Sparda & Werewolf di Bloody Wolf (/viewuser.php?uid=110694)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Prologo - Il Prescelto ***
Capitolo 2: *** Cap 1 Dante & Lady Un Nuovo Lavoro... ***
Capitolo 3: *** cap 2 Vergil L'inizio Del Ritorno ***
Capitolo 4: *** #3 The Whisper In The Dark ***
Capitolo 5: *** #4 Segreti & Misteri ***
Capitolo 1 *** 1 Prologo - Il Prescelto ***
Sparda And Werewolf 1
#1 Prologo - Il Prescelto...
L’inferno a volte
è davvero noioso, essendo forte nessuno ti sfida, nessuno osa
guardarti negli occhi e a volte cambiano strada perché ti
temono, che eterna noia di posto...
Vi chiedere che accidenti ci
faccio qui a raccontare di me, sinceramente non ne ho la più
pallida idea, voglio solo raccontarvi la storia della mia vita…
Anzi no, vi annoiereste un
casino quindi diciamo che non vi racconto nulla, solo che cosa sono
perché in fondo io non so Chi sono…
Mi chiamo Liam, ho vent’anni, albino occhi dorati un fisico asciutto ma agile, sono alto 1.78 e che dirvi amo il nero.
Mi piace mettermi del trucco
nero a volte e ho un piercing nella lingua e uno nell’anca, amo
il dolore, amo la birra e soprattutto amo il Black Blood, la
specialità degli inferi, un liquore denso contenente sangue di
demone, erbe aromatiche, liquirizia e tante altre schifezze...
Mia madre era una puttana
licantropo, mi ha abbandonato in un bosco, mi ha abbandonato
all’oscurità sperando che io morissi ma ciò non
è successo, anzi i lupi mi hanno preso con loro e mi hanno
insegnato ad uccidere, a controllare il mio licantropismo e alla mia
diciassettesima luna piena mi sono trasformato, un enorme lupo bianco
con le capacità distruttive di un drago.
I lupi mi hanno insegnato ad
abituarmi al dolore, a non mostrare le mie intenzione
all’avversario, mi hanno insegnato ad uccidere senza che la preda
se ne accorga.
Solo 7 anni fa me ne sono
andato dal branco, me ne sono andato per non far rischiare al mio
branco la morte, ebbene sì, la mia pelle vale più dei
normali licantropi, si è scoperto che sono uno dei 10 grandi
lupi, protettori della razza e licantropi puri, sembra quasi una
barzelletta io nato per una nottata di sesso tra una puttana e un uomo
qualsiasi, forse demone forse vampiro forse zombi, io sono uno dei
pochi lupi che portano con se il patrimonio genetico più ricco
dei licantropi.
Quando me ne sono andato il
diavolo in persona m ha trovato e mi ha preso con se dicendomi che io
sono il prescelto, a fare cosa non me lo vuole dire…
Ho scoperto così che ci
sono due inferni, uno comandato da Mundus il figlio legittimo del
diavolo e l’altro comandato dal diavolo, ho scoperto anche che
Mundus vuole comandare l’umanità mentre il diavolo vuole
stringere patti con la chiesa, vi sembrerà idiota e profano ma
il diavolo è buono.
La mia missione è quella di aiutare il diavolo a creare un’alleanza, un patto come fece con Sparda anni addietro.
Giusto, tutti voi consocerete
il Cavaliere Oscuro, colui che tradì Mundus e lo rinchiuse
dentro ai suoi inferi, ebbene quell’uomo era amante del diavolo,
vivevano insieme anche se Sparda aveva due gemelli, due fratelli divisi
nella luce e nell’ombra.
Io sono nato l’anno in
cui lui è morto, i sui gemellino avevano solo 5 anni, mi
rincresce per loro anche se il diavolo crede che Sparda sia vivo, da
qualche parte intrappolato da forti incantesimi demoniaci.
Il mio signore mi ha dato un
compito, far rivivere Sparda, non ci sono quadri o immagini che lo
ritraggono ma solo la sua seconda spada, la Yajik , una lunga spada
forgiata da denti di drago.
Esco dal castello al trotto del mio cavallo nero.
Angolo Mio:
Questo è il prologo di una storia strana, un intreccio tra
realtà e finzione, due mondi demoniaci, la terra ed infine la
famiglia sparda.
che avrà a che fare questo prediletto con Sparda?
E i due gemelli?
Spero che vi piaccia...
grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono [spero che ci siano ^.^]
o mettono tra le preferite etc etc.
ciao ciao
Wolfy
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Cap 1 Dante & Lady Un Nuovo Lavoro... ***
Sparda And Werewolf 2
Eccoci
qui con il primo capitolo di questa strana storia... Questo capitolo
è in terza persona per via dei diversi tipi di ragionamenti e
diversi personaggi... Qui ho tentato di far capire un pò la
situazione, spero vi sia piaciuto...
Volevo dire anche che i riferimenti mitologici come licantropi e lupi
mannari sono veri, tutti ricercati e controllati su Wikipedia U.U
Ringrazio tantissimo Rakelle e MysticAsters spero in altri commenti positivi da altre persone...
Il prossimo capitolo vedrà come Vergil verrà coinvolto in
questa faccenda sporca e per vedere il terzo figlio di sparda dovrete
aspettare il terzo capitolo...
