La battaglia d'Azincourt

di ShessomaruJunior
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La preparazione ***
Capitolo 2: *** I primi movimenti ***
Capitolo 3: *** Il Caos ***
Capitolo 4: *** Il contrattacco inglese ***
Capitolo 5: *** Vittoria ***
Capitolo 6: *** Pace o Guerra? ***
Capitolo 7: *** I Fantasmi ritornano ***



Capitolo 1
*** La preparazione ***


Si ringrazia historygirl93 per le conoscenze legate a Hetalia Axis Powers.
Si ringrazia ShessomaruJunior per le conoscenze storiche.
 
I capitolo: La preparazione.
 
Era il giorno di San Crispino^ dell’anno 1415 e l’alba sorgeva sulla stretta vale che separava i villaggi di Azincourt e Tramecourt.
L’alba stava facendo evaporare la nebbia rivelando due diversi accampamenti posti alle estremità della valle, uno povero e piccolo mentre l’altro era immenso e ricco.
Nell’accampamento ricco i soldati si stavano svegliando lentamente agli ordini di un giovane dai capelli biondi e mossi, lunghi fino alle spalle e occhi color blu cobalto il quale stava arringando le truppe:
“Forza uomini in piedi! Sappiate che siamo superiori con un rapporto 5 a 1, per di più metà di noi solo il meglio del meglio della cavalleria pesante! E rendere più facile le cose devo dirvi che il teppista e i suoi tirapiedi non hanno cavalleria pesante ma solo fanteria, inoltre so per certo che non potranno avere rinforzi l’assedio di Harfleur, li ha indeboliti. Volevano raggiungere Calais ma tra la città e loro ci siamo noi! Hanno tentano più volte di scapparci ma alla fine li abbiamo messi in trappole!”
A quelle affermazioni l’intero esercito urlò “vinceremo!” “Si li schiacceremo!” “Si pentiranno di essere giunti sin qui quei cenciosi bifolchi!”
Francis sorrise mentre gli uomini iniziamo i preparativi per la battaglia “Ehi tu sistema la mia sella!” “Tu e tu aiutatemi a salire!” “preparate quelle balestre!” “affilate le spade!” “Ricordate che ad ogni inglese devono essere tagliate le due dita della mano destra!” “Ehi tu attento a non sporcare la mia veste. Viene da Damasco!”
Francia sorrise cinicamente, un esercito come quello messo insieme dal connestabile* Jean d’Albret e dal maresciallo Jean II Le Meingre era invincibile, quasi 30.000 uomini di cui quasi la metà era formata dai più importanti nobili ben chiusi nelle loro armature splendenti.
Egli, raggiunti i comandanti nella loro lussuosissima tenta in seta pregiata con ricami d’oro e d’argento guardando assieme il suo accampamento in cui si potevano vedere tende di tutti i tipi e tutte le dimensioni, qua e la sventolava gli stendardi delle grandi famiglie nobiliari presenti.
“Ah li vedo gli uomini de duca d’Orleans, dei duchi di Borbone, la ci sono gli stendardi del Duca di Berry, d’Alençon e oh sono venuti perfino i Borbone e perfino i visconti d’Angiò. Persino i conti di Nevers e quelli del Brabante° hanno mandato uomini e i rampolli. Tutti questi potenti cavalieri vantano una stirpe nobile e potente, aiutati dai balestrieri genovesi avranno facilmente ragione di quei Bifolchi ignoranti. Arthur preparati sto per portarti via la tua donna e non potrai impedirmelo! Infondo  mi sono portato dietro i Balestrieri Genovesi i migliori mercenari sulla piazza,”
“Bene ora decidiamo le posizioni di comando e ricorreremo al sistema delle pagliuzze, chi pesca la più lunga prendera la I, linea, chi pesca la media si prende la II e naturalmente la più corta corrisponde alla III linea!”
“bene procediamo!” fece Francis pescando la più corta “accidenti!”
“Beh vado io!” fece il maresciallo pescando la pagliuzza media.
“Bene allora toccherà a me guidare la I linea!”
 
Nel frattempo dall’altra parte.
 
