Recensioni di Watashiwa

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Senza Pelle - 14/11/19, ore 16:45
Capitolo 1: Senza Pelle
Buon pomeriggio, eccomi qui!
Da questa poesia si evince quanto il sentimentalismo sia stato sempre una prerogativa personale e quanto spesso, nonostante sia un bellissimo pregio di cui andare fieri al giorno d'oggi, si sia rivelato un'arma a doppio taglio per il dolore e la quantità indefinita di delusioni riportate.
Quella che parla (e viene descritta) nel componimento è una persona che, comunque le cose siano iniziate e poi sviluppate, ha deciso di mostrare la verità di quella sua pelle nuda e priva di ogni malignità o bugia, tuttavia è arrivata ad un certo punto critico dove tutto nuoce considerevolmente il doppio, anche quello che risulta essere il più docile e innocente contatto inaspettato.
Una reazione conseguente per chiunque, specialmente per chi non ha ricevuto nemmeno un decimo di quanto abbia donato genuinamente; un effetto per tutti quelli che vivono e cercano di esternare le emozioni in quel modo così puro ma che al contempo diventano tremendamente fragili e indifesi ad ogni batosta, sia perché non hanno ancora imparato a difendersi ma anche perché lo potrebbero aver dimenticato nel tempo, magari con qualcuno per il quale si avvertiva qualcosa di molto più forte del semplice affetto.
Devo dire che mi ha colpito molto l'immagine di questo corpo quasi nell'atto di spellarsi per qualcosa di tremendamente bruciante, per poi privarsi di ogni cosa appartenutagli sotto lo sguardo indifferente di chiunque attorno,
Lo schema libero e personalizzato ha permesso di creare alla lettura una ritmica piacevole e azzeccata; è infatti lenta, spezzettata e calcolata nel mostrare tutti i punti salienti delle emozioni espresse.
Inoltre, sebbene i versi presentino lunghezze più o meno simili, in realtà ognuno di essi possiede una sua diversità e al contempo una complementarità, senza tralasciare una continuità stilistica e descrittiva.
L'ultima parte l'ho sentita decisamente più mia, credo che risulti sia universale ma al contempo sia capace di calarsi nella prospettiva di descrivere argomenti delicati come la tristezza, l'incomprensione o anche la stessa depressione, in quanto è insormontabile il dolore non compreso dalle persone più amate ed è una tragedia quando guardano ma non osservano mai nell'intimo di segreti celati da uno sguardo.
Onestamente penso che possa creare un forte legame di empatia con le persone che vivono un periodo molto complesso e solitario, personalmente io mi ci sono rivisto soprattutto nel periodo dell'adolescenza, un periodo dove vivevo esattamente le emozioni in questo modo dando per scontato persino la mia stessa persona solo per vedere felici chi per me contava più del mondo...
In definitiva, uno scritto guidato da un linguaggio semplice quanto personale (anche personalizzato nella scrittura) e creativo, puntando sempre alla verità che brilla anche nell'oscurità di un segreto piuttosto drammatico, senza mai risparmiarsi nella prosperità delle sue graditissime immagini, a tratti complessive crude nella loro straordinaria vividezza: una lettura più che godibile e molto riflessiva nella sua natura intrinseca.
Ottimo lavoro!

Un grande abbraccio,

Watashiwa


P.S.: Premetto che sto dando per scontato che sia un qualcosa di molto vicino a te (quindi potrei esagerare con questo p.s.), ma mi auguro che questa poesia, oltre a mettere un po' più in ordine i pensieri confusionari che la vita dona in maniera imprevedibile e catastrofica, possa servire come inizio di un percorso personale e terapeutico in modo da allontanare persone così tossiche e dannose per la tua salute, che non devono MAI avere il controllo su di te.
Il fatto che tu provi emozioni forti dentro di te è un vantaggio perché denota interesse e vitalità, ma è opportuno trovare un equilibrio per lanciare un nuovo capitolo personale, quasi per rifarmi alla descrizione provare a far nascere una nuova pelle ancora più forte dalle ceneri delle delusioni passate: sempre nuda ma più resistente.
Ti auguro ogni bene!