Allora sappiate che in futuro ci potrebbero essere scene tra dante e
vergil o tra dante e lady o Vergil e Fran insomma non so, è
ancora tutto da vedere... xD
bhe detto ciò vi lascio... un bacione Wolfy.
1# Dante & Lady... Un Nuovo lavoro…
L’albino se ne stava
seduto in bilico sulla sua sedia, i piedi sul tavolo affianco alla foto
della madre e al suo medaglione, una rivista, probabilmente porno,
poggiata al petto stava aspettando il prossimo lavoro o meglio sperava
che esso arrivasse…
Lady, la sua amica cacciatrice,
era in cucina a cucinare qualcosa, i due litigavano lanciandosi
sfrecciatine riguardanti i più piccoli difetti dell’altro.
Se i mobili potessero parlare e muoversi li avrebbero già uccisi
xD
_Dante! Sei un porco, nel tuo
congelatore non c’è un pezzo di carne, non
c’è ,latte, non c’è nulla!! E io che mangio?!
L’albino di nome Dante
sbuffò e fece per ignorarla ma un cucchiaio gli fini in testa
provocando lo sbilanciamento della sedia e logicamente delle caduta di
Dante seguita da qualche imprecazione abbastanza colorita.
-Lady! Cazzo! Mi hai fatto cadere!
_così impari brutto zoticone! Un giorno di questi ti uccido! Per fortuna gli albini sono rari!
-Perché?
_Perché se sono tutti come te il mondo andrebbe in malora!
La lite amichevole
proseguì fin quando un’anziana signora entrò dalla
porta dell’agenzia, il campanello tintinnò facendo fermare
i due giovani.
Un’anziana signora
entrò, aveva capelli grigi dalla vecchiaia legati in uno
chinion, occhiali sul naso, un vestitino azzurro a fiori e una borsetta
poggiata sull’avambraccio destro.
Dante vedendo la vecchia sospirò dicendo
-Il supermercato è dall’altra parte della strada Vecchia.
La signora continuò ad avanzare arrivando davanti al giovane albino
_Tu sei Dante, Dante Sparda giusto?
Dante annuì e la signora sorrise
_Giovanotto impertinente ho un lavoro per te…
Si erano seduti sul divano e Lady aveva preparato un tè, l’ anziana iniziò a raccontare:
_Dovete sapere giovani ragazzi
che mio marito morì assieme a Sparda, tuo padre giovane Dante,
combatterono fianco a fianco, erano amici fin da quando avevano pochi
mesi di vita, erano due demoni complementari ma mio marito morì
prima della grande impresa e quindi non viene ricordato… Quanto
mi manca…
La donna prese un bel respiro e continuò il discorso
_… Dovete sapere che
come tutti i morti per quella causa ci sono o meglio c’erano
cimiteri apposta. Ebbene ora arriva la parte più bella, mio
marito è stato sepolto nel Garden Gathe un cimitero che da 3
anni è stato sconsacrato dal papa, diceva che le anime sono
anime anche per i demoni ma lui non consoce nulla del vostro lavoro. Ho
paura per l’anima di mio marito, per favore uccidete quei demoni,
vi scongiuro, se non ci sono vi pagherò comunque. Accettate?
Lady e Dante si guardarono e annuirono
_Si signora, salveremo l’anima di suo marito dai demoni parola di donna.
La signora se ne andò, non prima di avergli dato l’indirizzo e il recapito telefonico e il nome del defunto
_Lady, hai davvero intenzione di seguire le indicazioni di una vecchia magari pazza?
_Sì Dante, almeno lei paga!
Dante sospirò seguendo
l’amica, erano le 5 di sera, decisero di dirigersi verso quel
cimitero, era a pochi silometri dall’agenzia, dante lo conosceva
bene, ci aveva combattuto le migliori battaglie della sua vita.
L’atmosfera era quella
tipica di un cimitero: le lapidi per il tempo si erano interrate e i
nomi sbiaditi, il cancello cigolava, gli alberi erano diventati secchi
per colpa dei gas che i corpi in decomposizione emanavano, i muschi
assieme all’odore di morte creavano un puzzo insopportabile e i
gufi e alcuni corvi donavano un’aria misteriosa e spaventosa al
posto.
Dante sospirò ormai abituato a quegli scenari e chiese:
-Io non sento e vedo demoni.
-Nemmeno io Dante ma cerchiamo.
Cercarono fin quando il
cancello stridette e una donna fece la sua comparsa, doveva essere una
vedova, era vestita con un lungo vestito nero, il velo a coprirle la
visuale e un rosario in mano.
Camminò verso una lapide e si inginocchiò davanti piangendo.
La donna invoca il nome di un morto per alcuni minuti poi si ferma e nota i due giovani.
_Chi siete voi che osate entrare qui a quest’ ora? Forse Sangue misti o forse stregoni del tempo?
Dante la guardò e soffiò infastidito
_Come hai fatto a capire?
La donna rise sotto il velo per poi rispondere
_Questo cimitero permette solo
ai sangue misto e agli umani l’accesso gli altri muoiono
prima… Tu devi essere Dante, Dante Sparda il cacciatore rosso
giusto?
