Recensioni di EvgeniaPsyche Rox

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Recensione alla storia Viva la Vida - 02/06/14, ore 22:14
Capitolo 15: Happy Endings are stories that haven't ended yet
OmgHelpMiSaCheStaPerArrivareUn'altraRecensioneChilometrica.
Vabbeh, non sarà lunga come l'ultima, don't worry. Spero.
Ne approffitto un attimo per rispondere alla tua risposta (?) della mia ultima recensione: cioè, no, oddio, addirittura la madonna scesa in Terra , mi sa che hai una visione assai distorta di me, ohw :c
Dai, almeno non sono l'unica ad avere questo problema con la lettura. Mi sento un po' meno malata.
Oh, e grazie mille per la tua risposta -piuttosto ambigua- che mi ha intrigata ancora di più; quindi la fine della storia non coinciderà con il destino di Roxas di per sé, mh-mh...
[Fine primo atto. -Tanto per rimanere in tema.-]

Allora, devo dirti la verità: avevo visto l'aggiornamento del capitolo quattordici tipo... Di notte (??), omg, sì, era notte, era tipo l'una e io mi stavo annoiando al cellulare quando ho visto il fatidico aggiornamento.
L'ho letto un po' velocemente a causa dell'eccessiva curiosità, poi mi sono ripromessa di rileggerlo e di commentarlo, ma, ahimè, per una serie di sventure e di problemi che ho non ci sono più riuscita: pensavo di farlo al termine della scuola, ma ho appena visto che addirittura hai aggiornato al quindicesimo e non mi va di rimanere troppo indietro, sia perché se no devo sclerare per le troppe emozioni, sia perché altrimenti devo farmi in quattro per vomitare tutto nella recensione, pffh.
Quindi, iniziamo.
Adoro quando Sora chiama suo fratello Voxy; ohw, è una cosa tremendamente adorabile, giuro. Ma, a parte ciò, la prima parte del capitolo mi ha fatto venire i brividi; il fatto che Roxas si definisce con il medesimo nome di suo padre, uh... Sarà dovuto appunto al fatto che Sephiroth non faceva altro che chiamarlo Cloud?
E la parte dove Cloud mette definitivamente la parola ''fine'' al suo rapporto con Sephiroth, costringendolo a cercare Roxas... Che angoscia, pffh.
Adoro la maniera con la quale hai caratterizzato Roxas; te l'avevo già detto, lo so, ma lo ripeto, adoro queste sue domande improvvise, bizzarre, il fatto che abbia pensato alle povere persone che non possono vedere la luce del sole a causa dei cartelloni; e leggerlo mi ha fatto un effetto strano perché, lo ammetto, io ho proprio questa caratteristica che mi porta a fare sempre queste uscite da stramboide di turno e, nonostante le persone attorno a me abbiano di solito la medesima reazione di Axel -Se non peggio-, ho sempre pensato che fosse una cosa abbastanza... Uhm, normale? Però leggerlo mi ha fatto capire quanto, effettivamente, io necessiti di essere rinchiusa da qualche parte. E al più presto.
No, vabbeh, Axel con il cappello di Tigro, poi... No comment.
E la parte dei paparazzi che iniziano a rompere i cogli- ehm, asfaltare le ovaie ai nostri due poveri protagonisti non me lo aspettavo proprio, pffh.
Ho apprezzato un sacco le riflessioni di Roxas in taxi; è bello, e triste al tempo stesso, che il biondo si sia costruito una sua visione personale della vita. Credo che alla fine le persone che vengono colpite da disgrazie del genere diventino sempre le più sagge, in qualche modo, nonostante abbiano visto meno del mondo in senso concreto rispetto alle persone normali, sono state costrette ad assaggiare gli artigli dell'esistenza.
E' davvero triste la parte in cui Roxas descrive Xion, anche se io avevo già intuito che ciò che lo legava a lei era proprio questo rapporto di amore-odio; per questo, sinceramente, ho sempre pensato che non possano essere adatti per stare insieme, perché sono troppo dannatamente simili.
E la parte dove sono a casa di Axel è troppo... Awwh, diabete c__c
Inutile dire che la morte di Zack mi ha provocato una stretta al cuore (E, tra parentesi, 'orcabbestia quante ne ha passate Roxas: dev'essere stato uno stronzo pazzesco nella sua vita precedente per essersi beccato tutte queste sfighe in una vita sola).