Recensione alla storia Entrando ed Uscendo dal Sesto Cielo - 24/12/18, ore 22:30
Capitolo 1: Entrando ed Uscendo dal Sesto Cielo
Buonasera!
Dunque, sinceramente non ho potuto non rimanere attratto in primis dal titolo quasi sospeso su qualcosa di misterioso, ed essendo anche un grande amante del mondo poetico, eccomi qui.
Quando si tratta di parlare di un qualcosa di specifico in poesia, si potrebbero utilizzare una serie quasi indefinita e caotica di modi (spesso fallendo, tergiversando o risultando prolissi) per poterlo rendere originale dal punto di vista creativo, mentale e visivo, in modo che un lettore possa immergersi nel mondo che un autore cerca di rendere palpabile.
Fortunatamente la strada battuta da te è stata un'altra e questo ha permesso di focalizzarsi subito sui punti giusti e più importanti.
Complessivamente il tutto è riuscito molto bene anche grazie a una scorrevolezza descrittiva piuttosto percettibile, versi cadenzati arricchiti da un linguaggio penetrante ma soprattutto (e vorrei sottolineare questo punto in questione), alla presenza predominante del dualismo come figura esplicativa, che funge da collante tra le parti e i vari opposti espressi nei due punti di vista, sia personali che più generali.
L'essenza primordiale dei sensi fa da padrone in ogni verso (anche in quelli più minimali o connettivi) ed è inevitabilmente la fisicità a ricoprire un ruolo importante con l'esplorazione di un vecchio peccato capitale, un vizio che in fin dai conti non ha più senso demonizzare (al giorno d'oggi), in quanto fa parte dell'essere umano conoscere e sperimentare con la propria pelle, fregandosene dell'opinione altrui e conseguentemente crescendo facendosi un'identità più dosata ed elastica.
Ho infatti trovato le due "parti" molto diverse l'una dall'altra per intenzionalità ma, come in ogni coppia che funziona, complementari e capaci di coesistere nello stesso spazio: la prima si ricopre di riflessioni mature ma delicate, senza spingersi oltre, la seconda è infuocata e bramosa e non accenna a fermarsi o farsi frenare e sa che è tutto ciò di cui ha bisogno l'altra sua metà.
La dimensione è esoterica ma comunque chiara a chi la vive, un saliscendi continuo di colori cangianti, emozioni, percezioni inedite e sempre nuove, un dolce perdersi dove in un momento si pensa di non sapere nulla e poi tutto d'un tratto ogni cosa di cui si ha bisogno: possedersi, appartenersi, promettersi cose d'un altro mondo e poi renderle realtà una volta ritornati con i piedi per terra.
Il grande pregio di questo lavoro è narrare di un momento privato e porlo davanti agli occhi del lettore senza risultare invadente o volgare, portando il sentimentalismo verso una chiave più realistica e spesso necessaria... e la fantasia nei meandri più profondi e insormontabili che il nostro cuore o la nostra mente possono sentire attraverso ognuno dei cinque sensi.
In definitiva dirò questo: la poesia deve portare l'autore a non vergognarsi della nudità che mette sul piatto pubblicando le sue idee (di qualunque natura esse siano), convincendo un lettore della potenza che questa condizione può avere per entrambi.
Non è mai semplice parlare di sesso in maniera così raffinata perché in fondo è sempre e solo personale come ambito, ma la bellezza de tutto è che è stato reso senza snaturare la sua sfera essenziale e onirica, per cui io non posso che rinnovare i miei complimenti sinceri per il lavoro svolto, davvero molto buono e presente nelle sue intenzioni più limpide.
Un abbraccio e buone feste,