Dante annuisce e ripensa agli
scontri che aveva fatto su quella terra, erano tutti vampiri o zombi,
nessun demone… si riprese dai suoi pensieri quando la
vedova ricominciò a parlare
_Giovane Dante, la vostra anima
unita crea una sola esistenza ma tra voi un terzo figlio si
unirà e solo allora il mondo demoniaco si fermerà guidato
dal prescelto. Un antico rito tiene tuo padre prigioniero
nell’oscurità…
Dante non ci aveva capito nulla solo l’ultima parte su suo padre
_Donna, mio padre è morto per proteggere l’umanità e anche mia madre!
_Ragazzo, il corpo di tuo padre
è stato ritrovato? No. Nemmeno la sua anima è agli inferi
pensa giovane Dante, per il rito serve una cosa, un particolare sangue,
un sangue misto tra demoni e licantropi.
Dante prese l’amica per
un braccio e la strattonò fuori da lì, quella donna
è pazza continuava a pensare dante, Lady aveva ascoltato tutto
con attenzione e decise di indagare all’oscuro di Dante.
La vecchia donna che aveva
commissionato il caso aveva pagato ringraziandoli per il servizio e per
fare un lavoro così nobile e diverso dai soliti impiegati.
Dante si sdraiò sul
divano e si addormentò mentre Lady prese le sue armi e
andò da una sua amica, Francesca, chiamata da tutti Fran.
Fran era una Efreet, conosciuti
anche come Ifrit, spiriti del fuoco dall’innaturale bellezza e
forza, molto saggi e molto schivi al contatto con gli umani.
Fran però era stata
salvata da Lady e da allora erano diventate ottime amiche, la ragazza
aveva sì e no 200 anni,sapeva molto cose sulla storia e sui riti
magici.
Infatti appena Lady le raccontò cosa aveva detto la vedova lei negò
_Lady, ci consociamo da 5 anni,
ti conosco, smettila di prendermi in giro… Non può
esistere un incrocio tra demone e un lupo mannaro… Che io sappia.
_Fran è la verità, ha detto così, e ha parlato del prescelto… non so.
Fran si fece pensierosa e disse
_Andiamo in un posto, devo chiedere una precisazione.
Il bar in cui Fran aveva condotta lady era un posto sicuramente per non-umani
_Voglio Vedere Behemut, ora…
Il buttafuori entrò nel locale e dopo poco fece entrare le due ragazze
_Lady stammi vicino.
Camminarono fino ad arrivare ad un portone intarsiato di pietre preziose e teschi umani.
Dietro la porta c’era Behemut, il primo animale creato, forte fin troppo, antico come pochi.
Behemut come Fran si era
abituato a stare tra gli umani quindi si era trasformato nella forma
umana, era un ragazzo alto moro occhi verdi alto muscoloso e tatuato.
_Mia cara fran da quanto tempo che non ho il piacere di vedere il tuo corpo…
_Sempre molto romantico vero? Devo chiederti un favore. Un incrocio tra demone e licantropo può esistere?
Behemut ci pensò e poi molto saggiamente espose ciò che aveva pensato
_Mia cara, dipende da cosa
intendi tu per licantropo, sai, l’umanità di oggi
considera un licantropo un essere senza cervello che si trasforma
uccidendo e perdendo la ragione ma non è così… Il
lupo mannaro è colui che perde la ragione al sorgere della luna
piena mentre il licantropo vero e proprio si trasforma quando vuole e
ragione con la propria testa. E comunque sia ho sentito solo di un caso
di incrocio e non so che fine avesse fatto quel ragazzo.
Fran sorrise deridendo se stessa
_Vivere con gli umani e le loro tradizioni fa male al mio povero cervello e alla mia memoria. Grazie infinite.
_Nulla amore. E ora dimmi, a che ti serve questa informazione?
La ragazza presentò Lady
all’essere mitologico che aveva di fronte e poi spiegò
il fatto narrato ore prima dall’amica.
_Capisco. Vedrò di
sapere qualcosa, andrò negli inferi a chiedere informazioni, non
ti preoccupare mio fiore. Ora andate la notte cala.
Le due amiche arrivarono
all’agenzia Devil may cry verso le due di notte e Lady
invitò l’amica a restare con lei a dormire.
Dante non era in casa, forse
era andato in qualche pub per nudiste e spogliarelliste? Meglio avevano
la casa libera per fare tutte quelle ricerche.
_Dante sparda giusto?
Un giovane gli si sedette accanto, era biondo e dai lineamenti femminili
Prima che il cacciatore rispondesse quello continuò
_Ho un caso per te, devi
andartene all’inferno però, devi uccidere per me la
corocotta del cimitero dove si presume ci sia tuo padre.
Dante esasperato se ne andò
“Perché in due giorni tutti continuano a parlare di mio padre? Perché!”
arrivò a casa e vide che
con Lady c’era anche quella ragazza, quell’essere
infernale… si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi, la
malinconia lo prese di sprovvisto e dai suoi occhi calde lacrime rosse
caddero, i pensieri che gli offuscavano la ragione erano la perdita del
fratello accaduta solo 4 anni fa, rivedeva la caduta e conservava
ancora il guanto, la morte della madre, sentiva ancora l’odore
del sangue che colava dalle ferite della madre, la morte del padre, non
aveva visto nulla della morte del padre ma gli mancava maledettamente
tanto. Si sentiva solo, abbandonato a se stesso e allora decise, prese
la scelta che gli cambiò la vita.