L'ultima parte è molto dolce, Roxas dev'essere rimasto davvero traumatizzato dal proprio incubo se ha chiesto così apertamente ad Axel di rimanergli accanto.
Oh, e a proposito, nella frase ''Prese il biodo tra be proprie braccia'', hai scordato appunto una ''n'' e hai messo la ''b'' al posto della ''l''. Piccoli errori di battitura, nulla di grave ;w;
Wah, che bello, ci sarà un altro capitolo dedicato a Xion! *Me Happy*


Passiamo al capitolo quindici, uhmm.
Come ti ho già detto, questa storia, a causa della malattia di Roxas, è intrisa di angoscia, o forse di malinconia, non saprei, che fa da sottofondo anche nei momenti più allegri o nelle battute spensierate di personaggi come Sora o Demyx.
Ed è bello che spesso tu, anche appunto nei momenti più felici, ricordi al lettore della condizione di Roxas tramite i suoi pensieri, perché è così che dev'essere: in questa maniera ottieni un effetto molto naturale, dal momento che, ad esempio, io quando ho determinati problemi, anche nei momenti di spensieratezza, è inevitabile tornare poi con la mente alla realtà cruda e dolorosa, e non c'è nulla di più devastante, sul serio.
Insomma, l'arrivo di Axel ha sicuramente cambiato la sua vita in meglio, ma di certo la malattia, il passato, la morte di Xion, non si annullerà di punto in bianco a causa del loro amore.
Waah, che bello, un altro flash-back dedicato a Xion e Roxas, pffh. Ripeto, non è la loro coppia di per sé che amo, ma proprio la condizione tragica che li ha portati su questa ''cattiva strada''. Uh, e a proposito, non ho avuto modo di dirlo nella recensione precedente, ma trovo che la coppia LarxenexXion sia davvero deliziosa. Cioè, è difficile accostare il termine ''deliziosa'' a Larxene, ma insomma...
Il colloquio tra Leon, Axel e Cloud mi ha scossa non poco. Suppongo che il crollo psicotico di Roxas sia dovuto soprattutto agli abusi ricevuti da Sephiroth, di cui probabilmente la sua mente ha rimosso i ricordi... O forse c'è ancora qualcos altro? Tanto Roxas è talmente sfigato, pffh-
Purtroppo il dilemma di Axel lo conosco bene, e non perché l'ho vissuto in prima persona, ma perché spesso le mie amiche erano combattute tra il ''mantenere la segretezza delle mie rivelazioni'' e il ''tradire la mia fiducia a fin di bene.''
Talvolta ho vissuto la prima, altre la seconda, e, davvero, ancora adesso non saprei dire quale delle due ipotesi sia migliore e ''sana''.
L'ultima parte è davvero dolcissima; Demyx è fantastico, soprattutto quando voleva abbracciare Roxy, e insieme a Zexion forma una coppia adorabile, ohww.
Per quanto riguarda la tua domanda, mmh... Secondo me forse sarebbe inutile dedicare un'intero capitolo per Sephiroth come hai fatto con Xion, quindi io opto per inglobare tutto nella storia normale, uh-uh.
Finalmente ho terminato. Scusami davvero se non sono riuscita a recensire il capitolo quattordici, spero di essere più puntuale adesso, uhm.
Alla prossima!
Recensione alla storia Viva la Vida - 03/05/14, ore 00:39
Capitolo 13: Being in the Loop
Tu mi hai violentata.
E io sono ultra-sensibile.

Questa introduzione è assai idiota e no-sense, ma chissenefrega, o meglio, la comprenderai nel corso della recensione. -Oh, e sarà molto lunga, quindi mettiti comoda e preparati.-

Non sono una che legge molte fan fiction, devo dire la verità. Il motivo è semplicemente perché altrimenti mi farei ricoverare quotidianamente in terapia intensiva per un sovraccarico di emozioni (?) e rischierei ogni fottuta volta di rimanerci secca.
Questo per quanto riguarda l'AkuRoku in particolare, perché, davvero, le storie ben scritte, le drammatiche in particolare, mi stendono per un mese intero. Come se non fossi già abbastanza depressa di mio, poi.
E quindi quasi mai mi sono messa lì a cercare delle storie; quasi sempre le leggo per caso, spulcio tra i profili (Com'è avvenuto nel tuo caso), e, se la storia mi intriga, se mi sento pronta psicologicamente, prendo un profondo respiro e mi tuffo.
