Ero lì, in fila da Nando's per prendere qualcosa da mangiare, visto che ero appena uscita da lavoro ed ero affamata, quando ad un certo punto sento una voce dolcissima chiamare il mio nome: “Abigail!”, urlò, mi voltai e vidi degli occhi azzurri come l'oceano, fissarmi. Era Niall, il mio ex fidanzato, che mi sorrideva. Il mio cuore batteva fortissimo, perchè? Infondo avevamo litigato per quella stronza di Madison Anderson, che si era portata a letto nonostante stesse con me, ma il mio cuore batteva come la prima volta che l'avevo incontrato alla festa di Jessica Smith. Ero confusa, non sapevo più che cosa fare, ero ancora innamorata di lui anche se mi aveva fatto soffrire e rivederlo, l'ha confermato.

“N-Niall!” balbettai “Che ci fai qui?”

“Bella battuta, Abby!” disse ridendo “Lo sai bene che Nando's è il mio ristorante preferito!”

Sbuffai.

“Beh, perchè sbuffi? Non sei contenta di vedermi?” disse con aria saccente.

“Contenta? Perchè dovrei? Ti sei portata a letto Madison, ricordi?”

“Ancora con questa storia? Pensavo avessimo risolto tutto, credevo fosse acqua passata. So di aver sbagliato, ma insomma ero ubriaco, non rispondevo delle mie azioni, capiscimi” il suo sguardo era triste, deluso, si vedeva.

“Io ti amavo, Niall, tu mi hai tradita!” urlai. Tutti mi guardavano e per la vergogna mi misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio come mi era solito fare quando ero in imbarazzo.

“Abby, la verità è che io non ho mai smesso di amarti, lo vuoi capire? Saranno passati pure tre mesi, ma io ti amo.”

Mi scappò una lacrima, non me lo aspettavo e la verità era che anche io lo amavo.

“Niall, è troppo tardi, mi dispiace” seppi dire solo quello e me ne andai, con le lacrime agli occhi, sembravo la fontana di Trevi, non so perchè dissi quelle cose anche se il mio cuore apparteneva solo a lui e a nessun'altro, ma forse non ero ancora pronta per ricominciare.

Presi la metro e tornai a lavoro, ero anche in ritardo, fantastico! Questa era la volta buona che mi avrebbero lincenziata.

Ero sulla metro, le porte erano ancora aperte, quando vidi un ragazzo correre.

“Oh, no” sussurrai.

Era quella testa di patata di Niall, che mi stava seguendo. Entrò e si sedette accanto a me, io mi alzai e mi attaccai al palo.

“Ti prego, Abby dammi un'altra possibilità, cercherò di darti quello che non sono riuscito a darti prima che ci lasciassimo, ma ti prego io ti amo, devi capirlo”

“Ma se mi amavi così tanto, perchè non ti sei fatto sentire in questi tre mesi?” gli dissi con ancora le lacrime agli occhi da prima.

“Avevo paura” borbottò.

“Ma di che cosa?” gli chiesi.

“Avevo paura che tu avessi trovato un altro, che ti rendeva più felice di me”

Il suo sguardo era abbattuto, non riuscivo più a resistere, dovevo dirgli che l'amavo, dovevo fargli capire che lui era tutto quello che volevo, che non c'è persona che mi possa rendere più felice di quel che sono, quando sono mano per la mano con lui, quando le mie labbra e le sue si sfiorano, lui era la ragione del mio sorriso.

“Niall, ora tocca a me parlare.” dissi.

Il suo sguardo era preoccupato, aveva gli occhi lucidi.

“La verità è che non ho mai smesso di amarti nemmeno io. Ogni volta, prima di andare a dormire pensavo a quanto avrei voluto tornare insieme a te, a ridere insieme a te, a vivere la mia vita insieme a te, ma credevo non fosse stato più possibile. Tu sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia; questi tre mesi, sono stati tre mesi di pura agonia. Mi sentivo sola, non sapevo cosa fare, dopo che tu te ne eri andato, dopo che Taylor, la mia migliore amica, se ne era andata a Bradford, io non sapevo cosa fare ero sola, sono sola. E ora che ti ho incontrato di nuovo, non posso negare che io sia felice, perchè io, nonostante tutto...” mi mise un dito sulla bocca, per indicarmi di smetterla di parlare e mi baciò.

Era da tanto che aspettavo quel bacio.