Si alzò dal letto, erano le 4 del mattino andò in camera di Lady e la svegliò dicendole
_Io me ne vado agli inferi per un lavoro vieni con me?
Lady rimase con gli occhi
assonnati e stordita per il sonno tirò l’amico sul letto
assieme a Fran e dopo averlo picchiato lo obbligò a dormire.
_Notte.
_Notte.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** cap 2 Vergil L'inizio Del Ritorno ***
#2 vergil l'inizio del ritorno
#2 Vergil l’inizio del ritorno
Umiliazione. Sottomissione. Frustrazione.
Ecco cosa provava Vergil Sparda al cospetto di Mundus, solo quattro anni prima era stato sconfitto e preso come servo da mundus.
Aveva dovuto imparare ad
ubbidire ad ogni stupido ordine o capriccio del suo padrone. Da normale
schiavo era passato a maggiordomo.
Ne aveva viste di tutti i
colori, nel suo sguardo lo spirito di vendetta e di desiderio stavano
morendo assieme al suo animo, già precedentemente
corrotto…
Mundus rideva senza ritegno
vedendolo ubbidire senza proteste, a dir la verità così
era noioso, antipatico, non aveva nessuna soddisfazione personale nel
sottomettere quell’impuro, quel mezzosangue...
Vergil stava diventando un
automa, lui ordinava e lui eseguiva senza ribattere o sputare. Le
catene che portava al collo gli erano state tolte e al posto di quelle
solo un segno bluastro troneggiava sul collo del ragazzo.
Era tardi e Vergil era sdraiato
sul suo letto rannicchiato in un angolino come per tentare di
esternarsi da ciò che gli stava accadendo.
Chiudendo gli occhi vedeva
sempre e solo l’omicidio della sua famiglia null’altro, ma
quella sera era diversa, era speciale, vide la faccia del fratello
piangere, una fitta al cuore e poi la voce di dante “Sei un
guerriero, sei uno dei due figli di Sparda, tu mi hai insegnato a
combattere e non ti permetterò di morire…” le
tenebre lo accolsero lentamente tra le sue braccia.
_Mio signore si è addormentato…
_Prendetelo e portatelo nelle pianure, dategli solo la spada, null’altro.
Altri camerieri dopo averlo sedato lo presero di peso e, una volta caricato su di un cavallo, lo condussero inerme nella steppa.
Era una pianura abbastanza grande, ricca di animali e vegetali, l’unica cosa che mancava? Umani.
Lo misero a terra e se ne andarono ridendo.
Alcune ore dopo vergil si
svegliò lì, in mezzo al nulla nudo solo con la sua amata
Yamato. Non ci poteva credere, era libero? Poteva tornare a vivere
normalmente? Non ci poteva credere…
-Dante…
sì, sarebbe tornato da dante, sarebbe rimasto vicino a lui, sarebbero stati gemelli finalmente.
Dopo tanti anni di separazione finalmente potevano essere di nuovo fratelli.
Iniziò a correre, ma ben
presto capì che era inutile, era troppo stanco e affamato per
reagire, è notte e si accoccola vicino ad una roccia, trema e
osserva il cielo, con Dante lo faceva spesso, le tenebre si
impossessano nuovamente di lui.
-Madre madre, c’è un uomo qui!
Della gente accorre e vedendo
quel fagotto di carne martoriata di lividi e cicatrici l’anziana
del gruppo sveglia con delicatezza il giovane, decisa più che
mai a portarlo con sé.
_Giovane albino svegliati.
Diceva la donna mentre vergil
apriva gli occhi. La donna anziana lo osservò con dolcezza
porgendogli dei vestiti e un pasto caldo. Vergil era stordito ma la
fame e il pudore lo portarono e fidarsi, dopotutto anche lui era un
demone, avrebbe fatto di tutti per raggiungere i suoi scopi e i suoi
bisogni.
-Dove vai di bello ragazzo?
Vergil andò giù l’ultimo boccone di cibo e poi sospirò
-Nel mondo degli umani, devo cercare il mio gemello.
L’anziana
annuì sicura e prendendolo di fianco chiese al giovane che cosa
gli era successo ma vergil per un primo momento non si lasciò
scappare nulla fin quando la donna lo strinse a se con fare materno.
-Racconta giovane uomo.
Vergil cedette
-Sono stato obbligato a fare da
servo al diavolo, a Mundus, avevo cercato di sconfiggerlo ma non ci
sono riuscito… Mi ha incastrato.
La donna dopo averlo ascoltato con pazienza sorrise e subito dopo sospirò.
-Quindi, se non sbaglio tu sei Vergil…
il diretto interessato annuì.
-Come conosci il mio nome donna?
-Facile, tuo padre è passato di qui anni prima ed io ricordo… Mi parlò dei gemelli e dell’umana Eva.
Vergil era sorpreso, erano
passati più di 50 anni… E come faceva a ricordarsi
così bene? La donnasi siede affianco a lui e parla
-Giovane guerriero noi siamo demoni ribelli… Vieni con noi verso la libertà?
-Non vi lasceranno mai passare dalle porte degli inferi.
