Recensioni di mystery_koopa

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Il Signore del Drago Tonante - 27/11/19, ore 19:10
Capitolo 1: La Montagna dei Tre Fratelli
Recensione premio per il contest "Senza tempo - II Edizione" 1/1

Ciao! Eccomi, finalmente!
Non mi perdo in altri convenevoli, ma non posso fare a meno di dire che non solo non mi hai deluso nemmeno questa volta, ma che anzi mi hai proprio sorpreso in positivo, in particolare nell'introduzione! Sì, hai dovuto presentare i personaggi, il contesto e hai corredato il tutto con piccolissime ma notevoli pennellate che descrivono il magnifico e tradizionale Bhutan, che conosco abbastanza bene a causa di ricerche passate e che hai reso davvero vivido, senza rallentare nemmeno troppo il ritmo. I personaggi, poi... beh, direi che la frase del Kaiser
“Questi qua, al massimo, avranno scalato le montagne russe del luna park.”
è stata perfino generosa, a questi qua io non avrei dato manco mezza lira bucata. Probabilmente sulle montagne russe ci sono saliti con l'ascensore...
La storia delle spedizioni precedenti è stata molto interessante e mai pedante, e allo stesso modo le riflessioni di Moroder (il nome è un omaggio al noto compositore, vero?) rendono molto bene l'atmosfera tesa che regnerà durante la scalata. Non vedo l'ora che inizi^^
Davvero tantissimi complimenti, ovviamente anche per lo stile. A presto!
mystery_koopa
Recensione alla storia Prolis perpetua - 21/10/18, ore 19:37
Capitolo 1: Prologo
Buonasera ScarletRose88!
Giravo sulla sezione avventura dopo un po' di tempo e la tua storia mi ha incuriosito moltissimo fin dall'introduzione! Mi piace che questo inizio possa portare a qualsiasi cosa, e devo dirti che spero proprio in qualche spunto di originalità a livello di trama, perché lo stile e l'introspezione mi hanno preso molto!
Questo prologo mi ha ricordato per le atmosfere il libro "Qualcosa, là fuori" di Bruno Arpaia (non so se non lo conosci, anche se finora non l'ho letto ne ho studiato le tematiche l'anno scorso... ma evito di divagare).
In ogni caso complimenti, mi hai incuriosito e continuerò la lettura!
Un saluto,
mystery_koopa
Recensione alla storia Il figlio del mare - 23/08/18, ore 15:30
Capitolo 1: Come tutto ebbe inizio
Recensione premio per il contest "Raggio di Luna" 1/2

Ciao, eccomi qui con la prima delle recensioni premio (era questa la storia che mi avevi chiesto di recensire, giusto?)!
Fin da subito, posso dire che questo è proprio il tipo di storia che piace a me, con quella nota malinconica di fondo che accompagna l'intera lettura. Ciò che racconti, in questo caso non è solo la storia di una vita, la storia di un vecchio che non ha niente da fare e allora si mette a parlare, ma l'ho sentita vicina come una storia davvero umana, fatta di sogni e di successi, di speranze e di delusioni... conosciamo il protagonista (di cui tra l'altro non sappiamo nemmeno il nome ma solo il soprannome che gli è stato dato per la sua vicinanza totale al mare, ovvero Colapesce, come il protagonista della leggenda siciliana), a partire dall'inizio della sua adolescenza, che è sempre stata sull'orlo della libertà anche se quell'elemento lo spaventava... e che poi, via mare, giunge fino all'incontro con Vanessa, che sarà l'unica vera donna della sua vita, come anticipi. Una storia di stampo molto classico ma che ha saputo prendermi fin da subito, anche perché adoro veramente quando il mare viene impiegato come elemento fondamentale della narrazione ed entra in simbiosi con i protagonisti.
Mi hai chiesto una mano per continuarlo, e io ti aiuterò perché voglio veramente andare avanti con questa storia... che cos'hai in mente, per ora? Credo che potremmo parlarne in privato, lo farò molto volentieri.
Alla prossima allora,
mystery_koopa
Recensione alla storia Rosso come il mare - 24/07/18, ore 15:55
Capitolo 1: Rosso come il mare
TERZO POSTO PARI MERITO, CON UN TOTALE DI 49/50
Rosso come il mare, di KoreDelia

