Sentimenti tra le onde

di SasuLOveNaru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di nuovo a Konoha ***
Capitolo 2: *** Ricordi ***
Capitolo 3: *** Nuove conoscenze ***
Capitolo 4: *** il secondo bacio (1° parte) ***
Capitolo 5: *** il secondo bacio (2° parte) ***
Capitolo 6: *** Una brutta notizia ***
Capitolo 7: *** il segreto svelato ***
Capitolo 8: *** Il matrimonio (1° parte) ***
Capitolo 9: *** Il matrimonio (2° parte) ***
Capitolo 10: *** Il matrimonio (3° parte) ***
Capitolo 11: *** Epilogo - Ti amo ***



Capitolo 1
*** Di nuovo a Konoha ***


Come ogni anno, si ritrovò a trascorrere l'estate con i suoi.

Lo passavano sempre a Konoha, un paesino piccolo ma ben fornito. La casa che anni addietro avevano comprato, aveva come visuale il mare e le sue spiagge.

E dalle sue terrazze, dove si trovavano degli sdrai per bruciarsi al sole, si sentiva anche l'aria salmastra.

Dopo aver finito di disporre i suoi abiti negli armadi e aver chiesto il permesso di uscire, andò a salutare gli amici che di sicuro anche quell'anno avrebbe incontrato.

 

Uscito da casa, si diresse verso il bar che stava sulla spiaggia.

 

-Ma! Non è Sasuke quello?!- chiese un ragazzo castano all'amico seduto affianco a lui, indicando un ragazzo moro appena entrato.

-Si, hai proprio ragione.- gli rispose questo.

-Ehi! SASUKEE!- urlò il ragazzo di prima per farsi vedere dal moretto.

-Ciao ragazzi! Come ve la passate?- arrivando di fronte agli amici.

-Bene, ma dicci quando sei arrivato?-

-Proprio qualche ora fa. Invece voi! Scommetto che siete arrivati una settimana fa.-

-Si. Anche se io volevo venire prima. Ma Neiji voleva a tutti i costi finire i compiti prima di iniziare le vacanze.-

-Se per questo anche io ho finito prima i miei compiti. Cosi ci potevamo divertire senza problemi.-

-Scommetto che invece Kiba, non gli dato neanche un'occhiata- disse un altro ragazzo appena entrato.

-Ciao Lee. Che fine ha fatto Gaara?-

-E' andato a prendersi un gelato, ma arriva subito. Inoltre anche noi abbiamo già fatto i compiti. Rimani solo tu Kiba. Sarai l'unico che alla fine dell'estate rimarrai chiuso in stanza a farli.- e tutti i misero a ridere a pensare alla scena dell'amico chiuso in casa a studiare.

-Questa volta vi sbagliate.-

-Perchè?- chiesero in contemporanea Sasuke e Lee.

-E' colpa sua- indicando Neiji – Mi ha costretto a fare i compiti con lui-

-Però, ora sei contento o sbaglio!-

-Si, ma non sperare che la passi liscia. Prima o poi mi vendico-

-Si, spetta e spera- e giù a ridere ancora.

 

Una volta arrivato anche Garaa, un ragazzo pallido dalla capigliatura rossa, andarono tutti in spiaggia.

Presero in affitto un ombrellone e due sdrai per tutto il tempo in cui sarebbero stati a Konoha.

 

I giorni passarono, si divertivano a fare il bagno, a giocare a calcio o pallavolo sulla spiaggia. A giocare con le carte anche se il vento li faceva impazzire. Infatti faceva volare le carte e loro dovevano correre per tutta la spiaggia per riprenderle.

Mentre alla sera, li passavano nelle piccole discoteche o nei bar.

 

Poi un giorno cambiò tutto.

 

***

 

Non poteva crederci. Come ha potuto decidere tutto lui. D'accordo che era il sovrano, va bene che era suo padre, ma poteva almeno chiedergli un parere. Invece no! Aveva deciso tutto lui e senza consultarlo.

 

-Non mi lascia altra scelta.-

-Che intenzioni hai?- chiese il suo migliore amico.

-Vuoi proprio saperlo Shikamaru?-

-s-si!-

-Voglio andarmene da questo posto. E l'unico posto dove vorrei essere in questo momento è la terra.-

-COSA! Ma sei impazzito. Lo sai che è proibito.-

-Certo che lo so. Ed è per questo che voglio andare li. Poi voglio scegliere io chi sposare.-

-Ma non pensi al dolore che recherai alla regina! E poi il re... oddio, non voglio pensare a cosa potrebbe farmi se scopre che ti ho lasciato fuggire.-

-Per questo non devi preoccuparti, tu verrai con me.-

A quella notizia, il migliore amico del principe svenne.

 

Una volta ripresosi, sotto l'insistenza del principe, si andò a preparare.

Quella sera stessa, dopo cena, senza farsi accorgere dalle guardie scapparono dal castello.

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Capitolo 2
*** Ricordi ***


Come ogni sera verso le 18.30, quando tutti i bagnanti andavano a casa, lui con la sua fidata maschera subacquea, andava a pesca di vongole.

Era un'abitudine preso da bambino e siccome gli piaceva fare immersione lo faceva con piacere.

 

Si era immerso ormai per la decima volta, quando a causa della sabbia mossa o all'acqua non troppo chiara in quel punto, vide che qualcuno gli si avvicinava.

In un primo tempo non capì cosa fosse ma una volta che gli fu vicino al viso, vide che era un ragazzo.

Anche se indossava la maschera non riuscì a distingue il suo viso ma fu colpito molto dai suoi occhi. Azzurri e profondi come il mare.

Successe tutto in fretta.

Lo sconosciuto, dopo avergli sorriso si sporse e lo baciò e poi come era apparso, scomparve.

 

Di scatto aprì gli occhi.

Ancora una volta aveva rifatto lo stesso sogno.

Era il rimasuglio di un ricordo. Era successo tutto quando ancora aveva 13 anni. E non capiva come mai solo ora, da un mese riviveva quel ricordo attraverso un sogno.

-Chi sei tu?- chiese a qualcuno che non era li, prima di ritornare di nuovo tra le coperte e riaddormentarsi.

 

Intanto

 

-Chissà se ti ricordi ancora di me- mormorò un giovane ragazzo sui 17 anni. Altro 1.70, fisico ben formato, pelle color biscotto, capelli dorati come il sole ed occhi azzurri come il cielo in primavera. Osservando il cielo pieno di stelle.

-Dove pensi di alloggiare? Perché se pensi che chiederò la grazia al posto tuo, giuro che me ne ritorno indietro.-

-Non preoccuparti. Ho tutto sotto controllo. Tu segui me e vedrai che andrà tutto bene.-

-Se lo dici tu, allora siamo proprio messi bene- sospirò lui, sperando che il biondo non lo sentisse.