La donna gli sorride
-tale padre tale figlio…
ci sono due inferni, o meglio un unico mondo diviso in due…
questo a cui tu ambivi e l’altro comandato dal vero
diavolo…
Vergil non voleva credere alle
fandonie di una vecchia pazza ma ciò che la donna disse dopo
questo lo lasciò di stucco
-Devi sapere che tuo padre dopo
aver sconfitto mundus è scappato, ha viaggiato con noi fin
quando Mundus l’ ha trovato e lo ha portato via. Non sappiamo
più nulla ma ciò che sappiamo per certo è il
legame di sangue che unisce il Diavolo buono con Sparda. Fratelli o
amanti non chiedere, non so.
Un silenzio imbarazzante calò tra loro
-Ed ora giovane in marcia!
Durante il cammino la donna parlò a vergil
-Il diavolo ci aiuterà,
lui è buono, lui crede nell’amicizia e nell’amore
tra umani e demoni, persino tra licantropi e vampiri…
Vergil pensò subito al
fratello, doveva trovarlo e allearsi con lui, sì, doveva
ammetterlo, era curioso di vedere se ciò che la vecchia aveva
narrato era vero oppure erano baggianate… però in quel
momento era troppo debole, non ci sarebbe riuscito
-Vecchia, dove sono le porte per il mondo terrestre?
-A poche ore di cammino, perché giovane?
-Torno da mio fratello.
Alcune ore dopo le grandi porte
di marmo erano innanzi a lui, si stagliavano minacciose nella roccia e
i suoi due guardiani troneggiavano seduti davanti a vergil
-Chi sei tu straniero che osa?
-Sono vergil, Vergil Sparda e voglio tornare da mio fratello gemello.
-Tu sei il figlio maggiore del
traditore. Però è nostro diritto ucciderti per ciò
che hai fatto ma… dopo aver discusso con tuo fratello ed essere
quasi morto credo che ti lasceremo passare.
Per la prima volta vergil fu
grato del gesto sconsiderato del fratello, aveva sfidato le due sfingi
protettrici per quale motivo per andare a cercarlo? Non sapeva.
Passò il varco apertosi
tra le due sfingi e si ritrovò nel mondo degli umani, il sole
gli offuscò la vista e fu obbligato a chiuderli…
Proprio mentre la sua vista tornava qualcosa o meglio qualcuno gli cadde addosso cadendo dall’alto.
Era già pronto a
sguainare yamato se non avesse visto quel mantello rosso, quei capelli
bianchi e quegli occhi azzurri che ora erano piantati nei suoi,
ghiaccio nel ghiaccio.
-Vergil……Vergil??… VERGIL!!!!
Dante era caduto su suo
fratello gemello che ora che ci guardava meglio non era vestito come al
suo solito anzi, era vestito di straci logori e marroni invece che la
sua divisa che ottimizzava i suoi occhi color ghiaccio.
-Dante, che diavolo ci fai qui tu!!!!
-Tu che ci fai qui?
-Non sono fatti tuoi…
non poteva ammettere che era venuto a cercarlo solo per accertarsi di una cosa…
sarebbe stato prevedibile e insensato, non si adattava a lui.
-Dante, sei un cretino!
-Vergil vaffanculo!!!
-Come osi!
E da quelle parole nacque un battibecco divenuto poi lotta nel fango…
Fran e Lady si guardarono tra
loro per poi guardare in basso dove c’era il loro amico insieme
al gemello. Non solo dante era caduto da un piccolo dirupo ma ora
voleva anche averla vinta dicendo che era stato vergil a farlo
cadere…
Fran rise di gusto e insieme riuscì a fermare i due gemelli, li tirarono fuori dal fango e poi discussero
-Vergil, io sono fran una
efreet, grazie ad un’anziana abbiamo scoperto che ci sono due
differenti inferni… è vero?
-la cosa è buffa, sono venuto qui per chiederlo a voi…
Dante si era appolipato [avete
presente i polipi come fanno con le prede? Ecco aveva fatto più
o meno così… xD] al gemello.
-Lasciami !!!
-NO!
-Ti ho detto di lasciarmi!
-E io di ho detto di NO!!!!
-Ti uccido!!!
-Ti uccido anche io!!!
Lady dovette fare un immenso sforzo per non ucciderli entrambi…
Ma ce la fece, li riportò a casa tutti e due sani e salvi.
Angolino Autrice Strampalata:
allora ragazzi in questo cappy c'è un pò di movimento e spiega un pò la trama della storia...
ricordatevi bene i due inferni perchè poi ci saranno i colpi di scena... xD
se mi ricorderò di metterli...
ringrazio tantissimo le mie recensitrici, lettrici etc etc
va bè ora vado ad iniziare il cappy 3...
ciao ciao
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** #3 The Whisper In The Dark ***
#3
Angolo autrice pazza:Eccomi di nuovo qui!!! In ritardo ma Here I Am!!!
Questo capitolo è un pò confusionario ma è un
passaggio importante, nel prossimo capitolo ci sarà solo Liam...
questo è un tutt'uno ed è per questo che ho messo i
pensieri di liam in conrsivo.
che dirvi ancora??? Forse rimarrete un pò scioccati da
ciò che dice el diablo a liam quando era piccolo riguardo Sparda.
bhe fatemi sapere ciò che ne pensate ciao ciao a tutti!!!!!!