L’alba illuminava un giovane ragazzo vestito di un’armatura leggera che osservava, davanti ad una povera tenda, sconsolato un piccolo esercito che stava uscendo da semplici ripari di fortuna realizzati con fronde degli alberi e bandiere, assieme ad un giovane che aveva capelli corti biondi, gli occhi verdi e ha delle folte sopracciglia che indossava una corazza a maglie che lo ricopriva completamente, la sua arma era un’ascia, ed a una donna con i capelli castani, ricci e corti, e gli occhi grigi  che indossava una giubba di cuoio, le armi della fanciulla erano una semplice lancia e un pugnale.
La giovane donna sembrava preoccupata e fece “Arthur temo che non avremo scampo! Noi siamo soltanto 6.000 uomini di cui solo 900 uomini d’arme il resto è formato da arcieri. Oh paura, sai che cosa fanno i Francesi alle donne inglesi? Prima le violentano e poi le mandano al rogo, se rischiamo la cattura amore mio uccidimi!”
Il diretto interrelato stancamente alzò lo sguardo e fece “Si mia amata Cecilia, se quel maledetto di Francis si avvicina troppo cercherò di fermarlo e se non sarà possibile salvarsi ti ucciderò per poi raggiungerti!”
“Smettetela subito voi due!” fece il giovane rimasto fino ad allora in silenzio “non è detto che siamo in trappola. Ho appena mandato Iacopo in esplorazione!”
“Maestà ci scusi!” fecero i due inchinandosi.
“Ma maestà cosa credete che potrà fare Iacopo?”
“Tu non lo sai ma lui era con me mentre sedavo le ribellioni in Galles, Scozia e Cornovaglia. È un vero veterano visto che ha almeno 6 archi che hanno seguito la corda^^ e ogni volta che doveva cambiarlo io ero presente!”
In quel momento presso il trio giunge un quarto individuo che portava lunghi capelli neri come i suoi occhi, come abiti indossava sono un paio di pantaloni di stoffa verdi chiaro, una corazza di cuoio e un piccolo elmo, le sue armi erano un longbow°°, un piccolo pugnale e un martello.
“Iacopo sei arrivato finalmente!” fece il re fissando il soldato inchinatosi “cosa puoi dirci del campo?”
“Maestà il nemico è in fase di schieramento, sono tantissimi ma non ho visto un comandante supremo. Inoltre il terreno è fangoso e questo li rallenterà di parecchio!” fu la risposta del giovane.
“Ormai non possiamo più scappare!” fece History.
“Enrico V!” fece Inghilterra “ormai abbiamo solo due possibilità. L’arresa oppure combattere!”
“Iacopo che giorni è oggi?” fece il re.
“Il giorno di San Crispino!” fece il guerriero.
Oggi è la festa dei Santi Crispino e Crispiano; colui che sopravviverà quest'oggi e tornerà a casa, si leverà sulle punte sentendo nominare questo giorno, e si farà più alto, al nome di Crispiano. Chi vivrà questa giornata e arriverà alla vecchiaia, ogni anno alla vigilia festeggerà dicendo: "Domani è San Crispino"; poi farà vedere a tutti le sue cicatrici, e dirà: "Queste ferite le ho ricevute il giorno di San Crispino". Da vecchi si dimentica, e come gli altri, egli dimenticherà tutto il resto, ma ricorderà con grande fierezza le gesta di quel giorno. Ogni brav'uomo racconterà al figlio, e il giorno di Crispino e Crispiano non passerà mai, da quest'oggi, fino alla fine del mondo, senza che noi in esso non saremo menzionati; noi pochi. Noi Iacopo, Enrico V, Cecilia e chiunque altro sopravviverà a questo glorioso giorno.  Noi manipolo di fratelli: poiché chi oggi verserà il suo sangue con me sarà mio fratello, e per quanto umile la sua condizione, sarà da questo giorno elevata, e tanti gentiluomini ora a letto in patria si sentiranno maledetti per non essersi trovati oggi qui, e menomati nella loro virilità sentendo parlare chi ha combattuto con noi questo giorno di San Crispino!”
“Non so perché ma qualcosa mi dice che questo monologo passerà alla storia!” fece l’arciere.
“Lo credo anch’io” fece Inghilterra.
“Belle parole da incidere sulla lapide!” fece il popolano
“non credi che ce la possiamo cavare con una trattativa?” fece Inghilterra.
“Iacopo tu che non hai visto altro che campi di battaglia cosa ne pensi?” fece il Re
“Al punto in cui siamo o noi li uccidiamo oppure saremo passati a fil di spada. Quelli sono tutti nobili che mirano solo a far prigioniero il nostro re e per farlo ci massacreranno tutti. Solo se li faremo fuori tutti potremo cercare di salvarci” Fece l’arciere con gli occhi assetati di sangue
“Aiuto mi fa paura!” fece la fanciulla leggermente intimorita dall’arciere nascondendosi dietro all’amato che a sua volta cercava di nascondersi dietro il re.
“Beh se è cosi allora dobbiamo trovare il modo di combattere e di salvare la pelle! Iacopo chiama il conte di York e i miei consiglieri devo tenere un consiglio di guerra. Anche tu parteciperai in rappresentanza dei soldati; infondo sei l’esperto no?”
“Si mio re!” detto questo il soldato si allontanò dal gruppo a passo lento e deciso tornando poco dopo con i consiglieri militari.
“Dunque cosa né pensate della situazione?” fece il re
“Ormai dobbiamo combattere, tuttavia dobbiamo trovare il modo di fermare i cavalieri!”
“Giusto il guaio è che non sappiamo come!”
“se scavassimo una trincea?” Fece la dama.
“La loro cavalleria la supererebbe come se niente fosse e poi non c’è il tempo!” fece il suo amore.
“Posso parlare?” fece Iacopo che ottenuta l’approvazione fece “per esperienza diretta so che dei pali appuntiti riducono l’efficacia della cavalleria e visto il numero che ci siamo portati dietro dall’assedio credo che forse li fermiamo!”
“bene si faccia cosi!”
Poco dopo Iacopo riunì i soldati e fece.
“Fratelli! Noi siamo uomini liberi e liberamente abbiamo seguito il nostro re! Ora tra noi e la nostra patria ci sono nobili francesi che ci disprezzano manco fossimo animali! Il nostro re combatterà a piedi con noi uomini liberi! Noi siamo boscaioli e cacciatori e sappiamo bene come si può usare la legna per fermare qualcuno! Chi è con il re si dia da fare e che gli arcieri si preparino metteremo a frutto le gare fatte in madre patria!”
A quelle parole i soldati che si erano riuniti alzarono i loro archi urlando il loro desiderio di combattere mentre qualcuno fissava dei pali appuntiti nel terreno inclinandoli di 45°.
 
