Recensioni di titania76

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Plaisir d'Amour - 06/06/23, ore 12:54
Capitolo 9: 9.
Le condizioni mentali del povero Rodrigo stanno toccando livelli davvero preoccupanti. Il grillo parlante Aiolos, aka la voce del buon senso, si sta prendendo più spazio, fino quasi a diventare un personaggio a sé stante, per la mia gioia personale! Cioè, questi siparietti mentali sono meravigliosi. E se nel capitolo precedente, Aiolos s'è preso il “fottiti”, da un risentito Rodrigo, ora si prende la sua rivincita, perculando il padrone della mente con estremo garbo, ma non per questo con meno soddisfazione.
Non mi dispiace affatto, almeno fino a questo momento, la naturalezza con la quale la ragazza è passata da un rapporto cameriera-cliente a un rapporto simil amicale, tipico delle adolescenti. Quasi mi verrebbe da dire, in un moto più spregiudicato, da “adolescente modaiola”: un po' come i personaggi di Gokinjo Monogatari. All'allusione, buttata lì con nonchalance, ma che pare abbia colpito nel segno come una sciabolata proprio sulla milza, quasi ho sudato freddo per il povero Rodrigo. Accerchiato e sotto assedio. Azzarderei l'ipotesi che prima o poi uscirà pazzo da questa trasferta parigina.
Però... però... mi sono persa qualcosa? Quando è stato detto che la piccola Coco ha iniziato a dilettarsi in cucina con il dolce forno? Perché questa mi giunge nuova. Va bene che non si può raccontare ogni momento delle giornate di Rodrigo, ma devo ammettere che di primo acchito questa notizia mi ha stranita un poco. A mente fredda penso che sia stata gestita abbastanza bene, ma se invece questo passaggio fosse avvenuto a cavallo tra due capitoli?
Comunque, pare siano ormai giorni che il nostro Hemingway dei poveri frequenti il locale, eppure non è che possa permettersi di bivaccare a lungo a Parigi, anche perché se non mi sbaglio, il tutto dovrebbe terminare per San Valentino, o forse poco prima, no? Del resto, la spinta iniziale della storia è il concorso per il dolce di San Valentino. Vabbé, due settimane... sì, ma... frequentare sempre lo stesso locale pare proprio uno smaccato favoritismo!
E allora... ben ti sta! caro Rodrigo, a tradimento ti è arrivata la pugnalata dritta al cuore, sotto forma di appuntamento al buio, il tutto organizzato da quella peperina di Coco.
Ora, cosa farà lui davanti al pasticcere? Scapperà? Resisterà? Farà la terza figura di m... in pochi giorni?
Ecco, se non dovesse riuscire a completare la sua “missione” per conto di Milo, potrebbe sempre scrivere per la versione maschile de “il diario di una schiappa... in amore”.

Visto che alla fine ce l'ho fatta? È bastato qualche giorno di riposo forzato e ora le cose vanno meglio!
Recensione alla storia Plaisir d'Amour - 22/05/23, ore 23:04
Capitolo 8: 8.
«Dateci le brioche, allora», suggerì qualcuno.

Ecco, arrivata qui ho riso! E per non perdermi le sensazioni che mi ha dato la battuta alla Maria Antonietta, ho smesso un attimo la lettura per scrivere questi due appunti. Certo, ho scritto anche altre elucubrazioni, ma poi ho deciso di tagliarle perché tanto erano il frutto del volo pindarico di una mente un po' troppo affaticata di questi ultimi giorni.
Azz... siamo andate a riesumare addirittura gli Europe! Cos'è, nostalgia di The final contdown oppure ti è tornata in mente la romanticissima Carrie, mentre scrivevi il capitolo? No, forse ancora una volta viaggio troppo con la fantasia e il significato è molto più terra-terra. Sta di fatto che almeno per questa volta eravamo sulla stessa lunghezza d'onda! Perché io me lo sono sempre immaginato Milo come possibile controparte animata del bel Joey, proprio per quel viso da ragazzino. E Kanon... beh, lui è perfetto come Bon Jovi, ma questo è un altro discorso.
Che meravigliosa commistione di mezze citazioni e rielaborazioni! Si va da Dickens a Emily Brontë, senza dimenticare in nostro ormai affezionato Hemingway dei poveri, che in questa occasione però sembra più un Ataru Moroboshi appena scappato dalle grinfie di Lamù.
Un po' mi sta facendo provare nostalgia degli anni d'oro di EFP, almeno quelli che ho vissuto io. Non so se ti può far piacere, ma questo capitolo mi ha fatto venire in mente le atmosfere e il linguaggio delle storie di Hoel. Certo, con molte meno interferenze di lingue straniere nel testo, ma la salacità dello stile, la sottile comicità di fondo e le situazioni spinte talvolta all'eccesso, per sottolineare comportamenti sopra le righe, sono molto simili. E questo fa tanto bene al cuore!