“Ti amo, Abby” mi disse con aria entusiasta.

Sorrisi e dissi “Voglio ricominciare tutto da capo, Niall, ti amo più di qualunque altra cosa al mondo.”

La metropolitana, si fermò, scendemmo e andammo verso il mio ufficio.

Il capo mi guardò con aria furiosa: “Mezz'ora di ritardo! Ieri ti ho graziata, ma questa volta non la passi liscia, signorina. Sei licenziata!” gridò.

Io e Niall ridemmo, eravamo felici finalmente.

Eravamo di nuovo insieme e niente mi avrebbe portato via questa felicità, nemmeno il licenziamento.

“Direttore, la vuole sapere una cosa? Non me ne frega un emerito cazzo.” agitai la mano, per salutare, e ce ne andammo via.

Era decisamente il giorno più bello della mia vita, non me ne importava nulla di aver perso il lavoro, ero con Niall, ora poteva pure finire il mondo.

Il mattino seguente..

Mi svegliai, Niall non c'era.

“Niall?!” urlai, ancora nel letto.

Nessuna risposta.

Mi alzai e andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua, ma mentre stavo andando sentii Niall che parlava al telefono con qualcuno: “Madison ti ho detto che non devi chiamarmi, se vuoi ci vediamo dopo da Starbucks, okay? Ora devo andare, ciao!”

“E così ti senti ancora con Maddy, eh?” dissi.

“Amore non è come sembra!” rispose preoccupato.

“Ah si? E allora perchè dovete incontrarvi da Starbucks?” ribattei io.

“Non posso dirtelo, Abby, scusa, non...”

“No, senti, basta.” lo interruppi “pensavo fosse finita tra di voi, invece no. Ti prego esci da questa casa. Vattene da Madison” gli dissi accompagnandolo verso l'uscita.

“Abby, tu non capisci, non è come pansi, davvero!” gli chiusi la porta in faccia senza nemmeno fargli terminare il discorso.

“E' incredibile. 'Ti amo' di qua, 'ti amo' di là.. ma 'ti amo' sto cazzo!” borbottai da sola.

Ad un certo punto arrivò Harry dal bagno.

“Che succede, Pupa?”

“Da dove ti è uscito 'pupa'?” dissi ridendo “Niente, ho litigato con Niall” risposi.

“Come mai?” mi chiese con aria alquanto rattristata.

“L'ho scoperto darsi appuntamento al telefono con Madison, la ragazza con la quale mi aveva tradito” affermai, con le lacrime agli occhi.

“Su, dai, Abby, non piangere, stai serena” mi tranquillizzò asciugandomi le lacrime “stai certa che lui ti ama” mi sorrise. Il suo sorriso era stupendo e ogni volta che lo vedevo, mi scioglievo.

Cosa cazzo sto dicendo? Oddio, no Abby, frena. Non sei la tipica puledra arrapata.

“Che ne dici di andare da Starbucks a fare colazione?” gli chiesi.

“Va bene!” rispose incosciente del mio piano.

Ci avviammo e dopo circa quindici minuti arrivammo.

Ovviamente c'erano Niall e Maddy che parlavano.

Mi avvicinai con passo felpato ad un tavolo non molto lontano dal loro.

“Allora mi hai portato qui, solo per spiare Niall, eh?” sussurrò Harry.

“Ricciolino, ti do vitto e alloggio, almeno aiutami a scoprire che cosa stanno tramando quei due, no?” dissi.

“Va bene” rispose Harold. 

“Ecco a voi due frappuccini” disse la cameriera

Ringraziai.

Nel contempo, vedevo Maddy e Niall che parlavano.

Lei si avvicinava sempre di più a lui, talmente tanto che lo stava quasi per baciare.

Non persi tempo. Mi alzai furibonda e andai al loro tavolo.

“Frena, stallona!” urlai furiosa.

“Ciao Abigail! Da quanto tempo, come stai?” disse con aria superficiale.

“Oh, senti Madison falla finita. Lo so bene che ti piace ancora il mio ragazzo, ma è finita. Non puoi più fare la zoccoletta di periferia. Te lo sei portata a letto già una volta, non ce ne sarà una seconda, ricordatelo bene” dissi.

“Abby, ma non stavamo facendo nulla di male” controbattè Niall.

“Ma se ti stava per baciare! Cazzo Niall apri gli occhi.” risposi incavolata.

“Madison, è vero?” chiese il biondo.