Continua ….
 
Note:
 
^ si tratta del 25 ottobre
* Grado militare assegnato dal re ad un nobile che fungeva da comandante supremo dell’esercito secondo solo al re, di cui faceva le veci, sotto di lui c’erano uno o due marescialli.
° Si tratta delle famiglie francesi più importanti dell’epoca che, a causa dell’instabilità mentale del re Carlo VI il Beneamato o anche il Pazzo, governavano ampie regioni della Francia come fossero dei re.
^^ quando l’arco si usurava si usava tale termine. Gli arcieri non buttavano via gli archi logorati dall’uso perché questi avrebbero garantito una maggior opportunità di essere arruolati dai nobili come soldato con esperienza.
°° è l’arco lungo inglese. Lungo circa 2 metri era potentissimo visto che prove moderne hanno dimostrato che poteva perforare una corazza a piastre anche a 300 metri di distanza.
 
Angolo autori:
 
ShessomaruJunior: Bene la battaglia sta per iniziare, History per tè chi vincerà tra noi 6.000 e i nostri nemici 30.000?
Historygirl93: chi vincerà tra noi e i francesi maledetti? bhè, credo che dipenda da quanto solo capaci di gestire la situazione i comandati. un esercito non si giudica dal numero dei suoi soldati, ma dalle capacità dei condottieri.
ShessomaruJunior: deduco che non hai studiato la storia militare. Beh meglio cosi non ti rovini la storia sapendo già come andrà a finire.
Francis: Tanto si sa come andrà a finire. Vincerò io sono troppo forte.
Arthur: Ma io ho gli autori dalla mia parte.
Francis: E io ho cavalleria e fanteria. Tu noi hai niente.
ShessomaruJunior: vedremo chi la spunterà io non dico nulla.

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Capitolo 2
*** I primi movimenti ***


Si ringrazia historygirl93 per le conoscenze legate a Hetalia Axis Powers. (se sa dove posso trovare gli episodi della serie animata sarò contento)
Si ringrazia ShessomaruJunior per le conoscenze storiche (a lui si deve l’accuratezza storica dei fatti).
 
Riassunto del capitolo precedente (lo so che non serve ma mi divertiva): durante la guerra dei cent’anni Francis alla testa di un esercito forte di 30.000 uomini blocca la strada ad Arthur e lo costringe a combattere forte di una superiorità di 5 a 1.
 
I: I primi movimenti.
 
Francis osservava divertito, in sella al suo splendido cavallo bianco tutto bardato, i suoi avversari che si erano incontrati con lui e gli altri comandanti a metà strada per trattare°.
“Allora Arthur eccoti le condizioni di resa:
Enrico deve rinunciare a tutti i suo territori, tu devi sottometterti a me e in quanto alla tua donna dovrà giungere nuda nel nostro accampamento in caso di rifiuto ……”
“Io …” fece Cecilia venendo interrotta da Iacopo.
“La vuoi? Beh vieni a prenderla se ci riesci giullare di corte!”
“Come può un non nobile parlare in un’ambasciata?” fece il maresciallo, intento a lucidare il proprio elmo, osservando disgustato gli abiti semplici del guerriero.
“Lui è un comandante!” fece Enrico V fissando con odio il connestabile intento a mangiucchiare dell’uva che fece “Credo che dovresti tagliarli il naso, le orecchie e la lingua!”
“Questo mai. Se volete prenderlo dovrete venire a prenderlo con le armi!”
“è Guerra?”
“è Guerra!”
“va beh!” detto questo i francesi girarono i cavalli e si diressero verso l’esercito mentre gl’inglesi arrancavano sul terreno a piedi.
“Arthur è finita. Saremo uccisi tutti e per colpa mia!” fece la fanciulla mettendosi a piangere.
“è stai un po’ zitta!” fece l’arciere sorridendo cinicamente per poi fare al re “Avete visto come i tre comandanti non hanno neppure badato al terreno? Il fango in cui stiamo camminando renderà inutile la loro cavalleria, inoltre tra noi e loro c’è una collina e per raggiungerci dovranno scalarla!”
“Oppure potremmo usarla per acquistare un vantaggio tattico!” fece Arthur.
“Iacopo se ne usciamo vivi da qui ricordami di farti avere un cavalierato! Sei stato veramente furbo” fece il Re.
A quelle frasi Cecilia si fermò un attimo “Ma allora avevate già deciso?”
“Certo! A parte tè, il tuo sposo, Il duca di York e il Re tutti gli altri sono popolani e l’arresa voleva dire essere uccisi o peggio mutilati! Il re e suo cugino se la sarebbero cavata con un riscatto, il tuo sposo con un atto di resa e tu scaldando il letto di quei tre damerini ma io non intendevo rischiare di finire chiuso in gabbia come un fenomeno da baraccone quindi visto tutto credo proprio che non mi prenderanno vivo visto che prima di arrivare a me le mie frecce li elimineranno tutti” fece Iacopo con un sorriso diabolico mentre raggiungeva i suoi uomini.
“E adesso che si fa?” chiese Cecilia.
“Aspettiamo che entrino nel raggio d’azione degli arcieri” fece il re calmo e tranquillo impugnando le sue armi.
“Bene li vedremo arrivare presto!” fece Arthur.
"Si li faremo a pezzi!"
 