#3 The Whisper In The Dark – il sussurro nell’oscurita'
Liam stava camminando per le
strade trafficate della città, era notte fonda e solo qualche
Escort girava lì in giro.
Doveva trovare quella statua il prima possibile, doveva recuperare la Yajik e tornare nel mondo demoniaco.
Sperava di non incontrare
nessuno quella sera ma invece la fortuna non girava dalla sua parte,
davanti a lui due ragazzi e due ragazze stavano camminando tranquilli
verso di lui, un fatto in particolare attirò l’attenzione
del Prescelto: la ragazza più alta, era un Efreet, che diavolo
ci faceva in mezzo alla gente?
Alzò il cappuccio sembrando solo un viandante, preferì comunque attraversare la strada.
Mentre attraversava un cane vedendolo iniziò ad abbaiare e a ululare in una maniera diversa dal solito.
Fran si girò verso Liam e disse:
_Lady, si diceva di un prescelto giusto forse l’ ho trovato.
Iniziò a correre e raggiunse in poco tempo Liam che riuscì con agilità a schivare il colpo dello spirito.
_Sei tu il prescelto?
Chiese ancora la ragazza, Liam rispose solo con un flebile sussurro nella notte:
_Ciò che io sono non so, ciò che io non sono so…
detto ciò sparì nel vicolo
Fran si era bloccata sul posto,
quelle parole gli rimbombavano in testa martellandola insistentemente,
si girò verso i suoi amici e sorrise:
_Non era lui…
i quattro amici tornarono a casa non sapendo di aver appena lasciato indietro il fratello minore dei gemelli.
Liam arrivò alla statua distrusse le fondamenta di essa ed estrasse la spada in un panno rosso,
_…Il mantello di Sparda… La Yajik… Riusciremo a tirati fuori padre.
Detto ciò tornò sui suoi passi
Il portale si aprì e lui ci saltò dentro senza alcun timore.
Camminava per i corridoi bui, solo qualche piccola torcia di fuoco blu mostrava il cammino ai viaggiatori di quel luogo.
L’immenso portone di legno si aprì con un leggero cigolio.
_Diablo, ti ho portato ciò che desideravi…
_Perfetto figliolo, ora manca solo una cosa… i tuoi fratelli.
_Come farà a portarli qui?
_Facile… un patto
è un patto… e poi mi basta che loro siano qua
all’inferno non li voglio nel mio castello.
_Ok. Shala si occupererà di loro io vado a riposarmi un poco…
si congedò andando nella stanza da letto dove si addormentò…
_Lenti i ricordi tornano,
fanno riaffiorare memorie
dolci e tristi,
fanno sanguinare
ciò che si pensava chiuso,
fanno credere
in ciò che non si è mai creduto…
I miei
sogni sono sempre gli stessi, rivedo sempre la mia vita ogni notte, a
troppe persone la mia storia crea commozione ma io non voglio essere
compatito, voglio solo vendicarmi… Se lo desiderate
ascoltatemi ma ciò che sentirete è passato, è
parte di me e non lo posso cambiare…
Sparda, il
Cavaliere Nero, esso era colui che ha permesso che io venissi al mondo,
lui è mio padre, ma nei suoi confronti io non provo né
ammirazione né odio forse solo distacco…
Shizu,
Escort affamata di soldi e di fama, essa è colei che mi ha
distrutto la vita mettendomi al mondo… Ebbene sì, nei
suoi confronti provo odio, ribrezzo e repulsione.
Come vi
avevo già accennato mia madre mi ha abbandonato quando sono
nato, mi ha lasciato a morire in un bosco ma per fortuna i lupi mi
hanno “adottato”, mi hanno cresciuto ed è grazie a
loro se oggi sono così forte.
Quando
avevo 7 anni una famiglia di boscaioli mi trovò e per tre anni
vivemmo in modo tranquillo ma poi successe, la donna di casa si
ammalò e morì nel giro di due settimane, avevo solo 10
anni quando quel porco iniziò ad abusare del mio corpo, di
sfondarmi fin quando non si addormentava, era la cosa più
umiliante che avessi mai provato…
Per un anno
intero mi aveva distrutto sia nel fisico che nella psiche ma poi ero
scappato, lo avevo ucciso lasciando i suoi figli nella città
vicina…
L’odore
del suo sangue vive ancora oggi in me, le sue urla le sue parole tutto
mi fa ricordare la sua dolce morte fatta di sangue e torture…
Forse sono stato un pò troppo clemente ma torniamo a noi.
Dopo pochi
mesi che lo avevo ucciso un signore mi si avvicinò, era alto,
moro, occhi rosso sangue e la pelle olivastra, si presentò a me
come El Diablo Perduto, mi offrì di lavorare con lui e io
accettai.
Mi
spiegò ciò che ero: il marchio sulla pelle
dell’addome sinistra mi rendeva un suo discendente, un suo erede
non di sangue ma di potere.
“Figliolo,
devi sapere al mondo tutto è come una monete, ha due facce e
l’ inferno non è da meno, tutti vedono il male, la morte,
i demoni e il diavolo…
Esistono
due inferi, il lato buono e il lato cattivo dominato da Mundus, uno
spregevole demone della vendetta incrociato con qualche altro assurdo
mostro, esso vuole solo una cosa, distruzione.
Vuole uccidere la gente, vuole sottometterli ma io no. Ti chiedo questo, aiutami a proteggerli.”