Watashiwa

Recensione alla storia Gioielli - 27/07/18, ore 14:25
Capitolo 1: Gioielli
Ehilà, ti auguro un buon pomeriggio!
Comincerei questa recensione con il complimentarmi per il fatto che da una semplice passione qual è quella del mondo Pokémon sia nata questa poesia ricca di introspezione e vari significati (non necessariamente intrecciata a quell'universo), che funziona sicuramente come sorta di prologo per qualcosa che sarà il fulcro di qualcosa di più approfondito e imprevedibile.
Piuttosto che dirti che sono rimasto completamente sorpreso, ti dirò che (conoscendoti un minimo) in fai dai conti non lo sono affatto dato che, quando un autore ha un grandissimo affetto verso qualcosa in particolare, può tirare fuori qualcosa di forte e profondo, in modo da creare una visione genuina e che ha la sua funzionalità specifica, rispetto ad altro.
Ma concentrandoci meglio sulla poesia in sé...
La bellezza della parola "gioiello" è che può assumere un significato ricco di contenuti e sfumature; sai, ci sono termini che rievocano contrapposizioni, dualismi, significati accostabili ad altri, mentre questo termine riesce a crearsi una lucentezza propria, sprigionando una forza che brilla a seconda dei contesti presi sotto lente.
In questo componimento principalmente coinciso e anaforico, c'è la predisposizione all'avere dei sogni da raggiungere, di vane promesse e disillusioni che feriscono o provocano emozioni tra loro contrastanti, senza mettere da parte un cocente desiderio di appartenenza e di sfida nel poterle avere accanto nonostante portino gioia, amore, dolore, tristezza tutte in una volta.
Mi affascina perché quei gioielli sono qualunque cosa che noi vorremmo concretizzare dall'astratto o da una posizione inizialmente difficile o misteriosa, difatti sono dell'idea che l'ultima quartina (il climax scorrevole del componimento) sia una conferma piuttosto realistica e instabile di questo tentativo.
Le persone e le cose preziose ti fanno cantare e danzare in un ritmo forsennato e alquanto particolare nella sua essenza, a seconda della storia che si crea tra due entità specifiche, creando quell'armonia che deve quasi farsi le ossa nella fragilità del tempo e delle paure, di quei sentimenti instabili che creano la bellezza permanente dei gioielli stessi, soggettiva e condivisa solo con pochi.
L'ho trovata una visione molto artistica, progressista e profonda in maniera crescente, mi ha davvero colpito come poche in questo periodo!
Penso che la visione dipenda molto da chi la legge e questo mi piace molto, quando con una poesia c'è una parafrasi che differisce a seconda dell'occhio di chi giudica: io personalmente credo che abbia risvolto che, nel significato morale, include dei chiaroscuri che ricordano molto i bei e i brutti periodi della quotidianità ma che senza di essi e cose astratte/concrete come le emozioni sarebbe... vuota, insignificante.
Per quanto mi riguarda, è uno dei migliori componimenti che abbia spogliato (con varie letture) e vissuto al tempo stesso in questo ultimo periodo, per cui tanto di cappello!
Un grande abbraccio,

Watashiwa

P.S.: Ti faccio un grande in bocca al lupo per il progetto della tua long!