-Hai detto qualcosa?-

-No!-

-Ok. Comunque dovremo quasi esserci-

Infatti, dopo un po’ arrivarono davanti a un bel palazzo.

Il biondino busso e passati pochi minuti, la porta gli fu aperta.

Davanti a loro apparve un uomo sulla cinquantina, capelli bianchi e lunghi. Portava un gilè rosso con sotto una maglia nera come i pantaloni. Ai piedi un paio di sandali di legno.

-Non sapete che a quest’ora le persone dormono. E poi, che vol…- appena vide il ragazzo davanti a lui, le parole gli morirono in bocca.

-M-ma t-tu s-sei-i il p-prin…- e ancora una volta non fini perché una mano si era posato sulla sua bocca.

-Shh. Non deve saperlo nessuno.-

E all’uomo non rimase che annuire.

Dopo che li fece entrare, chiese di avere delle spiegazioni.

-Questo è tutto.- disse alla fine del racconto.

-Fino a quanto pensate di fermavi?- domando l’uomo.

-Fino alla fine della stagione estiva. Poi credo che sarò costretto a tornare.-

-Allora vi preparo una stanza.-

-Grazie. Ma ti prego, darmi del tu-

-Ok- e lasciandoli da soli, si allontanò per preparare le due stanze.

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Capitolo 3
*** Nuove conoscenze ***


Il mattino dopo
 
Come ogni mattina, anche quel giorno si svegliò presto.
Si finì di asciugare il viso dopo essersi lavato anche i denti e una volta pronto, con addosso una tuta andò in cucina a prendersi una bottiglietta d'acqua.
Una volta fuori da casa, si diresse verso la spiaggia, dove, dopo aver finito il riscaldamento, iniziò a correre lungo la costa.
Gli piaceva correre alla mattina presto quando l'aria era fresca e quando ancora non si vedeva nessuno in giro.
Tre ore dopo, arrivò finalmente al porto.
Cercando di prendere fiato, si guardò attorno.
Il suo sguardo passo dalle navi ormeggiate, per seguire poi i piccoli chioschi ancora chiusi fino a quando la sua attenzione si fermo sui gabbiani che volavano trasportati dal vento.
Attento ad osservare quel magnifico spettacolo, non si accorse che qualcuno gli si era affiancato.
Infatti, solo quando questi gli rivolse la parola, si spaventò.
-Credi anche tu che sia un bello spettacolo?-
Un ragazzo, dalla carnagione brunita e dai capelli biondi. Stava in piedi affianco a lui.
Sasuke riuscì solo ad annuire.
-A quanto pare sei di poche parole. Ma mi presento lo stesso. Sono Naruto- e allungo una mano.
-Sasuke, Sasuke Uchiha. Piacere- e dopo essersi alzato, strinse la mano che gli veniva offerta.
-Non ti ho mai visto da queste parti. Per caso sei appena arrivato?-
-Si. Di preciso sono arrivato solo ieri sera. Ma anche se stanco ho voluto fare una passeggiata mattutina.- rispose sorridendo il biondo.
-Scusa l'intromissione, ma per quanto ti fermerai?-
-Fino alla fine della stagione balneare. Tu?-
-Sono qua da metà luglio e credo che ci fermeremo anche noi fino alla fine della stagione. Senti, ti va di venire a conoscere i miei amici? Casomai così, conoscendo qualcuno ti ambienterai meglio-
-Ok. Grazie dell'invito. Però ora è meglio che vada o Shika si preoccuperà.-
-Ok. Ciao-
-Cavoli, ho dimenticato di dirgli dove siamo con gli ombrelloni- battendosi una mano in fronte.
Provò a cercarlo ma di lui nessuna traccia.
 
Erano ormai le dieci passate e Sasuke stava parlando del ragazzo che quella mattina aveva conosciuto, ai suoi amici.
-Come hai detto che è?!- chiese Lee.
-Ha la carnagione dorata-
-Poi!-
-ha fili di luce per capelli-
- e...-
-e per finire, ha due occhi azzurri come il cielo-
-Allora e proprio lui-
-cosa!- chiese.
-Guarda un po' te. Non è il ragazzo da te appena descritto!- e gli indicò un ragazzo che lentamente si stava avvicinando a loro.
-S-si. È proprio lui ma come...-
-Ciao Sasuke!^-^ il biondino si avvicino al gruppo mostrando un bel sorriso.
-C-ciao N-naruto- (perchè ho balbettato!)
Senza rendersene conto, si era perso nei suoi pensieri ma fu riportato al presente da una gomitata da parte di uno dei suoi amici.
-Non ci presenti!- chiese Neiji a Sasuke.
-Certo... Naruto!-
-Si-
-Lascia che ti presenti i miei amici. Partendo dalla mia sinistra, Neiji-
-Piacere- e gli strinse la mano.
-poi abbiamo Kiba-
-Ciao! Come va?-
-e per ultimi, Lee e Gaara-
-Ciao- e anche a loro strinse la mano.
-Piacere di conoscervi, sono Naruto. Spero che diventeremo buoni amici.-
-Grazie- dissero tutti quanti.
-Sei da solo qua al mare?- chiese Kiba.
-No, sono con un amico.- guardandosi poi attorno -dovrebbe essere da queste parti, ha detto che prendeva un ombrellone-
-Vuoi una mano a cercarlo? Casomai con la forza della giovinezza riusciamo  trovarlo prima-
-grazie infinite – e assieme agli altri, dopo esser usciti dal bar, andarono tutti verso il bagnino.
Ma mentre si stavano avvicinando, qualcuno chimo il biondino.
-eccoti qua, ma dove eri finito?-
a parlare non era altri che un ragazzo con la testa ad ananas.
Era alto come loro e probabilmente aveva anche la loro età.
-Scusa. Ma ora mi hai trovato. Inoltre ti presento i miei nuovi amici. Ragazzi, lui è Shikamaru. Shikamaru, loro sono Sasuke, Kiba, Neiji, Lee e Garaa.-
-Piacere- (da entrambi le parti)
-Shika!-
-mh?-
-In che numero siamo?-
-119-
-ma è di fianco al nostro!- proclamò Kiba
-Davvero!-
-Si. Noi siamo al 120-121-
-Che bello, così possiamo stare vicini- e felice come non mai, iniziò a saltellare come una lepre attorno a Shikamaru, il quale, stanco ancora per il giorno prima, stava per perdere la pazienza. Naruto però, fu salvato in extremis da Sasuke, che gli chiese il numero di cellulare.
 