In quel
momento lo pensavo uno stupido, uno sciocco ma poi scoprì che
non era così… Lui era il conte Brian Jefferson,era il
diavolo buono, colui che avrebbe portato la pace tra i due mondi mi
spiegò cosa fece Sparda e poi me lo disse:
“Sparda
è tuo padre… è stato un grande uomo, eravamo
amici, ogni tanto anche intimi lo ammetto. E voglio ammettere anche che
mi manca…voglio riportare con me, con te… ci staresti a
crescere con me e diventare colui che riporterà una leggenda in
vita?”
avevo accettato ed ora eccomi qua.
Non vi ho
detto una cosa, mia madre qualche anno fa è venuta a trovarmi,
solo perché io avevo potere, ero diventato qualcuno nella
società dei demoni, l’ ho cacciata, l’ ho uccisa e
mi sono vendicato per l’abbandono e per tutte le sofferenze
legate ad esso.
Per trovare
mio padre ho bisogno della sua seconda spada, che ho trovato, la
presenza dei suoi due gemelli e soprattutto due oggetti antichi: una
lacrima di sirena e una lacrima di drago.
Ora il sonno mi pervade, alle due lacrime ci penserò più in là ora come ora voglio solo dormire.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** #4 Segreti & Misteri ***
Angolo Dell'autrice...
Buon Sera! Vi Chiedo perdon per il ritardo ma la mia testa bakata non aveva ispirazione e ora che ne ho un pò non riesco a fermarmi dallo scrivere.
Che dire di questo capitolo: Qui si inizia a vedere il succo del discorso, Liam, così si chiama il terzo figlio di Sparda, inizia ad apparire sempre più spesso ed ora forse nel prossimo capitolo si incontrano!!
xD Vogli oringraziare Rakelle e MysticAsters che m iseguono e recensiscono sempre! Grazie amiche!!!
Detto queste buona lettura!
Cap 4 – Segreti e Misteri
Corro per le praterie in sella al mio frisone nero, silenzioso, invisibile, mi fermo al limitar che divide la città dal mondo selvaggio, osservo silenzioso la città e mi avvio per le stradine in sella sempre al cavallo, il rumore dei suoi zoccoli sull’asfalto è l’unico rumore che squarcia la notte scura.
Dopo attente ricerche sulle lacrime di Drago ho scoperto che una di queste fragili e delicate lacrime è tenuta in gran segreto in una prigione in questa città chiamata Fortuna.
Sto per arrivare alla prigione e indosso la maschera per nascondere il mio volto, quando sulla strada un ragazzo albino sta uccidendo dei demoni di basso livello.
Perché sembra uno dei miei fratelli? Impressione forse…
Gli passo alle spalle ma lui mi guarda attento come un cacciatore fa con la sua preda.
Arrivo davanti alla prigione e chiedo di poter entrare e le grandi porte si aprono.
Sanno che devo arrivare perché semplice, stasera non devo uccidere, non devo fare nulla se non un semplice stupido scambio… che palle.
Scendo da cavallo e prendo la valigetta di soldi portandola in sala riunioni.
Non hanno nemmeno chiesto molto, anzi pochissimo, questa piccola pietra vale un casino se venduta al mercato nero ma visto che per loro è solo un diamante con sfumature blu, ci risparmiamo noi.
La ripongo all’interno dal taschino e saluto tutti con un leggero inchino.
Uscito da quel posto tolgo la maschera andando a sedermi su un golem del cimitero, accendo la sigaretta e fumo con estrema calma, sento una presenza, forse è il giovane albino di prima ma sentendo quanto è debole lo lascio stare.
Spero che se ne vada in fretta, odio essere osservato per molto.
Mi scatto e gli punto la spada alla gola mentre lui mi poggia la canna della sua pistola alla tempia, sto fermo immobile, tengo la sigaretta tra le labbra, giro lentamente la testa e lo guardo negli occhi, lui trema.
_Chi sei?
Mi chiede e io sorrido
_Chi lo sa… Forse un demone, forse un umano o forse nessuno dei due…
I miei occhi lo incuriosiscono e allo stesso tempo lo terrorizzano
_Hai paura?
_Io non ho paura!
_I tuoi occhi ti tradiscono. Chi sei?
_Io mi chiamo Nero, e sono un discendente di Sparda forse.
Il mio sorriso sparisce, avevo ragione, assomiglia ai miei fratelli.
_Bhe, forse anche io… Ma non dirlo a nessuno. Addio Sparda.
Rimane immobile come sbalordito, spero che torni a casa dai miei fratelli a dirglielo, che vengano negli inferi senza crearmi problemi e che stiamo allo regole ma mi sa che è impossibile.
_Come ti chiami!
Urla quando io sono a cavallo
_Liam.
Faccio camminare il cavallo con calma mentre mi allontano da quel posto dannato pieno di umani avidi e traditori.
Passo il portale e quando arrivo alla rocca El Diablo mi accoglie prendendo con se la lacrima e una volta analizzata mi guarda negli occhi per poi dirmi:
_I tuoi fratelli verranno portati qui da Kaala, tu occupati della lacrima di sirena una volta che anche i medaglioni saranno stati presi partirai. Ti senti pronto per partire?