“Ma un piccolo bacetto a stampo, cosa vuoi che sia!” rispose la puledra.

“Cosa vuoi che sia? Ma io ti strappo tutti quei bei capelli cotonati che hai e ti faccio rimanere pelata, hai capito?” mi avvicinai per afferrarla, ma Harry mi fermò da dietro.

“Abby, calmati, andiamo” mi disse Harry portandomi via.

Intanto Niall ci stava seguendo

“Abigail Williams, fermati, cazzo!” urlò in mezzo alla strada Niall.

“Cosa vuoi?” gli chiesi.

“Voglio chiarire. Avevo dato quell'appuntamento a Maddy solo perchè volevo che mi aiutasse a farti una sorpresa, ma tu hai rovinato tutto!” disse abbattuto.

“Ma perchè proprio lei? Perchè proprio la ragazza con la quale mi hai tradito?”

“Perchè è l'unica ragazza con la quale sono ancora amico!” disse.

“E che ne è si Jessica?” chiesi.

“Abbiamo litigato, per una storia lunga. Io ti amo Abby, sei l'unica ragazza che amo, lo vuoi capire? Ti ho già persa una volta, non voglio perderti di nuovo” mi confessò con quasi le lacrime agli occhi.

“Ti amo anche io Niall, ma il fatto è che ti amo così tanto e che sono tremendamente gelosa.”

“Oh, che teneri i due piccioncini!” mi interruppe Harry, imitandoci.

Dai torniamo a casa.

Ero contenta.

Avevo trovato un amico meraviglioso e avevo il ragazzo più dolce del mondo.

Arrivati a casa mi buttai sul letto ancora assonnata, ma ad un certo punto sentii la porta chiudersi a chiave.

“Niall, amore, lasciami dormire, ti prego” dissi incosciente.

Il letto si abbassò un po', qualcuno si era seduto, non capivo chi fosse, ero sicura fosse Niall, ma mi sbagliavo.

Aprii gli occhi e vidi Harry che mi fissava.

“H-harry c-cosa ci fai qui? E perchè hai chiuso la porta a chiave? Sei coglione? C'è Niall di là, cosa hai intenzione di fare?” chiesi perplessa.

“Niall non c'è, è andato a pagare le bollette alla posta”

“Mmm.. okay. E quindi?”

“E quindi che cosa? Sei bellissima, Abby”
“Harry, ti ringrazio, ma sono fidanzata, ricordi?”

Si avvicinò a me con aria beffarda, mi scostò i capelli e mi iniziò ad baciare il collo.

Lo respinsi.

“Harry, porca puttana, ma che cosa ti prende? Sei un amico meraviglioso, però io sto con Niall e lo amo, okay?”

“Fammi tuo”

“Ma che minchia dici, Harold? Ti sei fumato un cannone? No, dimmelo perchè così ti porto dal medico.”

“Mi piaci, Abigail.”

Piacevo ad Harry Styles, il mio più caro amico. Cosa dovevo fare? Io non potevo lasciarlo lì così.

“Harry..” mi interruppe e mi baciò.

“Scusa, Abby non resistevo più”

“Ma ti rendi conto di quello che hai fatto?” dissi esasperata.

Andai in cucina, mi presi un bicchiere d'acqua, ero confusa. Sentii delle mani avvolgermi la pancia, mi girai ed era il riccio.

“Harold Edward Styles, mi hai fatto prendere un colpo!”

Non c'era verso, non si dava sotto. Mi ribaciò e mi fece sedere sul tavolo della cucina.

Cosa mi prendeva? Stavo per scopare con un mio amico mentre ero fidanzata con un ragazzo fantastico come Niall.

Non riuscivo a fermarmi, il suo profumo era inebriante, mi lasciai sedurre da una persona che avevo conosciuto circa una settimana prima, ma era più forte di me.

Le nostre labbra non si staccavano, c'era un gioco di lingue e lui mi si strusciava contro.

Sentii il campanello suonare, mi rimisi velocemente la maglia e andai ad aprire la porta.

Era Niall, non sapevo come comportarmi, mi sentivo in colpa.

“Ciao amore” mi disse con quel sorriso a tremilaseicento denti di cui ero pazzamente innamorata; alla fine era lui il mio più grande amore, non era Harry e di questo ne ero più che certa.

“Ciao Niall” gli dissi stampandogli un bacio sulla guancia.

“Yeah buddie” urlò Styles proveniente dalla cucina con la patta dei pantaloni aperta e senza maglia.

