Recensioni di MusicDanceRomance

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Anniversario - 13/05/20, ore 20:14
Capitolo 1: Anniversario
Come si fa a leggere questa piccola storia senza piangere o finire con gli occhi lucidi?
Lo so, volevo passare da qualche tua storia su HP però ho visto che questa era più recente e non so dire di no alle originali. Cioè, secondo me le originali sono più difficili da scrivere visto che non c'è un fandom di riferimento e il lettore deve imparare ad apprezzare personaggi sconosciuti e nuovi, quindi mi sono incuriosita molto con questa tua storia.
Mi è entrata nel cuore, credo che mi resterà molto impressa. A dire la verità non posso negare che ogni cosa che scrivi mi resta impressa perchè hai un dono che non devi sottovalutare, ovvero quello di saper sorprendere il lettore senza fargli leggere qualcosa di scontato, e anche stavolta mi hai colpita.
Perchè quando ho letto "drammatico" non mi aspettavo qualcosa di simile. Il titolo non mi aveva fatto pensare a questo (devi sapere che io non leggo quasi mai le introduzioni, tipo fossero spoiler XD) ma poi le prime parole mi hanno nuovamente sorpresa. E' bellissimo, questo piccolo racconto.
Soprattutto evidenzio il fatto che è vero e tu parli della realtà quotidiana, non sono i rapporti di sangue a definire quanto amiamo o meno una persona. E in questa piccola galleria di ricordi di Laila io ho visto tutto l'amore, l'affetto, la familiarità che può essere tra gli amici e i figli degli amici, che magari non lo sono di sangue, ma sono amati come nipoti a tutti gli effetti.
Ho visto tutti i suoi ricordi che si accavallavano, tutti i suoi momenti più belli e felici e preoccupati, ed è anche straziante ricordare chi se ne è andato. Ed è ingiusto.
Ho sentito malinconia, puro affetto, rabbia, amore... e niente, sono senza parole. Ho sentito una baraonda di sentimenti in questi ricordi. Ho sentito tanta rabbia nella descrizione della malattia e persino nel dolore del padre di Laila.
E poi il finale, con la lettera lasciata lì, è stato veramente uno strazio, ecco, mi fai piangere.
Sono veramente commossa e toccata nel cuore, non ho altro da dirti. Mi ha fatto male leggerla, ma nel senso che l'ho sentita tantissimo, sei stata superlativa e... è veramente un piccolo capolavoro.
Ti faccio tanti, tanti, tantissimi complimenti  per questa bella ed emozionante lettura.

 
Recensione alla storia Io sono Galatea. - 08/03/20, ore 11:43
Capitolo 1: Io sono Galatea.
Ciao, eccomi qui per lo scambio!
Come mai questa storia non ha recensioni, è stupenda!!! Sì, i tripli punti esclamativi sono per sottolineare il fatto che sia stupenda e terribilmente profonda.
Sei riuscita a dare vita ai pensieri di una statua ma l'intera storia è in realtà, per come la vedo io, una perfetta metafora della realtà e della vita quotidiana. Galatea non vuole far parte del mondo di inganni e sofferenza, della realtà, sa che in quanto donna di carne non verrà mai più desiderata come fa adesso Pigmalione. Per lui le donne di carne sono statue e Galatea viene vista come una donna di carne, ma teme che le cose cambierebbero se lei effettivamente divenisse una donna vera, perchè anche l'interesse di Pigmalione per lei si disperderebbe. Quanti uomini hanno fatto così con l'oggetto dei loro desideri? Una volta ottenuto, addio, l'interesse è finito.
I pensieri e le paure che ha Galatea sono profonde, ricche e plausibilissime, realistiche. Anche se si sta parlando di un mito, rispecchiano pienamente la nostra realtà.
Credo che non dimenticherò facilmente questa storia, è originale. Non avevo mai letto nulla di simile, mai. Permette di fare parecchie riflessioni su molti argomenti, ma sto divagando, sorry, parto così quando una storia mi sorprende tanto.
E' scritta magnificamente e la tua caratterizzazione di Galatea è toccante. Pur essendo una statua, capisce tutto della realtà, capisce che gli uomini sono attratti più dal freddo, dai sentimenti non corrisposti, dall'indifferenza, e lei nel suo marmo freddo e duro li riflette tutti.
Anche la frase finale col rimando al velo è magnifica.
I miei complimenti, una bellissima, intensa e riflessiva storia che merita tanto, sono felice di averti scoperta!
Recensione alla storia Chi pensa mai all'arte? - 28/10/16, ore 12:28
Capitolo 1: Chi pensa mai all'arte?
Ciao! Figurati se non passavo a leggere qualcosa di tuo, mi hai incuriosita, dopo avermi lasciato quella bella recensione e ho voluto dare una sbirciatina al tuo profilo. E di sicuro ho fatto bene.
Io vorrei cominciare la recensione riportando una tua frase, che esprime veramente un'amara verità: "Avevano un prezzo così basso che chiunque avrebbe potuto comprarli, ma chi ci pensa all'arte?".