Tre ore dopo:
 
“Ehi ma allora quelli si muovono o no?” fece Iacopo osservando la linea francese immobile.
“Credo che intendano aspettare che siamo noi ad andare da loro!” fece la nazione
“E allora andiamo!” fece  il re.
“Bene noi …… CCCOOOSSSAAA?” fece Cecilia.
“Iacopo fai avanzare la linea dei pali fino a far entrare il nemico nel raggio di tiro degli arcieri e d’incominciare a far fuoco nel momento in cui tutta la linea sarà compatta.” fece il re.
“Bene maestà!”  fece Iacopo dando gli ordini.
Poco dopo i soldati eseguirono gli ordini iniziando a colpire la prima linea delle truppe francesi che senza aspettare l’ordine si gettarono all’assalto.
“Gente Arrivano!” fece Iacopo lanciando 5 frecce al minuto^ senza fermarsi.
“Pronti all’impatto!” fece Arthur preparandosi alla battaglia stringendo a se sua moglie.
“Eccoli che arrivano. Amore mio io ti ho sempre amato!” fece la donna stringendo la sua lancia
 
Continua …..
 
Note:
 
° per tutto il medioevo prima di un assedio o battaglia i capi degli schieramenti s’incontravano a metà strada per trattare condizioni di resa onorevole, infatti all’epoca si decideva prima le condizioni di resa, a queste discussioni partecipavano i comandanti ed eventualmente gli interpreti che dovevano tradurre, talvolta in caso di disparita numerica troppo evidente queste discussioni evitavano la battaglia.
In caso di assedio poteva succedere che si stabilisse una data e se entro quella la città assediata non aveva ricevuto rinforzi essa capitolava oppure era la data d’inizio dei combattimenti, tuttavia pare che ad Azincourt i Francesi non inviarono nessun’ambasciata visto che non intendevano trattare con dei popolani.
^La cadenza di tiro dei migliori arcieri inglesi era di 4 frecce al minuto, la leggenda vuole che Robin Hood riuscisse a scagliare 6 frecce al minuto, quindi Iacopo è di poco sopra la media di tiro.
 
Angolo autori:
 
ShessomaruJunior: lo so ho interrotto sul più bello ma almeno cosi la gente si può godere tutta la ff. ora cedo la parola alla mia collega.
History: io l'ho trovata bellissima, curata sia dal punto storico che dal punto di vista emozionale, quello che sentono i personaggi.
suo serio, migliori sempre di più collega e per la serie animata...visto che grazie a quelli dell'FBI o chi per loro Megavideo ha chiuso i battenti, ti consiglio di armarti di tanta pazienza e di cercare tra i vari siti, o su youtube, anche con i sub in inglese.
cmq, il cap è fantastico.
Francia: Già inizia lo scontro.
Arturh: io non cederò.

ShessomaruJunior: (ignorando i due che si pestano): Comunque intanto ringraziamo:
 
1) historygirl93
 
Che ha messo la ff tra le preferite.
 
Poi:
 
1) historygirl93
2) ShessomaruJunior
 
Che hanno messo la ff tra le ricordate.
E infine:
 
1) MadameBlack
2) ShessomaruJunior
 
Che hanno messo la ff tra le seguite.
 
 
ShessomaruJunior: Comunque ora bisogna rispondere alle recensioni History questo è affar tuo vai:

historygirl93: allora, ringraziamo Cosmopolita, che si completa per l'originalità del tema trattato. è rimasta molto colpita da come Francia ha spiegato i motivi per cui è certo di vincere. su questo mi associo, perchè vedere Francis parlare così sulle strategie militari è una cosa che non si vede tutti i giorni. dice che ci seguirà ancora, e allora speriamo che questo capitolo le sia piaciuto.

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Capitolo 3
*** Il Caos ***


Si ringrazia historygirl93 per le conoscenze legate a Hetalia Axis Powers.
Si ringrazia ShessomaruJunior per le conoscenze storiche (a lui si deve l’accuratezza storica dei fatti).
 
Riassunto dei capitoli precedenti: durante la guerra dei cent’anni Francis con un esercito praticamente invincibile blocca Arthur che sta cercando di raggiungere Cailas, forte di una superiorità numerica di 5 a 1 non tratta neanche e fa attaccare l’esercito inglese da una linea di cavalleria, sfortunatamente tra le fila inglesi c’è Iacopo, un arciere temprato da tantissime campagne militari che inizia subito a organizzare le difese
 