Lo fulminai con gli occhi.

“Scusa, ma che ci fai con la patta dei pantaloni aperti? Ti sei appena rivestito dopo aver fatto 'qualcosa più di un bacio' con la mia Ab?” disse mimando le virgolette con le dita.

“Ehhhm...” dissi titubante.

“Ma guarda che scherzavo, eh” disse Niall mettendosi a ridere.

Dovevo dirgli la verità. Non volevo ci fossero segreti tra di noi.

“La verità è che..”

“Ehhhhhhh la verità, la verità, ti fa male!” disse canticchiando Harry.

Niall era perplesso, non capiva più niente.
“Ragazzi, mi fate paura, quale sostanza stupefacente avete ingerito?”

“Harry, mi dispiace, glielo devo dire”

“Dirmi cosa, Abby?” chiese Niall.

“Il fatto è che, mentre non c'eri io e Harry...”

“No ti prego Abigail, non dirmi che avete trombato davvero”

“Niall è colpa mia, scusami. E' che mi piace davvero tanto Ab, non posso farci niente, non ho resistito”

“MA CHE CAZZO AVETE FATTO? PORCA PUTTANA, SIETE CRETINI? DITEMI CHE NON CI SIETE ANDATI PESANTI, VI PREGO” urlo esasperante Niall.

“No, Niall, davvero c'è stato solo un bacio...” risposi.

“Si, certo, un bacio. Chissà in quale parte del corpo ti ha dato quel bacio!”

“NIALL!” urlai “Non c'è stato niente di simile, credimi! Io amo solo te, te lo giuro.”

“Ragazzi, davvero, io ora faccio le valige e me ne vado, non voglio più stare qui e rovinare la vostra meravigliosa relazione.”

“Lo hai già fatto” disse il biondo.

“No, Niall, ti prego, dimmi che non mi lascerai. Ho sbagliato, lo so, ma io ho bisogno di te, ti prego, sei la ragione per cui vivo”

A quelle parole Niall mi si avvicinò e mi abbracciò fortemente.
“Ti ho già persa una volta, non voglio perderti ancora” mi sussurrò all'orecchio.

Niall si avvicinò ad Harry con aria infuriata.

“Penso di poterti perdonare, perchè alla fine so cosa provi.” gli disse al riccio.

Niall era sempre stato gentile.

“Grazie amico, ma credo di dovermene andare comunque”

“No, tu non vai da nessuna parte” risposi io.

Harold si avvicinò a me e mi abbracciò, poi noi ci avvicinammo a Niall e lo abbracciammo.

Alla fin della fiera eravamo una bella 'famiglia'.

Una settimana dopo..

“Vado io!” urlò Harry dopo aver sentito il campanello della porta suonare.

Aprì la porta e si ritrovò davanti una ragazza alta, con i capelli color ramato e gli occhi azzurri.

“Taylor!” urlai io quasi con le lacrime agli occhi dalla felicità.

Era Taylor Tomlinson, la mia migliore amica che era appena ritornata da Bradford, dopo che era partita per andare a vivere con Zayn Malik, il suo fidanzato.

Ci abbracciammo tutte e due felicissime.

“Mi sei mancata da morire, Abby!”

“Anche tu, Tay, non immagini quanto!”

Intanto Harry era ancora lì a fissarla a bocca aperta.

“Hey, ricciolino, puoi anche chiuderla quella bocca, hai visto Gesù Cristo sceso in terra?” gli chiesi.

“Piacere, io sono Taylor!” disse la bionda porgendogli la mano.

“S-sono Styledward” blaterò Styles.

“Cosa cavolo stai dicendo?” gli chiesi con aria perplessa

“P-piacere io sono Harry!” ribattè.

Si vedeva lontano un miglio: a Harry piaceva Taylor, ma lei era fidanzata, almeno così sapevo..

“Con Zayn?” chiesi alla bionda

“E' per questo che sono venuta qui, mi ha lasciata, dice di non voler stare più con me perchè non prova più niente” Tay scoppiò in lacrime, era distrutta. Quel cicciomerda di Malik, l'aveva mollata dopo un anno.

“Non piangere tesoro” dissi “non meriti di stare con persone che ti fanno soffrire, semplicemente fregatene. So che è difficile, ma tu sei bellissima, intelligente, troverai di meglio”

Ad Harry scappò un sorrisetto beffardo.