***
 
-Se sta da te, allora non ci sono problemi. Anche se vorrei che cambiasse idea per quanto riguarda il matrimonio-
-So che vuole solo il meglio per lui. Inoltre credo che il ragazzo se ne sia fatto una ragione. Infatti mi ha detto che si fermava fino alla fine della stagione e che poi ritornava. Sa che non potrà mai scegliere chi sposare ma voleva passare gli ultimi giorni in totale libertà. E spero tanto che voi glielo concediate.-
-Se la pensa così, allora lo lascerò in pace. Spero solo che non compia quell'atto.-

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Capitolo 4
*** il secondo bacio (1° parte) ***


I giorni passavano allegramente e da quando si era aggiunto Naruto al loro gruppo, il divertimento era aumentato.

Naruto con il suo carattere allegro e con il sorriso sempre sulle labbra, aveva sconvolto tutti. Nessuno si annoiava e ogni giorno si divertivano in modo diverso sopratutto grazie alle idee che venivano fuori al biondino.

Ormai il giorno in cui Naruto doveva dire addio ai suoi nuovi amici si stava avvicinando, però lui non ci pensava.

In quei giorni non solo si era divertito ma aveva finito per conoscere a fondo la persona da lui amata e la sola idea che si sarebbe separata da lui, non gli piaceva. Per questo cercava il più possibile di avere dei ricordi con lui.

 

Anche Sasuke, in quei giorni si accorse, anche senza volerlo, di essersi innamorato.

Ogni suo pensiero, ogni suo gesto era sempre rivolto verso la persona da lui amata. Inoltre da quando l'aveva conosciuta, non faceva più quel sogno.

 

Però nessuno sapeva, tranne due, che quei giorni stavano per finire.

 

Erano seduti al bar, chi a bere e chi a gustarsi un gelato.

Sembrava tutto calmo fino a quando uno di loro si alzò.

-Avete dei progetti per staserà?-

-Io e shika, no!-

-E voi?- riferendosi agli altri.

-i miei vanno fuori a cena con degli amici e mio fratello esce con la sua ragazza. Quindi non ho niente da fare- rispose Sasuke

-neanche noi- risposero in contemporaneamente Lee e Garaa.

-Perché vuoi saperlo?- chiese Garaa

-Neiji ed io, pensavamo di andare assieme alla festa che si terrà in piazza. Ci saranno tante bancarelle e potremo vedere anche i fuochi d'artificio. Perché non vi aggregate a noi?-

Entusiasti per quell'idea, tutti accettarono di passare la sera in quel modo.

-Bene. Allora ci vediamo, qui, stasera alle 8-

-Sii- (tutti)

Dopo aver deciso cosa fare quella sera, andarono a farsi un bagno.

 

Quella sera, in due case diverse

 

-Allora se ho ben capito, questa è la serata buona per quel che vuoi fare!-

-Si. Però stai tranquillo, quella cosa non la faccio -

***

-Mamma e papà sono già andati. Sicuro che non vuoi qualche consiglio?-

-No, ma grazie-

-Allora ciao.-

-Ciao e buon divertimento a te e alla tua ragazza-

-Anche tu divertiti e buona fortuna-

 

BAR 8:00 sera

 

-Ora che ci siamo tutti, possiamo avviarci.-

-Siiiiii!-

-Che seccatura che sei. Smettila di urlare o me ne torno indietro-

-Ok, la smetto ma sono troppo felice. È la prima volta che vado a una festa di paese-

-Davvero è la prima volta?- chiese Kiba sbalordito.

-Si^-^-

 

E tutti assieme percorsero la poca strada che li divideva dal divertimento.

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Capitolo 5
*** il secondo bacio (2° parte) ***


FINALMENTE HO TROVATO UN TITOLO PER QUESTO RACCONTO. SPERO CHE PIACCIA ANCHE A VOI.
Titolo:
SENTIMENTI TRA LE ONDE.
Però verra cambiato con il prossimo capitolo. ciao e buona lettura e buon proseguimento.
Inoltre ringrazio tutti colloro che hanno salvato questa storia nei preferiti. grazie mille.

(è proprio carino vestito così. Quel kimono gli sta che è d'un incanto. Anche se è di colore arancione, a lui sta bene, si intona con il suo carattere allegro. Ed è per questo che ne sono innamorato.)

 

(cavoli, appena l'ho visto, rischiavo di rimanerci secco. Il suo chimono blu scuro si intona perfettamente con la sua pelle chiara e i suoi capelli neri. Anche se so che mi è proibito, stasera mi dichiaro. Ho solo questa possibilità. Poi non lo vedrò più)

 

I sette amici, incurante del destino nefasto di due di loro, si divertirono nei vari giochi che trovarono tra le bancarelle.

Specialmente Kiba e Naruto che si sfidarono a chi riusciva per primo a centrare un birillo con dei cerchietti, mentre con Lee a chi pescava prima più pesciolini.

Tutti si divertivano e poi, venne il momento dei fuochi d'artificio.

E non si sa come ma il gruppetto si divise.

Kiba e Neiji se ne andarono assieme, così come Lee e Garaa.

Infatti queste due copie, oltre ad essere amici, erano anche delle coppie.

Quindi era normale per loro appartarsi e osservare i fuochi in intimità.

 

-sembra che siamo rimasti solo noi tre. Ed ora che si fa?-

-per quanto mi riguarda, ho intenzione di andare a casa a dormire. Se tu vuoi rimanere fai pure ma non disturbarmi quando rientri-

-ok.-

E dopo averli salutati, Shikamaru si diresse a casa, lasciandoli soli.

 

(oddio, ora cosa faccio? Cosa dico?) i due ragazzi pensarono la medesima cosa.

 

-Sasuke!-

-Naruto!-

(oddio che imbarazzo, abbiamo parlato contemporaneamente)[ancora entrambi]

 

(“..” stanno sussurrando)

 

ma si vogliono decidere o vogliono rimanere li per tutta la sera come statuine!”

calmati Kiba. Lo sai anche tu che Sasuke è timido.”

a quanto pare anche Naruto.” disse Lee, mentre il suo compagno se ne stava zitto ad osservare la scena.

 

I quattro amici, per dare una possibilità agli amici di dichiararsi si erano allontanati da loro ma senza farsi vedere erano ritornati indietro e si erano nascosti dietro un muretto.

 

(è meglio che mi decida o facciamo notte)

 

-Naruto?-

-S-si!-

(perché a balbettato?)- ti va se cerchiamo un posto per vedere bene i fuochi?-

-Ok-

Anche se ancora agitato, il biondino segui il moretto.

 

Vedendo che si erano finalmente mossi, le due coppie poterono finalmente godersi i fuochi e la festa.

 

Cerano tanti posti dove poter vedere bene le luci in cielo, ma Sasuke lo porto in spiaggia.

