornarono a casa non sapendo di aver appena lasciato indietro il fratello minore dei gemelli.


Liam arrivò alla statua distrusse le fondamenta di essa ed estrasse la spada in un panno rosso,
_…Il mantello di Sparda… La Yajik… Riusciremo a tirati fuori padre.
Detto ciò tornò sui suoi passi
Il portale si aprì e lui ci saltò dentro senza alcun timore.
Camminava per i corridoi bui, solo qualche piccola torcia di fuoco blu mostrava il cammino ai viaggiatori di quel luogo.
L’immenso portone di legno si aprì con un leggero cigolio.
_Diablo, ti ho portato ciò che desideravi…
_Perfetto figliolo, ora manca solo una cosa… i tuoi fratelli.
_Come farà a portarli qui?
_Facile… un patto è un patto… e poi mi basta che loro siano qua all’inferno non li voglio nel mio castello.
_Ok. Shala si occupererà di loro io vado a riposarmi un poco…
si congedò andando nella stanza da letto dove si addormentò…


_Lenti i ricordi tornano,
fanno riaffiorare memorie
dolci e tristi,
fanno sanguinare
ciò che si pensava chiuso,
fanno credere
in ciò che non si è mai creduto…
I miei sogni sono sempre gli stessi, rivedo sempre la mia vita ogni notte, a troppe persone la mia storia crea commozione ma io non voglio essere compatito, voglio solo vendicarmi…  Se lo desiderate ascoltatemi ma ciò che sentirete è passato, è parte di me e non lo posso cambiare…
Sparda, il Cavaliere Nero, esso era colui che ha permesso che io venissi al mondo, lui è mio padre, ma nei suoi confronti io non provo né ammirazione né odio forse solo distacco…
Shizu, Escort affamata di soldi e di fama, essa è colei che mi ha distrutto la vita mettendomi al mondo… Ebbene sì, nei suoi confronti provo odio, ribrezzo e repulsione.
Come vi avevo già accennato mia madre mi ha abbandonato quando sono nato, mi ha lasciato a morire in un bosco ma per fortuna i lupi mi hanno “adottato”, mi hanno cresciuto ed è grazie a loro se oggi sono così forte.
Quando avevo 7 anni una famiglia di boscaioli mi trovò e per tre anni vivemmo in modo tranquillo ma poi successe, la donna di casa si ammalò e morì nel giro di due settimane, avevo solo 10 anni quando quel porco iniziò ad abusare del mio corpo, di sfondarmi fin quando non si addormentava, era la cosa più umiliante che avessi mai provato…
Per un anno intero mi aveva distrutto sia nel fisico che nella psiche ma poi ero scappato, lo avevo ucciso lasciando i suoi figli nella città vicina…
L’odore del suo sangue vive ancora oggi in me, le sue urla le sue parole tutto mi fa ricordare la sua dolce morte fatta di sangue e torture…
Forse sono stato un pò troppo clemente ma torniamo a noi.
Dopo pochi mesi che lo avevo ucciso un signore mi si avvicinò, era alto, moro, occhi rosso sangue e la pelle olivastra, si presentò a me come El Diablo Perduto, mi offrì di lavorare con lui e io accettai.
Mi spiegò ciò che ero: il marchio sulla pelle dell’addome sinistra mi rendeva un suo discendente, un suo erede non di sangue ma di potere.
“Figliolo, devi sapere al mondo tutto è come una monete, ha due facce e l’ inferno non è da meno, tutti vedono il male, la morte, i demoni e il diavolo…
Esistono due inferi, il lato buono e il lato cattivo dominato da Mundus, uno spregevole demone della vendetta incrociato con qualche altro assurdo mostro, esso vuole solo una cosa, distruzione.
Vuole uccidere la gente, vuole sottometterli ma io no. Ti chiedo questo, aiutami a proteggerli.”
In quel momento lo pensavo uno stupido, uno sciocco ma poi scoprì che non era così… Lui era il conte Brian Jefferson,era il diavolo buono, colui che avrebbe portato la pace tra i due mondi mi spiegò cosa fece Sparda e poi me lo disse:
“Sparda è tuo padre… è stato un grande uomo, eravamo amici, ogni tanto anche intimi lo ammetto. E voglio ammettere anche che mi manca…voglio riportare con me, con te… ci staresti a crescere con me e diventare colui che riporterà una leggenda in vita?”
avevo accettato ed ora eccomi qua.
Non vi ho detto una cosa, mia madre qualche anno fa è venuta a trovarmi, solo perché io avevo potere, ero diventato qualcuno nella società dei demoni, l’ ho cacciata, l’ ho uccisa e mi sono vendicato per l’abbandono e per tutte le sofferenze legate ad esso.
Per trovare mio padre ho bisogno della sua seconda spada, che ho trovato, la presenza dei suoi due gemelli e soprattutto due oggetti antichi: una lacrima di sirena e una lacrima di drago.
Ora il sonno mi pervade, alle due lacrime ci penserò più in là ora come ora voglio solo dormire.