“Cosa ti ridi, cretino?” sussurrai

“E' single!” mi rispose.

Era sempre il solito idiota.

“Taaaayyyyy” urlò Niall proveniente dal bagno.

I due biondi si abbracciarono.

“Noto con piacere che vi siete rimessi insieme” affermò sorridente Taylor.

“Sì, beh, ci siamo accorti che è stato tutto un grandissimo malinteso e ora ci amiamo più di prima”

Harold intanto se ne stava sul divano come un forever alone ad ascoltare la nostra conversazione.

“E lui chi è?” chiese Taylor.

“Se non mi sbaglio mi sono già presentato prima, no? Harry Styles.” rispose con aria un po' scocciata.

“Non ho ancora l'alzaimer, sai? Intendevo chi sei, da dove vieni.”

“Lo abbiamo trovato al freddo davanti all'Hollister un po' di tempo fa era infreddolito e senza un soldo, abbiamo deciso di portarlo con noi perchè era dolcissimo” risposi io.

“Allora pensi che io sia tenero, eh?”

Risi.

“Bhè Taylor” dissi cambiando discorso “resta qui quanto vuoi, sei la benvenuta”. Ci abbracciammo. Mi mancavano gli abbracci della mia migliore amica.

Due settimane dopo..

“Harry, Tay, io e Niall usciamo a fare un giro, mi raccomando non combinate casini!” dissi ridendo, mentre mi avvicinavo alla porta d'uscita.

Sì, Harry e Taylor si frequentavano. Stavano insieme da circa una settimana.

Erano stupendi.

HARRY.

“Taaaaylooor” dissi avvicinandomi al suo orecchio “sveeeegliati, siamo soli in caaasa!”

Lei si mise la testa sotto il cuscino.

“Lasciami dormire, Styles” disse scocciata.

“Va bene, vuol dire che andrò e ti lascerò da sola in casa.”

Taylor aveva paura di stare da sola in casa, da quando una volta, a Bradford, le entrarono i ladri in casa e cercarono di stuprarla.

“No, ti prego, Harry, non andare”

Mi avvicinai e mi sdraiai affianco a lei guardandola negli occhi.

“Sei stupenda e mi piaci.” le dissi sorridendo

“Sei meraviglioso e ti amo” mi rispose lei.

Mi aveva detto che mi amava dopo una settimana.

“Ti amo anche io, Taylor, tantissimo”

ABIGAIL.

“Ma dove mi vuoi portare, Niall?” dissi scettica.

“E' una sorpresa” rispose lui.

Arrivammo davanti ad un negozio, ma non feci in tempo a vedere quale fosse, quando il biondino mi girò di spalle e mi mise una benda agli occhi.

“Niall, che stai facendo? Perchè mi hai bendata?”

“Eh, ora vedrai, Abby”

Entrammo dentro il negozio, la capii dalla campanella che suonò quando Niall aprì la porta.

“L'ordinazione!” disse il ragazzo dagli occhi cristallini al commesso.

“Subito, vado a prenderla!” rispose il tipo.

“Niall, dai, sbendami” dissi io, sbattendo i piedi per terra.

“Fra poco”.

“Ecco a lei” disse il negoziante.

Niall mi tolse la benda dagli occhi. Eravamo in una gioielleria. Cosa mi aveva portato a fare in gioielleria?

Il biondo si inginocchiò. Capii cosa voleva fare, o meglio, cosa voleva chiedermi e scoppiai in lacrime.

“Abigail Williams, mi vuoi sposare?”

Perfetto, ero la versione umana della fontana di Trevi.

“Certo, che lo voglio, Niall. Lo voglio, sì, lo voglio!” urlai.

Mi prese in braccio e mi baciò.

“Ti amo” dissi.

“Sei la mia vita, Abby.”

10 anni dopo..

“Mamma, come vi siete conosciuti tu e papà?” disse Liam, nostro figlio.

“Nando's. Il mio ristorante preferito, quello in cui ti ho portato l'altro giorno, Liam! In quel posto, ci siamo ritrovati dopo esserci lasciati” rispose Niall al piccolo.

Abigail e Niall erano sposati con un bambino di tre anni.

Taylor e Harry erano andati a vivere a Doncaster per star vicino al fratello di Tay, Louis, che era malato. Avevano una bambina di nome Danielle di quattro anni e un cane di nome Boris.

Eravamo tutti e quattro felici. Non chiedavamo di meglio.