 

-Perché proprio in spiaggia?-

-senza le luci, potrai vedere meglio i fuochi. (poi mi da modo di dichiararmi senza che qualcuno ci disturbi)

-grazie per il pensiero-

-prego-

 

Dopo che i fuochi finirono

 

-Sono stati proprio belli. Grazie Sasuke-

-Prego.-(forza e coraggio. È ora)

-Naruto!-

-mh?-

-c'è una cosa che vorrei dirti-

-cosa!-

-ecco...vedi...io...-

-...-

-io...ho al diavolo!- e senza lasciare scelta all'altro, dopo averlo preso per le braccia, lo baciò.

(Non si posso credere. Mi s-sta b-baciando...Oh Sasuke!) così anche lui chiuse gli occhi e si lascio andare.

 

Sentendo l'abbandonarsi fra le sue braccia da parte di Naruto, Sasuke decise di approfondire il bacio.

Iniziò a leccare il labbro inferiore del compagno per poi stringerli lievemente tra i denti, per poter avere accesso all'anfratto caldo del biondino.

A quella stimolazione, Naruto dischiuse le labbra emettendo un lieve gemito. Dando così l'accesso all'altro di incontrare la propria lingua.

 

Aveva da poco salutato Naruto ed ora lui era sulla via di casa, però non capiva ancora come mai, quando aveva tentato di fare l'amore con lui, l'altro l'avesse fermato.

-Forse, non era il momento e Naru-chan di sicuro non si sentiva pronto. Anche se eravamo da soli in spiaggia, era pur sempre un luogo pubblico. E tutto sommato è meglio così, altrimenti se ci avessero scoperto, saremo in questura. Comunque ci sarà tempo per questo.-

E sorridente e con il cuore che batteva forte nel petto, arrivò finalmente a casa.

-Inoltre prima o poi, dovrò dirgli il mio più grande segreto, ma anche per questo il tempo non manca. Quando verrà il momento glie lo farò sapere-

 

Ma quel momento non arrivò mai.

 

***

Ora poteva dirsi di essere finalmente felice. L'amore che da tempo immemore provava per Sasuke, finalmente era corrisposto.

La felicità che in quel momento provava era immensa.

Gli sembrava di camminare sulle nuvole. La testa era leggera, nessun pensiero negativo vi albergava dentro. E il cuore, batteva più veloce ogni volta che ricordava il momento che si erano baciati.

Solo una cosa gli dispiaceva. Di non aver potuto far l'amore con Sasuke. Purtroppo non poteva fare diversamente. Anche se non gli piaceva, doveva rimanere puro per il suo futuro marito, altrimenti si sarebbe scatenata una guerra. Il bacio poteva andare ma quello proprio no.

E a quell'ultimo pensiero, su di lui calò l'ombra della tristezza, ma anche tale sentimento scomparve una volta entrato in casa.

 

Purtroppo la parte sbagliata del destino aveva bussato alla sua porta.

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Capitolo 6
*** Una brutta notizia ***


-Quando pensi che rientrerà?-

-Non ne ho i...- ad interromperlo fu la porta che si stava aprendo.

Il ragazzo non appena entrò, sentì che qualcosa di strano stava per accadere.

Ed ebbe ragione.

Davanti a lui stava un uomo dai capelli grigi sparati verso sinistra.

Non voleva dare retta al proprio istinto per cui...

-Ciao maestro Kakashi. Come se la passa?- avvicinandosi all'uomo.

-Bene...e a quanto pare, il cambiare luogo ti ha fatto bene. Sei cambiato dall'ultima volta che ti ho visto- abbracciando il ragazzo come se fosse il figlio o un fratellino minore.

-Si. In questi giorni mi sono proprio divertito- sorridendo all'uomo.- ho fatto molte amicizie...ma dimmi, come mai ti trovi qua? Anche tu ti sei stufato di stare lì!-

-No. Sono venuto a svolgere un compito-

(spero che non sia quel che penso)-e quale sarebbe!- senza perdere il sorriso, anche se dentro tremava.

L'uomo che prima l'aveva trattato come un normale essere umano, senza tenere conto del suo titolo, ora pareva scomparso.

Come se fosse al rallentatore, lo vide piano, piano inchinarsi alla sua persona e rivolgergli le parole che non avrebbe mai voluto sentire.

 

-Io Kakashi Hatake, maestro di sua signoria, per ordine del Re, chiedo al Principe Naruto Namikaze di far ritorno al suo regno.-

 

Sapeva che doveva ritornare, ma pensava che avesse molto più tempo. Se suo padre aveva deciso così, così doveva essere fatto.

Anche se avesse provato a ribellarsi, il suo destino era già compiuto.

L'unico rammarico era che non poteva dire addio al suo amore, ne salutare i suoi amici.

Ma lui era un principe e come tale si sarebbe comportato anche andando contro la propria felicità. Dopo tutto poteva dire che almeno in parte aveva realizzato i suoi sogni e li avrebbe tenuti racchiusi dentro di lui per sempre.

 

Sia Jiraya che Shikamaru erano pronti a fermarlo in caso pensasse di scappare ma rimasero attoniti dal comportamento che in quel momento stava dimostrando.

Sotto i loro occhi, per la prima volta, dimostrò di essere un principe. Lo videro alzare lo sguardo. La determinazione che vi lessero dentro era a dimostrare che finalmente Naruto era maturato ma sperarono che il suo sorriso non fosse andato perduto.

 

-Grazie per aver recapitato un messaggio del re, mio padre. E come da lui ordinatomi, farò ritorno. Chiedo solo il tempo necessario per preparare le poche cose che ho. (così potrò scrivere una lettera a lui e una agli amici).-

-Ci spiace ma non vi è tempo. Poi i vostri bagagli sono stati già preparati da Shikamaru e portati già via.-

-Bene!- in tono freddo.

Jiraya, vedendoselo passare affianco, fu l'unico oltre a Shika ad accorgersi dello sguardo triste del principe, quindi decise di ritardare il distacco da quel mondo.

-Forse sua signoria vuole controllare che niente sia stato dimenticato nella sua stanza- rivolgendosi Kakashi.

Quando con la coda dell'occhio vide Naruto sussultare leggermente, capì di aver agito bene.

-Che ne pensa Kakashi-san, abbiamo un po' di tempo?!- facendogli un occhiolino senza farsi vedere dal principe

-Di tempo dite!- mettendosi nell'atto di pensare – credo...Si! Il tempo l'abbiamo- e a quella splendida notizia, con passo regale, Naruto entrò per un ultima volta nella stanza che per molto tempo gli aveva fatto da camera.

 

Veloce prese dei fogli che erano nello scrittoio sotto la finestra e dopo aver tinto la penna nel calamaio, inizio a scrivere la prima lettera.

Pochi minuti dopo, le due lettere venivano poggiate sopra il letto.

E mentre chiudeva la porta e guardava per un ultima volta quelle lettere, dai suoi occhi cadde una singola lacrima, testimone del suo dolore e della profonda infelicità che avrebbe incarcerato il suo cuore.