Per la tua storia mi ci è voluta una preparazione di... Forse due settimane, magari pure di più. Sono pazza, lo so, o forse solo troppo sensibile.
Due settimane perché la tua storia l'ho adocchiata da un sacco di tempo; sia perché una volta avevo spulciato il tuo profilo, sia perché qualche volta mi imbattevo in alcune immagini sulla fan fiction in questione su Tumblr, sia perché una volta la storia in questione venne citata su una pagina Facebook di Kingdom Hearts.
E ogni volta pensavo: Eccheccavolo è questo ''Viva la Vida''? Non era mica quella canzone dei Coldplay? M'boh?''
Dal titolo mi sembrava una storia generale-commedia, tra l'altro. Insomma, una di quelle storie che ti strappano un sorriso, ironica, di un Roxas che incontra Axel nelle maniere più disparate e la solita combriccola di amici ritardati.
E invece no. O quasi, ehm.
Poi ho letto l'introduzione (E gli allegri avvertimenti) e mi è venuta una stretta al cuore.
Gli avvertimenti mi hanno fatto pensare: Alé, una felicissima storia piena di avvenimenti felici che costellano i vari protagonisti.
L'introduzione... Mi ha fatto male. E' scritta in maniera... Non so come descriverlo, perfetta. Questo inno alla vita , hai utilizzato dei termini spaventosamente efficaci, forti, da pugni nello stomaco proprio, è un tornado, davvero, tornado perché è distruttivo, ma dentro c'è un urlo, una speranza, e fa male, accidenti, mi ha fatto male, per questo mi sono detta ''Forse nei meandri del mio corpo provo ancora una briciola di amore per me medesima, quindi non aprirò questa storia, se no passerò dallo psicologo allo psicoterapeuta e tanti saluti al secchio.''
Ma, ahimè, uno dei miei grandi difetti è la curiosità morbosa che non so quante volte mi abbia fottut- ehm, sì.
Una settimana fa ho aperto il primo capitolo e bum, un'altra stretta al cuore: dunque, un enorme flash-back dove tu starai lì con il cuore in gola, l'acqua alla testa, a chiederti se Roxas alla fine sopravviverà o meno. E ti faccio i miei complimenti, perché nonostante il flash-back iniziale sia una tecnica non molto originale, in questa storia non potevi utilizzare metodo migliore perché contribuisce a creare un'atmosfera ancora più ''pesante'', angosciante, soffocante, perché io, sinceramente, anche nei momenti più /felici/ ero lì a strapparmi le costole (???) dal dolore, dal momento che non facevo altro che pensare al fatto che, cazzum, nell'ultimo capitolo avrei potuto benissimo trovarmi dinnanzi al funerale di Roxas e così sarei veramente morta di depressione.
Comunque, il primo capitolo mi ha spaventata, così ho cercato di lasciare perdere, ma, ahimè, ieri la curiosità mi ha proprio divorato il cervello e 'sta mattina ho mandato quel microscopico amore verso me stessa a quel paese e ho capito che non sarei riuscita a sopravvivere senza aver letto questa benedetta storia.
E... Cavolo.
Mi spiace, mi spiace di non averla seguita dall'inizio per due motivi: prima di tutto mi sarei risparmiata questo mega-schiaffo di tredici capitoli filati, secondo perché avrei potuto commentare tutto in maniera più precisa (Nonostante legga poche storie, quelle poche storie che leggo adoro commentarle minuziosamente).
Però vabbeh, meglio tardi che mai, no?
Questa storia è... E' tutto.
Inaspettata da morire, perché io fino al flash-back di Xion pensavo di aver individuato il genere della storia: qualcosa di drammatico, tragico, un Roxas malato terminale che comunque cerca di vivere, si sforza di strapparsi dalla sua condanna, conosce Axel (E complimenti per la maniera con la quale lo hai tratteggiato, ma su questo mi soffermerò più avanti), e via discorrendo.
Invece no, qui hai voluto trattare anche argomenti forti .
Non che i problemi cardiaci non lo siano, per carità, ma certamente il mondo dell'alcool, della droga e della prostituzione rappresentano qualcosa di diverso, forse di opposto; le malattie ti colpiscono contro la tua volontà, invece le dipendenze sono una tua disperata ricerca che però potrebbe portarti alla morte.