Beh, che dire... questo capitolo è stato come farsi un'overdose di ricostuenti. Riesci a giostrarti molto bene nello stile brillante, con dialoghi narrativamente molto azzeccati per il genere che stai affrontando e quindi ti faccio tanto di cappello!
Recensione alla storia The Time Of Redemption - 07/05/23, ore 18:29
Capitolo 16: cap XVI
Per quanto la bandierina sarà anche questa volta verde, oggi purtroppo non me la sento di promuovere il capitolo nella sua interezza. Chiamala pavidità, o ipocrisia, tant'è che la mia scelta è rivolta principalmente a riconoscere gli sforzi che hai fatto per portare avanti la storia nonostante questo periodo in cui sei meno “sul pezzo”.
Partiamo dalla prima scena... boh. Cioè, non sono riuscita a capire quale scopo abbia questa scena di apertura, per il capitolo o la trama. Non approfondisce i due personaggi, ma al contrario, per come li ho percepiti, mi sembra che facciano invece molti passi indietro. C'è un imbarazzo palpabile nell'interagire delle due donne che non dipende dal tentare di mostrare Helena un poco più smaliziata e “al passo con i tempi”, rispetto alla più “attempata” e vagamente pudica Estia. Non so bene definire da cosa dipenda, ma la scena è assolutamente ininfluente rispetto alla trama.
Detto sinceramente, avrei preferito che l'intero capitolo fosse incentrato sulla scena del cimitero. Una scena che proprio in virtù della trama fin qui narrata dovrebbe avere una grande importanza. Invece, forse è un po' colpa anche delle grandi aspettative che mi ero fatta, è troppo leggera.
Caspita! Avevi l'occasione d'oro di dar sfogo alla tua fantasia, arricchendo il capitolo e la caratterizzazione dei personaggi, con descrizioni, sensazioni e sentimenti che li avrebbero fatti brillare di luce propria. Purtroppo, a parte un breve momento nel quale il protagonista DeathMask è sembrato un personaggio tragico e al tempo stesso romantico, c'è stato davvero poco.
Dai! Erano in un cimitero! Abbandonato! Dimenticato! Pieno di tombe di delinquenti e criminali di quanto... cento anni fa? Duecento anni fa?
Potevi sguazzare nel torbido della nebbia umida e malsana; potevi affondare le mani nel pantano delle devianze umane; potevi scardinare le convinzioni di due atee del sovrannaturale! Insomma, dovevi essere più supernatural e meno cappuccetto rosso!
Perché?!?!?! Perché ti sei legata le mani in questo modo e sei andata sul sicuro?
Lo so che è un passatempo, ma distruggere le aspettative di una lettrice come me è una colpa grave!
A parte gli scherzi, effettivamente questo capitolo doveva essere un tassello molto importante per il percorso di crescita del protagonista verso la rinascita della sua anima. Cosa che al confronto il perdono di Athena era solo un antipasto. Purtroppo, è venuto fuori un mattone troppo friabile posto alla base di ciò che stai costruendo. Finora DeathMask aveva uno spessore che lo faceva apprezzare anche a chi come me lo ha sempre visto con sufficienza; questa era l'occasione per consolidare questo suo riscatto, ma per quanto si sia visto qualcosa di interessante, è venuta fuori solo una placcatura dorata alla sua immagine. Spero con tutto il cuore che ci saranno altre occasioni nei prossimi capitoli per dare il giusto e consolidato valore a questo personaggio.
Anche Kanon, che avrebbe dovuto dare man forte a DeathMask, seppure rimanendo in disparte a fare solo l'osservatore, è risultato invece essere una statuina, al pari di Elisa e quell'altra cosa di Veronica. No, con lei proprio non ce la faccio!
È assodato che Kanon non conosce i suoi nuovi colleghi e quindi manchi del tutto il feeling con chiunque, ma anche qui abbiamo fatto dei passi indietro rispetto al capitolo precedente. E sinceramente non basta darsi il cinque per dare l'idea di un cameratismo nascente tra i due. Spero in un'altra piega del suo utilizzo, per quanto sia comunque un personaggio che viaggia tra il secondo piano e lo sfondo. In alternativa, mi aspetto che rimanga un solitario.
Uno splendido solitario...
Recensione alla storia Plaisir d'Amour - 07/05/23, ore 15:34
Capitolo 7: 7.
Ok, dimmi la verità! Quante volte ti è capitato di usare il verbo “esperire”?