Cecilia osservava la linea francese avvicinarsi sempre di più a quella inglese malgrado la pioggia di frecce che Iacopo e i suoi compaesani scaricavano contro i cavalieri francesi.
“Eccoli che arrivano!” “Compattare le linee forza!” “Non sospendete il fuoco!” forza ragazzi facciamo vedere a questi damerini incipriati la forza degli arcieri inglesi!” “Non mirate ai cavalieri ma ai cavalli!”
In quel momento Arthur strinse l’amata a se “Coraggio io sono qui con tè. Non avere paura andrà tutto bene. Iacopo e Enrico V sanno quello che fanno e ci faranno uscire da questo guaio!”
Alle parole dell’amato la dama strinse forte la lancia e cercò di baciarlo quando la voce di Iacopo le fece.
“Non ti distrarre se vuoi tornare nel tuo palazzo a Londra viva. Vi bacerete dopo se sarete vivi ormai sono vicini…. Eccoli”
Infatti in quel momento ci fu lo scontro tra i due schieramenti, tuttavia la selva di pali davanti e la fitta foresta ai lati si rivelarono ostacoli insormontabili per la cavalleria del connestabile.
“Incredibile la cavalleria non riesce a venire a contatto con noi! Che Iacopo lo sapesse già?” fece il Re, abbattendo un cavaliere.
“Maestà avete detto che era un veterano quindi è probabile che sapeva come sarebbe andata a finire!” fu il commento della nazione.
Intanto i cavalieri nemici cercavano invano di sfondare la difesa senza nessun risultato malgrado al gruppo iniziale si fosse aggiunta l’intera I linea dello schieramento.
“Incredibile ci superano in numero ma riusciamo a tenerli a bada!” disse Cecilia commentando le varie fasi dello scontro che si stava svolgendo.
“Carica!!!!” “Ci riprovano!” “Forza buttiamo giù i pali!” “Non sospendete il fuoco o ci resteremo secchi!” “Avanti non possiamo farci fermare da quattro bifolchi!” “Fuoco e non fermatevi!” “Alla gola!” “Nessuna pietà!”.
 
Nel frattempo …
 
Il maresciallo di Francia osservava lo scontro: “Uhm il Connestabile ha attaccato? Beh se continua cosi si prenderà tutta la gloria e a me toccherà raccogliere le briciole! Beh uomini andiamo a dare il colpo di grazia a quei buffoni! Mi raccomando che nessuno si metta a Urlare, il nostro amico sta dormendo e se lo svegliamo vorrà anche lui una fetta della gloria e già non mi va di dividere la glori in due figuriamoci in tre” detto questo la II linea dell’esercito francese si mosse nel teatro delle operazioni dove la situazione era incandescente.
“Ammazzateli!” “Mirate al petto e alla testa dei cavalli!” “Attenti a non cadere!” “forza
Malgrado le ripetute cariche i cavalieri non riuscivano a sfondare e cosi si ritirarono in gran disordine
“guardate stanno scappando!”  “abbiamo vinto!” “Si mio sposo abbiamo vinto!” Guardate avanza la fanteria!” “Se non stanno attenti si scontreranno tra di loro!” “ed è quello che stanno facendo!” “Continuate a tirare e non fermatevi!” “Il re ha ragione dobbiamo sfruttare il caos nella loro linea di comando per vincere forza uomini!”
 
Continua ….
 
Angolo autori:
 
Lo so anche stavolta ho interrotto sul più bello ma ce ci volete fare. Il capitolo rischiava di diventare troppo violento cosi ho preferito spezzare.
 
Comunque intanto ringraziamo:
 
1) historygirl93
 
Che ha messo la ff tra le preferite.
 
Poi:
 
1) historygirl93
2) ShessomaruJunior
 
Che hanno messo la ff tra le ricordate.
E infine:
 
1) MadameBlack
2) ShessomaruJunior
 
Che hanno messo la ff tra le seguite.
 
 
ShessomaruJunior: Comunque ora bisogna rispondere alle recensioni History questo è affar tuo vai, prima però Darkshin Sperò che lascerai altre recessioni.

History: proprio Darkshin si complimenta per lo stile della tua scrittura, ma avverte che fai troppe ripetizioni e usi troppo il verbo "fece" (su questo le devo dare ragione), ma per il resto è molto soddisfatta.
come Cosmopolita, che rivolge i suoi complimenti soprattutto per l'originalità della coppia e per il realismo con cui tratti la storia.

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Capitolo 4
*** Il contrattacco inglese ***


Si ringrazia historygirl93 per le conoscenze legate a Hetalia Axis Powers.
Si ringrazia ShessomaruJunior per le conoscenze storiche (a lui si deve l’accuratezza storica dei fatti).
Scusate il ritardo ma avevo trovato gli episodi di Hetalia ma ecco che hanno chiuso tutto e io mi sono abbattuto comunque vado avanti
 
Riassunto dei capitoli precedenti: Siamo nella guerra dei cent’anni. Francis riesce a mettere insieme un esercito imponente e riesce a tendere una trappola ad Arthur e alle sue truppe stremate e provate da un assedio mentre sono in marcia per raggiungere il porto di .
Tuttavia l’eccessiva sicurezza costa caro alle truppe francesi che vengono respinte.
 