Grammatica e Stile: 10/10 (5/5 di g. e 5/5 di s.)
Per il parametro della grammatica non ho segnato tutti gli errori; inoltre non ho tolto punti per l’uso improprio della D eufonica e per errori che sono indubbiamente di battitura (spazi mancati, ecc.)…
La grammatica è quasi perfetta, ho trovato solamente un errore: “un portamento famigliare” sarebbe dovuto essere “familiare”, in quanto non relativo alla famiglia ma alla familiarità (non ci sono comunque sottrazioni di punteggio, perché la sottrazione minima sarebbe di -0,25 ed è eccessiva). C’è un unico refuso di battitura, un “concesso” che hai scritto “cocesso”.
Lo stile che hai usato per questa storia mi è piaciuto molto, in quanto l’ho trovato inerente alla trama che hai raccontato: è abbastanza diretto e descrive il necessario senza perdersi eccessivamente; si adatta molto (così come anche il lessico) al contesto e alla protagonista, ma presenta anche molte metafore tratte dal quotidiano che impreziosiscono alcune frasi, ad esempio ho adorato “ogni fiotto di saliva inghiottita era come carta vetrata in gola”, molto incisiva e significativa. Estremamente poetico è poi il finale (le ultime tre righe), che svela tutto in maniera perfetta (ne parlerò più avanti) e trasmette quella torbida sensazione di dark e suspense che adoro sempre ritrovare in questo tipo di scene.

Trama e Originalità: 12/12
La storia mi ha colpito molto per come è strutturata: ho già letto racconti che vogliono essere di denuncia contro la violenza domestica, e solitamente sono tutti sì incisivi, ma fin troppo simili; il tuo, invece, è strutturato in modo molto originale. Agata infatti cerca di andare avanti attraverso l’evasione mentale, cercando di immaginare come possa essere quel mare che per Luigi è l’unica ragione di vita, ma continua a sopportare passivamente tutto ciò che le viene inflitto (anche perché il discorso iniziale della madre, ripetuto così a lungo, parla da solo). Oltre all’originalità dell’avventura in sé, in cui Agata immagina di essere la donna che non è mai stata, ammirata e rispettata e sicura di sé, ciò che ovviamente mi ha sorpreso e mi ha convinto a darti il punteggio pieno è stato il finale, quelle ultime tre righe: mentre leggevo la storia per la prima volta pensavo a come fosse possibile (vedendo quanto mancava per la conclusione della pagina) tirare insieme tutti i pezzi del racconto, e invece… ero convinto che alla fine lei si sarebbe “risvegliata” (l’avventura era chiaramente immaginaria e idealizzata da lei), e nel frattempo non avesse nemmeno preparato il polpettone e sarebbe stata nuovamente picchiata dal marito. Invece, al posto del masso tra le mani aveva il quadro raffigurante il mare, rotto e insanguinato.

Utilizzo del Pacchetto Nettuno: 9/9
Genere – Avventura/Azione: Seppur immaginaria, l’avventura che porta Agata sulla nave e poi sull’isola deserta rappresenta il punto di svolta nella trama. 3/3
Prompt/Oggetto – Mare/Lago: Il mare è sia presente nei quadri dipinti dal marito di Agata che come elemento principale della sua “avventura”. 3/3
Obbligo – la protagonista dev’essere una donna inizialmente molto forte o molto debole: Agata è da sempre sottomessa al marito, quindi all’inizio è molto debole psicologicamente, anche se si riscatterà parzialmente nel finale; obbligo rispettato. 3/3

Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 9/10
Prima di analizzare questo punto vorrei innanzitutto fare una premessa: i tuoi personaggi sono indubbiamente stereotipati (ma d’altronde, da una storia del genere non ci si poteva aspettare molto altro), ma hanno dei piccoli tratti che li rendono dei veri individui nonostante la struttura già vista.
Inizio da Agata: la lei iniziale, sostanzialmente, si riassume tutta in una frase:
“Non l’aveva picchiata. Si fece il segno della croce, ringraziando Dio”. Il tratto distintivo della tua protagonista, in effetti, è solamente la totale passività con cui subisce le vessazioni del marito, senza nemmeno reagire; ormai crede che la sua vita sia solo uno sbaglio, e lo stato di allucinazione in cui cade e che causa il finale è da ricondurre al fatto che creda che ormai non potrà andare nulla in un modo peggiore di come già è. Anche con l’omicidio, alla fine, Agata ha confermato la sua debolezza nonostante l’apparenza: cosa farà adesso? Si farà arrestare, magari consegnandosi, e verrà condannata come se niente fosse? Probabile. Non credo che riuscirà a fuggire come nelle sue fantasie, diventando quella donna forte che ha sempre voluto essere fin da bambina ma che semplicemente non è lei; probabilmente qualsiasi cosa sarebbe migliore delle continue vessazioni giornaliere, che hanno praticamente quasi annullato la sua psicologia (mi ha ricordato molto una bambina, attaccata agli “E se” e ai sogni di felicità). Credo che il lavoro che tu abbia fatto su di lei, pertanto, sia veramente ottimo (sempre che io abbia capito ciò che volevi dire e non abbia interpretato tutto in modo molto distorto…)
Su Luigi non ho molto da dire, se non che la sua unica nota di originalità è la sua ossessione quasi morbosa per il mare, che gli ricorda il suo passato miseramente perduto e che inserisce ovunque, dai dipinti ai racconti (sembra proprio che la vicenda sia uno di questi, un buon riferimento). Si vendica per quell’incidente casuale e avverso contro la moglie, colpevole ai suoi occhi di essere inutile (soprattutto per il fatto di non essere bella e di non aver avuto figli, quando magari quello sterile è lui); Luigi denota una mentalità estremamente bigotta e tradizionalista, molto radicale e quasi estremista, oserei dire, e per questo si crede il padrone del mondo (la casa, che è l’unico mondo di Agata). Eppure, da un singolo dettaglio (la lavastoviglie che non si possono permettere) si capisce che la storia non è ambientata nel ‘700/’800, ma almeno dopo gli anni ’50 del ‘900, e forse addirittura ai giorni nostri (?). Fatto sta che la tematica è ugualmente attualissima e l’hai trattata con molta maturità.

Titolo: 2/2
Bellissimo. Fin dalla prima lettura evoca il mare sporcato di sangue, e le ultime parole della tua storia indicano proprio il mescolarsi del sangue con la tempera blu del dipinto, che rappresentava il mare; inutile dire che l’ho adorato ancora di più.

Gradimento Personale: 7/7
Questa storia mi è piaciuta tantissimo: non sapevo proprio cosa aspettarmi dal pacchetto (che aveva due opzioni per ogni indicazione) ma il risultato mi ha completamente soddisfatto nonostante (se fossi stato un partecipante) avrei scelto gli elementi opposti ai tuoi. Il racconto mi ha stupito positivamente, oltre che per il finale sorprendente e originale, anche per il tema che hai trattato: ormai il tema della violenza sulle donne pare inflazionato, ma di fronte a molte trattazioni banali e/o immature la tua appare molto ben strutturata, oltre che originale.
Recensione alla storia Tutto il gin di Calcutta - 23/01/18, ore 22:13
Capitolo 6: Capitolo 6
E così finisce l'avventura che anch'io ho vissuto con Grosvenor tra i meandri più profondi dell'India. Non ho nessun dubbio: questa storia va dritta nelle preferite. La trama era molto ben sviluppata, non troppo complessa ma ben articolata e fedele al classico romanzo d'avventura, ma con alcuni eccentrici personaggi che la hanno resa speciale. Come ho già più volte ribadito l'ambientazione storica e geografica è resa ottimamente e i personaggi molto caratterizzati: dopo aver letto anche le altre avventure di Grosvenor tra Asia e Africa posso affermare che non si smentisce mai, è uno di quei personaggi che ti entrano nella testa e non vogliono saperne di uscire fuori. Passando agli altri personaggi ho visto Barrett dalla doppia personalità, un Thayes poco sveglio ma utile e per quanto riguarda Jenkins... chi non vorrebbe un elefante domestico! Ripenso alla fine dei thug e dell'uzbeko e quasi quasi mi vien viglia di un bel gin tonic (chissà com'è poi , io non l'ho mai bevuto)... bello anche il finale con la bussola avvelenata e, soprattutto, una sbronza epocale. Grazie mille per aver risposto a tutte le mie continue recensioni e per essere passato a recensire anche le mie storie. Alla prossima occasione allora,
mystery_koopa