La mia parte preferita è stata infatti quella del lungo flash-back con Xion. Non apprezzo molto la RokuShi, però qua mi sono piaciuti perché il loro non era esattamente amore, ma qualcosa che rappresentava la distruzione. (Il che è assolutamente surreale, perché Xion l'ho sempre vista come qualcosa che rappresenta la malinconia, qualcosa comunque di intoccabile, puro, lontana anni luce da come l'hai descritta qui. E sai qual è il bello? Che però non l'ho vista OOC, mai, neanche per un secondo, anzi, l'ho amata tantissimo).
Ho amato le descrizioni dei luoghi, il gruppo di ragazzi, Vanitas, il provare droghe nuove, Roxas che si lascia trascinare dal caos, dallo schifo da cui è circondato, Roxas che cerca di salvare Xion ma che viene catapultato lui stesso in quel casino, che scappa di casa, e ho amato anche quel piccolo incontro con Axel, totalmente inaspettato.
Io ho sempre amato le storie forti, realistiche, sulla gente che per prendere la vita a morsi è costretta ad utilizzare metodi ''sporchi'', distruttivi, mi ci sono rivista tantissimo, anche perché ho piccole esperienze a riguardo, e la frase di Ventus, quel ''Roxas ha bisogno di aiuto'', mi ha fatto venire una stretta al cuore perché qui c'è davvero tanto, c'è il sangue, la disperazione, la tragedia, la morte di ragazzi che sono capitati in qualcosa decisamente più grande di loro.
La storia poi addirittura si complica, diventa un labirinto: aumentano i personaggi, appaiono molto quelli di Final Fantasy, e dal titolo, dall'introduzione, non mi sarei MAI immaginata che i segreti di Roxas potessero essere così grandi. Trasferimenti, governo, malattie, ricercati, la maniera con la quale i personaggi sono legati... Accidenti, c'è davvero da diventare matti! All'inizio mi ha fatto un po' inclinare la testa, ma poi ho apprezzato questa maniera particolare per spiegare la malattia di Roxas.
E i personaggi, ecco, soffermiamoci sui personaggi.
Roxas.
Roxas è davvero molto ben descritto, ha anche tratti differenti dalle solite storie. Non è tanto il fatto che abbia le palle, perché lui ce le ha, l'ho visto in molte storie così, ma è il suo... Non so come spiegarlo, la sua razionalità particolare, la maniera con la quale talvolta si lascia sfuggire frasi apparentemente senza senso, la sua incredibile schiettezza, che poi racchiude un quadro quasi completo (E dico quasi perché penso che la storia avrà altre sorprese): Roxas è diventato così dopo quello che ha vissuto, dopo ciò che ha passato con Xion, e questi mostruosi abusi di cui credo si parlerà meglio nei prossimi capitoli.
I personaggi li ho amati tutti, dal primo all'ultimo. Dalle figure più emarginali, da quelli più presenti. Ho adorato Sora, Riku, Kairi, Naminè, Zexion, Demyx, l'Organizzazione (Che poi, ad eccetto di Xemnas e Saix, si presentano come ''bravi'' ragazzi, dopo tutto) e Axel, un altro personaggio pazzesco.
Anche qui devo dire che mi ha stupita: è il personaggio che probabilmente più è mutato nel corso della storia. E' stato molto dinamico dal punto di vista interiore; e non mi è apparso surreale o altro, anzi, ho seguito con molta attenzione i suoi cambiamenti, avevano senso, erano perfettamente localizzati nel contesto.
Inizia a farsi delle domande sui propri gesti, inizia ad interessarsi alla vita: da stronzo-strafottente si ritrova ad avere a che fare con un ragazzo terminale PIENO di segreti, di un passato oscuro, e lui stesso rischia le penne con Saix e Xemnas.
Ecco, poi Saix io lo odio DA MORIRE. L'ho sempre odiato, qui, lì, nel videogioco, ovunque . E solo Dio sa quanto ripudio la AkuSai (Ma boh, si chiama così?), mi fa contorcere le budella, sarà che vedere un Axel più passivo mi fa veramente venire voglia di vomitare tre volte la cena di Natale del 2007.
Sorvoliamo.