 

***

 

Mentre si alzava bello riposato, ripensò a quando avvenne la sera prima.

-Se anche oggi è un bel tempo, lo porterò con me a fare una passeggiata. Lo porterò nel mio posto segreto. Chissà come sarà felice. Non vedo l'ora di rivederlo e stare ancora con lui.- e incurante di quando era già successo, scese a fare colazione.

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Capitolo 7
*** il segreto svelato ***


Ciao gente. i capitoli che finiranno questo racconto stanno per finire. Inanzi tutto ringrazio tutti quelli che mi seguono, che recensiscono e quelli che l'anno messo nei preferiti. sono contenta che fino ad ora sia piaciuto e spero che sia anche per gli urlimi capitoli. grazie tante e ciao. buona lettura.


Sicuro che tutti fossero già usciti, si diresse in cucina per mettere qualcosa sotto i denti.

Ma lo stupore si dipinse sul suo viso una volta che aprì la porta della cucina.

Sua madre, vestita di tutto punto e con un grembiule bianco era ai fornelli, intenta a preparare la colazione.

-Finalmente ti sei svegliato piccolo mio!.- sorridendogli.

Tornando indietro sui suoi passi, diede un'occhiata in sala. Ed anche li ebbe un'altra sorpresa. Anche il padre e il fratello si erano alzati ed entrambi erano intenti a leggere il giornale e una volta che si accorsero di lui lo salutarono dandogli un buon giorno.

Ancora frastornato ricambio e poi ritorno in cucina, dove la madre aveva appena finito e riponeva il tutto nei piatti.

-Come mai siete ancora a casa?- mentre aiutava la madre a portare il tutto in sala.

-Perché abbiamo una notizia da darvi.- a rispondere era stato il padre che aveva sentito la domanda rivolta dal figlio minore alla moglie.

-A si! Di che si tratta padre?- chiese curioso Itachi.

-Dopo tanto tempo, ritorneremo a casa. Quindi una volta che avrete finito, andate a fare i bagagli, ma non preoccupatevi, nell'anno nuovo potremo di nuovo ritornare qui a Konoha.-

-Padre?-

-Si!-

-Anche Sakura potrà venire!?-

-Certo, dopotutto è la tua promessa sposa e come noi anche lei appartiene a quel mondo-

-Posso rimanere sulla terra?- chiese speranzoso.

-No, è richiesta anche la tua presenza.-

-Perché? Noi non apparteniamo a quella gente. Se manca qualcuno, di certo non se ne accorgeranno.-

-Davvero non lo sai fratellino!-

-Cosa dovrei sapere!-

-Come me, anche tu sei un principe. E non un principe qualsiasi. Siamo i principi dei mari del Sud e i nostri genitori ne sono i regnanti-

-C-COSAAA!-

Non ci poteva credere. Lui un principe. Sapeva di essere un tritone ma non credeva di essere un principe Tritone.

A quella notizia perse i sensi. Il fratello che gli era affianco riusci a prenderlo prima che cadesse per terra e lo poggio sopra a un divano che stava li vicino.

-Se ha reagito così nello scoprire che è un principe, come reagirà sapendo che fra qualche giorno si dovrà sposare?- chiese Itachi dando le spalle al fratellino.

-Chi è che si deve sposare?-

Nessuno se ne era accorto ma Sasuke si era ripreso e aveva sentito solo la parte finale del discorso.

-Allora!- chiese rimettendosi seduto a tavola.

-Tu!-

-Io...cosa?!!-

-Sei tu che ti devi sposare fratellino.-

-C-COSAAA!!!- e stava per risvenire ma per fortuna non successe.

Ritornando se stesso, batte le mani sul tavolo e si rivolge ai suoi famigliari

-No, non lo accetto questo matrimonio. Non voglio. Non lo posso abbandonare, no, non ci penso neanche. Trovate qualcun altro, io non posso.-

-Non puoi tirarti indietro, figlio mio.-

-perché!...datemi una sola spiegazione del perché non posso rifiutare-

-Perché sei stato tu a volerti sposare con il figlio del Re dei mari del Nord. E se deciderai di non mantenere la promessa, purtroppo...-

-Cosa potrebbe accadere?-

-Si scatenerebbe una guerra. Che potrebbe protrarsi per molto tempo, facendo vittime da entrambe le parti...Anche tuo fratello potrebbe perdere la vita.-

-P-perché!?-

-Sono il capo delle guardie reali. Se c'è una guerra, sono costretto a scendere in campo.-

-N-non è p-possibile- e detto ciò, dopo aver fatto cadere la sedia, corse fuori da casa.

Il fratello cerco di fermarlo ma ad impedirglielo fu il padre.

-Lascialo andare. Ora che sa, saprà che decisione prendere- e tutti anche se tristi, continuarono la loro colazione.

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Capitolo 8
*** Il matrimonio (1° parte) ***


Prima che leggiate questo capitolo, vorrei ringraziare tutti colore che mi seguono, che hanno messo il mio racconto tra le preferite, le seguite e ricordate. Grazie ancora e buona lettura.^-^


Era riuscito a salutare gli amici ma non era riuscito a trovare Naruto.

Lo aveva cercato dappertutto ma di lui nessuna traccia.

Anche il tempo era contro di lui.

Forse era malato e lui non sapeva neanche dove abitasse, ma anche se lo avrebbe saputo non vi era più tempo. Cosi, amareggiato e scoraggiato era andato a casa.

 

Quando fece rientrò in casa ormai era già sera, ma aveva le idee chiare.

Anche se provava un forte dolore al solo pensare che avrebbe fatto soffrire la persona da lui amata e doverla lasciare da sola, doveva prendere atto che lui è e resterà sempre un principe.

E un principe è obbligato a mantenere le promesse che fa anche se si è piccoli.

 

Una volta che furono pronti, la famiglia si avvio verso la spiaggia. Erano solo le due del mattino e quindi nessuno poteva vedere quello che stava accadendo.

-C'è l'avete tutti quanti?- chiese il padre.

-Si!- risposero tutti.

-Allora mettetevelo al collo e uno per uno entrate in acqua-

La madre fu la prima ad entrare e quando i suoi piedi toccarono l'acqua, il ciondolo che portava addosso iniziò ad illuminarsi fino ad accecare tutti. Con la scomparsa della luce, scomparve anche la donna.

-Non agitatevi. Molto presto la rivedremo. Ed ora il prossimo-

Ad entrare fu Itachi ed anche lui scomparve come la madre, quando fu il suo turno, Sasuke ebbe un po' paura ma incoraggiato e tranquillizzato dal padre entrò in acqua.

Una volta riaperto gli occhi, si scopri ad essere nelle profondità marine. Immediatamente cercò la sua famiglia ma non fu necessario. Davanti a lui stavano una donna e un giovane uomo.