Credo che da questa riflessione potrebbero scaturire numerose discussioni, perchè è esattamente la verità. Nessuno pensa all'arte, persino quando un quadro -stupendo- costa pochissimo, la gente si limita al massimo a fissarlo e poi prosegue nella sua passeggiata. E' proprio vero che nessuno pensa all'arte, o preferisce non pensarci. E' una cosa molto triste, ma è purtroppo la realtà, una storia che si ripete all'infinito. Mentre leggevo mi è venuto in mente Vincent Van Gogh, per dirti un nome. (A proposito, non riesco a visualizzare l'immagine, avevi messo un quadro a inizio storia, vero?)
Mi è piaciuto molto il modo in cui è stata resa la storia, triste, sofferente, con la miseria che bussa alla porta, lo sfratto, e poi mi ha straziata il momento in cui lei butta tutto ciò che  stata la sua vita, la sua passione: i quadri, i colori, i disegni... oddio, tristissimo.
Non mi aspettavo un finale così tragico, ma forse è stato anche quello che ha accentuato l'importanza della storia. Con l'ultimo disegno prima del suicidio che non si sa dove va a finire. Intenso e malinconico, ma la storia, per tutti questi piccoli accorgimenti, è stata stupenda e ha mantenuto il senso di povertà, solitudine, abbandono, che volevi darle fin dall'inizio.
Anche perchè rispecchia esattamente la situazione attuale di molti artisti. Siamo un popolo, un mondo, che sul serio, all'arte non ci pensa molto. Le grandi menti o i grandi artisti che abbiamo spesso soccombono e spesso non vengono mai nemmeno conosciuti. La tua protagonista, anzi, ha avuto il suo riscatto finale dopo la morte, perchè è vero anche che spesso, quando si muore, si raggiunge la fama, seppur postuma.
Insomma, una storia che fa riflettere e che denuncia tante realtà, bravissima.
Peccato che tu abbia scritto solo questa OS, spero di risentirti! ;) Un bacione! :*
Recensione alla storia Fingi - 26/03/16, ore 14:58
Capitolo 1: Fingi
Cara Kim, considera che il mondo è fatto di gente che finge, purtroppo.
Credo che il tuo scritto sia un po' personale ed autobiografico, non so se ho ragione, però credo anche che si possa interpretare come un testo scritto verso un problema generale nel mondo, il problema della gente debole, che magari si chiude a riccio, o di chi si rinchiude nel proprio cinismo, o di chi semplicemente è senza cuore e stronzo forte, ma anche in quel caso non vive bene e non è felice (mi domando come facciano ad essere felici, anzi).
Hai colto nel segno il problema di queste persone. Un po' mi ha ricordato gli scritti di Pirandello con la tematica delle maschere. Perchè fingere è un po' indossare anche una maschera, secondo me. Bella la parte finale che potrebbe rimandare ad un cambiamento, o almeno lo si spera, imparando a vivere. Chi non finge riesce ad uscire da questa gabbia e scopre di fronte a sè infinite possibilità, ma certa gente non riesce a vivere senza fingere, è questo il problema.
Un testo molto significativo e che fa riflettere, con parole dure e dirette, severe e rabbiose ma giuste, brava.
Kiss! :)
Recensione alla storia I wanna your smile - 16/02/14, ore 12:04
Capitolo 1: I wanna your smile
Ciao, Meras! Scusa il ritardo, finalmente sono riuscita a passare di nuovo! :)
Allora, ti dico subito che questa storia è bellissima, ma soprattutto, lo ripeterò fino alla fine, sembra essere stata scritta da una ragazza molto più grande di te.
Non c'è nessuna sbavatura, nessun tipo di errore, tutto quanto è perfettamente corretto, lo stile è fluido e scorrevole e certe paroline che hai adottato sono perfette. Non è uno stile scarno, ma hai già le tue idee, insomma, ti stai già definendo.
Che bellezza non trovare nessun errore, certe volte mi capitano sotto gli occhi dei veri e propri orrori.
Invece tu mi rendi fiera di te, è tutto quanto perfetto.
E ora passiamo alla trama. Molto carina, decisamente. Interessante e originale il fatto che la protagonista sia un'indiana, interessante il contesto di Aosta perchè è una città poco considerata per ambientarvi delle storie, e poi il fatto dei due, che sono così simili ma poi così diversi, il concetto sostanziale è ben radicato all'interno della trama.
Lo stronzo l'ha lasciata, ma c'è il suo amico che gli somiglia e che vuole vederla sorridere.
E' bellissima l'idea. Anche i nomi sono così simili. E' quasi una forza che tira la protagonista di nuovo su, ma sa che ancora ci vorrà del tempo per riprendersi e le occasioni di pianto non mancheranno.
Bravissima, Meras, la tua storia mi è piaciuta davvero tanto, sei in gamba.
Davvero, credici.
Complimenti di cuore, è stata una bellissima lettura.
Kiss! :)