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Capitolo 5
*** #4 Segreti & Misteri ***


Angolo Dell'autrice...
Buon Sera! Vi Chiedo  perdon per il ritardo ma la mia testa bakata non aveva ispirazione e ora che ne ho un pò non riesco a fermarmi dallo scrivere.
Che dire di questo capitolo: Qui si inizia a vedere il succo del discorso, Liam, così si chiama il terzo figlio di Sparda, inizia ad apparire sempre più spesso ed ora forse nel prossimo capitolo si incontrano!!
xD Vogli oringraziare Rakelle e MysticAsters che m iseguono e recensiscono sempre! Grazie amiche!!!

Detto queste buona lettura!



Cap 4 – Segreti e Misteri

Corro per le praterie in sella al mio frisone nero, silenzioso, invisibile, mi fermo al limitar che divide la città dal mondo selvaggio, osservo silenzioso la città e mi avvio per le stradine in sella sempre al cavallo, il rumore dei suoi zoccoli sull’asfalto è l’unico rumore che squarcia la notte scura.
Dopo attente ricerche sulle lacrime di Drago ho scoperto che una di queste fragili e delicate lacrime è tenuta in gran segreto in una prigione in questa città chiamata Fortuna.
Sto per arrivare alla prigione e indosso la maschera per nascondere il mio volto, quando sulla strada un ragazzo albino sta uccidendo dei demoni di basso livello.
Perché sembra uno dei miei fratelli? Impressione forse…
Gli passo alle spalle ma lui mi guarda attento come un cacciatore fa con la sua preda.
Arrivo davanti alla prigione e chiedo di poter entrare e le grandi porte si aprono.
Sanno che devo arrivare perché semplice, stasera non devo uccidere, non devo fare nulla se non un semplice stupido scambio… che palle.
Scendo da cavallo e prendo la valigetta di soldi portandola in sala riunioni.
Non hanno nemmeno chiesto molto, anzi pochissimo, questa piccola pietra vale un casino se venduta al mercato nero ma visto che per loro è solo un diamante con sfumature blu, ci risparmiamo noi.
La ripongo all’interno dal taschino e saluto tutti con un leggero inchino.
Uscito da quel posto tolgo la maschera andando a sedermi su un golem del cimitero, accendo la sigaretta e fumo con estrema calma, sento una presenza, forse è il giovane albino di prima ma sentendo quanto è debole lo lascio stare.
Spero che se ne vada in fretta, odio essere osservato per molto.
Mi scatto e gli punto la spada alla gola mentre lui mi poggia la canna della sua pistola alla tempia, sto fermo immobile, tengo la sigaretta tra le labbra, giro lentamente la testa e lo guardo negli occhi, lui trema.
_Chi sei?
Mi chiede e io sorrido
_Chi lo sa… Forse un demone, forse un umano o forse nessuno dei due…
I miei occhi lo incuriosiscono e allo stesso tempo lo terrorizzano
_Hai paura?
_Io non ho paura!
_I tuoi occhi ti tradiscono. Chi sei?
_Io mi chiamo Nero, e sono un discendente di Sparda forse.
Il mio sorriso sparisce, avevo ragione, assomiglia ai miei fratelli.
_Bhe, forse anche io… Ma non dirlo a nessuno. Addio Sparda.
Rimane immobile come sbalordito, spero che torni a casa dai miei fratelli a dirglielo, che vengano negli inferi senza crearmi problemi e che stiamo allo regole ma mi sa che è impossibile.
_Come ti chiami!
Urla quando io sono a cavallo
_Liam.
Faccio camminare il cavallo con calma mentre mi allontano da quel posto dannato pieno di umani avidi e traditori.
Passo il portale e quando arrivo alla rocca El Diablo mi accoglie  prendendo con se la lacrima e una volta analizzata mi guarda negli occhi per poi dirmi:
_I tuoi fratelli verranno portati qui da Kaala, tu occupati della lacrima di sirena una volta che anche i medaglioni saranno stati presi partirai. Ti senti pronto per partire?
_Si Diablo… Però voglio che mi dici una cosa.
_Dimmi.
_Perché Lo rivuoi con te?
_Semplice… Ero un Guerriero come lui e gli devo un favore che ora non ti voglio dire. Comunque centra con il sesso.
_Siete due depravati?
_Sparisci demente! Sei proprio suo figlio!
_Ma che ho detto! Ahahahaha
Me ne vado ridendo, mi sdraio in camera mia e il mio cucciolo di giaguaro si sdraia sulla mia pancia
_Guarda che non sei proprio piccolo… pesi qualcosa anche tu.
Mi risponde con un miagolio soddisfatto.
Prendo dei libri e cercando scopro che una lacrima di sirena è nella città vicino a Fortuna, dove era apparsa la Temen-Nii-Gru, non poteva dirmelo prima che così non mi dovevo subire due volte il passaggio? Che noia!
 