La parte superiore del corpo della madre era accarezzato da un tessuto di tulle rosa dorato con sotto un corpetto rosa con ricami d'oro. La parte inferiore era invece una pinna di pesce color verde argentato. E sul capo stava una corona fatta con il corallo che teneva ferma alcune ciocche dei suoi lunghi capelli neri.

Il fratello invece aveva l'armatura e al fianco una spada. E anche lui portava una corona e la sua coda era blu ma quando si muoveva portava sfumature più chiare.

Girandosi vide anche il padre.

Come il figlio maggiore anche lui aveva la coda blu con riflessi chiari. Portava anche lui un'armatura con dietro un mantello roso corallo, che fluttuava attorno alla sua figura.

Portava inoltre un pugnale e una spada ai fianchi.

In testa aveva la corona ma era più grande di quella di Itachi.

 

Il commento riguardante la sua persona da parte della madre, lo fece tornare al presente.

-Ti donano quei colori. Anche se non ho mai visto in vita mia una coda di blu scuro come le profondità marine. E l'armatura argentata con riflessi dorati ti stà d'incanto. E spero che porterai con orgoglio quella spada che ti pende al fianco-

-Lo farò senz'altro!-

-Ed ora in marcia- e seguito dalla moglie e dai figli il sovrano nuotò verso il suo palazzo.

 

Una volta giunti, furono acclamati con gran felicità. Finalmente il loro sovrano aveva fatto ritorno e quella sera festeggiarono il loro arrivo.

Tutti si divertirono, gridavano contenti, ballavano e alcuni cantavano la loro gioia.

Tutti tranne uno.

Il principe Sasuke, sfinito per la festa e dopo aver avuto il permesso di ritirarsi, andò in camera sua, dove con in mente il suo amore, si addormentò nel suo letto.

 

Il mattino seguente non appena si svegliò o meglio dire non appena fu buttato giù dal letto, fu letteralmente sbalzato nella stanza da bagno, dove alcune sirene erano pronte a fargli il bagno. Ancora frastornato per il brusco risveglio non si accorse di quello che stava accadendo, ritornò sull'attenti solo quando senti bussare alla porta.

 

Volle andare ad aprire ma fu anticipato da una sirena, una delle tante che l'avevano lavato e vestito.

-me non male che sei già pronto. Tra qualche ora si parte.-

-c-cosa!...che!...perchè!...c-come!!!-

-...!-

-...?!?-

Con tutto quello che era successo in quei brevi minuti aveva perso il filo, quindi fece alcune domande al fratello.

-Partire...?! Per dove?!!!- chiese ancora incerto

-tra qualche giorni ti devi sposare, quindi dobbiamo andare nei mari del nord dove troverai il tuo futuro sposo...Non dirmi che te ne eri dimenticato!-

-n-no, certo che no!-

 

E mentre i due fratelli parlavano dell'imminente matrimonio, anche qualcun altro veniva svegliato malamente. Ma prima che iniziasse ad arrabbiarsi, gli venne posto davanti il suo piatto preferito.

Anche se lo vedeva mangiare di buon gusto, il suo migliore amico si accorse della tristezza del principe e sapeva anche quale fosse la causa ma sapeva che non poteva fare niente per risollevarlo di morale. Sperava solo che con il tempo se ne sarebbe dimenticato anche se sapeva che era impossibile.

-almeno potrò incontrarlo e farmene una ragione prima del matrimonio-

-mi spiace ma non è possibile-

-perché?-

-suo padre non vuole che lo veda fino a quando la cerimonia non sarà finita-

-c-cioè f-fino a...- non riusciva a dirlo ma la frase la fini l'amico.

-...fino a quando non vi scambierete un bacio con il vostro futuro marito-

a tale notizia svenne. Non voleva baciare nessuno. Solo il suo amore aveva diritto ai suoi baci. Anche se doveva concedersi ad un altro, avrebbe voluto che nessuno lo baciasse ma ormai non poteva più sottrarsi ai suoi doveri, sperava solo che quel giorno venisse e sparisse in fretta. E nella totale incoscienza, verso lacrime di dolore.

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Capitolo 9
*** Il matrimonio (2° parte) ***


Il palazzo del Sole, cosi veniva chiamato il regno dei mari del Nord, era tutto in fermento.

Ovunque si andasse, ogni porta che si aprisse, si vedevano inservienti che pulivano le stanze, che lucidavano l'argenteria e che decoravano la tavola per il pranzo di nozze e il salone veniva ornato con ogni tipo di tendaggi.

Ognuno sapeva quello che doveva fare ed oltre e farlo bene lo facevano con piacere. Tutti amavano il loro sovrano e la sua regina ma sopratutto avevano occhi per il loro giovane principe.

L'avevano visto crescere da quando era solo una piccola perla.

Avevano gioito con lui.

E tutti i loro cuccioli erano cresciuti assieme al principe e avevano giocato tutti senza distinzione sociale.

Ogni marachella che faceva da piccolo veniva coperto da loro.

Non l'avevano mai visto piangere anche se nell'ultimo periodo, sopratutto da quando era ritornato dalle sue vacanze sulla terra, aveva sempre uno sguardo triste.

Avrebbero voluto dire la loro ma sapevano che era impossibile. Nessuno poteva andare contro le decisioni del re.

Speravano solo che il futuro sposo del loro principe fosse un tritone buono e gentile.

 

Il giorno del suo matrimonio si stava inesorabilmente avvicinando. E passava tutto il tempo con la madre che cercava ogni secondo di mettergli un vestito diverso che si accostasse alla sua bellissima coda e lui ormai era stufo ma non poteva sottrarsi alle amorevoli mani materne. Soprattutto quando sapeva che quelli erano gli ultimi giorni in quel regno e capiva perfettamente la madre, anche lui si sarebbe comportato come lei.

Avrebbe voluto avere più tempo da passare con la sua famiglia.

Chissà se il mio promesso mi darà l'opportunità di ritornare a salutare i miei genitori e i miei amici una volta che saremo sposati!?” si chiese mentre indossava il quarantesimo vestito. “Chissa se un giorno riuscirò a dimenticare il mio amore ed innamorarmi del mio sposo!” si chiese diventando di nuovo triste.

Da quando era ritornato aveva fatto di tutto per dimenticare Sasuke ma nei momenti in cui non si muoveva, il volto del moro gli appariva sempre davanti. E ogni loro ricordo si affacciava nella sua mente e non lo lasciava stare fino a quando, sfinito crollava addormentato sul letto.

 

Vedendo il figlio perso nei suoi pensieri e vedendolo rattristarsi di nuovo cerco di distrarlo raccontandogli degli ospiti che sarebbero arrivati quella sera.

-Sai che staserà arriva il tuo futuro sposo?- chiese mentre finalmente aveva trovato il vestito adatto.