Poi della storia ho apprezzato tantissimi dettagli; l'amore di Roxas per la Coca-Cola alla ciliegia, la sua stanza, la descrizione accurata dei luoghi, il fatto che il biondino si sia vestito da Jack Frost (Lì proprio ho sclerato: i miei due personaggi preferiti... Uniti! Ohw), le numerosissime citazioni, i cantanti, le frasi.
Oh, oh, oh! E ho trovato a dir poco geniale la scena dove Roxas e Axel giocano a Kingdom Hearts. Tipo che stavo morendo dal ridere. Davvero geniale-!
Un'altra cosa che ho apprezzato molto è stata l'innamoramento tra i due: è avvenuta in maniera... ''Strana'', strana e fulminea, però Axel non si accorge immediatamente di essersi innamorato subito di Roxas, per questo è strano, particolare. Il loro primo incontro è stato uno spasso, tra l'altro: quando ho scoperto che Roxas, nonostante fosse il suo tutor, abbia aspettato fino alle 16.00 in punto... No, vabbeh, gli avrei consegnato il premio Nobel e tanti saluti.
Ho apprezzato il loro avvicinarsi gradualmente, ma poi neanche tanto, Roxas resta (Ed è tutt'ora che siamo al tredicesimo capitolo) chiuso per quanto riguarda le sue parole, non vuole essere trattato da malato, però i gesti, gli abbracci, i baci, avvengono abbastanza velocemente, e quasi colmano questa continua assenza di parole, perché entrambi, Roxas soprattutto, dovrebbe spiegare tante, ma davvero tantissime cose ad Axel, e anche a noi lettori, uh.
Forse questa è davvero la recensione più lunga che io abbia mai fatto, ma chissà quanti dettagli mi sono scordata, perché nonostante abbia appena finito di divorarmela (E conta che i primi sette capitoli li ho letti dal cellulare: io di solito detesto leggerli da lì, però ero così presa che non mi andava nemmeno di perdere tempo per accendere il computer), di sicuro mi sarò scordata un bel po' di cose.
Avrei voluto citarti qualche bella citazione che mi ha colpita, o qualche battuta divertente di Demyx o qualcosa sulla stupidaggine di Sora, ma, davvero, tornare indietro con i capitoli sarebbe un suicidio per me e cercare tutto mi farebbe diventare matta.
Questi capitoli li ho sì divorati, ma al tempo stesso ho dovuto fare un po' di pause per evitare questo eccessivo sovraccarico di emozioni. E dopo questo papiro degno de ''La Divina Commedia'' (Dante, davvero, mi fa una pippa), avrai sicuramente lontanamente immaginato che io mi sia davvero innamorata di questa storia. Mi è piaciuto lo stile, quello davvero tantissimo, scrivi in maniera impeccabile, le descrizioni nei punti giusti e molto dettagliate, non annoiano, anzi, creano un'atmosfera perfetta.
Critiche e/o pecche? Mah, qua e là ho notato qualche piccolo errore di battitura, ma nulla di grave, forse era nei primi capitoli, avrei voluto segnarmeli per poi riscriverteli ma essendo dal cellulare inizialmente non ne avevo proprio voglia, suvvia.
L'idea de ''Nel capitolo precedente...'', mi ha strappato una mezza risata, fa troppo da telefilm, ahaha ccc':
Non sei obbligata a rispondere ad una recensione così chilometrica, l'unica cosa che vorrei chiederti è: quanto sarà ancora lunga la storia? E' proprio una mia curiosità, perché sono ansiosa di sapere effettivamente quante siano ancora le cose da scoprire, e se devo agitarmi per l'imminente fine o meno. Tra l'altro a metà storia stavo quasi iniziando a scordarmi del primo capitolo e del trauma (Che purtroppo prima o poi dovrò affrontare) che Roxas potrebbe benissimo morire e lasciarci tutti nella mer-da.
Gesù, ho paura di premere su ''Invia la recensione''... Di sicuro il mio commento occuperà il 70% della pagina, ma vabbeh.
La storia va sicuramente tra le ''seguite''; non tra le ''preferite'' soltanto perché non sono abituata a infilare una fan fiction lì quando non è ancora terminata c;
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento!
Alla prossima C;


Ps. Anch'io ho riscontrato spesso il problema dei ''capitoli troppo lunghi'', ma spesso è un impulso incontrollabile, ahimè!