_Si Diablo… Però voglio che mi dici una cosa.
_Dimmi.
_Perché Lo rivuoi con te?
_Semplice… Ero un Guerriero come lui e gli devo un favore che ora non ti voglio dire. Comunque centra con il sesso.
_Siete due depravati?
_Sparisci demente! Sei proprio suo figlio!
_Ma che ho detto! Ahahahaha
Me ne vado ridendo, mi sdraio in camera mia e il mio cucciolo di giaguaro si sdraia sulla mia pancia
_Guarda che non sei proprio piccolo… pesi qualcosa anche tu.
Mi risponde con un miagolio soddisfatto.
Prendo dei libri e cercando scopro che una lacrima di sirena è nella città vicino a Fortuna, dove era apparsa la Temen-Nii-Gru, non poteva dirmelo prima che così non mi dovevo subire due volte il passaggio? Che noia!
Scendo per mangiare con la “famiglia” : Kaala è seduta tranquillamente in mezzo ai due generali, diciamo che io e lei siamo i due orfanelli della “casa” io sono ciò che sono e lei è figlia di un druido e di una maga e quindi ha immensi poteri.
E’ mora alta, un bel seno, un corpo ben equilibrato e soprattutto un’intelligenza molto sviluppata, diciamo che non è la solita sono bella ma stupida…
I due generali sono due persone completamente diverse tra loro:
Uno si considera un cavaliere in quanto più piccolo di corporatura dell’altro e anche più raffinato nell’uccidere demoni, l’altro è proprio un enorme titano, senza delicatezza, abbastanza bruttino e stupido.
E poi c’è il Diablo, un uomo alto, capelli nero pece, occhi rosso sangue, una bellezza divina e poteri abbastanza sconfinati.
L’unica cosa positiva è che è molto buono, non si arrabbia facilmente, ama scherzare e ridere.
_Kaala, io domani vado alla ricerca della lacrima di sirena tu quando parti per i miei fratelli?
_Io dicevo tra un paio di giorni… quando torni tu parto io tanto che fretta abbiamo?
_Stupida.
_Bada a come parli albino!
_E dovrei avere paura di una maghetta? Tutto fumo e niente arrosto!
Vedo il diavolo alzare gli occhi al cielo.
_Ragazzi sapete una cosa?
Io e lei ci guardiamo straniti
_Avete 25 anni e io volevo avere due figli come voi due non come Mundus.
Ci guardiamo capendo a ciò che allude
_Sparda mi ha sempre supportato e devo essere sincero Liam, Quella notte in cui tu sei stato concepito c’eravano sia io che tuo padre con quella donna schifosa.
_L’ho detto prima che siete due depravati xD
_E’ una cosa seria!!!
_Non mi importa nulla, io vivo il presente e se il mio passato si ripresenta a me non mi importa, guardo sempre in avanti.
_Bravo. Ora vai! Voglio quella lacrima e forse ti dirò cosa devo a Sparda.
_Non lo voglio sapere!
Il mattino dopo anche se presto parto e prima che sorga il sole sono nella cittadina della Temen-Nii-Gru.
Sprono il cavallo e metto la maschera assieme al cappello per non mostrare il mio volto a nessuno.
_Lady!! Esci da questo cazzo di bagno! Devo andare in bagno!
_Stai zitto Dante mi sto rilassando nella vasca da bagno!
_Bastarda!
_Ti voglio bene anche io Dante!
Me ne ritorno a letto che purtroppo ho dovuto condividere con il gemello.
_Vergil, alzati… Almeno tu!
_Stai zitto e vai a fare la spesa odioso fratello.
Sbuffo contrariato, perché tutti mi trattano male? Sono un bravo ragazzo io!
_E va bene che devo prendere?
_C’è la lista sul tavolo della cucina.
Scendo le scale mentre metto un maglione di lana sotto al cappotto, non fa caldissimo qui in questa cittadina sperduta nel nulla!
Non è neppure sorta l’alba ma alcuni negozi stanno già aprendo per fortuna.
E se andassi a fare un giro per il parco? Oppure nel bar delle cubiste? No, farò un giro qua intorno aspettando che apra il mio bar preferito per poter mangiare lo Strawberry Ice ^.^
Sento il fragore degli zoccoli di un cavallo e metto mano alle armi, vedo che infondo alla strada c’è un cavallo senza cavaliere.
Mi avvicino per capire cosa diavolo ci faccia lì un cavallo, considerando che siamo in una città ed è appena sorto il sole non mi quadra qualcosa.
Mi avvicino al cavallo e gli tocco il muso con dolcezza
_E tu che ci fai qui? Tutto solo? E’ pericoloso. Ci sono i demoni in questa città. Hai fame vero?
Una porta vicina si apre rivelando il cavaliere del cavallo, è mascherato e indossa un cappello e non posso guardarlo in faccia.
Si ferma a guardarmi per poi prendere le redini del cavallo e salirci con una maestria da professionista.
Spinge il cavallo al trotto fin quando va nel bosco.
Non ci capisco più niente.
Vado al negozio a comprare le cose che servono on quei pochi spiccioli che ho e poi torno a casa per raccontare cosa è successo ma…
_Nero che ci fai qui?
Nero è seduto nel mio salotto assieme a Fran, a Lady e un Vergil particolarmente arrabbiato. |
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=767517
|