-Davvero?- cercando di mostrare interesse anche se con poco entusiasmo.

-Si. Però come sai non potrai incontrarlo.-

-Si, ne sono consapevole. Vorrà dire che dopo la cerimonia proverò a farmelo piacere-

-So che ci proverai...Comunque per ora abbiamo finito e trovo che questo vestito ti stia benissimo, scommetto che conquisterai subito il tuo sposo. Sei una tale bellezza che di sicuro non ti toglierà gli occhi di dosso-

-M-madre!...che dite mai- arrossendo alla frase nascosta della madre.

-Stò solo dicendo la verità.- sorridendo mentre una piccola lacrima gli cadeva dal viso e si perdeva nel mare.

 

Sasuke e la sua famiglia infine erano arrivati. Dopo un lungo viaggio poteva finalmente vedere il regno del Nord.

Appena arrivarono alle porte del regno, accompagnati dalle guardie reali, fecero il loro ingresso nel Palazzo del Sole.

Furono acclamati con entusiasmo e tutti i bambini avevano regalato a loro degli stupendi fiori marini e li avevano accompagnati fino a quando non furono dentro al palazzo.

Una volta superato il grande portone, ad attenderli vi erano i regnanti.

-Alle vostre maestà, del Regno dei mari del Sud, do il mio benvenuto nel Regno dei mari del Nord, sperando che la permanenza sia di vostro gradimento.- a parlare non fu altri che il Re. Un uomo dall'aspetto allegro e cordiale.

-Grazie infinite. Siamo sicuri inoltre che la permanenza in questo regno sarà divina- rispose l'altro sovrano.

-Sicuramente ora sarete stanchi, quindi vi ho già fatto preparare le vostre stanze. Se volete seguirmi, vi mostro le camere-

-Grazie per la vostra disponibilità- e con la famiglia a seguito e affiancato dal Sovrano, nuotarono verso le stanze che si trovavano nei piani alti.

 

Nel medesimo momento che aveva messo la pinna dentro al palazzo, Sasuke e la sua famiglia era stata accolta dai sovrani di quel regno.

Il re che aveva rivolto la parola al padre gli ricordava una persona a lui molto cara. Entrambi avevano gli occhi azzurri come il cielo e i medesimi capelli biondi.

Forze è una coincidenza...”pensò”...è meglio che non mi illuda. È impossibile, lui è umano, non è possibile che sia come me”.

Poi fu riportato al presente quando il fratello gli tocco una spalla e assieme a lui percorse i vari corridoi che lo avrebbero condotto nelle camere assegnate a loro.

 

Infine è giunto. E domani inizierà la mia condanna!” e spostandosi dal balcone che dava sul regno, ritornò dentro dove ad attenderlo c'era il suo migliore amico.

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Capitolo 10
*** Il matrimonio (3° parte) ***


Come avevo promesso in precedenza, sono finalmente giunta alla fine di questa storia. domani postero l'ultimo capitolo e spero che piaccia anche quello. grazie infinite

Mentre si stava avvicinando alle stanze del principe, Shikamaru pensava a come svegliarlo, inoltre era preoccupato per lui. Infatti la sera prima l'aveva sentito piangere, sarebbe voluto rientrare ma sapeva anche che non poteva fare niente.

Pensando a quello che non era riuscito a fare per il suo migliore amico, busso alla porta e con stupore senti il permesso di entrare dal proprietario.

Una volta dentro, si accorse che il letto era stato rifatto e che il principe era già pronto con addosso il vestito che la madre addietro aveva scelto.

 

-Vi ho portato la colazione!- disse facendo passare un piccolo carrello.

-Grazie, ma non ho fame!- gli rispose il giovane mentre si girava verso le vetrate.

-So che non volete questo matrimonio, ma cercate di mandare giù qualcosa. Ne va della sua salute!-

 

Vedendo lo sguardo triste nel suo amico, il principe decise di accontentarlo.

 

Intanto in un'altra ala del castello...

 

Chissà che tipo sarà lo sposo! Spero che non sia uno di quelli viziati e senza cervello, altrimenti non saprei che farmene di uno come lui.” questi erano i pensieri del principe Sasuke, nate perché la sera prima, a tavola il futuro sposo non era con loro.

Aveva chiesto spiegazioni al re ma egli aveva risposto che era una loro tradizione. Colui o colei che veniva chiesta la mano, non dovevano farsi vedere fino alla fine del matrimonio. Però questo non valeva se erano loro a chiedere la mano.

 

Ripensando ai fatti della sera prima, giunse l'ora di prepararsi alle sue nozze. Dopo aver fatto un'abbondante colazione, perchè era sicuro che prima di mangiare di nuovo sarebbe passato molto tempo, assieme al fratello, che era venuto a prenderlo, scesero nel grande salone.

 

Alla loro apparizione, la maggior parte degli invitati si giro nella loro direzione.

Le giovani sirene nel vederlo, andarono in brodo di giuggiole. Tutte, nessuna esclusa (mettiamoci anche quelche sirena anziana^-^) si erano innamorate all'istante di lui.

Senza dar modo di far capire che era del tutto indifferente nei loro riguardi, anche se infastidito, salutò tutti.

Però, dopo aver baciato le mani alle dame aveva cercato di svignarsela, ma più si allontanava da loro più loro gli si attaccavano addosso. Non importava se fosse un principe e per di più il promesso sposo del loro futuro sovrano.

Per fortuna che a soccorrerlo ci pensò il padre.

Chicchierarono amabilmente fino a quando la cerimonia non ebbe inizio.

Scortato dalla madre, percorse un lungo corridoio. Alla fine di questa, si ritrovò dentro a una grande Cappella (non so se esiste nel mare ma mi serviva, quindi abbonatemela).

Le pareti erano di un bianco perlato. E in alcuni punti strategici si potevano vedere anche coralli di vari colori.

Si accorse inoltre che gli erano tutti ai loro posti.

Saranno passati da un'altra parte!” penso, mentre percorreva l'ultimo tratto.

Arrivato davanti al piccolo altare, dopo che lo ebbe lasciato, vide la madre raggiungere il padre e il fratello.

Per la sua famiglia erano stati predisposti degli alti scranni, simbolo della loro regalità.

Dall'altra parte, invece vide la famiglia del suo sposo. Anche loro su alti scranni.

 

Al suono di trombe, tutti voltarono la testa verso l'entrata della Cappella.

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Capitolo 11
*** Epilogo - Ti amo ***


-Papà, papà!-

-Si! Che c'è?-

 

Un uomo sui 25 anni, si era voltato alla voce dei sui cuccioli.

Due gemelli uguali nel carattere ma diversi nell'aspetto esteriore.

Il primo, Saki, un bimbo di tre anni dalla pelle chiara come il latte, occhi neri come la notte e capelli biondi come il sole d'estate. Sul suo visetto non si era mai visto la tristezza. Sorrideva sempre come il suo gemello Kato.