Recensione alla storia Just your puppet - 18/03/14, ore 00:05
Capitolo 1: Just your puppet
Accidenti, da quanto tempo non lasciavo una recensione, ohmm.
Mi stavo annoiando -O meglo, non avevo voglia di studiare -, dunque mi sono messa a scorrere un po' le ultime storie su Kingdom Hearts e oplà, mi è spuntata questa.
Mi è piaciuta, molto.
Carina, bella, piuttosto scorrevole, uno stile liscio, termini semplici, essenziali e l'idea, devo ammetterlo, è originale.
Un Saix che fa lo stronzo con Axel, il quale, a sua volta, si sfoga con il povero Roxas, creando una triste reazione a catena.
Davvero bella, a tratti intensa, lascia un senso di amaro in bocca, non sai se provare più pietà per Roxas o per Axel.
Saix se ne deve andare affanc- EHM.
Svanisco di scena, e complimenti-!
Recensione alla storia »Nancy Boy - 10/09/13, ore 14:59
Capitolo 1: //
Ehi c:
Allora, uhm, siccome ho notato la tua deliziosa recensione alla mia storia, non so esattamente il perché, mi è venuta voglia di spulciare un po' sul tuo profilo e ho trovato questa graziosa -Uh, forse non è l'aggettivo più appropriato- storia.
Mi è piaciuta, ecco. E' originale.
Io penso che Roxas, proprio come Axel, sia un personaggio con il quale si possa ''giocare'' molto, per quanto riguarda i racconti, poiché il suo carattere è ricco di sfumature. Può essere ingenuo, testardo, acido, distaccato e, sì, potrebbe essere anche... Anche così.
Io ce lo vedo benissimo anche nei panni di una lolita (?) in versione maschile, t'oh.
E complimenti per la scelta della canzone: io amo alla follia i Placebo per i loro testi così originali. Nancy Boy è una canzone bellissima, ohw.
Mi piace molto questa versione di Roxas, davvero. E' un fanciullo da un passato normale, un passato in cui era un ragazzo ingenuo, innocente, dolce. Un ragazzo che poi, di punto in bianco, si è ''trasformato'' in qualcosa di opposto, una persona che vende senza problemi il proprio corpo, che si sente vuoto e si riempie con il sesso.
La punteggiatura è buona, la scrittura è scorrevole, utilizzi degli ottimi termini, mi piace come fluisce la lettura.
Ho apprezzato anche il fatto che hai evitato di ricalcare eccessivamente la figura del biondo; non si sa perché sia diventato così. E' soddisfatto, certo, e ciò lo dimostrano le righe finali, ma non si sa con esattezza se in realtà dentro si senta solo, o in qualche modo afflitto, turbato. E' come una bambola di porcellana. Trucco, vestiti, capelli, dentro però vuoto, si riempie solo con le attenzioni degli altri.
E poi, beh, senza alcun dubbio il suo partner occasionale è Axel. Cioè, io ho visto Axel per l'AkuRoku è la mia vita, quindi amen, bom.
Complimenti per la storia. Assai originale.
Alla prossima-!
Recensione alla storia I'll be waiting - nightmares - 02/09/13, ore 16:49
Capitolo 1: I'll be waiting - nightmares
Porco Pinguino del Perù, sono secoli che non recensisco qualcosa su EFP. Probabilmente perché non ho trovato nulla di interessante -O comunque non ne ho avuto il tempo- e, soprattutto, perché tutte le storie che seguo sono interrotte dall'era del Paleolitico (?).
Sono capitata per caso sul tuo profilo e ho notato questa storia. Il titolo non mi ha colpita così tanto, però beh, sai, dal momento che è scritta da te doveva essere senza alcun dubbio qualcosa di... Di Woh. . (?)
Nella tua scrittura leggo sempre un velo di malinconia, uhm. Probabilmente è anche il fatto che i personaggi di Axel e Roxas sono così di natura; insomma, essere Nessuno è una gran bella mer-, uhm, cioè, non è il massimo, ecco. *Coff Coff*
Anyway, che dire, apprezzo assai il tuo stile. E' scorrevole, privo di errori, sì, non mi pare di essermi imbattuta in qualche mancanza ortografica o cose del genere, ma questo suppongo che ormai tu lo sappia bene, quindi passiamo oltre.