Recensione alla storia A - 11/03/18, ore 21:50
Capitolo 1: A
Buonasera, spero tu abbia passato una buona domenica!
Non mi era mai capitato di leggere una poesia completamente ricca di allitterazioni, con la capacità di reggersi tramite questa figura retorica spesso sottovalutata e poco sfruttata.
Penso che, qualunque sia quello che ti abbia spinto a comporla e pubblicarla, sia segno di grande creatività e voglia di giocare con versi, parole e le rime, portando intatto un messaggio e un sentimentalismo particolare e unico.
L'utilizzo della ripetizione della vocale "A" dona un ritmo compatto, coeso e piuttosto musicante, assonante al tutto, esprimendo, tramite due stanze praticamente identiche per lunghezza e numero di parole, i due lati della medaglia che mostrano l'inizio di questa stagione così misteriosa e personale per ognuno di noi.
Voglio dire, per alcuni è un forte periodo di transizione per mesi più freddi e oscuri, per altri è l'imprevedibilità fatta a stagione, per altri ancora l'equilibrio tra le cose tranquille e inquiete, tra due poli che meritano di trovare un bilanciamento per la serenità, sia fisica che mentale di una persona.
Sinceramente, ho come avvertito questa necessità da parte della persona protagonista: visto che l'estate ha segnato la fine di qualcosa che ha significato un qualcosa per lei, i colori e l'atmosfera autunnali servono sicuramente per ricercare quella pace e scorrere più liberamente giornata dopo giornata, una necessità dell'anima nel poter sopravvivere e ricominciare a vivere, senza più inquietudini e timori di essere dalla parte dell'errore.
Il terzo e il quarto verso sono riusciti non solo a confermare questa mia personale parafrasi ma anche a smuovermi qualcosa dentro, forse per la sua carica introspettiva e bisogno di rinascere dalle ceneri dopo un passo falso, qualcosa che comunque ci rende umani.
Insomma, quasi quasi è un peccato che sia un componimento così breve perché in me hai acceso la curiosità di alcuni dettagli che potrebbero riguardare quest'idea, ma va bene così in fin dai conti, la concisione spesso è un pregio ed è sufficiente per raccontare un punto, anche un frammento potente di ciò che sono i propri sentimenti, come in questo caso.
Un plauso sincero per la poesia in toto e la sua innegabilità creatività, è stato molto bello poterla leggere e vivere, secondo le mie esperienze.

Un abbraccio grande,

Watashiwa

Recensione alla storia Inizia anche quest'anno - 26/01/18, ore 10:00
Capitolo 1: Inizia anche quest'anno
Buongiorno!
Sono passate quasi quattro settimane da quel giorno ma non ho potuto non leggerla per vedere se quasi avessimo una sorta di punto in comune a riguardo del giorno di Capodanno... non so, avevo come un sentore che ci fosse e difatti non sono rimasto deluso.
L'ultimo giorno di un anno rappresenta, almeno così per molti, un modo per fare un bilancio generale e capire cosa serve per migliorare per stare meglio nell'arco successivo, sia con se stessi che con gli altri.
Il componimento è composto da versi molto liberi e al contempo veloci, mischiano con nitidezza elementi naturali che rimangono quasi nell'atmosfera in attesa di qualcosa: le promesse e le speranze più su tutte, che sono quasi il sale quotidiano per rendere le giornate qualcosa di valoroso e diverso dal solito tran tran, dalla monotonia.
Il 31 Dicembre è quasi come un giorno di transizione nei riguardi di alcuni, dove le illusioni riescono a impadronirsi di tutto e far sembrare tutto così incantato e quasi fiabesco, come se fosse un giorno dove si possono accantonare i problemi in favore di far parte di quella festa così luminosa e alla quale partecipano in tanti.
Direi che è una riflessione marcata verso se stessi nei confronti degli altri, tutte le differenze che la vita provoca nel suo trascorrere, che nasconde una speranza un po' nostalgica che (appunto) spera vada oltre tutte le cose terrene e migliori la vita con tutto ciò di astratto che può renderla quasi un sogno da tastare e far proprio.
Il tono è ben descrittivo ma dichiaratamente malinconico perché immerso nel presente che non è forse vissuto ancora completamente nella sua interezza, ma umanamente c'è una predisposizione verso il futuro e che possa stupire con la sua forza e il suo mistero, con il giusto trascorrere e la genuinità dello scorrere del tempo.
Inizia quindi un nuovo anno e un nuovo libro, con tutto un marasma tra la testa ma alcune luci che diventano proprie per sentirsi meno inchiodati a un passato che piega e un presente incerto.
In sostanza, ti dirò che mi è piaciuta, ha una cadenza di versi molto particolare ma che non risparmia alla chiarezza dei suoi messaggi più veri e condivisibili.
I miei complimenti più sinceri!

Un abbraccio,

Watashiwa