Ho dovuto cercarlo in lungo e in largo per trovare il significato, per quanto comunque fosse intuibile...
E la stessa cosa si potrebbe dire per “addivenire”, di certo ancora di più facile intuizione e forse un pelino più in uso rispetto a “esperire”. Soprattutto nella sua versione romanesca che quelli della nostra generazione l'avranno di certo sentito citare almeno una volta nella vita, in famiglia.
Per quanto apprezzi queste piccole gemme di ricercatezza, personalmente io avrei scelto il più “banale” quanto immediato “sperimentato”, per il primo caso. Oh, sia chiaro, non è affatto una critica! È solo che di primo acchito mi ha dato l'impressione di un errore. Ecco, però questo termine lo avrei invece trovato più convincente nelle righe della “recensione” scritta da Rodrigo.
“A Milo piaceva cogliere le persone con le braghe calate”... la cosa pare un poco imbarazzante anche solo pensata da Rodrigo. Per quanto il significato in questo caso sia del tutto innocente (ma sarà davvero così?), va da sé che la mente del lettore invece si infila in tutt'altro significato. E con questo ho detto tutto!
Altro colpo vincente, quel “Aiolos, fottiti!” Se avessi potuto, avrei limitato la recensione alle sole citazioni, ma tant'è, la mia puntigliosità (aka “criticosità”) non mi permette di essere tanto spiccia.
Rodrigo inizia ad avere un problema: farsi così tante pippe mentali non fa bene. No, non fa affatto bene.
Scialla, amigo... se ogni volta che passeggi per strada a Parigi ti vengono le paturnie perché quel particolare pezzetto di asfalto lo hai calpestato assieme al tuo perduto amore, non andrai più da nessuna parte! Dovresti considerare la possibilità di passare dall'altra parte della Forza e vivere quei ricordi non con stagnante nostalgia come fatto finora, ma con odio e disprezzo! Non sarebbe una cattiva idea anche formulare qualche maledizione colorita. Hai abbastanza fantasia da farne di veramente deliziose!
Capitolo divertente, brillante, che spesso ti fa venire il sorrisino per le grane che deve affrontare il protagonista. E poi, il grillo parlante Aiolos ha dato quel tocco in più, questa volta. Ma era già comparso in precedenza?
Cazzarola, che brutto quando si dimenticano persino le cose divertenti!
(Recensione modificata il 07/05/2023 - 06:30 pm)
Recensione alla storia Plaisir d'Amour - 08/04/23, ore 20:46
Capitolo 6: 6.
Ebbene, contrariamente a quello che avevo detto nel pomeriggio, sono riuscita a trovare il mood per poter leggere il capitolo e meno male! Perché mi ha fatto divertire e dimenticare le fatiche titaniche del lavorone di ieri.
La parte migliore sono stati i pensieri di Rodrigo, che qui si è distaccato (rinnegato, direi quasi) dalla sua natura più composta, per interpretare il ruolo dell'ombroso involontariamente comico. Una disputa tra due versioni opposte che convivono nella stessa persona.
Le sue considerazioni al mattino, sono state eccezionali, per non parlare delle reminiscenze della serata appena trascorsa. Non conoscevo questa ricetta di zia Agatina e, ahimé, non avrò occasione di provarla, perché il mio rimedio salvavita io l'ho trovato nella tisana allo zenzero e limone. Per quanto mi faccia schifo, riesco a digerire anche i bisonti con tutte le corna!
Gira che ti rigira, Rodrigo si è ritrovato al terzo locale che dovrebbe valutare. Ma davvero un bistrot parigino servirebbe i croissant ripieni della nostra italianissima nutella? Bah!
Comunque, la simpatica prezzemolina si infiltra tra i pensieri del nostro eroe (dove peraltro ha dato ancora una volta il meglio di sé) come un diavoletto e spunta un'ordinazione di tutto rispetto.
E poi, arriva il secondo panic moment del nostro eroe con l'arrivo di Tiennot. Tralasciando la descrizione/radiografia filtrata con il gaydar, perché Rodrigo entra quasi in panico vicino a lui? Possibile che sia solo per la ,figuraccia fatta nel bagno?
Comunque, da lettrice, mi è parsa esagerata la reazione del nostro pasticciere, nei confronti dell'Hemingway dei poveri, perché non ci ho visto nulla che facesse pensare che Rodrigo stesse broccolando con la ragazzina.

Complimenti per questo capitolo molto divertente, a tratti un poco controverso, che mi ha tenuta legata alla lettura fino alla fine.