Il contrattacco Inglese
 
Cecilia osservava la linea francese ricompattarsi nonostante l’interrotta pioggia di frecce continuasse a cadere sulle loro teste.
“Ma che stanno facendo?”
“non lo so, so solo che non io non mi sentirò tranquillo finche le truppe nemiche saranno sconfitte!” fece Arthur.
“Gente siamo nei guai!” fece uno Iacopo stanchissimo con una farete quasi vuota e uno sguardo preoccupato e un arco segnato.
“Soldato voglio un rapporto immediato!” fece il re
“abbiamo respinto il primo assalto formato da cavalleria ma adesso stanno mandandoci contro la fanteria con dietro la cavalleria e se riescono a sfondare la linea difensiva siamo finiti!”
“in pratica dobbiamo fermarli oppure chissà che ci accadrà!!” fece la dolce Cecilia.
“non temere non ci faranno niente!” fece suo marito.
“No tu finisci in un bordello, Enrico V e Arthur  verranno fatti prigionieri e potranno pagare un grosso riscatto, forse potranno anche riscattarti. quanto a me mi faranno fuori! Quindi ti conviene prepararti a scaldare il letto a molti nobili o se preferisci ucciditi, anche se forse abbiamo una speranza di cavarcela” fece il soldato indurito da centinaia di campagne militari
“Come osi?” fece la nazione afferrando la propria arma con l’intento di uccidere Iacopo il quale però era pronto a difendersi.
“No non farlo amore mio! Lo sai che Iacopo è nato su un campo di battaglia. È cresciuto tra la polvere, il sudore e l’acciaio sempre combattendo per terra e per mare, quindi è logico che la sua parlata non sia colta e raffinata ma dura, semplice e popolana”
“Smettetela subito voi due!” urlò il re, che non aveva più la corona in testa, che colpiti i due litiganti con un bastone riprese “invece di litigare tra di noi concentriamoci sui francesi che stanno venendoci addosso, purtroppo il Duca di York è morto per salvarmi da una lancia del comandante nemico che adesso è morto ma ha fatto in tempo a portarmi via la corona! Comunque ecco il piano: ci divideremo in tre colone una sotto il mio comando, un’altra sotto il comando di Arthur e l’ultima sotto il comando di sua moglie. Iacopo tu resterai qui con gli arcieri e dovete tenere il fuoco attivo contro i Francesi e non appena avrete esaurito tutte le frecce dovrete caricare i fianchi dei nemici! Mi raccomando niente prigionieri!”
“Sarà fatto!” fecero i tre scattando immediatamente verso i posti assegnati decisi a fermare il nemico.
“Cecilia! Come sai sono sempre stato contrario alla tua presenza in questa impresa visto che la guerra è cosa da uomini, mentre le donne dovrebbero stare a casa a cucire! E adesso vedremo se ho ragione o se mi sono sbagliato!” fece il comandante degli arcieri alla dama con una voce fredda e tagliente come quella di una spada riunendosi alle sue truppe.
“Già è il momento della verità!” fece Arthur messosi alla guida della sua colonna.
“Si amore mio! Sperò solo che alla fine Iacopo non venga punito per  il suo comportamento nei miei confronti, infondo lui è …..”
“…..Un guerriero che mai ha conosciuto il calore dell’amore ma solo il sangue dei nemici! Uffa ormai l’ho imparato a memoria questo ritornello che dici sempre non dovresti difenderlo beh andiamo!”
“Amore mio lo forse non lo sai ma Iacopo è sempre stato duro con me solo perché sapeva fin da subito a cosa saremo andati incontro e ha cercato di prepararmi in modo tale che in caso di emergenza non sarei stata di peso!” pensò la fanciulla guidando i suoi uomini verso la battaglia  abbattendo alcuni nemici con la sua arma.
Lo stesso fecero suo marito e il re impegnando le truppe francesi in una violentissima mischia all’ultimo sangue.
“Questa non è una battaglia … ma un massacro! Quello che diceva Iacopo è vero: la guerra è una faccenda da uomini ed è meglio che le donne non vedano il campo di battaglia!” fece Cecilia vedendo i suoi uomini infilzare i fanti nemici e afferrare i cavalieri francesi per trascinarli a terra in modo da poterli uccidere o renderli inoffensivi e distrattasi dalla situazione non si accorse di un soldato francese che cercò di ucciderla venendo salvata da una freccia del capo degli arcieri che in quello stesso momento guidò i suoi uomini alla carica verso il fianco dello schieramento nemico.
“Alla carica! Morte! Usate Bastoni, mazza, asce, martelli, daghe e pugnali per finire i nostri nemici!”
 
Continua
 
Angolo autori:
 
Stavolta ho avuto dei problemi visto che siamo entrati nella fase più sanguinosa e violenta dello scontro mortale che adesso è alla frase critica.
Inghilterra: ah ah sto vincendo.
Francia: Ma io ho ancora una linea di cavalieri che presto entreranno in azione.
Iacopo: Cecilia spero che tu non ti offenda se ti ho scagliato nella battaglia.
Cecilia: scherzi? ero anche stanca di stare nell'ombra e non fare niente per portare l'esercito inglese alla vittoria! voglio proprio vedere come me la cavo sul campo di battaglia.

 
historygirl93: allora, ringraziamo Cosmopolita che ci segue dal primo capitolo, e che consiglia di ampliare un pò di più le parti riflessive e descrittive. dice anche che le dispiace per Francis.
beh adesso passiamo alle recessioni