Della stessa età di Saki, solo con la pelle color biscotto, occhi azzurri come il cielo e capelli neri come le profondità marine.

 

Smettendo di lavorare, il venticinquenne, dedicò la propria attenzione ai figli.

 

-Non vi avevo detto di andare a dormire?- cercando di essere serio anche se non ci riusciva, sopratutto quando aveva davanti due occhioni supplicanti.

-Si. Ma vogliamo che ci racconti una storia- dissero in cori i fratellini.

-Ma non siete stati voi a dire che eravate troppo grandi per le favole!- chiese mentre li accompagnata nella loro cameretta.

-Si. Ma noi non vogliamo che ci racconti una favola...- disse il biondino.

-...Noi vogliamo che ci racconti una storia...- continuò il moretto.

-...Una storia vera- dissero all'unisono.

-E quale volete?- mentre rimboccava loro le coperte.

I due bambini si guardarono e poi urlarono insieme.

-IL MATRIMONIO!-

 

A quell'urlo il padre per la sorpresa stava quasi per cadere fuori dalla sedia.

Sorridendo poi, dopo essersi messo comodo, iniziò il suo racconto o meglio dire il suo ricordo.

Un ricordo dolce come le dolci onde del mare e tenera come la luce che vi si tuffava in mezzo.

 

-Allora...vediamo!...-

-...-

-...Erano passati pochi minuti da quando la cerimonia ebbe inizio, gli ospiti erano tutti ai loro posti e il giovane sposo stava in piedi, vicino all'altare, in attesa del proprio compagno...- inizio mentre vedeva i bimbi chiudere gli occhi e sorridere.

 

*Flashback*

...All'improvviso si sentirono le trombe suonare e...

 

Dall'entrata della Cappella, dove un attimo prima aveva fatto la sua entrata il Principe Sasuke, si sentirono una miriade di sciabordii (il rumore che fanno quando si muovono le code. Scusate se è un po' strano ^-^).

Tutti trattennero il respiro. Erano in attesa di vedere lo sposo.

Dopo un'attesa che pareva infinità, si poterono vedere le guardie reali.

Esse portavano appresso un divisorio e con esso nascondevano il loro principe. Nessuno per ora poteva vederlo fino a quando la cerimonia non sarebbe finita.

 

Quando erano venuti a prenderlo, era già preparato. L'unica cosa che gli interessava era di non andare in mani poco pulite o avrebbe dovuto lottare per non soccombere.

Mentre percorreva il lungo corridoio che lo avrebbe finalmente portato davanti all'altare dove di sicuro stava il suo promesso, la sua testa era vuota, non faceva caso a niente, neanche agli applausi che i suoi sudditi fecero una volta che entrò nella Cappella.

Circondato dal divisorio, nessuno si accorse dello sguardo spendo del biondino. E sopratutto dell'ultima lacrima. Per sancire ancora l'eterno amore per il suo Sasuke e l'avvicinarsi del dolore.

 

Una volta che essi raggiunsero il principe dei Mari del Sud, il Sovrano dei Mari del Nord si avvicinò ai due giovani.

 

-Io, Minato Namikaze, Sovrano dei Mari del Nord, celebro oggi il matrimonio tra due Imperi, che porti a tutti pace e prosperità come in passato...- dopo un lungo discorso, finalmente si giunse alla fine-... Vuoi tu principe del Mare del Sud prendere come legittimo sposo il qui presente principe del Mare del Nord, per rispettarlo, amarlo ed onorarlo fino a quando la morte non vi separerà?.-

-Si, lo voglio!-

-...e tu principe dei Mari del Nord, vuoi prendere come legittimo sposo il principe di mari del Sud per rispettarlo, amarlo ed onorarlo fino a quando la morte non vi separerà?-

-S-si, lo voglio!-

-...Bene! E con i poteri da me conferitomi, vi dichiaro marito e marito. Ora..- rivolgendosi al moro -... può baciare lo sposo.- e mentre Sasuke, tenendo gli occhi chiusi, si girava verso suo marito, il separé veniva infine levato.

 

Entrambi i giovani avevano chiuso gli occhi e contemporaneamente entrambi li aprirono.

In un primo momento gli occhi di entrambi si dilatarono rispecchiarono incredulità per poi rilassarsi e mostrare la grande felicità che gli aveva presi.

E come se una forte scarica fosse caduta addosso. Il sangue iniziò a scorrere più velocemente e il cuore batte più del dovuto.

Non potevano crederci, davanti a loro stava la persona da loro più amata.

Il silenzio piano piano prese possesso del tempo e tutto scomparve nel nulla, lasciando solo i due cuori a battere all'unisono.

Un suono dolce come la più dolce delle melodie.

Non sapevano ne come ne perchè ma erano solo infinitamente felici e innamorati ancor più di prima.

Di un amore totale che aveva vinto contro tutto e tutti.

Entrambi provarono a pronunciare il nome dell'altro ma finirono solo per far scontrare le labbra dopo che entrambi inconsciamente si erano buttati l'uno tra le braccia dell'altro.

Infischiandosene degli invitati, si baciarono con trasporto e passione, fino a quando non rimasero senza fiato.

 

Dopo un periodo lungo di sofferenza, poterono finalmente abbracciare di nuovo l'Amore...

 

*Fine Flashback*

 

-...e con questo, cuccioli miei la storia finisce.-

 

Dopo aver dato la buona notte e dato un bacio ai suoi piccoli, il ragazzo ritornò nel suo studio.

Pochi minuti dopo, un ragazzo dalla carnagione color biscotto fece la sua apparizione.

 

-I cuccioli sono già a letto?- chiese. Quando vide l'altro annuire, si rattristò -Peccato avrei voluto dar loro la buona notte.-

-Com'è andata la giornata?- chiese mentre stringeva tra le braccia il compagno.

-Bene. Avrei voluto finire prima ma non mi è stato possibile...Hanno fatto i bravi i gemelli?-

-Si. Sai, hanno voluto che gli raccontassi il giorno del nostro matrimonio-

-Davvero?!- chiese curioso mentre, prendendo per mano il marito, si dirigeva verso la loro stanza.

-Si-

Una volta dentro, mentre chiudeva la porta prendeva tra le braccia il compagno, il quale portò le sue braccia a circondare il collo dell'altro.

 

Mentre abbassava il capo, dichiaro ancora una volta il suo amore avendo in risposta la medesima cosa dal compagno.

 

-Ti amo Naruto.-

-Ti amo anch'io Sasuke-

 

per sprofondare poi in un lungo e sensuale bacio.

 

...Fino a che morte non ci separi.

 

Grazie per aver letto fino a qui e sopratutto vi ringrazio per aver sempre recensito. Grazie. ^-^

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