Mi piacciono molto le similitudini che utilizzi; trovo che esse siano fondamentali per arricchire la storia, per donarle un tocco di colore, diciamo anche eleganza, permettere al lettore di avere un quadro completo di ciò che sta leggendo. Ecco, diciamo che le similitudini permettono al lettore non solo di leggere, ma anche di ''guardare'' per davvero il racconto.
''... come una fotografia che ne conservava le sembianze ed i colori ed i dettagli ma non il dinamismo.''
Hai descritto in maniera impeccabile ''Il Mondo Che Non Esiste''. Non ti sei persa in descrizioni infinite, hai utilizzato poche righe che hanno permesso al lettore di ''sentire'' questo senso di incompletezza, questo essere fatti a metà, avere sempre una mancanza dentro.
Axel in questa storia è... E' come piace a me, insomma. Un uomo che si prende cura di Roxas in ogni maniera. Un uomo che ama anche se non può amare. E ama un essere che a sua volta, teoricamente, non dovrebbe essere in grado di ricambiare.
Il fatto che lui prenda il gelato insieme a Roxas soltanto perché adora vederlo tranquillo è una cosa che mi ha stretto l'animo, te lo assicuro. E anche tutta la storia dell'ultimo pezzo del ghiacciolo che cade dalla torre, e di Axel che poi gli porge il proprio.
Ohw.
Malinconia e dolcezza, ecco che cosa sono questi due.
Una stanza vissuta. Che espressione splendida. Una stanza vissuta, sì, ricca di ricordi, qualcosa di tastabile nella mente. Perché è vero, è verissimo; Roxas è avvantaggiato rispetto gli altri Nessuno, poiché comunque egli non ha un vero e proprio prima , di conseguenza non sente la morsa della nostalgia.
La parte dell'incubo mi ha spezzato il cuore dalla dolcezza e dalla tristezza, dico sul serio. La maniera in cui Axel cerca di prendersi cura di Roxas è struggente sotto ogni punto di vista. Il dilemma è che desidera salvarlo, aiutarlo in qualche modo, ma sa che non ci riuscirà mai del tutto. Potrà abbracciarlo, tenerlo stretto a sé in ogni maniera, ma gli incubi torneranno sempre, prima o poi. -Si sente una poeta (?)-
''... come piccole pepite incastonate tra i carboni di una miniera.'' Un'altra similitudine perfetta per evidenziare l'importanza dei più piccoli dettagli.
che per dei Nobody voleva dire più o meno “va una merda, ma oggi non si nota”. Ho amato tantissimo questa frase perché mi ha strappato un sorriso amaro, ohw.
E, oh, la storia della multa sull'eccessiva carineria (?) di Roxas, la maniera in cui Axel gli spiega che gli incubi non sono pericolosi... E' tutto tremendamente dolce e triste.
''Mesi interi a dargli baci e lui sognava una ragazza.'' Vabbeh, questa frase si commenta da sola, dddai. ;_;
Il finale è... No, niente, vedi, io ho letto la tua storia questa mattina e adesso l'ho praticamente riletta per poter fare una recensione decente (Accidenti a me e alla mia fissa di commentare ogni singola parola dei racconti, blbl), e, sai, rileggendo la frase finale mi sono commossa. E' la prima volta che mi succede, di commuovermi soltanto dopo la seconda lettura intendo. Probabilmente prima non vi avevo fatto caso, ero un po' rincoglionita, però cavolo, è triste, è triste perché comunque questa storia è vera, vera nel videogioco, intendo. Axel è lì, che aspetta Roxas, e lo aspetterà sempre.
Il titolo forse non sarà così ''intrigante'', perché è una frase che si è sentita una miriade di volte, però alla fine mi sono accorta che non avresti potuto sceglierne uno migliore.
Tanti complimenti, cara Ella, questa perla mi è piaciuta molta. Il punto è che descrivi scene semplici arricchendole di particolari che fanno emozionare in qualche modo.
Alla prossima c:


Ps. L'AkuRoku Day, non so perché, ha una sorta di calamita che ti impedisce di vomitare fuori qualcosa di decente. Dunque l'unica cosa che finisci di fare è salvare tutte le immagini nuove su Tumblr ebbbasta. :c
Pss. Sono rimasta assai perplessa quando non ti ho più trovata tra i miei ''autori preferiti''. E chissà da quanto tempo è così-! Non me ne sono mai accorta ;__; Quindi mi scuso e ti ri-aggiungo immediatamente!