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Capitolo 5
*** Vittoria ***


Cecilia guardava i soldati di Iacopo attaccare i nemici, buttandosi nella mischia e rendendo il terreno rosso dal sangue versato.
Nonostante la situazione delicata e a sfavore degli inglesi, l'esercito sfruttava appieno tutte le risorse a loro disposizione, archi, lance, pugnali, spade, martelli tutto senza riserva.
Se Enrico aveva messo in campo tutti gli uomini su cui poteva disporre, l'esercito francese se n'era guardato bene, dato che Francis era ancora al comando della sua porzione di cavalleria, e sembrava ben restio a scendere sul campo di battaglia.
Stentava a crederci: contro ogni pronostico, l'esercito del bruco inglese stava letteralmente facendo a pezzi i suoi uomini. “Non è possibile, sono io quello con più uomini, sono io quello più forte” iniziò a bisbigliare il francese “La vittoria doveva essere mia!”
Osservando con quanta crudeltà i suoi uomini venivano abbattuti, gli inglesi non facevano prigionieri, sentiva il coraggio venirgli meno.
“Monsieur Bonnefoy, che intendete fare?” gli chiese un soldato, avendo l'ardire di rivolgersi al suo superiore.
“Ce la svigniamo!” rispose il francese, obbligando il cavallo sul quale montava a fare marcia indietro e allontanando rapidamente la sua linea dal campo di battaglia senza voltarsi indietro.
“Abbiamo vinto!” urlò Arthur, accortosi della ritirata nemica, mentre cercava con lo sguardo sua moglie. Era certo che fosse ancora viva, per quanto donna e meno esperta di lui nel combattimento, sapeva che Cecilia era in grado di difendersi. Dopotutto l'aveva addestrata lui personalmente alle arti mediche mentre Iacopo aveva curato l’equipaggiamento.
“È vero, abbiamo vinto, ma non senza perdere alcuni dei nostri” disse il sovrano inglese, dopo aver trovato il corpo senza vita del proprio zio, il duca di York.
“Arthur! Maestà! Venite qui presto!” la voce della giovane donna portò i due cavalieri a dirigere la loro attenzione dal punto in cui proveniva.
La giovane, con il viso e i capelli sporchi di terra e sangue, stava in ginocchio a piangere davanti a una serie di cadaveri avvolti in pregiate armature che circondavano un corpo privo di vita. Quello di Iacopo che era disteso a terra pieno di ferite mortali e circondato da un mucchio di armi rotte, era chiaro che egli aveva ucciso i suoi avversari prima di cadere sconfitto dalle ferite.
Aiutandola a rialzarsi, Arthur la tenne stretta fra le sue braccia, felice di averla trovata sana e salva, ma allo stesso tempo triste per la perdita di un'eccellente soldato, devoto al suo re e alla patria.
“Un eroe ha attaccato il comandante nemico e la sua scorta abbattendoli e permettendo questa vittoria straordinaria! Darò ordine che venga seppellito come un vero re, e che ogni soldato riceva un'onorosa sepoltura.” annunciò Enrico “Cecilia, prendi una pattuglia e procedi con una ricognizione nell'accampamento del nemico”
“Sì, vostra maestà”
E cosi fu fatto sotto gli occhi dei soldati Iacopo e i suoi compagni furono lavati, rivestiti delle più belle armatura sottratte agli sconfitti e seppelliti con tutti gli onori militari e non.
Più tardi, quella sera, nell'accampamento francese, risuonarono le risate e i canti degli inglesi vincitori che festeggiavano la vittoria ricordando i caduti.
 
Continua ..
 
Mancano due capitoli e adesso rispondo alle recensioni, stavolta è il mio turno:
 
1) historygirl93: lo scontro è finito e come hai visto abbiamo vinto, ma un prezzo alto visto che il capo degli arcieri inglesi è caduto.
 
2) Cosmopolita: Beh io sono cosi, dico sempre le cose che penso, spero di non averti deluso con la battaglia ma se descrivevo tutto beh il ratting sarebbe stato innalzato a rosso.

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Capitolo 6
*** Pace o Guerra? ***


Si ringrazia historygirl93 per le conoscenze legate a Hetalia Axis Powers.
Si ringrazia ShessomaruJunior per le conoscenze storiche (a lui si deve l’accuratezza storica dei fatti).
 
 
Riassunto dei capitoli precedenti: Francis e Arthur sono impegnati nella guerra dei 100 anni.
Arthur, sua moglie Cecilia e il mercenario veterano Iacopo sono al seguito di Enrico V che sta tentando di raggiungere il porto di Cailas dopo aver assediato la città di Harfleur quando Francis riesce a mettere insieme un esercito immenso e attacca le truppe stanche e stremate del suo nemico.
Tuttavia la troppo sicurezza porta alla completa e totale disfatta dell’esercito francese, sfortunatamente Iacopo e parecchi soldati inglesi perdono la vita.
 
                                                      
Era una bella giornata a Parigi, tuttavia non vi era aria di festa nella città.
La gente mormorava e rumoreggiava.
“dannato re inglese!”
“Ora si è proclamato Delfino di Francia e alla morte del re diventerà re di Francia e Inghilterra.”
“Il Delfino dovrebbe reagire e fermare quel pazzo!”
“Non sarà facile! Il meglio della nobiltà è caduta sul campo di battaglia e nessuno vuole mettere a disposizione le truppe per il principe!”
Nel frattempo nella cattedrale di Notrè Dame Cecila e Inghilterra osservavano il loro re raccogliere i frutti della sua strategia, infatti davanti ad una folla numerosa stava ricevendo la corona di Francia.
“Amore mio è finita!”
“Non credo, finche quel maledetto amante del vino non sarà qui la guerra non finirà!”
“Ma caro! Non è scappato dal campo di battaglia portandosi dietro metà delle sue forze che in seguito si sono ribellate e lo hanno abbandonato!”
“è vero! Però finche lui non si sarà arreso o non sarà morto temo che potrebbe tornare a combinare guai!”
 