Scendo per mangiare con la “famiglia” : Kaala è seduta tranquillamente in mezzo ai due generali, diciamo che io e lei siamo i due orfanelli della “casa” io sono ciò che sono e lei è figlia di un druido e di una maga e quindi ha immensi poteri.
E’ mora alta, un bel seno, un corpo ben equilibrato e soprattutto un’intelligenza molto sviluppata, diciamo che non è la solita sono bella ma stupida…
I due generali sono due persone completamente diverse tra loro:
Uno si considera un cavaliere in quanto più piccolo di corporatura dell’altro e anche più raffinato nell’uccidere demoni, l’altro è proprio un enorme titano, senza delicatezza, abbastanza bruttino e stupido.
E poi c’è il Diablo, un uomo alto, capelli nero pece, occhi rosso sangue, una bellezza divina e poteri abbastanza sconfinati.
L’unica cosa positiva è che è molto buono, non si arrabbia facilmente, ama scherzare e ridere.
_Kaala, io domani vado alla ricerca della lacrima di sirena tu quando parti per i miei fratelli?
_Io dicevo tra un paio di giorni… quando torni tu parto io tanto che fretta abbiamo?
_Stupida.
_Bada a come parli albino!
_E dovrei avere paura di una maghetta? Tutto fumo e niente arrosto!
Vedo il diavolo alzare gli occhi al cielo.
_Ragazzi sapete una cosa?
Io e lei ci guardiamo straniti
_Avete 25 anni e io volevo avere due figli come voi due non come Mundus.
Ci guardiamo capendo a ciò che allude
_Sparda mi ha sempre supportato e devo essere sincero Liam, Quella notte in cui tu sei stato concepito c’eravano sia io che tuo padre con quella donna schifosa.
_L’ho detto prima che siete due depravati xD
_E’ una cosa seria!!!
_Non mi importa nulla, io vivo il presente e se il mio passato si ripresenta a me non mi importa, guardo sempre in avanti.
_Bravo. Ora vai! Voglio quella lacrima e forse ti dirò cosa devo a Sparda.
_Non lo voglio sapere!
Il mattino dopo anche se presto parto e prima che sorga il sole sono nella cittadina della Temen-Nii-Gru.
Sprono il cavallo e metto la maschera assieme al cappello per non mostrare il mio volto a nessuno.
 
 
_Lady!! Esci da questo cazzo di bagno! Devo andare in bagno!
_Stai zitto Dante mi sto rilassando nella vasca da bagno!
_Bastarda!
_Ti voglio bene anche io Dante!
Me ne ritorno a letto che purtroppo ho dovuto condividere con il gemello.
_Vergil, alzati… Almeno tu!
_Stai zitto e vai a fare la spesa odioso fratello.
Sbuffo contrariato, perché tutti mi trattano male? Sono un bravo ragazzo io!
_E va bene che devo prendere?
_C’è la lista sul tavolo della cucina.
Scendo le scale mentre metto un maglione di lana sotto al cappotto, non fa caldissimo qui in questa cittadina sperduta nel nulla!
Non è neppure sorta l’alba ma alcuni negozi stanno già aprendo per fortuna.
E se andassi a fare un giro per il parco? Oppure nel bar delle cubiste? No, farò un giro qua intorno aspettando che apra il mio bar preferito per poter mangiare lo Strawberry Ice ^.^
Sento il fragore degli zoccoli di un cavallo e metto mano alle armi, vedo che infondo alla strada c’è un cavallo senza cavaliere.
Mi avvicino per capire cosa diavolo ci faccia lì un cavallo, considerando che siamo in una città ed è appena sorto il sole non mi quadra qualcosa.
Mi avvicino al cavallo e gli tocco il muso con dolcezza
_E tu che ci fai qui? Tutto solo? E’ pericoloso. Ci sono i demoni in questa città. Hai fame vero?
Una porta vicina si apre rivelando il cavaliere del cavallo, è mascherato e indossa un cappello e non posso guardarlo in faccia.
Si ferma a guardarmi per poi prendere le redini del cavallo e salirci con una maestria da professionista.
Spinge il cavallo al trotto fin quando va nel bosco.
Non ci capisco più niente.
Vado al negozio a comprare le cose che servono on quei pochi spiccioli che ho e poi torno a casa per raccontare cosa è successo ma…
_Nero che ci fai qui?
Nero è seduto nel mio salotto assieme a Fran, a Lady e un Vergil particolarmente arrabbiato.

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