Nel frattempo a Domrémy una figura avvolta in stracci stava strisciando nelle polverose strade, nessuno badava a quel pezzente tranne una bambini di tre anni che cercò di aiutarlo.
“Grazie piccola! Io sono Francis Bonnefoy e tu chi sei piccola?”
“Mi chiamo Giovanna e vivo qui! Tieni questo pezzo di pane!”
“Grazie piccola! Qualcosa mi dice che la speranza non mi ha abbandonato!”
 
Continua ….
 
Siamo arrivati alla fine, poiché la piccola è Giovanna d’Arco non credo che serva spiegare cosa accadrà in seguito, l’ultimo capitolo sarà un extra speciale.
 
Risposta alle recensioni:
 
1) historygirl93: lo so che ti dispiace però per l’extra mi serviva una figura da leader e visto che io sono il capo degli arcieri mentre tu sei la moglie della nazione quindi non mi sembrava una buona idea.
 
2) Cosmopolita: capirai presto il perché. Comunque spero di non deludere una delle due persone che seguono regolarmente questo mio lavoro. A presto con l’ultimo capitolo.

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Capitolo 7
*** I Fantasmi ritornano ***


Galassia: Via Lattea
Sistema: solare
Pianeta: Terra
Continente: Europa
Stato: Francia
Dipartimento: dipartimento del fiume Marna
Luogo: sponda destra del fiume Marna
Anno: 1914


Cecilia camminava lentamente tra le trincee scavate di recente sulla sponda della Marna, cercando di rincuorare le truppe. Ma negli occhi dei soldati l'unica cosa che leggeva erano paura e disperazione.
“Forza e coraggio, signori. Siamo riusciti ad arrivare qui nonostante i “Fritz” ci abbiano dato la caccia fin da Mons. Non dobbiamo dargli la soddisfazione di vederci impauriti!”
“Sta zitta, donna!”
“Falla finita, che ne sai tu di quello che sentiamo?”
“Ma io...!”
“Sloggia, oppure ti spariamo!”
Alla vista delle facce inferocite e dei fucili puntati verso di lei, la rappresentante del Commonwealth fece dietrofront per tornare al quartier generale, dove sapeva di trovare Inghilterra, Francia e gli stati maggiori degli eserciti impegnati a studiare le mappe della zona per prepararsi meglio alla battaglia.
Se cinque secoli prima le avessero detto che suo marito e il suo peggior nemico si sarebbero alleati contro un nemico comune, sarebbe scoppiata a ridere. E invece eccoli lì, impegnati a studiare le mappe come studenti di Oxford che si devono preparare ad un esame definitivo.
“I tedeschi hanno sfondato le linee difensive qui, qui e qui!”
“Le truppe sono in ripiegamento qui e qui!”
“Il grosso delle forze tedesche stanno per arrivare da qui!”
“Quindi se non li fermiamo lì, la mia Parigi cadrà!” disse con fare melodrammatico Francis.
“Ehm ragazzi...”
“Cecilia, com'è andato il giro di ricognizione delle truppe?” le domandò Arthur, cercando di mantenersi il più distaccato possibile, per non far vedere quando fosse preoccupato per la presenza di sua moglie lì sul campo.
“Malissimo. Le truppe sono distrutte psicologicamente e fisicamente. Se ci attaccano a sorpresa, siamo rovinati”
“AAAALLLAAARRRMMMIII!”
“Io non centro niente su questo, giuro. Era un modo di dire.”
Tutti si precipitarono fuori per raggiungere un punto d'osservazione, per vedere l'esercito tedesco, imponente e minaccioso, avanzare come un rombo.
“Non finirà così, non deve finir così” pensò Inghilterra, guardando la nube di polvere sollevata dalle truppe nemiche, stringendo a se sua moglie, che osservava Belgio fissare con odio i Tedeschi dall'unico occhio rimastole. Aveva fatto il diavolo a quattro quando aveva scoperto che la sua amica era stata invasa, arrivando a buttare suo marito giù dal letto nel cuore della notte, non riusciva a tollerare una cosa del genere. Le era stata accanto quando era diventata un Nazione indipendente, con l'aiuto anche di Arthur, e non sarebbe di certo rimasta a guardare mentre subiva un invasione.
In quel momento il cielo nuvoloso si fece rosso e tra le nubi apparvero Iacopo e i suoi soldati.
“Uomini come il nostro re dobbiamo agire...arcieri pronti! Incoccate! Puntate! Mirate! Fuoco!”
E dal cielo i fantasmi degli arcieri morti ad Azincourt scagliarono una pioggia di frecce infuocate sulle truppe tedesche.
“Hai visto, Arthur? Iacopo è venuto ad aiutarci!” disse Commonwealth, guardando le truppe tedesche venire fermate!
 

Fine

 

Eccoci qua gente! Ho concluso la nostra storia con una leggenda che circolò tra le truppe francesi e inglesi (anche tra gli stati maggiori degli eserciti) durante la grande guerra!

 
Anche se questa ff è finita sto già lavorando ad un’altra grande battaglia!

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